GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO VOL III TOMO II

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STATO MAGGIORE DELL'ESERCITO U FFICIO STOR ICO NICOLA PIGNATO FILIPPO CAPPELLANO

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO VOLUME TERZO (1945-1955)

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ROMA 2007


PROPRIETÀ LETTERARIA Tutti i d iritti riservati. Vietata la riproduzione anche parziale senza autoriaazione .

© UFFIClO STORICO SME - ROMA 2007

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PRESENTAZIONE In quesro terzo volume della serie dedicata agli autoveicoli da combattimento dell'Esercito Italiano, gli Autori ripercorrono gli avvenimenti dei primi dieci anni del secondo dopoguerra . Essi prendono le mosse dal periodo della cobelligeranza, durante il quale le truppe italiane combattenti fìirono rappresentate approssimativamente da forze corrispondenti numericamente a quelle di un corpo d'armata. Anche nel secondo ciclo operativo, allorché esse si basarono su quattro gruppi di comhattimento più uno di riserva e per di più solo in parte motori-::,zati, questi restarono privi delle indispensabili unità di supporto, tra cui quelle corazzate . C li "Alleati" non vollero mai metterle in grado di svolgere azioni autonome e sin dal primo momento impedirono che quanto ne rimaneva nell'ottobre 1943 in Sardeina e in Corsica , cioè 235 mezzi corazzari di cui 75 semoventi da 75 anche se non tutti efficienti, venisse assegnato al Co,po Italiano di Liberazione . E così fu per tutta la durata della campagna d 'Italia: gli unici veicoli corazzari consentiti ai grupp i di combattimento si limitarono al plotone cingolato di ciascun bat1aglione di fanteria ed a poche autoblindo leggere assegnate all'artiglieria da campagna . Cessate le ostilità, i divieti degli occupanti e Le incertezze sull'aliquota di carri armati con.sentiti dal trattato di pace fecero sì che solo nel 1947 si potesse riprendere in esame la ricostiruzione dei battaglioni carri. Fu solo consentita la rinascita della Cavalleria, con la cessione di autoblindo medie e leggere e dei carri leggeri che equipaggiarono dal 1946 i cinque gruppi esploranti divisionali. Il presente studio docum.enra il graduale riromo alla normalità e lo -~forzo immane che in soli due anni porterà alla rinascita delle prime irandi unità carriste e , con l'adesione alla NATO, alla loro trasformazione in divisioni corazzate vere e proprie. Come il lettore potrà constatare, si trattò tul/avia di un risultato non destinato a protrarsi nel tempo, specie quando il materiale d i .fabbricazione anglo-americana recuperato in Italia (nonché in Austria e Germania occidentale) non sempre in ottime condizioni, cominciò a logorarsi e gli aiuti militari dagli Stati Uniti (e in piccola pane dal Canada) a poco a poco diminuirono . Torna a merito dei Capi d'allora l 'avere, a distanza di pochi anni da una pesante sconfitta in presenza di un ambiente non.favorevole e con una situazione economica generale tutt'altro che .florida - riportato l'Esercito ad una dim.ensione di efficienza e di saldezza tale da suscitare l'ammirazione di coloro che erano stati testimoni dei suoi giorni più bui. È alla loro memoria che gli Autori dedicano queste pagine.

IL CAPO UFFICIO STORICO


RINGRAZIAMENTI Gli Autori sono grati a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di quest'opera e particolarmente al personale dell'UffĂŹcio Storico dello S.M.E., dell'Archivio Centrale dello Stato e a: Fabiano Biasci, Stelio Caporalini, Fabio D 'lnzeo, Franco Gabbani, Luciano Ma.ffeis, Marco Lavarti, Alessandro Mazzani, Rodolfo Puletti, Francesco Reboli, Fabio Temeroli, Davide Virdis e alla prof. Maria Msi Pignato per la sua collaborazione alle ricerche ed alla revisione dei testi.


ABBREVIAZIONI E SIGLE Le abbrev iazioni scritte in grassetto sono tuttora di prescrizione ne ll'Esercito.

A A .= armata AA. = antiaerea a., art. = artiglieria ABC = atomico, biologico , chimico abl. = autoblindo ablt. O. = autoblindata da osservazione AC, autoc . = autocarro a.e . = anticarro ace. = accompagnamento ACC = Commissione Alleata di Control lo A.L.E. = aviazione leggera Esercito alp. = alpin i A.M. = Amministrazio ne militare/ Aeronautica Militare AOP = Posto Corazzato di Osservazione APC = proietto perforante ad energia cinetica A .R. = Autovettura da ricognizione A.R.A.R . = Azienda Recupero Alienazione Residuati ARE= Arsenale Esercito AS = allievo sottufficiale AT = Artiglieria terrestre AUC = allievo uffic iale di complemento Autbl., abm., am. , AB = autoblinda/o

B b.= bersaglieri B., brg., brt. = brigata bdf. = bocca da fuoco B .E.D. = battaglione esplorante divis ionale bm = bomba a mano btg. = battaglione btr. = batter ia

e c., cav. = cavalleria e.a. = contraere i ca., cal. = calibro


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTll'vl ENTO DELL'ESEKCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

CAAR = Centro Addestramento Allievi e Reclute cam., camp. = eia campagna, campa le (artig lieria) Cap., cap. = Capitano/caporale C.A.R. = Centro Addestramento Reclute car., carm ., cr. = carro armato C .A .U .C . = Centro Addestramento UnitĂ Carrieste C. , c l. , Cel. = celere CC.= Carabinieri e.e. = controcarro CC.RR. = rea li carabinieri C.cl.A., C.A. = corpo d'armata CED = ComunitĂ Europea cli Difesa C.do , com.= comando C .M.T. = Comando Militare Territoriale C.M.Z. = Comando Militare cli Zona cn. = cannone Col.= Colonnello cor., cr. = corazzato cp ., comp. = compagnia C.r., C.R. = centro radio cr. = CaITisti C.S.E.M. = Centro studi ed esperienze motorizzazio ne C .S .M. = Centro Studi Motorizzazione CSMG = Capo d i Stato Maggiore Generale c.ta. c.= carretta cingolata Cte, comclte = comandante C.V. = carro veloce

D D., Div. = Di vis ione D .A.T. = Difesa Antiaerea Territoriale DCA = difesa contraerea D .E. = Doppo effetto Df. = divisione di fanteria D.G.A. = Direzione Generale di Artig lie ria D .G.M. = Direzione Generale della Motorizzazione DLF = Divisione Leggera di Fanteria D.M. = Divi sione Motorizzata D.T. = Difesa Territoriale

E E J. = Esercito Ttal iano Esp., E .= esplorazione, esplorante


ABBREV IAZIONI E SIGLE

F f. = fanteria FF.AA. = Forze Armate fmtr. , f.m. = fuci le mitragliatore FfASE = Forze Terrestri Alleate del Sud Europa ftr. = fanteria f'uc., fucil. = fucilieri fv., fer = ferrovieri

G g., ge. = genio

G., grt., gra. = granatieri G .E. = Grandi Esercitazioni G .E.D . = gruppo esplorante divisionale Gen. = generale gr. = g ruppo G.U. = grande unitĂ

H HE = alto esplosivo HEAT = proietto controcarro ad alto esplosivo HESH = ogiva a schiacciamento con esplosivo plastico ad alto potenziale H.T. = Half Track (semic ingolato) HVAP = proietto perforante ad alta velocitĂ

I IMAS = Sezione Affari Militari Italiani Ispe = Ispettorato

L I, L. = leggero Lag. = lagunari Lfm , lf = lanc iafiamme lrz . = lanciarazzi

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GLI AUTO VEICOLI DA COM 131\'rrIMENTO DELL.ESERCITO ITALIANO. VOL UME TERZO 1945- 1955

M M. = medio m., mtr., = mitra, mi tragliatrice m.a. = moschetto automatico MAAG = Military Assistance Ad visory Group Magg. = maggiore MAP = M ilitary Assistance Program M.B.T. = carro da combattimento MDAP = Mutuai Defence Assistance Program M .d.D. = Ministero della Difesa Mec. = Meccanizzato M .d .G. = Ministero della Guerra M .M . = Marina Militare MMIA = missione militare alleata in Italia mo. = mortaio Mob. = mobile mod. = modello, modificato mon. = da montagna (artiglieria) msl. = missili M .S.M.M. = Museo Storico della Motorizzazione Militare MT M = moto trasporto medio MTP = moto trasporto piccolo Mtr,. mitragl. = mitragliere

N NATO= Organizzazione del Trattato Nord Atlantico NBC = Nucleare, Batteriologico, Chimico nu ., n., N. = Nucleo

o O.A.= osservazione aerea O.A.R.E . = Officina Automobilistica R. Esercito O.e.= ospedale eia campo OC = osservazione e collegamento o.I. = officina leggera o.m. = officina media O.M.P. = officina mobile pesante O.N.U. = Organizzazione Nazioni Unite Op. = operazioni, ordine pubblico Orci.= o rdinamento


ABBREVIAZION I E SIGLE

p P., pe. = pesante Pa . V E./1. = Parco Veicol i Efficienti/Inefficienti P.A.L = Polizia Africa Italiana P.C. = posto comando pes. c .= pesante campale (artiglieria) pg. = pattuglia pi. = plotone P.S. = Pubblica Sicurezza pst. = pisto1a P.Y.C.A. = Parco Veicoli Corazzati e Artiglieria P.Y.E. = Parco Veicoli Esercito pz. = pezzo (cli artiglieri a)

Q Q.G. = Quartier Generale

R R .C.B. = Reggimento cavalleria bl indata RF = radiotelefonica (stazione) rgpt. = raggruppamento rgt. = reggimento rim. = rimorchio rimt. = rimorchietto R.M. =retro marcia R.M.V. = reparto munizion i e viveri (per gr. a.) R.R .R. = reparto riparazioni e recupero (per rgt. cr.) RT = radiotelegrafisti

s S.atm., S .A . = semiautomatico (cannone) S .C.R. = Set, Complete, Radio (am) = apparecchiatura radio sem. , smv. = semovente Serg. = Sergente Setaf = Forza Tattica del Sud Europa S.I. = S icurezza Interna SM = Stato Maggiore S.M.D. = Stato Maggiore Difesa S.M.E. = Stato Maggiore Esercito S.M.R .E. = Stato Maggiore Regio Esercito

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GLI A UTO V EICOLI DA COM BATTIM ENTO DELL'ESERCITO ITALI ANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

sq. = squadra sqd. = squadrone sql. = squadriglia s r. (cn.) = cannone senza rinc ulo STANAG = Accorcio di standardizzazione S .T.C. = Scuola Truppe Corazzate S.ten. = Sottotenente S.U. = Sottuffle sottufficiale sz. = sezione

T Ten. Col.= Tenente Colonnello tr. = truppe

u U., uffle = Ufficiale U. = uomini Unfoc = UnitĂ di fu oco giornaliera URM IT = Uffic io Recupero Materiali ed Im pianti Tedeschi U .S . = Ufficio Servizi

V V.A.S . = Volontari allievi sottufficiali V.B.C. = Veicolo blindato da combattimento V.T.C. = Veicolo trasporto e combattimento V.T.T. = Veicolo trasporto truppa

w WP = fosforo bianco




PARTE III IL PROGRAMMA MARRAS 1. Dalla Scuola di Cavalleria Blindata ai Gruppi Esploranti Molto ciel dibattito di questo periodo, come s i è vi sto, verte su una nuova organizzazione delcon paiticolare riguardo alle unità carri armati , proprio nel momento in cui queste sono praticamente assenti. Ripre nderanno presto ino ltre le discussioni sulla convenienza di concentrarle nel!' Arma cli Cavalleria, la cui componente montata era onnai destinata a scomparire , ancorché il 17 marzo 1946 il Generale Cadorna avesse ripristinato le denominazion i tradizionali , ivi compresa - per l'artiglieria - accanto alla specialità semovente (leggera e pesante) - quella ippotrainata. Si istituisce quind i una Scuola cli Autoblindismo a Tor di Qu into (Roma) per l' addestramento del personale . Scrive, nella sua N.351/CSM di prot. il generale Ma1ns, il 3 marzo 1948: 1' Esercito

OGGETTO: Raggruppamenti corazza ti.-

[...] Ne l nuovo ord iname nto sono eia prevede re: A) unità cosiddette esp/ora111i, le quali, i11 realtà. rispondono a nche ad altre esige nze cli impiego e dovranno s ubire le opportune modificazioni nella lo ro struttura. Esse dovrebbero compre nde re autoblindo, carri leggeri ( 15 Tonn.) , oltre a reparti a utoportati, pezzi controcarro, pionie ri ecc. È <la esaminare se, data l'e ntità c he tali unità ve rrebbero ad avere, convenga la lo ro trasformazione in raggruppa me nti. Comunque i reparti in q uestione rappresentano unità motomeccanizzate e blindate, e rie ntreranno perciò anc h'essi nelle truppe corazzate. Non sarà , perahro possibile dota re a nche le nuove divis ioni di unità esploranti di q uesta e ntità; ad esse potrà venire asseg nato un organo esplora nte più leggero . B) unità coraz;:,ate, comprendenti in un prossimo futuro tre raggruppa menti. c iasc uno s u un gruppo carri, un gruppo autoportato (preferibi lme nte s u a utocaiTi protetti), semoventi. È pre vedibile, non appe na le circostanze lo consenti ranno, un aumento d i re parti corazzati. Tra le varie questioni si presentano nel nuovo ordinamento , è q uella relativa alla costituzione delle " truppe corazzate". Tutto questo complesso d i unità richiede personale specializzato, animato eia alto spirito e s01Tetto da un morale particolarme nte elevato. Ravviso pe rta nto l'o pportunità d i c reare (cors ivo nos tro) un corpo nel senso britann ico della paro la (e anc he nostro: es. Corpo dei be rsaglieri o degli alpini) con proprio ruolo e reclutame nto unico . Il nuovo corpo dovrebbe asso rbire l'attuale a rma di cavalle ria, la qua le c i darebbe l'appo rto de lle sue gloriose tradizioni antic he e recenti , aggiungendole a quelle delle valorose unità di fa nte ria carrista dell' ultima g ue rra.

Nell 'aprile 1948 lo S .M .E. dispone che la Scuola di Autoblindismo prepari un co nveniente gruppo di istruttori sul carro M3A3 e per lo svolgimento d i un corso di pi lotaggio per il personale dell' Arma dei carabinieri (inizio 15 marzo; durata 20 giorn i). L'esigenza di costituire e lementi esploranti per le d ivis io ni d i fa nteria è stata intanto l'occasione per la rinascita di quest'arma nella sua componente blindata (autoprotetti, autoblindo e carri


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- 1 Compagnia gen io pionieri (3 plotoni pionieri, 1 pontieri); - I Plotone genio collegamenti (dal J 950, compagn ia col legamenti); - Reparto trasp011i (9 moto e 68 automezzi) . - Parco Mobile; - Offic ina Mobile; - Sezione Carabinieri; - Sezione sussistenza; - Sezione sanità. In totale: 104 carri M 4 (58 M4 con 75/37 + 26 con 76/55 + 16 con 105/22); 27 carri spec iali (poi 31): 10 carri Stuart; 9 carri M24; 9 autoblindo Greyhound; Jnoltre: 131 carrette cingolate; 66 scout car; 66 semicingo lati. La brigata, secondo la circolare 2930/Ord./l dello S.M.E. I 948 ha i seguenti compiti: - azione offensiva contro nemico organizzato; - occupazione preventi va di località importanti; - sfruttamento del successo ; - contrattacco (ri serva da tenere unita); - protezione de l ripiegamento .

11.

350 Prot., in data J0 dicembre

Già al 195 1, il 90% de ll' Ariete sarà passata su M 47 ; ne l 1952 inizie rà la s ua trasformazione in divisione corazzata.

5. Reparti blindo-corazzati di P.S. Nel 1944 s i pone mano alla ricostituzione della Polizia. Si recuperano mezzi d i ogni genere, come quelli già in dotazione alla disciolta Polizia dell'Africa Italiana, numerosi a Roma. Nella seconda quind icina di dicembre 1947 viene interessato l' Ispettorato Generale della Motorizzazione perché disponga la cessione di 20 carri armati L 33 esiste nti nel Parco Veicol i Efficienti di Palermo . Tra l'altro, cani L 35 equipaggiarono il 1° Reparto Celere; altri carri L 35 in servizio con la Polizia a Firenze furono radiati nel 1950 , in anticipo rispetto al l'analogo provvedimento dell ' Esercito. Nel 1946 carri L 38 ed L 6 erano in servizio presso la P.S. d i Roma: alme no due L 6 con torretta annata di sola mitragliatrice (come si desume da foto scattate nel 1947) fanno parte del 1° Reparto Celere di Milano, ins ie me con un M I3; tre L 6 vi rimangono in dotazione a ncora nel 1952, ma dalle foto risulta almeno anche un M 15.


PARTE TERZA IL PROG RAMMA MAR RAS

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Fra gli altri mezzi meccanizzati in dotazione al Corpo, si ricordano numerosi Jeepponi (Dodge Weapon Carrier WC-5 1) armati con mitragl iere da 20/65 Breda mod . 35 e mocl. 39, o ltre le 8 camionette desertiche mod . 42 del XX Reparto mobile, restate in servizio almeno fino al 1953 ed armate con mitragliera da 20/65 Breda mod . 35 e 3 mitra Breda 37. Al febbraio 1948 risultavano introdotte nella P.S. 200 autoblindo; altre 100 saranno acqui state nel 1950. Le macchine erano principalmente Humber e Staghound, ma non mancavano anche autoprotetti (Ford Lynx e semic ingo lati) nonché, come s i è eletto, modelli cli costruzione nazionale. Tra le forze mobili del Corpo del le Guard ie di P.S ., i 20 Reparti Mobili (po i 14) e i 3 Celeri ne inquadravano una compagnia (1 pi. motocicli sti e 2-3 plotoni autoblindo, 8 o 12). Nelle forze territoriali , talune unità celeri provinciali (Gruppi e Nuclei) erano dotate d i mezzi blindati.

6. Il Corpo di Sicurezza in Somalia TI primo impegnativo còmpito che devono assolvere le Forze Armate Italiane è la costituz ione di un Corpo di spedizione (poi "Corpo cli Sicurezza") destinato al presidio ed il mantenimento della sicurezza interna del territorio durante il periodo cieli' Amministrazione Fiduciaria Italiana in Somalia . I preparati vi per organizzarlo iniziano ne l! 'aprile 1948 e s i concludono il 15 agosto, con la creazione del Comando , a Napoli, per cui è stato designato s in dal gennaio al Comando delle FF.AA. de lla Somalia il genera le b. Arturo Ferrara. Ultimato l'addestrame nto, il complesso viene a comprendere, per la componente terrestre, un comando truppe esercito, 4 battaglioni motoblindati, 3 battaglioni motoblindati de i CC., 1 batteria da 100/17 , una compagnia genio artieri e 1 genio collegamenti , re parti e servi zi vari più un certo numero di ufficial i per il primo inquadramento dei reparti somali , per i quali vengono approntati i relativi materi al i. Vi è inoltre un comando marina e un comando aeronautica , per un totale d i 5791 uomini , 793 automezzi e 157 veicoli corazzati e blindati 53 , 4 pezzi di artiglieria, 6 im barcazioni , 5813 t di materiali vari e 1077 t di mun izioni . La componente blindata è - per quanto dotata di materiali non eccessivamente moderni - a bbastanza consistente; adeguato , il grado di motorizzazione dei reparti, in buona parte dotati di materiale italiano nuovo (motocicli , autocarri OM Taurus e Lancia Esatau , nonché trattori; soltanto Jeep, Jepponi e autospeciali saranno di provenienza alleata) è accetta bile . La sostituzione delle truppe britanniche e l'assunzione del controllo della ex colonia da parte delle nostre truppe avverrà senza problemi, anche per la severa normativa tempestivamente emanata (S.M .E., N. 1200 Op . di prot. - OGGETTO: Direttive per l'impiego delle truppe metropolitane in Soma/ia,a fama del Capo di S .M .E. Marras) . Nella circolare si raccomanda la massima vigilanza contro eventuali minacce che possano mettere in pericolo la riuscita dell'operazione. Pruticolare attenzione è dedicata alla reazione contro possibili azioni di gueniglia. A tal proposito, si ricorda(§ 24) che I caJTi armati costituiscono l'elemento di for::,a . Essi, potendo uscire dalla strada e superare la colonna muovendosi nella boscaglia. marciano, di massima, in coda al la colonna stessa. seguiti dalle misure di sicurezza in retroguardia.

Si consiglia, inoltre, di adottare particolari precauzioni durante la marcia in autocolonna occupando , tra l'altro, p reventivamente con autoblindo posizioni dominanti a breve distanza dall'itinerario e inframmezzando qualche autoblindo o carro armato nel corpo della colonna. 53

Tra questi (situazione del 30 giug no J 95 1), figuravano 50 c ingolette universai, 20 carri armati M3A3 e 24 autoblindo Staghound .


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È sempre prescritta la collaborazione con l'aviazione.54 J reparti devono essere perfettamente aggue rriti; in ogni c ircostanza, va manifestata la massima decisione; eventuali azioni di polizia non dovranno essere condotte con forze inferiori al battaglione. Si ribadisce che perfetto deve essere il funz ionamento dei servi zi, continuo ] 'addestramento , irreprens ibile il comportamento con i nativi, massima la d isci plina. Dal punto di vista m ilitare, del mantenimento dell' ordine e della difesa dei confini , la missione, allorché il Corpo verrà sciolto (1 ° gennaio 1956), potrà essere considerata un successo . Non eccessivo fu il logorio dei mezzi . Circa le possibilità di impiego dei mezzi, fu redatto un breve studio dal Comando del Corpo di Sicurezza, Uffic io di S.M. , Sezione O.A.O. (O 1/5150 di Prot. in data I 3 ottobre 1951), nel quale, dopo avere ricordato che - il carro armato Stuart M 3A3 è cli più sicuro impiego in ogni ci rcostanza, dar.e le particolari condizioni del terreno somalo in rapporto anche con le var iazioni stagionai i , dell'autoblindo Staghound T 17, peraltro anch'essa di elevato rendimento subordinatamente alla percorribilità degl i itinerari; - I· autoblindo Staghuund T 17 è seri amente menomata quando, come quelle in dotazione agi i squadroni cl i caval leria bli ndata del Corpo cli Sicurezza, non è montata su coperture special i tipo Co111ba1 e Flcll. Tali coperture, mai pervenute per l e note ragioni , sono state ancora una volta incluse nelle richieste di materiali i noltrate recentemente alla Madre Patria.

7. Le disponibilità prima delle forniture M.A.P. Nel 1948 proseg ue la riparazione e la distribuzio ne dei mezzi di combattimento. La relazione sul l'atti vità svolta dallo S .M .E. del 2 febbraio 1949 riassume i ri sultati ottenuti: - mezzi blindati 223 (di cu i 16 nuovi) ; - mezzi corazzati 82 (di c ui 6 nuovi). Sono stati inoltre approntati e accantonati per far fronte ali' esigenza K e per dotare i reparti di prevista costituzione: - carrette c ingo late n. 67 - mezzi blindati » 118 - mezzi corazzati » l 92 - rimorchi per carri armati » 6 U n ulteriore bil anc io potrà essere fatto, per ciò che attiene alla dis po nibi lità mezzi corazzati e blindati alla fine del 1949, con la distribuzione , dal l O gennaio al 3 1 dicembre di : - 286 carrette cingolate; - 156 mezzi blindati vari; - 189 mezzi corazzati vari , come sc rive l'Uffici o Servizi dello S.M.E. , La situazione di questi mezzi può senz'altro ritenersi soddisfacente . I mezzi da combattimento (carri armati, semoventi ed autoblindo) organicamente previsti per i vari reparti sono stati tutti distr ibuiti: si ha inoltre una di screta scorta dei vari tipi cli carri e cli autobl indo efficienti con la quale è possibile rimpiazzare eventual i deficienze che dovessero verificarsi. M eno buona è la situazione elci mezzi bl indati non cli combattimento (autobl indo eia osser vazione ccl autoblindo

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Data la situazione relati vamente tranquilla, non si invieranno nel la ex Colonia aerei da ricognizione e da combattimento, pur se nelle normative si accenna ad un loro impiego, ma solo velivol i da trasporto.


PARTE TERZA. IL PROGRAMMA MARRAS

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radio), la cui percentuale di distribuzione ri.spetto all'organ ico è solo del 20% circa: s i conta però di poter presto colmare tale lacuna in qua nto sono in fase d i re visio ne - [ in I parte già d is po nibili - tutti i me:ai occorre nti. Anche buona è la situazio ne dei mezzi blindati per il trasporto del personale (autocaffi protetti e veicoli semicjngola lj) e de lle carrette cingolate; pe r i primi i veicoli in d istribuzio ne rappresentano 1'80% delle tabelle organiche e i rimanenti, più adeguata scorta, sono in fase di avanzata riparazione; per le seconde è in distribuzione 1'82% delle ~ previste dagli organici, e tenuto conto di quelle g ià revisionate, si può cons iderare di aver disponibili tutti g li esemplari occorre nti pe r il comple tamento dei re parti già costituiti.

Con la partecipazione del Capo Ufficio Servizi - dal 1 a 5 novembre , alla prima riunione, a Londra , della Commissione per i rifornime nti e g li approvvigionamenti costitu ita in dipe ndenza del Patto Atlantico, si cercheranno di eliminare le più impo1tanti carenze nell'equipaggiamento de ll 'Eserc ito. Un bilancio soddisfacente può essere stilato nel 1950 sempre dallo S.M.E.-Ufficio servizi Sezione S.M.: E' stata infatti completata di tutti i suoi mezzi la br. cr. Ariete e sono praticamente pronti tutti i mezzi occorrenti per una seconda brigata corazzata: ciò è stato ottenuto utilizzando tutti i mezzi disponibili ripristinandone in alcuni l 'efficienza originale ed in altri a pportando delle modifiche e migliorie. Sono stati inoltre completamente dotati dei mezzi organicamente previsti anche quattro reggimenti , un gruppo squadroni ed uno squadrone d i Cavalleria Blindata. Alla data odierna si ha la seguente disponibilità dei mezzi corazzati e blindati efficienti: - Carri armati medi 207 (dei quali 99 in distribuzione) - Carri armati leggeri 296 » » 123 » » - Carri armati speciali medi 39 >> » 33 » » )) » - Carri armati leggeri speciali 57 » 27 » » - Semoventi » » » 79 57 )) » - Autoblindo 482 » 37 1 )) » - Carrette cingolate 2000 » » 1700 » )) - Semicingolati 131 » » 127 )) )) )) » - Scout car 3 19 244 >> Nel complesso, dal IO febbraio 1947 al 20 ottobre 1950 sono stati distribuiti: - 386 mezzi corazzati - 730 mezzi blindati - I 342 carrette c ingolate. Tali mezzi, ad eccezione di poche unità (16 mezzi corazzati e 16 blindati) sono tutti veicoli riparati. La quas i totalità dei mezzi corazzati e blindati [non ai reparti], nonché l' armamento ed i ricambi disponibili , è accantonata al Parco Veicoli Corazzati di Casetta, Numerosi altri mezzi s i trovano ancora in fase di riparazione. l...]55

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Una nota dello S .M .E .. Ufficio Servi zi - Sezione S .M. cicli!' I l .J .49 riporta: "Per quanto riguarda i mezzi blindati e corazzati si dispone cli una riserva notevolissima cli materiali ancora conveniente mente utilizzabili, specie con le ul time cessioni cli mate riali surplus dalla Germania e dall'America fs ie, ma Austria]. l i proble ma cons iste nella rev isione e ripristino cli tali mezzi . c iò che è possibi le solo in minima parte per deficienza d.i stanziamen ti in bi lancio".


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATI'IMENTO DELL'ESERCITO ITALIA O. VOLUME TERZO 1945- 1955

Si hanno complessivamente in distribuzione 2700 tra mezzi bli ndati e corazzati. Risultano acquistati dall 'A.R.A.R., circa 2000 mezzi blindati e corazzati demilitarizzati; altri material i sono stati ceduti dagli alleati, surplus e Deca (giunti, questi ulti mi, dagli U .S .A . e dalla Germania) .

8. La "piccola dottrina" Fra le prime esigenze del rinnovato Esercito , particolarmente sentita è la necessità di elaborare nuove ed aggiornate norme d'impiego . Per defini zione , la dottrina è il modo migliore per adoperare le forze di cui s i d ispone; in base a questo principio, Uffi cio Addestramento dello S .M.E., Scuole e Reparti provvedono a colmare gradualmente ogni lacuna e quindi aggiornare alle mutate disponibilità ed es igenze ogni settore della regolamentazione . Dopo la citata " libretta" s ull' Addestramento Autoblindo - a cura della scuola - e la prima diramata sull ' impiego del Battaglione Mobi le CC. (1 949), il Comando della Brigata corazzata Ariete compila , ad uso interno , la c ircolare n. 350 di prot. , in data IO dicembre J 948 all 'oggetto Orientamento generale. Prime direttive per l'addestramento. La normativa, a firma del primo comandante della nuova Ariete, il generale Giorgio Liuzzi , dopo avere evidenziato le finalità cli un e levato addestramento in un periodo iniziale in cui " mancano nonne e istruzioni ufficiali per le unità corazzate"55bis, esamina la composizione della brigata, la sua possibile articolazione in due colonne , g li e lementi ne mic i più pericolos i (aviazione, controcarri e mine) e passa quindi a considerare in dettaglio le capacità dei carristi e relati ve azioni di fuoco (di accompagnamento e di arresto per i carri armati con pezzi da 75/37 e da 105/22, contro-carri per quell i con il 76/55) ed il loro scaglionamento in profondità ne ll 'attacco; quelle dei bersaglieri , che devono preparare - in concorso con l 'artiglieria e i pionieri del genio - l ' attacco dei carri , proteggerli e, nell e soste, rastrellare e mantenere il terreno (essi combattono a piedi, pur lasciando il più tardi possibile i propri veicoli semicingolati e blindati); le possibilità dell'artiglieria , il cui impiego non differisce sostanzialmente da quello de ll'artiglieria da campagna, a parte una maggiore elasticità, eia impiegars i a g ruppi decentrati per colonna. S i specificano, come nella circolare 1800 del 1952 di cui in nota, e senza rinvii, le sue azioni di fuoco , che tuttavia non saranno più citate nell 'edizione 1957 della stessa 1800. Le direttive trattano quindi della componente cli cavalleria blindata (destinata con l'esplorazione terrestre ad integrare quella aerea) e che agisce con le autoblindo sulle strade e con i carri leggeri in terreno vario, s i diffondono particolarmente sul! ' impiego de i pion ieri , cui viene attribuita mass ima importanza, concludendosi con alcuni cenni sui collegamenti e sui servizi551er _

SSbis La Circolare 1800/ /941 (norme provvisorie) non era più applicabile e necessitava di essere rielaborata in base alle esperienze cli g ue rra. Sarà rie laborata. con lo stesso . 1800 , ne l 1952. integrata - pe r quanto riguarda i reparti carristi nelle G randi Uni tà di famc ria, dalla Ci rc. 2700, sempre del 1952 . Si rimanda, per maggiori particola ri, al Tomo I del Volu me III del l'opera di Filippo Stefani, La storia della Dottrina e degli ordinamenti dell'Esercito Italia110, pp- 744 e 750 rispetti vame nte . 55 ,cr li Ge nerale Luzzi a nimerà il cl iba11ito sul l'impiego delle truppe corazzate con vari studi come Organizza:;,ione e impiego delle Forze Corazzate elci 1950/51 e articoli pubblicati sulla " Ri vis ta Militare".


PARTE T ERZA . I LPROGR/\MMA M ARRAS

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J

\

Dopo l'adesione al Patto Atlantico, sarĂ possibile gettare le basi di una seconda brigata corazzata. dappri ma con materiale di recupero.

L'artiglieria cornzzata si basa, a partire dal 1948, sul semovente da 105/22 su scafo M7 . Essendo questo un derivato dall'M4, ciò consente un minore impegno in fatto di manutenzione e ricambistica.


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GLI AUTO VEICOU D A COM BATTIME 1TO DELL'ESERCITO ITA LIANO. VOLUME T ERZO 1945- 1955

Sempre dopo l 'adesione alla NATO, si conunciano a ricevere mate1iali nuovi , come i carri leggeri M24. U fficiali al leati in visi la al le nuove unità sembrano però osservare come cetticismo le carrette cingolate in dotazione.

A lla vigilia del 1953, un nostro generale cli divisione presenta al Ministro del la Difesa Randolfo Pacci ardi il carro M26, i l nuovo M47 ed i l semovente controcarri M36, tutti armati con i l potente cannone da 90/50.


PARTE T ERZ A. IL PROGRAMMA MARR AS

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All ' inizio del 1953, l'On. Pacciarcli potrĂ passare in rassegna la Brigata Ariete, in via cli trasformazione in Divisione Corazzata e il Reggimento Lancieri di NovC1ra. quest' ultimo tutto - come mostra questa roto - su carri armati M26.

.....

Schieramento cli carri medi M47, sorvolati da tre aerei leggeri L2 1C.

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GLI AUTO YElCOLI DA COMBAl~flMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Aviano (oggi PN). 1951. Il generale E isenhower passa in rivista un gruppo del I 32° artiglieria corazzata Ariete.

Si sperimenta l'impiego di carri M24 in zona montana fo1temente innevata, in cooperazione con truppe a lp ine.


P~\RTE TERZA. IL PROGRAMMA MARRAS

Gli M4 davanti alla tribuna delle AutoritĂ in Via dei Fori Imperiali.

Due batterie di semoventi controcarro M IO del 131° artiglieria nei pressi di Piazza Venezia.

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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

L'intera brigata corazzata Centauro è accantonata alla Cecchig nola per par.1ecipare alla Ri vista del 2 giug no 1952. Si notano 5 carri esplo ranti M3f-\3 Swarl Recce ciel plotone esplorante di un battaglione M4 .

Roma, 2 g iugno 1952 . S ulla Cristoforo Colombo, il 3 1° Carris ti autoprotette Humber I, carri Sluart Recce e tre compagnie di catTi M4 .

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attesa del rasseg nato re . In primo piano.


PARTE TERZA . IL PROGRAMMA MARRAS

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Sempre il 2 giugno 1952: ~emicingolati e carrette cingolate ciel 3° bersaglieri .

Un piccolo gruppo tattico: autoblindo M8, semicingolati M3 A l , carTi M47. una batte1ia eia I05 M7 e cani soccorso M32.


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GLI AUTOV EICOLI DA COMBAITIME 1TO DELL' ESERCITO ITALI ANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Ge nova. otto bre 1952. Schie rame nto cli uni tĂ della P.S. In primo pia no, un bauaglio ne mobile della II I Zona con armamento misto . Infatti , dopo i Fiat 666N3 e il I I 00, s i distinguono tre autoblindo Humber e quattro Staghound.

Torretta di carro M47 ad uso clidauico per l'addestramento dei ca rristi.


PARTE T ERZA. IL PROGRAMlvtA M AR RAS

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L'addestramento di base avveniva presso la Scuola Truppe Corazzate, gradualmente dotata delle necessarie attrezzature didattiche . G li allievi d isponevano di apposite to1Te1te c he s imula vano gli spazi reali a dis posizio ne sull" M47.

Se ne ebbero diversi tipi a seconda delle bocche eia fuoco installate.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBAT rIMENTO DELL'ESERCJTO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

A Itra torretta destinata a li ' addestramento degli specializzati .

• Presso i re parti. i canno nie ri utilizzavano a nche mitragliatori fissnti alla canna dei carri ( in questo caso semo venti cacciacarri M 10) per il tiro ridotto.


PARTE TERZA . IL PROGRAMMA MARRAS

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In qucst' au la si addestravano gli s pecializzati per motore e tras missione.

U guai mente si procedeva alle Scuole per l' addestramento iniziale a l pilotaggio del carro: qui per il carro M24.

Questa aurezzatura era utilizzata per l' istruzione ai collegamenti dei ci nque membri dell'equipaggio.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALI A 10. VOLUME TERZO 1945- 1955

In po ligono , s i faceva uso di be rsagli mobili per l' addestramento al tiro contro carri in movimento .

In questo caso, la sagoma è s tata crivellata cli colpi ...

E gli a llievi s i posano davanti con malcelata soddisfazione.


I MATERIALI DEL PERIODO AUTOPROTETTALYNX Automezzo blindato, ruotato , di fabbricazione canadese (1942-45), è direttamente derivato dal modello britannico Daim ler, g ià noto in Itali a perché catturato in guerra in di versi esemplari ed ivi riprodotto come autoblinda Lince56 e del quale l'Esercito italiano ha recuperato nel dopoguen-a qualche esemplare. Denomi nato Lynx, di costruzione Ford Canada , ma con componenti meccaniche prees istenti della lnternational Harvester Co ., è una autoprotetta biposto , esternamente simile alla Dai mler Dingo ma priva ciel sofisticato s istema cli guida. È in sostanza uno scafo s imile a quest'ultima, montato su un autotelaio 4 x 4 sempre a motore posteriore . Freni a nastro sulla trasmissione e idraulici sulle 4 ruote. Molto più potente ciel precedente veicolo britannico , dato il motore installato (un V8), mancava però della sospens io ne ind ipendente e del cambio Wilson della Dingo . Il modello migliorato Mk 11 era caratterizzato da una sospensione più robusta; il motore presentava un dispositivo cl i raffreddamento modificato . In orig ine, era caratterizzato anche dal canale per sabbia sistemato posteriormente anziché anteriormente. li pi lota, se in posizione abbassata , ha la visuale consentita dal portello con parabrezza amovibile o, a portello chiuso, attraverso un Protectorscop e . Ne lla blindatura vi sono portelli s ui lati , e anteriormente è praticata una feritoia per il Bren. I primi esemplari (Lynx 1) sono provvisti di un tetto in lamiera d 'acciaio ripiegabile, mentre i Lynx Il sono coperti eia un tettucc io in tela. Tutti hanno su ciascuna fiancata porte cli emergenza. Non è noto quanti Scout Ford siano stati effettivamente util izzati dall'Esercito. S i può desumere che s iano stati 100 , dal momento che nel 1950 l' Ufficio Servi zi dispone l' installazione su altrettanti veicoli della stazione radio R.19 .

Impiego tattico In dotazione principalmente ai re parti del R .C.B ., viene anche impiegato ne l! 'ambito del le un ità carriste come mezzo veloce d i collegamento (staffetta), come mezzo radio eia distaccare presso le u nità cooperanti nei reparti di cavalleria bl indata, q uale mezzo da ricogn izione e collegamento nei vari comandi cli reparto, e quale mezzo di combattimento nei plotoni m isti degli Squadroni blindati . Esemplari furono anche impiegati da unità dell' artiglieria e del genio. Tra le targhe rintracciate, El 104222 (Ariete). Come dimostra l'evidenza fotografica, almeno un esemplare Lynx I , riarmato con una Breda 38 cal. 8, ha prestato servizio ne ll a P. S. (Ud ine, 1950-51 ). Sebbene, nel corso di una visita alla casa costruttrice (la Daim ler) nel giugno 1967 l 'Ispettorato della motorizzazione ne abbia apprezzato la versione postbell ica (la Ferret) in entrambe le vers io ni, una volta eliminati per vetustà gli Scout Ford l'Esercito italiano non ha più preso in cons iderazione la possib ilità cli dotars i di mezzi analoghi .

S(, V. Volume II. p. 173 e scgg. e p. 665. Una di queste macchine è conservata presso il Reggime nto Niz.:a Cavalleria ( I 0 ) .


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GLI AUTOVEICOLI DA COMB/\'ITIMENTO DELL'ESERCITO ITALI/\ 10. VOLUME TERZO 1945- 1955

Considerazioni

In un rapporto del Comando della Brigata Corazzata Ariete del 1951 , lo si giudica "materiale di ottimo rendimento. Vi sono stati casi di su rriscaldamento della bobina essendo questa troppo vicina al tubo d i scappamento. S i è ovviato sistemandola in altra pos izione sufficientemente distante . Gran parte dei motori è esaurito per lungo uso; le pompe elettriche sono in gran parte deteriorate e così si concludeva: l'approvvigionamento delle parti di ricambio è relativamente diffici le". Caratteristiche Generali tà Denominazio ne: Car, Scout Ford Lynx Equipaggio: 2 (1 cond uttore, a destra e 1 marconista, con sedili regolabili in altezza) Peso in combattimento 4000 kg Dimensioni; Lunghezza 3 ,60 m Larghezza 1,86 m Altezza 1,78 m Luce li bera 0 ,0,23 (ponte anteriore) m Passo 2,40 m Carreggiata 1,42 m Armame nto l mitragliatore Bren cal. 7 ,7 Meccanismo di elevazione e brandeggio M anuale Comunicazioni Stazio ne radio R.19 , dietro i sedili dell 'equipaggio Protezione Piastre di acciaio saldate; Frontale 30 mm Laterale e posteriore 12 mm Motore Ford a carburazione 8 cii. a V raffreddamento ad acqua potenza 95 HP a 3600 giri al l ' serbatoi (2) benzina 115 I. Trasmissione Frizione monodisco a secco cambio a ingranaggi scorrevole (4 velocità e r.m .) gruppo di rinvio: dà un rapporto di riduzione sempre inserito; permette l' innesto del la trazione anteriore; alberi di trasmissione: con g iunti cardanici e telescopici ponti: anterio re (snodato per la sterzatura con semiassi mu niti di gi unto omocinetico); posteriore rigido a struttura portante. Sospensio ni Molle a balestra semie ll ittiche e ammortizzatori idraul ici ruote a disco smontabili; pneumatici Combat 9 .00-16


PARTE TERZ1\. I M ATERIALI DEL PERIODO

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Impianto e lettrico 12 V con 2 batterie da 6 V collegate in serie Prestazioni Velocità max 80 Km/h Pendenza max sup. 50° Stabilità laterale fino a 45° Raggio di vo lta 7 ,40 m Autonomia 250 km (su strada) Consumo I. per 100 km

AUTOPROTETTA HUMBER I Ne l 1942 la Karrie r inizia a produrre un suo Scout Car, meno sofi sticato del modello Daimler e quindi con un telaio convenzionale; il motore, sempre montato posteriormente, è un Super Snipe, ma la came ra di combattime nto e guida può ospitare 3 persone. Inoltre, il veicolo è completamente chiuso, con due piccoli portelli scorrevoli sul tetto . Ma a nc he in questo caso, il pavime nto non è blindato (sotto il motore proprio non esisteva) , rendendo il veicolo vulnerabile a lle mine . Vi sono tutta via esemplari protetti inferiormente L'arm ame nto è costitu ito eia un mitrag liatore Bren che può essere anche azionato dall 'interno. Più grosso, veloce e un po' più pesante dell'omologo Daimle r, ma con me no della metà della sua protezione, è stato preferito dagli inglesi per i collegame nti delle uniti1 corazzate, mentre a l Da imle r resta riservato l' impiego q uale mezzo da ricognizione. Ne esistevano due versioni, Mk 1 ed Mk 2 . L' Esercito italiano impiega la Rumber I , con compiti cli ricognizione protetta. Non è noto quante se ne siano effettivamente utilizzate: si può desumere un totale di 200, in quanto nel 1950 viene disposta l'installazione di 200 stazioni R 19 su Scout Humber. La macchina risultava preferita in quanto triposto; ne l settembre 1953, gli scout car vengono sostituiti , presso il 132° Carri Ariete, da Stuart Recce, "più idonei al movimento fuori strada" ma, aggiungiamo noi , assai me no veloci. È stata rintracciata la targa dello Scout Humher EI 10 I 860 ( I 3° reggimento a rtiglieria da campagna , 28 gennaio 1961 ). A lcune d i queste macchine risultano anche impiegate dai Carabin ie ri. Ge neralità Denom inazione Autoprotetto Humber 1 Equipaggio: 2-3 (in emergenza) Peso in kg . (Rifornito) 3447 kg Rapporto potenza-peso 24.8 (misure britanniche) Classe ponte: 4 Di mensioni Lunghezza totale 3 ,84 m Larghezza I .89 111 Altezza 2,11 m Passo 3,84 m Carregg iata I ,55 m Luce libera 0 ,24 m


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Gommatura 9.25 - 16 (di sicurezza); atm . ant. 1,8, post. 2,1 Armamento (in origine) l mitragliatore Bren cal. 7 ,7 l moschetto automatico Thompson o una S.M.C. Meccanismi di elevazione e brandeggio Manuale Munizionamento 900 colpi per Bren , 200 per Thompson , 256 per S.M.C . Apparati ottici N .N. tranne ferito ie con sottili Triplex Vlock Protezione Lamiere saldate Scafo: fronte - lam iera inclinata 13 mm prua 12 mm fianchi 14 mm fianchi inferiore e retro 12 mm cielo 4 mm fo ndo 4 mm addizionale fondo 4+4 mm Comunicazion i Apparecchiatura ricetrasmi ttente No . 19 Mk III ed Intercom Motore Humber, S .Y. a carburazione, raffr. ad acqua. cilindri 6 in linea Cilindrata 4085 eme Potenza 87 HP Carburante 88 1. Trasmissione Frizione monodisco a secco Cambio a 4 V (3.a e 4.a s incro nizzate) e RM con riduttore differenziale anteriore (trazione inseri bile a volontà) e posteriore Sospensioni anteriori: unica mol la trasversale posteriori: molle a balestra longitudinali ammortizzatori Luvax Impi anto elettrico 12 V (2 batterie da 6) Prestazion i Velocità max 96 Km/h Pendenza max sup. 60% Guado 0 ,9 1 m Raggio di volta 6 ,8 rn Autonom ia 340 Km

Bibliografia Nazio nale non esiste . Vi è la scheda Pub. 5172/ Britannica: scheda segreta Scout Car Typc 4 DTD File NO. 10 Jul 44 (R.A.C.)


