IMMAGINI DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE (LE ALPI OCCIDENTALI)

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STATO MAGGIORE ESERCITO UFFICIO STORICO

i\.medeo CHHJSANO - Mauri7.io SAPORITI

IMMAGINI DELLA S-ECONDA GUERRA MONDIAL,E Le Alpi Occidentali

ROMA 1995


Copyright { ) 1995 Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito

:f~ ~ ' ., '~;,:..::r- ,\ Ump:Ho a C,ae ta

~~ ,1t'!Jo St.:,bilimenro Grafico iVliiitare Nijm :,luzin 11 i jì)tog rn/iche

a m m di Da:niele PRJNARI


PRESENTAZIONE La campagna delle Alpi Occidentali è stata oggetto di numerosi ed c:tpprr!/o nditi studi mirali a descricer11e le cause e lo condona. Si è sempre trattato tutta1·h1. di llW11ogrc~f'ie che, seppur corredate da alcuni documenti fotogrc(/ì'ci, banno un carctllere preualentemente nanativo che. seppur c:011 doui.zia di particolari, non rende appieno quello chejì, il teatro operativo con te sue dU/icoltà lew.tte principalmente a/1 ·amhiente alpino .

In questa p rege{)ole opera, gli Autori. priuilep)cmdo l'aspettofotogrc(/Ìco rispellu a quello ,wrratiuo, ju.'rsc~~110110 In scopo dijt:tr capire. senza nulla concedere al/'i11·1map,ine,1.ziu11e d el /,.'ttoru. le dij}ìcoltcì ed il rettore proji,so da i comhattenti in un UJJ(/litto che, seppur di lweL'issiml:t durata, si è rivelato estremamente impegnatiuo . l'opera, prima di una serie destinata ad illuslrarefotogrc(/ìcmn en te le " /1err,i2in11i dell 'ullirno cor~flitto, assume cosi' una noteuole importc111'?:a perché uierw a comj)/('! ifre il tJuc.1dro doc11m.entale del! ·q1,Jì'cio sulle 1·ice11de della 2il p,uena ,noncfiale.

I L CAPO U 'l' ICIO in S.V. ('J'('n. Col. L (a lp .i par. :-.SM J\ lau ri zio l{LTl-'0 )

- lJl -



PREFAZIONE Suljìnire degU anni 70 l'Ujficio ·Storico dell'Esercito dava alla stampa due opere dal titolo: L'esercito italiano nella prima guerra niondiale ;,immagini'', L'esercito Italiano nella secon-

da guerra mondiale "inmiagini ". Esse rappresentarono il prùno ·'esperitnento " di raccontare la guerra utilizzando fotografie originali dell 'epoca e segnarono, inoltre, una parentesi iconogrc~fìca alla tradizionale attività editoriale dell 'Ufficio. Negli anni a seguire uidero la luce opere a prevalente carattere narrativo cbe poco concessero ai cultori della documentazione jè)togra.fìca. I volumi reLatiui alle un{fonni ed alla difesa costiera, invece, unirono ad una r(~orosa parte descrittiva nurnerose tavole a colori ed in bianco e n ero arricchendo notevolmente il gitì pregevole contenuto . In tale ottica, ci è parso utile realizzare il presente volume, primo di una collana sulla seconda guerra mondiale, composto da una parte iconografica, una breve introduzion.e storica ed una sintesi bù)/VC{fica relativa ai comandant'i italiani che Jìirono i protagonisti di tale campagna . Il progetto è quindi mirato alta realizzazione di una serie di volumi, non esclusivamente fotografici, cbe si affianchino alle pregevoli ed esaurienti opere già edite dafl 'Uffìcio Storico dello Stato Jlrfaggiore dell'Esercito .

GLI AUTORI

- V -



INDICE GE NERALE Pag .

PRESENTAZIO NE

lll V

PREFAZIONE .

VII

INDICE GE NE RALE . Ce nni geografici

l

La frontie ra Tr.alo -Franccse

2

I pre parativi m il itari a lla front i<:ra occ identa le

3

P reparativ i m iliLa ri a lla front iera occid e ntale a nno 1940

4

G li appre sta menti mil icari fra n ces i a lla frontie ra a lpina

5

Le fo rtifica;,,ioni fra ncesi ....

5

Fortificaz io ni pe rm a n e n ti e dis pos itiv o di difesa a lla frontiera occide nta le

7

Anno 1940 primi g iorni di guerra

'

I

I giorni del la battaglia (2 1 e 22 G iu gno)

10

I giorni d e lla b a ttaglia ( 23 e 24 G iugno)

12

Conclusioni

13

L'armistiz io

13

Le tractativc d e ll'a r mistizio

14

ELENCO DELLE FIGURE

15

Ma rc ia di avanzamento

23

CAPITOLO Il

Lavori e fortificazioni

39

CAPITOLO ITT

Artiglierie

57

CAPITOLO IV

Carri e m ezzi

69

CAPITOLO

I

CAPITOLO

V

Com battimenti

81

CAPITOLO

VT

!Vlomenli di v ita a l fronL e

97

CAPITOLO VI1 - T rasm issioni

10'5

CAPITOLO VIII

Bombardamenti

'11 1

CAPITOLO IX

SaniL,ì

123

Personalitù

133

CAP[TO r.o

X

NOTE BI0GRAF1Cl-1E

14 1

INDICE DELLE BIOGRAFIE .

14:,\

BIBUOG RAFIA ..

195

- VII -



CEN NI GEOGRAFICI LA FRONTIERA ITALO-FRANCESE I PREPARATIVI MILITARI ALLA FRONTIERA OCCIDENTALE PREPARATIVI MILITAJU ALLA FRONTIERA OCCIDENTALE ANI\O 1940 GLI APPRESTAMENTI MILITARI FRANCESI ALLA FRONTIERA ALPINA LE FORTIFICAZIONI PRANCESI

a cura di Aniedeo Cbiusano


'


CENNI GEOGRAFICI

I

l teatro d i guerra che vide lo svol.gcrsi del le operazio ni s ul fronte occidemalc ne l giugno 1940 è rappresentato da lla catena a lrina nella s ua parte occidentale.

In particolare, le Alpi occidenla li ve ngono norrn almer~e s ud divise in Marittime. dal Coll e d i Cad ibona al Co lle della Maddalena; Coz ie, tra il Colle della J'vladdalena cd il Co lle ciel Moncenisio ; Graie. dal Monce nisio al Gran Sa n Berna rdo . In questo sertorc, la calena alp ina prese nta un anomalo aspetto a l s uo sviluppo genera le; sono infatt i :-1ssenti le prealpi su l versan te italiano . È all ' uopo importante d esc riverne la particolare morfo logia che nella s ua parte principale è

coslituita da rocce intrusive con affioramento d i rocce verdi su i rilievi più a lti. Le Alpi maritti me; dal passo d i Cadibona al Col le della l\!Jadcla le na , si estendono ;.1cl a rco e.li cerchio molto aperto per quasi 100 J( m , con uno sviluppo d i cresta di 180 I<m , d isposte nel senso dei paralle li , c iò che le c.lisringue dalle contigue Alpi Cozie, insieme a lla d ivers,1 en tità altimetrica, esse ndo le c reste delle Alpi marittime , salvo poche verte, inferio ri a i 3000 m., e, nella loro estremità orie ntale, inferio ri a i 2000 m .. Le Alpi Ma rittime, anche geologicamente, formano u na propria unilà, giacché compare su l loro versarne inte rno la zona gneissica esterna del monte Bianco circondata d a formaz ion i calcaree, mentre a nord si sviluppa la zona del Brianzonese, co sicché esse ha nno una co sl ituzio ne simmetrica, con due serie di catene calca ree e m a rmose, che fa nno ala ad una cate na mediana di rocce a ntic he . Le c ime maggio ri sono la Punta o Rocca cle ll'Argentera (m . 3297) e Cima dei Gelas (m. 3135). Le Alpi Marittime s i distinguono solitame nte in due grupp i, sepa rati dal Col le di Tenda (m . 1870) : il gruppo o rientale cu i s i eia il nome cli Alpi liguri, p iù depresso, a prevalenti terreni sedimentari, ha fo reste s uo-montane ed è una vera zona di passaggio all'Appennino. pur supera ndo i 2000 metri d i al lezza; il gruppo occidenta le, c ui si può dare il nome cli Al pi d el Va ro , presenta invece caratte ri cli a lta montagna con c ime superiori ai 3000 metri dove si ann idano i piccoli ghiaccia i della Meledia e ci el Clap ie r, che rappresenta no l'attua le limite rnericl iona le de l glaciali smo alpino. Alpi Cozie è l' un ità orografica compresa fra il Colle della Ma dcfalena ccl il Co lle del Moncenisio, nella quale il n ucleo gneissico costituente la massa orograficame ntc più importa nte, lungo la qua le corre con andamento assai irregolare la linea spartiacq ue principale , è fiancheggiato eia ramificazioni di p orfiriti e d i serpentini che, per la loro facile disgregazione, costitu iscono l'e le me n to s trut.turale più pronunciato che si eleva con picchi scoscesi ve rso la p ianura piemontese e con p ieghe ribaltate di calcari e cli doline ve rso i più alti massicci ciel Delfinato. Le Alpi Cozie si cstenc.lonç> con una linea d i c resta i cui estremi distano solo 92 ch ilo metri, mentre lo svil uppo è più ciel doppio, acciclentato e rotto p e r forti sa lienze e forti rie nrranze che ha nno i loro p erni al Monviso ed al monte Tabor. Le Alpi Coz ie si possono distingue re in rrc settori: il primo, dal Co lle della Maclcblcna al Colle della Croce e separa la Val Pellice dal Qucyras ; il secondo, si sviluppa verso il Colle del Monginevro e si apre tra la Va lle della Ripa e la Valle della Durance; il terzo, dopo essersi d epresso nel Coll e della Sca la, forma il saliente p iù occidentale d ella Repubblica llaliana e termina a l Colle cie l Moncenisio. - 1 -


Le Alpi Graie: dal Moncenisio al Col de Ferret, si presentano con una. grande varietà di caratteri litio logici e geologici ma con una certa uniformità orografica , data soprattutto dalle profonde ed ampie vallate p eriferiche, largamente modellate dai grandi ghiacciai quaternari, quali la Va l di Susa (Dora Riparia), la Moriana (Are), la Taramas ia (Isére), la vallata d i Charnonix (Arvc), la Val d'Aosta (Dora Baltea). Tl Gran Parad iso ed il massiccio de la Vanoise si collega no tra loro all'elevato Col di M. Iseran (2769) tra le sorgenti clell'Arc e de ll'lsére a formare un nodo orogra fico di grande importa nza , dove nascono i fium i lsére, Are e Orco. Imporrante è tuttavia evidenziare che il massiccio del monte Bianco, presentando verso l'Italia le sue pareti più ripide costituisce un ostacolo quasi insormontabile al passaggio verso la Francia . Inoltre, il massiccio ciel Gran Paradiso , per la sua imponenza, rende esrremamente difficoltose e comu nque limitate al solo tardo periodo estivo i collegamenti tra la Val d 'Aosta e la Val cl i Susa.

LA FRONTIERA ITALO-FRANCESE

I

l confine fra I,talia e Fra1~cia, n el 1940, e ra quello s tabilito al momento della cessione d ella Savoia e della Contea cli I\ 1zza nel 1860.

La fronr.iera per ciò che concerne il siste ma difensivo, favorisce la Fra ncia, in qua nto gran p arte del s istema montuoso si trova su l suo versante. Dal monte Dole nt (m . 3823) punto in cui partiva il confine verso la Francia, al massiccio del monte Bianco (m. 4810) la frontiera era praticabile solo per piccoli gruppi di uomini, in quanto gran p arte del te rritorio era ricoperto eia ghiacciai perenni. Nella sua parte centrale, la frontiera , era stabilita da Rocca Chardonnet (monte Tabor) a mo nte Enciastraia e nella parre meridionale e.la monte Enciascra ia a JJonte San Luigi presso Ventimi glia. Il confi ne occidentale d' Italia coincideva col fiume Varo . Tale con fine era s tato s tabilito fin dai tempi d i Augusto. La linea cli separazione fra i due stati p arte dalla costa Azzurra alla foce del torrente San Luigi (fra Ventimiglia e Mentone) e arriva sino al monte Grammondo. Taglia poi il torrente Bevera e passa la Roia a s ud di Breglio, per rimonta re poi, su l versante opposto, i rilievi del gruppo cl i Marra e attraversare di nuovo la l{oia tra Bergbe e S<in .Da lrnazzo di Tenda. Continuando nella stessa direzione arriva poi a Cima d el Diavolo, lascia all'lra lia le testate cli Val Vesubia e dei suoi affluenti d i sinistra, raggiunge la linea a nord di Rora rimontandone brevemente il corso e arriva a Cima Negra , la displuviale fra le acque che scendono al mare e quelle che vanno al Po. Da Cima Negra la fro ntiera fra Italia e la Francia pe r l'Encias rraia, il Monviso, il Tabor segue sempre la displuvia te fi no al monte Dolent con l'eccezione del Colle del Monginevro, dove il con fin e p enetra in territorio italiano per la profondità di un chilometro. Il versante italiç1.no delle Alpi occiden tali risulta molto più ripido cli quello fra ncese. Le comunicazioni partono tutte dai due grandi centri d i Torino e Cuneo, verso cui convergono le valli. Il versa nte francese, grazie all 'andamen to meno impervio e più praticabile del suo territorio, fruisce e.li zone di comunicazione più ampie rispetto all'Italia incl udendo la Savoia, il Delfinato, la Provenza e la Riviera. Si creano q uindi delle grandi d ifferenze strutturali fra i due settori, sia per l'offensiva ch e pe r la difesa, naturalmente sempre a svantaggio dell'Italia. - 2 -


I PREPARATIVI MILITARI ALLA FRONTIERA OCCIDENTALE ià nel settembre 1938, in seguito ai patti di Monaco, alcune potenze europee si disponevano ad approntare manovre cli guerra. Il governo italiano richiamò alle armi circa 300.000 uomini, per la maggio r parte app artene nti a classi p iu ttosto anziane , 1903-·1904.

G

Questa scelta sembra m irare più a manovre di addestram e nto c he ad effettive esigenze cli s icurezza . I richiamati veniva no imp iegati per il rinfor zo de i presidi d'oltremare e delle unità dell'Arma ta del Po, oltre ad un aumento della forza dei co rpi d 'a rmata stanziati n ei p ressi de lla frontiera occidentale, e di tre d ivisioni alp ine. Le manovre militari più importanti riguard avano i confini con la Fr,rncia. A questo proposito Hitle r e M.ussolini si erano già in conmui ne ll 'autu nno del 1937 e nella primavera del 1938. All'inizio del 1939 il governo italiano operava un nuovo richiamo alle ann i convocando circa 50.000 uomini, ufficialmente ai fini acldes trmivi, in rea ltà volti a rafforzare le posizion i più espos te . Anche in q uesto caso si tra ttava cl i classi p iuttosto anzia ne, comprese fra il 1901 e il 1905. ·

Benché la q uestione pi ù grave fosse in quel momento la sistemazione milita re della Libia, un contingente di circa 20.000 uom ini fu dest inato a ll e unit,1 stanziate nei pressi della front iera alpino-occidentale ( n. In seguito vennero decisi altri richiami che porte ra n no la forza de ll'eserc ito , dai 400.000 del tempo di pace a circa 550.000 uomini. Il 25 marzo 1939 fu costituito il XV Corpo d 'Armata con sede a Genova . Dal que l momento la fron tiera italo-fra ncese, che era stata precedentemente affidata al l Corpo d 'Armata (Torino) dal morne Bianco al monte Gra nero e al 11 Corpo e.l 'Arma ta (Alessandria) e.lai monte Granero al mare, sa rà ripartita in tre sezioni, trasferendo e.lai II al XV Corpo d'Armata il tratto corrispondente alla media e b assa Roja. Il generale Mario 13erti gu iderà il 'z-.rv Corpo d'Armata a c ui saran no assegnate le Divisioni Cosse ria e Modena, olue a ll e truppe e a i servizi norma lmente previsti, venne così completato il q uadro dell e u nit,'i stanzia(e al la frontiera occidentale . Il I Corpo d'Armata (gen . /\Ilario Ve rcelli no) compre ndeva nel 1939 le Divisioni Superga, Sforzesca , Assietta e Cagli a ri il II (gen. Francesco Benini) comprendeva le Divisioni d i fanteria Ravenna e Livorno e la Divis io ne Alpina Cuneense . La Divisione Alpina Tau rinense, stanziata ne l territorio de l L Corpo cl'A rrnara, faceva capo al Comando Superiore Truppe Alp ine, istituito il 1° mar7.o 1939 a Trento. Mussolin i, impensieriLo dalle manovre bell ic he che stavano impostando i ted eschi decise , cl i stipu lare un trattato cli alleanza con la Germania, c he fu firmalo a Berlino il 22 maggio e che passerù alla storia con la denominazione di '·patto d 'a cciaio '' . Il 16 agosto Musso lini forniva a Badogli o le direttive stra tegiche e.li massima che ven nero d iramate ai tre capi cl i Stato Maggiore cl i fo rza armata rn . L'invasione della Polon ia da parte dei tedeschi era prevista per il 21 agosto; Mussolini p ropendeva per u n non intervento be ll ico de ll 'Italia ne l con fl itto . Ciò nonostante il 25 agosto veniva richiamata anche la classe 1913. Il IO settembre veniva invasa la Polon ia e d ue gio rni dopo, il 3 settembre, Gran Bretagna e Franc ia decidevai10 di p rendere pa rte a l conflitto,· na turalmente contro la Germania. In tan to, il 2 settembre, Mussolini aveva informato Hitle r d i aver concentrato sulla frontiera ita lo-franc ese 17 d ivisio n i e 27 battaglioni a lpini nl .

(1) Archivio Ufficio Sto ri co SfvlE racc. 1-4 . l'rot. 4552 in data 24 febbraio 1939. P.1ri;rn i a B:tdoglio. (2) ACSStVIE, mcc. H -7 p rm 4625, in data 17.8.1939, Srnm ,Vlaggio re Generale agli Sl:Hi Maggio ri di fur:c.;1 armata, fi rmato Badoglio.

(3) Opera om nia di 13enito Mussolini, vnl. XXIX. Firenze. la fenice, ·1959, p. 421.

- 3-


Da settembre a novembre intensa fu l'a ttività al fin e d i rendere effi c ie nti e d o p e rati ve tu tte le d iv is io n i: 50 cli fan teria , 5 a lp ine, 2 motorizza te, 3 celeri, 2 cora7.7.ate e 2 libich e . Al 1° n ovembre tuttavia , solta n to 10 cl i esse e rano cons id e rate complete, 29 presentavano lievi d e fi c ie n ze e tune le altre e rano incornple1e. 11 compito d e lle truppe schiera te lungo la fron liera italo-francese e ra d ife ns ivo . A que sto propos ito si applicava il Piano di Radunata 12 che cm ada tto ad un preo rd in a lo e ge n e ral e a tteggiame n to difens ivo . T uttavia in e sso e ra contemplala l'eve ntu a litù e lle in ~tlc u n i cas i s i potesse passa re a ll'o ffe nsi va. l\el P.R. 12 era contcn ura infat ti, la d icitu ra che s i d ovesse esse re in g rado cl i st ro n ca re qu,llsias i ope razio n e offe nsiva dell'avve rsario. l n caso cli p a rtico lari situ a7. ioni favo revoli potranno esse re svilu ppa te azion i offe ns ive s ull e Alp i JVla riltime (direzio n e confl uenza Varo-Tinca -Vcsu hia e conca cli Sosp et to) e ne ll 'Alta Savoia (direzio n e Albc rtvillc -J\nnecy) .

PREPARATIVI MILITARI ALLA FRONTIERA OCCIDENTALE ANNO 1940 ll'inizio del 1940 lungo la frontiera e rnno schie rari alc uni reparti dell a Gua rd ia alla Fron tier,1 e d i battaglioni di alpini, le divis ioni itali a n e s i trovava no in p ia nura o nelle valla te secondo il seg uente schie ra mento ( 1i : 4{j ARMATA

A

D iv. Alp . Taurine nse Trident ina Div. Fan t. Legn a n o Bre nnero Cagliari Su perga Assietta Sforzesca Raggruppamento Celere :

Va lle d'Aosta; zon a di Ivrea; zona fra Chivasso e Santhifì; zona fra Pianczza e San IVla u rizio al Campo ; zona fra Meana, Susa e Condo ve: zona fra Chiamante e O ulx: val Chison e fra Pragela to e Pe rosa Argentina : intorno a P ine ro lo; Torino. 1° ARll!IATA

Div. Fant. Pistoia Acqui Livorno D iv . Al p . Cunee nse D iv. Fant. l{a ven na Cune o Mode na Cre m ona Cosseria

zona fra Carmagnola e Saviglia n o; zona fra Alba e G e nola ; va lle Si u ra fra Vin adio e Cu neo; zona fra Cu neo e Mondovì: zon a fra Robil ante e Briga m a rittima; 7.o na fra Ceva e il Co lle d i Nava; zona fra Impe ria . .Albenga e Trio ra ; lu ngo la costa fra Diano e Alassio; lungo b cosrn fra Ventimigl ia e Po rto Maurizio .

Durante il mese d i marzo Musso li ni in cont rava a l{oma il ministro tedesco Rihhe n Lrop, c he cl1 ie ·cleva all'ltalia nuove misu re d imostrative a l co nfi ne fran cese se n7.a rivela re i p roget1i s trategic i recl esch i. Tale richi esta reste rà in evasa.

<4) AUSSMc. Studi operativi racc. 18 P.R. 12 d d 1° gl'nnaio 1938. aggio rnato al 1° rnarw ·19-iO. rc:nro di np(;r:1zioni ,ilpino .

1\ USS\'JF.

n.s. 2 G.M

nKc 2072 D.S. L"flicio Operazioni Sìv!RE.

- 4 -


GLI APPRESTAMENTI MILITARI FRANCESI ALLA FRONTIERA ALPINA a Francia, impe ns ierita d ai movimenti mili tari te d eschi c.lec retc'> lo stato e.l i a lla rrne giù da l 22 agosto 1939.

L

A partire da l qu e l momento vennero effettuate ma novre e.li copertura lungo la fro n Liera. Al con fine con l'Italia furo no s tanziate t ruppe e.la montagna provenie n ti d alla 16'' région mil itaire, con sede a Montpellie r. Agli ordini del ge ne ra le Besson fu costituita la 6J Armata ch e aveva g iurisdizione su tutte le tru p pe schierare alla frontie ra ita li a na ed a lla frontie ra svizzera n e l tratto fra il monte Bian co e G inevra . Il 12 settembre veniva praticam e nte u ltimato lo sc h ie rarne m o francese a l confine. La 6u Armata comprendeva tre corpi d'annata (XIV 1.'V e \..'VJ ), quattro d ivisioni cli fante ria da montagna quaterna ria (27, 28, 29, 30), sette d ivisioni cli fanteria terna ria , in pane da montagna (31, 63, 64, 65, 66, u na nord africa na e d u e colonia li), tre settori fortificati e u n settore difensivo, il Secteur clé Rhoue, sosta nzialme nte assimilabile ad altrettante divisioni (59)

LE FORTIFICAZIONI FRANCESI

I

lavori di fo~·t i.fi.cazio ,:e lungo_ il confine fo'1. nco ita lia n o e ran o ini ziati n el 1929, tuttav ia , ne l 1940, a lla vig ilia dcli entrata ,n gue rra d e ll lla lia , non e rano ancora ciel t utto completa ti.

Nel tratto se lle ntrio nale della frontiera, in Ta ran tasi a, la posiz ione d i re sis le nza d e l S.FS . passava per les Chapieux, Bourg-Sa int-Maurice e .il corso dell'Isère fino a l massiccio della Venoise . Essa compre ndeva intorno a l capoluogo i vecchi forti e.le i T ruce d i Vu lmis, nonché le opere per armi cli fanteria, mitragliatrici pesanti e morta i da 81 mm., dello Chate la rd e d e lle Cave a Canons che fiancheggiavano lo sba rramento anticarro de l fondo va lle Tsère, cost ituito e.l a u n muro in cemento armato e da un fossato . Lungo lo stesso fium e , pili a mon te, si Lrovava il fortino cl i Vi lla roger in grado cl i con sen t ire u n collegamento tattico con un alt.ro piccolo forte costruito su lla Va n oise . D ue ope re di avamposto si trovavano a Seloge, n e i press i e.li les Ch apie u x e la Rcclon te, in grado d i controlla re da v ic ino lo sbocco della rotabile ciel Piccolo San Berna rdo. Pili a n o rcl eia Va l d e G laciers a Beaufort vi era uno sba rrame n to con postazioni semipe rma n e nti per artiglierie ed armi a utoma tiche . '!\'ella zona di .Moclane lo sbafrarnehto co m p re nd eva , oltre a i vecch i fo rti armati, anche opere p i ù moderne a Sa int-Goba in , a Sa inl-Antoinc e al Sappey . Più a s ud si trovavan o le fort ificaz io ni mod erne cl i Arroncla , ciel Pas-clu -Roc e d e l Lavoir che sbarravan o gli sbocchi dai colli del fr('.j us, della Rho e di Va ll e Stre tta. Forti ficazioni cli avam posto e ra no l'Esseillon, in fondo valle, e le opere d e l Revet e del la Turra , a domi nio dei tornanti d e lla rotabile del Moncenisio. In torno a Briançon sorgevano ,1lcuni fo rti parzialmente rimodernat i, com e il T rois Tetes, la Vachette, il Jan us, il Gond ran e le ope re minori di Aittes e Pie e.le Roch ebrune . Davanti alle a li d e ll a p osizione d i resis te nza erano le postazioni di P lampinet de ll o Chena illet e del Dourget. Più a sud, la Va l Ubaye e ra stato oggeLto cli p articola ri cure da parte dei fra nces i, c he temevano irruzioni ita lia n e in quella zona . La fort ifica z ion e e ra molto estes a lungo la rotabile elci Co lle della Maddalena in c ui v i erano tre fon i moderni: Sa int-O urs- Bas. Saint-Ou rs-Haut. e l{ocheLacroix . Ai due la t i dello shmrnmento s i trovava n o i fort in i d i Plate -J.ombarde e d elle GrnngesCommunes. A su d sorgeva il forte di Col d e Re stefo ncl e il forti no cli Col dc la Mouti è re . G li avampos ti era no costitui t i e.la piccole opere moderne. Da l Massif dcs Fou rches a l mare, per circa 100 chilo rne tri esisteva una serie d i. fo ,;tificazioni be n c urate , in allo di re s pingere le i rruzio ni degli italiJni. - 5 -


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FRONTIERA OCCJDJWJ'AI.F

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FORTTFICAZTO:'\I PERMANENTI E DISPOSITlVO DI DIFESA ALLA FRONTIERA OCCIDENTALE A\'NO 1940 PRIMI GIOH NI DI GUERR A l GTORl\l DELLA UATTAGUA (21 e 22 Giugno) I GIORNI DELLA BATTAGLIA (23 e 24 Giugno)

CONCUJSIO.t\l L'ARMISTIZIO LE TRATTATIVE DETTARMIS'l'TZIO

a cura di Maurizio Saporiti



FORTIFICAZIONI PERMANENTI E DISPOSITIVO DI DIFESA ALLA FRONTIERA OCCIDENTALE er ciò che 1riguarc.l a le fo rtifi cazioni ita li ane esistevano a ncora alcu ni foni risalenti a l periodo della Triplice All e anza che veni vano uti li zzmi come depositi di 1rn1tc ria li o mu niz io n i. Solo alcu ni fra il Mo ncenisio e il Monginevro, dotati di a rtiglierie prote tte e.l a cupole corazza te, venivano uti lizzaci come batte ria eia pos izione . Tra questi e ra no i fort i Prarnonc.l. la Court, Pa radiso e Chabcrton . Nel periodo fra le due guerrre , furo no rea lizzate o pe re d i fortificaz ione più moderne, a rma te con 1.n i trag liatric i. o can noni cl i piccolo calibro.

P

Nel 1938, dato il pericolo e.li guerra ormai imrn inerne, si provvide alla costruzio ne cli nuove opere cl i fo rtificazione . La mancanza cli tem po e cli fo ndi necessa ri fec e sì che mli opere non fossero cli grane.l i d imens io ni, q uind i si cercò cli rafforzare la d ifesa a nticarro ai valich i ciel confine creando fossa ti, muraglioni e cancel late . Il sop raggiunge re dell'i nve rno rallcn tc'> e.l i molto i lavori. Tuttavia nel mese di maggio si rite nn e c he il primo siste ma difensivo p otesse essere considerato comple talo s ulle d ire ttrici rota bili. Ciononostante occorreva u n'accelerazione dei te mpi di lavoro per completa re le opere negli a ltri set.tori. Infatti, ne ll a primavera del 1939, secondo il ma resc iallo Badoglio, il primo s istema cli difesa fortificato fra il Colle Clap ie r e il Rocc ia melone poteva considerars i effi cierne rne ntre la linea e.li raddoppio in corris ponde nza d ell'o rlo posteriore de lla conca ciel ìvloncenisio era ancora mo lto lontana dal suo completame nto . Quind i, pur lavorando a lacremente le opere d i sistemazione difensiva a lla fro ntiera no n smanno completa te prima della primavera del 1941.

ANNO 1940 PRIMI GIORNI DI GUERRA

I

l G ruppo delle Armare O vest e le Armate Jil e 4~ furono inforrrnHe del l'e ntrata in guerra dopo che ìvlussolini ne ebbe ufficia lmente dato l'a nnuncio radiofonico a lle o re 18 de l 10 giugno .

Il comando frances e della Armèe cl es Al pes, si affrett<'> nelle prime ore dell' ll giugno, ,1 fa r saltare tutte le vie di comun icaz ione c he conducevan o al confine ital ia no . L'ordin e, pe r le nostre truppe , era di no n intrapre nd e re nessuna azione o ltre fro ntie ra , cli 111;1 !ìlC' nere un atteggimnen to d ife ns ivo. Le fanterie e le aniglierie italiane non avrebbero dovuto aprire il fuoco per prirne s u truppe e posizioni francesi. Tale strategia fu mantenuta per i primi giorni cli guerra. li .16 giugno furono ema nate le prime direttive per le operazioni offens ive , che vennero pre cisa te con l'o rdine q ui ripo rtato :

- 7 -


«Sep,reto.

