Il libro si prefigge lo scopo di ricostruire l'esperienza del "Corpo di Spedizione in Murmania", settembre 1918-agosto 1919, e di omaggiare la memoria di coloro che vi pre~ero parte (tra cui si segnala Giacomo Giusto, classe 1892 soldato del 67° Reggimento Fanteria, bisnonno dell'autore). Il Corpo di Spedizione italiano era inserito in un contingente multinazionale, interforze e a guida inglese. Esso operò nelle fredde terre della Russia del nord scosse dalla rivoluzione bolscevica e piegate dalla pace capestro di Brest-Litovsk. L'intervento alleato può essere sostanzialmente diviso in due fasi: la prima, dall'impronta strettamente militare, ebbe una chiara funzione antitedesca, la seconda, iniziata con la sconfitta della Germania, fu caratterizzata da una generica politica antibolscevica dai contorni operativi non ben definiti. Nel corso della trattazione sono state messe in luce le principali operazioni alle quali gli Italiani presero parte con la Colonna Mobile Savoia, ma si è anche cercato di dettagliare la vita quotidiana e le difficoltà concernenti il vitto , l'equipaggiamento e l'addestramento. La decisione di intervenire in Russia nel 19181919 non fu una scelta dettata dal caso o da un capriccio politico, tutt'altro. Essa si inserì nel lungo solco, di cavouriana memoria, del "presenzialismo in'.ìernazio:nale" di un Paese giovane (I 'unificazione risaliva a circa cinquant'anni prima), ma desideroso di emergere e di trovare la propria dimensione nel novero delle Potenze europee nopché di accelerare la conclusione di una guerra che non sembrava aver fine.
In copertina:
. Teatro delle operazioniJn Murmania (zona Arcangelo, Murmansk), luglio 1919.
STATO MAGGIORE DELL'ESERCITO Ufficio Storico
Giuseppe Cacciaguerra
IL CORPO DI SPEDIZIONE ITALIANO INMURMANIA 1918 - 1919
Roma 2014
Presentazione ...................... ... ................ .... .... ....... ................ ....................... 5 Prefazione ........ .... ... ............ ........................................... ........................ .......7 Pren1essa ......... ........ ... .................... .... .... ....................... ,.............................. 11 C apitolo 1 - I belligeranti. Le origini del conflitto ...... .... .... ....................... 13 1. 1. I bell igeranti .. ... ................................... ............ ............ .... .... ........ .... .... 13 1.2 . La Russia .. ........ .... ............ .... .... .... ........... .... ........................... ..... .... .... 13 1.3 . L'Italia ........................ ................. .... ... ....... ............. .................... .... .... . 19 Capitolo 2 - La situazione generale ...... .... ............... ........ ........ ........... ........25 2 .1. La situazio ne generale mili tare ................ ............ ............... .... .... ........ 25 2.2. Avvenimenti e provvedimenti in vista del confl itto ....... ........ ......... .... 27 Capitolo 3 - La situazione particolare ........... .... .... .......... ..... ........ .... ..........31 3. 1. Le operazio ni p receclenti ............ .... ... ................. ............................... ..31 3.2. L'ambiente operativo .................... .... ................ ........................... .... ... 32 3.3 . I piani operativi ... ............................. .... .... ............... .... .... .... ................ 38 3.4 . Le forze in can1po ....... ..... .... ....... .... ........ .... .... ................... .... .... ... ...... 39 Capitolo 4 - Gli avvenimenti .......... ....... .... ................ .... ....... ............ .... .... ..43 4. 1. Le operazioni cli guerra ... .... ... .................................... ..........................43 . . M urma111a . " : operaz10111. . . ................ ............ 4°7 .1z1one m 4 .2 . Il "Corpo d.1 Spect· 4.3 . La clisciplina ...... ....... .................... .................... .... .... ........... ........ .... .... 74 4 .4. L'eq uipaggiamento .. .... .... .................... .... ............ ........................... .... .77 Capitolo 5 - Considerazioni final i. Ammaestramenti .......................... .......79 5.1. G li ammaestràmenti cli valore attuale .. ............. ... ............ ............ ....... 79 5 .2. Considerazioni riepi'logative ........ .... .... ................ ............... ............ .... 82 Annessi .......... ........... .... ............ ....................... .... ................... .... .... .... ....... .. 85 Archivio fotografico mi litare ............. ... ................ .... ........ ...... ..... ............. 11 1 Sigle-Acronimi ............... .... ... ................ ................ .... .... ........................... . 119 Indice dei Nomi .... :........ .... .... .... .... .... ....... .... .... ................ ... .... .... .......... .... 120 Fonti archi vistiche AUSSME .... .... ... ............ ........ .... ............... .... ....... ....... 124 Bibliografia ........... ....... ........ ........ .... .......... ......... ....... .... .... ........ ............ ... 125 Sitografia .. ...................................................... ............ .... .... .... ............... .... 127
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Dedico questo lavoro alla rnernoria cli Giacorno Giusto, Varazzino, classe I 892, soldato del 67° Rgt. Fanteria "Per aver servito con fedeltà e onore"
Giacomo Giusto, il primo da destra, in posa al termine di una corvè cucine. Torino, gennaio 1918.
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Presentazione In seguito al trattato di pace di Brest-Litovsk, sottoscritto il 3 marzo 1918, la German ia acquistava il controllo di un territorio sterminato, con una duplice possibilità: attingerne le risorse naturali, praticamente inesauribilì, di interesse strategico e logistico, e impadronirsi degli enormi depositi di materiali bellici che gli Alleati, per sostenere lo sforzo operativo dell'esercito russo, avevano ammassato nelle basi di Murmansk sul Mar di Barents, di Arcangelo sul Mar Bianco e di Vladivostok sul Mar del G iappone in Estremo Oriente. La Germania inviò un robusto contingente di truppe in Finlandia con l'intento di spingerle più a Nord ed occupare Murmansk, Arcangelo, l'intera penisola cli Kola ed i due tronchi ferroviari per Pietroburgo e Mosca. Contemporaneamente il Governo bolscevico bloccava i sopracletti depositi ed aJlontanava eia Arcangelo le rappresentanze diplomatiche dell'Intesa. Lungo la Transiber.i ana furono create bande irregolari sovietiche, al comando cli ufficiali gennanici, costituite da unità regolari di ex prigionieri tedeschi ed austro-ungarici. Berlino aveva chiesto ai vertici russi di procedere alla cattura del Corpo cecoslovacco, forte di 60000 uomini, che aveva combattuto contro gli Imperi Centrali e stava abbandonando il territorio russo eia Vlaclivostok contando di entrare nello scacchiere clell 'Intesa. Non accettando la resa, i Cecoslovacchi si erano affiancati ai reparti antirivoluzionari cosacchi che operavano in Siberia e nelle regioni sud-orientali. All'Intesa era riservato il compito cli contrastare l'avanzata tedesca e, nel giugno 1918, il generale germanico von der Goltz concentrò le sue truppe in Carelia con l'evidente proposito di puntare su Munnansk ed Arcangelo. L'incombente pericolo indusse gli Alleati a fissare le linee d'intervento nelle zone strategicamente delicate della Russia con contingenti formati da Cina, Giappone, Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Italia. Il Corpo di Spedizione Italiano venne costituito nell'agosto 19 18 col seguente organico: IV battaglione ciel 67° reggimento fanteria "Palermo", la 389" compagnia mitragli atri ci, 165a sezione CC.RR., ospedale da campo n.346, più un reparto del genio, una compagnia di complementi e un nucleo di sussistenza. Il 2 settembre il contingente italiano, forte cli 13 J6 uomini e comandato dal ten.col. Sifola, sbarcò a Murmansk, nell'estuario del fiume Tuloma, e fu dislocato fra quella città e Kola. Durante l'inverno respinsero frequenti attacchi condotti da formazioni bolsceviche soprattutto lungo la ferrovia Kol a-Pietroburgo . Fu costituito un fronte difensivo, che si estendeva da Kandalacka a Nioutcka, presidiato da reparti
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Il Corpo cli Spedizioni.! Italiano in Munn::in1n ( 19 1S. 19 19)
anglo-francesi con il supporto cli una compagnia speciale italiana di 220 uomini chiamata colonna mobile " Savoia" . Nella primavera del .1919 il generale Maynard , comandante delle truppe inteqlllcate , decise di spingere le sue U nità verso Sud, alla conquista cli Pctrozavoclsk, sulla riva occidentale del lago di Onega. A q.i1ella operazione prese parte la colonna Savoia che avanzò suila direttrice Popoff-Ostrov. I nostri soldati si distinsero nei combattimenti del 21 maggio che portarono ali' occupaz ione di Meclveja Gora e Povyenetz. Il distaccamento italiano , rinforzato dalla 389a compagnia mitragliatrici e da un reparto del genio , fu poi impiegato negli scontri del 26, 28, 29 e 30 giugno , comportandosi ottimamente e subendo perdite . L'attività operativa delle forze contrapposte segnò q uindi un rallentamento, mentre maturavano decisioni di carattere politico. Gli Stati Uniti ritirarono le loro truppe, Inghilterra e Francia sostituirono i rispettivi contingenti con formazioni cli volontari, il nostro Governo ordinò il rimpatrio del Corpo di Spedizione. Questo giunse a Torino il 29 agosto l 919, suo centro di mobilitazione, ed il 12 settembre venne ufficialmente d isciolto . IL CAPO DELL' UFFICIO STORICO Col. Antonino ZARCO NE
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Prefazione Dalla metà degli anni settanta ad oggi molti reggimenti sono stati sciolti per mot ivi legati al mutamento della situazione internazionale, per fronteggiare le varie crisi finanziarie che si sono succedute nel tempo o, più recentemente, per conseguire l'obiettivo cui anche il nostro Paese tende, quello di disporre di Forze Armate ridotte numericamente, ma avanzate dal punto di vista tecnologico, adeguando la propria struttura a quella dei più prestigiosi parteners internazionali con i quali collabora nelle numerose operazioni fuori area. In tale contesto strategico-finanziario tutte le armi, ma in particolare la fanteria, che era l'arma più numerosa, hanno subito i "tagli" più consistenti lasciando una scia di ricord i e cli rimpianti in chi aveva militato , nel tempo , in gloriosi reggimenti, alcuni vecchi cli secoli e che, da sempre, avevano svolto ruoli importanti e sempre da protagonisti, dapprim a sui campi cli battaglia sui quali si erano battuti gli eserciti degli stati preunitari, successivamente su quelli delle guerre per l'indipendenza nazionale, delle guerre coloniali, dei due conflitti mondiali, della guerra cli liberazione e nelle recenti missioni all'estero. Che cosa è rimasto cl i questi reparti che hanno segnato la vita di generazioni di soldati? Sono rimaste le bandiere ricche di medaglie conservate nel Museo delle Bandiere del Vittoriano, la loro Storia scolpita nel cuore di chi vi ha servito in guerra e in pace e ordinata negli archiv i dcll' Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito e la loro memoria legata a ricord i familiari e a sbiadite foto d'epoca. Da alcuni anni, ad alimentare il ricordo d.i questi reggimenti e delle "belle Brigate" di cui facevano parte, oltre ai grandi maestri della storia militare italiana, sta provvedendo un gruppo di giovani storici militari che - una volta ultimata la freque nza dell'Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze sollecitatati dalle nozioni acquisite nel Corso di "Storia Militare" e dal desiderio di approfondire le conoscenze su eventi particolari, dedicano parte del loro tempo libero ad approfondire e divulgare momenti gloriosi delle nostre Forze Armate. Questi giovani ufficiali hanno ben assorbito i principi sui quali si fonda la ricerca storica a suo tempo definiti da Federico Chabod, Benedetto Croce, Nuto Revelli, il compianto Raimondo Luraghi , Giorgio Rochat, Virgilio Ilari e tanti altri "buoni maestri" che continuano ad alimentare gli studi storico-militari in Italia, ne hanno fatto tesoro e li stanno applicando con intelligenza e sensibilità in scritti sempre più numerosi. L'ultima testimon ianza di questo tipo di innovativa ricerca storica militare ci viene fornita dal lavoro cli Giuseppe Cacciaguerra che trae spunto dal ricor-
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I l Corpo di Spedizione Italiano in l\'lur111;:111ia { l 918 - 19 19)
do della nonna, circa una guerra combattuta in Russia dal proprio padre nel 1918-1919 che trova riscontro storico nella spedizione militare compiuta in Murmania da un contingente interalleato di cui faceva parte il IV battaglione ,del 67° Reggimento Fanteria, allora inquadrato nella Brigata "Palermo"; reggimento che I' 8 dicembre del I 943 sarà protagonista del fatto d' arme di Montelungo e la cui bandiera sarà decorata di Medaglia d'Oro al valor militare ed il 7 giugno I. 944, "garrirà vittoriosa sulla via di Roma" appena Iibcrata, primo reparto del rinnovato Esercito Italiano ad affrontare i tedeschi al fianco dei nuovi alleati. La spedizione in Murmania non è stata mai molto nota e solo alcune vaghe notizie sull 'evento erano riportate nella storia del 67° in un piccolo volume distribuito a coloro che prestavano servizio in quel repa1to; dopo lo scioglimento e col passare del tempo, anche questo tenue ricordo si sarebbe disperso, a meno di non ricorrere agli archivi dell'Ufficio Storico e ad un volume edito dal c.itato Ufficio, (curato da Vincenzo Gallinari, L'Eserc.ito Italiano nel primo dopoguerra 1918-1920) nel quale è sommariamente narrata la sped izione di cui si tratta. Ora, con la pubblicazione di Cacciaguerra, la storia del Corpo di spedizione in Murmania, al comando del Tenente Colonnello Sifola, che era pa1tito ne ll 'agosto del 1918 da Torino ed era giunto a Murmansk dopo una lunga e disagiata navigazione torna alla luce. Dislocato parte nella città stessa e parte nella vicina località di Kola, iI nostro contingente si affiancava con i suoi 1300 uomini ad una Divisione britannica e ad un battaglione francese , uno americano, uno serbo e un reggimento carelìano. Le operazioni, nel periodo invernale furono final ìzzate prevalentemente al controllo del territorio fino alla primavera successiva quando un repa1to italiano, denominato "Colonna mobile Savoia" ·, partecipò insieme ad unità degli altri Paesi ad una spcd izione verso sud, lùrigo la ferrovia per Petrozavodsk, sostenendo fino all'estate alcuni scontri con forze sovietiche. La cronaca di questi eventi, tratta da documenti originali, dai rapporti periodici del Tenente Colonnello Sifola, da un ' ampia e selezionata bibliografia internazionale , è preceduta da un'accurata descrizione delle origini del conflitto, deila situazione generale e particolare ed è seguìtà da un ultimo capitolo (il V) di considerazioni finali e ammaestramenti. Il tutto merìta un cenno specifico. Infatti l'autore, grazie ad una intrinseca capacità professionale di carattere tecnico-militare e una perfetta assimilazione cd interiorizzazione de] metodo storico, riesce a trattare i vari aspetti sia con una vivacità capace cli suscitare fin dalle prime pagine un grande interesse, sia, grazie ad un approccio narrativo ispirato a canoni strategici e tattici attualissimi, a rendere vivi e , direi, visibili gli episodi narrati. Un altro pregio di qyesto lavoro che desidero evidenziare è la completezza
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dell'analisi , val idata da una vasta e dettagliata gamma cli documenti allegati che, oltre a testimoniare l'impegno profuso nella ricerca e nello studio delle fonti , arricchisce il testo di aspetti particolari che rendono ancora pjù chiara la completezza del ricordo di questo evento storico trattato sino ad ora, anche nei documenti ufficiali , con una certa sommarietà. Concludendo questa breve prefazione al volume di Giuseppe Cacciaguerra, desidero esprimere la mia soddisfazione di vecchio appartenente al 67° di aver ritrovato, arricchito di momenti significativi, questo episodio che in tempi lontani aveva destato in me tanta curiosità e complimentarmi con l'Autore per aver offerto a tutti gli stud.iosi e gli appassionati della storia militare un modello di ricerca realmente fondata su canoni classici , integrata da considerazioni centrate su una moderna ed olistica visione degli eventi storici. Gianfranco Gasperini Roma, I O aprile 2013
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Premessa Il Corpo di Spedizione Italiano in Murmania , inserito in un conlingente multinazionale al Lenn ine della Prima gueJTa mondiale , rappresenta l'oggetto del presente studio . Il lavoro proposto ha i suoi nalurali li miti spazio-temporali ne l la durata della miss io ne, settembre 191 8 - agosto 19 19, e nell a zona delle operazioni ove il contingente italiano operò, cioè la regione de lla Murmania nella Ru ssia settentrionale (la penisola di Kola) e, più a s ud , la Carelia. Lo scopo generale è quello di ricostruire gli avven imenti , accaduti ormai un secolo fa, elaborandone, al contempo , uno " studio" specie per gli ammaestramenti di valo re attuale. Lo scopo particol are, invece, è quello di rendere omaggio all a memoria e al ricordo di co loro che vi presero parte tra cui mi pregio di seg nalare G iacomo Giuslo ,classe 1892, mio bisno nno (Annesso n. 1). Nei ricordi fa miliari' la sua partecipazione all a missione è tuttora rievocata in maniera sentita ed orgogliosa: era uno dei pochi li guri membri del Corpo Italiano cli S pedizione. Chiamato alle armi il 5 settembre de l 19 l 2 , G iacomo Giusto divenne un soldato del 50° Reggi mento di Fanteria, destinato al Corpo di Sped izione per la Li bia su disposizione ministeriale. Ben prima della spedizione in Murmania , quindi , fu inviato in Tripolitan ia e Ci renaica, nell' immagini fico Oltremare, ove prestò servizio dal 3 gennaio 1913 al 9 agosto 1914; un segno premonitore, quasi a dimostrare che le imprese avventurose ed in terre lontane non lo spaventavano più del dovuto. Del resto i Liguri sono da sempre uo mini duri , gente avvezza al mare, alle esplorazion i e alle peripezie . Gente ab ituata a sudarsi Lutto, anche qualche metro di terra da coltivare strappandola all e colline con il sistema delle temtzze. G iacomo G iusto non fu un'eccezione nonostante, dal pu nto di vista fì s ico, non si può dire che fosse un colosso, I ,6 1 mdi altezza e 84 cm dì torace (come risulta dal suo foglio matricolare), ma ciò che lo rese tale furono la sua te nacia e il suo coraggio . La genuina curios ità per un fatto d'armi poco noto ai non addetti ai lavori mi spinse, nel 2006, a scri vere una lettera al «Corriere dell a Sera»~, nella quale chiedevo al dott. Sergio Romano , stori co e g ià ambasciatore iLaliano a Mosca, d i portare all'attenzione del grande pubblico le imprese dei nostri av i. L' interesse suscitato da quella pubblicaz ione, confermato dai molti contatti ricevuti , mi ha spinto a cimentarmi in questo lavoro perché la memoria muore I Ho affrontato l'argomento piì:1 volte con la Signora Giusto Tina, classe 1922, fi glia di Giacomo, che luc idamente ricorda particolari di assoluto interesse. 2 Lettere al Clmiere, S. Romano. ·'Con gli italiani in Siberia dopo la Rivo luzione d'ollobre'' in «Corriere della Sera» http://www.corriere.it/solfcrino/ romano/06-01 -3 1/0 l .spm
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solo se non è coltivata. I criteri adottati per la condotta del lavoro sono incentrati sulla ricostruzione di un avvenimento militare seguendo i principi della "guerra classica"3 • . Termino la premessa esprimendo una sentita gratitudine alla Signora Tina Giusto, mia cara nonna, per le preziose informazioni fornitemi su suo padre, fante del 67° Reggimento, e per avermi consentito di approfondire questo episodio di storia patria poco noto. Un ringraziamento particolare è indirizzato a Monica, mia moglie, per l'infinita pazienza dimostrata. Intì ne, rivolgo un ringraziamento ali' Archivio dell'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell 'Esercito per la professionale collaborazione palesata nel corso delle ricerche.
3 Cfr. M. e L. Coltri nari , La ricostruzione e lo studio di un avvenimento militare, Edizioni Nuova Cultura, Roma 200>9.
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Capitolo 1 I belligeranti. Le origini del conflitto 1.1 I belligeranti La Russia e l' Ital ia rappresentano gli attori principali di questa rkostruzione militare e su questi due paesi sarà focalizzata l'attenzione4 • La Russia del 1918 è un paese allo sbando militare, piegato da una pace capestro e scosso da violenti disordini politici e rivoluzionari intestini. Da quella situazione, incompresa ai più, nacque un grande esperimento politico, economico e sociale che durò fi no alla sua implos ione nel 1991. Tanto roboante fu la sua nascita quanto silenziosa fu la sua scomparsa. Le vicende russe del 19 18 hanno larga eco in tutta Europa (non si deve dimenticare che la visione del mondo del 1918 è ancora eurocentrica) e la scarsità di notizie che raggiungono le corti del Vecchio Continente contribuiscono a fom entare la paura (per altri la speranza) cli una rivoluzione mondiale imminente. L'Ital ia del 1918 , pur tra innumerevoli difficoltà (specie dopo la disfatta di Caporetto), sta gradualmente riacquisendo fiducia in se stessa: oramai riesce a pregustare la vittoriosa fine cli una guerra lunghissima. Proprio in tale prospettiva va inquadrata la scelta politico-strategica italiana (che denota coraggio ed allineamento con le posizioni degli Alleati) di inviare un contingente nelle lontane e inospitali terre nella Russ ia del Nord . Oltre che in Murmania, parallelamente, l'Italia invia un Corpo di Spedizione in Siberia (sempre inserito in un contesto multinazionale), quasi a rimarcare un ruolo che le compete tra le grandi nazioni europee.
1.2 La Russia Dal punto di vista geografi co la Russia del 1918 è uno Stato dalle dimensioni sconfinate. I meri numeri (si tratta di una superficie sull'ordine dei 22 milioni di chilornetri quadrati) potrebbero significare poco se non paragonati a quelli di altri Stati. Per un più chiaro ordine cii grandezza la Russia, per esempio , è ben 40 volte la Francia che risulta la potenza centrale europea più estesa 4 Gli altri attori interessati alle operazioni nel Nord della Russia possono essere individuati da un lato nel Regno Unito , in qualità di leading nation della coalizione, gli Stati U niti cl ' America, ormai assurti a potenza mondiale, e la Francia; dall'altro lato la Germania, quasi allo stremo delle forz.e, ma con le truppe ancora dislocate in Finlandia.
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Il Corpo di Spedizione halia no in Murmania (1 918 - 19 19}
(eccezion fatta per i dominion dell'Impero inglese di vera portata mondiale). Proprio l'immensità del territorio e le sue caratteristiche fanno scrivere già sul finire dell'Ottocento che: "A) viaggiatore dell'ovest, lo scenario russo, lontano dalle grandi città, ha un aspetto mezzo selvaggio, dimenticato da Dio, come di. una terra che è reclamata solo dallo stato di natura"5 • Altra importante caratteristica della Russia , che traspare dalla citazione testé fatta, è proprio la disomogeneità della distribuzione demografica sul territorio. Infatti, la sua popolazione totale, nel primo censimento generale del 1897, è cli circa 126 milioni cli persone6 . Esse, però, sono concentrate, per ¾ nella zona occidentale, nota come Russia europea7 • Gli sconfinati territori della Russia , de.facto, la avvicinano ad una sorta di potenza coloniale- sprovvista di colonie intese secondo la comune accezione europea. Di colonie, in verità, non ve n' è bisogno dal momento che il grande territorio russo è di per sé una sconfinata area da "colonizzare"8 , basti pensare ali ' immensa zona siberiami. Pertanto, la definizione di auto-colonizzazione non pare un virtuosismo semantico quanto un'appropriata definizione di quanto avvenuto. La maggioranza di questa composita popolazione è rappresentata dagli slavi , ma la varietà etnica delle genti, unite sotto la corona degli zar, è tale che in Russia si parlano circa 200 tra lingue e dialetti diversi. La Russia , pertanto, è tutto tranne che uno Stato compatto e monolito come potrebbe apparire ad uno sguardo rapido e superficiale. La Russia è un paese molto complesso, ricco di contraddizioni e stridenti diversità: dalla civilizzata e "moderna" zona occidentale ali' inospitale e scarsamente abitata area asiatico-siberiana. La Russia all'inizio del Novecento è un paese dalle potenzialità economiche straordinarie, tuttavia affetto eia una grave forma di arretratezza tecnologica, culturale' e democratica. Si pensi, quale esempio chiarificatore, che la servitù della gleba, che interessò "40 milioni dì contadìni"9 , fu abolita solo nel 186 1 ad opera dello zar Alessandro II. Questa generale aiTetratezza sembra tenerla ancorata , per orga'nizzazione complessiva, a una condizione semifeu5 J. Geddie, Russian Empire: his1orical a,zd perspec1ive, T. Nelson and sons, Paternoster Row, Edimburgo e New York 1882, p. V. Libera traduzione dell'autore. 6 li dato ufficiale della popolazione al 1897 è di I 25 .640 .02 l come riportato cieli ' Istituto russo cli demografia National Research University "'Higher School cd Economics'' consultabile al s ito: http://clemoscope.ru/weekly/ssp/rus_1an_97 .php 7 La s ituazione agli inizi del 1900, per certi versi. non appare dissimile da quella descritta da un acuto osservatore contemporaneo, il compianto R. Kapuscinski in /111.periurn, Feltrinelli, Mi lano 2009. 8 U no dei leitmotiv zaristi principali fu quello della russificazione dei popoli. Per ulteriori approfondimenti sull'argomento si rimanda a V Bérard, The Russian empire a,u/ Czarism , David Nutt, Londt:a 1905,capp . Tll-IV. 9 AA.VV., Il nuovo atlante storico Garzanti, Garzanti , Milano I 990, p. 363.
Capitolo I - I hclligc:ratlli. Le orif!ini del con Ili Ho
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dale. In tale situazione si comprende facilmente come circa l '80% della popolazione fosse ancora occupata nell'agricoltura, per giunta molto arretrata. In ambito industriale, indubbiamente, i passi in avanti furono molti, ma ben lontani dalle capacità già espresse nel resto d'Europa. In particolare, l'industrializzazione (con predilezione per la siderurgia) si concentrava solo in determinate zone geografiche e per di più essa era sostenuta da un consistente afflusso di capitali stranieri. All'inizio del 1900 erano ben noti i requisiti necessari alla crescita industriale: "lo sviluppo di una moderna industria è collegato a tre condizioni , esplicitamente: una completa formazione, ottenuta in precedenza, di abili artigiani; un sufficiente capitale mobile ed una numerosa ed intelligente middle class" 10 • Nessuno dì questi elementi era presente nella Russia di quegli anni, per cui si capisce come la nascente industria fosse soggetta a marcati squilibri che si ripresenteranno decenni dopo, evidenziando quei limiti strutturali prim1gem. Di certo non mancarono uomini di elevato talento in grado cli capire la situazione e cli cercare di porvi rimedio. Degno di nota fu il conte Sergei Witte, ministro delle Finanze (1892-1903) e successivamente primo ministro ( 1905-1906). Egli fu l'artefice del programma cli industrializzazione chiamato, per l'appunto, "sistema Witte" che si imperniava su tre punti: "intensa costruzione ferroviaria, protezionismo e sussidi statali per le imprese private e, infine , grande afflusso di capitale straniero alle industrie, banche e crediti stataIi" 11• Il suo operato fu encomiabile non solo in ambito economico, ma pure in ambito sociale per il miglioramento delle condizioni cli vita della popolazione; non a caso lavorò alla stesura del Manifesto costituzionale dcli' ottobre 1905 con il quale lo Zar garantì le libertà civili. Proprio Witte, conferendo con lo zar Nicola Il, suggerì che: "Esistono solo due modi per uscire dalle difficoltà attuali o instaurare una dittatura o concedere una costituzione" 12 • Witte caldeggiò la seconda opzione. Le obiettive difficoltà interne, esacerbate dalla rivoluzioneu del 1905 (prodromica a sviluppi di ben maggiore portata nel 19 17), emersero in tutta la loro gravità nella pessima condotta della Prima guerra mondiale. L'arco tem10 W. von Schierbrand, Russia her strength and her weakness, G.P. Putnam's Sons, thc Knickerbockcr Press, New York e Londra 1904, p. 87. Libera traduzione dell'autore. I l J.R. Millar, Encyclopedia ofRussian History, Macrnillan Reference USA. New York 2004, voll. 4, voi. IV, p. 1670. Traduzione dell'autore. 12 S. Witte, The memoirs r~fCount Wiue, (traduzione dall 'originale russo di A. Yannolinsky), Doubleday Page & Company, New York 1921 , p. 241. Traduzione dell' autore. 13 Considerare gli eventi del 1905 una rivoluzione non è propriamente corretto, si trattò, più che altro, di proteste diffuse e non necessariamente violente. Sull'argomento, cfr. A.S. Rappoport, Pioneers rd the Ru.ssian Revolu1ion, Brentano's, New York 1919.
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Il Coqm di Spedizione ltaHnno in Murman in ( 19 18. 1919)
porale 1905-1914 fu segnato da un rilevante sviluppo politico e democratico, basti pensare che la Russia, di fatto, divenne una monarchia costituzionale. A proposito della rivoluzione del l 905 14 , per quanto di interesse in questa secl.e , essa non fece altro che ampliare il solco già esistente fra le due anime rivoluzionarie della socialdemocrazia russa ovvero i bolscevichi e i menscevichi 15. Per i bolscevichi, capeggiati dal loro carismatico leader Lenin, larivoluzione doveva essere guidata dagli operai o più in generale dai proletari. I menscevichi , al contrario , si spostarono sempre più su posizioni " moderate" il che significa verso un graduale percorso socialista (con la preferenza per una guida liberal-borghese). L'inconciliabilità delle due posizioni emerse definitivamente nel corso del 1917 allorquando, alle intransigenti posizioni dei bolscevichi (accendere le polveri della rivoluzione) , i minoritari opposero la validità di una via "lega.le" (ovvero democratico-parlamentare). La Russia entrò nella Prima guerra mondiale a fianco delle potenze dell'Intesa, in qualità di grande protettrice dei popoli slavi (in particolar modo della Serbia, accusata per l'omicidio - quale mandante - dell'erede al trono Austro-Ungarico) 16 • L'andamento dei fatti cl'arme fu, complessivamente, disastroso. Ad un'iniziale avanzata dell'esercito zarista 17 , pagata a carissimo prezzo, seguirono molteplici rovesci che piegarono la resistenza dei militari russi. La Prima guerra mondiale svelò ben presto il suo carattere pienamente industriale. A poco servì opporre i grandi numeri della fanteria cli fronte alle unità tedesche numericamente inferiori, ma bene equipaggiate, addestrate ed armate. Lo Zar fu condannato alla sconfitta per l' arretratezza (economica e 14 Tra i lascjti più importanti deJla rivoluzione del J.905 e.i furono i soviet ovvero dei consigli-organismi di rappresentanza per gli operai e i contadini (successivamente, nel 1917, furono inclusi anche i soldati). l soviet vennero estesi a tutti i livelli cli rappresentanza, strettamente piramidale., il cui apice divenne il Congresso dei soviet dell' Unione nel 1924. I 5 Erano le due ani[l1e, sorte nel 1903 , del Partir.o operaio socialdemocratico russo nato nel 1898. Bol'.frvik, i9 russo, significa maggioritario mentre men sevik significa minoritario. Nonostante le divergenze, entrambi concordarono che la fallita rivoluzione del 1905 avesse un carattere prettamente borghese. 16 L'arciduca Francesco Ferdinando fu ucciso a Sarajevo il 28 giugno 1914 eia Gavrilo Princip, un serbo-bosniaco di neppure vent'anni. La sua morte diede il via ad una serie di eventi a catena, quasi si trattasse del gioco del domino , che portò, tramite il meccanismo delle alleanze, complici paure, esitazioni, mobilitazioni parziali e totali deg.li eserciti, ultinwtum, alle reciproche dichiarazioni di guerra. Guerra che, andrebbe sottolineato, era evitabile (lo stesso ragionamento non sembra possa applicarsi al secondo conflitto mondiale: inevitabile a causa degli insormontabili problemi lasciati aperti dalla pace di Versailles). Per una più esauriente presentazione si rimanda al l cap . del volume cli J. Keegan, La prima guerra mondiale, una storia politico-militare, Carocci , Roma 2004. 17 Per una ricostruzione dei fatti da prospettiva russa si rimanda all'opera ciel generale B. Gourko, già capo cli Stato Maggiore Imperiale Russo: B. Gourko, War and revolurùm in Russia 1914-1917, T heMacMillan Cornpany, New York 1919.
