MANVALET- ·""··
JI·Dl·TECNlCAMlll~
ACW&DEllA llVISfA:ESEVD =-TOE NAZIONE-
Fascicolo X
Novembre 1930-IX
IL BATTAGLIONE DI FANT,ERIA . · NEL -COMBATT:IM~NTO . .
(con 22· illustrazioni) Testo del col. Francesco Montagano Disegni del ten. Alberto Morgani .
Lira
5° migliaio ====ROMA ISTITUTO POLIGRAFICO DELLO STATI> -
1930 ~IX
"ESERCITO E NAZIONE" RIVISTA PER L? UFFICIALE ITALIANO IN SERVIZIO ATTIVO ED IN CONGEDO Direttore : ALBERTO BALDlNI Direzione e Àmministra:ione:
RoMA -
VI.A
NAPOLI
(Palazzo del Ministero della Guerra)
Esce in fasdcoli mensili ricca~ente illustrati, di 100 pagine e tratta i seguenti argomenti: Storia generale e militare • • • Ordinamento dell'Esercito • Formazione ed impiego delle varie armi e specialità nella battaglia - Tecnica dei ma1:eriali bellici e loro uso - Rifornimenti dei mezzi di vita e di lotta alle forze combattenti • • • Cenni su le altre forze armatf} • • • Statistica, Economia politica e Politica generale • 11 • Questioni coloniali • • • Geografia e topografia • • • Le Belle Arti e la guerra • • • Avvenimenti politici del mese • • • Educazione fisica e Sp~rts • • • Notizie su gli Eserciti esteri • • • Chiarimenti circa l'interpretazione di leggi e regolamenti militari a richiesta degli abbonati • • • Riassunto di quanto si scrive di importante nelle principali pubblicazioni no$trane e straniere • • • Bibliografia• • • Vita degli Ufficiali in Congedo Ogni fascicolo è posto in vendita al prezzo di :
LIRE
5
IN
ITALIA
E
COLONIE • • • LIRE
12 ALL'ESTERO
L'abbonamento viene fatto esclusivamente per un intero anno solare Per abbonarsi inviare all' Amminisira:done della Rivista
per i'ITALIA e COLONIE. • per l' ESTERO • • • • • • (1) Per le 41lttw1 e rel1llv1 tassa 41 ,rnt4ma sl1ro1llstlei -
L. L.
24(1) 60(1)
uaie o 41s,osltlm • lttte -
111111sm L UO
Uno i,speciale contributo deliberato dalla PRESIDENZA. DELL'UNIONE NAZIONALE UFFICIALI IN CONGEDO D'ITALIA permette di concedere una straordinaria riduzione sul prezzo di abbonamento per gli iscritti all'Unione stessa, Per detti ufficiali l'abbonamento è al prezzo di
Lire VENTI oltre llre 1,00 per la quietanza e relativa tasea di previdenza giornalistica, come da dilposizioui di legge. CHIEDERE QUESTO ABBONAMENTO A TRA VERSO <;LI OR{)ANJ DELL' U. N. U. C. I,
MANUALETTI ·DI TECNICA MILITARE , a cura della Rivista
'
.
.
"ESERCITO É ·.NAZIONE;, :·
.
.
.
· IL BATTAGLIONE DI FANTERIA NEL COl\fBATTI~IENTO ( con 22 n,ustr-az'ioni)
Testo del col. Francesco Montagano Disegni del ten. Alberto Morgani
ROMA ISTITUTO PoLIGRAFIOO D E LLO STATO
1930- IX:
INDICE
1° Esempio - Un battaglione di avanguardia nell'avvicinamento Pag. ))
- Un battaglione· di primo scaglione nell'attacco ....
»
))
- Un battaglione di primo scaglione nella difensiva ..
»
Proprietà riservata
Proibita '1a riproduzione, anche parziale
·(3103273). Roma, 1930.IX ·-:- I stituto Poligrafico dello Stato . G. C.
3 18 'J":
43
IL BATTAGLIONE DI FANTERIA NEL COMBATTIMENTO Il battaglione raccoglie quasi tutti i mezzi d'azione della fanteria in 'Una compagine organica (1) che consente di realizzarne il maggior ·rendimento complessivo nel combattimento. Perciò il battaglione deve essere conside?'ato inscindibile. Pe1· -la sua potenza d'urto e di penetrazione, derivante sopra tutto dalla sua idoneità ad attuare a pieno la manovra nella duplice forma del movimento e del fuoco, il battaglione può svolgere atti o consegu.._ire obiettivi che. per la loro importanza assumono valore di elementi essenziali nel quadro della D,ivisione. Perciò il comandante di battaglione deve avere una larga visione e una comprensione unitaria del combattimento. E deve possedere, in particolare, una capacità organizzativa onde possa flrarre il massimo rendimento dai mezzi di cui dispone, in ispecie di fuoco, . appunto perchè nel battaglione è possibile attuare nella maniore pienezza la mano11ra': dei fuochi di fanteria per l'accompagnamento dei reparti avanzati. I tre esempi che qui si riportano 'dell' azfone del battaglione nell'avvicinamento, nell'attacco e nella difesa, tendono sopra tutto a mettere in evidenza gli aspetti pi'ù, salienti della capacita tattica del comanétante, di battaglione. /
1° Esempio. U N BATTAGLIONE DI AVANGUARDIA. NELL' A VVÌCIN.Al\:IENTO. -
Jl
III battaglione del 18°, la sera del 14 novembre staziona nena ·zona di O. l'Isola (Fig. 1).
(1) Il battaglione comprende un comando, tre compagnie fucilieri e una compagnia mitraglier i. Il comando è costituito dal comanda.nte, dagli ufficiali del comando (un aiutante mag· giore, un ufficiale inferiore a disposizione, due ufficiali medici) e da.Ila compagnia comando. Questa è formata dal plotone comando, ripartito nelle squadre maggiorità-servizi- salmerie e carreggio; dal plotone collegamenti con le squadre: telefonisti e guardafili - osservatori, seanalatori e colombofìli. - portaordini; e cfta.l plotone esploratori su tre squadre. 0 Per la compagnia fucilieri vedi manualetto « La compagnia fucilieri nel combattimento ». La compagnia mitraglieri è costituita da un plotone comando ripartito nelle squadre: comando - collegamenti - zappatori - rifornitori - salmerie e carreggio; e da quattro plotoni mitraglieri su tr~ squadre mitragliatrici pesanti, ciascuna. delle quali dotata di un'arma, . In totale il battaglione comprende: 29 ufficiali, 1033 uomini di. truppa, compresi i sottufficiali, 100 quadrupedi da salma, 14 quadrupedi da tiro, 7 carrette, 8 biciclette, 18 mitragliatrici leggere, 12 mitragliatrici pesanti. ·
-
4-
Lo stesso giorno, 14 novem bre, ha marciato· col grosso della Divisione, in movimento da Est, lungo la rotabile: il mattino successivo deve riprendere la marcia al nemico. Del nemico si sa che, in movimento da Ovest, il 13 novembre si è spostato nella zona di Mantiglio, ove pare si stia organizzando a difesa. Dal mattino del 14 sono stati segnalati infatti un'intensa attività lavorativa sulle alture di M. Tondo-Poggio Ficonaccia,-La Rotonda, e movimento di truppe e carreggi sulla · rotabile che da ·ovest porta a . Mantiglio. Artiglierie nemiche sono state avvistate nella. zona di Poggio
I
·-.- • .ùrm!i t!el sello.re dazione _ _ _ _ ____...,/)Jre.ziMe (/aVa!'lZ'B/8
o
f
-------· .ÙÌlea tJfsoalio
~ Ltnea degli avampnéi
'.
Lungo e, pare anche,. in quella di Le Cimette. L'esplorazione v1cma della Divisione cui appartiene il nostro battaglione, dopo aver superato resistenze opposte da truppe celeri avversarie, la sera del 14 novembre è stata arrestata da fuochi continui sulla linea Poggìo QuerciabellaM. Calvo (1).
r- · (1) All'inizio della marcia del giorno . 14 l'esplol'azione vicina precedeva di circa una tappa (14-,-15 chilometri) la Divisione retrostante. Durante la lotta sostenuta da detta esplora,z.ione per supera.1·e le resistenze opposte dal nemico, la Divisione ha serrato sotto fino a raggiungere la zona indicata.
21
-
5
Il mattino del 15 novembre- la Divisione riprenderà la marcia al nemico, iniziando l'avvicinamento (1) su due colonne: quella di destra costituita dal 18° fanteria. (1) Può la Divisione riprendere la marcia al nemico incolonnata su cli una sola rotabile, cioè in·forma.z ione di marcia, come ha fatto finora? Evidentemente no. Artiglierie nemiche sono state avvistate a Poggio Lungo e, pare anche, a Le Cimette: queste, più vicine, verosimilmente di piccolo ca.libro, quelle, più lontane, ma probabilmente di m edio calibro, cioè di una gittata che può l'aggiungere anche i 15-,- 18 chilometri. Ora Poggio Lungo dista dalla zona ove è alloggiato, ad es., il III battaglione del 18° fanteria circa 17 km.: il che vuol dire che, teoricamente almeno, il TII battaglione del 18° potrebbe essere colpito fin dal
+ + + + + + + it'nea ray.911117éa clalléSJJ!oraztone wéti,a •••••···~····· .......... Ju17posta 1/nea d'/sicu~ezza nemica - _, - - · >'? >> ,,, resisfen.{a. >> 111 · 1)1 Artjlùr1e n.e!llt'c~e <'l.s~r.i_sé<tte c1lma,tà~o-~l. f..4:.
·-
momento nel quale lascerà gli alloggiamenti per riprendere la marcia. Non solo: le a.lture di l.\fontiglio sulle quali, pare, il nemico si stia organizzando a difesa, distano dalla zona di C. l'Isola non p iù di 12-,-13 chilometri, e non più di 10-,-11 le truppe avanzate nemiche che hanno arrestato la nostra esplora.z ione. La Divisione ha compito offensivo, ma per combattere occorre·una formazione idonea, che chiamiamo appunto di combattimento, la. quale, richiedendo tempo e spazio, non può essere ass1.mta che gradua.J.rnente. E ancora.: il nemico pare si stia organizzando a difesa sulle aiture di Montig!io, ma nulla esclude che possa muovere a sua volta, così che la nostra Divisione potrebbe essere costretta a impegnare com· b~ttimento in un m omento qualsiasi della sua avanzata. Ne viene che la Divisione dovrà muovere con 1mo schieramento di attacco già abbozzato, cioè con le forze gih raccolte e arti· colate, cosi da poter assumere gradualmente quella che sa1·à poi la sua formazione cli combat timento se il nemico sta fermo, e da essere in grado cl 'impegnai si in qualsiaei moment-o se il ne· mico le viene incontro. Insomma, riprendendo il movimento, la Divisione inizierà quella fase che chiamiamo avvicinamento e che rion è altro in sostanza se n on il prologo e l'imbastitura deiìa battaglia perchè segna il graduale passaggio dalla inarcia al combattimento.
-6-
Il comandante del 18° destina il III battaglione in avanguardia (1), col còmpito di sostituire le truppe celeri e sostare (,2) in posizione di attesa sulla linea: pendici Est di Poggio Querciabella, altura senza indicazione di quòta a nord di q. 175 sulla ·rotabile. I e II battaglione, costituenti il grosso della colonna, seguono in secondo scaglione. Commettendogli il còmpito, il comandante di reggimento indica al comandante di battaglione il settore d'azione (3), la direzione d'avanzata (4) e le linee di sbalzo (5), come risulta dalla fig. l; gli assegna là sezione cannoni del reggimento (6); lo , informa che nel corso dell'avvicinamento sarà sempre appoggiato da un gruppo di artiglieria (7); gli notifica infine che il battaglione dovrà assumere formazione di avvicinamento appena oltrepassata la linea degli avamposti collocati sulle alture di riva de.stra del Rio Secc.o e che detta linea dovrà essere oltrepassata per le ore 8.30'. Che cosa fa il nostro comandante di battaglione? Quali ordini ha da dare? Quali questioni ha da risolvere?
(I) Ogni colonna ha una propria avang,uardia, costituita da uno o due battaglioni e rinforzata dalla sezione cannoni reggimentale: le avanguardie delle singole colonne (normalmente due) costituiscono nel lor o insieme l'avanguardia divisionale, onde le avanguardie delle colonne vengono dette parziali. (2) La sosta può essere consigliata dalla necessità di approfondire la conoscenza della linea nemica che h ar arrestata l'esplorazione, mediante azioni di ricognizione compiute dall'avanguardia: per poter decidere se meglio convenga attaccare la linea anzidetta al più presto con la sola avanguardia o occorra invece organizzàre l'attacco di tutta la Divisione. (3) Il settore d'azione è la zona di terreno attraverso la quale un reparto svolge prima l'a:vvicinamento quincl.i l'attacco. Poichè il battaglione che consideriamo è d'avanguardia-, ed ha pertanto il compito di coprire il grosso della colonna, il suo settore d'azione s'identificherà., manifestamente, con [quello della colonna. (4) È la linea immaginaria determinata da punti ben individuabili del terreno, a cavallo della quale·gravitano le forze dell'unità cui si riferisc-e. (5) Sono posizion i prescelte dal comandante della Divisione allo scopo di coordinare in profondità gli atti essenziali m ediante i quali si svolge l'avvicinamento: in particolare, l'avanzata delle avanguardie con l'appoggio delle-artiglierie, il movimento dei grossi con quello delle avanguardie. . Nell'àmbito del battaglione possono servire anche a controllare, ed eventualmente a runaneggiare la formazione di avvicinamento, a-d assicurare i collegamenti con i reparti laterali, a coordinare lo svolgimento dell'esplorazione col movimento dell'avanguardia. Le linee di sbalzo non sono necessaria.rnent-e anche linee di sosta; anzi, finchè possibile ~li s~alzi dell'avanguardia debbono succedersi senza sosta. Ma se pensiamo alla molteplice fUilZlone coordinatrice delle linee di sbalzo, an che a prescindere dalla neéessità di concedere o~ tanto un po' di riposo ai reparti, ci avvediamo che sulla linea di sbalzo la sosta, ancorchè d1 breve durata, sarà quasi normale. (6) È ~costituita da tre pezzi 65/17 e un comando di sezione. ~ (7) Normalmente, cioè ove condizioni di tempo e d i terren o lo consentissero, il meccanismo degli sbal_zi de~ gruppi di artiglieria in relazione a · quelli dell'~v~u&Uardia sarebb_e: . f!.no alla prima lmea. di sbalzo dal III gruppo 75/27 del 10° art1gheria campagna m pos1z1one nella zona di « L'Ave Ma1·ia »; dalla prima alla seconda dal IV gr?PPO _75/1~ d~llo stesso reggimento, in posizione in R.ne Lontanelli; quindi dalla seconda lmea m poi di nuovo dal III, in posizione sulle ·p endici orientali di La Costa. ~~l caso in _esame però le difficoltà oppos~e dal t erreno al movimento del I II. gruppo consiglieranno d1 prolungare l'azione diappogg10 del IV gruppo da 75/13 dalla prrma alla . terza linea di sbalzo fino a che il IH gruppo non .~ia in posizione sulle pendici di La Costa.
- 7·-
Il battaglione~ d'avanguardia, il che vuol dire che ha funzione di copertura pel grosso della colonna. Ma .fino al Rio Secco la protezione della colonna è assicurata dagli avamposti: dunque fino al Rio Secco il battaglione non ha che da muovere, in formazione di marcia, lungo l'itinerario più acconcio. Oltrepassato il Rio Secco, giusta gli ordini del comandante di reggimento, .dovrà assumere formazione di avvicinamento. E la formazione di avvicinamento iniziale quale dev'essere? E fin dove può rispondere alle esigenze dell'avvicinamento? Ciò che praticamente vuol dire: può il comandante di battaglione prevedere se, dove e come essa formazione potrà e dovrà subire rimaneggiamenti? (1). E ancora : nulla esclude che il nemico possa muovere incontro al battaglione. Ciò è poco probabile, è vero, perchè le informazioni che si hanno sul nemico inducono a ritenere che esso si stia organizzando a difesa sulle alture di Montiglio. Ma, a prescindere anche da tale eventualità, è sempre da considerare possibile, fors'anche probabile, un'attività del nemico rivolta a sorprendere le nostre colonne, con nuclei bene appostati che siano sfuggiti alla nostra esplorazione vicina o siano riusciti ad infiltrarsi tra gli elementi di essa. In altre parole, il battaglione può incontrare resistenze più o meno consistenti nel corso dell'avvicinamento : potranno essere anche poche armi automatiche, ma il nostro comandante di battaglione sa che anche poche armi automatiche bene appostate e largamente approvvigionate possono bastare ad arrestare e scompaginare tutta una colonna. Occorre dunque un'attività esplorativa intesa alla ricerca di notizie sul nemico, lungo le direzioni e nei punti che il comandante di battaglione giudicherà più favorevoli all'azione nemica e, sopra tutto nei punti la cui occupazione potrebbe riuscire particolarmente pregiudizievole all'azione propria. E non basta: il settoi'e d'azione del battaglione fino alla prima r linea di sbalzo ha un'ampiezza di fronte di oltre 1500 m\ltri, poi si va man mano restringendo fino ai 1200 metri circa. Ma può il battaglione OCC\J.pare tutta la fronte del settore? Il battaglione, anche in formazione di avvicinamento, ha da essere raccòlto, alla mano, perchè abbia ùna coesione tattica che consenta di poterlo impiegare con prontezza e con efficacia in qualsiasi momento e in qualsiasi direzione; e poichè un migliaio di metri è un limite che di massima non potrebbe essere oltrepassato senza vulnerare appunto siffatta coesione, ne viene che un fianco almeno del battaglione rimarrà scoperto e dovrà perciò essere SO'rvegliato con elementi di .sicurezza, senza di che la copertura non verrebbe assicurata su tutta la fronte.
(l) La formazione di a'l>Vicinamento, oltre ad assicurare la copertura del grosso della colonna, deve soddisfare alla duplice esigenza di consentire al battaglione la minima vulnerabilità e la rapida entrata in azione. All'uopo deve adattarsi· al terreno, sfruttandone la copertura naturale, per cui è suscettibile di modifìcazioni e trasformazioni successive.
