STATO MAGGIORE AERONAUTICA UFFICIO STORICO M. CIRCI - A. GUGLIELMETTI
GLI ATTUALI REPARTI A.M. DELLA AVIAZIONE PER LA MARINA
Note Storiche
dal 1926 al 1972
Prefazione del Gen. D.A. G. PESCE (Ispettore dell'Aviazione per la Marina)
2• EDIZIONE 1977 GRAFICA VEANT
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PREFAZIONE
La storia dell'Aviazione per la Marina, pur essendo di estremo interesse dal punto di vista aeronautico e navale, non ha ancora avuto un estensore ufficiale e pertanto è ·conosciuta solo da pochi appassionati ed in maniera frammentaria. La presente monografia, pur inserendosi in detta frammentarietà, intende mettere a fuoco· un periodo particolare della vita dell'Aviazione per la Marina, quello che inizia con la ripresa aeronautica dopo il 2° conflitto mondiale .e che va fino ai giorni nostri . E' doveroso tuttavia fare una breve panoramica su tutto !"'excursus" dell'Aviazione per la Marina per poter poi frazionare storicamente il periodo di tempo considerato e seguirne la logica conduttrice. Quando nel primo decennio del secolo apparvero i dirigibili, e, successivam~nte, i "più pesanti dell'aria", cioé i velivoli, la Marina si occupò immediatamente del loro impiego per i propri fini operativi e questo portò all'istituzione nel 1909 - 191 O, presso il Ministero Marina, di una "Se.zione Aeronautica" nell'ambito della Direzione Generale Artiglieria ed Armamenti (compito di. tale Sezione era quello di mantenere i contatti con gli Enti omologhi dell'Esercito per questioni di carattere tecnico e per far progredire gli studi sull'impiego del mezzo aereo). Le prime destinazioni di. Ufficiali di Marina al servizio aeronautico dell'Esercito risalgono al 1909, ed è ben noto che il 1° brevetto di pilota aviarore è staro rilasciato al Tenente di Vascello Mario Caldarera, e che le prime prove dei mezzi aerei dell'Esercito, sono state fatte durante la guerra italo-turca del 1911-12 con equipaggi in parte della Marina. L'organizzazione di un Servizio Aeronautico marittimo, indipendente da quello dell'Esercito, può farsi risalire al maggio 1913, allorquando il Capo di Stato Maggiore della Marina deliberò che "la Marina provvedesse con i propri mezzi al servizio aeronautico
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occorrente per la guerra marittima e ne curasse il graduale incremento inteso principalmente in un primo periodo a determinare l'effettivo rendimento bellico dei mezzi aerei nei riguardi delle operazioni marittime". Nel 1913, inoltre, con la istituzione dell'Ufficio del Sottocapo di Stato Maggiore della Marina, articolato su quattro Reparti, venne costituita, nell'ambito del 3° Reparto "Mobilitazione e Servizi", la Sezione "Collegamenti ed Aviazione". In seguito, nel 1914, i Reparti dello Stato Maggiore Marina vennero riorganizzati e suddivisi per funzioni e, successivamente (1916), venne istituito l"'Ispettorato Sommergibili ed Aviazione~'. È interessante notare come all'inizio si fosse individuata una certa affinità fra la lotta sotto la superficie del mare e quella al di sopra della stessa, cioé fra i mezzi che, per l'impiego, utilizzavano la terza dimensione dello spazio. Sempre nel 1914 il servizio Aereo della Marina disponeva .di 3 dirigibili e 15 idrovolanti organizzati in 3 Squadriglie con sede a Venezia. Al termine del primo conflitto mondiale l'Aviazione della Marina, la cui bandiera era stata decorata di medaglia d'oro al V.M., consisteva in una trentina di aeronavi, 552 idrovolanti e 86 aeroplani. Subito dopo la prima guerra mondiale vennero costituiti a Venezia ed a Brindisi i due "Comandi di Aeronautica dell'Alto e del Basso Adriatico" e vennero istituite "Stazioni di idroaviazione" lungo tutto il litorale. Nel 1921 l'Ispettorato Sommergibili e Aviazione fu scisso m due e venne costituito !'"Ispettorato dell' Aerona·utica". Il 28 marzo 1923, con la costituzione della Regia Aeronautica, tutti i Reparti Aerei già facenti parte della Regia Marina vennero conglobati nella nuova Forza Armata e pertanto venne abolito anche l'Ispettorato dell'Aeronautica. Nel 1925 con il riordinamento dell'Ufficio del Capo di Stato Maggiore della Marina, al 3° Reparto venne assegnato il compito della "preparazione, dislocazione ed impiego dei mezzi aerei" dell'Aeronautica, ma assegnati alla Marina per l'impiego, ed infatti con il F.0.M. del 26.8.1925 fu stabilito che alla Marina venissero assegnate per l'impiego 35 squadriglie di idrovolanti (9 gruppi su 4 Stormi) e 6 dirigibili (2 Gruppi su 1 Stormo). Le 35 Squadriglie, 6 dovevano essere imbarcate e le altre 29, costiere, dovevano essere suddivise nelle quattro sedi di: La Spezia, Napoli, Taranto, e Venezia.
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Con articolo supplementare al F.0.M. del 26.8.1925 veniva stabilito, inoltre, che, con l'entrata in vigore del nuovo ordinamento della Regia Aeronautica, i Reparti Aerei assegnati alla Marina per l'impiego dovevano essere composti in parte da Ufficiali della Regia Aeronautica, in parte da Ufficiali della Regia Marina e questi ultimi, in particolare, dovevano fornire gli Osservatori per tutti i Reparti operanti per la Marina ed i piloti per le squadriglie imbarcate. In ottemperanza a dette disposizioni la Regia Marina previde, per il 1925-26, l'addestramento di 11 Ufficiali di S.M. Piloti e SO Ufficiali di S.M. Osservatori. Nel 1939, per ragioni di coordinamento e per ottenere una cooperazione più stretta con i velivoli del!' Aeronautica operanti per la Marina, venne istituito, in seno allo Stato Maggiore Marina, l'Ispettorato del!' Aviazione per la Marina con a capo un Ufficiale Generale dell'Aeronautica. L'Ispettore dipendeva dallo Stato Maggiore del!' Aeronautica per quanto riguardava l'addestramento tecnico professionale, l'organizzazione interna dei Reparti, l'efficienza logistica e del materiale di volo; dallo Stato Maggiore della Marina per quanto riguardava l'impiego dei Reparti. Il 1O Giugno 1940 l'Avi azione per la Marina disponeva di 23 7 velivoli fra Cant/Z 501, Cant/Z 506 e Ro43 di cui 163 effettivamente in linea. L'8 settembre 1943 , data dell'armistizio, l'Aviazione per la Marina disponeva di 181 velivoli così distribuiti: - 39 RS 14; - 84 Cant/Z 501 ; - 58 Cant/Z 506. La carica di Ispettore dell'Aviazione per la Marina, sospesa in seguito ai noti eventi del Settembre 1943, è stata ricostituita il 1° maggio 1950 secondo i precedenti criteri. Nel 1950, infatti, la Marina degli Stati Uniti cedette all'Italia 24 Curtiss S2C-S "Helldiver" adattati per il ruolo antisommergibile. Detti velivoli, che con successive assegnazioni raggiunsero il numero di 42, vennero assegnati all'86° Gruppo A/S ricostituito con piloti dell'A.M. e Osservatori della M.M . Dall'86° Gruppo trassero origine 1'87° e 1'88° Gruppo A/S; i velivoli in dotazione furono successivamente i PV2 " H arpoon" ed i Grumman "Tracker" S-2F fino a giungere, attualmente, ai moderni Breguet 1150 "Atlantic". Nel 1957, con D.L. n° 968 del 7 Ottobre, venne approvata la
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costituzione dell'Aviazione Antisommergibile composta· da Reparti Aerei dell'Aeronautica Militare, dipendenti per l'impiego dalla Marina Militare. In questi Reparti Aerei, gli equipaggi di volo, piloti ed operatori di bordo, sono composti sia da personale della Marina e sia da per~onale dell'Aeronautica nella tàgione del 50 % . Il 22 Maggio 1960, conseguentemente all'avvenuta costituzione dell'Aviazione Antisommergibile, venivano definiti, con decreto presidenziale, i nuovi compiti del "Generale Ispettore dell' Aviazione per la Marina" (essi consistono in compiti di comando per quanto concerne l'addestramento tecnico-professionale, l'organizzazione interna e l'efficienza del materiale in dotazione e compiti di coordinamento nel campo dell'addestramento, delle attività tecnico-logistiche, del personale e delle norme per la cooperazione aero-navale con i Reparti dell' A.M.). Questa è la situazione dell'Aviazione per la Marina ai giorni nostn. Le suddette note riguardano succintamente tutto il periodo di vita e di sviluppo dell'Aviazione per la Marina, mentre, per riallaciarmi a qu-1nto asserito in principio, la monografia che segue riguarda unic.lJ!lente i Reparti Aerei che dal 1950 sono entrati a far parte dell'Aviazione definita dalla legge del 1957 "Antisommergibile" e che ut'la definizione più corrente chiama "Aviazione per la Mariha". La monog~afia viene compilata in un particolare momento della fase evolutiva dei Reparti A/S; infatti per la prima volta nella nostra storia aeronautica essi ricevono in dotazione un velivolo a grande autonomia conc~pito e realiz~ato per le necessità nazionali ed espressamente in funzione antisommergibile. Inoltre struttura organizzativa e schieramenti dei Reparti sono in via di evoluzione per essere adeguati alle più recenti necessità. È quindi un momento adatto per richiamare l'attenzione di quanti si interessano di problemi aero-navali su vita ed attività dei Reparti Antisommergibili, per ricordare quei piloti e quegli opera. tori di bordo che giorno e notte, col tempo buono e con il tempo avverso, pattugliano la frontiera Sud, quella Mediterranea, con lavoro preciso, vigile, continuativo e ad alto contenuto tecnicooperat1vo. Non si può non riconoscere che mai i membri di un equipaggio di Forze Armate diverse, un pugno di uomini chiusi in un gus'cio comune e addestrati a svolgere in "squadra" affiatata un
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compito delicato e difficile, sono stati più uniti e "complementari" nelle loro funzioni e nella loro sensibilità per raggiungere il risultato richiesto! Ed è proprio questo spirito di stretta ·collaborazione (forse la prima e più riuscita in Italia) che acquisisce ai Reparti A/S una dimensione superiore e diversa da quella che può derivare da un rapporto esclusivamente militare, e ciò proprio con l'estendersi e l'ottimarsi delle relazioni su di un piano prettamente umano. Esempio questo, dunque, che delinea mirabilmente il vero significato ed il vero spirito che permea il concetto di "INTERFORZE". Gen. D.A. Giuseppe PESCE Ispettore dell'Aviazione per la Marina
1°
CAPITOLO
13
AL LETTORE
La brevità delle presenti note non ha consentit0 di rinverdire ed onorare adeguatamente il ricordo di coloro i quali hanno contribuito, con fulgido eroismo e con oscuro lavoro, a fare dei Reparti unità sempre più efficienti, pronte e disciplinate nell'assolvimento dei loro compiti di pace e di guerra. Lo scopo limitato di queste brevi pagine è statO quello di ricordare sinteticamente le. figure più nobili ed i momenti più significativi della vita dei Reparti. Chiediamo venia per quelli che involontariamente sono stati dimenticati ed invitiamo quanti vogliano contribuire al completamento od al miglioramento delle presenti note a far pervenire all'Ufficio Storico S.M.A. le informazioni aggiuntive .
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BANDIERA DEL 41" STORMO DUE VOLTE DECORATA DI MEDAGLIA D'ARGENTO AL V.M.
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MOTIVAZIONI DELLE DUE MEDAGLIE D'ARGENTO AL V.M.
"Per valore e sacrificio di equipaggi, per perfezione e potenza di mezzi, affermava, in irruenti azioni contro basi e forze navali britanniche, il dominio aereo del Mediterraneo Centrale cooperando con la sua vigile, temuta, fulminea presenza ad assicurare la libertà di quel mare. Saldo strumento di guerra, votato a tutti gli ardimenti, affrontava il rischio come sublime prova di dedizione al dovere, superava ogni ostacolo nell'ansia della vittoria, sempre ed ovunque altissimo esempio di che cosa possa negli uomini e nei ranghi la fiamma ardente dell'Amore di Patria". (Cielo del Mediterraneo Centrale, 11 giugno - 30 settembre 1940)
"In un epico ciclo. operativo, sostenendosi con fede ad ogni sacrificio per il compimento del proprio dovere, portò l'offesa dei suoi velivoli sugli aeroporti e sulle fortificazioni lontane e vicine del nemico. Nei giorni della grande battaglia della Marmarica lanciato ad arginare l'offesa di soverchianti forze meccanizzate del nemico, trovava nello spirito de1 suoi valorosi equipaggi volontà e tenacia sempre nuove per tempestare in ogni ora gli assalitori, battendosi con suprema fermezza contro la caccia nemica ed abbassandosi con audacia senza pari a mitragliare il nemico". (Cielo della Marmarica, 13 dicembre 1940 - 4 gennaio 1941)
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MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE
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CAP. PIL. ATHOS AMMANNATO
41 ° Stormo
MOTIVAZIONE
"Intrepido comandante di squadriglia, baldo combattente di tre guerre, quattro volte decorato al Valor Militare, volontario per le più aspre e ardite azioni belliche, aveva portato sempre brillantemente a termine in un'aura di entusiasmo e di fede, tra i rischi più gravi, tutte le missione affidategli . Sulla via del ritorno da un volo di guerra alturiere compiuto su velivolo terrestre, scompariva nel mare che la sua ala vittoriosa aveva tante volte sorvolato".
(Cielo del Mediterraneo e della Marmarica, 11 giugno 1940 - 20 febbraio 1941)
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CAP PIL. VALERIO SCARABELLOTIO
87° Gruppo
MOTIVAZIONE
"Valoroso pilota D'Africa e di Spagna, ebbe già a dare di sé prove superbe di fede e di eroismo. Capo equipaggio di velivolo da bombardamento, pur ferito a morte da una raffica di mitragliatrice durante un'audace azione nel cielo del Mediterraneo, continuava a prodigarsi sino all'estremo delle sue forze impartendo ancora, nell'attimo del supremo olocausto, ordine al suo equipaggio perchè la missione affidatagli venisse compiuta. Espressione sublime di dovere che la morte innalza al mito".
(Cielo del Mediterraneo (Malta), 9 luglio 1940)
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TEN. COL. MARIO GIULIANO 87° Gruppo
MOTIVAZIONE
"Dopo una vita intieramente votata al culto della Patria, in una inesauribile ricerca generosissima offerta di quanto potesse consacrare al dovere e al sacrificio, comandante di gruppo da bombardamel}.to, si affermava, attraverso molteplici prove di dedizione ed eroico ardimento, comandante e combattente del più alto valore. In due cicli operativi, nei settori centrale e orientale del Mediterraneo si prodigava senza tregua per la preparazione e la condotta delle sue squadriglie, perfetti organismi di guerra, che sotto la sua guida, al suo esempio luminosissimo, seguivano, di affermazione in affermazione, la via del sacrificio, di onore, di successo da lui inflessibilmente percorsa. Sempre volontario per le imprese ove maggiore fosse il rischio, raggiungeva dalle più alte solitudini od a volo rasente con velivolo vulnerabilissimo in bassa quota, gli obbiettivi più muniti; violava in pieno giorno ed in volo isolato i cieli nemici più difesi, per arditissime ricognizioni fotografiche, si lanciava su ampie distese marine, ove più lontano era il palpito amico e più vicina la minaccia nemica, per ricognizioni alturiere protratte ai limiti dell'autonomia: quasi sospinte ovunque da una forza di audacia e di volontà senza limiti, che sembrava assicurare il suo certo destino. In azione notturna, al di là <li lunga navigazione, alla testa delle sue squadriglie, portava l'infallibile offesa su importante base nemica. Scomparso nel cielo del più puro eroismo, facevano di lui ritorno la magnanimità dello spirito, la luce del suo valore, la grandezza dell'esempio, ad imperitura testimonianza di un'esistenza consacrata e serenamente offerta per le maggiori fortune della Patria".
(Cielo del Mediterraneo Centrale e Orientale, luglio 1940 - settembre 1942)
"
CAP. PIL.
COSIMO DI PALMA
88° Gruppo
MOTIVAZIONE
"Abile pilota, valoroso combattente, dava, in quattro anni di guerra, molte luminose prove di leggendario ardimento. Ferito grave in comb\ittimento e sopravvissuto miracolosamente al difficile e peri·coloso atto chirurgico cui era sottoposto, rientrava volontariamente in linea nonostante ancora debole e convalescente. All'indomani dell'armistizio, fedele al giuramento prestato chiedeva fra i primi ed otteneva di partecipare alla lotta di liberazione. Alla testa della propria squadriglia, attaccato in mare aperto da soverchiante caccia nemica, sosteneva l'impari combattimento. Con l'apparecchio in fiamme, deciso ad ogni costo a riportare in patria le salme dei caduti, rinunciava ad ammarare, ed in prossimità della costa, dato ordine ai superstiti di lanciarsi col paracadute, affrontava da solo, il generoso, disperato tentativo che doveva coronare con l'aureola di gloria il suo sacrificio supremo".
(Cielo dell'Adriatico, 14 maggio 1944).
2° CAPITOLO
Note storiche
.... Dalle origini dei Reparti al termine del 2° conflitto mondiale ....
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41 ° STORMO
B.T.
59" GRUPPO
(dal t .7.939/al 15.2.942)
60° GRUPPO
INTERCETTORI
59° GRUPPO
(dal 15.2.942/al 1943)
60° GRUPPO
41 ° STORMO
A.S.
87° GRUPPO
(dal 1.10. %5/ad oggi)
88° GRUPPO
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86°, 87°
I
e 88° GRUPPO
DIPENDENZA
DATA VARIAZIONE
SPEC.