R. ESERCITO {j!/ìcio Operaz foni - Sez. i

STAT O M AGC,I ORE

«N . 1926 cli prot. S. O GGETTO :

17 giugno 1910

Ope razioni o ffe ns ive.

Al Com.cmdo Gruppo Annate O. A l Cornando 6{! A n nata A l Comando 7{! Annata e, p e r conoscenza :

Allo Stato Maggiore Generate Su.peraereo .. J.

A parzia le modifica o rd ini anteriori, restano sta bilite le o perazioni seg uenti : azione s ulla d irettrice P.lo S. Bernardo (operazio ne B); azione p rincipa le, sulla direttrice colle de lla .fVladda lc na (operazione M); - azione sulla dire nricc de lla Ri vie ra (operazione R) . .. o pe razioni affidate al corna nc.lo Gruppo Armate Ovesr. .. o biettivo generale delle opera zioni M e R: Marsiglia. «Inizio de lle tre o perazioni: a l p iù p resro possibi le, su ordine cl i questo Stato Maggiore (a d ogni rnoc.lo , non o ltre il 23 correrne) .

,,li. - Operazio ne B: affida ta a l comando della 1a Anna ta. ,,Scopo: agganciare ccl a ttira re truppe avversarie. «Se possibile, aprire sbocco in valle Tsère (oltre Bourg St. Mauri ce) e su Bea ufort . .. Forze : Divisioni alpine ,:raurine nsc» e "Tridenti na .., Raggruppamento a lpino .;Levanna": Raggrup pamento celere di Armata , a rtiglie rie di questo Stato Maggio re e clell"8~ Anna ta già in viaggio : - reparti e.li Artiglieria e Genio clell'Armara rapidamente dislocabili a piè e.l'opera (a giudizio comando Arma ta) . "La Divis ione «Tridentina .. deve essere recuperabile per trasporto eventua le acl a ltro settore Pertanto coma ndo Armata, se lo c rede o p portuno, può impiegare nell'o perazione una Divis io ne cli fa nte ria propria . «A momento opponuno potrebbe essere mess,i a disposizio ne e.la q uesto Sta to Maggiore a nche la Divisione motorizzata •Trieste,,. «ITT. - O perazione M: affid ata a l coma ndo I Armata. «Scopo : sboccare in valle Ubaye (a l cl i là clellc s is te mazioni fortifi ca te avve rs:.irie) per poi proseg uire in va ll e Durnnce e manovrare per i colli la terali della valle Ubaye . .. forze : - Divisioni a lpine , Cu neense» e ,,Pusteria»; - Raggruppa me nti a lpini «Vara ita•·, , Po» e «Gesso,,; - Divisio ni cl i Fanteria «Acq ui», , Forlì", «Livorno,,, «Pistoia», «G ra na tieri» (con comando, trup pe e servizi cli Corpo d 'Armata dell 'VIII Corpo d'Armata); Raggruppamento cele re e.l i Armata: a rtiglierie cli q uesro Stato Maggio re e delJ'8il Armata, gi,'i in viagg io ; - 8 -


- reparti di Artigl ieria e Genio del l'/\rmara , rapidameme clis locabili a piè d 'ope ra (a giudizio comando Armata). «A momento opportu no saranno messi a disposizione da questo S La LO Maggiore, in tu tto o in parte:

y Divisione celere; Divisione motorizzata "Trento»; Divisione corazzata ,,.~riere,,. «IV.

Operazione R: affidata al comando l Annata. «Scopo: concorrere ad operazione M, s boccando su Nizza . «Forze: À'V Corpo d 'Armata; Divisio ne ,,Cacciatori,,; re pa rti di Artiglieria e Genio de ll 'Armata (a giudi zio comando Armata). ,,A suo tempo sarà messa a d isposizione da q uesto Sra ro iVlaggiore la Divisione autotrasportabile

«Torino». «V. - Le o perazioni cli cui sopra, s pecialmente qu ella .M, saranno precedute (nei giorni antecedenti all'azio ne ed immediatamente p rima d i essa) , nonché sostenute (azione durante) da11"Armata aerea (almeno 100 apparecchi da bomharclamenro ed adeguata aliquork apparecch i da caccia) . Dette forze aeree sono destinate principalme nte a bauere le s is remazion i fonifi cate. «Richieste in proposito vengano fa tte a questo Staro JVlaggiore da parte del Comando Gruppo Armare Ovest. «VT.

Criteri generali d 'azione: agire per le ali de lle s istemazioni pe rmanenri nemiche. puntando al loro tergo; sfruttare decisa mente il successo in profondità: osare, s ia nella concezione, sia nell'esecuzione .

«VII.

Le Grandi Unità , non direttamente impegnare nelle operazio ni, conc9rrernnno ad esse, premendo l'avversario ed avanzando risolutamente, a p pena possibile.

VIII.

Venga assunto al più pres to, s ui fronti di sbocco, uno sch ieramento o ffens ivo. ,,E vengano iniziati immediatamente i movimenti ( per v.o. - fe rrovia - autotrasporto) per portare

truppe, artiglie rie e mezzi a piè d'opera).

il fro nte le p iccole azioni già o rd inate ed altre de l genere e mantenere stretto contano con l'avversario.

«IX. - In auesa dell'offens iva in parola esegu ire su rutto

«Qualo ra l'avversario risu ltasse in ripiegarnemo, attaccare senz'a ltro le sue retroguardie e passare immediatamente all' inseguimento s u tutte le d irettrici rotabili. ,,X. - Il comando e le Crandi Un ità della 6a Armata (sia per l'aliquota in corso e.l i sposramentò, sia per que ll a che rimane neJJe sed i attuali), sono, fino a nuovo ord ine , a lle di pendenze dirette d i questo Stato 1\.faggiore. «Lo s tesso di casi per la ìa Armata, tranne per il Comando e tru ppe cli Corpo e.l 'Annata dell'VIIJ Corpo e per la Div isione «.Granatieri". «Xl. - Questo Star.o Maggiore si porta in zona di o perazion i..~ppena insediatosi, comunicherà la sua sede. «Per intanto fa re capo a Roma , come attualme nte. «Pregasi ricevuta . il Ma resciallo d'Italia Capo di Stmo Maggiore del/ Fsercito

Graziani».

- 9-


I GIORNI DELLA BATTAGLIA (21 e 22 Giugno)

/rr

N

el la notte del 21 giugno'. il gene rale T~st~, a l comando ciel Corpo _d'Arma ta Alpi ~o d ella Arm ata, dira mava l'ordme cli o perazi oni numero J (D .S., racc. '.:>9 BIS . prot. , m data 21 giugno 1940) .

Il compilo d elle unità cie l Corpo d 'Armala era di aprirsi u n varco in Val d 'Isère per assicurarsi il controllo della rotabile di arroccamento che eia Va l d'Isère va a Bou rg-Sa in t-Maurice e cli q u i a les Chap1eux. Quindi muovere lungo il fiume verso Moutiers e con la des tra verso Beaufort. Prin cip a li direttrici di sbocco era no, a destra, Col de la Seigne, Colle del Piccolo San Bernardo, Co l du Mon t. Il dispositivo cli attacco era articolato nel seguente modo: ZO NA DEL COL DE LA SE IGNE : Comando Divisione Alpi na Tridentina; 5° Reggimento Alpini con i Banagl io ni Tirano, Morbegno, Ed olo; Battaglione Alpini Duca degli Abruzzi; Reparto Alpie ri , Gruppo Artiglie ria Alpina Bergamo più una batteria; II Battaglio ne Genio Alpinç). ' Di rinca lzo il Battaglione Verona del 6° Reggimen to Alpini. A CAVALLO DEL PICCOLO SAN BERf\AROO: Comando Div is io ne Alpina Ta urinense; 4° Reggimento Alpin i co n i Battaglion i Va l l3altea (a l Col d e Rosses), Aosta (a ì\.fon t Valaisan) e Va l d 'Orco (a Col de Serre); Gruppo Artig lie ria Alpina Aosta; I Battagli one G e nio Alpino. In seconda sc hi era, il 6° Reggimento Alpini col so lo Battaglion e Vestone, il Gruppo cl i Art iglie ria Alpina Vicenza e il XII Battagli one CC.NN .. Era inserito nella colonna cen trale anche il XXXII Battaglio ne J\llocociclisti de l 9° Re ggimento Bersag li eri, che costituiva l'ava nguardia della Divisio ne Motori zzata Trieste . ZONA DI COL Dli J\1IONT: 4° G ru ppo Alpini con i Battaglio ni Ivrea, Val Cordevole e Va l Piave; Gruppo Artig li e ria Alpina Val d 'Adige. Era schierato nel settore il 12° !{agg ruppamento Artigli e ria G .a .F. lo schieramen to cli que sta batteria era difens ivo p erciò arrelrato. L'ordine per le operaz ioni era il seguente: "Rompere la j1-onte neniica con azione combinata

delle ali e del centro, procedere poscia rapidcunente su,qli obiettivi assegnati. In panicolare :

Occupare saldamente colli du Bonhomnie e del Cormet de Rosdand per assicurare lo sbocco verso Becndè>rt (ala destra) . Raggiungere e oltrepassare Bourg-Saint-Maurice agendo a cavallo delta rotabile del Piccolo San Bernardo (colonna del centro) Coprire l'operaz ione dalle prouenienze del Colle Jsecan ''. Le p rime operazioni iniziarono con il bombardame nto ae reo eia parte degli italiani sul le fortificazioni nei dintorni e.li Bourg-Saint-Mauri ce. f\onostanre dive rsi colpi a segno, i risultati ottenuti non e rano quelli a uspicati dal comando d e lla 4il Arma ta. Ne lla prima mattinata entrava no in azione anche le artiglierie . Il g e nerale Guzzoni, spe rava, contando sull'aiuto dell a Divisione 'frieste, di ottenere a l più presto la rottura d e llo sch ie rame nto francese e di raggiunge re e conq uistare I-a fortificazione ciel Tra versette. La neve, la nebbia ed un violento tiro cli artiglie ria provenie n te dalla piazzaforte di Bo urg -Saint-Maurice ostacolav~no note volmente l'avanzata delle tru ppe italiane . - 10 -


I francesi inoltre avevano operàto un'interruzione sulla rotabile del Picco lo San Be rnardo. A questo punto i componenti d el gen io dell a Division e Trieste furo no impiegati per ripristinare il p asso lungo la rotabil e . In tarda mattinata i pri mi elementi motorizzati oltrepassavano il colle ma venivano fermati da una violenta reazione di fuoco d a parte dei francesi. ·e1 frattempo il Corpo d'A rma ta Àlpino proseguiva la sua a vanzata verso i propri obie ttivi e alla fine della gio rnata le postazioni raggiunte erano le segue nti: LA DIVISIONE ALPINA T RIDENTINA aveva raggi unto: - con il Repa rto Alpieri, le pendi ci oriental i di monte Tonclu; - con il I3attaglione Duca degli Abruzzi il Combe Noire e col dc l'Oueìllon; con il Battaglione Edolo aveva su perato Chalets de la Lanchecte. LA DIV ISIO NE ALPINA TAURINEN SE ED ELEMENT I DELLA DIVISIO NE MOTO RIZZATA TRI ESTE a vevano raggiunto: con il Battaglione Baltea i confini meridionali cli Pointe Beampré e Pian Ics Veis: con il Battagli one Aosta la valle cles Moulins, mentre una compagnia im pegnava frontalmente il forte Tra vcrsette; - con il Banaglione Vestone il Col de Bianche; con il Battaglione Valle Orco l'abitato di Au Chateau. IL IV GRUPPO ALPINI aveva raggiunto: - con il Banaglione Val Corde volc la Susa e continuava ad avanzare in di rezione di le Cror. Concluclenclo, a lla fin e de lla prima g io rna ta le truppe ita li a ne erano riuscile ,1cl intacca re il fron re nemico ecl oltre passare la linea d i confine per una profondità tra i du e e i quattro chilometri. Il forte d i Traversette era stato aggirato ma non ancora conquistato. I

Alle ore zero ciel 22 giugno il Comando d el Corpo d 'Armata Alpi no fu assunto dal ge ne rale Carlo Rossi, il qu ale ordinava alla Divisione Motorizzata Trieste di avanzare o ltre il coll e del Piccolo San Bernardo con le sole truppe cli fanteria, aggirando la zona dell'interruzione. Nel frattempo i francesi aveva no o pe rato una seconda interruzione s ulla rotabile, a valle della precedente. L'attacco da pane ciel XV Corpo d 'Armata fu preceduto eia un a prepara zio ne di artig li e ria durata circa un 'ora. In segu ito il battaglione motociclisti della Div isione Trieste riusciva a ra ggiungere, appiedato, la p rima interruzione. Allo stesso tempo il 65° Fante ria della stessa Divisione ava nzav.1 lungo il costorte cie l colle d i Traverse tte con il II Battaglio ne, e con il primo muoveva per avvolgere dalla destra le opposte difese. Nel tardo pomeriggio fu superato lo sbarrame nto avanzato del Piccolo San Bernardo. Nel frauempo le altre truppe del Corpo d'Armara aveva no proseguito l'avanzata. Truppe della Divis ione Alpina 'Tridentin a, con il Reparto /\lpi e ri , avevano raggiun to il costone meridionale cli monte Tondu e ,con il BaLLaglione Duca degli Abruzzi aveva spinro elementi verso il col d 'Enclave Truppe della Divisione Alpina Taurinense, con il Battaglione Val Baltea avevano guadagnato terreno ne lla zona les Veis, me ntre il Ba m1g lione Aosta continuava a tenere impegnato il fort e d i Traversette, che n onostante fosse stato ripetutamente co lpito continuava a difendersi impedendo l'avanzata da parte degli italiani. Il Battaglione Valle Orco aveva spinto eleme nti ve rso le Miro ir e aveva occupato il costo ne , boscoso del Musselard. Il IV Gruppo Alpini aveva, con il Battaglione Valle Co rdevole, ra ggiunto le posizioni ad est degli abitati cli S.te Foy e di Le Villa rs. Intanto a nche ne l settore Germanasca-Pellicc, a lc uni battaglioni d egli alpi ni erano riusciti acl avanza re. Occorreva . tuttavia . eliminare le forti resistenze fra nces i in - 11 -


fondo valle Guil. L'op erazione compiuta d al Battaglione Pinerolo ebbe es ito fa vorevole. Si rit1scì infatti , ad eliminare i numerosi centri di resistenza presso l'abitato di La Monta. Non fu possibile invece, l'aggiramento della conca cli Abrìès che avre bbe spezzato le altre resistenze fran cesi a ca usa proprio d ella vio lenta reazione delle s tesse. A conclusion e d ella 2 a giornata d i battaglia, so lta nto n ella zona del Moncenisio erano sta ri raggiunti risu ltati significativi. Altrove l'apparato d ife nsivo dell'avversario, molto efficace e pienamente reattivo, era stato eroso sol tanto parzialmente. Si possono riassu mere gli avven imenti della giornata d el 22 giugno co n u na si ntes i fornita dal Gru ppo Armate Ovest:

"Nella giornata del 22, con condizioni atmosferiche awe1:c;e, i reparti hanno duramente lottato contro il nemico che, come il giorno 2 .l , ha dimostrato di non voler cedere un solo palmo di terreno. Non si prc?/ìla ancora nessun risultato che consenta di inibastire, sul successo iniziale, io ~jruttaniento a fondo ".

I GIORNI DELLA BATTAGLIA (23 e 24 Giugno)

I

n seguito ~Ile b.a ttaglie del 22 giugn~, le nost'.·e r1:l~ ppe avevano l'ordi ne di proseguire l'offens iva ne i tratti ciel front.e ntenu(l p w deboli 111 difesa.

Si sarebbe dovuto penetrare, quindi, nelle valli dell'Isere, dell'Arc e in Val Ubaye, .m entre nel Monginevro e nel Guil l'azione avrebbe d ovuto limitars i ad ostacolare lo schieramento avversario. Il 65° Fante ri a e il XX:"CII Battaglione Bersaglieri avevano l'ordine cl i avanzare verso Bourg-SaimMaurice. Arrivati all'altezza cli Pian Gerb ier un carro veniva fatto sa ltare da una mina e altri furono messi fuori combattimerno eia grovigli d i filo spinato. A q uesto punto il comandante l'Armata , p ensa ndo di essere incappato in un vasto campo rni nato fece inte rvenire le artig lierie chiamando in ca usa la Divis io ne Trieste.

Alla fine d ella giornata i risu ltati raggiu nti erano i segu enti: la Divisione Alpina Tridentina , che faceva parte della colo n na cli destra , s i trova va tra col d 'Enclave e il costone merid ional e d i 1nonte Tondu con il Battaglione Duca degli Abruzzi e aveva raggiumo la Ville c.les Glaciers con il Battaglione Edolo; - la Divisione Alpina Tau rinense, che faceva p arte della colo n na centrale, aveva raggiu nto Pian d es Veis Dessus con il Battaglione Val Baltea, con il 65° Battaglione era arrivato nella zona tra Mont Villa rete la Ros iere e con il XXXII Bersaglieri a Chevannes, il Battaglione Alp ini. Aosta si e ra spinto verso l'abitato di Bourg-Saint-Ma urice e i Battaglioni Valle , Orco e Vestone avevano occupato la foresta di Mousselarcl e si erano sp inti sul versante destro dell'Isere;

il lV Gru p po Alpini, della colonna di sinistra si era attestato à costitu ire un fi anco difensivo lungo la zona Villard-Montalbert-Les Foyères C(>n il Battaglione Val Piave, e con due battaglioni della colonna Ivrea aveva costitu ito un altro fronte d ifensivo a monte cli S.Te Foy, sulla riva sinistra dell'Isere, me ntre nel la zona d i Le Crot si trovava il Battaglione Va l Corclevole. Per l'intera giornata nella zona Germanasca-Pellice erano stari fatti i preparativi per poter aggirare d all'alto la conca di Abrìès. Tl 24 giugno, gli o rdini per il proseguimento d elle operazio ni erano i segue nti: la Divisione Alpina Tridentina, della colonna cl i destra avrebbe dovuto sp ingersi fin nella va lle cles G la ciers;

la Divisione Alpi na Tau rinense, della colonna centra le , avrebbe dovuto occu pare il forte Traversette e di rigersi poi verso Bo urg-Sa int-1\llaurice; - 12 -


_ il IV Gruppo Alpin i, della colonna cli si nistra, avrebbe dovuto attaccare di fi anco, Bourg-Sa int~Iaurice pe r la riva s inislra clell'Isere. In questa giornata cli battaglia, notevoli furo no gli impedimenti all'a van zara de LI e nostre truppe tra cu i la forte reazione de lle artiglierie avversarie, la deficienza nei nostri reparti cli artiglierie cl i med io calibro e le pessime condiz ioni atmosferiche. Nonostante cic') i nostri battaglion i riuscivano a mantenere le posizion i raggiunte ed avanzavano le ntamente verso gli obiettivi prefissi. Il forte Travcrsette veniva comp letamente accerchiato e reso inoffensivo. Veniva sgomberata e riattata, eia parte delle truppe de l genio della Divisione Trieste, la rotabile ciel Piccolo San Bernard o. La colonna del co l de la Seigne raggiu ngeva col de fours, Seloge e Tete e.l 'Enclave. La colonna del Piccolo San Bernardo e rn schierata , con alcun i bmraglion i ne i bosch i e.lei Mousselarcl e controllava il versante destro dell'Tsere. La colonna col du Mont si predisponeva pe r agire all'alba ciel giorno successivo, contro la riv,1 sinistra dell'Isere . Nel settore Gcrmanasca-Pell ice, il comandante aveva predisposto che i Battaglioni Fenestrelle, Val Chisone, Pinerolo e Val Pel\ice accerchi assero la conca cli Abrìès . Alla fine e.li tali operazioni, la penetrazione in territorio francese, elci suddetti battaglioni, era stata di circa otto chilometri alle ali e di cinque al centro . Se, nella giornata del 25 non fosse intervenuto l'armistizio a porre fine alle ostilità, la ma novra cli avvolgimento della conca di Abrìès sarebbe stata completata.

CONCLUSIONI l ten:eno r:nontuoso e impervio, le condizioni atrnosfe!·iche _sfavorevoli sono stati fa~tori determrnant1 nello svolgimento de lla battaglia delle Alp i Occ1denta \1. A questo sr aggwnga la scarsità' cl i n umero delle artiglierie impiega te, la frettolos ità della preparazione dell e operazioni e si potrà comprendere quale difficile compito abbiano dovuto sostenere le nostre truppe.

I

Nelle condizioni in cui fu combattuta la battaglia dell e Alpi Occidentali e nell a considerazione dei risultati raggiu nti si pu<\ comu nque , affermare che \' Ese rcito Italiano diede p rova di coraggio e lea ltà . Anche il nem ico esaltò il grande coraggio e l'a udacia d imostrati dalle nostre truppe. Le perdite subite furono notevoli, o ltre a morti, feriti e dispersi, fu rono molti anche i casi e.li conge lamento. Nonosranr.e le nu me rose perdite e il difficile ambiente montano, i so ld ati itali an i riuscirono a sfondare le solide fortificaz ioni e pene trare in territorio francese

L'ARMISTIZIO

I

n Francia s i pensava già da tempo ad avviare le tratlative per un armistizi o . La maggio ranza cl i governo era favo revole alla cessazione de lle osti\ ità già dal l 5 giugno .

Il 16 giugno veniva nom inato un nuovo governo guidato e.l ai marescia llo Pètain. Nel corso d ella riunione, tenuta nella notte ciel 16 a Bordeaux, il n uovo governo francese decideva cli chiedere all a Germania e all'Italia qua li fosse ro le cond izioni per poter trattare l'armistizio. - 13 -


L'ambasciatore di Spagna, Lequerica, fu inca ricato di pi"esentare tale richiesta all'7 due nazioni belligeranti. In seguito a ciò Hitler convocava ìvlussolini per defin ire le cond izio ni da presentar~ a l governo fra ncese. La delegazione ital iana era composta de ll'ambasciatore I3uti, dal ministro Ciano, da l genera le Roatta , dal generale Perin o e dal contrammiragl io de Courren. Le richieste degl i itali an i erano le seguenti: - . l'esercito fra ncese avrebbe dovuto consegna re la fl otta aerea' e tornare agli organici cli pace ; consentire l'occupazione, da parte delle truppe ita liane , della regione fra le Alpi e il Rodano, della Cors ica, del la Tunisia e d ella costa francese dei somali ; - sarà facoltà dell'a lto comando italiano cli o rdinare l'occupazione di qua lsiasi p unto strategico im portante in Francia e nei territori d'oltremare, compresi Algeri, Orano (Mers el Kebir), Casablanca e Beirut. Hitle r, pur approvando le richieste italiane chiedeva al nostro governo di rinunciare alla con- . segna della flo tta limita ndosi ad esigerne la sua neutralizzazione. Inoltre le richieste tedesche e quelle itali ane, avrebbero dovuto essere presentate separatamente.

LE TRATTATIVE DELL'ARMISTIZIO

I

l 23 giugno a Vi lla Incisa, nei pressi dell 'Olgiara (a Roma), venivano avviate le trattative per l'armi stizio italo-fran cese. Il marescia llo Badoglio pres iedeva la delegazione italiana, presidente del la delegazione francese era il general e d'armala Cbarles-Lèo n Huntziger.

Dopo una prima riunione il gove rn o francese prop ose alcune modifiche a sette articoli ciel testo presentato dalla delegazione italiana. Alcune cli esse era no varianti fo rmali , altre di un certo rilievo, come l'abolizione della clausola che obbligava la Francia a consegnare g li esuli politici italiani e la rich iesta cli autorizzare il mantenimen to della p resenza di truppe fran cesi nei territori africani smilitarizzati, al fine cli garantire l'ordine p ubblico. Tutte le clausole cli cu i la pa rte francese aveva chiesto la modifica, furono accolte. In defi nitiva i pu nti tratta ti nell'armistizio erano i seguenti: Il territorio francese, raggiunto dalle truppe italiane al termine delle ostilità e una linea corrente a cinquanta chilometri d'aria eia esso, d oveva essere sm ilitarizzata per la durata clel)'armistizio, stessa sorte era riservata al confine libico-tunis ino, all'Algeri a e9 ai territori çlell'Africa francese confinanti con la Libia. Allo stesso modo tutte le Forze Armate cli terra di mare e dell 'aria della Francia dovevano essere smobilitate e disarmate ad eccezione delle formazioni ,necessarie al mantenimento dell'ordine interno.

Al fi ne di garantire l'esecuzione della Convenzione cli armistizio l'Italia chiedeva la consegna in tutto o parte delle anni collettive cli fanteria e di artiglieria. Il giorno 24 giugno, alle o re 19,15 veniva firmato, dalle due delegazioni, il testo delle cond izioni cli arm istizio . Avvenuto lo scambio delle firme, il generale Huntziger si congra tulò con il maresciallo Badoglio per il modo in cui erano state condotte le trattative. Una guerra combattuta con lealtà e coraggio da entrambe le parti non poteva che essere conclusa con altrettanta lealtà da parte dei due governi. - 14 -


ELE NCO DELLE FIGURE CAPITOLO I

MARCIA DI AVANZAlV1EKTO Fig. 1 - Soldati italiani in partenza per i!Jì-oiue occidentale. Fig. 2

Prima tappa Pari{Ii. seconda T111tisi 4-6- 1940 (/cm.do AJ11teli11i 693/263).

F!g. 3

Partenza dalla staz ione di Terni +6- 1940 (lomto Ange/i11i 693/263).

Fig. 4

Sorrisi ejìori al passaggio delle truppe.

Fig. 5

Ull saluto a chi pc11'1e.

Fig. 6

La milizia de/fa strttda sco11a le autocolo11ne direi/e al fro111e.

Fig. 7

A lpini, 1111111 ed artiglierie in marcia di r,1ucmzanwJ1to.

Fig. 8

Bersaglieri autotrasporlati.

Fig. 9

A l Moncenisio tra la neve verso le linee.

Fig. 10 - Al Colle della 1Waddale11a. Fig. 11

!I/pini in marcia.

Fig. 12 - 1ld1mata i11 un a ccampamento alpino. Fig. 13 - l1utocolo1111a di ..a11tocarre11e ·· da 111011tag11a OM. autocarri leggeri 4x4 progellati apJx;sitamente per opem.zioni in zone mo11t11ose. Fig. 14 - lJ-3 5 oerso il confine. Fig. 15

Sulla !itomnea.

Fig. 16

Una sosta per il rancio.

Fig. 17 - Al piccolo S. Bernardo. Fig. 18

/ lljJini e pe.zzi di arti/s lieria a doi-so di mulo.

Fig. 19 - Alpini in avanzata s11/fronte occidentale. Fig. 20

Colonna di hersaglieri motocichsti si ttuuicina alle li11ee.

Fig. 21 -

Rersaglieri al Mo11 ce1tisio caricano le l?iciclette sugli autocarri OM TAUIWS N

Fig. 22

Nella zona del Moncem'sio.

Fig. 23 - Una sosta sulla strada del Moncenisio. Fig. 24

Accampamento.fra le nevi.

Fig. 25

Sulle sponde del lago del Moncenisio un attendamento della Divisio11e di Fanteria ''Cagliari.,.

Fig. 26

Panoramica della strada del illonce11isio. - 15 -


CAPITOLO Il

LAVORI E FORTIFICAZIONI Fig. 27

Valle Stura, ilj(Jrte Viraysse.

Fig. 28

lljòrte Virctysse preso a q. 2140 sulla mulattiera che da Larcbe poi-ta al laf!,o Viraysse.

Fig. 29

ll.Jòrte Viraysse preso dalle pendici della batteria del Vimysse.

Fig. 30

\!alle Stura. Sistemi di reticolati e di ostacoli anticarro davanti al paese di larcbe.

Fig. 31

Valle Roja. Opere stahili in d[/esa del!a galleria ferroviaria, co-njluenza va Ife Hoja -torrente di Ceva, in corrispondenza di Tel de Caussaone.

Fig. 32

Va/Le Rofa. Opere campali a difesa delle due gallerie, rotabile Fontan -Saorge ejèrrouiaria Fon1cmBreil. Lato Fon.fan.

Fig. 33

Valle N.oja . Opera stabile in d{/esa galleria ferroviaria cbe ua sul uiadotto alfa co11jZ1.tellza Valle Roja -vallone Scarassau. hnbocco galleria eferitoia.

Fig. 34

Valle Maira . Postazione radiale de/fortino prowisorio nel bosco 1\tJc1urin, sulla riva destra del · torrente Uhl~ye. È uisibile la rete di maschercmwnto.

Fig. 35

i'Vfentone e zona Cornice -Col Razet. Postazion i e l)ec/ette deljòrte . È vfsibile i/filo cbe 1rasmette il segnale c/"allarme. Forte Pierre Pontue.

Fig. 36

Men.tone e zona Cornice -Coi Razet. Osservatorio.

Fig. 37

Le torrette deljè>rte Chaherton., Jnùna del homhardamento.

Fig. 38

Gli c!fletti ciel bombarclc1111entoj1·cmcese sulle to1rette del forte Cbaherton.

Fig. 39

Gli italiani in attesa di 1·ende1·e f"onont delle armi ai d(/ensoi·i de/forte 'frauersette.

Fig. 40

Fo rte Ti'aversette. \!iene reso l'onore delle armi ai di/ènsori_fi-cmcesi del.Jòrte.

Fig. 41

La Redonle l?uin.ée, che gli italiani chiamauarwTraver:,ette, in grado di dominare lo sbocco della rotabile del piccolo S. Bernardo.

Fig. 42

Fortino della Colettc1 o Collette. Torretta osseruatorio blindata in prossimità del confine lungo la do,~w:lfe che corre ad est de/l 'arroccamento Mentone-SosjJel.

Fig. 43

Valle Hojc1. lnterruzioniponteferrouiario presso Saorge.