-8-
Non' basta ancora. ILbattaglione è inquadrato, ,p erciò occorre provvedere al suo collegamento con i battaglioni contigui : a sinistra col battaglione d'avanguardia della colonna di sinistra (1), a destra co:rì reparti di altra Divisione. . Abbiamo accennato alle questioni più importanti che il comandante di battaglione dovrà risolvere; questioni che, come facilrnente s'intuisce, sono strettamente connesse fra loro e la cui soluzione non può scaturi~e perciò che da un concetto d'azione. Il nostro comandante · di battaglione q.ovrà pertanto concretare un suo concetto d'azione: e giungerà a concretarlo attraverso un ragionamento che abbia precipuawente a base le notizie che si hanno del nemico e l'esame del terreno. Il nemico - pensa il nostro comandante di battaglione. ·- può inffiggermi perdite col fuoco delle site artiglierie; può muove1·mi incontro; può oppormi resistenze nel corso dell'avvicinamento. . Fino al T. Verzano non potrò soggiacere, verQsimilmente, .che ai tiri di artiglieria di medio calibro. Oltrepassato .il Verzano potrò essere fatto segno invece al fuoco della massa delle artiglierie leggere della difesa, con intensità ed efficacia tanto maggiori man manomi avvi-. cinerò alle posizioni avversarie: e ciò perchè.il yerzano scorre a 7 km. circa dalle alture di Le Cimette sulle quali è verosimile supporre schierata la massa delle artiglierie nemiche (2). Tali consìderazi9ni gim1ti:l;ìcano anche la supposizione che eventuali resistenze potrò incontrarle, con le maggiori probabilità, solo oltre il Verzano: non solo e non tanto · perchè le forme del terreno meglio si prestano all'azione efficace di nuclei nemici, ma anche e sopra tutto perchè questi potr~bbero essere · avvalorati dalla protezione delle artiglierie leggere della difesa. Per la valutazione del ter1·eno, il comandante di battaglione non ha èhe la visione diretta della zona .al di qua del R io Secco: pianeggiante, a larghe ondulazioni, qua e là macchiòsa, come appare dalla :fig. 2. lVIa poichè il terreno che vede è quello che meno l'int-eressa e il terreno che l'inte:çessa è quello che non vede, per la ·valutazione di questo non potrà che pren<;].ere in esame l.a carta topografica al 50.000 di cui è in possesso. Che cosa rileva dall'esame della carta? Primà di tutto che il terreno presenta caratteri nettamente distinti al. di qua e al di là del T._Verzano: al di qua pianeggiante e a larghe ondulazioni, ver osimil".' mente come quello che vede da C. l'Isola, e .saltuariamente ricoperto di macchie più o meno profonde fra l'asse di movimento del battaglione
(1) Trn,t,tandosi « di unità dello stesso ordine, affiancate, il collegamento diretto· ha luogo per regola da sinistra a destra» (N. G. 48\. Ciò non toglie però che il nostro .comandant.e di battablione debba. provvedere, anche per suo conto, ad assicurare il collegamento col batta.gliono contiguo di sinistra; tanto più. che i due battagìioni rappresentano le avanguardie parziali dell'unica av1tng,rnrdia divisionale. · (2) _La git-tata delle artiglierie le-gg4?re può essere .considerata efficace fino a,i 7 chilo· metri c-1rca. ·
-
9-
e il limite di sinistra del settore; al di là del Verzano collinoso e variamente mosso e coperto. P er le considerazioni già esposte, la zona che p articolarmente interessa il nostro comandante di battaglione è manifest amente quella oltre Verzano. Esaminandola più attentamente, egli vi csservaà una linea di alture foggiata ad arco con la concavità rivolta verso nord, costituente là testata del fosso che scorre ad Est di P oggio Agnello: la dorsale di La Costa, allungata nel senso dell'asse di movimento; il Poggio Querciabella normale a detto asse. Pianeggiante sul dosso, la costa degrada dolcemente verso nord con una falda rotta e
Fig. 2
Come Il comìindautc di battaglione vede il tArrooo da O. l'Isola·.
macchiosa, laddove scoscende affatto scoperta sia sul fosso Lavatore, per cui viene per"così dire ad addossarsi al limite di sinistra del settore, :sia sul Verzano, incisa e smembrata da diversi valloncelli brevi e profondi. Riassumendo : fino al Verzano terreno pianeggiante e uriito,!completamente scoperto sulla destra, salt uariamente ricoperto di fasce macchiose sulla sinistra: scarse probabilità d'incontrarvi resistenze nemiche; facilità di movimento, di collegamenti, di osservazione e di esplorazione e quindi anche di copertura; necessità di formazioni molto rade fuori dalle zone macchiose. Oltre Verzano terreno collinoso, con una linea ben marcata di alture a sinistra, più rotto e coperto sulla destra: maggiori probabilità di incontrarvi resistenze nemiche, specie sulle pendici di riva sinistra -d el Verzano; necessità quindi di un'accurata 2 _
n
battagUone di fanteria nei co·m baitimento.
-10-
. esplorazione di dette pendici e della falda settentrionale di La Costa, specie alla testata degli impluvi; convenienza di manovrare per la sinistra, in modo da rigettare il nemico 11.ei fossi a nord di detta altura.. Il nostro comandante di battaglioile potrà dunque, a ragion veduta, formulare il suo concetto d'azione: preponderare con le forze per la sinistra, lungo la direzione : L'Ave iv.Iaria - pendici Nord di Poggio Guardiano - altitra senza indicazione d1'. quota 300 metri circa a nord-ovest di O. Bracciolo - li_nèa di cresta di L a Costa - q. 335 di La Guardiola: · incontrando il nemico in forze, cercare di avvolgerlo sitUa sua destra, . così .da 1·igettarlo nel fosso che sco1·re _ad Est di Poggio Agnello. Alla stregua di questo concetto d'azione, egli è ora in grado di pren.dereJ le proprie decisioni : . ' ' Raggiungerò la linea degli avampo~ti sul Rio Secco, percorrendo, in formazione di 1narcia, prima la campestre: quadrivio di q. 208.L' Ave Maria; quindi la mulattiera che porta a R.ne l'Ortaccio. Appena oltrepassato il Rio Secco assumerò formazione di avvi.cinamento. · Poichè le ·probabilità d'incontrare resistenze nemiche · sono scarse e il _còmpito della copertura è agevolato dal terreno,' mi conviene, manifestamente, tener poche forze in funzione di reparto f1,Vanzato, e cioè una compagnia avanzata e due in rincalzo affiancate: avrò così il battaglione in una formazione più snella, più maneggevole, e pertanto più idonea sia a.sfruttare il terreno, sia a fronteggiare qualsiasi nuova situazione. Le condizioni che mi consigliano siffatta formazione permangono fino al T. Verzano; oltre Verzano le probabilità d'incontrare ;resistenze nemiche man mano aumentano, laddove il terreno più rotto e più coperto rende 1neno agevole il con:ìpito della copertura. Una sola :c ompagn?a avanzata potrebbe più non bastare: mi converrà dunque, salvo circostanze iP'.lprevedibili, irrobitstire 'il reparto avanzato, così da mett:nfo in gTado d'imbastire, quando che sia; una fronte di combattimento, atta, sia a spazzar~ pronta:i:nente nuclei avanzati nemici, sia a contenere un eventua)e urto di reparti avanzati nemici che mi mùovessero incontro. In altre parole: fi1w al T . Verzano mi conviene avere il reparto avanzato di una sola compagnia, oltre V erzano di due compagnie. ,Ma mi conviene aspettare di giungere al Verzano per effettuare tale rimaneggiamento? Evidentemente no, perchè mi conviene attestare già al; V erzano con due cornpagnie avanzate, tanto più che le pendici frasta. gliat~ di riva sinistra del Verzano si prestano, in particolare, all'azione efficace -di_nuclei r emici. E poichè a un ·chilometro circa dal Verzano oorre la pr;ma. linea di sbalzo, mi converrà manifestamente rimaneggiare la formazione del mio battaglione appunto su tale linea, anche per fruire di una probabile sosta. che possa avervi luògo. Posso anche prevedere in qual modo mi converrà effettuare il ri~ maneggiamento? No, perchè solo le circostanze del momento potranr;1.0 suggerirmi il procedimento più appropriato: la durata della sosta, le
-
11 -
perdite o i ritardi nell'avanzata cui avesse potuto soggiacere l'una o l'altra compagnia, ecc. Quel che po~so prevedere è che, quale che si sia il procedimento, la . compagnia di rincalzo di destra, con le maggio,ri proDabilità, passerà compagnia avanzata di destra (1). Comunque, per quanto concerne la formazione di avvicinarnento, mi conviene limitare gli ordini alla prima linea di sbalzo. Il terreno, specie oltre il Verzano, consiglia anche d dare un rinforzo di fiwco in proprio al reparto avanzato. Mi conviene perciò· assegnare subito un plotone mitraglieri alla compagnia che nella formazione iniziale di avvicinamento sarà avanzata e che, non è improbabìle, potrà rimaner t ale fino al termine dell'avvicinamento: nel caso avesse a passare in rincalzo, non mi riuscirà difficile riprendere a mia disposizione il plotone•stesso. Nel rimaneggiameùto che, come prevedo, dovrò effettuare sulla prima linea di sbalzo, assegnerò un plotone mitraglieri anche alla conJpagnia avanzata di destra. (Jiiali direzioni mi con1;errà assegnare ai diversi elementi del batta,glione fino alla rrima linea di sbalzo? In rispondenza al mio concetto d'azione, quello cioè di preponderare con le forze per la sinistra, assegnerò alla compagnia avanzata la direzione di avanzata del battaglione; .-:i.Ha compagnia di rincalzo di sinistra e· alle armi pesanti una direzione Che consenta loro di fruire delle successive zone macchiose: la compagnia a sinistra, le armi d'accompagnamento a, destra, così da poter avere azione efficace su tutta la fronte del settore; alla compagnia, di rincalzo di destra, destinata a percorrere una zona affatto scoperta (2), una direzione che le consenta di poter muovere su larga fronte per poter ass1i1mere formazioni molto rade. E dopo la prima linea di sbalzo ? Ammesso che sulla prima linea di sbalzo mi converrà rinforzare il reparto avanzato, le direzioni più convenienti da assegnare ai singoli elementi del battaglione (e che, nell'ipotesi, certo non,improbabile, che la situa; zione rimanga invariata, posso prevedere fin d'ora), oltre a rispondere al mio concetto d'azione per l'avvicinamento, devono esser tali che, al termine di questo, il battaglione possa assumere, agevolmente e speditamente, lo sch~eramento più idoneo sulla posizione di attesa .. Così. nii conven-à assegnare: - alla compagnia avanzata di sinistra aJ\cora. la d~ezione di avanzata del battaglione; alla compagnia avanzata di. destra una direzione che le consenta di avanzare lungo la falda settentrionale di La Costa e quindi di attestare alle pendici sud-est di q. 277 (1) Per rinforzare il reparto avanzato, poi:tandolo da una a due compagnie, due· procedimenti possono essere seguiti: o affiancare una delle due compagnie di rincalzo alla. compagnia già avanzata o scavalcaJ'e quest'ultima con le due compagnie di rincalzo. Solo la situa2ione reale del momento può suggerire la convenienza dell'uno o dell'altro: nel caso la compagnia avanzata avesse subìto notevoli pel'dite e venisse ordinata una sosta sulla. prima. linea di sbalzo, potrebbe convenire il secondo procedimento; in altre circostaJ1ze, ed è forse l'ipotesi più probabile, pot1:ebbe convenite il primo. (2) La ristretta am1)iezza delle zone macchiose, ·Lmeno di 500 metri, · e·, in particolare, la loro discontinuità, non consigliano di addensare .in esse entrambe le compagnie di rincalzo oltre le armi pesanti.
-12-
d.i Poggio Querciabella; alla compagnia cli rincalzo e alle armi pesanti una direzione la quale, consentend@ loro cli fruire della copertura della falda settentrionale cli La Costa, le mantenga quanto più vicino è possibile alla linea di cresta di La Costa stessa; la compagnia di rincalzo avanti, le armi pesanti dietro, così che, nell'eventualità di un'azione, il rincalzo possa prontamente raggiungerla per manovrarvi, le armi pesanti esservi prontamente postate: esigenze queste che potrebbero essere soddisfatte da una direzione la quale si mantenesse pa1:allelamente alla linea di cresta di La Costa, un centinaio cli metri a nord.
P el compito esplorativo impiegherò il plotone esploratori. L'esplorazione deve servirmi sostap.zialmente a parare in tempo le eventuali minacce nemiche. E l'occhio mio proiettato in avanti e dev'essere perciò predisposta da me in tutte le moclalità esecutive. Innanzi tutto: quante pattuglie mi converrà distaccare? Poichè l'attività esplorativa al di qua della linea degli avamposti riuscirebbe superflua, fino al Rio Secco il plotone può marciare riunito. Dal Rio Secco al Verzano possono bastare due pattuglie: quella cli sinistra più importante col còmpito di esplorare le zone macchiose. Oltre Verzano il compito esplorativo non solo acquista man mano maggiore importanza, ma diventa anche meno agevole, per cui mi converrà impiegare quattro pattuglie col compito cli esplorare rispettivamente: la 1 a, . cli sinistra, la falda meridionale di La Costa; la 2a la linea cli cresta di La Costa stessa; la 3a la falda settentrionale; la 4•1 Poggio Agnello e le pendici di riva sinistra del fosso che scorre ad est cli detto poggio. Delle quattro pattuglie la 2a è indubbiamente la più importante, sia perchè qualsiasi reazione nemica, è véosimile supporre, si appoggerebbe alla dorsale di La Costa e,se attiva e manovrata, ne farebbe perno cli manovra; sia perchè la linea cli cresta cli La Costa rappresenta l'asse cli movimento e quindi la spina dorsale 'dell'azione del .battaglione; la 3a ha il còmpito più oneroso, a causa del' terreno più rotto e più coperto. Mi conviene perciò costituire le due pat tuglie fino al Verzano rispettivamente della forza (1) cli una squadra quella di sinistra, cli un graduato e 3 soldati quella cli destra; oltre Verzano, le due pattuglie ceµtrali della forza di una squadra, le due laterali della forza di un graduato e 3 soldati. Tenuto conto della sua importanza, mi conviene inoltre assegnare alla 2a pattuglia una squadra mitragliatrici leggere, per darle la forza cli rimuovere deboli resistenze che le impedissero o le ostacolassero l'adempimento del suo còmpito, e farla comandare dallo stesso comandante · del plotone esploratori. (1) Le pattuglie di esplora.zione sono costituite in genere :da 3 a 7 esploratori, al · comando di un sottufficiale o g1·aduato.
-13-
A quale distanza dovrò spingere. le pattug!ie? Teoricamente alla maggiore distanza compatibile con la necessità che le informazioni mi pervengano in tempo utile: in tempo almeno pèrchè il battaglione non abbia ad essere sorpreso dal fuoco di mitragliatrici nemiche che si svelino all'improvviso (1). Pr oblema di collegamenti, dunque, che a . me conviene risolvere disponendo che l'esplorazìone sia compiuta a sbalzi: il primo, più ampio, fino alla linea del Verzano, il quale doV1'ebbe essere compiuto prima che il battaglione abbia oltrepassato il Rio Secco; il secondo, più ristretto, a cagione della maggiore importanza e delle accresciute difficoltà del servizio, oltre il Verzano, fino alla posizione occupata dall'esplorazione vicina. Mi conviene infine assegnare allo stesso comandante del plotone il còmpito della raccolta e della trasmissione delle informazioni,. eccettò che per la pattuglia di destra, nel secondo sbalzo, cui riuscirà manifestamente più agevole comunicare con la compagnia avanzata di destra. A differenza che per la formazione di a vv1cinamento, per la esplorazione 111,i conver1;à dare ordini completi per tutto il corso dell"avvicina1nento, sia perchè la carta mi fornisce elementi sufficienti all'uopo, sia perchè, trattandosi di un servizio spinto innanzi a parecchi chilometri, il procedimento degli ordini successivi potrebbe riuscire di dif- · ficile attuazione e aleatorio. Per effetto della diversa ampiezza fra settore di azione e fronte del battaglione, la gravitazione delle forze sulla sinistra porta ad avere un vuoto tra il mio battaglione e i reparti° che operano sulla sua destra, e quindi il fianco destro scoperto. Mi conviene perciò distaccare sulla destra una pattuglia <li sicurezza piitttosto forte, un plotone dunque, tanto più che trattasi del fianco particolarmente sensibile 'per il fatto che sulla destra operano reparti .di altra Divisione. Mi conviene inoltre disporre che esso plotone sia fornito dalla compagnia inizialmente di rincalzo di destra. Poichè prevedo che sulla 1 a linea di sba.lzo dovrò rimaneggiare la formazione di a vvicinainento per cui la compagnia di rincalzo di destra, colle maggiori probabilità, passerà compagnia avanzata di destra, con la disposizione ora detta realizzerò due vantaggi: fino alla prima linea di sbalzo, avere in sostanza tre plotoni · in funzione di reparto avanzato (2); dopo la prima linea di sbalzo, avere molto probabilmente in funzione di pattuglia di sicurezza sulla destra un reparto della stessa compagnia avanzata di destra, il quale, Ìn certo modo, verrebbe a costituire il plotone avanzato di destra, spostato in fuori, della propria compagnia. Circa le modalità del · servizio in. questione, le forme del terreno . mi consigliano a far muo-
· (1) Il raggio di a.zione dell~ pattuglie dì esplora.zione !)llÒ estendersi, di massima nuo a. km. 4 circa dalle compa.gme a.vanzate. (2) Due plotoni avanz.ati della compagnia avanza.ta e il plotone jn funzione di pat. .:,uglia di ·s icurezza- sulla destra.. . .· ·
-
14 -
vere la pattuglia all'altezza del reparto aYanzato fino a Poggio Agnello; quindi a farla sostare . su ,detto poggio, il dominio del quale consente la sorveglianza del terreno fino alle alture di Poggio Querciabella. Mi conYiene infine disporre che la pàttuglia di sicurezza ·sulla destra proYveda anche al collegamento col battaglione contiguo di destra e che alla sicurezza sul fianco ~inistro e al collegame~to col battaglione contiguo di sinistra provveda direttamente la compagnia avanzata di sinistra. · . Il nostro comandante di b attaglione non ha ora che a tradurre in ordini le decisioni prese. Riunisce quindi i comandanti di compagnia e il comandante del plotone esploratori, ed esposto situazione, còmpito e intendimenti propri, dà loro Yerbalmente gli ordini. Alle ore 7 di domani, il battaglione riprenderà l'ava,nutta per avvicina.rsi al nemico, lungo la direzione: L 'Ave Maria - pendici nord cli Poggio Ouardianoal.tura senza indicazione di quota 300 metri circa a nord-ovest di C. Bracciolo linea di cresta di La Costa - q . .335 di La Guardiola. l. Il plotone esploratori (fig . 3), rinforzato da una squadra mit,n~gliatrici leggere che ric,everà. dall' Ha compagnia, muovendo alle ore 6, raggiungerà r'iu-
"-.:- • M-
+ + + + + •
•
4/nl/f, del/t!'/tqre
d
aZ/one.
l/ne e7 rt:7gjli"unTa d,:dl'e.J_,blore7Z/0/7t? né·//70
?/4,ron&
;;,..y:,hrt7.!'or./.