.- 8° STORMO
B.M.
dal al
1.7.1926 10.10.1929
-
AlITONOMO
B.M.
dal al
10.10.1929 1.6.1931
-
12° STORMO
B.M.
dal al
1.6.1931 5.10.1931
-
AlITONOMO
B.M.
dal al
5.10.1931 3.6.1940
-
35° STORMO
B.M.
dal al
3.6.1940 1943
~
AlITONOMO
A.S.
dal ad
Dicembre 1950 oggi
-
AlITONOMO
B.M.
dal al
1.1.1929 1.6.193 I
-
30° STORMO
B.M.
dal al
1.6.1931 I 936
B.T.
dal al
1936 1.9.1943
A.S.
dal al
15.7.1952 1.10.1965
A.S.
dal ad
1.10.1965 oggi
86° GRUPPO
87° GRUPPO
-
-
)>
)>
A.lITONOMO
.... 41° STORMO
88° GRUPPO
-
AlITONOMO
C.M.
dal al
10.5.1930 1.5.1940
-
AlITONOMO
B.T.
dal al
13.4.1942 10.10.1948
- 36° STORMO
Trasporti
dal al
10.10.1948 1.6.1952
..... AUTONOMO
A.S.
dal al
1.3.1960 1.10.1965
... 41° STORMO
A.S.
dal ad
1.10.1965 oggi
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86° GRUPPO
L'86° Gruppo viene costituito in seno all'8° Stormo Bombardamento Misto in data 1 luglio 1926 ed armato su due squadriglie: la 190• dotata di velivoli « M. 24 » e la 191' dotata di velivoli « Cant. 6». La base del Reparto è l'idroscalo di Brindisi. Nel 1929 il vecchio materiale di volo viene sostituito dai nuovi velivoli « S.55 » con i quali, tra il 5 ed il 19 giugno, il Gruppo partecipa alla Crociera del Mediterraneo Orientale, una di quelle imprese ideate e condotte da Italo Balbo, volando nello Jonio, l'Egeo ed il Mar Nero per complessive 443 ore. Il 1O ottobre 1929 l'8° Stormo viene sciolto ed il Gruppo diventa autonomo. L'1 giugno 1931, in seguito ad ordine dell'Ufficio di Stato Maggiore della Regia Aeronautica (fg. 10550 M. del 30 maggio 1931 del Comando III Z.A.T. - Reparto 1° Sez. 1•), si costituisce presso l'Aeroporto di Brindisi il 12° Stormo B.M. sui Gruppi 86° e 91 °. L'86° Gruppo con sede temporanea sulla base di manovra sii Orbetello, dal 20 agosto al 5 settembre del 1931, partecipa alle manovre dell'Armata Aerea. In data 5 ottobre 1931, in seguito allo scioglimento del 12° Stormo B.M. (supplemento n. 2 al F.0./R.R.), 1'86° Gruppo, sotto il Comando del Ten. Col. Pii. Eraldo Ilari e armato su due squadriglie la 190· e 191 ', diviene nuovamente autonomo. Dal 30 ottobre al 5 novembre 1931 il Gruppo partecipa, in collaborazione con unità della Regia Marina, alle esercitazioni aeronavali svoltesi nello Jonio e basso Adriatico (i 12 · « S.55 » partec1pant1 alle manovre totalizzano complessivamente 82 ore di volo). Tra il 5 ed il 18 luglio 1932 il Gruppo partecipa a due
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esercitazioni preliminari di scoperta e bombardamento di unità navali, impiegando una squadriglia di «formazione» composta da 6 apparecchi « S.55 io. Nell'agosto del 1932 1'86° Gruppo Autonomo B.M. con sede di manovra sulla base di Brindisi prima, e quella di Taranto dopo, prendé parte alle manovre aeronavali eseguite sotto la direzione di S.E'. il C.S.M. della R.M. Amm. di Sq. Gino Ducci. Nel primo semestre del 1933 i velivoli «S.55 Asso 500 Normali», in dotazione alle dipendenti 190' e 191 • Squadriglia B.M., vengono sostituiti con i velivoli « S.55 Fiat A/22R. » a scafi allargati. Il 6 marzo 1933 il Gruppo con la 191 • Squadriglia partecipa, con 5 velivoli, alle esercitazioni aeronavali con unità della 2• Squadra che si svolgono nel Mar Jonio agli ordini del Cap. Vasc. Luigi Spalice. Il 6 aprile 1933 il Gruppo, con 6 velivoli della 191 • Squadriglia, prende parte alla esercitazione svolta dalla 2• Squadra Navale nelle acque del basso Adriatico agli ordini dell' Amm. di Div. Giulio Valle. Il 27 maggiç 1933, con 3 velivoli della 191 • Squadriglia, il Gruppo prende parte alle esercitazioni svolte nel basso Adriatico agli ordini di S.E. Amm. di Sq. Pietro Lodolo. Il 26 giugno 1933 il Gruppo si trasferisce con 4 velivoli della 190' Squadriglia ad Orbetello e con 4 velivoli della 191 • Squadr.iglia a Nisida ed. il 3 luglio prende parte alle esercitazioni svoltesi nelle acque del Tirreno sotto la direzione del CSM della R.M. Amm. di Sq. S.E. Gino Ducci. Successivamente, nello stesso anno, il Gruppo partecipa alle gare di specialità di bombardamento marittimo classificandosi al 1° posto. In data 16 dicembre 1933 il Superiore Ministero dell'Aeronautica con Bollettino Ufficiale n. 50 concede la Medaglia d'Argento al valore Aeronautico al I Aviere Montatore Vittorio Bianco della 191' Squadriglia B.M. con la seguente motivazione: « Montatore a bordo di un idrovolante « S.55 » in volo, accortosi che uno dei cavi superiori del timone di profondità erasi svincolato dalla forcella di comando, con ammirevole calma e completo disprezzo della propria vita, si portava trascinandosi pericolosamente sui travi, fino agli impennaggi di coda. Con grande sforzo e gravissimo rischio riusciva ad issarsi sul piàno stabilizzatore, ed avvinghiato ai piani 0
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di coda, eseguiva una riparazione di fortuna che manteneva salda con la mano, fino all'ammaraggio, garantendo così la incolumità dell'equipaggio, e la sicurezza del materiale di volo» (cielo di Lecce, 30 luglio 1933). L'1 marzo 1934 il comando del gruppo passa dal Col. AA.r.n. Eraldo Ilari al Magg. AA.r.n. Enrico Grande. Il 10 marzo il Gruppo, con 4 velivoli della 191' Squadriglia, si trasferisce sull'Aeroporto di Taranto per prendere parte alle esercitazioni aeronavali, con unità navali della 2• Squadra, nel mar Jonio e basso Adriatico, agli ordini del Cap. di Vasc. Luigi Notalbartolo. Il 23 maggio il Gruppo, con 5 velivoli della 190' Squadriglia, prende parte alle esercitazioni svolte nelle acque dello Jonio dalle unità della 2• Squadra Navale e viene impiegato in servizio di ricognizione alturiera. Il 15 settembre 1934 il Gruppo partecipa alle gare di specialità "bombardamento marittimo" classificandosi al 2° posto. Dal 23 settembre al 23 ottobre il Gruppo, su 12 apparecchi, si trasferisce sull'aeroporto di Orbetello per partecipare all'esercitazione bellica di Furbara, eseguita il giorno 20 ottobre, svoltasi sotto la direzione del S.C.S.M. della R.A. - Gen. D.A. Pietro Pinna. Nel febbraio del 1935 la 191" Squadriglia, messa a disposizione della Scuola Comando della R.M. di Taranto, esegue a scopo didattico esercitazioni di ricognizione, scoperta sommergibile e banco torpedini portando in volo ufficiali di detta scuola e ottenendo ottimi risultati. Nel mese di marzo il Gruppo partecipa alle esercitazioni aeronavali con la 2• Squadra Navale trasferendosi sull'aeroporto di Taranto con 3 apparecchi da ricognizione lontana ed effettua un bombardamento simulato. Il 29 marzo il Gruppo si trasferisce con 6 velivoli (3 per Squadriglia) sull'idroscalo di Augusta, ed il 3 aprile partecipa alla manovra costituente la ricerca ed il bombardamento simulato delle unità navali della 2• Squadra. L'8 luglio 1935 il Gruppo con 10 velivoli si trasferisce sull'idroscalo di Orbetello. Il 10 agosto, al largo di Viareggio, partecipa al bombardamento simulato della R.N. «San Marco» radiocomandata. Alla esercitazione assiste S.E. il Capo del Governo.
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Il 28 ottobre il Gruppo con 12 velivoli partecipa al carosello aereo sulla città di Brindisi. Il 16 febbraio 1936 il Gruppo partecipa alle esercitazioni combinate tra la R.M., la R.A., la DICAT, la milizia DACOS e batterie costiere. Il 20 febbraio p'7lrtecipa alle esercitazioni di attacco della base di Brindisi combinate tra la R.M., la R.A., la DICAT e la Milizia DACOS. Il 21 marzo il Gruppo partecipa ad una esercitazione al largo di Mar Grande di Taranto. Il 12 magiio partecipa all'esercitazione, che ha luogo nel Golfo di Taranto, ·con la 1• Squadra Navale, allo scopo di sperimentare delle evoluzioni difensive da parte dell'unità navale sotto attacco aereo. Il 15 marzo 1937, con sede sull'aeroporto «O. Pierozzl» di Brindisi e sotto il comando del Col. A.A.r.n. Enrico· Grande, 1'86° Gruppo Autonomo B.M. si trasforma in 86° Gruppo B.M. facente parte insieme al . 95° Gruppo B.M. del costituendo 35° Stormo B.M. Nel gennaio 1937 1'86° Gruppo partecipa con 12 velivoli << S.55 » allo svolgimento dell'E.MJ. effettuando azione diurna contro la costa, azione notturna contro la piazzaforte di Brindisi, bombardamento reale diurno in formazione (9 velivoli) contro bersaglio rimorc~iato da un C.T. della R.M. (bombe lanciate 72, utili 27), bombardamenti simulati notturni in pattuglia st.lla piazzaforte di Brindisi in cooperazione con la DICAT, bombardamento reale diurno in formazione di gruppo (9 velivoli -su bersaglio rimorchiato dal C.T. <<Confienza» (bombe lanciate 72, utili 28), esercitazione di cooperazione con la R.M. con bombardamento simulato in formazione di gruppo (6 velivoli) sulle forze navali della 1• Squadra, bombardamento reale diurno in formazione di gruppo (5 velivoli) su bersaglio rimorchiato dal C.T. «Confienza>> (bombe lanciate 40, utili 12). Nel novembre del 1937 gli « S.55 » vengono sostituiti dai Cant/Z ,, 506B ». Il 28 luglio 1938 il Gruppo partecipa ad una esercitazione, con la R.M., di bombardamento simulato di unità navali segnalate per R.T. da velivoli di ricognizione R.M.L.
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Dal 25 agosto all'1 settembre partecipa ad esercitazioni per l'attuazione di un particolare sistema per l'avvistamento di aerei effettuato dalla R.N. « Conte di Cavour» ormeggiata nel Mar Grande di Taranto. Il 15 settembre e il 16 novembre effettua esercitazioni con azioni di bombardamento simulato su unità della 1• Squadra in navigazione, decollando su allarme in seguito a segnale di avvistamento da parte di velivoli R.M.L. Dal 28 gennaio 1939 al 27 febbraio 1939 1'86° Gruppo partecipa a numerose esercitazioni di bombardamento· simulato sulla 1• Squadra Navale, decollando su allarme dato da velivolo R.M.L. Dal 6 al 29 aprile il Gruppo partecipa a particolari missioni di volo per operazioni di guerra. Il 6 aprile effettua con 12 velivoli (6 della 190" e 6 della 191 • Squadriglia) una azione dimostrativa sull'Albania. Il 7 aprile effettua una ricognizione meteorologica sulla rotta Brindisi Durazzo-Valona, ed un bombardamento su Bivio Vorra; una ricognizione su Tirana (2 velivoli) con compito di segnalare l'avvenuta nostra occupazione della città; una scorta ad apparecchio « Ro 37 » · da Brindisi a Durazzo, effettuata da 2 velivoli jn sezione. L'8 aprile compie un'azione di bombardamento, con un velivolo, su Vorra; una ricognizione meteorologica sulla rotta BrindisiValona-Durazzo; una ispezione a Durazzo, con trasporto munizioni di lancio, effettuata da S.E. Gen. Valle con un velivolo; un trasporto di un ufficiale S.M.R.E. a Durazzo; scorta apparecchi « Cr 32 » da Brindisi a Durazzo effettuata da 2 velivoli in sezione. Il 9 aprile partecipa ad una scorta di apparecchi « Ca 111 » da Brindisi a Tirana e a trasporto di materiale e personale della S.A. da Brindisi a Durazzo. Il 1O aprile partecipa ad una scorta di « Ca 111 » da Tirana a Brindisi e ad una scorta di « Cr 32» da Brindisi a Tirana. Il 14 aprile partecipa a scorta di apparecchi « Cr 32 » da Valona a Brindisi e ad una scorta di velivoli « Ca 111 » da Brindisi a Valona e a ricognizioni con rilevamento fotografico delle coste greche. Il 15 aprile partecipa ad una scorta di velivoli « Ca 100 » da Brindisi a Valona ed una scorta di velivoli « Ro 37 » da Brindisi a Valona-Durazzo. Dal 26 luglio al 28 luglio 1939 1'86° partecipa ad esercitazioni aeronavali con 17 velivoli Cant/Z « 506 B».
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11 15 dicembre 1939 partecipa ad esercitazioni di tiro di caduta a catena per apparecchio isolato contro bersaglio rimorchiato da C.T. Con la dichiarazione di guerra ha inizio, il 3 giugno 1940, il Diario Storico dell'86° Gruppo B.M., per ordine del Comando 35° Stormo B.M. (fonogramma del 9 giugno 1940 - prot. orario 09305/3). A tale data 1'86° Gruppo B.M. al comando del Magg. AA.r.n. Pil. Luigi Marini fa parte del 35° Stormo ed è costituito dalla 190• e 191' Squadriglia. Il velivolo in dotazione ai Reparti è il Cant/Z « 506B », la situazione numerica è di 17 velivoli di impiego bellico. · Tra il 20 ed il 21 giugno 1940 i 6 apparecchi della 190' Squadriglia si portano in coppie successive sull'obbiettivo di Biserta. L'azione nonostante la fortissima reazione contraerea viene effettuata con la massima precisione. L'apparecchio del capo pattuglia Magg. Marini rientra colpito da schegge. Il velivolo al comando del Ten. De Lauzieres De Themines Flotard precipita in mare per cause imprecisate provocando il decesso di tutto l'equipaggio. Il 9 luglio 1940, 6 velivoli del Gruppo decollano per ricercare una formazione navale inglese eh~, avvistata presso Capo Stilo, viene attaccata malgrado la violenta reazione contraerea. Nell'azione risulta colpita una nave_ da battaglia e si ritiene probabile che altre siano state danneggiate. I velivoli rientrano tutti alla base. L'l 1 foglio 1940, 6 apparecchi dell'86° Gruppo decollano alla ricerca di una formazione navale inglese. Raggiunto il bersaglio attaccano in coppie successive a breve distanza. Il Col. Grande capo sezione della . 1' coppia, colpisce con una bomba da 500 kg la nave portaerei "Eagle" scortata da navi da battaglia, che è al centro della formazione, nella zona di prua a babordo, attaccandola da quota 900 metri. Malgrado la efficacissima reazione contraerea e l'intervento in volo, al momento dell'attacco, di apparecchi da caccia britannici, tutti i velivoli rientrano dall'azione. Il 29 luglio 1940 S.E. Ilari, Comandante della 4·' Z.A.T., decora della medaglia d'argento al V.M. sul campo il Col. Grande, della medaglia di bronzo al V.M. il Cap. Rignani e il Serg. Magg. Marozzi, della Croce di Guerra al V.M. il S.Ten. Boschetti, distintosi per le azioni del giorno 9 e dell'l 1 luglio 1940. Il 28 ottobre 1940 5 apparecchi della 190" Squadriglia al comando del Col. Grande, e 5 apparecchi della 191' Squadriglia al comando del Magg. Marini, decollano in tempi successivi per
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effettuare il bombardamento del canale di Corinto e il ponte su di esso. Lo stesso giorno un apparecchio pilotato dal Ten. Vazoler decolla per una ricognizione strategica sul porto di Souda e la baia dell'isola di Candia, giunto sull'obiettivo, nonostante l'arresto di · un motore, il pilota riesce a rientrare ammarando nel porto di Otranto. L'l novembre 1940, 3 apparecchi della 191' Squadriglia, al comando del Cap. Casci Ceccacci effettuano un bombardamento sul canale e sul ponte di Corinto. Il 2 novembre 1940, al comando del Col. Grande, 5 velivoli della 190" Squadriglia decollano per effettuare il bombardamento del porto e della città di Patrasso. Il 2 e 3 novembre un velivolo della 191 • Squadriglia esegue un bombardamento sulla città di Navarrino. Il 4 novembre, 5 apparecchi della 190" Squadriglia, al comando del Col. Grande, e 3 apparecchi della 191 • Squadriglia, al comando del Cap. Casci Ceccacci, decollano successivamente per effettuare il bombardamento delle opere militari a nord di J oannina. Il 5 novembre, dopo una ricognizione offensiva sulle coste occidentali greche, 3 apparecchi della 190· Squadriglia al comando del Col. Grande e 3 apparecchi della 191 • Squadriglia .al comando del Magg. Marini, decollano per effettuare il bombardamento del bivio stradale di Kalibaki, e del nodo stradale a sud di Joannina. Il velivolo del Magg. Marini, fatto segno a preciso tiro contraereo, pur riportando gravi danni alla fusoliera ed allo scarpone e pur avendo il motore centrale. immobilizzato, rientra regolarmente alla base. Il 6 novembre, dopo una ricognizione offensiva, 3 apparecchi della 190' Squadriglia al comando del Col. Grande, decollano per effettuare il bombardamento degli obiettivi della città di Patrasso. L' l l novembre, 5 apparecchi della 190' Squadriglia decollano per effettuare un .bombardamento sulle località dorsali montane comprese tra Vernik-Bilisnti-Kapeshtice-Sak-Ribani-Kalebista. Per le pessime condizioni atmosferiche il comandante la formazione decide di agire sull'obiettivo secondario di Corfù. Alcuni apparecchi, sottoposti a preciso tiro contraereo, sono colpiti da schegge. Il 14 novembre, 3 apparecchi della 191' Squadriglia al comando del Ten. Salvadori decollano per effettuare un bombardamento su Argostoli. Il 17 novembre, dopo ricognizione offensiva, i velivoli del Gruppo si avvicendano, più volte nella giornata, sull'obiettivo,
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costituito dalla zona del bivio Kalibaki, effettuando bombardamento delle posizioni nemiche. Gli ultimi due apparecchi ad avvicendarsi sull'obiettivo, al comando del Magg. Marini, sono sottoposti a violentò tiro contraereo. Il Magg. Marini rientra in sede col velivolo gravemente colpito in varie parti. L'apparecchio sezionario con a bordo il seguente equipaggio: S.Ten. Costa Gianpaolo, Serg. Domeniconi Amedeo, Av. All. Carlovich Antonio, 1° Av. Ciani Cleto, Av. Se. Ortenzi Domenico, non fa ritorno alla base. Il 25 novembre, dopo una ricognizione fotografica, 3 apparecchi della 190· Squadriglia al comando del Col. Grande, e 3 della 191 • Squadriglia al comando del Cap. Casci Ceccacci decollano in tempi successivi" per bombardare le seguenti località: rotabile Alepù-Arvantica, Schipero, Filiates. Il 26 novembre, 3 apparecchi della 190· Squadriglia, al comando del Col. Grande decollano per effettuare il bombardamento del bivio a nord di Calchiopulo e la zona del forte nuovo di Corfù. Nello stesso giorno, un velivolo della 191 • Squadriglia effettua una ricognizione offensiva delle coste occ'identali greche fino a Navarrino ed il bombardamento di Lixuri, e due velivoli della stessa squadriglia effettuano un bombardamento su Minina. Il 27 novembre 3 velivoli della 190· Squadriglia, al comando del Col. Grande, e 2 della 191 • Squadriglia, al comando del Magg. Marini, decollano per effettuare il bombardamento della s~rada di Minina e di Corfù. Nello stesso giorno altri 3 velivoli della 191, Squadriglia effettuano un bombardamento sulla zona Fiume di Kalamas. Il 28 novembre i velivoli del Gruppb si avvicendano, in sezioni successive, sugli obiettivi dell'isola di Corfù per bombardare le posizioni nemiche. Per tutto il mese di dicembre i velivoli del Gruppo si avvicendano in ricognizione offensiva sulle coste occidentali greche ed in bombardamenti sulle navi nemiche in porto o in navigazione. Durante questa intensa attività, e precisamente il 30 dicembre, un apparecchio della 190' Squadriglia con a bordo il seguente equipaggio: Ten. Pil. Bazzi Domenico, Serg. Pil. Acuti Elisio, Av. Se. Mot. Mera Libero, Av. Se. Arm. Di Salvo Salvatore, 1° Av. Mare. Buongiorno Cosimo, non rientra alla base dalla missione. Nello stesso ~iorno un velivolo della 1901 Squadriglia, decollato per ettettuare ricogmz1one offensiva sui territori occ1aentaii greci, viene ,maccato a sud-ovest di Zante da due bimotori nemici
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tipo « Blenheim » dai quali nesce a disimpegnarsi portandosi a bassissima quota sul mare. L'l gennaio 1941 il magg. A.A.r.n. Marini Luigi lascia il comando dell'86° Gruppo che viene preso dal Ten. Col. A.A.r.n. Zanchi Adalberto. Il 16 gennaio 1941 un velivolo della 191 • Squadriglia con a bordo il Ten. Vazzoler Attilio, il Serg. Pennacchio Gioacchino, il 1° Av. All. Joppolo Rosario, il 1° Av. Loddo Raimondo, l'Av. Se. Quartarella Giuseppe, decollato per una ricognizione offensiva su porti e basi nemiche di Navarrino, Prevesa, Parga, Corfù; P . Edda, P. Palermo, non rientra dalla missione. Il 20 gennaio 1941 un Cant/Z « 506B » della 191" Squadriglia con a bordo il Ten. Guabello, il M.llo Franzel, il 1° Av. Strazzari, il 1° Av. Sozzi, l' Av. Se. Pellegrino e l' Av. Se. Di Lazzaro, decollato per effettuare una ricognizione offensiva, al traverso di Capo Bianco (Corfù), rientrando dalla missione, viene assalito da una formazione di 4 velivoli inglesi giudicati per « Bristol Blenheim Fighter ». Il pilota del Cant/Z « 506B », manovrando a filo d'acqua, permette agli armieri della torretta superiore ed a quelli delle mitragliere laterali di abbattere uno degli apparecchi attaccanti, di colpirne probabilmente un altro e di mettere in fuga i rimanenti. A pochi minuti da questa azione un'altra pattuglia di 3 apparecchi inglesi, giudicati per « Bristol Blenheim IV~. sottopone il Cant/Z a bombardamento, lanciando una bomba di grosso calibro e varie bombe di piccolo calibro che cadono in mare a brevissima distanza. Il vélivolo con due serbatoi squarciati e crivellato di colpi rientra alla base con l'equipaggio completamente illeso. Il 2_1 gennaio 1941 rientra in sede l'equipaggio comandato dal Ten. Vazzoler, mancante dal giorno 16. Detto equipaggio, partito il giorno 16 gennaio per effettuare la missione sopra descritta, si era venuto a trovare tra formazioni di dense nubi temporalesche e con visibilità scarsissima; successivamente era venuto a mancargli l'ausilio dei rilevamenti per avaria alla radio-trasmittente e per mancanza del radiogoniometro a bordo; inoltre, per irregolare funzionamento della bussola messasi in autorotazione, causa il maltempo, gli era stato impossibile dirigersi verso le nostre coste, fino a che trovatosi ancora in aria con condizioni di tempo veramente proibitive e senza alcun punto di riferimento . aveva ammarato nella baia di Antivari (Jugoslavia). Quivi, per mancanza
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di sicuri mezzi di rimorchio e di ormeggio, perdurando le pessime condizioni atmosferiche, l'apparecchio, nella notte compresa tra il 16 e il 17, era andato distrutto per gli urti subiti_ contro una scogliera affiorante. Le armi di bordo, alcuni strumenti ed altre parti ancora utilizzabili, erano state recuperate e consegnate dall'equipaggio alla compagnia Italiana di Antivari. Successivamente tutti i componenti l'equipaggio, attraversando l'Albania, rientravano a Bari. Nei giorni seguenti i velivoli dell'86° si avvicendano in missioni di ricognizione offensiva su P. Palermo, P. Edda, Prevesa, Parga, Argostoli, Cefalonia, Golfo di Patrasso, Navarrino. Il 28 gennaio 1941 il Cant/Z «Sd6B» M.M. 45198 della 191' Squadriglia con il seguente equipaggio: Ten. Col. Zanchi, S.Ten. Paglietti, Serg. Magg. Bonamico, 1° Av. Sozzi, 1° Av. Biscegli, Av. Se. Vitti, durante una missione di ricognizione fotografica, viene attaccato sull'isola di Cefalonia, prima con lancio di bombe e poi col tiro delle mitragliatrici, da un aereo inglese da caccia pesante del tipo « Bristol Blenheim Fighter » a prua corta, che, dopo aver compiuto il secondo attacco, colpito in pieno sul ventre da una raffica di mitragliatrice S.A.F.A.T. da 12,7 viene visto impennarsi e cadere sprigionando denso fumo nero. Il 30 gennaio 1941 un velivolo della 191' Squadriglia con il seguente equipaggio: Ten. Antonozzi, Serg. Magg. Campana, 1° Av. Baccari, 1° Av. Bonvigni, 1° Av. Loddo, Av. Se. Fioranti, dopo aver effettuato un'azione di soccorso ad un apparecchio nazionale tipo Cant/Z 1007 bis precipitato in mare, durante il decollo, appena staccatosi dall'acqua, per mancanza di rendimento di un motore laterale precipita a sua volta in mare distruggendosi. L'equipaggio rimane completamente illeso. Dal 7 al 1O febbraio aerei della 190· e 191 ' Squadriglia eseguono, con effetto positivo, un bombardamento su i depositi di carburante della baia di Navarrino. Il 13 febbraio un velivolo della 190· Squadriglia bombarda, con esito positivo, l'abitato di Argostoli. Il 20 febbraio, un velivolo del Gruppo in missione di ricognizione offensiva viene attaccato a Nord di Navarrino da due caccia nemici del tipo « Gloster » ed ha gli scarponi danneggiati da raffiche di mitragliatrice. Nella rotta di ritorno, per le pessime condizioni di visibilità e per errata assistenza radio, il velivolo ammara a P. Corsini e rientra in sede il 22 febbraio. Il 22 febbraio un velivolo della 190' Squadriglia decolla per soccorrere un Cant/Z 1007 bis precipitato in mare a 10 miglia ad
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occidente dell'isola di Antipaxo mentre ritornava da una ·missione bellica su ·Prevesa. Il 23 febbraio un velivolo della 190• Squadriglia con a bordo il S.Ten. Alberti, il Serg. Casiello, l' Av. Se. Gambino, il 1° Av. Pupino, l'Av. Morra, l'Av. All. Cutrone, non rientra alla base da una missione di ricognizione offensiva su Navarrino, Zante, Cefaloriia, Prevesa, Parga, Corfù, P. Edda, P. Palermo. Il 3 marzo un velivolo della 190· Squadriglia decolla per portare soccorso a due Cant/Z 1007 bis precipitati in mare fra le isole di Corfù e di Paxo ritornando da una missione bellica. L'idro rientra alla base senza aver potuto avvistare alcun relitto di apparecchio nè alcuna persona in mare pur avendo minutamente esplorato la zona compresa tra dette isole e pur essendosi spinto anche a sud di Antipaxo. Il 16 marzo un velivolo della 190' Squadriglia con a bordo il Cap. Pil. Anfuso, il Serg. Magg. Di Fidio, il G.M. Oss. Cereser, il 1° Av. Perulli, il 1° Av. Santavenere, l'Av. Se. Cangianiello, in ricognizione offensiva, al traverso di P. Edda viene attaccato da un velivolo tipo « Blenheim » che viene respinto dal fuoco delle mitragliatrici e desiste, dopo circa 20 minuti, dall'inseguimento. L'apparecchio con l'ala destra colpita e l'equipaggio incolume rientra alla base. Il 21 marzo un velivolo della 191' Squadriglia con a bordo il Ten. Col. Zanchi, il S.Ten. Paglietti, il Serg. Magg. Bonamico, il 1° Av. Mestola, il 1° Av. Flesia, l'Av. Se. Tiriticco, in ricognizione offensiva su Navarrino, Cefalonia e Zante, viene attaccato 10 km a nord -ovest di capo Atheras (Cefalonia) da due caccia del tipo « Gloster>) . Nel combattimento che segue uno dei detti aerei viene· abbattuto in fiamme. Il secondo « Gloster», colpito anch'esso, è costretto a desistere dal combattimento e ad allontanarsi lasciandosi dietro un'abbondante scia di fumo . L'equipaggio del Cant/2 « 506B » che è danneggiato nei pian~ di coda rientra incolume alla base. Il 10 aprile un velivolo della 190· Squadriglia con a bordo il Magg. Vinci, il M.llo Reguzzoni, il 1° Av. De Metri, l'Av. All. Cammarota, il 1° Av. Mastrangelo, il l " Av. Volpini, dopo una ricognizione offensiva sulle coste occidentali della Grecia, effettua un bombardamento del ponte ferroviario sul fiume Arkadeica che viene 2entrato in pieno con bombe da 100 kg, ottenendo l'interruzione della prima arcata di congiunzione con la terra. Il 28 aprile, 5 Cant/Z « 506B » al comando del Col. Grande decollano col compito di sbarcare nell'isola di Corfù e di procedere all'occupazione della medesima.