Fig. 44 - Valle Roja. Cavalli citjhsia in ferro sulla strada Fontcm -Sa01ge in prossimità delle due gallerie

rotabile eferrouiaria lato Fontan. Fig. 45

l laliani al lavoro per abbattere .gli ostacoli jì·ancesi e recuperare una via di transito fa/fa saltm·e dal nemico.

Fig. 46

Posto cli blocco, mobile, su rotaie.

Fig. 47 - Mentone. Fronte della ridotta a d(/esa dellaferrouia dopo il torrente Gorbio.

Fig. 48

Travi in. f erro a doppio T per ostacolare l'auanzata italiana.

Fig. 49

Ponte di jòrtuna per il passaggio di automezzi leggeri tra le impervie altw·e alpine.

Fig. 50

Ponte in leg110 su un to1-re1zte.

Fig. 51

Lavori /e rrOl)iari.

Fig. 52

Hersaglieri intenti a rimuovere gli sbarramenti.fi·ancesi.

Fig. 53

.AjJjJrontamcmto di una strada perfavorire l'avanzt,tta.

Fig. 54

Lavori stradali in quota.

Fig. 55

Genieri all'opera.

- 16 -


Fig. 56 Fig.

57

Fig. 58

Ostacoli anticarro della linea difort{/icc1zione.fì'cmcese Posto d i osserl)azione sul Mongineuro. Apprestamento d[/etisiuojì-ancese nelle vie di Menlone.

CAPffOLO Ill

ARTIGLIERIE Fig. 59 - Postazione da 75.

Fig. 60

Batterie da 75/27 utilizzate ancbe nella campagna 1915-18. Questo cannone. realizzato nel 1911, uenne i1npie.gato su tutti ijt-onN dell'ultimo co,f/litto.

Fig. 61

Un pezzo da 75 mascherato.

Fig. 62 - Pezzo da 75 autotn1inato tra Le i1nperuie .{trade alpine. Fig. 63

j\:fuscheramento di un pezzo di àrtiglieria.

Fig. 64

Preda hellica: Proietti di artiglieria sottratti alle truppejì-ancesi.

Fig. 65

Pmielli di artiglieria. .

Fig. 66

Preda bellica.

Fig. 67

Cannonifrancesi.

Fig. 68

ivtortaio da 210/8 di grande utilità neL/'abbatlere lej<)rl(j'icazionijì·ancesi.

Fig. 69

Proiettili da 149/3 5.

Fig. 70

A rtiglieria mascherata.

Fig. 71

Preda !?elfica.

Fig. 72

PosLazione mascherata.

Fig. 73

Pezzo autotrainato.

Fig. 74

Autoparco rnascherato.

Fig. 75

Artf.glieria mascherata.

Fig. 76

Ai-tiglieria mascherata.

CAPITOLO IV

CARRI E MEZZI Fig. 77

Ten. dei carristi, con il caralleristico giaccone in pelle, su un !.-3/35 con in braccio la mascotte del i-eparto.

Fig. 78

Trattore da artiglieria, indisj)ensahile per il traino dei pezzi di cn·ti.glieria sui ripidi tornanti alpini.

Fig. 79

Nfascberato tra gli alberi un au!Oparcbeggio.

Fig. 80

Autocolonna n'/Clscberata di autocarri leggeri SPA 38 R prodotto in diuer,e uei~çioni: autoambulanza, a1.1.t(n~fficio ecc .. Velocità max 52 Km/ b.

Fig. 81

Colonna mascherata auanza sollo la pioggia.

Fig. 82

ivlascheramen.to di un trattore pesante Bl&DA 32, in dotazione ai reparti di artiglieria pesante. - 17 -


Fig. 83 - Carro armato leRP,ero 3-35 carro sprocl'isto di torretta girerole costruito con materiale molto lepJ~ero e di basso costo. \!enne impiegato per la ricog11izione.

Fig.

84

- Carri f.3 -3 5 in nwrcia . Nella pai·te anteriore sono visibili le d ue rnifrag lia trici ca !. 8.

Fig. 85

Carro L3-35 con rimorcbio. La potenza del motore era di 43 I-IP con una celociltì di 42 Kml b ed 1111a autonomia di 150 K111 . l 'equipaggio era composto da 2 persone.

Fig. 86

f.3-3 5 e ofpito da IL ·artigIie ria ji-ancese.

Fig. 87

Bersaglieri molocic/L,ti sostano proietti tra le Guzzi ·Alce" ed alc1111e Guzzi G7-1 7.

Fig. 88

Jl!loto Guzzi ·Alce" dei bersaglieri, era 1111a motociclella m o11oposto per 1raspo1to mitragliatrice. Vefocit.cì max 90 Km/h .

Fig. 89 - Al piccolo S. Remardo irreparabile incidente per un FJA'J'/SPA CL-39. \lifti ma di 11n bomhardame11to.

Fig. 90

Be,~wg/iei·i su <iuzzi '·11/ce'· biposto m otocicletta cli 500 cc con trasmissione 4 marce.

Fig. 91

Si tenta di raddrizza re /'autocarro rouescialo da

Fig. 92

A111oco/onna in sosia.

Fig.

93

Fig. 94

1111

bomhardamento.

Tra/lori di artiglieria sulla strada del Monce 1zisio. F!A 'FSPA 38/ 1? c1111ocarri da trasporto a 2 ruote m otrici. Sullo stesso telaio l'ènnero 111011/ate m1cbe altre carrozzerie come autoamhulcmze e a1110.fr1Ro.r iferi.

Fig. 95 - Si rl111ette in stmda un OM A utoccwretta 32 a11tocc1rro leggero eia trasporlo 4x4. Trasmissione a a 4 marce con le 1 1-uo/e sterzanti.

CAPITOLO V

COlVIBATTIMENTI 96 Fig. 97 Fig. 98 Fig. 99 Fig.

U111f?erlo di Savoia comcm dtmle del Gruppo Ar111ale Oues/ ispeziona le truppe. 1\,fllssolini e Umberto di Samia ispezionano gli uomini della Diuisicme Fc111teria ··S11perga". Vap,oneferroviario allestito e, 'posto comando '·. Comando di gn:mde unità.

Fig. 100

M11ssolini in ricognizione sulfronte occidentale c1 bordo di 1111a Biancbi S4: la guida a destra era 1111a caralteristica di tutti i mezzi militc11i italiani.

Fig. 101

Mussolini passa in rivista

Fig. 102

Caui utilizzati come porta ordini con il caratteristico busso/0110 al collo.

11n

l?attag/ione di bersag lieri ciclisti.

Fig. 103 - Osservatorio della 614(! Balleria a Frase1-e Rasse (/X settore). Fig. 104

Pattuglia della Guardia alla fro ntiera in prossimilcì d el forte d i Lanhe fil Settore.

Fig. 105

Pattuglia difa11teria avanza ca11ta111enle.

Fig. 106

Be1;;ai!,fieri a/l'assalto.

Fig. 107

Innestate le baiouerte si prosé:rt,ue..

Fig. 108

... Ira 11eve e terra ...

Fig. 109 - ... uerso la cima. Fig. 110

Obice da 75/13 in azione co11tro una delle nume rose jòrtificaz ioni ji·a11cesi.

Fig. 111

Postazione con mitragliatrice BRRDA moti. 30 utilizzata ancbe per tiro contraereo. - 18 -


fig. 112

Una squadra mortai da 81 in ril1forzo al 1lf Battaglione del 37" Reggimento Fanteria nefla presa di cfrna C'ampheel.

Fig. 113 - Conlinua, c!{[/ìcoLtosa, la marcia del mortaio da 81 verso cirna Campbeel dove piccole u.nite,ì francesi con(rattaccano prontamente ma vengono respinte.

Fig. 114

Tnterruzione in \!alle Roja di un ponteferroviario presso :s'ct01;ge.

Fig. 115

Collimazione prima def_/4i-tqco con un cannoi,te da. 47132 ·m od 35 Benché la gittata utile fosse circa 3500 m . essi si riduceuanc) a soli 111. 500 contro be1:,agli leggeri e medi.

Fig. 116

Mortaio da 210/8 D .S .. Poteva sparare 2 colpi ogni 15 minuti con unagilla/a max di 8000 111 .

Fig. 117 - Il seip,ente dà Le ultime disposizioni prima cli iniziare il liro con il cannone da 75/27. Fig.' 118 - Fuoco cd via ..

Fig. 119

Un 75/25 pronto per iljiwco.

Fig. 120 - Un pezzo da 75 impegnato contro unafort[/icazio1zejìY,mcese. Fig. 121

Posta.zione con unà ·1nilragliatrice mod. .14135 cal. 8 mm.

Fig; 1 22

Alpino conjitcile mod. 91/38 ca!. 6,5. L'arma utili'zzaua un carica/ore a pacchetto della capacità di 6 cartucce. Mirino a Vrowsciato, tacca di m ira jìssaj1er 200 m . Peso Kg 3,675. !vfolto ejlìcace se impiegato non oltre i 300 rn.

CAPITOLO VI

MOMENTI D T VITA AL FRONTE Fig. 123

Si prepara il rancio a.I coperto .. ...

Fig. 124 - .. . e nel bosco.

Fig. 125 - c;onsu.mazione in piedi del rancio nella ga1Jetta in alluminio. Fig. 126 - Sotto la tenda ...

Fig. 127 - Un momento di pau,~a con la mascotte del reparto. Fig. 128 - 0/lìcine collocate atl'intei-no di grotte millenarie natumli. Fig. 129

Autotreno co1nando, la "sala mensa uj/kiali ".

Fig. 130 - Dopo il rancio, pulizia delle gavette presso una sorgenle. Fig. 131 - Benessere del pe1:wmale alJì-onte.

Fig. 132 - Messa al campo.

CAPITOLO VJJ

TRASMISSIONI Fig. 133 - Sergente telescriventista ti-asmette messaggi aljt'onte. Fig. 134 - Radio campale

Fig. 135 - Si stendono le linee .. . Fig. 136

... tel4èmiche al Moncenisio .

Fig. 137

'./'elE!/Òno da campo.

Fig. 138 - Impianti radio installali su motocicletta.

- 19 -


CAPITOLO VIII

BOMBARDAMENTI Fig. 139

fil.Tetti del homhardcnnento su Men.tane.

Fig. 140

Bombardarnenti s11 Ventùniglia.

Fig. 141

Le strade di Ventimiglia devastate dal bomhai-damento.

Fig. 142

Pontejh,m cese interrotto.

Fig. 143

kfenlone.

Fig. 144

Militare italiano esamina un jJroiel/.o inesploso per le uie di Mentone.

Fig. 145

Ancora macerie per le vie di Mento-ne

Fig. 146

Carro armato italiano colpito dal tirojì'ancese.

Fig. 147

Una haracca colpila dall'insistente tiro jì-ancese.

Fig. 148

Ii/letto di un'esplosione sullafacciata di un palazzo di Ventirn:iglia.

Fig. 149

Ventimiglia: quanto rimane di un Locale pubblico

Fig. 150

PcmteJi·ancese interrotto e riattamento di.fb rtuna.

Fig. 151

Ventimiglia: macerie di una abitazione civile delfa quale ne è rimasta soltanto la modesta cucina ... ed il.fìasco del vino ...

Fig. 152 - Mentone: militare italiano piantona un proietto d'artiglieria in a/tesa det/'interuento degli art{/ic ieri. Fig.

15:,

F:flelli dei tiri nemici.

Fig. 154

Ventimiglia: u(gili de!Jì.wco in azione dopo i bombardamenti.

Fig. 155

Genova. abitazioni civili danneggiate ..

Fig. 156

.. . dal tiro.fi·ancese.

Fig. 157

Mentone: la vetrina cli un negozio cli articolijòto{!,n~/ici danneggialo dalle schegge.

Fig. 158

ivlentone: il Centro di accoglienza interalleato riporla i segni del bombanlamento.

CAPITOLO IX

SAN ITÀ Fig. 159

La principessa di Piemonte Mariafosè in visita alfiw1te.

Fig. 160

La principessa al 1-'iccolo S. Bernardo.

Fig. 161

Alleslimento di un posto sanità .

Fig. 162

Posto di sanità al ivtoncenisio.

Fig. 163

Disti-ihuzione del nmcio in un ospedale da campo.

Fig. 164

Un posto di sanità approntato all'interno di un casolare.

Fig. 165

Prf.gionierijfr,w1.cesi, sulla sinistra, seguono nel guado ..

Fig. 166

di un torrente portc1/eriti italiani tra Le alture del S. Bernardo. - 20 -


Fig. 167

fraspo rto jèriti sotto la neue daljì-onte al posto sanità.

Fig. 168

Rientro in patria ...

Fig. 169

... deiferili più iraui .

Fig. 170

. . con il treno ospedale.

Fig. 171

Il Duce si ill/òrma ...

Fig. 172

... sulla salute dei soldati italiani.fèriti.

CAPITOLO X

PERSONALITJ-\ Fig. 173

L'incontro di Monaco tra ivl11ssolini ed Hitler il 18.6. 1940 Sulla destra il Gen . Von i:,jJp.

Fig. 174

Monaco: !vlussolini in visita presso la residenza di Hitler.

Fig. 175

Il Fùhrer ed il Duce per le strade di !vfonaco.

Fig. 176

I giornali annunciano la firma dell'armistizio e la partenza della delegazionejìw1cese per Roma.

Fig. 177

La delegazioneji-cD1cese giunge a Roma ...

Fig. 178

... p resso l'aereoporto del Littorio, sono le ore 75.00 del 23 ghtf{no.

Fig. 179

T. 'a mhasciatore Noè! e l'armnimglio Dar!an accolti dalle autorità italiane.

Fig. 180

Darlan riceue gli onori militaii dai cambinieri.

Fig. 181

Villa Incisa, Badoglio (in piedi) comunica a Darlan (il terzo d i.fi·onte da sinistn1) le condizioni annistiziali.

Fig. 182 - Soldati e civili apprendono entusiasti l'annuncio dellafine delle ostilità tret Jtalia e Francia in seguito allajìrma detrannistizio .

- 21 -



CAPITOLO I

MARCIA DI AVANZAMENTO



Fig. 1

Soldati itoliani in partenza /)C'r ilji·o111e occide111a/e.

Fig. 2

!'rimo tappa l'ar('<i. ~l'Condo Tu11isi ... -

- 2', -

4.6./910.


Fig. 3

! 'arfl.!IIZC/ daìla sl azio11e di 'J'er11 i -

3 .6 .1940.

Fig. 4./

Surrisi ejìori al pttssagpJo e/elle truppe.

- 26 -


Fig. 5

Un sa/1110 a chi /)artf!.

Fig. 6

I.a

miliz io della stm da .,·corta le a 111oco/on11f! dirette alji·onle. - 27 -


Fig. 7

AljJi11i. 11111/i ed a rl iglierie i11 marcio d i a cc1112:o n1e11to.

Fig. 8'

!3ersagli<!ri tw l u/rasjJu rtati .

- 28 -


Fig. 9

Ili Moncen isio Ira la neve uerso le linee.

Fig. 10

A l Colle della Maddalena .

- 29 -


Fig. 11

A /p i 17 i i Il

lr! CII -CÌCI

Fig. 12 /

, 1di/Jl{/{C/ i li liii (/CCOIII/JCIIIU' /1{()

alpino.

- .:\O -


Fig. 13

1111oco/0J11W cli ·a111oa1rre11e d o 111on1ap, 110 ·· OM tlltlucarri ll\!.!,P.eri /fx4 /Jrop,elloli a;1p()silt111111111e per opero::io11i i11 :::011<1 mu11!11os<1.

Fig. 14

I.J-.15 1·erso il CCll(/tlle.

- 31 -


Fig. 15

Stilla /itura n ea .

Fig. lf

l!11a sosta p er il rancio .

- 32 -


Fig. 17

,1 / piccol<J S. , Bernardo

Fig. 18

- 33 -


Fig. 19

ll/j) i11i i11 e,w a112 t11a

s11/jì-rmte occide nta le.

Fig. 20

Co/o ll/1a di bersaglieri nwtuciclisti si a vvicina alle linee. - 3/i -


Fig. 21 J '_;.?'

~ ~!i

11

Bersap,fieri al Mo11ce1tisio caricano le biciclelle sugli m1tocc11-ri OJlif ·TA URUS N ...

Fig. 22

Nella .zona del Mo11cenisio

35


Fig. 23

Una sosta sulla stmda del Moncenisio.

Fig. 24

Accampamento jì·a le neo i.

- 36 -


Fig. 25

----

Sulle sponde del lago del Moncenisio un attendamento della Divisione Fanteria "Cagliari·•,

Fig. 26

Panoramica della strada del Moncenisio.

- 37 -



CAPITOLO II

LAVORI E' FORTIF'ICAZJO,NI



Fig. 27

Valle Stura . IZ./orte Viraysse.

Fig. 28

!l.fò-tte Viraysse preso a q. 2140 sulla mulattiera cbe da Larche porta al lago di \!iraysse.

- 41 -


Fig. 29

Il/orte Viraysse preso alte pendici della batteria del Viraysse.

Fig. 3,0

Valle Stura . Sistemi di reticolati e di ostacoli anticarro davanti al paese di Larche. - 42 -


Fig. 31

Valle Roia. Opere stabili in difesa della galleria.ferroviaria, conjluenza Valle Roja-torrente di Ceva, in corrispondenza di Te! de Caussaone.

Fig. 32

Valle Roja. Opere campali u d(!'esa delle due gatte rie, rotabile Fontan -Saorge e ferroviaria Fontan-Breil. Lato Fontan .

- 43 -


Fig. 33

Valle Roja. Opera stabile in d{/esa p,alteria .ferroviaria che va sul 11iado110, alla confluenza Valle Roja- Vatlone Scarassou . bnboc:co ialteria e .feritoia.

Fig. 34

/

Valle l\llaira. Postazione radiale del.fortino provvisorio nel bosco Mau.rin, sulla riva destra del torrente Uhaye. È visibile la rete di mascheramento.

- 44 -


Fig. 35

l14entore e Zona Cornice. Col Razet. Postazioni e vedette del/orte. È visibile i/filo che trasmette il segnale d 'allarme. Forte Fierre Pontue.

Fig. 36

Mento re e Zona Cornice. Col Razet. Osservatorio.

45


Fig. 37

Le torrette del.fè>rte Chaherton prima del bombardarnento.

Fig. 38,

Gli ~fletti del homharda1nentofrancese sulle torrette del forte Chaberton.

- 46 -


Fig. 39

-:lii italiani in attesa di rendere l'onore dette armi ai difensori del.forte Trauersette.

Fig. 40

Forte Traversette Viene reso l'onore delle armi ai d[(ensorifrancesi del forte. - 47 -


Fig. 41

La Redoute Ruinée, che gli italiani chiamavano Traversette in {!,rado di dorninare lo shocco della rotabile del Piccolo S. Bernardo.

Fig. 42/

Fortino dellu Goletta o Collette. Torretta osservatorio blindata in prossirnità del confine lu.nP,O la dorsale cbe corre ad est ctell'arrocccunento ;ltfentone-Sospet.

- 48 -


Fig. 43

Valle Roja. Interruzione di ponte ferroviario presso Saorge.

Fig. 44

Valle Roja. Cavatli di frisia in ferro su.Ila strada Fontain -Saorge in p rossimità delle due gatferie rotabile eferrouiaria lato .Fontan.

- 49 -


Fig. 45

Italiani al lavoro per abbattere gli ostacoli francesi e recuperare una via di transito fatta saltare dal ne1nico.

Fig. 46

Posto di blocco, mobi/.e, su rotale.

- 50 -


Fig. 47

11entone. Fronle della ridotta a difesa della ferrovia dopo il torrenle Gorbio.

Fig. 48

Travi in.ferro a doppio 'tper ostacolare l'avanzata italiana.

- 51 -


Fig. 49

Ponte di fortuna per il passaggio di automezzi leggeri tra le i1npervie a/Iure alpine.

Fig. 50

!-'onte in legno su un torrente.

- 52 -


Fig. 51

Lc1i•o1·iferrov iari.

Fig. 52

Hersaglieri i11te11/i a ri1111101,-ere gli sbarramc11ti Ji ·c111cesi.

- 53 -


Fig. 53

Approntamento di una strada per favorire l'avanzata.

Fig. 54

Lavori stradali in quota.

- 54 -


Fig. 55

Genieri all'opera.

Fig. 56

Ostacoli anticarro della linea di fo rt-ificazione fran cese.

- 55 -


Fig. 57

Posto di ossemazione sul Monginevm.

/

Fig. 58

Apprestamento d{/à1siuoj1·ancese nelle uie d i Mentone.

- 56 -


CAPITOLO III

ARTIGLIERIE.



Fig. 59

Postazione da 75.

Fig. 60

Batterie da 75/27 utilizzate anche nella campagna .l975-18. Questo cannone, realizzato nel .l.9.l 7, venne irnpiep,ato su Lutti iJ1·onti, del! 'ultimo conf/:itto.

- 59 -


Fig. 61

Un p ezzo da 75 rnascbe-rato.

Fig. 62/

Pezzo da 75 autotrainato tra le impervie strade alpine.

- 60 -


Fig. 63

Hascheramento di un pezz o di artiglieria .

Fig. 64

Preda hellica: Proielli di artiglieria sottraili alle truppejÌ'ancesi.

- 61 -


Fig. 65

Proietti. d i. artiglieria. '·

Fig. 66

Preda bellica.

_ 62 -


Fig. 67

Cannoni francesi.

Fig. 68

Mortaio da 21018. Di grande utilità nell'abbattere le fortifica zioni francesi.

- 63 -


Fig. 69

Proiettili da 149135.

Fig. 70 /

Artiglieria mascherata .

- 64 -


Fig. 71

Preda bellica.

Fig. 72

Pos/azione nu,tscberata.

- 65 -


Fig. 73

Pezzo dutotrainato .

Fig. 74

Autoparco mascherato.

- 66 -


Fig. 75

. . . .ma scherata. Artiglieria

Fig . 76

. . ma . scherata. Arti{tl-ieria .

- 6ì -



CAPITOLO IV

CARRI E. ME,ZZI



Fig. 77

'f'en. dei carristi, con il caratteristico giaccone in pelle, su un L-3135 con in braccio la 1nascotte del reparto. - 71 -


Fig. 78

frattore da artiglieria, indispensahile per il traino dei pezzi di art. sui 1·ijJidi tornanti alpini.

Fig. 79 /

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Fig. 80

Autocolonna rnascherata di autocarri leggeri SPA 38 R prodotto in diverse versioni. autoambulanza, auto11f/icio ecc., uelocittì ma.x 52 krn/h .

Fig. 81

Colonna mascherata avanza sotto la f>ioggia.

- 73 -


Fig. 82

ivfascberamento di un trattore pesante BREDA 32, in dotazione ai reparti di artiglieria pesante.

Fig. 83 /

Carro armato leggero L3-35; carro sprovvisto di torretta girevole costruito con materiale molto leggero e di ha.~so costo. Verme impiegato per la ricognizione.

- 74 -


Fig. 84

Carri L3-35 in m.arcia. Nella parte anteriore sono visibili le due mitmµ,liatrici cal. 8.

Fig. 85

Carro l,3-35 con rimorchio; la po1enza del 1notore era di 43 HP con una veloci/a di 42 ~m-1//:J ed una autonomia di 150 /:zm. L'equipaggio era composto da 2 persone. - 75 -


Fig. 86

L3-35 colpilo cta/l'arl'iglieria.fi·ancese.

Fig. 87''

Bersaglieri rnotociclist'i sostano prote!Li tra le Gu.zzi ;'Alce" ed alcune Guzz i C7-.l 7.

- 76 -


Fig. 88

_,

..,._~ "-~ .'

...

.,,_

'"

-"'

A1oto Cuzzf. "/llce'' dei bersaglieri; era una motocicletta nwnopostr1 per Lras/JOrto mitragliatrice. Vetocilà max 90 km/ h.

Fig. 89

Al piccolo S. Bernardo irreparabile incidente per un F!A 'f/SP/1 CL 39 uittima di un bornbardamento.

-

~-, /;

-


Fig. 90

Bersaglieri su Guz zi ''Alce ·' biposto. Motocicletta di 500 cc.

w11

trasmissione a 4 marce.

Fig. 91 /

Si tenta di raddrizzare l'au1occirro rovescialo da un bo·m hardamento. - ì8 -


Fig. 92

Autocolonna in sosta.

Fig. 93

Trattori di artiglieria sulla strada del Moncenisio.

- 79 -


Fig. 94

Fiat SPII 38/R autocai-ro eta tmsporto a 2 ruote motrici. Sullo stesso telaio vennei·o montate anche altre carrozzerie cmne autoamfmlanze e autojì-"igor{/eri.

Fig. 95

Si rimette in strada un OM Au.tocarretta 32 autocarro leggero da tra~porto 4x4. Trasmissione a 4 1n.arce con le 4 ruote sterzanti.

- 80 -


CAPITOLO V



Fig. 96

Umberto di. Savoia Comandante del Gruppo Armate Ovest ispeziona le truppe.

Fig. 97

Umberto di Savoia e Mussolini ispezionano gli uomini della Divisione Fanteria "Superga ".

- 83 -


Fig. 98

Va1-:011e Jerrol'ia rio

allestito a ·posto coma udo·,.

Fig. 99

Comando di grande unità.

- 84 -


Fig. 100

Vlussoliui in ricogniz ione sulji·onte occidentctle a bordo di una Biancbi 54: la guida a destra ira u1'1a caratteristica di tutti i me.zzi militari -italiani.

Fig. 101

1\1/ussolini passa i11 rivista un ba!!ag!ione di bersaglieri ciclisti. - S5 -


Fig. 102

Cani utilizzati come porta ordini con il caratteristico bussolotto al collo.

Fig. J,03

Osservatorio detta 614{! Batteria a Frasere Basse (IX settore).

- 86 -


Fig. 104

Pattuglie della Guardia alla Frontiera in prossim.ità de{fcme di Larche Ili Setto re

- 87 -


Fig. 105

1-'atluglia c/ifanteria a1;anza cm1tame11te

Fig. 106

Bers{,fg/ic:ri al/ 'ussa /10.

- 88 -


Fig. 107

In nestate le

l?aio 11ette si p rosegue

..

Fig. 108

... Ira 11eve e !erra .

- 89 -


Fig. 109

\

.. . ven o fa cima.

Fig. 110

Obice da 75113 in azione contro una dette nu1nerosej òrt(/icazioni Ji-ancesi.

- 90 -


Fig. 111

Postazione con m:itragliaLrice Breda mod. 30 utilizzata anche per tiro contraereo

Fig. 112

Una squadra mortai da 81 in rinforzo al III Battaglione del 3 "? Neggimen.to Fanteria nella presa di Cima Campbeel. - 91 -


Fig. 113

Conlinuu. di/lkol!osa. la marcia del mortaio da 81 ue,:rn Cima Campheet dol)e piccole ,.mitàjiwicesi comrauaccano prollta1nente ma vengono respi11te.

Fig. 114

lll!erruzio11e in Valle R<~ja di un ponteferrooiario presso Sau,;~e - 92 -


Fig. 115

Cotlimazioue prima deLJi.10co con 11n cannone da 4 7132 mod. 35 Benché la gittata 11/ilefosse circa 3500 m. essi si riducevano a soli m. 500 contro bersagli leggeri e medi.

Fig. 116

Mortc1io da 210/8 D.S .. Poteoa spamre 2 colpi og1'1i 15 m iu 11/i wn 1nu,1gillafa max cli 8000 m.

- 93 -


Fig. 117

Il sergente dà le ultime disposizioni prima di iniziare il tiro con il cannone da 75/27.

Fig. 118

Fuoco al via .

- 94 -


Fig. 119

Un 75/25 pronto per il jiwco.

Fig. 120

Un pezzo da 75 impegnato contro una/orl{/icazi01·ie_/ì··ancese.

- 95 -


Fig . 12 1

Postazione con una mit rag liatrice mod. 1413 5 ca! 8

1111n.

Fig. 12 2

Alj)ino con ji,cile mod. 9 1/38 ca!. 6,5. L "arma utilizzmJa 11 n ca ricatore a pacchetto della capacità di 6 cartucce. 11firi1w a V rmmsciato tacca di m irajìssa per 200 m .. Peso kg . 3 ,675. Molto ej/ìcace se impiegato non oltre i J OO m .

- 96 -


CAPITOLO VI

MOMENTI DI VITA AL FRONTE



Fig. 123

Si prepara il rancio al coperto .

Fig. 124

... e nel hosco.

- 99 -


Fig. 125

Cu11s1w1az io nl.! in piedi del rancio n !.!lla ,!!.li l'ella in alfurn i i1io.

Fig. 126

Sotto la tenda - 100 -


Fig. 127

U11 momento di pausa co11 la mascotte del reparto.

Fig. 128

Officine collocate a// 'i11ten10 di grotte naturali. - 101 -


Fig. 129

,i u i (,:,enu cu1111:ndo. la ·'sala mensa t(//1.ciali''.

Fig. 130

Dupu il rcmciu pulizia delle gauelle presso una .so,gente. - 102 -


Fig. 131

Renessere del pe1:~01iole ui .fì·o11l e.

Fig. 132

- 105 -



CAPITOLO VII

TRASMISSIONI



Fig. 133

Sergente telescrice11tista tras111e11e messaggi al fro11te.

Fig. 134

Nadio campale. - Hl7 -


Fig. 135

Si stendouo le linee ...

Fig. 136

... !elefcmiche at kfoncenisio. - 108 -


Fig. 137

Te!rqfono da camp o.

Fig. 138

f1n/Jianti radio in.stallati su motociclet!a.

- 109 -



CAPITOLO VIII

BOMBARDAMENTI



Fig. 139

r:f/etti del ho mhar d a 111en to s11 Men Ione.

Fig. 140

B 0m/Je1 rda.me111o di l 'e11/i111iglia.

-

11 3 -


Fig. 141

L(! strade di

\le111i111iglia

de1,astate dal hombardamenlo.

Fig. 1~2

Pollteji·ancese il1terrolto. - l'lli -


Fig. 143

JJ!lentone.

Fig. 144

Mi/ilare italiano esamina un proielto i nesploso p er l e 1Jie di !vlellton e.