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tecnologica) del suo .i mmenso impcro • Certo è che, almeno al l' inizio , nessuno immaginò che la guerra fosse d i lunga durata 19 . Il prolungars i del conflitto ebbe ripercuss ioni logistiche dram matiche, per fare un esempio, la penu ria d i munizion i fu uno dei tanti problemi con i qual i i soldati russ i dovettero misurarsi 20 . Ancor più grave, però, fu la crisi nella quale rapidamente si trovò lo Stato Maggiore russo, che si rivelò incapace di gestire la massicci a mobilitazione bellica a fronte delle potenzialità demografiche dell ' impero zarista 21 . Da ricordare che il primo paese a mobilitare le truppe (seppure parzialmente) in vista de l conflitto fu proprio la Russia. All ' inadeguatezza materiale fece eco la caduta del morale delle truppe, con il dilagare di un pac ifismo condito da rivendicazioni sociali rivoluzionarie . Nelle parole di Salvado.ri: " l contadini -soldati russi gettavano in massa i fucili, abbandonavano le trincee e si mettevano in marcia verso i loro villaggi, decisi a impadronirsi, nella crisi generale dello Stato, de lle terre dei grandi proprietari" 22 . Il front e russo crollò nel corso del 19 I 7 trascinandosi dietro il governo provvisorio retto da Kercnskij2:i e spianando la strada, definitivamente, ai bolscevichi che conquistarono il potere nel mese di ottobre (24 e 25 secondo il calendario giuliano)24. Uno elci primi atti ufficiali che i bolscevichi firmarono fu proprio il trattato di pace di Brest-Litovsk (3 marzo 1918) dopo estenuanti discuss ioni interne al partito. Val la pena confrontare le tre principali posiz ioni politiche dei rivoluzionari russi, Bucharin , Trockij e Lenin, nei confronti della guerra. Infatti, le pos izio ni dei tre esponenti del movimento bol scevico erano diverse. Per Bucharin 18 Taluni autori non mancarono cli segnalare come il tracollo cui si andò incontro nel la guerra fosse da attribuire, piuttosto, a forze interne antidemocratiche e pro-prussiane contra rie allo sviluppo democratico russo. Cfr. I.D. Levine, The R11ssian Revo/111ion, Harper & Brothers Publishers, New York e Londra 1917. 19 Errore che veITà ripetuto anche per il secondo conflitto mondiale. 20 Per maggiori eiettagli si rinvia al lavoro ciel generale A. Knox, With the Russian anny JY/4-191 7. Hutchìnson & Co., Londra 192 1, vol i. 2 . voi. r, cap. Yll. 21 Per curiosità storica si segnala l'opinione opposta del con-ispondentc speciale dì guerra con resercito russo per il «Times» . S. Washburn, Field notes/rom the Russia11fron1, Andrew Melrose , Londra 19 15 . 22 M .L. Salvadori , Storia del!' età moderna e contemporanea, Loesher Editore, Torino 1990,p.510. 23 IJ governo di Kerenskij si instaurò ìl 15 marzo dopo che lo zar Nicola II abdicò. 24 La Ri voluzione d 'ottobre guidata dai bolscevichi, fu preceduta da quel la "spontanea" d i febbraio portata avanti da operai e soldati. Essa fece crollare tre secoli di zarìsmo, ma i benefici immediati. in termini d i potere, sembrarono essere appannaggio della borghesia . Da qui la nota espressione di Lev Trockij sulla rivoluzione di febbraio quale "paradosso". Cfr. L. Trock ij , Storia della rivoluzione russa , Osca r Monclaclori , Milano l 969 , voli. 2. Per la prima fase della rivoluzione si rimanda allo snello volume ciel corrispondente per ìl «Manchester G uardian» M. Farbman, The Russian Revolution & the war, Pelican Press, Lond ra 1917. Per inciso si ricorda che il calendario giu liano è ritardato di 13 giorni rispetto a quello gregoriano.
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si doveva continuare la guerra, per Trockij era preferibile una soluzione mediana "né pace né guerra", infine, per Lenin la pace doveva essere finnata25 . Brest-Litovsk fu una pace ingiusta e durissima per la Russia (proprio l'esatto opposto di quanto chiesto da Lenin: una pace giusta e democratica, -Annesso n. 3."Decreto sulla pace") che perse una buona fetta del p(oprio territorio e della propria popolazione (Polonia, Estonia, Lettonia, Lituania, Finlandia e Ucraina). D'altronde, dopo la Rivoluzione d'ottobre, il vero obiettivo fu quello di difendere la rivoluzione stessa , a costo di firm are una pace capestro, precisamente quello che avvenne. Sebbene possa apparire singolare, la pace firmata rappresentò per i bolscevichi 1'occasione per rafforzarsi internamente; fu in virtù delle perdite territoriali subite che si riuscì a catalizzare le proprie forze (altrimenti sarebbero state disperse per contrastare i movimenti separatisti nazionali). L'uscita dalla guerra non significò per null a la pace, perché si aprì un ltmgo periodo di disordini sfociati in una cruenta guerra civile (corroborata dalla partecipazione di potenze straniere che, di fatto , la ricondussero ai livelli di una guerra internazionale). La situazione interna fu esasperata dai bolscevichi, ora al potere, con una serie cli atti tra cui: le requisi zioni forzate di generi alimentari, l' abolizione delle varie forme di commercio privato, l'abolizione delle classi sociali, ma contestuale introduzione delle razioni alimentari destinate ai diversi gruppi sociali 26 , reintroduzione della pena di morte (abolita con la prima rivoluzione del 1917) e assegnazione di smisurati poteri alla Ceka ("Commissione straordinaria per combattere la controrivoluzione e il sabotaggio", più semplicemente, "poli zia segreta")27 • Il tutto inserito nell' instaurazione della dittatura del proletariato. 25 P iù nel dettaglio: posizione cli Buchari n, opporsi alla pace con tutti i mezzi e continuare la guerra (che comunque è una guerra ri voluzionaria) . Bisogna lottare sul fronte, magari indietreggiando, rioçganizzanclosi e creando una resistenza cli tipo partigiano. Così facendo la rivoluzione sareb_b e giunta anche in occidente divenendo mondiale. Posiz ione di Trockij , rifiutare la pace per non apparire burattini al soldo dei tedeschi, ma neppure temere la guerra, in definitiva né pace né guerra. È necessario aspettare, il fronte interno tedesco sta per cedere (inizialmente fu quesHt la soluzione scelta, visto che, tra l'altro, fu proprio Trockij a partecipare al primo incontro con i tedeschi). Posizione cli Lenin , la rivoluzione sarà mondiale, nel frattempo (eia navigato realista) egli sostiene che bisogna sostenere la rivoluzione effettivamente compiuta in Russia: la pace deve essere firmata (LeniJ1 svi luppò questo concetto ne lla "Tesi sulla conclusione di una pace immediata separata e annessionista" - Annesso n . 2). Cfr. G. Boffa, Storia dell'Unione Sovietica , L'Unità, Ro ma 1990 , voli. 4 , voi. I, cap. VI. 26 Ess i vennero suddivisi in : operai addetti ai lavori pesanti, altri operai e impiegati salariati , professioni liberali e popolazione non attiva. Socialismo e contestuale suddivisione in gruppi sociali (o classi) potrebbe apparire un ossimoro, ma non fu l'unica contraddizione di quel periodo. Cfr. M. I-leller e A. Nekric, Storia dell' Urss dal 1917 a Eltsin, Tascabili Bompiani, Bologna 200 1. 27 Ufficialmente nacque nel dicembre ciel 19 I7 e rapidamente divenne efficace ed efticieme strumento per el iminare i controrivoluzionari e tutti gli indesiderati, inclusi gli ex alleati di estrazione anJrchica.
Capitolo I - I bdlic.crnmi . Le oric,i11i del confliuo
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Rivolte nacquero un po' ovunque , in particolare la maggiore per dimensioni e potenzialità distruttrice fu quella dei cosacchi in Estremo Oriente (17 maggio 1918), poiché ben equipaggiati e indottrinati militarmente28 . Ciò che caratterizzò tutto il territorio russo, però, furono le rivolte dei contadini in nome di una riforma agraria da tempo attesa. Ovunque s i diffusero focolai di incendi, distinti dalla contrapposizione bianchi conlro rossi; fino a non molto tempo prima questa opposizione fu solo ideologica, success ivamente si trasformò in violenza cieca in quanto l'ordine da segu ire da entrambi gli schierarnenti era quello del te1Tore. In questa situazione di guerra ci vile si configurò l'intervento delle potenze dell'Intesa, tra cui l'Italia, in Murmania.
1.3 L'Italia L'Italia del 19 18 è un paese in grande difficoltà: la guerra si stava trascinando oltre ogni previsione. Il nostro giovane Stato stava pagando un pegno molto allo, in relazione al relativarnente recente processo di unificazione e alle real istiche capacità economiche esprimibili. L'Italia entrò in guerra con un potenziale bellico inferiore a quello delle grandi potenze che già si stavano battendo in Europa. Essa doveva confrontarsi con avversari dolati di apparati bellici molto più collaudati del suo, senza trascurare il fatto che l'economia era ancor lontana dagli standard industriali tipici, ad esempio, della German ia imperiale. A tal proposito sono sufficienti le parole dello storico F. Chabod per offrire la misura: L'Italia è assai meno ricca delle altre grandi potenze, nonostante i notevolissimi progressi compiuti dopo l' unità . L'alimentazione media cli un italiano nel 1914 corrispondeva a circa 3200 calorie giornaliere, cifra inferiore d i più di un quinto a quella dell ' alimenlazione di un inglese29 . I dati sull' alimentazione sono inequivocabili e concretizzano bene il paragone con gli altri Stati europei. Quando scoppiò la guerra nel 1914 l' Italia aveva compiuto la giovane età cli 53 an ni, pochi per affrontare un evento della portata della Prima guerra mondiale. In breve tempo il Paese dovette mettere in campo un esercito di milioni di uomin i, equipaggiarli , vestirli, dotarli di armi moderne e sostenerli . Fu uno sforzo titanico che mise a dura prova tutti i settori dell'economia , fatto 28
L'Italia partecipò con un contingente anche a questa missione nella Russia siberiana.
li comandante del Corpo di Spedizione, partito clall ' Italia su l piroscafo "Roma", fu il tenente colonnello Fassini Camossi ; il contingente giunse a Vlaclivostok il 17 ottobre 1918. 29 F. Chabod, L'Italia contemporanea ( J9 !8-!948j , Einaudi, Torino 199 1, p. 27.
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che ri voluzionò lo stato socio-economico esistente basato ancora su li 'agricoltura . L' urgenza degli eventi fece sì che la concentrazione dei capitali e delle industrie fu appannaggio di pochi elementi , causando quelle distors ioni economiche di cui ancor oggi si possono riscontrare le conseguenze30 • Giovann i Giolitti, da acuto osservatore, nelle sue memorie, ricordava che: Quanto alle cose interne, io seguii sempre con grande ammirazione lo spirito cli sacrificio e il valore dei soldati, come pure la resistenza e la fe rmezza ciel paese; ma non potei non constatare anche la dep lorevole avidità di soverchi guadagn i in molti che avevano rappo1ti d ' interesse con lo Stato, e l'ostentazione di lusso e divertimenti degli arricchiti deHa guerra, che face vano una sin istra impressione su i soldati che ven ivano dalle tTincce pei loro brevi congedi presso le loro fam iglie" . La direzione della guerra, affidata al generale Cadorna, fallì con la di sfatta di Caporetto il 24 ottobre 1917 e si po1tò dietro il governo Bosell i a cui succedette Vittorio E manuele Orlando, che traghettò l'Italia, assieme al generale Diaz, verso la vittoria. La conclus ione della Prima gue1rn mondiale (che giunse pochi mesi dopo l'avvio della miss ione in Murmania) obbligò a fare i conti con dure cifre: ci rca 600.000 morti e una situazione economica disastrosa. L' Italia partecipò al conflitto impiegandovi tutte le proprie forze, nelle lucide e oneste parole dello storico inglese Seton-Watson: "A nche se gli alleati esita vano a riconoscerlo , l'apporto dell' Italia, in proporzione alla ricchezza, alla popolazione e alla capacità industriale del paese, era stato altrettanto grande del loro" 32 • Dal punto di vista prettamente mil itm-e, sempre lo stesso Seton-Watson, ricorda come: " L' Italia aveva Lenute impegnate da 20 a 25 divi sioni nemiche nel giugno 191 5 , 35 nel 19 16, 55 nell' ottobre 1917 (tra cui 8 tedesche), da 55 a 60 nel 1918" 3'.1. In effetti, più di quanto fu fatto diffici lmente potrebbe essere immaginato. L' Italia del 1918 era un paese diviso e tormentato, le radiose giorn ate di maggi o altro non erano che un pallido ricordo e la guerra aveva da tempo svelato tutta la sua portala industriale , senza lesinare il dolore in quella che 30 L'eccesso di compenetrazione tra banche e industrie fece sorgere dei veri e propri "carrelli", si pensi ali ' Ansaldo, alla FlAT. al C redito Italiano, al Banco di Ro ma ecc . 31 G. Giolitti , Memorie della mia vila, con uno studio di Olindo Malagodi, Fratelli Treves Editori, Milano 1922 . voli. 2 , voi. II, pp . 547-548 . 32 C. Seton-Watson , L'Italia dal liberalismo al fascismo I 870-1925, Arnoldo Mondadori Editore, Mi Iano 201 I , p. 653. :n lvi , p . 902 (noti, 308).
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appariva sempre più una "in utile strage", usando le parole di papa Benedetto XV34_ L'Italia del 1918, però, è anche ìl paese della riscossa: battuto a Caporetto risale lentamente la china grazie ai suoi uomini coraggiosi e tenaci , come solo i contadini sanno essere, e si prepara, guidato da comandanti più illuminati, per il riscatto a Vittorio Veneto. In questo clima, nasce la missione in Murmania. La vecchia tradizione interventista, che si può far risalire al genio diplomatico di Cavour, si ripresenta in questa occasione. La causa è giusta (opporsi ai tedeschi anche sul suolo russo) ed ancor più opportuno è partecipare. È proprio solo alla luce delle enormi difficoltà del 1918 che si può apprezzare la scelta di inviare un contingente italiano nella Russia del Nord. Privarsi di uomini per la difesa del suolo patrio, in favore di una missione nelle zone glaciali, è frutto cli una politica quantomeno coraggiosa. Gli attestati di stima tributati alle truppe in partenza da parte della popolazione, poi, denotarono un supporto popolare genuino, degno di altri tempi e non certo atteso dopo 4 anni di sanguinosa guerra di trincea. Anche in quest'occasione il nostro giovane Stato fece la sua parte ed inviò un contingente delle dimensioni massime che g li fu consentito ed in linea con quanto fatto dagli Alleati. Certo è che su quanto stava avvenendo in Russ ia si avevano idee molto confuse: a stento s i capivano le differenze tra soviet e governi provvisori. Senza dubbio alcuno, però, le idee bolsceviche iniziavano a far paura a molti in Europa, per cui era d 'obbligo muoversi tempestivamente. Per quanto concerne i rapporti geopol itici complessivi, in Italia si faceva affidamento alla politica dell'equilibrio: la Russia non andava distrutta, anzi, bisognava ricercare nel bilanciamento delle Potenze la sua restaurazione. Le idee sovversive spaventavano le Corti europee e la pace di Brest-Litovsk fu vista come il primo passo del contagio bolscevico. La pubblicazione di tutti i trattati segreti, ad opera cli Trockìj, altro non fu che la conferma dell'inaffi dabìlifa ed inconciliabilità di un modo di far politica antitetico a quello delle potenze classiche europee, cli cui l'Italia sentiva di far parte. Si decise, quindi , di ìnviare un contingente in Russia35 la cui missione 34 La nota definizione "inuti le strage" fu usata nella
Lettera del Santo Padre Benedetto
XV ai capi dei popoli belligeranti, cons ultabile al sito ufficiale del Vaticano: http:/ /www.vatican.va/holy _fathe r/ bcneclict_x v/letters/ 1917 /docu ments/hf_be n-x v _ let_ 1917080 l _popoli-belligeranti_it.html 35 Va rilevar.o che già all' in iz io del 191 7 si era recata una missione commerciale italiana in Russia (i cui membri furono ricevuti il 31 genna io anche dallo Zar) per gettare le basi per un rapido riavvicinamento economico e per rinsaldare i vincoli di amicizia tra i due paesi. Cfr. "Le calorose accoglienze dello Czar''. «La Stampa», 6 febbraio 19 I 7, consultabile on fine al sito: http:i/www.archiviolastarnpa.it/componcnt/op_tion,co m_lastampa/
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Il Corpo c.J i Spedizione haliauo in rvturrnania ( 19 tS · 1919)
era chiara. Ben presto però, con la conclusione della Grande Guerra, vennero meno gli obiettivi assegnati. Tra l'altro , divenne sempre più difficile giustificare all'opinione pubblica (in termi ni politici e di costi economici) la nostra prçsenza in quel le terre lontane; per di più, si temeva che con il passare del tempo, il personale corresse il rischio di essere contagiato dalle idee sovversive dei bolscevichi. La questione era molto delicata e, come tale, dibattuta ai massimi livelli politico-milìtari. Basti pensare che il vice presidente del Consiglio e ministro delle Colonie, Gaspare Colosimo, il 27 marzo 1919 telegrafava al presidente del Consiglio, Orlando: Ministro guerra( ... ) fa presente che nostro corpo sped iz ione in Murmania, oltre ad avere morale assai depresso, corre pericolo essere contagiato da bolscevismo, a causa specialmente freq uenti contatti con truppe americane, formate in buona parte cli mi li tari dì nazionalità italiana, già contagiate al massimalismo. Propone quindi sua sostituzione con volontari largamente retribuiti( ... )36 • Idea condivisa dal Ministro della Guerra che sulla questione ritorna con il M inistro degli Esteri: Non si nasconde però le gravi difficoltà che saranno incontrate nella costituzione di corpi ~omposti con volontari, essendo prevedibile che il gettito dell'arruolamento, sia per l'attuale situazione politica, sia per le condizioni di disagio e di distanza dalla madrepatria in cui debbono operare i corpi stessi, non sarà così pronto, a meno di ricorrere a paghe elevatissime che porterebbero il doppio inco nveniente di aggravare l' erario in modo sensibile e di costituire un precedente pericoloso per le altre presenti e futu re spedizioni oltremare; il Ministro indica la soluzione in: ( ... )considerata infine la probabilità che neU'intervallo di tempo occorrente i fattori di depressione morale, finora arginati dalla disciplina, possano avere il sopravvento, reputo preferibi le , dal lato militare, adottare task,search/action ,viewer/ltemid ,3/page,000 l/artic lcid ,1181 _Ol_l 917 _0037_0001_242403 18/anews,true/ 36 Documento 11. 43, Il vice presidente ciel Consiglio e ministro delle Colonie, Colosimo, al presidente del Consiglio, Orlando. Roma , 27 marzo I9 l 9 ore 19 - Ministero degli Affari Est.eri, Commissione per la pubblicazione dei documenti diplomatici,/ docume11ti diplomatici italiani, sesta serie: 19 I 8-1 922, voi. III (24 mazo-22 giugno 1919) , lstitut.o Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma 2007, p. 49 .
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fin d'ora la disposì7.ione di ritirare i nostri due corpi cli sped izione provvedendo al loro ritorno in patria a cominciare dagli elementi di classi più anziane3ì. Alla luce dì questa corrispondenza ufficiale , come si vedrà nel corso della trattazione, non stupisce neppure che le truppe rientranti a termine mandato furono ispezionate in territorio francese. Prima di essere inviate in Italia via treno anche .il generale Cavallero (di stanza a Versai lles con il Consiglio supremo di guerra) ne testò l'affidabilità . Acce1tato che i militari del contingente non si erano trasformati in sovversivi, .li si inviò finalmente in Italia, con l'accortez7.a, dettata dalla prudenza, di non farli giungere in grandi città , ma di smistarli direttamente in centri più piccoli e quindi meglio controllabili, nello specifico Oulx al posto di Torino.
37 N. 369, TI Ministro della Guerra al M inistro deg li Esteri, T. Posta 5995. Roma, I maggio 1919 , Corpi di spedizione italiani in Murmania ed in Estremo Oriente. Ministero degli Affari Esteri, Commissione per la pubblicazione dei documenti diplomatici, / documenti diplornatici italiani, op. cit., pp. 387-388. Come si sarà notato, nel testo si fa riferimento ai due corpi di s pedizione poiché, parallelamente alla spedizione in M urman ia, come già visto, ce ne fu una seconda inviata in Estremo Oriente al comando ciel tenente colonnello Fassini Carnossi.
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Capitolo 2 La situazione generale 2.1 La situazione generale militare L'inizio della missione militare nella Russia del Nord anticipò di pochi mesi la conclu sione della Prima guerra mondi ale nel corso della quale, comunque, fu pianificata. Nel 1918 la Gennania, liberate molte truppe dal fronte orientale contro la Russia, scatenò una serie di impressionanti attacchi in Francia che giunsero a minacciare di rettamente Parigi (tra marzo e giugno, guid ati dal generale Ludendorff, i tedeschi sferrarono tre attacchi, il 21 marzo , il 9 apri le e il 27 maggio) . Parallelamente, l'Austria lanciò la sua offensiva, il 15 giugno, sul Piave nella convinzione di piegare defi nitivamente gli italiani. S ul Piave, invece , gli italiani resistettero e presto , guidati dal generale Armando Di az. passarono al contrattacco. Alla controffensiva mossero anche i francesi, dopo il quarto grande attacco tedesco ciel 15 lug lio sulla Marna . .L'arrivo, infine , di sempre più cons istenti contingenti americani fece presag ire come la gue1i-a sarebbe progredita nel corso dei successi vi mesi. La Russia, nello stesso periodo, vide Trockij assumere la carica di comm issario per la guerra. Trockij, uomo di primo piano della rivoluzione bolscevica, fu il principale referen te per l'organizzazione m ilitare delle Forze Armate russe poiché era un convi nto assertore dell'organizzazione da persegu ire a qualsiasi costo. Estremamente abi le. dotato cli grande eloquio e spregiudicato negli affari, convocò ne l marzo 1918, il 22 per la precisione, i rappresentanti dcli 'Intesa ancora presenti in Russia per un colloqu io : il suo scopo era quello di convincerli a cooperare per la nascita dell'Armata Rossa, nell'ottica della prosecuzione-ripresa de lla guerra contro la Germania trascurando la pace dì Brest-Litovsk firmata il 3 mal7.o, appen a 20 giorn i prima. Dal punto di vista diplomatico, l'Intesa non sapeva effetti vamente quanto ci s i potesse fida re dei bolscevichi. Peraltro, la necessità d i tenere aperto il fronte ad est, per impegnare i tedeschi e per impedi re loro di occupare le terre russe sfruttandone le risorse , valeva almeno un tentativo. L'ambiguità dei discorsi dei russi, però , fu tale che questo primo av vicinamento fallì. In vece, ebbe esito positivo l'accordo segreto tra la Germania e la Russia che fu firmato a Berlino il 27 agosto e ratificato , sempre a Berl ino , il 6 settembre I 918.
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Il Corpo (.li Spedizione Jcaliano in tvlurnrnnin e 19l8 . 19 l9)
Meritevole di segnalazione l'articolo 5 parte III:
Russia will at once ernploy all the means at her disposal to expel the Entente forces fmm North Russian territory in observance of her neutrality, Germany guarantees that during these op,..erations there shall be no Finnish attack of any kind on Russian territory, particularly on St. Petersbu.rg 38 . In sintesi, i bolscevichi s1 impegnavano a respingere qualsiasi intervento dell'Intesa su territorio russo , a patto di non essere attaccati dai finnici. A garanzia il contingente di truppe tedesche, piuttosto numeroso, già stanziato in Finlandia. Il 3 gi ugno 1918, i rapprese ntanti mililari permanenti al Consiglio supremo di gueJ.Ta di Versailles (per i britannici Sackville-West, per gl i italiani di Robilant, per i frances i Belin e per gli americani B1iss) 39 concordarono per un intervento in Russia su Murmansk ed Arcangelo , quale naturale complemento ad una operazione in Siberia, ove già Cina e Giappone avevano predisposto un attacco antitedesco in M anciuria40 • La rapidità dell'intervento tedesco in Finland ia (la capitale, Helsinki, fu presa già il 13 aprile 1918) , con un contìngente4 1 agli ordini del generale von der Goltz, spinse gli Alleati a velocizzare l 'inlervento 42 . 38 J.W. Wheeler-Bennett, Brest-Litovsk: theforiotten peace, march 19 / 8, Macmillan and Co., London 1938, p. 429 (Art. 5 part III - North Russian Territory). 39 Cfr. Noia Collettiva n.. 31, Deliberazione presa dai rappresentami militari permanenti al Consiglio supremo di iuerra, nella seduta del 3 g iugno 1918; Oggetto: .Intervento Alleato nei porti russi dell'Oceano Glaciale; AUSSME, Fondo F-3, B usta 272 , foglio 22. 40 Per quanto riguarda il parallelo intervento in Siberia si prese spunto dalla rivolta delle truppe cecoslovacche contro l'Armata Rossa al fine di portargli soccorso. 1 primi a sbarcare a Vlaclivostok furono i,giapponesi, seguiti dagli americani e dai francesi . Sull'intervento in Es.tre mo 01;iente, la lettera de l 31 ottobre 19 J 9 del comandante il Co1po di Spedizione Italiano in Estre mo Oriente, colonnello Fass ini Camossi, indirizzata a Daniele Varè, incaricato d ' Affari della Regia Legazione d 'Italia a Pechino , descrive la " Politica dei giapponesi in Siberia" ostile agli Alleati (la "sorda ostilità" dei giapponesi nei confronti degli Alleati, ma soprattutto degli italiani è evidenziata in più punti) . Cfr. documento in oggetto, Corpo Spedizione Estremo Orien /e - Missione I'riiionieri di Guerra; AUSSME, F-3 Busta 272. 4 1 Composto da truppe regolari tedesche e lìnniche , queste ultime su n. 3 divisioni di fanteria e n. l divisione di cavalleria 42 Bisognava evitare cli far cadere nelle mani tedesche tutto il Nord della Russia; occupare Murmansk e Arcangelo signilìcava, tra l'altro, avere a disposizione la ferrovia PietrogradoMosca . Oltre a quanto avveniva in Finlandia per mano tedesca , l'accelerazione delle operazioni (come già anticipato in nota n. 40) fu data dalla rivolta dei reparti cecoslovacchi, circa 60 .000 uomini, ch·e non volevano farsi consegnare dai russi ai tedeschi. Essi intrapresero una lunga marcia per r~giungere Vladivostok e unirsi agli Alleati pur di non darsi prigionieri.
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Per quanto riguarda l'Itali a la decis ione dì paitecipare non fu il frutto d i un diretto tornaconto cconomico"'3. Essa va inquadrata ne l p iù ampio gioco della po litica e della diplomazia a livello internazionale , nella quale l' Italia, orma i. si muoveva da protagon ista sulle tracce di un interventismo che affondava le radici nell a Crimea Cavouriana. Ancora oggi il presenzialismo internazionale è un aspetto preci puo cleJla politica estera italiana. Ovviamente, la partecipazione avrebbe assicurato all ' Italia un " posto" nelle successive conferenze per disc utere i nuovi equilibri, i nuovi assetti e le nuove influenze delle potenze europee. Degna di menzione è la questione degli irredenti italiani . S i trattava di soldati dell 'eserc ito austro-ungarico provenienti da varie regioni-di nazion alità italiana - che aspiravano a uni rsi alla madrepatria, ma s i trovavano ancora sotto giogo austriaco. Questi militari, catturati dall 'esercito russo negli anni precede nti, erano prigionieri in Russia. I vertici militari di Roma ipotizzarono che questo contingente , opportun amente equ ipaggiato e comandato , avrebbe potuto rappresentare l'intelaiatura organica su cu i costru ire il Corpo d i Spedizione. Inoltre, si voleva evitare che gli irredenti , permanendo troppo a lungo in Russ ia ed entrando a contatto con le idee bolscev iche, si trasformassero in pericolosi sim patizzanti del comun ismo.w. Questo progetto , tuttavia, non ebbe es ito positivo 45 . Per scelta dello Stato Maggiore del Regio Esercito, scelta obb ligata dalla carenza degli effettivi disponibili , l 'organ ico delle truppe da inviare a Murmansk fu limitato ad un battaglio ne, anziché due come chiesto dai po litici.
2.2 Avvenimenti e provvedimenti in vista del conflitto La possibilità di inviare una spedizione militare ne l Nord della Russ ia (a Murmansk e ad A rcangelo) fu esplorata, per la prima volta, nella riun ione de l 23 mano 1918 del Cons igl io navale interal leato ed i rappresentanti militar i permanenti al Consig lio supremo di guerra di Versai lles . Scopo iniziale della missione: proteggere gli stock di materiali giacenti in quei porti. Circa due mesi dopo, il 3 giugno 191 8, la situazione nel la Russia settentrionale fu g iudicata , dal Consiglio supremo di guerra di Versailles46, in peggioramento dovuto a: - la minaccia tedesca verso Murmansk e Arcangelo si palesava in maniera 4 3 S i ricordi che la missione commerciale italiana (in nota n . 35) era da poco rientrata e non vi era, tra l'altro . una tradizione di scambi commerciali cli rilievo con la Russia. 44 Questo timore accelerò la scelta cli intervenire in Russia: il rischio , chiaramente, era cli portare in ltalia potenziali focolai rivolu:lionari. 45 li progetto d i impiegare g li irredenti nel Nord Russia fa llì. mentre ebbe miglior fortu na per la sped izione in Estremo Oriente, ove ne furono inquadrati un mig liaio . 46 La sezione italiana era guidata dal generale tli Robila nt.
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netta; - la Finlandia, sotto dominazione tedesca, osteggiava le forze dell'Intesa e aveva ambizioni territoriali sulla Carelia, sulla penisola di Kola e sulla ferrovia dì Murmansk; - ·1a Germania si preparava per un'avanzata su Pietrogrado47 . L' intervento in quest'area fu sollecitato "con insistenza tanto dai rappresentanti degli Alleati in Russia come dalla maggioranza dei partiti russi" 4R quale azione a complemento di un intervento, come già menzionato, degli Alleati in Siberia. La Rappresentanza militare permanente, nella sua Nota Collettiva del 3 giugno, puntualizzava una serie di considerazioni fondamentali a premessa dell'intervento. In particolare: - i porti di Murmansk e di Arcangelo erano gli unici porti che consentivano agli Alleati l'accesso nel cuore della Russia, al fine di mantenere il contatto con le popolazioni che vi abitavano e controbilanciare l' influenza tedesca; - economicamente questi due porti rappresentavano l'unico sbocco ancora libero per i commerci della Russia e della Siberia verso l'Europa; - qualora la Germania avesse occupato Murmansk, che facilmente poteva essere adattata a base per i sottomarini, di fatto avrebbe impedito le comunicazioni con Arcangelo agli Alleati; - per gli Alleati la disponibilità di questi due porti garantiva un fianco protetto a sostegno delle forze che potevano essere inviate in Siberia. Alla luce di quanto sopra, la Rappresentanza militare ritenne opportuno mantenere il controllo, in ordine prioritario, del porto di Murmansk e di quello di Arcangelo. Fin da subito la dimensione del contingente, nella considerazione che il fronte principale continuava ad essere quello in Francia, fu stimata in una forza dai 4 ai 6 battaglioni (forniti da inglesi, francesi, americani o italiani) e che .il comando sarebbe stato unico con l'incarico: ( ... )contemporaneamente della direzione della difesa navale e della direzione della difesa ten-estre dei porti russi dell'Oceano Glaciale, come pure dei punti importanti delle ferrovie che fanno capo a ciascuno cli questi porti. Tale Comando sarà esercitato da un Comandante in Capo designato dal Governo Britannico( ... ) 49 • Quanto stabi lito dal Consiglio supremo di guerra di Versailles fu recepito in Italia dal capo di Stato Maggiore del Regio Esercito, Armando Diaz, che 47 Cfr. Nota Colleuìva n. 3 I, op. cit. 48 Ivi , p. 2. 49 Ivi, p. 4. t
Capitolo 2 - La siwnzionc gcnc.rak
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trasmise una lettera classificata "Riservatissimo" n. 20134 del 16 luglio 1918 al ministro della Guerra avente quale oggetto la "Spedizione interalleata nella Russia settentrionale"50 • Il generale Diaz puntualizzava quanto segue: - sulla base delle nuove decisioni prese a Versailles, l'Italia avrebbe dovuto partecipare alla spedizione Murmansk-Arcangelo con due battaglioni, una batteria da montagna, un ospeclaletto da 60 letti, un drappello di sussistenza ecc .. Dalla lettera cli Diaz appare chiaramente che l'impegno richiesto era eccessivo e che sarebbe stato opportuno attestarsi su un solo battaglione senza concedere la batteria da montagna; - nel dubbio si misero a disposizione due battaglioni (il I battaglione costituito da un comando di battaglione, 2 compagnie fucilieri, 1 compagnia mitraglieri - tutti senza armamento; il II battaglione costitu.ito da un comando di battaglione, l compagnia fucilieri , quadri di una compagnia fucilieri, da formarsi sul posto con i prigionieri italiani, l compagnia mitragl ieri - tutti, ad eccezione del comando e dei Quadri, senza armamento) con 16 ca1Tette a due ruote e 32 quadrupedi da tiro e 2 da salma, oltre ciò un drappello di sciatori (3 U. e 12 Tr.) quali istruttori per i reparti. Diaz, inoltre, espresse l'opportunità di inviare anche una sezione di carabinieri e, riguardo alla forza definitiva che avrebbe assunto il contingente, di creare un comando del Corpo di Spedizione a somiglianza di quello di un reggimento. Il comando della sped izione, come da accordi, fu assegnato ad un britannico, il maggior generale Poole, mentre il contingente italiano fu affidato al tenente colonnello Augusto Sifola. Egli, comandante del III Gruppo Bersaglieri Ciclisti (a Cortellazzo in provincia di Venezia), fu invitato a presentarsi a Roma, con telegramma ministeriale datato 3 agosto 1918, presso il Ministero della Guerra (Divisione di Stato Maggiore) perché destinato a far parte della spedizione italiana sulle coste della Murmania51 • Dopo due giorni di licenza trascorsi a Napoli, per salutare i propri famigliari e approntare idoneo equipaggiamento, fece ritorno a Roma per le istruzioni finali, quindi partì per Torino ove il giorno 9 agosto 1918 assunse il comando del Corpo di Spedizione Italiano. Nella caserma "Morelli di Popolo" fu posto il comando temporaneo ciel Corpo di Spedizione che Sifola trovò articolato su: - Comando elci Corpo cli Spedizione, su 40 militari ed un ufficiale superiore 50 Lettera del Comando Supremo-Ufficio Operazioni , protocollo n.20134, del 16 lugl io 1918, a lìrma del capo cli Stato Maggiore dell'Esercito; Oggetto: "Spedizione interalleata nella Russia seuentrionale", indirizzata a S .E. il Ministro della Guerra; AUSSME, Fondo F-3, Busta 272, fogl io 22 . 51 Ceduto il comando di Cortellazzo al maggiore Cambellotti , egli si presentò il 5 agosto presso il Ministero della Guerra ove gli fu assegnato il comando del Corpo di Spedizione in Murmania (la cui formazione, a Torino, era già stata avviata). Si ricordi che il capo di Stato Maggiore dell'Esercito fece avviare la costituzione di due battaglioni cli fanteria già dal 16 luglio 1918 , data della sua missiva al Ministro della Guerra.
