1859 L'ARMATA SARDA A SAN MARTINO

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STATO MAGGIORE DELL'ESERCITO UFFICIO STORICO

Ferdinando Di Lauro

1859

L'ARMATA SARDA A SAN MARTINO

Con l'inventario del fondo G-17 Campagna 1859

Roma 2010

PROPRIETÀ LETTERARIA

tutti i diritti riservati. Vietata anche la riprodu zione parziale senza autori zzaz ion e

© 201 O Stato Maggiore dell'Ese rci to Ufficio Storico - Rom a

I edizione (Roma, 1959)

II edizione (R oma, 20 10)

PRESENTAZIONE

Il 24 giugno 1859 l 'A rmata Sarda, avanzando in ordine di marcia come ala sinistra del dispositivo alleato, si sco ntrò con la destra austriaca attestata sul colle di San Martino, in vista del Garda e, dopo un ' intera giornata di combattimenti, preva lse. Contemporaneamente Napoleone III eli Francia batteva i nemici a Solferino.

Quella del24 giugno fu la più gra nde battaglia combattuta in Europa dai tempi di Lipsia, nel 1813, rimase fra le g lori e degli eserc iti che vi parteciparono e co sti tuì giusto motivo d'orgoglio per chi vi fu. Per l 'Italia segnò .il punto eli svolta del Risorgimento: fu la fine del quarantennale periodo di faticosi sforzi per l'lnclipenclenza e l'inizio della corsa verso l'Unità , raggiunta un anno e mezzo dopo.

Queste r agioni sarebbero sta te già sufficienti a dedicare un lib ro intero alla battaglia, nonostante la ponderosa relazione ufficiale in più volumi ed ita dall 'Ufficio Storico in precedenza. Ma San Martino ebbe un'altra caratteristica: fu l'unica battaglia in cui tutta l'Armata Sarda entrò in combattimento e sotto la guida de l re Vittorio Emanuele II. I Piemontesi si erano già distinti prima, contenendo gli Austtiaci mediante l'allagamento del Verce llese, poi operando coi Frances i in azioni di varia entità a Montebello, Palestro , Vinzaglio , Confienza, Casalino e, limitatamente a un'aliquota eli bersaglieti, a Magenta; ma si era trattato se mpre di gruppi tattic i o divisioni , mai di tutta l'Armata. A San Martino invece furono coinvolti tutti, chi più chi meno, e sotto la guida diretta del Re. Ce tto, non fu uno scontro facile. Le truppe provenivano da basi di partenza distanti fra loro , carenti i collegamenti e l ' avanscoperta; e le co lonne avanzavano in formazione eli marcia, co n ampi in te rvalli fi·a un reparto e l'altro. Tutto ciò generò dapprima una sorpresa, poi una ridotta efficacia degli attacchi; per eli più la posizione nemica era ben disposta , e levata, munita e pres idiata da un intero Corpo d'Armata rinforzato , per cui la proporzione di forze era assa i lontana da quel tre a uno indicato da Napoleone come condizione basilare per attaccare con ragionevole speranza di vittoria. A posteriori , esaminando freddamente la dinamica dello scontro, bi sog na ammettere che i movimenti de ll e divisioni non fu rono coordinati bene e la battaglia non si può giudic are veramente ben condotta; ma fu un successo, pagato a caro prezzo , un grande successo; e questo conta. Vittorio Emanuele TI, per la prima ed ultima volta in vita s ua , comandò tutto il s uo esercito sul campo e vinse . Per quanto secon daria rispetto a que ll a eli So lfe rino e limit ata a poco più d 'un corpo d'annata avversario, fu un 'azione di cui andare fieri , tatticamente rilevante e piuttosto dura. Lo test imoniano le numerose concess ioni cieli' Ordine Militare di Savoia o di Medaglie d'Oro e d 'Argento al Valor Militare, tra le quali vale la pena di ricordare anche la ptima Medag li a cl' Argento a l Valor Mi lit are mai data a una donna in Italia.

Dunque , per il profondo significato simbolico, per l'importanza militare per la rilevanza storica, San Martino è e resta una delle pietre miliari della storia della Nazione e l'Ufficio Storico non poteva far di meglio che ripubblicarne ora per il centocinquantenario il re s oconto, già presentato la prima volta nel 1959 , in occasione del centenario , a perpetuare il ricordo di una delle giornate più significative, importanti e gloriose per le anni della nostra Patria.

In questa nuova edizione è stata inserita un'appendice archivistica che comprende l 'inventario analitico del fondo G- 17 Campagna 18 59 , conservato nel!' Archivio dell'Ufficio Storico dell'Esercito. Questo comp lesso documentario è in realtà una miscellanea costituita da tre nuclei fondamenta li: i 54 vol um i di carte rilegate e prodotte dal Quartier Generale principale e dai Comandi delle Grandi Unità dell'Armata Sarda nel 1859 , le carte sciolte prodotte dall'Ufficio Militare del Corpo Reale dello Stato Maggiore piemontese rela ti ve all'attività informativa svolta clal1848 all859 verso gli Austriaci (bb.2) e, infine, la raccolta di relazioni , memorie , studi e documenti o riginali dal 1859 al 1934 , realizzata dall'Uff'icio Storico del Comando de l Corpo eli Stato Maggiore sulla Seconda guerra d'i ndipendenza (bb .l 3)

Il fondo G - 17 rappresenta un patrimonio inestimabile per la storia e la memoria nazionale e, in considerazione di ciò, si è voluto rendere disponibile un valido s trumento eli ricerca per la co nsu ltazione eli queste carte, fonte prioritaria per ogni nuova ricerca storiografica sull'argomento

Il Capo dell'Ufficio Storico Colonnello Antonino Zarcone

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PREFAZIONE

PRIMA E OLTRE VILLAFRA NCA, L'UNITÀ D'ITALIA di Aldo A. Mola

TI l o gennaio 1859 poche parole di N apoleone III , imp e rator de i france s i all'ambasciatore de ll ' Austria a Parigi, barone Josef Alexander von Hubner, bastarono a mettere in agitazi one le cancellerie di tutt'Europa: " Duolmi che le nostre relazioni col vostro go verno non siano più buone come per il passato". I giornali, che già s volgevano un ruolo determinante per surriscaldare gli animi e cond izionare gli eventi, s i gettarono nella mi s chia. Su impulso del ministro degli Esteri francese, conte Alexanclre-Florian-Joseph Walewsky , il "Mémorial Diplomat ique " eli Parigi ne gò che la Francia s i disponess e a combattere l ' Impero asburgico per i begli occhi del regno di Sardegna: una s mentita che equivaleva a una conferma per chi conosceva l'italofobia del princip e franco-polacco e l ' inquietudine del "fosco figlio di Ortensia", ormai determinato a lasciare il s uo s egno nella storia legando il nome all'emancipazione delle nazioni senza Stato. L ' Europa e ra sospesa. Si respirava ansia a pieni polmoni. Lo documenta il mano s critto, fitto di correzioni e ripensamenti , del d iscorso della Corona pronunciato il 10 gennaio dal quarantenne re eli Sardegna , Vittorio Emanuele II eli Savoia, all'inaugurazione della 2" sessione della VI" legislatura de l Parlamento s ubalpino. Il celeberrimo passo " Non siamo insensibili al grido eli dolore che da tante parti d'Italia si leva vers o di no i" fu il frutto di un frenetico scambio di messaggi tra Torino e Parigi.

Una parola racchiudeva anni di attese, le sorti di interi popoli: un processo niente affatto in dolore. Era anche l'esile diaframma tra la pace e la gueJTa.

Da quasi mezzo secolo si erano susseguiti conflitti e rivolgime nti. Un dece nnio prima, pe rò, dopo la primavera dei popoli del Quarantotto e la svolta conservatrice in Francia, s uggellata dal l ' elezione di Luigi Napoleone a presidente della se conda repubblica francese , ancora una volta il fantasma della catastrofe era stato allontanato dal cuore del Vecch i o Continente. Dalla metà del 1858 la questione it aliana era tuttavia tornata prepotentemente alla ribalta e in breve divenne esplosiva: come le bombe lanciate da Felice Orsini contro il " treno imperiale" di Napoleone III, scampato eli misura all ' atte ntato mo1tale. Per p lacare la tempe s ta qualche cosa occorreva fare. Ma a quale pre z zo? Con quali rischi? Era possibile aprire un conflitto prop1io ne l centro del! 'Europa senza generare conseguenze incontrollabili ? Napoleone III coltivò a lungo il s ogno di un Congresso delle Grandi potenze per la pace. Tentò anche di includervi l'ormai annosa questione di Roma, che era anche questione del papa e cattolica: un groviglio eli problemi ch'egli vol e va sciogliere (e meglio eludere) separandola dall ' unione (non unificazione) italiana. Antico cospiratore, non prediligeva metodi rivoluzionari ; semmai usava i piccoli passi, memore che il grande zio era stato travolto dalla dismisura delle guerre attizzate dalla penisola iberica all'impero dello zar e risultate incontrollabi li come l ' inc e ndio eli Mosca.

Quel clima di so s pensione degli animi serpeggiava ovunque , dalle cancellerie alle caserme, dalle banche ai sacri palazzi, dalle redazioni dei più prestigiosi periodici alle conventicole dedite a innescare la miccia eli tumulti e rivolu z ioni. Ma anche artisti , filosofi , scienziati ne erano pregni.

Nell859 comparv e l ' edizione definitiva eli Oblomov eli Ivan Aleksandrovic Goncarov (Simbirsk , 1812-Mosca, 1891). Già apprezzato autore di Una storia comune , compiuto il viaggio iniziatico intorno al mondo a bordo della fregata "Pallada" , il romanziere ritrasse la Russia alla vigilia dell'abolizione della servitù della gleba attravers o i caratteri dell'apatico borghese di provincia, che dà titolo all'opera, e l'iperattivo Stol'c, non per caso di padre tedesco. Lo scrittore sintetizzò il contrasto tra due attitudini non solo dell'impero zarista ma dell ' Europa intera , parte immobile sotto il g iogo della Restaurazione , pane incline a voluttà ribellistica. Si diffondeva l'incontenibile sete di innovazioni, sulla spinta degli ideali (più autoreferenziali che nobili, invero). Goncarov pose bene in evidenza una dicotomia che non era solo contrasto tra generazioni , tra barbe nere e barbe grigie (o già bianche) , ma

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attraversava verticalmente i corpi sociali, le classi dirigenti, le fa miglie , le grandi e piccole Case dell'Europa di metà Ottocento , al bivio tra ordine,benessere , eleganza da un canto, tensione mistica e voluttà ribellistica dall'altro, quale veniva ritratta dai ta lenti pittorici e nei versi dei poeti parnassiani ali ' epoca dilaganti. Oblomov divenne un caso cosci enza proprio perché quell'Europa borghese e ribelle, aristocratica e plebea, razionale e torbida, era s cossa dalle fondamenta.

Il rapporto tra destino individuale e storia assillava filosofi e artisti, teologi e statisti , impegnati a fare i co nti con la novella storia annunciata da Goethe nel settembre 1792, dopo la vittoria dei repubblicani francesi a Valmy contro la coalizione restauratrice. Ma l' oblomovismo era davvero la tabe c he rendeva impossibile ogni vita spirituale o il "sogno di Oblomov", il cocente rimpianto per la perduta felicità d' antan, era una lezione generale perché conteneva il segreto per vivere il presente come spazio capace di accogliere e contenere senza traumi devastanti ogni novità?

L'antico contrasto tra visione m atematico-mecca nici stica dell ' universo e l'aspirazione (o vocazione) di ognuno a un consolante approdo teleologico alla v igil ia del .1859 trovò espressione in un'altra opera epocale: Mikrokosmos. Idee sulla storia naturale e sulla storia dell'umanità. Saggio di antropologia di Ruclolf Hermann Lotze (Bautze n , 1817- Berlino , l881). Ultimo dei grand i fi losof i sistematici , Lot ze si muoveva sulla traccia di Leibniz e Kant, di He rbart e Christian H. Heisse: pensatori protesi a imbrigliare l 'universo fis ico, o materiale, e quello spirituale, propriamente umano, in una visione unitaria, capace di tutto razionalizzare e spiegare. Come in Oblomov la tensione umana trova in fi ne quiete nella contemplazione del passato, così nel Microcosmo di Lotze la conoscenza scientifica viene superata clall 'affermazione eli norme assolu te , fondate sulla necessità dell'idea di Dio, concepito quale Persona e principio dello svolgimento della stor ia, animata dal suo modus operandi, oltre le leggi naturali, che sono identiche e coattive solo per i livelli elementari della fisicità, mentre l'orizzonte dell'uomo è e rimane la libertà. Lo aveva g ià affermato il grande e sfortunato Karl Christian F ri ecl rich Krause, autore di Le verità fondamentali della scienza

Proprio quando Charles Darwin pubblicava l'Origine delle specie, Goncarov e Lotze codificarono dunque due stati d'animo degli europei del loro tempo. La guerra di Crimea (1854 - 56) aveva contenuto i termini geografici e ci rco scri tt o i costi umani eli un conflitto dalle dimensioni potenzialmente globali. A costo di anossire per il debito non saldato con la Rus sia, che l'aveva soccorso nel 1848 invade ndo l 'Ungheria e impiccando i comandanti dell'insurrezione nazionale antiaustriaca , Francesco Giuseppe cl' Asburgo rimase a guardare. Nel l H56 il Congresso di Parigi ancora una vo lta riuscì afrenare la corsa verso la gue1Ta generale e a ristabil ire il concerto tra le grandi potenze, mirabi lm e nte descritto da Franco Valsecchi. Ma sino a quando il prima sarebbe riuscito a fermare il poi? Razionale , illuminista in senso forte, fid ucioso nella possibilità di recuperare l'equilibrio oltre ogni possibile scossa e guerra di teatro , i l principe Clemens di Metternich sopravv iveva alla forzata uscita di scena (1848), come anche accadeva al piemontese Clemente Solaro della Margarita, che ancora guidava i clericali nel Parlamento del regno eli Sardegna e proponeva la s ua visione dei processi in coso ne l Memorandum storico-politico. L'Europ a centro-orientale (l 'I mpero ru sso, l'Austria , la Prussia) continuav a a scommettere sulla stab ilità. Mentre i russi prefer ivano Oblomo v a inqui etud ini che rischiavano di aprire la via ai Demoni eli Dostoevskij in Ge rmania positivisti e neoidealisti sommarono le forze contro il pacato e troppo sistematico sistematico Lotze , guardato con disprezzo dai rivoluzionari. Gli uni e gli altri e rano co nsapevoli che sarebbe bastato un evento anche minimo, quasi impercettibile per mutare il corso della storia , ch'era - o così s i riteneva - manifestazione dell 'hegeliano Spirito Assoluto, incarnato neg l i uomini cosmico-storici.

Anche l 'Italia , appunto, era in bilico tra u n prima e un poi in qu el 1859.

Nella Partenza della Brigata Regina per il campo (Torino, 24 aprile 1859) Carlo Bossoli fissò con mano felice l'attimo nel quale il possibile s'avvia a divenire realtà Nell'angusta contrada San Filippo il pittore ritra sse i miLi ta ri zaino in spalla, assiepati tra il sagrato e pia zza San Carlo, gu idati da ufficiali a cavallo essi pure intenti a guidare l' az ione. Tutti vanno verso la guena , la vittoria, la sto-

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ria. Solo una madre con un fa ntolino in braccio ammicca a chi guardi: promessa di un esito vatlClnato dallo sventol io di tricolori che garriscono da destra verso s ini stra, dalle Alpi all'agognato Lombardo - Veneto.

Quel clima di sospens ione e di ottimismo, di trepidazione e di volontà è compiutamente ricostruito con rigore in 1859.L 'A rmata Sarda a San Martino, che ha i requisiti di un classico

La seconda guerra d'indipendenza non nacque per caso La vittoria che il 24 giugno 1859 tra Solferino e San Martino decise le sorti dell'Italia fu il punto di mTivo di un lungo sofferto cammino. Il suo punto di par tenza è qui indicato nella data del 23 marzo 1849, quando presso la "b rumai Novara " l'armata sarda contò meno morti e feriti e dispersi di quella asburgica ma risultò sco n fitta perché impossibilitata alla riscos sa Carlo Alberto capì che la guerra era perduta e decise l 'a bdica zione per sa lvare lo Stato e la dinastia: binomio indissolubile dai tempi dei conti e dei duchi eli Savoia, si no al Vittorio Amedeo II che di guerra in guerra aveva guadagnato la stima dell'Europa e la corona di Re eli Sicilia (poi mutata in quella di Sardegna) . Ne l 1949 l'Ufficio Storico dello SME sollecitò a riflettere sul valore emblematico della breve, azzardata ma necessaria di scesa in campo del Vecchio Piemonte nel marzo 1849, allo scade re dell 'ar mi stizio Salasco dell'agosto precedente. Lo fece con il bel vo lume Il primo passo verso l'unità d'Italia. 1848- /849, voluto dal Capo eli Stato Maggiore del! ' Esercito Efisio Marras.

Quest'altro vo lume risorgimentale, tratto nel 1959 dalla Rela zione Ufficiale s ulla seco nda guerra dell'Indipendenza d 'I talia, è la continuazione logico -cronologica eli quello sul 1848 -49. Esso afferma esplicitamente quanto nel 1949, l'anno dell'adesione dell'Italia alla Nato e del suo ritorno nella scena internazional e, s i pensava fermamente ma non sempre s i poteva dire. "Purché sappia trovarvi motivi di unione e non di disunione" - si legge infat ti nel suo esergo - anche la sconfitta può generare la ris cossa eli un popolo cosciente eli sé, orgoglioso della propria identità , rispecchiata dal s uo passato. Dopo Novara, ricordano queste pagine, il Regno eli Sardegna lavorò ogni giorno per scrollarsi eli dosso i gravosiss imi peg ni impo st igli dalla pace. Vittorio Emanuele JJ conservò lo Statuto, vale a dire l 'e lettività della rappresentanza nazionale e fece del Senato il ce nacolo cieli' Italia intera, inclusi quanti "con servizi o meriti eminenti avranno ill u strato la Patria " Il Regno di Sardegna, l ' unico in ftalia a garantire amp ia li bertà di stampa e ad aver parificato i diritti dei regnicoli al di là dei culti professati , non s olo accolse gli esul i politici dagli Stati i cui sovrani avevano prima concesso poi stracciato le Costituzioni, ma li antepose a propri talenti, che accettarono la second a fila perché la posta in palio non consentiva né egoismi, né municipalismi. Fu una stagione mirabile per "la generosità, l'abnegazione, il senso del dovere , lo spirito di sacrificio, la tenacia, la fiducia", tutte virtù essenziali del Risorgimento. Ne aveva dato saggio I o stesso Carlo Alberto quando il 23 marzo 1848 , "per viemmeglio dimostrare con segni este riori il sent ime nto ci e li 'unione italiana", sostitu ì la coccarda azzuna (vessillo de l regno a norma dello Statuto) con la "bandiera tricolore italiana" , ornata dallo scudo di Savoia .

Dopo Novara la cura suprema del giovane s ovrano Vittorio Emanuele II (1820 - 1878 ) e dei suoi minis tri fu la riorganizzazione delle For ze Armate. Es sa comportò attenzione per gli uomini (le palestre e l 'educazione ginnica erano già state in trodotte) e si tradusse nella riorganizzazione del tenitorio, di comunicazioni e trasporti, nella certezza che la partita futura sarebbe stata vinta da chi avrebbe potuto muovere meglio le mas se nella gra nde scacchiera della pianura padana, come aveva saputo fa re Napoleone l co ntro i generali di Carlo Emanuele IV e gli asburgici nell796-1797. Nel1849 nessuno sapeva quando sarebbe sc occata l'ora della rivincita. Ma lì era il segreto di un a gente che nei seco li aveva unito la d isciplina militare all'insegname nt o evangelico: estate parati. All'appuntamento della storia, che non era scritto in alcun li bro del destino , il Vecchio Piemonte giunse attraverso il lavorio diplomatico guidato da Massimo d'Azeglio prima, da Camillo Cavour poi. Migliaia eli picco le mosse per spostare un sasso oggi, una pietra domani, in vista dell'assalto alla montagna nel giorno finalmente propizio. Che per anni sembrò no n gi un gesse mai. La d iplomazia,

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bene sapeva la dirigenza del regno ardo, è impotente a cambiare le sorti interne degli altri popoli (la sopravvivenza dell"impero turco-ottomano ne era la prova), ma concorre a consolidare lo Stato. Certo era finita l 'e poca degli "avve n tati consigli", degli azzardi; Giuseppe Mazzin i ormai era isolato Deposte le i llusioni giacobine, i borghesi collaboravano con le istituzioni; proletari e sottoproletari g ua rdava no altrove (anche "al c lero soc iale" ne ll a terra di FGilip po Neri e di don Bosco) Semmai era tem po di capire che " la li bertà cos ta cara", anzitutto per c hi più ha: propri o la li be rt à e la sic ure zza es igo no fiscalità on erosa e ri go ro s a. Sulla scia di Cavour crebbero Giova nni Lanza, Quin tin o Sella , Giovanni Giolitti ... , via via s ino a Luigi Einau di , parco figliolo di un esattore d i prov in cia .

Quasi metà del volume è dedicata alla lunga preparazione alla prova bellica. Essa venne radicata a nche in istruzione d i ogni ordine e grado e ricerca scie ntifica , sia negli studi universitari sia con missio ni all'ester o, per apprendere, assimilare, adottare in vista del cimento. Senza dirlo esplicitamente, l 'opera indica il segreto della riscossa: l'unità del disegno e della sua esecuzione, basata sulla personalità straordinaria del conte di Cavour ma soprattutto sulla fonna del governo, che doveva rispondere al re e a un Parlamento conscio delle proprie respo nsab ili tà e pertanto largo di c red it o ne i suoi confronti per non ripetere gli e rrori catast rofici dell848-49 , quando il Parlamento s ubalpin o dette pessime prove eli sé (e continuò a farlo s ino al s uo terzo sciog li mento in due anni e al "Proclama eli Moncalier i").

Particolare attenzione è qui dedicata alla preparazione militare , ch e vo leva dire anzitutto educazione degli spiriti .

Anche l'Italia aveva i suoi Oblomov ma contava altresì su temperament i energic i , pugnaci , capaci di scender e in campo o almeno di incitare quando non potevano agire di persona. Ne è esempio l 'o rganizzazione dei volontari. Il 1° marzo 1859 Giuseppe Garibaldi , da tempo in segrete intese con Cavour e suo tramite con il re , raggiunse Genova da Caprera. Il govern o deplorò ma non impedì; nel frattempo contrasse un prestito naz ionale e allestì i depos iti per raccogliere i volontar i . I n partenza da To rino per Cuneo , loro princ ipal e centro eli racco lt a, il 16 marzd i garibaldini app la udirono Vittorio Eman uele 11 Il g iorno dopo il sovrano istituì il corpo de i Cacciatori d e ll e Alpi e il 20 nominò genera le del regio esercito l' "eroe dei due mondi ", c he il 20 prestò gi uramento .

I verb al i del consiglio dei min istri attestano la r apidità delle iniz i at ive e il pieno domin io razionale che ne aveva il governo. Queste pagine ricordano c he rattesa e la partecipazione dell'opinione nazionale eran o attestate da canti, "passeggiate" (com'eran dette le manifestazioni), luminarie, banchetti e dalle migliaia di adesioni che giungevano nelle forme più disparate. Nei g iorni del fervore bellico il ventiquattrenne Giosue Card ucci, all'epoca docente a l li ceo di Pistoia e g ià in corrispondenza co n Teren zio Mamiani , ministro cie li' Istruzione pubblica a fia nco di Cavour, s uonò la eliana della ri scossa Il futuro Vate e M aes tro della Terza Itali a sp iegò che v ' era l ' I talia di Ale ssa ndro Manzoni, a s uo avvis o ancora troppo r asseg nata e attendista , ma a nc he quella di Giaco mo L eo pardi, che aveva esor tato all'azione. Proprio i l poeta e macia to, spentos i d i consunzi one a me no di quaran t 'a nni, era il vessillo dell'o rgog li o g uerriero della stirpe. Ne ll a Canzone all 'italia, riech eggia nt e Pe trarca e Mach iavelli, il poeta dell'Infinito e del Tram onto della luna aveva in citato alle arm i , a " procombere" ovvero a sacr if icarsi per la P a tria per riscattare secoli di servitù sotto il dominio stra niero. Se n za quei trascorsi non vi sa rebbero s tati gli eroismi di San Martino, ove il 24 giugno 1859 il re ribadì il carattere militare della s ua Casa. Il sov ra no non era né doveva risultare un grande capitano. Gli bastava essere, come venne consacrato, un "p icco lo caporale", so ld ato tra i so lda ti. Anche a no rma dello Statuto il coma nd o toccava ad altri. La ba ttag lia per l 'Onore e la gloria era in vece prerogativa sua e dei Prin cipi della Casa Vittorio Emanu e le e i figli, Umberto prin c ipe di Piemonte e Amedeo duca d ' Ao sta, non delusero le attese

L'opera presente ha il pregio di rico rd are l'ampiezza della lotta consumata tra le 4 del mattino e le 20 di sera a Solferino e San Martino, senza tacere i gravi limiti di un bellum intrapreso (da entrambi i contendenti) se nza un piano organico (a parte il concen tramento napoleo ni co su Vercelli e quan-

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to ne seguì) e in specie della conduzione complessiva del proelium culminante , parte dovuti ai limiti oggett ivi dei mezzi militari dell'epoca, parte a quel tanto eli improvvisazione caotica eli chi affrontava per la prima volta una battaglia campale di quelle dimensioni: quasi 260.000 uomini contrapposti in un ventaglio di scontri separati l 'uno dali 'a ltro , s enza adeguata ricognizione preventiva del terreno né servizi in format ivi adeguati. Ne scrisse il capitano eli Stato Maggiore Edoardo Driquet mandato dal tenente colonnello Giuseppe Govone, come un Guerin Meschino, in cerca del re, senza che ness uno sapesse dove fosse e dove potesse raggiungerlo. Driquet lo trovò infine seduto a terra, cinquanta passi dal crocchio degli ufficiali della Real Casa, sciab ola alla mano, tunica sbottonata, mentre f umava e meditava s ul nuovo imminente assa lto, pronto a raccomandare che la brigata "Aosta" deponesse gli zaini per raggiung ere più celermente la linea eli comba ttimento. Quel che non fecero strategia, tattica e logistica seppero fare gli uomini , con 1'eroismo qui sobriamente evocato nelle sca rne cifre della re lazione ufficiale stilata due giorni dopo a Rivoltella, con il so mmario delle perdite Basti d'esempio la già citata brigata "Aosta", che ebbe feriti il generale Cerale , i colonnelli A ugu sto Vialardi di Verrone e Alessandro P lochiù, zio materno di Giovanni Gio l itti , statista della Nuova Italia, i maggiori Polastri e Bo tteri, mentre il maggiore Bosio rimase ucciso.

In quella lotta titanica , con un piede ancora nelle pugne medievali e rinascimentali, g l i ufficia li svettarono bandiera in una mano, l'arma nell'altra, in nome della vittoria finale chiesta a gran voce dal re perché la consegna era chiara da anni: occorreva battersi meglio dei francesi. L'aveva ripetuto per anni Alfonso Ferrero della Marmora, ministro della Guerra dal 1849, ben disposto a farsi odiare dagli uomini se quello era il prezzo da pagare per allestire qu ell'esercito che (s crisse Azeglio) grazie alla sua opera divenne "una bellezza''.

I genera i i dell'Armata Sarda non sempre f urono pari ai Marescialli di Francia, da MacMahon a Canrobert (fu il caso proprio eli La Marmora: ministro eccellente, comandante modesto , anche se a giudizio del re si mostrò "non più così rozzo e duro come era prima") ma conquistarono la st ima di un osservatore acuto quale von Mo ltke, che molto apprese dal 1859 per la futura guerra del 1870.

L'op era ha pagine importanti sull'azione di Garibaldi, descritto quale "capo di una religione nuova" , e dei Cacciatori delle Alpi: un riconoscimento de l volontariato pubb licato dali 'Ufficio Storico dello SME, quindi impl icita mente dal ministero della Guerra , un lustro prima della Grande Guerra, che ancora una volta vide accorrere numerosi i volontari, come ricorda la mostra fotografica La guerra della Na zione, allestita ali' Archivio Centra le dello Stato.

Il capitolo finale proietta il lettore oltre la battaglia vittoriosa e, ancor più, oltre l'armistizio voluto anzitutto da Napoleone III , sollecitato dall ' imperatrice Eugenia di Montijo e dai suoi Marescialli a "cessare ogni inutile spargimento di sangue", quasi precorrimento del celebre appello alla pace lanciato da papa Benedetto XV nell'agosto 1917. L'armi st izio di Villafranca tra i due Imperatori, avviato sin clall'8 luglio, definito l' 11 e firmato il 12, per l 'I talia non era un risultato esa ltante. Esso non conteneva affatto né le annessioni né gli eventi straordinari del maggio-ottobre 1860, ma po se le premesse indispensabili per riprendere l'azione e imporre definitivamente la so luzione unitaria della questione italiana a un'Europa che rimase attonita. Nel gennaio clell860 lo riconobbe proprio Camillo Cavour che nelle ore della sua stipula, poco prima che Vittorio Emanue le II la firmasse, ebbe con il re lo scontro tempestoso chiuso con le dimissioni da primo ministro Col senno eli poi il conte dovette convenire che era s tato il sovrano a mostrarsi politico fine e lung imirante, così come nelle giornate decisive della guena e ra stato l ' anima dell'Armata , impaziente di chiacchiere, sempre pro teso all'azione, come un giorno Vittorio Emanuele Il comunicò ruvidamente a Cavour, che sollecitava rapporti dettagliati sulle operazioni in corso: "Non posso scrivere un libro tutte le vo lte che le scrivo ... non scriverò più" .

L'importanza de l volume sta anche nell ' ampio corredo iconografico, nella 1icca appendice documentaria e nelle esemplari ca1te storiche, sulle quali a lu ngo si esercitò Piero Pieri nella elaborazione della celebre e tuttora insuperata Storia militare del Risorgimento. Guerre e insurrezioni (1962).Esso non è du nque

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un vo lume celebrativo . L a Relazione Ufficiale dalla q uale è ricavato venne concepita, scritta e pubblic ata quando l' Italia stava ponendo a ll e spalle le logore po lemiche s ulle due ba ttag lie d i Custoza ( I 848 e 1866), su L issa (1866), s ulla dolorosa sconfitta ad Abb a Ga rima (l o marzo 1896), su lla spedi z ione in Cina del 1900 e s u a ltre non felici pag in e di una politica estera i c ui titolari non se mpre avev ano a vuto la saggezza eli valutare la fo rza militare s ulla qu ale fare conto e troppo spesso aveva no addossato a ll e Fo rze Armate l'onere di reggere a pro ve per le quali non erano state fo mite per tempo di mezzi adeguati. Ne l 1911, proprio l 'anno seguen te la stampa de i primi due volumi della R elazione, co n l'impresa di Libia la Terza Italia mostrò anzi capaci tà di armoni a tra presidenza del Consiglio, ministeri degli Este ri , della Gucna e de lla Marina e i co mandanti su l campo. Le lez ioni del passa to erano state messe a buon frutto.

L'opera documenta in fine il fervore degli st udi s torici che ne l 19 10- 1911, mal grado la fe rita aperta dal terre moto eli Messina e Regg io di Calabri a, app rontarono c acco mpagnaron o la ce le brazione d e l primo mezzo seco lo dalla proc la mazione del regno d' Itali a, sa lu tata da ll e E s p osiz ioni eli R oma e Torino e dalle im ponenti ma ni festazio ni all'Altare della Patria. Lì il presidente del Consiglio dei min istri, G iolitti, ricordò che vi sono mo menti nei q uali i governi debbono ass u mersi l a respo nsabilità di decisioni s upreme, che dec id o no seco li eli s to ri a de i loro popoli.

Com e g ià fu osservato, pe r ricche zz a docum e ntaria , e non so lo di carattere militare , ma anch e politico , dipl o matico , cultu ra le in se nso lat o, la R elaz ione Ujjt cia le e dita dali ' Uffi c io Sto rico dello SME co s tituì motivo eli vanto per l 'appor to ag li s tudi italiani e st ra ni eri (anch e pe r confro no con le precedenti Relazi o ni (P ari g i. ed izio ne definitiva 1865; Vienna, 1872-76), mentre l'Accademia dci Lin cei varava l ' imponente si ll oge sui Cinquant ' anni di storia italiana. MDCCCLX-MCCCCX ove fu il general e F iore nzo Ba va Becca ris , in età ve ne r a nda , a rip ercoiTere le vicende de ll e F ir ze Armate dalla nasc ita de l! 'Esercito It a li a no.

Queste pagi ne ripropo ngono molti interrogat ivi s ull a enigmat icità de ll a s to ria Vedu to a distanza eli un seco lo c mezzo il 1859 ita liano continu a a risultare prodig ioso. Tra gr innumerevo li corsi po ssi bili. uno sol o prese abbrivo e, co me un precip itato chimico, d' im provv iso s i tradusse in realtà. Quando lasciò l'lta l ia, il 16 lu g lio 1860, Napo leo ne Illlan c iò un a so rta el i sfida, co n una ve na di sarcasmo : "Vedrem o cosa sapra nn o fa r e ora g li itali an i" . Ques ti lo most ra rono nel volge re di poch i mes i. Ne ll ' incontro clel27 agosto 1860 a Chambéry , ov e e ra andato a so len ni zza re l'annessione de ll a Savoia, a Enr ico Cialdini e a Luigi Carlo Fari ni che Io informarono dell a decis io ne eli Torino eli in vadere Umbri a e M arc he pe r tag li are a Garib a ldi la marcia s u R oma per abbattere il potere te mporale dei papi. l'imperatore dovette ri spo ndere: "Fate, ma fate in fretta''. Anch'eg li s i rasseg nò a fare da spettatore del grande gioco che vedeva l'Itali a in bi li co : già e non an co ra, prossima all'unità e tuttavia distante dal far coi nc idere i co nfini p o litici con qu e lli geografici (v i sare bbe giunta so lo tra il 1918 e il 1924, do po Vittorio Ve ne to e l ' annessione eli Fium e; ma Nizza era perduta dal 1860, M a lta dal 1798, la Cors ica dal 1768 ).

In poco più di un anno g l i it a li a ni erano pa ssa ti da San Mart in o, una seve ra prov a d i forza per non sfig urar e a co n fronto con i francesi, a padroni della propria s tori a: co n un piede be n sa ld o nella scoperta della propria ide nt it à, della Tr ad izione , e uno su ll ' orlo del bu r rone, co me sempre accade quando s i cresca troppo rapidam e nte.

Nel 1869 Gorcavoc pubblicò IL burrone , ultim o c apolavoro de ll a s ua trilogia , subito a pprezzato da Angelo d e Gubernatis . Uno d e i suo i personaggi c hi ave, Raj s kij. l ' uomo che vagav a co n la valig i a ze pp a di quadri non terminati c eli a bb ozzi di roma nz i da sc ri vere in ca ntato da Vera (che fini sce per cedere al sovversivo Mark Volochov), cresc iuto nel mito della nonna e della sua Non na più auten tica , la R ussia s te ssa, per cercare il s u periore equ ilibrio si re cò in Italia, nu ovamente Gran M adre di civiltà Di cc i a nni prima n o n sa rebbe accaduto TI viaggi o rea le o sen timentale ne ll a te rr a di Virgilio e di Orazio , di Augusto e di Cos tantino e dell ' unificaz ione nazion a le ra ggiunte in me no di due anni tomò obbli ga torio . L'Europ a no n e ra piì:J conc e pibile se nza "la più pi cco la delle g ran di potenze", protesa a sa lire la chi n a dell a s to ri a con lo slanc io mos trato a San Martino il 24 g iu g no 1859.

Vlll

all'edizione dell959

Quando, nel giugno del 191 O, L' Ufficio Storico del Comando del Corpo di Stato Maggiore iniziò La pubblicazione deLLa sua Relazione Ufficiale sulla seconda guerra dell'Indipendenza d'Italia/ erano trascorsi cinquantun anni dalLa concLusione, nel giugno del 1859, di quella campagna.

M a se la mancanza di aLcuni documenti di primaria importanza solo tardi rintracciati e se, sopratutto, gli enormi impegni della edificazione, prima, e deLta organizzazione, del consolidamento e dello sviluppo dello Stato unitario, poi, non avevano offerto possibilità ed opportunità di una più sollecita redazione della storia di quegli avvenimenti, non era mancato il più vivo interessamento ad essi chè, anzi, in quei cinquantun anni si era verificato per essi tutto un vero fervore di indagini, di ricerche e di studi da parte dei maggiori storiograji tanto italiani quanto stranieri.

Primo, i!J: ordine non solo di tempo, il von Moftke aveva approfondito fin nei più minuti particolari La impostazione e lo sviluppo delle operazioni di quella guerra alla quale aveva ottenuto che assistesse, accreditato presso il Quartier Generale austriaco, un suo fiduciario , il maggiore Redern; e questi gli era stato così Largo di informazioni e tanto prodigo di relazioni e di rapporti da consentirgli di desumere una ricca messe di dati e di elementi di esperienza che non mancavano di produrre i frutti della loro utilità nella campagna austro-prussiana del 1866 ed in quella franco-prassiana del 1870.

Fra il 1862 ed il 7864 lo Statv Maggiore francese pubblicò, in due diverse edizioni, la propria relazione; a questa fece seguito quella dello Stato Maggiore austriaco, pubblicata in tre volumi negli anni 1872, 1874 e 1876.

Numerosi furono anche gli studiosi italiani. Fra essi vanno particolarmente ricordati i nomi del Mareno, del Manfredi, del Troili, del Clzù!/a e deL Fabbris perchè dalla profonda erudizione dei loro studi e daLLa minuziosità delle loro ricerche ve nne definitivamente spianata la strada alla redazione della nostra Relazione

PREFAZIONE
5

Ufficia le. Sicchè, quando questa, nei suoi sei volumi (due di narrazione, due di documenti e due di schizzi), vide la luce, aveva il suffragio di fonti documentarie così estese e molteplici e tanto autorevoli da risultare, fra tutte, l'opera più completa sotto ogni aspetto, di elevatissim o valo re storico, addirittura preziosa onde in breve volger di tempo se ne esaurì totalmente la edizione.

P er questi intrinseci caratteri della nostra R elazione Uffici ale e per quelli degli stu di e delle opere che la pre cedettero, sarebb e ben immodesta pretesa quella di voler portare oggi un ulteriore contributo alle indagini storiche s ulla guerra del /859.

Il presente volume, perciò, vuole essere solo un lavoro celebrativo nel quadro della storia, ed il suo unico scopo è quello di evocare e di divulgare, nella ricorrenza d el loro primo centenario, qu ei fatti concreti e quelle gesta gloriose che furono il seme fecondo dell'Indipendenza e dell'Unità d'Italia.

D opo cento anni, durante i quali avvenimenti si sono succeduti ad avvenimenti ed il ritmo della vita individuale e societaria e le sue form e e le sue relazioni e le sue espressioni di pace e di guerra hanno assunto contenuto ed aspetti e manifestazioni tanto dissimili da qu elli di allora, p ar quasi che i primi incerti ed incespicanti passi compiu ti per far e l'Italia possano esse re del tutto scon osciuti o dimenticati o, quanto meno, sminuiti nella loro portata e nel loro valore.

R ichiamar/i alla memoria e divulgarli non sotto forma di approfondimento di indagini storiche - chè, in tal caso, il lavoro risulterebbe solo diletto culturale dei già provveduti - ma in forma piana e con intonazione dt larga accessibilità, è parso sistem a più idoneo per dare a quei passi l a piena solennità della loro rilevanza storica e per rendere dov eroso omaggio, nel centena rio del loro sacrificio, a tutti quelli che bagnarono del loro sangue generoso quel teatro di guerra del 1859 dove non è retorica affermare che l' I talia una ed unita ebbe il suo battesimo. Non è vano, nè sterile, nè disutile riandare ancora oggi, quando tutto è così radicalm ente modificato da allora, con il pensiero e con animo commosso ad un ormai tanto lontano passato. Que sto, infatti, offre tuttora materia di profonda meditazion e perchè certo nè l'oggi nè il futuro potranno smentire che in pace ed in guerra l'uomo, con il suo intelletto , con il suo cuore, con la sua f ede, con la sua volontà e co n le sue passio ni continua e co ntinuerà ad esse re fattore primo, essenziale ed insostituibile d'ogni azione e che le vere for ze motrici e creatrici della vita nella sua più vasta espression e sono e saranno ancora la gener osit à, l'abnegazione, il senso del dovere , lo spirito di sacrificio, la tenacia, la fiducia: quelle stesse virtù e quelle stesse energie che furono l'essenza del no stro Risorgimento e che fecero, cento anni fa, nostra P atria l'Italia.

Roma, giugno 1959.

IL CAPO DELL' UFFICIO STO RICO

Colonn ello F erdinando D i Lauro

LA PREPARAZIONE POLITICA DELLA GUERRA

Perisca il mio nome, perisca la mza 1·iputazìone, purchè l'Italia sia!

CAVOUR

Un popolo può raggiungere la grandezza prendendo le mosse anche da una sconfitta militare purchè sappia trovarvi motivi di unione e non di disunione.

Anonimo

« J'ai été éncha nt é de tout ce que j'ai vu en Piémont. Pour l'esprit po litique vous rappelez l'Angleterre, pour l 'esp rit militaire vous rappelez la France. Persistez et vous se rez l'un d es premiers pays de l'Euro pe, comme vous étes déjà le premier de l'Itali e >>

Sono parole di Ado!phc Thiers scritte verso la fine dd 1852.

Ma ssimo d'Azegli o, dim issiona rio , aveva , allora, già cedute le redini del gove rno , assunte dal conte di Ca vour, e il Pi emonte, com e appunto si rileva dalle parole del Thiers , non era ormai più il paese della disfatta del I 849 : battut o militarmente a Novar a, dissestato finanziariamente , isolat o in Europa, privo di equilibrio all'interno, scosso dall e intemperanze dei rivoluzio n ari e dalle nostalgi e dei retrivi, sconvolto spesso da quei tumulti di piazza che denotavano una sconc er tante impreparazione all e responsabilità della vi ta costituzionale.

In un triennio appena, so tto il regime dell a l ibertà e della costituzione, tutto, infatti , era sta to riordinato, rinn ovato, ri sa nato : finanze, eserc ito, eco nom ia del pa ese , ridonando agli animi, già esasperati e sgo menti per l a dura sco nfi tta, una più serena fiducia e t ran quill it à.

Il Piemonte, ins omma , aveva su bito una metamorfosi profonda e rapida, per m erito di uomini che, col d'Azeglio , senza chinare il

capo dinanzi alla sconfitta, senza un attimo di scoraggiame nto o di debolezza e cedi menti a destra o a sinistra, ma stretti per amor di pat ri a attorno al giovane Sovrano, avevano dim ostrato la grande virtù di saper affrontare person e, fa tti, vicende se n za tema di esser gi udic ati d ema goghi dai retrivi e r et rivi dai demagoghi.

Così e solo così, grazie a tali uomini che costituiro n o il primo ed a ll ora unico governo liberale della Penisola, fu possibile imporre risp etto al nemico vittorioso, patteggiare con lui , sa lvare S ta tuto , libertà, integrità t erri toriale , rimarginare le più gravi ferite inferte da una guerra perduta e salvaguardare, anche, da rappresag l ie n emi che i patri oti lombar do- veneti compromessi nella g u erra nazionale .

D'Azegl io, difendend o lo Statuto dopo Novara, aveva scritto, senza dubbio, la pagina più bella della sua vita: la sua az ion e allora fu veramente provvidenzial e .

Ma egli era, per temperamento e per t e ndenze, troppo conservat ore e troppo dubbioso s ull a coes ione moral e d eg li Ita li ani per poter svolge re un 'ope ra tale che valesse a p reparare l'indip ende nza. e l'un it à italiana.

Il s uo programma non andò, in realtà , o ltre il primitivo scopo.

« Quanto a me l'uni co sco po è di mant enere in Piemonte le istituzioni. Se vi riu-

"Ricominceremo da capo e faremo meglio,
2. 9

scin\ credo che.: avrù guadagnato la mia g iubilazione.: ''• avna ser in o all'amica Teresa Targ ion i Tozzc.:tti nel lugl io d el 1H49; c a l la ne l gc.:nnaio 1H52, lJUando tale.: sc opo era in p ieno raggiunto e il pae se.: godeva di un n : rro contìda\·a che ormai il Piemonte non aspirava a nulla. n c n \"oiC\·a n{· dar noia ad alcuno, nè tollc.:rare sopcrchic.:ri e da altri, rivelando, così, nelr in timiti"t di una letter a privata, LJUale fosse.: in dctìnitiva i l Sli<J vero programma politi co.

" ... Alla fine non vog liamo LJllc.:l di suno, nè dar noia a ne ssuno, se poi il nostro, o dar noia a noi, abbiamo un paoc.: dove Re, Popolo, Governo, Parlamento, masch i , femmine, g iovani e vc.:cch i. siamo tutt i d 'ac cordo a non volerei lasc iar fare so pcrch ierie. Abbiamo un esercito che, lo vedeste ora come l'ha ridotto La Marmora, è una bellezz a: abbiamo denari nelle tas che dci sudditi, se non nelle n ostre, e al caso si farebbero vuotare, c le vuoter eb be ro vo lenti eri; abbia mo posizioni, forte zze, l ince di difesa, ecc . ecc . , per conseguenza credi ate 'p u re che, prima eli voler ficcare il naso nelle cose nostre, ci penseranno due volte, e venendo il caso, fìnchè ci son mani si menano e, dopo, ci penserà chi r esta " ·

V 'è senza d ubbi o i n queste pa role un sere no ottimismo, ma esse sve la n o nel loro complesso la prospett iva di un vero qu iet ismo poli ti co, che, dati i t empi, non era immune da pericoli, in quanto avrebbe potuto preparare il ritorn o di ele1"!lenti reazionari e spingc::re i progressisti nelle . fìle d ei rivo luzionari.

Ad ogni modo , ben può dirsi ch e le basi per una azione pitl din amica era no sta te gettat e e, a in verità, aveva concorso anche in misura preminente il conte di Cavour, in quei d iciotto mesi (1850 - in cui ebbe i portafogli dell'Agricoltura, della Mar ina c poi delle Fi n a n ze .

Il Conte, infatti, era troppo attivo, tr oppo amante de lla po litica per non di veni re, come in rea l tà divenne, ,, magna pars ., del Gabinetto c per non prendere il sopravvcnro sullo d'Azeglio. Il quale d'Azeglio, soffe rente nel fis ico per postum i di una ferita rip o rtata ndla clifes a di Mo n te Ber ico, pt: r nu l la am ant e d el la polit ica, tanto c he aveva accettato la di rc::zionc

del G o vern o pn pur o don:rc ru be n lieto di la-.c ian · al c< ;lh:ga, al cos id detto •· COl] dc combat " · le maggiori cu re d el Mi nistero c di af fidar gl i l'inca rico di il pritKi pak cr aton: del Co\Trno al la Camera, in sostanza, di una runzionc.: rapprcEgli poteva, infatti, schcrzmamentc ri pc.: tc.: re: " con lluell'< ;mctto lì faccio come Luigi Filippo: regno, llìa non governo''·

Ca\"OUr :l\'< "\"a giù manifestato il •· credo " politico sin dal giugno 1 in una lettera indirizzata ai c.:lc.:ttori di Vercelli. " Io cn: do potere dall"intimo della cosc ienza dichiarare c h e volli mai sempn.: co n tenace propos ito l'Ital ia unita e l ib era , t:d il nos t ro pa ese ne l pieno possesso di un sistema cos tituzionale. ne l l} ualc il trono riposi sul la fe rma e larga base delle libertà pc polari . lo fui nel passato e sono tuttora schietto e dc\'Oto della monarchia costituzionale, perchè la reputo la sola capace, n e ll e attua l i condizion i de ll a soc iet à europea e d el l ' I ta l ia in particola re, di conc iliare l'o rdin e e la l ibertà, la stabilità necessa ria al lo svo lgimento d egli interessi economici con i miglioramenti morali e politici, che richieggono le giuste e crescenti esigenze dei popoli: perchè la monarchia è il sol o sistema di governo n el qu ale i l moto progress ivo, che spinge la civ iltà cristiana a m igl iori d estini, possa esser e mantenuto nei limiti seg na ti dalla ragione " Lo Statuto, dunque, sarà il nostro simbolo politico, ma lo Statuto considerato non solo come la consacrazione di molti gra ndi e fecondi pr in cipi di l ib e rtà, ma al t resì co me mezzo più efficace ed acco nc io ad int rodu r re nell'or di ne eco n om ic o e po lit ico tutt e le riforme, tutt i i miglioramenti richiesti da provate esperie n ze o da incontestabili ragioni scientifiche, e tutti lJUelli ancora che: il futu ro rivelerà allo sp irito in dagatorc dei popo li modern i. Ques ta di ch iara 7.io ne ra cc h iud e l'i n t e ra mia professio n e di fede po i it ica ,,.

Con questo " credo " • improntato a quella \ isione dinamica del che era mancata intieramcnlc al d'Azeglio, Cavour non pote va no n mera\' ig l iare c sconcertare un po' tutt i , avve rsar i c d amic i, appena divenne ministro, s pecie quand o assunse il Mini stero de lle fì nanz<.:.

IO

La sua azione, infatti, doveva per forza sovvertire vecchi principi, abu sati luoghi comuni , quie te abitudini, urtare in teressi dei singol1. Allorchè ebb e il portafoglio del le Finan ze , l e co ndizioni del bilancio non potevano essere peggiori. Il suo pre decessore , Nigra, non presenta va il bilancio da due anni ed anzi, una volta, per sopperire alla mancan z a tota le di denaro, aveva persino versato nell e casse dello Stato 40 0 mi la lire trat te dalla sua stessa banca privata.

Era, perciò, indispensabile agir e ; agi re con t utta prontezza.

Ma come? Con la cosiddetta pol iti ca della lesina? Prudenza e vo lgare senso comune avrebbero, infatti, suggerito di attenersi a una tale li nea di condotta. Ma una siffatt a politica, in quel momento, avrebbe inde bolito ancor più il Piemonte, determinando una stasi economica , un maggior isolamento in Europa del piccolo Stato e un aumento dell'influenza dei reazionari all'interno, il che avrebbe sicuramente facilitato l'asservimen to all'Austr ia, compromet te ndo anche l e stesse libertà costituzionali. Occorreva, perciò, provvedere ben a ltrimenti per poter accrescere, sia all'interno, sia all'estero, il prestigio del Governo e del Paese; per aver modo di preparare i mezzi adat ti affinchè risorgesse la ricchezza privata, fossero gara ntite la stabilità ali' ì nterno, la sicurezza verso il confine orientale .

Cavour, allora , sorprendendo ogni aspettativa non esitò di '· dar inizio a una politica di ampie spese, convinto che non si potes se fare contemporaneamente una politica di progresso, quale eg li l a concepiva nel suo stesso << credo )) ' e di conservatorismo economico.

Instau rato, innanzitutto, un ordine rigoroso nell'amministrazione delle finanze, affinchè il contribuente non avesse dubbi sull 'ocu lato impiego del danaro pubblico, e in tr odotte, perciò, tutte le economie possibili ne ll a burocrazia, riducendo ministeri e persona le, Cavour passò arditamente ad imp o rr e ta sse così a lte , ma equamente e proporzionalmente r ip ar tite fra le varie classi de i cittadini, quali per il passato non erano mai state im poste nel Piemonte .

1<Se voi tenete alla lib er tà del nostro Stato - disse, allora, alla Camera in sede di discussione di quella stessa legge - bisogna pagare,

pagare e poi sempre pagare. Il dispot ismo pu(> esige re meno tributi di un Governo libero, pe rchè dà m eno in cambio, ma la libertà costa cara. Sono gli Stati a reggimento d ispotico che poss ono perm ette r si un lieve sist ema di tassazi one , ma <-luelli a reggimento l iberale, in quanto debbono costantemen te accrescere il progresso economico della nazione, su cui si basano e per cui de bbon o far e grand i sp ese , son o Go\·:: rn i a for ti tassazioni >>

Era un provv edimento impopolare, come l'altro te ndente all a riduzione d'impieghi e di im piegat i, e, pertanto, l'opp osizione parlam entare, e non so ltanto questa, si scagliò contro il Cavour, ma egli sentiva e sapeva di poter sfidare og ni impopolarità ed ingiuria

Accresciute, quindi, le risorse del tesoro , contra endo anc he pres titi al l'estero, riuscì a pagare i debiti pu bb l ici, nonch è quelli di guerra, ed a me tter e il paese in condizione di compiere opere di pubb lica utilità, in par ticolare strade ferrate.

Con t ratta ti di commercio conclusi , poi, con la Francia, col Belgio, con l a Svizzera, col Zollverein, con i Paesi Bassi, trasfo rmò completamente il regime doganale del piccolo Regno e, applicando tariffe assai miti , diede non solo slancio al commercio, ma favorì anche i rapporti internazionali per le particolari concess ioni accordate ad ogni sin golo Stato.

In tal modo potè far uscire il Paese da quell' isolame nto diplomatico in cui l'aveva gettato la sconfit ta militare ed accattivargli le simpatie delle Potenze europee, le quali dopo il I 849 avevano considerato i l Piemonte come r ifugio di turbolenti e, perciò, una mi naccia per l'Eu ropa.

Al Piemo nte, però, occorreva non soltanto guadag nare simpa tie, ma rice rc are e assicurarsi un forte appoggio in Europa, cioè una valida all eanza. Era una necessità assillante con un 'Aust r ia al confine orientale. Con questa mira Cavour sin d'allora, nel corso di quelle trattative commerciali, cominc iò a richiamare l'attenzione <( sul le possibilità di qualche fatto nuovo che rendesse molto opportuno l'avere l' appoggio se non materiale, almeno morale del la Francia H, il che lo spinse subito dopo a prospettare l'utilità di stab i lir e con questo Stato buoni rapp or ti <( i qua l i avrebbero assi -

13 -

curato che ove gravi complicazioni europee sorgessero, non avremo da stringere un'alleanza con un popolo col quale vi fossero discussio ni economiche, che dovessimo fare un trattato di alleanza , mentre si ccmbat te una guerra di doga ne )) .

Tutta qu esta attività e ra 111 pieno svi lu ppo, al lorchè avvenne la rottura t ra Cavour c d'Azegl io.

Il Conte era un ministro troppo in traprendente per poter rimanere entro i limiti della sua specifica attività. Quando egli, infatti , volle entra re anche nella questione prettamentc parlame ntar e, modificando l' indirizzo del Governo tra i partiti, spostando la base su cui poggiava, senza nemmeno co nsu l tare il Preside nt e dei Min ist ri , l'urto e la rottura col d'Azeglio dive nnero ine vitabili. Ciò accadde l'rr maggio 1852, quando, morto il presidente della Camera1 Cavour fece eleggere a quella carica il Rattazzi , che apparteneva alla sinistra, fino allora all'opposizione ministeriale.

Per tale motivo, dopo diciotto mesi, Cavour venne escluso dal Governo. L'opera sua, però, era sta ta in quel frattempo prodigiosa con risu ltati ve ram ente sorprende nti.

Aveva sostenut o spese, ritenute spesso pazzesche, per opere pubbliche, per lo sviluppo della rete ferroviaria , considerata elemento importantissimo del fattore commerciale e militare ( r), per una maggiore diffusione della istruzione dei cittadini (2), per il riordinamento dell'esercito e, non soddisfatto di tutto ciò, aveva accollato anche a l bilancio sta tal e l'enorme spesa per i lavori destinati a trasformare il porto di Ge nova in porto esc lu sivamente commerc ial e, perch è, secondo la sua visione non solo economica, ma anche soc iale, Genova doveva <• tra poco diventare troppo ricca per lasciarsi andare di n uovo alle rivoluzioni >> .

Ebbene, nonostante tutte qu elle ingenti spese, egli, andandosene dal Governo, lascia va le casse dello Stato, che aveva trovate vuote, con una disponibilità di ol tre 50 milioni!

(r) Ne l 1848 ne l Pi emonte non es istevano ferroYi c c so lo era iniziata la costru'l.ionc dcll:l li Genova · Torino In meno eli dieci anni a quesm linea se ne aggiunsero altre diciotto, wn uno sviluppo di IJ I7 km.

Ritornava, così, al banco di deputato, dove riprendeva l'attività parlamentare appoggiando in pieno quel Governo dal <.juale volutamente d'Azeglio lo aveva escluso.

Stupito ed ammirato, Adolphe Thiers, che in quei giorni si trovava a Torino, non potè fare a meno di esa l tare tale atto, scr i vendo ad un amico: ,, Tut to si può augurare in un paese dove g li uomini più influenti lasc iano il potere per appoggiare coi loro amici quel Governo ;)tesso che si separa da loro )) .

Ma episodi di tanto disinteresse, urbanità, generosità non furono rari nel Piemonte in quei tempi, nei quali classe politica c giornalismo si preoccuparono pure della formazione c preparazione morale, spiritua le di un paese da poco ini z ia to a ll a vera libertà della vita costituz ionale.

Qualche mese dopo, e prec isamen te il 4 novembre I 852, d'Azeglio si vedeva costretto a dimettersi, ed anche questo benemerito patriota nel congedarsi compiva un gesto che rivela tutta l'onestà dell'uomo.

Volevano dargli i gradi di ge nerale: egli li rifiutò dicsndo: << Le spa11ine di colonnello le porto perchè, se non le ho meritate, le ho però portate al fuoco, men tre altri se le le vavan o, pcrchè i l luccicore non chiamasse le prune n .

Il Re, riconoscente, voleva co ncede rgli il collare dell'Annunziata: declinò l'offerta, perchè •< non gli par conveniente che i parenti di Sua Maestà si guadagnino la vita vendendo quadri ».

Era l'uomo sempre e tutto nobiltà che. se dopo Novara, sconvolto per la not izi a del disast ro e dell'a bdicazione di Carlo Alberto, aveva imprecato al Re, più tardi ser i verà: << Il povero Re ha avuto disgrazia davvero non poter morire. Certo ci ha rovinati, ma pure non mi se nto stizza con lui, anzi mi fa male a figurarmelo solo e raming') n

<< En politique il n'y a rien d'aussi absurde que la rancune 11 dirà Cavour, coniando la bella massima che sarà per lui, come per d'Azegl io , norma costante di vita!

una spesa eli ci rca 2)<> mili o ni c un reddito netto di circ:1 10 milioni annui.

(2) Il numero degli :u1alfabcti che nel 1848 sa li va a più del 75' '., , discese in pochi :Inn i a meno del

LUIGI CIBRARIO A CAVOUR AL CONGRESSO DI PARIGI:

gettato buon seme,

Quando Cavour assunse la direzione del « grande Ministero del4 novembre 1852 >> ( r) , Ministero che doveva, poi, consacrare l'unione indisso l ubile della libertà e della nazionalità in Italia, i tempi non erano certo maturi per gesti audaci.

<< •• Penso - disse egli stesso alla Cameraesservi t empi per le transaz ioni ed altri temp i pe r le politiche decise. Io credo che non vi sia nè nella storia, nè nella politica, nessuna massima assoluta. Se mai verrà il tempo della politica risoluta, non di transazione, io sarò il primo ad adottar!'a, chè per carattere mi sento più propenso per quella. Ma la sap ienza dell 'uomo politico sta nello sco rgere quando il tempo è venuto per l 'una e per l'altra .

« Io credo che noi siamo appunto nelle circostanze che dobbiamo abbandonare l a politica degli avventati consigli per attenerci a quella delle tran sazioni >>

E il Conte, in fatti, iniziò il suo cammino di capo del Governo lentam ente, con calma, co n circospezione, pronto sempre al com promesso, purchè il pre st igio de l picco l o Piemonte non venisse menomato.

( 1) Il Ministero ri s ultò composto con: Cavour alla Presidenza e alle Finame; Dabo rmida ag li Affa ri ester i; Boncompagni alla Graz ia e Giust iz ia ; La Ma r-

Su questo principio d el prestigio e de lla dignità non erano possibili o ammesse transaZIOni.

<< Posso assicurare la Camera che se il Ministero sapesse che alcuno dei su oi agenti diploma t ici direttamente o indirettam en te non fosse fedele a questi principi non esiterebbe un momento a destituirlo », aveva già affermato in passato, come ministro del d'Azeglio

Allorchè salì al Governo occo rr eva semp re c soprattutto dimostrare all'Europa che lo Stat o sardo, « piccolo per la forza e la condizione fisica, ma grande perchè rappresentava p i ù fedelmen te l 'idea de l progresso e della libertà moderata >J , poteva se r vire di modello a tutt i g li altri, anche ai grandi.

Come pur e occorreva in sommo grado consolidare e sviluppare guanto già era stato fatto o iniziato, cont inuand o anche ad interessare ognor più l'Europa alla vita int erna del picco lo Reg no affi nchè seguitasse a portarvi danaro, be n sapendo che ogni investimento finanziario nel Piemon t e era r eddit izio e sol idamente g aran t ito dalla presenza di una cla sse p oli tica ed economica audace, ma eq uil ibra ta , at-

mora alla Gu er ra; Paleocapa :1i Lavori pu bblic i ; C ibrario all'Istruzione pu bbli ca ; Pon z a d i S. Ma.rtino ag li I nterni

"Avete

tiva c risparmiatrice, amante della libertà c dell'ordin e.

Nel complesso tu tta l'opera pol it ica di allora e degli anni suc ce ss ivi non si materia lizzò anticipatam e nt e in un programma: il trapasso tra il vecchio c il nuovo avvenne caso per caso, secondo una semplice direttiva di rotta, che inizialmente fu « Italia libera >> e, poi, << Italia unita ))' perchè Cavour, fino al 1856, non guardò oltre l'Appennino e considerò « co rb elleri e n le aspirazioni unitarie del Mani n.

Il Conte era salito al Governo appena da qualche mese quando la cr isi determinata dal sequestro dei beni degli esuli lombardo- veneri divenuti sudditi sardi ravvivò in lu i, come un « monito interio re e perenne » , la co nstatazione, già fatta dal d'A zeg l io, che i l Piem onte libero e l'Austria non avrebbero potu to convivere in armonia ( 1)

La cosiddetta « misura precauzionale » adottata allora dal conte Ra detzky in L ombardia fu un atto illegale, e non solo illegale : fu un oltra ggio verso un P aese picco lo, sì, ma troppo fiero per tollerare ostentate offese dirette ai suoi sudditi e conseguentemente alla sua dignità.

« Non abbiamo in mente di tentare una terza riscos sa Il tempo delle fo llie è passato » disse i l Capo del Governo e mandò note a Vienna e, dopo Vienna, alle altre Potenze europee. Invano.

( r) Il suaccennato provvedimento di sequestro venne determinato dal Governo imperiale il r8 febbraio 1853 in base a cc man i fes ta - d iceva il proclama d i Rad etzky, ma in effe tti non com provata - compartecipazione dei profugh i politici de l Regno lombardoveneto» al tentativo d i ri voluzione popola re compiuto nel pomeriggio del 6 febbraio ad opera della mazziniana «Soc ietà nazionale italiana » Nel tentativo stesso, prontamente represso, rima se ro uccisi II militari e 6 popolani. I fer it i furono complessivamente 79, dei quali 73 militari. Segu irono ferm i, ar resti, v iolenze da p a r te de ll e truppe, dichi a r az ione dello stato d'as · sedio e infine esecuzioni cap itali, anche di innocenti. Col decreto di sequestro vennero colpiti pure i profughi, di\·enuti sudditi sardi, la cui emigrazione in Piemonte, in seguito ad accordi fra i due Go\·erni, era stata lega li zzata a tutti gli effetti (2) Conte Buo i Schauenstein, na to nel 1797, morto nel r 865, Minist r o a u st r iaco d eg li Esteri e Pr es idectc de l Consig lio c.Ia] 1852. Temperame nto o rgog l ioso,

Con un'Austria che, per bocca dell'impolitico Buoi (2), aveva avuto la arroganza di affermare: 11 Je n'e ntre poi n t à discuter la lcgalité de ces dccrcts. La lcga l it é no us tu e et il s'agit dc nous conserver )) ' no n era assolutamente possibile venire a patti.

Fu un errore; ma non fu il solo, pcrchè l'Austria col suo contegno sempre intransigente ed inflessibile venne offrendo ali 'avveduta pieghevolezza di Cavour il mezzo e l a possibi lit à di sviluppare la tattica preferita dallo Statista piemontese , tesa ad isolare diplomaticamente l'Impero austriaco e ad alimentare, per co ntro, la simpatia attiva delle maggiori Potenze nei riguardi del piccol o Regno sardo, autentico dife nsore dell'ordine di fronte ad una A ustr ia prepote nte e viol atr ice della legalità .

Così si spiegano l'intervento sardo nella guerra di Crimea c l'azione svolta da Cavour al Congresso della pace a Parigi.

Interv ento e azione che, se pur co nclusi senza r isultati appar isce n ti, furono tuttavia indispe nsabili per creare un'atmosfera favorevole al Piemonte nella lotta impegnata con i l vecchio Imper o.

L ' inter vento nella guerra di Crimea, richiesto e so ll ecitato dag li alleati franco- inglesi (3), fu senza dubbio un atto quanto mai audace , giud icato perfino, da taluni avversar i, u na vera follia di Cavour (4)

scontroso, si oppose nel r852 al riconoscimento del Secondo Impero. L'ambasciatore a Parigi, Hi.ibn er, sc ri veva n e ll e sue memorie, alludendo al Buo i: « L'alter ig ia è nel la soc ie tà un a sciocca cons ig li era e in p ol it ic a una perico losa consiglier:.l )) (3) !'\el marzo- aprile 1854 essendo sorta contes:.l per que st ioni apparentemente d'indole religiosa tra Russia e Turchia, ma sostanzialmente per il tradizionale obiettivo degli <c Czars )) di aprirsi la via degli Strett i, Francia e Inghilterra, interessate a impedire il predomin io della Russia i n Oriente, le dichia r arono gue rr a, e v in ta la a i p ri m i scontri, la costrinse ro a ri passare il Danubio: qu in d i portarono la lotta in Crimea.

Vittorios i, i Franco- Inglesi giunsero a Sebastopuli che striP.sero d'assedio. La resistenza russa fu tenace, tanto che g li Alle:.Jti dopo undi ci mesi di sforzi sentirono la necessità di aiuti.

(4) Sull'intervento del Piemonte nella guerra di Cr imea L ui g i Sn lvatorel li scr i ve :

cc La part ec ipaz ione del Piemom c a lla guerra di

Fu disapprovato, ostacolato e avversa t o un po' da tutti.

Lo disapprovò l'opinione pubblica, per la quale l'intervento apparve paradossale e assurdo, sin da quando ebbe sentore dei primi approcci franco- i nglcsi (I)

L'ostacolò, in sede di trattative, l'intransigenza dimostrata dagli Alleati stessi, quando nega rono ogni garanzia e promessa per il Congresso della pace e quando opposero netto rifiuto alla richiesta di soste nere il Piemonte nella questione delle proprietà degli emigra ti confiscate dal Governo di Vi enna, tog li endo, così, col rifiuto, l'argomento più va lido di Cavour per fare accettare la g ue rra all'opinione p ubblica pi emontese .

L o a vversò , nel se no st esso del Governo, chi, più prudente, come i l Dabormida, non volle assumersi la responsabil it à dell' atto, affermando che «a ll 'ora delle sti pula zio ni della pace, sono soprattutto gli i nteressi de i deboli che sono sacrificati » .

Tutto, insomma, congiurò cont r o l' im presa. Ma se l'entrare nella guerra senza necessità , senza ragione apparente, senza garanzie o promesse poteva sembrare un'impresa irragionevole, il rifiutare l'alleanza avrebbe peraltro agevolato

Crimea fu la r e alizzazione di un programma anglofrancese per il quale essa doveva agevolare e rafforzare l ' intesa fra le Potenze occidentali e l'Austri a Fu cioè un episodio di tutto un orientamento austrofilo della Francia e dell' I nghilte rr a, episodio in cui il Piemonte venne a fare in un certo m odo la par te di ostaggio. Vero è che Cavou r, quando aveva pensa t o l a prima vo lta ad una partec ip az ione d el Piemonte alia guerra di Crimea p oteva a ve r r agionevolmente pensato ne u sc isse un ra ffo r zamen to del Piemo n te a d::tnno dell'Austr ia c u na grand e occasione per la causa italiana. Eg li poteva, cioè, ave r supposto che l'Austria si sarebbe unit a alla Russia sia per ri conos:enza del l 'intervento russo contro la rivoluzione ungherese Jel 1849, sia per quella più genera le solidarietà tra i due Stati conservatori ed assolutistici che si era espressa eella Santa Alleanza Egl i non era certo il solo a nutrire simili speranze. Ma l'Austria, anzichè fare una politica sentimentale o di ideologie, fece politica rea li stica: col se cioè l'occasione per rafforzare di contro alla Russia le sue posizioni sul basso Danubio e per conseguenza nella penisola balcanica Non arrivò sino alla guerra con la Russia ma ne fece pendere su questa l a minaccia c appoggiò le Potenze occidentali con occupazioni militari e con l ':nione diplomatica.

sicuramente il ritorno ne li ' isola mento diplomat ico, avrebbe distrutto tutto il lavo ro paziente fino allora compiuto, rafforzando in definitiva all'interno il partito retrogrado.

Così, il 26 gennaio 1855, il trattato, che il re Vittorio Emanuele Il n toto corde >> approvava, fu firmato e I s.ooo Piemontesi anelarono a combattere nella lontana Crimea, a fianco e alla pari dei Francesi e degli Inglesi, senza garanzia alcuna, '' fidando - come dichiarò Cavour alla firma del trattato - nella lealtà dei Governi di Parigi e di Londra».

Ma la l unga odissca dei contrast i non era a n cor finita. Conservato ri cd estrem a sinistra si trovarono allora in pie n o acco r do nel protestare co n tro l'alleanza.

Gli uni, per le cond izioni delle finanze appena rimesse in sesto, per le spese d ella Spedizione e per l'inutilità dci sac rifi ci impos ti per una causa estranea agli interessi del Pa ese

G l i altri, perchè l'intervento rendeva « complice il Piemonte dell'oppressione dei popoli, gettandolo impotente, disarmato, r ovinato, alla mercè dello straniero, tra l'Imperatore dei Francesi, nemico di ogni libertà, e l'Imperatore dell'Austria >> ; perchè, insomma, come mclSlvamente affermò il Brofferio ( 2), « l'alleanza era

" Appunt o per rendere più agevole la cooperazione austriaca e togliere all ' Austria un motivo o pretesto per rimanersenc in disparte, le potenze occidentali tennero a che il Piemonte s'impegnasse al loro fianco in Oriente, rinunciando per allora a ogni velle i tà di polit ica an ti - austriaca c nazionale in ita li a».

( r) Interessante al rig u ardo, questa no ta del 20 aprile 1854 riportata ne l proprio diario da Margherita P r ovana d i Collegno, la « milanese intrigante» come soleva d e nominarla Cavo u r: '' Oggi fortur.a ta mente Colleg no r iesce a pa rl a re con Dabormida e sa da l ui ch e quella tal propos ta di Hudson di m andare le truppe piem ontes i in Or iente per tranqu illare l' Austria nei su oi possessi in Italia fu r igettata dal Consiglio Jei Ministri. Cavour e Cibrario furono i soli che da principio vi furono favorevolissimi, ma fortunatamente si ravvidero. La Marmora, Paleocapa e Rattazzi vi furono contrarissimi e così Dabormida Si trattava di spogliare il Piemonte delle sue forze per mandarle, come gli Svizzeri, al soldo d i potenze estere e questo per servizio all'Austria n .

(2) Angelo Brofferio, politico, scrittore, poeta in vernacolo piemontese, avvocato, nacque presso Asti nel 1802, morì nel 1866. Studente tentò i l teatro c la tragedia. Fu arrestato nel 1831 per la parte presa nella

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economicamente una grande leggerezza, mil itarmente una gra nde follia, po liticamente:: una cattiva azione n.

Ed anc h e Mazz in i fece sen tir e la su a voc e di protesta co ngra t ulandosi sarcasticamente con Cavour perchè il Governo del Re di Pic::m ontc poteva finalmente annunciare: cc Noi siamo con l 'Austria »

Più obiettivo e avveduto di tutti fu, però, il m i n is t ro pruss iano a Tori n o, co nte Usedom , che, intuendo le conseguenze c gli svi l uppi d e ll'audace atto, lo definì l< una pistola puntata contro le orecchie dell'Austria n

Calma e d ignitosa fu la replica di Cavour alle vari e opposizioni. L'Uomo parlò, allora, qu as i fosse l' espo nent e di t u tta l a naz ione italia na ed avesse orma i a b bandonato la posizione p r ettamente « piemontese >• per assumere quella « piemontese nazionale >, .

E le sue parole non possono non essere ricor date e ri lette ancor oggi con i n teresse per gl i accenni vivaci e per ta lune considerazioni che, nonostante il t em po trasco rso, serb ano un ce r to valore.

cc Noi - disse allora alla Camera - non abbiamo avuto molte difficoltà a con vi ncerci che la Sardegna era altamente interessata allo sco p o della presente guerra. Difatti se la presente guerra ave sse esito felice p er l a R ussia, se avesse per conseg uen za di condur r e le aquile vittoriose dello Zar in Costantinopoli, evidentemente la R ussia acquisterebbe un predominio assoluto sul Mediterran eo ed una preponderanza irresistibile nei Consigli dell'Europa.

cc E bbene, sia l 'un a che l'altra co n seguenza, no n p ossono a m e no che riputars i altamente fatal i ag li interess i d el P iemonte e dell' Italia. Infatti quando la Russia fosse padrona di Costantinopol i , lo sarebbe altresì del Mediterraneo, poichè diventerebbe dominatrice assoluta n el più g r a n mare realmente Mediterra n eo che esista n el g lobo, cioè del Mar Ne r o .

cc Il M ar Ne r o di venterebbe all or a un vero

congiura dei « Cavalieri della Libertà n Deputato sostenne i principi democratici. Nel 1848 -49 fu il più i rr ue nte Di fe se dopo Novara il Ramo r in o. Comba t tè la polit ica c.li Cavo u r Fu osti lissi mo all'a ll ea nza con la Fran c ia.

lago rus so e quando questo gran lago fosse nelle mani di una nazione che conta 70 milioni di abitanti, diverrebbe il più gra nde marittimo d e l mondo, un arsenale a l q ua le non po t rebbero forse resistere tutte le altre potenze marittime. Il Mar Nero fatto russo mediante la chiusura del Bosforo, le chiavi del quale sarebbero date in mano all'autocrate, diverrebbe in certo modo la rada di Sebastopol i allargata co n pr o p orzioni giga nt esche. Q ui for se taluno mi d irà: e che importa il predominio de l Mediterraneo? Questo predominio non appartiene all'Italia, non appartiene alla Sardegna, esso è in posses so dell'Inghilterra c della Francia; e invece di due padro n i il Medite rraneo ne avrà tre I o no n suppongo che qu ei sen t ime nti trovi n o eco in questa Ca m era; essi equ ivarrebbero ad una rinunzia alle aspirazi oni de ll' avvenire, sarebbe un dimostrarci insensibil i ai mali onde fu afflitta l'Italia dalle guerre continentali; ma che vennero ricordat i così eloquentemente dal nos t ro grande lirico moderno, quando, parl an do delle consegu enze d el le guer r e ch e combattevansi dai forest ier i in Italia, al cospetto di popolazioni indifferenti al trionfo dei nuovi conquistatori dice:

Il nuovo signor s'aggiunge all'antico l'un popolo e l'alt ro al collo ci stà

<c Quando la Russia venisse ad acquistare la preponderanza sul Mar Nero, questi versi certamente si potrebbero con molta opportunità appl icare a noi J)

Ma n on conten t o d i aver controbat tu to argomento per ar gomento le oppos izion i degl i avve rsari e di aver pure prospettati i vantaggi che l 'Italia intera avrebbe potuto trarre dall'intervento sardo, Cavour volle nella circostanza am m onire anche gli Italiani tutti con parole che rive lar ono l'essenza della sua nor m a pol it ica.