- 11 5 -


"'1 I

~ \

Fig. 145

Ancora rnacerie per le vie di Me11tone.

Fig. 146

Carro a rmato italiano colpito dal tiro f rcmcese. - 116 -


Fig. 147

Una baracca colpila da//'i11sisle111e tirojiw,cese.

Fig. 148

li/e/lo di

1111

·e.\1)/osio11e sulla fa cciula di

1111

- ll ì -

palazzo di \ 1e111 i miglia.


Fig. 149

Ventimiglia: quanto rimane di un locale puhblico.

Fig. 150 /

Ponte Ji-ancese interrotto e riattamento di fortuna. - 118 -


Fig. 151

Veni i mig lia: macerie di 11 m1 abitazione ciuile della quale ne è rimasta soltanto la modesta cucina ... ed il fiasco del dno .. .

Fig. 152

Men10 11e: 111ilitare ilaliano pic111tona 1111 p roieflo tl"arliglieria i11 attesa de!Unteruento degli artificieri. - 119 -


Fig. 153

é//e!ti dei liri nemici.

Fig. 1,54

\ 'enlim iglia: ! '(!!,ili dE'ljìtouJ ili a z i o n e dopo i bomharde,fl11E'11t i

- 120 -


Fig. 155

. -, 1(J//Ì ci,,i!i da111wgg iate. G e110va: a /?1/a,,, ,

Fig. 156

.. t I Cl. I

tiro ./ìw 1cese . - 121 -


Fig. 157

Mentone: la vetrina di un negozio di artico!ifotograjìci dcmneP,giato dulie schegge.

Fig. 158

1He11to11e: il Centro di accoglienza interalleato riporta i segni del bombarclc11nento. - 122 -


CAPITOLO IX

SANITÀ



Fig. 159

La principessa di Piemonte Ma ria/osé in uisi1a al.fì-<mJe.

Fig. 160

La pri11ci/JessC1 al picculo S . H(!ma rc/u - 12'i -


Fig. 161

Allestimento cli un posto di sanità.

Fig. 162

Posto cli scmitc:ì al Moncenisio per i primi soccorsi. - 126 -


Fig. 163

Distribuzione del mnciu in un ospedale da cainpo.

;

Fig. 164

ì

Un p osto di sanità approntato all'interno di u.11 casolare. - l27 -


Fig. 165

Prig io11ieriji'CIJ1cesi. s11lla sinistra. segu on o n el g uado .

Fig. 166

di

Ili/ 1orre11/e.

porlt(/erili italia11ì tra le a lt11re del S. 8er11arc/o. -

128 -


Fig. 167

1i·asporto.fè?riti sotto la 11ew. da/Jim,te et! p osto di sanitcì.

Fig. 168

Nie11/ro i11 patria. -

129 -


Fig. 169

... deijériti più graoi ...

Fig. 17,0

.. . con il treno osp edale. - 130 -


Fig. 171

Il Duce, si ir?/onna .

Fig. 172

... sulla sulute dei soldati italiani feriti - 131 -


/


CAPITOLO X

PERSONALITA'


/


Fig. 173

L'inwntro di l'v'lonaco tra Mussolini ed f-litler il 18.6. 7940. Sulla destra il Gen. Von flpp.

- 135 -


Fig. 174

Monaco. Jvlussolini in visita presso la residenza di Hitler.

Fig. 17 5 ~

Il Ft'ibrer ed il Duce per le strade di Monaco . - 136 -


Fig. 176

I giornali cmnunciano laJìrma dell'anrt'istizio e la parten:u, della delegazione Ji·ancese per Roma,

Fig. 177

La de!egazionejì·ancese giunge a Ro-m a _ - 137 -


Fig. 178

... presso /"aeroporto del Littorio. Sono le ore 15. 00 del 23 giuguo.

Fig. 179

L'e11nbasciatore Noet e L'ammiraglio Dar!an accolti dalle cmtoritcì. italiane. - 138 -


Fig. 180

Darlan riceve gli onori 1nilitari dai carabinieri reali.

Fig. 181

Villa Incisa. Badoglio (in piedi) comunica a Oarlan ( il terzo di/i-onte da sinistra) le condiz ioni armistiziali.

- 139 -


Fig. 182

Soldati e ciuili apprendono entusiasti l'annuncio della.fine delle ostilità tra Italia e Fmncia in segui-lo r,tlfu jìrma de/l'annistiz'io .

- 140 -


e note bioP,rafiche e le fotografie riportate n el presente capitolo si riferiscono ai comandanti delle unità che hanno partecipato alla campagna delle Alpi Occidentali come risulta nell'ordine di battaglia, del 10 ,gìugno 1940 del Gruppo Armate Ouest, di seguito riprodotto rn.

L

Le notizie, relaNve ai vari personagJ-ti. sono state tratte dalla documentazione matricolare, a volte incompleta, depJi interessati pertcmto è possibile riscon trare delle ins1,d/icienze o mancanze cli dati .

(1) Il ducumctHo i: ~lato imcgralrnentc riprudono dal volume "Le o perazioni dd giugno l 940 sulle A lpi Occiden tali "

V. Gallinari Rom.i 1981 - Uff. Storico.

- 141 -



INDICE DELLE BIOGRAFIE (In ordine a(fcthetico)

ARISIO Mario . ........

M/\CCARIO Giovanni

Pag. 169

Pag. 172

,,

171

BARBASETTI DI PRUM Curio

185

MELOTTI Carlo

BATTISTI Emilio

156

MERCALLI Camillo

188

BERARDI Paolo

177

.!VllCHELETTI Paolo

192

BERTINI Francesco

161

MONDINO Umberto

176

BOLLEA Ottav io

160

NEB13IA Eduardo

170

CERTANA MAYNERI Carlo

163

NEGRI Luigi

191

DE CIA Amedeo

162

OLLEARO Alfonso

190

DI SAVOIA U mberto

155

PEROGI Giulio ..

165

FALDELLA Emilio ..... .

194

PI.NTOR Pietro

157

FERRERO Alberto ....

168

PRIORE IVIario

FORGIEHO Arnaldo

181

SA.NTOVTTO Ugo ......

182

GAMBA.RA Gastone

173

SARTORIS Fra ncesco

166

GAZZA.LE Enrico

183

SCALA Edoardo

180

GELICH Fernando

158

SCCERO Antonio

186

GIODA Benvenuto .

167

SOLDARELLI Mario

1ì9

GIRLANDO Emanuele

189

STIRP E Angelo .....

]87

GIROTTI Mario .

193

VASARRT Alberto .....

174

GLOXTA Alessandro

175

VECCHIARELLI Carlo

184

GUZZONI Alfredo

178

LORENZFLLI Dante

161 - 143 -

n

159



ORDINE DJ. BATTAGLIA AL 10 GI U(;NO 1940 DEL GRUPPO ARMATE OVEST Comandante: generale Umberto di Savoia Capo di S.M: genen.1 le Emilio Battisti LXI gru ppo aviazione R.E. ]il ARMATA

Coma ndante : generale Pietro .Pintor Capo di S.M.: generale Fernando Ge lic h

Truppe di ll rmutu 4°

Reggimento Artiglieria Controaerei Raggruppamento Artiglieria d 'Armata ('l 4° Raggruppamento Artiglieria d 'Armata 7° Raggruppamento Artiglieria d 'Annata 8° Raggruppamento Artiglieria d 'Annata Battaglione Radiotelegrafisti Ban aglione Telegrafisti Il Battaglione Teleferisti II Battaglione Minatori V Battaglione Minatori LXIX Gruppo Aviazio ne R.E. Unità dei Servizi 2°

Riserva di Annata Divisione Fanteria Pistoia (16a) (gen. Mario Priore)

35° 36° 3°

l{eggimento fan teria Reggimento Fanteria Reggimento Artiglieria Div. Fant. XVI Battaglione Morrai LX.,"XII Ba rtaglione cc.on. 163 Com pagnia Cannon i da 47/ 32 443 Com pagnia Artie ri 163 Com pagnia t .r.t. ( " l Unità elc i Servizi Divisione Fanteria Lupi di Toscana (7E) (gen. Ottavio Bollea) ì7° 78° 30° VII XV 73 303 73 12~ Unità

(*)

Reggimento fante ria Reggimento fanteria Reggimento Artiglieria Div. Fa nt. Battaglio ne Morta i Battaglio ne cc.n n. Com pagn ia Ca nnoni da 47/ 32 Com pagn ia Artie ri Com pagn ia t.r.l. Sezio ne Potoclellricisti dei Se rvizi

Durame l 'intera ca mpagn a, i raggruppamenti artiglie ria d'Anna ta f u rono decentrati ai Corpi d'A nnata.

(**) Te legrafisti e rad io telegrafisti.

- J/i5 -


Divisione Fanteria Cacciatori delle Alpi (22il) (gen . Dante lorenzelli) Reggimento Fanteria Reggi1i1ento Fanteria 1° Reggimento Artiglieria Div . fant. ì(XII Banaglione Mortai CV Battaglione cc.nn. 22il Compagnia Ca nnoni eia 47/32 56a Com pagni a Artieri Co mpagn ia t.r.t. 22a 2P Sezione Fotoelettric isti Unità dei Servizi Divisione Alpina Pusteria (5'ì) (gen. Amedeo De Cia) Reggimento Alpini (batt. Belluno, Feltre, Pieve di Cadore) Reggime nto Alpini (l)att. Bassano, Trento, Bolzano) 50 Reggimento Artiglie ria Alpina (gruppi Lanzo, Belluno) Battaglione Genio Alpini V 85a Compagnia Chimica Cnità d e i Se rvizi 110

Raggruppamento Cele re cli Armata (ge n . Carlo Ceriana Mayneri) 1° Reggirnento Bersaglieri 3° Reggimento Fanteria Carrista <·..i Reggimento Cavalleggeri J\!Jor{/ e rrato Il Coipo d'Armata - Settore Stura (gen . Francesco Bertini)

Truppe cli Corpo d'Armata Ill Settore GAr 2° Raggruppamento Artigl ieria cli C. d'a. Coma ndo 2° !{aggruppamento Genio 7° !{aggruppa me nto Artiglieria GAP 14° Raggruppamento Artiglie ria GAF 22° Raggruppamento Artiglie ria GAF Battaglione Alpini Val Stura Ba ttaglione a lpini Val Màira \il Battaglione l'vlitraglieri CII Battaglione Mitraglie ri CIX Battaglione ì'vfitraglieri da posizio ne Battaglione Artieri V 2a Compagnia Fante ria Carrista 84a Compagnia Te legrafisti 101 a Compagnia Radio 152il Compagnia Lavoratori 1il Compagnia Chimica 72a Sezione Fotoelettricisti 6a Colombaia Mobile Unità dei Se rvizi

(•..) G iungerà in zona cli radunala 1;;oltanto il 14 giu gno.

- 146 -


Divisione Fa nteria e.la Mont. ForH (.36a) (gen. Giulio Perugi)

43° 44° 36°

Reggimento Fanteria Reggime nto Fanteria Reggimento Artig lie ria Div. Fant. XXX\,1 Battaglione Monai LXXX Battaglione cc.nn. 36a Compagnia Cannoni eia 47/ 32 66.a Compagnia Artieri 36.a Compagnia t.r.t. Unità dei Servizi Divis io ne fan teria eia J\1ont. Acqui (33a) (gen. Francesco Sartods) 17° 18°

Reggime nto Fante ria Regg imento rante ria 33° Reggimento Artiglieria Div. Fant. 23a Legione cc.nn. (bau. XX, XXITT) XXXIII I3attaglione Mortai 33a Compagnia Cannoni eia 47/32 31 a Compagnia Artieri 33a Cornpagn ia t.r.t. Unità elci Servizi Divisione Fante ria da Mcmt. Livorno (4") (ge n . Benvenuto Gioda)

33° 34°

Reggimento Fa nte ria l{eggirnento Fa nteria 28° Reggimento Artig lieria Div. Fant. IV Battaglione Morrai XCV Battaglione cc.nn . 4a Compagnia Cannoni eia 47 / 32 20" Compagnia Artieri 4a Compagnia t.r.t. Unirà de i Servizi Divisione Alpina Cuneense ( 4•') (gen. Alberto Ferrero) 1° 2°

Reggi rnento Alpini ( batt. Pieve di Teca, Mondovì) Reggirnento Alpini (batt. Borgo S. Dalrnazzo, Dronero, Sa/uzzo) 4° Reggimento Artig lie ria Alp ina (gruppi Pinerolo, iv!ondovl) IV Battaglione Genio Alpi ni 84a Compagnia Chirnica Unità d ei Servizi !TI Co1po d 'a nnata - Settore Alta Roja - Gessi (gen. Mat·io Arisio)

Truppe cl i Corpo d'Annata 11

Settore GAF Raggruppamento Artiglieria cli C. cl 'a. 16° Ragg ruppamento Artiglieria GAF Coma ndo 3° Raggruppamento Genio Barragliont' Alpini Val Venosta III Battaglione Mitragli e ri CIII Battaglione Mitraglieri CXII Battaglione Mitraglieri da posizio ne ITJ Battaglione cc.nn.

- 147 -


IV X

Banaglione cc. nn. Ba ttaglione Artie ri n ~ Compagnia Telegrafis ti 75ll Compagnia Te.legrafisLi 97a Compagnia Ra dio 8" Colomba ia ìV!obilc Unità d e i Servizi Divisione Pamcria eia Mon t. Ravenna (3a) (gen. Eduardo Nebbia) 37° Reggi me nto Fanteria 38° Reggimento Fa nteria 11 ° Reggi mento Artiglie ria Div. Fant. Battaglio ne Alpini Ceva III Battaglione Morta i V Ba naglione cc.nn. 3a Compagnia Cannoni da 47/32 18'i Compagnia Artieri 3a Compagnia r.r.t. 1oa Sezione Fotoelc ttricisti UniLà clei Servizi Divisione PanLcria Cuneo (6il) (ge n. Carlo Melotti)

Re ggime nLo Fanteria Reggimento fa nteria Reggi me nto Artiglieria Div. fan t. Vl Battaglione Mortai XXIV Banaglione cc.n n . 6a Compagnia Cannoni da 47/32 24~ Compagn ia Artie ri 6~ Cornpagnia t.r.t. Unità dei Se rvizi 8° 27°

I Raggruppamento ·Alpini (gcn . Giovanni Maccario)

Gruppo Alpini (bat1:. Val Ellero, Va.I Arroscia, Va l d'Adige) Gruppo Artigli e ria Alpina Val Tanaro Gruppo Artiglieria Alpina Val Piave

XV Cmpo d 'a n nata - Settore lV!e cl ia Roja, Bassa Roja (gcn . Gastone Gambara)

Trupp e di Corpo d 'Armata Settore GAF Settore GAF 15° Raggrup pamento Artiglieria d i C. cl'A. 11° Ragg ruppame nto J\nig lie ria GAF Raggruppamento Artig lie ria GAF 24° Battaglione MiLraglieri xv Bauaglione Mitraglie ri da pos izione CVIU Battaglione lV!itraglie ri eia pos izione CXI xxxm Battaglione cc.nn. XXXIV Battaglione cc.nn. Battaglione Anicri XI Compagnia Telegrafi sLi Compagnia Te legrafisti Compagnia Rad io

V

- Vi8 -


Divisione fanreria Cosseria (5~) (gen. Alberto Vasarri)

89° 90° 37°

Reggimemo Fanteria Reggimento ranreria Reggimento Artig lieria Div. fanr . V Battaglione Mortai LXXXVI Bartaglione cc.nn. 5a Comp,1gnia Canno ni da 47/ 32 23" Comp;1gnia Artieri 5a Compagnia r.r.t.

53a

Sezione fo toe letlric is ti

lJnit~1 dei Serv izi Divisione fanteria da Monr. Jfodeua (37" ) (geo. Al<:ssandro Gloria)

41 ° 42° 29° XXXVII

Reggime nto Fanteria Reggime nto ra nte ria

Reggimento Artiglieria Div. rane.

Battaglione )O.')(VI Battag li one 37a Compagnia 193 Compagnia

Mortai cc .nn . Cannon i da 47/ 32 Anicri

37a

t.r.l.

Compagnia

U nità dei Servizi Divisi one fanteria Cremona (441 ) (gen . Umberto Mondino)

21° 22°

70 XLIV

xc 44'1 77a

Reggimento Fanteria Regg imen to Fanteri a Reggimento Artiglieria D iv. Fant . Banaglione ~,Jonai Ba m1glione cc. n n. Cornp:1g nia Ca nrioni e.la 47/ 32 Compagni a Arrieri

443

Compagnia t.r.1. Unità dei Servizi

IT Raggruppamemo Alpini - Settore Va rairn Po (gen. Paolo Bcrardi)

5° Gruppo Alpini (bau. Val Cbiese, \la/ Camonica. \'a/tellina. Val d J11 te/ri) XXXVIII Battag lio ne cc.nn. G ruppo Artigli eria Alpi na Va.I Po Gruppo Artiglieria Alpina Val Camon ica

Comanda nte: generale Alfredo Guzzoni Capo di S.M.: generale Mario Soldarc lli

Truppe di Armata ·1° 1°

Reggimento Artigl ieri a Concroaerei

Raggruppamento Artiglieria d'Annata Raggruppamento Artiglieria d"Armata

9° !{aggruppamento 1\ rliglieria d 'Armata Coma ndo 5° Raggru ppiunenlo Geni o 1

Banaglione :vlinarori

- 149 -


III V 2ll 139a Unità

Battaglione Mi natori Gruppo Aviazione R.E. Compagnia Telegrafisti Cornpagnia Radio dei Servizi

Riserva di Armata

Divisione Fanteri a Legnano (58~) (gen . Edoardo Scala) 67° 68° 58° LVIII XXVI 58ll 25a 58a Unità

Reggimento Fanteria Reggimento Fanteria Reggimento Artiglieria Div. Fant. Ba ttaglione ìV!ortai Battaglione cc.nn. Compagnia Cannoni da 47/32 Com pagnia Artieri Compagnia L. r. t. dei Servizi

Divis ione Fanteria Brennero (1 l ~) (geo. Arnaldo Forgie ro) 231 ° Reggimento Fanteria 232° Reggimento Fanteria 9° Reggimento Artiglieria Div. Fant. XI Battaglione .l'v1ortai XI. Battaglione cc. nn . lP Compagnia Cannoni da 47/32 32ll Compagnia Artieri 1P Compagnia t.r.t. Unità dei Servizi Divisione Alpina Tridentina c2a) (gen. Ugo Santovito)

5° 6°

Reggimento Alpini (batt. Morbegno, Tirano, Edolo) Reggimento Alpini (batt. Vestone, Verona) 2° Reggimento Artiglieria Alpina (gruppi Be1;gamo, Vicenza) II Battaglione Genio Alpini s2a Compagnia Chimica Unità dei Servizi Raggruppamento Celere d'Armata (gen. Enrico Gazzale) 4° Reggimento Bersaglieri 1° Reggimento Fanteria Carrista Reggimento Nizza Cavalleria

I Co1po d 'armata - Settori Bardonecchia, Moncenisio (gen. Carlo Vecchiarelli) Tru ppe d i Corpo d 'Armata VIII IX

Settore GAF Settore GAF 3° Grnppo Alpini (batt. Esille, Val Fassa, Val Dora) 1° Raggruppamento Artiglieria di C. cl'a. 19° Raggruppamento Artiglieria GAF Battaglione Alpini Susa Battaglione Alpini Val Cenischia - 150 -


Battaglione Mitraglieri Battaglione J\faraglieri CI Battaglione Mitraglie ri da posizione CI CXIII Battaglione lvlitraglieri da posizione Battaglione cc.on. XI Battaglione Anieri IX 73a Compagnia Telegrafisti Compagnia Telegrafisti 83ll Compagnia Radio 99a Sezione Fotoelettricisti 71il 3~ Colombaia Mobile Unità dei Servizi I

Divisione Fanteria da Mcmt. Superga (I) (gen. Curio Barbasetti di Prnn) 91° 92° 5° I XVIII I

Reggimento Fanteria Reggimento Fanteria Reggimento Artiglieria Div. Fant. Battaglione Mortai Battaglio ne cc.nn. Compagnia Cannoni da 47/32 14a Compagnia Artieri I Compagnia t.r.t. Unità dei Servizi

Divisione Fanteria da Mom. Cagliari (59 3 ) (gen. Antonio Scuero) 63° 64° 59° LIX

Reggimento Fanteria Reggimento Fanteria Reggimento Artiglieria Div. Fant. Battaglione Mortai X,'(Vlll Battaglione cc.nn. 59il Compagnia Cannoni da 47/.'32 15a Compagnia Artieri 59i Compagnia t.r.t Unità dei Servizi

Divisione Fanteria Pinerolo (24 2) (gen. Angelo Stirpe) 13°

Reggimento Fanteria Reggimento Fanteria 18° Reggimento Artiglieria Div. Fant. XXIV Battaglione Mortai 61 a Compagnia Artieri 24il Compagnia t..r.t. 63~ Sezione Fotoelettricisti Unità dei Servizi 14°

IV Corpo d'armata - Settore Monginevro (gen. Camillo Mercalli)

Truppe di Corpo d'Armata VII 4°

8° IV

Settore GAP Raggruppamento Aniglieria di C. d 'A. Raggruppamento Artiglieria GAF Battaglione Nlitraglieri - 151 -


Bau:agli one Mitraglie ri da posizione Battaglione Artie ri Compagnia Telegrafisti Compagnia Telegrafisti Compagnia Radio Colombaia Mobile Un ità dei Servizi CIV

I

Di visione Fan teria da Mont. 1lssietta (26~) (gen. Emanuele Girlando) l{eggimen10 fan teria l{eggimento fan teria 25° Reggimento Artiglie ria Div. Fant. :x:1..'VT Battaglione Nlorrni XVTT Battaglione cc.nn. 26" Compagn ia Ca n noni da 17/ 32 64a Compagn ia Artieri 22a Corn pagn ia t. r. t. 11 a Sezio ne Fotoe lettricisti Unità dei Servizi 29°

30°

Divisione Fanteria eia Mont. Sforzesca (2~) (gen. Alfonso Ollearo) 53° 54° 17°

Reggimento Fant.eria Re ggimento Fanteria Reggi mento Artiglie ria Div. rant. TT Battag li one i'Vfortai X..'C< Ba ttagli one cc.nn . 2a Compagnia Ca nnon i da 47/ 32 16a Compagnia Artieri 1 1a Compagnia Telegrafisti 2a Compagnia c.r.l. 63 Sezione fo toe le ttricisri Unirà dei Servizi Corpo dAnnata Alpino - Settore Baltea - Orco - Sture (gen. Luigi Negri)

Truppe cl i Corpo d 'Armata Settore GAf 12° Raggruppamento Artiglieria GAF Battaglione Alp in i Duca degli Abruzzi CllI Battaglione Nlicraglieri eia posizione CX Battaglione iVlicraglieri eia posizione XII 13,Jttaglione cc.nn. Reparto Arditi Alpieri Reparto Autonomo Monte Bianco lJn iLà elci Servizi X

Divisione Alp ina Taurinense (P) (gen . Paolo Micheletti) 4° 4°

l{eggimen to Alp ini (Batt. Aosta, Va l Raflea. Val d 'Orco) Gruppo Alpini (8au. !urea, Val Piaue, Val Cordevole) Reggimento Artiglieria Alpi na (gruppi Aosta, Va l dAdiP,e) Battaglione Genio Alp ino s1u Compagnia Chimica Unirà dei Servizi

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Raggruppamento /\ulonomo Levanna (gen. Mario Girotti) Battaglione Alp ini Battaglione Alpini Battaglione Alpini Grup po Artiglieria

In.tra Val Brenta Val Cismon Alpina Val d"Orco

3° Reggimento Alpini - Settore Germanasca - Pcllice (col. Emilio Faldclla) VI Settore GAF Banaglio nc Alp ini FenestreLle Battaglione Alp in i Pinerolo Battaglione Alpini Val Chisone Bauaglione Alp in i Val Pellice CIT Bartaglione Mitraglic ri eia posizione I Battaglione cc.nn. II Bmraglione cc.on . Gruppo J\rriglie ria Alpina Susa

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DI SAVOIA Um.berto

Nato a Racconigi il 15 sette11ibre 1904. Allievo del Collegio Militare di Roma e, dal 1° dicembre 1921, dell'Accademia Jl.1/ilitare di !ltfodena è nominato sottotenente di complemento dell'arma di.fanteria, il 15 setteinbre 1922, ed assegnato al 1° Reggimento Granatieri; dal 2.l dicembre .l922 è trasferito al 2° Reggim.ento Granatieri. É ammesso il .l5.fehbraio 1923 al corso per ujficiali in servi-

zio attivo perm.anente presso l'Accademia j1;/ilitare di Fanteria e Cavalleria. Nominato tenente il 15 settembre 1925 viene destinato al 91° Regginiento .Fanteria . Capitano dal 15 111,arzo 1926 è tra.~ferito al 92° Re2,gimento Fanteria. Il 16 niarzo 192 7 è promosso maggiore e destinato al 90° Reggimento Fanteria. Tenente colonnello dal 16 marzo .l928. Colonnello dal 16 marzo 1929 è nominato comandante del 92° Re2,gimento Fanteria . Promosso g enerale di Brigata, il 75 settem,bre 1931, assume il comando della XXV Brigata di Fanteria . Generale di Divisione dal 1° 1narzo 1934 è comandante delta Divisione J"erritoriale di Napoli . Generale di Corpo d 'Armata dal 15 niarzo 1936 è nominato comandante del Corpo d'Armata di Napoli Ispettore dell'arma di.fanteria dal 15 marzo 1938. Il .l 0 settembre 1939 è nominato c01nandante del Gruppo Armate Ovest con il quale partecipa alla campagna delle Alpi Occidentali. Dal 3.l ottobre 1940 è destinato a disposizione del Ministero della Guerra per ispezioni, pur continuando nella carica di ispettore dell'Arma di Fanteria. Viene promosso al grado di generale d 'Armata l'l l giugno 1940. Il 15 aprile 1942 è nominato comandante del Gruppo Armate Sud. Dal 29 ottobre .l942 gli viene conferilo, per meriti di guerra, 'il grado di maresciallo d 'Italia. Sale al trono con il nome di Umberto 11, per l'abdicazione di Vittorio Emanuele 111, il 9 gennaio .l946. Muore il 18 marzo 1983 a Ginevra .

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BATTISTI Em ilio

Nasce a !Wi!ano il 22 dicembre 1889. È amniesso, il 4 nouenibre 1908, alla Scuola 1v!ilitare di 1v.lodena doue il J 7 sellembre 1910 consegue

il grado di sottotenente dljànteria e l'assegnazione al _,,, Reggim.ento Alpini.

Dopo averfi-equ.enl.ato la Scuola di Applicazione di Fanteria a Parma, il 2 ollobre 19.l 2. è a hipo!i con il Co1po di :iìJedizione Italiano doue consegue il grado di tenente. Nel maggio 1914 torna a Parma come istruttore p resso la Scuola di Applicazione di Fanterie,. Il 23 maggio 1915, con il _,,, Reg[!Jmento Alpini, è al .fì·'Olite dove riceve la prmnozione a cctpitarw, due deco1·azioni al 1Jalore ed il grado di maggiore. Al comando del Battaglione Fasubio viene fatto prigioniero dagli austriaci, riacquista la libertà il 1° novembre .19.J 8, al rientro in lla!ia è assegnato al 7° Ra1sgntppa1nento Alpini. Dal 25 novembre 1923.Jì-equenta il? Corso regolan' della Scuola di Guerra a Torino ai termine del quale è assegnato presso la Divisione Militare di To rino . Il 5 dicembre 1926, pro1nosso tenente colonnello, à /ra.~f'erito nei Corpo di Stato Maggiore.

r

Il 15 metgi]iO 1935 assum.e il com.ando del Regginiento Alpini con il quale, il 6 gennaio 1936, parte per la carnpagna d'fltiopia . il 26gem1aio è p roniosso colonnello. 11 I° lu/jlio .1937 rientrato in Italia con il Te/jgimento lascia il comando per mette1~,i a disposizione del Co17Jo d 'Annata di Bolop,na. Quale addetto alla direzione del Centro Addestrmnento U.lfìciali Spagnoli, il 2 luglio 7937, parre uolonta.rio per la Spagna doue, il 1° novembre, diuiene uice co1ncmdante della Divisione "Fiamnie Nere 23 marzo ... Le operazioni in Spagna , su!Jì-onte Aragona Catalogna, lo uedono attivamente partecipe tanto da essere proposto per l'aucmzamento a generale d i Brigata, per rneriti d i guerra, in seguito alla battag lia d i Catalogna; promoz-ione poi decretata nel 1nctrzo 1939. A l rientro in Italia, nel ma[.Jgio 1939, è a disposizione del Min.istem della Guerra e poi del capo del Co17_)0 di Stato Maggiore del Regio Esercito. Nel periodo 11-25 rnç,1.gP,io 1940 assume la carica di capo d i SM del Gruppo A1'1nate Ovest per le operaz'io11i sulla fron tiera alpino-occidentale. Dal 30 novernhre 1940, quale comandante della Diuisione di Fanteria ''Panna'' e poi dall'J.1 marzo .1,941 come coma1ulante della Divisione Alpina Cuneense, prende parte alla ca11ipag11a g reco-albanese. Rie11trato in Italia è proniosso /jcmerale di Divisio11e. Alla guida della Divisione Cuneense parte per !et Russia, agg regandosi alla 8f1 Annata, dove pur guadagnando una ricompensa c:adeprigio11iero dei russi il 27gemwio 1943. Rientra i11 patria nei 1950, continua la sua attività di seruizio in varie mansionifino al colloca mento in congedo nel dicemb re 1962. Muo re a Bologna il 23 novembre .1971 .

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PINTOR Pietro

Nato a Cagliari il 20 rnaggio 1880. Il 27 onotn·e 1898 accede alla !?egia Accademia Militare di Artiglieria e Genio di Torino . Con il grado di tenente viene asse.1snato al 1° Reggirnento A1·tiglie1·ia da Cmnpagna a Firenze. Frequenta con successo la Scuola di Cuerrct di ·rorino ed il 5 agosto 1912 è promosso capitano.