PARTE TERZA. I MATERIALI DEL PERIODO

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AUTOPROTETTO NI3 Al Derivato dello Scout Car americano del 1938 della White Motor co., il modello era stato adottato nel g iugno del 1939 dall'Esercito degli S tati Un iti dopo l' ingrandimento del compartimento cli carico, la sua riorganizzazione interna e l'applicazione ciel rullo anteriore, che ne fecero comunque mutare la denominazione eia M3 in M3A 1 .57 Ne furono costruiti da parte della White, Generai Motors, Diamond T ed Autocar 20.198, dei quali oltre la metà consegnati all'Unione Sovietica (ivi comprese 100 unità con motore diesel). I sovieticì ne deriveranno dopo qua lche anno il loro BTR-40 . Denominato in Italia autoprotetto White per non confonderlo con g li scour carda ricognizione Dingo, Lynx e Humber dianzi citati , il veicolo, studiato per l' esplorazione ad alta velocità (88,5 Km/h) si basava su di un autotela io commerciale con motore da 120 HP con cambio a 4 velocità e trazione 4 x 4 (ma che non poteva essere disinserita), sul quale era montata una carrozzeria blindata in acciaio. La sistemazione interna comprendeva otto posti a sedere: pi lota e capomacchina nel compartimento anteriore e gli altri sei nel cassone. L'armamento comprendeva una mitragliatrice da 12,7 ed una da 7 ,62. Esse muovevano su una rotaia sul peri metro dello scafo (al bordo uperiore del vano di carico, saldata allo scafo nei primi esemplari e che permetteva al personale il tiro in ogni direzione , oppure sul treppiede in dotazione al veicolo). La protezione aveva uno spessore laterale e posteriore di 6,4 mm. La protezione si estendeva ai fianchi ed alla copertura de l motore; il radiatore era riparato da una griglia azionata dall'interno. Il parabrezza era in blindovetro , con il porte llo sovrastante del lo spessore di 12,7 mm; lamiere scucio e rano incernierate superiormente alle porte laterali in modo da aumentare la protezione in zona di combattimento. Tre archi e la struttura del parabrezza servivano di appoggio a l telone . I laterali in tela del compartimento di guida erano dotati di finestrini. Le riservette munizioni si trovavano su entrambi i lati del compartimento d i carico; lo spazio tra i due sedili anteriori pote va essere utilizzato per a ltre cartucce o per la radio. L'antenna radio era stivata all'interno della cmTozzeria. Dietro ai sed ili anteriori si trovavano ulteriori piccoIi spazi per cartucce, taniche per acqua e la cassetta attrezzi. Se ne conoscono a lmeno due serie : i primi elci quali con i parafanghi anteriori costruiti in tre pezzi anziché in uno solo per stampaggio. I retrovisori esterni furono aboliti nel 1944. Negli stessi, la corazzatura posteriore era in due pezzi invece che in uno. Vi erano applicate due maniglie. Altra differenza si riscontra nello scarico dapprima posteriore e poi a l centro, davanti alla ruota posteriore destra; un'altra ancora si nota nel paraurti posteriore. I primi 1400 veicoli prodotti potevano disporre di un comando a distanza per bloccaggio porte e del riscaldatore . Talvolta, lo Scout Car disponeva di bussola.

57 .Impiegato dall ' Esercito britannico dapprima in Med io Oriente ( 1942) e poi dagli anglo-americani per il resto del conflitto, l'M3A3 (o il White, dal nome del costruttore) seppur giudicato complessivamente d i buone caratteristiche, non era altrettanto apprezzato nella marcia fuori strada: il rullo ausiliario fissato al paraurti era considerato inutile, se non di impiccio in determi nate circostanze. Mancando poi di protezione inferiore, questo veicolo era ovviamente vulnerabile a lle mine. La protezione offerta dalla carrozzeria blindata era soprattutto morale, dato che lo spessore non superava i 6 mm, tranne per i 22 del parabrezza. Inoltre, la sporgenza eccessiva della stessa posteriormente se si partiva in salita su terreno accidentato poteva infilarsi ne l terreno con il paraurti posterio re e con il gancio cli traino, immobi lizzando il veicolo. Infine, la misura della sua gommatura, non era compresa tra la gamma Runflat disponibile.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL' ESERCITO ITA LIANO. VOLUME TERZO 1945-1955

Impiego tattico In dotazione a partire dal 1948 al Reggimento di C avalleria Blindata, con il compito del trasporto di personale e materiale ne lla zona di combattimento (pe r un massimo di una trentina di esempla ri ciascuno), verso la fine degli anni Cinquanta sarà gradualmente soppiantato dai sem ic ingolati, in quanto di prestazioni troppo insoddisfacenti in terreno accidentato. L'autoprotetto White rimane pe raltro in uso fin o ltre il 1960 presso unità di cava lleria (come Geno va e il battaglione trasmissioni Ariete). Ne resta un esemplare a l Museo Nazionale della C aval le ria di P inerolo e q ualche altro presso collezioni private.

Considerazioni Sebbene cons ide rato dag li stessi " alleati" di concezione ormai s uperata (e di fatti a fine 1943 si ordinò cli interromperne la produzione in favore ciel semicingolato), il W hite fu largamente impiegato per tutta la durata de l confli tto ed apprezzato come un mezzo veloce ed affidabile, anche perché montava lo stesso motore Hercules JXT installato a bordo dell'autoblindo M8. ll cambio è a 4 velocità e la trazione a nteriore no n può essere d is inse ri ta .

Caratteristiche Generalità Denominazione: A utoprotetto M3 A I Equipaggio N. 2 + 6 (o 1300 kg) Peso in combattimento 4040 kg Rapporto potenza/peso HP/t 36,7 Classe ponte 7 D imensioni Lunghezza 5 ,62 m Larghezza 1 ,81 m Altezza 2,0 1 m Luce libera 0,40 m Passo l ,60 m C arreggiata 1,65 m Armame nto I m itragliatrice Browning ca!. 12,7 HB Sistema di puntamento Manuale M unizionamento Variabile Visione diretta: feritoie frontali Comunicazio ni R adio Protezione frontale J 2,7 mm laterale e posterio re 6 mm


PARTE TERZA. I MATERIALI DEL PERIODO

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Motore Hercules mod. XD, a carburazione 72 NO 6 cilindri in linea Potenza 1100 HP a 3200 giri Serbatoio l 13 ,4 I Trasmissione Fri zione monod isco a secco cambio sincronizzato 4 velocità e r.m. con riduttore ponte anteriore snodato con semiassi a giunti omocinetici ponte con struttura portante posteriore con d ifferenziale sempre in presa Freni idraulici con servofreno, a nastro sulla trasmissione Sospe nsione Pneumatici 8 .25-20 Molle a balestra semiellittiche Ammortizzatori idraulic i Impianto elettrico 12 V, 1 batteria Prestazioni Velocità max 88 ,8 Km/ h Pendenza max sup. 60 % Guado 0,71 m Autonomia 380 Km

AUTOBLINDO MS (GREYHOUND) Entrata in distribuzione nel 1947 , il suo impiego si prolunga fìno agli anni '60. È infatti nel 1947 che viene "messa allo studio la possibilità di impiegare, oltre alle autoblindo Staghound, anche i tipi Greyhouncl, con diverse caratteristiche di prestazione e di impiego" . L'autoblindo leggera 6 x 6 armata con cannone da 37 è nata come cacciatore di carri in base ad un progetto dell'ottobre 1941 (Gun Motor Carriage, T22) per rispondere ad una specifica dell' U.S . Army per un mezzo leggero, veloce, in grado di procedere fuori strada (e qu indi a trazione integrale su 3 assi) . La Ford Motor Co., ne l 194458 , la reclamizza come in grado d i oltr epassare in velocità qualsiasi mezzo che non può battere con il suo cannone, l'M 8 dell'esercito è un veicolo da ricogniz ione a sei ruote, fortemente protetto che può percorrere ad alta veloc ità quasi tuni i terreni superando pendenze ciel 45% . Conosciuto come il "levriero corazzato", è armato con un pezzo da 37 mm controcarri ed una mitra ca!. 7 .62 sistemati coassialmente in torretta girevo le a mano. L·equipaggio cli 4 uomin i è protetto da lamiere scudo; il pilota e il suo secondo hanno possibilità di visione protetta anraverso feritoie e indiretta mediante prote uoscopi. L' autoblinda. segreta fino ad ora, assomiglia ad una testuggine per costruzione e la sua can-ozzeria corazzata, che è portante (funge da autotelaio) presenta un basso profilo all 'osservazione nemica. Il motore è ospitato fra due serie di assali motori, che formano da soli un gruppo fuori strada. Q uando non bastano più, si inserisce anche la trazione anteriore .

58 Popular Mechanics, July

1944.


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GLI A UTOVEICOLJ DA COMBATTIMENTO DELL"ESERCITO ITALIANO. VOLUME T ERZO 1945- 1955

Al momento dell'entrata in servizio nel nostro Esercito, però lo stesso U.S. Army non laritiene più alravanguarcli a: è infatti considerato ne lla pubbl icazione TM9-2800 (Military Vehicles, October 1947) come Limited Standard, ossia un mezzo che non possiede le caratteristiche soddisfacenti di quelli Standard ma utilizzabile quale sostituto degli stessi e quindi tenuto a dispos izione pe r la distribuzione in caso di necess ità. Va aggiunto che in quell ' Esercito vi sarà fino alla campagna nel Vietnam, una chiara avvers ione per i veicoli da combattimenti ruotati, con i consegue nti riflessi sug li o rie ntamenti di qualche Paese della NATO (spec ificamente Italia e Germania). In quel periodo, pur non essendo più costruito come veicolo completo, se ne possono procurare le parti cli ricambio necessarie per il suo mantenimento in efficienza in base alla prevedibile durata. Oltre a quelle recuperate - ne llo stesso 1947 - solo al deposito A.R.A.R. di Campo Busecchio, Forlì, sono disponibili 140 Greyhound (demilitarizzate e senza gomme) , tra i mezzi ceduti da patte americana nel 1948 si contano n. 230 autoblindo M8, di cui 50 nuove. Nel 1950, l'Uffic io serviz i - allo scopo di accertare la possibi lità di dotare le autoblindo Creyhound di una mitr. e.a. da 12,7 mm - dà dispos izione per il censimento delle predette autoblindo g ià dotate di cerchio di brandeggio. Nel 1952 si dispone così perché ciascuna cli esse venga dotata cli una mitra cal. 7 ,62 su cerchio di brandegg io e.a.

Fra le targhe, s i ricordano la El 101109 e 101110 cieli ' Accademia di Modena , le El 100491 , 100492 e 100493 ciel 3° "Gorizia" . Ne resta qualche esemplare in efficienza, uno dei quali alla Scuola d i Cavalleria d i Lecce. Al 22 marzo 1956, al Parco Veicoli Corazzati di Caserta si contavano ben 90 Creyhound inefficienti; s i sperava cli recuperarne almeno 22. Il 6 dicembre di quell 'anno, lo S .M.E. interessava l' O.R.ME.C. per un programma di revisione di 211 di queste macchine cli cui 7 cli ri serva. Una s uccessiva situ azione ciel P.Y.C. (Uff. Materiali , 1.11 .1 96 1) reg istra alla voce Greyhound: Rev. 81 , Deca 37.

Descrizione La M8 è cli costruzione con venzionale: un veicolo 6 x 6 potenziato eia un motore a benzina sistemato posteriormente, guidato come una normale vettura, con cambio a 8 velocità e 2 retromarce . È dotato di radio e protetto eia una carrozzeri a blindata , divi sa internamente in tre sezioni: posto di guida , camera cli combattimento con torretta e camera motore. I posti di g uida hanno portelli s uperiori ribaltabili all'esterno e quelli di v isione in avanti per la marc ia normale. [nferiormente la macchina è sprovv ista di blindatu ra. La torretta g irevole , a cielo scoperto, ospita - in origine - un cannone da 37 abbinato a mitragliatrice, servito eia due uomini. I ripari ruote laterali possono essere ripi egat i o rimoss i per evitare acc umu li di fango. Le prime macchine hanno sui due lati , tra il primo e il secondo asse una rastrelliera per mine , poi sostituita eia un contenitore per dotazioni . Una ringhiera in torno alla torretta consente di fissarv i altre clorazioni . Eventualmente , alla macchina può essere agganc iato un rimorchio biga.


PARTE TERZA. I MATERIALI DEL PERIODO

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Impiego tattico Tra autoblindo medie e pesanti, nell'ottobre 1948 il programma di riarmo prevede (carabinieri esclusi) un fabbisogno di 250 autoblindo. All'epoca erano in d istribuzione ai reparti: n. 43 Greyhound (oltre le 78 autoblinde medie), e disponibili nei magazzini: n. 50 Creyhound efficienti ; n. 150 eia revisionare; (più 80 pesanti eia revisionare) . Occorreva quindi revis ionare e completare circa 200 macchine. Le prime MS so no giunte ai Gruppi Esploranti Div is ionali all'atto della loro costituzione. Ogni reggimento cli Cavalleria Blindata , arriverà, quando sarà al completo, ad allinearne o ltre 30. Le modalità d'impiego (esplorazione tattica terrestre, mediante pattuglie con nuclei cli 2 macchi ne più tre motoc icli), ne prevedono l'uso su rotabili. Ricordiamo che mentre la disponibilità di cartucce da 7,62, all' ottobre 1948 copre il fabbisogno, deficitari sono i cartocci proietti eia 37 (tra l'altro da utilizzarsi anche per i carri leggeri) il cui quantitativo non raggiunge una un foc.

Considerazioni Nelle ultime fas i del la Seconda Guerra Mondiale la M8, a detta degli americani, non si è dimostrata un cattivo veicolo; ha soprattutto il pregio di essere s ilenziosa: gli equipaggi dei mezzi esploranti assicurano cli sentire lo stormire delle foglie. Nel plotone americano eia ricognizione, ogni squadra è formata da una di esse e due jeep. G li inglesi , che pure l'hanno saltuariamente impiegata, ne hanno lamentato la scarsa protezione inferiore , cui han posto rimedio ponendo sacchetti di sabbia sul fondo contro l'eventualità di imbattersi in una mina. I pri mi esemplari entrati a far parte delle un ità di cavalleria (G.E.D.) in sostituzione delle Staghound intorno al 1948 non sembra abbiano soddisfatto pienamente. Infatti , pur essendo relativamente veloce , con un buon volume di fuoco e buona portata dei collegamenti, ottime prestazioni in terreno vario e buon campo di visuale, l' autoblinda è penalizzata dall'ampio raggio di volta "che mette la macchina in crisi per l' inversione di marcia, fatal mente necessaria nei combattimenti su strada. L'autonomia su strada appare comunque sufficiente e la macchina può percorrere agevolmente strade e tratturi, anche leggermente pantanosi ed accidentati , di larghezza compatibile con l' ingombro del mezzo." In complesso , tuttavia vengono gi udicate "di buone prestazioni e di ancora utile impiego" . Esse verranno eliminate dalla linea verso la fine degli anni ' 60 e passate ai battaglioni mobili dei carabinieri, i qual i, per un breve periodo, ne faranno uso saltuario in Alto Adige e per la difesa aeroporti.

Caratteristiche General ità Denominazione: autoblindata leggera MS Greyhound Equipaggio : 4 (pilota, aiuto-pilota , caricatore e tiratore) Peso 7 .500 kg Classe ponte: 9


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBAITIMENTO DELL'ESERCITO ITALI ANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Dimensioni Lu nghezza 5,00 117 Larghezza 2,54 m Altezza 1,98 m (senza cerchio) Passo 2 ,5 m + 1,20 117 Carreggiata I ,95 m Luce I.i bera 0 ,27 111 Armamento Principale: I cannone semiautomatico da 37/54 in torretta, abbinato a mitragliatrice cal. 7 ,62 Ml 919A4 Secondario (eventuale) altra mitragliatrice ca!. 7 ,62 su cerch io M49. Personale: 4 carabi ne cal. 7 ,62 Meccanismo di elevazione e brandeggio Congegno a mano Elevazione da + 10° a + 20° Brandeggio 360° Munizioname nto 80 colpi da 37 l 500 ca11L1cce ca! . 7 ,62 400 per carabina 16 bombe a mano 4 bombe fumogene 6 mine anticarro Apparati ottici Cannocchiale di puntamento per cannone da 37 Porteli i con 4 feritoie e 2 protettoscopi per visione indiretta Comun icazioni l stazione radio SCR 508 (oppure R 19) Interfono intra-car R.C.99 Protezione Torretta in acciaio fu so, scafo in lamiere scudo saldate . Spessori in mm . Torretta: l 9 mm Scafo: Fronta le 22,5 mm Lati cielo e retro 9 ,5 m m Motore Hercu les JXD a 6 cilindri, da 110 HP a 3200 giri raffreddato a liquido; radiatore posteriore con 2 ventilatori Trasmissione Frizione monodisco a secco, a comando idraulico trazione anteriore inseribile a volontà, scatola cambio con riduttore, con 5 alberi dotati cli giunti cardanic i; ponte anteriore scomponibi le; semiassi snodati con gruppi omocinetici. Sospensione A balestre semiellittiche (posteriori rovesciate, con ponte oscillante); 6 ammortizzatori idraulici Pneumatici di sicurezza 9 .00-20 atm. 4 ant. e 3,5 post.


PARTETERZA. I MAT ERIALI DEL PERIODO

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Impianto elettrico A batteri a ( 12 V.) Prestazioni Velocità massima 90 Km/h consentita - non regolata Pendenza max sup. 60% Guado 0,80 m Consumo/autonomia 320-640 Km (fuoristrada 160-400 Km) Raggio di volta 8,53 m

Bibliografia M inistero della Difesa - S .M.E. Ispettorato Generale della Motorizzazione, N . 4821 Autoblinda leggera MS Greyhouncl, Roma 1950.

SEMICINGOLATO (HALF TRACK) Con la rinascita della fante1ia corazzata , tradizionalmente costituita dai reggimenti bersaglieri, si ritiene dotarne dall a fi ne de l 1948 l' unico regg imento esistente, il 3°, (ricostituito dal l'estate 1945), dei primi 30 semici ngolati (più 34 carrette cingolate) disponibili . Sarà inquadrato nel 195 1 nella rinata Brigata corazzata Centauro . Intanto ( 1949), s i è ricostituito per la Brigata corazzata Ariete, 1'8°. Il semicìngolato interessa anche l'Artiglieria: i 5 gruppi e.e. da 17 libbre (76/55) costituiti ex novo. "In seguito al sopralluogo eseguito al 12° parco veicoli di Forlì risu ltano ivi disponibili n. 150 carri e,~ ha/f track, in ottime condizioni , che rispondono pienamente alle esigenze del traino dei pezzi controcarro". Con F n. 6/96 cieli' 11.1.1947 "è stata interessata la M .M .I .A. perché includa tale materiale fra quel lo da cedere all'Esercito italiano e che è già in corso di cessione dal predetto campo cli Forlì" . Dal la Relazione quindicinale dell'U.S. in e/ara 18febbraio 1947, si appre nde che "è stata incaiicata la Direzione Generale di Artiglieria e l' Ispettorato Generale della Motorizzazione relativamente a n. 400 trattori sem icingolati Wh ite esistenti nel campo A.R.A .R. d i Tombolo (Livorno)". Successivamente (7 marzo) si precisa che i White sono solo 354. Nel frattempo (maggio 1947) s i provvede alla revisione di 10 trattori semicingolati W hite del P.V.C .A . da inviarsi al la Scuola d i Artig lieria d i Bracciano per prove pratiche di traino delle artiglierie . Nel 1948, invece, si interessa l'Ispettorato Generale della Motorizzazione affinché, p rima di iniziare la revisione in serie dei semicingolati alleati Ha!f-Track da destinare ai battaglioni cli fanteria dei costituend i raggruppamenti carristi, disponga l'approntamento d i 14 d i tali mezzi da sperimentare presso le Scuole cl i Carrismo e di Autoblindismo e i G .E .D. Sub ito dopo. s i d ispone al tresì per l' organizzazione d i un corso. presso l' Ufficio S tudi della Motorizzazione sui semicingolati alleati di prossi ma distribuz ione .

li primo a rice verl i sarà come si è detto il 3° Reggimento Bersaglieri. Entra così in servizio questo autoprotetto semicingolato di costruzione americana , e in tre vai-ianti: M 2A 1, M3 A l ,


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GLI /\UTOVEICOLI D/\ COMBATTIMENTO DELL"ESERCITO ITALI ANO. VOLUME Tf:RZO 1945-1 955

M5A1 59 . Queste differiscono tra di loro per l'organizzazione di bordo e per l'armamento; si tratta, ovviamente di residuati bellici revis ionati. Ce ne viene perfino ceduta una versione con pezzo da 75 mm corto (15 esemplari del T30, già in uso nelle compagnie comando dei battaglioni carri Sherman), ma che non sarà distribuita. Come quel la del carro leggero armato con lo stesso pezzo (l'M8 , su scafo cli carro M5Al) destinato agl i stessi compiti e che non troverà una sua collocazione, per quanto ancora compaia nella Pub. 5172/1956. I semic ingolati , sebbene pri nc ipalme nte destinati al trasporto de l personale e di materiale nella zona di combattimento, sono distribuiti anche alla cavalleria blindata ed all'artiglieria . Quest'ultima , come si è visto , lo adotterà come trattore per i pezzi controcarro eia 76/55 . Le ultime forniture in conto P.A.M., prevedono la cessione dell' ultima variante del semicingolato , la M9Al (presentata ad Aberdeen Proving Ground nel 1952) e che è sostanzialmente identica all 'M5A I già in servizio (peso 9 tonne llate, armamento I mtr. da I 2,7 M2, equipaggio 10 uomini, velocità 63 Km/h, motore ICH RED 450 B, lo stesso dell 'altro semicingolato). Ma l'M9A1 non g iungerà mai in Italia. Intanto , con il passare del tempo , il logorio di questi veicoli è notevole, dato che costituiscono il "cavall o di battaglia" dei bersaglie ri , specialme nte dopo il rarefarsi de lle carrette cingolate. Il problema più importante consiste nella provvista dei cingoli costituiti da funi metalliche annegate nella gomma: nel giugno I 957, 200 degli 869 Half-Track disponibili sono abbisognevoli di urgente sostituzione degli stess i, in quanto le scorte presso il M a.Ri .Co . di Caserta sono da tempo esaurite. Si richiedono offerte a ditte italiane, francesi e tedesche che ne producono e nel contempo si invitano le case italiane Ceat , Michelin e Pirelli a far conoscere se sono disponibili ad effettuare la rigommnatura dei cingol i. Nell 'estate 1957 si decide di sperimentare i cingol i in gomma Atkinson (in gomma armati internamente di catene tipo Galle a maglia molto lu nga). Nel fratte mpo ( 1958) s i prende l'ultimo provvedimento di riordino in questo partico lare settore : con foglio Prot. 57101/ 8/1856227244, l'Ufficio Servizi, Sez. 5 dello S.M.E. in data 28 lug lio 1958, all'OGGETTO: Semicingolati della Divisione Corazzata "Pozzuolo del Friuli", si info rma che " ... per effe tto del noto riassetto del l'Eserc ito c iascuna divisione deve avere in di stribuzione 150 semicingolati. La Divisione Corazzata Pozzuolo del Friuli, che ha ceduto l battaglione bersaglieri (organico 43 semicingolati) e l gruppo artiglieria da campagna semovente (organico 2 semicingolati) de-

59 li concetto ispiratore del sem icingolato è riassunto in una pubblicità della White, diffusa intorno al 1941: "La distanza più breve fra due punti è la retta, ma raramente le s trade seguono questo principio.( ...) Un fiume asciutto o un itinerario attraverso una cava di pietre potrebbe essere preferibile alla U.S. Route# 13. li potentissimo semicingolato Whi te, che si può guidare e faci lmente, se necessario "puntare'· s ul terreno più difficile che uom ini possano percorrere:· li modello fu concretato nel I 938, quando uno Scout Car White fu dotato del carrello semicingolato del trattore T9 . Ne derivò l' Ha/f7h1ck Tl4 , che con un motore più potente divenne l'M2 dell ' artiglieria americana, prodotto dal 194 1 al 1944. La fanteria meccanizzata degli S.U ., seguendo l'esempio tedesco, ne rich iese una versione all ungata ( M3),costruita fi no al 1944. Ne derivarono l' M2AI e l'MJAI e ntrambi con il s upporto per la 12,7, utilizzati dal nostro Esercito. Successivamente (1942- I 944) la Tntemational Harvestcr fu coinvolta nella la produzione, dando luogo alle varianti M9 (con rullo anteriore) e M5 (con verrice llo). Tali modelli , una vo lta provvisti dcli' M49 Mount per l' arma da 12 ,7, presero la denomi nazione di M9A 1 ed MSA I. Solo quest' ultima è stato impiegata anche dal!' E sercito italiano.


PARTE TERZA . I MATERI ALI DEL PERIODO

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ve avere complessi vamente in dotazione n. 105 semicingolati. Detta G .U., tenuto conto delle recenti assegnazione ha in carico attua lmente i segg. semic ingolati : - M 2A 1 n. 2060 - M3A 1 n. 756 1 - M5A I n. 3562 Totale n. 130" . I tempi sono ormai maturi per la sostituzione dei semicingolati: già durante la visita dell ' Ispettore della motori zzazione in G ran Bretagna, 12- 18 g iugno 1957, si procederà all'acquisto di un carro protetto per trasporto personale Saracen per un primo ciclo di esperimenti . S i noterà nel corso della medes ima visita che, pur avendolo introdotto in servizio , gli inglesi sembrano orientati a introdurre anche un trasporto fanteria cingolato . Quanto sopra porterà ben presto - dopo un primo breve esperimento con gli AMX-12, già esaminato nella vis ita in Franc ia, a Satory, il 17 maggio 1957 - ed a distanza di qualche anno , all' adozione del l' M l l 3 americano nelle nostre GG.UU. meccanizzate e corazzate.

Descrizione Autocarro protetto semicingolato di tipo convenzionale con motore anteriore , cabina al centro e cassone blindato posteriormente . Frontalmente, il radiatore è protetto da pers iane mo bili comandate dal posto di pilotaggio; l' accesso avviene oltre che dalle porte laterali, da quella posteriore che è incernierata a destra. Il compartimento è protetto dal le intemperie mediante un copertone su cèntine. Lateralmente , reca rastrelliere per mine .

Derivati Obice semovente T30 Armato con l'obice M lA l da 75 mm in postazione scudata sullo scafo del semicingolato M 3, ne sono stati prodotti 500 esemplari ne l l 942, in attesa dell 'entrata in servizio d i un mezzo interamente cingolato dotato di un obice dello stesso calibro . I pochi esemplari ceduti dall'Esercito americano non risultano distribuiti ad alcuna unità operati va. AutocaITo semicingolato Fiat HT-70 Questo veicolo - destinato principalmente all'esportazione - viene presentato dalla Fiat nel 1968 fra la gamma di veicoli tattici per impiego militare. Si tratta della vers ione allungata (retrotreno cingolato analogo dell ' Half-Track americano) dell'autocarro tattico 90 PMS , co n una portata d i 3 .750 Kg e dalla possibilità di trainare un r imorchio di 4000 Kg . Capace di una velocità di 70 Km/h , ne è prev ista una variante leggermente protetta per il trasporto truppe (con anello per mitragliatrice Ml 9 19A2 cal. 7 ,62) e una contraerei ,

60 Targhe

6 1 Targhe

El 106493, 105767, 1069 12 ecc.

El 106307, 1063 I9, 106334 ecc. 62 Targhe El 105303 ecc.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBA1TIM ENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

con mitragliatrice M2 cal. 12 ,7 e complesso quadrinato cal. 12,7 nel cassone.63 Il prototipo è stato poi abbandonato. Semicingolato contraerei per comp lesso quadri nato da 12,7 Per la mobilità dei complessi quadrinati da 12,7 mm in uso nell'Esercito, invece di uti lizzare il semovente appositamente studiato M 16 (ev identemente non disponibile), quest'arma ha trovato inizialmente installazione a bordo di normali semicingolati. Il primo esemplare è stato allestito - con materiale di circostanza - presso la Di visione Corazzata Pozzuolo del Friuli nel 1955 su un M3A I (targa El 1077859). L' arma è stata sistemata su un basamento sopraelevato che ne permette l'impiego con il necessario settore di tiro . L'elevato baricentro non ha compromesso tuttavia la mobilità fu oristrada del mezzo ; la squadra serventi è stata ridotta da 5 a 3 elementi; dotazioni dell'arma traspo11ate su rimorchietto dal t. Più tardi , in luogo del semicingolato , l' Arsenale di Piacenza provvede a realizzare attrezzature per il carico e lo scarico del complesso quadruplo da 12,7 s u autocarro CM 50 , CM 52 e CM 54.

Impiego tattico Con la costituzione delle prime unità corazzate del dopogue1rn, i semicingolati furono assegnati ai regg imenti bersaglieri in numero di 7 per compagnia. Il 3° reggimento ne possiede 30 nel l 949, che scendono però a 22 nel 1950, per passare a 59 nel 1951, a 60 nel I 953 , a 90 nel 1954 e a 102 nel 1955; 1'8° ne riceve nel 1955 solo 22 di nuova costruzione, raggi ungendo così i 92. TI I O , nel 1951 , ne ha solo 30 , che salgono a 50 nel 1953 e a 90 nel 1954. L' impiego previsto è l' accompagnamento dei carri sul campo di battaglia (avanti ai carri , dietro ai carri - eccezionale, bersaglieri - sui carri, - possibile solo per l'inseguimento , dato che in quel caso il carro non può muovere la torretta) . I sem icingolati sono inoltre utilizzati dall 'artig li eria corazzata (traino , pos to comando di gruppo e batteria, rifornimento munizioni) e controcarri e, in misura minore , dalla cavalleria blindata (Genova dal 1958), Montebello (dal 1958), Piemonte (dal 1958), Savoia (dal 1958), Guide (dal 1957) e in numero variabile.

Considerazioni

L' Ha(f Track64 , rispetto all'omologo tedesco Sci K fz 251 del 1939-45 (ancora nel dopoguerra, e fino al 1963, riprodotto in Cecoslovacchia nella versione ammodernata, con feritoie e a cielo coperto dalla Skoda come OT-810), si dimostrò di costruzione più economica, più veloce, di maggiore autonomia e di guida più facile s u terreno accidentato grazie all 'assale ante riore motore e di maggiore mobilità ed affidabilità. Al contrario, il modello germanico (di prevista introduzione an-

63

Anche in Cile, nel 1983. verrà realizzato un elaborato traspono truppe, il Cardoen BMS-1 Allacran, un veicolo blindato multiruolo semicingolato dotato del medesimo carre llo dell' HalfTrack, caratterizzato da una carrozzeria ben profilata, ma che non avrà séguilo. 6-1 AFV News, Sept. I966, Ontario (Canada).


PARTE T ERZA I MATERIALI DEL PERIODO

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che presso il R. Esercito nel 1943) cons umava di meno , godeva di miglior protezione e poteva trainare carichi maggiori. Altro difetto riscontrato sull ' Haff Track era nel montare un cingolo di tipo continuo , meno costoso di quello tedesco , ma di breve durata e fac ile ad uscirsene. Destinato a muoversi su strada e su terreno vmio, in entrambi i casi , le ruote e i cingoli di gomma, azionati eia un motore cli rilevante potenza ( 114 HP) permettono di raggiungere e levate velocità e di superare pendenze abbastanza rilevanti . Da esperimenti fatti su ogni genere di terreno e nelle più svariate condizioni ambientali, è risultato che il tipo si trova in difficoltà su terreni cedevoli e sabbiosi sia per la conformazione del cingolo sia per la poca superficie portante . Per ovviare a questa deficienza, il mezzo è anche dotato di catene di aderenza che possono essere applicate sia ai cingoli sia al le ruote anteriori, rese per lo scopo motrici con semplice dispositi vo . Si trova inoltre in difficoltà su terreno sdrucciolevole per la poca aderenza del cingolo completamente in gomma. Come tutti gli automezzi americani, creati per r ispondere a determinate esigenze, il cmrn ha un raggio di volta molto grande (m 9 circa): questo particolare tecn ico impone al guidatore che marcia sulle strade italiane, una maggiore attenzione e la necessità di una o più manovre per superare le curve più strette e al comandante di colonna un ' accurata ricognizione dell'itinerario (quando sarà possibile).65 Nella relazione del Comando Brigata Corazzata Ariete ciel 20 ottobre 1949, essi vengono giudicati s in eia allora "di ottime prestazioni meccaniche, ma cli ridotte prestazioni fuori strada in relazione al sistema di rotolamento: il tratto di cingolo a terra è troppo lim itato e liscio . Manca quindi quals iasi capacità di aggrappamento ; limitate appaiono le possib ili tà di superare gradin i. Difficile , infine, è la guida del mezzo in terreno vario per mancanza di servosterzo ." Nondimeno, altri giudizi sono favorevoli: nel 195 1 (Memorie Storiche dell'8° rgt. b.) si riporta: "Sono automezzi di ottime prestazioni, che pur non essendo nuovi, si sono sempre dimostrati rispondenti alle necessità dell'impiego. Ottimo il motore, buone tutte le altre patti della macchina".

Caratteristiche Sono riferite al modello di più comune impiego nell'Esercito italiano, l'M5 . General ità Denominazione: Carrier, Personnel, Haff Track, M5Al Casa costruttrice: International H arvester Co . Equipaggio: 13 (compartimento anteriore: pilota, 2° pilota, capocarro mitragliere) Peso a vuoto (con rifornimento ed accessori 7564 Kg), portata 1600 Kg Peso rimorchio normale a pieno carico 2000 kg Classe ponte I O Dimensioni Lunghezza (con ru llo) 6,1518 m (con verrice llo) 6,3266 m Larghezza 2 ,2074 m Altezza (sulla mitragliatrice) 2,743 m; (sulla prua) 2,312 m Luce libera 0 ,238 m

65 Scuole d'Applicazione d'Arma. Au10111ohilismo, 2° anno, Torino I 952 .


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GLI AUTOVEICOLI DA COMB/\TTTMEt TO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Armamento Originale: Supporto a cerchio M49 per mitragl iatrice Browning HB M2 cal. 12,7 mob ile su rotaia circolare: l mitr a mob il e Browning M 1919A4 cal. 7 ,62, l moschetto auto matico M1928Al, 12 fucili M l ca!. 7,62 (M1903 oppure Ml903Al). Nel cassone è montato un piedistallo M25 per mi tragliatrice cal. 7 ,62. Brandeggio ed elevazione Manuale. Mun izionamento 7 550 col pi cal. 7 ,62, 700 cal. 12 ,7, 540 cal. 11,43, 22 bombe a mano Vis ione Parabrezza in blindovetro da 12,7 mm: in combattimento s i abbassa un portello con due porteli in i con otturatori scorrevoli; lateralmente alla cabina sono due po,tel li di accesso incernierati anteriormente e con le cui sezioni superiori, pur esse con portellini scorrevoli abbattibili verso l'esterno . Comunicazioni . Impianti radio di tipo diverso . Protezione Scafo costituito da piastre cl i acc iaio omogeneo, saldate e imbullonate . Fronte 15 mm Fianchi e retro 12,7 mm Motore Costruzione HMC tipo Red 450B, a carburazione Raffreddame nto ad acqua 6 cii. in linea, ci li ndrata 7392 Potenza max 143 HP a 2600 giri al ' 1 Carburante 80 ottani , Tramissione Frizione monodisco a secco . Cambio a ingranaggi con sincronizzatori, a 4 velocità e r.m. con riduttore Trazione: gruppo di rinvio incorporato nel cambio trasmette la potenza del motore al differenziale posterio re e , a volontà del conduttore, a quello anteriore . Ponte anteriore snodato per la sterzatura con semiassi muniti di giunto omocinetico; posteriore con ruote motrici sui cingoli. Freni idraulici a nastro sulla trasm issione con servofreno a depressione Hidrovac; sulle ruote motrici anteriori e posteriori senza serbatoio d i vuoto . Sospens io ne Anteriore: a molla a balestra con ammorti zzatori idraulici Posteriore : a 2 carrelli articolati con molloni elicoidali verticali a cartoccio; ruote cli rinvio oscillanti. Ruote anteriori motrici a disco con pne umatici di sicurezza 9 .00 - 20 Pressione atm 4 ,2 Cingol i: larghezza 0,30 m Impianto elettrico I 2 V a batteria Prestazioni Velocità massima su strada 67 Km/h Pendenza max sup. 60% Guado 0.8 1 m


PARTE TERZA. I MATERIALI DEL PERIODO

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Raggio di volta a destra 8 ,53 m , a sinistra 9,14 m Autonomia 325 Km Consumo 70 1. per 100 Km Particolarità Rullo anteriore o paraurti e verricello (capacità di trazione max 4500 Kg).

CARRO ARMATO LEGGERO M3Al L'M 3, il nuovo carro leggero americano, risale al marzo 1941 . Gli inglesi ne hanno ottenuti diverse centinaia di esemplari ne ll'autunno di quell 'anno per l' impiego in Africa Settentrionale, ribattezzandolo Generai Stuart per non confonderlo con il carro medio anch'esso denominato M3 . Un esemplare catturato viene trasportato nel 1942 in Ital ia per essere esaminato dal C.S.M. , ma è a pprezzato soltanto per alcune soluzioni meccaniche . ln realtù, dati gl i scarsi risultati ottenuti come carro da combattimento , gli stessi inglesi decidono, a fine 1942, di destinarlo alla ricognizione . Nel maggio l'Esercito deg li Stati Uniti ne o rd ina la trasformazione in M3A I ridisegnandone completamente lo scafo . È di stribuito inizialmente allo Squadrone Cavalleria Blindata (5) e nella versione R ecce, dal 1950 ai plotoni esploratori (5 Stuart Recce ciascuno) dei due battagl ioni carristi delle brigate corazzate . Altri 5 verranno assegnati al momento della trasform azione s u 3 battaglioni del reggimento carri, restando ancora in linea nel 1957. Sin dal 1949 , il carro armato leggero M3A 1 è il mezzo corazzato più potente a far parte del Corpo di Sped izione (poi d i Sicurezza) destinato in Somalia . Esso vi eq uipaggerà , ne l 1952 una com pagnia comando su l plotone comando , 2 p lotoni carri ciascuno su 6 carri, per un totale di 12 carri (più 8 d i riserva). Un docume nto in data 5 dicembre 1956 , riporta, che i carri M 3A3 sono in distribuzione in esig uo numero di esemplari, destinati ad essere rad iati in prosieguo di tempo. Restavano in uso presso l'Ariete i e.cl. M3A3 Recce, denominati invece presso la Centauro carri da ricognizione .

Descrizione H carro leggero M3A3 prodotto dalla American Car & Foundry in 3.427 un ità fino al all'agosto 1943 , è come l'MS (d i produz ione Cacl illac e M assey-Harris), cli costruzione convenzionale: conserva il treno di rotolamento del precedente M3A I. Ha le fiancate della sovrastruttura inclinate cli 20° (mentre !'MS le ha vertical i) e rispetto sempre a quest'ultimo , questa posteriormente non è sopraelevata . In to rretta, il congegno cli puntamento viene soprae le vato (combination mount M44) . Il carro è potenziato da un motore aeronautico stellare a 7 cilindri , raffreddato ad aria , con un cambio a 5 velocità e retromarc ia . L'equipaggio, cli 4 uomini , prevede il capocarro nel cesto di torretta, a destra dell'armamento , a s in istra ciel quale vi è il tiratore. TI pilota è nell a sezione anteriore dello scafo , a sinistra e il secondo p ilota e mitragliere di scafo , a destra della trasmissione . T utti i sedili sono regolabili e con cinture cli sicurezza. La torretta è stata ingrandita, come lo scafo, rispetto ai modelli prece-


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denti (M3 ed M3A 1). Il carro è dotato di generatore ausiliario per le batterie da fermo . La radio è s istemata in torretta; vi è pure un segnalatore e lettrico d ' incendio . Nell'Eserc ito italiano, nel 1949 sarà studiata la possibilità di installazione sull ' M3A3 di n. 2 stazioni (1 tipo l 9 e una SCR 528) senza rimuovere il cannone e con garanzia di buona manovra dell 'arma e delle stazioni. Sul carro leggero M3A3 (ed M5A l) è realizzata di norma l'installazione di stazioni americane del la serie 500 (508, 506 per i carri comando , 528, 548). Nell'Esercito italiano, la Rl9.

Derivati Stuart recce. Questo veicolo è essenzialmente il carro amrnto M3A3 privo della torretta .66 Pertanto, non d is ponendo più di armamento principale, s i è provveduto ad installarvi una mitragliatrice Browning cal. 7,62 M l91 9A4 protetta da una robusta scudatura in sostituzione della M2 da 12,7 (con 1200 cartucce perforanti -incendiarie e 300 traccianti) in aggiunta a quella d i scafo Browning M l 9 l 9A4 (con 1600 cartucce perforanti incendiarie e 400 traccianti), in origine montate dai precedenti proprietari. L'equipaggio è costitu ito dal pilota, secondo pilota-mitragl iere e 4 uomini; l'apparecchiatura radio è una R.1 9 . Alcuni di questi veicoli da ricognizione così trasformati erano stati in dotazione ad una unità polacca che aveva operato in Italia. Questo tipo modificato è stato utilizzato eia carristi, cavaUeria e bersagl ieri.