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I l Como di Spedizione .Italiano in Murmania ( 1918 - 1919)
quale capo ufficio sanità (sì trattava del maggiore Pullè); - Comando del 4° Battaglione ciel 67° Reggimento Fanteria, su 40 militari (il maggiore Raimondi, quale comandante cli Btg., un tenente, quale aiutante maggiore in 2 1' , un ufficiale al vettovagliamento, l'ufficiale medico ecc.); ~ drappello zappatori del Btg., su 80 militari agli ordini di un sottotenente; - drappello sciatori, su 20 militari con tre ufficiali istruttori; - n. 3 compagnie fucilieri, per complessivi 12 ufficiali e 525 soldati; - n. l compagnia mitraglieri, su 3 ufficiali e 134 soldati; - n. I compagnia complementare, su 5 ufficiali e 200 soldati (di cui 50 mitraglieri); - n. l sezione carabinieri reali, su l tenente e 50 carabinieri (a cavallo, in bicicletta e appiedati, ma su ordine del Ministero della Guerra i quadrupedi non furono portati 52); - clrappellè> sussistenza, su I tenente e 27 uomini; - drappello telegrafisti del Genio, su 2 ufficiali e 100 uomini (in forza al 3° Rgt. Genio Telegrafisti); - ospedaletto da campo per 60 letti, su 7 ufficiali (il cui direttore era il capitano medico Perazzi) e 58 mi litari di truppa. Il totale era dì 42 ufficiali e l 274 soldati a cui si aggiungerà il 12 agosto, quale interprete di lingua russa , il capitano Nicolò Degli Albizzi elci Rgt. Savoia Cavalleria , e il 24 agosto due specialisti meteorologi (con materiale specifico:1:'). I giorni che intercorsero prima della partenza, che avvenne già il 14 agosto con il primo scaglione diretto a Le Hàvre - porto francese-, furono impiegati per: il controllo dell 'equipaggiamento (con cura particolare per tutto quanto necessario per il soggiorno in climi glaciali), acquisti di materiale mancante dal libero com1nercio, visite mediche particolari per esentare i non idonei, caricamento cl~i bagagli e del materiale presso la stazione di smistamento cli Torino su due treni merci e rassegna delle truppe da parte del tenente generale Rizza, comandante la Di:.1isione militare di Torino. 52 Si fece a meno di tutti i quadrupedi eia tiro e da sella, inizialmente assegnati agli organici del Corpo cli Spedizione, per ordini superiori. Questa scelta non fu felice: limitò la libertà di manovra, specie iniziale, delle truppe italiane che dovettero procurarsi g li animali dagli Alleati. 53 TI servizio meteorologico italiano fu immediatamente operativo e distribuì quotidianamente il proprio bollettino anche agli Alleati (eia notare che gli inglesi impiantarono la propria stazione meteo solo sei mesi dopo). Nel primo trimestre riuscirono ad elaborare anche una carta della Russia N. W. in scala I :3 .000.000 (a carattere ipsometrico, con molte quote e indicazioni cli località) . " È risultato che detra carta ha risposto bene ai fini pratici, ed è stata uno dei pochissimi sussidi cartografici che avesse l'intero corpo cli spedizione interalleato" in Cen1ZO relmivo a/'servizio meteorologico in Murmania 1918-1919, redatto in data 28 luglio 1919, eia! capo sez~ne meteorica tenente colonnello Ricci; AUSSME, 129/S, 32-C.
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Capitolo 3 La situazione particolare 3.1 Le operazioni precedenti Il porto d i Murmansk e quello d i Arcangelo svolsero un importante compi to logistico per il rifornime nto alla Russia nei duri anni di guerra 1914- 1917. La loro protezione era affidata alla tlotta britannica: mantenere aperti e accessi bili j due porti era di fondamentale importanza, in funzione antitedesca, per garantire la sicurezza strategica in profondità. Di conseguenza, quando gli ing lesi sbarcarono per primi a Murmansk " l'occupazione" del porto avvenne senza caus are eccessive proteste. Quantomeno all 'i nizio , la presenza degli Alleati nei due porti fu considerata una sorta di garanzia contro una ulteriore avanzata tedesca 54 . T uttavia, il miglioramento delle relazioni russo-tedesche e il timore , forse anche la progressiva presa di coscienza, delle vere intenzioni antibolsceviche degli Alleati spinse, come visto , addirittura verso un accordo russoteclesco55. In tutta la Russia, nel frattempo, crebbe il dissenso che si trasformò ben presto in guerra c ivile vera e propria. Da una parte si trovavano i ross.i e dall'altra i cosiddetti bianchi i cui leader principali furono il generale Denikin e l'ammi raglio Kolcak e ntrambi nazionali sti, in senso estremo; non seppero accattivarsi l'aiuto occidentale po iché propugnatori di un ritorno all a grande Russia a discapito degli Stati che avevano acquisito recentemente l'i ndipendenza. Nelle parole di A. Ulam: ( .. . ) la sconfitta finale di Denikin fu dovuta alla sua posizione troppo rig ida s ul problema delle nazionalità che lo indusse non solo a non tener conto delle richiesta di indipende nza delle popo lazioni polacche, ucraine e ca ucasiche, ma anche a respingere le richieste di una limitata autonomia formul ata dai Cosacchi del Don e del Kuban. ( .. . ) Quando D eniki n sferrò la sua offen siva in direzione di Mosca, l' eserci to polacco che si trovava cli fronte alle truppe russe in Occ idente mantenne un a 54 Si ri<:ordi che anche dopo il trattalo di Brest-Litovsk la Germania non esitò ad intervenire militarmente, contravvenendo alla pace già stipulata. 55 Su questa specilica questione s i ri manda all 'esaustivo lavoro di J.W. Whccler-Bennett, op. cit. , ricordato in nota n. 38.
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Il Corpo di Spéd11,Ì<lnc Italiano in Murmania ( 191~ • 19..!.2)
completa neutralità
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A questo punto va rilevato che l'intervento alleato acquista va sempre più le caratteristiche di un a spedi zio ne ideologica, non tanto per il timore che la Russia di ventasse un a superpote nza (even to che si ve~ifìcò soltanto molti anni dopo, al termine della Seconda guerra mondiale) quanto piuttosto per evitare che la Russia comunista diventasse un pericoloso esempio da seguire in Occiden te . Insomma, il focolaio rivoluzionario andava spento il prima poss ibile .
3.2 Uambiente operativo La regione nella quale il Corpo di Spedizione doveva operare si estendeva da N. a S. peruna vastiss ima zona ricchissima di acq ue, di palud i cdi boschi , spesso rocciosa, assai più acqu itrinosa attraverso cui con-eva la ferrovi a del Murman che metteva in comunicazione Porto Murmansk con PietrogradoI vanca- Vologda-Transiberiana ( . .. ) . Essa comprendeva la costa settentrionale della penisola cli Kola, eletta costa ciel Murman che si estendeva per oltre 500 miglia e sulla quale porto Murmansk unico porto libero dai ghiacci durante tutto l' inverno costituiva un otti mo e sicuro approdo( ... )57 . Murmansk è situata nella penisola d i Ko la, bagnata dal mare di Barents, ne ll a zona Nord-Occidentale della Russia e si trova a pochi chilometri d i distanza dal confine con la Finlandia e la Norvegia. Questo porto non è ubicato sulla costa, ma al s uo interno e per accederv i bisogna nav igare risalendo la foce del fiume Tu loma per una trentina di chilometri . Di assol uto rilievo è il fatto che Murmansk, essendo bagnata dall a corrente oceanica del l'Atlantico del nord , è un porto libero dai ghiacci . Questa caratteristica inAuenzò molto i mi litari russi che previdero correttamente le possib ilità strategiche del posto (s i ricordi che "il porto cli Murmansk era cli recente costruzione; prima della guerra, in fatt i, essò non esisteva) . Inoltre, la paura per q uclla che fu la nascente flo tta navale tedesca58 nel Baltico e lo scoppio della Prima guerra mondiale spinsero la Russia a crearvi una base navale operativa proprio perché zona sempre libera dai gh iacci. Infin e, nel 191 7 la cos_truzione di un a ferrovia per56 A.B. Ulam, Storia della politica estera sovietico (1917-1967) , Rizzol i Editore , Milano 1970, p. 148. 57 Questa dettagliata descrizione è tratta da ll 'articolo " Il Corpo di !)jJediziune in Mur111a11ia" su «Bollettino de ll' Ufficio Storico>> Anno li - N. 5 de l I sellcmbre 1927; A USSME. Racc . I 18 , Cart. I . 58 A. Mahan, grande teorico de l potere navale . sostiene che la crescita della Marina tedesca fu agevolata dalla scon(ìtta subita dalla Russia nella guerra con il Giappone del 19041905 soprattutto ''dalla sua incerta condo tta della guerra navale'' in A .T. Mahan , Strategia navale, Edizio ni Firum d i Re lazioni Internazionali, Roma 1997, voli . 2. voi. I, p. 63 .
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C~1pi1olo 3 - I .a sltuazion..: pMticoh1rt!
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mise di collegare questa regione al resto della Russia . La ferrovia della Murmania fu il risultato di uno sforzo ingegneristico notevole al quale parteciparono tecnici russi, inglesi, francesi e americani, con l' utilizzo, tra l'altro, di mano d'opera cinese; i lavori iniziarono nel 1914 e terminarono nel 1917 tra le mille difficoltà poste dall'orografia, dall ' idrografia e, non da ultimo, dal clima. La costruzione di questa linea fu seguita con attenzione anche dalla stampa internazionale , che specificava in dettaglio la composizione della linea in 5 sezioni:
Pietrograd to lvanka, an olei !in.e, 76 Miles; lvanka to Petrozavodsk, new line, completed, 171 Miles; Petrozavodsk to Kem, new line, completed, Mile 27; Kem to Kandalaks, new fine, under construciton, Mile 214; Kandalaks to Murrnan terminal, new Line completed, Mile 17760 per un totale di 9IO miglia (ovvero 1464 chilometri). Tutta l' area attorno a Murmansk e, più in generale, l'intera penisola dì Kola era una regione scarsamente abitata. Anche la vegetazione, composta da foreste dì pini e abeti, era quella tipica della tundra con scarsa possibilità di coltivazione considerati i climi artici molto rigidi . L'intera area è ricchissima di acque , di laghi, di fiumi con abbondanza di acquitrini e paludi, mentre i rilievi sono costituiti da colline dì modesta altezza. In questa regione, come confermato dalle ricognizioni topografi che del Corpo dì Spedizione Italiano, generalmente, il corso dei fiumi è da est a ovest con grande varietà di portata, che danno vita a numerosi laghi di cui alcuni raggiungono i 50 chilometri di diametro 61 • La conformazione idrogeologica del territorio, unitamente alla rigidità del clima, posero serie difficoltà di transito anche a truppe ben equipaggiate; si deduce che operazioni militari di una certa entità fossero irnpossibili da compiere in quell'area. Per quanto riguarda le linee di comunicazione la ferro via, unica via di collegamento cli un certo rilievo, era in pessime condizioni a causa della carente manutenzione che provocava soventi deragliamenti. Questo fa tto è confermato, più volte, anche da Maynard che ricorda come fosse pericoloso superare i 50 km orari e che in cinque ore di treno si potevano coprire al 59 Cfr. la voce Norlhern Fleet in J .R. Millar, op. cit .. 60 "Russia'.s new Rai!way" in «The Singapore Free Prcss and Mercantile Advertiser ( 18841942) », 22 December 1916, p. 8. Si veda anche: ·'The Murman Rai!way" in «The Mercury
Wcdnesday», Novcmber 29, 1916 (quotidiano australiano) consult.abile al sito: http://trovc . nla.gov.auindp/del/article/1022074 61 Ricognizione delle zone di Soroka-Olimpi-Sumsf...y Posad-Lapina e Kem in data 20 novembre 19 18, a cura di Sifola; AUSSME 129/S, 32-C.
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Il Cu ,o di S Jcdizione l1alia110 in Murma nia ( 19 1S . 19 19)
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massimo 160 chilometri . Il collegamento con i treni diretti all'abitato di Kola (piccolo paese di pescatori composto da una chiesa e da un centinaio di case lungo la riva destra del fiume Kola), situato a una decina di chilometri di distanza, era giornaliero con due treni: uno al mattino e uno alla sera. Per Kem, paese a sud di Murmansk , alla foce dell'omqnimo fiume, a circa 550 chilometri di distanza sulla costa bagnata dal Mar Bianco, le partenze dei treni erano a dir poco saltuarie ovvero dipendevano dalla volontà dei ferrovieri che, spesso , decidevano di arrestare il treno per prendere parte a fes te paesane lungo il percorso63 . Per quanto riguarda la rete stradale era in larga parte inesistente e quella presente sprovvista di adeguata manutenzione. Fango e sporcizia regnavano ovunque. Le strade non avevano un fondo solido: impossibili da usare per il transito di carri pesanti o artiglierie, solo nei pressi degli abitati le strade erano dotate di un fondo cli legno di pino, quindi più solido. I passaggi sui fiumi erano scarsi e limitati alla ferrov ia, se di una certa importanza, per il resto si trattava di passerelle poco sicure e guadi con carattere cli stagionalità. Le strade diventavano praticabili solo nei mesi estivi (luglio e agosto) quando il sole riusciva ad asciugare il fango formatosi dallo scongelamento della neve. Durante l'inverno si riuscivano a percorrere le strade grazie alle slitte che tracciavano nuovi itinerari. II quadro generale, quindi, era di trascuratezza e reso migliore, almeno agli occhi, solo dalla neve che nascondeva il tutto. NelJ'abitato di Murmansk, inoltre, mancava la corrente elettrica, così come l'acqua potabile e ovunque imperava un' endemica carenza di igiene64 . Tuttavia , il fatto ché colpì mòlto le nostre truppe fu la presenza di un cinematografo funzionante èon un generatore di corrente a olio pesante una striden te contraddizione se paragonata alle elementari condizioni di vita del posto. L'economia locale risiedeva principalmente sulla pesca, sul legname e sulla caccia agli animali selvatici per la carne e la pelliccia. Le infrastrlltture presenti erano composte da baraccamenti di solido legùo, piuttosto bene isolati grazie a doppie porle e finestre, riscaldati da imponenti stufe in muratura. 62 C. Maynard, The Murmansk ven/Ure, The Naval & Military Press , Uckfìcld 2010, p. 41. Questo testo è di assoluto rilievo per la ricostruzione storica dell'evento. Maynard , infalti, lo scrisse al rientro della missione e, quale comandante, ebbe una posizione privilegiata assicurata da notevole autonomia operativa. 63 Cfr. Relazione del capitano Renato Bertelli Corpo di .Sj.Jediz.ione in Murmania inviata al Comando del Corpo di S .M. Uff. Storico, in data 29 giugno 1933; AUSSME. Il Cap. Bertelli, del 67° Rgt. Fanteria, 4° Btg., partecipò alla spedizione in Murmania in virtù cli una sua suffìciente conoscenza de l.la lingua russa. 64 L'acqua era controllata batteriologicamente e quando non risultava pura si ricorreva al potabilizzatore. ,
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Il clima. artico , era estremamente rigido con g io rni molto lunghi d'estate e cortissim i d'inverno con luce dall e undici del mattino alle due del pomer igg io. Il freddo inte nso arrivò già a novemhre, con la colonna di mercurio stabilmente sotto lo 0°C (con punte di -20°C) e con pochissime ore di luce diurna (tra l'altro, il gran freddo rendeva difficile a nche il reperì mento del l'acqua, tratta dal fiume Kola, ove lo spessore del ghi accio fu , talvolta , di alcuni metri - vedesi Archivio fotografico mi litare p. 118) . Tra le truppe italiane furono rari i casi di congelamento così come cli scorbuto, malattia detta "dei marinai", causata da una grave carenza di vitamina C a differenza delle truppe inglesi e frances i. Su questa malattia gli ufficiali med ici ita liani fecero diverse lezioni di indottri namento . Il personale sanitario s uggerì le segue nti misure precau7.io nali: te nere molto pulita la bocca sc iacquandosi ripetutamente mattina e era (meglio con acqua saponata o limone), usare uno spazzolino da denti e , infine, bere tutto il succo d i limone messo a disposizione dall a mensa"\ Si faceva mol to affidamento su lle proprietà dei limoni e anche la normale acqua potabile offerta a mensa era integrata con s ucco cli questo agrume (in Annesso n. 4 ulteriori misure a limentari preventive). 11 comandante del Corpo di Spedizione Italiano. sensibile alla salute e al morale de lla tru ppa, lamentò in una re lazione di come una partita d i limoni. spediti in Murmania, giun se in condizioni pessime: Delle 150 ceste di limoni inviati dallo Stabilimento Equipaggiamento Vestiario d i Torino (polizza spedizione n. 9 in data I 6- 1-1 9) solo 87 ne pervennero a questo Corpo di Spedizione . Inoltre pochi li mon i vennero utili zzati essendo arrivati in gran parte completamente deteriorati. E c iò è da attribuirs i esclusivamente alla incuria dell' ente mittente nell a confezione de ll a spedi zione: è ovvio che per agrumi da inviarsi oltremare la cesta non è sufficiente - ma occorrono in vece appos ite cassette in legno; occorre inoltre che i limoni siano di prim iss ima qualità , s iano avvo lti in carta assorbente 66 . La questione del vitto fu parecchio dibattuta e risolta gradualmente. Dopo un iniziale a rfìdamento sul vettovagli amento inglese, al quale la truppa italiana non pare si fosse a bituata perché ritenuto troppo scarso , anche se in realtà esso conteneva tutte le calorie necessarie per operare in clim i glaciali 67, fìnal65 Cfr. Ordini del giorno dal 22 agosto 1918 al 12 sei1e111bre 1919, Ordine del giorno 2///211918: AUSSME. 129/S. 34-C. 66 Rela-;.ione mese di/l1bbraio I 9 i 9, indirizzaca al Ministero della Guerra - Divisione Sta-
to Maggiore, in data 14 marzo 19 19, con lettera prol. n. 60 I R .. a cur:i di Sifola; AUSSME, 129/S . 32-C. 67 Al vitto inglese si imputavano anche la sovente diaITea (talvolta dissenteria) che affliggeva le truppe . Il capo uflìcio sanità, maggiore Pullè, così spiegava: '·Le ricerche batteriologiche di queste form e hanno accertalo che non si tratta d'infezione dovuta a speciali microbi,
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Il Corpo d i .Spi:dizionc h,ìl iaoo in ~v1unnania (19 18 - 1919)
mente giunsero dall'Italia razioni più consone alle consuetudini italiane tra cui: pasta, riso, formaggio, lardo, vino, caffè e tabacchi, dai quali dipesero le ritrovate condizioni fisiche dei soldati. Prima della partenza il comandante del Corpo di Spedizione, immaginando i problemi concernenti il vitto dovuti alla diversa composizione delle razioni, dotò il reparto sussistenza del materiale necessario alla panificazione. Proprio il forno fu una delle prime strutture a essere costruite non appena il contingente giunse a Murmansk. Il vino era bevanda molto gradita e lo si distribuiva nella misura di ¼ di litro nei giorni feriali e½ litro nei giorni festivi. La pasta, invece, era servita nella quanti tà di 200 g per 5 volte la settimana a cena , mentre a pranzo si consumava normalmente la carne (ìn Annesso n. 5 il prospetto originale della razione settimanale dei viveri del mese di gennaio 1919). Tutte le relazioni sanitarie riportano che la salute dei militari migliorò grazie al vitto: La razione vino e soprattutto il miglioramento e la confezione di un tipo di rancio più conforme ai gusti ed alle abitudini del nostro soldato hanno notevolmente influito sul buon andamento del le condizioni sanitarie in genere. In previsione però di un inasprirsi delle condizioni climatiche e meteorologiche ed in considerazione ciel lavoro pesante ed all'ape110 cui vengono sottoposti i soldati, ritiensi opportuno che la razione di vino venga aumentata a mezzo litro per giorno68 .
ma esaltazione del bacterium col i comune eia intoss icazione ab ingestis . La razione inglese è completa in rapporto al numero delle calorie ma per il tubo intestinale dell'Italiano è troppo ricca di grassi e di zuccheri. mentre è scarsissima cli pane e ciò provoca in noi , con facilità, delle fermentazioni intestinali cui segue diarrea" in Relazione Sanitaria del mese di novembre , prot. n. 106; AUSSME, 129/S, C-32. La questione principale, comunque, riportata in tutte le relazioni , è che il vitto inglese non era di alcun gradimento per il contingente: carne in scatola e tal volt.a que lla congelata (mai quella fresca), il the (raro il caffè), mai il vino, scarso il pane e per di piLl sostituito dalle gallette. 68 Relazione sanitaria sulle condizioni delle truppe italiane in Murmania durante il gennaio 1919, indirizzata al Comando Corpo Spedizione Italiano, a fìrma del capo ufficio sanità; AUSSME, 129/$1, 32-C.
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Il Co >Odi Sp1:<lizionc Imi inno i n rvtunn~rnia <_ 19 18 . 19 19)
3.3 I piani operativi La prima preoccupazione di carattere operativo, con cui si dovette fare i conti, fu rappresentata dal reperimento delle forze necessarie alla composizione del continb(rente da inviare in Russia, dato che la Prima guerra mondiale era ancora ferocemente in corso e qualsiasi spostamento cli truppe avrebbe potuto sbilanciare i rapporti di forza in campo. Gli inglesi, che presero il comando dell'operazione, non erano in grado d.i recuperare queste forze dal fronte francese, per cui pensarono di ricorrere a uomini , nelle parole del maggior generale Maynard (comandante della Expeditionary Force, subordinato a Poole): "di una categoria fisica così bassa da renderli inadatti al servizio in Francia"69 . Quando l'operazione fu proposta a Maynard, ancora inabile al servizio per precedenti ferite in via di guarigione70, l'articolazione della missione era composta da due parti: - una "missione militare" composta da consiglieri , per lo più, quindi, ufficiali e sottufficiali quali istruttori per formare forze combattenti in loco (si sperava di arrivare ad una forza di circa 30.000 uomini); - una "Expeditionary Force", piuttosto limitata nei numeri, diretta a Murmansk, quale forza combattente. I.I compito assegnato alla Forza di Spedizione era cli impossessarsi di Murmansk con lo scopo di prevenire una sua possibile occupazione da parte dei tedeschi o dei loro alleati finnici; da non dimenticare che in Finlandia operava il generale von der Goltz , con una forza cli oltre 50.000 uomini, lì inviati per prevenire una rivoluzione bolscevica e per controllare il paese7 1 . Gli obiettivi eia consegùire , esplicitati dallo stesso Maynard nelle sue memorie72 , furono: · - I O obiettivo, la difesa di Murmansk; - 2° obiettivo, la difesa cli Pecenga7 \ - 3° obiettivo., la,difesa di circa 550 chilometri di fe1To via 7 \ ~
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69 C. Maynard , op. cit .. p . 14 (libera trad uzione dall'originale inglese). 70 Quale c uriosità sul] 'episodio è lo stesso Maynard a confessare che fu solo grazie all'intervento "menzognero'' cli un alto ufficiale se fu dichiarato abile al servizio (questo ufficiale, insomma, garantì alla commissione med ica la " natura sedentaria" dell'incarico che Maynard avrebbe ricoperto). 71 Ovviamente, in vista d i un attacco alla Russia da quella base avanzata di partenza. 72 Cfr. C . Maynard , op. cit.. 7 3 Sebbene Maynard elenchi questi obiettivi nell'ordine sopra riportato. da sue successive affermazioni pare di capire che l'obiettivo di Pecenga fosse di secondaria importanza, nella considerazione che la località era estremamente clinìcilc eia raggiungere. 74 La ferrovia rappresentava la mig liore via cli comunicazione perché la tu nd ra molto fitta, specie nella stagione esti va, non consentiva spostamenti di truppe (am iche o nemiche) consistenti. Mayìiard dedusse che, fino alrarrivo delle gelar.e invernali , l' unica via d'accesso utilizzabile dai nemici provenienti da sud sarebbe stata proprio la via ferrata. La ferrovia
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In defi nitiva, si trattava di operare lungo un corridoio di ampiez7.a variabile (da 80 a 230 c hilometri c irca) stretto fra il confine orientale con la Norveg ia a nord, la Finla ndia a sud e la fe rrovia Murmansk-Kem . Q uesta era la missione principale e , al contempo , quella primigenia assegnata a lla forza di spedizione . Nei fatt i, però, da que lla missione, pienamente inserita ne l contesto de lla Prima guerra mondiale, s i passò ad una missione di ·'lotta-contenimento" del bolscevismo tramite supporto a lle forze dei bian chi . Proprio quest' ultima, però, ebbe i risvolti operativi di maggior ril ievo, sebbene in termini cli durata occupò solo g li ultimi mesi de lla perma nenza in Russia. L' in tera fase preparatoria dell ' i ntervenlo dalla pianificazione a li' approntamento de lle forze fu coperta da stretto segreto e furono usa li nomi in codice. Dal pu nto di vista logistico, il viaggio per raggiungere Murmansk non fu impresa ese nte da perd ite: molli s i ammalarono cli febb re (probabilmente la "spagnola") e di polmonite, morendo in navigazione. Maynard , raggiunta Murmansk, trovò già sul posto Poole, suo uperiore in qualità di Commander-in-Chief, Allied Forces ill Northern Russia, atTivalo circa 30 giorni prima il 24 maggio 19 J8 , che gli fece un quadro della situazione. In particolare, gli riferì che il locale Concilio di Murmansk aveva ricevuto l'ordine eia Lenin di far a ll ontanare gli Alleati perché la loro presenza era una violazìone degli accordi di pace con la Ge rmanìa mentre le forze Alleate non ricevettero questa comunicazione sui canali ufficìali ciel governo sovietico75 .
3.4 Le forze in campo A l suo aITivo a Murmansk, il 23 giugno 1918, Maynard dopo un briefing con Poole76 , fece un rapido conto delle forze a disposizio ne così suddivise:
Murmansk - 150 Royal Marines; - 400 serbi (quasi tutti ammalati); - 150 russi e po/acch; ( appena arruolati); andava protetta, anzi1·utto, occupando Murmansk e lungo il suo percorso furono individuati due centri di difesa: Kandalaksa e Kem. Inoltre, i treni avrebbero garantito a Maynard la possibi lità di muovere le proprie truppe e sostenerle . contro eventuali a11acchi da fermare in lontananza eia Murmansk. Insomma, la presa di contatto e frenaggio doveva avvenire il più lontano possibile, alimentando le forze tramite la ferrovia. 75 La qucst.ione dcgli accordi segreti tra Germania e Russia è trattata nel capitolo 2 .J. 7 6 Poolc scoprì , arrivando a Murmansk , che la marina britannica aveva già sbarcato una piccola componente di forze. Fatto che trova conferma sia in Maynard sia in G. Kcnnan. Va rilevato, però. che secondo Maynard lo sbarco avvenne su "i11viratio11 o/ Moscow" (C. Maynard , op. cii., p. 26) mentre per Kcnnan "by agreeme11t with the M11rrna11sk Soviet" (G .F. Kennan , Soviet /nreign policy. 1917- /941. D. van Nostrand Company, Princeton 1960 , p. 20).
Il Corpo di Spt·ùizione 11ali:mo III r-...turman ia { 19)8 · 19 19)
Kandalaksa (200 chilometri a sud di Murmansk sul Mar Bianco) - un gruppo di artiglieria fran cese (ma l equipaggiato e co11 molti ammalati); - un battaglione serbo (di cui molti non idonei); - una legione finnica (al momento di scarsa utilità);~ Kem (570 ch ilometri a sud d i Murmansk sul Mar B ianco , un abitato di 2500 persone con circa 150 abitazio ni, una grande chiesa in muratura, poste, telegrafo e telefono presenti) - 250 Royal Marù1es; - 250 uomini del baffaglione serbo; Pecenga (meno di 200 chilometri a ovest di Murmansk verso il confine norvegese) - 150 Roya! Marin esn . Per Maynard gli abili , a conti fatt i, non superavano le 2500 unità. Per quanto concerne le forze italiane (ulteriormente dettagli ate nel capitolo 4 .2), esse erano composte da: - I V Battaglione del 67° Reggimento Fanteria '·Palermo", articolato su 4 compagnie più la 389" Compagnia Mitragliatrici pesanti; - una compagnia complementare7R; - un reparto misto del Genio ; - un nucleo di sussistenza; - un ospedaletto da campo con 60 posti letto; - la 165" Sezione Carabinieri Reali. Il totale degli uom ini è di 1340 unità (di cui 45 uffi ciali e 1295 di truppa). Ricapitolando, il Corpo di Spedizione Alleato era composto da: - n. 1 divisione cli fan teria inglese con sezione deJl 'av iazione; - n. 1 battaglione di fanteria francese; - n. 1 compagnia sciatori fran cese; - n. 1 gruppo d'artiglieria francese; - n. 1 battagli one di fanteria italiana; - n. 1 compagnia mi traglieri italiana; - n. 1 compagnia sciatori italiani; - n. I battaglione americano; - n. l battaglione serbo; - n. I regg imento careliano, su 3 battaglioni (da formarsi); 77 Questi dati sono forn iti dallo stesso M aynard, quindi una fonte direua, nel le sue memorie in, op. cit .. p. 28. 7S Da notare che la compagnia complementi : ..non dovrà essere impiegata in azioni di guerra tranne in casi eccc7.ionalissimi ( ... )essa disimpegnerà servizi di presidio , cli corvè e di lavoro·' i n Ordini del giorno dal 22 agosto 1918 al 12 selle/1/bre 1919, Ordine del giorno 28/0811 918 ('!); AUSSME. 129/S, 34-C .
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Capitolo 3 . L;, ~nuowiorx.· pankolan·
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- legioni ang lo-slave e franco-slave79 . Dal momento che le aree di maggi ore interesse erano due , Murmansk e Arcangelo, le forze furono suddivise in due Colonne: la prima su M urmansk denominata Syren (comandata da Maynard) , la seconda su Arcangelo denominata Elope (alle dirette dipendenze di Poole, comandante di tutto il Corpo di Spedizione). Per quanto concerne la difesa navale gli ingles i operarono con le seguenti unità (quasi tutte dislocate a Murmansk): - n. J incrociatore corazzato a Pecenga; - n. 1 incrociatore inglese "Glory": - 11. I incrociatore americano "Olimpia''; - 11. I corazzata russa "Cennas"; - n. 2 torpediniere russe con equipaggio francese; - diverse navi trollers con equipaggio inglese e francese . Sulle forze avversarie, Maynard elaborò una stima iniziale80 s intetizzabile in: - circa 20.000 soldati tedeschi, effettivamente impiegabili contro gli Alleat i ne l settore di Murmansk, da un total e cli 50.000 presenti in Finl andi a; - circa 30.000 soldati fin nici, affi ancati alle forze tedesche; - due divis ioni di Guardie Rosse, non meglio quantificate in term ini numerici e cli col locazione8 ' ; - un numero imprecisato di opponenti presenti a Murrnansk e lungo la fe1Tov ia .
79 Dati tratti dall'articolo"// Corpo di Spedi-;.ione in M11r111ania'· su «Bollettino dell' Ufficio Storico» , op. cii .. Per qu nnt.o riguarda le uni tà careliane, avendo intuito lo scarso rendimento (talvolta anche l'affidabilità) di questa tipologia di reparti. il Corpo di Spedizione Jtaliano fu categorico nel non tentarne neppure la costitu7.ione. In più relazioni i careliani sono definiti elementi ··di nessun sentimento patrio·· e che sono stati "organizzati in reggimenti piL1 che altro per tenerl i riuniti e renderne più fac ile un'opera cli controllo su di essi - abbandonati a sé. sarebbero stati sen7.a dubbio dei bolscevichi ; così riuniti ed inquadrati pur senza alcu na idea d i disciplina sono e lementi neutralizn,ti" in Comando Corpo di Spedizione Italiano in Russia, Ricog11i:io11e :ona di orcupazio11e a .md di Soroka. Murrnansk I maggio 19 19 , a cura d i Si fo la; AUSSME, 129/S, 33-C. 80 C. Maynard. op. cii .. p. 29 . 8 1 D a buon comandante Maynard iniz iò la ricognizione dell" area di opcra7.ioni pochi giorni dopo essere arrivato in teatro. Adoltò s ubito delle misure quali l'invio di clue plotoni di fa nteria e cli due sezioni mitrag liatrici nell' abitato di Kem . Si rese conto, pe1tanto, della presenza nei principali villaggi di numerose Guardie Rosse, armate sufficientemente bene, ma non provviste di ord ini. In buona sostanza, esse non sapevano come comportarsi ne i confronti degli Alleati. Interessante, ma non trattabile in questa sede, l'episod io con il comandante russo Spiridornoff, che verrà f"erito nel febbra io 1919 nel corso cli un attacco contro le forze di Maynard , perciò si rima nda a C. M ay narcl, op. cii .. pp. 44-5 1.