Jl 1° nouem.hre 1912 è a Noma nel Ccnpo di Stato 1vlaggiore.

Svolge dal 28 maggio 1974 il periodo di comando presso il 13° Reggimento Artiglieria da Cmnpagna. Nel m.aggio del .l915 parte per ilJì-onte con la 3(] Annata. Viene promosso 1naggiore, il 18 maggio 19.16, un amw dopo riceve il grado di tenent.e colonnello. Il 16 aprile 1917 è nominato rnembro del Consiglio Suprerno di Guerra di Versailles incarico che lascia nel map,p,io 1918, con. il grado di colonnello, per tornare a Roma a disposizione del Comando Su.premo . Dal 1° dicembre 1923 è direi/ore capo diuisione presso lo Stato 1vJagP,io1·e Regio Esercito . Il 29 dicernhre 1925 è destinato in Libia a cfoposizione del !vJinislero delle Colonie per il Regio

Corpo Truppe Coloniali. Consegue il grado di generale di Brigata, il 29 luglio 1930, ed è nom.inato nel co1·so dell'amw comandante della Scuola di Guerra di Torino. Dal sellembre 1933, con il grado di generale di Divisione. è comandante della Divisione 1v1ilitare Territoriale di !inperia. Si imbarca a Genova nel sellemhre 1935, con la DiLJisione ·'Cosseria ", pe·r la campagna del!Aji'ica Orientale, tre ,nesi dopo è al comando del C01po d 'Annata di Udine . Diventa 2,enerale di Co1po d'Annata il 16 aprile 1936. Il 20 maggio 193 7 è comandante del XX Co,po e.l'Armata in Libia, a settem.hre dell 'anno seguente è conu,mdante designato della 3{! Arrnatc.1. In data 3 0 settem.hre 1939 riceve la nomina di conwndanle designato della 1" Armata con la quale prende1·à parte, sul!aJì·tmtiera alpina occidentale, al secondo cm{/litto mondiale. Il 27 giu2,no 7940 è a disposizione della presidenza per la Comrnissione Italiana di Arrnistizio con la Francia. JVJuore il 7 dicemhre 1910 a Cctrtosio (Al).

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GELICH Fernando

Nasce a Verona il 13 luglio 1889. Allievo prima del é:ollegio Militare di Ronia e, dal 30 settembre 1907, della Accademia Militare . Sottotenente di artiglieria dal 19 settembre 1909 presso la Scuola di Applicazione. Prnmosso tenente, il 1° maggio 7912, è assegnato al 19° ReP,gimento Artiglieria da Cmnpagna. Capitano dal l 8 aprile 1915 prende parte alla prima guerra mondiale con il 3° Reggimento Artiglieria da Campagna. Prmnosso rnaggiore il 17 1narzo 1918. il 19 agosto 1920, è destinato al Comando Divisione lvlilitare di Treviso jìno al 5 noue1nhre quando viene trr,i.~/erito allo Stato Maggiore Rl~gio Esercito . Tenente colonnello con anzianitd 31 marzo 1926, il 10 nouembre 1923, è trasferito al 19° Regginiento Artiglieria da Campagna fino al 12 set.te1nbre 1926 data in cui torna al Ministero delta Guerra. L>al 6 1narzo 1927 è presso l 'Jstiluto Geogrr,~/ico 1\!lilitare di Firenze jìno al 21 sette1nhre 7934 quando è assegnato al 4° Reggimento ArtipJieria da Campagna. Pro1nosso colonnello, il 2 7 agosto 7934, è no1ninato cmnandante del 4° Reggimento Artiglieria Divisione di Fanteria. Dal 29 aprile 193 7 trasjàito al Co1po d 'Annata di Trieste . Prende parte alla carnpa[:Jna delle Alpi Occidentali come capo di Stato Ma[sgiore della lB Armata .

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PRIORE Mario

Nasce il 10 settembre 1889 all'Aquila. Allievo della Scuola Militare, dal 4 setternbre 1903, è promosso sottotenente presso il 6?° Reggimento Fanteria il 7 settembre 1905. Raggiunge il grado di tenente il 7 settembre 1908. L'8.febbraio è comandato presso la Scuola Militare. Partecipa alla prinia guerra niondiale. Il 26 dicembre 1917 viene tra4erito nel Co,po di Stato Jvfaggio re. Promosso maggiore a decorrere dal .1° aprile 1917 nel lugho è cli nuovo al fronte come sottocapo di Stato Maggiore del comando del X Co,po d'Annata iv!obil-itato. Consegue il grado di tenente colonnello con anzianità 15 dicembre 19.18 Dal 1° aprile 1918 ritorna a prestare servizio al ivJinistero della Guerra fino al 1° novembre 1919 quando viene assegnato all'Ujficio del <Jenerale Designato per il Comando di Annata di Napoli. Il IO febbraio 1927 è nominato sottocapo di Stato 11;Jaggiore del Corpo d'Armata di Napoli. Promosso colonnello, con anzianità 1° P,ennaio 192ì, fino al 5 dicembre .l929 è comandante del 40° Reggimento Fanteria, incarico che lascia per assumere quello di comandante della Scuola Allievi Uf/iciali di Moncalieri. Il 4 gennaio 7934 è noniin.ato capo u//icio Scuole Centrali Militari e, nello stesso tempo, insegnante. Dal 7 marzo 1935 gli viene assegnato l'incarico di ispettore di mobilitazione della Oivisione di Fanteria "Fossalta ". Da/1'8 settembre 1935 svolge le/unzioni di comandante la 16P!3rigata di Fanteria . il 2 gennaio 1936 è promosso generale di BriP,ata. li 9 settembre .l93 ì è nom,inato comandante le Scuole Centrali di Civitavecchia. Generale di divisione, con anzianità 31 ·maJm io 1938, nel rnese di novem.bre è nominato com.andante della Divisione di Fanteria "'./'orino., .fino al 1° settembre 1939 quando assume il comando della Divisione Fanteria "Pistoia" con la quale prende parte alla battaglia delle Alpi Occidentali. Dal 15 luglio 1940 è destinato al Jvfinist ero dellu Guerra per incarichi ~pecialiJìno al 15 aprile 1941 quando è assegnato al Vii Co1po d'Armata qualefacen.tejimzioni di co1ncmdante. Colloccito nella riserva, dal 1° gennaio 1942, viene richiamato in servizio e continua ad essere destinato presso il XXXI C0tpo d'Armata. Promosso generale di Corpo d'Armata, il 16 aprile 7942, viene collocato in congedo il 7° luglio 1943. Muore a Roma l'.l 7 aprile 1949

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BO LLEA Ottavio

Nasce il 25 agosto 1889 a Monca/ieri in prooi'l'lcia di Torino . Allievo dell'Accadeniia Militare dal 3 nouembre 1903; sottotenente di artiglieria dal 7 sellembre 1905. Promosso tenente. il 2.5 agosto 7908, uiene asseP,nato al 1° Reggimento Arti.glie-rie, da Fortezza.Jìno al 1° ollobre 1910 quando è tra~:fe·rito al 6° Reggfrnento ArliP,liei-ia da Fortezza. Consep,uiLo il grado di capitano, il 7° gennaio 1915. è assegnalo alla .f !! Batteria del 7° Reggim.ento A1·!igliei-ia da Fortezza con la quale prende parte, dal magP,io 1915, alla prima 81terra mondiale. li 9 agosto 7917 uiene trasferito nel C017Jo di Stato Mag8iore, promosso maggiore con anzia'l'lità 16 giugno 1917 consegue il P,rado di tenente colon'l'lello nel dicembre del 7918. Pre'l'lde parte, da l 3 genna io 1920 al 20 maggio 1921, ai lal)Ori della Commissione Militare Interalleata di Controllo per la Repubblica d'Austria . Al ·r ientro in patria è di nuouo al Ministero della Guermfino al giugno 1926 quando è assegnato alla Scuola Centrale di Artiglieria. Trasjètrito nel C01po d i Stato Maggiore, dal 1° agosto 1928, è destinato a l cornando Scuole Centrali militari dove uiene nominato insegnante fino al 15 ottobre 1929. · Colonnello, dal 1.5 agosto 7930. uiene collocato a cfoposizione del Coipo dArmata di Rorna e dal I" dicembre .1930 uiene nominato comandante del 1° Reggimento Contraerei Autocarnpale. Il .16 nu,1120 .1933 è tra,~/erito al corncmdo designato d'Annata di Tripolifino al gennaio 1934 quan do, come addetto, è assep,nato al comando Scuola di Guerra, dove 'il 20 settembre 1934 viene nom.inato comcmdcmte in seconda . Il 5 settembre 1935 è com.andato presso l't4/ìcio del capo di Stato Jl;Jaggfore Genernle. Proniosso gene1·a!e di Brigata, il 1° gennaio 193 7, nel! 'ottobre dello stesso anno assume l'incarico di comandante l'Artiglieria del Co17Jo d'Armata di Napoli. Dal .1° ottoh1·e 1938 è nominato capo di Stato Magg iore del comando designato della 4° Armata fino al .15 luglio 1939 in detta data d iviene comandante della Divis ione di Fanteria "!,upi di Toscana '' in Albania. Rientra in Italia con la Divisione. il 7 d icembre 1939, e partecipa, dall '1.1 al 25 giugno 7940, alle operazioni di guerra alla jì·ontiera alpina occidentale. Collocato nella riserua, dal 1° 2,ennaio 19-11, viene richiamato in temporaneo seruizio sotto la stessa data . Il 25 gennaio 1.94 7 è destinato presso il Comando Forze Armate Albania per le operazioni alla jì·on tiera greco albanese corne comandante della Divisione Fan teria "Lupi di Toscana'': lascia tale i'l'lcarico, il 70/ebbraio 194 1, per essere destinato al 1vlinistero della Guerra dove rimcmefino al maggio 1947 data in cui è collocato in congedo . Muore e, Torino il 21 aP,osto 1954.

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LORENZELLI Dante

Nasce a Pontrenioli 0\IISJ il 21 agosto 1884 . Dal 1° luglio 1901 è allievo della Scuola Militare di i'vlodena dove è promosso sottotenente il 14 settembre 1906 . Destinato (I/ 5° Rel!J!, imento Bersa2,lieri il 15 settembre 1909 diventa Lenente Tra~/erito al _f' nersaglieri uiene promosso capila1lo il 31 dicenibre 1.914. Con il rel}Jsimento. dal 23 maggio 1915, è a!ji·onte dove, l'8 lug!io 191 ì. consegue la promozione a maggiore. Alla fine del conjlitto è a disposizione del co,ncmdo Divisione Territoriale di (;enouafino al 18 gennaio 1920 data in cui accede alla Scuola di Guerra di ·rorino perji·equentare il corso di Stato Mag giore al termine del quale {)iene tmsjàito al 4° Rel!,gimento Be1·saglie'l"i. Dal 7/ebhraio 1926 è in seruizio presso lo SM della Divisione Militare Territoriale di Piacenza dove nel giugno consegue la prnniozione a tenente colonnello; il niese successiuo è in sen;izio di SM presso il co111ando del Corpo d 'Armata d i Torino dove dal 1° settenibre L926 ne diviene il sottocapo. Diventa colon.nello il 1° luglio 1930 Dal 10 luglio 1930 al 15 settembre 1932 è comcmdante del 3° Reggimento Bersaglieri, incarico cbe lascia per tornare al comando Designato'd'Armata di Torino. Dal 15 settembre 1936 è cd comando del 4° Settore di Copertura,del Co1'po dArnwta di Alesscmdric1 dove vien.e promosso generale di Brigata 20 aprile 1938 è a Torino come vice coman.dcmte della /)ivisione Fanteria ·'Supergct ·, quando il 1° settembre uiene trasfei-ito a Roma come capo di SM della F 1 Arrnata.

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Dal 1° ollobre 1939 c'ì com.andcmte della f)tuisione di Fanteria '·Cacci(ALOri delle Alpi ., di Ferugia con la quale, prornosso genernle di Divisione, partecipa alle operazioni sullajì-·ontiem occidentale. Net sellemhre 1940 assume il co1nando della Divisione di Fanteria "Superga ., con la quale nel novembre 1942 si reca sullo scacchiere (.,~jì·icano . il 24 dicen1bre rientra in Italia a disposiz ione del Ministero della Guerra. Dopo !'8 settembre 1943 riesce a sollrarsi alla cattura da parte dei tedeschi in se{!,uito all'armistizio di Cassibile. Dal 7° luglio 1945 è collocato nella riserva per anzianità . 1vluore a Rorna il 2 luglio 1954

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DE CIA Amedeo

Nasce, il 23 dicembre J883, a Gerase in provincia di Reggio Calabria. Allievo presso la Scuola 1\!lilitare, dal 3 novembre 7903, uiene proniosso sottotenente, il 17 settembre J 905, ed assep,nato al 76° Reggimento Fanl.eria. Consegue il grado di tenente, il 7 settembre .1908, e l'l J dicembre 7909 i;iene tra.~ferito al 4° Reggimento Alpini. Partecipa alle operazioni in Tripolitania e Cirenaica, dal 27 novembre 1911 al 3 dicembre 1912. Pro1nosso capitano, il 31 dicembre 1914, presta servi.zio presso /'89° Reggirnento Fanteria. Parl.ecipa, dal 24 maggio 1.915, alla prim.a guerra mondiale, nell'agosto J.915 viene ferito in comball.ùnento. Rientra in linea, il 10 aprile 1917, con il 6"' Reggimento Alpini nel giugno dello stesso anno è promosso maggiore. Dal 24 luglio 1921 presta seruizio presso il :J> Reggimento Alpini quando, il 31 m.aggio .l924, viene promosso tenente colonnello . Il 14 ottobre 1928 è presso il Z:, Reggimento Alpini come comandante del Battaglione Alpini Borgo S. Da/mazzo. Colonnello dal 7° gennaio 1932 gli viene ajfìdato il comando del 55° Reggùnento Alpini jìno al 25.febbraio 7935 quando passa a comandare il Distretto Militare di Bolzano. l\iel giugno delllo stesso anno diviene comandante della Scuola Allievi Ujjìciali di Bassano. Dal 1° novembre 1937 è destinato al Co1po d'Armata di Holzano per incarichi speciali. Generale di Hrigal.a, con anzianità 20 dicenibre 193 7, è incaricato delle.funzioni di com.andante la 5 11 Divisione Alpina "Pusteria " con la quale prende parte, nel giugno l 940, alle operazioni di guerra contro la Francia e, dal 2 dicembre 1940, alle operazioni contro l'Albania. Generale di Divisione dal 1° gennaio 1941. Partecipa, dal 14 luglio 1941, come comandante della Divisione Fanteria "Legnano " alle operazioni sulfronte greco . Nel novembre 1942 lascia la carica di comandante della ''Legnano " per recarsi a prestare servizio presso la 223(J Divisione Costiera fino al 20 gennaio .l943 data quest'ultima in cui assume il comando della 20_3{1 Divisione Costiera. Collocato nella riserva il 23 dicembre 1943. ivJu.ore a Nfilano il 7 aprile 1971.

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CERIANA MAYNERI Carlo

Nasce il 7 marzo 1886 a Torino. Allievo della Scuola 1\!lilitare di Torino è nominato sottotenente il 7 aprile 1905 ed assegnato al Reggimento 'Nizza Cavalleria". Promosso tenente nel settembre del 1908. Sbarca a Tripoli il 20 marzo 1912 quale ulficiale d'ordinanza del maggior generale Edoardo di Ca1pineto comandante la Brigata di Cavalleria Speciale. Il 19 dicembre 1912 rientra in Italia. Svolge l'incarico di ufficiale di ordinanza del tenente generale Carlo Porro comandante del VI Coipo d'Armata . Con il grado di capitano presta servizio presso il Reggimento "Savoia Cavalleria " fino al 24 maggio 1915 quando viene mobilitato per la prima guerra mondiale a disposizione del Comando Supremo. Partecipa al con.fl.itto ricoprendo vari incarichi il 26 giugno 1918 è comandato alla Missione Italiana presso l'Armata Britannica in Francia. Nel settembre dello stesso anno viene ricoverato per malattia. Richiamato in servizio, il 16 luglio 1921, nel RegpJmento "Savoia Cavalleria" ed assegnato alla Scuola di Applicazione di Cavalleria. Promosso rnaggiore il 30 giugno 1923 Consegue la promozione a tenente colonnello con anzianità 1° ottobre 1926. Dal 1° setternbre 1927 è assegnato al Corpo d'Armata di Ronia . Frequenta il Z' corso applicativo presso la Scuola di Guerra dal 20 gennaio al 20 aprile 1.930. Nominato capo di Stato Maggiore del comando Divisione Celere "Eugenio di Savoia " dal 1° marzo 1934. Nel novembre è al coniando del Reggimento "Genova Cavalleria". Conseguito il grado di colonnello, il 25.febbraio 1935, viene incaricato dal 21 luglio 1938 delle funzioni di comandante della Scuola di Applicazione di Cavalleria in Pinerolo. È promosso generale di Brigata dall'agosto 1939. Il 1Ogiugno 1940 è mobilitato per la campagna delle A !pi Occidentali in qual'ità di comandante del Raggruppamento Celere Riserva 1a Annata, successivamente 8 ° Armata. Dal settembre 1940 è di nuovo alla Scuola di Applicazione come comcmdantefino al 21 gennaio 1941 quando viene destinato a l Ministero della Guerra per incarichi speciali. Dal 18 febbraio 1941 disimpegna l'incarico di comandante facente funzioni presso la Divisione Celere "Emanuele Filiberto Testa di Ferro ". Partecipa dal 6 aprile al novembre 194 7 alle operazioni di guerra a/la.frontiera italo-iugoslava al comando della 2B Divisione Celere. Dal 18 luglio 1942 è in servizio presso il Comando Superiore Forze Armate AJì-ica settentrionale, il 25 lugl'io è nmninato comandante della Divisione Corazzata "Littorio " con la quale prende parte alle operazioni di guerra in Africa settentrionale.fino al 16 settembre 1942. Prende parte dal 16.febbraio al 16 giugno 1943 alle operazioni di guerra nei Balcani al comando della Divisione "Ferrara". Dal 10 a,gosto all'8 settembre 1943 è al comando della 216{1 Diuisione Costiera sullo scacchiere mediterraneo. il 12 settembre 1943 catturato in combattimento dai tedeschi è trasferito prima nel campo di concentramento di Coltano (Ff) poi presso l'o::,pedale S. Gallo di Firenze dal quale/1,1,g ge. Si presenta al Ministero della Guerra il 27 luglio 1944. Collocato in congedo assoluto per età l'R marzo 1959. 1'vluore a Roma il 16 aprile 1960. - 163 -


BERTINI Francesco

Nasce lB dicembre a. Torino. il 25 ollobre 1897 è ammesso alta rei5ia Accadeniia Militare di 101·ino Nom inalo sollotenenle il .16 agosto .7900jì·eque11ta la Scuola di Applicazione. I. · y y ottobre 1901 è tenente e viene tra4erito alla 7a Brigala da Fortezza dove vi rimane fino al 7° novembre .1902 data in cui è destinato al 1° Reggimento A1-riglie1·ia da Fortezza. 113 sette1nbre è trasferito cii 7 Reggirnento A-rti.r.Jlieria da Carnpagna di Pcw'ic,1. Frequenta nel periodo dal .17 ottobre 190 7 al 1° settembre .1.9.10, il corso di Stato Maggiore presso la Scuola di GuerrC-1 di To rino. ctl termine del quale ritorna C-1! 9° Reggimento Artiglieria da Cctmj.xtgna. Il 31 dicembre 1910 è proniosso cC-1pitan o e destinato al Z' Regg imento Artiglieria da Ccnnpagna di Pesaro. A partire dal 13 aprile 1911 è comC-1ndCtto presso il 1 '? Reggimento A rtiglieria da Campagna di stcm.za a Nova ra . Dal 9 novembre 1911 è assegnato allo Stato Maggiore della Divisione niilitare territoriale di Anconajìno al 15.febbraio 1912 data in cui è lra::,/e rito al Comando Generale del Co ,po di .5!\11 di Noma . Il 2.9 nooenibre .1913 è tra.~/erito all'l.~pettorato Generale di A rtiglieria, mentre dalU3 genna io 1914 è in serviz io presso· il 5° Reggi1nento Artiglieria da Campagna a Venaria l?eale. Parte per il.fi·onte con l'I1ltenden.za della .Z Y A rmctta, il 24 mCl/;!J!JO 1915. Il 31 agosto dello stesso anno è trC1sjérito nel Co,po d i Stato 1vfaggiore doue nel settembre segue1lle consegue la promozione a ma.r;,,giore. In seguito ad un bom.barda111ento. nel nouembre del 1915, viene ferilo . Il _9.J<,bbraio 19.l 7 consegue la promozione a tenente colonnello . Dal 20 8ennctio 19.Z 7 nel/ 'incctrico di capo d i SNI della 54Y Dil'isione è sulji·onte del Carso doue viene nuovamente ferito Promosso colon.nello, il 6 i5e1maio 1918, rimane, al termine del c:011/litto, in zona di a rmistizio. Il 5 settembre 19.l.9 assume / 'inca rico di sottocapo di SNI della Zona di Trentofino ctl 13 giu,gno 1920 quando v iene assegnato allo Stato Jvfaggiore Regio Esercito a Roma. li 1° agosto 1923 è in Cecostova.ccbia il qua/ilà di addetto militarn prnsso la Regia Legazione d 'Italia a Praga. Dal 2 ottobre 1924 è nominctto aiutante di campo onorario del Re Vitto rio Ernanue/e IIIjìno al 15 gennaio 1927 data in cui assu1ne il comando del Z' Reggi11iento Artiglieria Pesante Can1pale. Dal 1° dicembre 1930 è a disposizione del Corpo dArmata di Alessandria. Ne/l 'aprile 1931 (! promosso generale di briw,Ita e nominato com.andante del! 'C-1rtiglieria del Co1po d 'Annetta di Bologna fino al 1° gennaio 1933 quando assume la carica di l.\j)ettore di Jvfohilitazione della 16f1 Diuisio11e Milita re TerritoriC-1 le di Bologna e di presidente del Tribunale Mii ita re di Bologna. Nel se!Ie1nbre 1933, p1·omosso generale di Divisione è nominato comandante della 27[! Dil'isione Militare della '·Sila ", con detto repC1rto si imbarca. /'8 settembre 1.935, per l'Eritrea. Rientra in Italia , nel settembre 1936 quando il 21 g enrrn_io .1.937 è a disposi.zion.e del ivhnistero dellC-1 GuerrC1fino. al 1° aprile 1937 data in c11i assume il comando della Divisione i\!Jilitare del Piave. GenerC1le di Corpo d'Armata, dal luglio 1937. il 20 ottobre a ssume lejim:zioni di comct11dc111te del II Co,po d 'ArmcttC-1 di A lessandria con il quale, dal 10 ght/!JIO 1940, prende parte alle operazioni sulle Alpi Occidentali . Il 25 luglìo 1941 è a disposizione del Ministero del!C-1 Guerra ji:no a!/'8 dicemhre 1941 quando v iene collocato nella riserva. Il 1° m.aggio 1954 viene posto in congedo. Muore a Torino I '8 dicembrn 1962. - 164 -


PERUGJ Giulio

Nasce a Viterbo il 14 giuRno 1886. Allieuo dal 5 1touem h re 1905 della Scuoio M ilitare il 5 settembre 190 7 oiene prom osso sottoten e ntepresso il 5g, Nep,gime11to f<anteria. Tenente dal sellembre 191 0 presso il 6(!> Reggime11to Fanteria con il quale il 31 m a r.w 191 2 pa rte per la 'fripolitania e Cire1wica. Rientra in Italia 11eL luglio 7913 promosso capitano. 3 marzo 1975, è ill seruizio presso 1'81° Reggimento Fcmteria . Partecipa alla prima guerra mondia le con la 4 11 Compagn ia Automobilistica del 21° Reggimento Artiglieria e poi nella 55° Divisione Mobilitata. Promosso rna,'5gio re il 28 g iugno 1918 è assep,11ato all'inten denza della 4 11 Armata. Dal 15 P,en11aio 1920 fa parte della Com missione J11teralleata di Controllo i11 Cenua11ir,1fino al 1° dicembre 7920 quando è ammesso ajì'equenta re u11 corso presso la Scu ola cli Guerra a l termine del quale l'iene tm4èrito al 60" Hegg i111e1tto Fanteria. Al rie11tm in l!alia 11el dicembre 1925 viene assegnato al Comando Division e .Ili/ilare di PentP,ia. Prom osso ten ente colonnello il .l3 giug n o l.926 in sellernhre divie ne comanda 11te della DeleP,ct.zicme Trasporti di Napoli . Colo1111el/o dal 1° 110L·embre 1931 è 11ominato coma11dr,111Le del 157' RegRi111,•11to fèmteria fino al 1° ollobre 1931 quando è assegnato al Coma11do del Corpo d i Stato 1Wc1g,/j,iore. Generale di Brigata dal 1° lug lio 1937 è nomi11a to con/(,/ndante !Cl Divisione di Fanteria "Fossalfa '' incarico che lascia /'11 11uce111hre 1938 q11a11do è destinat o al Comando Desi.r~ 11ato d ella 2° Armata per incarichi speciali. Dal 22 settenihre 7939 presta serv iz io presso il Co1ncmdo Divisione Fa nteria "Forlì'' qua le fàceute fun z io lli di comctndante.Ji'no al 1° ge1111aio 1910 quando 11e d iventa il co mandante essendo stato p rom osso generale di Divisione. Con la Dil'isione "Forlì'' partecipa alla campap,na delle Alpi Occidentali. Il 1° ollobre 1910 è trasferito al Nlinistero della Guerra. Dal 9 dice1n/Jre .7940 è nu11iinato co111andc111te delta Divisione di Fa 11/e ria "Siena " co11 ICI quale fin o c,I ,qennaio 194 1 prende parte alle operazioni sul.fronte P,reco-alhonese. Da/1 '8 Re1uiaio 194 1 uieJZe assegnato al Mi11istero della G'11erra per i11r.:arichi speciali. Dal 7° agosto 194 1 a l :, a prile 1942 è coman d ante della niuisio lle di Fanteria ·Assietta '· 11 el f rallempo è collocato nella riserua ma s ubito ria111111esso i11 serviz io. Il 30 aprile 1912 è nominato comandante della Offesa Territoriale di Palermo con la quale partecipa, da l 78 nouem/Jre 19·12 al 1° !11,~ lio 7943, a lle op eraz ion i sullo scacchiere medi/eJ'J'C/1/eo . Dal 15 luglio 1943 è comr-111da nte ciel XXIV Co1po dArn w ta ma il 13 sellem/Jre 1943 11ù?1ie cat/11 rato dai tedescb i ed internato in Cermaniafi,10 al 9 ottobre 1945. Muore a Roma il 23 fe/Jbmio 7949.

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SARTO RIS Fran cesco

Nato il 72 ottobre 1882 a La Spezia . Allievo presso la Scuola Militare dal 3 novembre 1900; è nominato sottotenente il 16 settembre 1902, presso il 1 7' Reggimento Fanteria dove continua a prestare servizio anche con il grado di tenente, conseguito nel 1905. Promosso capitano, il 31 marzo 1914, viene assegnato al 26° Reggimento Fanteria . Prende parte prima alla guerra ila/o-turca e poi, con il 17' Reggimento Fanteria, alla prima guerra mondiale. Raggiunge il grado di maggiore il 25/ebbraio 1917; alcuni mesi più tardi, il 27 ottobre 1917, cade prigioniero, riacquista la libertà 'il 18 novembre 1918 Parte per l'Anatolia con il Corpo di Spedizione, il 26 aprile 1919, termina la sua missione il 14 agosto 1922. Frequenta il corso di Stato Maggiore presso la Scuola di Guerra. Tenente colonnello dal 31 marzo 1923 viene assep,nato al Corpo d'Armata di Torino. Dal 1° maggio 1926 è nominato capo di Stato Maggiore della Divisione Militare di Cuneo nel dicembre dello stesso anno passa a far parte del Co11Ju di Stato Maggiore . Promosso colonnello 'il 17 giugno 1926 è nominato comandante del 7.<:? Reggimento Fanteria. Dal J0 ottobre 1932 asswne l'incarico di capo di Stato l'vlaggio1"e del comando Corpo d'Annata di Napoli. Generale di Brigata, dal 1° gennaio 193 7, è nominato vice comandante la Divisione di Fanteria "Leonessa " fino al 7° settembre 1938 data in cui è destinato al comando del Catpo d'Armata di /V!ilanc, per incarichi speciali. Generale di Divisione dal 19 luglio 1939 assurne il comando della Divisione Fanteria "Acqui" con la quale prende parte alta campagna delle Alpi Occidentali l'l 1 2,iugno 1940. Dal 28 settembre 7940 è in servizio presso l'hpettorato di Fanteria. Il 12 ottobre 1942 è collocato nella riserva per etcì. 1na viene richiarnato in servizio sotto la stessa data. Si sottrae dopo !'8 settenibre 1943 alla cattura in territorio metropolitano occupato per ricongiungersi ad un comando italiano. Generale di Corpo d'Annata il 7° luglio 194 7, vien.e collocato in congedo assuluto il 12 ottobre 1955. 1Hu.ore a Torino l'l.l maggio 7970.