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L'azione, appoggiata dall'alto da numerosi gruppi da bombardamento e da caccia dipendenti dal comando della 4• Squadra Aerea, riesce completamente. Gli equioaggi ammarati nella baia di Corfù. portati I velivoli m secca sulla spiaggia a nord della cmadina omonima, coi mezzi di bordo ·sbarcano a terra e, costituita una solida testa di sbarco, prendono contatto con le autorità civili e militari nerrùche. Il Col. Grande, ottenuta la resa della città, il giorno successivo, _dopo abili e difficili trattative, ottiene la capitolazione e la resa senza resistenza di un reggimento nemico ancora in completo assetto di guerra. Il 30 aprile, 5 Cant/Z al comando del Col. Dalle Mole ammarano nella baia di Argostoli (Cefalonia) e, riunitisi gli equipaggi con truppe paracadutate, procedono all'occupazione dell'isola ottenendone la resa. Il 5 giugno la 191' Squadriglia B.M. si trasforma su apparecchi terrestri Cant/Z 1007 bis e assume la denominazione ct1 191' Squadriglia B.T. L'11 giugno assume il comando del Gruppo il Ten. Col. Pil. Goffredo Marrama. Nei primi giorni del mese di luglio anche la 190" Squadriglia riceve in dotazione i C ant/Z 1007 bis. Il 4 agosto 1941 il Gruppo si trasferisce sul!' aeroporto di Gioia del Colle (Bari). Per tutto il periodo della sua permanenza a Gioia del Colle i velivoli del Gruppo effettuano scorte antiaerosiluranti a convogli navali. Il 6 aprile 1942 , per ordine della 4• Squadra Aerea, il Reparto, al completo del personale e del materiale, si trasferisce in volo in A.S.I. sull'Aeroporto di Barce per operare sul fronte Cireneaico. Il 9 aprile viene disposto dal Comando della s• Squadra Aerea che la 176' Squadriglia R.S.T. venga sciolta ed incorporata all'86° Gruppo B.T. In seguito a tale ordine 6 Cant/Z 1007 bis vengono assunti in carico dal Gruppo. Il 20 aprile un Cant/Z 1007 bis della 191 • Squadriglia durante una missione di ricognizione, rilevato su un terreno atto all'atterraggio un bimotore ed una camionetta, si abbassa ad una quota di 200 metri ed effettua il rilevamento fotograhco e il mitragliamento con esito positivo degli stessi.
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Il 23 aprile, 3 velivoli della 191' Squadriglia decollano dall'aeroporto di Barce per effettuare un bombardamento notturno sulla base navale di Tobruk. Malgrado la forte reazione contraerea l'obiettivo, bombardato da una quota di 4.000 metri, viene colpito in pieno. Nello stesso giorno un velivolo precipita, in fase di decollo, incendiandosi; un altro, nella fase di rullaggio, a causa dell'oscurità, urta con l'ala contro un S. 79 a terra. Il velivolo viene rapidamente riparato dagli operai della S.R.A.M. al comando del Ten. G.A.r.i. Fernando Peroni 1 • Il 24 aprile, 5 velivoli della 190' Squadriglia effettuano, centrando l'obiettivo, un bombardamento notturno sulla base navale di Tobruk. Il 28 aprile, 4 velivoli della 190' Squadriglia decollano dall'aeroporto di Barce per effettuare bombardamento notturno sulla base navale di Tobruk. I velivoli, giunti sull'obiettivo ad ondate successive, centrano con precisione i punti indicati. Un velivolo viene colpito da un proiettile antiaereo che asporta il braccio destro al 1° Pil. Ten. Lorenzi Umberto e ferisce il 2° Pii. Serg. Nodari Angiolino, il 1° Av. Mot. Cangianiello Enrico e il 1° Av. Arm. Santavenere Vittorio. Il Ten. Lorenzi noncurante della gravissima ferita atterra, con l'ausilio del 2° pilota, sull'aeroporto di Derna, decedendo poi nel locale ospedale. Il Ten. Lorenzi viene proposto per la più alta ricompensa al V.M. L'l maggio,. dopo una missione di bombardamento sull'aeroporto di Gambut regolarmente eseguita da 3 velivoli della 191 • Squadriglia, un velivolo, inseguito dalla caccia nemica e colpito da raffiche di mitraglia, precipita in fiamme. Cinque componenti l'equi· paggio si lanciano col paracadute mentre il 2° pilota Serg. Rossi Giancarlo segue le sorti del velivolo. Il 1° pilota S.Ten. Bianchi Paolo e il 1° Av. Gambino Giovanni vengono rinvenuti morti, il 1° Av. Savini Mario, l'Av. Se. Acerbi Otello e l'Av. Se. Facciolla Angelo riportano varie ferite. Il 9 maggio, 2 velivoli della 191 • Squadriglia ed uno della 190' effettuano un bombardamento notturno con obiettivo i serbatoi idrici di Tobruk. Il 23 maggio, 3 velivoli della 190• Squadriglia effettuano un bombardamento notturno sul campo di aviazione nemico di l Lo stesso che da Colonnello, a 30 anni di distanza, ha collaborato attivamente, ouale membro del« Team,. che ha determinato la scelta del BR. 1150 « ATLANTIC »,
per u passaggio dell'86" Gruppo Autonomo A/S; su questo modernissimo velivolo.
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Gambut. Dal 26 maggic. al 1° giugno, oltre a missioni di ricognizione, il Gruppo effettua- in ondate successive il bombardamento della piazzaforte di Tobruk. Il 15 giugno, un velivolo della 19l3 Squadriglia in missione di ricognizione avvista due convogli navali nemici e ne segnala la posizione. Quattro velivoli della 190• Squadriglia decollano immediatamente dall'aeroporto di Barce, in formazione di Stormo, per effettuare bombardamento sui convogli nemici. Le bombe sganciate colpiscono 4 unità navali una delle quali viene giudicata probabilmente affondata. Agli equipaggi partecipanti viene conferita la Croce di Guerra al V.M. sul campo. Lo stesso giorno un velivolo della 190· Squadriglia e 2 della 191•, sganciano 99 bombe da 100 kg su Tobruk colpendo depositi, magazzini, una batteria contraerea e centrando in pieno due piroscafi. Al termine della missione tutti i velivoli ritornano alla base. Dal 23 giugno al 26 giugno i velivoli del Gruppo effettuano ricognizioni offensive e bombardamenti notturni su gli apprestamenti militari di Marsa Matruk e sulle oasi di Siwa e Giarabub. Durante una e.ii queste missioni un velivolo, abbassatosi per mitragliare un apparecchio nemico a terra, viene colpito dall'antiaerea che arresta il motore centrale e colpisce il M.llo Arm. De Padova Lorenzo. Da luglio alla priqia metà del mese di novembre il Gruppo effettua una diuturna attività di ricognizione a largo raggio (durante una di queste ricognizioni, precisamente il 4 settembre, il ;elivolo ·al comando del S.Ten. Pil. Scaduto Achille non fa rientro alla base), bombardamenti di automezzi nemici e scorta a convogli navali. Durante queste missioni, il 25 ottobre, un velivolo di scorta abbatte un aerosilurante nemico che aveva attaccato il convoglio, e il 1O novembre un velivolo è costretto all'ammaraggio per un improvviso incendio a bordo. Il 13 novembre, il Gruppo al completo si trasferisce dall'aeroporto di Barce a quello di Bir Dufan da dove continua la sua attività di scorta a convogli. Il 3 dicembre il Gruppo rientra a Gioia del Colle. Nella settimana tra il 28 maggio e il 4 giugno del 1943 il Gruppo si trasferisce sull'aeroporto di Perugia.
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41 ° STORMO
L'l.7.1939, con fg. F.O. riservato n° 018 del Ministero dell'Aeronautica, viene costituito il 41 ° Stormo B. T. al comando del Co!. Pii. Enrico Pezzi, con sede di schieramento sull'aeroporto di Reggio Emilia; esso è costituito da 2 Gruppi, il 590 (232' e 233' Squadriglia) con sede sullo stesso aeroporto e il 60° (234' e 235' Squadriglia) con sede sull'aeroporto di lesi. La sua dotazione consiste in velivoli "BR. 20". L '11 settembre inizia la trasformazione su velivoli "S. 79" fino al raggiungimento della dotazione di 36 unità. In questa stessa data anche il 60° Gruppo si trasferisce sull'aeroporto di Reggio Emilia. In seguito alla dichiarazione di guerra, con ordine dell'l 1.6.40, trasmesso dalla 3• Divisione Aerea, ha inizio il diario storico di guerra a datare dal 3 giugno 1940. Il 6 giugno 1940 il Comando di Stormo, inquadrato nella 3• Divisione Aerea, ed il 60° Gruppo si schierano sull'aeroporto di Gela. L'11 giugno 10 velivoli del 60° Gruppo, al comando del Comandante di Stormo Col. Enrico Pezzi, bombardano l'idroscalo Calafrana di Malta. Il 13 giugno 2 velivoli dello Stormo effettuano ricognizioni offensive sull'idroscalo Calafrana. Il 17 giugno 5 velivoli, al comando del Col. Enrico Pezzi, effettuano un bombardamento sull'arsenale militare di Burmola (Malta). Nella stessa giornata 5 velivoli, al comando del Ten. Col. Pil. Pasquale D'Ippolito, effettuano un bombardamento sull'aeroporto di Ta Venezia (Malta). Il 26 giugno 5 velivoli, al comando del Col. E. Pezzi, effettuano il bombardamento dell'aeroporto d} Micabba (Malta). Lo stesso giorno 5 velivoli del 60° Gruppo, al comando del
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Ten. Col. D'Ippolito, effettuano un bombardamento sui depositi della zona di Corradino (Malta). Il 30 giugno il 59° Gruppo che era dislocato a Bresso, raggiunge il campo di Gela. Il 7 luglio 1O velivoli dello Stormo, 5 del 59° e 5 del 60°, al comando del Col. E. Pezzi, effettuano un bombardamento su Burmola (Malta), danneggiando seriamente l'obiettivo. La violenta reazione contraerea colpisce 5 velivoli dei quali quello comandato dal Ten. Zagnoli, già gravemente danneggiato, viene abbattuto da un caccia tipo « Spitfìre ». Il 9 luglio il 60° Gruppo, con 9 velivoli al comando del Col. E. Pezzi, effettua un bombardamento di forze navali avversarie (portaerei e navi di linea). Nello stesso giorno 1O velivoli del 59° Gruppo agli ordini del Ten. Col. Pil. Emilio Draghelli effettuano un bombardamento di forze navali avversarie. L'11 luglio 10 velivoli del 60° Gruppo, al comando del Col. E. Pezzi, effettuano un bombardamento su un convoglio di 5 navi mercantili scortate da 3 incrociatori leggeri (colpite due n'avi m ercan til i). Nella stessa giornata il 60° Gruppo, al comando del Col. E. Pezzi, e il 59° Gruppo, al comando del Ten. Col. Draghelli, effettuano bombardamenti di una nave portaerei, di un incrociatore, e di navi mercantili; una di quest'ultime viene colpita. Durante l'azione viene abbattuto un caccia nemico. Il 15 agosto 10 velivoli del 60° Gruppo, al comando del Col. E. Pezzi, effettuano un bombardamento su Hal-Far (Malta). Il 3 settembre 9 velivoli del 59° Gruppo al comando del Ten. Col. Draghelli e 10 del 60° al comando del Ten. Col. D'Ippolito, effettuano. in momenti successivi, b0mbardamenti di una for'"!laz10ne navale nemica a sud dell'isola di Malta (portaerei, navi di linea e cacciatorpedinieri). · Durante l'azione vengono abbattuti 4 velivoli nemici, vengono perduti 3 "S. 79" e danneggiati altri, tra cui, quello comandato dal s.·ren. Trolla Ferdinando, ripetutamente colpito da raffiche di mitragliatrici, con un motore fuori uso, con un morente ed un ferito grave a bordo, rientra alla base effettuando l'atterraggio senza carrello. Il Il 21 ottobre lo Stormo parte da Gela diretto a Benina (Bengasi) con 1O velivoli del 59° e 11 del 60°. Il 24 ottobre gli apparecchi vengono decentrati al campo di Sidi El Magrum (Bengasi)
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Il 28 ottobre il 41 ° Stormo insieme al 15° Stormo entra a far parte della 9' Brigata Bombardamento "Leone" al comando del Col. Pii. Attilio Biseo. L'8 novembre lo Stormo si trasferisce a Castel Benito (Tripoli) con entrambi i Gruppi. Il 12 dicembre lo St0rmo si trasferisce a Tmini. Il 13 dicembre 5 velivoli, 3 del 59° e 2 del 60°, al comando del Col. E. Pezzi, effettuano un bombardamento di mezzi meccanizzati a sud di El Halfaya. Nello stesso giorno 3 velivoli del 59° Gruppo, al comando del Cap. Piero Padovani, effettuano un bombardamento di mezzi meccanizzati nei pressi di Caba Abu Fayres. Il 14 dicembre i velivoli dello Stormo effettuano svariati bombardamenti di mezzi meccanizzati nemici nella zona di Sidi Azeiz colpendo ripetutamente l'obiettivo malgrado i violenti attacchi della caccia nemica. Durante queste missioni vengono abbattuti 2 "S.79" e altri 2 sono costretti ad un atterraggio di fortuna rispettivamente sui campi di Gambut e di Sidi Bu Amud. Il 15 dicembre lo Stormo ripete la serie di bombardamenti sulle zone di Sidi Azeiz centrando gli obiettivi e senza subire perdite. Il 16 dicembre lo Stormo effettua bombardamenti, in ondate successive, nella zona di Sidi Omar e Bir Waer centrando glt obiettivi e senza ,ubire perdite. Il 17 dicembre l. ve11voh del 59° e 3 del 60° al comando del Cap. Pii. Athos Ammannato effettuano un bombardamento e mitragliamento su un fortissimo nucleo di automezzi meccanizzati di circa 300 unità nella zona di Bir El Khraygat e Gabr Abu Fayres. Il 19 dicembre 12 velivoli, 6 del 59° e 6 del 60°, al comando del Ten. Col. D'Ippolito, effettuano un bombardamento della banchina del porto di Sollum e contro mezzi meccanizzati segnalati presso la ridotta Capuzzo. La formazione attaccata da caccia nemici abbatte 3 caccia avversari e 1 probabile, mentre 2 "S. 79" con feriti a bordo, sono obbligati ad un atterraggio fuori campo entro le nostre linee. Il 21 dicembre 5 velivoli del 60° Gruppo, al comando del Ten. Col. D'Ippolito, effettuano un bombardamento su mezzi meccanizzati nei pressi della ridotta Capuzzo. Il 22 dicembre 3 velivoli del 59° e 7 del 60°, al comando del Col. Pezzi, effettuano un bombardamento e mitragliamento centrando l'obiettivo malgrado la reazione controaerea, su circa 800
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mezzi meccanizzati che, in gruppi di circa SO unità ciascuno si trovano a cavallo della zona di confine tra Sidi Azeiz e la ridotta Capuzzo. Dal 24 al 27 dicembre lo Stormo effettua bombardamenti sul porto di Sollum e su mezzi meccanizzati nelle zone circostanti. Durante una di queste azioni 2 « Spitfire » nemici vengono abbattuti, mentre un "S. 79" precipita in fiamme. I giorni 1, 2 e 3 gennaio 1941 lo Stormo effettua: azioni di bombardamento su navi nemiche antistanti il porto di Bardia e su mezzi meccanizzati ad ovest di Sidi Bir El Mass ari; azioni di sbarramento sulle piste El Adem-Ridotta Capuzzo, El Adem-Bir El Gobi e sulla zona in direzione nord -sud a cavallo Trigh Capuzzo a circa 15 km da El Adem . 11 4 gennaio lo Stormo riceve l'ordine di trasferirsi dall'aeroporto di Tmini all'aeroporto di Soluk. Le operazioni di trasferimento si protraggono fino al 5 gennaio. Il 7 gennaio un "S. 79" della 234• Squadriglia effettua una azione di sbarramento sulla pista di Ain El Gazala-Gisfel Gafre . Il 9 gennaio si effettua uno sbarramento sulla litoranea Bu Amud-pista El Adem Sidi Azeiz. Il 1O gennaio i velivoli dello Stormo si avvicendano ininterrottamente per effettuare bombardamenti su mezzi meccanizzati nella zona compresa fra El Adem-Trigh Capuzzo-Sidi Rezegh - Bu Amud. Il 20 gennaio i velivoli dello Stormo effettuavano una azione notturna di sbarramento sulla strada El Adem - cinta Tobruk sulla litoranea a levante di Bu Amud, di Trigh Capuzzo ad est di El Adem, sul qu.adrivio a nord ovest di Acroma. Il 21 e il 22 gennaio si ripetono le azioni di sbarramento sulle medesime località. Il 24 gennaio il nemico bombatda il campo di Soluk distruggendo un velivolo della 232· Squadriglia. Il 26 gennaio lo Stormo riceve l'ordine di trasferirsi sull'aeroporto di Zuara. Durante le operazioni di trasferimento, durate 3 giorni, i velivoli dello Stormo continuano ad effettuare azione di sbarramento e di bombardamento di mezzi meccanizzati. Il Il 29 gennaio il personale, raggiunto in volo l'aeroporto di Zuara, si stabilisce a Zavia, nuova sede. Il 30 gennaio i Comandi del 60° Gruppo, la 233• e la 234· Squadriglia, al completo di personale, si stabiliscono a Zavia. L'l febbraio un velivolo della 232· Squadriglia effettua una