(( L' esper ienza d egli anni scorsi e d egli sco rsi secoli ha dimos t ra t o quanto poco a b biano

Per incarico di Vittorio Emanuele Il, regli ultimi anni di vita, la << Storia del Parlamento suba l pi no "• r imasta in terro tt a ci:Jlla morte. Co m e storico sc ri sse ((I miei temp i " c u na poco o bi ett iva "Stor ia de l Piemonte n.

r
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giovato all 'Ita lia le congiure, le trame , le rivoluzioni ed i moti incomposti.

l • Io credo che la principale condizione pel miglioramen to delle sorti d'Italia, qu ella che sovrasta a tutt e le altre, si è di rialzare la sua reputazione, di far sì che tutti i popoli del mondo e loro governanti rendano giustizia alle sue qualità . E perciò due cose sono necessarie: primo , provare all'Europa che l'Ita l ia ha senso civile abbastanza per governarsi regolarmente, per reggersi a libertà, che essa è in condizioni di assum ere le forme di governo le più perfette che si conoscano: secondariamente che i l suo valor militare è pari a quello deg li avi suoi >>

Il Parlamento approvò il tr attato; lo Stat ista sentì anche allora, e forse pill di prima, la responsabi lità che aveva assunto.

Lo confessò in lettere dirette a persone 1!1time, nelle quali lette re le parole « sacro dovere », « onore>> nsuonano come un motivo sincero e profondamente onesto.

« Ho assun to sul mio capo una responsabilità tremenda. Non importa. Nasca quel che . deve nascere, la mia coscienza mi dice d'aver compiuto un sacro dove re» (1).

« je sens tout le poids de l a ré spo nsabilité que cela fait peser sur moi: mais ell e nous était imposée par l'honneur et le devoir. Puisque la Providence a voulu que, seul en Italie, le Piémont fut libre et indépendant, le Piémont doit se servir de sa liber té et indépendance pour plaider devant l'Èurope la cause de la malheure \.}Se Italie >> (2).

Ma ecco finalmente la notizia della battaglia della Cernaia, che ridona a tutti l a serenità e

(r) Lettera d ire tta al conte Oldofredi Tadini.

Il conte Erco le Oldofredi Tadini, bresciano, nel r8r o, morto nel r877, f u acca n to a Gabr io Casat i nel r848 In segu ito agli avven imenti d i quell'anno in Lom b ardia, fu condannato a morte da ll 'Austria. Riuscì ad emigrare i n P iemonte dove f.u ele tto deputato al Par lam ento pe r due legislature. Accompagnò il cocte di Cavou r a l Congresso eli P ar igi e d ebb e , p o i, de l icat i incarichi d iplomatici Nominato Prefe tto di Bologna nel r8fi r , venne, in segu i to, eletto senatore.

(2) Lettera diretta a ll'amica conte ss a d c Circo urt.

La contessa Anastasia de Circourt- Klusti ne fu cono sc i uta i n gioventù da Cavour du rante i l suo sogg ro rno a Parig i. Con questa giova ne russa il

che, nell'e ntu siasmo, soffoca ogni opposiZiOne Ma ecco, poi, anche l'imp rovviso arbitrato dell' Austria che pone fine alla guerra.

" La paix est déplo rable pour nous J' e n suis désolé » scrisse a llo ra il Conte vedendo tutte le sue pr ospettive rovescia te c l' Austria pr onta a farla da arbi t ra nel prossimo Congresso di Parigi, perchè sarebbe stata pur sempre necessaria pe r le Potenze occidentali.

Fortunatamente, però, a l Ministro piemontese non mancarono il coraggio e soprattutto quell'ottimismo che sempre aiuta e rianima anche nei momenti più critici.

« Je suis aba ttu - soggiunse allo ra - mais non découragé >> , così come in seguito, dopo il Congresso di Parigi, dirà: << Ce rés ultat es t t ris te, mais non décourageant )), pronto, perciò: a cog li ere, come sempre, qua lun q ue elemento per mutare in senso favorevole l'avversa condizione e per inserire nelle nuove situazioni il suo programma.

Il terreno a favore della questione italiana era stato nel frattempo abilmente preparato. Ne aveva offerto l'occasione lo stesso Napoleone III col noto invito rivolto a Cavour durante la visi ta di re Vittorio Emanuele II alle corti di Francia e di Inghilterra: « Ecrivez confidentiellement à Walewski ce que vous croyez que je puisse faire pour le Piémont et pour l'Italie » (3). E questo invito consentì, appunto, di fa r uscire la questione italiana dalle inconcludenti qucrimonie, dagli spregiudicati colpi di testa, dalle avventure eroiche sì, ma sterili di risultati immedia ti, e di farne, final m ente,

Conte mantenne per tu tta la vita rappor t i assai amichevo li. Il salotto della dc Circourt raccogl ieva il fio r fiore del pensie ro pol itico, soc iale, le tte rario europeo. (3) Walew sk i F lo r ian- Alexander - )o sc ph conte Colonna nato a Varsav ia nel r8ro, morto nel r868 . Stud i{> a Ginevra ind i tornò in Po lor.ia Fall ito il moto de l r83o si naturalizzò fran cese ed ent rò n ell'eserc it o che l asciò nel 1837 dopo esser stato i n Africa . Scrisse allora d i politica, fondò un giornale che gli apr ì la v ia d ip lomat ica. Fu i nvia to i n mi ss ion e i n Eg itto. Plenipotcn zia r io neli'Uru g uay c Argentina, do p o la nomina el i Lu igi Napoleone a Pre s id en te de ll a Repubblica fu plen ipotenzia r io a F ir enze , Napoli c M adrid Nel 1855 fu nom in ato ministro degli este ri. Nel 1865 fu pre sidente d ell a Cam e r a dc i Deputati

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una vera e propria questione diplomatica che avrebbe potuto avere, fin dove possibile, uno sviluppo graduale, secondo la normale prassi della diplomazia.

Quell'ottima occasione fu sf ruttata co n molta oc ulat ezza e pru denza.

13 isognav a , i nfatti , mantenere viv i la simpatia e l' int e r essamento di Napoleone III, cioè del vero arbitro dell'Europa dopo le vicende della guerra di Crimea e l'unica persona sulla quale si potesse fare qualche assegnamento, ma occorreva al tempo stesso non dare esca alla manifesta avversion e per le aspirazioni italiane del m inistro Walewski, soprattu tto preoccupato di dare e di mantenere un ind iri zzo conse r vato r e alla polit ica francese; co me pure e ra indispe n sa bil e dar prova che il Governo d e l Pi emonte aveva una visione concreta, attuabi l e, per nulla ri voluzionaria, dell'azione da svolgere.

Era guesto, e solo questo, il modo dignitoso per essere ascoltati, per cercare di mettere di fronte l'Austria e la Francia, per provocare, secondo la tattica preferita, l 'iso lamen t o dell'Impe ro austriac o

Su tale base, inf atti, e co n ta li prosp ettive Cavou r , aderendo all'invito di Napoleon e III , stilò un m emoria le conciso, pruden t e, moderato nell ' indicar e i punti in cui l' azione del Quay d'Orsay avrebbe potuto sostenere la politica del Piem onte ( r).

A P arigi, però, il risultato del Congresso fu scarso o almeno parve tale ( 2).

(r) Nel m e m oriale redatto pe r sonalme n te da Cavour s t prospettava :

Tuttavia se è Yero che nessuna risoluzione venne presa, non si può per contro non riconoscere che il Congresso, grazie agli interventi dell'inglese Clarendon e di Cavour, si sia e lus o con la tacita condanna morale del Go. verno di Vie nn a e con un success o po lit ico del Ministro sardo, i l quale seppe guadag nare al proprio Paese protettori quali Napoleone III c il principe Napole one . Sciolto il Congresso, Cavour ormai era convinto che al Piemonte rimanessero soltanto due vie: o rappacifìcarsi con l'Austria, cosa che n è lui nè il suo governo avrebbero mai fatto. o prepararsi, pe r un futuro molto prossimo, a ll a gue rra.

A To rino , come al solito, non ma n caro no, poi, gli attacch i concordi della Destra e della Sinistra.

Agli uni e agli altri Cavour replicò con pacata chiarezza, con un discorso nel quale tutti gli Italiani poterono sentire la sicura promessa: cr ••• Le grandi soluzioni non si operano con la penna La di pl omazia è impoten te a cambiare le co ndi zioni de i popo l i . Essa non può al più c h e sa ncire i fatt i compi uti e dare l or o forma legale Rispetto alla ques ti o n e itali ana non si è per vero arrivati a g randi risultati positivi; tuttavia si sono guadagnate, a mio parere, due cose: la prima che la condizione anomala ed infelice dell'Italia è stata denunziata all'Eu ropa, non già da demagoghi, da rivolu-

t 0 - Costringe re l'Austria a restmmc le proprietà degli emigrati Iom bard i confiscate

"

cc 2 " - Ottenere un addolcimento del regime di oppressione che pesava sulla Lombardia e sulla Venezia.

cc 3° - Forzare il Re di Napoli a desistere dal suo scandaloso regime.

"4" - Ristabilire !"equilibrio in Italia, rendendo poss ibil e il r it iro delle trupp e austriache dalle Le gaz ion i c dalla R omagna, s ia me tt endo queste provincie so tt o u n princi pe regolar e, s ia proc ur a ndogli una amminist r az io ne la ica e indipenden te u

(2) Il 30 marzo tflso i plenipotcnziari riuniti al Congresso firmarono i l trattato, senza che gli sforzi di Ca\' Our fossero a \ incere l'opposizione del ministro \Valewski a nel Congres so stesso

l a questione it aliana . Solo nella sed uta dell'8 apri le il Ministro francese, in segu it o ad ord ine d ell 'i mperatore Napoleone III, al momento della c hiu sura, in\"itando i colleghi a scambiare le idee su d i vers i argomemi, accennò, come di co sa poco importante, all'anormale condizione degli Stati Romani. Prese poi la parola Clarendon pronunciando una Ycra requisitoria del memoriale redatto da Ca\·our in collaborazione con Min g hetti. Dopo le vivaci parole dell'inglese, parlò C:wour. Parlò co n molto tatto, r itenendo supe r fl u o dopo la requisitoria di Clarer.don, pron un c iare un d iscorso v iolento c he gli avrebbe potuto a li ena r e le s impati e. Eg li, toccando l 'argomento c he poteva fare effetto su i plen ipo tenz iari, affermò che in Italia la situazione per l'atteggiamen to dell'Austria c de l Re di :"--apoli rende\' a sempre più difficile la vita al Governo costituzionale piemontese a tutto vantaggio del partito riv o luzi on ario.

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zionari esa lta t i , da gio rna l isti appass iona ti , da uomini di pa r t ito , ma bensì da r a ppres en t ant i delle primar ie Potenze del! 'Europa, da statisti c he seggo no a capo de i lor o gove rn i, da uomini insignì, avvezzi a consultare assai più la voce d ell a r ag ione che a seg ui re gli impulsi del cuore. Ecco il pr im o fatto , che io consi d ero come di un a g randis sim a u t il ità.

" Il seco ndo si è, che quelle stesse Potenze hanno dichiarato esse re n ecessario, non so l o nell'interesse d' It alia ma i n un i nteresse europeo, di arrecare ai mali d 'I tal ia un qua lch e rimedio. No n p osso credere ch e le sentenze pro fferite , c he i consigli predicati da Nazioni quali sono la Francia e l'Inghilterra, siano pe r riman ere lun ga mente st erili. Sicuramen t e, se da un lato a bb iamo da a ppl audirci di ques t o risultato, dall'altro io debbo riconosce re che esso non è scevro d'inco nve nien ti e di pericol i << La via che abbiamo seg uit o in guesti u ltimi an ni ci ha condotto ad un grande pa ss o: per la prima volta nella storia nostra, la quest ione ital iana è st ata portata e discussa avanti ad un Congresso europ eo, non come le altre volte, non come al Congresso di Lubiana ed al Cong resso di Verona, coll'animo di agg ra va re i mali d'Ita lia e di ribadire le sue catene, ma coli' intenzione, altamente ma nife sta di a r recare alle sue piaghe un qualche rime dio, col dichia -

rare altamente la si mpatia che sentivano pe r essa le grandi Nazioni. Terminato i l C o n g r esso, la causa d'Ita li a è portata ora al tribunale della pu bbl ica opinione, a gu el t rib una le al quale, a seco nda del de tt o memorabi le d ell' Imp eratore d e i Francesi, s petta l ' ult i m a se nte n za, la vit t o ria definiti va .

/(L a lite pot r à essere lunga, le peripezie saranno fo rs e mo l te, ma noi fiden t i nella zia della nostra causa, aspettiamo con fid ucia l' es ito fi n ale ... >>

Ormai la lotta era impegnata a fondo tant o che dai memorial i, dalle pro tes te dell'uno e dell' a ltro Governo, si passò, in bre ve, al l a rottura de ll e r elazioni d iplomatiche ( r ), n è nulla più va lse a colmare l 'abisso che si e ra venuto creando: n e mmeno le modifiche apportate dal Gabinetto di Vienna n el sis t ema di governo delle prov incie lom bardo- venete ( 2).

Qu alche mese pr ima de ll'inizio del Congresso di Pari g i , durante la guerra di Crimea, l' i llustre chimico tedesco Justus Liebig, passando da Torino, aveva profetato: «Ce pe ti t pays aux pieds des Alpes est la molécule vitale qui vaincra les forces de la mort et qui propage ra la chaleur de la vie dans tout le reste de la péninsule >J .

Intuizione e previsione es atte! 11 calore della vita si propagò su tutta la Penisola!

(r) Sin d al r853, pe r la quest ione dei sequestri delle proprie tà degli esuli lo m bardo - vcnet i, le relazioni dip lo m a t ich e fr a i l Regno sardo e l'I mpero austriaco erano rimaste sospese. Nel ma r zo r857 il Governo di Vienna decis e el i ri chiam are da Torino il proprio rappresentante tronc ando le relazi o ni stesse Tra le mol te ca us e che c on dussero a ll a rottura definit iva vann o a nn overa te : le accoglienze che Cavour av eva fatto alle deputazi oni di var ie par ti d'ltalia, che si erano recate a Tor ino a r i ngraziarlo per il li nguaggio d a lui tenuto al Congresso di P ar igi; l'introm iss ione de l Governo sa rdo i n fa vore de ll a F r anc ia , nelle co ntr oversie n at e dopo il Congresso d i Par ig i, c ir ca il riordin amento dei Principati D anubia ni; il contegr.o della l ibera stampa durante la v isita dell' Tmperatore nel Lomb ardo- Ven eto e le conseguent i invettive d e lla stampa im p eri a le; l'ave r il Govern o sardo accettata la sottosc ri z ione , iniziata da Daniele Ma n in, degl i Italia ni n on sudditi del Re. per i cen t o ca n non i da offr ir e alb fortezza di A lessandria; l 'offerta fat ta da i Mila nesi al municipio d i Tori no della statua del

Ve la i n ono r e delle ges ta dell'eserc i to sardo in Crimea. (2) Il Governo d i Vienna non p otè dis i n te ressarsi d i quanto il c onte d i Cavo ur era venuto esponendo sia a l Cong re sso d i Parigi, sia nei memoriali inv i a t i il 16 a p rile 1856 ai Gabin et t i di Parigi e d i Lon dra, resi eli pubbl ica ragione Il barone Bach , m in istro deg li I nte rni a Vienna, fu i ncar ic a t o d' ispez ionare le provinc ie italiane e di stud iare lo sp irito pu bb lico d i quelle p opolazioni. I n seguito al r is ul tato d i questa m iss io ne, l'imperatore Francesco Giuseppe e l ' im peratrice E l isa be t ta fecero un v iagg io in Lombard ia n e l febbra io 1857. La coppia imp eria le s i con v inse della neces sit à d i mod i fic are il s iste ma d i governo d i quelle provinc ie e perc iò f u deciso eli ab oli r e nel Lombardo- Veneto il regime m ilitare e sos t it uir vi un'amministraz ione civ il e con a capo , come governato r e g ene r a le , l'a rc iduc a Francesco M ass imili ano, uomo d i idee pol it iche l arghe e animato dalle mig l iori intenz ioni. M a la sua pre serza non o ttenn e i r isu ltat i sper at i anche perchè dall a bur oc ra z ia e dal partito militare non ebbe que ll' appoggio c he s i attende va

2I

CAVOUR

DOPO IL CONGRESSO DI PARIGI:

canon seui nous tirera d' ajjaire,

Il Ministro che andava ripetendo « le canon seu l no us tirera d' affaire >> non poteva certo rest are inerte, fidente so ltanto << ne ll a g iustizia della nostra causa >> .

Si eb be ro, p erciò, una più serrata attività ed un più intenso lavorìo della politica cavouriana per pre parare opinione pubblica, forze, mezzi; per convogliare e disciplinare energie; per r i nsaldare amicizie; per stringere una sicura, solida alleanza.

« Il giorno n el quale scenderemo in campo contro l'Austria - aveva detto il Contevog l io aver preparato le cose in modo che l 'a tm osfera europea ci sia favorevole, che tutti p ossa n dire: il Piemonte ha ragione >> .

E pre parò egregiamen te tutto.

Conquistò, per così dire, nuove an ime e fu a sua volta conquis t ato Supe rò col suo spirito c ivile di collabor az ione i l cc Profeta de l riscatto nazionale >>: Mazzini, «il propagand ista più antico e tenace dell'unità d'Italia e dello Stato un itario italiano )) , e gl i so ttra sse i migliori seguaci.

Lusingò Napoleone III e lo trascinò ne lla lotta <<a dolci tratti più che poss ibil e, co n la vio lenza se del caso ».

Con giurò, nella forma più n o bi le , col più n ob i le degli inte nti, e congiurò tan t o che la condizione st essa de ll e cose lo portò a crea r e

e a mantenere in It a lia uno stato di ve ra r i\ oluzione; ma di cc una rivoluzione prudente, doci le ai suoi ordini, r i nnegabile in ogni caso >> perchè bisognava pur agire con cau t ela « Giuo co di bussolotti di Camillo e compagni )) , disse sarcast icamente d'Azeglio . <<Opportunismo! >> gridò a sua volta Mazzini. Ma, comungue fosse, quel << giuoco >> e quell' « opportuni smo >> consent irono al M i nistro di una monarchia di sf rutta re il terreno ottimamente prepara t o dall'Apostolo genovese , quando nel pieno del l' as cesa era stato il sommo propulso re della ca u sa naziona le Non fu cer tamente cosa agevole raccogliere t utte le forze, asso r bire i migliori r epubb l icani e democratici nell'orbita de llo Stato monarchico l ibera le, sebbene il Piemonte fosse già divemito i l centro dell a vita italiana e i più eletti fig li de ll a Penisola con t inuassero da ogni parte ad accorrere a Torino, at t ra t ti da quell'atmosfera di liber tà che faceva considerare lo Stato sabaudo il foco l aio delle aspirazioni nazionali . E, invero, non po t eva non esserlo, in un paese, come l 'Ita lia, dove le monarchie non avevano tradizio n e unitaria e nazionale, dove per contro la tradizione r e pubblicana e r ivo luzionaria era venuta svi l uppandosi no n os tante gli insuccessi dei vari moti e i generosi error i del 1848.

"Le
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Repubblicani, infatti, erano stati coloro che per primi avevano agitato durante decenni la bandiera deli' Italia indi pendente ed unita , come pure rep ubbli cani erano per l o più i patrioti che, non volendo o non pote ndo rifugiarsi in Piemonte, seguitav ano a vivere nei loro paesi, cos tretti alla inazion e, ma pronti a rispondere all'appello per la lotta co nt ro lo straniero.

F ortuna volle , però, che proprio due r epubblicani co ncorressero a spianare al conte di Cavour il non facile cammino. D ue repubblicani, Daniele Manin e Giuseppe La Farina, ch e eb bero, fra l'altro, il grande merito di no n perde re duran te l'esilio in terra st rani era, co m e spesso purtroppo avviene, la giusta vision e e considerazione dei veri interessi nazionali; che pe nsarono e se ntir o no nazionalm ente, come i veri patrioti; che amaro no non tanto certi particolari modi di essere dell'Italia ,

(1) Il pensiero d i cost1ru1re un forte partito e di fare la nazione col Governo costituzionale di Casa Savo ia e ra già stato il fervido sogno di Giorgio P allavicina. L ' I r lugli o 1850 il nobile esule lombardo scr iveva a l Manin: ''Da qualche tem p o tutta l a Peniso l a tiene fis so lo sguardo in V i tto ri o Emanuele II la c ui p o polar i tà cre sce di g io n ·o in giorno m eritat amcnte Vittorio Emanuele ama l 'Italia c il soldato italiano si strugge di lavare nel sang ue austriaco la macchia d ella sua bandiera. Vi cito due parole del Re: cc La nostra caduta è: troppo ignominiosa, abbiamo bisogno di gloria per rialzarci » . Che Vittorio Emanuele si faccia gioco di noi non posso crederlo. La perfidia è il vizio dell'età matura: i giovani sono leali e generosi . Io quindi ho fede nelle inten z ion i del Re sardo, ma temo la pernicio sa influenza della ma dre, della mog l ie, de l frate ll o, del cug ino, ecc . I libera li non si addor mentino >' -

Dopo l a morte del Gioberti, rin se rrata l'amicizia co l M a nin, Palla vic in a ne sollecitò l a nobile ambizione e la genero sa aspirazio1:c. « Ora - gl i diceva sul finire del 1853 - le istituzioni repubblicane sono per ltO i impossibili, siane persuaso. Il persistere in questa idea è utopia e niente più Perchè esitare? L'autorità del tuo nome, la illibata tua v it a, il tuo passato c i sara nn o <_i; guaramigia, leva potente per riuscire. Bisogna dunqu <.: appoggiare la monarchi a S<.: un poi essa si mostrasse impotente a compi e re il suo mandato, oh a ll o r a, solamente allora , e non prima, l'Ita l ia dovrà acce ttare un a lt ro programma». E nei suoi conversari con l'esule veneziano, il marchese lom b ardo soleva ripetere l'invito p ressante : « Mettiti a capo della prop:.ganda c compi rem o miracoli)).

quanto l' Italia : l'Italia più della repubblica, l'Italia più di qualsiasi dinastia

L'opera di questi due repubblicani, conquistati alla nuova idea dalla va li da az ione del beneme rit o marchese Giorgio Pallavicina Trivulzio , fu decisiva ( 1).

Dal Piemonte su tutta l' It al ia agì il sicilia no G iu seppe La Farina (2) .

A ll a testa della cc Società Naz ionale >> che ebbe per primo presidente il veneto Dan iele Manin (3), il La F arina riu scì ad attirare nella cc Società n stessa non solo la maggior parte dei rivoluzionari, ma anche quegli elem enti dubb iosi che, amanti dell'indipendenza ed unità della patria , ma timorosi del disordine e deg li eccessi r ivoluzio nari, trovaro no motivo di fiducia nel motto dato dal La Farina stesso alla cc Società Nazionale >> : << Indi pendenza, Unità , Libertà costituzionale

Manin, in seguito, sempre assecondato, sostenuto, d ifeso dal Pallavic in a, definì l'amico cc suo scudo, suo stacco, suo lu ogotenente '' · (2) Il messinese Giuseppe La Fa ri na (18 15· 1863) f u uomo p ol it ico e storico. Laureatos i i n legge dovette lasc iare l a nati va iso la ave ndo partecipato a l moto insurre z ionale de l 1837· Soggio r r.ò dap prima in Toscana, poi a Roma. Potè quind i torna re a Messina, che lasc iò nel 1841 per portarsi a F irenze, dove attese a studi di carattere storico. Nel 1848 accorse in Sicilia e partecipò al moto rivoluzionario Fu ministro dell' I struz ione, dei Lavori pubblici c della Guerra. Costretto nuovamente ad emigra re riparò in Franc ia . Amico d i Maz:t.ini se ne staccò per accost ar si al Governo piemontese. Nel 1859 fu a Fe rr ara e nel Veneto. Si prod igò per la Spedi:t.ione d i Garibaldi in S ici lia. Morto Cavour passò all 'opposiz ione.

(3) La (c Soc ietà N n ionale >l so rta per opera d i Dan iele M a nin , Gior gio Pallavicina, Giuseppe La Farina ebbe lo scopo d i riuni re tutte le forze libera li per l'unificazione d' It alia sotto l'egida della Casa S avoia L'attiva propaganda di questa c< Società)) ebbe ramificazion i in tutta la Penisola e contribuì ad aumentarvi l'ir.fluenza de l Regno di Sardegna . La divisa della "Soc ietà" si compenòi::lVa ne l trinomio : cc Inùipc nd e n za , U r!ità e Vittorio Eman uel e II , re d'Ital ia >> l co mponenti di essa dovevano posporre ogn i predilezione el i forma p o litica ed ogni interesse muni c ipale o provinc iale al g rand e principio de ll 'i ndip endenza c unificazione italiana con Casa Savoia fìr.chè la Casa Savoia fosse con l'Italia in tutta l'estensione del ragionevo le e del possibile. Alla " Società Na:t.ionale " ader ì completamente anche Giuseppe Garibaldi.

sotto la dinastia sabauda )) Grazie a questo nobile patrio ta, Cavour potè avere conoscenza esatta de llo stato d'animo della Penisola, mentre il progre ssivo sviluppo c la progressiva ramificazione della (( Società Nazionale >> gli venivano infond en do l'audacia di osare, sicuro che nella Penisola era in atto quella formazione di uomini moderati, devoti all'ordine costituzionale e alla libertà della Patria, che << avrebbero poi, costituito la prima e la migliore classe politica dell'Italia unita >> .

Il primo incontro e il primo colloquio del La Farina con Cavour, avvenuti nascostament e all'alba di una giornata settembrina del 1856. avrebbero, invero, lasciato perplesso qua lsiasi altro uomo che non avesse avuto la tempra, il patriottismo, il d isinteresse, il senso politico del Siciliano.

<<Ho fede - gli disse il Conte - che l 'Italia diverrà uno Stato solo e che avrà Roma per sua capitale. Ma ignoro se essa sia dispos ta a ques ta grande trasformazione non conoscendo punto le altre provincie d'Italia .

« Sono ministro del Re di Sardegna e non posso nè debbo dire o fare cosa che comprometta avanti tempo la Dinastia Faccia l a Società Nazionale. Se gl'Italiani si mostreranno per l'unità, io ho speranza che l'opportunità non si farà lungamente attendere. Ma badi che dei miei amici politici nessuno crede alle possibilità dell'impresa e che, se i miei contatti con lei fossero noti, mi comprometterebbero e comprometterebbero la causa che propugnamo. Venga da me quando vuole, ma prima di giorno e che nessuno la veda e che nessuno lo sappia. Se sarò interrogato al Parlamento o dalla diplomazia la rinnegherò come Pietro e dirò: non lo conosco».

Queste parole sarebbero apparse a chiunque più che mai circospette, troppo prudenti, ma i l La Far in a ben comprese che sotto il velo di quel riserbo fremeva la sua stessa passione. Ebbe fiducia, serbò il segreto e d'allora, per circa

tre an ni, quasi tu tte le mattine all'alba, l'ant ico cospira tore salì nascostamente le scale del Primo Ministro.

Così, in quei colloqui antelucani fu preparata la fine de l « P a rtito d'azione» e data forma all'idea dell'unità d'Italia.

Mazzini e la sua opera ne furono duramente co lpiti. Ma l'azi one di Cavou r c di La Farina, nonchè la loro oppos izion e al Genovese non sarebbero state tanto efficaci, se non avessero avuto il valido e in sostitu ibi le appoggio del repubblicano Daniele Manin, ch e da Parigi poteva parlare e parlò con disinteresse ed autorità pari a quelli di Mazzini ( r). Ben si possono ancor oggi ricorda re con tutta ammirazione le parole di ques t o chiaroveggente che nel momento opportuno seppe essere il vero in terprete d ella nuova coscienza nazionale, difensore, profeta de i supremi in teressi della Patria. <<La repubblica - scrisse poco dop o il Congresso di Parigi, suscitando la collera di Mazzini e dei suoi seguaci - è impossibile perchè il Piemonte non lasce rà mai la sua corona. Una confederazione di monarch i sarebbe una lega di principi • confederati contro il popolo. Non rimane dunque che una so la via: la monarchia unitaria. Convinto che l'Ital ia deve essere fatta, il partito repubblicano dice a Casa Savoia: F ate l'Italia ed io sono con voi, se no , no. Dice ai costituzionalisti: Progettate di fare l'Italia, non d'ingrandire il Piemonte, siate patriotti e n on esclusivamente piemontesi, ed io sono con voi, se no, no. Indipendenza e unificazione, ecco la vostra divisa>>.

E poco dopo, il vecchio esule, povero, solo , colpito da gravi lutti familiari, elevandosi al di sopra delle passioni di parte, delle ostilità e dei contrasti, ribadiva sulla <<Presse>> di Parigi: <<L 'umanità e il liberalismo dell'Austria non c 'in teressano. Noi vogliamo essere padroni in casa nostra. Essa deve andarsene.

<< La fine che noi tutti desideriamo senza eccezione, è la completa indipendenza del ter-

(x) E' bello, fra l 'alt ro, ricordare , pu re, che questo nobile patriota non volle percepire alcuna retribuz ione per le funzioni di governo es plicate nel 1848- 49 nell a Repubblica d i Venezia per non grava re su lle stremate lìnanze del p icc olo Stato.

Solo a l momento d i partire con la mog lie e due fìgl i per l 'esilio non potè fare a meno di accettare ventim ila lire offerteg li dal mun ic ipio di Venezia come segno dì tangibi le riconoscenza per l'opera svolta

ritorio italiano e l'uni one di tutte le parti de ll a penisola i n un unico Stato. In ciò n oi siamo d'ac co r do.

<<L e diffe ren t i o pi nioni c he di vi d ono i patriotti italiani in repubblicani , mon arc h ici , unit a ri , federalisti riflett o no questioni seco nd a rie, su cu i sia mo pro n t i a fa r e tutt i i compromessi e le concess io ni richieste dalle circostanze. Ma sull ' i ndi pen denza e su l la unità d 'I ta l ia non possiamo f ar e concessioni nè comp r omessi .. . »

Mazzini, purtroppo, non e bb e l'avveduta saggezza del vecchio Manin. Profeta de ll a n aziona lità, fu super ato dagli even t i stessi, che orma i imponevano di portare l a lotta politica in Itali a su altre basi e di sce ndere a tutti que i compromessi che ognu n o deve essere se mpr e pronto ad accettare, se mira al bene dell a Pat ria , più che al tr ionfo del le p r opri e idee e d el proprio partito po lit ico.

Troppo le ga t o a l suo pass ato , stre n uo assertore « d ell'azio ne ad ogni costo)), convin to che l' un it à nazional e non sareb be st ata con seguita nè da una di nastia , nè da ll 'oper a di un Cavour, non desistet t e e seguitò a «sc ri vere e a dire che la m ona r ch ia piemontese non avreb b e abbandona t o i l su o munic ipalismo, che era troppo legata a N apo leo ne III, il q ua le avrebbe forse potut o sostituire un M urat ad un Borbone nell'Ital ia mer idiona le, tanto per accre scere la sua infl uenza ne ll a Penisola, ma che nulla avr eb be fatto n è p ermesso in aiuto di un'azione unitar ia e nazio n ale >> ( 1).

I colpi di mano di Genova e Li vorno, la Spedizione di Sapri, l'atte ntato di Orsini, a vve nuti nel frattempo sotto la spinta e la sugges tion e rivoluzionaria, per poco non compromisero tutto il lavoro svolto da Cavour, Ma ni n, La F arina per co nvin cere l'opinione pub blica europea che gl'Italiani posse dev ano finalmen te maturità e coscie nza p oli t ica; ch e si er ano l ibera t i d ella t rist e er edità dei complotti, delle azioni spo r adiche e dell'assassinio pol itico , co nt ro la quale ultima dottrina si er a g ià elevata ammon it rice anche la paro l a dello ste sso Man in: << Il grande nem ico dell ' Ital ia è la dottr i-

( r) Il mazziniano Sirtor i sc ri \'enJo nel ma r zo r853 a l Sa f fl affermava: cc La grande fed e di Mazzin i nella red e nzione d' Ital ia lo assolve da ogni ma l successo :

na dell'assass ini o politico che inorr idisce ogni degna pe rsona e alie n a dalla causa it aliana l'indispensab il e simpat ia de i Gove rni esteri Le nostre mani devono essere nette Sia questo uno dei princip al i segni p er distingue r e i nobili difensori de l paese dagli i n degni strumen ti dei o o o sum nemtct >>

cc J'admire leu r dévouemen t à un e id ée, mais j 'ai horreur de leu r fana t ism e >> aveva detto Cavou r; ma anche quel fanat ismo co m e pure lo spaur acch io d e ll 'azione mazz ini a n a g li torna r o n o poi u til i pe r finirla con le incertezze e g l' indugi napoleonici .

L 'atten ta to di Felice Orsini scatenò una tempesta e mise a dura prova le isti t uzioni liber ali del Pie m on te, che Napo leone III e i l suo Governo vo levano fossero soppresse. Vittori o Emanuele II e Cavour, t uttavia, se ppero ancora una vo lta salvaguard a re il prestigio del picco lo Regno di fronte alle ingiunzioni di un sovra no amic o sì, ma straniero, e il Conte seppe , anche in questa circostanza, cogliere la b uona occasione per addossare alla stessa Aust ri a la responsa bi lit à in di retta di quell'attent ato, proclam ando alto e forte in Parlamento:

« Io so che la res po ns abil ità di q ue sto fatto non d eve ricadere in ti er amente sui trav i at i, che hanno seg u ita questa perversa do ttrina: so e procl a mo a ltamente che i sistemi che hanno condotto tanta ge nte a vive re per tanti anni fra i dol ori dell'esi l io, fr a le a n gosc ie della mi seri a, n el ram marico della patri a perduta; che i si stemi che costrinsero animi, che la n atura av eva dotati di se nsi gene rosi, a vivere lontani da ogni affetto di famig l ia hanno grossa parte de lla respon sabilità de i fatt i ri cor dat i . .. >>

Passata la tempe sta , la « Gazzetta Ufficiale )) di Torino rispo nden do agli attacchi della « Gazze tta di M ilan o)), organo uffi cial e aust ria co ne l Lo mbardo - Veneto, non lasc i ava dubbi su lla fer m ezza del Go verno sardo: cc ••• L'Euro pa potrà giud ica r e se ma le o bene abbia operato il Piemonte, ba tte ndo una via affa tt o oppos ta a quella seguita dall e altr e italian e provincie. Il-

egl i crede ed a m a come un santo, alla d i cu i costanza l' Ita l ia deve la coscie nza d i se me des ima e l'It al ia finirà co l v i n cere »

luminati dalle lezioni della storia dd passato c del presente secolo, dagli antichi e dai nuovi esempi, gli stat isti cu i la ,, Gazzetta di Milano'' rivolge le ama r e sue parole, sono decisi a proseguire nella via ·intrapresa. Reggitori di uno Stato italiano, essi sanno c he loro incombe il dovere, come loro spetta il diritto, di promu overe con ogni onesto mezzo il bene d'Italia: da questo proponimento non li distogli eranno nè le ingiur ie, nè le minaccie c h e scagliano contro di ess i i fogli ufficiali di ol t re Ticino. Fidenti, non nella longanimità dell'Austria, ma nella lealtà delle loro inte nzioni e nella giustizia dei mezzi impiegati, appoggiati all'amicizia dei loro alleati, alla simpatia dell'Eur opa intera, essi non si lascieran no smuovere dai comminati pericoli, che sap r ebbero, all'occorrenza, affrontare con animo risoluto, convinti che ormai non solo dal numero dci soldati o dall'estensione dci territori dipende l'e sito delle lotte impegnate a nom e dei principi della civiltà e della giustizia »

Così pa rla va u n piccolo Reg n o di cinque milioni di abita nti a un Impero che n e contava oltre quaranta!

Per trascinare sempre più l'opinione pubblica italiana i n favore del Piemonte, Cavour il 16 aprile 1858 i n un di scorso all a Cam era espose n el modo più esplicito qua li erano state fino allora la linea e la mira po l itica di Vittorio Emanuel e II e del suo Governo :

« Dopo il disastro di Novara e la pace di Milano due vie politiche si aprivano davanti a noi. Noi potevamo, piegando il capo avanti a u n fato avverso, rin u nciare in modo assoluto a tutt e le aspiraz ioni che aveva no guida t o neg l i ultimi anni il magnanimo re Carlo Alberto, noi potevamo rinchiuderei strettamente nei co n fini del nostro Paese e china n do g l i occhi a terra non vedere quanto succedeva o ltre i l T icino e o lt re la Mag r a, dedicarci esclusivamen te ag l i in teress i mater ial i del n ost r o Paese, noi potevamo in certo modo ricominciare c continuare la politica in vigore prima del 1 848 - la politica che venne esposta con molta lu -

(r) Cavou r allu de ad un "Me morandum' ' storicopo li tico pubblicato da l Solaro della Margherita nel 1851

cidità dall'onorevole conte della Margherita nel suo " Memorandum l> ( r) - noi potevamo ricominciare guel la politica prudentissima c h e non si preoccupava che del le cose interne L'altro sistema, invece, consisteva nell'accettare i fatti compiuti, nell'adattarsi alle dure condizioni dei t emp i, ma nel conservare ad un tempo viva la fede che ispirato aveva le magnanime gesta di re Carlo A l berto

« Il primo sistema presentava certamente molti e segna lati vantaggi; applica ndolo si potevano più prontamente ricondurre le finanze in più florido stato cd esimere i popoli di tanti nuovi tributi. Ma la rinuncia assoluta ad ogni idea di avvenire imponeva d i abbando nar e la g loriosa tradizione d ell a Casa di Savoia, di ripudiare sdegnosamente la do lorosa, ma g loriosa eredità di Carlo A lberto. Il gene roso suo figlio non poteva esitare : quantunque assai più difficile egli scelse il secondo

«Se questa polit i ca ebbe utili risultam enti, ebbe, però, alcune gravi consegue nze e non fu e non è scevra di peri co li.

« Difatti, signo ri, e r a impossibile che noi ci mantenessimo fedeli alle aspirazioni del re Carlo Alberto, che volessimo conservare una politica liberale cd italiana, senza che ciò prov ocasse contro di n oi i l ris entime nto di alcune Poten ze che han no in Itali a i nteress i diversi dai nostri. Ciò non deve recare meravig lia Io non mi dissimulo che ciò cost ituisca una condizione di cose gravi, una condizio ne che debba preoccupare seriamente gli anim i dei governanti e della naz ione . E inv ero, o sig n ori, quando noi confron tiamo le forze nostre colle forze materiali delle altre P otenze ... non possiamo fare a meno di considerare la nostra condizione come non scevra di pericoli E noi, uomini positivi abbiamo dovuto occuparci g ra ndemente di questo stato di cose. Ma come evitare que sto pericolo e provvede re ad esso? « No i abbia mo tentato di sciog liere qu esta question e col sistema delle a ll ea nze, co l cercar e di formare, mantenere, amp l iare le alleanze colle Potenze occidentali, che non avevano nell'Italia interessi ai nostri cont rari

allo scopo di ce le brare l'opera sua come minis tr o eli Carlo A lberto da l 7 fe bbrai o 1835 al 9 ottobre 1847·

,, Se le quest ioni pol it iche si discutono per mezzo della diplomazia , ne ll e note , nei protoco lli , nei memorandum con argomenti legali, si dec id ono poi, no n più da tribunali a nfi zionici, ma sui camp i di battaglia dai battaglioni e dalle squadre delle une <.: delle altre potenze E purtropp o in questo la fortuna non è sempre amica de ll a rigogliosa giustizia, la fortuna è ancora, come ai tempi del gran F ederico, amica delle grosse schiere . Quando una nazione non può disporre di squadr o ni molto gross i, essa deve dar opera o nd e ce rcare all'occorrenza l'appogg io de i grossi sq uadr o ni dei suci amici, dei suoi

E qu est'o pe ra, i nvero, era già a buon punto!

Fu conclusa nell'estate di quello stesso a nn o r858, i l 2 1 lu gl io, quando <<l'a ntico Cospiratore di Roma g na n, quasi fosse spi nt o da l suprem o appe ll o lan ciatogli dal morituro Orsini: << aiuti l'Ita li a a farsi libera », gettò con Cavour le basi di un'alleanza, deciso a sostenere la Sardeg na in una guerra contro l'Austria purchè la guerra « avvenisse per una causa non rivoluzi ona ri a c potesse essere giu stificata agli occhi della diplomazia e più ancora dall 'opinione pubblica in Francia e in Europa >>

Fu una specie di cosp irazi one , << una fra le più famo se cospirazioni di Napoleone », perch è nel colloquio di Plombières, da due sol i uomini, nel più assoluto seg reto, furono ricercati e studiati i cosidde tti (( pretesti n per obbligare l'Austria a far guerra al Re g no di Sardegna; progettate le so r ti future d'Italia, << susceptibles d'etre modifiées par les événements de la guerre », e che gli avveniment i provvidero a modifi ca re sostanz ia lmen te ; accennati i compensi territo riali spettan t i alla Francia, <<questions - secondo l'Imp eratore - tout à fait secondaires, do nt on aurait le temps de s'occuper plus tard », ma che a suo tempo non furono ce rto questioni secondarie; discusso il ma-

(t) A. Labriola: " La ComuP.e "• pag 24. Dello stesso Labr iola è interessante questo giudizio su Napoleone JIJ riportato in quello stesso YOlume a pag. 28 : "Napoleone III forse fu anche un uomo buono e per questo mancò di l]Uel sicu ro dominio sugl i uomini che non può raggiunger s i senza sacrificare le leggi dell'equità. ComprendcYa pe r pe rdonare e troppo poco per comanda re Fu insultato, vituperato, deriso come non a lt ro sov ran o, mentre

trimoni o dell'imp eriale cugi no , principe Napoleon e, con la figlia di Vittorio Emanuele Il.

La fo rtuna aiutò Cavour .

" Le dramc s'approche de la solu ti o n n, aveva scri t to al La Marmora portandosi a P lombières: u Pri e le ciel de m'inspirer pour que je ne fa sse pas cles bévucs dans ce supreme moment '' · E il ciel o lo ispi rò e scco nd ò.

Mentre la sc ia va Pl omb ières il ministro degli esteri Walcw ski, all'oscuro di tutto, mettendo in guardia il suo Sovra no circa la presenza del Conte nel pi cco lo paesello dci Vosgi, avvertiva:

<< Vos tra Ma està conosce la mia opi nion e su Cavour. l o lo co nsid ero uno spirito irrequie to ed ambi z ioso su i cu i intrigh i non ci si può affatto fidar e, tanto più perico lo so i n quanto possiede fas çin o c persino brio personale ed un vero talento per convertire tutt i i mezzi al suo scopo n Ma il co lpo o rmai era fatto e l'Imperatore compromesso.

<< Etr a nge gouvcrne m ent en vérité, que celui du Seco nd Empire, où Ics ambassadeurs combatte nt la pol itique cles ministres et où le souverain fait souve nt en secre t une politique co ntraire à celle que su ivent les minis tres » scrisse Pi erre de la Gorce nella sua « Histoire du Second Empire »

Ed in ver ità il Sovrano aveva anche allora preferito l'intesa segre ta , diretta , per una politica avversata dal suo stesso Ministro degli esteri: << Di sua iniziativa senza consu ltare ministri, nè alcuno, co ndu ce negozia ti col rapprese nt ante di un piccolo regno straniero, in modo da compromettere non so l ta nt o la Francia, ma tu tta una politica seco lare della Francia. Q uesta è una cosa - conclude Pa léo logue nella sua bio grafia di Cavour - che nessuno g li può perdonare Il Ma, co me affermò Arturo Labriola , (( N oi It ali a ni g li siamo debitori di mo lto n ( r).

esso fu per intelligenza e p1eta su periore a tutti 1 contemporanei coronati Passò nella storia i nseguit o con le più amare invettive, mentre forse pochi uomini le meritarono meno di lui Fu fatto respor.sabile d i disastri che egli subì, ma non \·oleva provocare. Fu raffigurato come tiranno avendo avuto l'illusione di un padre Sco mparso in una spa,·entosa traged ia, le cui conseg uenze anche oggi s i av ve rton o, passò co me autore di tanti mali 11

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CAVOUR

AL PRINCIPE NAPOLEONE NEL 1859:

(( Nous ne désarmerons pas,

Gli ultimi passi della lunga ascesa furono, come sempre, i più ardui: indecisioni, riluttanze, dilazioni, opposizioni politiche resero ognor più lento e disagevole il cammino, proprio quando l'avveduto La Farina ammoniva: « Aspettare non si può troppo senza far tornare a Mazzini gli adepti che lo hanno abbandonato per la Società Nazionale 11 E proprio quando moti inconsulti avrebbero potuto determinare il fallimento dell'impresa e la rovina del piano di Plombières.

« Pour ce qui a rapporte à l'Ital ie un retard prolongé ne peut etre que funeste à nos desseins }), scriveva segreta m ente Cavour nel sett embre I 858, agitand o lo spa uracchio mazzin iano all'Imperatore che, dopo i l convegno, sembrava disposto a dar tempo al tempo.

cc Tout y est maintenant disposé dans un scns qui est lcur favorable. L'influence du parti révolutionnaire, grace à la confiance que le P iémont inspire est, sinon détruite, du moins réduite à des proportions insignifiantes. Si Mazzini conserve encore quelques adeptes dans les bas fonds de la societé, à l'aide cles idées socialistes qu'ìl a fini par adopter, il a perdu tant prestige auprès cles classes mcyennes et éclairées, qui se sont peu à peu entièrement ralliées aux principes d'ordre et de moderation, qui, seuls, peuvcnt opé rer l'émancipatìon de leur

patrie. Ce résultat, ainsi que je viens de l'indiquer, est du à cc qu'à la suite du Congrès de Paris nous avons pu faire concevoir au grand parti national de vivcs et croissantes espérances dans la Sardaigne soutenue et encouragée par la France. Ces espérances se maintiennent depuis trois ans et font prendre patìence aux esprits les plus ardents. Pourront- elles se maintenir, sans affaiblìssement, une année de plus? N'est- il pas à craindre que la nature méridionale de mes compatriotes ne se lasse, et que, fatigués d'une attente stéri le, ils ne tombent dans l e découragcment, ou, ce qui serait pi re, qu'il s ne se laissent de nouveau entra1ner par les excitations insensées, mais séduisantes, cles hommes du soi- disa nt partì d'action? Si dans l'intervall e qui doit s'écoule r avant le commencement cles hostilités, une tentativ e révolutionnaire quclcongue avaì t lieu en ltalie, le bien combiné par V. M. risquerait d'etre . . / VLC Le ••• » .

Ma in Francia, eccetto la stampa democratica saggiamente illuminata in passato dal Manin, nessuno, proprio nessuno, pur simpatizzando per l'Italia, era propenso a mutamenti , ad avventure e tanto meno Walewski: Walewski che, informato finalmente dei segreti accordi, non aveva esitato a dire al suo Sovrano: (\ vous et es engagé dans une voie fatale ))

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Si domandava pace; e pace voleva anche l'Inghilterra, la quale, pur avendo sostenuto calorosamente Cavour al Congresso di Parigi. andava allora svolgendo una vera azione di frenaggio per mantenere lo cc sta tu quo » i n Italia , in ossequio a quei trattati del I 8 I 5, che pur erano già stati violati con l'assunzione al trono di Napoleone III. Legata ormai all' Austria, ed austrofila per desiderio di pace, per la sua politica antirussa, per timore di mire espansionistiche de Il 'Imperatore francese e di segreti accordi franco- russi a danno de ll a sua potenza, essa, in quel momento, avrebbe voluto persino promuovere una conciliazione del Piemont e con l'A ustria, conciliazione impossibile, assurda, che sare bbe stata il suicidio morale di Cavour, del Governo cos t ituzionale piemontese, della Dinastia. « No n si rendeva conto - come osserva il Sa lvatorelli - che l ' Austria aveva per sè in It alia i governi e il Piemonte i popoli, che l'uno rappresentava il governo assoluto, l'altro il progresso, la civiltà, la prosperità, le ferrovie, la libertà religiosa , la pubblicità dell'amministrazione » Quanto mai preoccupata, si mosse anche la regina Vittoria: « tutto ciò che si può fare per distogliere il pensiero dell'Imperatore da simile disegno dovrebbe essere fatto », raccomandava al proprio ministro degli esteri nel dicembre del I 858 . « non vuole riflettere a ciò che fa e non vede se non quel che desidera >> E a Torino , il ministro britannico, il buon amico sir Hudson, sebbene t u t to acquisito alla politica di Cavour, non si stancava di r accomandare benevolmente prudenza, comprensione, pazienza e attesa : r< I ministri inglesi hanno per l'Italia il più vivo intere sse, ma per il momento l'Inghilterra è occupata nella questione d'Oriente e non può occuparsi dell'Italia, sia perchè non si possono condurre di pari passo due affari così gravi, sia perchè l'Inghilterra si trova costretta ad avere riguardi per l'Austria che essa considera come la spada destinata a tener in iscacco la Rus sia» .

La Russia, i n vece, austrofoba per considerazioni opposte a quelle dell' In ghilterra, non solo cc i suoi voti più ardenti n per le aspiraZioni nazionali dell'Italia. ma prometteva an-

che il suo interessamento per assicurare la benevola neutralità ùella Prussia, purchè Napoleone III non avesse provocati in Italia mutamenti dinastici in proprio favore.

Ad ogni modo Cavour era sempre più deciso di approfittare dei sentimenti ostili dei due Imperatori dell'Oriente e dell'Occidente verso l'Austria u per tentare l'ultima prova di liberare l'Italia », e, nonostante tutte quelle difficoltà, gli avvenimenti si svilupparono secondo le sue aspirazioni e le sue previsioni.

c1 •.• Vous devez attendre à un intéressant hiver. La question de l' indipendence ital ienne va etrc de nouveau soulevée ... Nous forcerons l' Autriche à commencer !es hostilités Cela s'accomplira dans la première quinzaine de mai >> aveva detto in dicembre il Conte al diplomatico inglese Odon Russel, sconcertandolo con la sua franchezza e sicurezza.

Tra i l gennaio e il marzo, infatti, fu un susseguirsi di alternative di guerra, di pace, di allarmi , di ottimismi.

Indecisioni, perplessità di Napoleone III? Necessità di condurre a termine i preparativi militari francesi? Ind ubbiamente l'una e l'altra cosa.

Ma ad ogni indugio, ad ogni arretramento imperiale Cavour raddoppiò d'ardimento: richiamò riservisti, organizzò ostentatamente i volontari, divulgò notizie di presunti complotti, favorito in tutto questo dalla stessa Austria, che, a grado a grado, si poneva dalla parte del torto, prendendo l'iniziativa di provvedimenti ost ili nei riguardi del Piemonte, quali lo schier amento di unità verso il Ticino, l'invio di rinforzi in Italia, la mobilitazione dell'armata del ge nerale Gyulai

Tutto parve prec ipitare in ge nnaio.

Le parole di Napoleone III rivolte all'ambasciatore austriaco a Parigi durante il ricevimento di capo d'anno alle Tuileries, il «g rido di dolore >> nel discorso di Vittorio Emanuele, ispirato all'Imperatore, scritto da Cavour e riveduto dal Sovrano francese, furono interpretati dall'opinione pubblica come un vero grido di guerra

L'Austria inviò in Italia un corpo d'armata; il Ministro della guerra sardo per tutta risposta avvicinò al confi ne le truppe delle guarnigioni

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più lontane e in iziò l'arruolamento di volontari nell'esercit o re golare .

Nessun dubbio: la guerra. Allanm: in Panico dovunyu<.:.

" On a mis k fc u aux poud rcs" di sst: a Vicnna il princ ipe A lhcrto ch e attendt:va l 'esplos iom: .

"No i abbiam o p osto l ' Austria in un vico lo cit:co dal yu alc essa p ot rit us cire solta n to sparando il cannone n sc ri sse Cavour .

Ri tornò, in vece, la ca lma: l'Imperatore diede chiarimenti e rassicurò, mentrt: a Torino il con te di Cavour e il principe Napoleont: sottoscriveva n o finalment e il trattato segreto di allea nza t ra Sardegna c Francia ( r) e le du e dinastie rin saldava no il lega me dci due popoli co l mat ri monio e co l sacr ifi c io de ll a g iovane figlia el i Vittori o Ema nu ele II.

Ma nel febbrai o nuov e nubi si adden saron o : la pubb licaz ione a Parigi de ll'opu scolo de l La Guerronnièrc: " Napoléo n III et I' I talie ,. (2); il discorso di Napoleo n e III in occasione della riapertu ra della Camera fra n cese; il conce n t rament o delle forze imper iali verso il Ti -

(r) Con guel t ra ttat o d i a ll ea nza l a Frar. c ia s 'impeg na va ad aiuta re il Piemonte i n caso d i ag gressione da parte dell'Au st ri a; se le so rti della guerra fossero state pro pizie , si sa rebbe formato un nuov o Regno ita l ian o che dalle falde delle Alpi doveva estendersi s ino ad Ancona e comprendere una popolazione da dicci a dodici mi lioni di abitanti; in comper.so il Re di Sardegna avrebbe ceduta la Savoia alla Francia. Le sor ti della conte:! di Nizza dovevano essere dete r m i nate dopo la gue rr a Al trattato d i alleanza andarono ann esse du e co nve nzioni; una militare e l'a ltr a finanziaria, r eclat tc ne l Jicemb re r858, r.cl lc quali s i prevedeva: - ent it à de lla for7.::t da impiega re : 200 m ila Fran cesi; roo mila It a liani ; - a m m ini strazione dci territor i occupati: da effettuarsi sotto il nome d i Vittorio Emanuele Il; - comando forze alleate : esercitato daii'Impc ratore . Su tak <JUestione lunga controYersia: V ittorio Emanuele non :l\'rchbe voluto abbandonare il suo diritto a l comJndo; in corporamcl'to dci Yolont:Jri ncll\·scrcito sa rd o;

pro ibi?. io nc di cos tituire co rpi f ra nchi . CièJ a d oma nda del (;oy erno ru sso c he non volcv:l una g uerra riv o l u z ionaria; - cost itu z ione a (;c noYa della ha se fra nccse; - m oda lità per i rifornimenti c le requisizion i dell'esercito francese :

cino; il prestito austriaco di 150 milioni di fiorini; la proibizione di esportare cavalli in Piemonte; la vi\·acc discussione nel Parl amt:nto subalp ino pt:r un prestito di 50 milioni fw.:ro rit e nere inevitabile cd immin e n te la guerra.

La d isc us sio ne del t) fe bbr a io c g iorni seg ue nti al Parlame n to suba l pino sul progetto di legge de l prestito di so mi li o ni si conclu se con 1 1 6 voti favorevoli c 3 5 cont rari; al St:nato con 5 9 fa vorevoli c 7 contrari . Notevoli, in particolare, furono i discorsi dei due opposito ri: il conte Solaro della Marg herita, avversario del la polit ica italian a del Cavo ur, cd il marc he se Costa d e Beau rcgarcl; rn a an co r più notevo le fu la re p l ica eli Cavour , felice, sic ura n el le ar gome nt az ioni; un vero capolavoro di abilità , documen t o fondamentale che n o n si può dimenticare : << Gli onorevoli orator i , i quali presero a combatte re l'attuale proposta di legge, che ha ottenuto una così favorevole n egli uffici d ell a Camera tentarono di dimostrar e

- nomina di du e controllo ri , u no franc e se e uno sard o, i nc aricati d i fissa re la c ifra delle impos iz io n i dn prc leva rsi su l totale del terr it orio c di ripartire i prodo tti fra i due paesi; - spese d i guerra: poste a carico del nuoYo reamc dell'Alta Italia

Delle clausole finanziarie f u applicata solo quest'ultima r elati\·a alle spese di guerra (2) Nell'o pu scolo <<Napoléon III et l'ltalic )) erano contenute sostanzia l mente le idee d i Gioberti, Balb o, d' Azeglio. Si pre\'cdeva, cioè, la r ior ga nizzazione d ella Pen iso la in utw fcdcr nz ion c dal la qual e do veva esse re esc lusa l'Austria.

N e llo scritto ri b·ano q ues te fras i particolarmen te sig nifica t i\'<: : « L 'ltal ic rcpréscnte dans l'histoirc quclque chosc dc plus grande cncorc que la n:nionalité elle rcprésente la ci,·ilisation C'est sur cene terre d'élite que sont nés Ics principcs immortels et Ics gloricux exemplc s qui om formé des hommes et dcs pcuples

" L'ftalie est plus qu'u nc soeur po ur Ics aulrc s n:aions, c ' es t u ne mèrc )) . Espress ion i, t utte, inse r ite nel pe r suggt:r imcnto de llo s tesso Na pn· leone TII.

u L' c mpcrcur f. er s'est nu obl ig :! de conquC:rir lcs nationalités pour n!Tranch ir, s i ja mais son successeu r :n-ait 21 !es dC:rendrc. ce scrait pour Ics affranchir sans Ics conquérir '' ·

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L ' l lv1PE RATORE DEl F RANCESI :'-IAPOLEON E III

come questa fosse la consegue nza di una politica avventata e provocat ri ce, di una politica av ente per iscopo di trasci nar e alla guerra questo Paese c forse di so ll evarla in t utta Europa .

U n oratore tra ess i, spi nge n do più oltre le sue accuse, rappresenta questa politica come personale al Presidente del Consiglio dei Mini st r i e, uscendo dall'ordinar ia s ua riserva e dai modi cortesi che suole usarci, parve vole r dire che il Presidente del Co n siglio d e i Ministri, onde tro vare modo di uscire dalle difficoltà in cui il Minist ero e r a avvolto, spingeva per motivi persona l i il suo Pa ese nelle avve nture della guerra

<< Per giustificare me e il Governo da così gravi accuse, dovrei, o Signori, ripe t ere il discor so che feci l'ann o scorso in questa adunanza in un' occas ion e sole n ne, io dov r ei ridire la storia de ll a p olitica del governo del Re dal I 849 sino al giorno d'oggi (I) . Ma io non voglio abusare di nuovo della sofferenza vostra . Mi lusingo che le paro le pronunciate in quella memorabil e circostanza non siano sfuggite dalla m e nte della maggior parte di Voi. Mi limiterò, quindi, o Signori, a r icordarvi che la nostra politi ca fu sempre consona a se stessa dal giorn o in c ui il gene r cso n ostro Re raccolse il retaggio di suo padre su i c ampi di Novara, sino a quand o pronunciava, ora è un mese, le paro le imperit ur e che fecero palp itare il cuore di tutti gl'Italiani e produssero in Europa potente effetto.

« La n ostra politica, o Signori, fu sempre liberale, nazi o nale c italia na. Noi non abbiamo mai creduto per il passato, nè lo crediamo adesso, di aver diritto di provocare una guerra: ma n oi siamo sempre stati conv in ti esse re nostro dov ere, non so lo di svo lgere nell'interno de l Paese i principi di libertà e di naziona l ità sui quali riposano le istituzioni da Carlo Alberto al suo popolo larg ire, ma altresì di farci a fronte d ell' Europa tutta, interpreti dei bisogni, dei dol or i e delle s pe ranze d ' Italia (vivi applausi). Questo nostro programma n oi l'abbiamo sempre altamente manifestato e l'ab biamo manifestato non solo a l cospetto della Nazione, non so lo n el seno de l Parlamento, ma nei Con sigli

( 1) Cavour fa riferimento al discorso da lui ten ut o il 16 aprile del • 858, c dd q u ale sono sta ti

stessi d ell'Eur opa, nei Congressi diplomatici. Qu esta nostra politica non fu per il passato tacciata di avventurosa, di provocatrice. Gli uomini di Stato d'Europa più g r avi, gl i uomini di Stato, la cui autor it à so n o certo che l 'on . conte Solaro della Margherita no n ricuserebbe, d iede ro a questa nostra politica la loro più esplicita approvazione . Io mi restringerò, o Signori, a ricordarvi le parole dirette ai rappresentanti delle Nazioni occ identali a l Congresso di Parigi. Qu este pa r ole non era no meno chiare e men o risolute di quelle che noi abbiamo talvol ta pronunciate in <.1ucsto r ec into; se nella forma suonav a no più diplomat ich e, nella sostanza non erano div e rse da quelle che gli oratori i p iù caldi talvolta la sc iano sfuggi re dal le loro labbra nel bollore cieli' improvvisazione. Dopo il Congresso di Parigi la nostra politica non mutò, n o n divenne nè aggressiva, nè provocatrice Io vorrei c hiamare a sfida i miei onorevo li avversari, invitando a citare atti che siano di natura provocatrice e più esplicita di quelli che h o testè ricordato.

« Noi abbiamo, è vero, tornando da Parigi, st im ato n ecessario di provveder e in modo più attivo ed efficace alla difesa dello S tato, ed abbiamo promosso l'erezione delle fortificazion i di Alessandria. Ma se ciò abb iamo fatto, si è perchè quanto era accad uto a Parigi ci ave va convinti di n on poter attenuare con i mezzi pacifici e diplomatici le difficoltà diplomatiche con l'Austria. E qu indi non vogli o ricordare le cagioni c he co ndu sse ro a questi fatti: mi basta il dire c he l'in izia tiva non venne da noi. Anche qui l 'o n. conte Solaro della Margherita non può muovere l'a ccusa di esse r e provocatori avventati .

« Più tardi quali sia no stati i nostri a t t i di provocazion e e di avve n tatezza, lo ripeto, io sfido gli onorevoli miei avversari a citarli. Questo solo vi fu: c h e n oi n o n abbiamo desistito dal n ost ro assunto, abbiamo com piuto , ogni qualv o lta l 'occas io ne se n e presentò, a richiamare l'attenzione dell' Eur opa sulle miserie dell'Italia, sulla condizio ne sua anormale, sui peri coli che queste miserie c questa situazione

riportati , nell e pagine precedenti, i brani più interessanti.

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anormale portavano con sè. E, mi sia lecito i l dirlo, questa politica fu essa giudicata avventata e provocatrice da lle altre Potenze d'Europa? Già lo ricordai: al Co ng resso di Parigi le proteste del Piemonte scritte in forma assai energica, se si riflette alla natura del documento, r ic evet t ero l ' approvazione aperta dell'Inghilterra e del l a Francia; e non l'approvazione soltanto, imperocchè quelle due g randi Potenze credettero doversi unire alla Sardegna p er dibattere nel seno d el Congresso la questione itali ana, e ciò fecero quelle Potenze , massime per quanto riguarda l'Inghilterra, con parole le quali non cedevano in vigore, i n efficacia, a quelle da noi consegnate nell'atto diplomatico fatto di pubblica ra g ione. E più tardi la nostra politica fu essa giudicata severamente? Hanno forse quelle Potenze riconosciuto che erano state tratte in errore da noi ? Ha nno forse dovuto confessare che erano state ingannate da l Piemonte sulle condizioni dell'Italia?

(( Ma se la nostra politica, dicono g li oppositori, non è avventata, nè provocatrice, perchè queste misure di difesa? Perchè riunire sui confini tutti i presidi dello Sta to? Perchè a ff rettare l'armamento di Alessandr ia e di Casale? Perchè per provvedere agli apparecchi della dife sa venite a chiederci un prestito vistoso? L'Austria non ha nessuna intenzione aggres siva, ha rispettato e rispetterà sempre i trat t at i ; purchè non l'aggredite, vi tratterà sempre nel modo più amichevole e amoroso (ilarità).

(( L'on. conte Solaro, mi pare che andava tanto oltre nella sua fiducia che ci consigliava, per rimediare al dissesto delle nostre finanze, di rimandare a casa parte del nostro esercito e di affidarci intieramente alla benevolenza dell' Austria e all'appoggio dei nostri alleati (ilarità) Io credo, o Signori, che il primo consiglio sarebbe efficace se fosse comp iuto , cioè se, mentre si manderebbe a casa una parte dell' esercito, si chiamassero a reggere i destini dello Stato altr i uomini, rappresentanti altri principi. In tal caso sicuramente la sicurezza, rispetto all'Austria, anche senza soldati sarebbe intiera (applausi).

(r) Era min istro delle finanze Giovanni Lanza. Nato a Casa le nel rilro, salì alle p i ù a l te ca ri che dello

(\ Ma sicc ome io credo che a lm e no questa seconda parte dei consigli, par te sottointcsa, non possa effettua r si che col concorso dc ila maggioran za della Nazione, io reputo che sarebbe poco p r udente lo avere questa fiducia illimitata nelle benevole intenzioni dell'Austria. D'altra parte vediamo se i fatti corrispondono alle dichiarazio ni dell'on. conte Solaro della Margherita.

(< Già prima di me l'on. Mamian i nell'eloquente suo discorso vi ricordò le reiterate provocazioni dell'Austria; vi espose come essa da dieci anni abbia estesa la sua stabi le dominazione dalle sponde del Po ai limiti inoltrati del!' Adriatico sino ad Ancona; come abbia accresciuta, in onta ai tr atta ti, la difesa di Piacenza, come il presidio di quella cit t à sia sp into ora anche ai forti che la circondano Ma, o Signori, a che vale cercare fatti antichi? Noi sia mo mossi specialmente da fatti recenti. (( Come vi è stato esposto nella relazione alla Camera del mio collega il Ministro delle finanze (I) senza che alcun fatto fosse succeduto nè da noi, nè in alcun'altra parte d'Italia, il Governo au striaco annunziò all'Europa che mandava , un nuovo corpo d'armata in Italia e a questo ann uncio tenne dietro l'esecuzione con u na rapidità, con una sollecitudine tali ch e parve r o ricordare le mosse delle guerre del pr imo Impero. Per alcuni giorni tutti i trasporti ordinari, tutti i trasporti delle strade ferrate furono monopolizzati n ell'in teresse del governo: sulle strade ferrate da Vienna a Tr ieste e da Venezia a Mi lano non si videro giungere che uomini, cavalli, munizioni d'ogni maniera; c queste truppe come vennero disposte? Furono forse te nute nelle grandi cit tà ove si sarebbe potu to supporre la possibilità dei moti popolari? No, furono invece distribuite ai nostri confìni, nelle città dov e meno che altrove poteva esser timore di sommosse popolari, in una parola l'A us tria assunse a nostro riguardo una att itudi ne non di difesa, ma di vera offesa, mentre, lo ripeto , nessun atto e ras i compiuto pe r parte nostra, mentre non vi e ra stato movimento di truppe, mentre nella sfera diplomatica vi era, dire i , una tregua: era corso cioè

Stato e morì nel 1882, pove ro c modesto come se mpre e r a v is sut o.

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qualche tempo senza c he il Piemonte avesse avuto occasione di richiamare l'attenzione dell'Europa sulle cose d'Italia. Credo quindi di essere autorizzato a proclamare altamente al cospetto del Parlamento c al cospetto del Paese c dell'Europa, che se vi fu provocazione non fu per parte del Piemonte c c he anzi essa avvenne per parte de ll'Austria.

,, Ben io so che l'Au stria, nei segreti dei gabinetti, negli uffici diplomatici protestò del suo amore per la pace, del suo rispetto per la costituzione del Piemonte. Ma, Signori, sarebbe forse la prima volta che intenzioni guerresche sono d issimula te sot to il velame delle parole di pace?

« Il co nte Solaro del la Margherita è trop po versa to nella storia della dip lo mazia per sostenere una tale sentenza. Prudenza quindi e stretto dovere ric hiedevano che per noi si provvedesse energ icamente e prontame nte. Il Ministero fece quanto stava nei limiti del potere esecutivo, riunì sulle frontiere dello Stato tutte le forze disponibili e perciò che eccede i limiti del potere esecutivo, viene a voi per chiedervi i mezzi di provv edere efficacemente alla difesa de l la Patria , alle de l suo onore, de i suoi più sacr i int eress i

« Io credo, o Signori , di avervi di mostra to co me l a nostra politica non sia sta ta av ve nt ata, come i nostri atti non siano stati provocatori. Nel chiedervi ora i mezzi di resistere, non abbiamo intenzione di mutare politica, nè di procedere ad atti di sfida, ma non vogliamo nemmeno abbassare la voce allorquando l'Austria mi naccia, allorquando invia e aduna ai nostri co nfi ni armi ed armat i (applausi ).

<< Questa politic a, io spero, proclamata in mo do franco e lea le ri ceverà l'approvazi one non so lo del Parlamento, ma di tutt i gli uomini di cuo re dell' E uropa (bravo! be11e!)

« Io porto fiducia, o Signori, che fatti paghi di queste spiegazioni voi non esiterete ad accogliere favo revolmente la nostra do m anda.

<< lo confido che la risposta che l'urna del Parlamen to sarà per dare, dim ost rer à lumin osame nt e all ' Eu ropa che qualunque sia no le no -

(t) L e trattatiYe dovevano essere con cl use in modo da ottene re: il ritir o delle truppe straniere da Bologna c da Roma; !"introduzione di riforme amministratiYe

stre interne discussioni, noi siamo unanimi nei nos tri voleri, quando si tratta di difendere non solo la sicurezza c l'indipendenza, ma altresì l'onore della Nazione 1> (Applausi prolungati nella Camera e nelle tribune).

L'opuscolo cc Nap oléo n III et l'lta l ic " aveva avuto ne l frattempo una risona nza e norme, super iore alle previsioni.

In Italia si esultò e lo Sclopis, nel colmo dell' entusiasmo, scrisse: « Bisogna mettere ogni speranza in questa furia francese che spazza via tutto )l ma in Francia gli stessi circoli ufficia l i mossero apertam ente le più acerbe critiche e perfino l'Arcivescovo di Rouen supplicò l'Imperatore «de ne pas rompre avec sa politique, jusque - là si chrèt ie nne , et de ne pas déc larer la g uerr e à l' Autric he, ce qui ouvrira it fata leme nt au Piém o nt la porte de Ro me)> . Fu buon profeta!

Londra reagì e la regina Vittoria scongiurò Napoleone III di calmare i timori dell'Europa dichiarando di rispettare i trattati; mentre il Principe consorte, dal canto suo, andava diffonde nd o l'allarme nell e corti germ aniche, dove si era dispos ti a cr edere c he una vit toria francese in Italia avrebbe presto co ndotto le armi napoleoniche alla conquista delle Provincie r enane e del Belgio.

Così nella Germania passò un bri vido di commozione ed anche la Prussia non nascose le sue preoccupazioni .

Tutta Europa, insomma, era in fermento e lo stesso Imperato re non poteva non rimanerne impressionato , anche perc hè andava pr endendo fo rma e consistenza proprio quella coalizione a nt i nap oleonica che il pruden te Walewski g l i ave va fatto i ntravvedere come una sicu ra possibili tà

L'In ghil terra intuì l'intimo dramma dell'Uomo e ben comprese quale partito poteva esser tratto da quella perplessità imperiale : propose, pe rciò, d'inviare a Vienna lo rd Cowley per regolare mediante un acco rdo tu tti i problemi ita li ani (r) .

neg li Stati italiani, l'abrogazione dci trattat i che infeudavano Parma e Modena alla morarchia degli Absburgo; la ripresa dei rapporti tra Piemonte ed Austria.

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Parve un toccasana.

La proposta fu accol t a ca lorosamente all e Tuiler ies, tanto calorosamente che Napoleone III per facilitare l a missione smentì sul " Mon iteu r >> del giorno 5 marzo, le intenzion i che gl i ven ivano a t tribuite, « ces r u meurs absurcies, que la malveillance invente, que la crédul ité co l porte et que la sottise accepte n, dichiar ando d i aver promesso al Re di Sardegna soltanto una cosa : di difenderlo da un'aggressione dell'Austria e nul la più .

Nulla più? In verità a Plombières cospi r ando con Cavour, aveva oltre a l resto, studiato come indurre l 'Austria ad attaccare, a passare, cioè, dalla pa r te del t orto .

Ad ogni modo la smentita rasse r enò gli spi riti

Borsa e affari si rianimarono, titoli e valori ripresero l 'ascesa e l'ottimismo s'acc r ebbe ancor p i ù tre giorni dopo, quando si diffuse la notizia u f ficia le che il principe Napoleone aveva lascia t o vo lon t ariame n te il ministero dell' Algeria e tu t t i perciò furono i n dotti a credere che quelle dimissioni velassero un dissenso o una di sg r az ia e preludessero anche alla caduta di Cavo ur.

Pessima fu l 'impressione a Torino . Così pessima che re Vittorio E manuele scrisse all'Impe r atore in termini concitati e minacciosi: l'abbando n o della causa italiana sarebbe stato più funesto al Piemonte della stessa sconfitta di Novara.

« A fronte di simi le evento, che io reputo impossibile, a me non rimarrebbe altra via che seguire l 'esempio del magnanimo mio genitore, il re Carlo Alber t o, e rinuncia r e a una cor ona, che non potrei più a lungo portare con onore per me e con sicurezza per il m io popo l o. Costre t to a r in u nziare al trono dei miei avi, i riguardi che io deb b o a me stesso , alla riputaz ione de ll a mia Casa e alla prospe r ità del mio Paese m'imporrebbero il dovere di rendere note a l mondo le rag io ni c h e m i hanno indotto a co m p ie r e un simile sacrificio n .

Ma mentre Lond r a andava ce r cando di sfruttare per mezzo d i lord Cowley le meno rigide disposizioni d'an imo dell'imperatore Francesco G i usep p e e del conte Buoi, ecco la Russia gett are s u l tappe t o la propos t a di un congresso.

Iniziativa s i ngolare, imprev ista, dannosa perchè creava un ostacolo ali' azione del Governo britannico c con il pretesto di allargare i l dibattito lo metteva nuovamente in questione e discussione.

Era frutto di un segre to sugge r imento dì Napo leone III.

Un congre sso? Vuote parole, formule sterili perchè alla fine la diplomazia viene sempre a trovarsi impotente di fronte a chi è orma i deciso e pronto ad agire in quel determina t o senso.

La proposta fu senz'altro accetta t a, come pur e venne accettato che solo cinque Potenze: Francia, Inghilterra, Prussia, Russia, Austria vi prendessero pa r te; che la questione fosse regolata con l'esci usi o ne del P iemonte; che i trattati del I 8 I 5 fossero rispe t tati; che i l Piemonte i n nanzi tutto riducesse le forze militari.

