GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO VOL III TOMO I

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STATO MAGGIORE DELL'ESERCITO U FFICIO STOR ICO NICOLA PIGNATO FILIPPO CAPPELLANO

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO VOLUME TERZO (1945-1955)

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ROMA 2007


PROPRIETÀ LETTERARIA Tutti i d iritti riservati. Vietata la riproduzione anche parziale senza autoriaazione .

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88-87940-77-0


PRESENTAZIONE In quesro terzo volume della serie dedicata agli autoveicoli da combattimento dell'Esercito Italiano, gli Autori ripercorrono gli avvenimenti dei primi dieci anni del secondo dopoguerra . Essi prendono le mosse dal periodo della cobelligeranza, durante il quale le truppe italiane combattenti fìirono rappresentate approssimativamente da forze corrispondenti numericamente a quelle di un corpo d'armata. Anche nel secondo ciclo operativo, allorché esse si basarono su quattro gruppi di comhattimento più uno di riserva e per di più solo in parte motori-::,zati, questi restarono privi delle indispensabili unità di supporto, tra cui quelle corazzate . C li "Alleati" non vollero mai metterle in grado di svolgere azioni autonome e sin dal primo momento impedirono che quanto ne rimaneva nell'ottobre 1943 in Sardeina e in Corsica , cioè 235 mezzi corazzari di cui 75 semoventi da 75 anche se non tutti efficienti, venisse assegnato al Co,po Italiano di Liberazione . E così fu per tutta la durata della campagna d 'Italia: gli unici veicoli corazzari consentiti ai grupp i di combattimento si limitarono al plotone cingolato di ciascun bat1aglione di fanteria ed a poche autoblindo leggere assegnate all'artiglieria da campagna . Cessate le ostilità, i divieti degli occupanti e Le incertezze sull'aliquota di carri armati con.sentiti dal trattato di pace fecero sì che solo nel 1947 si potesse riprendere in esame la ricostiruzione dei battaglioni carri. Fu solo consentita la rinascita della Cavalleria, con la cessione di autoblindo medie e leggere e dei carri leggeri che equipaggiarono dal 1946 i cinque gruppi esploranti divisionali. Il presente studio docum.enra il graduale riromo alla normalità e lo -~forzo immane che in soli due anni porterà alla rinascita delle prime irandi unità carriste e , con l'adesione alla NATO, alla loro trasformazione in divisioni corazzate vere e proprie. Come il lettore potrà constatare, si trattò tul/avia di un risultato non destinato a protrarsi nel tempo, specie quando il materiale d i .fabbricazione anglo-americana recuperato in Italia (nonché in Austria e Germania occidentale) non sempre in ottime condizioni, cominciò a logorarsi e gli aiuti militari dagli Stati Uniti (e in piccola pane dal Canada) a poco a poco diminuirono . Torna a merito dei Capi d'allora l 'avere, a distanza di pochi anni da una pesante sconfitta in presenza di un ambiente non.favorevole e con una situazione economica generale tutt'altro che .florida - riportato l'Esercito ad una dim.ensione di efficienza e di saldezza tale da suscitare l'ammirazione di coloro che erano stati testimoni dei suoi giorni più bui. È alla loro memoria che gli Autori dedicano queste pagine.

IL CAPO UFFICIO STORICO


RINGRAZIAMENTI Gli Autori sono grati a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di quest'opera e particolarmente al personale dell'UffĂŹcio Storico dello S.M.E., dell'Archivio Centrale dello Stato e a: Fabiano Biasci, Stelio Caporalini, Fabio D 'lnzeo, Franco Gabbani, Luciano Ma.ffeis, Marco Lavarti, Alessandro Mazzani, Rodolfo Puletti, Francesco Reboli, Fabio Temeroli, Davide Virdis e alla prof. Maria Msi Pignato per la sua collaborazione alle ricerche ed alla revisione dei testi.


ABBREVIAZIONI E SIGLE Le abbrev iazioni scritte in grassetto sono tuttora di prescrizione ne ll'Esercito.

A A .= armata AA. = antiaerea a., art. = artiglieria ABC = atomico, biologico , chimico abl. = autoblindo ablt. O. = autoblindata da osservazione AC, autoc . = autocarro a.e . = anticarro ace. = accompagnamento ACC = Commissione Alleata di Control lo A.L.E. = aviazione leggera Esercito alp. = alpin i A.M. = Amministrazio ne militare/ Aeronautica Militare AOP = Posto Corazzato di Osservazione APC = proietto perforante ad energia cinetica A .R. = Autovettura da ricognizione A.R.A.R . = Azienda Recupero Alienazione Residuati ARE= Arsenale Esercito AS = allievo sottufficiale AT = Artiglieria terrestre AUC = allievo uffic iale di complemento Autbl., abm., am. , AB = autoblinda/o

B b.= bersaglieri B., brg., brt. = brigata bdf. = bocca da fuoco B .E.D. = battaglione esplorante divis ionale bm = bomba a mano btg. = battaglione btr. = batter ia

e c., cav. = cavalleria e.a. = contraere i ca., cal. = calibro


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTll'vl ENTO DELL'ESEKCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

CAAR = Centro Addestramento Allievi e Reclute cam., camp. = eia campagna, campa le (artig lieria) Cap., cap. = Capitano/caporale C.A.R. = Centro Addestramento Reclute car., carm ., cr. = carro armato C .A .U .C . = Centro Addestramento UnitĂ Carrieste C. , c l. , Cel. = celere CC.= Carabinieri e.e. = controcarro CC.RR. = rea li carabinieri C.cl.A., C.A. = corpo d'armata CED = ComunitĂ Europea cli Difesa C.do , com.= comando C .M.T. = Comando Militare Territoriale C.M.Z. = Comando Militare cli Zona cn. = cannone Col.= Colonnello cor., cr. = corazzato cp ., comp. = compagnia C.r., C.R. = centro radio cr. = CaITisti C.S.E.M. = Centro studi ed esperienze motorizzazio ne C .S .M. = Centro Studi Motorizzazione CSMG = Capo d i Stato Maggiore Generale c.ta. c.= carretta cingolata Cte, comclte = comandante C.V. = carro veloce

D D., Div. = Di vis ione D .A.T. = Difesa Antiaerea Territoriale DCA = difesa contraerea D .E. = Doppo effetto Df. = divisione di fanteria D.G.A. = Direzione Generale di Artig lie ria D .G.M. = Direzione Generale della Motorizzazione DLF = Divisione Leggera di Fanteria D.M. = Divi sione Motorizzata D.T. = Difesa Territoriale

E E J. = Esercito Ttal iano Esp., E .= esplorazione, esplorante


ABBREV IAZIONI E SIGLE

F f. = fanteria FF.AA. = Forze Armate fmtr. , f.m. = fuci le mitragliatore FfASE = Forze Terrestri Alleate del Sud Europa ftr. = fanteria f'uc., fucil. = fucilieri fv., fer = ferrovieri

G g., ge. = genio

G., grt., gra. = granatieri G .E. = Grandi Esercitazioni G .E.D . = gruppo esplorante divisionale Gen. = generale gr. = g ruppo G.U. = grande unitĂ

H HE = alto esplosivo HEAT = proietto controcarro ad alto esplosivo HESH = ogiva a schiacciamento con esplosivo plastico ad alto potenziale H.T. = Half Track (semic ingolato) HVAP = proietto perforante ad alta velocitĂ

I IMAS = Sezione Affari Militari Italiani Ispe = Ispettorato

L I, L. = leggero Lag. = lagunari Lfm , lf = lanc iafiamme lrz . = lanciarazzi

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GLI AUTO VEICOLI DA COM 131\'rrIMENTO DELL.ESERCITO ITALIANO. VOL UME TERZO 1945- 1955

M M. = medio m., mtr., = mitra, mi tragliatrice m.a. = moschetto automatico MAAG = Military Assistance Ad visory Group Magg. = maggiore MAP = M ilitary Assistance Program M.B.T. = carro da combattimento MDAP = Mutuai Defence Assistance Program M .d.D. = Ministero della Difesa Mec. = Meccanizzato M .d .G. = Ministero della Guerra M .M . = Marina Militare MMIA = missione militare alleata in Italia mo. = mortaio Mob. = mobile mod. = modello, modificato mon. = da montagna (artiglieria) msl. = missili M .S.M.M. = Museo Storico della Motorizzazione Militare MT M = moto trasporto medio MTP = moto trasporto piccolo Mtr,. mitragl. = mitragliere

N NATO= Organizzazione del Trattato Nord Atlantico NBC = Nucleare, Batteriologico, Chimico nu ., n., N. = Nucleo

o O.A.= osservazione aerea O.A.R.E . = Officina Automobilistica R. Esercito O.e.= ospedale eia campo OC = osservazione e collegamento o.I. = officina leggera o.m. = officina media O.M.P. = officina mobile pesante O.N.U. = Organizzazione Nazioni Unite Op. = operazioni, ordine pubblico Orci.= o rdinamento


ABBREVIAZION I E SIGLE

p P., pe. = pesante Pa . V E./1. = Parco Veicol i Efficienti/Inefficienti P.A.L = Polizia Africa Italiana P.C. = posto comando pes. c .= pesante campale (artiglieria) pg. = pattuglia pi. = plotone P.S. = Pubblica Sicurezza pst. = pisto1a P.Y.C.A. = Parco Veicoli Corazzati e Artiglieria P.Y.E. = Parco Veicoli Esercito pz. = pezzo (cli artiglieri a)

Q Q.G. = Quartier Generale

R R .C.B. = Reggimento cavalleria bl indata RF = radiotelefonica (stazione) rgpt. = raggruppamento rgt. = reggimento rim. = rimorchio rimt. = rimorchietto R.M. =retro marcia R.M.V. = reparto munizion i e viveri (per gr. a.) R.R .R. = reparto riparazioni e recupero (per rgt. cr.) RT = radiotelegrafisti

s S.atm., S .A . = semiautomatico (cannone) S .C.R. = Set, Complete, Radio (am) = apparecchiatura radio sem. , smv. = semovente Serg. = Sergente Setaf = Forza Tattica del Sud Europa S.I. = S icurezza Interna SM = Stato Maggiore S.M.D. = Stato Maggiore Difesa S.M.E. = Stato Maggiore Esercito S.M.R .E. = Stato Maggiore Regio Esercito

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GLI AUTOVEICOLI D/\ COMB1\1T IM ENTO DELL"ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

sq. = squadra sqd. = squadrone sql. = squadriglia s r. (cn.) = cannone senza rinculo STANAG = Accordo cli standardizzazione S.T.C. = Scuo la Truppe C orazzate S.ten. = Sottotenente S.U. = Sottuffle sottufficiale sz. = sezione

T Ten. Col.= Tenente Colonne llo tr. = truppe

u U., uffle = Ufficiale U. = uomini Unfoc = UnitĂ cli fuoco g iornaliera URMIT = Ufficio Recupero Materiali ed Impianti Tedeschi U .S . = Ufficio Servizi

V V.A.S. = Volontari a llievi sottufficiali V.B.C. = Ve icolo blindato eia combattimento Y.T.C. = Veicolo trasporto e combattimento V.T.T. = Veicolo trasporto truppa

w WP = fosforo bianco


PARTE I EVOLUZIONE ORDINATIVA DELL'ESERCITO E DELLA COMPONENTE CORAZZATA DAL 1945 AL 1955 1. Il controllo alleato e l'Esercito di transizione (1945-1946) La fine de lle ostilità trovò le truppe dell'Esercito italiano a lle dipendenze degli alleati ripartite in 3 categorie: ITI-ITI, 66.590 uomini (carabinieri esclusi) , inquadrati in 3 divis ioni di sicurezza interna , comandi ed enti territoriali e dei servizi; BR-ITI, 162.700 uomini , inquadrati in 5 gruppi cli combattimento e in 5 divisioni amministrative; US-ITJ , 92.000 uomini, inquadrati in un comando equi valente a quello cli un corpo d'armata e 2 divisioni amministrative. L'organo di controllo alleato che si occupava del l' Ese rcito italiano era la "Lanci Forces Sub-Commission" attraverso la MMIA (Military Mission to the Italian Army). I suoi compiti e rano: trasmi ss ione e interpretazione degli ord ini alleati e delle richieste alle competenti autorità militari alleate; controllo dell'amministrazione e dei rifornimenti dell 'Esercito italiano; controllo delle nomine, promozioni, congedi, disciplina e chiamata a lle armi ciel personale militare italiano; collegamento fra autorità militari alleate e Ministero della guerra; rappresentazione e inoltro degli intend imenti delle autorità militari italiane. La politica militare dei governi di unità antifascista, subito dopo la fin e della guerra e in una condizione armistiziale cli sovranità li mitata e cli occupazione, s i indirizzò verso i seguenti obiettivi: I) tag liare ogni rapporto tra Forze armate e monarchia, diminuendo contemporaneamente i poteri dello Stato maggiore generale; cli contro, rivalutare il potere militare del Consiglio dei ministri, fino a istituire un unico Ministero de lla difesa. 2) mantenere il servizio di le va obbli gatorio e ricostruire l'organizzazione acldestrativa. 3) ristrutturare l'Esercito in funzione dell 'ordine pubblico, trasformando radicalmente l'ord inamento dell'arma de i carabinieri, e tenere Marina e Aeronautica, per ragioni diverse, in stato di attesa . 4) ridurre gli organismi precedenti e sfo ltire i quadri , puntando le carte, dopo l 'imposizione da parte degli alleati della s mobilitazione del Corpo volontari del la libe rtà e delle formazioni partigiane, sui reparti regolari usciti dalla guerra e attendere l'esito ciel Trattato cli pace 1• Nel periodo 1945-1947 cominciarono già a delinearsi alcuni degli orientamenti che la politica mil itare italiana avrebbe assunto negli anni seguenti: allestimento di Forze armate a carattere esclusivamente difensivo , forte ridimensionamento dell' importa nza delle spese mi litari , mantenimento di uno stretto legame con gli alleati anglo-americani sotto forma di piani di assistenza mi litare2 . Nell' agosto 1945, l'Esercito alli neava, oltre ai 5 gruppi di combattimento ed alle 3 di visioni di sicurezza interna: il Comando 212 (a Napoli), la 205" divisione (a Napoli) . la 2rna d ivisione (a Pesch iera) , la 23 1" d ivis ione (a Lonato), la 209" d ivis ione (a Cesena), la 228" d ivi sione (a Padova), la 227" divisione (a Cava dei T irreni), la 230" divisione (a Firenze), il Raggruppamento feITo-

1 Enea Cerquetti Le Forze arrnme iialiane dal 1945 al 1975 - S1rui111re e do11rine edizioni Fel!rine ll i, Mi lano 1975, pag. 17. 2 Leopoldo Nuti L'IC::serci10 iialia110 nel secondo dopoguerra 1945-1950 SME - Ufficio storico, Roma 1989, pag. 237. Le autorità militari italiane erano consapevoli di essere vincolate, per la stessa sopravvivenza delle Forze Armate, alle forniture belliche a lleate. li bilancio ordinario della dife.sa non era, infa11i. assolutamente in grado di gurantire la riorganizzazione ed il potenziamento dello strumento mii itare nazionale, in un 'epoca in cui tutte Ie risorse del Paese erano assorbite dalla ricostruzione .


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCJTO JTAUANO VOLUME TERZO 1945-1955

vieri (a Roma), il Raggruppamento autotrasporti (a Roma) . L'addestramento e le istruzioni di base erano svolti presso le Regie accademie militari ed il Centro addestramento complementi forze italiane combattenti. Questo comprendeva: la Scuola istruttori varie armi a Manziana; la Scuola di fanteria a Cesano; la Scuola meccanici e operai di artigl ieria a Cesano; la Scuola autieri a Cesano; la Scuola specializzati di fanteria a Cesano; la Scuola di polizia a Cesano; i reggimenti addestramento di fanteria (I e II) a Cesano, d'artiglieria a Bracciano, del gen io a Bracciano; il battaglione misto servizi a Cesano3. L'ord inamento te1Titoriale era stato stabil ito in: 11 comand i mil itari territoriali, 99 distretti e 90 depositi 4 . Nell'autunno 1945, i compiti operativi assegnati dagli alleati alle truppe italiane erano "prevedere a ll a difesa contro aggressioni minori ed a gravi esigenze di ordine pubblico con le divisioni di fanteria (ex gruppi di combattimento); alla sicurezza interna con le 3 divisioni di sicurezza interna e una brigata territoriale per ciascuno dei comandi mi litari territoriali della Penisola (Sicilia esclusa).5" L' Esercito era ritenuto un "organismo territoriale, atto a garantire la sicurezza interna (ordine pubblico) e, se mai, a far fronte a qualche limitata azione di frontiera"6 . La dislocazione delle grandi unità tradiva che le preoccupazioni cli ordine pubblico ven ivano dalla zona dove aveva operato la Repubblica sociale italiana, che era poi la stessa dove più forte si erano fatti i legami tra popolazione e movimento partigiano e dalla Sicilia, dove fervevano movimenti separat isti7 . Nell'agosto 1945, era stato varato il nuovo ordinamento dell ' arma dei carabinieri, che poneva in luce particolare i reparti operativi rispetto all 'organizzazione territoriale. L'organico prevedeva, tra l'altro: 3 divisioni, 6 brigate, 21 legioni territoriali , una scuola centrale, una legione allievi, un gruppo squadroni, 12 battaglioni mobili alle dipendenze di 4 comandi cli raggruppamento 8 . "Un aumento analogo, anzi assai più consistente e vistoso, fu quello della pubblica sicurezza che in quegl i anni quasi raddoppiò gli organici del 1938. Una forza cli polizia così rilevante che, sommando insieme carabinieri e guardie di pubblica sicurezza, quasi raggiungeva quella dell'Eserc ito non poteva non pesare fortemen te sul bilancio dello Stato e non far sentire i suoi effetti negativi sugli stanziamenti cli bilancio per le restanti forze militari, anche queste intese dai governi più come strumento di difesa interna che non di difesa estema"9 • Fino al 1947, gli alleati si fecero carico della sicurezza dell a fro ntiera orientale italiana con le proprie

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Situazione R . Esercito del 7 luglio 1945 dello Stato maggiore generale - Ufficio 1° . Venne proposta anche la costituzione di una Scuola cli cultura clcmocratica, incaricata di svolgere corsi per ufficiali e sottufficia li su temi quali la cura del soldato, la cultura democratica e reducazione professionale. ~ Circolare n. 300450/C.A. in data 13 gennaio 1945 ciel Mini~tero della guerra - Gabinetto Ordinamento territoriale. ll 3 1 maggio 1945, era stato sciolto l'Ispettorato delle truppe ausiliarie e i suoi compiti ripa11iti ai comandi miI itari territoriali. 5 Sintesi dell'aui vità svolta dallo S.M.E. dal 1° lug lio al 7 novembre 1945 allegata al foglio n. 2553/C.A. in data 14 novembre 1945 dello Stato maggiore regio esercito - Segreteria del generale addetto. 6 M inistero della difesa Le nuove For::,e ar111m e italiane nel quadro della ricostndone e del progresso nazi<male , Poligrafico del lo stato, Roma 1953, pag. 29. 7 Durante il 1944- l 945 , l'organizzazione teJTitoria.le dei carabinieri nell' Italia settentrionale era stata soppiantata da quella della G uardia nazionale repubblicana. 8 C ircolare n. 426, dispensa 25" ciel ..Giornale Militare". Decreto legisla1il-o luogo1enenziale 3 I ago.Ho I 945, 11. 603 - Forza organica e ordinamento dell'Anna dei carabinieri Reali. L'o rdinamento del 1937 comprendeva: 2 d ivision i, 6 brigate. una scuola centrale . 20 legioni territoriali. una legione all ievi. L'ordinamento ciel 1940 prevedeva: 3 divisioni , 7 brigate . una scuola centrale, 28 legioni te rritoriali, una legione allievi, un gruppo squad roni, 4 battaglioni e uno squadrone guardie ciel Re . 9 Filippo Stefoni La storia della do11ri11a e degli urdi11a111e11ti dell'Eserci10 i1alia110 volume Jll - tomo 1° Dalla guerra di libera: io11e all'arma m o111ica 1at1ica SME- Ufficio storico, Roma 1987, pag .564. Nel settembre 1947, i carabi nieri erano saliti a circa 75.000.


PARTE PRIMA. EVOLUZ IONE O RDINATI V/\ DELL'ESERCITO E DELLA COMPONENTE CORAZZATA DAL 1945 A L 1955

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truppe di occupazione , schierate nella Venezia Giulia, che costituiva una delle aree europee di maggior te nsione ne ll ' immediato dopoguerra. Alla fine del 1945 le unità ausiliarie ital iane al servizio degli alleati , costituenti il cosiddetto "grande esercito del le re trovie", erano state quasi tutte soppresse (dai 200.000 uomini dell ' aprile si era giunti ai 20.000 de l dicembre). In conseguenza vennero man mano sciolti i comandi delle grandi unità ammjnistrative (in agosto la 210a divisione, in ottobre il Comando italiano 212, in novembre le divis ioni 209", 228a e 230", il 3 1 dicembre la 23 1") ed i re parti aus ilia ri a ncora es istenti vennero inquadrati in 8 raggruppame nti BR-ITI 10 e in 2 gruppi di battaglioni US-ITI. Nel 1946, anche i raggruppamenti furono sciolti e con ess i la 205", l' unica delle grandi unità che era stata conservata pe r l'inquadrame nto de i reparti addetti ai servizi di guardia sugli ae roporti usati dagli americani 11. Alla fine ciel 1946 restavano ancora in vita i soli 2 gruppi di battaglioni di truppe US-TTI (c irca 4 .000 uo mini) per la guard ia ai magazzini ame ricani. Ne l lug lio l 945 , inta nto, si era p roceduto alla smobilitazione di 40 .000 cooperatori ex prigionieri di guerra, inquadrati in repaiti da tempo in Italia alle dipendenze d irette degli alleati , immettendo nelle truppe aus il iarie le unità ancora effic ie nti con c irca 20.000 uomini. " Lo scioglime nto de lle unità a us iliarie e la soppressione delle unità create per temporanee esigenze belliche consentirono cli dare impulso al riordinamento dei reparti IT f-ITI , orientando il loro organico ad un assetto che tenesse conto, per quanto possibile, del l'esperienza acquis ita nel conflitto , nonché dei vincoli imposti dall'arm isti zio e dalla effettiva disponibilità di materiali e mezzi, armi soprattutto. 12 " Nell 'agosto del 1945 , gli all eati comunicarono i dati su i qua li rite ne vano dovesse essere basato il riordinamento de ll'Esercito italiano, dati c he furono , poi , nel novembre successivo, resi esecutivi da un documento contenente le Direttive temporanee sulla organizzazione, sull'addestramento e sull'impiego dell'Esercito Italiano approvate dai capi di stato maggiore alleati riuniti . Le direttive entrarono in vigore dal 14 novembre 1945 (data sotto la quale l'Esercito italiano cessava di essere a lle dipendenze dire tte degli a ll eati) fino a lla conc lus ione cie l trattato di pace . Fu questa la cosidde tta Direttiva 11 . I , che rappresentò lo statuto ciel nascente " Esercito di transizione", definendone forza, organici, addestramento, vettovagliamento , armamento ed equipaggiamento. Trattandosi di una struttura te mporanea , in a ttesa delle clausole de l trattato di pace, lo sche ma cli riordino de lla Forza armata si doveva attenere strettamente all 'organizzazione esistente per fac il itarne al massimo l'attuazione e lidurne i costi. La d iretti va conte neva anche alcu ne "riserve di d iritti " . che in pratica se rvirono ,1 li mitare grandemente la portata ciel riconoscimento d ' indipendenza dell 'Esercito italiano, non modificando in alcun modo l'esistente effettivo controllo su di esso da parte delle autorità alleate 13. La success iva Direttiva n. 2, con c ui e rano diramate a i nucle i di colle gamento a lleati es iste nti presso i comandi mi litari territoriali le norme applicative delle disposizioni contenute nella pre-

IO Circolare n. 51/Ord.I in data 5 gennaio I 946 del l' Ufficio ordinamento e mobilitazione Nuova organizzazione 1111ità BR-ITI. Si costilllirono i comandi di raggruppamento con nurnera1.io ne eia 71 1 a 7 18 con sedi ris pettivamente a

Bari , Ancona, Milano, Napoli , Roma, Firenze, Bo logna, Udine. 11 Cil'colare n. 50 I 8/Ord.T in data 16 ottobre I 946 dell'Ufficio ordinamento e mobilitazione Scioglime1110 comando 205" div. e Q.G. 12 Relazione dello Stato maggiore esercito L'opera dello Stmo rnaggiore del/ 'eserciw da/1'8 se11e111bre 1943 al 31 gennaio 1947. Monografia realizzata nel 1949 in occasione della mostra della ricostruzione nazionale dal colonnello Giuseppe Angcl ini per conto del l' Ufficio storico. 13 La Direttiva precisava. inoltre , che tu tto il materiale bellico alleato g ià in dotaz ione presso i reparti dell'Esercito sarebbe stato ceduto definitivamente al Governo italiano, insie me al fabbisogno per un anno di parti cli ricambio e di materiali cli uso corrente . Per i futuri approvvigionamenti si sare bbe dovuto attingere alle nuove produzioni clclJ'inclustria naziona le, ai residuali bellici di provenienza ital iana o alleata messi in vendita dagli speciali organi di liquidazione cd alle importazioni decise dal Governo.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBJ\TrlMENTO DELL' ESERCITO ITA LIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

cedente, fissava così i compiti previsti per l'Esercito italiano: mantenere l'auto1ità del Governo; coad iuvare le autorità c ivil i per il mantenimento de ll'ordine pubblico e per il rispetto delle leggi; costitu ire remora ad eventuali aggressioni da parte di nazioni straniere. La forza prevista dalle direttive alleate non superava i 140.000 uomini , dei quali 90.000 destinat i alla componente operati va e 10.000 a quel la addestrati va e di complemento. La MMIA, direttamente, ed i suoi BLU (British Liaison Units) si riservavano il compito di "consigliare e coadiuvare i comandi militari italiani nell 'addestramento e nell 'ammini trazione dell'Esercito". Quest' ultimo avrebbe dovuto organizzarsi "su basi generalmente analoghe a quelle in uso per l' Esercito britannico" . L'ordinamento iniziale, elaborato dallo Stato maggiore dell 'esercito in accordo con gli ispettorati d'arma e le direzioni generali del Ministero, confermò, per la compone nte operativa, l'esistenza dei gruppi di combattimento che avevano partecipato alla guerra di liberazione, delle divisioni di sicurezza interna e dei reggimenti di fanteria tetTitoriali. Gli organici di queste unità , contemplati in una serie di pubblicazioni diramate fra il gennaio ed il settembre del 1946, furono preventivamente dete rminati da un apposito "Comitato degli organici" istituito, in seguito ad ordine degli alleati, nel dicembre 1945 e deliberante , presente un membro de lla MMIA, su proposte g ià di scusse con quest ' ultima. La for mazione del gruppo di combattimento nell'ottobre 1945 prevedeva: un comando, un nucleo inglese d i collegamento, 2 reggimenti d i fanteria (ciascuno su compagnia comando, 3 battaglioni di fanteria, una compagnia mortai da 3 pollici e una compagnia cannoni da 6 libbre), un reggimento artig lieria (con 4 g ruppi eia campagna da 25 libbre, un gruppo controcarri da 17 li bbre, un gruppo contraerei da 40 mm) , un battaglione misto genio (su 2 compagnie artieri e una compagnia collegamenti) e unità dei servizi. Le di visioni di sicurezza interna erano su: un comando , 2 brigate (ciascuna con 2 reggimenti di sicurezza interna), un battaglione misto genio , un autoreparto ed una sezione sussistenza 14 . Il gruppo d i combattimento non disponeva di una componente corazzata, ma solo d i c ingolette adibite al trasporto di truppe e di armi da accompagnamento ed al traino di cannoni controcarri , inserite nell'organico dei reggimenti di fanteria 15 . I mezzi corazzati e blindati disponibili vennero, infatti, assegnati priori tari amente alle unità mobili del Corpo degli agenti d i pubblica s icurezza ed ai carabinieri per compiti di ordine pubblico. Nell 'autunno del I 945, il battaglione mobile dei carabinieri era strutturato s u: una compagnia autobli ndo, una compagnia motociclisti e 3 compagnie motorizzate. Nello stesso periodo, esisteva a Rieti un reparto italiano di complemen-

14 Pubblicazione n.2/14 Si1uazione forza del Regio Esercito Italiano alla data dell'8 ottobre 1945 (incluso il quadro di ballaglia) Land Forces sub Commission - Alliecl Commissio n M.M.I.A . Gli o rganici non di fferivano da q ue lli in vigo re dura nte la g ue rra , risalenti al sett.embre 1944, e ristampati ne l maggio 1945 s u Formazioni ed organici provvisori per gruppo di comba11imento e unità ausiliarie dell'Ufficio ordinamento e mobilitazione. Il g ruppo di com battimento " Folgore" con sede a Bressanone aveva a lle d ipende nze il regg ime nto paracad ut isti " Ne mbo", il reg g imento cli fanter ia "Gariba ldi" cd il 184° reggimento a rti glieria. TI g ruppo "Cremona'' d is locato a Torino aveva il 2 1° e 22° reggime nto cli fanteria ed il 7 ° reggimento artiglieria. Il gruppo "Legnano" co n sede a Bergamo aveva il 68° e 69° regg ime nto di fanteria (quest' ulti mo con il ballag lione bersaglie ri "Goito" e i ballaglioni al pini " Pie monte .. e ''L' Aqu ila") e 11° reggimento artig lieria. li g ruppo " Man1ova" con sede a Varazze con tava sul 76° e 114° reggimento fanteria e s ul I 55° regg ime nto artiglieria . Il gruppo '·Friuli" con sede a Levico era sul l' 87° e 88° reggimento di fanteria ed il 35° reggimento artig lieria. Esisteva anche il reggime nto a utonomo marina "San Marco" con i batta g lioni "Bafilc", "G rado", "C aorle'· e le compagnie mo rtai e canno ni controcarri. 15 Le istruzioni pe r gli ufficiali di collegame nto inglesi presso i gruppi di combattimento riferivano: " I gruppi di combattimento devo no essere equipaggiati leggermente, no n corazzat i. e a uto trasportati eccezion fatta per le compag nie fucilieri de lla fante ria. Non si inte nde far lo ro intraprendere maggiori operazioni offe ns ive senza a iuto:· (O rdi ne M l\tlIA n. TS/G.29 in data 26 settembre 1944 Forze comba1te111i italiane) .

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PARTE PRIMA. EVOLUZfOl\'E O RDINATIVA DELL'ESERC ITO E DELLA COMPONEf\T E CORAZZATA DAL 1945 AL 1955

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ti pe r Centro addestramento caITisti, posto alle dipendenze degli inglesi , e d il M LI battaglione autieri carristi, con sede a Padova , destinato alla manu tenz ione de i mezzi corazzati 16 . Nell 'aprile 1946, entrarono in vigore i nuovi organici del battaglione mobile carabinieri, basati su: un comando , una compagnia motocorazzata (su un plotone comando, 3 plotoni autoblindo e un plotone motociclisti), 3 compagnie autotrasportate (su un plotone comando e 3 plotoni autotrasportati) 17 . Nel giugno 1945 era stato sciolto lo squadrone speciale eia ricognizione "F" ciel gruppo cli combattimento "Folgore", che, assie me allo squadrone esplorante della brigata partigiana " Ma ie lla", costituiva l'unica componente blindata in seno a ll 'Eserc ito di liberazione. L'organico della divis ione di sicurezza interna tipo 1944 prevedeva: un comando , 2 brigate su 2 reggimenti sicurezza interna ciascuna, un battaglione misto genio, un autoreparto, una sezione sanità ed una sezione sussistenza 18. Nel marzo 1946, l'Esercito era formato da: 11 comandi milita ri territoriali più un ufficio territo ria le per la S ardegna; 5 di vi sioni di fanteria, sorte per trasformazione dei precedenti gruppi da combattimento "Friul i" , " Legnano", "Folgore", "Mantova", "Cremona" 19 (con sedi rispettivamente a L evico, Be rgamo, Firenze, Varazze, Torino) ; 3 divi s ion i di sic urezza interna "Aosta", "Sabauda" (d ivenuta " Reggio" dopo l' avvento della Repubblica) e "Calabria" (dislocate rispettivamente a Pale rmo, M essina e Cagliari); 205" divisione, alle dipendenze d'impiego degli a lleati; 6 raggruppamenti e 2 gruppi battaglioni, sempre dipe ndenti dagli alleati; 11 centri addestramento reclute20 . In totale, vi erano 20 reggimenti d i fanteria, 12 reggime nti di sicurezza interna, 5 reggime nti d 'artiglie ri a , 8 battaglioni misto genio, un battag lione tras missioni, 16 autoreparti, o ltre a unità minori a livello compagnia ed appartenenti all'arma dei carabinieri . Gli istituti e scuole d i formaz ione erano rappresentati: dalla Regia accademia milita re d i Lecce2 1, dal Comando scuole

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Pubblicazione n. 2/ 14 ltafiam Army ::,1reng!l1 sfate (includi11g order r~f ba11/e) as at 8 october / 945 - Sirua:ione forza del Regio Esercito Italiano alla data de/1'8 ottobre 1945 (incluso il quadro di bat1aglia) L and Forces sub Commission - A lliecl Commission M.M .l.A . 17 Ci rcolare n. 2450/Orcl.l in data 12 maggio 1946 cieli' Ufficio ord inamento e mobilitazione Organico btg. 1110bile CC.RR. Secondo la tabella organica CR/1 / 1. il repano aveva 12 autoblindo, 70 motocicli e 32 automezzi. el giugno venne assegnata anche una officina mobile (ci rcolare n. 3 I 88/Ord.l in data 18 giugno 1946 Oflìci11a mobile per btg. mobile CC.RR .). l 12 ba11aglioni mobi li carabinieri erano quell i cli Padova, Cagliari, Palermo, Bar i , Napoli, Roma, ciel L azio, Torino, Milano. Genova. Bologna, Firenze. 18 Pubblicazione dell 'Ufficio ordinamento e mobi l itazione Formazioni e urgw1ici provvisori della divisione per sicurezza interna tipo 1944 ciel settembre 1944.11 reggi mento per sicurezza interna era su: un comando, 2 baltaglioni ed una compagnia armi accompagnamento. li battagl ione misto genio era ordinato su: un comando, una compagnia artieri cd una compagnia mista telegrafi sti e marconisti . 19 Circolare n. 17450/Ord.l in data 4 ottobre 1945 dell"Ufficio ordinamento e mobi litazione Cambio di denominazione dei gruppi cli combattimento in divisioni di f cmteria . Dal 1° settembre I 945 i gruppi cli combattimento dipendevano dai comandi mi litar i territorial i (circolare n. I 6229/Orcl.l in data 25 agosto 1945 cieli" Ufficio ordinamento e mobilitazione Dipe11cle11:a gruppi di co111ba11i111en10 e successive varian ti). 2 Furono costituiti nel dicembre 1945 in ragione di uno per ciascun Comando militare territoriale per effetto dell a circolare n. 18559/Ord .l in data 22 novembre 1945 clell"Ufficio ordinamento e mobil itazione. L 'organi(;O previsto era cli: una compagnia comando, 3 banaglioni reclute, un reparto servizi (cir colari 11. J 276/Ord.I in data 6 marzo 1946 Nuovi organici dei C.A.R.; n. 3800/Orcl.I in data 23 luglio 1946 Variami all'organico dei C.A.R. e del repar10 servi:i per CA .R.). L e sedi erano quelle cli: Casale Monferrato, Cuneo, Como. M ontorio Veronese, M odena, Pesaro. Siena, Orvi eto. Bari , Avellino, Palermo. Assunsero il numero indicati vo corrispondente al ri spettivo Comando militare territoriale (circolare 11. 797/Orcl.I in data 14 febbraio 1946 lndicmivo dei centri addestramento rec/u;e). O 21 Dal I dicembre 1945 il Comando speciale regie accademie assunse la denomi nazione di Regia accademia militare (circolare n. 18690/Orcl.l in data 22 novembre 1945 cicl i 'Ufficio ordinamento e mobil itazione Regia Accademia Militare).

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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIME1 TO DEL L"ESERCITO ITALIAKO. VOLUME TERZO 1945- 1955

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centrali militari di Cesano 22 (con alle dipendenze la Scuola istruttori varie armi, la Scuola fanteria , la Scuo la artiglieri a, la Scuola collegamenti 23, la Scuola artieri, la Scuo la motori zzazione, la Scuo la servizi e assistenza, la Scuola polizia militare, la Scuola educazione fisica), dalla Scuola applicazione sanità militare 24 . Nel novembre 1946, il Comando delle scuole centrali militari cessò di funzionare , lasciando agli ispettorati d 'arma le funzioni di comando sulle varie scuole 25 . Così, le scuole di fanteria di Cesano, di polizia militare di Roma, di educazione fisica di Cesano, servizi e assistenza di Rieti, di autoblindis mo (già Scuola autobli ndisti) di Tor di Quinto 26 passarono alle dipendenze dell'Ispettorato di fa nteria; la Scuola di artiglieria di Bracciano, la Scuola artieri di Civitavecchia, la Scuola collegamenti di Roma e la Scuola della motorizzazione (già Scuola autieri) di Roma erano destinate ai rispettivi ispettorati 27 ; mentre la Scuola cooperazione delle varie armi28 di Civitavecchia passò sotto le dirette dipendenze dello Stato maggiore dell'esercito29. In concomitanza con la soppressione del Comando scuole centrali militari , s i provvide alla graduale costituzione degli ispettorati d 'arma, quello di fanteria ri sorse il 4 novembre 194630 . Nell'estate 1946, vennero definiti i nuovi organici delle mi nori unità di fanteria. Il reggimento di fanteria era s u: una compagn ia comando , 3 battagli on i di fan teria (ciascuno s u un co-

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L'ente derivava dal Comando divisione "Piceno", che svolgeva funzioni di Centro addestramento complementi forze italiane di combattimento (circolare n. 18520/Ord.l in data 22 novembre I 945 dell'Ufficio ordinamento e mobilitazione Cambio denominazione). 23 Foglio 11. 02/5248/Ord. in data 26 dicembre I 945 del Comando scuole centrali militari Cambio di de11omi11azione Reggimento Add. Genio. Sotto la data del I O gennaio 1946, il reggimento addestramento genio si era sdoppiato in Scuola collegamenti e Scuola Artieri. 24 Ufficio o rdinamento e mobilitazione Comandi territoriali , corpi e servizi dell 'Esercito alla dara del IO marzo 1946 . 25

Circolare 11 . 5019/Ord.1 in data 20 ottobre 1946 dell'Ufficio ordinamento e mobilitazione Scioglimento Comando Scuole Centrali Militari. 26 T compiti della Scuola autoblindisti erano ri voJti alla formazione: " dei quadri dei costituenti battaglioni esploranti di visionali (limitatamente a tulti gli ufficiali superiori e capitani ed ai soli subalterni autoblindisti); del personale (sottufficia li e truppa) dei reparti autoblindo; degli istruttori e piloti delle unità autoblindo dei carabinieri'' (circolare n. 4207/R/9 in data 12 luglio 1946 dell'Ufficio operazioni e addestramento Direttive per l'addestramento del personale destinato ai battaglioni esploranti divisionali e alle 11ni1à autoblindo dei carabinieri). L'addestramento ali ' impiego delle carrette c ingolate era svolto presso la Scuola di fanreria. 27 L'Ispettorato generale della motorizzazione diventerà ente autonomo solo il 4 gennaio 1947, insieme alla Direzione generale di artiglieria. per soppressione del la Direzione generale ai1iglieria e motorizzazione (circolare n. 200 I 00/11 in data 3 gennaio I 947 ciel Ministero del la guerra - Gabineuo Cos1ùuzione del/' lspe11ora10 Generale della 1WotorizzazJone). 28 Nuovo ente derivato dalla trasformazione del la Scuola istruttori varie anni. Questa era stata d isciolta in data 25 marzo 1946 (circolare n. 1644/Ord.l in data 28 marzo 1946 dell ' Ufficio ordinamento e mobilitazione Scioglimento scuole islruttori varie armi (S.l.V.A.) . 29 r compiti della Scuola cooperazione delle varie armi furono stabi liti con la circolare n. 764 1/S/6 in data 12 d icembre 1946 dcli ' Ufficio ord inamento e mobilitazione Scuola cooperazione varie armi. 3 Circolare n. 5040/Ord.I in data 20 ottobre 1946 dell' Ufficio ordinamento e mobilitazione Cos1ituzione dell'lspeltorato dell'arma di fanteria. I s uoi compiti erano: incrementare al massimo. anche attraverso ogni valorizzazione cie l più profondo ed operante spirito d 'arma, la saldezza e l'efficienza della fan te ria e della s ua specialità alpina nonché dei gn1ppi esploranti d ivisionali; promuovere la cooperazione con altre armi; conferire unità d'indirizzo e di metodo all'acldestramento . adeguandolo ai progressi tecnici conseguiti dalla fanteria e dalle altre arm i; formu lare proposte te ndenti al perfezionamento tecnico-professionale dell'organizzazione de ll'arma; esprimere parere sulle questioni riguardanti l'ordinamento delle unità e delle scuole deU'aima, nonché la mobilitazione, l 'annamento, l'equipaggiamento e le dotazioni del l'arma stessa; promuovere studi circa armi . mezzi tecnic i e materiai i d i equipaggiamento e presiedere alle relative esperienze: collaborare alla compilazione e revisione dei regolamenti e clclle istruzioni cielI 'arma . G li ispettorati di artiglieria e del genio erano già stati ricostituiti nel 1944.

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PARTE PRIMA. EVOLUZIONE O RDI NATIVI\ DELL'ESERCITO E DELl, A COMPONENTE CORAZZATA DAL 19-15 AL 1955

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mando , 3 compagnie fucilieri e una compagnia armi accompagnamento), una compagnia mortai. ln totale, il reggime nto disponeva, pe r quanto riguarda il serviz io della motorizzazione, d i: 65 motocicli , 226 automezzi, 21 rimorchi. Le armi in dotazione erano: 8 mortai da 81 mm, 18 mortai eia 3 pollici (76 mm), 27 morta i eia 2 pollici (5 1 111111 ), 24 mitragliatric i, 149 fuci li mitragliatori Bren, 49 armi di autodifesa controcarri Piat, 2 1 fucili di precisione , oltre ali ' arma me nto individuale31. Rispetto agli organici dei gruppi cli combattimento , il reggimento cli fanteria , con la perdita del la compagnia controcarri da 57/50 , era rimasto quas i privo d ì armi in g rado d i contrastare mezzi corazzati (tutte le armi controcarri pesanti erano state riunite ne l reggimento artiglieria controcarri) 32 . Anche l' organico del battaglione di fanteria era stato alleggerito con la soppress ione, ne lla co mpagnia armi accompagnamento, del plotone carrette cingolate, del plotone cannoni controcarri eia 57/50, del plotone p ionieri, e la riduzione della forza del p lotone fucilieri. In compenso, a lla compagn ia arm i accompagna me nto e rano stati assegnati 2 plotoni m itraglierì ed alla compagnia comando un plotone esplorante. Se la fanteria divisionale aveva vista ridotta la propri a potenza di fuoco, l'art iglieria era stata rinforzata con 2 grupp i da campagna , 4 batte rie contraerei , un gruppo controcarri ed un reparto specialisti 33 . Nel complesso, la divisione di fa nteria era su: un comando; 2 reggimenti di fanteria; 2 reggimenti di artiglieria da campagna con 3 gruppi di 2 batterie da 88/27; un reggime nto artiglie ria controcarr.i con 4 gruppi (2 da 76/55 e 2 da 57/50, c iascuno con 2 batterie); un reggimento artig lieria contrae re i con 2 gruppi di 3 batterie; un reparto specialisti cl ' artìgl ie ria; un battag lione esplorante; un battaglione artieri; un battaglione col legamenti; una co mpagnia carab inie ri; un re parto trasporti; un pa rco mobile ed altre unjtà dei servizi 34 . La divis ione d i fanteria disponeva , secondo le tabe lle organic he, di oltre 60 carrette cingolate (in distribuzione ai plotoni mitraglieri , ai plotoni mortai, ai comandi dì gruppo artiglie ria controcarri, alle batterie controcarri, al gruppo esplorante)35 , vari mezzi blindati tipo Scout car (in dotazione al battagli one collegamenti , a l reggime nto artig lie ria da campagna ed a l reggi mento artiglieria controcarro) ed 11 a utoblindo conce ntrate, queste ultime , nel battaglione esplorante36 . I reggime nti di fanteria territorial i, già articolati su 3 battaglioni guardie , furono trasformati in reggimenti di fan te ria, con formazione ide ntica a quella dei reggimenti de lle d ivi sioni, pe r assi-

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C i reo lare n , 36 I 8/Ord .T in data l l luglio I 946 dell" Ufficio ordiname nto e mobilitazione Orxanici Reggimento di Fanreria di trasmissione della tabella organica UR/3/1 . 32 " La costituzio ne elci reggime nto a rtig lieria controcarro fu accompagnata dalla soppressione de lle unità cli cannoni controcarri g ià in dotaz io ne alle unità cli fanteria. Tale sopp ressio ne fu imposta dagli alleati , in analogia a quanto - sulla base dell 'esperienza di gueJTa - si diceva fosse in corso di attuazio ne nell'Esercito inglese" (relazione dello Stato maggiore dcli 'esercito L"opera dello Stato maggiore del/"esercito da/1"8 sel/embre 1943 al 3 1 gennaio

1947). 33

Circolare n. 3760/Ord.l in data 22 luglio I 946 dell'Ufficio ordina mento e mobilitazio ne Reggimenti di artiglieria di visionale . Pe r la ~celta dei nominativi da asseg nare ai reggimcnJi cli nuova costituzione venne sentito il pilrere dell 'l spcttorato d i artiglieria e quello d i una appos ita commissione di generali provenienti dal !'arma di artiglieria (circolare n. 5420/Ord.I in data 16 novembre 1946 Nominati vi dei reggimenti di artiglieria) . 34 Circolare 11 . 4500/Ord.l in data IO sette mbre 1946 dell'Ufficio ordinamento e mobilitazio ne Riordi11a111e11to della divisione di fa111eria; pubblicazione 11 . 4500/Orcl .l edizione I946 Organici provvisori della divisione di fanteria - Esercito di transizione. 35 Pubblicazione n. 4742 del giug no 1947 D01azio11i provvisorie per le divisioni di fw rteria de tr Ufficio serviz i. Il materiale in d istribuzio ne previsto dalle dotazioni o rganiche era largamente o rientativo. "Per taluni materiali (automezzi, materiali di collegamento, ecc.) non potrà - per o ra - essere assegnata c he una parte dei quantitativi stabiliti dalle doiazioni. Le cifre in esse conte nute debbono essere pertanto cons iderate come l'obie ttivo eia raggiungere col m ig liorare della s ituazio ne economica e industriale elci Paese." 36 Tabella organica Divisione di fanteria UR/ 1/1 in vigore dal l O agosto I 946.


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GLI A UTOVEICOLI DACOMBATl'I MENTO DELL'ESERClTO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945-1955

curarne l' interoperabilità37 . S i costituirono 3 reggimenti alpini , per trasform azione dei reggimenti d i fante ri a dei comandi territori ali cli Torino, Bolzano e Udine ed il reggimento "Garibaldi" 38 con i residui elementi39 del la divisione partigiana omonima, confluito nella divisione "Folgore" in sostituzione del reggimento "San Marco" restituito alla Marina. Al reggimento di fanteria ciel Comando militare territoriale cli Milano venne attribuito il nominativo di 3° reggimento bersaglieri 40 O e a quello di Roma di l reggimento granatieri, per perpetrare le tradizioni delle special ità della 41 fanteria . Le division i di s icurezza interna s i trasformarono in brigate d i fanter ia su due reggimenti di formazione identica a quella dei reggimenti di fa nteria delle divisioni e un gruppo artiglieria misto con una batteria eia campagna ed una controcatTi. Il comando brigata doveva disporre, nel plotone collegamenti , di 4 Scout car centro radio; un altro mezzo similare era d i prev ista distribuzione al comando di gruppo misto artiglieria ed alla batteria controcarro, insieme ad una cmTetta cingolata42 . L'organizzazione dell'arma del genio venne stabilita in due sole specialità: artieri e collegame nti , in attesa della loro prevista scissione in due branche autonome43 . Tra i provvedimenti proposti , fin dall'ottobre 1945, dallo Stato maggiore dell' esercito alla MMIA, ma non approvati, f ig uravano : la motorizzazione integrale delle di vis ioni di fanteria; l'assegnazione alle stesse di un battaglione carri e di una compagnia pontieri; l 'aumento della potenza di fuoco del battaglione di fanteria; l' assegnazione di una terza batteria ai gruppi contraere i, controcarro e da campagna.44 Si man ifestò, così, un dissid io di fondo tra i vertici militari 37

C ircolare n. 3 143/Ord.l in data 14 g iugno 1946 de ll'Ufficio ord inamento e mobi litazione 7ì-a.~for111azione dei reggimenti di fanteria non indivisionati. Pubblicazione n. 4744 del giugno 1947 Dotazioni provvisorie p er i reggimenti di fà111eria (granatieri, bersaglieri, alpini) non indivisionati e per i reparti salmerie dell'Uffic io servizi. In izialmente era stata prevista la costituzione di 10 comandi cli brigata destinati a ciascun comando militare territoriale per l' inquadramento di 22 battaglioni gmu·dia (Sintesi delle principali attività svolte dai vari uffici dello S.M.R.E. nella quindicina J 0 15 sellernbre 1945). Tn effetti , vennero costituiti i comandi di I O brigate cli fanteria con alle dipendenze: un comando, una compagnia comando e 3 ba1taglion i di fanteria (circolare n. 17304/Ord.l in data 27 settembre 1945 dell'Ufficio ordinamento e mobilitazione Costituzione e assegnazione comandi brigate di fanteria). li cambio di denominazione delle brigate di fanteria in reggimenti di fanteria o alpini venne disposto con decorrenza 20 novembre 1945 in esito alla circolare n. 18460/Orcl .J in data 15 novembre l 945 dcli' Ufficio ordinamento e mobi Iitazionc Brigate di faw eria. Le brigate ed i reggimenti di fanteria e alpini assunsero il numero distintivo del rispettivo Comando militare territo1iale . 38 A l 1° luglio 1946, il reggimento disponeva cli 52 carrette cingolate, oltre a 15 motocicli. 12 autovetture e 70 autocarri (memorie storiche de l Comando reggimento "Garibaldi", anno 1946). 39 C ircolare n . 3507/Ord.T in data 11 luglio 1946 dell 'Ufficio ordinamento e mobilitazione Trasformazione delle divisioni per S I .io La trasformazione del 3° reggimento fanteria in 3° bersaglieri venne disposta con foglio n. 2904/Orcl .1 in data 29 maggio 1946. Nel novembre fu disposta la costituzione della compagnia mortai reggimentale. Nel luglio 1947, il reggimento non disponeva di mezzi corazzati ed aveva un battaglione dislocato a Brescia (memorie storiche anni 1946 e 1947 del Comando 3° reggimento bersaglieri). 41 Circolare n. 2640/Ord.I in data 28 maggio 1946 dell'Ufficio ordinamento e mobilitazione Trasfo rmazione 8° r;r;t. ftr. in 1 ° rgt. grana/ieri di Sardegna. 42 Pubblicazione 11. 4743 del lugl io 1947 Dotazioni provvisorie per le brigate di fanteria cieli' Ufficio servizi . 43 Circolare 11. 220100/H in data 3 agosto I 946 del Ministero della guerra - Gabinetto Cos1ituzione del "Corpo dei collega111e111i". L'arma de l genio doveva essere costi tuita dal corpo dei collegamenti e dal corpo degl i artieri, ·'nettamente separati l'uno clall'alt.ro, ciascuno con proprio personale cd una propria organizzazione." -1-1 Relazione dello S tato maggiore esercito L'opera dello Siato maggiore dell'esercito dall'8 settembre 1943 al 3 1 gennaio 1947. "Nel gennaio 1946 erano state, i noll re, prospettate al Capo del la Missione a lleata l'aspirazione dello SME a l ritorno alla formazione ternaria per la divisione e la necessità cli mantenere r assegnazione di armi controcarro in proprio ai battaglioni di fanteria ··u verbale della Riunione Comandanti Militari Territoriali - 24 gennaio 1946 dello Stato maggiore regio esercito rife risce: " La MMlA, pur convenendo sulla razionalità del la divisione ternaria, non ritiene per ora di aderire alla proposta. ( ...) Altra questione da accantonare è quella di avere carri armati e la integrale motorizzazione.( ...) L'esistenza delle autoblindo ci consentirà di far sopravvivere la cavalleria."


PARTE PRIMA. EVOLUZIONE ORDINATIVA DELL'ESERCITO E DELLA COMPONENTE CORAZZATA DAL 1945 A L 1955

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italiani , favorevoli al rafforzamento dello strumento operativo in funzione di difesa dei confini nazional i e la MMIA orientata, invece, ad un Eserc ito preposto, ne l breve periodo, al mantenimento dell' ordine pubblico 45 . L'atteggiamento della Gran Bretagna verso le Forze armate italiane discendeva da una linea politica volta ad inserire l'Italia del dopoguerra nella propri a sfera d'infl uenza. L' Italia doveva essere una piccola potenza sul cui apparato mil itare il Regno Unito potesse mantenere, s ia pure in forma indiretta, un certo controllo. Secondo questa logica, possono essere r ico ndotte ad un disegno coerente le decisioni, solo apparentemente antitetiche, riguardanti l'assistenza tecnico-militare alle Forze armate italiane e i condizionamenti imposti al loro sviluppo organico. Tra il 1945 cd il 1946, le divis ion i di s icurezza interna "Aosta", "Sabauda" e il reggimento d i fanteria "Garibaldi" presero parte a n umerose operazioni di polizia per la lotta contro il banditismo in Sici lia . I reparti agirono in stretta cooperazione con i carabinieri , effettuando rastrellamenti, battute a largo raggio e perlustrazioni per snidare bande armate annidate in centri abitati e in aspre zone d i montagna. S i ricorse anche all 'impiego d i carri armati leggeri, mortai, obici da 100/ 17 ed aerei da ricognizione dell'Aeronautica S.79 e S.8446 . In campo addestrativo, nella considerazione della Direttiva n..2 che imponeva sistemi e metodi di valutazione britannici, lo Stato maggiore italiano si orientò verso un accentramento dell 'addestramento delle rec lute che dovevano svo lgere l' istruzione di p rimo ciclo, della durata di 5-8 settimane, presso i CAR , per evitare iniziative o deviazioni derivanti dalla diversa capacità dei comandanti d i reparto47 . Gli special izzati dovevano trans itare attraverso le scuole mi litari, ove ricevevano un complesso di nozioni a carattere unitario .48 I metodi di addestramento erano basati sull'applicazione generale di sistemi e programmi pratici e uniform i per tutto l'Esercito, sanzionati in d irettive partico lareggiate emanate dallo Stato maggiore dell'esercito. "L'attività addestrativa era polarizzata quasi esclusivamente sui CAR. Ben poco era stato fatto per la funzione addestrativa dei corpi, assorbiti, peraltro, da compiti di ordine interno49 . La regolamentazione era stata limitata alla parte formale . La dottrina tattica in vigore era quella britannica. L' organizzazione di mobili tazione praticamente non esisteva causa la mancanza o il non aggiornamento - dovuto ad eventi bellici - dei documenti riguardanti la forza in congedo. Nessun provvedimento di mobilitazione avrebbe potuto attuarsi in quella situazione. Nel campo logistico la situazione era grave in ogni settore. Molti materiali in dotazione alle unità erano ormai logori. Per i materiali di provenienza alleata o nazionale, nei depositi e nei magazzini , in generale non esisteva alcuna classificazione d 'impiego. Nessuna scorta accantonata".50

45 Ne l dicembre 1945, il Capo di stato maggiore generale arrivò a scrivere : "Sembra c he g li alleati vogl iano attribuire al futuro nostro faercito un compito prevale nte me nte di tutela dell'ordine pubbl ico. Se così fosse, migliore soluzione sarebbe portare a 200.000 uomini la forza dei carabinieri. abolire l'faercito, d ichiarare la ne utralità perpetua e affida rci al la gene rosità e alla buona fede del le nazio ni confinanti." (Oreste Bovio Storia dell'Esercito italiano (1 861- 1990) SME - Ufficio storico, Roma 1996. pag. 420). 46 Memorie storiche anno 1946 dell' Xl Comando mj]itare territoriale di Palermo. 47 La data di inizio del funz io namento dei CA R ve nne fissata al 15 !.?.e nnaio 1946. 48 L'abbandono dell'antico s istema cli addestramento delle reclute p~·esso i corpi era stato "consigliato" dagli a lleati allo scopo di conseguire unità d 'indirizzo e di metodo e di permettere la selezione e l'assegnazione del personale alle varie a rmi e servizi in base alle specifiche attitudini dei s ingoli. L'assegnazione delle reclute a i CAR era a carattere nazionale; i singoli centri ricevevano le reclute da tutti i d istre tti . 49 Il programma addestrativo delle divisioni di fanteria nel periodo ottobre-dicembre 1945 era limitato allo svolgimento clell'acldestramento incl ivicluale, serviz io cli sicurezza inte rna. is truzioni a utomobilistic he. tiri cli poligono, perfezionamento elci q uadri. so Relazione Attività dello Stato maggiore esercito dalfehhraio I 947 al novembre 1950, s .d .


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GLI AUTOVEICOLI DA cmi BATTl1' I ENTO DELL" ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945-1955

2.11 trattato di pace e la costituzione della Scuola di Carrismo (1947) Gli studi per dare un o rdinamento definitivo a ll 'Esercito. adeguato alle possibilità e alle necessità difensive dell 'Italia, iniziarono pri ma della Conferenza di pace d i Parigi, allorché, discutendo questa le clausole mi litari del trattato, fu necessario disporre di un progeno sommario come base di discussione . li dibattito no n ebbe luogo, ma il minimo di apprestamento militare rappre sentato dallo Stato maggiore ita lia no. sia per la difesa delle frontiere. s ia per la tutela clell'orcline interno, s ia infine per consentire la possibilità di fo rnire ali ' Organizzazione delle nazioni unite un auspicato apporto m ilitare. prevedeva una forza di 236.000 uom in i, de i q ua li 132.000 destinati a 5 grandi unità mobi li ternarie (2 corazzate e 3 motorizzate) e a 11 brigate miste, e 50.000 alle forze di copertura tetTestre e mari.ttima 51 . L' intendimento era que llo di avere un E sercito d i qua lità e non di quantità . cioè " un organismo efficiente. ben ve tito, ben nutrito. bene al loggiato, bene addestrato. Poco male se la sua forza dovrà essere ridott.a fino a consentire che tali condizioni siano soddisfatte. Non deve più ripetersi l'errore del passato. in cui si è voluto un esercito grande senza di porre dei mezzi necessari. ( ...) Unità d'impiego ridotte a llo streuo indispensabile: poche grandi unità (divisioni te rnarie) largamente motorizzate e con aliquote corazzate, poco sotto l'organico cli g uerra per permettere il pronto impiego cli esse e cond izioni favorevol i atracldestramento dei quadri; altre uni tà d' impiego me no immed iato. per rincalzo o per rinforzo a lle prime."52 La volontà era, quindi . quella di abbandonare la prassi ricorrente del R egio esercito di avere un gran numero di unità ad o rganic i rido tti da colmare in caso di e mergenza con il ricorso al la mobilitazione, privi legiando , invece, un eserc ito di ridotte dimensioni , ma ad organici completi, pronto ad entrare in azione in te mpi ristretti. Si inte ndeva . così. diminuire l' impo rtanza della mobilitazione che aveva costituito. fin dall 'epoca della riforma Ricotti del 1871, uno dei cardini dell"organizzazione militare italiana. C ome si ved rà, questi propositi rimasero in gran parte sulla carta e l ' Esercito conoscerà , nella prima metà degli anni '50. un rapido processo di espansione o rganica. che supererà i li miti imposti dalle possibilità economiche della Nazione . Nel febbraio , all 'epoca dello sc ioglimento dell a MMIA, l'ord inamento de ll'Esercito era basato su : 11 comandi militari te rritoria li , 5 divisioni cli fanteria, 3 brigate di fanteria (su 2 reggime nti di fanteria e un gruppo misto cli artiglie ria), derivate dalle divisioni di sicurezza interna del pe riodo di co-belligeranza53, e una decina di reggime nti autonomi dell"arma base (dei quali uno granatie ri , uno bersaglieri e 3 a lpini), oltre a unità dei serviz i e supporti54 . In tota le : 26 reggime nti dell'arma di fanteria: 2 gruppi battaglioni; 5 gruppi esploranti: 20 reggimenti artiglieria da cam-

51 Ministero della guerra Considerrdoni relative all'Esercito nei riguardi del 7i'alfal0 di pace Roma, aprile 1946: Me111oria su/lefor:.e i11dispe11sabili per la difesa dellefm111iere rerresrri dell'agosto 1945 dell 'Uflìcio operazioni e addes1ramento. 52 Re lazione dello Stato maggiore esercito /,'opera dello Staro 111aggivre de/l'esercito da/1'8 se11embre / 943 al J I ,::e111wio 19./7. Nel corso dell"anno i tre dicasteri militari vennero unificati nel Ministero della Difesa. 53 Circolare n. 4630/Ord .l in data 16 settembre 1946 dell'Ufficio ordinamento e mobilitazione Trasmissione orgonici di fameria. 5-1 Pubblicazione n. 5/1 Order o.f baule al/(/ loca1io11 swtemem !wlia11 Ar111y as al I .february 19./7 - Quadro di ba11aglia e dislocazione particolareggiaro dell'Esercito Italiano alla dma del 1 ° fehbraio 1947 Land Forces sub Section 1.M./\.S. - Ministero della difesa - Stato maggiore esercito - Ufficio ordinamento e mobilitazione. La brigala di fanteria ··Reggio·• aveva il 45° e -l6° reggimento di fan teria ed il gruppo artiglieria misto ··Reggio". La brigata ··Calabria"' aveva il 59° e 60° reggimento di fanteria col gruppo artiglieria misto ""Calabria ... La brigata "Aosta" il 5° e 6° reggimento di fanteria ed il gruppo artiglieria misto "Aosta... Il servizio della motorizzazione conta va su : 11 centri autieri, 14 allloreparti, I autogruppo, 5 reparti trasporti , un comando reparti auto Stato maggiore esercito. o ltre a va ri parchi ed officine.


PARTE PRIMA. EVOLUZIONE O RDINATIVA DELL'ESERCITO E DELLA COMPONE 1TE CORAZZATA DAL 1945 A L 1955

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pagna , controcan-o e contraerei (mol ti dei qual i in corso di costituzione)55 ; 3 gruppi misti d'artiglieria; 5 battaglioni artieri, 6 battaglioni collegamenti , 15 autoreparti. Mancavano completamente comandi di grande unità a livello corpo d'armata, unità corazzate, repmt i d i artiglieria pesante campale, artiglieria contraerei pesante, artig lieria da montagna, genio pontie ri e minatori . L'organizzazione scolastica e acldestrativa era, invece, maggiormente svi luppata su: 11 centri addestramento reclute (ciascuno con il proprio reparto servizi); Centro addestramento avanzato reclute di artig lieria di C iv itavecch ia56 ; Centro di paracaduti smo di Roma57; Scuola d i autob lindismo; Scuola fanteria; Scuola artiglieria; Scuola artieri; Scuola collegamenti; Scuola dell a motorizzazione; Scuola sanità m ilitare; Scuola servizi e assistenza; Scuol a cli po lizia militare 58 ; Scuo la d i educaz ione fisica; Accademia mil itare (trasferita ne l corso dell 'anno a Modena) e la Scuola cooperazione varie armi59 . Era avvertita la mancanza di scuole cli reclutamento di ufficiali cli complemento e di sottufficiali e di scuole di applicazio ne per ufficia li in servizio permanente. A queste carenze si cercò cli provvedere con carattere di urgenza nel la considerazione che il problema della preparazione dei quadri, ufficiali e sottufficiali, era stato troppo trascurato nel passato con le conseguenze negative messe in luce, specie ai live lli elevati, durante il secondo conflitto mondi ale . Con il trattato di pace cli Parigi, venne consentito all'Esercito italiano di disporre solamente cli 200 carri armati e di un organico massimo d i 185.000 uom ini (esclusi i carab inieri), senza armi autopropulse e cannoni a lunga gittata. Dovevano essere smantellate, entro un anno , le fortificazio ni permanenti esistenti alla frontiera con la Francia e la Jugoslavia comprese in una fascia confinatia di 20 km di profondità. Era imposto anche il divieto dell 'organ izzazione di formaz ioni paramilitari e quello della p redisposizione cli operazioni di mobilitazione6°. In queste condizioni, il compito principale assegnato alla Forza armata non poteva che essere quello cli assicurare la stabilità democratica interna, come concorso alle forze cli ordi ne pubblico, contJO eventuali insu1Tezioni e tentativi di

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L'arma cli artig lie ria aveva: 9 reggimenti eia campagna (5° . 7°, 8° . 11° , 17°. 33°, 35°. 155° . 184°). un reggimento a cavallo (assegnato alla divisione " Legnano"). 5 reggimenti eia campagna controcarri (9°. 13° . I 8°. 41 ° . 52°), 5 reggimenti contraerei ( I O , 2° , 3°, 4°. 5°). Nella primavera 1946. cambiarono le denominazioni delle s pecialità d ' artiglieria, corrispondenti alle loro caratteristiche cli impiego: da campagna ( ippotrainata - motorizzata - someggiata), da montagna. semovente (leggera - pesante). pesante campale. pesante. contrae rea (leggera - pesante), controcarro, da fortezza. da costa (circolare n. l 780ff/ I in data 17 marzo I 946 cieli ' Ufficio operazioni e addes trame nto Denominazione delle artiglierie). O 56 In data I febbraio 1947. il distaccamento d i Civita vecchia della Scuola cli artiglieria si trasformò in Centro addest rame nto avanzato reclme cli artiglieria . 57 TI Centro era stato costitui to per effetto della circolare 11. 5320/Orcl.I in data 17 dicembre 1946 dell'Uffic io ordiname nto e mobilitazione. Secondo g li o rganici trasmessi con circolare n. 2280/Ord.l in data 14 ottobre 1947 ciell'Ufficio ordinamento e mobilitazio ne Centro di paracadutismo, l'ente era s u un comando ed una compagnia paracadutisti. 58

Con e ffe tto dal 15 febbraio I 947. la Scuola ve nne sciolta e le sue auivitù aclclestrative clevolule alla Scuo la centrale carabinieri d i Fire nze (circolare n. 200/Ord .I in data 31 gennaio 1947 dell'Ufficio ordinamento e mobilitazio ne Scioglimento Scuola di Polizia Militare). 59 Ufficio ordinamento e mo bilitazio ne Comandi terriloriali. corpi e servizi dell'Eserci10 (Sirua::.io11e aggiornata al 31 gennaio 1947) . 60 Allre imposizioni ciel Trattato cli pace rig uardavano: il di vieto di costruire installazioni militari ad est del confine francese c ad ovest ciel con fine j ugoslavo; la s mil itarizzazione dell' isola d i Pan telleria, delle isole Pe lagie e ciell' isola cl i Pianosa; Io s mante lla mento di tutte le difese costie re sarde s ituate a meno cli 30 km dalle acque territoriali frances i; la proibizione ad acquistare materiale d'armamento di provenienza tedesca e giapponese e di fabbricare o detenere materiale d'armame nto eccedente le effettive poss ibil ità d'i mpiego della Forza armata: il di vieto d i reimpiegare personale non ria bilitato proveniente dalla M ilizia fasc is ta e dalla Repubblica sociale; il divieto cli possedere, costruire, sperimentare armi atomiche.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESl~RCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

colpo di stato. L a dislocazione delle grandi unità sparse su tutto il territorio nazionale, di prefere nza all'interno dei princ ipali agglomerati urbani , e genera lme nte lonta no dalle zone di conf"ine con Franc ia, Au tria e Jugoslavia. rispondeva più ad esigenze di ordine interno che dì d ifesa da aggressioni esterne. Solo le divisioni --Mantova" e "Folgore" si trovavano di copertura alla frontiera nord-est. "Dalla somma de lle c lausole te rritoriali e di quelle mi litari propriamente elette deriva all'Italia l'imposizione di tenere le pone aperte e, altresì , sguarnite di quel minimo di difesa necessaria a scong iurare faci li tentazio ni ad eseguire, da parte di c hiunque, non solo vere e pro prie aggressioni , ma anche semplici colpi di mano. Infatti , il Trattato di pace , mentre ha lasciato a ll'Italia effettivi militari che sarebbero potuti sembrare sufficienti alla difesa del ten-itorio, qua lora non fosse stato intaccato il na tura le valore difens ivo de lle vecchie frontie re, impone tali restrizioni , qualitative e quantita tive, di mezzi e di organizzazione tecnica, eia annullare ogni pratica possibilità di assicurare con tali effettivi una efficace difesa , sia pure per un tempo assai limitato:·61 Così , fino al 1947 , g li studi re lativi a lla difesa del terriLOrio e al controllo dell'ord ine interno, assorbirono i reparti del lo Stato maggiore dell'esercito più della compilazione di piani operativi vol ti a lla difesa dei confini nazionali62 . Solo nel 1948 furono appront ati i primi piani di radunata alla frontiera nord-est (esigenza gialla , azzurra e verde) . Gli studi operativi per la difesa da aggress ioni esterne. prodotti dall'Uffic io operazioni de llo Sta to maggiore dell 'esercito fino alla metà 1947, e ulavano da lla realtà contingente, quella d i un piccolo esercito, male aimato e sotto controllo inglese, e si rifacevano a ipotetiche situazioni successive alla firma del Trattato di pace. Tali progetti difens ivi. a lqua nto teorici e dai conte nuti piuttosto vaghi , non vennero probabilme nte nemme no sottoposti al vaglio degli ufficiali di collegamento inglesi (""Iniziare lo studio della difesa della Patria, in attesa c he l'Ital ia torni ad esse re libera dallo s traniero , è il principa le scopo di questa me moria" 63) . Gli stud i, compilati a nche pe r te ne re in eserc izio g li uffic iali dello Stato maggiore6-t, erano rivolti alla difc a parziale o totale della frontiera nord est65 . La Memoria ope6 1 Foglio

n. 5I31/Op. in data 18 01tobre 19-47 dell"Uflicio operazioni Revisione trattato di pace a firma del Capo di stato maggiore dell'esercito. ·'Dall"csame delle nom1c punitive. inasprite eia particol ari cautele fin nei più mimiti dettagli. si dimostra insomma che nll"atto della finm1 del dctl'ato le quatrro potenze intesero sol idal mente clisanm11·e l ' Italia e ridurre le sue forze militari a compiti di polizia o di normale vigilanza: la guerra era perduta e il v incitore pote\·a imporre le sue volontl1:· (opuscolo Ci11q11e an11i 19./8-1953. La ri11asciw miliwre italia11a). el famoso discorso tenuto alla conferenza della pace di Par igi del IO agosto 1946, Dc Gasperi affermò che ··mai nel la nosra storia moderna, le porte di casa furono così spalancate. mai le nostre possibili tà di difesa così limitare... 62 Il 15 agosto I9-47. la sezione operazioni dell'Ufficio operazioni e addestramento dello Stato maggiore dell"esercito si tramu tò i n U fficio operazioni articolato i n 3 sezioni , dando pii', ampio respiro e potenzialità all' attivi tà cli pianificazione operativa (Relazione At1ività svolta dallo SME nell 'a11110 1947) . 63 Memoria operativa 11. 2. La difesa del nostro /erritorio dopo la co11c/11sio11e della pace dcli" Ufficio operat.ioni e adde~tramento del febbraio 1946. 6-l " Volere procrastinare la questione ( la difesa ciel Paese n.d.r.) in attesa di una situazione migliore è voler riprendere la via della faciloneria che ci ha p()rtato al cli~astro. è continuare a mantenere nel nostro ambiente un comples o cli quadri (che per aclcle~trarli sono costati sacrifici al Paese e che tuttora pesano sulla ~ua economia) che invece di lavorare socio in vista di un compito specifico e concorrente al fine generale (che. per quanto è dato prevedere, è la soluzione del problema operativo interessante. per l ' i mmediato futuro. la nostra frontiera orientale) si trastullano in mezzo alle pratiche cl"ordinaria ammini~trazione che in verità costano molto meno fa tica e nascondono magnificamente l'incapacità di molti , di troppi ad assolvere il vero loro mestiere." (Promemoria elci marzo 1946 dell'Ufficio operazioni e aclcle~tramento all'oggetto Memoria operativa 11. 2). 65 Memoria opermiva 11 . 2. La dife.1a del nostro terriwrio dopo la cv11c/11sio11e della pace ciel febbraio I 946 cieli' Ufficio operazioni e addestramento; Colpo di mano jugoslavo su Trieste dcll"aprile 1946 dell"Uffi eio operazioni e addestramento: Colpi di 111a110 jugoslavi su ù11Tisio • Gori:Ja e sul Col/io del marzo 1946 clell"Ufficio operazioni e aclclestramcnto; Memoria operativa 11. 3. La difesa del nostro terri10rìo verso orìe111e elci gennaio 1947 clell" Ufficio operazioni e addestramento.


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rativa n. 2 del febb raio 1946, fidando sulla disponibilità, a mobilitazione completata, di 21 div isio ni (3 alpine, 5 motorizzate e 13 cli fanteria), ecl in considerazio ne dell a presunta superiorità dell'Ese rcito jugoslavo, orienta va la linea principale di difesa sul Piave e prevedeva due success ive linee d i cope rtura sull ' Isonzo e s ul Tagl iamento. Anche la Memoria operativa n. 3 del gennaio 1947 p revedeva l' irrigidime nto dell a difesa sul Piave, stimando l'ent ità mini ma delle for ze necessarie alla manovra in 33 divisioni. Non mancavano , comunque, a nche studi sulla difesa dell' Italia Centrale in corrispondenza cieli' Appe nnino tosco-emili a no a seguito d i andamento sfavorevole della difesa porta ta a ridosso delle fronti e re alpine, ricon-endo ad una sorta cli linea "gotica" con il fronte rovesciato. Per rico llegars i alle tradizioni clell'anna di cavalleria , i battagli oni esploranti delle divisioni di fanteria, ancor prima della loro effetti va costituzione, avevano cambiato denominazione in gruppi , venendo ind icati come 1° e 4° dragoni , 2° e 3° cavali eri e 5° lanc ie ri , in o rgan ico ri spettivamente alle cli visioni "Cremona", "Mantova", "Friuli" , "Legnano", " Folgore" 66 . Anc he se era fatto di vieto di aggiungere alle predette denominazioni qualsias i riferime nto ai nomi dei disciolti reggime nti d i cava lle ria , il personale portava le fiam me di "Nizza cavalleria (I 0 ) "67 , "Pie mo nte Reale Cavalleria (2°)"68 , "Savoia Cavalleria (3°)"69 , "Genova Cavalleria (4 °)" 70 , "Novara Cavalleria (5°)"71. II gruppo esplorante e ra strutturato su: uno squadrone comando . uno sq uadro ne autoblindo , uno squadrone autoportato , uno squadrone armi accompagnamento (dotato di mortai da 3 pollici e mitragliatrici m ontate su Bren o Unive rsal carrier), uno squadrone carrette cingolate72 . Questa prima compone nte bli ndata de l risorto Esercito italiano soffriva della mancanza d i armi cont.rocarri e di sca rse capacità di movimento fuori strada, oltre della eterogeneità dei mezzi di trasporto a trazione ruotata e cingolata.

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TI 1° Dragoni venne ricosti tuito il 24 novembre 1946 in seg uito a ord ine di retto del Comando di vis ione d i fanteria "Cremona" (fog lio n. 5496/O .M . in data 22 novembre 1946). Il 2° Cavalieri risorse il 16 novembre 1946 per ordine de l Comando div isione "Friul i" (foglio n. 5485/O .M. in data 2 novembre 1946) . 115 ° Lanc ieri il 1° settemb re 1946, il 3° Cava lieri il 15 onobre (ordi ne del g io rno n. 23 d el Comando d iv is ione " Legnano" in data 15 ottobre 1946), mentre il 4° D ragoni il 20 novembre 1946. 67 Entro il 1946. furono costituiti. ne lla sede cli Pinerolo, lo squadrone comando e lo squad ro ne au toblindo: ne l febbraio 1947 s i agg iunsero lo squadrone a utoporta to e lo squadrone carre tte c ingolate. L'anno seguente venne assegnato uno squadrone armi accompagnamento. Nel luglio 1948 , erano in dotazione 17 autoblindo e 50 cingolette (memorie sto riche anni 1946, 1947 e 1948 del Comando gruppo esplorante I O Dragon i). 68 li reparto, sorto a Merano, venne trasferito nel 1947 a Firenze. Aveva u n organico basato su: sq uadrone comand o, squadrone autoblindo. squadrone armi accompagnamento. squadrone carrette cingo late, squadrone au toportato . Nel luglio 194 7. d isponeva d i 60 c ingolette e 11 au tob lindo (me morie sto riche a nni 1946 e 1947 de l Comando gruppo esplo rante '·2° C avalieri"). 69 Co n sede a M ilano , nel lug lio 1947, il 3° Cavalieri aveva in linea 36 c ingolette , salite a 54 co n I O autoblindo ne l 1948. L'organ ico e ra su: squadro ne comando. squadro ne carre tte c ingolate, squadrone autoblindo . sqL1adrone a utoportato, squadrone a rmi accom pagnamento. Nel 1949, ris ultavano: 4 Scout car, un ca rro rad io , 14 a utoblindo, 5 1 carrette cingolate, 2 Stuart (memorie storiche anni 1947 . 1948 e I 949 del Co mando g ruppo esplorante 3° C avalieri). 70 114° Dragoni s i s postò da Al be nga a Pal ma nova ne l maggio 1947. Al 3 1 dicembre, dispo neva d i 11 autobl indo e 57 c ingolette . Nel 1948, aveva: 2 carri ar mat i, 19 autoblindo, 60 carrette c ingolate, 32 au tomezzi bl ind ati (memorie storiche anni 1946, 1947 e I 948 del Comando gruppo esplorante 4° Dragoni) . 7 1 D is locato nel genna io I 947 a Fire nze. si trasferì a Cod roipo ne l g iug no de llo stesso an no . Ne l d icembre 1947 era o rdinato s u: squadrone comando , squadrone autoblindo, squadro ne autoportato, squa drone a rmi accompagnamento. squadrone carrette cingolate e disponeva di 50 c ingolette B ren e Universal carriere 1.1 Staghound (memorie storic he a nno 1947 de l Comando g ruppo esplorante cava i Ie ria bi in data 5° La ncieri ). 72 Tabella organica /Jauaglione esplorn111e UR/14/ 1- 1 in vigore dal 1° agosto 1946 e successiva c ircolare n. 45 18/Ord.I in data 12 o ttobre 1946 dell'Ufficio o rdiname nto e mobil itazione Gruppi esploranti.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATflMENTO DELL' ESERCITO ITALIANO. VOLUME T ERZO 1945-1955

Nel quadro del riordina mento delle denominazioni delle unità dell ' Esercito, fu riconosciuta la conven ie nza di conservare a i reggime nti di fante ria un numero e un nome . Pe r i reggime nti non indivisionati, né inquadrati nelle brigate, fu scelto un indicativo tra quelli di uno dei più gloriosi corpi, il cui nome ricordava la reg io ne di g iuri sd iz ione del C o mando militare territorial e cli appartenenza73 . Nell'agosto vennero in iziate le operazioni di approntamento di un tredicesimo battaglione mobile carabinieri destinato alla leg ione cl i Padova74 . Nel corso del 1947, "fu dato il maggiore incremento possibile all'organizzazione scolastica e addestrativa delle scuole e dei CAR (costituzione della Scuola di cruTismo, del CAAR di rutiglieria, della Scuola meccanici e operai di artiglieria, ecc.). Fu mig liorata la cope,tura della frontiera Est: dando st:ruttura tema.ifa alta divisione di fanteria " Mantova" posta a immediato contatto della frontiera; ricostituendo un primo gruppo della scomparsa rutiglieria eia montagna; assegnando al Comando militare territoriale di Udine il primo ricostituito gruppo da montagna e il primo ricostituito battaglione minatori, o ltre il battaglione "S. Mru·co"75 . Furono rafforzate le unità esistenti, completando i reggimenti controcani e contraere i di tutte le divisioni, sostituendo i plotoni esploratori de i battaglioni di fanteria con plotoni pionieri, dando assetto più alpino ai tre reggimenti alpini dotandoli d i salmerie, ricostituendo il 17° reggimento fanteria "Acqui", migliorando nel contempo l'organizzazione te1Titoriale, e, nel campo dei servizi, meglio organizzando l' importante servizio della motorizzazione, elemento d i primaria impmtanza ne ll'impostazione di un Esercito moderno, e che presentava molte lacune, petfezionando in pruticolare le officine riparazioni automobilistiche, creando l'officina riparazioni mezzi corazzati 76, organismo di cui si era del tutto privi, e istituendo il Parco veicoli corazzati ed rutiglieria77 . ( ...) Furono emanate le prime disposizioni per 1iordinru·e la tenuta a ruolo della forza in congedo, almeno delle classi più giovani, e per assicurru·e l'ordinata sistemazione a ruo lo degli scaglioni che mano a mano sarebbero stati collocati in congedo. Furono anche date nel corso dell'anno le prime norme per il completamento dei repruti esistenti con elementi istruiti eia richiamare in caso d i emergenza."78 Nel settembre 1947, la forza dell'Esercito oscillava tra 140.000 e I50.000 uomini , quindi ben al di sotto delle 185.000 unità previste dal Trattato.