. nito il Ri.o Secco, seguendo l'itinerario: carrareccia q. 24.6 - L'Ave lVfaria, quindi mulattiera che port~~ a R.ne l'Ortaccio. L 'esplorazione avrà inizio' al Rio Secco e verrà. compiuta in due sbalzi: a) P rimo sbalzo: fino alla linea del T . Verzano che dovrà e:;isere raggiunta per le ore 8,20. . Il plotone distaccherà dne pattuglie: pattuglia di sinistra: forza, una squadra organica; direzione: q . l 77 - Poggio Guardiano - altura senza indicazione di quota. a nord- ovest di C. Braèciolo. E splorerà, in particolare, le zone macchiose;
-
15 -
pattuglia di destra: forza un sottufficiale e tre soldati; çlirezione: ,q .. 176 q. 154 - C. San Salvatore (sul T . Veriano). . · . . Il comandante del plotone con. la forzarimanent e seguirà la direzione d'r.ivanzata del battaglione: mi trasmetterà le informazioni lungo la direzione ora detta . . b) Secondo sbalzo: fino alla posizione occupata dalla nostra esplorazione vicina. Il plotone formerà quattro pattuglie: pattuglia 1a (di sinistra): forza un graduato e tre soldati; dirézione; pendici nord del terra.zzo fra il T . Verzano e il Fosso Lavatore - basse pendici della fald~ meridionale di La Costa. E splorerà, in particolare, il terrazzo e le basse p'endièi' 0ra dette e il Fosso Lavatore; , pattuglia 2a agli ordini del coma.ndante del plotone: forza una squadra 0rganica rinforzata. da una squadra mitragliatrici · leggere; direzione q. i64 q .!231 - q. 2-1:7 . Esplorerà, in particolare, il sommo di La Costa; pattuglia 3a: forza una squadra organica; direzione : altura senza indicazione ç!.i quota a nord-ovest di C. Bracciolo - testate degli impluvi sulla riva destra del fosso che scorre ad est di Poggio Agnello - q. 285. Eplorerà, in particolare, la testata degli impluvi; · , pattuglia 4a (di destra) : forza un sottufficiale e tre soldati; direzione: C. San Sa,lvafore - Poggio Agnello - q. 277. Eplorerà, in particolare, Poggio Agnello e le pendici di riva sinistra del fosso che scorre ad est di detto poggio. Il comandar1te del plotone raccoglierà, e mi_trasmetter~ lungo la dite~io11e di
avanzata del battaglione, le notizie delle · pattuglie 1a, 2a e 3a. Il co- · mandante d·ella 4a pattuglia le trasmetterà direttamente alla compagnia a.van- · zata di destra. 2. Il battaglione (fig. 4) raggiunger~ la linea cl.egli avamposti in formazione di marcia: 10a compagnia, rinforzata daunplotonemitraglieri, testa d'avanguardia; seguiranno 9a, 11 a, l 2a, sezione cannoni_e primo scaglione salmerie: grosso. It,inera:rio: la carrareccia e la mulattiera sopra indi.cate per il plotone esploratori. :,;t ·
-
16 -
.
Punto d'incolonnamento: quadrivio m. 200 circa a sud:-0vest di. C. l'Isola. La 10a compagnia si presenterà al punto d'incolonnamepto alle ore 7; la ga alle 7,15"; successivamente le altre compagnie. . · · . · La 10a compagnia distaccherà prima una punta della forza di un plotone che percorrerà l'itinerario del battaglione; quindi, al quadl'ivio di q. 208, un'altra pun-· ta della stessa forza di un plotone, la' quale seguirà la direzione: q. 208 margine nord della zona macchiosa che si stende sulla sinistra, del Rio Secco. 3. Oltrepassando il Rio Secco, il battaglione assumerà formazione di avvicinamento con la 10a compagnia avanzata; gae 11a in rincalzo, affiancate, ga ~1 destra; armi pesanti fra ga e 11~Detta formazione sarà tenuta fino alla prima linea di sbalzo,oltre la quale il battaglione proseguirà l'avvicinamento con due compagnie avanzate e una di rincalzo, secondo disposizioni che mi riservo d'impartire.
I
-
• -
llil!-
i !
• -
l,;jn/// o't'/_,/elrare o'· 'c;z/òae Can1/'a.J7,,va /«<///er,,:
"
m, "rr?:_;7/,ér,:
?/arone ;7v/-rn..57//ér/:
Direzioni : 10a..compagnia: direzione di avanzata del battaglione; ga compagnia: gomito delJ'impluvio che confluisce nel Fos~o di'Pile (me- · · tri 200 circa a sud-est-di q. 176) - altura senza indicazione di quota 200 metri circa -a sud- ovest di C. San Salvatore; · · ua compagnia: gomito della carrareccia 200 ·metri circa ad est di q. 177 - . pendici sud Poggio Gua.rdiano; 12a compagnia: ·sulla destra dell'lP,in modo da fruire delle successive zone macchiose; sezione cannoni: seguirà la 12a. 4. Dal Rio Secco :
la ga compagnia distaccherà una, pattuglia della forza di un plotone coi còropiti della sicurezza sul fianco destro e del collegamento col battaglione contiguo di destra. Direzione : q . 183 - q. 154 - Poggio Agnello, dove sosterà per sorvegliare il terreno fino alle alture di Poggio Q11P,rciabella;
-
17 -
la 10a compagnia distaccherà una pattuglia della forza di una squadra, coi còmpiti della sicw-ezza sul fianco sinistro e del collegament o col battaglione di avanguardia della colonna di sinistra. Direzione: limite di sinistra del settore di battaglione fino al T. Verzano, quindi basse pendici della falda meridionale di La Costa. 5. Un gruppo di artiglieria sarà sempre in grado di appoggiare il battaglione. Le richieste di fuoco saranno fatte da me, come da intese· coi comandanti di artiglieria interessat i. ·
. 6. I nostri aerei avranno per segnale d i riconoscimel1to una fiammarossa allà ·estremità dell'ala destra: per l'event\lale esposizione dei teli, lanceranno razzi striscia nera e castagnola.. Un plotone della 12a compagnia avrà il particolare còmpito della difesa contro tenta.tivi d'incursione aerea a bassa quota.
Scala 1. Jo.ooo
I
- - - - - - - - - - - - ; - , ~ l}1rel!_òne >>
di '
n-vn-nZ?Ta de/ 0(9'.
/ Lt(///~rl ·.
?o// u51/; o
/o;-zg
dé'//à
d / N M <'t ../j7lu7dr,:z.
/e~""t' · c·,,,-71-101,/. 7. Assegno:
al plotone esploratori: un faro Diana Ceretti e due sta,zioni di bandiere a lampo di-color.e; alla 10a compagnia : un porta ordini; alla ga compagnia : una stazione di bandiere a lampo dì colore e due porta ordini ; alla na compagnia: un porta ordini. 8. Avanzerò con la 10a compagnia lungo la direzione di avanza.ta del battaglione. 9. Alla sveglia verrà distribuito il ca,:ffè; prima della. partenza carne nel pane. Da.rò disposizioni per il secondo rancio. Le f almerie di secondo scaglione rimarranno in posto un attesa di ordini (I ). .
·-
~
(1) Le salmerie di primo scaglione seguono il battaglione: quelle che trasportano le armi e le munizioni dei rifornitori e dei p ori;amunizion i èoi r ispettivi riparti; quelle che trasportano le cartucce.per mitragliat.rici e le bombe per il posto munizioni di ba,t taglione, i :r:nateria:li sanitari, antigas e di collegamepto, in coda al battaglione. 3 ......:.
n
battaglione di f anteria nei · combattimento .
-
18 -
. Il battaglione che alle ore 7 del 15 novembre ha iniziato il movi·mento, preceduto di un'ora dal plotone esploratori, alle ore 8,05' raggiunge il Rio Secco. . Appena oltrepassato il Rio Secco assume formazione di avvicinamento, conforme agli ordini del comandante di battaglione. · Alle ore 10,10' raggiunge la prima linea di sbalzo, senza aver avuto bisogno di modi:fic.a,re la formazione, ma con un lieve ritardo rispetto all'avanguardia della colonna di sinistra e avendo subìto qual_che perdita a causa di un tiro di medi calibri, peraltro male aggiustato e di scarsissima efficacia, e del bombardamento di due velivoli présto fugati dal sollecito intervento del plotone mitraglieri destinato allo scopo, oltre che dall'apparire di una nostra squadriglia da caccia. Raggiunta la pri~a linea di sbalzo, il comandante del battaglione decide di a~tuare il suo intendimento, di rinfor!'are il reparto avanzato. Con quale procedimento? Il battaglione, come si è accennato, si è attardato un po' nel primo sbalzo; dunque occorre far presto. D 'altra parte, la compagnia avanzata ha subìto sì alcune perdite, ma non tali che rendano necessario il suo scavalcamento. P erciò il comandante di battaglione pensa che il procedimento più conveniente sia quello di· continuare a tenere la 1oa compagnia avanzata; affiancando sulla sua destra la 9a che passerebbe compagnia avanzata di destra : il procedimento, cioè, più semplice e quindi anche più sollecito .. Così, alle 10,15' emana l'ordine: Battaglione proseguirà avvicinamento con 10a e 9a compagnia avanzate, 1ia,in rincalzo, armi pesanti dietro na. Pertanto: . 9a compagnia, cui assegno un - plotone mitraglieri, .si porti destra 10a, quindi entrambe le compagnie riprenderanno avanzata seguendo dire7,ioni: 10& compa,gnia: direzione avanzata battaglione; . 9a compagnia: altura senza quota sud-ovest C. Sa.n Salvatore - testate impluvi sulla riva destra del fosso che scorre ad est P oggio Agnello - pendici est q. 2, 7. 11 a compagnia: seguirà in rincalzo. Direzione: Poggio Guardiano - a.ltura · senza quota nord- ovest C. Bracciolo - alte pendici nord q . 231 e q. 247, in modo da fruire macchie falda settentrionale di La Costa 12a com-pagnia e sezione cannoni: seguiranno direzione compagnia rincalzo. /
2°. Esem pio. U N BATTAGLIONE DI !'RIMÒ SCAGLIONE NEL:C' ATTACCO. - - Il 360 fanteria, colonna di destra della 9a Divisione, dopo aver rovesciato le truppe avanzate nero:iche, nel pomeriggio del 14. aprile ha serrato sulla posizione di resistenza, a cavallo delle alture di M. Peluso - 1VI. Valder a . ..... . .... , e sosta in posizione di attesa (1) per attendere all'organizzazione dell'attacco che dovrà essere sferrato il mattino successivo. (1) La posizione di attesa per l'attacco della posizione di resistenza avversaria, è quella che occupano i battaglioni cli avanguardia al termine dell'avvicinamento ogni qual-
volta occorra una sosta per completare l'organizzazione dell'attacco. Deve essere il più vi. cino possibile alle posizioni nemiche (possibilmente a distanza di attacco), a condizione però di offrire-buona COJ?ertura per non esporre i reparti a perdite troppo onerose e di rispondere alle esigenze di un azione difensiva per poter far fronte a un eventuale attacco nemico.
-
19 -
E schierato, come risulta dalla fig. · 1 con due battaglioni in primo scaglione - I e III (III a destra) - il II l battaglione in secondo scaglion~, sul rovescio di IVI. Cerro .
• •~ -
-
• -, ~ ~ ~- -
-
-
l,;;n,le Jel/qr<' ,/, · l'~.f''""""/o, 1//Tt r/?o ~/rQ
Zlir~z,·o ne e/ 'olfac,o
1 ·
3/~ ,
O
250
50Ò
1000m.
d<?/'/'.5''/;
Fig. J.
· In quest'esempio prenderemo in esame il III battaglione, il comandante del quale, alle ore 18, · riceve dal suo comandante di reggimento l'ordine per l'attacco. Tale ordine, per quel che più specialmente riguarda il III battaglione, contiene i seguenti argomenti : Informazioni sitl nemico: E stata accertata l'esistenza di un reticolato speditivo continuo, profondo circa 3 metri, e di centri di resistenza, come risulta dalla :fig. I. Sono stati segnalati inoltre una '
-
20 -
attività lavorativa e movimenti di truppe sui costoni meridionali di M. Valdera e di 1VI. Taggiano. Il reggimento, inquadrato, deve attaccare entro i limiti indicati nella fig. 1. Obiettivo : M. Taggiano . .Obiettivi intermedi: 1° Sella di q. 552 - costone alture di q. 568 e q. 553; 2° lVL Valdera - alture di riva destra del fosso che scorre tra 1VI. Valdera e 1VI. Taggiano. Concetto d'azione del comandante ijel reggirnento : Esercitare lo sforzo principale per la sini~tra lungo la direzione:· M. Valdera-pendici _n ord di M. Taggiano, e uno sforzo concomitante per la destra, tendente ad avvolgere le successive resistenze nemiche sui costoni di M. Valdera e di M. Taggiano. D,i,sposizioni per l' attacèo : 1. Schieramento : II e III battaglione in primo scaglione, III a destra ; il II scavalcherà il I ( 1) ; il I in secondo scaglione seguirà il II. Limite interno fra i due battaglioni di primo scaglione : (fig. 1). ·2. Obiettivi d'attacco: II battaglione: q. 694 di M. Taggiano; III battaglìone: pendici sud-est di 1VI. Taggiano. 3. Al III battaglione è assegnato un pezzo della sezione cannoni. 4. Il IV g:m ppo da 75_/13 del 16° artiglieria da campagna in posizione nella zona di q. 488, è particolarmente incaricato di appoggiare il III battaglicne. 5. L'attacco avrà inizio alle ore 6 dopo un'ora e mezza di preparazione d'artiglieria, durante la quale un gruppo obici da 149 / 12 aprirà tre varchi nel reticolato sulla _fronte del III battaglione. Che cosa fa il comandante del III battaglione, dopo aver letto e meditato l'ordine? . Giova intanto notare che egli erct già ·orienwto sul'la situazione. Il battaglione ha partecipato ai comb"attimenti di avanguardia che hanno avuto per effetto di rovesciare le iesistenze avanzate nemiche e di portare il reggimento a contatto di quelle difese .sulle alture di 1VI. Peluso-M:. Valdera. . . . . . . . che un complesso di informazioni e considerazioni inducono · fondatamente a ritenere rappresentino la resistenza principale del nemico. Sono stati anzi i combattimenti sostenuti -dal III battaglione che hanno obbligato il nemico a svelare . i centri di resistenza sulle pendici delle alture di q. 568 e q. 553, come sono state le sue pattuglie a riconoscere il reticolato sulle basse pendici occidentali del costone a sud di lVL Valdera. Nelle azioni di avanguardia da esso svolte, il battaglione aveva raggiunto il sommo della costa . (1) Questo scavalca.wento è impo~t,o dalle perdite subite dal I battaglione, nel pqmeriggio del 14 aprile, n ell'a.tt~cco delle. truppe avanzate nemiche. .
-
21 -
di riva destra dell'impluvio che confluisce _nel T . Piccione a q. 368, e si è poi ritratto sul rovescio di essa, lasciandovi per altro elementi avanzati per l'osservazione, per non soggiacere alle forti perdite cui sarebbe stato inevitabilmente esposto se fosse rimasto sulla costa, distante meno di 500 ·m etri dai centri avanzati nemici, scoperta e pertanto spazza~a dai tiri· della massima efficacia della difesa. Quando riceve l'ordine di attacco, il nostro comandante di battaglione è dunque non- solo orientato sulla situazione, per averla per" son almente vissuta, ma ha già potuto elaborare nel suo spirito qualche ragionamento circa la probabile azione che potrà essere chiamato a svolgere per l'att~cco dell'indomani. Ora però che ha ricevuto l'ordine, si trova di fronte al problema concreto. Ha, cioè, elementi positivi sui quali poter impostare il suo ragionamento per giungere a decisioni concrete circa le disposizioni che dovrà impartire per assolvere il còmpito che gli è stato commesso. Quale può essere questo ragionamento ? Il suo battaglione è destinato a esercitare uno sforzo concomitante; concomitante nel quadro complessivo dell'azione del reggimento, nia per il ·b attaglione che lo deve compiere è' un'azione ben definita da svolgere diretta all~ conquista di un determinato obiettivo. Il battaglione infatti assolverà appieno al suo còmpito di agevolare la riuscita dello sforzo principale del reggimento,- soltanto se riuscirà. a conquistare i successivi obiettivi intermedi e quindi l'obiettivo d'attacco che gli sono stati assegnati. Il problema dunque per ·il ·nostro comandante di battaglione si definisce nei termini essenziali di qualsiasi problema tattico: dato l'qbiettivo da raggiungere e i mezzi dei quali dispongo, co1ne impiegherò i . mezzi stessi per conseguire appieno lo scopo nel modo più economico e quindi anche, che più importa, .più sicuro ? I n altre parole : qual' è la manovra di maggior rendimento che posso svolgere per il raggiungimento delrobiettiv-o ? E poichè manovra vuol dire essenzialmente massa e dil·ezione, il ·nostro comandante di · bat taglione ha da concretare a sua volta un proJ>rio concetto d'azione, inteso precipuamente alla 'd eterminazione della direzfone, appunto di maggiol' rendimento, dello sforzo principale. · All'uopo, egli · completa e concreta i ragionamenti che, come abha ricev~to l'ordine. biamo accennato, stava già elaborando quando . E. li completa e concreta, sulla base della valutazione della sitiiazione nemica e del te1·reno, in relazione allo scop0 da raggiungere e ai mezzi di cui dispone. · Quanto al nemico~ egli sa che, nel suo settore d'azione, oltre al reticolato, ha apprestato tre centri di resistenza : due avanzat,i, sulle pendici del costone meridionale di M. Valdem, uno arretrato sullo sperone di q. 565. Sa inoltre che altri due centri avanzati, ancorchè apprestati nei settori contigui possono svolgere _azione efficace contro il battaglione quando muoverà alla conquista del primo obiet~
(.
-22-
tivo intermedio: specie il centro . individuato alla testata dell'impluvio antistante alla linea di resistenza, il quale infila tutto l'impluvio e può · aver quindi azione particolarmente efficace sul fianco sinistro del battaglione. Da queste notizie potrebbe esser tratto a concludere che l'organizzazione nemica sia particolarmente robusta verso l'alto, cioè sulla sua sinistra; ma egli sa che oltre agli elementi accertati (I), ve ne saranno, ve ne sono anzi certamente altri, non tanto sulla linea di resistenza quanto in profondità che non si sono svelati perchè il nemico aveva . tutto l'interesse a non svelarli. Quale che possa essere però l'organizzazione difensiva del nemico, il nostro comandante di battaglione può a rag10:n veduta ritenere che essa sia particolarmente efficiente verso l'alto, non solo perchè dagli alti speroni del M. Valdera e del M. Taggiano il nemico può battere d'infilata e di fianco i successivi costoni e infilare gl'impluvi, ma anche e sopra tutto pèrchè il possesso di tali speroni lo mette in grado di sferrare contrattacchi della massima efficacia contro l'attaccante che tentasse di avvolgerli per il basso. Così come il rientrante dalla linea di resistenza alla testata dell'impluvio lo induce a ritenere che essa testata, a forma q.i scodella, possa essere . battuta con particòlare efficacia in quasi tutte le direzioni. · Quanto al terreno, che cosa vede o ha veduto di esso il comandante del battaglione ? Il costone che ha di fronte, il dosso dello sperone di q. 565 e la parte alta della piramide di M. Tagg1ano (fig. 2). Il costone che ha di fronte ha potuto osservarlo in tutte le sue forme (fig. 3): alto .e scosceso, a dosso uniforme e tondeggiante sulla sinistra, là dove si salda al tronco di M. Valdera, rotto sulla destra nei due cocuzzoli di q. 568 e q. 565; del pari che a falda unita e pressochè uniforme sulla sinistra, più mossa e qua e là anfrattuosa sulla destra, in corrispondenza appunto dei due cocuzzoli, il più basso dei quali spinge verso il T. Piccione due coste che racchiudono fra loro una · specie di canalone. Quasi affatto brullo. a monte del cocuzzolo di q. 568, qua e là albera~o e macchioso più a valle ·e rivestito di folti arbusti sui due cocuzzoli. Egli però può completare l'apprezzamento del terreno mediante l'esame della carta al 25.000 di cui è in possesso. Il settore d'attacco del battaglione comprende le pendici sud e sud-est di IVI. Valdera e la metà meridionale della piramide di lVL Caggiano. . pal IVI. Valdera si snodano tre costoni, con direzioni leggermente divergenti verso il T. Piccione, i quali costituiscono tre linee ben distinte di rilievi nel senso della fronte di attacco del battagJione: il co-
(1) E neppure definitivamente accertati, perchè il nemico ha tutt0 l'interesse di trarci in inganno apprestando appostamenti multipli, appostamenti e difese accessorie simulati, ecc. Generalmente poco si sa del nemico, e quel poco che se ne sa non è mai certo perchè non è mai definitivo. ·
-23 -
stone anzidetto di quote 568-553; lo sperone breve e scosceso di q. 565; il costone di riva destra dell'impluvio che scorre tra M. Valdera e l\'1. Taggiano. · Il primo costone, attraverso il cocuzzolo di q. 512 si salda al Poggio del Torrione che con lo sperone di q. 565 dal quale è divi.so q.a · un profondo avvallamento, costituisce la seconda delle tre linee di rilievi sopra accennate. Talchè, come la carta mostra all'evidenza, le alture nelle quali si rompono le pendici sud e sud-est di' M. Valdera formanò, nel lol'.o insieme, una specie di conca a figura trapezoidale, i cui orli longitudinali per rispetto al settore del battaglione sono
Fig. 2.