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Capitolo 4 Gli avvenimenti 4.1 Le operazioni di guerra La rottura dei rapporti con il governo sovietico uffi cialmente non avvenne nei primi giorni, ma, di fatto , si concretizzò quasi s ubito tramite il peggioramen to delle relazioni con le Guardie Rosse. Il pri mo ord ine che Maynard diede, infatti , fu 4uello di confi scare tutte le anni de i vicini villaggi (Kem, Kandalaksa ecc .) . L'operazione di disarmo non fu esente da opposizione armata e alcuni ufficiali russi morirono. li risultato della confìsca superò Jc aspettative con un totale di " 10.000 fucili , 60 mit rag li atrici e un ' immensa quantità di munizioni'' 82 . Le operazio ni di sequestro delle armi furo no ripetute a più ri prese con risultati positivi. Tra l' altro , c.iò che agevolù la missione Alleata fu che le autorità di Murm ansk ruppero defi nitivamente con Mosca in favore de l Corpo di Spedi zione . Ass ic urata la pos izione di Murmansk, Poole passò a preoccuparsi dell a situazione ad Arcangelo ove il locale governo bolscevico era avverso agli Alleati. Solo il 2 agosto fu possibile attraccare e sbarcare le truppe83 , accol te eia festeggiamenti popolari , quando una rivolta anti-bo lscev ica favorevole agli Alleati cacciò le autorità di Arcangelo. Resa s ic ura anche Arcangelo, Poole vi stabilì il proprio comando. Il primo tentativo di reclutamento di russ i fu fatto a Kem, ma i r is ultati non furono soddisfacenti. I successivi tentati vi diedero frutti migliori, tali che fu possibile costituire, tra gli altri , un reggimento di volontari - chi amato Karelian Rer:iment - della fo rza di oltre 4000 uom ini. Le ricognizioni di Maynard furono di grande impo rtan7.a per l' organizzazione difensiva di Murmansk . Dopo aver vi sitato l' abitato di Pecenga, ritenuto dalla marina britannica porto di fondam entale importanza, Maynard ripeté che quell 'area. quasi sempre ghiacciata e sprovvista cli collegamenti (del tutto assente la ferrovia), non fosse idonea ad alcun impiego bellico. Come logica consegue nza neppure la marina tedesca avrebbe potuto usarla come ricovero per i propri sottomarini. Maynard comunicò, pertanto. l'i ntenzione di concentrare le proprie risorse nel rinforzare Murmansk, che egli riteneva 82
C. M aynard. op. cii ., p. 5~.
83 Giunsero anche i primi contingenti di altre nazioni: il 26 luglio arrivò un battaglione cli
fanteria coloniale francese.
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centro della massima importanza. Laconicamente , g li fu risposto dall ' Ammiragliato inglese che Pecenga era un porto libero dai ghiacci e che la s ua di fes a era importante: per questo scopo avrebbe ottenuto ri nforz i a breve. Contestualmente, la mancanza d i denaro contante per pagare gli operai russi , impi egat i nella costruzione dei baraccamenti cla,.destinarsi al grosso del le truppe alleate che era in procinto di arrivare, così come le riparazioni all a linea ferroviaria e la loro normale manutenz ione, rappresentarono un vero problema . Più volte Maynard intervenne personalmente sia presso il Concilio cl i M.urmansk, per spi egare la situazione e ottenere coll aborazione, sia presso il proprio governo , per sollecitare l'in vio d i denaro con cui pagare le maestranze e i materiali da acquistare. La situazione non migliorò e il cambio di passo in questi lavori fu reso possibile solo dall 'ani vo dei rinforzi . Nella fatti specie furono gli italian .i a essere imp iegati a lungo nell'approntamento di baraccamenti per il ricovero delle truppe8·1 . Dal pu nto di vista prettamente militare , Maynard era preoccupato soprattutto per la difesa di Murmansk . Di conseg uenza, sebbene co n poche truppe a d isposizione , organiZ7,ò una doppi a linea difensiva. Egli ri teneva che la mi naccia proveni sse, giustamente, da sud o ve operavano le Guardie Rosse . Dispose le forze in modo tale da avere una postazione avanzata lungo la ferrov ia, a circa 40 chilometri a sud d i Murmansk, tale da svolgere sia il compito di osse1:vazione ed allarme s ia d i fren aggio cli un primo eve ntuale attacco. Poco più a nord , nell 'abitato di Kola ancorò il gro so de lla fo rza (circa 2000 uomini) come caposaldo e principale linea difensiva . Sull'asse sud-ovest. nei pressi dell 'abitato di Rasti kcnt, ubicato a circa 25 chilometri da Kola, dislocò un ulteri ore posto di osservazione ed allarme per eventuali infi ltrazioni da quell'area. Adempiendo ad una specifica competenza concettuale propria del comandante , Maynard predispose anche un a riserva che, purtroppo , no n è meg lio dettagli ata nelle sue memorie. L' acquisizio ne cli informazi oni su lle formazi oni avversarie avvenne , anzitutto , grazie a pattug liamenti a lungo raggio. La pr.ima pattuglia inglese (rinforzata da truppe serbe) si spinse molto a s ud e nei pressi cli Sumski Posad entrò in contatto con truppe rosse (dell a forza di un battaglione cli fanteria) che pressò fino al Povynetz : fu un indiscusso successo . Maynard , però, era assolutamente convinto cli avere a dispos izione poche truppe per mantenere l'iniziale perimetro difcnsi vo, che includeva l' abitato di Pecenga sul quale ricordi amo che eg li mosse fin dall'inizio nume rose perplessità. Decise, qui ndi , di informare i propri s uperiori che senza ulteriori rinforz i av rebbe abbandonato Pecenga in favore della protezione d i Murmans k. M aynard chiese rinfo rzi 84 La manovalanza per la costruzione di baraccamenti e la manutenzione della ferrov ia mollo spesso toccò agli italiani che. come vedremo oltre, se ne lamentarono parecchio .
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per un totale di : - n. I brigata di fanteria; - n. 3 batterie di artig lieria campale: - n. 2 compagnie di mitragliatrici ; - n. I batterie di mortai da tri ncea. I rinforzi furono promessi dal Ministero inglese, ma arrivarono mol to scaglionatit5 , nel frattempo il 3 settembre 19 J8 giun se a Murmansk il contingente itali ano. Maynard lamenta nelle sue memorie cli come le truppe itali ane soffrissero il clima, per la precis io ne: "the climate a}J'ected the !taliam adversely .from the start, and my very limited hospital accomodation was soon fll.Xed severe/y" 86 . Non risulta dalle varie Relazio ni consultale (incluse que lle sanitarie) , né dal diario storico del Corpo d i Spedizione, che il clima avesse influenzato l'operatività degli itali ani in maniera più marcata rispetto agli altri contingenti alleati. Certamente, si può immaginare che ci s ia stato bisogno di un periodo di acclimatamento prima d i rende re completamente operative le truppe, ma cli per sé questo accorgimento ris ulta un fatto fisio logico ed è noto a og ni comandante . L'afferma7. ione , pertan to, pare più dettata dal cliché del l' italiano mec.liten-aneo avvezzo ai climi caldi che dai dati di fatto. A sostegno di questa tesi , il tenente colonnello Augusto Sifola, comandante del Corpo di Spedizione Italiano lamentò che il personale alle sue di pendenze non era stato selezionato, in modo adeguato , per questa missione in climi glaciali. Gli ammalati che si registrarono furo no la d iretta conseguenza di una selezione mancata per la tipologi a cli missione da affrontare: gli elementi sani non soffrirono il clima. Lo stesso Sifola ebbe a descrivere, prima della partenza, la propria tru ppa in termini cli efficienza fìsi ca con le seguenti parole: "La truppa era di scarsiss.i ma efficienza fisi ca, proveniente da tu tti i Distretti del Regno, moltissimi dell ' Italia meridionale , mo lti ritornati dai luoghi di cura"H7 . Sono esattamente le stesse parole usate da Maynard per descrivere i propri uomi ni, d 'altronde gli ele menti fisi camente migliori erano destinati ad altri fronti 88 . Nonostante queste considerazioni è lo stesso Sifola, giunto a Murn1ansk, a re nders i conto delle qualità dei suo i uomini che lavorarono una medi a di 8-1 O ore al giorno in climi proibitivi (anche a -38°C) e a tributare loro il g iusto riconoscimento: " Il Soldato Italiano vi res istette brillantemente, dando 85 ln totule si trattava di circa 5 .000 uomini c he furono tratti dalla Ho111e Dc'.f'ence Force . 86 C. Maynard, op . cir., p. 106. 87 Refa-;Jone sulla jomwzione e suff'overa svolra dal Corpo di Spedizione italiano in M11r111ania , redatta da Si fola nell 'ottobre del 1924 e indirizzata al Ministero della Guerra
Stato Maggiore Centrale (urfìcio s torico); AUSSME, 129/S, 32-C . 88 Si veda la nota n. 69 .
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prova dell a sua res istenza fisica e del suo rendimento al lavoro"89 . Maynard ebbe con ferma dell 'importanza di Muimansk per la Ge1man ia con il fa llo che le fo r7,e tedesche in Finlandia diminuirono solo a partire da fìne settembre del 19 I 8 (il tracollo della Germania non avvenne molto dopo). Fino alla fine, quindi, i tedeschi pensarono di trasformare Murmansk in un porto operativo per i sottomarini. Un primo rap ido bilancio, relativo all 'ottobre del l 918 , è pertanto favorevole agli Alleati che con la loro presenza evitarono l'occupazione tedesca di Murmansk. In aggiunta, impedirono ai tedesch i di trasferire ulteriori truppe dal fronte Orientale a quello Occidentale90 • Tra settembre ed ottobre I 918, la situazione delle forze avversarie era stimata in: - circa 10.000 tedeschi in Finlandia; - n. 3 divisioni finniche di guardia alla frontiera e n. 250 uomini a Medveja Gora . Per quanlo riguarda le truppe russe: - n. 500 uomini tra Petrozavodsk e Segeifa; - n. 300 uomini a Olonctz; - n. 1 cannone di grosso calibro a sud di Petrozavodsk; - n. 500-600 uomini (incl usi !elioni e mongoli) con 14 can noni nell a regi one di Povynctz91 • A seguito della scon fì tta degli imperi centrali, le forze tedesche vennero ritirate dal fron te finnico, ma conlestualrnente aumentarono gli oppositori russi (tra Guardie Rosse e guardie di frontiera) che in tutta la zona murrnanica furono stimati in circa 8.000 uomini. Il 5 novembre avvenne anche un importante cambi amento sulla catena di comando e controllo alleata, con la separazione del comando cli Murmansk da quello cli Arcangelo e la creazione cl i due Comrnanders-in-Chie.f, a M.aynard spettò la regione della Mumrnnia. li giorno i I 1~ovembre I 918 fu firmato l'armistizio che pose fine alla Prima guerra moqdiale, d,a cui ci si sarebbe potuti aspettare il ritiro del contingente alleato in Russia. Ciò non avvenne; anzi , nel mese di dicembre le forze operanti nella zona di Murmansk sal irono a circa 15.000 uomini (circa: 7 .000 britannici, 1.200 itali ani e 1.800 tra fran cesi e serbi e 4.000 militari arruol ati localmente) . Le ragion i che spinsero a non abbandonare il tcrTitorio russo, per Maynard, sono da ricercare in due motivi. 89 Re /az.ione sulla form cr::,io11e e sull'opera sl'olta dal Corpo di Spedizione italiano in Mur111c111ia, op. cit .. 90 Maynard stima, oculat:imente, che una forza di circa 40 .000 militari tedeschi fu 1nnntcnuta in Finlandia grazie alla presenza degli Alleati a Murrnansk. così facendo gli impedirono di raggiungere il fronte Occidentale. 91 Dari tratti d;ilrarticolo ·'Il Corpo di Spedizione in Murmania·· su «Bollettino dell ' Uffìc io Storico . op . cit ..
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Il primo fu l' a rrivo dell ' inverno co n con segue nte blocco , a causa de i gh iacci , del M ar B ianco; d i co nsegue nza, tutta la forw dislocata ad Arcangelo non pote va esse re e vac uata e l ' unico modo per rifornire quelle truppe era tramite M urma nsk . In definiti va . non potendo lasciare Arca ngelo non s i poteva neppure abbandonare Murrnansk, c he rap presentava l' unico snodo logistico dispon ibile . Il secondo moti vo , di tipo morale, era connesso alla lealtà ne i confronti del popolo russo , che tanto s i e ra sacrificato nel corso della guerra: non si ritenne opportuno abbandonarlo al proprio destino , cioè nelle mani dei bolscev ic h.i. Di ce rto g li A lleati non potevano essere cons ide rati degli invasori , nella cons iderazione che lì giunsero a nche s u invito del Governo d i Mosca che solo in un secondo te mpo cambiò indi rizzo9~. Inoltre , per Maynard : - l' ape rtura delle ostilità da parte bolscev ica; - il fatto che il governo russo non fu sce lto dal popolo , ma imposto con la forza; - la propaganda mondi ale per la diffus ione del comunismo in tutto il mondo, rappresentavano sufficie nti ragioni per giustifi ca re la prese nza alleata in Russ ia e , quindi , per cambi a re la m issio ne m ilitare assegnata alle truppe (da antitedesca a antibolscevica) . Nonostante il proi bitivo clima, le operazioni contin ua rono anche nel cor- so del duro inverno , con lo scopo d i pre veni re una poss ibile avanzata del le truppe bolsceviche verso Mu rmans k. In partico lare, s i seg nala l' operazione contro il d istacca mento di bolscevich i presso l'abita to d i Rugoze rskaya , avve nuto il 16 gennaio 19 19, dal! 'esi to pos itivo , con l'eli mi nazione o la catt ura di tutti g li avversari , si stima c he ci fos sero ali ' incirca 150 uom ini. Ne l mese di febbraio, il 17 e il 18 , fu sferrato un vittori oso attacco contro le truppe bol scevic he prese nti nell 'abitato di Segcja co n pe rdite alleate estremamente li mitate . Nel mese di marzo , invece, la miss io ne in Murmanìa dovette fare i co nti con un tenta tivo ins urrezionale . L ' intelligence funz io nò a dove re e s i riuscì 92 Si ricordi che Poole arri vò a M urmansk i l 24 magg io l 9 18 e che solo i l giorno 8 g iugno g li fu comunicato un telegram ma. per tram ite del Soviet locale, n fi rma d i L eni n e Chicheri n: "poi1ai11g our rhal 1he occupatio11 of"M11rnwnsk by 1he A/lies was" breac:h o/the Rrest-1.itm·sk 1reW)', a11d 1ha1 H:e 1rere 10 be H'arned 10 leaFe the cuuniry oi 011ce. The Sovdep (Soviet Ocputics , nota mia) said thai 1hey 11·ere pro-Ally, w1d 1ha11hey were 1110st a11.rio11s thai we shou!d
,wt leave . They imp fied th(l( lhe res11/t of this order would mea11. that M11rma11sk would break mray jrom the Centrnf Gm·emment ali(/ joi11 the 111/ies. A telegram Jìmn Trockij intercepted hy our :secret service orclered the Murman Sovdep to l) ect u:s by./(Jrce'·. T ratto dal D ispaccio n. I, del 5 ottobre I 9 18. al Segretario di Stato del la G uc1Ta da parte del maggior generale F.C. Poole, Con,mander-in -Chie,f; Allied Forces i11 Northem Russia , c:overing the period.fro111 24th May 10 30th September. 19 l 8 consultabile a: http://w w w.patriotlì les.com/ archi vc/navalhistory/WW I NavyBritishLo ndonGa7.c lle2004 .htm#3 I 850
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ad anticipm-e le mosse degli insorti che avevano programmato per il 23 marzo la conquista di Murmansk imprigionando tutti i leader del movimento poche o re prima che venisse dato il via all' insurrezione. Quel successo, però, non fermò le manifestazioni favorevoli ai bolscevichi, specie a Kandalaksa , Kem e Soroka. Lo stesso Maynard ripo1ta di come si vi\'iesse nel periodo metà marzo-primi di aprile in una sorta di assedio, con Lutti i principali fa bbricati trasformati in fortini e il personale sempre armato con il colpo in canna e baionetta innestata(xi . Il IO aprile nei pressi de ll' abitato Urosozero ci fu uno scontro importante tra truppe alleate , della forza di una compagnia ben equipaggiata ed aimata, contro le forze bolsceviche, superiori in numero, a lle qual i fu impartita una dura lezione militare: sul terreno lasciarono oltre 50 morti . Il 17 aprile ulteriori rinforzi . di circa 500 soldati britannici, raggiunsero Murmansk per unirsi alla spedizione verso il lago Onega, durante la quale ve nnero usati anche g li aeroplani e piccoli battelli (fu una vera e propria operazione join1). Il primo maggio 19 19 il Comando da Munnansk fu s postato a Kem. La situazione più difficile , però, si stava delineando ad Arcangelo , ove la pressione dei bolscevichi, con truppe regolm·i corroborale da azioni insurrezionali di clementi favorevoli al regime bolscevico, si faceva sentire maggiormente. Sempre più insistenti , a cominciare dagli articoli dell a starnpa, si fecero le voci di un possibile ritiro delle trnppe alleate dalla Russia: nei fatti divenne realtà già a partire dai primi di giug no , quine.li molto prima del rit iro ufficiale di tutto il contingente, avvenuto il 12 ottobre 19199'1. Gli attacchi dei bolscevichi, s palleggiati in più occasioni dai finnici, si fece ro sempre più frequenti e ben più organizzati , man mano che la loro macchina bellica si andava ingrandendo e pe1fczi onanclo. Proprio quando la miss ione volgeva al termine, il confronto militare si fece aspro , ma il graduale ritiro da Arcangelò e Murmansk procedette senza grossi in topp i. Nel fratte mpo, i bianchi sostitu irono gradualmente gli Alleati nella d ifesa dei pu nti principali. Il 12 ottobre tulle le forze ciel contingente di sped izione furono evacuate dalla Russia ciel Nord.
Cfr. C. Maynarcl , op. cii .. C. Maynard: op. cir. , riporta che nel mese di luglio il riti ro del contingente dal Nord della Russia fu deciso in man iera irrevocabi le, p. 287. 93 94
Capi1olo ~ - Gh a, ,·cni1ncnri
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4.2 Il "Corpo di Spedizione in Murmania": operazioni
li giorno 15 agosto 1918 il contingente assunse la denominaz ione ufficial e di "Corpo di S pedizione in Munnania'' e, s u due scagl ioni , lasciò Torino. Il primo scaglione 95 , con il grosso degli effet.tivi , partì alle 16:50 per Le Hàvre 96 onorato, alla stazione, dalla presenza della principessa Letizia , del genera le Sarti rana , comandante del Corpo d'Armata d i Tori no , del tenente generale R izza, del senatore Teorilo Ross i e di molta popolazione. S i unì ai partenti anche il capitano medico Sapegno prof. Mario del servizio batleriologico97 • Il secondo scag lione, guidato dal capitano Bergamaschi , partì alcune ore dopo, per la precisione alle 21 :509x. li 18 agosto i due scaglioni giunsero a Le Hàvre dove , scesi dal treno, furono acquartierali in un campo militare inglese (la ricezione degli Alleati è riponata in modo estremamente pos itivo) e s i provv ide a organizzare il carico dei materiali s ul piroscafo ''Harwad" che, con tutto il Corpo di Spediz ione, salpò il giorno successivo (il 19 agosto in serata) all a volta cli Southampton. ove giunse in tarda maltinata99 . Lo stesso S ifola quas i si stupì dell 'ottimo contegno tenuto dagli uomin i posti alle sue dipendenze: "Nessun incidente speciale degno di nota avvenne nel v iagg io Torino-Le Havre , neppure un soldato ebbe a ubri acarsi malgrado i bu ffe ts pubblici funzionassero in tutte le stazioni " wo. Dopo due giorni d i sosta impiegati per il carico dei materiali su due treni , per incontri ufficiali e visite d i cortesia presso la Missione militare italiana 95 Il primo scaglione cm composto cl11: Comando del Corpo di Spedizione, Comando cie l B arraglione, il Battaglione, la compagn ia Complementare e la sezione Carabinieri Reali. 96 L'itinerario seguito fu: Susa-Mnclane-Charnbéry-Dijon-M onteron-Versailles-RouenLe Havre. A Versai lles vi g iunsero il 17 agosto 1918 , alle ore 14:00, e furono sal utati dalla Rappresentanza della missione militare italiana a Parig i. 97 La sua fu una triste vicenda, morirà poco dopo esser g iunto a Murmansk. il I O settembre I 9 I 8, per colpa di una polmonite contratta, probabilmente, a bordo del piroscafo "Czar··. Fu seppellito nel ci mitero di Murmansk. A Bussoleno . poco prima di Susa. furono raggiunti anche dal tenente Liuzza con incarico aiutante maggiore in 111 • Anch'egli s ubì analoga sorte, si ammalò durante la traversata in mare a bordo dello ·'C7,ar'' e morì d i polmonite appena giunto a Murmansk, in data 4 settembre 19 18 , ove fu seppe llito. 98 li secondo scaglione era composto da: l'ospedaleno da campo , il reparto del Genio . il drappello sussist.enza e il grosso de l bagaglio . 99 Il 20 agosto I 9 I 8 alle ore 11:00. Anche a Southam pton il Corpo di Spedizione fu acco lto con "molta amabilit~t" dag li Alleati (inclusa la popolazione del luogo che ricevette "festosamente la truppa italiana'') così come non mancò In do verosa visita ufficiale de ll a Missione Militare Italiana a Lond ra . 100 Relazione sul l'iaggio Torino-Havre del Corpo di .SjJedi-:,ione lraliano in M11rmania. inviata al Ministero della Gue rra - Divisione Stato Maggiore . reda11a a Le Havre il 19-8- 1918 da Sifola: AUSSME. 129/S, 32-C.
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a Londra, il Ministero della Guerra e l'Ambasciata Italiana il giorno 23 agosto i due scaglioni partirono alla volta di New Castle 1112 ove giunsero 1'indomani. Subito ci si imbarcò sul p iroscafo "Czar" 10\ ma la partenza per Murmansk avvenne il 26 agosto , alle 17:30, in convoglio con altri tre piroscafi cli truppe americane, scortati da 5 cacciatorpedinierew4 • ... L'unico problema che sorse eia subito a bordo fu un'epidemia infl uenzale, che mieté numerose vittime: il 29 agosto morì il primo soldato italiano105. L'epidemia a bordo, nonostante le strette misure igieniche, continuò fino all'arrivo a Murmansk ove, alla data ciel 17 settembre, si registrarono un totale di 15 militari deceduti per polmonite e epidemia influenzale. Tra i vari rimedi tentati durante il viaggio, oltre alla grande attenzione per l'igiene , dal 28 agosto si fecero due distribuzioni di vino quotidiane per la truppa nella speranza di scongiurare la malattia. I tre piroscafi con il personale americano si sganc iarono il primo settem bre dal convoglio e proseguirono verso Arcangelo, mentre lo "Czar" attraccò a Murmansk il 2 settembre e il Corpo di Spedizione sbarcò iJ giorno dopo. A q uesto punto il Corpo cli Spedizione fu diviso in due scaglioni che furono clestinatì a Kola, il primo, e Murmansk il secondo; questa ripartizione fu dovuta più a motivi logistici che a necessità di tipo militare (ben 60 gl i ammalati che da bordo nave furono traspo1tati in barella negli ospedali inglesi e francesi). Lo scaglione diretto a Kola era composto da: - lQA Cp ./4 o /67°; - 389A Compagnia Mitragliatrici ; 1111
101 Un bel gesto di patriottismo è compiuto dalla Signora Operti, una novantenne rcsident.e a Southampton, che donò al Corpo di Spedizione un tricolore (già impiegato nel corso del Risorgimento) pronunciando le seguenti parole: "L'ho tenuta presso di me amorosamente custodita per ben settant'anni,( ... ) ed oggi che sono sull'orlo della tomba l'affido a voi che la riporterete piena di nqove glorie e cli vittoria nella nostra Italia'' cit. nella lettera "Al Comando Supremo - ZoT)a di Gue,rra", Oggetto: Note di viaggio da Havre a Ne w Cast/e , del 24-8-1918 , a cura cli Sifola; AUSSME, 129/S, 32-C. 102 Il 1° scaglione al le 22:50 e il 2° alle 24:00. 103 Sullo "Czar" il carreggio cd il grosso ciel bagaglio era già stato caricato precedentemente. Sifola era molto attento alla sicurezza del proprio personale e dispose, tra l' altro, che tutti i militari imbarcati indossassero la cintura di salvataggio così come proibì di fumare nei locali dormitorio e di salire o anche toccare i battei.li di salvataggio. Fece anche evitare saluti , canti e grida alla paitenza e raccoma ndò si lenzio e ordine in tutte le operazioni. Ordini del giorno dal 22 agosto J<)f 8 al /2 sellembre /919, Ordine del giorno 24/08/ 19 /8 - Prescrizioni da af/enersi durallte la traversala: AUSSME , 129/S, 34-C. 104 Lo '"Czar" sos tò in porto per tutto il 25 agosto. 105 Si tratta del soldato Armando Chini di Bologna, che fu tumulato in mare con gli onori dovuti e con il ri to di bordo. La sua sort.e all'andata sarà segu ita da altri due militari italiani che riposami in mare. Altri 12 militari, tra cui 2 ufficiali, perirono appena giunti a Murmam;k.
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- drappello di Carabinieri Reali di 20 uomini; - drappello della Suss istenza di .I O uomini ; - drappello del Genio di 50 uomini; - osped aletto da campo completo. Lo scaglione diretto a Murmansk era composto da: - Comando de l Corpo di Spedizi one; - Comando del 4° Btg./67° Rgt. Fanteria : - 11" e 12" Compagnia Fucilieri ; - reparto di Zappatori del Btg. di fanteria; - sezione Carabinieri Reali; - sezione del Genio ; - reparto del Genio; - carreggio e magazzino vestiario-equipaggiamento. Per quanto concerne l'armamento, i soldati ricevettero un fuc ile di modello russo 106 con dotazione individuale cli 100 cartuc.;ce 1117 , ma privo cli buffetteria (gli ingles.i non ne disponevano). Le uniche armi che ci si portò dietro dall'Italia furono le rivo ltelle d 'ordin anza per gli uffici ali e per le truppe speciali. " Il Repaito cli Artiglieria, costituito sul posto , fu armato da piccoli cannoni cli modello inglese" 108 • L' istruzione teorica s ul fucil e iniziò il g iorno 11 settembre , per opera d i un ufficiale inglese e il 13 settembre ci fu la prima lezione di tiro a l poli gono. Nonostante si fosse ancora a settembre la temperatura era già molto rig ida e raggiungeva spesso 0°C. Ciò impose subito la distri buzione di sacchi a pelo , cappotti con pelliccia e tre c.;operte per ogni so ldato . Il 4 settembre si iniziò a scaricare il materialc 109 e lo s i sistemò in una grossa baracca adattata a magazzino. Il personale fu allogg iato in baraccamenti mal messi sia per ragion i strutturali s ia per la pulizia che era pessima. ai quali si pose subito mano per sistemarli cd adattarli; con sped itezza si proceclet.t.c alla costruz ione di cuci ne e latri ne, no nché a dis infettare tutti i locali 110 • Lo stesso Comando del Corpo di Spedizione si adattò , per i primi g iorn i, in un vagone ferrovi ario a causa dell ' indisponibi1ità cli stru tture idonee; solo dopo aver preso accordi con i locali ovvero il comando della base russa s i trovò un ambiente decoroso 106 Il modello di fucile non è meglio specificato. Sì ritiene possa essere il tipo "MosinN agant'' (mol to diffuso all 'epoca). 107 Dal 23 settembre 19 18 la dotazione individuale cli munizioni f'u elevata a 120 colpi. IOR Rela<-ione sulla fornwzio11e e sull'opera svolta dal Corpo di Spedizione italiano in M11rma11ia , op. cii. 109 C operazione fu piuttosto lenta, da imputare al personale cli bordo. Intervenne anche il comando ciel Corpo che protestò con il comandante della nave. I IO In tutta la regione molti i casi di scorbuto. febbre spagnola, vaiolo e scarl allina: il Corpo cli Spedizione adottò un severo protocollo igienico che aiutò ad evitare parecchi casi di contagio.
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li Corpo di Spcchzio11~ lwliano in .Mum1ani<1 ( 19 18 - 1919>
Tricolore 111 •
su l quale poter far sventolare il Gli Ufficiali f urono istruiti tramite alcu ne conferenze sulla capacità balistiche del fucile russo in dotazione, così come si tennero conferenze sulle misure preventive da adottare per evitare il congelamento e lo scorbuto.
Fig . n. 2. Particolare del sistema di caricame,110 del.fucile russo "Mosùz -Nagant", calibro 7,62 mmx 54 rnm , con caricatore da 5 colpi, a retrocarica manuale del peso di 4 Kg . Emrò in produzione nel 1892 - disegno de/l'autore.
La razione viveri distribuita dagli inglesi fu descritta come "buona, sostanziosa, ma poco gradevole e adatta al nostro soldato". I primi incarichi affidati agli uomini del Corpo cli Spedizione furono numerose corvè persistemare magazzini inglesi , per costru ire baracche per le truppe alleate di previsto arrivo (a Murmansk e a Kola), per costruire impianti di tubature di acqua, per rinforzare le difese ccc., anche la sede del Comando del Corpo smà costruita dai militari. italiani , con materiali forni ti dalle autorità del posto. Era in funzione pure un servizio postale con la madrepatria e tutto il personale fu istr\lito sui contenuti che si potevano comunicare . In buona sostanza, la censur~ mili.tare svolta fr1 loco consentiva di: "menzionare 1) la Russia e la Penisola di Kola; 2) che le truppe Alleate marciano verso Pietrogrado; 3) che gli Alleati sono qui e che, Russi, Serbi , Polacchi e Cechi si uniscono ad essi; 4) che la legione Slava-Inglese è stata formata e che il suo numero è in 111 li comandame S ifola, a partire dal 6 settembre 1. 918, diramò un primo orario del le operazioni così articolato: "Sveglia ore 07:00 , distribuzione caffè ore 08:00 , a disposiz ione dei Sigg. Comandanti cli Compagnia ore 08:30-1 0:30, primo ranc io ore I I :00 , a disposizione Sig. Comandante di Battaglione ore 13:00- 16:30, secondo rancio ore I7:00, libera uscita ore 18:00-22:00 ritirata, appello serale ore 22: 15 , silenzio ore 22:30" in Ordilli del giorno dal 22 agosto 1918.al 12 settembre 1919, Ordine del giorno del 6 settembre 1918 - Orario; AUSSME, 129/S, 34-C.
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continuo aumento; 5) che gli agenti tedeschi cercano inutilmente d i portare l'odio dei Russi contro gli Alleati , che però agirono in modo che i Russ i sono loro amici e sono ans iosi della loro assistenza; 6) che lo scopo mili tare degli Alleati è di assistere la Russia riorganizzandola in modo che la German ia non possa sopraffarla e farsi pagare le spese d i guerra organizzando un esercito Russo per poi scagliarlo contro cli noi ( ... ) . Sono vietati accenni su: I ) numero delle truppe e loro dislocazione, numero dei bastiment i. 2) nessun accenno su i p iani degli Alleati( . . . )" 111 . Il 13 settembre l'Ambasciata d' Italia ad Arcangelo , per provvedere alla protezione della propria sede, chiese di poter clispoITe di un pl otone di 25 uomini comandato da un ufficiale (il comando inglese espresse il nulla contro e questi uomini furono tratti dalla compagni a complemenrarc). Per inciso, il distaccamento cli Kola ris ultò ben alloggiato e operativamente fu impiegato in compiti di sorveglianza, oltre ai lavori di costru zione di baracche a similitudine di quanto avvenne a Murrnansk. La percezio ne che s i aveva del l' attività dei tedeschi in F inlandi a era piuttosto vaga, nei primi bollettini inrormativi risultava, ad esempio , che: Considerabile attività tedesca in Finlandia, incl uso costruzione cli fe rrovia( ... ) in ragione di 15 verste al g iorno( ... ) si dice che importanti effettivi siano sbarcati a Vasa e 4 Reggimenti ad Ako ( ... ) I tedeschi non sono disposti di accordare molta fidu cia su un adeguato aiuto finlandese contro( . .. ) Murmansk, che comincerà in ottobre ( ... ) Pare che i Tedeschi desiderino d i tenere la linea Lagoda-Zuanca-Canalmarie, come misura defi nitiva, contro gli Al leati( ... )'"· Il 20 settembre, anche in Murmania, si celebrò la festa nazionale (anniversario della presa cli Porta Pia) e alle truppe fu concesso un soprassoldo d'indennità. Anche il comandante della città di Murmansk, il ru sso Elienief, inviò un sentito augurio al Corpo cli Spedizione Italiano (Annesso n. 6) . Sempre il 20 settembre si avviò la costituzione cli un reparto mobile che sarà chiamato Colo nna Savoia (A nnesso n. 7) composto da: - un reparto sciatori con 3 ufficiali e 60 uomini; 112 Ordini del Riomo dal 22 agosto 1918 al 12 selfemhre 1919, Supplemento all'Online del giorno I0/ 9119/8; AUSSME, 129/S. 34-C. 113 Noti-::,iario seuimanale di guerra (lino al I-+ se/fe111hre 1918), nr. prot. 93 R., a curn dello Stato Maggiore Syren ; AUSSME. 129/S , 32-C.