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GIODA Benvenuto

Nasce a 'f'o ri1w il J6 jè,bbraio 1886. Allievo della Scuola .lii/ilare dal 3 nocembre 7901 è nominato sottote11e111e nel 3° Reggimento Alpini il 14 sellembre 1906. Proniosso te11en1e J>Cffle, con la Brigata ivlista. il 6 novembre 1.9 71 , per la Tripolitcmù:1 e Cirenaica. Rientra ili Italia il J'' luglio 1913. Consegue il 8 rado di capitano, il 31 dicembre 1914, ed è desti11ato al 5° Regg imento Alpini. Prende petrie al priiil /J conflitto mondiale durante il quale è promosso maggiore. Nominato te11e11te colo1mello, il 22 dicembre 1918, viene assegnato nel novembre 1979 al Coipo di Stato Mag15 iore. !I 10 marzo 7922 è trasferito alla Scuola lvii/ilare di Modena dove rimane fino al 2 7 ottobre 192:} data in c11i è chiamato a /)restare servizio iJI qualitcì di inseg11ante titolare.presso l'Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria. Dal 1° oflobre 1923 è alle dipendenze del 4" Rep,gimenlo Alpini. Colonnello, con a11zicmità 5 ottohre 1928, è llOminalo coma/le/ante. prima, del 24° Reg,qimenlo Fanteriafi110 al 1° aprile 7.930, poi, dell'f.f Re,qP, imento: il 4 gennaio 1934 è coltocato a disposizio ne del Coipo d'Armata cli Bologna. Detl 7° mc1~gio 1934 al 1° agosto 793 5 e; nomi11ato comc/Jldanle in seconda della Scuola di Applicctz ione di Fanteria, u l termine. assume l'incarico di lJice co1nt11tdante della 5 u Diuisio n.e ;'Camicie Nere 7° febbraio" co11 la quale il 3 noi1emhre 1935 parie per l'Eritrea. Generale di Br(r.sc11a. per meriti eccezionali, dal 7° ge111taio 1937 nel l11f!,lio dello stesso ctn110 rie11tra in Italia. Il 23 settemhre 1937 .è nominalo comandante dell'Accademict Militare di Fa11teria e Cm:alleria. Genemle di Diuisioue con cmzianitcì :30 g i1tg110 1939. Prende parte alla campagna delle Alpi occidentali, 1 J giugno 7940, come comandante delta Diuisio11e Fc111/eria "Lit·orno ... Il j O sellelll/Jru .79 .:; i è assegnato al Comando Superiore Forze Annate Africa Se1tentl'ioJ1a!e; il 72 dicembre 1911 è n ominato co111anclantefacente.fì111z ioni d el X Corpo d 'Armata , incarico che lascia. il 76 agosto 1912, per essere destinato presso la Oelegazio11e del Contando Superiore in Africa Settentrionale, per incarichi speciali. · :i _>9 ollohre 'Il e diviene J bi 5' se/l e111f?re 7942 C ' dest iiwto ol Comandu del Xl.X Corpo d /I rmB il comandante. .Muo re a !folzano il 2.1 .febl?rnio 7943.

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FERRERO Alberto

Nasce il 27 otlobre 1885 a Bricherasio in provincia di Torino. Allieuo della Scuola i\:Jilitare dal 3 novembre 1905 è nominato sottotenente nel 3° Reggimento Alpini il 5 settembre 1907 Con il Battaglione Alpini "Fenestrelle"parte per la Tripolitania e Cirenaica, il 10 dicembre 1911 . Rientra in Italia nel 1912. Capitano nel 5° Reggim.ento Alpini, il 23 nrnggio 1915 è ,nobilitato con tale reparto per la prima guerra mondiale. Pronwsso 1na[~giore il 28 giugno l 9l 7 il 16/ebbraio 19 19 viene assegnato al Comando del dArmata di Cuneo.

C011)0

{)al 26 ottobre presta servi'z:io presso il r Reggimento Alpini fino al 26 settem.bre 1920 quando viene assegnato allo Stato Magp,iore Regio Esercito. li mese seguente lì trasferito alla Divisione Jvlilita1·e di '/orino e poi al 3° Reggimento Alpini dal quale si assenta per malattia. Rientra i n servizio presso il Co ,po d'Armata di Torino il 6 aprile 1924 Promosso tenente colonnello con anzianità 31 marzo 1926

Ual 1° ottobre 1926 viene trasferito alla Scuola cli Guerra dove è norninato insegnante aggiunto. Promosso colonnello, con mzzian itèi 1° gennaio 1931, uiene nominato comcmdcmte del 1° Reggimento Alpini dal 16 settembi·e 1933. Dal 20 ottobre 1936 è destinato al c:01:JJO d i Stato Magp,iore doue nel p,ennaio 1.93 7 assume I 'incarico di capo l-!f/icio Sernizi. Prum.ossogenerale d i Brigata, con cmzianità 1° luglio 1937, è incaricato delle/unzion i di comandante la 4(1 /)iuisione Alpina '·Cuneense "Jìno al 9 dicembre 1938 data in cui è destinato al Jvlin istero della Guerra . Genemle di Diuisione, con cmzicmità 7° p,ermaio 1940, è nominato comandante della 4{1 Diz;isione Alpina "Cuneense ", dal 1Ogiugno 1940, per partecipare alle operazioni su/fronte et/pino occidentale. il .l6p,i11gno 1.941 lascia la "Cuneense ' per svolgere l'incarico di capo di Stato Maggioi·e del Com.ando Superiore Forze Armate in Albaniajìno al 5 /siugn o 1.94 1 data in cui è nominato comandante dell'Istituto Superiore di Guerra . !)al 18 nouemh-re 1.942 all'8 sellemhre 1943 partecipa alle operazioni d i guerm nel territorio delle prouincie di Gorizia, Trieste, Fiume, Pola quale cornandante del XXIII Coipo d 'Armata. 1vfuore a Torino il 9 111.arzo 1969.

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ARISIO Mado

Nasce a Torino il 5 luglio 1885. Proveniente dallAccademia Militare è norninato 1,t//iciale in servizio permanente e.Jjettivo di.fanteria il 14 sette,nbre 1906. Al termine della carriera raggiunge il grado di generale di Cmpo d'Armata . Partec1pa alla guerra italo-turca, alla prirna guerra mondiale ed al secondo conflitto mondiale. Di seguito è riportato l'elenco degl-i incarichi ricoperti: comandante del 231° Regginiento Fanteria, dal 1° luglio 1929 al 15 dicenibre 1931; insegnante presso la Scuola Centrale di Fanteria, dal 3 gennaio all'ottobre 1931; cornandante della Scuola Allievi l(f./hial i cli Complemento di Salerno, dal 26 otlobre 1933 al 15 setttembre 1934; - comandante del 39° Reggimento Fanteria, dal 16 settembre 1934 al 10 rnarzo 1935; comcmdcmte della XIX Brigata di Fanteria, da!l'l 1 ·m arzo .l.935 al 9 ottobre 1936; vice comandante delta Divisione cli Fanteria "Gavinara ,., dal 10 ottobre .l936 al 30 giugno 1937; c01nandante della Divisione di .Fanteria ·'Vespri ", dal 1° lup,lio 193 7 al 6 marzo 1939; co1nandante della Divisione di Fanteria "Livorno ", dal 20 aprile 1939 al 30 novembre 1939; corncmdante della Divisione di Fanteria 'Torino '' dal 1° dicenihre 1939 al 9 giugno 1940; conrnndcmte del 111 Co1po d'Annata dal 1° giugno 1940 al 19 agosto 194 7; - comandante del XII Corpo d'Armata, dal 20 agosto 194.l al/'1 l luglio 7943; - co1ncmdante della 711 Annata, dal 12 luglio 1943 al .l9 gennaio 1944, a disposizione del J\lfin istero della Guerra per incarichi speciali, dal 20 gennaio 1944; - cor{/'erit.agli la carica di comandante designato d'Annata, dal 20 ap,osto 1913. Collocato nella riserva a domanda dal 30 giugno 194 7. Richiamato in seruizio temporaneo a domanda dal 30 giugno 1947 al 29febbraio 1948. i\iluore a Ronia il 7 luglio 1950

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NEBBIA Eduardo

Nato il 31 l!,ennaio JRR.9 a SinJ.L'u.,o. Da/3 novembre 1902Jì-equenta i C)rsi della.Regia Accademia Militare di Torino. J! 27 luglio 1905 è noniinato sot1ote1!,'ll!e

L 'R settembre 1907 consegue la promozio ne a tenente ed è assegnato al 15° Reggimento Artiglierio dtt Carnpagna di stanza a Reggio J::.'milia. li 24 gennaio 1915 è prornosso capitano Reggim.ento da Campagna a Firenze.

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l1a,~/erito al lo/'

Successivarnentefrequenta la Scuola di Guerra di 'forino . Il 26 maggio J9l5 parte per i/fronte. Il 22 febbraio 1917 è trasferito nel Co1po di Stato Ma[sgiore, il mese successivo è proniosso ·mal!,giore e comandato presso il Comando della 6° Armata. Durante il cor~flitto svolge anche l'incarico di 14/ìciale di collegamentò del XXVJJJ Coipo d'Armata; nel nouem.bre 1918 è promosso tenente colonnello. Fino al 1° dicembre 1923 è presso lo Stato 1\llaggiore centrale poi è cmnandato al 16.,, Reggimento Artiglieria da Canipagna di Reggio Emilia. li 14 ·1narzo 1926 è trasferito al Comando Militare i\lfarittimo dell'Alto Tirreno di stanza a La Spezia . il 2febbraio 1930 è colonnello, il 1° luglio assurne il comando del!',<,-;:, Reggirnen.to Artiglieria da Campagna di Veronajìno al dicembre 1932. Nesta a disposizione del !Vlinistero della Guerra fino al 7° aprile 1935 data in cui è com.andato presso il Comando Designato d'Armata di Bologna . !l 1° gennaio 193 7 è nominato generale di Brigata ed assum.e l'incarico di capo di Stato JV!aP,g iore del Comando Designato d'Annata di Padova .

Nell 'agosto 1939 promosso generale di Divisione diventa il cornanclante della Divisione "Ravenna " con la quale prnnde parte alle operazioni sul }1-onte occidentale. /?presente, sempre con la Divisione "Rcwenna·', sulfrontejugoslavo dal 6 al 18 aprile 1941. Nel giugno 1942 partecipa alla cam,PaP,na di Russia continuando a guidare la ·Rauenna ·' fino al 4 ottobre 1942 quando cede il com.aneto al generale Dupcmt. Ritornato in Italia parte quasi immediatamente, il 25 ottobre 1942, per l'Ajhca Settentrionale per ass1i1nere il co1nando del X Corpo d 'Annata. Prende parte alla battaglia di El Alam.ein, il 5 novernbre 1942 cade prigioniero degli inglesi, viene internato/in.o all'agosto del 1945 Rientrato in patria è e, disposizione del Ministero D~/esa Esercito, di venta 1senemle di CcJ1po d'Annata ed è collocato nella risema; nel gennaio .1958 è posto in con1sedo . Muore a Re,~gio .Emilia il 20 novembre 1.966.

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MELOTTI Carlo

Nasce a Cciste(!i·anco t:milia in provincia di Bologna il 31 genna io 1882. Allievo sergente dal 30 dicembre 1899 è promosso in detto grado il 29 giugno 7901 ed assegnalo al 1° Re,~imento Granatieri. Ottiene la nom i.n a a sottotenen te il 7 seuem hre .1905 presso il 2" Regp,imento Granatieri.

A domanda il 9 aprile 1908 viene trasferito nel Regio Corpo Tnippe Colon tali parte per I 'Ajì·ica ed è assegn ato al 3° Battap,Lione lndiP,eni. Rientra in Jtalia il 13 sellembre 1908 e nello stesso mese viene promosso tenente. Assegnato a l 2" Reggimento Granatieri, il 28 ottobre 191 1, parte per la Tripoli.tania e Cirenaica con il 3° Battaglione vi rimane sino al 24 aprile 1912. Proniosso capitano il31 dicembre 1914; con il 7° Reggimento Gra natieri da l 24 rn.agg io 1.91 5 è al Jì-ont e dove viene ferito i11 combattimento il 21 agosto 1915. Promosso nw{sgiore /'8 luglio 191 7 in agosto parte per la Tripolitania al comando del Ili Battaglione del 1° Granatieri. il 78 giugno 7919 rientra i11 Italia, a settembre viene tra.~ferito al Ministero della Guerra. Promosso tenente colo1111e/lo a decorrere.dal 1° settembre 1920 e colonnello dal 1° giugno 1928. Il 1° 111.aggio 1930 è nominato comanda nte del 1° RegP, trnento Granatieri di Sa rdegna fino al 2 marzo 1935 data in cui è destinato al comando del Corpo d 'Armata di l?oma.

Dal 22 luglio 7935 è nominato capo Uffìcio Collegamento Esercito e Milizia Volonta1ict Sicurezza Nazionale. Dal/'8 settembre 1935 è coma ndante delta V! Br(gata di Fetnteria. Promosso generale di Brigata dal 1° f?ennaio 793 7 è nominato vice comandante la Divisione d i Fan teria "Legnano ., incarico che lascia nel luf?lio seguente per quello di vice comandante della Divisione di Fanteria "Granatieri cli Sardegna ". Dal 12 settembre 7938 svolge l'incarico di addetto a/l'J:,pettorato dell'Arma cli Fanteria il 19 luglìo 1937 è promosso generale di Divisione. Il 16 novembi·e 193.9 è nomina to com.andante della Divisione di Fe,mteria '·Cuneo'' con la quale prende parte a lle operazioni suljì·onle occidentale. Dal 22 dicembre 1940 sempre alla guida della "Cuneo .. prende parie alla campagna di Albania. Dal 3 1 genna io 1941 è trasferito nella riserva per limiti d i età. L '8 sellemhre 1943 si sotlrae alla cau u.ra, in territorio metropolitano occupato, per ricongiungersi ad 111i comando italiano. Vien e considerato in servizio dall '8 settembre 1943 al 3.7 lug lio 1944 e posto in congedo .

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MACCARIO Giovanni

Nato a Cuneo il 1.9 aprile 7888. Allievo della Scuola N!ilitare dal 6 ollobre 1906 ottiene la p1·0mozione a sottotenente il 4 settembre 1908 e viene assegnato al 2° Reggimento Alpini. Prende parte alla guerra italo -turca, 1911 -12. con il Battaglione Alpini ·satuzzo ·,. Al rientro è assegnato al 1° l?eggirnento /llpinr. Prornosso cap itano, dal 23 tnap,p,io .l 915, partecipa alla prima guerra mondiale durante la quale jì·equenta il cm~rn pratico sul servizio di Stato Maggio1·e Ma2,giore. dal 16 agosto 19 J 7, nel 1919 è assegnato al Corpo di Stato i'Vfal!,giore. Dall'8 gennaio 1920 è presso la Scuola di Guerra di Torino in qualità di allievo, vi rimanefino al 1° dicembre 1921 data in cui è asselj,nato al Comando Divisione Militare cli Cuneo . Dal 19 novernhre 1922 è destinato al 2" Rel!,giniento Alpini, dal 13 aprile J.923 al 1° Reggimento Alpini. Il 1° magl!,io 1925 è presso la Scuola cli Guerra come inselJl1C1nte aggiunto. Tenente colonnello con anzianità 3 giugno 1926 continua ad insegnare fino al ra1sgiungùnento del grado di colonnello, il 16 a2,osto 1932, in tale data viene collocato a disposizione del C01po cl Annata di Torino . Il 5 settembre J.935 è nominato comandante in seconda della Scuola di Guerra il mese seguente è trasferito nel Cmpo di Stato Ma..r:5giore. Generale di Brigata con anzianità 16 nial!,l!,iO 1938 è incaricato delle/unzioni di comandcmte la 4a Divisione Alpina "Cuneense". Il 9 sette11ihre 7939 è inviato presso il Comando Superiore Truppe Albania come capo di Stato lvlag/fiore del com.ando stesso; ui rimane fino al 30 novenibre 1939 quando è dest inato al Ministero della Guerra pe1· incaricbi speciali. Il 15 dicernbre 1939 è non1inuto comandante della Regia Accadernia di Fanteria e Cavalleria e della Scuolà di Applicazione di Fcmte1'ia. Partecipa dal! '] 1 al 25 giugno 1940 alle operazioni sulla ji'ontiera alpina occiden tale corne comandante del 1° Raggruppamento Alpino "Gessi". Prende pa1·te altresì dal 25 gennaio al 16 aprile 7942 alle operazioni in Balcan ia com.e cornandante la J Divisione Alpina "Taurinense .. Generale di Divisione dal 1° gennaio 1942 è nominato capo di Stato Jvlaggiore del Comando Gruppo A rrnate Sud. Catturato dai tedeschi il 21 settembre 7943 ed inteniato in Cermcmia viene liberato il 24 ottobre {1

7945.

Collocato nella 1'iserva nel 194 7 è posto in con2ecto nel 1961 . Muore a Cuneo 1'8 ottobre 19 75.

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GAMBARA Gastone

Nato ad Im ola (Bo) il 10 dicembre 1890. Proveniente dal ruolo dei solLL!/JiciaLi, il 31 ollohre 1911. con il gmdo d i serP,ente magµJore è ammesso allaJì-eq1tenza dei c01~,i speciali per /et promozione ad !([/i"ciale della Scuola i'vlilitare di Mode11a al termi11e della quale, il 31 ge,maio 1973. è trasferito al 3° Reggimento Alpini_. 11elfebbraio è nomi11ato so/lotenente. L'J 1 marzo 1913 è inviato al Batt(,tJJJione ·'Ceua ·· con il quale. il 23 maP,p,io 1915. parte pe1· iljim1 te; in sellemb,·e riceve la promozione a tenente. Promosso capitano 11el ge11naio 19 16 in g i1tg1to llieneferito sul monte Ce11pJo. Rientra in serviz io presso il Dl1JOSito del 1° Alpini a Cuneo il 1° settembre 1916 Venti g iorni dopo si imbarca a Napoli per la Macedonia per assumere il comando di compag11ia del 6? Reggime11to Fa11teria. Al rientro. il 9 aprile 791 7. è tra.iferito al Comando Truppe d i \licenza, dal lug lio successiuo viene assegnato al 6° Alpini e nel novembre al 1° ReP,P,inu1nto ,'llpini. Comandante del 23° Reparto d 'Assalto del/'80' Neggimento Fanteria, il 17 no1•emhre 197 7, ricet:e la promozione a maggiore. TI 1° giugno 191.9 diuiene comanda11te del Baffaglio11e ..1!.clolo .. co11 il quale j)CtrtC'cipa alla repressione dell 'impresa di Fiume. Il 25 novembre 7923 è ammesso al/a.freq11e11z a del L' corso regola re di Stato Jrfaggiore presso la Scuola di Guerra di Tori110 al termi11e della quale, il 27 settemhre 1925, è trasferito al Coma11do Diuisio11e Militare di Trento. l'cm110 seP,uente presta serviz io presso lo Stato NIC1j;giore della Divisio1te Militare di Bolzan o quando il 16 ge11naio 1927 si tm.~(erisce nel Co ,po di Stato Maggiore. Rag1:i11nge il P,rado di te11ente colo1111ello il 9 g iugno 1927. il 25 agosto è in1 1iato in Albania per orga1tizzare le.forze (,trrnate locali. Al rientro è asseP, nato, il 78 ottobre 193 1, al Comando !Jiuisione Militare ..Fossalta .. di !iologna. Il 28 aprile 1935 viene trasferito al Ministero della Guerra per incetric/.?i speciali. Il giorno seP,ue11te è nominato capo cli Stato MagRiore della Dicisione ··Camicie nere 23 marzo··. In aP,osto parte per l'Eritrea do1 e pre11de parte alle operaz ioni per la conquista dell 'Abissinia. 111 9 gennaio 193 7 rientra in. Italia ed è promosso co/01111 ello. Dal 7 aprile 7937 è asseg nato al Co17;u d'Armata di BoloP,na. alcuni g iorni pi1ì tardi parte uolontario per la Spagna dol'e è nominato capo di Stato .Haggiore del Co,po 'fr11ppe Volontarie. il 25 aprile 1938 è promosso per meriti di 15uerrct l!,e11erale di !Jrigata. Il 3 1 luglio Mussolin i lo 11on1i?w capo della illissirme Militarn Italiana per la Collaborazione Culturale, I11/or111.atiua fopocarto,!!,ra/ìca in Spagna. Il 24 agosto è i11ca rica10 d i d i1\qere la Reg io /l mhasciala d 'ltalia a Madrid con credenziali d i ambasciatore. Al rientro in patria, il 5 giugno 1940 partecipa alla guida del XV Corpo e/Armata alle operazioni sullajì·o11tiera alpi110-occide11tale. Dal .5 febbraio 1941 p rn11de parte a lle operaz ioni in Albania come con-1a1uia11tefacente jìmzio11i delr\l!JI Co1po e/A rmata doue guadagna la promozio11e Cl 1?,enerale di Co1po e/A rmata. Rientrato in l/a/ia a disposizio11e del .11inistero della Guerra l 'l 1 111aggio 1947 parte per Tripoli con J"in ca rico di capo di Sltlto Maggiore del Coma 11do Superiore Forze ! Innate Africa Set1e11trio11ale. Dal 10 setternl?re al 70 dice mbre p rende jJ(,l rte alle operazioni ilctlo-tedescbe sul Ji·onte aji-iccmo come comandclllte del Corpo e/Armata di Mc111oura. il 6 mcff.zo 1942 in seguilo a di vergenze d i opi11ione con il generale Rommel rientra in patria do oe è 1wmi11ato coma11dante del XIX Co,po d'Armata, nel gi11P,no è et disposizione del Mi11istero e dal 75 dicembre 1942 è co111a11dc111te del/ X l Co1 1)o d'Arm ata a Lul?iana fino a l/'8 settembre .7943. Trcmsita nella R.S.J.: il 20 g i1tg110 1945 è conce/la to dai moli e posto in con,~edo . .lfoore a Roma il 27 febbraio 1962 . 1

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VASARRI Alberto

Nasce a Firenze il J 2 aprile 1885. Sottotenente di cornplemento, dal 31 dicembre 1.905, presso il 27° Reggim.ento Fanteria. Tenente in seruizio per-rnanente. dal 15 settembre .l 91 O, presso il 35° Reggim.ento Fanteria con il quale, il 24 dicembre 1917. parte per la T1·ipolitania e la Cfrenaica . Rientra in Jtalia per malattia, il 31 I uglio 1912, ed è assegnato in o!tobre al 14° Reggimento Fanteria. È promosso capituno, il 18 aprile 1915, nel maggio è aljì·onte con il 1 '? Reggimento Fanteria uiene ferito in combattim.ento, il 22 luglio 1915, alle cave di Selz (altipiano Carsico).

Il 3 aprile 1916 è assegnato al l '? Reggimento Mohili!alo. Il 15 ottobre 1916 è trasferito al 2l4° R.eggim.ento Fanteria Nlobilitato . Il 1nese seguente.frequenta il corso pratico di S.M a Padova fino al marzo 1917 quando viene assegnato alla 52° Divisione di Fanteria klobilitata con funzioni di i~!)ìciale di SM. Pro1nosso maglJiOre il 16 agosto 191 7 Il 9 novernbre l917 è asse:~nato al l 2_y> R.eggim.ento Fanteria. Il 28 ottobre 1918 parte per l'Albania pe1-J'c.1r parte del Comando Superiore Mobilitato Forze Armate Albania. Rientra in Italia,il 15 aprile 1919, per essere assegnato al Com.ando Divisione Militare di Livorno fino al 1° febbraio 1920; ji·equenta la Scuola di Guerra cli Torino jìno al 1° dicembre 1921 in tale data è tra.~/erito al Corpo d'Annata di Firenze. Il 13 dicem.bre l 924 è assegnato a!l'83° Nep,p,imento Fanteria. Promosso tenente colonnello il 13 giugno 1926. Dal 14 aprile 192ì è trasferito nel Corpo di Si\!! presso il Comando della Diuisione Militare di Perugia. Fromosso colonnello, il 2/ebbra'io 1932, è collocato a disposizione del Com.an.do Co17Jo d'Armata di R.onia . L'8febbraio 1932 è nominato comandante del 33" Reggirnento Fanteria fino al 21 gennaio 1936 data in cui assume il Comando del Distretto Militare di Lucca. Il 16 settem.bre 1937 è destinato al Corpo d'Annata di Firenze. Promosso generale di Brigata, con anzianità dal 15 gennaio 1938, è nominato vice com.anelante della Divisione Fanteria "Leonessa" (poi "Lupi di Toscana ''.). Nel marzo 1.939 è noniinato comandante della G.a.F. del Co,po d'Annata di Genova incarico che lascia, il 1 O giugno 1940, per assurnere quello di comandante facente jì,1.nzioni della Divisione Fanteria "Cosseria" con la quale prende parte alle operazioni suljì·onte occidentale fino al 21 luglio 1940 data in cui è tra.verito al co1nando del XV Corpo d'Armata per incarichi speciali. Promosso generale di divisione, il 7° lup,lio 1941, diviene comandante della Zona l\!Iilitare di Cuneo. Il 20 settem.bre 7943 è catturato dai tedeschi a Firenze ed internato in Germania, rimpatriato, il 9 ottobre 1945, è collocato in congedo dal 1° aprile 1946. Muore a Fiesole il 12 settembre 1953.

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GLORIA Ale s s andro

Nasce a Rorna il 7 luglio 1883. Allievo detl'Accademia J\llilitare di 1vfoden.a dal 3 novembre 1901. Sottotenente, dal 7 settembre .l.903, presso la Scuola di Applicazione di A1·tiglieria. Promosso tenente viene assegnato al 7° Reggimento Artiglieria da Campagna con il quale, il 12 ottobre 191.l, parte per la Tripolitania . Rientra in ltalia il 12 agosto 19.72. Capitano con anzianità 31 dicernbre 1914 presta sen:izio presso il 32° Reggimento Arliglie1'ia da Cc11npap,11.a con il quale il l " giugno 1915 parte per i!Jì·onte. Promosso maggiore il 12 aprile 791 7, nel settembre del 19:çl viene tras/ei-ilo presso il 7.<J> Reggimento Artiglieria Pesante Campale.fino al .l8 gennaio 1920 q11ando lliene arnmesso a Jì·eq11e11tare lo Scuola di Guerra o [orinofillo al 1° dicern/Jre 1921 dota in c ui oiene assep,nato al Cornando Di1!isione Mi litare di Torino. Dal 9 dicem,bre 1923 si t1·a.~(erisce alla Scuola di Guerra per s1;olgere le mansioni di insegnante aggiunto Tenente colonnello con an:z:ianitd 30 giugno .l.925. Il 16 novembre 1930 è pro1nosso colonnello e.collocato a disposizione del Comando del Cmpo d'Annata di l'orino e dal .76 gennaio 7931 comandante dell/f Reggimento Artiglieria Pesante. Giudice supplente presso il Tribunale Militare Territoriale di Roma dal 1° luglio 1931 al .l O.febbraio 193.3 . Dal 26giugno 1933 e~ tra.~/erito nel Corpo di Stato lvlaggiorefirw al .l6gennaio 1934 data in cui è no1ninato capo di Stato Maggiore del Coipo d'Annata di Bari. Il 27 settenibre 1934 è di nuovo nel Cmpo di Stato Mag,q,iore come capo l!fJìcio Monog1"C1jìe . Dal 1° ottobre 1935 è comandante del 11' Reggimento Artiglieria D{/esa di Fanteria lascia l'incarico il 1° febbraio 193 7 per essere destinato al Coniando C01po d'Annata di Alessandria . Generale di Br(gata con anzianità 1° luglio 193 7. Dal 1° jébbraio 1937 è noniina.to com.andante del Il! Settore di Copertura fino al 10 aprile .l938 quando assume t ·incarico di vicecomandante la Divisione di Fcm teria del Mo1~(e1-rato (jJoi Havenna). Il 31 marzo 7939 è nominato comandante l'Artiglieria Controaerea di Genova . Generale di Divisione dal 1° gennaio 7940 hcopre l'incarico di cornandante, dal 10 luglio 1910, della Divisione di Fanteria da 1Hontagnc1 "J'vfodena " con la quale prende parte alla campagna delle Alpi Occidentali il 24 novembre 1940 sem.pré con la ''Jvlodena , parte per l'Albania il 29 dello stesso mese viene ferito. Rientra in Italia il 25 agosto 1.941, li 31 agosto parte per la Libia e prende parte alle operazione di p,uerra quale comandante della Diuisione Fanteria "Bologna''. Generale di Co11Jo d'Arn1.ata dal 15 dicembrn 1943. Giunge in Italia il 6 d icernhre 1942 ed è destinato al JV!inistero della Guerra. ll 9 gennaio 1943 è 1w1ninato comandante del\! Corpo d'Armata.fino al 5 maggio 1943 data in cui ritorna al 1\!finistero della Guerra. Dal 27 luglio 1943 è nom inato comandante del X XXV Co·1po d 'Armata IIJobililato Il 9 settembre 7943 catturato dai tedeschi a 8olzano viene internato in Germania. Il 12 gennaio 1946 viene assegnato al Ministero della Guerra per incarichi speciali. Il 7 luglio 1956 è collocato in congedo. Muore a Cenoua il 24 ottobre 1970. - 175 -


MONDINO Un1be rto

Nasce a Rc)/na 1'1 lfe/Jbraio 7883 . Allievo c/ell'Accadeniia 1vfilitctre dal 5 ottobre 7903 è promosso sottotenente dell'arma di artiglieria il 1° agosto 1904. Tenente dal .l 0 settembre 1906, presta senì'izio nel 1° Reggimento Artiglieria da Foi·te.zza, e successivamente ne! 1° Reggimento Artiglieria da Montap,na. Pn.,nde parte (Alfa guerra italo -turca. Capitano, dal gennaio 1975, nel Z" Reggimento Arli8lieria da Montagnaf1·eqttenta la Scuola di Guerra . Con il 1 Hattaglione da 1vfontagna partecipa alfa prima guerra mondiale.

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Tra~ferito nel Co11Jo di Stato Map,8iore dal 9febbraio 1917 è promosso niaggiore il 12 aprile 1917 Tenente colonnello con anzianità 21 noue'!1'ibre 1918 rimane nel Corpo di Stato klagp,iorefino al 25 ottobre 1925 data in cui è tras.fàito nel Z' Reggimento Artiglieria Pesante Cam.pale. In data 26 ottobre 1926 è assegnato al(/ Rq!,gimento Artiglieria Pesante Campale, esattamente un anno dopo è noniinato sottocapo di Stato Jvfaggiore del Comando del Cotpo e/Armata di Udine . Promosso colonnello nel 1928 è nominato capo 1d/icio del Comando Artiglieria del Cmpo d'.Arm.ata di TO'rino. Il 21 nouen1.bre 7935 è incaricato delle/unzioni di comcmdan.te l'artiglieria del CO'/po d 'Annata di l'orino. Generale di Brigata, dal 1° giu,qno 1936; è nominato comandcmte del suddetto Corpo d 'Armata. 111 O ottobn.> 193 ì diuenta capo di Stato Maggiore del Comando Designato d 'Arrnata di l'orino. Generale di Divisione, dal 16 1narzo 1939, ricopre f'im.:ai ·ico dal 7° seue·m bre 19.3 9 di co1na11 dante la Diuisione di Fanteria ;(Cremona .. con la quale partecipa alle opemzioni di guerra, dall 'l J al 25 giugno 1940. sulla Ji·ontiera occidentale. li 21 febbraio 1942 lascia la "Cremona "per essere destinato al XXX Corpo d'Annata quale facente funzioni di comandante.