Come il comandan te (lei ba.ttagllone vede la. posizione nemica. da.Ha. q. 600 (400 m. circa. ad est di M. Cerro),
rappresentati da due linee esse pure ben distinte di rilievi : .l'una, sulla sinistra,. più alta e più uniforme, costituita dagli speroni _che si saldano al M. Valdera; l'altra, sulla destra, più bassa e più rotta, costituita dai cocuzzoli di q. 553 e di q. 512 dal Poggio del Torrione e dall'altura senza indicazione di quota a nord-est di questa. Il M. Taggiano si presenta come una piramide erta e brulla, la quale irradia sull'alto Piccione una serie di costoni, i più notevoli dei quali il costone a~ ovest di C . Vit i, ·ampio e scosceso, con direzione quasi parallela all'asse del settore e l'ampia groppa dell'Oratorio di San Giovanni che costituisce l'obiettivo d'attacco del battaglione. Riguardo alla copertura, dall'esame della carta, avvalorato dalle fotografie degli aerei, è possibile rilevare che le basse pendici del Valdera e del Taggiano e in ispecie il fondo della conca a sud-est del Valdera sono alberati e macchiosi, t anto più fittamente quanto più si scende verso il T. Piccione.
·_ 24 -
Alla stregua delle considerazioni sopra esposte, il comandante di battaglione viene ai seguenti apprezzamenti: 1. Lo sforzo principale può essere diretto : O per la sinistra, verso l'alto, attraverso i successivi. speroni che si saldano al Valdera e quindi per l'erto costone ad ovest di C. Viti il quale porta di~ettamente ·a l sommo di M. Taggiano; o per la destra lungo le basse pendici dei monti ora detti. 2. Delle due direzioni, qu~lla di sinistra, per l'alto, oltre al vantaggio di avvicinare lo sforzo principale del battaglione alla direzione di attacco del reggimento e quindi di esercitare una influenza più
/11." Yolc!l!n i,
'
FJg.
Costone mcriclionale di :U. Valdcra visto dalle l)enclici sucl·
diretta sullo sforzo principale cli questo, porterebbe ~t conseguire risultati più immediatamente decisivi, perchè i successivi speroni, come si è detto, dominano i poggi sottostanti e consentono' efficace azione di fuoco e di movimento sia su di essi sia lungo gl'impluvi. D'altra parte però essa conduce a urtare in pieno, f1·ontalmente, sia contro gli alti ·speroni di Poggio Valdera, sia contro il massiccio di M. Taggiano ; contro ,i, tratti, cioè, naturalmente più forti della posizione nemica. La direzione di destra invece presenta vantaggi e svantaggi nettamente antitetici a quelli ora accennati: lo svantaggio di · essere notevolmente eccentrica p er rispetto alla direzione d'attacco del reggimento e di ·portare lo sforzo principale del battaglione su di una linea _di alture e di groppe nettamente dominate dagli alti speroni del Valdera e del bastione di M. Taggiano ; ma per contro il grande ·vantaggio
d-
-25 -
di essere più facik, più economica, e quindi, tutto sommato, di più sicura riuscita. Ciò perchè sulla destra, dove il terreno è più rotto e più coperto, e quindi più favò1?evole alla manovra, riesce più facile la conquista delle basse pendici del Valdera e del Taggiano, il cui possesso, consent endo pure di battere d'infilata e di fianco i successivi costoni e aprendo lo sbocco dei vari corridoi che li dividono o li smembrano o che possono rappresentare facili linee d'infiltrazjone, rende possibile l' avvolgimento per il basso dei costoni stessi. Con più esatta rispondenza alla realtà dell'organizzazione ne- . mica e sopra tutto del terreno, il comandante di battaglione ha
S.
est dello. costa antistante all(l. li neo. di resistenza ncmicn,.
potuto valutare le due direzioni riguardo alla conquista del costone che ha di fronte. La valletta solcata dall'impluvio che confluisce sul T ~ Piccione a q. 386 si fa man mano più ampia e profonda da monte a valle. La direzione per l'alto consentirebbe pertanto al batt aglione di percorrer~ minore spazio con minore dislivello per raggiungere il sommo del costone; ciò che potrebbe rappresentare un sicuro vantaggio. Ma, anche a prescindere dalla considerazionè che sugli elementi avanzati nemici lo spianamento dell'artiglieria e l'organizzazione iniziale dei fuochi di fanteria hanno la massima efficacia, permane sempre in tutto il suo valore l'apprezzamento che la direzione per la sinistra porterebbe il battaglione a urtare in pieno contro la parte più alt a, uniforme e scoperta del costone, attraverso la testa dell'impluvio, che, come si è accennato, può essere battuta con la massima 4 -
Il battaglione di fanteria nel combattimento.
-26 -
efficacia dal fuoco nemico, laddove, la direzione per la destra, attraverso un terreno più mosso e più coperto, consente di avvolgere per il basso il costone stesso, .puntanto direttamente sul cocuzzolo di q. 512, quindi sul Poggio del Torrione. . Riassumendo : la direzione per la sinistra può riuscire più decisiva, ma si presenta più one1·osa e quindi anche più· aleatoria, perchè p01·ta a u1·tare contro il forte della posizione nemica; la direzione per ,a destra, se anche di mino;re efficacia immediata, è però più economica e piiì sicitra, perchè va a urtare contro il debole della posizione stessa. Ponderato il pro e il contro delle due soluzioni, il nostro comandante di battaglione si decide per la seconda, perchè, giova ripeterlo, alla stregua dei suoi apprezzamenti, è la più redditizia ai fini del raggiungimento dello scopo. Così egli può concretare tale decisione nel seguente concetto d'azione: esercita1·e lo sforzo p1·incipale pe1· la destra, lungo la direzione: altura di q._ 553 - il T01·rione - altura senza indicazione di qiwta a nord-est del Torrione-O. Viti, così da avvolgere per il basso i successivi costoni di Jv.l. Valdera e ·di M. Taggiano. Ora che ha concretato il concetto d'azione, può prendere le proprie decisioni circa le modalità dell'attacco. Ha deciso, come abbiamo visto di esercitare lo sforzo principale per la destra, ma perchè questo abbta le maggiori probabilità di riuscire · occorre, manifestamente, che anche le r~sistenze nemiche sulla sinistra, cioè sugli alti speroni del M. Valdera e del lVI. Taggiano siano impegnate; e impegnate siffattamente da obbligarle, per quanto possibile, a concentrare tutta la loro azione contro le forze che direttamente le investono. E poichè la fronte di attacco del battaglione ha un'ampiez. za di circa 600 m., non v'ha dubbio che per impegnarla tutta occorrano due. compagnie, per cui il nostro comandante di battaglione attaccherà con due compagnje avanzate e uria in rincalzo. Conforme al suo disegno di manovra, alla compagnia avanzata di destra affiderà il tòmpito risolutivo, tendente all'avvòlgimento delle basse pendici del Valdera e del Taggiano; alla compagnia avanzata ' di sinistra un còmpito più propr-iamente impegnativo, diretto a fissare frontalmente, così da localizzarne e quindi isolarne l'azione,· le resistenze nenriche sugli · alti speroni sopra menzionati. Alla compagnia avanzata di destra assegnerà pertanto una fro.nte più. ristretta, assicurandole altresì una potenza di fuoco, in proprio e di concorso, onde abbia una capacità di urto e di penetrazione adeguata al còmpito risolutivo che deve assolvere. Ciò premesso, assegn~rà a ciascuna delle due compagnie avanzate un obiettivo, una direzione, e una fronte, rispondenti ai rispettivj compiti.
-
27 -
L'obiettivo d'attacco del battaglione è rappresentato dalle pendici sud-est di M. Taggiano (1). Lo ripartirà fra.le due compagnie avanzate: a quella di destra assegnerà la groppa dell'Oratorio di San Giovanni, dal salto di rocce, un centinaio di metri circa a valle dell'orlo dello sperone di cresta di 1VI. T~ggiano; a quella di sinistra lo sperone stesso (fig. 4).
Quali obiettivi intermedi assegnerà alle due compagnie ?
Flg. 4.
Il comandante di reggimento ha stabilito, come sappiamo~ due obiettivi ·.intermedi, i quali manifestamente, sono impegnativi per entrambi i battaglioni di primo scaglione. Ma essi obiettivi rispondono (1) Gli obiettivi d'atta.eco dei battaglioni di primo scaglione rappresentano l'obiettivo d'attacco della divisione stessa; · · · Quando un battaglione, come qualunque altro reparto, esaurisce, prima di raggi~gere l'obiettivo fissatogli, la sua capacità offensiva, dove essere scavalcato o sostitmto da altro.
-
28 -
alle esigenze dell'azione del reggimento, secondo il disegno di manovra del comandante del reggimento. Il che vuol dire che il nostro comandante di battaglione dovrà decidere, per parte sua, se per l'azione d~l suo battaglione, secondo il suo concetto operativo non gli convenga stabilire· altri obiettivi intermedi (1). Abbiamo visto che dal 1VI. Valdera si protendono verso sud-est tre costoni orientati nel senso della fronte del battaglione, il primo e il secondo dei quali sono stati appunto designati dal comandante di reggimento rispettivamente quale primo e. secondo obiettivo intermedio. _L'organizzazione iniziale dei fuochi che il comandante di battaglione predisporrà, come vedremo, sulla costa di riva destra dell'impluvio che confluisce nel T. Piccione a q. 386, è sicuramente idonea .ad accompagnare il battaglione fino alla conquista del primo costone. Per l'accompagnamento ulteriore si renderà necessario predisporrè una nuova organizzazione, spostanto tutti i mezzi di fuoco su detto costone, perchè nessuna posizione retrostante permetterebbe ad essi di avere azione al di là del costone stesso. P erciò il costone m~ridionale di 1VI. Valdera costituirà, evidentemente, il primo obiettivo int ermedio anche per il battaglione. Dalle nuovi posizioni potranno le mitragliatrici pesanti accompagnare le compagnie avanzate, con efficacia e continuità d'azione, fino al costone sud-orientale di 1VI. Valdera, cioè fino al secondo obiettivo intermedio stabilit o dal comandante del reggimento ? Lo potrebbero per la distanza, circa 600; senonchè lo sperone .di q. 515 e il Poggio del Torrione inibiscono il tiro delle niitra·gliatrìci pesanti dal primo al secondo . dei costoni ora detti, del pari che la fitta copertura del fondo della conca lo renderebbe verosimilmente assai aleatorio attraverso il profondo avvallamento èhe separa le due alture. Per assicurare l'accompagnamento efficace e continuo delle mitragliat rici pesanti dall'uno all'altro costone occorrerà pertanto ricostituire una t erza organizza:zione di fuochi appunto sullo sperone di q. 565 e sul Poggio del Torrione. Dal terzo costone è possibile invece accompagnare l'attacco · per una notevole profondità sulle pendici scoscese e brulle del M. Taggiano : sulla sinistra fin quasi alla cresta, sulla destra fino allo sperone di C. Viti. Comunque, Rerò, non conviene fissare altri obiettivi intermedi, perchè sarebbe artificioso prestabilire una condotta metodica per l'azione che dovrà essere S;"Olta al
m:
(1) Gli obiettivi intermedi sono posizioni successive il cui possesso consente al comandante del battaglione di coordinare gli elementi essenziali della manovra; quindi, in primo luogo, l'accompagnamento del fuoco col movimento delle compagnie avanzate, onde la determinazione di es.5i dev'essere specialmente subordinata alle esigenze dell'orgànizzazione dei fuochi. Servono in oltre o posson o servire: per coordinare il movimento del rincalzo con quello delle compagnie avanzate; rima.neggiare la forma.z ione di attacco per dare a questo un nuovo impulso. o una nuova direzione; ristabilire i collegamenti specie con l'artiglieria di appoggio; p rovvedere ai riforni~en ti; all'occofrenza sostare per assumere atteggiamento temporaneamen te difensivo. Come si vede dunque gli obiettivi inter· medi segnano, per così dire, le succes.5ive tappe dell'attacco, in quanto ciascuno di essi può essere considerato come la posizione di partenza per la conquista dell'obiet tivo successivo.
-
29 -
di là dellè pendici stid-oTientali di lVI. Valdem, dopo una penetTazione di ciTca un chilometro. Conçludendo, il nostTo comandante di battaglione decide di desìgri.are tre obiettrvi inteTmedi per l'attacco del suo battaglione, c·orrispondenti alle tre linee di alture anzidette. Postò il disegno di mariovrn del comandante di battaglione, il terreno stesso indica la rip'artiziorie degli obiettivi .intermedi fra le compagnie avanzate : le alture di q. 553, del Torrione e quella senza indicazione di quota a nord-est del Torrione peT la compagnia avanzata di destra; le alture di q. 568 e di q. 565 . e di q. 533 per la compagnia avanzata di sinistra (fig. 4). . Quali direzioni assegnerà alle compagnie avanzate ? (1) . Alla compagnia avanzata di destra una direzione che le consenta, per quanto possibile, di avvolgeTe sulla destra i successivi obiettivi intermedi e quindi l'obiet tivo d 'attacco: avvolgere, in particolare, il cocuz~olo di q. 553 puntando quindi direttamente sul Poggio del Torrione, il quale, essendo spostato notevolmente verso destra per rispetto al cociizzolo ili, q. 553, si trova proprio sulla direz10ne che porta all'avvolgimento di questo; avvolgere sucçessivamente l'altura senza. quota a nord-est del Torrione ; puntare quindi, per il costone di C. Viti, in direzione della q. 653 (m. 700 circa a nord-est di q. ·694 di lVI. Taggiano), così da avvolgere la groppa dell' Oratorio di San Giovamu. Alla compagnia avanzatà di sinistra una direzione· invece che le consenta di investire frontalmente i successivi · obiettivi; e cioè: le pendici nord del cocuzzolo di q. 568·; il cocuzzolo di q. 533, quindi il costone a ovest di C. Viti in direzione dell'altura senza indicazione di quota 300 metri circa a est di q. 694 di M. Taggiano (.fig. 4). Det erminati i successivi 09iettivi, intermedi e d'attacco, determinate le direzioni, le fronti delJe due compagnie avanzate vengono esse pure implicitamente determinate; e determinate naturalmente, in relazione alla mitnovra che le due compagnie devono svolgere: P erciò sarebbe superfluo, oltrechè artificioso, st abilire un limit e interno fra le compagnie avanzate che poco o molto potrebbe ir:rigidirne l'azione. · La compagnia di rincalzo dev'essere in condizione di poter intei·venire tempestivamente e senza spostamenti one"'. 'osi su qualunque punto della fronte, ma più specialmente lungo la direzione dello sforzo principale. Ciò potTebbe indurre a farla gravitare verso la direzione della compagnia avanzata di destra, ma correndo l'alea di renderne tardivo lo impiego sulla sinistra, a causa del terreno che sale da quella parte, così il comandante di battaglione decide di assegnare alla compagnia di rincalzo una direzione che coi·risponda approssi(1) Le direzioni sono com e le redini con le quali il comandante di battaglione tiene alla mano le sue compagnie; perciò la determinazione di esse è elemento essenzia.le pe1· l'att,uazione del suo disegno di manovra.
-
•
30 -
mativamente all'asse del settore, ond(;l, pur trovandosi nelle migliori .condizioni per essere impiegata sulla destra, possa intervenire tempestivamente su tutto il resto della fronte (fig. 4}. Quanti sbalzi può prevedere per la compagnia di rincalzo ? A ragion veduta, fino al primo obiettivo intermedio, per la considerazione già accennata che la organizzazione iniziale dell'attacco ha essenzialmente valore fino alla conquista del primo obiettivo intermP-dio, per cui lo svolg,.mento dell'azione relativa può essete prevista e qumdi preordinata in tutte le sue forme . Così 11 comanda;nte del battagbone prevede che la compagnia di rincalzo dovrà compiere un primo sbalzo, p~r portarsi a ridosso della costa non appena le compagnie avanzate abbiano cominciato a discendere la falda orientale della costa stessa; un secondo sbalzo, per portarsi nell'impluvio al coperto dalla vista dalla sommità del costone meridionale di M. Valdera, quando le compagnie avanzate abbiano superata la linea, di resistenza .nemica ; un terzo sbalzo sul cocuzzolo di q. 565, non appena le stesse compagnie abbiano ripresa l'avanzata per la conquista del secondo obbiettivo intermedio .