I mp;ego tattico Nell' ambito della brigata corazzata, l' impiego dello squadrone (di cui fanno parte i carri leggeri Stuart - in g rado d i agire in terreno vario - per l'esplorazio ne terrestre, a integrazione cl i quella aerea), è di massima alle dirette dipendenze del comandante la brigata. Circa l'armamento, è previsto l' impiego ciel cannone da 37/54 entro i 500 m - di stanza alla quale può perforare blindature di 5 ,63 cm - e con scatola a mitraglia, contro truppe allo scoperto entro i 100 m. Nell' ambito del Reggimento C. B., per l'esplorazione forma il nucleo cli pattuglie esploranti in genere costituite da due mezzi e tre motocicl i. In vista dell 'i nvio in Somalia di un Corpo di Spedizione, il Comiliter d i Napoli è incaricato (ottobre 1949) della costituzione di l battaglione motoblindato dei CC. e 3 di fanteria, il cui elemento di forza si basa s u carri armati leggeri cli questo tipo . Complessivamente - anno 1952 - per cavalleria e CC nell'ex colonia ne sono di slocati 49. Per il traino dei carri M 3 caricati sugli appositi rimorchi viene disposta la revisione e l'approntamento di 13 trattori SPA 4 l .

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11 carro armato M3 Cenerai Stuan (dal nome del caris matico comandante de lla caval le ria c onfede rata) fu inizialmente impiegato dagli inglesi in A .S . contro le truppe dell'Asse dal l' ottobre 194 1, nello ste sso ruolo dei Crusade1; cui poteva essere ass imilato nelle prestazio n i. Una volta tornato al compi to ori g inario cl i carro leggero, - c ioè la ricogniz ione - specie pe r la s ua e levata vcloeit~, (50 km/h), c i s i accorse che lo Stuan res tava eccessivamente alto (nella M3A3 ben 2,56 m) . Così, nelle u nità esp loranti inglesi . dapprima in Africa e poi in Italia si eliminarono le torre tte, ins ta llando in barbetta un'arma automatica (da 7,62 o più rarame nte eia 12 .7) . Altrettanto avverrà , in a ltri teatri . per g li M5, c he avevano un motore cli maggiore pote nza (30 Hp in più) e che ne conse ntirà l' impiego anche come trattori per pezzi controcarro oppure po11amunizioni.


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Considerazioni In un rapporto del Comando Brigata Corazzata Ariete (20.10.1949) si legge: 1) Carro armato Stuart M3A3 della cavalleria . Con un peso di I 5 tonn. è armato di un cannoncino da 37: la sproporzione è evidente. D 'altra parte un armamento più potente è necessario per dare agli e lementi di cavalleria in viati in esplorazione la possibilità cl i reag ire efficaceme nte con mezzi propri alle offese nemiche e per escludere in via normale il provvedimento - sotto diversi aspetti dannoso - di rinforzare la cavalleria con elementi extra organico. Occorre che il carro leggero della cavalleria s ia armato di una b.d .f. da 75 con munizionamento in parte controcarri. 2) Carro leggero Stuart dei plotoni eia ricognizione dei btg. carristi. É privo di torretta: con un peso cli 13 tonn. È armato di una semplice mitragliatrice. É assurdo oggi pensare di poter mandare verso il nemico un mezzo dotato di armamento così deficiente e che per soprappiù non offre alcuna protezione al personale contro le pallottole e le schegge . Se a suo tempo gli eserciti americano e inglese usarono tale tipo di materiale (che non hanno più in dotazione) non è questa una buona ragione perché l'esercito itali ano ne preveda l' impiego in futuro . Occorre, come per la cavalleria, un carro leggero armato di una b.d.f. da 75. Nel 1951 si aggiungeva a proposito cli questi ulti mi

"è un mezzo cli buon rendimento , veloce , co n moto re esuberante", ne l mentre si ricordava che "trattasi di mezzi ormai vecchi e per le quali è difficoltoso l'approvvigionamento delle parti di ricambio." In guerra si era però dimostrato molto vulnerabile alle mine (come l'M5A l di cui in seguito) cd alle armi controcarri. Nel 1963 s i decise cli utilizzare gli Stuart Recce, sostituiti nel plotone da ricognizione con gli M24 , al posto degli Scout Car allora impiegati come autoblindo radio.

CARRO ARMATO LEGGERO MSAl Jl carro di questo modello , creato come vers ione Cadi llac Motor Car D ivision (GMC) dell'M3Al , è preferito dall'Esercito americano alla precedente versione e lo sostituisce nella produzione a partire dal gennaio 1943 . Ne saranno prodotti ben 681 0 f ino al g iugno 1944 e so lo nel l'ottobre 1947 sarà declassato a Limited Standard. Le modifiche essenzial i riguardano la propulsione (2 motori accoppiati) e le successive modifich e all a torretta per installarvi l' apparato radio prima sistemato nello scafo. Ne l corso della produzione è ricavata sul fondo una botola per l'uscita in emergenza, nuove ruote in acciaio stampato vengono adottate e tra i due portelli dei piloti trova posto un ventilatore . Al la fin e del la produzione s i monta un nuovo supporto per l'arma e.a . e un cesto per dotazioni dietro la torretta. Esso rappresenta l'evoluzione fina le ciel carro armato leggero Generale Stuart67 Pur se considerato obsoleto per il teatro cli operazioni europeo , trova ugualmente largo impiego s ia su quest i fro nti che nel Pacifico.

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Il carro armato M5A I conserva il treno cli rotolamento ciel precedente M3A I, ma se ne differenziava per il motore, lo scafo e la conformazione della torretta,


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GLI AUTOV EICOLI DA COMBATTIMENTO DELL' ESERCITO ITALIANO. VOLUM E TERZO 1945- 1955

Intanto, non avendo altro con cui sostituire tali carri leggeri , buona parte dei battaglioni american i equipaggiati con questo materiale è trasformata in reparti misti: una compagnia M5A I contro tre di carri medi. Fino a che, allorché giungeranno gli M24, essi saranno confinati all'esplorazione ed alla sicurezza sui fianchi. Terminata la guerra, un certo numero di questi carri rimane in Italia. Per il nuovo ordinamento, secondo un documento dell'ottobre 1948 occorrono 2 IO carri armati leggeri (tra M3A3 ed M5Al). Ne esistono 8 in distribuzione, e, nei magazzini, 110 efficienti, 120 da revisionare ed altri 70 di ulteriore possibile revisione. Nel 1948 , infatti 75 di essi sono stati ritirati dal Campo A.R.A.R. e completati a Caserta con le bocche da fuoco M6 da 37 mm , recuperate in numero di 59 a Forlì e per il resto da approntarsi presso l' Arsenale di Piacenza. In aggiunta ai cmTi recuperati, l 'Ufficio Servizi riferisce (2 febbraio 1949) che nel 1948 ne sono giunti dalla Germania, ceduti dall'Esercito americano , ben 290, 120 dei quali nuovi. La Scuola di Cavalleria Bl indata provvede ben presto al l'addestrame nto degli equipaggi con un apposito corso . La permanenza nelle unità d i cavalleria blindata durerà tuttavia pochi anni; dopo l'introduzione dell 'M24, i carri M5A l passeran no ai Carabinieri. Infatti, nel 1952 l'Ufficio Servizi d isporrà per la graduale cessione di 52 carri MSA 1 da 37 ai battaglioni mobili carabinieri, dove più tardi saranno af'fiancati e poi soppiantati a loro volta dagli M4. Sono stati impiegati nell'E.l. anche alcuni dei primi esemplari di MSA l con torretta di diversa configurazione (con il supporto della mitragliatrice e .a . al centro della fi ancata destra). Nel 1948 è prevista l'insta llazione a bordo della stazione americana a modulazione d i ampiezza SCR-510; si è poi deciso per l'installazione della stazioni serie 600 a modulazione di frequenza.

Derivati Cannone semovente M8 Non si hanno molte notizie relative all ' impiego di questo materiale.68 É però accertata l'epoca della sua dismissione: dal Pm·co Veicoli Corazzati di Caserta, come si legge nelle memorie storiche dell'Ente del 1957, furono alienati 11 8 di questi semoventi , dopo che in precedenza ne erano state scavalcate (e versate) 105 b.d.f. da 75/16. Nel 1948 erano infatti arrivati dalla Germania, ceduti dall 'Esercito americano, n. 140 semoventi leggeri M8 con ob ice da 75 111111 . Si trattava di normali carri armati MS Al in cui la torretta da 37 mm era sostituita da una torretta di conformazione diversa che ospitava l'obice. 68

L'M8, richiesto nel 194 1 per il supporto di fuoco delle unità meccanizzate, e in sostituzione ciel T30 sem icingolato (M3) deriva da un modello con cannone MI A I da 75 nun sistemato in casamatta su scafo M3 ed MS del maggio 1942. A questo si preferisce però I' M8 Howitzer Motor Carriage con il pezzo in torretta, che entrerà in produzione nel settembre e sarà prodotto fino al gennaio 1944 in 1778 esemplari. Viene impiegato in Italia e sul fronte occidentale a partire dal 1943. L'obice da 75 M2, con un settore di elevazione eia -20° a +40° e orizzontale cli 360° ha una portata di 8657 m ed ha a bordo 46 granate (tra ordi narie e HEAT e.e.). escluse quelle trasportate s ul rimorchietto. Per la difesa vicina e e .a. la torretta monta inoltre una mitragliat rice eia 12,7. Gradualmente sostituito dall ' M4 con il 105 mm, è radiato dall'Esercito degli Stati Uniti dopo il 1945.


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Dati di massima: Peso: l 5 .550 Kg Classificato ancora Standard nell'ottobre 1947. Armamento: in ton-etta, I obice da 75 M2 oppure M2Al , 1 mitragliatrice M2 cal. 12,7 su supporto mobile e e .a. Munizionamento : 46 granate eia 75 mm, 400 colpi cartucce cal. 12,7, 600 per moschetto automatico , 735 cartucce cal. 7 ,62 e 8 bombe a mano. Velocità: secondo il TM9-2800, 58 Km/h . Come già rilevato, i semoventi M 8 non sono mai distribuiti ad alcuna unità operativa ma utilizzati soltanto da reparti sperimentali. Di conseguenza, nel 1956 l'Ufficio Servizi interessa l 'Ispettorato Generale dell a Motorizzazione per la loro alie nazione - previa demilitarizzazione - in quanto tali mezzi "non trovano più utile impiego nell' ambito dell'Esercito ." Con i semoventi M8 demilitarizzati è stata condotta una esauriente esperienza presso il 3° Reggimento bersaglieri , con 2 mezzi nel 1954 e 4 nel 1955. L' assegnazione ai plotoni cingolati, in sosti tuzione delle carrette cingolate dei plotoni da ricognizione e in via sperimentale, di scafi M 8 ha pe1messo - " a onta d i notevoli limitazioni dovute alle condizioni in cui il materiale è g iunto dal P.V.C." cli dare un maggiore sviluppo all'addestramento di questi reparti , date le mig liori prestazioni di questo mezzo rispetto alla cingoletta. Gli scafi si sono dimostrati eccellenti, come dalla relazione inviata in data 27 settembre 1954, pur necessitando cli lievi modifiche come l'installazione cli un armamento cli bordo (ad esempio una Browning da 12,7 ed un fucil e mitragliatore B.A.R .) e di una stazione radio di sufficiente portata; sostituzione degli attuali delicati sedili in pegamoide con analoghi più robusti e meno deteriorabili , nonché la dotazione di un tendone per riparare l'equipaggio dall 'acqua piovana. Ma ormai era il momento di adottare un cingolato protetto per il trasporto della fanteria corazzata appositamente studiato: nel 1959 s i provvederà a sperimentare, presso I '8° bersaglieri, l'AMX-1 2 e il Mowag-Pirat. M5A 1 con cannone da 75 Nel 1948 viene interessato l' Ispettorato dell 'Arma di Fanteria perché di sponga l'e ffettuazione cli prove pratiche di impiego ciel carro M5A I con cannone da 75/21 italiano. Non se ne conoscono gli esiti.

Impiego tattico Dal 1948, il carro è in dotazione alla cavalleria: ogni reggimento di cavalleria avrà in organico, dal 1949 e fino al 1955 , uno squadrone cl i 18 M5A I.

Considerazioni Secondo un rapporto della brigata corazzata Ariete dell'ottobre 1949, i carri Stuart in distribuzione (normali e Recce) presentano "ottime prestazioni meccaniche" ma ne "sono note le manchevolezze in campo tattico e dell'armamento" .


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Caratteristiche dei carri leggeri (M3A3 ed MSAJ) Generalità Denominazione: M3A3 (M5A 1) Equ ipaggio: 4 uomini (capocarro, cannoniere, pilota e secondo pilota mitragliere) Peso in combattimento 14.000 Kg (1 5.400) Rapporto potenza/peso 17 ,8 HP/t ( 14 ,2) Pressione specifica 0,81 -0,87 Kg/cmq Classe ponte 16 (l 7) Dimensioni Lunghezza 5 ,03 m (4 ,44, con cassetta attrezzi 4,84) Larghezza 2,53 m (2,24) Altezza 2 ,56 m (2 ,30) Luce li bera 0,34 m Armamento Principale: 1 cannone da 37/54 con mitra cal. 7 ,62 abbinata Secondario: I cal. 7 ,62 nello scafo, 1 cal. 7 ,62 e .a. Meccanismo cli elevazione e brandeggio. Torretta girevole per 360° a comando manuale o idraulico Muni zionamenlo. 108 colpi da 37 mm; per l'M5Al, 29 + 29 perforanti , 18 + 18 esplosivi e 8 + 8 a mitraglia, 4 bombe a mano d i pronto impiego ( 147) 6.890 cartucce ca!. 7 ,62 (6500) 1 moschetto automatico 8 bombe a mano ( 12) , I treppiede M2 per arma ca!. 7 ,62 M1 919-A4 Apparati ottici Protettoscopi e periscopi per ciascun membro de ll 'equipaggio, più uno posteriore Comunicazioni 1 SCR 508 (portata in fonia 15-25 miglia, in grafia 30-45); interfono Protezione Lamiere saldate in acciaio omogeneo spessori in mm: scafo M3A3: fronte 25 ,4-28,6, lati 25,4 , retro 25,4 torretta frontale 38, guscio 32, scucio mob ile 38 scafo M5Al: fronte 30, lati 25-30, retro 25, fondo anl. 13, post.10 torretta fronte 40 , lati 32, c ielo 13 Motore l Continental W670, Serie. Per l'M5Al , 2 Cadillac serie 42 a benzina 7 cilindri , 250 HP a 2400 giri. Per l'M5A l , 8 cilindri a V eia 110 a 3400 g iri (ciascuno) Carburante 4 serbatoi per 4 16 I. L' M5A I, 3 1O I. Trasmissione Tipo H ydra-matic. Fri zione: a disch i multipli , a secco; M5A 1 2 gi unti idraulici Cambio di velocità: a 5 velocità e retromarcia; M5Al 2 per ciascun motore a 6 marce e r.m . Differenziale: anteriore , del tipo controllato Sospensio ni A carrelli per lato con molloni verticali


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Cingoli: in acciaio oppure gommati - larghezza 0 ,335 - per l'M5A l, 0,29 m. Impianto e le ttrico A batteria, 12 V Prestazioni Velocità mass ima su strada 50 Km/h (48) Raggio di volta 6 ,86 m (6,5) Pende nza max s up . 60% Gradino 0 ,60 m Trincea 1,84 m ( l ,60) Guado 0,9 m (0,76) Autonom ia 192 Km (155) Consumo. 2 15 I. pe r 100 Km.

CARRO ARMATO MEDIO M4 (SHERMAN) li celebre M4 Generai Sherman, anch'esso di costruzione americana è senza dubbio il carro americano costruito in maggior numero di esemplari e nelle pi ù diverse varianti 69 ; è il protagonista della rinascita delle formaz ioni corazzate italiane, dopo la fine dell 'occupaz ione straniera . Ne vengono recuperati di diversi modelli , e gli sforzi ciel Servizio tecnico motorizzazione sono ben presto tes i so prattutto ad unificarne i propu lsori , mentre lo S .M.E. cerca cl i organizzarli ne i battaglioni con diversi compiti in relazione all 'armamento. Pertanto essi saranno classificati nell 'Esercito italiano in relazione al motore installato come: - tipo l (M4A4) con motore Continental - tipo II (M4Al) » » » - tipo TTT (M4A2) con 2 motori d iesel (non impiegato in Italia) - tipo IV (M4A3) >> Ford 8V (come sopra) - tipo V (M4A4) » complesso Chrysler.

In relazione all'armamento s i avranno - Tipo A - cannone da 76/52 - T ipo B - cannone da 105/22 - Tipo C - cannone da 76/55.

69 Lo Shernw11 deriva in linea re tta dal T 5 ciel 1938 e più precisamente dalla terza varia nte con motore radiale Wright eia 2 1 tons realizzato ne l 1939. Modificato nell'M 2 e suoi pe1fezionamenti. diviene, con lo spostamento ciel 75 in casamatta e mantene ndo il 37 ne lla torretta girevole . il ti po M3 nel gennaio I 94 1 che prende parte alle prime operazione con l'Eserc ito brita nnico e con quello sovietico. Nel frattem po non si rinu ncia all'idea d i spostare il 75 in torretta e si realizza il T-6. Standardizzato nell'ottobre del 1941, questo sarà ribattezzato M4 ( Generai Sherman dagli inglesi c he lo impiegarono in Egitto nell"o ttobre 1942). La s ua produzio ne du rante g li a nni successivi raggiungeri1 g li oltre 48.071 esemplari fino all 'a prile ciel 1945 . La s ua costruz ione è affidata a diverse ditte . 1 vari modelli differiscono fra loro principalme nte per la motorizzazione: tutti hanno la torretta ricavata per fusione; lo scafo è invece fuso nell'M4A I e saldato negli altri : la serie M4A4 ha prua in tre pezzi (gli a ltri in uno solo), le sospensioni restano identiche (solo l'ultima serie e de ri vati ha la HVSS. a molloni orizzontali). Infine s i riscontrano differe nze nell'armamento principale.


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GLI AUTOVEICOLI DACOMBATllMENTO DELL"ESERCITO ITALIANO. VOLUM E TERZO 1945- 1955

Il cannone da 75/37 non ha alcuna lettera, in quanto viene considerato l'armame nto fondamentale .

Descrizione L' M4 è un carro cli cos truzione convenzionale: lo scafo, a seconda de i model li e delle case costruttrici, p uò es sere fu so, sa ldato o misto (fuso e saldato) , provv isto o meno di pias tre cli rinforzo . L a torretta è sempre ricavata per fusione . Nell ' Eserc ito italiano s i cerca , per qu anto possibil e, cl i uni fica re i tipi (mo nta ndo ove poss ibi le il motore s te llare Continental), ma egualmente , ancora nel 1954 , s i registra la presenza di carri M 4 eia 75, M 4 eia 105 , M 4Al eia 75 , M4Al eia 76, M4A2 eia 75, M 4A2 da 76, M4A3 d a 75, M4A3 da 76, M 4A4 eia 7 5 , M4A4 da 76. Sull 'M4 sono montate, dal 1948, le radio rice-trasmittenti 19 Mk III - SCR 508 (506 solo sui carri comando) . L' impiego del carro non sarà comunque limitato a lla formazio ne di unità corazzate. Già aUa fine del 1947 , per ovviare all' arretramento della fro ntiera o rientale conseguente alle clausole territoriali cie l trattato cii pace, c i si o rienta verso un ti po d i fortificazione semi-permanente. E in questo quadro - come si legge nella relazione periodica sull'attività svo lta dall' U.S. - Sezione S.M. dello S.M .E . (gennaio 1948) - è previsto l'Impiego d i scafi ci i carri a rmati q uali opere fort ificate . A tale scopo è stata disposta la cessione al Laboratorio cii precisione di tre scafi di carri armati Shen nan per esperimenti. A ltri Sherman vengono uti lizzati pe r le prove d i ti ro contro corazze . A ncora negli anni '60, Io Sherman resta in servizio: tra gli esemplari superstiti in m ig liori condizio ni , si segna la l'M4 (targa orig ina le 103109, revisione gene rale effettuata dall' O.R.Me.C. cli Nola il 29 .2 .64) . Nel 1950, per l'armamento dei previsti 100 scafi di catTi mmati e per formare una riserva per l'Ariete, sono stati rimili tarizzati 75 pezzi da 75/37 (50 da applicare su scafi e 25 per riserva Ariete) e 50 da 76/55 da applicare su scafi . Pe r il 1958, un certo numero di Sherman saranno impiegati in opere fortificate e questo ha ric hiesto un particolare studio per l'adattamento dei carri in vasca e per l'applicazio ne de lle to rrette enucleate nelle postazioni fisse.

Derivati CatTO M4 demilitarizzato. È utilizzato per la scuola g uida (6 al 1° B attaglione Carri; altri alla Scuola di C arrismo nel 1948) . Qualche esemplare di questo tipo sarà ulteriorme nte modificato in altana mobi le , restando a ncora in serviz io negli anni ' 60 . Carro med io comando . È l'originale A.O.P. (Armoured Observation Post). Nel 195 1 la Ditta S.I.M .M.E .A. trasforma Sherman JC , rimuovendo le piastre interne ed esterne che occludono il foro di uscita per il supporto d i brandegg io , per montare la mitrag liatrice in casamatta. Targhe rintracciate: E l I 02305. Il CaiTo medio comando si differenzia clall'M4 pe r essere s tato privato dell'armame nto di bordo e re la tivo munizio name nto. La torretta, chiusa anteriorme nte da una piastra d 'acc ia io, à munita di una b.d .f. d i legno al solo scopo di conservare le caratteristiche di forma esteriore del


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cano. Oltre all'equipaggio ed all'armamento secondario di bordo, completo del relativo munizionamento , porta 2 stazioni radio t ipo 528 e strumenti e mezzi tecnici per l' osservazione del tiro . Carro-apripi sta. Di solito, è uno Sherman V al quale è applicato una lama apripista di costruzione americana Dozer MI, di faci le montaggio sui vari tipi di M4. La lama era di modello piatto, a tutta larghezza fissata a mezzo orecchioni ad una forcella unita ad un semplice congegno idraulico s ulla prua del carro. Esso azionato dal pilota, sollevava dal terreno la lama durante la marcia ordinaria , consentendo al veicolo di svolgere i suoi compiti di combattimento. Il modello modificato dagli inglesi consente di issare verticalmente, per mezzo di fun i e carrucole, l'attrezzatura apripista quando non in uso. Con apposita ci rcolare70 se ne stabilirà l'equipaggio: capo carro (sergente), pilota di mezzi corazzati (conduttore di bulldozer) , cannoniere e servente (specializzato trasmissioni radio). L'Esercito italiano ne riceve diversi esemplari . Ancora nel 1958-59, tre di essi saranno in organico (e in carico) presso le Divisioni Corazzate Ariete e Centauro. Essi rimarranno infatti in servizio anche dopo l'eliminazione dalla linea de l carro Sherman . Nel gennaio 1961, uno Sherman Bulldozer con cannone da 75/37 (El 103123) è ugualmente in carico al 3° Btg. Genio Pionieri di Pavia; altri 2 (El 104210 e 105541 ) al 10° O.R.T.E. Altre targhe rintracciate sono El 100646 e 108846. Nel 1971 uno sarà assegnato ad un battaglione mobile carabinieri per e liminare le barricate erette dai dimostranti nella e.cl. "rivolta" di Reggio Calabria. Carro sminatore. Sin dal 1948, per uno studio su mezzi meccanici per aperture varchi , si decide di utilizzare i carri armati Sherman V Crab disponibili. Successivamente, un esemplare di questi rimase alla Scuola Genio Pionieri. Me ntre ne risultano g iunti 15 di proveni e nza britannica,7 1 uno solo ne è in carico alla Divisione Corazzata Ariete nel 1958. Secondo quanto scrive nel 1951 il Comando della brigata corazzata Ariete, "risponde bene agli scopi e sarebbe necessario assegnarne uno ad ogni plotone pionieri della compagnia genio pionieri." CaiTo soccorso M32. Risultano giunti al P.V.C. di Caserta 40 di questi veicoli, ceduti ad altri enti e reparti. Essi vengono distribuiti anzitutto alle GG .UU. corazzate. Si tratta di un carro su scafo Sherman a motore Continental, privo della torretta, sostituita da una sovrastruttura fissa. Una gru a forma di A , è montata frontalmente allo scafo e un verricello dello sforzo d i trazione cli 27 .216 Kg è installato dietro il pilota . li mode llo M32 è sullo scafo dell'M4, l'M32Bl su quello dell'M4A l, l' M32B2 su quello dell 'M4A3, l'M32B3 s u quello dell' M4 e l' M32B4 sull'M4A4. L'armamento si limita alla 12 ,7 pi ù un mortaio da 81. Il peso è di 28.0 11 Kg e la velocità di 38 Km/ h. Un ultimo esemplare (El 107822) è conservato presso il Museo Storico della Motorizzazione . Carro soccorso M74. Risultano giunti al P.V.C. di Caserta 80 di questi veicoli, in séguito ceduti ad altri enti e reparti. L'M74, distribuito dal 1954, à di costruzione postbe llica e realizzato sullo scafo dell'M4A3 (scafo saldato) con motore Ford GAA da 525 HP e sospensione HVSS . Montata anteriormente è

°F

7

n. 1650-S/Ord . I di prot. in data 16 settembre 1955 , OGGETTO: Equipaggi per carri apripista . Veicoli Corazzati di Caserta, Uffic io Materiali - Si111a:ione mensile trattori e mezzi da co111batrime1110, 8 novembre l 961 0

7 1 Parco


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GLI A UTOVEICOLI D A COMBATTI M ENTO DELL"ESERCITO ITALIANO. VOLUME TER ZO 1945- 1955

una lama apripista, che serve a stabilizzare il veicolo quando la gru ad A è in posizione o per lavori d i sbancamento . L a torretta è in posizione fissa e reca la mitragliatrice cal. 12,7 ; una ca l. 7 ,62 è in casamatta, nello scafo. L'equipaggio di 4 uomini . M unito di radio AN/GRC 4 e 6 e di interfono, pesa 42.024 K g e la velocità è di 32,796. Ha tre verricelli a comando idraulico: il principale ha uno sforzo di trazione di 40.823 kg . Nel 1959, secondo quanto riferiscono le Memorie storiche del l 32° Carri , un M74 è stato adattato a carro gettaponte. Carro soccorso T2. 11 T2 è stato il primo carro soccorso e ntrato in servizio nel dopoguerra ed il primo ad essere realizzato per l' Esercito degli Stati Uniti nella Seconda Guerra Mondiale. Dotato d i un braccio di gru con 2 travi unite a traliccio da aste, porta all'estremità una puleggia attorno alla quale passa il cavo di acciaio di 2,5 cm e lungo 11 0 m. Questo è unito al verricello sistemato all ' interno del cmrn ed azionato dall'albero di trasmissione con l'interposizione di un cambio a 4 marce (due per il moto ascendente del cm·ico e due per il moto discendente) con arresto automatico in posizione cli folle e di una riduzione fina le a vite senza fine . Due puntoni incernie rati al braccio sono puntati a terra durante le operazioni di sollevamento. Nelle pa1ti interne del cmTo sono sistemate 68 cassette in lam ie ra di varie dimensioni che servono a conte nere attrezzi e parti di ricambio . Impiegato per operazioni di recupe ro d i carri in avaria durante il combattime nto , di install.azione e rimozione di gruppi mecca nici dei mezzi corazzati. Per la sua particolare attrezzatura serve anc he come carro offic ina pe r piccole riparazioni. Non risultano sopravvissuti esemplari del T2 in Italia . In realtà, si tratta di un deri vato del carro M3, con motore Contine ntal ma è spesso indicato come una convers ione dello Sherman. Il peso è di 30600 Kg ed è armato con una 7,62 nello scafo, di una 12,7 e .a. e caratterizzato - inutilmente - da una fin ta bocca da fuoco in lamiera o in leg no. L'equi paggio è di 6 uo mini ed è dotato di stazione radio 19 MK III e SCR 508. Sono state rintracciate le targhe El 1026 10 e 10554l(Dep. Misto Milano) ed El !03477 (Rgt. Art. a cavallo cli Milano) . Carro gettaponte Plybridge . Se ne sono avuti almeno 3 esemplari (scafo Sherman V) . Si tratta cli un carro privo cli torretta e modificato pe r trasportare un ponte Bailey (160 foot) , per s uperare ostacoli di 70 foot. La maggiore Iun ghezza serve per il varamento : quando la sezione anteriore ciel ponte giunge , sospesa, sulla sponda opposta, il cingolato sta ancora su quella amica; il carro allora si sgancia e, per mezzo di ra mpe, impegna il ponte. Arrivato verso la mezzeria, ne causa l'abbassamento sulla sponda opposta. Se ne è lamentata (12 d icembre 1950) l'impossibilità ciel trasporto fe1Toviario in quanto fuori sagoma, allorché dovevano essere trasportati in ditta per essere trasformati con motore stellare . Carro gettaponle 1ì-vabv. L'evide nza fotografica mostra uno Sherman AOP del! ' Ariete c he supera un fosso mediante ele menti di questo gettaponte. Si presume pertanto che anche tale veicolo s ia stato in servizio nelle GG .UU. corazzate del!' E.I.

Impiego tattico Nel quadro di riarmo dell'Esercito , sono previsti, ali ' ottobre 1948, 400 caITi Sherman , dei quali già in distribuzione ai reparti 58 e disponibili in magazzino 28 efficienti più 120 da revisiona re e da cons ide rare riparabili (+ 60 semove nti da revisionare) . Si prevede la revisione cli 200 carri e l 'acquisto al l'estero di altri 200. Per quanto riguarda le munizioni , la disponibilità è piena-


PA RTE T ERZA. I M ATERI ALI DEL PERIODO

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mente assicurata per il calibro da 105 mm, deficitaria , invece, per il calibro da 75 mm: circa 2 unfoc per 200 carri . Occorrerà adeguare le scorte ad almeno 5 unfoc e, per coprire il fabbisogno d i addestramento di 2 anni , altri 80 .000 colpi . Con la costituzione della Scuola di Carrismo, si forma una prima compagnia carri M4, dotata anche di carri demilitarizzati per la scuola guida; segue la costituzione del I e del II battag lione carri equipaggiati con lo stesso materiale. G li Shennan così vengono ad armare entrambe le rinate brigate corazzate (Ariete e Centauro) . Ogni battaglione carri, in base alla circolare 25 IO Orci (UR/40/P/2) dello S .M.E . - Ufficio Ordinamento, assume dal 30 settembre 1948 la seguente formazione: - compagnia comando , 2 cp. carri (ciascuna s u pi. comando e 2 pi. carri) e I cp. trasporti, per un totale di 27 ufficiali e 367 sottufficiali e truppa (complessivamente 394 uomini); - mezzi: 24 carri armati, 8 blindati vari, 12 trattori, 12 rimorchi , 5 carrette cingolate, 44 automezzi e 17 motomezzi. Inizialmente, il plotone è su 3 carri: 2 da 75/37, 1 da 76/55. L'adesio ne alla NATO permette tuttav ia ben presto una maggiore d is ponibilità di carri e pertanto, con Circolare S.M.E. Ord. N. 2850/Ord./I (UR/40/P/3) in data 1° dicembre 1949, il battaglione carri assume organici più adeguati alle necessità e cioè: - Compagnia comando (comandante e ufficiali del comando); - 3 compagnie (ciascuna su l plotone comando e 3 ploton i carri); - Compagnia trasporti. Il totale degli effettivi aumenta naturalmente: 35 ufficiali e 495 sottufficiali e truppa. Sono in dotazione più tipi di M4 Sherman, così distribuiti: - Carri comando: J; - Carri con cannone da 17 /bs (1 per plotone = 3 , 2 alla cp . Comando): 11; - Carri con pezzo da 105 (2 alla compagnia comando, 2 ai plotoni comando compagnia): 8; - Carri con cannone da 75/37 ( I alla compagnia comando, 2 per plotone carri, l al plotone comando di compagnia): 22; La compagnia comando ha inoltre 5 blindati da ricognizione e 3 scout car. In totale, il nuovo battaglione dispone di: - 42 carri armati, 8 mezzi blindati vari, 22 moto, 54 automezzi, 6 carrette cingolate, 15 trattori e rimorch i (Diamond-Rogers) . Con il I O maggio 195 1, sono stabiliti definitivamente g li organ ici dei battaglioni carristi su 3 compagnie con 52 carri e 8 mezzi blindati vari: J carro comando, due carri con cannone da 76 e l con cannone da 75 per la cp . comando , che dispone inoltre di 5 carri da ricognizione e 3 autoblindo radio; per ciascuna de lle compagnie 4 carri con cannone da 75 e 9 da 76 e 2 da I05 (il pi. comando ha 1 cmTo da 75 e 2 da 105). Non appena sostituiti dagli M47, essi passano dapprima alla cavalleria, e precisamente a Nizza: 148 nel 1954 (più 15 M24 e 9 caiTi recupero T32). Nel 1955 i terzi squadroni di ciascuno dei tre gruppi , già quadro, vengono armati con g li Sherman da 105/22. Un documento di quell'anno precisa che O

Il 12 settembre I 955. si richiede l'affluenza di 11 M4 al J O R .C .B. Nizza: al I agosto 1958 si fa presente che 20 carri M 4 con 75/37 in migliori condizioni si trovano presso lo stesso Reggimento.

Nel 196 1 l'M 4 viene riservato alle compagnie meccani zzate dei reggimenti delle divisioni fanteria cli montagna e plotoni esplo ratori carri de lle GG .U U .. nonché alle compagnie meccanizzate dei Battaglìoni corazzati delle brigate di fanteria.


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GLI AUTOVEICOLI DA COM BATrlM ENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME T ERZO 1945- 1955

La eliminazione dell ' M 4 inizierà nel 1958, quando ufficiosamente lo S.M.E. inviterà la O.R .Me.C. a sospendere l' invio alle ditte dei carri di questo tipo destinati alla rev is ione. Tuttavia le revis ioni continuano; come dimostra la targhetta apposta sull 'M4 El 103109, oggi esposto al museo della Fanteria, esso è stato sottoposto a revisione generale all' O.R. Me.C. di Nola il 29 febbraio 1964 . L'ultima presenza dell 'M4 nell'Esercito è accertata nel 1966. Numerosi M4 (compreso uno da 76/55) sono sopravvissuti in Italia fino ad oggi. Uno da 76/52 è conservato al Museo Storico della Motorizzazione . Il ca• -o resta infine in distribuzione alle compagnie carri del Battaglione Mobile dei Carabinieri fino a che non verrà rimpiazzato (1964) - anche in quellc-dall'M47 . Ma lo Sherman non scomparirà definitivamente dall ' Esercito . Molti dei suoi scafi saranno utilizzati quali casamatte metalliche (in parte con i canno ni da 76/55) nelle fortificazioni al confine orientale , alcune attive fino alla caduta del M uro di Berlino.

Considerazioni Scrive, a propos ito dell 'M4 in generale, il Comando dell a Brigata Corazzata Ariete nel 195 1: é ormai noto che trattasi di materiale che è impiegato da molto tempo. Le contin ue revisioni e le frequenti sostituzioni dei motori non riescono a s upplire completamente alla vecchiezza del materiale . Particolarmente difettoso è l' impianto e lettrico . É in corso la sostituzione negli Sherman V del motore Multiba11k Chrysler con il Continental. La elasticità propria di tale motore, la s ua omogeneità s trullurale. il fatto che il raffreddamento s ia ad aria rendono estremamente opportuna t.ale soscituzione.

S i lamenta inizialmente la mancanza cli deflettori , il che aumenta la d ifficoltà delle marce in colonna e che rende, in formazione di combatti mento, il mezzo visibile per la considerevole nube di polvere che viene sollevata e si è d imostrata indispensabile l'adozione del mantice con parabrezza regolamentare per il 1° pi lota allo scopo d i proteggerlo dalla polvere e dalle intemperie quando guida il carro con lo sportello aperto. E s i prec isa: Sia lo scafo Sher111a11 I (carri e semoventi M7 da 105/22), con motore Conti nental s tellare a 9 cilindri, sia quello Sher111a11 Ili (semoventi M IO eia 76/50) con a bbinamento di due motori G.M.C. Diesel a 6 cilindri si sono dimostrati di ottime qualità meccaniche, con buone prestazioni in campo tat tico . Il solo difetto riscontrato nel III è la de licatezza ciel complesso delle fri zioni che s i bruc iano fac ilmente, per cui è necessaria una cura continua e reg is trarle con frequenza; per quanto riguarda lo Sherman V (carri da 75/37, da 76/55 e A .0.P.) con motore Chrysler Muhibank, sono state riscontrate prestazioni meccan iche inferiori a quelli con il Continental e necessitano di continue registrazioni. G li organi sono d iffic ilmente accessibil i e questo motore ha dato luogo a più freque nti inconvenienti .

Inol tre , s i ricorda che I carri Sherman presso gli eserciti "alleati'' erano dotati cli un mortaio da 2" con una piccola dotazione di bombe fumogene; esiste negli stessi carri il relati vo alloggiamento. Questi mortai possono risultare utilissimi in azioni e pisodiche a llorché i carri debbono disimpegnarsi eia nemico. È pertanto necessario che almeno un'aliquota dei carri sia dotata cli mortaio leggero con bombe fumogene .

Altra proposta del Generale Liuzzi (I 949), che comanda la rinata Unità, è la revisione degli organici. Egli auspica, tra l'altro, l' aumento da 3 a 4 dei can-i di ciascun plotone.


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Bibliogafia Manuale tecnico 9-731 A Carri armati Medi M4 ed M4AJ (traduz io ne in tegrale 1952) del !'edizione originale del 23 dicembre I 943 , 800 copie. N. 4788 - Cannone da 75/37 e mitra Browning da 30, mitragliatrice B esa eia 7.92 installate su e.a . Sherman, Tavole di tiro ( 1948) .

SEMOVENTI CONTROCARRO DA 76/50 M 10 E DA 90/50 M36 L'Ml0 è il primo modello di semovente cacciacarri realizzato negli Stati Uniti ad essere ordinato in serie alla Fisher Tank Division, ancora senza aver provveduto a rimediare agli inconvenienti riscontrati sui primi esemplari , cui s i rimedierà nel corso della produzione .72 I primi MIO destinati a ll 'E.I. sono i 25 messi a disposiz ione dag li alleati e raccolti nel campo di S . Felice (BO)73, dove è stato costituito dal 2 dicembre un Centro Mezzi Corazzati. Qua lche anno dopo, nel 1950 , l'S.M.E. - Ufficio Servizi , dispone la " ri militarizzazione di 17 b.d.f. da 3" per semovente tipo M 10. Con le forniture americane dei p1imi anni '50 giungono inoltre in Italia sia la versione potenziata dell'MI0 (M36 con cannone da 90/50, in due varianti (M36, M36B I , q uest'ultima, su scafo dell ' M4A3 Sherman, in pochi esemplari e M36B2, con t01Tetta coperta) del le sue tre versioni, sia il velocissimo cacciacarri Ml8 da 76/52 Hellcal , che tuttavia non sarà inserito nelle GG.UU. corazzate.

Descrizione Il semovente controcmTi Ml0 (come poi M36) è prodotto dalla Fisher Tank Division . Ne saranno costruiti ben 4993 eia 76 e 1400 esemplari di que llo da 90 . Deriva dallo scafo M 4, nel quale le pareti laterali, pur se d i spessore limita to, sono incli nate per favorire la protezione . La torretta dell 'M 10 ha una caratteristica sagomatura, con pmeti inclinate ed è stata dotata, dopo un certo numero di esemplari, di un contrappeso in due parti che ne segue le linee . Il cannone ha una celerità di tiro di 10-20 colpi a l l 'e il munizionamento controcarri da 76 (v 0 792 m/sec) è efficace, a 900 m , contro lamiere da 119 mm. Quando s i decide di montarvi il 90 mm M 3 o M3A I , da 8 colpi al minuto (v 0 I02 m/sec) e che può perforare 200 mm, sempre a 900 m , la bocca da fuoco richiede l'adozione un nuovo tipo di torretta, già studiata per un nuovo catTo pesante, di fo rma arrotondata e con contrappeso sistemato internamente e meglio raccordato . A nche l'interno presenta modific he per ospitare i più lunghi cartocci-proietto: il generatore ausiliario è stato spostato e vi sono apportate altre modifiche strutturali.

Impiego tattico I primi gruppi eia 76/50 sono costituiti a partire dal 1948 per i Reggime nti a rtiglie ria delle Brigate corazzate. Il primo gruppo su 2 batterie, 10 semoventi , è costituito dal 1° maggio 1949.

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Primo fra tutti. l'iniziale assenza di un contrappeso per bilanciare la sporgenza della bocca da fuoco anteriormente alla torretta. Il mezzo. leggero . veloce e bene armato. trovò un primo impiego in Tunis ia e Sicilia, e quindi in tuna la campagna d 'Italia . 73 Come da foglio cieli 'Ufficio Servizi 1/4227 del 20.12.1946.


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GLI AUTOVEICOLI DA COM BATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALI ANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

S i inizierà a sostituirli con quelli da 90 (M36) ne l lugl io 1953, allorché un G ruppo da 76/50 e ntra a far parte del Reggimento artig lieria a cavallo per essere sostituito da uno da 90/50 nel 1957, restandovi (XXV e XXII Gruppo , fino al J961). Contemporaneamente, q uesti sono eliminati a fi ne 1956 dall 'organico dei reggimenti di artiglieria delle divisioni corazzate e passati a lle compagnie controcarri de i reggimenti bersaglieri. Secondo la nonnativa74 in vigore, il semovente spara a puntamento diretto, possibil mente effettuando il ti ro di sorpresa; lo schieramento deve essere in profondità . I pezzi sono impiegati per rafforzare lo schieramento delle armi e .e. della fanteria, dare profondità alla difesa; attuare la manovra e .e. Decentrati per sezioni , in rinforzo a bersaglieri e cavalleria e in difesa di comandi, e leme nti de l genio e serviz i, vengono utilizzati s ia in azione offensiva (sicurezza), s ia in azione offensiva (difesa di fronti normali , su ampie fro nti e nella m anovra in ritirata) . O ltre ad essere inquadrati ne i reggimenti di artiglieria per divisione corazzata , in ragione d i un gruppo su tre batterie di 6 pezzi, la notevole disponibilità di semoventi controcarri (ivi compresi gl i M 18 di cui in séguito) e la prevista minaccia da est ha indotto lo S .M.E . a costituire regg ime nti semoventi controcarri di corpo d'armata su due g ruppi cli 3 batterie ( 155° (I e Cli), 9° (CIII e CIV), 2 1° (CV e CVI) e reggimento artiglieria a cavallo (CVII e CVIII). Ma già nel 1956 lo S.M.E. si è reso conto che il semovente controcarri della 2 .a G.M. è o rma i un mezzo di ripiego, sebbe ne possa essere ancora cli q ualche utilità per le GG . UU. cl i fanteria, accanto ai cannoni da 106 senza rinculo . In occasione dello scioglimento dei g ruppi di questa s pec ialità inquadrati ne lle Div isioni corazzate (28. 10.56), il Capo cli S.M.E., genera le L iuzzi con 75 una circolare , nel mentre mette in rilievo le loro manchevolezze - "rispetto ai carri più recenti i pezzi semoventi controcarro prese ntano gravi deficienze e, per di più, avendo le torrette ape rte, non salvag uardano a s ufficienza gli equipaggi clall 'offesa nemica (compresa quel la atomica)" evidenzia comunque dive rse possibilità d 'impiego ed espone motivi del loro nuovo inquadramento tra le unità cli supporto cli corpo d'armata. Dopo essere stati assegnati a lle compagnie controcarri dei reggime nti fanteria e bersaglieri , ancor p rima della " ristrutturazione" del 1975 i cacciacarri usciranno di scena definitivamente. Poch issimi , in Ita lia, i semove nti eia 76/50 (il meg li o conservato è a Cassino), nessuno eia 76/52; uno degli ultimi MlO , l'El 10 1907 perfettamente restaurato è stato donato all'Ordnance Museum di A berdee n Proving Gro und ve rso la metà degli anni '60. Restano due semoventi da 90/50 M 36 in d iscreto stato (uno a Corclenons, senza targa e un a ltro a l Museo Storico della Motorizzazione).