45 missione di ricognizione offensiva con sbarramento sulla pista che da El Hamana porta a Mechili. Il 2 febbraio la 232· Squadriglia lascia in consegna alla 235· un velivolo "S. 79" e si trasferisce, al completo di personale e materiale, a Zavia, unitamente al Comando del 59° Gruppo, mentre il Comando dello Stormo e quello della 235' Squadriglia si trasferiscono sull'aeroporto di Bengasi. Nello stesso giorno due velivoÌi della 235· Squadriglia effettuano, rispettivamente: una ricognizi9ne offensiva con bombardamento di mezzi meccanizzati a sud-est del lago Baltet Bu Regheies; un bombardamento ed un mitragliamento di mezzi meccanizzati sulla pista Bir El Gemel-Sidi Sciarer. Il 3 febbraio un velivolo della 235• Squadriglia durante una missione di ricognizione offensiva lancia il suo carico offensivo su mezzi meccanizzati nei pressi di Ummi Selina. Il 4 febbraio il Comando dello Stormo e la 235• Squadriglia, al completo di personale e materiale, si trasferiscono a Zavia. Sempre in questo giorno vengono bombardati mezzi meccanizzati situati tra El Hamama e Baltet Regheies. Il 19 febbraio 1941 lo Stormo riceve ordine di rimpatriare. Gli equipaggi che dovranno trasferirsi con i primi velivoli in Italia e precisamente ad Aviano (Udine), si portano a Bir El Bera. Il 20 febbraio 9 "S. 79", uno dei quali avuto in consegna dal 15° Stormo, e un "S. 81" che era stato ricevuto in carico il 13 febbraio, partono per I'I tali a. Durante il volo di trasferimento, causa le pessime condizioni atmosferiche, un "S. 79", nei pressi di · Napoli, precipita in mare incendiandosi e causando la morte di 6 componenti l'equipaggio. Un altro "S. 79" è costretto all'ammaraggio di fortuna ed un altro ancora all'atterraggio di fortuna, sempre nei pressi di Napoli. Il 27 febbraio 7 "S. 79" raggiungono in volo l'Italia. Tutti i dipendenti Comandi sono rimpatriati. Il personale non facente parte degli equipaggi rientrati in volo, s'imbarca a Tripoli sul piroscafo MARCO POLO. Il 28 febbraio il ·comando dello Stormo e due apparecchi "S. 79" si trasferiscono in I tali a con sede ad A vi ano. In questo stesso giorno il Magg. Capasso Giuseppe assume il comando del 59° Gruppo subentrando al Ten. Col. Draghelli. Il 2 marzo il personale rimpatriato via m are raggiunge Aviano. Il 5 aprile lo Stormo si trasferisce sull'aeroporto di Ferrara. Il 15 aprile 1941 il Col. Pezzi cede il comando dello S.tormo al
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Col. Rampelli e il Cap. Curto, comandante interinale del 60° Gruppo, cede il. comando al Magg. Ceciarelli. Nello stesso gi~mo viene assegnato il primo velivolo "Ca 313" sul quale lo Stormo dovrà costituirsi, e, con l'arrivo dei nuovi aerei, inizia subito un intenso ciclo di attività addestrativa. Il 1O maggio viene comunicato che, con Regio Decreto datato 9 gennaio 1941, è stata concessa alla Bandiera dello Stormo la Medaglia d'argento al V.M. per le azioni belliche svolte dall'l 1 giugno al 30 settembre 19.41. · Il 25 ottobre con fg. n° 20745/S datato 18 ottobre 1941, dal Comando 2• Squadra Aerea perviene. una comunicazione del Gen. di Sq. Aerea Felice Porro in cui si elogia il 41 ° Stormo unitamente al 15° Stormo per l'intensa attività di volo svolta , sia notturna che diurna, e per i palesi risultati conseguiti nell'addestramento dei piloti impegnati nel passaggio sui nuovi velivoli. L'8 novembre la 234' Squadriglia riceve in dotazione un apparecchio "Cr . 20". L'll novembre viene solennemente consegnata al 41 ° Stormo, dal Comandante della Squadra Gen. Felice Porro, la Bandiera di combattimento fregiata di Medaglia d'Argento al V.M. per le azioni compiute su Malta é sulle formazioni navali inglesi nel M e.dite.cr:an.e.o. Il 3 dicembre parte del personale pilota del 59° Gruppo si trasferisce temporaneamente sull'aeroporto di Aviano per effettuare un periodo di addestramento sui "Ca. 313" e "Cr. 42". Il 23 dicembre, dietro ordine del Comando 9• Brigata Aerea "Leone", il 41° Stormo inizia le operazioni per il trasferimento sulla nuova sede di Treviso. Durante il volo di trasferimento due "Ca. 313", pilotati rispettivamente dal Col. Rampelli e dal Ten. Tramontano, precipitano. Il Col. Rampelli riporta gravi ferite al viso e la frattura del femore, mentre l'equipaggio del secondo velivolo, composto dal Ten. Tramontano e dall'Av. Mont. Guerra, perisce nell'incidente. Il 24 dicembre il Ten. Col. Antonio Fioramonti assume il comando interinale dello Stormo, dato lo stato di salute del suo comandante Col. Rampelli. Il 7 gennaio 1942 il 59° Gruppo si trasferisce sull'aeroporto di Treviso e viene raggiunto il giorno 9 dal 60° Gruppo. Il 9 gennaio il Col. Ugo Rampelli cede ufficialmente il comando dello Stormo al Col. Antonio Moscatelli che, essendo assente per ragioni di servizio, viene sostituito interinalmente sempre dal Col. Antonio Fioramonti.
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Il 20 gennaio il Sottosegretario per l'Aeronautica comunica, con tele n. 4960 datato 20-1-1942, che è stata concessa la seconda medaglia d'Argento al V.M. alla Bandiera dello Stormo per l'attività bellica svolta in Marmarica tra il 13 dicembre 1940 e il 4 gennaio 1941. Il 31 gennaio 1942 il Col. Moscatelli, rientrato in sede, assume il comando dello Stormo . . Il 15 febbraio si scioglie la 9• Brigata Aerea "Leone" ed il 41 ° Stormo assume la specialità di "Intercettore" passando alla dipendenza del nuovo Comando Intercettori "Leone". Lo Stormo ora ha in dotazione oltre ai "Ca. 313" velivoli "Cr. 42" ed alcuni "Mc. 200". L'l 1 febbraio il comando del 59° Gruppo passa dal Magg.Pil. Giovanni Pezzani al Magg. Pii. Bernardo Quattrociocchi. Il 21 aprile con fg. 261/S datato 21.4.1942 il Comando Intercettori "Leone" comunica che lo Stormo continuerà ad essere formato dal 59° e 60° Gruppo con due Squadriglie ciascuno e che l'apparecchio di linea, in numero di 12 per ciascuna Squadriglia, sarà il "Cr42". L'8 agosto la 232· Squ::i.driglia in seguito ad ordine del C()rnancto lntercetton (fg. 1232/0P2/3 datato 5 agosto 1942) si trasterisce da Treviso all·aeroporto di Venegono (Varese). Il 15 settembre anche il Comando del 59° Gruppo e la 233· Squadriglia Intercettori si trasferiscono da Treviso all'aeroporto di Venegono. Il 24 settembre in seguito ad ordine del Comando 11 Squadra Aerea di Milano (fg. 33839 datato 24.9.1942) la 233· Squadriglia Intercettori si trasferisce dall'Aeroporto di Venegono a quello di Caselle Torinese per concorrere alla difesa di Torino e Milano. Il• 15 ottobre il comando di Stormo, in seguito ad ordine del Comando Intercettori "Leone" (tele 1891/0P2/3 del 13.10.1942), si trasferisce sull'aeroporto di Tradate. Ora lo Stormo oltre ai "Cr. 42" ha in dotazione i primi velivoli " Me. 11 O" e DO. 217" provenienti dalla Germania. Il 21 ottobre il 60° Gruppo e la 235' Squadriglia si trasferiscono sull'aeroporto di Lonate Pozzolo. Inizia per i velivoli dello Stormo un'intensa attività esplicata con missioni di caccia a velivoli incursori, specialmente nelle zone a nord di Milano e di Torino. Il 1O Novembre il 59° Gruppo si trasrerisce dall'aeroporto di Venegono a quello di Caselle Torinese.
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Fra il 14 ed il 21 maggio 1943 il 59° Gruppo si trasferisce a Metato. Il 16 luglio il 59° Gruppo si trasferisce a Littoria per partecipare alla difesa di Roma . Il 30 luglio il 59° Gruppo, rientrato da Littoria, si trcw:1 a Lagnasco e da lì, il 6 agosto, si trasferisce per rischierarsi nuovamente a Venegono.
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87° GRUPPO
L'87° Gruppo Autonomo Bombardamento Marittimo, montato su velivoli "S. 55", viene costituito (fg. O.M. n° 836 del 25 dicembre 1928) l'l gennaio 1929, sull'aeroporto "G. Garassini" di Pola, al comando del Magg. A.A.R.C. Pil. Luigi D'Orso. Ha alle sue dipendenze prima la 192° Squadriglia e successivamente, dal 15 aprile 1929, la 193• Squadriglia che è schierata sull'aeroporto P. L. Penzo di Fasana D'Istria. Il 1° agosto 1929 il Comando del Gruppo si trasferisce sull'aeroporto P. L. Penzo di Fasana D'Istria. Dal 5 al 19 giugno 1929 il Gruppo partecipa con 5 apparecchi "S. 55" alla Crociera del Mediterraneo Orientale percorrendo il seguente itinerario: Taranto- Atene-Costantinopoli-Varo -Odessa - Costanza- Costantinopoli-Atene-Taranto-Orbet~llo. Successivamente, sempre nel 1929, il Gruppo partecipa con 3 velivoli della 192· Squadriglia alla manovra aerea della costa toscana dislocandosi sull'idroscalo di Orbetello. H suo compito, in queste manovre che si svolgono agli ordini del Col. A.A.R.C. Giuseppe Manni, è di sperimentare l'impiego di nebbiogeni. Dal 1° al 3 settembre 1931 il Gruppo p.i.rtecipa con 6 velivoli, 3 per Squadriglia, alle esercitazioni aeronavali a partiti contrapposti, svoltesi nell'Alto Adriatico agli ordini dell'Ammiraglio di Divisione Denti Amari di Pirdino. Il 1° giugno 1931 1'87° Gruppo B.M., unitamente al 90° Gruppo B.M., eqtra a far parte del 30° Stormo B.M. con sede a Puntisella. Dal 20 agosto al 1° settembre 1931 il Gruppo partecipa, con 12 velivoli, alle manovre aero-navali di Taranto. Nel 1° semestre del 1933, 1'87° Gruppo partecipa alle esercitazioni aeronavali di Venezia e di Pola. Nello stesso anno, dal 2 al 4 ottobre, prende parte alle gare di specialità classificandosi al 2° posto nella specialità "Bombardamento Marittimo".
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Nell'aprile del 1934 1'87° Gruppo partecipa alle manovre aeronavali in Istria. L'8 e il 9 settembre si svolgono le gare di specialità a cui partecipa anche 1'87° Gruppo classificandosi al 3° posto nella specialità Bombardamento Marittimo. Nei giorni 9 e 10 aprile 1935 il Gruppo partecipa alle manovre aero-navali nell'Alto Adriatico. Il 4 settembre 1935 1'87° Gruppo si trasferisce in yolo sull' Aeroporto "O. Pierozzi" di Brindisi per partecipare ad una esercitazione aero-navale. Il giorno 28 gennaio 1936 due "S. 55" dello Stormo partecipano con la R. Marina ad una manovra combinata che si svolge tra Cherso ed il porto militare di Pola. Il 1° luglio 1936 il Comando dello Stormo con tutti i Reparti, dotati ora di velivoli "S. 81" da bombardamento terrestre, si trasferisce sull'aeroporto di Forlì. La notte tra il 3 ed il 4 settembre il 30° Stormo in cooperazione con 1'8° Stormo di Bologna, partecipa con 8 velivoli "S. 81" ad una esercitazione tattica notturna su Venezia, percorrendo l'itinerario Forlì-Ravenna-Venezia-Padova-Ferrara-Lugo-Forlì. La notte del 23 gennaio 193 7 due velivoli "S. 81" della 192· Squadriglia effettuano una esercitazione di protezione aI).tiaerea sulla città di Bologna e Ferrara. Il 23 maggio 1938 viene completata l'assegnazione, disposta il l 9 febbraio, dei nuovi aerei "S. 79" in sostituzione degli "S. 81 ". Il 6 aprile 1939, 29 "S. 79" dello Stormo, facenti parte della l' Squadra Aerea destinata alle operazioni in Albania, si portano sull'aeroporto di Foggia. Il 7 aprile lo Stormo,, su 27 velivoli, decolla dall'aeroporto di Foggia per effettuare una ricognizione a vista e lancio di manifestini su varie località dell'Albania. Il 10 aprile lo Stormo decol,la da Foggia per rientrare in sede. Durante il volo di trasferimep.to, all'altezza di Pescara, un forte temporale obbliga gli appar~cchi a rompere la formazione; 16 apparecchi atterrano regolarmenie a Forlì, 7 atterrano a Roma, 2 rientrano a Foggia, 1 atterra fU<~ri campo nei pressi di Pescara, 1 precipita nei pressi di Alanno (Pescara) causando la morte di tutto l'equipaggio escluso il 2° pilota lanciatosi col paracadute. Il 4 giugno 1940, 1'87° Gruppo al comando del Ten. Col. Pil. Vincenzo T abochini decolla da Forlì per raggiungere il campo di schieramento assegnato, Castelvetrano, ma, causa il maltempo imperversante sulla Sicilia, è costretto a,d atterrare sull'a.e roporto di
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Ciampino e, persistendo le condizioni di mal tempo sulla Sicilia, la partenza per Castelvetrano può avvenire solo il giorno 6. A Castelvetrano il Gruppo viene ricevuto dal Gen. Barba, comandante la Brigata di formàzione cui fa parte 1'87°, che comunica la variazione della sede di schieramento precedentemente assegnata. Sciacca, Campo sede .di- tutto il 30° Stormo B.T., viene raggiunto nella stessa giornata. Il 12 giugno 1940 1'87° Gruppo compie la prima azione di guerra: è una ricognizione a vista e fotografi.ca, compiuta da un velivolo della 139• Squadriglia comandato dal Cap. Sergio Crosara, sulle basi aeree della zona di Tunisi-Sousse. Il 13 giugno 5 velivoli dell'87° partecipano con lo Stormo ad una azione di bombardamento sull'aeroporto militare di El Aouina (Tunisi). Vengono colpiti gli impianti aeroportuali, la ferrovia TunisiSidi Daoud e l'adiacente linea ad alta tensione. Il 22 giugno la 192· e la 193' Squadriglia, con 5 velivoli ciascuna e comandate rispettivamente dal Ten. Col. Vincenzo Tabochini e dal Cap. Sergio Crosara, decollano in azioni successive, per bombardare navi francesi alla fonda nella base navale di Biserta. L'obiettivo assegnato viene centrato ed una petroliera nemica viene affondata. Il 6 luglio 10 velivoli al comando del Ten. Col. Tabochini partecipano, con tutto lo Stormo, ad un bombardamento sull'aeroporto di Micabba situato a sud-est di La Valletta (Malta). Il 9 luglio durante una missione di ricognizione fotografi.ca su Malta, muoiono, uccisi da una raffica di mitragliatrice della caccia nemica, il Cap. Pii. Valerio Scarabellotto e l'Av. Se. Del Nero (ad essi successivamente verranno concesse rispettivamente la Medaglia d'Oro al V.M. e la Medaglia di Bronzo). Il 10 luglio due pattuglie del Gruppo con 5 velivoli ciascuna, effettuano con lo Stormo il bombardamento dell'arsenale di Malta. Durante l'azione vengono abbattuti due "S. 79" dello Stormo tra cui uno della 192" Squadriglia composto dal seguente equipaggio: S.Ten. Pil. Luigi Illica Magnani, Serg. Dante Beccherucci, Serg. Mot. Gori, 1° Av. Rt Silla Bussaglia, 1° Av. Arm. Giovanni Chessa. Tre Caccia nemici del tipo « Spitfi.re » vengono abbattuti. L'l 1 luglio 5 velivoli della 193' Squadriglia effettuano un'azione di bombardamento contro la flotta inglese in mare aperto a più di 300 km dalla base. Viene colpita una porta-aerei ed abbattuti due caccia nemici del tipo « Gloster ».