Il comandante del battaglione ha ora da concretare le proprie decisioni circa l'organizzazione dei fuochi. Innanzi· tutto assegnerà armi pesanti in rinforzo alle compagnie avanzate? La configurazione del terreno a costoni paralleli alla fronte favorisce tipicamente l'impiego del fuoco manovrato, in quanto consente alle armi postate sull'im costone di avere azione su tutta o quasi tutta la fronte del battaglione fino al costone successivo; donde la convenienza di organizzazioni successive della maggior quantità po$sibile di armi, non certo accentrate in breve spazio, ma poste alla dipendenza di un solo comando. D'altra parte però, il t erreno più rotto · e più coperto sulla destra, consiglia di assegnare un rinforzo di armi pesanti, dunque un plotone mitraglieri, alla compagnia avanzata di ·destra, tanto più che le verrà affidato il còmpito risolutivo, per met,terla appunto in grado di.· vincere quelle resistenze nemiche che, mascherate dalle pieghe del terreno e dalla fitta copertura, potessero rivelarsi all'improvviso e a brevi distanze. Non è escluso, anzi, che conquistato il prìmo obiettivo intermedio, la copertura del t erreno sulla destra, di cui allora si potrà a vere la visione diretta, possa consigliare l'assegnazione di armi pesanti agli stessi plot oni avanzati; · nel qual caso potrebbe allora convenire di assegnare anche un secondo plotone mitraglieri alla compagnia stessa. La compagnia_avanzata di sinistra, la quale opererà su di im terreno più scoperto e più uniforme, potrà essere accompagnata efficacemente, in quanto possa occorrere, dall'organizzazione dei fuochi di battaglione, per cui non sarebbe conveniente assegnarle armi pesanti in rinforzo. Così il comandante del battaglione decide di as-
-31 -
\ segnare un plotone mitraglieri alla compagnia avanzata di destra e di tenere gli altri tre a' propria disposizione. L' 01·ganizzazione dei fiwchi richiede un progressivo spostamento _nel corso dell'attacco, per ricostitufrsi man mano sui successivi obiettivi intermedi. Ma se il comandante del battaglione non può limitarsi per ora che a qualche sommaria indicazione circa le organizzazioni dei fuochi nel corso dell'attacco, può -invece predisporre con ogni cura l'organizzazione dei fuochi iniziali (intesa, giova ripeterlo, all'accompagnamento delle compagnie avanzate fino alla conquista del primo obiettivo intermedio), sia perchè ne ha il tempo, sia perchè ha la conoscenza diretta di molteplici elementi :é\,Vanzati della situazione nemica (fig .. 5). Giusta il suo concetto di esercitare lo sforzo principale per la destra, alla compagnia avanzata di destra assicurerà, come si è accennato, il concorso della maggior quantità possibile di fuoco. Impiegherà così due plotoni mìtraglieri per l'accompagnamento, in particolare, della compagnia di destra, uno per l'accompagnamento della compagnia avanzata di sinistra. Quali còmt)iti e, conseguentemente, quale dù;l.ocazione assegnerà ai ·singoli plotoni ? Poichè la compagnia avanzata di destra dirigerà il suo attacco in modo da avvolgere per la destra' il cocuzzolo di q. 553, un plotop.e almeno dovrà battere le pendici sud del cocuzzolo stesso; infilando in particolare il canalone di cui si è fatto cenno nella descrizione del t erreno; e dovrà essere perciò postato sulle basse pendici della costa antistante alla line~ di resistenza nemica, quasi al limite di destra del settore del battaglione. È la sola postazione che risponda allo scopo e che, se anche obbliga a , un tiro decisamente frontale, consente però, grazie alla forte pendenza· del terreno, di :fiancheggiare efficacemente . la compagnia sulla destra fino alla con quista del cocuzzolo anzidetto. L'altro plotone può trovare il. più redditizio impiego battendo invece di fianco tutte le pendici sud-occidentali del cocuzzolo, il cocuzzolo stesso e la sellet~a che lo separa dall'altro cocuzzollo di q. 568; e all'uopo converrà postarlo sulla stessa costa, ma verso la sinistra del settore, e,· precisamente, un centinaio di metri circa a valle del piccolo terrazzo a sud-est di q . 529. . Il plotone .che dovrà accompagnare, in particolare, la compagnia avanzata di sinistra, troverà del pari l'impiego più redditizio battendo di fianco ìl cocuzzolo di q. 568 e con tiri anche più .obliqui tutto il costone a · monte di detto cocuzzolo; per cui converrà postarlo sulle pendici della co$ta medesima, fra gH altri due plotoni, 200 metri circa a monte di quello di destra. Come risulta dalla :fig. 5, tutti e tre i plotom verranno a essere postati sulla ristretta costa, a 500 metri circa dai centri avanzati nemici e a 400 metri e anche meno dal reticolato: · il plotone di destra per
-
(
32 -
fi.ancheggiare sulla dest;ra la compagnia a.vanzata di destra; gli altri due plotoni per accompagnare le dt~e compagnie avanzate incrocian do i loro tiri. E uno schieramento imposto dal terreno, perchè da posta-zioni più arretrate le mitragliatrici pesanti non avrebbero alcuna az10ne al disopra della costa stessa ; ma ciò non toglie che sia difet. toso sia perchè le armi, per ragìo:ne di sicurezza rispetto · ai tiri del
250 _,_,,_,_
1>
~>
500
JU/ .,/$
ob1éll,:-,,o 1nrer'l77e'7/t:>;.,,
Flg. 5.
gruppo da 149 incaricato della apertura dei varchi, dovranno essere tenute alquanto indietro e non potranno mggiungere le loro postazioni per aprire · il fuoco che all'ultimo momento quando il grnppò stesso allungherà il tiro; sia per chè è uno schieramento troppo avanzato, pressochè lineare e su di un terreno quasi affatto scoperto, e per tanto ben individuabile dagli ossérvatori nemici. Di qui 'la necessità di attuare senza .indugjo tutte. quelle proV\lidenze che possano valere ad . . .
-
33 -
lattenuare, se non ·ad eliminare, gl'inconvenientj insiti nell'organizzazione stessa. All'uopo il comandante del battaglione, oltre a ordinare al comandante della compàgnia mitraglieri di esegtùre e far eseguire dai comandanti dei plotoni tempestive e accurate ricogni-:zioni per la determinazione della postazione delle singole armi e degli itinerari che essi doyranno percorrere p er raggiungerle e di provvedere altresì alla preparazione dei tiri per battel'e obiettivi noti e obiettivi presunti, metterà a sua .disposizione tutti gli zappatori del battaglione perchè, nelle ore della notte ed eventualmente anche alle prime luci.dell'alba, apprestino mascheramenti e postazioni speditive · almeno per le armi più esposte alla vista del nel'nico. Il pezzo per fanteria dovrà essere postato in modo che possa avere azione efficace su tutta la fronte per accompagnare le due compagnie avanzate e, in particolare, la compagnia avanzata di destra fino alla conquista del primo obiettivo intermedio. All'uopo il comandante del bàttaglione decide di postarlo nella zona immediatamente a sud dei ruderi di q. 493, in posizione cioè nòtevolmente arretrata per rispetto alle mitragliatrici pesanti, a circa 800 metri dai centri avanzati nemici, defilato alla vista, e quindi nelle migliori condizioni per assolvere al suo còmpito, eseguendo però tiri a puntamento indiretto. Per le organizzazioni dei fuochi nel corso dell'attacco, il comandante del battaglione, come si è accennato, non può èhe dare qualche_ indicazione sommaria allo scopo d'inquadrare 1:azione complessiva e continuativa delle armi d'~ccompagnamento nel disegno di manovra ch'egli intende svolgere. E cioè: che due plotoni mitraglieri si tengano sempre in'. grado di accompagnare la compagnia avanzata di destra, uno quella di sinistra,.. spostandosi, possibilmente, a scftglioni di armi, sui successivi obiettivi intermedi, man mano questi vengono con quistati dalle compagnie avanzate, in· modo da assicurare· ]a continuità dell'accompagnamento. I · . Egli però, come si è detto per la compagnia di rincalzo e-per ragioni analoghe, può prevedere e pertanto predisporre gli sbalzi delle sue armi pesanti dalle postazioni iniziali al pii.mo obiettivo intermedio, così da ricostituire su di questo una nuova organizzazione di fraochi, non appena sia stato esso raggiunto dalle compagnie avanzate. E cioè (fig. 5): che il plotone mitraglieri di ·destra s1 sposti sulle p endici sud-est del cocuziolo di q. 553, per continuare a fiancheggiare la compagnia avanzata, dJ. destra~ battendo le pendici sud del Poggio del Torrione, in direzione dell'alto Picc10ne; che il · plotone mitraglieri di sinistra si sposti sul cqstone, nella zona di q. 484; per battere le pendici nor d dello stesso Poggio del Torrione e infilare, in particolare, l'impluvio che scorre, tra il Torrione e lo sperone di q. 565; che il plotone del centro si sposti sulle pendici est del cocuzzolo di q. 568 per ha,ttère lo sperone di q. 565; che il pezzo per fanteria si
I
-
34 -
sposti sulle pendici nord del cocuzzolo ora detto, così da poter continuare a intervenire su tutta la fro~te del battaglione. All'uopo i comandanti dei singoli plotoni e del pezzo dovranno riconoscere fin d'ora, in sede cioè di organizzazione dell'attacco, gli itinerari più 1donei e predisporre le modalità per gli spostamenti rispetti vi, in modo che ·un'arma per ciascun plotone mitraglie:ri possa raggiungere il nuovo appostamento quasi contemporaneamente alle compagnie avanzate. La ricostituzione di una completa organizzazione dei fuochi sul costone meridionale q.i M. Valdera esige, manifestamente, che detto costone sia raggiunto da tutte e due lo comprvgnie avanzate e può richiedere, molto probabilmente, una sost,a, che il comandante del battaglione non ritiene peraltro di ·dover prestabilire nelle sue disposizioni miziali per l'attacco, per non irrigidire l'azione in uno schema che se risponde al suo disegno di manovra potrà anche non rispondere alle reali esigenze del combattimento. Egli perciò si limiterà a prescrivere che le compagnie avanzate non oltrepassino il primo obiettivo intermedio senza suo ordine. Il comandante del battaglione può fare infine assegnamento sull'appoggio del IV gruppo di artiglieria. All'uopo egli dovrà prendere accordi diretti col comandflinte del gruppo, per concertare insieme tutte quelle intese preventive che possano valere a facilitare l'azione del gruppo, realizzando la più proficua çooperazione di esso, in int ima rispondenza al disegno di manovra del comandante di battaglione. Che cosa dirà questi al suo collega d~ artiglieria ? Prima di tutto gli esporrà il proprio concetto d' azione, quindi gli farà conoscere le più importanti disposizioni che ha impartito o intende impartire per l'attuaziÒne di esso ; e cioè : lo schieramento iniziale del battaglione, gli obiettivi e le direzioni di attacco delle compagnie avanzato, gli sbalzi che queste dovranno compiere per raggiungere j successivi obiettivi intermedi. Gli dirà che sul primo obiett ivo intermedio egli prevede una sosta, la cui durata non è prevedibile, ma che potrà a ogni modo servire, quando occorresse, . per ristabilire i collegamenti col gruppo e concertare nuove intese. . Gli segnalerà tutti quegli obiettivi che a suo giudizio potrà occorrere neutralizzare per l'attuazione del suo disegno di manovra. Obiettivi noti e obiettivi presunti: tutti gli obiettivi a lui noti e, tra gli obiettivi da lui presunti, quelli, in particolare, che potranno maggiormente ostacolare l'azione della compagnia avanzata di destra; e cioè : fino al primo obiettivo intermedio la costa a sud del cocuzzolo di q. 553, metri 150 circa a sud-est della casetta di q. 521, e i due cocuzzoli di q. 553 e di q. 568; dal primo al secondo obiettivo intermedio il cocuzzolo di q. 512, la piccola costa del Poggio del Torrione antistante 100 metri circa ai ruderi e il fondo della conca, alla confluenza del · fosso che scorre sulle pendici nord-est dello sperone di q. 565 nel-
I
-
35 -
l'impluvio che avvolge da nord il P oggio del Torrione; dal secondo al terzo obiettivo intermedio il cocuzzolo di q. 533 e l'altura senza indicazione di quota a sud-est di questo. Gli farà conoscere infine i posti che occuperà durante il combattimento. Successivamente, concerteranno insieme le modalità particolareggiate dell'appoggio fino· alla conquista del primo obiettivo intermedio. Il battaglione, come sappiamo, dovrà muovere all'attacco alle 6, al momento cioè nel quale ff gruppo da 149, essendo riuscito ad aprire i varchi (1), allungherà il tiro. Non appena j reparti avanzati del battaglione cominceranno ad affacciarsi sul dosso scoperto della costa, e quindi prima che le mitragliatrici pesanti abbiano potuto raggiungere i -rispettivi appostamenti, i centri di resistenza nemici sulle pendici occidentali delle alture di q. 568 e di q. 553 dovranno essere entrambi neutralizzati, in particolare il secondo, come quello che potrebbe ostacolare con la massima efficacia l'avanzata della compagnia di destra (2). All'uopo, a giudizio del nostro comandante di battaglione dovrebbe provvedere il gruppo, concentrando il fuoco di due batterie sul centro di destra, e di una batteria sul centro di sinistra. Così egli potrebbe servirsi del pezzo per fanteria per battere qualche altro obiettivo che, sfuggito all'azione di spianamento, potesse rivelarsi nel corso dell' attacco. Sotto l'appoggio del gruppo, il battaglione potrà avap.zare fino a distanza di sicurezza dai centri nemici, cioè intorno a1 150 metri da questi (3), grazie alla forte pendenza del terreno. A questo momento il gruppo dovrebbe allungare il tiro . Dove ? Se altri obiettivi-più minacciosi non si rivelino, specie sulla cresta della dorsale, manifestamente sul centro di q. 565, il solo elemento retrostante delJa sistema(1) Le previsioni circa il tempo o·ccorrente per l'apertura dei varcl1i possono anche non avverarsi, nel qual caso il gruppo dovrà continuare na.turalmente l'azione sua di spia na.mento. . (2) Giova notare che tutti gli obiettivi noti e, in pax·ticolare, i conti-i avanzati nemici saranno stati spianati da.U'artigliel'ia in sede di preparazione. Ma Sal'à stato uno spianamento di neutralizzazione, non di distruzione, perchè a distruggerli occorrerebbero un tempo e un consumo di munizioni assai superiori a. quelli ohe possono essere contemplati nel piano di preparazione; donde la necessità di continuare a tenerli sotto il tiro fino a quando i repa1·ti avanzati del battaglione non giungano a distanza. di sicu1·ezza da essi. In sostanza, l'azione del gruppo contro i centri avanzati nemici quando il battaglione muove all'attacco è insieme spianamento e appoggio; è spianamento in quanto è la oontinua:r.ione dei tiri per definizione di spianamento eseguiti duran te la preparazione propria.mente detta; è anche appoggio perchè diretta acl aprire la strada al battaglione che avanza. Essa perniò, come avvertono le «Norme », p'uò essere considerata come l'evoluzione dallo spianamento all'appoggio. Alla neutralizzazione dei centri, che pur 11011 trovandosi nel settore di attacco del battaglione, possono avere però azione efficace su di esso, segnatamente il centro individuato alla testata dell'impluvio, provvederanno evidentemente i gruppi destinati all'appoggio dei battaglioni contigui. Ciò non toglie però possa occorrere che essi pure debbano essere neutralizzati da.I gruppo in appoggio al battaglione che consideriamo. (3) La di.stanza di sicuxezza media per piccoli calibri che facciano fuoco nel senso del tiro è da 150 a 200 metri; m eno o piu a seconda che il terreno salga o discenda per rispetto a.ila dil'ezione del tiro.
-
36 -
zione nemica finora noto. Ma come farà il comandante del battaglione ad avvertire il gruppo che deve allungare il tiro, appunto perchè i reparti avanzati son giunti a distanza di sicurezza? Egli avrà presso di sè la pattuglia osservazione e coU.egamento del gritppo, mediante ]a quale potrebbe trasmettere la comunicazione; ma si perderebbe tempo, mentre· in questo primo sbalzo è possibile ottenere il sincronismo automatico fra l'azione del battaglione e l'azione del gruppo, col grande vantaggio di eliminare una remora al rapido movimento delle compagnie avanzate. In qual modo? Stabilendo che il gruppo .allunghi il tiro o a un'ora convenuta o a una segnalazione fatta a mezzo di razzi essi pure convenuti. Il primo procedimento è più sicuro e potrebbe esser quindi il più conveniente, ma ha Jo svantaggio cli essere basato sul calcolo del tempo che il battaglione impiegherà per portarsi a distanza di sicurezza, cioè su di un dato che l'imprevedibile entità delle reazioni del nemico rende ·assolutamente aleatorio. Così il comandante del battagbone è d'avviso convenga seguire il procedimento della segnalazione a mezzo di razzi, tanto più che in questo primo sbalzo anche le mitragliatrici pesanti dovranno muovere per raggiungere le rispettive postazioni ed egli vuol'essere sicuro che esse possano sostituire il gTuppo nell'azione di neutralizzazione contro gli obbiettivi battuti dal gruppo medesimo, aprendo su di essi il fuoco un po' prin;ia che il gruppo allunghi i suoi tiri. Concerteranno insieme, per ultimo, le modalit à per rendere più spedite e sicure le richieste di fuoco : dando un nominativo agli obiettivi, noti e presunti; stabilendo alcuni punti di rife1·i?nento cui appoggiare la designazione di nuovi obiettivi che si rivelassero nel corso del combattimento; stabilendo infine due segnalazioni a mezzo di mzzi (1): una per l'apertura e la ripresa del fuoco ; l'altra per la cessazione o l'allungamento del tiro. Come abbiamo visto, un gruppo da 149 è incaricato di aprire tre varchi sul reticolato nel settore del battaglione. I n quali punti ? Anc4e qui, manifestamente, tornerà proficuo un acco,rdo tra comandante di battaglione e comandante di gruppo: perchè il comandante di battaglione potrà dire m quali tratti l'apertura dei varchi riuscirebbe più vantaggiosa ai fini della manovra ch'egli intende svolgere; il comandante del gruppo in quali tratti l'azione del gruppo potrebbe riuscire
(1) Le segnalazioni a mezzo cli razzi devono essere pochissime, due, al m assimo tre, per evitare equivoci ·t anto facili a verificarsi nel combattimento quanto pregiudizievoli alla coopera.zione tra fanteria e artiglie1·w.. Ove se no concerti bene l'impiego possono basta.rne due: una per l'apertura ciel fuoco, la quale può sorvire anche per la ripresa del fuoco stesso, quando questo fosse già. iu a.tto; una per la cessazione del ti.J.'o, la quale può anche servire per l'allungamento di esso quanto ciò sia stato specificat amente concertato o quando, a giudizio dello stesso comandan te di gruppo, il tiro può essere opportunamente spostato su 1111 obiettivo retrostante. Comw1qoe, per non ingenerare confusioni, tali segnalazion ; ::10110 !'ltabilite dnl. Comando d i Division".