Generale di Corpo d'Annata dal 1° lup,lio 1942 cliuenta il comcmdante del VII Corpo d'Armala con il quale ha preso parte dal 10 n01;em.b1·e al 1° dicernl?re .l942 etile operazioni in Corsica. Nel periodo dal 12/ebbraio al/'8 set!.embre 191.3 partecipa a!!e operazioni di guerra in Albania corne comandante del XXV C01po d'Armata. Callurato dai tedeschi a BitoU, in Albania, è internato in Germania il 23 sellembre 1943. Rientra in Italia il 70 ollobre 1945. Collocato nella riserua nel 1946 è posto in congedo nel 1956 Muore a Panna il 22 luglio 1961.

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BERARDI Paolo

Nasce a Tori110 il 21 giugno 7885. ll 3 11ouernbre 1903 è allieuo della Rep,ia Accade/}/ict iltlililare di Ar/'iglier-ia e Genio di Torino.fìno a l 29 luglio 1.906 data iu cui è nominalo sottotenente. Frequenta la Scuola di Applicazione per due tm11i al termi11e dei q1tali, il 10 sellemhre 1908, è nominato te11ente ed assegnato a l 3° Reg.r5imento A rii,~lieria d r,1 Ca1npagna di Bologna. Il 75/ebbraio 1912 è trasferito al JCf' Regqi111e11to Artiglieria da Fortezza il 22 dello stesso mese parte alla volta cli Tripoli con il Co1po di spedizione italiano perpartec1Jx 1re alla conquista della Trip olitania Torna in patria perfreq11entare alla Scuola di Guerre, il corso superiore tecnico. L '11.fehhraio 7975 è promosso capi1c11w e tra.~/eritu al 23° Reggi111e11to Ari ip,fieria da Cc11npal5nC1. il 24 mClft[-tio, parte per ilji·onte. li 14 giugno 1917 è promosso maggiore e destinato allo Stato Maggiore d ei IX Co1po d 'Jlrmata J\llob ilitato . Term ina le opemz ioni della prinia g 11erra mo ndia le presso il Comando Supremo rimanendo in zona di armistizio. Nell'ottobre 1979 è tmsferito allo Stato Maggiore della Dirisione Militare Territoriale di Firenze. Jn seguito .frequenta d ei co rsi di aggio rllamento presso la Scuola d i Guerra. Il 2 a,qosto 1925 è asse811ato a llo Stato Maggiore del Corpo d 'Armala di Torin o. Dal 15 ollohre 1928 è inseg11c111te presso !Accademia Nacole di l.it ·orno. Nei/'agosto del 1932 è no111i11ato colo1melio. il 111eseseJ2,uente comanda il 2if Neggimento Art1/!,fieria da Campat2,na di Pad oua.fino al selle111hre 1935. Transita nel Corpo di Stato Maggiore e diven ta capo U.f/kio Ordina111ento e Nlob ilitaz io11e. Dal 9 sellemhre 1937 è ge11erale di BriP,ala ed è 110111inato comancla11te delf"artigiieria del I Co1po d 'Armata di Tori110. E>att·ottobre 1939 diuenta comandante d ella G1wrdia alla Frontiera del 1 Corpo dArmata. Prende parte a lla hattal!,lia delle A lp i Occidentali com e comandante del Z' Rt1p,11,ruppanie1tto Alpin i '·Vairata -J>o" (ex 1vlorwiso). 11 22 ottobre 1940 è al contando della Divisio11e Fanteria "Bre1111ero .. con La quale pre11de parte alla campagna i11 Albania . Dal 7 5' aprile 1941 è nominato genera le di Oiv isione e resta in Grecia con le /ruppe di occupazione fino al 1° olfobre 1941 data questa del rientro a Roma e della contenipora11ea nomina a capo di Stato Maggiore della A rmata . Dal 20 maggio 1942 è comcmdc/1/te della Oiuisio11e Fanteria "Sassr,1ri '' con /r,1 quale partecipa alle operazicm i in Jugos/c.1L1ia . Nel.fehhra io 1943 è nomina to generale di Co,po d'.A nnatc, a lcuni giorni d opo parte per ·runisi p er meltersi a disposizione del comando della Jl! Armata. Il 27.fehhraio 7943 assume il comando del XX! Co,po d'Armata 1Hobilitctto i11 1-\fricr,1 Se11e11trionale. prende /Jarte ualorosarnente a lle operazioni, uien e fatt o pri~oniero dagli inglesi ed intenwto. Vien e libe ra to /'8 nouembre 1943. Il 18 nouembre 194.1 è nomina to capo di Stato i\llaP,giore d el/'!~,;ercito in sostit11z io11e del generale 1vlario Roal/a . Pre11de parte alla guerra cli liberazione. ll J 0/ebhrnio 1945 lascia la carica di capo di SNlper ass11 mere quella di comtt!ldante del Comando ivlilita re Territ oriale di Palermo . Muore a Torino il 73 dicembre 1953.

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GUZZONI Alfredo

Nasce a Mantova il 12 aprile 18 77. Allievo dell 'Accade1nia J\lli!itare, dal 15 ottobre 1894, viene promosso sottotenente presso il 52'° Reggirnento Fanteria il 30 ottobre 1896. Il 21 dicembre 1899 (! nominato tenente. È comandato presso la Scuola di Guerra, dal 31 ottobre 1907 al 24 agosto 191.l, percompiere un corso di studi. !L29agoslo 1911 ottiene la proniozione a capitano ed è tra4erito al 51° Reggirnento Fanteria. Dal I novembre 1911 ricopre incarichi corne tf//ìciale di stato maggiore prima presso il Co1JJ0 di Stato Maggiore e poi al comando della Divisione Militare di Padova. Dal 20 gennaio 1913 è tra~/erito al 51° RelJgimento Fcmteriajìno al 22jebbraio 1914 quando viene assegnato al Buttaglione !Vlobilitato del 52'° Reggfrnento Fanteria. ll 24.febbraio 1914 parte per la Cirenaica per essere assegnato al coniando Zona Militare di Cirene. Rientra in Italia il 14 niaggio 1915 e uiene assegnato alla in.tendenza della 4g Armata con la quale, dal 24 maggio 1915, prende parte alla prirna guen-a mondiale. Promosso mag,(?iore con. anzianità 9 novembre 1915. Il 17 agosto 1916 è no1ninato capo di Stato lvfaggiore presso fa 7{! Diuisione di Fan teriafino al 12 gennaio 7917 data in cui è tra.~ferilo presso la 6 !1 A.rinata. Tenente colonnello dal 1 marzo 1917. Suolge, dal 10 marzo 1917, l 'incarico di capo di Stato !Vfaggiore detl'17a Divisione di Fanteria. Promosso colon.nello il .l6settembre 1917. L '8 gennaio 19.18 è no1ninato cètpo di Stuto Maggiorn del XXVII CcJJJ)() d 'Armata fino al 13 setternhre 7918 data in cui è lra~/érito al 111 CcnJJo d 'Armata, sempre injìmzione di capo di Stato ivla&giore. il 17 dicem.bre 1918 viene assegnato al Co mando Supremo quale capo i~/ficio operazioni lascia tale incarico il 4febbraio 1920 perché chiamato a svolgere le mansioni di capo di Stato !11/aggiore presso la Comm issione Militare Interalleata di Controllo per la Repubblica d'Austria . Dal 31 luglio è nominato capo di Stato Jv!aggiore presso la Com1nissione 1vfilitare Tnteralleata di Controllo per l 'Ungheria della quale, dal 1 settembre 1922, ne diviene i/presidente. il 1° giulJnO 1924 uiene assegnato al Ministero della Guerra con l'incarico di capo della segreteria militare. Dal 5 aprile 1925 è norninato capo di gabineuo del Ministero della Guerru . Il 5 dicembre 1926 àssu.m.e il coniando del 56.,, RelJ8imen.to Fanteriufin.o al 10 aprile 1929 data in cui è collocato a disposizione del Ministero della Guerra . Generale di Brigata dal 1 gennaio Z930 è nom.inato comandante la 3 ° 8rigata Alpini cbe lascia il I ouobre 1931 per assumere il comando dell'Accadeinia di Fanteria e Ccwalteria e della Scuola di Applicazione di Fanteria. Generale di Divisione, dal 14 marzo 1933, il 24 settembre assume il comando della n tvisione lvlilitare di Roma p oi denominata "Granatieri di Sardegna ". Il 18 novenibre 1935 parte per l'Eritrea ed il 2 giugno 1936 assume le funzioni di Governatore dell 'Eritrea. Promosso generale di C01po d',1rmata il 1 gennaio 193 7. Rientra in Ttalia l'l 1 aprile 193 7 e dal 28 è ncnninato conumdcmte del Co1po d'Annata di Udine. Dal 9 aprile 1939 gli uiene w1~/erito, in riconoscimento dell'opera suolta quale coniandante del coipo di spedizione in Albania, La carica di comandante designato d'Armata . Al termine del periodo di com.ando presso il Corpo d'Annata di Udine, -il G uprile 19.39, viene destinato al ivlinistero delta Guerra per incarichi speciali. !.ascia la carica di comandante superiore truppe Albania, il 1 dicembre 1939, ed è nominato co1nandante desi,gnato de11a 4f1 Anna tu con la quale prende parte alla campagna delle Alpi Occidentali. Il 30 nouembre 1940 è nominato Sottosegretario di Staio per la Guerra e sottocapo di Stu to JvJagqiore Generale. il 12 aprile 1941 collocato nella riserua per età è contemporaneamente richiamato in servizio continuando ad esercitare l 'incarico di sottosegretario e di soltocapo. li 24 1naggio 194 l si dimeue dalla carice di Souosegretario di Stato per la guerra e lo stesso giorno lascia I 'incaricodi sottocapo per soppressione della carica stessa. A decorrere dal 29 ottobre .Z942 è promosso generale d'Armata . !l 1° ,(?iugno 1943 è nominato comandante delle Forze Annate Siciliu. Da/.1° inaggio 1954 viene collocato in congedo .assoluto. Muore a Roma il 15 aprile 1965 - 178 -


SOLDARELLI Mario

Nasce a Firenze il 21 dicembre 1886. Frequenta l'A ccademia Mililare ed è prcnnosso sottotenente il 3 agosto 1908 Tenente nel 1° Reggimento Artiglieria da Fortezza dal 12 agosto al 23 ottobre 1913 data in cui u·i ene ammesso alla Scuola di Guerra. Prornosso capitano il 1° ./ebbraio 1915 è ctssegnato al 4° Reggimento Artiglieria da Fortezzct. Il 24 ·m aggio 1915 èJ mobilitato per la prima guerra mondiale e dal dicembre viene destinato atl'W1 Divisione di Fanteria; dal 1° giugno 1917 alla 70{J Divisione 1vlobilitata; doue in settembre consegue il grado di niaggiore. Dalt'l.l settembre 1919 è assegnato al com.an.do del Corpo d'Annata di Firenze; il rn.ese seguente al 19° Reggimento Artiglieria da Campagna. Il 4 settembre 1920 è chiamato a prestare seruizio di Stato 1vlaggiore presso il Com.ando della Div·ision.e Militare di Livorno. Il 20 novembre 1921 è assegnato al comando Divisione di Firenze fino al 1 O settetnbre 1922 data in cui viene tra~ferito al Co·m ando Designato d 'Armata di Firenze. Tenente Colonnello dal 31 marzo 7926 viene nominato, 'dal 75 luglio 192 7, sottocapo di Stato Maggiore del Coipo d'Annata di Firenze. Dal 1° ottobre 1934 è nominato com.andante del 15° Reggi1nento Artiglieria da Campagna . Promosso Colonnello, con ctnzianità 1 novernbre .19.34, è destinato al Coniando Designato d 'Armata di Verona. Generale di Brigata., dal 3 0 giugno 1939, viene destinato al Coipo d 'Armata di Trieste dove assunie, il 17 agosto 1939, il Comando Artiglieria del Corpo d 'Annetta ·1nedesi11iofino al 12 settembre 7939 per essere destinato a disposizione del capo di Stato 1vJaggiore dell 'Esercito. Dal 16 noueinbre 1939 è nom.inato capo cli Stato J\llaggio re della 4.{! Il rinata quando il rnese seP,uente è assegnato presso il Comando del 1° Coi-po d 'Armata, per incarichi speciali. Dal 23 marzo 1940 assunie l'incarico di capo di Stato Maggiore delta 4 g Armata con la quale prende parte, nel giugno, alle operazioni sul fronte occidentale. Dal 25 aprile 194.1 al 6 agosto 1942 partecipa alle operazioni in Ajdca settentrionale con la Diuisione "Sabrata ". DaJ 12 gennaio 1913 al/'8 settembre 7943 prende parte in qualità di comandante delta Divisione Fanteria "Cuneo " alle operazioni svoltesi in Balcania . Con la 1nedesima Divisione, nel periodo dal 9 set.te1nbre al 22 nouernbre 1943, partecipa a"!le operazioni di guerra nel Mediterraneo (Egeo) Dal 3 7 gennaio .1944 è destinato presso lo Stato Maggiore Esercito per incarichi specialijìno al 75 luglio quando viene assegnato al Comando .Militare della Campania quale facente funz ioni di comandante. Dal 5 aprile .7945, fino al collocamento nella riserva avvenuto n el dicembre .7946, svolge l'incarico di co1nandantefacentejimzioni del Comando Militare Territoriale di Renna. - 179 -


SCALA Edoardo

Nasce a Ragusa il 30 giugno 1884. Allievo della Scuola Militare cli 1Woclena da l 5 novemhre 1903. Oal 7 settembre 7905 è sottotenente nel 34" Regq iinento Fanteria. Promosso tenente il 7 sellembre 1908. Nel 1909 supera il concorso per insegnante aggiunto di arte 1nilitare presso la Scuola di Modena . Consegue il grado di capitano, il 31 dicembre 1914, ed è assegnalo al 6° Reggimento Fanteria; con detto repurtoparte per il fronte, il 23 niaggio 1915, dove vieneferito in cumbatlim.enlo. li 13 gennaio 1916 è comandato pi·esso la Scuola cli /vlodena quale insegnante titolare di arte in ililare. Promosso maggiore nel giugno 197 7 è di nuovo in linea pri1na con il 71° Reggimento Fanteria e poi col 34° Reggimento Fanteria; nel novembre 1917 è ricoverato per malattia fino al 3 7 gennaio 1918. A domanda rientra in territorio dichiarato in stato di guerra, successiuamente è collocato in aspettativa Dal 9 marzo 1919 è assegnalo al 34° Reggiinento Fanteria. Dal 21 ,narzo 1920 é trasferito alla Scuola di Applicazione di Fanteria di Parma quale insegnante. Frequenta dal 18 marzo 7923 la Scuola di Guerra. ll 9 setternbre 1923 viene tra4'erito al Cmpo d'Armata d i Torino . Promosso Lenente colonnello il 17fehhraio 1924 Il 5 ollobre 7924 è assegnato presso la Scuola di Guerra in qualità di insegnante aggiunto . Promosso colonnello il 2 agosto 1929 nel settembre assume il cornando delf 'b">Ò Reggimento .Fanteria. L>al 20 settembre 1934 al .1° luglio 1937 è direllore della Rivista difanteria . Pr01nosso generale di Brigata, il 7° gennaio l.937 dal I° luglio è vice co1nandcmte della Divisione di Fanteria "Le~nano ·' fino al 3.7 luglio 1938 quando è destinato al Cornando del COIJ)o d 'Annata di Milano . Nell'aprile 1939 ritorna alla Diuisione "Legnano ., qualefacenteJì,mzion.i di coinandante. Generale di Divisione dal 19 luglio 1939 è nominato comcmdcmte della ·'Legnano ., con la quale prende parte alla battaglia delle Alpi Occidentali. il 31 dicemhre 1940 viene ricoverato per ,nctfatlia; nuovamente in serui:zio per un breve periodo prima nel 6c Corpo d 'Annata per incarichi speciali e poi al Cornando DUésa Territo riale di Milano. Dal 30 aprile 194.7 è collocato nella riserva segue un periodo in cui è riammesso in seruizio e successiuamente ricollocato in congedo. li 30 giugno 1957 è collocato in congedo assoluto . ivluore a Palermo il .14 gennaio 7964 .

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FORIGIERO Arnaldo

Nasce a Potenz a il 28 agosto 1886. Pro uenie11te do/I Accademia M ilitare è 1wmi11a to t{//k iale i11 sen•izio permr111e11te del genio il 74 sellembre 1906. A l termi11e della carriera rngµ,i11nge il p,mdo di ge11era/e di Co ,po d'A rm ata. Prende parie alla guerm italo turca. ol primo ed al secondo co1z/li110 1110 11d iofe. Di seguilo è riportato /"elenco dei pri11cipali incarichi ri coperti: -

capo 1z//icio del Co111a11do del Genfo del Cc)}j)O d 'A rmato di Roma dal I giup,110 1929 al 1 settembre 19.-P: capo 11{/ìcio Fort{/ìcr1zioni del Co1/Ju dArnwta di Nari. dal 7 ge1111a io 1932 al 22 set1e111hre 1932:

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coma11dcm1e i11 2 11 della Regia Accademia di Artiglieria e Genio. dal 1° ol!ohre 1932 a l .28 sel/en1bre 1933:

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conwnda111e del 1° l<eggime1110 Genio del C.:01/)() d', lrnwto di Tori110. dal 29 selle111bre 1933 al 12 gen11aio 1935: cv m r111cla111e del ge11io del Co ,po d'Arlll(l/(1 h'ritreo. dal magp,io 19:]5 al 31 aprile 1936:

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co111011da111e del gc'11io del Cu1po r/'1l mwtc1 di Roma. d ct! 1,, oll ohre 19:]6 al 30 gi11g110 19.18:

- :,1.e11emfe addel!o afl'Jspe11om10 def/'11rnw del Ce11 io. dal 1° luglio 1938 o / 3 I 0,1.1.,osto i .939: -

co111a11da111e della Oil'isio11e di Fo11teria "Bre1111ero ... dal / 0 selle111hre 19:$9 al 30 sette111hre 19 10:

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co111e,111dc111!e del iJ.enio della 4il Jl n11oh1. d a l 7° 011r1hre 1910 al 18 oprife !942:

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comr111dc111/e del ge11io del/'8 il Ar111(lfa. do/ 18 aprile lY-1-2 al .17 dicem/Jre 1941:

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co111a11do111e del TI Cc)lpo d '!lrmat c1. dal 1 5 111ctr.zr1 1913 tt! 4 lup,lio 19·13:

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co mo11da11te dell'isolo di Rodi. do/

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ca1111mto dai teclescbi ed i11tenwto i11 Cer111m1ia. dal 12 ::elle111hre 79.:f.1ol90110/Jre 1945:

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coma 11da nle lerriloriale di C'e110N1, chtl I 6p,e1111a io 794G al 9 g i11,1.2, 110 I C)18.

.23 agosto

19·1:5 aff'l i sellem/Jre 1913:

i:;pellore dell'Arma del Genio. do/ IO gi11,1;110 1948 al 7-"I aprile /919: presir!C'11te d ello Ccl//1111issio11e U11 icc1 per le Rico111pe11se al\ 'àfo r e .1/i/it(lre. dcii I 5 aprile 1949 al

27 a,f.!,OS/0 /9·19. Collocato in co11gedo. per età. dal 28 agosto 1919. i\111ore rt Ronw il 6 opri/e 1967.

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SANTOVITO Ugo

Nasce a Manfredonia (Foggia) l'l 1 ma1:zo 1882. Allievo della Accademia Militare il 30 ottobre 1899, è promosso sottotenente nell'arma di artiglieria il 2 agosto 1902 presso la Scuola di Artiglieria e Genio. Il 22 agosto 1904 consegue il grado di Tenente ed è assegnato alla Brigata Artiglieria da Costa della Sardegna. Dal .1° agosto .1910 presta servizio presso il 9° Reggimento Artiglieria da Forte.-z:za con il quale il 22 dello stesso mese parte per la Tripolitania e Cirenaica. Rientra in Italia il 17 novembre 1913. Promosso capitano, il 31 marzo 1914, è assegnato al Z Reggimento Artiglieria da Montagna con il quale, il 24 maggio 1915, prende parte al primo conflitto mondiale. Promosso maggiore, il 4 gennaio 1917, in aprile viene trasferito al 1° Reggimento Artiglieria da Montagna. Frequenta, dal 15 novembre 1920 fino al 27 agosto 1922, il corso di Stato Maggiore presso la Scuola di Guerra, altermine viene assegnato al comando Divisione Cavalleria di Udine dove rimane sino al 30 aprile 1923. Promosso colonnello con anzianità 16 maggio 1930 cessa di appartenere al Co1po di Stato Maggiore e dopo un periodo di aspettativa è nominato il 16 settembre 1930 comandante del Z Reggimento Artiglieria da Montagna. Dal 20 settembre 1934 è capo ufficio presso il Comando Artiglieria del Corpo d'Armata di Milano; nel maggio 1935 è al Comando del Corpo d 'Armata di Napoli. Parte per l'Eritrea, il 7 gennaio 1936, mobilitato per l'esigenza Africa orientale presso il Comando del IV Corpo d'Armata Africa Orientale. Dal 4 gennaio 1936 è destinato al IV Corpo d'Armata Eritreo e nominato capo di Sta to Maggiore del comando stesso fino al 20 luglio 1936 quando è inviato presso la Delegazione Intendenza Forze Armate Eritrea. Rientra in Italia 'il 19 novembre 1936 e dal 1° gennaio 1937 è promosso generale di Brigata e assegnato al Comando Corpo d'Armata di Napoli fino al 25 maggio data in cui è nominato comandante l'artiglieria del Corpo d'Armata di Bolzano . Dal 1° settembre 1938 diventa comandante della 2!! Divisione Alpina "Tridentina ". È promosso generale di Divisione dal 19 luglio 1939. In qualità di comandante della "Tridentina" prende parte, dall'l 1 giugno 1940, alla campagna delle Alpi Occidentali. Ha partecipato, dal 16 novembre 1940 al 23 aprile 1941, alle operazioni di guerra alla frontiera greco-albanese quale comandante della Divisione Alpina "Tridentina". Generale di Corpo d'Armata dal 5 luglio 1941 . Dal 25 marzo al 4 gennaio 1943 prende parte alle operazioni in Balcania al comando del Vi Corpo d'Armata.

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GAZZALE Enrico

Nato a Genova il 25 maggio 1885. Allievo sergente, dal 31 dicembre 1902, nel Reggimento Cavalleggeri di Alessandria raggiunge il grado di sergente maggiore nel 1908; frequenta l'Accademia Militare ed è p romosso sottotenente presso il Reggimento Cavallep,geri "Guide" il 4 settembre 1908. Tenente con anzian·ità 4 settem bre 19 11. Partecipa alla prima guerra mondia le alte dipendenze det JV Corpo d 'Arm ata e della 32{] Armata. Promosso capitano il 26 aprile 1916. Ai termine del conflitto è assegnato inizialmente al Corpo di Stato Maggiore e poi, dal novembre 191 9, come allievo alta Scuola di Guerra di Torino dove riman e fino al 15 ottobre 1920 data in cui è assegnato al Ministero della Guerra. Il 1° giugno 1922 viene trasferito al Reggimento Nizza cavalleria dove resta fino all'aprile del 1926 quando è nuovamente trasferito al Ministero della Guerra. Maggiore, dal 3 1 dicembre 1925, il 11 novembre viene trasferito al Reggimento Cavalleggeri Vittorio Emanuele Il dove ottiene la promozione a tenente colonnello, il 30 gennaio 192 7. Il 15 gennaio 1929 è assegnato alla Scuola di Guerra come insegnante aggiunto. Dal 21 settembre 1934 è in.forza al Reggimento Cavalleggeri Monfe rrato del quale viene nom inato comandante in seguito alla promozione a colonnello. IL 6 ottobre 1937 è nominato capo di Stato Maggiore della Divisione di Fanteria "Superga " lascia l'incarico il 1° settembre 1938 quando è destinato al Comando del Corp o d 'Arma ta di Udine, il mese seguente è nominato vice comandante La 1 fl Divisione Celere "Eugenio di Savoia". Generale di Brigata dal 2 7 ottobre 1938 . Dal 5 ottoh1-e 1939 è destinato al Comando del Corpo d'A rmata di Udine per incarichi speciali. Partecipa dall'J 1 al 15 giugno 1940 alle C!Perazioni di guer,a sulla.frontiera alpina occidentale al coniando del 2° Raggruppamento Celere. Generale di Divisione, dal l° gennaio 1942, è nominato comandante della Divisione Fanteria "Cosseria " con la quale p rende p arte, dal 7 lugtio 1942 al 10 aprile 1943, alla campagna di Russia . Nell'aprile del 1943 viene ricoverato nell'ospedale da campo n. 829 per malattia e rimpatriato con il treno ospedale ad Udine. Gli avvenimenti del/'8 settembre lo trovano al comando della 201fl Divisione Costiera Mobilitata. Riesce a sottrarsi alla cattura in territorio m etropolitano per ricongiungersi ad un comando italiano. Il 9 giugno 1945 si presenta al Ministero della Guerra; viene collocato in congedo il 14 maggio ! 94 7. Muore a d Alassio (Savona) il 1° aprile 1964.

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VECCHIARELLI Cado

Ne,1sce a Ci1tgoli (MC) il 10 ,qennaiu 1881. !I 4 nouembre 1903 ha iniz io la sua cc, rriera m.i/itcm.! presso la Scuola Jl!lilitare di Nlode11{1 . JJromosso temente nel sel!e111hre 1908 dumnte il pe1'iodo di pernwnenza nel Y Re,qg imeulo Alpini. Nel ,wuembre 1910.Jì·eque1tlc1 il corso di Stato JV!aggiore presso la Scuola eh <7uerr{7 di Torino tenui11c111dola con successo nei/ 'a8osto 1913 . Tre mesi dopo è e, Noma nel corpo di SM quando 11el gennaio 1911. si trasferisce a Chieti presso la Dil'isione /vlililare T·e rritoriale dove acquisisce il gmdo di copitano per ritrovarsi nel dicernbre 19 74 nella Diuisio11e .\ lii ilo re ·1'erriloriale di Perugia. 11 4 marzo 7975 è comc1ndC1to li N(J//1(,{ presso il cu,po di SM, nel rn aggio dello stesso c111110 e~ d esli11e,1/u e,1/jì·· onte con il Comando Supremo . Promosso ma/.1,giore il 10 dicemhre 19.76. il 7 ottobre 7917 è tenente co!ormel/o . Nel rnaggio .7918 è capo [!fj'icio !n/òrmazioni de/La 7 1 Armala. li 15 marzo 1919 da Praga come addetto militC1re n ella Nepuhhlica di Cecoslouaccbia . Dal 27 p,fup,no 1920 è aiutante di campo onorario del re Vittorio Emanuele !JJ Nel l11g/io 1923 diuenllt cumc111dallte di hattag!ione delle'{' Alpini. 'frr111i11l1lo il suddetto periodo di com(.fllClo il 6 111c11·zo 7926 (Ì nomilw!o addello militare e, Vienna ( rep11/Jh/{ca dA1 1stria) doce consegue il grado di co/o1111el!o. Al rientrn in fla!iCI. il 75 dicembre 1928. oss1ww il comm,du del 7' Ne,qp,ime1110 11Lpi11i. JJartecipa nel Luglio 7929 r,t/ ripristin o dei cippi di con/ine quale presideule della co111m issio11e ilCl fO-ll I tS!riCICCI. f>er due cm ni. dal 70 ,~e111wio 1932, C' capo di SM del Co ,po d A rmo!a di !lfessa1tdria . />romusso genemte di /-3r(~ata. il 16 giu gno 193 4, uiene nominato con·1a11 danle della lfl Brigata Alpini di Torino rpoi Ta11ri11 ense). / ;Jromosso /1,en erole di l)iufsione il 9 settem.hre 193 7 ma .~ià dal morzo era co11u,111do11te della l)iuisione J\11n:ge" di s1wzzc1 a Br,1ri. n11e anni dopo. f ehhraio 1939. si trova e, Vemna quale coma11dct11.te de!ht Z321J D il'isio11e Cora.zzah1 (po i / lriete). Il(:'/ 11ouemhre del m edesimo a11110 è destinato. co 11 incoricbi speciali. presso il Minislern· della Cuerm . 11 3.7 nrn,~H,io 194 0 co11sep,11e la promozio11e a genemle di Co,po dArnwta di1 ,e11h111do cosi' coma11dc111te e//ettii •o del I Co1po dA rnwta o 'fo1'ir10 Co n tale incarico pre nde parte alfa ca111pagna sulle /1/pi Occide111a/i nel sellore Moncenis io -Bardonecchia . Il 26gi11p,110 7940 partecipa ai lcwori della Commissiol!e Italiana di A rmistizio co11 la Francia . 11 1·1 agosto 7947 lennina il co111a11do presso il I Co1po cf'Arnwla per c1ss1nnere. selle giorni dopo. !incarico cli co111e,111dante del X.'< OJ/'po d °/Jrnwta N!ohilitato n ellomhi!o del Co111011do Superio re Forze Armale /lji'ica Se!le11!rio11ale, i11carico che lascia il 20 ,qennoio 1942 p erfctr rientro a Roma co me so/loce,1po di StatCJ Maggiore dellt::sercito . Il 3 maggio 7943promosso gen emle desi,12,11c110 dAr111a1a <~ e,rnche 1wmina10 comc11·1da111e superiore delle Fo n:.:e !lrmate in C:reciafi110 al sellembre 194.°1. Muore li Nomo il 13 dicemhre 794 8. - 184 -


BARBASETTI DI PRUN Curio

NCtsce ad Orso re, di J>u,~/ia il 12 marzo 1885. Solfolenente di c1rt(~lien:a dal 5 selternhre 1904 Pronrnsso co!cmnello il 1° aprile 1928 Generale di Br(f!,ala per meri/i eccezio11,ali dal 1° g e1111.c1io 1936. Generale di Diuisione dal 7 aprile 1938 in tale ()este è nomi11,(I/O cornandcmte della Oioisione di Fanteria da i\!lontag11,a ·'Superp,a .. co11, la quale prende parte alla C(lt11j.)at11a delle Alpi Occidentali. Generale di COJ1JO d'.Annata il 1° gellllctio 1942. Gouernatore del Mon tenegro dal 9 luglio 191:5. Collocato nella riserua a domanda il 2 gill/!JW 7947 Ha preso parte nell'c!rco della C(lrriera allo guerra ita!o-/11rco, al cori/litto italo-ous1n·aco ed all(I seconda g11erra mondiale.