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Circolare n. 485/Ord.l in data 14 marzo 1947 dell 'Ufficio ordinamento e mobilitazione Nominmivi dei reggime111i di fanteria non indivisio11a1i. Così. il 2° reggimento divenne il 157° ··Liguria" . il 6° di ventò il 40° " Bologna" . dal 7° deri vò il 78° "Toscana" , il 9° delle vita al 9° " Bari", mentre il 10° determinò il 75° " Napoli" . 74 Circolare 11 . 1670/Ord.I in data 8 agosto 1947 dell' Ufficio ordinamento e mobilitazione Costiruzione di un tredicesirno ba11aglione mobile carabinieri e relativa officina mobile. 75 11 reparto, ·'ricostituito in data l O marzo I 948 con Dp. n. 560/Orcl.I del Ministero Difesa Esercito - Stato Maggiore - Ufficio Ordinamento e Mobilitazione-, a seguito di accordi intercorsi fra lo SME e MARISTAT" (memorie storiche anno 1957 cie l Comando battaglione "San Marco") ebbe l'organico cli un normale battaglione cli fanteria con quadri misti provenienti da Marina ccl Esercito e forza d i leva interamente marinara. Venne posto alle dipendenze della d ivisione ·'Mantova" (circolare n. 560/Ord.l in data 1° marzo 1948 dell' Ufficio ordinamento e mobilitazione Costituzione battag lione "S. Marco'). Aveva sede a Villa Vicentina e, nel 1950. era equi paggiato con 20 cingolette (memorie storiche anni 1949 e 1950 del Comando battaglione '·San Marco"). Dal 15 ottobre 195 1, il battaglione d ipese, per la parte acldestrativa e d isciplinare, dal Comando settore forze lagunari e operati vamente dal Comando di visione "Folgore" . 76 C ircolare n. 1982/Ord..ll in data I O d icembre 1947 del! 'Ufficio ordinamento e mobilitazione Trasforma::,ione della 6" 0.R.A . di Bologna in "Ojjici11a riparazioni mezzi corazzati " (0.R.Me .C.) . 77 L'ente. posto alle dipendenze del Comando militare ten-itoriale di Bologna tramite il deposito del 3° reggimento can-isti, venne istituito il 10 gennaio 1947 in esito alla circolare n. 6396/OrclJI in data 3 1 dicembre 1946 dell' Uffic io ordinamento e mobilitazione Costitu-:.ione del Parco Veicoli Cora::;-.ati ed Artiglieria. Aveva il compito cli reperire, accentrare e custodire i mezzi corazzati e eia combattimento ceduti dagli A lleati ed acq uistati nei campi ARAR. Nel 1948 aveva come sedi Bologna, Forlì e Caserta (memorie storiche anno 1948 del Comando parco veicoli corazzati). 78 Relazione in data 27 011obre 1950 dell' Ufficio orclinamento lavoro compiuto dal f ebbraio 1947 ad oggi nel campo ordinmivo e delle predisposizioni di mobilitazione indil'izzata al Capo cli stato maggiore dell 'Esercito ..


PARTE PRIMA. EVOLUZIONE ORDINATIVA D ELL'ESERCITO E DELLA COMPONIJNTE CORAZZATA DAL 1945 AL 1955

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"l particolari compiti di impiego e di addestramento di taluni enti resero necessario di mantenere: ad organici completi le divis ioni di fanteria "Mantova" e " Folgore", 1'8° reggimento alpini , i CAR, le scuole militari ed altre unità; all'80% degli organici le rimanenti divisioni e reggimenti alpini, i comandi militari territoriali , i depositi e distretti ; al 67 % circa degli organici le rimanenti unità (reggi menti non indivisionati).79" Nel settembre 1947, le unità della div isione "Mantova" e delle forze di polizia assunsero il controllo della fasc ia di confine con la Jugos lavia, in sostituzio ne de i reparti britan nici e americani del1'8 811 divis ione di fanteria. Carabin ieri, Pubblica sicurezza e Guardia di finanza predisposero un sistema di avamposti lungo la linea di confine, mentre le unità dell'Esercito si schierarono in posizioni più arretrate con funzioni cli rinforzo della copertura. Per cele brare il ritorno sotto l'autorità italiana delle zone del Friuli s i svolsero a Gorizia, Monfalcone e Udine delle parate militari, mentre altre manifestazioni ebbero luogo in dicembre a Venezia e a Li vorno di commiato alle fo rze anglo-americane che lasciavano l'l talia. Per disposizione ministeriale, la rivista militare del 2 giugno ebbe luogo nei presidi con la forza presente superiore al battaglione . Vennero ripris tinati i campi d 'arma estivi e si de finì ne i particolari la nuova organizzazio ne addestrati va, precisando i compiti propri al secondo e al terzo ciclo da perseguire presso i reggimenti . L'addestramento fuori sede dei reggimenti si esplicava attraverso campi invernali e campi d 'arma estivi, durante i quali s i svolgevano le esercitazioni divis ionali più complesse di cooperazione tra le unità delle varie anni. IL 1° febbraio 1947, la Commissione alleata cli controllo cessò la sua attività. Le relati ve attribuz ioni per la durata del periodo armistiziale furono deferite alla Sezione affari militari italiani (IMAS) , strutturata su tre sottosezioni Land Forces, Navy ed Air. L'IMAS ebbe però vita breve e già il 15 marzo venne disciolta. Il Regno Unito, che fino agli inizi del 1947 aveva svolto un ruolo di primo piano nell'assistere la ricostruzione dell'Esercito italiano, non fu più in grado di continuare ad assolvere tale compito a causa della grave crisi econom ica che attanagliava il paese. L'ltalia respinse due volte l'offe11a britannica per una missione cli assistenza militare presso le forze armate italiane (1 9 maggio 1947 e 4 maggio 194 8). Il Governo italiano ricercò , quind i, l'assistenza militare degli S tati Uniti , che apparivano come l' unica nazione in campo occidentale in grado di garantire quella sicurezza che le sole risorse nazionali non erano in grado di assicurare. Il 12 marzo 1947 l 'Ttalia venne inserita nella "dottrina Truman" , sul contenimento del comunismo ed il 5 g iugno successivo nel piano Marshall , ratificato dal Parlamento il 12 luglio 1948. Nel 1947- 1948, tuttavia , l'assistenza militare americana non riuscì a concretizzarsi in un pi ano organ ico , ma venne attuata in maniera scoordinata sotto l ' incalzare delle tormentate vicende di politica interna italiana e dei rapporti tesi con la Jugoslavia ed ancora attraverso la fornitu ra di materiale surplus residuato d i guerra 80 .

3. La costituzione della brigata corazzata "Ariete" e gli interventi in ordine pubblico (1948) Nonostante le clausole restrittive del trattato cli pace, lo Stato maggiore dell 'esercito compilò, nel 1948 , un progetto di riordinamento e rafforzamento dello strumento, in seguito adattato alle esigenze atlantiche, che prevedeva 4 corpi d'armata, 8 divis ioni di fanteria ternarie, 3 di visioni di fanteria bina-

79 Rela::.ione dell'atli vità svolta da/l'Ufficio Ordi11a111ento e Mobilitcr::,io11e duran te l 'anno 1947 dell' Ufficio ordinamento e mobilitazione , s .d. 80 Leopoldo Nuti L'EsercilU italiano nel secondo dopoMuerra 1945-/950 SME - Ufficio s torico. Roma 1989, pag. 238. In precedenza, nel seuembre 1946, il Governo ital iano e que llo americano avevano concluso un acco rdo per la cessione di materiali militari surplus, tranne quelli di natura strettamente da combattimento.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL"ESERCITO ITALIANO VOLUM E T ERZO 1945-1955

rie motorizzate, 3 brigate alpine e 3 brigate corazzate81 . Il progetto venne approvato dalla Commissione consultiva dell 'Esercito, che si espresse anche sulla costituzione organica delle grandi unità. "La Commissione si è pronunciata per la formazione ternaria della divisione di fanteria, mentre per la divisione motorizzata è stata ritenuta preferibile la formazione binaria non soltanto perché essa ev ita un 'eccessiva pesantezza, ma anche perché la inclusione di un reggimento blindato in aggiunta ai due reggimenti di fanteria motorizzati conferisce le possibilità di manovra che giustificano la formazione ternaria. Per la brigata corazzata, la Commissione ritiene necessario che si debba dare ad essa una maggiore consistenza di carri, sia aumentando il numero dei battaglioni sia dando una forza maggiore ai battaglioni stessi. Naturalmente ciò comporta un rallentamento nella costit11zione delle successive brigate in quanto essa è subordinata alla disponibilità di carri, attualmente limitata dal Trattato cli pace. La Commissione ha anche espresso il deside1io che venga iniziata appena possibile l'assegnazione di un battaglione caiTi almeno ad alcune cli visioni di fanteria. 82" Nel campo della potenza di fuoco, il progetto fissava il principio che ad ogni reggimento cli fa nteria dovesse corrispondere, nell'organico della divisione di fan teria, un reggimento di ai-tiglieria da campagna, in un numero di gruppi paii a quello dei battaglioni del reggimento di fanteria. "Anche a volere considerare che vi possano essere state promesse da patte degli Stati Uniti circa il loro concorso per ai·mare ed equipaggiai-e un complesso così consistente di forze - il nuovo ordinamento venne proposto dopo la scelta occidentale e l'adesione dell' Italia al piano Mai·shall - il progetto tradisce la tendenza del passato alla grande intelaiatura ed alla grande mobilitazione all'atto dell 'emergenza, tanta era ancora la suggestione della potenza ciel numero, nonostante le trag iche esperienze della guerra, per la quale non avevano fatto difetto il numero delle unità e degli uomini , quanto le ai-mi, i mezzi, i materia]j , vale a dire la potenza di fuoco e la mobilità."83 Il progetto, infatti, prevedeva una distinzione tra unità di immediato impiego a pieni organici fin dal tempo di pace (3 brigate corazzate e 3 divisioni motorizzate) e unità di pronto impiego, tenute in condizione di minore efficienza operativa, da completai-e all'atto della mobilitazione. Ancor prima dell'adesione dell' Italia alla NATO fu possibile armare ed equipaggiare alcune grandi unità con materiale bel lico alleato, residuato della seconda guerra mondiale , mediante il concorso degli Stati U niti, con i quali vennero conclusi specifici accordi di assistenza militare, il più importante dei quali , relativo all'Eserci to , fu stipulato ne l marzo 1948, in e poca immediatamente precedente alle elezioni politiche. Nel rispetto delle clausole del trattato d i pace si poté procedere, nel maggio 1948 alla costituzione, presso la Scuola di carrismo di Roma, del Comando raggruppamento corazzato "Ariete", su 2 caiTi ai-mati comando e 2 autoblindo84, divenuto nel giugno dello stesso anno, comando b1igata coFoglio n. 1540/26 in data 23 novembre 1949 dello Stato maggiore dell'Esercito Attività svolta dal 'Esercito durante il periodo 1° giugno 1948 • 15 novembre 1949. Tale progetto di nuovo ordinamento dell 'Esercito. esaminato nel luglio e novembre 1948 dalla Commissione consultiva dell'Esercito, era stato da essa approvato e, tradotto in schema di legge, venne trasmesso nel febbraio 1949 al Gabinetto e al Capo di stato maggiore della Difesa. Era previsto entro il 195 1 un ordinamento basato: sulle divisioni motorizzate " Legnano", "Folgore•· e ··Trieste.. ; sul.le di visioni cli fa nlcria .. M.antova··, "Cremona", '·Friu li" , '"Avellino·· , "Aosta.. . ·'Granatieri cl i Sardegna". ··Adriatica·• e "Calabria"; s ulle brigate corazzate "Ariete", "Centauro" e 3" (da definì.re ancora il nominativo); sulle brigate alpine ·'Julia", ·Tridentina" e "Taurinense"; oltre a varie unità d i supporto di corpo d'armala e d"armata. In seguito si aggiunse una quarta brigata alpina (promemoria n. 11033/1"/Op. in da ta 1° novembre 1948 dell 'Uffic io operazioni Riarma111e11to Eserci10). 82 Foglio n. 1122-C.S.M. in data 5 luglio 1948 Ordinamento dell'Eserci10 . 83 Filippo Stefani La Storia della dottrina e degli ordi11ame111i de/l'Esercito italiano volume lfl - tomo 1° Dalla ~uerra di liberazi one all'ar111a atomica IC/f/ica SME - Ufficio storico. Roma I 987, pag. 565. Nel biennio 1947- 1948, la forza dell'esercito aveva raggiunto in suo mj nimo storico con 150.000 effettivi esclusi i Carabinieri. Ques ti entro il 1949. si accrebbero cli 10.000 unità. arrivando a 75.000 uomini. 84 C ircolare n. 1430/Ord.l in data 23 maggio 1948 dell'Uffi cio ordinamento Cos1itu zione comando raggruppamento corazzato "Ariete" . 81


PARTE PRIM A. EVOLUZIONE ORD I NAT I VA DELL'E',S ERCITO E DELLA COMPONENTE CORAZZATA DAL 1945 AL 1955

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razzata "Aliete"85 . I due battaglioni cmTisti, inquadrati nel 1° reggimento carristi86 , vennero inizialmente organizzati su una compagnia comando , 2 compagn ie carristi ed una officina mobile, cui s i aggiunse, nel novembre 1948, una compagnia traspo11i, rifornimenti e recupe1i. In totale, il battaglione carristi comprendeva: un carro armato comando, 6 Sherman con cannone da 76/55, 11 Sherman con pezzo da 75/37, 6 Sherman con obice da I 05/22, 8 mezzi blindati ruotati vari , 5 carrette cingolate carica batterie tipo Loyd e da trasporto personale, 2 carri recupero e soccorso 87 . Nell 'ambito d i ciascuna compagnia carristi sussistevano tipi di vers i di carro medio Sherman allo scopo di compensare la scarsa potenza di fuoco dei cannoni da 75 contro mezzi corazzati di medio tonnellaggio in dotazione all'Esercito sovietico, come il T34/8588 . Nel corso del 1948 , la brigata " Ariete" rafforzò i propri organici con: 2 battaglioni bersaglieri equipaggiati con semicingolati Half track e carrette cingolate89; un gruppo su 2 batterie di semoventi d 'artiglieria M7 armati con obici da 105/22 , per un totale di 3 carri armati comando Sherman AOP, 5 semoventi comando Priest, 9 semoventi M7, 5 carrette cingolate; un gruppo artiglieria contraerei su 2 batterie con mitragliere da 40/5690 . Alcuni reggimenti di fanteria assunsero provvisoriamente una formazione organica per il tempo di pace ridotta di un battag lione9 1, altri contrassero a quadro solo alcune compagnie fuc ilieri e ridussero la forza delle compagnie comando di battaglione, armi accompagnamento e mortai. La riduzione degli organici interessò anche i reggimenti a11ig lieria, che contrassero a quadro uno dei 3 gruppi , i gruppi esploranti e i battagl ion i artieri, che persero vari plotoni 92 . s 5 Circolari n. 1520/Ord.l in data 7 g iug no 1948 clell"U fficio o rd iname nto Comando brigata cora::,::,ata " Ariete"; n. 1680/Ord.II in data 23 novembre 1948 Dipendenze del Comando Brigata Coraz::,ata "Ariete" e del / 0 reggimento carristi. Nel dicembre 1948. la brigata . con sede a Porde no ne, dispo neva di 7 Sc.:out c.:ar, 15 sem icingolati, 48 carri a rmati , 29 cingolette e 34 trattori portacarri (memorie storic he a nno 1948 del Comando brigata corazzata ··Ariete''). 86 Circolare n. I 8 IO/Orci.I in data 6 Iug lio I 948 dell 'Uffic.:io o rdinamento Costit11zione Comando I O Reggimento Carristi. Il re parto ebbe sede nella caserma "Forte cli Pietralata··. Il I e li battag lione carri si costituirono pe r effetto delle circolari n. 620/Ord.l in data 4 marzo 1948 de ll 'Uffic io ordina mento e mobil itazio ne e n. 1380/Orc!.I in data 25 maggio 1948. JJ l battaglione venne trasferito nel g iugno I 948 a Casarsa deJJa Delizia. Nel dice mbre 1948, il reggime nto disponeva di 3 carri S he rman AOP, 8 Sherman da 105, 11 Sherman eia 76/55. 19 Sherman eia 75/37 , 8 Stuart, I O Scout car, 2 carri recupero. 7 c ingolette, 7 carri demilitarizzati. 16 complessi portacarri Dia mocl-Rogers (memo rie storiche anno 1948 ciel Comando 132° reggimento carristi). 87 C ircola re n. 2560/Ord.l in data 30 sette mbre 1948 dell 'Ufficio ordi na me nto N11vvo organico battaglione carristi. li I battaglio ne s i costituì inizialmen te con l'organico cli guerra s u 3 compagnie carri. 88 Lo stesso plotone carri era costituito eia 2 Sherman am1ati con cannone eia 75/37 ed uno dotato cli pezzo da 76/55, il solo in grado di mettere fuori combattime nto i carri pesanti tedeschi . Tale formazione fu s tabilita ricalcando l'analogo o rganico c he g li inglesi avevano aclo11ato nell'ultima fase del conflitto per meglio contrastare i carri nemic i tipo Panther e Tiger. x9 Circolari n. 2930/Orcl.I in data I O d icembre 1948 dell 'Ufficio ordiname nto Co.1·1i111::,io11e hatwglione bersaglieri per brigata corazza/a ·· Ariete"; n. 22 IO/Orci .r in data 17 agosto I 948 1Ja1taglio11e bersaglieri per brigma cora::,zata "Ariete"; n. 3 130/Ord.I in data I O dicembre I 948 Dipendenze lii battaglione bersaglieri di Brescia. Questo battaglio ne . già del 3° reggime nto be rsaglie ri , passò alle d ipe nde nze dell"''Ariete''. li Il battaglio ne bersaglie ri "Ariete·· si costituì e x-novo in Porde none nel dicembre 1948. 9 Circolari n. 2940/Ord.T in data 10 novembre 1948 dell'Ufficio ordina mento Costituzione reparti artiglieria per brigata corazzata "Arie/e"; n. 3226/O rd .l in data 18 dicembre 1948 Reparti artiglieria per brigata cora::,:,ata ''Ariete" . 9 1 Circolari n. 1160/Orcl.l in data 30 aprile 1948 dell' Ufficio ordiname nto e mobilitazio ne Co111razio11e 17° e 46° reggimento fanteria; 11. 2150/Ord.l in data 8 agosto I 948 Contraz ione reggimenti di ftr. 60°, 78° e J5 7°. Alcu ni cli questi reggime nti ricostituiro no il te rzo battaglio ne nel corso del 195 .l. 92 Circola re n. 1450/Ord .l in data 31 maggio 1948 clell 'Ul'ficio o rdi namento Co11geda111e1110 li scaglione classe 1925 e I scaglione dasse 1926. Contrazione reparti. La divisione " Mantova" e 1'8° reggimento alpini non furono interessati a tale provved ime nto. rimane ndo al .1 00% degli o rganici. La "Folgore" rimase con una forza pari al 90% degli o rganici, mentre ··Legnano··, " Cremona'', '·Friuli", 4° e 6° reggime nto alpini scesero al 73% . La "Granatieri", ]'"Aosta" e i reggime nti non indiv isionati calarono al 60-66%.

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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIA 10 . VOLUME TERZO 1945- 1955

Il 3° reggimento bersaglieri assunse la fisionomia di reparto motorizzato su: comando, 2 battag lion i bersaglieri ed una compagni a cannoni controcarri. Gli organici prevedevano 28 Half track e 68 carrette cingolate, 12 delle quali per la compagnia cannoni da 57/5093 . La Scuola cli autobli ndismo si trasformò in Scuola di cavalleria blindata94 , ricevendo in caiico anche mezzi cingolati leggeri quali carrette ed carri Stuart M 3A3 ed M5 Al . L'arma cli cavalleria venne potenziata attraverso la trasformazione dei gruppi esploranti divisionali delle div isioni "Fo lgore" e " Mantova" in reggimenti di cavalleria blindati su due cliver e formazioni tipo A e tipo B95 . La plima era s u 2 gruppi squadroni, ciascu no con uno squadrone blindato, uno autoportato ed uno armi d'accompagnamento. La formazione tipo B aveva un gruppo, con uno sq uadrone autobl indo ed uno autoportato, ed un secondo su uno squadrone armi d 'accompagnamento cd uno squadrone carri leggeri. Il reggimento di cavalle1ia blindato tipo A disponeva di: 18 carri armati leggeri, in organico ai plotoni carri leggeri degli squadroni blindati; 18 autoblindo, in organico ai plotoni autoblindo degli squadroni blindati; 13 autoprotetti tipo Scout care 19 carrette cingolate dello squadrone armi d'accompagnamento96 . Il reggimento tipo B aveva, invece: 18 Stuart dello squadrone carri leggeri; 20 autoblindo dello squadrone blindo e 19 carrette cingolate97 . Questa nuova formazione di cavalleria continuava a lamentare la mancanza di mezzi corazzati in grado cli contrapporsi a carri medi ed a disporre cl i autoveicoli con diverso grado cli mobilità nella marcia fuoristrada. Nel 1949, i due reggimenti cli cavalleria blindata assunsero la denominazione d i 5° reggimento "Lancieri di Novara", assegnato alla divisione di fanteria "Folgore", e 4° reggimento "Genova Cavalleria", inquadrato ne lla divisio ne "Mantova"98 . Per compiti di ordine pubblico, alcuni reggimenti di fanteria, quali il 6° "Aosta", 9° "Bari" 99 , 22° "Cremona", 40° "Bologna", 78° "Lupi di Toscana", 157° "Liguria", 75° "Napoli" ed il 5° autogruppo di Padova ebbero in dotazione fuori-organico un piccolo reparto corazzato di formazione a livello di

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Circolari n . 2360/Ord.l in data 2 settembre 1948 dell'Ufficio ordinamento Trasformazione 3° rg1. bersaglieri; n. 2799/Ord.I in data 30 ottobre Reggimento bersaglieri 1110/oriz.zato. VariaIlii. In effetti all O luglio I 949, il 3° regg imento bersaglieri d isponeva di 30 Half track e 34 cingolette (memorie storiche anno 1949 del Comando 3° reggimento bersaglieri). 94 Circolare n. 2750/Orcl.I in data 20 ottobre 1948 dell'Ufficio ordinamento Scuola di cavalleria blindata. 95 C ircolare n. 2280/Ord .I in data 20 settembre 1948 del! 'Uffic io ordinamento TrC1.1fom w z.ione dei gruppi esplora/lii (G .E .D.) delle divisioni di fmueria "Folgore " e " Manlova" in reggimenti di cavalleria blindati. Nel dicembre 1948, il "Novara" disponeva cli: 20 White . 11 Greyhouncl , 7 Staghound, 49 cingolette. 4 Scout car, 2 Stuart. G li organici ri~pettavano quelli tipo A stabiliti dallo Stato maggiore dell 'Eserc ito. Nel luglio I 949 , vi erano: 19 cingolette, 9 Scout car, 18 Greyhound, 3 Staghound, I 8 Stuart. Nel I 950, giunsero gli autoprotetti White e vennero cedute le Staghound (memorie storiche anni I 948 , 1949 e 1950 del Comando 5° reggimento cavalleria blindata "Lanc ieri di Novara"). 96 Tabelle organ iche Reggi111e1110 di cavalleria blindmo ( Formazione tipo A) - Organici provvisori di pace allegate alla circolare n. 2280/Ord.I in data 20 settembre 1948 del l'Ufficio ordinamento. 97 Tabelle organ iche Reggimento di cavalleria blinda10 ( Porma-::,ione 1ipo 8) - Organù.:i provvisori di pace allegate alla c ircolare n. 2280/Ord.l in data 20 settembre 1948. ln realtà, nel 1949 e 1950, il 4° Dragoni era strutturato su: squadrone comando; I e Il gruppo, ciascuno con uno squadrone autoblindo ed uno squadrone autoportato; III gruppo con uno squadrone arm i accompagnamento e uno squadrone carri leggeri: officina leggera mobile. l mezzi corazzati in dotazio ne al 3 1 dicembre I 949 era no: 18 Scout. car, 22 autoprote11i W hite . 20 Greyhouncl , I9 c ingolcttc, 18 Stuart (memorie storiche anni 1949 e 1950 del Comando 4° reggimento " Genova cavalleria"). 98 C ircolare n. 140/Ord.J in data 22 gennaio 1949 de ll'Ufficio ordinamento TrC1.1formaz.io11e dei gruppi esplorami (G.E.D.) delle divisioni di fanteria "Folgore " e "Ma1110va" in reggi111e111i di cavalleria blindati. 99 Circolari n. 120/S/OP in data 4 aprile 1948 ciel IX Comando militare territoriale Costituzione reparto corazzato di forma zione; n. 805/Ord.I in data 23 g iugno 1948 del [X Comando m ilitare territoriale Sciogli111ento reparti /Jli11da1i o corazzati di Jorrnaz.ione; n. I333/G .2/Add. in data I O settembre 1948 ciel Comando 9° reggimento fanteria "Bari'" Costituzione Reparto Corazzato di fo rmazione.


PARTE PRIMA. EVOLUZ IONE O RD INATIVA DELL'ESERCITO E DELL A COMPONE T E CORAZZATA DAL 1945 AL

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plotone/compagnia dotato d i modelli diversi di mezzi cingolati e/o ruotati, quali carri M5A l e Sherman, autoblindo Staghound, Greyhouncl, corazzati di origine italiana tipo carri L3, M 14/4 1, M I 5/42, semoventi M41 ed M42 eia 75/18, carri comando, autoblindo SPA , cannoni autocarrati da 47/32 100. Alcuni cli questi re paiti si tramutarono nel 1950 in squadron i di cavalleria blindata, sempre dotati di mezzi corazzati d i risulta, ed assegnati ai comandi militari territoriali di Bologna, Firenze e Genova IOI . Nel 1954, gli organici vennero uniformati su: un plotone comando, 2 plotoni carri (uno dei quali con 4 cai·ri leggeri Stuart M5A I e l'altro equipaggiato con cingolati di produzione italiana) e 2 plotoni autoblindo con 8 Staghound. Il reggimento arti glieria eia campagna controcarri aveva 8 autobli ndo da osservazione (un mezzo nell' autocarreggio d i ogni batteria) e 8 carrette cingolate 102 , mentre il reggimento artiglier ia da campagna d isponeva di 9 autoblindate da osservazione 1° 3 . Nel 194 8, il battag lio ne mobil e dei Carabinieri d isponeva di: un comando , 3 compag nie autotraspo rtate ed una compagnia motocorazzata co n 12 autoblindo e 3 canette cingolate 104 . La Polizia annoverava nelle sue file , oltre alle autoblindo e camionette armate, anche mezzi corazzati cingo lati di produzio ne italiana risa lenti alla gue rra appe na conclusa, q uali carri leggeri L3 , L6 e can i M 105. Alla difesa mobile territoriale concorrevano "i battaglioni mobili ( 13) e i nuclei autocarrati (29) de i C arabinieri e le forze mobili della Po li zia cons istenti in: 45 compagnie m obi li, 11 nuclei (co mpagnie) celeri , 16 sottonuclei celeri, 14 compagnie auto blindo , 27 sezioni autobl inclo ." 106 li P arco veicoli corazzati ed artig lieria venne spostato da Bo logna a Caserta ed assunse la denominazione di Parco veicoli corazzati. Nel capoluogo emiliano rimase prima un distaccamento, poi si formò il Parco veicoli efficienti ed inefficienti per ORMeC (officina riparazioni mezzi corazzati) 107 .

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Foglio n. 1/5490/Serv. in data 6 agosto 1948 cle lr Ufficio serviz i Mezzi cora:;:::,ali per esigenze O.P. "I recenti avvenimenti in cui unità del l'Esercito sono state impiegate in servizio cli O .P., hanno dimostrato l' utilità per i reparti dislocati nei maggiori centri , di avere in proprio - extra organico - mezzi blindati e corazzati . e pezzi per fanteria." 10 1 Circolare n. 2430/Ord .f in data 2 1. agosto 1950 del! ' Ufficio ordinamento Squadrone ca v. blindata per VI Cornando M ilitare Territoriale, n . 3420/Orcl.l in data 6 novembre 1950 Squadrone cavalleria blindata per VII Comando Miliw re Terriluriale, n. 4065/Ord .l in data 3 1 dicembre 1950 Squadrone di cavalleria blindala per Il Co111ando Milifllre Terriloriale . Lo squadrone del 11 Comando militare territoriale di Ge nova trasse i mezzi dal 157° reggimento cli fanteria, que llo ciel Vl° Comando militare teITitoriale cli Bologna dal 40° regg imento, mentre quello ciel Vll Comando militare territo riale cli Firenze dal 78° reggimento . Nel luglio 1952, lo squad rone cavalleria blindata del 2° CMT aveva: 8 Staghound , 8 semoventi M4 I da 75/1 8 e un carro ivi 13/40. Nel 1954 , risultavano in linea: 8 Staghound e 8 Stuart (memorie storiche anni 1952 . 1953, 1954 e 1955 del Comando squadrone cavalleria bl indata per 11 Comando militare territoriale) . Ne l 1952. lo squadro ne di cavalleria del Vl CMT aveva: 8 Staghouncl . 3 Stuart e 4 semo venti da 75/ 18. Nel 1953 giunsero anche 2 carri M1 5/42 . Nel 1956, all 'e poca de llo sc ioglimento del reparto, vi erano 8 Staghound e 8 Stuart (memorie storiche anno 1952, 1953 e I 956 del Comando squadrone cli cavaUeria per Vl Comando mil itare territoriale) . 102 Ta be lla organica Reggime1110 aniglieria da ca111pagna co11.trocarri UR/11 /2 in vigore dal 1° agosto 1948 . Ris petto agli organici ciel J 946 vi era stata una riduzione cli 4 caJTclte cingolate uni versali. 103 làbclla organica Reggirnenro arriglieria da campagna URI I 0/2 in vigo re dal I O settembre 1948. 104 Tabella organica Bauaglione 111obile Carabinieri CRI I /2 in vigore dal 25 agosto 1948. ios Nel 1947 , la legione Carabinieri d i Palem10 aveva in organico anche una autoblindo di costruzione tedesca, residuata di guerra . 106 Studio in data 2 novembre 1948 dell 'Ufficio operazioni Difesa del rerritorio. 107 Circolari n. 920/Ord.IT in data 25 g iugno 1948 dell' Ufficio ordinamento Parco veicoli corazzati: nuovo organico: n. 1770/Orcl.ll in data 24 dicembre 1948 Enti del servizio della 1110/0rizza::,ione . Nel luglio 1951 , l'officina cli Vicenza , già dipendente dalla brigata ..Ariete" . divenne d istaccame nto della ORMeC ( memorie storiche an no I 95 1 dell'Officina riparazioni mezzi corazzati) .


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GLI A UTOVEICOLI DA COM BATTI M E "TO DELL"ESERCITO ITALI ANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Nel corso del 1948, "si è ampliata l'organizzazione scolastica e quella addestrativa costituendo la Scuola allievi uffic ial i di complemento 108 , la Scuola allievi sottufficiali di Spoleto 109 , la Scuola militare alpina di Aosta (già Scuola militare di alpinismo) 110 , la Scuola di a1tiglieria contraerei di Sabaudia I 11 , il CAAR genio collegamenti di San Giorgio a Cremano 112 , il Centro esperienze di commissariato di Macldaloni 11 3 , il liceo convitto del la Nunziatella (poi trasformato in collegio militare114). La Scuola meccanici e operai di aitiglieria si sdoppiò in Scuola allievi armaioli e Scuola alIievi operai 115 . Sono state aumentate e rafforzate le grandi unità esistenti mediante : la costituzione intrapresa delle di visioni ternarie di fanteria "Granatieri di Sai·degna" 116 e " Aosta" 117 , la costituzione di due gmppi artiglieria pesante campale e due gruppi contraerei pesanti, l'aumento dei reparti del genio e dei collegamenti, il miglioramento delle difese controcarri delle unità cli copertura alla frontiera orientale 11 8 , la costituzione cli un nuovo battaglione alpino per detta frontiera, l'organizzazione particolare data ai CMT di Padova , Milano e Firenze sì che possano , all'occorrenza, essere trasformati in tre comandi di corpo d 'annata. ( ...) Sono state estese e modificate le predisposizioni di mobilitazione, attuando quanto più possibile il sistema di completamento regionale e elaborando ulteriormente il criterio di completamento qualitativo. 119 ln particolare le disposizioni che prevedevano solo il completamento cli repaiti esistenti , sono state estese a prevedere la mobilitazione di 3

IOS Circolare n. 266/Ord.l in data 5 febbraio 1948 dell'Ufficio ordinamento e mobilitazione Scuola Allievi Ufficiali di Cu111ple111ento di Lecce . 109 Circolare n. 11 30/Ord.l in data 20 apri le 1948 dell'Ufficio ordinamento e mobilitazione Scuola A llievi Sott,,(fficiali. IIO Circolari n. 1480/Ord.J in data 12 giug no 1948 dell 'Ufficio ordiname nto Costit11zio11e Scuola Militare di Alpi11is1110 in Aos1a; n. 2100/0rd.l in data 5 agosto 1948 2" edbone organici scuola mili1are alpina (g ià scuola militare di alpinismo) . 11 1 C ircolare n. 1750/Ord.l in data 24 g iugno 1948 dell'Ufficio ordinamento Costituzione Scuola di artiglieria contraerei in Sabaudia . 112 Circolare 11. 1728/Ord.l in data 20 luglio 1948 dell'U fficio ordinamento Cos1iluzio11e CA.A.R. Genio collega111enti in Napoli (S. Giorgio a Cremano). Nel 1952 si trasfo rmè> in 1° reggime nto collegamenti (circolare n. 3990R/Orcl .l in data 22 dicembre I 951 Cambio deno111i11azione del C.A .A.R. collegamenti). 113 Circolare n. 2060/Orcl.I in data 28 luglio 1948 del l'Ufficio ordinamento Ce111ro esperienze e addestramento di co111,nissariato (C E.A .C.). 114 Circolare n . 1925/Orcl.l in data I O agosto 1949 dell' Ufficio ordinamento Collegio Militare di Napoli. Il Liceo convitto Salviati cli Roma era stato sciolto alla fine del 1946, mentre il Collegio militare di M ilano non era stato più ricostituito. 115 Circolari n. 1705/Orcl.I in data 26 g iugno 1948 dell'Ufficio o rdinamento Sdoppiamenio della S.M.0.A. in Scuola Allievi Armaioli e Scuola Allievi Operai e trasJérimento di quest'ultima a Piacenza . La Scuola allievi armaioli si trasferì entro la fine dell 'anno a Terni (circolare n. 2496/Orcl.I in data 27 settembre 1948 7ì"a.\ferime1110 della Scuola Allievi Armaioli da Ci viwvecchia a Terni) . 116 Circolare n. 950/Ord.I in data 30 marzo 1948 cletrUfficio ordinamento e mobilitazione Riordinamento delle truppe di.,locate nel territorio del Comi/iter di Roma. 117 Circolare n. 150/Ord.l in data 15 gennaio 1948 ciel 1'Uffic io o rdinamento e mobilitazione Riordinamento delle 1ruppe in Sicilia. 118 Circolare n. 2000/Orcl.l in data 27 lug lio 1948 dell"Uffic io ord inamento Reparti con1rocarri. l battaglioni cli fanteria della ··Mantova·• ricevettero un plotone cannoni controcarri da 57/50. mentre g li stessi pezzi ciel reggime nto artiglieria controcarri furono sostituiti eia materiali da 76/55. Analoghi provvedimenti furono. in seguito, estesi alla divisione "Folgore" (circolare n. 160/Ord.J in data 25 gennaio 1949 Reparti controcarri). 119 Circolare n. 4422/Orcl .Ili in data 9 agosto 1948 ciel l'Ufficio ordinamento Cumplewmento delle 1111ifà del/' Esercito "Stante la necessità di riduJTe al minimo i tempi di completamento e cli attenuare le conseguenze negative che potrebbero derivare ai trasporti elci richiamati per effetto cli interruzioni ciel servizio feJToviario. lo SME è venuto nella determinazione cli adottare il completamento regionale e cioè cli impiegare, per il completamento de lle unità e degli enti dislocati nella cixcoscrizione cli ciascun Comando militare territoriale, il personale di previs to richiamo nella ste~~a circoscrizione."


.>ARTE PRIIVlA. EVOLUZI01'E ORDINATIVA DELL'ESERC ITO E DELLA COM PONE T E CORAZZATA DAL 1945 AL 1955

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comandi di corpo d'aimata (III , V e VII), una delegazione d'intendenza per la frontiera nord est 120 , tutti i terzi battaglioni dei reggimenti cli fante ria te nuti in pace su 2 battag lioni , 7 battag lioni alpini e un grnppo di artiglieria da montagna, 14 battaglioni fucilieri per la difesa del teJTitorio (con numerazione da CI a CX IV), vari organi del servizio trasporti." 121 S i costituì il Comando militare della Sardegna in sostituzione dell' Ufficio mi li tare tetTitoriale per la Sardegna e della disciolta brigata cli fanteria "Calabria" 122. L'organico delle divisioni "Granatieri di Sardegna" e " Aosta" , dislocate rispettivame nte ne l Lazio ed in Sic ilia e dotate di una ridotta componente di a1tig licria (un solo reggime nto anziché 3) e d i sostegno logistico , configurava già una distinzione di fondo tra grandi unità destinate all 'esercito di campagna pe r la difesa de i confini , meglio equipaggiate ed alimentate. e divisioni orientate alla difesa interna del te rritorio. Nel 1948, operavano 19 scuole d'addestramento ed istituti di formazione: Accademia militare , Scuola cooperazione varie armi , Sc uo la ce ntrale carabin ie ri, Scuo la servizi e governo de l personale , Scuola allievi ufficiali cli complemento , Scuola allievi sotn1fficiali, Scuola di fanteria, Scuola militare alpina, Scuola di cani smo, Scuola di educazione fisica, Scuola di cavalleria blindata, Scuola di artiglieria , Scuola di artiglieria contraerei , Scuola artieri , Sc uola collegame nti , Sc uola della motorizzazione123, Scuola sanità militare , Scuola allievi armaioli di C ivitavecchia (trasferita nel corso dell'anno a Terni), Scuola allie vi operai di Piacenza. Esistevano, poi , anche: un corso cli stato maggiore (tenuto a Civitavecchia) , il Centro miJitare cl.i paracadutismo, il Centro esperienze e addestramento del commissariato , il Centro addestramento reclute del servizio ippico e veterinario di Pinerolo, il centro addestramento avanzato reclute di artiglieria e que llo de l genio collegame nti. Erano operativi: 7 comandi di divisione di fanteria , un comando di brigata corazzata , 22 reggimenti d i fanteria, uno granatieri, uno bersaglieri, 3 alpi ni , uno cmTisti, 5 gnippi esploranti. 12 reggime nti artiglieria da campagna , uno artiglieria a cavallo , 5 reggimenti artiglieria da campagna controcarri, 5 reggimenti artiglieria contraerei leggeri , 2 gruppi artiglieria da montagna, 2 gruppi artiglie1ia pesante campale, 2 gruppi artiglie ria contrae rei pesanti, un gruppo misto a rtigl ie ria, 5 re parti specialisti artig lie ria, 5 battaglioni artieri , un battaglione minatori , un battaglione ferrovieri , un battaglione pontieri , 7 battaglioni collegamenti, 11 centri autieri , 4 autogruppi , 11 autoreparti , 5 reparti trasporti 124 . Pe r quanto rig uarda le do tazion i d 'armame nto , "si deve pre limina rme nte osservare c he i m ate riai.i di armamento lasciati dagl i Alleati sono in gran parte logori e abbisognevoli di sostituzione , in particola re pe r q uanto riguarda i fucili ed il materiale automob ili stico. Si devono anche rilevare le sensibili deficienze di alcune specie di munizionamento . M ateriale di varia specie , ma in quantità peraltro limitate, è stato ricevuto dagli anglo-americani. Molto altro materiale d i grande importanza a vre bbe potuto essere ricavato da i campi e depos it i ARAR se l' approvvigionamento dell 'Esercito non avesse incontrato una netta, sistematica ostilità, per cause

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12 Circolari n. 0 1/2083/Mob. in data 24 aprile 1948 dell'Ufficio ordinamento e mobilitazione Predisposizioni per la cos1i111z.io11e. in caso di emergenza, del Comando V C .A ., della Delegcdone !n1endenza per la frollliera N.L. e del Comando Mili1are Terri1oriale (rir/0110) di Pado va; n. 3380/Ord .Ill in data 31 maggio 1948 dell ' Uffic io ordinamento Predisposizioni per la coslituzione, in caso di emergenza, dei Comandi del III e del \lii C.A . e dei Comandi Mi/i,ari Terriw riali (ridolfi) di Milano e Firen::.e . 12 1 Relazione in data 27 ottobre 1950 dell' Ufficio ordinamento Lavoro compi1110 da l f ebbraio 1947 ad oggi nel campo ordinativo e delle predisposizioni di mobiliwzione. 122 Circolare n. 160/Ord .I in data 15 gennaio 1948 del l'Ufficio ordinamento e mobil itazione Cos1iluzio11e Comando Mili1are della Sardegna . Il comando venne posto alle di pendenze del Comando mil itare territoriale cli Roma . Venne soppresso anche il comando brigata " Reggio" . 123 A lla fi ne dell ' an no. l·ente disponeva di 25 cingoleltc e 4 carri armati leggeri L3/35 (memorie storiche anno 1948 de l Co ma ndo Scuola della motorizzazione). 124 Pubblicazione n. 39S ciel l'Ufficio ordi namento Comandi, corpi, servizi ed enti vari del/'Esercito, Roma 1948.


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GLI AUTOVEICOLI DA COM BATTIM E 1TO DELL.ESERCITO ITALIANO. VOLUME T ERZO 1945-1955

non chiare. Debbo ripetere ancora una volta che tale atteggiamento dell' ARAR è stato di grave pregiudizio per l'Esercito e per l'erario. Comunque , non è mancata da parte dell'amministrazione militare ogni cura per riordinare il materiale acquistato, come pure per ricuperare quei poch i materiali residuati dal vecchio armamento dell'Esercito: tale è il caso, ad esem pio, dei pezzi con i quali si stanno armando alcune unità di artiglieria cl i nuova costituzione." 125 "Riguardo il servizio d'artiglieria: le dotazion i di reparto sono a buon livello, tranne i caricamenti che risu ltano in gran parte incomp leti; le dotazioni di ri serva come armamento, munizionamento e parti di ricambio, sono inesistenti; il rifornimento dei materiali e del munizionamento è difficilmente realizzabile in breve tempo per scarsa o inesistente produzione dell ' industria nazionale e per la varietà dei tipi cli materiali italiani ed alleati in uso (per questi ultimi vi è difficoltà anche per l ' attuale scarsa conoscenza del materiale da parte delle maestranze italiane) . ( ...) Circa il servizio della motorizzazione, l 'Esercito possiede attualmente circa 30.000 automezzi e mezzi di combattimento, costituenti circa il 50% del fabbisogno attuale, e dei quali solo i due terzi sono rappresentati dai mezzi efficienti . La riparazione dei mezzi guasti è impossibile per mancanza di parti di ricambio, oppure è antieconomica" 126 . A partire dalla seconda metà del 1947, definita, almeno temporaneamente la configurazione organica dell'Esercito sulla base delle clausole del Trattato di pace, lo Stato maggiore dell'esercito predispose piani operativi più concreti ed attagliati alla situazione del presente. "La firma del Trattato di pace ci pone di fronte al problema del la difesa del Paese e ci consente di affrontarlo con libertà di deci ion i. Data l'incertezza della situazione internazionale e la de licatezza di quella al nostro confine orientale, la soluzione di questo problema assume caratteri oltre che di grande difficoltà e responsabilità, di assoluta urgenza. Per poterlo affrontare in concreto e dar subito corso alla esecuzione delle predisposizioni necessarie è indispensabi le conoscere gli elementi politici, presupposto e punto di partenza d i un qualsiasi piano militare . 127 " "Il problema mii itare della difesa del paese può essere così enunciato: o rganizzare anzi tutto il controllo ed una prima difesa della frontiera terrestre orientale nel suo nuovo tracciato provvisorio per impedire e soffocare l'infiltrazione di uomini e di mezzi; in pari tempo individuare e stroncare ogni eventuale organizzazione interna che mirasse a creare nella zona uno stato cli g uerrig lia; organizzare la difesa ciel territorio contro un'aggressione jugoslava, definendo ed approntando le posizioni sulle quali dar battaglia e preparando le truppe e i mezzi idonei allo scopo; assicurare la vigilanza e difesa del le frontiere marittime orientali contro colpi di mano, contrabbando e atti di sabotaggio , o anche sbarchi divers ivi di maggiore entità, provenienti dall 'altra sponda adriatica; assicu rare la vigilanza e la difesa del cie lo nazio nale contro incursioni dai Balcani. 128" li primo progetto per la difesa della frontiera orientale rispondente alle esigenze di una improvvisa emergenza fu presentato al Capo di stato maggiore generale nell'ottobre 1947. "Esso prevede l'attuazione di un dispositivo 125

Foglio n. 3088/Orcl.J in data 25 no vembre 1948 del Capo cli stato maggiore dell'esercito Si111azio11e dell'Esercito e sue più urgenti necessità al Ministro della Difesa.L'ARAR (Azienda Recupero e Alienazione Residuati per la Ricostruzione) era stata costituita neirottobre 1945 dal Governo italiano con il compito di amministrare e ri vendere i residuati ceduti dagli alleati. Posta alle clire11e d ipende nze ciel Comitato interministeriale per la ricostruzione , venne gestita con criteri strettamente commerciali , in modo eia ottenere i più al ti profitti e assicurare al Ministero del tesoro una fonte di entrate supplementare. 126 Promemoria per il Ministro della Difesa in data 4 gennaio 1949 dell'Ufficio del Segretario gene rale Siwazione dei servizi. 127 Foglio n. 267 R.P. in data 13 ottobre 1947 Proposta di convocazione del Comitazo di Difesa a firma del Capo di stato maggiore generale. 128 Promemoria per il Capo cli stato maggiore generale // problema militare odierno del/'lwlia in data 19 agosto 1947.


PARTE PRIMA. EVOLUZIONE ORDI 1ATIV/\ DELL'ESERCITO E DELLA COMPONENTE CORAZ.Z;\TA DAL 1945 i\L 1955

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di copertura alla frontiera orientale, con il compito di guadagnare il tempo occorrente al la realizzazione dello schieramento completo delle forze; e la difesa ad o ltranza di una posiz ione principale di resistenza definita su l medio e basso corso del Tagliamento, ed appoggiata a sinistra alla dorsale delle Alpi carniche ." 129 Un successivo studio , chiamato Memoria operativa n. 5 dell'ottobre 1948 , spostò s ulla Li venza la linea di resistenza ad o ltranza . I piani operativi italiani non si raccordavano ancora con gli intendimenti strategici alleati, che almeno fino a tutto i I 1948, non prevedevano la cond uzione del la difesa dell 'Jtalia settentrionale contro un'aggressione comu nista. In una ipotesi di guen-a convenzionale, lo squilibrio delle forze in campo, conseguenza della smobilitazione americana ed inglese immediatamente s uccessiva alia fi ne della guerra mondiale, non consentiva di destinare importanti unità alleate alla difesa delle Alpi orientali cd alla manovra in ritirata nella pianura Padana. In questa eventualità, l'Appennino tosco-emiliano d iveniva la princ ipale linea di difesa dell 'Esercito ital iano. L'esperienza della guerra mondiale aveva messo in luce la pericolosità delle grandi azioni aeromobili ed anfibie portate in profondità nello schieramento avversario e volte all ' apertura di nuovi fronti. Lo SME si dedicò quindi, a partire dal 1948, anche allo studio della difesa territoriale nei confronti di aviosbarchi e sbarchi navali in grande stile nelle zone dell'Italia centrale e meridionale. La Memoria per la difesa integrale del territorio, compilata dall ' Ufficio operazioni dello SME, riferiva che: ·'L'azione di alcu ni nuovi mezzi cli guetTa rende possibile, da pmte di un eventuale aggressore, di portare l'offesa su ogni punto del tenitorio nazionale: da ciò la necessità che questo s ia integralmente difeso . ( ...) in breve, tutto il territorio nazionale s i deve considerare un grande campo di battaglia dove l'aggressore può presentarsi improvvisamente in qualsiasi punto , e in cui noi , disponendo per ora di forze insufficienti , dovremo essere in grado di fronteggiare l'aggressore almeno per mantenere continuità nella nostra resistenza". Alla difesa ciel territorio doveva contribuire , oltre all'esercito di campagna, anche un gruppo di forze territoriali destinate alla salvaguard ia dei centri logistici e delle installazioni delle forze armate da offese di minore importanza a carattere prevalentemente terroristico. Ciascuna forza annata doveva provvedere alla difesa delle proprie basi senza fare alcun affidamento sul concorso delle altre. Per l'Esercito la difesa territoriale ricadeva in gran parte sulle scarse forze a dispos izione dei comandi militari teITitoriali. La situazione estremamente tesa di politica interna , determinò un vasto impiego di reparti dell'Esercito in compiti di ordine pubbl ico. Per il serv izio cli vigilanza ai seggi elettorali venne inizialmente richiesto all 'Esercito un contributo di 80.000 uomini, poi ridotto a 31.800 130 . "Si è confe rmato che, nonostante lo svi luppo dato alle Forze di Polizia , è stato necessario ricorrere al l'Esercito non appena le manifestazioni di disordine hanno assunto qualche svil uppo. Questa necessità è stata tanto p iù ev idente in quanto le man ifestazioni estremiste sono state appoggiate da e lementi armati.( ...) Si è confermata la insufficienza dell'attuale forza bilanciata la quale si riflette dannosamente sull'efficienza dei reparti. Basti tener presente che i battaglioni hanno potuto portare in servizio di ordine pubbl ico una forza cl i 200 - 250 uomini , anche per effetto dei numerosi servizi di guardia, i quali debbono essere intensificati in tali c ircostanze.131" I comandi militari territorial i vennero autorizzati a costituire nuclei vigilanza

129 Foglio n. 272 R.P. in data 17 ottobre 1947 Swdi per la difesa del territorio a firma del Capo di stato maggiore generale. 13 Foglio n. 3430/Op. in data 6 aprile 1948 dell" Ufficio operazioni Situazione dell'Esercito durante lo svolgimento delle elezioni. 13 1 Foglio n. 1140/Op. in data 17 luglio 1948 dell' Ufficio operazioni Situazione dell'Esercito e ordine pubblico.

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GLI A UTOVEICOLI DA COMBAlTIMENTO DELL"ESERCITO ITALIANO. VOL UM E T ERZO 1945-1955

militare per il controllo del comportamento dei so ldati in libera uscita e degli automezzi militari 132, mentre i nuclei di poliz ia mi litare presso i centri addestramento reclute , istituiti a t itolo sperimentale nel settembre 1946, vennero disciolti entro il I O dicembre 1948, sostituiti da normali ronde presidi arie e da pattuglie di carab inieri 133 . Ne l periodo pre-elettorale , a titolo dimostrati vo , s i svolsero in tutta Itali a imponenti parate mi litari, che co involsero decine di migliaia di soldati, carabinieri, guardie di Pubblica s icurezza e fi nanzieri al completo di dotazioni ed equipaggiamenti 134 . Situazioni di tensione s i verificarono al co nfine co n la Jugos lavia, a causa di ripetuti sconfinamenti delle truppe di Tito, che sfociarono anche in scontri a fuoco tra pattuglie. " Nonostante l'emergenza de l luglio (attentato all 'onorevole Tog liatti) e la scarsa disponibilità di fondi , l'attività addestrativa - pur segnando una remora nel periodo estivo - conseguì sodd isfacenti risultati. La divisione "Legnano" compì un'esercitazione su scala di vis ionale nella zona tra Mincio ed Adda. Si iniziò l' invio cli uffic iali e cli sottufficiali in Germania allo scopo di prendere pratica ciel metodo seguito nelle scuole USA e dei materiali americani . I 35"

4. L'adesione al Patto atlantico ed i piani di riarmo (1949) Nel 1949, per la prima volta dalla sua costituzione , l'Esercito italiano entrava a far parte, fin dal te mpo di pace, cli un organismo militare plurinazionale integrato. L'adesione dell'Italia al Patto Atlantico 136 , con la conseguente possibilità di beneficiare dei programmi di assistenza militare statunitensi , consentì ali ' Esercito cli mirare ali' abrogazione delle clausole militari del Trattato di pace e di dare inizio al pote nziamento della componente operativa 137 . L' adeguamento q ual itativo agli standard degli altri paesi membri della NATO era però condizionato dalle scarse risorse finanziarie disponibili e solo con gli aiuti american i s i poteva sperare di mig liorare l'effic ienza dell' Esercito di campagna. G li Stati Uniti, d 'altra parte, condizionavano i loro aiuti militari ad un ingente sforzo finanziario aggiuntivo nel campo della difesa da pa,te del Governo italiano; ciò accrebbe le remore e le res istenze in ambito interno, e non so lo da parte del le forze all 'opposizione ostili all 'alleanza con gli USA, alla politica di riarmo delle Forze armate nazionali . In attesa delle prime consistenti forn iture militari d'oltre oceano , si era cercato, nel possibile. cli ammodernare le

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Circolare n. 2 I65/Ord .I in clata 12 agosto I948 dell' Ufficio operazioni Nuclei di vigilanza mili1are . Circolare n. 3100/Orcl.I in data 28 novembre I948 clell 'Ufficio ordinamento Polizia militare e ronde. 134 A Roma, venne celebrata in grande stile la ricostituzione de lla divisione " Granatieri cli Sardegna·' . Il 4 aprile sfilarono, tra l'a ltro, 72 c ingolcllc, 36 carri armati , 64 auroblinclo. ln a ltre c illà come a Udine, si celebrò il 2 giugno l' anniversario del la proclamazione del la Repubbl ica. A Gorizia e Monfalcone si celebrò il primo anniversario dell ' ingresso delle truppe italiane in c illà. A Milano si svolsero ben tre grandi parate militari e due a Torino. 135 Re lazione Allività dello Stato maggiore Esercito da/febbraio 1947 al novembre 1950. s.cl . O 136 Il I agosto 1949 il Parlamento ratificò l'adesione ciel l'Italia al Pano Atlantico. Nel giugno, venne costituita la Commissione interministeriale per il potenziamento delle forze annate italiane in relazione al Patto atlantico, della quale facevano parte rappresentanti de llo Stato maggiore della difesa e elci min isteri cie l commerc io estero, ciel tesoro , degli esteri e clelrindustria. 137 La do manda d i a mmi ssione alle Nazioni Un ite, presentata dal l'Italia il 7 maggio 1947, era stata bloccata il 2 1 agosto dal veto sov ie tico (l' Italia fu accolla nel l' O U so lo ne l 1955) . Ciò ebbe, tra l' altro, l'effetto cli congelare ogni progetto cli revisione delle clausole militari mediante accordo con il Consiglio cli Sicurezza. Solo il 22 dicembre 1951 , il Ministero degli affari esteri poté d ic hiarare che l'Italia "aveva o rmai superato le umilia nti co nd izioni imposte dal dikta1 ciel 1947, e c he le clausole politiche del trattato cli pace erano superate e quelle miIitari decaclu te". 133


!ARTE PRIMA. EVOLUZIONE ORDIN ATIVA DELL'ESERCITO E DELLA COM PONENTE CORAZZATA DAL 1945 AL 1955

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dotazioni d 'arma attingendo ai residuati bellici lasciati dagli alleati in Italia dopo iI loro ritiro , ai magazzini d i materiali surplus americani in Germania ed ing lesi in Austria e Be lg io . "Quando l' Ital ia aderì al Patto atlantico, e venne perciò inclusa nella NATO, l'Esercito aveva raggiunto , in fatto d i unità mobili , la seguente consistenza: 5 divisioni di fanteria, di cui una in avanzato stadio di completamento su formaz ione ternaria ("Mantova"), due su formazione binaria ("Cremona" e "Friuli"), due su fmmazione ancora embrionale ("Granatieri" e "Aosta"); 2 divisioni leggere di fanteria (binarie), la "Folgore·•, quas i completa, e la "Legnano" in corso di completamento; l brigata alpina (la "Julia") in corso di completamento; l brigata corazzata (l" 'Ariete") in corso di completamento; alcuni regg imenti di fanteria non indivisionati, su fo rmazioni ridotte; truppe e servizi non indivis ionati in fase di iniziale di sviluppo. Complessivamente una forza d i 5.500 ufficiali, 8.300 sottufficiali e 66.000 uomini di truppa. Aggiungendo gli enti dell'organizzazione centrale, territoriale e addestrativa, la forza dell 'Esercito saliva a 132.000 uomini. G li impegrii derivanti dalla partecipazione alla difesa atlantica furono defi niti dal "Piano a Medio Termine" . Partendo dalla valutazione d i un fabbisogno di 21 divisioni per la d ifesa della nostra frontiera nord orientale, il piano chiedeva all' Italia un contributo cli 17 divis ioni. li resto de l fabbisogno sarebbe stato coperto con grandi unità alleate. Lo SME sostenne che spettasse alle sole forze nazionali l'onore di provvedere alla difesa del Paese. La crescente fiducia che la Nazione e l'Esercito venivano acquistando in seno ali ' Alleanza, indusse lo SHAPE (Supreme Headquarter Allied Power Europe) ad appoggiare presso il Consiglio dei minjstri del Patto atlantico la tesi dello Stato maggiore italiano e a proporre di fi ssare il nostro contributo in 2 1 grandi unità dell 'ordine divis ionale (14 divisioni di fanteria, 4 divisioni corazzate e 3 divisioni o 6 brigate alpine) e in una corrispondente organizzazione di comandi e supporti tattici e logistici. Lo SME aveva predisposto di conseguenza un nuovo piano, che prevedeva, per la fi ne del l954, l'esistenza di tutte le suddelte grandi unità, alcune al completo e altre, su formazioni ridotte, da completare per mobilitazione entro 30 giorni." 138 L'ordiname nto della brigata corazzata "Ariete" venne completato con: uno squadrone di cavaJleria blindata, ordi nato su un plotone comando , un plotone motociclisti , 2 plotoni autoblindo Greyhound e 2 plotoni can-i leggeri , per un totale di 9 caITi , 9 blindo e 5 Scout car 139 ; un plotone movieri I 40 ; una compagnia collegame nti , con 8 autoblindo centro radio , 3 carri medi comando e 3 carrette cingolate 14 1; una compagnia pionieri, con 3 carri gittaponte tipo Ark, 6 Half track e 2 carrette c ingolate 14 2; il co mando del costituendo 132° reggimento artiglieria 14 3, che ricevette un

138

Rela::.ione sul bilancio preve111ivo del/ "Esercito per I 'eserci:io jì11an:iario 1954-55 del!' Ufficio ordinamento in data 30 settembre l954. 139 Ci rcolari n. 380/Ord.l in data 25 febbraio 1949 dell'Ufficio ordin amento Costituzio11e squadrone cavalleria blindata p er brigata corazzata '"Arie1e"; n. 590/Ord .l in data 26 marzo 1949 Organico squadrone di cavalleria bli11data per brigata corau.ata "Ariete" ; n. 1755/Ord.T in data 19 luglio 1949 Organico squadrone di cavalleria blindata p er brigata corn u.ata ''Ariete·· . Aggi11111e e varia11ti; n. 2606/Orcl.l in data 24 ottobre 1949 Dipe11de11:e squadrone cavalleria blindata per brigara com zz.a1a "Arie1e " . 14 Circolare n. 790/OrdJ in data 6 apri le 1949 dell' U fficio ordinamento Costituzione plotone per brigma corazzata " Arie/e" . 14 1 Circolari n. I 140/Ord.l in data 22 aprile 1949 e n. 2035/Orc\.l in data 20 agosto 1949 dell ' Ufficio ordinamento Cos1iwzione plotone collegamellfi (su organico provvisorio) per la brigata corazzata "Ariete": n. 3360/Orcl.l in data 28 dicembre 1949 C0/1/f)agnia col/egamenli per brigata corazw ta "Ariete" . 142 Circolari n. I 800/Ord.l in data 22 lugl io 1949 dell' Ufficio ordinamento Co/1/pagnia pionieri per brigaw cora zzata "Arie1e " ; n. 950/Ord .I in data 30 aprile 1949 Cos1ituzione compagnia pionieri p er brigata corazzata "Ariete". li reparto comprendeva: un comando . 3 plotoni pionieri ed un plotone pontieri . 143 Circolari n. 740/Ord.l in data 30 marzo 1949 e n. 270/Ord.l in data 2 1 febbraio 1949 Costiw:ione comando reggimento artiglieria per brigata cora::.zata "Ariete" .

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GUAUTOVETCOLI DA COMBATI"LMENTO DELL"ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO

1945-1955

secondo grnppo semoventi M7 1++, un gruppo semoventi controcarri da 76/50 su 2 batterie. ciascuna con 5 cacciacarri M 10, 2 carri Priest cd un carro Shcrman M4A2 AOP 1-i5 ed un reparto trasporti e riparazioni I46; il comando de11·g reggimento bersaglieri , che ebbe alle dipendenze 2 battaglioni bersaglieri ed una compagnia cannoni controcarri da 57/50 di nuova costituzionc 1-17; il parco mobile e l'officin a mobile per brigata corazzata e per il I O reggimento carristi 148: la sezione carabinieri motociclisti. Il I O reggimento carristi deu•·•Ariete" cambiò numerazione in 132° 149 , mentre l"organico dei bat1aglioni carri sti aumentò di una compagnia, arrivando a comprendere un totale di : 42 carri armati. 8 blindati ruotati, 6 carrelle ci ngolate, oltre a 15 trattori portacatTi con relativo rimorchio. In pa1ticolare, si costituirono i terzi plotoni delle compagnie catTi Li, lasciando in formazione quadro la terza compagnia 150 . Il gruppo esplorante della divis ione di fanteria "Friuli" si tramutò in 2° reggimento di cavalleria blindata " Piemonte cavalleria" con formazione tipo A 151 , mentre la divisione di fanteria --Granatieri di Sardegna" ricevellc il gruppo squadroni di cavalleria blindata "Montebello" 152. La fonnazione della divisione di fanteria tipo, ancora su modello binario, comprendeva: un comando, 2 reggimenti cli fa nteria, 2 reggimenti cli artiglieria eia campagna, un reggimento artigl ieri a controcarri , un reggi mento artiglieria contraerei, un reparto specialisti d'artiglieria, un 0

14 ~

Circolare n. 970/Ord.I in data 23 aprile 1949 e n. I 450/Ord.I in data 14 giugno 1949 dell 'Ufficio ordinamento Costilldone Il gruppo se111ove11te do 105122. 145 Circolare n. 622/Ord.l in data 28 marzo 1949 dell'Ufficio ordinamento Costi111::.io11e di 1111a balleria se1110ve111e controcarri da 76/50 per la brigala cora~ara "Ariete"; n. 2650/Ord.l in data 21 ottobre 1949 Costituzione del

comando grnppo semovenle contmcarri do 76150 e della seco11da balleria. 146 Circolare n. 1610/0rd.l in data 5 luglio 1949 del!' Ufficio ordinamento Costi111::.ione reparto 1rnsporti e ripara::.ioni del 132° reggimento artiglieria "Arie1e". Al I O luglio, il reparto disponeva di un carro recupero M32, 7 Shcrman AOP. 10 semoventi M7 e 3 carrette cingolate (memorie storiche anno 1949 del Comando 132° reggimento arti glieria corazzata). 147 Circolari n. 1524/Ord.l in data 25 giugno 1949 dell'Ufficio ordinamento Costi111::.ione nucleo comando 8° reggi111e1110 bersaglieri: n. 2090/Ord.l in data 22 agosto 1949 Costifll:.io11e co11wndo 8° reggimento bersaglieri e wmpagnio ca1111011i contrornrri reggi111e11tale; 11. 2280/Ord.1 in data 16 settembre 1949 Cambio di 1111111erazio11e dei battaglioni bersaglieri. delle compagnie alpini e delle btr. ari. da 111011wgna. li Comando delr8° reggimento ebbe sede in Pordenone. Nel luglio 1950. i l reparto aveva in carico 80 cingoleltc e 60 semicingolati (memorie storiche anni 1949 e 1950 del Comando 8° reggimento bersaglieri) . 148 Circolari dell'Ufficio ordi namento n.620/Ord.I in data 23 marw 1949, n. 625/Ord.l in data 23 mano 1949, n. 615/Ord.I in data 23 mar10 1949 (memorie storiche anno 1949 del Comando brigata eoranata '·Ariete..). cl lugl io. la grande uniti\ disponeva di 220 mezzi coraaati e blindali, 68 autospecial i e 255 automotomezzi. I rcpani erano dislocati a Roma, Casarsa, Vittorio Veneto, Cervignano e Pordenone. 149 Circolare n. 750/Ord.l in data 30 marzo 1949 dcli ' Ufficio ordinamento Cambio 110111incai,·o del I O reggi111e1110 carristi. Nel luglio 19-19. il reggimento aveva: 114 carri Shcrman, 14 SlllarI, 12 cingole11e, 18 Scout car. Nel 1950, il reggimento al completo si trasferì ad Aviano (memorie storiche anni 1949 e 1950 del Comando 132° reggimento carristi "Ariete"). 15 Circolare n. 2850/Ord.l in data IO novembre 19• 9 dell'Ufficio ordinamento Organico ba11aglione carrfati. 151 Circolare n. 710/Ord.1 in data 29 marzo 1949 del!' Ufficio ordinamento Tra.~forma-::.ione del grnppo esplnra111e (CE.O.) della div.jir. "Friuli'' in reggi111e1110 di cal'alleria bli11dc110. Secondo le tabel le organiche. l'uniti\ doveva disporre di: 18 au1oblindo Srnghound. 18 carri leggeri Stuart Y15A I, 17 Scout Car, 22 carrette cingolate. Nel luglio 1949, vi erano, in effetti: 18 Staghound, 2 Greyhound. 10 Scout car, 20 cingolc11e. 18 S1uart. ln seguito all'adozione degl i organici unificati per i reggi menti di cavalleria bl indata, il ''Piemonlc'' costituì , nel mnggio 195 1. il l i i gruppo squadroni (memorie st0richc anno 1949 del Comando 2° reggimento ·•Picmome cavalleria"). 152 Circolari n. 2820/Ord.l in data 7 novembre 1949 dell'Ufficio ordinamento Cos1iw::.ione grnppo sq11adroni ca1·alleria blindata per divisione jir. "Cra11arieri di Sardegna"; n. 2900/Ord.l in data 14 novembre 1949 Aggi1111te e varia/lii rtlfoglio 2820/Ord.l in data 7 11ove111bre /949 rig11arda11te la cos1ilu::.io11e grnppo squadroni ,al'alleria blin-

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daw per DJ. "Grana1ieri di Sardegna''.


PARTE PRIMA. EVOLUZIONE ORDl!\ATIVA DELL'ESERCITO E DELLA COMPONENTE CORAZZATA DAL 1945 AL 1955

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gruppo squadroni (o reggimento di cavalleria blindata) esplorante, un battaglione artieri ed uno collegamenti del Genio, oltre ad un ità dei servizi . La grande unità disponeva compless ivamente di 11 autoblindo con cannone da 37 mm e 60 carrette cingolate (aumentate entro la fine dell'anno a 172, con l'aggiu nta di 36 mezzi blindati vari) 15 3 . La mancanza di una componen te meccanizzata di manovra, eia impiegare almeno come riserva div isionale, era parzialmente compensata da una buona dotazione di artiglierie a tiro teso, ancorché in maggioranza di piccolo calibro (16 cannon i controcarri eia 57/50, 16 eia 76/55, 48 da campagna da 88/27, oltre a 36 mitrag liere contraerei da 40/56) 154 . La divisione appariva equilibrata nel le sue componenti principali d i manovra e di supporto d i fuoco, con i gruppi d'artiglieria controcarri e eia campagna che eguagliavano il numero dei battaglioni cli fanteria. L'orga nico non teneva, però, in alc un conto la pessima prova fornita nel corso della guerra mond iale dalla d ivisione binaria. La mancanza d i un terzo reggimento di fanteria da impiegare come riserva, limitava la libertà d'azione del comandante e condizionava la capacità cli manovra della grande unità. Altra grave deficienza era costituita dalla mancata motorizzazione dei battaglioni di fanteria, che non d isponevano in proprio di automezzi per il trasporto delle squadre fuc ilieri 155 . In pratica gli organici non differivano troppo da quelli della d ivisione cli fanteria modello " 1943", la quale disponeva, peraltro, di un maggior numero di mezzi corazzati. In base a studi condotti dallo Stato maggiore dell'Esercito e dall' Ispettorato dell'arma di fanteria, venne presa in esame una nuova formazione ciel battaglione cli fanteria. La sperimentazione dei nuovi o rgan ic i portata avanti dal 17° reggimento di fanter ia "Acq ui" presso la Scuola cli fanteria prevedeva: una compagnia comando, 3 compagnie fucilieri, una compagnia pezzi d i accompagnamento, una compagnia mortai e una compagnia armi pesanti. Venne previ sta l'assegnazione cli 34 carrette c ingol ate al plotone cannoni controcarri da 57/50, al plotone mitraglieri, al plotone mortai eia 81 mm , al plotone da ricognizione ed alla squadra servizi delle compagnie fucili eri 156 . Si considerò anche un battagl ione fuc il ieri dotato cli una co mpagnia pezzi d 'accompagnamento con un carro comando e 6 semoventi cingolati M8 armati con obice eia 75 mm. [ reggimenti di fanteria ed alpini non indivis ionati ricevettero in rinforzo un plotone collegamenti 157 , mentre il battaglione collegamenti vide r.idursi le blindo centro radio in dotazione da

18 a 10 158 . 153

Circolari n. 1775/Ord.l in data 19 luglio 1949 2" edizio11e orga11ici "Divisio11e di fa111eria'' (wbella riepiloga1iva); n . 2199/Ord.1 in data 4 settembre 1949 del!' Ufficio ordinamento 1ì-asmissione circolare . Nel complesso, l'organico non differiva da quello dell'agosto 1946, tranne che per la contrazione a sezione della compagnia Carabinieri. disposta con circolari n. 2892/Ord .l in data IO novembre 1948 e n. 3155/Ord.I in data 13 dicembre 1948 'fra-

sformazione in sezioni carabinieri motociclisti delle cp. carabinieri per divisioni di.fanteria. 154 Circolare n. 1775/Ord.I in data I 9 luglio 1949 dell' Ufficio ordinamento r edizione organici "Divisione di fame ria" (1abella riepilogativa). 155

La compagnia fucilieri, in base alle tabe Ile organiche UR/7/3 in vigo re dal J O maggio 1949. disponeva solamente d i 2 motocicli e di 4 autocarri leggeri. 156 Circolare n. 350/Ord.l in data 16 febbraio 1949 dell'Ufficio ordinamento Ba11aglio11e sperimentale di fanteria. ln epoca s uccessiva venne assegnata anche una compagnia contraerei dotata di cannoni-mitragliera da 20/65 mod. 35 (circolare n. I I 50/Ord.l in data 17 maggio 1949 dell'Ufficio ordinamento Repani sperimentali di fa111eria). Nel frattempo. l'organico di guerra della compagnia fuc ilie ri era s tato stabilito, a partire dal 1° maggio 1949. s u un plotone comando e 3 plotoni fucil ieri (tabella organica UR/7/3) . 157 Circolare n. 390/Ord.I in data 28 febbraio 1949 del l'Ufficio ordinamento Costituzione plotoni collegamenti

per rgt.fa111eria 11011 i11divisio11ati. 158 Tabella organica Bauaglione collega111e111i URI 16/2 in vigore dal IO novembre l 949 . che sostituì la UR/16/1 del I O agosto 1946.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIM ENTO DELL.t:SERCITO ITALIANO. VOLUMl! TERZO 1945-1955

Si perfezionò l'organizzazione scolastica e addestrativa attraverso la formazione della Scuola di guerra (che assorbì la Scuo la cooperazione varie armi) 159 , delle scuole d i applicazione cli fanteri a, artiglieria, genio e del servizio automobilistico I60 e del Centro addes tramento reclute alpi ne di Merano 16 1. Variarono gli organici de lla Scuola cli artig lieria. che ebbe in dotazione: 4 autoblindo da osservazione, 5 semoventi controcarri M 1O, 5 emoventi M7 da I05/22, 2 semoventi M7 Pr iest e 2 carri comando Sherman AOP 162 . Furono ri pristinati i corsi di osservazione aerea, che a partire dal 195 1 s i svolsero pres o la Scuola di aerocooperazione d i Guido nia 163 . S i costituì anche i I Centro studi collegamenti 164. Nell 'estate del 1949. si era iniziata la costituzione del Corpo d i sicu rezza destinato ad essere inviato in Somalia su mandato dell 'ON U . Nel settembre, la componente terrestre del corpo d i spedizione era composta da: un comando truppe esercito. 7 battaglioni di fanteria motoblindata (4 di fa nte ria e 3 di carabinieri), una batteria d i artig lieria da 100/ 17, una compagnia genio pionieri, una compag nia genio collegamenti, reparti e servizi vari 165 . Nel corso del 1949 si provvide, inoltre : "a potenziare ul terio rmente la divis ione d i fanteria "Mantova.. assegnandole un terzo reggimento artiglieria da campagna; a migliorare la d ifesa controcatTi della divisione di fanteria ·'Folgore"; a costituire il comando brigata alpina '"Julia" 166 , che inquadrava 1'8° regg imento alpino, il gruppo artiglieria da montagna " Belluno", il gruppo artiglieria controcarri da 57/50; a rafforzare le truppe d i artiglieria e genio nell'ambito del V CMT; a iniziare la costituzio ne della di visione di fa nteria "Avellino" 167, con la fo rmazione ciel comando

159

Circol ari n. 3560/13/1 in data 27 se1tembre 1949 dell 'Ufficio addestramento e regolamenti Ricos1i111:,ione Scuola di Guerra - U.lfi'ciali proveniemi dal / 0 corso cli srmo maggiore; n. 2470/Ord.l in data 30 settembre 1949 dell"Ufficio ordinamento Cos1i111;:ione della Scuola di G11erra - SofJJ)ressione della Scuola Coopera:.ione

Varie Armi.

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16

Circolari n. I 470/Ord.l in data 18 giugno 1949 dell ' Ufficio ord inamento Cos1i111zione Scuola di Applica:,io11e del Genio; n. 1360/Ord.l in data 5 giugno 1949 Cosriru:.ione Scuola di af)J)lica:.ione di artiglieria: n. 2380/Ord.I i n data 22 seuembre 1949 Co.Hi11done Scuola di Applica:.ione di Fanteria . 161

Circol ari n. 760/Ord.l in data 8 aprile 1949 e n. 2 I 40/Ord .l in data 9 agosto 19-1-8 dell'Ufficio ordi namento Centro addes1rau1('11Jo reclute per le truppe alpi11e (C.A.R. alpin o). A seguito dell a circo l are n. I 205/Orcl.l in data 19 marzo 195 1 Scioglimenro del Centro Addesrra111e1110 rec/111e per rruppe alpine (C.A.R. alpino), si formarono battaglioni e batterie addestramento recl ute alpine posti alle dipendenze di reggimenti operativi. 162 Circolare n. 857/Ord .I in data 15 aprile 1949 dcll"Ufficio ordinamento Nuoro ordinamento della Sc11ola di

Artiglieria di Braccia110. 163

Circolare n. 3825-R/Ord.l in data 3 dicembre 1951 dcirUfficio ordinamento S<·11ola di /lerocoopera:.ione. Personale e me:.:.i defl"Esercito . L e prime auivilà di aerocooperaLione risalivano al 1948, quando vennero assegnati posti antenna al le di visioni .. Mantova·' ... Folgore.. e atr8° reggimento alpini (circolare n. I 30/Ord.l in data 27 gennaio 1948 dell "Uffi cio ordinamento e mobilitazione Collega111e1110 aereo - 1erres1re). 164 Circolare n. 987/Ord.I in data 28 aprile I 949 delrUfficio ordinamento Costiwzione Centro swdi collega-

11,enri. 165

Comando corpo di sicurezza della Somalia - Ufficio staio maggiore// corpo di sic11re::,::,a della Somalia dalle sue origini al 31 dicembre 1951, M ogadiscio 31 dicembre 195 1. Per economia di bilancio le forze furono i n seguito ridotte di 2 battaglioni carabinieri. Il Comando corpo sicurezza venne ufficialmente costituito il 1° dicembre 19-1-9 con circolare n. 2440 in data 2-1- novembre 1949 dello Staio maggiore delrfacrcito. 166 Circolari n. 1523/Ord.l in data 28 giugno 1949 Cos1i111:_ione nucleo comando brigma alpina ·'Julia" e n. 2550/Orcl.l in data 7 ottobre 1949 del l 'Ufficio ordinamento Costi111::,io11e comwl(fo brigclla alpina "}11/ia ". 167 Circolare n. I860/Orcl.l in data 30 luglio 1949 cieli" U fficio ordi namento Riordi11a111e1110 delle truppe disloca-

le nel 1erritorio dei Comandi Milirari Territoriali di Bari e di Napoli .


PARTE PRIMA. EVOLUZIONE ORDINATIVA DELL'ESERCITO E DELLA COl'v1PONENTE CORAZZATA DAL 1945 A l . 1955

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di divisione 168 , del 231° reggime nto fanteria, del 14° reggimento artiglieria da campagna, di una compagnia pionieri e una compagn ia collegamenti; a progredire nel rafforzamento della divi sione di fanteria "Granatieri di Sardegna", che veniva dotata d i elementi dei servizi; a migliorare la situazione della di visione cli fanteria "Aosta", specie nel campo del servizio automobilistico; a m igliorare la situazione dei reparti collegamenti e dei reparti pontie ri; alla costituzione di un primo raggruppamento artiglieria contraerei DAT ( ...) In relazione ai compiti che l'ONU poteva affidare all' Italia in Somalia, ve ni va costituito il corpo cli spedi zione, con complesso lavoro o rganizzativo, che permetteva di avere a fine d'anno i reparti pronti per la pat1enza. Il corpo di spedizione consisteva, in sostanza, in una brigata, s u 7 battaglioni motoblindati, aliquote d i artiglieria, reparti del genio, elementi dei servizi.( ...) Circa quanto concerne la mobilitazione, sono state estese le predisposizioni di mobilitazione, comprendendo anche due comandi di brigata alpina e due comandi di gruppo alpino 169 , altri 15 battaglioni fuci lie ri (con nume razione da CXV a CXXIX) . unità varie dei servizi ." 170 Presso il Comando militare territoriale d i Pado va si form ò un N uc leo intendenza d'armata 171 , poi divenuto Nucleo intendenza nord-est, al le dirette dipendenze dello Stato magg iore clell' Esercito 172 . Si diramarono gli organici cli alcuni comandi e reparti destinati al la difesa del territorio, quali: comando reggimento fuci lieri , comando raggruppamento di sicurezza, battagl ione sicurezza e battaglione presidia rio 173 . In campo addestrativo, venne aumentata la durata dei campi d'arma e delle esercitazioni estive da 20 a 30 giorni e delle esercitazioni invernali per le truppe alpine da 10 a 15 giorni. "La m igliorata capac ità professionale dei quadri, il minore asso rbime nto dei reparti in esigenze di ord ine pubblico, la pubblicazione già avvenuta cli gran parte dell a nuova dottrina tattica , fecero conseg uire apprezzati risu ltati sia nell e esercitazioni con le truppe che in quelle coi quadri , nonostante le ristre ttezze cli bil anc io che influirono negativamente su lle disponibili tà cl i mun izioni per addestramento . Vennero effettuate eserc itazioni divisionali con la " Folgore" tra Piave e Tag liame nto e con la "Cremona" tra Sesia e Dora Baltea. 174" Il Comando mil itare territoriale di Bari organizzò l'esercitazione combinata a partiti contrapposti "Ba ionetta" avente per tema

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Il comando della divisione ..Avellino", in effetti, venne costitui to il 15 ottobre 1950 per effetto della c ircolare n. 2435/Ord.1 in data 20 settembre 1950 dell'Ufficio ordinamento Co111plewmenro comando di1·isione ftr. ''Avellino" - Costi111zione coma11dofar11eria divisionale. La ci rcolare faceva seguito al la n . 2660/Ord .I in data 3 I ottobre 1949 ed alla n. 3 I00/Ord.l in data 30 novembre 1949 Complernmento comando divisione ftr. "Avellino " . 169 Circolari n. 71/Ord.lll in data 20 gennaio 1949 dell'Ufficio ord inamento Predisposi-:,io11i per la cosriw:ione. in caso di emergen za, di due Comandi di Brigcua Alpini (ridotti); n. 724/Ord.lll in data 28 marzo I949 Predisposizioni per la costinf'::,ione, in caso di e111erge11z.a. di due ro11wndi di gruppo alpini. A questi comand i erano da aggiungersi vari battaglioni al pini e gruppi eia montagna. 170 Relazione in data 27 ottobre 1950 dell' Ufficio ordinamento Lavoro compiuto dal .febbraio 1947 ad oggi nel campo ordinativo e delle predisposizioni di mobilita zione. 17 1 Circolare n. 2784/Orcl .I in data 5 novembre I 949 dell' Ufficio ordinamento Costi111-:,ione Nucleo /111ende11za di A rmata ; n . 2670/Orcl.lll in data 20 lug lio 1950 Predisposizioni relative alla cos1ituzio11e, in caso di emergenz.a, della " Intenden za 3° am,a1a " . 172 Circolare n. 280-S/Orcl.l in data 2 l luglio 1951 cieli' Ufficio ordinamento Nucleo !111endenza Nord-Es,. 173 Circolare n. 2485/Ord.lI in data 23 novembre 1949 dell'Ufficio ordinamento Primi linea.menti della. difesa del territurio . 174 Relazione Alfivitù dello Sta/O 111aggiore Eserci/0 dal febbra io 1947 al novembre 1950. Per lo svolgimento delle esercitazioni estive, la divisione "Friuli" si vide assegnate due sezioni salmerie .


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GLI AUTO VEICOLI DA COMBATTJ/vlENTO DELL"ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

la difesa costiera ed antiparacadutisti. Per fronteggiare il fun zionamento dei serv izi di pubblico interesse in caso di gravi perturbamenti de ll'ord ine pubb li co, d ' intesa col Ministero de ll'I nterno, furono emanate le opportune d isposizioni per il richiamo alle armi del personale specializzato all'uopo necessario. Nel corso dell'anno s i svolsero numerose parate militari , le più importanti de lle guaii e bbero luogo a Gori zia in occasione de ll a giornata delle Forze armate de l 4 novembre e della riconsacrazione del monumento alla Vittoria 175 , a Roma, a Napoli e a Firenze in occasione ciel terzo a nni ver sario della proc lamazione de lla Re pubblica . A Mi la no, la c ittà più "ca lcia" in q uanto a manifes tazioni antigovernative, si organ izzarono due riviste mil itari in occasione della vis ita del Pres idente della Repubblica per l' inaugurazione della fie ra campionaria iI 12 a pri le e ciel la fes ta del 2 giugno . Nel 1949, lo SME emanò la circolare 2000 Primi elementi della difesa del territorio , che assegnava alle forze di campagna la d ifesa delle regioni di confine e d a lle forze del te rritorio la d ifesa delle rimanenti regioni. Le unità territoriali , eia costituire all'emergenza ed alle dipendenze dei Comiliter, erano basate su battaglioni presidiari, di sic urezza e fucilieri , eia riun ire, questi ultimi , in reggimenti .