Caratteristiche (MI O ed M36) G eneralità Deno minazione: Semovente Ml O, Semovente M36 Equipaggio: 5 uo m ini Peso 27.240 Kg 27 .694 kg. Dime ns ioni Lunghezza m 5 ,97 Larghezza m 3 .05 7

Rgt. A. Ariete -Ufficio Addestramento: li gruppo se111o ve111e cu/1/rocarro da 90/50. Pordenone 1953. S.M.E., Ufficio Addestramento, N. 1343/ 164648 cli prot. in data 16 novembre 1956, OGGETTO: Possibilità e impiego delle artiglierie semoventi controcarri . -1 l32° 75


PARTE TERZA. I MATERIALI DEL PERIODO

Altezza m 2,48-2,88 con mitr. Luce libera 111 0,44 Carreggiata m 2 ,108 Larghezza cingoli m 0,205 Armamento cannone da 75,2/50 90/50 Ml in torretta semiaperta 1 mitr. ca!. 12,7 Meccanismo di elevazione e brandeggio a comando manuale eia - 10° a +25° Settore di elevazione da -10°+30 Settore orizzontale 360° Munizionamento eia 90 n. 47 granate da 76 n. 54 1000 Cartucce al 12,7 350 Apparati ottici iposcopi per i pi loti cannocchiale telescopico M70F indicatore azimutale M20 quadrante livello M9 , a regolo M1 6 Comunicazioni Interfono RC 99 Stazione No.19 R6 10 Bussola goniometrica 1829 P rotezione Lamiera scudo laminata e saldata/fusa, in mm Scafo frontale 38 38 laterale 19 25 ,4 retro 13 c ielo 19-9 Torretta anteriore 57 75 laterale e posteriore 25 32 Motore 2 x GMC 71 6 C Diesel - l Ford O.A.A. 8 V a benzina Potenza 2x 187 HP a 2100 giri- 500 HP a 2600 giri al m ' Serbatoi carburante per 650 I - 720 1 Trasmissione Frizione biclisco = Cambio 5 velocità e r.rn. = d ifferenziale controllato = Sospensione = a carrello, con molloni verticali Impianto elettrico 24 Volt, a batteria Prestazioni 42-50 40-45 Ve locitit massima Km/h 60° 50° Pendenza max sup. %

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GLI AUTOYEICOLJ DA COMBATTIMENTO DELL"ESERCJTO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945-1955

Gradino m Trincea m Guado m Consumo per 100 Km I. Autonomia Km Raggio di volta m

0 ,61 2,28 0,91 340 164 9,44

0.48 = 335 2 15 =

SEMOVENTE CONTROCARRO DA 76/52 M18 Primo semove nte controcarri costruito ad hoc e non sullo scafo di carri pre-es istenti , e denominato M 18 , I' He!lcat, ossia " furia" rappresenta l'evoluzione ciel concetto che ha portato, nel 1941, alla real izzazione clell'Ml O. Armato con un cannone dello stesso calibro appena più lungo , è caratterizzato da uno scafo di linea molto più moderna che , grazie a un favorevole rapporto potenza peso, lo rende il più veloce mezzo corazzato della Seconda Guerra Mondiale.76 Ordinato all a Buick Motor Di vision nel 1943 se ne producono 2507 esemplari, tutti per l'Esercito degli Stati Uniti, che li distribuisce ai battaglioni cacciacatri impegnati in Italia e nell'Europa nord-occidentale nel 1944-45. La loro tattica, d i colpire efficacemente e dis impegnarsi velocemente, anziché ricorrere all'agguato a scafo sotto (all'epoca, un cannone da 76 in grado cli perforare, a 900 mdi distanza, 175 mm d i corazza, grazie ad una V 0 di 1036 m/sec, non lascia alcun carro tedesco al sicuro) induce l 'Esercito italiano - nel 1952 - a richiederne agli Stati Uniti un forte numero (289).

Descrizione Lo scafo d i questo semovente si discosta dalla concezione fino allora prevalente in quanto la sua protezione non supera i 13 mm di spessore, ancorché le sue lamiere, unite per saldatura siano , ove possibile, fortemente inc linate . La tensione dei cingoli può essere variata durante la marcia in te1Teno accidentato per mezzo di un dispositivo che collega la ruota motrice al primo dei c inque rul li portanti. Questi , quelli di sostegno ed i cingoli sono gl i stessi impiegati sul carro leggero M24; il motore è invece un Continental a nove cilindri. La torretta, a cie lo scoperto , è armata cli un cannone in acciaio speciale del tipo MI A I , Ml AlC o MlA2, a seconda della serie, con freno di bocca. L'otturatore , a cuneo inclinato , è a funzionamento automatico e con congegno automatico di sparo , elettrico e meccanico. I freni di sparo sono idrau lici e i ricuperatori a molla; il congegno di elevazione ad arco e rocchetto . Il pilota siede anteriormente a s inistra, con il secondo alla sua destra. Entrambi dispongono , per la visibi lità a portelli chiusi, cli un iposcop io. Gli altri membri dell 'eq uipaggio prendono posto in toITetta. Il capocaITo è a sinistra, e può utilizzare la mitragliatrice da 12,7 installata su supporto a cerchio.

76 Lo scafo è stato util izzato per il primo trasporto truppe (l' M39 armored wility 1rac1or), interamente cingolato e della portata di IO uomjni, dell' Esercito degli Stati Uniti.


PARTE T ERZA. I MATERIALI DEL PERIODO

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Impiego tattico Secondo l'i mpiego previsto per i modelli precedenti da 76 e da 90 è assegnato nel 1953, tra gli altri , ai gruppi CV e CVI del Rgt. 35° d i C.A. (36 ancora nel 1959), CVII e CVIII del Rgt. Arti glieria a cavallo. Non tutti i semoventi disponibi li ( 11 4) furo no effettivamente di stri buiti ai gruppi. Eliminati da questi grupp i nel 1961, nessun esemplare del modello è stato conservato in Ita li a .

Considerazioni Il semovente controcarro Hellcat - per l'epoca nella quale entrava in distribuzione , poteva considerarsi o rmai superato. Ormai, e da d iversi anni , eliminato dall'Esercito degli Stati Uniti , ne poteva essere ancora apprezzata la velocità, ma il calibro del suo cannone era troppo modesto rispetto all'armamento de i carri da combattimento in dotazione ai principali eserciti , che stavano proprio allora passando dagli 85 e 90 mm a calibri notevolmente superiori.

Caratteristiche Genera lità Denominazione Semovente controcarri da 76/52 Equipagg io 5 u. (2 piloti, capocarro-mi tragliere, cannonie re e servente) Peso Kg 17 .034 Pressione specifica 0 ,79 Kg/cmq C lasse ponte 20 Dimensioni Lunghezza m 6 ,655 Larghezza m 2,87 Altezza m 2 ,42-2 ,565 con mitragliatrice Luce libera m O,36 Armamento 1 cannone da 76/62 in torretta 1 mitragliatrice cal. 12 ,7 M2HB Meccanismo di elevazione e brandeggio Comando manuale Settore di elevazione da -9° a +20° Orizzontale 360° M unizionamento 45 colpi da 76 6 bombe fumogene e 6 bombe a mano 4 apparati fu mogeni 1000 cartucce da 12 ,7 Apparati ottici Iposcopi per i pi loti Cannocchiale per il puntamento diretto indicatore di d irezione a livello per il puntamento indiretto


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GLI AUTOVEICOLI DA COM BATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIA1 O. VOLUME TERZO 1945-1955

Comunicazioni Interfono RC 99 R adio SCR 6 10 Protezione Lamiere scucio saldate, in mm Scafo: fro nte 16-1 3 fi anch i e retro 13 cielo 6 fo ndo 7 ,5 Ton-etta fronte 51 -1 8 la ti 13 Motore Continental tipo R 975-C I-C4 da 350-400 HP a 2400 g iri m ' a be nzina 9 c ilindri a ste lla raffreddato ad aria Serbatoi carburante per 624 1. Trasm issione To rquematic Cambio automatico a 3 velocità e r.m . Sospensioni A barre d i torsio ne ed ammo rtizzatori idraulici Cingoli in acciaio Larg hezza c ingolo m 0.305 Impianto e lettrico 24 V con batteria Presta7.ion i Velocità max K m/h 72 Pendenza max sup . % 60 Gradino m 0,90 Trincea m 1,88 G uado m 1,21 Consumo per 100 Km A utonomia K m 160 R aggio di volta m 10,05

SEMOVENTE DA 105/22 M7 Nel quadro della ricostituzione de lla specialità, l' Uffic io Servizi dello S .M.E . dispo ne nell'aprile 1947 che il P arco Ve icoli Corazzati consegni alla Sc uola d i Artiglie ria di Bracciano i primi 2 semoventi da 105/22 . Le p ri me dispo nibilità, tutt'altro che note voli , permettono comunque la fo rmazione del Gruppo semovente per la prima brigata c orazzata, equipaggiato c on semoventi M 7 , a O fa r data da l I d icembre l 948: a l I O luglio 195 1 - tre a nn i dopo la ricostituzio ne - l'Ariete ne avrà a ncora e solo 18. I primi 4 pezzi sfilarono a Roma ne lla Parata militare del 4 aprile 1948.


PA RTE TERZA. I MATERl1\LI DEL PERI ODO

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Altri 129 sono ceduti in conto aiuti militari dagli Stati Uniti e si aggiungono a quelli recuperati. L'M7 è un veicolo corazzato e cingolato, su scafo analogo a quello del cmrn medio M3 ed M4 , il cui prototipo risale all'aprile 1942. Armato del pezzo da l 05/22 su affusto M4 e subito adottato dall'Esercito degli Stati Uniti ed inaugurato proprio contro le truppe de ll'Asse nell 'ottobre di quell'anno come M7. Se ne costruiranno 3490 esemplari; seguiranno le versioni M7Bl con scafo M4A3 e motore Ford; ultima la M7B2, con l'armamento soprae levato per aumentare il settore verticale da +32° a +65° e impiegato dagli Stati Uniti durante la guerra in Corea, teatro d ' operazioni prevalentemente montano. Entrambe non saranno utilizzate dal nostro esercito. Gli inglesi, che fra i primi lo hanno in dotazione, lo ribattezzano Priest, anche per la rassomig lianza del la postazione per la mitrag liatrice cal. 12,7 al pulpito de i sacerdoti. In Italia, in vece, questa denominazione sarà riservata al modello sprovvisto di armamento principale ed impiegato come posto comando o portamunizioni. 77

Descrizione Lo scafo è costituito la lamiere scudo saldate ed è d iviso a metà da una paratia . La camera motore è s ituata nella sezione posteriore; il compartimento equipaggio è invece situato anteriormente, con lo spazio inferiore destinato allo stivaggio delle munizioni. Vi si entra salendo da entramb i i lati, grazie alla presenza di maniglioni che fungono anche da gradini. La piastra laterale ribaltabi le può essere mantenuta abbassata, se la s ituazione tattica lo consente, per un accesso più agevole. Il pilota può avere un campo visivo diretto attraverso il parabrezza oppure una visione indiretta mediante un iposcopio situato sul portello. Un telo ne impermeabile protegge l'equipaggio in caso di tempo avverso. Al motore stellare si accede attraverso due piastre superiori, dai portelli posteriori e dalla piastra di ispezione situata inferiormente; una griglia , attraverso la quale entra l' aria , situata s ulla piastra anteriore superiore, permette l 'accesso alle ventole . Una persiana per uscita aria è installato sopra i portelli posteriori del compartimento motore; è un 'apertura regolabi le attraverso la quale l'aria di raffreddamento viene espulsa dal compartimento stesso. Sotto la persiana è situato il deflettore cli scarico , in modo che s ia l' aria sia i gas di scarico vengano spinti verso il tergo del veicolo anziché in basso. Il veicolo è fornito di 4 serbatoi per il carburante, che vengono riempiti attraverso bocchettoni s ituati a s inistra e a destra della piastra superiore anteriore. li veicolo à munito di 4 occhioni cli traino saldati allo scafo (2 anteriori e due posteriori) e di un gancio di traino che può sopportare una sforzo di trazione di 4.750 kg. Nel l'Esercito italiano si impiegano semoventi M7 appartenenti a serie d i verse. Alcuni su scafo M3 , le due di costruzione meno recente sono riconoscibili dalle coperture dei gruppi di riduzione in tre pezzi e dai gruppi fari s istemati p iù in alto. I più vecchi mancavano de lle piastre corazzate ribaltabili, poi applicate; la torretta inoltre è in questa saldata al bordo superiore des tro della carnera di combattimento , anziché esservi incastrata.

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Per indisponibi lità di questi ultimi, nella divisione Pozzuolo si farà ricorso ai semicingolati . Ncll ' Esercito italiano, infatti , non si fa uso del rimorchio biga ponamunizioni l'v18


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GLI AUTOVEICOLJ DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Altre differenze spesso riguardano le ruote motrici e i rulli portanti di di versa costruzione e per i reggicingoli , a l centro (scafi M3) . I modell i di costruzione più recente presentano parafanghi più larghi e per montare i cestelli per le coperte dei componenti l'equipaggio.

Derivati italiani Priest M7 Veicolo ricavato dal semovente M7 mediante modificazio ni - manca dell'armamento principale - che lo rendono idoneo ad essere impiegato come posto comando (Priest U.T.R. per ufficia le topografo di reggimento, U .T.C. per ufficiale al tiro di gruppo o A.U.T.G. per aiutante ufficiale al tiro di gruppo) e S.C.B. (sottocomandante di batteria), oppure veicolo trasporto munizioni (Priest P.M.). Lo scafo, chiuso anteriormente da una piastra d 'acciaio, consente in tal modo spazio sufficiente ad accogliere: - U .T.R. - ufficiale e nuc leo topografico, 2 marconisti , I telefonista , I pilota; 2 stazioni R 10, 2 telefoni, l goniometro, l telemetro, l tavoletta per il tiro; - U .T.G. - specializzati per il tiro del posto comando di gruppo, 2 marconisti, I telefonista, 1 pilota; I stazione Rl9 ed l 508, I goniometro, l telemetro e 2 tavolette; - S.C.B. - specializzati per il tiro del posto comando di batteria, marconista, telefonista, pilota, I stazione 508, I tavoletta , I rotel la metrica. - Priest P.M . (intercambiabile con il Priest Semovente Comando Batteria): artificiere, pilota, l R .528, dotazioni armi di bordo e 120 colpi completi per obice da 105/22. Questi posti comando saranno sostituiti negli anni '60 , da altri su scafo M 113. Cannone semovente da 105/34 su semovente Mentre dall'obice 105/22 s i deriva, sull'esempio tedesco, un modello prolungato, 105/40, s i ritiene opportuno realizzarne anche una batteria semovente ma con lunghezza inferiore, che porta la gittata massima (105/22 -10.600 m) a 13 .500 m. La trasformazione, effettuata dall' Arsenale di Napoli viene mostrata per la prima volta alla presentazione armi svoltasi a Nettuno (RM) nel maggio 1959, ma non si andrà oltre una batteria sperimentale . Cannone semovente da 88/27 Gli inglesi hanno sviluppato una versione particolare dell'M7, armata con il pezzo regolamentare da 88/27 e sprovvista d i torretta per mitragliatrice contraerei, che ri ceve la denom inazione di Sexton, ossia sagrestano, secondo la prass i britannica di attribuire nomi clericali alle artigl ierie semoventi. Il pezzo, denominato 25 PR S.P., tracked, Sexton è prodotto dalla Montreal Locomoti ve Works. Il pezzo è sistemato in pos izione centrale, leggermente spostato a si nistra con un settore di d irezione da 25° a sinistra e 15° a destra, con l'elevazione da -9° a +40°. Di pÌ·oduzione canadese, esso entra in servizio solo successivamente : è messo in produzione ai primi del 1943 e 2150 se ne producono fino alla conclusione delle ostilità . Il motore, essendo lo stesso in uso s ugli M7 , e cioè il Continental R-875 ne favorisce l' introduzione nell'Esercito italiano, che forse ha preso in esa-


PARTE T ERZA. I MATERIA LI DEL PERIODO

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me l'utili zzazione dei Sexton in precedenza, quando 1'88 è ancora il calibro standard della sua artiglieria da campagna . Perciò si accettano q uell i messi a d isposizio ne dal Canada ( I 37) e che verranno sbarcati a Napoli , insieme con alcuni posto comando , il 24 agosto 195 1. Nel complesso il semovente è molto s imile all ' M7: la parte inferiore è quasi eguale a quella del carro M4; quella superiore, saldata alla pri ma, forma il comparto di combattimento e il cielo della camera motore. I complessivi dei gruppi di riduzione fin ale sono imbullonati allo scafo e ne costituiscono la parte anteriore; g li esemplari di meno recente produzio ne hanno la scatola del differenziale in tre pezzi. Nella sovrastruttura , il portello del pilota è situato alla destra del pezzo, mentre la finestrella del p untatore è a s inistra. Q uest'ulti ma può essere aperta o chiusa per mezzo di un chiavistello inseribile dall'interno. li po1tello del pilota è provvisto di un prisma protettoscopio per l'osservazione a po1tello ch iuso e di un parabrezza mu nito di tergivetro applicabile quando si marcia a portello aperto. La parte superiore-anteriore della fiancata si estende in avanti , sotto i maniglioni, formando i parafanghi , s ui quali sono imbullonate cassette ripostiglio con coperchi incernierati . Sempre sui fianchi, nella sezione posteriore del veicolo sono fissati due parapolvere. Sulla parte interna della fi ancata, di fronte al comparto radio, è situato il portello di accesso alla riservetta munizion i. Il posto di pilotaggio è dotato di un sedi le circolare fisso , mentre il puntatore ne ha uno solidale all 'affusto della b .d.f. S ull a fiancata interna ciel comparto equipaggio esistono altri sedili per i serventi . Nell 'interno del carro trovano inoltre posto un ripostig lio per gli utensili, per i materiali cli equipaggiamento e numerosi alloggiamenti per le munizioni. S ulle fiancate esterne vi sono i gradini per l' accesso e il comparto stesso può essere coperto da un telone impermeabile. Dopo un periodo di servizio in Italia, si decide (1954) di sostituire i c ingoli m etallici a costola rettilinea che tendono a s littare su strada con quelli a piastra gommata .

I pezzi vanno ad equipaggiare alcuni gruppi, e, come riferisce il Comando clell'VIII Gruppo , "si dimostrano perfettamente rispondenti s ia come scafo, s ia come artiglieria. Le prestazioni cli questo matedale sono ottime sotto ogni punto di vista e consentono la rapida presa d i posizione pressoché in ogni terreno" . In sostituzione de i carri comando sono stati d istribuiti 9 autoprotetti sem icingolati, che però non sono cons iderati adatti a seguire i semoventi. Altrettanto insoddisfacenti sono le apparecchiature radio 19 e gli apparati Tannoy. Manca ino ltre un 'efficace arma per la difesa e .a . a bassa quota (solo 2 mitra da 12 ,7 nel Gruppo) . Al momento della unificazione dei calibri dell'artiglieria da campagna, che porterà inoltre alla trasformazione dei pezzi da 100/17 e /22 in pezzi da 105/22 , si decide di effettuare la stessa operazione anche s u un certo numero di semoventi da 88, sostituendone la bocca da fuoco con quella da 105/22 a freno di bocca . La trasformazione, effettuata dal1'Arsenale cli Napoli, viene mostrata per la pri ma volta all a Presentazione Armi svoltas i a Nettu no nel maggio 1959. Il complesso prenderà il nome di Semovente Sexton da I 05/22 M .4 ma porterà ad una ri duzione cli g ittata: dai 12 .200 del cannone da 88 ai 10.600 ciel 105/22. Si provvede inoltre a sostituire i due mitragliatori Bren per la difesa vicina e contraerei con due efficaci Browning M2 da 12,7 mm . su supporto a forcella . Impiego tattico Nel I 948, a partire dal 1° d icembre, si costituisce un Gruppo semoventi eia 105/22 per il Reggimento artiglieria della Brigata Corazzata Ariete, nel quale rimanà per un breve tempo l'uni-


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GLI A UTOVEICOLI DA COMB AHIM ENTO DELL' ESERCITO ITA LIANO. VOLUME TER ZO 1945- 1955

codi questo calibro. Successivamente (1953), la formazione definitiva del Gruppo comprenderà il reparto comando di gruppo , con un pezzo d i riserva e 2 batterie di 6 pezzi ciascuna (è prevista una terza batteria di mobilitazione). Il gruppo dispone, oltre che dei semoventi obice, d i carri comando, posti comando, veicoli portamunizioni e carrette cingolate, queste ulti me ciel tipo stendifilo , osservatorio avanzato protetto (con stazioni 528 e 500) e carica-batteria. Dopo che il 132° a. Ariete ebbe ricevuto il II Gruppo, nel 1951 sarà la volta ciel 131 ° a . Centauro, dapprima anch 'esso con un so lo gruppo da 105 e, dall 'anno seguente, con due . Con la trasformazione delle brigate in divisioni la formazione venne a comprendere 3 gruppi da I05. Il 132° aumenterà il numero dei semoventi dai 1O M7 su scafo Sherman I e i 7 Sherman I A .0.P, del 1949 ai 54 M7 e 18 Priest del 1954; il 131 ° Centauro, 3 gruppi con una batteria in meno, completati il l O giugno 1959. Verrà poi il turno, nel 1953, del 1° a. Pozzuolo: questo partirà con una formazione su 2 gruppi (2 batterie cli 3 pezzi) . L' impiego previsto è quello stabilito per l' artiglieria eia campagna; essendo semovente il suo materiale è in grado di meglio seguire i carri in terreno vario e a prendere e cambiare posizione rapidamente . Le azioni di fuoco normali sono: - appoggio (a percussione ed eventualmente a tempo), appoggio "a ombrello"; - sbarramento; - interdizione vicina; - controcarri (normalmente per concentramento; eventualmente per pezzo) ; e q uel le eventuali: - preparazione: - controbatteria; - repressione. È previsto che i pezzi non siano impiegati al ségui to immediato dei carri per sostenerne da presso l'azione per pezzo e per sezione. I semoventi M7 risultano distribuiti anche a grnppi di corpo d'armata (VV35°, già da 88/27 Sexton f ino al 1957). li Reggimento Artiglieria a Cavallo ne avrà il I e il Il , a partire dal IO marzo 1952, ma da 88/27 Sexton per poi ricevere l 'M7 , fin quando, nel 1964, con l'eliminaz.ione del calibro , passerà all'M44 da 155/23. Altro gruppo da 88/27 Sexton (su 2 batterie di 6 pezzi) sarà !' VIII Gruppo Autonomo, dipendente da Montebello. Tutti saranno infine eliminati con l'entrata in servizio del modello M 109 da 155/23. L'M 7 fu radiato dal servizio con comunicazione dello S.M.E. ciel 14.7.1976, dando nel contempo incarico al Comando del Servizio Automobilistico di dispo!Te la restituzione agli U .S .A. di quelli 1icevuti in conto MDAP escluso l'armamento secondario e i materiali radio e di alienare i restanti con parti di ricambio ed accessori, ad eccezione dei materiali che, comuni ad altre artiglierie in servizio, potevano trovare ancora utile impiego. Ne resta almeno un ese mplare, conservato presso il Museo Storico della M otorizzazio ne.

Considerazioni. Sin dall'inizio il comandante la Brigata Ariete ne critica la scarsa gittata e l'insufficiente disponibilità dell 'artiglieria di appogg io nell ' amb ito della brigata corazzata (dapprima un gruppo , poi due di due batterie), auspicando nel contempo l'inserimento di un gruppo da 155 per la controbatteria e l'interdizione lontana. Oggetti vamente, l' M7 è un mezzo troppo pesante ri spetto al pezzo montato ed ha una protezione del tutto insufficiente: la camera di combattimento , in particolare, ha una corazzatura effi-


PARTE T ERZA. I M ATERIALI DEL PERI ODO

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cace soltanto contro il tiro delle mitragliatrici e, poiché il veicolo è a cielo scoperto, l'equipaggio è esposto all'offesa aerea. Inoltre, le riservette mun izion i sono sprovviste cli protezione. Per di più, la mitragliatrice contraerei, sistemata sull' angolo anteriore destro della camera, ha il servente in una torretta aperta e solo in parte e debolmente riparata. Lo stesso scafo non varia da quello dcll'M3 o M4 ed è ormai considerato di costruzione - per gli anni '50 - complicata ed antiquata. Nonostante si tratti di un materiale ormai superato , ancora diversi anni dopo, nella Relazione sulla scuola d i tiro ciel 1° Reggimento Attiglieria Corazzato della Divisione P ozzuolo (1° luglio-8 agosto 1955), si legge: comportamento in marcia - che è stato buono e senza inconvenienti di rilievo; comportamento al tiro: molto buono balisticamente. Anche le patti meccaniche hanno risposto perfettamente non essendosi verificato alcun difetto cli fu nzionamento. " Il materiale ne l complesso ha confermato le sue ottime qualità tecniche e strutturali dimostrando manovrabilità e potenza."

Caratteristiche del semovente M7, del Sexton e del Sexton italiano Generalità Denominazione: Semovente M7 da 105/22-Sexton da 88/27-Sexton da I 05/22 Equipaggio: 7 pi lota , capo pezzo, puntatore e 3 serventi - + 1 serv. Peso in combattimento 23.575 Kg - 25 .854 - 23 Peso a vuoto Rapporto potenza/peso 17 ,3 HP/t - 17 Pressione specifica 0,78 Kg/cmq - 0,80 Classe ponte 25 - 29 - 25 Dimensioni Lunghezza m 5,64- 6,12 1 - = Larghezza m 2,93 - 2,7 17 - = Altezza m 2 ,54 (2 ,850) - 2,438 (2 ,870) - = Carreggiata m 2, I 08 - 2,108 - = Luce libera m 0,44 - 0,432 - = Armamento Pri ncipale: 1 obice da 105/22 M2A2 78 su affusto M2A 1 - 1 cannone da 88/27 79 - su affusto C- MKI - l obice da 100/2280 - s u affusto modificato. Secondario : 1 mitragliatrice M3HB ca!. 12,7 2 M.A.B. ca!. 9 Meccanismo elevazione e brandeggio Manuale 0 0 Settore di direzione 12,5° a s in . 23.30° a dx -25° a s in . e 15° a dx -440° a s in . 265° a clx 0 0 Settore di elevazione da -5° a +32.30° - da -9° a +40° - da - 160° a +658°

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G ittala 11 Km c irca, celerità di tiro 4 -2 c . a l m '.

79 Gittata 12 ,26 Km, celeri tà di tiro 5-3 c. al m ' .

80 Gi ttata 10,850 Km. cele rità cli tiro 6 -4 c . a l m ' .


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Munizionamento 53 granate ordinarie 1 I2 bossoli 95 tra ord. 8 granate nebbiogene 87 tra HE e fum. nebbiogene 8 perforanti 18 perforanti perf. HEAT 480 cartucce ca!. 12,7 1600 da 7,7 ?da 12,7 12 bombe a mano 200 cartucce cal. 9 per Beretta 448 cal. 9 per Sten ? cal. 9 ') Bombe incendiarie 2 ? Apparati ottici l protettoscopio per pilota = = cannocchiale cannocchiale di punt. C-41 - alzo ord. con. panoram ico M 12A2 (tiro diretto) cann .. pan. a d.g. Quadrante di elevazione M4 cannocchiale d i punt. C .N. 9 cann. ord. per Cannocchiale a gomito Ml6 (tiro indiretto) controcarri indicatore cli rotta Comunicazioni Interfono - Interfono e bobina l ricetrasm ittente FM tipo 510 19 MK II o MK III Bandiere da segnalazione M238 Protezione Spessori in mm (scafo) Piastra superiore anteriore 12,7 I 0- 13 - = inferiore anteriore 38-57 76 Laterali 12,7 38 retro 12,7 38 Fondo 13 25-13 Paratia - 19 Motore Continental R 975 (Cl oppure C 4) Trasmiss ione (v. Cairn M4) = = Sospensione (come sopra) = = larghezza cingolo O,420 m 0,393 = magi ie n. 78-79 102-103 = Impianto elettrico A batteria, 24 V 12 V = Prestazioni Velocità massima Km/ h 39 38 36 Pendenza max superabile% 35° in salita, 40° in d iscesa = Gradino m 0,51 0,610 = Trincea m 2 ,28 I ,880 = Guado m 1,06 0,914 = Consumo per 100 Km / 350 I. 340 = Autonomia Km 265 190-220 = Raggio di volta m 9 ,44 9 ,4 =


PARTE TERZA' I MATERIALI DEL PER rooo

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CARRO GETTAPONTE VALENTINE Denominato Scissor Bridge 30.foot NO . 1 81 e dotato durante la Campagna d 'Italia di una stazione radio ricetrasmittente NO.19. questo gettaponte a fo rbice è stato il primo carro del genere in dotazione all ' Esercito itali ano nel dopoguerra. Sono state rintracc iate le seguenti targhe: El 102380, 108818 , 108819, 106000, 106001, 106002. Le d ue Divisioni Corazzate Ariete e Centauro ne avevano in organico (e in carico) ancora nel 1958 e 1959 3 esemplari ciascuna. Si tratta dì un normale scafo di caiTO da fanteria tipo Valentine adattato per il particolare impiego previa rimozione della torretta e la s istemazione di un ponte del tipo a forbice della lunghezza di 10 m . Detto ponte è incernierato al centro, portato sopra il carro e a sua volta incernierato anteriormente. Una volta raggiunto l'ostacolo da superare , il carro s i avvicina alla sua sponda , abbassa la parte anteriore del ponte dinanzi al lo scafo e solleva l' incernieratura in posizione verticale. Superata questa posizione, il ponte inizia ad aprirsi in modo da superare l'ostacolo nel momento in cui si raggiunge l'orizzontalità. A quanto riferisce il Comando della Brigata corazzata Ariete nel 195 1, il Valentine "risponde bene agli scopi, ma il ponte non permette il passaggio d i molti mezzi dell a brigata perché ha 24 tonnellate di portata." Dati di massima: Peso 14 + 6 (ponte) 20 t MotoreA.E.C.6cilind ri ,da 13 1 HPa 1850giri. D imensioni: L. 7 ,16 m, I. 3 111, h. 4,20 m Cingoli in acciaio; sospensione a carrelli , con bracci oscillanti e molle elicoidali. Equipaggio: 3 Trasmissione: cambio a 4 M e RM Velocità su strada: 24 Km/h Autonomia su strada (serbatoio 181 litri di nafta) Attrezzatura: ponte in ferro in 2 sezioni, incernierato al centro. Trincea: 9 m (Il ponte è lungo 10,40 m, largo 3 e del la portata di 39 t) ; tempo per il gittamento 8 minuti , per il recupero 12 minuti . Guado O,91 111 Se ne è conservato un esemplare (targa El 108818) presso il Museo della Motorizzazione Militare.

CARRETTA DA NEVE M29 Il Cargo carrier, M29, è un mezzo di costruzione americana (Studebaker Co) standardizzato nel novembre 1943.

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Studiato nel 1936 dal ten. col. Marte! e modificato nel sistema cli apertura dal magg. Gal ipin dell'Ufficio Meccanizzazione britannico.


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GLI AUTOVEICOU DA COMBATI.IMENTO DELL.ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Considerato nella categoria dei veicoli speciali, è definito nel TM un "veicolo completamente cingolato, leggero, con scafo in acciaio e destinato ad impieghi cli ricognizione e combattimento in terreni difficili" .82 L'Esercito italiano al giugno 1957 ne ha in distribuzione ancora 89 - delle q uali 50 abbisognevoli di urgente sostituzione dei c ingoli, e non tutti del modello più recente . Un certo numero è in carico alle Brigate alpine.

Descrizione Veicolo cingolato quad riposto , potenziato dal un motore Stuclebaker, posto di fianco al conduttore. La trasmissione comprende la frizio ne, un cambio di velocità con comando meccanico a leva (con selettore) e un riduttore a 2 velocità in blocco con il gruppo differenziale posteriore. A ll' uscita dei sem ialberi vi sono i tamburi freno comandati dalle due leve principali per la sterzatura. La trazione del cingolo è assicurata dalle ruote posteriori. La sospens ione è su 4 balestre trasversali che sostengono ciascuna otto carrelli (quattro per lato) e eia due mezze balestre longitudinali.

Impiego tattico Trasporto e traino su terreni innevati. Il veicolo s i presta al traino di sciatori - fino a 40 uom ini ; su neve dura con pendenza di 20°, fino a 30 e su neve cedevole con un massimo di 17°, 15 uomini. Può portare 2 uomini e 400 kg e ri morchiare slitta di 600 kg. Un esemplare, già della Julia, è esposto presso il Museo della Motorizzazione Mil itare (targa IO1893).

Considerazioni Da prove comparative effettuate con una Jeep M39 , è risultato che : - su strade asfaltate di montagna, ovviamente la vettura s i trova in vantaggio sia come velocità, sia come tenuta di strada, ancorché in tornanti stretti, il cingolato si disimpegna egregiamente dato il ridottissimo angolo di sterzata. L'aderenza sull' asfalto si dimostra scarsa, - anche su strade sterrate, Je prestazioni cle1l'M29 sono deci samente inferiori; - su terreno vario, le prestazioni sono pressoché equi valenti; - nel fango, è impossibile mettere in difficoltà 1'M29. anche con rimorch io; - sulla neve il cingolato dimostra buona galleggiabilità specie con neve crostosa o compatta. Ovviamente è inferiore ai più moderni battipista con cingolature larghissime e molto flessibili. - sugli ostacoli fiss i, sebbene il cingolato si impenni pi ù della jeep, le prestazioni clell 'M29 restano superiori; - s ulle pendenze, a fondo s ia naturale che artificiale, il cingolo offre migliori prestazioni , con l'accortezza d i superarle in modo continuo e senza fe rmare il veicolo, ciel momento che l'efficacia dei freni è piuttosto scarsa e la manovra cli arresto tiene impegnate le mani impedendo la poss ibilità cli cambiare marc ia. Si può aggiungere che l'M29 ha anche limitate capacità anfibie .

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A differenza della versione M29 C, anfibia, che ne differiva per cassoni cli galleggiamento a prua e a poppa, timoni a poppa. verricello cl i tipo verticale montato sul cielo della prua e attacchi per barelle per l'evacuazione di feriti . Questo modello non è stato ULilizzato dal l'Esercito italiano. Un totale cli 15 .1 24 veicoli tra M29 ed M29C sono stati prodotti fino agli ultimi giorni di agosto 1945.


PARTE T ERZA. I MATERIALI DEL PER IODO

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La manutenzione è generalmente considerata difficile a causa della sistemazione del motore; la debolezza de ll a scatol a cambio e fri zione rich iede una g uida prudente; i cingoli (della durata cli c . 5000 km) sono concepiti per impiego invernale e non su terreni duri , pena rotture. È quindi necessario averne di ricambio. I limiti della macchina specialme nte e me rgono in zone boscose e su te rre ni accidentati .

Caratteristiche Generalità De nom inazione: Carretta da neve M29 Equipaggio : 4 (pilota e 3 trasportati) Peso in combattime nto 2.324 Kg Peso a vuoto 1.849 kg Rapporto potenza/peso 32 HP/t Press ione specifica 0,130 kg/c mq Classe ponte: non assegnata Luce libera 0,28 111 Dimens ioni Lunghezza 3,154 m Larghezza 1,65 m (mode lli fino a l n. 3 1,524) Altezza 1,728 m (con telone); 1,363 (senza e con parabrezza abbassato) Lunghezza cingolo a te rra 1,984 111 Carreggiata l ,14 Angolo d'attacco 90° Angolo d ' usc ita 60° Armamento (in origine) 83 l mitragliatore BAR s istemato sulla sinistra del ponte , all' altezza ciel pilota; I bazooka ( in a lte rnativa) l moschetto automatico Thompson e 2 fucili o carabine Ml p iù 20 scatole di T N T per operazioni di sabotaggio. Meccanismo cli elevazione e brandeggio N.N . Mun izioni 300 cartucce per BAR (15 caricatori), 375 cartucce per Thompson, 300 cartucce per fuci le Ml Garand; Visori N .N. Collegame nti Possibilità cli installazione di stazioni radio SCR-510-610-694-714 P rotezione N .N . Motore Stuclebaker 6-170 , a carburazione

83

Negli Star.i Uniti (16 novembre 1954) è stata sperimentata l' installazione di un cannone senza ri nculo da 105 mm; il munizionamento era trainato su una slitta.


292

GLI AUTO V EICOLI DA COMBATTIMENTO DELL' ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

6 cilindri in linea C ilindrata 2780 e me Potenza max a 3800 giri al l ' HP 75 Capacità serbatoio 130 I. (70-72 N .O.) Trasmissione Frizione monodisco a secco Cambio a 3 ve loc ità e r.111. , con riduttore Differenziale: anteriore, controllato Sospens ione a carre lli con mol le a balestra trasversali Larghezza cingoli O, 508 o 0 ,38 m (in gomma con piastre d ' acciaio) Impia nto e lettrico . 12 V - 2 batterie da 6 V, schermato Prestazioni Velocità da 6 ,4 a 5 1,4 Km/h (pratica 40) Pendenza max sup . 100% Grad ino 0 ,48 m Trincea 1,80 m Guado l m Cons umo per I 00 Km 47 I. Autonomia 275 Km

Bibliogrcifìa T M 9-772, TM 9-1772 , TN 9- 1825B , TM 9-1826A , T M 9- 1828A e TM 9- l820A . Catalogo parti di ricambio: ORO 9 SNL G-1 79, ed . 1953.

SNOWMOBILE Sviluppo e produzione Si tratta di un veicolo di costruzione canadese (Bombardier), ordinato dal Ministero delle Forniture ne l l 942 inizial mente in I 00 esemplari , poi portati a 396. L' impiego previsto è per azioni di incursori; un certo nume ro ne sarà impiegato in Italia dall 'Esercito canadese nel gennaiofebbraio 1945.

Descrizione Veicolo c ingolato per terre ni innevati in grado di trasportare due uomini , il pilota e il mitragliere con il loro equipaggiamento. TI treno di rotolamento comprende quattro coppie cl i rul li per lato c he muovono un c ingolo piuttosto largo in modo eia ottenere una bassa pressione specifica. Il motore è un Cadillac sistemato posteriormente con tras missione Hydra-matic a l diffe re nziale anteriore. L o scafo è in lamiere scudo saldate, scoperto superiorme nte; la radio e il serbatoio carbura nte sono sotto corazza mentre i cassoni e i parafanghi che sporgono sui cingoli sono in legno . Il personale siede in tan-


PA RTI~ T ERZA. I M ATER [ALI DEL PERIODO

293

dem; quello anteriore è regolabile in modo da poter guidare con il capo fuori dallo scafo in posizione elevata e riparato dietro un protettoscopio in quel la ribassata. Un tettucc io in compensato copre la camera di combattimento ma due aperture vi sono ricavate per sporgere la testa; vi sono inoltre due piccoli parabrezza. A ll ' interno sono i ritegni per un mitragl iatore Bren e un mitra Sten; lateralmente si trovano gli scaffaletti per le munizioni. Un fucile è tenuto, inoltre, dentro il cassone di destra.

Impiego tattico Non risultano documenti circa la distribuzione degli esemplari lasc iati in Italia dalle truppe di occupazione (nel 1947 al solo Deposito A.R.A .R. di Bucecchio , Forlì, ne esistono 67). Il carro blindato da neve Mk I è però stato in servizio, probabi lmente tenuto d i riserva e ne resta, al Museo del la Motorizzazione, l 'esemplare targa El 101906.

Caratteristiche Denomi nazione V3 (Snowmobile Armored, Canadian Mk 1) Equipaggio 2 uomini Peso 4.263 kg Dimensioni: lunghezza 3,95 m, larghezza 2,62 , altezza 1,47- 1,75 Armamento : l mitragliatore Bren cal. 7 ,7 Protezione: 14-7 mm Motore Cadillac a 8 c ilindri a V, potenza 110 HP Trasmissione automatica con 4 velocità e retromarcia Apparato radio No 19 Velocità 44 Km/h Autonomia 100 Km Cingoli in gomma larghi 875 cm

COMPLESSO TRAINO DIAMOND ROGERS Questo complesso traino per catTi medi, realizzato negli Stati Uniti nel 1941 , è stato introdotto nell' Esercito italiano nel 1946 , allo scopo di assicurare su v. o . il trasporto dei carri M4 e dei semoventi (fra le targhe , El 5 l 914). Nel 1951 , il Comando della brigata corazzata Ariete lo defin iva Materiale cli buon rendimen to, idoneo al trasporto del carro armato Sherman. purché l'impiego sia attuato con le necessarie precauzio ni, sia pe r q uanto rig uarda il percorso (fondo s tradale buo no - c urve no n eccessivame nte stre tte) s ia per le condizioni ambiente . La sostituzione cli tutti gli occhioni di traino con altri di più recente tipo ha dato risultati soddisfacenti. Anche l' impiego di gomme Pire lli ha m ig liorato il re ndimento del mezzo. S i fa però osservare c he l' approvvig ioname nto delle parti di ricambio per i motori Hercules è difficile.

Nell'apri le 1947 l'Uffic io Serv iz i ne ha segnalato il fabbisogno all ' Ispettorato Generale del la Motorizzazione e disposto per il loro reperimento nei campi A.R.A.R. Ma quanto acquistato (più


294

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

altri esemplari forniti dagli alleati) è sempre insufficiente. Nell'aprile 1948, per risolvere il problema de l traino su via ordinaria non so lo de i carri Sherman, ma anche dei semoventi alleati e italiani , è stato interessato l'Ispettorato Generale della motorizzazione perché accerti le condizioni d'uso e p rovveda all ' acquisto di un lotto di 80 rimorchi Rogers segnalati sui campi A.R .A.R. della Campania. Lo stesso Ispettorato Generale è stato incaricato di accertare le disponibilità di rimorchi Viberti rinforzati . Mancano, naturalmente, anche i trattori. Ancora il 2 febbraio 195 1, 4 D iamond verranno acquistati dalla d itta S .A.F.J . Pochi saranno i più moderni complessi americani d i altro modello (M26 ed M26A1 con rimorchio Ml5) previsti per i carri M26 e i semoventi pesantissimi - forniti in conto P.A.M . Nel 1952, l'Uffic io Servizi rende noto all'Ispettorato Generale della Motorizzazione che , a riguardo del carrellamento carri armati, per l' avvenire no n s i dovrà più contare sull'approvvig ionamento attraverso il P.A .M. Lo stesso Ispettorato viene interessato per: - il reperimento degli esemplari di trattori idonei al particolare servizio esistenti in Italia; - la riparazione di que lli g ià in dotazione ali ' Amministrazione Militare; - l' esame del la possibil ità di affidare al trattore pesante dovunque 50 il tipo d i rimorchio già realizzato; - lo studio e la realizzazione di un ri morchio idoneo al trasporto ciel carro armato medio . Il complesso Diamond-Rogers , dopo la distribuzione dei carri armati M47 (1 952), viene sostituito presso il 132° Carri , a partire dal 1955 da 3 (poi 5) complessi M26AI con semirimorchi M 15A l. Cinque anni dopo l 'introduzione degli M47, si renderà necessario allargarne il pianale (1957), incaricando numerose ditte esterne all'Amministrazione, al costo unitario cli 250.000 lire (a parte la spesa per altre mod ifiche, come I' Air-control). Il rimorchio Rogers così trasfo rmato prenderà il nome "rimorchio ri nforzato". (fra le targhe di questi ricordiamo la El 54012) . Ma sono pochi, appena 120 ( I IO pi ù IO in riparazione, 8 alla Navalmeccanica e 2 all' Astra cli Piacenza) e per giunta dispersi, in quanto in distribuzione a ben venti enti, reparti e scuole.