Lord Cow lcy sorpreso c sconcertato non potè fare a meno di scrivere : « Je ne sais plus ce que veut l'Empereur; je me per d à débrou iller ce qu'il y a de vrai ou de faux dans ses paro les )> Il Piemonte si oppose e doveva assolutamente opporsi'. Era un'umil iazione e le umi liazioni il p iccolo Regno non le aveva mai subite; tanto meno ora le avrebbe tollerate, dato che lo si escludeva dal Congresso come potenza di secondo ordine e per colmo gli s'ingiungeva di disarmare di fronte ad un'Austria minacciosa nel Lombardo- Veneto.

D'altra parte come avrebbe potuto congedare i volontar i e rinunciare così imp l icitamente alla causa italiana di cui era divenuto campi one senza provocare una rivoluzione?

Cominciarono giorni terribi li per i l conte di Cavour. Chiama t o a Parigi, e giuntavi il 26 marzo, fu irremovibile nella questione del disarmo, come irremovibile fu pure l'Imperatore nel rifiu t are al Min istro sardo l'allontanamento del Walewski dal Governo, la partecipazione del Piemo n te al Congresso, la proposta d i sospendere il Congresso stesso. Ma un'ass icu r azione non mancò al Cavour: g liela diede in segreto il Sovrano : la guerra sarebbe scoppiata lo stesso, alquanto più tardi, più ampia e ta le da ot t enere popolarità in F r ancia: non solo co ntro l'Aust r ia, ma contro t ut t a la Germania. E

così, nella mattinata del 29 marzo il Con te potè affre t tatamen te scrivere al Ministro della guer ra , genera le La Marmora, perchè ne avesse norma nei preparativi: " La questione italiana è impos ta ta così male, come peggio non si può credere . . . La guerr a è inevitabile: sarà ri tardat a di due mesi almeno: si farà con temporaneamente sul Reno e su l Po. Pe rchè la guerra abbia un es it o felice per il Piemonte e per l'Italia, bisogna prepararci a fare il magg iore sforzo possib i le . I Frances i, trasc i nat i loro malgrado, non ci perdoneranno mai il m a gg ior peso di questa guerra, caduto sulle loro spalle. Sventura a n oi se noi t rionfassimo unicamente per mezzo dei Francesi. E ' so lo bat tendoci megl io di loro e mettendo sotto le armi for ze superiori alle loro, che noi sa lveremo il paese )) . Pe rò no no stante quella seg reta ass icura zione, l' ultimo convegno con l' Impera tore, prese nt e Walewski, la sc iò Cavo ur « punto soddisfatto >> : il contegno del Monarca apparve tutt'a ltro che rassicurante.

Cavour, pertanto, gl i indir izzò, prima di par ti re per Torino, una lettera segreta, vero appello disperato, nella qua le ammonimenti, r icordi, consig li , mi nacce, lu si nghe ri sultano fusi con somma abi l ità e viva passione.

« La dernière conversation que j'ai eue hier avec le comte Walewski en presence de V. M. m'a navré. Elle a changé mes doutes en ce rtitu de, et j'ai acqu is la douloureuse convin ction que l e còmte Walewski est décidé à nous perdre, à forcer le Roi à abdiquer, et moi à pou sser le P iémont ve rs u n abìme. Il pa ralt croire q u ' il existe en Italie un par ti l ib erai modér é e n ét at de modifier la ligne de conduite que le Roi et son Gouvernement ont tenue jusqu ' ici d' accorci avec V. M. e n faisant acce pter de concessions illusoires comm e une satisfaction suffìsan te cles espé ran ces que les paroles de V. M. et l'attit ude d e la Sar daigne y on t exc itées depu is tr ois mo is . Le comte Walews ki se trompe : qu elle que soit l' issue du Congrés, nous a uri o ns bien de la pe i ne à persuader aux Ita liens de s'en contenter; mais, s'il doit en résul ter cles fa it s moins importan ts que ccux q ue V . M. a bien vo ulu m 'ind iquer, il s' en suiv ra u ne terribl e catas t rophe . Le Roi se t rouv era accu lé entr e une Eolie ou une làc het é.

II ne lui restera d'autre ressou rce que de descendre du trone pour aller mourir dans l'exil comme son père : les Ministres , moi surtout, sin on esclusivcment, nous deviendrons l'objet dc l' ind igna ti on du public et, ce qui pnurra nous arriver de moins malheureux, sera d'aller cacher da ns quelque obscure ret raite ncs tetes, frappées de réprobations pa r nos malheureux concitoyens. Cette cat as tr op h e est inévi ta ble, si le comte Walewski peu t réa li se r ses proje ts.

« En effet, n' a- t- il pas décla ré deva nt V. M. que la démo l ition cles fortifìcations de Plaisance éta it à peine soutenable; que tout ce que !es Puis sances pouvent établir, c' était le principe d'un e co nf éde ra tion entre !es Princes seco ndaires, sans exige r que cette co nféde ration repose sur cles bases li ber ales? Mais, si le com te W alews k i va au Congrès avec ses idées, nou sommes perdus sans retour

« Cette idée ne peut et re accueillie par l'àme gé néreuse de V. M. Elle ne peut vouloir que le plus fìdè le ou , pour mieux dire, le seui allié que V. M. ait en Europe, tombe vict ime de la diplomatie, après avoir , en quelque sorte, remis ehtre les mains de V. M. sa couronne, sa vie et sa famille. Que V M. daigne rappe ler à so n souvenir ce qui s'est passè depuis un an et Elle verra combien le Roi et le Piémont méritent peu le sort que leur prép are le comte Walewski

<< Au premi er appel, q ue lui a fait V . M., le Roi a répondu avec la plus ent ière confiance. Sans s'inqu iéter des da nge rs auxquels il s'exposait, il a accepté sans réserve les proposi t ions que V. M. lu i a a dressées .

<< Tou t ce que V . M. a bien voulu m' ind ique r à Plom blères a été sanctionné par lui et, de pu is mon retou r, tous ses act es , comme to us ceux de son Gouvernement, on t ét é concer tés d'av ance avec V. M.>>.

E ricordata con ta li accenni la cospirazione di Pl omb ières, la responsabi li tà de ll'Impe ratore , Cavour non es ita di agitare, anche in questa circostanza, lo spauracch io de ll ' azione rivoluzionaria, confermando che il Governo pi emontese ch ie de soltanto « de n 'et re pas placé dans un e position où il serait, en quelque sorte, forcé de sanctionner l a ruine de son pa ys et le t r iomphe en Italie de l'Autr ic he et de révolu tion .. . >> .

37

Però anche la Francia non si salverà!

<<

• •• je crois devoir déc larer que la ligne qu e se prop ose de suivre le comt e Walcwski , tout e n pe rdant la Sardaigne ne sauve ra pas la France . Il faut , pour évi t er une ruine commune, qu ' i l so r te du Congrès ou la guerre ou un e treve qu'on puisse faire accep ter à l ' It a lie. Que ga g nera la France à la chute de la Sardaigne, à la désorgan isation complète du parti na t ional dans la Péninsu le , qui est maintenant en t ièrement devoué à V. M.? E ll e aura t r a n sformé l ' lt a lie en ennem ie m orte l le de la France, sans regagner l' ami t ié de l ' Angleterre, ou diminuer la hai ne de l ' Autriche Ces Pui ssa nc es ont pén et r é assez devant dans ]es proje t s d e V . M. pour p ou voir de bonne fai reprendre envers Elle leur ancienne habitude. Une d éfi ance récip roqu e existera tou jours entre elles, et cette défiance amenera nécessaireme nt la guerre dans les circons t ances beaucoup moins favo rab les que celles qui se p r ésentent maintenant.

« Mieux vaut mille fois l a guerr e dans deux ou trois mois, avec le concours devo ué cles Italiens, qu'une paix ou une t r eve qui diminuerait l ' i mmense prestige, dont est entouré le n om de V. M. >> .

Ed infine ricorda: « qu' ayant gardé pour moi le secret cles négociations, qui ont eu lieu avec V . M., je sens le poids immense de l a responsabilité qui repose sur ma tete, responsabilité

qui m'effrayerait peu , si ma position e t ma vie étaient seules engagé es, mai qui de vie nt éc rassa nte , lor squ e je pe n se qu' ell e m e r e nd co upable, devant Dieu et devant !es h o mmes, des désastre s qui menacent mon Roi et ma Patrie . .. >>

L'Imperatore non rispose.

Scr isse, però, ancora Cavour, e questa vo lta scr isse da Torino al princip e N apoleon e : c< • •• Nous ne désarmerons pas. Mieux vaut tomber vaincus !es armes à la main, que de nous perdre misérablement dans l'anarchie ou nous voir réduits à maint e nir l a tranquillité pub lique par les moyens vio lents du Roi de Naples.

<< Au jour d 'hui nous avons une torce mo ra le qui vaut une armée, si nous la perdons, rien ne nous la rendra l ) Intanto , an che Mazzini, in pieno accordo co l Conte a lmeno in questo, aveva affermato c ammo n i to:

« La questione ita liana ha raggiunto uno stadio in cui ogni speranza di po t erla sopprimere, sopire o per lungo tempo indugiare sarebbe non so lo immorale, ma follia >>.

<< •• • i Popoli che ieri gua r davano in noi come in Popolo iniziatore impare reb bero a sprezzarci come chi minaccia e non osa . Tolga i l cielo tanta ve r gogna . Un p opolo che o ttiene fama di codardo è spento per sempre! n

Il Congresso non si riunì. Fallì come idea e come proposta, dopo una sequela di telegrammi; di note tra Parigi, Londra, Vienna, Torino, Pietroburgo; di proposte e controproposte, tra le quali quella dell'allontanamento delle truppe sarde e austriache dalla frontiera, del disarmo generale simultaneo di tu t te le potenze interessate, dell'intervento di tutti gli a lt ri Stati italiani al Congresso.

Fallì per la precipitazione e la ostinazione dell'Austria, proprio quando Cavour, nel giorno più drammatito della sua vita, dopo aver tutto osato e tentato, reso ormai impotente di fronte a un'intimazione << i n termini imperiosi n di Walewski, si dichiarava disposto a subire, dicendo: << Il ne me reste plus maintenant qu'à me donner un coup dc pistolet et m e faire sauter la tete » .

Il Congresso, tuttavia , non avrebbe certamente approdato a risultati positivi: l'atmosfera era troppo satura di sfiducia.

T utt i diffidavano Diffidavano gli uomini di Stato inglesi, secondo i quali l'idea era ispirata a mala fed e per guadagnare tempo; diffidava l'austriaco co nte Buoi, per il quale il Congresso era una << commedia 11 per tener a bada l 'Austria e prepararsi alla !,TUerra .

Ossessionata, quindi, da prevenzione e sospetto, Vienna non p o teva logicamente lasciar-

si giocare e sorprendere e, d'altra parte, non poteva nemmeno persistere a lungo in quella pace armata, onerosa per le sue finanze . << Ora è ammissibile - si domandava Hubner, ambascia tore austriaco a Parigi - che noi ci lasciamo sgozzare come un agnello pacificamente sedut i a un tav o lo verde? » . E appunt o per questa considerazione, sin dal I 2 aprile, il Gabinetto di Vienna aveva deciso di presentare direttamente un « ultimatum >> al Governo sardo affinchè mettesse l'esercito sul piede di pace e licenziasse i volontari, mentre, dal canto suo, non desisteva dal prendere le debite precauzioni, mandando a Berlino il principe Alberto per aver l 'aiuto della Prussia, inviando corpi d'armata in Italia come riserva dell'armata del Gyulai, facendo ava nzare verso il Mincio altre due divisioni.

Cavour tenne fermo fino all'ultimo Agì sulle Cancellerie ali' estero per convincerle. Inviò persino Massimo d'Azeglio a Parigi e a Londra per dimostrare che l'opinione pubb li ca in Piemonte sosteneva il Governo; prop ri o d'Azeglio, che godeva fama di uomo moderato, che in passato aveva definito la pol itica cavo uriana «g io co di bussolotti 11, ma che ora, superando ogni contrasto, si e ra posto a completa disposizione del Conte , dando prova esemplare di solidarietà e onestà .

CAVOUR
IL 26 APRILE 1859:
"Alea jacta est!... Noi abbiamo fatto della storia,
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« Se io h o potuto pe r il passato ave r e qua lche obiez ione alla t ua politica, ora si tratta non di d iscuterla, ma di farla riusci r e >J, aveva scritto a Cavour. << Con tutta la franchezza che mi co n osc i ti d ico d i contare su quel poco di aiuto che posso darti, vecchio e logoro come sono. E' i nutile dirti che io non cerco gradi, poichè i l mio maggior desiderio, quando non posso essere utile, è di chiudermi nella vita privata. Perciò non v'è cosa, nè posizione che io c r edo al d isotto di me >l ( r )

E, sempre a Lond r a , il Conte aveva anche i n via t o, sin da l marzo, is t ruzioni al Poerio e agli a ltri esuli napoletani per: c< Illuminar e l' opinione pubblica inglese, ev itando pe r ò, come fecero sinora con tanta prudenz a , le dimost r az ion i e gli atti che potr ebbero farl i confondere con la sc r ed itata emigrazione mazziniana Fare ades ione alla politica piemont.ese senza però lasciare travedere che s i subisca l' in f luenza venuta da Torino .

« I ns istere p erchè l' I ngh ilterr a facc i a prevalere nel Congr esso (se Congresso vi sarà) i l principio del non intervento dell'Austria, in modo preciso ed assoluto, nei paesi situa t i su lla sponda d es t ra del Po >>.

Agì pure nella Pen isola, ufficialme nt e presso i Governi : occultamente presso i vari gruppi unitari per mezzo de l fido La Farina allo scopo di dare la certezza che sare b be r o stati appoggia t i nel mome n to de ll 'az ione

A Firenze, inolt r e, lo st esso ministr o Bencompagn i, rappresentan t e del Piemonte, mettendo da parte ogni scrupolo e perplessità di essere costretto a lavorare in segreto cont r o i l G r a n d u ca, d oveva r iu ni re i libe r ali fiorent in i e prepar ar! i ad ag ire ( 2) .

Improvvisam e nte tutto precipitò.

F r a nci a ed Inghilterra, d i fronte all a m i naccia austr iaca di rivol ge r si d irettamen te al Ga-

(1) In an tecedenza d'Aze gl io, Janc.lo al t ra nobi le p rova di disinteresse, aveva r i fiuta to i l posto d i m inistro del Piemonte a offertogli c.Ia Cavour, perchè, scr isse all'amica Teresa Ta rgion i Tozzett i , cc • • • la policica che ora si seg ue dal 11 i n is tero sarà belma no n la capisco pe r fettamente e le cose che non si ca p iscono è meg lio non far le l>.

(2) A l Boncompagn i , che g l i prospettava i suoi

binetto di Torino per imporgli il d isarmo. st misero sollecitamente d'accordo <c ••• si l' Angleterre - telegrafò con t utta urgenza Walewski a l co l lega i ng lese - nous prome t d'insiste r avec nous sur l'admission d es puissances italienncs au Cong r ès, j' engagerai immédiatement, et par le télégraphe, le Piémon t à adhérer au principe du désarmemen t, clont l'exécution sera réglée, s'il y a lieu, meme avant la réunio n clu Congrès. Si vous me répondez oui, mon télégramme pour Turin partira à l' instant >> Londra acconsentì; cosicchè d ue giorni dopo , i l I 9 apr ile, Cavou r chinando il capo, pieno di sconfor t o, doveva telegrafare a Parigi: << Puisque la France s'uni t à l' Angleterre pou r dcmande r au P ié m ont le désarmement p réa l able, le Gouverne m ent du Roi, tout en prévoyant que cette mesurc pou r ra avoir des co n séquences facheuses pour la tranquilli t é de l'lta lie, déclare ètre disposé à la subir >> W alewski aveva trionfato. Ma proprio quello stesso g iorno il conte Buoi inviava al genera le Gyulai l'« ul t imatum > l affinchè lo r imettesse a Torino L' I nghi lterra, all ora, fece press ioni su Vienn a per ev it are l 'inconsulto ges t o. « 11 est vrai -r ispose il conte Buo i all'ambasciatore i n glese, che lo informava come l'« ultimatum » aus t r iaco fosse part ito il giorno stesso de ll 'acce t taz ione del Piemo n te all' i n t imazione di W alewski - nous ignorions encore les résol u tions de M. de Cavour, quand nous avons arreté !es termes de notre sommation; mais jamais, nous n'aurio n s consenti à no u s asseo ir dans un Congrés à cò t é d es r eprésenta nt s elle la Sar cl aigne, e n sor t e que, de t oute façon, l a d i vergence eu t su b si stée ))

L 'o r gogl io austriaco i mpediva eli scendere a pa t ti di eguagl ianza con un piccolo Sta to, co n il Minis t ro di u n a mona r ch ia cost it uziona le c h e

sc r upoli c le sue perpless ità , Cavour r is ponJeva: << Je vous que je su is un peu scrup u leux ,que vous et q u e j 'a i, moins dans les choses politiques , une consciencc un pcu plus large que la vòtrc .. . A près cela , si je sui s lihre Je mettre e n per i l le salut J e mon ame p our sauver ma patrie , je ne pu is, avec la meme légère té, engage r clans Ics voies Je la pe rd ition les arn es des mcs amis ll

cosp1rava contro altri monarchi di diritto divino, che sollevava contro un potente Imp ero i sudditi, che si era eretto a tutore di tutti gli Italiani e che « per tanto tempo aveva sbeffegg iato, provocato, insultato l'Austria!>>.

<< V'era un'opinion e pubblica anche in Austria con un Imperator e giov ane e cava ll eresco a cui la dignità e l'onore del suo Paese erano sacn »

Il conte Buoi, perciò, non recedette.

A Vienna, l'ambasciatore di S. M. Britannica protestò ancora ed ammonì : « Se l 'ultimatum avesse avuto effetto l'Austria avrebbe perduto ogni titolo all'aiuto e alla simpatia del!' Inghilterra l>.

A Parigi, Walewski scongiurò d ' Azegl io :

« Per carità, consigliate al vostro Governo subito il disarmo. Se voi non disarmate, l' Austria vi attaccherà e vi schiaccerà senza fallo. Noi verre mo in vostro soccorso, ma sarà troppo tardi. L 'esercito del Piemonte avrà cessato di esistere e il Piemonte servirà da campo di battaglia tra Francia ed Austria l>

A Torino, invece , regnavano calma e serenità, non turbate nemm e no quando, il giorno 2 I, giunse la sicura notizia della ir revocabile decisione austriaca.

Cavour riavutosi dal momentaneo sconforto procedeva tranquillo serrando i tempi .

Nell'attesa provvedimenti e provvedimenti si susseguirono, quali, fra i più sintomatici: l'o rdinamento di ·guerra delle divisioni attive dell'esercito sardo, gli ordini per l'allagamento del Vercellese e, il giorno 2 3 aprile, la presentazione e discussione a l Parlamento del disegno di legge per conferire al R e i pieni poteri.

<< Cadeva quel giorno d'aprile; e si chiudeva la seduta al grido di V i va il Re! V i va l'I talìa!, quando fu visto il Cavour uscire in fretta dall'aula. Erano giunti gli inviati austr iaci ... Sono conseg nate alla storia le parole che l'at-

(1) Alfredo P::tnzini: « Il 1g59 », edizione rgog , pag. 272.

(2) Il grande Moltk c c lo Stato Magg iore prussiano notarono che l' << u lt im atum>> del Buo i col termiee Ji tre giorni dato a Cavour cost ituì un errore marchiano Un nemico accorto avrebbe dovuto fissare una scadenza brevissima, per godere i benefici dell'attacco immediato. :vfoltke fece tesoro dci vari

timo eroico suggerì al Cavour. Dicono: << Esco dalla tornata dell'ultima Camera piemontese : la prossima sarà quella del Reg no d'Italia >> (1).

L'ultimatum intimava di far sapere « si le Go uv e rnement royal conscnt oui ou non, à mettrc sans dé lai son armée sur le pied de paix et à licencie r !es volontaires italiens » Tempo tre giorni per la risposta ( 2). In caso di rifiuto la responsabilità ,, retomberait toute ent ière sur le Gouvernement de S. M. sarde >> e l'Imperatore '' devra, à son grand regret, recourir à la force des armes » Trascorsi tre giorni, il 26 aprile, alle ore 17,30, con tutta puntualità Cavour consegnò la risposta diretta al conte Buol <' . .. co m me Votre Excdlence ne pcut ign orer ni lcs propositions de l' Angleterre, ni la réponse de la Sardaigne, je ne saurais rien ajouter pour lui faire connaitre Ics intentions du Gouvernement clu Roi à l'égard cles difficultés qui s'opposaient à la réunion d'un congrès.

(( La conduite de la Sardaigne, dans cette circons tance, a été appréciée par l'Europe. QuelIcs que puissent ètre Ics conséquences qu'elle amène, le Roì, mon Auguste Maitre, est conva incu que la responsabi lité en retombera sur ccux qui ont armé les premiers, qui ont refusé !es proposi tions formulées par une grande Puissance, et qui maintenant y substituent une sommation menaçante ... >> .

Consegn ata la risposta, congedati i due inviati austriaci, il Conte pronunciò allora le memorabili parole: « Alea jacta est! Ed ora andiamo a desinare. Noi abbiamo fa tto della storia >l

Il dramma era giunto all'epilogo così come Cavour, assecondato dal R e, aveva previsto e voluto :

<< 11 giorno nel quale scenderemo in campo con l'Austria, voglio aver preparato le cose in

errori commess i dagli Austriaci c dag li A lleati franco - piemontesi du r ante la campagna del '59 cd agì poi in conseguenza ne l ' 66 La Prussia, per esempio, il 14 giugno d i detto anno intimò all'Hannover, alla Sasson ia ecc. il disarmo, r.on concedendo che 12 ore per la risposta.

I nsoddisfatta, dichiarò la guerra il 15, passò i confini il r6.

o.

modo che l'atmosfera ci sia favorevole, che tutti possano dif'; il Piemonte ha ragione " ·

E le simpatie. infatti, furon tutte per il Piemonte.

Lo amm ise la' stessa reg in a Vi t tor ia, scrivend o, prop ri o il 26 aprile, al Re del Belgio:

,, Non m i ri mane più alc una sper a nza di pace. Benchè in origine sia sta ta la t ri ste foll ia del la Russia e de l la Franc ia que ll a ch e ci portò a questa cr isi spaventosa, ora la pazz ia e la cecità dell'Austria ci ha portato alla guerra. Essa si è messa così dalla parte del torto, ed ha qui in tieramente mutato il modo d i sentire nella più veeme nte simpatia per l a Sar degna . .. )) .

E d al t ret ta nt o affermò i l Prin cip e co ns orte d ' In ghilt erra:

« L'Austr ia si è fi nalme nte messa nell a posiz io ne che i suo i nem ici des ider avan o, cioè da lla pa r te del torto. La sua domanda alla Sardegna d i disarmare, proprio nel momento in cui la Sardegna si era accordata co n le altre Potenze circa il disarmo, alla semplice co n dizione di esse re udita Congresso con gl i altri Stati it a liani e quan do tu t ti gli al t r i Sta ti avevano ac co nsent ito ad un a ta le pro pos ta , fu un g ravis simo error e e fu ca usa q ui dell a più gr an de ind ig nazi o ne. La simpatia pe r la Sard egna, che e ra solt ant o att utita dal dispiace re che il procede re de ll a Francia procurava, no n t rova ora altri ostacoli, e l'Austria appare sempre più la conculca trice d' Italia e la violatrice dei trattati c dei diritti popolari »

Or m ai gl i eventi si svolgeva no in el utt abili c fa ta li

La macch i na be ll ica s'e ra posta in mo to : le pr ime t r uppe fra nces i aveva no già comin cia to ad aff l uire a San G iova nni d i Mori a na e a sbarcare a Gen ova

Parigi dichiarò che avrebbe considerato << casus belli » il passaggio del Tici no da parte delle tr uppe i m periali. Londra, preoccupata, fece u n ult im o te nt a ti vo di pace, m a r iuscì a r itarda re di du e gio rn i l' in iz io de ll e ost i li tà ad esclu-

( r) P a ni zz i Antonio bib li oteca r io e patrio t a, nato a Bres cello nel 1797, morto a Londra nel r879· A\' · vocaco, carbonaro nel 1821 fu costretto a riparare in S\'izzera e poi a Londra do, e ebbe buona accoglienza

sivo vantaggio del Piem o nte. Tutti, poi, vollero essere preparati ad ogni evemo: l'l nghiltcrra, gelosa della Francia, armando una flotta nel Med it erraneo; la Russia inviando un'armata a i co nfi n i dell'Austria; la Svizzera organizzan do qualche brigata; la Prus sia mob ilita nd o t re corpi d 'armata.

I pri ncipi deg li Stati italiani, dal ca nto loro, stimaro no prudente rimanere spettator i, meno il Duca di Modena e la Duchessa dì Parma, i quali, per legami familiari e per particolari convenzioni militari, non poterono, contrariamente alla propria volontà, esimersi dal prender par te alla l otta.

Massa e Carrara, però, insor se r o imme di ata me nte cont r o i l Du ca di Modena e p ro cl ama ro no la dittatur a di Vi t to ri o Emanuele II. La Tosca na, già in fermento, fece i l 27 ap r ile la sua pacifica rivoluzione , inneggiando al re Vittorio, alla guerra d'indipendenza, mentre !·esercito granducale, spiegando il tricolore, si dichiarava cc pronto a difendere la persona e la famiglia del Granduca, ma alieno dal muovere co nt ro i propri cittadini, colp evol i so lo d i un gep.e roso sent i mento d i n azional ità>> .

Cos ì Leopold o Il , che os tina tam ent e, pe r fortu na dell'I ta lia, avrebbe vol uto rima nere neutra le no nostante gli amichevoli in vi ti fartig l i dal P iemonte, prese la via di Bologna, lasciando in Firenze un governo provvisorio che offrì la dittatura al Sovrano sardo.

Il Piemonte, per il momento solo cd esposto contro la forza dell'Austria, seguitò a ma ntene re q ue l co nt egno calmo c sere no ch e t anto avev a co lpi to gl i in viati a ust ria ci durante l a pe rmanenza a T or i no.

A Pari gi, inta nto, la ((mass a >l accl a m ava alla g uerra.

<< Nous sommcs une drole natio n ! » , scrisse, allora, il lette rato e senatore Prosper Mérimée all'amico italiano Antonio Panizzi, bibliotecario a Lo ndra (1) . << Je vous écrivais il y a qui nze jo urs, qu'il n'y avait e n Fr ance qu 'un ho mme qui vou lùt la guerre, je crois av oi r dit

dagli esul i italia n i, specie J:1l Fosco lo Di resse b gran· dc biblio teca Jel British Museum Mai cessò i l suo amore per l"Italia che rivide fugacemente P.el 1848 . Si tenne sempre in corri s pontlcn7.:1 con Ca,·our, d'Aze ·

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la verité. Aujourd'hui tene7. le contraire pour vrai. L'instinct gaulois s'est réveillé. C'est maintenant un enthousiasme qui a son coté magnifiqu c et auss i san coté effrayant. Le peuple accepte la guer re avec joie ...

" Quant aux soldats, ils partent comme pour le bai ...

c< Il y a dans cette gaité française un élémcnt de succés cons idérable: nos gens se crcient su rs de vaincre. Les ba nq uiers et les bea ux m essicurs déplorent toujours le funeste entralnement; mais la masse est pour la guerre et I'Empereur est plus populaire que jamais >>

Il 29 aprile, mentre le prime avanguardie austriach e passavano il T icino nei pressi di Cava Manara per << mett ere un termine agli attacchi incessanti che da una ser ie di anni la Sardegna dirigeva contro i diritti della Corona degli Asburgo e contro l'Impero che Di o >> aveva loro affidato (I), a Torino Vittorio Emanuele II, riv olge ndosi ai <<popoli del Regno >> e «ai popo li d'Italia », lanciava il suo proclama di guerra:

« Pop oli del Regn o!

cc L'Austria ci assale col poderoso esercito che, simulando amor di pace, ha adunato a nostra offesa nelle infelici provincie soggette alla sua dominazione .

«Non potendo sopportare l'esempio dei nostri ordini civili, nè volendo sottomettersi al giudizio di un c"ongre sso europeo sui mali c sui pericoli dei quali essa fu sola cagione in Italia, l'Au stria viola la promessa data alla Gran Bre tagna e fa caso di guerra di un a legg e d ' onore.

« L'Au stria osa domandare che siano diminuite le nostre truppe, disarmata e data in sua balìa quell'animosa gioventù che da tutt e le

parti d'Italia è accorsa a difendere la sacra bandiera dell'indipendenza na zionale .

" Geloso custode dell'avito patrimo n io comune d'onore e di g loria, io dò lo Stato a reggere al mi o amatissimo cugino il principe Eugenio, e r ipiglio la sp ada.

cc Coi miei soldati combatteranno le battaglie della libertà e della giustizia i prodi soldati dell'imperatore Napoleone, mio generoso alleato .

<< Popoli d'Italia!

<< L'Au st ri a assale il Piemonte perchè ho perorato la ::ausa della comune patria ai Consigli dell'Europa, perchè non fui insensibile ai vostri gridi di dolore.

« Così essa rompe oggi vio lentemente qu ei trattati che non ha rispettato mai

« Così oggi è intero i l diritto della Nazione, ed io posso in piena coscienza sciogliere il voto fatto sulla tomba del mio magnanimo genitore!

« Impu gnando le armi per difendere il mi o trono, la lib ertà dei miei popoli, l'onore del nome italiano, io combat to pel diritto di t utta la Nazione.

<<Confidiamo in Dio e nella nostra conco rdia , co nfidi amo nel valore dei soldati italiani, nell'alleanza della nobil e Nazione franconfidiamo nella giustizia della pubblica op m w nc

<<Io non ho altra ambizion e che quel la di essere il primo soldato dell'indipendenza italiana ».

Così, « tesoreggiando specialmente l'apostol ato di Mazzini, il fasc in o c le virtù g u erriere di Vi ttori o Emanuele II e Garibaldi e la meravigl iosa abilità dip l omatica di Cavour» (2) , si schiudeva la fase decisiva della nostra storia risorgimentale.

gl io , Mazzini, Gariba ldi . Si adoperò attivamente per accattiv a re le simpatie del Governo inglese a favore dell' I talia e renderlo (l\'nrevo le alle asp irazi oni ita l ian e

( 1) Proclama dell' imperat o re Francesco Giuseppe << ai suoi popoli n del 28 aprile .

(2) Antoni o Mon t i : << Dove i l 24 giugno 1859 si è fatta l 'Italia ».

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LA PREPARAZIONE MILITARE

Sventura a no i se t rionfassimo u nicamente per mezzo dei Fran cesi E' so ltcmto m eglio di loro e mettendo sotto le armi for ze mpcriori alle loro, che noi salvere mo il Paese

(Lettera di CAvOUR i n data 29 ma rzo 1859 dirett a ùa Pa · rigi a l gen La Marmora)

Ogni esercito gnte il bisogno della fi· ducia e dell'incondizionato appog gio del Paese che difende.

Anonimo

Il merito di aver ottenuto che la Sardegna uscisse dalla guerra (d ' Orien · te ) molto più stimata, molto più onorata dalle altre Nazioni europee in gran parte dovuto all'ammirabile condotta , al sublime conteg no del nostro esercito sui campi di C ri mea

NEL GENNAIO DEL 1852 : ..

Abbiamo un esercito che, se lo vedeste bellezza,, come l'ha ridotto La Marmora, ' e una

Quando il generale Alfonso La Marmora, nel novembre del I 849, fu chiamato a reggere il Ministero della guerra nel Gabinetto d' Azeglio, la situazione mili t are del Piemon t e era ve ram ente disastrosa: la campagna del r 848I 849 aveva disseminato in tutti un profondo sconforto; il sentimento della disciplina era scosso; lo spirito di corpo tra gli ufficia li affievolito; la mutua fiducia tra capi e dipendenti scomparsa.

Per colmo di sventura tra il Paese e l'esercito si era una grave fra ttura: il Paese temeva un colpo di sta t o militar e e nei mili tar i era diffusa l 'irritazione p er il fat to che si sentivano rinfacciare con sarcasmo Custoza e Novara

Era, ino ltr e, vi vissimo, il malcontento tra gl i ufficiali , soprattutto dei gradi inferiori, per le forti ri duzioni attuate nell'esercito e per i conseguenti collocamenti in aspettativa, mentre e r ano tenuti in se r vizio uffi cia l i generali e superio ri che la voce concorde de Il' esercito ad· ditava come inabili o immeritevoli.

Riduzioni erano già state apportate anche nella for za alle armi, nè era possi bil e, per le cond iz ioni str emate del l 'erario, a r resta r si ai prim i provvedimenti: urgeva, anzi, ridurre ancor più , ingrossa ndo, così, i l numero degli uffi ci ali 10 aspettativa.

In questo mara sma si dibatteva una organizzazione mil it are condannata dalla esperienza della gue rra, con un sistema d'istruzione, sia degli ufficiali che dei so ldati , imperfetto ed arr et ra to , con una legislaz io ne in cont ras to col nuovo stato di cose ins taurato nel I 848.

Occorreva, i nsomma, riorganizzare moralmen te e materialmente tutto; e non solo riorganizzare, ma anche rimodernare l 'intera istituzione , vecchia e sorpassata, secondo le esperi enze fatte, le nuov e sit uazioni, le nuov e idee; occorreva, infine, porsi in grado di fronteggiare ogni even tuale per icolo, sempre immanente verso il confine or ienta le, costruendo opere di difesa

Per far fronte a una situazione così delicata e difficile era necessario che il nuovo minis tro della guerra avesse, oltre una specifica competenza, la tena cia, l'en ergia, l 'inflessibilità del carat t ere occcrrenti a superare tutti gli ostacoli sul suo camm i no e non avesse timo r e di affrontare l 'imp opo larità ch e la sua azione ferma, risoluta e i nesorabile avrebbe immancabi l mente sollevato

Nello stato in cui l'ese rcito si trovava era indispensabile, prima di tutto, ris ollevare il sent im ento di disciplina , di onore, di abnegazione e dello spirito di corpo, rimandando a tempi mig li ori ogn i riforma di ca ra ttere organico c he

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in quel momento fosse incompatibile con le ristrettezze del bilancio.

Per fortu na il general e La Marmora seppe essere l'u omo del mom e nto: rior din ò le forze armat e, le trasformò radicalmente in meglio, organizzò la difesa del confine orientale e riuscì abilmente a portare a termine l'opera, nonostante le condizioni econom iche del Paese.

Fu questo i l suo più grande merito e si deve alla sua tenace opera organizzatr ice, impr ontata costantemente al motto: <<è assolutam ente necessario che noi facciamo bella figura >> , se nel I 859 il Piemonte potè mettere in campo un esercito saldo, disciplinato, fiducioso nei suoi capi, sorretto da mirabile spirito di sacrificio, tale da costituire, poi, la bas e sulla quale venne a poggiare il giovane esercito italiano.

Il La Marmora assunse la nuova carica, che resse per circa un decennio (I), con un ordine del giorno breve, conciso, che è bene ricordare perchè in esso egli tracciava chiaramente g li obiettivi immediati del suo programma:

c< Soldati! Chiamato dal Re a l Ministero della guerra sento il bisogn o di volgervi la parola, per esprimervi quanto mi stimi felice d'interamente dedicarmi a voi.

« Vostro compagno nei campi di Lombardia, ammirai il vostro valore.

<< Incaricato d'un comando a ll'int erno, apprezzai la devozione vostra al Re, allo Statuto e alle Leggi.

(( La Patria aspetta molto da voi, e perchè n on rimanga delusa, porrò ogni mio studio a correggere, nelle i stituzioni che reggono l' armata , i d i fetti che l'esp eri e nza fece noti.

<< Egli è alla di scip lina, al sentimento militare, alla istruzione e alla operos ità che io rivolgerò particolarmente le mie cure . Confido nel vostro concorso »

E si pose immediatamente all'opera.

Occorreva, co m e premessa fondam entale di tu tto il lavoro, r istabilir e la fiducia verso l'a l-

ta gerarchia e a questo il Ministro m1ro senz'altro procedendo alla eliminazione di quei non pochi ufficiali che la voce pubblica designava come inadatt i a ll a carica rivestita o immeritevoli di rimanervi, per il con tegno tenuto nelle campagne del 1848 e 1849·

Prese le più accurate e minute informazion i su ciascun ufficiale, il generale La Marmora allontanò, poi, dall'esercito, a te nore di legge o, in difetto di ques t a, sulla prop ria respons abilità, tutti g li elementi moralmente e professionalmente non idon ei. Non ebbe riguardi per alcuno: nè per amici, nè per congiunti, nè per protetti dalla Corte, nè per raccomandati da minis tri o da parlamentari: << la sua mano di ferro pas sò inesor abil e sopra tutte le teste »; inesorabil e, ma guidata da a l to sen t imento di onestà e di giustizia.

Naturalmente una epurazione così severa non poteva non attirare sul Ministro ire e reclami di ogni sorta, nonch è l'i ntervento dello stesso Parlam e nto, che accu sò il La Marmor a di arbi trio, d'ingiustiz ia; che reitera t amente lo consigliò di procedere con maggiori riguardi se desiderava riacquistare, come disse l'onorevole Brofferio, quella popolarità che aveva perduta.

Il soldato, però, fermo nel suo ingrato ma sa luta re compito, senza def lettere e se nza mezzi termini rispose ai dema gog ici richiami con pa r ?le che non possono non destare amm.iraztone.

<< L'onorevole Brofferio ha fatto sentire che io non g odo di molta popolarità, massime nell' armata, cioè a dire che ho molti nemici. La cosa è purtroppo vera, e l'onorevole Brofferio ha perfettam ente ragione

<< Ma crede egli che fosse faci le conservare popolarità nella posizione in cui mi trovai e mi trovo tuttora, quella cioè d'entrare al Ministero mentre tratta vasi di ridurr e l 'arma ta da I 30 a 45 mila uomini e di rimanerv i mentre tuttodì si ri chiedono ancora economie e mentre m i sono nece ssa ri ancora ogm g iorno atti di ri -

( 1) Il generale Alfonso La Marmora fu m t nt stro della guerra dal 2 no,·embre 1849 al 3 ma ggio 18sy. salvo una interruzione dal 1° aprile 1855 al 16 giugno 1856, clur:u1te la quale tenne i l com an do J et corpo di spedi1.ione in Oriente e fu sos tituito a l mini stero

dal generale Giacomo Durando. Il 3 maggio del 1859 il portafoglio della Gucrr:t fu :tssunto interinalmenl c dal conte di Cavou r, essendosi il generale L n Mar · mora rec:tto , quale « M inistro del la g uerrn a l c:tmpo », presso l'esercito mob il i tato.

gore? Ma c10 10 non lo imparai solo ora, lo previdi prima di addossarmi ques ta ingrata impresa. Io tengo immensamente agli amici; molto più ad essi che non agli onori, eppure preferisco di perderli ad uno ad uno, preferisco perfino di vedermi odiato, avendo la coscienza di aver fatto il mio dovere, anzichè mendicare una popolarità con bassi intrighi l>.

Ma nel tempo stesso che gh inetti venivano allontanati, al loro posto erano richiamati in servizio i migliori già collocati in aspettativa, come pure venivano mantenuti st retti contatti con tutti quegli ufficiali che si prevedeva sarebbero stati un g iorno richiamati a rinsanguare le file dell'esercito rinnovato

Contemporaneamente alla epurazione dei Quadri, il La Marmora si preoccupò dì elevare il tono educativo, istituendo senz' altro scuole reggimentali per l'istruzione primaria, la ginnastica e l'addestramento per così dire tecnico .

Con la istituzione di queste scuole egli si ripromise di raggiungere uno scopo ben più elevato dell'istruzione stessa, come si rileva da questa circolare del novembre r 849, diretta ai comandanti di corpo:

« Ella farà presente agli uffiziali come anche la modesta e appropriata coltura dell'ingegno, non che la gagliardia del corpo conferiscano alla disciplina e al valore, come p er esse il soldato si distolga dall'ignavia e dalle ignobili passioni che sono· frutto dell'ozio e dell'ignoranza, passioni onde nasce più frequentemente l 'i ndisciplina, passioni infine che per la loro abbiettezza corrompono e avviliscono il cuore e lo fanno chiuso ai sensi di abnegazione e di generosità che sono la più bella gloria di un esercito.

« E' chiaro inoltre come l'istruzione data dag li ufficia li ai loro subordinati e da questi ricevuta siccome grandissimo benefiz io, costituisca un novello vincolo fra gli uni e gli altri , il quale non può non riuscire efficacissimo alla disciplina. E' ch iaro come così si moltip lichino per l'uffi cia le i mezzi di ben addentrarsi nell'animo dei suoi subordinati, di vegliare sulla loro condotta, di antivenirne gli errori, di correggerne i di fe tti, di reprimerne i falli men gravi, prima che i l soldato si abba n doni ai vizi

o trascorra in colpe talv olta irreparabili, e come d'a l tra parte, per la perfetta conoscenza delle loro doti e abitudini varie, sia in grado di più opportunamente, più facilmente, più efficacemente i mpiegarli in ogni occasione e adeguatamente ricompensarli colle promozioni od alt rimenti. E' chiaro infine come il soldato debba, almeno per ordinario, sent ire una ben viva riconoscenza e st ringersi d'affetto riverente a chi sa educarlo, direi quasi ad una nuova vita, illuminargli la mente e addestrargli le forze e l'ingegno. Allora soltanto l'ufficiale potrà dirsi veramente capo dei suoi soldati, chè io terrò sempre come non buon ufficiale colui che non sappia essere loro padre severo, sì, ma amoroso e sollecito.

« D'altra parte è stretto dovere degli ufficiali non solo verso l a pa t ria, ma verso il soldato stesso, di addestrarlo per ogni verso nell'arte sua, e insegnargli perciò ogni più utile modo di maneggiare le armi.

((Allargandosi quindi oltre la sfera de l servizio, V. S. Ill.ma farà loro considerare come sia convenevole che ad uomini tolti nel fiore degli anni ai lavo r i dei campi e alle indu strie delle officine, ove avrebbero potuto perfezionarsi e prepararsi qualche avvenire, si porga il compenso dell'istruzione e il mezzo per procurarsi cognizioni utili, cosicchè ritornando in patria più colti d 'ingegno e forniti di maggiore sapere, si possa dire che l'esercito è un germe fecondo di civiltà popolare e che anche in tempo di pace, !ungi dall'essere alla patria di peso inutile, sa pur renderle servizi segnalati ed eminenti. Chè infatti quelle abitudini d'ordine e di disciplina, quel la modestia e generosità di sentimenti onde va l oda t o il nostro Paese, vuol pure in parte riferirsi all'influenza degli spiriti mili t ari che da parecchi seco li vi preva lgono >l Era trascorso appena un anno, quando l'on. Menabrea po t eva pronunziare alla Camera le seguenti parole:

(( Io sono stato u ltimamente incaricato di fare l'ispezione delle scuole primarie reggime ntali che sono una rece nt e creazione del signor Ministro , ed ho provato la più viva soddisfazione scorgendo gli effetti prodotti da questa utile istruzione. Essa è l'oggetto de ll e cure più

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assidue di tutte k cla!>!>i di ufficiali L'cmulaz io n<: dti sold ati è cont inu amènte stimolata c pr omossa da i loro super ior i. La discip lina vi ha i mme nsame nte gu ada g nato: essa non è più l' effetto d i u na ma per cont ro è talmente passata allo stato morak. che in pare cchi reggimenti tras corrono quindicine di giorni se nza che vi sia motivo d'infliggere il menom o cas tigo '' ·

Sotto q uesto i mp uls o in novato re dd Min istro, profo nde modi fich<: furono apportat e nell'add estr amento c in fatt o di rcsponsabiliù dc i va ri comanda nti nel campo addcstrati,·o, ndla istruzi o ne sul cosiddetto modo di combattere in ordine spa rso, nel tiro a l bersaglio, ne lla rego la mentaz io ne; f ur ono ridott i g l' i n n umerevol i e su per flu i se rviz i <.l i g uard ia; deter m i na ti i vari cicl i de l co rso annua le d'ist ruz io ne; ist ituite scuole varie di add estr amento , di r eclutament o, di perfezionamento per ufficiali, tra le quali quelle di cavalleria a Pinerolo, di fanter ia ad Ivrea, me ntre ogni attenzio ne veniva posta per accres cere anc he quello spirit o d i cameratismo tra uffic ia l i e qu e llo sp ir ito di corpo, che tant o stavano a cuore al La Marm o ra c che egli ce rcò di diffondere ed alimentar e in tutti i modi, ricor rendo anche, propri o in quel tem po, alla istituz io ne delle me nse in comun e.

Q uesta inn ov az io ne in co ntrò, in veri tà , mo lti contrast i, e cosa molto singo lare, i più vivi rim prove ri al Min is tro de ll a guerra furon o rivolt i dalla parte dem ocratica della Camera. Il L a Marmora, però, com e al solito, tenne fermo:

(( l o c redo ind ispensabile per lo spirito d i co rpo - d ichiarò all ora i n P ar la ment o - che no n vi sia d i ffe r enza t ra uffic ia li, ven gano ess i d all e scuole mi litari , o da lla cl asse dei ba ss i uffi ciali , in qualunqu e modo perven gan o al g rad o di ufficiale, devono essere uguali quando arrivan o al reggimento, c devo no per conseg uenza conv ive re assieme : questo è l 'unico mezz o per tog li ere i di vers i part it i ch e si for m a no fr a g li ufficia l i di un o stesso reggime nto.

" Qu esto si usa in Fran cia cd io me ne appello qui ai vecchi militari, i <.Juali potranno dire se co là si sarebbe mai tolle rat o che fa -

( 1) Prim a d<.:l Jt\'19 s pec ie de ll:t f:l ntt:r ia c dc:l la c a\·:d k r ia era aflid:ll:l :1 due o t n.: u f fi -

come !>i dice, banda a parte; cioè che gl i uffìciali scparati dai lo ro compagn i d i no i d i lll<: ntc q abuso si era int rodot to, ma 1a rip ug nanza c hc i nco ntn) il mtm·o nrdi nc di eme io spero sar;t \'J nta.

Abbiamo sperimt'ntato in alcunc guarnigioni, e lo spi rito di corpo, cht' niuno ccrtamcnt e negherà all'artiglit.:ria. lo att ribuiam o in g rar. pan e a LJUcll a f rate rn ità c hc deri va da l VIVere In Sieme" ·

Col nuovo ind iri zzo d ate alle istruzio ni ddle truppe, il Ministro affidò la maggior somm a di responsabilità ai generali d i brigata. a i colo nnel l i c ai ca pitani ( 1 ). I primi f u ro no gli ispe tt ori d el le loro brigate, sulle q ua l i dov evano esercita re un'ass id ua vigilanza, co n in tervento pe rso nale alle ist ru z io ni. I colonnel li dove ttero occuparsi anch'essi pcrscnal mente ddl'ist ruzi o ne degli uffi:iali e dell' andam ento g iornali ero de lle ope razi o ni di serv izio.

Quant o ai co mpiti affida t i a i capita ni , il La Mar m o ra prescr isse: « Bisog na d ' ora i n na nzi dare l a ma ssi ma imp o rtanza ai cap itani, essendo la compagnia, la ve ra unità d'istruzione, di disciplina e d ' amministrazione; i capi tani debbono perciò ritenere i loro subordi nati quali figli, e perc iò recars i frequentemente n ei locali de i loro reparti e parl ar e con i sold a t i co nfo rta ndo l i e J ascoltandol i. I ncontrando per via i loro so l dati, non soltanto devono rispondere al loro saluto, ma dirigere anche loro parola o gesto affettuoso: devono insomma usare tutti i mezzi per affeziona rl i >'

Ma tutti ques ti provve di me nti tesi ad eleval'c il mo ra le e la d isc i pl i na de!l ' ese rc it o a vrebbero approdato a ben pÒco se nel cc ntempo il Mini str o non si fosse preoccupaw di assicurare ai Quadri e alle truppe qu el benesse re materiale che sempre co nco rre i n m odo pretninente a d are sercnitù agli animi c ad esal ta rn e conseg uen teme n te lo spi r ito .

Il La Ma rmora, capo seve ro, ped ante quanto nes sun altro, ma imparziale <:d umano quanto mai. reputc'> " come un sacro dO\·ere del Gove rn o d i usare tutti i ri guardi immaginabili a

c ia li per rl-g!-\inw n to i t lu a li sonacc a r ich i di l:t\·nro, mcn lr t· gli al tri hen poco :l i 'C nno d:1 bn.:

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ini.rrrn de ffa Guerra

:\::Jto ::1 Torino nel 1&14. a Firc:n7c nel 1878 1822 era sottotencntc di artitenente nc:l nel 1831. maggiore nel 1ll4), colonnello durante la c:un p::1gPa del 1R48 c poch i mesi dopo magp.ior gcncrnlc. Nominato nei m<.:s i del di49 tcll CI HC gen<.:ra le ebbe il comando della 6" che n on pr e n d crc p:n tc :li la c:tm p:1gna Nd lo stesso anno g li fu :J f iì dat o i l penoso incarico d i r idur re :dl'oh hcd icn:t.a la ci t til di Cc nm·a. S u l lo sco r ci o de l 1849 fu nom i nato \lin ist r o d d i:J Cunra, ca ri ca fhc qu:1si ini111 c r ronamen tc si no al 18)tJ il Corpo di 'pcdizione in ( )ricntc 1X=;CI fu nomin:l!o gcner:1le di armata. luglio 1ll)9 c nel J'ì(>4 iu pre,idc.:nt<: dd Con,iglio dci ministri Jll(,(, 'i dimise per assumere la c:arict di C:1po da Stato \l:tggiorc dcll\•,crcito Dopo l:t campagna del 1ll66 si kcc colloca r{· in :'\cl 1X;o 'cn·izio Deputato :d P a rlamento per varie Co iLm: l kcor:llo con mc<I:Jg li a d'oro a l Qlo r mi lit :1re "pn la f cr nH':I./ a ro11 rui \cppe r ista b ilir e l 'ordii K' ,, a C<'ll0\' : 1.

TL GFKERt\LE A LF O ì'\SO f.E R R ERO D E LL:\ MARMOR , \ M

questa eletta parte della nazione a cui si chiede un sacrificio così grave quale è quello della libertà e della vi t a, anc he perchè il miglioramento materiale connettevasi strettamente col suo miglioramento morale))' e prov vide allora, nonostante le difficoltà finanziarie , a far emana r e leggi qua l i quelle sulle pensioni militari , sullo stato degli ufficiali , sull'avanzamento; ad aumentare stipendi e pag he; a migliorare notevol mente il vi t to del la truppa r endendolo gradito , sostanzioso e sano come in pochi eserciti si t rovava uguale.

Intanto, gradatamente, venivano introdotte modifiche anche nel campo prettamente organico: l'ordinamento dell a fanteria venne uniformato eliminando, fra l'altro, i privi legi goduti dalla brigata guardie; il numero dei battaglioni bersaglieri fu portato da 3 a I o, essendo stata riscontrata durante la guerra di Lombardia l 'op por tuni tà di disporre in terreni ro tt i di truppe l eggere; p er anal oga considerazione fu, invece, ridotto il numero degli squadroni di cavalleria, riunendoli in 4 reg gimenti pesanti e '5 leggeri, nella previsione di poter costituire l'esercito subalpino su 5 divisioni , dotate ciascuna d i un reggimento leggero di cavalleria, e di formare con i reggimenti pesanti una riserva di cavalleri a; così pure furo n o riordinati l'arti g;lieria, il corpo sanitario, i servizi amministrativi e contabili presso i corpi, i l corpo di stato maggi ore, decretando, per quest'ultimo, che << ven is se reclutato non più esclusivamente dalla milita re accademia, ma anche dagli uffic iali di tutti i corpi dell ' eserci to attivo, institue n do poscia una scuo l a per agevol ar e a questi l'ammissione a quel co r po, dove, oltre una soda istruzione, avrebbero portato l'esperienza del servizio ))

(x) L'idea, già dibattuta in passato, di procede r e a una sistemaz io ne d ife n siva de l te rri tor io piemor.tese venne ripresa dal La Ma r mo r a ap pe na g iunto al ministero : era suo in tendi m ento organ izza re la d ifesa contro le proven ienze dalla Lombard ia forti fi cando T or i no, la linea de lla Dor::t, Casale e A le ssa n dria. Il M inistro nn dal I8)I impegnò su ll a pro pria respo n sabilità alcun i milioni, coi quali s i com inc iò a fort ificare Casale , ma l'approvazione della spesa so llevò un a vivaciss ima discussione alla Camera, e la re l a ti va legge passò con so li due vot i d i maggi o ran za .

Non sempre i l Parlamento segu ì i l Ministro sulla via delle riforme che eg l i intendeva compiere, e meno ancora apparve disposto a seguido nell'attuazione dei provvedimenti re lativi alla difesa del confine orientale. Anzi la q ue stione delle fortificazioni di Casa le f u causa di severo biasimo al La Marmo ra , il qua le le aveva iniziate senza che fossero consentite da l Parlamen t o . Ad og n i modo, dopo calorosa discussione, il progetto delle fortificazioni fu a pprovato a debole maggioranza ( r).

Dai banchi della sinis t ra, dove la diffidenza verso l'eserci to era tanto accentuata che il Broffer io avrebbe voluto fosse ridotto a soli I o mila uomini e dove le spese militari erano costantemente avversate, non mancarono , tuttavia, parole serene di generosa lode e riconoscimento nei riguardi dell'opera del Ministro, come quelle veramente memorabili pronunciate in piena Camera, nel d ice mbre del r85r, da uno degli oppositori, l'emerito patriota Giovanni Jost i (2) .

« Quanto a me dichiaro francamente che anzichè rimproveri al Ministro della guerra, e come c it ta dino e come deputato, mi trovo in debito di protes tar gl i la mia riconoscenza pel molt o che ha fatto in così breve t empo a beneficio del nostro esercito. Io non sono così scrupol oso come tanti altri nel rispetto delle forme: dist inguo i t empi in cui siamo, d istin guo i tempi di t ran sizione, e so pesare l 'impegno gravissimo che si era assunto il signor Ministro, di p repararci cioè u n esercito entro i lim iti e le pastoie de ll e leggi esistenti Egli è ben chiaro che no n si poteva riformare, ricostruire l'esercito, o per meg lio dire, cre arl o, perchè prima non esisteva, senza una t al quale libertà di azione e ci voleva senza dubb io i l coraggio di una

Il s iste m a d i difesa p r ogettato da l La Marmora fu giudicato da molti deputati errato e d e gli quindi d ovette r inun c ia re a fort i fic are la capita le e, per il mo · mento , anc he Alessandria.

(2) Giovann i Josti, n ato a Mor tara nel 1799, mo r to a Tor ir. o nel t853 , stu d ente u n ivers itar io pa r teci pò a i moti del 1821. Dovette em igrare i n Spagna; passò, po i, a Marsig li a dove lavorò ne l campo chimico Rimpa· triato s i dedicò all'agron o mia. Nel 1848 fu inc a r icato di p rom uovere l ' ins u rrezione i n Lombardia No min ato deputato sedette a ll' estrema sinistra.

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persona che avesse aff rontato le censure di tutti i partiti per intraprendere una tale riforma: io non c redo di essere adulatore: il tempo renderà giustizia a l l'uomo che ha avuto il coraggio di farlo >•

Tanta obiettività da parte di un avversario politico desta indubbiamente ammirazione, ma, come disse Angelo Brofferio in altra circostanza, « per chi ama la patria, la diversità delle opinioni no n fa mentire a l cu lt o della verità, al sentimento de ll a gius t izia! >>.

Riordinato moralmente l'esercito e fronteggiate le più urgenti es ige nze addestrative ed organiche, La Marmora si accinse, poi, a modi ficare il vecchio siste ma eli reclu tame nto che aveva fatto cattiva prova nel 1848-49 (I).

Non fu cosa semp l ice e facile varare l a relativa legge che, discussa a più riprese, venne lì nalm ente app rovata dal Parlamento nel marzo del 1854·

Con questa furono sanciti gli obblighi militari, tenendo presente di dover costituire, in tempo eli guerra, 5 divisioni di I)- I 4 mila uomini ciascuna e di dover tenere alle armi in tempo di pac e una forza di circa 45 mila soldati.

'' ... L'ed ificio che il La Marmora aveva preso grado a grado a costruire, poteva dirsi quasi compiuto nel suo insieme in sullo scorcio del I 854 · Rim anevano alcune modificazioni a introdurre; ma, in guanto concerne la parte più essenziale, vale a dire il sentimento della disciplina , Io spir i to di corpo e l'istruzione l'esercito subalpi no lasciava pochissimo a deside rare. Il camb iamen to che era avvenut o a tale riguardo dal I 849 i n poi era immenso.

( 1) Secondo il vecchio s iste ma di reclutamento, che il La Marmora aveva trovato in vigore, la truppa si componeva di so ldati di ordinanza e di provinciali. I primi avevano una ferma di 8 e servivano ati inquadrare gli altri che prestavano serv iz io sono le armi per un so lo anno. Durante la campagna del 1848-49 la massa dci provinciali dette in genere cattiva prova perc hè poco istruita, disavvezza al servizio militare e non sufficientemente inquadrata dai pochi elemcmi d 'o r dinaP.za

Con la nuova legge tuni i cittadini furono obbligati a concorrere alla leva al 21 " anno di età: furono sancite due specie di ferma: - d'ordinanza per i volontari, carabinieri , armaioli, musicanti, durata: 8 anni, tutti sotto le armi;

''Una sped izione come que lla di Crimea era la miglior fortuna c he potesse toccare a un esercito nelle condizion i in cui si trovava l'esercito subalpino in questo periodo di tempo Impegnandolo in una guerra a fianco dei soldati di Francia e d'Inghilterra non solo non vi era alcun timore che esso si mostrasse dammeno di questi, ma si otteneva il grandissimo vantaggio d'infondcrgli quella fiducia che gl i occorreva per il giorno in cu i avesse dovuto trovarsi nuovamente a fronte di un nemico che aveva affermato la sua superiorità sui campi di Custoza e di Novara" (2) .

Terminata la g uerra in Crimea e ri tornato in Patria, il ge nera le La Marmora riassunse nel g iugno I 856 il porta fo g li o del la Guerra e riprese la sua attività in con dizioni ben divers e da quelle de l novembre I 849.

Da allora, i nfatti, tutto e ra mutato: esercito, situazione interna, direttive politiche .

Non si trattava più di creare un esercito e di farlo tollerare al Paese L'esercito ormai era solidamente costituito. c1 Votre armée a été admirable, elle a bien soutenu sa vieillc reputation: je me félicite de vous avoir pour allié » aveva detto il generale francese Pelissier al generale La Marmora, dopo la battaglia della Cernaia . « Avete mantenuto il decoro delle armi de ll a vostra nazione >> aveva ribadito per tel egramma il Ministro in gles e della guerra, l ord Panmure.

E la battaglia della Cernaia, infatti, aveva seppe ll ito nell 'oblìo l' infausta giorna ta di No- prov i nciale, la qua le compre nde va d u e categori e: t • categor ia: durata d el se r viz io: 5 ar.ni sotto le armi, 6 in congedo illimi tato; 2' categoria : durata del se rvizio 5 anni da in congedo illimitato salvo 40 giorni d'istruZIOne.

L'a ssegnaz ione alle due categorie era fatta per estrazione a sorte

Annualmente le Camere fissa\·ano il contingente che c iascuna leva do\·C\'a fornire all'esercito (c al Corpo Rea ! :--lavi) tar.to della 1• che della 2' categoria.

(2) Luigi Chiala: cc Cenni storici sui preliminari della guerra del 1866 ,

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vara, aveva fatto cessa re sui banch i parlamentari dell'opposizione cc i rimpianti che il generale La Marmora, invece di creare un esercito nazi onale, non mirasse a farne che un esercito di pretoriani )) .

Il Paese, poi, salutava plaudente l'esercito 11 come il vindice auspicato dell'indipendenza nazi o nale u Erano i giorni nei quali Cavour, dopo il Congresso di Parigi, andava ripetendo: 11 Le canon seui n ous tirera d'affaire >> e sollecitava quella preparazione mili tare alla guerra, che proprio allora eb be il suo vero inizio secondo un obiettivo ben prestabilito.

Venne, così, fortificata Alessandr ia, e i l La Marm ora si ass un se a nc ora una volta tutta la respon sa bilit à per l' ini z io urg ente dei lavori ( r); furono apportati mi gl ioram en ti all'armamento, spec ie delle unità bersag lieri, estendendo l'adoz i one della carabi na riga ta Sub ito dopo , allo scopo di poter disporre in guerra di forze di ri serva per co lmare le inevitabili perdite prodotte dalle o peraz ioni belliche, fu adottato il principio che tutti i cittad ini non esenti, nè riformati, nè dispensati, nè liberati dovessero essere soggetti al servizio militare sia in r \ sia in 2• categoria.

Questa riforma radicale, ardita e provvida fu avversata da tutti : dalle Camere e dal Paese:

« credo di dover protestare contro questa legge - disse a l Parlamento il conte Ottavio Revel, espo nente della Destra - perchè la credo una l egge non so lo dura, non sol o, mi si p erm etta l'espress ione, tiran ni ca, ma eziandio assai impopolare.

<< ••• il Mini st ro fa incetta fin de ll'ultimo uomo: io non so trovare un' espressione ch e possa rend ere un'idea più chiara di quella , poichè dal momento che co lpi sce fino all'ultimo uom o valido a l se rvi z io dico che prende fino all'ultimo uomo.

<< ••• il nost ro Paese è essenzia lmente militare, ne convengo, ma abbiate moderazione. non spinge te le cose fino all' ultim o segno n

(1) Le Camere erano chiuse per le vacanze estive; i lavori, tuttavia, furono iniziati so no pretesto di esercitazioni speciali del genio.

Il danaro occorrente venne ricavato da strette econ om ie sul bilancio e ritardando le promoz10m net

La legge fu approvata, ma nelle elez ioni genera li di quell'anno il min istro La Marmora, che l'aveva proposta, fu sco nfitto nel suo collegio di Pancalieri.

Lo sviluppo maggiore che avrebbe assunto l'esercito d1 campagna in seguito a questa riforma rese urgente provvedere al reclutamento dei Quadri su più larga scala di quello che no n fosse stato necessario per il passato.

Ve n nero, perciò, ap portate m od ifiche alla R. Accademia Militar e e istituiti il Collegio Mil itare di Asti e il Battagl ione dei fig li di mi litari, destinati a fornire rispettivamente un sufficiente numero di a lli ev i ufficiali all'Accad emia e di sott uffìcia li ai repart i.

In qu esto periodo furono anche i niziati e conclusi i primi st ud i per la mobi l itazione, sinte tizzati , poi, in un progetto redatto dall'allora maggiore Govo ne; progetto che di massima fu seguito a ll orc hè nel gen naio del 185 9 ebbe inizio l a gradua le c lenta mobilitazione dell'armata sarda, come risposta ai pr ovved imenti militari del Governo imperia le au str ia co.

L'addestramento dei Quadri e delle truppe ricevette un ulteriore impulso e svilu ppo: fu completata la regola mentazione tattica, modificato il regolamento di servizio per le truppe di campagna c annualmente le truppe vennero riunite in vari campi d'istruzione per svolge rvi le esercit azioni pratiche c quelle d'insieme, dcnominate grandi manovre.

Si era, così, arrivati alla vigilia del I 859.

I ntanto anche l 'opera svolta da l La Farina per m ezzo della « Società Nazionale >> com inciava a dare i suoi frutti. Co l gennaio del I 859, infatti, ebb e ini zio l'afflue nza di numerosi volont ari nel Pi emo nt e, provenienti dalle varie regioni d'Italia, specia l mente dalla Lom bardia e dai Ducati.

Arruolati da comitati loca li e avviati nel Reg no sa rd o, essi ven nero di mano in mano i ncorporati i n reparti de li ' esercito finchè, aumentati di numero non potendo tutti esse re irreg-

gradi superiori . I l <l Consorzio nazionale» per la sottoscrizione dci cento cannoni agevolò l' armamento della piazza .

I crediti occorrenti furono, poi, votati dal P:1rla· mento nel 1857·

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gimentati nelle unit à regolari per ragi o ni d i età e di idoneità fi sica, si p ro vv ide a ra gg ru pparli nel marz o, in apposite compagn ie che formarono il <<Corpo Cacc iatori delle Alpi », il cui comando fu, po i , affidato a Garibaldi.

Co n i volontari t os cani giunti a metà aprile del 1859 in Piem o nt e e con a l tri volontari emiliani si pen sò, quindi, di costituire an che il « Corpo Cacciatori degli Appennini n che fu posto pur esso all e dipendenze del general e nizzardo ( 1).

All'atto della guerra la preparazione non er a di certo completa in ogni sua parte, nè poteva esse re perfetta.

Tuttavia ben pochi contestarono la b o n tà d eli' esercito sardo del I 8 59·

I ge n erali posti al co mando delle divisioni , parte piemontesi parte origi nari del Duca to di Modena, godevano d'indiscusso prestigio per il valore dimostrato e per l'esperienza acquisita nelle guerre combattute in Portogallo, Spagna , nelle campagne del 1848-49 e di Crim ea.

Il corpo degl i ufficiali, completamente selezionato e risanat o, appariva idoneo al proprio compito e dette, infatti, buona prova. Le truppe ben educate, sorrette da elevato sentimento

( r) I volontari incorporati ne ll'e sercito prima della metà di aprile furono circa 5000 e assai più in seguito. Non è tu ttavia noto quant i siano stati effettivamente i ncorporati dalla seconda metà di aprile io poi; si conosce solo i l numero d i volontari arri va ti a T orino da l 15 gennaio al 25 marzo, e cioè: dal Lombardo - V cneto da l Ducato di Parma . dalla Toscana dalla Romagna dal Ducato di M odena da l Regno delle D u e Sicilie T otale

J-244 3-708 3·890 2.448 1 ·974 392 19 656

Il conte di Cavour avrebbe voluto far sorgere a fian co dell'esercito regolare un esercito di volontari, il quale <<facesse l'ufficio del pesc iolino che, second o il ra cconto di alcuni via gg iatori, precede e spiana dappertutto il passo alla ba lena Questo eserc i to, capi · tanaro da l genera le Garibald i, avrebbe dovuto acc ogl iere r.elle proprie fi le quanti Ita l ian i mettev ano a cima dei loro pen sier i l 'indipendenza della patria , qu alunque fossero i loro antecede nti polit ici, purch è; sccvri da ogni macchi a d i disones tà » Ma rim perawrc apoleone III aveva vietato l'organizzazione di cor -

del dovere e spirito di sacrificio, furono ammirate e additate a modello dagli stessi generai i francesi per l'ordin e c la disc iplina (2) .

L 'o rdinamento delle unità, abbastanza armonico, non diede luo go a partico lari rili evi . Alcune unità erano state saggiamen t e irr obustire, come, per esempio, la compagnia pontieri, tanto che parte di ess a fu posta a dispos iz ione dell'esercito francese, il quale se ne va lse durante tutta la cam pa g na. Così pure eran o state aumentate di numero le compagnie de l genio, accre sciu ti i servizi, rese efficienti le fortificazioni di Casale ed Ale ss andria, ott imamente predispos te le inondazioni della zona del Vercellese, gi à studia te fin dal 18 54 per incarico del Gov e rno dall'ingegnere Noè, ispettore ingegnere capo delle Finanze dell o Stato.

Nel complesso, m ercè le varie disposizioni prese e la gradualità con la quale i van provvedimenti poterono essere posti in atto, le operazioni di mobilitazi one, iniziate si n dal gennaio, furono compiut e con un certo ordine.

Cosi pure il richiamo delle classi dal congedo, a \bve nuto ai primi di marzo, non died e luogo a par t icolari in conve nienti, a n zi i corpi

p i i rrego lar i. Per eludere il divieto e tr a rre profitto di tutta la gioventù volentero sa di combattere per la patria, Cavour fece modificare la legge sulla guardia nazionale inserendo un articolo col quale il Gove rn o era autor izzato a formare corpi spec iali con volontari inscritti nei ruoli della guardia nazionale. d isc ussione di questa legge Cavour fece intendere che in caso di guerra sarebbero stati ammessi in tali cor · p i anche cittadini non appartenent i allo Stato

(2) Il 7 maggio 1859, il gen<:: rale Trochu, coman· dante una divisione del III corpo d'armata frar.ce se, in d iri z zava alle proprie unir à il seguente ordine del giorno :

« Il generale comandante ha notato con sorpresa pari al malcontento, che le abit udini di buon ordine tendono a r ilassarsi fra le truppe

« La tenuta, l'osserva n za delle regole, i segni este · rior i di ri spe tto in tutte le ci rcosta nze della vita militare hanno import anza cons id erevole ed è da es si c he s i g iud icano a primo tratto la discip l ina degli eserciti c lo spirito che li anima.

u Io non soppono il pensiero, e voi non vorrete , o i medesimi c he noi sem brare, sotto q u esto rispetto, in fer iori alle truppe alleate che si mo · strano notevolmente disciplinate »

ARMATA SARDA

<.l all'« Album de ll a guerra del 1859 " Uf fici o S torico d el Comando de l Corpo d i Stato Magg iore d i Qu i nto Cenn i

A MADONNA DELLA SCOPERTA (24 giugno) - IL tvhNrsno r>EJ.J,A cuF RRA C N. r. Il ministro della g uerra al campo, tc n. gen. LAMARMORA. - 2. Tcn ge n DURMIDO cmdt ra div5 · Cmdt 3o rcgg. faot (b ri g Piemonte) (col. DRLLA CHmsA DELLA TORRE). - 6. - Cmdt. 1 0 regg g ranatieri ( (tc n. col. PERNOT). - 8 Capo d i st. magg 1• div. (ten col. A. DI CAsANOVA). - 9· Cmdt. brig. artiglieria d · 12. GwslANA capit d i s t. magg. I " d iv - 13. Cmdt. 15• batt. (2• div ) (capit. Bom.r.rA m S.wou Lx) - q. Crr div. - 16 Cm d t. della JO"' batt (r" div.) (capi t. QuAGLIA) - 17. Cmdt. de lla "' batt. (1• div.) (capi t. C 1v 19 Capit. nella brig P i emon te - 20. Furiere magg. 3° regg Piemonte. - 2 1. Soldato 40 regg Piemonte.25. So ldati b rig. Sa,•oia. - 26 Uffic. di bersaglieri - 27. Sergente di bersa gl i eri. - 28. Cannoniere. - 29

l. gen. FANTI cmdt. div. (div. r ossa) . - 4· Mg gen. A. P ETITTI addetto al ministro della guerra al campo.·:uaneri di Sard egna t• div.) (col. MASSA 01 S. BIACI O). - 7· Cmdt. Io regg. della brigata Sa v oia, o ra Re , t• div. drv. (rng. SALIN O). - 10. Mg. GoZZAN I 01 TREVILLE ( del 1° g r anatieri) - 11. DE Vtcclll capir. di st. magg. t• div.IJ 13' batt. (2• div.) (capit. CUC IA 01 S. OuoLA). - 15. Capit. G. INCISA DELLA ROCHETTI\ regg. cavai. Alessandria, 1° 01 MASIO A.). - 18. Sottot. bcrsagl. addeuo al com div (co n te LEONARot Dt CASALINO E PtsNENCo). n ella b ri g granat. di Sardegna. - 23. Sergente 20 regg granat. di Sardegna. - 24 Tene n te nella bri g Sav oia. cavalleg. Aosta (2• div .). - 30. Regg. cavallcg. Alessandria (t• div.).

ARMA T A SARDA
GENER. AI.FONSO LAMA RMORA; LA I" Dn' ISIONF. E LA BRIGATA PIEMONTE DELLA 2•

poterono entrare in campagna con reparti ormai va lidi e bene organizzati .

Le unità, però, r isultarono di forza alquanto inferiore al previsto e l'intera armata, che avrebbe dovuto contare una forza di 85 mila uomini su l piede dì guerra, ne mobilitò circa 76.ooo compresi gli ufficiali e i volontari arruolatisi per la guerra ( r)

Particolarmente deficiente fu invece il completamen t o de i quadrupedi, anche perchè non ne era stata ben studia t a l a ques t ione, cosicchè le batterie entrarono in campagna con 6 pezzi in luogo di 8 e so lo alla fine di maggio cominciarono a completarsi.

Contemporaneamente alla mobilitaz ione e alla radunata delle forze si p r ocede tte alla formaz ione d ì guerra, raggruppando nel le grandi unità (divisioni) le br igate di fanteria e le altre truppe; formazione che, sebbene iniziata 1'8 maggio, non divenne definitiva che quindici giorni dopo, a scapito naturalmente dell'opportunit à di p r omuovere al più presto, t ra repa r ti di una stessa d ivisione, il necessario affiatamento.

Secondo i l previsto, vennero costitu ite 5 divis i oni di fanteria, comp r endenti, ciascuna : 2 briga t e di fanteria, 2 battaglioni bersaglieri, un numero vario di squadr oni di cavalleria , 3 batterie di ar t igl ieria da battaglia e T compagnia zappatori, o lt re gli organi necessari per i vari servizi; 1 divisione di cavalleria for-

mata da 4 reggimenti di linea, raggruppati in 2 brigate, e da 2 batterie di artiglieria a cavallo.

Intanto anche il (( Corpo Cacciatori delle A lpi n , che era stato sempre alle dipendenze del M i n iste r o dell'interno, il 24 aprile era passato a d isposizione del Ministero della guerra e posto agli ordini di Garibaldi, nominato maggior generale effettivo dell'esercito sardo.

Armonicamente costituito, nonos t ante alcune difficol t à e deficienze iniziali, il « Corpo l > aveva assunto la formazione di una brigata su tre regg i menti e uno squadrone di guide, comandati da uomini come Cosenz, Med ici, Ardoino, Simonetta, ben noti p er il lo r o passato, e n on poteva asso lutamente fallire nel la prova anche perchè « prima d i chiama r e i volontari, furono ch iamati tutti gli u f ficia li che dovevano comandarli, e la scel t a eli questi f u fatta sopra proposta dei comandanti d i corpo, i quali si t rovarono così circondati da persone di loro conoscenza e fiducia, e da cui erano ri cambiati di stima e riconoscenza, il che giovò non poco ali' armonia delle volontà >> ( 2).

Insomma tu t to il possibile era stato fatto in quegli anni di avveduta preparaz ione: animato da forte spirito mil ita r e, sostenuto da un mora le elevato, ci r condato dalla fe r ma fiducia eli tutti, l'esercito sardo appariva qualitativamente all ' altezza dell'armata alleata e di quella avversaria che si accingeva a combattere.

(1) La legge di reclutamento de l 20 ma rzo 1854 segnò in dubb iamente un sa l uta r e m iglioramento su quella de l dicembre 1837; tuttav ia ne era difetto capitale , nelle condizioni d'a ll ora del Piemonte, la lunga fe r ma di 5 anni sempre alle armi, mentre una ferma più breve avrebbe , a parità di forza bi l anciata, forn i to r iserve più n u merose, permc. t tendo d i aumentare la forza mobilitata. Ma il cat t ivo esito della guerra del 1849, es ito che fu acche attribuito alla poca

so lidità dei corpi, composti in massima parte di sol· dar i che avevano ricevuto poca istruzione, e le idee dom i nanti in q u e i tempi avevano fatto p reva lere, per la dura ta della ferma, piuttosto i l s istema francese ch e quello pruss iano , il qua le, per ana logia di condizioni, sarebbe stato consig liabile per il P iemonte non meno che pe r la Prussia

(2) Giovann i Cado l ini: «Memo ri e de l Risorgimento dal 1848 a l 1862 l>.