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Il 17 luglio 3 velivoli della 192' Squadriglia e 3 della 193' decollano con il compito di rintracciare e bombardare un piroscafo mercantile di cui è stata segnalata la presenza nei pressi di Linosa. La nave viene avvistata al largo di Malta e seriamente danneggiata dal conseguente bombardamento. Il 23 luglio 3 velivoli della 192' é 1 della 193" oltre a due velivoli forniti dal 90° Gruppo si recano in volo sul Campo di Castelvetrano per partecipare ad una azione notturna. Durante la notte vengono bombardati con esito positivo i depositi carburanti di Marsa Scirocco (Malta). Il 2 ed il 3 agosto la 192' e la 193" Squadriglia effettuano missioni di ricognizione offensiva sul Mediterraneo Occidentale e Centrale, sul canale di Sicilia e sul canale di Sardegna. Il 5 agosto 1940 il Ten. Col. Vincenzo T abochini cede il comando del Gruppo al Magg. Pil. Mario Giuliano. Il 1O agosto, durante la cerimonia per la consegna delle ricompense al Valor Militare sul Campo, viene premiato con la Medaglia d'Argento il S. Ten. Pil. Donà Delle Rose. Il 12 agosto un velivolo della 193' Squadriglia al comando del Cap. Crosara decolla per effettuare una missione di ricognizione a vista e fotografica su La V alletta e gli aeroporti di H al-F ar, Calafrana e Micabba. Il 24 agosto 6 velivoli della 192" Squadriglia e 5 della 193' Squadriglia decollano con il compito di bombardare la parte est del Campo di Micabba ed eventualmente l'aeroporto di H al-Far e di effettuare una ricognizione a vista e fotografica dell'aeroporto di Micabba e del porto di La V alletta. Per la' presenza di nubi su Malta l'unico obiettivo scoperto è l'aeroporto di H al-Far che infatti viene bombardato e centrato nel terreno di atterraggio. Durante il bombardamento la formazione viene attaccata da 3 aerei nemici del tipo « Hurricane » che riescono a colpire due velivoli della pattuglia di testa. Uno dei 3 caccia nemici viene abbattuto. Il 30 agosto il Gruppo nceve la comunicazione, da parte del Ministero dell'Aeronautica, della concessione della Medaglia d'Oro al V.-M. alla memoria del Cap. Pil. Valerio Scarabellotto. Il 22 settembre 4 velivoli della 193' Squadriglia ed 1 della 192' decollano per effettuare un bombardamento su Malta, precisamente sulle aviorimesse, i fabbricati ed i depositi ad est dell'Aeroporto di Micabba, ed una ricognizione a vista su La Valletta. La missione viene felicemente eseguita. Vengono centrati manufatti situati
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ad est del Campo e la strada tra il Campo ed il paese di Luqa. Il pomeriggio del 28 ottobre, nel quadro della cerimonia di commemorazione della marcia su Roma, il Gen. B.A. Barba procede alla consegna delle ricompense al V.M. Sono decorati della Croce di Guerra il Serg. Magg. Arm. Giuseppe Gorini, il 1° Av. Arm. Salvatore Mosca, il 1° Av. Mot. Angelo Mangoni, il 1° Av. Mot. Italo Muti, distintisi i primi due in un'azione bellica del 9 luglio 1940, ed i secondi due in un'azione bellica dell'l 1 luglio 1940. Il 28 novembre 2 velivoli del Gruppo effettuano un bombardamento notturno sul porto di La Valletta. Nel pomeriggio dello stesso giorno 5 velivoli della 192· e 4 della 193• partecipano ad una seconda azione di bombardamento e ricognizione a vista e fotografica della flotta inglese nelle vicinanze di Malta. Durante il bombardamento 2 velivoli nemici attaccano la nostra formazione ed uno viene abbattuto. Un « S. 79 » gregario interno sinistro della 1• for~azione, pilotato dal Ten. Fanzini e dal Serg. Magg. Franceschini, gravemente danneggiato al motore sinistro da una raffica di un caccia nemico, benché in vicinanza dell'isola di Malta dirige velocemente su Linosa dove effettua un'atterraggio di fortuna portando in salvo l'intero equipaggio. Il 2° gregario di destra della seconda pattuglia con il S.Ten. Pil. Del Cerro, il Serg. Pil. Lazzari, il 1° Av. Mot. Ventura, il 1° Av. Mare. Gerni, l'Av. Se. Venanzi, l'Av. Se. Arm. Conte, non fa ritorno alla base. Il 15 il 16 e il 17 dicembre 5 velivoli del Gruppo si trasferiscono in tempì successivi a Catania per effettuare un'azione su Malta. Il 18 dicembre si apprende che un velivolo con a bordo il S.Ten. Pilota Molteni, il Serg. Pil. Manzanilli, L'Av. Se. Mot. Moreo, 11 1° Av. Kt. rormigli, il 1° Av. Arm. Monterastel!i, non è rientrato a Catania dopo l'azione su Malta. hno alla fine di dicembre e nei primi 8 mesi del 1941 i velivoli del Gruppo si avvicendano in missioni di ricognizione offensive, di bombardamento (in particolar modo sugli obiettivi di Malta costituiti da La Valletta e gli aeroporti di Micabba, T a Venezia, Hal Far) e di scorta antiaerosiluranti a convogli nazionali, operando intensamente nello scacchiere del Mediterraneo Centrale. Il 22 gennaio 1941, 2 velivoli della 192· Squadriglia con a bordo il Ten. Pil. Arrighi, il S.Ten. Oss. Gemma, il 1° Av. Mot. Raffaeli, il 1° Av. Mare. Casadei, il 1° Av. Arm. Mosca l'uno e il S.Ten. Pil. Lumassa, il Serg. Pil. Belluzzi, l'Av. Se. Mot. Di
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Cintio, l'Av. Se. Mare. La Puzza, l' Av. Se. Arm. Cristosalvo, l' Av. Se. Arm. Falcone, l'altro, non fanno ritorno alla base, per cause sconosciute, da una missione di ricognizione nei dintorni di Lampedusa. Il 21 agosto, essendo giunto dal Comando 30° Stormo l'ordine di portarsi sulla sede di pace, si iniziano i lavori per il trasferimento. Il 27 agosto tutto il personale dell'87° Gruppo è a Forlì e viene raggiunto 1'8 settembre da quello dello Stormo. Il 20 settembre vengono assegnati i primi Cant/Z 1007 bis e per tutto il restante 1941 fino al giugno del 1942 il Reparto svolge un'intensa attività addestrativa di tutto il personale per il passaggio sui nuovi velivoli in dotazione. Il 1° luglio 1942 1'87° Gruppo è schierato sull'aeroporto di Gaddurra (Rodi) per iniziare un nuovo ciclo di operazioni belliche nello scacchiere del Mediterraneo Orientale. · Il 3 luglio 6 velivoli del Gruppo decollano dall'aeroporto di Gaddurra con il compito di bombardare il campo di Ismailia. La missione viene portata a termine felicemente. Il giorno successivo viene ripetuta l'azione di bombardamento sul medesimo obiettivo. Il 6 luglio 111:1 velivolo del Gruppo non rientra da un'azione di bombardamento su Ismailia. Il suo equipaggio è così composto: Ten. Pil. Sciacca, M .llo Pil. Pesaresi, Av. Se. Mot. Abbate, Av. Se. Mare. Di Santo, Av. Se. Arm. Mellone. L'8 luglio un velivolo dcl Gruppo decolla per effettuare una ricognizione fotografica sull'isola di Cipro senza scorta di protezione. L'apparecchio rientra regolarmente alla base dopo aver eseguito le fotografie richieste. Dal 9 al 27 luglio i velivoli del Gruppo si avvicendano in azioni di ricognizione armata sul Mediterraneo Orientale. Il 17 luglio si apprende per via ufficiosa che il Ten. Pil. Sciacca ed il M.llo Pil. Pesaresi, dispersi nell'azione del 16 luglio, sono stati fatti prigioneri in territorio egiziano dove hanno atterrato. Il 28 luglio 5 velivoli effettuano un bombardamento sul campo di El Almeyra e sulle strade ferrate a sud-ovest di Alessandria. Il velivolo pilotato dal S. Ten. Ferri, per cause sconosciute non rientra alla base. Il 31 luglÌo 4 velivoli della 193· Squadriglia effettuano un bombardamento notturno sul territorio a sud-ovest di Alessandria. Il 1° agosto viene ripetuta la missione sul medesimo territorio. Il 5 agosto, durante un'azione di ricognizione armata sul
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Mediterraneo Orientale, un velivolo della 193, Squadriglia, Capo Sezione, effettuando un secondo passaggio su una formazione navale nemica e fatto segno a numerose e precise salve d'artiglieria, precipita in mare . Si presume che l'equipaggio composto dal S. Ten. Pil. Casini, dal Serg... Magg. kago, dall'Av. Se. Mot. Ronchetti, dall'Av. Se. Arm. Arca, dall'Av. Se. Rt. Parentelli, e dal G.M. Oss. Giambartolomei sia stato raccolto dalle navi nemiche. Fino al 24 agosto procede incessante, da parte del Gruppo, l'attività di ricognizione armata sul Mediterraneo Orientale. Il 21 agosto un velivolo con a bordo il Ten. Villanis, il Serg. Magg. Clemente, il Serg. Arm. Manca, l'Av. Se. Rt. Tonelli, l'Av. Se. Mot. Sala, il 1° Av. Fot. Capotale, non fa rientro alla base da una missione di ricognizione fotografica su Cipro. Il 25 agosto viene concesso al Gruppo un breve periodo di riposo approfittando dell'atrivo in zona di operazioni del 90° Gruppo e del Comando 30° Stormo giunti in Egeo il 23 agosto. Il 3 settembre 4 velivoli, Ì della 192• e 2 della 193• Squadriglia, bombardano H aifa danneggiando un treno merci, le installazioni del porto, le raffinerie, la ferrovia e causando l'esplosione di un deposito di carburante. Il 5 settembre, dopo un bombardamento nella zona a sudovest di Alessandria, un velivolo dei Gruppo con a bordo il Ten. Col. Giuliano, Comandante dell'87° gruppo, il M.llo Curno, il Serg. Magg. Rt. Campanale, il M.llo Mot. Covello, il 1° Av. Arm. Capezzi, non rientra alla base. Il 6 settembre il Gruppo si trasferisce in volo sull'aeroporto di Marizza e ne assume provvisoriamente il comando il Cap. Cesari quale comandante di Squadriglia più anziano. Il giorno 7 settembre assume il comando del Gruppo il Magg. Paris Erulo. Per tutto il restante 1942 i vélivoli del Gruppo proseguono attivamente il loro compito di ricognizione offensiva sul Mediterraneo Orientale. Al rientro notturno da una di queste missioni un velivolo della 192' Squadriglia ~recipita in mate durante la fase di· atterraggio, per cause sconosciute. I componenti l'equipaggio, · periti tutti, sono: S. Ten. Sensi, Serg. Magg. Previti, Ten. Uff. di Rotta Cocco, Serg. Mare. Carpani, 1° Av. Mot. Leoni, A v. Se. Zoccatelli . Dagli atti d'archivio non, è stato possibile ricostruire l'attività dell'87° Gruppo per il 1943 ed infatti le notizie appresso riportate sono state stralciate dal Diat'io Storico ·del Comando Aeronautica
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dell'Egeo alle cui dipendenze operava 1'87° nell'ambito del 30° Stormo. Quindi, da questo momento, non potendosi più isolare le notizie riguardanti 1'87° Gruppo, di nostro specifico interesse, si parlerà genericamente di 30° Stormo. Dal gennaio al settembre del 1943 i Cant/Z 1007 bis del 30° Stormo effettuano ininterrottamente missioni d1 ricognizi0ne offensiva nel Mediterraneo Orientale, lungo le coste sirianopalestinesi e della penisola anatolica, missioni di scorta aerea ed antisommergibile a convogli nazionale e missioni di bombardamento. Il 24 gennaio 4 velivoli del 30° Stormo effettuano un'azione di bombardamento notturno su Tobruk. Nonostante la violenta reazione contraerea vengono colpiti gli aeroporti e la zona retrostante il porto. Il 14 febbraio 2 velivoli del 30° Stormo, dei 4 decollati con l'obiettivo di bombardare Tobruk, non rientrano alla base. L'elenco norhinativo dei due equipaggi non rientrati è il seguente: (pritno) S.Ten. Pil. Traini Gino, Serg. Magg. Pii. Giacometti Gino, 1° Av. Arm. Parenti Antonio, Av. Se. Mare. Villani Salvatore, Av. Se. Aiuto Arm. Romagno Francesco, Av. Se. Mot. Pellegrini Vasco; (secondo) S. Ten. Pil. Stagni Cesare, M.llo Pii. Campani Tonino, Serg. Magg. Arm. Rauso Antonio, Av. Se. Mot. Zampet~i Amelio, Av. Se. Mare. Storaci Giuseppe. Il 20 febbraio lo Stormo effettua due bombardamenti notturni sui depositi petroliferi di Tripoli di Siria e sui depositi e le rafhnèrie di petrolio di Beirut. Da questa seconda missione non rientra alla base il velivolo con a bordo il Cap. Pil. Guidi Vincenzo, il Tert. Pil. Castagnoli Guido, il Serg. Magg. Marconi Dino, il Setg. Mot. Mangoni Angelo, il 1° Av. Arm. Iacoboni Elio e l' Av. Se. Mare. Roccasalva Rosario. Il 24 febbraio due Cant/Z del 30° Stormo decollano per un 1azione di bombardamento su Tripoli di Siria. Un velivolo, causa disturbi tecnici, non riuscendo a far quota bombarda l'aeroporto illuminato di Laodicea. L'altro invece raggiunge l'obiettivo prefissato e bombarda Tripoli. Il giorno successivo 3 velivoli dello Stormo bombardano, nottetempo, i depositi e le raffinerie di Haifa. Il 2 marzo non rientra alla base, da una missione di ricognizionè offensiva lungo la costa della Palestina, un velivolo con a bordo il Ten. Pil. Serenella Salvatore, il Serg. Pii. Barbieri Antonio, il Serg. Magg. Mot. Marchesi Vittorio, l'Av. Se. Mare. Modica Emanuele, il 1° Av. Arm. Grassi Antonio e l'S.T.V.O. (Sottotenente di Vascello Osservatore) Ivancich Giuseppe. Il giorno successivo durante le operazioni di soccorso e di ricerca del velivolo non rientrato, viene avvistato il relitto dell'ae-
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reo precipitato ed un battellino con a bordo l'S.T.V.O. lvancich, il 1° Av. Grassi e l' Av. Se. Modica che vengono prontamente · recuperati da un MAS partecipante alla ricerca. Il 27 marzo 3 velivoli del 30° Stormo effettuano un bombardamento notturno sui depositi petroliferi di Tripoli di Siria. Il 20 aprile 5 velivoli del 30° Stormo decollano per effettuare un'azione di bombardamento sui depositi e le raffinerie di Haifa. Causa disturbi tecnici durante la fase di decollo un velivolo non parte ed un altro per gli stessi motivi, è costretto a rientrare. I tre velivoli restanti raggiungono l'obiettivo centrando le raffinerie ed il Porto commerciale. Il giorno successivo altri 3 Cant/Z decollano questa volta con obie~tivo i depositi petroliferi di Tripoli di Siria. L'obiettivo viene raggmnto e centrato. Il 24 aprile altro bombardamento. L'obiettivo, costituito dai depositi e le raffinerie di Haifa, viene regolarmente centrato. Anche questa missione, però, vuole il suo contributo di vite umane. Non rientra alla base il velivolo della 193· Squadriglia con a bordo il Cap. Pil. Bertozzi, il Serg. Pil. Guerra, il Serg. Magg. Mare. Galanti, il 1° Av. Mot. Polacco e l'Av. Se. Arm. Visca. Un altro riesce invece, fortunatamente, a rientrare pur essendo gravemente danneggiato. La triste conferma della morte dell'equipaggio viene data il giorno successivo da Radio Londra con il seguente comunicato: « Cacciatori Notturni nel Medio Oriente hanno intercettato una formazione di aerei trimotori che rientrava da un bombardamento su Haifa e ne hanno abbattuto uno in fiamme. Altri sono stati danneggiati tanto gravemente da far ritenere che non abbiano potuto raggiungere le loro basi». Il 26 maggio 3 Cant/Z 1007 bis del 30° Stormo portano a termine un'azione di bombardamento lungo la rotabile e la linea ferroviaria tra Marsa Matruk ed El Dabà colpendo l'obiettivo in 7 diversi punti. Il 6 giugno un velivolo dello Stormo con a bordo il Ten. Pii. Zorzut Arrigo, il Serg. Pil. Saccomandi Primo, l' Av. Se. Mot. Palusci Ermanno, il 1° Av. Mare. Pastano Antonio, l'Av. Se. Arm. Albanese Mario e l' Av. Se. Elett. Murelli Francesco, non rientra alla base da una missione di ricognizione offensiva a sud di Cipro ed al largo della costa siriana. Due Cant/Z immediatamente decollati alla ricerca del velivolo non rientrato, vengono attaccati da un « Beaufighter » e da due « Spitfue ,, sopraggiunti in sezione. A bordo di un velivolo il Serg. Magg. Arm. De Bernardini rimane ferito al collo e ad una spalla ed il 2° Pii. M.llo Nunnari viene ferito leggermente alla testa. Dopo poco più di mezz'ora i due Cant/Z subiscono un nuovo
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attacco da parte di due « Spitfire » . Il velivolo sezionario con a bordo il Ten. Pii. Marri Alessandro, il Ten. Pii. Silvestro Mario, I'Av. Se. Mot. Tosi Marino, l'Av. Se. Arm. Pinna Angelo, l'Av. Se. Mare. Merloni Guerino e il l" Av. Fot. Romano Calogero, viene colpito ed è visto allontanarsi col motore destro e la fusoliera in fiamme. L'altro velivolo, con a bordo i feriti, riesce a rientrare alla base. Il 16 giugno un Cant/Z 1007 bis del 30° Stormo, attaccato da aerei nemici durante una missione di ricognizione offensiva a ponente di Cipro, non rientra alla base. Le operazioni di ricerca condotte tra Capo Anamar ed il Golfo di Adalia risultano infruttuose. L'equipaggio del velivolo era così composto: Ten. Col. Pii. Casalnuovo Grimaldo, S.Ten. Pil. Marino Salvatore, Serg. Arm. Fusco Antonio, Serg. Mot. Mezzabotta Nello, Av. Se. Mare. Trebbi Albert0 e Av. Se. Mot. Ineguale Armando. Il 22 giugno due velivoli del 30° St0rmo portano brillantemente a compimento un'azione di bombardamento lungo la rotabile e la linea ferroviaria nella zona di Gaza Sud Giaffa (Palestina). Il 23 giugno altri 2 velivoli dello St0rmo effettuano, con risultati analoghi al precedente, un bombardamento sull'aeroporto di Latakia (Siria) e la ferrovia e la rotabile presso Fuka (Egitto). 11 24 giugno giungono notizie circa i componenti l'equipaggio del Cant/Z 1'007 bis non rientrato dalla missione il giorno 16 giugno. Si apprende che il velivolo, dopo aver sostenutO vari attacchi dalla caccia nemica, è stato costretto ad ammarare nel Golfo di Antalja (Turchia). L'equipaggio, servendosi del battellino pneumatico, ha poi raggiunto il territorio turco ove è stato internato ad Antalja. Il 28 luglio un Cant/Z 1007 bis del 30° Stormo, partito alle prime luci dell'alba per effettuare una missione bellica, precipita in mare nei pressi di Cremastò. Dei componenti l'equipaggio periscono nell'incidente il M.llo Pii. Nunnan Francesco, il 1° Av. Arm. T oldo Vittorio, l' Av. Se. Mot. Mangili Carlo, l'Av. Se. Gerunta Cosimo, mentre il 2° Pii. Serg. Magg. Papini Ivo viene tratto in salvo dai mezzi di soccorso e ricoverato all'ospedale per contusioni multiple. Il 31 luglio un velivolo del 30° Stormo impegnato in un trasporto da Atene a Rodi, durante la fase di atterraggio, urta violentemente all'inizio della pista imbardando, capottando ed incendiandosi immediatemente. Periscono nell'incidente il Magg. Pii. Rossbacher Rodolfo, il 2° Pii. Serg. Magg. Lunghi Germano, l'Av. Se. Mot. Nardelotto Vittorio, mentre il 1° Pii. M.llo Valdes Antonio, l'S.T.V.O. Dian Mario, l'Av. Se. Arm. Manera Biagio e l'Av. Se. Mare. Murgolo Mario si salvano e vengono ricoverati
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all'ospedale. N el mese di agosto i Cant/Z 1007 bis vengono prevalentemente impiegati in missioni di ricognizione esplorative ed offensive nei dintorni di Rodi fino a che, il 1° settembre 1943, giunge l'ordine, da parte dello S.M. della R.A., per cui il 90° Gruppo B.T. cessa di dipendere dal Comando del 30° Stormo B.T., diventa autonomo e passa alle dirette dipendenze del Comando Aeronautica dell'Egeo, mentre il Comando 30° Stormo B.T. e il dipendente Comando dell'87° Gruppo, con le relative Squadriglie 192' e 193", assumono la posizione di «quadro».
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88° GRUPPO
L'88° Gruppo autonomo Caccia Marittima è stato costituito presso l'aeroporto di Vigna di Valle il 1O maggio 1930 (F. O .M. n° 13 del 5.5.1930). Ne fanno parte la 164· e la 166' Squadriglia armate ciscuna con 9 apparecchi M . .41 bis. Primo Comandante del Gruppo è il Magg. AArc. Pil. Silvio Scaroni Medaglia d'Oro e aiutante di Campo Onorario di S.M. il Re.
Il 20 Aprile 1931 entrano a far parte dell'88° Gruppo la 161' e la 162· Squadriglia armate con velivoli Cr 20. Nei mesi di agosto e settembre il Gruppo partecipa alle manovre dell'armata aerea dislocandosi, dal 26 al 29 agosto, nella base di Cadimare (La Spezia), da dove il 28 agosto effettua un raid in colonna di pattue-lia C::idimare-Genov::i e ritorno. Dal 29 agosto al 2 settembre il Gruppo si trasferisce sul lago di Massaciuccoli dove il 1° settembre ha avuto luogo la rivista di S.M. il Re. Il 2 settembre 1931 il Gruppo rientra a Vigna di Valle. Alla fine dell'anno la 161' Squadriglia entra a far parte dello Stormo misto Egeo. Di conseguenza la costituzione organica del Gruppo rimane su tre Squadriglie (162' -164'-166'). Nell'agosto del 1932 il Gruppo partecipa con. la 162' Squadriglia che si disloca a Brindisi e con la 164' che si disloca a Taranto alle manovre Aereo - Navali. Nel periodo giugno-luglio 1933 il Gruppo partecipa con 1a 166" Squadriglia che si disloca sull'aeroporto di Stagnoni e con la 164' sull'aeroporto di Vigna di Valle, alle manovre Aero-Navali. Il 24 Ottobre 1933 il Comando del Gruppo viene assunto dal Magg. AArn · Pil. Umberto Nannini.