295

PARTE TERZA. I MATERI ALI DEL PERIODO

Profilo dcll'autoprotetta Ford Lynx M K Il (scala I :35) .

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Una foto di fabbrica della stessa macchina.

Un autoprotetto Ford Lynx II della Brigata Corazzata Ariete .


296

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOL UME TERZO 1945- 1955

Car. Scout, Ford Il, Ly11.r I I.

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PA RTE T ERZA . I M ATERIALI DEL PERIODO

Treviso, 2 giugno 1952. Sfilano le Lynx Il del Reggimento di C .B . della Divisione di fanteria Folgore.

Altra immagine della stessa parata: l' autoprotetto in primo piano manca del cassone anteriore.

297


298

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945-1955

Macchine dello stesso tipo a Pozzuolo del Friuli , con gli stendardi di Genova e Novara.

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Ancora nel 1960, le Lynx restano in servizio presso il battaglione trasmissioni dell'Ariete .


PA RTE T ERZA. I M ATERI ALI DEL PERIODO

Uno dei pochi Lynx I dell ' Esercito italiano fotografato a Roma il 2 giugno J 952.

Un Lynx 2 di Montebello a Roma il 2 giugno 1950.

299


300

GLI AUTOV EICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME T ERZO 1945-1955

Profilo del carro blindato leggero I-lumber MK I (scala I :35) .

Vista laterale sinistra di uno de i primi esemplari, ancora con la vecchia immatricolazione.


30 1

PARTE TERZ A. I M ATERI ALI DEL PERI ODO

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La Humber l vista cli 3/4 avanti eia s inistra.

La stessa di 3/4 dietro .

La Humber 1 vista dall'alto.


302

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO 11ALJANO, VOLUME T ERZO 1945-1955

Pozzuolo del Friuli, fine anni '50, I Comandanti di Genova e No vara sulle rispettive Humber I.

Sfila il Reparto Esplorante Cavalleggeri Guide cle ll'Arie1e. In primo piano, le Humber I elci Comandanti cli G ruppo e di Squadrone.


PARTE T ERZI\. I M ATERI ALI DEL PERIODO

303

Vista posteriore della Humber MK I targa El 101815 d i un reparto cli artiglieria. 11 soldato sulla destra calza un elmetto tipo britannico.

Ancora una vista posteriore di una Humber MK I: è della Divisione Granmieri di Sardegna , la IO1865 .


304

GLI AUTOVEICOLI DA COM BATTIMENTO DEL L.ESERClTO ITALI ANO. VOLUME T ERZO 1945- 1955

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Le 4 viste dell'autoprolello Whitc (scala J :48).

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PARTETERZA. I M ATERI ALI DEL PERIODO

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M 3A J White conservato fino a qualche anno fa a Pinerolo nella Caserma ¡'Litta Modignani" (oggi presso il Museo Storico cieli' Anm1 cli Cavalleria).

Sfilano gl i autoprotetti White di un Reggimento C.B .


306

GLI A UTOVEICOLI DA COMBATTI MENTO DELL"l~ ERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Un autoprotctto Whi tc mascherato con frasche durante un 'esercitazione .

Gli autoprotetti White del 4° Squadrone autoportato di Genova a Trieste nel 1954 .


PART E T ERZA. I M ATERI ALI DEL PER IODO

AUTOBLINDO LEGGERA MS GREYHOUND

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Vista laterale sinistra dell'autoblindo M8.

Vista in sezione della M8 .

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308

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME T ERZO 1945- 1955

Udine. 2 giugno 1951. Autoblindo MS del R.C.B. Genova della Divisione Mantova. Ancora nella configurazione originale.

Questa immagine del la M8 evidenzia la vulnerabilità degl i organi meccanici .


PARTE T ERZA. I M ATERI ALI DEL PERIODO

309

Vista fro ntale di una M8 (con la rotaia c ircolare M36 per la Browning cal. 7 ,62 mm) dello Squadrone Cavalleggeri Guide (B. Corazzata Ariete) .

Vista laterale sinistra della stessa macchina .


3 10

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITA LIA1 O. VOLUM E TERZO 1945- 1955

Vista fronta le , dall'alto , della medesima.

Due M8 con al centro un carro armato leggero M24.


PARTE T ERZA. I M ATERIALI DEL PER IODO

Una M8 mascherata durante un'esercitazione.

Roma, anni ' 60. Sfilano le M8 su Via dei Fori Imperiali nell'annuale della Repubblica .

3 11


3 J2

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

lnconsueta immagine de lla Browning M2 HB da 12,7 sulle M8 italiane.

Due foto dello Squadrone M8 della Scuola Truppe Corazzate di Case11a, durante una cerimonia dei primi ann i '50.


PARTE T ERZA. I M /\TERIJ\LI DEL PERIODO

3 13

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314

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITA LIANO. VOLUME TERZO 1945-1955

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Profi lo del semicingolato M2 A I.

Profilo ciel semicingolato M 3 A I con complesso quadruplo eia 12 .7. La torretta cie l mezzo è stata elimi nata e l'affusto M45 sopraelevato mediante un basamento con sospensione clastica.


3 15

PA IHETERZA. I MATERIALI DEL PERIODO

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Le q uattro viste del modello d i sem icingolato più diffu~o: MS A I .


3 16

GLI AUTOVEICOLI DA COM B1\'rl'IMENTO Dl~LL'ESERC ITO !TALii\ O. VOLUME T ERZO 1945- 1955

Un emicingolato M2 sperimentalo come 1ra11ore per il cannone da 88/27 e rela1ivo cassone.

Un semicingolato M2 Al armalo con cannone senza rinculo da 75 è l'El 105905.


PARTE TERZA. I MATERIALI DEL PERIODO

3 17

Bersaglieri a bordo di un M 2 A I, ancora i n servizio dopo il 1956.

TI semovente TIO su semicingolato M3 (costruzione White. prima serie) armato col pezzo eia mont.agna Ml A I da 75 mm.


3 18

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERClTO ITALIA NO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Semicingolato M3 Al visto posteriormente da destra. Ha gli spigoli ad angolo retto e conserva i parafanghi anteriori dell'M2; l'esemplare, il 105531 , è munito di verricello .

Vista superiore dello stesso M3 Al.


i'ARTE T ERZA. I M ATERIALI DEL PERIODO

3 19

Uno degli ultimi M 3 A I con verricello in serviz io, alla fine degli anni ' 50, ri preso durante una rassegna a un reggimento d i artiglieria corazzata.

Un altro M3 Al, del tipo normale, fotografato nello stesso periodo .


320

GLI AUTOVEICOLI DA COM l3ATrJM E TO DEI. L'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

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Bersaglieri scendono da un M3 A 1.

Ha(f7i·ack impegnato in terreno vario .


PA RTE T ERZA . I MATERIALI DEL PERI ODO

MSA1

L'MSA I, completo di caricamento esterno, nel tipo normale .

M5A1

Lo stesso MS Al, visto dall'alto.

32 1


322

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATI'IMENTO DELL"ESERCITO ITALIANO. VOLUME TER ZO 1945- 1955

Semicingolati MS Al del Reggimento A1tigl ieria a cavallo.

Semicingolato MS Al impiegato come posto comando di batteria.


PARTE T ERZA. I M ATERIALI DEL PERIODO

323

I bersaglieri appiedati usano l'arma cieli "MS A 1 - in questo caso del tipo con ve1Ticello - come base di fuoco mobile ( 1955).

Gli angoli di attacco anteriori degli MS Al sono differenti a seconda che J"autoprotetto sia dotato di rullo o di verricello. Ovviamente, quel lo poste riore resta invariato.


324

GLI AUTO VEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TER ZO 1945- 1955

Un MS Al con apparecchianira radio.


PART E T ERZA. I M ATERIALI DEL PERI ODO

325

Un MS Al mu nito di verricello, con il vano protetto dal copertone.

L'M5 A I con verricello, visto di 3/4 posteriormente da sinistra. Gli s pigoli posteriori sono arrotondati e i parafanghi di disegno semplificato. Stranamente . ha lo stesso numero di targa del modello normale di cui in seguito ( I 00515).


326

GLI AUTOVEICOLI DA COMB A ITIMENTO DELL.ESERCITO ITA LIANO. VOLUME T ERZO 1945- 1955

L' M5 Al El I00515 della Brigata corazzata Ariete visto frontalmente .

Lo stesso visto da sinistra.


PARTE T ERZA. I M ATERIALI DEL PERI ODO

Lo stesso visto posteriormente.

Un altro MS A 1 della Brigata Ariete durante un' ispezione del Maresciallo Montgomery ( 1951 ): è I' EI I03257.

327


328

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATflMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME T ERZO 1945-1955

Un M3 Al con il complesso quadruplo da 12.7 del I O Rgt. A. Corazzata Po~uolo del Friuli ( 1956).

Mascheramento di un complesso quadruplo su semicingolato in zona innevata.


PARTE T ERZA. I M ATERIA LI DEL PERIODO

329

Schie rame nto di semic ingolati con complessi quadru pli del reggime nto artiglie ria per divis ione corazzata Ariete.

Sfila un g ruppo di a rtiglie ria contrae rei misto (ca nno ni da 40/56 trainati da TL 5 1 e semicingolati con complesso quadruplo da 12,7) della divis ione Ariete.


330

GLI AUTOVEICOU DA COMB/\TTIM E 1TO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945-1955

Due immagini di un'altana mobile su semicingolato MS.


PARTE TERZA. I Mi\TERl1\Ll DEL PERIODO

33 1

CARRO ARMATO LEGGERO M3 A3

Profilo de l Carro Armato Leggero M3 A3 .

Carrellarnento di un M3A3 con trattore SPA Dovunque 4 1. Sei complessi del genere saranno inviati in Somalia nel I 95 1.


332

GLI A UTOVEICOLI D A COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITA LIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

ANTENNA •e• PER R.19

11 COSTOLE DI AGGRAPPAMENTO 2 LANCIA-FUMOGENI DA 102 mm

LEVA FERRATA 0a 1,Sm

CANNONE M6 DA 3,7 mm

CHIAVE RUOTA FOLLE DI TENSIONE TESTA MAZZA DA 4,5 Kg CAVO DI TRAINO CON GANCI E OCCHIONE

7 COSTOLE 01 AGGRAPPAMENTO TAPPO VISORE TAPPO PORTALAMPADA FARO

l PARABREZZA PILOTA TAPPO VISORE TAPPO PORTALAMPADA FARO

4 COSTOLE DI AGGRAPPAMENTO

Carro M3 A3 (Stuart V) - Caricamento esterno.


333

PART E T ERZA. I M ATERIA LI DEL PERIODO

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ANTENNA "A• PER R.19

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MITRAGLIATRICE CAL. 7,52

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TREPPIEDE E DOTAZIONI IN BORSA DOTAZIONI VARIE IN CASSETTA

10 COSTOLE DI AGGRAPPAMENTO

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MANICO BADILE ~ - - - ,TESTA GRAVINA ·scURE DA 2.2 KG 1

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COPERTONE CARRO 2 ELEMENTI CINGOLI DI SCORTA ESTINTORE DOTAZIONI E RICAMBI 2 ELEMENTI CINGOLI DI SCORTA CASSETTA PRONTO SOCCORSO ESTINTORE

Carro M3 A3 (S111ar1 V) - Caricamento esterno.


334

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DC:L L'ESERCITO ITALIANO. VOLUME T l:1{7.0 1945- 1955

GUNNER'S PERISCOPE

TURREl TRAVERSING CONTROL

BAll MOUNT JV,"

TRACK ElECl RICAl CON TR0l 80X

RA PD 46608

Sezione del Carro Armato Leggero M3 A3.

Due M3 A3 alla vigilia del loro trasferimento in Somalia.


PARTE T ERZA. I M ATERIALI DEL PERI ODO

1'19207

Vista superiore e poste rio re del I' M3 A3 .

335


336

GLI AUTOVEICOLI DA COM BAlTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME T ERZO 1945- 1955

Profilo dcll' M 3

A3 modificato in Sturm Recce.

Uno degli ultimi Stuar Recce di un battaglione ca1Ti M47 (Trieste , 4 novembre 1954).


PA RTE T ERZA. I M ATERIALI DEL PERIODO

Bersagl ieri a bordo dello Stuart Recce.

Bersaglieri scendono da uno Stuart Recce.

337


338

GLI AUTOVEICOLI DA COMBAHIMENTO DELL"ESERCITO ITALIANO. VOLUME T ERZO 1945- 1955

Gli S111art Recce in dotazione ai carristi erano armati con una Browning M2 HB anziché della 7 .62 .

........ _

... S i tratta di due esemplari ancora in dotazione al reparto comando e trasmissioni (?) della Divisione Corazzata Ariete nella metà degli anni '60, che ancora disponeva di un paio di l ynx e di almeno un autoprotetto M3 White.


PA RTE T ERZA. I M ATERIALI DEL PERIODO

Il Comandante dell'Ariete passa in rassegna i suoi reparti a bordo di uno Stuart Recce.

Un primo piano della prua di uno Stuar1 Recce durante una cerimonia .

339


340

GLI A UTOVEICOLI DA COM BATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME T ERZO 1945- 1955

CARRO ARMATO LEGGERO MS Al

Profilo ciel Carro Armato L eggero M5 A I e clcll'M8 HMC.


34 1

PARTE T ERZA. I M ATERIALI DEL PERI ODO

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342

GLI AUTOVEICOLI DA COM BATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUM E TERZO 1945- 1955

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PARTE T ERZA. I M ATERIALI DEL PERI ODO

343

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344

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL.ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945-1955

Vista da destra dell' M5 A I .

Una foto di fabbrica dell'M5 A I. con la vecchia torretta simmetrica.


PA RTE T ERZA. I MATERIALI DEL PERI ODO

L'MS A I è stato talvolta armato con una M2HB da 12,7 .

Carri MS A l e au toblindo Swghound della Scuola di Cavalleria Blindata durante un'esercitazione.

345


346

GLI AUTOVEICOLI DA COM BATTIMENTO DEILESERCITO ITALIANO. VOLUl'vlE TERZO 1945- I 955

Un M5 A I in terreno accidentato.

Una missione estera passa in rassegna uno squadrone d i M 5 A I cli Mowebello, inquadrato nella Divisione Granatieri

di Sardegna .


PA RTE T ERZA. I M ATERl1\LI DEL PERIODO

Un MS A I artraversa un ponte durante un'esercitazione.

Carri MS Al di Genova durante una parata a Treviso.

347


348

GLI AUTOVEICOLI DACOMBA"l1"1MENTO DELL'ESERCITO !TALii\ 10. VOLUME TERZO 1945-1955

Carri MS A I e S1aghou11d di un G.E.D. durante una parata.

Roma . Sc uola A l lievi Carabinieri, prima metà degl i anni ' 50.1 carri MS A l concludono la l oro carri era nei battaglioni mobili dei CC.


PARTE T ERZA. I M ATERIALI DEL PERI ODO

349

II cannone semovente MS da 75 mm, qui in una immagine tratta dal manuale, trovò saltuario impiego nell'Esercito Italiano.

Alcuni semoventi MS pronti per la consegna in conto M.D.A.P.


350

GLI AUTOVEICOLI DA COMl3 /\'ITIMENTO Dlii .!.' ESERCITO ITALIANO. VOI .UME TCR7,0 1945- 1955

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351

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352

GLI A UTO VEICOLI DA COM BATTIM ENTO DELL'ESERCITO ITA LI ANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

CARRO ARMATO MEDIO M4 SHERi\.1AN

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Carro Armato Medio M4A3 Sherman i.


PARTE TERZA. I MATERIALI DEL PERIODO

portello di torretta- - - -ventilatorc maniglione di sollevamento cannone da 75 mm.

353

pcri.scopio anello del portello della torre Ila sedile di torrctt3 ;edile del tiratore del 75 rnm. sedile di torretta torrelta

lĂŹllro dell'aria copertura del bocchettone del radiator~

manicoHo del filtro dcll'31ia gruppo propulsore

miu-agliatricc da 7,62

ruota

motrice del cingolo albero di trasmissione anteriore

Sezione detrM4 con cannone da 75.


354

GLI AUTOVEICOLI DA COM BATTI M E

rro DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Due immagini di un M4A4 in servizio con l'Ariete .


PART E T ERZA . I M ATERIALI DEL PERIODO

Un M4A4 prodotto dal Detroit Arsenal (Chrysler) da 75 mm, con corazza applicata.

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355

-

L ' M 4A4 (Sherman V) con corazza applicata, vis to da sinistra.

Vista frontale di un M4A I a corazza fusa.


356

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL.ESERCITO ITA LI ANO. VOLUME T ERZO I945- 1955

Uno Shennan V da 76/55 della Ariete.

Sherman Firefly dell'Ariete nel 1948.


PARTE T ERZA. I M ArERIALI DEL PERIODO

357

Anno 1948: Sherman M4A4 da 75 della Scuola di Carrismo in parata (a destra). In basso: un M4A2 durante una esercitazione.

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358

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945-1955

Due viste di un M4 da 75 con corazza applicata. È ottimamente conservato (revisione 1964).


PARTE T ERZA. I MATERIALl DEL PERIODO

Vista frontale ciel medesimo, con le corazzature applicate ai posti del pilota e del mitragliere.

Particolare della ruota motrice e del carrello anteriore.

359


360

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATrlM.ENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Caserta, 195 1. Due viste di un M4A4 durante un addestramento alla Scuola Truppe Corazzate.


PA RTE T ERZA. I M ATERIALI DEL PERIODO

36 1

Un M4A4 trasformato in A.O.P. attraversa un fossato mediante coppie cli guide cl. 40 alla presenza di una missione alleata .

Particolare dello stesso A .O.P. di un gruppo artiglieria . L'antenna a stilo sembra cli modello italiano.


362

GLI AUTOVEICOLI D A COM BATTIM E TO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Carri M4A I della Centauro a Verona (in alto) e a Roma nel I952.


PA RTE T ERZA. I M ATERI ALI DEL PERIODO

363

Ancora carri M4 della Ce111a11ro a Roma il 2 giugno del 1952. Nella foto in alto si distingue uno Sher111a11 con obice da 105 mm.

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364

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTTMENTO OELL"ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945-1955

Le 4 viste dell 'M4A4 Hibrid Sherman con 76/55 .

La necessità di disporre dei carri M4A6 (Shennan VI[) armati con il 76/55 e con corazzatura composita - frontale fuso inclinato a 47° uni to allo scafo saldato - induce a ri- militarizzarne alcu ni. Essi conservano la corazza applicata perché ancora con il dry swwage (riscrvc11c senza le intercapedini riempite di anticongelante, glicolo ccl etilene, ed acq ua, il cosiddetto wet stowage) .


PARTE TERZA. I MATERIALI DEL PERIODO

Un M4A I (Sherman I I) del Battaglione Corazzato Pin erolo ne l 1960.

Un M4A4 della IX Brigata Meccanizzata CC immortalato sulla copertina de ••i l Carabiniere".

365


366

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIM ENTO DELL' ESERCITO ITA LIANO. VOLUME TER1/.0 1945- 1955

Uno dei pri mi M4A4 con il 76/55 sperimentati dall"Esercito.

Un M 4A4 da 76/55 su un ponte Treadway classe 40.


PA RTE TERZA . I MATERIALI DEL PERIODO

Sfilano gli M4 da 76/55 della Scuola Truppe Corazzate cli Caserta.

In questo schieramento ciel 132° Reggimento carristi è ev.idente la distribuzione dei 76/55 nelle compagnie carri.

367


368

GLI AUTOVEICOLI DA COMBAHIMENTO DELL"ESERCITO ITALIAl\0. VOLUME TERZO 1945-1955

. Un carro M 4A4 con il 76/55 appena assegnato all"Ariete.


PARTE T ERZA. l MATERIALI DEL PERIODO

Le 4 viste dell 'M4Al con cannone da 76/52.

369


370

GLI AUTOVEICOLI DA COM BATTI M E

rro DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO

1945- 1955

Un esemplare di M4A4 dotato sperimentalmente del cannone da 76/52 installato presso l'Arsenale di Piacenza. a confronlo con un M46.

Rom a . 2 giugno 1952. Ca r ri M4A I a scafo fuso e con cannone da 76/52 della Centuaro.


PA RTI-' T ERZA. I M ATERIALI DEL PERIODO

Le 4 viste de!J'M4A3 con obice eia 105/22 (scala 1/48).

37 1


372

GLI AUTOVEICOLI DA COM BATl'I MENTO DELL'ESERCITO ITAI ,IANO. VOLUME T ERZO 1945- 1955

Due immagini di carri M4 eia 105 mm dell'Ariete.


PARTE T ERZA. I MAT ERli\LI DEL PERIODO

li carro M4 con obice eia I05/22 al Centro Studi.

Un esemplare di Sherman dozer presso la Scuola Truppe Corazzate ( 1950) .

373


374

GLI AUTOVEICOLI DA COMB ATTIMENTO DELL.ESERCITO ITALIAl\O. VOLUME T I:::RZO 1945- 1955

I l carro M4 Do:er poteva essere tanto armato (in alto) quanto pri vo del cannone ( in basso) . Quest'ultima versione fu anche in dotazione ai Battaglioni mobili dei Carabinieri.

A lmeno un esemplare è r imasto in servizio fino al la prima metà degl i anni '70, presso il battagl ione genio di visionale

Ariete.


PA RTE TERZA. I M ATERIALI DEL PERIODO

Un carro M4 A.O.P. dell' 8° Reggimento Artiglieria eia Campagna Semovente, con falso cannone.

Su questo M4 A.O.P. ciel 132° Artiglieria Arie1e è installato il telemetro. Lo specialista osserva una cort.ina fumogena creata dai 105/22.

375


376

Gli AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITA LIANO. VOL UME TERZO 1945-1955

Sui carri in dotazione all' Esercito irnliano i vari tipi di motore sono stati gradualmente sostituiti con il Comincntal R975-C I. In queste quattro immagini particolari dell'operazione della trasforazione di uno Sherma11 \I in Shemum I (sostilllendo i motori Multibanc con il Continental a 9 cilindri) .

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PA RTE T ERZA. I MATERIALI DEL PERI ODO

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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITA LIJ\NO. VOLUME TERZO 1945- 1955

CARRO SMINATORE

Il carro sminatore a fl agelli (Sherman Crab) s u scafo M4A4, visto lateralmente .

Lo stesso con i flage lli sollevati dal suolo. visto di fianco.


PA RTE T ERZA. I M ATERI ALI DEL PERI ODO

Sempre con i flagelli sollevati, ma visto di fronte .

.. Uno di questi carri sminatori in azione.

379


380

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL' ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945-1955

CARRI RECUPERO T2, M32 E M74

RA PD 4571•

Il carro soccorso T-2 con motore a benzina , visto di 3/4 da si1listra .

Il T-2 con motore diesel, sempre visto di 3/4 eia sinistra.


PARTE TERZA. I M ATERIALI DEL PERIODO

38 1

li T-2 con motore diesel, sempre vi sto eia dietro cli 3/4 da sinistra.

li T-2 in posizione di lavoro.

Verona, 1952. li l'vfinistro Pacciarcli durante la rassegna alla Ce11 ra11ro , dinanzi ai 4 ca,,-i soccorso M32; in primo piano, un T-2.


382

GLI AUTOVEICOLI DA COM BATTIMENTO DELL'ESEKCITO ITA LIANO. VOLUME T ERZO 1945- 1955

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T re immagini d i u n T-2 della Scuola Truppe Corazzate di Ca~crta ne l 1950. Le targhe d ' immatrico lazio ne non se mb rano state applicate (avv. A . Mazzoni).


PARTE TERZA. I MATERIALI DEL PERIODO

Viste del carro soccorso M32.

383


384

GLI A UTOVEICOLI DA COMBAn·tMENTO DELL'ESERCITO ITA LIANO. VOLUM E T ERlO 1945- 1955

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glio.trlic e cal . 0,50•

Tamburo oavo f .!, ro orhn ta'bUe.

Rullo •errio•llo di traino

Oambio

Computo verr\.colU

Sezione longitudinale del carro M 74.

Carro recupero M74 in revisione presso le Officine Marconi.

Computo a.otou


PARTE TERZA . I MATERIALI DEL PERIODO

385

Il ben piL1 moderno carro M 74 su scafo M4A3 , rimasto in servizio fin o ltre gli anni ¡10. Le apparecchiature sono in posizione di riposo. La foto è del 1992.

Il carro M 74 visto di 3/4 da sinistra con la gru alla massima e levazione .


386

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Dimostrazione delle capacità di sollevamento clelrM74 - presso il CT Battaglione Carri.

Due carri recupero M74 sfilano a Roma in cccasione della Festa della Repubblica.


PARTE T ERZA. I M ATERIALI DEL PERI ODO

387

Il carro soccorso M32 con sospensione a molloni verticali sostituĂŹ gradualmente il T-2 nel le unitĂ corazzate nazional i . Nella foto, l'El 107812.

Vista clall 'alto dello stesso carro.


388

GLI A UTOVEICOLI DA COMBAHIM ENTO DELL"ESERCITO ITA LIANO. VOLUME TER ZO 1945 - 1955

SEMOVENTE DA 76/50 MlO

Le 4 viste del Semovente controcarro da 76/50 MI O.


PARTE T ERZA. I M ATERIALI DEL PERIODO

Caricamento interno del medesimo.

389


390

GLI AUTOVEICOLJ DA COM BATTIMli NTO DELL"ESERCITO ITA LIANO. VOLUME T ERZO 1945- 1955

SECRET

o MAGLIE CINGOLO DI SCORTA

COPERTONE CARRO

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COPERTURA TORRETTA RETE MIMETICA

13 COSTOLE DI AGGRAPPAMENTO CHIAVE TENOICINGOLO MANICO GRAVINA CASSETTA PRONTO SOCCORSO ESTINTORE

l'è..

COPERTE ARROTOLATE 3 COSTOLE DI AGGRAPPAMENTO CAVO DI TRAINO SCURE CAVO DI TRAINO LEVA FERRATA DA 1,5 M BADILE A MANICO CORTO MAZZA DA9KG ESTINTORE GRAVINA


PARTE T ERZA. I MATERIALI DEL PERIODO

39 1

Vista in sezione del semovente MI O.

Un esemplare dell'u ltima serie con i contrappesi di loITetta diversamente sagomati - al Centro Studi.

Nell' Esercito fu utilizzato anche qualc he esemplare della prima serie, s provvisto cli contrappesi.


392

GLI AUTOVEICOLI D A COMBATflMENTO DELL'ESERCITO ITA LIA O. VOLUME TERZO 1945- 1955

U na immagine dall 'alto ed una frontale di un MlO in servizio nell 'Ariete . Appartiene alla serie intermedia della produzione, come appare dalia fo1ma dei contrappesi di ton-etta.

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PA RTE TERZA. I MATERIALI DEL PERIODO

Particolare della torretta e vista laterale sinistra dello stesso pezzo.

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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

M ilano, primi anni '50. Sfilano gli M IO del Reggimento Artiglieri a a Cavallo.

Lombard ia, primj anni '50 . Alcuni M lO durante un'esercitazione.


PA RTE T ERZA. I MATl~Rl1\LI DEL PERI ODO

395

Tras ferimento ferroviario di semoventi M lO prima ~erie.

Nettuno, prim i anni '50 . Una batteria di Semoventi Controcarro MIO in marcia verso il Poligono di Artiglieria. In primo piano, l' M IO El 104446.


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GLI A UTOVEICOLI DA COMBAHIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME T l·\RZO 1945- 1955

SEMOVENTE DA 76/52 M18

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Vista laterale da destra del Semovente da 76/52 M 18.

Caceiacarri M 18 transita su un ponte di barche.


397

PARTE T ERZA. I M ATERIALI DEL PERI ODO

POSTAZION E

PE;;> CANNONE a1 76;/52 Se.rnovenée M. 7<_..,_

su .n~Tl/,:;to

Postazione per semovente M 18 .

CAL.. 50 MACf:!INE GUN 76-MM

GJ.JN

0RIVER'S PERISCOPE

FINAL DRIVE . UNIVERSAL J O INT

Semovente M 18 con cannone da 76 111111 • Sezione longitudi nale .

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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL"ESERCITO ITA I ,! ANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Per il tiro riclo!lo, si incavalcava un mitragliatore Browning cal. 7 ,62 s ulla canna del semovente.

A nche il semovente M 18 paitecipa alle solenni celebrazioni del 2 giugno a Roma nel 1952.


PAKTE T ERZA . I MATERIALI DEL PERIODO

399

Il semovente M 18. il pi ù moderno studiato negl i Stati Un it i durante la Seco nda guerra mondia le. Esso è caratteri zzato da alta velocità ma da leggera protezione i l che ne farà durare la produzione dal marzo al settembre 1944. Gli esemplari ricevuti dall'Esercito italiano non saranno inquadrati nelle GG .UU. corazzate ma distribuiti ad unità di supporto. Qui due esemplari ripresi nel corso cl i esercitaòoni.


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GLI AUTOVEICOLI Di\ COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITA LJANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Un semovente Ml8 della Scuola di Artiglieria cli Bracciano vis to cli 3/4 eia des tra.

Sfilamento in parata di Ml8 delle Vo/oire.


PARTE TERZA. I MATERIALI DEL PERIODO

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-. Un scmove111e Ml8 in manovra sulla neve nei primi anni '50 .

Due M 18 ripresi nel corso cli una ceri monia a Bracciano,

sorvolati da un Piper LI 8C del!" A .L.E.

40 1


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATT'IMENTO DEILESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO I 945- 1955

SEMOVENTE DA 90/50 M36

Le 4 viste del Semovente Controcarro M36B2.


PARTE T ERZA. I M ATERIALI DEL PERIODO

CacciacaJTi M36 B l impegnato in un guado.

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GLI AUTO VEICOLI DA COM BATTIM ENTO DELL"ESERCITO ITA LI ANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Un M36 con torretta a ore 6 subito dopo la consegna.

Semove nti M36 di un reggimento di artig lieria corazzata sfilano durante una cerimonia.


PARTE T ERZ/\. 1 MATERIALI DEL PERIODO

Scheriamento di M36 del Reggimento A11iglieria a Cavallo .

Gli stessi sfilano a Milano per la Festa della Repubblica.

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GLI AUTOVEICOLI DA COMB AITIM ENTO DELL.ESERCITO ITALI A O. VOLUME TERZO 1945- 1955

Un M36 mascherato, in posizione d'agguato.

Un altro M36 durante un cambio di posizione.


PA RTE T ERZA . I M ATERIALI DEL PERIODO

Semoventi M36 ed M36B I (in secondo piano) durante una sfilata.

Gli M36 della Scuola di Artiglieria di Bracciano, sorvolati da un L-21 dell 'allora Aviazione Leggera.

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GLI A UTOVEICOLI DA COM BA ITIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO.VOLUME TERZO I 945- 1955

Si provvede al sollevamento ciel motore di un M36 mediante gru a po11ale

Poligono di ToITe di Nebbia , 1966. Due 1\136 e due M36B2 della Divisione fanteria Pinerolo


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PARTE T ERZA. I MATERI ALI DEL PERIODO

Ancora un M36 in posizione d'agguato

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Cellina-Meduna, anni '60. Mascheramento di un M36 della compagnia e.e. dell'8° Rgt. Bersaglieri


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIM ENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

L' Artiglie ria ha avuto in servizio anche il semovente controcarro M36B 1, su scafo di carro M4A3. A s inistra un esemplare, durante una parata militare svoltasi a L'Aquila negli anni ' 60, a destra un'altra immagine de ll'M36B l.

Tre viste cli un M36B2 traile dal manuale tecnico ..TM 9-745'' per il 90 mm Gun Motor Carriage M36B. datato 28 luglio 1945.


i'ARTE T ERZA. I M ATERIALI DEL PERIODO

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Vista davanti da sinistra clell'M36B I .

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Una batteria cli semoventi M36 ripresi durante una parata mil ita re svo ltasi negl i ann i Cinquanta a Roma nell' anniversario della Repubblica. Appartengono alla Centauro


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBA"IT IMENTO DELL' ESERCIT O ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

SEMOVENTE DA 88/27 SEXTON

Profi lo del Sexton.

Sistemazione interna del Semovente da 88/27 Sex/on.


PARTE T ERZA. I M ATERIALI DEL PERIODO

1

Sezione del lo scafo senza l' 88/27 .

Profilo del Sex1011 modificato in 105/22 .

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GU AUTOVl:ICOLI DA COMBATTIMENTO D13LL"ESERCITO ITALI/\NO. VOLUME T ERZO 1945-1955

li semovente da campagna da 88/27 Sexum. ceduto dal Canada in conto aiuti militari, sarĂ dato in dotazione. a causa del suo calibro. a Gruppi di artiglieria da campagna non individisionati. Qui un esemplare esaminato dai nostri organi tecnici prima dell'adesione al Patto Atlantico.

Un Se.non appena introdotto in servizio, visto dall"alto.


PARTE TERZA. I M ATERIALI DEL PERIODO

Due immagini cli Sex1on ciel Reggimento Artiglieria a Cavallo di Milano.

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GLI AUTOVEICOLI DACOMl3 A1TIMENTO DELL" ESERCITO ITA LIANO. VOLUM E T l,RZO 1945- 1955

U n Se.non in parata (in alto), con i Bren per la dfesa vicina su e ntrambi i lati e un altro fotografato durante un guado. Da rile vare l' incons ue ta posizione della targa e l'asse nza di altri distintivi.


PARTE T ERZA. I M All:RIALI DEL PERI ODO

Un Sexton attraversa un difficile terreno boscoso.

U n pezzo semovente da 88/27 al tiro .

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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERC ITO ITA LIANO. VOLUME T ERZO 1945- 1955

Un Gruppo di Sexton da 105 mm prima ( in alto) e durante la rassegna.


PA RTE TERZA . I MATERIALI DEL PER IODO

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A partire dal 1969 il calibro de i pezzi su Sex/011 sarĂ portato al 105/22 . Nella f'olo un esemplare (l' El 104559) visto dall'alto, senza il caricamento.

Un esemplare dello stesso tipo conservato presso il Rgt. A. a Cavallo.


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GLI AUTOVEICOLI DA COM BATl'I MENTO DELL" ESERCITO ITALIA!\'O. VOLUME TER ZO 1945-1955

SEMOVENTE DA 105 M7

Profi lo del Semovente da 105/22 M7.

M7 in parata per la festa della Repubblica a Roma.


PARTE T ERZA . I MATERIALI DEL PERIODO

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Due belle immagini di un M7 dell'Ariete (El 102309).

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GLI A UTOVEICOLI DA COMl3 A1TIM E 1TO DELL'ESERCITO ITA LIANO. VOLUIVTE T ERZO 1945- 1955

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Ancora l'El I 02309, visto da destra.

Una immagine del semovente eia 105/22 M7.


PARTE T ERZA. I M ATERIALI DEL PERI ODO

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Un semovente M7 - ancora con la matricola britannica ma con i distintivi obl iterati - all'esame dei nostri organi tecnici. Ăˆ uno elci primi realizzati, su scafo M3 come mostra il rullino cl i sopporto soprn il carrello.

Un altro dei primi M7 mostra i particolari dell ' installazine. Ha la prua in tre pezzi .


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GLI AUTOVEICOLI DA COM BATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALI A NO. VOL UME TERZO 1945- 1955

Semoventi M 7 in parata. Nella foto in basso. i parafanghi sono allargati in vista del montaggio sul lato esteno dei cingoli di connettori che ne aumentano la superficie d'appoggio. Appare diversa anche la posizione del gruppo fanaleria.


PARTE T ERZA. I M ATERIALI DEL PERI ODO

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Roma, 2 giugno 1964. Sfilano ancora i semoventi da 105/22, ormai in via di sostituzione con gli Ml09 da 155/23 .


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GLI A UTQVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL' ESERCITO ITALI ANO. VOLUME T ERZO 1945- 1955

Il nuovo semovente da 105/34 alle prove di tiro.

Ne l 1959 ~arĂ presentata una batteria sperime ntale da 105/34. realizzata allo scopo di disporre di un semovente s u scafo M7 di gittata superiore (3 km). Qu i se ne riporta la vista anteriore .

Uno di questi cannoni semoventi da I05/34 alle prove d i tiro.


PARTE T ERZA. I MATERIALI DEL PERIODO

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L'organizzazione ciel gruppo eia 105/22 (come quello eia 88/27) prevedeva il post.o comando batteria su sc,d'o analogo ma privo dell'armamento principale, la cui installazione era chiusa eia una piastra corazzata ed il carro comando (A.0.P.). In questa immagine. presa ne l corso cli una parata , compaiono tutti i mezzi citati. Il posto comando cli batteria è su scafo Se.mm .

Posto Comando Priest , fotografato probabilmente negli an ni '70. Ne sarebbero stati modificati in tal guisa, partendo eia scafi di carri M4, negli anni '70 due esemplari impiegati presso la Scuola di Artiglieria di Bracciano. Nel 1964/65 un posto comando fu trasformato in "Pries/ portamunizioni" per obic i da 105/22 s nw. M7 e Sexron e sperimentato presso la Divisione Ariete. Fu alt.resÏ sperimentato, a ri morchio dello stesso Pries1, portacomunicazioni , un ri morchio a ruote da l t con altri 54 col pi, ma i ris ultati furono deludenti in enu¡ambi i casi.


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GLI AUTOVEICOLI D A COMBATTrM ENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- I 955

li Posto Comando Batte ria (con minime differenze ris pello al moderno precedentemente illus trato) presentato in un notiziario della Scuola Truppe Corazzate ciel 1959. Nel I 966 ne erano in carico 65 (cli cui 24 inefficienti) eia assegnarsi in numero cli 2 per ogni gruppo semoventi.

Un particolare ciel posto comando in funzionamento.


PA RTE T ERZA. I M ATERIALI DEL PERIODO

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Una vista laterale dello stesso Priest senza equipaggio. Derivato da uno scafo M4.

Non tu tti i Pries1 e rano perfe ttamente ide ntici tra loro. Qui uno della 6a Btr. del

132° Rgt.

... ed uno utilizzato, durante una s fi lata del 1952 a Goriz ia, pe r le trombe del 132° .


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GLI AUTOVEICOLI DA COM BATTIM ENTO DELL.ESERCITO ITALIANO. VOLUMETl:RZO 1945- 1955

Una vista dalralto. con l'equipaggio al completo. È un Priesr posto comando cli gruppo ciel IV/ 132° Arie1e.

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/ Lo sbarco a Napoli del primo Sex1011 posto comando dal piroscafo Momrose. il 24 agosto 195 I .


PA RT E T ERZA . I M ATERIALI DEL PERIODO

43 1

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E ssi furono impiegati dai gruppi da I 05/22 (in alto) ...

... a quelli da 155/23 M4A , prima d i ricevere gli M 113 e g li M577 (tre per og ni comando di gruppo). Da notare, la presenza di un posto comando a scafo Sexton a destra di quello su scafo M7 .


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL' ESERCITO ITA LIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

CARRO GETTAPONTE VALENTINE

Profilo schematico ciel Valentine

Bridgelayer.

Due immagini ciel carro gettaponte Vale111ine in posizione di marcia.


PARTE T ERZA . I M ATERl;\LI DEL PERI ODO

Sci fasi della messa in o pera del ponte \lale111ine .

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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955


PARTE TERZA. I M ATERIALI DEL PERIODO

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GLI AUTOVEICOLI Di\ COM BATrlM ENTO DELL'ESERCITO ITA LIANO. VOLU:-.1E T ERZO I 945- 1955

CARRETTA DA NEVE M29

Profilo della carretta da neve M29 prima serie.

•

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Vista anteriore cieli' esemplare I O1890 conservato al Museo del la Motorizzazione visto davanti ...


PARTE T ERZA. I M ATERIALI DEL PERIODO

... e cli dietro.

Un esemplare della seconda serie (a cingoli allargati , dopo il numero cli serie 3 102).

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GLI AUTOVEICOLJ DA COMBATTIM ENTO DELL'ESERCITO ITAUANO. VOLUME Tl:-:RZO 1945- 1955

SNOWMOBILE

Profilo dclln S11mv111obile.

L'esemplare conservato al Museo della Motorizzazione (El 101906).


PA RTE T ERZA. I M ATERIALI DEL PERI ODO

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COMPLESSO TRAINO

DIAMOND-ROGERS

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DIAMOND

T 981

TI trattore Diamond T98 I con cabina aperta al la Scuola Trnppe Corazzate di Case1ta nel .1950 (avv. A . Mazzoni).


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GLI i\UTOVEICOLI DA COM BAITIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME T ERZO 1945- 1955

Scar ico di un MlO da un 1irnorchio Rogers (1950). TI D iamone! è del modello con cabina aperta.

l i trattore D iamone! con carrozzeria a cabina chiusa, mod . 980 e 981 ( El 46583 . contrassegno 5126, di v. 1\1/antova), nel 1977 .


PARTE T ERZA. I M ATERIALJ DEL PERIODO

Complessi traino Diamoncl per carri M 4 sfilano a Roma il 2 giugno 1950.

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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Vis1c del rimorchio Rogcr, moclilicaro per il 1ra,po110 dcll'M47. cli ingombro maggiore ri,pcuo all' M4 .


PA RTf~ T ERZA. T M ATERIALI DEL PERIODO

COMPLESSO TRAINO M26

Complesso traino M26 con rimorchio M 15, appena consegnato ali ·Esercito italiano.

Esperimenti di carico dell'M47 su rimorchio Ml5 con trattore blindato M26 .

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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALI ANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Roma, parata militare ne ll' Annuale della Repubblica. Carri Armati M47 su complesso traino M26A 1, seguiti da carri recu pe ro M74 presso l'Arco cli Costantino . Q uesto modello sostituì in produzione il tipo bli ndato M26 perc hé 11011 destinar.o ad operare in zona di combattimento.

Aviano , 6 g iugno 1964. Un trattore M26A I versione recupero dell'Ariete pronto all' impiego .