R. 57
LA GUERRA

Un popolo c he ottiene fama di codardo è spento per sempre.

Bisogna avere il coraggio di dire la verità: bisogna dire le cose come sono e come stanno e non ingannare se stessi e gli altri sotto il manto di un esasperato patriottismo e per partito preso di lodare e risparmiare. Siamo u omini e abbiamo commesso i nostri errori: noi siamo abbastanza forti per prestare ascolto alla verità.

L ' inizio delle operazioni fu quanto mai len to e inde ciso , specialmente da par t e degli Imperiali. La lo ro grande offens iva, che avr e b be dovuto battere immedia tamente l'armata sarda in attesa dell'alleato francese, si ridusse a di eci giorni di tente nnamenti inframmezzati da fiacche azioni, sostanzialmente dimostrative, e da qualche colpo di sonda molto superficiale, il tutt o seguito dalla rinuncia a qualsiasi iniziat iva per subire que lla del nemico . Questa, in sintesi, la vicen d a di 5 corpi d 'armata contro 5 smilze divisioni: Ì I o. 5 r 5 combatte nti austriaci co n 348 pezzi contro 65 .3 37 Ita li ani presenti con I 20 pezz1.

Nessuna me r aviglia , però! Un'azione non senti t a e non condiv isa dal comandante, svolta sotto l'influsso di un Governo tentennante fra il desiderio di abbattere il Piemonte e la speranza di ev itare la guerra, incerto fra l'illusione di attrarre a sè la Prussia per portare la lotta sul Reno e la necessità di mandare ri nforzi in I tal ia , non pot eva n on avere l' esi to che ebbe.

( r) Al coman d o della 2' a rma t a, il gene ra le Gyulai opi na va che i l teatro princ ip ale de lla g uerra sarebbe stato su l Reno e ritenev a pertan t o che s i dovesse rimanere su lla difensiva d ie t r o il Mincio, in at te sa di rinforzi; il colonnello Kuhn , capo d i st at o maggiore,

Se si voleva, come in effetti si volle, una subi tanea o ffe nsiva sarebbe stato ben più prud ente affidare i l comando dell'arma ta ad un uomo che in quell'offensiva avesse fede.

Il generale Gyulai, soldato o ne sto , general e da t avolino più che condottiero , n on ebbe fede, e non poteva in re altà averne, p erchè t r op p o convin to di non dispo rre di forze sufficienti per attaccare e perchè troppo orientato a ritirarsi se nz'altro nel << quadrilatero » , pe r o r ganizzarsi, attendere rinfor zi e poi m u overe a una risoluta offensiva (r) .

Era in sostanza la vi ttoriosa manovra di Rade t zki che, a un d ici anni di distanza, esercitava ancora nell'animo del comandant e imp eriale tu t ta la forza de ll a suggestione.

E forse , giudicando dopo i disast rosi eventi tocca ti all'armata austr iaca , non sembra fuor di luogo pensare che questo prudente piano avrebbe po t uto assicurare un nuovo successo finale alle armi del l 'imperatore Fran cesco Giuseppe! Ma le considerazioni politiche, come pure le inframmettenze di chi lon t ano , cioè i l Gabi -

era, invece, convinto che la guerra si sarebb e loca l izzata in Ita li a e che perciò le forze fossero sufficienti per battere g l i Italiani e prendere una p os iz io ne centrale (a Br a) pe r gettarsi sulle co lonne fra nce s i sb occant i dalle Alpi.

"Soldati! perseverate .... il Cielo coronerà la vostra opera cosi felicemente da voi iniziata,
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netto di Vicn na c la Cancelle ri a m ilita re, voleva dirigere la guerra a re di ni tro pp o corte, il tutto aggravato dal disacc o rd o tra lo stesso generale Gyu Jai e il suo capo di stato maggiore, ebbero i l sopravvento.

<• Il piì:I sfortu nato dci co ndottieri - se r isse a l r iguardo il grande Moltk e - è co lui che ha sopra di sè un co ntro llo, cui debba ogni giorno, ogni ora, rende re conto dei propri di segni, dci propri piani , delle proprie in tenz ioni, o co l ui che ha presso di sè al quart ie r generale un delegato de l supremo potere, o quanto m eno un lì lo elet t r ic o al le proprie spall e .

« In tal caso sva nir à ogni indipendenza , ogni rapidi tà di riso l uzione , ogni audacia, senza di ch e non si può fare la gue r ra >>

Gyulai agì per disc i pl ina : per un a disciplina, i n verità, puramen te esteriore e formale .

L a sua azione , in fatti, lenta e ind ecis a non ebbe in defi nitiva alt ro scopo all'infuori di quello di guadagnar tempo e di << faire prendre pat ience au Souverain , qui ne cessait d'insister pour une offensive sér ieuse, età ceux qui, co mm e le chef d'état- major , ge nera i Kuhn, r eprésentaie nt plus par t ic ulièr ement la pensée }mpériale >> (I).

Occorre, tuttavia, tener anche presente che su ll 'a tteggiamento d el coma ndan te austro- ungarico non potè no n eserci tare una certa infl uen za lo stesso schieramento assunto dall'armata sarda t ra Casale e Alessa ndria, sulla d est ra del Po.

Da ques ta zona, infatti, er a agevole o pporre non so lo una valida r es iste nza contro att acchi frontal i del nemico, ma esercitare pure una minaccia su l fi anco avversario qua lora fosse stata tentata da · nord o da sud un'azione su Tor ino e Genova .

Secondo le direttive, il generale Gyu lai avrebbe dov uto attaccare non appena giunta la ri spos ta negativa all 'u lt i matum: cioè i l 27 apriìe Mosse, inve ce , i l 29, pe rdendo, così, due prez ios i giorn i a causa degli o rdini pervenu t i

( r) "P récis tic la cam pagne tic rS)I) cn l talic "• Bruxelles, C. l\1uqu :lrdt T h. Fa l k, rRS7, pag 6r. (Pu bblicaz ione conosc iuta col nome di " Relaz ione belga l> )

In merit o a l la ciu1zionc so pr a r i port ;lt a c :d cenno

eia Vienna in seguito alle intr o m iss ion i diplomat iche di Lond ra.

Iniziò il mcw i mento da Pavia mo l to lentamente.

Accen nò dapprima un attacco frontale cont ro il cent ro de ll o schie ramen to italiano, fra Valenza e Frassineto, e non lo mandò ad effetto pcrchè ingannato dal l'erronea notizia sull'arrivo di ben so.ooo Francesi a Casale c ad Alessan dria.

Eseguì, poi, una sco rreria su ll a destra del Po : su Voghe ra e Castelnuovo Scrivia, ma fretto losamente ri pi egò

Puntò, infine , verso Torino, occupando Vercelli e Biella; ma ossessionato da l preconcetto della propr ia inferiorità, conva l idato e avval orato dalla e rro nea c i ncontrollata notizia circa l 'a rri vo de i 50.000 F ranc esi. dette l 'or di ne generale di r itirata, preoccupato che gli Ita lia ni , ra fforza ti sulle posizioni di Alessandria - Valenza- Casale, rend essero << una manovra esterna nella direzione di Ve re e! li- Chi vasso- Tor i no una vera puntata ne l vuoto e un inutile sacrifiòo di tem po e di forze».

Così il 9 maggio ripr ese la via del ri torno rer sistema rsi presso Mortara , deciso sol tanto a regolare le prop rie operazioni secondo i movimenti de l nemico.

E là rimase inerte nell'attesa sino a quando, preocc u pato per la presenz a dci Frances i in quel di Voghera, sugges ti o nato dai ricordi delle ope razio ni di Napoleone I nel r796 e da ll a eventua lità di una mossa nemica per la des t ra del Po, non ord i nò, <<fors'ance pe r rispondere con u n atto dì vig ore ai rimpr ove ri d'inaz ione del Sovrano e alle cr it iche della stam pa)> (2), la g rande rico g ni zione del 20 maggio che co ndusse al combattimen to di Montebello .

Fu un er ro re. L'impresa, i nfa tti , fallì : lo scopo di precisare entità e in te ndimento de l nemico non fu , nè pcteva essere, raggiunto; le forz e avversarie vennero sop ra va lutatc e pe r di più g li Imp eriali diedero al nemico la sensa-

Hl essa fa tt o Pc i rigu ard i d el Kuhn. si ch e l ' uff ìc ial c ri,·csli\' :1, :J ilora, il di co lo nnello c non quello, crronça mcnt c attr ibu itogl i, di gcnc ra lc. (2) " Préc is de la c;Hnpagnc de lll'59 en l tal ie "• (pag Ro)

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IL GEN ERAL E GIOVANNI DURANDO

Comandante della 1 " divisione

Nato 3 Mondovì nel 1804, mono 3 Torino nel 186s1. Guardia del Corpo a 18 anni ;-.Jel 1831 bsciò il servizio per le sue idee liberali. Esulò nel Bel gio dO\'e fece 13 campagna Jel 1832. Passò quindi in Portog3llo. Partecipò 3113 campagn:t portoghese. Feriro nel 1833 a Oporto, :tlla battaglia di Anissera e di Lisbona Passato in Spagna a combattere per i li be rali \'i raggiunse i gradi di colonnel lo c Ji brigadiere. Nel 1848 ri ent rò in Italia c fu nomina to generale coman dante le truppe a l servizio del Papa. Ne l 1848 comandò l:t di\' isione po r. t ific ia clcs t in:H:l ad ope ra re nel Veneto.

a V ic e nz:J Comandò la 1" d i vi sione d ell' ese rcito sardo nel 1849· P rese :dia S ped izio ne di Crimea, do\'e fu in s ignito del la gran croce de ll 'O rd in e M ilitare di S:woia. Ne l 186o condusse le prime truppe in c fu promosso gcncrnle di armatn. Nel 1866 com:md<'> il l corpo d'armata c rimase ferito . Nel 1867 fu n om in:H o presidente del Tribunale supremo militarc Collare Jdi'A1·nunziata. Deputato.

zione di esser sta ti battuti per il solo fatto di aver compiuto, come era naturale, il r i piegamento al termine della loro ricognizione.

Ma il fall imento dell'impresa e l a vivacità del combattimento sostenuto non potevano non t rarre ancor più nell'inganno un comandante, come il genera le Gyulai, sempre dis p osto ad accettare senza discri minazione ogni indizio che valesse a confermare i suoi preconcetti.

E il comandan t e, infatti, fermo più che mai nelle proprie cieche su p posizioni, rivolse tutta l a sua at tenzione e la massa delle forze verso il Po, in direzione, cioè, del tutto opposta a quella che il nemico seguì, poi, nella sua avanzata.

Ma n el medesimo inganno, per analogo difetto, caddero anche g li Alleati avendo troppo aprioristicamente, sulla base di semplici sensazioni, ritenuto che la puntata austriaca non fosse altro che il preludio di una o ffensiva generale nemica e che, pertanto, su tale settore dovesse essere rivolta, come in effet to rivolsero, ogni vigilanza ( 1) .

L'azione degli Italiani fu senza dubbio più accorta di quella svolta dal nemico.

Forse negli animi di tutti r isuonava intimo l'ammonimen to di Cavour : « Bisogna che sia l'esercito piemontese a sparare i primi colpi di cannone, prima che i Francesi arrivino! » . «G uai a noi se dovremo la nostra in dipendenza solo ai Francesi! ».

( r) Il pnncipe H ohe n loh e s::rive (« St r ategische Briefe » , I, 131) : « Io less i, credo in C lausewitz: chi non sa quello che vuole e sente la necessità d i fare qualcosa , tranquillizza la p r opria coscienza con ur.a r icogn izione offensiva». E p iù oltre (I, 170) soggiunge che l'impresa di Monteb ello semb r a il risulta to d i un compromess o: il Gyulai la credeva necessaria per veder chiaro, ossessionato dali ' idea che il maggior pe ricolo rnina cc i asse da quella parte; il Kuhn died e la propria adesione <<pe r fare almeno qualche cosa e non passare i l te mpo inatt i vo)).

(2) Parlando alla Carnera, circa un ar.no dopo qu ei giorni, Cavou r ricordava ed elog iava l 'ammi r evo le contegno della capitale : << ••• i l Re ed il suo Governo dec isero di sacrificare la reggia e la capitale per sa l vare l'eserci to, l'u ltima ( in quei tempi) speranza d' Itali a : la capitale do lente, ma rasse gnata, aspettava d ignitosamente il nemico; poc hi giorni dopo le masse dell'oste nemi ca, essendo state rallentate a cagione di quella grande operazione cieli 'ir:ondazione,

Gli Alleati franco - sardi entrarono in guerra senza un piano nettamente determinato : di concreto era stata st abi li ta soltanto la radunata. L'esercito sardo doveva raccogliersi ne ll a zona co ll inosa fra Casale e Alessandria ove resis t ere per una quindicina di giorn i, tem po necessario all'armata francese per giungere in suo aiuto. Questa sarebbe entrata in Piemonte attraverso le A lpi per i colli del Cenisio e del Monginevro e, per mare, da Genova.

La situaz ione degli Ita liani già pericolosa per se stessa lo divenne ancor più perchè il concentramento dell'armata non era an cor compiuto q uando gl'Imperiali mossero all'attacco .

I tentati vi offensivi austriaci, sebbene condotti co n poca energia, preoccuparono assai il Comando sardo, ma non g li tolsero n è la serenità, nè la fidu cia.

Non mancarono di certo g li allarmi e i momenti di trepidazione, specie qu ando , con l'i ncursione degl'Imperiali verso Biell a, si profilò l a minaccia sulla capitale, ma Torino unan ime mostrò la volontà di opporsi all'invasione (2).

Opportune ed energiche furono certamente le misure adottate dall'ins tancab ile attività di Cavour in quei g iorni, nè a lui uomo politico si può far carico di aver tanto insistito affinchè Torino fosse posta al sicuro.

All' influenza di quelle preoccupazioni, che erano i n contrasto con le necessità puramente militari, si debbono g li ordini, poi revocati, per

che tor r.ò a tanto onore de l nostro Pa ese, l'esercito potè r accogliersi, ord i narsi, prendere for midabili posizioni, e poterono le amiche schiere d i Francia giungere appunto ment re ing ro ssavansi le file nemiche. In quei giorni la difesa della capitale fu r eputata dai capi militari e da l Govemo del Re, opportuna, necessar ia: essa fu risol uta e annunz iata alle popo lazioni, fu no ti fi cato che Torino si sarebbe difesa sino all'u lti ma estremità: questa p r o p osta non ispaventò gli an im i della popolazione; il Municipio e il popolo e la nazionale unanimi dichiara ro no essere tutt i p ronti a secondare l ' ir.te n zione del Governo . Allora, o sig nori, in tutte le class i della popolazione v i fu franca determinaz ione di segu ire l 'im pulso che ven i va dall'a lto . Sì, o signor i, in tutte le classi, nè solo negl i u omin i, ma altresì nelle donne , g iacchè posso ricordarlo ad onore dei m ie i concittadin i, eon vi f u in quelle supreme c ircostanze donna che abbandonasse il marito od i fig l i per andare a cercare sicuro rifugio nelle provinc ie che erano a l riparo dallo stran iero )>

far accorrere quasi tutta l'armata a difesa diretta della cap itale, contrariamente al sano cr iterio che ne aveva consigliato in prccccknza l'abbandono.

Abband ono, che allora era stato effettuato allo scopo di poter concentrare, come già si è accennat o, la massa delle forze fra Po c Tanaro, sulle note posizioni di Casale- Valenza- Ak ssandria, per minacciare su l fianco non solo una eventuale marcia deg l 'Imper ia li su Torino, ma anche per copr ire e protegge re la radunata ddle unità francesi sbarcate a Genova.

Non mancarono, in oltre, in quei primi giorni di guerra, attriti tra ch i operava al fronte e chi ne era lontano : tr a il Sovrano, comandante militare, che aveva sa lut ato con la guer· ra la buona occasio ne di affermare finalm ente una ma ggiore indipenden za, c il Capo del Governo che intendeva le proprie prerogative. Si verificarono, cioè, quei dissidi che ne i regimi costituzionali si sono sempre manifestati , in tutte le guerre, tra potere po lit ico e potere militare.

Vi fu, a llora, uno scambio assai vivace di corrispondenza, corsero parole un po' grosse e colorite, specie da parte del Re solito a parlare senza eufemismi e mezzi termini ( 1), ma il reciproco spirito di tolleranza, la visione del com un e interesse e della causa per la quale si lottava, il dign itos o e deferente comportamento del Primo Ministro, valsero a fugare le subitanee irritazioni.

Ne fanno fede queste stesse lettere che non si possono non rileggere con un certo interesse e che d esta no al tempo stesso un sentimento di simpatia p er i due personaggi che parla vano ed agivano co n tanta schiettezza.

(t) Da tjU:tndo era stata decisa la Spcd izionc d i Crimea « la politica del Piemonte, attirando gli sguardi d i tutta l'l talia, ne r endeva popolare anche il Re: il " Re gahntuomo", come ormai lo chiamavano i p iù; il "!{c democrat ico", come inc om inciavano a dire con soddisfazione molti \C ec hi repubb li cani, orma i sfidu· ciati della repubblica . \'ittorio Emanuele a\·eva infatti abitudini c modi semplici e Famigliari: aveva l'arte di piac<:rc :1l popolo, ma la sua dcmocrazi:l non a\ cv:l radici molto profonde nel animo; le forme in lui crano democratiche ma !" uomo er:1 un Re " (Gio\·anni Visconti Vcnosta: " Ricordi d i gio\·cntù ll, pag. 347) .

(2) I l Re accenna al progctto \·cntila to, ma su bit o

S. Salvatore, il r o maggto 1 H59

" Signor Conte, ,, Nel l'istcssa man iera c he Lei mi sc r ive con franchezza. con franchezza Le risponderò. Sappia che la sua kttera mi dispiacLlLic. Sappia che è ridicolo fare progetti e teorit: da Torino, mentre noi, che siamo su l posto, ci caviamo la pelle per fare il nostro dov ere. Alla guerra non vi è niente mai d i certo sopra i progett i che si fa. Talvo lta si ca mbia a mezzogiorno quel che si combina la mattina; secondo le mosse del nemico; talvolta, quel che pare il più certo, è quello che lo è meno. l miei progetti sono se mpre sottoposti a quelle teor ie e sempre furo no e sono d'accor do con le id ee del maresciallo Canrob ert e generale Ni e l.

« Anche la mossa sopra Novi (2), che Lei , con parole che Ella avrebbe potuto risparmiarsi, critica tanto, fu ccmbinata co n il generale Canrobert che venne sul posto. Ed essa sarebbe riuscita utili ss ima, se si fosse realizzato quel che si credeva immi nente, e che, se non accadde fu per pura bestialità dei Tedeschi. Ri guardo alle csse r vazioni che Lei mi fa sopra il nu ovo movimento, capisce che non posso scriverle un libro tutte le volte che Le sc ri vo , avevo già fatte tutte le ipotesi e, giusto perciò che l'idea principale de l g ran sa lvamento di To rin o era più sua che mia, avevo già dato ordine alle mie divisioni di sofferma rsi sulle posizioni di Ponte Stura, da dove le avrei fatte muovere secondo necessità, temendo io stesso che il nemico si sarebbe ritirato al loro primo compar ire. Dunque, vede che non siamo tan to bestie. Riguardo poi a Del la Rocca, sul quale Le i porta un giudizio così terribile, Lei si ricorderà cosa Le

abbandonato per intervento del generalc La Marmora, di un ripiegamcnto dell'armata sarda su Acgui, allo rchè si profilò l'attacco austriaco dest r J del Po. Pur ripiegando su Ac<JUÌ, i l proge tto prevedcva di mantenc<"c presidiate le fort ezze d i Casa le e di

L'inazione dcg l'l mpcria)i dcttc ragione al generale La .\1arrnora. Ad ogni modo se il nemico ::t\·csse al · taccato b destr:l degli Italiani. la ritirata stata oppo rtun a l'a\ versario ancbhc pur sempre incontrJtu !"ostacolo d i Alessandria , ment re il g r osso d e lr:1rrnata avrchbc potuto ri uni r s i ai tre corpi tfa rm:na f rancesi sboccallli dag li Appennini.

66 -

IL GENERALE ìv1A NFREDO FANT I Comandante d ella 2" divisione

'N.:tto a Carpi (Mode n a) nel 18o6, mo r to a F irenze nel 1ll65 !'\cl 1ll,3 1, tenen te nelle truppe estens i, comba ttè contro g l' I mperiali nelle Romagne (gen. Zucchi) Alla capitola· zionc d i Ancona em igrò i n Franc ia do\'e entrò rei Corpo del gen io . 1835 passò a comb:ltlere per la c:wsa costituz ionale in Ispagna c nel I!-!36 fu cap itano. maggiore, tenente colonnello l'esercito ricominciò la carriera come sonotcecnte, il grado di co lonnello di ca\·alleria. Nel 1848 a ccorse in Italia dme ebbe il comando di un:1 brigata lombardn. 1'\d 1ll.t9 sostitu ì il Ramorino nel comando della 5" dh·isione. l\'el 1853 comandò 1:1 2' brigata ncll:l Spedì· ziom: in Crimc:l. );cl dl)<J assunse il comnndo dclln 2• di\'isionc. Dopo b guerra c comandò l'esercito della Lega degli Stati dcll'ltali:J centrale 'cl gcnn:Jio 186o fu nominato \linistro della Gucrrn e nel marzo anche Capo di Stato Maggiore dell'escr· cito. (;ciH:r:llc d':mnata ebbe il comando supremo nella campagna dell'Italia meridionale. Per b di (;aet:J fu decorato con b gr:m croce.: dell'O. }.l. S. c medaglia d'oro al \alor militare Dopo la riordinò l'esercito gli dementi borbonici c g:1rihaldini . i'\cl 1ll61 Ministro della ;\larina, poi co mandnnte del Dipnnimcnto militare di Firc1'7.C Dc put:lto, ind i senatore. f-ondò In Scuol:l milit:Jrc di M oùcn:J

dissi varie volte verbalmente. Avrà dei difetti , ma chi non ne ha, Signor Co nte? Ma quel che so dirle è che l'armata tutta sa che ha molto coragg io e ne dimostrò se mpre moltissimo nel '48 e molti talenti militari che forse non sono stati tanto conosciuti perchè non blagò tanto co me a ltri. Dal p unto poi di quel che m i d ice, ch e devo essere circondato da tanti geni, che mi impediscano di fare delle bestialità, pare che Lei mi considera come un grande asino nel mio mestiere. Se Lei mi parla ancora una volta così, vedrà cosa farò. Manderò via tutti d'intorno a me quelli che vi sono e mi circonderò di meno capaci ancora e farò vedere, se io non so fare il mio mes tiere senza tanti consiglieri. Se ho preso quelli che ho preso, so i l perchè e non ho biso g no d'altri ed è p er quello che La Marmora, che rispetto d'altronde, m'imbrogliava. D'altrond e si ricorderà cosa Lei mi Jisse, riguardo a La Marmora: che sarebbe stato un poco al campo, un poco a Torino, così fummo intesi (I). Poi io non voglio fare di queste polemiche, far ò il mio dovere il meglio t:he potrò. Se va bene voglio che il merito sia mio, se va male lo stesso. Così, caro Conte, Lei avrà le nuove, ma non scriverò più suo aff mo Vittorio Emanuele ))

E Cavour con tutta deferenza e dignità, riaffermando le sue prerogative, rispose:

« Sire, Vostra Maestà mi perme tterà di non rispondere alla lettera che Ella si è degnata di ser iverrni ieri sera dal qu artier general e . In tempi normali u n uomo di cuore avrebbe u na sola risposta a fare: rassegnare il suo por t af oglio ai piedi del trono . Nelle attuali contingenze un ministro ha l'obbligo di rimanere al suo posto ,

fintanto che ha la coscienza di poter cooperare efficacemente al trionfo della causa nazionale, adempiendo ai suoi doveri. Vostra Maestà essendo al campo, io n on sono responsabile delle operazio ni della guerra, epperciò, se Vostra Maestà non vuole consultarmi intorno alle medesime, non ho rag ioni di la m e ntarmi.

cc Mi rassegno quindi a non ricevere dal campo comunicazio ni, ma semplici notizie. Come reggente il Ministero della Guerra, mio dovere è di fa r conoscere a Vost:ra Maestà la mia opinione sulle persone che la circondano. Se nell'adempierlo ho dispiaciuto a Vostra Maestà ne sono dolcntissimo e La prego a tenermi per i scusato, se nello scrivere ho trascorso in qualche men che rispettosa franchezza.

« Onde non riesca mcn molesta a Vostra Maestà, La prego a voler conside rare che non avrà a sopportarla, se n on quel pe riodo di tempo durante il quale Vostra Maestà ripute rebb e non scev ra d'inconvenienti una modificazione ministeriale )).

Finalmente il 12 mag gio giunse l'imperatore Napoleo n e III. A ssu ns e il comando delle armate alleate e rimaneggiò lo schieramento. Ma piuttosto lento nel procedere, e con un piano non ancor definito , si attardò alquanto pe r organizzare i servizi e non solo per questo, ma anche per dar tempo alla rivoluzione di scoppiare e di estendersi in Lombardia, speranzoso d'indebo lire , così, gl'Imperiali senza eccessivi ri schi.

Certo, però, u na mag giore sollecitudine sarebbe stata o ppo r tu n a, tanto più che que ll a perdita di tempo non poteva non avvantaggiare i l n emico, che andava già ricevendo <.lualche buon rinforzo .

( r) Il generale La Marmora seguì le operazioni come << Ministro della guerra presso l'armata », mentre il Ministero d i Guerra e Marina a Tor ino venne retto <<ad interim » dal conte d i Cavour, sebbene queo l tre la presidenza del Cons ig l io, reggesse pure i dicasteri degli Interni c degli Esteri. La presenza del Ministro a l campo già era sta ta deplorata nel 184 8, per le pole mi che sorte tra i general i Bava e Franzin i circa la condotta della guerra e lo scacco subito a Santa Lucia. L'attuazione del nuovo provvedimento ,·enne da taluno attribuita a lla scarsa fiducia che La

Marmora riponeva nel Comando Supremo sardo ...- al carattere invadente del generale; sta di fatto che mentre il 9 maggio i l Re scrivendo al Cavour aveva dichiarato essere il Ministro a lqu anto mutato c pronto a darg li sempre r agione, in successiva lettera in data 9 gi u gno affermava : « la vicinanza di un me n tore n on so se faccia buon effetto nell'esercito, nè per adesso, nè pe r l'avvenire. Esso vuoi fare tutto, comandare tutto, vede re tutto, dimoùochè lìn negl i affari andanti havv i chi corri sponde con lui, altri col quartier generale e sonovi vari comandi l>

Ne r i mase del u so e co ntrariato lo stesso re Vittorio Emanuele II che ne trasse motivo ( 16 maggio) di vivace sfogo con Cavour:

« Ca r o Co n te

<<Siamo sotto posti a nuove tribo lazioni, non è più Lei che ci torm enta, è il degnissimo Imperatore, il quale ci comanda a bacch etta, cambia e discambia i suoi progetti e vuole cose impos sibi l i: La Marmora ha perso la tramontana e non parla più. Le disposizioni militari sono strane c se continuano così, saremo tos t o senza esercito Oggi scrissi p iuttosto ene rgicam ente a quell'Imperator e; spero che non se la sarà presa a male Vado a diventare per lui un altro Cavour, del quale m i parlò a lungo Ora siamo ne l fa n go fino al collo e pare che non si attaccherà da nessuna parte prima di otto o dieci giorni ... »

Ma an che dopo, sino al 25 magg io, fu un succ edersi quotidiano di ordini e di contrordini che rivelavano l'incertezza dell'Imper atore sulla direz i one da pr endere.

Pensò di procedere per la destra su Piacenza, ma sub ito vi rinunciò. Ideò di avanzare sul Ticino per Vercelli e Novara, ma immediatame n te ritornò a l primiti vo di p lacenza P reoccupato, dopo i l combattimento di Montebello, di esser preso alle spalle, si orientò a concentrare tutte le forze ad Alessandria, ma il 24 m eglio info rm ato, e rott o perciò il velo dell e ince r tezze, revocò ogni ordine; rimasto, però, ancora in sospeso per un'intera giornata, decise, poi, finalmente , il movimento gene ral e, da ll a zona di co n cen t rame nt o at torno ad Alessandri a , su Vercelli e Novara, per tendere al passaggio del Ticino e alla marcia su M il a no. Furono giornate verame nte esasperanti e q ua le fosse i n quei g iorni lo sta to d'anim o del Comando sardo è facile arguire da quest'altra lettera di re Vittorio Emanuele diretta al << ca r o Co nte )) :

Casale, fine maggio '59 (24 maggio ?)

<< Si gno r Conte, « So no due giorni che ci battiamo sulla Sesia piuttosto energicamente. Il nemico è in for-

ze. Ma lg r ado ciò abbiamo gettato un ponte al di là di Terranu ova sul braccio prin cipale della Sesia e operato il passaggio di una divisione nella grande isola in faccia a Candia . Il fuo co del nemico è mo l to fort e Avant'i e ri si ti r ò tutto il gio rno e ieri mattin a l'affare fu assai caldo per 3 ore di tempo Oggi finora ci lascia un poco di tregua ne profitto per scriverle. Fui sempre con i miei so ldati. Spero che lo saprà e che pure saprà che ni ente finora mi è andato male. Contavo co n tutto l'esercito marciare su Mortara, ma l'Imperatore mi fermò nuovamente. E' ben deplorabi le il vedere la titubanza che avvi sempre nel Coman do Supremo. Ordinando e contrordinando costan te ment e sia mo sempre sotto p osti a fare gran best ialità. Ier i matt i na, me n t r e ci battevamo, pe r darl e un esempio, fui atterrito da un ordine che ricevetti, di abbandonare sotto il fuoco nemico tutte le mie posizio ni e tutta la destra de l Po, che occ u pavo ancora con la divisione Cucch iari, e recarmi senza indugio al soccorso dei Fran cesi in Al essandria, che si credevano attaccati da grosse fo r ze. I term ini co n i qua li era stato co ncep ito quell'ordine ed i vari dispacci che ricevetti per ciò erano strani; gliene mando una copia perchè veda a che cosa sono sottoposto e che non sono io ch e inca n u ti sco. Dopo vari e ore di angoscia ricevetti l 'ultimo dispaccio che dice che si erano ingannati. Già ne fecero varie di queste e prego il Signore che più non le ripetano perc h è sare b be l a n ostra cer t a ruina.

« E benchè Lei, caro Conte, da qualche tempo abbia poca fiducia in me, però mai non feci e non f arò errori simili; e s pero che Lei un giorno e l ' armata alleata mi re n deranno g iustizia in tutta la mia condotta militare. I generali francesi lo fanno già e mi chied ono il mi o parere, m a vi è prim a d i loro chi fa qu el lo che vu ole.

« Ho ritirato un poco Cialdini che si era troppo sl anciato. E' ora in Ver celli ed asp ett iamo cosa f a r à l'esercito fr a ncese.

c< Ora vedo l'affa r e tosca no bene avv i ato, n e sono contento. Ho fatto Corsini aiutante di campo onorario, pe r fare piacere a Le i.

<( Mandi subito a p rendere in Sardeg na tutti i cavall i dei cavalleggeri. Novara non ne ha più che la m età c abbiamo ancora altre gravi

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perdite. I cavallegger i in Sardeg na si rimontano subito. Ciao . Stia bene. Le farò veder e che siamo bulli

Il suo aff.mo Vittorio Emanuele ».

u P. S. - Tant e cose anche a Eugenio, a cui non ho tempo di scrive re; gli mostri questa lettera, se Lei crede . Quanto a La Marmora la prevengo che egli è sempre del mio p arere in tutto e sono sicuro che mi renderà giustizia per primo. E poi ha molto cambiato nel carattere a nche con gli a l tri, è subord inato, non è più così r ozzo e duro come era prima. E' un bravo soldato e un gran galantuomo . Lui è anch e bene con La Rocca»

Il m ovime n to generale su Verce lli- Novara dov eva, seco ndo il concetto di Napo l eone III, consentire agli Alleati di precedere il nemico sul Ti cino, minacc iarlo sul fianco, onde obb ligarlo a ritirarsi per il so lo effetto della manovra e schiudere, così, alle forze franco- italiane la via di Milano senza comb attere.

Fu nel complesso una manovra ben congegnata, sebbene lo scopo n on venisse raggiun to e sebbene non si possa non rilevare che l'Imperatore, mi r ando a imporre essenzialmente una ritirata , avesse mostrato di non tenere nel debit o conto che in ogni guerra l'obiettivo prim o a cui bisogna tendere sia la distruzione delle forze nemiche.

Forse egl i non-ebbe chiara la visione che il modo mig liore per en trare con certezza a Milano era quello di bat te re l'avversario, come pure probabilm en t e non tenne nella dovuta

( 1) « Cette campagne a ceci d' intéressant: c'est que l'arméc va etre dir igée par un homme qui n'est pas militaire; qui a p lu s de c inqua nte ans: qui n ' a jamais fait, qui n'a jamais su l a guerre et qui n'a auprès d e lui personne pour le suppléer. Le maréchal Vaillant n'est pas plus milita ire que lui . Il a so ixa nte - di x ans et, par dessus tout, c'est un insouciant et un sceptique, décidé à tout approuvcr, mais à ne donner jamais un conseil, de peur qu ' il ne soit pas selon !es idées du Souverain. Le gér.éral de Martimprey, quand on l'interroge, répond et donne des avis justes; mais il est absorbé par l'effrayante besogne de tout prévoir et dc tout pour assurer l ' existence de l 'a rméc, l a transmi ssion des ordrcs et leur exécut ion Napoléon III va dor.c etre reduit à d iriger lu i seui ses opérations.

consideraz ione che l'armata imperiale, ri tira ndosi intatta, si sarebbe sempr e più avvicinata ai rinforzi che erano in marcia per raggiungerla e che stavano raccogliendosi n el << quadrilatero >> ( 1).

Lo spostamento su Vercelli fu compiuto (( con marce moderate, con abilità e segretezza >> . Così pure il movimento su Novara, ma. scherato e coperto dall'armata sarda, che ebbe occasione di combattere onorevolmente

Ciò avvenne n elle giornate del 30 e 3 I maggio, quando l' <<armata del Re >> fu diretta su Palestro co l duplice scopo di coprire il grande m ovime nt o aggira n te su Novara e di eseguire una punt ata su Mortara per inga nnar e l'avversario cir ca i veri intendimenti degli Alleati.

Pal es tro e Vinzaglio furono occupati nel pomerigg io d el giorno 30 dalle divisioni 4' (Cialdini) e 3" (Du r a nd o), dopo brillanti ed ostinati attacchi che costr insero il tenace avversari o a ripiegare. La lott a, tuttavia , si riacce se nella mattinata del 3 I per iniziativa degli stessi Austriaci , diretti su Palestro con scopo esp lorativo. Ma le truppe del generale Zobel dopo aver attaccato con molto slancio furo n o ine sorabilmente respinte e costrette a riprendere la via del ritorno su Robbio , in seguito ai contrattacchi sferrati, a Palestro, alla presenza di Vittorio Emanuele Il, dai reparti del generale Cia l dini affratellati con gli ero ici zuavi d el 3o reggimento, e, a Confie nza , dalle unità della 2 divisione (Fa nti) (2).

Tutt o insomma, d urante questa fase, procedette bene anche perchè il generale Gyu l ai, sempre fisso nel proprio preconcetto, ritenne sin o

Il a demandé a u généra l Niel un pian de c.:oncentration d es troupe s Ce pian, le marécha l Canrobert, dè s son arrivée, l' a mis de coté pour en exéc ute r un d'accord avec le Roi, p lu s rationnel » ( Bapst : « Le Maréch a l Canrobert 11, III, 266).

(2) I combattimenti che si svo ls ero sulla sinistra del fi ume Sesia, attorno a Pa lestro, furono in seguito tenuti in poco conto.

« Presentati in modo confuso, i grandi avvenime nti che li seguirono subito dopo li fecero quasi dimenti care. Tutt avia essi hanno la più grande importanza strategica . I particolari che si poterono i n seguito ap · purare sul luogo furono così esa urienti che i Piemontesi giustamente annettor.o uno speciale valore a questo episodio, n e l quale essi, tutt'a ffatto soli il prim o

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all'ultimo che i movimenti degli Italia n i, i comba tt i m enti di Pa lest r o e d i Vi n zaglio, la marcia ar dita d i Ga r iba ldi su Va r ese e Com o, non avesse r o altro sco po all 'inf uori d i quell o d i allontanare l'armata im periale da ll e posizioni che occupava (r) . E anche quando il Comandante ebbe i primi vaghi i ndizi sul movimento avversario , nulla fece per fronteggiarlo od ostaco la rl o Anzi r i te nne che la posizio ne ce nt rale d i Mor ta r a fosse la più co nve ni ent e pe r ogni ev en ienza Solo i n ul ti m o, ne i primi t re giorn i d i giugno, me n t re da parte all ea t a si procedeva allo svolgime n to del piano prestabilito, nel campo degli I m periali si sentì la necessità d i fare qualcosa, ma an che allo r a , r eg n ò la più g rand e in cer t ezza fra il pe n sier o di dar battagl ia verso Palestro o verso N ov ara e q u ell o di ritirarsi con tu tte le forze sull a si nis tra del Tic i no P revalse alla fine quest'ultimo concetto

Prevalse il giorno 3 giugno, quando la 2 • arm ata passò sulla sini str a de l Tic ino con l' in tenzi one di assumere p oi un o sc hie r ame nt o p erp en di colare al fi um e, in modo da cogli ere il nemi co di fia n co, in fl a grante m a n ov ra di passaggio. Ma anche n el campo allea t o « Sur le poi nt de recueillir les fruits inespérés des ses audaces stratégiques, l'Empc:reur se troublait, t empori sait, .fini ssai t p ar subordo nn€r enti èremen t a u x inte ntio n s et aux mo u ve men t s d e so n adver saire l'offe n sive si dé libé r em ent ent r eprise et d'abord si vive m en t conduite; ag iss ait , en un mot, de façon à justifier une fois de plus cctte maxime de Napoléon I: Il faut gue l'espr it du

général soit e n éguilibre avec so n caractère: si le carac t ère est dc beaucoup supér icur, le généra l en t re p re n d vicie use m ent au delà de ses conccpt ions et, au cont r aire, i l n 'ose pas les acc omp li r, si son caractère demeurc au- dessous de son esprit '' ·

In sostanza, allorchè l'audace manovra volgeva o r mai verso l'epilogo, lo spirito dife n sivo prese il sopravvc n to n ell 'animo del l ' Im peratore, l o r ese in deciso e lo ind u sse a sc h ier are l' eserc it o a cava ll o del T ici n o per parare ad eventuali attacchi nemici, tanto per la destra come per la si n istra. Così, per deficienza d'informazion i e per la conseguen t e incertezza, i l 4 giugno , gli Im perial i e i Franco- I ta l ian i m arciarono g l i uni co nt ro g li altr i, an ima t i dalla stessa i nt en zi o n e d i assu m ere u n o schiera mento difens ivo : i pri mi, fro n te a n ord; gli a ltr i, fr onte a sud Ne derivò una battaglia d'incontro alla quale n on poterono accorrere che 47 517 Franco - Ital ia n i con 91 p ezzi e 55 792 Imp er i ali con I 76 p ezz i.

Si comb at t è te na cement e da ll ' un a e dall 'a ltr a parte Tanto t enace mente che so lo a tarda sera, saputo che l'abitato di Magenta era in mano dei Francesi, Napoleone III si persuase d i ave r vinto, ma vin to sol o una parte dell'arm ata n em ica

Non vi f u i nseguiment o perc h è si temett e u n r ito rn o offe n sivo d el nemico e, poi , q ua ndo si ebbe sentore dell a ritirata deg li I m periali, si pensò soltanto ad entrare nella capitale lo mbarda.

g iorn o e con u n m od es t o, per quant o a ssai efficace co n co r so deg li Alleati i l secondo, comba tter o n o i n vi· sta di Novara, sotto l 'impressione della sconfitta da essi sofferta dicci anni prima e che dovevano vendicare » . ( (( Moltkes Militarische Werke- Kriegsgeschichtliche Arbeiten · Der italienische Feldzug cles J a hres 1859 », pag. 78)

( 1) Svan iro, il 16 magg io , il peric ol o d i u na marc ia deg li I mper ia li su T ori no, fu dato o r dine a Gari b aldi di ripre n de r e quelle operaz ion i che, se· condo le istruzioni contenute in una lettera del Re in dat a 8 maggio, dovevano con sistere nel trasferir s i a Biella per Ivrea onde agire sulla destra austriaca « a l Lago nel modo c he i l gene r ale Gariba ld i meg li o avesse c r eduto anche a ll o scop o di sol · levare le p opolazio n i con tro l 'Aust ri a»

Part ì il x8 mag g io, pun tò su Borgo m a ner o, qu in·

d i A r on a ; passò i l T ic ino a Sesto Calende, com b attè il 26 a Va rese, il 27 a San Fermo c in fi ne occupò Como.

Così, in pochi giorni il generale Garibaldi avevJ adempiuto al compito affidatogli e ne ebbe la me· daglia d'oro al Valor Mil i tare. Il Re, poi, nel confe· rire le rico m pense, in un ordine d el g io rno ch e i «g iovan i vo lontari , o r din at i da l l o r o va l o · r os o C ap o, ave:u:o i n que i g io r ni combatt ut o d a vec · chi so ldati, e ben meri t ato della Patria Il.

Le operazioni di quei 3000 volontari, bene ordinati e meglio coman d ati, a vevano tenuto in iscacco 3 brigate del generale Urban. Garibaldi, secondo quanto a f· ferma il princ ipe Hohenlohe - lngclfir: gen in (( Strategi· sche Bri efe u, aveva scr itt o su ll a propria ba nd ie r a il m o tto del gra n de N apo leo ce : (( Act iv ité ! Act iv i té ! Vi tesse ! 11

ARMATA SARDA

Jal l' « Alb um del la g uer ra del l H59" Uffìcio Sto r ico Jcl Coma n do de l Corpo J i Slalo Magg iore Ill us tr azion i di Qui nto Ce nn i

ARMA l IL GE NERALE GARIBALDI E LA BRIG ATA N. 1. Il gen. cmdr. brig. cacc. dell e Al pi (mg gen. GJUSE I' I' I\ G ttRIII ALDI). - 2. STEI'ANO T ii R, co l. add e tto. - 3· Cm .:t della brigata (m g C ARRANO). - 6. Capit. addetto (G. CENN I). - 7· Cn pit. dci cac c (pitto re C. PAC LIANo). - 8. T c n. dci cac -1 1. Cmdt. le guide ( tcn. SrMONEITA). - Il. Uffic del r egg. cacc. deg li Appe nnin i. - '3· Serg del le guid e - '4- Comp. a l'u nifo rme portata da Vercelli (6 maggio) a Trcpo n t i (6 giugno). - 17. Caccia tore (capo ral e) con l'uni fo rm e portata dal Ch ie 10 Battagl. Valtellinese (volo nt. appena uniforma ti). - 21. Battagl. ado lescenti. - 22. Batteria d'artigl. (capo ral e). - 23N B. Come si vede dai N. 7• 8 c 9 11011 vi era tma auoluta e n'gorosa prt:scri:iont: in ct:rlt dettagli dt:ll'uniforme. Il Gc1.
SARDA )ELLE ALPI » (dalla Dora allo Stelvio, aprile -luglio). 2° m ezzo r cgg . ( te n . col. ME DICI). - 4· Cmdt. del 1" mezzo regg . (tcn . co l. CosE:<z) . - 5 · Capo di st. rnagg. n diverso distint ivo di grado. - 9· T e n. dc i cacc con p:tnta lo ni grig i - 10. Sottot. de i cacc. (pittore G. INDuNo) genovesi. - 15. Caccia tore (caporale) con l' uniforme portata sino al 18 rn:•ggio. - 16. Cacciatore (caporale) con Va ltellina. - 18. Pelottone gu ide co n num a uniforrn ç (pittore Dt AI.BERTts) - •9 · Cacciatore degli Appennini. -
- l.j. Comp. d ' ambulan z a. le mos1rc vcrdi esso pure
genio.

In tal modo, pur avendo disponibili tanti squadroni di cavalleria, nemmeno uno fu impiegato per l'inseguimento, di guisa che fu perduto ogni contatto col nemico, il quale potè ritirarsi indisturbato.

Il generale Gyu lai, invero, avrebbe pur voluto e potuto ritentare l ' indomani l'azione, ma in simili circostanze la ripresa della lotta dipende assai più dallo stato morale delle truppe e dalla fiducia che i comandanti hanno in esse che non dai rapporti materiali fra opposte forze.

Truppe e comandanti austnac1 apparvero sfiduciati, cosicchè fu deciso il ripiegame nto e ripiegando verso sud- est « la vittoria era ag-

giudicata ai Francesi, e da quel momento lo sgombro della Lombardia divenne una conseguenza inevitabi le >> .

Ma l'in terve nto e la disapprovazione del Comando in capo a Verona, indussero a far ritornare sui loro pass i quelle stesse truppe , già affaticate e scosse dall'evidente incertezza che regnava nell'Alto Comando.

Ormai, però, la sfiducia era talmente diffusa che bastò il sanguinoso combattimento, avvenuto verso la sera del1'8 giugno a Melegnano, tra una brigata austriaca, già lasciata in retroguardia, e due co rpi d 'arma ta alleati, per consigliare il ritorno definitivo sulla via del ripiegamento.

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La . marcta verso il M in cio

La fase iniziale del le operaz io m st e ra conclusa favorevolmente per gli Alleati : le loro armate erano entrate in Milano, Garibaldi aveva occupato Bergamo, gli Imperiali erano stati indotti a ritirarsi.

Un successo, in so m ma. note vole, evidente, entusiasmante, ma un successo incompleto; gra nd e sì, ma esclus ivamente morale , che lasciava la part ita ancora indecisa perchè l'obiettivo, quel lo vero ed esse n z ia le, rappresentato dall'annientamento de ll e forze nemiche, n o n era stato raggiunto.

La 2 " a rm ata im peria le, a n z i , non so lo n o n e ra sta t a battuta, ma pr essoc hè intatta, raccolta tra Pavi a-Co d og n o-Lodi, si accingeva a ripiegare n e l t( qu a dril a te r o n, dove avrebbe po t u t o ricevere g li attes i rinfo r z i senza che le forze franco- italiane fossero in gra do di impedirglielo.

Era un fatto mo lt o g ra ve, c he cost r in geva g li All eat i a procede r e ancor più verso oriente con l'alea di dover affro nt are una somma sempre maggiore di difficoltà, prop r io quando il nemico, per effetto del suo ripiegamento, avrebbe ripreso fiato c forze .

In l]UC stc condizioni del tuno transitorie la lotta si ridusse allora a una serie di movimenti

( 1) Secondo le idee del generale Hess b 2' :1rn1:1ta ;wn:bbt: donllo ritirarsi su :'\lantO\':J 'eguendo la di -

tendenti, dall'una parte, a preparare, con l'ausilio di nuove fo rze, la riscossa; dall'altra, a ristabilire il contatto col nemico per ricercare quella decisi o ne che sino allora era mancata o sfuggita

Gli I mperiali, perciò, presero indisturbati la via verso il Mincio e i Franco- I taliani, a distanza, tennero dietro.

Non tutto, però, si svo lse in modo se mpli ce, rapido e spedito come sarebbe stato necessario o quanto meno opportuno.

Nel campo imperia le, infatti, tente nnamen t i, i ncertezze, indec isioni, deter mina t i da contrasti d'idee fra A l ti Coma ndi , da supposizio ni non confortate da dati co n cret i, s i tradusse r o in o rd i n i e co ntr o r d ini , co n immanca bili .dannose ripercu ss ioni su ll a effic ie n za mo r a le e m ateriale delle truppe.

Avvenne, così, c he , sc elta da pprima una direzione di ripiegamcnto e u n a dislocazione final e dell'armata, suggerite da l generale Hess , vi si rinunciò immc"liatamentc per accettare, invece, tutt'altra soluzione proposta da l comandante della 2 " armata ( r). Questi, constatata l'i nerzia degli Alleati. aveva sentito nascere nel suo animo la speranza di poter fronteggiare il

reziun<.: Cremon:1 · Piadt:na, in contrasto co l parere dd gt:nnalc Gyulai che ottenne, inl'ccc, da ll'Imperato-

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IL GENERALE FILI BERTO MOLLARD

Comandante della 3" divisione

Nato nel 1801 ad A lbens A 18 anni fu cadetto nelle Guard ie del Corpo del Re. Sottotenentc nel 1822; capitano nel 18 H· Promosso maggiore per essersi segna lato il 26 apr il e 1848 nei pressi di Villafranca, fu poi decorato con medaglia d'argento al \"Jlor militare. M:tggior generale in Crimea fu decorato con la commenda dell"Ordinc Militare di Savoia . Comandò poi le brigate " Cuneo" c «Piemonte n. Il 9 giugno 1859 il comando della 3' diYisione sostituendo il generale Bongiovanni di Castelborgo. nomi1•ato governatore di Per !"azione svolta nella giornata di San Martino fu promosso tenente generale c insignito ddl::t croce di grande ufficiale dell"Ordine di Savoia . Nel 186o , con dell::t S:l\ oi:a alla diede le dimissioni. avendo optato per b nazionalità francese. c p:as'ò l' O! suo graòo di generale rcll"cscrcito francese.

nemico sulle colline di Lonato- Castiglione delle Stiviere, ad oriente dd Chiese, anzichè sulla sinistra del Mincio, come sempre aveva egli stesso manifestato e sostenuto

Ma oltrepassato il Chiese, il J 5 giugno, c sch ie rata l'a rmata ad oriente del fiume, ordini e con trordini tennero in continuo movimento comandi e truppe per la quotidiana incertezza dell'Alto Comando austriaco nel prendere una determinazione definitiva.

In tre giornate, infatti, tale comando cambiò replicatamente il proprio intendimento operativo .

Pensò, dapprima , di ripiegare oltre il Mincio nella supposizione di essere aggira t o sulla es trema destra (I) c attaccato contemporaneamente a sud del Po , ma revocò subito gli ordini dati per disporre, invece, lo schieramento di tu tte le forze a fianco delle posizioni della 2 a armata, al duplice scopo di attendere l'attacco nemico da ovest e, qualora tale attacco fosse stato ritardato, di prendere le mosse per un'ampia manovra offensiva, destina ta a far convergere su Brescia le forze dislocate nelle vallate alpine e quel le schierate .:1ella pianura lomba rda. Senonchè, nella no tte sul I 9 giugno, tutto venne annullato per ripiegare definitivamente oltre il Mincio, ove già era stata costituita la r" armata, nella supposizione che l'attacco principale del nemico sarebbe stato sferrato da sud in col corpo del principe Napoleone.

Insomma, per l'influenza delle idee del generale Hcss, veniva applicato alla fine il piano di questo generale, tutto basato su pure e semplici supposizioni, le quali, fra l'altro , facevano in-

re di condur re l'armata sulle colline di Lonato- Castiglione, mantenendosi, nel ripiegamcnto, a sud della grande strada Milano - Brescia, che formò la direzione generale di marcia degli Alleati.

{:) Il 12 giugno, 40 Cacciatori delle A l pi al comando del siciliano tenente Pisani avevano occupato arditamente Brescia. Il 14 giugno a Treponti (est di Brescia) aveva avuto lu ogo un c omba ttimento, dovuto alla foga con la qu ale pochi reparti di gar iba l dini, lnsciati in quella in :1ttcsn della cavalleria s:lrda. si erano impegnati a fondo con soverchia temerarietà, con g li avamposti dr.lla divisione Urban. stemata a Castenedol o. Tant o l'una quanto l'altra azione erano state semplici episodi c nulla più di epi-

travvedere una situazione ben più grave di quella che effettivamente era, come si rileva dalla seguente lettera scritta dall'Imperatore d' Austria all'arciduca Alberto comandante della 3a armata a Vienna.

<< La 2" armata rima se sino ad ora sulla destra de l Mincio finchè furono racco lt e nuove notizie sul nemico . Ora mancano, è vero, dati positivi, ma pare che l'armata principale nemica si diriga sul basso Oglio e si debba quindi credere ad un attacco a sud di Mantova. Perciò l'esercito assumerà il 21 con sette corpi e la cavalleria di riserva, uno sch ieramento ristretto sulla sinistra del Mincio fra Valeggio, Villafranca, Goito e Tormin e per operare poi seco ndo le circostanze. Contempo raneam ente all' attacco di Venezia (2), pare che il nemico intenda passare il Po col corpo del principe Napoleone e tagliarci le comunicazioni .

<< Per impedire questo passaggio non c'è disponibile che il X corpo, il quale deve guardare il Po da Ostiglia alle foci Il nemico è dunque superiore in forze e la nostra situazione è difficile assai».

Intanto, sin dal giorno r6, l'imperatore Francesco Giuseppe aveva assunto il diretto comando di tutte le forze disl ocate in Italia.

Il giorno 18, inoltre, il generale Gyulai, esonerato dal comando, era stato sostituito e si allontanava dall'armata proprio quando, per fatalità di cose, veniva posto in atto quel piano che egli aveva suggerito sin dall'inizio della guerra (3).

Nel campo alleato , dove peraltro le bu one informazioni non fecero difetto grazie al

sod i. Ad ogni modo valsero a porre in apprensione il Comando austriaco, che, male informato, sopravalutò le forze nemiche e ritenne pertanto c he il proprio fianco destro fosse gravemente minacciato di aggiramento.

(2) Si era appresa la notizia della presenza nell' Adriatico delle flotte alleate e s i ritenne trasportassero truppe per attaccare Venezia ed effettuare uno sbarco su ll e coste venete .

(3) Il genera le Gy u lai con raro esemp io ù i abnegazione che rivela l'animo dd soldato, non credette di ùover abbandonare il teatro del la guerra e raggiunse il 33• reggimento fanteria del quale era proprietario. A campagna finita fu collocato in disponibilità e poi definitivamente a riposo.

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largo contributo dato dagli abitanti, non regnò, in ver ità, qu el pers is tc utc stato di titubanza c d'incer te zza che cont raddistinse l'azione deg li Impe riali. Tuttavia, perduto completamente il contatto co l nemico, i Franco- Italian i non dimostrarono mo lta premura nel riprcnderlo. lndugiatisi per oltre una settimana, avanzarono mo lt o lentamente con o rdi ni, contrord ini , disguidi, dovuti, in parte, a lle diffìc olt:l incontrate ne l dei fìumi, in parte, alle esigenze logist ichc ( r).

Non mancò anche un momento di cris i, precisamente quando le forze dell'armata sarda, spinte innanzi e precedute alla loro volta da i Cacciatori delle Al pi, vennero a t rovars i nei pressi di Brescia in una situazio ne di pericoloso isolamen to, staccate com'erano dai corpi francesi, costre tti a procedere alquanto a ril ento. Ma le distanze furono, po i, serra te e col procedere verso es t ogni precauzione venne adottata pe r tener le forze ri un ite, in grado, cioè, di dar battag li a in ogni circostanza , non tr ascura ndo di parare anche even t ua li minacce sul fìa nco sinistro e sul te rgo, provenienti dalle Giudicarie e da lla Valcamonica (2).

Così, il 2 r giugno, mentre le armate imperia l i andavano sistemandosi nelle posizioni sul Mincio, gli Al.leati passavano col grosso delle forze i l Chiese, schierandosi su un fronte di 20 km da Desenzano, per Lonato, Calcinato, Mon t ichiari e Carpenedolo

Ormai serrate le distanze t r a le opposte forze non po teva non essere sentita dall'una e dall 'altra par te l 'ansia di no t izie esatte, la preoccupazione di riprendere il perduto contatto .

( 1) Come s i è accennato in precedente nota, g li Alleati avanzarono lungo I:J d i rezione gene rale d i marcia segnata da lb gr on de strada Mi l ano- Brescia. La scelta d i t:1 le d ire z ione fu determinata da ragioni log is ti chc : toccav a i paes i più ricchi dello reg ione cd era sef\ ita da li:! ferrov ia, uti li zz abile per i trasporti.

(2) Per parare C\cnt ua l i offese nem iche su l 11onco sin istro degli A llea t i, in seguito a l desiderio espresso <bll'irnpcratorc Na po leone III, il 15 giugno, i l Comando i rwi<'> i n Valcanìon ic:J, a Bre no, il 9" reggimento fanteria con 2 se7. ion i :utig l ic ri a c 1 compagn ia del genio al com:1ndo del colonnello Brignone.

I l 16 i delle Alp i furono d i retti Ye rso l'alto C hi ese e il gi o rno 19 tutta 1:1 4' diY isionc sard:1

Ricognizioni va ri e c di varia cons istenza furono, infatti, sgu inza g l iate da entrambi g li avversa r i; furono ra ccolte notizie più o meno impo rtanti, ma nulla valse a chiar ire la situazione, cosicchè tutto si t raduss e pe r tutt i in una sorpresa gene rale.

Sorpresa per gl i Alleati , i quali incontrarono gli Austriaci sulla destra del Mincio , mentre l i credevano su l la sinistra; sorpresa per gli Aust ria ci, che, prevenu ti dal nem ico, dovettero accettare battaglia invece d i darla .

Ad ogn i modo, fra i due avversar i, il pi ù prepara to a combatte re in quel momento fu senza dubb io l 'eserc it o austr iaco.

Il ripiegamento delle forze imperiali sulla sinistra del Mincio non era stato consigliato da intenti puramente di fensivi, chè a nzi l'im perat ore Francesco Giuseppe era ben deciso di te nt are al più presto la sor te delle armi (3).

Era stato d isposto soltanto per poter fronteggiare un presun to ed immediato attacco del nemico sia d a ovest, sia da sud, e questa misura era stata presa quasi per forza, con gran pena, tanto che pe r t re giorni il Quartier Generale imper ia le aveva offerto lo spettacolo de lle stesse tergiversazioni già rimproverate al Gyulai.

Ma appura to che sul basso Chiese, sull'Oglio e su l Po non in com beva , per il momento, a lcuna minaccia, l'imperatore Francesco Giuseppe decise di muovere senz'altro contro il nemico; a nzi, fìducioso di cogl ierlo di sorpresa volle anticipare i tempi (4).

(genera le Cia ld ini) fu avv iata nel la zona di Salò c a l genera le C i aldini fu affida ta la d i fesa de ll e a lte va lli dcl l' O g l io, del Me ll a, del Ch iese e de ll o sbocco di Salò. Alle sue d ipendenze vennero a ll ora posti anche i Cacc iatori delle Alpi

(3) In vista d i agire cont roffensivameP.t e il Com:Jndo Supremo :JVeva d isposto che fossero mantenuti in tatt i tutt i i ponti sul Minc io c di gettarne a l tri tre. Avev a organizzato, ino lt re , un sistema di avamposti ad ovest del fiume

(4) Il Comando Supremo im pe rial e il 22 giugno ;l\·cva stab ilito di ripa ssare i l Mincio il gio r no 24 per iniz iar e l 'azione controffcr!si va. Mn in segu it o alle notizie fo rn ite da una ardi ta ricognizione comp iut a da l mnggio rc Ap pcl fu deciso d i antic ipare di un

I L GENERALE E l'm iCO CIALD I J\! I Coma n dante della 4" divi •ione

'N.ato a Modena nel Iil13, morto nel Studente in medicina IH F a t: compromesso nei mot i esulò in F r ancia. Nel 18 3 3 in Portogallo s i arruolò co me semplice so ldato Snttotenente nel 1834, Fu, quindi, in do\'e nel 1 conseg uì il gr::tùo di tenente co lonnello . Nel 1848 accorse in It a li a . ro lonn cllo dal C o, ·crno naz ion:1le di Modena , ne ri o rdin ò le t rup pe. fece p::trtc: dello M agg iore del generale: l )ur::tndo. Part ec ipò alb difes:J di Vicenza c: di Monte Bc:rico riportando una ferita . re1 1849 passò nell'eserc it o sardo col grado di colonnello. l'cl Ill55 in Crime:1 fu promosso generale. Aiutamc di dci Re hpcttorc dci bcrs::tglicri. 'cl 18)l} dink I;I prima organizzazionc ai Cacòatori delle Alpi Durante: la gucrr:1, wn la -1" di,·isionc, :1 Palestro la promozionc di grado c b gran crcx:c dcii'O .!vf.S. Comnndò il IV corpo d'armatn :l Bologna. Partcòpò all:1 del 186o, c comb:lttt· :1 C:Jstc:lfidardo c :1 Fu promosso generale per merito di gucrr:l ]\;cl 1 HGG co mandò il l V corpo d 'armata. l kput:llo. scn:norc, Colbn.: dell'A nnunzi:lta. Per due voiH: fu in caric:no di formare il Mi nistero Ambasciatore :1 nel 1876 sos tituì Cos tan t in o l\'igra neii'Amb:1sl'iata it aku ;a d i Parigi. i'o:el IllHH " ritir(> :1 , ita pri,·ata

Il suo concetto non era sbagliato nè militarmente, n è politicamente. Egli aveva l'esercito ormai tutto raccolto, aveva la superiorità delle forze rispetto al nemico, era pertanto in buone condizioni per agire.

Una rapida ed energica offensiva contro la massa principale nemica avrebbe potuto premunire le armate imperiali da qualsiasi pericolosa situazione, e se il colpo fosse riuscito ogni altra azione dell'avversario sarebbe caduta di riflesso sotto il peso dell'avvenimento principale.

La fortuna delle armi, inoltre, av re bb e impedito lo scatenarsi delle forze r i voluzionarie interne, delle quali l'Impero a u stri aco n on pot eva non preoccupars i .

Conce t to e visio n e, qu indi , l og ici , ma log ici essenzialmente in linea teorica perchè partivano da un presupposto errato, quale fu quello di ritenere che la massa avversar ia fosse sul Chiese, con avanguardie spinte sul Mincio o, se non proprio tutta sul Chiese, fosse quanto meno in fase di passaggio del fiume stesso, in condizioni tali, cioè, da poter essere sorpresa, con le forze separate, ovvero sia in un momento di crisi.

Invece, sin dal 22 giugno, gli Alleati avevano varcato il fiume e procedevano verso est.

Avanzavano, in verità, lentamente, con molta cautela, perchè l'imperatore Napoleone III, ad ogni passo innanzi sentiva farsi più de l icata la situazione, ben comprendendo che u n a ba t -

taglia perduta sulle sponde del Mincio av rebbe distrutto i frutti dei successi riportati e prodotto incalcolabili conseguenze d'ordine politico ( 1).

Ma pure da parte alleata , le scarse notizie raccolte indussero il Sovrano francese ad escludere che il nemico, dopo essersi prudentemente rinserrato nella zona fortificata del « quadrilatera )) ' fosse ripassato subito ad ovest del Mincio per dare o accettare battaglia su posizioni appena abbandonate e con un fiume alle spalle.

La supposizione era molto logica, ma astratta come ogni ipotesi non debitamente co n fermata da una più avveduta ricerca di dati

Ne ll e giornate del 22 e del 23 g iu g no m atur a rono, quindi, g l i eventi che dov evano cond urre gli opposti eserc iti all'imp revista b att aglia del 24.

11 2 3 giugno, le armate imperiali avevano ripassato il Mincio ed occupato il terreno coll inoso a sud del Garda con i corpi di prima schiera sulla fronte Pozzole n go- Solferino - Guidizzolo.

Il mattino successivo, giorno 24, dovevano mettersi in marcia fra le ore 8 e le 9 per occupare la linea Desenzano- Lonato- Castiglione delle Stiviere- Carpenedolo.

Alla 1 armata, agli ordini del generale Wimpffen, era affidato il compito principale. Essa, avanzando per la pianura, avrebbe dovuto prendere di fianco, con aggiramento a largo raggio, le forze alleate, mentre la 2 ar m ata, agli or-

giorno i l passagg io del fi u me, ne ll a spe ra n za che so lo parte de lle forze nem ic h e avesse già va r c ato il C hi ese e che fosse quindi poss ibile sorpren d e re le a nn a te alleate, divise durante i l passaggio d i que l fi um e.

Il magg iore Giovanni Appe l era stato incaricato, l a sera del 2I giugno, da l comando della 2 armata di eseguire una scorreria allo scopo di riprendere i l contatto col nemi co oltre il Mincio Uscì da Monzambano con due squadroni di cavalleria e due pezzi di artiglieria a cavallo. Doveva spingersi per Pozzolengo e Rivolte lla su Lonato ed oltre sino all'incontro col nemico, ritiran d o si all'occorrenza per Castiglione delle Stiviere, Guidizzolo e Volta su Valeggio.

Il maggiore Appel assolse valorosamente il propri o compito rientrando il mattino del 23, dopo aver appurato che rilevanti forze italiane erano a Lonato e Desenzano con avanguardie a Rivoltella; che rilevanti forze francesi occupavano Castigli one delle Stiviere

e Carpenedo l o, che a sud della l inea Goito - Casa l mor o no n vi era traccia di nemico.

(r) Il mattino del 23 gi u gno l ' i mpe r atore Napoleone I lf si era recato con re Vittorio Emanuele II su lle alture di Lonato per riconoscere il terreno che di l à si scorge sino a Peschiera e quindi aveva ragg iunto Desenzano. Il generale Della Rocca che accompagnò i Sovrani narra nell' « Autobiografia di un veterano 11 che l'Imperatore era ben !ungi dall'attendersi una battaglia per il domani: anzi proprio quel mattino, appartatosi col Re, gli lesse una lettera dell'imperatrice Eugenia, la quale , manife s tati i pericoli che si andavano addensando sul Reno da parte della Prussia e la insufficienza delle forze la sciate in Frar.cia, lo invitava a rinviare parte dell'armata d'Italia, acl approfittare delle vittorie ottenute per concludere una pace vantaggiosa e a ritornare in Francia per farvi cessare il malcontento prodottosi per il minaccioso contegno della Prussia.

li.
8 I

dini del gc nera k Schlick, avrebbe fronteggiato il nemi co sulle alture presso il Ga nb.

Nd lo stesso g iorno 24 gli Alkati, partendo prima dell'alba, dalla fronte Desenzano-Lonato - Castiglione delle Stiviere- Ca rpenedolo, avr ebbero dovuto ava nzare sul Mincio e schierarsi su ll a linea Pozzo lengo - Solfer ino- Guidi zzolo per poi proc ede re, con l'armata sarda, a ll'investimento di Peschiera

In sos tanza, secondo le dispo sizio ni date, nc::lla giornata del 24 gi ugno i due avve r sari avrebbero dovuto avanzare l'un con tro l'altro, iniziando, però, i risp ettivi movimenti in ore differenti. E fu appunto questa differenza di ore che portò gli Alleati a scontrarsi con il nemi co ed a co mbattere sulle posizioni a ncor a occupate dag li Im periali ( r).

Il terre no sul quale avvenne la battaglia fu quello com pres o in un quadrilatero irregolare delimitato: - a nord, dalla grand e ro tabile Lon atoRi volte ll a - Peschiera; - a est, dal corso del Mincio da Peschie ra verso Manto va; - ad ovest, da una par all ela al corso del Chi ese, spostata verso or iente e passante per Castiglione; - a sud, dalla linea i mmagina r ia AsolaMantova.

Tal e quadrilatero compre nd e i rilievi moreni ci del Garda , che hanno anda mento a semicerchio intorno al perimetro del Lago tra De se nza no e Peschiera . Il terreno è cara tteristico delle regioni moreniche : co llinoso, co n mod es te quote che solo raram e nte raggiun gono i 200 metri di altezza .

Il corso del torrente Redone, co l suo andame nto oves t- est, sepa ra net tame nte i rilievi a nord di Pozzolengo da quelli a sud, dividendo così il ca mpo di battag lia del r 859 in du e disti nti se tt ori: a nord, quell o nel quale agirono

(1) Da l « Jou rno l du quorri er général du R o i '' in data 23 giugno s i rileva : « Jeutll, 23 juin 1859 Vers le soir un avis parvenu au quartier général du Roi prévient qu'une forte colonne cnccmie a repassé le Mincio et s'est ponée su r Solferino. Le Roi se rende chez l'Empereur pour conférer à cee égard, mais

gli Italiani; a sud, quello nel yuak ope rarono i .Franc<.:si.

La regione è in g<.:nere povera di ac qu e, in raluni punti fittamente coperta d'intensa coltivaz ion e; la viabilità è abbastanza ricca e l'incroc io delle varie strade dà importanza a molte località, co me Pozzo le ngo, Volta c So lferino, specie quando ai ncdi stradal i cor rispondono buone condizioni di dominio Alle var ie comuni cazio ni ordinari<.: s'aggiunge, inoltr e, la lin ea ferroviar ia Lonato- Peschi era, la qual e in genere è in ri l ievo, a rampe ripide, con di ve rsi sottopassaggi tanto da costituire un buon riparo alla vista e a l tiro .

La (ronte sulla <-Iu a le gli Imperiali si schierarono la mattina del 24 giugno, ta g liava trasve rsalmente la cerchia delle alture; ne deri vò, quindi, come natur ale conseguenza, una serie di combattimenti indipendenti gli uni dagli altri, i quali sino a mezzodì si svols ero isolati su ognuna de lle dir ezioni di marcia de lle diverse colonne franco- italiane, e nel pomeriggio, per l'interv ento dei comandi su periori, sì raggrupparono attorno a quattro localit à : San Martino, Madonna della Scoper ta , Solferino e Medol e- Guidizzolo. I comba ttimenti ne lle prime due mantennero l a caratteris tica di atti distinti e indip endenti ; quelli nelle altre , invece, per il domini o delle alture di Solferino su l piano sottostante, ebbero più strett i rapp or ti reciproci.

Pert anto la batta glia del 24 giugno fu la risultante di tre azi oni distinte combattute a San Martino , Madonna della Scoperta e Solfe rin o.

Quand o s'iniziò la lott a sulle posiz ioni occupate dagli Imp eriali, questi erano schierati da Pozzolengo a Medole, su una fronte che in li nea d'aria misura va poco più di 12 c hilometri.

La mas sa princ ipale (cioè sci co rpi d'a rm ata) si trovava, però su ll a fronte Solferino- Medole (km 6), m ent re un solo corpo d'armata

il en re vient le so ir t:utl, annonçant quc, d ' après !es rapp orts pa r ven us au quart ier g énér::d impérial, ce ne sera i t que quelques battaillons yu i :lllraicnt p oussé une reconnaissance dans cene direction et que par conséyuenr l'Empereur ne croit ri en òcvoi r c hanger :ì l'ordre de march e convc nu pour le lendemain " ·

(l'VIII, generale Benedek) era attcrno a Pozzolengo, nella zona collinosa, a più di 4 chilometri dal grosso della massa principale.

La mattina del 24 giugno le armate imperiali , attaccate dal nemico nel momento in cui stavano per iniziare la prevista marcia sul Chiese, risu ltavano scaglionate su tre sch iere:

- nella prima, erano, da destra a sinistra: l'VIII (Benedek) e il V corpo (Stadion) della 2" armata, il IX corpo (Schaffgotsche) e la divisione di cavalleria Zedwitz della 1 3 armata;

- nella seconda : il I corpo ( Clam- Gallas) della 2" armata e il III (Schwarzemberg) della r"';

- nella terza , che veniva così a costituire la riserva, i l VII (Zobel) e l'XI corpo (Weigl) appartenenti rispet t ivamente alla 2" e al la I' armata.

La divisione di cavaller ia Mensdorff collegava le armate all'incirca all'altezza della seconda schiera.

Inolt re la divisione Jellacic, copriva i l fianco sinis tro. Nel complesso g li Imperiali, benchè intendessero marciare su l Chiese, erano schierati ott imamente p er dare o accettare batl a destra più debole, avrebbe trovato ausilio nel terreno collinoso, rotto e disagevole, ma ben noto al comandante dell'VIII corpo d'armata, mentre la sinistra, cui era assegnata tutta l a cavalleria, si trovava nel miglior terreno pà svolgere un 'azione offensiva.

La r iserva gravitava verso l'ala sinistra ( r• armata) la quale, secondo i l concetto offensivo de l Comando Supremo, avrebbe dovu to svolgere l'azione principale con l'attacco di fianco e avvolgente .

Senonchè la riserva formata da du e co r pi appartenen t i a due armate diverse, non fu messa, nè prima, nè durante la battaglia, agli ordini del Comando Supremo, il quale si trovò così privo d ell 'unico me zzo efficace per intervenire nell'azione: quel lo, cioè, di lanciare nella lo tta, nel m omen to e sul punto decisivo, una fo rt e massa.

Gli Alleati, con le d isposizioni date per la marcia da ini z ia rs i all'a l ba del 24, venivano cosl

( 1) Comando d d Corpo di Stato Magg iore Ufficio

ad incontrare gl i Imp:::riali sull'acc e nnata fronte di circa I 2 chilometri, d a Po z zol e ngo a Guidizzo lo, adeguata, a quei tempi, alle forze di cui disponevano .

L'armata sarda (3 7 .o oo uomini) era dir etta contro l'a la destra imperiale (VIII corpo d'armata: 23.000 uomini); il I (Baraguey d'Hilliers), il II corpo (Mac -Mahon) c la Guardia francese (tota le 52.000 uomini) contro il centro nemico (V, l, VII corpo d'armata: 54 .ooo uomini); il Ili (Canrobert), e il IV (Niel) corpo francese (44.000 uomini) contr o la sinistra imperiale (III, IX e XI corpo d'armata : 57 ooo uomini). Da questo lato si trovarono an che di fronte due (e poi tre) divisioni di cavalleria francese co n tro due (e poi una) imperiali.

Come si vede le forze degli oppos t i eserciti erano pari; cioè, in cifra tonda, I33.ooo All eati e I 34.000 Imperiali .

Ess e si equi lib ravano al centro, risultavano in vantaggio degli Imperiali a sud, in vantaggio degli Alleati a nord : « ma qui e al centro gli Imperiali avevano l' ausilio non indifferente del terreno, che permet te va loro di resistere, mentre nel piano la super iorità numerica poteva loro assicurare la vittoria » (I).

Tale situazione non rimase, però, immutata durante il corso dell a battaglia. L'azione degli Italiani su San Martino e su Madonna della Scoperta indusse, infatti, il centro degli Imperia li (V corpo) ad in debolirsi, inviando due brigate (8500 uomini) a Madonna della Scop erta e facendo così pendere l a bi lancia delle forze in favore dei 52.000 Francesi, che po t er ono, quindi, essere vincitori a Solferino e a Cavriana dei rimanenti 45·500 Imperia l i.

All'ala sinistra la 1 " armata impe ria le, per l'impiego a spizzico delle truppe, specialmente della ris erva (XI corpo) , non riuscì a sfru ttar e l a prop r ia s up er iori t à numerica, resa maggiore da l fa t to che metà de l III corpo francese era stata trattenuta lontano dalla lotta per parare alla minaccia del II corpo im periale, annunciato in marcia su Castel Goffredo

S t o r ico: « La guerra del 1859 » , vo l. II , pagina 469

La mattinata del 24 giugno a San M artin o

La mattina del 24 giugno , Alleati ed Imperiali subirono del pari una sorpresa, che determinò da ambo le parti una crisi iniziale. La vittoria, poi, arrise a chi condusse la lotta con maggiore tenacia. A San Martino gli Italiani s'impose ro, appunto , per la loro ostinazione, frutto della convinzione di dover combattere fino al consegu im ento della vittoria, di dover ritentare la prova, anche se più volte respinti, animati tutti - ufficiali e soldati - dalla fiducia che è << talismano di vittoria » e dalla fermezza, che, in combattimento, è la maggiore delle virtù .