S. I primi aiuti americani MDAP ed il Corpo di Sicurezza della Somalia (1950) A partire dal 1950 iniz iarono a g iungere in Itali a le prime consistenti forn iture di a rmi ed equipaggiamenti del piano di aiuti a mericani MDAP (Mutuai Defence Assistance Program) 176 . Le forniture , provenienti anche dal Canada e continuate fin oltre il 1960, consentirono cli rad ia re da lla prima linea e dalla riserva molti a rmamenti pesanti d i origine ital ia na e britannica . Il salto di qualità fu notevole, soprattutto nel campo dei mezzi corazzati , in quanto giunsero molti mezzi cli nuova produz ione, a llo stato de ll ' arte della tecnolog ia mi lita re . Im portante per garantire l'efficienza dei materiali cli nuova assegnazione e di quelli recuperati presso i campi di ammassamento di residuati be llici , fu la consegna di impo ne nti quantitativi di parti di ris pe tto. L'Esercito italiano poté, così, raggiungere, in poco tempo, li ve lli cli efficie nza operativa mai ottenuti in passato e procedere alacreme nte alla costituzione di nuove unità corazzate. Gli a iuti sotto form a d i mezzi corazzati , soprattutto carri a rmati , semoventi d ' a rtig lie ri a e cacciacarri, permisero cli e levare il livello d i meccanizzazione e la p otenza d ' urto de lle grandi unità, che nel fratte mpo si erano andate schierando sempre in maggior numero verso la fro ntiera o rie nta le. L'organico dei reparti bersaglieri venne rinforzato con la costituzione dei terzi plotoni delle compagnie e delle terze compagnie dei battaglioni be rsaglieri. In totale , il battaglione bersaglie ri arrivò a disporre di 30 Half track (10 pe r compagnia bersaglieri) e 34 carrette c ingolate (del le quali 16 nella compagnia arm i accompagnamento) 177 •

175

Paiteciparono alla sfi lata 4 reggimenti di formazione e 3 raggruppamenti motorizzati, tra cui una compagn ia mortai da 81 del 6° alpini su cingolette, 2 gruppi da 76/55. un battaglione mobile carabinieri, un nucleo autoblindo della P.S . e un gruppo di artiglieria semovente M7 de] 132° reggimento. 176 L'assistenza militare americana era gestita da un·apposita struttura MAAG (Military Assistance Advisory Group) formata da ufficiali statunite nsi e coordinata localmente dall"ambasciatore in Italia. L'organizzazione era fuori dalla catena NATO e si basava su accordi diretti bilaterali. Gl i elenchi iniziali delle forniture presentati dagli americani consentivano d i completare l'armamento di 7-8 divisioni già esiste nti. Dopo l'accordo tra i due governi del 27 gennaio 1950. le prime forniture giunsero in aprile. 177 Circolare n. 10/0rd.I in data 3 gennaio 1950 dell 'Ufficio ordinamento Organico bat1aglio11e bersaglieri.


PARTE PRIMA. EVOLUZIONE ORDI NATIVA DELL'ESERCITO E D ELLA COM PONE\/TE CORAZZATA DAL 1945 AL 1955

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Gli organici dell" 'Ariete" non subirono variazioni d i rilievo, tranne l'assegnazione di una terza batteria al gruppo contraerei 178 , l'aumcnto del numero degli M7 ed MI O in dotazione alle batterie semoventi 179 e la costituzione di un reparto trasporti 180 . Terminata la sperimentazione dei nuovi organici delle minori unità di fanteria presso il 17° "Acqui" 181, vennero disposte alcune varianti alla formaz ione del battaglione di fanteria, la cui compagnia comando ricevette un plotone c ingolato con 6 carrette, mentre altri di questi mezzi finirono alle squadre anni d 'accompagnamento 182 . Le carrette cingolate andarono anche ai battaglioni alpini , 3 per ogni compagnia alp ini e 6 alla compagnia mortai medi da 81 mm 183 , ed ai reggimenti artigl ieril controcmTi (8 in totale). Nel lugl io , venne disposta la costituzione del I battaglione da pos izione, con sede a Valvasone (presto trasferita ad Arzene), che aveva il compito di presidiare la linea fort ificata in corso di allestimento sul Tagliamento 184 . Nel 1950 venne dato inizio alla trasformazione del gruppo ~quadroni esplorante della divisione di fanteria "Legnano" in reggimento d i cavalleria bi indata tipo B , che assunse la denominazione di 3° reggimento "Goriz ia cavalleria" 185 , cui fece seguito il gruppo squadroni esplorante 17

H C ircolare n. 3780/O rd .l in data 5 d icembre 1950 dell'Ufficio o rd inamento Complew111e1110 gruppo co111rnerei da 40 111111 della brigala corazzala "Arie/e" . 179 Circolare n. 3820/Ord.I .in data 7 dicembre 1950 dell'Ufficio ordinamento Gruppo semoventi e .e. da 76/50 del 132° rgt. art. "Ariete" . 11 g ruppo, ~u 2 batterie ed un reparto comando. ebbe come dotazione o rganica: 3 carri comando, 3 semoventi Priest e 12 semoventi MlO. Circolare n. 3975/Ord.I in data 20 dicembre 1950 Gruppi semoventi da 105/22 del 132° rgt . art. "Ariete ". ll gru ppo. su 2 batterie e reparto comando. ebbe come dotazione organica: 3 carri comando, 5 semoventi Priest e 13 semoventi M7. Le batterie passarono da 4 a 6 pezzi. Al 1° luglio 1950 , il 132° reggimento artiglieria aveva: 13 cingolette, 7 carri mccli comando , 5 ca rri e semoventi demilitarizzati, 18 M7 , 8 M IO, 13 semoventi Priest, 2 carri recupero (memorie sto ric he anno I 950 del Comando 132° reggimento artiglieria corazzata). 18 Circolare n. 1280/Ord.I in data 17 maggio 1950 dell ' Ufficio ordinamento Costituzione del Reparto 'lì-asporti per Brigata Corazzata "Ariete" . Furono e manate anche le nuove tabelle organiche del comando brigata corazzata (URP/42/3) in vigore dal 1° ottobre 1950. La brigata dipe nde va dal V Comando militare te rri toriale ed era equipaggiata co n 386 mezz i bl inda ti e corazzati , pari al 92% delle dotazioni o rganiche (memorie st0riche anno 1950 del Comando brigata corazzata " Ariete"). 181 Circolari n. 3940/Ord.l in data 3 1 dicembre 1950 cieli ' Uffic io o rdinamento Sciogli111ento reparli speri111e111ali di fanteria e trasfon11azio11e organica del 17° reggimento j ànteria ''Acqui", n .1220/O rdJ in data 2 maggio 1950 Assegnazione di mitragliatrici Browning ca/. 12,7 mm (0.50") e .a . al battaglione sperimentale di fanteria - Sciog/i1nento della compagnia contraerei da 20 mm del 17° Rg1. Ftr. 182 Circolari n. 2500/Ord.l in data 19 agosto 1950 Assegnazione di mortai da 60 ai reggimenti di ftr. ed ai reggimenti alpini: n. 3590/Orcl .I in data 24 novembre 1950 clell 'Ufficio ordiname nto Varianti organiche al brg. di ftr., alla cp. mortai e alle cp. ca1111011i e .e . dei reggimenti di fant eria; n. 2500/Ord.1. Le principal i modific he rig uardarono la compagnia comando del battaglione cli fanteria, che venne a rticolata su: plotone comando, plotone collega me nti, plotone pio nieri. plotone cingolato e la compag nia fucilie ri , che venne rinforzata co n un plotone armi di. compagnia. 183 Tabelle o rganic he Reggimento alpini (forma zione di pace) URP/60 I /2 in vigore dal I O ottobre 1950 e URP/60 1/1 del 1° aprile 1950. 184 Circolari n. 2250/Ord.I in data 3 1 luglio 1950 e n. 3 130/Orcl.l in data 15 ottobre 1950 dell'Ufficio ordiname nto Costit11zio11e del f battaglione da posizione; n. 2330/Orcl.1 in data 8 se1te mbre 1950 Pubblicazione 69/R - Organici dei Ba11aglio11i da posizione - Formazione di guerra . 185 Circolare n. 890/Ord.l in data 27 marzo 1950 dell'Ufficio ordiname nto Trasfornwzione del gruppo carnlferia blindata "Gorizia " della DI "Legnano" i11 reggimento di cavalleria blinda ta . Nel marzo 1950, il g ruppo esplorante divis ione " Legnano'', il 3° "Cavalieri", aveva mutato denominazione in gruppo caval le ria blindata "Gorizia", per diventare. il 15 aprile 1950. 3° reggimento cavalle ria blindala " Go rizia cavalleria" . Nel 1951 , il reparto aveva: 23 Scout car, 27 W hite. 25 c ingole tte . IO auto blindo. 18 S tuart. 13 M24. un carro s occorso ed uno ce ntro radio. Solo ne l L958, il reparto venne autorizzato a riassumere il nominativo tradizio nale di ·' Savoia cavalleria" ( me morie storiche anni 1950 e 1951 ciel Co mando 3° reggimento "Go rizia cavalleria").

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della d ivisione "Cremona", che mutò nominativo da l O dragon i in gruppo cavalleria blindata "Nizza" 186. I nuclei osservato ri avanzati d'artiglieria della specialità pesante 187 ricevettero anch'essi degli autoprotetti centro radio , mentre 1'artiglieria introdusse gli obici da 100/17 mod .1 4 ricondizionati nella specialità da campagna 188 . Il VII e X battaglione mobile dei Carabinieri adottarono a tito lo sperimentale una nuova formazione comprendente: un comando, 3 compag nie autoportate ed una compagni a motocorazzata su 3 p lotoni a utoblindo (con 4 mezzi c iascuno) ed un plotone motociclisti 189 . Gli organici della Scuola di fanteria prevedevano 28 caiTette cingolate, delle quali 16 nel battaglione dimostrativo, e 4 semoventi da 75 mm 190 , mentre la Scuola di carrismo doveva contemplai·e: un carro AOP, 3 Sherman da 76 mm, 21 Sherman da 75 mm, 5 Sherman da 105 mm, 4 Sniart, 7 autoveicoli blindati tipo Scout car, 2 ca1Ti armati recupero e soccorso, 3 carrette cingolate 191. Altri c ingolati erano in servizio presso le Scuole della motorizzazione I92 . Si costituì a Chiavai·i la Scuola unica operatori radiote legrafisti delle tre forze mmate I93 , mentre il Centro esperienze e addestramento di commissariato mutò denominazione in Scuola e centro esperienze di commissariato 194 . L'arma del genio istituì a Roma la Scuola pionieri per trasformazione della Scuola a1tieri e costiniì 1° reggimento pionieri 195 .

186 Circolare n. 370/Ord.I in data 18 febbraio I 950 dell'Ufficio ordinamento Denomilwz,ione dei G.E.D. Nel 1950. il "Nizza" era ancora su 5 squadroni: comando, autobl indo, autoportato, armi accompagname nto. carrette c ingolate. I mezzi in linea erano: uno Scout car, 40 cingolette, 2 carri armati, IO autoblindo (memorie storiche anno 1950 ciel Comando gruppo di cavalleria blindata ·•N izza") . 187 C ircolare n. 2530/Orcl.l in data 25 agosto 1950 dell 'Ufficio o rdinamento Cos1ir11z,iune 9° reggimen/0 ar1i-

1;lieria pesa111e . 188 Circolare n . 1400/Orcl.T in data 18 maggio 1950 dell'Ufficio ord inamento

Trasforma::,ione del 14° reggimen-

to art. da ca111pag11a. Si adottò sperimentalme nte anc he il gruppo su 2 batterie cl i 6 pezzi c iascuna. 189 C ircolari n. 656/958 in data 23 giugno 1950 dell'Ufficio addestrame nto e regolamenti

Nuova for111a:io11e sperimentale b1g. mobile CC, n. I850/Ord.I in data 30 giugno 1950 cieli 'Ufficio ordiname nto Orga11ici ba1taglio11e mobile carabinieri - Aggiunte e variai/li (2" serie). Pe r l'impiego in campo tattico e ra prevista la trasformazione cl i una de lle compagnie autoportate in compagnia armi pesanti dotata cli mitragliatrici, armi controcarri spalleggiabili e mo1tai da 81 mm. 19 Circolare n. 3950/Orcl.l in data 3 1 dicembre 1950 dell'Ufficio ordinamento Costi111:io11e ba11aglione di111us1ra1ivo per la Scuola di jàllleria di Cesano . Il bauaglione era su: un comando, una compagnia fucilieri con 4 cingolette per mitragliatrici e una compagnia d "accompagnamento con 6 cingolette e 4 semoventi. 191 Circolare n. 2840/Ord.l in data 20 settembre 1950 dell 'Ufficio ordinamento J" edi:io11e <Jrl;{111ici Scuola di Carrismo, tabella organica Scuola di Carrisnw IS/22/3 in vigore dal 15 settembre 1950 . 192 Tabelle organiche Autogruppo (delle Scuole della Motoriz:a:ione) URP/1340/1 e Scuole della Mororizwz,ione IS/4/2 in vigore dal IO ottobre I950. L'ente disponeva, al 3 1 dicembre. di: 22 cingolette. una autoblinda, 2 carri mccli (memorie storiche anno 1950 del Comando Scuole della Motorizzazione). Le Scuole della motorizzazione comprendevano: un comando, una Scuola di applicazione del servizio automobilistico, una Scuola specializzati della motorizzazione. una Scuola meccanici e conduttori cli automezzi (sorta per trasformazio ne della Scuola autieri). un mnogruppo e l'officina. 193 Circolare n. 2645/Ord.1 in data 2 settembre 1950 dell'Ufficio o rdinamento Scuola Unica Operatori R.T. delle Ire FF.AA . L'ente era a lle d ipendenze tecnìche-addestrative dello Stato maggiore della difesa e disciplinari-logistiche del CMT di Genova. 194 Circolare n. 980/Ord.1 in data 7 aprile 1950 dell 'Ufficio ordinamento Cambio di de110111inazio11e del Cenlro esperienz,e e addestramento di Commissariato. Aggiunte e varianti agli organici re/a,ivi (8" serie). Nel 1951, !"ente cambiò nuovamente intestazione divenendo Accadem ia dei serv izi di comm issariato e cl i amministrazione militare (circolare n. 2085-R/Ord.l in data 3 1 maggio I 95 l dell' Ufficio ordinamento Cambio di de110111i11azio11e della Scuola

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e Centro esperienze di Commissariato). 195

Circolare n. 390/Ord.I in data 8 febbraio 1950 del l'Uffic io o rci iname nto Tra.~fonnazione della Scuola Arrieri in Scuola Pionieri - Cos1ituzio11e del / 0 re1;1;ime1110 pionieri. In esito alla circolare n . 430/Orcl.l in data 12 febbraio 1950. la specialità aitierì mutò denominazione in pionie ri.


PARTE PRIMA. EVOLUZIONE ORDI ATIVA DELL'ESERCITO E DELLA COM PO "ENTE CORAZZATA DAL 1945 AL 1955

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Per le esigenze del Corpo di s icurezza furono inviati in Somalia 4 battaglioni motoblindati di fanteria (I, II, 111, IV) , strutturat i su: una compagnia comando, 3 compagnie fucilieri ed una compagnia blindata. Ogni battaglione era equipaggiato con: 5 ca1Ti leggeri Stuart, 16 carrette c ingolate e 4 autobl indo Greyhound. A questi reparti di fanteria si associò anche il 1 battaglione motoblindato dei carabinieri su: un comando, 3 compagnie fuci lieri ed una compagnia mezzi blindati con in dotazione 6 carrette ci ngolate ed 8 autoblindo 196 . Nell'evenienza di una mobilitazione gene rale , si predispose la costituzione cli reparti di complementi per le unità schie rate in Afri ca , dotati di piccole aliquote di mezzi corazzati di rimpiazzo a livello cli plotone . Il battaglione carristi complementi a veva 8 carri armati ed un mezzo blindato. G li organici di pace, ne ll 'ottobre 1950 , del la d ivis io ne di fanteria te rnaria comprendevano: un comando, 3 reggimenti di fanteria, un reggimento di cavalleria blindata (tipo A, A mod. o B), 3 reggimenti artiglieria eia campagna, un reggimento artigl ieria controcarri, un reggimento artiglieria contraerei leggera, un reparto specialisti d 'artiglieria, un battaglione genio p ionie ri, un battaglione collegamenti ed unità varie dei servizi. Erano di dotazione: 18 carri leggeri, 65 autoblindo, 21 Scout car, 222 carrette c ingolate, 54 canno ni controcarri , 72 eia campagna e 36 contraerei, 84 mortai da 81 mm 197 . Si trattava, nel complesso, di una grande unità in grado di erogare un sufficiente volume di fuoco, anche se e ra sentita la mancanza di pezzi d'artiglieria cl i med io calibro, idonea a svolgere quas i esclusivamente com piti difensivi, soprattutto se impiegata in te rreni ad al to indice di scorrimento . I mezzi a motore erano, infatti, sufficienti al traino delle artiglierie, al trasporto delle armi d'accompagnamento ed al rifornimento di vive ri e munizioni, ma non ad assicurare la mobilità integrale della grande unità. In campo ordi nati vo, il 1950 vide "il mig liorame nto u lteriore del! 'organizzazione s colastica e addes trati va con la costituzione cie l btg . addestrame nto reclute per la Sardegna 198 e la trasformazione del Centro cli paracadutismo 199 . Il rafforzamento ulteriore delle unità di cope rtura mediante la cost ituzione di: reparti co ll egamenti , pionieri e dei servi zi dell a div isione '' Mantova"; una quarta batteria da montag na , una compagn ia collegamenti e d un a autosezione per la brigata a lpina " Julia"; un battaglione pionieri d 'arresto , un battaglione da pos iz ione per il V C MT. Sv il uppo ulte riore dato ad altre unità e reparti: ini z io della g rad uale costituzione della divisione motor izzata "Trieste" 200 , formando oltre il comando della d ivis ione, I'82° regg imento fante r ia, il 2 1° reggimento a rt ig lie r ia e la compagnia collegamcn -

196 Circolare

n. 20 18/Ord.ll in data IO d icembre 1950 dell'Ufficio ordinamento Cos1ituzio11e e sciogli111e1110 l<eparti del Corpo di Sicurezza della Somalia . A partire dall'aprile 1950 furono costituiti 4 baltaglioni somal i (1, li, lll, l V). 197 Tabella organica Divisione di fa n1eria (Formazione di pace) URP/ 1/3 in vigore dal 1° ottobre 1950 . Alcune divisioni erano binarie ccl avevano il battaglione genio pion ieri e quello collegamenti ridotti ad una compagnia. Le formazion i cli pace ciel comando d i divis ione si distinguevano in tipo A (per la " Mantova" e la .. Folgore") ed in tipo B per tutte le altre grandi unità. Entrarono in linea nuove armi della fanteria qual i: il Bazooka al posto ciel Piat, il mortaio eia 60 mm in ~ostilllzionc elci Brixia eia 45 mm. il mortaio u canna rigata da 107 111111. la mitragliatrice pesante eia 12,7 mm su affusto contraerei singo lo a treppiede, i cannoni senza rinculo eia 57 e 75 mm. 198 Circolare n. 2390/Ord.I in data IO agosto 1950 cieli ' Ufficio ordinamento Costituzione battaglione addestramento reclute per il 60° reggimento.fanteria "Calabria ". 199 Circolari n. 920/Ord.l in data 31 marzo 1950 Trc1.~fòmwzione del Ce111ro Mi/ilare di Paracadu tismo; n. 2120/Orcl .l in data 2 agosto 1950 dell 'Ufficio ordiname1110 Paracadutisti per compagnia addestramento e compagnia parawdutisti del Centro Miliwre di paracad1.11is1110; n. 1480/Orcl.l in data 26 maggio 1950 Organici del Centro Mili/are di Paracad111i.1·11w - Aggiunte e varianti ( I" serie). li centro cambiò denominazione, si trasferì a Viterbo, ampl iò gli organici cd assunse in carico una carretta cingolata. 20 Circolari n. 1095/Orcl.l in data 26 aprile 1950 dell ' Ufficio ordinamento Divi.~ione .fan1eria mo1ori~zalll "Trieste"; n. 1190/Orcl.I in data 3 maggio 1950 40° reggi111e1110 .fa111eria ·'Bologna"; n. 1660/Orcl.J in data 27 giugno 1950 82 ° reggim.ento .fanteria "Torino".

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GLI AUTOVEICOLI DACOMl3Al1'1MENTO DELL"l::SERCITO ITALI /\ O. VOLUME T ERZO 1945-1955

ti; assegnazione del 78 ° reggimento fanteria e di sezioni salmerie alla divisione di fanteria "Friu li" 201 ; rafforzame nto dell e divi sioni " Granati eri" , "Ave ll ino" e "Aos ta" spec ie ne l campo dei servizi automobilistici, trasporti e nei collegamenti; potenziame nto della difesa controcarri dei regg iment i di fanteria per amp li ame nto de ll e dotaz ioni di cannoni da 57/50 202 ; potenziamento delle truppe di a rmata e di corpo d'armata con la costituzione cie l 9° reggimento artiglieria pesante (agli ob ici da 155/23 dovevano affiancarsi i cannoni da 155/45) e de ll'8° regg ime nto pesante campal e (con pezzi eia 149/1 9 e eia 140/30) e del 1° e 5° reggimento genio pionieri . ( ...) Sono state sviluppate ulteriormente le predisposizioni per la mobilitazione del personale necessario per la costituzione di nuove unità o il completamento di reparti g ià in vita e cioè per: tutte le divi sioni di fa nteria esistenti (6 ternari e e 3 binarie motorizzate); 2 brigate corazzate ("Ariete" e "Centauro") , 4 brigate alpine ("Julia", "Tridentina", "Taurine nse", "Pusteria"), un gruppo di battag lioni al pini , due battaglioni alpini Valle; 4 comandi di corpo d ' armata con truppe e servi zi (4 reggimenti artiglieria pesante campale, un reggimento artiglieria contraerei pesante, 4 battaglioni collegamenti , 4 battag lioni pionie ri, 4 autogruppi , 4 battaglioni aus iliari , ecc .); un comando di armata con 2 reggimenti artiglieria pesante, un reggimento artiglieria pesante campale, 2 battaglioni collegamenti , 2 battaglioni pontieri, 2 battagl ioni minatori , un battag lione pionieri, ecc.; un'intendenza di armata ( non completa) con un autoraggruppamento, un battaglione movieri, 2 autogruppi e altri elementi dei servizi; 11 co mandi di reggimenti fucilieri, 11 comandi di ragg ruppame nto di sic urezza, 38 battagli on i fucili e ri, 29 battaglio ni di s ic urezza, 24 battaglion i presidiari , un raggruppamento DAT; 5 divisioni di fanteria binarie di riserva ("Venezia" , "Pasub io" , " Sassari" , "Ferrara", " Pinerolo")."203 S i registrò la costituzione di un Nucleo comando designato d'armata direttamente dipendente dal Capo di stato maggiore dell'esercito con sede a Verona204 . Alla fine del I950, delle 9 di visioni di fanteria, si potevano considerare pressoché complete come sviluppo organico le d ivisioni ternarie "Mantova", "Cremona"205 , "Friuli" e le divisioni binarie " Folgore" e "Legnano"206 . Più arretrate erano la "Granatieri di Sardegna", l "'Avellino", !'"Aosta" e la motorizzata "Trieste". Vi erano poi 2 brigate alpine, "Julia" e "Tridentina", quest ' ul-

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Circolari n. I 230/Ord.l in data 4 maggio 1.950 cieli ' Ufficio ordina me nto 78° reggimento fa nteria '·Toscana"; n. 20/Ord.l in data 11 gennaio I 950 Costiluzione sezioni salmerie. L'87° e 1'88° reggimento "Friuli" persero, per l"organico del tempo di pace, un battag lio ne di fanteria (circolare n. 1670/Ord.J in data 27 g iugno J 950) . 202 Ai reggimenti cli fanteria venne assegnata una compagnia cannoni controcarri per effetto delle circolari n. 2040/Ord.l in data 10 lugl io 1950 dell 'Ufficio ordinamento Compagnie cannoni e .e. reggime111ali da 57/50 per i reggime111i difa111eria; n. 3200/Ord.l in data 15 ottobre 1950: n .3970/Ord.J in data 19 dicembre 1950; n. 3620/Ord.l in data 21 novembre 1950 e n. 620/Ord.l in data 15 febbraio 195 1 Cos1iluzione compagnie cannoni comrocarri da 57/50 per i reggùne111i cli fa nteria: n. I 120/Ord.l in data 23 ap rile 1950 Cos1i11r::Jone compagnia controcarri per il I 0 reggi111e11l0 ··Granatieri di Sardegna"; n. 550/Ord.I in data JO febbraio I 95 I Costituzione compagnia ca1111011i co11-

trocarri cieli'82 ° reggùnento fa111eria "Torino". 203

Relazione in data I 6 novembre 1950 del lo Stato maggiore dell" Esereiio A11ività svoli a nel J950 dallo

S.M .E. allegala al foglio n. 6/R.P. in data 27 f"ebbraio 1951 dell'Ufficio ordinamento. 204

Circolare n. 4040/Ord.I in data 27 dicembre 1950 dell'Ufficio ordinamento Costituzione di un Nucleo Co-

111a11clo designato cli armata . 205

A decorrere dal I O gennaio 1951 , il 157° reggimento d i fanter ia '"Liguria'' passò alle dipendenze della divis ione "Cremona" (circolare n. 3635/Ord.T in data 20 novembre 1950 dell'Ufficio ordinamento 157° reggimellfo fan-

teria "Liguria"). 206

Le divisioni leggere erano destinate all'impiego nei solch i val liv.i dei settori cli montagna, lungo le principali vie di facilitazione, in pa11icolare, in corri.s pondenza degli s bocchi che adducevano alla pianura Padana.


PARTE PRI MA. EVOLUZ!Ol\E ORDI. ATIVA DELL'ESERCITO E DELLA COMPONENTE CORAZZATA DAL 1945 AL 1955

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tima in fase di completamento 207 , e la corazzata " Ariete". Esiste va, inoltre, un reggime nto bersaglieri ed un battaglio ne carri , nuc leo iniziale di una seconda previs ta grande unità corazzata208 . Si approntarono i materiali e le tabelle o rganiche di reparti di mobil itazione destinati a completare l'o rganico di. g uena de lla brigata " Ariete" , tra i quali quell i dell'officina mobile per comando reggimento carrista e cie l repa rto trasporti e riparazioni per reggimento artiglieria corazzata (dotato cli 2 carri recupero e 14 trattori tipo Rogers)209 . Le fort ificazioni de l Tagliamento e l'avvi ato ripristino degli apprestame nti d ifens ivi de ll' ex "Vallo a lpino del Littorio" verso l' A ustria si raccordavano ai piani cli difesa della frontiera orientale contenuti nella Memoria riassuntiva per le operazioni iniziali emanata dallo Stato maggiore dell ' esercito nel novembre 1950 . Il rafforzamento degli sbarramenti de lla val Pusteria , del Cadore e della Carnia soddisfaceva anche le esigenze della pianificazione NATO di in-obustire il settore meridionale de lla linea difens iva della B aviera e de lla S lovenia, dove s i pre vedeva che ripiegassero le truppe alleate schierate come forza d 'occupazione in Austria. A seguito della costituzione della NATO, i pian i operativi alleati di difesa dell' E uropa centrale erano stati completamente 1ielaborati. La difesa era stata spostata molto p iù ve rso o riente e prevedeva l' irrig idimento sulla linea de ll 'Elba e su più linee di contatto iniz ia le che conevano anche in territorio austiiaco e jugoslavo. La rottura dei rappo1t i d iplo matici con l'URSS da parte del regime citino aveva fatto pre ndere in considerazione la possibil ità di una collaborazione jugoslava nella difesa dello scacchiere del sud Europa 210 . Lo Stato maggiore italiano, invece, e ra ancora piuttosto scettico sul!' ipotesi cli una difesa comune con la Jugoslavia in funzione anti - sovietica, stante anche l' irrisolta questione cie l Territorio li bero di Trieste. I piani operativi italiani del 1950 prevedevano , perciò, ancora una difesa su posizioni an-etrate rispetto ai confini con la Jugoslavia, che si appoggiava a sud sul corso de l Tagliamento , lungo la cosiddetta linea gialla . Compito principale dell'Esercito in caso di confl itto con l'Unione Sovietica era quello cli resistere sulla frontiera orientale, col concorso delle forze aeree della Marina a mericana basate sulle portaere i del Medite rraneo, fino alla mobilitazio ne statunitense ed all'afflusso cli rinforzi da oltre oceano. Dopo lo scoppio della g uerra di Corea fu concretata una completa riorganizzazione della NATO , con la costituzione ciel Comando Alleato in Europa (ACE), di un Quartier Generale (SHAPE) e cli quattro comandi regionali (Nord , Centro, S ud-Europa, Mediterraneo) . Le di vis io ni

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La costituzione del comando brigata ·Tridemina" vcrri1 d isposta solo nel marzo 1951 con c ircolare n. 1215/Ord.I dell'Ufficio ordinamento. 208 Fogl io n. 50/SRP/Ord./l in data 18 agosto 1950 del l'Uffic io ord inamento Po1enz.ia111e1110 dell'Eser cilo 11el quadro del Palla A1/a111i co . Al 1° luglio 1950. la d ivisione "Mantova" si trovava con 1' 85 ,6 % del personale di truppa e sottufficiali rispetto agli organici d i guerra, la "Folgore" era al 77,5 %, la "Friuli" al 60 % . la "Legnano" al 59.7 % . la ''Cremona" al 52.4 %, la "Granatieri'' al 49.3 %, !""Avell ino .. al 34.7 % , !"'Aosta" a l 3 1 %, la "Trieste" a l 12,6 %. L'"Ariete" era a l 75,6 %. la " Julia'' al 50,6 %, la "Tridentina'' al 40 % , le tru ppe e servizi di armata e corpo d'armata al 23 % . Tutte le grandi unità a livello di divisione avevano il 100 % dei mezzi da combattimento previsti dagli organ ici cli guerra (tranne ·Trieste... " Aosta .. e "Avellino" che e rano al 60-70 %), mentre le dotazio ni degli automezzi non superavano il 65 % , con punte minime de l 10-24 % delle divisioni ··Granatieri'', " Avell ino", "Aosta" e "Trieste". 209 Circolare n. 3700/Ord.lll in data 22 agosto 1950 dell' Ufficio ordinamento Predisposi-::,io11i per la cosri111zi o-

ne di la/une 1111i1à in caso di emergenza . 210 Nel

luglio 1948, la Jugoslavia venne espulsa dal Cominfonn. Nell'agosto 1949, da Mosca il governo titino fu proclamato "ne mico e traditore cieli 'URSS" . A ciò fece riscontro la firma, il 14 novembre 1951, ciel primo accorcio cli assistenza militare con gli Stati Uniti. S i calcola che tra il 1951 ed il I955 la Jugoslavia abbia ricevuto oltre mezzo miliardo di dollari in aiuti militari dagl i statunitensi. Nel febbraio 1953, si stipulò il Patto balcanico tra Jugoslavia, Grecia e 1\1rch ia. La politica occidentale fi lo-jugoslava impedì fino all 'otlobre 1954 la cessione di Trieste all' Italia. La morte d i Stalin , avvenuta nel marzo 1953. segnò l'i nizio cli una politica distensiva dell'URSS nei confromi della Jugoslavia, la cui politica estera si indirizzò, da quel momento, verso una posizione d i neutralismo e di terza forza tra i due blocchi.


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GLI A UTOVEICOLI DA COM BATTI M E! TO DELL"EStRCITO ITALIANO. VOLUM I~ TERZO 1945- 1955

"Mantova", "Folgore", "Julia" e la brigata "Ariete" vennero messe a disposizione del Comando supremo alleato in Europa2 II . Nel 1950, una maggiore disponibi lità di forze d i polizia mobili, consentì allo SME di rivedere il problema della difesa territoriale e di diramare la circolare n . 3000 Direttive per la D.T., che teneva conto dell'organizzazione che era stata prevista per la difesa contraerei territoriale e per la d ifesa c ivile . li piano di lavoro che scaturiva dalle direttive riguardava: la costituzione graduale dei comandi militari di zona e dei nuclei per comandi militari provinciali; la trasformazione graduale dei battaglioni fucilieri in battaglioni cli fante ria e l'inserimento , su piano reg ionale, di unità cli artiglieria e blindate per consentire la costituzione cli gruppi tattici. L'attività addestrativa del 1950 venne contrassegnata da una grande esercitazione a carattere divisionale svo lta sull 'Appennino tosco-emil iano dall a " Friuli'' ; inoltre, per la prima volta, i 3 reggimenti alpini e i gruppi di artiglieria da montagna con rinforzo di artiglierie e genio di supporto d i corpo d 'armata compirono in Cadore un'esercitazione d'insieme, complessa, a finalità operative-addestrative2 12 . Le grandi unità "Mantova" e "Folgore" del V Comando Militare Territoriale svolsero una esercitazione complessa a fuoco a carattee divisionale , mentre la brigata "Ariete" eseguì esercitazioni a fuoco a livello di raggruppamento tattico.

6. Formazione di una seconda grande unità corazzata e della Scuola truppe corazzate (1951) Agl i inizi del 195 1, il generale Eisenhower giunse in Italia per verificare l'efficien za delle Forze armate . Nei comunicati ufficiali venne sottolineata la necessità cli potenziare lo strumento militare nazionale e di migliorare l'organizzazione della mobilitazione delle riserve. Il generale ame1icano tornò una seconda volta nello stesso anno per rendersi conto dello stato cli prontezza delle grandi unità assegnate alla NATO , che trovò forti a terra, ma debolmente suppo11ate dalla componente aerotattica dell' Aeronautica2I3 . Nel corso del biennio l 950-1951, l'Esercito aveva raggiunto una forza cli 195.000 uomini, superando per la prima volta il limite imposto dal trattato di pace. Nel 1951, lo squadrone esplorante di cavalleria blindata clell'"Ariete" sostituì i carri leggeri Stuart con g li M24 (9 mezzi oltre a 9 blindo Greyhound e 5 Scout Cai-)2 14, mentre l'organi co dei battaglioni carristi subì qualche rimaneggiamento (un carro comando, 14 carri con pezzo da 76 mm. 28 con arma da 75 mm , 8 con obice da 105 mm, 5 cmTi da ricognizione, 3 autobl indo centro radio, 7 carrette cingolate e 17 complessi trattori-rimorchi porta-carri). Il plotone carri bi-calibro su 3 unità venne sostituito dal plotone cmTi mono-calibro su quattro unità . Ogni compagnia carri aveva un plotone M4 Shcrman da 76 111111 e 2 plotoni M4 Sherman da 75 mm. Gli M4 Sherman da 105 mm armavano in coppia i plotoni comando di battaglione e di compagnia carri2I5 . L'officina

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Le grandi unità assegnate per il tempo di guerra alla NATO, conservavano la d ipendenza di comando dalla catena gerarchica nazionale, mentre la pianificazione del loro impiego era concordata e tenuta a giorno d 'intesa tra lo Stato maggiore dell'esercito e i comandi NATO, ai quali s pettava anche la direzione e il controllo dell'attività addestrati va dire11a a s perimentare la rispondenza della pian ificazione stessa alla concretezza delle situazioni ipotizzate. 212 Promemoria in data 31 ottobre 1950 dell'Ufficio addestrame nto e regolamenti Attività svolta dall'Ufficio dal 1° gennaio 1947 al 3 1 011obre 1950. 2 13 Verso la fine del 1951. giunse in visita anche il Vice-comandante s upremo delle forze alleate. maresciallo Montgomery. 2 14 Circolari n. 2290-R/Ord.l in data 2 1 giugno 195 I de ll'Ufficio ordinamento e n.300/Ord.l in data 3 1 gennaio 195 J Squadrone di cav. b!i11da1C1 per brigata coraz:ata "Ariete" . 21 5 Circolare n. 1270/Ord.l in data 28 marzo 1951 dell' Ufficio ordinamento Nuovi organici del battaglione carris1i. Nel luglio 1951 , il 132° reggimento ave va in linea: 14 c ingolette. 9 Scout car. 10 Sruart reccc, 3 Shcrman AOP, 6 Sherman recupero, 7 Sherman demilitarizzati, 97 carri Sherman (memorie storiche anno 195 1 del Comando I 32° reggimento carristi).


PARTE PRI.VlA. bVOLUZIONE ORDl i\ATIVA D ELL'ESERCITO E DELLA COMPONENTE CORAZZATA DAL 1945 A L 1955

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mobile per comando brigata corazzata disponeva di un carro Sherman e di una cmTetta cingolata carica batterie 2 I6 . Il terzo battaglione carri de l 132° reggimento carristi "Ariete·' venne destinato a far parte della costituenda brigata corazzata "Centauro" 2I 7 . Entro il 1951 venne formato: il comando di brigata 2I 8; il 31° reggimento canisti previsto su 2 battaglioni219; il 13 1° reggimento artiglieria con 2 gruppi semoventi M7 da J 05/22220 , un gruppo semoventi controcarri da 76/50 ed un gruppo contraerei leggero22 I ; la compagnia genio pionieri; la compagnia collegamenti222 e lo squadrone di cavalleri a blindata223 . Anche il 3° reggimento bersaglieri confluì nella costituenda brigata corazzata, cessando di far parte del Ili Comando militm·e tenitoriale 224 . Nel complesso la brigata corazzata s i presentava come un complesso agile ed armonico, anche se penalizzato dalla struttura binaria dei reggimenti e dalla scarsa potenza dei carri medi in dotazione , non in grado di reggere il confronto con l'ultima generazione di carri pesanti e di semoventi d 'assalto dell 'Esercito sovietico. Nel marzo 1951 si registrò la costituzione di un nuovo battag lione bersaglieri225 , mentre l 'organico de l 3° e clell '8° reggimento bersaglieri venne fissato su 2 battaglioni bersaglieri ed una

216 C ircolare n. 3005-R/Ord.l in data 2 settembre I 951 dell'Ufficio ordi namento Nuovo organico dell'Officina mobile per Comando brigata corazzata. Nel luglio 1951 . la brigata disponeva di 428 mezzi corazzati e bii ndati , pari al 100% degli o rganic i di guerra. La situazione degli automezzi era. invece al 52% di quanto previsto dalle tabelle organiche . li 3 1 dicembre erano in linea: I OStuart, 9 M24 . 58 Sherman da 75/37, 26 Shcrman da 76/55 , I 6 Sherman eia 105/22, 16 carri demilitarizzati. 77 semoventi , 3 1 caITi am1ati speciali, 9 autobl indo . 22 Scout car, 66 semicingolati, 13 I c ingo lette. I repart i dipendenti erano ~tanziati a Pordenone . Aviano, Casarsa, Padova , Verona e Roveredo in Piano (memorie storiche anno 1951 del Comando brigata corazzata ·'Ariete''). 2 17 Circolare n. 40/Ord .I in data 10 gennaio 195 1 dell' Ufficio ordinamento Cos1i1uzione di un ter::.o bal!aglione carris1i. 2 18 C ircolari n. 1075/Ord .l in data 12 marzo 1951 Graduale costituzione della brigata corazza/a ''Cenrauro ", n. 1195/Ord.I in data 20 marzo 195 1 dell' Ufficio ordinamento Costituzione Nucleo comando brigata coraz::.ata "Cenlauro ·•. n. 2860-R/Ord .I in data 21 agosto 195 1 7ì·r1.~for111azio11e del Nucleo Comando Brigala Corazzaia "Ce11wuro" in Comando Brigala Corazza1a . 21 9 Circolari n. 3490-R/Ord.T in data 27 ottobre 195 1 dell'Ufficio ordinamento Costituzione del ll battaglione per il 3 1° reggimenro carrisli , n. 3495-R/Ord .I in data 29 ottobre 195 1 Costi111zio11e dell 'o.[fici11a leggera per Comando 31° reggimento carristi, n. 2784-R/O rd .l in data 12 agosto l 95 l e n. 30 I 0-R/Orcl .l in data 4 settembre 1951 Costituzione 3 J O reggimento carristi, n. 2070-S/Ord.III in data 29 maggio l 951 Cambio di denominazione del I 31 ° reggimelllo carristi. Nel gennaio 1952, venne costituito il U battaglione carri, cui seguì nel febbraio 1953 il !If. li reggimento ebbe sede a Verona; nel 1954 un battaglione si trasferì a Solbiate Olona. Ne l 1955. il comando del regg imento e due battaglioni furono dislocati a Bellinzago (memorie storiche anni 1952, 1953 , I 954 , 1955 del Comando 31 ° reggimento carristi "Centauro") . 22 Circolari 11. 3465-R/Ord .l in data 24 ottobre 1951 cicli' Ufficio ordiname nto Costituzione secondo gruppo seO moventi da J05122 del 131 ° rgt. art. per brigala corazzata, n . 5 I 70-S/Ord.lll in data I novembre 1951 Costituzione reparti 13/ 0 rgt. art. per Brg . Cr. ''Cen1a11ro '', n. 1200/Ord .I in data 20 marzo 195 1 Costituzione 13/ 0 reggimento artiglieria per brigata corazzata ·'Centauro". Il reggimento. costituito a Bracciano, nel settembre si trasferì a Verona. 221 Circolare n. 3585-R/ Ord.I in data 7 novembre 195 1 dell 'Ufficio ordinamento Costituzione del gruppo contraerei leggero del 131° reggimento artiglieria per brigata corazzata. Nell'aprile J 952. il gru ppo si trasferì da Sabaudia a Ve rona. 222 Circolare n. 3460-R/Ord.I in data 23 ottobre 1951 dell 'Ufficio ordinamento Costilidone compagnia genio pionieri e compagnia collegame11ti per brigata corau.ata "Ce111a11ro" . 223 C ircolare n. 3475-R/Ord .l in data 26 ottobre 195 1 cieli' Uffic io ordinamento Coslit11zione squadrone cavalleria blindaw per brigata corazzara "Centauro" . 224 C ircolare n. 1195/Ord .I in data 20 marzo 195 1 del! ' Ufficio o rdinamento . Nel Iugl io 195 I , i I 3° reggimento bersaglieri dis poneva di 58 Half track e 67 cingolette (memorie storiche anno 195 1 elci Comando 3° reggimento bersaglieri). 225 Circolare 11. 770/Orcl.l in data 8 marzo 1951 de ll' Uffici o ordinamento Costit11::.ione I ba11aglio11e bersaglieri. Il reparto venne posto alle dipendenze del Comando militare territoriale di Roma. Al 3 1 dicembre 1951 . d isponeva di 30 semicingolati e 23 cingolette (memorie st.oriche anno 195 I del Comando l battaglione bersaglieri).

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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DEILESERCJTO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

compagnia can noni controcan-i, per un totale di 60 semicingolati e 96 carrette cingolate226 . Nel comando del battaglione bersaglieri, analogamente a quel lo di fanteria, venne inserito un plotone cingolato227 . L'8° reggimento bersaglieri costituì , a titolo speiimentale e addestrativo, anche un plotone cannoni senza rinculo da 75 mm per la compagnia armi accompagnamento228 . Si avviò la costituzione del Settore forze lagunari 229 , articolato in 3 sottosettori (A: CaorleCortel lazzo, B: Venezia, C: Adige-Po), ciascuno con un battaglione costiero lagunare su : un comando, una compagnia anfibia, una compagnia autoportata ed un reparto lagunare d'appoggio. Il battaglione aveva una piccola componente meccanizzata data da: 12 carrette cingolate, 8 Half track ed 8 mezzi cingolati anfibi (non disponibili ancora nel 1955)230 . I battagl ioni da costituire per la difesa costiera della zona compresa fra il Tagliamento e le foc i del Po dovevano assumere la denominazione di: "Piave", "Marghera", "Adria"231 . Sotto la data del l O dicembre 1951, venne costituito il battaglione costiero lagunare " Marghera"232 . In base agli organici introdotti nel 1951, il reggimento di fanteria, atticolato su 3 battaglioni di fanteria, una compagnia mortai ed una compagnia cannoni controcarri, ebbe a disp01Te di ben 115 carrette cingolate (32 per battaglione), impiegate per il trasporto mun izioni ed anni pesanti quali le

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Tabella organica l?eggi111ento bersaglieri URP/651/l ciel I O g iugno 1951 allegata alla circolare n. 2 I 60R/Orcl.I in data 12 giugno 1951 Nuovi organici del reggimento bersaglieri. el luglio 1952, il 3° reggimento bersaglieri d isponeva d i 57 Half track e 108 cingolette (memorie storiche anno 1952 de l Comando 3° reggimento bersaglieri) . 227 Circolari n. 2995-R/Ord.I in data I5 settembre 195 1 dell'Ufficio ordinamento Plotone cingolato nel ba11aglione bersaglieri, n. 1125/Ord .I in data 19 marzo 195 I Plo10ni ci11golari. 228 Circolare n . 2895-R/Orcl.I in data 23 agosto 1951 dell 'Ufficio ordinamento Plorone cannoni da 75 s .r. nel hauaglione bersaglieri. I cannoni senza rinculo da 75 e da 57 mm furono distribuiti nel 1952 anche al 3° reggimento bersaglieri (circolare n. 2080-R/Ord.T in data 16 settembre 1952). Altre variazioni all"organico riguardarono il plotone pionieri su 4 squadre della compagnia comando cli ba11aglione e, in ambito compagnia bersaglieri, la costituzione del plotone aimi cli compagn ia al posto del plotone mitraglieri, l'inserimento cli una squadra pionieri nel plotone comando e la nuova formazione della squadra bersaglieri (memorie storiche an no 195 1 del Comando 8° reggimento bersaglieri). 229 Circolari n. 60/Ord.T in data 9 gennaio 1951 e n. 130-S/Ord.I in data 14 maggio 195 1 dell'Uffic io ordiname nto Grnd11ale costituzione Seflore Forze Lagunari, n. 20-S/Ord.l in data 14 gennaio 1952 Cos1i111l,ione Sellore Forze Lagunari. L'uni tà, con sede al Licio di Venezia, aveva un comando combinato tra Esercito e Marina, dalla quale dipendeva la gestione dei mezzi da sbarco. Inizial mente venne posto alle dipendenze del V Comando militare territoriale cli Padova, per passare poi, dal 1° gennaio 1953, al V corpo c1·armata. (memorie storiche anni 1952 e 1953 del Comando Settore forze lagunari). li Settore assunse alle dipendenze aclclestrative e disci pl inari anche il battaglione "San Marco" (foglio n. 2/2806/OP in data 30 settembre 1951 dello Stato maggiore dell 'esercito) . Questo, aiticolato su compagnia comando (Bafi le). 3 compagnie fucilieri (Grado, Caorle, Golametto) e compagnia armi accompagnamento (Tobruk), ne l 1951, disponeva di: 2 autoanfibi GMC, 22 c ingolette, una motozattera GLS , un motoscafo e vari battelli pneumatici. Una compagrùa anfibia era distaccata a San Giorgio d i Nogaro. Nel 1955, il reparto era dotato di: 4 MTM e 20 cingolette. Nel giugno 1957 venne disciolto ed in sua vece costituito il battaglione '·Tsonzo'' (memorie storiche anni 1951, 1955, I 957 del Comando battagl ione ·'San Marco"). 23 Circolare n. 60/Orcl .I in data 9 gennaio 1951 poi sostituita dalla circolare n. 220-S/Ord.I in data 5 luglio 1952 del l'Ufficio ordinamento Nuovi organici Seuore Forze Lagunari e costi/uzione reparto lagunare di appoggio del b1g . costiero lagunare ,.Marghera " . 231 Circolare n. 380-S/Ord.T in data 30 agosto 1951 dell'Ufficio ordinamento Nominativi dei baflaglioni dipendenti dal Se11ore Forze Lagunari. L"'Adria'· rimase in forza quadro. 232 li reparto, dislocato a San N.icolò cli Lido (VE) e a Mestre, venne inizialmente articolato su: un plotone comando, un plotone natanti, una compagnia anfibia , una compagnia autoportata. Nel 1952, si formarono il reparto lagunare appoggio e la compagnia comando. I mezzi corazzati d isponibili erano 8 semicingolati e 6 c ingolette, poi sal ite a 9. Nel J 953 erano in dotazione anche 16 MTM , 6 MTP e 2 motoscafi (memorie storiche anni I 951 , 1952 e l 953 del Comando battaglione costiero lagunare " Marghe ra").

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PARTE PRIMA. EVOLUZJONE O RDINATIVA DELL'ESERC ITO E DELLA COMPONE T E CORAZZATA DAL 1945 AL 1955

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mitragliatrici Browning HB eia 12,7 nm1 ed i mortai da 81 1mn. La compagnia cli fante1ia disponeva di 4 autocarri leggeri accentrati nella squadra servizi, me ntre a li vello cli battag lione cli fanteria esistevano 16 autoca1Ti medi e leggeri adibiti al traspo,10 munizioni , equipaggiamenti e viveri 233 . A titolo cli esperimento, furono formati 3 comandi di raggruppame nto presso la divisione " Friuli", poi di sciolti nel 1952, per valutare l'azione cli comando cli unità cli fanteria tipo montagna nell' impiego in settori ampi e compartimentati, che rendevano indispensabile un decentramento cli forze e cli comancto234 . I reggimenti cl i fante ria della d ivisione "Avellino", compreso il comando del 75° cli rientro dalla Somalia, si contrassero di un battaglione235 . Allo scopo di alleggerire dai servizi di guardia alle infrastrutture territoriali (magazzini, depositi, ecc.) i reparti d'impiego delle grandi unità , si f01marono, già dal tempo d i pace, alcuni battaglioni fucilieri cli prevista mobilitazione in caso cli emergenza 236 . Nel marzo, venne d isposta la costituzione ciel comando brigata alp ina "Triclentina" 237 . Opere cli fortificaz ione permanente vennero attivate a nche nel settore montano , di responsabilità del Comando militare territoriale cli Bolzano, portando alla costituzione cli due ulter iori battaglioni eia posizione, l'XI ed il XXI con sedi rispettivamente a Tolmezzo e a Dobbiaco238 . L'Arma cli cavalle ria completò la trasformazione dei gruppi esploranti divisionali in reggimenti cli cavalleria blindata. Quello del la divisione cli fanteria "Granatieri cli Sardegna" divenne I'8° reggimento "Lancieri cli Monte bello" 239 , quello della divisione "Trieste" il 6° reggimento " La ncieri d' Aosta"240 ,

233 Tabel la o rganica

Reggi111e11/o di fa111eria U RP/503/ I ciel 1° gennaio 195 1. Circolari n . 3600-R/ Ord.1 in data 7 novembre 195 1; n . 2845-R/Ord.l in data 29 dicemb re 1952 de ll 'Ufficio ordinamento Comandi di raggruppame1110; n. 3 14/22 12/Reg. in data l3 novembre 1951 de ll 'Ufficio addestramento e regolame nti Comandi di raggr11ppa111e1110. Le d ivis io ni di fante ria da montagna e rano idonee a operare in te rre ni cli media montagna sufficie ntemente percorribi! i, mentre in quelli d'al ta montagna , o nelle zone impervie, trovavano campo d 'azione specifico le brigate alpine. 235 Circolare n. 1840-R/Ord .l in data 15 maggio 1951 cieli' Ufficio ordiname nto Com razione su 2 ba11aglim1i del 9° 234

e del 231° rg1.ftr. - Riemro dalla Somalia del 75° rg1 .jtr. • Suo complerame1110 e suo i11serime1110 nella Df. .. Avel!i110" . 236 Circolare n. 270-S/Ord.Il in data 15 senembre 195 1 dell'Ufficio ordinamento Cos1il11zione ba11aglio11i fucilieri. La prio rità assegnata a ll'Eserc ito cli campagna e all'o rganizzazio ne scolastica. non lasciò grandi risorse da dedicare al lo s viluppo della clif'e sa te rritoriale . 237 C ircola re n. 12 15/Orcl.I in data 3 1 marzo 1951 dell' Ufficio ordiname nto Costituzione comando brigata alpina "1i-ide111i11a" . La brigata alpi na " Pus tcria" di pre vista costituzione cx - novo in caso cli emergenza assunse il nominativo cli ..Cadore" (circolare n. 4226-S/Ord .lII in data 30 settembre 195 I !Jrg. Alpina '' P11steria ., ). Tale disposizione mutò il 19 novembre 195 1, per effetto della c ircolare n. 3466-R/Ord.I Denominazione delle brigate alpine, in base a lla quale le brigate cli pre vista costituz io ne negli esercizi finanziari dal 1952 al 1954 e rano la ''Taurinense". !"'Orobica", la ·'Cuneense" e la "Cadore··. 238 Circolari n . 630/Ord.l in data 3 l d icembre J95 l dell'Ufficio ordinamento Cos1ituzio11e battaglione da posizione per il IV C.M.T.; n . 635/Orcl.J in data 3 1 dicemb re 195 1 Cos1iw zio11e Xl ballaglione da posizione. 239 Circolari n. I I 90/Ord.l in data 20 marzo 195 1 cieli' Ufficio o rdiname nto e n. 2070-R/ Ord.I in data 3 1 marzo 1951 Costituzione reggimento di cavalleria blindala per Df. "Granatieri di Sardegna". 11 repa rto, con sede a Roma, disponeva , neldicembre 195 1. di: J0auto blindo.18Stuart. 15M24.18cingolette. 8Scoutcar.21 auto protctti. Al3 1 dicembre I 953. erano il linea: 33 M24, lO Greyhound, 2 Stuart demilitarizzati , 29 autoprote tti, 25 cingoleue, 28 Scout car. Nel 1954, giunsero gli M32 (memorie storiche anno 195 1, 1953 e 1954 del Comando 8° regg imento cavalle ria blindata ''Lancieri di Mo nte bello..) . 24 Circolari n. 2390-R/Orcl.l in data 28 giug no 1951 Costi111-:.io11e 6° rg1. cav. blind. ·'u111cieri Aosta" per Dm. "Trieste", n. 2242-S/Ord.III in data 5 luglio 1951 dell'Uffic io ordinamento Costituzione 6° Rgt. cav. blind. "Lancieri Aosta" per Div. "'fries1e " . Pe r e ffet to cli queste c ircolari il reggimento cli cavalleria blindata cli mobilitazione per la di visio ne di fante ria ..Avellino .. mutò de nominazio ne in 19° "Cavalleggeri G uide". L"'Aosta .. e bbe sede a Reggio Emilia, dopo essere stato provvisoriame nte stanziato a Bologna e a Scandiano. Al 3 1 dicembre 195 1. aveva il linea: IO Greyhound, 13 amoprotetti. 26 c ingolette, 20 S tuart , 14 M24 . Nel I 953 . vi e rano : 26 c ingole tte, I O Greyhound, 30 White, 29 Humber, 2 S tuart , 33 M24. Nel 1954. g iunsero gli M32. ( me morie s LOriche anni 195 I, 1953 e J 954 del Comando 6° reggimento cavalleria bl indata "Lancieri Aosta").

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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL"ESERCITO ITALIA O. VOLUME TERZO 1945-1955

quello della divisione "Cremona" il 1° reggimento "Nizza cavalleria" 24 1. Terminata la sperimentazione dei vari tipi d i reggime nti cli cavalleria bl indata (tipo A , tipo A mod . e tipo B) ed in relazione ai criteri cl ' impiego sanciti dalla circolare n. 1700, i reggimenti di cavalleria blindata videro unificata la formazione organica basata su: un comando ; 2 gruppi squadroni c iascuno con uno sq uadrone blindato (su un p lo tone autoblindo , 2 plotoni carri leggeri da 37/50 e un plotone misto su Scout car, motociclette e jeep) ed uno squadrone autoportato; un gruppo squadroni d'accompag name nto con uno squadro ne armi d'accompagnamento ed uno squadrone carri leggeri M24 da 75/37. In totale, il reggimento doveva contare su : 18 can-i leggeri M5Al , 14 carri leggeri M24 , 10 autoblindo , 27 Scout care 26 carrette cingolate242 . I nuovi organici lamentavano un eccessivo numero cli modelli di automezzi in dotazione che complicavano le o perazioni di riparazione e manutenzione e quelle di rifornimento munizioni, anelando anche a scapito delle capacità operative a causa dei diversi gradi di protezione e di possibilit~t di movimento in percorsi fuo ri -strada. 1 carri leggeri Stuart, poi , risultavano completamente sorpassati anche per compiti d i ricognizione ed il loro mantenimento in linea dopo l'introduzione degli M24 non aveva più alcun senso. Si costituì, a Caserta, la Scuola truppe corazzate per unificazione della Scuola di carrismo e di quella di cavalletia blindata243 . II nuovo ente ebbe a disposizione nel proprio a utoreparto di: 38 carri a rmati leggeri ( 12 M24, 18 M5Al , 3 M3A3 e 4 mezzi demilìtarizzati) , 29 autob lindo (9 Greyhound, 8 Staghound , 12 Scout car), 13 carrette cingolate (una carica batte rie) e 2 carri soccorso. Altti mezzi corazzati si trovavano nei. reparti dimostrativi della Scuola: una compagnia bersaglieri (montata su Ha lf track), una compagnia carristi, uno squadrone cavalleria bl indata ed una sezione (elevata a batteria nel 1952)244 semoventi da 105/22. Questi reparti confluirono nel 1952 in un unico battaglione dimostrativo 245 con l'aggiunta di una sezione artiglieria semovente con-

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C ircolari n. 250/Ord .l in data 26 gen naio 195 I dell'Ufficio ordinamemo Trasforrnazio11e organica del gruppo cav. blindcua "Nizza" (Divis . "Cremona"), n.1185/Ord.I in data 20 marzo 195 1 Trasformazione del gruppo cavalleria blindata "'Nizza·· della Df. "Cremona '' in reggimento di cavalleria blindata. Al 1° lug lio 195 1, il "Nizza.. disponeva cli : 11 S tuart, 13 M24, uno Scout c ar, IO autoblindo. 29 cingolette (memorie storiche anno 195 1 del Comando O I reggimento cli cavalleria blindata "Nizza cavalleria"). 242 C ircolare n. 240/Ord.l in d ata 25 gennaio 195 I dell'Ufficio ordinamento Nuova formazione organica dei reggi111e111i di cavalleria blindata. Tabella orga nica Reggi111e1110 cavalleria blindala del I O f"cbbraio 1951. li "Genova cavalleria" disponeva, al 31 dicembre 1951 , di: 22 Scout car, 29 autoprotetti , I O Greyhou ncl, 26 c ingolette, 18 Stuart più 2 demi litarizzati . 15 M 24 (memorie s toriche anno 195 1 del Comando 4° reggimen to "Genova cavalle ria·•). li "Piemonte cava lle ria", nel lug lio 195 I, a veva, invece: 9 Grey hound. 20 Stuart, l 7 Scout c ar, 26 c ingole11e, 28 autoprotetti, 14 M24. Nel 1953, gli M24 salirono a 33 (memorie storiche anni 1951 e 1953 del Comando 2° reggimento cavalleria bi indata "Piemonte cavalle ria"'). NJ Circolare n. 2260-R/Ord.l in data 18 g iug no 195 I dell ' Uffic io ordinamento 'li-asfomwzione della Scuola Carrismo e della Scuola di cavalleria blindata in Scuola Truppe Corav.a1e; circolare n. 760/32/1 in data I Ofebbraio 1951 de ll 'Ufficio addestramento e regolamen ti Scuole Truppe Cora-::.zate. L"ente aveva come compilo: " l'aggiornamento dei Quadri , ufficiali e sorrufficiali. sui materiali corazzati e blindati in dotazione a ll 'Esercito; la formazione degl i ufficiali di complemento e dei sottufficiali; l'addestramento d i specializzazione delle reclute destinate a formare g li equipaggi de i carri, relativamente al personale di fanteria caJTista , de i bersaglieri e de ll' A rma di Cavalle ria Bl indata."' 2 •M Circolari n. 70- R/Orcl. l in data 14 gennaio 1952 dell' Ufficio ordinamento Scuola Truppe Cora:.za1e. Co111pletamento reparti dimostrativi - Costituzione Comando BTr. Semoventi; 11. I 25- R/Ord.l in data 22 gennaio 19 52 Scuola Truppe Corazzate - Aggium e e rnrianti ag li organici ( I" serie); n. 3820-R /Ord.l in data 4 dicembre 195 1 Scuola Truppe Corazzate - Costi111zio11e di ww b1r. di addes1rame11to per l 'inquadramento delle rec/u1e destinate alle uni1à di artigl. cr. 2 5 -1 Circolari n. 65-R/Orcl.J in data 14 gennaio 1952 Costituzione reparli dimos1ra1ivi della Scuola Truppe Com z:.ate, n. 1920-R/Ord.l in data 28 agos to 1952 cicli ' Uffic io ordinamento Cos1ituzio11e comando b1g. dimostrativo della Scuola Ti·uppe Corazzm e .


PARTE PRIMA. EVOLUZIONE ORDINATIVA DELL'ESERCITO h DELLA COMPONENTE CORAZZA"JA DAL 1945 AL 1955

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trocatTi246 . Dalla Scuola di Case11a andò a dipendere il 10° CAR, trasfom1ato in Centro addestramento reclute truppe corazzate pe r la prima i truzione ciel pe rsonale destinato a i reparti carristi, bersaglieri, cavalleria blindata ed ai1iglieria corazzata247 . La distribuzione cli mezzi corazzati fu estesa agli istituti cli formazione dei quadri, quali il Comando delle Scuole d'applicazione d'arma (14 mezzi tra ruotati e cingolati)248 , l'Accademia militare (6 autoblindo e 6 can-ette cingolate)249 . Altri mezzi corazzati erano in organico alla Scuola di artiglie1ia (sezione semoventi da 105/22), cli fanteria (un plotone carri medi e 22 carrette c ingolate) 250 , ciel genio pionie ri , del genio collegamenti, ecc.25 1 La Scuola centrale dei carabinieri d i Firenze si scisse nella Scuola ufficiali carabinieri e nella Scuola sottufficiali carabinieri; quest'ultima ebbe in carico 4 autoblindo 252 . Le scuole d'appl icazione di fanteria , artiglieria e genio passarono a lle dipendenze del Comando scuole applicazione d'arma 253 . Venne sciolta la Scuola servizi e governo del personale254 e le sue funzioni ripai1ite tra la Scuola allievi ufficiali cli complemento d i Ascoli Piceno e la Scuola a llievi sottufficiali specializzati d i Rieti255 . In Somal ia, le truppe ciel Corpo di s icurezza si erano ridotte tra l'agosto 1950 ed il giug no 195 1, a una compagnia bli ndata Carabinieri e 4 squadroni blindati di cavalleria (1 ° " G enova", 2° "Novara", 3° "Piemonte", 4° "Gorizi a") 256 . Ne l novembre 195 I, erano in organ ico la I" compag nia carri armati M3A3 , il 1° e 2° squadrone cavalleria blindata, 4 battaglioni somali , una batteria

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C ircolare n. 585-R/Orcl.I in data 18 marzo 1952 dell'Ufficio ordiname nto Srnola 'fruppe Corazzate - Reparti di111ostratii·i - Costiwzim1e di unu se;:,. art. semov. e .e. 247 Circolare n. 2060-R/Ord.I in data 1° giugno 1951 dell' Uffic io ordina mento 1ì-asfor111azione del 10 ° C.A .R. in Centro Addestramelllo Reclute (C.A.R.) Truppe Coraz::.cue. L'ente, con sede ad Avellino e dis taccamento a Nocera Inferiore, si organizzò s u: compagniua comando. I battaglione bersagl ie ri. Il battaglione cavalieri, li i battagl ione m isto cavalieri e carristi. reparto servi zi. Nel 1952 . il Il e Jll battaglione si riordinarono su: una compagn ia carristi, 2 compagnie cavalieri ed una compag nia artig lieri. Erano a dis posizione: 2 can-i leggeri, 2 autoblindo. 14 carrette ci ngolate. Nel 1953, anche il I battaglione assunse una fi sionomia mis ta. Nel 1955, si sciolse il reparto servizi e la compagnia comando si tramutò in reparto comando ( memorie s to riche anni 1951, 1952, 1953 e 1955 ciel Comando Centro addestramento reclute truppe corazzate) . 248 C ircola re n. 12 10/0rd.l in data 20 marzo 195 1 cieli' Ufficio ordinamento Nuovo ordi11ame1110 delle Scuole d 'Applicazione d 'Arma e costilllzio11e del Comando Scuole 1\pplica::.io11.e d'Arma. 249 Tabella organica Accademia Militare IS/ 13/3 del I O settembre 195 1. Nel 1952 , venne isti tuito. presso Sassuolo, il Comando dei corsi specia li cli recl utamento degli ufficiali in servizio permanente effettivo. 25 Circolari n. 38 15-R/Ord.f in data 30 novembre 195 1 Cosrituzio11e plotone carri medi per Srnola di Fanteria; n . 145-R/ Orcl.l in data 23 gennaio 1952 dell 'Ufficio ord inamento Scuola di fanteria . Aggiu11.te e varianti (Ja serie). L'ente era ordinato s u: un comando scuola, un battagl io ne dimostrativo, 2 battaglioni addestramento all ievi ufficiali di complemento ed un battaglione addestramento ufficiali , allievi sottufficia li e tru ppa . 251 Anche il battaglione addestramento reclute alpine aveva 2 carrette cingolate. 252 Circolare n. 1740-R/Ord .I in data 28 apri le 195 1 del! ' Ufficio ordinamento Sci,,sio11e della Scuola Ce111rale dei Carabinieri. 253 Circolare n . 1210/Ord.l in data 20 marzo 1951 dell 'Ufficio ordinamento Nuovo ordiname1110 delle Scuole d'Applicaz,io11e d'Arma e cos1iurzio11e del Comando Scuole Applica;:,io11e d'Arma . 254 La Scuola servizi e governo del personale deri vava dalla Scuola serv iz i e assiste nza, c he aveva mutato nome e dipendenza pe r effetto delle circolari n . 2790/Orcl.I in data 14 dice mbre 1947 dell'Ufficio ord inamento e mobilitazione Dipendenze della Scuola Servi;:,i e Assis1e11;:,a e n. 300/Ord.l in data 3 1 gennaio 1948 Scuolu Servizi e Governo del Personale - Aggiu111e e varianti. 255 Circolare n. 3780-R/Ord.I in data 24 novembre 195 I dell'Ufficio ordi namento Scioglimento della Scuola Servizi e Governo del Personale . Cosri111zione Scuola A.U.C. di Ascoli Piceno e Scuola !\/lievi Sottr(fticiali Specializzati di Nieri. 256 Nel giugno 1951 erano in Somalia: 50 cingolette Universal , 24 a utoblindo Staghound e 20 carri leggeri M3A3 . Nel 1952, la forza ciel Corpo di s icurezza si contrasse ulteriormente ne lla I" compagnia carri armati leggeri. uno squadrone cli cavalleria blindar.a ed una compagnia polizia militare con 8 carrette cingolate. Nel I 955 s i ebbe la fusione ciel l O squadrone cavalleria blindata e della I a compagnia carri arniati M3A3 in uno squadrone blindo corazzato.

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GLI /\UTOVEICOLI DA COMBATifM E TO DEILESERCITO ITALIA 10. VOLUME T HRZO

1945-1955

da 100/17. una compagnia polizia militare, una compagnia genio pionieri , una compagnia genio coll egamenli, una compagnia somala territoriale, un autoreparto misto257 . Il Comando generale dell'arma dei carabinieri provv ide alla costituzione, presso il Centro militare di paracadutismo. del Reparto carabinieri paracadutisti 258 . L' arma di a11iglieria subì profondi rivolgimenti ordinativi, con la decisione di sciogliere i comandi dei reggimenti contraerei leggeri e controcarri ed assegnare i gruppi dipendenti ai reggimenti di aitiglieria da campagna. Il concetto informatore ciel nuovo ordinamento era quello di avere nella divisione di fanteria tanti reggimenti artiglieria da campagna quanti erano i reggimenti di fanteria259 . I gruppi conu·ocarri. in particolare. riuniti in un sottoraggruppamento , passarono alle dipendenze di uno dei reggimenti cli artiglieria da campagna in organico alla divisione di fanteria. 1 sottoraggruppamenti controcruTi della divisione di fanteria motorizzata binaria, denominata per un ce11O periodo divisione leggera di fanteria2ro, ebbero 2 gruppi semoventi u 2 batterie di 6 cacciacarri da 76/50, menu·e quelli della divisione di fanteria ternaria riceveuero 2 gruppi a traino da 76/55 su 2 o 3 batterie ciascuno. La scarsità di semoventi M lO consentì di formare entro il 1951 solo un gruppo cacciacarri per la divisione leggera "Trieste", dotato, secondo gli organici, di 12 semovenli , 5 Half lrack, una carrcrta cingolata ed un carTO soccorso26 1. Si costituirono anche reggimenti di a11iglieria controcarri di corpo d'armata con cannoni a traino da 76/55, privi cl i caJTette cingolate e Scout car per l'osservazione del tiro. poi sciolti nel 1952. l reggimenti di artiglieria da campagna di nuova costituzione destinati alle divisioni ·'Aosta", "Avellino·· e ·'Trieste" si ordinarono su 2 gruppi, ciascuno con 2 batterie di 6 pezzi da 88/27, I00/ l 7 o 105/22262 . Le autoblindo da osservazione vennero assegnate anche alla specialità pesante campale263, che ebbe un incremento di due reggimenti (4° e 6°). L'organico del gruppo semoventi da 105/22 era su: un reparto comando (con un carro medio comando, un semovente Priest, 3 ca1Tette cingolate cd un . cmovente da I05/22) e 2 batterie semoventi (con un carro medio comando, 2 semoventi Priest, una carretta cingolata e 6 semoventi M7 ciascuna)264 . L'artiglieria eia 257

Comando corpo di sicurezza della Somalia li corpo di sicure:::.a della Somalia dalle s11e origini al 31 dicem-

bre /95 1, Mogadiscio 31 dicembre 1951. 258

Circ~larc n. 1660-R/Ord.l in data 30 aprile 1951 dell" Ufficio ordinamento Cos1i11do11e Neparw Carabinieri

Paracadutisti . L' unità aveva la forza di una compag nia. 259 C ircolare n. 13 1O/Orci.I in data 28 marzo 1951 dell · Ufficio ordinamento Ordi11a111e1110 delle Aniglierie dil-isio11ali. L 'intento originario era quello di costituire. nell'ambito di una divisione di fanteria ternaria, 3 reggimenti ar-

1igl icria eia campagna. Il primo doveva avere: 2 gruppi da campagna da 88/27, uno contraerei leggero cd uno di obic i eia 149/19 . Il secondo reggimento doveva essere su: 2 gruppi da campagna da 88/27. un gruppo contraerei leggero, un gruppo mortai da 120 mm. Il terzo reggimento era previsto su: 2 g ruppi eia campagna da 105/ 22. un gruppo contraerei, un sottoraggruppamc nto controcarri con un gruppo a traino cd uno ~cmovcnte. 26 Circolare n. 3650-R/Ord .T in data 20 novembre 195 1 dell' Ufficio ordinamento De110111i11azio11e di talune di-

°

visioni. 26 1 Circolari n. I 730-R/Ord.l in data 4 maggio 1951 dell'Ufficio ordinamento Cos1i111:io11e di 1111 gr11ppo artiglieria se111m·e111e comrocarri da 76150 per la Dm ...Trie.He··. 11. 2990-R/Ord.l in data 7 settembre I95 1 Nuovo organico del gruppo semm·enti co111rocarri per Dm. "Trieste" e n. 425-R/ Ord.I in data 25 febbr:iio 1952 Co111pleta111e1110 .m1wraggn1ppm11e1110 artiglieria se111ove111e mntrocarri da 76150 per il 121° rgt. art. della D.lf. "7i·ie.1·1e " . Nel 195 1, il 12 1° reggimento artiglieria da campagna, con sede a M odena e Reggio Emilia, era su: reparto comando. I e Il

gruppo obici a trai no da 105/22 . m gruppo contraerei leggero. ! V gruppo semoventi controcarri da 76/52 Ml8. ·ell'aprile 1952. seguì il V gruppo semovente controcarri da 76/52. cl 1953, il 12 1° divenne un reggimento arti glieria contraerei pes,1nIc (memorie storiche nnni 1951. I 952 e 1953 del Comando 12 1° reggi mento artiglieria da campagna). 262 Circolare n. 675/Ord.l in data 27 febbraio 195 1 dcli" Ufficio ordinamento Orga11irn dei reggimenti aniglieria da rnmpagna su 2 gruppi con ballerie di 6 pe::i. 263 Tabella organica Reggimento cmiglieria pesante campale U RP/900/1 del l O febbraio 1951. I mezzi erano in dotazione a eia cun reparto comando cli gruppo ed a ciascuna balleria da 149/ 19 e 140/30. 26-1 C i rcolare n. 750/Ord .l in data 23 febbraio 195 1 dcli' Ufficio ordinamento Risw111pa specchio organico dei

gruppi semoremi da 105/22 del 132° rgt. ari. "Ariete" .


PARTE PRIMA. EVOLUZIONE ORDINATIVA DELL'ESERCITO E DELLA COMPONENT ECOR1\ ZZi\TA Di\L 1945 AL 1955

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montagna vide ricostituiti il 2° e 3° reggimento provvisoriamente ordinati su un gruppo obici da 75/13 ed un gruppo controcarri da 57/50, cui seguì l'assegnazione di gruppi obici da 100/17 e di gruppi contraerei leggeri da 40/56. li Reparto artiglieria DAT si trasformò in Comando artiglieria DAT - Esercito 265 . La contraerea da posizione e mobile venne rafforzata con la costituzione del 3° raggruppamento artiglieria contraerei DAT e la trasformazione di reggimenti contraerei leggeri in pesanti. Nel dicembre, nacque a Bracciano il primo repa,to aerei leggeri da osservazione denominato Reparto dì aviazione leggera d i a11iglieria266 . L'arma del genio si rafforzò con la costituzione di nuov i reparti delle spec ialità m inatori , pionieri, p ionieri d 'arresto , collegamenti ed elevando a 3 le compagnie del battaglione pionieri inquadrato nell a di vis ione di fanteria ternaria267 . La trasformazione del Nucleo comando designato d'armata in Comando forze terrestri alleate del sud E uropa , valse ad inserire più decisamente l'attività piani ficatrice per la difesa della fronti era nord orientale in quella complessiva della NATO , con evidenti vantaggi nel coordinamento. 268 Nel 1951, l'Esercito contava come forze di manovra su: 24 reggimenti di fanteria, uno di granatieri , 2 cli bersaglieri, 3 cli alpin i, 2 d ì carristi , 7 reggimenti cli cavalleria bli nclata269 .