PARTEIV DALLA l\tIASSIMA EFFICIENZA A UNA PAUSA DI RIFLESSIONE 1. Il contributo della NATO L' ingresso dell'ftalia nel Patto Atlantico ha notevoli conseguenze sul programma di riarmo . Da un lato , nell'ambito del Program ma Aiuti Militari , ha per effetto la cessione gratuita di molti dei materiali che occorrono ed offre occasioni di lavoro (e di aggiornamento tecnico) all'i ndust1ia nazionale dell a difesa, grazie agli acqui sti off'shore. Dall'altro , obbliga a determ inate scelte e all'unificazione di certi settori di armamento sotto il controllo dei comandi dell'Alleanza . Un indiscutibile vantaggio sarà invece rappresentato , dopo qualche tempo , dall'abrogazione di alcune clausole ciel trattato di Pace, tra le quali quelle re lati ve al numero dei carri armati ed alle arm i missilistiche . Nel complesso. le linee principali del programma 1948 vengono mantenute: pa1ticolare attenzione è posta nella trasformazione delle brigate corazzate, per le qual i si riceve un modello di carro medio di realizzazione postbellica, l' M47, sebbene il resto dei veicoli b lindo-corazzati cli ques te grandi uni tà continui ad essere rappresentato eia residuati cli gue rra in massima parte g ià superati, simili a quelli di recupero in distribuzione . Alcuni aspetti continuano a venire trascurati: per tutto il periodo dei blocch i contrapposti , l'Eserc ito ital iano mancherà di semoventi contraerei: sia d i quelli semicingolati da 12,7 del 1943, da 40 binati M 19 del 1945 ed M42 del 1954 (produzione americana) per non dire del modello Oerlikon-Contraves 5 PFZ. da 35 mm , offerti dall' OTO Me lara a nche su scafo cli costruzione nazionale. Ugualmente, dopo avere rifiutato negli anni '50 le armi di saturazione americane da 114 mm T-66 , non si introdurranno nemmeno le razziere autocarrate di costruzione nazionale FIROS 30 già omologate a fine anni '80 . Ciò premesso, si fa quanto si può, in base alle valutazioni, giuste o sbagliate c he siano , cli c hi è preposto ai programmi. A livello ordinativo , dopo un periodo cli espansione c he si conclude con la gestione Marras, subentra un periodo d i ri pensamento . Nulla cli nuovo, se s i eccettuano un certo numero di obici da 155/23 su scafo M44, sarà introdotto in questo periodo e nulla sarà richiesto , in fatto di mezzi meccan izzati, agli stabilimenti militari , a parte qualche trasformazione di artiglie rie cli dive rsi calibri (88 e 100 mm al calibro 105) oppure all ' industria nazionale. L'adesione al Patto Atlantico il 4 aprile 1949 non muta il programma già in corso , ma ne accelera l'attuazione. Delle unità di prevista formazion e (11 di visioni cli fanteria , cli cui 3 motorizzate, 3 brigate alpine e 3 corazzate), esiste una divisione cli fanteria ternaria, non ancora completa, due binmie complete solo neg li elementi essenziali, due divisioni di fanteria su formazion i molto ridotte e in fase di iniziale organizzazione e due divisioni motorizzate, pressoché comple te nelle formazioni organiche ma prive cli mezzi . Ad esse si aggiungono una brigata corazzata in stato cli avanzato comple tamento. truppe d'armata e di corpo d 'armata in fase d i iniziale impianto ed alcuni reggimenti di fanteria non incliv isionati, su formazione ecl organici molto ridotti. Grazie ai fondi straordi nari stanziati nell'esercizio 1950-51 , per il 30 giugno 1951: a) tre divis ioni cl i fante ria saranno complete, altre 4 in avanzato stato di completame nto e 2 in formazione ridotta; b) delle brigate corazzate, l'Ariete sarà al completo e la Centauro in corso di fonnazione: e) delle due brigate alpine, la Julia sarà completa e la 1"ì-ider11i11a lo sarà completa nei quadri , ma con personale ridotto.


446

GLI i\UTOV EICOLI Di\ COMBATI'IMENTO DEl.1.'i-;SERCITO ITA LI A NO. VOLUME TER1/.0 1945- 1955

È inoltre prevista la costituzione di altre unità . tra cui la Taurinense e i gruppi d ' artig lieria d i corpo d 'armata e d 'armata. L 'Ariete poss iede in fatto di mezzi, al 1° luglio 1951: 25 scout car, 9 autoblindo Greyhound . 14 cani leggeri M3A3, 5 can-i leggeri M24, 16 carri armati comando Sher111a11 A .O .P ., 46 carri armati da 75 , 22 con cannone da 17 libbre , 16 con cannone eia 105 , 26 semoventi M7 da 105/22 , 13 semoventi M7 Priest , 12 semoventi Ml Oda 76/50, 35 bic ic lette . 237 motoc ic li. 5 autovetture. 65 jeep. 101 autocarri leggeri. 203 automedi. 90 autopesanti . 2 autoufficio, 9 autofficine, 12 scaffalati, 6 soccorso , 19 autobotti , 11 autocisterne, 1 autoprotetto, 117 carrette cingolate , J 2 carrette c ingolate carica-batterie, 66 semicingolati , 7 autorad io, l autocarro leggero con generato re a dinamo, 12 autoambu lan ze, J automedio per carica-batteri a . l automedio per magazzino batterie, 2 autofrigoriferi . Vi sono però mo lte d iscrepanze con quanto s i desume dalla s ituazione automezzi del 12 dicembre 195 1. Risu lta in fatt i - dalle Memorie Storiche - che la brigata ha ragg iunto il 100 % delle dotazioni organiche di ve icoli da combattimento e il 52% delle dotazioni di veicoli comuni. Per i primi sono e lencati 70 trattori, 13 1 carrette c ingolate, 66 semicingolati , 22 scout car, 9 autoblindo leggere, 10 carri armati Stuart, 9 M 24, 58 da 75/37, 26 da 76/55 , 16 da 105/22 , 16 carri armati dem ilitarizzati, 77 semoventi , 3 1 carri armali s peci ali, 86 rimorchi. Il tutto in ottime condizion i di effi cie nza. Entro il giugno del 1952. anche la Centauro è al completo e potrà sfilare il 2 g iugno a pieni organici I d i mezzi da co mbattimento e di uom ini lungo la Via de i Fori Imperiali davanti al P res idente della Repubblica ed alle più alte Autorità . Così come l'Ariete è stata presentata al generale Eisenhower2 un anno prima . s usc itando la sua s incera ammirazio ne, la Centauro ha ricevuto, il 4 aprile, la vis ita de l Mare ciallo Montgomery. Essa conterà, a lla fine dell 'anno , 234 automezzi , 33 automezzi spec iali, 5 16 mezzi meccanizzati e bli ndati e 5 1 rimorchi. Alla fine de l 1952 il Ministero dell a Difc a affe rma che le 12 d ivisioni che conta l'Eserc ito complessivamente . corrisponderebbero, per potenza d i fuoco , a 70 di visioni del 1938.

2. Incertezze e ripensamenti li primo provvedimento successivo, una volta d ispo nibili gli M47 ( 1952) riguarda la trasformazione della brigata corazzata in d ivisione corazzata , po1tando a tre il numero dei battaglioni e dei gruppi , so titue ndo i semoventi controcarro da 76/50 con quelli da 90/50 su sca fo analogo e rinforzando le unità di suppoito. Le batterie e.a. da 49/56 restano (e lo saranno pe r tutto il decennio) tuttavia quelle ormai s uperate, a traino meccanico med iante il TL 37. "che non può traspo rtarne nemmeno tutti i serventi.". Questo sarà sostituito nel 1954 da l TL 51 , quando i complessi da 40 co minceranno ad essere affi ancati eia quelI i quadru pi i da I 2 ,7 .3 La Centauro pure, in concomitanza con la formazio ne del Hl battag lione carri , ha ricevuto in due aliquote, in febbraio e in giugno di quest'anno, gli M47 in sostituzione degli Sherman.

1

Le M emorie storiche 195 I sottolineano che il 1/3 1° si è costituito secondo i nuovi organici in vigore dal I O maggio 1951: plotoni cli catTi monocalibri . ciascuna cp. su 2 plotoni da 75/37. I plotone eia 76/52. I sezione da I 05/ 22. 2 All'epoca Comandante delle Forze della NATO. È il 26 apr ile 195 1, il successivo 18 giugno vi sarà la visita ciel M inistro della Difesa Paccinrdi c . i l 2 1 agosto, del M aresciallo M ontgomery. 3 Pur disponendo dei complessi quadrupl i da 20 mm CMK I , sempre autotrainati da T L 5 1. Questi però vengono passati all' A.M. dove gli affusti a comando elettrico ricevono le H S 820 sempre da 20.


PARTE IV. D/\LLA MASSIMA EFFICIEN/,;\ /I UNA PAUSA DI RI FLESSIO 1E

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Una volta completata la trasformazione delle prime due, si gettano le basi di una terza , ma sempre uti lizzando, per i reggimenti bersaglieri e artig lieri a g li stessi materiali obsoleti in uso presso l'Ariete e la Centauro. A nche questa terza div isione , che prende il nome cli Pozzuolo del FriuU, è rapidamente formata nel 1953; essa riceve di rettamente i 156 M47 e i 15 M24 più 4 caITi recupero M 32, 14 scout car e 4 carrette cingolate: il suo reggimento artiglieria, i 24 regolamentari M7, i 32 complessi quadrupli da 12,7 ecc . Con il 1959, però la Pozzuolo del Friuli viene disciolta; ma g ià nel 1954 essa era stata ridotta a circa un terzo: alle esercitazioni estive partecipano infatti soltanto - per limitarci ai mezzi bl indo-corazzati - 17 scout car, 52 carrette cingolate, 6 autoblindo, 14 carri M24 e 102 M47, 23 semoventi M7 e 12 M36, 4 caITi recupero. Le due altre div isioni corazzate, che non saranno mai a pien i organici a causa del graduale logoramento dei materiali , non riceveranno nuovi veicoli da combattimento se si eccettua I' introduzione del semovente da 155/23 M44 (dal 1956, 18 all ' Ariete ; la Centauro ne riceverà, nel 1958, una sola batteria nel "Gruppo misto", poi trasformato in IV 0 Gruppo l'anno seguente) e dei caITi soccorso M74 (9 al reggimento carri Ariete nel l 974 e 9 alla Centauro). I 40/56 e .a . saliranno a 32 (più altrettanti complessi quadrupl i eia 12 ,7), ma con 18 trattori leggeri 5 I . La forza massima della stessa Centauro si avrà nel 1954: 340 automezzi , 111 automezzi speciali, 61 8 mezzi corazzati e blindati, 45 rimorchi. A l 3 1 dicembre 1955 l'Ariete conterà 1630 tra mezzi da combattimento e ord inari (carri e semoventi efficienza al 97%, mezzi blindati e vari 92%) . Non verrà trascurato - nel periodo in questione - il settore aclclestrativo. Nell' intento di fornire una preparazione comune alle varie anni che compongono le unità corazzate, si provvede a riunire in un un ico polo, come si di re bbe oggi, tutte le scuo le interessate all a formaz ione del personale ad esse destinato . Nasce così , come si è già eletto, il 1° luglio 1951, a Caserta (che è anche sede del P arco Veicoli Corazzati), la Scuola Truppe Corazzate, che assomma in sé i compiti delle disciolte scuole di cavalleria blindata e d i carrismo e s i incarica inoltre dell 'addestramento dei bersaglieri , degli artiglieri corazzati, dei lagunari, dei carabinieri, delle guardie di P.S. in servizio presso unità blindo-corazzate nonché del l'organizzazione dei corsi su i nuovi materiali. In un primo te mpo essa comprenderà il Comando, due battaglioni addestramento reclute e V.A.S. nonché l'autorepa1to: un complesso di 106 ufficiali, 136 sottufficiali e 577 uomini cli truppa. La dotazione iniziale in fatto d i mezzi è di 15 motocicl i, 64 automezzi, 29 mezzi bli ndati e 73 caITi am1ati leggeri e medi, più 9 complessi traino per carri medi. La Scuola sarà poi coadiuvata, per l'addestrame nto di base, dal Centro Addestramento Reclute Truppe Corazzate di nuova costituzione. Per quanto riguarda infine i materiali, sono incaricate delle loro revisioni, riparazioni e modifi che, come pure de ll 'allestime nto delle parti di ricambio non reperi bili , del le lavorazion i esterne, le Officine Riparazioni Mezzi Corazzati (O.R.Me.C.) di Bologna e cli No la e si è costituito il Magazzi no Centrale Ricambi Corazzati (Ma.C.Ri.Co .).

3. Il rinnovo della dottrina Non si può ripercorrere il cammino percorso dall'Esercito e che lo ha portato da una situazione a dir poco precaria ad un grado d i efficie nza tale da affrontare senza diffico ltà un confronto tutt' altro che scevro di pericoli con un bellicoso vicino, senza esaminare come lo Stato


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Maggiore abbia provveduto ad elaborare - s ia pure con una ce1ta gradualità - un moderno imp ianto dottrinario , s ia pur basato su un concetto lim itato al l'azione difens iva . Impianto, va sottolineato, inizialmente fondato sulla c .d. "area difesa", ma che sarà aggiornato man mano che la situazione bi polare s ubi sce la sua lenta evolu zione e che sia pur tra continue d ifficoltà politiche e d i bilanc io troverà sempre corrispondenza nell 'organizzazione militare in relazione alle nuove esigenze. Come sintetizzato ne l 1954, " Le unità dell' Esercito, dalle più complesse fino ai m inori reparti , vengono impiegate sul campo di battaglia in conformità dei principi e dei procedimenti operativi che lo S .M. definisce in sede di studio e di cui prescrive l'applicazione. L' impiego, cioè, richiede anzitutto l'esis tenza di una dottrina, che sarà via via p iù elastica e orientativa a mano a mano che dal basso si sale verso l'alto nella scala ordinativa , e il cui scopo è di consentire unità di indirizzo e disciplina di intelligenze nell ' ambito dei divers i comand i operativi. Dottrina che è frutto di una attività speculativa concreta, che poggia cioè su elementi cli fatto positivi, guaii le caratteristiche dei mezzi bellici, l'esperienza del passato, la sperimentazio ne acquisita in sede cli esercitazioni e manovre , le caratteristiche dell 'ambiente in cui essa troverà applicazione." Dalla fine della Seconda GueITa Mondiale, l'Esercito italiano ha e laborato una serie di dottrine d'impiego, alcune delle quali ispirate a novità generali di ri lievo strategico , altre a novità particolari di interesse tattico ed ordinativo . Nel 1948 la serie 3000 (Circolari 3000 Organizzazione difensiva e 3100 La d(fesa su ampie fronti) delinea i caratteri dell a nuova dottrina nazionale in conseguenza della trasformazione subita dalla Forza Armata nell'immediato dopoguerra. Pur essendo prevalentemente ded icata alle Operazioni d{fensive, la serie contiene anche interessanti accenni alle operazioni offensive e controffensive. Per la Divisione di Fanteria , che include il Reggimento Cavalleria Blindata, viene emanata la C ircolare 2600, Lineamenti d'impiego della divisione di fanteria ( IO ottobre 1950) alla quale seg uirà la Pub. 1700 Impiego del R eggimento di Cavalleria Blindata, del 1950. Con l' ades ione al Patto Atlantico, tutto quanto precede va concordato con la dottri na del!' Alleanza . Di conseguenza, nell'esaminare la regolamentazione ciel periodo in cui ci occupiamo, occorre ricordare che, fino al 1949, in campo dottrinale, la regolamentazione prebellica non è più applicabile a causa della scomparsa di grand i unità speciali e di ordine superiore e dalla influenza che ha avuto quella britannica nella fase della "cobelligeranza" . Si rende pertanto indispensabile affrontare il problema d i una nuova dottrina tattica , applicabi le a quanto esistente e cioè: - guerriglia e controguerrigl ia; - esplorazio ne; - organizzazione difensiva . Inizia così la comp il azione delle regolamentazion i tattiche, partire dal l' impiego del le pattug lie a quello della divisione di fanteria. Si passa poi a codificare - per quanto può riguardare p iù direttamente questo studio - a codificare c riteri d 'impiego e compiti dei primi reparti motomeccanizzati ri costitui ti , quali il Regg imento Cavalleria Bli ndata e il Battaglione Mobile dei Carabinieri.


PARTE IV. DALLA MASSIMA Ef'FICIENZAA U A PAUSA DI RIFLESSIONE

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Naturalmente , qualsiasi dottrina comporta la necessità di affiancarle una regolamentazione addestrati va per cui più avanti (1952) si compilerà un ' apposita c ircolare, la 1000, e, per raggiungere una unità di linguaggio, specie dopo l'adesione alla NATO , il nuovo N .O.T.L. e la pubblicazione sui "Segni convenzional i e abbreviazioni" . Si attenderà, per guanto attiene all' impiego delle G .U. corazzate, la ricostituzione delle stesse e, dopo aver preso atto di quanto provvisoriamente redatto dai comandi di queste ultime, si porrà finalmente mano alla e manazione della circ. 1800 della serie dottrinale del 1954 (ma in preparazione sin dal 1951). Queste Norme d'impiego della divisione corauata (Pub. 4954), appaiono infatti aggiornatiss ime per l'epoca ed adeguate alla recente trasformazione delle unità cmTiste da plurical ibro (75 , 76 e 105 mm) a monocalibro (90 mm) . La circolare stessa , visto il suo valore dottrinale e pratico, verrà addirittura presa a base di studio dalla C.E.D. specie per la parte di dottrina unificata c he la interessa . La completeranno la Pub. 4947 , Manuale tecnico per i pionieri di fanteria e delle truppe corazzate, del 1954 e la Pub. 5130, Istruzione del capocarro e dell'equipaggio (N. 1100 della serie dottrinale), che uscirà nel 1956. Nuovi orientamenti porteranno nello stesso anno, a lla serie dottri na le 600: la 600/S Memoria sulla battaglia d(fensiva in terreni di pianura e collinari, con impiego di armi atomiche, basata principalmente sulla dottrina NATO della " risposta massiccia", determinata a sua volta dalla larga disponibilità di ordigni nucleari da parte dell'Alleanza a fronte di una disponibilità limitata da parte del Patto di Varsavia. La 600 privi legia forme cli manovra e procedimenti d'azione bivalenti, idonei cioè ad essere attuati tanto in ambie nti convenzionali , quanto in ambiente nucleare attivo. Ma già una iniziativa di rilievo è stata la presa in considerazione di dover fronteggiare ed eventualmente impiegare l'arma nucleare s ui nostri campi di battaglia. E infatti a questo ha mirato la c ircolare 4000, Cenni sulla difesa atomica campale del 1954 . Se ne deri va che " la corazzatura, la fo rtificazione, la meccanizzazione raggiungono nuovi valori nella configurazione dello strume nto necessario per applicare la bivalenza". Il che presuppone, come poi avverrà, il rinnovamento di tutti i mezzi meccanizzati in servizio, costosa operazione ma che non potrà attu arsi, com'è noto, prima de lla seconda metà degli anni Sessanta.4 E alla luce d i guanto sopra , si dovranno rielaborare - Pub . 5346 del 1958 - le Norme d 'impiego del reggimento di cavalleria e - Pub. 5349, N . I 900 della serie dottrinale - le Norme d'impiego

della divisione corazzata. Ugua lmente d i interesse, per i corazzati, sono state qualche a nno prima la 8400 , Schieramento e superamento dei campi minati e la 5032, Norme per l'organizzazione, lo svolgimento e la

condotta delle esercitazioni . Pe r restare sempre ne ll' ambito de lla regolamentazione per i corazzati, vanno quindi ricordate le pubblicazioni édite a cura delle Grandi Unità e delle Scuole. Di particolare interesse, per quanto attiene al presente studio, le pubblicazioni addestrati ve compilate dalla Brigata Corazzata Ariete (Pordenone) e che spaziano dalla N. 350 prot. Add . del Comando di detta brigata Orientamento generale . Prime direttive per l'addestramento, 1° dicembre 1948 , a ll' impiego delle sue componenti, le Caratteristiche fondamentali della brigata corazzata e lineamenti organici e tattici dei

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La sostituzione del semicingolato per la fanteria corazzata è considerata improcrastinabile senza mezzi term ini (e lo si afferma su Rivista Militare nel 1954, cfr. L'automezzo per il trasporto della fanteria coraz.z.ata). L'assioma è: " la fanteria corazzata deve andare dove va il carro armato" e ciò rich iede un mezzo protetto interamente c ingolato. Si adotterà provvisoriamente I' AMX 12 optando quindi per I' M l l3 senza prevedere che al 1970 questo era già superato dal Pl M 113A I.


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reparti (esclusi i bersaglieri) che la compongono, all'impiego del battaglione (contro unità similari e nel la difensiva), della compagnia (nella difesa, contro unità simi lari e in difensiva) e del plotone carri in avanguardia quella sull'impiego di un gruppo semoventi da 105/22 neII 'azione di una brigata corazzata contro mezzi similari. Ugualmente degne di menzione quelle èdite dalla Scuola di Cavalleria Blindata cli Roma sul R.C.B. (costituzione e impiego, impiego dei minori reparti e mezzi in dotazione) e quelle preparate dalla Scuola Artiglieria di Bracciano ecc. E questo per limitarci a quelle apparse entro il 1950. Tutto ciò avviene nel mentre l'evoluzione del mezzo corazzato, sulla base di quanto appreso dalle lezioni della seconda guerra mondiale, inizia a prendere nuove strade, in certi casi diverge nti. Differenti valutazioni fanno sì che negli Stati U niti si d ia maggiore importanza al cingolo, mentre nell 'Europa occidentale e ne ll'Unione Sovietica si preferiscano soluzioni più equi li brate, senza scartare a priori nessuna delle possibilità offerte dai perfezionamenti tecnici nella locomozione fuori strada. Ugualmente, i carri leggeri perderanno gradualmente la loro importanza fino a sparire dall 'arsenale cli nume rosi eserci ti occidentali . Nel I 948, l'anno cruciale per la rinasc ita delle nostre formazioni corazzate, Ufficio Addestramento dello S.M.E., con il diramare la traduzione del lo Sguardo d 'insieme sui ,nezzi corazzati, un pregevole lavoro redatto a fine 1947 da un ufficiale fra ncese, il capitano Michelet che esamina in maniera approfondita general ità, class ificazione, stori a, evoluzione tecnica e produzione dei soli c;_mi, cacciacarri e semoventi, sembra implicitamente propendere per il mezzo c ingolato, ancor prima di essere costretto ad orientarsi , per causa di forza maggiore - verso le concezioni americane che lo privilegiano. Ne conseguirà, per quel c he ci riguarda, che a parte qualche cmTo armato e semovente moderno ceduto dagli Stati Uniti in conto aiuti mi litari , nulla s i acquisterà in più di quanto già disponibile, e fin quasi alla fine degli anni Cinquanta. E che, nonostante le real izzazioni in fatto di mezzi blindati dell 'industria britannica e francese siano più c he pregevoli e be n note anche in Italia, si resterà a lungo - anche concettualmente - ancorati a quelle convinzioni e fino a quando, dopo le prime esperienze nel Yiet Nam , gli stessi americani 1iscopriranno i vantaggi offe1ti, in pa1ticolari ci rcostanze, dai mezzi blindati a ruote. Ma dovranno passare a ncora decenni perché l'industria nazionale riprenda timidamente, a trent' anni dalla fine dell 'ultima guerra, le progettazioni in qu esto campo, e gli alti gradi ne apprezzino l'utilità.


PARTE IV. DALLA MASSIMA EFFICIENZA A UNA PAUSA DI RIFLESSIONE

Seoul car dei Lancieri di No vara in rassegna.

Autocarro blindato esplorante Ford attraversa un ponte gittato da un carro Valentine.

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GLI AUTO VEICOLI DA COMBA fT IM ENTO DELL'ESERCITO ITA LI ANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

.i, .

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Esibizione di un carro gittaponte Valentine in Friuli.

Sherman Crab dell'"Ariete" in esercitazione di apertura di corridoio in un campo minato.

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PA RTE IV. DALLA MASSl MA EFFICIE 'ZA A UNA PAUSA DI RI FLESSIONE

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Autoblindo Staghound approntata per il mascheramento con reti scenografiche.

Carro leggero esplorante M24 armato di cannone da 75 mm.

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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL"ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO I 945- I 955

Cano amiato M47 in parata ai Fori imperiali.

Carro M47 mod ificato in carro altana mobile con il ricorso a tubi Innocenti.


PARTE IV. DALLA MASSIMA EFFICIENZA A UNA PAUSA DJ RIFLESSI ONE

Carri M47 modificati in carro altana mobile con il ricorso a tubi Innocenti.

Vista dall' alto d.i un M24 dell'"Ariete".

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GLI A UTOV EICOLI DA COMBATTfMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUM E TERZO 1945- 1955

LVT4 dei Lagunari dotato di mitragliatrici Browning da 7 ,62 e 12,7 mm in un canale del Basso Veneto.

Cacciacarri M36 da 90/50 in parata a Milano durante una festa del 2 giugno.


PARTE IV. DALLA MASSIMA EFFICIENZA A UNA PA USA DT RI FLESSIONE

Equipaggi di una sezione semoventi d'artiglieria M7 dell"'Ariete".

Greylwund dotate di cannoncino da 37/54 transitano davanti al Presidente della Repubblica.

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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO I 945- 1955

Fanfara dei bersaglieri montata s u Ha/{Track.

I I

I

M 47 in parata a Roma

negli anni '60.


PARTE IV. DALLA MASSIMA EFFICIENZA A UN1\ PAUSA DI RIFLESSIONE

Semoventi da 105/22 M7 durante la festa della Repubblica.

Coppia cli carri leggeri M24 dì un plotone esplorante.

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GLI AUTOVEICOLl DA COMBATflMENTO DELL' ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Semoventi M44 da 155/23 su meccanica del carro leggero M41.

Esercitazione di sbarco anfibio sul litorale friulano con LVT4.


PARTE IV. DALLA MASSIMA EFFICIENZA A UNA PAUSA DI RIFLESSIONE

Carri medi M26 in mov imento sulle M urge.

Sfilamento di una batteria cli artiglieria corazzata nel 1962 a Roma.

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I,


I MATERIALI DEL PERIODO CARRO ARMATO LEGGERO M 24 Il carro, d i costruzione americana,5 è stato introdotto ne ll 'Esercito itali ano a partire dal 1950, in numero di 5 18 esemplari, ricevuti in conto M.A.P. (Mililary Assistence Progrcun). Fu assegnato ai B.E.D. , ai Reggimenti d i cavalleria (squadroni carri), ai Reggimenti di fanteria ed alle Divisioni corazzate (carristi e bersaglieri).

D escrizione L'M24 è un carro di configurazione classica: motore e trasmissione situati posteriormente, armamento al centro e riduzione anteriore. Il posto di pilotaggio è anteriore, davanti a lla totTetta; alla sua destra, altro membro de ll 'eq uipaggio ricopre le funz ioni di marconista, a iuto pilota e m itragliere di scafo. La sospensione, come nel semovente cacciacarri Ml 8, è a barre di torsi one con ammortizzatori idrau lic i e rende il carro una piattaforma cli tiro assa i stabile . Il treno di rotolamento è costituito da c inque rulli portanti e quattro rulli reggicingolo per lato. La ruota di rinvio posteriore - è in acciaio, e regolabile per la tensione del c ingolo . Può essere a nche del tipo con e lementi di scorrime nto in gomma. Lo scafo è caratterizzato da una sagoma bassa e ben profilata. È costituito da piastre cl'acc iaio saldato e lettricamente, la cu i incli naz ione è calco lata in modo da offrire una resiste nza ottimale al tiro anticarro. La motorizzazione è assicurata da due propulsori Cad illac , 3 G , indipendenti l'uno dall'altro sistemati posteriormente e separati mediante una paratia dal comparti mento equ ipaggio. Del tipo 8 V, a carburazione classica, sono raffreddati a liquido. La trasm issione comprende due frizioni idrauliche. una per motore, con due cambi epicicloidali a comando idraulico , automatico con regolatore centrifugo s ulla trasmissione . 1 rapporti sono 4 avanti e l indietro, co n possibilità di escludere manualmente i due superiori. Inoltre la trasmissione prevede: - un gruppo d i rinvio, al l' uscita de lle due scatole cambio; accoppia la potenza dei 2 motori ; realizza 2 rapporti in avanti (marce normale e ridotte) e la retromarcia; pe rmette di escludere a volontà la trasmissione individuale di ciascun motore; - un a lbero di trasmissione , c he unisce il gruppo di rinvio a l differenziale, in due pezzi con supporto centrale e g iunti cardanici ed a cannocchiale;

5 L'M 24 fu studiato per sostituire l'MSA I . giudicato dagli orga ni tecnici clell"Esercito degli Stati Uni ii ormai inadeg uato. Si decise pertanto di s viluppare un mezzo intorno alle 18 ton. e s i g iunse al prototipo T7. A seguito d i valutazioni diverse, si arrivò ad un carro medio-leggero, armato con il 75 mm c he finì per rivelarsi inidoneo a rientrare in entrambe le categorie. TI prototipo fu definito dalla Cadillac cli Detroit. che già produceva i carri leggeri M5A I, nell"ottobrc 1943 come T24 e poi standard izzato come M24 con poc he modifiche (treppiede dell'arma contrae rei irrobustito, riposizionarura ciel ventilatore . adozione della cupola del capocarro in luogo dei periscopi). L'ord inati vo fu cli lO00 unità (portato poi a 5000) . D i questi solo 3300 furono effettivamente costruite dalla Caclillac. che ne consegnò 1730 fino a dicembre 1944 cd nitri 159 1 eia gennaio a luglio I 945: la Massey Harris ne costruì 190 da luglio a dicembre 1944 e altri 919 fino a luglio 1945, al costo unitario cli $39.653 . La produzione totale, sem:a contare i semoventi e.a., quel li campali e pesanti campali sullo stesso scafo c he non furono assegnati al nostro Esercito. assommò a 4070 un ità. I primi esemplari cli serie furono consegnati nc ll ' npri lc del 1944 . L'M 24 fu in dotazione dapprima alle unità esploranti americane e poi a quelle inglesi (300 carri) - i quali lo ribattezzarono Chaffee Mk 1 (dal generale Adam R . Chaffee, il padre dell'arma corazzata nell'Esercito statunitense) - che lo ricevettero nel 1945.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL"ESERCITO ITA LIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

- un differenziale d i tipo cilindrico controllato a rapporto di riduzione fisso. Il moto da ciascun semiasse è trasmesso al le ruote motrici mediante un albero di tras missione ed un gruppo di riduzione finale. Per i cambiamenti di direzione, il pilota dispone di due fren i sui semiassi del differenziale azionati da due leve. La torretta girevole in acciaio è realizzata in parte per fusione e in parte in lamiere saldate e lettricamente. È azionata med iante congegno elettroleodinamico o manuale e reca un cannone da 75/37 a tiro teso, munito di girostabilizzatore, con otturatore a cuneo a scorrimento orizzontale, manovra automatica, congegno di sparo meccanico o elettrico e sistema di puntamento a cannocchiale con reticolo graduato oppure mediante un periscopio con cannocchiale incorporato; per il puntamento indiretto il tiratore dispone di un indicatore azimutale e un quadrante di elevazione . Il cannone è abbinato , sull a destra , a mitragliatrice coassiale. Le granate sono contenute in casse allagate poste sotto il pavimento . L'armamento secondario comprende anche una Browning da 12,7 sul cielo della torretta. In origine, era completato da un mortaio Tower da 50 anch 'esso in torretta. L'accesso è assicurato da 2 portelli, più un'apertura inferiore chiusa da un portello , sul fondo dietro il posto del secondo pilota , uno sulla cupola del capocarro. Un quinto , per il porgitore , è sempre ricavato nel cielo della torretta. A portelli chiusi, la visibilità è assicurata dai due iposcopi dei piloti, più un terzo per il tiratore e quello per il capocarro nella cupola con i suoi 6 prismi Bezel. Sul lato destro de lla torretta è ricavato un portelli no per pistola. La presa d ' aria del motore è sulla copertura del motore, immediatamente dietro la torretta e le feritoie d'uscita sono posteriormente allo scafo. Un ventilatore è tra i due posti di pilotaggio. Il caricamento esterno comprende badile, gravina, scure, mazza fi ssati al l'esterno insieme al cavo di traino, copertone, scovolo, rete mimetica e proiettore e cassetta di medicazione. Al l'interno, band ierine e altri mezzi cli segnalazione, fornel lo, razioni per l'equipagg io , secchi di canapa , lampade e batterie, binocoli, strumenti di puntamento, parti di ricambio, borsa attrezzi (sul portello d ' emergenza); un estintore portatile, infine , si trova tra i due posti cli pilotaggio L' impianto elettrico è a 24 V e comprende 4 batterie eia 6 V in serie, due dinamo eia 24 V e 50 Nh, un cablaggio protetto, eliminatori cli resistenza e filtri. Quello radio, una SCR 528 e, sui carri comando, una 508 (2 ricevitori), una AN/VRC e un telefono cli col legamento Sollborcl. L'equipaggio, inizialmente, è composto eia primo e secondo pi lota nello scafo; in torretta, capocarro, tiratore e porgitore. In Italia è stato limitato a 4 uom ini, eliminando il secondo pilota (come poi sull 'M47).

I carri distribuiti all'Esercito italiano, sono caratterizzati dagli alloggiamenti dei gruppi di riduzione finale stampati in un sol pezzo con lamiera inferiore di prua. Rispetto al prototipo, appare eliminato il faro cli torretta ed aggiunto il suppo1to anteriore per la mitragliatrice M2HB; ogni parafango da cu i verranno presto rimossi gli schermi laterali parapolvere, inoltre, reca posteriormente un fu stino da 20 litri. Sempre posteriormente, sulla destra è montato l'interfono BC 1362 per il collegamento con altri mili tari a terra. Al posto dell'originale mortaio da 2" in torretta (già soppresso negli Stati Uniti dal 1946), viene montato un supporto di antenna. Le maglie cli cingolo cli scorta, già allineate sul parafango cli s inistra, sono poi agganciate una per parte - alla sezione iniziale d i entrambi i parafanghi stessi . I parasabbia sono presto rimossi. I carri forn iti in un secondo tempo, hanno i gruppi cli riduzione fina le accessibili anteriormente mediante p iastre imbullonate.


PARTE IV. I MATERI A LI DEL PER IODO

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Derivati Nessuno dei derivati dell 'M246 è stato introdotto nell'Esercito italiano.

Impiego tattico Nell'Esercito degli Stati Uniti, a ll 'M24 erano assegnati i compiti d i ricogn izione, in quanto preferiva il mezzo cingolato all'autoblindo perché in grado d i muovere su qualsiasi tetTeno.7 Come compito secondario, l'appoggio alla fanteria meccanizzata. Al la scarsa protezione fro ntale si ovviava, in combattimento, con il solito sistema dei sacchi cli terra. In quello italiano, le missioni previste sono s ia il combattimento, sia la ricognizione; il carro ha equipaggiato in un primo tempo lo squadrone carri leggeri del Reggimento Cavalleria Bl indata (15 unità), il cui "impiego risponde, di norma, al concetto di impiego a massa nel combattimento."8 Ognuna delle tre divisioni corazzate dei primi anni Cinquanta ne conta 23 esemplari. Dal 1954, 15 carri cli questo modello sono inseriti nel reggimento bersaglieri e nelle compagnie comando dei reggimenti carri. Dal 196 1, infine, gli M24 rimasti in servizio vanno ad equipaggiare i Battaglioni Esploranti Divisionali (B .E.D .) dei reggimenti corazzati delle divisioni fanteria di pianura e i plotoni espi.oratori cli quelli autonomi di supporto. Nel 1971, il modell o sarà ancora uti lizzato per addestrame nto nell 'ambito dei reggime nti bersaglieri. Ne restano tre esemplari, uno presso la Brigata Ariete (El 103056), uno presso il Museo della Cavalleria d i Pinerolo ed un altro al Museo S.M.M., in condizioni migliori ma sprovvisto dell'armamento secondario .

Considerazioni Considerato tra i migliori carri della Seconda Guerra Mondiale, l'invio sul fronte nord-occidentale (1944) è stato sollecitato9 per rinforzare i reparti americani cli cavalle1ia, e quelli degli squadroni esploranti corazzati. La valutazione è stata possibile però solo nel le ultime setti mane di guerra: l'M24 ha comunque dimostrato eccellenti prestazioni e contribuito validamente ali' insegui mento dell'avversario. Pu1tuttavia, ne sono andati perduti 61 nel 12° Gruppo di Amrnte. Si raccomanda d i dotarlo di un generatore ausil iario, per evitarne l'us ura delle batterie della radio, non essendo sempre possibile, negli avamposti, tenerne acceso il motore. A partire dal carro n. 2351 viene adottato un dispositivo per bloccare efficacemente i portelli in posizione di apertura; per l' installazione della SCR 300 (in sostituzione dell' AN/GRC 3) si ri-

6 I principali, adottati dall'Esercito degli Stati Uni ti sono:

- semovente contraerei bi tubo da 40/56 M 19 e ~cmovcnte da 105/22 M37 (previsti ncll' E.I ., ma come avvenuto per ah ri veicoli . mai forniti); - semovente da 155/23; - M24 bulldozer. 7 Compiti quali quelli svolti in Corea dalle 4 compagnie (50 M24) inviar.i a fronteggiare i T 34/85 delle armate avversarie e fino all'arrivo, nel!' agosto ciel 1950. dei carri M26 ed M4 (artiglieria mobile, controcaITo - mobile e a scafo sollo - protezione elci fianchi ecc.) erano considerati eccezionali. 8 M.d. D. - Circ . N . 1700, Impiego del Reggimento di Cavalleria Blindata, 1950 , p. 8. 9 Rappono I .a Annata degli S .U . - Relazione sezione corazzati. 23 febbraio-8 maggio 1945 .


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chiede l'abolizione del m01taio fumogeno da 2". Si lamenta inoltre che la produzione di fiammate dagl i scarichi ciel motore all'atto della messa in moto ne fac ilita nottetempo l' individuazione da parte del nemico . Infine, sebbene maneggevolezza ed armamento siano apprezzati e il carro abbia dimostralo buone affida bilità tanto negli spostamenti logistici quanto in combattimento, la sospensione dà luogo a rilievi per la eccessiva frequenza di inconvenienti ai supporti dei cuscinetti d' arresto, ai cuscinetti delle ruote e agli ammortizzatori . Questo induce ad aumentare il diametro delle barre di torsione ed a sai.dare spezzoni di barn sopra gli arresti citati. Impiegato dagli americani anche in Italia nelle ultime fasi della campagna (1945), l'M24 avrà il suo momento di celebrità all' inizio della guerra in Corea e, con i francesi, in Alge ria e nella Campagna d'Indocina, dove, nel 1954, si escogita il sistema di smontarlo per renderlo aviotras po rtabile e trasferirne dieci a Dien B ien Phu. Anche i portog hesi ne usano alcuni durante la guerra in Angola; tuttavia, dopo aver partecipato nel 1971 alla Guerra indo-pakistana (dalla parte questi ultimi e con esiti catastrofici), il carro scompare dalla scena mondiale negli anni Ottanta, non prima però che alcuni cl i questi carri avessero preso parte a lle operazioni del I' ARVN , in Vietnam contro i Vietcong ( 1973-197 5). Ovviamente, non esistono relazioni italiane circa il comportamento dell ' M24 in combattimento, ma l'introduzione del carro in sostituzione dello Stuart è accolta con molto favore . È stato paragonato, per certi aspetti, alla versione N del carro tedesco mod. 3° del tempo di guerra ma rispetto al quale presenta una miglior profilatura balistica ed è superiore per velocità. IO Ma la valutazione assegnatagli dal Taschenbuch der Panzer 1943-1957 non va al di là di "mediocre".

Caratteristiche Generali Denominazione M24 Costruzione Cad illac Equipaggio: capocarro, cannoniere , 1° e 2° pilota che funge da servente (fino al 1961, anche il servente) Peso t 17,933 Rapporto CV /t 12 Pressione kg/cmq O.661 Classe ponte 20 Dimensioni Lunghezza m 5 ,49 Larghezza m 2,86 Altezza totale m 2.221 Luce libera 111 0,45 Armamento Principale: J cannone da 75/37 M6 in torretta abbinato a mitrag liatrice Browning cal. 7 ,62; Secondario: l mitragliatrice Brown ing M2 contraerea da 12,7 sulla torretta; l mitragliatrice ca! . 7 ,62 davanti al 2° pilota, in casamatta sferica. Meccanismo cli elevazio ne e brandeggio Elevazione da +257° 0 a - 178° 0 , mediante volantino (manuale)

IO

Lovatti Marco. Il carro leggero Chaffee , in "Alea iacta est" , 2002.


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Brandeggio 360° a comando meccanico a mano o elettrodinamico Munizionamento 48 colpi per il cannone cosÏ suddivisi: 23 cartocci granata HE M48, carica normale, spoletta a percussione; 5 cartocci granata HE M48, supercarica, spoletta a percussione; 7 cartocci granata HE M48, carica normale, spoletta ad.e.; 13 cartocci proietto perforante e scoppiante APC M61 T; 3000 colpi per mitragliatrice da 7 ,62; 444 colpi per mitragliatrice da 12 ,7. 18 bombe a mano Apparati ottici iposcopi per i piloti; cannocchiale di puntamento; periscopio con cannocchiale incorporato; 6 prismi di crista lli tipo Bezel Protezione mm Scafo: parte frontale 25 ,4 fiancata anteriore 25 ,4 fiancata posteriore 19 ,2 parte posteriore 19 ,2 fondo anteriore 12 ,7 fondo posteriore 9 ,6 parte superiore 12,7 Torretta: anteriormente 37 ,7 (scudo) lateralmente 25 ,4 posteriormente 12,7 superiormente 12,7 Comunicazioni Stazione SCR 528 - nei carri comando stazione SCR 508 (due ricevitori) Stazione AN/ YRC 3 per il collegamento con la fanteria. Interfono . Telefono per collegamento carro-terra e viceversa. Motore 2 Tipo Cadillac serie 3G N. cilindri e configurazione 8 a V di 90° 4 tempi - valvole lateral i con punterie idrauliche - accensione a spinterogeno cilindrata 5669,03 eme potenza max HP 110 a 3400 giri (x 2) serbatoio benzina (2) litri 4 16 Trasmissione Differenziale Cletrac; leve con freni d i parcheggio. Sospensionj 10 rulli portanti con barre di torsione e ammortizzatori idraulici. C ingoli a maglie di acciaio un ite con perni e interposizione di boccolo di gomma (si/en.t block)


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Impianto elettrico ved i testo Prestazioni velocità max km/h

marce ridotte 22 norma li 56 r.m. 24

ragg io d i volta m 7 pendenza max sup % 60 gradino m 0 ,91 trincea m 2 ,44 guado m 1,22 autonomia km 155 - 160 su strada - 8 h in terre no vario.

Bibliografia De pa rtment of the Army Technical M a nual TM 9-729 , Light Tank M24, May J 951 Icks, J. Robert , M24 Chajfee in Armor in Profile, No.6 1967 Mesko, Jim, M24 Chaffee in action, in Squadron Signa I No., 25 , 1988.