-
37 -
più readitizia e più sicura. Per parte sua, il comandante del battaglione richiederà due varchi sulla· fronte della compagnia avanzata di destra, un varco sulla front.e .della compagnia avanzata di sinistra, designando per essi i punti meglio rispondenti all'azione che le due compagnie dovranno svolgere secondo il suo disegno di manovra; e cioè: un varco sull'asse del centro di resistenza di q. 571. e uno in corrispondenza del canalone per la compagnia avanzata di destra; un varco un centinaio di metri circa a monte per rispetto all'asse del centro di resistenza sulle pendici del cocuzzolo di q. 568 per la compagnia di~~' . Impiegherà il comandante del battaglione il ,I>lotone esploratori? Fino al primo obiettivo intermedio la situazione nemica è stata sufficientemente chiarita dalle · azioni di avanguardia, e ben poco potrebbe fare il plotone esploratori, se non rallentare, probabilmente quel ritmo di rapidità e di decisione che tutta la organizzazione e la preparazione dell'attacco tendono a imprimere all'avanzata del battaglione in ispecie fino al primo obiettivo intermedio. Appena questo raggiunto, il plotone esploratori potrebbe trovare invece proficuo impiego; tanto più che il comandante del battaglione prevede una sosta, durante la quale l' esplorazione potrebbe fornire notizie, positive o negatiV'e, ma sempre utili, circa la sistemazione e l'attiV'ità del nemico specie sulla destra dove egli intende esercitare lo sforzo principale e dove il terreno più rotto e più coperto può nascondere maggiori insidie. Il _comandante del battaglione stabilirà quindi il suo posto . o i suoi posti di comando. Dove? Manifestamente nei punti che possano consentire la visione', .per quanto possibile completa, di tutto il settore del battaglione, e, in partiçolare, sulla destra. ·Pertanto: inizialmente su di un piccolo sperone della éosta, m. 150 circa a monte del limite di destra del settore, di dove potrà a vere la visione di tutta la .fron-te del battaglione fino alla sommità del costone meridionale di M. Valdera e più specialmente delle pendici sud del cocuzzolo di q. 553; suecessivamente, non appena le compagnie avanzate abbiano raggiunto i ·successivi obiettivi intermedi: sul cocuzzolo di q. 568; ai ruderi del Torrione ; sul cocuzzolo dell'altura senza indicazione di quota a nord es:t del Torrione; qumdi segnìrà la direzione d'attacco. del battaglione. In relazione ai posti di comando provvederà ai collegamenti, assegnando mezzi e personale adeguati ai reparti dipendenti affi.nchè possano collegarsi ·successivamente con i posti anzidetti. Assegnerà così maggiori mezzi, e tra gli altri una stazione telefonica, alla compagnia avanzata -di sinistra e al pezzo per fanteria: a quella perchè notevolmente spostata rispetto ' alla direzione che egli intende seguire, a questo perchè dovendo fare pochi spostamenti potrà riuscire notevolmente arretrato rispetto ai suoi posti di comando. Per contro il · comandante della bOmpagnia mitragli~ri, date le esigenze delle succes~
-· 38 -
sive organizzazioni dei fuochi, dovrà tenersi quindi sempre presso di lui onde avrà bisogno di 'mezzi assai limitati per collegarsi con lui (1). Il comandante del · battaglione dovrà provveder e infine a organizz~re i servizi. All'uopo decide d'impiantare inizialmente il posto di medicazione (2) sulla mulattiera, 300 metri circa a sud-est dei ru deri di q. 493, cfoè quasi al centro del settore di battaglione, onde riuscirà più agevole sia l'afflusso dei feriti sia lo sgombro di essi sulla sezione di sanità; il posto munizioni (3) presso i r uderi di q. 493, defilato alla vista del nemico, relativamente vicino alle compagnie avanzate e in buone con dizioni per rifornirsi presso il posto munizioni reggimentale. Anche per essi può prevedere un primo spostamento che dovrà essere compiuto non appena conquistato il primo obiettivo intermedio, specie dal posto di munizioni, a:ffinchè i reparti possano rapidament~ rifornirsi durante la prevedibile sosta: rispettivamente verso la casetta di q. 521 e sul sentiero ad ovest di q. 568. Per il servizio vettovagliamento (4) si limiterà a dare le disposizioni per la prima distribuzione ·vi.veri. Ora che ha preso in esame tutte le questioni o almeno le questioni pm importanti circa l'azion e che in tende svolgere e sa quel che vuol fare; può dare gli ordini ai propri dipendenti. Alle 18,45' riunisce così i comandanti di compagnia e, dopo aver illustrato il còmpito del battaglione nel quadro dell'azione del r eggimento, indicato il settore d'attacco ed esposto -il proprio concetto d'azione, impartisce loro verbalmente le disposizioni iniziali per l'attacco : 1. Schieramento: 10a e ua compagnia aYa,nzatn.; llàrinforzata da un ploto~e mitraglieri, a destra; ga compagnia in rincalzo.
(1) Il comandante delll:!, compagnia mitraglieri ha però tutti i mezzi per potetsi collegare con i plotoni da lui direttamente dipendenU: oltre al ciclista e ai porta-ordini, due sliazioni telefoniche con due chilometri di fìlo, quattro bandiere a lainpo colore, due apparati Diana Ceretti. (2) Il battaglione dispone del personale e del materiale sanitario necessari per la · costituzione di un p osto di medicazione. Presso di questo le medicazioni e gl'interventi chirW'gichi sono limitati a.I puro indispensabilecper p~rrnettere lo sgornber,o dei feriti sulla. seziol).e di sanità. ' (3) Il servizio t·ifomimento munizioni è basato sul principio che <;>gni comandante di reparto provveda con mezzi pl'opri ad attingere le munizioni presso l'organo di distribuzione dell'unità immediat,a.mente superiore e sia responsabile del rifornimento uell'inter· no del proprio repa.r to. Le salmerie porta-mtmizioni delle compagnie, riunite al comando di un ufficiale o sottufficial ~ co~ti~ufsc~mo ~niz~almente il post? mùnizi?n~ di ):>attag:lio~e, presso ~l 9.uale vanno a nformrst 1 r1forn1ton delle compagme. I muh nmast1 scarwh1 sono avv1at1 per il rifornimento al posto munizioni reggimentale. Presso il posto munizioni di battaglione stanno anche gli armaioli' delle compagnie per eseguire piccole riparazioni e sosliituzioni di parti d'armi. (4) Il serviz'io di vettovagliamento è generalm ente organizzato· pf)r 1·eggimen to, il com andante del quale stabilisce le localit à dove devono essere impiantate le cucine e le modalità dei vari prelevamenti. I comandanti dei battaglioni stabiliscono le o.r e e le località ove devono essere avviate le distribuzioni.
-
39 -
2. Obiettivi:
di attacco:
· ua compagnia:-groppa dell'Oratorio di San
Giovanni, dal salto di rocce, m. 100 circa a valle dell'orlo dello sperone sud- est di M. Taggiano; 10a compagnia: sperone sud-est di M. Taggiano; intermedi; ua. compa,gnia: cocuzzolo di q. 553; 10a compagnia: costone meridionale di 1VI. Va,l dera fino al cocuzzolo (compreso) di q . 568. Sarà oltrepassato in seguito a mio ordine;' 10a compagnia: il Torrione; 1ia compagnia: sperone di q . 565; 10a compagnia: altura senza indicazione di quota 150 metri circa a sud- est di q. 553; ua compagnia: altura di q. 553. 3. Direzione d'attacco delle compagnie avanzate: ua compagnia: canalone sulle pendici sud-est del cocuzzolo di q. 553; ruderi di q. 531 (Torrione); orlo sud- est del pianoro dell'altura rappresentante il terzo obiettivo intermedio; C. Viti; q. 653 (m. 750 circa a nord-est di-:M. Taggiano); 10a compagnia: pendici nord del cocuzzolo di q. 568 - cocuzzolo di q. 533 .:. . sperone di M. Taggiano, 400 metri circa ad ovest di C. Viti - altura senza indicazione di quota, 300 metri circa a, est di q . 694 di M. Taggiano .
.
4. Compagnia di rincalzo: . Seguirà la direzione: q. 568 - selletta, fra l'altura di q. 533 e l'altura senza indicazione di quota a sud-est di essa - q . 576 (sulle pendici sud- ovest di M. Taggiano) ~ q. 653. Compirà un primo sbalzo per portarsi a ridosso della costa sulla riva destra dell'impluvio che confluisce nel T. Piccione a q. 386, quando le com p,~gnie avanzate abbiano cominciato a discendere la falda'orientale di detta costa; · un secondo sbalzo per portarsi nell'impluvio ora detto, quando le compagnie avanzate abbiano superata la linea di resistenza nemica; un terzo sbalzo sul cocuzzolo di q. 568, non appena le compagnie avanzate abbiano ripreso l'attacco per la conquista del secondo obiettivo intermediq. 5. Plotone esploratori: seguirà l'lla comp}1gnia,. ti. Organizzazione dei fuochi:
Compagnia mitraglieri distaccherà un plotone presso la l ia compagnia. Impiegherà i ·plotoni rimanenti in modo da accompagnare; con d_u e plotoni, in pa.r ticolare, rua compagnia, con un plotone, in particolare, la 10a compagnia. All'uopo i tre plotoni verranno inizialmente dislocati sulla costa sopra det ta: a) un plotone a destra, 150 metri circa a nord-ovest della confluenza di q. 386, col còmpito di fiancheggiare sulla destra 1'11a compagnia infilando in particolare il canalone; b) un plotone a sinistra, llO metri circa a sud-est del terrazzo fra q. 493 (rùderi) e q. 486 (testata dell'impluvio), col còmpito di accompagnare del paril'lla compagnia battendo 1(:) pendici sud- ovest del cocuzzolo di q . 553, detto cocuzzolo e la selletta a nord di esso; · e) un plotone al centro, 200 metri circa a mont_e del plotone di destra, col · còmpito, di accompagnare, in particolare, la 10a compagnia. Non appena conquistato il primo obiettivo intermedio i plotoni anzidetti_ si sposteranno sul costone meridionale di M. Valdera in modo che un'arma per ciascun plotone possa raggiungere il nuovo appostamento quasi contemporaneamente alle compagnie a.vanzate; ·
-
4:0 -
il plotone di destra ~ulle pendici sud-est del cocuzzolo di q. 553, per ' continuare a fiancheggiare la compagnia ava.nzata di destra, battendo le pendici sud del Poggio del Torrione in direzione dell'.alto Piccione; il plotone di sinistra nella zona di q. 484 per battere le pendici nord del Poggio del Torrione, infilando in particolare l'impluvio fra le alture del Torrione e di q . 565; . il plotone del centro sulle pendici est del cocuzzolo di q . 568, per battere lo sperone di q. 565. Per l'ulteriore progressione dell'attacco, due plotoni si terranno sempre in grado di accompagnare fa compagnia avanzata.di destra, uno la compagnia avanzata di sinistra, spostandosi sui successivi obiettivi intermedi, sempre che possibile a scaglioni di ,trmi, non appena essi vengano conquistati dalle compagnie avanzate. Il comandante della compagnia ni.itraglieri provvederà: a riconoscere subito le posta.zioni iniziali per le singole ~:i,rmi dei plotoni alla .stia diretta dipendenza; a preparare i tiri per battere: i quattro centri di resistenza avanzati, la qosta 150 metri circa a sud-est del cocuzzolo di q. 553, i cocuzzoli di q. 553 e di q. 568, le pendici del costone in direzione del gomito della carrareccia (150 metri circa ad ovest di q. 484); ad apprestare, durante la notte ed eventualmente anche alle prime luci dell'alba, mascheramenti e postazioni speditive, almeno per le armi più esposte alla vista del nemico. A questo scopo metto a sua disposizione tutti gli zappatori del battaglione riuniti agli ordini del tenente X . B) Pezzo per fanteria. Prenderà inizialmente posizione nella zona immediatamente a sud dei ruderi di q. 493, per accompagnare entrambe le compagnie avanzate, e in particolare, l'lla.
Non appena conquistato il primo obiettivo intermedio si sposterà sulle pendici nord del cocuzzolo di q. 568. O) Il battaglione sarà appoggiato, in particolare, dal IV gruppo del 16° a.rtiglieria, con modalità che mi riservo di comunica.re. 7. Verranno aperti tre varchi nel reticolato nemico: due sulla fronte· dell'Ila, uno sulla fronte della 10a compagnia. Mi riservo di comunicarne la precisa ubicaz10ne. ·
..
8. P osto di comando: Sarò inizialmente sul piccolo sperone della costa di riva sinistra dell'impluvio che confluisce sul T. P iccione a q. 386, metri 300 circa a monte di detta quota; quindi, non appena le. compagnie avanzate abbiano raggiunto i successivi obiettivi intermedi: sul cocuzzolo di q . 568; ai ruderi del Torrione; sul cocuzzolo dell'altura senza indicazione di quota a nord-est del Torrione. · Successivamente seguirò la direzione d'attacco del battaglione. 9. Collegamenti: Assegno: alla na compagnia: una bandiera a lampo di colore e un porta ordini; alla 10a compagnia: una stazione telefonica, una bandiera a lampo di colore e due porta ordini; . . alla 9a compagnia: una bandiera a lampo di colo_re e un porta ordini; alla 12a compagnia: un porta ordini; , al pezzo per fanteria: una stazione telefonica, una bandiera a 1ampo di · colore e due porta ordini.
-41 -
Il comandante del ploto:ne collegamenti provvederà a collergarmi col batta. glione di destra a mezzo apparato D_iana Ceretti. . 10. L'aeroplano per fanteria della Divisione avrà come segno di riconoscimento fiamme rosse alle estremità delle ali. La richiesta di esposizione dei teli verrà fatta a mezzo razzi a fomata nera; la richiesta di ritiro a mezzo razzi a fumata a tre scoppi. Il comanda,nte della 12a compagnia provveder~ sempré a che un plotone di quelli alla sua diretta dipendenza abbia anche l'incarico di t iri contraerei. ·
11.· Servizi :
Posto di medicazione: inizia,lmente sulla mulattiera, 300 metri circa a sud-est dei ruderi di q. 493. In seguito a mio ordine si tra-sferirà presso la casetta di q. 521. Posto munizioni: inizialmente presso i ruderi di q. 493, pronto a muovere, ·per spostarsi, non appena conquistato il primo obiettivo intermedio, sul sentiero ad ovest di q. _568. · Alle 5,30" distribuzione di caffè, brodo, generi di conforto: la carne sarà conservata nel pane. Darò o~'clinì per le successive distribuzioni. · 12. Lo schieramento per l'attacco dovrà essere in atto per le ore 4. I plotoni , mitraglieri verranno dislocati per detta ora i:t ridosso della costa, in modo che le singole armi possano raggiungere al più ·presto .le rispettive postazioni iniziali. Per la protezione durante la notte, l'lla e la 10a compagnia distaccheranno dalle ore 20 alle ore 4,20", un plotone ciascuna sul sommo della costa. Punto di saldatUTa sulla linea di osservazione: l'albero isola.to, pressochè al centro della fronte del batta,glione. 13: L'attacco avrà inizio alle ore 6. ;
Successivamente, il comandante del battaglione prende acèorcli circa l'apertura deì varchi e le modalità dell'appoggio coi rispettivi comandanti di gruppo e, alle ore 20, li comtmica .ai suoi comandanti di compagnia col séguente Ol'djne accompagnato da uno schizzo (fig. 6). ·· 1. I varchi verranno ap.erti nei tratti segnati nell'anness::i chizzo ed ayranno una la.rghezza dai 2.0 ai 25 metri. · .Alle ore 5,40" il gruppo allungherà il tiro sullo sperone ad ovest di C. Viti, pe1' riportarlo sùi varchi, alle 5,50". . I comandanti dell'na e della J.Oa compagnia 119 approfit '.eranno per rilevare gli effetti di distruzione sui varchi rispettivi.
2. Alle ore 6, non appena il gruppo da 149 avrà allungato definitivamente il tiro, l'l 1a e la 10a compagnia balzeranno all'atta,cco sotto l'appoggio delIV gruppo che terrà sotto il fuoco i due centri sulle pendici di q. 553 e di q. 568 rispettiva,mente con due e con una ba,tteria, fino a quando le compagnie stesse non abbiano raggiunta la linea segnata nell0 schizzo (a, distf1nza di sicUTezza dai centri nemici). La compagnia mitraglieri si terrà in grado di sostituire il gruppo, non appena le compagnie avanzate abbiano raggiunta la linea ora detta, aprendo iHuoco sul centro di q. 521 col plotone di sinistra, sul centro sud-ovest di q. 568, col plotone mediano. ·
-
42 -
Subito dopo farò lanciare una serie di razzi rossj dal mio posto di comando. . A questo segnale il gruppo allungherà. il tiro spostandolo sul centro retrostante di q. 565.
T A,B, ..... Punti o'/ ryer,n?e1:7ro. -
@
Vorcn/ nel.rer/èolaro • .
Oot'etr/"'t'/Jrerunr/,
- - - L, 1,,ea a dyr<'7nza c(,j/è,,re~o de/ ' T/r/ ·/;,
~,,00.9.9/oJ""' :~,.,.,.,..;,·C?rqnzq/'/ · ne/77/<"/,'
l)'ig. 6.
3. Per le · richieste di fuoco nel corso ·dell'attacco varranno le seguenti norme: a) tutte le richieste di fuoco verranno rivolte a. me; b) gli obiettivi noti e gli obiettivi presunti sono contraddistinti da un nominativo come risulta dallo schizzo. Per le relative richieste di fuoco basta la menzione del nominativo (concentramento su ... ........ );
-
43-
ç) le richieste di fuoco su qualsiasi altro obiettivo che dovesse rivelarsi nel corso dell'attacco verranno appoggiate ai punti di riferimento segnati nello schizzo d) i concentramenti avranno la durata di tre primi. Quando si volesse una durata diversa,, occorrerà specificarla nella richiesta di fuoco; e) segnali: serie di razzi rossi: allungamento o cessazione del tiro; serie di razzi verdi: apertura o continuazione del fuoco. Potranno essere fatti anche dalle compagnie avanzate; i primi per l'allungamento o la cessazione del tiro, i sec.ondi soltanto per la continuazione del fuoco; f) la pattuglia, osservazione e collegamenti del gruppo funzionerà presso il comando del battaglione , Distaccherà: . presso l'lla compagnia: sei specialisti (per il tiro e per i collegamenti); presso la 10a compagnia: cinque specialisti (per il tiro e per i collegamenti).
3° Esempio. ÙN BATTAGLION E DI PRIMO SCAGLIO NE NELLA DIFENSIVA. Il I battaglione del 20° fanteria ha il còmpito di organizzare a difesa un settore _della posizione di resistenza sulle alture di riva sinistra del T. Gravellina. Alle ore 10 del 30 maggio il comandante di battaglion e riceve . l'ordine dal suo comandante di reggimento per l'organizzazione difensiva del settore assegnato al battaglione. Tale ordiné inquadra l'azione del battaglione e ne definisce il ' còmpito. In particolare: · - informa che il nemico è segnalato in marcia da. nord con i suoi elementi esploranti a circa tre tappe e i suoi grossi a oltre quatt~'O tappe; -- definisce il settore del .reggimento e l'andamento generale delle linee di resistenza e di sicurezza e della posizione intermedia, come risulta dalla :6.g. I ; - indica il concetto secondo il quale il comandante del reggimento intende organizzare la difesa: << tenere saldamente Poggio Agliano, l'altitra di q. 271 e Poggio Topino, per farne base di contrattacchi contro il nemico che, per le facili vallette di cui dette altitre costituiscono la testata, tentasse di penetrare nella posizione di resistenza >> ; - stabilisce lo schieramento del reggimento con due battaglioni in primo scaglione: I e III, il I a destra; il II battaglione inizialmente lungo la linea di sicurezza e, dalla sera del 1° giugno in secondo scaglione, nella valle del Rio Cigno, a sud di q. 271; · - indica il Htnite fra i settori del I e III battaglione come risulta dalla fig. 2. Per quel che più specialmente riguarda il I battaglio°'e, l'ordine del comandante del reggimento : , - stabilisce i punti di saldatura sulle linee di resistenza e di sicurezza fra il settore di battaglione e i settori contigui. (fig. 2); .
-
44 -
- concreta il concorso di fuoco che il battaglione deve dare e quello che deve ricevere dai settori contigui e, precisamente, come è indicato nella fig. 2, che il I battaglione sarà fiancheggiato col fuoco dal III in direzione di q. 175 e dovrà a sua volta fiancheggiarlo in direzione dell'incrocio del sentiero col muretto 400 metri circa ad ovest di q. 175; che sarà fiancheggiato dal contiguo settore di destra in direzione di q. 162 e dovrà a sua volta :fiancheggiarlo in direzione del gruppo di alberi sulla sponda sinistra del T. Gra vellina, 200 m . circa ad est del punto in cui il limite di destra del settore di battaglione interseca il torrento stesso; -informa che il I gruppo obici da 100/17, in posizione nella zona di M. Calvolle (fig. - 1 ), · è particolarmente incaricato della protezione del settore di battaglione. L'ordine superiore fornisce dunque al comandante del I battaglione · tutti gli elementi necessari all'assoluLegg~ •• ••• .,G••••9o~ . .. J;/i,ea d,1J1C(,1r11::zg. zione del còmpito che gli è - .,.. - - - ., .-, rytf'>'t!,...:.a stato commesso; sostanzial~~ Puù,a,,e ,nrrrw:-ç,7,.-r. - · - · - · tN1vle._ft'drlrl' d,11'!f7Pno/,-. mente, il concetto _ di difesa. - - - - - Z,men d,ronitr/lo_/,?7 / r,<y,y.-d del comandante del reggi- - - - - - - ,. » .~ 6nA'ugbtJn,. mento ; la definizione del setF ig. I. tore assegnato al battaglione e dell'andamento delle linee cli resistenza e di sicurezza; il concorno di fuoco che il battaglione dovrà ricevere e quello che dovrà dare. Ricevuto l'ordine che cosa fa il comandante del battaglione? Per poter assolvere al còmpito che gli è st~tto commesso, egli deve provvedere : a) a organizzare i fuoclli, al fine di logorare l'attacco duranfo l'ultima parte dell'avvicinamento, quindi immobilizzarlo e stroncarlo davanti alla posizione di resistenza ; b) a organizzare i fuochi e il movimento, al fine di poter ane·stare e rigettare elementi nemici che riuscissero eveptualmente a penetrare m qualche tratto della posizione di resistenza.