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- la 1111 Compagnia del 4 °/67°; - una sezione mitragliatrici. II personale di questa Colonna Mobile, circa 220 uomini, era tutto ben selezionato ("elementi robusti") e pronto a muovere su ordine. La composizione base fu elaborata dal Comando inglese ed era articolata su un totale di 192 uomini della compagnia dì fanteria -cli cui 3 ufficiali, 2 sottufficiali, IO sergenti , 17 caporali e 160 soldati - 19 uomini di ½ sezione mitragliatrici - 1 ufficiale, I sergente, 2 caporali e 15 soldati - 9 uomini della sezione cannoncini da 37 mm. L'unità base era la squadra composta da l caporale e 10 soldati (4 squadre davano vita a 1 sezione). Eventualmente, potevano essere distaccate alla Colonna Mobile I sezione da 30 uomini (2 ufficiali, 2 sergenti, 2 caporali e 24 soldati) con cannoncini da 65 mm e una unità medica da 7 uomini ( 1 ufficiale medico e 6 aiutanti cli sanità). Al fi ne di intensificarne l'addestramento e le istruzioni teorico-pratiche , la Colonna Mobile fu esentata dai servizi dì corvè. La ragione che spinse alla creazione di colonne mobili fu dettata dall'impossibilità di controllare e "tenere" un 'area così vasta con un numero limitato di truppe. Quinci.i , il Comando inglese si affidò all'idea cli svolgere una serie di puntate ricognitivo-offensive per verificare-contrastare la presenza di forze ostili. Dal punto di vista prettamente operativo questa Colonna Mobile, unitamente alle altre degli Alleati, rappresentò un elemento di notevole interesse per le capacità esprimibili. Il Comando inglese istituì le colonne mobili con una Memoria (sull'organizzazione e l'addestramento) mollo ben dettagliata 11 4 • Anzitutto la costituzione delle colonne mobili era legata alla disponibilità cli equipaggiamento speciale. Pertanto, si costituirono le seguenti colonne mobili: - Naval Column; - Sussex Column; - Marine Column; - Yorkshire Colurnn (I); - Savoia Column; - French Skìeurs Column; - London and Finn Column; - Serbian Column (I) e (Il); - Yorkshire Column (Il); - Karelian Colurnn (1), (II) e (III). L'addestramento base era di 4 settimane a difficoltà crescente molto ben strutturato (Annesso 11. 8). Queste unia, dovevano muoversi principalmente su sci e particolare cura era usata per l 'allestirnento delle slitte (Annesso n. 9), che I 14 Organization C/Jl(/ training o/ the Mobile Columns. lssued under the instruction of Major-General C.C. i\11. Maynard. C.M.G .. D.S.O., Commanclin?, in Chief Syren Force: AUSSME, Operazioni -Sommari anno 1918-1919, 129/S , 33-C.
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erano usate anche per l'evacuazione dei feriti, nel numero dì due per slitta • Il mese di settembre si concluse senza altre novità se non l'arrivo , il 27 sette mbre, dì altri due uffìci.alì che raggiunsero Murmansk dall ' Italia (il capi tano Carloni , quale capo uffic io operazioni , e il capitano Longo, quale aiutante maggiore in J .11) . JI 2 ottobre Sifola lasciò Murmansk 11 <1 per recars i ad Arcangelo, presso l'Ambasciata itali ana; jl comando interinale fu assunto dal maggiore Raimondì (Sifol a fece ritorno il 20 ottobre) . Il IO ottobre giunsero a Murmansk delle notizie importantissime (trami te telegrammi ufficiali presso il Comando inglese) riguardanti l'intenzione della Germania di chi edere un armistizio e cli accettare i 13 punti di Wilson. Tra gli altri aspetti interessanti va notato come, quando possibil e, si permetteva alla truppa di osservare l'orario festivo e la si metteva in libertà per lavarsi: come prevenzione igienica era prescritto un bagno giornaliero 117. Il personale, inoltre, nei momenti liberi dal servizio pote va distrarsi partecipando a gare di sci, di pallone, di calcio; nelle camerate vi erano a disposizione giornali , riviste , li bri e giochi tipo: domino, scacchi , dama e carte 11~. Si organizzarono anche spettacoli teatrali e balli , la fanfara italiana si esibiva in varie basi degli Alleati. Nel corso di questi e venti socia! i, atti a mantenere alto il morale della truppa, erano distribuiti generi dì conforto tra cui il rhum , il cognac, il vino caldo e la cioccolata. Le attività ricreative, però, non erano le un iche a essere svolte . Ad esempio l' americana Y.M.C.A.' 19 organizzava corsi cl.i lingua (c i fu una ricerca nel Corpo di Spedizione dì personale in grado di insegnare la lingua ìtaliana 121l), ma pure conferenze in formative su tem i vari121 _ 115 Per il traino <.!elle sl itte si presero in considerazione anche i cani , ma si prefer irono i cavalli o le renne (i cavall i previsti per una Colonna M obi le senza rinforzi erano 60). 11 6 li trasl'erimenlo avvenne su nave da guerra ru ssa " Joscph ine·· . 117 Re/azione sanitaria sulle condizioni delle trnppe Ì/(/liane in 1Vfur111ania dura111e il g e1111aiu 1919: AUSSME. 129/S. 32-C. 118 Sifola era mo lto attento al morale della truppa e si lamentava apertamente. nelle sue Relazioni inv i ate a Roma, quando non riçe veva eia I la madrepatria quanto previsto di conforto ai suoi uomi ni (ad esempio quando non giungevano le cartol ine, i libri o i giornali). 119 Tra i pochi vaghi a disposizione dei militari vi era i l ricreatorio della Y.M.C.A . ( Youn,!i Me11 ':s Chris1ia11 Associc11ion) aperto dalle I0:00 alle 22:00 ccl inaugurato il 8 settembre 191 8. 120 "La Y.\tf.C.A. sta organizzando dei corsi per lo stud io delle lingue estere ed ha chiesto pertanto a questo Comando un militare adatto all' insegnamento della lingua Ital iana. li sistema adottato per l ' i nsegnamento è quello Berlit,., e non è quindi assolutamente necessaria la conoscenza di altra lingua oltre quella che si insegna·· in Ordini del giorno dal 22 ago.1·10 1918 al 12 se1te111hre 1919. Ordine del giomo 1/1211918; AUSSME, 129/S. 34-C. 121 Ad esempio il 23 gennaio 1919 alle ore 20:00 il maggiore l.G . M oody parlò di: "Attraverso il deserto con la Brigata Highlancl'' in Ordini del giomo dal 22 C1gos10 1918 al 12
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11 Corpo (li Spedizione Italiano in Murmania ( 191 8 - 19 19)
Tali intrattenimenti erano fondamentali per evitare l'apatia e la nostalgia di casa, che sarebbero potute sfocim-e in depressione. Per prevenire tale patologia, fu lo stesso capo ufficio sanità a raccomandare la possibilità di inviare in licenza i soldati italiani a somiglianza di quanto facevano gli inglesi dopo una permanenza di 5-6 mesi in teatro. PropoS'ta che fu fatta propria da Sifola che la inoltrò in patria, includendola nella relazione mensile per il mese di gennaio. Non solo, il comandante Si fola segnalò come la disparità di trattamento economico con gli Alleati fosse troppo marcata. Aci esempio, gli inglesi percepivano una indennità artica pad a 1 e ½ scellino per la truppa, 4 perì subalterni, 5 per i capitani e 6 per gli ufficiali superiori, ciò consentiva loro di poter acquistare con più facilità generi di conforto dal libero mercato. Per capire meglio: un pacchetto di sigarette costava 1 rublo, un biglietto per il cinema 3 rubli , una tazza di the ½ rublo ecc. , ma tutto ciò era troppo caro per le truppe italiane 122 • Il I 8 ottobre Maynard ordinò che le truppe ita.liane ancora presenti a Murmansk si trasferissero a Kola ove la situazione degli alloggi e l' igiene erano migliori. A Murmansk rimasero: - il Comando del Corpo di Spedizione; - una sezione di 25 carabinieri; - il repa110 sussistenza; - personale tratto dal 4° Btg. (un totale di 42 uomini per garantire 3 guardie a protezione dei magazzini inglesi). Il 29, 30 e 31 ottobre giunsero a Murmansk notizie positive sull'offens iva del Piave, che furono accolte con vivissimo entusiasmo dalle truppe. Gioia che divenne inarrestabile il 4 novembre, alla notizia dello sbarco delle truppe italiane a Trieste. L'ordine del giorno del 4 novembre 1918 firmato da Sifola riportava: Ufficiali e Soldati! La bandiera Italiana sventola su Trieste e Trento! Gli sforzi tenaci,·i sacrjfi,zi immensi dell'Esercito e ciel Paese durante la lun. ga , cruenta, difficile guerra sono stati coronati da pieno ' e entusiastico successo. Le città soggette per lungo tempo alla tirannia ed alle vessazioni nemiche, le città che hanno sempre rappresentato la meta di tUlte le aspirazioni , di tutte le idealità cli più generazioni sono cadute in possesso alle vittoriose Armate Italiane.( ... ) In questo grande giorno per la Patria, giorno cli esultanza e cli commozione vi invito a rivolgere un riconose flembre 1919, Ordine del giorno 23101!1919; AUSSME, 129/S , 34-C. 122 li rapporto unìciale rublo-sterlina era di 48, mentre il cambio nei negozi con i locali oscillava tra i 60-70 rubi i per sterlina . Tutte le truppe, però, mal volentieri accettavano i rubi i, troppo variabili e ~cnza affidamento. li soldato italiano, inoltre, lamentava l'impossibilità di inviare a casa gli eventuali piccoli risparmi, per mancanza di servizio vaglia , e invidiava agli inglesi l'accreditamento in sterline ciel denaro che non richiedevano.
C.tpilolo ,l · GH a\·,·~ni1ncnli
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scente pensie ro ai comrrii litoni che sulle te rre d' Italia affermano il diri tto d' Italia e la indomita virtù latina . Un saluto augura le vada agli Alleati che brillantemente hanno cooperato alla completa vittori a delle nostre Anni. Viva la Patri a, Viva il Re, Viva l' Esercìto,Viva l 'Intesa! 12'. Distribuzioni exrra di viveri e generi di conforto fu rono fatte per festeggiare le straordinar.ìe notizie dal fronte italiano . li Corpo di Spediz io ne ricevette le congratulazioni degli Alleati e degli abitanti di Murmansk . Il 13 novembre Maynard passò in rassegna anche il Corpo cli Spedizione Itali ano pronunc iando vibranti parole per la vittoria dell'Intesa. Jl discorso di Maynard è molto importante perc hé in esso vengono e logiate le truppe per la grande vittoria riportata. ma soprattutto perché sono indicati i nuovi obiettivi della missione alleata in Russia. Per M aynard la Russia è un paese amico ; essa ha affrontato e normi difficoltà, specie a inizio gue1Ta, sostenendo su un e norme fronte l' assalto tedesco: grazie a l suo impegno le armate germaniche non confluirono ad Occidente. La Russi a non meritava di essere abbandonata nelle mani dei bolscev ic hi, che M aynard non esitava a definire criminali incalliti. JI popolo russo andava aiutato a liberars i da questi uom ini violenti per riconquistare la strada della Iibertà (i n Annesso n. IO si riporta uno stralcio del discorso cli Maynard) . Per quanto concerne le forze avversarie si iniziò a identificare il loro organigramma ; in particolare quello relativo alla 7" Ar mata Bolscevica , di cui era unità dipendente la I 9A Divis ione Fucilieri . Essa fronteggiava direttamente gli Alleati , o perando ne.i p ress i del lago Onega . Si capì, a nzitutto, che l'organico era su base ternaria (cioè 3 battaglioni per reggimento, 3 regg imenti per brigata, 3 bri gate per divisione, 3 divisioni per corpo d'armata). Il dettaglio della J 9A Divis ione Fucilieri , noto a novembre, era di 1471 uomini , 24 cannoni e 70 rnitragli.atrici (i n An nesso n. 11 la ricostruzione dell'organ igramma del la 19" Divisione Fucil ieri) . La routine ciel lavoro prevedeva numerose corvè, alle quali prendevano parte anche 500 soldati del Co rpo di Spedizione per volta 124 • Sifo la non mancava di lame ntarsi con g li Alleati in glesi (lo farà d irettamen te anche con Maynard) per i troppi uomini richiesti quotidianamente e per la loro lunga espos izione all'incleme nza del clima 11 5 . Sifo la ave va be n chiaro che se la 123 Ordini del giomo e rimpatrio del Corpo di Spedizione daffa Mur111a11ia , anno /91819 /9 , AUSSME, 129/S, 34. 124 Le corvè occupavano i soldati per l' intera giornata. di norma dalle 08:00 alle 12.00 e clalle 14.00 alle 17:00, per cui essi pranzavano alle 12:30 e cenavano alle 17:30, in Ordini del giomo dal 22 af.:OSIO 1918 al 12 settembre 1919, Ordine del f.:ÌOrno 20/9/1918; AUSSME,
129/S, 34-C. 125 Tra
l'altro si ri cordano le lunghe attese ali 'aperto. dovute ai ritardi dei treni che portano gli uomini dai baraccamenti ai posti di lavoro.
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Il Corpo JiSpccl i%.ion1.~. halia11o i11 tvlu rmi:i ni,·1(1 9 18 . 19 i 9)
truppa era di corvè non poteva addestrarsi e che un eccesso di lavori pesanti altro non faceva che minarne lo spiri to "combattivo" 126 • Le temperature iniziarono a scendere in maniera sensibile, con punte di -l2°C, già verso la fine di novembre . Non sono riportate novità di rilievo neppure a dicembre: le giornate si alternavano, quasi n~onotone, tra servizi di guard ia e corvè. Con l'arrivo del Santo Natale furono condonate le punizioni di consegna (anche la prigione) mentre per il 31 dicembre, dalle 21 :00 alla mezzanotte, a Kola si assistette ad uno spettacolo teatrale con lotteria finale ricca di 246 premi doni in denaro e generi di conforto offerti da tutti gli ufficiali del Corpo di Spedizione 127 • Nel mese di dicembre la dislocazione delle truppe non subl variazioni (è riportata in Annesso n. 12). Il mese di gennaio non segnalò novità di rilievo ad eccezione del giorno 30, con l' arrivo dall'Italia di 3 ufficiali , 71 soldati e 2 carabinieri . A fe bbraio ripresero le istruzioni militari, specie all'uso degli sci, per il personale della Colonna Mobile. Il giorno 8 febbraio furono rimpatriati in Italia una trentina di militari 128 • Il 16 febbraio gli uomini della Colonna Mobile Savoia furono passati in rassegna da Maynard che espresse il suo compiacimento: questo repa1io fu l' unico a svolgere un intenso addestramento. A febbraio la temperatura era glaciale con punte cli -40°C, nonostante ciò la situazione sanitaria fu molto positiva, con la richiesta cli visita e cli conseguente riposo di un massimo cli 24 uomini ed un minimo di 3: "Bastano queste cifre a dimostrare che la salute dei nostri soldati è buona come non fu mai prima, e ciò si deve indubbiamente al miglioramento del rancio ed alla distribuzione della pasta e del vino inviati dall'Italia" 129 • A metà marzo Sifola scrisse una breve relazione sugli aspetti politicomilitari in Murmania, dalla quale tra.spariva che: - i bolscevichi non avevano ancora sviluppato una forte struttura pol.iticomilitare e i risultati che stavano otlenendo erano il frutto, anzitutto, del terrore che avevano saputo imporre; la condivisione dei loro ideali era subordinata ad un immediato tornaconto personale; 126 Cfr. Relazione Novembre 1918, indirizzata al Ministero della Guerra - Divisione Stato Maggiore, redatta a Murmansk il IO dicembre 1918 da Sìfola; AUSSME, 129/S, 32-C. 127 A Kola si organizzano anche delle gare sportive e i premi messi a disposizione dal Comando di l\llurmansk furono : 500 rubli , 2 orologi da polso e , a tutti i partecipanti, un pacchello di sigarette. Ordini del giorno dal 22 agosto 1918 al 12 se11embre 1919, Ordine del giorno 22/12/1918; AUSSME, 129/S, 34-C. 128 Nel dettaglio, rientrarono: un aspirante medico, 12 militari esonerati, 14 militari congedati delle classi fìno al 1880, I militare esonerato dai servizi di prima li nea, I militare volontario di guerra di classe anteriore al I 880, l militare fìglio unico di madre vedova e 2 militari ammalati. 129 Relazione sani/aria del mese di.febbraio , indirizzata al Comando del Corpo Spedizione Italiano, ciel 5 marzo I9 I9, a cura del capo ufficio sanitù; A USSME, 129/S, 32-C.
Ci1pi1nlo4 -Gli a,q·ninlCnri
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- le forze Alleate , d 'altro canto , non esprimevano una adeguata contropropaganda cd un programma politico tale da accattivars i tutta la popol azione '-~: - la popol azione russa, specie nelle zone a Sud della Murrnania . vi veva in condizion i di ind ige nza, a causa de lla cattiva gestione nella distribuzione dei viveri , per colpa della disonestà delle autorità localii:i ,. La situazione stava migliorando solo grazie all 'opera del Comitato interalleato dei viveri ; - per qu anto sopra esposto gli Alleati stavano. complessivamente, vivendo un mome nto critico, aggravato dal fatto che molte truppe non comprendevano le ragioni della loro presenza in Russ ia e des ideravano ritornare nei propri paesi. Pur segnalando che il contingente italiano era fidu cioso nell 'opera prestata, Sifola suggeriva di tras formare gradu almente il Corpo di Spedi zione s u cleme nti volontari , meglio remunerati, e no n su coscritti 132 . Il 22 marzo alc uni elementi della Colona Mobile parteciparono al servizio cli pu bbli ca sicurezza a Murmansk così come a Kola . co n l ufficiale e 50 soldati , mentre il resto della truppa rimaneva a disposizione nei baraccamenti per un loro eve ntuale impiego. Si temevano disordini popol ari , per v ia della commemorazione della rivoluzione russa . Queste misure precauzionali restarono in vigore fìno alla mezzanotte del 24 marzo. Due giorni dopo giunsero ulteriori ri nforzi dall' Italia, costituiti da 5 uffici ali e 19 l tra sottuffic iali e truppa. per sost ituire i militari delle classi congedate . Del I ivell o addestrati vo raggiunto dalla Colonna Mobi le, S ifola era particolarmente soddisfatto nell a considerazione che , unici ad essere esentati dalle corvè, avevano potuto esercitarsi durame nte dal punto di vista tecnico-tattico anche con temperature proibitive: "La preparazione tecnica e l 'educazionc morale di questo reparto speciale sono ora quasi perfeu.e e con sicurezza si può contare sulle ottime qualità belliche di questo s trumento eminentemente offensivo" 133 • 130 li prof. Cesare Cattania. tenente di complemento, scrisse mo lti articoli - pub blicati in lingua russa - che rappresentaro no la base clellit pri ma seria contropropaganda alleatn . 131 Nel Sommario b,jòr111còo11i del IO mar:.o 1919, sulle condizioni nel Distretto di Pctrozitvodsk , nei pressi del lago Oncga, si descrive la situa%ione come segue: " La cares tia diviene acuta. Un ' aringa costa 40 rubli. Lo zucchero è a 80 rubli alla libbra. Il pane molto cliflì c ile ad ottenersi e quello che si trova è fott.o di avena e paglia . Durante una recente visitn a Petrozavodsk -Trockij ord inò severe m isure per fa r lavorare gli operai. Quando g li venne eletto che essi ave vano urgente bisogno di viveri - egli ris pose che no n vi è c:arestia e che quella parola sarebbe staia usata soltanto quando le donne avrebbe ro cominciato a mang iare i loro bambin i'' in Comando Spedizione Italiano in Murmania, Sommario lnfomtaz.ioni del IO 111ar:.o 19/Y, prot. n. 50R: AUSSM E. 129/S . 33-C.
1:;2 Breve rela-;,ione .mll 'C/Sf}e({Opolitico-1ni/Ìlare generale della Russia e pClrticolare della M11rnw11ia. inviata al Ministero de lla Guerra - Divisione Stato Maggiore - con lette ra prot.
n.1 83 dcl 15rnarzo 191 9 . a c uradi S ifola; AUSSME, 129/S,33-C. 133 Rela:ione mese di marzo 1919. inviala al 1\t1inistero della Guerra - Divisione Stato Maggiore. in data IO apri le 19 19 con lette ra prot. n. 2 57 R ., a cura cli Sifola; AUSS:vtE . l 29/S . 32-C.
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_ __ 1~1 c=·urP.n di S:pediz10111..~ Italiano in ivhu·m~mi.i ( 1918 - 19 19)
Nel mese cli marzo la salute dei soldati fu molto buona con una media giornaliera del! ' 1,5% di chiedenti visita a fronte dì una forza di circa 1250 uomini 134 • Le temperature continuavano a permanere gelide, con punte di -30°C, ma. finalmen te le giornate si allungavano con più ore di luce: il lungo inverno stava per finire con positive ripercussioni anche sul morale della truppa. II 4 aprile si imbarcarono sul piroscafo "Stephen", per far ritorno in patria , 269 militari congedanti, delle classi antecedenti il 1889 135 . Il giorno successivo la Colonna Mobile Savoia 136 fu inviata , per ordine del Comando generale inglese , da Kola a Kem (per la precisione a Ostrov Popov) dove si recò anche Sifola il giorno seguente (rientrerà a Murmansk il 19 aprile , nel frattempo il comando passò temporaneamente nelle mani del maggiore Rai mondi). Nel corso cli aprile molti soldati furono impiegati nella costruzione della ferrovia a scartamento ridotto. Di solito , però , le truppe erano occupate in: scorta sui treni, servizi di guardia a magazzini -baraccamenti-ponti; lavori di ste.n-o, costruzione di canali per far defluire le acque, costruzione cli baracche dormitorio-magazzini-uffici e pulizie degli alloggiamenti poiché la questione igienica era sempre molto sentita, corvè varie; in misura minore in lezioni di tiro, esercitazioni tattiche, ricognizioni, marce con equipaggiamento completo, addestramento all a trasmissione e ricevimento di comunicazioni tramite apparecchi ottici. Per quanto riguarda la condizione sanitaria delle tr uppe nel mese cli aprile, va rilevato che essa fu oltremodo buona, con una media di solo 12 chiedenti visita al giorno. La temperatura in quel periodo si aggirava di poco sotto lo 0°C. Il comandante del Corpo di Spedizione, anche nel mese di aprile, tornò a segnalare l'opportunità di inviare il proprio personale in licenza a similitudine degli Alleati: traspare vivamente come egli si preoccupò del benessere dei suoi uomini ai quali s~peva di aver chiesto molto. Non lesinò critiche anche per il mancato a·rtivo cli generi alimentari necessari alla confezione di pasti graditi alla truppa. Comunque, si ritenne molto soddisfatto per il morale de i '
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134 Il capo ufficio sanità, maggiore Pullè fu sost.ituito cl[tl capitano medico Pcrazzi il 26 marzo 19 19. La sua pri ma Relazione sanitaria appare in linea con quelle precedenti. Nelle sue previsioni, perèi, attendeva un peggioramento della situazione dov uto alla primavera che stava per arrivare (con il disgelo c i sarebbero stati più ammalati), oltreché alla possibile ripresa delle operazioni militari favorite eia! mig lior clima. Relazione sanitaria del mese di marzo 1919, inviata al comando del Corpo cli Spedizione Italiano in Murmania, in data 5 aprile 19 I9 con lettera prot. n. 4 lO , a cura del capo uffìcio sanità; AUSSME, 129/S, 32-C. 135 Oltre ai congedanti furono imbarcati pure: 2 1 soldati esonerati, 4 ammalati, 21 soldati rimpatriati per gravi ed accertati motivi di fam iglia, I O ufficiali ed il cappellano militare . 136 Si ricordi che la Colonna Savoia era al comando ciel capitano Bergamaschi ed aveva la forza cli 7 ufficiali e ben 220 uomini di trnppa con una sezione mitragliatrici.
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suoi uomini che: "Mai come ora ess i si senlono fieri d'essere Italiani" • I collegamenti con la madrepatria erano assicurati dal nav iglio inglese che operava con continu ità per garanti re il fl usso del personale (nuovi arrivi di militari e rimpatri) e dei materiali e viveri 138 . li 4 maggio la Colonna Mobile Savoia , stanz iata nei pressi di Kem , a Ostrov Popov, ricevette l'ordine di parlire alle 13:00 con destinazione Urosozero . Per questa operazio ne la Colon na Savoia fu posta alle dirette dipendenze dell a 237 11 Brigata inglese . Giunta a Urosozero fu accanlonata in baracche che , al solito , necessitavano di essere ripristinate. In tali lavori si impegnarono gli uomini della Colonna Savoia, così come nella s istemazione dell'intero campo (abbandonato dai bol scevichi in condizioni pietose) . Anche il comandante del Corpo di Spedizione . il giorno 7 maggio, s i recò a Urosozero per far v isita ai suo i uomini. La colonna Savoia si addestrava con marce di 5-6 ore con zaino affarde llalo (tappe di circa 20 km) e compiva lezioni di tiro con le mitragliatric i.
Fii . n. 3 . Milrai lia1rice Lewis. Calibro .303-inch equivalente a 7.7 111111 x 56 mm . rc!tfi-ecfdata ad aria, in grado di sparare 500-600 colpi al minuto - disegno delra111ore - (The Machi11<' G111111er'.I- Handbuok , i11c/11ding 1/te Vickers and Lewis A11to111atic Machi,w Guns , e[el'enrh edi1ion, a cura di J. Bosrock , W./1. Smi1ft & Son, Londra 19 17, p. 227).
Oltre a queste attività , prettamente militari, la Colonna Savoia dovette auendere con puntualità pure a turni cli servizi. Nonostante fosse maggio inoltrato la temperatura s i agg irava sempre attorno a 0°C di med ia (si andava da un mini mo di -7°C ad un massimo cli + I 7°C) . Il 19 dello stesso mese la Colon na Savoia s i mosse verso il "Casello 12" per occupare alcuni avamposti e da lì, con g li A lleati, montare un attacco contro l 'abitato cli Medveja Gora (sul lago Onega) il giorno 21. La Colon na Savoia avan7.ò a s inistra della ferrovia, i serbi si tennero sulla destra e la compagnia inglese rimase in riserva. L'operazione r iuscì molto 137 Relazione mese di aprile 1919. inviar.a al Ministero della Guerra - D ivisione Stnto Maggiore, in data 10 maggio 19 19 con lett. prot. n . 372 R .. a cura di Si l'ola: AUSSM E. 129/S. 32-C. 138 Quale curiosit~1, in data 27 maggio giunsero a Murmansk. su piroscafo inglese , 18 da migiane contenenti marsala e cognac nonché 13 casse conte nenti medicinali . TI 5 luglio . sempre con nave inglese, giunsero pasta e vino per il Corpo di Spedizione Italiano, due giorni dopo pasta e riso.
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be ne e in me no di un ' ora l'abitato fu conquistato. Le truppe italiane furono le pri me a e ntrare in città mentre i bolscevichi s i ritiravano sopraffatti dalla rapidità dell'intervento . Conquistata la c ittadina , all a Colonna Savoia spettò la sua difesa , per cui furono di staccati ploton i e sezioni di mitragliatrici in avamposti per rendere s icuro il perimetro appena esptignato. li 24. r:naggio la Colonna Savoia in viò un ufficiale e 50 uomin i, con 2 sezioni di mitragliatrici. Le wis, per dare il cambio agli ing lesi, che te nevano la prima linea cli avamposti , a circa 2 c hilometri a sud di Mcdveja Gora. Inoltre, s i inviò un plotone con una mitrag liatrice a pattugliare lungo la carrozzabile in d irezione P ietrogrado pe r circa 5 chi lometri . Il 25 maggio il comando tattico del C orpo di S pedizione si spostò da Murmansk a Kem. Nel frattem po, la C olonna Mobile continu ò la s ua attiv ità di pattugliamento e di protezione dell ' ab itato fino al giorno 28 . R icevette il cambio da parte cli un a compagnia inglese e si accantonò in baraccame nti nei pressi dell a stazione d i Medveja Gora ove, tra l'altro, fu passata in rassegna da May nard. Il g iorno 3 I , la C olonna Savoia fu allertata per muovere da Medveja Gora verso Povynetz; tale sposta me nto fu effettuato il g iorno dopo con arrivo a destinazione a lle 21 :00 . Per l' ottima condotta tenuta dalla Co lonna Savoia nella conquista cli Meclveja Gora, il min istro della Guen-a generale Caviglia, e ncomiò con un te legramma i militari: " Lieto successo truppe itali ane segnalatomi suo telegramma prego S.V. partecipare subito medesime mjo a lto encomio per valoroso contegno tenuto riaffermante sempre cd ovunque magnifiche qualità soldato itali ano" 139 . Nel mese di maggio il comandante Si fola, graz ie ali' ins iste nza nelle s ue Re lazioni dire tte in Ita li a, riuscì a ottenere una sens ibile riduzione dei lavori di corvè . Dal M in istero della G uerra ricevette un telegramma che disponeva sull 'i mpie go· delle truppe ital iane in Munnania, per cui fece presen te al Comando inglese che egli avrebbe sospeso tutte le corvè di natura non prettamente m ilitare . Così faéendo la truppa poté ritornare sotto il comando dei propri uffic ial i ed attendere a tutte le attiv ità tattico-addestrative segue ndo, finalmente, un programma di istruzioni teorico-pratiche. Per qu anto riguarda il ranci o, al C ontingenté fu diminui ta la razione viveri poiché scarseggiavano pasta, riso e vino , che non erano ancora giunti dall 'Italia (nonostante il Mini stero delle Guerra d iede l'avvenuta parte n7.a il 23 aprile!). Pertanto , la razione viveri fu lim itata a 150 g di pasta-riso e 25 cl per il vino (distribuito solo 3 volte la setti mana) . D i positi vo ci fu un sensib ile mig lioramento econom ico, di c ui si fece portavoce Si fola fin da ll ' inizio de ll a 139 Ordini de/"giomo dal 22 agosto /918 al 12 se11embre 1919, Ordine del l?iorno 04/06/1919; AUSSME, 129/S, 34-C.
Capitulo 4 - Uli an i..•niml!nti
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mi ssione . La misura dell' aumento giornal iero fu di: - ufficiali superiori: L. 8; - capitani: L. 7 : - ufficiali suba lterni: L. 6; - sottufficial i, caporali e soldati: L. 2. La decoITenza del soprassoldo ru fi ssata nel I O marzo l 919 140 • La situazione sanitaria a m agg io fu senz' al tro sodd isfacente . Su una forza media di I J 00 uomini la percentuale delle richieste d i visita fu dello 0,65%: la più bassa registrata fino a quel momento. Va ri levato che la media non si alzò neppure fra il personale che prendeva parte alla Colonna Mobile, cioè quella operativame nte impegnata, il che significa che i mi litari ita liani godevano di buona salute ed erano ben motivati . Per quanto riguarda il clima, il disgelo fu molto rapido e le temperature salirono velocemente, con punte di + 14°C. Alla data del I O giugno 19 19 la dislocaz ione delle truppe in Murmania era la seguente: - Comando del Corpo di Spedizione s ituato a Kem; - reparto d i Stato Maggiore del Comando situ ato a Ke m e un distaccamento a Murmansk; - sezione R.R .C.C. situata a Kem con un distaccamento a Murmansk e uno Kola; - Comando 4° Btg./67° Rgt. Fanteria s ituato a Ko la; - reparto di S .M. del 4° Btg . s ituato a Kola stazione; - l QA Cp . situata a Pecenga; - 11" Cp. (facente parte della Colonna Mobile Savoia) s ituata a M edvcja Gora ; - 12A C p. s ituata a Kola; - compagnia complementare a Kola (con distaccamento di un plotone ad Arcangelo e distaccamento cli un plotone a Alexandrovsk); - 389A Cp. M itragliatrici situata a Kem; - reparto 3° Genio Telegrafisti s ituato a Kola (con squadre distaccate a Kem , Alexanclrovs.k e Murmansk); - ½ sezione sussistenza situata Kola; - osped aletto da campo situato a Kola. Come g ià accennato , la Colonna Mobile s i mosse il I giugno eia Medveja Gora a Povynetz; al contempo la C p. Mitragliatrici s i mosse da Kem verso Meclveja Gora. La Colonna trovò alloggiamento in una fat toria che fu sistemata per accogli ere tutti gli uomini. Il 3 giugno, dopo aver preso accordi con il Comando
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140 Ordini del giorno dal 22 agosto /91 8 al 12 sette111bre 1919. Ordine del giorno I 3105/ 1919, Concessione indennità speciale alfe truppe del conti11ge11te iralia110 in Murmania; AUSSME, 129/S , 34-C.