CARRO ARMATO M26 Considerato inizialmente dall' esercito degli Stati Uniti "carro pesante" 11, l'M 26, fornito in conto M.A.P. in 270 esemplari (5 sol i rimasti al Pa rco Veicoli Corazzati), è in dotazione , dal 1951 , dapprima al reggimento Lancieri di Novara (5°), su squadrone comando e 3 Gruppi Squadroni (rispettivamente a Tauriano , Casarsa e Codroipo , allora UD), come unità di supporto del V C. d 'A ., per passare poi (fine an ni ' 50) alle compagnie carri dei battaglioni corazzati delle B rigate cli fanteria - come quello della Pinerolo a Trani (BA) - ed ai battaglioni di supporto CI (dal 1953) e CIV. (CVI?) Nello stesso 1961 ha inizio a Nola tuttavia lo smantellamento degli M 26 (matr. 827819 , 828032 ecc.) . Le loro torrette saranno utilizzate dal 1957 fino agli anni '90 in fortificazioni di frontiera. Altri saranno impiegati in vasca , sempre in postazione fissa . In questo caso, lo scafo viene privato all'esterno di quanto superfluo (luci, ecc .) e svuotato completamente. L'equipaggio vi accede attraverso i portelli s uperiori (grig lie chiuse infe riormente da lamiere) e eia un porte llo posteriore ricavato ne lla lamiera inc linata inferiore. Oggi sopravvivono in Italia ancora diversi carri di questo tipo in discrete condizioni: un M26 presso il Museo de lla Motorizzazione (ET 109 160), uno a Bellin zago, uno presso la Scuola cli Fanteria cli Cesano (RM) e uno presso quella cli Cavalle ria cli Lecce, un a ltro presso la Brigata Corazzata Ariete (già ad Aviano) e 2 al Centro cli Le nta (NO).

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In effetti . quando gli Stati Uniti abbandonano il primitivo progetto del carro pesante, come " risposta al Tigre tedesco·· si realizza I'M26. Così , ne l giugno 1944 il carro sarà denominato '·pesante" e più tardi battezzati Generai Pershing, in onore del comandante del Corpo di Sped izione Americano in Europa ne lla Grande Guerra (appunto fohn J. Pe rshing). Un totale 1436 carri M26 saranno prodotti dal novembre 1844 al giugno 1945 eia Il' Arsenale cl i Grane! Blanc e eia quello di Detroit, ma solo 20 dei 200 distribuiti su 3 IO elci questi carri giunti in Europa riusciranno a raggiungere il fronte negli ultimi giorni di guerra.


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Descrizione L'M26 è un caffo studiato per affrontare i caITi pesanti germanici nell'ultima fase della guerra, ma giunto troppo tardi e in esiguo numero (210 unità) per un impiego massiccio nell'Europa Nord-occidentale. Troverà invece impiego in Corea nel 1950 , dove fino al 1953 affronterà con successo i T-34/85 di costruzione sovietica, gradualmente sostituito con il più valido M46. Prodotto dal Detroit Tank Arsenal (gestito dalla Chryslcr) e dal Grand Blanc Tan k Arsenal (Fisher) a partire dal novembre 1944 , sebbene ordinato in 6000 esemplari se ne costruiranno soltanto meno d i 2000. Rispetto all ' M4, è di sagoma bassa e larga, con una grossa torretta per il cannone eia 90 mm e la 7 ,62 coassiale alla sua sinistra. Anteriormente, su sedili regolab il i, s i trovano il pilota (a sinistra) ed il secondo pilota-mitragliere a destra, che accedono attraverso i rispettivi portelli con iposcopio e che s i aprono verso l'esterno. Al centro vi è il filtro dell'aria , mentre inferiormente sono praticate due uscite cli sicurezza. Sotto la torretta vi sono le riservette delle munizioni mentre in torretta ne sono alloggiati 1O di primo impiego in corrispondenza del servente . La torretta è cli forma ben profilata; può effettuare una rotazione completa in 15 secondi ed ha sulla sinistra un portello per l'espu ls ione dei bossoli e maglie di cingolo che ne aumentano la protezione. Il cannoniere, a disposizione del quale vi è il cannocchiale telescopico M7 IC, s iede a destra: dietro vi è il posto cie l capocarro , per il quale sono previsti un iposcopio Ml6 e i sei prismi della cupola. Un sostegno per la 12,7 è sul cielo della torretta dopo la cupola. Periscopi sono presenti anche per il cannoniere ed il servente, il quale ha un proprio porte llo cli accesso. Sempre sul cielo della torretta, sono presenti due basi d'antenna. li motore è montato immedi atame nte dopo la camera di combattimento con la trasmi ssione subito dopo; il treno cli rotolamento a sei rulli per lato ha sospensioni a barre cli torsione e cinque reggicingoli ; su ciascuno dei parafanghi sono montate tre cassette per dotazioni ed ali ' estremità posteriore l' ancoraggio per la bocca da fuoco.

Derivati italiani Carro M26 per esplorazione. S i tratta di un M26 privato del la torretta e dotato di un sistema cli protezione dalle intemperie de l vano trasportati, come g ià realizzato per il carro leggero M3A I . La trasformazione è del 1959. Carro gettaponte M26. È il primo gettaponte realizzato in Italia nel dopoguerra. Della classe 50, è realizzato a titolo sperimentale nel 1961 su scafo di carro M26 ed esperimentato - dopo alcune modifiche - presso la Divis ione Corazzata Ariete nel 1964. li peso del ponte - escluso Io scafo - è di 12 tonnellate; il te mpo cli gittamento tra i 6 e i 7 minuti. È previsto inoltre un rimorchio per il trasporto di un ponte di riserva. Il prototipo, che permette il superamento cli una luce di 13 m è stato sottoposto a numerose prove di collaudo che hanno dato nel complesso esi to positivo. CatTo blindato minatore su M26 . Studiato dalla Scuola ciel Genio nel J956, in base alle diretti ve dell'Ispettorato per la realizzazione di un "veicolo ausiliario per le demolizioni", è un carro M26 sprovvisto cli torretta e munito cli bracc io elevatore idraulico universale YDB (brevetto ciel col. del genio Vincenzo De Benedetto). Di quest'ultimo, che porta ali 'estremità un abitacolo per 3


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uomini , può essere elevato fino a un'altezza di 13 m oppure abbassato fino a 8 mal di sotto del piano viab ile, è stata sperimentata anche l' install azione a bordo d i autocarro M 139. Carro sminatore M26. Anche questo modello è privo di torTetta. Due vomeri consentono di aprire vmchi nei campi minati sufficientemente ampi .

Derivati statunitensi Carro Armato Medio M46

È il nuovo carro medio adottato dall'Esercito degli Stati Uniti nel luglio del l 948 , poco prima quindi dell'entrata dell ' Italia nella NATO ed entrato in servizio presso l'U,S, Army nel 1949. Ne è prevista l'assegnazione alle nostre truppe corazzate 12 , ma nel frattempo il programma di costruirne 800 nello stesso 1949 e di trasformare nel nuovo modello 1215 carri M26, nell'anno finanziario 1950 fu compromesso dagli avvenimenti in Corea e solo un modesto numero cli M46 sarà disponibile per gli altri membri dell'Alleanza. Basato qui ndi sull'M26 , I' M46 è caratterizzato eia un nuovo motore raffreddato ad aria , l 'Ordnance Continental V-12 ed una trasmissione che permette al carro di poter essere guidato per mezzo di una semplice leva di comando , il tutto sistemato in uno scafo M26 leggermente allungato e modificato. La sospensione clell'M46 differisce eia q uella dell 'M26 per avere 7 paia cli rulli, gli ultimi , posteriormente di minor diametro. Studiato per ovviare alle carenze ri scontrate nel carro M26 , e segnatamente ali ' insufficiente potenza ciel motore (rimasto q uello dello Sherman M4A3 dal peso m inore di 9 ,1 t) installando nello stesso scafo, appena modificato uno da 8 10 HP destinato a ricevere la torretta ciel nuovo carro medio T42 , il cui scafo era stato scartato proprio per l' insufficiente mobilità. Si passerà così ad ordinare la costruzione dell ' M47. Il personale italiano addestrato su questo tipo di carro sarà impiegato appunto per l'M47. Impiego tattico Analogo a quello dei carri M4 ed M47 anche quando distribuito a un reggimento di cavalleria. Nelle unità carri di fanteria, è spesso utilizzato ins ieme con gli ultimi M4A1 .

Considerazioni Allorché i primi esemplari sperimentali c!ell ' M26 (T26E3) gi ungono in Europa, una delle prime preoccupazioni dei tecnici americani è l'eccessivo consumo dei carburante , specie in ten-eno accidentato e s ì invita a sceg liere attentamente gli itinerari anche per non favorire il surri scaldamento della trasmissione . Si verifica che una frequente lubrificazione del treno d i rotolamento evita molti inconvenienti e che il congegno di elevazione del pezzo richiede accurati controlli preventivi. Ino ltre s i scopre come le radio della serie SCR 500 non soddisfino gli equipaggi, e che inoltre i rotori dei periscopi di guida s i dimostrano soggetti a ricadere all ' interno a seguito di. concussioni, mentre le griglie del motore vanno spesso cambiate per i danni causati dal tiro d i armi portati li. Primaria importanza è attribuita alla debolezza dello scudo del 90 mm perché sotto i 12

Nel 1951, come dimostra l'evidenza fotografica, personale italiano viene istru ito sul!' M 46, mentre I 'Ispettorato cieli' Arma cli Fanteria pubblica Descrizione e manutenzione del Carro Armeno M46-M46A1 (1952) .


PARTE I V. I MATERI A LI DEL PER IODO

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3000 m può essere attraversato dagli stessi perforanti da 90 sparati dal carro. Il primo impiego bellico vero e proprio avverrà tuttavia in Corea, quando l'intervento degl i M26 dei Marines sfateranno il mito del!' invincibilità del T-34/85 sovietico.

Caratteristiche Generali Equipaggio: 5 (capocarro , cannoniere, marconista-servente, l O pilota, 2° pilota mitragliere) Peso: 41.731 Kg . Rapporto potenza/peso: 12 HP/t Pressione specifica 0,871 Kg/cmq C lasse ponte 48 D imensioni Lunghezza 8 ,51 m Larghezza 3 ,5 I m Altezza (senza mitra.) 2,76 m Luce libera 0,43 m Carreggiata 2,794 m Larghezza cingolo 0 ,584 m Armamento P rincipale: l cannone eia 90/50 in torretta e I mitragliatrice cal. 7 ,62 abbinata. li cannone ha otturatore a cuneo verticale con manovra automatica, evacuatore cl i gas sulla volata , congegno di sparo elettrico e meccanico , controrinculo. Secondario: 1 mitragliatrice ca! . 7 ,62 in casamatta, davanti al 2° pilota e l mitragliatrice cal . 12,7 contraerei. Meccanismo di elevazione e brandeggio Comando di rotazione per 360° mediante sistema idraulico o manuale Settore di elevazione eia -10° a +35° Munizionamento 70 colpi per can none (32 cartocci granata HE M .71 , 2 1 cartocci proietto perforanti-scoppianti APC T. M 82, 10 cartocci-proietto perforante inerte superveloce H VAP M 304, 7 cartoccio granata fumogeno WP) 550 colpi per mitragl iatrice da l.2,7 in nastro; 5000 colpi per mitragliatrice cal. 7 ,62 in nastro; 12 bombe a mano. Apparati ottic i Puntamento a cannocchiale con reticolo graduato oppure a mezzo periscopio con cannocchiale incorporato. Puntamento ind iretto mediante indicatore azimutale e quadrante di e levazione. Iposcopi per i piloti, telescopi di puntamento, prismi di cristallo tipo Bezel nella cupola di osservazione. Comunicazioni Stazione 528 - 508 rispettivamente con 1 e 2 ricevitori a seconda che si tratti di carro gregario o carro comando; stazione R300 (AN/VRC 3) per il collegamento con la fanteria e telefono per collegamento carro-tena e viceversa. Protezione Scafo: composto di sezioni ricavate per fus ione e di lamiere saldate e lettricamente. Parte fro ntale superiore 10 I ,6 mm


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parte frontale inferiore 7 6 ,2 mm fiancata anteriore 76,2 mm fiancata posteriore 50,8 mm parte posteriore 50,8 mm fo ndo anteriore 25 ,4 mm fondo posteriore 12,7 mm parte superiore 25 ,4 111111 Torretta, ricavata interamente per fusione: anteriormente 1O1,6 mm lateralmente 76,2 mm posteriormente 76,2 mm superiormente 25,4 mm Sportelli cli accesso: 4 più 2 di emergenza nel fondo scafo , in corrispondenza dei piloti. Motore Ford GAF, a benzina, 8V raffreddamento ad acqua Potenza 500 HP a 2600 g. Capacità serbatoi 286 + 438 litri Trasmissione Cambio cli velocità: convertitore cli coppia idrodinamico accoppiato ad un cambio meccanico cli tipo epicicloidale a comando meccanico realizzante tre marce avanti e retromarcia. I due dispositivi sono contenuti in unico complessivo chiamato Torqmatic. Sospensione 12 rulli portanti con barre di torsione e ammortizzatori idraulici a doppio effetto, cingoli con maglie cli acciaio completamente o parzialmente gommati. Le magi ie sono un ite tra loro mediante connettori e interposizioni cli boccole di gomma. Impianto elettrico 2 batterie eia 12 V collegate in serie, J dinamo a 29,2 V, 105 A/h , cavi schermati, soppressori a resistenza, filtri. Prestazioni Velocità massima 48 Km/h Pendenza max sup . 60% Gradino 1,17 111 Trincea 2 ,41 m Guado 1.22 m Consumo per I 00 Km Autonom ia 175 Km Raggio cli volta 9 ,45 111

CARRO ARMATO MEDIO M47 L'arrivo dei primi 134 carri M47, di provenienza M.A.P. (Military Assistance Program) in sostituzione del modello M46 già destinato ali 'ltal ia, ha luogo dal 5 ottobre al 29 dicembre 1952. Il nuovo carro prodotto dal maggio 1952 al novembre 1963 dal Detroit A rsenal (5482 un ità) e American Locomotive Company (3095) è contemporaneamente dis tribuito all 'Esercito degli Stati U niti , e poi ai Paesi alleati. La prima fornitura M.A .P., 16 novembre 1952, permette di riequipag-


PARTE IV. I MATERIALI DEL PERIODO

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giare i tre reggimenti carri (nell' ordine il 132°, il 31 ° ed il 4°) ed è seguita, nel 1954 da una seconda (carri con freno di bocca a T) il 25 sette mbre 1964 per complessivi 957 carri di cui 3 1 d istribuiti alla data del 1° novembre 1961 (31 restano al P.V.C.). Seguirà, nel 1962, l'introduzione di altri 1000, ottenuti dagli Stati Uniti ad un prezzo di estremo favore . Infatti, quell 'anno, via MDAP (Mutuai Aid Assistance Program) è consegnata una seconda aliquota di 227 catTi dei primi 500 M47, raggiungendo così i 290; seguirà il resto e un ulteriore accordo porta alla consegna (periodo settembre 1962-febbraio 1963) di a ltri 500. Pe r la loro rimessa in efficienza è prevista la partecipazione finanziaria italiana. Quanto sopra in attesa di un rinnovamento della linea carri secondo una fo1mula sicuramente val ida , la cui ricerca viene attentamente seguita per diretta pat1ec ipazione alle sperimentazioni condotte sui propositi de l carro standard e uropeo. Le prime assegnazioni dei nuovi M47, già appartenuti all 'esercito tedesco, si sono avute il 22 agosto 1962; per la seconda aliquota, il 26 gennaio 1963 . Gradualmente, l ' M47 è così distribuito alle compagnie carri dei reggimenti corazzati delle divisioni fanteria di pianura, alle compagnie carri delle divisioni fanteria di montagna e al le compagnie carri delle unità cli supporto (Cl battaglione - che cambie rà ne l 1958 i suoi 57 carri M 26 con M47 - e Gruppi di Cavalleria), consentendo la sostituzione dei modelli obsoleti ancora in servizio. Ultimi a ricevere gli M47 saranno i battag lioni della XI Brigata carabinieri, sempre nel 1963. I caITi di questo tipo iniziano ad essere eliminati dal 1986, per essere resitituiti agli Stati Uniti. Tra gli esemplari conservati, l'El 107056 del Museo Storico della Motorizzazione ed un altro esemplare a lla Brigata Ariete.

Descrizione Lo scafo è in acciaio fuso e in lamiere scudo saldate insieme e rinforzate; è diviso in tre sezioni: ante riore (per pilota e secondo-pilota mitrag liere. centrale /camera di combattimento) e posteriore (motore e trasmissione) . E' quasi identico a quello dell'M46, con piccole differenze ai parafanghi ed alle protezioni degli scarichi. Il posto di pilotaggio è a s inistra, con il mitragliere di scafo a destra; entrambi dispongono d i un portello che si apre verso l'esterno con periscopio M23 e di un portello inferiore di emergenza. La torre tta, gi~1 destinata al carro medio T42 è montata a l centro scafo. Ospita il capocarro, con un portello che si apre a ll 'indietro e cinque blocchi di visione, il tiratore sulla destra e il porgitore a sinistra. Sul portello del capocarro si trova un periscopio M20 (con due s istemi ottici , un grandangolare per osservazione ed uno pe r le distanze), mentre uno s imile è s istemato in avanti e leggermente al di sotto della posizione del capocarro, per il porgitore. Nella parte anteriore della torretta vi è il telemetro stereoscopico Ml2 (ingrandimento 7 ,5 e campo cli visione di 5°) a dispos izione de l capocarro . Montato trasversalmente, con sporgenze laterali protette, è collegato con un congegno al sistema di elevazione del cannone cui fornisce i dati balistici . li capocarro-tiratore, attraverso le diverse manopole, sceglie le adatte munizioni , introduce le correzio ni bali stiche , trova le distanze e segue l'obiettivo, puntando il pezzo. Il porgitore ha anch 'egli un portello, che s i apre verso destra e con un periscopio M l3 situato più avanti. La stessa torretta ha un prolungamento posteriore (che funge eia contrappeso) pe r la radio e per il ventilatore , dietro la copertura di questo, superiormente è fissata una cassetta per dotazioni . TI motore, s ituato posteriorme nte e separato eia una parati a, eroga la sua potenza a i gruppi riduzione finale attraverso il cambio-sterzo. Le sospensioni a barre di torsione portano sei doppi rulli gommati per lato con la ruota di rinvio davanti e quella motrice die tro . li c ingolo è sorre tto da tre reggic ingolo con una ruota di tensione regolabile tra il sesto rullo e la ruota motrice.


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Per primo, secondo, quinto e sesto rullo sono montati ammortizzatori idraulici. I cingoli sono in acciaio con blocchi cli gomma; contano 86 maglie c iascuno. li cannone M36 con otturatore semiautomatico a sconimento verticale e congegno di sparo a percussione (inerzia) è costituito del deflettore del tipo montato sull 'M46, oppure cilindrico, o a T a seconda della serie, dell 'evacuatore d i fumo e della culatta. Ha una vita cli 700 colpi. L'affusto M78 su cui è montato si compone dello scudo e degli organi elastici. Il meccanismo di rinculo è concentrico e idraulico con ricuperatore a mol la (rinculo 35,5cm). Dei 71 colpi di bordo , 11 di pronto impiego sono s istemati nel retro della torretta. Una mitragliatrice coassiale cal. 7 ,62 è a sinistra dell'armamento principale; un'arma dello stesso tipo è nello scafo. Se rimossa, consente di portare a I05 i cartocc i proietti cli bordo. Una mitragliatrice M2 HB cal. 12,7 è montata s ul cielo della torretta per il tiro e .a. Durante il lungo periodo cl i servizio prestato con le nostre unità corazzate, il carro è stato oggetto di alcune modifiche. II 24 settembre 1958 viene dec isa l' installazione della stazione radio AN-VRC-3 a bordo de i carri M47 . Vengono inoltre eliminati il quinto membro dell'equipaggio (il secondo pilota-mitragliere con relativa arma) e i due rulli compensatori guidacingoli posti tra la corona motrice e il primo rullo portante. Tali lavori (M odif. M47) vengono, tra l'altro effettuati dall 'OR.ME.C . di Bologna su 156 carri ciel 31 ° di Bellinzago e ai carri immagazzinati a Lenta e Cambiano (altri 250 più 5 1) nel 1958 giungendo a trasformarne 902. Vengono poi eliminati il riscaldatore, le pompe di drenaggio e il telefono di collegamento con l'esterno. A questi interventi si aggiungono l' applicazione di piccole migliorie , come ringhiere (i primi carri M47 ne erano sprovvisti e la torretta presentava solo maniglie e ganci per le dotazioni), gocc io latoi in torretta (due per lato), tre cerniere s ulla copertura di ciascun silenziatore ecc . Per quanto concerne il trasporto, già con ci rcolare del 10.8 .1954 indirizzata dall' Ufficio Servizi dello S.M.E. ai Corpi d ' Armata , Comi Iiter e G .U. è stato disposto che, in linea cli massima , i trasporti dei carri M26 ed M47 siano effettuati: - per via ordinaria, a mezzo traini Diamond-Rogers, se interessanti qualsiasi numero cli carri e percorsi fino a I00 Km; uno o due carri per percors i s ino a 300 Km; - per ferrovie in tutti gli altri casi . A tal fine si provvede alla costruzione di p ianali portacarri (Pcarz) e sarà adottato un apposito piano caricatore per M47 . Alcuni carri saranno dotati, in séguito , di apparati di visione agli infraross i e cli proiettori per il tiro notturno. In particolare, nel 1976 vengono effettuate alcune prove con due tipi cl i proiettori a luce bianca e all' infrarosso.

Derivati italiani Carro Armato M47 Dozer. Almeno due esemplari risultano completati a Piacenza (El I0421 O e 105541 ). Probabilmente, la lama appartiene al mod. M6, ciel quale negli Stati Uniti sono stati prodotti 31 pezzi cl i preserie e 468 di serie . Carro armato osservatorio . Realizzato presso il 132° Reggimento Carri nel 1958 per scopi addestrativi dal cap . Costantini in collaborazione con la Dalmine-Innocenti presso l'officina del Reparto logistico del 132° carri. È costitui to da un'altana con scala , balaustra e corri mano, con un'altezza del piano di 4 m.


PARTE 1\1. I MAfERIA LI D EL PEl{IODO

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Carri gettaponte M47 Astrae mod. A-20. Il primo carro gettaponte realizzato s u scafo M47 è derivato (1966) dal prototipo su M26. Si tratta, anche in questo caso, di un ponte a struttura reticolare apribile a forbice mediante un sistema oleodinamico comandato dall ' interno del carro, del peso d i 18 tonnellate (peso totale 50 tonnellate). Lungo 17,50 e con caneggiata di 3 ,70 m, consente di superare ostacoli dell'ampiezza di 15 m ai carichi della classe 50. Il tempo per il lancio va da 3 a 6 minuti, per il recupero è di 5 minuti. Il mezzo, s ia pure con le sue limitazion i circa le luci mass ime superabil i e p iuttosto difficoltoso per quanto concerne l'operazione di recupero, è ritenuto rispondente alle esigenze dei complessi tattic i corazzati e meccani zzati in combattimento. Tuttavia se ne mette allo studio un prototipo in lega leggera che consente il superamento cli ostacoli di 20 mai carichi di classe 50. Il peso del ponte , in questo caso , s i riduce a 10,5 tonnellate. Carro getraponte Astra classe 60 mod. A26. l requis iti richiesti ne lla primavera 1967 prevedevano per iI superamento d i picco I i ostacoli in presenza del nemico e della sua azione di fuoco, un mezzo corazzato in grado di ass icurare la rapida messa in opera d i piccoli ponti classe 50/60 e la protezione del personale all'uopo destinato . "Il complesso gittaponte - specifica il docume nto 13 - deve poter passare sul ponte che esso stesso posa; deve consentire il transito a tutti i veicoli della classe 50 su interTUzioni aventi luce fino a m. 20 e, mediante appoggio intermed io , anche d i interruzioni di luce di m. 40; deve avere la stessa mobi lità , protezione, autonomia dei mezzi corazzati cui forni sce supporto; la manovra di messa in opera di un ponte deve essere effettuata in un tempo massimo d i 10 minuti , con tutti gli uomini d 'equipaggio al coperto" . Completato ne l 1970 ed omologato , un solo esemplare d i questo ponte in lega leggera dell' Astra sarà introdotto in servizio nel 1972. Prodotto in pochi esemplari di preserie, l 'A26 costi tuisce la vers ione defin itiva della serie Astra, e sarà premiato da un certo successo di esportazione (Spagna ed Israele). Malgrado questo ponte possa essere gettato in soli 5 minuti , è stato però giudicato scarsamente idoneo per l' impiego nelle vicinanze ciel nemico in quanto eccess ivamente vis ibile al momento clell 'apertura (altezza d i oltre 10 m da terra). Unico tipo in dotazione all'Esercito , sarà sostituito nel 1985 dal modello Biber su scafo Leopard l , in produzione dal 1973 nel la Germania Occidentale . Ne resta un esemplare presso il Centro di Montelibretti. Carro M47 sm inatore a ru lli Rimasto prototipo , è un mezzo dotato cli rulli davanti alla parte anteriore dello scafo (sistema Casella). Sarit sperimentato con esito negativo da unità del V Corpo d ' Armata . Carro M47 per guerra psicologica

È dotato di altoparlanti cli grande potenza per lo specifico impiego. Carro M47 _potenziato

In vista di una ulteriore utilizzazione della notevole flotta di M47 , l' industria nazionale si of fre ( 1965) di rimodernare il carro. Il 1967 vede l'allestimento di due prototipi d i M47 con motore diesel, prodotti il primo da

13

Jane's Weapons System 1973-74, p . 267.


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITA LI ANO. VOLUMI\ TERZO 1945- 1955

Fiat (motore Continental), un secondo dairAstra (con propulsore General Motors) e un terzo con lo stesso motore del carro Leopard. a cura della Società I.S.I. Nel I 968 arà la volta di un quarto prototipo di M47 con motore Diesel, realizzato dal Servizio Tecnico Motorizzazione; lo stesso anno vedrà l'omologazione di tutti e q uattro gli M47 rimotorizzati. o ltre alla presentazione di modi fiche al sistema di brandeggio della torretta e di elevazione della bocca da fuoco apportate dalla Società Astra. Ancora il 1968 vecld1 la presentazione a Nettuno, il IO 01tobre alle delegazioni pakistana e spagnola (già interessate al progetto nel 1976 e 1977) del prototipo OTO di M47 potenziato con cannone da 105/51. Va ricordato che l'anno prima erano state eseguile, a cura del IO Rgt. b. della D ivisione Corazzata Centauro, prove d'impiego dell'M47 potenziato con cannone da 90/50 dell'M36 semovente installato su alcuni carri, prove poi proseguite al poligono di Monte Romano. Entrando nei partico lari, la conversione de ll 'OTO Melara prevede le seguenti mod ifiche : 1) sostituzione del motore a benzina originale con il Continental AVDS 1750 (diesel) dell'M60: 2) montaggio del "cambio-sterzo" idraulico del l' M60: 3) nuovo disegno della riduzione finale; 4) mod ifiche allo scafo: 5) nuovo impianto e lettrico; 6) sistema di alimentazione riprogettato; 7) montagg io di un cannone da 105 mm NATO su lla cull a del preesistente can no ne eia 90 . Queste mod ifi che avrebbero aumentato l 'autonomia del 60% .14 Le prove risalgono al 1968. La conversione elaborata dall' Astra prevede un propulsore Generai Motors 12V-7 IT, con una nuova trasmissione , un cross-drive modificato , un nuovo generatore ed un nuovo sistema di control lo del fuoco. Nemmeno questa sarà prodotta in serie, Così, nonos tante la convenienza economica di tali conversioni, altri motivi indurranno a sostituire la linea con un modello più moderno.

Impiego tattico L'M47 è tipicamente adatto alle azioni controcarro e di ,uTesto, mentre l'azione di accompagnamento, in precedenza (Circ. 1800) còmpito degli Sherman da I05 mm , richiede appositi procedi menti. Il comandante dell'Ariete, ne l 1953 15 inoltre. ins ieme a ll'approvazione di tali procedure ( 1953) e alJ a richiesta di portare il plotone a 5 carri , suggerisce una variazione delle percentuali di munizionamento nelle dotazioni di veico lo: 2 1 Cartocci granata HE (30%) . più I I di reparto: 20 APC-T e 14 HVAP (60%), più rispettivamente 14 e 7 di reparto; 7 cartocci-granata nebbiogeni ( 10%) più 3 cl i reparto e, inollre 2500 cartucce da 7 ,62 (in nastri) più 250 1500 cartucce da 12,7 (in nastri) più 500 12 bombe a mano (pi ù 4) . All'epoca non sono state ancora apportate le modi fi che al carro .

14

Proposta al Comando V C.d·A. in data 19 sellcrnbre 1943. N. 2537/2002 d i Prot. OGGETTO: For111a-:.io11e

orxanica ed a-:.ione di acco111pag11a111e1110 dei repani caJ"l'i.wi. 15 Rolf H ilmes, Modem

German Tanks Deve/opmell/s, in Armor, 1/200 I . p. 16.


PARTE I V. I MATERIALI DEL PERIODO

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Considerazioni Come si legge nelle Memorie Storiche del 132°, anno 1954. 11 materiale ha pienamente risposto e i risultati ottenuti sono stati ottimi. Presenta, tuttavia, gli inconvenienti qui di seguito elencati, riferiti a c iascun compless ivo: a) gruppo motore-cambio : - vento la raffreddamento olio: generalmente il guasto avviene per interruzione di corrente all'elettro-magnete dovuto ad ossidazione dei contatti e nelle parti fra l'alberino e l'elettromagnete; - magneti: si verifica spesso il logorio del pàttino strisciante che comanda l'apertura dei contatti del circuito primario della bobina, e ciò avviene in genere su i magneti vecchio tipo sprovvisti di ingrassatore. b) radi atori: la maggior parte delle inefficienze riscontrate è dovuta, oltre alle perdite di olio per corrosione da ruggine, alla rottura dei tubicini in prossimità dei punti di attacco alla vaschetta. Tale inconveniente è da attribuirs i alle forti vibrazioni cui i radiatori sono sottoposti data la minima elasticità della installazione; c) sospensioni: s i sono dimostrate alquanto delicate, s pecie in terreno vario a velocità normale . I guasti più comuni sono: - rottura dei cusc inetti, specie della parte s inistra; - deformazione dei bracci portanti del rullo anteriore sinistro; - messa fuori uso degli ammortizzatori. Ha dato soddisfacenti risultati l' accorgimento cli tog liere una magl ia al cingolo; d) motorino ausiliario: s i sono avuti n° 8 motorini ausiliari avariat i per ossidazione interna , causata da infiltrazion i di acqua piovana e umidità atmosferica attraverso il tubo di scarico che è rivolto verso l'alto. Col tempo però emergeranno, insieme con i preg.i - robustezza, fac ilità di impiego e di riparazioni, buone prestazioni balistiche del cannone da 90 - anche alcuni difetti: altezza della sagoma (quas i 3 m) , torretta piuttosto angusta per i tre occupanti e mal profilata , scarsa autonomia e, soprattutto, la facilità di incendio se colpito a causa dcli 'alimentazione a benzina. In effetti, se l'M47 vanta moderne sospensioni e trasmissione automatica, che senza dubbio contribuiscono a rendere fac ile la condotta ciel carro, vi fa nno da contraltare cons iderevoli difetti, come il consumo eccessivo (7 litri a Km) che può raddoppiarsi nella marcia in terreno vario; la maneggevolezza , che non è tra le migliori , come pure i componenti ottici della torretta, specie il telemetro (manca lo stabilizzatore, malgrado sia stato inizialmente prev isto) e lo spazio insuffi ciente per 5 uomini , hanno indotto l' U.S. Army ad eliminarlo dalla linea a partire dal 1959 .16 Nondimeno , il carro è rimasto in servizio ne l nostro Esercito fino agli anni '80.

Caratteristiche Generalità Denom inazione: Carro armato medio M47 Equipaggio 5 uomini (2 piloti - poi l - capocarro, puntatore, servente)

16 Foglio

N. 130-S/Ord. I del 14 maggio 1951 .


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GLI AUTOVEICOLI DA COMB ATI"IMENTO DELL"ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Peso: 44.100 Kg Rapporto potenza-peso HP/t 18 Pressione specifica 0 ,96 Kg/cmq Classe ponte 50 Dimensioni Lunghezza 7 ,091 m Larghezza 3 ,5 l l m Altezza 2,960 m Luce libera 0,496 m Carreggiata 2 ,800 m Larghezza cingolo O,584 m Armamento Principale I cannone da 90/50 abbinato a mitra cai. 7 ,62 Secondario (poi soppresso) l mitra cal. 7 ,62 l mitra cal. 12 ,7 contraere i Meccanismo di elevazione e brandeggio a comando oleodinamico d i rotazione 360° settore di e levazione da -5° a+ 19° Munizionamento n. 7 1 colpi per cannone da 90/50 (33 HE, 21 APC-T, 10 HVAP, 7 WP) n. 550 cartucce cal 12,7 (poi 3.230) n. 5500 cartucce cal. 7 ,62 (poi 4.400) 12 bombe a mano Apparati ottici N. l iposcopio T35 per il puntatore N . l iposcopio T35 per il capocan-o N . 3 iposcopi M1 3 Bl , Ml3 , M6 per il 1° e 2° pilota e per servente . Comunicazioni apparato interfonico ANNIA 1 stazione radio AN/GRC 3, 4 , 5, 6, 7 , 8 . Protezione Corazzatura fu sa e saldata, torretta fu sa. Spessori in mm. Scafo: parte frontale superiore 101,6, inferiore 88 ,7-76 ,2 fiancata anteriore 76 ,2 , posteriore 50,8 fondo scafo anterio re 25 ,4 , posteriore 12.6 parte superiore 12,1 Torretta: anteriore 10.1 ,6 , laterale 63 ,5 , posteriore 76 ,2, superiore 25 ,4 Motore Continental mod. AV-1790-5B, a benzina, 12Va 90° Potenza 82 l HP a 2800 g iri Serbatoi carburante 378 + 503 Trasmiss ione Allison CD 850-4, cross-drive 4A oppure 4B, 2 marce e r.m. , unisce convertitore e sis tema di sterzo. Sospensione 11. 12 barre d i torsione a bracci oscillanti e tamponi paracolpi con molloni elicoidali;


PARTE IV. I MATERIALI DEL PERIODO

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n. 8 ammortizzatori idraulici n. 12 ruote portanti doppie con aneli i gommati n. 2 ruote motrici posteriori n. 2 ruote di rinv io con anelli gommati n. 6 rull i guidacingoli con anelli gommati ci ngoli in acciaio gommati , 86 magl ie ciascuno. Impianto elettrico a batteria , 24 V Prestazioni Velocità massima 48 Km/h Pendenza max sup. 60% Gradino 0 ,9 1 m Trincea 2,59 m Guado 1,21 m Consumo per 100 Km 700 litri Autonomia 126 Km Attrezzature speciali Motogeneratore ausiliario , riscaldatore interno, pompe di drenaggio, ventilatore-convogliatore per ricambio aria, impianto antincendio fisso azionab ile sia dall'interno sia dall 'esterno , più estintori portatili. Possibilità di montare una lama di sbancamento.

VEICOLO DA SBARCO CINGOLATO Mk 4 LVT (4) S i tratta della penultima versione degli AM-TRACK, i cosiddetti trattori anfibi ufficialmente noti come ci ngolati da sbarco (LVT) , largamente impiegati dagl i americani e che tanto utili si erano dimostrati nelle operazioni anfibie nel Pacifico nonché, successivamente, nell'attraversamento de i grandi fi umi in Europa durante la Seconda Guerra Mondiale . In particolare, il modello differisce dai precedenti per il motore spostato anteriormente, il che rende possibile un rapido accesso al compartimento di carico attraverso un'ampia rampa posteriore. Prodotto complessivamente dal 1943 al I 945 in 8.35 l esemplari viene destinato ali' U.S. Army per 6.083 unità, ali' U.S. Marine Corps per altre l.765 , più 503 in conto Affitti e Prestiti, veniva costru ito dalle Di tte F.M.C., Graham-Page e St Louis Car Co. 17 Nel secondo dopoguerra un certo numero di quelli sopravvissuti ai consumi e alle demolizioni è stato ceduto a Paesi amici e - negli anni ' 50 - anche all' Italia. Descrizione Secondo il TM, l' LVT Mk 4 è un "autoveicolo cingolato studiato per operare a terra ed in acqua . Dotato di due pontoni di galleggiamento, uno per lato, presenta una cabina chiusa che ospita il pi lota e il suo vice. La velocità normale è di 24 Km orari a terra e 11 in acqua. Propu lso da un motore radiale, raffreddato ad aria, il Continental, W 670-9 A della potenza di 250 HP a

17 Zaloga, Stevc. Amtracks:

US Amphibious Assauli Vehicles . Osprey. Londra 1987, p. 43 e 44.


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GLI AUTOVEICOLI DA COM BATTIMENTO DELL' ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945-1955

2400 giri, montato nel compartimento anteriore (dietro la cabina equipaggio) , è provvisto di fri-

zione e trasm iss ione a comando manuale, cli un differenziale controllato e cli un g ruppo cli riduzione fi nale. La frizione è a dischi multipli, a secco, con 3 dischi conduttori e 2 condotti. Trasmiss ione, differenziale control lato e riduzione fi nale so no contenuti in un un ico alloggiamento. La sterzatura si ottiene azionando le leve collegate ai freni del differenziale controllato . Cingoli e sospensione sono costituiti da due catene senza fine , 22 carrelli di sospensione (1 1 pe r lato) due ruote posteriori , regolabili , di rinv io e 4 rulli di s upporto (2 per c ingolo)." I cingol i sono in maglie d i acciaio, unite tra loro per mezzo di connettori, ogni cingolo ha 73 maglie; su di queste s i trovano sovrapposte altrettante palette di acciaio (costole a W distaccabili) per la propuls ione del mezzo in acqua. Il cingolo s i svolge: - su due rulli guidacingolo, in acciai o e ricoperti di gomma, sistemati ne lla parte centrale uperiore; - una ruota motrice nella parte anteriore; - una ruota di rinv io nell a parte posteriore; - undici rull i di appoggio, in acciaio ricoperti di gomma. L'elasticità delle sospensioni è ottenuta med iante boccole d i gomma vulcanizzata (sistema Silent BLock). I freni sono: quelli di marcia, a mano , a comando meccanico sul differenziale. Di posizione (come sopra). Il mezzo è dotato di un impianto antincendio ad installazione fissa e di un estintore portatile. L'impianto fi sso è costituito da una bombola con una carica di ossido di carbonio, una testa con organo di erogazione e comando, tubazioni e raccordi e sei lance d i erogazione. La bombola è s istemata sul pontone, sulla destra ciel compartimento motore. I d ispositivi di comando sono costituiti eia un comando diretto, che s i trova s ulla testa della bombola stessa ed è rappresentato da una leva tenuta in sito da uno spillo cli s icurezza a sua volta fermato mediante un filo di sigi llo e da un te lecomando (un doppio comando a impugnatura cli cui uno si trova alle spal le del 2° pilota e l'altro alla destra del motore sulla parete sempre d i destra, superiormente all' estintore portatile, q uest' ultimo con impugnatura a pistola) e che si trova sistemato a destra ciel pontone. La pompa di scarico dell'acqua è centrifuga, sistemata sul fondo scafo, die u·o la paratia posteriore del motore dal quale è comandata direttamente. Essa ha lo scopo d i aspirare l'acqua penetrata nel fondo scafo ecl espellerla . Ha , a ll ' uopo, una griglia di passaggio nella parte centrale del fondo scafo e, mediante una tubazione, espelle l'acqua dalla parte anteriore del mezzo. La pompa di scarico aus il iaria è installata nel fondo scafo, in corrispondenza ciel tratto sottostante il 2° pilota. Tale pompa, aspirante e premente, è da questi azionata ed espelle l' acqua da uno spurgo posto nella parte anteriore destra ciel mezzo . Per dare al veicolo maggiore stabilità nel movimento in acqua, allorché è scarico, vi è una valvola che permette l'allagamento del fondo scafo. L'acqua così imbarcata costituisce la zavorra necessaria affinché i I mezzo possa tenere egualmente la Iinea di galleggiamento normale. La maniglia di comando della valvola si trova dietro lo schienale del 1° pilota; è aperta quando è abbassata, chi usa q uando alzata . All 'espuls ione dell 'acq ua quando no n pi ù necessaria, provvedono le pompe . L' apertura e la chi usura del bocca po,10 posteriore sono ottenute per mezzo di un verricello che tramite un cavo di acciaio provvede all a manovra . Esso è s ituato nella parte superiore sinistra del ponte , in uno speciale compartimento e il suo bloccaggio è ottenuto mediante un freno . Il co-


PART E IV. I MATERIA LI DEL PER IODO

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mando del freno del verricello avviene a mezzo di una leva che s i inserisce negli appositi attacchi posti lateralmente a l pontone ne l lato sinistro. Del cingolato anfibio LVT Mk 4 risultano uti lizzati dall 'Esercito italiano esemplari di disparata provenienza, riconoscibili da alcuni particolari estern i. Quel li del primo lotto (ex 525) hanno la cabina con il solo po1tello di visuale sulla sinistra. sormontata o meno da un proiettore con colonnina di supporto. La seconda versione ha la cabina con sulla destra la mitragl iatrice di prua e il portello a sinistra; al di sopra, al centro, un supporto a tripode per il proiettore. I fari sono sui due angoli della cabina e , dietro cli essi. le luci di navigazione (rossa a destra , verde a sinistra) . Posteriorme nte, possono avere, a seconda della provenienza, ing lese o francese, un diverso suppo110 per le luci posteriori . I due passacavi possono essere presenti o meno, come pure il pilone cli ormeggio. La versione finale (cabina con mitragliatrice e quattro blocchi di visione) presenta, per i carri cli provenienza francese , i fari davanti alla cabina e un proiettore con supporto a colonna dinanzi al portello supe riore del mitragliere di scafo, oppure è sprovvista di tutte e tre le luci come nel modello originale o, ancora, reca i fari medesimi sui lati della cabina e il proiettore sul tripode al di sopra di questa. L'ormeggio è sempre al centro della copertura dina nzi alla cabina; il gancio anteriore è nei primi costituito da un semplice anello fissato al centro del robusto tubo metallico che all 'estrema prua funge da paraurti; è sostitui.to negli esem plari di successiva produz ione da un tipo di verso . Le modifiche riguardanti luc i di navigazione, fari e proiettori datano dal 1964. L'armamento di bordo è sempre costitu ito eia due mitragliatric i al 7,62 su supporti posizionati a ridosso della cabina e due altre armi cal. 12,7 s u altri due posti al centro di ciascun lato sopra i casson i. Si sono visti esemplari con le arm i cli calibro inferiore su un lato e que lle di cal ibro superiore sull' altro. In origine, le posizioni delle armi erano invertite. L a mitragliatrice di prua è stata montata - come si è visto - so ltanto sugli esemplari di tarda produzione .

Impiego tattico Nell' ambito del dispositivo di difesa del confine orientale per la difesa della laguna veneta e per garantire la sicurezza sul fianco marittimo dello schieramento, nel 1951 si è creato il Settore Forze L agunari, una formazione mista Esercito-Marina che sarà modificata nel 1957 con la costituzione ciel Raggruppamento L agunari, articolato su 3 battaglioni (ognuno dei quali con una cannoniera ed una nave lanciarazzi) , dal quale R aggruppamento viene a staccarsi il Battaglione San Marco . 18 Secondo gl i organic i stabi liti nel 1955 per i due battaglioni anfibi Margh era e Piave (costituiti rispettivamente nel 1952 ed il 1° gennaio 1953, il terzo era un battaglione motorizzato), c iascuno cli essi dovrebbe cli.sporre di 27 ci ngo lati anfibi. Questi tuttavia saranno dispon ibili soltanto nel 1955 (49 sui 5 1 giunti al Parco Veicoli Corazzati cli Caserta) . I primi 20 anfibi Mk 4 compariranno nella si tuazione ciel Marghera del luglio 1957; in quella relativa al battaglione Isonzo (come è stato ribattezzato il S . Marco passato all'Esercito), a l settembre 1957 se ne trovano 35; complessivamente, il Raggruppamento Lagunare nel 1958 ne conta 39; ne avrà un massimo cl i 45 19 . 18 Nel I 953 era prcv ì~to che gli venissero asseg nati 6 c ingolati eia sbarco. I nvcce. solo nel I 958 il Reparto . dopo essersi addestrato con glì LVTPS cicli' USMC, riceverà in proprio i primi AA 7 da assalto anfibio . 19 A tutto il 1958, l' O.R.Mc.C. cli Bologna ne ha riparati 58.