-45 -
P er organizzare i fuochi deve, innanzitutto, determinare, ·sul terreno, l'andamento della linea di resistenza (l); quindi, per organizzare i fuochi e per organizzare il movimento, deve concretare, sempre sul terreno, l'iinpiego e la conseguente dislocazione dei mezzi di fuoco e di ·movi- , mento di cui dispone, secondo un suo concetto di difesa che, in rispondenza al concetto del suo comandante di reggimento, gli consenta di ottenere il massimo ren-· dimento dai mezzi stessi, allo scopo di assicurare l'integrità del settore, qiiale che possa essere l'.azione nemica. Ne deriva che, a base delle decisioni e delle disposizioni che il comandante di battagliQne dovrà prendere sta l'esame del terreno. E si comprende. lVIèzzi e terreno sono i soli ele. menti positivi e con-' creti del problema difensivo. Del nemico (1) L'ançtamento della linea di resistenza deve essere [tale rda consentire lo .sviluppo di un sistema continuo cli tiri radenti incrociati lungo la linea stessa.
• • • • • • • • Linea di sic(J.rez za ---
-
f)
"> resis/enza
· ---. - -- Limi!1' sellureQ/,yr O
25Q
5QQ
:Fig. 2.
-46 -
il comandante di battaglione non sa altro che è in movimento e che fra un certo numero di giorni, tre, quattro, potrà muovere all'attacco coi suoi grossi. Il terreno invece, come i mezzi, è lì a sua disposizione; perciò egli potrà e dom:·à esaminarlo con ogni cura e apprezzarlo al suo giusto valore onde i mezzi che impiegherà su di esso · possano derivarne la massima efficacia. Così il comandante del battaglione riconosce il terreno (1), portandosi prima su Poggio Agliano ; quindi sullo sperone che da detto poggio si protende verso q. 162 e che consente la visione di tutto il fondo valle del T. Gravellina e delle alture di riva destra fino alla linea di sicurezza ; quindi scende al torrente verso q. 162, ne percoITe la sp onda sinistra fino alla confluenza dell'impluvio, si potj;a sul dosso di riva sinistra dell'implmrio stesso, indi per il poggio senza quota sull'alt ura di q. 271 (fig. 3).
Fig
La p0siz1one di rosistonzn nel settore del battaglione vista dal),
Che cosa ha osservato nel corso della ricognizione? Dall'esame della carta aveva già rilevato che il settore assegnato al battaglione comprende due alture: Poggio Agliano a destra, ' (l ) Il comandante di battaglione, naturalmente, avrà· prima esaminato il terreno del suo settore sulla carta al 25.000, desumendo dall'esame di questa anche le modalità per il compimento della ricognizione, la quale con'}Plet,a, e approfond:isce l ' ~ e iatto ~l~ carta: Se, quando ha ricevuto l'ordine non s1 trova col suo battaglione sulla pos1z1one d1 resistenza, deve anche, e prima di tutto, dare l'ordine per la occupazione della posizione.
Fig,
-
47 -
una costa senza indicazione di quota a sinistra; separate dall'impluvio .che confiuisèe nel T. Gravellina verso q. 175 e congiunte alla testata di questo da una serie di poggi il più notevole dei quali è il rilievo di q. 271. Nel corso della ricognizione ha potuto osservare che Poggio Agliano, il quale si protende verso nord-ovest come un ampio ,pianoro limitato da un breve salto roccioso, (fig. 4) talchè a chi lo guardi dalla piana del torrente dà quasi l'impressione di un bastione; scoscende per poi degradare sul torrente . stesso, spingendo verso di questo due coste; orientate l'una verso q. 162, (fig. 5) l'altra verso q. 175, lgi, prima delle quali va quasi ad addossarsi alla sponda:del torrente; ' - · successivamente, che la costa di sinistra, più bassa e più ristretta, si allungà essa pure verso nord-ovest, ma smembrata .i n uùa
8·
!alle pendici sud. cli R.nc Ccrvara (250 m • .cil'ca ad ovest di q. 20~).
serie di rilievi a forme tondeggianti e a dolci pendii, i più notevoli dei quali sono un dosso lungo e stretto, una groppa del quale, con altra groppa che degrada da Poggio Agliano forma come una strozzatura dell'impluvio, e il poggio di q. 264; ·- successivamente, che l'altura di q. 271, attorno alla quale si allarga la testata dell'impluvio, domina interamente l'impluvio stesso e i versanti interni delle alture laterali.
-
48 -
Ha osservato pure che la piana di riva sinistra del torrente viene a essere come strozzata dalla costa che possiamo chiamare di q. 162;
,)
li'ig. l.
J?oi:;gio A!llinno. visto clall:l. piann. del Torrente Gmvollll\l\
Fig. G.
La costa: cli Poggio Agliano ch6 si p:otendo verso q. 162, vist:i. da!b piana del Torrente Grave!!inn.
che il terreno è quasi tutto prativo e scoperto, a eccezione del pendio nord di Poggio Agliano sparso di alberi e di ar1?usti piuttost<? folti e
-49 -
della sponda del T. Gravellina, orlata di alberi e di cespugli; che il toITente stesso, a sponde incassate, è però dappertutto guadabile. Ha inoltre preso in esame il terreno al di là del torrente, il terreno cioè che il nemico dovrà percorrere nell'ultima fase del suo avvicinamento; ed ha osservato che l'impluvio il quale confl.tùsce nel torrente stesso a q. 162· divide il terreno in due zone a caratteri nettamente distinti: sulla sinistra dell'impluvio di fronte a Poggio Agliano, terreno piatto, unito e affatto scoperto per oltre un chilometro; sulla destra, in corrispondenza della valletta che si apre fra Poggio Agliano e la costa, l'ampio teITazzo di R.ne Cervara che dalla dorsale di San Vincenzo si spinge fino a qualche centinaia di metri dal torrente, rotto, anfrattuoso e qua e là ricoperto di gruppi d'alberi e di folti cespugli. Man mano che osservava il te1Teno, il comanda11te di battaglione è andato facendo le sue considerazioni, che al termine della ricognizione si compongono in un apprezzamento organico e concreto nella sua mente. Quale può essere stato quest'apprezzamento? Che Poggio Agliano e l'altUTa di q. 271 sono manifestamente gli elementi topografi.ci più importanti del settore : ~ intuitivo infatti che, quali che possano essere i progressi dell'attacco nemico, questo potrà essere sempre stroncato e rigettato fin quando il difensore sia in possesso di quelle due alture . .Lv.la che .Poggio Agliano e l'aUura di q. 27i , -naturalmente forti sulla fronte, in ispecie Poggio Agliano, sono particolarmente sensibili e vulnerabili sulla lo1·o sinisflra. E ciò p erchè la valletta che si apre fra Poggio Agliano e la costa (fig. G), naturale via di penetrazione nell'interno della posizione di resistenza, porta all'avvolgimento di M. Agliano, così come, in particolare, i rilievi che la :fiancheggiano a sinistra portano all'avvolgimento dell'altura di q. 271 e quindi anche, in più ampio raggio, di P oggio Agliano. Non solo, ma laddove Poggio Agliano, come si è accennato, è natu. ralmente forte sulla fronte, sia perchè si erge quasi come un bastio11e sulla pia:;a del T. Gravellina, sia perchè il terreno affatto piano e scoperto che corrisponde ad esso al di là del torrente è nettamente svantaggioso all'attaccante ·e per converso vantaggioso al difenSO're, la valletta e in ispecie i rilievi della costa sono naturalmente deboli e perchè la loro plastica più mossa offre Ip-aggiori possibilità di manovra all'attaccante e perchè, di rincontro ad essi, sulla destra del torrente, · il teITazzo di R. Cervara, spingendosi a poche centinaia di metri dallo sbocco della valletta, offre all'attaccante buona copertura per il suo avvicinamento e, sopra tutto, ottime postazioni per le sue armi automatiche. Ne deriva che se Poggio Aglia.n o e l'altura di q. 271 rappresentano la parte più importante del settore, la valletta e i rilievi in particolare che la :fiancheggiano a sinistra ne rappresentano la parte più sensibile, e che perciò Poggio Agliano e l'altiira di q. 271 si debbono difende1·e non tanto sulla fronte quanto sul lo?'o fianco
-
50 -
sinistro : organizzando i fuochi in modo · c~1e riescano da, quella parte . specialment e efficaci, organizzando i contrattacchi, così da poter cadere sul fianco del nemico che tentasse, da quella parte, di penetrare nella posizione. ' Sintetizzando gli apprezzament i sopraccennati, il comandante di battaglione è ora in grado di concretare il coi1cetto secondo il quale intende condune la difesa: · · << assiciirare il possesso di Poggio Agliano e dell'altura di q. 271, perciò: a) org.anizzare i fuochi in modo che abbiano la massima efficacia sulla piana del T. Gravellina a valle di q. 162, e a cavallo dell'impluvio ; .. b) organizzare i .contrattacchi 'in modo da cade1·e sul fianco sinistro del nemico che tentasse l'ungo l' impbuvio di penetrare nella posizione di resistenza >>.
fig. 6.
Jmp!uvio fra Poggio Agliano e il Poggio di g. 2 :~ visto dal veraa.n te nord-ovr.st dr q. 271
"
Percorrendo il terreno, il comandante di battagliÒne ha awto inoltre cura di determinare il reale andamento della linea di rèsistenz·a. , E stato anzi questo - · giova ripeterlo· - il suo primo pensiero, in quanto la linea di resistenza rappresenta l'elemento fondamentale della organizzazione dei fuochi, per cui' la determinazione del tracciato di essa, influenza se anche in misurà diversa, la soluzione· di tutti gli altri problemi in erenti alla organizzazione difensiva. Il comandan te di reggimento, come si è visto, ha indicato, su di uno schizzo al 25.000, l'andamento generale della linea di resistenza, e ne ha stabilito :i punti di salda,,tura coi settori C<?ntigui. Non ha aggiunto altro perchè, in un te~eno a forme tondeggianti e a pendii la maggior parte dolci come quello del settore assegnato al I battaglione del 18° fan-
-
51 -
teria, solo la ricognizione ' accurata del terrèno consente di definire' a . ragion veduta, quale può essere il tracciato più redditizio della linea di resistenza. Il coma·.1dante di battaglione hç1, preso in esame le diverse soluzioni che il particolare problema gli presentava: linea di resistenza in cresta, ossia al sommo del dosso. senza quota e al ciglio del salto roccioso di Poggio Agliano; poco più su che a mezza costa, là dove il pendìo di Poggio Agliano _si addolcisce; ancora più in basso, quasi al piede dell'altUTa, là dove le coste che si protendono da Poggio Agliano pa:iono foggìate a mo' di groppe aventi un leggero dominio sulla piana del T. Gravellina. E ha scartata senz'altro la prima soluzione, nonostante la linea di re·sistenza vi avrebbe minore sviluppo,. perchè, oltre a essere quest'1 nettamente individuabile, comporta pericolosi angoli morti e tiro fi,;cante e riduce la profondità dell'organizzazione dei fuochi. H a scartato anche la seconda come quella che presenta, se pure notevolmente attenuati, gli stessi svantaggi della prima. Ha· deciso quindi di scegliere la terza soiuzione: sviluppo un pò più esteso, ma leggero dominio, quanto basta per non avere angoli morti; possibilità di t iri radenti e incrociati e pertanto della massima efficacia sulla piana del torrente; possibilità di disporre in diversi punti i reticolati a ridosso dell'alberatura e del cespug1iame che orlano la sponda sinistra del torrente stesso. · La linea · prescelta ha però un punto particolarmente sensibile nella gre>ppa · di q. 162, in quanto la obbliga a fo1;mare un saliente che si prote11.de' verso le opposte pendici di .R. Cervara alla minima distanza da esse. lVIa, anche più in alto, la costa che da Poggto Aglip,no si spinge q·uasi a ridosso del torrente obbligherebbe se.mpre la linea di resistenza a formare saliente; quindi, tutto sommato, il tracciato, , qua;sì al piede dell'altura, appare il più redditìzio e il più ·economico.
un
Determinato, sul terreno, l'andamento della linea di resistenza, concretato il concetto secondo il quàle intende conditrre la difesa, il comandante di battaglione è ora in gmdo di prendere le proprie <lecisioni (fìg. 7), Poichè il settore ha un'ampiezza frontale di circa un chilometro, egli deèide intanto di schierare . il battaglione con due compagnie avanzate: la 1a e la . 3a, la 3a a destra, e una compagnia, la 2a, in rincalzo. Ripartirà il settore fra le due conip agnie avan~ate in modo che il saliente di q. 162 venga attribuito a una sola compagnia e che la compagnia avanzata di sinistra ·venga ad avere una fronte notevolmente più ristretta della . compagnia avanzata di destra. Tale' ripartizione (fig. 7) risponde perfettamente al concetto di difesa del comandante di battaglione relativo all'orga'n izzazione dei fuochi: ottenere
cioè la massima ~fficacia di fuochi sulla piana del torrente in corri-
.I
I. /
f
} 'ig. 7.
J
-53 -
spondenza della valletta, e a cavallo dell'impluvio. Infatti la 1a compagnia, comprendendo nel proprio set~ore tu~ti i rilievi di riva sinistra dell'impluvio e le basse pendici sud-ovest di Poggio Agliano e quindi anche l'impluvio fin q-qasi alla sua testata~ e venendo ad avere una fronte di poco più che 400 m., sensibilmente più ristretta di quella della compagnia avanzata di destra, ha pertanto maggiori possibilità di scaglionare in profondità i propri mezzi, anche di fuoco: non solo perchè la fronte è più r:i.stretta, ma anche perchè il possesso dei due fianchi dell'impluvio le permette di· conseguire la continuità dei fuo- . chi sulla piana del torrente con due soli centri di resistenza dislocati sui· due fianchi esposti. Oltre a ciò il possesso dei due fianchi, dell'impluvio le assicura tmità di azione e di comando per stroncare eventuali infiltrazioni nemiche che t entassero di addentrarsi lungo la facile linea di penetrazione dell'impluvio stesso. La 3a compagnia invece, il cui settore comprende quasi .t utto Poggio Agliano, oltre ad avere una fronte notevolmente più estesa, poco meno che 600 m ., tr.ova un ostacolo al conseguimento della continuità dei fuochi sul terreno antistante alla linea di resistenza nel saliente di q. 162. Avendo già in mente la visione unitaria dell'organizzazione difensiva del battaglione, concreta quindi le disposizioni da impartire alle compagnie avanzate, affinchè l'organizzazione difensiva e, in ispecie, l'organizzazione dei fuochi nei settori di compagnia rispon' dano a 'pieno al suo concetto di difesa. Poichè la parte più sensibile /del settore della 3a compagnia, nel -quadro dell'organizzazione difensiva del settore di battaglione, è la costa che dal saliente del pianoro di Poggio Agliano si spinge quasi a ridosso del torrente, la 3a compagnia dovrà tenere saldamente detta costa. Essa poi, in particol_a re, costituirà un centro di resistenza sul .fianco sinistro della piatt~ groppa di q. 162, col còmpito di fiancheggiare il settore della 1a compagnia in direzione della confluenza dell'impluvio (1). Alla 1a compagnia non richiederà invece alcun concorso di fuoco in prò dei settori contigui, per . metterla appunto in grado di realizzare il massimo scaglionamento in profondità dei suoi mezzi e quindi la massima efficacia nell'organizzazione dei fuochi del proprio settore. Essa dovrà tenere saldamente il dosso senza indicazione di quota, ch'è la parte più importante del proprio settore; e costituirà, (1) Perchè il comandante di battaglione possa concretare, a 'ragion veduta, le dis posizioni da. impartire a)le compagnie ava,nzat.e, circa le rispettive orga.nizza.zioni dei fuochi, è necessario egli abbia una visione unitaria dell'impiego di tutti i me-zzi di fuoco del suo battaglione, sia delle compagnie avanzate sia della compagnia mitrngliel'i, perchè l'.3' organizzaz·ione dei fuochi del battaglwne è appunto unitaria per cui non è p ossibile che .11 comandante di battaglione concreti ad esempio le. modalità per l'incrocio dei fuochi m corrispondenza dei limiti di settore di compagnia se non ha già in m ente i còmpiti che assegnerà alle sue armi pesanti, così. come non è possibile che decida circa l'impiego. delle sue armi pesanti, se non è perfetta.mente edotto delle esigenze dell'organizzazione dei fuochi nei settori di compagnia e non è consapevole, in particolare, delle lacune che posso~o esistere nella tra.ma dei fuochi delle mitragliatrici leggere negli stessi settori di compagnia.
-
54-
in particolare, un centro di resistenza avanzato su di un piccolo terrazzo sulle basse pendici nord della costa cli riva sinistra dell'impluvio, col còmpito di battere fa, piana del torrente in direzione del punto
in cui il limite fra i settori di compagnia tocca la sponda del torrente stesso, così da incrociare i fuochi col centro di resistenza che la ;3a compagnia, costituirà, come si è detto, sul fianco sinist ro della groppa di q. 162. . Circa la compagnia mitraglieri, decide ~ assegnarne un plotone alla 3a compagnia, per metterla in grado di realizzare la continuità dei fuochi davanti alla linea di resistenza, provvedendo essa stessa, con unità cli azione e di comando, al fiancheggiamento del saliu1te di q. 162; •ma commettendole di provvedere al collegamento col contiguo settore di destra, giusta l'ordine del comandante di reggimento, e di predisporre tiri lontani per battere la opposta altura di R. Cervara, in direzione di q. 201, e la piana al di là del torrente in direzione di q. 175. Decide d'impiegare direttamente i restanti tre plotoni della compagnia mitraglieri in rispondenza sempre al concetto di ottenere la massima efficacia di fuoco sulla piana del torrente a valle di q. 162 e a cavallo dell'impluvio; per cui assegnerà : - a un plotone il còmpito cli :fiancheggiare la costa di riva sinistra dell'impluvio, battendo in particolare la piana del torrente in direzione di q. 175; - a un plotone il còmpito di fiancheggiare le pendici ovest di Poggio Agliano, battendo in particolare la piana anzidetta in direzione di q. 162, e di provvedere con un'ar ma al fiancheggiamento col contiguo settore di sinistra in conformità dell'ordine del comandante di reggimento; - a un plotone il còmpito d 1-infilare l'impluvio e di battere la piana tra q. 162 e q. 175, saldando così le zone battute dagli altri due plotoni. Definito il còmpito o i còmpiti da assegnare a ciascim J)lotone, cioè q'uel che vuole da essi, ne induce la determinazione delle rispettive zone di postazione, in modo che, t enendo i plotoni per quanto possibile scaglionati in profondità, essi abbiano a · trovarvi le condizioni più favorevoli, s:,·pra tutto di visibilità e di direzione, per poter assolvere con la maggiore efficacia ai còmpiti rispettivi. Assegnerà così, come è indicato nella fi.g. 7 : - lo sperone ovest di P oggio Agliano ela groppa che da questo si spinge sull'impluvio a sud dello sperone stesso, al plotone destinato a fiancheggiare la costa di riva sinistra dell'impluvio (plotone A); - il dosso sulla sinistra dell'impluvio, al plotone destinato a fiancheggiare le pendici ovest di P oggio Agliano (plotone B) ; - le pendici dell'altura cli q. 271. e del poggio di q. 264, al plotone destinat o a infilare l'impluvio (plotone O).