265 Circolare n. 320-S/Ord.l in data 1° ottobre 1951 dell' Ufficio ordinamento Co111a11do Artiglieria D A.T. - Esercito. 266 Circolare n. 3695-R/Orcl.l in data 21 novembre 195 1 dell'Ufficio ord inamento Costituzione di un R eparto di

Aviazione Leggera di Artiglieria. Nel 1952, s i costituì , presso la Scuola di m1iglie ria. il Centro addestramento osservazione aerea per art.iglie ria (circolare n. 1545-R/Ord.l in data 12 luglio 1952 Costituzione Cem ro Addestra111e11to osservazione aerea per artiglieria e rrasfònnazione del Reparto di aviazione leggera di artiglieria). La Squadriglia autonoma di aviazio ne pe r l'ai1iglie ria s i trasformò nel 1953 in Re parto aereo d 'a rtiglie ria (circolare n. 360-R/Ord.1 in data 26 febbraio 1953 Trnsforma:.ione della Squadriglia Autonoma di Aviazione per Artiglieria i11 Reparto Aereo d 'A rtiglieria). 267 Circolare n. 120-S/Ord .T in data 15 maggio 195 1 de Il 'Ufficio ordinamento Ordin.amelllo del genio pionieri. 268 Circolare n. 3 10-S/Ord .l in data 3 1 luglio I 951 cie li ' Ufficio o rd inamento TraJ:(ormazione del Nucleo Comando designato di A rmata in Comando Forze Terrestri Alleate Sud -Europa (Comando F.T.A .S.E.). Quest"ultimo , con sede a Verona, dipendeva dal Coma ndo delle forze alleate sud Europa (Afsouth) con sede a Napoli , uni tamente al Comando de lle l'orze aeronautic he alleate del sud Europa con sede a Firenze. li territorio italiano rien trò dal 195 1 nella giurisdizione del comandante (Cincsouth) di Afsouth, il quale poteva corrispondere direttamente con il Capo di stato maggiore del la difesa italiano. In caso di conflitto NATO, il Cincsouth assumeva piena responsabilità della condotta delle o pe raz ion i ne lla zo na cli combatti me nto. dal conl'ine o rie ntale al l'allineamen to Oglio - Po. Era prevista la possibilità cli estendere tale gi urisdizione, con !"asse nso de lle a utorità nazionali, anche alla zona delle comunicazio ni, comprendente il resto della Pe nisola, eccettuata la provincia di Reggio C alabria. Quest' ultima e le isole formavano la zona dell ' inte rno, di esclus iva respo nsabilitì1 naziona le . salva l'autorità del Comanda nte supremo alleato in Europa (Saceur) di e ffettuarvi le operazion i necessarie per la difesa comune dell 'Europa. 269 Pubblicazione n . 39/RR dell'Ufficio ordinamento Comandi, corpi , servizi ed enti vari dell' Esercito, 195 1. G li istituti militari in vita erano: Scuola di g ue rra, Comando scuole cli applicazione , Scuola di applicazione fante ria. Scuola di applicazione d i artiglieria, Scuola applicazione ciel genio, Istituto geografico militare, Accadernia militare, Accademia dei serv izi di commissariato e di amministrazione militare . Scuola servizi e governo del personale, Scuola allie vi ufficiali di comple me nto . Scuola allie vi sottufficiali. Collegio militare . Scuola ufficiali dei carabinie ri , Scuola sottufficiali dei carabinieri, Scuola di fanteria, Scuola militare alpi na. Scuola truppe corazzate , Scuola di educazio ne fisica. Centro militare di paracadutis mo, Scuola di artiglie ria, Scuola artiglie ria contraerei. Scuola genio pionieri, Scuola unica operatori R.T. delle tre forze arma te . Scuola genio collegame nti. Comando scuole della motorizzazione , Scuola applicazio ne del servizio automobilist.ico, Scuola spec ializzati della motorizzazione, Scuola meccanici e conduttori d i automezzi, Scuola sanità militare. Centro s tudi collegamenti. Centro addestramento ciel servizio ippico e veterinario. Scuola all ievi armaioli , Scuola allievi operai. r centri di addestramento e ra no : Centro addestramento avanzato reclute d i artiglieria cli Civitavecchia, Centro addestrame nto a vanzato reclute genio collegame nti di San Giorgio a Cremano, Ce ntro addestrame nto reclute truppe corazzate di Avellino, I° CAR di Casale Monfenato. 2° CAR di Cuneo , 3° CAR di Como, 4° CAR di Montorio Veronese . 5° CAR cli Modena. 6° CAR di Pesaro, 7° CAR di S ie na, 8° CAR cli Orvieto. 9° CAR di Bari, 11° CAR di Palermo . L' arma dei carabinie ri era articolata su: Comando generale, 3 divisioni ("Pastre ngo'' cli Milano, "Podgora" di Roma e Napoli. in segui to de nominata "Ogaden"), 6 brigate (Torino , l\llilano, F irenze, Roma, Napoli, Pa-


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GLI AUTOVEICOLI DA COM BATTIM ENTO DELL.ESERCITO ITALI ANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

In sede NATO , l'Italia si impegnò ad ampliare ulteriormente l'ordinamento dell'Esercito e ad i ncrementarne la prontezza operativa in tempo di pace. "Dai recenti accordi atlantici consegue termo) 21 legioni (Torino. A lessandria. Genova. Bolzano . Milano. Padova, Verona. Ancona. Bologna, Firenze, Livorno, Cagliari, Lazio. Roma. Chieti , Bari, Catanzaro, Napoli, Salerno, Messina, Palermo) e 2 legioni allievi (a Torino e Roma). Le grandi unità erano: di visione di fanteria "Granatie1i di Sardegna" (I O reggimento "Granatieri di Sardegna". 17° reggimento fanteria "Acqui", 46° reggimento "Reggio". 8° reggimento cavalleria blindata ·'Lancieri cli Montebel lo... 1° e 13° reggimento artiglieria da campagna. reparto specialisti artiglieria ..Granatieri cli Sardegna", battaglione genio pionieri ·'Granatieri cli Sardegna", battaglione collegamenti "Granatieri di Sardegna.,, reparto traspo11i e parco mobile "Granatieri cl i Sardegna"): divisione di fanteria ''Aosta.. (5° e 6° reggimento fanteria "Aosta... 45° reggimento fanteria "Reggio'', 22° e 24° reggime1110 ai1iglieria da campagna . compagnia genio pionieri " Aosta", compagnia collegan1enti '·Aosta"): divisione cli fanteria "Cremona" (21 ° e 22° reggimento fanteria ·'Cremona", 157° reggimento fanteria "Liguria", O l reggimento cavalleria bl indata "Nizza cavalleria... 7° e 17° reggimento at1iglieria da campagna. 52° reggimento artiglieria eia campagna controcarri , reparto specialisti artiglieria "Cremona", battaglione genio pionieri "Cremona" . battaglione collegamenti "Cremona". reparto traspor1i e parco mobile "Cremona"); divisione cli fanteria "Friuli" (78° reggimento fanteria "Toscana.. , 87° e 88° reggimento fanteria "Friuli", 2° reggimento cavalleria blindata ''Piemonte caval leria'', 8° e 35° reggimento artiglieria da campagna. 3° reggimento artiglieria contraerei leggero, reparto specialisti artiglieria ·'Friuli·'. battaglione genio pionieri ·'Friuli... battaglione collegamenti "Friul i", reparto trnspo11i e parco mobile "Friuli ..); d ivisione di fanteria '·Mantova.. (59° reggimento fanteria '·Calabria... 76° reggimento fanteria" apoli". 114° reggimento fanteria " Mantova'', battaglione ·•san Marco", 4° reggimento cavalleria blindata "Genova cavalleria", 3° . 5° e 155° reggimento ai1iglieria da campagna. reparto specialisti artiglieria " Mantova", battaglione genio pionieri "Mantova'', battaglione collegamenti "Mantova'' . reparto trasporti e parco mobile "Mantova"): divisione cli fanteria "Avel lino'' (9° reggimento fanteria .. Bari", 75° reggimento fanteria "Napoli", 231 ° reggimento fanteria "Avellino", 14° e 47° reggimento artiglieria eia campagna , compagnia genio pionieri ''Avellino". compagnia collegamenti '"Avellino"); divisione di fanteria motorizzata "Legnano" (67° e 68° reggimento fanteria "Legnano", 3° reggimento cavalleria blindata "Goriz ia cavalleria", 11 ° e 184° reggimento artiglieria da campagna, reggimento artiglieria a cavallo, 27° reggimento artiglieria da campagna controcarri. repa,10 s pecialisti artiglieria "Legnano", battagl ione genio pionieri "Legnano" . battaglione collegamenti ..Legnano ... reparto trasporti e parco mobile "Legnano''): divisione cli fanteria motorizzala "Trieste'" (82° reggimento fanteria "Torino", 40° reggimento fanteria "Bologna" . 6° reggi memo cavalleria blindata ·'Lancieri cli Aosta". 21 ° e 121° reggimento artiglieria eia campagna. 9° reggimento anigl ieria da campagna controcarri, repaito special isti a1tigl ieria ·Trieste", compagnia genio pion ieri "Trieste", compagnia collegamenti "Trieste". re parto tras porti e parco mobile "Trieste''); divisione cli fan teria motorizzata "Folgore'' ( I82° reggimemo fanteria "Gari baldi'', 183° reggimento fanteria "Nembo", 5° reggimento cavalleria blindata "Lancieri di Novara", 33° reggimento artiglieria da campagna. reparto specialisti artiglieria " Folgore", battaglione genio pionieri "Folgore", battaglione collegamenti "Folgore·', reparto trasporti e parco mobi le "Folgore..): brigata alpina ..Tridentina" (6° reggimento alpini , 2° reggimento artiglieria da montagna, compagnie genio pionieri 'Tridenti1ia", compagnia collegamenti "Triden tina", reparto trasporti e parco mobile "Tridentina"): brigata alpina "Julia" (8° reggi mento a lpini , 3° reggimento artiglieria eia mon tagna. compagnie genio pionieri "Julia", compagnia collegamenti "Julia'·, reparto traspo11i e parco mobile ·'Julia''); brigata corazzata ..Ariete" (8° reggimento bersagl ieri, 132° reggimento carristi "Ariete", squadrone cavalleria blindata " Ariete" . 132° reggimento artiglieria " Ariete ... compagnie genio pionieri "Ariete"'. compagnia collegamenti ..Ariete'·, reparto trasporti e parco mobile ·' Ariete''); brigata corazzata ·'Centauro'' (3° reggi mento bersaglieri , battaglione carristi, 13 1° reggimento artiglieria "Centauro"). Dal comando militare territoriale cli Torino dipendevano: 4° reggimento alpini, gruppo artiglieria eia montagna " Aosta", Hl gruppo artig lieria eia montagna eia 100/17. l" compagnia genio pionieri. l" compagnia collegamenti, O l centro autieri. Dal CMT d i Padova dipendevano: I battaglione da posizione, 41 ° gruppo artiglieria controcarri, 5° reggimento a11iglieria contraerei pesante, 3° reggimento artiglieria pesante campale. 5° reggimento genio pionieri, V battaglione genio pionieri, r battaglione genio minatori. I.ne IIJ battaglione genio pionieri c1·a1Testo. V battaglione collegamenti. 5° centro autieri. Dal CMT d i Genova dipendevano: squadrone cavalleria blindata per Il CMT, l O reggimento artiglieria contraerei pesante, 2° raggruppamento artiglieria contraerei DAT, 2" genio pionieri, 2" compagnia collegamenti, 2° centro autieri. Dal CMT cli Bolzano dipendevano: 4° reggimento artiglieria contraerei pesante . 9° reggimento artiglieria pesante, 4" compagnia genio pionieri, li battag lione gen io minatori , IV battaglione collegamenti, 4° centro autieri. Dal CMT di Bologna dipendevano: squadrone di cavalleria blindata per VT CtvlT. 6° reggimento artiglieria pesante campale. 6° compagnia genio pionieri, 2° reggi mento genio pontieri. 6° compagnia collegamenti , 6° centro autieri . Dal CMT cli Milano dipendevano: 2° reggime1110 artiglieria contraerei pesante, 3" compagnia genio pionieri, lii battaglione collegamenti, 3° centro autieri. Dal CMT di Firenze dipendevano: 7" compagnia genio pionieri, VII battaglione collega-


PARTE PRIMA. EVOLUZIONE O RDINATIVA DELL'ESERC ITO E DELLA COMPONENT E CORAZZATA Di\L 1945 AL 1955

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che: le 11 divisioni di fanteria , già previste nell ' ordinamento , non potranno essere tutte tenute in que lle percentuali di forza e di efficienza in cui prima s i vedevano tenute , ma necessariamente la più gran parte di esse dovranno essere su percentuali di forza e di efficienza ben maggiori; le brigate alpine da 3 dovranno essere portate a 4 s in dall' ordinamento d i pace; anziché considerare 3 brigate corazzate, dovranno veders i pronte in tempo d i pace almeno 2 divisio ni bl indate leggere ." 270 Vennero diramati gli organici delle unità da completare o costituire ex-novo all 'emergenza, tra i quali que lli: ciel battagli one bersaglieri complementi (dotato cli 4 carrette c ingolate) , ciel battaglione carristi compleme nti (con 7 carri medi M4 , un carro da ricognizione ed un autoblindo radio), dello squadrone cavalleria blindata per gruppo tattico (con 8 carri legger i Stuart e 4 autoblindo Greyhouncl), gruppo artiglieria complementi per brigata corazzata (con 5 mezzi corazzati tra carro comando, semovente Priest , semoventi M7 e semovente cacciacarri). In caso di mobilitazione la Scuo la truppe corazzate doveva disporre di 13 carrette cingolate, 29 mezzi blindati, 38 carri armati leggeri (4 dei quali demilitarizzati), 35 carri armati medi ( 14 dei quali demilitarizzati ed uno apripista) , 9 complessi portacani271 . Sempre all'emergenza era prevista la costituzione ciel battagli one carabinieri di corpo d 'armata (con 6 autoblindo), de l reggimento artig lieria di corpo d 'armata (con 6 autoblindo da osservazione)272 , del reparto complementi per battaglione costiero lagunare "Marghera" (con una caiTetta c ingolata)273 , della compagnia complementi battagl ione "San Marco"(con 2 carrette cingolate) 27-I, del 26° reggimento artigli eria controcarri (con 2 gruppi semoventi da 76/50, ciascuno su 2 batterie di 6 mezzi) 275 . Le predisposizioni per la mobilitazio ne previdero la costituzione dei comandi del III , IV, V, VI e VII corpo cl 'armata276 , dei comandi militari d i zona (CMZ) 277 e di numerosi altri rep arti di supporto (reggimenti contraerei pesanti , grup-

menti, 7° centro autie ri. Dal CMT d i Roma dipendeva no: l battaglione bersaglieri , 1° raggruppamento artiglieria contrae rei DAT. 8° reggimento a11ig lieria pesante campale . 1° reggimento genio pionieri. 8" compagnia collegamenti. 8° O centro autieri. Dal Comando mil itare de lla Sardegna dipende vano: 60° reggimento fanteria "Calabria .. , I gruppo artiglieria da campagna --Calabria ... compagnia collegamenti della Sardegna, 14° autoreparto. Dal CMT di Napoli dipendevano: I O" compagnia genio pio nieri , 10 3 compagnia collegamenti , 10° centro autie ri. Dal CMT di Bari dipendevano : 9" compagnia genio pionieri , 9" compagnia collegamenti, 9° centro autieri . Dal CMT di Palermo dipendevano: I 1·• compagnia collegame nti , 11° centro autieri. Completavano la Forrn armata le unità del Cor po di sicurezza della Somalia, il battag lione collegamenti ~pcciale dello S ME. il reparto s peciale marconisti di SMD. l'autogruppo di manovra dello SME, l'autogruppo del Ministero della Difesa. 270 Relazione in da ta 20 febbraio 195 I dcll ' Ufficio o rd iname nto Appunti circa la simazione raggiunta da/l'Esercito Italiano e le previsioni pel suo sviluppo in relo ;:.ione anche agli accordi atlantici al legata al foglio n.6/R.P. ciel 27 febbraio 195 J . 271 Circolare n. 4000-S/Ord.III in data 23 agosto 1951 ciel l'Ufficio ordinamento Completamento delle unità delI' Esercito - ciclo 1952 . La circolare conte neva a nc he la formazione di mobi litazione della Scuola della motorizzazione (co n 8 canette c ingolate), della Scuola cli Fanteria (con 12 carrette cingolate), della Scuola cli artiglieria (con 3 semoventi) . 2 72 Circolare n. 1000/Ord.Ill in data 15 marzo 1951 dell'Ufficio ordiname nto Predisposizioni per la cos1i111z,ione di ta/u11e unità i11 caso di emergenza. 273 Circolare n. 4050-S/Orcl.lll in data 19 settembre I 95 1 cieli' Ufficio ordinamento Predisposizio11i per la costituzione del Reparto Co111pleme111i per btg. Cos1iero Lag1111are "Marghera '' (aliquote t::serciw). 274 Circolare n. 2806-S/Orcl .lll in data 27 luglio J 95 1 dcli' Ufficio ordinamenti Predisposizio11i per la cos1i1uzio11e della compag11ia complementi S . Marco i11 caso di eme1:~en-::,a. 275 Circolare n. 1823-S/Ord .Ili in data 13 g iugno 1951 cicli ·ufficio o rd iname nto Cos1iwzio11e, i11 caso di e111erge11-;.a, del 26° rgt . art. e.e . 276 Circolari n. 930/Ord.lll in data 18 marzo 1951: 11. 2 120-S/Orcl.lll in data 20 giugno 1951; n . 2060-S/Ord.111 in data 20 giug no 195 1: n. 3 189-S/Ord .Ill in data 11 agos to I 95 1 dell' Ufficio o rdina mento. 27ì C ircolare n. 1220/Ord.ll l in daca 1° aprile 1951 Predisposizio11i per la cos1i1uzio11e, in caso di e111e1:~en za, dei Coma11di lvlilitari di Zona (C.M .Z.).


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATl'IM ENTO l)ELL"ESERCITO IT1\ LIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

pi artiglieria pesante , reggimenti arti.glieria controcarri da 76/55 , autoreparti , reparti salmerie, raggruppame nti e battaglioni collegamenti, battaglioni genio pionie ri e pion ie ri d'arresto. battaglioni complementi, repa rti specia listi di corpo d"armata, battaglion i di sicurezza, battaglioni mortai) . La mobilitazione avrebbe dovuto riguardare: il completame nto de lle unità esiste nti in tempo di pace; la costituzione de lle unità di nuova formazio ne di pri mo tempo previste per il completamento del quadro di battaglia; la costituzione eventuale di nuove formazioni di secondo tem po: la creazione di unità te n-itorial i destina te alla d ifesa costiera e a ntiparacadutisti, a lla s icurezza delle re trovie lontane, a l controllo dell 'ord ine interno, svincolando anche le unità operative eia compiti di natura varia c he gravavano su di esse in tempo di pace. L'attività addestrntiva del Comando mi litare terri toriale di Padova, vide la brigata " Jul ia" svolgere una manovra continuati va a partiti contrapposti in ambiente di a lta montagna e la divisione "M antova•· impegnata in un·esercitazione complessa a carattere continuativo di 5 giorn i ne lla zona tra Udine e l' Isonzo, c he previde l'afflue nza della di vis ione nella zona di sosta operativa a mezzo di 24 convog li ferroviari. Un. altra esercitazione complessa . a lla qua le avrebbero dovuto partecipare la divisione " Folgore" e la brigata "A riete", non poté svolger i per mancanza di carburante. Altre minori esercitazioni a fuoco furono effettua te in occasione de lla vis ita del generale Eisenhower e del maresciallo Montgomery. A Padova, venne celebrata la festa del 2 g iugno con una grande parata c ui presero parte 15 Re parti a livello battaglione/gruppo.

7. Trasformazione delle brigate corazzate in divisioni (1952) "A l princ ipio del I 952 s i riunì a Li sbona il Consiglio Atlantico per decidere s ullo sforzo d ifensivo da c hiedere alle Nazioni del Patto. Prevalse e fu accolto il cr iterio, che il contributo dovesse essere proporzionato a lle possib ilità finanzia rie d 'ogni s ingola Nazione e tale da non inc idere sui piani di consolidamento del l'economia e delle finanze nazio na li. Per questo motivo. ferma restando la valutazione di un fabbisogno di 21 divisioni italiane per la difesa della frontiera nord orie nta le, ve nne deciso di ridurre provvisoria me nte il nostro contri buto a 19 divisioni, eia approntare gradualmente. Preso atto dell'esistenza, ne l 1952, d i una forza valutabile a J 1 divisioni e mezza (in questo calcolo, le brigate contano per mc7,za divisione. L""Ariete" fu considerata divis ione, l"'Aosta" ru valutata mezza d ivis ione e della " Pine rolo", che e ra per nascere, non si tenne conto) . furono fissati i seguenti traguardi: 3 1 dicembre 1953 - 15 divisioni e mezza; 3 1 dicembre 1954 - 16 di visioni e mezza: 3 1 dicembre 1955 - 19 divisioni. Oltre alle grandi unità s i arebbcro dovuti approntare, prevale ntemente e ntro il 1953, numeros i reparti di supporto. c he vennero più tardi definiti d'accordo con i Comand i NATO; venne a ltresì tabilito c he le grand i unità es istenti, da completare a ll" atto del la mobilitazione, sarebbero state mantenute in pace, quanto a personale, a livel1i cli forza ridotti. 11 minimo della forza fu fissato ne l 75%, 30% o 20% dell 'organico di gue rra. a seconda del te mpo d i approntamento. Li vello minimo di fo rza per i supporti fu indicato il 50% del livello assegna to a lla G .U. cui ciascun supporto era destinato . Nel 1955 si sarebbero dovute avere 9 di visioni di ftr. al 75%, 5 al 30% e 5 al 20% . Lo SME ritenne necessario elevare i livel li minimi delle grandi unità a l 40% e 30%. Qua nto ai supporti , si preferì avere un minor numero di reparti, da tenere però al 75% . Al 30 giugno 1952 la s ituazione era la seguente: 7 divisioni di fante ria (compresa la " Pi nerolo", di recente costituita), 3 divis ioni leggere di fante ria , 2 brigate corazzate . 3 brigate alpine, supporti equ ivalenti a 113 battaglion i o gruppi .278" 278

l?e/a:ione sul bilancio prevemi1'0 del/' Eserciw per l'eserci:io /11101,:iario 1954-55 dell'Ufficio ordinamen10 in data 30 se11cmbre 1954.


PARTE PRI MA. EVOLUZIONE ORDINATIVA DELL'ESERCITO E DELLA COMPONE1 TE CORAZZATA DAL 1945 AL 1955

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Il 1952 fu caratterizzato anche dal trattato relativo alla costituzione della Comunità europea di difesa firmato a Parigi il 27 maggio e sottoscritto da Belgio, Francia , German ia, Ital ia, Lussemburgo, Olanda dopo un lungo lavoro di preparazione compiuto da una delegazione di espetti. Il Trattato , poi svanito per l'opposizione della Francia, intendeva a ttuare l' integrazione delle forze armate degli stati aderenti, real izzando l'eserc ito europeo ed accelerando il processo cli unificazione politica ed economica per g iungere ad una forma federativa. La CED, tramite il GETI (G roupe d'etudes tactiques interallié), ebbe influe nza in campo ordinativo, inducendo lo Stato maggiore dell' esercito ad accelerare la trasformazione delle divisioni leggere di fanteria in ternarie e ne ll a riorganizzazione dell 'a rma di artiglieria. Il Trattato preliminare firmato a Parigi il 27 maggio J952 prevedeva q ua ttro tipologie di grandi unità a livello brigata/div is ione leggera: di fanteria, blindata, meccanizzata, da montagna. Il raggruppamento blindato (corazzato secondo la terminologia ita liana) era strutturato su: comando e compagn ia quartie r generale ; battagl ione da ricognizione; 4 battaglioni carri ; 4 battaglioni di fanteria meccanizzata; raggruppamento d'artiglieria semovente su 3 gruppi obici leggeri , un gruppo obici medi ed un g ruppo contraerei; battaglione genio meccanizzato; compagnia trasmissioni e 3 battaglioni serviz i, oltre a reparti minori di supporto . La forza massima in tempo di pace era prevista in 12.700 uomini, mentre gli organici di guerra salivano a 14.600. fl raggruppamento meccanizzato s i differe nz iava per avere un battaglione catTi in meno e 2 bataglioni di fanteria meccanizzata in più, l'artiglie ri a a traino meccanico ed unità di sostegno logistico meno numerose. Il raggruppamento di fanteria aveva un solo battaglione carri e 3 di fanteria, o ltre ad uno squadrone da ricogniz io ne e ad un raggruppamento di a rtiglieria sempre su 5 gruppi. L'organico del battaglione mobile carabinie ri venne r ivisto , arrivando a comprendere: un comando (incluso un plotone mortai da 8 1 mm) , 3 compagnie a utoportate (c iascuna su un plotone comando , 2 plotoni autoportati e un plotone armi pesanti), una compagnia motocorazzata (su un plotone comando , un plotone motociclisti e 3 plotoni a utobl indo). l mezzi corazzati d ispo nibi li erano 12 autoblindo e 3 can-ette ci ngolate, tutti in dotazione ai plotoni autoblindo279 . Entrarono in linea le prime aliquote di carri M47 , che consentirono di destinare i mezzi meno mode rni a unità cruTi di supporto di corpo cl'ru·mata. La brigata " A riete" fu potenziata con un terzo gruppo semoventi da 105/22 per il 132° reggimento artiglieria corazzata ed un terzo battaglione per il 132° reggimento carristi 280 , preludio alla sua g raduale trasformazione in divisione, c he venne sanz ionata il l O ottobre 1952281 . Dal novembre, invece, era prevista l'elevazione a rango di divisione della

279 Circolare n. 1240-R/Orcl.l in data 5 giugno 1952 dell'Ufficio ordinamento 3" edizione organici ballag/ione mobile carabi11ieri di trasmissione della tabella organica Ballal{lione mobile carabi11ieri CR/1 /3 del I O maggio 1952 . Nel l953 si emanarono gli organici del nucleo mobile carabinieri per difesa teITitoriale (circolare 11. 209 1-S/Ord.l in data 18 settembre 1953 Orga11ici Nucleo Mobile Carabinieri per D .T. e Nucleo Mobile Carabinieri rinforzato per D .T.). 28 Circolare n. 165-R/Ord .I in data 25 gennaio I 952 del l'Ufficio ordinamento Costillr:.ione del lii balfaglione per il I 32 ° reggi111e1110 carristi; n. 170-R/Ord.l in data 26 gennaio I 952 Coslituz.ione /er:.o g ruppo semove111i da 105/22 del 132° rgt. art. per brigata corazzata. Alla data del 1° lug lio 1952, il reggimento comprendeva: un reparto comando. 3 gruppi semoventi da I 05/22. un gruppo semoventi contro<.:arri da 76/50. un gruppo contraerei leggero eia 40/56 e un reparto trasporti e riparazioni. I mezzi in clorazione erano in totale: 107 cingolati , 96 automezzi e 24 motocicl i (me morie storiche anno 1952 del Comando 132° reggimento aitiglieria corazzata) . 28 1 C ircolari n. 1340-R/Orcl J in data 17 giugno 1952 e n. 2020-R/Ord.T in data 6 settembre 1052 dell' Ufficio ordinamento Tra.~formazione brigala corazzata "Arie1e·' in di visione coraz.::,ala. Dal maggio, la grande unità passò alle dipendenze del V corpo d'armata. Nel dicembre , erano in dotazione: 178 canette cingolate, 73 Half track, 29 Scout car, un autoprotetto, 9 autoblindo. 15 Stuart, 9 M24, 156 M47. 144 Sherrnan . 16 carri mccli comando, 6 carri demilitarizzati, 88 semoventi e carri Priest, 20 carri armati speciali, 52 rimorchi per carri armati. I reparti erano dislocati a Pordenone, Aviano e Casarsa (memorie storiche anno 1952 del Comando divisione corazzata "Ariete").

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GLI AUTOVEICOLI DA COM l3ATIIMENTO DEILESERCITO ITJ\LI ANO. VOLUME T ERZO

1945- 1955

brigata corazzata "Centauro··2 s2 , cui doveva seguire la divisione corazzata "Pozzuolo del Friuli·-283 . Per questa nuova grande unità si prevedeva la costituzione del 4° reggimenlo carristi (su 3 battaglioni), del l O reggimento bersaglieri (su 3 battaglioni), del 133° reggimento artiglieria corazzata (su 2 gruppi semoventi da 105/22. un gruppo semoventi controcarri , un gruppo contraerei leggero). una compagnia gen io pionieri, una compagnia collegamenli, squadrone cli cavalleria blindata ed unità dei servizi. Nel mentre, si decise la costituzione del CI battaglione carristi per il Comando militare ten-itoriale di Torino284 e l'accentramento dei complessi di traino portacarri Diamond-Rogers (nel numero di 54) nel reparto trasporti di brigata corazzata, lasciando un solo complesso in ogni battaglione carri, reggimento artiglieria corazzata e officina media285 . In considerazione ciel notevole aumento di materiali e parti di rispetto per mezzi corazzati da gestire e movimentare, si rese necessario addivcn ixe ad una diversa organizzazione del magazzino ricambi mezzi corazzati. fino ad allora parte integrante del Parco veicoli corazzati di Caserta, conferendogli un ordinamento autonomo cd una struttura interna pii:1rispondenle agli accresciuti compiti286 . I reparti alpini videro aumentare la consistenza di carrette cingolate nei propri organici, portando da 6 a 9 i mezzi in linea nella compagnia mortai da 81 mm reggimentale e di bauaglione ed

282 Circolare n. 2 I 05-R/Ord.l in data 16 scuembre 1952 dcli' Ufficio ordinamento

"fi-asfor111a::.io11e brigata cora::.::.ata "Ce111auro'' in divisione cora::.::.ata. Nel luglio 1952. la '·Centauro'· dipendeva dal I V Comando mi litare territoriale cli B olw no e disponeva di 284 au1omezzi e 423 111ezzi corazzati e blindati. L" organ ico era su: comando: 3° reggimento ben,aglicri su 2 bnttaglioni e compngnia controcarri da 57/50; 3 1° reggi mento carristi su compagnia comando. 2 battaglioni carri e officina leggera: 13 1° reggimento artiglieria corazzata su reparto comando. 2 gruppi semoventi da 105/22. un gruppo semoventi controcarri eia 76/50. un gruppo contraerei leggero. reparto tra!.porti e riparazioni: squadrone cavalleria blindata ··Lodi"; compagnia genio pionieri; compagnia collegamenti; reperto trasponi divisionale; parco mobile divisionale; officina mobi le divisionale; sezione carabinier i: sezione sanità; ezione sussistenza: plotone movieri (memorie storiche anno 1952 del Comando brigata corau.aia '"Centauro" ). 283 Circolari 11. 2211-S/Ord.111 in data 18 luglio I 952 del!' Uflìcio ordinamento Predisposi::.io11i per la costilllzione, in caso di emergen::.a, della D. Cor. ·' Poz::.uolo": n. 2800-R/Ord.l in data IO dicembre 1952 Costitu::.ione Dirisirme Coraz::.aw .. Po::.::.uolo del Friuli"'; 11. 2490-R/Orcl.l in data 25 nove111bre 1952 Costi11do11e Div. Cor. "' Po::.::.110/0 del Friuli"'; n. I 085-R/Orcl.l in data 30 aprile 1952 '/i-asformcdo11e in Comando di Dil-isione del Nucleo Comando della Div. Cor. "Po-::~uolo del Friuli". Il comando della diYisione. inizialmente fissato alla Cecchignola. fu spostato nell'ottobre 1953 a Civitavecchia. 2 ~~ Circolare n. 28 I 5-R/Ord. in daia 20 dicembre 1952 dcli ' Ufficio ordinamento Cos1i111::.io11e reparti. Il battaglione. dotato di 52 M26. venne trasferito nel 1953 da Pinerolo a Vercelli (circol are n. I 395-R/Ord.T in data 20 giugno 1953 Trasferimento Cl htg. carristi). el 1955 . il battaglione si ridislocò a Verona (foglio n. 02/1752/OP.4 in data 2-1- agosto I 955 del Comando militare territoriale di Torino). 285 Circolare n. I 180-R/Ord.l in data 27 maggio 1952 dell'Ufficio ordinamento Nuova ripartizione complessi Dia111rmd-Rogers nelle G.U. com:.-::.ate. Nel 1953. l'impiego dei mezzi di ca1Tellamen10 per veicoli corazzati venne li mitato alle sole necessità dei recuperi. con la ripm1izione della maggior pm1e dei complessi di traino alle officine medie di divisione corazzata (in numero di 6) ed ai reparti riparazioni rifornimenti materiale auto di corpo d'annata (in numero di 12). Un traino rima e al comando di reggimen10 carri , di an iglicr ia coraua1a. di cavalleria blindata. di ar1iglieria a cavallo. cli sot1oraggruppamen10 artiglieria controcarri semovente e cli battaglione carri (circolare n. 1350-R/Ord.l in data lO giugno 1953 dell'Ufficio ordinamento Nuova ripani::.ione me::.:.i di carrellame1110 per carri armati e semOl'e/1/i). In seguito. i complessi portacarTi fini rono in distribuzione anche ad autogruppi di corpo cl"am1a1a ed au1orcparti dei comandi miliiari territori al i, per effetto della soppressione elci plotoni Lrnspono carri e dei plotoni 1raspono semoventi (circolare n. 19 10R/Ord.l in data 13 agosto 1953 dell' Ufficio ordinamento Mez::.i di carrellamento per carri armati e semove111i). 286 Circolare n. 1030-R/Ord.lJ in data 25 settembre 1952 dell'Ufficio ordinamento Servi::.io della motori:.-::.a::.io11e: 011?a11i::.::.a::,io11e territoriale. Costi111-::,io11e del Maga:.-::_i110 Cemrale Ricambi Me:.-::.i Coraz::.ati (Ma.Ri.Co.). el 1954, si costituirono la Sezione di magazzino ricambi mezzi cora7.zati (circolare n. 720-R/Ord.ll in data 29 aprile 1954 Enti territo-

riali del Servi-: , io della Motori-;,::.a:)011e. Cos1il11z.io11e della Se::.io11e di Maga::.zi110 Ricambi Me-;,-::,i Cora-::~ati (SeMa R i.Co.) di /.,e11w) e l"Oflicina riparazioni mezzi corazzati di 1ola (n. 1440-R/Ord JI in data 14 agosto 1954 t.:111i territoriali del Servi-::,io della Mo10rizz,a::.io11e - Costit11zio11e dell'Ojfici11a Ripara-::,io11i Me-::.zi Cora-::.-::.ati (OR.Me .C.) di Nola).


PARTE PRIMA. EVOLUZIONE O RDINATIVA DELL'ESERCITO E DELLACOMPONI,NTECORAZZATA DAL 1945 AL 19:i:i

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inserendo 3 cingole tte nella compagnia a lpini. In totale, un reggimento alp ini su 4 battaglioni arri vava a disporre di 8 1 mezzi cingolati 287 . S i formarono nuovi reparti salme rie per le d ivisioni di fanteria " Cremona" e "Mantova". Il battaglione "San Marco" assunse una nuova formazione su: com pag nia comando, 2 compagnie autoportate, una compagnia armi accompagnamento ed una compagnia anfibia. Secondo gli organici, il battaglione avrebbe dovuto disporre d i 38 carrette cingolate (16 per ogni compagnia autoportata e a rm i accompagna mento e 6 ne lla compagnia comando), 6 mez.zi an fibi c ingolati, oltre a motozattere tipo M TM, M TP, barchini a motore e camionette anfibie288 . Si addivenne anche alla costituz ione cli un secondo battaglio ne costie ro lagunare . denominato "Piave"289 , che avrebbe dovuto essere provvisoriamente strutturato su: compagn ia comando, compagnia anfibia, compagnia autoportata e reparto lagunare di appoggio . La compone nte aviotruppe fu inc rementata con la fo rmazione di un battaglione paracadutisti e di una compagnia avioriforn imenti alle dipendenze del Centro m ilitare d i paracadutismo e di u n plotone paracadutisti per brigata alpina "Triclentina"2 90. Le truppe destinate al presidio de lle opere di fortificazione permanente furono notevolme nte rinforzate con la costituzione d i 4 raggruppamenti di frontiera ( 11° , 12°, 2 1° e 22°) per trasformazione di due preesistenti battaglio ni da pos izione. Il 2 1° raggruppamento, erede ciel XXI battaglione, si dislocò a Brunico, articolato su 3 gruppi sbarramento, mentre il 22° raggruppamento di frontiera e bbe sede a Merano , con alle d ipendenze 2 g ruppi sbarrame nti . L'XI battaglione dette vita, invece, al i' 11° ed al 12° raggruppamento 29 1. Q uest'ul ti mo non divenne, però, mai completamente operativo per m ancanza cli personale e nel luglio 1954 si contrasse in V g ruppo sbarramenti passando a lle dipendenze de lI' 11° raggruppamento d i frontie ra , che g ià inquadrava 3 gruppi sbarramento. S i crearono altri reparti fuci lie ri a livello compagnia/battaglione , un nuovo reggimento di fanteria (il 13° "Pinerolo'') cd il te rzo battaglione per i regg imenti di fanteria 87° e 46° . Ne ll 'ambito dei reggimenti di cavalleria bl indata s i av viò la sostituzione degli S tuart con i più prestanti carri leggeri M24292 , men tre il " Novara" ed il "N izza" persero la loro fisionomia di reparti esploranti , assume ndo quella di unità carri e passando alle dipende nze rispe tti-

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Tabella organica Reggimento alpin.i (for111azio11e di guerra) UR/160 1/2 in data 1° ottobre 1952 . S i costituì anche un nuovo battaglio ne alpini, il "Mondovì" . 288 Circola re n. I 580-R/Ord.l in data 3 1 luglio 1952 dell' Ufficio ordina mento Nuova formaz,ione btg . "S. Marco " . In realtà. le dotazioni cli veicol i e natanti rimasero molto al cli sotto di quelle previste dalle ta be lle organiche. Aci esempio, i cingolati anfib i LVT4 giunsero ai lagunari solo nel 1957 . Lo Stato maggiore dell'esercito s i oppose alla richiesta di po rre a disposizione della Marina il battaglione ··San Marco", in quanto ritenuto indispensabile nel compito operativo di protezione de l fianco a mare dello sch ie ramento fra Isonzo e Tagliame nto. 28') Circolare n. 260-S/Ord . I in data 8 agos to 1952 dell'Ufficio ordina mento Cos1itu::io11e bauag/io11e cos1iem lagunare "Piave" . li re parto ebbe sede in Mestre e fi no al 1955 mancò della compagnia anfibia . Nel 1957, si trasformò in battag lione anfibio "Piave·' 29 Circolari n. 1775-R/Ord. l in data 13 agosto 1952 dell"Ufficio ordinamento N11uva edi:.ione organici del Cemro Mi/ilare di Paracadutismo; n. 2600/Ord.J in data 4 d icembre 1952 Costituzione di una Compagnia Aviorifor11i111e111i; n. 1765-R/Ord.l in data I I agosto I952 Costil11::Jo11e P/01011e Paracadu1isti per Brigala Alpina. 291 Circolari n . 265/Orcl.l e n.270/Ord .1 in data 8 agosto l 952 cieli ' Uffic io ord iname nto Nuova orga11izzazio11e

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dei repar1i deslinmi a presidiare le opere d1fensil'e di fromiera. 292 Circolare n . 1595-R/Orcl .J in data 2 1 luglio 1952 dell'Ufficio ordina mento

Orfic111ici del reggimento di cavalleria b/indaw - Aggiu111e e varia111i (3° serie). Ad ogni sq uadrone autoportato venne assegnata una squadra cannoni senza rinculo eia 57 mm in base alla circolare n. 2880- R/Ord.T in data 30 dicembre 1952.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMB ATTIM ENTO DELL'EStRCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

vamente del V corpo d 'armata e del 1° Comando militare territoriale (i l " Novara" ebbe i carri M26293 , mentre il ,;Nizza" gl i Sherma n) 294 . Al reggimento rutiglieria a cavallo della divisione "Legnano" si assegnarono 2 gruppi semoventi Sexton da 88/27 su 2 batterie (in totale 12 semoventi , 6 sem icingolati e 3 blindo radio per ciascun gruppo)295 . Si e bbe, inoltre, la costituzione di un ulteriore gruppo semoventi da I05/22 destinato ai supporti di corpo d ' armata296 . Alcuni reggimenti artiglieria controcarri di co1po d'rumata (dotati di cannoni a traino) vennero trasformati in pesanti campali, mentre venne deciso di trasformare gradualmente uno dei gruppi di artiglieria da campagna delle divisioni di fanteria in gruppo da 155/23297 . I gruppi obici da 155/23 dell'artiglieria pesante campale d i nuova costituzione ebbero una autoblindo eia osservazione298 . La specialità eia campagna ebbe un nuovo reggimento per la divisione "GranatieLi", mentre un terzo gruppo rinforzò reggimenti già in vita. L'a1tiglieria contraerei formò 5 nuovi gruppi pesanti da 90 mm , 4 leggeri eia 40 mm, mentre si costituì il IO reggimento artig lieri a da montagna. Quest' ultima specialità ricevette 3 nuovi gruppi mo1tai pesanti da 107 mm , perse i grupp i armati con cannoni controcan-i da 57/50 e vide la trasformazione in gruppi delle batterie addestramento reclute . Il 9° reggimento artiglieria pesante ricevette un gruppo d i obici italiani da 210/22 al posto del materiale da 155/23, mentre si formru·ono 2 gruppi mortai pesanti di suppo1to generale. In relazione allo s viluppo assunto dalla branca trasm issioni , venne istitu ita la carica cl i Ispettore per i collegamenti299 ; si costituirono , inoltre, il XXI battaglione collegamenti per comando FfASE ed il battaglione collegamenti "Granatieri di Sardegna". Il genio ebbe anche un nuovo battaglione pionieri ed alcune uni tà a li vello compagnia dei collegamenti, pionie ri e te leferisti . In Sardegna si costituì il Centro Addestramento Guastatori. Nel quadro del potenziamento dell'Esercito, si d ispose la costituzione del Nucleo comando

293

Nel gennaio 1953, il "Novara" aveva: 156 M26, 15 M24, 5 carri recupero T2 e M32. 3 White. 9 cingolette , 14 Scout car. Nel ma rzo , il reggimento, s u 3 gruppi squadroni con 45 carri ciascuno, ven ne passato in rivis ta ad Aviano dal Mi nistro della difesa. Nel 1954, due gmppi ven nero distaccati a Tauriano e a Casarsa. Nel 1955 . g iunsero i carri recupero M74 (memorie storiche ann i 1953. 1954 e 1955 del Comando 5° reggimento " Lancieri di Novara"). 294 Circolari n. 2 135-R/Ord.I in data 22 settembre 1952 dell'Ufficio ordinamento Trasformazione gruppi sqd. del R.C.8. "Novara Cavallerio''; n. 2690-R/Ord.T in data 1° dicembre 1952 R .C.8. "Ni-.:.-.:.a CC11·al!eria '' e '' Lancieri di Novara" ; n. 29 10-R/Ord .I in data 30 dicembre 1952 Trasformazione Gruppi Squadroni del 1° R .C ./3. ·'Nizza Cavalleria'' . Il "Nizza" si strutturò s u squadrone comando e 3 gruppi squadroni, ciascuno su squadrone comando, 3 squadroni carri e squadrone rifornime nti e traspo11i a livello quadro. f mezzi in linea al 1° luglio 1953 erano: IO G 1·e yhouncl, 18 Scout car, 12 Stuart, 14 M24, 64 Sherman , 5 M32 . L'anno s uccessivo, vi erano: 148 S hennan (eia 75, 76 e 105 111111) , 9 cingolette , I8 Scout. car, I 5 M24, 9 M32 (memorie storiche anni I 953 e 1954 del Comando I O reggimento cavalleria " Nizza cavalleria") . 295 C ircolare n. 460-R/Ord .l in data 25 febbraio 1952 dell 'Ufficio ordinamento Trasformazione rgt. cm. a cav. "Legnano " . Il reggimento , con sede a Milano ed alle dipendenze della d ivisione " Legnano", era completato . secondo le tabelle organiche, da: un comando con un carro recupero. un gru ppo artiglieria contraerei leggera e un sottoraggruppame nto controcarri con 2 gruppi da 76/55 a traino e 4 blindo radio . Nel 1953, i 2 gruppi da 76/55 vennero sostituiti da un gruppo semoventi tvI IO ed un gruppo semoventi M 18. Nel 1954, le " Voloire" d ivennero s upporto cli corpo d'armata, perdendo un gruppo Sexto n. Nel 1955, il gruppo s u cacciacarri MI O d ivenne quadro e riarmato con M 18 . 296

Circolare n . 2825-R/Ord.l in data 20 d icembre 1952 dell'Ufficio ordinamento Costituzione reparti. C ircolari 11 . 2090-R/Ord .l in data 4 ottobre 1952 e 11. 2930-S/Ord.lll in data 27 ottobre 1952 de ll' Uffic io ordinamento Trasfo rmazione nelle divisioni di fwueria di un gruppo art. da campag11a in gruppo obici da 155123. 298 Circolare n. 2835-R/Ord .l in data 20 dicembre 1952 dell' Ufficio ordinamento Costituzione reparti. 299 C ircolari n. 2030-R/Ord.l in data 26 settembre 1952 dell 'Ufficio ordinamento Nomina di w 1 Ispettore per i collegamenti e costituzione del!' Ufficio de/l' Ispettore per i col!ega111e111i; n. 06700/23 in data 18 novembre 1952 della Direzione generale personale ufficiali Separazione della specialità collegamenti dall'Anna del Genio. 297


PARTE PRIMA. EVOLUZIONE ORDINATI V;\ DELL'ESERC ITO E DELLA COMPONENTECORAZZ/\TA DAL 1945 AL 1955

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3a arrnata300 , del comando del V e IV corpo d 'armata 301 e di una ulteriore divisione di fante1ia, la "Pinero lo" con sede a Bari, c he assorbì parte dei reparti già alle d ipende nze della divis ione di fanteria " Avellino" . Le due divisioni adottarono una fo rmazione ridotta su: comando, 2 reggimenti di fanteria, 2 reggimenti di artiglieria da campagna, compagn ia genio pionie ri , compagnia genio collegamenti ed officina mobi te 302 . Nacquero a nche 2 nuove brigate alpine, la "Taurinense" con sede a Torino303 e ]"'Orobica" con sede a Merano 304 . Ai battagl ioni d i sicurezza per difesa aeroporti (tipo A), d i prevista costituzione in caso di emergenza, venne assegnata una compagnia motoblindata con 4 od 8 autoblindo305 . Le predisposizioni di mobilitazione del ciclo 1953 prevedevano la costituzione ex-novo di 5 squadroni autoblindo, un battaglione comp lementi bersaglieri ed uno carristi (per la brigata corazzata "Centauro"), il comando d i divisione corazzata " Pozzuolo del Friuli", il 4° reggimento carristi , il 1° reggime nto bersagl ie ri ( meno un battagl ione già costituito in tempo di pace), il gruppo squadroni di cavalle ria blindata " Pozzuolo ciel F riuli ", il 133° reggime nto artiglieria '·Pozzuolo del F riuli" (con 3 gruppi semoventi da 105/22) . il 134° reggimento artiglieri a corazzata "Pozzuolo del Friuli" (con 2 gruppi cacciacarri da 76/50 ed un gruppo contraerei leggero), la compagnia genio pion ie ri "Pozzuolo" 306 . Era prevista la mobilitazione ex-novo di 3 nuovi comandi cli divisione cli fanteria ("Ravenna", "Casale" e "Basi Iicata") . Il gruppo artiglieria controcarri da 57/50 di mobi litazione, ordinato su reparto comando e 3 batterie d i 6 pezzi ciascuna, disponeva cli 3 autoblindo radio307 . 3oo Circolari n. 860-R/Ord .l in data 18 aprile 1952 dell 'Ufficio o rdi name nto Costin1::.ione Nucleo Co111ando ]" armala; n. 141 0-S/Ord .lll in data 28 maggio 1952 Cos1imzione Comando 3" Armata . Questo provvedimento si e ra reso necessario a seguito della trasfom1azione del precedente comando d ' armata in Comando FTASE. Il Comando ebbe sede te mporanea in Bolog na e defi niti va in Padova. Nel 1955, s i trasformò in Comando designato 3" annata (circolare n. 50-R/Ord.l in data 28 febbraio 1955 Comando Designalo 3" Armala). li nuovo comando venne posto alle dipendenze operative del co mando FTASE. Nella decisione di costituire il comando 33 armata per assicurare, alt 'occorre nza. un inquadrame nto e una direzione esclus ivamente nazio nale al le forze preposte alla difesa del nord-est, innuirono anche le tensioni con gl i alleati relative alla questio ne di T rieste ed i tentativ i anglo-a mericani d i inserire la Jugoslavia nei p iani difensivi NATO. 30 1 Circolari n. 7 10-R/O rd .J in data 3 1 marzo 1952 dell 'Ufficio o rdinamento Costilllzione Comando \I C.A.; n . 880-R/Ord .l in data I 8 aprile 1952 Crwituzione Coma11do I V Corpo d 'Am w1a. 30 2 Circolari n. 770-R/Ord .l in data 31 marzo 1952 del l'Ufficio ordinamento Costituzione del comando div. f tr. "Pinerolo''. Tra.1for111a zione del comando div. ftr. "Avelfi110"; n. 478-S/Ord.l in data 13 ottobre 195 1 Divisione di Ja111eria "Pinerolo " . 303 Circolare n. 465-R/Ord.I in data 27 febbraio I 952 dell'Ufficio ordina mento Cosii111::.ione Comando brigata alpina "Taurinense". La grande un ità ebbe alle dipe ndenze il costitue ndo l O reggimento artiglie ria da montagna . 304 Circolari n. 2495-R/Orcl .l in data 25 novembre I 952 e n. 2751 - R/OrdJ in data 8 dicembre I 952 Cos1ifllzione brig . alp . "Orobica"; n. 28 10-R/Ord .l in data I O dicembre 1952 dell 'Ufficio ordiname nto Cos1i1ttzione Brigata alpina "Orobica " . ~os Circolare n. 1370-S/Orcl.l I I in data 4 giugno 1952 dell' Ufficio o rdinamento Predisposizioni per la cos1i111zione, in caso di emergenza, di quattro ballaglioni di sic11rezza per d.a .; 11. 1492-S/Ord.lll in data 14 giugno 1952 Predisposizioni per la costit11::.ione, i11 caso di emergenza, del CV e CV! bauaglione di sicurezza dif esa aeroporti. 306 Circola ri n. 2000-S/O rd.l li in data 25 gi ugno 1952 cieli' Ufficio ordinamento Predisposizio11i di 111obili1azione delle w1i1à dell'Eserciw. Ciclo 1953; n. 740-S in data 28 marzo 1952 Predisposi:ioni per la cos1i111:io11e di wlu11e u11i1à, in caso di emergenza . Le altre predisposizioni riguardavano: gruppi artiglieria da campagna. da montag na e controcarri; reggimenti a rtig lieria eia campagna. pesante campale e contraerei pesante: reggimenti di fanteria: comandi di divisione di fante ria; un raggruppamento genio ferrov ie ri; battaglioni genio pion ie ri , pionie ri d'arresto, minatori. pontie ri e collegamenti ; battaglioni e gruppi mortai: un comando d 'armata (I "): repa1ti specialisti: battaglioni e gruppi comple me nti; battaglio ni ausiliari. In base ad altre circolari s i previde: la mobilitazione cx-novo di 3 grupp i artig lie ria contrae rei territoriale, un battaglione genio anti ncendi. un raggruppamento collegamenti per comando FfASE; il completamento su organici di g uerra delle divisioni di fanteria '·Avellino" , " Pinerolo" e del comando 3" armata; 3117 Circolare n. I 20-S/Orcl.11 in data 1° maggio 1952 dc li 'Uffic io ordinamento Gruppo artiglieria comrocarri da 57/50 per unità della difesa terri!Oriale.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTI M ENTO DELL"ESERCITO ITALIANO. VOLUME TER ZO 1945-1955

Si trasmise l'ordine di approntamento in caso di emergenza di nuovi reparti complementi308 con annesse tabelle organiche. tra cu i quelle dello squadrone cava lleria blindata per div isione corazzata (dotato di 13 fra carri leggeri ed autoblindo)309 . Nel settembre 1952, in caso di emergenza. si contava di poter dispoITe, per le esigenze della difesa territori ale, di: 11 comandi di raggruppamento sicu rezza, 24 battaglioni fuci lieri, 3 1 battaglioni di sicurezza, 6 battaglioni di sicurezza difesa aeroporti . 11 comandi di reggimento fuci lieri. 39 battaglioni fuc il ieri (dei quali 3 già esistenti in tempo di pace), squadroni autoblindo e gruppi artiglieria da campagna per 7 gruppi tattici, 25 nuclei carabinieri motocarrati (già in vita e di previsto inquadramento nei nuclei mobili carabinieri da costituire ex-novo). 115 nuclei mobili carabinieri. 13 battaglioni mobili carabinieri (già in vit a), 20 reparti mobili cli Pubblica sicurezza (già in vita) , 3 reparti celeri cli Pubblica sicurezza (già in vila). 3 divisioni leggere di fanteria (ad organici non completi)310 . e t settembre 1952, le unità operati ve considerate disponibili per la dife a dei confini nazionali erano: i comandi del IV e V corpo d'armata; le divis ioni di fanteria "Mantova". ·'Friuli'', "Cremona", "Granatieri di Sardegna", "Folgore". "Legnano". "Trieste·•: le brigate al pi ne "Ju1ia .. , --Tridentina"; la divisione corazzata "Ariete.. : la brigata corazzata ··Centauro"; il raggruppamento "Calabria"; un battagl ione da posizione; il battaglione "San Marco" ; un gruppo mortai; 6 reggimenti artiglieria pesante campale; un reggimento artiglieri a pesante; 5 regg imenti artiglieria contraerei pesanti; un battaglione pionieri; 3 battaglioni pionieri d'aITesto; 2 battaglioni minatori ; un battaglione pontieri; 5 battaglioni collegamenti; un autoreparto. Le unità esistenti e da completare per mobilitazione erano: il comando 3" armata: l' Intendenza 1ord Est: i comandi del lll , VI e VII corpo d'armata: le divisioni di fanteria "Avellino", ..Aosta", "Pinerolo"; la brigata alpini "Taurinense'·, il settore costiero forze lagunari ; i raggruppamenti di frontiera ( 11 °, 12°, 21° e 22°). Le unità da costituire cx-novo per mobilitazione erano: il comando l" armata; la brigata alpin i --Cadore'·: il gruppo alpini "Carnia"; i 4 battaglioni alpini '·Valle": 2 battaglioni da posizione. Di prevista costituzione nel 1953 erano: le brigate alpini "Orob ica" e "Cu neense": la divisione corazzata "Pozzuolo ciel Friuli" . 5 reggimenti di cavalleria blindata (già delle divisioni di fanteria); 7 battaglioni carri di corpo d·armata (6 ottenuti per trasformazione di reggimenti di cavalleria blindata); 5 gruppi artiglieria semovente eia 105 mm; 6 gru ppi artiglieria semovente pesante campale da 155/23. oltre a varie unità a livello reggimento, battaglione/gruppo. compagnia d'artiglieria e genio311 . '"Nel campo internazionale, l'i nserimento della Grecia e della Turchia nella NATO, ed il persistere della Jugoslavia nel suo atteggiamento intransigente verso il blocco sovietico, hanno notevolmente accresciuto l'importanza dcll"llalia sia nel quadro complessivo della difesa, sia nell'assicurare l'alimentazione degli scacchieri balcanico e del Medio oriente, sia, specialmente , in funzione di coordinamento operativo tra l'intero settore meridionale e quel lo del centro Europa.( ...) Conseguentemente all'aumentata disponibi lità delle forze, nonché agli sviluppi della situazione internazionale, i concetti operativi hanno subito anch' essi una evoluzione di carattere sostanziale: schieramento più

308 Circolare n. 2270-S/Ord.lll in da1a 29 luglio 1952 dell" Ufficio ordinamento Cos1i11done, in caso di emergeu::,a, di unità co111plemen1i. L e predisposizioni riguardavano unità complementi per 35 gruppi di artiglieria. 6 compagnie alpini '·Valle"'. 34 compagnie genio. 5 compagnie mortai, 3 squadroni cavalleria blindata. 15 battaglioni complementi cli fanteria e sue specialità. 5 reparti speciali:.ti. I ba11aglione carristi. oltre a numerose unità dei !.crvizi . 309 Circolare n. 250-S/Ord.l in data 29 luglio 1952 dell"Ufficio ordinamento Tabelle organiche 1111i1à co111p/e111e111i. 310 Me111oria rias.1·1111/Ìl'll per le opera;,ioni i11i::,iali ( / 952) dcl i ' Ufficio operalion i del settembre 1952. 311 Ibidem.


PARTE PRIMA. EVOLUZIONE ORDfNATIVA DELL'ESERCITO E DELLA COM PONENTE CORAZZATA DAL 1945 A l . 1955

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ad oriente con conseguente difesa integrale del territorio nazionale .312" La decisione ìtaliana di avanzare dal Tagliamento all'Isonzo la linea principale di resistenza si adeguava al piano cli emergenza del Comando FfASE, che fidava molto, in caso di conflitto contro l'Unione Sovietica, s ulla collaborazione jugoslava alla causa comune occidentale . Tra le va1ie posizioni difensive individuate (della Baviera - Slovenia, del Tiro lo e della Venezia Giulia, dell ' Alto Adige e dell 'Istria, delle frontiere o aZZ,urra, del Tagliamento o gialla) era stata prescelta quella azzurra (che correva lungo la frontiera italo - austriaca a nord e la linea clell ' lsonzo a sud) , sulla quale era imperniata la difesa ad oltranza. Elementi con compiti ritardatori e di presa di contatto dovevano spingersi in zona cli sicurezza più a oriente a copettura di Trieste, mentre la linea del Tagliamento andava preorganizzata quale posizione di contenimento in caso cli andamento sfavorevole delle operazioni iniziali . Nello schieramento italiano sulle Alpi orientali era previsto l'inserimento di un corpo d'armata interalleato, composto eia forze americane, ingles i e frances i ripiegate dal l'Austria, dalla brigata alpini "Taurinense" e da un raggruppamento di frontiera. Riguardo la d ifesa territoriale, "orientamento base dovrà essere quello di considerare l'intero territorio. senza distinzioni di so1ta, quale posizione avanzata e potenziale cli immanenti operazioni nemiche. Sotto tale aspetto, nel territorio nazionale non esistono retrovie sia rispetto al nemico esterno, sia, ed ancor più , rispetto al nemico interno.( ...) Considerato in rapporto alla s ituazione politica interna, il territorio nazionale presenta elementi difformi di pe1icolosità nei riguardi della consistenza e rninaccia ciel nemico interno che si addensa piuttosto nelle regioni ove pa1ticolari condizioni ambientali hanno sviluppato e radicato l' ideologia marxistacominformi sta. ( ...) La neutralizzazione delle quinte c.:olonne e l'organizzazione della controguerriglia sono compiti assegnati in via prioritaiia alle forze di Pol izia.313" In campo adclestrativo , s i svolse, dopo la manovra della divisione "Legnano" denominata "Carroccio lombardo", effettuata sull 'Altipiano ligure-pavese , iI più grande complesso d i esercitazioni del dopoguerra per collaudare l'efficienza tecnico-operativa delle Forze armate italiane alle dipendenze de llo SHAPE. Sotto l'unica denom inazione "Muro antico" fu rono comprese le sci manovre "Penna bianca" in Cadore, ''Strada maestra" in Friuli , "Vallo veneto" fra il Piave e il Tagliamento , "Cappello alpino" in Carnia, "Sagittario - Leone veneziano" nell'alto Adriatico, "Fiamma cremisi" . A tali grandi esercitazioni parteciparono le brigate "Tridentina" e "J ulia", le divisioni "Folgore" e "Mantova", i battaglioni " San Marco" e "M arghera", la brigata "Ariete", unitamente a formazio ni alleate del centro Europa . In agosto, la "Granatieri cli Sardegna" svolse una esercitazione d ivis ionale a partiti contrapposti avente per tema la manovra ritardatrice in terreni collinosi . A Roma, in occasione della festa del 2 giugno , s i svolse una imponente parata cui parteciparono ben 19.600 uomini , tra cui la d ivisione di fa nteria "Granatieri cli Sardegna" e la brigata corazzata "Centauro" ad organici completi ed in assetto di guerra . Anche Bolzano fu interessata ad una grande parata militare.

8. Costituzione dell'Ispettorato truppe corazzate ed emergenza "T" (1953) " Avendo assunto a Lisbona , nel 1952, l'impegno cl i fornire alla NATO 19 d ivisioni per la difesa della fronti era nord orientale - impegno , peraltro , non avente carattere tassativo - e facendo assegnamento sui material i che sarebbero stati fornit i dagli alleati , si riteneva cli aver adeguato il programma di s viluppo del l ' Escrcito alle possibilità finanz iarie della Nazione e ci

3 12 313

Ibidem. ibidem .


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL.ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945-1955

si attendeva che i mezzi per tener fede a tali impegni assunti dal Governo, non sarebbe ro venuti meno . Gli stanz iame nti furono , in vece, infe riori a l fabbisog no . ( ...) Nel 1953-54, pe r effetto anche dell ' adeguamento di numerosi organici, che richiese un ulteriore aumento della forza organica , s i comprese che gli stanziamenti ord inari e straordinari pe r l'Esercito , malgrado ogn i accorgimento e ogni espediente per ridurre a l più basso li vello possibile le s pese, av rebbero potuto solo consentire di mantenere la situazione ragg iunta nel 1953, ossia una forza operativa di 15 div is ioni e mezza, o ltre a i supporti. Si dec ise, pe rtanto , di rinu nciare a lla costituzione de lla divisione di fa nteria "Sassari", programmata per il 1953-54, nonché delle divisioni di fanteria "Venezia" e " Ferrara" e della brigata alpina "Cuneense", programmate per il 1954-55.3 14 " . Ad aggravare la situazio ne giunse e ntro la fine de l 1954 il ritiro delle forze alleate dal !' A ustria e da Trieste , con la perdita conseguente di circa due divisioni e mezza dallo scacchiere dell'Italia nord-orientale. Il concorso cie l le forze americane, inglesi e frances i, pia nificato secondo una iniziale azione ritardatrice oltre frontiera ed il successivo schieramento su pos izioni difensive , aveva reso possibile fino ad a llora un g uadagno di tempo della mobilitazione ed il manten ime nto sia delle forze d i cope rtura che di quelle cli success ivo schierame nto ad un li vello di forza inferiore all 'organico . Nel 1953, in considerazione dell'ormai ampio sviluppo delle formaz ioni corazzate e del la necess ità di coordinarne l'addestramento , s i dispose l 'istituzio ne della carica di Ispettore de lle truppe corazzate315 . Il nuc leo c oma ndo del la " Pozzuo lo del Friuli " s i trasformò in comando d i divis ione corazzata3 16 , men tre tra gennaio e febbraio s i formò alla Cecchig nol a i I 4 ° reggimento carris ti "Pozzuolo del Friuli " su 3 battaglioni 317 . Sempre a Roma nacq ue il l O reggime nto bersag li e ri , c he assorbì il I battaglione g ià in vita . L o squ adrone di cavalleria blindata della divisione corazzata "Ariete" fu elevato a gruppo squadroni con 2 squ adroni autoblindo ed uno

3 14

/?ela;.ione sul bilancio preventivo dell'Esercito per l'eserci-::,iofinan:iario 1954-55 clcll"Uffic io ord inamento in data 30 settembre 1954. 315 Circolare n. 2670-R/Orcl.I in data 6 dicembre 1953 dell 'Ufficio ordinamento Ufficio dell'lspellore delle huppe Corazzate. Le s ue attribuzioni erano: "È il consulente del Capo di S.M .E. in materia d i truppe corazzate (bersaglieri, carristi , cavalleria) . Esercita attività is pettiva, per delega ciel Capo di SME, nei riguardi dei Corpi e Reparti dei Bersaglieri, dei Carristi e di Cavalleria. Nei riguardi degli E nti delle altre armi e dei servizi inquadrati nelle G.U. corazzate, l'Ispettore delle Truppe Corazzate limita la propria azione alla collaborazione con i ris pettivi Is peltorati cl' Arma ed altri Enti competenti , promovendo soprattutto la cooperazione fra le varie armi nel combattimento . Dirige, nel quadro delle di rettive dello SME. l'attività della Scuola Tr. Cor. e del CAR Tr. Cor." La struttura degli ispettorati d"arma d i fanteria, artig lieria. genio e del l 'lspellorc per le tras missioni s ubì un ridimensionamento per e ffetto della circolare n. 1760- R/Ord.l in data 3 1 luglio 1953 Jspellorati d 'Arma . 3 16 Circolare n. 1085-R/Ord.l in data 30 aprile 1953 cieli' Ufficio ordinamento Trasformazione in Comando di Divisione del Nucleo Comando della Div. Cor. ''Pozzuolo del Friuli ; n. 260-S/Orc!.lll in data 4 febbraio 1953 Costituzione Divisione cora::ata "Po-:.z.uo/o del Friuli". Predisposiziolli di mobiliwzione. Entro la fine del 1953, risultavano costituiti: il comando divisionale, il I O reggimento bersaglieri , il 4° reggimento carristi. il I O reggimento aitig lieria corazzata. lo squadrone cavalleria blindata . la compagnia genio pionieri, la compagnia trasmissioni , il parco mobile, il reparto trasporti . l'officina mobile, la sezione carabinieri motocic listi, il plotone movieri. La sezione sanità e quella s ussistenza si formeranno soltanto nel 1954. La grande uni tà e ra dislocata tra Roma e Civitavecchia (memorie storiche anno 1953 e 1954 del Comando d ivis ione "Pozzuolo del Friuli") . 3 17 C ircolare n. 2800-R/Ord.I in data IO dicembre 1952 dell 'Ufficio ordinamento: fogli n. 6033/Bc/Ord .Il in data 23 dicembre 1952 e n . 1937/Bc/Ord.TI in data 23 febbraio I 953 del Comando militare territoriale di Roma. Nel luglio 1953, il 4° reggimento aveva in carico: 14 Scout car, 4 cingolette, 4 carri recupero M32 , 15 M24 e 156 M47. Nel 1954, un battaglione ca1Ti si trasferì ad Aurelia, mentre 6 compagnie d iven nero quadro (memorie s toriche anno 1953 e 1954 del Comando 4° reggimento carristi) .


PARTE PRIMA. EVOLUZIONE ORDINATIVA DELL'ESERC ITO I, DELLA COMPOJ'\ENT E CORAZZArA DA L 1945 A L 1955

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squ adrone c arri leggeri ( per un to tale di 18 M24 , 19 autoblindo Greyh ound e 7 S cout car) 3 I 8 . 11 132° reggime nto contrasse a q uadro una batteri a d i c iasc un g ruppo semove nti da 105/22 e da 90/50 3 19 . Il 3° e l ' 8° regg i mento bersaglieri e bbero un terzo battaglione320 , mentre la divi sione corazzata "Centauro" ri cevette un terzo battaglione carri sti per il 3 1° reggimento ed un terzo gruppo semoventi da 105/22 pe r il 13 1° reggime nto art ig lieria corazzata (i cacciacarri M IO da 76/50 fu rono sostituiti dagli M36 da 90/50)321 . "Una d ivisione corazza ta in pi ena e ffi c ienza può rovesc iare sul ne m ico c irca 15 tonne ll ate d i granate al m inuto e dispone di 2 50 carri armati, di 100 cannoni semoventi , di 450 b lindati, di l .500 autom ezzi, 700 m itragliatric i, 1.200 armi automatiche , leggere e anticarro . Per i collegamenti ha ben 500 staz ioni radio. Questo poderoso sc hieramento conta 8 .000 uo min i selezio nati e severamente addestrati: è una massa d'acciaio di 15.000 tonnellate che ingoia 1.200 litr i d i carburante a l minuto e sv iluppa , inco lo nnata su strada, una lun ghezza d i o ltre I00 chi lometri. Quanto alle cifre accenneremo che un P atton (M47) costa 200 .000 do llari e una intiera divisione corazzata raggiunge il cos to d i 100 m iliard i; 1O per la m anutenzio ne annua . È perci ò e vidente che la " Centauro", l'" Ariete" e la " Pozzuo lo" , hann o potuto essere o rgani zza te senza costituire o neri inso stenibili per il b ilanc io in virtù degli aiuti americani nel quadro del Patto Atlantico .322" N ell'aprile vennero variati gli organici del I battaglione da posizione, contratto a 4 compagnie, ma ad organici pari al 100% delle forze previste in tempo d i guerra 323 . Nel settembre, venne di sposta la costituzione, in caso d i emergenza , presso il Comando mi litare te rritoriale d i Padova , di un comando di raggruppamento da posizione , con alle d ipendenze , oltre al I battaglione già in

3 18 Circolare n . 23 10-R/Ord.I in data 25 novembre 1953 dell' Ufficio ord inamento Trasformazione squadrone ca v.bl. della Div.Ci·. " Ariete '' . La d ivisione era costituita da: un comando , 8° regg imento bersaglieri , 132° reggimento carristi, 132° reggimento artiglieria corazzata . gruppo squadroni cavalleria blindata "Guide" , compagnia genio pionieri, compagnia tras missioni, parco mobile , re parto tras porli , officina mobile , plotone movieri, sezione sussis tenza , sezione sanità, sezione carabi nieri. I mezzi corazzati in cloiazione al I O luglio erano 639 ( memorie s toriche anno I953 del Comando di visione corazzata ..Ariete'') . 3 l 9 Memorie storiche anno 1953 del Comando 132° reggimento artiglieria corazzata. TI provved imento , temporaneo, fu reso necessario per il passaggio dalla chiamata semestrale a que lla quadri mestrale Nel lug lio . il reggimento aveva: 18 cingolette, 13 caITi medi comando, 57 M7 , 19 M36, 18 semoventi Priest, 6 caITi e semoventi demilitarizzati, 2 carri recupero. Ne l 1954 , g iunsero anche 4 semicingo lati. 32 Circolare n . 2280-R/O rd .I in data 20 ouobre 1953 cic li' Uffic io ordi name nto Costi111::,io11e del terzo bc//la glione del 3 ° reggimento bersaglieri; circolare n. 600-S/Orcl.lll in data 16 marzo 1953 dell' Ufficio o rdiname nto Costituzione reparti. Predisposizioni di nwbilitaz.ione; n . 265- R/Orcl .I in data 6 febbraio 1953 Costituz ione reparti. Il nuovo battaglione de l 3° regg imento e bbe sede a Montorio Veronese. Nel gennaio 1954 , il reggimento disponeva di 90 semicingolati e 127 cingolette ( memorie storiche anni 1953 e 1954 ciel Comando 3° regg imento bersaglieri) . Nel luglio 1953 . 1'8° reggimento bersaglieri aveva 132 cingo le tte e 73 H alf track , che di venne ro l' anno s uccessivo, ris petti vame nte , 129 e 81 ( me morie s to riche an ni 1953 e 1954 de l Comando 8° reggimento bersaglieri) . 32 1 C ircolare 11 . 260- R/Ord.l in data 4 f'cbbraio 1953 dell ' Ufficio ordinamento Costit11:ione reparti. Nel marzo, il V grup po co ntraere i leggero del 131 ° reggimento artiglieria venne trasferito a M antova. Nel 1955, tutto il regg imento si spostò a Vercelli ( memorie storiche anni 1953 e 1955 del Comando 131° reggimento artiglieria corazzata). Nel lug lio 1953 , la d ivisione ··c entauro ... passata alla d ipe ndenze de l IV corpo d 'armata, disponeva di 276 automeZ7.i e 723 mezzi corazzati e blindati , scesi , quest'ultimi, a 6 18 l'anno s uccessivo (memorie storiche anni 1953 e 1954 del Comando divisione "Centauro"). 322 Opuscolo Cinque w mi 1949-1953 . La rinascita militare italiana. 323 Circo lare n. 760-R/Ord.1 in data 3 1 marzo 1953 de ll ' Uffic io o rdinamento Nuovo organico per il I Btg . da posizione .

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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME T ERZO

1945-1955

vita. anche il II , m e IV battaglione32•. Si diramarono i nuovi organici dei raggruppamenti di frontiera su 2, 3 o 4 gruppi sbarramento e quelli del raggruppamento da posi zione 325 . L'arma di A1tiglieria subì un'altra profonda ristrutturazione per uniformare gli ordinamenti a quelli dei maggiori eserc iti alleati ull a base degli accordi intervenuti in sede CED. Le divisioni di fanteria dovevano avere un solo reggimento di artiglieria da campagna su: 3 gruppi da I05/22 o da 88/27 (2 gruppi le divisioni leggere di fanteria), un gruppo da 155/23 ed un gruppo contraerei leggero326. Gli organi di questi reggimenti persero le blindo centro radio per ufficiali osservatori 327 . I reggimenti di artiglieria da campagna esuberanti gli organici delle divisioni di fanteria si trasformarono in un ità pesanti campali. pesanti , contraerei pesanti , da montagna, semoventi di corpo d'armata (reggimento su 2 gruppi eontrocarri semoventi o a traino cd un gruppo semoventi campali)328. Per la costituzione dei reggimenti di artiglieria semovente di corpo d 'armata (9°. 35° e "a cavallo'·) ci si avvalse dei disciolti sortoraggruppamenti controcarri de lle divisioni ·'Trieste". " Friuli" e " Legnano" 329 , mentre i sottoraggruppamenti controcarri delle divisioni "Cremona" . --Granatieri" e "Folgore•·. denominati rispettivamente 1° . 2° e 3°, diventarono unità di supporto cli corpo d· armata330. La divisione di fanteria "Mantova·' tratlennc tran itoriamcnte il sottoraggruppamento controcarri (con 2 gruppi semoventi controcarri da 90/50) del 155° reggimento aitiglicria da campagna33 1. In totale , era prev ista la presenza di 10 gruppi semoventi cacciacarri (CI, CTT , CV, CVT, CVII. CVIII , CIX, CX, CXIII e CX IV) e di 4 gruppi cannoni controcarri a traino (CIIL CIV, CXl e

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Circolare n. 2140-S/Ord.TTT in data I 8 settembre 1953 deirUffici o ordinamento Predisposi-;.ioni per la cos1i111-;.io11e. in caso di e111erge,r::.a. del raggmppa111e1110 da posdo11e. Altre predi!.posizioni per la mobilit:11.ionc di reparti da posizione si rifacevano alla circolare n. 320/Ord.ll l in daia 27 gennaio 1951 Predisposizioni per la cos1i1uzio11e. i11 caso di emerge11-:.a, dei battaglioni da pusi:ione. 325 Circolare n. 1270-S/Ord.I in data 23 maggio 1953 dell' Ufficio ord inamento Orf.:a11ici 11 ° - /2° - 2/ 0 - 22° raggrnppa111e111i difro111iera; Organici del raggmppa111e1110 da posi::.ione dell'Ufficio ordinamenlO. edizione 1953. 326

Circolari n. I050-R/Ord.I in data 30 aprile 1953 e n. 2330-R/Ord .l in data I 8 novembre I 953 dell'Ufficio ordinamento Ordinw11e11to delle arriglierie divisionali; 11. 1265-R/Ord.l in data 23 maggio 1953 Ordi11a111e11/o delle

aniglierie dh-isionali - Organici. 327

C ircolare n. 1265-R /Orci.I in data 23 maggio 1953 dell'Ufficio ordinamento Ordinamento delle artiglierie

dh•isiona/i - Organici. 328 Circolare n. 2330-R/Ord.1 in data 18 novembre I 953 dcll" Ufficio ordinamento

Ordinamento delle aniglierie

divisionali. Si acc rebbe anche la specialità mo1tai pe anti con nuovi gruppi. 329 Circolari n. 2330-R/Ord.l in data 18 no,·embre I 953 dell' Ufficio ordinamento Ordi11a111e1110 delle artiglierie divisionali; n. 3040-S/Ord .lll in data 20 dicembre 1953 Ordi11wne1110 delle artiglierie divisionali. Predisposizioni di 111obilitaziu11e . li 9° reggimento a,tiglieria da campag na " Friuli" . con sedi a Lucca e Firent.:c, si trasformò in 9° reggi-

menlo semovente controcn rri di corpo d'armata ne l novembre 1953. el 1954. il C III e C IV gruppo con1rocarri erano ancora dotati di cannoni a traino da 76/55. li reggimento era completato dal Il gruppo artig lieria semovente da campagna da l 05/22. Solo ne l I 955 . giunsero i semoventi M36 da 90/50 . mentre il 11 gruppo cambiò gl i M7 con i Sexto n eia 88/27 (memorie storiche anni 1953 e I 954 ciel Comando 9° reggimento artiglieria semovente di corpo d'armata). 33 Circolari n. 1995-S/Ord.lll in data 2 settembre 1953 e 11 . 2270-S/Ord .1 in data 3 ortobrc 1953 dell'Ufficio ordinamento No111i11ati1·i dei s011oraggruppa111enti artiglieria e.e. In caso di mobilitazione era prevista la formazione del 4°. 5° . 6°. 7° . 8°. 9°, IQ0 • 5 1° e 52° sottoraggruppame1110 controcarri di corpo d 'annata. Il VI e VII gruppo del sottoraggruppamento controcarri in organico al 7° reggimento artiglieria della di visione "Cremona" diven nero il CIX e CX gruppo semoventi controcarri. con sede a Fossano e dotati di eacciacarri M 36 e Half track (memorie storiche anno I 953 del Comando 7° reggimento artiglieria da campagna). li 3° sottoraggruppamento . sorto in ambito 33° reggimento artiglieria da campagna. venne equipaggiato, nel maggio 1953. con 38 semo,enti MI 8 da 76/52 . Nel luglio 195-L il sottoraggruppamento, con i s uoi gmppi CXTII e CXIV, passò alle dipendenze elci 155° reggimento artiglieria semovente cli corpo d'armata (memorie storiche ann i 1953 e 1954 del Comando 33° reggimento artiglieria da campagna). 331 Il reparto, dislocato a Udine, era strutturato s u CI e C ll gruppo semovente controcarri (memorie storiche anno 1953 del Comando 155° reggimento aniglieria da campagna).

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PARTE PRIMA. EVOLUZIONE ORD INATI \11\ DELL'ESERCITO E DELLA COMPONENTE CORAZZATA DAL 19-15 AL 1955

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CX Il) distribuiti in 7 unità a livello di reggimento come artiglierie di corpo d 'a1mata332 . J nuovi o rganic i dei g ruppi artiglie ria semovente controcarri prevedevano un reparto comando e 3 batterie (2 batterie in te mpo di pace), per un to tale di: 18 cacciacarri da 90/50 o 76/52 o 76/50, 7 semicingolati e una can-etta c ingolata . L'a rtiglieria di corpo d'armata ven ne rafforzata con la costituzione di nuovi gruppi da campagna se movente 333 . I gruppi per reggimento artiglie ria corazzata avevano 4 carri armati comando e 3 carri Priest al posto degli Half track 334 . Si costituì il 1° reggimento artiglieria corazzata per la di visio ne "Pozzuolo de l Friuli", su 4 g ru ppi già desig nati per il 133° reggime nto335 . L'arma di at1iglieria dispose , inoltre, la costituzione cli: un comando cli reggimento e 10 gruppi pesanti campali , un reggimento pesante (il 2°) su 4 gruppi da 155/45, un gruppo morta i pesanti . 2 comandi di reggimento ( 18° e 12 1°) e 5 gruppi contraerei pesanti mobi li (da 90/53 e 90/50), 6 gruppi contraerei legge1i336 , un qua110 raggruppamento contraerei territ01iale (17°)337 . S i formò, a cura dell' Ispetto rato d 'artiglie ria, una compagnia m ista nebbiogeni e lanc iafiamme. Si costituì una qu inta brigata alpina, la "Cadore" con sede a B e lluno338 , mentre la d ivisione " Trieste" venne pote nziata con l'assegnazione di compagnie fuc ilie ri tra tte dal 60°, 9° e 13° reggimento di fa nteria339 . La decurtazio ne degli stanz iame nt i per l'Esercito impedì l'arruola me nto cli 10.000 soldati di leva e compo11ò l'abbassamento del livello di forza delJe divisioni " Avellino", "Aosta" e " Pinerolo", nonché delle uni tà cli supporto di seco nda li nea . In particola re. !"'Aosta" e la " Pinerolo" si contrassero in gruppi tattici340 . S i dispose la costituzione di nuovi battaglioni e compagnie fucilieri pe r le e sigenze dei servizi territo riali e di presidio 34 1, mentre la componente 332 Con le circola ri n. 265 -R/Ord.I in data 6 febbraio I 953 Cos1ituzione reparti e n. 600-S/O rd.III in data 16 marzo 1953 de ll 'Ufficio o rd inamento Costi111zione repani. Predisposizioni di 111ubiliwziu11e. Era stata previs ta a nche la formazione fi n dal te mpo di pace del XX I gruppo a rt iglieria semovente controca1Ti. Questo repai10, posto alle d ipendenze del IV corpo d'armata, s i costituì il I O sette mbre 1953 a Bolzano . Era ordinato su reparto comando e 2 batte rie semoventi ed aveva in linea 4 semicingolati e 19 M 36 (memo rie storiche anno 1953 del Comando XXI gruppo artiglie ria semovente controcarri). 333 Circolari n. 275 -R /Ord .T e n . 270-R/Ord.l in data 6 febbraio 1953 de ll 'Ufficio ord inamento Costituzione repani: n . 1300-R/Ord.l in data 30 maggio 1953 Cos1i11do11e 1111itcì: n. 7 15-R/O rcl.l in data 29 marzo 1953 Ca111biu de-

nominazione II Gr. Art. Semov. da I 05. 334

Circola re n . 1740-R/Orcl.T in data 27 luglio 1953 de ll' Ufficio ord inamento Organici gruppi artiglieria serno-

ve111e co111rocarri. 335

Memorie storiche anno 1953 del Comando I O reggimento artig lieria corazzata . L'ente, con sede in Civ itavecchia, si costituì il 1° fe bbraio con la denominazione di 133° regg imento artig lieria corazzata ed ebbe a lle dipende nze il I e II g ruppo semove nti eia 105/22 ccl il IV gruppo semoventi controcarri eia 90/50. Il IO maggio , il reggimento ca mbiò numerico in 1° . Nel giugno e nell'agosto si fo rmarono. rispettivamente. il V gruppo contraere i leggero e il reparto trasp011i e riparazioni. Al 31 d icembre, il reggimento disponeva di: 34 M7, 19 M36, 2 M 10 demilitarizzati. 18 semic ingolat i. 4 S he rman AOP. 2 carri recupero, 4 co mplessi Oiamo nd- Ro gcrs . Nel 1955 , i corazzati in linea erano: 54 M 7, 18 M36, 2 MI O de mili ta rizzati, 28 Half track, 5 Shcrman AOP, 4 carri recupero M32 . 4 Oiamond Rogers. 336 Nel corso de ll'anno. i g ruppi contraerei leggeri in iz iarono a riceve re compless i q uadru pli da 12 .7 111111 s u a ffosto M55 . 33 ì Alla DAT vennero asseg nati pezzi anglo-canadesi eia 94/50. italiani da 90/53, mitragliere Bofors da 40/56 , Breda eia 37/54 e materia li da 20 111111. 338 Circolare n. I 330-R/Ord.J in data 11 g iug no 1953 cieli' Uffic io ordina mento Cos1i111zione Brigata Alpina

"Cadore". 339 Circolare n. 2350-S/Ord.l in data 17 ottobre 1953 dell'Ufficio o rdiname nto

Po1enzia111e11to divisione "Trieste".

U provvedimento servì a portare s u 3 compagnie fuc ilieri i 2 battaglioni cli ciascun reggimento di fanteria de lla "Trieste". 340 Foglio n . I I 06-R/Orcl.IV in data IO ottobre 1953 de ll'Uffic io ordiname nto Modifiche al quadro delle forze

per f"eserci:,io 1954-55. 341

Circolare n. 110-S/Ord .11 in data J 2 maggio I 953 dc li 'Ufficio ordiname nto Coslitu zione uni1à j ì1cilieri. Alla data ciel 15 settembre 1953. erano pre visti 7 comandi di battaglione e 20 c ompagnie fuc ilie ri .


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DF,LL'ESERCITO ITALIANO, VOLUME TERI.O 1945- 1955

paracadutisti venne potenziata con la costituzione, presso la Sc uola di fanteria. della compagnia sabotatori 342 e dei plotoni paracadutisti per le brigate alpine " Julia" e '·Tau rinense" . L'arma cie l genio si rinforzò notevolmente con nuovi battaglioni minatori (1), pionieri (6), pionieri d'arresto (1), pontieri (2) . collegamenti (2) e repa,ti minori fotoele ttrici sti, idric i, meccanici - e lettric isti , teleferisti e ma c heratori343 . La specia lità dei collegamenti venne ridenominata delle trasmission i, in previsione dell a scissione dal genio e dell 'elevazione a rango di arma 344 . Ne l compie so, furono costituite ne l corso del 1953, 45 nuove unità di supporto di fante ria, artiglie ria e genio, dell·ordine del banaglione/gruppo345 . La scarsa attenzione rivolta alla minaccia atomica, sia nel campo dei mate riali che nella dottrina ta ttica , è testimoniata dal ritardo con cui venne costituito un centro di istruzione alla rivelazione. analisi e bonifica da radiazioni. agenti biologici ed aggressivi c himic i346 . Solo ne l 1953, a distanza di 8 anni dall'avvento delle arm i atomiche s i formò a Roma, per l' addestramento del pe r omdc delle forze armate a lla difesa atomica, batteriologica e chimica, la Sc uola unica intc,forze armate per la difesa NBC347 . cui seguì , nel 1955 , la cosituzione a Pisa del Camen (Centro Applicaz ioni Militari Ene rgia Nucleare). La Scuo la allievi operai e quella arma ioli s i trasformarono in reparto, passando alle dipendenze rispettivamente dell ' Arsenale esercito e della Fabbrica d ' armi348 . Le predisposizioni cli mobilitazione del c iclo 1954 prevedevano la cos tituzione de lle seguenti form azioni corazzate : C li battaglione carri; 2 gruppi artiglieria semovente di corpo d'armata (111 e XIX) ; terze batterie de i gruppi in organico al l O , 131 ° e 132° reggimento artiglieria corazzata: 4 squadroni autoblindo per la difesa te rritoria le; battaglione costiero lagunare " J\dria" 349 . Altri nuovi reparti da costituire ali 'emergenza per la componente operativa e rano: 5 reggimenti di fanteria; 2 reggimenti artiglieria eia campagna; un reparto specialisti ; 2 battaglioni ed un raggruppamento trasmi ssioni ; 2 ba1taglioni minatori ; un ba1taglione pontie ri; 2 battaglioni pionieri d ' arresto; 3 battaglioni pionieri; 6 gruppi mortai pesanti; un battaglione alpini ; un battaglione paracadutisti; 2 co-

3-1 2 Nel 1954, la compagnia mutò denomi nazione in Reparto sabotatori paracadutisti. Nello stesso anno i l balla• gl ione paracadutisti ebbe in organico una compagnia armi accompagnamento. 343 Venne cosciruito a Napoli anche un reparto radio per il Comando alleaco del sud Europa. (Circolare n. 800S/Ord.J in data 3 1 marzo 1953 dell'Ufficio ordinamento Costi111~ione Nucleo Repan o Collegamenti 1/AFSE). 3•14 Circolare n. 11 85-R/Ord.l in data I 6 maggio 1953 del l 'Ufficio ordinamento Arma delle trasmissioni. Occorrerà aspettare il dicembre 1997 per vedere l'elevazione al rango di arma della specialità delle trasmissioni. 345

Verbale della riunione te11111a presso lo S.M. Difesa il 29.1.1954 in occasione della visita in Italia del Maresciallo Mo111go111ery dello Stato maggiore della difesa in data 4 febbraio 1954. 3-1 6 "Di fatto sia la struttura del le forze che la pianificazione operativa consideravano accessorio l'apporto delle armi nucleari. forse per un sostanziale ~cetticismo di fondo circa l 'eventual ità di un loro impiego o perché i fondi disponibili non consentivano di dare vita a forze qualitmivamente idonee ad operare in ambiente nucleare anivo... (La politica di sicure::.::.a e la conce::.ione difensiva italiana dal 1945 al 1975 in Carlo Jean (a cura di) Storia delle Jor::.e armate dalla rico.w·1do11e postbellica alla "ri.1·tn11t11mzio11e ., del 1975. parte I. edizioni G iuffrè. M ilano 1989) . .'-1 7 Circolare 11. 870-S/Ord.l in data 9 aprile 1953 Costitw:Jo11e Scuola /111er For::.e Armate per la difesa atomica, baueriologica e chimica. Nel 1955. si in erì una squadra ABC in ogni comando di corpo d'armala. divisione e brigata . Bisognerà allcndere il 1998 per vedere la costitu1.ione di un reparto operativo a livello reggimento special izzato per l'impiego in ambienti contaminati da agenti NBC. 3-1& Circolare n. 450-R/Ord.ll i n data 20 marLO 1953 Reparti di addestramento per le specializza::.io11i tecniche

di artiglieria. 349

Circolari n. 1700-S/Ord .Ul in data 15 luglio 1953 deJr Ufficio ordinamento Predisposi::.ioni di mobilita::.io11e delle unità dell'Esercito. Ciclo 1954: n. 734-S/Ord.lll in data 20 aprile 1953 Predisposi::.ioni di mobilita::.ione per il '"Seuore For::.e Lagunari'' : n. 580-S/Ord.lll in data 14 marzo 195'.\ Costitw:.io11e reparti. Predisposdoni di 111obilita::.io11e. Era previ sia anche la costituzione ex-novo per mobi litazione delle divisioni di fanteria: ·'Sassari". ·'Ferrara·', '·Venezia". "Pasubio". ··casale... ·'Ravenna'· , "Ba ilicata•·. "Arezzo·' . --umbria.. e di vari gruppi tattici per la difesa Jerritoriale.