La fortuna, in vero, non fu per essi beni gna; dall'inizio sin verso la fine della g iornata g li Italiani dovettero, infatti, combattere in condizioni di inferiorità numerica: dapprima con semp l ici gruppi esploranti, poi impiegando successivamente le brigate, di mano in mano che g iungevano sul campo, contro un nemico schierato con le forze raccolte, su posizioni a lui ben note, e comandato dal più avveduto ed abile dei generali austriaci, il Benedek

Imbastita l'azion e sin da ll a vigilia, in base ad ordini e predisposizioni de l Comando Supremo alleato non rispondenti all'effettiva situazione, il combattimento sostenuto dagli Italiani assunse andament o frammentario, contraddistinto da una succe ssione di sforzi arditi,

ma non coordinati, causa la sorpresa subita, la deficienza dei mezzi di collegamento e trasmissione, in uso a quei tempi, e causa anche la costituzione organica dell'armata sarda, formata da divisioni n on raggruppate in corpi d'arma ta.

Durante quella giornata, infatti, sarebbe stato molto opportuno disporre di comandi di corpo d'armata, che avessero assicurato l'unità degli sforzi e la tempestività degli interventi.

La lotta a San Martino si sviluppò, pertanto, in successive fasi ben distinte, come risulta dal seguente quadro schematico, che offre non solo una visio ne complessiva sulle vice nde del combattimento avvenuto in tale zona, ma fornisce anche una eloquente nozione sulla tenacia con la quale gli It aliani seguitarono a combattere per conquistare le posizioni avversarie e per conseguire la vittoria :

1 ° - ricognizione della 3 e della 5a divisione e combattimento verso Pozzolengo (fino alle ore 8);

2 ° - primo attacco alle alture di San Martino: azio ne della brigata c< Cuneo >> (dalle ore 8 alle ore ro);

3°- secondo attacco alle a ltur e di San Martino: azione delle brigate << Casale » (dalle ore 10,3 0 alle ore 1 r ,30), << Acqui >> (ore 12), « Pinerolo )) (dalle ore rr,3 o alle 13,3 0);

4" - terzo attacco alle alture di San Martino: az ioni del le brigate <• Pinerolo >l e << Aosta » (dalle ore 1 7 alle ore 1 9);

5" - ripresa del terzo attacco e conquista delle alture di San Martino (dalle ore r 9 al le ore 2 T);

6" - ritirata dell'VIII corpo d'armata austriaco.

Il Comando Supremo alleato, convinto che il nemico non fosse in forze ad occ idente del Mincio, aveva dato d isposiz ioni pe r la marcia i n avanti de ll e a r mate franco- sarde, come se si fosse trat tato di effettuare uno spostamento simile a quelli compiuti nei giorni precedent i ( r)

G li stessi reparti, o << ricogn izio ni», che dovevano precedere le divisioni, ebbero solamente il compito di eseguire un accurato studio delle posizioni da occupare sulla sponda occidenta le del Mincio

Il Comando dell'armata sarda, in armonia con gli ordini emanati dal Comando francese, diede, pertanto, disposizioni per i l movimen to che dovevano effettuare l e unità:

- la 3"' divisione (Mollard), da Desenzano a ovest di Peschiera, per la grande rotabi le D esenzano - Verona;

- la 5"' (Cucchia ri), da ll a zona a sud di Lonato a Pozzolengo, per l'itinerario Desenzano- Rivol tella- strada Lugana;

- la I"' (Durando), da Lonato a Pozzolengo, per Castel Venzago, mantenendosi collegata col I corpo d'armata francese (Baraguey d' Hilliers) diretto su Solferino;

- la 2" (Fanti), in riserva, a Lonato; - l a divisione di cavalleria Sambuy, in riserva, ad ovest di Lonato; - l'artiglieria di r iserva, a Bettola

Le divisioni di prima schie ra (3" , s"' e r"'), inoltre, dovevano essere precedute da « r icogniz ion i >> effe t tua te da r eparti m isti di cavalleria, fanteria e qualche pezzo di artigl ie r ia,

(1) Tutte le not iz ie pervenute al Comando fr ancese furono da l Comando stesso interpreta t e come i nd iz io che g li avamposti nemic i , rinforzati da numerose ricogr. izion i, s i fossero spinti verso ovest pe r meg lio Os · servare i movimenti degli Alleati . Sulla base di ta le supposizione furono emanat i il 23 giugno g li or dini per i l dì seguente. Nulla \ a lse a modifìcarli, nemmeno la comunicazione chta persona lmente da l re Vittorio

condotte dai rispettivi capi di stato maggiore, con i l compito di consentire la « occupazione prudent e ed ordinata >> delle prescclte posizioni di schieramento.

In definitiva l'armata sarda, doveva avanzare su tr e colonne: - la settentrionale, i n direzione della fortezza di Peschiera; - la centrale, da Lonato per Rivoltella a Pozzolengo; - la meridionale, da Lonato per Castel Venza go a Pozzolengo; assumen do un dispositivo relativamente ampio e profondo, ne l quale la colonna meridionale era dest i nata a rimanere staccata ed isolata dalle a ltre, come in realtà avvenne e come accadde anche per i gruppi divisionali di ricognizione, spinti molto innanzi, senza possibilità d'immedia to sos tegno da parte dei grossi.

La prima presa di contatto si verificò alle o re 7, lu ngo la strada Lugana, a Ponticello, fra San Martino e Pozzolengo.

Il tenente colonnello Raffaele Cadorna, capo di stato maggiore della s· div isione, era partito alle 3 da Lonato ed aveva marciato speditamente col gruppo di ricognizione ai suoi ordini (uno squadrone <<c avalleggeri di Sa luzzo >l, VIII battaglione bersaglieri, II battaglione dell'n" reggimento fanteria della brigata << Casale », una sezione di artiglieria).

A Ponticello, casale sulle estreme propaggini se t tentrionali del Mon te Ingrana, urtò in avamposti austriaci e arditamente li attaccò, ponendoli in fuga verso Pozzolengo.

Il nemico che, dalle 6,30, era già in allarme, andava intanto coronando i monti Ingrana e San Giacomo, ai due lati della strada Lugana, accingendosi a contra t taccare. La de bole co lonna del tenente colonnello Cadorna, non potendo sperare di riceve re pro nt amente appoggio dalla sua div isione, fu costret-

Emanuele all'Impe ra tore, di cui s i è fatto cenno in precedente nota .

Il Comando sardo, ad ogni modo, a lquanto perp lesso per le ul ter iori notiz ie raccolte in serata, stabilì, per maggiore prudenza, che le truppe in ri co· gnizionc fossero seguite da vicino dalle rispe tt ive divis ion i anzicbè auenderc. per muo\·ersi, l'e s ito delle ncogmz1on 1 stesse

- Bs

ta a retrocedere, anche per sfuggi re ad un agg1ramento

Venne all ora rinfor7.ata da due dc i t}Uattro gruppi di ricognizione della 3" divisione, che marciavano alla sua sinistra e che il generale Mol lard, comandante della divi sione ste ssa, aveva inv iati l'un o dopo l'a lt ro in rincalzo c 1n anno.

La lotta si spostò, quindi, verso la chiesa di San Martino, ma dopo breve rcsisrcn7.a, quelle valorost: t ruppe furono costrette a ripie gare d efìn it i vamen t e per raccog lie rsi d iet ro l 'arg ine della ferrovia, mentre gli Imp er iali si arrestavano, occupando gli speroni di San Martino, ad or iente, c della Contraca nia , ad occidente ( r) N el co mp lesso, questa p r im a p resa di contatto fu una semp l ice avvisag l ia c h e si svolse in poco più di un'ora - fra le 7 e le 8,15e si concluse sfavorevolmente per gli attaccanti , a causa della pr onta reazione avversaria, della schiaccian t e sup eriorità nem ica e d ell'imp oss ibilità nella quale venne a trovar si il g ru ppo di ricognizione del tenente colonnello Cadorna, di ricevere tempestivo rinforzo dal grosso della 5• divis ione, dis t ante a ncora circa tre ore di marc1a .

L'episodio, tatticamente irri leva nt e, ebbe, tuttavia, notevole importanza perchè consentì all'avversario di schiera re sulle posizioni di San Martin o 8 battaglioni (brigate Ph ilippov ich c Rei ch lin) , sostenuti da 62 pezzi d'a r t igl ieri a, e indu sse il generale Benedek a far avanzare il grosso del corpo d'armata per procedere al più presto su D esenzano c Lonato, avendo ritenut o

( r) Le t u re eli San Martino formano un a ltopiano che degrada dolcemente da ogni lato, mcr.o dalla parte scttentrion::.le, do\'e termina con due bene accentuati i qual i hanno pendi i assai ripidi. Sull o sperone or ientale s i erge la chiese tta d i S:m Martino; su ll'occ identale.: la all o ra vasto c:Jsc in;J ic che.: si prcst:l\·a hcr·c ad esse re difeso. composto d:1 una ca s :1 :1 un sol piano c da Ùi\'crsi bhhricati minori riuniti da un muro; il ciglio di que sta posizione er:l p o i reso più forte d:1 un:l corona di c ipre ssi, che Il:l · sconde1·a a lla 1· ista dcgli atta cc;ll1ti le tru p pe :1

N. H. - Contra c:lllia (den o m in at:l nelle relazioni dell'epoca :lnche Bianca o c;ross:l) è una contrazione del nome del proprietario conte Tra c:1gni .

Sulla facci:na de lla \' ill:l si legge la

che le scarse forze irnpt:g nate dagli ltaliani ave sse ro uno scopo p u ramente esplorativo

Il generale Mollard, l':mim o so Mollard, l'eroe sardo della giornata, che alla testa dei s uoi aveva seg u ito t utta l'azione del tene n te colon ne ll o Cadorna c aveva cercato d i rinforzarla, n on era stato nel frattempo in operoso Avc\' a, cioè, sollecitato le sue brigate, la Cuneo " t: la " Pinerolo " • a serrare sotto, verso il luogo d el co mbattimento, c avev a preso a ltres ì tutte le preca uzion i p er proteggere il fianco sinistro c le spa lle da eventuali sortite della guarnigione di Peschiera: aveva, insomma, dato c fatto attuare tutte le disposizioni sia pe r agire a l p iù presto, si a per ev i tare sorprese, ma sop rattu t to per agire. Con ta le int e nto, infat t i, egli non esitò a lanciare la brigata 11 Cuneo )) , appena giunta in zona, adottando, così, una decisione ardita , quasi temeraria, che purtroppo non eb be succ esso .

La lotta si svolse acca nita , con al terna fortuna, alla Contracania, alla chiesa di San Martino c al rocco) o ( 2), posizioni che la cc Cuneo )> co nq uistò di ,slancio, perse e rip rese, ponendo in fuga l 'avve rsar io ed i nseguend o lo si no a Case tt e Citera . Ma r 3 battaglioni austriac i, condotti dallo stesso generale Benedek, co ntrattaccarono i 9 battaglioni de ll a brigata italiana, cosicch è r o . ooo Im per i ali co n 29 pc7.zi poterono aver rag ione di 45 00 Italiani con 4 cannoni P reva lse, pe rciò, la supe riorità numerica del nemico, ma i reparti della cc Cuneo " poterono ripiegare ordina tamen te a nord della ferrovia, seguente epigrafe : " In quest a Nella mcmoranda giorn:Jta ùcl 24 giugno 1859 - Sgominati i cacciatori austri:Jci che eranl'i a sserragliati - Il Generale Cucchiari cnmm i nando sui cada\'cri - l rdberò la Bandi er a d'Ita l ia - l p r oprie t :1 ri conti fab io ed E m ili o T racagni - L a rol'ina dell'ant ica n on deplorarono perchè in quel g iorn o fu riconqui,t:lt:l la P:1tria '' ·

In <JUesta nominato il gcncr:Jk Cuc ch iari, come il più anzi:u'o dci che combatt e rono, ma il vero e roe dc lln giorn:ll:l, è dm·crc" o ric.:onoscer lo, fu il generale !v! ul l;ml.

(2) In quel tempo, nel terreno rra i due speroni di San :-.1:1r1ino c d e lla Contracania, cioè poco a nord della dm c oggi sorge la torre monu mentale commemnr:ltiY<l, cs is te,·a un rorcolo.

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IL GEf\,' E RALE DO ìv!EN ICO CUCCH IA RI Com a nda nt e d ella divi;io n e

N:1to ;l Carrara 1:d dlo(l, m o rr o :1 L inJrno nd ((JOO. L.wrc:lt(J:-i in gi ur isp rud enza, \Co p pia t i i moti dd 18)1 J•db c;uard ia mob il e c M.:guì i l generale Z ucchi E,u lò poi in Francia c in do'c s i arruolò nc ll' c,c.:rcito d i Don Pcd ro . 0-"d 1X)) ;Il ,n,·izio della contro i C:•rlJ,ti. scgn:llamlmi in ,-ari combattimenti sino al 1i!.p conseguendo il grado di tcncutc colonnello l"d 11!4X accorst' in lt:lli;l c partt".:ipù. nell ' esercito sardo. alle campagJ't' dd 1X-1X- -J<J Si a ara. Promosso tenente gene:;! le per l'azione \\olta ndla giorll:lta di San :\lartino :"ell.1 camp.1gna dd comandò il II corpo d'armata. Fu dlput.Ho di Carrara

protetti da due batterie, inviate con celerità dal generale Cucchiari, e da uno squadrone « cavallegger i di Saluzzo »

La cc Cuneo », purtroppo, aveva subito perdite assai gravi: alcune ce ntinaia di morti c ferit i, co mpresi cinque ufficiali super iori ; lo stesso com ando di brigata era passato, durante l 'azione, nelle mani di tre comandan ti , poichè il generale Arnaldi, gravemente ferito, era stato sostituito dal colonnello Berctta, subito dopo colpito a morte.

Tutto ciò si era ver ifi ca to in poco più di un'ora : fra le 9 e le I o circa.

Considerate le perdite e cons t ata to l'esito sfortunato dell'azi one, si rimane p erplessi su lla opportuni t à della decisione presa dal genera le Mollard. I giudizi, in passa to, non furono concordi, pur ammirando l'ardimen to.

E' indubbio che il generale Mollard rischiò molto, ma il rischio era g iu stificato dall'importanza che egli giustamente attribuì al possesso del margine collin oso San Martino- Contracania, e dalla valutazione della situazione che suggeriva di tentarne la riconquista con tutta urgenza, pr ima che il n em ico vi si foss e afferma to .

Ad ogni modo si trattò di una iniziativa che merita ogni favorevol e riconoscimento .

Anche il generale Benedek intuì subito l'importanza di mantenere l'occupazione delle alture; perciò quando si persuase che non si trattava di semplici ricogni zioni nemiche, ma di considerevoli forze che avanzavano da Desenzano su Pozzolengo, rinunziò ad intraprendere l a marcia su Desenzan o e rafforzò la difesa a San Martino, sfruttando il gran de van t aggio del dominio sul terreno antistante .

Mentre questi avvenimenti si svolgevano sul terreno a cavallo della strada Lugana, lungo le stra d e provenienti da Desenzano e da Lonato avanzavano i grossi delle divisioni che, fortunatamente, non avevano atteso, per muov ere, di sape r raggiunte dai distaccame nti in ri cog ni z ione le posizioni da occ upar e .

In segu ito ad intervento del te nente colonnello di sta to maggiore Govone si erano, infatti, messi in marcia tre ore dopo la partenza dei distaccamenti.

Alla brigata cc Cuneo », già impegnata in combattimento, seguiva la « Pinerolo », alquanto distanziata, mentre in testa alla s· divisione era la brigata << Casale », seguita dalla « Acqui '' ·

Nel contempo il distaccamento «d i ricognizio ne >> della I" di visione, al comando del tenente colon nello di stato maggiore Casanova ( r battagl ione bersaglieri , I di granatieri .. I squadro ne cc cavalleggeri di Alessandria >l e I sezione di artiglieria) urtava a Madonna della Scoperta cont ro reparti della brigata << Koller » .

Alle I o la posizione era in possesso dei granatieri, ma due brigate del V corpo austriaco stava no apprestandosi a contrattaccare.

Da lle prime ore del mattino la lotta si era pure accesa su ll e direttrici di marcia dei corpi francesi e l'imperato re Napoleone aveva invitato il re Vittorio Emanuele a far convergere verso Solferino le due di visioni di destra (quella del generale Durando, g ià impeg nata a Madonna della Scoperta, e quella del generale Fanti, che era a Lonato in riserva).

Ormai su ll e alture di San Martino, dopo lo sfort unato attacco sferrato dalla brigata « Cuneo », la situazione era chiara: non si trattava più di gioca re d'aud acia e d'ardimento per impedire al nemico di cons o lidar e le posizioni occupate, ma di sviluppare un attacco condotto con forze adeguate e con la necessaria preparazio?e tanto più che queste forze erano in marc ia.

Sarebbe però stata indispen sabi le la presenza di un coma ndante che coordinasse l'ulteriore azione delle due divisioni 3" e s· che, invece, fra le ore I 0,30 e le I 3,30 agirono ciascuna per prop rio conto, esercitando successivamen t e ero ici sforzi, ma non coordinati c, pertanto, inefficaci.

Ciò dipese, in primo luogo, daiJ 'altissimo spirito di quelle truppe e dei loro comandanti, preoccupati di n on dar tregua al nemico, ma ne risu ltò un impiego a sp izzico dei reparti. p o ichè il generale Mollarcl ·e il ge n eral e Cucc hi ar i impiegarono le pr op ri e brigate di mano in mano che giungevano sul campo d i battaglia.

La prima brigata disponibile fu la << Casale >l, della 5 " divisione ed il generale Cucchiari non es it ò a lanciare all'attacco l'I I 0 reggimento,

12.

mentre il 1 2 " avrebbe do\'uto alla si nist ra cd a\'anzare verso le 1xnd ici orienta i i di San Mar t ino per avv o lgere la destra :tu striaca.

L'idea era buona, m a non fu attuabi k, per· chè i l dinamico generale Mo llard, in atte sa che giungesse la brigata " Pin erolo " • trattenne tre battaglioni del 1 2 ' fanteria c li impiegò sulla destra, pt:r il nemico dai cascinal i che aveva occupato tra Contracania c San Martino.

l quattro battagl ion i dcl l'11 " , co me scrisst: il Cucchiari nel rapporto sulla battag l ia, " si spi nser o vigcrosamente all'attacco della chiesa di San Martino c del roccolo, nulla badand o al fuoco violento di mitraglia c di mosch ettcria e tali posizioni erano guadag nate quan do alla loro destra i t re altri battagli oni del 1 2" col IV battaglione bersag li eri s' impadronivan o delle suddette cascine, della Contracania non astante l'ostinata difesa>>.

Dieci battaglioni (5300 uomini) sa rdi, appoggiati da appena I 6 pezzi , si erano dunque lanciat i, verso le 1 I, co ntro tredici bat tag li oni imperiali (ro ooo uomini), rincalzati da a l tri quattr o (3200 uomini) e sos tenuti da 53 pezzi.

Tuttavia l'azione, non ostante la sproporzione di forze, ebbe un inizio favo revole per gli Ita liani: sulla destra fanti, bersag lier i e cavalleggeri avevano posto pi ede sull'altipia no, dopo sa nguinosi sforz i ed il sacrificio di due comandanti di battaglione del 12° (maggiori Zino c Poma, colpiti a morte); sulla si nistra gli Imperiali, travolti dall'attacco dell'l I" fanteria, avevano ripi egato sulle alture di Corett i, Citera e Corbù di sop ra.

All'estrema s inistra il comandante dd I 2'', colonnello A vena ti, che era rim asto con un solo battaglione, era giunto, fra Corbù e a minacciare le batterie austriache .

Il successo, però, fu temp ora neo, perch è tre battag l ioni freschi della brigata " Philippovich n

( 1) Il del generak Cu cc hiari dic e c he quelle funwo per 1.1 quinlJ \oh:l cl:lgli haliani. Di falto le ;J \' C\ ano conqui,lalc a prezzo di gr:l\·i due m i re i h:llt:1glioni de lla hr igat:t "C: un ..:o •• , una terza n> l ta la b r igata "· c una quarta d i nuo\ o la " Casale " • mcrcè il

comranaccarono l'ala ita l iana c ne sco:-la costringendola a ripiegarl', con un mm·inH:nto eh<..: si propag(ì verso la destra.

In tali frangenti, verso le ore 12, giu nse sul campo la tc!>ta della brigata • Acqui ,, ( 17'' fa ntcria) pre;:cd uta dal V battaglione ber saglier i.

Senza esitazione, il 17 " fu lanciato innanzi, a sostq; no de ll' 1 1" fanteria t: l' interve nto di <-JUCi 26 oo cnmbatte nti valse a riconq ui stare per la quinta volta il margine dell'altipiano e ad occupare nuovamente le Colombare, il roecolo, San Martino, Ortaglia !>ino alla Ca scina Corbù di sotto ( r).

Si delineò in LJUC l momento una situ azione assai grave per g li Imp e riali , ma la c ri si fu presto superata per l'intervento personale del generale Benedek, per l'azione del suo capo di stato maggiore e per il pronto accorrere di alt ri reparti che co nsentirono di sfe rrare violenti contra tta cchi.

Ed anch e a ll 'estrema sinistra, truppe austriache, muo vendo da ll e pendici di Monte S. Giacomo, riuscirono a piegare l'o stinata resistenza del l battaglione del I fanteria, che il prode colonnello A vena ti a veva condotto per Casa Ce resa su Casa Vestone.

Il ri piegamento della sinistra) so tto il peso della netta superiorità avversaria, sì propagò c coinvolse anche la destra. Int erve nne allora, con i due battaglioni di testa, il r 8" fanter ia che, giungendo a sua volta sul campo, riuscì non so lt anto ad arrestare l'avanzata degl i Imperia l i, ma a costr ingerne a lt resì a lcun i reparti a ripiegar e. Anche questo, però, fu so lo un successo effimero, perchè di fronte al nemico troppo super iore, il 18" fanteria dovette limitarsi a trattenerlo, il movimento retrogrado delle altre unità, che potè esse re compiuto ordinatamente .

Erano le r 2 • .30.

rincalzo dd 1 i rq.! gimt·nto c dd \ ' bersaglieri .

Se ronsidc:r :l che il mattino <judk pw.izioni era no occupate: dalb ricognizion e: era punto allor:1, al \ (Jf'llO :1 l mc:zzodì. la \ lttinta volta che gli h : diani po 1K·\ ano p inlt: conlras tat e alture

I L GE l': E RA LE CALIS T O BERTOKE D I St\MRUY Conumdante la divisione di cat,a llaia

1'\:::Ho a T o rin o nel J!lo i morto nel Iii(>)- l' cl dllll cr:1 di c:JV alleria. rcl 1!h7 lenente. nel I IÌ)I maggiore nel 1H4 2. Finit:l b c:-.mpagn:-. del 184!i venne promos'o co lon nello c dopo (jU<.Ila del 1H49 fu aiul:llllc di campo del Duc a d i c;{ ' Jl0\":1. l' d 18) l iu promosso maggior generale c nel IH)O nominato ispcuore deiJ'c,crcito. car i.:a che b,ci ò nd IS)y per :1"umcrc il com:1ndo divi,ionc di cavalleria. l hl 186 1 al I X'>) iu presidente dd Comi lato per l'arma di cavalleria c membro del C omilato superiore delle , ·arie armi

Nel frattempo anche la brigata ,, P in erolo ,, , dopo una marcia resa lenta dall'ingomb ro delle strade , era giunta a Feniletto, circa due chilometri ad occidente della staz ione fe r rovia ria di Pozzolengo, ed aveva schiera t o i due reggimenti uno die t ro l'alt ro. Mentre l'ala destra del la 5" divisione stava cedendo, il I 3° reggimento mosse all'attacco in direzione di San Martino ( r) .

Avanzò animoso sotto i l fuoco nemico, preceduto da cacciatori e sostenuto da I o pezzi d'artiglieria, fino a quando, nei pressi di C. Seivetta, fu arrestato da un contrattacco austriaco.

Allora il generale Mollard decise di non esporre oltre i suoi battaglioni e di farli ripiegare dietro a l r 4° fanteria, proponendosi di riprendere l'attacco dopo aver riordinato i reparti che si andavano raccogliendo a nord dell ' della ferrovia.

La lotta si affievoliva , così , al centro e sulla destra; ma sulla sinistra, da San Martino verso Casette- Presca, il I batt aglione del I 2° fanteria e re p arti del V battaglione bersaglieri resistevano ancora e continuarono a sostenere l'urto nemico nn dopo le ore I 4, mercè il valore delle truppe e con l'esempio dei capi.

In tutta questa fase dell'azione, fra le 10,30 e le I 4 , le brigate furono ammirevoli per slancio e tenacia, ma altrettanto amm ire vo le fu la prontez,za con la qua le l'avversario, sebbene più volte respinto , .seppe reagire, facendo convergere sul campo di battaglia tutte le forze disponibili.

A causa dello scaglionamento in profondità, indispensabile per il movimen t o lungo le strade, gli Italiani non .furono in grado di svolgere un'azione unitaria, condotta a fondo verso gli obiet t ivi più lon tani; ed essi non riuscirono a mantenersi sul terreno di volta in vo lta conquistato, sottoposti come furono alla reazione nemica resa sempre più attiva dall'affluire di r iserve intatte e fr esche, impiega te con grande avvedutezza dal Benedek, esse nzialmente contro una sola parte - l'ala sinistradella sot t i le linea d'attacco ita li ana

(r) I n quel momento i due reggiment i della b rigata « Pinerolo» disponeva n o soltanto di tre battagl ioni c iasc uno , avendo las ciato il quarto battagl ione

In tal i condizioni era impossibile che tenacia ed eroismo, che furono la caratteristica dell'azione svo lt a dagli Italiani, potessero, da so le, ovviare alle deficienze insite nello schieramento iniziale, eccessivamente profondo .

Mentre si svolg evano sulle alture di San Martino gli avvenimenti sin qui esposti, a Madonna della Scoperta le brigate << Kol ler )) e « Gaal >> avevano contrattaccato e r espi nto i granatieri della I" divisione.

La lotta, tuttav ia, non ebbe sosta, anzi si ri accesc allorquando potè entrare in azione , verso le 12 , la brigata << Savoia> > Alla fine, però, il nemico, pur continuando a mantenere intatt a la sua aggressiv it à, iniziò la ritirata protetto da elemen t i di cavalleria contro i quali mosse arditamente alla carica i l 3" squadrone dei << cavalleggeri di Alessandria >>.

Verso le I5 giunse nella zona la 2a divisione (Fanti), mentre i l generale Durando anelava riordinando la propria unità.

Il generale Fanti propose, allora, a l collega di marciare su due colonne verso Pozzolengo, ma poichè il genera le Durando non era, pe r il momento, in grado eli muovere, il Fanti procedè oltre con le proprie truppe, rioccupando Madonna della Scoperta che trovò sgombra.

Dinanzi a San Martino i generali Mollare! e Cucchiari, non avendo ricevuto direttive, e non sottoposti ad un comando che ne coordinasse l'azione, e neppure molto concordi su lle ul teri ori decisioni da prendere, agirono ancora ciascuno per proprio conto, in base a considerazioni soggettive, prendendo disposizioni sost anzia lm ente differenti.

Il generale Cucchiari, riordinate dietro l' argine della fer r ovia, l e brigate << Acqui >> e << Casale >>, che erano stanche per la marcia ed il successivo combattimento, decise di retroced e r e eli qualche chilome t ro sino a Rivoltella, pren-

in osservaz ione ve rs o Peschiera (IV/ 13") e a San Zeno ( IV J14'' ) a guardia d i quel sottopassaggio de lla ferro\·ia nel caso di un a eventua le rit ir ata.

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dendo u n pron'cdim<.:nto molto grave pt:r k conseguenze che avrebbe potuto avere ( 1)

Il generale Mollard. invece, rivelando "c he la te m p ra de ll'in tr<.: pid o sol d ato si associava i n lu i a lla fi nezz a d i i nt u i to d el ca po)) ( 2 ), vo l k ma nt e nere le briga te "C un eo" c " Pinerol o" su lla ferro via, in att es a d i r in fo r z i c, come eg li scr isse, " d egl i o rdi n i c he i l Re a vre bb e in viato un a vo lt a i n formato de ll a serietà dell'az ion e impegnata e consapevole de l la diffe renza

dello stato dell e cose 1 inv<.:nute in effetto Ja <.Judk a cui , -isa\·ano le disposizioni del mattino .. (3) .

Me n t re tutt o q uesto accadeva p resso g li Ital ia n i. il ge ne ra le Be ncde k a nco ra in ce rto su g li i n tc.: n di mc nti d e ll' avver sar io, rin u nc iava a l l' ins egu i me n to c tra tte neva i suo i battag l io ni, anch e c.:ss i esaust i, su lla lin ea S Don in o- San Mar t ino - P resca .

Si ebbe così u n periodo d i tregua

( 1) Il ri p iega m e nt o n ne co m p iu to o rd in atam ente , ma no n senz a g u a lch e it:cidente. L'artig l ie ria incar ica t a della protc?.ione ebbe molto :l soffrirne : una sezione, anzi, ptrflno il pericolo di cadere in mani n·miche c si s:th·ò soltanto per

i nte r vent o d i un :1 com p ng ni :.t di ber sag li er i

(2) Cent ra le Lui gi N a n: " L ' arrn ::tt3 sar d a n e ll a giornata de l 24 g iugno I8')1} "• cd. 1907, pag. 53 ·

( Il generale .Y1ollard non dice, però, se e <JU:Indo informò il Re dd mut::ttu stato delle cose.

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,, a qualunque costo non dobbiamo far topica noi,

La tregua , dovuta alle vicende del combattimento c alle condiz ioni delle truppe, era altresì imposta dallo stesso disorientamento col quale Italiani e I mperiali avevano lottato per un'intera ma tt inata, senza un ordine, una direttiva o un qua ls iasi intervento superiore, non astante la situazione fo sse ben diversa da quella supposta e sebbene molto i ncautamen t e nulla fosse stato previsto e predispos t o per parare ogni eventualità.

Tuttavia se in quella giornata l'in t erven to dei comandi, di tu tti gli Alti Comandi, fu piuttosto l ento, questa stessa lentezza non deve meravigl iare. Non poteva, infatti, essere altrimenti: anzi avverrà sempre così quando si è completamente sorpresi; quando la lo tta si accende, come allora si accese, improvvisamente, contemporanea, su ampia fronte; quando i collegame nti non sono agevoli e rapidi; quando il terreno stesso, con la sua conformazione, porta a un frazionamento de lla lotta in combattimenti parziali e dis t inti; quando, i n breve, vengono a mancare, pe r una pronta decisione e un avveduto intervento, la visione d'insieme della battag l ia e con essa la possibilità di ben va l utare fatti c necessità.

Per guanto riflette il Comando sardo non bisogna, ino l tre, dimenticar e che la sua a z ione venn e influ enzata dali' Alto Comando francese

dal quale dipendeva e che la sua atten z ione, nella mattinata, fu essenzia lm ente attratta da quanto accadeva nel settore allea t o, noncbè dalle richieste di rinforzi sub itamente so lle citati da ll 'Imperatore al primo urto col nemico.

Se l'azione dello stato maggiore del Comando sardo non fu molto sollecita e chiara, assai più energica ed aderen te alle necessità fu quella personalmente svo l ta dal re Vittorio Emanuele II, non appena egli potè farsi un concetto esat to della situazione .

Nelle prime ore del la mattinata , per caus e non bene accertate, il Re non riuscì ad avere notizia alcuna dalle divisioni operan t i a San Martino, e la sua attenzione fu attratta verso i l combattimen to impegnato dalla 1' divisione a Madonna della Scoperta e dai Francesi verso Solferino, tanto più che subito l'Imp e ra to re gli aveva chiesto la 2' divisione, da dir igere su Solferino, togliendogh l'unica divisione di fanteria in riserva e, con essa, il mez zo , per il momento più idoneo , co l quale intervenire per eserc ita r e un'effettiva azione dì comando . Quando, verso n: ezzo giorno, giunsero al Lj uartier generale sardo notizie prec ise ci rea gli event i a San Martino, il Re rupp e ogni indug io e n o n ebbe esitazioni. senz'altro alla mano la 2" d i visione, che ma rcia va i n rinforzo dei Francesi e pre-

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scrisse al generale Fanri di portarsi con una brigata a Mad on na Jtlla Scoperta c Pozzokngo c di inviare l'altra (" Aosta ") a sostegno della 3" divis ione .

Sempre corre t to e di scip lina to nelle relaz ioni co n l'Im pe rato re, avvertì il Coma ndan te sup remo dell' ini ziat i va che si era assunta e, qu est i la approvò, ra ccomandando di tenere fortcmcme le posizi o ni.

Questo soltanto importava, in quel momento, all'Imperatore, che stava già conquistando la vittoria con l'occupazione di Solfer ino , ma il Re non poteva essere pago di un risultato così limitato .

Se in passato Cavour aveva am m o ni to << guai a noi se dov remo la nostra in dipendenza a i F ra nces i )) ' in quel momento V it tori o E ma nuele H, come fu notato il 24 g iu g no sul << Journal du quartier général du Roi >> : << ... jugea combien éta it politiqueme nt et moralement important que nous eussions notr c partie de la victoire et que le résultat de la jo urnée ne fGt pas uniquement dG à nos allié es )) .

Il Sovrano, in sostanza, si rese conto che a San Martino era impegnato il prestigio de ll'armata sarda e pertanto i suoi ordi ni f uron o, nè poteva essere al tr im e nti, perento ri: pr en dere <• a qualunque costo la posizione al nemic o )) .

Perciò, men tre emanava gl i or dini ai comandanti della 3 e della s· divisione di ripren dere l'attacco, vide anche la necessità e l'importanza di appoggiare questa stessa azione con altra concom it ante di retta da Mado nna della Scoperta su Pozzolen go

In somma, per amor propr io e impaziente di emula re i Francesi, non mirò che ad ava nzar e co ntr o il ne mic o, face nd o co nverge re sull 'ob iet-

uv o, co n giusta intuiziOne, tutte le forze che aveva ao immediata portata . A questo riguardo, forse non è fuor di luogo riportare quanto. molti anni dopo , scrisse il ten e nte ge neral e Ed oa rdo Driquct, g ià cap itano di st ato magg iore presso il com anJ o del l' armata ( r ). r icordand o co n pr ecisio ne di partic o lar i, fa t t i c cir costanze sotto m olti aspetti interessanti, che valgo no anche a l umeggiare la co ndotta e i l temperamento di re Vitt or io Emanuele II : ,, ...

La sera precedente al 24 g iugn o il tenente co lonnello di stato maggiore, cav . Govone dal quale dip end evo, mi ordi nò di t rova rmi a l le 3 antim eridiane de l 2 4 a cava ll o, a l quarticr generale (a Lo nato ) unitam ent e al te ne nt e (appl icato di stato magg iore) Re bag liati, per me tt ersi al suo segu ito, esse ndo stato incaricato di seguire le divi sioni 3a e s· nelle r icognizioni che dovevan o fare nelle di rezioni di Pozzole ngo e di Peschiera e riferire a Sua Maestà sull'anda mento di qu ella operazione (2) .

cc Partimmo infatti da Lonato alle 3 antimeridiane del 24 giugno e, percorrendo la ferr ovia , ci unimmo alle ricogniz ioni di Mollard e Cadorna e pa rt ecipammo poscia a tutte l e fasi de l com battimento di San Martino.

<< Verso le o re 13>30 o poco più quando la 5" divi sio ne stava ritirand osi su Rivoltella e la brigata "Pinerolo" crasi pure ripiegata prendendo pos izione lungo la ferrovia, il tenente co lo nnello Govone m'incaricò di andare in cerca del Re, di riferirgli quanto era accadu to e di ch iedergli rinforzi Non sape ndo dove a vrei potuto trovare Sua Ma està mi porta i ad andatura celere a Lona to, sede de l quartier princ i pa le per aver e indi cazioni i n proposito,

( 1) Il tenente nobile Edoardo Driquet, raro a BuJapest nell'anno 182JJ, fu uno Ji gue1 patrioti che , unghere s i per nascita, Jivennero italiani pe r <:lezione.

Cade tt o nel reggimento Ceccopier i nel 1838, fu nomi n ato sotl otenu lte nel 1845· !\c l 1848 , ·enne in It a li a :t comba t tere per l' i ndipende nza n azio na le . P assa to n e l 1851 snrdo e ntrò po co dop o nello stato m:1ggi o re. 1\ San Martino si m er itò l'Ordine Militare di Sa,·oia. !\egli anni dal 1863 al 186o ru colonnello d i stato maggiore ca po del servizio informazioni Maggi or generale nel 1870 Tenente ge-

ncralc nel 1877, dopo a,·cr rett o il comando di alcune d i visioni, fu nominato comandante in seconda del co rp o di stato maggiore. E letto sc l!at o re nel 18<J(> Fu collocato a riposo nel Jil<;() Mo r ì a Firenze ne l 19 16.

(2) A quest o p ropos ito t: opportuno p rec isare che il Le ne n te co lonnel lo Covone seco ndo l ' ord i 1!e em analO da l Comando Jell ' a r m:Jt:l la se ra d el 23, :1vrebbc d onJL O per cor rere coi c:1pi di s tato m:1ggiorc delle d i' 3" e 5" " l:J lim:a da a des tr a, onde la zona c le posizioni a destinarsi alle , ·adi,·isioni " ·

Co m cznda nte d ella Gu ardia I mperi ale

'Nato nel 1794 , co m e u ffi ci ale d egli usse ri ne ll e campagne napoleonic h e combattute nel periodo 18 12 - 1815 Durante i cento giorni fu ai u tante di campo tl i l'apoleonc t\llontan:n o da l se n·iz io dopo l:l restaurazione, di,·cnne, poi, Ministro della Cuerra nel 1851. Eletto \"ice - dd , enne in seguito nominato comandante della Guard ia Impe ri ale con la <1ualc parte alla guerra di Crimea Per la battaglia di M agema ebbe i l b astone tli maresciallo tli Francia L:1sciò il ser\'izio nel 186g.

13 ·
IL M ARESCIALLO DI F RAN C IA AUGUSTO REGNAUD D E SA II' T- J EAN D 'ANGEL Y

ma quivi non seppero dirmi al t ro che il Re era montato a cavallo al mattino pe r tempo e si era di r ett o a Castel Venzago (I).

<< Cambiato cavallo ed accompagnato dal tene nt e (app licato di stato magg iore) Pollano, alternando i l ga loppo col t ro tto allun gato, mi recai a Castel Venzago. Arrivato in prossimità di quel vi ll aggio trovai i l tenente co lonnello Avogadro di Casanova capo di stato maggiore della Ja div isi o ne. Gli chiesi del Re ed egl i mi r is pose che non sapeva dove fosse, ma che lo r iteneva su una di quelle alture, indicandomi col brac ci o la direzi o n e di Solferino.

<< Proseguii pertanto in quella direzione ed oltrepassato Castel Venzago di ci rc a 2 chilometri tr ovai Sua Maestà con tutto il su o seguito alla mia dest ra sul Monte Castellero ( 2).

<<Tutto lo stato maggiore com preso il generale Della Rocca e g li ufficiali della Casa Milit are d el Re, erano appi edat i e raggruppa ti sul ver sante occid enta le del m onte, per non essere es posti alla vis ta del nemico. Il Re soltanto era sedu to a terra sul vers ante orien t ale verso l a sommità del monticello. Mi presentai al generale Della Rocca e gli riferiì quanto era accadu t o. Egli mi indirizzò al Re il quale, come dissi, era sed uto per ter ra a una cinquantina di passi di là: ave va depos to la sciabola accanto a sè, aveva la tu ni ca sbottonata e fumava .

« Racconta i a Sua Maestà quanto era accaduto sotto i miei occhi, il Re portò molta attenzione al mio racconto e quando g l i dissi ch e il generale Cucchiari con la sua divisione si era riti ra to a Rivoltella egli, sdeg no so, ba lzò m

( 1) Il Re , i n to rno a ll e ore 8 del g iorno 24 , aveva lasciato Lonato co l p r o prio stato magg iore per reca rsi a Castel Venzago, dove presenziò, si n verso mezzod ì , a l passaggio delle t ruppe de ll a I a div is ione (D ura ndo), d irette ve r so Madon na della Scop erta. Poi, facendosi sempre p i ù v iva l 'az ione dalla par te d i So l ferino, con piccolo seguit o, cava lc ò a qu e lla vo l t a. So fferma tosi sul M o nte Castellero (q 16 1) , da l qu a le assistè ai b uon i suc cessi dei Fra n ces i nei press i di So l- · ferino e all'andamento de ll 'az ion e ver so Mado nna de lla Scope rt a, si spinse i n questa d i rez ione per i ncoraggiar e con la pro pria presenza le t r upp e. Dopo il co ll oquio avu t o c ol cap itan o Driq ue t, il Re, impaziente d i tro va r s i f r a i combatt en ti cavalcò verso il campo d i ba t tag li a di Sa n Mar t in o, avvicinandosi forse a ll e truppe de ll a brigata <<P i nerolo>> e tornò, q ui nd i , a

piedi e m'interruppe colle seguen ti parole : "Anche Cucchiari! lo st esso come quello là, che spara delle cannonate come un bastimento i n pericolo e non muove mai". I n ciò dire stendeva il bra cc io verso Madonna della Scoperta (3).

<<E quando in segu it o gli nom i nai i morti e i feriti e gli chi esi ri nforz i , Vitto ri o Emanu ele mi domandò: "E Mollard esiste a nc ora?" e alla mia afferma t iva egli soggiunse: "Allora gli dica che i Francesi h a nn o pr eso Solferino e che a qualunque costo non dobbiamo fa r topica noi. Non posso dargli in rinforzo un'intera div isione, pe rchè mi propongo di fare una operazione in quella di rezione (additando la posizione di Pozz olen go ) ma g li ma nd o una bri ga ta e mando ord ini a Cucchiari di ritornare subito su l luogo del combattimento. Ripeto che a qualsiasi costo dobbiamo prendere la posizione al nemico".

«Men tre i l Re m'impartiva ques ti ordini, sul la strada sotto di noi, alle falde dell'a ltu r a su cui st avamo passava una col o nna di fanter ia, per quattro, che si d irige va verso C. S. Bernardino: era la brigata <<Aosta » che si av vi ava a San Ma r tino in soccorso di Mollard. Più lonta no e p iù a d est si vedeva serpeggiare una colo nna in mar cia verso le alture di Pozzolen go, era l a briga ta << P iemo nte » ch e st ava pe r unirsi alla I"' divisione.

« Congedato dal Re mi avviai a San Martino. Mentre pa ssa vo so tto l'altura sulla quale stava Sua Maestà ques t i mi gr id ò dietro: "Dica a Cera le (il generale comandante la brigata

Caste l Ve nzago . <<La pos1z10ne scelta era tale che, con l' aiuto di un b uon cannocchiale, si poteva scorgere ben e t u tto quello c h e acca de va t anto a San Mart i no, quanto a Mado nna della Scoperta, nello s tes so tem p o er a a bbast a nz a vic ina al quartie r generale de ll' I mperato re, da l quale il Re dipe n deva e co l q u ale doveva mantenersi i n costante comu nic aZIOne» .

(2) Lo stato maggi ore del Comando, in b ase all'ord ine emana t o la sera. del 23, avrebbe dovuto portarsi a Rivol te lla.

Il non aver indicat o ai comandi d ipende n t i la v aria n te a ta le ordine e la esatta u bicazio ne del posto Comando de ll' a rmata nell a. giornata del 24 fu una grave manchevolezza dello stato maggiore

(3) A lludeva all' ina z ione del genera le Durando

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<< Aosta>>) di far deporre gli za ini" Eseguito l' ordine de l Sovrano proseguii per la mia strad a.

cc Giunto al punto dove oggi esiste la stazio ne ferroviaria di San Martino, trovai il tenente colonnello Govone. Gli riferii l'esito della mia missione e insieme ci recammo dal gene rale Mollard per co municarglie lo

cc In qu es to mentre a spron battuto arrivò il cap itano Cocconito ufficiale d'ordi nan za del Re, a confermare a Mollard gli ordini del Sovrano ( r). Mezz'ora dopo arrivò la bri ga ta cc Aosta >> >>

Mentre tali ordini g iungevano al generale Mollard, il Re si affrettava anch e a dare esecuzione a quel suo proposito « di fare un'operazione l) in direzione di Pozzol e ngo, della quale aveva già accennato al capitano Driquet. Saputo, infatti , che nell e vicinanze della Mad onna della Scoperta si trovava, come semp l ice spe ttatore, il genera le La Marm ora (2) gli inviava senz'altro ordine di assumere il coma ndo delle truppe della 1 e 2 divisio ne c dirige rsi con esse verso San Martino per concorrere al nuovo attacco che la 3"' e 5 divisione, rinforzate dalla brigata « Aosta >> , dovevano in iz iare alle ore r 7.

Questo conce tto e questa dispos izion e erano sos tanzialm e nte ottimi: ad essi , purtroppo, non tenne dietro un'esecuzione avv edu ta , rapida e decisa, quale la situ azione e lo spiri to degli ord i ni del Re avre bb ero richiesto .

Pec cato, perc hè molto probabilm e nte i l su ccesso pieno e incontrastato non avrebbe tarda to sino a sera a co r o nare gl i sfo rzi di quelle mag nifi che trupp e c he avevano avut o di fron te un nemico sin go larm ente tenace, va loroso , ben comandato.

Frattanto anche il gene rale Bcncdek aveva potuto avere , p iù che ordini o aiuti, notizie e ra cco mandazi o ni da par te dei suoi comandi.

Il Comand o della 2 armata, dal quale dipendeva, nel seg nalargl i le vice nd e sfavo re voli dell a lotta comba ttuta a Solferino, gl i aveva , inf atti, raccomandato di agire, se possibile, contro l'ala sinistra delle sove rchianti forze francesi, e subito dopo anch e lo stesso imperatore Francesco Giuseppe gli aveva inviato un ufficiale del Comando Supre mo per rilevare « se l'VIII corpo si trovasse in condizioni di staccare forze su Solferino p e r darvi un'al t ra piega alla battaglia >> .

Ma il gene rale Benedek, già preoccupato di un possibile ritorno offensivo degli It alia ni , tanto c he gli sembrava di veder gi ungere continuament e r inforzi in soccorso delle truppe che lo fr ontcggiava,no , si l imi tò a togliere dal rocc olo e dallo sperone di San Martino du e battaglioni p e r rinforzare altri della stessa bri ga ta (quella del gene ral e Reich lin), g ià largam ente dis l ocati a contrada del Bosco e a Rondotto, in modo da proteggere con maggior sicu rezza il fianco sinistro del suo corpo d'armata e di sos t ener e la ritira ta del V corpo, del quale già alcuni

( 1) Edmondo De Ami c is rievocan do la giorn ata di Sa n Martino comp letò la narrazion e <.li questo ep isodio in m odo suggestivo:

cc All'improvviso, da. una parte del campo si sente una voce con c itata:

cc - TI ge n. Mollar<.!!

<< E' un ufficia le d'ordinanza d e l Re, arri va to di gran carriera , con una notiz ia sul volto. Il Mollard a ccorre

« -Gene r a le ! - qu est i esclama - Sua Ma està le fa sapere che i Franc esi vincono a Solfe rino , c c he eg li vuo le che i suoi soldati vincan o qui. La 5.. di' ' isionc è richiamata al campo L a brigata cc A os ta " • un battaglione bersaglieri e una batteria d'artiglieria h a nno ri cev ut o l'ordine d i venirsi a porre ai s uoi ord ini.

cc Un lampo d i gioia pa ssò sul volto di Mollard.

«- Signori! - egli esclama volgendosi verso gli

uffi ciali del suo segu ito co n piglio ri sol uto - Il R e vuole che s i conquistino le alt ure e si conquisterann o cc E poi all'ufficiale d'ordinanza:

<< - Vada a dire al Re che i suoi ordini saranno esegu iti »

(2) Il genera le La Marmo ra, ministro della guerra, c he segu iva le operazioni co me spettatore, era parti to all'alba da L onato dirigendosi ve rso della Scoperta, dove si trovò ad assiste re al combatt im ento della r "' divi sion e, delle cui o perazioni , però, cred ette dov eroso non ingerirsi, dipe ndendo le t ruppe dal Re. Verso le ore 15,30 il gen. Carderina, aiutante di cam· po del Re, inviato a Madonna della S coperta per assumere info rm az ion i, s'imbattè nel L a Marmora. Al ri to rno ne dette n ot izia al Sov rano, i l qua le valend os i dell o s tesso gercrale Carderina i nv iò app unto al Mini st ro l' ordine di assumere il co m ando delle truppe dcll:l 1• e divisione.

- 10 0-

ARMA T A FR ANCESE

d a ll ' ,, :\lbum d el la g ue rra del 18 59 " L f fic io S to r ico del Comando de l Co r po d i Stato Magg iore di QuirHo Cenni

A SOLFERINO (sul Mo nte dd Cipressi , dopo b ba r,,t N. J. L'imperatore NAI'OLEOJ<E III. - 2. Gen. di brig. FLEURY , aiut. di c. gen. dell'Imperatore. - 3· Gen. di b rig. R - 6 Uff. sup. d'ordinanza deii'Impcrarore. - 7· Uff. sup. di st. magg. aiut. di c. dell'I mperatore - 8. Uff. inf. d 'nt - 12 Uff. inf. di fanter ia di l inea d'ordin. - 13 Uff in f di cacc. a p. - 14. Uff. inf. d'art igl. a cav., gua r dia impc rimpe r. - r 8. Uff. i nf. d i fa nter ia di l in ea - 19. Uff. ind igeno dei tiragl. algerini (turcos). - 2 0 Uff d i zuav i - 2 1 U 23. Squadr C en t o G ua r die. - 24. Maresc. d'ali. a rr igl. a cav., gua rdi a impe r - 25. M<tre sc d'a li tre no eq uipagg i , gua rdi 1 d'Afr ic a, I corpo. - 29. T amb magg. di fant. di l inea. - - 30. Ca por. (o maestr o) tamburo del 20 zuavi. - 31. Vi va n. impe r iale. - 35· Musicante guardia imper (gra nar.). - 36. Gendarme a p. guardia imper. (:; ranat. ). - 37· Tamburin<• maestro guardia imper - 41. Treno del genio guardia imper. - 42. Timballiere di cacc. algerini (wrcos). - 43· Arcit:l.

( l) Il PAULI!' nella sua « Campagne d'ltalie 1859" rappresenta questo Corpo e quello delle Cento Guardie sempre i n l 1111mcri 1, 2, 3. 4 e 5 sono formati sulle norme date dal quadro « Battaglia di Solferino" del Meisso11ier elle fu prue

ARMAT A

- L'hn•ERATORE, LA Gl!A I\ DIA [MPER IALF. E CORI'I l E Il. 3iut. di c. gen. dell'Impera tore. - 4· Gcn. d i brig. MAZliRE. - 5· Pittore M EISSONieR à la del Quartier Geo. Prin cip. de1\'lmperatorc. -g Uff. inf. d'artigl. d'o rdin .- 10. Uff. inf. di st magg. d'ordin. - 11. Uff. inf. di corazzieri d'ordin. Jff. inf., tren o d'artigl., guardia imper - 16. Uff. inf. treno equipaggi, gua r d ia im'per. - '7· Uff. inf. del genio, guardia 2° str anie r o (di, 20, 21 tutti in tenute più o meno di fantasia). - 22 .Maresc. d'ali. dei gend. de lla guardia imper. (r):. - 26. Maestro d'armi del regg. z uavi, guardia imper. - 27. Sergente magg. di hnt. di linea. - 28. Brigad. 1° cacc. artigl. a cav., gua r dia imper. - 32· Vivandiera cacc. d'Africa. - 33· Arcigl. a p. g uardia imper. - 34· Treno guardia at. imper. - 38. Zappatore - falegname guardia imper. - 39 · Zappato re zuavi gua rdia imper. - 40. Tamburino d1a 1mper. in cappa. - 44· In fer mier e

o / fatto d'oro o d ' argento indicano la qualità di di campo o di d'ordinanza

lANCESE

reparti, verso le ore 14, stavano giungendo a Pozzole ngo.

Il generale Benedek, insomma, sentiva che la situazione andava facendosi ognor più critica e che non gli consentiva mol ta libertà di movimento.

Impegnato, in fatti, nella mattinata dai reiterat i attacchi delle bri gate sa rde si vedeva ormai immobilizzato, perchè intuiva che il nemico respinto, ma non battuto, come lo dimostrava la stessa impavida presenza del Mollard sulla ferrovia, non sarebbe rimasto inerte di fronte al successo che si veniva delineando verso Solferino.

D'altra parte egli ben sapeva di dover mantenere salda me nte l e posizioni di San Martino per non compromettere il sicuro possesso di Pozzolengo, indispensabile per garantire la via di ripiegamento di tutta la 2" armata.

La lotta sostenuta sino allora dagli Italiani contro l'VIII corpo non era stata, quindi, va-

na. Aveva, anzi, determinato questo primo risu ltat o con riflessi evidenti su li 'andame nto generale di tutta la battaglia, così come, più a sud, il combattimento di Madonna della Scoperta, sosten uto dalla 1" divisione (Dura ndo) , aveva a nch 'esso influito sul le sorti della batt aglia stessa distog liendo la riserva del V corpo imper iale dall'az ione alla qua le era sta ta chiamata a Solferino.

Infatti , per sostituire quella riserva, furono impegnate le forze di altro corpo, il I, il quale ne andò scomposto e non fu più in grado di opporsi all'avanzata vittoriosa dei Francesi su Cavriana.

Da queste vicende e da questi risultati, eloqu e nti per se stessi più di qua lsiasi parola od altra testimonianza, bal za appunto evidente l'a lto valore del contributo dato, nella battaglia del 24 giugno dall'esercito sardo, o meglio dagli Italiani , perchè Italiani di tutta la Penisola militavano come volontari nella piccola armata.

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i Francesi hanno preso Solferino ... ,

Sulle alture di Solferino i Francesi avevano lottato accanitamente , dali 'alba, per tutta la matti nata , costrin gendo il nemico ad abba ndonare ad una ad una le pos izioni da Barc he di Castigl ion e e Le Gro le sino a Barche di Solfe ri no, M. Carnai , pe ndi ci della Rocca, Coll in a de i Ci press i.

Fina lm en te, verso le o re r 3.30, anche la Torre di Solferino, la cosiddetta << Spia d'Ital ia >> e l'a bi tato del villaggio, strenua mente contesi, aveva no ced uto di fronte allo sla nci o delle e roiche truppe del I corpo e della Guardia francese, m entre i co r pi austriaci V e I, de cim ati, sco mpag in ati, erano costretti a ripiegare .

La lotta , tutt avia, no n era a nco ra finita , nè tanto meno decisa : co ntinu ava e do veva co ntinuare

Cont inuava , infa tti, ne l pian o, fra Med ole c Guidizzolc, dove il valo roso co mandan te del IV corpo francese , generale Niel, l'eroe della giornata, ten eva in catenate le preponderanti forze avversarie de ll a r " armata imperiale , rap · prese ntate da ben tr e co rpi di arma ta ( III , IX c XI); ma doveva co ntinu a re anche nella zona co ll in osa pe rchè nè la co nquis ta di Solferino , nè il rip ieg am e nto de l V c de l I co rp o aus triaco poteva no bastare a garant ire il successo e perc hè, d i fr o nte alle resiste nze incontrate a nord dag l i Ita liani , a Sa n Martino, c a sud da l IV cor-

po francese, nella piana d i Medole, occorreva senz'alt ro persistere nello sforzo per sfo ndare comp leta mente il centro dello schiera mento imperiale in di rezione di Cavriana

D'a ltra par.te l o stesso imperato re Francesco Giuse ppe, sempr e fermo nei suoi proposi ti , nutriva a nc o ra la speran za di pote r ris oll eva re le so rti de ll a gio rnata insi ste nd o nell'azione offensiva de ll a 1 3 arm ata .

Ma, co nquis tato Solferino, Napoleo ne III non ebbe più dubbi: vide chiaro, decise, agì a fondo e il successo gli arrise g razie alla più abi le co ndotta sua e dci suoi e graz ie pure all a inco nt rastata superiorità mora le del la sua arma ta se mpre vittor io sa d a qu as i d ue m esi i n tutti gl i sco nt ri .

Secondo gli crd in i, l'armata francese ave va iniziato la propria :avanzata alle ore 3 pe r rag · g1unge re co n: - il I co r po d'armata (Ba raguey d' H ill ic rs), da Esen ta, Solferi no; - i l II co rp o d'armat a (Mac Maho n) , da Cas tig li one de l le Stivie re, Cavriana; - il IV co r po d'arm ata ( N ici), co n le du e divisioni dì cav alleria Dcsvaux c Partouncaux , da Carpe nedolo, Guidizzolo; - la Guardia ( Rcgnaud dc S. Jea n d'An -

. . .
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7\'.ato nel 1795, in iz iò l:l c:l rri era mi l icare verso la fi ne dell' im pe ro nap o leon ico T enente a Lipsia, colp ito da un p ro iettile d ' artir. l ieria, r imase muti lato de lla ma no destr:l. Prese pa r te alla sped iz ione di Spagna del 1823. Dir esse poi la Scuo la Milita re di Saint - Cyr . Eb be, inoltre , comand i di unità i n Algeria . Dopo il moto r ivoluzio na r io del febbraio 1848 fu deputato a lla Costituente c poi a lla Leg islat iva. Aiutò Lu ig i Napo leol't: ne l co lpo di s tat o. Fu i nviato, qu ind i, amba sc iato re straord i nar io :l I{om:l c sub it o d o po nom inato governato re di Pa ri g i Partecip2,, quindi, alla guerra di O r iente.: Ebbe.: in segu ito il ba s to ne d i ma resc iall o d i Fr ancia . E le t to senatore, nella g ue rr a del 1870 fu coman dante del la p ia zza d i Par igi . Mor ì nel 1878.

I L MARESCIALLO D I F RANCIA AC HI LLE BA RAGUEY D ' HILLI ERS Comandante del l co rpo d'armata francese

gély), da Montechiari , Castiglione delle Stivtere;

- il III corpo d'armata (Ca nro bert) , da Mezzane, Medole; assume ndo un dispositivo a m pio, con i corpi d'armata profondam e nt e inco lo nnati, senza numero adeguato di unit à di seco nda schiera comc riserva dd Comando Supremo, non certo adatto per accettare o dar battaglia, ma r ispondente essenzialmente alle esige nze logistichc di una marcia di trasferimento e idoneo soltanto a far superare quelle deboli resistenze, che tutti ritenevano di poter incontrare sulla destra del Mincio.

Fu, senza dubbi o, un errore, che fortunatamente non ebbe conseguenze molto dannose data l'inerzia inizial e de ll 'av versario e dato l'accorgimento dei singoli comanda nti france s i, i quali, appena venuti a co ntatto con gli elementi avanzati nemici, ebbe r o l'avvedutezza di fermarsi, di concentrare le forze, di spiegarle, imbastendo oculatamente l'azione in modo da superare al più presto i primi inconvenienti derivanti dalla generale sorpresa

Tutto ques to, però, non fu sufficient e per ovviare a quella mancanza di un adeguato numero di unità di riserva, che tolse, poi, al Comando Supremo, la possibilità d'in tervenire pit't agevolme nte, rapidamente e con maggiore peso nell'azione.

Dal canto loro gli Imperiali, sempre fermi sulle proprie posizi oni, contra pponevano all'armata francese:

- la 2• armata (Schlick), nella zona collinosa, con: il V corpo (Stadion), nei dintorni di So l fe rino;

il I Corpo (C lam- Ga l las) ad oves t di Cavriana e San Cassiano ed avamposti su M. Fenile e Ca' Morino;

i l VII corpo (Zobel) nella zona ad ovest di Volta; la divi sio n e di cava ll eria Mensdorff nella zona di Le Tezze; - la I'' armata (Wimpffc n), nella piana, co n:

il IX corpo (Schaffgotsche) ad est e au ovest di Guidizzolo e reparti avanzati a Ca Morino e a Medole;

il III corpo (Sch warzcnbe r ger) accampato a noru di Guidizzolo; l'XI corpo (Veigl) a Castelgrimaldo e a Cerlongo ; la divisione Jellacic de l II corpo a Marca na; la d ivisio ne di cava l leria Zedtwitz con il grosso ad est di Medole.

Avvenuto lo scontro con gli avamposti nemici, i corpi francesi, favoriti dalla stessa costitU7.10ne orga nica, si regolarono di iniziativa, avanzarono, attaccarono, mantennero il reciproco co ntatto di modo che la loro azione nel comp less o assunse ]a ca r atterist ica di veri e propri co mbattimenti pre l iminari, tendenti a s pazzar via le avanstrutture nemiche, a chiarire la s ituazione, ad occupare punti d'appoggio o basi di partenza per lo sviluppo di successivi atti .

fortuna volle, inoltre, che nel campo opposto non fosse spiegata altrettanta iniziativa. I coma ndanti di armata, infatti, n on fece r o sentire il loro intervent o, gli altri comandanti non furono solleciti nel sostenere prontamente le unità avanzate e nes s uno pensò d'informare il Comando Sup r emo, che, pertanto, rimase per molto tempo completamente all'oscuro di quanto stava avvenendo.

Ma tutto ciò non può arrecare meraviglia: era un difetto per così dire conge nito, do vuto al siste ma, ovverosia all'eccessivo accentramento imposto dall'alto e, quindi, un'abi tudine radicata, com e si rivela da questi stessi ce nni del generale Moltke :

« Abituati a tutto riferire e a ch iedere ordini, pare che attend essero tutto dall'a lt o, tanto che sino alle 9 non un so l o avviso di quanto era avvenuto da tre o quattro ore aveva trovato la strada per giungere attraverso i comandi dci corpi d'armata e del le armate, sino al Comando.

(( Non va del resto dimenticato che un rapporto da Le Grole a Volta o da M edo le a Cereto e poi a Valeggio e di qui ancora a Volta doveva pe rcorrer e 30 chi lome tri >>

Quando, alle ore 7, Tapo le o ne III raggiunse Castiglione delle Stiviere e si portò più innanzi fra le truppe, dapprima presso il II corpo e poi,

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per tutta la giornata, presso il I, la situazione era ormai chiara: talmente chiara, che, approvate le disposizioni prese dai singoli comandanti, l'Imperatore si affrettò ad assicurarne con la propria presenza l'attuazione, tornando, nel co ntempo, a sollecitare l'avanzata della Guardia in direzione di Solferino e del III corpo su Medo le a sostegno dd IV , assillato dalla preoccupaz ione di far accorrere e se rrare tutte le forze disponibili e, fra queste, anche l'unica divisione di riserva dell'armata sarda .

Il combattimento, iniziato sin dall'alba fra avanguardi e e avamposti a Medole, a Ca ' Morino e sui colli di Solferino, era poi divampato nel piano, verso l'estrema destra, e sulla zona collinosa, cosicchè non potevano esservi dubbi: una grande battaglia era ingaggiata e in sviluppo.

Ad ogni modo , sino a quel momento, tutto s'era svolto in senso favorevole per i Frances i, le cui unità, piene di slanci o, si erano afferma te avanzando nonostante la strenua, valorosa resistenza avversaria.

Avevano avanzato nel piano attaccando e occupa ndo con le divisioni del IV corpo Medole. E a Medole ave vano indotto la cavalleria del genera le Zedtwitz, impossibilitata a combattere per il terreno poco agevole, a ripiegare: a ripiegare tanto da raggiungere la lontana Goito , dove poi rimase inoperosa co n grave scapito della 1 armata , privata sin dall'inizio della propria cavalleria.

Puntando, poi, decis amente ancora verso est, le truppe del generale Niel avevano attaccato, preso, perduto e definitivamente ripreso il casegg iato di Rebecco, mentre le truppe del IX corpo austriaco lanciate alla riscossa per ris tabilire al completo la situazione e per proseguire verso ovest erano contenute e quindi respint e col valido concorso delle artiglierie divisionali e della riserva del IV corpo 1 avvedutamente raggruppate in una batteria di 32 pezzi sotto la direzione del comandante de li' artiglieria del corpo stesso, generale Sole ill e

La lotta, tuttavia , continuava senza soste attorno a Rebecco perchè Francesi e Imperiali , animati da analogo scopo, miravano rispettivamente a Guidizzolo e a Medo le per poter alleviare la pressione e la resistenza avversaria a Solferino.

A Ca' Morino, dove il II corpo francese si era già affermato solidamente, il maresciallo Mac Mahon, bene affiatato e collegato col generale Niel, attendeva il momento, come ave va ideato, per muovere verso nord a dare man forte al maresciallo Baraguey d'Hilliers, appena il IV corpo fosse stato in grado di coprire quella convers ione verso l'alt o .

Intanto, le di visioni di cavalleria Desvaux e Partouneaux, spiegate tra il IV e il II corpo, colmavano l'intervallo tra le due grandi unità prevenendo ogni minaccia d'infiltrazione nemica.

Sui coll i di Solferino, infine, le divisioni Ladmirault e Forey del I corpo, respinti gli avamposti nemici da Barche di Castiglio ne, da Le Grole e da Monte Scala, e occupato M . Fenile, erano venu te a trovarsi di fronte ad una ost in ata resistenza sulle posizioni a ovest di Solferino e avevano subito gravi perdite, tra le quali quelle dei generali Dieu, mortalmente ferito, e Ladmirault colpito per ben due volte

Lassù, infatti, tre brigate de l V corpo imp eriale, sfruttando le condizioni assai favorevoli del terreno, continuav ano a resistere con molta tenacia contro forze più che doppie del I corpo francese, impossibilitato di far valere la propria superiorità per la conformazione e l'andamento delle alture; le quali alture, malamente accessibili, strette ed allung ate in senso perpendicolare alla fronte, impedivano lo schieramento di tutte le truppe e di tutta l'artiglieria.

Questa era la situazione ge n erale qu ando Napol eone III assunse la direzione della battaglia e quando, nel campo opposto, l'imperatore Francesco Giuseppe, ancora all'oscuro di tutto, raggiungeva Volta con l'intento di seguire da quella loca lità la prevista azione offensiva, che avrebbe dovuto aver inizio alle ore 9·

Il Monarca austriaco solo allora ebbe la esatta nozione e la diretta visione di quanto stava accadendo e solo allora, tra le 9 e le 9,30, potè emanare i primi ordini, che sostanzialme nte furono la riconferma di quelli già emanati il gior• o no tnnanzt.

Egli, infa tti, prescrisse al co mandante della 2 " armata di far difendere il più a lungo pos-

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sibile Solferino; all'VIII corpo di attaccare c respingere g li Italiani verso il Garda; al comandante della r n armata di avanza re con · tutte le forze verso oves t, in direzione di Medole - Carpenedolo, per poi disimpegnare il centro attaccato dal nemico.

Così, tra le ore 10 e le 12, in relazione agli ordini emanati dall'una e dall'altra parte ed all'affluen za di nuove forze, la l otta si riac cese nella pianura e sulla collina.

Nella pianura fu un sussegu ir si di episodi e di combattimenti. E al riguardo non si po ssono non ricordare le eroiche, ma vane cariche del valoroso colonnello Edelsheim co ntro la cavalleria francese; il duello fra le opposte artiglierie del III corpo imp eria le e del II francese terminat o co l sopravvento dei 24 pezzi delle divisioni francesi Deca en e La Motterouge, piazzati arditamente dal generale Auger sulla linea delle fanterie, che imposero i l silenzio ai 40 pezzi imperiali. Com e pure non si posson o dimenticare i combattimenti nelle adiacenze di Rebecco, conclusi, dopo alterna vicenda , con una bene organizzata cooperazione dell'artiglieria francese e con l'occupazione, da parte del generale Niel, di altri importanti appigli tattici in direzione di Guidizzolo, come la località di Canova.

In quell e stesse ore sui colli di Solferino, nonostant e una serie di contrattacchi sferrati da unità del V e del I corpo imperiale, i Fr ancesi sostenuti dalle prÒprie b atte rie avevano potuto porre il piede su Costa Mezzana, Monte Carnai e sulle altu re di Pozzo Catena, mentre Napoleone III da Monte Fenil e, persuaso sempre più di dover agire risolutam ente al centro , decideva di spezzare l'ostinata resistenza e di far cadere Solferino col concorso di una parte della Guardia e con un poderoso attacco sul fianco sinistro dell'avversario.

Verso mezzodì tutta la battagli a era disegnata nelle sue linee essenz iali:

- a nord, l 'armata sarda era sa ld amente fronteg g i ata dal generale Benedek; - al centro, i Fran cesi andavano esercitando il maggiore sforzo; -a sud, dove gli Imp eriali si proponevano di spiegare il massimo vigor e, le forze erano impiegat e a spizz ico.

In particolare, in questi due ultimi settori cen tral e e meridionale : - sulle alture, erano im pegnati i corpi V c I imper ial i contro il I fran cese sostenuto dalla Guardia, mentre il VII imperiale, più indietro, procedeva su S. Cassiano; - nel piano, il III e il IX imperiali tenevano una linea all'altezza di Rebecco, a cavallo del la stra da di Castiglione delle Stiviere (II I) e della strada, ch e per Medol e cond uce a Carpenedolo (IX), mentre l'XI aff lui va su G•Jidizzolo. Di fronte a queste forze erano il Il (Orpo francese a nord- ovest di Ca' Morino; il IV a sud- est della linea di Ca' Morino- Medole; il III ormai nei pressi di Medole. Inoltre, tra il II e il IV corpo francesi, le divisioni di cavalleria D esvaux, Partouneaux e della Guardia colmavano l 'intervallo esistente.

Intanto la valorosa lotta sostenuta dal generale Niel e l'arrivo dei rinforzi del III corpo francese avevano conse ntito al maresciallo Mac Mahon d'ini ziare il progettato spostame nto sulla sinistra in direzione di S. Cass iano e di Cavriana.

L'eventualità di questo movimento a favore del I corpo f r ancese non era, invero, sfuggita al Comando Supremo austriaco, anzi lo stesso Impe ratore l'aveva esattamente intuita e , r evocando perciò le precedenti disposizioni, aveva or dinato al generale Wimpffen di dirigersi col grosso delle forze, anzichè su Medole, su Castiglione delle Stiviere per mandare a vuoto gli sforzi avversari su Solferino.

Ma il IX e il III corpo con le proprie brigate erano ormai diretti su vari punti de l campo di battaglia tra Guidizzolo e Medole, cosicchè il comandante della r" armata n o n fu in grado di eseguire l'ordine.

Alle ore I 3,30 Solferino cadeva sotto i persis tenti attacchi delle divisioni de l I corpo francese e della divisione Camau della Guardia: il gene r ale Stadi o n, già rid otto a mal partito, aveva ris tretto la difesa a pochi punti e cioè: al cas tell o , al cimitero, alla collina dei Cipressi, alle alture della Rocca e al villaggio di Pozzo Catena.

Il I corpo imperia le, arretrando, batteva in ritirata per la strada di Cavallara su Cavr ian a e Va leggio; il V, invece, ripi egava verso nord

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in din.:ziont di Madonna d e lla Scoperta - Pozzolengo.

A fronteg g ia r<: il mo vim tnto del maresciallo Mac Mahon restava, ptrtanto, il so lo VII co rpo imp t rialc g iunto a S. Cassiano, ma qutsta stessa localiti't tra destinata a cadere poco dopo. alk ore q, sotto gli attacchi delle truppe dd Il corpo.

Fu allora che:.: l'imperatore Napo leone Il I, dopo av er ri ordi nato le uni t3 v ittoriose a Solferino, spinse pa r te de l I corpo al l'insegu im ento di quelli im per iali rip ieganti c fccc avanzare la Guardia su Cavriana .

L'imperatore Francesco Giuseppe, tuttavia , riteneva non ancora perduta la battaglia Dat o l' ordine di raccoglier e la 2 " a rm ata sulle a ltu re di Cavriana, sperava ch e la r" armata otteness e successi nella pianura.

Ma purtroppo da Guidizzolo alle ore 14 il generale Wimpffen gli comunicava in termini sconsolati:

(<Ho due vo l te tent ato di prendere l'offensiva impiegando a questo scopo le mie ultime riserve epperò non sono in grado di sostener m i più a lungo e debbo iniziare la ritirata protetto dall'XI corpo Dirigo il IX co rpo a Goito e il III per Cerlungo a Ferri, l'XI per Goito su Roverbe l la.

« Deploro di non poter riferire a Vostra Ma està un risultato mig li ore.

cc La divisione di cavalleria Zcdtwitz mi è ve nuta del tutto a mancar e esse nd os i ritirata per tempo a Goito senza avvisarmi.

cc Del Il corpo pure nessuna notizia. Lo fa cc io cercare e lo dirigo se possibile nuovam ente su Mantova '' ·

Era il doloroso epilogo di un mal congegnato impiego di ottime unità. Ben poco ormai re stava da fare .

Svanita la speranza di offe nsiva ne l la pianura; svanita la possibilità di orga nizzare con la 2" armata !:t progett ata di fesa su Cavriana : pcrduta la fiducia di poter comunyuc fronteggiare l'attacco, che già veniva delineandosi, della Gua rdi a c d e lle truppe del II cor po su Cavriana, non rimaneva a l tro che ordi nare , come appunto l'imp:.:rato rc Fran cesco G iu sep pe ordinò ,

la nurata al di là del \1incio, tanto più cht il I e il V corpo erano gi;\ in prcno np!cgamcnto per proprio conto

Nel frattempo, pere\ il genera le Wìmpffen, ricredendosi ak1uanro su lla situazione c ritcncndola meno sfa\'Clrc\·ok di (1uel chc gli era apparsa in pn:cuknza, aveva deciso di rìtentarc un ulteriore attacco, ma respinto sia a Rcbc cco, sia a Casanova co n l' interv ento anche della cava l ler ia dc i genera l i Dcsvau x c Partou neaux, dovette far ripi ega re k proprie un ità su Guidizzolo, cvc venne imbastita un'ultima rcsistcnza fino a yuando, alle ore 17, la località fu completamente sgombrata.

La ferma volontà di vincere de l ge ne rale Nicl aveva t ri onfato : 32 mila Frances i del IV co rpo rinfc rzato da t re brigate de l III avevano t ra tten uto e respinto 57 mila Imperiali della , armata, mentre il grosso dei Francesi ( L II corpo e Guardia), che sommava 52 mila uomini, poteva battere il V corpo, il I e il VII degli Imperia l i che in tutt o ammontavano a 45·500 combattenti.

Alle ore 17 i vo lt eggia tori della Guardia, da ncrd, e i tiragliatori algerini , da sud, irrompevano nel villaggi0 di Cavriana c le truppe del generale Zobcl, in parte già dirette verso Volta, favorite dal l'ura g ano che si e ra sca tenat o su ll a zona, ri piegavano indisturbate.

L'imperatore Napoleone III era a Monte Fontana quando scoppiò l'uragano: di là vide che gli Imperi ali erano ccmpletamente in ritirata sulle colline e nel piano. Pa go del successo, ordinò che le t ruppe sì mettesse ro all'addiacc io sulle pos i7-Ìo ni conquistate con tanto valo re, dopo 14 ore di marcia e di sa nguinosi attacchi.