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li Como<li Spedi1io111: haliano in ~·1urumnia (19 1:-! · 191..2)
russo locale, la Colonna Savoia fu impegnata nel controllo delle strade che adducevano in paese (le persone per muoversi avevano bisogno di un "regolare permesso di circolazione"). Il giorno 4 la Colonna organizzò un perimetro difensivo, disposto a sem icerchio a sud di Povynetz, dell a forza di un plotone di fucilieri, 4 Lcwis e 3 mitragliatrici pesanti. Tale di~ositivo, in caso di necessità, sarebbe stato rinforzato da due plotoni di fanteria. Lo stesso giorno anche la 389" Compagnia Mitragliatrici raggiunse Povynctz e s i sistem ò nei locali r imasti vuoti della fattoria già occupata. I soldati della Colonna Savoia rinforzarono le difese me ntre la 389" Compagnia concorse ai turni di guardia. Anche in queste condi zioni di disagio , traspare chiaramente come ci si preoccupò delle condizion i igien iche e dell a pulizia da assicurare al personale e ai baraccamenti. Quando possibile tutto il personale doveva fare il bagno , i locali venivano tenuti in ordine e puliti , così come s i effettuavano profilassi mediche (ad esempio il 12 giugno, il 4 ° plotone della Colonna Mobile Savo ia fece una iniezione anti colerica , nei giorni successivi toccò agli altri repart i). Il 13 giugno fu impartito l'ordine alla Co lonna Savoia di distaccare a Medveja Gora 2 plotoni (per complessivi 2 ufficia li e 80 soldati) mentre la Compagnia Mitragliatric i dovette inviarvi 2 sezioni. G iunto a Medveja Gora l'indomani , il distaccamento organizzò una linea difensiva di avamposti a sud dell'abitato mentre a Povynetz il resto della Colonna proseguì il proprio servizio di s icurezza. Il distaccame nto lasciè) Medveja Gora (alle ore 24 ciel 22 giugno) per far ritorno a Povynetz (vi giunse dopo 5 ore di marcia) . Due plotoni della Colo nna Mobile Savoia e due sezioni della Compagnia Mitragli atri ci sostituirono pari unità inglesi sulla linea difen s iva posta a sud di Medveja Gora. Quella linea era pa11icolarmente esposta ed infatti furono individuate unità nemiche su alcune colline, poste a circa 700 metri a sud. La Colonn a Mobile Savoia e la 389" Compag nia ricevettero il preavvi so d'ordine per un attacco da montare il giorno seguente, 2 6 giugno, alle ore 21.:00 (i n Annesso n. 13, l'ordine di operazione origi nale della brigata inglese e in Annesso n. 14, l'ordi,ne di operazione della Colonna Centrale) . L'attacco fu aperto dal fuoco del l'artiglieria inglese, che bombardò le linee nemiche, subito dopo la Colonna Mobil e Savo ia si lanciò all'attacco preceduta da pattuglie e appoggiata dal fuco delle sezioni della 389" Cp. Mitragliatrici. I nemici furono messi in fuga e le loro linee occupate dalla Colonna Mobile che si spinse ancor più a sud, di circa due chilometri , ove organizzò una nuova linea di avamposti. Questa prima fase dell'attacco fu coronata da pieno successo (nemico in fu ga, posizioni nemi che ocu1pate, ulte riore terreno guadagnato , nessuna perdit,i o feriti riportati); purtroppo il successivo intervento dell'a11iglieria alleata alle 21 :30, che riaprì il fuoco sulle linee nemiche, causò un drammatico incidente di fuo"co amico. Un colpo di granata da 65 mm finì su un'arma dell a
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3"' Sez. della 389"' Cp. con gravi conseguenze : un morto , un ferito grave (m utilato all a mano destra) e altri 4 feriti più leggeri che, dopo le prime cure, furono trasportati all' ospedale da campo inglese . Per sfruttare questo successo il 29 giugno s i spi nsero gli avamposti ancora più a sud , di circa due chilometri , ma giù il 30 alle prime ore dell 'alba (le 04:00 per la precisione) il nemi co, supportato dal fuoco dell'artiglieria , attaccò le posizioni tenute dalla Colonna Mobil e e dalla 389"' Compagnia. Gli avamposti italiani , su ordine ciel Comando ing lese. furono rit irati di un centinaio di metri per meglio fronteggiare l'attacco avversario. Dopo ben 3 ore cli combattimenti si riuscì a respingere il nemico e a stabilizzare nuovamente la linea di contatto . A lle 18:30 si provvide al cambio ciel personale . per cui g li uomini dell a Colonna Savoia e della 389"' Cp. Mitrag licri furono sostituiti dalla 12"' C p. del 4° Btg., con due sez ioni mitrag li atrici. di cui una ingl ese e una americana , e ritornarono a Medveja Gora. ll 3 luglio anche la 12"' Cp. fu sostituita da soldati ingles i e russi e fece ritorno a Medveja Gora. Si può meglio interpretare la recente sconfitta su bita dai bolscevichi. alla luce di un ordine dì operazione sequestrato ad un pri g ioniero, che così descri veva la situazione di quei giorni: Appro(ìttando cie l fatto che la nostra attenzione è stata d iretta alla soppressione di rivolte interne il nem ico ha potuto prendere l'offensiva con qualche successo. Le nostre truppe si sono r iti rate s u posi7.ioni ove possono tranqui llamente attendere rinforzi e si difendono vigorosame nte. L'obiettivo nostro dev' essere ricacciare il nemico alla costa Murmana 1-1 1 Questo episodio è piuuosto diftici le da ricostruire. Le prime rel azioni sui fatti non sembra no combaciare con quelle successive . Procedendo con ordine . dai primi rcsoconri risu lla che vi fu un solo morto di cui non si conoscono né il nome né il luogo di sepoltura . Ques10 inciclenle è talvolta riportar.o come dovuto allo scoppio prematuro di una granata o di un colpo fìnilo corto. I due casi . tuttavia. potrebbero coincidere per il fa tto che le li nce italiane e ru sse erano molto vicine. Pertanto. la granata potrehbe essere esplosa volo durante e in prossimità del punto di impano: quindi colpì i militari italiani (a volte è riportalo come fuoco proveniente dal treno blindato. altre da normale artiglieria terrestre) . Rela:.io11e sulle opera;,iu11i che por1amno alla mnquista di Casello Y (26/29 8iugnu 1919) Schi-;.-:,o :.ona Po1·y11e1:.-Pe1rozawodsk . inviata al generale Cavnllcro - Consigl io Supremo Guem1 Versai Ile:, - con lencra prot. 11. 20 IR del 30 giugno 191 9 , a cura di Si'l'ola; A USSME, 129/S , 33-C. I rapporti uflìciali fino a metà lug lio concordano su un.i perdita nei combattimenti del 26-29 giugno 191 9. L'ordine ciel giorno del 18 luglio 19 19, in vece, riporw che i deceduti, proposti per la mcclnglia militare d'argento .. A lla Memoria'' nei fatti cl'armc del 26-29 giugno e I luglio 19 I 9, furono ben tre: Frascari Augusto ( 11" Cp.), Majocchi Giacine.o e Gualtiero Concetto ( 12" Cp.). Fatto confermato nel l'ordine del giorno ciel 28 luglio: è concessa la medaglia militare d'argento inglese ai Ire soldati caduti in azione. li militare ignoto nelle prime relazioni dovrebbe , quindi . avere adesso un nome . Ordini del giorno dal 22 agosto 1918 al 12 se11e111bre 1919, Ordine del ~iorno 28/07/191 9; AUSSl\tlE, 129/S , 34-C.
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11 Corpo di S p1.~diziom..~ llaliano in Ì\·1urmani~1( JY18 • 191 9)
e alla frontiera Finlandese ( ... ) I comandanti hanno mancato fin qu.i d'energia e di decisione e cattivo è stato il collegamento delle truppe col Comando. Questi inconvenienti debbono cessare. Le posizioni e le trincee saranno difese all'estremo . La vitloria ci arriderà 142 • "
È un'analisi chiara: la sconfitta fu dovuta anzitutto alla distrazione causata dalle "purghe" interne al movimento bolscevico quindi, nessun merito fu riconosciuto agli Alleati . L'episodio fa trasparire come i bolscevichi stessero ancora sistemando i propri equilibri interni. Inoltre, la loro causa chiedeva il massimo sacrificio ed impegno, non vi era spazio per gli indecisi: si doveva lottare fino alla morte con fiducia . Per quanto concerne l'addestramento, come per il mese precedente, avendo finalmente a disposizione le truppe non più impegnate in gravosi servizi cli corvè ci sì poté dedicare alle istruzioni. Il comandante del Corpo di Spedizione, tuttavia, rilevò che: Per quanto si riferisce a dotì fisiche e morali il soldato inviato in Murmania ( ... )non eccelle e i reparti non risultano per quanti sforzi s i faccia completamente omogenei e saldamente inquadrati , come sarebbe eia desiderarsi per un contingente che è venuto a rappresentare l'Esercito Italiano di fronte al dilagante morbo bolscevico e che deve combattere in condizioni specialissime di clima e di terreno un nemico che gli si presenta sotlo aspetti del tutto nuovi e temibili( ... ) in generale i reparti sono sufficientemente istruiti ( ... ). Del resto le prove date in combattimento dalla Colonna Mobile dalla compagnia mitragliatrici provano che sul campo tattico i vari reparti possono e sanno renderel'13.
e
Dalla relazionè traspare la conferma che il personale scelto per la spedizi.one non fu selezionato sulla base di stringent i parametri psico-fisici 144 per cui, nonostante ·1e dure 'o re di addestramento, oltre certi livepì di rendimento non si poteva andare. La critica, in realtà , sembra voler evidenziare nuovamente una carenza in fase organizzativa, piuttosto che rappresentare un seppur velato biasimo alle truppe che, invece , operativamente, logisticamente e disciplinarmente ben risposero. 142
Conumdo Corpo di Spedizione italiano in Murmania, Sommario Settimanale n. 19. se1timanafiniente il 29/6/1919; AUSSME, 129/S, 33-C. 143 Relazione mese di giugno 1919, inviata la Ministero della Guerra - Divisione Stato Maggiore, in data 10 luglio 1919 con lett. n. prot. 535 R., a cura di S ifola; AUSSME, 129/S, 32-C. 14 4 Sebbene ·la Circolare 1550 ciel Ministero della Guerra, più volte citata da Sifola, stabilisse diversi criteri.
Capitnlo 4 - GI, a,•,·enim;.;nli
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Va rilevato altresì c he il disposi tivo del Corpo d i Spedizione era molto frammen tato sul territorio , per cli più su un ' area molto vasta . Pe rtanto, le comunicaz ioni tra re parti erano ob ie tti vamente d ifficil i, così come un 'azione di comando uni taria era resa molto cornplessa. A ca usa d i questa suddivi sione degli uomini sul territorio , era pressoché im possibile svolgere un addestramento cli un certo livello pe r omogeneizzare la pre parazione delle truppe. Dì conseguenza. l'ottim a comporta mento ten uto nei recenti combattime nti. c ioè azioni a live llo tattico cli compagni a , fu g iudicato da S ifol a come lo sforzo massimo esprimibi le in rapporto all'addestramento raggiunto e a l capitale umano a disposizione. Egli si spinse chi aramente a sostene re c he i suoi reparti: ( ... ) non potranno certame nte regge re in una eve ntuale azione cli stile ne lla quale s ia necessaria una sa lda coscienza colle tti va e l' applicazione cli quei sani cri te ri di cooperazione fra reparto e repa rto c he rendo no l'unità mall eabile nelle mani d i un unico Comandante cd assicurano il successo a costo di qualunque sacrificio. Tutta la buona volontà impiegata dai Comandanti e dagli Ufficia li si è spuntata sempre contro la insan abile piaga creata dallo spezzettamento elc i repa11i e dall ' impiego di questi, fino a poco tempo fa in lavori di fa tica c he hanno sfibrato e irri tato l'uomo 145. Sifo la fece un'analis i chi ara de lla situazione, quasi impietosa , ma capì le poten7.ialità de i suoi uomini e seppe rìno a che punto chiedere sacrific i e quale tipo d i r isultati ottene re. Sapeva, inoltre, d i combattere anche contro una ideologia ("pazza ma allettante idea bol scevica" 1~6) che avrebbe potuto conquistare i cuori de i suoi uomini : s i ramm aricò del fatto di non riusci re a svolgere una azione morale cont inua ccl in pri ma persona. Per quanto riguarda il vettovagliamento , nel mese di giugno ci fu una riduzione ne i qua ntitativi d i pasta e riso per la truppa ( 150 g e non 200 g come a vveniva fin o ad apri le) così come la distribuzione di vino (già scesa a tre vol te la settimana) che fu interrotta; completa vano l'assegnazione i tabacc hi, con due s igari e un pacchetto cli s igarette c iascuno a settim ana. li morale era giudicato generalmente buono: positivo il riscontro dopo l'avvenuta introduzione di un a spec iale inde nnità economica a s imilitudine degli Alleati. Tuttavia, l'incertezza sulla possibilità di ottenere la licenza ordinaria e l'effetti va lunghezza della miss ione iniziarono a creare una certa inquietudine tra la truppa . Da l punto di vista medico giug no s i confermò ottimo , con una medi a cli 145
Relazione del mese di luMliO 1919. redatta a Ke m eia S ifola: AUSSME, 129/S , 32-C.
14<,
Ibidem.
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Il Cnr o di S )edizione lc:'1li,rno in Murmania ( 19 1$ - 19 19)
2,6 chiedenti visita al giorno (con una punta massima cli 9 ed una minima di 1). Il clima migliorò notevolmente, con punte di +29°C, ma si ebbe una proliferazione di moscerini e zanzare molto fastidiosa 147 • Non figurarono nuovi casi di malaria, che non risultava endemica in questa regione; a parer del capitano medico: "I pochi casi di malaria che si sono avuti nelle truppe del Corpo di Spedizione sono tutti recidivi della infezione contratta in Italia, per lo più sul Piave" 148 • Il capitano medico non trascurò il controllo cieli' acqua eia bere , così come la pulizia e l'igiene degli alloggi e dei bagni (talvolta le ispezioni agli alloggi erano condotte anche da personale della sanità inglese). Il 7 luglio 1919 giunsero a Murmansk 4 ufficiali (due medici - uno in qualità cli direttore interinale e l'altro quale chirurgo - e due operativi) e un sergente (destinato al reparto S.M. del Corpo di Spedizione), i quali, due giorni dopo, partirono per raggiungere i reparti cli assegnazione. Il 19 luglio i reparti dislocati a Meclveja Gora svolsero lavori campali di rinforzo delle difese ciel paese (a est ed ovest) che durarono diversi giorni; furono approntate anche piazzole per le artiglierie da parte del nucleo zappatori. Il morale della truppa andava migliorando, grazie alla recente concessione della licenza (40 giorni di licenza ordinaria) e grazie all'arrivo dei viveri che consentirono cli aumentare il vitto con razioni più abbondanti (si ritornò ai 200 g cli pasta e riso) e alla distribuzione quotidiana cli vino nella misura dì Vi. litro. Il cambiamento positivo del morale fu accolto molto vivamente dagli ufficiali del Comando del Corpo dì Spedizione, visto che iniziavano a impens ierirsi per l'insofferenza che trapelava tra gli uomini. I soldati erano stanchi e lontani da casa da ormai un anno (senza licenza) e sebbene arrivati tra i primi a Murmansk avevano assistito alla partenza dì molti commilitoni alleati; il tutto aggravato da una situazione economica onestamente difficile (come visto, la paga degli italiani era tra le più basse). Non sorprende, quindi, che la concessione delle licenze sia stata accolta così favorevolmente dalla truppa, ma pure dai loro superiori, che videro smorzarsi una situazione cli concreto disagio. Dal punto di vista sanitario luglio fu ottimo con un massimo cli 14 chiedenti visita al giorno e un minimo di 1. Questo mese fu il più caldo dell'anno e la temperatura raggiunse la punta di +34°C a Kem e +29°C a Murmansk.
147 Per inciso fra l'equipaggiamento ricevuto in dotazione figurava anche una zanzariera che si rivelò molto utile per proteggersi ne l sonno e nelle ore di riposo. 148 Relazione sanitaria del mese di giugno 1919, indirizzata al comando del Corpo di Spedizione ltaliàno in Murmania, ciel 2 giugno 19 I9 , con lettera prot. n. 503, a cura del capo ufficio sanità; AUSSME, 129/S, 32-C.
Capitolo ,l ·Glia\ \ ~ninlC.'nll
69 19 ~
Il 28 luglio il comandante il Corpo di Spedi7.ione si imbarcò per rientrare in Italia, via Norveg ia , e il Comando interinaJc passò nelle mani del maggiore Raìmondi. Egli fu verbalmente informato dal Comando generale inglese che, in virtù di accordi presi tra il Min istero della Guen-a italiano e quello inglese, si sarebbe proceduto al ritiro di tutto il Corpo d i Spedi7.ione Itali ano in Murmani a 150 . Dal 3 agosto tutti gli ordini del Corpo di Spedizione riguardarono l'approntamento del personale e dei materiali per il rientro in Patria. Lo stesso comandante interinale sì recò ove erano dislocati i vari distaccamenti per verificarne la preparazione alla partenza in particolare, a Murmansk s i concentrarono su lle banchine del porto i materiali da imbarcare . Il 4 agosto giunse il telegramma ufficiale dall 'Italia che disponeva il rimpatrio per il Corpo cli S pedizione . L'attracco del piroscafo " Czar" era previsto per il giorno 8 agosto nel solo porto di Murmansk. Ciò complicava molto le operazioni d i partenza, dal momento che tutto il personale disl ocato a s ud dovette raggiungere Murmansk , anziché imbarcarsi a Popoff come precedentemente stimato. Per tale incombenza furono messi a dispos izione ben due treni speciali, atti a garantire l'afflusso dei distaccame nti meridional i. Il grosso dei militari era stanziato a Medveja Gora, da cui il p ri mo treno speciale con la 11" Compagni a partì alle 20:00 del 5 agosto . Dall a stessa localifa, il giorno successivo, partì la 389" Compagnia (le truppe di M edveja Gora portarono al seguito tutti i materi ali ad ecce7.ione delle armi e delle munizioni che furono versate ai reparti inglesi lì presenti) mentre il 7 agosto da Kem partirono il Comando del Corpo cli Spedizione con il reparto cli Stato Maggiore. Il giorno 8 agosto attraccò a Murmansk il pi roscafo '·Czar" sul quale, dal giorno successivo, furono caricati tutti i materiali nel frattempo accantonati s ulla banchina del porto. L' indomani iniziarono le operazioni di carico alle qual i non poterono attendere i militari italian i, per espresso ordine del comandante ciel porto inglese, il caricamento fu affidato a l personale di bordo della nave e a squadre di lavoratori russi . Anche a Mu rmansk furono restituite agli inglesi le anni e le munizioni, così come altri materi ali di loro proprietà, ricevuti jn consegna all'i nizio della sped izione . Poco dopo la mezzanotte del 14 9
11 28 lug lio rimpatriò un dra ppello di uomini composto e.la 2 ufficiali e 123 soldati. Gii1 il 18 luglio fecero ritorno in Italia l uflìciale e 44 soldati. 150 11 giorno 8 agos to il piroscafo ·'Czar" sarebbe dovuto attraccare a Popoff, per imbarcare le truppe italiane d islocate a s ud con i relativi materiali, per poi giungere a M unnansk per !" imbarco dei soldati (me7.Zi e materiali) ivi locati. Nell"attcsa di ricevere conferma uffic iale , di rettamente dal Ministero della Guerra ital iano , il Comando de l Corpo di Spediz ione impartì gli ordi ni per il rientro degli uomini presenti ad Arcangelo (che erano quelli più lontani da Murmansk) e preavvisò rutti i rimanenti , così come si occupò della preparazione dei materiai.i da spedire in Italia. L"imbarco a Popoff non fu confermato: uomini e material i dovettero concentrarsi su Murmansk, incontranclo non poche difficoltà logistiche.
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Il Corpo di Spcdi 1ione llnliano in .\ 1unuanb ( l 9 18 - 1919}
I O agosto, il piroscafo "Czar" partì per Le Hàvre, dopo un serrato lavoro di
carico dei materiali 151 , con a bordo 36 ufficiali e 872 soldati . A testimonianza dell 'eccellente lavoro s volto dal Corpo di Spedizione italiano, poche ora prima della partenza, il generale Turner consegnò a 3 ufficiali e a 5 soldati della Colonna Mobile Savoia, Ja-0ecorazione inglese "Al valor militare" per l'eroismo dimostrato nella presa di Medveja Gora. Sempre alla Colonna Savoia furono consegnate due Croci cli guerra francesi da parte del tenente colonnello Begou. Non tutto il contingente italiano riuscì a salpare; restarono ancora in Russia: alcuni ufficiali (tra cui Rairnondi, comandante interinale del Corpo di Spedizione) e alcuni soldati (tra cui tutto il distaccamento di Arcangelo, poiché non giunto in tempo per la partenza) per disbrigare le ultime incombenze con gli Alleati e le autorità civili-militari russe. Il 17 agosto alle 18:00 lo "Czar" giunse a Le Havre dove il personale fu sbarcato, come visto si trattava del grosso del contingente. Da qui ripartì il 24 agosto per fvlodane, con treno speciale, ove giunse il 27. Si riunì a questa colonna anche Sifola alla stazione cli Versailles. In serata, finalmente, giunsero a Oulx ove pernottarono nella caserma " Alpi Cozie" e dal giorno dopo vennero inviati in congedo o in licenza e si provvide alla riconseg na dei materiali. Il 20 agosto il distaccamento di Arcangelo (composto da 1 ufficiale e 20 soldati) giunse a Murmansk 152 • Gli ultimi membri del Corpo di Spedizione, il 21 agosto, si imbarcarono sul piroscafo "Toloa" e partirono alla volta di Glasgow, dove giunsero il 27. Da qui, .lo stesso giorno, pro~eguirono per Londra , con un treno spec iale , per poi dirigersi a Southampton dove arrivarono il 28 sera. Quindi, mossero per Le Hàvre il giorno 30 agosto , raggiungendola l'indomani. Giunti fiirnlmente in Italia, tutti i reparti furono sciolti con "sollecito congedamentò" 153 del personale non più sotto le armi. Si temeva che il Corpo cli Spedizione rientrante fosse un gruppo indisciplinato e contagiato dal' bolscevismo al punto che fu inviato , su disposizione del generale Cavallero , di stanza presso il Consiglio supremo cli Versail les , un uffici ale superiore a Le Havre, il maggiore Scannagatta, per investigare sul 15 1 Non fu possibile caricare tutto il materiale a bordo dello Czar perché esso era attrezzato per il trasporto personale. 152 Da precisare che il 4 agosto su espressa richiesta dell'addetto militare dell' Ambasciat.a Italiana cli Arcangelo 5 soldati (tra le classi più "giovani" o volontariamente) sono stati trattenuti per continuare a svolgervi il proprio servizio. 153 In: Ordini del giorno dal 22 agosto 1918 al 12 settembre 1919, Ordine del Ministero della Guerra Divisione di S1aro Maggiore sez. 3, Rimpatrio e scioglimento del Corpo si Spedizione ita!iàno in Murmania , lettera prot. 12470 del 16 agosto 1919 , a firma del ministro Albricci; AlJSSME, 129/S , 34-C.
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reale stato della truppa. La relazione che egli preparò fu mo lto du ra, in essa: - s i criticava, piuttosto apertamente, la condotta degli uffici ali che avrebbero dovuto condurre una vita a più stretto contatto con la truppa poiché non es isteva affiata mento tra ufficiali e soldati; - s i giudicava , nel complesso, la categoria degli ufficiali cli livello piuttosto scadente priva di prestigio ed autorevo lezza; - s i riteneva che tra g li ufficiali regnasse il disaccordo e si aveva l' impressione che s i fos sero create diverse conventicole le une opposte alle altre: - si sosteneva che tra il comandante del Corpo e il comandante del Battaglione vi fosse stato un rapporto basato sull 'antagonismo 154; - si riconosceva che il livello della d iscipl ina dell a truppa fosse generalmente buo no (a parte qualche isolato aizzatore o sobillatore che secondo Scannagatta si trovava fra il reparto del Gen io e nelrospedaletto da campo); - si escludeva "l'esistenza di un vero e proprio contagio bolscevico" 155 e s i sosteneva che " le condizioni disciplinari del distaccamento pur no n essendo normali non mi sembrano precisamente pericolose" 156 . La truppa era solo stanca e un po ' depressa, non vi erano cas i di indisciplina marcata; - s i stigmatizzavano , sem pre sull 'opera degli uffi ciali, alcune inopportune scelte compiute, in parti colare, su l cambio della moneta russa. Si ricordava che al contingente italiano in partenza, per ordine del Comando inglese, non furono cambiati i rubli in sterli ne creando notevole malumore perché s i temeva che i risparm i espress i in rubli altro non fossero che carta straccia una volta giunti in Italia. Questo s tato d i agitazio ne fu esacerbato dal 154 D alla lettura del Diario Storico e cli tutti i documenti disponibili conness i , non si pu<> d ire di aver rilevato elementi che mettano in luce un parti colare antagonismo tra i l comandante del Corpo cli Specli 7.ione cd il comandante di Battagl ione. Anche nella conces sione delle onorificenze imperiali ru sse per ··meriti nella lotta contro i nemici della Russia nella Regione del No rd; per atti di valore in combattimento; per l ' attività svolta nella formazione di Reparti combattenti R ussi'' . si può apprez.zm·e che Sifola ricevette l'Ordine di S. Vladimiro di 4A Classe con Spade e nastro, mentre il cornandante di Rattaglione ricevcue l 'Ordine di S. Stan islno di 2" classe che, per importanza, viene subito dopo ed è superiore a tulli g l i altri assegnati (capitano Carl oni, capo uflìc io operazio ni , Ordine di S. A nna d i 3A classe; capitano Perazzi , direttore ospedale da campo, Ordin e di S. Anna d i 3" classe; tenente Natale, Cte sez. C.C.R.R., Or dine d i S. Stanislao d i 3A c lasse; maggiore Pullè, capo ufficio sanità , Ordine cli S. Stanislao di 2A classe; capitano L ongo, aiutante maggiore in I", Ordine di S. Anna di 3" classe; sollotencnte Cattania, Ordine di S. Stanislao di 3A classe). In Ordini del giorno dal 22
agosto 19 18 al 12 setremhre 1919, Ordine del Giomo del 4 giugno /9/9, Concessione onorificenze russe; AUSSME. 129/S, 34-C. Per approfondimenti sulle medaglie e sugli ordini caval lereschi si rimanda al sito: https://ww w.medal-rncclaillc.com 155 Ordini del giorno dal 22 agosto 1918 al 12 seffembre 1919. Co11dizinni morali e disciplinari del distaccamento italiano proveniente dalla Murmanic1, Relaz ione fatta dal magg iore
Scannagatta a Le H iìvre il 19 agosto 1919, indirizzata alla sezione italiana del Consiglio supremo cli guerra a Versai I !es; A USSME, 129/S, 34-C. 156
Ibidem.
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Il Corpu di Spedizione hahano i11 ivlurmania (1918 . 1919)
fatto che gli ufficiali, invece, ebbero modo di ottenere il cambio incluso il comandante del Corpo di Spedizione, fatto noto ai soldati. Lo stesso Cavallero si recò ad ispezionare la truppa e l' impressione che ne trasse, nelle testuali parole, fu di trovarsi di fronte a un "reparto in condizioni normali. È verosimile tuttav ia che sobill atore esista fra la truppa, cd Ufficiali non escludono che taluno porti seco in Italia opuscoli sovversivi e di propaganda bolscevica avuti in Russia( ... )" 157 . Nonostante ciò, si temevano ancor molto i possibili effetti sovversiv i del Corpo di Spedizione, al punto che fu lo stesso Cavallero a suggerire di far giungere il contingente non a Torino ma in: "altro minore centro, dove truppe possano essere attentamente sorvegliate nei g iorni che precedono l' invio in licenza, per meglio vigilare elementi sospetti ed impedire sollecita scomparsa foglietti propaganda che costoro avessero con se" 158 . Come visto, il contingente fu fatto affluire a Oulx e non a Torino, proprio per poter meglio controllm-e i soldati. Oltre che sul comportamento della truppa, però , si avv iò anche un ' inchiesta al fine di capire se sussistessero delle responsabilità in capo al comandante per lo stato disciplinare e morale del contingente. Andrebbe rilevato, invece , che il Corpo di Spedizione, per tutta la durata della permanenza in Russia , non ricevette alcuna visita ufficiale dall' Italia. Come si è già evidenziato in precedenza, non pare che possano essere addebitate al comandante del contingente responsabilità particolari in merito allo stato della disciplina e alla tenuta morale dei suoi uomini. Si ribadisce come Sifola abbia ripetutamente riportato al Ministero della Gue1Ta le proprie preoccupazioni in merito alla: - mancanza di licenza per la nostra truppa; - diaria più bassa di tutto l'intero Corpo di Spedizione alleato; - assenza del servizio di vaglia postale; - continue corvè cui erano sottoposti i soldati; - necessità cli- adegùare il vitto ai gusti nazionali ricevendo maggiori derrate di viveri dalla ·m adrepatria (inclusi gli agrurni dei quali ebbe molto a lamentarsi, utili contro' lo scorbuto) . Tra l'altro, nel corso del le varie indagini a Le Hàvre, si sostenne che il personale in Russia non fosse a conoscenza di quanto stava succede ndo nel resto d'Europa: tuttavia tale informazione non traspare dalla lettura dei documenti fatta . Per fare un esempio, la vittoriosa conclusione della Prima g uerra mond iale fu, come visto, letta , celebrata e festeggiata ovunque . In più occasioni si ebbero a commentare volantini propagandistici del! 'alleanza contro i bolscevichi, per cui l'azione morale fu sicuramente svolta a tutti i livelli. Sulla questione relativa alla indisciplina dei reparti , i tre soli casi cli un certo 157 Ordini del giorno dal 22 ago.1·ro 1918 al 12 selfembre /9/9, relazione telegrafìca del generale Cavailero n. 1327 del 22 agosto 19 I9; A USSME, 129/S, 34-C. 158 Jbide,n.
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rilievo furono puniti con il massimo ri gore , cioè con se ntenze del Tribunale militare di guerra costituito in Russ ia. Per quanto conce rne la questio ne del cambio de i rubli in moneta itali ana , pare pre testuosa. Se vi fu una mancanza , probabilme nte, fu d i non aver dato pi ù ampie assicuraz ioni alla truppa in merito alla conversione successiva. Insomma , ottenere il ca mbio in Russia o in madrepatria, non s i ritiene possa implicare una pecca ne ll 'azione di comando' 59 . Pertanto, l' aver dubitato della tenuta d iscipl inare e morale delle truppe it aliane pare proprio esser sta to un ingiustificato timore; per quanto riguarda l'eventuale presenza di un s impati zzante bolscevico tra oltre 1200 uomini è e le me nto del tutto trasc urabile. Si fola riporta nell a sua relazione fin ale che: " La condotta c he seguì all 'arrivo. l'ordine col quale s i svolsero le ope razioni di co ngedame nto e d ' invio in licenza furono indice sicuro di que lla sana e ri gida disciplin a che fu sempre tenuta dal soldato Italiano al l'estero" 160 . A conclusione di questo paragrafo s i voglio no ricordare i caduti nell 'assolvirnento de l pro pri o dovere nelle lontane terre russe . Come pa rzialmente g ià ricordato nelle pagine precedenti , il C orpo di Spedizione in Murman ia soffrì la perdita di 22 militari, cli cui 2 ufficiali e 20 tra sottuffìci ali e truppa. Le rag ioni dei decessi sono ascrivibi li a mal attia non meg lio speci ficata (8 decess i) , po lmon ite (6) , e pide mia influe nzale - contratta a bordo delle navi con conseguente tumulazione in ma re- (4), perforazione intestinale ( J) e morti in combatti1nento - scoppio prem aturo di una granata - (3) 16 1 • I corpi de i caduti riposano ne i c imite ri di Murmansk (1 3), Kola (2) e in mare (4). R isulta ignoto il luogo di sepoltura de i tre militari caduti in combattimento.
159 C irca l'opportunità di provvedere .i l cambio per i soli ufficiali. ammesso che ciò sia avvenuto come sostenuto nella Rcla7.ione del magg iore Scannagatta, si tratterebbe di una ma ncanza relativa all'esempio che gli Uffìciali sono se mpre tenuti n dare. 160 Ordini del giorno dal 22 (tgosto 1918 al 12 settembre 1919, Bre,·e relazione ·'Le truppe Italiane i,1 Murmania ". redatta eia Sifo la e indi rizzata al M inistero della G uerra Divisione cli Stato Maggiore, con lettera prot. n. 670R, in data J2 settembre 191 9: AUSSME, 129/S . 34-C. 161 Sulle discrepanze relative al numero dei caduti in combattimento si veda la nota n. 140.
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ft!OG1,!U.&,"NTO DEL CORPO DI SP501ZlO!lS:
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Sciolto,
In data d'oggi il Corr,o dt Spe•
Restano in ~ar1oa il sottoaor1tio
co11uuidante 1 ' Aiutnnte M!l68ior11 1n 16 e l' orrtoiale d' amm n.l.al.1'1u,1ono por ia ohiunura lu:!min!strativo chil sai-a ' coMogn,.t.a al Dopod'l.to 92. o ?ant.e~w 1
la 5 iste::ia.:iono del carteggio ella sara' ricasso al llini swro dolla
J110rra .
Fig. n. 4. Sciog limento del Corpo di Spediz.io11e. Con l'Ordi11e del giorno del 12 se11e111bre
19/9, il Corpo di 5ì,edi:ione in lvfurma11ia è
definitivamente sciolto 162 .
4.3 La disciplina Per quanto riguarda gli Alleati è lo stesso Maynard a segnala.re un caso, anche se probabilmente non fu l'unico, cli indisc iplina grave. Esso fu compiuto da parte di un reparto di sciatori fra nces i che si rifiutò cli obbedire agli ordini. L' intera compagn ia non fu più ritenuta affidabile per combattimenti in prima linea e fu ritirata dall o stesso C::apo missione francese, tenente colonnello Begou 163 . Le ragioni, per Maynard, sono da ricercare anzitutto nella selezione del personale inviato in Russia, sicu ramente non tra i migliori. Con la conclu sione della Prima guerra mondiale , inoltre, mo lti soldati non capivano la necessità cli ri schiare la propri a vi ta in zone così lontane da casa. Infine , molta stampa europea calcava -i toni del malcontento, evidenziando i fini politici della missione, facendo incri nare la compagine militare. Per qu anto riguarda gli italiani, dal punto disciplinare, va ri levato come essi tennero una condotta esemplare riscontrata· cl agl i Alleati e anche dall a popolazione civile russa 16-1 . Da tutte le Relazioni ufficiali consultate ri sulta che il rapporto con i civili fu sempre improntato al massimo ri spetto recipro162 Dall 'originale in : Ordini del giomo dal 22 aiosto /91 8 al 12 sette111bre /919. Ordine del giomo 12/09//919: AUSSME. 129/S . 34-C. 163 C. M aynard. op. cit., p. 190. 164 Dai ricordi di famigl ia la Signora Giusto Tina. figlia di Giacomo Giusto solcl<1to ciel 4° Btg./67° Rgt. Fanteria membro ciel Corpo cli Spedizione. riporta che al padre fu offerto in più occasioni dèl cibo. in pa,ticolarc " latte con i pesci" e che la presenza degli ital iani era festeggiata con il suono delle campane delle chiese.