PARTE PRIMA. EVOLUZIONE ORD INATI VA DELL'ESERCITO E DELLA COMPONENTE CORAZZATA DAL 1945 AL 1955

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mandi di divisione cli fanteria. La difesa territoriale poteva contare su nuove unità quali: gruppi artiglieria controcarri, gruppi artiglieri a eia campagna, gruppi artig lieri a contraere i pesante DAT, gruppi di artiglieria costiera, battaglioni di sicurezza , battaglion i di sicurezza difesa aeroporti, battaglioni fucilieri. Vennero diramati gli organici del battaglione di s icurezza per difesa aeroporti (tipo B) comprendenti: un plotone comando, una compagnia fuc ilieri , una compagnia armi d'accompagnamento ed una compagnia motoblindata con 4 autoblindo 350 . Nel 1953, l'Esercito inq uadrava come forze di manovra: un reggimento granatieri , 25 reggimenti di fan teria , 3 reggimenti bersaglieri (1 °, 3° e 8°), 5 reggimenti alpini , 3 reggimenti canisti (4° , 3 l O e 132°), 4 raggruppamenti di fron tiera , un settore forze lagunari , 7 reggimenti d i cavalleria blindata. Dal V corpo d 'armata dipendevano la cli visione di fanteria " Mantova", la di visione leggera di fanteria "Folgore", la d ivis ione corazzata "Ariete", il Settore forze lagunari e le brigate alpine "Jul ia" e "Cadore" . Dal IV corpo d'armata d ipendevano : la di visione corazzata "Centauro" e le brigate alpine "Tridentina" e "Orobica" . Dal CMT di Roma dipendevano la divisione " Granatieri di Sardegna" e la divisione corazzata "Pozzuolo del Friuli" . Dal CMT di Torino dipendevano la brigata alpina "Taurinense" e la divi sione di fanteria "C remona". Le d ivisioni cli fanteria " Aosta", "Pinerolo", "Friuli" , "Avellino", "Trieste" dipendevano rispettivamente dai comandi in.il itari ten-itoriali di Palermo , Bari, Firenze, Napoli , Bologna . L'arma dei carab inieri vide incrementati gli organici rispetto al 1951 di 2 brigate e di 2 lcgioni 351 .

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35 Circolare n. 1640-S/Ord.Tll in data 23 luglio 1953 cleJl' Uffic io ordinamento Organici btg. di sicurez,::,a cl.a. (tipo B). La difesa territoriale si poteva avvalere fi n dal tempo d i pace di 7 battaglioni e 2 compagnie fucilieri (circolare n. 110-S/O rcl .l I in data 12 maggio 1953 dell"Uffic io ordi namento Costit11:,io11e 1111itcì .fucilieri) . 351 Pubblicazione n. 39/RR in data 15 sertembre 1953 de ll 'Ufficio ordinamento Comandi, corpi, servizi ed enti vari del!' Esercito. I reggimenti dell'arma cli fanteri a erano: I O "Granatieri di Sardegna" con sede a Roma; 5° e 6°

"Aosta" di Messina e Palermo: 9° "Bari"' di Bari: 13° "Pinerolo'· di Barletta; 17° ·'Acqui" di Roma; 2 1° e 22° "Cremona" di Asti e Torino; 40° --Bologna·· d i Bologna; 45° e 46° '·Reggio" di Catania e Su lmona; 59° e 60° '·Calabria" di Palmanova e Sassari; 67° e 68° "Legnano·' di Legnano e Bergamo; 75° e 76° "Napoli" di Cosenza e Udine: 78° "Toscana" d i ri rcnze: 82° ·'Torino" di Forlì ; 87° e 88° "Friuli" di Livorno e Pistoia: 114° ·'Mantova'· di Gorizia: 157° "Liguria" di Genova: 182° --Garibaldi'' d i Sacilc: 183° Nembo·• di Ccrvignano; 231° ·'Avellino" di Napoli; 1° bersaglieri cli Roma; 3° bersaglieri di Milano: 8° bersaglieri di Pordenone ; 4° alpini di Torino; 5° alpini cli Merano; 6° a lpini di Brunico; 7° alpini cli Belluno: 8° a lpini cli Tolmezzo: 4° carris ti ·'Pozzuo lo elci Friuli .. cli Roma: 3 1° carristi "Centauro" cli Verona; 132° carris ti "Ariete" di Aviano; 11°, 12°, 21 ° e 22° raggruppamento di frontiera cli Tolmezzo, Paluzza, Brunico e Merano; V battaglione mot1ai cli corpo d'armata; CI battaglione ca1Tisti; I battaglione eia posizione: Cl , Clii . C IV, CVI. CXV, CX XVII. CXXX V ballaglionc fuci lieri. L'arma cli cavalleria contava sui seguenti reggimenti di cavalleria blindata: l "N izza cavalleria" di Pine rolo, 2° "Piemonte cavalleria" cli Firenze. 3° ·'Gori zia cavalleria" di M ilano , 4° "Genova cavalleria" cli Palmanova, 5° "Lancieri di Novara.. di Codroipo, 6° '"Lancieri cli Aosta•· d i Reggio Emilia. 8° "Lancie ri di Montcbello" cl i Roma. Si avevano anche squadroni di cavalleria blindata per il Tl CMT di Genova, per il VI cli Bologna, "Centauro" di Ve rona. '·Ariete" di Casarsa. " Pozzuolo ciel Friuli" cli Roma. L'aitiglieria da campagna annoverava i reggimenti: 5° d i Palmanova, 7° d i Torino. 8° cli Livorno, 9° di Lucca, 11° cli Cremona, 13° di Roma, 14° di Foggia, 2 1° di Modena, 24° di Messina , 33° cl i Treviso, 35° cli Ri mini, 47° cli Santa Maria Capua Vetere , 155° cli Udine, oltre al reggimento artig lieria a cavallo d i Milano . Vi erano vari gruppi autonomi: eia campagna "Calabria" : IV, VII e XX monai pesanti: Il, IV, VI e Vlll semo vente cli corpo cl'amrnta; XXl semovente controcarri cl i corpo d 'armala. L"artig lieria eia montagna aveva i seguenti reggimenti: 1° a Rivoli. 2° a BressaO none, 3° a Udine, 5° a Merano, 6° a Be lluno. L"artig lieria contraerei era s u 7 reggimenti pesanti: I di Albenga. 2° di Mantova, 3° cli Pisa. 4° cli Riva del Garda, 5° di Mestre, 18° cli Foligno, 121° di Bologna. La contraerei DAT contava su 4 raggruppamenti : I O cli Anzio, 2° cli Savona. 3° cli Bologna. 17° cli Lodi. L'artiglieria pesante campale aveva 7 reggimenti: 3° cli Vicenza, 4° cli Trento, 6° cli Piacenza, 8° cli Viterbo, 22° cli Palermo, 27° cli Mi lano. 4 1° cli Padova. L'aniglieria pesante aveva il 9° e il 52° reggimento rispettivamente con sede a Trento e Alessandria. L'artiglieria corazzata annoverava 3 reggimenti: I ··Pozzuolo ciel Friuli'' di Civi tavecchia. 131 ° "Centauro·· di Verona, 132° " Ariete" cli Pordenone . L'a1tiglieria controcarri aveva 7 sottoraggruppamenti: 1° di Fossano, 2° cli L' Aquila, 3° cli Cervignano , oltre a quelli di Udine . Lucca, Modena e Milano di pendenti rispettivamente dal V corpo d'annata e dai CMT O

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GLI i\UTOVEICOU DACOMBA"lì'IMENTO DELL"ESERCITO ITALIANO. VOLUM ETl3RZO 1945- 1955

el giro di un quinquennio. l'Esercito, dimostrando di possedere grandi risorse di capac ità organi zzati va e di volontà realizzatrice, raggiunse e superò l'ord inamento proposto dal genera le Marras nel 1948, tanto c he il Ministro cie l la difesa Pacciardi ne l messaggio ri volto alle Forze armate il 2 giugno 1953. poté affermare con m otivata soddisfazione: "( ...) gli italiani, potranno constatare qucsr"anno che nella nostra s toria mil itare non abbiamo ma i avuto forze annate così organizzate, così addestrate, così potenti" 352 . Tale struttura presentava , però, lati debol i quali la non o mogeneità del le divis io ni di fant e ria (ternarie e b inari e, e ntrambe non completamente motorizzate) c dai livel li di forza. compre i quelli delle divisio ni corazzate e delle brigate alpine, inferiori alle tabelle organiche di g uerra e s pesso anche a quelle ridotte cli pace. A fa vorire un ' intela iatura così vasta concorsero lo stesso sforzo fina nziario per il riarmo compiuto dallo Stato mediante !"incremento degli stanziamenti ordinari e l'aggiunta di finanziamenti aggiunti vi, nonché gl i aiut i diretti degli Stati Uniti. valutati in 1.000 111.iliardi di lire, più a ltri 250 miliardi di commesse americane a ll ' indust ria nazionale . Nonos tante tutti i moti vi c he spiegano e, entro certi limiti g iustificano, la di latazione dcli' Esercito (come !"acuirsi del confronto tra i blocchi. la te nsione con la J ugoslavia, l'ing resso nel Patto atlantico, la defi nizione della strateg ia avanzata NATO, il tentativo di c reazione del la CED), non si può non rilevare il pe rs is te re cli alcu ne tendenze a nacro ni stic he . g iacché alcune delle grandi unità di nuova costituzio ne. eppure impiegabili per il concorso all'ordine pubblico, non raggiungevano il grado minimo di efficienza organica necessario ad un proficuo svi luppo dcll"attiv ità addestrativa e tanto meno quello d i un'operativ it à soddi sface nte in cornbattimento 353 . o nostante g li aiuti americani. la s ituazione delle sco1te era ancora deficitaria . "Il livello delle scorte munizioni , riferito a tutte le Forze previste, è genera lmente basso; c ri tico per alcune armi portatili; deficitario per mortai da 60 ( 1 unfoc); in genere molto basso pe r le artiglierie (munizion i per cannoni da 76/52 semovente M 18 - 8 unfoc; cannoni da 90 carri M26. M47 e semoventi M36 - 3 unfoc; cannoni da 76/50 semove nti MI O - 5 unfoc). Tale livello viene gradualmente incrementato con gli arri vi MDAP, le commesse ojf-shore e con gli scarsi approvv ig ionamenti consentiti dal bilancio nazionale."354 Sebbene la questione a ncora aper ta della sovran ità s u Trieste avvele nasse i rapporti tra Italia e Jugo lav ia, nell'ottobre 1953, il Comando NATO del . ud Europa rim a neva dell 'opinione c he la d ifesa ad o ltranza del la linea azzurra a ndasse organi zzata e condotta sulle posizioni di riva s inistra dell'Isonzo. vale a dire in territorio jugo lavo . Una difesa s postata più

di Firenze. Bologna e M ilano. Vi erano 7 repani spec ialisti delle divisioni ·'Granatieri cli Sardegna. ··Cremona··. ··rriuli... ··Mantova•·. ··Legnano··. ··Trics1c··. ··Folgore··. L"arma del genio aveva • reggimenti: I O pionieri di Civitavecchia. 5° pionieri di Vicenza, 2° pontieri di Piacenza (con 3 battaglioni pontieri cd uno ferrovieri). l O trasmissioni di San Giorgio a Cremano. Vi erano poi: 14 ba1tagl ioni pionieri (111. I V. V. VI. VI I. XX. XX I e del le divisioni cli fanteria ·'Gr.in atieri di Sardegna··. "Cremona", "Friuli ", ··Man1ova··. ··Legnano'·, "Trieste"', '·Folgore". oltre a 11 compagnie pionieri): 3 battaglioni minatori (I. U. lV): 5 battaglioni pionieri d"arresto (1 .11. lii , lV e V): 9 compagnie tra teleferisti, mcccanici-elcllricisti. idrici . fotoeleltricisti e ma chcratori: 14 battaglioni trasmissioni (speciale. XX I. XXXII. lii. IV, V, V I , VI I e per le divisioni --Granatieri di Sardegna", --crcmona··. ··Friuli··. ··Mantova·•, "Legnano.. , ··Folgore··); 20 compagnie trasmissioni. Il servizio della motorizzazione aveva: 11 autoreparti. 12 reparti trasporti divisionali o di brigata. 3 reparti trasporti e riparazioni per reggimento artiglieria corazzato. 12 parchi mobili divisionali o di brigata. 11 centri autieri. • au1ogruppi. 352 Oreste Bovio Storia dell'Eserciro iraliano ( 1861-1990) SM E - Ufficio torico. Roma 1996. pag. 441 . 353 Filippo Stefr1ni La storia de/fu do11ri11a e degli ordi11a111e111i del/'I:.:serci/0 italiano volume Il i - 1omo 1° Dalla Rllerra di liheNr;.ione al/"ar111a aromica !<litica SME - Ufficio storico. Roma 1987. pag. 647, 35• Foglio n. 4/1547 in data 16 ottobre 1953 detr Ufficio servizi Sir11azio11e scorte 1111111i:_io11ame11to.


PARTE PRJMA. EVOLUZIOl\'E O RDINATIVA DELL'ESERCITO E DELLA COMPONENT E CORAZZATA DAL I 9-t5 1\L 1955

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ad oriente possibile, poteva infatt i, meglio garantire e proteggere il ripiegamento delle truppe a lle ate ancora schie rate in Au stria e fa vorire il loro impiego ne ll a difesa de l T iro lo e delle regioni nord orientali italiane congiuntamente alle truppe inglesi ed a mericane recuperate da Tries te .355 Nell'estate 1953 scoppiò la crisi con la Jugos lavia per la questione di T rieste . A seguito di presunti intendimenti di Tito di occupare la zona "B" del Territorio libero di Trieste, 28 agosto il Ministro de lla difesa ordinò al Ca po di stato maggiore dell' Eserc ito cli attuare un dispositivo cli sicurezza alla frontiera nord-o rientale. Lo Stato maggiore della difesa pianificò l'operazione "Delta" diretta all' occupazione di sorpresa della città di Trieste , prevedendo l'impiego della divisione "Trieste", di forze paracadutiste e da sbarco de ll'Esercito e della Marina . li 15 settembre, ne ll 'eventualità di dover procedere alla sostituzione delle truppe anglo - americane della zona "A" del Territ01io libero di Trieste, lo Stato maggiore dell 'esercito pianificò l'occupazione cli eletta zona presupponendo l'accordo degli alleati. Tra il 16 ed il 19 ottobre, a seguito del la graduale mobili tazione de lle forze jugoslave , venne deciso di rinforzare le truppe di copertura alla frontiera e di richiamare 13.000 riservisti per il completamento delle unità de l V corpo d'armata . Dopo l'a llentame nto dello stato di te nsione politico-militare tra i d ue paesi, rientrò lo stato di allarme col congedamento dei richiamati alle arm i, co nclusosi e ntro la metà di dicembre . Per l'esigenza "T" vennero verificati i piani di mobil itazione e trasferime nto in zona di radunata della brigata ·'Tride ntina" e de lla divisione " Cremona" . II movimento di quest' ultima dal Piemonte al Veneto fu attuato in 59 ore con complessivi 50 convogli pe r 1.750 veicoli ferro viari. L' inte ra divisione amuì in zona d ' impiego dopo 99 o re da l preavviso e dopo 82 ore dalla partenza del primo treno 356 . Nell'agosto 1953 si s volse l'eserc itazione "Saldatura veneta", ordinata e diretta dal comando FfASE, c ui parteciparono grandi unità alpine (brigate "Tride ntina" , " Orobica" , "Taurinense") e del V corpo d'armata ("Mantova" e "Folgore") . In S icilia si svolse un episodio cieli 'esercitazione NATO a partiti co ntrapposti "We ld fast" ave nte per tema il contrasto cli uno sbarco aeronavale sull' isola e c he vide l'i mpiego di unità della divisione '·Aosta" e di oltre 100 aerei nazionali e della marina americana. In agosto , ebbe luogo in Campania e in Pugl ia una grande esercitazione a li vello scacc hiere co n la partecipazio ne de lle di vis ioni ·' Avel lino" , " Aosta", " Granatie ri di Sa rde gna" ed unità dei supporti, mentre la "Pozzuolo del Friuli" e la " C entauro" svolsero esercitaz ioni a carattere continuativo aventi per tema la divis io ne corazzata nello sfruttamento de l successo . Queste ultime due divisioni erano sfilate a Roma per la festa del 2 giugno.

9. La liberazione di Trieste (1954) Nel 1954, l ' Esercito italia no raggiunse la s ua massima e spansione orga nica cie l secondo dopoguerra. Acquisito g ià da tempo l'obiettivo politico della cessazione delle limitazio ni mil itari conte nute nel Trattato di pace , rec uperata Trieste a ll 'ammini strazione italiana. caduta la CED , term inata la guerra di Corea , l'autorità politica cominciò a lesinare fondi alla difesa, mentre gli Stati Uniti ridussero fortemente gli aiuti MAP.

355 I piani ciel Comando Fr'ASE pre vedevano che le forze allea te dis locate a Trieste . dopo aver assolto il compito di protezio ne dell'evacuazio ne dei c ittadini appartene nti alle nazioni della NATO . passassero alle dipe nde nze ciel

V corpo d' armata italiano. 356 Foglio ciel Capo cli stato maggiore dell'ese rcito al capo di s tato maggiore de lla Difesa Opera:,ioni di ric/1ia1110, appro111a111enw e 1ra~feri111ento di unità per 1101a esigenza dell'ottobre 1953 . Comando V co rpo d ' armata Relazione sull 'esigenza ''T" - 17 otrobre - 20 dicembre 1953.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO IT/\UA O. VOLUME TERZO 1945-1955

Furono rivi sti gli organici degli istituti di formazioni e degli enti addestrativi. Le scuole di applicazione d 'arma furono strutturate s u: un comando, una scuola di applicazione di fanteria e cavalleria, una scuola di applicazione di artig lieria ed una scuola di applicazione del genio. In totale, le scuole disponevano di: 4 carri armati, 4 autoblindo, 3 semicingolati, 2 carrette cingolate, 2 semove nti per la costituzione a scopi addestrativi di 2 plotoni carri e un p lotone blindo357 . Furono diramate anche le nuove tabelle organiche della Scuola truppe corazzate, che risultò riarticolata su un battag li one a llievi e un battag lione dimostrativo, oltre l' ufficio addestramento e cors i358 . I mezzi corazzali erano accentrati nel battaglione dimostrativo con sede a Persano e nell'autogruppo . Il primo era formato da: un comando, una compagnia ber ag i ieri, una compagnia carri sti, uno squadrone cavalle ria blindata , una balleria semoventi ed una officina leggera . I mezzi in dotazione erano costituiti da: 15 carri medi , 5 carri leggeri M24. un carro comando, 3 semoventi da I05/22. 3 semoventi controcarri, 5 autoblindo Greyhound, J O semicingolati , 17 carrette cingolate, 5 mezzi blindati tipo Scout car. L'autogruppo, formato da un comando. un autoreparto blindo-corazzato ed un autoreparto misto . aveva. in totale: 82 carri armati (20 M47 , 15 M26, 16 M24, 17 Sherman, 4 Sherman demilitarizzati , 8 Stuart M5A 1, 2 Stuart recce M 3A3), 2 semoventi controcarri M36 , un semovente d ' artiglieria M7. 10 autoblindo Greyho und, 4 au toblindo Stag hound, 2 carrette, 2 carri occor o M32 , un autoprotctto Whitc . 2 sem ic ingolati e 2 trattori a rimorchio M26AJ 359 . La Scuola di fanteria fu riordinata su: comando, reparto corsi ufficiali e sottufficiali , reparto corsi allievi ufficiali e a llievi sottufficiali, battag lione dimostrativo e re parto sabotatori- paracadutis ti. Il batlaglionc dimostrati vo aveva 4 carri armati e IO carrette cingolate, mentre altre 12 erano nell 'autoreparto del comando scuola 360 . Nell 'ambito del la riorgan izzazione delle scuol e d'arma, il Cenlro addestramento avanzato rec lute di artiglieria, con sede a Foligno , si tramutò in Scuola allievi uffic iali e sottufficiali di artiglieria, mentre la Scuola di artiglieria di Bracciano assunse una nuova formazion e o rganica. 11 primo ente ebbe in dotazione gruppi o batterie o sezion i di tutli i model li di artiglierie a traino meccanico e someggiate in servizio , con l 'esclusione di pezzi semoventi. La Scuola di Bracciano, invece, ricevette, oltre al materiale a traino , anche semovenli d ' artiglieria e cacciacarri c ingolati. In partico lare, accanto a 64 pezzi a traino , figurav ano: 14 semoventi M7 , un Sex ton da 88/27, 5 semoventi controcarri M 10 (3 dei quali demilitari zzati pe r addestramento al pilotagg io) . 3 semoventi controcarri M 18 , 5 semoventi controcarri M36 , 3 carri comando Sherman, 3 semoventi co mando Priest, una carro soccorso T2, 8 semicingolati (5 dei quali servivano per il traino dei cannoni controcarri da 76/55)36 1. La Scuo la

357 Circolare n. 1370-R/Ord.l in data 20 agosto 1954 dell'Ufficio ordinamento

N1101•0 organico delle Scuole di /\pplica~,ione tf'Amw. La Scuola di applicazione di fanteria modificò la denominnione in Scuola cli applicazione di fanteria e cavalleria. 358 ''In data 10 maggio sono stati sciolti il l e li Battaglione Addestramento perché il Ministero Di fesa - Esercito ha ritenuto che i Reggimenti fossero in grado di provvedere alla special iZLazione delle reclute con mezzi propri. Sotto l a stessa data, impiegando i quadri dei disciolti Reparti, è stato creato il Battaglione Allievi composto da 5 compagnie. poi elevate a 6 a partire dal 28 ottobre."' (memorie storiche anno 1954 del Comando Scuola truppe corazzate). 359 Circolare n. 1345-R/Ord.T in data 6 agosto 1954 dell'Ufficio ordinamento Nuovo organico della Scuola '/i-uppe Cora-::,-::,are . 360 Circolare n. 1095-R/Ord.l in data IO ago!'.to 1954 dell'Ufficio ordinamento Nuovo organico della Scuola di Fa111eria. 361 A lcuni dei semoventi e cacciacarri erano smontati a scopo didattico . 362 Circolare n. 850-R/Ord.l in data 24 maggio 1954 dcll" UITicio ordinamento Scuola Artiglieria di Bracciano e Scuola Allievi Ufficiali e So11ufficiali di Foligno ( ex-CAAR di Artiglieria).


PARTE PRIMA. EVOLUZIONE ORDINATIVA DELL'ESERCITO E DELLA COMPONENTE CORAZZATA DAL 1945 AL 1955

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di artiglieria comprendeva: un comando, un gruppo artiglieria da campagna, un gruppo artiglieria semovente, un gruppo al liev i uffic iali di complemento , un reparto spec iali sti cl'artig lieria362. L'organizzazione dei centri, battaglioni, gruppi e batterie addestramento reclute subì forti riduzioni organiche cli personale di truppa 363 . L'aumentata disponibi lità cli carri armati recupero , consentì cli assegnare uno di tali mezzi a l parco mobile per d ivis ione corazzata ed a lla sezione recuperi del reparto riparazioni e rifornimenti materiali a uto cli corpo cl'armata364 . L'organico della divisione corazzata " Ariete" venne rinforzato con 2 sezion i aerei leggeri per compiti di collegamento , osservazione e direzione del tiro d'artiglieria; una sezione destinata al comando di d ivisione, l 'altra al 132° reggimento artiglieria365 . Nell 'o ttobre, fu disposta l' assegnazione cli una sezione di 3 aerei leggeri Ll 8C anche al 1° reggimento a rtiglieria corazzata , al 9° reggimento artiglieri a pesante e a vari reggimenti cli artig lie ria da campagna e pesanti campati366 . Il 1° reggimento bersaglieri ricevette un terzo battaglione367 . Pe r mancanza di effettivi, la divisione " Pozzuolo del Friuli" fu costretta a ridurre transitoriamente g li organici; in particolare i battaglioni bersaglieri si contrassero su di una sola compagnia, o ltre a lla compagnia comando ed a lla compagnia armi accompagnamento, mentre i battaglioni carristi rimasero con una compagnia carri , o ltre alla compagnia comando e a ll 'officina leggera368 . Venne sanzionato il riordino dei raggruppamenti di frontiera, con lo scioglimento del 12° (divenuto reparto di mobilitazione). il cui personale andò a rimpinguare gli o rganici dell ' 11 ° e la trasformazione ciel IV gruppo sbarramenti del 2 1° raggruppamento in gruppo autonomo, che assunse il nominativo di "Cadore"369 . I restanti raggruppamenti di frontiera entrarono a far parte delle brigate a lpine; tale cambio cli dipendenza ve nne ufficial izzato dallo Stato maggiore dell'eserc ito solo nel 1955370 . I reggimenti di cavai leria blindata " Gorizia", "Genova" , " Lancieri di Montebello", " Piemonte" e " Lancieri cli Aosta" vennero considerati, ai fin i operativi , un ità di supporto cli arma-

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Circolare n. 1650-R/Orcl .I in data l O novembre dell'Ufficio addestramento Riduzioni organiche di personale di truppa ai C.A.R .. ai battaglioni, ai gruppi e alle batterie addestrwnento reclute . 364 Circolare n. 790-R/Ord.l in data 14 maggio 1954 dell 'Ufficio ordinamento Mezzi di carrella111e1110 per carri armati e semoventi; circolare n. I 630-S/Ord.l in data 7 ottobre 1954 dell'Ufficio ordinamento Nuova edizione organico del parco mobile per Divisione corazzata. 365 La divisione "Ariere" disponeva, nel dicembre 1954, di: 16 1 carrette c ingolate, 9 1 semicingolati, 15 Scout car, 19 autoblindo, 14 Stuart, 33 M24, 156 M47 , un autoprotetto, 16 carri medi comando, 7 carri demilitarizzati, 90 semoventi , 18 carri special i (memorie storiche anno 1954 del Comando divisione corazzata "Ariete") . 366 Circolare n. 350-S/Ord.l in data 12 marzo 1954 dell'Ufficio ordinamento Cos1ituzione di Sezione Aerei Leigeri per comando Divisione Corazzata e per rgt. di artiglieria; circolare n. 1660-S/Ord.l in data 10 ottobre 1954 del!' Ufficio ordinamento Costituzione Sezione Aerei Leggeri per rgt. di artiglieria . 367 Circolare n.499-R/Ord .l in data 5 aprile 1954 del!' Ufficio ordinamento Costituzione IX Btg . Bersaglieri. Il nuovo battaglione ebbe sede a Civitavecchia. Nel luglio 1954 , il 1° reggimento bersaglieri "Pozzuolo del Friuli" disponeva di: 90 Half track, 62 cingolette e 4 carri leggeri. che avevano preso il posto cli altrettanti semoventi MS. Nel 1955, il comando del reggime nto ed il VU battagl ione si trasferirono a Viterbo (memorie storiche anni 1954 e 1955 del Comando 1° reggimento bersaglieri) . 368 Foglio n. O1/09/3060/ A<ld . in data J 2 g iugno I 954 cieli ' Ufficio operazioni e addestramento del Comando divisione corazzata "Pozzuolo del Friuli" Ridi111ensiona111e111u repar1i della Divisione. 369 Circolare n. 970-S/Ord.l in data 2 1 giugno 1954 deU'Ufficio ordinamento Riordinamento raggruppamenti difron1iera. 37 Circolare n. 400-R/Ord.I in data 26 marzo 1955 dell'Ufficio ordinamento Dipendenze dei Raggruppamenti di Frontiera.

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GLI AUTOVEICOU l)A COMBATI'IMENTO Dl•:LL'ESERCITO ITALIANO. VOLUMI:: 'J'I\RZO 1945- 1955

ta o di corpo d 'armata , pur continuando in tempo di pace a dipendere, ai fini addestrativi e di sc iplinari , da i comandi cl i divisione in cui e rano inquadrati37 1. In seg uito al lo scioglime nto del comando divisione "Trieste" . il 6° regg imento cavalleria blindata " Lancieri d i Aosta" passò alle dipendenze del Comando milita re territoriale di Bo logna 372 . Gli squ ad roni di cavalleria blindata de lle divisioni corazzate "Centauro·· e "Pozzuolo del Friuli" ri cevettero la dispos izione di trasform arsi, in caso di mobil itaz ione, in gruppi squadroni di cavalleria blindata373. Venne emanata una nuova ed izione organica ciel gruppo semovente da 105/22 del reggime nto artiglieria corazzata, basata su un reparto comando e 3 batterie semoventi (2 in tempo di pace). ln totale il gruppo disponeva cli: 4 carri medi comando , 7 semoventi comando Priest, 19 semoventi da 105/22. 5 carrette cingolate. una carretta carica batterie. Il reparto comando aveva: un carro medio comando, un semovente Priest, un e movcnte da 105/22 e 3 carrette cingolate: il resto dei mezzi corazzati era distribuito alle batterie374 . Cambiarono gli organici del gruppo artiglieria da campagna semovente di corpo d'armata. Le nuove tabe lle prevedevano: un reparto comando, con 2 semicingolati e 3 batterie semoventi da 88/27 (2 in te mpo di pace), con un totale di 18 Sexton e 6 semicingolati 375 . Anche la divisione di fanteria ·'Mantova" perse il proprio sottoraggruppamento controcarri per effetto de lla trasformazione de l 155° regg imento arti glieria in unità semovente di corpo d ' armata376 . L'accresciuta di sponibilità di cacciacarri M36 consentì di rendere semoventi vari gruppi inquadrati in sottoraggruppamcnti controcarri , in precedenza dotati cli cannon i n traino eia 76/55. Erano operati vi i segue nti gruppi semoventi controcarri : Cl e CII (del 155° reggimento), CUI e CIV (del 9° reggimento), CXI e CXII (ciel 2° sottoraggruppame nto)377, CX IrI e CXIV (già del 3° sottoraggrupparncnto e pa ati al 155° reggimento), CV e CV I (de l 35° rcggimento)378 , CV II e CV111 (del reggimento artiglieria a cavallo), CIX e CX (del

371 Circolare n. 170-R/Ord.l in data 3 I gennaio I 954 dell'Ufficio ordinamento Reggi111el1li di Carnlleria bfin-

cfara. 372 Circolare n. I 750-R/Ord.l in data 29 ouobre I 954 dell'Ufficio ordinamento Dipende11:.a 6° reggi111e11I0 cavafferia blindata •· Lancieri Aosta ··: circolare n. 2040-R/Ord.I in daia 17 dicembre 1954 dell'Ufficio ordinamento Dipende11:e dei reggimemi di mvafferia hfindata. 373 Ci reolare n. 626-S/Orcl .III in data 27 marzo 1954 dell' U fTicio ordinamento Gruppi Squaclmni Cavafferia Blindaw per Dirisioni Corazzare. 374 Circolare n. 2II0-S/Orcl.l in data 31 dicembre 1954 del l' Ufficio ordinamento N1101•a edi:.ione organico del gnrppo se1110\'e11te da 105122 del reggimento arriglieria per Di1·isio11e Coraz:.ma. 375 Circolare n. I 680-S/Ord.T in data 26 ottobre I 954 dell 'Ufficio ordinamento N uova edi:.ione organico del gm ppo ari. da c<1111pag11a se11101'el1le di Corpo d 'Arma/a . m, Circolare n. 50-R/Ord.l in data 16 gennaio 1954 cieli' Ufficio ordinamento Ordi11a111e11to delle artiglierie delta D.f. ·'Mamorn". Il 155° reggimento artiglieria semovente di corpo d"am1ata. dislocato a Udine. Palmanova e Cervignano. era strutluralo su: rcparlo comm1do. IV gruppo artiglier ia semovente da campagna da 88/27 Sex ton, C l e Cl I gruppo semovente controcarri M 36. CXII I e CXI V gruppo semovente controcarri M 18. sezione riparazioni e recupe-

ri. el dicembre 1955. il reggi mento disponeva di: 34 semicingolati. 4 Scour car. 36 M36. 36 M 18. 18 Sexton. un M 32 (memorie storiche anni 1954 e 1955 del Comando 155° reggimento artiglieria semovente di corpo d'armata). 377 li 2° souoraggruppamento, dislocato a L 'Aquila, sostitul nel novembn:! 1954 i peai a traino da 76/55 con semoventi M36. con formazione di pace su 2 batterie di 6 pezzi. N el 1955. il CXT gruppo passò a forza quadro (memorie storiche anni 1954 e 1955 del Comando 13° reggimento artiglieria da campagna). ns cl gennaio 1954. il 35° reggimento artiglieria semovente di corpo d' armata disponeva: del reparro comando, del VI gruppo semovente da campagna da 88/27 (d istaccato a Piacenza) e del CV e CVT gruppo semovente controcarri da 76/52 (distaccati n M odena). Nel luglio 1955. i l reparto disponeva di: 2 1 semicingolati. 36 M 18. 18 Sexton. un complesso Diamond-Rogers (memorie storiche anni 1954 e 1955 del Comando 35° reggimento artiglieria semovente di corpo d'armata).


PARTE PRIMA. EVOLUZIONE ORDI NATIVA DELL'ESERCITO E DELLA COMPONENTE CORAZZATA DAL 19-15 AL 195S

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J O sottoraggruppamento) 379 . I grupp i semoventi dei reggimenti a rtiglieria di corpo d'armata erano il: Il , III, lV, VI e VlI1 380 . S i stabilì , ino ltre, che il g ruppo contrae rei leggero inquadrato nei reggimenti artiglieria corazzata, da montagna e contraerei pesante dovesse assumere, all 'atto della mobi Iitazione, l'organico su 4 batte rie 38 1. L'arma del genio subì profonde modifiche all'organizzazio ne cli comando con: lo scioglimento di due coma ndi di reggimento pion ieri (l O e 5°) e del battaglione d'addestramento ciel 5° reggimento genio pio nieri; l' inquadramento in 4 raggruppamenti dei reparti di supporto del IV e V corpo d 'armata; la mod ifica della denominazione del 1° reggimento trasmissioni in Scuola specializzati tras rn issioni 382 . T battagl ioni trasmissio ni delle di visioni di fa nteria s i contrassero in compagnie, cedendo i plotoni in eccesso ai reggimenti di fanteria e d 'artiglieria; in analogia si costituirono compagnie trasmissioni per brigata alpina e ploton i/sez ioni trasmissioni per reggimento alpini e artig lie ri a da montagna . In tema di predisposizioni per la mobilitazione, le unità meccanizzate da costituire nel 1955 per la difesa territoriale risultavano: il 12°, 13°. 14° e 15° squadrone di cavalleria blindata da desti nare a gruppi tattic i ed a lcun i battaglio ni di sic urezza per difesa aeroporti, con un o rganico composto da 2 o più compagnie fucilieri , una compagnia motobli ndata e una compagnia contraerei dotata d i armi eia 20 e 12,7 mm 383 . I battaglioni comp le me nti di fanter ia , equipaggiati con 6 o 7 canette ci ngolate, comprendevano: un comando, 2 o 3 compagnie complementi fucilieri ed una compagnia complementi armi d'accornpagnamento384 . Le altre unità di previsto approntamento in caso di e mergenza erano : battaglioni carabinieri per comando d'armata, gruppi mi sti artig lie ria complementi , gruppi mortai pesanti, gruppi artiglieria pesante campale, gruppi artiglieria da costa, g ruppi artig lie ri a controcarri, gruppi artiglieria da campagna, battaglio ni genio pionieri d'arresto, battaglioni di sic urezza ed a ltre unità a livello compagnia/plotone.

379 Circolare n. I 125-R/Ord .l in data 14 luglio 1954 dell' Ufficio ordinamento Cambio di dipe11de11:a del 3° so1toraggruppamento a. e .c. di C.d'A.; foglio n . 5/230/O p. in data 26 gennaio 1954 dell'Ufficio operazioni Ordinamento delle ar1iglierie divisionali: c ircolare n. 1570-R/Ord.1 in data 27 scucmbre 1954 del!' Ufficio o rd inamento Scioglime1110 del Comando 3° so11oraggruppame11.10 se111ove11te e .e . di C.d'A. - 1111ova .fòrma:ione organica del 155° reggime11ro artiglieria semovente di C.d'A; circolare n. 2 I 50-S/Orcl.lll in data 5 novembre 1954 del! ' Ufficio o rdinamento Co111a11do 3° S011oraggruppa111e1110 semovellle e.e. di C.A .: circolare n. 910-R/Orcl.l in data 28 maggio 1954 dell'Ufficio o rdinamento Organici CXI e CXII gr. e.e. del 2° .1·otIOmf.ign1ppamen10 a . e.e.; circolare n.785-R/Ord.l in data 14 maggio 1954 dell'Ufficio ordinamento Organici Cllf e CIV gruppo del 9° rg1. a. sem.. di C.A.; circolare n. 380R/Orcl.T in data 6 marzo 1954 dell 'Ufficio o rdinamento / 55° rgt. a. se111 . di C.A. Ai reggimenti s i aggiungeva il 2 1°

gruppo semovente controcarri assegnato al l V corpo d 'armata alpino. 380 Alcuni di questi gruppi . dotati di semoventi Sexton eia 88/27 e Half track. vennero costituiti dopo il 1955 . Nello stesso anno . l' Vlll g ruppo. con sede a Ro ma, e ra su: reparto comando. 2 batterie operative ed una quadro eia 88/27 Sexto n. I mezzi in dotazione erano 18 semoventi e 8 Half track (memorie storic he anno 1955 ciel Comando Vlll gruppo artiglieria eia campagna semovente cli corpo d'armata) . 381 Circolari n. 1640-R/Orcl.l in data I O ottobre 1954 dell 'Ufficio orcliname1110 Organico del gmppo COll{rcterei leggero del reggi,nell{O artiglieria per divisione eorozz:aw "Ariete" : n . 2 100-S/Orcl .111 i 11 data 20 ottobre 1954 Gruppo e .a. leggero dei reggimenti artiglieria per D. Cor. "Ce111auro" e "Pnz;,uolu del Friuli"; n.2220-S/Orcl.lll in data 15 novembre 1954 Grnppi e .a. leggeri dei reggimenti artiglieria da 11101//agna e e .a. pesanti. 3R2 Circolare n . 365-R/Ord .I in data 28 febbra io 1954 dell' Ufficio ordinamento Modijìche ali 'organizza:ione di comando e addestrati va del!' Arma del Genio . Nel I 955 , i 4 raggruppame nti genio cli cl 'ann ata e cli corpo cl 'armata riassunscro la fisio nomia d i reggimen ti (circolare n. 3 10-S/Orcl.l in data 31 ma rzo 1955 7ì·a.~for111a z,io11e in reggi111e111i

dei raggruppa111e111i Genio). 383

Circolare n . 2000-S/Orcl.III in data 20 sette mbre I 954 dell'Ufficio o rd inamento Predisposizioni di mobili/a-

zione delle unità dell'Esercito. Ciclo 1955. 384

Circolare n. 1690-S/O rc!.TTI in data 29 sette mbre 1954 dell'Ufficio ordina mento TabeL/e organ.iche Unitcì

Complememi per di1'isione di fanteria.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL" ESERCITO ITALIANO. VOLUME T ERZO 1945-1955

In relazione alle predisposizioni per l'invio di reparti nella zona "A" del te rritorio libero di Trieste , il Comando militare territoriale di Bologna venne incaricato della costituzione del raggruppamento "Trieste" su: un comando, un reggimento di fanteria, un gruppo artiglieria da campagna, una compagnia pionieri, una compagn ia trasmissioni , una autosezione ed altre unità dei servi zi385 . La divisione "T rieste" venne sciolta ed i restanti reparti dipendenti confluirono temporaneamente nel raggruppamento "Bologna"386 . Alla parata militare del 4 novembre , svolta a Trieste pochi giorni dopo la sua liberazione , parteciparono nume rosi reparti in rappresentanza di tutte le Forze armate, per un complesso di 6.200 uomini, l 38 carri armati, 29 autoblindo e 74 pezzi d ' artiglieria387 . "Il fabbisogno di forze e mezzi , ritenuto indispensabile in sede NATO per la difesa della frontiera italiana, nel! ' iniz iale relativo ambiente di sicurezza derivante dall'esistenza cli un corpo di occupazione alleato in Austria e di una Jugoslavia operante nell'ambito del Blocco occidentale è di: 19 divisioni e corrispondenti unità di supporto, 90 giornate d i scorte operative, una efficiente s istemazione dife ns iva della frontiera. Il traguardo in sede NATO, dapprima per il 1954 e poi per il 1956 (dopo la decisione di diluire i programmi) è: 16 divisioni e mezza e corrispondenti unità di supporto, da mantene re in pace ad un grado vario d i efficienza in relazione al la data prevista per il loro approntamento, a partire dall'inizio dell'emergenza (9 al 75%, l al 50%, 2 e mezza al 40%, 3 al 30%)388 ; scorte operative pari a 30 unità di rifornimento per le divisioni di primo impiego e a 15 per le rimane nti; una s ufficiente sistemazione difensiva del la frontiera. La d ifferenza rispetto ai fabbisogni precedentemente indicati rappresenta ciò che in sede NATO è stato definito il "rischio calcolato". La s ituazione attuale è: 15 d ivi sioni e mezza e corrispondenti unità di supporto, con le seguenti deficienze percentuali complessive rispetto ai livelli di c ui al precedente traguardo: 1020% nel personale, 20-30% nei materiali, ed ancora maggiori nei mezzi di trasporto, nel campo dei quali raggiungono il 50% per le divis ioni di primo impiego, e 1'80% per le rimanenti; scorte operative che prese ntano nelle voci principali le seguenti deficienze percentuali complessive: mu nizioni 35%. carburanti 50%, parti di ricambio 30-40%. Situazione deficitaria , la quale s i è aggravata in questi ultimi te mpi in conseguenza della pratica scomparsa delle forze d 'occupazione francesi e britanniche dall'Austria, dell' inasprimento dei rapporti con la Jugoslavia.389" "All a fine ciel 1954, l'Esercito raggiungeva lo "standard" cli 15 d ivisioni e 1/2 ( IO divisioni cli fanteria, 3 divisioni corazzate, 5 brigate alpine). Contemporaneamente, però, si poteva constatare che le disponibilità finanziarie non consentivano di tenere a numero le unità costituite. Sorse, così , l'alternativa: lasciare le grandi unità ad intelaiatura completa (con la forza complessiva disponibile uniformemente distribuita tra esse) e quindi povere di uomini, oppure tenere a livello più elevato so385 Circolare n. 1700-S/Ord.l in data 14 ottobre 1954 dcll 'Ufficio ordinamento Costituzione raggruppamemo "Trieste" . 386 C ircolare n . 17 I 0-S/Ord.l in data 20 ottobre 1954 del l' Ufficio o rdinamento Scioglim e1110 comando divisione "Trieste" e costituzione del raggruppamento "Bologna". 387 Foglio n. 910/1/ST in data 29 oltobre 1954 dell'Ufficio operazioni e addestrame nto Rii-ista del 4 novembre in 7ì"iesre . In particolare sfilarono re parti di formazio ne dei reggimenti di cavalle ria "Genova·· e " Novara'', ciel Il i battaglione mobile dei carabinieri . clcll'8° reggimento bersaglieri, ciel 132° reggimento artiglieria corazzata, ciel 132° reggimento carristi. 388 " Le percentuali s i rife riscono al personale. Per l'equipaggia me rHo e le dotazioni sono prescritti i live lli ciel 100% per tutte le g ra ndi unità, meno che pe r q uelle al 30% del personale. per le quali l'equipaggiamento e le dotazioni devono essere al 75% ." 389 Prome mo ria per il Ministro della Difesa n. 117368/Op. in data 13 marzo 1954 dello Stato maggiore della difesa Dife sa del Paese . La progressiva riduzione delle forze convenzionali assegnate alla NATO (dalle 21 divisioni inizialmente stabilite co me obiettivo eia raggiungere per garantire la difesa della frontiera orientale italiana, s i era passati prima a 19, per fini re a 16 divisioni) e ra stata consentita clall"c ntrata in servizio delle armi nucleari tattic he. li primo cannone america no da 280 mm con proietti nucleari era d iventato operativo in Germania nell' ottobre 1953, cui seguì lo spiegamento cli razzi e cli missili a testata atomica a corta gittata, oltre a bombe d'aereo.


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lo un limitato numero di grandi unità - lasciandone inalterata la struttura - e ridurre la struttura delle rimanenti grandi unità, in guisa tuttav ia che g li elementi residui fossero in condizioni di svolgere un proficuo addestramento. Prevalse la seconda soluzione e nacque così - sempre alla fine del 1954 - il "piano di ridimensionamento dell ' Esercito cli campagna". Secondo tale piano , le forze di campagna furono ripartite in tre blocchi: a) Unità di copertura: alcune pronte al giorno "M" e pertanto da mantenere ad un livello elevato (circa 1'85% degli effettivi di guerra) cd altre pronte fra M+3 e M+ 10, eia mantenere al 60-70%, tutte dislocate alla frontiera nord-est e nella pianura Padana. b) Unità di rinforzo: parte pronte fra M+3 e M+ 10, da mantenere al 60-70%; le rimanenti pronte per il giorno M+30, da mantenere su formazione contratta al 30%, tutte d islocate ne ll 'Italia centrale e meridionale. Le grandi unità contratte hanno in pace un ordinamento particolare (1 solo reggimento di fanteria, l reggimento artig lieria su 2 gruppi, 1 compagnia genio pionieri , 1 compagnia trasmissioni ed aliquote dei servizi) che consente un rapido passaggio alla formazione normale in caso di mobilitazione ed assicura l'armonica funzional ità dell'intero organismo. e) Unità di riserva, da costituire per intero all'atto dell'emergenza e quindi pronte dopo qualche mese. Gli anni 1955 e 1956 hanno visto quindi lo SME impegnato nell' attuazione di tale piano.390" Nel maggio 1954, il quadro cli battaglia dell'Esercito, comprens ivo delle unità di mobilitazione, prevedeva: il comando FTASE, 2 comandi d'armata (l" e 3"), 5 comandi di corpo d 'armata (III , IV, V, VI, VII), 3 divisioni corazzate, 14 divisioni di fanteria (3 delle quali leggere), 5 brigate alpine , il Settore forze lagunari , 3 raggruppamenti d i fanteria ("Calabria", "Pinerolo", "Taurinense"), 5 raggruppamenti di frontiera e eia posizione, il gruppo alpino "Carn ia", un battaglione paracadutisti (oltre a una compagnia sabotatori paracadutisti), il battaglione "San Marco", due battaglioni carri autonomi (Cl e CII) , 4 battaglioni alpini "Valle", 8 reggimenti di cavalleria blindata , un battaglione mobile carabinieri (XIIl "Gorizia"), 1O sottoraggruppamenti artiglieria controcarri, 3 reggimenti artiglieria pesante , 8 reggimenti a1tiglieria pesante campale, 2 reggimenti artiglieria pesante campale semovente, 4 regg imenti artiglieria se movente di corpo d 'armata, I O gruppi mortai pesanti, 2 gruppi artiglieria semovente campale di corpo d'armata, un reggimento artiglieri a pesante semovente, 5 re parti specialisti d'artiglieria, I gruppo artiglieria semovente controcarri , 6 reggimenti artiglieria contraerei pesanti, 3 raggruppamenti trasmissioni, 6 raggruppamenti genio , una compagnia mista nebbiogeni e lanciafiamme , 5 battaglio ni genio pionieri, 3 battaglioni genio pionieri d 'arresto , 5 battaglioni trasmissioni, 5 colombaie mobile, 5 battaglioni ausiliari, 3 reparti salmerie , 5 compagnie movieri, 5 autogruppi, 5 reparti riparazioni e rifornimenti auto, una intendenza Nord est, oltre a unità cli sanità e sussistenza39 1. Tra la fine di gennaio e l'inizio cli febbraio , il maresciallo Montgomery, vice comandante di SHAPE, fece visita in Italia , ispezionando vari reparti delle Forze annate. Nel corso di una riunione con i massim i vertici militari nazionali , diversamente da Eisenhower che era rimasto ben impressionato dallo strumento bellico italiano nella sua visita del 1951 392 , il vincitore di El Ala-

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Relazione Sintesi de/l'attività svolta dallo S.M.E. negli anni 1954-1955- / 956. Fogl io n. 2/6 1-SS/Op. in data 13 maggio 1954 dell'Ufficio operazion i Quadro di battaglia . A queste unità erano da aggiungersi i reparti complementi e l'organizzazione per la difesa de l territorio. 392 Nell'aprile 195 1, al termine delle esercitazioni ATO, l'allora comandante delle forze del Pauo atlantico fece pervenire al generale Efisio Marras. Capo di stato maggiore della difesa. una lettera cli vivo apprezzamento per le truppe italiane impegnate nelle grandi manovre. ·'Nella mia vita militare ho passato in rivista truppe di molte nazioni ed ho assistito alle loro esercitazioni, ed ho osservato la loro abilità nell 'esercizio delle armi e la loro conoscenza dei princ ipi i militari. Tuttavia raramente ho incontrato uomini che hanno messo tanto cuore cd entusias mo in esercita7.ioni taniche. Specialmente mi impressionarono il s uperbo morale e la disciplina dimostrati dagli al pini e dai bersaglieri. Truppe come queste esercitano una influenza dinamica d i eno1me valore" . 391


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATIIME!\TO DELL"ESERCITO ITALIANO. VOLli~IE TERZO 1945-1955

mein fece apprezzamenti no n trop po lusinghieri sulla preparazione dell' Eserc ito . "Le forze in being del tempo di pace devono essere pronti sime a combatte re in q ualsia i momento senza eventua le procedura di mobili tazione , addestrate in modo s uperlalivo alla guerra mobile ed essere moltissimo d isciplinate : solame nte in que te condizio ni . esse potrebbero rispondere ai moderni requisiti dell' approntame nto; e solta nto, se perfettame nte d iscipli nate, esse saranno capaci a resistere di fronte agli orrori e a i te1Tori delle esplosioni iniziali di una guerra atomica, il c ui viole nto attacco cadrà su d i loro . Ta li forze terrestri atti ve dovranno pe rtanto es ere relativa mente limitate e mo lto eccelle nti , e c i deve essere quindi un giusto equilibrio tr a forze attive e fo rze cli rise rva . Ho dic hiarato che . in base alle s uddette cons iderazioni. l 'Eserc ito attivo italiano è troppo grande e non corrisponde a lle qual ità necessarie a un moderno esercito atti vo . L"eserc ito d i riserva non sarebbe efficie nte qualora fossero ric hieste de lle divis ioni. L'equilibrio tra esercito a ttivo ed eserc ito cli riserva no n è adeguato .393" "Il compi to dell 'E e rc ito ita liano è que llo cli conte nere il nemico pe r tutto il tem po occorrente a mobilitare. Questo obiettivo richiede forze terre tri di pace ido nee a entra re in combattimento immedia tame nte. Valgono più poche d ivis ioni pronte in ogn i momento sorrette da una buona o rganizzazione delle riserve, c he non molte divisioni d i lungo e faticoso approntame nto , senza effic ie nte organizzazione de l le riserve . ( ...) La pro porzione tra le forze aeree e que lle terrestri italiane no n è la migliore : troppo grande l' inte la iatura te rrestre; troppo piccola la forza aerea . II fattore aereo è oggi dom inante: 22 gruppi sono poch i, occorre aumentarli almeno a 40. Le forze te rrestri possono essere ridotte senza timore . a cond izione che siano ma ntenute ad alto li vello d i effic ie nza e possano contare su una aviazione adeguata cd a ltrettanto effic ie nte . Oggi l' Itali a d ispone di 15 d ivisioni e mezzo; esse avrebbe ro però bisog no, in caso di conflitto , d i un tempo di appronta mento sul q ua le è imprude nte fare affidamento . Mancano di materia li e dotazio ni ; sono a corto di munizion i; l'organi zzazione logistica destina ta ad a lime ntare il loro sforzo o non esis te o è e mbrionale.39-1" Occoffe studiare l'opportuno dosaggio tra forze attive e forze da mobilitare. Queste dovrebbero e sere periodicamente richiamate, per te ne rle aggiornate sull'addestrame nto e sui progressi delle armi. L a fro ntie ra ita liana potrà essere attaccata dopo 2-3 settimane dalJ ' inizio delle ostilità. Occorre, perciò . che le prime riserve mobilitate possano affluire per il combattime nto di fens ivo a lla frontie ra pe r il 0 +7.395" In tema d i rid ime nsiona mento de llo strumento, il maresciallo d 'Itali a Giovanni M esse così si espresse in Pa rlame nto : "Gl i americani ha nno eserc itato una certa influenza sulla te ndenza a procedere inte mpesti vamente verso l'allargamento troppo affre ttato detr organi zzazione, senza un ponderato riferimento alle possibilità materia li ed alla solid ità strutturale del complesso. Gli a merica ni, infatti. rifuggono da l concedere materiali se no n esista no g ià le unità destinate a fru irne e in re laz ione a ques ta loro concezione s i è andata determinando la me nta lità di fabbricare tante unità (e siano pure unità ombra) per avere ta nto materia le. ( ...) Si nota un gran fervore di attiv ità costrutti ve: si mode lla no ogni g io rno nuov i re parti , ma il bila nc io d iminui sce, la forza bilanciata è più o meno costa nte. i quadri sono quell i c he sono . ( ...) 1 tecnic i guardano con preoccupazione a questo fi ttizio fervore di opere che non può conti nuare.'· l i ritiro delle fo rze alleale dall ' Austria e da T rieste cd i rapporti più distes i tra Jugoslavia cd URSS dopo la morte d i Stal in , indebolirono lo schie ramento N ATO ne llo scacch ie re del s ud Eu-

393 Foglio n. 116582/0 p. in data 24 febbraio 1954 dello Stato maggiore della difesa Visi1a del Marescioffo

Montgomery a Roma. 39-1 Verbale della riunione tenuta presso lo S.M. Difesa il 29. I .1954 in occasione della visita in Italia del Maresciaffo Mo111go111ery dello Stato maggiore della difesa in data 4 febbraio 1954. 395 Simesi degli argomenti trattati nel corso deffa riunione dei capi di SS.Mt\lf. con il Maresciaffo Montgomery dcli" Ufficio operazioni in data 30 gennaio 1954.


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ropa. La cessione di Trieste all 'Italia, in particolare, mise in crisi l' ipotesi di una collaborazione slava nella guerra contro il blocco sovietico e con essa l' intera pianificazione NATO per la d ifesa del sud Europa, che dovette essere rivista, anche alla luce dei progressi in campo atomico dell ' Unione sovietica. L' introduzione in servizio negli arsenali delle superpotenze delle anni nucleari tattiche riduceva, infatti , l' importanza della fortificazione permanente, nell a cui costruzione l'Esercito italiano stava impegnando notevoli risorse e sulla quale era stata riposta, fino ad allora, molta fiducia in funz ione di rallentamento de llo sforzo o ffensivo nemico . Nel mese di dicembre, i comandi del IV corpo d 'armata , della divisione corazzata "Centauro", del le brigate alpine "Orobica", "Cadore", "Tridentina" parteciparono alla grande esercitazione "Cheekmatc" organizzata e diretta dal comando FfASE. Nello stesso mese ebbe luogo anche l'eserc.i tazione NATO "Italic Sky II" di aerocooperazione, mentre in maggio si era svolta nel Grossetano l'"Jtalic Sky l " con la partecipazione d i unità del VII Comando Militare Territoriale e del Corpo dei Marines statunitense. Nell ' agosto, il Settore forze lagunari svolse alla foce dcll ' Es ino la manovra anfibia "Pietra nera"396 , mentre nell' area di giurisdizione del Comando militare di Roma s i ebbero eserc itazion i minori tipo " Delfino bianco", di d ifesa del territorio da parte di un ità di Carabinieri , Polizia e G uardia di Finanza e "Aquila nera", di difesa antiparacadutisti .

10. La prima contrazione organica (1955) Dotato, forse, per la prima volta nella sua storia, di una buona quantità di equipaggiamenti piuttosto moderni, paragonabili per qualità a quelli dei migliori eserciti europei, grazie alle cospicue forniture americane del piano M AP, nel corso della prima metà degl i anni '50, l'Esercito aveva progressivamente incrementato i suoi organici per conseguire o almeno avvicinarsi il più possibile agli ordinamenti fissati in sede cli accordi NATO . I vertici dell 'Esercito non avevano però messo in conto la scarsa propensione ciel Governo nazionale ad impegnare notevoli risorse per la difesa del Paese. La cessione cli annamenti da parte USA era condizionata dal loro mantenimento in perfetta efficienza e dall 'assegnazione ad unità già operati ve o cli nuova costituzio ne, attraverso la verifica annuale da parte di apposite commi ssioni ispettrici clell'US Army. " Le norme attuali emanate dal Ministero Difesa prescrivono che le Unità cui vengono distribu iti materiali MDAP devono: essere esistenti oppure esserne stabil ita la costituzione all" atto della ricezione dei materiali ; avere la capacità cli incamerare, mantenere ed attuare l'appropriato uso dei mezzi fomiti ." 397 L'ordinamento dell'Esercito si era così dilatato a dismisura, ben oltre le reali possibilità di alimentazione con personale cli leva e con sottufficiali e graduati spec ializzati e tale eia non poter essere sostenuto con i magri bilanci destinati alla Difesa398 . A fronte cli una notevole espansione organica, in quattro anni , dal 1951 al 396 "[n questi ultimi anni . pur non essendo ancora stato dato il v ia fra le Forze armate italiane a nessun organismo d ic h iaratame nte anfibio . a lc uni ufficiali de ll'Ese rc ito e de lla Marina hanno eseguito cors i ~ullc operaz ioni a nfibie presso scuole inglesi, ame ricane , francesi: inoltre, nell'ambito del Setto re Forze L agunari si sono compiute . negli ultimi mesi. esercitazio ni cli netto orie nta mento anfibio (R ivista M ilitare, anno 1955 Per una forza anfibia nazionale del capii-ano cli corvetta G ia nclanie le Asq uini). 397 Foglio in data 24 agosto 1955 ciel l'Ufficio operazio ni Procedura per la consegna dei 11·1areriali alle w1il(Ì non custiutite . 39R ''Siamo in condiz ion i c r ilicissime cli bila nc io e no n s iamo in cond iz io ni di c reare un ità nuove se non compens iamo con sc ioglimento di al tre. Il creare nuove unità ridotte e nuclei o larve avrebbe e ffc110 negativo sotto il punto di v ista adclestrativo, organ ico e morale . P rima difficoltà: i quadri. Non dobbiamo farci jugLilare da una pa ne d al bilancio e dall'altra dal M AAG. ( ...) S iamo g iunti ad una o rgani zzazio ne tro ppo vasta (in relazio ne ai mezzi) non sopportabile dal nostro bilancio." (Fogl io n. 715-R/Ord.lV in data 3 1 a gosto 1955 del l' Uffic io o rd iname nto Diretti ve del Capo di S.M.E. in merito alla costituz.ione di nuovi reparti).


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GLI AUTOVE ICOLI DA COMBATI"IMENTO DELL' ESE RC ITO ITALI ANO. VOLUME TERZO I 945- 1955

1955, la forza dell'Esercito era cresciuta solamente di 40 .000 uomini, arrivando a 235 .000. Vi erano serie d ifficoltà anche ad alloggiare in caserme i rep,uti di nuova formazione ed a forn ire loro le munizioni ed il carburante per l'addestramento. Le forniture statunitensi, limitate pressoché alla componente corazzata, a lle artigl ie rie ed am1i leggere e di reparto, lasciavano , inoltre , scoperti altri importanti settori del! 'equipaggiamento, come ad esempio gli automezzi log istici e gli apparati radio di comunicazione, ai quali doveva provvedere in proprio l'Esercito italiano con le magre risorse finanziarie concesse dal Governo . Si giunse così a lla sfasatura tra la disponibilità cii centinaia cii mezzi corazzati di ogni tipo sufficienti all'armame nto di 3 divisioni corazzate e la mancanza cii automezzi per motorizzare integralmente i reparti di fanteria. Sulla base degli organici di guerra, iJ deficit di autoveicoli presso le d ivis ioni di fanteria deli 'E serc ito di campagna 399 raggiungeva, ne l I955 , la ragguardevole cifra di 11.500 autocarri tattici e logistici e di 1 .900 motocicli. Si impose, perciò, un ridimensioname nto della componente operativa, da otte nere più che con lo scioglimento di unità, attraverso la riduzione de i livell i di prontezza operativa dei reparti e la loro sottoalime ntazione di personale rispetto agli organici previsti in tempo d i guerra. "L'Esercito ricostituito ne l dopoguen-a in una situazione in continua evo luzione - sotto il profilo interno ed internaziona le - in te mpi talo ra affrettati e con disponibilità finanziarie inadeguate, utilizzando forzatamente vecchie strutture ed in base a criteri organizzativi apparsi poi superati, non ha raggiunto ancor oggi, a dieci anni dalla fine delle ostilità , un assetto del tutto soddisfacente . E sso soffre a nzi di gravi d isarmonie strutturali e funzionali, che ne menomano l'efficienza. Tali: pletoricità dell'organizzazione centrale, che rimane, tuttavia, strutturalmente e funzionalme nte inadeguata; inesistenza, pressoché completa , d i servizi tecnici; forze di campagna ad inte[ajatura troppo vasta in rapporto a lla forza bilanciata e disarmoniche nel loro complesso; pletoricit.à dell'organizzazione tenitoriale; insufficienza delle forze di difesa del territorio; mancanza d i equilibrio fra le armi. e specialità (in particolare s i ma nifestano l' insufficienza delle trasmissioni e la mancanza, nell' ambito della divisione di fante1ia, dei reparti corazzati. Mancano unità paracadutisti ed aviopo1tate); organizzazione dei servizi inadeguata alle esigenze o perative ed antieconom ica; talune manchevolezze nel campo addestrativo; gravi deficienze di mezzi e sc01te; crisi, sotto molti aspetti, ne l campo del personale" 400 . I provvedimenti per l'attuazione della nuova organizzazione contemplavano ne l campo ordinativo: "Costituzione dei comandi di corpo d'armata III e VI (ora previsti per mobilitazione) e, forse , in un secondo tempo , X. Il personale ed i mezzi saranno tratti dai comandi militari territoriali destinati ad essere soppressi ne l quadro del la riorganizzazione te rritori a le; distinzione delle attribuzioni della gerarchia territoriale e di quella operativa . Comandi temtoriali e di corpo d ' armata saranno posti a llo stesso livello gerarc hico , con ben definite sfere di competenza . A i primi i compiti di reclutame nto, mobilitazione, servizi territorial i, rapporti con le autorità civili , ordine pubblico , difesa del te rritori . Ai secondi di pianificazione , addestramento, preparazione , in genere , de lle grand i unità d i campagna e relativi supporti ; motorizzazio ne integra le d i 8 divis ioni di fanteria, ma con riferimento a i livelli di forza previsti dal piano di ridimens ionamento. È necessario l'approvvigionamento di circa 6.000 automezzi e 1 .000 motomezzi corrispondenti a i suddetti live lli di fo rza (inferiori a que lli di gue rra n.d .r.); adattamento cli due divisioni di fa nte ri a ("Friuli" e " M antova") all'impiego in montagna, con l'assegnazione di salmerie e di adeguato equipaggiame nto ed attraver so appropriato addestrame nto. Paral le lamente, anche la struttura attuale de lle grandi un ità sarà ri veduta per adeguarla alle esigenze del la guena mode rna; costituzione d i una 399

" Cremo na", "Legnano", --Folgore", "Granatieri", "Avellino", --Trieste", " Pinerolo", !'!\o~!~" . Riassetto organico e .funzionale del!' Eserciro , sintesi degli argomenti trattati dal Capo qi ~tato maggiore dell'Esercito nella riunione del IO maggio 1955 ai comandanti di corpo d"armata e di comando militare territoriale, tras messa dall'U fficio ordinamento con foglio n. 1245/Orcl .l nel luglio J 955 . Verbale della riunione tenuta dal So11ocapo di SM. il 22 luglio 1955, trasmesso dall' Ufficio ordinamento in data 22 luglio 1955. 400


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brigata paracadutisti - aviotrasportati, secondo gli studi già in corso; integrazione della struttura attua le de lle grandi uni tà con e leme nti già intonati alla struttura definitiva, in funzione de lle esigenze d'impiego , quali reparti esploranti e battaglioni carristi per le divisioni cli fanteria, minori unità di supporto divisionale , fermo restando che tutto ciò non potrà essere fatto che mediante compenso (riduzione di altre unità esistenti); costituzione dell ' arma corazzata (cavalleria carrista) attraverso la fusione del l'arma cli cavalleria e della specialità carristi della fanteria. La nuova arma costituirà l'ossatura e la parte essenziale de lle grandi unità corazzate, nonché dei reparti corazzati non inclivisionati o costituenti parte integrante delle grandi unità d i fante ria . In tal quadro, ed in funzione della revisione de lla struttura de lle grandi unità per adattarle alle esigenze della guerra atomica, potrà apparire opportuna la costituzione d i un raggruppamento corazzato ne lla d ivisione di fanteria; perfezionamento giuridico e attuazione de lla sci ssione dell'arma del genio in genio e trasmissioni; costituzione di re parti e licotteri , quale branca de l servizio trasporti; pote nziamento de ll'arma delle trasmissioni da perseguire anche indipendentemente dalla e nucleazione delle trasmiss ioni dall'arma del genio. Obiettivo dei provvedimenti in questo settore è quello di aumentare la percentuale delle tras missioni ne i confronti delle a ltre a rmi da 5 a l2 ." 40 1 Per quanto riguarda la difesa territoriale, l'obiettivo era quello di ridurre, ai fini della semplificazione, il numero dei tipi di battag lione alle sole unità destinate all'impiego in posto (battaglioni cli sicurezza e battaglioni per difesa aeroporti) cd alla difesa mobile e di aumentarne il grado d i mobil ità.402 In particolare, occoITeva procedere gradualmente alla costituzione. Fin dal tempo di pace, di gruppi tattic i mobi li con i quali fronteggiare le eventuali minacce ne lle zone più sensibili s in dal pri mo momento dell'emergenza. Il battaglione mobile dei carabinieri con sede a Gorizia venne posto alle d ipendenze operative del V corpo d'armata pe r l'assolvimento dei compiti di copertura403 . " In connessione con il piano di ridimensiona mento delle forze di campagna sono da cons iderarsi gli esperimenti di approntamento svolti nel 1955 e nel 1956 rispettivamente dalla divisione di fanteria " Pinerolo" e dalla divis ione cli fanteria "Aosta", e ntrambe contratte. Tali esperime nti hanno avuto lo scopo di saggiare l'efficienza delle predisposizioni di mobilitazione e di addestrare ed affiatare i 1iservisti destinati alle grandi unità, per il relativo completamento. Al temùne di essi s i è avuto modo di constatare la piena validità dei c rite ri organizzativi e de lle predisposizioni in vigore per la mobi litazione e la piena rispondenza della struttura organica conferita in pace alle unità contratte.404" Per il 1955 furono pianificati i seguenti provvedime nti di riduzione dello strumento: " potenziamento delle grandi unità di copertura (divisioni " Mantova", " Folgore", ·'Ariete", "Julia", "Tridentina") in modo che esse raggiungano la percentuale di forza prevista del 77%; contrazione delle divisioni corazzate "Centauro", " Pozzuo lo del Friuli" e di que lle di fanteri a " Pinerolo" , "Aosta" e cie l raggruppamento " Bologna" ; approntamento delle predisposizioni per mobilitare le divisioni di fan teria suddette come divisioni ternarie e delle divisioni corazzate su formazioni di guerra. ( ...) Nel quadro delle provvidenze richieste per l' attuazione cie l programma nel suo complesso, a ltre ne saranno in avvenire necessarie, quali: il riordinamento dei raggruppamenti cli frontiera; l'assegnazione

40 1 Progrc111111,a di riassello orga11ico e.ftmzionale delf'esercito in data 3 dicembre 1955. La proposta cli costituzione cli un 'arma corazzata era g ià stata avan zata nel marzo 1948 dall'allora Capo di s tato maggiore dell'esercito Efis io ìvlarras. 402 Alla difesa territoriale e ra preposta una varia tipo logia di re parti eia costituire pe r mobilitazio ne. come i battaglioni presidiari, battaglioni di s icurezza, battaglio ni sicurezza difesa aeroporti, bauaglioni fucilie ri . gruppi ta uici. 403 Foglio n. 2/1200/Op. in data 15 aprile 1955 dell'Ufficio operazioni Impiego IV e XJ/1 battaglione CC. 404 Relazione Si111esi de{{"attività svolta daflo S.M.t:.·. negli a1111i / 954- /955- 1956. Al termine dcll"eserc itazio ne , il Comando militare territoriale cli Bari compilò la Rela::.io11e. Esperimento di appro111ame1110 della dil"isione fa111eria "Pinerolo" del settembre 1955.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBA'fì"IMENTO DELL'ESERCITO ITA LIANO. VOLUM E TERZO 1945- 1955

degli attuali battaglioni carri di supporto alle divisioni di fanteria; l'allontanamento dei reparti delle grandi unità corazzate dai grossi centri urbani di Roma e Milano , al fine di assicurare ad essi migliori condizioni di addestramento ." 405 In particolare, le divisioni corazzate "Centauro" e "Pozzuolo del Friuli" dovevano essere contratte ad una media di forza effettiva del 50-60% ed assumere la fisionomfa organica in tempo di pace su: comando, sezione aerei leggeri , plotone movieri, sezione Carabinieri motociclisti, gruppo squadroni cavalleria blindata (su comando, squadrone autoblindo con un plotone autoblindo ed un plotone autopo,tato e sq uadrone carri con 2 plotoni), reggimento carristi (su comando, 3 battaglioni carri con 3 compagnie al 75 % ciascuno, officina leggera), reggimento bersagl ieri (su comando, 3 battaglioni con 2 compagnie di 2 plotoni ciascuna, compagnia cannoni controcarri), reggimento artig lieria corazzata (su comando, 3 gruppi semoventi da I 05/22 con 2 batterie ciascuno, un gruppo misto contraerei leggero e controcarri con 2 batterie da 40/56 ed una di cacciacarri , reparto trasporti e riparazioni al 50%, sezione aerei leggeri), compagn ia trasmissio ni , compagnia pontieri, compagnia pionieri, reparto trasporti , parco mobile ed officina mobile .406 Tra il 19 settembre ed il 15 novembre la divisione "Centauro" si spostò dalle sue sedi di Verona, Mantova, Milano in Piemonte , passando alle dipendenze del I Comando militare territoriale di Torino407 . Le 4 5

o Foglio n. 40-SS/Orcl.l ll in data 19 febbraio 1955 dello Stato maggiore dell'esercito - Ufficio ordinamento Ridimensionamento del 'Esercito di campagna. I piani cli potenziamento per il 1956 delle grandi unità di fanteria in prima schiera "Mantova", "Folgore" , "Legnano". "Cremona" prevedevano una forza media alle am1i pari all'85% degli organici guerra e l'assegnazione cli ulteriori batterie al gruppo contraere i leggero ed a quello da 155/23 e di compagnie al ba11aglione pionie,i. La divisione corazzata "Ariete" , all'85% della forza, doveva ricevere la terza batteria per i 3 gruppi semoventi da 105/22 e per il gruppo semoventi controcarri del 132° reggimento artiglieria corazzata, oltre ad un nuovo gruppo pesante campale semovente da 155/23 (M44). Le di visioni "Centauro" e " Pozzuolo". al 65% della forza, erano destinate a veder trasfo,mato in gruppo lo squadrone d i cavalleria blindata . Era previsto anche il rafforzamento delle brigate alpine "Tridentina" (con una batteria da J00/17), "Cadore" e "Orobica" (con 2 batterie da montagna, un battaglione alpini , una sezione salmerie un plotone paracadutisti). Erano ri mandati ad epoca successiva al 1956, l'assegnazione cli un battaglione carri alle divisioni di fanteria "Mantova", '·Folgore", "Legnano" e "Cremona", la costituzione della quarta batte,ia del gruppo contraerei leggero inquadrato nel 132° reggimento artiglieria corazzato "Ariete" e cli un gruppo contratto ad organici ridolli di semoventi da I 55/23 per il I O e 13 1° reggimento ai1iglieria corazzato. Al foglio fecero segui to le circolari n. 57-SS/Orcl.III in data 21 marzo 1955; n. 540-S/Ord.l del 21 aprile 1955 e n. 545-S/Ord.l in data 22 aprile 1955 Ridi111ensio11.ame1110 dell'esercito di campagna; n. 2050-S/Ord.ITI in data 27 settembre Ridime11sionamemo Esercilo; n. 655S/Ord.l in data 2 1 aprile 1955 Ridi111ensio11a111ento dell'Eserciro di campagna; divisio11e di fa nteria "Aosta". 6 -I0 Circolare n.250-S/Ord.lll in data 23 febbraio 1955 Ridimensionamento dell'Esercito di campagna. Predisposizioni di 111obilitazio11e dello Stato maggiore dell'esercito - Ufficio ordinamento. Sull'argome nto anche le circolari dell'Ufficio ordinamento n. 540-S/Ord.l in data 2 1 nprilc 1955 Ridimensio11am.e11to del 'Esercito cli campagna; n. I 730-S/Ord.III in data 17 agosto 1955 Riassetto dislocazione D. cor "Pozzuolo del Friuli"; n. 2010-S/Ord.III in data 21 sette mbre 1955 Trasferimento D . cor. "Centauro" . Predisposizioni di mobilitazione; n. 1980/R/Ord.l in data 30 ottobre 1955 Dipendenze Divisione corazzata "Ce111auro". La divisione "Pozzuolo del Friuli" non poté mettere in atto le dis posizioni impartite dallo Stato maggiore de ll 'esercito e fu costretta nel 1955 a ridurre a quadro il III gruppo semoventi da 105/22, una compagnfa bersaglieri per ogni battaglione, una compagnia carri per ogni battaglione e le compagnie ri fornimenti e trasporti elci battaglio ni carri. Si costituì nel corso de ll'anno la compagnia genio pontieri , mentre si sciolsero le sezioni sanità e sussistenza. Solo nell 'ottobre 1956 verrà formato il gruppo squadroni cavalleria blindata "Lancieri cli Firenze" (memorie storiche anno 1955 del Comando divisione "Pozzuolo del Friuli"). 407 A lla data del 3 1. dicembre I 955 , la divisione era ordinata su: comando : 3° reggimento bersaglieri su compagnia comando, 3 battaglioni bersaglieri (ciascuno con compagnia comando, 2 compagnie bersaglieri e compagnia armi accompagnamento), compagnia cannoni controcarri da 57/50; 31° reggimento carristi su compagnia comando, 3 battaglio ni carristi (ciascuno con compagnia comando, riforn imenti e trasporti. 2 compagnie carristi, officina leggera); 13 1° reggimento artiglieria corazzata s u reparto comando, 3 gru ppi semoventi da 105/22 (su 2 batterie), un gruppo misto controcarri e contraerei (con reparto comando, una batteria semoventi M36 e 2 batterie eia 40/56), reparto trasporti e riparazioni; squadrone cavalleria blindata "Lodi" : compagnia pionieri : compagnia pontieri; compagnia trasmissioni; parco mobile; officina mobile; reparto trasporti; sezione sussistenza; plotone movieri; sezione carabinieri (memorie storiche an no 1955 del Comando divisione " Centauro").


PARTE PRIM A. EVOLUZ IONE ORDINATIVA DELL'ESERC ITO E DELLA COMPONENTE CORA ZZATA DAL 1945 AL 1955

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divisioni "Pinerolo", "Aosta" e il raggruppamento "Bologna" dovevano essere contratte, per il tempo d i pace, in division i leggere di fanteria su: comando , sezione carabinieri, reggimento di fanteria, reggimento artiglieria da campagna (su comando , gruppo artiglieria da campagna con 3 batterie, gruppo artiglieria misto con una batteria pesante campale ed una batteria contraerei leggera, sezione specialisti artiglieria), compagnia genio pionieri, compagnia trasmissioni, reparto trasporti, officina mobile , parco mobile.408 Così, il raggruppamento "Bologna" si trasformò in divisione di fanteria "Trieste", mentre il raggruppamento "Trieste" confluì nella divisione di fanteria " Folgore"; si costituì , altresì, il Comando militare zona di Trieste409 . La divisione "Pinerolo" subì la fusione tra il 13° e il 9° reggimento di fanteria, mentre la divisione "Aosta" ebbe il 6° ed il 45° reggimento fusi con il 5°4 10 . Le predisposizioni per la mobilitazione prev idero la sostituzione del comando VI corpo d ' armata con il Comando truppe Carnia411 . L'ufficio dell' Ispettore per le truppe corazzate assunse un nuovo organico con 12 tra uffic iaii e sottufficiali e 7 dipendenti civili4 12 . Nell ' intento di realizzare economie nel personale istruttore , alleggerire il carico addestrativo delle unità operative , ridurre l' usura dei mezzi in dotazione delle unità stesse, venne deciso di accentrare l' addestramento di specializzazione dei militari di leva nell'incarico di cannoniere , pilota di mezzi corazzati , special izzato trasmissioni radio presso la Scuola truppe corazzate. Si costituì, pertanto , un apposito battaglione addestramento special izzati su: un comando , un plotone comando, un autoreparto , una compagnia cannonieri , 2 compagnie piloti, una compagnia specializzati trasmissioni radio. Il reparto aveva in dotazio ne 42 carri armati (15 M47; 15 tra S herman, M7 ed M36; 6 M26; 6 M24)41 3 . Allo scopo di snellire ed accentrare la funzionalità dei reparti che inquadravano gli allievi ufficiali e gli allievi sottuffic iali di complemento presso i corsi della Scuola truppe corazzate, venne disposto lo sdoppiamento ciel battaglione allievi in due battaglioni, quello allievi ufficiali di complemento e quello allievi sottufficial i di complemento e specializzati di truppa4 14 . Per effetto di queste mod ifiche organiche e dell 'assegnazione d i carri recupero M74, la Scuola truppe corazzate arrivò a disporre di 4 battaglioni addestrativi e di un autogruppo con oltre 180 mezzi corazzati cingolati e semicingolati .415 Anche le Scuole della motorizzazione subirono alcuni rimaneggiamenti organici, ricevendo in dotazione 8 carrette c ingolate4 16 . Le scuole allievi

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C ircolare n.250-S/Ord.TII in data 23 fe bbraio 1955 Ridimensionamento dell'Eserciw di campagna. Predisposizioni di mobilitazione dello Stato maggiore dell'esercito - Ufficio ordinamento. Tn tempo di guerra , tali divisioni dovevano assumere la formazione ternaria. 4 o9 Circolari n . 980-S/Ord.T in data 18 luglio 1955; n. 985-S/Ord.l in data 19 luglio 1955 dell' Ufficio ordinamento Ridimensionamento de/l'Esercito di campagna: Raggruppamento "Bologna " e Raggruppamento "Trieste" . 4 1 C ircolari 11. 730-S/Ord.f e n. 735-S/Ord .f in data 8 g iugno 1955 dell' Uffi cio ordiname nto t<idimensionamento del 'Esercito di campagna: Divisione di fanteria "Ao.wa" . 411 C ircolare n. 2314-S/Ord.UI in data 22 novembre 1955 dell'Ufficio ordinamento Predisposizioni per la costituzione, in caso di emergenza, del Comando 7i·11ppe Camia. 412 Circolare n. I 620-R/Ord.l in data J 2 sette mbre 1955 dell 'Ufficio ordinamento Nuovo organico del!' Uffìcio dell'Ispettore per le Truppe Corazzate. 4 13 Circolari n. 1295- R/ Ord.l in data 24 ago~to 1955 e n .1 595-R/Ord .l in data 8 settembre 1955 dell' Ufficio ordiname nto Cos1ituzione di un. "battaglione addestramento specializza1i" presso la Scuola Truppe Corazza,e di Caserta. 414 Circolare n. 23 10-R/Ord.l in data 20 dicembre 1955 dell' Ufficio ordinamento Scuola Truppe Corazzate: sdoppiame1110 del Ba/taglione Allie vi. 4 15 Circolare n. 1690-R/O rd.l in data 22 settembre 1955 dell ' Ufficio ordinamento Scuola Truppe Corazzale di Caserta - Varianti all'ordinamento della Scuola per effe1to della costituzione di un btg. addestrame1lfo specializzati. ln base alla circolare n. 1975- R/Orcl.l in data 28 ottobre 1955, anche il CAR truppe corazzate variò i propri organici . 4 16 Ciscolare n. 2240-R/Orcl .T in data 14 dicembre 1955 dell' Ufficio ordinamento \larian1i alle 1abelle organiche delle Scuole della Motorizzazione.