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GLI AUTO VEICOLI DA COM BATTI M ENTO DELL.ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Sin dal 1952, intanto, quattro sottufficiali sono stati inviati in Algeria per frequentare un corso presso la Scuola Truppe Anfib ie de ll'Eserc ito francese; s uccess ivamente s i terrà un 1° corso (25.l l.l 956-20.12.1956) di addestramento sull'LVT presso la Scuola Truppe Corazzate di Caserta. L'LVT Mk 4 sarà radiato con comunicazione dello S.M.E. in data 1.9.1976, che demandava al Comando del Servizio Automobilistico l' incarico di disporre per la restituzione alle Autorità U .S .A . de i mezzi ricevuti in conto M DAP (ad eccezione dell'armamento e degli apparati radio) e per l'alie nazione dei rimanenti e relative parti cl i ricambio. Ne sopravvive un esemplare (El 1O16259) presso il M useo Storico della Motorizzazione Militare di Roma; un altro , sulla prua del quale è stata fissata una mitragliera da 20 Scotti. è conservato , in mediocri condizioni, alla Caserma Bafile di Mira cli Ma lcontenta.

Bibliografia: War Dpt. Landing Vehicle , Tracked Mk 4 - LVT (4) Tech. Manual 9-775 , Jun 1951 , 585 p. TM T M 9-2800 Military Vehicles, October 1947 p . 10 Catalogo parti ricambio U .S.A.: S NL-G -209 Scuola A .U.C. delle Truppe Meccanizzate: MEZZO CINGOLATO DA SBARCO LVT (4) Mk IV - SOMMARIO (Tip. Scuola AUC, Lecce)

Considerazioni Se nelle operazioni anfibie l'LVT ha manifestato, sulla linea dei frangenti scarsa velocità che gli impedisce cli evitare le ondate (e in tal caso imbarca acqua e talvolta affonda) ; allorquando scende ei a un arg ine per entrare in un corso d 'acqua determina , al momento ciel tuffo, effetti molto s imili a quelli cli un frangente, cui si sommerà l'effetto dovuto a quello che si può chiamare "ango lo d ' impatto" dell 'anfibio nell 'acqua. Inoltre, esso "scarroccia" in corrente (specie nei fiumi) per la profondità di immersione , cui si deve sopperire con un alto addestramento ciel pilota. Ma soprattutto , al momento del l'entrata in serviz io presso i nostri lagunari, ha la s ua debolezza nel compartimento di carico a cielo aperto , non è quindi idoneo ad attraversare terreni "atomi zzati" ed è scarsamente protetto. Per di più, essendo rumoroso, non è adatto ad azioni cli sorpresa . Al momento , dato che trova alcune difficoltà nel movimento aria-terra, può essere solo utili zzato per trasporto cl i truppe appiedate in acque non troppo veloci. li veicolo comunque è in grado di operare su fondo eccezionalmente cedevole e in modo eccellente su terreni fangos i. A causa, tuttavia , dell a conformazione clelle costole montate sui cingoli, l' LVT non può manovrare a lungo su superfici dure senza danneggiarle seriamente; ne deriva che pur essendo queste cli facile sostituzione , è sempre preferibile carrellarlo .

Caratteristiche Generalità Denominazione: veicolo cingolato anfibio LVT(A)4 Equipaggio: 2 (pi lota e a iuto) Peso 16.425 Kg


PARTE IV. I MATERI A LI DEL PERIODO

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Carico utile 4000 kg. circa Rapporto Potenza-peso HP/t 0,066 Classe ponte 18 Dime nsion i Lunghezza m 7 ,97 Larghezza m 3 ,25 Altezza m 2 ,50 (senza armi) Larghezza cingolo 0 ,35 m Luce libera m 0 ,457 Armamento variabile: 1 mitragliatrice ca!. 7 ,62 Ml 9 l 9A4 o da 12,7 M2HB Muniz ionamento 5000 cartucce da 12,7 e 4000 da 7 ,62 Apparati ottici Vis ione diretta Eventuale periscopio M 12 Comuniea7.ioni Sprovvisto Protezione Lamie re saldate. Spessori in mm Cabina: fronte 12,7 mm, cielo 6,3 Scafo 6,3 Motore 1 Continental , W 670-9°, a benzina, rad iale 7 c ii. raffreddato ad aria Potenza 250 HP a 2400 giri Trasmissi one Frizioni multidisco a secco 3 d ischi conduttori, 2 condotti Cambio a 5 velocità e r.m. Differenziale controllato collegato ai gruppi di riduzione fina le Comandi a mezzo leve collegate ai freni nel differenziale controllato Sospensione Due cingoli senza fine, 22 gruppi di sospensione (in gomma sollecitata a torsione , 11 pe r lato) Ruota di rinvio regolabile per ciascun cingolo , 4 rulli reggicingolo (2 per lato) . l mpianto elettrico A batteria 12 V Prestazioni Velocità max Km/h 24 a terra (11 in acqua) Pendenza max sup. % 60 Gradino m 0 ,90 Trincea m 1,50-2,50 Guado illimitato (linea di galleggiamento da terra 1,35 m) Consumo per I00 Km 160 (in acqua 390) Autonomia Km 240 (in acqua)

Bibliografia TM9-775 ed. giugno 1951


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GLI AUTO VEICOLI DA COM BATTIMENTO DELL"ESERCITO ITALIA 1 O. VOLUME TER ZO 1945- 1955

SEMOVENTE DA 155/23 M44 Realizzato dalla Massey-Harris in 608 esemplari nel 1953 per sosti tuire nell'Esercito degli Stati U niti i semoventi eia 155 M41 del tempo cli guerra , Sé:tr~L riclassificato Li111ited Sta!ldard nel 1956 quando verrà rimpiazzato dall'M44Al. Un certo numero di M44 è così trasferito agli Alleati, tra cui l 'Italia (che li ha ricevuti nel 1957) e rimatTà in servizio fino all 'introduzione (1964) dell ' M I09 . Un esemplare (El 108395) è conservato al Museo Storico della Motorizzazione .

Descrizione L'M44 ha lo scafo in lamiere saldate con il motore e la trasmissione sistemati anteriormente e una sezione posteriore per l'armamento, il munizionamento e l'equipaggio . li pilota, che dispone di un parabrezza con terg icri stallo, siede in alto a s inistra davanti al capo-pezzo, il quale ha a disposizione la mjtragliatrice eia 12,7 che ha un settore verticale eia -21 ° a +52° e un settore orizzontale di 360°. Al centro vi è un affusto a base circolare e il meccanismo di brandeggio e d i e levazione . A riparo dalle intemperie, il compartimento è coperto da un telone su quattro céntine . Una volta giunto in postazione , il vomere è abbassato sotto il retro dello scafo , la pedana viene ribaltata e s i ruotano di 180 grad i gli armad i delle riservette di destra e d i sinistra , in modo da essere accessibili ai serventi . Il treno d i rotolamento è costituito da cinque rull i, l' ultimo dei quali , di maggior diametro, funge da ruota di rinvio e 4 ru ll i di sostegno per lato. Il p rimo , il secondo, il quarto ed il quinto sono provvi sti di ammortizzatori. I cingoli , in acciaio a guida centrale, sono provvisti di costole di gomma amovibili.

Impiego tattico Destinato all 'artiglieria delle due prime divisioni corazzate , è stato anche in dotazione al Reggimento Artig lieria a Cavallo dal 1964 (2 gruppi e l q uadro) al 1980 , a l 1/27° Rgt. Artiglieria (su 3 batterie) dal 30 aprile 1956. Nel 1980 se ne contavano ancora 95 dei 105 consegnati.

Considerazioni L'M44, non essendo compatibile con la tendenza ad eliminare i mezzi a cielo scope1to, è stato considerato un mezzo ad interim in attesa dello sviluppo di un modello più moderno e che in effetti inizierà ad essere distribuito nel J 963. A parte il fatto di essere a cielo scope110 (e quindi con l'equipaggio esposto ad offese NBC), esso non possiede mezzi per la guida notturna IR né ha capacità anfibie.

Caratteristiche Generali Equipaggio 5 uomi ni (capo pezzo, pilota, puntatore , 2 serventi) Peso 28 .350 Kg Rapporto potenza/peso HP/t 17 ,63


PARTE I V. I MATER IALI DEL PERIODO

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Pressione specifica 0.66 Kg/cmq C lasse ponte 32 Dimensioni L unghezza 6,1 00 m Larghezza 3,250 m A ltezza senza mìtragliatrice 3 m Id. con mitragli atrice 3,220 m Luce libera O,470 m Larghezza cingolo 0 ,635 m Armamento Obice da 155/23 T l86 - El Mitragliatrice ca 1. 12,7 M2HB su cerchio Meccanismo di elevazione e brandeggio Idraulico e manuale per emergenza Settore verticale da - 5° a + 65° Settore orizzontale 30° a sinistra e 30° a destra. Munizionamento 24 granate tra HE, HE antipersonale, illuminanti e nebbiogeni Apparati ottici Cannocchiale M 93 con sostegno M 96 per tiro diretto; Cannocchiale panoramico M 12 A K con illuminatore M34 per tiro indiretto Com unicazioni interfono A N/ UIC-1 con possibilità cli collegamento telefonico esterno Protezione Scafo a cielo scoperto. Lamiere scudo saldate . Spessori 12,7 mm Motore Continental AOS - 895 - 3 a benzina, 6 c ili ndri ori zzontali contrapposti Potenza 483 HP a 2800 gi ri Serbatoi 321 + 283 litri Trasmissio ne Convertitore di coppia idrodinamico accoppiato ad un camb io meccanico a 2 velocità e r.m ., riuniti ne l cross-drive Sospensione 10 bmTe di torsione a bracci oscillanti e tamponi paracolpi con molloni elicoidali; 8 ammortizzatori idraulici; 5 rul li doppi portanti e 4 reggici ngolo per lato; rullo di rin vio a terra Impianto elettrico A batterie, 24 V Prestazioni Velocità massima 56 Km/h Pendenza max s up. 60% Gradino O,7 60 m T rincea I ,820 m Guado 1,050 m Consumo per I 00 Km 500 litri Autonom ia 120 Km Raggio minimo di volta (marcia bassa) 8 m


486

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITA LIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

NOTA Va rilevato che, sebbene manchi perfino l'evidenza fotografica della loro effettiva distribuzione, nel Catalogo dei M ateriali del Gruppo "C" servi zio motorizzazione del 1957 sono e lencati tra i mezzi corazzati:

l-..] 8. tutti i carri e i semoventi di costruzio ne ita lia na , eccettuati i carri comando, il semovente da 90/53 e le autoblindo Lince ed Abm 43 . 9. i carri armati M45 ed M 46. 10 . i carri armati leggeri M3 (Stuart Il), e tutti i med i M4 , M4Al, (Sh ennan Il), M4A2 (Sherman III), M4A3 (Sherman IV) ed M 4A4 (Sherman V) nelle versioni A, B e C . 11 . i carri semovente per obice da 76/ 13 M8 e da 105/22 M 37. 12. la ca1Tetta cingolata per mitragliatrice (Bren Carrier) e q ue lla da neve . 13. i carri blindati leggeri Ford I, II e III, Humber I e Humber II e le autoblindo leggere M20 (Greyhound) e Humbe r lJI (fo rse la Fox?). De ll 'autob li ndo media TJ 7 Staghouncl sono inc luse la versione E l ed E2. 14. i carri protetti semic ingolati M 5 A l , M2A 1 ed M3A l.


PA RTE IV. I MATERIALI DEL PCRIODO

CARRO ARMATO LEGGERO M24

Le 4 viste del Carro Annato Leggero M24.

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488

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIM ENTO DELL"ESERCITO ITALIANO. VOLUME T ERZO 1945-1955

Questo M24 della Scuola Truppe Corazzate conserva - per poco - i parasabbia.

M24 di Montebello si esibiscono durante la Giornata delle FF.AA. a Roma .


PARTE I V. I MAl'ERIA LI DEL PERIODO

Vista dall'alto di un esemplare dell'Ariete .

Milano, 1975. Raduno dei Corazzati. Vista posteriore di uno degli ultimi M24 ancora in servizio (El 105 l 20).

489


490

OLI AUT OVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL' ESERCITO ITA LI ANO. VOLU'.\1E T ERZO

Vista frontale e laterale sinistra de ll 'M24 (targa El !05032) dell'Ariete.

1945- 1955


PARTE I V. I MATERIALI DEL PERI ODO

Carri M24 del Reggime nto di Cavalleria Bl indata Lancieri di Novara.

U n carro M24 mascherato durante una manovra, negli anni '50 .

49 1


492

GLI AUTOVEICOLI D A COMBJ\TI' IMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Traghettamento di un M24 e di un·autoblinda leggera M 8.

Gli M24 furono a lungo utilizzati per esercitazioni di caccia ai carri.


i'A RT~ IV. I MATERIA LI DEL PERIODO

493

Roma, 19 aprile 1.953. 11 Generale Eisenhower - sull ' AR5 I Alfa Romeo - passa in rassegn_a gli M24 da poco consegnati al reggimento i'vlontebello.

CaITi M24 durante un'esercitazione con la fanteria svolta negli anni ' 50.


494

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VO l,UME TERZO I 945- 1955

Lo squadrone M24 del Reggimento Lancieri di Montebeflo (VIII Comiliter).

Gl i M24 della Scuola Truppe Corazzate, nei primi anni '50.

Roma, 1956 . La prua dell ' M24 targa EI 105548. Il numero del reparto (Lancieri di Mo111ebello) è di ventato 28302.


PA RTE IV. I MATERIALI DEL PERIODO

495

Codroipo: i carri M24 dei Lancieri di Novara poco dopo il loro arrivo, affiancati ai caiTi MS (o da 37) giĂ in dotazione.

Carrellarnento del carro M24 con ri morchio Yiberti e trattore T M48.

Bersaglieri in addestramento alla caccia dei carri con M24 .


496

GLI A UTOVEICOLI DA COM BATTIM ENTO DELL'ESERCITO ITA LIANO. VOLUME T ERZO 1945- 1955

CARRO ARMATO M26

Viste laterale e superiore.


497

PARTE I V. I MATERIALI DEL PERIODO

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Sezione del Carro Armato M26.

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Viste anteriore e posteriore del Ca1TO Armato M26 e particolare della torre .


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GLI AUT OVEICOLI DA COMBATTIM ENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

G l i M26 appena distribuiti ai Lancieri di Novara. Si notino i diversi tipi di freno cli bocca. con evacuatori o meno.

Presentazione dell 'M26.


PARTE IV. l MATERIA LI DEL PERIODO

Cerimonia presso i Lancieri di Novara. 1 due carri hanno un diverso deflettore d i volata.

Carri M26 del CI al parcheggio.

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500

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTI M ENTO DELL.ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

- ::::::-

Dimostrazione delle possibilità del ca1TO M26.


PARTb I V. I Mi\TERIA LI DEL PERIODO

Un M26 affronta un guado .

Un altro l'vf26 nell'attraversaemnto di un ponte classe 60.

50 1


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GLI AUTOVEICOLI DA COM BA'ITIM ENTO DELL" ESERCITO ITALIA 10 . VOLUME TERZO 1945- 1955

Cerimonia militar e presso il Reggimento carri di supporto Novar a , equipaggiato con M26.

•,

Una colonna di M26 di Novara (contrassegno 505 del V Comiliter), in marcia.


PA RTE IV. I MATERIALI DEL PERIODO

503

CaJTi M26 durante una esercitazione. Si noti il distintivo tattico verniciato anche posteriormente.

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504

GLI A UTOVEICOLI DACOMBATrl M ENTO DELL"ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Nel 1960 l'O.R.M .E .C. trasformò un M26 in carro O.C. (osservazione e collegamento) . Eliminata la torretta , fu applicato un riparo corazzato intorno al vano lasciato libero da questo. All 'interno venne qui ndi insta llato un tavolo ribaltabile, sedili, luci e cofani per wstegno apparati radio. Un ri paro corazzato consentiva l'impiego di un'arma e.a. da parte dell 'aiuto pilota; il vano come mostra la foto era riparato da un tendone con centine .

Vista posteriore del carro . I lavori comportarono la s pesa di 920.337 lire dell'epoca .


PARTE IV. I MATERIA LI DEL PERI ODO

505

Vista laterale dell ' M26 O.C.

U n esemplare (El 106 184) fu passato al 132° Aniglieria corazzato. Nella foto è esaminato dal comandante della d ivisione nel 1959-60, il Generale Gaspari.

Un altro esemplare - I' ET I 06250 - qui util izzato dal Comandante del V Corpo pe r una ispezione a reparti dello stesso 132° . Si d istingue dal precedente per il maggior volume detral loggiamento del! ' impianto d i ventilaz ione, il c he prova che oggetto della trasformazione è stato un M26 di un lotto differente, e qu indi almeno due di queste conversioni sono state effettuate.


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GLI AUT OVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL' ESERCITO ITA LI ANO. VOLUME T ERZO 1945- 1955

Due fas i della posa in opera di un ponte da parte di un carro-gittaponte M26.


PARTE I V. I MATER IALI DEL PERIODO

li carro M26 minatore in azione (in alto) e in posizione di marcia.

L'M26 minatore è provvisto di lama di sbancamento .

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508

GLI AUTOVEICOLI DA COM BATTIMENTO DELL"ESERCITO ITALIANO.VOLUME TERZO 1945- 1955

..,

Presentazione dcll'M26 minatore.

Lo sminatore a pettine montato su scafo di M26.


PARTE I V. I MATERIA LI DEL PERIODO

CaITo M26 minatore in azione contro un'opera d ' arte flu viale.

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5 10

GLI AUTOVEICOLI DA COM BATrlMENTO DELL' ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945-1955

CARRO ARMATO M47

Le 4 viste ciel Carro Armato M47.


5 11

PARTE IV. I MATER IA U DEL PERIODO

91)...MM CllN T1 l 9f1

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AOJVSTING IOlfl Wl-lEfl

Vista in sezione dei primi M47. La mitragliatrice coassiale è una 12.7 . Le munizioni eia 90 mm sono disposte lungo la fié1ncata. li freno d i bocca, caratteristico deg li ultimi M26 sar~ trasformato ne l tipo ci lindrico .

Vista in sezione degli M47 di tarda produzione. l i supporto per la 12,7 è sul cielo della torrcua e il 90 del deflettore di vampa sul freno di bocca .

111111

è dotato


5 12

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATrlM ENTO DELL' ESERCITO ITA LI ANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

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Carro armato M47 della prima consegna (22 agosto 1952). Reca ancora le scriuc in inglese.

Un M47 della stessa serie del 132° Ariete mentre attraversa un ponte Treadway.


PA RTE IV. I MATERIALI DEL PERIODO

Villafranca di Verona, 1953. Un M47 del 131° Ceniauro a fianco della pista da dove decollano gli F-84E.

Roma, 2 giugno 1953. !I terzo reggimento a ricevere g li M47 è il 4° della Pozzuolo del Friuli.

5 13


5 14

GLI A UTOVEICOLI DA COMHATTIMENTO DELL" ESERCITO ITALIANO. VOLUME TER ZO 1945- 1955

Un M47 al guado.

\

Un M47 di M o111ehel/o con lo ste ndardo del Reggimento, durante una parata cli f"inc anni Cinquanta. Conserva sia il ruotino guidacingolo che la mitragliatrice cli prua.


PARTE I V. I MATERIALI DEL P~R IODO

Un carro M47 de lla prima serie s ulla rampa d i Pe rsa no (S A).

Si verifica la capacitĂ s uperamento gradino di un M47 .

5 15


5 .16

GLI AUTOVEICOLI DA COM BATTIM ENTO DELL.ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Per il traspo110 ferroviario dell 'M47 furono realizzati i pianali Pcarz (oggi Rlmmp-t) .

Per il trasporto su strada, l'M47 era caricato su rimorchio Rogers allargato.


PARTE I V. I MATERIALI DEL PERIODO

5 17

Caricamento d i un M47 dell'Ariete ( l'El I 0658 1) su un pianale ferroviario .

Lo stesso dopo l'operazione.

Un carro M47 a Persano (SA) nel I 959. L'equ ipagg io è stato ridotto a 4 uomini: mitragliatrice di prua e rullini g uiclacingolo sono sati eliminati.


5 18

GLI AUTOVEICOLI Di\ COMBA"ITIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Scavalcamento ciel motore dell' M47 El 106075.

Si maschera la torretta cli un .M47 . Si osservano le nuove ringhiere al posto delle maniglie ed i gocciolatoi.


PARTE IV. I MATERIA LI D EL PERI ODO

Sperimentazione materia li del genio per il superamento di fossati anticaITi da parte di M47.

Carro M47 gettaponte (ASTRA). ln posizione di marcia, sfila a Roma il 2 giugno.

5 19


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945-1955

Tre fasi della messa in opera ciel ponte.


PA RTE IV. f MATERIALI DEL PERIODO

52 [


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GLI AUTOVEICOLI DA COMB AlTIMENTO DELL"ESERCITO ITALI A O. VOLUME TERZO 1945- 1955

SUPERAMENTO DI OSTACOLI CON LANCIO DEL PONTE

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su un. canale ·a d un. solo argine. rialzato

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su dislivello con sito negativo - distanza · dal ciglio del rullo d'appoggio mt. I


PARTE I V. I MATERIALI DEL PERI ODO

LIMITI DEL CARRO GETTA-PONTE PER IL SUPERAMENTO DI OSTACOLI

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Do

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524

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL"ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945 - 1955

DO

su. argini rialzati di diversa altezza

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su un canale con argini allo stesso liveilo.

su argine rialzaio con impiego di rampe sr;ompotiibili


525

i'A RTE I V. I MATERIA LI DEL PERI ODO

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a) carro getta-ponte davanti all'ostacolo • b) c} d} manovra di lancio del ponJe e} transito dei mezzi. corazzati • /} transito del carro getta-ponte • g} manovra di ripiegamen/Q del ponte - h} il carro getta-ponte superata fostacolo è pronto per ii successivo reimpiego.


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GLI AUT OVEICOLI DA COM BATTIM ENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

MAN OVRE DI LANCIO E RIPIEGAMENTO DEL PONTE

a)

b)

e)

d)


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PARTE IV. I MATERIALI DEL PER IODO

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Astra A.26: schema dimensionale. Astra A.26: schema dimensionale.

li " ve.i colo lancia- ponte Astra A.26" del 1974 in azione: utilizzando la rampa di estremità incernierata in verticale in modo da fungere da pilastro, è possibile lnnciare un secondo ponte con una luce libera di 36-38 m .

Il modello perfezionato del gettaponte Astra A.26. oggi a Mo nteli bretti. Può superare una luce di 22 m (co n una portata di sicurezza di 54 t) ed è largo 4 m. L'equipaggiamento speciale compre nde: il ponte. a struttura mista in acciaio U .S. T. I e lega di alluminio (Al-Zn-Mg), il meccanismo d i lancio i n acc iai o U .S. T I . i ci lindri .idraul ici in acciaio speciale e i compone nti idraul ici ti po Bosch.


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GLI AUTOVEICOLI DA COM BATTIMENTO DELL.ESERCITO ITALIA O. VOLUME TERZO 1945-1955

Carro M47 sm inatore: gli al!acchi.

l i medesimo carro con l'apparecchiarura completa.

Lo stesso durante una d imostrazione.


PA RTE IV. I MATERI A LI DEL PERIODO

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li primo tentativo cli potenziamento clell 'M47 si limita all ' installazione nella torretta del cannone da 105/51 (1958) .

In questa conversione dell'OTO-Melara, l'M47 ha ricevuto, oltre al nuovo cannone eia 105, anche il motore dell'M60A I .


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL"ESERCITO ITA LI A O. VOLUME TERZO 1945-1955

Lo stesso carro visto di ere quarti da sinistra.

Un M47 modificato nel propulsore dalla Ditta Astra.


PA RTE I V. I MAT ERIA LI D EL PERI ODO

Tre immag ini de ll 'M47 a ltana .

53 1


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL"ESERCITO ITA LI ANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Una coppia di questi carri d urante una dimostrazione.

Un te lo mimentico funge eia copertura all' altana in caso di condizioni meteo avverse.


PA RTE IV. I MATERIALI DEL PERI ODO

Un M47 della se1ie piÚ recente e munito di un proiettore a luce bianca e IR si rifornisce di muni7.ioni durante l'operazione '¡Monte Armuu".

Nel 1964 si impiantarono - per la guerra psicolog ica - complessi di altoparlanti su carri armati M47 (al centro e in basso, dove si evidenzia la posizione del gruppo e lettrogeno), M24, VTT AMX 12 ed autoveicoli ordinari (AR e CL) .

533


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBAITIMENTO DELL"ESERCITO ITALI ANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Un M47 Dozer mentre attraversa un ponte M2 Treadway.

Un M47 dozer del genio pionieri attraversa un ponte M2 Treadway, gettato ai Picchi di Pcrtegada .


PARTE I V. I M r\TERi f\ LI DEL PERIODO

CINGOLATO DA SBARCO LVT(A)4

Profilo del cingolato da sbarco LVT(A)4 .

Un LVT in sosta sulla battigia.

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536

GLI AUTOVEICOLI DA COM BATTlM ENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME T ERZO 1945- I 955

L' addestramento cli base dei lagunari avviene presso la Scuola Truppe Corazzate cli Casena.

Lo scarico di un'autovetrnra eia ricognizione da un LVT(4).


PARTE IV. I MATERIALI DEL PERIODO

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-

LVT(4) del tipo sprovvisto di mitragliatrice di scafo .

Il caricamento cli uno di questi c ingolati su un rimorchio Rogers non è un'operazione semplice. Il veicolo ha una corazzatura s ulle fiancate.


538

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Un LVT(4) con la rampa abbassara in prossimità di una spiaggia.

-~ ~ - --_

-

Uno di questi cingolati da s barco a pieno carico in navigazione nella laguna veneta.


PA RTE I V. I MATERIA LI DEL PERI ODO

539

Alcuni LVT dei lagunari. Si disting uono LVT(4) co n cabina blindata cli diverso ti po: uno con mitragliatrice cal. 7 ,62 in supporto sferico e quattro fer itoie protette (di cui due frontal i) e l' altro con un solo portel lo per il pilota.

S barco di lagunari eia un LVT.


540

GLI AUTOV EICOLI DA COMBATI'IMENTO DELL'ESERCITO ITA LIANO. VOLUME T ERZO 1945- 1955

Laguna di Venezia: un LVT entra in acqua.

Squadra mo11ai dei Lagunari e cingolati LVT4 vengono passati in rassegna.


PARTE IV. I MATERIA LI DEL PERIODO

Un LVT Mk TV appartenente alla seconda variante.

LVT Mk IV di provenienza francese. Appartiene all' ultima versione prodolla.

54 1


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GLI A UTOVEI COLI DA COM BATTIMENTO DEl.l.' ESERCITO ITALI A O. VOLUME T ERl,0 1945- 1955

SEMOVENTE DA 155/23 M44

r-

Protìlo del semovente da 155/23 M44.

Un esemplare fotografato nel 1956.


PA RTE IV. I MATERIA LI DEL PERIODO

Un esemplare cli M 44 (El I 086 I 3) al la Scuola di Artig lieria cli Bracciano.

U na immagi ne clell'M44 con l e centine per il copertone.

543


544

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL' ESERCITO ITA LIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Semoventi M44 in marcia, negli anni ' 60.


PARTE I V. I MATERIALI DEL PERIODO

545

'

D ue inunagini di M44 al momento dello sparo.

I


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GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIM ENTO DELL'ESERCITO ITA LIANO. VOLUME T ERZO 1945- 1955

Schierame nto di semoventi M44 in attesa del rassegnatore .

II posto de l puntatore a bordo de!J 'M44.

S i preparano le munizioni per i tiri. Il pezzo è già in postazione.


PART E I V. I MATERIALI DEL PERIODO

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Sfi la no gli M44 nel corso di una parata militare.

Sfilano i semoventi da 155/23 dopo una manovra.

Questa immagine, ri presa d urante una parata, mos tra il semovente M44 a llestito per la ma rc ia. Il pezzo in primo piano è l'El I08904 cieli' Ariete.


548

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATrIMENTO DELL' ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945- 1955

Obici da 155/23 ...

I

I

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·1,

... e relativi scafi in corso di revisione alle officine Marconi.


FONTI BIBLIOGRAFICHE ED ARCHIVISTICHE

VOLUMI E RIVISTE E. Cerquetti, Le Forze armate italiane dal 1945 al 1975 . Strutture e dottrine, Feltrinelli , Mi lano, 1975 L. N uti, L'Esercito italiano nel secondo dopoguerra ( / 945-/ 950), SME - Uffic io storico , Roma, 1989 V. Ilari, Storia militare della prima repubblica 1943 - 1993, Nuove Ricerche , Ancona, 1994 Min istero della Difes a, Le nuo ve Forze armale italiane nel quadro della ricostruzione e del progresso nazionale, Poligrafico dello Stato, Roma, 1953 F. Stefani, La storia della dottrina e degli ordinamenti dell'Esercito italiano, volume III, tomo 1,

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550

GLI AUTOVEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO. VOLUME TERZO 1945-1955

FONDI D 'ARCHIVIO Archivio dell'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell ' Esercito: fondo M-7 "Circolari dell'Ufficio Ordinamento e Mobilitazione", fondo "Memorie storiche" . Archivio Centrale dello Stato, documentazione relativa al Ministero della Difesa - Esercito Ispettorato Generale della Motorizzazione ed al Ministero dell ' Interno - Direzione Genera le Pubblica Sicurezza - ARAR Tank Museum Library Files (Bovington Camp), Wareham , Dorset (Gran Bretagna)

REGOLAMENTI MILITARI Ministero della Difesa - Stato Maggiore dell ' Esercito - Ufficio Addestramento e Regolamenti - n. 508 1 , Armi e mezzi in dotazione ali' Esercito, Roma , 1955 Stato Maggiore dell'Esercito - Ufficio Addestramento e Regolamenti - n. 4760 , Armi e mezzi della divisione di.fanteria , (notizie som.marie), Roma, 1948 Ministero della Difesa - Esercito - Ispettorato Generale della Motorizzazione - n. 5 172 , Autoveicoli comuni, .speciali e mezzi corazzati di produzione estera in servizio nell'Esercito. Caratteristiche e prestazioni dei principali tipi, Roma, 1956 Direzione Generale della Motorizzazione - Ufficio Addestramento e Studi, Dati caratteristici dei principali mezzi corazzati in dotazione al!' Esercito, Roma, J 967 Officina Riparazioni Mezzi Corazzati (ORMeC) Bologna, Guida per i corsi di manutenzione e piccole riparazioni del carro soccorso M74, s.cl. Scuole di Applicazione d' Amrn, Fascicolo 11, sinossi di canismo, Carro armato M24 Chaffee, 196 1 Ministero della Difesa - Esercito - Ispettorato Generale della Motorizzazione, Cingoli installati sui veicoli in servizio. Tipi, caratteristiche, limiti di usura, controlli e manutenzioni, Bologna, 1968 Scuola A.C.S. truppe meccanizzate e corazzate, ModalitĂ di tiro con le armi installate sui mezzi corazzati ed armamento di bordo, Lecce, 1970 Scuola Truppe Corazzate, Caratteristiche e dati tecnici principali dei carri M47, M60AJ, Leopard, Caserta, 1979 Scuola di Applicazione - Corso di Fanteria e Caval leria, Norme pratiche per l'impiego del car M47, Torino, s .d. Ministero della Difesa - Esercito - Ispettorato Generale della Motorizzazione, Istruzione sui dispositivi antincendio installati a bordo di mezzi corazzati, Roma, 1954


BIBLIOGRAFIA

55 1

Stato M aggiore dell'Esercito - Ispettorato dell 'Arma del Genio - n. 554, Principali materiali del Genio . Dati tecnici, d'impiego, Lop,istici, Roma, 1964 Ministero del la Difesa Esercito - Ispettorato Generale della Motorizzazione - Div isione Servizio Tecnico, Carro armato M47. lstruzione per l'uso e la manutenzione del dispositivo di guida a raggi infrarossi, Roma, 1956 Scuola AUC delle truppe meccanizzate, Vademecum tascabile del cannoniere e del servente radiofonista (per carro armato M47), Lecce, s .d. Ministero della Difesa - Stato Maggiore dell ' Esercito - Ispettorato del! ' Arma di Artiglieria - circolare n. I02 , Istruzione per l'addestramento delle artiglierie controcarro, Roma , 1952 Ministero della Difesa - Stato Maggiore del l'Esercito - Ufficio Addestramento e Regolamenti - 11. 2700 della serie dottrinale, Norme per l'impiego dei reparti carristi nelle Grandi UnitĂ di fanteria, Roma, 1952 Ministero della Difesa - Esercito, Carro armato M47. Note pratiche sui comandi e sugli strumenti di pu111amento della torretta, Roma, 1956 Stato Maggiore dell 'Esercito - Ispettorato delle Armi d i Fanteria e Cavalleria - n. 6194, istruzione dell'equipaggio del carro armato, Roma , 1978 Ministero della D ifesa - Stato Maggiore dell'Esercito - Ufficio dell ' Ispettore delle truppe corazzate - n. 5 130, istruzione del capo carro e dell'equipaggio, Roma, edizioni del 1954 e del 1956 Stato Maggiore dell'Esercito - Ispettorato delle Armi di Fanteria e Cavalleria - Ufficio Studi, regolamenti, Scuole e Materiali , n. 5533, Norme riguardami La difesa dei mezzi corazzati e blindati dagli effetti di ordigni incendiari lanciati a mano, Roma, 1962 Stato M aggiore dell'Esercito - Ispettorato dell'Arma d i Artiglieria - Ufficio Artiglieria Terrestre n. 5438, Obice da 105/22 su semovente M 7. Materiale e munizioni, Roma, 1962 Ministero della Difesa - Stato Maggiore dell'Esercito - Ispettorato dell'Arma del Genio - n. 5227, Istruzione sul mascheranie1110, parte II , Il mascheramento dei mezzi mobili, Roma , 1956 Scuola di Cavalleria Blindata (Tor cli Quinto) , Il reggimento di cavalleria blindata. I mezzi in do tazione . I carri armati leggeri eia 37 ( M3A3 ed M5A I), Roma, 195 I Scuola Truppe Corazzate - Ufficio Addestramento, Vademecum tascabile del cannoniere e del servente radiofonista (per carri armati M24 e M 26), Caserta, 1957 Scuola Truppe Corazzate - Ufficio Addestramento, Vademecu111 tascabile ciel cannoniere e del servente radiofonista (per carro armato M47), Caserta , 1957 M inistero della Difesa - Stato Maggiore dell'Esercito - Ufficio Addestramento e Regolamenti - n. 4954 - n. 1800 della serie dottrinale , Norme d 'impiego della divisione corazzata, Roma, 1952


552

GLI AUTO VEICOLI DA COMBi\TflM ENTO DELL'ESERCITO ITALl1\ O. VOLUME T ERZO 1945- 1955

Ministero della D ifesa - Stato Maggiore dell' Esercito - Uffic io Addestramento e Regolamenti. circo lare n. 1700 , Impiego del reggirne1110 di cavalleria blindala (R.C.B.), Roma, 1950 Ministero della Difesa - Stato Maggiore dell'Esercito - Ispettorato cieli ' Anna cli Artiglieria - n. 5046, Addestramento dell'Artiglieria, volume I, Addestramento del peV,o - Obice da 105/22 semovente M7, pa1t e II , Servizio del peV,o, Roma, 1955 Stato Maggiore dell'Esercito - Ispettorato dell'Arma d i Artiglieria - Ufficio Ar tiglieria Terrestre n. 5566, Obice da 105/22 su semovente Sexton - Serviz,io del pezzo , Roma, 1965 Department of the Army Technical Manual , TM 9-2800, Department of the Arrny - Washington, 1947 Ministero della Difesa Esercito - Ispettorato Generale della Motorizzazione - n. 549 1, Istruzione sul servizio automobilistico - volume 2° - Impiego degli autoveicoli in relazione alle leggi della trazione meccanica. Caralteristiche e prestazioni dei principali tipi cli automotoveicoli, trattori, mezzi corazzali ed aeromobili in dotazione agli enti e reparti dell'esercito, (seconda edizione) , Roma, 1964 Mini stero della Difesa Eserc ito - Ispettorato Genera le de lla Motori zzazione - n. 4838, Catalogo dei materiali del gruppo "C". Servizio motorizzazione (trattori, meV,i corazzati, autotelai, scajÏ e carrozzerie relative), Roma, 195 l M inistero della Difesa - Stato Maggiore dell'Esercito - Uffic io Trasporti - n. 5051 , Prontuario dei projlli, dati d'ingorn.bro e peso degli autoveicoli e delle artiglierie in servizio, Fascicolo 11 , Autoveicoli da combattimento, meV,i del genio, Roma, 1953 Scuo la d i Cavalleria Blindata - IL reggim.ento di cavalleria blindala. I mezzi in dotazione. L'awoblindo "Greyhound" M8, Roma, 1951 M inistero della Difesa - Stato M aggiore dell 'Esercito - Ispettorato Generale della Motorizzazione - n. 4772 , lstruzione sull'impiego tecnico e la manutenzione della cingoletta (Universal Carri er), Roma , 1948 Scuola cli Carrismo - Carro annata Sherman (tipo I, 11, 18 , V), materiale, Roma, 1948 Mi nistero della D ifesa - Stato Maggio re dell' Esercito - Ispettorato Arma cli Fanteria - Ufficio Truppe Corazzate, Descrizione e manutenzione del carro armato M46 - M46A I , Roma , I 952 Ministero della Difesa Esercito - Ispettorato Generale della Motorizzazione - n. 5280, Semovente con obice da 1551mm M/44 (T194), Roma, J958 M inistero della Difesa Esercito - Ispettorato Generale della Motorizzazione - n. 4988 , Manuale tecnico 9-731A - Carri annati medi M4 e M4Al , Roma , 1959 Mini stero della Difesa Esercito - Ispettorato Generale della Motorizzazione - n. 5234, Cambio "cross-drive" (Allison CD 850-4) per e.a. M47 - Istruzione nelle riparazioni, Roma , 1956


BIBLIOGRAFIA

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11.

Stato Maggiore dell' Esercito - Ispettorato dell' Anna di Artiglieria - n . 5169, Addestramento dell'artiglieria - volume l O - Addestramento del pezzo - fascicolo Cannone da 90/50 semovente M36 - parte I " Materiali e munizioni, Roma Ispettorato dell 'Arma di Artiglieria - 1° Ufficio mitragliatrici di bordo, Roma, 1959

11.

53 14, Cannone da 90150 M36 su carro M47 e

Stato Maggiore dell'Esercito - n. 4788, Cannone da 75/37 M3 e mitragliatrice Browning da 0,30 poll., m itragliatrice BESA da 7,92 mm m.ontati sui carri armati Sherman - Tavole di tiro, Roma, 1948 Scuola di Applicazione - Sinossi di armamenti terrestri - Cannone da 90/50 M36 su carro M47 Testo e tavole, Torino, 1979 Dcpartment o f the Army Technical Manual, TM 9-7402 - Operation and organizational maintenance - Medium tank recovery vehicle M 74, 1956 De partment of the Army Technical Manual, TM 9-727 - Light tanks M3A J and M3A 3, 1943 Department of the Army Technical Manual, TM 9-718A - 90 mm gun tank M47, 1952

132° Reggimento Artiglieria "Ariete" - Ufficio Addestramento , Il gruppo semovente controcarro da 90/50. Manuale pratico per l 'ufficiale della specialità "semovente controcarro", Porclenone, 1953


554

GLI AUTO VEICOLI DA COMBATTIMENTO DELL'ESERClTO ITA LIANO. VOL UM E TEK7.0 1945- 1955

132° Reggimento Artiglieria "A riete" - Ufficio Addestramento, Il gruppo semovente da 105/22. Manuale pratico per l'ufficiale della specialità "semo vente da 105122 ", Pordenone, 1953 Min istero della Difesa - Stato Maggiore dell ' Esercito - Ufficio Addestramento e Regolamenti - n. 4946 (n. 2700 della serie dottrinale), Norme p er l'impiego dei reparti carristi nelle Grandi Unità difanteria, Roma, 1952 Stato Maggiore dell ' Esercito - Ufficio Addestramento e Regolamenti - circolare gennaio 1955, Note orientative su alcune questioni d'impiego

11.

400 in data l 0

Ministero della D ifesa - Stato Maggiore dell 'Esercito - Ufficio Addestramento e Regolamenti , circ. n. 1501 in data IO maggio 1953, Lineamenti d'impiego del battaglione mobile dei carabinieri, Roma M ini stero della Difesa - Stato Maggiore dell'Esercito - Ufficio Addestramento e Regolamenti , circ. n. 1500 in data 15 dicembre 1949, Lineamenti d'impiego del battaglione mobile dei carabinieri, Roma M inistero della Difesa - Stato M aggiore dell 'Esercito - Ufficio Addestramento e Regolamenti , circ. n. 1600 , l'esplorazione, Roma, 1950 Scuola di Applicazione di Fanteria , Carrismo per gli Ufficiali del Corso di Pe,jezionamento, Torino, 1950


555

BIBLIOGRAFI A

INDICE Presentazione Ringraziamenti Abbreviazioni e sigle

Da lla Scuola di Cavalleria Blindata ai gruppi esploranti La Scuola di Carrismo e le prime unitĂ corazzate

3.

L'artiglieria sen1ovente

3

"

5

,,

PARTE III Il prog ramma Marras I. 2.

pag .

229 229 230 231 231 232 233 234 236 249 249 251 253 255 259

4. La nuova brigata corazzata 5 . Reparti blindo-corazzati di P.S . 6 . Il Corpo di Sicurezza in Somalia 7. Le disponibilitĂ prima delle fornitu re M.A .P. 8. La " piccola dottrina" I mate riali del periodo Autoprotetta Lynx Autoprotetta Humber I Autoprotetto M3A I Autoblindo M8 (Greyhound) Semicingolato (HalfTrack) Carro armato leggero M3A I Carro armato leggero M5A I Carro armato medio M4 (She rma n) Semoventi controcarro da 76/50 MIO e da 90/50 M36 Semovente controcarro da 76/52 M 18 Semovente da I 05/22 M7 Carro gettaponte Valentine Carretta da neve M29 S nowmobile Complesso traino Diamond Roge rs

265 267 271 277

280 282

289

289 292 293

PARTE lY Dalla massima effic ienza a una pausa di riflessione

445

I . li contributo della NATO 2. Ince rtezze e ripensamenti 3. Il rinnovo della dottrina I materiali del periodo Carro armato leggero M24 Carro a rmato M26 Carro a rmato medio M47 Ve icolo da sbarco c ingolato Mk 4 LYT(4) Semovente da 155/23 M44

445 446 447 463 463 468 472 479 484

Font i bibliografiche ed archivistic he

"

549

4



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