Capitolo~ (jl; a,·,cnin ~ - - - - - - -
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co e che il contjngente fu accettato con benevole nza. Tra le varie attività. che furo no organizzate ci fu una raccolta fondi , a seguito di uno spettacolo teatrale, con la quale si sovven7.ionè) la scuola primaria cli Murmansk' 65 nonché si mise a disposi7.ione de i civili ru ss i, ali ' interno di un ambul atorio , il personale medico-denti stico de l contingente mentre il materi ale fu offerto dall a sanità inglese e dall 'ospedale russo. Si può definitivamente osservare, q ui ndi, che i rapporti con la popolazione russa furon o otti mi: " incom parabilmente più delle altre truppe al leate , riscuotendo continuamente vivissime attestazioni e dimostrazioni di simpati a e di fiducia"'M in defi nitiva, la popolazione russa : ·' vede nel soldato italiano l' aiuto disinteressato" 16ì . Sifola riportò , nella sua relazione fi nale redatta a Torino il 12 settembre 19 19, che: I nostri soldati furono presto circondati dall a simpatia della popol azione e la loro ope ra altamente appre7.zata dal Comando Generale Inglese. ( ... ) Ottimi i rapporti con gli alleati che vedevano di buon occhio le nostre truppe, anche perché le forme della disciplina nostra a con fronto delle altre impressionarono sempre favorevolmente noi' 68 . Sifola, con insistenza, fece notare - tramite le sue Relazion i invi ate al Ministero dell a Guem1- l'eccessivo divario economico tra la paga del soldato italiano e degli Alleati. Al punto che " fu costretto a comminare severi ssime misure discip li nari allo scopo di preven ire rivend ite illecite ed a preai esorbitanti, eia parte dei mi litari dipendenti , di generi costituenti la razione viveri in distribuzione alla truppa, cl i oggetti militari ccl anche personali e di proprietà privata" 16'> . fl primo provvedimento , di una ce rta rilevanza , fu il defe rimento al T ribunale mi litare di Torino di 5 militari ( I caporale e 4 soldati) accusati ciel reato di diserzione " vile marchio che sempre e dovunque li additerà abbietti a 165
Questo episodio è riportato ufficial mente nella Rela::.ione No vembre /IJ/8. indirizzata al Mi nistero della Guerra - Divisione Stato Maggiore, redatta a Murmansk il IO dicembre 1918 da Sifola; AUSSME, 129/S, 32-C. 166 Ivi , p. 2. 167 Relcr::Jone mese di Maggio 19/9, indiri 7.zata al Ministero della Guerra - Divisione Stato Maggiore , redatta a Kem il IO giugno 1919.con lettera prot. 11 . 4 14 R. , a cura di Sifola; J\USSME , 129/S, 32-C. 168 Lettera del Comando Corpo di Spedizione Italiano in Murmania. Torino 12 settembre 1919. 11. 670 di Prot. Riserv. Oggetto: Breve relazione: ··Le truppe italiane in Munnania'·. indirizzata al Ministero della Gue rra Di vis ione di S .M .; AUSSME, 129/S, 32-C. l 69 Nela zione mese di febbraio 1919, indirizzata al Ministero della Guerra - Di visione Stato Maggiore. in data l4 marzo 1919. con lettera prot. n. 60 1 R.. a cura di Sifola: AUSSME, 129/S, 32-C.
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tutti" : questo provvedimento fu diffuso a tutta la truppa, facendo ben comprendere l'estrema grav ità di quanto com messo. Successivamente , si fece ricorso al Tribunale militare d i guerra del Corpo di Sped izione, per tre cas i che coinvolsero in tutto IO militari (con il grado di caporal maggiore e soldato) su un total e cli circa l300: la percentuale, pe rtanto, fu molto bassa 0 ,76%. Nel dettaglio , il 20 lug lio 1919, a Kem si ri unì il Tribunale di guerra ciel Corpo di Spedizione per giudicare 4 militari (due caporal maggiori e due soldati) per i reati di cui all 'art. l 16 del Codice Penale Militare dell'Esercito con l' aggravante del tempo di guerra (l'art. 11 6 C .P.E . discipli na " l' ammutinamento", Annesso n. 15) . Le sentenze scaturite furono: per il primo caporal maggiore fu prevista la condanna a anni sci di reclusione militare con im mediato ritorno in Italia, per il secondo caporalmaggiore la condanna fu di un anno di reclusione militare con il benefi cio della condanna condizionale; per i due soldati la condanna fu di mesi sei di reclusione militare con il beneficio della condanna cond izionale . Il l agosto 1919 , presso la sede ciel comando a Kem , si riunì il T ribunale militare di guerra del Corpo di Spedizione per g iudicare 5 soldati per i reati cli cui all'art. 280 C.P.E. (l' art. 280 C.P.E. disciplina il "fur1o", Annesso n . 16) ; furono tu tti condannati a anni due di reclusione mili tare con il benefi cio della condanna condizionale. Per l'ultimo intervento, il 2 agosto 1919 , presso la sede del comando a Kem , si riunì il Tribu nale militare di guerra del Corpo di Spedizi one per giudicare un soldato per i reati di cui all'art. 178 C. P.E. con l'aggravante del tempo di guerra (l'a:rt. 178 C.P.E. di scipli na la "diffamazione" , Annesso n. 17). Il militare fu condannato a anni 5 di reclu sione mili tare senza il benefi cio della condanna.condizionale e della sospensione della pena 17 1 • Q ueste condanne testimoniano che il comandante Sifola ben aveva intuito la criticità dellç> stato m orale dei suoi uomini dopo molti mes i di permanenza in Russia. La situazione iniziava a gravare su lle loro spalle soprattutto perché , per troppo tempo, essi no n avevano s aputo se avrebbero av uto c.iìritto alla licenza (che invece spettava agli Alleati) e se avrebbero goduto di un mig liore trattamento economico e soprattutto quanto a lungo si sarebbe dovuta protra1Te la loro lontananza eia casa 172 . 170 Ordini del giorno dal 22 agos10 1918 al 12 serrembre 1919, Ordine del giorno 21/911918; AUSSME. 129/S , 34-C .
171 Ordini del giorno dal 22 agosto 19 18 al 12 settembre 1919, Ordine del xiomo OJ/08119 19: AUSSME, 129/S, 34-C. 172 Comunque, se la situazione fosse degenerata , Sifola era pronto a fa r ri spettare la disciplina: ·'Per tenere a fren o il soldato sarebbero state necessarie misure rigidissime di prevenzione e forme violente di repressione dalle qual i questo Comando avrebbe tentato in tu tti i modi di rifuggire, ma che avrebbe applicate inesorabilmente qualora fos se stato necessario" .
Capi 1olo i:I ~ Gli avvcni111c.·~m_i_
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4.4 L'equipaggiamento La rig idità climatica dell 'area di intervento fu affro ntata grazie all 'equ ipaggiamento speciale. Inoltre , a causa della lontananza dall 'Italia, si chiese a tutto il personale una maggiore atte nzi one nella tenuta in ordine del proprio "corredo individu ale" . A tal proposito Sifola diramò un ordine scritto in cui ribadì che: per la lontananza dall a Madre Patria, per la difficoltà di rifornimenti , si impone ai militari tutti una maggiore cura sulla conservazione del corredo individuale. ( ... ) Qualora la persuasione non basti , si reprima se nza falsa pietà, e s i denunzi, se del caso , il militare contravventore. ( . .. ) La massima attenzione di tutti va riposta sull a conservazione e cura dell a calzatura. Essa va tenuta in ordine e continuamente ingrassata. ( ... )Ai militari , che per qualunque ragione , tranne il caso di fo rza maggiore , non sappiano dar conto della propria calzatura, sarà inflitta la punizione di 1O giorni d i P.R. e per ogni paia di scarpe s arà sottoposto a L. 50 di addebito , da introitarsi sul giornale di contabilità 17-1. L'ordine testé c itato potrebbe apparire eccessivo , ma alla realtà dei fatt i si dimostrò lungimirante e g ià in data 2 ottobre 1918, lo stesso Sifola inteITogò un cittadino russo che indossava un paio cli scarponi italiani. Quest ' ultimo rispose di averlo acquistato da un mi litare del conti ngente italiano per la somma di 24 rubli , una inezia. nella considerazione che il loro prezzo s i aggirava sulle 50-60 Lire 174 • Questo genere di traffici afflisse anche gli Alleati e Maynard fu costretto ad intervenire con queste dure parole:
In più occasioni ho impa,tito ordini proibenti la vendita ai Russi non solo di indumen ti governativi - ciò che costituisce uno dei più gravi reati militari - ma anche di oggetti privati . l miei ord ini sono stati completamente trascurati ed il commercio più di sonorevole è stato esercitato cogli abitanti Russi. Militari Inglesi e Canadesi di tutte le Armi e di tutti i dipartimenti vi furono indubbiamente implicati. Essi hanno rubato dei generi per rivenderli ai Russi a prezzi esorbi tanti in maniera di riemp iere Relazione del mese di luRlio 1919, redatta a Kern da S ifola; AUSSME, 129/ S, 32-C . 173 Ordini del giorno dal 22 agosto 1918 al 12 selfembre 1919, Ordine del giorno 29108119 l 8(?) - Cura corredo individuale; A USSM 8, 129/S. 34-C. 174 Si fola dovette ritornare, con un nuovo Ordine del Giorno , sulla questione relativa alla cura cie l ccmedo individuale auspicando fe rrei controlli da parte degli ufficia li . In Ordi11i del giorno dal 22 agosw 19/8 al J2 sertembre 1919, Ordine del giorno 21101 /91 8 - Sorveglianza e cura oggetri di corredo; AUSSM E, 129/S, 34-C .
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_ll~Cv=qmd i Spediziunc l1~1liano in Muruwnia ( 19 18 · l lJ l9)
le propri e tasche senza riguardo alcu no al loro buon nome ed a quello dell'Esercito Britannico. ( ... ) Il mantenimento delle buone relazioni fra questo Comando ed i Russi è stato sempre un affare della più grande diffico ltà e voi avete fatto del vostro meglio per renderlo impossibile 175 • Come chiaramente traspare, gli effetti di un mercato nero con i russi andavano ben oltre il furto di materiale governativo e sua illecita rivendita: causavano frizioni laddove si cercava, ai più alti li velli politico-militari, cl i costruire un rapporto di stima e tiducia rec iproca. In particolare, i militari del Corpo di Spedi7.ione avevano in dotazione: "calze di cotone, camicia flanella di lana, cappuccio di lana , cravatta di lana, calzettoni, guanti, mu tande, coperte eia campo , cappotto di panno foderato con pelliccia, sacco a pelo, sopracalzari impermeabili, uose valdostane, bastoni alpini, roteile da neve, racchette eia neve, grappette da ghiaccio e occhiali da ncve" 176 . A ciò si aggiunsero 15 .000 coperte varie e 2 .000 sacchi a pelo. Ci si dotò anche di una serie di 50 indu menti da alta montagna per l'eventu ale costituzione di reparti sciatori. Utilissimi risultarono i bidoni thernws per mantenere calde le bevande. Per le truppe mobili , invece, gli inglesi aggiunsero alla normale dotazione i seguenti materiali speciali: '·3 vesti speciali, 4 paia di mutande speciali , I paio bretelle, I maglione di lana, 2 passamontagna, 4 paia di calzerotti (3 mute) , I paio di scarpe Shackleton, 1 paio mocassine canadesi, I blusa Burberry con fibbie e imbottitura sulle spalle, I pantalone Burberry , l cappuccio Burbel'J'y, I paio mezzi guanti di renna e 1 paio di mezzi guanti cli lana" 177 • Parte dell'equipaggiamento speciale inglese fu distribuito anche alle truppe italiane facenti parte della Colonna Mobile Savoia e, comunque, tutti i militari furono dotati di maschere antigas . Ordini del giurÌ10 dal 22 agosto IY/8 al 12 settembre 19/Y, Supple111e1110 n.2 a/l'Ordine del giorno 13/ II 1919; AUSSME, 129/S, 34-C. 175
176 Articolo"// Corpo di spedi-:,io11e i11 M11rma11ia'' su «Bolleuino dell'Ufficio Storico».
op. cii .. 177 Ibidem. Nel testo originale anziché H11rberry è rip€lrtato llurberres . Si fo, tra l'altro. riferim ento a un modello di scarpe chiamate Shackkton: prendono il nome dal famoso maggiore sir Ernest Shackleton noto per la missione in Antartico nel 1914- 1916. Egli era presente in Murmania con la qualifica di "Director of Eq11ipmen1. winter clo1hi11g, ratio11s and fransport for Mobile Columns eme/ Direc1or of Wi11ter Clothing for 1he Syren Forc:e ( .. .) responsible.for making reco111111e11dn1io11s to the Generai Officer Co111ma11di111? in Chief as 10 details (d'equipment, do1h in,;, rc11ionil1g cmd 1ransport 1d' 1he Mobile Columns. ( .. .) responsiblefor trnining in the pcu;king of sleclges, rhe 111aki11g ancl breakin,? of Camp uncler wi11ter conditim1s and i11 bad li,?hl ( .. .)" in "Orgcmiz,atio11 ami training of the Mobile Columns. lssued wuler 1he i11s1ruc1ion of Major-Geneml C. C. M. Maynard", C.M.G. , D.S.O. , Commanding in Chief. Syren Force; A USSME, Operazioni - Sommari anno 191 8- 19 l 9, 129/S, 33-C.
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Capitolo 5 Considerazioni finali. Ammaestramenti 5.1 Gli ammaestramenti di valore attuale So no molti gli ammaestramenti di valore attu ale che possono essere tratt i dall 'esperienza maturata nelle fredde terre russe del 1918- 19 19. La prima co nsiderazione va fatta ne i confronti del paradigma ends- waysmeans (ovvero il corretto bilanciamento di fi ni-modi-mezzi). Questa eyua7.ione si può dire che fu sostan:lialmen te ri spettata per qu anto riguarda la prima parte della missione, c ioè fino al la sconfi tta dell a Germania. Ricapitol ando , per quanto concerne i capisaldi della prima fase dell'intervento alleato: - l' obiettivo da raggiungere era chiaro " non consentire che la regione della Murmania cadesse in mano tedesca": - il modo per raggiungere l'obiettivo si rivelò idoneo "occupare la Murrnania prima che lo fa cessero i tedeschi''; - adeguati i mezzi impiegati, fu "sch ierato un contingente multinazionale, interfo rze e s uffìci entemenle dimensionato'". Conclusa la Pri ma guerra mondiale, però, l' uscita di scena della Germania anelò a modifi care completamente l'equazione di partenza , specie per quanto riguarda lo scopo da consegu ire. Ristabilire un governo democratico scelto dal popol o e non imposto con unari voluzione? Combattere l'ideologia bolscevica perché pericolosa? Sostenere le forze antirivoluzio narie dei bi anchi ? Come si è visto nel corso del lavoro , 1'end state della seconda fase de lla spedizione non fu subi to ch iaro dato che fu un periodo caratterizzato proprio dall' incertezza politica per cui, a cascata, le considerazioni re lati ve ai modi e ai mezzi si ri vel arono solo parzial mente idonee. Pertanto , la missione assegnata ne lla seconda fase è relativa ad un generico contrasto alle forze bol sceviche e al supporto dei bianchi che si opponevano a Lenin (tra cui Kolcak , Denikin ecc .). A titolo di esempio , se si fosse puntato da sub ito sul sostegno ai bianchi, le forze impiegate sarebbero dovute essere di tipo diverso, magari composte magg iormente eia consiglieri e orientate molto di più al consenso della popo lazio ne con programmi ad hoc per guadagnarsene il favore. Qualora si fosse scel to cli combattere fro ntalmente i bolscev ichi, vi sarebbe stato bisogno di un contingente molto più numeroso e accettare, veros imilmente,
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Il Corpo di SP'..:.dizionc ltnliano in ~,1unnania { I~) 1g - 19 19)
l'idea di una guen-a lunga. Il dato cli fatto principale, comunque, resta che le forze erano inadeguate per uno scopo che, troppo tardivamente , è stato definito in maniera chiara (in annesso n. 18 una relazione sui combattimenti). Merita una riflessione anche il modo in cui il contingenle fu rimpatriato, perché si trattò di un repentino ritiro delle truppe .. Ciò, sicuramente, non fece impressione positiva s ulle autorità civili e militari russe che, di fatto, furono abbandonate al proprio destino. Va rilevato che è proprio nel modo di disimpegno dal teatro russo l'unico vero biasimo che si può e levare ad una missione altrimenti ottimamente conclotta 178 • Un graduale ritiro ciel personale avrebbe garantito il senso di "missione compiuta" in linea con quanto effettivamente svolto fino a quel rnomento nei confronti del conlingente, così come avrebbe mantenuto alto il rispetto degli Alleati, specie inglesi, visto che si ritirarono poco tempo dopo. Gli ordini, però, furono categorici e nel giro di pochissimi giorni si dovette provvedere a ritirare tutte le truppe dalla Murmania . Di questo inconveniente se ne rammaricò lo stesso Sifola: "Il nostro com.ingente è partito dalla Murmania non come della truppa che ha compiuto il suo dovere, lascia camerati di fatiche e di pericoli, popolazioni che ha protetto e difeso. E pur nella gioia del rimpalrio la truppa notò questo fatto e se ne dispiacque" 179 • Il ritorno in Italia fu mesto, nessuna fanfara accolse i nostri uomini e nessuna pubblicità fu fatta all' evento. C i si accorge facilmente di questo "freddo" trattamento, come evidenziato nel corso del lavoro , paragonandolo al viaggio cli partenza , momento in cui le truppe furono salutate da tantissime autorità militari e civili, in Italia e all'estero. Di sicuro, gli uomini che ritornavano dalla Russia non si erano trasformati in pericolosi comllnisti. A ben vedere, però , le ragioni del rapido rientro vanno probabili:nente ricercate nel ti more che i militari italiani lo fossero diventati 180 • Al co.ntrario, grazie ad una continua opera di propaganda (anzitutto pro-patria e pro-fa1piglia), le idee di Le nin non influenzarono i nostri uomini, che tennero un contegno ,straordinariamente elevato 181. Prova ne è che tutte le 178 S i ricordi che il Corpo cli Spedizione, assieme agli Alleati, ha assolto la missione assegnata della prima fase: difesa elci porti cli Murmansk , Arcangelo e della ferrov ia della Murmania. Per cui l'operazione fu coronata da successo . , 179 Lettera ciel comando Corpo d i Spedizione Italiano in Murmania, Torino 12 settembre 1919, n. 670R., op. cii.; AUSSME, 129/S, 32-C. 180 Si ricordi no le ispezioni condotte da Cavai lero e dallo Scannagatta a Parigi, vcls. cap.
4.3 . 18 1 Stralcio da articolo di propaganda antibolscevico ciel 26 febbraio 1919, «È il bolscevismo apportatore di benessere economico? No! 1~· il bolscevismo regime di libertà? No!»: "Padroni del potere - instauratori di un sistema del terrore - i Bolscevichi hanno debuttato con l' affermazione di un principio di eguaglianza che va contro natura: Non l'uguaglianza teorica (essa pure inammissibile) della nazionalizzazione della ricchezza perché venga equamente distribuita - ma un'eguaglianza di nuovo conio, fotta cl i violenza e cli sopruso ed applicata col
<..:npi1olo 5 . Con~idcrn1i~,11i lin;ll1. J\m111:11.:~t~uncnti _
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operazioni al rientro (l icenza. congedo. versamento dei materiali ... ) avvennero nell a m assima tranquillità e senza alcun tipo di disordine. Per quanto riguarda l 'effettivo impiego in Russ ia , il co mandante Sifola mise in luce, in maniera chi ara , come fo sse indispensabile mantenere la truppa impegnata in addestramenti continui e agli ordini dei rispettivi comandanti di reparto. Purtroppo, i soldati itali ani furono impiegati, per la magg ior parte , in lavori di ti po logistico o in più semplici corvè 182 . Dicci ore di lavoro continuo, per svari ati mes i di fi la, in climi proibiti vi (per riassettare baracche , strade. ferrov ia ecc.) rischiarono veramente cli tras fo rmare buoni mi litari in sem plici lavoratori non più avvezzi all ' uso delle armi. La costituzione della Colo nna Mobile S avoia , quind i, rappresentò l' eleme nto qualificante, dal punto di vista operativo, di tutta la missione . Elemento che perniise cli mettere in luce le qualit~t del soldato italiano, che non sfi gurò mai al confro nto con g li A lleati . Quest' ultima cons iderazione c i obbliga ad una ulteriore rifless ione. che talvolta è data per scontata, ma che in realtà non lo è m ai: la prima pietra su c ui fonda re una unit[t militare è l'elemento umano. Sono gli uomini a creare un re parto militare : se esso non è di primissima scelta , sia fis ica sia morale, scarso sarà il livello esprimibile nel complesso. Ciò perché oltre certi limiti (imposti dalla genetica e s inteLizzaLi nei forse desueti termini di "sana e robusLa costituz ione fis ica•· e '·integerrima dirittura morale'') l'addestramento militare, la preparazione ginnica e le istruz ioni morali non posso no condurrc 183 . Non solo bisogna mantenere in costante addestrame nto il personale, ma bisogna anche andare incontro a quelle che sono le s ue esigenze al imentari (il detto di Napoleone: ·'l 'esercito marcia sul suo stomaco" rende bene il concetto). Si è evide nziato , nelle prime pagine di questo studio, come la questione ciel vitto fosse sentita e delicata . I militari italiani non erano abituati al rancio inglese sebbe ne , in termin i di calorie. fosse ben bilanci ato e se ne lamentarono a lungo. Si pone l' accento, ancora una volta in questa sede, che l' al.imentazione non deve essere relegata a un semplice "capricc io" o a una mera questione di "gusti" : le numerose relazion i sanitarie del contingente conferdelitto. E vedemmo svaligiare le banche - devastare a scopo di fu110 gl i appartamenti dei r icchi - rapi nare i passanti - imprigionare chi protestava - massacrare chi reagiva o era sospetto di possibile rea,.ione ( ... )" ;Comando Coq)o di Spedizione Jt,lliano in Murmania, Rela,.ione anno 19 18-1919 voi. 1/A; AUSSME. 129/S. 32-C. 182 Sifola, come evidenziato nel corpo del lavoro, se ne lamentò molto con i superiori inglesi. ma anche in Patria. 183 Come si è messo in luce nelle pagine precedenti . Sif'ola ebbe a ribadire. in più occasioni , che la qualità complessiva degli uomini alle ~ue dipendenze non fosse straordinaria. In pratica non vi fu una selezione del personale particolarmente r igida per l 'invio in questa missione. Si ricordi , comunque, che a simi litudine di quanto avvenuto per la truppa inglese (anche M aynard si Jamentù della "seconda scelta" del persona le affidatogl i) il teatro di operazioni ru sso non era il principale!
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I l Corpo di Spediziom: Italiano in 1\:lnrnwnia t 1918 - 1919)
marono che la salute dei soldati migliorò notevolmente con l'introduzione cli cibi e bevande italiani (soprattutto la pasta , il riso e il vino). Sifola sintetizzò bene l'aspetto relativo al vitto: "Per 1'avvenire necessita di non privare il nostro soldato ciel suo razionamento, pasta, riso, carne fresca, vino e caffè. Tali generi opportunamente aumentati e con l'aggiunta di una o due razioni giornaliere di Rhum o cognac costituiscono il miglior razionamento per una truppa destinata ad operare in clima rigiclo" 184 • Per quanto concerne il lavoro dello Stato Magg iore ciel Contingente alleato, agli ordini cli Maynard, s i evidenziò una carenza di personale per far fron te a tutte le incombenze cli tipo politico e amministrativo. Questo fatto fu messo in luce dallo stesso Maynard 185 che ritenne il suo staff sottodimensionato per una missione che aveva riflessi politici-economici-amministrativi importanti. Era clifficilc, per chi doveva pensare alle operazioni, occuparsi degli accordi per la fornitura di manodopera o materiali vari , eia ottenere tramite le autorità locali, oppure le lunghe di scussioni con i politici. C'era bisogno, quindi, di personale preparato per assolvere questi compiti nel la convinzione, sempre vera, che gli aspetti prettamente militari di una missione sono solo una paite, certamente importante, cli un più ampio criterio di impiego che oggi viene definito comprehensive approach . Oltre a quanto sopra esposto, Maynard espresse il proprio compiacimento per la preparazione professionale ciel proprio stq/f' in termini di capacità acquisite nella redazione ed elaborazione cli ordini e piani, frutto del lavoro svolto negli Stq//College 186 • Insomma, non ci si improvvisava , neppure allora, ufficiali di Stato Maggiore.
5.2 Considerazioni riepilogative A conclusione di' questo lavoro si vuole ricordare che il Corpo cli Spedizione in Russia fu il frutto di un ragionamento politico-militare ch iaro. Esso ebbe uno scopo che fu assol to: ,la Germania non occupò l'area della Murmania. La ' ratio interventista in funzione antiteclesca fu, quindi, coronata da successo. La seconda fase della miss ione, invece, non fu caratterizzata dalla chiarezza dello scopo, conseguentemente i modi e i m~zzi per raggiungerl o furo no altrettanto lacunosi. Con la conclusione della Prima guerra mond iale non fu rivisto, adeguatamente, lo scopo da perseguire tramite la presenza mi litare in Russia. Ovviamente, essendo gli italiani parte di un contingente multinaz ionale, questa carenza va attribuita in man iera proporzionale a tutti i parte184 Relazione sulla fomwzione e sul ' opera svolta dal Corpo di Spedizione ira/iano in Murmania, redatta da S ifola nell'ottobre del 1924 e indirizzata al M inistero della Guerra Stato Maggiore Centrale (Ufficio Storico); AUSSME, 129/S, 32-C. 185 C. Maynard,' op. cit. , p. 16. 186 Ivi, p. 93.
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cipanti. Tra l'altro, vi erano differenze di vedute marcate in merito alla politica estera, si basti pensare al rispetto per l'au todeterm inazione dei popoli di Wilson, che era contraddelto dalla presenza militare tatuni tense in Russia a causa delle quali non si riuscì a esplicitare un end stare congruo e condiviso . In defi nitiva, anche in questo caso, si può affermare che la principale lezione elaborata da Clausew ilz nel suo capol avoro Della guerra non fu seguita. La politica ha il grave e alto compito di delineare lo scopo, che sarà poi raggiunto tramite lo strumento bellico. Pertanto , esiste una vera e propria gerarch ia tra la politica che detta lo scopo e i militari che defin iscono gli obiettivi da raggi ungere. Si lasci a alla ch iarezza delle parole di Cl ausewitz la conclusione: "La guerra non è dunque solamente un atto politico, ma un vero strumento dell a politica( ... ) poiché .il disegno politico è lo scopo, la guemt è il mezzo , cd un mezzo senza scopo non può mai concepirsi" 1~7 •
187 K. von Clallse,viti, Della guerra , a cura di A. Bollati e E. Canevari, M ondadori, Milano I 991 con J'introdu7.ione del Gen. C. Jean, p. 38.
Annessi
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Il Corpo di S pcclizionc h alia no in Murmania ( 191R . 19 l 9)
Annesso n. Foglio matricolare del soldato Giacomo Giusto
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Annesso n. 2 Estratto da 1èsi sulla conclusione di una pace immediata separata e annessionista di Lenin I . La situazione della rivo luzione russa in queslo momento è tale che quasi tutti gli operai e la stragrande maggioranza dei contad ini sono indubbiamente per il potere sov ietico e per la rivoluzione socialista da esso iniziata. Pertanto il successo della ri vol uzione soc ialista è garantito in Rus ia. 2. D'al tra parte la guerra c ivile , provocata dalla fur iosa resistenza delle classi possidenti, perfettamente consce di dover affrontare l'ultima battaglia decisiva per il mantenimento della proprietà privata dell a terra e dei mezzi di produzione, non ha ancora raggiunto il suo punto cul minante. La vittoria ciel potere sovietico in questa guerra è cerla, ma inevitabilme nte dovrà passare un certo periodo cli tempo: inevitabilmente essa richiededl una te nsione cli forze assai grande; vi sarà inevitabilmente un periodo di sfacelo e di caos , dovuto ad ogni guerra, e specialmente alla guerra civile, sino al momento in cui la resistenza dell a borghesia sarà schiacci ata. ( .. . ) 14. È fuor di dubbio che il nostro esercito è nel mome nto attuale, e sarà nelle prossime settimane (e probabilmente nei pross imi mesi). nell'imposs ibilità assoluta di respingere con uccesso l'offensiva tede ca: primo, causa l'estrema stanchezza e l'esaurimento dell a maggior parte dei soldali , la disorganizzazione inaudita negli approvv igionamenti , nel cambio delle truppe spossate. ecc.; secondo , causa l'assoluta ineffici enza ciel parco dei caval li , ciò che condanna la nostra artiglieria a una sicura perdita; terzo, causa l'impossib ilità asso luta di difendere il litorale tra Riga e Reval , ciò che dà al nemico la certezza quasi assoluta di poter conquistare i I reslo della Livonia, poi l'Est onia, e di aggirare alle spalle una gran patte delle nostre truppe e, inrìne , prendere Pietrogrado. ( .. .) 17. La questione della guerra ri voluzionaria si presenta dunque in questo momento nel modo seg uente : Se la rivoluzione tedesca scoppiasse e trionfasse nei tre o qu attro prossi mi mesi, la taltica della guerra rivoluzionaria immediata potrebbe forse non essere funesta alla nostra rivoluzione socialista . Ma se la ri voluzione tedesca non scoppia se nei prossimi mesi, allora, colla continuazione de lla guerrn, il corso degli avveni menti sarebbe necessariame nte questo: delle gravi sconfi tte obbl igherebbero la Russ ia a concludere una pace separata ancor pii:1 svantaggiosa, e inollre questa pace, invece di essere conclusa da un governo sociali sta, sarebbe conclusa da un altro governo( ... ). Perché l'esercito contadino, spaventosamente estenuato dalla guerra, fi n dalle prossime sconfi tte, e sarebbe pro-
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11 Corpo di Spedizione haliano in M urm~mia ( l 9 18 - 191 9)
babilmente questione di qualche settimana e non di mesi, rovescerebbe ìl governo operaio socialista. ( ... ) 20. Concludendo una pace separata ci sbarazziamo, per quanto è possibile nel momento attuale, dai due gruppi imperialisti nemici approfittando della loro ostilità e della guerra che impedisce loro di mettersi d'accordo contro di noi; ne approfittiamo, ottenendo così di avere, per un certo periodo, le mani libere per continuare la rivoluzione socialista.( ... ) 21. ( ... )Chi dice "Non possiamo firmare una pace disonorevole, ignominiosa, ecc., trndire la Polonia, e così via", non si accorge che, concludendo la pace a condizione che la Polonia sia liberata , non farebbe che rafforzare ancor più l'imperialismo tedesco contro l'lnghilte1Ta, il Belgio, la Serbia e gli altri paesi. Una pace condizionata dalla liberazione della Polonia, della Lituania, della Curlandia sarebbe una pace "patriottica" dal punto di vista della Russia , ma non cesserebbe dall 'essere una pace con gli cm11essionisti , con gli imperialisti tedeschi.
V.I. Lenin , Opere scelte, Edizioni in lingue estere, Mosca 1948, voli. 2, voi. II, pp. 252-257.
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Annesso n. 3 Estratto del Decreto sulla pace cli Lenin ( . .. ) li governo considera come pace giu sta e democratica, alla quale aspira con tu tte le forze la schiacciante maggioranza degli operai e delle classi lavoratrici di tutti i paesi belligeranti, sfini te e martoriate dalla guerra, - una pace immedi ata senza annessioni (cioè senza la conquista di terre strani ere, sen7.a incorporaz ione forzata di popoli stranieri ) e se nza contribu?.ioni . Questa è la pace che il governo de ll a Russia propone a tutti i popol i belligeranti di concludere immedi atamente, dichiarandosi a comp.iere senza indugio , subito, tutti i pass i decisivi , fino a che le condizion i di una tale pace saranno defi nitivamente ratificate dalle assemblee. in vestite di pien i poteri. dei rappresentanti del popolo di tutti paesi e di I utte le nazioni. Per annessione o conquista di terre straniere, il governo intende , - confo rmemente alla coscienza giuridica della democrazia in generale e delle classi lavoratrici in particolare, - qualsiasi annessione di un popolo piccolo e debole ad uno Stato grande e potente , sen7.a che quel popolo ne abbia espresso chiaramente , nettamente e volontariamente il consenso e desiderio, indipendentemente dal momento in cui quest'incorporazione forzata è stata compiuta, ind ipendentemente anche dal grado cl.i sviluppo o cli arretratezza della nazione forzatame nte annessa o forzatamen te tenuta nei confì ni di quello Stato . ( ... ) li governo ritiene che conti nuare questa guerra per decidere come lenazioni potenti e ricche devono spartirsi le nazioni deboli da esse conquistate, sia il più grande dei delitti contro l'umanitft e proclama solennemente la sua decisione di firmare immediatamente le clausole di una pace che ,netta fine a questa guerra alle condizioni sopra indicate , parimenti giuste per t.utti i popoli senza eccezione. ( .. .)Il governo abolisce la diplomazia segreta ccl esprime, da parte sua, la ferma dec isione di condurre tutte le trattative in modo asso lutamente pubbl ico, davanti a tutto il popolo e procede immediatamente alla pubblicazione integrale dei trattati segreti confermati o conclusi dal governo dei proprietari fo ndiari e da i capitai isti dal febbraio al 25 ottobre 19 J7. Il governo dichiara incondizionatamente e immediatamente annullato tutto il contenuto di questi trattati segreti nella misura in cu i esso è diretto, come lo è nella maggior parte dei casi. a procurare vantaggi e privilegi ai proprietari fondiari e ai capitalisti russi , al mantenimento o all'accrescimento delle annessioni dei grandi russ i. ( ... ) Il Governo operaio e contadino, creato dalla rivoluzione del 24-25 ottobre, e forte cieli ' appoggio dei Soviet dei deputati operai, soldati e contadini , deve iniziare immediatamente le trattative cli pace. li nostro appello deve essere rivolto e ai governi e ai popoli. Noi non possiamo ignorare i govern i perché altrimenti si ritarderebbe la possib ilità di concludere la pace, - e un governo popolare non può fare questo - ma non abbi amo nessun diritto cli non
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Il ('nl'pu di Spcdil ionc 11:tl rnno i11 rvl111·ma11ia ( 191 N · 1!!.2.)
rivolgerci contemporaneamente anche ai popoli. ( ... ) Infine bi sogna ricordare che non vivi amo nel cuore cieli' Africa ma in Europa dove si viene a saper tutto rapidamente. Il movimento operaio avrà il sopravvento e si aprirà la via verso la pace e il socialismo.