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GLI AUTOVEICOLI DA COMB ATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

ufficiali di complemento di Lecce e Ascoli Piceno passarono alle dipendenze del Comando militare territoriale cli B ari, mentre la scuola a llie vi sottuffic ia li e que lla allievi sottufficia li specializzati passarono sotto il Comando militare territoriale cli Roma417 . L' Accademia dei servizi di commissariato e d i amministrazione cambiò denominazione in scuola418 . L' organizzazione preposta all'addestrame nto di primo c iclo subì alcune modifiche organiche, che portarono, tra l'altro, alla contrazione del numero dei battaglioni addestramento reclute alpini e allo scioglimento dei gruppi addestramento reclute dell 'artiglie ria da montagna. Venne d iramato il nuovo organ ico del centro addestramento reclute, basato su: un reparto comando, 3 battaglioni reclute, ufficio addestramento ed ufficio ordinamento e selezione419 . Si costituì a Roma anche la Scuola e lettromeccanici arti g lieria contrae rei , a llo scopo di acce ntrare in un unico istituto l'addestramento degli specia li zzati meccanici per apparati radar, centrali elettroniche e g ruppi elettrogeni 420 . L'entrata in servizio ne i battaglioni carristi degli M 26 ed M47 comportò una d iversa ripartizione dei mezzi nei plotoni carri e nei plotoni comando cli compagnia e battaglione . Il provvedimento non comportò alcun aumento o diminuzione di personale o cli mezzi. La compagnia comando d i battaglione e bbe un carro comando e 2 carri armati di riserva al posto dei 6 carri del precedente organico (un caiTo comando, un cairn con pezzo da 75 mm , 2 con pezzo da 76 mm e 2 carri con pezzo da 105 mm) . Il plotone comando della compagnia ca rri ebbe un solo carro armato comando, a l posto dei 3 previsti dalle vecchie tabe lle organiche (un carro con pezzo eia 75 mm e 2 con obice eia 105 mm) . Queste riduzioni di mezz i furono compensate dall'aumento dell'organico del plotone carri , portato su 5 mezzi. Riass umendo, il battaglione carristi era dotato, come in precedenza, di 51 carri, ripartiti in 3 compagnie catTi con 16 mezzi ciascuna (anziché 15) e nella 42 1 compagnia comanclo . Pur non essendo ancora riusciti ad inserire un battaglione cmTi nell'organico delle divisio ni cli fanteria, per problemi cli forza e cli accasermame nto, venne di sposto , comunque, un organico d'emergenza eia prevedere in caso di mobilitazione. Il battaglione caiTi era strutturato su : una compagnia comando, una compagn ia carri Sherman da I05/22 e 2 compagnie carri eia 75/37. La compagnia comando disponeva cli un carro comando, 3 carri con pezzi da 76/52 o da 76/55, 4 carri leggeri del nucleo osservazione e collegamenti, 3 carri recupero e 4 carre tte c ingolate. Le compagnie carri e rano su 3 ploto ni di 4 cai-ri ed un plotone comando con 3 carri eia 76 mm. In totale, il battaglione carri cli mobilitazione per divisione di fanteria contava su: un carro armato comando , 12 carri da 76 mm , 24 carri eia 75 mm, 12 carri da 105 mm , 4 carri leggeri, 3 carri recupero, 4 c ingolette carica batterie, 3 carrette cingolate (assegnate in ragione d i una a c iascuna compagnia carri) . L' armamento leggero dei carristi comprendeva: 131 MAB (moschetti automatic i Bere tta) , 219 carabine MI , 5 fu c ii i mitrag li atori e 298 pistole422 . Il reggi mento cli ca-

-1 I? Circolare n. 2035-R/Ord.I in data 3 I dicembre I 954 delJ' Ufficio ordinamento Dipende11 za delle scuole allievi ufficiali di complemento e allievi sottufficiali. 418 Circolari n. I 890-R/Ord.I in data 3 novembre 1955 del l 'Ufficio ordinamento Cos1i1uzio11e della Scuola Elettromeccanici Aniglieria Co111raerei; n. I590-R/Ord.I in data 29 settembre 1955 Cambio denomi11azione de/l'Accademia dei Servizi di Commissariato e di i\111111inistrazio11e . -1i 9 Circolare n. I 635-R/Ord.l in data 16 settembre 1955 Riorganizzazione dei C.A.R . 2 -1 o Circolare n. 1890-R/Ord.l in data 3 novembre 1955 dell 'Ufficio ordiname1110 Costi111z.io11e della Scuola Elettromeccanici Artiglieria Contraerei. 421 Circolare n. !050-R/Ord.l in data 23 giugno 1955 dell 'Ufficio ordinamento Organico del ba/taglione carristi. Già dal I 953, i l I 32° reggimento aveva ordinato le compagnie su 3 plotoni cli 5 carri ciascuno, pi li un carro comando cli compagnia. Nel luglio 1955, il 132° reggimento disponeva di: 14 Stuart recce. 9 cingolette, 9 carri recupero M74. 15 M24, 156 M47 (memorie storiche anni 1953 e 1955 del Comando 132° reggi mento carristi). 22 -1 Circolare n. I 580-S/Ord.l in data I 9 settembre 1955 cicl i ' Ufficio ordinamento Battaglione carri per divisione di fanteria .


PARTE PRIMI\. EVOLUZIONE ORDI /\TIVA D ELL'ESERCITO E DELLA COMPONENT E CORAZZATA DAL 1945 AL 1955

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valleria blindata "Nizza", già montato su carri Sherman, adottò per i propri squadroni d ipendenti l'organico del battaglione carri sopra riportato. L'organizzazione per la riparazione e manutenzione dei mezzi corazzati venne potenziata con la costituzione presso il comando di divisione corazzata dell'ufficio motorizzazione, composto di 2 ufficiali (uno carrista, l'altro del servizio automobilistico), e l'assegnazione al comando di reggimento artiglieria semovente di corpo d'armata, al battaglione carristi e ai gruppi dei reggimenti di artiglieria corazzata di un ufficiale addetto agli automezzi e mezzi corazzati 423 . Le predisposizioni di costituzione ex-novo per mobilitazione di unità carriste subirono delle modifiche con un aumento del numero dei battaglioni previsti in caso di emergenza. Si ebbero, così , il Cli, CJV, CV e CVI battagl ione carristi su M47 , il CVll battaglione carristi su Sherrnan ed i battaglioni carristi "Friuli", "Granatieri d i Sardegna" e "Avellino", tutti montati su carri medi M4424 . L'organico delle div isioni corazzate venne rinforzato con l'assegnazione di una compagnia genio pontieri e l'adeguamento della compagnia pionieri, che arrivò a disporre di: 3 carri apripista M4 dozer, 3 cani lanciaponte Valenti ne, 6 semicingolati e 2 carrette cingolate425 . Si decise, altresì, cli inquadrare le 2 compagnie sotto un comando cli battaglione genio426 . Si adottarono nuovi organici per il reggimento di fanteria su: un comando, 3 battaglioni di fanter ia, una compagnia mortai da 106 mm e una compagnia cannoni controcarri. In totale, il reggimento doveva disporre cli 124 carrette cingolate o autovetture da ricognizione AR51. Il battaglione di fanteria fu atticolato su: un comando con 6 carrette (o AR51) riunite nel plotone cingol ato; 3 compagnie fucilieri, ciascuna con 4 carrette (o AR5 l) porta-mitragliatrici; una compagnia armi d 'accompagnamento (su plotone comando, 3 plotoni mortai medi, plotone mitraglieri e plotone cannoni senza rinculo eia 75/22), con 17 cingolette (o ARS l ) porta-mitragliatrici e porta-mortai medi . Le altre carrette cingolate (o AR5 I ) erano suddivise tra la compagnia mortai reggimentale (6 mezzi) e la compagnia cannoni controcatTi (13 mezzi) per il traino dei pezzi da 57/50. Mentre le dotazioni cli armi controcarri ed a tiro curvo del reggimento di fanteria apparivano sufficienti (es istevano 39 cannoni senza rinculo da 57 e 75 mm, 6 cannoni da 57/50, 64 Bazooka, 27 mortai da 81 mm, 6 da 107 mm e 27 leggeri) , i battaglioni e le compagnie fuc ilieri non disponevano ancora in proprio di autocarri per il trasporto truppe. La compagnia mortai eia 81 per battaglione alpini , equ i-

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Circolare n. 995-S/Ord .I in data 8 giugno 1955 dell'Ufficio ordinamento Miglioramento organizzazione per la riparazione mezzi corazzati. 424 Circolare n. 2240-S/Ord.lll in data 27 ottobre 1955 dell" U fficio o rdiname nto Predi.,posizio11i di costifll~io11e ex-novo, per 111ohilitazione, di 1111ità carriste. 425 Circola re n. 855-S/Ord.T in data 7 giugno 1955 dell'Ufficio ordinamento Costiwzio11e compagnia pontieri per divisione corm;~ata e adeguwnelllo della compagnia pionieri per divisione corazzata: circolare n. 1650-S/Ord.I in data l6 sette mbre 1955 dell' Ufficio ordiname nto Equipaggi per carri apripista. Aggiume e varianti alla ,abella organica OC! J00//20511 ( compagnia genio pionieri per Divisione Corazzataj. 426 Circolare n. 1790-S/Ord.l in data 4 ouobre 1955 dell 'Ufficio ordinamento Unità del Genio nella Divisione Corazz,ata. 427 Tabella organica Reggimento di farueria OG/1111/1 del settembre 1955. Altre varianti agli organici dei reparti dell 'arma d i fante ria e cavalle ria e rano contenuti nelle circolari n. 55-R/Ord.J in data 20 gennaio 1955 clell"Ufficio ordinamento Organico squadra cannoni da 57 s.r. per comp. ji,c., bers., e alpini. Aggiunle a variami; 11. 390S/Ord .I in data IO maggio 1955 Compagnia a.a. per htg . di fanteria - compagnia 111. per btg . alpini; n. 285-R/Orcl.l in data 13 marzo 1955 Squadra pionieri per i reparli di .fanteria. bersaglieri. alpini e ca valleria blindata . Le compagnie mortai reggimentali di fante ria e alpini ricevettero mortai pesanti eia 107 mm in sostituzione di quelli medi eia 81 mm (circolare n . 380-S/Ord.I in data 13 marzo 1955 Ba/taglione nwrtai di C.A. - compagnie mortai reggimentali. Diramazicme m~anici). 428 Circolare n. 385-S/Ord.T in cima JO maggio 1955 del l'Ufficio ordinamento f?iordina111e11to delle salmerie nei reparti alpini


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GLI AUTOV EICOLI DA COMBATTIMENTO DELL' ESERC ITO ITALIANO. VOLU ME TERZO 1945-1955

paggiata con 9 carrette cingolate, ebbe: un plotone comando , 3 plotoni mortai e una salmeria427 . Allo scopo di rendere più fun zionale il servizio trasporti nell 'ambito delle grandi unità alpine, venne ridotto il numero dei muli nell' ambito dei reparti alpini (reggimento alpini, compagnia genio pionieri, sezione sanità), costituendo contemporaneamente un reparto salmerie di brigata alpina428 . Si costituì sin dal tempo di pace anche una compagnia movieri per intendenza. Le divisioni di fanteria s u base ternaria , formazione di guerra, arrivarono a comprendere: un comando, una compagn ia Carabin ieri , una sezione aerei leggeri , 3 reggimenti di fanteria, un battaglione cmTi, l 'artiglieria divisionale (con 54 obici da 88/27 o da 105/22, 18 obici da 155/23, 32 mitrag liere contraerei da 40/56 e 32 mitragl iere contraerei quadrinate da 12,7 mm), un reparto specialisti d 'artiglieria, un battaglione genio pionieri , una compagnia trasmissioni, oltre alle unità dei servizi429 . L'organ ico del battaglione bersaglieri fu rinforzato con l'assegnazione di 4 semicingolati al plotone pionieri della compagnia comando430 . Si dispose, inoltre, la costituzione, a titolo sperimentale e in sostituzione ciel plotone cingolato, di un plotone da ricognizione per battaglione bersaglieri , dotato di carri leggeri M2443 1 . Nel gennaio, si formò , nell'ambito del Settore forze lagunari, il Gruppo mezzi da sbarco, che si affiancò ai battaglion i costieri lagunari "Piave", "Marghera" , al battaglione "San Marco" ed alla compagnia comando settore432 . Venne costituito un gruppo di lavoro per lo studio della riorganizzazione delle forze lagunari allo scopo di eliminare le deficienze organizzative e passarle sotto la responsabilità integrale de ll 'Esercito. "L'attuale struttura del Settore forze lagunari è il ris ultato di un compromesso fra due opposte tendenze: l'una, della Marina, che vorrebbe fare cli questa unità un organismo atto ad eseguire operazion i anfibie; l'altra, dell ' Esercito, intesa a creare un organis mo atto alla difesa della cimosa lagunare, dall'Isonzo al delta Padano, ed a saldare lo schieramento tenestre al mare. Come accade sempre in simili casi, ciò che ne è scaturito non soddisfa né l'una né l'altra esigenza.433" In previsione dell 'esercitazione anfibia NATO "Sandbar VIlT" che doveva svolgersi nel marzo 1956, venne predisposto un reparto di formazione "atto a sbarcare materiai i da una nave sulla spiaggia"434 .

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Tabella organica Divisione difameria OG/ 11 OI/ I del settembre J 955. C ircolare n. 560-R/Ord.l in data 31 marzo 1955 dell 'Ufficio ordinamento Co111a11do ba11aglio11.e bersaglieri: plotone cingolato; posto riparazioni; mezzi semicingolati (aggiume e varianti alla 1abella organ ica URP/65411 in daw 1 giugno 195/ ). 431 Periodica dell' Ufficio addestramento e regolamenti Attività svolia dalla sezione regola111e111i dal 16 al 28 febbraio 1955. Il plotone da ricognizione era su: nucleo comando, squadra da ricognizione e nucleo carri . 113° reggimento bersaglieri si trasferì da Milano e Montorio a Novara, tranne il XX battaglione che rimase temporaneame nte a Mi lano. Nel luglio J 955 , il reparto disponeva di: I 15 cingolette, 102 semicingolati e 3 carri leggeri M24, che avevano sostituito 2 semoventi MS (memorie storiche anno 1955 del Comando 3° reggimento bersaglieri). Nel luglio 1955 , 1'8° reggimento bersaglieri aveva: J 13 carrette cingolate, 92 Half track , 3 M24 (me morie storiche anno I955 del Comando 8° reggimento bersaglieri) . 432 Per disposizione del foglio n . 2236/4009/C/s del Comando V corpo d 'am1ata in data 22 d icembre 1954. li gruppo ebbe sede al l' isola di Sant' Andrea (VE). A partire dal I O marzo 1956, la responsabilità del Settore forze lagunari passarono completamente nelle mani de ll'Esercito e nell'agosto 1957 mutò denominazione in Comando raggruppamento lagunare (memorie storiche anni 1955, 1956 e 1957 del Comando Settore forze lagunari). 433 Foglio n. 1610/4004/L in data 29 settembre 1954 del Comando V Corpo d'armata Riorga11izzazione del Se1tore Forze Lagu11ari.

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Circolari n. 1340/Ord.l in data 2 agosto 1955; n. 1760-S/Ord.l in data 30 settembre 1955 dell'Ufficio ordinamento "Reparto W!fibio per sbarco di materiali su spiaggia" p er l'esercitazione Sanc!bar VIII; n . 2345-S/Ord.l in data 20 d icembre 1955 Cos1ituzio11e p er esercilazione di un nucleo anfibio di formazione per sbarco di 111a1eriali su spiaggia.


PARTE PRIM A. EVOLUZIONE ORDINATIVA DELL'ESERCITO E DELLA COMPONENTE CORAZZATA DAL 1945 AL 1955

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La situazione dei raggruppamenti di frontiera vedeva: 1' 11 ° articolato su 4 gruppi sbarramento, il 22° su 2 g ruppi , il 21 ° su 3. Allo scopo di perpetrare e valorizzare le tradizioni dell'arma di cavalleria, si dispose che i reparti di cavalleria blindata inquadrati nelle divisioni corazzate assumessero i nominativi dei d isciolti reggimenti di cui portavano g ià le mostreggiature . Pertanto, il gruppo squadroni clell '"Ariete" mutò denominazione in "Cavalleggeri Guide", lo squadrone della "Centauro" divenne "Cavalleggeri cli Lodi" e quello della "Pozzuolo" diventò "Lancieri d i Firenze"435 . li reggimento di cavalleria blindata adottò una nuova formazione su: comando , 2 gruppi squadroni ed un gruppo squadroni d'accompagnamento.436 In totale, disponeva d i: 32 can-i armati leggeri, 1O autoblindo , 27 mezzi blindati tipo Scout car e 26 carrette cingolate. li gruppo squadroni esplorante era articolato su: comando; uno squadrone blindato con 9 can-i leggeri (4 nei 2 plotoni carri leggeri ed uno nel plotone comando), 5 autoblindo (4 nel plotone autoblindo ed una nel plotone comando), 7 Scout car (3 nel plotone comando e 4 nel plotone misto); uno squadrone autoportato con una Scout car e 4 can-ette cingolate in carico al plotone comando. Il gruppo squadroni d'accompagnamento era su: comando; squadrone armi accompagnamento, con uno Scout care 18 carrette c ingolate o semicingolati (dei quali 6 nei due plotoni mortai e 12 nei 2 plotoni controcarri); squadrone can-i leggeri, con 14 can-i e 3 Scout car ripartiti nel plotone comando e nei 3 plotoni carri leggeri437 . Dopo l'esclusione, operata nel 1954, dagli organici delle divisioni cli fanteria dei reggimenti di cavalleri a blindata, riclassificati come unità di supporto d 'armata o cli corpo d ' armata, le grandi unità di fan teria erano rimaste completamente prive d i reparti esploranti. Per rimediare, in parte, a tale deficienza, si decise d i costituire, a titolo sperimentale, un reparto esplorante per d ivisione di fanteria, assegnandolo alla " Legnano" . L' unità ebbe l'organico provvisorio su: plotone comando, 2 plotoni esploranti e 2 plotoni carri leggeri (per un totale cli 8 carri M24)438 . Venne deciso cli completare, entro il 1957, il riordinamento dell'artiglieria pesante campale su 5 reggimenti a traino, con gruppi cli 3 batterie di 6 pezzi da 140/30, 149/19 e 155/23 al 50-70% della forza di truppa, e un reggimento semovente (il 27°), con 3 gruppi da armare con materiali M44 da 155/23 (altri 2 reggimenti a traino erano previsti per mobilitazione). I 3 gruppi cli artiglieria pesante avrebbero dovuto disporre di un gruppo da 203 e 2 o3 gruppi da 155/45439 . Si decise, altresì, cli sostituire progressivamente nei gruppi pesanti campali e pesanti i materiali italiani (obici da 149/1 9 e eia 210/22) o britannici (cannoni da 140/30) con bocche da fuoco d i produzione ameri-

Circolare n. 370-R/Ord.l in data 13 marzo 1955 dcll ' Ufficio ordiname nto Nom.incuivi dei reparti di cavalleria blindata per divisione corazzata. 436 Al 3 l dicembre 1955 . il "Genova cavalleria" disponeva di: 34 Scout car. J 6 c ingolette, 29 White, 9 Greyhound, 32 M24, 3 carri recupero M32 (memorie storiche anno l 955 de l Comando 4° regg imento ··Genova cavalleria") . 4 37 Tabella organica Reggi111e1110 di cavalleria blindata OG/160 I/ I del giugno l955, allegata alla circolare n. 1200-S/Ord.l in data l lug lio I 955 del!' Ufficio ordinamento Tabelle organiche di guerra per il reggimen/O di cavalleria blindata. 438 Circolare n. 550-R/Ord.l in data 18 luglio 1955 dell' Ufficio ordinamento Costituzione di un "reparto espiorame per divisione di fa n.Jeria" . 439 Circolari n. 1980-S/Ord .111 in data 20 settembre 1955 dell' Ufficio ordinamento Riordinamento delle artiglierie pesanti e pesanti campali; n. 640-R/Ord .l in data 3 1. maggio 1955 Tabelle organiche del Reggimento aniglieria pes. camp. (nuova edizione) . I reggimenti da 140/30 e da 149/1 9 (3°, 4°, 6° , 8°, 22°, 27° e 41 °) erano su 3 gruppi omogenei o m isti con 2 batterie di 4 pezzi ciascuna. Le vetture da ricognizione avevano preso il posto degli Scout car. Su Il 'organico dcli 'artiglieria pesante intervennero anche le circolari n. I J 20-R/Ord .I in data 15 agosto I 955 Plowni trasmissioni per reggimenti artiglieria pesanti campali e la n. 1780-S/Ord.l in data 12 ottobre I 955 'frasformazione del 3° Reggimento art. pesante campale in 3° Reggimento art. pesante . 435


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMHNTO DIJLL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME Tli RZO 1945- 1955

cana (cannoni da 155/45, obici da 155/23 e da 203/25). li gruppo da 210/22 del 9° pesante, già entro il 1955, ricevette i nuovi materiali da 203/25..wo, che armarono anche un gruppo ciel 52° reggimento artiglieria pesante 44 1. Il V battaglione mortai di corpo d 'armata, dotato di pezzi a canna rigata da 107 mm, ebbe 27 carrette cingolate (una per ogni squadra mortai)442 . Minori modifiche subì rorganico del gruppo semoventi da 105/22, che perse il pezzo di riserva in dotazione al reparto comando4-13 . Una sezione aerei leggeri equipaggiò il 13 l O reggimento a1tigl ieria corazzata, alcuni comandi di divisione di fanteria e d i reggimento di artiglieria da campagna444 . l 5 reggimenti artiglieria da montagna erano strutturati su: un gruppo da 75/13, un gruppo da 100/17 mod.16, un gruppo mortai da 106 mm. Il gruppo contraerei leggero venne enucleato dal reggimento artiglieria da montagna ed inserito ne l reggimento artiglieria contraerei pesante445 . li gruppo contraerei leggero di reggimento artiglieria corazzata, da campagna, pesante campale, contraerei pesante assunse un nuovo organico su reparto comando e 2 batterie, ciascuna con 4 pezzi da 40 mm e 4 complessi quadrupli da 12,7 mm446 . I gruppi artiglieria contraerei territoriale dipendenti dall'Esercito si riordinarono su formazione quaternaria omogenea, distinti in gruppi leggeri e pesanti447 . Si costituirono, fin dal tempo di pace, i reparti specialisti di artiglieria per il IV e V corpo d'armata, dotati . tra l'altro di sezione fonotelemetrica e sezione osservazione rilevamento vampa. Riguardo i reparti d i mobilitazione, vennero diramati g li organ ic i del gruppo artiglieria da campagna per gruppo tattico da difesa territoriale, dotato di 2 batterie di cannoni da 75/27 o obici da 7 5/18448 . Nell'ottobre, si cost ituì a Vicenza il Comando della SETAF (Forza tattica del Sud Eu ropa), basata all'epoca s u un battaglione del 350° reggimento di fanteria americano e destinata all'impiego delle armi nucleari tattiche pos izionate in Italia. cl marzo 1955, l'efficienza di pace dei comandi ciel V e IV corpo d'armata era rispettivamente dell'80 e 60%, quella degli altri corpi d'armata (III, V I e VII) era del 50%. La situazione delle grandi unità di copertura in primo scaglione vedeva: "Ariete''. " Mantova", "Julia" e "Tridentina" al 65-60%; "Folgore'· al 41 %; ··Orobica" e "Cadore·• al 28% . Le grandi unità di copertura in

°

44 Circolare n. 635-R/Ord.I in data 28 aprile 1955 dell'Ufficio ordinamento Trasfornur:,ione del grnppo da 2 10122 del 9 ° rgl. a. pes. in gruppo da 203. 4' 11 Circolare 11. 245-R/Ord.l in data 2 1 febbraio 1955 dell'Ufficio ordinamento Trasjbrma::,ione gr. da 155/45 del 52° rg1. a.pes. in gr. da 203. 442 Circolare n. 380-S/Orcl.l in data 13 marzo 1955 dell'Ufficio ordinamento Bcmaglione 111or1ai di C.A. - compagnie 111or1ai reggi111e111ali. Dira111a:io11e organici. -+-1 3 Circolare n. 600-S/Ord.l in data 14 aprile 1955 dell'Ufficio ordinamenLo Gruppo semove111i da / 05/22: soppressione del semovenle da /05/22 di rise1·rn (aggi11111e e varianti) alla wbe/la organica: OC! / 00/12 / 5/I edi:io11e dicembre 1954. -14-1 Circolari 11. 1810-S/Ord.l in data 12 ottobre 1955 dell'Ufficio ordinamento Costituzione Sezioni Aerei l eggeri; n. 505-S/Ord.l in data 6 maggio 1955 Costituzione Se:.ione /\erei Leggeri. 4 •15 Circolare n. 1455-S/Ord.l in clala 18 ottobre 1955 dell'Ufficio ordinamento Grnppi di art. e.a.I. delle Brigate Alpine. 446 Circolare n. 660-S/Orcl.l in data 30 aprile 1955 dell'Ufficio ordinamento Grnppi e .a. leggeri dei reggimenti artiglieria da 1110ntagna e c .a.p. 447 Circolare n. I 200-R/Ord .II in data IO settembre 1955 dell ' Ufficio ordinamento Riordi11a111e1110 dell'Artiglieria e.a. DA ..T. . Esercito . In totale. si avevano 12 gruppi pesanti e 7 lcggcri. 3 dei quali destinati alla difesa acroponi (circolari n. 14 I 0-R/Ord.11 in data 26 ottobre 1955 N11111era:io11e dei gruppi pesanti e leggeri dell'artiglieria e .a. D.A.T. • faercito; n. 1560-R/Ord .TI in data 5 dicembre 1955 Numerazione delle bat1erie pesanti e leggere della Artiglieria e.a . D.A.T. • 1::serci10). 44 i1 Circolare n. 740-S/Orcl.ll in data 2 giugno 1955 dell"Ufficio ordinamento Dirama:.ione wbella organica ·'RDT/2711 · Crnppo Artiglieria da campagna per Grnppo Tauico per D .T." .


PARTE PRIMA. EVOLUZIONE ORDINATIVA DELL'ESERCITO E DELLA COMPONENTE CORAZZATA DAL 1945 AL 1955

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secondo scaglione "Centauro", "Cremona" e "Legnano" erano rispettivamente al 61 , 58 e 48% e la "Taurine nse" al 36% . La s ituaz ione delle unità di rinforzo vedeva: "Granatie ri" al 57% , "Friuli" a l 54%, " Trieste" al 49%, " Pozzuolo" al 38%, "Aosta" al 26%, " Avellino" al 22%, " Pinerolo" al 20% . Due comandi di corpo d 'armata erano cons iderati immed iatamente impiegabili, insieme a 2 divisioni corazzate, 5 divisioni di fanteria, 2 brigate alpine. Tre comandi cli corpo d 'armata e 2 divisioni di fantelia avevano te mpi di approntamento di 3 giorni; 2 brigate alpine, una divisione di fanteria ed una corazzata erano pronte per l' M+l 5; una brigata alpina e 2 d ivisioni di fanteria risultavano impiegabili per l'M+30. I comandi della l a e 3a armata erano pronti per l' M+5 e l'M+3 449 . Nel 1955, la pian ificazione operativa di FTASE era orientata verso una difesa avanzata che prevedeva, a li 'atto dell'emerge nza, azioni a corto raggio tendenti a ritardare l'avanzata del ne mico oltre confine e lo schieramento di copertura sulle posiz ioni della linea a:a,urra, sulle quali cercare poi di consolidare la difesa una volta completata la mobilitazione. In caso di irruz ione nemica rapida e violenta, era prevista, in alternativa, una manovra ritardatrice e l'ilTigidimento della difesa sulla linea viola appoggiata al corso della Livenza450 . Lo stato embrionale della sistemazione difensiva permanente sull'Isonzo non dava a ncora sufficienti garanzie di tenuta di fronte ad un attacco di sorpresa portato con decisione e doviz ia di mezzi. Vennero approntati anche dei piani, in funzione anti-greca ed anti-jugoslava, per l'occupazione della zona di Valona e dell'isola di Saseno, da attuare nell'eventualità di "una situazione di disfacilnento politico e militare del1 'Albania che potesse indurre stati confinanti ad intervenire per affennare diritti di sovranità col pretesto di ristabilire la simazione interna.451 " Ne l 1955, l'Esercito fu impegnato nelle seguenti esercitazioni NATO: "Mushroom" per posticomando, nel febbraio, diretta da FTASE; "Lago Maggiore", in agosto, nel Trentino, Cadore e Carnia, diretta da FTASE e dal comando designato 3" armata, con la partecipazione di unità del IV e V corpo d 'armata e di forze lagunari ; " Fox Paw" per posti comando , diretta da SHAPE. Altre esercitazioni di rilievo furono ; la " Lido tre e quattro" , per posti comando e con le truppe, a partiti contrapposti, organizzata dal Comando mi litare cli Roma ed avente per terna la difesa costiera; la "Amsicora", svolta in Sardegna, di difesa territoriale ed antisbarco; la "Tevere-Ne ra" , per quadri singoli, a carattere tatticologistico , che prevedeva la difesa su ampie fronti in cmnspondenza di un corso d'acq ua.

11. Conclusioni Cessata nel 1947 l'ingerenza inglese nella direzione dello strumento m ilitare nazionale , i vertici dell'Esercito poterono pianificare liberamente , secondo la tradizione militare italiana ed in base a lle espe1i enze maturate nel conflitto appena concluso, i futuri sviluppi ordinativi della Forza armata . Il progetto di riordino del 1948, frutto cie l lavoro congiunto degli stati maggiori dell 'esercito e della difesa, ri velò una linea di continuità, anche troppo marcata, con il vecchio Regio esercito . Se bbene Traduzione del documento AFSOUTH/ 123/55 del 25.3.1955 dell'Ufficio ordinamento . I comandi de l lii, rv, V, VT e VII corpo d'armata avevano sede, nell'ordine, a Milano. Bolzano, Vittorio Veneto. Bologna e Firenze. La "Mantova'' aveva sede a Udine, la "Folgore" a Treviso, !'"Ariete·· a Pordenone, la ·'Julia" a Udine , la "Tride nti na" a Bressanone . !' "Orobica" a Merano , la '"Cadore" a Belluno, la "Cremona" a Torino, la "Legnano" a Bergamo, la "Ce ntauro" a Verona. la "Taurinense" a Torino, la "Granatieri" a Roma, la "Pinerolo" a Bari , la "Friuli" a Firenze, la "Trieste" a Bologna. !"''Avellino" a Salerno, !'"Aosta" a Messina , la " Pozzuolo" a Civitavecchia. 450 Fogl io n. 2/67-SS/Op. in data 5 agosto 1955 dell 'U ffici o operazioni PD. 55 del Comando FTASE. 451 Ufficio operazioni Memoria operativa "Sava " ciel giugno 1955. Era previsto l' impiego ciel raggruppamento "Pine rolo" e de l battaglione paracadutisti. Nel 1956, l'operazione prese il nome in codice di "A iace·•. TI 14 maggio 1955 l'Albania aveva aderito ufficialmente al Patto di Varsavia. I primi studi per un'operazione anfibia contro Valona. sede di una base navale sovietica risalivano , però, al 1950 . 449


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTI ME

rro DELL.ESERCITO ITALIANO. VOLUM E TERZO

1945- 1955

il contesto politico interno, che vedeva l'adozione di una nuova fom1a di Stato, ed internazionale , caratterizzato dalla stretta alleanza con gli Stati Uniti, che garanti vano la s ic urezza dei confini nazionali ed in parte anche la stabilità .interna, offrissero l'opportunità storica di operare un netto taglio col passato e con un 'organizzazione militare che ne l complesso non aveva brillato per efficie nza ne lle prove cui era stata sottoposta, si preferì non operare una cesura radicale con le vecchie strutture e rimanere nel solco delle tradizioni militati sabaude. Non sollecitati dal potere politico, al quale bastò sciogli ere iI Corpo di stato maggiore e riformare I' orci inamento d i vertice de l le Forze armate e dei Servizi segreti nell'ottica di garantire un maggiore controllo sull'operato dei generali, i ve1tic i dell'Esercito agirono con spirito conservatore, badando soprattutto a non stravolgere l'organizzazione in atto , ancorata ai vecchi scherni ed incentrata sull 'Esercito di popolo, su una pletorica struttura territoriale e su una componente operativa a larga intelaiatura. Non mutarono così i cardini tradiziona li dell'organizzazione militare ital iana in vigore fin clall'800, fondati: sulla leva, anziché su un esercito professionale come proposto dalla MMIA; su un criterio di alimentazione dei reggimenti a base nazionale (con l'eccezione degli alpini che ricorre vano al reclutamento reg ionale), che andava a detrimento della compattezza organica e spirituale dei corpi ; su una pesante struttura territoriale, tenuta in vita più dalla forza d' inerzia dell'apparato burocratico che dalla necessità reale di mantenere in vita un così elevato numero di enti periferici a fini perlopiù a mministrativi; su o rgani d i vertice elefantiaci e scai-samente efficienti, s pesso privi di ben definite funzioni di comando e responsabilità nella gestione cieli' apparato burocratico; su una struttura operativa basata sulla massa, troppo vasta ed a rti.colata in relazione alle scarse riso rse fina nz ia rie d isponibili per il suo sostentamento e fonte di innumerevoli guasti , come la deficienza di ufficiali in servizio pem1anente e di sottuffic iali di inquadramento, l 'obsolescenza degli armamenti in dotazione, la carenza cli fondi da destinare all'addestramento a l combattimento, la cronica sottoalimentazione delle unità operative452 . S i ripeterono, così , tendenze anacronistiche ed errori che nel passato avevano condotto a dure sconfitte, quali: lo scarso peso assegnato a ll a compo ne nte logistica, rispetto al le pedine operative del le arm i combattenti , risultate sovente a corto di scorte di munizioni, carburanti , parti di ricambio e dotazioni di riserva; l'eccessivo affidamento alla mobilitazione per il completame nto dei reparti , che in tempo di pace risultavano costante mente sotto o rganico, con effetti deleteri sullo sviluppo dell 'attività addestrativa, sull'amalgama dei corpi e sulla prontezza operativa; la sottovalutazione dell'importanza della motorizzazione , della meccan izzazione c la scarsa attenz ione prestata al l'aerocooperazio nc, sebbene la seconda guerra mondiale avesse portato sugli allori il binomio carro aimato-aereo da bombardamento. Nel progetto del 1948, la punta di lancia dell'Esercito italiano erano ancora le divis ioni di fanteria non motorizzate, ben 8 , contro 3 brigate corazzate, destinate esclusivame nte a ll ' impiego come riserva di corpo d 'armata. L'incremento della componente corazzata rispetto all'ordinamento del 1940, registrato nel corso della prima metà degli anni '50, fu detern1inato più dagli americani, che fornirono in quantità carri M24, M26 ed M47, che da precise scelte dello S tato maggiore italiano, il quale non ha mai visto di buon occhio i carri mmati453 .

452

V. Ilari. Storia Mi/ilare della Prima Repubblica 1943-1993, Nuove Ricerche , Ancona, 1994. L'llalia terminò il primo conflitto mondiale se nza disporre cli unità operative d i c,UTi armati, quando g li eserciti inglese, francese e americano già disponevano di migliaia di mezzi corazzati . Alla vigilia della seconda guena mondiale. il Regio esercito disponeva so lo cli 100 carri armati degni di questo nome. Nel corso del conflitto, a fronte di o ltre 80 divis io ni di fanteria , costie re, ce le ri, alpine, aviou·asportabili, motorizzate, operarono so lo 5 divisio ni corazzate C--Ariete'· I e il, "Ce ntauro" I e Il e "Lino1io"), delle quali mai più di 3 contemporaneamente. I ca1Tisti, dopo aver subito di recente un cambio crarma. sono oggi la specialità meno svi luppata dell 'Esercito, con un numero di reggimenti ope ra tivi pari a quello elci paracadutisti (considerando anche il reggimento ·Tuscania" dei carabinieri). li numero dei carri aimati in l inea (meno di 300) è inferiore a q uello in dotazione agli eserciti slovacco, ceco, ungherese, svedese, svizzero, ecc. 453


PARTE PRIMA. EVOLUZIONE ORDINATIVA DELL'bSERCITO E DELLA COMPONENTE CORAZZATA DAL 1945 AL 1955

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In campo ordinativo si perseverò in orientamenti e concetti g ià smentiti dall'esperienza e non aderenti al principio di un eserc ito di qualità, come le division i binarie e un ità di fanteria appiedate. Le d ivisioni ternarie integralmente motorizzate o meccanizzate erano ritenute troppo pesanti per l'impiego sui terreni di confine, a causa dell'eccessivo numero di veicoli a motore . S i prevedevano, ancora negli anni ' 50, divisioni di fante ria rinforzate da salmerie, che fidavano sugli autogruppi di corpo d'armata per il trasporto dei battaglioni fuc ilieri nelle tappe di trasferimento p iù lunghe. Per le di vis ioni di fanteria motorizzate veniva ritenuta preferibile la formazione binaria in quanto più agile, snella e manovrabile . Gran parte delle divisioni in linea venne progressivamente alleggerita , nella formazione organica di pace, del le unità del servizio sanitario , di commissariato e delle officine mobili destinate al rec upe ro e alla riparazione dei mezzi, che vennero drasticamente 1idotte o portate in fo rza quadro. La stru ttura del! 'Esercito mancava, inoltre , di flessibi lità, essendo modellata e mirata ad un' unica ipotesi operativa, cioè la difesa deila fron tiera orientale. Ciò si r ifletteva in ridotte capacità operative fu ori da schemi tattici preordinati o nell'impiego in scenari divers i dalla "soglia" di Gorizia o dalle Alpi o rientali , come nel combattimento offensivo o in operazion i lontane dalle basi logistiche fisse e dalle infrastrutture territoriali della zo na delle retrovie lombarde-venete-e milia ne . Si finì per dare troppa importanza alle operazioni su terreni di montagna o di pianura a scarso indice di scorrimento e alla d ifesa organizzata su capisaldi di fortificazione campale o permanente . L'Esercito , come preconizzato nel 1948 ed attuato fino al 1955, risentiva anche della disomogeneità tra la componente corazzata , incentrata su reparti di fanteria carrista, bersaglieri e a rtiglieria corazzata, in genere ben inquadrati, armati ed addestrati , e le divisioni d i fanteria, scarsamente mobili ed eccessivamente dipendenti da i s upporti d i corpo d'armata per una suffic iente dotazione di semove nti cacc iacarri , di artiglieria a lunga g ittata e di reparti di sostegno logistico . Invece cli rinforzare le division i di fa nte ria esistenti con reparti di carri armati , cacc iacarri e semoventi d'artiglieria , aumentandone la potenza di fuoco , la capacità di manovra e le possibilità di cooperazione con le divisioni corazzate, si preferì costituire nuove grand i unità corazzate, che, per di più , non raggiunsero mai la piena effic ienza operativa per carenza di organici. I reparti esploranti di cavalleria, come già le divisioni cele ri ciel tempo di guerra, continuarono a lamentare la manca nza di carri med i e d i arm i controcarri in grado d i contrastare i corazzati più potenti e a soffrire della scarsa compatibilità di movimento e di prestazioni in terre no vario tra mezzi a trazione ruotata e cingolata. L'artiglieria continuò ad essere sottodi me nsionata rispetto alla componente di manovra, non riuscendo a ma nte nere, nell 'ambito della formazione d ivisionale di fan teria, un rapporto di uno a uno tra gruppi da campagna e battaglioni fucilieri. Tale carenza di pote nza d i fuoco ve nne so lo parzialmente compensata dal l'incremento cie l calibro delle arm i a tiro curvo, con la distribuzione dei mortai pesanti a posto di quelli medi nella compagnia mortai reggimentale e l'introduzione in linea degli obici da 105/22 al posto dei 25 libbre. Al l'amp liamento del quadro cli ba ttaglia de ll 'Esercito corris pose uno svilu ppo molto più contenuto dei servizi logistici, che si limitò alla costituzione delle stretto necessario per i] funz ionamento in tempo d i pace delle grandi un ità d ' impiego immediato , me ntre veniva prevista la più larga utilizzazione de l l'organizzazione dei servizi te rritoriali , incentrata su strutture fisse (officine, depositi, magazzini) impiantate a ridosso della zona d i più probabile schie ramento delle unità combatte nti in caso d i emergenza . Le note positive , rispe tto ai precedenti ordinamenti dell 'esercito , venivano dall'organizzazione addestrati va di base, molto ampia e curata, c he s i rifaceva al modello inglese e che fornì buona prova fin dai tempi dell'Esercito cli transizione. Prevalse l'opinione che la ferma dovesse essere utilizzata al massimo in fu nzione addestrativa, curando la preparazione tecnico-tattica del soldato


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL' ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

mediante un periodo d ' istruzione e di formazione basica da svolgere prima di immettere la recluta nelle un ità d i impiego, e mediante un success ivo periodo di intenso addestramento d 'arma e di cooperazione di secondo e terzo ciclo da svolgere presso i reggimenti. Riguardo la componente operativa, veniva considerata nel giusto rilievo la difesa contraerei a bassa quota nell'ambito delle grandi un ità, le quali d isponevano in p roprio anche d i una pedina per l'esplorazione ravvicinata. La fanteria era dotata di una sufficiente capacità cli fuoco sia dirompente a tiro curvo che a tiro diretto e controcarri , grazie ad una discreta disponibilità, prima, di cannoni a traino e lanciabombe Piat, poi, di cannoni senza rinculo e lanciarazzi Bazooka. Nel campo della difesa del territorio , la precedenza accordata giustamente al riequipaggiamento dell'esercito di campagna e al potenziamento dell 'organizzazione scolastica, non consentì di devolvere risorse sufficienti allo sviluppo della difesa contraerei territoriale e delle difese costiere. Imparando dalle lezioni del passato , si evitò di costituire fin dal tempo di pace unità per la d ifesa statica di aree sens ibili , lasciando ai reparti mobili della Pubblica sicurezza e dei carabinieri e alle unità dell'esercito di campagna di seconda linea dislocate nel centro Italia, nel meridione e nella pianura padana, il compito di primo intervento contro aviosbarchi ed operazioni anfibie . Un altro aspetto saliente dell a politica mil itare dei primi governi della Repubblica fu la priorità assegnata alle forze di polizia rispetto alle Forze Armate . Soggetta al rischio d i una guerra civile, attraversata da aspri conflitti socia I i, entrata nel Patto Atlantico più per esigenze di sicurezza interna che di politica estera, la Repubblica accrebbe sensibilmente gli organi delle fo rze di polizia, destinando sempre maggiori risorse economiche all 'Arma dei Carabinieri e al Corpo degli Agenti cli Pubblica Sicurezza. Mentre l'Itali a monarchico-liberale aveva utilizzato per mantenere l' ordine interno l'Esercito di leva ed il fascismo la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, la Repubblica, a partire dalla fine degli anni '40 , prefe rì affidarsi alle fo rze di polizia, composte quasi esclusivamente da personale professionista, ben inquadrato e d isciplinato grazie alla completa militarizzazione, attuata già nel corso della guerra di li berazione .


PARTE PRIMA. EVOLUZIO E ORDlNATIVA DELL'CSERCITO E DELLA COMPONENTE CORAZZATA DAL 19451\L 1955

I

ID

m

m m

Il

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, nm

li Ministro della Difesa Pacciardi passa in rassegna la brigata corazzata " Centauro" a Verona nel 1952. In primo piano carri Shcrman con pezzo da 75 e sullo sfondo semoventi da 105/22.

Reparto corazzato di Sherman da 76 111111 sfila a Casetta.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIM ENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Per l'azione cli accompagnamento sono ritenuti idonei gli M4 armati con il cannone eia 75/37 .

L'azione co ntro mezzi similari è riservata agli M4A4 con cannone eia 76/55.


PARTE PRIJ\IIA. EVOLUZIONE ORDlNATIVA DELL'ESERCITO E DELLA COMPONENTE CORi-\ZZ/\T/\ D1\L 1945 i-\L 1955

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Sherman con obice da 105/22. Il carro è stato ripreso nel corso di una esercitazione svolta nell'estate 1951 dalla Brigata "Ariete".

TI post.o comando di batteria è stato ribatlczzato Pries1 ne ll 'Eserc ito italiano. Qui attraversa il Ce ll ina durante un'esercitazione del 1951, seguito da un semovente M7.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBA'ITIMENTO DELL'ESERCITO ITALI ANO. VOLUME TERZO 1945-1955

Schieramento di un battaglione carri Sherman appa11enenti a varie versioni.

Gruppo di semoventi cacciaccani M lO delle "Voloire".


PARTE PRIMA. EVOLUZIONE O RD INATIVA DELL'ESERCITO E DELLA COMPONENTE CORAZZATA DAL 1945 AL 1955

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Aviano, 26 aprile 1951. Il generale Eisenhower accompagnato dal gen . Beni . passa in rassegnagl i M4 del 132°.

Tre Scout Ford dello Squad ro ne Gu ide (Brigata corazzata "Ariete") . Secondo alcuni comandanti , il veicolo non risponde appieno all 'esplorazione, sia perché porta una sola persona, sia per le modeste possibi lità fuo ri strada, sia infine per la scarsa protezione. Era da preferirsi lo Scout Humber.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Semovente M 18 armato di cannone da 76 mm.

Festa del 4 novembre. Un semovente controcarro M36 preso d 'assalto dai bambini .


PARTE PRI MA. EVOLUZIONE ORDINATIVA DELL'ESERCITO I~ DELLA COMPONE1 TE CORAZZATA DAL 1945 AL 1955

Bandiera di guerra cli un reggimento cli artiglieria corazzata. In primo piano uno Shem1an Fircny da 76/55 .

l l. Panoramica d i carri leggeri M24. carro recupero M32 ed Half Track.

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I 00

GLI AUTOVEICOLI DA COMB ATTIMENTO DELL'ESERCITO ITA LI/\NO. VOLUME T ERZO 1945- 1955

Due viste del semovente eia 88/27, destinato ad equipaggiare gruppi artiglieria da campagna semovente cli Corpo cl' Armata su 3 batterie (I 8 pezzi). In pace, su 2 batterie.

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PARTE PRIM;\ . EVOLUZIONE ORDINATIVA DELL'ESERCITO E DELLA COMPONENTE CORAZZATA DAL 1945 AL 1955 I OI

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Semovente d' artiglieria da 88/27 Sex ton ciel reggimento artiglieria a cavallo.

Cano leggero Stua11 della di visione "Granatieri di Sardegna" .


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GLI ;\ UTOVEICOLI DA COM BATTI M EKTO Dli i ,!; ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

li Mini!>lro Duncan e il comandanle del V corpo d"armala presso il 132° reggimento carristi.

Visita di ufficiali della NATO ad un reparto della "Granatieri di Sardegna·•. Si noiano carri M24. cingolette. mortai da

81 e cannoni controcarro da 57/50.


PART E PRIMA. EVOLUZ I0 1.E O RDI NATI VA DELL'ESERC ITO E DELLA COM PONENT E CORAZZATA DAL 1945AL 1955

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Festa del 4 novembre a Roma. Visitatori su di una carretta cingolata an n ata di mitragliatrice pesante Browning M 2 l-l B da 12,7 mm .


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL' ESERCITO ITALI ANO. VOL UME TERZO 1945- 1955

Blindo Humber traspon a l'alfiere di un reggimento di ca valleria.

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Autoblindo M 8 Greyhound durante la parata del 2 giugno nella Capitale.

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PARTE PRIMA EVOLUZIONE ORDINATIVA DELL'ESERCITO E DELLA COMPONENTE CORAZZATA D/\L 1945 AL 1955 I 05

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La stessa blindo della divisione "Granatieri di Sardegna'·. Notare la mitragliatrice Browning M 1919 da 7 ,62 mm in postazione controaerci .

Sfilamento cli autoblindo M6 Staghound precedute da carri leggeri MS.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMB ATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VO l,UME TERZO 1945- 1955

Scout car Dingo di un repa110 trasmissioni della divisione corazzata "Ariete".

Autoblindo Staghound armata di cannoncino da 37 mm.


PARTE II LA RICOSTRUZIONE POSTBELLICA E LA RICOSTITUZIONE DELLE TRUPPE CORAZZATE 1. Dalla cobelligeranza all'esercito di transizione Com'è noto , durante la cobell igeranza non è stato concesso a lle U nità nazionali che prendono parte alla Campagna d 'Italia, a fianco delle truppe delle Nazioni Unite, di avere a loro disposizione repaiti corazzati cli qualsiasi entità. Infatti, non appena lo S .M.R.E. inserisce negli organici del l Raggruppamento Motorizzato (7 dicembre 1943) una compagn ia di carri L 3 lanciafiamme, gli "Alleati" pongono il loro veto . Più tardi, con la formazione ciel Corpo Italiano di Liberazione (17 maggio/24 settembre 1944) - un contingente paragonabi le ad un p iccolo corpo d 'armata che gli subentra in linea - soltanto uno squadrone di cavalleria con una sezione d i tre autoblindo AB 40 cli preda bellica entrerà a far parte del suo IX Re parto d 'Assalto 1• Vanno nittavia ricordate, per la storia , altre due minori unità: il plotone autobli ndo G .M.C. Otter della brigata partigiana "Maiella" (inquadrata nel Corpo polacco) e lo Squadrone F ciel XIII Corpo britannico (25 maggio 1944). Nel frattempo, in Sardegna, vengono d isciolti (31 luglio 1944) il 32a Reggimento carristi (forte, al 9 aprile 1944, dei battaglioni carri MI , II e III SOMUA, de l IV motom itraglieri e ciel V gruppo semoventi eia 75/18); i mezzi sono versati al 13° Parco Automobilistico. Sarà poi la volta ciel 132° (formato da I e II btg. Carri L , III, IV e V btg . Semoventi eia 47/32)2 e della 5" compagnia carri L lanciafiamme cli Taranto, d isciolta il 2 ottobre 1944. Il ritiro del Corpo di Liberazione e la travagliata nascita dei sei G ruppi d i Combattimento che lo seguono permettono tuttavia la distribuzione alle nuove Grandi Unità con equipaggiamento britannico di un certo numero di carrette cingolate ai reggimenti di fanteria. Non si tratta in effetti di mezzi meccani zzati veri e propri, ma della disponibilità, per ogni reggimento fantelia, parzialmente motori zzato, d i 113 carrette ci ngolate (26 per battaglione, 9 per la compagnia mortai da 76 e 24 per la compagnia cannoni da 57/42) . Questo costituisce di per sé un fattore positivo, ancorché vengano presto el iminate dag li stessi organici le 9 autoblindo da ricogni zione attribuite in un primo tempo ai tre battaglioni. Il Reggimento artiglieria riesce invece a conservare l'assegnazione dei suoi veicoli armati da ricognizione e osservazione (3 per ciascuno dei 4 gruppi da 88) , in aggiunta alle 3 carrette cingolate ciel gruppo e .e . da 76.3 Questo in teoria: ma, ad esempio, alla data ciel 31 dicembre 1945 il Gruppo Legnano conta appena 160 carrette cingolate e 19 veicoli da ricogn izione, mentre il Cremona 179 e 2 14 rispettivamente. Il Friuli - sei mesi più tardi - registra addi rittura solo 138 carrette cingolate.5 Non va di0

1 Lo S.M.R.E. nel mese di agosto. ha provveduto a predisporre l' invio al C .I .L. di un carro M 13/40 recuperato al Centro Studi Moto1izzazione, e successivamente. di un semovente da 75 , un'autobl inda e due semoventi da 105: a sollec itare l' invio di 8 c1utoblinclc cx P.A.1. recuperate a Roma e ad acce11are quali e quanti meu.i corazzali ~i sare bbero potuti ritrovare in Sardegna (Crapanzano, Salvatore Ernesto, // Corpo 11(1/iano di Liberazione, Regionale, Roma 197 1, p. 205). 2 Allegato VTT al fog lio 2800/ord. S.M.R.E., Ufficio O .M .. Sez. Ordinamento all'Oggetto Riordinamento Tmppe della Sardegna (A .C.S. U .P.A .C. Sezione Speciale . b. 55 Sf I58/ IO. f. 7); Diario Storico 132° Rgt. Ftr. Carrista (U .S .). 3 Stato Maggiore Regio Eserc ito. U fficio Ordinamento e Mobilitazione, Forma::.ioni ed Organici provvisori per Gruppo di Combattimento, Settembre I 944 , (aggiornato al I O febbraio 1945), passim (A.U .S.S .M.E.). 4 Nel 1947 (le11era 4/2088 ciel 24/7) si comunicherà al C.M .T. cli Torino la tempora nea cessione di 18 mitr. Breda 38 per l'armamento dei mezz i blindati del 7° Rgt. art. Cremona per esigenze cli O .P. 5 AUSSME, G-2 1, B. 5. Situazioni dei materiali.


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GLI AUTO VJ-:ICOLI DA COMBAlTIM RNTO DELL"ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945-1955

menticato che i reparti - more solito - e perd ite/consumi a parte, presentano già al momento della fo rmazio ne deficie nze notevoli , che andranno ad accentuarsi a l momento della tras formaz io ne dei Gruppi in divisioni. Una delle miglio ri , quella derivante dal mai impiegato in g uerra Gruppo Mantova , lamenterà, ancora al 1O aprile 1947 , tra l' altro, la deficie nza di 66 carrette c ingolate . Va comunque ricordato c he nel periodo corrispondente no n sono mancati a livello superiore studi o rdina tivi, dove si ribad isce rurgenza d i riavere truppe corazzate. Anzitutto, un primo progetto ,6 purtroppo pervenutoci senza intestazione . anticipa la scomparsa dell a fante ria carrista in favore della cavalleria: pur mante nendo l'istruzio ne a cava llo , (ottima scuola di coraggio che deve essere estesa alla scuo la di reclutame nto) ecl alcuni re parti a cavallo, deve trasformarsi in ca1Tista. In a ltro studio , che porta la data del IO marzo 1944 e la firma del generale b . Luigi C hatrian, si trovano osservazioni che ancor oggi possono essere considerate valide; in un suo secondo progetto di riordiname nto, ne l successivo aprile, egli i addentrerà ancor più nel concreto. Do po aver sottolineato la " difficoltà da parte dell 'industria a fornire materiali in quantitativo forzata mente limitato, in caso di mancata esportazione" , infatti , Chatri an sostiene la necessità di due di vis ioni corazzate c he conservino - come organici di massima - le formazioni de ll 'anteguerra (con reggime nti su 3 battaglioni o gruppi), e dell'inserimento di un battaglione carri (o g ruppo) nelle qua ttro di vis ioni motorizzate previste. I bersaglie ri avrebbero costituito la fanteria per entrambi i tipi di G.U . Anche in tale tudio si conferma che la cavalle ria - pur ma ntenendo l' istruzione a cavallo ed alcuni repa1ii montati - va trasformata in arma carrista .

li 17 lug lio 1944 lo S.M.R .E. ha inoltre definito gli Organici Sommari per una Divisione Combattente, una ternaria con 9 battaglioni fanteria (ciascuno con 40 carrette cingolate) e 4 gruppi motorizzati (2 eia 75 e 2 da I 00) . Allegato vi è un progeuo sommario (Quadro dell ' ipotetica costitu?,ione del fitturo esercito italiano) , nel quale si prospetta, accanto a quella di 10 comandi d i C.A. o di regione e di 12 di visioni di fanteria su 2 brigate, la formaz ione di - l di vis ione corazzata su 2 brigate; - l divisione celere su 2 brigate (4 reggimenti di ca valleria su due g ruppi e un de posito) . Per quanto concerne gli Istituti d i istruz ione per g li uffici ali , era prevista un 'accade mia unica, con tre scuole di applicazione.7 Secondo gli " A lleati" invece - c ome ris ulta da un documento de ll' 11 ottobre 1944 - è preferibile un 'armata piccola e di second 'ordine "senza potenziale aggressivo". eventualmente s uscettibile di pote nziame nto da parte loro in caso di necessità . La M .M .I.A . preferirebbe un esercito di mestiere . I carabi nieri , ridotti a 65 .000 , è convenie nte conservarli , se non li si vuole sostituire con una poliz ia metropo litana o locale. L'eserc ito di campag na si deve concentrare al confine settentrionale, a R oma e nelle isole . Va proibita l ' industria bellica8 : l'armamento

6 li Problema dell'Esercito, dattiloscrirto di 29 pp., datato marzo I 944 (A .C.S. U .P.A .C., Serie Speciale, B. 76). 7 S.M .R .E .. Uff. Ordi namento, Sc7.ione Ordinamento, Oggetto: Q1wdri U.f.ficiali, 17 luglio 1944 (A .C.S .. U .P.A .C.. Scz. Speciale. B. 55). 8 ronostante le continue offese aeree ·'alleate... resta al Nord industriale. pur non convenientemen1e sfruttato anche per carenze di materie prime e di trasporti . una imponante concentrazione di industrie belliche, lo testimonia un elenco redailo verso la metà ciel 1944 clal l' fllrel/ige11ce americuna ( ational Archives. Wash ington D.C.), sia pure infarcito di imprecisioni.


PARTE SECO DA. LA RICOSTRUZIONE POST BELLICA E LA RICOSTIT UZIONE DELLIC: TRUPPE CORA7JATE

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deve essere costituito dal materiale britannico già accantonato e che r isulterebbe superfluo nel dopoguerra . L'ipotesi prevede un Esercito ital iano di pace su 5 corpi (e relativi servizi) comprendente 12 Gruppi di combatti mento (o pocket divisions) con 108.000 uomini, più 9 divisioni S.I. (sicurezza interna). Naturalme nte, nessuna unità corazzata. Così il generale Browning, il quale suggerirà più tardi ( 11 settembre 1945) di distribuire armi ing lesi alle unità dell 'Esercito e d i dotare d i armi italiane i carabinie ri. Risulta infine dalla Sintesi dell'attività svolta dallo S.MR.E. dal 7° luglio al 7 novembre 1945, che(§ Vl - 3): È stato compilato un progetto di organizzazione di una divisione corazzata in relazione al possibile impiego nella nostra regione cli frontiera.

E ,(§ VIII - 1) Si è provveduto[ ...] - a dotare i CC.RR . cli un'aliquota cli catri armati ed automezzi.

2. L'ordine pubblico Non è un mistero che nel 1944 disordini e sommosse cominciano a diffondersi nelle province amministrate dagli anglo-americani. La Commissione Alleata di Controllo tuttavia è sempre particolarmente rigida anche per quanto riguarda l'impiego dei mezzi corazzati ancora a disposizione delle FF.AA. italiane, Reali Carabinieri compresi, in servizio di o.p . Ricordiamo che tra il 16 ottobre e il 31 ottobre 1944 viene interessata la sottocommissione per l'Esercito clell' A.C.C. perché autorizzasse l' assegnazione d i 8 autobli ndo esistenti presso il Centro Studi Motorizzazione al Comando Generale dell'Arma dei CC.RR. per esigenze di o.p. Ma solo tra il 16 e il 31 luglio 1945 , e cioè a gue1Ta finita, nel bollettino delle Attività dello S.M.R.E .. si può leggere che la M.M.I.A (Military to Mission ltalian Army) ha messo a disposizione cli questo S .M. per le forze d i s icurezza l 40 carri armati. D 'accorcio con il Comando Generale dell ' Arma dei CC.RR., si è proposto: a) d istribuz ione: Carri L 35 Legione CC.RR.

Totali

Genova Torino Milano Padova Bologna Fire nze Chieti Bari Palermo Roma apoli

M/ 15/42

M/ 13/40

12 12 12 12 12 12 12 12 12 20 12 48

56

36


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBAITIME1 TO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

b) Corsi d'istruzione Presso ciascun Comandq di Legione interessato sarà svolto un corso cli addestramento da part.c di I ufficiale e 2 sottufficiali caJTisti. cl) Trasporti Il trasporto dei cani armati da Napoli alle singole sedi di Legione dovrà avvenire a mezzo ferrovia. Si attende il benestare della M.M.1.A.

Nel frattempo , nello stesso 1945, l'Anna inizia l'organizzazione - come si vedrà - di propri battaglioni mobil i dotati d i autob lindo , più ve loci e idonee all ' impiego specifico. Parallelamente s i vanno costituendo ed equipaggiando con mezzi blindo-corazzati i nuovi reparti del Corpo delle Guardie di P.S., la cui componente "celere" è istituita il 28 dicembre 1944. Ma se ne dirà più avanti.

3. La rinascita della cavalleria corazzata Nulla a questo proposito viene anticipato nella proposta circa la struttura del cosiddetto Esercito di transizione, che la M .M.l.A . ha chiesto di stilare al Mini stero della Guerra, in attesa del trattato di pace ed allo scopo di provvedere ai compiti di protezione delle frontiere da aggressioni minori e di s icurezza interna, trasmessale il 17 luglio 1945. Purtuttav ia, tra le attiv ità svolte dal 16 al 30 giug no 1945 , l'Ufficio del Sottocapo di S .M.R.E. registra, tra l'altro , una prima iniziativa: Carri armati giacenti a Contigliano [RT] È stata prospettata alla M.M.f.A . la convenienza cli recuperare e riparare presso la filiale Fiat cli Roma IO carri armati di tipo " M'' . in parte manome si. g iacenti su carri fe rroviari presso lo scalo cl i Contig li ano (linea Rieti-Temi) .

I carri armati, una volta riparati . verrebbero assegnati a lle scuo le e ai centri cli addestramento a scopo d i istruzione .

Del resto, s in dal 7 g iugno è stato disposto l'avviamento dei militari dell 'arma di cavalleria della classe 1916 e p iù giovani allo Squadrone "Aosta" [già ciel Gruppo "P iceno"] a Manziana, presso la Scuola Istruttori Varie Armi. Proprio partendo dalla Sezione Carrette C ingolate "Piceno" (I tenente, 6 sottuffic iali , l graduato e 10 uomini di truppa , con I autovettura, 8 canette cingolate e 2 motocicli)9 si getteranno quindi le basi della nuova cavalleria blindata. Infatti , li 7 febbraio 1946 s i dispone, che con inizio il 7 febbraio abbia luogo a Cesano un corso per istruttori autoblindisti, sotto la direzione di personale britannico . In attesa che arrivino sul posto le autob lindo inglesi, sono state richieste al Comando Generale del! ' Arma dei CC.RR. 2 autoblindo dei reparti d ipendenti.

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Il sesto gruppo di combattimento, nato il 10 ottobre 1944 dalla trasformazione della Divisione cli Fanteria "Piceno" ( I 52") divenne il 27 gennaio 1945 Centro addestramento complementi per le Forze ftaliane cli Combattimento O e poi, dal I dicembre dello stesso anno, Comando Scuole Centrali Militari di Cesano. Tutti i Gruppi ripresero la denominazione di divisione d i fanteria (conservando il solo nominativo) dal 15 ottobre 1945.


PARTE SECONDA . LA RICOSTRUZIONE POSTBELLICA E LA RICOSTITUZIONE DELLE TRUPPI::: CORAZZ/\TE

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Per il personale da desti nare ai corsi successivi è stata disposta ricerca fra gli elementi di cavalleria che a suo te mpo freq uentarono corsi autobli ndisti. Scuola Autobl inclisti Nella seconda quindicina di febbraio, è stato compilato, d'intesa con gli ufficiali britannici istruttori ciel 1° corso. un progetto di organico della Scuola suddclla. È continuata la ricerca del personale eia addestrare, scelto fra coloro che abbiano già frequentato in passato corsi autoblindisti. É stato messo a disposizione della Scuola un plotone dello Squadrone "AOSTA''

Nella seconda quindicina di marzo, sempre all' oggetto Scuola Autoblind jsti Sono stati informati gli enti ai qual i interessa che col 25 marzo è stata completata l'affluenza dei material i per la costituzione della Scuola a Tor di Quinto. È stato d isposto il trasferimento in quella località dello squadrone appiedato " AOSTA". Sono stati fi ssati i corsi da svolgere alla scuola per la guida di autoblindo tipo STAGHOUND durante il mese di aprile. Vi parteciperanno 1.20 carabinieri. In seguito al!'anivo dei materiali destinati alla scuola, sono state restituite al Comando Generale cicli' Arma dei CC.RR. le autoblindo temporaneamente date in uso per la formazione degli istruttori. Sono stati scelti. qual i istruttori per la scuola, 8 ufficiali e 6 sottufficiali già addestrati e se ne è disposto il trasferimento a Tor cli Qui nto.

Nell ' agosto 1946 , presso la s tessa scuola hanno avuto iniz io le istruzioni e la scuola guida s ui carri d a esplorazione Daimler per passare, in un secondo tempo , alle autoblindo Staghound. Per conseguen za è stata chiesta alla M.M.I.A. l'assegnazione alla predetta scuol a di a1meno 6 dei 12 carri da esplorazione (Dingo ) previsti dagli organici (foglio 6/3924 del 3/9) . 10 La M.M.J.A . dichiarerà però (foglio 6/4 103 del 7/9 1946) di non poter forn ire neanche le 6 Dingo per " assoluta indisponibilità, proponendo di sostituirle con le Scout Humber, sulla cui assegnazione si riservava ulteriori comunicazioni.; intanto 1'U .S . disponeva , " in relazione alle recenti modifiche apportate agli organici de ll a scuol a'' l'assegnaz ione (fog lio 6/4093 ciel 17/9) di al tre 8 Staghound. Tra le prime attività della Scuola nella seconda quindicina d i febb raio lo S .M.E . riporta , all'oggetto Cavalleria Considerato che: - il compito esplorante terrestre è stato sempre affidato a lla cavalleria (prima a cavallo, poi con mezzi corazzati);

IO Come si legge ne lla relazione quindicinale clcir UfTic io Servizi - Sezione S.M. dello S.M .E. in data 4 dicembre I946, "•è stato comunicato ali ' A.R.A .R. che questo Stato maggiore rinunzia all'acquisto di 90 Car, Scout Daimler lvlk II esistenti nel campo di Forlì perché è risultato trattarsi cli relitti di 6a categoria non suscettibili cli riparazione (foglio 1/ 3665 del 27/ 11)". Di conseguenza è stata richiesta alla M.M. l.A. l'autorizzazione a prelevare 12 Daimler (Dingo) dal campo alleato di Forlì , occorrenti alla scuola autoblinclisti. po iché que lli esistenti nel campo A.R.A.R. non possono essere rimessi in efficienza (foglio 1.38.04 ciel 24/1 1) ."


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL"ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955 - il personale di cavalleria è particolam1cnte idoneo allo speciale compito esplorativo; è stato proposto al Gabine110 cli costitu ire il battaglione esplorante per cli visione cli fanteria esc lusivamente con

personale di tale arma.

E precisa: Il 15 aprile 1946 la Scuola Autoblinclisti. costituita il 26 febbraio precedente. prende il nome di Scuola cli Autoblinclismo.

Intanto , sempre proccupanti sono le condizion i dell'ordine pubblico. Lo S.M.E., Ufficio Ordinamento e mobilitazione - Sezione mobilitazione, il 21 gennaio 1944, con foglio 169/Mob., ordina la costituzione di 4 "raggruppamenti motorizzati" a Palermo , Napoli , Bari e Cagliari, su: - comando raggruppamento e pi. Comando; - 1 compagnia motociclisti (su pl. comando, pi. motocicli sti, pl. 111otomitragliatori); - 3 cp. CC.RR. motorizzate (I pi. Comando e 3 fucilieri); - 1 cp. autoblindo (1 pl. Comando , 3 p lotoni), per un totale di 30 ufficiali, 44 sottufficiali, 19 1 truppa (di cu i 43 automob ilisti), 3 autovetture, 15 autocarri leggeri, I I pesanti , I autocamioncino, 57 motocicli, 24 motocicli biposto, 5 motocarrelli o moto[tri]cicli , 12 autoblindo, 15 fucili mitragliatori , 66 fucili automatici e( ...) 7 macchine da scrivere. Si ev idenzia che, in quanto impossibile per il momento disporre cli assegnazione di autoblindo, sarà provveduto "al momento opportuno" ad assegnare, in sostituzione , carri L. All 'addestramento degli equipaggi dovranno provvedere i reparti carristi della Sardegna per il Rgpt. di Cagliari e il Comando del LI C.cl' A. per i rimanenti. Risulta che al lo scopo saranno te nuti , dal 21 gennaio al 17 marzo del 1946 un corso per marconisti di carro armato presso la scuola della Cecchignola (Roma) e un l O corso di abilitazione alla condotta di carri dal l O al 20 febbraio 1946 a Mess ina , Catania e Ragusa, e poi un 2° corso. Con DLL n° 603 ciel 31 agosto 1945 - che sanzion a il nuovo ordinamento de lla Benemerita - nascono I 3 nuovi Battaglioni Mobili dei Carabinieri con 3 comandi di Raggruppamento. Con effetto dal I O aprile 1946 si stabil iseano gli organici del Battaglione Mobile CC. RR , s u comando, 3 compagnia autotrasportate e una compagnia motocorazzata (3 pi. autoblindo , l pi. motociclisti) equipaggiata da 12 Staghound nella configurazione originale . 11 Complessivamente, in base al disposto de l F 6/2402 in data 22 magg io 1946, l' organico del battagli one è stato così stabilito:

..

- motocicli 67 (compresi 5 di riserva) - mototricicli 3 - autovetture 2 - autocarri leggeri 29 - autocarri pesanti 8 - autoblindo 12 .

11

Come ril evato dalle targhe consultate, il Battaglione CC. RR ...Padova·· aveva in dotazione però, al 9 maggio

I 946, 8 autoblindo A.C. Mk lV/1942 (RE 418010 B ccc.) e 12 T.17/ 1942 "Staghouncl".


PARTE SECONDA. Li\ RICOSTRUZIONE POSTBELLICA l: LA RICOSTITUZ IONE DELLE TRUPPE CORAZZATE

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Gli effettivi comprendono - secondo la circolare del 10 apri le - 17 ufficiali, 70 sottufficiali, 139 graduati e 3 14 carabinie ri , con 30 fuc ili mitragliatori , 36 m itragliatrici e 12 cannon i da 37 montati su autoblinde e 9 mortai da 45 . In previs ione di ciò , il 7 marzo 1946 il battaglione mobile CC.RR . Lazio è stato riordinato su pl. com ando, 3 cp. autop. e 1 mot. e la cp . autoblindo, già su 3 pi. di carri L , è stata ricostituita su 3 pi. autoblindo Staghound. Inoltre, dal 23 aprile 1946, una officina mobile. L e prime direttive d 'impiego in gue1Ta del battaglione saranno fissate con Circolare 1500 (riservato) del Ministero della Difesa, S.M. dell'Esercito, Ufficio Addestramento e Regolamenti , Sezione Regolamenti, del 15 dicembre 1949. Premesso che la formazione definitiva del battagl ione è su: - un comando; - tre compagnie autoportate su 3 plotoni di tre squadre con un f.m .. ciascuna (in totale 3 f.m.; e 3 mortai da 45); - una compagnia motocorazzata su 3 plotoni autoblindo di 4 blindo pesanti c iascuna (in totale 12 blindo Staghound, 3 carrette cingolate e 3 autocarnioncini pe r compagnia) e un plotone motociclisti su 3 squadre di 3 gruppi mitragliatori ciascuna (3 f.m. per squadra e 9 f .m . per plotone), i compiti tattici che possono essergli affidati sono: . occupazione preventiva di località; - intervento nel combattimento con compiti d i manovra; - scaglione di s icurezza; - protezione di un fianco esposto; - azione antiparacadutisti e di controguerriglia; - rastrellamento di abitati. Di norma, il battaglione agisce unitariamente, ancorché gli elementi blindati possano essere inpiegati separatamente; le compagnie autoportate sono inscindibili e il suo impiego è attuato prevalentemente a cavallo delle rotabi I i. Il battaglione può eventualmente essere assegnato ad una G. U. In difensiva, per costituire , con un'aliquota delle sue fo rze, posti di sbarrame nto e svolgere pattugliamento oltre detti posti. Successivamente, quando agli organici sarà aggiunta una compagnia armi di accompagname nto , nuove norme e criteri d'impiego saranno fissati con la 1501 del 10 magg io 1953 anch'essa diramata dallo S.M.E. Ufficio addestramento e regolamenti, Sez. Regolamenti, Lineamenti d'im-

piego del battaglione mobile carabinieri 12 . Per quanto riguarda ancora i materiali per l'istruzione, nel dicembre 1947 l'Ufficio Servizi dello S.M.E. anticipa che sarà provveduto - a breve - all'assegnazione di carri da esplorazione Humber e Ford ai G.E.D. e alla Scuola di Autoblindismo . Un anno dopo la sua costituzione, infine, la Scuola Autoblindo di Tor di Quinto d iramerà le Norme relative all'impiego dei reparti autoblinde (Istitu to Grafico Tiberino , Roma 1947). L'opusco lo si concentra principalme nte sul mantenimento di ordine pubblico e sulla topografia militare. 12

V. Stefani, Filippo, ui storia della do11ri11a e degli ordi11a111enti del/ 'E.I. Voi Ill, Tomo 1, S.M.E.U .S., Roma 1987 p. 911.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBi\Tfl MENTO DELL.ESERCITO IT/\LIANO. VOLUME TERZO 1945-1955

Studi e proposte Ancora tra le attiv ità svolte dai vari uffici dello S .M.R.E., nella prima quindicina del settembre 1945 troviamo però in corso di elaborazione, oltre ad uno studio sulla rioccupazione delle colonie che certamente implicava l'impiego di formazioni meccanizzate , un Rapporto tra La divisione corazzata e la motocorazzata riferito ai nostri terreni (in corso di elaborazione tra il 15 e il 30 ottobre 1945), insie me al Progetto di organizzazione di una divisione corazzata (lo studio già citato , compiuto tra il I 5 e il 31 ottobre dello stesso anno). Nondimeno, e sebbe ne - come abbiamo g ià nota to - il generale Raffaele Cadorna , nuovo Capo di S.M. del R. E. dal 5 maggio , non si sia s bilanciato con la M .M.J.A. circa la ricostituzione di unità corazzate vere e proprie, nell 'ottobre 1945, quando gli Italgruppi han no ripreso la denominazione di divis ioni - e si sia li mitato a chiedere, in aggiunta all 'integrale motorizzazione, l'assegnazione a ciascuna cli esse di un battaglione carri e ]'aumento della potenza di fuoco delle sue componenti, l'attegg ia me nto "alleato" non cambia. È invece il nuovo Capo di S.M.G., Claudio Trezzani che il 23 dicembre 1945, esaminati possibili scenari e fun zioni, passa a proporre un esercito forte di I 50 .000 uomini e fo rmato con personale cli prima scelta, con a1mamenti ed equipaggiamenti moderni, potenti ed abbondanti. Esso dovre bbe contare non meno cl i I O divis ioni - in buona parte corazzate (le rimane nti autotrasportabil i) con grande potenza di fuoco , mobilità ed autonomia logistica per 100.000 effettiv i, più 25.000 di truppe alpine e 15.000 uomini per la difesa costiera e quella mobi le. Per quella e.a. si potrebbe fare ricorso a li 'ae ronautica (come già ne lla Lt{ftwajfe e poi ne lI' A.N .R.) . 13 Questi concetti si scontrano nuovamente con le vedute degli occupanti , i q uali continuano a vedere le nostre forze armate come "riserva [ ...J a llo scopo di rafforzare le forze di pol izia nel reprimere le agitazioni locali", (a parte certe unità da impiegarsi allo scopo di " risparmiare manodopera alleata"). Il generale Alexander prevede cli trasferire in settembre al governo italiano i suo i 140.000 uomini (50.000 di forze mo bi li - [talgruppi e reggimento "Ga ribaldi " - ins ie me con le 10 brigate di S.I ciascuna di 5000 uomin i e le due divisioni S .I. di Sicilia e Sardegna); il trasferi mento in effetti avverr~t il 14 nove mbre 1945 , ma sub conditionem per quanto possano essere le eventuali esigenze dei vincitori, i quali si rise rvano di riprende rne, in caso, il comando effettivo .

4.11 trattato di pace

Il 10 marzo 1946, e cioè poco prima della Conferenza d i Parigi, che s i aprirà nel luglio 1946 per conclude rs i il s uccessivo I 5 ottobre con l' im posizione al nostro Paese di un vero e proprio Diktal, viene definito l'organico del cosiddetto "esercito di transizione" . Non sono p reviste unità corazzate , ma prende inizio la ricostituzione della cavalleria con 5 g ruppi esploranti divisionali. Il Ministero de lla Gue rra , intanto, vara le Linee orientative della organizzetzion.e definitiva dell'esercito difensivo, che prevedono una componente corazzata nell' ambito delle GG. UU. Mobili (50.000 uomini a integrazione della copertura , pe r dare continu ità al fro nte difensivo).

13

Al Nord si era tentata, sia p L1rc senza po rtarla a termine per ringcrenza tedesca ed i contrasti politic i, una organizzazione più moderna delle Forze Armate.


PARTE SECONDA . LA RICOSTRUZI01 E POSTBELLICA E LA RICOSTITUZIONE DELLE TR UPPE CORAZZAT E

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La conoscenza delle clausole contenute nel progetto del trattato di pace, che non tengono conto ciel contributo alla causa "alleata" e dei sacrifici sostenuti clell'Italia dopo l'Armistizio, s uscita dolorose reazioni sia nell'ambito politico sia in quello militare. Ma già il 2 aprile del 1946 il C.S.M.G. , Generale Trezzani - ha allegato ad una lettera diretta al Presidente ciel Consiglio sulle clausole militari del Trattato di Pace - 22 pagine di Considerazioni relative: all'Esercito nei riguardi del trattato di pace 14 . Ne riportiamo per intero i punti che ci interessano: D) - ORGANTZZAZTONE DI ADDESTRAMENTO [ .. ,] - scuola autoblindist.i e carristi

[...] E - GRANDI UNITA' MOBlLl [...J Necessita perciò dispo rre di unitù mobili pronte e capaci di intervenire celermente ove necessario, per dare alla d ifesa la cons iste nza piL1opportuna. alme no per il tempo occorrente per l'affluenza cli forze inte rnazionali. Sempre con visione realistica il problema viene contenuto nella riorganizzazione delle c inque d ivisioni che han no già combattuto a fianco degli Alleati nella g uerra di liberazione. Perché tali uni tà possano rispondere alle esigenze di rapido spostame nto è indispensabile cons iderare la integrale motorizzazione di esse e l'assegnazio ne cli mezzi corazzati che conferiscano la capacità di contrappors i a mezzi s imilari , se nza elci quali non può essere concepito un esercito mode rno . Tale rio rganizzazione deve perciò portare alla costit uzione di c inque divisioni te rnarie (2 corazzate e tre motorizzate). Forza media cli tali divisioni: 13.000 uo mini. E per conferire unitù cli indirizzo all ' aclclestramemo ed assicurare azione unitaria cli comando in caso di impiego, occorre che le divisioni s ia no inquadrate in un comando cli rango elevato (Armata). Detto comando cli a rmata dovrà poter disporre in proprio anche di un minimo cli d ue reggime nti di artiglieria di medio calibro, unità contraeree. un battaglione artieri, un battaglione ponti stradali e ferro viari, un battaglione collegame nti ed e le menti per i servizi Occorre perciò . complessivamente, una forza non inferio re a 73.000 uomini.

Come se ne desume, vi è un aumento negli effetti vi, cui si provvederà dopo le dimissioni del Generale Cadorna portando la forza complessiva da 140.000 a 185.000 uomini. Nel settembre 1946, alla Conferenza della Pace di Parigi , il Trezzani, in aggiunta al suo precedente ribadirà il punto cl i vista ciel Governo italiano, senza però ottenere alcun risultato 15 . Le clausole condizioneranno notevolmente e a lungo l'efficienza delle nostre Forze Armate . In particolare , per quanto attiene al presente lavoro , il disposto del trattato (firmato il 10 febbraio 47 , ratificato il 3 1 luglio dello stesso anno ed entrato in vigore il 15 dicembre successivo, ponendo fine dopo 4 anni all'occupazione straniera) penalizzerà pesantemente la ricostruzione delle nostre unità corazzate. A pane le clausole economiche (riparazioni ecc.), 16 che renderanno ancor più difficile la ricostruzione di un paese fortemente provato e qui ndi ridurranno gli stanziamenti eia destinare alle Forze Armate , va evidenziata anzitutto la distruzione delle fo rti ficazioni cli frontiera - che non può es-

14 M.A.E.,Affari 15

Politici - Italia 1946-50. B. 36. Italian Delegati o n to the Paris Conference - Doc. 4 (A) Statement bv Cenerai Claudio Trezzani of rhe Iwlian

Mili1ary Co111111issio11011 Sepr. 12, ! 946. lbide111. 16

Furono pagati 100 mi lioni cli dollari alla Russia . 5 all 'Alba nia, 25 all 'Etiopia, 105 al la Grecia. 125 alla Jugoslavia e 7 alla Libia.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBAITIMENTO DEILESERCITO ITA LI ANO. VOLUME T ERZO 1945-1955

sere compensata da una maggiore disponibilità di potenti unità mobili - mentre non sono da sottovalutare la pro ibizione di costituire riserve d i material i e l'espresso d ivieto di possedere (art. 51 ): l ) alcuna arma atomica; 2) alcun proiettile automotore o comandato né alcun dispositivo per il lanc io di tali proiettili r...] 3); alcun cannone di una portata superiore a 30 km r...].

e (art. 154): il numero dei carri armati pesami e medi delle F.A . italiane 110 11 potrà s uperare i 200 16bis _

Da questo momento in poi sarà poss ibile soltanto aprire un dibattito sull ' impiego ottimale delle risorse consentite, elaborare i conseguenti provvedimenti ordinativi e trovare i mezzi per provvedere al meglio all 'equipaggiamento delle unità , fattore problematico pure restando ne i limiti imposti. Ad ogni modo, superata l'amarezza per il riproporsi della resa incondizionata 17 , rimossa la crisi istituziona le e termin ata l'ingerenza straniera con la partenza deg li " alleati", il 1947 vedrà l'inizio - sia pure tra mille difficoltà e condizionamenti - dell'adeguamento della componente operativa dell ' Esercito italiano e dell'elaborazione di una nuova dottrina. Occorrerà attendere il 24 dice mbre 1952 per la revis ione degJi articoli concernenti il disarmo. Intanto , entro il 1947 si completa il c.d . ordinamento Cadoma e si apre un vivace d ibattito s ul nuovo esercito. Si constata 18 che le esperienze del 1940-45 hanno po11ato ad una · motori zzazione largamente estesa a nche nel raggio tattico de lle grand i unitù (autotrasporti di truppe) e pres• soché completa come mezzo di traino de lle artig lierie e di tutti i servizi, con la variante del mulo in terreni di montagna; - meccani zzaz ione s u larga sca la , che ha dato vita a g randi unità carriste ed a re parti speciali corazzati per l'esplorazione e il combattimento.