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Il 15 giugno 1934 il Comando del Gruppo viene assunto dal T.C. AArn Pii. Ilio Pantanelli. Il 4 aprile 1935 il Gruppo con 9 velivoli della 164· Squadriglia si disloca sull'idroscalo di Sesto Calende per eseguire servizio di polizia aerea in occasione del Convegno Internazionale di Stresa. Il 1° giugno del 1935 assume il Comando del Gruppo il Cap. AArn Pii. Carmelo D'Elia. Il 28 ottobre il Gruppo con 21 apparecchi partecipa al carosello aereo nel cielo di Roma. Il 1° dicembre assume il Comando del Gruppo il Magg. AArn Pii. Leonello Leone.
Il 16 maggio 19 37 assume il Comando del Gruppo il Magg. AArn Pii. Adolfo Cantali. Il 21 maggio del 193 8 assume il Comando del Gruppo il T. C. AArn Pii. Mario Morelli che il 28 luglio dello stesso anno lo cede al T.C. AArn Pii. Mario Giannini. Nel frattempo il Gruppo inizia la sostituzione dei velivoli Cant. 20 ed M. 41 bis assumendo in carico velivoli Ro 44, Ro 43, Cant. 25 e Cant. 10. Il Gruppo prosegue la sua attività fino ai primi mesi del 1940.
Il 1° Mae:g10, nel quadro dei ridimensionamenti dei Reparti dell' A.M., alla vigilia del 2° conflitto mondiale, il Gruppo viene sciolto. Il 13 aprile 1942 con foglio n° 1-32490 viene ricost1tu1to sull'aeroporto di Bresso 1'88° Gruppo B.T. al Comando del Cap. AArn Pil. Ugo Machieraldo. Il Gruppo è formato dalla 264' e della 265° Squadriglia armate su velivoli BR 20. Il 1° maggio del 1942 il Gruppo si trasferisce sulla base di Castelvetrano (Sicilia). Per tutto il mese di maggio i velivoli del Gruppo si avvicendano ininterrottamente per effettuare bombardamenti notturni sugli aeroporti maltesi di Hai Far-Gudia Micabba, ottenendo malgrado la forte difesa contraerea e la presenza di caccia avversari notevoli risultati. Durante lo svolgersi di queste azioni, il 15 maggio il velivolo comandato dal Ten. Castronovo Alessandro e con a bordo il 2°
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Pil. Maresciallo Carbellini Giordano, il 1° Av. Motorista Bassi Luigi, il 1° Av. Marconista Pilanero Carmelo e il 1° Av. Arm. lantorno Antonio non rientra alla base; il giorno seguente ., tl velivolo viene rinvenuto distrutto al suolo in località MontescuroPalazzo Adriano, con l'equipaggio deceduto. Il 20 maggio non rientra dall'azione giornaliera il velivolo comandato dal Ten. Pii. Pierino Medesani con a bordo il 2° Pil. Serg. Magg. Bernasconi Gianni, l' Av. Se. Arm. Baldi Alfio, il 1° Av. Mare. Masocco Arturo, l'Av. Se. Mot. Livis Ferruccio. L'idro del soccorso decollato per la ricerca avvista sulla zona segnalata alcuni rottami del veivolo., senza nessun segno dell'equipaggio. Il 23 maggio il velivolo al comando del Ten. Vesprirchi attaccato da 2 caccia avversari precipita con i motori in 6amme nei presi di Gela. L'equipaggio si lancia col paracadute riportando ferite non gravi. Lo stesso giorno il velivolo comandato dal Ten. Abbarchi viene inseguito e attaccato da caccia nemico fin sulla· costa siciliana. Liberatosi del caccia avversario con accostate e picchiate violente, i piloti riescono a riportare il velivolo alla base con a bordo l'Av. Se. Arm. Zangrilli Luigi e l'Av. Se. Mare. Taborelli Antenore gravemente feriti. Dopo un normale periodo di attività di Reparto il Gruppo ricomincia le azioni di bombardamento notturno sull'aeroporto Maltese di Micabba e di T a Venezia. Il 25 maggio non rientra dall'azione il velivolo comandato dal S. Ten. Angelo Reseghetti con a bordo il 2" Pil. Serg. Magg. Cerrane Vincenzo, l'Av. Se. Mot. Amleto Amighetti, l'Av. Se. Arm. Giovanni Maggiore ed il 1° Av .. Mare. Vincenzo De Parde, che si presume sia stato colpito nei pressi di Malta. Le azioni di bombardamento notturno su Malta proseguono ininterrottamente per tutto il mese di Giugno e Luglio con apprezzabili risultati malgrado l'aumentata attività della caccia notturna nemica. Il 1° agosto, pur continuando le giornaliere azioni di bombardamento notturno sull'aeroporto di Micabba (Malta), il Gruppo inizia il passaggio sul nuovo velivolo Cant/Z 1007 bis. Il 5 agosto il Cap. Pil. Ugo Machieraldo lascia il comando del Gruppo che viene assunto dal Magg. Pii. Edoardo Agnello - dopo un breve comando interinale da parte _del Cap. Pii. Alfredo Pardini. Il 12 agosto il Gruppo si trasferisce sull'aeroporto di Garbini da dove continua le azioni di bombardamento sull'aeroporto di Miccaba.
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Il 14 agosto il velivolo comandato dal S. Ten. Tosi Renato e con a bordo il 2° Pilota Serg. Magg. Spolladore Alfredo, l' Av. Se. Mot. Da Milano Agostino, l'Av. Se. Mare. D'Orso Tommaso e il l" Av. Arm. Ducino Umberto non rientra dall'azione. Per tutto il mese di settembre il Gruppo continua le sue azioni di bombardamento sull'aeroporto di Micabba (Malta) completando nel frattempo il passaggio dei piloti sul Cant/Z 1007 bis che in questo periodo viene usato per la prima volta dal Gruppo nelle sue azioni di bombardamento. Nel mese di ottobre il Gruppo completamente ristrutturato sui nuovi velivoli e rinforzato da due apparecchi Cant/Z 1007 bis della 211 • Squadriglia del 50° Gruppo, effettua una intensissima attività di bombardamento notturno sulla zona di Micabba (Malta) riuscendo, malgrado la sempre più mtensa attività della caccia nemica, a centrare più volte gli obiettivi assegnatigli. Il 17 ottobre durante un'azione di bombardamento su Micabba decede per mancanza di ossigeno il Serg. Mont. Totola Angelo. Il 22 ottobre al ritorno da un bombardamento notturno su Micabba il velivolo Cant/Z 1007 bis comandato dal S.Ten. Macaoda mitragliato da caccia nemico nei pressi di Gela, s'incendia, precipitando sull'abitato di Niscemi; il 2° Pilota Serg. Magg. Innocente Pietro, il Motorista Av. Se. Tironi Tommaso e l' Armiere 1° Av. Paolin Ermete decedono nell'incidente mentre il 1° Pii. S.Ten. Macamba Salyatore e il Mare. 1° Av. Mangelli Giuseppe riportano varie ferite. Il 7 novembre 1942 la 264· Squadriglia con 5 apparecchi parte dall'aeroporto di Castel Vetrano per trasferirsi sul campo di Milis (Sardegna). Il 9 novembre anche la 265· Squadriglia si trasferisce con 4 velivoli sull'aeroporto di Milis.· Il 1O novembre 9 velivoli Cant/Z 1007 bis del Gruppo, al comando rispettivamente del Magg. Agnello, Cap. Bertotto, Ten. Badalini, Cap. Bottaro, Ten. Ambrosini, Ten. Laurenza, Cap. Fumian, Ten. Aloia, Ten. Menozzi, decollano da Milis per effettuare un'azione di bombardamento notturno sull'aeroporto di Maison Bianche (Algeri); gli apparecchi, centrata la zona provocando incendi ed esplosioni, rientrano alla base di partenza. Il 12 novembre 4 velivoli del Gruppo effettuano un'azione di bombardamento diurno su impianti e navi alla fonda nel porto di Barce, colpendo la diga foranea e la banchina. Durante l'azione al velivolo comandato dal Cap. Bertotto si distacca l'elica destra dal mozzo costringendolo ad un difficile ritorno.
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Il 14 novembre 6 apparecchi (3 della 264' Sq., 2 della 265· Sq. ed 1 della 211' Sq. aggregata) decollati per effettuare azioni di bombardamento notturno su impianti e navi alla fonda del porto di Bona, rientrano alla base date le pessime condizioni atmosferiche Il 16 novembre 5 velivoli del Gruppo partono per effettuare azioni di bombardamento diurno sulla strada Adi-Abiod-Tabarka rientrando senza effettuare il tiro data la totale copertura dell'obiettivo. Il 19- e 20 novembre i velivoli del Gruppo si avvicendano per effettuare azioni di bombardamento notturno su Philippeville provoçando vasti incendi. Il 24 novembre il Gruppo effettua un'azione di bombardamento notturno sul porto di Algeri. Il 28 novembre 5 Cant/Z 1007 bis del Gruppo effettuano un bombardamento notturno sull'aeroporto di Bona (Algeria). Il 29 novembre e il 1° dicembre il Gruppo effettua il bombardamento notturno dell'aeroporto di Bangie (Algeria). Il 3 il 4 e il 6 dicembre i velivoli del Gruppo si avvicendano nelle azioni di bombardamento notturno del porto di Bona. L'8 dicembre il Gruppo effettua con 2 velivoli azioni di bombardamento notturno sul porto di Philfrppeville. Il 10 dicembre il Gruppo si trasferisce sull'aeroporto di Villacidro da dove continua le sue azioni di bombardamento notturno nei porti di Bona e di Phillippeville. Il 13 dicembre 1942 durante una di queste azioni decede per mancaRza di ossigeno il 1° Av. Tonin Angelo. Il 21 dicembre 1942 il velivolo comandato dal 1° Pil. Teo. Soglio Marcello, con a bordo il 2° Pil. Ten. Curati Guido, l' Av. Se. Mare. Cenni Mario e l' Av. Se. Arm. Esposito Salvatore non rientra alla· base per causa imprecisata. Il 6 gennaio 1943 il Gruppo con 3 velivoli effettua bombardamenti $U I porto di Bona. 11 ·) gennaio alcuni velivoli del Gruppo effettuano azioni di bombardamento sul porto di Bona e sul tratto ferroviario tra Bangie ed Elksenk. Durante questa ultima azione il velivolo del Cap. Lucio Aurelio non rientra alla base. Il 17 gennaio i velivoli del Gruppo effettuano bombardamenti sul porto di Bona. Il 21 gennaio i velivoli dell'88° Gruppo insieme ai velivoli del 50° Gruppo effettuano azioni di bombardamento contro un con-
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voglio nemico in navigazione verso Algeri, affondando probabilmente un piroscafo del convoglio. Lo stesso giorno 3 velivoli del Gruppo effettuano il bombardamento del porto di Algeri, colpendo le banchine e un piroscafo . . . m nav1gaz1one. Il 22 gennaio 1943 i velivoli dell'88° Gruppo insieme ai velivoli del 50° Gruppo effettuano il bombardamento del porto di Bona. Il 26 gennaio il Gruppo con 3 velivoli effettua il bombardamento del porto di Bona colpendo l'obiettivo malgrado tutti i velivoli siano violentemente attaccati dalla caccia avversaria. L'azione viene ripetuta dal Gruppo il 30 gennaio ed il 1° febbraio. Il 7 febbraio 4 velivoli del Gruppo eseguono con visibili risultati il bombardamento del porto di Algeri. Il 12 febbraio 3 velivoli del Gruppo effettuano il bombardamento del porto di Bangie. Al ritorno dall'azione un velivolo precipita in mare nei pressi di Capri e nell'incidente muore il 1° aviere Fuccioni Francesco mentre il resto dell'equipaggio composto dal M.llo Piccolo Urbano, dal Mare. Resonico Giordano, dal Mare. Martinelli Guido e dall' A v. Se. Ferri Francesco viene salv-ato da unità della squadriglia A/S di Capri . . Il 18 febbraio il Gruppo effettua il bombardamento del porto di Algeri. Il 24 febbraio 3 velivoli del Gruppo effettuano il bombardamento del porto di Philippeville colpendo l'obiettivo malgrado la fortissima contraerea e l'attacco di caccia nemici che colpiscono ripetutamen~e il velivolo comandato dal S. Ten. Meriggi Cesare costringendolo ad atterrare senza carrello. In seguito alla decisione dell'Alto Comando di trasferire dalla Sardegna i Reparti da bombardamento per sottrarli all'offesa aerea nemica, nel giugno 1943 la 265· Squadriglia si trasferisce a Perugia. L'8 settembre 1943 trova quindi la 265' schierata a Perugia e la 264· ancora in Sardegna, sulle basi di Alghero e Decimomannu. Tre giorni dopo, tuttavia, in obbedienza alle clausole dell'armistizio, i velivoli del raggruppamento Bombardamento della 3• Squadra Aerea si trasferiscono ad Alghero, tra questi i Cant/Z 1007 bis della 264' Squadriglia. A dicembre i Gruppi B.T. della Sardegna vengono trasferiti a Lecce e divengono "quadro". Il 18 gennaio 1944, come da ordine del Comando Raggruppamento Bombardamento e Trasporti trasmesso con foglio n° 10032/02 1'88° Gruppo bombardamento viene riordinato in 4 squa-
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driglie che hanno i numeri distintivi 19', 190', 260' , 265'. Il Gruppo al comando del Magg. Pil. Attilio Ottaviani ha in carico 28 velivoli Cant/Z 1007 bis ed è schi~rato sull'aeroporto di Lecce. Disposizioni per la ripresa dell'attività bellica dell'88° Gruppo sono impartite dal Comando V.A. al Comando raggruppamento B.T. con foglio n° 00253/3 in data 24 gennaio 1944. I compiti assegnati ai velivoli del Gruppo sono: a) rifornimenti con formazioni di 6 o 12 apparecchi; b) missioni speciali diurne con pattuglie di 3 apparecchi, con la scorta di Mc 205/S (serbatoio supplementare). e) rifornimenti notturni con piccola aliquota di velivoli su Berane e Kolasin. Nel mese di marzo ha inizio l'impiego degli appar~cchi Cant/Z 1007 bis dell'88° Gruppo nelle missioni di aviolancio nel territorio Balcanico. Per l'occorrenza vengono usati speciali contenitori, for.niti dagli alleati, che consentono sicurezza nella conservazione dei materiali aviolanciati. La prima missione viene eseguita il 3 marzo 1944 da 6- Cant/Z 1007 bis scortati direttamente da 4 Mc 205/S che lanciano su Berane 36 contenitori pieni di armi e munizioni per la Divisione Garibaldi. Altra missione tentata il giorno 8 da 3 Cant/Z 1007 bis scortati da 4 Mc 205/S viene interrotta presso la costa balcanica per le proibitive condizioni del tempo. Il mattino del 15, 9 Cant/Z 1007 bis del Gruppo scortati da 3 Mc 205/S eseguono una missione su Barque dove vengono lanciati 48 contenitori, l'ultima pattuglia di 3 apparecchi non può effettuare il lancio. Il 17 marzo 9 apparecchi del Gruppo scortati da 3 Mc 205/S eseguono una missione di aviorifornimento sulla zona di Berane. Portatisi sulla zona, non è possibile penetrare in formazione nella vallata, data la copertura di circa 9/10. Un solo apparecchio staccatosi dalla formazione riesce a penetrare, rasentando le montagne e le nubi, e raggiunta Kolasin effettua lo sgancio. Il giorno 19, 9 Cant/Z 1007 bis scortati da 3 Mc 205/S si dirigono su Berane effettuando regolarmente lo sgancio dei contenitori. Un apparecchio deve rientrare per inconvenienti tecnici. Il 3 aprile 1944 durante una missione in favore dei partigiani jugoslavi 9 Cant/Z 1007 bis del Gruppo sganciano su Berane 72 contenitori (8.775 kg di materiali). A protezione dei Cant/Z vieQ.e predisposta una crocera d.i interdizione che viene svolta da 3
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M.202, mentre la scorta èiiretta è assicurata da 2 MC 205/S. Durante la rotta di rientro, tra Podgoritza e la costa settentrionale del lago di Scutari, il Cant/Z 1007 bis pilotato dal Ten. Caneschi, con a bordo il Serg. Soliuzzo Giovanni, il 1° Av. Mot. Michelin Severino l'Av. Se. Baldini Renato e il f Av. Arm. Fazzi Giuseppe viene attaccato e incendiato da due Mc 109 G; i cinque componenti l'equipaggio sono visti lanciarsi con il paracadute dalla caccia di scorta. Ogni successiva ricerca dei naufraghi risulta vana. Il 4 aprile dei 3 Cant/Z 1007 bis partiti per Berane, solo uno riesce a compiere l'azione lanciando 8 contenitori per 1040 kg di materiale. Il giorno 8 aprile 3 Cant/Z 1007 bis partiti da Lecce sganciano 32 contenitori per 3.600 kg di materiali su Berane. Il 14 aprile 8 Cant/Z 1007 bis del Gruppo scortati da 5 Mc 205/S sganciano su Berane 64 contenitori per 4.700 kg di armi, munizioni e viveri per le truppe partigiane e italiane. Il 15 aprile 8 dei 9 Cant/Z 1007 bis partiti da Lecce scortati da 5 Mc 205/S lanciano a Kolasin 63 contenitori per 4.070 kg di v1ven. Il 16 aprile 4 velivoli scortati da 4 Mc 205/S sganciano su Kolasin 28 contenitori con materiale inglese e 4 contenitori con materiale italiano. Il 18 aprile un Cant/Z 1007 bis senza scorta si porta nella zona di Bare a Sirovach, eseguendo il lancio di 6 contenitori con 400 kg di viveri .ed un certo numero di pile per la radio. Il 19 .aprile 9 Cant/Z sganciano 61 contenitori su Bare e Kolasin. La missione viene ripetuta il giorno 20 (6 velivoli sganciano 48 contenitori per 5.500 kg), il 23 (9 velivoli sganciano 72 contenitori per 10.800 kg) ed il 24 (8 velivoli sganciano 64 contenitori per 9.450 kg). Queste formazioni sono scortate da caccia nazionali a grande autonomia (Mc 205/S). Il 3 maggio i Cant/Z 1007 bis del Gruppo effettuano 2 missioni in favore delle Truppe italiane della «Garibaldi». La missione del mattino, per la quale sono impiegati 12 velivoli scortati da 5 Mc 205/S, è interrotta per le proibitive condizioni atmosferiche. Nel pomeriggio, preceduta da una ricognizione metereologica effettuata da una coppia di Mc 202, una formazione di 12 velivoli del Gruppo scortata da 4 Mc 205/S sgancia 40 contenitori su Bare e 48 contenitori su Negobuda.