V.I. Lenin , op. èit. , voi. Il , pp. 21 2-215.
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Annesso n. 4 Preparazione dei pi selli - fagioli e lenticchie - per ottenere proprietà anli corbutiche
Il capo Ufficio d i S anità Maggiore Pullè, interpellato in merito. riferisce di aver sperimentato che le vitamine , (che sono le vere sostanze dei legumi e dei cereali contro lo scorbuto) sono contenute in massima parte nella bucci a: "I pi selli o altri legumi , contenuti in un sacco pulito, s iano lasciati per 24 ore circa in un recipiente pieno di acqua . Sacco e recipiente devono essere abbastanza ampi, tenendo presente che i legumi. messi nell' acqua , aumentano di tre volte il loro volume. È opportuno poi che siano con servati in luogo umido lìno alla germinazione ; all' uopo devono essere coperti con un telo, sul quale d i quanto in quanto . ven-à spruzzata dell 'acqua fì·esca. I legumi così preparati, ottengono tutte le proprietà antiscorbutiche , cd è perciò necessari o che siano cotti e mangiati prima che si d issecchino nuovamen te" .
Ordini del giorno dal 22 agosto 1918 al 12 settembre 1919, Ordine del giorno 10/10/ 1918 , Preparazione dei piselli - fagioli e lenticchie - per ottenere proprietà antiscorbutiche; AUSSME, 129/S , 34-C.
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Annesso n. 5 Menù settimanale a Murmansk - gennaio 19 19
Comando Corpodi Spedizione Italiano in Murrnania , Relazione anno /9/8- 1919: AUSSME. 129/S, 32-C.
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Annesso n. 6 Messaggio del comandante la città di Murn1ansk, Elienef, per la festa nazionale italiana del XX Settembre. <'
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Ordini del giorno dal 22 agosto 1918 al 12 settembre 1919, Ordine del giorno 23/YI 19 / 8 ; AUSSME, 129/S, 34-C.
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A nnesso n . 7 Costituzione de ll a Colonna Mobile Savoia
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Annesso n. 8
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4. Roule marches w ith s lcdgcs 5. Route marches wi th ~lcdges 6. Routc marchcs wi th sledgcs 7. Passing a test
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Orga11iwtio11 ami training of the Mobile Cofwnns. ls.rned under the i11struNion of MajorGenera/ C. C. M. Maynard. C.M.G., D.S.O .. Comma11dit1g i11 Chiej'. Syre11 Force. Operazioni -Sommari anno 1918-19/9; AUSSME, 129/S, 33-C.
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Annesso n. 10 Estratto del d iscorso del maggior generale Maynarc! 13 novembre 191 8 " Ho ordinato che s i tenesse questa parata oggi per celebrare quello che è probabilmente il più gran fatto accaduto nel mondo civile: voglio dire l'arm istizio concl uso il giorno 11 di questo mese fra le Potenze Alleate ed il Governo Tedesco. ( .. .) Adesso la Germania stessa, istigatrice della guerra che per oltre quattro anni ha messo in fia mme tutto il mondo, è abbattuta e sconfitta completamente a dispetto della sua arrogante millanteria di sentirsi capace d'impoITe la sua volontà a tutta l'Europa a mezzo della sua forza militare. I termini dell ' armistizio sono tali che metterne la Germania nell'impossibilità di rin novare le ostilità anche con minima speranza di successo( ... ). Soldati di Francia d' Italia e della stessa mia Patria! A voi potrà sembrare che i nostri obbiettivi s iano stati raggiunti: è così? Poss.iamo noi dimenticare i fatti gloriosi della Russ.i a nei primi anni della guerra'? Possiamo noi dimenticare che le valorose armate Russe costrinsero i Tedeschi ad inviare fortissimi contingenti alle loro frontkre e permisero a noi di tenere le nostre truppe sul suolo cli Franc ia? M ai dimenticheremo questi fatt i. Noi abbiamo un debito di gratitudine coJla Russia che potremo pagare in un sol modo: a dispetto del caos, dell 'anarchia, degli assassinii , dei l.adrocini cu i hanno spinto la Russi a alcuni capi che il popolo riguarda come trad itori della Patria , noi abbiamo il sacro dovere di fare tutto quello che possiamo fare per ai utare questo popolo generoso e stabilire un governo sano - g iusto - forte che rappresenti tutta la Russia. All'infuori di questo noi non abbiamo nulla a vedere con le cose politiche della Russ ia , né abbiamo alcun desiderio di stabilirci qui. Desideri amo solo di aiutare i veri Russi a stabilire un Governo che ass icuri un GrandeU nito Impero russo al posto di un Governo formato da individui la cui sola idea è quella cli governare la Nazione colle uccisioni e col terrorismo. Fi no a che non avremo raggiunto questo scopo il compito delle Nazio ni Alleate non sarà finito e noi questo compito non poss iamo abbandonare . ( .. . ) Mi affido a voi perché scegliate la sola situazione compatibile col nostro onore di soldati che per ben quattro anni abbiamo combattuto per la causa deJla libertà e della giustizia. ( ... ) la pace nel mondo non è ancora assicurata. Tutti g li sguardi saranno adesso rivolti sulla Russ ia: non potrà esserci pace durevole al mondo fi no a che non sarà abolito in R ussia il presente regime di terrore . ( ... ) Il compito che ci rimane( ... ) non è finito, no n sarà finito fino a che non avremo rovesciato il Governo Bolscevi co e stabi lito, col nostro potere militare e con la cooperazione dei veri Russi, un governo che rappresenti veramente una grande ed unita Russia".
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Il Co rpo cli Spcdii iouc lrnlia 110 in Murmania ( 1918 . 19 19J
Estratto del Discorso pronunziato dal maggior generale Maynard, Comandante le Forze Alleate della Murmania, in occasione di una parata per celebrare la conclusione dell'armistizio fra le Potenze Alleate e la Germania; AUSSME , 129/S , 32-C .
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Ricostruzione dellforganigramrna della 19" Divisione Fucilieri. Va tenuto conto del fatto che buona parte clellforganico qui descritto includeva unit+ in via di formazione. Prova net che la forza complessiva sti mata al novembre 19 18 era di 147 1 uom ini , 24 cannoni. 70 mitragliatrici, 5 idroplani e 4 vaporetti. Anche i nomi dei comandanti delle unitt , molte volte, potrebbero coincidere a vari livell i. Sommario informazioni raccolte fi no al 2 marzo 19 J 9 , -e
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Annesso n. 12
Dislocazione truppe nel dicembre 1918 t
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Relazione dice111bre 1918, inviata al Ministero della G uerra - D ivisione Stato Maggiore. in data 05 gennaio 19 19 , con lettera prot. n. 40 , a cura di Sifola; AUSSME, 129/S , 32-C .
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Annesso n. 13 Ordine d i Operazione n. 23 della 237A Brigata di Fanteria ,,.> .i.,
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L' Ordine di Operazione n. 23 (originale - prima pagina) del Comando inglese per l'attacco del 26 giugno I 9 19. Operazioni - Sommari, Anno /91 8-1919, Voi. 1/b; AUSSME 129/S, 33-C.
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L'Ordine di Operazione n. 23 del Comando inglese per l'attacco del 26 giugno 1919 (completo) Copy No.4 237TH INFANTRY BRIGADE OPERATION ORDER NO. 23 Ref. Air Sketch No. 1. The enemy is holding a position on the junction of the road and the railway 6 versts S. of SIDING 10. A deserter who gave himself up at SIDING IO today g ives the strength of the enemy ho]ding this position at about 250 men and 3 M.Gs. Our Forces are holding a line about 600-800 yards N. of this position. 2. Tomorrow, June 26th , it is proposed to heavily bombard this position and to follow up the bombardment with a sma.11 force and to occupy this position and push patrols S. along the railway to keep in touch with the enemy. 3. This operation vvill be carried out by 2 p]atoons ltalian Mobile Coy. and 2 Sections ltalian M.G. Coy. supported by 3 -4.5" howitzers. All troops taking part in the operation will be undcr the command of Major C.D. DREW, D.S.O., Middlesex Regt. All details will be arranged direct by Major C.D. DREW, D.S.O., with O. Cs. Units concerned. 4. O.C. Signals will detail linesmen with te]ephones anc.i sufficient wire to carry the line forward to the enemy's position a distance of about 1000 yards and will install a telephone therc. 5. O.C. R.A.F. will detail machincs for the following task: (i) At 15.00 one machine fitted with wireless to fì.y over the enemy's position, bomb and open M.G. fire on the enemy. In the cvent of the Armoured Train being there to signal to the battcry to open fire. (ii) At 21.00 one machine to fì.y over the cncmy 's position and drop bombs on any hostile train in the vicinity and any pa1ties of the retreating enemy. White ground sheets will be exposed by the most advanced troops to indicate the posltion. ' 6. O.C. 492 Field Coy. will detail a small demolition party to be ready to accompany the advancing troops. The officer in command of this party to report to Major C.D. DREW by 16.00 tonight. 7. The necessary medica.I arrangements to be made direct between the M.O. Italian Mobile Colurnn and thc R.A.M.C. oftìcer at railhead. 8. All reports will be forwarded to Briga.de Head Qrs. at Medveja Gora by telephone. 9. ACKNOWLEDGE. (Distribution over) Capta.in. Brigade Major, 237 Infantry Bde.
J\nn.;ssi
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Annesso n. 14 Ordine di Operazione n. 7 della Colonna Centrale
L' Ordine dì Operazione n. 7 (originale - prima pagina) della Colonna Centrale (subord inata alla 237" Brigata inglese) per l'attacco del 26 gi ugno 1919. In esso sono dettagliati gli ordini per la Colonna Mobile Savoia. Operazioni - Sornnwri, Anno 19 18- I 919, Voi . 1/b; AUSSME 129/S, 33-C.
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_ _ _ _ __ __ _ _ _!_! C~··O~IJ"~ H l~iS~pe~. di~ zio~nç'~ lt_ al_ ian~o_ in_M~ u n~l!a~ ni~ a <~l9~1S_- ~ 19~19)
Ordine di Operazione n. 7 della Colonna Centrale (completo) SECRET Centre Column Operation Order N. 7 Copy N. 3 Rcfcrence Map. Blue Print Airphoto Sketch 26 th June 1919 N.l 'r l . Centre Column will attack the enemy's position 1000 yards in front of our present outpost line, with the object of seizing and holding it. 2. The following preliminary moves will take piace at 19:00 hours today. I platoon, Midcllesex Coy, will take o ver the outpost position , now hold by Jtalian Mobile Column, except the extreme left post on the rnain road. Machine Gun Posts will remain unchanged. This move will be made with as much secrecy as possible. 3. Artillcry and M.G. BmTage. All available guns will co-operate in the following barrage: (a) From Zero to + 15 minutes. Rapid searching and sweeping on enemy's front line. (a) From +15 to +20 minutes. Lift 100 yards plus continue as above. (b) From +20 to +25 minutes . Lift lOO yarcls plus continue as above. (c) From +25 to +30 minutes. Lift 100 yards plus continue as above. (d) From +30 minutes. Continue slow. M.Gs. on Railway will co-operate with burst of fìrc conforming to above lifts. 4. At Zero +5 minutes , O.C. Italian Mobile Column will push out two patrols towarcls eriemy's position, one East ami one West of the Railway. These patrol will follow the barrage plus ascertain if the enemy's position is stili · held. · ' If it is strongly helcl, the patrols will return ancl report and the position will be aga in barraged for 5 minutes the barrage then continuing as given in pma 3 subpara (b) and onwards. , If the position is unoccupiccl or not held in strength the patrol will, on gaining the top of the r.iclge, each fire 3 white Verey pistol signals, to clenote thcir pos.ition (these signals must be fi red vertically, care being taken that they do not hit branches of trees). Each patrol will also sencl back a messenger to O.C. Italian Mobile Column repeating thi s information. On receipt of this signal or information , one Platoon Italian Company and
Annesç,i
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2 M.G's , Italian MG Coy will be pushed forw ard with due precaution on the East s ide o f and parallel to the Railway, and occu py the enemy position , taking up a defe nsive position facing South. This w ill be fo llmvcd at an intcrval of 5 rninutcs by a second platoon , Jtal ian Mobile Colum n, and 1 M.G. ltalian M.G. eompany, which will advancc simil arly West o f thc RaiJway. Whcn thcse platoons have arrived on the position they will fire 2 groups of Verey Lights in pairs . O.C. Jtali an M obile e olumn will them move forward thc post and M.G. on thc main road Lo join the remainder o f the eompany on the new position. A Demolition Party, Royal Eng inecrs will proceed with the firs t ltali an Platoon to movc off. Cts duty w ill be to blow a rail as fa r as possible in front of nevv pos ition , to preve nt the dose approach of the enemy Armoured Train. O .C. Itali an Mobile Column will detach a s uitable escort. Signals, R.E. will send fo rward a tele phonc to thc new position (to connect with the main tclephone Jine) in rear of the first Jtalian Platoon. eall for new pos ition 5 rin gs . l lig hl T.M. will be ready on trolley on rai lway to push forw ard as soon as the new positìo n is occupied. Its chief duty w ill be to mcet an attack by armoured train. Whe n the enemy position ìs occupied, the Middlesex eompany (less o ne Platoon in Outpost plus one Pl atoon which ,;vili remain as escort to Artillery will move up to the neighborhood of present Outpost Company Head Quarters and bi vouac . Aircraft. O ne plane will fiy low over enemy position at 15:00 hours to try Lo make him disclose his pos it ion by fìrin g. From Zero onwards one piane will fty ovcr encmy's position to observc and bomb e nemy armoured train , gun positions plus movement. This piane will be fìt.tcd with wireless .
I O. eommunication . (a) o.e. Jtal ian e oJ umn and Middlesex e oy will each cleta il two runners to report to o.e. eolumn at Zero - 15. (b) Signa! Pe rsonnel w ith Popham pane! will take forward the pane! w ith Italian Mobile Column H .Q. and displ ay it on railway at new pos ition. (e) Extension of tele phone to new pos ition , see para 6.
11.
Medical. Italian Medicai Officer w ill establ ish a dress ing station at present Outpost
)06
11 Corpo<li Spedizione llalinno i n M urmnnia ( l 918 - 19 19)
Coy H .Q. moving forward to new posi ti on after it is occupied. 12. Zero. 21 :00 hours. Watches will be synchronized at Italian Mobile Column H .Q. at 17 :00 hours for Italian troops and at 18:00 hours at Arfillery H.Q. for Artillery and Middlesex Coy. 13. Report Ccntre of O.e. Column from Zero -30 present H.Q . of Outpost Company. C.D.Drew Commanding Centre Column Issued at 13 :00 hours Copy n. 1. File 2.R.E.A. 3. Italian Mobile Column 4. Italian M.G. Company 5.R.E. 6. Middlcsex Company 7. RAMC 8. T.M. Battery 9 . American armourecl train IO . H.Q. 237 Inf. Brigade
Annc-sM_ _ _ _ _ _
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Annesso n. 15
Art.
1
16.
Sono considerati in istato di ammutinamento i militari che, fuor! dei casi contemplati dall'art. 114,
in numero di quattro o più, si rifruleranno di eseguire. un ordine, o si ostineranno nel fare una domanda, o porgere una rappresentanza o lagnanza, tanto a voce che per iscritto, e saranno puniti gli ~genti principali colla reclusione militare estensibile a cinque anni, e gli altri éoinvo)ti colla pena del carcere militare n on minore di mesi sej, estensibile ·ul massimo. L'ammutinato che cederà. alla prima intimazione ·andrà esente da pena ; quando però fosse stato agente principale o uno fra di essi, la pena sarà del carcere militare non maggiore di mesi sei. . ·'Codice Penale per l'Esercito del Regno d"ltafia"' , Stamperia Reale . Firenze 1869, Art. 116. pp. 53-54.
Annesso n. J6
Art. 280. Il furto previsto dall'art. 214 sarà punito secondo i casi, o con le pene nello stesso articolo stabilite, o con quelle degli articoli 2 1 5 e 2 16, in qualunque luogo ed a danno di qualunque persona sia stato commesso, oltre l'aumento di pena prescritto coll'art. 250.
Il furto di cui nelr art. 2 1 7 sarà pure punito colle pene in esso stabilite, col}'aumento di un grado. '·Codice Penale per /'f~'sercito del Regno d'Italia", Stamperia Reale. Fi renze 1869. /\rt. 280.p. 116.
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- -- -- - - - -- -~ Il C ~ o=n~o d= · i ~pc,dizionc. Italiano in Murm:rnia (191 S- l'll') i
Annesso n. 17
178. Sarà reo di diffamazione il militare che, con discorsi tenuti in luoghi pubblici od . ,i n pubbliche riunioni, o con altro mezzo qualunque di pubbli· cità, imputerà ad altro militare, presente od assente, fatti determinati, i qua)i, se sussistessero, potrebbero dar Juogo ad un procedimento. Il colpevole sarà punito col carcere militare estensibile ad armi due di reclusione· militare. Sarà applicata la stessa pena se nei luoghi e co' modi sovraindicati avrà esposto un militare ali' odio e disprezzo di altri militari. Ogni espressione oltrnggiosa, parola di' disprezzo od invettiva profferita in pubblico, che non conterrà l'imputazione di alcuno dei fatti accennati nella prima parte di quest' articolo, o non· possa produrre l'effetto previsto nel precedente a1inea, sarà considerata come ingiuria pubb1ica, e sarà punita col carcere militare Se il diffamato fosse superiore e il fatto non import..1.sse il reato d'insubordinazione prevista dagli articoli I Jo, i3 1 e 13.2, le dette pene saranno aumentate di uno o due graJi secondo le circoArt.
stanze. "Codice Penale p er I 'Es~rci/0 del Regno crlralia", Stamperia Reale, Firenze 1869, Ari. 178, pp. 79-80.
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Annesso n. 18 COMANDO
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BRf:'V~
RE LAZ I ONE
{\ ', " ~VÒIA"
\ .,/..,; . \ •1,
DI
S P EDIZIONE
•
a.
sulle AZION I
I TALIANO -
,
IN
tlURMANIA
a :•
s volto dalla COLONNA tlOB!LC
ne:!. g1om1 20/21 !~aggio 1919, por l ' ocoupaz1ono__d1
../\J . ~ /,.?
CORPO
MEDVEJY1'.
OOF.A
{Lago Onoga)
Il ~i orno 19 Maggio 1919 l a Colonne. Mobile "SAVOIA" i n uoguHo t\l l ' ordino de l Comando dellu 23'1© Brigata Inglese , da Uro:;ozero,
ove trovavas i a ccar.':.ono.ta,, si trasfor1 o.l Co.sollo 12, cullo. grc.nde linea ferroviaria dì Potrozuvtodok.
A Maselskaya , s ode del Comando
delln F.lriga1,a Ingl 6so , ric evo ' l ' ordino :,o r l ' attac co , che dovov::i. avvenire il g i orno dopo . L ' attacco doveva operarsi
sii
tre coJ.or..nc pre::oo a poco di UflUO.l e
forz a , ed il conce tto dell ' operazione doveva essere 11 seguente : Forte o.z i one d1mostrat 1Ya ~l ccn\.ro a cavallo ùell.1 ferr•ov1u, o cio ' allo scopo di evito.r e , tratte nendone il nemico , la distruzione de lla lineo. .
LO
colonne l o.teral i , gin ' abbaota.'lza innanzi , convergoro e n-
trambi sullo. fen•ovL.1 od obbl :go.rne coai l o. difes a, con la minaccia de l l o. linea d i ritirata, a r itira rsi rapidrunento senza avoro 11 tempo di p1•ocoùoro a lla distruz ione <lei po::iti.
Obbiettivo por tutti lo.
occupazione do l la riva Sottentrional o da l Lago Onoea od il possoooo delle importanti localita' di POVENI2TZ , LUM~UZKI , o l.JEDVEJYA GORA. Tal e conc etto pero ' non p&to ' asse ro svolt o pel r itardo dell ' intor vc:nto dell' Artiglieria Fr anco se ( l tremo blind ato ed l Sezione do.
65 m/m . ) , cho doveva oosere lmlima dell' azione dLmostra.t i va progettata . Gli ordini si modifict,r ono e la Colonna obbe dal Colonnello Comandante dell ' aziono l ' or dine di portarsi da l Casello 12 a Nord del Casello 11, r ilevar e in avamposti una. Compagnia Ingl ese ed un plotone Serllo , ed attendere d i sposizioni por 1 1 0.ttacco , g lese doveva rimanere a rincalzo .
La compagnia In-
11 Corpo <li Spc.dizionc; ll~·1liano in ~·1urmania (19 18 . 1919)
110
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Archivio fotografico militare
Archi,•to fotoe.raii.:."<> 111Jlirar~
113
Corpo di Spediz ione Italiano in Murmania A bordo del piroscafo "Czar'' di retto a Murmansk (AUSSM E)
114
li Corpo di Spediziooe hali;1no in rvturmania ( 19 18 . 191 9)
Corpo di Spedizione Italiano in Murmania Sepoltura di un connazionale (AUSSME)
Corpo di Spedizione Italiano in Murmania U n impervio camminamento (AUSSME)
Archt\'iofutogr:ifico militare'"•_
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Corpo di Spedizione Italiano in Murmania
(AUSSME)
Corpo di Spccliz.ione ftaliano in Munnania Batteria inglese (AUSSME)
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I 16 - -- - - - - - -- - - - -- - - - -- ~ l~ I c=·or,(?:ù di Spedizione h:i liano in jv) urmania (19 18 . 1919)
Corpo di Spedizione Italiano in Munnania Treno passeggeri delle 18:00 da Murmansk (AUSSME)
Corpo d i Spedizione Italiano in Murmania li sottotenente Barzanò in mezzo alle paludi (AUSSME)
~vio fo1os.?1";1lico mi liture
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Corpo di Spedizione Italiano in Murman ia Due militari in posa (AUSSME)
Corpo di Specli7.ione Italiano in Munnania Baraccamento de lla 389 11 Compag nia Mitraglieri (AUSSME)
JI Cor
I 18
o di SpL'.dizio11l! [ud iano in Y1unnania ( 19 18 - 19 19)
Co1po di Spedizione Ital iano in Murmania Militari mentre attingono acqua da un fiume gelato (AUSSME)
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I.
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Corpo di Spedizione Italiano in Murmania Kola. mare gelato (AUSSME)
Corpo di Spedizione Italiano in l'vfurmania Militari in posa a Murmansk (AUSSME)
Si!!lc-m.:ru=ni=llli_
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Sigle-acronimi B.: Brigata; Btg.: Battaglione; C.C.R.R.: Carabinieri Reali; C.P.E: Codice penale dell 'esercito; Coy.: Com apany, Compagnia; Cp.: Compagnia; Cte: Comandante: D.S.O.: Distinguished Servicc Order; H.Q.: Head Qua11ers, Quartier Generale ; Inf.: lnfantry. fanteria; M.G.: Mach ine Gun , mitragli atrice; M.O .: Medicai Offìcer, Ufficiale Medico; O.C.: Officer Commanding, ufficiale in comando; P.R .: puni7.ione di rigore; R.A.M.C.: Royal Army Medicai Corps, Corpo medico dell 'Esercito Reale; R.E.: Royal Engeneers , Genio Reale; Rgt. (Regt .): Reg iment, Reggimento; S .M .: Stato Maggiore; S .Ten .: Sottotenente; Sovdep: Soviet Deputies, deputati del soviet; SU.: Sottufficiali; T.M .: Trench Mortar, mortaio da tri ncea; Tr.: Truppa
U .: Uffici ali ; Y.M.C.A.: Young Men's Ch1istian Association , Associazione cristiana dei giovani.
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------"11--"Co= rp=-oc"'-' h S=pe=di=z io=nc~J1,=tli;= 111o~in~M~un_na_nia~(l~ 9 1~8 -~19~19)
Indice dei Nomi A
e
Ako; 53 Alessandro II Zar; 14 Alexandrovsk; 63 Alleati; 13; 20; 21; 26; 28; 30; 31; 39;41;43;46;47;48;49;52;53; 54; 55;56;57;59;60;61;66;67; 70; 74;75;76;77;80;81 Arcangelo; 26; 27; 28; 29; 31; 41; 43;46;47;48;50;53;55;63;69; 70;80 Armala Rossa; 25; 26 Austria Impero Austro-Ungarico; 25
Cadorna Gen.; 20 , Cambellotti; 29 Canalmarie; 53 Caporetto; l 3; 20; 21 Carelia; 11; 28 Cé:11-loni Cap.; 55; 71 Cntania; Ten.; 59; 71 Cavallero Gen.; 23; 65; 70; 72; 80 Caviglia Gen.; 62 Cavour; 21 cecoslovacchi; 26 Ceka; 18 Chabod; 7; 19 Chicherin; 47 Chini; 50 Cina; 26 Cirenaica; 1J Colosimo; 22 Cortellazzo; 29 Cosacchi; 19; 31 Crimea; 27 Curlandia; 88
B
Barzanò S. Ten.; 116 Begou Ten. Col.; 70; 74 Belgio; 88 Belin; 26 Benedetto XV papa;21 Bergamaschi· Cap.; 49; 60 ' Berlino; 25 Berlitz metodo; 55 Bliss; 26 bolscevichi; 16; 17; 18; 22; 25; 26; 41;47;48;57;58;61;62;65;66; 72; 79;80 Boselli; 20 Brest-Litovsk Pace di; 17; 18;21 ; 25;26;31;47 Bucbarin; 17_; 18 Bussoleno; 49
D Degli Albizzi Cap.; 30 Denikin Gen.;3 1; 79 di Robilant; 26; 27; 38; 42 Diaz Gen.; 20; 25; 28; 29 Don; 31
= Jnd=icc::..:: <l=t.:iN= o=mi_
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E El ienief; 53 Elope; 41 Estonia; 18; 87
F Fassi ni Camoss i; 19 ; 23; 26 Finlandia: 13; 18; 26; 28; 32; 38; 39; 4 1; 46;53 Francia; 13; 25; 28; 38; 97
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Kerenskij; 17 Kola; 11; 28; 32; 33; 34; 35; 44; 50; 52;53;56;58;59:60;63;73; 118 Kolcak Ammiragl io; 3 1; 79 Kuban ; 3 1
L
Lago0nega;48;57;59;61 Lagoda; 53 Le Havrc; 30; 49; 70; 71; 72 Lenin; 16; 17; 18; 39; 47; 79; 80; 87; G 89 Germania; 13; 19; 25; 28; 3 1; 39; 46; Letizia 53;55; 79;82; 97: 98 Princ ipessa, cli Savoia; 49 Giappone; 26; 32 Lituania; 18; 88 Giolitti ; 20 Liuzza Giusto; 3; 11 ; 12; 74; 86 Tcn.; 49 Glasgow; 70 Livoni a; 87 Goltz Londra; 49; 50; 70 Gen. , von der; 26; 38 Longo Gourko Cap.: 55; 7 1 Gen.; J6 Ludcnclorff Gen.; 25
H
Helsinki: 26
I Impero inglese; 14 Impero russo; 97 Intesa; 16; 19; 25; 26; 28; 57 Italia; 2 1; 23; 27; 28; 50; 58 ; 62; 68; 69;70;7 1; 72;76; 80 lvanca: 32
K Kandal.aksa; 39; 40; 43; 48 Ken,;33; 34; 39; 40;4 1;43; 48; 60; 6 1; 62;63;67;68;69;75;76; 77 Kennan ; 39 .
M Manciuria; 26 Manifesto d'Ottobre del 1905; 15 Mar Bianco; 34; 40; 47 Mare di Barcnts; 32 Marna; 25 Maynard Magg. Gen. ; 33; 34; 38; 39; 40; 41 ; 43; 44; 45; 46; 47 ; 48; 54; 56;57;58;62; 74; 77; 78;8 1; 82;95;96;97 Medveja Gora; 46; 6 1; 62; 63; 64; 65;68; 69; 70; 102 menscevichi; 16 Modane; 49; 70
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Moody Magg.; 55 Morelli di Popo.lo caserma; 29 Mosca; 11; 26; 31.; 43; 47 Mosin-Nagant fucile; 51; 52; Murmania; 11; 13; 19-23; 29; 30; 32-36; 41; 45-47; 49; 51; 53; 55; 57-60; 62; 63; 66; 68-71; 73-75; 78-82 Mu.rmansk; 26-29; 3 1-34; 36; 38-41; 43-47; 48-53; 55-63; 68-69; 73; 75;80
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Poole Magg. Gen.; 29; 38; 39; 41; 43; 47 Popoff; 69 Pia; 53 Povynetz; 44; 62-65 Prima gueITa mondiale; 11; 15; 16; 19;20;25; 32;38;39;46; 72;74; 79; 82 Princip Gavrilo; 1. 6 Pullè Magg.; 30; 35; 60; 71; 91
R
Napoli; 29 New Castle; 50
Raimondi Magg.; 30;55; 60;69;70 Rastìkent; 44 Reval; 87
Nicola TI
Ricci
Zar; 15; 17 Norvegia; 32; 39; 69
Ten. Col.; 30 Riga; 87 Rivoluzione d'ottobre; 1I ; 17; 18 Rizza Ten. Gen.; 30; 49 Roma; 27; 29; 55 Romano; 11 Rossi; 49 Rugozerskaya; 47 Russia; 11; 13-19; 21; 25-32; 37-39; 4 1;46-48;52;53 ; 57;59;70-74; 76; 80-83; 87-89; 97
N
o Olonetz; 46 Operti; 50 Orlando; 20; 22 Ostrov Popov; 60; 61 Oulx; 23; 70; 72 ,
p Parigi; 25; 49; 80 Pecenga;38;40;41;43;44;63 Pechino; 26 Perazzi Cap.; 30; 60; 7 1 Petrozavoclsk; 33; 46; 59 Piave fiume; 25; 56; 68 Pietrogrado; 26; 28; 32; 52; 62; 87 Polonia; 18; 88
s Sackville-West; 26 Salvadori; 17
Sa.pegno Cap.; 49 Sartìrana Gen.; 49 Scanna gatta
Judice dei Nofni
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Magg .; 70; 7 1; 73; 80 Segeifa; 46 Segcja; 47 Serbia; 16; 88 Seton-Watson; 20 Shackleton Magg .; 78 Siberia Corpo d i spedizione in Siberia; 13; 26;28 Sifola Tcn. Col.; 29; 33 ; 35; 4 1; 45; 49; 50; 52;5 5-62; 65-67; 70-73;7577; 80-82 Soroka; 33; 4 1; 48 Southampton; 49; 50; 70 Spiridornoff; 41 Sumski Posad; 44 Susa; 49 Syren;4 1;53; 54; 78;95; 96
T Torino; 23; 29; 30; 35; 49; 72; 75 Trenlo; 56 Trieste; 56 Tripo litan ia; 11 Trockij; 17; J8; 2 J; 25; 47; 59 Tuloma fiume; 32 Turncr Gen.; 70
u Ulam; 3 1 U rosozcro; 48; 6 l V
Varè; 26 Vasa; 53 Venezia; 29
123
Versai lles; 16; 23; 26-29; 49; 65 ; 70; 71 Vittorio Veneto; 21 Vladivostok: 19; 26 Vo logda; 32
w Wilson; 55; 83 Witte; 15 y Y.M .C.A.; 55
z Zuanca;53
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L'archivio fotografico e le copie dei documenti di fonte AUSSME sono stati ottenuti '·su concessione dello Stato Maggiore dell'Esercito - Ufficio Storico" dei quali è vietata ogni ulteriore riproduzione.
L'immagine di copertina è stata tratta da un lucido originale compreso nella raccolta degli allegati al diario storico del Corpo di Spedizione italiano in Munnania (AUSSME, Fondo B- 1 diari storici prima guerra mondiale, voi . 129/S 33C).
PROPRJETA LETTERARIA Tutti i diritt.i sono riservati. Vietata la riproduzione anche parziale senza autorizzazione scritta
C0 STATO MAGGIORE DELL'ESERCITO UFFICIO STORICO Roma 20 14
ISBN 978-88-96260-34-0 Codice categorico 6831
Finito di stampare nel mese di dicembre 2013
STABILIMENTO TIPOGRAFICO DE ROSE Contrada Pantoni - Marinella 87046 Montalto Uffugo (Cs)
Giuseppe Cacciaguerra, classe 1972, di origini liguri (Varazze), laureato in Scienze Politiche (presso l'Università di Torino), Scienze Internazionali e Diplomatiche (presso l'Università di Trieste), ha conseguito un Master di II livello in Scienze Strategiche e un Master di I livello in Studi internazionali strategico-militari. È Ufficiaie superiore dell'Esercito Italiano nell'arma di Cavalleria e, attualmente, presta servizio presso il Reggimento Genova Cavalleria (4°) quale Comandante del 1° Gruppo Squadroni. È sposato con Monica.
N.CAT. 6831