Di conseguenza, entrando nel dettag lio, 19 in fatto cli motorizzazione s i deve d isporre di · una autovettura per comandi di reparto e per ricognizione a 4 ruote motrici; - almeno due tipi (leggero e med io) di autocarro ad aderenza totale , adatti a percorsi fuori s trada, per il trasporto ed il rifornimento delle unità operanti;

16 bis

Sin dal 25 giugno 1946 la Segreteria del Generale Addetto al Ministero della Guerra - S .M .E. aveva rilevato, a proposito delle Clausole militari del trallato di Pace, che •'il quanti tativo di 200 carri armati , tra medi e pesanti. che ci viene imposto è da rite nersi ins ufficiente per le nostre esigen ze; che si possono sommariamente valutare in 180 carri pesanti (6 btg. di circa 30 carri) per una G .U. corazzata e almeno 150 carri medi (3 btg. cli c irca 30 carri) per le divisioni cli ftr. Si dovrebbe pertanto tendere ad ottenere c irca 350 carri armati tra medi e pesanti.'' Com 'è noto, non vi si riuscì. Una dilazione ne lla firma ciel trattato, una sospensione elci negoziasri per approfondire queste ed altre questioni fino all' inizio della "guerra fredda" e cioè quando si dimostrò impraticabile cercare con i sovietici soluzioni comuni per l' assetto postbell ico politico e territoriale de ll 'Euro pa, avre bbe dimostrato alle potenze occidentali che imporre tali sacrifici all 'Italia e ra, oltre che ingiusto, assolutamente inutile . 17 Cerquetti, Enea, Le Forze Armate Italiane dal .1945 al 1975, Feltrinelli, Milano, 1975 , p. 31. Tuttavia non possiamo non concordare con quanto scri ve Attilio Tamaro in La conda1111a dell'l1alia nel Trattato di Pace, Cappelli Editore, Bologna 1952, e c ioè: "La classe politica e diplomatica mancò ai suoi doveri: si umi liò di fronte agli ex ne· miei, accettando di essere ritenuta sola colpevole della guerra di "aggressione" . Agli italiani fu rifiutato persino il diri tto cli porre emendamenti." 18 Ge lich, Fernando, Gen ..di Div., Le istituzioni militari i1alia11e, in Ri vista Militare, g iugno 1946, p .1 0-11. 19 Rossi, La ricostituzione dell'Esercito, 1946


PARTE SECO 1DA. LA RICOSTRUZIONE POSTBELLICA E LA RICOSTITUZ IONE DELLE TRUPPE CORAZZATE

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- un trattore nonnale per le artiglierie leggere (già divisionali) e anticarro . Atto a trainarle a velocità elevate su terreni di facile percorribilitit; - un trattore pii:1 pesante idoneo al traino delle artiglierie antiaeree; - un trattore da montagna per le artiglierie leggere in zone alpine. Di carreggiata ridotta, atto al traino a modeste velocità anche su discrete carrarecce di montagna: - un'autocarretta leggera da montagna con caratteristiche simili al trattore eia mon tagna: - un carro leggero cingolato e leggermente blindato adatto al tras porto nel campo tattico delle armi <li appoggio della fanteria, dei rifornimenti alla linea cli fuoco. cli pattuglie esploranti o comando ccc., qualcosa d i mrnlogo al "Bren canier" inglese così apprezzato anche dai nostri gruppi di combattimento; - automezzi blindati per il servizio sanitario per lo sgombero dei feriti dal campo di battaglia e quali pos ti cli medicazioni.

Si raccomanda l'unificazione, per quanto poss ibile, de i componen ti con quelle dei modelli civili, ricordando i problemi causati nella passata guerra dalla molteplicità dei tipi in servizio. E, per quanto concerne i corazzati, si richiede , qualora fosse possibile avere un prototipo nazionale, un carro armato veloce, ben corazzato, non mastodontico perché resti nei limiti consentiti dalle nostre ferrovie e dalle nostre opere d'a11e, ma tale da tener testa ai più progrediti cani esteri: peso dalle 30 alle 35 tonn., cannone intorno ai 75 mm, motore cli 500-600 H.P. di tipo appositamente studiato per ottenere il minimo ingombro, preferibilmente ad iniezione per la minor faci lità di incendio del gasolio rispetto alla benzina. Dal carro armato potrà trarsi il cannone semovente, utilizzando lo stesso scafo per un cannone da 90, od un obice di calibro maggiore. Ci sia concessa qualche osservazione al riguardo: se i tipi di automezzi corrispondono a quelli che saranno presentati dall' industria nazionale intorno al 1950, quali le AR 51 , gli autocarri CM e CL, i trattori TL 51 , TM 48 e TP 4 1/50, iI trattore da montagna 5 I (i I genere autocarretta sarà abbandonato), il tipo unico di ca1To armato non coJTisponde nemmeno al P 43, che già tre anni prima era stato progettato con il cannone da 90. Né si considera l'esigenza di disporre cli autoblindo. Ricord iamo , per inciso, che a ll a fine del 1947, come riportato in L'attività svolta dallo S.M.E. durante l'anno .7947, una volta accantonati i mezzi ricevuti dagli alleati, si sono affrontati due problemi: O - revisione dei mezzi , mediante la costituzione a Bologna di una officina per le riparazioni di I e 2° grado e lo studio di un'idonea organizzazione presso Napoli per le riparazioni di maggiore entità; - ricostituzione di reparti can-isti. Infine, sono stati distribuiti ai reparti 72 mezzi cingolati e blindati . Diverse, sempre sul problema carri, sono state le considerazioni di un altro esperto20 . Questi, dopo aver espresso perplessità sull'adozione di un tipo unico , a causa dei vari compiti che ai carri possono essere affidati. una volta esaminati compiti e possibilità, ritiene conveniente privilegiare la loro capacità di fuoco rispetto a velocità e corazzatura. Circa l'ordinamento, è del parere che ogni reparto esplorante abbia un nucleo corazzato, che ogni raggruppamento corazzato cli corpo d'armata comprenda 4-5 battaglion i e che si disponga di divisioni corazzate.

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Quinto Ravaioli (Col.), Punti di vis/a sullo organizzazione de/l'Esercito, Editrice Italia . Arti Grafiche Roma

1947, pp. 59 e segg.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATI'IMENTO Dl ii.L'ESERCITO ITALIANO. VOLUME Tl iRZO 1945- 1955

Un altro generale che ha partecipato alla campagna d "Italia (e che inoltre appare assai informato su quanto è in via di altuazione) 21 , dopo aver accennato a ll a ristrutturazione - suggerita da i brita nnici - delle 5 divisioni (ex lta lgruppi), portando i reggimenti di artiglie ria a 4 (2 da campagna. 1 controcarro. 1 contraereo). passa a trattare delle limitazioni in fatto di carri armati. Al momento - egli afferma - è vano pensare di averne tanti, ma poiché essa non tocca i carri armati leggeri , riuscirebbe sempre possibile sostituire, all a peggio, nella d ivisione motocorazzata l ...l la compagnia carri medi d ivisional e con una seconda compagn ia carri leggeri e destinare tutti i 200 carri medi e pesanti alla riserva genera le . Egli infatti propone un certo numero (da 5 a IO) di divis ion i motocont7,zate. rin forzate, in caso di necessità, da reparti tratti dalla riserva generale, da costituirsi gradualmente in modo da raggiungere, 12 a nni dopo ( 1968) la seguente formazione: - comando; - 2 rgt. cli ftr. su 3 btg .. c iascuno cl i: I c p. comando u 3 pi. ( I guastatori): I c p . controcarri su 3 pi.; I cp. armi ace. su 1 pi. , mortai, l mitragliere e.a.; 3 c p. fucilie ri , ciascuna di 3 pi. fuc ilie ri e I mitraglieri; - 2 rgl. a. da campagna (su repa110 comando, 3 gruppi divisionali di 3 batterie e l e .a. su 3 batterie); - I rgt. genio s u 3 btg. (1 g uastatori , I artie ri , I pontie ri); - I btg. corazzato (su cp. comando/officina. 1 autoblindo/motomitraglieri, 1 cp. carri leggeri, I cp. carri medi), - l btg . collegamenti ; - servizi e centro addestramento divis iona le . Del la ri erva generale farebbero parte - tra l' altro - 3 reggimenti corazzati ( carri medi e pesanti. cacciatori di carro) . Ricordiamo c he in una delle precedenti proposte22 si rinunc ia a l pezzo da fante ria spec ificatamente a nticarro in favore di bombe a mano a nticarro, mine anticarro, lanciabombe portatili anticarro. munizionamento anticarro per cannone di ftr.. ricordando che nel 1943 erano in produzione pe r il nostro eserc ito bombe a mano e .e. di vario tipo: scoppianti , incendi arie, adesive, magnetic he, fumoge ne che avevano dato buon i risultati sperimentali. Questi mezzi anticarro sono economici e di rapida provvista. Nel 1947, infine, un giovane Ufficiale23 s uggerirà un nuovo ordi namento delle truppe corazzate: non essendo in fatti conveniente riunire tutti i carri mcdi e pesanti ( 150, i rimanenti 50 cli riserva o in dotazione alle scuole) in una sola divisione, distiibuirl i a raggruppamenti corazzati. o meglio brigate, composte ciascuna di un battaglione di 52 carri , affiancato eia un a ltro eq uipaggiato con carri leggeri , più due battag lioni di fanteria, un te rzo battag lio ne armi pesanti (su I cp . mitragliatrici, l mortai da 81 e 1-2 controcarri con pezzi da 57 mm). Infine, per l'appoggio (cd eventualmente azione controcarri e di accompagnamento), due gruppi semoventi da 76/55 due da campagna da 88/27, tutti su 16 pezzi e l eia 40/56 e .a. su 18 pezzi.

21 Giacomo

Zanussi. Salvare f'Eserci10, Casa Editrice Corso, Roma 1946. pag. 29 e passim. Rossi, La ricustit1do11e. op. c it. p. 104. 23 Gifuni . Ento, magg. d'art.: Ordi11a111e1110 delle tmppe cora::m e nel 1111m•o l::serci/0 italiano, in Rivista Militare. 19-l7,p.629. 22


PARTE SECONDA. LA RICOSTRUZIONE POSTBELLICA E LA RICOSTITUZIONE DELLI~ TRUPPE CORAZZAT E

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Eventualmente tali brigate corazzate potrebbero essere riunite in una divisione, mediante l'aggiunta d i un reparto comando, un regg imento artiglieria di medio calibro ( I05/28 o 140/30) ed uno contraerei (90/53 oppure 94/50), più un battaglione artieri, uno collegamenti e servizi in proporzione, con una forza totale di 18.000 u. (12.000 per le tre brigate) . Comunque, il Ministero Difesa (Gab. 23 settembre 1948) deciderà per il Programma Trezzani/Pacc iarcli: - 3 divisioni corazzate; - 3 divisioni di fanteria ternarie; - 3 reggimenti motorizzati; - 3 brigate alpine; - 3 brigate miste; da raddoppiarsi in caso cli emergenza.

li progetto di Nuovo ordinamento dell'Esercito de l nuovo Capo cli S.M. , il genera le Efi s io Marras2 4, in carica dal l O febbraio 1947 , prevede invece: - 11 Comiliter (alcuni, in caso d i emergenza, debbono costituire comandi di C.A .) , - I 1 divisioni: 7 di ftr. (di cui 1 di copertura, 1 per Puglia-Lucania, 1 in Sicilia, 1 per la regione Centro Adriatica) , - 3 motorizzate, - 7 brigate: 25 - I d i ftr., per la Sardegna, - 3 alpine (di cui 1 rinforzata), - 3 corazzate. Nota: la divis ione di copertura e que lle normali sono ternarie . I n particolare, s i specifica: Cavalleria blindata (che al momento contava sui G.E.D., di cui si dirà), ordinata in rgt. e dotata di autoblindo e carri leggeri per assolvere le fun zion i già dei "celeri" perpetuandone le tradizioni. Truppe corazzate: - rgt. e btg. carristi assegnati alle brigate corazzate e motorizzate; - artiglieria semovente assegnata alle unità corazzate e (in avvenire) alla divisione cli fanteria. Le spese preved ibili per l'acquisto di autobli ndo leggere e pesanti , mezzi blindati da ricogn izione e caiTi armati leggeri (L. 300.000.000 - 100 per ciascuna categoria), quelle per i carri armati medi (L. 6.200 .000), per i semoventi per artiglieria (7 .1 60.000) e per le carrette cingolate (3.600.000) andranno ripartite in tre anni. La situazione - come si evince dal pro memoria per il Ministro dell'Ufficio del Segretario Generale in data 4 gennaio I 949 - è però tutt'altro che rosea: a fronte di 1700 mezzi di combattimento (il 50% del fabbisogno) , a parte quelli nei parchi auto-guasti , le dotazioni di riserva sono praticamente inesistenti. 24 A .U .S .S .M .E., L 13 (carteggio Marras). racc. 5 1. cart. I. 25 Le brigate corazzate, come si desume dal! ' Allegato l alla Memoria sulla necessità di riarmo del 'Esercito,

avrebbero preso i nomi di Ariete, Ce11.tauro e lii.


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GLI A UTOVEICOLI DA COMBATTIM ENTO DELL' ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

La situazione è quanto mai precaria per carri-semoventi-autoblindo perché: - per quelli di prove nienza ing lese, non si può fare alcun affidamento su fut ure forn iture di ricambi; - per quelli di produzione americana. sono stati in parte radiati ed occorre quindi fare ricerche in America per accertare se sia possibile ottenere la cessione d i rimanenze non ancora assegnate alla fonderia. Comunque, tale espediente varrebbe solo a prolungare la vita del materiale, non a risolvere il proble ma. Occorre invece provvedere a: - ridurre al minimo la varietà dei tipi , sostituendo quelli inglesi con materiali similari americani led è quello che s i riuscirà a fare fino agli anni Sessanta . N. D. AA.] - ottenere la cessione da parte americana dei nuovi tipi di più recente adozione , a graduale sostituzione di quelli ormai superati [vi s i riuscirà solo in m inima parte. N. D.AA.] Si concludeva però osservando che, se l'attrezzatura indust:J.iale italiana era idonea a produrre quals iasi tipo di automezzo o di autospeciale, non era possibi le costruire mezzi da combattimento perché data la limitazione impostaci dal trattato di pace, avrebbe rappresentato un enorme onere fi nanziario.

5. Il problema dei materiali Lo S.M .E. t:J.·accia un primo bilancio nella Situazione dell 'Esercito alla data del J O gennaio 1947 - capitolo SERVIZI: Parco Veicoli Corazzati e cl' Artiglieria

È in corso la costituzione di un "P.V.C. A." nel q ua le vengono riuniti carri armati , a utoblindo, a rtiglie rie ceduti dagli alleati; detti mezzi vengono ivi revisionati (col concorso dell'O .A.R.E.) e mantenuti in efficienza in attesa di effettuarne l'assegnazione alle uni tà corazzate non appena queste verran no costitu ite. Cons istenza del pa rco alla data de l I O gennaio: - carri armati S hennan B/75 11° 86 - a utoblindo Stag ho und d i 5" cla~!;e 11° 50 - a utoblindo Stagho und di I ' classe n° 8 - autoblindo Greyhouncl di la classe 11° 6. In precedenza la Re/azione q11i11dici11a/e cie li' U .S . ha ripo rtato:

li giorno 9 .12 (1946] avrà in izio la cessione dei mezzi corazzati alleati attualme nte g iacenti nel c.:ampo di Forlì. Tali mezzi saranno trasportati da Forll a Bologna a c ura della M .M .I.A. cd ivi consegnati all' Esercito italiano con un ritmo di 20 macchine al gio rno . ln totale verranno ced uti 189 carri Sherman, 59 cannoni semoventi e 56 autoblindo

Staghound. Sono state date disposizioni al Comi lite r cli Bologna pe r: - la costituzione di un nucleo di personale già pratico di carri alleati, per la manutenzio ne dei mezzi ceduti; - l'organizzazione ciel se rvizio d i g uardia al parco di S. Felice (Bologna) . ove i mezzi cli c ui trattas i verranno per ora c ustoditi; - la s istemazione dei materiali di caricamento. degli accessori , degli apparati radio in magazzini cope rti e s icuri; - la protezione dei mezzi corazzati dalla pioggia mediante coperto ni impermeabi li o te li da te nda o pportunamente ingrassati (foglio 1/395 1 del 30. 11 ).

Come innanzi accennato, per le pri me esigenze in fatto cli mezzi corazzati, s i è fatto ricorso a veicoli ceduti dagli anglo-americani . In occasione della restituzione graduale delle province occu-


PARTE SECONDA. LA RICOSTRUZIO1 E POSTBELLICI\ E LA RICOSTITUZIONE DELLE TR UPPE CORAZZATE

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pate all'Amministrazione italiana, costoro gradualmente lasciano ingentissime quantità di materiali al Governo di Roma, incluse alcune migliaia di mezz i di combattimento. Per l 'amministrazione di quanto sopra - e che comprende, accanto a beni di ogni genere, armi e mezzi bellici , munizion i ed esplosivi - per giunta non inventariati, con il Decreto Legislativo L uogotenenziale del 29 ottobre 1945 N. 683 viene creata "presso il M inistero della Ricostruzione, una azienda autonoma per i residuati di guerra" , appunto destinata " al rilievo , la custodia e I'alienazione dei materiali res iduati di guerra ceduti dal le Autorità al leate o abbandonati dai tedeschi od in altro modo acquisiti" . Il problema non è semplice, in quanto già al 6 giugno 1946, tale gestione genera grosse difficoltà: i materiali sono depositati in numerosissimi campi - 1300 - sparsi in tutta Italia e ciascuno della estensione di 15-20 K m. Se ne lamenta l'impossibilità di una efficace vigilanza continuata , che nondimeno si cerca di assicurare e che assorbe 3000 carabinieri , 300 guardie d i finanza, 800 militari dell'esercito e un certo numero di guardie giurate . Da un documento senza data (ma certamente del 1947)26 apprendiamo che presso il citato campo di Busecchio (FO) esistono 6593 tra carri armati e autoblinde. All'atto della cessione, le truppe alleate provvidero ad asportare le armi automatic he leggere (mitragliatrici) e disarticola.re i cannoni togliendo gli otturatori . Nella zona esistono presso civili scorte cli otturatori, acquistati o rubati agli alleati pe rc hé mate riale pregiato (bronzo). Sono s tate operate con fiamma ossidrica perforazioni nel le canne dei cannoni , ma tale espediente non costi tuisce la completa messa fuori uso del pezzo (con accorgimenti che limitano la gittata s i può ancora ottenere il funziona me nto de ll"arma) . Le autoblinde sono tLllte senza gomme. Però la misura dei [ si c} pneumatici per uso civile - 3 Ro Lanc ia - corrisponde a quel li preesistenti. I fode ri [s ic] pe r le armi automatic he sono in o rdine . In co nc lusione . ne lla zona della provincia esistono materiali vari (batterie elettriche, candele ecc.) in commercio d i borsa nera che potrebbero facilme nte essere destinati alla ria11icolazione dei mezzi in questio ne . L' Esercito ha già scelto dal campo 500 mezzi tra quelli di c ui è pre vista la cessio ne pe r scopi militari dalle truppe alleate.

A R A.R Campo Busccchio - FORLr 6593 Consistenza parco carri armati e autoblinde Caratte ris tiche tecn iche cie l mate riale : a) CaiTi armati e a utoblinde senza motore circa 1000 I motori erano a ciclo Diesel e quindi di facile utilizzazione per scopi civili. b) Carri armati e autoblinde con motore a be nzina circa 5500: i motori a be nzina varia no dai gruppi di 5 motori a 6 cilindri in linea (carri armati inglesi tipo Churchill) a quelli stellari a 11 cilindri (Sherman americani) . motori di alto valore ma di nessun impiego civile27 . I motori stellari che costituiscono la maggioranza cli quell i esis te nti nel parco sono eia cons ide rarsi mate riale da fusione cli scarto in quanto composti eia leghe leggere (alluminjo e magnesio e Duralfa) .

ELENCO MATERIALE ESISTENTE CatTo armato Sherman tipo I motore stellare a benzina peso uni tario tonn , 24.1 » » » » 2 motore stellare a be nzina peso uni tario tonn. 24.1

N. N.

26 A.C.S., M inistero dell ' Interno. D irezione Generale d i P.S. -ARAR. B . 2 . 27

Consumo I. 10 a Km - resistenza 750 ore cli funz . - li miti di inclinazione [sic] non adatti per aviazio ne.

238

497


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GLI A UTOVEICOLI DA COMBATTIM ENTO DELL"ESERCJTO ITALIANO. VOLUME TER ZO 1945-1955

Carro armato Sherman tipo 3 senza motore a benzina peso uni tario tonn. 23 » » » » 4 motori 6 c ilindri a benzina peso unita rio ton n. 27 ,5 » » » » 5 motori 6 cilindri a benzina peso unitario 101111. 28 » » » » Stuart Recce senza torretta peso unitario 101111. 10 ,6 » » » » » » co n 1o rrc1ta pc~o unitario lonn. 11 ,6 Valentine peso unitario tonn. 2 1 Churchill peso unitario tonn. 37

N. N.

Valentie bridgc layc r (posa po nte) peso unitario tonn. 21 Recovery tank T2 (Sherman 2 con gru) peso unitario tonn . 26

N.

Recove ry tank M 32 (altri Sherman con gru) peso unitario 101111. 29 Trac torT38 (trattore) peso uniWrio ron n. , 26

N. N.

Semovente M 10 senza motore peso unitario tonn. 21 Semove nte M7 peso unita rio to nn. 19 Sherman Dozer peso un itario tonn. 3 1,2 Sherman Crab peso unitario tonn. She rman b . playe r

N. N. N. N. N. N.

A utoblinde tipo Staghound (a benzina) peso unitario co nn. 10,2 Autoblinde tipo Grey hound a tre assi (a benzina) peso unitario tonn. 5.57 A .E.C. Armoured Car (Diesel) senta motore peso unitario 101111. I 0 ,7 Hurnber Scout Car ( benzina 6 cilindri) peso unitario tonn. 21,l Hurnber Mk IV Armoured Car Mk IV » » tonn. 5 ,2 Standard S/C ar » » 101111 . 2 G .M .C. Scout Car » » ronn . 3,5 Ford S/Car » » tonn. 3,3 G .M .C, Carrie r Persona I » » 101111. 3 ,3 Scout Car M3 A I » » tonn. 3,9 HalfTrack » » 101111. 7 ,5 Half Track » » tonn . 6 ,3 Humber S/Car TTT » » tonn. 2 Dairnle r S/Car lii » » 101111. 1,77 Dai mler Armoured Car » » tonn. 5 ,27 Snowmobile Armored Car I » » to nn . 1,6 Haniughou [sic, ? j » » 101111.2,3 Tatanager {sic, ? j » » tonn. 3 Totale

N.

655*

N.

I

N. N.

81

N. N.

N. N. N.

N. N. N.

N. N. N. N. N. N.

391 156

13 183 19 8 13 14 54,:, 81 19 8 260 140 35 710 374

44 19 98 87 12 l l 117

531 86 N. 199 N. 9 N. 67 N. 22 N. 22 N. 6593 Peso complessivo tonn. circa 70.000

Un altro documento28 attesta che in alcuni deg li altri campi (Livorno e Napoli) g iacciono ancora numerosi carri . La FINSIDER ha ricevuto e demolito 542 carri con motore stellare di quelli esistenti nel campo di Ottaviano (NA), più altri 28 carri e 195 mezzi blindati cingolati ritirati dal campo d i Poggioreale (sempre NA); 2300 carri del campo di Ottav iano sono tuttora in via di demolizione a cura della Ditta Capici, mentre altri lotti sono stati aggiudicati alla COMSIDER di Roma (269 carri di medio peso, 113 cingolati d 'assalto, 69 cingo lati per trasporto munizioni , 92 1 autoblindo medie e leggere) . A lla Ditta Prota, poi , I 8 autoblindo da demolire; alla COMSIDER altri 28 carri Sherman (17 senza motore) ed 195 tra carri e cingolati con motori a

* L' A .R.A .R. ha già venduto 700 motori diesel. Una pa ne di questi sono a "lavorazione" e " montaggio" presso le officine O.M. pe r il successivo utilizzo in littorine delle FF.SS. 28 A .C.S , Ministero dell ' Inte rno, Direzio ne Generale di P.S. Ispettorato dei Nuclei Mobi li di Polizia A.R.A.R., N. 13/1 5 . In data 22 febbraio 1948 (Oggetto: Demili1arizzazione mezzi corazzati).


PARTE SECO "DA LA RICOSTRUZIONE POSTBELLICA E LA RICOSTITUZIONE DELLE TRUPPE CORAZZATE

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benzina. Inoltre , ben 1120 mezzi blindati, di massima inefficienti, si trovano, al 31 gennaio 1948, nei campi A.R .A.R. di Aversa II - Casa lnuovo, Automezzi Ottaviano , Tavernanova I e Tavernanova III. Tra l'altro, l' Esercito necessita di mezzi corazzati e mezzi di comunicazione, dei quali esistono notevoli quantitativi nei campi. In primo luogo, cli c ingolette. E infatti un documento de l M inistero dell'Interno, D.G. P.S. in data 1° dicembre 1947, al i'OGGETTO: Vendita automezzo blindati precisa: che "A deroga deve essere sospesa la vendita a li stino delle cingolette, ciel Carrier Per-

sonnel M3 e delle Snowmobile Canadian Armored Mk l" . L'abbondanza di mezzi cl i combattimento, inoltre , in un primo tempo venduti disinvoltamente a i privati e in una situazione di ordine pubblico a dir poco precaria suscita notevoli preoccupazioni ai più alti li velli. Leggiamo ne lla Re lazione quindicinale sull 'attività svolta dall 'Ufficio Servizi, in data 4 gennaio 1947: Poiché risulta che una notevole quantità delle carrette cingolate ,dienatc finora dall'A .R.A.R. ai civili è stata da quesri venduta al Governo Jugoslavo ed avviata oltre confine, è stato proposto al Gabinetto di bloccare la vendira di tali mezzi finché l'A.R.A .R. non vi avrà appo rtato modifiche tali da impedirne l'uti le impiego per scopi diversi eia quelli per i quali ne viene effettuata la vendita (f" 1/4263 del 20. 12.46).

La sorveglianza del! ' A.R.A.R. (come è stata denom inata questa nuova organizzazione. c he continuerà a dilatars i a dismisura fino al ritiro completo degli occupanti) è affidata al Ministero del l'lnterno (Nuclei mobili di Polizia ARAR). In particolare, con circolare 99 11 del 6 agosto 1948, il Ministero Difesa Esercito stabilisce: I O Tutto ciò che riguarda vendite di carri armati e autoblinde è lasciato alla competenza degli organi di P.S . 2° Pe r le vendite delle carrette cingolate per l'utilizzazione in campo agricolo, il controllo circa la demilitarizzazione è demandato a i C.M.T. solo per i mezzi esistenti dentro i camp i Arar. Purtuttavia, un primo controllo effettuato dal solo Comi liter d i Roma evidenzierà il 6 settembre 1948 l'es istenza di 2 I 9 cingolette in possesso di privati e non tutte trasformate in trattori, insieme con 15 autoblindo delle quali solo qualcuna modificata. I citati Nuclei hanno comunque già segnalato - il 25 aprile del 1948 - al Gabinetto del proprio Ministro che in passato sono stati venduti dall 'ARAR numerosi mezzi cingolati , semicingolati e carri armati previa parziale demilitarizzazione e che si ha notizia d i esportazioni di carri armati proven ienti dai campi .29 Poco dopo, e prec isamente il 23 maggio 1948, il Capo Divis ione AGR scrive al Capo della Polizia:

29 Ancora al 6 giugno 1949 al Segretario Generale è stato espresso parere contrario a una richiesta cli esportazione della FINSJDER relati va a 400 automezzi cingolati inefficienti e demil itarizzati di tipo Un iversal. perché trait.asi in effeni cli carrette cingolate in uso presso l'Esercito italiano. Va anche osservaro c he spesso i privati dete ngono mezzi eia combattimento. Ad esempio, nell' Elenco materiali vari recuperati dei nuclei mobili di Poli::,ia di Bologna, Bul::,ano, Torino, Genova e Udine da I O al 31 maggio 1946 figurano I carro armalo di medio to nnellaggio e un carro leggero Ansaldo; in altri elenchi cli veicoli recuperati fig urano (Mila no, 3 settembre 1946), un carro armato Breda (?) e I ca1TO armato tipo Panzer da 25 t (forse un P.40).


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GU AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL"ESERCITO ITALIANO VOLUME TERZO 1945-1955 [ ...J

Attualmente vi è ancora una disponibilità d i motori e cli automezzi i quali sarebbero sottoposti, a richiesta ciell' autorità militare, a più radica le demilitarizzazione. Si prega cli prendere contatto con la direzione generale dell 'Arar allo scopo cli impedire il traffico in questio ne c he potrebbe apparire no n scevro cli pericoli e cli inconvenienti s ia in considerazio ne dei Paesi ai quali d irettame nte e indirettamente il materiale in parola può essere destinato, sia perché la demilitarizzazione dei mezzi non offre alcuna garanzia c he con relativa fac ilità g li automezzi blindati non possano essere rimessi in ef'fìcienza e restituiti alla loro destinazione bellica. In proposito, questo Ufficio aveva già in precedenza richiamato l'attenzione del Ministero della Difesa s ul pericolo che numerose carrette c ingolate depositate presso i cantieri di Palermo potevano rappresentare per rorcline pubblico in caso di emergenza .

Più tardi, una circo lare del Min istero Difesa Esercito - Ufficio del Segretario Generale (Prot. N. 213384/llE) in data 17 luglio 1948 meg lio specificherà che a) i carri armati e le a utoblinde po tranno essere ceduti alle sole fonderie pre via immobilizzazio ne di essi eseguita sul campo Arar; b) le autoearre tte cingola te potranno essere cedute anche a privati formo restando le no rme e mana te pe r la demilitarizzazione di detti mezzi e cioè: - asportazio ne della blindatura al di sopra della linea del parafango; - sopraelevazione ciel posto di g uida: - riduzione della velocità del 45%. Anc he tal i o perazio ni debbono essere fatte all"interno dei campi.

Si proporranno add irittura misure più drastiche affidando ]a demi litarizzazione direttamente alle Autorità militari. La Polizia ritirerà direttamente dai campi i mezzi blindati che le servono. Va aggiunto che i Carabinieri hanno prescelto sul campo di Forll 70 scout Humber e 30 autoblindo Humber ed hanno interessato il Comiliter di Bologna perché li rich iedesse ali ' A.R.A.R. Il primo problema che si presenta alle Autorità militari è come provvedere all'acquisizione di quanto può essere utile all 'Esercito. Le modalità della cessione dei materiali alleati (B.O.D. = British Ordnance Depot) sono discusse nella seconda metà del 1946 e sono riassunte della Relazione quindicinale sul!' attività svolta da.li ' Ufj'i:cio servizi in data 19 novembre 1946. - promemoria per la segreteria ciel Gene rale addetto al § 5 . VARIE . Per le più urgenti necessità , intanto, s i interviene sull ' A.R.A.R. con il blocco dei materiali , quali (nel solo maggio 1947): - 12 trattori per carri armati del campo di lesi ; - 82 rimorchi per carri armati su vari campi A.R.A.R .; - 32 carri armati tipo Stuart e 2 autofficine dai campi nella zona di Bari; - 1300 periscopi del campo d i Tombo lo; - trattori Diamond e Scammel per carri armati e la richiesta alla stessa A.R.A.R. per la cess ione di 4 carri armati dal campo di Forlì per l'addestramento del personale specializzato. Tuttavia - sempre nel maggio 1947 - poiché il numero dei carri armati ceduti dagli alleati è superiore a quello consentito dal trattato di pace, su richiesta della Missione Alleata, è stata proposta la restituzione di alcuni tipi di carri, in modo da ridurre, per quanto possibile, la difformità dei tipi esistenti.


PARTE SECONDA. LA RICOSTRUZIONE POSTBELLICA E LA RICOSTITUZIONE DELLE TRUPPE CORAZZATE

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Gli organi dell' Esercito provvedono intanto, con quanto viene via via reperito, all' accantonamento dei mezzi in vista del'attuazione del programma 1947; ne l solo 1948 - per quanto attiene al nostro studio - saranno distribuiti alle varie unità 30 : - 270 carrette cingolate; - 223 mezzi blindati (di c ui 16 nuovi); - 82 mezzi corazzati (di cui 6 nuovi); - 22 rimorchi per carri armati; e accantonati: - 57 carrette cingolate; - J 18 mezzi blindati; - 192 mezzi corazzati; - 6 rimorchi per carri armati. In seguito a particolari accordi sono stati avuti eia parte americana e gi unti dalla Germania: - carri armati leggeri M5Al n. 290 (di c ui 120 nuovi); - autoblindo M8 (Greyhou11d) n. 230 (di c ui 50 nuove); 11. 140; - semoventi leggeri M8 con obice da 75 11. 15; - semicingolati T 30 con obice da 75 - rimorchi pe r carri armati - ricambi pe r mezzi corazzati e blindati

Il.

IO;

1000 t.

Lavorazioni predisposte : È stata disposta ed è in corso di esecuzione. la riparazione dei seguenti mezzi per comple tare reparti di recente costituzione e per far fronte ad altre prevedibili necessità: - carri armati 140 - semoventi 30 - mezzi blindati 230 - trattori per carri armati 14 - rimorchi per carri armati 14.

È in corso la sostituzione delle autoblindo Staghou11d con quelle Greyhound, prevedendo l' impiego delle prime soltanto pe r i re parti dell'Anna dei Carabinieri e per l'esigenza K.

Proprio in quel periodo risulta da un documento "alleato" 31 che unica eccezione di rilievo sono i 463 carri armati ri masti nel Parco veicoli di Bologna. 32 Di questi - si afferma - sono in piena efficienza 194 (numero compatibile con l'art. 54 del Trattato di Pace che consentiva 200 carri tra medi e pesanti); solo 57 sono disarmati , ma in condizione di essere revisionati e util izzati e 11 2 disarmati e non in grado di essere riparati .

30 S.M .E.

Uflìcio Servi zi, 2 febbraio 1949: Sintesi de/l'attività svo/lCI dall'U.S. durali/e l 'a11110 1948. (AUSSME). on Mii . and Air Clauses and Exrenl of ltalian 11011-Cumpliance (Intclligence Research Project No. 4334, NAW, RG 319 P and O (23 June 48) F/W 35/52). 32 Il Parco Veicoli Corazzati e di Artiglieria e ra stato costituito, con sede in Bologna, il 3 J dicembre 1946 . In data I O dicembre 1949 assume un nuovo o rganico e diviene Parco Veicoli Corazzati, con sede a Caserta. Dal primo apri le 1968 sarà affiancato da un secondo Parco a Lenta (V C) . 3 1 Report


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GLI AUTOVEfCOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 194.5- 1955

Ma già in precedenza l 'attività nello stesso settore è stata intensa. Tra le varie voci ripo11ate in Attività dello S.M.E. nel 1947, s i legge le che Cessioni d irette da parte degli alleati hanno riguardato, tra l'altro: mezzi corazzati e blindati (circa 500 fra carri armati e autoblindo e un migliaio di carrette cingolate) e che, unitamente ai mezzi demilitarizzati hanno dato luogo alla costituzione del P.V.C.A. di Bolog na . In più , i surplus provenienti dalla Germania: 20 carri Sh.erman e 22 trattori Diamond con 22 ri marchi Rogers da 45 tons per trasporto caiTi armati. Nel 1947 sono stati distribuiti 72 mezzi corazzati e blindati e 669 carrette cingolate. I problemi affrontati nel 1947 e la cui soluzione inciderà sensibil mente sul 1948 e gli ann i seguenti sono essenzialmente: Autoblindo: colmate le esigenze organiche dei G .E.D. e dei battaglioni mobili CC, è stato predisposto l' approntamento di una riserva cli due autoblindo per ciascun reparto , eia tenere presso il reparto stesso. Le deficienze elci reggimenti artiglieria e dei battaglioni genio saranno colmate entro il 1948 con mezzi eia recuperare dall'Arar. È allo srudio la possibilità d'impiegare. oltre al le autoblindo S1aghou11d, anche i tipi Greyhound, con diverse caratteristiche cli prestazione e cli impiego. Mezzi corazzati Accantonati e sistemati i mezzi avuti dagli alleati si sono affrontati due problen1i: - revisioni dei mezzi, mediante la costituzione a Bologna cli una officina per le riparazioni di l" e 2" classe e lo studio cli una idonea organizzazione presso Napoli per le ri parazioni cli maggiore entità; - costituzione di reparti carristi . Semoventi stata studiata la possibil ità di utiliaare - a fianco di que lli cl i provenienza alleata - anche i semoventi cli o rig ine italiana. Si dispone di 61 complessi da 75/1 8 con relativo munizionamento (50 Ml4/41 e 11 M /15/42) di cui è stata orci inata la rimessa in efficienza.33

A tale scopo, come si è detto, si costituisce un distaccamento (25 dicembre 1947) che presto diverrà il Parco Veicoli Corazzati di Caserta. Destinato a ricevere ed accentrare i materiali e i mezzi provenienti da Bologna (trasferimento progressivo del Parco Veicoli Corazzati e Artiglie-

33

Sol tanto presso l'Arsenale cli Artiglieria cli Tori no risultano riparati nel periodo 1945-50: - N. 14 ca1Ti armati CV 3; - N. 13 carri armati M 14/4 1 cd M 15/42: - N . 2 1 semoventi M 14/4 1 ed M 15/42; - N. 22 SPA40; - ·. 8 SPA 40 per locomozione ferroviaria; - N. 89 Staghouncl; - N. 2 varie.


PARTE SECO 1DA. LA RICOSTRU ZIONE POSTBELLICA E LA RICOSTI TUZIONE DELLE TRUPPE CORAZZATE

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ri a) , da Forlì e al ricevimento di q uelli provenienti dalla Germania, dal!' Austri a e dai campi A.R .A.R . de l Sud , arri verà a disporre nel 1948 di 11 uffic iali, 49 sottufficiali e 235 truppa, con 40 veicoli di esercizio (autocarri, trattori, autoveicoli speciali, carri armati etc.) e ben 5 .039 veicoli parcati (carri armati medi e leggeri, autoblindo , semoventi, veicol i speciali etc.) oltre a 1000 tonnellate d i mater iali (ricambi, recupero etc.) . L'attività continuò negli anni s uccessi vi , con l' approntamento dei veicoli per le nuove unità, la distri buz ione dei ricambi, l'addestramento del personale, ecc. I veicoli parcati - carri armati medi, leggeri speciali, semoventi, autoblindo, carrette cingo late, carrette eia neve, veicoli spec iali nuovi revisionati e da revisionare, - si ridussero nel l 952 a 1969 mentre i ricambi per tutti i veicoli da combattimento, per armi automat iche ed artiglierie e i compless i di arti glieria raggiungevano le 190 .000 tonnellate circa , finché il 25 settembre ven iva sostituito dal Parco Magazzino Centrale Mezzi Corazzati (Ma .Ri.Co). Si provvedeva inoltre a costitu ire altro deposito per 30 aerei , 35 semoventi M7 da 105/22 , 73 H.T. M2 Al e M3 A 1, 60 carri M24 e 28 Sherman da 105 .

6. Mezzi blindati e corazzati di origine italiana ed estera Come risu lta da un documento ciel 194834 , presso l' Ansaldo35 Fossati si trovano un certo numero cli cani e semoventi g ià ordinati dalle FF.AA. gennaniche, e che incredibilmente non sono stati completati per dotare d i material i nuov i le un ità c,,Tiste di cu i è stata decisa la ricostituzione. Si tratta di 43 carri, dei quali 18 P 40 e 25 semoventi M 15/43 . Non si può dubitare che la disponibilità di materiali nuovi e tuttora abbastanza moderni. per i quali esistono (o possono essere approvvigionati) ricambi e munizionamento, doveva essere ritenuta più conveniente rispetto al recupero di carri armati logori e tutti da revisionare . La Prefettura cli Genova s i affretta, con una nota del 15 giugno successivo a comunicare che effettivamente presso lo stabilimento Ansaldo Fossati di Genova Sestri erano giacenti una quaranti na di scafi di carri armati , residuati cli guerra, ma che da tempo sono stati sma111ellati e fusi.

La circostanza lascia perplessi, se nel marzo del 1949 la Di rezione Generale di Artigl ieria sarà incaricata di compilare, in base ai risultati dei primi lavori esegu it i, un programma concreto per l'ultimazione di tutti i semilavorati eia 149/40 , da 105/25 e da 75/34 ritirati dalla Ansaldo . Al lo stesso te mpo , pe rò dall'Uffi cio Serviz i viene espresso il parere "che s i ritiene utile mantenere in servizio i mezzi corazzati e blindati nazionali finc hé sarà economicamente conveniente". Pochissime saranno infatti le uni tà d i fante ria create nel dopoguerra ed equ ipaggiate con mezzi italiani .

34 A.C.S., M inis te ro dell' Interno, Sezione Ili, ARAR. B. 2 . 35

Lo Stabilimento l'vfeccanico genovese Ansaldo-Fossati, il settore che si è occupato fino al 1945 della produzione c11rri armati, si sgancerà dal! ' Ansaldo il 14 luglio I 949, dedicandosi alla produzione degl i AF8 a lama fissa da 14.500 Kg e dei TCA/70 da 6.850 Kg (b11//doz.er, angledo::.er, r ipper). L'azienda ne venderà 2900 all'estero e I 300 in Italia (I' AF 8 sarà anche in dotazione al Genio Pionieri) fino a che , nel 1954, la domanda andrà riducendosi.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL"ESERCITO ITALI A O. VOLUME T ERZO I 945-1 955

Ad ogni modo, come si legge nella Relazione quindicinale dell'Ufficio Servizi in data 21 aprile 1947 , È intendimento di questo S.M. riunire - a scopo di addestramento - i carri efficienti e da riparare presso i P.V.E. e presso j' Arsenale di Torino. Sono stati pertanto interessati: - l'Ispettorato Generale della M otorizzaz ione perché disponga la riparazione dei carri M accantonati presso l'Arsenale d i Torino ed effettui ulteriori ricerche per l'eventuale recupero di ahri carri M; - Il C.M.T. di Napoli perché disponga l'esame dei semoventi accantonati presso il dipendente P.Y.E. e comunich i se i mezzi stessi siano in condizioni di poter essere impiegati per la costituzio ne di un gruppo (F 6/ 1002 del 3.4.47) .

S i segnala (Relazione U.S. in data 18 d icembre 1947, p. 2) che "è stato disposto per la rimessa in efficienza dei semoventi e dei carri armati di tipo medio esistenti presso gli Arsenali di Napoli e Torino e per l'accantonamento al coperto dei can-i di tipo leggero." Peraltro , nello stesso 1947, e prec isamente il 13 settembre, presso il 78° Reggimento ftr. Lupi di Toscana, viene costituito con disposizione del Comiliter di Firenze (foglio 1856/Op. de l 16 luglio precedente) un Nucleo carri "L 35" su: - un comando nucleo; 2 plotoni carri L che vie ne inquadrato nella cp. mortai eia 81 (personale: ufficiali 3 - sottufficiali 8 - truppa 13 - mezzi: 10 cani "L 35" - 3 motocicli. Tale nucleo si trasforma in Reparto Corazzato su 10 carri L , 4 carri M e 5 motociclette. Al 1° lugl io 1949, ris ultano però, accanto ai carri leggeri, 5 carri M 15 e 40 carrette cingolate. I carri L al 1° luglio 1950 scendono a 9, mentre gli M 15 salgono a 6 e vi si aggiunge I semovente da 75/18 su scafo M 41 36 ; le carrette cingolate diminuiscono a 37 . Dal 1° gennaio 1950 scompaiono i carri L e le cmTette cingolate; dal 1° luglio 1952, sia i can-i M che il semovente.37 Per il li Comiliter di Genova, con foglio N. 4065/Ord./I cli prot. ciel Ministero Difesa Esercito, Stato Maggiore dell'Esercito, Ufficio Ordinamento, è formato (2 1 dicembre 1950) lo Squadrone di cavalleria blindata per Il CMT, il cui organico (formazione ridotta) comprende: - plotone comando; - 1 plotone can-i con 4 semoventi M 14/41 (cli cui 2 tratti dal 157° rgt. ftr. e 2 di nuova assegnazione); - l plotone autoblindo (Staghound) . Nel 1952, i plotoni si raddoppiano, con 8 semoventi da 75/18, (autoblindo Staghound, più carro Ml3/40 (extra organico). Nel 1956, i cmTi cingolati sono sostituiti da Stuart. Per il VI Comiliter di Bologna, si è fom1ato (sempre nel 1950) un analogo Squadrone cavalleria blindata per VI CMT , con 5 (po i 4) semoventi eia 75/1 8, 4 carri armati e 8 autoblindo . Presso il 9° Rgt. Ftr. Bari, infine, il IX Comiliter ordina, in data 4 aprile 1948, la costituzione cli un reparto corazzato di formazione, inizialmente dotato di una sezione carri M 14/4 1 e una sezione Greyhound, con 2 motociclette; il 2 agosto dello stesso anno, il reparto è disciolto in favore di un nucleo corazzato su 3 sezioni: quella carri, quella semoventi (le autoblindo vengono versate

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36 A ltrove (Atti vità Ufficio Servizi. 1949) si accenna ad una cp. se moventi d' accompagnamento da 75/ 18 del

btg. sperimentale del 17° reggimento fanteria. 37 A .U .S.S.M.E, Memorie Storiche del Reggimento.


PARTE SECONDA. LA RICOSTRUZIONE POSTBELLICA E LA RICOSTIT UZIONE DEI ,LE TRUPPE CORAZZATE

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e si assegnano al Reggimento 2 semoventi da 75/1 8) e una di a1tiglieria , con 4 pezzi da 47/32 , per esigenze d i o .p. Ne l 1948 il 22° reggimento di fanteri a Cremona d isponeva di un reparto corazzato extra organico costituito da: un plotone carri L.3, un plotone carri MI 5/42, una sezione semoventi da 75/ 18 ed un p lotone comando con due jeepponi , 4 motocicli ed un carro comando su scafo M 15/42 (q uest' ultimo dotato di radio RF I CA ed R.1 9) . 11 reparto fu in segu ito rinforzato con 4 autoblindo. Sempre nel 1948, dall'Ufficio Servizi dello S.M.E. su ques ito del Comilitcr di Napoli è stato chiarito che i carri L/33-35 non saranno mantenuti in servizio e che quindi non si dovrà provvedere alla revisione degli stessi; Nello stesso 1948, è stato disposto l' approntamento entro fe bbraio d i 14 semoventi presso l'Arsenale di Napoli, in previsione della costituzione di reparti semoventi e di conseguenza, è poi stato risposto negativamente alla richiesta del Com il iter di Bari te ndente ad ottenere alcuni dei semoventi italiani approntati a Napoli , precisandone l' impiego di cui sopra. A tale scopo, nel mese di febbraio è stata interessata la Direzione Generale di Artiglieria perché concreti i caricamenti dei semoventi da 75/18 e ne comunichi la disponibi li tà, sempre in previsione della costituz ione d i unità semoventi.38 Ancora nel maggio 1948 l'Ufficio Servizi dello S.M.E. dispone l' approntamento di carri M demilitarizzati per addestramento al tiro ridotto e .e. presso le unità di artiglieria. Tra i provvedimenti presi, il montaggio d i stazioni 19 Mk III a bordo dei carri M 14 e l'adozione dell'abbinamento Breda 38 cal. 8 per tutti i carri L 3 s uperstiti. S uccessivamente, tutti i veicoli blindo-corazzati di costruzione italiana ancora disponibili verranno radiati. Al Comandante della Divisione Corazzata Centauro, che il 19 febbraio 1951 ne chiede all'Ispettorato della Motorizzazio ne due esemplari (un M 13 o 14 cd un L 3), viene risposto che non ve ne sono più . Tutti i mezzi del genere ancora in buone condizioni sono stati da tempo recuperati cd assegnati a vari enti, quali cimcli .39 Ma torniamo alle unità equipaggiate con materiale estero. Come già accennato , i primi reparti blindo-corazzati ricostituiti nel dopoguerra sono i gruppi blindati di cavalleria (gennaio 1947). Formati su un comando e 5 squadroni: - comando; - autoblindo (3 plotoni Staghound); - autoportato (3 ploton i); - armi di accompagnamento ( I plotone mortai e I mitraglicri); - carrette cingolate (3 ploton i). Essi contano in totale 35 ufficiali e 600 tra sottuffic iali e truppa e sono denominati Gruppi 0 Esploranti Divisionali. Questi i nomi assegnati: l O dragoni per la divisione Cremona, ll caval0 leggeri per la Friuli , ITI 0 cavalleggeri per la Legnano, IV 0 dragon i per la Mantova e V lancieri per la Folgore .

38 Nella seconda quindic ina di maggio 1947, "Il Comi Iite r di Napol i. interessato da questo S.M .. ha comunicato che le condizio ni di e fficie nza dei 14 semoventi esiste nti presso il 10° P.V.E. so no tal i da consentire l'impiego degli stessi. previa revis ione dell'armamento e delle stazioni radio per la costituzione di un gruppo. È stato invitato il prede110 Comilite r pe rché disponga la revisione e la rimessa a punto dei mezzi corazzati cli c ui sopra" (foglio 6/ 1506 ciel 22 maggio 1946) . 39 ACS. MD.E. ISPE motor. B . 15.


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GLI AUTOVEICOLI DA COM BATrl MENTO DELL ESERCITO ITJ\ LI ANO. VOLUME Tl:RZO 1945- 1955

Intanto. e complessivamente. a giugno 1946. risultano ritirate n. 168 autoblindo Stagho1111d; devono essere ancora ritirate 68 autoblindo per !"Esercito e 28 d i riserva sulle 385 autoblinde assegnate dalla M.M.I.A. per le es igenze de i battag lioni mobili CC.RR. , delle Legioni Allievi CC.RR . di Ro ma e di Torino. delle Scuole (compresa la Scuola CC.RR. di Firenze) e delle divisioni di fanteria. Grazie ad una maggiore dispon ibilità di mezzi e di personale. be n presto lo S.M.E., con Circolare delr Ufficio Ordinamento i . 2280/Ord. /l di prot. del 20 settembre 1948 ne dispo1Tà la trasformazione in regg imenti cli cavalleria blindata, iniziando con la Folgore. Il suo G .E.D .. c he pre nderà il nom inativo di 5° reggimento Lancieri di Novara assumer~t la formaz ione organica sperimentale tipo A e cioè: - Comando di reggimento: - 2 gruppi squadroni, ciascuno s u l squadrone blindato e l squadrone a utoportato. La Mantova, invece. trasformerà il suo G .E.D. in reggimento cavalleria blindata tipo B. con nominativo 4° reggimento Genova Cavalleria e u: - Comando di reggimento; - 2 gruppi squadroni , ciascuno su: . comando gruppo , . 1 squadrone blindato . . I squadrone autoportato, - l gruppo squadroni accompagnamento, su: . comando gruppo, . I squadrone a rmi accompagnamento . . l squadrone carri leggeri.

7. Le condizioni dell'industria Come conferma una ricerca 40 . nonostante i bombardamenti "nel primo trimestre 1943. la produzione meccanica italiana che maggiormente avrebbe dovuto soffrire delr attacco aereo. sarebbe stata del 50% supe riore a quell a del corrispondente periodo del 1940, che fu il massimo prebcllico".41 E nonostante gli ingenti danni subiti fino al maggio 1945. essa rappresenta al mo-

-lO Saraceno.

Pasquale, !111e1Tiste sulla Ricostru:.ione. Laterza. Roma-Bari 1977. Le principali industre belliche del ord in attivitit nel 194-L come ri~ulta da un documento dcll"epoca, erano: Stabilimenti Breda (Sesto S. Giovanni), Pirelli (Bicocca e Sesto S. Giovanni). Magneti Marelli (Sesto S. Giovanni), Dalmine Stabilime nti Sidrcrurgici (Dalmine). Innocenti (Lambratc). Alfa Romeo (Milano). Isotta Frnschini (Mi lano e Saronno), CEMSA (Saronno). Aeronautica Caproni (Taliedo) . Aeronautica Macchi (Varese), SIAI Stabilimenti aeronautic i (Sesto Calentc). OM di Brescia. Stabilimenti Breda Fabbrica d'Armi ( Brescia). G.B. Bcretta (Gardone Val Trompia), Fabbrica d'Armi Annitalia (Cremona). Ar~cnale di Piacenrn e deposito pezLi di ricambio, 7,cl Tubi lògni (Brc~cia), Tcmpini (Brescia). Franchi Gregorini (Lovere), Stabili mento siderurgico Grottarossa (Verona). Fiat Mirafiori (Torino) . Fiat Aeronautica d' Italia (Torino), Notto fabbrica bronzine (Cuorgné), Motomeccanica Fabbrica motori (Milano). Ar~enale di Garuone Val Trompia. Ferriere di Voberno (Val Sobbia). Fabbrica Automobili Lancia (Torino. Bolzano). t\ lon1ecatini (tutti gli stabilimenti chimici), Vetrocoke (Marghera). Fabbrica bombe Breda (Marghera). Officine della Stanga (Padova), Officine Bubba (Piacenza). Offici ne Galileo (Torino). Officine Franco Tosi (Legnano). Alti Forni 'lcssera (Bagnolo Mella). Stabil imenti Michclin (Rovereto). Stabil imenti Ansaldo (Torino).Way Assauto S1abi limen1i Meccanici (A!.ti). Fabbrica Armi Gnutti (Val Trompia), Officine meccaniche lodigiane (Lodi). Stabilimenti chimici Dr. Saronio (Milano). Stablimenti Tudor (Melzo). Stabilimenti Vittorio Necchi (Pavia). -l i


PARTE SECONDA. I .A RI COSTRUZIONE POSTBELLICA E LA RICOST IT UZIONE DELLE TRUPPE CORAZZATE

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mento ancora una organizzazione industriale di tutto rispetto , seppure non convenientemente sfruttata per carenze di materie prime e d i trasporti. Per restare soltanto nel settore di cui ci occup iamo, infatti va rilevato che l'Ansaldo, dopo l' armistizio . è r ientrata senza problemi nell a pianifica zione dell'industria bellica tedesca. Tuttavia la possibilità di pericoli derivanti da incursioni aeree e conseguenti interruzioni de i processi produttivi ha indotto i res ponsabili a varare decreti di decentramento aziendale . Si inizia così , nell'agosto 1944 , a spostare il reparto per la costruzione delle artiglierie (impegnato principalmente nella costruzione del 90/53 c .c. e c .a . e del 149/40) e quello elettromeccanico (il quale ha in commessa, tra l 'altro, c ingol i per carri armati ) nella Valle Seriana , presso sei stabilimenti tessili e con un magazzino centrale; lo stabilimento meccan ico è trasferito a Como , il De lta a Novi, il reparto stampaggio dello s tabilimento Fossati a Sarezzo di Brescia , il reparto autoblindo dello stesso stab ilimento Fossati a N ovara e il reparto utens ileria dello stabilimento meccanico a Ramagnano Sesia. 42 La Fiat, l'Isotta Frasch ini , la Bianchi e l'Alfa Romeo possono riprendere - nel 1946 e compatibilmente con le assegnazioni d i bil ancio - la produzione automobilistica militare (autocarri e trattori); non così l 'Ansaldo, dove, alla fine della guerra e dopo la s mobilitazione degli imp ianti decentrati, la sospens ione del la prod uzione mi litare ha determinato , ins ieme con la mancanza di nuove commesse, un difficile processo di riconvers ione. Non estranee alla crisi dello stabi li mento Fossati - che po i si dedicherà alla produzione di trattori c ingolati , specie per l'esportazione saranno - tra l' altro - la notevole dis poni bilità cli materiali alleati del tempo cli guerra e la convinzione che a torto o ragione essi, rispetto a quell i Ansaldo, sono considerat i di concezione più moderna . Ma non sono soltanto considerazioni cli ordine economico, tecnico ed industriale ad impedire al l 'Ansaldo e al la Breda l'abbandonano di alcune loro tradizionali produzioni . In una relazione - indirizzata al M in istero de lla difesa e per conoscenza al Capo di S.M .E./Segretcria Generale Eserc ito - sulla Capacità produttiva di armi, artiglierie e munizioni in data 5 aprile 1948 s i legge: ( . .. ) Tengo a mettere subito in ev idenza che alcune cline (tra cui l'Ansaldo e la Breda) hanno rifiutato cli fornire dati ed hanno segnalato che non intendono lavorare per produzioni belliche destinate alle FF. AA. dello Stato.

Nessuno si lascerà comunque scoraggiare da simili prese cli posizione . Nel 1948 , la Commiss ione Consultiva per l'Esercito , ne lla seduta del 1° luglio, conclude che, per "i mezzi automobilistici (provenienza italiana e alleata43 in proporzioni pressoché uguali) la s ituazio ne è analoga [cioè in massima parte logori e scarsamente efficienti]; anche se si sarebbero potuti acqui stare dall ' industria nazionale, per sost itu ire i mezzi di produzione alleata privi di ricambi (ad eccezione dei mezzi corazzati e blindati e di taluni automezzi speciali), mediante opportuni stanziamenti di bilancio" . Tnoltre le 3 d ivis ion i dovran no essere ternarie, la bri gata carri (provvisoriamente, con l'obbiettivo cli riunire le tre brigate previste in una divisione

42

Lo stabilimento cli Pozzuol i, già requisito dagli "alleati (o meglio quanto ne rimane dopo i bombardamenti), è aclibit.o nel 1946 a rip,1rnzione cli macchinari e lavori d i carpenteria. Sar~1 ceduto all'IRT nel 1947. 43 L'aggellivo "alleato" non ha alcun rapporto con il significato letterale del termine: è riferito al materiale ceduto dagl i Eserciti britannico e americano. al tempo di guerra alleati fa loro.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

corazzata) e le brigate dovranno essere su 3 battaglioni. Per il nuovo ordinamento , con riferimentò a un piano trie nnale, essa raccomanda la standardizzazione dei materiali mediante la ricostruzione dell' industria bellica (IRI-Finmeccanica) e la riattivazione degli stabilimenti militari per - in un primo tempo - ripristinare e completare i materia li di fabbricazione estera in nostro possesso (artig lierie, mezzi bli ndati e corazzati , autocarri speciali) nonché la produzione di munizioni per le armi di fanteria e per le artiglierie. Viene ribadito che si deve puntare ad un Esercito di q ua li tà e non di quantità.

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PARTE SECONDA. LA RICOSTRUZIONE POSTl3ELLICA E Li\ RICOST ITUZIO E DELL~ T RUPPE CORA7.7.AT E

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M arzo 1945. Fronte adriatico. Il Luogotenente Generale del Regno. Umbe110 cli Savoia, a colloquio con Ufficiali del Grnppo cli Combattimento Cre111011a. Sullo sfondo, un cannone controcairn da 6 libbre (57/50) trainato eia un Loycl carrier.

Fanti con mo11ai da 2"' di un h algruppo si riparano dietro una carretta c ingolata.


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GLIAUTOVEICOLJ DACOMBATTIME TO DELL"ESERCJTO ITALI ANO. VOLUMETERZO 1945- 1955

Elementi del Friuli su cai,-i Churchill, presso il Reno nel gennaio 1945. Secondo testimon ianze cl i reduci, fra gli equipaggi vi sono autieri carristi del I051 ° reparto.

Loycl carrier italiani in marcia verso il nord ai primi del I945.


1'1\RTE SECONDA . L A RICOSTRUZIONE POSTl:lEL LICA E LA RICOSTIT UZIONE DELLE TRUPPE CORAZZArE

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Alla fine della guerra gl i unici mezzi a disposi zione elci Gruppi cli Combattimento erano le carrette cingol ate, in buona parte logore e insul'ficicnti come numero . piL1 qualche veicolo bl indato.


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GLI AUTOVEICOLI Di\ COMBATI'IMENTO DELL'ESERCITO ITALI A O. VOLUME T ERZO 1945-1955

A questo scopo. si recupera da Campi A RAR ogni carretta disponibile. Qui. due fasi della revisione di queste macchine negli stabil imenti militari.


PARTE Sr.CONDA. LA RICOSTRUZIONE POSTBELLICA E LA RICOSTIT UZ IONE DELLE TRUPPE CORAZZATE

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GG .UU . di fanteria e della loro dotazione di carrette cingolate. Un primo fabbisogno. calcolato nel I 946 sulla scorta degl i organic i fi no allora studiati e definiti , è stato calcolato in 15 19 (compreso un I 0% di scorta, e cioè 138).

Fra i provvedimenti urgenti del programma 1948 , vi è i l completamento delle

J -

L a ricostituzione di una br igata corazzata è il secondo obietti vo raggiunto. li materiale proviene princi palmcme dai residuati (Campi AR AR) .


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIME!\TO DELL"ESERCITO ITA LI ANO. VOLUl\lETERZO 19-l5- l 955

Tra i mezzi recuperati. il carro gitlaponte Va/emine . pur insufficiente come portata.

Non è trascurato l'addestramento ad operazio ni anfibie. Qui un semic ingolato M5A I sbarca da una 11101ozallera classe MZ di cosrrnzione nazionale.


PART E SECONDA . LA RICOSTRUZIOt E POSTBELLICA E LA RICOST ITUZIONE DELLE TRUPPE CORAZZATE

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Sfilano le camioncllc 42 (versione Il ) del 20° Reparto Mobile. giù Reparto Mobi le aviotrasportabilc con due compagnie paracadutisti di Cesena . Unica modifica (oltre la ~oppressione dei rcggi-w.nìche anteriore e lo spostamento dell'avvisatore acustico sulla parte ~uperiore del parafango destro e il montaggio della sirena

sempre sulJo stesso ma più avanti}. l'antenrw dell~l R 19 ~ul parafango sinistro. La radio era sistemata verosimilmente nel cassone sinistro.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL' ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Cani L3 della Polizia dismessi (195 I).


PARTE SECONDA. LA RI COSTRUZIONE POSTBELLICA E LA RICOSTITUZIONE DELLI:: TRUPPE CORAZZi\TE

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Semoventi da 75/18 su scafo M4 I del 9° Rgt. Ftr. Bari, dotati di stazione radio R 19, durante una esercitazione sulle Murge ( 1949).

Un plotone semoventi da 75/J 8 su scafo M41 appena consegnati ad una unità e ancora senza contrassegni tattici, nel 1950.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMB AITI MENTO DELL"ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Roma. 18 onobre 1953. festa del Corpo: sfilano le AB 41 della Celere di Roma. In primo piano. la 8257 e la 7301 . Su quest'ultima, dei supporti delle taniche su p~ rafanghi. rimangono solo gli appoggi . Un faro orientabile è imperniato sulla protezione del periscopio di torrelta: un diverso tipo di avvisa1orc acust ico ha sostituito quello originale: una sirena è sistemata sul paragrafo si11is1ro. Mcn1rc la stazione radio resta la originale RF 3M . i bndi li sono di tipo americano.


PARTE SECO DA. LA RICOSTR UZIONE POSTBELLICA I:: LA RICOSTITUZIONE DELLE TRUPPE CORAZZATE

Una Lancia lince , carro comando cli una campagnia blindo di P.S. durante una ricon-enza .

Questa ABM 43 funge da veicolo comando per un Nucleo Celere di P.S.

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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL' ESERCITO ITA LIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Autoblindo 41 della Celere sfilano durante l'anniversario della fondazione del Corpo.

Le autoblindo Staghound demilitarizzate sono riarmate con mitra ca!. 8 per essere assegnate alla Pubblica Sicurezza.


PARTE SECONDA . LA RI COSTRUZIONE POST13ELLICA E LA RICOSTITUZIONE DELLE TRUPPE CORAZZATE

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Puglia, grandi manovre estive 18-23 agosto 1953 . Una S1aghound della Polizia (la 9240 ciel 15° Reparto Mobile) con colorazione mimet ica accanto ad un carro leggero cl i cavalleria M 24.

-Autoblindo leggere AB43 del Genio Ferrovieri attraversano un ponte stradale su appoggi galleggianti tipo Treadway .


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GLI AUTOVEICOLI DA COMB ATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Un carro armato Ml 3 ciel 1° Reparto Celere a difesa della Questura d i Milano durante i disordini cli fine novembre 1946. Dietro, un Jeeppone armato con mitragliera Breda mocl. 39. In primo piano una m itragliera 2 c m F lak 30 in po~tazione, g ià s montata dal carrello. Vi erano anche - sempre s u Doclge WC-5 1 - mit raglie re eia 20 Breda mod. 35 (presso il 2° Reparto Celere di Padova).

Due ca1Ti armati L6 del l O Reparto Celere ne lla stessa circostanza. La 20 mm è sostituita da una ca!. 8.


PARTE SECONDA. LA RICOSTR UZIONE POST BELLICA E LA RICOSTITUZIONE DELLE TRUPPE CORAZZAT E

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Autob lindo AB43 del Reggime nto ferrovieri (ET 1046 16) durante l'addes tramento. Più ta rdi (ollobre 196 1) si incaricherà l'Arsenale d i Piacenza cli sostituire su tre di queste autoblindo il can none da 20 con la Browning I 2,7 ; è previsto anche un impianto di aspirazione di gas ricavato in torretta .

Scarico cli autoblinda ferroviaria AB43 su piano caricatore scomponibile.


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GLI A UTOVEICOLI DA COMBATTIM ENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOL UM E TERZO 1945- 1955

Addestramento aJ Reggimento Gen io Ferrovieri con autobli ndo strada-rotaia AB43 (primi anni Cinquanta).

Autoblindo SPA AB4 I del Reggimento fcITovieri pronta a muovere su rotaia.


PARTE SECONDI\. LA RICOSTRUZIONE POSTBELLICA E LA RICOSTITUZIONE DELLE TRUPPE CORAZZ/\TE

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Arsenale di Torino, fine anni '40. Un'autoblindo AB41 completamente ripristi nata (compreso il caricamento esterno) e pronta per la consegna. G li pneumatici sono di provenienza "alleata" .

Un'autoblinda ferroviaria AB4 l ripristinata cl ali' Arsenale di Torino prima del 1950, in attesa di ricevere l'armamento .


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GLI AUTOVEICOLI DA COM BATTIMENTO DELL' ESERCITO ITA LI ANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Un carro LJ, con abbi namento Breda 38. ripristinato al!' Arsenale cli Torino prima elci 1950.

Arsenale di Torino, fine anni '40. Un carro armato M42 ripristinato pri ma del la consegna.

Semovente da 75/ 18 s u scafo M42 in corso d i riparazione presso l'Arsenale di Torino , verso la fine degli anni ' 40.


l',\RTE SECOl\"DA. LA RICOSTRUZIONR POSTBELLICA E Li\ RICOSTlTl.iZIONE DELLE TRUPPE CORAZZATR

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L'equipaggio del semovente da 75/ I 8 su scafo M4 I in addestrame nto. La targa (El 105923) è s ta ta verniciata in una posizione inconsueta, come inedito è il contrassegno tattico.

Firenze, 1952 . Carro Armato M I 5/42 del 78° Reggimento Lupi di Toscana .


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GLI A UTOVEICOLI DA COM BATTI M E 1TO Dl! L L' ESERCITO ITALI ANO. VOL UM E T ~RZO 1945- 1955

Sfilano a Genova. il 2 giugno 1953. i semoventi dello Squadrone Cavalleria Blindata del Ili Comiliter. preceduti da un carro M 14-41. considerato fuori organico

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Uno Squadrone cli Cavalleria del lii Comili tcr mostra al pubblico i suoi mczLi - autobli ndo Tl 7El e semoventi da 75/18. u scafo M4 I - il 4 novembre l953. Giornata delle FF.AA.


I MATERIALI DEL PERIODO CARRETTA CINGOLATA UNIVERSALE (CARRIER, UNIVERSAL) Q uesto cingolato è uno dei più interessant i mezzi per la fanteria meccanizzata mai concepito. L a s ua origine vien fatta risalire a lla famosa tanketta Carden Loyd (acquistata anche dall'Eserc ito italiano nel 1928-29) ed al suo successivo sviluppo del 1936, il c ui treno di rotolamento è già stato definito qualche anno pri ma. Il prototipo della sua prima versione. ma sempre armato con una mitragliatrice Yickers raffreddata ad acqua , è del 1937. Con l'adozione del mitragliatore Bre n , il veicolo nel 1938 diede origine al Bren Carrier Mk I, con tre uomini di equ ipaggio (con mitragliatore Bren) e Mk II (con fuci lone e.e. Boys), de l q uale saranno prodotti solo in Gran Bretagna 1173 esemplari anche nella N . 2 (motore da 85 HP), versio ni Mk I e II . Distribuito in ragione cli 10 per ogni battagl io ne di fanteria, viene modificato nel 1939 come carro esplorante (Scout, Mk 1) a sovrastruttura invertita , a rmamento cli fuci lone in caccia e Bren cli sostegno e con poss ibilità cli montare una stazione radio e un membro in più dell' equipaggio . Ne saranno costruiti 667 . Un secondo modello per la cavalleria (Carrie r, Caval ry Mk I), è prodotto in 50 esemplari dopo il settembre 1939 ed un terzo (Carrier, Armorecl O.P. M k le 2) costru ito in 99 esemplari per la cavalleria . I primi Bren carrier saranno catturati dag li Italiani in A.O. nel 1940, e re impiegati contro g li inglesi . T uttavia, allo scopo di sostitui re, unificandola, questa varietà cli mezzi è adottata nel 1940 la Carrier. Universal, da allora prodotta44 ne i seguenti tipi: - C ., U ., Mark I - Con 3 uomini di equipagg io, due nel compartimento anteriore e uno ne llo scafo seduto posterio rme nte a destra; un deflettore angolare è fissato a i parafangh i a nten on; - C ., U. No. I , Mark II - Con 4 uomi ni cl i equipaggio, due nel compartimento anteriore e altri due, uno pe r lato, nella sezione posteriore dello scafo, uno per lato. Il quarto a nteriore della corsa del c ingolo è completamente coperto eia una mantovana . Presenta quattro montatoi , due per lato. Un ru llo di scorta e un cavo di traino sono s ulla prua del veicolo e una capace cassetta poste riormente a llo scafo. Va riazioni nel caricamento sono previste nell 'ambito delle m inori unità di fanteria, per i veicoli destinati al plotone esplorante - eq uip. 3 uomini -, con mortaio da 2" fumoge no, al capo squadra (battaglione fanteria), ai carri ciel plotone mortaio eia 2" e Bren con treppiede (battaglione d i fanteria) a quel li comando plotone (d ivisione fanteria) , comando plotone (divisione corazzata) , per ufficiale comandante (divis ione fa nteria) e ufficia le comandante (d ivis ione corazzata). - C ., U. No.2 , Marks I e II - C.s., ma con motore da 85 HP invece di 65 HP. - C. , U. No.3 Mark II. Simile a l no . l M ark II , ma con motore eia 95 HP. - Carrier, 3 in . Mortar, No. 1 M ark Il. Ha un equipaggio di 5 uomini , 2 nel compartimento anteriore, 2 nello scafo posteriore a destra e I a s inistra. Il mortaio è s istemato posteriormente,

44 Anche gli Universal catturati in A .S. furono utilizzati dalle truppe italiane contro i precedenti proprietari: essi furono molto apprezzati e se ne realizzarono versioni nazio na li. La versione per il Medio Oriente era equipaggiata con due parasabbia (destro e s inistro). 4 taniche da 9 I. (benzi na oppure acqua), 2 taniche per acqua sul parafango sinistro, I tanica per il condensatore sul radiatore. (V. 11° volume della presente opera, p .665 e 668) .


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATI'IMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945-1955

sull'assale e le 51 bombe sono in speciali compa1timenti su entrambi i lati del veicolo, sopra i parafanghi. La ruota cli scorta era siste mata anteriormente. - C, 3 in. M. No .1 Mk II. M anca la ruota di scorta; il cavo di traino anteriore è portato anteriormente; monta valvole per scarico acqua azionate dall 'interno. Si distingue anche per la mantovana sui parafanghi anteriori e i 4 montatoi laterali. - C. 3 in M ., No.2 e 3 Mark Il. Simili al No. l Mark II, ma rispettivamente con motore da 85 HP e 95 HP. Le cmTette c ingolate Canier 0.P. (osservazione e collegamento) si distinguono dal portello scorrevole ne lla camera di combattimento che consente l' uso ciel binocolo. I tipi No . l Mark I e Il hanno equipaggio di 3 uomini e il tamburo dei cavi posterionnente; il N.o 1 Mark III ha Io scafo saldato e due rulli, uno anteriore e l'altro posteriore. Si sono avute infine versioni con mitragliatrice pesante (la Vickers raffreddata ad acqua) e lanciafiamme ("Ronson" e " Wasp"), che però non risultano impiegate dall'Esercito italiano . Complessivamente, sono state prodotte in Gran Bretagna , Australia e Canada circa 100.000 carrette c ingolate di tutti i tipi.

Descrizione Secondo quanto r iportato dalle Universal Carrier Operating lnstructions, del novembre 1942 "i l Model U.C. [Mk Il è un veicolo c ingolato leggero per ricogni zione e combattimento. Caratteristiche sono la s ua maneggevo lezza e la ve locità . Un apparato radio consente le comunicazioni . È potenziato da un motore 8 V da 85 H.P. e la potenza è trasmessa ai c ingoli attraverso una normale frizione , una trasm issione a 4 velocità , ed un assale posteriore convenziona le con ruote dentate invece di ruote normali. La sospensione è attuata con due carrelli per lato , dotati quello anteriore di due ruote gommate da 20", quello posteriore cli una sola ruota de llo stesso tipo. Le ruote sono tutte montate su forcel le osci ll anti contrastate da molle e licoidal i. l cingoli , interamente metallici a m aglia corta sono mu niti cli doppia dentatura di g uida . La sterzatura è ottenuta inizialmente mediante un movimento laterale del carrello anteriore e nella seconda fase con la frenatura di entrambe le ruote motrici per bloccare il cingolo, il tutto ottenuto ruotando il volante . Lo scafo è formato da piastre a prova di pallottola (spessore da 6 a J I mm), provvi ste di protezione antisc hegge e rive tta te a tutte le g iunzioni ." 45 L 'eq u ipaggio di base (p ilota e tiratore) siede nel compartimento frontale; i due compartimenti poste riori possono ospitare un terzo membro (a destra) ed eventua lmente (a s inistra) un quarto uomo o materiale. Il pilota è seduto sulla destra di fronte al vo lante sistemato verticalmente. La sez ione del tiratore s porge anteriormente e consente due postaz ioni: quella al centro della piastra fro ntale per il Bren (o un P.I.A.T. , lanciabombe anticarro da 76 mm) ed un portellino ribaltabi le incernierato nella parte superiore, che in origine , permette , abbassato l'impiego del fu c ilone Boys. Un s ostegno pe r un Bren in pos tazione co ntraerei è previ sto nel compartimento posteriore destro (alle due estremità) ed al centro di quello di sinistra. Naturalmente , in tale caso, il mitrag lie re resta com pletame nte espos to. Su lla fia ncata destra s i trova un sostegno per il lanciafumogeni. Su ciascun lato del la postazione del tiratore è

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Ford Motor Company of Canada - Carrier Universo/ Mk I"'.


PARTE SECONDA. I M ATERIALI DEI. PERIODO

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agganc iato un estintore; mentre u n terzo è sopra il compartimento motore nella sezione posteriore. Le cassette munizioni so no s istemate nel la camera d i combattimento in tutti e tre i compartime nti e ne è prevista una per due bombe a mano in ciascuno di essi - tran ne che in quello del tiratore. La sezione pos teri ore, divisa in due dal motore , ha su ogni lato un pozzetto con cuscino per sedile. Contenitori per la eventuale rad io (normalmente una 19) e dotazion i varie sono fissati alla paratia. Due fucili poggiano sul la copertura superiore del motore (dove anteriormente s i trova anche un a maniglia , davanti a ll ' es tintore ); altri due possono essere agganciati alle pareti. Il motore (di tre tipi di diversa pote nza, tutti intercambiabili) è s ituato al centro ciel cassone, con il radiatore posteri ore; il supporto d'anten na, per il Mk I si trova sull ' angolo posteriore del cassone , mentre, per il Mk Il , a l centro s u ll a c itata paratia. Nell 'Esercito italiano, delle cingolette raggruppate nel plotone cingolato di battaglione, 3 (una per squadra) sono armate del solo fuci le mitragliatore ed hanno equipaggio di 3 uomini (il conduttore , un graduato e un fante mitragliatori); le altre 3 anche di un lanciarazzi bazooka: in questo caso l'equipaggio sale a 4 uomini (conduttore , comandante di squadra, un graduato lanciarazzi, un fante mitragliatore). Nonostante la notevole quantità di carrette cingolate introdotte negli anni precedenti , nel 1952 l'U.S. comun ica ai comandi d i divisione che, per la li mitata l'assegnazione delle carrette cingolate, per i plotoni cingolati da costituire non potrà superare il 50% del fabbisogno tenute presenti nel! ' o rdine le esigenze dei reparti di cavalleria blindata - plotoni cingolati - compagnie cannoni e.e . Derivati Veicolo cingolato e blindato di costruzi one nazionale Nel 195046 è interessato l'Jspettorato Generale della Motorizzazione per lo studio di un veicolo cingolato e blindato che possa sostituire sia la carretta cingolata che i semicingolati di produzione alleata nel trasporto delle fanterie del le unità corazzate. Lo studio non si concreti zza, anche se un tentativo analogo - di cui d iremo più innanzi - sarà effettuato nel 1959. Numerose invece sono state le mod ifich e apportate in Italia nel dopoguerra.Nell'agosto 1948 l'Ispettorato cl i Artig lieria è incaricato di esam inare un progetto di sostegno per insta llazione di mitragliatrice a bordo delle carrette cingolate. La macchina - generalmente del modell o co n motore Ford da 85 H .P. nei tipi Mk I e 11 - verrà utilizzata (a parte quelle del plotone cingolato di battaglione) per il trasporto cli tutte le arm i pesanti della fanteria e cioè mitragliatrice ca!. 8 Breda 37 , Browning da 12,7 M2, mortai da 45 e da 50, mortaio da 81 mod. 35 e cannone eia 106 s .r (quest'ultimo , nel 1958) . Può ino ltre essere adi bita al traino dei cannoni controcarri eia 57/43 e /50. Se ne è anche sperimentata (1949) una versione porta-ferì ti.

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S.M .E., Ufficio Servizi, sez. S/M Rela::.ione q11i11dicinale sulf 'a11ii-itcì svof,a dal/" Ufficio Ser vd dal I 5 a 3 1

011obre 1950, p. 2.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIM ENTO DELl,'ESERCJTO ITALIA O. VOL UM E T l'. RlO 1945- 1955

Ca1Tetta cingolata modificata In Somalia , per l'o .p. , si modifica la Universal con l'aggiunta del seguente materiale : - l supporto per mitragliatrice Breda 37: - I supporto a snodo con piatto girevole pe r 360° pe r mortaio Brixia da 45 mm ; - 4 laterali in acciaio di protezione; - I rete a ntisassi: - I s irena. Armamento di bordo : mitragliatrice e mo1taio; indi viduale pistola cal. 9 (totale pe r squadra 6). Il conduttore di riserva è a rmato anche di m.a . Thompson . T utti , d i bombe a mano. Muniziona mento: pe r mitragliatrice Breda - cartucce 600; pe r mortaio Brixia - bombe 60; per pistola: cartucce 14; pe r m.a. Thompson - cartucce 200; bombe a ma no : per ogni componente de ll'equipaggio (conduttore. conduttore di riserva, mitrag liere . mortaista , capo squadra, rifornitore) . Il 3.12.1 952 è dira ma ta l ' istruzione sull ' impiego delle carre tte c ingola te mod ificate in comba ttime nto, ne ll' azio ne dife ns iva e offens iva . Og ni sezione (2 squadre s u macchine), di spone a nc he di 2 Doclge 3/4 Ueepponi) e 2 autocarri pesanti Lancia 6 ROM pe r l'eventuale autotrasporto delle carrette cingolate . Nel 1955 ne inizia la sostituzione - a partire dalle 40 dei I e II G ruppi Squadroni de l Reggime nto Cava lle ri a Blindata (Piem onte, Aosta, Genova, Montebello e Corba) - con autovetture AR 5 1 con rimorc hio . Carretta c ingola ta T 16 Più tardi. a nc he alcuni esempla ri della vers ione ame ricana della carretta c ingo lata brita nni ca (la T l 6, prodotta in 14000 esemplari nel 1944) saranno introdotti nell ' Esercito italiano . Nelle M e morie Storiche 1955 dell'8" Reggime nto bersaglie ri - nel me ntre si ri leva che d ispone cli sole 123 carrette su 154 , si ripo rta c he le 30 carre tte ci ngolate cingola te TI 16 USA recente me nte assegnate, ·'prescinde ndo da fatto c he sono nuove o provenienti da revis ione generale, per le loro notevoli prestazioni hanno be n risposto al le necess ità d ' impiego ." Le seconde , e cioè le U11ìversal , de nunc iando in ogni compl essivo i nume ros i anni di e rvizio . ha nno riconfe rmato la già scarsa fiduc ia del pe rsonale sul loro impiego, per gli inconvenienti c he presenta no e pe r l' eccessivo logorio cui sono s tate sottoposte . E ancora , ne l 1957: il tipo T. 16 " ris ponde in ogni occasione e in og ni terre no . Ottime . fino a c he resis to no i rulli. dopo di c he rima ngono ferme ma ncando il ricambio." Si tratta in falti di un modello a vente, rispe uo all 'originale , il s istema di ste rzo a di ffere nziale controllato , con telaio più grande, motore più potente e con tutti i 4 carrelli a doppia ruota (del tipo a razze o a disco) . Esse rimarra nno in servizio a lungo: ancora il 6 giug no 196 1 un docume nto r iporta: ..altre lO carrette cingolate T 16 versate dal 9° Rgt. F tr. Pì11erolo saranno versate al P.V.C. di Caserta e dic hiarate fuo ri uso".


PARTE SECO:---DA. I M ATERIALI DEL PERIODO

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DATI DI MASSIMA Denominazione Equipagg io

Carrier. Universal, T l6 (Universal Bren Canier) 4

Peso (a vuoto) Rapporto potenza peso

koe, h .p./t

3513 (portata+ equipaggio 762) 4 ,34

Lunghezza L arghezza Altezza Luce libera Carreggiata Larghezza cingolo

111

3,873 2,10 1,537 0,282 1,587 0 ,241

Protezione: Scafo Motore Potenza/giri al l'

111

m 111

m m

saldato , stagno Ford 8 V

100/3800

Trasmissione Impianto e lettrico Capacità serbatoio I

selettiva a ingranaggi sconevol i 12V, I batteria

Velocità km/h Pendenza max sup Ragg io di volta 111 Gradino m Trincea m Guado m Autonomia km (media)

51 ,5 60° 5,577 0,61 0,914 0,91 4 193

109,103

Partendo da questo modello la 0.A.R .E. cli Bologna, sempre nel 1959, studia e realizza due prototipi di veicoli cingolati da adibire al servizio della fanteria motorizzata. Uno cli questi si trova al M.S.M.M. di Roma. Il veicolo, prote tto da una blindatura massima cli 7 111111, presenta un treno di rotolamento allungato (un rullo portante in più) ed è di altezza minore.