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Il 4 maggio gli 11 Cant/Z 1007 bis scortati da 3 Mc 205/S interrompono l'azione di aviorifornimento su Negobuda per le proibitive condizioni atmosferiche. Il 6 maggio 9 Cant/Z 1007 bis scortati da 2 Mc 205/S sganciano 72 contenitori su Kolasin. Il 4 maggio il Magg. AArn Pii. Possemato Francesco assume il comando del Gruppo in sostituzione del magg. Pii. AArn Attilio Ottaviani. Il giorno 8 maggio i 9 Cant/Z 1007 bis ·decollati per una missione di aviorifornimento su Kolasin rientrano per le proibitive condizioni atmosferiche. Il giorno 9, 6 velivoli del Gruppo, scortati da 3 Mc 205/S e da 3 Re 2001/S ripetono la missione sganciando 39 contenitori per 4.000 kg di materiali. Il 14 maggio 12 Cant/Z 1007 sganciano su Kolasin 96 contenitori per 11.500 kg per le truppe partigiane. A missione avvenuta la pattuglia di testa, perduto il contatto con le altre, rientra regolarmente in sede mentre la scorta, costituita da 8 aerei da caccia nazionali a grande autonomia (5 Mc 205/S e 3 Re 2001/S) deve in tempi successivi interrompere la missione per inconvenienti tecnici. Le restanti pattuglie di Cant/Z 1007 (9 velivoli) rimaste senza scorta sono attaccate a metà canale da una ventina di Me 109 tedeschi. Nel combattimento, protrattosi fino in vista della costa italiana, cadono 4 velivoli tedeschi e 5 velivoli italiani mentre altri 2 velivoli italiani atterrano a Lecce gravemente danneggiati, col carrello retratto e con a bordo morti e feriti. Solo 2 uomini sono salvati durante le ricerche protrattesi nei giorni successivi; il primo da un nostro idrovolante ed il secondo da un mezzo marino. I caduti sono 26, di cui 5 ufficiali, oltre a numerosi feriti. Il giorno 26 maggio 5 velivoli del Gruppo effettuano un'azione di aviorifornimento su Negobuda sganciando 30 contenitori. Un velivolo precipita al decollo incendiandosi e provocando il decesso di tutto l'equipaggio. Nell'incidente decede il Comandante del Gruppo Magg. Pii. Possemato Francesco. ' Il Comando del gruppo veniva preso interinalmente dal Cap. Pii. Mazzucchelli Giuseppe. Il 28 maggio 4 velivoli del Gruppo sganciano 24 contenitori su Police. Il 30 maggio 5 Cant/Z 1007 effettuano un'azione di aviorifor-
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nimento su Negobuda sganciando 38 contenitori. Il giorno 31, 4 velivoli del Gruppo sganciano 31 contenitori su Police. . Il 2 giugno 6 velivoli del ' Gruppo ripetono l'azione su Police, sganciando 81 contenitori. Il 3 giugno 5 Cant/2 1007 sganciano 40 contenitori su Edda. Il 5 giugno 6 velivoli del Gruppo sganciano 39 contenitori su Negobuda. Il 7 giugno 5 velivoli del Gruppo sganciano 24 contenitori su Mojkovac. Il 10 e 1'11 giugno 9 velivoli del Gruppo si avvicendano sulla zona di Mojkovac sganciando complessivamente 72 contenitori. Il 18 giugno assume il Comando del gruppo il Cap. Bellinvia Carmelo. Dal 26 giugno alla fine di luglio i velivoli del Gruppo si avvicendano su Kolasin, Mojkovac e Markorska per missioni di aviorifornimento, tutte portate a termine malgrado difficoltà di ordine metereologico e tecnico. Il 31 luglio dei 6 Cant/2 1007 bis in missione di aviorifornimento su Kolasin, quello con a bordo il serg. Magg. Pil. Genitali, il $erg. Magg. Pil. Vitelli, l' Av. Se. Mot. Minetola, il Serg. Arm. Pelosi, il Serg. Magg. Mare. Capurso non rientra alla base e vane riescono le ricerche dei naufraghi. Nel mese di agosto continuano le azioni di aviorifornimento del Gruppo· su Kolasin, Crnovo, Zanuglina, Negobuda, Radoievich con scarsi risultati dato le cattive condizioni del tempo, particolarmen~e inclemente nei primi 20 giorni del mese. Il 10 agosto il velivolo pilotato dal Ten. Sanfilippo viene attaccato da caccia nemica. Il i settembre 6 velivoli compiono una missione di aviorifornimento notturno su Laktinie, Godwye e Radoievich. Il 2 settembre 5 velivoli si portano su Radoievich. Soltanto 2 di essi riescono a portare a termine la missione. Dal 4 settembre il Gruppo compie giornaliere azioni di aviorifornimento su Radoievich e Zanuglina e lancio di manifestini sulla zona di Cattaro. Il 26 settembre un velivolo di ritorno da una missione su Zanuglina urta contro una casa colonica, posta in prossimità del campo, incendiandosi, e provocando la morte dell'equipaggio formato dal Ten. Pil. Bonetti Gino, dal Ten. Pii. Cecchini Bruno, O
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dal 1° A v. Mot. Rizzi Ermes, dal 1° Av. Mare. Ferrara Giuseppe, dall' Av. Se. Arm. Chirizzi Antonio. A novembre tutte le operazioni di aviolancio si svolgono nella zona di Velimje e precisamente, il giorno 5 con 2 Cant/Z 1007 e il 6 e 7 rispettivamente con 4 e 3 Cant/Z 1007. Il 18 vengono effettuati lanci su Berane con 4 Cant/Z 1007. Dal 19 al 30 novembre l'azione su Berane è ripetuta con 3 velivoli ogni volta. Nel mese di dicembre proseguopo i voli su V elimje e Berane fortemente ostacolati dalle proibitive condizioni del tempo. Il 24 dicembre 1944 un velivolo Cant/Z 1007 del Gruppo con equipaggio volontario effettua un aviorifornimento sul presidio della Divisione Garibaldi nei pressi di Velimje. Il carico trasportato (2 sacchi di sigarette ed otto contenitori viveri) viene regolarmente sganciato nonostante le condizioni atmosferiche proibitive. Il 31 gennaio, i~cominciando ad effettuare azioni di ricognizione meteorologica, il Gruppo inizia una nuova forma d'impiego dei Cant/Z 1007. Questo nuovo tipo di missione insieme a quelle di aviorifornimento rappresentano la incessante attività del Gruppo per i primi mesi del 194 5. Il 26 aprile 1'88° Gruppo effettua la sua ultima missione di aviorifornimento nei Balcani e successivamente si trasferisce su l'aeroporto di Guidonia dove i Cant/Z 1007 vengono sostituiti con gli S 82. Il 1O ottobre 1948 il Gruppo passa a far parte del 36° Stormo trasporti. Il 1° giugno 1952 viene posto in posizione di "quadro"
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VELIVOLI IN DOTAZIONE
DALLE ORIGINI ALLA FINE DEL SECONDO CONFLITIO MONDIALE
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M. 24
Idrovolante da bombardamento e ricognizione, a scafo centrale biplano a struttura metallica, ali controventate da montanti a W. Scafo munito di doppio radar. 2 galleggianti laterali appesi all'ala inferiore. I motori, 2 Fiat A 12 bis da 290 CV ciascuno, erano montati in tandem· ed azionavano rispettivamente un'elica trattiva e una propulsiva. La versione "bis" montava due motori Lorraine da 400 CV o 2 Isotta Fraschini da 500 CV, aveva inoltre l'ala inferiore ingrandita con estremità alari mozze. La versione "ter" montava 2 Isotta Fraschini da 510 CV ed aveva la superficie alare ridotta .ancora. Caratteristiche Tecniche: (versione ter), apertura alare 22 m; lunghezza 14,63 m; altezza 4,65 m; Sup. alare 110 mq; peso totale 5.500 kg; velocità max 185 km/h; autonomia 700 km; Tangenza 4.000 m. Armamento: 2 mitragliatrici brandeggiabili, bombe .di caduta max 800 kg.
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Cant. 6 Idrovolante biplano a scafo centrale azionate, da tre motori Lorraine Dietrich 12 D .B. -1F. di 400 HP. Caratteristiche Tecniche: apertura alare m. 23,200; lunghezza m. 14,940; al.tezza m. 5,718; superficie alare mq. 139; peso a vuoto kg 4.500; carico utile kg 2.500; peso totale kg 7.000; vel. max km/h 180; vel min. km/h 95; autonomia ore 6.
s.
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Idrovolante da bombardamento e da ricognizione a doppio scafo con ali completamente a sbalzo. Impennaggi a tre derive variabili in volo. 2 motori in tandem azionanti elica trattiva e propulsiva. Motori usati Isotta Fraschini "Asso 500", Fiat A 24, Lorraine - Dietrich. Armamento (per il tipo M da bombardamento): 4 mitragliatrici poste in torretta scoperte all'estremità degli scafi. Caratteristiche Tecniche: (riferite alla versione M.), apertura alare 24 m; lunghezza 15,60 m; altezza 5 m; superficie alare 93 mq; peso totale 9.500 kg; velocità max 265 km/h; autonomia 2.000 km.
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Cr 20
Aereo da caccia biplano, è stato il primo apparecchio in dotazione alle Pattuglie Acrobatiche. Con ala superiore ad apertura maggiore; la struttura metallica e gran parte del rivestimento era ottenuta con tela verniciata, ali a W, impennaggi a croce, controvento i piani di coda. Montava un motore Fiat A 20 da 400 CV, la versione bis constava di un motore ad alta quota dove raggiungeva una erogazione di 425 CV. L'ultima versione fu il Cr 20 "Asso" con un motore a raffreddamento ad aria nel tipo di 450 CV. L'armamento in tutte le versioni si componeva di due mitrag1iatrici sincronizzate, del tipo Vickers. Caratteristiche Tecniche: apertura alare 9,8 m; lunghezza 6,7 m; altezza 2.75 m; superficie alare 25,65 mq; peso a vuoto 980 kg (totale 1.360); velocità max 270 km/h; salita a 5.000 m. in 13'18"; tangenza 7.500 m.; autonomia 750 km.
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r:
M. 41 bis Idrocaccia, biplano, a scafo, struttura lignea con contraventature in metallo, motore sopraelevato, un Fiat A 20 da 420 CV. L'armamento comprendeva due mitragliatrici Vickers, fisse, e 60 kg di bombe. Caratteristiche Tecniche: apertura alare 11, 12 m; lunghezza 8,66 m; altezza 3, 12 m; superficie alare 31,924 mq; peso a vuoto 1.170 kg (totale 1.600); velocità max 256 km/h (livello del mare), 227 km/h a 4.000 m; salita a 1.000 m. in 2'30" a 5.000 m. in 20'; tangenza 7.500 m. autonomia 700 km .
5. 79 Classico bombardiere monoplano, trimotore, ad ala a sbalzo, L' S.79 era di costruzione mista, ala in legno fusoliera in tubi metallici con rivestimento in compensato ed in tela. Montava tre motori Alfa 125 da 780 CV. L'armamento era composto da due mitragliatrici da 12,7 e due da 7,7, un siluro, e portava fino a 1.250 kg di bombe. Caratteristiche Tecniche: apertura alare 21,20 m; lunghezza 15,60 m; altezza 4,60 m; superficie alare 61,7 mq; peso a vuoto 6.800 kg (cotale 10.500); velocità max 430 km/h, in crociera km/h; km/m; autonomia 1.900 km; salita a 4.000 m. in 13'5"; tangenza 6.500 m.
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Ro 43
Idrovolante da ricognizione manmma, biplano, biposto, di costruzione mista, le ali piegabili all'indietro, la velatura e lo scarpone erano controventate da travature metalliche, impennaggi con piani orizzontali controvento. Montava un motore radiale Piaggio P.X.R. da 700 CV azionante elica tripala metallica a passo variabile in volo. L'armamento era costituito da una mitragliatrice brandeggiabile e un'altra fissa da 7,7 mm.
Caratteristiche Tecniche: apertura alare 11,6 m; lunghezza 9,71 m; altezza 3,5 m; superficie alare 33,36 mq; peso a vuoto 1.780 kg (totale 2.400); velocità max 300 km/h; salita a 4.000 m. in 11 "; autonomia 1.500 km; tangenza 6.600 m.
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Ro 44 Dall'idrovolante Ko 43 venne derivata la versione Ro 44 biplano, monoposto, di costruzione identica al Ro 43. In questa versione fu abolito il secondo posto, ed anche le finestrature necessarie per l'osservazione a vista. Tale struttura ebbe un esito negativo che ne determinò lo scarso impiego. Montava un motore identico al Ro 43 . L'armamento era costituito da due mitragliatrici da 12,7 mm. Caratteristiche Tecniche: apertura alare 11,6 m; lunghezza 9,71 m; altezza 3,5 m; superficie alare 33 ,36 mq; peso a vuoto 1.770 kg (totale 2.220); velocità max 320 km/h; ~.1lir.1 .1 4.000 in l l '; autonomia 1.200 km; t;rngenza 7.000 m
Cant 10 Idrovolante biplano a scafo centrale, azionato da un motore IsÒtta Fraschini Asso 500 R.I. Caratteristiche Tecniche: apertura alare m. I 5,150, lunghezza m. 11; altezza m. 4,100; peso a vuoto kg 1.806; carico utile kg 1.000; peso totale kg 2.806; · superficie alare mq. 57,800; velocità max km/h 211,86; velocità minima kmlh 87.
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Cant 25 Idrovolante biplano a struttura mista, destinato all'imbarco su navi, aveva la contraventatura intercalare a montanti verticali per consentire la piegatura della velatura. Motore Fiat A 20 da 410 CV. L'armamento 2 Vickers da 7,7 mm. Caratteristiche Tecniche: apertura alare 12 m; lunghezza 8,75 m; altezza 3,45 m; superficie alare 29 mq; peso a vuoto 1.270 kg (totale 1.645); velocità max 242 km/h; salita a 3.000 m. in 10'2", a 5.000 m. in 28'; tangenza 5.500 m; autonomia 450 km.
Cant/Z 506 B Idrovolante, trimotore da bombardamento pesante, monoplano ad ala bassa, costruzione in legno; i due scarponi sono in duro alluminio. L'apparato motopropulsore è costituito da tre motori Alfa Romeo 126 R.C. 34. Armamento di difesa costituito da 4 mitragliatrici: una in torretta tipo Breda cal. 12,7 mm; una ventrale (alla finestra del marsupio) Breda cal. 7,7 mm verso poppa; due laterali Breda cal. 7,7 mm. Caratteristiche Tecniche: apertura alare 26,50 m.; lunghezza 19,245 m.; altezza 7,465 m.; superficie alare 93 ·mq. carico: a vuoto 8.200 kg, utile 4.000 kg, disponibile 3.400 kg, Totale 12.200 kg; velocità: minima 121 km/h; massima 373 km/h; crociera 313 km/h.
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Br 20 Bombardiere bimotore, era un monoplano ad ala media, a struttura e rivestimento metallici con fusoliera a sezione, deriva doppia, carrello retrattile. I motori erano due Fiat A-80 RC 41 da 1.000 CV, azionanti eliche tripale a passo variabile. L'armamento era costituito da tre mitragliatrici da 7,7 mm, e con un carico di bombe fino a 1.500 kg. Caratteristiche Tecniche: apertura alare 21,56 m; lunghezza 16,173 m; superficie alare 75 mq; peso a vuoto 6.300 kg (totale 9.900), velocità max 430 km/h; autonomia 3.000 km; salita a 6.000 m. in 22'30"; tangenza 9.000 m.
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Ca 313
Bombardiere leggero propulso da due moton in linea Isotta Fraschini "Delta" RC da 700 CV. Come bomb.ardiere leggero non fornì le prestazioni sperate e fu passato alle Squadriglie di Osservazione Aerea e operò in A.S. L'armamento era costituito da 3 mitragliatrici da 12,7 di cui una fissa, una brandeggiabile in torretta superiore ed una in posizione retrattila centrale; bombe e spezzoni erano contenuti nella fusoliera. Caratteristiche Tecniche: apertura alare, m 16,12; lunghezza m 11,80; altezza m 4,04; superficie alare mq 39,20; peso totale 5.900 kg; a vuoto 4.600; velocità max 436 km/h; di crociera 350; autonomia 800-1200 km.
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Cant/Z 1007 bis
Velivolo da bombardamento, era un trimotore ad ala media realizzato completamente in legno, cabina di vetro e posti di pilotaggio in tandem, esisteva tanto una versione a deriva semplice, quanto a deriva doppia. Nel primo esemplare i motori erano tre Isotta Fraschini "Asso" IX da 840 CV raffreddati a liquido, poi nella versione "bis" vennero installati tre motori radiali Piaggio P XI bis RC-40 da 1.000 CV. L'armamento era costituito da 2 mitragliatrici da 12,7 mm e due da 7,7 mm. Caratteristiche Tecniche: apertura: alare 24,80 m; lunghezza 18,35 m; altezza 5,22 m; superficie alare 70 mq; peso a vuoto 9.396 kg (totale 13.621); velocità max 455 km/h; autonomia 1.795 km; salita a 6.000 m in 16'08"; tangenza 7.500 rn.
83
Cr 42 Velrvolo da caccia, completamente metallico e alcune parti in rivestimento di tela, con ala inferiore con apertura minore, le due superfici erano controventate da montanti a W, impennaggi a croce con carrello fisso . Il motore era radiale- Fiat A-74 RC 38 da 840 CV. L'armamento era costituito da due o da quattro mitragliatrici da 12,7 mm. Caratteristiche Tecniche : apertura alare 9,7 m; lunghezza 8,26 m; altezza 3,35 m; superficie alare 22,4 mq; peso a vuoto 1. 720 kg (totale 2.295); velocità max 450 km/h, di crociera 390 km/h; autonomia 775 km; salita a 6.000 m in 7', tangenza 10.500 m.
Mc 200 Caccia intercettatore, completamente metallico, m~:>noplano, monomotore ad ala bassa, impennaggi a croce. Montava un motore radiale Fiat A 74 RC - 38 da 840 CV. L'armamento era composto da due mitragliatrici da 12,7 mm sincronizzate con i giri dell'elica e da piccole bombé e spezzoni·. Caratteristiche Tecniche: apertura alare ·l0,58 m; lunghezza 8,19 m . ; altezza 3,51 m.; peso a vuoto 1.898 kg (totale 2.328); velocità max 503 km/h, di crociera 450 km/h; salita a 6~000 m. in 6'30"; autonomia 870 km; tangenza 8.900 m.
84
Me 110 Caccia notturno, era armato con 2 cannoncini da 20 mm e 4 mitragliatrici da 7,9 mm fisse e altre due da 7,9 mm brandeggiabili, i moto.ri erano due Daimler-Benz 605 B da 1.350 CV. Caratteristiche Tecniche: apertura alare 16,2 m; lunghezza 12,3 m; altezza 3,92 m; peso a vuoto 15.000 kg (totale 18.000); velocità max 544 km/h, di crociera 460 km/h; autonomia 2.800 km; salita a 5.490 m in 8'; tangenza 8.000 m.
Do 217 Caccia notturno da intercettazione, pluriposto, bimotore ad ala media a sbalzo, completamente metallico, era azionato da due motori BMW 801 A ognuno da 1.600 CV. Pesantemente armato, da 4 cannoncini da 20 mm. e 4 mitragliatrici da 7,9 mm. poste nel muso, un'altra in torretta munita di arma da 13 mm. ed un'altra dello stesso calibro o una doppia da 7~ 9 mm nella parte inferiore. Caratteristiche Tecniche: apertura alare 19 m; lunghezza 17 m; peso a vuoto 9.372 kg (totale 13.181); velocità max 490 km/h; autonomia 3.830 km; tangenza 8.253 m.
85
s.
82
Velivolo usato sia per il trasporto, sia per bombardamento, trimotore ad ala media a sbalzo; fusoliera a traliccio di tubi d'acciaio, con rivestimenti in legno ed in tela. I tre motori Alfa 128 da 860 CV furono sostituiti da 3 Pratt e Whitney "Twin Wasp" da 1.215 CV. Il velivolo era armato da una mitragliatrice da 12,7 mm. e tre da 7,7 mm. Il carico massimo di bombe era di 400 kg. Caratteristiche Tecniche: apertura alare 29,68 m; lunghezza 22,90 m; altezza 6 m; superficie alare 1.186 mq; peso a vuoto 10.SSO kg (totale 17.820); velocità max 370 km/h , di crociera 300 km/h; salita a 3.000 m. in 18'; autonomia 3.000 km; tangenza 6.000 m.
87
5 - 19 GIUGNO 1929 86° GRUPPO LA CROCIERA AEREA DEL MEDITERRANEO ORIENTALE
88
UNA DELLE IMPRESE PIÙ SIGNIFICATIVE PORTATE A COMPIM F.NTq DALLA NOSTRA AERONAUTICA NEL PERIODO PIONIERISTICO DEL VOLO. SIGNIHCATIVA NON SOLTANTO PER LA DIMOSTRAZIONE DELL'ALTO <SRADO DI SPECIALIZZAZIONE RAGGIUNTA DAI '.'/OSTRI EQUIPAGGI NEL CAMPO, DELLA NAVIGAZIONE ALTURIERA E PER L'ASPETTO MILITARE DELL'IMPRESA, MA SOPRATTUTTO PER L' ASPETTO SOCIALE ED ECONOMICO DELLA CROCIERA CHE VA COLLOCATA NEI PRIMI TENTATIVI DI COLLEGAMEJ\i'TO AEREO CON VETTORI IN GRADO DI TRASPORTARE GROSS I CARICHI E NUMEROSE PERSONE A GRANDI DISTANZE: Q UESTO GRAZIE AI NOT EVOLI RISULTATI :'.AGGIUNTI NEL CAMPO DELLA TECNOLOGIA AEREA DAI NOSTRI PROGETTISTI CH E CON LA FORMULA DELLA IDROAVIAZIONE PERMISERO DI SUPERARE LE \IANCHEVOLEZZE NEL CAMPO LOGISTICO ED AEROPORTUALE CHE ERANO SCOCLI INSORMONTABILI PER LO SVILUPPO DEL TRASPORTO AEREO DI Ql.iEI TEMPI. QUESTA CROCIERA, QUIND I, !\:ON !· A P \RTE SOLO DELLA STORIA DELLA NOSTRA AVIAZIO:s!E, MA DT QL'F.1.L\ DEI.LA AVIAZIONE MO'.'/DIALE. 0
89
LA FORMAZIONE DI VOLO DELLO STORMO COMANDO CROCIERA Col. Pellegrin i
Gen. D. A de Pinedo
1t 192" Sq. Magg. D'Orso
Com. 87" Gruppo Cap. Agnesi
1t Com. 91 " Gruppo 170" So Cap. Ba ldini
1t
Magg
Co m
Tempesti
Cap. Marini
86" Gruppo 190" Sq
1t
Magg . Ilar i
1t
1t
•
~ Com
1t
1t
191> Sq uad.