Si recò, quindi, a Cavriana, c prese alloggio là dove l'imperatore Francesc o Giuseppe cras i intrattenuto co l proprio seguito; in quella vi lla Pastore ove, ne l 1909 , fu murat a la lapide che ne co nsacra i l ricordo :

(• li 24 giugno T859 - Fra lc ansie delrimmmente disfatta - Francesco Giuseppe lmpc:ratore d'Austria - Sost('> col coma ndo d el suo ese rcito In l]UCsta casa - Dove la fortuna d'Italia - Portò la se ra stessa a convegno - apokon c III Im pe ra to re dci France -

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.\ac.:c1uc r:d rXoX da larnigli:1 o rigina ria irlandoe. Fu pn molt i :111ni in : \lgnia do\·e aç,pli,tc'l t'ama d i ccccllc:ntc uflìciak coloniak In Crimea corllallllc'l un:1 di\·isionc c gu idò k 'llt' truppt· :1lb prt·,a di \bbkoL E ktto 'cnatorc. cd rX:;X fu in\ Ì:llo c.:omc· gm·crn:non.: in .\lgcria. J)iqinto'i a \lagcl'ta. Ili lo nominò m.1rnciallo dr Francia c duc.1 di \l:!gcnta. lhl 1Xfl.J :d 1X7o tu ;IIKor.t gmnnatorc dcll'.\lgcri:L guerra dd rX7o chbc il comando dd l ,·orpo tl'arm:ll.r JKII'.\kll'ia '''llt'lllrionalc. Kalluto :1 \\'orth 'i ritirt) ch:dons c qui Ili posto a capo di \111.1 11110\'a arm:H:l. Ft·rito a Scd:lil c· fallo prigioniero con 111. \CIIIlt' lihnato in ,,·guito all'amll,ti;tio :\,,unse. <lllll'di. il comando delle truppe del CO\·nno (. •rm;lla di \'t·r,aillc') col compito di M>ifo,arc l'in,urH'Iiont• romunarda d i Parigi. Ektto nd !SI) l'roulentc della l{cpuhblica ].,,:i ;'> la carica ne l 1'l;y. \l or ì n d 1S•H·

IL \L \ RESCIAL LO D I FRANCIA M A RIF. F.DMF. PAT IU CF. MAC iV1i\HO:'-\ Com,uuiante del Il corpo ((tllllllllll fr,IIII'C'''

si - Vittorio Emanuele II Re di SardegnaVittor ios i - Sui colli in sangui na t i - Di Solfe rino e San Martino- Nel so" anniversarioDel memoranclo avvenimento - S'incidono i nomi - Del Liberatore magnanimo - Del Re Prode - A tes tim onianza perenne - Di gr a titudine e affetto indelebili - Nel cu ore eli ogni Italia no non d egen ere n La lotta era finita.

Gravi le perdite dall'una e dall'altra parte e tra quelle francesi, 5 generali feriti: L adm irault , Forey, C. Douay , Dieu e Auger, dei quali i due ultimi morirono in seguito alle ferite; 7 colonnelli caduti: Jourjon, Laure, Lacroix, Brou tta , Capin, de Maleville e G. P. Douay.

G li Imperiali erano stati battuti e le cause furono mo lteplici e complesse, ricono sci ute e confessate apertamente nell'ordine del giorno che l'imperatore Francesco Giuseppe inviò ai comandi di armata il 28 giugno.

Reso omaggio alle prove di singolare valore e di mirabile devozione date cos tantemente dalle truppe, l'Imperatore, rivolgendosi ai comandanti superiori, in ispecie del le a rmate e dei corpi d'armata, soggiungeva di aver fatto, nella bat t aglia del 24 giugno alcune osservazioni, che lo avevano grandemente sorpreso. Esse si possono così riassumere:

1° - mancanza da parte di alcuni comandanti, della nec es'saria energia nella condotta dell'azione e di abilità nell'app rofittare dei vantaggi del terreno, sicc hè ne risultò una difesa quas i sempre passiva;

2" - trascuran za nello schieramento in pr ofo ndità e nella costituzione di adeguate riserve , per rinforzare le truppe im pegnate; 3" - cat t ivo im piego della numeros a e ott im a ar t ig lieri a ;

4• - lo n ta nanza eccessi va del le riserve di mUniZIOI11 ; s" - vici nanza eccessi va del carr egg io ; 6'' - ri ta rdi n ella mar cia d ei va ri corpi e poca sollecitud ine nell'accorrere al cannone; 7o - poca cura da par te d ei corpi di mantenere a tergo delle truppe combattenti l' ordine e la disciplina più severi, sicchè si ebb e un forte numero di sbanda ti; s· - mancanza, i n alcuni comandi, di fermezza, di colpo d'occhio e di quella ene rg ic a attività che esercita un prestigio così efficace sulle truppe ; 9 • - trascuratezza nel provvedere al vettovagliamento delle truppe.

Manche volezze, tutte, che sempre hanno condotto e sempre condurranno all'insuccesso e alla sconfitta.

Si andava esaurendo e concludendo la lotta a Cavriana, quando a no r d, a San Martino , gli Italiani, spin ti dalla emulazione, sferrarono, per l'o nore delle armi, il l oro u lti mo, decisivo e sanguinoso attacco.

« i Francesi hanno preso Solferino. a qualunque costo non dobbiamo far topica no i!)> aveva detto il Re. E così fu.

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Ricevuti g li ordini dal Re, toccò al generale Mollard riprendere a San Martino quel co mbattimento che era pur indisp e nsabile portare a termine per rag io ni di prestigio a cos to di altri sacrifici, di altro sa ngue e di alt re perdite, anche se la lotta nuovamente impegnata, verso sera, p oteva fo r se apparire non necessa r ia a l buon esito della bat tag lia.

Il generale Mollar d, rimasto so lo in presenza del nemico , durante quella sosta pomeridiana del comba ttim ento, aveva av uto tempo e modo di ben meditare sugli sfor tunati attacc hi del mattino e aveva potuto rendersi ragione che tutto era dip eso dalle azio ni sconnesse e parziali, ripetutamente tentate, lanci ando le brigate in atta cchi fronta li , contro le p osiz io7 ni occupate dal nemico , senz a minacciarne i fia n chi.

Si era, p ertanto, convi nto di non rit entare l a p r o va sino a quando non fosser o g iunte truppe di rinforzo e si no a quando tutto no n ri sultasse p r onto per un'azione d'i n sieme, che investisse fronte e ali dello sch ier amento austr iaco.

E in questo senso avev a appunto deciso di operare, ma purtroppo, assillato dalla nec essità di decidere le sorti della giornata con un palese succ esso prima che calasse l a notte, impa-

(1) Rovighi: << Storia c.lclla 3' divisione », pag 131.

ziente, inoltre, pe r il ritardo della 5" div isione (Cucchia ri ) n on ancora ritornata in zo na, mosse co n tutta foga puntualmente alle I 7, come gli era stato ord inato, attaccando, però, sen za quella preparazione di fuoco ch e è pur sempre indispensabile in az ioni di forza e che allora n on fu compiuta per n on ve nire m e no alla letter a dei « pr ece tti tattici d irama ti per la progettata azion e gene ral e contro le alture di San Martino », che prescrivevano di: « .Non cominciare il fuoc o, n è di moschetti n è di artigli eria, se non quand o tutte le tr uppe fosse ro arrivate a tal punto da pote r lan ciars i all'assalto, oppure per rintu zzare l'urto del nemico se questo avesse preso l ' iniz ia tiva d ell 'offes a. Giunti i battag l ioni alla distanza giudicata opp ortu na, in cominciass ero a tuon are tutte insi e m e le artiglierie, tutte le bande musicali suo n assero, tutti i tamburi battesse ro la car ica e i solda ti corressero alla baion e tta contr o il nemi co numer os issimo e forte al grido ùi Savoia e di Viva il R e )) ( r).

Così, anco ra una volt a gl i smil z i battag li on i italiani co n scarsa artiglieria andar o no a cozzare contro robusti battaglioni austriaci soste nuti da numerose batterie di vario calibro, ec cell entem e nt e sch ierate su posi zio ni domin a n t i.

"San Martino sarà nostro e andremo a Pozzolengo,
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ARMATA AUSTRIACA

dall'u Album della guerra del 1859 " Uffic io Storico dd Coma ndo de l Co rpo di Stato Maggio re lllustr,Jzioni di Quinto Cenn i

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11. - z'j. Ussero trombctt. rcgg. • Pr. Alc.<Sandru di W til granai. rcgg. llartung • n . .Jì· - 2<)- C:tpnr. fant. ted. rcg): K htvcnhiille r -Mctsch ,, n. 35· - 30. Snidato del [1.11 dato de l rcgg. fa n t. ung. ,, A rcid Fr. Giu seppe >• n - 33· Soldato del rc gg. fa n r. '' Are ici. Ran ier i n n 5<J ·ogn i hauagl io n c) - 36. del regg. fa nt. " Gruc ber •• n 54· - 37· Tçn l':tnc. un g. rcgg. «Gug l ielmo p ri n c. <i• 40. Soldato de l regg. fant. ung. " Dom. Miguel" n. 39· - -! ' · Soldato de l rc g): con f. • n. p. S••

ARMAT A
1 N, 1. L'Imperatore. - z. Capo di 't. magg fdd-mare.cialln h.uonc
- 3· Cmclt. la 2'
dcstr .• 5· e o. Gcn. di fanteria - 7· Gen. aiut. d'ab dcll' l mpt·ratorc.
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9 · Ufi. del reg,: r cgg. co nfin. Szlui n e r n. ·! · - 13. Uff del regg dragoni
14
17. Gc nd a rm ç a cav. - 11) Ufl' rcgg. u l<111 i " l
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L'IMPERATORE FRANCESCO G I USEI'(>E l. L•'
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, ( So lferin o c San M ani nu , giugno). m. e gen. di c:wall. SciiLICK). - 4· C m dt. la , armata • armata cii stn•st ra (fcld m. c gcn. di cavali. WtMI'H >1).lin. Warasdiner n. 5· - t o UH. di cacc a piedi. - 11. UfL inf. di cacc. a piedi aiut. di batt:tgl. - 12. Uff. inf. del Fr. Giuseppe ,. n 3· - •5· Trombcu. regi( " Cunte Stadion " n. 6 . - t6. Trombc tt. di gcnd:t rm c :t cavaiut. di c. - 21. Uff. usscri ,, Re rli " r) 3· - 22 e 23 Usseri " Re di Bavi e ra " in kiud ed in mantello.erg » - 26 . Uflicialc c so ldati arlij.:l. - Tcn. f:tnt. tcd. r egg " Costantino gr. duca di Ru ss ia " n . r8. - :tS. Serg. TtTLu (nanato) - .l ' Soldato del fam. red. " Federico g r. duca di l'vfcckkmbur g·Schwerin" n. 57· - 32. Sol· to del rcgg. fant. " B:1ro n e 1-lcss,. n. 49· - 35· Scrg portaband. del rcgg fant « Hartmann " n. 9 (u na bandiera per ss ia " n. 34 · 38 T cn. de l rcgg. co nli n. " l.icanc r" n. t. - 39· Soldato de l r cgg conlin. « Otoc:mcr" n. 2del regg. fant. ung. ,, w rnh :•rt d e W ct7.1a r" n r t\. - 43· Soldato di sanità.

(] S TRIA CA

Ma l'ostinata tenacia uovcva pur avere il suo meritato premio e l'ebbe a sera, quando finalmente le fanterie dcii 'armata sarda poteron o agire a massa, scaglionate in profondità, a ppogg iate validam ente dall'artiglier ia, che, impiegata anche essa a massa, spianò loro finalme nt e la via del successo.

Questa in sin tesi la vice nda de l terzo ed ult im o attacco di San Martino, che, tuttavia, è bene ri evoca re anche nei suoi part ico la ri perchè in tale fase rifuls e, ancor più che in ogni altra, l'alto spirito di devozione, di disciplina, di sacrificio del l'armata sarda, la quale continuò a lottare e si affermò anche quando qua lche errore fu comm esso da i capi, ne i qua l i e per i quali non venne però mai a mancare la fiducia dei sottoposti.

a Alle o re I 5 pervenne al generale Mollard l'o r dine di tener fermo in attesa del prossimo arrivo della brigata "Aosta" e del ritorno in linea della 5.. divisio ne: quest'ordine, comu nicato subito alle briga te "Cuneo" e "Pinerolo", infuse nu ovo ardore e il grido di Viva il Re! echeggiò fra quelle trupp e che , dimentiche de lle grav i pe rdite già subit e i l mattino, si mostra va no animate dal solo desider io di corrisponde re alla volontà de l valoroso So vran o (I)

cc A quell'ora, sul centro e sulla destra della fronte degli all eati, verso Solferino e Rebecco, la battaglia poteva dirsi già decisa in favore dei Francesi » (2)

I ntorno alle I 5 le truppe italiane erano così dispos te :

- brigata « Cun eo 1>, co l t .fa nt er ia spiega to a nord dell 'argine della ferrovia tra Feniletto e rio Rojo ne co n 1'8o reggimento lungo il Ri vetto, fra la strad a Lu ga na e la ferrovia : doveva ma ntenere il possesso della ferrovia e proteggere lo schieramento da sorprese provenienti da Pesch iera;

- brigata « Pinerolo )) ' fra Ve nga e Monta naletto con i reggimenti sc hi erat i su due scag lioni: i l I 4o in te sta;

- 2 '' divisione (Fanti), co n la bri gata cc Aosta )) in marcia su S Zeno e la brigata

( 1) Quelle grida di evviva fecero forse credere alla presenza immediata del Re sul campo dell'azione

" Piemonte » a Madonna della Scoperta, insieme con la 1 " divisione (Durando); - s" divisione (Cucchiari), ad occidente di Rivoltella, m entre la divisione di cavalleria di Sam bu y pe rm aneva nella zo na ad ovest di Lonato .

A sua vo lt a l' VIli corpo imperiale risulta\'a sch ierato s11 un arc o di cerch io fra S Donino c Presca, co n le maggior i forze raggruppate at-· torno alle posizioni della Contracania, San Martino, Casette e Presca, ove, tra reparti avanza ti c di rincalzo, risulta vano dislocati ventiguattrc battaglioni e una diecina di batterie ottimamente piazzate .

Co ntro tali forze i l ge nerale Mollar d deci se d i procedere in modo da attaccare l a sinistra e la destra nemica risp ett iv a me nte con la 3, divis io ne, rinforzata dalla brigata << Aosta », e con la s", mentr e una col on na leggera avrebbe dovuto << inquie tare » l'estrema ala sinistra dello schieramento dell'VIII cor po.

In particolare, secondo le disposizioni poi date dal generale savoia rdo, era previsto che: - la brigata << Pin ero lo » marciasse direttamen te sull e case Con t ra cania e Col ombar e, mentre la brigata << Ao sta » av rebbe proceduto su San Mar tino per Canova, C. Armia, C. Manata seg uita dal 7° reggimento della brigata « Cuneo » ; - 1'8• reggimento della brigata « Cuneo » rimanesse a nord della ferrovia , fronte a Peschiera, a guardia delle rctrovie; - la 5"' divisi o ne puntasse, per C. Chiodi no, su Ortaglia, Cas ette e Presca, allo scopo di minaccia re la destra de ll'avv ersario c conseg ue ntcmente le sue retrovi e; - la colonna leggera (I battaglione di fanteria, I battaglione di bersag li eri, squad rone di cavalleggeri, I sezione di artiglieria) al comando Jel capitano Federici del 14• reggime nto fa nteria procedesse al coperto sin nei press i di S. Donino, per poi, « sta re appiattata fino al primo colpo di ca nnone sparato dalla 3" divisione e quindi aprire a nch 'ess a il fuoco d'a rti glieria per attrarr e d a qu ella par te l'atte nzio ne del nemi co >J

(2) Comando del Corpo di Stato Maggiore - Ufficio Storico: « La guerra del 1859 , , \'OI. II, pagg. 173 - 174 ·

- I 13 -

Arrivat a in zona la brigata ·· Aosta " • le on: 17 , 1<.: t ru ppt: agli ordin i tk l gen<:rak Mol lard in iz ia rono l' ayanzata in direzione della Contracania c di San Martino: complcssi,·amcm<: erano 1 1 battaglioni con 1 H pezzi d'artigli<:ria, c he proced<.:vano arditam<.:nt<.: al l' at.tacco.

A LJlH:lla stessa ora il generale C ucc h ia ri iniziava la ma rc ia da Rivo lt ella ( 1) <:, nel campo nemico, il generale lkn cdek, sebbene ricnuto l'ordin <: di ritirarsi verso il Mincio, " no n aveva affatto int enzion<.: di ab bandonare guelk va n tagg ios<.: pos iz ioni prima d i a ver ancora una vo lta respinto l'atteso attacco nemico n (2), risoluto, perciò, anche lui, come gli Itali ani, a combatt ere fino mo, per non d ichiara rsi vinto c te ne r a lto l 'o nore d e ll e armi.

" G l' Im periali lasciarono avvicina re gli assalitOri ed apriron o poscia su di essi un fuoc o micidi a li ssi mo di artiglieria e di fuci lieria. In qu el m ome n to all 'azione d el fuo co si unì l'ir<t degl i element i: il ciel o, puro e sereno il ma tti n o. era a n dato gradatamente copre ndosi di nubi ed i nfine era scoppi ato un furioso uragano : la piogg ia mista a grandine flagellava i combattenti e stemperava i l suo lo L e co lo nne di att acco pr oce devano faticosame nt e su l te rr eno d iv enuto fangoso e attaccati cc io, sicchè erano facile bersaglio agli Imp eriali che dalle loro buone posizion i arrecavano co l fuoco gravi pe rd it e nei bat tagl ion i sardi >> (3)

Avanzò per primo i l T4" reggime nt o fanteria condotto dal prode ten ente colonnello Balegno. G iun se sin presso la Co n t racani a, ma non so ste n uto dal 1 3" reggimento, che d oveva seguirlo, e non appoggi at o co n ven ie ntem ente dall' artig lieria, dovette ret rocede re ai p iedi delle alture dopo aver pe rdu to anche il proprio com anda nte , morta lmente ferito durante l'atta cco.

" Me n t re il 14" regg im e n to fa n ter ia così retrocedeva, il T 3", c he aveva dev iato più a de-

stra, a nch con sca rsa prcpar <t zionc di fu oco ma ri solutu, all'attacco de l 1<.: Colombarc. C iunto a l picd<.: dd l'altur:I. il co lo nn c.:llo C<tminati. l ]Uasi i l micidiale fuoco del n<:mico, lo lanci<'> all'assalto alla baiom:tta al grido di Vit '! l il Nt'! Sotto l' inf uriare d c:lla bufera , qu ei tn: pi::co l i batt ag lio ni s up<.:rarono il t<.:rn:no da foss i profondi c sdrucciolevole c giunsero a circa venti pas:-i dal ciglio della posizione : ma t rattenuti da fìt t e sie pi , so sta rono sotto un fuo co vio kn to di fuci leria c di m itr ag l ia che n e d ecim ò le file Cadde i l valoroso colonne ll o Caminati, già appiedato, a lui pure stato ucciso il cava llo e, i nsieme con molti uffici ali e gregar i, anche il co mandante de l I l ba tt ag li one , ma gg iore Morand o I batta g li o ni , battuti di fr onte e mi n acciati di fia nco dalle truppe della brigata Lippert, dovettero anch'essi in iziare la ritirata agli ordi n i de l maggiore O r sier (del II b attag l ione), il quale pe rso na lmente av eva racco l ta la bandie ra ca duta al sottote nente Alber ico, mortalmente ferito , ( 4) .

Il reggimento si ritirò verso la località dalla qual e era nè più fu spinto all'assalto.

An :: h e la brigata << A os ta », dopo una br eve preparazione eli artiglieria aveva proced ut o verso le posizioni nemich e eliminando gl i elementi avanzati austr iaci ed este ndendo l 'a ttacco sulla propri a sin i st ra, visto che la d ivisione non e ra an cora so pra vvenuta.

" Ma la rit ira ta della bri gata "P ine rolo" aveva scoperto anche il fianco destro della brigata "Aosta", sicchè il gc ncrale Cera le, non vedendosi soste nuto alle ali c scorgendo ch e co n siderevo l i forze nemi che, a ppogg iat e da vivo fu oco d'artig l ieria mu ovevano al contrattacco , con molta oppo nunità giudicò conveniente di desistere da ll ' inizia ta nio ne e di mante nere le tru p p c nei pressi di C Mo n ata , 1n attesa di essere sos tenuto dall a .3" e d alla s'' division e c specia l men te dall'artigl ieria .

( 1) Solo n:r so le 16._)0 co n c1 idc.:n tc ri tardo, era g iunto a al gc.:nc ra lc Cu c.: h ia r i l'ord im: dd Re di accorrere di nuo1 o sul campo di h:maglia. chè la divisione iniziav:t la m a rcia pow prima delle ore 17. <JUando il generale im · tli dc.:c idcre le so n i della giornata p ri ma che

ca b s:-.c la none, s p i ng<.:l ' a a l l'a ttacco le pr opr ie for'l.c.

( 2) Rdazione uf lìcialc aus t r ia ca ( " l kr K r ieg in flalicn t H;y n). Il , 347·

Comando dd Corpo di Stato · t;f licio Storico: " La gut·rr:l dd 1i!5<J " · 1ol. Il. pag 180.

(4) Idem: pagg 1i! 1 · dh

- l l 4

IL :'v! ARE SC I A LLO D I FR ANC IA FRANçO IS CA]'; RO BE RT Coman d a n te del ! Il corpo d'armata france se

Nato nel 1809. cntrè> nell'ese rc ito nel t1! _n c pe r ben 15 :tnn i fu in i\ lgc r i:t. R itorn :t to col grado di gencr<Jlc F r ancia appoggiò Luigi :1llora Presidente della Rcpubb l ic:t. Dur:tnrc il colpo d i stato del 2 dicembre dl5 1 represse i moti repubblicani parigini. P:1rtecipò alla guerr:1 di Crime:1 e morto il generale Saint : \rn :llld :1ssunsc il com:tndo supremo dell'esercito fr:1ncesc crOricntc comando d1c poi bsciò in seguito :1 d issidi con Ioni com:Jnd<Jntc ddlc forze inglesi . maresciallo di Fr:mci:t t'cl 1K56. Dur<Jntc l:t )!UCrr:t del 181o ccmandò uno dci corpi di Lorena Com !tè , -a lorosamcmc :t \ 'iom·illc- b Tour ( 16 agosto) c a Gravclouc- Saint Pm :tt ( 18 :1gosto). Fu png10nicro in Cermania dopo l:t rt'':t di .\fc tz. nel 1895·

« Infatti, ricacciata l a brigata "Pi ner olo", r eparti d elle brigate Li ppert e Berger stavano scendendo dalle al ture, tanto che ii generale Cera le per poters i disimpegnare si vide costretto a l anciare a l co ntratta cco il 6" reggimento, il quale obb ligò gli Im pe ri a l i a ritorn a re nelle pr imi tive posizioni. I n quella lotta sangui n osa la vecc h ia brigata "Aosta" e il I b attag l ione bersaglieri, ad essa addetto, avevano gareggia to di va lore: del 6° reggimento , cadde ucciso il m aggiore Bosio e furono feriti i l maggiore Polastri e lo stesso gene ral e Cerale, il quale, grondante sangue , rima se non pertanto im pavido a cavallo sino alla fine de ll a battag lia ; numerose furono le perd it e degli ufficial i infe riori e dei gregari » ( r).

Con risu ltat i altre ttanto scarsi, per l'es iguità d ell e sue forze (630 u om i n i e 2 obici), aveva agito su ll a estrema sinis tr a del nemico, verso S. Donino, la colonna l eggera agli o rd i ni del ca pitano Federici; la quale colonna dopo aver ava nz ato su Monte Mamo e aver es p ug n at i alcu n i caso lari dovette arres ta rsi di fronte a S. Don ino e poi ritirarsi per non essere sopraffatta d a reparti aus t riaci giunti di r incalzo

Dopo quanto era accaduto, anche questo t e rzo attacco d elle alture di San Martino sembrava per i l momento fallito , « se n o n ch e, a r ista bi lire l'azio ne gi ungeva n o in b uon punto di galoppo la I 5" batte r ia (capitano Bottilia) e tre sezio ni della 6" (c a p itan o Casanova) co ndo tte da l maggiore Revel, e subito dop o due sezioni della s• (c apitan o De Bassecourt); diciotto pezzi in totale, che si colloca rono fra C. Armia e la C . Perentonella, su ll a linea della fanteria, a circa 400 m et ri dalle pos izioni di San Mart in o.

«Nello stesso tempo apparivano sul campo di ba tt aglia le prime truppe della 5' divis ion e >> (2) .

(r) Comando d el C o r po d i Sta t o Maggio re - Uf fi cio S tor ico : c<L a guer ra de l 1859 ))' vol. II , pagg 182- r83.

( 2) Idem: pagg r 83 · 184.

(3) Ra pport o d el comamla n te della r" d ivision e al comandante i n capo dell'ese rc ito in data 2 lug l io r859.

(4) L 'i dea d i ma rc ia re in forze su Po zz o le n go l ' aveva a vuta anche il genera le Fant i, i l qua le, non appena giunto ne ll a zona d<'lla Madonna de lla Scoperta, ave -

Intanto da sud, cioè dalla zona della Madonna della Scoperta, le t r uppe della I'' e della 2" division e avanzavano rispettivamente ve rso Sa n Martino e su Pozzo lengo

L ' azione delle due colonne , pe r ò, era destinata a non av er forcu na.

La I" d i visione (D ur ando), infatti, are n atasi a Monte Fami , si l i mitò , poi, a lanciare alcu n e g r anate sulle retroguardie nemiche dis locate nel la zona d i Monte Mamo e ad osservare da lontan o << come le truppe nos tre , i n faccia a San Martino, da nd o un nuovo assalto se ne impadro ni ssero » (3).

Da ll 'al t ro la t o, la bri gata <<Pie monte> > de lla 2" di visio ne (Fan ti ) fermata s i s ui Mont i Predu e S. Giacomo dopo aver superato alcune resis t enze n em iche, ritenne opportuno, data l' ora tarda , di spingers i soltan t o con una com pag n ia ai margini di Pozzo l engo : con forze, cioè, t roppo scarse pe r far pagare a caro prezzo al gene r ale Benedek la sua ost in a t a resistenza

Ed anche da questa parte l'un ico intervento uti le de l ge neral e La Marmora si riso lse nel pia zzamento di quattro obici oltr e M on te San Giovan ni per battere le spalle degl i Impe r ial i , g ià in ritirata dal pianoro di San Martino.

Andò così pe rduta un 'o tt ima occasione, e f u perduta per la inesp licabile riso luzione presa dal gene r a le La Marmora di dividere le forze per in viarne parte, cioè l'a l iquota ma ggiore (I a divisione), verso San Martino , dove pera ltro riteneva non sare bbero giunte in te mpo; e parte , ai suoi dirett i ordini, su Pozzolengo, dove era da pr eve d ere che sarebbero state trop po esigue p er t ramuta r e in un disas tro la r it irata del ne m1co.

E t u t to questo, quando lo stesso La Marmora a veva riconosc iu to l'o pp or tunit à e l 'impo rtanza di puntare sul nodo di comunicazioni eli P ozzole n go ( 4), e quando nessun dùbb io poteva sussi stere su l vero intendim e n to del

va prop ost o a l generale Dur a nd o <<d i ma rcia re i n combinazione su due co lonne su Po zzo le ngo>> . A qu el l 'ora ( i ntorno alle rs) la sit u az i one e ra t a le ch e una marcia de lla 1" d iv isione e dell'a liqu o ta de ll a 2 " ( in to t ale 27 b at tag l ior.i, 8 squadroni, 32 pezz i) su Pozzo lengo , che del resto era l'obi ettivo eli marcia d e ll'armata sar d a, avre bb e messo in serio pericolo la riti ra ta del V e VIII corpo i m p e r iale

II7-

Re. il quale gli a\'eva affidato le tre br igate della 1' c de lla 2. ·' divis io ne pcrchè o perassero a fo nd o. unite, sotto un uni co co mand o, co n identico obiettivo .

" Se data l' ora tarda il nera le La MarI"> mora ritcn<.:,·a di non poter giungere in temp o per concorrere all'attacco di San Martino, il g rad o che rivestiva c la fiducia che in lui r iponeva no il Re, l'esercito c il pa ese dovevano suggeri rgl i l' atto d'iniziativa di co ndurre tutte le tru ppe su Pozzo lengo, concorre nd o così in direttam e nt e a quell'attacco: era c1uesto il miglio r m odo per attenersi allo sp iri to dell'ordine del Re. Ma se anche avesse vo lut o obbedire in part e alla lette ra di qu ell' ordine, doveva, caso mai, inviare su San Martino la par te minore dell e forze ( 2" divi sio ne) e riserbarc la parte ma gg io re per puntar e su Pozzolengo, d ove ri teneva di pote r otte nere a ncora un utile ri sultato

<< Comunqu e, dovendo pr endere pers ona lmente il coma ndo di una dell e due parti in cui andaron o divise le trup pe no n si spiega perchè abbia assu nto propri o quello della parte minor e, che g ià era agli or dini di un generale di brigata ( Cameran a) e di un generale di divisio ne ( Fanti) >> ( 1).

Man cata in tal : modo l' az io ne di con corso affidata al ge nerale La Marm ora, la lotta ve nne decisa e co nci usa, tra le ore r 9 e le 21, grazie all'er oismo dell' (( Aosta » e delle altre brigate della 3" e della 5 divisione lanciate ancora una volta all'assa lto del l e alture di Sa n Martino.

Questa ripresa finale ebb e il pregio di ess ere concordata in piena armonia tra i ge nera i i i nteressati , Mollard e Cuc chiar i.

Second o le intese intercorse f ra i due divisionari, la s· d ivisione, ritornata molto ordinatamente sul campo di bat tag lia, doveva agi re co ntr o la de st ra dello schi e ra me nto austria co, appoggiata a i ri lievi di Ca sette- Presca, per rcspingerla c per te ntar e al tempo stesso di sopravanzarla precludendolc la ritirata su Pozzole ngo, mentre la 3• divis io ne ( Mo llard )

( 1) Comando dd Corpo d i Sta l o ìvbgg iore - L: fticio

avrebbe puntato al centro c sulla sinist ra av\'C rsa na.

I n complesso, ques ta volta, tut to era stato ott imam e nte previs to e di sposto : a?. io ne concomitante sui fianchi, co nte m porane ità di sfo rzi, in profondità del dispos it ivo di attacco, impiego a ma ssa d<.:ll'art iglicr ia. preparazione di fuoco per l'attacco. Ma nonostante qu esto miglior indiri zzo tattico, l'avanza ta assun se poi aspetto un po' co nfuso ed il successo, perc iò, fu pagato anco ra a caro prezzo.

Erano circa le ore I 9, quando, appoggiati dall'art iglier ia impiegata a massa, 33 bat ta gl ioni sardi, ovv eros ia 16 mila uomini , affa ticati c decimat i dall e perdi te subite, m a animat i da gag l iardo spirito offensivo si l a nc iarono all 'attacco dell e co ntra state altur e, tenute anco ra saldamente dagli Imp er iali , quantunque nel frattempo il ge nerale Benedek avess e ritenuto opportuno ritirare sulla sua sinist ra parte dell e tru ppe più provate e stanch e, facendole protegge re con nuovi rinforz i tuttora intat ti . La lotta si accese subito violenta, rest rin gendosi dapprima attorno al roccolo, alla Contracania, allo spero ne di San Martino, all 'Ortagl ia e a Casette - Presca, dove le posizioni furo no prese, perse, ripr ese e al la fine tolte per se mpre a un nemico ben ri so l uto a tener fermo, che reagiva immediatame nte e che cedeva so lt anto se travo lto dallo slancio degli atta cca nti ai quali , peraltro, sempre co ntende va palmo a palm o il terreno.

Eran o le 20, quando gli Ital ia ni posero piede sulle alture: ce nt ro e destra im peri a le avevan o ripiegato rins errandosi gradatamente ad arco nella parte ce ntrale clell'altopiano, nei pressi di C. Citera, su altr a linea di difesa c di estrema resiste n za; la sinist ra, in vece, no n ancora impegnata, continuava a mant eners i a Colombare.

Il rocc o lo era caduto sotto g li assa lt i del s·' fan teri a : la Co ntracania e ra st ata occupata dopo r eitcrati attacch i del 6" fa nte r ia e del l batta g li o ne bersag l ie ri appo ggiat i da una batte ri a arditamente piazzata a 300 metri dal nemiCO.

Storico: " gunra del Ill)tJ " · vol. Il . pag ina soS

- II H -

IL MARESCIALLO DI FRANCIA ADOLPHF. \JIEL Comandantt• dl'l IV corpo d'arm a ti/ frona:.;e

'Na t o ne l 1il02, fn:qucmato il Po li tec ni co nd 1!\22 <.: la Scuola Ji applicazion e de l genio fu nominato sotto tc ncete n el 1827. In,·iato, quindi. in Afric a pres<.: pane alla conq uista di Cost:unina . Co lo nnell o nel 1846, ri,·estÌ, po i, b carica di capo di Stato \llagg io r<.: dd generale \ 'ai llant all'assedio di Roma F.hhe l'incarico di andare a (;acta a porta re k ch ia\'i della città di Roma al papa Pi o IX. gene rale gli fu :1ffidata la del gen io c dd Comitato delle fo rt ificazioni Part ecipò all:t guerra di C ri mea l·omc com:Hllbntc del genio del Corpo di scn:1tore nel 1857· fu incaric:Ho, in seguito, di d1ieclere ufficialmente la m:lllo della principessa Clotilde di S:l\ oia per il principe Napolcon<.: (Gerolamo). Mini st ro dcii:! Cuerra fece adunare il fucile Mod nel 186y

L'I I 0 fanteria e il r 8°, risalito lo sperone di San Martino e travolto l'avversario, avevano occupato l'Ortaglia; il I 7o fanteria e il V battaglione bersaglieri si erano affermati a Casette- Presca .

Tutti incalzavano il nemico verso la nuova sua linea d i difesa ed anche tutta l'artiglier ia dispon ibile, raccolta e diretta dal tenent e colonnell o Ricotti, capo di Stato Maggiore della 3" divisione, andava schierandosi, con molto slancio e piena di emulaz ione, fra gli scaglioni pitt avanzati delle fanterie.

Fu allora che il generale Benedek, anima della resistenza nemica, vistosi premuto su tutta la fronte e preoccupato nel contempo dì minacce sul fianco e sul tergo, decise di tratte nere g l i Italiani con un ultimo contrattacco sfe rrat o in direzione di Ortagl ia per potersi meglio disimpegnare e per potere, con un ultimo atto offensivo, tener alto il mora le delle sue ottime truppe .

Fu i l momen t o culminante della g iornata.

Nelle file italiane si ebbe la sensazione che il nemico volesse riprendere le posizioni pe rdute . I genera li Cucchiari e Mollard, con i comandanti delle brigate e i rispettivi stati maggiori si portarono sul fronte minacciato in linea

con le truppe per organizzarne e animarne la resiste nza.

Ma l'azione tentata dal generale Benedek con due brigate fallì, stroncata dal fuoco dell'artigl ieria piazzata dal tenente colonnello Ricotti , mentre repa r ti dell'in t rep ida « Aos t a >> s'impadronivano di Colombare e il 5o fanter ia approfittando dello scompiglio serrava su C. Citera.

La cooperazione fra la fanteria e l'artiglieria era stata ammirevole, ma a renderla ancor più ammirevole e completa si fece allora avanti il 2 " squadrone « cavalleggeri di Monferrato >>, che condotto dal capitano Avogadro concludeva l'azione con due brillanti cariche . Erano purtroppo le 9 di sera: calava la notte e l'VIII corpo poteva ritirarsi su P ozzolengo leggerme nt e molestato dal fuoco dei cannoni sardi, al cui tiro era tolta efficac ia dalla crescente oscu ri tà, mentre la stanchezza delle truppe im pediva ogni ulter iore inseguimento.

Circa duecento prigionieri e cinque cannoni imperiali rimasero nelle mani dei vincitori.

Per quasi r 4 ore 22 mila Italiani e 48 cannoni avevano, J successive riprese e a prezzo di sanguinose perdite, attaccato 20 mila Imperiali schie rati su ottim e posizioni e protetti da 8o cannoni.

-I 2 I16.

...

" Grande battaglia e g ra nde vittoria! Tutto l'esercito austriaco ha preso parte alla lotta. Il fronte di combattimento aveva l 'ampiezza di ci nqu e leghe Noi ab bi amo co nquista to tutte le posizioni, preso mo lti cannoni, bandi ere e png10men.

<<Altri particolari sono per i l momento impossibili.

<< La battagl ia iniziata alle ore 4 del mattino è stata conclusa alle 8 di sera n

Così Napo le one III all'Imp era trice , da Cavriana alle 9 di sera del 24 giugno e così ancora in quella stessa notte alle ore I ,I 5:

« E' tuttora i mp oss ibile fornire esatti partico lar i su ll a bat taglia di ieri.

•< Il nemico ha compiuto la ritirata questa notte.

« Io ho trascor so ]a notte ne lla camera occup ata durante la battag lia da ll'imperatore d'Austria.

•< Il generale ici è nominato mar escia llo d i Francia n .

E poi di nuovo, con ma gg10n parti colari, il giorno 27, accomunando nella esaltazione del va lo n.: F ran cesi c Italiani, telegrafava:

" G li Austr iaci che ave\ ano passato il Mincio per attaccarci co n tutte le loro forze sono

!>tat i costr ett i ad abbandonare le loro posizioni e a ripassare sulla sponda sinistra del fiume. " ·

" Il generale Niel e il suo corpo d'arm ata si sono coperti di gloria così pure tutta l'armata . ,, .

<• L'a r mata sa rda , che ope rava alla estrema sinistra, ha inflitto al nemico perdite sensibili, dopo aver lottato accanitamente contro forze supe riori.

« La battagl ia del 24 gmgno sarà den om inata di Solferino >> .

Ma, il 25 g iugn o, rivolgendosi a i suoi eroic i soldat i, l'Imperato re era stato ancor più esp lic it o nei riguardi dell'armata sarda, affermando che era ben " degna di marciare al loro fianco >l :

"

Soldati!

,, Il nemico ha creduto sorprenderei c ha dovuto ripa ssa re il Mincio. Voi avete degnamt.:nte sostenuto l'onore de lla Francia . Solfc. ri no sorpassa Lonato c Castiglione. l n I 2 ore voi avete respinto 1 50 mila uomini, nonostante l'artigl ieri a nemica c k formidabili posiz ioni . La Pa tr ia vi ringra z ia c dep lora i morti. No i abbiamo 3 bandiere, 3<> ca nnoni c.: catllirato Hooo prigionieri.

VITTORIO
l'Italia tutta, ... dalle gesta vostre trae augurio e fiducia nei suoi futuri destini ,
- 1 22 -
L ' I MPERAT O RE l L \ l}ST RI:\ c; I US F.PP E I

«L'armata sarda spiegò ugual valore contro forze superiori ed è degna di marciare al vostro fianco.

« Soldati! Il san g ue versato non è inutile, è per la gloria della Franc ia, è per la feli cità dei popoli >>

E in quello stesso giorno, 25 gi ugno , da Rivoltella, Vittorio Emanuele II, rivolgendosi anche lui ai suoi soldati, quasi interprete e rappresentante ideale della Penisola tutta, consacrava nella storia accanto al nome di Solferino quello di San Martino, dove l'Italia aveva avuto il suo sanguinoso battesimo :

«So ldati!

« In due m esi di guerra dalle invase spond e della Sesia e del Po voi correste di vittoria in vittoria alle rive del Garda e del Mincio . Nella via g lori osa da voi percorsa, i n del generoso e potente nostro Alleato, voi deste ovunque le più splendide prove di disciplina e d'eroismo .

« La nazione va altera di voi : l'Ita li a tutta, che con ta con orgoglio fra le vostre file i migliori suoi figli, plaud e al la vostra virtù e dalle ges ta vos t re trae augurio e fiducia nei suoi futuri destini.

« Ora fu vvi nuova e grande vittoria: nuovamente spargeste il vostro sangue vincendo un nemico grosso di numero e protetto da fortissime posizioni

« Nell a giornata, ormai famosa, di Solferi no e San Martino voi respingeste, combattendo da ll 'a lba a not te chiusa, preced uti dagli intre-

Morti C o r p i Uf ficiali Tru pp a

pidi vostri capi, i ripetuti as salti del nemico c lo forza ste a ripassare il Min cio lasciando nelle mani vostre e sul camp o di battaglia uomini , armi e canno ni.

cc Da l canto suo l'eser c ito francese ot tenne egua l i risultati ed egua l glor ia, dando nu ove prove di quell'impare ggiabile valore che da secoli chiama l'amm irazione del mondo su quelle eroiche sc hi ere

cc La vittoria costò gravi sa crifi ci: ma da quel nobile sangue, largam e nte sparso per la più santa delle cause , impar erà l'Eur o pa come l ' Italia sia degna di sedere fra le nazioni cc Soldati,

« N ell e precedenti battaglie io eb bi spesso occasione di segnalare all 'o rdin e del giorno i nomi di molti di voi. Ogg i io porto all' or di ne del giorno l'intero Esercito >> .

« L a vittor ia costò gravi sa crifici >> . Purt roppo! Tuttavia dal sacrificio, e solo dal sacrificio, potevano scaturire ammira z ione e, quale premio, « l' It alia degna di sed ere fra le nazioni >> . Ma ancor più delle parole contano e valgono le cifre ch e, nell a loro mono to na, fredda aridi tà , costituiscono spesso la più eloquente, sic ura, palpitante testimonianza per megli o esaltare , co me appunto in questo caso si vuole esaltare , il sacr ifi cio cosci ente e il valore degli Italiani a San Martino.

Ecco, perciò, i numeri che sintetizzano e glorificano l'eroismo di quanti combatterono per una patria indipend e nte e di quanti immol ando la vi ta hanno reso ancor più sacre quelle alture, dove virtua lm e nt e cc fu fat ta l'Italia>>.

Comandi, Stato Maggi ore. ecc -r • d iv isione ( a Mado nn a del· la Scoperta) 8 1 00 2• divisione I3 136 3• divisione 13 2 39 s· divisione 22 338 s6 813 ' 86g l i , cr iti li ( ) Dc 398 - f . 357 monrono p< pc r feri te
Feriti Di spe r si l - o T otale Uf fic iali Truppa p ri g io n ieri 3 l - l 4 27 6 J3 99 847 35 697 121) IO IO )2 1Ij2 263 1699 59 28.) 2065 176 3806 i74 l 5625 l l 3982 (l)485 1 - 125 -

Per co ntro le perdit e franc:.:si a Sol fe r ino f uro no di 1 1 7 uffìciali c r )O) sol da ti m ort i e di X530 feriti.

Quelle aust riache (tra Solferino c San Marti no) di 94 uffìciali c 2 1 CJ2 so ldat i mort i, 1 o .H o7 ferit i.

Ma queste perdite dci tre eserCiti assumono un più prec iso valore, se poste in rapp orto con le fo rze effe t t i vamente imp eg nate dall e !>ingok partL

Per gli Italia ni , co nsiderando ciascuno a sè i due combatt im enti di San Mart i no c di Madonna della Scoperta, la propor z io ne del le perdite a San Martino fu super iore al r8 ". . pcrchè su 2 r Jh4 com battenti esse ammontarono a 7'5 r morti e .3252 fe riti: co mpl essiva me nt e, perciò 4003 ( r).

Per i Francesi, a Solferino. la propor7.ione fu del I2 ''c, (82 92S co mbattent i ; 10 .1 52 fra mor ti c feriti) ; per g li Aus t riac i dell ' Il ,?"(, ( r r 1.27 r co mbattenti ; r 3 .099 t ra m orti e feriti) (2).

Ma fra le uni tà sarde maggior mente prova te si r isco ntrano perce n tuali a ncor più elevate, quali quelle de l 2s % pr esso la brigata " Casale ,, (s• divisione) e 17° reggimento fante ria (brigata « Acqui >> ); del 2 1 e del 20',':, ri spettivamente pr esso le cc Cun eo)) (3 • d ivis ion e) c c< Aos ta» (2' divisione).

Oltre questi num eri non si possono n o n riporta re anche quelli relat ivi alle ricompense co nferite, le cui mo t ivazio ni costituiscono il mig li or attestato del va lo re degli I ta liani .

Du e reggimenti d i fanteria (So e 6") della brigata <c Aosta » ebbero la m eclagl i a d'oro al va lor mi l itare cc Per la glo ri osa co ndot ta nel l'attacco e presa di San Martin o il 24 giugno )l

Ott o reggimenti di fanteri a (7°, 8", 1 I n, T2° , 13 ", 14°, r]" e r Ro) ebbero la medaglia d'a rge nto; sette reparti la menzion e o no revo le (I battaglione del T 0 regg im ent o; I, II e III del 2" regg im e nto ; I c X batta glio ne bersaglieri; 9" compa g nia de l I II battag lio ne

la L l ua le me w .ionc fu pure (c umu l ati\'amcntc per il ccmbaltimc nt o di Monichcllo c durante la 11ucrra) al re<mtmcnto l' l'::> "cava lleggeri di Monferrato" ·

1\ ta li ri com pe nse, asseg nate co lktt i\am c nte alle unitù, si quelle co nferite p<:r :ttti individuali, e cioè :

- 7 6 promo?.ion i (7 agli ufficiali c (HJ a ll a truppa);

- 92 croci di vari gradi dell'Ordine Militare di Savo ia;

- '5 medagl ie d'oro al Val o r Militare: al colonnello Luigi Beretta del 7'' fanteria : ,, Per l' e nerg ia , l'intelligenza, il cora!Sgi o co n cu i condu sse il re gg imento a l fuoco . Cadde estimo sul campo di battaglia n ; al colonnello Davide Caminati d el 13 " fa nt eria: <' Per ave re co n indicibil e co ragg io ed abilità cond otto il suo regg im e nt o all'assalto . Ebb e il cavallo morto e poco dopo fu ucciso egli stesso >>; al co lon nello An gelo Balegno di C arpeneto del I 4° fanteria: cc Pel singolare impeto nell'attacco della cascina Tracagni (Contra cania), pel sommo valore c sa ngue fre ddo dimostrato sotto il fuoco nemico Morto >l ; al capitano Gir olamo A voga dro del reggimento «cava lleggeri di Saluzzo l> : c< Per l'intelli ge nza e si ngo lare int repiùezza dim os t rata in tutta la g io rnata nell a co ndotta de l suo squadrone, nonchè per l 'ardore con cui co nd usse lo squadro ne ripctu tam entc alla carica sulle alture d i S. Mart ino e per i risulta t i otte nuti n ; al capita no P lacido Ba legno di Carpe neto, comanda ntc dell' 8' batteria: Per il br i1lantc cora ggio e intell ige nza dimost ra t i nella direzio ne de l la batt e ri a : fe ri to a cav a ll o c co mand ò per mezz'ora la batteria n :

- r 399 medaglie

- 204R me nzi on i o nor e vo ii

(t) Se si raffrontano <lucs te perdite subite ::1 San Ma rtino d :-dla 5" di\·isio ne e ,, •• co n <1ue ll e J d l '\'11 1 corpo im pe r iale 20. 140 t tolllin i eb be comp lcss Ì\'amulle 2(H) mi l itari fuori combaHimcnto fra morti. ferit i < ' :1ppan: ancor

più e\'i<knte t l U;llllo dura fu la lott:J 'li quelle altun: per l'n r m:Ha ( 2) C ii l m pc ri :lli ebbero inoltr e X(>p c• prigionieri. dci <Jll:lli 4'5 uflìrirtli . co•icchè i l totale: generale delle perdi1e fu di 21 737 uomini.

- 1 26 -

I L

FELD Z EUGME

I

STE R FÉREì\"CZ

GY ULA I Comandante della 2" armata a u striaca

:\::no a Pc;,t nc.:l lj!Jli c dcdicato;,i alb carriera delle armi raggiumc in brc\C il grado di gcncr.1k (•liN). l'd 1847 generale di T r ieste e di Pola fu in nom i nato Ministro ddla Cucr r a poi, :ti R:tdctzky nel Gm erno dd Lombardo · \ 'c ncw . l·:;,oncr:.lto con dispos iz ione impc r i:tk:. il 10 g iugn o t H)q dal comando della 2 " a r rn:Ha con ra ro d i a b neg a z ione non c:r c dett e d i d o , c:r ah b:1n d on a rc il te at ro d i gucr r :l. lbgg: iu n sc il .H ' rcggi m <.: Pt o Ll n te ri a del qu ak era coma nd an te c pr o pri tt: l r io :\ t'amp :1g11 :1 lìn it:l f u i n d isp o n ib ili t:'l c c o lloc a to a ri p oso \lorl :1 \ ' i<.:nna n<.: l 1868

Tutto, infine, apparirà in luce ancor più viva se si terrà presente che altrettanto valore spiegò l'avversario, come confermano le 549 ricompense al va lor mi litare ( 1) conferite dagli Imperiali a col oro che contesero eroicamente pal(r) r6 croci della Corona Ferrea; 36 croci di ferro al merito; 1 croce di Leopo ld o ; 25 medagli<> d'oro;

mo a palmo il terreno agli Italiani in quella dura giornata.

Di fronte a siffatte testimonianze non si può non rendere a tutti quei valorosi un doveroso tributo di com m osso e deferente omaggio

187 medaglie d'argento di 1• classe; 284 medaglie d'argento di 2" classe.

- 129 -

CAVOUR AL PRI NCIPE NAPOLEONE IL 25 GENNAIO 1860:

" Bénie soit la paix de Villejranche!,

Gli Alleati avevano vinto. Jl successo era evidente: g li Imperiali erano stati costretti a ripiegar e, per quanto ind isturbat i.

Anch e questa volta n on era no stat i tentati nè l'azi one a fondo, nè l'inseguimento inesorabile per volgere la vittoria in una disfatta del nemico.

Non mancarono le giustificazioni.

Si parlò di difficoltà di vettovag lia mento; di d eficienza di mezzi di traspor t o, tut t i impegnati per il penoso e gravoso trasporto dei feriti; di stanchezza generale dopo tante ore di lotta.

Tuttavia non si può n on ricordare ed obiettare che ben tre divisioni di cavalle ria frances i e un a sarda furono lasciate inattive la sera e l 'indomani della battaglia, tanto che lo stesso comando della divisione Sambuy mestam ente potè annotare nel proprio diario storico di aver atteso invano ordi ni e di non aver a con profond o rammarico n preso parte alcuna alla battaglia.

Si ebbe, al lora, una sosta nelle operazioni; dall'una yuanto dall'altra parte lo schieram e nto venne rimaneggiato e le forze riordinat e c raccolte.

(1) Secondo l'esp ressione di Nino Rix io , si con ti · nuav:l in ta l modo '' a prendere il bue per le corna,

Napoleon e lil di fronte al dilemma se aggira r e le fortezze del « quadrilatcro » a sud ciel P o spingendosi po i nel Ven eto "co n l'appoggio della fl otta o attaccare frontalm ente il << quadr ilater o » stesso, preferì senz'altro questa seconda soluzione per non dov er spostare la linea di operazione c per non dover rinunciare all'ausilio della ferrovia che, ormai quasi completamente riattata, avrebbe conse ntito trasport i da G enova e da Tori n o sin o a l Mi nci o (I).

Così , ne g li ultimi giorni del mese di giugno, molto lentamente venne iniziato, con tutta l'armata sarda, l'investimento della fortezza dì Peschiera.

G li Imperial i, no n ritenend os i, allora, abbastan za sicuri su l Mincio , ripiega r on o su ll a sinistra de li ' Adige, sotto la protezione delle fortezze di Verona e eli Legna go, di guisa che Napoleone III non trovò difficoltà a passare il Mincio e a schierare l'armata fronte a Verona, con una disloca7.io n e che parve una minaccia per le com uni cazi oni nemi c he co l Tir o lo e che indusse il Comando au striaco ad addensa re ma ggiori forze attorno alla città scaligera e a monte dell'Adige, sguarnendo lo schieramento predisposto lungo il Po.

invece d i p ortorc la guerra ne l Ven e to t: sulle comu · nicazioni del nemico »

Nella zona montana la 4" divisione Cialdini (valli Sabbia, Trompia, Camonica) e i « Cacciatori de l le Al pi >> (Valtellina) continuavano, intanto, a proteggere con la lo ro azione il fianco e il tergo degli Alleati c a mantenere in stato di apprensione l' avversario, il qu ale non poteva supporre che tante truppe, ol t re I 2.ooo uomini con 20 cannoni, avessero un semplice scopo difensivo.

Ma a mantenere il nemico in continuo allarme concorrevano, invero, ancor più del numero, la mobilità delle truppe sarde e garibald ine e l'attività che i vari comandanti, specie i gene ra li Cialdini e Garibaldi coi colonnelli Brignone e Medici , seppero impr imere alla difesa della vasta zona montana .

Ne lla Valtellina il tenente colonnello Medici , precedendo col maggiore Bixio la brigata « Cacciatori delle Alpi » , aveva celermente spazzato la vallata dai pochi Imperiali spintisi a valle di Bormio e con una serie di ardite puntate si era portato con i suoi uomini fin sopra i ghiacciai dello Stelvio.

Altrettanto attiva, nelle altre vallate, era stata l'opera del generale Cialdini con il tentat ivo d'impadronirsi della fortezza di Rocca d'Anfo, con l'attacco delle posizioni di Monte Suello, con i suoi arditi spostamenti in Valcamonica.

Garibaldi, inoltre, aveva continuato e continuava a sollevare ondate di delirante entusiasmo fra le popolazioni, come rievoca Giovanni Viscon ti Venosta ìn questa suggestiva pagina dei suoi « Ri cordi di gioventù >>:

<< Uno degli spet tacol i carat teristici e commoventi di quei giorni era l'entusiasmo, la foirresistibi le, con cui la gente accorreva sulle orme garibaldine, o si levava come mossa da un turbine se compariva Garibaldi. Il fascino che Garibaldi fin d'allora esercitava sulle mo ltitudini era meravig lioso ... Garibaldi, quando attraversava un paese, sebbene allora non portasse la camic ia rossa, non si sarebbe detto che fosse un generale, ma il capo di una religione nuova, seguito da turb e fanatiche. Nè meno degli uomini erano entusiaste le donne, che portavano perfino i loro bambini a Gar ibaldi perchè l i benedicesse o li battezzasse!

c< A queste turbe che gli si affollavano in torno, Gari ba ld i so leva rivolgere la parola con

quella sua bellissima voce, che aveva pure la sua parte nel fascino che egli esercitava.

u "Fate arme d'ogni falc e, e d'ogn i sc ur e" soleva dire ai suoi ascoltatori sulle piazze c sulle strade. "Ve ni te! Chi rimane a casa è un vile! Io non prometto che fatiche , sten ti e fucila te. Ma vinceremo o moriremo!".

<c E dopo queste parole, che non erano allegre, l'entusiasmo saliva al massimo grado; ma t ra lui che parlava e la fol la che lo ascoltava c'era come una corrente magnetica. Detta da lui, ogni cosa, fosse pure la più semp lic e, aveva un effetto smisurato. "Grazie , figlioli - gli sentii dire una sera da una finestra alla folla che gli faceva una dimostrazione - grazie, sono stanco, piove, andate a letto anche voi, buona not te a tutti" . Fu un delirio; e la folla si scio lse commossa, commentando le paro le del Generale: m olti avevano le lac rim e agli occhi >> .

A sud del Po era tutto un fervore di patriottismo e d'italianità . Cavour e la Società Nazionale avevano raccolto e raccog l ievano i risulta ti della loro avveduta e penetrante azione.

Modena, Parma, le Romagne erano insorte, come la Toscana, acclamando la g uerra d'indipendenza, offrendo al re Vittorio Emanuele la dittatura delle regioni o chiedendone la protezione.

I vecchi governi e governanti, costretti ad allontanarsi, erano stati sostituiti con comitati e giunte provvisorie nell'attesa dei rappresentanti regi , i quali, appena giunti e assunti i relativi poteri, avevano dato impul so e vigore, in base alle direttive di Cavour, all'organizzazione delle forze m ilitari locali, nonchè alla costituzione di formazioni volontarie opportunamente inquadra te.

Il moto si era propagato anche nelle Marche e nell'Umbria .

Perugia , insorta il 14 giugno, dovette il 20 cedere alla viva reazione dell e truppe del colonnello Schmid; e Ancona, Senigallia, Fano, nonchè altre città delle Marche e dell'Umbria vennero rioccupare dalle truppe pontificie.

In Toscana, dove tut to si era svolto e risolto pacificamente, era stata organizzata la divisione del generale Girolamo Ulloa, e costituito con vo lontari delle Romagne e delle Marche il II

corpo d'armata dell'Italia centrale, affidato al gcnc rak Luigi \tfcn.a capo ( 1). Con gucstc unità c col V corpo d 'armata fran cese comandato da l principe Napoleo ne, era stato possib i k pn.:venirc e,·entuali incursi oni del nemico in llucl territorio, imcrdirgli lo sfruttamento delle pn:ziose risorse dell'Italia centrale, tener sotto minaccia il fianco sinistro dell'esercito imperiale e affrettare lo sgo mb ero di Parma e di Modena.

Nella Garfag nana , inoltre, dopo la sollevazio ne di Massa c Carrara, tutti i volontari carraresi c liguri erano stati riuniti in un corpo speciale denominato << Cacciatori della Magra n , posto agli ordin i del savoiardo generale -Ignaz io Rib otti di Molières, e a Panna, come pure a Mod e na, si e ra pro vve du to a ll a ric ost ituzionc d e ll e forze m ili tari con e lement i del le disciolte unità parmensi e modene si

Gli animi ormai erano dovunque aperti alle più grandi speranze, divenute ancor più vive di guanto fossero allo scoppio della guerra.

Dop o la battaglia di So l ferino e Sa n Martino. nel la prima settimana di lu g lio, tutto appariva pronto e predisposto per lo sviluppo di una fase decisiva.

Il II corpo d'armata dell'Italia centrale era schierato verso il con fi ne co n le March e; il V corp o d'armata franc ese e la divisione toscana del ge nerale U l loa, valicati i passi dell'Appe nnin o cd entrati in Lombardia, erano giunti a Goito per riunirsi alle armate alleate; la flotta ne li' Adriatico, occupata l'isola di Lussimpi cco lo, appariva pronta ad agire su Vcnezia; la leg ione ungh er ese a Genova si pr e parava per uno sbarco su ll e coste istrianc; l 'armata sa rda aveva compktato l 'investimento della fortezza di Peschiera.

La del\' Austria non pote\·a, pertanto, non !>CIIlbrarc diffìcik c precar ia, circondata com'era da tante minacce, da tutrc \c parti: sulle Alp i, sul su l Po. c sul mare. ln\'eCe ... :\d pom<:riggio del (> luglio apolcone a\·c,.a deliberato la delle ostilità c nel segreto di una camera dell'Alto Comando franco- sardo, a lo stesso mares ci allo Vaillant, capo di S. M. de l l' Imperato re, so rpreso. non avc\'a potuto fare a meno di esclamare: " Ma Sirc! L'armi stizio è la pace Voi avete promesso agli Italiani di liberarli dalk Alpi all'Adriatico! , (2) .

In lJUcllo stesso pomeriggio, dopo un colloquio tra i due Sovran i a ll eati, il generale Fleur y, aiutante di ca mpo di Napoleone III , ra gg iungeva gli avamposti nemici con una lettera diretta all' Im peratore d'Austria : << Mi è stato comunicato da Parigi che una grande potenza cerca fare accettare a i belligeranti l ' id ea di un armist izio. Vorre i sape re se questa proposta viene accettata per ordinare alla flotta , che è pronta ad attaccare Vcnczi a , d'interrompere immediatamente le operazioni, giacchè è nostro dovere far cessare ogni inutile spargimen t o di sang ue ))

Da quel momento gli avveniment i si sussegu irono con ritm o serra to c rapido.

Il mattino de ll '8 in Villafranca furono firmati i patti d'armistizio che stabiliva no: sospe nsione d'armi fino al giorno r 6 agosto; linea di demarcazione fra eserciti belligeranti; modalità di approvvigionamento di Peschi era e Mantova; dispos iz ioni per la navigazione rnarit tim a.

Nella giornata stessa Nap oleo ne comunicava all'Imp eratore Francesco Giuseppe le basi

(1) Non è nota la ragio ne a t ]II CSt o corpo c he alla lìne ri s ultè'> c ostituito quatt r o reggim ent i d i f:m ter ia , un h:lttag li on<.: di un reparto di una di una compagnia di zappatori. TI 18 giugno pe r ordine di Camur i reggimenti sero i numeri eh<.: :1 f!Hclli clell':trmat:l <.: cioè : H/'- 2o' ' fantcri:J. chc formarono l'.11" brig ata : 2.( regg im ento bnt nia c h e form;J r ono h q" b r igat:l Il ba t rag l ione bcrs:1g l ier i assunse il n. 1 1' ' his

(2) )!ella g inrnnta del (> lug lio il Comando dell'armata f r anco · sardn t lll ordine per u n g r a nde sp iega m ento di tut te le forze sulla linc:1 \ 'a leggio- Caste lnuov o da farsi il gio rn o seguente Lo spicgamenlo fu , in effetto, compiuto il mattino dd 7 c re,·oc:tto nd pomeriggi o a ll e o re , \nzich è proteggere le operazioni d i .. cd io di da un :ltlarco nustria co, come si opcrazH>IlC chh c in , tu· lo scopo d i mostr:Ht· :1 l nemico le forzc a lleate pronte : J c01 n battcrç mentre :.' i n iz i:n·a n o le

lp. -

:\:ato in Ungheria nel 1l{o4. Ufficiale a !l{ anni, colonnello a y,, parte alle campagnl· del 1X4X- 49 in Italia Dopo il lll;y fu nominato comandante gcnnalt delle truppe au,triachc nel \·encto 1\:cl 1866 fu dc\linato al comando delrarmata di Kol·mia. \'imo a Sadowa c buo oggctw d'ingiusti attacchi \C.:tllle al procedimento dr un consiglio di guerra grazi<: all'intervento per,on.dc di Franccsro (;iuseppc. Angu,tiato i suoi ultimi anni in completa 'olitudinc a ( ;r,l!z. Morì nel 1llRr .

IL f-ELD:--!t\RESCH,\LL- LTE'CTENANT LUDVIG t\UGLJST VO;.J RE:"'EDE K Comandante de!!' V III corpo d'armcua cucstrinco

gene ra l i su ll e quali sarebbe sta to disposto a tratta re la pace.

L'I I a Villafranca i due Imperatori si ri univano a convegno segreto.

Il r 2 venivano firma ti i preliminari di pace e in quello stesso g iorn o l'Impe ratore nel proclama diretto alle proprie t ruppe esplicitamente dichiarava eli aver troncato le operazioni militar i << perchè la lotta stava prendendo delle proporzioni che non erano più in rapp orto con g li inte ressi che la Francia aveva in quella guerra formidabi le n , Era una ve r ità, una verità che non poteva non apparire brutale a chi tanto aveva sperato, e non sem brare de tt ata da un freddo spi rito di egoismo. Era, però, un egoismo comprensibile, spiegabile politicamente: un << sacro ego 1smo )).

Quella frase nella sua laconic i tà sintetizzava tutta una situaz ione e una serie di preoccupazioni del Sovrano francese.

Orm a i l'Im pe ra tore era g iunto acl una svolta dif fi ci le e piena d'incognite del suo cammino Le diffico l tà delle operazio ni che si sarebbero svolte ne l « quadrilatero n , per le quali occorrevano tempo e soprattutto forz e, toglievano ogni illusione sulla entità e poss ibi lità de i mezz i a disposizione. D'altra parte importa nt i rag i on i politiche cons igliavano di non prolungare la lotta, della qua le non si potevano m isurare le conseguenze.

Gravi notizie politiche facevano temere una g uerra su due fronti; sull'Adige e sul Reno, e facevano intravvederc rischi ta li « che un sovrano poteva affrontare soltanto per l'indipendenza del proprio paese )J.

11 co nteg no della Prussia, con l a completa mobili tazio ne di alcuni corpi d'armata, era tutt 'a lt ro che rassicura nte, tanto che oltre le so llecitazioni di Parigi di affre ttare la fine de ll e ostilità si aggiunsero i cons ig li della Ru ss ia , che co nfermav an o pi enamente g li im po nenti pr epara t iv i pruss ian i per invadere la Francia

I nfine con la eventua lità di una futura guerra su l Reno si profi l avano ognor più ev i dent i l'op po rtun ità e l' i nteresse per Napoleone III di no n inimicarsi t roppo l 'A ust ria e soprattutto d'impedire che essa si alleasse con la Prussia .

Per l' Ita lia fu rono all ora giornate di sconforto, di angoscia, di sdegno.

Pe r Cavour f u una vera traged ia . G iun to a Monzambano, la mattina del IO luglio ebbe un _primo e assai vivace colloquio con i l Re, un secondo cd ultimo il dì seguente; dopo di che, date le dimissioni, sconvolto e amareggiato, ripa rt ì per Torino telegrafando al reggente Principe di Ca ri gnano: ,, La pace è conclusa: sa rà firmata domani. Lombardia e Duca t i di Parma al Re Legazioni ind i pendenti sotto la sovranità del Papa . Duch i Toscana c Modena rimessi sul trono. Ho presentato le dimission i, i l Re si è degnato accettarle Avvertite i m iei co ll eg hi col vinco lo del segreto n 11 I 2 lu glio pure il r e Vit to ri o Emanue le apponeva la sua firma ai preliminari di pace con la not a frase <<J'accepte pour ce que me concerne lJ, che lo lib erava da ogni respo ns abi l ità più grave , !asc iandogl i, inoltre, libertà d'azione per l'avvenire.

La guerra era finita e il R e si congedò allor a dalle prop ri e t rup pe :

«Dopo due mesi di campagna noi giu ngevamo vittoriosi sulle rive dd Mi ncio . Le vostre armi unite a quelle valorose dei nostri Alleati hanno tri onfato per ogni d ove .

« Il vostro co raggio, la vostra disciplina, la vostra perseveranza vi fecero ammirare da tutta l 'Europa. Il nome d el Soldato Italiano corre oggigiorno vene ra to sulle labbra di tutti. Io, che ebbi la gloria di co mandar vi, ho potuto apprezzare quanto di eroico e di su bli me vi fosse nel vostro contegno durante il periodo di questa gue rr a. Egli è inutile, o so l dati, che io ripeta che avete acquistato il più gran titolo alla m ia ri conosce nza e a que lla della Pat ria.

<<Solda ti l Importanti a ffa ri di Sta to mi chi amano alla Capitale .

<< Io af fido il comando de Il 'Esercito a l di st into e prode genera le La Marmora, ch e ha diviso con no i i pe ri co li e le glo ri e di qu es ta campagna. Ora vi annu nci o la pace: m a se mai nell'avvenire l'o nore della Patria nos tr a vi r ichiamasse alla pug na, voi mi rivedreste alla vost ra testa , sicuro che no i marcerem o di be l nuovo al la vittoria l)

Mi lano, di venuta libera, accolse con acclamazioni l'Im pe ra to re e il Re a l loro passaggio.

I 35 -

Il Pi emo nte, del uso per aver visto tr oncata la mar cia o l tre il Mincio senza che allora ne fossero note le ragi oni, non ebbe la forza di accogliere i Sovrani con quell 'e ntusia smo che tluanto meno il valore degli ese rcit i e il n obile sangue sparso da i Francesi avrebbero meritato.

Unico fra tutti, in quei giorni di sconforto, Ga ribald i, ebbe l a visione esatta delle cose e ne acc e nn ò con obbiettiva gene rosità n el suo p r oclama indirizzato il 23 luglio agli Italiani del centro:

(( Redu ci a ll e vostre case fr a g l i ampl ess i dei vostri cari non dimenticate la g ratitu dine .::he noi dobbiamo a Napoleone e alla eroica Naz ione francese della quale tan t i valoro si fig li per la causa d' It ali a g iacciono ancora feriti e mutilati sul le tt o del dolore.

re Comunque sia l'i ntenzi one della diplomaz ia europea sull e nostre sorti, ricordat evi soprattutto c he noi non dobbi amo staccarci dal sacro program m a: Italia e Vittorio Em anuele II »

In qu eg li stes si gio rni Cav ou r, nella sua solit udin e, dal La go Maggiore, scriveva all 'amica Bianca Ronzani :

<c Mi ritrovo sul lago, sfinito , sfiducia to Non p iù sorretto dalla spera nza di riusc ir e ad impresa più gloriosa e più n obile di quante siensi te ntate mai, non piLt ecc itato dalla lot ta e dalla neces sità di vin ce r e. Sento un tal e spossamento che mi r ende avve rtit o essere purtroppo per me cominciata la vecchiaia .. . >> .

Ma lo sco nforto fu eli brev e durata. L' a ntica passione non era spenta Dopo qualche settiman a , infatt i, co n vin t o che ogni recrimin azio -

ne sul pa ssato era orm ai inu tile , l 'uo mo cominciò a ripensare all'avv eni re.

« Non è indiet ro - disse alla fine ai suoi fam il iari - c h e bi sogna ma avan t i. Abbiamo seguita una via, è os tru ita, e bb e ne ne segui r emo un'altra . Impiegheremo venti anni a fare quel che avrebbe potuto esse re fatto in qualche m ese. Che p ossia mo far ci? »

<( Vedrem o cosa sapranno far ora gli Italiani » aveva detto Napoleone III , lasc ian do per sem pre il 16 luglio i l suo lo itali ano Lo vide poc hi me s i do po e d opo ancora. Il tempo passava : Cavour andava ripr endendo intera la sua serenità e il suo otti m ismo L' Italia av eva ancora bisog no di lui. D'altra p a r te egli stesso, quell a t riste e burr ascosa mattina dell'II luglio, a Monzambano, quando era ancor a in dubbio se dare o n on le dimissioni, aveva scri tto: c< ••• io non sono un ministro qualunqu e se nto che ho an cora troppi doveri ve rso la Dinastia e verso l'Italia» c< Dovere », parola subl ime: vu oi dire servire! Nella sec o nda metà d el gennaio I 86o lo richia marono al Governo.

No n poteva n on tornare Riprese nelle sue salde mani le redini de lla po litica, scriv endo al princip e Napoleone il giorno 25 di quel m ese, diceva fra l'altr o: << Comb ien de germes co ntenus dans le t rai té de Villefranche se sont développés d'u ne manière merv ei ll e use. Bénic soit la paix de Vill efranche! >>

La giornata del 24 giugn o a San Mar tino aveva rida tv fi ducia a gl i Italiani: l ' Italia aveva avuto i l su o bat tesim o di sangu e. A San Martino vi rtualm en te era st ata fa t ta l'I tal ia.

L' Italia ormai era veramente in ca mm ino

18
APPENDICE

r• d iv (Duran do)

QUADRO DI FORMAZIONE DELL 'ARMATA SARDA

Comandante Supremo: S. M. il re Vittorio Eman ue le II.

Min istro d e lla gu e rra presso l'armata : generale Alfonso La Ma rmora.

Capo di stato maggiore: te n. ge ner a le Enr ic o Morozzo della Rocc J.

Comandante de ll 'a rtig lieria : magg genera le Gi u seppe Pastore.

Comandante de l genio: magg. generale Luigi Menabrea.

Int e n de nte generale: co lonne ll o d'arti g lieri a Alessan dro Della Ro ve re.

2 • d iv (Fanti ) 1• div. (Moll ard) 4"' div (C ia ld in i) 5" div (Cuc ch iar i) Div. ca v (Samb u y)

Ris. art. 1

Cacc. A lp i (Gar ibaldi)

Nota - Vedere ne ll e p agine successive : costituzione c fo r za de lle quattro divisioni ( ra., 2", 3", 5") che partecipar on o alla bat tagl ia de l 24 giugno.

l.
- 1 39 -

DI VISI ON I CHE PRESE RO P ARTE ALLA BATTAG LI A D EL 24 GI UGNO

l "' D I VISIONE

( 18 battaglioni, 4 squ adr oni, 20 pezz i, fo rz a: 9034 uomin i ; 410 cavalli)

Comandante: generale Giovanni i)urando Capo òi stato maggiore: ten. colonnello Avogadro di Casanova l

Br igat a « Granatieri di Sardegna >> (Magg gen. Scozia d i Gall ia no)

Br igata «Savoia » ( Col. Perricr) l

1° rgt. (Co l. M assa d i S . Bi agio)

2 ° r gt. (Ten . co l. Isasca)

1 ° r gt . ft r. (Col. Pernot)

2° rgt. ft r. (Col. De Ro llan d)

III btg. bers IV btg. be r s.

R eggimento « ca valleggeri di Alessandria >> (ten colonnello Reccagni)

5.. brigata art ig li eri a ( 10a, Il \ 12a batteria ) (maggiore Cugia )

6.. compagn ia zappator i del genio

2 D IVISIO NE

( r8 battaglioni, 4 squ adroni. 20 pezzi , forza: 96 29 uomini; 35 1 cavalli)

Comandante: g enerale Manfredo Fanti Capo di st ato maggiore: ten . co lonn e ll o Po r r i no

Briga ta « Piemonte >> ( Magg. gen. Camerana)

l

3° rgt. ftr. (Magg . M a nca Tieri di Villa rmosa)

4° r g t. ftr (Co l. M o ra ncl)

"IX bt g bers.

B rigata cc Aosta >> ( Magg. geo. Cerale)

l

5° rgt. ftr. (Co l. V ial a rdi)

R eggimen to « cavall egger i d i Aosta >> (colonne ll o Angelini )

6" briga ta art igli eria ( 13', 14", 15• bat ter ia) (magg iore Sa lin o) .

2• c ompagn i a za p patori del genio.

6° rgt ftr. (Co l. Plochiù)

I btg. ber s

2.

3" DIVISIONE

(r8 battag l ioni, 4 sq uadroni, 20 pezzi, forza : ll999 uom1m , 389 cavalli)

Comandan te : genera le F il iberto Mollan.l Capo el i sta to ma gg 10re: ten. co lo nnello R ico tti Magnani

1---

Br igata « C uneo » (Magg. gen. Arna l di) (Magg. gcn. l\1orozzo della Rocca)

l - 1

7° rgt. ftr. (Col. Beretta)

Brigat a <<P in e ro lo»

13° r gt ftr. (C ol. Caminati) 14" rgt. f tr. (Ten . col. Ba le gn o di Carpeneto) X btg. be r s. II btg. ber s

8° rgt. f t r. ( Co l. Gibbon e )

Reggimento « cavalleg ge ri d i Mon fe r rato >> (ten Brigata artig lie ria (4", 5", o" ba tteria) (magg iore I a compagnia zappato ri d e l genio.

co lonnello De La Foreste) . Thaon di Revel).

5" DIVISIONE

( 18 battaglioni, 4 squ a droni , 20 pezzi, forza : 9512 uomini, 4 12 cava lli)

Comandante: gene r al e Domen ico Cucc hia r i Capo di s tato maggiore: te n. colonnel lo R a ffaele Cadorna

B r igata « Casale » Brigata «Acqui» (M agg. gen Genova d i Pettinengo) (Magg. gen. Gozani di Trev ille)

11 ° rgt. ftr. ( Col. Leobardi)

12° rgt. ftr. (Co l. A vena ti)

17° rg t ftr. (Magg Ferrera)

l · l r8° rg t. ft r. (Ten. col. Porro)

VIII btg. b ers. V btg. bers.