Impiego tattico Denom inata nell 'Esercito italiano " mezzo da combattime nto, cli trasporto e cli traino" , la carretta cingolata Universal s i prese nta essenzialmente come una camera di combattimento a cielo scoperto su un telaio veloce e maneggevole. Dopo un breve periodo operativo nei primi 4 mesi del 1945 sulla Linea Verde con i Gruppi di Combattimento, nell'Esercito di transizione la macchina è distribuita a tutti i reggi menti fanteria . Ognuno di questi dovrà avere - sia esso inquadrato in divisione, s ia reggimento territoriale 89 carrette cingolate .


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBAITIMENTO DELL'ESERCITO ITA LI ANO. VOLUME TERZO 1945-1955

Distribuita principalmente a fanteria e bersaglieri, ha partecipato a tutte le esercitazioni del secondo dopoguerra cd è stata d istribu ita anche al Corpo cli Sicurezza in Soma lia dal 1950 (plotone "mitraglieri cingolettisti" della compagnia polizia mi litare, che fu nge anche come 3.a compagnia del IV battaglione somali scuola). Dal 1949 viene definitivamente inserita nel nuovo bauaglione cli fanteria e preci amente nel plotone cingolato della compagnia comando. Secondo la regolamentazione . Tale plotone può esp licare, nell'ambito del battaglione, i segg. compiti: I AVVICINAMENTO: - costituzione di pattuglie per lo svolgimento del l 'csplorazione ravvicinata (quando al btg. è affidato il compito cli avanguard ia); - costituzione di riserva nelle mani ciel comandante: - collegamento tra le compagnie e con le unità laterali: - protezione del fianco esposto; IN ATTACCO: - protezione del fianco del btg.: - concorso alla costituzione della base di fuoco del btg.; - concorso al servizio trasporto munizioni; - concorso al servizio trasporto feriti: - collegamenti con le unità laterali; - prima imbastitura del consolidamento: NELLA DlFESA: - concorso alla difesa del settore del fronte di gola; - fuoco mobile nelle mani del comandante per: * fornire rapido rinforzo di fuoco ne i tratti ove può determinarsene la necessità; * tamponare fa lle; ''' costituire bretelle difensive: * accompagnare il contrassalto; * reagire, in concorso col fuoco dell e arm i di btg., contro quei reparti avversari che, approfittando della riusc ita penetrazione di loro elementi avversari in qualche centro d i resistenza. stessero per effettuare penetrazioni succe sive; - concor o al servizio trasporto feriti; - concorso al servizio trasporto munizioni e materiali ; E LLA " DIFESA SU AMPIE FRONTI"": - costituzione di posti di osservazione e allarme o di pattuglie di combattimento; NEL RIPIEGAMENTO: - concorso d i fuoco all e compagnie fucilieri avent i il compito di occupare, alternandosi, posizioni uccessive da dove esplicare azione ritardatrice a protezione del ripiegamento della colonna di cui il btg. fa parte: - costituzio ne riserva nel le mani del comandante per sostenere qualche cp. particolarmente impegnata, o per imporre un tempo di arresto all 'avversario, che abbia travolto una cp. schierata o per opporsi a unità nemiche che abbiano aggirato al largo il dispositivo; - trasporto pattuglie eventualmente destinate, assieme ad elementi con!rocarri, a protezione del tergo della cp. fucilieri a più immediato contatto col nemi co e che, dopo avere effettuata la prevista resi stenza. oltrepassa la posizione. g ià guarnita dalla cp. retrostante per raggiungere q uella più arretrata ad essa assegnata; - costituzione pattuglie d'allarme nel btg. che costituisce retroguardia di una colonna ripiegante: NELLE VAR IE FAS I DEL COMBATTIMENTO: - svolgime nto di rapide ricognizioni;


PARTE SECONDA. I MATERIALI DEL PERIODO

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- esecuzione di puntate o colpi di sonda; - azioni contro guerriglieri e paracadutisti. Gli organici del btg. fanteria prevedevano - ancora nel 1955 - 35 cingolette o A.R.5 1, mentre quel! i del btg. Bersagl ieri, sempre l 955 , ne includevano 40, in aggiunta a 30 semicingolati. La compagnia mortai reggimentale ne aveva 6 (con rimorchio). La compagnia cannoni da 57 (su 6 pezzi) ne contava 13 . Per quanto concerne la cavalleria , nel R.C.B . 1950-1 954 erano ancora presenti 26 carrette cingolate. Anche i battaglioni mobili carabinieri ne ebbero . Le targhe assegnate alle Universal non seguono sempre un ordine: così troviamo nei gruppi, ad esempio, 414612 (poi 100083), 415938 (poi 101 41 !); 42 1261 (po i 104282), 423464 (po i J04182), 424615 (poi 102167) e perfino 480939; una Mortar ebbe 415788 (poi 101422) . Carrette cingolate sono state anche assegnate ai nuclei autocarrati di qualche Legione Carabinieri, ma verranno versate nel 1949. Infine ricordiamo che nel 1959 presso l'O.A.R.E . di Bologna (come s i legge nelle Memorie Storiche di q uell'anno) sono stati realizzat i due prototipi di rimorchi cingolati porta-munizioni per semoventi M7 ed M44 , utili zzando carrette cingolate private degli organi meccanici. La Sezione Riparazioni ha infatti studiato e progettato le modifiche apportate alle carrette cingolate Universal Carrier per adattarle al nuovo impiego e la locale officina ha condotto una serie di prove per accertare la rispondenza de i rimorchi al loro impiego. Dopo che tali mezzi sono stati omologati dallo S .M.E ., è stata diramata una gara a licitazione privata per l 'allestimento di 310 esemplari di tali rimorchi.

Considerazioni È d ifficile dare un giudizio su un veicolo concepito e impiegato in guerra soprattutto nell'Esercito britannico ed in quelli del Commonwealth come centro mobile cl i fuoco, veicolo da ricognizione per le unità di fanteria cd esploranti , posto di osservazione corazzato per artiglieria e trattore per artiglierie controcan-i e contraerei leggera . Gli italiani ne hanno apprezzato le qualità dapprima nel le battaglie del deserto e poi nei pochi mesi in cui le hanno avute in dotazione ed imp iegate in g uerra i Gruppi di combattimento. l1 favore nei confronti di questo veicolo - d i cui si avrà nel dopogue1Ta una disponibilità di oltre 2000 esemplari 47 - è motivato dalla consuetudine dei quadri più giovani con la regolamenta-

47

Nc)la Relazione quindicinale del l'U .S. dello S.M.E, in data 4 dicembre 1946 si riporta: "È stata interessata la Direzione Generale Artiglieria e Motorizzazione perché si accerti, mediante personale clell'O.A.R.E .. la possibilit1t cli selezionare nel campo ARAR d i Forlì 200 carrier 1111iversal e 60 carrier per mortai e l'eventuale esistenza di carrier Loyd suscettibili cli riparazione (t'° l /3886 del 28 .11)". E ancora, nella Relazione in data 4 uennaio 1947: ·'È stato interessato il Gabinetto pe,;hé oucnga dalla Presidenza ciel Consig lio dei Ministri il benestare alla cessione proposta da)la M.M.J .A. di 1.08 l carrette cingolate eia parte delle Autorità alleate (d 0 1/4219 del 18/12/1946). E" stato confermato alla M.M.T.A. che sarebbe gradita l'assegnazione diretta cli 1090 carriers. 20 semoventi da 3", 150 carrett.e semicingolate per tra ino pezzi eia 17 libbre, eia trars i dal Campo britannico di Forlì (f" 1/4372 ciel 28.12 .46)."


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GLI A UTOVEICOU DA COM BATI'I M ENTO DELL' ESERCITO ITA LI ANO. VOLUME TER ZO 1945-1955

zione britannica e , più tardi , dall' adozione della dottrina della difesa ancorata (continuità di fuoco e movimento) . La macchina sarà utilizzata fin oltre il 1960. Ma sin dalla metà degli a nni Cinquanta, queste macchine mostrano di essere alla fine della vita operativa. Così ci si esprime nell'allegato N. 2 alle me morie storiche 1954 del 3° Reggime nto Be rsaglie ri Ariete, c he ancora ne aveva 127 (rispe tto alle 132 del 1953 il massimo avuto in carico, insieme con 70 semicingolati): Carrette cingolate : Sono da eliminare come amomezzi da combattimento . Non danno più garanzia di funzi onamento . s pecie con temperature elevate. I c ingoli vanno soggetti a improvvise rottu re con pericolo di incidenti specie nella marcia su strada; gl i sc ingolamenti sono anche molto frequenti in terre no vario a causa de lle carancris tichc del cingolo che si riempie d i sassi e fuoriesce dalle ruote. TI mezzo ha caratteristiche troppo lontane da quelle elci carri. Come sopra accennato. è utilizzabile ormai soltanto per compiti particolari, quali trasporto feriti. rifornimento munizioni e materiali. ecc.

Caratteristiche Generalità De nominazione, Carrie r, Unive rsal Mk I (ca nadese) Equipaggio: minimo 3 Peso 3 ,538 Kg Dime nsio ni L unghezza 3,750 m Larghezza 2 ,150 m Altezza I ,600 m Luce libera 0 ,22 m Rapporto pote nza/peso 24 ,41/ong ton Protezione Lamiere rivetta te Spessori in mm: fronte 10-5-7 fia nchi 7 re tro 7 fondo 3 Motore Ford Canada, 8 V a benzina, raffreddato ad acqua Potenza 85 HP a 3200 giri Trasmissione Frizione monodisco a secco, cambio a 4 velocità e r.m. Diffe re nziale poste riore Sospensione a carrelli con mo lloni obliqui , ruote gommate c ingolo in ghisa o in acciaio , larghezza 0.241 Impianto elettrico con batte ria 6 V Prestazioni Velocità massima 48-5 l km/h Pe ndenza massima supe rabile 62% Guado 0 ,50 m


PARTE SECO DA . I M ATERIALI DEL PERIODO

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Trincea 1,35 m Autonomi.a 190-200 km Raggio di volta 4,88 m Consumo per 100 Km 58 l. (serbatoio 90 1.) Verso la fine del 1946, l'Ufficio Ordinamento dello S .M.E. comunica (f. N . 6306/Ord ./I di prot., in data 14 novembre di quell'anno) ai comandi dei reggimenti di fanteria indivis ionati che per il traino dei 4 pezzi da 6 libbre (57 /50) del reggimento artiglieria controcarri , il cui organico prevedeva 3 autocarri Porter Be 1 cingoletta, detta "carretta cingolata universale , che si è dimostrata non idonea per il traino" debba essere sostituita con un altro Porter. L'evidenza fotografica mostra tuttavia come tale tipo di autocarro sia stato rimpiazzato proprio dalla carretta cingolata universale e dalla Loyd per tutti e 4 i pezzi fino alla loro radiazione dal servizio negli ann i '50.

Bibliografi.a Carretta cingolata (traduzione dall'inglese), N. 4655, Aprile 1945 Ministero della Guerra - S.M.E. - Direzione Generale della Motorizzazione: Istruzione sull 'impiego tecnico e sulla manutenzione della cingoletta (Un.iversal Carrier), N . 4772 , Ed. 1948.

LOYD CARRIER Il prototipo di questo cingolato è proposto dalla Vivie n Loycl & C. di Camberly a ll 'Istituto Sperimentale per la Meccanizzazione di Chertsey (U.K .) il 28 agosto 1939, e g li viene assegnata la matricola del W.D. T 10415. Le prestazioni sono considerale soddisfacenti per un mezzo non protetto ed "adatto a qualsiasi impiego nel quale ad un veicolo cingolato faci le a prodursi sia richiesto di trasportare 907 kg , ancorché si registrino in seguito problemi di spazio". Sebbene adattato al trasporto di una squadra fuc iIieri ridotta (8 uomini più il pilota) e ne s iano ordinati I 500 esemplari (ne occorrono 100 per battaglione) , è ben presto chiaro che il veicolo non appare adatto all ' impiego per la fanteria meccan izzata specie per la mancanza di protezione, Dal novembre 1940 è così suggerita l' applicazione di pannelli-corazza di 7 mm frontalmente e sui fianch i, ma non per gli esemplari inviati in Medio Oriente, che si distinguono per i parasabbia in tre pezzi sulle fiancate e una dozzina di taniche da 9 litri sul pavimento e sul retro del ve icolo . Il Loyd è poi trasformato in veicolo stendifili (300 costruiti dalla Loyd e dalla Aveling-Barford, mentre altri 2000 vengono prodotti dalla stessa Loyd e dalla Dennis Brothers per l'impiego come avviatori e ricarica batterie, nel quale impiego non si dimostrano particolarmente riusciti. La destinazione finale vede il Loyd come trattore per pezzi controcarri, dapprima (luglio 1941) per il 2 libbre e - dal marzo 1943 - per il 6 libbre e poi per il traspo1to del moitaio da 4 ,2" (107 mm) e delle loro munizioni. Il Loyd, prodotto in quasi 15.000 unità dalle ditte citate ed inoltre dalla Ford , dalla M . B. Wills & Co., dalla Sentine! Waggon Works e dalla Wolsely Motors , sarà utilizzato dall'Esercito italiano nelle varianti (Mk 2) trattore e porta-munizioni per il controcarri eia 6 libbre (cannone da 57/50) e come carica batterie dalla fine del 1944 ai primi degli anni '50 .

Descrizione Il Loyd Ca.rrier deriva da un autotelaio Ford di normale produzione, opportunamente inve1tito per ottenere il motore posteriore e la trazione anteriore. Anche le ruote di rinvio sono de ntate ed analoghe


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBA'ITlMENTO DELL'ESERCITO ITALIA NO. VOLUME TER ZO 1945- 1955

a quelle della cmTetta cingolata Universal. Lo scafo poggia su 4 carrelli tipo Horstman, sempre del tipo utilizzato anteriormente per la stessa carretta cingolata . Il motore - coperto da un cofano - ha il radiatore protetto all'estremità posteriore da una griglia. La can·ozzeria, in acciaio dolce dello spessore di 6 mm, è limitata ad un pannello frontale inclinato e due laterali; ai lati del posto di guida sono sistemati due serbatoi di benzina da 37,854 I. Pilota ed equipaggio vi accedono dai co1Tidoi lasciati liberi accanto al motore. I modelli di serie hanno tali pannelli irrigiditi, più due prolungamenti che scendono fino ai perni dei carrelli. Una struttura metallica tubolare con telone protegge l'equipaggio dalle intemperie. Il trattore, denominato Carrie,~ Tracked, Towin.g, ha il posto di pilotaggio avanti al centro, due posti laterali ed uno dietro per i serventi . Anteriormente porta i due supporti per una ruota di scorta mentre s ui due lati due ganci soste ngono gli scudi sussidiari del pezzo da 6 libbre. Vi era anche una cassa munizioni da 6 colpi . Il caricamento esterno comprende gli attrezzi da zappatore (sulla cassetta), un cavo di trai no, una rete mime tica per il ve icolo e due re ti (una guarnita) per il pezzo, l'estintore, il martinetto, 5 zaini, 5 tascapani, 5 borracce e 5 coperte, cassetta artifizi illuminanti da 51 mm. [non presente a bordo dei Loyd italianil Esso è accompagnato da un secondo veicolo ( Ammunition Carrier), che trasporta cinque contenitori da sei colpi, oltre ad attrezzi, estintore, 2 coperte, una cassetta di ai1ifizi illuminanti da 2" [non presente sui Loyd italiani], 2 tascapane e zaini, I cassetta munizioni (12 caricatori da 30 colpi) per Bren, un mortaio da 2" sul cofano motore [eliminato su quelli italiani]. L' mmamento del solo trattore, oltre quello individuale, è costituito da un mitragliatore Bren, 303 in (7 ,7 mm) Mk I con I 000 cartucce.

Impiego tattico Secondo le tabelle organiche del settembre 1944, il Loyd equipaggiava la compagnia cannoni contrncatTi ( 12 pezzi e 24 trattori) del reggimento fanteria degli Italgruppi. Di alcune delle circa l50 fomite si conoscono anche le targhe attribuite nel 1946: RE 414699, 414499, 4 15885, 415886 (poi dal 1.1.1949 El 101316), 415887 (poi 101315), 415888, 415889 (poi 101325), 415890 (poi 101329), 415891 (poi 101331 ), 41 5892 (poi 101205), 415893 (poi 101204), 415894 (poi IO 1377), 415895 (poi 101885), 415896 (poi 101421), 415897,415898, 415899 (poi 101269), 415900 (poi 101 268), 415901 (poi 101253), 415902 (poi 101252), 415903, 415904, 415905, 415906, 4 15907 (poi 101324), 415908 (poi 101184), 4 15909 (poi 101182), 4159110 (poi 101420), 415911, 415912 (poi 101397), 416196 (poi 101339) ecc. Il trattore viene sostituito ai primi degli anni '50 dalla carretta cingolata Universal (con il medes imo gancio di traino), della quale esisteva larga dispon ibilità. Tale provvedime nto è dovuto anche a motivi di unificazione.

Considerazioni A parte il g ià citato acce nno al ridotto spazio disponibile, g li organi tecnici britannici - in base ai risultati d'impiego in Italia e nell'Europa nord-occidentale - pur riconoscendone la superiorità nei confronti dei trattori ruotati , ne hanno lame ntato la scarsa durata del motore, la scarsa risponde nza del sistema di ste rzo, e una tende nza al beccheggio che può portare ad infilare nel terreno sia i vomeri che la volata del cannone.

DATl DI M ASSI MA Peso kg 3 .500-4000 Motore a carburazione tipo V. 8 a benzina, cilindrata 3.621 eme ., potenza al freno 85 HP a 2840 g/' l '


PARTE SECONDA. I MATERIALI DEL PERIODO

Carburante Frizione Cambio Sterzatura Sospensioni

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90 ,9191. (20 galloni) monodisco a secco a4YeRM con 4 freni sui rulli guidacingoli ruote gommate; 4 carrelli (2 per lato), con due paia cli mo I le a spirale per lato.

AUTOBLINDO STANDARD (BEAVERETTE) L'autoblindo Standard ceduta agli italiani appartiene alla versione Mk III, trazione 4 x 2 (pneumatici 9.00-13), del peso di soli 2.448 kg ed armata cli un solo mitragliatore Bre n cal. 7 ,7 . Usa il motore a carburazione, da 45 HP, con una trasmissione a 4 marce e retromarcia. Passo 1,87 m; lunghezza 3,10 m; larghezza 1,77 m; altezza 2 ,15 m. La carrozzeria blindata ha uno spessore di 10 mm. In dotazione a reparti del Gruppo di Combattimento "Cremona", è stata impiegata nel 1945 nelle fasi finali della campagna. Le macchine di questo tipo dovrebbero essere state almeno otto: RE 4 14894 (nel 1949 El 100109), 41 4895 (poi 100110), 414896, 414897 (poi 100120), 414898, 414899 , 414900 (poi 100 11 5) e 4 14901. Ch iaramente si tratta d i ve icoli di limitatissimo valore be llico, utilizzati a consumazione .

AUTOBLINDA LEGGERA DA RICOGNIZIONE HUMBER Mk III La Car, Light, Recce Humber Mk Ill (4 x 4, con pneumatici 9.25 x 16), ed anch'essa forn ita in pochi esemplari, è la variante del 1942-43 della e.cl. Humberette, costruita in Gran Bretagna in 3600 esemplari. Del peso di 4.277 kg , ha buone prestazion i in terreno vario; l' equipagg io è di 3 uomini e l'armamento è limitato ad un mitragliatore Bren cal. 7 ,7 con ampio settore di elevazione in una torretta girevole, aperta , e che - rispetto al le versioni precedenti - appare modificata per consentire l'impiego di caricatori circolari da 100 colpi. Un motore da 87 HP permette alla macchina di raggiungere una velocità massima di 96,5 km/h. La trasmissione ha un cambio a 4 marce e r.m., dotato di riduttore . Dimensi oni: passo 2,825 m, lunghezza 3,445 m, larghezza 2,134 m, altezza 2,219 m. Impiegata anche come carro radio , con apparato R.19 (?) è stata utilizzata a consumazione. Circa le targhe, la R.E. 415722 B (poi El 101350) risulta assegnata il 12 febbraio 1946 al quartier generale della D.F. "Mantova".

AUTOBLINDO FORD (INDIAN PATTERN Mk IIA) Questa autoblindo da ricognizione , esaminata al C.S .M. nell'immediato dopoguerra, era il 4 x 4 Ford 0.P. (Observation Post), - in origine Amwured Carrier, lndian Pattern , Mk Il & Mk IIA, già in dotazione al Reparto Esplorante della 8" Di visione Indiana durante la campagna d'Italia. Potenziato da un motore a carburazione della Ford Motor Co, Canada Y8 eia 95 HP, che forniva anche l'autotelaio (passo m. 2,57) a 4 ruote motrici, ha una carrozzeria blindata studiata ed


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATI"IMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945-1955

allestita in India, montata infine dalla Iron & Steel Co/ East Indian Workshop , nelle due varianti Mk Mk T (su d iffe rente chassis), Il e Ila per un totale di ben 4655 esempl ari. Il motore è posteriore, e il compartimento ante1iore ospita 4 uomini , annati di un mitragliatore Bren cal. 7 ,7; la guida è a destra. Peso: 5199 kg (classe ponte 6). Velocità massima 50 km/h.

AUTOBLINDO LEGGERA DA RICOGNIZIONE G.M.C. (OTTER) Destinata ai medesimi impieghi della citata Mk lii L.R.C., la Car, Light Recon.naissan.ce G.M. Mk I (Otter I), e potenziata da un motore americano G.M.C. 270 , a carburazione, 6 cilindri da 106 HP, è stata prodotta in l 76lsemplari dalla Hamilton Bridge Company di Hamilton, Ontario dal 1942. Veicolo rustico ed affidabile, con equipaggio di 3 uomin i, ha uno scafo chiuso di costruzione saldata su telaio 4 x 4 (pneumatici 9.00x l 6 8 ply run flat). Pilota e capomacchina occupano i due posti anteriori mentre il mitragliere siede sotto una tmTetta aperta per il mitragliatore Bren cal. 7 ,7 . L'armamento di bordo è completato da un lanciafumogeni e 1 fucile N.2 Mk I. È prevista la installazione di una apparecchiatura radio No . 11 o 19. L'accesso al veicolo avviene attraverso due portelli, ciascuno con portellino incernierato per la visibilità esterna. Altri due consentono la visione anteriore e un altro quella posteriore e - da chius i - attraverso fe ritoie protette da spessi blocchi di vetro. La ruota di scorta è montata sulla destra del veicolo; per la versione allestita per il deserto , il veicolo è dotato di bussola e vi s i può agganciare un canale per sabbia mediante sostegni sulla s inistra. Le caratteristiche sono le seguenti: Peso equipaggiato: 4 ,98 t Dimensioni: lunghezza 4,496 m larghezza 2,134 m altezza 2,448 m passo 2,48 111 carreggiata 1,790 m luce libera 0,20 m Protezione: torretta e fianchi 8 mm, fronte e cielo 12 mm, retro 10 mm. Trasmissione: frizione monodisco a secco, cambio a 4 velocità e retromarcia. Prestazioni: velocità mass ima 72,4 km/h guado 0,46 m pendenza massima superabile 40% autonomia 420 km su strada , 204 in terreno vario. Rapporti caratteristici: 21,3 HP/t La macchina, sempre fornita in limitato numero di esemplari, è stata in servizio - limitatamente a 7-8 esemplari (Gruppo - poi Divisione - "Legnano"), dal 1944 ai primi anni del dopoguerra, quando almeno un esemplare è nel 1950 , in dotazione al Reggimento Artiglieria a Cavallo di Milano.


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AUTOCARRO BLINDATO G.M.C. Derivato dall ' Otter. ma con motore G.M. a 6 cilindri di maggiore potenza e di un cambio con riduttore, questo G .M .C. è studiato principalmente quale autoprotetto trasporto di 8 uomini armati ed equipaggiati in zone avanzate. La produzione in izia nel 1943, in base alle esperienze ottenute con le autoblinde Otter e Fox, raggiungendo i 3961 esemplari . Gradito ai combattenti in campo e g iudicato superiore ai semicingolati e agli autoprotetti White di costruzione statun itense - talché solo piccole modifiche vengono apportate durante la produzione - dimostra una eccellente maneggevolezza ed relativa comodità di marcia, dote , quest'ultima, che porta, nel 1945, a svilupparne una versione ambulanza per 4 barelle . L' impiego più d iffuso del G .M .C. s i avrà più tardi presso il R.C.B . Lancieri di Montebello dove ne saranno in d istribuzione almeno 14 (poi sostituiti dai White intorno al 1957 , che venivano utilizzati anche per rimpiazzare gli scout car ormai alla fi ne della loro vita operativa) e presso il Piemonte, in almeno 26 unità nel 1954 (29 nel I 955) e definiti in quell'anno " mezzi resistenti e molto vecchi, ma di modestissime prestazioni (scarse in teneno vario) e poca maneggevolezza, nonché limitati nella cooperazione carri-autoportati". Le principali caratteristiche sono : Tara 4548 kg Portata 782 kg D imensioni: Lunghezza 4,75 m Larghezza 2,58 m Altezza 2,12 m Passo 2,578 m Carreggiata 1 ,778 m Armamento: nel 1949 saranno ordinate al P.V.C. di Caserta l 5 piastre per l'applicazione della mitragliatrice da 7 ,62 mm in funzione e.a. sugli autocarri protetti G .M .C. Comunicazioni: Protezione: frontale 14 mm laterale 6 mm Motore: G .M.C. M odello 270 a carburazione, 6 cil indri Potenza 105 HP/800-2500 giri l ' Trazione: 4 x 4 (pneumatici 10.5 x 16 + 1 cli scorta sul lato sinistro). Prestazio ni: velocità km/h 73,3 km/ h guado 0 ,46 m pendenza massima superabile 60° autonomia 714 km su strada 427 km in terreno vario Il GMC C 15 TA15 cwt Truck, Annoured è impiegato dall'Esercito italiano sin dal primo dopoguerra: fra i primi, gli RE 424255-424265 (dal 1° .1.1949 da El 101525 a 101535) e i R E 424256- 424258 (poi E l 101536-10 I 538) seguiti da diversi altri . Alcuni restano ancora in uso nel 1956.


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GLI ;\UTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

AUTOBLINDO PESANTE T17El (STAGHOUND) Primo mezzo da combattimento di costruzione americana ad entrare in servizio nell'Esercito italiano. la Staghound è stata in realtà proge1tata nel 1942 per il teatro operativo nordafricano dalla Divisione Chevrolet della Ge nerai Motors in ba e a determinate specifiche concernenti blindatura e limitazioni di peso e che inducono la Casa a preferire ad un veicolo 8 x 8 una macchina 4 x 4 con pneumatici a larga sezione, una sospensione convenzionale, sterzo idraulico e potenziato da due motori GMC (Truck & Coach Division) con trasmissione Hydramatic, questa macchina riceve l'approvazione - dopo la realizzazione di un simulacro in scala reale - dell'Ordncl!lce Depar1111ent.

Si può passare quindi alla realizzazione dei prototipi, giungendo alla produzione di serie verso la metà dello stesso 1942. La Commissione americana di collaudo la prende in considerazione come fimited procurement, autorizzandone comunque la produzione per l' Esercito britannico. li progetto corris ponde presso a poco alle caratteristiche del carro leggero statunitense. E infatti, una pubblicazione pubblic itaria della C hevrolet presentava la nuova autoblindo come "arma unica fra i mezzi ruotati della guerra , che univa i requisiti di un carro a quelli di un mezzo da ricognizione, in grado di muovere sufficientemente su ogni genere di terreno. Con una velocità massima paragonabile a quella di una vettura e un 'autonomia di centinaia di miglia, la macchina è potenziata da un propulsore di costruzione Chevrolet. Con trazione sulle 4 ruote, è dotata di pneumatici alti quas i 120 cm, cons iderati particolarmente resistenti alle granate e alle pallottole, e che possono ricevere un battistrada per fango e neve o uno per le rotabili" . on sembra però c he questa '•fortezza mobile" - come la casa costruttrice la defi niva nel 1945 - abbia però pienamente corrisposto alle esigenze che si presentano a l suo ba11esimo del fuoco in Italia e nell'Europa occide ntale. Le unità del Commonwealth che l'avranno in dotazione ne rileveranno insieme ai pregi, anche qualche d ifetto - specie il s uo ingombro. La produzione dura, dalla presentazione del prototipo, il 1° febbraio 1942, fino al dicembre 1943. Ne saranno costru iti 3850 esemplari, tra Mk I, II e lii. Di questi , solo la Staghound M k I sarà in uso presso le FF.AA. italiane dal 1945 al 1960.

Descrizione La Staghouncl non ha trovato impiego nell'Esercito degli Stati Uniti 47bis, ma è stata utilizzata da quello britannico. 11 veicolo ha uno scafo scatolato: è a carrozzeria portante, cui le sospensioni e i ponti sono fissati direttamente. È potenziato da due motori, s istemali fianco a fianco nel retro dello scafo, e acce ibili attraverso due portelli superiori. La trasmissione e il volano sono all 'estremità a nteriore. La prima è del tipo automatico Chrysler Hydramatic di derivazione commerciale: ciascun cambio ha 4 veloc ità e rcl'romarcia cd è accoppiato idraulicamente e controllato , il c he facil ita notevolmente la gu ida. In emergenza si può passare al comando manuale; il moto è trasmes o all'assale anteriore a quello posteriore mediante una scatola a due velocità . L'accesso è estremamente agevole per il pilota e aiuto che grazie alle porte laterali godono di ampia visibi lità a ttraverso i rispettivi portelli: in caso di necessità la guida può avvenire con visione protetta, altrimenti si può montare internamente un parabrezza con tergicristallo. La torretta.

47bi, Se ne tratterranno 6 a scopo di studio, con la denominazione di M 6.


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ricavata per fusione, ha un portello per il capo blindo e uno per il tiratore ed è ruotata idraulicamente mediante un motore elettrico con pompa situati sul pavimento sotto il sedi le del tiratore . Vi sono sei periscopi: tre in to1Tetta e tre nello scafo. L'armamento comprende un cannone da 37 con cannocchiale di puntamento e mitragliatrice ca!. 7 ,62 coassiale , con g irostabilizzatore collegato al vo lantino per un più accurato puntamento durante la marcia; un'altra 7 ,62 è nello scafo, azionata dall'aiuto pilota. Un lanciabombe da 2" (poi da 5") è montato su l c ielo della torretta insieme con un sostegno per una terza 7 ,62 e .a. Sui due lati la macchina reca due serbatoi autostagnanti - sganciabili dall ' interno - che possono aumentarne l' autonomia. L'Esercito ital iano ha ricevuto veicoli della l .a serie - con to1Tetta ES221 portelli laterali, senza scudetto al cannone da 37 mm , talvolta con portello superiore sinistro ribaltabile in avanti. Vengono eliminate le cassette per munizioni sui parafanghi anteriori e talora i fusti carburante laterali. Inizialmente molte sono prive della Browning ca\. 7 ,62 e.a., in certi casi questa appare spostata a sinistra del la torretta. Vengono aggiu nti g li indicatori d'ingombro. Nei veicoli del la 2.a serie - con predisposizione per la Browning ca!. 7 ,62 e .a. al centrn posteriore della nuova torretta ES229, sono stati elim inati i portelli laterali . l portelli superiori sono entrambi ribaltabili verso l'esterno . Anche in questo caso sono stati spesso eliminati i fusti laterali ed aggiunti lo scudetto al cannone e gli indicatori di ingombro. Una primo provvedimento (F 4/3395 ciel 11. 11.1 946- Uffic io servizi, per le relative disposizioni) riguarda le modifiche da apportare alle Staghound per consentirvi l'alloggiamento del mortaio da 45 mm in sostituzione di quello da 2". Ancora nel febbraio 1955, l'U.S. disporrà l'allestimento di supporti e.a. a forcella per autoblindo Staghound .

Derivati Autoblindo Staghound con cannone da 3" (76 mm) Nel 1948 viene data disposizione per la messa in lavorazione, presso l'O.A.R.E. - in parallelo con le autoblindo Staghound normali , delle autoblindo con canno ne da 3" esi stenti presso il Parco Veicoli C.A. e che dovranno essere distribuiti ai gruppi esploranti divisionali in numero d i 3 per ciascuno di essi. Tuttavia sembra si sia soprasseduto a tale provvedimento. In una relazione dell' attività del1'O .R .M.E .C. di Bologna ( 1955) si legge infatti che 8 ob ici da 3" - materiale non più in servizio precedentemente installati su autoblindo Staghound - sono stati versati alla locale Direzione d i Artiglieria.

Impiego tattico

I primi reparti italiani equipaggiati con materiale Staghound appartennero ali' Arma dei Carabinieri (Battaglioni mobili) , la cui formazione iniziale è stata g ià esaminata . Alle 12 macchine in dotazione a ciascuno di essi, nel 1952 viene aggiuna una 13 .a di ri serva. A parte i carabinieri , all'ottobre 1948 ne esistono 78 in dotazione ai repaiti e 60 da revisionare. Nel 1950, nello Squadrone di c.b. per il 11 Comiliter, costituito con fog lio S.M.E. n. 4065 i/Ord.l di prot. del 3 1 dicembre 1950 per 1° marzo 1951 è inserito 1 plotone Staghound, poi rad-


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GLI AUTOVEICOLI DA COM BATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALI ANO. VOLUME TERZO 1945-1955

doppiato (8 macchine). Nel 1956. i mezzi italiani (4 semoventi da 75/18 M41 , portati nel 1952 a 8, più I carro M 14/41, considerato ne l 1952 fuo ri organico) saranno sostituiti da carri Stuart. Lo squadrone c. b. per Vl Comiliter ebbe invece 5 semoventi eia 75/ 18, 8 a utoblindo Staghound e 2 carrette cingolate. Nell'ambito del Corpo di Sicurezza in Somalia (1949) vengono inizialme nte previste tre compagnie bl indate, da costituirsi una a cura ciel Comiliter d i Mi lano e 2 a cura d i quello di Padova . Sono stati inoltre previsti tre battaglioni motoblindati di fanteria e 3 dei carabinieri. L'addestramento ha inizio il 15 ottobre 1949: per i conduttori d i ca1Tette cingolate, a Caserta (Parco Veicoli E .) e per cap i equipaggio e piloti blindo, a Tor cli Qu into (R M) . In realtà, a l IO a prile 1950, esistono in Somalia 4 battaglioni motoblindati di fanteria (ove vengono inseriti 4 squadroni tratti dai 4 R .C.B. allora esistenti (Piemonte, Gorizia, Genova e Novara) su comando, 1 squadrone carri da 37 (M3A3) e 2 plotoni Staghound e l dei carabinieri. Nel 1950 avviene una trasformazione: si riuniscono i plotoni bliJ1do in 2 squadroni (ciascuno su 4 plotoni), denominati l O e 2° e i cani. Il 2° è sciolto nel 1952 e resta lo squadrone blindato Genova ( I plotone comando, 5 plotoni blindo , ciascuno su 5 blindo totale 20 Sraghou11d, più 4 di riserva). Complessivamente, hanno operato in Somalia, 300 uomini con 48 Staghound. G li Squadroni , dislocati a Mogad iscio (campo Bottego) gradua lmente diminuiscono finché il 18 maggio 1956, l'ultimo rimasto viene sciolto e il personale rimpatria. In Patria. a l novembre 1953, 2 1O cli esse sono a ncora in dotazione a i Carabinieri . Ne riportiamo alcuni numeri cli ta rga: RE 42260 1 (dal 1949 101 938) a lla Legione A ll ievi CC. di Parma, RE 420400 (poi El 101539) alla Scuola Centrale CC. di Firenze. Di quelle rimaste al R . Esercito. il 419027 è alla Scuola d i Autoblindismo di Roma; una delle numerose trasfor mate in bli ndo P.S . è a Torino. I primi reparti dell 'Esercito equipaggiati con Staghound sono quel li dei Gruppi esploranti divisionali formati con personale della cavalleria (ottobre 1946), ognu no con uno squadrone su 3 plotoni a utoblindo Staghound (ad esempio la blindo 422603, poi 101697, viene assegnata a l " Friuli" il 1° aprile 1948); le targhe rintracciate vanno eia 420400 (poi 101539) a 422602 (poi 103483). Per l'impiego, viene édita un'apposita istruzione dalla Scuola, sempre nel 1946. La S1aghound reste rà a lungo in distri buzione a lla Cavalleria. Al 9 novembre 1953 - come si evince da un docume nto de llo S .M .E. - Ufficio Servizi I - ne ris ultano (oltre le 210 in distribuzione ai carabinieri, altre 70 in distribuzione "per esigenze varie"; 80 . 0110 previste per le compagnie motobli ndate dei btg . Difesa Aeroport i (12 delle quali già accantonate) . Il 12 febbraio 1964, intanto , lo S .M.E. fa presente ali ' ISPE motorizzazione la propria necessità di disporre delle seguenti Staghou11d: - n. 20 per il 30 aprile; - n. 20 per il 30 g iugno; - n. 40 entro il 30 settembre; - n. 20 entro la fine dell'anno. Nel 1958 si ha notiz ia che queste a utoblindo sono destinate al l'alienazio ne (inizia i mente sono state accantonate le to rrette di 18 di esse. ma l 'O .R .M E.C. di Bologna, visto che esse non trovano uti le impiego in opere di fort ificazione. il 6 giugno d i quell 'anno, decide che anch'esse vengano a lienate). Ne resta un esemplare (El 101883) al Museo Storico della Motorizzazione; un secondo esemplare (E.I. 103214) è al Parco di Le nta (VC) . Più a lungo - fi no agli anni '60 - è durato il loro impiego eia parte dei Carabinieri e della Pubblica Sicurezza.


PARTE SECO ' DA. I MATERIALI DEL PERIODO

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Stag,hound PS In genere, si tratta di macchine della 2 .a serie, il cui armamento di torretta è stato sostituito da un abbinamento di mitra Breda 38 cal. 8 e, per l'arma d i scafo , da una mitra Fiat 35 sempre cal. 8 . Altre differenze esterne riguardano nuovi fari (poi con grata di protezione), indicatori di ingombro, l' eliminazione delle cassette dotazioni ai lati dello scafo tra i due parafanghi, dei fusti carburante laterali e infine l'aggiunta di un robusto paraurti anteriore, generalizzatosi nel 1952. Alcune mantengono i fumogeni in torretta. Si riconoscono macchine con i po11elli superiori della torretta ribaltabili all'esterno (o con quello sinistro ap1ibile in avanti); Gommatura: dapprima tipo originale, poi (solo anteriore) " artiglio" . Fra le targhe, la POLIZIA 92 17 e 9280 del I' 11 ° Mobile d i Bari (X Zona) e la 9237 (la 123 macchina) del III plotone/cp. Bl indo del l ° Celere (VIII Zona). Resta oggi un esemplare restaurato (il 9202), privo però della radio . A Napoli se ne videro ancora con i due lanciafumogeni sul fi anco destro della torretta . La Polizia ricevette anche veicoli standard. L'evidenza fotografica48 mostra macchine del Reparto Mobile TV Zona (Vicenza) , come quel la ciel 5° Mobile dell a V Zona con l'armamento originale (37 mm), ma con una mitra 38 cal. 8 e .a. sistemata sulla sinistra della torretta.

Considerazioni La TI 7E I ha prestato servizio nei Reparti operativi delli ' Esercito di stanza nell a metropoli soltanto per poco più di due anni, in quanto giudicata "eccessiva per peso, sagoma e ingombro, specie per i terreni italiani e per le carreggiate delle rotabili minori di campagna."49 In genere, la più fondata critica rivolta al model lo sta ne li 'assenza della "doppia guida", mentre i principali pregi che gli vengono riconosciuti sono il buon rappo110 potenza-peso, il notevole raggio d'azione grazie ai due serbatoi autostagnanti supplementari , sganciabili, la sua efficienza meccanica e la facilità di guida.

Bibliogrcifìa Ministero della D ifesa - S.M.E. Ispettorato Generale della Motorizzazione, N . 4759 Istruzione sull'impiego tecnico e sulla manutenzione dell'autoblinda T 17 E 1 (Staghound). 1948 .

Caratteristiche Generali Denominazione Medium Armored Car Tl 7El (M6) Casa costruttrice: Chevrolet Motor Division (GMC) Equipaggio 5 (pilota , 2° pilota mitragliere, capo-blinda, cannoniere e marconista). Peso in combattimento 12.73 kg Classe ponte 12 (anche per tipo P.S.). Dimensioni Lunghezza totale 5 .360 m Larghezza 2,692 m Altezza 2,337 m

48

Polizia Moderna, 10/52 p. 16.

49 Puletti Rodolfo, Genova Cavalleria, p. 375 .


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GU AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERClTO ITALIANO . VOLUME TERZO 1945- 1955

Passo 3 .048 m Carreggiata 2 ,263 m Armamento Principale: cannone semi automatico da 37 mm Secondario: l mitragliatrice cal. 7 ,~2 Browning abbinata al cannone in torretta; l a prua , l con dispositivo contraerei da incavalcare sulla torretta, l mortaio da 51 mm (2") sistemato nel cielo della torretta per tiro fumogeno. Meccanismo cli elevazione e brandeggio Manuale: volantino per l ' elevazione da -7° a +40° , brandeggio 360° a comando idraulico. II cannone è provvisto cli girostabilizzatore per il tiro in movimento. Munizioni Cannone: N. 103 colpi Mitragliatrici: 7.125 (2375 per arma) Mortaio da 2": 14 bombe (nebbiogene/ incendiarie-nebbiogene) Appparati ottic i l poscopi per il pilota: 3, in ton-etta: 2, cannocchiali cli puntamento: l in torretta Comunicazioni In origine, SCR 560 o SCR 508; poi stazione radio ricetrasmittente No. 19 Mk lii e interfono Protezione Scafo portante, in lamiere scudo saldate: fronte 19 mm fianchi e cielo 9 ,5 mm torretta in acciaio fuso spessore max 32 mm Motori N. 2, GMC Mod. 270 a carburazione 6 cilindri in linea (I dati si riferiscono al motore singolo) Cilindrata 5517,43 Potenza 98 HP a 3000 giri al m ' Serbatoio carburante 239 I. + I 89 l (serb. ausiliari sganciabili dall'interno) Trasmissione Friz ione idraulica Cambio di velocità epicicloidale con comando idraulico automatico e con escluditore a mano delle due marce superiori , 4 velocità e r.m.; riduttore fisso in uscita e riduttore a 2 rapporti nel gruppo di rinvio; differenziale anteriore e posteriore; trazione anteriore a volontà ; Sospensione Anteriore e posteriore con molle a balestra semi-ellittiche, ammortizzatori idraulici e bie lle di spinta e di trazione su entrambi gli assi . Freni idraulici con servo-freno a depressione H idrovac; freno meccanico sulla trasmissione con comando a mano ed intensificazione dello sforzo a pedale . Ruote a cerchio scomponibile; pneumatici di sicurezza 14.00 x 20 (atm 5,5 ant., 5 post.) Impianto elettrico 24 V Prestazioni Velocità max 88 km/h Pendenza max sup. 65%


PARTE SECONDA. I MATERIA LI DEL PERIODO

17 1

Guado 0,813 m Raggio di volta 8,65 m A utonomia 600 - 800 km Consumo per 100 km 71 I.

AUTOBLINDO HUMBER Mk IV L'Humber è stata costruita nel 1943-44 dalla Karrier Motors Ltd , Luton , Beds (Gran Bretagna) per l'Esercito br itannico, in circa 3000 esemplari .50 Nell'immed iato dopoguerra un certo numero di queste macchine - in parte demilitarizzate sono lasciate in Italia dagli ex occupanti. Soltanto al Deposito A.R.A.R. di Busecchio (FO) ne giacciono - demi litarizzate e senza gomme - ben 374. I Carabinieri ne hanno 1icevute sin dal 1946 e con l'armamento o riginale ; un certo numero di quelle dem ilitarizzate, recuperate dal Corpo Guardie di P. S ., vengono invece dotate di nuovo armamento in torretta (mitra Breda 38 ca!. 8) e diverso caricamento esterno. Esse equipaggeranno un ' aliquota dei reparti mobil i d i P.S. e qualche nucleo celere. A queste se ne aggiungeranno altre, private del cannone in un secondo tempo, la cui installazione delle armi in torretta appare d ifferente .

Descrizione La struttura dell'autotelaio è rettangolare con il motore montato posteriormente; il cambio è anteriore; da questo il moto è tras messo, attraverso un grnppo di r invio approssimativamente al centro del veicolo , ai differenziali dei due assali. La sospens ione comprende, sia anteriormente, sia posteriormente, molle a balestra longitud inali , controllate da ammortizzatori idraulici . La trazione è normalmente sulle ruote posteriori, ma per le condizioni più difficili, p uò essere innestata la trazione totale. La ruota di scorta è sistemata sul fianco destro dell'autoveicolo. Lo scafo blindato, di costruzione saldata, è montato "flessibilmente" su l telaio in 4 punti (fronte, fianchi e retro) per impedire un eccessivo " movimento" della car rozzeria durante la marcia su terreno accidentato; agli angoli dello scafo sono sistemati appositi arresti. L'equipaggio è formato da tre uomin i: il capo-blinda (anche marconista) ed il tiratore siedono in to1Tetta, il pilota nella sezione anteriore dello scafo. li comandante ha a disposizione per l'osservazione protetta un periscopio; il pi lota , invece, un portello ricavato nella corazza frontale che porta, per l'osservazione a portello chiuso, un blocco di vetro Triplex a prova d i pallottola e che, se dannegg iato, può essere sostitu ito . Vi sono inoltre feritoie laterali a persiana. Per ottenere un campo visivo posteriore per la retromarcia, questi poteva sollevare, con uno speciale martinetto idraulico sistemato sulla destra ciel pilota, il cofano motore s ul retro del veicolo , scoprendo un portello ricavato nella paratia posteriore della camera di combattimento .

50 Deriva dalla Mk m, prodotta dalla KaITier fi no al tardo 1942 per un totale cli 1650 unità e da noi già incontrata in Africa Settentrionale (V. Volume TI, p. 556 e segg.); è in grado di montare (sacrificando uno dei membri dell' equipaggio) il cannone eia 37 americano.


172

GLI AUTOVE!COLl DA COMBATTIMENTO DELL' ES ERCITO ITALlANO . VOLUM E TERZO 1945- 1955

La toITetta, montata su sfere , è azionata da un congegno di rotazione manuale. Nella piastra fron tale sono a lloggia ti , da sinistra a destra, una mitragliatrice Besa , un cannonc ino da 37 mm e 2 spargi nebbia.

Impiego tattico Nella Polizia ita liana: controgue rriglia, protezio ne e difesa fabbricati e de positi ecc . Nella seconda metà degli anni '40, vengono aITnate con questo materiale numerose compagnie a utoblinde dei Re parti mobili e Celeri . Le compagnie Humbe r (gene ralmente su 8 macchine) e precisame nte que lle de i Reparti blindati della l Zona (TO) , della II (Ml), della III (GE) , della I V (PD), della V (BO) , della X (BA) , dell'XI (RC) ecc. partec iperanno a numerose operazioni per il ri stabi limento dell 'o .p., specie ne l 1948. Fra le targhe : POLIZIA 9400 (17° Mobile, X zona). Ma i Carabinieri sono stati i primi ad otte nerle: ris ulta infatti che nel 1946 il Battaglione M obi le CC Padova conti - oltre a 12 a utobl indo T 17 produzione 1942 - 8 Humber A/C MK 4, sempre di produzione 1942. E infatti , Humber IV dei CC (con l'armamento originale) sono state impiegate nella repressione de lla ri volta a lle Ca rce ri Giudizia rie di S. Vittore a M ilano de ll 'a pri le

1946. Un certo numero di autoblindo di quest ' ultimo tipo in servizio nella P.S. ancora al novembre 1968. Un esempla re demil itarizzato è conservato al C ivico Museo " De He nriquez" d i Trieste .

Considerazioni L' autoblindo è stato giudicato un buon veicolo , ma non molto veloce ed il cui te la io rise nte dall 'essere deriva to da un norma le trattore di artiglieria.

Caratteristiche General ità De nominazione : Car, 4 x 4, Armoured, Humber Mk IV (Karrier) Equ ipaggio: 3 (capo-blindo e mitragliere in torretta, pilota a l centro dello scafo) Peso: (in ordine di marcia, con equipaggio) 6.502 kg Rapporto potenza/peso : 14,l HP/t Classe ponte: 7 Dime ns io ni Lunghezza 4,572 m Larghezza 2,185 m Altezza (al cie lo dell a torretta, a pieno carico) 2,337 m Carreggiata 1,93 I m (ant.) 1,829 m (post.) Passo 2 ,596 rn Luce libera (sotto gli assali) 0 ,305 m Armame nto Principale : l cannone da 37 mm M6 (america no); secondari o: l mitra Besa da 7 ,92 coassiale più l mitragliatore Bren da 7 ,7 (esterno alla torretta); 2 lancia fumogeni da I02 mm siste mati in torretta sulla destra cie li 'armame nto principa le, tipo Mk II.


PARTE SECO ' DA . I MATERIALI DEL PERIODO

173

Meccanismo cli elevazione e brandeggio Elevazione armi: da -10° a +20°; brandeggio 360° Munizionamento 71 colpi da 37 mm 2475 cartucce da 7 ,92 500 ca1tucce da 7 ,7 6 fomogen i da 102 mm Apparati ottici Mirino telescopico No. 30 Mk I o Mk IA 2 periscopi Prismi d i cristallo per osservazione e feritoie nella blindatura Comun icazioni Apparecchiature ricetrasmittenti No.19 ed l No .88 Protezione Scafo in acciaio al nikel-cromo molibdeno, saldato Spessori: da 10 a 20 mm (14 mm in media) Motore Rootes, a carburazione, raffreddato ad acqua 6 cilindri , valvole laterali C ili ndrata 4 I Potenza al freno (senza ventilatore) 90 HP a 3450 g iri al m' Capacità serbatoi: principale 113, 649 1; riserva 22,730 I (totale 136,3791). Trasmissione Ruote anteriori sterzanti; friz ione monodisco a secco del diametro di 0,305 m; cambio a 4 velocità e retromarcia, con riduttore; trazione su 2 o 4 ruote . Pneumatici 10.50-20 Sospensioni Molle a balestra, ammortizzatori idraulici. Impianto elettrico Batteria a 12 V, dinamo . Prestazioni Velocità massima su strada 74 Km/h Gradino 0 ,432 m Guado (in acque ferme) 0 ,762 m Autonomia 402,34 Km - 160,934 Km.

AUTOBLINDO FOX I La Car, Armored Mk I, Fox I (GM AC Mk I, 4 x 4), prodotta dalla Generai Motors Canada è l'equivalente di oltreoceano della Humber III britannica. Scafo e torretta sono stati prodotti dall'Hamilton Bridge Co in 111 6 unità (due contratti canadesi e uno britannico): i primi esemplari risultano costruiti nel 1942. Questa autobli nda conserva la torretta triposto della Humber llJ ma è dotata di armi Browning (12,7 e 7 ,62) anziché Besa. Essa inoltre differisce da questa per il posto di guida posteriore (ciascun posto è bloccabile quando l'altro è in uso), luci e ruote tipo G.M .C. , differenziali con protezione di lamiere angolari, più lunghi canali di protezione delle armi, che ne


174

GLI AUTOVEICOLI DA COM BATTIM ENTO DHLL"ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945-1955

riparano le canne quasi per intero , cassette laterali per le dotazioni e nuove prese d'aria sulle coperture del motore invece della bassa cassella presenle s ull ' Humbe r. La prima serie di 200 ha montato pneumatici runflat, mentre il rimanente pneumatici normali; una ruota di scorta è montata sulla destra dello scafo. Relazioni del tempo di guerra la danno superiore all 'origi nale. Scart ata dall' Eserc ito ita liano dopo essere stata valutata al Centro Studi Motorizzazione (esemplare RE 414901, già 73 164 canadese), sarà invece il primo veicolo blindato della V.A.M. (Vigilanza Aeronautica M ilitare) destinato a lla difesa delle aerobasi . Tali macchine differiscono da l modello orig inale canadese unicamente per la rimozione elci lancia-fumogenj e per l'aggiunta dei lampegg iatori e dei fanalini di posizione. Anche l'apparato radio non è più quello originale: ne l 1956 sono predisposte per il montaggio degli apparati CTR-42-3. La Fox rimarrà in servizio fin quando sarà sostituita, negli anni dopo il 1982, dall ' IYECO 6614. Tra le targhe: El 4 1490 I , AM 21923. Ne resta un esemplare presso il Museo dell 'A.M. in Bracciano (Roma). I dati caratter istici non sono molto divers i da quelli cieli' Humber: Peso (scarica) 5934 Kg; equipaggio 4 uomin i, Dimensioni: L 4,482 m, I. 2,267 m, h. 2,464, passo 2,565, luce libera 0 ,228 m Motore GMC 270 , 6 cilindri , 106 HP Armamento: J Browning ca!. 12 ,7 con 3 15 cartucce, l Browni ng cal. 7 ,62 con 2925 cartucce, 1 Bren esterno , 6 fumogeni da 102 (4") e 6 bombe a mano No . 36. Autonomia: 399 km Protezione: scafo 12 mm in media, torretta 14 mm in media.


175

PARTE SECONDA. l MATERI ALI DEL PERIODO

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Cingoli de lla carretta cingolata

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GLI AUTOVEICOLl DA COMBATTIMENTO DEL L'ESERCITO ITALIA1 O. VOLUME TERZO 1945- 1955

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PARTE SECONDA. I M ATERIALI DEL PERIODO

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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATfJMENTO DELL.ESERCITO ITALIA 10 . VOLUME TERZO 1945- 1955

Le 4 viste del Carrier, J" morrar. Mark I & Il (pona monaio da 76,2 mm).


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PARTE SECONDA . I MATERIALI DEL PERIODO

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GLI/\ UTOVEICOLI D/\ COM BATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME T1mzo 1945-1955

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SistcmaLionc interna dell" UniP<'rsal Carrier Mk i.

Carrette cingolate del Gruppo Friuli in sosta su strada. durante l"avanzata verso il nord nell"aprile 1945.


PARTE SECO 'DA . I M ATERIALI DEL PERIODO

Vista frontale cli una carretta cingolata dell'8° bersaglieri Ariete.

Cingoletta adibita al trai no di un cannone controcarri da 57/50 .

18 1


182

GLI AUTOVEICOl ,J DA COMBATl'IMENTO DEI. L'ESERCITO ITALIANO. VOL UME TERZO 1945-1955

Ca1Te1te cingolate durante la parata militare del 2 giugno 1952 a Roma.

Una delle ultime parate militari alle quali parteciparono le cingole11e 1111iversa/.


PARTE SECONDA. I MATERl1\ LI DEL PERIODO

Carretta cingolata impiegata come trattore per il 57/50 controcani .

•• •

Carretta cingolata impiegata come trattore per il 57/42 controcaITi.

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GLI AUTOVEICOLI DA COMBA1TIMENTO DELL'ESERCITO ITALl/\NO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Carrette cingolate con sistemazione originale del mitragliatore Bren eal. 7 .7 per tiro e.a . (in secondo piano, carri armati M4 A I), passati in rassegna dal Presidente Einaudi.

La carretta cingolata El [02769 dei bersaglieri con mitragliatrice Breda 37.

Uni versai carrier di un bauaglione somalo con mortai da 45 Brixia e da 2" (5 1 mm).


PARTE SECONDA . I MATERl ALI DEL PERIODO

185

Carrette cingolate dei bersaglieri con mortaio da 81.

-Roma, 2 giugno 1952: cannoni s .r. da 75 M20 e mortai da 81 del 3° . Si noti l'autovettura Lancia Aprilia coloniale.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Ud ine. 195 I. C.11Tct1e cingolate del Battaglione San Marco in panua. armale con mitragliatrici Browining cal. 12.7 M2HB.


PARTE SECONDA I MATERIALI DEL PERI ODO

Carretta cingolata ad un guado . È armata con una Breda 37.

Una carretta c ingolata della M antova è traghettata su una p01tiera. La foto è anteriore al 1949.

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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Carrette cingolate della Mantova in Friuli. Si noti il casco eia pilota di carro anni '30.

Una carretta cingolata dell'8° bersaglieri Ariete con cannone s.r. da 106 (1958).


PARTE SECONDA. I M ATERI ALI DEL PERIODO

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LOYD CARRIER

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GLI AUTOVEICOLI DACOMBATTIMl:NTO DELL"ESERCITO JTALl/\1'0. VOLUME TERZO 1945- 1955

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PARTE SECONDA. I MAT ERI ALI DEL PERIODO

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PICKAXE HEAO - - - - - - -

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192

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALlANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Una rara foto dello stesso veicolo.


PARTE SECONDA. I M /\TERIALI DEL PERIODO

193

Abbattimento di un muretto da parte di un Loyd carrier (prima del 1949) .

11 trattore Loyd carrier su una rampa.

.. Loyd carrier del 76° Mantova il 2 giugno 195 I a Udine. in pri mo piano, l'El 10 1396.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL"ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

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Loyd Carrier del Gruppo combauimento Friuli con cannone da 6 libbre 57/50.

Dimostrazione di Loyd Carrier con 57/50 a rimorchio (dopo il 1949: si noti la diversa posizione della targa).


195

PARTE SECONDA . I MATERIALI DEL PERIODO

Profilo della carretta cingolata T I6 .

Carretta cingolata Tl 6.

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La stessa, vista cli 3/4 da dietro.

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GLI AUTOVEICOLI DA COMB/\TrtMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOL UME T ERZO 1945- 1955

Due immagini de lla caITetta cingolata studiata dall'O.A .R.E., s ulla base della T I 6, nel 1959 .


PARTE SECONDA . I M ATERI ALI DEL PERIODO

Beavere11e Standard .

Adria. 26 aprile 1945. Un'a utobl inda Standard attraversa il Po sopra un traghetto ciel Gruppo Cremona.

Una Ford (lndian Pattern MK IIA) recuperata nell'immediato dopoguerra.

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GLI AUTOVEI COLI DA COMBATTTM ENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

HUMBER MK III

Profilo della Humber MK III (scala I :35).

Una autoblindo leggera da ricognizione Humber MK Ill.


PARTE SECONDA. l MATERIALI DEL PERIODO

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OTTER

Profilo dell'autoblindo Ouer.

Milano, 1950. PrecedL1tc da un autocarro prote tto G .M.C . C . 15 , sfilano. ne ll 'annive rsario della Re pubblica, sei autoblindo Otter dello stesso Reggimento.


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GLI i\UTOV EJCOLI DA COMBATTIME1 TO DELL.ESERCITO ITALIANO. VOLUME T ERZO 1945- 1955

Due fo10 di fabbrica dcl i 'autobl indo 0 11er.


PARTE SECONDA. I MATERI ALI DEL PERIODO

1947 . Gorizia torna italiana. Un Otter imbandierato.

Otter in parata.

20 1


202

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945-1955

Carosello degli 88/27 del Rgt. A11i glieri a a Cavallo. I n primo piano, un 'autoblindo Oaer.

Milano, Corso Sempione, 2 giugno 1949. Una Ouer ciel comando cli reggimento artiglieria a cavallo del la Divisione lef{nano.


PARTE SECONDI\. l MATERIALI DEL PERIODO

203

Le autoblindo G.M .C. Otter rimarranno in serviz io fin oltre il 1948 . Queste due immagi ni prese d urante una manifestazione le mostrano evoluire ins ieme con autovetture da ricognizione e scou1 Humber.


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GLI AUTO VEICOLI DA COMBATTI ME 1TO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- I 955

D

Profilo del l'autocarro protetto G .M .C. C. I5.

Viste di 3/4 da sinistra e dall'alto dell'autocarro protetto G .M.C. C. I5 .


PARTE SECO:\'DA. I M ATERI ALI DEL PERIODO

Vista di profilo ciel G.M.C. C.1 5 .

Il G .M .C. ri maneva in servizio presso lo squadrone autoportato di Montebe/lo ancora ne l 1953.

205


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITA LIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

STAGHOUND P.S.

Profilo sinistro di una Staghound P.S. e destro di una normale (scala l :46) .


PART E SECONDA. I M ATERI ALI DEL PERIODO

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Roma, Caserma di Tor di Quinto, pri mi del 1949: due immagini di una Swghound della Scuola, e precisamente la E l 4 19027 . La gommatura non è quella regolamentare.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBAn' IMENTO DELL"ESERCITO ITA LIA 10. VOLUME TERZO 1945-1955

Un'autobl indo TT7ET rimessa in ordine dal! ' Arsenale di Torino pe r il T Battaglione Mob ile Carab in ieri ne ll ' immediato dopoguerra.

Roma, 4 a prĂŹ le 1948. Sfilano, alla prima prata mil itare del dopog uerra lungo i Fori lmperiali, s voltasi per celebrare la ricostituzione della divisione Granatieri di Sardegna , le Staghound del battaglione mobile Carabinieri della capitale.


PART E SECONDA. I M ATERI ALI DEL PERIODO

Da questa immagine si individuano alcune delle differenze nella cofanatura motore e nella torretta tra le T 17E l delle varie serie .

La versione della Swghound annata con il cannone eia 76 mm.

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2 IO

GLI AUTOV EICOLI DA COM BATTIM ENTO DELL' ESERCITO ITA LIANO. VOL UME T ERZO 1945- 1955

Vista posteriore e clalralto. Il contenitore tra i si lenziatori e il ~upporto per l ' arma e.a. sono caratteristici degl i esemplari cli 2" serie.


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PARTE SECONDA. I MATERIALI DEI . PERIODO

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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERClTO [TALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Le sistemazioni interne dell'autoblindo Tl 7El (dal TM 9-741): Cesio di torretta: dcst.ra. l. Cannone da 37; 2. Periscopio M2; 3. Borraccia; 4. Suppono arma 7,62; 5. Munizioni 7 ,62; Saccheno bossoli da 7,62; Sacchetto bossoli da 37 ; 9. Periscopio M6 di ricambio; 10. Microfono: ll. Munizioni da 37 H.E. M63: 12. Periscopio M2 d i ricambio.

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C esto di torrcl.la: sinistra. 34. Munizioni da 37 Ca11is1er; 35. Test.e cli ricambio per periscopi M2 ed M6. 36. Radio SCR-506 o SCR-508; 37 . Maniglia e bobina del proiettor; 38. Periscopio M6; 39. Parti ricambio armi da 7,62 e 37: 40. Microfono; 41. Periscopio M6 di ricambio: 42. Binocolo; 43. Borracce: 44. Carte; 45 Bussola; 46. Segnalatore: 47 . Munizio ni da 37 A.P. MS I; 48. Casselle bombe a mano: 49. Albero del proicllorc; 50. Proiettore: 5 1. Bandierine; 52 . Ricambi arma da 37: 52. Radio SCR-510.


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PARTE SECONDA . I MATERIALI DEL PERIODO

Interno scafo: sinistra. 76. Muni zioni A.P. MS I da 37: 77. Cassette muniz ioni 7 .62; 78. Segnalatore: 79 . Teste peri scopio M6 di riserva: 80. Parabrezza e spazzola: 8 1. Guida lubrificazione; 82. Periscopi M6; 83. Carte: 84. Periscopio M6 di ricambio; 85 . Ricambi per protettori spioncini; 86. Piccoli utensili; 87. Cassetta bombe a mano.

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Interno scafo: sinistra. 54. )•arabrezza e spazzola; 55. Mu nizioni cal. 45; 56. Borracce; 57. Mun izioni A.P. M5 I da 37; 59. Munizioni H.E . M63 da 37; 60. Estintori fissi; 6 1. Cassette munizion i da 7.62 ; 62. Parti ricambio armi ca!. 30 e cal. 45; 63. Estintore pottatile; 64. Arnp lificatore in terfono BC-667; 66. Cassetta pronto soccorso: 67. Canne di ricambi o per armi da 7 ,62; 68. Oliatore: 69. Libretto 7255; 70. Arma 7 ,62 ; 72. Bussola: 73 . Testa periscopio M6 di ricambio : 74. Periscopio M6; 75. Microfono.


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GLI AUTO VEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALli\ NO. VOLUME TERZO 1945-1955

Roma, fine anni ' 50 Staghound di un Battaglione mobile CC. alla parata del 2 giugno. Solo due cli quelle visibili hanno lo scudo .

Un'autoblindo Swghound dei Carabinieri attraversa un ponte stradale su appoggi galleggianti tipo Treadway classe 60.


PARTE SECONDA. I MATERIALI DEL PERIODO

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T re immagini dello squadrone autoblindo Stagho1111d della Scuola T ruppe Coraaate durante una ceri monia. Diverse sono prive dello scucio al cannone e molte mancano del.la 7 ,62 e.a.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBKITIMENTO DELL'ESERCITO ITA LIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Bologna, 5 ottobre 1952. Queste Staghound del 6° Mobile E. (Emilia). della V Zona. Le torrette hanno una Breda 38 mobile s ulla s inistra.

Palermo, 5 ottobre 1952. La compagnia autoblindo del 12° Mobile (XII Zona) . Le macchine hanno ricevu to il paraurti. i nuovi fari e l'armamento italiano cal. 8 (due Breda 38 in torretta e una Fiat 35 nello scafo) . Il porte llo del capocarro s i apre in avanti , il che indica trattarsi cli macchine originariamente armate con obice da 76. Sulla sinistra ha ancora saldato alla torretta il supporto per lancia-fumogeni. Manca a tutte il cavo di trai no sulla piastra inclinata.


PARTE SECONDA. I MATERIALI DEL PERIODO

2 17

Roma, 18 ottobre 1953 . Au tobli nc·o del 1° Reparto Celere alla Festa del Corpo. L a Staghound in primo pi ano . la 9237, è nella configurazione definitiva e completa ciel caricamento. I fori sono provv isti cli grate cd è ricomparso il cavo di traino.


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GLl AUTOVEICOLI. DA COMBATTIM ENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

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Staghound ciel Corpo cli Sicurezza in Somalia.

Una colonna di T17El in Somalia .


PARTE SECONDA. I MATERIALI DEL PERIODO

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Aprile 1950: sbarcano in Somalia da una motozattera altre blindo del Corpo di Sicurezza.

Una Staghound appena g iunta nella capitale dell'ex Colonia.

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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945-.1955

Sfil ano a Mogadiscio . nell'Annive rsario della Re pubbl ica, le un ità blindate del Corpo di Sicurezza.

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Staghound dei Carabinieri in parata a Roma ai Fori Imperiali durante la festa del 2 giugno a fine anni Cinquanta.


i'ARTE SECONDA. I M AT ERIALI DEL PERIODO

221

AUTOBLINDO HUMBER IV

11 Corpo delle Guardie di P.S. ricevette inizialmente le Humber lV nell'edizione originale, come i Carabinieri. Successivamente, esso ebbe anche le Humber de-mil itarizzate e riarmate con m itra Breda 38 . In gene re . le nuove anni furono montate senza grandi modifiche; solo in q ualche caso si videro sistemazioni dell ' abbinamento piĂš curate. Al posto dei nebbiogeni, fu montato un faretto orientabile.

Una compagnia autoblindo Humber della P.S. durante una parata militare ai primi degli anni Cinquanta.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMB/ITrIMENTO DELL' ESERCITO ITA LIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

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PARTE SECO 1DA . I MATERI ALI DEL PERIODO

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G li equipaggi delle H11111ber P.S. erano formaii da 3 uomini. Qui, con Ire macchi ne (u na per c iascuno dei Ire p lo1oni della Compagnia blindarn della Celere d i Rovigo) . il 18 01tobre 1950, Fes ia del Corpo. Alle autoblindo ma nca ancora il proie tlore orientabile sulla des tra della torretta.


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GLI AUTOVEICOLI DA COM13A17"1MENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERLO 1945-1955

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Padova, 2 giugno 1951 . Sii la una compagnia autoblindo l/11111bcr

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2° Reparto Celere. segu ita da una compagnia S1agl101111d ciel Reparto Mobilè.


PARTE SECONDA . I MATERI ALI DEL l'ERIODO

225

AUTOBLINDO G. M. MK 1, FOX 1

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Profilo dell'autoblindo Fox.

Aerobase di Grosseto, 4° Stormo C.l., 30 gennaio 1969. L 'autoblindo Fox della Vigilanza Aeronautica M ilitare (targa A.M. 21823). Vista da sinistra.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Viste frontale e posteriore della stessa macchina. L'autoblindo G.M. Mk 1, Fox l dopo essere stata valutata dall'Esercito cd impiegata in qualche esemplare dalla P.S., rimase a lungo, fino agli anni 80. in servizio con la Vigilanza Aeronautica Mil itare per la difesa degli aeropo11i. Mentre a quelle utilizzate dal la Polizia era stato sostituito l' armamento di torretta con le Breda 38 e soppressi i nebbiogeni, in quelle della V.A.M. erano stati eliminali solo questi ultimi, ma aggiunti .i lampeggiatori e i fanalini di posizione e montata una apparecchiatura radio cli nuovo tipo.


PARTE SECONDA. I MATERI ALI DEL PERIODO

L'auroblinda Fox (R.E. 4 14901) fotografata aH'O.A.R.E. di Bologna.

227


228

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLU l'v1E T ERZO 1945- 1955

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Un autoprotcllo GMC Canada cli Piemonte, visto di

3/ 4

eia sinistra.

Un autoprotetto semicingolato M2Al in servizio presso un gruppo semoventi da 88/27.




FONTI BIBLIOGRAFICHE ED ARCHIVISTICHE

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550

GLI AUTO VEICOLI DA COMBA'fflMcNTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUMETI\R/,O 1945- 1955

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131BLIOGRAFIA

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Stato Maggiore dell ' Esercito - Ispettorato dell'Arma del Genio - n. 554, Principali maleriali del Genio . Dati tecnici, d'impiego, Logis1ici, Ro ma, 1964 Ministero della Difesa Esercito - Ispettorato Generale del la Motorizzazione - Divisione Servizio Tecnico, Carro armalo M4 7. Istruzione per l'uso e la manutenzione del dispositivo di guida a raggi infrarossi, Roma, 1956 Scuola AUC delle truppe meccanizzate , Vademecum tascabile del cannoniere e del servente radiofonista (per carro armato M47) , Lecce, s.d. Ministero della Difesa - Stato Maggiore dell'Esercito - Ispettorato dell ' Arma d i Artiglieri a - ci rcolare n. I02, Istruzione per / 'addes1ramen10 delle artiglierie controcarro, Roma, 1952 Ministero della Difes a - Stato M aggiore dell'Esercito - Ufficio Addestramento e Regolamenti - n. 2700 della serie dottrinale, Norme per l 'impiego dei reparti carristi nelle Grandi UnitĂ di fanteria, Roma , 1952 Ministero della Difesa - Esercito , Carro armato M47. Note pratiche sui cornandi e sugli strumenti di puntamento della torretta, Roma , 1956 Stato Maggiore dell'Esercito - Ispettorato delle Armi di Fanteria e Cavalleria - n. 6194, Istruzione dell'equipaggio del carro armato, Roma , 1978 Ministero della Difesa - Stato Magg iore de li 'Esercito - Ufficio dell'Ispettore delle truppe corazzate - n.51 30, Istruzione del capo carro e dell'equipaggio, Roma, edizion i de l 1954 e del 1956 Stato Maggiore dell'Esercito - Ispettorato delle Armi di Fanteria e Cavalleria - Ufficio Studi, regolamenti , Scuole e Materiali , n. 5533 , Nonne riguardanti la difesa dei mezzi corazzati e blindati dagli eff etti di ordigni incendiari lanciati a mano, Roma , 1962 Stato Maggiore dell' Esercito - Ispettorato dell'Arma di Artiglieria - Ufficio Artiglieria Terrestre n. 5438, Obice da 105/22 su semovente M7. Materiale e munizioni, Roma , 1962 Ministero della Difesa - Stato Maggiore dell'Esercito - Ispettorato dell'Arma del Genio - n. 5227, Istruzione sul mascheramento, parte TT , Il mascheramento dei mezzi mobili, Roma, 1956 Scuola di Cavalleria Blindata (Tor di Quinto),// reggimento di cavalleria blindata. I mezzi in dotazione . I carri armati leggeri da 37 ( M3A3 ed M5A1 ), Roma, 195 J Scuola T ruppe Corazzate - Uffic io Addestramento , Vademecum tascabile del cannoniere e del servente radiofonista (per carri armati M24 e M26), Caserta, 1957 Scuola Truppe Corazzate - Uffic io Addestramento, Vademecum tascabile del cannoniere e del servente radiofonista (per carro armato M47), Case11a, 1957 Ministero della Difesa - Stato Maggiore dell'Esercito - Uffic io Addestramento e Regolamenti - n. 4954 - n. 1800 della serie dottrinale , Norme d'impiego della divisione corazzata, Roma, 1952


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GLI AUTOVEICOLI DA COM BAl7'1M ENTO DELL'ESERCITO ITA LIAĂŹ\"O. VOLUME TERZO 1945- 1955

Ministero della Difesa - Stato Maggiore dell'Esercito - Ufficio Addestramento e Regolamenti. c ircolare n. 1700, Impiego del reggimento di ca valleria blindata ( R.C.B.), Roma, 1950 Ministero della Difesa - Stato Maggiore dell'Esercito - Ispettorato dcli ' Arma di Artiglieria - n. 5046, Addestramento dell'Artiglieria, volume I, Addestramento del pezzo - Obice da 105/22 semovente M7, parte II, Servizio del pezzo, Roma, 1955 Stato Maggiore dell 'Esercito - Ispettorato dell' Arma di Artiglieria - Ufficio Artiglieria TeITestre n. 5566, Obice da 105122 su semovente Sexton - Servizio del pezza, Roma, 1965 Department of the Army Technical Manual , TM 9-2800, Department of the Army - Washington , 1947 Ministero della Difesa Esercito - Ispettorato Ge nerale della Motorizzazione - n. 5491 , Istruzione sul servizio auto111ohilis1ico - volume 2° - i mpiego degli autoveicoli in relazione alle leggi della trazione meccanica. Caratteristiche e prestazionJ dei principali tipi di automotoveicoli, trattori, mezzi corazzati ed aeromobili in dotazione agli emi e reparti de/l' esercito, (seconda edizione), Roma, 1964 Ministero della Difesa Esercito - Ispettorato Generale della Motorizzazione - n. 4838 , Catalogo dei materiali del gruppo "C". Servizio motorizzazione (trattori, mezzi corazzati, autotelai, scafi e carrozzerie relative), Roma, J951 M inistero della Difesa - Stato Maggiore dell'Esercito - Ufficio Trasporti - n. 5051 , Prontuario dei projÏli, dati d'ingombro e peso degli autoveicoli e delle artiglierie in servizio, Fascicolo Il , Autoveicoli da combattimento, mezzi del genio, Roma, 1953 Scuola di Cavalleria Blindata - IL reggimento di cavalleria blindata. I mez::.i in dotazione . L'autoblindo "Greyhound" M8, Roma, 1951 Ministero della Difesa - Stato Maggiore dell ' Esercito - Ispettorato Generale della Motorizzazione - n. 4772 , Istruzione sull'impiego tecnico e la manutenzione della cingoletta (Un.iversal Carrier), Roma, 1948 Scuola di Carrismo - Carro armato Sherman (tipo I, Il, IB, V), materiale, Roma , 1948 Ministero della Difesa - Stato Maggiore dell'Esercito - Ispettorato Arma di Fanteria - Uffi cio Truppe Corazzate, Descrizione e manutenzione del carro armato M46 - M46A I , Roma, 1952 Ministero della Difesa Esercito - Is pettorato Generale della Motorizzazione - n. 5280 , Semovente con obice da 155/mm M/44 (T/94), Roma, 1958 Mini stero della Difesa Esercito - Ispettorato Generale della Motorizzazione - n. 4988, Manuale tecnico 9-731A - Carri armati. medi M4 e M4AI , Roma, 1959 Min istero del la Difesa Esercito - Ispettorato Generale della Motorizzazione - n. 5234, Cambio "cross-drive" (Allison CD 850-4) per e .a . M47 - Istruzione nelle riparazioni, Roma, 1956


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Ministero della Difesa Esercito - Ispettorato Generale della Motorizzazione - n. 501 8, Manuale tecnico TM 9-718A per carro armato M47 con cannone da 90/50 - Istruzioni per l'uso e la manutenzione, Roma, 1953 Ministero della Difesa Eserc ito - Ispettorato Generale della Motorizzazione - n. 5273, Carro armato M47 torretta, sistemi di brandeggio e di elevazione, Roma, 1957 Ministero della Difesa Esercito - Ispettorato Generale della Motorizzazione - n . 5106, Motore Continentaf 12 cilindri AV-1790-5A - Man uale per le riparazioni, Roma , 1954 Ministero della Difes a - Direzione Generale Armi, Munizioni e Armamenti Terrestri - I Reparto n. 5970, Istruzione per la manutenzione dell'obice da 105/22 semovente Sexton, Roma, 1970 Stato M aggiore del 1' Esercito - Ispettorato dell'Arma di Artig lieria - n. 5038 , Istruzione provvisoria p er la manutenzione del cannone da 90/50 semovente M36, Roma, 1953 Stato M aggiore dcl l' Esercito - Ispettorato dell 'Arma di Artig lieria - Ufficio Artig li cri a Terrestre n. 5410, Obice da 155/23 su semovente M44 - Materiale e munizioni, Roma, 1963 Stato Maggiore dell' Esercito - Ispettorato dell 'A rma di Artiglieria - Ufficio Tavole di Tiro - n. 5918, Obice da 155/23 trn. mecc. e smv. M44. Tavole di tiro, Roma, 1971 Stato Maggiore dell'Esercito - Ispettorato dell 'Arma di Artiglieria - n. 5169, Addestramento dell'artiglieria - volume 1° - Addestramento del pezzo - fasc icolo Cannone da 90/50 semovente M36 - parte I " Materiali e munizioni, Roma Ispettorato del l'Arma di Arti glieria - IO U ffici o - n. 5314, Cannone da 90150 M36 su carro M47 e mitragliatrici di bordo, Roma, 1959 Stato Maggiore dell'Eserc ito - n. 4788, Cannone da 75137 MJ e mitragliatrice Bro wning da 0,30 poli., mitragliatrice BESA da 7,92 mm montati sui carri armati Sherman - Tavole di tiro, Roma , 1948 Scuola di Applicazione - Sinossi di armamenti terrestri - Cannone da 90150 M36 su carro M47 Testo e tavole, Torino, 1979 Department of the Army Technical M an ual, TM 9-7402 - Operation and organizational rnaintenance - Medium tank recovery vehicle M 74, 1956 Department of the Army Technical M anual, TM 9-727 - Light tanks M3AJ and MJA3, 1943 Dcpartrnent of the Army Techn ical M anual, TM 9-71 8A - 90 mm gun tank M47, 1952 132° Reggimento Artiglieria "Ariete" - Ufficio Addestramento , Il gruppo semovente controcarro da 90/50. Manuale pratico per l 'ufficiale della specialità "semovente controcarro", Pordenone, 1953


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GLI AUTOVEICOLI Di\ COMB ATTIMENTO DELL'liSERCITO ITALI A NO. VOI .UME TERZO 1945-1955

132° Reggimento Artiglieria "Ariete-• - Ufficio Addestramento, li gruppo semovente da 105/22. Manuale pralico per l'ufficiale della speciali1à "semovente da 105/22 ", Pordeno ne, 1953 Ministero della Difesa - Stato Maggiore dell ·Esercito - Ufficio Addestramento e Regolamenti - n. 4946 (n. 2700 della serie dourinale), Norme per l'impiego dei repani carristi nelle Grandi Unità di.fanteria, Roma, 1952 Stalo Maggiore dell'Esercito - Ufficio Addestramento e Regolamenti - circolare n. 400 in data 1° gennaio 1955, Note orientative su alcune questioni d'impiego M inistero della Difesa - Stato Maggiore dell'Esercito - Ufficio Addestramenlo e Regolamenli. circ. n. 1501 in data IO maggio 1953, Lineamenti d'impiego del ba11aglio11e mobile dei carabinieri, Roma Min istero della Difesa - Stato Maggiore detrEsercito - Ufficio Addestramento e Regolamenti. circ. n. 1500 in data 15 dicembre 1949, Lineamenti d'impiego del battaglione mobile dei carabinieri, Roma Ministero della Difesa - Stato Maggiore dell'Esercito - Ufficio Addestramento e Regolamenti. c irc. n. J 600, L'esplora-.:.ione, Roma, 1950 Scuola di Applicazione di Fanteria. Carrismo per gli Ufficiali del Corso di Pe,fe-.:,ionamento, Torino, 1950


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INDICE Presentazione Ringraziamenti Abbreviazioni e sigle

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PARTE I Evoluzione ordinativa dell 'Esercito e della componente corazzata dal 1945 al 1955 fl controllo a lleato e l'Esercito di transizione ( 1945 - 1946) Il trattato di pace e la costituzione della Scuola di Canismo (1 947) La costi tuzione della brigata corazzata "Ariete" e gli interventi in ordine pubbl ico (1948) 4. L'adesione al Patto atlantico ed i primi piani di riarmo (1949) 5 . I primi aiuti americani MDAPed il Corpo di Sicurezza de lla Somal ia (1950) 6 . Formazione di una seconda grande unitĂ corazzata e della Scuola truppe corazzate ( 195 1) 7. Trasformazione delle brigate corazzate in divis ioni ( 1952) 8. Costituzione dell'Ispettorato truppe corazzate ed emergenza "T" ( 1953) 9. La liberazione d i T rieste ( 1954) IO. La prima contrazione organica ( 1955) 11 . Conclusioni I. 2. 3.

PARTE II La ricostruzione postbel lica e la ricostituzione delle truppe corazzate

I. Dall a cobelligeranza all 'esercito di transizio ne 2. L'ordine pubblico 3. La rinasc ita della cavalle ria corazzata 4. li trattato di pace 5. Il problema dei materiali 6 . Mezzi blindati e corazzati di orig ine ital iana ed estera 7. Le condizioni dell 'industria I materiali del periodo Carretta cingolata universale (Carrie r, Universal) Loyd Canier Autoblindo Sta ndard (Beave rette) Autoblinda leggera da ricognizione Humber Mk li i Autoblindo Ford (Indian pattern Mk IIA) Autoblinda leggera eia ricognizione G.M.C. (Otter) Autocarro blindato G .M.C. Autoblindo pesante T l 7El (Stag hound) Autoblindo Humber Mk IV Autoblindo Fox I

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