1t
Com. 171 ° Squ ad .
Cap. Del Ponte
Cap. Tonini
1t
• ~
1t
•
1t
.,
Squadriglia speciale
S. E. Balbo
1t ~
1t
1t 1t 1t
90
LE TAPPE TARANTO ATENE COSTANTINOPOLI VARNA ODESSA COSTANZA COSTANTINOPOLI ATENE TARANTO
ATENE COSTANTINOPOLI VARNA ODESSA COSTANZA COSTANTINOPOLI ATENE TARANTO ORBETELLO
km km km km km km km km km
650 640 274 452 326 374 640 650 661
Per un totale di km 4.667
Taranto: velivoli in partenza
91 Alla rada nel porto di Atene
I 35 Savoia Marchetti "S.55" giungono in formazione nel cielo di Costantinopoli
92 Gli "S.55" alla rada nel porto di Varna
Gli "S.55" alla rada nel porto di Odessa
93
Gli "S.55'' giungono in formazione sul porto di Costanza
Gli "S.55" sorvolano la rada di Orbetello al termine della crociera
3° CAPITOLO Note storiche . ... Dalla fine del 2° conflitto mondiale ad oggi
97
DISTINTIVI
41 ° STORMO A/S
d6° GRUPPO AUTONOMO A/S
99
LA RINASCITA Dicembre 1950. È la data fatidica che imporrà una svolta decisiva alla storia di questi Reparti che nel seno della risorgente Aviazione per la Marina vedranno da ora in poi svolgersi parallelamente e interdipendentemente le loro vite. È questa la data che vede ricostituito, primo per ordine di tempo, ]'86° Gruppo, che dislocato a GrottagJie e articolato in 3 squadriglie dotate di velivoli S2C-5 tHelldiver", prende la denominazione di Gruppo Aereo Autonomo "Antisom", al comando interinale del Cap. A.A.r.n. Pil. Vodret Piero.
S2C-5 "Helldiver"
Aereo biposto, usato come assaltatore navale nell'ultimo conflitto. Motore Wright R. 2600 da 1700 CV. Caratteristiche: apertura alare 14,80 m; lunghezza 11,20 m; superficie alare: 39,2 mq; peso totale 6.500 kg; velocità max 450 km/h; autonomia 1700 km.
100
La ricostituzione dell'87° Gruppo porta la data del 15 Luglio 1952. La 164· Squadriglia, trasferita da Grottaglie sulla base di Catania al comando del Ten. Col. Pil. Antonio Montuori, unitamente alla 165· Squadriglia, danno origine ali' 8.7" Gruppo Autonomo "Antisom". I velivoli sono anche per questo Gruppo gli S2C-5 "Helldiver". Manovre di cooperazione aeronavali ed aeroterrestri, esercitazioni di difesa aerea, traino manica, esercitazioni TLC, ricerche e scorta A/S, rappresentano la normale attività dei Reparti che effettuano migliaia di ore di volo preparando ed addestrando al completo impiego decine di piloti. Il 5 novembre 1953 inizia presso Maricentraddas di Augusta il 1° corso di tattica aeronavale A/S e, successivamente, si iniziano presso l'aeroporto di Frosinone, quelli per il conseguimento della "Carta Bianca" da parte dei piloti in forza ai Reparti. Sempre nel 1953 1'87° Gruppo, ricevuti in dotazione, tra gennaio e luglio, 21 "Harpoon" PV-2 è chiamato a partecipare a numerose esercitazioni nazionali ed interalleate e tra le tante prende parte con notevole impegno ed ottimi risultati alle operazioni "Rendez-Vous" ed "Argonaute-One". Nel gennaio del 1954 partecipa con 4 velivoli alle esercitazioni aeronavali, che si svolgono a Malta, con unità britanniche e, nello stesso anno, partecipa alla "Medaswex-Two'', presenti unità navali della Marina Francese ed Italiana ed aerei francesi, americani ed italiani. Nel maggio del 1954 anche 1'86° Gruppo, arricchito di una nuova unità, la 161' Squadriglia, viene dotata di velivoli PV-2 "Harpoon". f>V-2 "H.1rpo on "
Aereo bimotore: motori Pratt e Whitney R .2800 da 2.000 CV. Caratteristiche: apertura alare: 23,03 m; lunghezza: 15,88 m; altezza: 5,02m; superficie alare 63,57 mq; peso a vuoto 9.154 kg (totale 14.870) ; velocità max 490 km/h; autonomia 3.500 km; tangenza 8.000 m.
101
Il 6 marzo 1957 1'86" Gruppo e successivamente 1'87° ricevono in dotazione gli S2F-1 "Tracker", altamente funzionali per la lotta antisom, robusti e manovrieri, idonei alla navigazione strumentale e capaci di affrontare le più diverse condizioni atmosferiche. Molteplici e complesse apparecchiature elettroniche qualificano il velivolo per i compiti di caccia a sommergibili ai quali è espressamente destinato.
Consegna degli S2F-1
102 Consegna degli S2F-1
Aereo bimotore. Motori Wright R. 1820-82 da 1525 CV. Caratteristiche: apertura alare 21,24 m; lunghezza 12,88 m; superficie alare 44,62 mq; peso totale 9.500 kg; velocità max 450 km/h; autonomia 1.480 km.
Il 20 febbraio 1957 1'86° Gruppo al comando del Ten. Col. Pil. Ettore Mineo e dotato degli S2F-1 si trasferisce sull'aeroporto di Capodichino. Era stato preceduto nel trasferimento dalla 161·' Sqadriglia il 18.10.1956 e dalla 162• Squadriglia il 20.2.1957 mentre la 164· Squadriglia raggiungerà Capodichino nel 4° trimestre del 1958.
103
SF2 in volo sull'Etna
L'l.3.1960 vede la ricostituzione dell'88° Gruppo Autonomo "Antisom" al Comando del Magg. Mangano sull'aeroporto di Catania. Nel maggio del 1961 il Gruppo, con l'assegnazione dei primi velivoli S2F, inizia l'attività di volo addestrativa ed operativa, ed inserendosi prontamente nell'attività della Squadra Navale Italiana partecipa ad esercitazioni complesse Nazionali ed Alleate in sede e da altre basi nazionali ed estere.
In addestramento presso Maricentraddas (Augusta)
104
LA NASCITA DEL 41° STORMO ANTISOM
L'l.10.1965, al comando del Col. Pil. Plocher, viene costituito sull'aeroporto di Catania-Fontanarossa il "41 ° Stormo Antisom". Il Reparto, composto dall'88° Gruppo A/S e dall'87° Gruppo A/S è dotato di velivoli antisommergibili Grumman "S2F".
Esso dipende: 1) da Marinavia per la preparazione teorica ed operanva del personale di volo, allo scopo di far conseguire al m~desimo la qualifica di "Combat-Ready"; 2) dal Comando Dipartimento Militare Marittimo di giurisdizione, per l'impiego dei Gruppi costituenti lo Stormo; 3) dal Comando di Regione Aerea di giurisdizione per i compiti circoscrizionali, per il supporto logistico, tecnico, amministrativo e per la manutenzione degli impianti e delle attrezzature aeroportuali. Il suo compito è di eseguire operazioni aeree ant1som e di concorso alle forze navali di superficie.
105 VELIVOLI DELLO STORMO ALLA PARATA DEL 2 GIUGNO 1970
-.,,-,
106
ELENCO DEI CADlITI 41° STORMO
19.7.1954
MA Pii. TV " STV Oss. C3 1A AS AS
VALERANI VOLPE !ANNONE LA LUCE LIZZIO CIOPPI CARPENTIERO
Remo Mario Nicola Michele Filippo P. Luigi Aldo
6.11.1954
TV Pii. STV" ST " ST " AS AS AS AS AS
PARAMITHIOTII SACCARDO ARCIDIACONO ZAMBONELLI SANTILLO SANSONE CINQUE DI STEFANO MUNAFO'
Luciano Italo Giuseppe Antonio Mario Salvatore Francesco Corrado Marcello
18.8.1956
TE Pii. STV" STV" SE Arm. 1A
LO VERDE BADAGNINI ROSSI LO GIUDICE SCIRE'
Casimiro Dario Aldo Giovanni Salvatore
107
28.9.1957
CA Pi!. ST " M3 SE
CANGELOSI CIARRAPICO TUDISCO CASCINO
Calogero Mario Giuseppe Pietro
11.9.1960
ST Pii. STV"
TOSCHES UGO
Giovanni Riccardo
27.4.1961
ST Pii. STV Pil. SE
BACCI AMBROSO FARINA
Paolo Franco Angelo
10.4.1964
STV Pii. ST
PALA NAPO LIT ANO
Arnaldo G. Carlo
11.5.1967
CA Pii. GM "
BATALONI URLINI
Giovanni Alberto
1.4.1969
TE Pii. GM "
MARTINELLi. MEINI
Claudio Rino
21.9.1971
ST Pil. STV " 2C
ATTANASIO BASILE MONDELLA
Giovanni Carmelo Salvatore
108
ELENCO DEI CADUTI 86° GRUPPO 1951
Ten. A.A.r.n. Pii.
"
GUERRISI BERTOLI
Enrico Augusto
1952
Guardia Marina Ten. A.A.r.n. Pii.
FANELLI • SPIGULA
Nicolangelo Sebastiano
1954
M.llo Pii. Serg. Magg. Arm.
SOTTILI CAPURSO
Ugo Nicola
1956
S.Ten. Pii. CENDRON S.Ten. Vasc. LAGASIO S.Ten. G.A.r.a.t. cpl COTTO
Aldo Rino Francesco
1958
S.Ten. Pii. Cpl.
UGENTI
Francesco
S.Ten. Vasc. Sergente
NOLI FRANZINI CASSANO
Franco Pietro Emanuele
Ten. Vasc. Ten. Col.
DE ANGELIS MIGLIO
Pierfranco Guido
1962
20
1965
c.
109
I COMANDANTI
111
I GENERALI ISPETTORI DELL'AVIAZIONE PER LA MARINA (nel periodo post-bellico)
Gen. D.A. Antonio Ercole Ferdinando Riccardo Ettore Paolo Manlio Fabio Carlo
LIPPI SAVI KELLERMANN FEDERICI FARGNOLI MOCI MARA VIGNA COZZI TORRIANI
* Angelo
1.5.1950
14.9.1953
15.9.1953 16.3.1957
15.1.1959
15.3.1957
16.1.1959 16.11.1959
-
15.11.1959
-
30.12.1960
31.12.1960
-
14.10.1962 30.7.1964
-
20.11.1966 4.3.1971
-
30.10.1971
15.10.1962 31.7.1964 21.11.1966
Col. Pii. SPE 5.3.1971
POLLA
Gen. D.A. Giuseppe
*
PESCE
Ispettore in sede vacante f.f.
31.10.1971
-
112
I COMANDANTI 41° STORMO DAL 1.10.1965 6.10.1966 " 6.10.1967 7.10.1968 7.10.1969 7.10.1970 7.10.1971
al
"
5.10.1966 5.10.1967 6.10.1968 6.10.1969 6.10.1970 6.10.1971 oggi
- Col. PLOCHER ,,
" ,, " "
"
CARUSO BROSO CIMMINO DE FRANCO RIZZARDI CILIBERTI
86° GRUPPO Dicembre 1950 1.3.1951 22.5.1952 12.8.1953 12.9.1954 9.6.1956 21.2.1957 1.2.1958 1.2.1959 1.2.1960 29.6.1961 4.10.1962 4.10.1963 5.10.1964 4.10.1965 4.10.1966 4.10.1967 4.10.1968 4.10.1969 4.10.1970
Cap. T.C. T.C. T.C. 1.C. T.C. T.C. T.C. T.C. T.C. T.C. T.C. T.C. T.C. T.C. T.C. T.C. T.C. Magg. T.C.
VODRET PELOSI MONfUORI ZEGRINI GEYMET ANDOLFI MINEO BRANCASI DATIRINO RUSSO CIMMINO MAZZOLA LA ROVERE TEDESCO CARELLI DAZZI POLIMENI PIAZZI BOVIO D'ANGELO
\
I I
113
87° GRUPPO 15.7.1952 22.12.1952 1.3.1954 16.10.1955 20.9.1956 4.2.1957 1.10.1957 1.10.1958 1.10.1959 1.10.1960 1.10.1961 . 3.10.1962 2.10.1963 3.10.1964 3.10.1965 3.10.1966 3.10.1967 3.10.1968 3.10.1969 3.10.1971
Cap. T.C. T.C. T.C. T.C. T.C. T.C. T.C. T.C. T.C. T.C. T.C. T.C. T.C. T.C. Magg. Magg. Magg. Magg. T.C.
MAZZOLA GUISO TORRIANI GIOVANNINI MUSSI GRECO PISTONE CARUSO BROSO PLOCHER PLOCHER MANGANO DE FRANCO CILIBERTI RIZZARDI MUSCI DÈ MARIA CASOLINI TRICOMI FRAGOLA
88° GRUPPO 1.3.1960 15.6.1960 10.12.1960 3.10.1963 3.10.i964 1.10.1965 3.10.1966 3.10.1967 3.10.1968 3.10.1969 3.10.1971
Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. T.C.
MANGANO BELFIORE FORCHEITI TORRE DEODATO DI NATALE LENCI TOCCI LA SARACINA MARCUCCI URCIUOLI
.,;
ORE DI VOLO DEI VELIVOLI DI LINEA DEI REPARTI ANTISOM
RIEPILOGHI
88° GRUPPO A/S
87° GRUPPO A/S
86° GRUPPO A/S
----
ANNO S2C-5
v .... ....
1951 1952 1953 1954 1955 1956 1957 1958 1959 1960 1961 1962 1963 1964 1965 1966 1967 1968 1969 1970 1971
1.978, 15 3.050,35 2.722,45 2.884,45 3.70&,05 . 2.472,10 894,25 1.266, 10
TOTALI
18.975,10
PV-2
S2-F
\
489,50 643,05 6,40
1.012,45 1.755,30 848,50
3.617,05
S2C-5
l.865,25 2.774,00 3.657,55 3.534,40 3.376,25 2.437,00 2.257,30 2.858,10 3.304,20 3.573,55 3.256,15 3.080,00 3.000,00 3.005,20 3.078,45 45.059,40
I. 139,35
ev-2
1.832,55 3.363,25 4. 125,50 2.664,35 2.265,30 1. 726,35
15.978,50
S2-F
487,10 4.985,40 5.869,10 6.339,10 7. 178,45 6.981,10 6.465,08 6.543,04 6.868,55 6.427,07 6.400,00 6.389,15 6.580,45 6.757,05 84.272,24
52-F
1.633,20 2.302,20 2.276,00 2.956,00 3.398,30 3.604,50 3 .323, 15 3. 120,35 3.222,35 3.024,00 2.720,40 31.582;24
S2C-5
PV-2
1.978, 15 3.540,25 3.365,50 2.891,25 3.706,05 2.472,10 894,25 1.266,10
1.832,55 4.376,10 5.881 ,20 3.513,25 2.265,30 1.726,35
20.114,45
19.595,55
S2-F
1.865,25 3.261,10 8.643,35 9.403,50 11.348,55 11.918,05 11.514,40 12.279,18 13.245,54 14.047,40 13.006,37 12.600,35 12.611,50 12.610,05 12.556,30 160.914,09
115
DALL'S-2F "TRACKER" AL BR. 1150 "ATLANTIC" IL PRESENfE DELL'AVIAZIONE A/S Quando il bimotore Grumman S.2F è entrato. in servizio nell'86° e nell'87° (1957) e poi nell'88° Gruppo (1961) era un velivolo già largamente sperimentato dacchè il suo prototipo aveva fatto il _primo volo nel 1952 ed era il velivolo in dotazione ai Reparti A/S imbarcati USA per i quali era espressamente prodotto. Velivolo moderno per l'epoca in cui fu assunto in servizio, con l'andar del tempo palesava nella sua scarsa autonomia ( 6h) il limite più evideqte. Ora, dopo 15 anni di servizio, nonostante gli equipaggi considerino con simpatia il velivolo ancora ottimamente efficiente e con discrete capacità operative, l'enorme salto di qualità fatto dalla tecnologia in questo campo ha profilato imprescindibile la necessità di superare i limiti imposti da questo Grumman ormai vecchio, per essere in linea coi tempi. Il Breguet 1150 "Atlantic" soddisfa a questa necessità. La sua scelta è stata fatta dopo un attento e prolungato esame di diversi aeroplani della stes~a specialità. In virtù della larga dotazione di strumenti di navigazione, di scoperta e localizzazione di sommergibili naviganti in immersione, questo .velivolo è all'optimum delle tecniche più moderne in materia ed. il suo armamento è sensibilmente più elevato di quello disponibile nei velivoli corrispondenti.
Il Breguet 1150 "Atlantic"
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L'armamento standard di bordo comprende: siluri e bombe di profondità. L'impiego di queste armi è coordinato da un operatore tattico che riunisce ed elabora i dati di navigazione (posizione velivolo) con quelli rilevati dai vari sensori. L'equipaggio è composto da 12-13 persone, ma la capacità complessiva (posti operativi più posti di riposo) è di 24 unità. Radar ad alta potenza, sistemi avanzati di boe sonore e di navigazione che gli consentono di volare senza riferimenti a punti a terra, fanno del BR. 1150 "Atlantic" l'aereo più moderno dell'Europa per la difesa del mare. · Le sue caratteristiche tecniche sono: due motori turboelica Rolls Royce "Tyne" - RTy da 6.000 hp di potenza al decollo; elica quadripala De Havilland di m 4,80 di diametro; apertura alare m 36,30; lunghezza m 31,75; altezza m 11,33; superficie alare mq 120,00; peso totale kg 43.500; velocità massima k},/h 615; velocità di pattugliamento km/ 320; autonomia 18 h. Il 27 giugno 1972 il primo dei 18 "Atlantic", destinato ai Reparti A/S ·é stato consegnato ufficialmente a Tolosa (Francia) dal presidente del Comitato dei Direttori del programma, Ing. Gen. Bloch, al Capo di Stato Maggiore dell'A .M.I., Gen. S.A. Lucerum. Dei 18 "Atlantic", 9 andranno in dotazione all'88° Gruppo e 9 all'86° Gruppo che· nei primi mesi del 1973 si trasferirà in Sardegna, sull'aeroporto di Elmas, ed entrerà a far parte del costituendo 30° Stormo. 1
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Tolosa: La cerimonia di consegna del primo "Atlantic" 1
Il 1° gennaio 1973 è stata fissata per la ricostituzione del 30° Stormo sull'aeroporto di Elmas.
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INDICE
Prefazione . .. . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . .. . . .. . . . .. . . . .. . . .. . . . .. . . .. . . . .. . . . .. . . .. .. . . .. pag.
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1° CAPITOLO Al lettore .................. ..... ......... . ........ . .... .... . .............. .............. . . Bandiera del 41° Stormo ............ . .... .... . ......... ..... .... . ......... . ........ . . Medaglie d'oro al V.M....................... . ......... .... ..... ..... ................ .
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2° CAPITOLO (Note storiche dalle origini dei Reparti al termine del 2° conflitto mondiale) Grafico dipendenze 41 ° Stormo .......... .. ....... . ................... . :.. ....... . » 86°, 87°, e 88° Gruppo .. ........... . ...................... 86° Gruppo . ... . . .. . . .. . . ... . . . . . . . . . . . ... . . . . . . . .. . . .. . . . .. . . . . .. . .. . . . .. .. . .. . . . ... . .. 41 ° Stormo ................................ .......................................... . ... 87° Gruppo .. .. .. .. .. . . .. .. .. .. . .. . . . .. .. .. .. . .. .. .. . . .. .. .. . . . . .. .. .. . .. .. . .. . .. . . .. .. . 88° Gruppo . .. . . . .. . . .. . . . .. . . .. . . .. .. . . . . . . . . . . . .. . . .. . . ... . . .. . . . .. . . . .. . .. .. . . . .. .. .. Velivoli in dotazione ................... .:... .................... .. ... ............ . ... La crociera aerea del Mediterraneo Orientale ... .. ... .. ..... ... .. ... .. ... .. .. ..
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25 26 27 41 49 61 73 87
3° CAPITOLO ( Note storiche dalla fine del secondo conflitto mondiale ad oggi) Dist!ntivi. 41° Stormo e 86° Gruppo ... .......................... . ........ .. .... .. La nnasctta ... ............ , .................... ....... . ..... ..... .... ..... . ............. . La nascita del 41° Stormo A/S ........................... . ........ . ........ . ..... .. Elenco dei caduti (dal 1951) ............................ . .. ....................... .. I Comandanti .............................. . ....... . ... .. ... . ...... ..... ....... . ..... .. - di Marinavia - del 41 ° Stormo - dell'86° Gruppo - dell'87° Gruppo - dell'88° Gruppo Dall'S-2F "Traker" al BR. 1150 "Adantic" Il presente della Aviazione A/S ............................. .................. ..
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