-
55 -
Fermo restando i còmpiti anzidetti, i quali riguardano manifestamente l'azione fondamentale delle mitragliatrici pesanti: il fiancheggiamento dei cen,tri di resistenza, e quindi un'azione di f'uoco siil terreno immediatamente antistante alla linea di resistenza sovrapponentesi a quella, delle mitrngliatrici leggere, il comandante di battaglione si ripromette anche di sfruttare al massimo ]a gitta,ta efficace delle stesse armi, facendole concorrer~, · nella maggiore misura possibile, all'azione di fuoco nella zona ravvicinata (1), col criterio di battere di prefere~1-za le pendici sud -est del terrazzo di R. Cervata. A integrare l'organizzazione dei fuochi del battaglione, decide infine di richiedere la protezione nor male del gruppo di fronte al saliente di q. 162 e sulla piana del torrente a valle di q. 162; sul tratto dunque più importante e più sensibile di tutta la fronte. Circa l'organizzazione del movimento, alla stregua del còncett,o di predisporre i contratta.echi in modo da cadére sul fianco sinistro del nemico che tentasse di penetrare nella posizione di resistenza lungo l' impluvio, decide innanzitutto di dislocare la compagnia di rincalzo (fig. 7) nella selletta fra Poggio · Agliano e l'altura di q. 271 ; al coperto dunque e in posizione tale che, pur assicurandole pronto impiego in qualunque direzione, le consenta, in pa1·ticolare, di cadere sul fianco sinistro del nemico che, tentando di penetrare lungo l'impluvio, gravitasse specialmente con le sue forze per la costa di riva sinistra dell'impluvio stesso. Il comandante di battaglione deve prendere inoltre le proprie decisioni cfrca l'organizzazione deli'ossel'Vazione e dei c.ollegamcnti, l'organizzazione del terreno, il funzionamento dei servizi. Per quel che riguarda, in particolare, l'osservazione e i collegamenti, deciso di stabilire il suo posto di comando sull'altura di q. 271 la quale, se pu:r;e alquanto arretrata, consente a un tempo facili comunicazioni sia verso P oggio Agliano sia verso la costa di riva sinistr a dell'impluvio, stabilisce d'impiantare un osservatorio di battaglione p.resso il saliente di P oggio Agliano collegandolo telefonicamente, del pari che le due compagnie avanzate, col posto comando di battaglione.
Concretate le proprie decis ioni, il comandante di battaglione non ha che a tradurle in atto mediante Ol'dini ai propri dipendenti . Così, alle ore 12,30', 1;iunisce tutti gli ufficiali alla sua diretta dipendenza sull'altura di q. 271' e, dopo aver comunicato e illustr:;i,to loro il còmpito ricevuto e gli elementi che lo inquadrano e lo definiscono (situazione propria e del nemico, limiti del settore di battaglione, andamento generale delle linee di resistenza e di sicurezza, concorso (1) La zona ravvicinata è quella .nella quale è possibile sovmpporre l'a:z;ione. dei fuochi di fanteria e di artiglieria.; in terreni pianeggia,nti può avere la profondità d1 un migliaio di metri.
-
56 -
<li fuoco che il b\3,ttaglione deve ricevere e quello che deve dare ai settori contigui, concorso di fuoco dell'artiglieria), espone e illustra il proprio ?oncetto d'azione, quindi impartisce le proprie decisioni: 1. Andamento pàrticolareggiato della linea di resistenza (fig. 7). 2. Schierame.nto del battaglione: 1a e 3a compagnia avanzate: la 3a a destra, rinforzata da un plotone mitraglieri; 2a compagnia in rincalzo. Linea di contatto fra le due compagnie avanzate (fig. 7).
3. La 3a compagnia tenga saldamente la costa che dal saliente di Poggio Agliano si protende verso q. 162: a) costituisca un centro di resistenza sul fianco sinistro della groppa di q. 162 éol còmpito di fiancheggiare il settore della Ja compagnia in direzione della confluenza dell'impluvio; , b) provveda a fiancheggiare il contiguo settore di destra in direzione del gruppo di alberi sulla sponda sinistra del torrente, 500 metri circa a mop.te del punto in cui il limite di destra del settore di battaglione interseca il torrente stesso; e) predisponga tiri lo:1tani col plotone mitraglieri per battere le pendici di . R. Cervara in direzione di q. 201 e la piana di riva destra del T. · Gravellina in ,direzione di q. 165. ., 4. La 1a compagnia t enga saldamente il dosso senza indicazione di quota. Costituisca un cent ro di resistenza iwanzato sulle basse pendici nord del dosso .anzidetto col còmpito di battere la piana del torrente in direzione del grosso cespuglio sulla sponda destra del torrente stesso m. 100 èirca a valle della confluenza di q. 162, incrociando cosi i tiri col centro di resistenza di cui alla lettera a) del ' comma 3. . · 5. La 4a compagnia assegni un plotone alla 3a compagriia e dislochi i tre plo·toni rimanenti: , . a) un plotone sullo sperone ovest di Poggio Agliano e la groppa a .s ud dello . .sperone stesso, col còmpito di fiancheggiare la costa di riva sinistra dell'impluvio, battendo in particolare la piana del torrente in direzione di q. 175; b) un plotone sul dosso senza indicazione di quota col còmpito di :fiancheggiare le pendici ovest <li Poggiò Agliano battendo in particolare la piana del torrente in direzione di q. 162, e di provvedere con. un'arma al fiancheggiamento col continguo settore di sinistra in direzione dell'incrocio del sentiero col muretto metri 200 circa ad ovest di q. 175; · e) un ploton€) sulle pendici dell'altura di q. 271 e del poggio di q. 264, col ' còmpito di infilare l'impluvio e di battere la piana del torrente tra q. 162 e q. 175. Predisponw1 tiri lontani coi plotoni di cui alla lettera a) e b)'per battere: d) col plotone 'di cui alla lettera a) le pendici dell'altura di 'R. Cervara tra ,q. 201 e q. 193. · é) col plotone di cui a.Ila lettera b) lo sperone di q. 193 di R. Cervara, e con un'arma, !a piana sulla strada del T. Gravellina in direzione di q. 162. Tutte le armi dei plotoni anzidetti dovranno partecipare ai tiri lontani sopra ·specificati: occorrendo verranno predisposti all'uopo appostamenti multipli. 6. L a 2a compagnia, in rincalzo, si.dislochi alla testata dell'impluvio tra Poggio Agliano e l'altura dì q. ·271. · Predisponga: . a) un contrattacco in direzione del dosso senza indicazione di quota sulla sinistra dell'impluvio; b) un contrattacco in direzione di Poggio Agliano.
-
57 -
7. Posto comando di battaglione : alt ura di q. 271.
8. Servizi: a) posto medicazione: rovescio dell'altura di q. 271; b) posto munizioni di battaglione: selletta tra Poggio Agliano e l'altura di q. 271. Le compagni~ 1a e 3a costituiscano un posto munizioni di compagnia; e) la salmeria col secondo rancio affluirà olle ore 16 sull'altura di q. 271 dove riceverà ordini.
Cogli ordini sopra specificati, il comandante di battaglione ha provveduto alla prima imbastitura, per così dire della difesa: alla organizza.zione iniziale, cioè, del fuoco e del movimento. Quale attività svolge subito dopo; mentre le compagnie attendono all'attuazione delle disposizioni· da lui impa~ite? Prima di tutto provvede alla organizzazione del comando, dell'organo cioè che deve coordinare e mettere in azione tutte le attività singole, secondo il concetto di difesa del comandante stesso. E poichè l'organizzazione del com,ando si r'isolve sostanzialmente nell'organizzazione dell'osservazione e dei collegamenti, il comandante di battaglione ordina al comandante del plotone collegamenti di prov"."edere: a) all'impianto di un osservatorio di battaglione presso il saliente del pianoro di Poggio Agliano ; b) al collegamento del posto comando di battaglione: telefonico : con l' osservatorio e con le compagnie 1a e 3a; a mezzo bandiere a lampo di colore e porta ordini : con tutte le compagnie ; · · a mezzo fari.i.Diana Ceretti: col comando del battaglione di destra. "Provvede quindi alla organizzazione iniziale del terreno (1) concretando le disposizioni inerenti alla prima giornata di lavoro : a) posa di un reticolato continuo profondo 3 metri, immediatamente antistante alla linea di resistenza e tale .che i singoli tratti di esso vengano infilati almeno da un'arma automatica, preferibilmente mitragliatrice leggera . Si riserva di definirne il tracciato, non appe11a gli saranno rimessi gli schemi della organizzazione dei fuochi nei settori di c<?mpagnia. Vi saranno adibiti tutti gli zappatori del battaglione, a eccezione di quelli della compagnia mitraglieri, agli ordini
(1) L'organizzazione del terreno ha lo scopo di accrescere, mediante adeguati a.p-_ prestamenti sul terreno stesso, la efficacia della resistenza (N. D. 186). Comprende la.von di dive.r sa specie, i più importanti e ur$enti dei quali sono i lavori inerenti. all'organizzazione dell'osservazione, dei collegamenti e dei fuochi (osserva.tori, posti di coma.ud~, c9l: legamenti, postazione dei m ezzi di fuoco) e prima posa dei reticolati; seguono quindi 1 ripari, prima per i mozzi· di fuoco dopo per le truppe e per i coma ndi; quindi ancora le comunicazioni coperte (N. G. 221).
-
58 -
del tenente X (1) rinforzati da due squadre fucilieri fornite per turno dalla 2a compagnia; . b) la 4a compagnia provvederà con i propri zappatori, rinforzati da mitraglieri, all'apprestamento di postazioni multiple per le singole armi; • e) le compagnie 1a e 3a provvederanno con i propri uomini all'organizzazione dei centri di resistenza e, in particolare, all'apprestamento di postazioni multiple per le mitragliatrici leggere; d) a ciascuna compagnia verranno assegnati, temporane~mente, 60 .attrezzi pesanti da zappatore: 30 badili e 30 gravine. Il tenente Z (2) provvederà subito al prelevamento degli attrezzi ora detti e dei materiali per il reticolato presso il depos~o eventuale di materiali del . genio di Ponte Liscione, servendosi per i trasporti fino ai reparti avanzati di tutte le salmerie di primo scaglione, riunite ai suoi ordini. Su,ccessivamente il comandante di battaglione s'incontra col comand;:mte del I gruppo da 100/17 che si è recato al suo posto di comando (3), e dopo avergli illustrato il proprio concetto di difesa e le disposizioni già impartite per la organizzazione iniziale della difesa stessa, concertano insieme le ~odalità della protezione , (fig. 8). Sostanzialmente : a) protezione ·normale: da q. 162 al gruppo di 5 alberi chiomati sulla sponda sinistra del T. Gravellina m. 100 circa a monte della confluenza dell'impluvio di q. 175; protezione eventuale a monte di q. 162; b) concentramenti avanti allà linea di resistenza: sperone di q. 201 sull'altura di R. Cervara, contraddism.nto con il numero l; rilievo di q. 193 immediàtamente a sud dello sperone anzidetto, contraddistinto con il numero 2; . saliente del pianoro di Poggio Agliano, contraddistinto con il numero 3; sommo del dosso senza indicazione di quota, contraddistinto con il numero 4 ; sommo del poggio di q. 264, contraddistinto con il nu· mero 5;
· · (1) L'ufficiale subalterno a disposizione per incarichi vari.
(2) Il comandante del plotone comando della compagnia comando di battaglione. (3) Il I gruppo da 100/17 è incaricato anche, e con precedenza di còmpiti, della prot.ezione della linea di sicurezza. Perciò, prima di recarsi dal comanda.nte del I battaglione si; ;è recato sul poggio di q~ 265 sulla linea di sicurezza per prendere diretti accordi circa la protezione relativa coi comandante il II battaglione del 28° fanteria.
Flg. 8 .
F ig. 10.
==;/'J-~s==!-3'- 4*='="""
u:·
Flg.1,1 .
•
/
/
;
{)
Fig. 12.
-
64 -
c) punti di riferimento per qualsiasi altra richiesta di fuoco: spigolo sud-est del muretto sulle basse pendici di R. Cervara, contraddistinto con la lettera A; q. 165 (incrocio dei due impluvi con la campestre sulla destra del T. Gravellina), contraddistinto con la lettera B; confluenza di q. 162, contraddistinto con la lettera O; capanna presso il saliente del pianoro di Poggio Agliano, contraddistinto con la lettera D; spuntone di roccia sul poggio di q. 264, contraddistinto con la lettera E; e) la protezione normale sar à richiesta a mezzo razzi rossi dal posto comando di battaglione o dal posto comando della 1a compagnia; · la protezione eventuale a mezzo razzi a pioggia tricolore dal posto comando di battaglione o dal posto comando della 3a compagnia; le altre richieste di fuoco verranno trasmesse a mezzo della pattuglia osservazione e collegamento del gruppo dislocata presso il comando di battaglione, alcuni elementi della quale verranno distaccati presso le compagnie 1a e 3a, Il nostro comandante di battaglione si porta quindi presso lezone di postazione dei plotoni mitraglieri alla diretta dipendenza del comandante della compagnia, per rend,ersi subito conto di persona della dislocazione e delle azioni di fuoco delle singole armi e, all' occorrenza, completare le disposizioni già impartite e controllarne la . attuazione. Entro le ore 17,30', quando è già rientrato al suo posto di comando, gli° pervengono· gli schemi della organizzazione dei fuochi delle compagnie (figg. 9 e 10) e della compagnia mitraglieri (fig. 11) e lo schizzo della dislocazione della compagnia di rincalzo. ·Coordinando e integrando gli elementi ora detti compila infine lo schema della organizzazione dei fuochi del battaglione (fig. J2) e alle ore 19 lo trasmette al comandante di reggimento.
collezioni delle di ' '
ESERCITO
E
NAZIONE,,
Una qublsiqsi annata • Du~ annate ( ~ 20 ciascrrna) • ,, 40' annate ( ;e 18 ciascuna) • ,, 54 · Quattro .annate ( ;S , 15 ·ciascuna) • • ,, , 60 Cinqtte annate (;S 14 ciascuna) . . ,, 70
Tre
Le cinque annate, complessivamente, contano circa 5800 pagine, .con oltre
5000 illu.strazioni e costituiscono una piccol~ BIBLIOTECA di grande utilità per gli studiosi militari e non· mi1it~ri
: : Per 1s rilegatura in tel.a e oro agjiungere L. 18 pet ciascuna annata : : eartelle sciolte In tèla: e oro, fJO' coloro e/re intendono far rilegare le collezioni di cui so11,,o gi& in possesso. L. IO.- Spese postali aCIJ.rico dei .~ommittent.i
Agli iascritti aij'UNIONE NAZIONA~ ::::;:==;:;::::====::;::::=:::::::;==::= UFFICIALI IN CONGEDO D'ITALIA
(Inoltrare le richieste a mezzo dell'U.N. lJ.C.I.)
stabilita seguendo l'ordine . ctonologico dei versamenti eseguiti.
I NOSTRI "MANUALETTI DI TECNICA MILITARE,, ' Sono opusc1li· di volgarizzazione e di primo orientamento per coloro . che poi dovranno o vorranno a,cquisire maggiori particolari sui principali argomenti interessanti l~ Forze Armate e, ·sopratutto, sono un mezzo effi·
cace, · SP,èditivo e della ~sima economia per gli ufficiali in, congedo, i quali trovap o in· essi la po$sibilità dir rinfrescare la memoria su le cogni• zioni apprese in passato, aggiornandole con. le sopravvenute modificazioni . · nei ml3zzi tecnici e neJ loro impiego. Gli. stessi quadri, inferiori permanenti • potran11,o tri,vare .in questi MANUA.LETTI un utile vade~mecum. 1 MA~UALETTI si raccomandano altresì.ai giovani (gruppi µni;, , versitari, avanguardisti, studenti in genete, dopolavoristi, ecc.) ai quali ' , servopo ·ili utile preP.arazione all'adempimento dei doveri militari cui sa~ ranno più tardi ·chiamati. E infine possono interessare quanti cittadini, vivendo 'fuori dei ranghi delle F'orze :Armate, "Sentono la convenien~. , di cog11,izionit elementari, ma chiare e precise,. iii una materia il cui in,te.. resse sociale e nazionale ~ evidente. · L'UNIONE N.,\ZIONALE UFFICIALI IN CONGEDO D'ITALIA si p associata a questa i,niziativd in modo doppiamente efficace : apportando l'appoggio della s'ua salda organizzazione e della sua vasta ramificazione nel. paese ; e. cpncedendo fii propri inscritti, che ne faranno richiesta à traverso i .l i organi dellfJ istituzione, larghi sconti. 'Sul prezzo, gitì assai modico, di coP,ertin~. E ciò anch~ allo cScopo di agevolar,e a eia· scf!,n uffi:.ciale in congedò la costituzione di una piccola biblioteca. perso• nale di minuta tecnica m,tlitare con una spesa trascurabile anche per le bor'lle più modeste. · , , · Tutti gli a{t,i acquirenti potrar,.no rivolgersi per l'acquisto all'amministrazione della· Rivista Esercito e Nazione - palazzo thl Ministero della gue"a, via Napoli, Roma - oppure all' 'l,lffi.cio pubblicazioni del Ministet6 della guerra, che ha locali di vendita accessibili al pubblico riell'anàrone i!ell'ingresso principale ,hl dettò Ministero in via XX Settembre.
un
· I. Cpme si legge la carta topògr·allca. ...... H. Il plotone di fan .. te.ria nel combattiroento• ..- ·n1,. Le difese contro gli aerel e ,contro . ' i gas. - I:V. Tiro di artiglieria. :..:_ V. Le armJ della fanteria. VI. Nozioni generali stìl materiale ,d'a.rtlglieria. - VII. /,. bersa• lllierl: li servizio di pattuglia in b/cicÌt;tta; il plotone I la çompÌl• gnia. VIII. · J:.e arligllerie éat11p1;1ll nelf esercito 1t11liano. ir' . IX!. ~ compagnia di 1snt~fia nel · ct>mbattimento - X. Il batta~ · glìone di l fiPterla nel combattlmentq. Di prossuna pùbblicazione: Schizzi psnQram!cl. Lè artiglierle . pesanti e nesantl campai} nell'esercito Jtaliano.
Ogni ~anualetto è posto in vendit~ al prezzo di L.
1.00