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SCUERO Antonio

Nasce a Garrii (prov. di Cuneo) il 29 novembre 1885. Allievo della Scuola Militare di Torino il 3 novembre 1905 è nominato sottotenente, viene assegnato al 6° Reggimento Alpini il 5 settembre 190 7. \ Il 6 agosto 1911 si imbarca per la Somalia, sbarca a Mogadiscio ed è assegnato al Regio Corpo Truppe Coloniali della Somalia Italiana. Rientra in patria il 25 agosto 1913. Il 24 novembre 1913 è destinato all'ff> Reggimento Alpini. Promosso capitano !'8 settembre 1915. Il 23 maggio 1915 è mobilitato per la prima guerra mondiale e viene assegnato al 6" Reggimento Alpini. A novembre viene assegnato al servizio di SM presso il Comando Fortezza di Verona . Il 20 maggio 1916 è destinato al XX Corpo d 'Armata. Prornosso maggiore il 18 giugno 1917. Dal 12 marzo 1918 è presso il comando della 2711 Divisione, nel settembre successivo è assegnato al comando della 713 Divisione Cecoslovacca . Il 7 giugno 1919 parte per Rodi per raggiungere il Comando del Corpo di spedizione Italiano nel Mediterraneo orientale. Rientra in Italia, il 20 dicembre 1919, ed è assegnato allo S.M.R.E. fino al 15 giugno 1922 quando viene trasferito al Ministero della Guerra . Parte volontario il 23 dicembre 1921 per l'Eritrea. Il 10 gennaio 1923 è nominato comandante del X Battaglione Eritreo con il quale parte per la Cirenaica. Rientra in Eritrea il 17 luglio 1924 con tutto il battaglione. Sbarca a Genova il 23 agosto 1924. Il 31 luglio 1925 è assegnato al Comando Divisione lv!ilitare di Ravenna . Pr01nosso tenente colonnello, il 13 giugno 1926, parte per la Cirenaica per essere assegnato al Regio Corpo Truppe Coloniali della Cirenaica. Rientra in patria il 7 maggio 1928. Il 7febbraio 1929 è nominato capo di Stato j1;Jaggiore del Comando Divisione Militare Novara. Promosso colonnello, il 29 ottobre 1931, parte per l'Eritrea, il 27 marzo 1935, come capo di SM del Corpo d'Armata Indigeno. Rientra in Italia il 20 giugno 1936. Nominato generale di Brigata, il 9 settembre .193 7, assume l'incarico di vice comandante della Divisione di Fanteria "Monviso"fino all'8 settembre.1938 perché da tale data destinato al Comando Designato della 4B Armata. Il 30 maggio del 1940 è incaricato dellejì,1,nzioni di comandante della Divisione Fanteria "Cagliari". Promosso generale di Divisione, il 15 ottobre 1940, nel dicembre è destinato a disposizione del Comando Superiore Forze Armate AlbarJia . Il 24 maggio 1941 è nominato sottosegretario di Stato per la guerra. Promosso generale di Corpo d 'Annata il 7 dicembre 1942. Il 13 febbraio 1943 si dimette da sottosegretario e passa a disposizione del Ministero della Guerra. Il 13 maggio 1943 è nominato comandante del V Corpo d'Armata con il quale partecipa.fino all'8 settembre 1943 alle operazioni in Balcania . Collocato in congedo a domanda il 22 gennaio 1946. Muore a Montechiaro d'Asti il 24 luglio 1960.

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STIRPE Angelo

Nato a Vero/i in pr-ovincia di Frosinone il 1Ofebbraio 1883. Soldato volontario nel 36'° Reggimento Fanteria consegue la nomina a sergente il 30 giugno 1902. Ammesso allajì·equenza dell'Accademia Militare il 31 ottobre 1904 è promosso sottotenente il 14 settembre 1909. Il 1 7 novembre 1911 parte per la Tripolitania e Cirenaica con il 2(Jl Reggimento Fanteria. Al rientro in p atria nell'agosto 1912 è ammesso alla frequenza dei corsi presso la Scuola di Guerra. Promosso capitano, il 31 dicembre 1914, partecipa alla prima guerra mondiale. Maggiore dal 1° luglio 1917 è promosso tenente colonnello dal novembre 1918. Svolge le mansioni di capo sezione presso lo Stato Maggiore Regio Esercito; il 17 febbraio 1924 è trasferito aJ/'81° Reggimento Fanteria . Dal marzo del 1926 è di nuovo in servizio presso lo Stato Maggiore. Colonnello dal 1° dicembre 1926; il 16 ottobre 1928 è nominato comandante del 31° Reggimento Fanteria . · Il 22 novembre 1932 ·è collocato a disposiz ione del Ministero della Guerra dove, il 26 dicembre 1933, assume le fu nzioni di direttore capo divisione. Generale di Brigata dal 16 marzo 1935. Dal 7° ottobre 1935 è nominato comandante la Brigata di Fanteria del Metauro. Generale di Diuisione, dal 1° luglio 193 7, assume il comando della Divisione di Fanteria "Pinerolo ". Dal 1° gennaio 1940 è collocato nella riserva e ricbiamato in serviz io temporaneo sotto la stessa data. Con la Divisione "Pinerolo" prende parte alla campagna delle Alpi Occidentali. Generale di Corpo d 'Armata dal 1° luglio 1941. Dal 24 agosto 1942 è incaricato delle /unzio ni di direttore generale Leva Sottufficiali e Truppa del Ministero della Guerra/in.o al 1° marzo 1943. È collocato in congedo il 1° agosto 1944.

Muore a Roma il 15 dicembre 195 7.

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MERCALLI Camillo

Nctsce

li

Sr1uo 1w il 18 lug!io 1882.

Allieoo della Scuola Militare di Modene1 il 1° ottobre 1903 è norn inato soltotenente dif(,(11/e ria ed assegnato et! J 6° Reggimento Fa n/.eria dooe il 2 7 sellem/Jre 190G è promosso tenente. 111 data 20 t1'tagl,1,io 1909 l' ti-ct4àito a l 5(/' Rel!,gimenlo Fanteria con il quale il 18 1wt·emb!'e 197 7 parte per la Libia per/arparte del C01po di 5pedizione Italicmofino alra,12,osto del 1912 Nel periodo 1913-14ji·equenta il co,~,o di Staio Mltlsl·/iure p resso la Scu ola di Guerra di ~forino dow il 2 luglio 197 4 è p romosso ca/Jitc11w. '

Tr(,f:,jàito al 92° Reggi111en10 Fanteria li l'orino IB maggio 19 15 è destinato al seruizio di SM del Co111a11do 27" Diuisione Militare Territol'i(lle di Salerno con I(,/ quale il rnese successivo j)ctl'te per il .Ji·orue, il 18 giugno 79 76 è (ISSeP,nato allo 5J\1 del 22° Corpo d'Armata, nel dicemb re allo SM del 29° Corpo d!lrm(,(ta . Nell'ap1·i/e 19 l 7 è promosso m(Ai}J!,iore. li 29 agosto 191 7 transita nel Co,po cli Stato Map,p,fure dove svolge l 'incarico di capo sezione L!l/fciu 01di11ame1110 e Mohil itazione del Comando S11prerno. Nel no(.'embre 191 7 l'ie11e pmrnosso tenente colonnello. OC7l 30 maggio 1919 (' capo di Sivl della 5a Oioisio11e Fanteria/i.no al 30 setternbre quando si tm4<·'risce a Tori no presso la Scuoi(,/ di Guerra come i11sq:111ante aggiunto. Suolge i/periodo di co mcmdo dal 2 marzo 7924 al 74 111e11:zo 1926 nel 91° Negp)mento Fa!lteria . 'fra4'erito come sottocapo di SM del Co,po d'A rmata di Napoli il 13 l!,iUi!,l'IO 1926 l' promosso tenente colormeflo . Al 7° lup,fio 1926 C' com(t11d(111te del 25" Reggimento Fanteria . il 20 ottobre L•iene collocato a disposizione del Co17)0 d'Armata di Trieste ed il 5 dicembre è com.andante del 3/1° Re,v,,12, imenlo Fanteria. Dal 1° sellembre 1929 è co1ncmdante dellC7 Scuole, Allievi L!//kiali di Complemento di Spoleto sino al 10 gennaio 1934 da/(,( in cui assume l'incarico di i.\pettore di muhili/(,f.zfone della Diuisione 1vlilit(,(re Territoriale di Palermo . Promosso nel settembre 1931 [J,en.erale di Brigata, il 16 setternhre è nominato presidente del Trilntna!e Militare di Palermo . Nel mag(!,iO 1935 è a capo della 1a Brigctf(.f di Fa nte1·ia e poi della Diuisione ·supeiga ·· di Torino. Il 9 settem h1·e 793 7 conseP,11e !et p romozio ne a generale di Divisione ed è nominato cornandc111te della Diuis io ne Fanteria "Assietta "Jì110 al 20 dice111hre 1939 de/t(,f in cui ass111ne il com cmdo del IV C01j)o dAnna tct . Ed è con tale reparto che prende parte a lle operazion i sulle Alpi Occidentali con il grado di p,enemle di Co,po d '/Jrmala, promozione questo riceuutc1 poco prirrw delle operazion i. il 31 117(1/JJJ,io 1940. Dal 30 d icembre 7940 sempre con il J\! C'o,po d!l rm(,(ta partec1j)a allC7 campa,(!,nct ,qreco -albanese Jìno al termine il 23 aprile 1947 . rima ne con111nq11e in territorio P,reco nel Corpo delle Tmppe di OcC11pc1z ion.e. D(,/1 29 novenihre 1947 ricopre l 'incarico di comandante Superiore Forze Armate Albonict fino ad ottohre del 7942 quctndoparte alla uolta di Romo per essere desti11ato et! Jl!Jinistero dello Gu erre, . Al co1nando del XXXI Corpo d ,1 rma!C7 dctl/ '71 .f<1hhraio 194:J (! ctddello alla d(!és(/ costiem . Diueuta. nel d icembre 1943. preside111e del 7i'ihu11ale Supremo Jli!ilitare per le Terre Liberale. Froseg11e la carriem, dal l11p,lio 1944. presso il Min istero dello Guerrctfirw et! 18 /11.12,lio 1955 dei/a i11 c ui è posto in congedo . Muore a l'orino il 73 1101·embre 1974.

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GIRLANDO Emanuele

.\·aio il 70 ,qe1111oio 1885 a Comiso ili prorincia di Simcuso. Alliern dello Sc11uht jVlì/ita r e dal ria il .28 selle111bre 1905.

5 n oce111hre I <J0.1 <' pro111osso sottoteuenle 11('/ . U0 Rc~!J,p,in1e11tu FcfJ/le-

Tell(!ll/e dal 1° p,e111wio 1909 cie11e 1m4èrito. il 7 111t1r:co. 1iel Negio Co,po fr11ppe Coloniali del/Fritrea per prestare ser [..'iZio 11el .f' 8alfoglio11e fudip,e11i c:ou il quale. il 16 ollobre 19!.2. parte per !t1 Fripolita,zia . rilo rnu r,1 i\1/assa11a il /J 111ag_i~io 19 1.1. Nie111m i11 Italia. il 3 gill,f.J,JIO 1914, il .11 dice111/ne (, pm111osso ur/1ilc11w. Il 9 gi11g110 791::; gi1111ge in territorio dicbiom/o i11 stato di g11erm pre:-:so il l 4b"t:> RegpJ111e11to Fc111/eria. Nell 'rtp,usto d el 191 5 !'iene ricuuerct /(1 11ellospedole do 01111;10 224 i11 sep, 11ilo o lle.fè>rite riportr,1/e n el comballimento di Se/1(1 S.. llarli110. Il 7 11ol'e111hre 1915 r,t/ termine dello co11rale.,ce11zt1 è t1SS(~!J.11C1lo al 75° Reg<f.J,i111e11to F{l11/erio . Dal 26 marz o l 916 preslu semizio in 1111 ()lii/l o le111;10 presso II11te11de11za della Y 1 A rmolu ed in sc~!.!Jtito nel .\.\" ('orpo dAmwta . Freq11e11ta dal 16 ollohre 1922 lo Scuola di C11erra {/I ler111i11e della q11ule rie11e assegnato. il 12 olfobre 1924, al Mi11istem della <~11erra dol'l' co11seg11e n el 111tfl'ZO del 1926 lo j)ru moz io11e et 1c1 1e11 te co /01111eflo. Il IO ollobre 1926 ten11i11a il serriz io di Stato .1/(lggiore ed{, tra4erito al 9cP Neggi111e1110 Fanteria . li 19 gewrnio 7929 è 110 1J1i1wto cuJ>r; di SIC/lo .\lct,l.!,gi ore della l)i1 •isio11e Mili/(11·,, di

Cuneo.

Colo1111ello con c111.zia11itrì 1° f el?hmio 19.i I . dal 1° oprile s!'Olge / 'i11 c(frico di co 111c111dm1te de//'8 5° Regp,i111e11to Follleria. Il

19 ollohr e 1933 è collocato a disJJ<isiziol!e del Corpo r/ '!\ r111ata rii I 'dine.

Ge11 emle di Brigr,tfa co11 c11izionitcì 1° lu/1,lio I 93 ì è 110111i11ato d ee co m c111da11te la ./)i11isio11e di Ft111teria ··G'al'i11a11110 ''fi11 0 a l I 5 oprilc 1 9:i<J q11r111do (, desti110/ o o! Co ,po d Jlr111ato di Firenze per inutrichi speciali. Nel settembre 1'ie11e asseg 11ato al co111u 11do de/fu I u A r11101 c1 ( Ronw ). D(,/1 / 0 febbraio 1940 (~ destinato ttl co 111c111do dello l)il'Ìsio 11e rii Fa 11terir1 ··Jl ssietta .. /Jri/1/a co111e foce11/e Ji111zio11i di co111c111dc111te e poi come comc111r!c111te: ili fole !'este partecipa dctl/'17 al 25 gi11/.!_IIO 1910 o/Ili campt1,l.!,llct di guerra s11/lajim1tiera ttlpill(I occide11ta/e. J>c1rlec ipa. c/(11 6 al 18 r,1/Jrile 194 1. <,Il/e opemz io11i s11/la .Ji·o11licm italo ~/t1J.;oslat•r,1 se1J1j)re conte comc111dante d ella ..Assiellct ·· con lo t/llale ;,re11de parie. dal 19 r,;,rile a l 2-5 1J1aggiu 194 1. alle 0J1c>raz io11i in Ba/conia. li 1° ugosto 194 1 lascia ltt l)il'isioll(.' /Jercl.n; des1i11010 (I// Co ,pu rl '!lm1ata. 1'111ure a Ge1101·e,1 il 20 g i11g 110 194.2.

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OLLEARO Alfonso

Nasce il 16 dicenibre 1885 a S. Salvatore Jlifonferrato in provincia di Alessandria. Allievo dell'Accademia Nlilitare dal 3 novembre 1903 è promosso sottotenente di artiglieria il 7 settembre 1905. Tenente, con anzianità 28 agosto 1908, nel/'17° Reggimento Artiglieria da Campagna. Prende parte alla guerra Italo-Turca. Promosso capitano, il 2 febbraio 1915, presso il 27° Reggimento Artiglieria da Campagna. Partecipa alla prima guerra mondiale con il 4Z' Reggimento Artiglieria da Campagna. Dal 16 giugno 1917, promosso maggiore, è trasferito n el 3° Reggimento Artiglieria da Campagna . ll 7 novembre 1920 è assegnato nell'u,fficio del generale di divisione di artiglieria fino al 27 agosto 1922 quando viene trasferito al 3° Reggimento Artiglieria da Campagna. Tenente colonnello, il 7 maggio 1932, è collocato a disposizione del Corpo d'Armata di Roma e dal 15 giugno 1932 nominato comandante dell'ff> Reggimento Artiglieria Pesante. Il 23 giugno 1932 è nominato comandante del 5" Reggimento Artiglieria da Campagna. Dal 21 settembre 1934 è comandante della Scuola Allievi Ufficiali di Complemento di Monca/ieri fino al 16 ottobre 1935 quando vien.e trasferito al Comando Corpo di Spedizione in Somalia del quale ne diviene il capo di Stato Magg iore. Promosso generale di Brigata, il 1° gennaio 193 7, a dicembre è nominato capo reparto presso il comando del C01po di Stato Maggiore . Generale di Divisione dal 1° luglio 1939 gli viene assegnato il comando della Divisione di Fanteria "Sforzesca " con la quale prende parte alfa campagna di guerra sul.fronte occidentale l'l l giugno 1940. Sempre alla testa della Divisione Sforzesca partecipa, dal 27 gennaio 1941 al 23 aprile 1941, alle operazioni sul fronte greco-albanese. Quale comandante del XXII Corpo d 'Armata partecipa, dal 18 novembre J 942 all '8 settembre 1943, alle operazioni nel Mediterraneo . Il 22 agosto 1945 è collocato in cong edo . Muore ad Alessandria il 28 novembre 1957.

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NEGRI Luigi

Nate a L'Aquila il 5 magg1:o 1880. Allievo d ella Scuola Militare dal 29 ottobre 1897 diviene sottotenente del 6° Reggimento Alpini il 19 settembre 1899. Promosso tenente il 1° ottobre 1902. Il 1° febbraio 1905 parte per l'Africa ed è assegnato al 11 Battaglione In digeni . . Rientra in Italia, il 13 agosto 1906, il 13 settembre viene trasferito al 6° Reggimento Alpini. Frequenta la Scuola di Guerra dal 18 ottobre 1906 al 12 agosto 1909 . Ftno al 24 novembre 191 0 presta servizio presso l'Vlff C01po d 'Arma ta. Capitano, nell'Ef> Reggimemo Alpini, con anzianità 20 ottobre 1911 . Partecipa alla prima guerra mondiale presso il comando detta ljil Divisione . Promosso maggiore, il 9 novembre 1915, viene assegnato alla 15g Divisione Mobilitata con l 'incarico di capo di Stato Maggiore. Dal 27 marzo 1916 assunie l'incarico di sottocapo di Stato Maggiore dell 'Intendenza della 1° Armata poi è addetto al comando del XX Corpo d 'Armata. Tenente colonnello dal 25 f ebbraio 191 7 n el mese di aprile assume l'incarico di sottocapo di Sta to Maggiore della 6 11 Annata. Promosso colonnello, il 6 gennaio 1918, diventa capo ufficio staccato Intendenza 1° Armata; nel corso della g uerra ricopre diversi incarichi fino al 27 luglio 19 19 data in cui è posto in aspettativa per infer mità. Richiamato in servizio dal 2 dicembre 1920 è destinato al Comando Divisione Militare di Chieti. Dal 1° luglio .1924 è nominato coniandante del 26° Reggimento Fanteria successivamente presta servizio presso il Ministero della Guerra. Generale di Brigata dal 14 settembre 1931. Dal 1° ottobre 1931 è nominato comandante la III Brigata Alpina (Udine) jìno al 1° ottobre 7934 quando è incaricato delle funzioni di comandante la Divisione Militare del Monte lVero. Generale di Divisione dal 1° gennaio 1935 mentre dal 1° gennaio 1936 diventa comandante la 5 6 Divisione Alpina "Pusteria " con la quale il 6 gennaio 1936 parte p er l 'Africa. Il 15 maggio 193 7 lascia il comando della "Pusteria " ed è destinato al Ministero della Guerra per incarichi speciali. Il 9 settembre 1937 è nominato ispettore delle truppe a lpine. Generale di C01po d'Armata dal 2 0 aprile 1938. ll 1° aprile 1939 viene nominato comandante superiore delle Truppe Alpine fin o al 1° dicernbre 1939 quando è d estinato a disposizione d el capo di Stato Nlaggiore dell 'Esercito.

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MICHELETTI Paolo

Nasce a Pinerolo il 2 4. agosto 7884 . Allieuo dell 'AccC1dem ia 1Wi/itare da l 3 nol'em hn' 1903 diuen tet soltotenente d i a rti.(Jlieria p resso lo Scuola di / lrtig lierict e G'enio il ? settembre 1905. Tellente. dal 29 agosto 1908. nel Z' Reggimento A rtiglieria da NJ0 111C1gnct. Capitc1110 dal 1° febhmio 1915 nel 3° Ne{,:/.1,i111e11to Art ip, lieria da 1\1fontagJ1a. Partecipa al/r,1 prima P,11e rra mollc-/ie,1/e Promosso maggiore il 16 g iug no 7917 a lcuni 111esi dopo , il 6 nooemhre. viene /att o p 1·igio11iero 111a c>l'ctde da l compo dislocato in Boem ia il 27 ottohre 1918: l'ien e collo cato a d isposizione del Comando Supre mo. l enente colonnello con anzianità 31 marzo 1926. Il 7° mruzo 7927 C ' nominato capo d i Stato Mal!,giore d el Comando Divisione Militare di Genouajì:r10 al 3 ot!ol?re 7929 perché tra.~/eritu et! 2'' Reg.r.)mento A rtig lieria da 1vfo11ta/; 11c1 . Dal 1° ottohre 1930 ù 110111ilw10 copo di Shtto Nlct/1,g iore della Divisione M ilitare di Milano. Colon nello co11 cmzian ità 7O otlobre 1932 Capo t{//kio Comando Arlip,lierict del Corpo r[A r111c1ta cli Torino dal l 0 ottobre 1936. G'enera!e di Hrip,ata do! 15 agosto 1937 è incaricato dellejirnz ion i di coma11dcmte la Jf1 Dil'isione / 1/jJinct ·-rau ri,wn.se .. al termine. il<) sel/emhn.? 1938. é' destinato al C'omando del Co1po d'Armata di Torino per i11carichi speciali. Il 1° gennaio 1938 assume il comando della lfl Diuisione A lpina "'fàurin ense ·· con la quale prende parte alla campagn a delle Alpi Occùie11tali. Dctl 28 g iuP,no 1940 è lt di::,posizio ne della Commissio11e Jtalicma di Arrnisti.zio co,z la Frc111cia . Lascia la ·"J'a11rine11se · il 10 agosto del 1940. Generale di Divisione do/ le gennaio 194.l

l'

destinato al i° Corpo d'Armata per incarichi specht!i .

Dal 70 ap,osto l94 7 è nomin ato comandanJe la f)iuisione di Fcmten:a ·Parma·· con lo qu a le d(,ff 18 nooembre 1942 al 2 mC/rzo ! .943 partecipa alle operazioni di g u erra in !ialcanict. !fa parlecijJ(,ffO dal 5 /11p,fio 1943 al 4 (.fgosto 1943 ctl!e opem z-ioni di g u erra nello scacch iere mediterraneo per la d{/esa costiera della/ascia d i coperture, costiem quale comandante della Difesa Territorf(.f/e d i Bari. Collocato 11el!a risen ;a pe1· età il 24 ctgosto 1944 ed in congedo nel 1957. Muore a Turi110 il 1° dicemhn' 7962.

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GIROTTI Mario

Nosce a Toriuo il 2 setleml?re 1885. Jllliet·o dello Scuola .llili/C/re Ce11tmle di 1i'ro dal :J 1101·embre 1904. Sollote11e111e dal 14 se11e111hr e 1906 11uf

7-' Neggi111e1110 A lpini .

Promosso te11e11te il 11 sellembre 7909. petrie per l(I Cire11aicr1 e ·rr;polì1a ,1it1 C() /1 il Bt1/luglioue 1llpi11i ·Feltre ·· il 12 marz o 1974: rienlw in patrie, nel set1e111hre 197 4.

li 14 w>1111aio l.915. promosso C(l{Jitano. è ttsse.!!,11C1/o al _:;o Rep,f.!.ime1110 A lpini . 11 2:1 maggio 1915 , ·iene i111 •ic110 al.Ji ·u nte primo co11 il 8ollal{lio11e Alpini ·Susa .. ed i11 seP,uito con ii 114° Nl:!!.,f!.imento Fanteria e con il f Neggi111e11!0 A lpini . Pro m osso mct/.!,f',Ìore 11el,!J.illP, 110 197 7. code /JJ'i,!.!,ioniero i11 sel{llilo alfrtllo d'(,lrllli di Col dello Berrei/o nel dicembre 19 1 7. Dal 30 dice111b1·e 79 18 è presso il Dej)()Sito del 3° RC',!!,i.!,illlC'llfO A!pi11i. S11ccessil'i i11u,1ricbi lo l'ec/0110 al co111m1do di dice,:,;i reparti o!pi11i. li l :J g i11p,110 1926 l' JH0111osso te11 e11le co /01111ello co n 0112io11ilcì 18 1101'<:' ll!bre 193 .2 n el dicen1/Jre dello sle.,so c111110 i'• 11CJ111i11t1l<> co111c11ulo11te del 74c Ne.~f.!, i111e11to Fclllteria . !){I l 7° ullobre 19. M (' co111 c111<lo11te del 4° Nep,gimenl o Alpi11ifi11 0 al 1 5 pe1111 r1io l<J,56 quando,~ 110 111i11a10 ca/}o 1{///cio presso flsj)ello mto delle Tmj)j)C' A lpine . f){II 1° 111r11-:::o

7939 è tras/erito (I/ Como mio del Ccnpo dA rm (l/tt di Ro111a per il1coricbi speciali.

G'e11erole di Hrig u/{/ (;() // lll /ZÌ{lllil{Ì 2 9 /!,el!11 a io 1939 (' desii/I(,!/() o diSj)()SiZÌf)//(' e/e! CCI/H) di SWlu .llo.~g iore del/Fscnito per i11caricbi di 1110/Jilitozione (co nw11do11te Noggn1p/1c1111enlo , tip in o ro111w .. J ed i11 tale l 'esle pre11de parte olle opem:::io11i .,11ilo/im1tiera (llj)i110 occirle11tale.

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FALDELLA Emili o

Nasce il 5 marzo 1897 in provincia di Novara . Allievo nella Scuola Militare di Torino viene nominato sottotenente ed assegnato al 3° Reggimento Alpini il 30 magRiO 19.15. Il 5 luglio 1915 è al fronte dove guadagna la promozione a tenente per 11ieriti di guerra. Promosso capitano il 14 dicembre 1916 è trasferito al 69° Reggimento Fanteria. Aiutante di campo al comando Settore Va/farsa dal lugl-io 1917 a/febbraio 1918. Trasferito al 5° Reggimento Alpini il 21 luglio 1918. Dal 4 maggio 1919 presta servizio all'Intendenza zona retrovie. Uscito dal territorio in stato di guerra, è assegnato, il 22 settembre 1919, al deposito del 3° Reggimento Alpini. Dal 23 settembre 1919 frequenta il corso di pe·, fezionamento presso la Scuola di Applicazione di Parma poi dal 15 ottobre 1923 è allievo presso la Scuola di Guerra. Nel settembre 1925 è trasferito al Contando Divisione Militare Territoriale di Treviso e dal giugno 1926 presso quello di Padova . Dal 6 febbraio 192 7 è assegnato al 7° Reggimento Alpini a Belluno. Promosso maggiore nel settembre 1927 è destinato presso il Comando del Corpo di Stato Maggiore di Roma fino al marzo del 1928 data in cui è assegnato al 2° Reggimento Alpini a Dronero. Dall'agosto del 1930 all'agosto del 1936 è alle dipendenze del S.IJvl. (servizio informazione militari) prima in Spagna a Barcellona poi a Roma . Nel frattempo è promosso tenente colonnello il 17febbraio 1934. Il 2 settembre 1936 parte volontario per la guerra di Spagna con il Corpo Truppe Volontarie, nel giugno 193 7 è comandante del 5° Reggimento Fanteria Legionaria . Rientra in Italia nel febbraio 1938. Promosso colonnello il 30 giugno 1939 è destinato al Comando del Corpo d'Armata di Torino . Dal 16 novembre J 939 al 7° settembre 1941 è il comandante del 3° Reggimento Alpini con il quale prende parte alfe opera.zioni sulle Alpi Occidentali nel settore Germanasca-Pollice. Tra!>ferito allo Stato 1Waggiore Regio Esercito viene promosso generale di Brigata il .1° luglio 7943 ed è nominato capo di Stato Maggiore del C01nando Forze Armate Sicilia (6{/ Armata). Il 22 gennaio 1946 è collocato a riposo a domanda .

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BIBLIOGRAFIA Pietro BADOGLIO

L'Italia nella seconda guerra mondiale, memorie e documenti. Mi lano, Mondadori, 1946.

Carlo BAUDINO

La guerra assurda. Milano-Varese , Cisalpino 1963.

Galeazzo CIANO

Diario (1939-1943). Milano, Rizzali, 1946.

Vincenzo GALLINARI

Le operazioni del giugno 1940 sulle Alpi occidentali. Ufficio Storico Stato Maggiore dell'Esercito, 1981.

Amedeo GIANNINI

L'armistizio italo-francese. In: Rivista di studi politici internazionali, 1951.

Mario MONTANARI

L'esercito italiano alla vigilia della seconda guerra mondiale. Roma, Ufficio Storico Stato Maggiore Esercito.

Francesco ROSSI

Mussolini e lo Stato Maggiore, avvenimenti del 1940. Roma, Regionale , 195 1.

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