Regg imento « cavalleggeri di Saluzzo » (colonnello Griffini). Brigata art ig lieria (7\ 8" , y• batteria) (maggiore Avogadro di Valdengo). 8" compagni a zappatori del genio .

QUADRO SOMMARIO DI FORMAZIONE DELL'ARMATA F RANCES E (ALLA DATA DEL 20 MAGGIO 1859)

Comandante in capo: S . M. l'imperat o r e Napoleone III Capo di stato mag!!iorc: maresciallo Vaillant

Guardia imperiale

Comandant e : ge ne ra le di divi s ione Reg nau d de Saint Jea n d'Angély.

x• divisione ( Mellinet).

2 • divisione (Camou) . Divisione d i cavalle ria (Morris)

I corpo .

Coman dante: maresc iallo Bar aguey d' Hilli ers t• d ivi sione (Forey)

2" divisione (de L admirault)

3• divisi one (Baza ine ) Divi sione di cava ll eria (Desv a ux).

Il corpo.

Comandante: gene rale d i div i sione Mac Ma ho n 1 " divis ione (dc la Motterouge).

2" divisione (Esp inasse) (1) Brigata di cav alleria (Gaudin de Villaine).

III corpo.

Co man dante: maresc ia llo t' divisione (Renault)

2• divisione (Troch u ) . 3• d iv isio ne (Bourbaki) . Divisione di cava lleria (Partouneaux)

IV corp o.

Com an dante: gene rale di divisione Niel. x• divisione (de Luzy de Pelli ssac).

2• divisione (Vinoy) .

3" d ivi sione (de Fai lly ) . Brigata di cava ll e ri a (Richepance).

V corpo.

Coma ndante : $ A. l. il prmc•pe Napoleor e. 1• divisione (d'Autema rre d'Ervi ll é).

2• divisione (U hric) . Br ig a ta d i cav al ler ia (de la P é ro u se ).

(1) A Solfer in o il (Ie l la l" cl i l'i,ionc ru il lkc ac n in dd ge ner ale n:I<Sç caduto :1 Mag enta.

3.

QUADRO SOMMARIO DI FORMAZIONE DELLA 2• ARMAT A IMPERIALE

ComonJantc: fzm . come Gyulai

Il c01po d 'armata (fm l. pri ncip e Liechtenstein). VII corpo d'armata (fm l. Zob el).

Div is ione Jellacic. Divisione Reischach . Divisione Herdy. Divisione Li lia.

Il! corpo d'armata (fml. principe Schwarze nberg). VIli corpo d'armata (fml. Benedek). Divisione v. Scho.nberger. Brigata Berger. Divis ione Martini . Brigata Rod en .

V corpo d'armata (fml. conte Stadion)

Divisione L ang l?iserva d'armata. Divisione di cavalleria c..l i nserva (Mensdorff).

QUADRO SOMMARIO DI FORMAZ IONE DELL'ESERCITO IMPERIALE NELLA GIORNATA DEL 24 GIUGNO

Comandante Supremo: S. M. l 'imperatore Francesco Giuseppe

2" armata (Sch li ck).

VIli co r po c..l'armata (Benedek): c..livision i Berger e La ng.

V corpo J·armata (Stac..lion): c..! ivisioni Pal ffy e Sternber g.

I cor po d'armata (Ciam- Gallas): div isioni Montenuovo e Stankovics.

VII corpo d' ar mata (Zobel): divisioni prin cipe d'As· sia e Branclenstein.

D ivis ion e d i ca valleria (Mens dorff).

,• armata (W impffen).

III corpo d'ar m ata (S chw a rzenberg): divis ioni Schon · berger e Haberma r.n

lX corpo d'armata (S chaffgot sche): div is ion i Hande l c Crcnneville

XI corpo d'armata (Weigel): Jivisioni Schwarzel e Blomberg.

D iv isione di cavalleria (Zedw itz).

r' div isione Jellaci c de l Il cor po.

Div isione Paumgartten. Divisione Sternberg 4.

PRIMO PROCLAMA DEL RE DI SARDEGNA ALLE TRUPPE

Soldati!

L 'A ustria che ai f10stri co n fi ni ingrossa g l i eserc it i e m inacc ia d' i nvadere le nostre terre, perch è la l ibertà qui regna con l'ordine, perchè non la forz a , ma la concordia e l' affetto tra Popolo e Sov ran o qui reggo n o lo Stato, perc hè qui trovano asc ol to le grid a di dol o r e de ll'It alia oppressa : l'Au st ri a osa inti mare a noi, armat i soltanto a difesa, che depo niam o le a r mi e ci me ttiamo in sua balì a

L' o ltraggiosa in t i mazi on e dovev a avere con degna r isposta. Io la ho sdegnosamente respinta

Soldat i ! Ve ne do l'annunz io, s icuro che fa rete vostro l 'oltr agg io fatto a l vostro Re, all a Naz ione. L'a nnunz io che v i do è annu nzio di guerra. All'arm i dunque, o soldati.

Vi troverete a f ronte di un n em ico ch e no n vi è nuo vo, m a s 'egl i è va loroso e d isci p li na to, voi non ne temete il confromo, e potete vantar e le giornate di Goito, di Pastrengo, d i S anta Luci a, di Sommacampagna e di C ustoza stessa in cu i quattro solo brigate l otta rono tre giorni contro 5 corpi d'armata

Io sarò vostro tluce. Al tre volte C l stam o co nosc iuti con g ran parte di voi nel fervore delle pu gne ; ed io comba tten do a fianco del magnanimo mio genitore, a mmirai con or gog li o i l vost ro va l o re.

Sul camp o dell 'ono re e de ll a g loria , vo i, ne so no ce rto, saprete co nservar e, an z i acc re scere la vostra fama di prodi sold ati

Avr ete a compa gn i qu egli intrepidi so ldati di F ranc ia, vin c ito ri d i tan te e segnalate batta g lie di cui fost e co mmi litoni alla Cernaia, e che Napoleone III , sempre accor rente là d ove è una ca u sa giu sta d a difende re e la civilt à da far preva lere, c' inv ia ge nerosament e in a iuto i n nu mer ose sc hiere.

Movete d unque fident i nella vittoria, di nov elli a llori fregiate' l a vost ra ban d ie r a , qu el la bandier a che coi tre su oi colori , e colla el ett a gio ventù qui d'ogn i parte d'Italia convenut a e sotto a Le i raccolta, vi add ita ch e avete a co mpito vostro l'in dipe ndenz a d' Italia: que sta giusta e san ta i mpresa, che sa rà il vostro g rido di guerra

Tori no, 27 aprile 1859

5.
1 44 -

ORDINI DEL GIORNO

D EL COMANDO GENERALE DELL'ARMATA SA RDA E PROCLAMI DEL RE

ORDINE DEL GIORNO DEL 5 MAGGIO 1859

FATTO D'ARMI DEI 3 E 4 MAGGIO 1859, IN RIPA AL PO

N ei giorni 3 e 4 maggio il nemico accennava a un passaggio sul Po di fronte a Frass i neto e a Valenza.

Le truppe del r]" regg imento, l' VIII battag li one bersaglieri, la 1°, l a r7• e la r8a batter i a, poste a guar · dia di quei siti, sos te nnero con i ntre pidezz a il vivo fuo co dell'avversa ri o, a tale che sve ntarono ogni suo tentati vo .

S. M. il Re altamente soddisfatto del fermo e lodevole contegno spiegato da queste truppe e dall'in·

telligen te dir ezione data alle m edesime da i loro capi i l colonne llo Boza li , maggiore Vo l pe. Land i, capi ta n i Sobrero, ])ho c Rob c rt, ha dato ord ine al c:1po d i stato ma gg iore sottoscr itto el i farn e partec ipi t ut ti i corpi dell 'Esercito co l presente orclir.e del g iorno, pers ua sa Sua M acs t ù c he questo primo ri sultato sarà se· guito da altri maggiori i quali accresceranno vieppiù la riputazione e la gloria delle ar mi piem ontesi d'ordine di S. M.: DELLA RocCA

ORDINE DEL GIORNO ED ELENCHI DELLE RICOMPENSE CONFE RITE PEI FATTI D'A RM E DAL 29 APRIL E AL 10 MAGGIO

N. 7· • Occimiano, 17 maggio 1859

Il Re stato altamente sodd isfatto del coraggioso contegno delle truppe nei fatti d'arme che segnal arono l'aperturn delle os t i l it à

I tenta t ivi del nemico cont ro le nostre pos izi on i incontrarono ovunque una vigo ro sa resistenza Que st i primi successi sono pe r le nos tre bandiere

arra di future g lori e. Sua Maestà vo lendo che coloro i quali ma gg io r mente s i dist in se ro ri cev an o oggi il g ui derdon e dov u to al loro va lo re, si è degnata, sulle prop os te ra sseg llatele dai ge nerali coma nd anti de ll e d ivisioni d i confer i re le seguenti r icom pe ns e. (Seg ue ]"elenco norninalivo).

ORDINE DEL GIORNO ED ELENCHI DE LLE RI CO MPE NS E CONFERITE PER IL COMBATTIMENTO DI MONTEBELLO (20 MAGGIO)

Casale, 25 maggio 1859.

Il 20 di questo mese la brigata di cavalleria, composta dei cavalleggeri d i 'ovara, Ao sta e di parte dei cavalleggeri di Monferrato e comandata dal prodc generale Maurizio de Sonna z, copriva con i suoi avampo s ti la destra francese al di là di Voghera

Assalita ivi dalrimero corpo austriaco agli ordini del generale Stadion con vigorose e repl ic ate cariche ritardava l'avanzarsi delle poderose colonne nemiche, finchè le pr im e truppe de lla divisione all eata del ge· neralc D c Forey accorrendo, entravano in linea. Giun ·

6.

te con ah re animow caridlt" 'ecotl(la\ .1 il loro attacco, contr ihui\·a alla \'illoria di :'\! ontebe llo c ris r uotna L unmirazi ot l<.: deg l i a ll ea ti.

S u:t M: lt"SlÙ :t pp rezza alt;t ntc n te 1:! b rantra <.: l:1 de lla ca\'a ll cria che co l2t com bauna c ; i com piace di far no to all'c scn: ito coml· essa a bbia aggiunto :tlla gloria delle armi italiane c ,iasi meritata la rico nosccnza dd He e della \:a;.ionc.

Sua Lt pal<:sc all'armaLI il nome dci tmh · tari che pcr , ingoiare coragg io, pc:r intdligcl'za c p<:; \·igo r ia di coma ndo rn , \·arono modo di seg nalar s i sop r:t g li :lit ri \·:tlo rm i ;\ ' l uc sli Su:t cortferi,cc tl u<: lle r icompt·nst: che sono il dc i forti c chc <:tt:rn:uw nella storia numi dei prodi c.:he sanno pugn.tr<.: per la Patria.

(Sc.:glH: l"c:h,:nn• 1l1Htll11.1lin•)

ORDI NE DE L GIOR N O E D ELEN CHI DELLE RICO M PENSE

PEI FA TTI D 'A RME D AL 2 1 AL 25 MAGGIO

N . 12 - Casa l<.:, 27 maggio 1859·

Il 21 tli q uesto m ese il generale com te la 4" elivisione, cava li ere C ia ldini, ordinava a due col onne d i guadare la Sesia a monte e a \'a lle del ponte di Vercelli onde sloggiare gli Austriaci dalla ripa sinistr::t.

La prima co lonna , composta d:tl l battaglione de l 10" r eggimento, comandata da l cap itano sig . ) est, non cu ran d o il pericolo d i g uadi in ce rti e p rofond i, cntr a va riso lutamente ne l fiume c in b reve le tru ppe rio r din::tvan s i s u ll 'opposta s pon d::t.

Non potendosi servire delle munizioni che durante il varco si erano inumi d ite, i soldati c on ammirabile slancio attaccavano il nemico a ll,a baionetta.

Sorpreso da tanta ard ite zza esso si dav::t a precipi t osa (uga, abb::tn d o n a nd o s ul campo morti, feriti, ::tr m i, m u n iz ion i ed eq ui p::tgg i.

I n que sto fr attempo la colonna, sotto g li ord ini del ten. colonnello cav Rcccagn i comandante dci cavalleggeri di Alessandria e composta del VI e V II battaglione bersaglieri e d i due sq uadroni di ca,·alleggeri, passava la Ses ia al guado; con ardita manovr::t ri cacc iav::t i l nemico d i posto in posto e contribuÌ\':! così a l successo della g io r nata: onde t utt a l a sini s t r a

d e lla Sesia, d:1l di Alba no s in o :1 Torrione, tro\·ossi sgombr::t dcii' avversar io.

Il possesso di quei terreni p<.:r parte nostra fu mag giormentc assicurato nello stesso giorno c in quel l i success i vi 22 e 23 da ardite ricognizioni offensive, eseguite da alcune truppe della 4" d ivi sione e da p:t recc hi squadroni d i c::t,·aller ia di linc:1.

L i 22 c.: li 23, mentre.: alcunc ricogniz ioni d i re tt e d a Sua in pe r son a s ulla Sesia e sul Po , protette mirabilmente dall'art ig lieria, tenevano a bada il nem ico, l'isolouo che tro, a, asi in faccia a Terra nov:J \·eni\'a fortememe occupato dai nostri .

Il contegno de ll e truppe in tutte queste c irco sta n ze f u , comc sempre, degno del più gra nde enco mi o.

S M. i l Re, nel l'o r d inare c he s ia fa tt o conoscc :·e alle t r uppe la sua alta sodd isfaz ione, si è degnato di conferi r e, :1 coloro che più si distinsero, le seguenti ricompense.

(Segue l'elenco nomin.nin•. Fra le ricompçnsc, r i,uha cnn · cessa 1.1 mcd:1gliJ d'oro :li milit,lrt' .ti c;• pitano jcst Gius.: ppc d el 100 rq,:g im e n to: " P e r l 'intc ll igmz:\, energ ia di valo re con cu i conduce, :• il proprio hallagli on c n tll' a tl:l cco co ntro l ' inimi co,),

ORDI NE DE L GI OR N O

T o

rri o ne, .W maggi o

Il figlio d el magnanim o C::trlo AlbcrlO non pott:\':1 ren Ò<.:n: p iù bcll::t tes tim onianza alla memor ia dd Vinc itore di Goito.

Oggi 30 maggio, gi orno memorabile :11l c tru pp <.: piemontes i , Vittor io Ema nu clc , :1 II:J testa d e ll a prop r i:1 arma ta, \'cn iva ad a ssal ta r e le formida bili p ns ir.io n i d i P:1 lest r o, C::tsa li no e Vi nzaglio. Le d i fende\'ano ac -

can itamcntc gl i Austriaci : ma i hr a\·i Pi emontc,i le.: super:wano alla baionetta. Il nemico ha toccato pt·nlitc. Le nostre sorw pure considerc\'oli . \tolti prigionieri, molte armi c du e c:.lll noni so no c adut i nelle nost re ma n i. I nos t r i si compo rtaron o da eroi . La [Jat ri a esu l t i d i q uesta prim a vittori:.. D Eu .A RoccA

T orr ione , .)O

maggio

La prima nostra battagl ia segnèl la pr im a nostra vi ttoria. L 'eroico \'Ostro coraggio, il m ir ab ile ordine delle vostre fìlc, l'ardir e c la ,agacia dci c a pi hann o oggi t ri onfato a P a les tr o, :1 V in z:1g li o, a Casalino.

L'av\'c r sario, r ipctu t;lm Ci ll C attaccato . abb andona · \':l, dopo osti n ata d i fesa. le fo r tifìcaz icw i a lle \ ' OSI r e ma n t.

Qu es ta campagn a J' on potC\' :l a prir s i so tto più fc l ici auspici.

Il 1ri o nf o d' ogg i ci ;; a r r :l che ah re vi tt or ie \'Ol risc r \'c rcte a lla gloria d el , ostro Re alla fa ma della , aloros:l a r mata piemon tese.

So ld:u i'

La P;H ri a esu lta nte Yi esp ri me pe r mezzo mio la ' ua r iwn o,çenza e superba d<:llc nos l re ba ttag lie, essa giù a ddita a lla stor ia i nomi deg li er o ic i suoi fìg li che pc.: r la seconda \' Olta nc.:l memoralJiJc giorno ddli 30 maggio, \'alorosamcnle combattuto per Ici .

PROCLAMA DEL RE VITTORIO EMANUELE ALLE TRUPPE

Soldati!

Oggi un n u ovo c sp len dido fa tto d'armi è stato segna lato da no, ella vit tor ia Il 1:em ico ci attaccava vigo r osamente nella p osizione di Palestro Portando pode rose fo r ze co ntro la nostra d i fesa , tendeva a d impe dir e l a giu n z ione de lle n os tre colle truppe del maresciallo Canrobert.

L'istante era supremo . Di gran lunga inferiori i n numero all'avversario erano le r.ostre sch iere . Ma sta · vano d i f ronte degli assalitori le valorose tr uppe d ella 4' d iv isione, guidata dal p r ode gcn C ialdini e l'imp areggiabil e 3° r eggimento zuavi, i l quale, o pe ran d o in questo giorno coll 'esercito sardo, possen teme nt e contribu iva alla vi ttoria.

Micidia le fu la mischia D a ogni lato si com ba t· ceva con accanimento cd ardo re. M a a ll a perfine le trup pe alleate re s pi nsero i l l'emi co , d opo ave rg li btto

toccare grav iS Sime pe rd it e, fra le q uali un g enera le e parecchi ufficiali. A mille circa sommano i prigi on ieri aus t riaci O tto ca nnoni furono presi alla bai o· netta, c in que d ai zua.v i c tre dai nostr i.

Nello stesso mentre in c ui avveniva il comb:lttimen t o d i Palestro, i l gene r ale Fa n t i con pari successo respingeva, colle tru p pe d e ll a 2 • d iv isioce, un a lt ro attacco di r etto dag li A u striac i so pr a Confienza

S . M . l' Imp eratore nel visita re il campo di battag l ia espri meva le sue più sentite congratulazioni ed apprezzava l'immenso vantaggio di questa giornata .

So ldati !

Perseve ra te in qu esti vost ri s ub lim i propo si t i cd io V I assicuro che i l c ielo coro ne rà la vostr a opera così fel icemente da voi in iziata.

A l T or ri one, lì 31 magg10 1859

ORDINE DEL GIORNO ED ELENCO DELLE RICOMPENSE CONFER ITE AI CACCIA TORI DELLE ALPI

N 10 - lv! ilano, 8 g iugno 1X59

Mentre l'esercito alleat o te nc\·asi anco ra su lla difensiva i l generale Gariba ldi, :d ia testa dei C:tcciator i d elle Al p i, dalle s ponde de lla Dora spingevas i :ll·d itamcnt c su l fianco destro deg li Aust riac i: con straordinaria vel ocità di mo sse, in pochi giorn i e i r agg iur. · gev a Sesto Calende , d 'on de cacci a to il n em ico pcnctra,·a sul terr itor io lombardo c a porre il cam-

po a Varese lvi assalito da l fe lci - maresciallo Urban con 300 0 fanti , 200 cavalli, 4 c ann oni, sosteneva, tuttochè spro\'\'cd u t o d i :Jrt iglie ri a, una p ugna accan it a dall a quale \' itt orio so Con altri success iYi com· ba tt imenti apr ivas i p o scia il ve rs o Como, ÙO\'e r esp in geva di be l llli O\'O g l i Austriac i c s' im padroniv a dci loro rnagnz ini c bagagli.

PROCLAM A DEL RE ALLE TRUPPE
147 -

Questi ragguarc..lemli fatti formano il più bell'elogi o d i t1uc.:sti giovani volontari, i quali, ordin:lti dal loro ca p o, mentre il nemico g i j raclun ::t \' :l pode rose schie re a i nostr i c.: onlini, co m ba tt erono i n quc.:sti giorn i scorsi cl a vec ch i so ldat i. Essi h anno b en mer i tat o della PatriJ , c Sua Maestà nel compiacersi d i atte star<.: loro la sua più alw soddisfazione ha or-

dinato che siar o faui conoscere all'esercito intero i nomi dei prodi Cacc iatori che maggiormente si distinsero c le ri com pen se che loro ac co rd a co l presen te orcli ne dd gio r no.

(Segue l' ck nw nomin:nivo Fr.t i d cco r.tti ri>ult:• il gcm·· ralc (;;t r ibaldi :tl <lll:tk fu conce'"' l.t mcd.tgli.t d'o ro al v.tlur milita re).

ORDINE D EL GIORNO ED ELENCO DELLE RICOMPE NSE CO NFE RITE PER I COMBATTIME N TI DI PALESTRO, VINZ AGLIO E CO N FI ENZA

N 28 . - Brescia, 19 g iu gno 1859

I p roclam i de ll e o pe r az ioni dclli 30 c 31 maggio hanno fatto co noscere all'esercito le sp lendide ripetute prove riportate dalle rostre uuppe a Pal estro, a Vinzaglio ed a Confienza.

In quei memo randi comb att imen ti tutti spiegarono u n coraggio ed ardore supe r iori ad ogni el ogio : mo lti p o i trovarono a nco r modo d i seg nalarsi con t r :ltt i d i specia le bravura .

E pari va lore mostravano q u e ll e fra le truppe de ll a 2 a divisione, le quali nell a celebre gio rna ta dciii 4 giugn o a ccor revano a Magenta pe r coprire il fi a nco sinistro dell'e serc ito francese.

Se nell'immortale vittoria di quel gio rn o l'armata sarda n on ebbe gra n pa rte perchè essa s ta va o pera n do il varco de l Ti c ino, r ima r rà pur se mpre g lorioso per le no stre arm i l'ammirabile ardore con cui i bcr sa-

g l ier i del IX batmglior.e, protetti dalla 13a batter ia, lanc ìavan si alla corsa a cacciare g li Austriaci da quelle trincerate posizion i.

Sua Maestà volendo c h e colo:o i quali maggiormer.te si distinsero abb iano un gu id erdo ne che rammenti g li alti fatt i a cu i ebbero l a so rte d i trovarsi ed i l va lore d i cui h a nn o d a to luminose prove, si è d egna ta di confer i re le seg u enti ri compense :

( Segue l 'elenco nominativo. Ri sultano concesse : - medaglia d'o ro al ,-alor m il ita re alla bandiera del reggimemo fanteria: « Pe r la gloriosa condotta del r eggt· mento alla p r esa di Palestr o c alla battaglia de l 3 1 maggio»; - med agli a d'a rge n !O al va lo r militare all a ba n diera dd t oO, 15°, 16o reggim ento fanteria: "Pe r la bella te nu ta alla pre sa di Pa lestro e alla battaglia de llo stesso nome 30 c 3 1 maggio»; - menzion e ono rev o le al VII battagl ione bersaglie r i " che av rebbe meritato la medag lia d' o ro se avesse la bandiera ") ·

(3 0 - 3 1 MA GGIO)

BOLLETTIN I D I GU ERRA

Torino , 29 aprile sera

Quest'oggi gli Austriaci hanno passato il Ticino su vari punti. l"on se ne conosce i l numero nè la precisa direzione. Continua a Genova l'arrivo di t ruppe f rancesi.

A Susa è a r r ivata la pri m a colonna delle truppe frances i d i scese dal Monte G inevra; con t inua anche l 'arrivo di Francesi dal Moncenisio.

tclli, 2 montoni, 6 tori, 10 cavalli : Ill tutto 470 teste di bestiame

I n questa sortita rimasero feriti un ufficiale e tre so ldati N 4 - Una sped it a da Alessandr ia co n sta tò che i l nemico aveva abbandona to nel pome· ri gg io d i ier i Castelnuovo Scrivia, Casei , Alzan o e Molino dei T orti dirigendosi verso Gerola

T or ino, 30 aprile mattina

E ' arrivata a T orino l 'intiera divisione Ba ta ill c, che prima v a r cò il M oncer.isio, ed è stata acco l ta con vero entusiasmo da t u tta la popolazione, che accorse numeros iss im a ad incen tra rl a

La gua r dia n az ionale h a r eso ad ess a i dov u ti ono · ri. Il co ntegno delle trupp e era a mm irabi le Il Re and ò ieri sulla Dora in compagnia de l m aresciallo Canroberr e del generale Nicl.

E' inutile d ire come fosse accolto e festeggiato dalle truppe

ì'\on consta che gli Austriac i si si ano av anza ti du· rante la none sul nost ro ter ri torio, nè alcun ponte , hanno co minciato a costruire su l Po: con t inuano però ad ingrossare su l P iacent ino

N u ove notiz ie ricevute : g l i Austr iac i sono sb ar · ca t i ad Arona c pas sa n o il Ti c ino a l por t o eli Abbi ategrasso, o r dinandosi a Cassalo

Il generale Mac Mah o n è g iu n t o a G enova.

Quest'oggi com incia la marcia delle truppe fran· ccs i ùa Geno,·a

pcl Mini stro : G u GLlA:'-IETTI

Gli avamposti che il nemico aveva ve rso Voghera, Pontecurone e T ortona si ripie garo no frettolosamente quando le truppe della nost r a 2• divisione si presentarono s ulla Scrivia lasciando 5 pr igion ieri nelle nos tre mani .

Il pon t e d el la ferrov ia su ll a Sc rivia fu com p iu tamente da noi r iparato e il ponte in legno ristabili to per la metà delìa sua l ungh ezza, in modo che vi si può passare con carri e cavalli. ....

N. 5. - Da fonte s icu ra ri su lta èhc gli A u stri ac i hanno passato il Po su l ponte ch e ess i avevano get· tato presso Giro la . Il passa ggio de lle truppe com i nciò a ll e dd p om er igg io del 6 e durò s i n o alle ore 2 ù opo mezza n otte . Il nem ico h a t raspo rtato seco i viveri e gli oggett i requi s iti. T e rm i nato il p assaggio il nemico ha disfatto il pon te . Esso si mantiene tuttora ne l basso sull a spon da sini str a del P o . • • • S . Sa lv ato re, 8 maggio 1859

S Sa lva tore, 7 ma gg io 1859

N . 3 . - I er i m atti na il gener a le Cialdin i eseguiva una sortita dalla piazza di Casale e prendeYa al ne· mico un grosso convoglio di bestiame che esso avcY a r:Jccolto : erano 64 buoi, 283 vacche, 51 manze, 54 , i-

Questa ma t t i na alle 7 il ne mico h a fatt o s al tare due arc hi de l p onte de ll a strada ferrata presso Valcn6:J, gli estrem i della sponda sin istra.

Il n em ico ha spinto un a forte r iconoscenz a contro la testa di p o nte di Casa le. Il gen . Cialùini sortì colle sue truppe per re spingerla .

7 .
- 1 49 -

l nost r i her,ag l ieri l:l nc iarono al la ba ion e t t a COli· tro il nem ico il <1ualc fuggendo, :mra,·ersè> Ba lzola c \'illano, a lasciando nelle nostre molte :1rm1, gran qu.ullità di hufetteric e due prigionieri.

N0 i non a bbia mo avu to che pochi fe riti.

Occimi;wo, 12 maggio 1lì5t)

N 7. - Le ricogni7 ioni spedite a l di !21 del Po c1 hanno assicurato che il nemico ha abbandonato tluas i totalmente le posizioni che esso occupava in prossimit:t della sponda si nistra de l fiume .

Vercelli è tuttora occupata da un piccolo cor po aust riaco.

Lo stato sanitario c morale delle nostre trupp e con· tin u a ad essere sodd isfacen te.

essere molto T utt i i 'e n ' IZI so no di s impc:gnat i con ordine c regolarità. l soldati anelano l'istante di poter cogli Alleati :.fil nemico :: prescntargli battagli:1.

l ) h t R occA

Casale, 22 maggio 1lì59

Stamanc il nemico, ,·olcndo impedire alcune riconoscenze intra prese sulla Sesia cl ir ctte da S ua Maesti't in persona s i mcstrò i n forze a P ales tro e sullo stra· dale cl i Candia. La sua artig l ieria fu dovunque sopraffaua dalla nostra e in breve ridotta al silenzio. L'isola in faccia a Terranova fu occ upata dalle trup pe real i.

Poche sono le r.ost re perd ite: abbiamo a deplorare tra i feriti il capitano di maggiore Ferreri, che perdè una gamba

Occ im iano, 20 ma gg io r859

fl nemico ha sgombrato ieri Vercelli e nel ritirarsi fece saltare alcun i archi del ponte sulla Scri,·ia, i quali st ristabi l irono prontamente

Ve rce lli è oggi g iorno occupata dalle nostre tru ppe

L 'armata austriaca r. ulla di rilievo ha tentato da alcuni giorni contro le nost re posizioni difensive.

L o stato san itario delle nostre truppe continua ad

Di r impetto a Vercelli i nos tri occupano i l Tor · ri one c Borgo Ve rcelli. I n u no scontro d i ca valleria il cap. Brun etta di Nizza Ca,·alleria perdè la vita per un colpo di lancia

Da nuo vi raggu ag li ri su lta b rill antissim a la condotta del I0 ° fanter ia che, passa nd o ier i la Ses ia con l'acqua sino alla cintura, auaccò ,-igorosa mente alla baionetta l'inimico al T orrione , lo fugò uccidendone molt i e facendone altri prigionieri .

.\'ota. T.tli llullt;nint furono rcdaui ,inn alb d.H,t del l1 maggio

RE L AZION E UFFICIALE

sm combattimenti di San Martino e Madonna d ella Scoperta pubblicata n ella <<G azzetta Pi emont ese» del 28 giugno 1859

Rivo l tella, il 2(> giug n o 1859

Do p o la hanag l ia di Magenta cd i l combat t imento d i M el egna n o, l' ese r cito aust r iac o con t inuò, senza inter r uz io ne, la rit irata o l tre l 'Adda , il M e ll a e il Ch iese , rovinar.do i ponti d ietro d i sè .

La testa delle nost r e co lonne, in rap ida marc ia da Mi lano su Brescia, per le strade pi ù settentriona li, a i p iedi d ell e montagne, raggiu n se l' a ltezza delle co lonne nemiche su l Mella e g l i ultim i corp i dell'arma ta a u striaca sfilavano para llelamente a no i , per Bagnolo, s u Momech iar i e Lonato, quaP.do app u nto le nostre divis ion i raggiungevano il Mella a Bresc ia.

n 15 giugno l 'esercito aus t r iaco trovavas i lìna lmente concent r ato i n fo r ze nume ros iss ime ne ll e fo rm idab ili p os izioni su ll a sin ist r a del Ch iese

Il giorno 16 le sue truppe ab b andonavano Monte ch ia ri , Ghedi , Cast ig l ior.c e Castel Venzago per rioccupa rli i l g iorn o seguente con forze maggio ri. Finalmente nella notte da l 19 al 20 giugno tutte le pos iz ioni predette furono d i nuovo abbandonate .

Le t ruppe con c;ui i l nem ico occu p ava ancora la dest r a del M i nc io erano poco significar.ti e non i nd icavano l'intenzione di offrire u n ser io comban irnento su questa sponda del fi u me

L e a r ma te alleate occuparon o allo r a senza res istenza le pos iz ion i d i Lonato pe r Esenta e Cast iglione d e ll e S t i v ie r e

Il 24 giugno , men t re le t r uppe francesi del m aresciallo Baraguey d'Hi lli ers m arc iav a r.o da Esenta sopr a So l ferino, avvic ina n dos i al Minc io, s ul la lo r o s in istra le t r uppe p ie m ontes i sp ingevano r icogn izion i nella zo n a di terreno comp resa fra il la go d i Garda e Po zz o le n go, nella d irez ione d i Pesc hi ero, c su Mado n na della Scoperta, b tera lmcnte a S olfe r ino

La 3" div isi01:e ba tteva i l ter r eno fra il lago c l a st rada ferra ta di Ve nezia.

L a 5' di vis ione, p iù a a vanzava s u P ozzo le n go.

L ;1 1' d iv isione finalmen te, da Lonato per Caste l Ven7.ago, d irigeva la sua r icogn iz ione su Ma d on n a

d ella Scope r ta per ri \·olgersi po i :mch'essa a Pozzolengo.

L a ri cogn iz ione della 5" d ivis ione si com p oneva dell'VIII b attag l ione bersagl ier i, d el II battag li one dcll 'u o r eggimento di fante r ia, del 1 " sq ua d rone dei cavallegger i d i Salu z zo e d' u na sezio n e dell a t b atteria d i ba tta gl ia .

Ques te t r u ppe da L onato pe r l a ferrov ia che dom ina i n molt i tr att i la cam p agna, e qu ind i per la. st r ada L ugana, s i d iri gevano su Pozzo lengo, alle 3 de l ma tt ino T eneva d iet r o a loro u na co lon n a d i ricogn izi o ne dell'estrema destra de l ge nera le Mollare!, com p osta dal I ba t tagli o ne del 7° e da l I d cl l' 8° r eggimento d i fante r ia, di d u e compagnie del X e due com p agnie del II b attag li one be r sag l ie r i, d i uno sq u adro n e dei <<cava ll eggeri M on ferrato» e q u att ro pezz i della 6• ba t teria da b attag li a.

A p oca d ist anza da l p u n to d ' incont ro de ll a ferrovia colla strada L ugana, q u esta la sc ia alla sua destra u n al t ip ia no detto di S . Martin o, il quale , vas to p er conte n ere m ol te tru p p e, è cir condato ad occ iden te ed a settentr ione do ri p ida scarpa che, sporgendo in alc u ni t ratti, f o r ma bastioni, resi fort i d a ca se isolate e da fo lte pia n ta g io ni d i a beti c h e li co ro n a n o e ne r endo n o fa c ile la d ifesa

La pos iz io n e è so pra ttutto fo rmi da bil e l ungo il c iglio d i Co lo rn bare, Con t raca ni a, il Rocco lo, S an Marl'Ortag lia e Co rbù d i Sop r a, loca l ità q u es te c he formano a ltretta n t i p u nti q u as i in esp u gnah ili di d ifesa, e pro teg gono le b r evi cort ine, e rt e p u r esse, che le co ll ega n o

O l trepassa ta d i poco a ltura, n o n occ u pata allo r a da l n emico , la ric og ni zio n e de ll a 5a d ivis io ne condo tt a d a l luogo te n ente co lonne ll o Ca d o r n a, wco ntrò g l i av a mpos ti a ust ri aci

Essa l i res pi nse fino al l' a ltezza el i casc ina Pont ice li o m·e, sp iegata a cava ll o de ll a s tr ada d i Pozzo lengo, f u a sua vo lta v ig o ros a me n te a ttacca ta da im ponen ti forze n em iche - r s r

8.

Il Mollard \: hc tcnc\'a dietro :1 poca di sentendo la moschcucria ed il cannone, porti! la sua colonna di ricognizione di destra ndb Messa direzione di tluella del luog o u.:nune colonnello Cadorna

Impegnato co sì verso le o re 7 Jc l m:m in o il com · battimen t o, nonch è rc.:ccJcrc, i l ge ne ra le Mo ll::1 rd e il tenente colonnello Cadorna mandarono avv iso a li<.: truppe delle ri spetti\·e divisioni di avanzare cclcrmcntc, c quest'ultimo ripiegavasi quind i lent:tmente . On· dc sostene re la sua ritirata, il genera le Mollard mandò due compagnie dd II bauaglione bersaglier i , guidato dal cap. Oc Vecchi, alla cascina Succale, onde prendere di fian co l ' atta cco del nemico e ritardarlo.

l quattro pezzi della 6" batteria d'artiglieria, del generale Mollar d, co l I bauaglione dell'So r eggimento fan teria fu r ono collocali s ulle alture di S an Martino.

Ma il n emi c o sp in geva innanz i rapidamen te le s u e truppe. Una fo rte co lonna per S S tefa n o e S. Donino guadag na va le alture sulla nostra des tra ed appena il battag lio ne dell ' 8• reggimento e i bersaglieri dd tenente colonnello Cadorna ebbe ro tempo d i occupare la chiesa di S Martino, onde dar agio alle t ruppe delle ricognizioni di sfilare per la strada sottostantc. Il nemico che era in forze, prog r edì senza arrestarsi verso cascina Contracania, forzando così le nostre t ruppe ad abbandon are ancora le posizioni di San Marti no per guadagn a r e a tempo la loro linea d i ritirata

E ra r. o le 9 del ma tt in o quando le pr im e truppe della 3' divisione, 7• c 8° reggimento fanteria, giungevano sul campo di battaglia segue ndo la ferrovia. Il generale Mollard le fermò tosto, presso Canova, in ordine di attacco, il 7° reggimento in prima, 1'8° in seconda linea.

Questi due r eggimenti, lanciati senza indugio all'att acco di San Martir.o con ord ine di non far fuoco, ar r esta rono i l nemico.

Si portarono i n nanzi successivame nte col più mira bil e sla ncio e guadagnarono due vo l te il cigli o de ll'altura, da San Martino a l Roccolo, ove il nemi co abbandonava tre pezzi che s i tentò invano di asporta re L'artiglieria della divisione cd i « cavalleggeri di Monferrato>> contribuirono a questo successo

Erano stati uccisi il colonnello Beretta ed il maggiore Sola r o, feriti il generale Arnaldi, il maggiore Borda, il m agg iore Longoni.

Le truppe spossate so le ardente , dalb rapida m arc ia e vigo r oso nttacco, e p riv e di ca pi dovette r o cedere al il qu a le continuamente a ccresce ndo le sue forze da Pozzolengo e p adro n e d el terreno dominante, riprese ancora il cigli o perduto de ll'a lt ipiano e con questo le sue artigl ierie

Il nemico guadagnava anche terreno scendendo da

C. Contracania Si avan:t.a\':J verso la cascina Seln:ua o nd<.: cadere sulla ferro\ ia e nostre comunicazioni. Il primo squadrone dei •• cavall eggeri di Saluzzo " • che allora trova vasi disponibile, fu lanciato contro la fanteria onde arrestarla. Il c apitano Spinola fece un:J brillante ca ric a in foraggeri con perd ite se n s ibil i, ed int :tnto si sped ì sul punto minncciato il IV b a ttag l ione.: dc ii 'H" r eggi m ento, c l'V l Il bnttaglione bersag l ieri. Il ge n erak Mollard, le truppe delle ricognizioni, c la brigata <<C une o >J avevano va lorosamen te combattuto fin \'erso le 10 antimeridiane. Sopragg iunge va al· !ora la sa divisione condotta a passo accelerato generale Cucchiari sul campo di battaglia, per la stra · da di Rivoltella.

Avevano preceduto al trotto la fanter ia, la 7'' e 1'8" batter ia, che giun sero in tempo a sostenere la rit ira ta della <<C uneo l!, c quindi la 9"' che appoggiò l 'att acco successivo della brigata « Casa le J> tuta da fo r se 30 pe z zi nem ici .

Marciavano po i in testa del la d ivis ione il I, lll e IV battaglione dell'n • reggimento (co lonnello L eotardi). Essi furono disposti in colonna d i attacco a sinistra della strada di Pozzolengo Il colonnello Avenati dietro, a sinistra dell'11 ° reggimento, mentre il Il, III e IV battaglione furono trattenuti sull'estrema destra dal gener ale Moll ard, il quale sent iva l'urger.tc bisogno di ripre ndere le casc in e Canova , Arm ia, Scivetta e Moha ta, e rendere lib era la fer r ovia Mentre, s ulla d est ra , i tre batta g l ioni de l 12° regg imento cd il X battagl ione bersaglieri procedeva.no a ll'a tt acc o di ta li casc ine co n scarso uso di fuoco, a ll a sinistr a l'II o reggimento e un battaglione del 12°, si gettavar.o sulla chiesa di San Martino e sul Roccolo sotto un violento fuoco di mitraglia e di moschetteria .

Queste posizioni erano guadagnate con esemplare valore, e così anche sulla destra erano prese tutte le casc ine comp r esa la Contracania, malgrado la pert i· na.ce d ifes a : tre pez zi erano abbandor. a t i dal nemic o; ma t ost o da l ui ripresi.

I n questo at ta cco la b ri gata «Casa le n ebbe il maggiore Poma ucciso, il co lonnello Avenati, i magg io ri Manca e Zini feriti

Durante l'attacco stesso, la brigata « Acqui )) raggiungeva in coda della brigata « Casale » , preceduta dal V battaglione bersaglieri. Il 17° reggimento comandato dal magg Perrero, si fermò tosto per colonne di battag li one a si ni st ra della stra da L ugana, dinanzi e para llelamente a ll a ferrovi a.

Il V bat ta glion e ber sag l ier i si co llo cò alle ali de lla l inea del 17° r eggimento, c q ueste truppe cos ì form :Jte marciarono tosto av anti all'attacco.

I due battagli o ni di destra c del V bersaglier i si diressero verso la ch iesa di S Martino e la Cascina Comracania, la quale era di nuovo caduta in

possesso ùel nemico; men tr e i due ul t i m i battaglion i d el 17" regg im ento con parte dei bersa gl ieri d el colon n ello Bertaldi si portarono i n direzione affa tto eccen t r ica, p ie g ando a si nistra Jìno a Cascina Cor b ù d i Sotto.

Nell' i ntervallo la sc iato tra i Ju e b at t ag lion i d i d estra e quelli di si nistra de l 1/ reggimento, si trovava tut tora l' n" r eggimento che li aveva precedu t i all'a ttacco e che combatteva di fronte col molto vigore Un battaglione del 12° reggimento, condotto dal colonne llo Avenati, all'estrema sm istra, comba tteva anch'esso ard i tame nte, verso le cascine Ceresa e Vestone da so lo.

Ognuno di questi attacchi guadagnava terren o. La casc i na Contracania come la chiesa di San Martino ed il Roc colo erano presi per la quinta vo lt a, e le truppe del 12" reggimento e d el 17° mesco l ate c oi bersaglieri de l V ba t tag li one guadagnarono, pe r la prim a volta, m ol to terre n o s u l culmine dell'altip ia n o so · pra la cascina Contrac ania .

Era mezzodì, quan d o il movimento pieno di vigore della s· divisione, si mo strava vittorioso

Giungeva in ta nto l a brigata « Pinerolo » della 3• d ivis ione da Desenzano e R tvo l tella verso Casc ina Selva, ed il genera le Moll ard la disponeva in ordine d i attacco pe r co m pleta re i l successo della s• divisione.

Al tocc o la b r ig ata avanzava a quell'attacco diret· tamen te sopr a la casc ina Cont r acania, parallelamente all a strada ferrata. Essa er a for mata su due li nee. Il 13° r eggiment o a destra e il 14° a sini stra, coll ' arti · g l ier ia a l centro. Ma appena cominciò il suo mov i· mento ed erasi imp egn ato un vivo fuoco d'artiglieria ed avev ansi co nqu istate alcune casc i ne ai piedi del· l'a ltipi ano occupato da l nemi co, si ebbe notizia della r itirata della Sa d iv i sione e si vi d e il fuoco sull'a l tura d i cascina Contracania r ipiegars i e sparire.

Mentre infatti pa r te del I]" reggimen t o e parte del 12° combattevano a sin istra ve rso C orbù di Sotto e Vestone, i l nem ico aveva collocato artiglie rie a 200 pas s i da l lo r o fronte ed aveva in comi nc iato scariche di mitraglia che arrestarono le nostre truppe E sse si ripiegarono in ord ine dinanzi a tale fu oco e a quello d ell a fanteria nemica la qua le già le prendeva di rovesciO.

Le truppe della sa d ivisione b attevan o co sì in riti· rata, i ndietro dall a sinistra ve rso la destra, e si r iunivano al punto d i pa r tenza presso la fe r rovia. L o stesso 18° r eggi m en to che er as i i ntanto fermato n elle posizioni d el 17° ed avevano marci a to i nnanzi b rill a n temente , do ve tte pur esso segu ire la ri t ir ata de lle a l tre tru ppe

I bat t aglio ni dell'II 0 , 12° e I7° reggimento e i bersa gli eri del V b attag lio ne , che si trov avano pa dron i dell'a l tura d el Rocco lo, progredend o verso l a casc i na

Contracania, scopert i così ;:t[ fianco stmstro st trovarono costrett i ad a bb andonare l'a lt u ra e seguitare il mov imen to generale di ritirata onde non essere c ircondati

Da ll e va r ie fas i del comba tt imento, che si può ri ass u mere i n repl ica t i attacch i contro posiz ion i prcssochè inespugnabili, si aveva potuto sc orgere c he le truppe con cui il occupava l e p osizioni mede sime erano tro p po considerevoli, pe r chè sforz i successivi di un tenue nume ro di va lor osi so ld a ti , st anch i della p recipicos:l ma rcia pe r g i unge re in linea, po· tesse r a bastare p er co n segu i re la v ittoria

Il genera le Mollard c il suo capo d i st ato maggiore g iu dicarono quindi non c o nven isse segu itare l 'a ttacco pa r ziale g ià i niziato dalla b ri ga ta « Pinerolo l> ed ordì· naJono che s i dovesse sos pe nd ere ogni ten t ativo u lteriore fino all'arrivo di nuove trupp e.

Il Re aveva infatti disposto p e r chè la 2 " div isione (Fan ti), di retta dapprima, verso le II anti meridiane sop r a So l ferin o ove i F rance s i e ran o seriamente impegnat i, ca mbi asse d irez ione e ma ndasse una dell e sue brigate verso Pozzolengo i n sostegno della Ia div ision e colà i mpegna ta , mentre l' alt ra br ig ata dovesse marciare verso San Martino in appoggio alle trup pe della 3 e de ll a sa. divisione ch e combattevano fin dal ma tt ino

La br iga ta «Aos ta » giu nse sul campo dell'az ione ver so le 4 pomerid iane e si mise ag l i ord in i d el gene· rale Mollard Questi la dispose a sinistra d ella brigata « P i ne rol o >l, d i fronte alla posizione di ca scina Contracan ia co l suo I b attag l ione bersaglieri a l lato sinistro.

I qu attro regg imenti delle due brigate e ran o formati cadauno su due lin ee.

L ' ar t iglieria, ba.tteria Caroelli alla dest ra, batteria Bottilia ali 'es trem a sin istra .

La cavaller ia, tolto uno squad rone di scorta alla rsa. batter ia, co n tutto il r i manente tenevas i all'estrema destra che t rovavasi sc ope rta

Le ba tterie aveva n o ord i ne di por tars i avanti senza a prir e il fu oc o che a p iccolissima d istanza da l nem tco.

Fur on o l asciat i g l i zaini e fu d isp osto pe rc hè i tamburi e le tromb e suonasse r o dur a nte tu t to l'atta cco.

Il generale M o lla rd a veva staccato un ba ttag lion e d el 14° r eggimento ed una sezione di art igli er ia che ten tassero gira r e l 'es t r ema sinistra de l nemico .

La s' Jivisione ripiegatas i verso Rivo l te lla, dopo i l suo vig oro so a ttacco del mattino, per rio r dinars i, era stata richi amata d a l Re su l campo di ba ttag l ia.

Era n o le ore s po mer idiane e le truppe a vevano com inc iat o la lo r o ma rc ia avanti.

Un orribile ur agano aveva d'un tr a tto oscurato il

- 153 20.

c ielo, e muggiva un vento impetuoso accompagnato da ,·iolenta pioggia.

Le truppe marciarono malgrado i più duri ostacoli ali' attacco.

Il nemico liber;Jto, in qu<:l momento dagli ass:Jlti su l suo fianco destro, alla ch ie sa San Martino <.: al Roccolo, portò tutta !:t su:1 art ig l ier ia su l ciglio del la p os izione fra casc ina Contracania e Co lombare eu aprì un celere fuoco.

Le nostre truppe avanzarono con mi rabil e ardore. La brigata ((P iner olo» (generale di Morozzo) si diresse sulla Contracar.ia: conquistò successivamente varie posizioni perdendo nell'attacco i due colonnelli Balegno e Caminati ucci si, ed il maggiore Morand o ferito

La brigata '' Aosta >> pre se a sin istra, si portò sopra casci n e Canova, Armia e Monata conq ui standole success iv a m en te e si rivolse po i so pr a l a Comracania e la chiesa di S Martin o. Ma le fo rze e l'art iglieria de l n emico a rrestaP.do la un momento, essa prese posizione d ietro queste cascine, respingendo a sinistra e di fronte i ripetuti attacchi dell'avversario che cercava scendere dalle sue posizioni dominanti.

Il maggior generale Cerale era ferito : del ) 0 reggimento il colonnello Via lardi era parimenti ferito: c del 6° reggimento era ucciso il maggior Bosio, ed e r ano fer it i il colonnello Plochiù e i maggiori Polastr i e Botteri.

Il luogoter.ente co lon nello de ll o stato maggi ore Ricott i d ispo se a ll ora perchè la 15.. batter ia (Bott ilia) con otto pezzi, la 6" batteria (Casanova) con sei pezzi, e quattro pezzi della 5" batteria (Bassecoun) si collocassero accanto alla casa Monata onde con 18 pez z i battere ed espugnare la cascina Contracania. Sotto la protezione di questa potente batteria, il generale Cerale r iprese l'offensiva col 5 ° reggimento fanteria avanzando da cascina Monaca sulla casc i na Contracania e col 6° r egg imento, che appogg iò a destra avvilupp a nd o la predett a cascina .

T a le attacco co n temporaneo a quell i d i de stra della b ri ga ta <c Pinerolo 11, della co lon n a di giro suaccennata, e segu i to poco poi dall'attacco dell'no reggim ento che ricominciava verso le ore 7 di sera con nuovo ardore seguito dal I2° e quindi dal 17° e dal 18° ricomparsi allora sul campo di battaglia, obbligarono il nemico a cedere la posizione alle truppe delle bri g:lte Aosta, Pinerolo e ai bersaglieri del I e a quelli di a l t ri battagl ioni

Mentre i generali Cerale c d i M o r ozzo davano le p iù belle prove d i valore e d i tenac ia, il ge nerale Mollard ed il suo abi le capo di s tato maggiore prendevano disposizioni per assicurare il successo.

Il tenente colonnello Ricotti portò sull'altipiano tutta l'artiglieria di cui poteva dispo rre. Erano la

15" batteria ( Bottilia) che compar iva la prima, poi pane della 6" batteria (C asanova) e la 5• ( Bassec ourt) c pane della 9" ( Vas sa lli).

Il nemico era tuttavia a bre,·e distanza dai pezzi Il tcncme colonnello Ricotti aveva perciò fatto avanzare lo squadrone dei ((cavallegger i di Monferrato))' coman d ato dal cap it ano Avogadro Questo i ntelligcn t<.: c valoroso u fficiale eseguì un a sp lendida ca ric a avanti il fronte della nostra artig lieria, ricacciandone il nemico da ll'estrema destra e cambiando quindi direzione fece una carica perpendico lare alla prima che rese libero l'altipiano.

Il generale Mollard, tutti gli ufficiali del suo stato maggiore, tutti i comandanti di corpo, giovandosi del s ucce sso ottenuto portarono avanti al suon di trombe e tamburo tutti i di staccament i incontrati, si chc in breve la posi z ione fu occupata con sufficienti forze co ntro ogn i tentativo del nemico Ess o fu inseg uit o e l 'artig l ier ia sparò contro di lui g l i estremi colpi. Il fuoco cessò verso le nove dopo 14 ore di combatt imento Tre cannoni furono i trofei della vittoria. Essa era insigne, ma fu pagata con perdite proporzionate La 3" d i visione e la brigata (( Aosta » della 2" div isione ebbero insieme 23 ufficiali di ogni grado uccisi e 75 feriti e di truppa 250 morti, 1505 feriti, oltre a 700 dispersi . La 5" divisione ebbe 19 ufficiali morti, 62 feri ti, 279 uomini di truppa uccisi e 1264 feriti ed olt r e 430 dispersi.

Mentre s ull' est rema sinistra si co mbatteva così l'intera giornata, una ricognizione della divis ione Du· rando condotta dal colonnello Casanova e composta da l III battaglione bersaglieri, d i un battaglione granatieri, di uno squadrone di «cav alleggeri d'Alessandr ia >> e di una sezione della 10" batteria, giunge va a Castel Venzago verso le 5 antimeridiane.

Un vivo combattimento delle truppe francesi del l corpo d'armata ferveva a Solferino.

La ricognizion e giungeva alle 5,30 verso Madonna de ll a Scoperta . La po sizione era da poco occupa t a J a l nem ico i l q u ale fu tosto at tacc at o. La b rig;lta granatie ri in sostegno della ri c onoscenza e r a giunca a Vem:ago, ma le sole truppe predette sostennero il com battimento fin ver so mezzodì. Sopraffatte allora dal numero , sebbene rinforzate, esse stesse dovettero ripiegarsi fi n verso il croce\'ia di cascina Rondotto e l'artiglieria fin oltre Casellin Nuovo. L'artiglieria nemica, che si era avanzata sino a questo punto, fu verso le ore una obbligata a ritirarsi da un vivo attacco dci tre b attagl ion i de l 2° reggimen to <<Savo ia >> ed uno d el r 0 reggimell t o, comandat i d al col onne ll o dc Rolland

Questo attacco, una carica dei << cavalleggeri d'Alessa ndria ))' l'arrivo in azione di due battagl ioni granatieri spediti fin dal mattino per Castellaro e Codigno -

- 1)4-

lo, i qual i car ic arono alla baionetta ard itam ente a p1u r i prese, e finalmen te l' arrivo dell'u• ba tter ia collocata tosto in li nea, costrir.sero i l nem ico a ritirarsi dalle po siz ion i guadagnate il mattino

Il gen. La Marmora mandato i ntanto dal Re a prendere il comando de ll a 1" e 23 div isione riunite , giungeva sul sito del combatt imento con missione d i d irige r e le t ruppe da dest r a verso San Martino, ove per s isteva l'az ione della 3" e de Jl a 5"

La 1" d i vis ione fu allor a d iretta per S Rocco , casc i na Taverna, su l monte Fami Qu iv i incontrò in posizione sul monte Mamo una colonna nemica compos t a del reggimento Prohaska e di a ltre truppe che già a vevano combattuto a San Martino Era assai prob abilmente un m ovimen to di gi r o del nem ic o ch e la I" d ivisione ritenne r endendo così un segnalato servizio alle tru p pe combattenti a San M art ino.

Questa c olonna venne r espinta, ma i l mov i mento della 1 • d iv i sione n e fu ritardato.

La 1" divisione aveva avuto a lo ttare nella giornata c ontro tre brigate nemiche

Essa aveva avuto i co lo nn elli Massa e I sasca , ed il maggiore Bianchetti Langosco feriti.

Le sue perdite tota li f ur ono di 6 u ffi ci ali e 97 uomini, morti, 25 ufficiali e s8o u omin i d i t ru ppa ferit i, o ltre a I Io mancan t i

La b r igata «Piemo n te il della 2" d ivi sio n e (Fanti) il 24 g i ugno entrava anch'essa in az io ne Diretta dapprima su Madonna della Scope rta, quando l a I a d iv isione aveva già resp into il nemico, fu dire tta dal genera le La Marmo r a su Pozzol engo . Gi u n ta a c ontrada Rondo tto i ncontrò u n corpo austriaco fortemente st abilito nei ca so lar i de i monti Torricella, S. Gio vanni e Predù ed i n p os iz ione su l monte (Se rin o).

Il nem ic o fu attaccato vigorosamente in tutte queste posizio n i da l IX battaglione bersaglieri (Angelino), dal 4" reggimento (Morand) e da una sezione de ll a 14a batteria, sotto il comando de l generale Camerana c fu re sp into vigorosamente fin dentro il vi lla gg io di Pozzolengo.

Occupa t o monte S. Giov a nni , una ba tteria di quattro obici che vi fu tos to stabi li ta aprì un v ivo fuoco el i granate alle spa ll e del ne mic o che combatteva a Sa n Martino e cont r ib uì a l successo della 3" c 5" div isione

La 2"' d ivis ione olt r e alle gravi perd ite to cc ate alla brigata «Aosta )) ' conta ancora 1 ufficiale morto e 5 feriti , 16 uomini d i tru p pa uccisi e 56 fer iti, olt re ad 8 dispersi. Fra gli ufficia li fe r iti devono an novera rsi i maggior i Escoffier de llo stato maggiore e Parecch ia de l 4° reggimento

Le qu a ttro d ivis ioni dell'eserci to che presero parte ai var i comba tt imenti staccati de l giorno 24 sub irono i n tota le la perd ita d i 49 ufficia li ucc is i, 167 fer iti e di truppa 642 uom in i morti, 3405 fer iti e 1258 dispe rsi, ed i n tutto 55 2r u omi ni fuori combattimento

Nel giorno 24 g iu gno i l nemico aveva rip r eso l'offe n siva con le i ntìe re sue forze. P assato im provvisamente il Mi ncio , oc cupò Pozzolengo e Sol feri no e si es te se alla pianura di Guid iz zolo per lu ngo tra tt o con fo r se 2oo ooo uomini.

Sulla dest ra egli f u disfa tto da ll'esercito francese, che il nemico tentava sor prend ere, e sulla sinis tra , attac cato dalle nostre trup pe , ment re pensava essere aggresso re, fu par i men t i vinto.

Risulta che le truppe di cu i egli disponeva dinanzi alla nostra fro nte consistevano in dodici briga te a lmeno, d i ognun a de lle quali si ha n no pr igion ier i.

Il Capo di S. M. dell'armata L uogot. Geo. DE LLA RoccA

- 1'55 -

T ESTO D ELLE LAPIDI COLLOCATE N EL GIUGNO 1940

nell e va ri e località c sulle varie case coloniche ov e avvennero i più sa li enti episodi del combattimento del 24 giugno a San Martino

IL 24 G IUG N O 1859

La loc a lità denom i nata il Roc col o Dove so r ge q ues t a Torre mon u mcn t a lc Fu tea tro degli aspri combattimenti Qui ricordat i

Ore 8: Combattimento fra reparti delle brigate austriache Reic hl i n, P h i li ppovic e L ippe r t contro repart i dell'8° fante ria , deIl'VIII e X bat tag li one be rsagli er i, i ncar icati di proteggere la r it ira t a d e ll a co lonna Cadorna.

Ore 8,30 · 9: Attestamento dei battaglioni austriaci.

Ore 9 : Azione dell'8 • fanteria (brigata Cuneo). E' ferito a morte il gen Arnaldi.

Ore 9,30 : Entrano in combattimento i reparti della b r igata aus t r ia ca Berger . P iazza m e n to d i b atterie a ustriache.

Ore 9,30 · 10,30: Rafforzamento in l u ogo dei re · parti austriaci delle brigate Rc ichlin e Berger.

Ore 10,30: Azione del I battaglione del 12° fanteria (brigata Casale) e del X battaglione bersagli eri Att acco alla baionetta de l fii battaglione del 12° fanter ia Controreaz io ne del le br igate Li pp er t, Re ich l in e Ph il ippov ic

O re 12: Az io n e d el 17• fan te ri a c d el V b attag li one bers ag li er i ( b rigata A cq ui) . Il fe ldmaresc i allo Be n edek conduce persona lmente al contrattacco il s· battaglione cacciatori Imperator e (brigata Philippovic), entr a in azione anche un battaglione del , go fanteria piemontese.

O re 13: La div isione M ollard avanza respingendo la br igat a L ippe r t c t re ba tter ie aus t riac h e

Ore r6,3o : Azion e co m binata del 13• e 14° fante ria (b r igata P inero lo) e del s• c 6• fanteria (brigata Aosta) ostacolata da un furioso temporale.

Ore 17- 19: Schieramento e sost ituzione di truppe austriache La brigata Berger sostituisce la mezza brigata Reichlin

O re 19: Az ione dell' II • fanteria, del III ba ttagl io· n e del r8 ° fante ri a e d i reparti de l 5° fa n ter ia.

R icompense conferite alle truppe italiar:e: I medaglia d'oro (al capitano Placido Bale gno di Carpeneto, comandante la 1' batteria) 17 croci dell'Ordine Mil itare di Savoia 167 medag l ie d ' a rg en to a l va lore 308 menzion i o n or e voli

CONT RACA N IA

O re 8: Tr u p pe d e ll a b rigata aus t riac a Li p pe r t, pro· venient i da P ont ice llo occupnno la ca sa.

Ore 9 : Anacco de l Il c I l I ba tta glione del 7" fanteria.

Ore 9 ,3 0 : Entrano in azior:e, provenienti da Fenile di Cambi, forze della brigata austriaca Berger. Mor t e del colonnello Luigi Berretta, c o mandante de l 7• fan ter ia Vengon o pi azza te b Mtc ric d e lla briga ta a u striaca L ip pert

Ore 10,30 : Azi one dell' !l 0 e r 2• fante r ia (b r igata Casa le) .

Attacco a ll a ba io n etta del I V battag li one del 12" contro reparti della brigata Philippovic provenienti dalla strada Lugana.

Ore 12: Azione del I battagli are del 17° fanteria e d i due banaglioni del 18• fanteria prov e n ienti da Ro chc n d oni d i Sotto , controffens iva d e lle briga te aus triac he Bcrger, Rc ic hlin e Lippcrt

9.

Ore 13: L'a r tigli eria austriaca apre il fuoco su Sei vetta contro i l I 3° fante ria.

Ore 14: Gli Austr iaci si sistemano nella ca sa con parte delle brigate Lippert e Philippovic.

Ore 16,30: Assa lt o alla baionetta del 14° fanteria (br igata Pinero lo) ostacolato dal temp o rale. Morte del cen. co lonnello Miche la nge lo Balegno di Carpeneto. Entra in azione il 5" fanteria (brigata Aosta).

Ore 17- 19: Riordinamento delle trup pe Gli Au· striaci d ispon gono fra la Contracania e il Roccolo la brigata Lippert.

Ore 19: Azione della brigata Aosta proveniente da Manata e della 15• batteria contro un ritorno offen· si vo delle forze austriache, costrette ad abbandonare il campo di battag l ia

Ricompense conferite alle t rup pe ital iar.e:

4 medaglie <.l ' oro (a l co lonnello Berretta Luigi del 7° bnteria, al ten. co lonnello Michelangelo Balegno d i Carpeneto <.lei 14" fanteria, alle Bandiere <.lei 5° e 6" fanteria).

21 croci dell'Orò ine Mi lit a re di Savoia. 436 medaglie d'argento al va lore. 6or men z ior.i onorevoli.

Stato Maggiore, Sanità e Servizi van : 20 croci dell'O r d ine Militare d i Savoia. 30 medaglie d ' argento. 42 menzioni onorevoli.

STEFANONA

Ore 9: Tre scontri success ivi t ra reparti dell'8 ° fanteria (brigata Cuneo) e reparti della brigata austriaca Li p per t.

Ore ro: Azione de ll 'a la dest ra della b rigata Lippert contro l'8° fanteria.

Ore n : Attacco del III e IV battaglione del 12° fanteria (brigata Casale) e scontro co l 17° regg imento austriaco Hohenlohe. Contrattacco di reparti della brigata austriaca Reichlin.

Ore 12: Azione d el 17° fanter ia (brigata Acqui) e controaz io ne del la br igata Reich lin.

Ore 19 : Combattimento fra il 5° fanteria (b rigata Aosta) e reparti delle brigate Berger e Reichlin

Ricompense conferite alle truppe italia ne: 21 me daglie d'argento al va lore. 95 menzioni onorevoli.

ORTAGLIA

Ore 9 - 9,30: Scontro tra reparti del 7° e 8° fanteria (brigata Cuneo) e reparti delle brigate austr iache Lippert e Reichlin respinti da San Martino. Cor.quista di tre pezzi appartenent i all'II 0 / 8 batter ia a cavallo austriaca. ·

Ore 9,30: Entra in azione la brigata austr iaca Berger sostenu t a dalla brigata Philippovic

Ore ro: Piazzamento d i sezioni di artiglieria austriaca. La brigata Casa le arriva da Fresca.

Ore 12: Azione dell'no fanteria (br igata Casale), di reparti de l 17° fanter ia (brigata Acqu i) e del V battaglio ne bersaglieri. Controazione del 5° battaglione

cacciatori Imperatore condotto persor.almente dal feldmaresciallo Benedek.

Ore 12- 19: Sistemazione di reparti della briga ta Berger.

Ore 19: Azione dell ' no e 18° fa n te ri a ostacolata sino alle 20 dalla resistenza delle br igate Berger e Philippovic.

Ricompense confer ite alle truppe ita liane: 3 croci dell'Ordine Militare di Savoia. 69 medaglie d'argento al valore r os menzioni onorevol i.

CASETTE CITERA

Ore 9: I bat taglio ni delle b r igate austriache Lippert e Reichlin, respinti dalle posiZioni d i Contracania e Roccolo, fronteggiano il 7° e 8° fan ter ia (brigata Cuneo).

Ore 9,30: Azione degli stess i regg imenti per la conquista de ll'a l tura. Controazione del l a brigata Berger giunta in r i nf orzo alla Lippert.

Ore IO: S istemazione delle artiglierie austriache

1 57 -

e di reparti della brigata Berger. I Piemonte si prendono d'assalto le batterie austriache.

Ore 11 : I reparti austria c i, da San Mart in o tlall ' r 1" fante ria, si riordinnno per il contrattacco.

Ore;: 12: Il 12" fnnte.-ia entra in azione a sostegno tleir 11" Controazione del lll battaglione e del battaglione granatieri del reggimento Hohenlohe. Il feldBer.edek ini z ia un contrattacco guidando il 5° battaglione cacciatori.

Or e 13 - 16,30: Attestamento delle 1'orze della brigata a u striaca Berger .

Ore t8: La brigata Bergcr (; sost ituita tla rep:trt i delle brigate Dauber e Philippovic.

Ore 19,30: Gli altri reparti della brigata Berger si ritirano dalle posizioni.

Ore 20: Azione del I banaglione dell' 11 ° fanteria, deli'Vfll hattaglioee bersaglieri, del lJT battaglione del r8° fanteria c del V bersaglieri. Piazzamento di un:t sezione de ll a 15" batter ia. Carica de l 2" squadrone cavalleggeri Monferrato contro un ritomo offensivo delle brigat e Berger c Dauber.

Ricompen se conferite alle truppe italia1·e: r medaglia d'o ro (capitano Avogadro di Casanov<l del 2° squadrone cavalleggeri Monfer rato) . 2 croc i de ll 'Ord ine Milit are di Savo ia. 92 medaglie d'argento al valore 126 menzioni onorevoli.

COLO MBA RE

Ore 9 : Assa lt o alla baionetta del IV battaglione del 7" fanteria (brigata Cuneo) contro reparti delle brigate austriache Lippert c Reichlir. .

Ore 10,30: Azione dell'VIII battaglione bersaglieri e del 2° squadro ne dei cavalleggeri Sa luzzo, cont rastat i dai battagl ion i austriaci della br igata Philipp ov ic.

Ore 12: Assalw alla baionetta del I battaglione del 17° fan teria (b rigata Acqui). Controazione della brigata Lippert Arrivo del 18° fanteria proveniente dalla strada Lugana, che entra immediatamente in azwoc.

Ore 13- 16,30: Sistemazione del 9° battaglione cacciatori Imperatore della br igata a ustriaca L ippert c di reparti di artiglieria. La divisior.e Mollard re s pinge sanguinosamente la brigata Lippert e le tre bat-

terie austriache sulle alture tra e San Martino.

Ore x6,3o: Assalto alla baionetta del 13° fanteria (brigata Pinerolo) e morte del colonnello Caminati. Il maggiore O rsier sa lva la bandiera del 13° fanteria.

Ore 19: Azione decisiva del 14° reggi ment o fanter ia, del 7° fante ri a e dell'VIII bersag lieri contro reparti della brigata Lippert.

Ricompen se conferite alle truppe italiane: 1 medaglia d'oro (colonnello Davide Caminati, co.na ndante del 13° fa nteria). 6 c roci dell'Ordine Militare di Savoia. 8o medaglie d'argen to a l valore. 81 menzioni onorevoli.

SORRE

Ore 9 : Scon tro fra reparti del 7" fanteria austriaci Ore r6,:,o: Il 13• regg imento fan teria, marciante avanzati. su lla Contracania, respinge reparti austriac i.

Ore 11 : Il z• cavalleggeri Saluzzo e l'VIII battaglione be"rsaglieri attaccano e respingono il g• battaglione cacciatori Imperatore.

Ricompen se conferite alle truppe italiare: 15 medaglie d'argento al valore 85 menzioni onorevoli.

SE L VETTA

Ore ro: Carica del 1° squadrone cavalleggeri Saluzzo contro il 9• battaglione cacciatori Imperatore della brigata L ippert.

Ore 10,30 : Az io ne alla baione tt a de l II batt ag l iore ùd 12° fanteria (brigata Casa le) contro reparti au-

st riaci. L'VIII battaglione bersaglieri e uno squadrone Saluzzo respingono i cacciatori imperiali Ore 12,30: Azione del 13° fanter ia (brigata Pinero l o) Controaz ione del 59• regg imento arciduca g n nieri della brigata Lippert.

Ore 15 - 19 : Il 14" fante ri a S I prepa r a ad assa lire la Contracan ia

O re 19: Piazzamento della 4" batter ia che appogg ia, co l suo fuoco , l 'azione decisiva che a questa ora s'i n izia su t u tto il fr onte

R icompense conferite alle truppe ita li acc: r croce dell'Ordine M il i t a re di Savoia.

14 medag l ie d'a rgento a l va lore. 13 menzioni onorevoli.

MONATA

O r e 8 - ro : Il II ba ttagl ione Jell ' II " fan teria (colonna Cado rn a) si a t testa e tiene la. posiz io n e

Ore 10 : Giunge in rin forzo il I battag li o ne <.!ell'II" fanter ia, attacco del 5° bat tag li one cacc iatori Imperatore e del 3" battag l ione granatier i Hohenlohe.

Ore 12: Entrano i n azione d u e compagn ie del V b er sag li eri e u n rep ar to a u str iaco del rt r eggimento Ho h en lo h e.

Ore 17: Si mette i n p ostazione una sa ione della rs " ba tt e ri a ita lia n a, una della 4" e una della 5' che aprono il fuoco su San Mar t ir.o

Ore 19 : Par te della b ri gata Aos ta p r ende le mosse per l 'ult imo e dec isivo attacco alle a l ture . Ricompense conferi te alle t rup pe i taliar.e : 7 medaglie d'argen to al va lo re 18 menzioni onorevoli.

PERENTONELL A

Ore 9 : S cont r o fr a 1' 8° fanteria procede nte su San Martino e re p art i della b ri gata austr iaca R eich li n.

Ore 1 1 : O cc u paz ione da parte di repa r ti a u striaci Az ione de l II b a tt aglione d el J2° fanteria.

Ore 15,30 : Azione del 5° fa n teria (br igata Aosta) che, i n attesa d i attacca r e San Martino e la Contracan ia, si attes t a e ordina le fi le.

Ore 17 : Reparti aust r iaci delle brigate a u st r iache Lippert e Berger tentan o l'aggiramento della posizi one, difesa dal 5°' e 6° reggimen t O fan t er ia, Cade

feriw il generale Cerale, comandante della b r igata Aosta .

Ore 19: A r inforzo della b rigata Aosta giungono d a ll 'a rgi ne ferrov iar io, il 7° fanter ia, l ' V II I bat tagli one be r s aglieri e sezio n i d i ar ti g lier i a, h a i n iz io l' u lt imo e d ec isivo attacco alle alture

Ricompense conferite alle truppe ita l ia r. e : 1 2 me d agl ie d'arge n to a l valore. 1 0 2 menzion i on o revol i

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Presentazione

Prefazione di Aldo A. MOLA

Prefazione all'edizion e del 19 5 9

LA PREPARAZIONE POLITICA DELLA GUERRA

« Ricominceremo da capo e faremo meglio >> ( Ma ss im o d ' A zeg l io dopo Nova r a) .

« A ve te g ettat o buon seme )) ( Luigi Cibrario a Cavour, al Congresso di Parigi ) .

« Le canon seul nous tirera d' affaire » (Cavour dopo i l Congresso d i Parig i) .

« N ous ne désarmer on s pas >> ( Cavour al pr inc ip e N apoleo n e n e l 1859).

c< A l ea jacta est! Noi abbiamo f atto della storia » (Cavour il 26 aprile r85 9)

LA PREPARAZIONE MI LITARE

(( Abbiamo un es ercit o che, se lo vedeste com e L'ha ridotto La Marmor a , è una bellezza >> ( Mass im o d 'A zeglio ne l gen n a io d el 1852)

LA GUERRA

<1 Soldati ! perse ve rat e . . . il C ielo coronerà la vost r a o pera così feli ce m ente da voi iniziata >> • (Proclama di Vi tt ori o Ema nu ele dopo il co mb att im en to di Palestro).

L a marcia verso il M incio

L a mattinat a del 24 giug11o a San M artin o

INDICE DEL TESTO
P a g. I
III
) )
)) )) 9 )) )) 2 2 )) \) 3 9 )) 47 ) ) 6r )) 74 ))

" a qualunque costo non dobbiamo far topica no1 ,. Pag. 95 (V i ttor io Emanue le II al cap itano Driqu ct).

" ... i Francesi hanno pre so Solferi1io ... " '> 1 02 ( Vitto ri o Emanuele II al cap itano Driqu ct)

"Sa n Martino sarà nostro e andremo a Pozzolengo ,, >> 1 r 2 ( Vittorio Emanuele Il al cap itano Rizzar d i).

" l' Italia tutta, dalle gesta vostre trae augurio e fiducia nei suoi futuri destini n n 122 (Vitto ri o Emanuele II il 25 giugno all'Eserc ito).

11 Bénie soit la paix de Villefranche! » •> 130 (C avour a l principe Kap oleone il 25 gennaio 186o) .

APPENDICE

r. - Quadro di formazione dell'ar mata sa rda .

2. - Divisioni che presero parte alla battaglia del 24 grug no

3· - Quadro sommario di formazione dell'armata francese (alla data del 20 mag, gio 1 859)

4· - Quadro sommario di formazione della 2 • armata imperiale . Quadro sommario di formazione dell'esercito imperiale nella giornata del 24 gmgno 5· - Primo proclama del R e di Sardegna alle truppe 6 . - Ordini del gio rno del comando generale dell'armata sarda e proclami del Re 7. - Bollettini di g uerra 8. - Relazion e ufficiale sui combattimenti di San Martino e Madonna della Scoperta, pubblicata nella << Gazzetta Piemontese >> del 28 giugno I 859 . 9· - Testo dell e lapidi collocate nel giugno r 940 nell e varie lo ca l ità e sulle vari e case coloni che ove avvennero i più salienti episodi del combat6mento del 24 gmgno a San Martino

Bibliografia

Inventario del fondo G-17 campagn a 1859 di Alessandro Gionfri da -

Pag . 1 39 )l 14 0 )) I42 )) 1 43 )l 1 43 )) I4 4 )l 145 ) ) 149 )) I)! )) )) ))

r68 -

INDICE DELLE ILLUSTRAZIONI

Re Vittorio Emanuele II , Camillo Benso conte di Cavour, Giu seppe Garibaldi, Giuseppe Mazzini

L'imperatore dei Francesi Napo leone III

Il generale Alfonso Fcrrero della Marmora

Armata sarda a Madonna de lla Scoperta (24 g iu g no 1859)

Il generale Giovanni Durando

Il generale Manf redo Fanti

Armata sa rda : il generale Gar ibaldi e la brigata c< Cacc iatori delle Alpi » (dalla Dora allo Stelvio - aprile -luglio I 859)

!l gene ral e Filiberto Mo llard

Il generale Enri co Cialdini

Il ge ne rale Dom eni co Cucch iari

Il generale Calisto Bertene di Sambuy

li maresciallo di Francia Augusto Regnaud de Saint- Jea n D ' Angély

Armata fra ncese a Solferino, sul Mon te dei C ipressi dopo la ba tt ag lia (l'Im peratore, la Guardia imperiale e i corpi I c II)

Il maresciallo di Fran cia Achi lle Baraguey d 'H illi ers

Il maresciallo di Francia Marie Edme Patrice Ma c Mahon

Armata austriaca: l'imperatore Francesco Giuseppe I, la 1 ' e 2 " armata e San Martino - 24 giug no 1859)

Il maresciallo di Francia François Canrob ert

Il maresciall o di Fran cia Adolphe N iel

L'imperato re d ' Au st ria Francesco Giuseppe T

Il fe ldzeugmeistcr Fér e ncz Gyula i .

Il feldmareschall-lieutcnant Lud,·ig August von Benedek

(So l fe nn o

Pa g l l )) 31 )) SI l i s6 - s7 )) 63 )) 67 )) 72-73 )) 75 )) 79 )) 87 )) 91 )) 97 100- 1 01 ) ) J03 )) 109 TT2 -I I3 )) II5 )) I I 9 )) 123 )) 127 )) 1 33

INDICE DEGLI SCHIZZI

(A fine volume)

1. - Zona delle operazioni iniziali.

2. - Zona del campo di bat tag lia del 24 gJUgno 1859·

3· - Situazione delle opposte forze nella notte 2 3- 24 glllgno I 859. Dir ez ioni e obiettivi di marcia per il giorno 24 giug no.

4· - Zona di combattimento di San Martino e di Madonna della Scoperta.

5· - Zone dell'avanzata e dei combattimenti de i Cacciatori delle Alpi.

SCH IZZ O N. 1
DELLE OPERAZIONI
N
l
ZONA
l
l z l A L
o l Q 15 20 25 km.
Rive rg aro
SCHIZZO N 2.
ZONA DEL CAMPO DI BATTAGLIA DEL 24 GIUGNO 1859 • Vw l e "-· Castenedo lo • Sirm ione

QUADRO SCHEMATICO DELLE FORZE CONTRAPPOSTE ALLA VIGILIA DELLA BATTAGLIA ( 1)

ALLEATI IMPERIAL I

Arm ata sarda 37.000 u 23.000 u . VIl i corpo l corpo f rancese v )) I l }} )} 52 000 U. 54.000 U. )) Guard i a VII >> I l i }) IV francese 4 4 000 corpo u 57.000 u. IX )} Ili )} )} (2) Xl }}

\

<Il l ... <Il E '<Il " ( l ) Le c i fre r i portate r i sult ano a l quan to in f e ri or i a q uelle date dai docu menti perc h è si è tenuto cont o dei Cor pi c he p u r essen d o presenti era n o troppo lontan i pe r pren der pa r te all'az i one. (2) Da q u esto lato si t rovava no di fron te anc h e du e (e poi t re) d i v i sion i d i ca v a ll e r i a f r ancese , con t ro d ue (e p o i u n a) imp erial i

QUADRO SCHEMA

(l) De l I li corpo solo l a metà concorse a ll a battaglia co l IV. L ' a l t r a metà ven n e t r att enuta lon ta no pe r parare u na presunta minacc i a nem i ca in d ir ezione d i Caste l Goffred o (2) La l " ar mata i mpiegò so l tanto 49.000 uomini dei 57.0 00 dispon i b ili

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TI CO DELLE FORZE COMBATTENTI DURANTE LA BATTAGLIA DEL 24 GIUGNO AL LEAT I IMPER I ALI 3'' d i v. sarda 5" )) )) 22.000 u 20 .000 u . VIli corpo Brigata « Aosta» 1" d i v sa rd a l 9 .000 u. Due brigate 8.500 U. de l V corpo corpo f rancese v corpo Il )) )) 52 000 u. 4 5.500 U. )} Guard ia VII )) Ili \ )) IV francese corpo 32 000 u. 57.00 0 U. I X )) Ili }} }) ( 1) (2) X l )}
1....
m bara SITUAZIONE DELLE OPPOSTE FORZE NELLA NOTTE 23 - 24 GIUGI Remedello di sopra ._E (..) ,// 'l l l l l l l •- -' Villa Carzago

oLEGENDA

ARMATA

f=-7 DIVISIONE 01 p CAVALLERIA

- - - - I.TALIANI - - FRANCESI AUSTRIACI

SCH I ZZO N 3 1859: DIREZIONI E OBIETTIVI DI MARCIA PER IL GIORNO 24 GIUGNO
ASTOR E ., SCH I Z ZO N. 4 COMBATTIMENTO DI Fenile •
. SAN MARTINO DELLA SCOPERTA E DI MADONNA • • • Sp m i ni '• Mart 1n o @ :, la Barbieri Chilometri 1 SOLFERINO '···t• : Corte o 2
di Boi
ZONE DELL ' AV A NZATA E DEl COMBATT 11 IO 20 30 40 50 km LE GENOA l ocal ità dei combatt ime nti direz ione di avanzata { IV RE A :.CH \ VA SSO v ( \.ago Ar ona • z z E R F . l 1 . ) BE LLINZONA ./ / Dongo • o\ Como ., Trada te !'l Saronno . • ,• Oes!C Leg nano NOVARA :. Ma ge nta (18-5) -- •) Trecate MORT ARA • 11 ABBIATEGRASSO Garla s co •.a ) AL ESSANDR IA
DEl CACCIATORI DELLE ALPI r·7 J ( . '--<. ,._.__. lello Spluga • \ / dello Stelvio -V1 { \ •........,_. BORMIO \ .\ .1 r , r· . \ \ ·---......,_......., \\.......) j 3e llagio -.a Zogno 'lZA SO NDRI O Adda r.::! < Tres enda . l / \ Ba go li no'. { Ponti •' Verolanuova .... Fio renzu ol a SCH IZZO N. 5. Tione •• • Bardo l ino PESCHIERA •• ROVERET O VERONA ... •• J Villa franca

INVENTARIO DEL FONDO G-17 CAMPAGNA 1859 di

ALESSA NDRO GIO NF RID A

187

AUSSVt P. = Archiv io dell" Ufficio Storico dello Stato Maggi ore dell'Esercito: b. =busta: fase.= fascicolo. s. fase.= sott ofascicolo : ins.= inserto

ABBREVIAZIONI
18S

l. INTRODUZlONE STORICO-ISTITUZIONALE:

l/A!UvfATA

Il co nflitto scopp iato ne l 1859 contro l'Aust r ia. p repa rato sapientcmc nte dal Cavour ' attraverso un lungo lavoro diplomatico culminato co n la partecipaz ione sarda alla gue1ra eli C ri mea e a l s ucce ss ivo congresso della pace d i Parigi del febbra io-apr ile 1856 , vedeva la Francia eli Napoleone III alleata del picco lo Regno eli Il trattato eli al leanza con la potenza d'Oltra lpe , frutto del l'incontro segreto del 21 lug l io 1858 a P lombières (Svizzera) tra lo stesso Cavour e l'imperatore elci Francesi-' che, come c noto , vincolava l'aiuto francese a l Regno sardo s olo nel caso di un "atto aggressivo dell 'A ustria'' contro quest'ultimo, prevedeva anche un appos ita convenzione militare, ripmtita in 7 articoli. ln questa era stabilito che i francesi dovevano impiegare 200.000 uomini, mentre i piemontesi 100.000 (att. 1°), che le province it a li ane annesse sare bbero state dichiarate so tto il controllo militare del re Vittorio Eman uele TT (mt. 2°) , che il comando s upremo d i t utte le operazioni era assegnato a Napoleone (mt . 3°), che i volontari sarebbero stati inq uadrat i in un ità rego lar i senza l'impiego d i corp i f ra nchi (mtt. 4 ° e 5 °) . che, infine , Genova era prescelta quale base logistica per le t ruppe fra nces i le qua li av rebbero usufru i to. con precise delle requisizioni (artt. 6° e 7°)' La convenzione faceva anc he cenno all' i mpiego della Ootta fr a nco-piemontese nell 'A driat ico. Sotto la gu ida de l genera le A lfon so La Mannora5 , m inistro della gue r ra s a r do cl a l 1849 a l 1859, fu profondamente rinnovato l'appa r ato dcii' esercito sabau clo6 • Per pr ima cosa venne potenz i ata l' organizzazione sc ola s tica mi l itare per i quadri; fu r icost itu it a la scuola eli cava ll eria eli Pinero lo e la scuo l a di fanteria a ivrea, la precedente scuola di applicazione per le armi dotte fu sos tituita dalla scuo la complementare d i artig lieria e genio, furono is tituiti i collegi di As ti e il battaglione dei figli dei militari da cui veniva se lezionato un certo numero di a l lievi ufficiali per l'Accademia e di sottufficial i per i corp i. Vennero , inoltre, is tituite 13 scuole eli topogra fia e attivati corsi di lingua francese per uffic iali e sot.tufficial i d i fanter ia e cavaller ia , fu p romossa anche la cooperazione interanna (corsi di e quitaz ione per ufficia li d i fanteria e di stato magg io re, p resenza di ufficiali d i fanteria alle sc uo le di tiro d'art ig lieria) la preparazione e l'istruz io ne de i sottuff icial i e g raduat i att r averso il potcnz iamcnto del le sc uole reggimenta li per l ' istruzione pr imaria, la ginnastica e i pr incipi el i arte m i lita re . Un ulte ri ore contributo al ri nnovo tecn ico -sc ient it ico e cultu rale de lla fo rza a r mata fu rapprese ntato dal i 'usc i ta, a To r ino, ne l ma rzo 1856, pe r in iz iativa de i fr ate ll i Car lo e Luigi Mezzacapo, del pri mo n umero della Rivista militare italiana 7 e dall' is t ituz ione de ll e bi bli oteche mi l itari di presidio In sosta nza i l genera le La Ma r mora creò un organizzaz ione sco last ica " imponen te e moderna" s ulla qua le ese rcitò "anno per anno. il contro ll o mediante r ipetuti interventi diretti per equilibr ame ed aggiornarne i programmi, la durata dei c orsi, i te s t i ed i manuali di stud io( ... ) a l fine eli t rarre dalle scu ole e d ai corsi il migliore rendimen t o" s ma con un difetto di fondo " la mancata istitu zi one di una sc uola superi ore di aggiornamento e perfe zionamento per gli uffic iali superiori'"' . ln seg uito La Marmora avv iò un serie di riforme organiche che portarono un riassetto completo dell'Annata sarda a l fine di darle in tempo d i pace una st ru ttu ra o rganica più adatta alle es igenze bell iche "' Rio rg anizzò il Minis tero de ll a G uer ra in due branche ( i l Segretar iato Genera le competente de ll' ammin istrazio ne de l pe rsona le. de ll 'o rdinamento e recluta men to e la D irezio ne Ge nera le de l Mate ri a le e dcii' Amm i nist r az io ne m il itare preposta a i se r vizi logist ic i) c r ifom1ò l 'o rgan izzazione m il itare te rri toriale nel suo complesso, che fu r ipartita i n 5 comand i d i d iv isione " (s uddivis i a loro vo l ta in comandi eli prov incia c d i p iazza) c i n 2 coma nd i el i sollod iv is ione mi li tar c' 2 che avevano p iena autorità s ulle truppe di s locate del prop ri o teni to ri o. Pe r quanto r igua r da i comandi el i grande e minore un ità, l 'A r mata sarda, dopo le r i fo r me eli La Marmora e fino alla vigi l ia de ll a campagna de l 1859, risulta va cost i tuita eia l O brigate eli fanteria, s u due reggimenti. compresa una Brigata Guardie, 9 batt aglion i bersagl ieri. 9 reggimenti di cavalleria (4 di linea e 5 cavallegger i) su 4 s quadroni ciascuno, 3 reggimenti d i attiglieria (l operai, l da pia zza, l da campagna) l regg i mento Rea! navi s u 2 battagl ioni, un corpo cacciatori fr anchi su 3 battaglioni, unità di carabinieri e dei se rvizi per un forza media eli 50.000 uomini '-' Rispetto a l passato erano aumentati i battaglioni bersaglieri, la cavalleria era s tata distinta i n pe sante e leggera , ed erano state costituite le batterie monoca libro " . Un a ltro imp01tante punto di arr ivo delle riforme attuate da l generale La Marmora fu rappresentato da ll a legge del 20 marzo 1854 s u l rec l utamento, il cui progetto iniziale fu presentato i l 3 febbra io 185 1 a l Senato " . La legge , c he aboliva la precedente del 1837 , stabil iva che i sudd iti di sesso masch il e e rano obbligati a conco rre re alla leva ragg iun to il 2 1o anno eli e t à. con due tipo logie d i ferma: d'ordinanza (8 ann i consecut iv i) e dei prov i'j;ciali Quest ' ult ima era r ipart ita, a sua vo lta, in du e categorie: la prima, con d urata el i 5 ann i in se r v iz io e 6 in congedo il li m i tato , la seco nda con d urata el i soli el i 5 a n n i in congedo ill i mitato nel corso de i qual i era no comp resi 40 g io rn i d'ist r uz ione, organ izza ti sa l tua ri amente. In sosta nza la legge de l marzo 1854 , integrata da q ue ll a de ll e r ise r ve del 1857 e r a un comp r omesso tr a il s iste ma eli rec l utamen to fr ancese e que ll o pru ss iano , rispondeva alle esigenze d i un eserc i to el i qua li tà a fe r ma lunga' 6 ma aveva come conseguenza una forza bilanciata modesta e non riso lveva il prob lema de ll e riserve non addestrate che po teva avere gravi conseguenze in c aso di prolungamento del conflitto. Semp re nel 1848 - 18 5 9 Il mini s tro della Guerra s i preoccupò anche di far emanare una serie eli atti normativ i di notevo le po rtata, qual i: la legge sullo s t ato deg li uffic iali (25 maggio 1852), sull'avanzamento (13 novembre 1853), il codice penale m ilitare, la legge s ulle pensioni m il itari e quella sul miglioramento del vitto, dello s t ipend io e de lle paghe Infine, nella sua attività di riforma dell'ap parato militare dello Stato, il gene ra le La Mar mora, tra m ite d ue apposite co m m iss ioni' \ predispose gli studi att i a i ndividuar e l'assetto difens ivo piì.t co nfacente a l terri tor io de l Regno che , olt re alla cintura fort ificata el i To r ino, f u poi ide ntificato nel la grande a nsa tra il Po c il Tana r o con la Piazzaforte d i A lcssa nclri a1s Alc une de ll e r ifo r me del La Mar mora ebbe ro po i una p arz ia le co nfe r ma de ll a loro vali d it à ne ll a gue rra eli Cr i mea ln ogni caso grazie a lui , l 'A n nata sa r da, nonos t a nte a lcun i g ravi ca r enze, qual i l'insuff icienza de ll e riserve istru ite e la mancanza di un moderno appa rato el i stato maggiore s ul mode ll o pruss iano, era d i venuto un "so li do s trumento d i guerra, certamente i l mig lio re deg l i eserc iti deg li s ta t i it a l ian i"' 9 Dal 12 genna io (859, il governo sardo diede inizio alle operazioni di mobi l itazione"': fu aumentata la s orveglianza e ri nforzato i l conf ine verso i l Lombardo - Veneto con truppe trasferite dalla Savoia, Sardegna e Nizzardo, furono sospese le l icenze, furono cos ti tu it i i depos iti con funz ion i eli centri per la mobi l itazione e equipaggiamento delle truppe da avviare po i ai rispett ivi La mob ilitazione fu attuata secondo il progetto studia to dall'allora magg iore Govone nel 1856 - 1857 che f u ut il izzato con qua lc he leggera moclifica 22 Con circolare del 9 marzo furono chiamate al le ar mi le c lass i d i l " catego ri a (classi 1828 -1 832 e pm1e clel ia 1833) e s ucce ssivamente patte di quelli de ll a 2• categoria (c irco la re de l 3 e decreto de l 23 giugno)l'. Con legge 7 ap ri le fu ri c hiamato un contingente eli 9 .000 uomini della classe 1838, me ntre , secon d o la c ircolare de l 12, le operazio ni d i leva dovevano ter m i nare il IO l uglio. Con decreto de l 22 ap ril e 2 J , l'A rm ata sa rd a venne ord inata in 5 div ision i d i fan teria c l el i cavalleria , mentre, con r.cl. il Corpo d i volon t ari Cacciatori delle Alpi, che e ra sta to ist it uito il 17 marzo sotto il comando eli Garibaldi, passava dalle dipendenze del Ministero deg li I ntcmi a quello della Ino lt re, con r.cl. de l 16 apri le, era s t ato costituito un secondo corpo d i volo nta ri (un reggimento s u 4 baltag lion i) denom ina to i Cacciatori degli Appennini, al coman d o de l tenente colonnello Camillo Ba ldoni 2 '

189

ll23 aprile, finalmente, giungeva l 'occasione tanto attesa dal Cavour: due inviati austriaci consegnarono uflìc ialmente al govemo sardo una lettera del min is tro degli esteri, con te di Buoi, con la ric hiesta di smobilitare immediatamente l'eserc ito c sciog li e re lutt i i co rp i volontari l8 Con r. d. del 25 aprile2 , il re di Sardegna Vittor io E manuele n, in previsione de lla guen·a, ven iva inv es tito di tull i i poteri legis lativi e d esecut ivi co n la faco ltà , sotto la res pon sab il ità min isteri a le, d i e manare , sotto forma eli regi decreti, tu tti gli a tti necessari alla di fesa del lo Stato TI 26, dopo che i l governo di To ri no aveva respinto l' ul t im atum imposto da Vierma, iniziavano ufficialmente te osti li tà, mcnll c il 29, l' im peratore Napo leone ITI , secondo i precedent i accordi , s i sc hi erava a fianco del Regno eli Sardegna. Alla data de l l O maggio, l'A rmat a sa rda , completala la mobi li tazione, era formata dal Comando supremo , dalla l " , 2", 3", 4 " , s• Divisione eli fant e r ia c dalla Di visione di cava l ler ia > 0 • Il Comando supremo cie li ' Annata. denominato anche Comando generale, era formato dal comandante in capo, il r e Vittorio Emanuele lP', dal capo eli S t ato Maggiore , il luogotenente ge nera le Mo r ozzo della Rocca, d a l ministro della guerra a l campo, i l generale d'armata La Marmora, e da l Quartiere general e pr in cipale. Ciascuna divis ione di fanteria cieli' Armata sa rd a era formata dal propr io Quartiere genera le '2 (stato maggiore , comando d'artig li er ia, commissariato d i guerra, uditorato di guerra, ufficio postale, l d .i staccarne nt.o di guide e l eli carabin ieri r ea li , i l t reno d'arma t a) , da 2 b r igate (c iascuna s u 2 reggiment i di fanter ia, fo rm at i og nun o da 4 battag li oni, per un totale el i 16 per div is ion e), 2 battagl ion i bersaglie r i. l reggimento d i cavalleria leggera (su4 squadro n i), l bri gata d ' art ig Li eria (3 batterie d'art.iglieria per un tota le eli 18 pezzi) c l compagnia di za ppatori. La d iv is ione el i cavalle ri a era formata dal p ropr io quartier generale , d a due brigate (cia s cuna su 2 regg im e nti el i cavalle r ia, fo rm ati ognuno da 4 s quadroni , pe r un totale d i l 6 pe r div isione) , l brigata artig li eria a cava llo (2 ba tteri e per un tot a le di 12 pezz i) A l segu ito de ll e truppe rego lar i operava a nche il Corpo Caccia/Ori delle Alpi, formata inizia lmente da 3 reggimenti, pe r un total e di 6 battag li oni a cui poi s e ne aggiunse r o a ltri due.

Quadro di battaglia dell'Armata sarda 33

Comandante supre mo: V itt or io Ema n ue le II

Capo eli Stato Magg io re : lenente gene r ale Enrico Morozzo d ell a Roc ca

Comandante l 'art iglieria: magg iore generale Giuseppe Pastore

Comandante del genio: maggiore gene r ale Federico Menabrea

.Intendente generale: colonne llo Alessandro dell a Rovere

l " D iv is io ne di fanteria ( tene nt.e generale Angelo Bong i ovanni di Castel borgo poi sost itui to dal tenente gene r ale G iacomo Du r ando)

B r igata Granatie r i di Sardegna e Br igata Savoia

III c IV Battag li one Bersaglieri

V Br igata a rti g lieria (3 batte ri e)

6" com pagn ia zappato r i

2" Divisione di fanter ia (tenente generale Manfreclo Fanti)

Brigata Piemonte e Brigata Aosta l e IX Battaglione Bersaglieri

Br igata cavalleria leggera (Reggimen ti Novara e Aos t a)

V I Br igata artiglier ia (3 batterie)

2" compagnia zappato ri del genio

3" D i vis ione di fa nte ri a (tene nte genera le G iacomo D u rando poi sostituito dal maggiore generale Fi li be rt o Mo ll a r el) B ri ga ta Cuneo e B r igata Pinerolo X e II Bat tag li one Be rsaglie r i

2 squadro ni cavallegge r i eli A lessa ndria

I Brigata art ig li eria (2 batter ie) l a Compagn ia zappa tor i del genio

4" , Divisione d i fanteria (t enente genera le Enrico Cialdini) Brigata Regina e Brigata Savona

V TT e VI Battaglione Bersaglieri Reggimento cavalleggeri di Monferrato

I B r igata artig l ieria (2 batterie)

7 "co mpag nia zappatori del genio

5" D iv is ione el i fante ri a (tenente gene ra le Domen ico Cu c chia r i)

Brigata Casale c B ri gata Acqui

VIII e V Battaglione Be rsagl ie ri Reggimen t o cavallegger i el i Monferrato c 2 squadroni cavalleggeri eli A lessa ndria

7" Brigata artig li er ia

8" Compagnia zap patori del genio

Div isione cavalleria ( t enente generale Cal isto Bertene di Sambuy)

I B ri ga ta ( reggiment i Ni;ç;za e Piemonte Reale) e ll B r igata ( regg imenti Savoia e Genova) di cava ll er ia I B ri gata a rt iglie r ia a ca\:allo (2 b atterie)

Rise r va d ' a rti glie r ia (maggiore Ge noana Thao n de Reve l) 3 batterie

Corpo vo lon ta r io Cacc i ator i de ll e Alp i ( m aggio r e gene ra le Giu seppe Garibaldi ) cos t. ituito d a 3 reggimenti di fante ri a e lementi di artiglieria leggera c g uide a cavallo

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In conclusione il pic colo Stato sardo era riu scito a mettere in ca mpo una for za complessiva di 61861 uomini a cu i s i dove vano agg iungere 3476 volontar i de i Cacciatori delle Alpi e 1596 volontari elc i Cacciatori degli Appennini, per un totale el i 66933 uomini ·'" A quest i andavo aggiu nt i i fan ti di marin a de l Battaglione Rca l Nav i i carab inieri real i e le truppe ai depos iti fino a raggiungere la forza complessiva di circa 76.000 uom in i che lo stesso La Marmora riteneva inferiore a ll e aspettative in iz ia li. I p ian i di mobilitazione piemontesi , infatti, avevano previsto la poss ib il ità di mettere in campo circa 86.000 uomini mentre la precedente convezione mi litare con la Francia impegnava il gove m o s;u·do addi rit tura a mobi li tarne circa 100 .000 35 • L'A r mata sar da nella secon da guerra d ' ind ipendenza, r i spe tto a ll848- 184l) , incarnava " l' eserci to eli qualità opposto a ll 'ese r cito eli numc r o''-'6 : a l posto deg li 80.000 uomini de l 184 8 - J 849 ne schie rava , infatti, solo 66 000; lo stesso La Marmora ri teneva che l'esercito sa rdo del 1859 "fosse notevolmente s nell ito e con un assa i minor numero di ammogliati"' 1 La d ivisione p iemontese del 1859 era forma t a da 2 brigate, come quella del 1848 -1 849, e da l regg im e nto d i cava ll er ia. ma i reggimenti sard i nel 1859 e r ano eli 4 battagl ioni eli 600-650 uomin i , non piì:1 di 3 battag lion i di 1000 uom ini ciasc uno , come nel 1848-1849, quindi 2500 uomini scarsi ne l 1859 contro i 3000 de l 1848. La d iv is ione de l 1859 ri spetto a quella de l 1848 e ra però dotata eli 2 battaglio ni eli bersagl ier i e non d i una sola compagnia come ne l 1848. eli 3 bat te r ie d'artiglieria anz iché 2 (anche se non in tutte le di v isioni) , di un reggi mento di cavalle ri a legge r a (4 sq uadroni) an z iché uno pesante (6 squadroni) e eli una compagnia del gen io In concl u s io ne la d ivisione sarda med ia imp iegata ne ll a secon da guerra d' i ndipendenza era "più debo le in fanteria , s e bb e ne più ricca di cacc iator i , p iì:l debo le el i cavalle r ia. però con cavalleria più leggera e più mobi le, più forte d i artiglieria e provv ista eli un a compag n ia elc i gen io" .1• Accanto all'A rm ata sa rda si do veva sc hierare l'Arm ée d'ltalie di Napoleone lll, la cui mobili t az ione e radunata fu particolarment e lenta e improvvisa t a: le unità aftluirono in Piemonte e i n Ligur ia ini zial mente incomplete d i pe rso nale, el i quadrupedi e eli mezzi comprese le artiglieria e dovettero ricor rere ali ' a us il io d eli ' Ar mata sarda per i l vettovag l iamento c g li a l tri aspetti logistici ·w Alla d ata del 20 maggio, l'Annata fra nc ese in I ta l ia. al c ui vert ic e e r a posto l ' imperatore elc i f rances i , comandante in capo di tutte le tru pp e alleate , con i l maresc ia ll o Va i Il a nt quale s uo capo el i stato maggiore, e r a forma ta dalla Guardia imperiale e 5 corpi d'armata, d i cui i l qu in to era quello affidato a l pr inci pe G iro lamo Napo leone"0 con il compito d i sbarcare a Livor no , pe r u n totale di 107656 uom in i e 324 pezd '. Rigua r do a ll 'armamento l a fante ri a era forn it a de l fuc i le rigato ad avancar ica, ment re l'artiglieria d ispo neva di ca n non i ri ga ti da 4 li bb r e acl avanca ri ca, appena a dottati ma i n di stri bu z ione a sole 37 batte ri e; le a ltre bocche da fuoco da campag na era no monoca l ibro ed acl anima liscia: cannon i - obic i da 12

Quadro di battaglia dell 'r1rmée d'ltalie"2

Comandante s upremo: N apo leo ne III

Capo d i Stato Magg io re : maresciallo Va ill ant

Comandante l 'art ig li eria: gene r a le Le Boeu f Co mandante del genio : gene r ale Fros sard Inte ndente genera le : Paris de Bollarclière

Guar d i a i mpe r iale al comando de l genera le Regnaud ( l " e 2" d iv is io ni della gua rd ia c l eli cavalleri a)

I Corpo armata al comando del genera le Barag uay (l" - 3 "d iv is io n i di fa nt eria c l eli cava ll er ia)

Il Corpo armata al comando del marescia ll o Mac Ma hon ( l " c 2" d i v is ioni eli fanter i a e l brigata el i cavalle r ia)

Ili Corpo annata al co man d o del ma resc ia ll o Ca nrobert (1 "-3 " di vision i el i fanter ia e l di caval le ri a)

IV Corpo a rm ata a l comando del gene r ale Niel (l "- 3" d i visioni eli fanteria e l brigata d i cava lleria)

V Corpo a r mata a l comando del p r inc i pe Girolamo Napoleone (l " e 2" d iv is ioni d i fante ri a c l brigata di cava lleri a)

I f r a nco-piemontesi dovevano affron tare le tr u ppe impe r iali che fin dal temp o el i pace, parallelamente a ll 'o rd inamento m il itare territoriale•>, era no organizzat e i n comandi d i g ran de unità. L'E se r cito austriaco era, infatti , ri part ito in 4 coma nd i el i armata : la l " co n se de a Vienna , la 2" c o n sede a M il ano, la 3" con se de a Bucla e la 4" con sede a C racov ia"J La 2" Ar mata' \ al cui ve rtice era stato posto il mares cial lo dell' impero Gyu la i era formata dal V Corpo d'annata (M il ano) , d al VI (Ve rona) e VII (Padova ). La mobil itaz io ne de ll e tru pp e a ust ri ache ne l Lombardo - Veneto iniziò in modo grad ual e e oc cu lto, ma costa nt e, dal mese di ge nnaio 1859 con il trasfer im e nt o del III Co rp o d'armata da Vienna; il 25- 28 fe b b raio il gove rn o di Vicnna di s po se la mob il itazione de i 4 corpi d'a rm ata de ll a 2"Armata e in più de l Il Cor po d'armata, che i l 13 apr il e fu tras fer it o in It a l ia, mentre il 5-6 apr ile mob ili tava i l VI c i l IX. Il 26 apri le venne o rd inata la mobilitaz io ne ge nera le con la conseg uen t e formazione di corp i volontar i di fan teri a c cavalleria in tutto l' im pero.u' .lll o Maggio, po 11ata a te rm ine la mobilitazione, la 2'' Arma t a, cos t ituita da 5 co rp i d'a n na t a (II, III , V, VII, VIII), una divi si one d i r ise rv a , una d i cav alle r ia ed u na ri serva genera le d 'artigl ier ia, ragg iungeva la fo r za di 1 18 515 uomin i e 38 4 pezz i d 'a rtiglieria"7 Ogn i co rpo d 'a rm ata e r a costituito da 2 div isioni di fanteria , l regg i mento d i cavalleria ed una riserva d 'artiglieria; la divis io ne d a 2 o 3 bri ga te eli fanter ia, la brigata da l reggimento d i fanteria, l battag l ione caccia tor i e l batteria d ' artiglier ia La fa nter ia e ra dotata d el fuc il e ri gato mentre l 'artiglieria de l can no ne a canna lisc ia. In con clu si one le forze anna t e impe ri a l i e ran o uno dc i p i las tr i su cui s i reggeva la monarchia as bu rg ica, ma nonostan te qu esto, gli alti. co m andi imperia l i, d ubi tava no della fede l tà dci sol dat i di nazionalità italian a, u ngherese e s lava e ·'tutta la dire zione de ll a guen-a risentiva d i questo t i more", il " 1848, d i rà i l Pieri. non era stato invano"Js _

Quadro di battaglia della 2" Ar m ata imperiale in Italia"'>

Comandante: feldmaresciallo Gvulai

Capo di S t ato Maggiore: Colo m; ello K uhn

Comandante 1·arti g li e ri a : fe ldma resc ia ll o Sztankovics

Comanda nte de l ge nio: co lonnello R aclò

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1J Corpo d'Armata al comando elc i fe ldmaresciallo p r inc i pe di L iech ten stc i n (2 div isioni e l a riserva de ll 'artig l ieria )

111 Corpo annata al comando del feldmaresc iallo Schwarzcmberg (2 divisioni . l reggimento di cavalleria c la ri serva d ell" artiglieria)

111 Corpo armata al comando del feldmaresciallo Schwan:embcrg (2 divisioni. l reggimento di cavalleria e la ri serva dell" art iglier ia)

V Co rpo annata al comando d el fe ldmaresciallo St ad ion ge ner ale (2 divisio ni di fanter i a c l reggimento d i cavalleria c l a r ise rva de ll 'artigl ieri a)

V II Corpo arm ata al coma ndo de l f e ld maresciall o Zobcl (2 div is io ni eli fa nteria e l regg i me nto el i cava ll er ia e la ri serva d eli" art ig lieri a)

VIli Corpo armata al comando del feldmaresciallo B eneclck (2 div is io ni di fanteria c l reggime nto eli cava lleria e la ri serva de li" artiglieria)

Ri serv a d"armata: divisione di cavalleria di riserva al comando del feldmaresciallo :vtcnsdorff, riserva artiglieria d "armatac divisio ne di fanteria di ri se rva del feldmaresciallo Urban.

L e opcrazion i ne lla campag na de l 1859 po ssono essere sommariamente r ia ss un t e i n 3 fasi'" N ella p r ima, l'Ar mat a sa rda dovette front egg iare da sol a quell a austr iaca i n att esa de!l 'arri vo delle truppe f rancesi; ne ll a seconda fase, l e tru ppe franco - piemo ntesi attu aro no la gra nde manov ra avvolgente, c he dopo gli sco ntr i el i M o ntebel lo (20 maggi o) e Pales tro (30 - 31 magg io). c u l m inò nella v i tto ri osa batt aglia eli Mage nta (4 gi ug no) co n l a con seguen te co nqui sta d i M il ano; l a ten:a ed ul tima fas e , i nce n trata sull" o f f c nsiva ve rso il Minc i o. si co nc l use co n le san g ui no se battag l ie d i San Martino e So lfer i no (24 g i ugno) e I' ann ist iz i o di Vill afr anca ( I l lug lio) che pose fin e all a g uerra-".

Lo sc hieramento iniziale dell"Armata sarda adottat o il 26 apri le e impostato sul l a d ifesa della cap ital e, er a su tre nuclei (Novi. Ales and ri a Torino) ma fu pre sto modificato, su suggerimento del maresciallo francese Canrobcrt inviato il 29 aprile. da apoleone III a Tutte le truppe sarde infatti. furono concentrate tra Po c Tanaro intorno alrassc Alessandria - ValenzaCasale, in modo tale da garantire la copertu r a alle truppe fra ncesi in corso di trasferimento in Italia. Il momento era particolarmente delicato, in quanto il feldmare sc iallo G y ulai, con 6 corpi d'unna ta. aveva la possibilità d i att accare e battere !"Armata sa rda prima che questa si fosse riunit a co n il corpo di spedi z ion e francese. Egli , convinto c he l a g ucna si sarebbe deci sa sul Reno , co n il pieno conco r so german ico e che l'atteggiament o piLI si c uro era quello di isp i ra rsi alrinscg namento della strategia difensiva -co ntroffensiva del Radc t zky, non vol le sferrare un d ec i sa off"cns i va vefso To r i no. l asciand os i. così , sfuggi re i l mom ent o favo revo l e" Il 29 apr i le, su press i o ne dell a c an celle ri a mi litare i mper ia le, i maresci allo Gyula i , co n il g ro ss o d elle pro pri e t r u ppe , il Tic ino e il 3 ma gg i o si attes tav a sul Se si a, orgnn iu an do ne i g i orni succcs:; i v i , alcu ne r icog ni z i o n i o f fe n.-; i ve oltre il Po (p untat a di un corpo d'arma ta su Co rn ale) e verso al ta valle Scri via c he d ieder o vita ai primi com battimenti tra pi emo ntes i c ci austriac i '" . Si verificarono. infat t i. alcu n i brev i cannoneggiamenti e scambi el i fuc il eri e in cui furono i mpegnat e le truppe della 4" Di v is ione sarda ciel genera le C i aldini, tra i l 3 e i l 4 maggio. nel territorio eli Frassineto e Valenza e i l6 nella zona di mentre il 7 tra Casale e Vi llanova co mbattero no i volonta r i eli G aribaldi L "8 magg io il supremo comandante aus t ri aco. informato dcii" anivo di oltre 50.000 frances i nella zona di Alessandria rinunciava definitivamente ad ogni operazione offensiva e decideva di ripiegare gradatamente in L omelli na , dietro il Ticino. Il Qu arti er generale sardo intanto. sempre 1"8. disponeva il tra sferimento elci Cacciatori delle Alpi nella zona eli I vrea con il comp ito di avanzare nella reg i o ne dei laghi mentre il 9 decideva di cos tituire. per l" estrem a difesa eli Torino. il Comando truppe della Dora. affidato al generale Gerbaix de Frattant o co ntinuavano le operazion i di radunata delle unità francesi, m entre . i l 12 maggio. Napoleone TIT sbarcava a Gen ova. ass umendo i l comando in capo de ll e t ruppe franco - piemont es i" . I l 17 l'ult i mo co rpo cie li 'a rma t a d ' Tta l ia gi u ngeva acl A lessand r ia e il 19 le armate a ll eate. sc hi e rat e t ra Casale ( un i tà sarde) ed .A l essa ndri a fr11 nces i ) erano pro nte per entrate i n az i one, m ancava sol o il p ian o d i g ue rra Napoleone , che chiese co nsig l i o al ve cch io gene ral e Jom ini , co nce pì il di seg no operat i vo di muove re col grosso de ll e fo r ze ve rso il Ti c ino, da Casal e per Verce ll i e N ovara: i n sostanza una grande man ovra napol eo ni ca di agg i ramento sulla sini stra '' . In campo nem ico, i l 20 maggio. il fe ld-maresciallo G y ulai . allo !>COpo di cap ire le intenzion e de i f ranco- piemontes i , inca r icava il general e Stadion, com an dante del V Co rpo d"armata , che. per !"occasione. ebbe a disposizione anche la Di v isi one di Ri serva del genera l e Urban, di organizzare una grande ricog ni zio ne offen i va verso Voghera. Le truppe aust ri ache furono ripartite in tre colo nne di marcia su un frolli c di c irc a 8 chi l ometri. con un lungo scag lionamento in profondità. La co lo nna di sinistra. giun ta per prima a Casteggio. mentre transitava sulla strada verso M ontebello , fu attaccatu dalla Brigata di cav alleria legger a piemontese della 2• Divi si o ne ( regg im enti Novara e Aosta, rinforza ti dal M onfe rrato) agli ordin i del colonne llo D c So nna z c he, co n un serie eli audaci cariche, r iu sc i va acl im mob i li zza r e le truppe aus t r i ache fino ali" arrivo del l a Divis i o ne del genera le Fo rey cie l I Cor po d 'anna t a f ran cese. che cost rin geva alla ri t ira ta tutt e e tre le colon ne ne miLe perd i te com ple ss i ve f ranco-sa rde f uro no eli 741 uomi n i mentre q uell e au stri ac he r aggi unse ro l a c i f ra di 14 23 (>U Dopo Mo ntebe llo il fe lelm ar csc i all o Gyu l ai decid ev a eli f ar ripi eg are il V Corp o d ' arm at a a S. N azzaro mentre N apoleon e. tra i l 26 c i l 28 magg io, dava i l v i a alla g rande m anovra d i aggiramento sulla si ni st ra . dec i sa ne i g i o r n i aclel i etro'" Eg li pe nsava el i oltrepassare l 'a la destra del nemico pe r Novara , a nticip andolo poss i b il mente al ponte de ll a Buffal o ra sul Ti c in o per poi marc i are su Milano c costringere gli aus t ri ac i a rit i rars i pe r no n essere attaccati alle spal le Nel quadro di questa grande manovra !"e se rcito ard o aveva il compito di coprire il movimento del le trupp e f rancesi . attra ve rsando il Sesia ed occu pando l e posizioni di fronte a Palestro per proteggere il pa sagg io delle truppe francesi da Vercell i a Novara. Il 29 maggio. l e truppe piem o ntesi erano quasi tutte schierate sulla destra de ll a Sesia. intorno a Ve rcelli. il grosso dei francesi, invece. tra Casale ed Alessandria. I movimenti in corso delle divisioni piemontesi diedero origine ai combattimenti isolati di Palestro c V in zagl io del 30 maggio c Pal estro e Confidenza del 3 1 maggio'! Il pomeriggio del 30 infatt i l a J' e la 4• Divisione presero co ntatt o co n le brigate austriac he in difesa di Robb i o c Pale st r o, cos tringendole a r ipiegar e. N el co mbatt i mento i p i emo ntesi sub irono al pe rdi t a di 344 uomin i : 45 m o rt i 292 feriti c 7 dispers i . mentre gli austri ac i ne perse ro 460: 70 morti, 187 fer i ti e 203 t r a d i spe rsi e prigionieri b·' I l 31, mentre i frances i c ontinu ava no il trasfe r imenti de i loro co r pi d ' ar mata ve r so Ve rcell i i l Gyu l ai ord inava un a ric ognizion e

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offen s iva ve rso le posizioni sa rd e. Due divi s ioni austriache ( 11.000 uom ini ) ripartite in 3 co lonne. al coma ndo del ge nera le Zobcl1", attaccaro no le truppe dell a 4·' e 2" Divisione sc hi e rat e tra Palestro c Confienza , che, aiutate dal 3° Reggimento zuavo franc ese a nc he questa vo lta , resp in se ro i ne mici Le perdite furono più pesanti, i franco- sa rdi ebbero l 04 morti ( 58 i e 46 francesi) gli imperi ali in vece 1-D. Nei primi di giugno i francesi ultimavano il concentramento delle truppe a Novara e già il 3 il Il Corpo d'am1ata francese d e l generale Mac M a hon. non sapendo che ne l fraucmpo il feld - mare scia llo Gyulai aveva deciso di ritirare le sue truppe dietro il Ti c in o. occ upavano la zo na tra Turbigo c Robecche tto. dove si svolse un b reve sco ntro tra reparti francesi c avanguardie austriac he, co nc lu s o s i . a nc he questa volta . a fa vo re dei primi"5 • La m atti na dopo. il maresciallo Mac M aho n. mentre l a Gu ard ia e il Ili e IV Co rpo d ' armata avanzavano eia Novara. s i s pingeva ve rso Ma ge nta dove incappa va ne ll e truppe del I e Il Corpo d'armata au s tri aco Qu i. quello s tesso g iorno. eia mezzogi orno fino a dopo i l tramonto, si svolse la g rande "ball ag lia di incontro ''''" che aprì le porte d i Mi lan o a i fn1nco -s nrdi 67 La battaglia d i Mage nt a pu ll esse re ria ss unta in quallro fasi princ ip ali. La prima comprendeva i l dupl ice attacco de l Il Co rpo f rancese del maresciallo Mac Maho n s ul Nav ig li o. a ttraverso il ponte della Boffalora , e d e ll a D i vis ione Mc lli nct della Gua rdi a da Novara con es ito po s iti vo . Ne ll a seconda fase la Div is io ne Reisc hach del V TT Co r po d 'a rmata a ustriaco riusciva a res pin ge re i f rancesi oltre il Na v ig li o mentre ent ra vano in az io ne le truppe f rancesi del II Co r po d'Armata ( Brigata Pi ca rcl ) da una parte e da ll ' altra il III Corp o d'armata austriaco. N e ll a terzn fase il m arescia llo M ac M ahon ripre nd eva la sua avanzata e co nqui stava Marcallo, po i. verso la fine della giornata sostenutO dulie truppe del III e I V Corpo d'arm a ta. riu sciva finalmente ad entrare a Magenta, dove era contentato il grosso delle truppe imperiali. Nella quarta ed ultima fase della battaglia gli a ustriaci si ritiravano definitivamente in quanto Magenta rappresentava la loro retrovia. All'ultimo mom e nto presero pat1e anche alcuni repart i sardi della 2·' Divi s ione del generale Fanti. in particolare il IX Battaglione Bersag li e ri c he no n ebbe a soffrire perdi te Le pe rdite fra nces i ed austriache furon o in vece assai grav i per l' epoca: i fra nc es i e bbero 657 morti , tra c ui du e 2 genera li. 3226 fe ri t i c 655 d is pe rsi per un tota le eli 4538 perdite; gl i austriaci , invece. ebbero 1368 morti , tra cu i l ge nera le 4368 fer iti. 4500 tra d ispers i c prigionie ri pe r un total e eli l 0226'•• ln conclusio ne, la batta g lia eli Ma ge nrn fu s ubita dai du e comandanti in ca po deg li eserciti co ntrapp os ti c he non riu sci rono nea nc he acl ese rc itare "una ve ra infl ue n z a s ull' andamento dello scon t ro' ' : fu , invece, una batta g lia •·ne ll a quale i comandanti in sottorelin e e le truppe s i batteron o be ni ss imo" 7<'. li Pieri la definì come " un assai interessante e pis od io s trateg ico nell a stor ia mi l itare mo d e rna' ' 71 • D opo una sos ta di pochi giorni le ava ng ua rdi e franco - sa rd e entrarono a Milano il 7 gi ugno segu it e. il g io rn o dopo, da Napoleone c Vittorio Emanuele alla testa del resto dell'esercito U no dei primi atti de l re di Sardegna fu quello di istituire un comando di d i v i sione militare territoriale affidato al generale di Castelbo rgo l' . L'8 g iu gno . mentre si festeggiava la liberazione del capoluogo lombardo. ;i svolgeva il cornbauimento di Melegnano di Milan o) tra le avanguardie dell'esercito a ust r iaco (la Bri gata Rodcn del V III Corp o d'Armata). in ritirata oltre l'Adda. c ili Corpo d'Armata fra nce se l soldati francesi ancora una volta eb be ro la meglio sugl i a us tri aci costringe nd oli a ritirars i. senza per ò in seg uirli a fo ndo. Ne l combauim e nt o i francesi ebbero 153 ca duti men tre g li au s triaci 120 '" Al co mbattimento non pnrteciparono trupp e ita li ane.

Dopo una breve sosta di e tro il il Gyu lai decideva d i far ritirare le s ue truppe di e tro i l Min c io. ne ll'ambito d e l s istema dife ns ivo de l Quaclrilatero. in attesa eli una s uccessiva az ion e co ntroffe ns iva. Il 16 giu g no l ' impera tore France sco G iuse pp e a ss un se, da Verona, il comando s upre mo d i tutte le truppe operanti in Ita lia che. con i r i nforzi sopra gg iunti dal resto dell' imp ero ( l co rpo d ' a rm ata e l di visione eli cava lle r ia) e ran o s tate ri o rdinate in due annate . schierate su ll a s ini s tra del Mincio , per un tota le di 8 c orpi d'armata. du e d iv is io ni di cavalleria c una ri se r va ge ne rale d'artiglieria 1' Il 18 g iu g no il ge nerale Schlick sostituì G y ulai defin i tivamente a l coma ndo de lla 2" Armata e il 22 a se ra. dopo a lcune modifiche le d ue armate imperia li l 'o rdin amen to e lo schieramento definitivo con i quali affrontarono la battaglia del 24 gi ugno: la l " Armata al comando del feldmaresciallo Wimpffen (I l. Ili. IX , X. Xl Corpi d ' armata e la Divi s ione di cavalleria ZcdtwtL c ri se n·a d'ar1iglieria) schierata a cavallo del Mincio . dalla zona da Goito-Pozzuolo al Po e la 2·' Armata. al coma ndo del feldmaresciallo Schlick . ( l. V. V II. VIli Corpi d ' arma ta e la Divi s iorie d i cava ll e ria Mensdorff) sch ierata da Peschiera a Vi ll afranca. per un tota le di qua si 17 4.000 uomini e 392

Frattanto i fra nco- piemontes i , il 12 g iugno riprendevano la loro avanzata da Milano ve rso il Chiese s u tre colonne: qu ella di s ini s tra (truppe sa rd e) avanzava verso Brescia. quella cent ral e (la G ua rdia imperiale e a ltre trupp e fran cese) ve rso Verolanuov a e quella destra ( r, TTT c TV co rp o d'armata) ve rso C remona. senta in con trare ostacoli n l Cacc iatori della A l pi7" avan zava no anch 'es s i da Be rga mo ve r so Bresc ia ne ll a zona prealpina con il co mpito di coprire il f ianco destro s ardo. Il 15 i gariba ldini so s te nuti dalla 4" D ivisione di C ia ldini. respi nse ro, a Cast e ned o lo . le truppe del ge nerale Urban me n t re il lS , quand o le tr.uppc franco- s arde g iungevano all'a lt ezza d i Bresc ia , fu rono sc hi e rati in Val Sabbia . Va l Cam o ni ca c Va l Va lte llina per respin ge r e g li attacc hi del V I Corpo d' a rm ata da l Tre ntin o"' . Il 21 gi ugno. Napo leo ne passa to il Chiese. schierava le truppe sa rd e s ull a lin ea Desenzano-Lonato -C alcinato e le truppe francesi s ulla lin ea Montichiari-CaqJenendolo. mentre il 22 ve ni va fatta avanzare la s ini s tra dell'esercito sardo sul v ill aggio di R ivoltella"' I l 23 l'alto coma ndo austriaco decideva di ripassare sulla destra del Min cio . occ upando Solferino. Cavria na. Guidizzolo c Medol e. Le opposte avanguardie eseguirono tra il22 ed il23 giugno grandi rico g ni z io ni. m a gli a lti co ma ndi dci due oppos ti sc hi erame nti non co mpreso la reale situaz ione : sia Na poleon e 111 che Giuseppe ritennero ini zialmente di dover fronteggiare soltan to delle robu s te avanguardie e la battaglia ch e s i o ri ginò rl 24 g iu g no fu an cb 'essa una bauag lia no n pianificata" In sostanza la battaglia eli Solfe rino e San Martino fu come prima la battag li a di Magenta, una vera c propr ia " battaglia d'incontro ", ne ll a qua le ebbe la me g li o Napokone III che, a differe n za del nem ico, te nn e a sua disposi z ion e un a robusta riserv a che g li pe rmi s e eli intervenire s u ll e so rt i fina li d e ll a Napoleone Ili. in forma to c he g li a us tria c i aveva no occupato So l l'c r ino , d ec ideva d i pros eg uire la m a rc ia verso il Minc io c d is poncva c he all ' a lba del 24 l' esercito a ll e ato. ripa rtito in tre g ruppi , muove sse in tre d ire z ion i parall e le : l'armata sa rda , in clircL ione di Pozzolengo ( ala s ini s tra ) : il J e II Co rpo d'A rm a ta fr a ncese in d irez ione d i Solferino c Cav ri a na (ce n t ro de ll o schieramento ); ilUI c IV Corpo d'Arm a t a fran cese i n direzione di Guidi zzo lo e Me dole ( ala destra) La Guardia Imperiale dove va sostare a _Castiglione di ri ser va Quello s tesso g iorn o mentre i fran co-sa rdi si mu ovev ano ver so il Mincio. g li a ust riaci. seco ndo gli ordinr di Francesco Giuseppe diramati il 23 a sera marcia vano verso il Chiese in sen so opposto. hli 7iata la marcia già dalle prime dell'alba le colonne fra nco- sarde si sco ntravano con le avangua rdi e austr iache. trasformando progressivamente i combattrm e nti isola ti in una grande battag li a cam pal e . All ' alba del 24 il ge nera le Baraguey comandante il gruppo centra le (l e Il Corpo d'Armata fra nce se) fece avanzare co ntro il nemico la 1• Di v ision e Forcy che costrinse g li austriaci (V Corpo d ' annata de l general e Stadion) a d arret rare fino a Solferino e . dopo aver sc hiera to le artiglieri s ulle a ltu re c ircos tanti. d ' accordo con il maresc iallo M ac Mahon (U Corpo d 'A rmata fran ces e) faceva avanzare tull e le truppe de l l e Il Co rp o d'armata. Frattanto le trupp e de l maresc iallo Niel ( IV Corpo d'Arm ata francese) del g rupp o eli d es tra dire tt o su Guidizzolo , co nquistarono a ll e 12 00 , dopo asp ri

combat timenti , il v ill agg io di M edo le. rimanc ndo v i in attesa eli un cont ratt acco. A ll e Il , Nap oleo ne Ili ord in ava a ll e tru ppe elci l c Il Corpo d'armata di prendere Solferino che . dopo essere s tato conquistato e perduto nel corso di una serie di sangu i nosi auacchi e contrauacchi. veniva definitivamente occupato alle 13.30 con l'ailllo determinante della Guardia. Poco dopo. il maresc iallo \tlac Mahon dirigeva le sue truppe rinforzate da unità della Guardia. verso Cavriana che veniva occupata intomo alle 17.00. TI resto dello sc hierame nto austriaco e so prattutlo la sua a la sinistra (l " Armata) non dava cenni di cedimento, la sc iando in travede re la pos s ibilità da pa11e austr iaca di cambiare i ri s u ltati negati vi della g iornata. L ' imp eratore Fra ncesco Giu sep pe. prima della pe rdit a d i Cav riana. de c id eva di attaccare con la l " Armata, ma l a co ntroffe ns iva , port ata ava nti dal TX e Xl Corp i d'annata austriac i , s i infr a nse di fronte a ll a decisa resisten za del l 'a la destra fran cese ( ITI e TV Corpo d'Armata) che contrattaccò verso Gnidi zzo lo- Rebecco, sos tenuta mirabi lm ente dalla pr op ria a rti gl ie ri a. Poco dopo le 17 il feldmaresc iall o Wimpffen ema nava gli o rd ini per la ritira t a definitiv a della l" Annata, quando g ià l'impe rato re Fra ncesco Giuseppe, persa Solferin o dopo le 14.00 aveva deciso la ritirata generale dietro il Mincio. Soltanto l'estrema ala destra dello schieramen to austriaco , l'V Ili Corpo d ' armata de l Feldmaresciallo Benedek ( 2" Annata ), res is teva ancora a San Martino . Tnfatti . mentre francesi e austriaci s i battevano tra Solferino e Medole, più a nord i sardi. dalle prim e luci de ll ' a lba , affrontava no gli austria c i a San Mart ino83 La 3" (generale Mollard) e 5 ' Di visione sarda (genera le Cucchiari) dovevano proced ere per prime, com e s i è eletto, verso Pozzo le ngo , precedute da g rupp i tattici in ri cog ni 7. ione , dei quali i l pi ù co ns is tente era s tat o posto al comando del ca po di stato ma gg io re de ll a 5" Divi s ione, te ne nte colonn e ll o Cadorna84 Partit a pri ma de ll 'a lb a, l'avan g ua rdia a l co mando d el te nente colonnello Cado rna s i imb a t té. poco dopo le 7 , ne g li avamposti nemi ci c h e la costr insero a ri p iegare fino a lle cascin e di Ponticello. t ra i co lli In g r a na e S. Giacomo ( poco a sud di San Ma11ino). Qui. il feldmaresciallo Benedeck . comandante dell'VIli Corpo d'armata aus triaco , schierate le s ue truppe s ulle alture circostanti San Mani no. contrattaccava le avanguardie sa rde che , inferiori di numero, erano costrette a ritirarsi per non s occombere. I nformato di ciò, il generale Moll ard, con le truppe della 3a Division e, avanzava immediatamente a sos tegno de ll'avanguardia in seria difficoltà c he aveva occupato la Chiesa di San M a rtin o Anch e ques t a posizione fu abbandonata c. dopo essers i riord in ate, tutte le truppe sa rde (ava ng uard ie c trupp e della 3" Div is ion e) s i sc hi e rarono a Nord de l l 'arg in e della ferrovi < l me ntre le trupp e a ust ri ac he elc il 'VIII Corpo d'Ar mata con so lid a va no le fo r midabili pos iz ione clifen s i ve s ull e a lture di San Ma rtino. Proprio questo sc hi e ramento scelto dag li aus tria ci, ottimo dal punto di vista difens ivo, determin ò lo svo lgers i de ll 'az ione bellica di tutta la g iornata, ca r a tte r izzata da una se rie di attacchi fronta li diretti d a ll e truppe sarde contro que lle po sizioni. LI primo attacco. preceduto da alcune cariche dei reggimenti Monferralo e Salu:::_o e co ndotto dalla Brigata Cuneo {7° c go Reggimento fanteria ) della 3a Di vis ion e, s i svolse tra le 8 e le IO del mattino e. nonostante l 'appoggio dell ' aniglier ia. non ebbe esito positivo. T sardi dopo aver conquistato e poi riperso le posizioni sulle alture di San \llartino ( la chiesa). furono co s tretti a ritirarsi, co n g r av i su ll e posizioni di pmtenza a nord de ll a fc no via, inc a l za ti da l nemico che ne llo s tesso t empo rn t'fo rzava le posi z ioni de l marg in e collin oso con ulte riori pezz i di a rti g li e ri a e reparti d i fa nt e ria . I l secondo attac co fu co ndotto a ondat e s ucce s s ive , d alle 10 alle 14 , da tre br iga te. Pe r prima , dall e 10 .3 0 al le 11 .30 , attaccò la B ri gata Casale ( l ) 0 c 12° Reggimento fanteria) della 5" Divi s ione. rinforzata dal 10° battag li one bersag l ie ri , ma an c he in q ues to caso, no nos tante alc uni s uccessi ini z iali. fa llì costringe ndo la Brigata a tornare s ulle posizioni di partenza. Nella seconda onda ta della Bri gata Ac qui ( t re 18° Reggimento fanteria) del la S" Di visione. iniziata a lle 12 e subito seg uita dalla terza della Brigata Pinerolo (13° c 14° Reggimento fanteria) della 3• Divi s ione , le truppe sarde riuscirono a conquistare parte della alture, mettendo in crisi Io sc hieramento austriaco. ma non poteron o mantenere per molt o quelle posizioni , sottoposti ad una se rie di decisi co ntrattacchi austriaci. l l terzo a ttacco, che fu quello definiti vo , fu co ndotto da l ta rdo po me ri ggio fino a sera, quand o fin alme nte furono conquista te da ll e truppe s ard e le alture eli San Ma rtin o. L'azione, qu esta vo lta , fu più coordin a t a: il ge nera le Mo ll a rd dispose che le bri ga te Pin ero lo e Aosta, segu iti da a liqu ote de l la Bri gat a Cun eo, avanzasse ro verso le pos iz ioni nemich e el i Sa n Mm1ino aggira nd o le da destra mentre da si ni s tra avrebbero attaccato le t r upp e de ll a 5" Divis io ne Da ll e 17 co min ciò l' allacco de l le Brigate Pinerolo c Aos/G rinforzate da aliquote di fanteria di linea. bersagli eri e cavalle ri a , appoggiate dall'm1iglieria. Non furono strappate agli austriaci le alture <.li San \tlartino. ma le truppe sarde guadagnarono terreno in modo definitivo prendendo posizione intorno al nemico. Dopo una breve tregua. verso le 19 , adeguatamente appoggiato dall'arti g lieria impiegata a massa. ripa11ì l'attacco s imu l ta neo delle truppe sarde, che, nono s tante fosse condotto ..con defic ie nte unit à di comando''* motivo eli g r andi perdite, a ndò fi nalm e nte a segno Verso le 20 i pi emontes i presero f inalm e nte le a lture di Sa n Ma rtin o me ntre l'V Ili co rp o d 'a rm ata aus tr iaco s i r itirava ve locemente , ma ordinat ame nte, da Pozzo le ngo, seg ue ndo l 'a rre tram e nt o gene rale d i tutte le truppe impe ri al i o rdina to da F ranc esco G iu se pp e. Rimasero in mano piemontese ci rca 200 prigioni er i e 5 ca nnoni. In co nc lusi one per "q uasi 14 ore, 22.000 it alian i co n 48 can no n i avevano a SLH..:cess ive riprese e sp rezzando le sa ng uin ose perdite. at taccato 20.000 aus tri aci, co ll ocati in buone posizioni cd appogg iati da 80 cannoni ''$' . Mentre si combatteva a San Mani no , la 1·• Divisione (gene r ale Durando) rinforzata più tardi da 9 battaglioni, 4 squadroni c l 2 pezzi della 2 • Divi s ione ( generale Fanti ). combatteva a Madonna della Scoperta"' Quella localit à. situata tra San Martino c Solferino rivestiva un a partico l a re imp o rtanza in quanto era il del icato settore dove avrebbe dovuto realizzarsi il co ll egamento tra 1' Ann ata s ard a e que ll a francese e avreb be dovuto avanzare s u Pozzole ngo la l • Divisione sarda. Ve rso le 3, infatti , partiva da Lonato un a ri cog ni zi one a l comando de l tenente co lo nnel lo Casano va. cost itu ita da 3 s quadro ni eli cava ll eggeri , 4 batt ag l ion i di fanteria (3 di be rsag lieri e l di g ran a tieri) e a liquote eli arti g l ie ria , seg uit a da ll a Brigata Gron cll i er i Verso le 8.30, a ovest d i M a donna de ll a Scoperta s i verificavano i prim i scontr i tra le truppe sarde al co mando de l ten ente co lonnel lo Caselli. Madonna della Scoperta fu con quistata dai Gra na tieri ve rso le I l , fu poi perduta un ora dopo a seg u ito eli un fo 11e co ntrattacco austriaco. che causò gravi pe rdite in vite umane e prigioneri e costrin se i g ranatieri sardi ad un a precipitosa ritirata c he in certi punti divenn e una vero e propria rotta119 • TI sopraggiungere della Bri gata Savoia ristabilì la situa z ione pennettendo di contenere i co ntrattacchi aus triaci c he di fatto cessaro no. L a truppe nemiche si schicranno s ulle a lture ad est di Madonna della Scope1ta me ntre un pi ccolo ava mposto occupava ancora il casale stesso. Con l 'arrivo della trup pe de lla 2a Di vis ione (gene rale Fanti ). in conseg uenza de l rip iegamen to ge neral e de ll e truppe austriac he sco nfitte a Solferino , Mado nn a clelia S cope1ta ve niva occupata da ll e T ruppe sarde prim a de ll e 16. Frattanto il ge ne r a le La Marm o ra, ri cev uto l'ordin e eli coo rdin are l'az ione di tutte le tmppc del le due division i impeg nate a Madonna d el la Scope rt a, decideva el i inviare le truppe della l ·' Divis ione su San Martino, mentre quelle de ll a 2" avre bbero ma rc iato su Pozzo lengo!KI Le prime non giunsero a tempo per patteciparc all'ult imo altacco che permise ai sard i eli conquistare San Ma11ino mentre le truppe del generale F anti in cguiro no il nemico in ritirata fino quas i a Pozzolengo. Le perdite furono pesanti per tutt e le parti coinvolte. la bauagl ia del 24 giugno fu sicuramente la più sa ngu inosa del Risorgimento italiano•• ; i sardi ebbero 869 m01ti 02 3 .982 feriti. 774 pr igionieri e di s persi per un total e di 5.625 uomin i: i frances i ebbero 1.622 mo11i, 8530 fe riti , 15 l 8 prig io nieri e dispers i per un total e di 11 .670 uomini ; gli aus tri aci, in fine , ebbero 2292 morti, 10 .807 fe riti. 8638 dis per si e pri g io ni e ri per un total e d i 2 1.737').1 .

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Di f r o nt e a t ale sac rifi c io, i tre paesi be lli ge r ant i furono gene ros i ve rso i p rop ri com ba ttent i ne ll e co ncession i d i o no rif'i ccnzc c r icompense . I n pa r t ico lare, ne ll 'amb i to dell'armata sarda il 5° e i l 6° Regg i me nt o fa nt e r ia ottennero la medaglia d'oro a l va lo r mi li tare; i l 7° e 1'8°, l ' 11 o e il 12°, il 13° e i l 14°, il l7° e il 18° Reggimento fa nt e r ia ottennero la medag li a d'ar gento concessa alla bandie r a Per quanto riguarda le r icompense individ ua l i, furono conferite 76 p r omoz ioni pe r me ri t i eli gue r ra. 92 croci di va ri grad i dell'ordine militare di Savoia, 5 medaglie d'oro , 1399 medag l ie d'argento c 2048 menz ion i onorevo l i9-l Ne lla battaglia di So lferino, secondo il Pieri, si ma ni festò la complessiva s uperior i tà de ll 'o rgan ismo m i litare francese rispetto a quello austriaco9; r inv igor ito ne l co rso de ll a campagna, dal punto di vista "mo rale""6 , dalle con t.inue vittorie con seg uite da Magenta in poi. J1 concorso sardo alla vi tt o r ia de l 2 4 g iugno fu s icu r amente notevole: '' i piemontesi impegnarono con le loro 8 brigate altrettante brigate ne m ic he c alla fi ne t r io n fa ro no'''n Essi sostenne r o l 'u rt o el i due brigate del V Corpo d'armata e im pedi ro no all'VIII , coma nd ato dal fe ld ma resc ia ll o Bcnedc k , uno de i m ig li o ri genera li a ust r iaci del momento , forse il migliore, di invia re r i nfo r zi nel settore di So l feri no dove poi sfondarono i fra nces i. Nella condotta delle operazioni furono , comu nque, commess i una serie d i errori , in sostanza "fu un az ione s legata e le truppe pagarono col loro e r oismo c sac ri f ic io va ri e deficienze d i coma ndo"96 • Da l punto di vista tatt ico i genera l i sardi commisero l'errore eli " procedere in ord ine quas i li neare, senza adeg uati ri nca lz i capaci di r e ndere stabili i buoni success i che ogni vo lta( ) otteJmero"')''; invece eli attaccare un solo tratto del fr onte concentrando qui tu tte le fo r ze, le sing ol e brigate "mossero fro nta lmente su tutta l'es t ensione della pos izione nemica'' senza un adeguata pre parazione dell'artigl ier i a Mancò , soprattutto, il coord in amento tra le divisioni ne l momen to de ll 'attacco, dovuto in parte all'o rd inam ent o adottato dali ' A nnata sa rd a mo bil it a t a ne l 1859 che, a differen za dei frances i e degli austriaci, non prevedeva il ragg r uppamento di d ue o p iù d iv is io ni i n c o rp i d'arm a ta 10 n I n generale, ne l q uadro complessivo della battaglia del 24 g iugno, il combatti me nto d i San Ma rt ino im m ob il izzò co m e abb iamo detto nume rose tru ppe aus tr iac he fi n dal l ' i n iz io, rendendo, in un certo senso, inu t i le il terzo e u lti mo attacco c he por tò a ll a conq ui s t a delle a lt ure sov r asta nt i. in f att i " la so la pr esenza delle fo r ze sa r de sul l a fe rrov ia e ra sta t a su fficiente a immobi li zza r e per lun ghe ore l 'VIII Co rp o" 10 1 che poi s i sarebbe d ovuto nece ssa r i amente r iti rare. seguendo l 'a rret r amen t o gene r ale delle due annate impe ri a li. L' ep i sod i o bell ic o el i Madonna de ll a Scoperta fu, invece, so tt ova l uta t o dai comandi s a r d i che non ebbero chiara coscienza d i come quel se t tore potesse i ntluire "sulla sorte della battaglia, con l a minacc ia a tergo de li 'Vlll Corpo d'armata sia, soprat tutto, con l 'aver dis t olto la riserva del V Corpo d'annata dall'azione alla quale era s tata chiamata verso D o po l a battag l ia, la tru p pe austriache si ri t irarono lentame nte ma ordinatamente dietro i l Mincio dove sostarono pe r t re gio rn i 103 Il 28 giugno le due arma te austriache in iziavano i l trasfe r i me n to sulla sinistra de ll ' Adige e il 29, raggi unt o il n uovo schieram ento intorno a Verona e Legnano, assumevano u n nu ovo o rd in e d i battag lia: sciolt i i l l e Il co rpo d'arrmtta10', la l " An n ata (fe ld mares c iallo Wi mp ffe n) ven iva ad esse re co mposta d a l m, IX, Xl Co rpo d'armat a e dal la Di v is io ne d i cavalle ri a Stc rnbcrg, l a 2" Armata (Sc hl ick) d a l V, VTI, V TH Corpo d'a r mata e della D i visione d i cavalle ri a Me nsdo rff. ment re i l IV, in ma rc ia verso 'l' Italia , il X s ùl Po, e il VT in Ti ro lo, d ipendeva no , co m e le tr uppe d i guarn ig ione di Verona, Ma n tova c Pesch iera, d irettamente Co ma ndo s u pre m o a ust r iaco. I fra nco-sa r di non i nseg uiro no il nem ico in r i ti ra t a c sosta r on o fino al 27 nella zona eli Pozzolengo (i fr ancesi a sud e i sardi a nord) Il l o lugl io tutto il V Co r po cl' Armata f r ancese, comp r esa la D i vis ione toscana Ulloa, sotto il comando del pri nci pe Giro lamo Napo leone, giungevano a Pa r ma e, p assa t o il Po, si concentravano a P iadina sull'Oglio ll 4 luglio si ricongiungevano definitivamen te con i l res t o dell'armata franco - sarda a ovest del M i ncio. Napoleone lll inca r icava l'Annat a sarda d i in vestire la fortezza eli Peschiera, men tre l 'Arma t a francese avrebbe dovuto coprirla, schierata s ull a si ni s tra de l Minc io. li 28 g iugno l e tr up pe francesi davano inizio a ll e operazioni per il passaggio de l fi ume che veniva attraversato in fo rze a Monza m ba no il l o lu gLio. L' Armat a sarda iniziava l'accerchiamento della for t ezza d i Peschiera che ve niva com pletame nte c irco nda ta il 2 l ug li o In questo periodo non si verificarono comb attimenti degni d i no t a a pa rte qualc he piccola scor rer ia aus tri aca cont ro le l inee fr anco-sa rde , c he fu faci lmente res pi nt.a. La notte del 30 g iugno infatt i pa rtì da Pesc hi era u na sco r rer ia co ntro i l l o Reggimento Gra na t ie ri 10\ il2 l ugl io, se mp re da Pesc hi era, con tro la l " e la 2" D iv iso ne sa rda 1()(' e nella notte de l 5 ru o r gan izza ta una vera e prop1ia inc urs io ne c on t ro le t ru p pe f ra nces i a V il lafra nca - P rab ia no , che no n d ie d e ri s ult ati. Mentre i due esercit i be lligera nti si f ro nteggiava no tra Minc io c Ad ige, la 4" D i v is io ne sa rda c i Cacc iator i delle A l pi proseguend o nelle ope r azio n i a li 'a la sin is tra de ll o schie ramento a lle ato , passando da ll a Va l Cano ni ca in Va ltell i na. e il 2 lug l io occ u parono B o rmio , avanza ndo f in o a l passo dello Stc lv io "n Anc he le ope r az io n i naval i aveva no ri cev ut o un acce le r azione : la fl otta franco - sarda, che o r ma i controllava l'Adriatico , aveva cost it uito u na base nell' isola eli L ussinpicco lo to lta ag li austr i ac i , e si accingeva acl attaccare Venezia con una g r a nd e o pe razione a nf ibia108 . F rattan t o Napoleone III , preoccupa t o pe r un po ssi bi le i ntervento de ll a Prussia a fianco de ll ' Austr ia, pe r la c resce nte ost il it à d ell'opinione pubb li ca francese a l confli tt o e i nsoddisfa tt o cie li ' indiri zzo preso da l mov im e nt o nazio nale ita li a no, onnai d ifficilmente contro ll ab il e, metteva in opera i suoi piani per u na immediata cessazione de lla g ue rra 109 . L a sera de l 5lugl io, l'imperatore d ei francesi inviava segreta mente a Fra ncesco Giusep pe un a mi ss iva , tra mi te i l ge nera le F leury , suo ai u ta nte di campo, in c u i si ch iedeva l'a pertura dei negoz iati pe r l 'ar mi st iz io L' im pe ratore a ustr ia c o accettava d i buon grado p roposta e 1 ' 8 l uglio 1859, a Villafranca, i capi d i stato magg iore de i tre ese rc it i be lli ge ra nt i f ir mava no un arm istizio va lid o fmo al 15 agos to 11 0 • L a mattina de ll ' Il lu glio , se mp re a Vi ll afra nca, i du e i mpe ra tor i s t a bi li r o no ver bal me nte i pre limi na ri della pace, che, la sera d ello s t esso g io rn o, a Ver o na, f urono co n fer m a ti pe r iscr itt o nc ll ' in co ntro tra Fra ncesco G iuseppe e i l p r i ncipe Gerola m o e po i accettati , pe r fo r za m agg io re, a nc he da Vitt o r io Ema nu c lc 111 Nel tes to fu dec iso, tra i du e imperator i , d1 cos t ituire una co n fede raz io ne ita l ia na pres ied uta d al P apa, el i cui avreb be f atto pa rt e anche Venezia. di re s t ituire, senza l'uso d e ll a fo r za, a i prin cip i le g ittimi , i t e rr it o ri toscan i e d este ns i e so p rattutto. p unto foca le de ll' accord o, fu deciso che la Lom ba rd ia (e tac itamente anche Parm a), eccetto Man to va e Pesch ie r a. sarebbe s t ata cedu ta a l P iemont e, tram i te Napo leo ne III quest'u lt ima quest io ne fu po i d efin i t i vamen te r a t ificata ne i tre tratta t i el i pace firma t i a Zurigo il lO nove mb re 1859, a co ncl uSlO ne d i u n a serie el i tra tt at ive iniz iate 1'8 agos t o ' " . l tre t ra tt a t i: i l primo tra l' Aus t ria e la Francia , il seco nd o tra la Fra ncia e la S a rd egna e l ' ult imo tra tutti e tre i comendenti, concernevano le modal ità de ll a cessi o ne della Lo mbard ia e le va r ie q uest ioni fi nanz iarie, g iuridiche e amministrative a ques te in e rent i Solta nto de l t ratt a to tra Fra nc ia e d A us tri a s i acce n na va alle q ues t ioni all'assetto della futura confedera zio ne it al ia na, mentre il Reg no Sardeg na, a nc o ra un a vol t a, no n pre ndeva du nq ue alc u n I mpeg no né s u lla co nfederazione, né s u lla s iste maz io ne del l 'Ita li a c e ntrale. L a cam p agna d el l 859, nella q ua le "si affr o nta ro no tre ese r c iti a lun ga fe rma , molto s im i li pe r a rm a me nt o, ancora q uasi del tutt o a ca n11a liscia, pe r ordi na me nto e d ott rin a", da l p unto d i v is ta d cii 'evo lu zio ne dc ii 'a r te m i lit are. no n r ivestì un partico l are in ter esse 11 4 I n parti co lare sotto il p rofil o 1;tr ategico, la g uena no n ebbe pa r t icola r e s ig n ificato. s ia l 'a l to comando francese c he q uell o aus t r i aco si d im ost ra ro no in s ufficie nt i ne ll a p ia ni ficaz io ne e spesso irreso l m i ne ll a con d ot ta, conseguenza no n so lo de li 'as -

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senza di una fi g ura di co ndott iero di spicco ne l co n flitto i n ambedue g li sc hie rament i , ma anche del l a mancanza di uno stato maggiore "fu , seco ndo Bovio , una gara tra med iocrità"" ''. Come cie l res to aveva intu i to i l gene ra le Moltke ' 11 • capo d i stato maggiore d ell 'eserc ito pru ss iano , che studiò a f ondo la g uerra del 1859 e che comprese l' e leme nto nuov o di quel contlitto, rapprese ntato da l ma ss iccio impi ego d ella ferro v ia d a pa rte elc i f r anco-p iemontes i per il trasporto delle truppe per l a radunata c per le success i ve oper azioni ' 18 • La campag na del 1859. non diede vita a particolari manovre strategiche c tattiche ri velatrici delle doti mi liar i dci comandanti ma:

'"(. )Rivelò la diflicohà. la pesantezza c la sanguinosità "" delle operazioni belliche condotte con criteri c mezzi moderni. Essa segnò il passaggio definito da un'epoca all'altra la guerra acquisterà da allora dimensioni c diverse dal passato che si rileveranno appien o nelle prime due grandi guerre moderne: la guerra civile americana degli anni 1861 - 1865 e la guerra franco prussiana del 1870""'"

Sotto l'aspetto politico. la seconda guerra d'indipendenza fu un momento fondamentale nel processo di unificazione nazionale :\onostante la pace di Villafranca. essa diede inizio al processo di costruzione nel Regno d'Italia, che ebbe il suo compimento meno di due anni dopo: il 17 marzo 1861. Conclude va il Pieri: "la guerra del l 859 non era st ata invano : essa . pur con le vittori e incomplete di Magenta e di Solferino-S.Martino, aveva rotto quel equil ibri o di for7e che durava dal 18 l 5 c stabilite veramen t e le premesse per una nuova era nella storia d'Italia e d'Europa-- w

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IL' Archivio de l l'U ff ic io Sto r ico de llo Stato Maggiore de ll 'Eserci to trae origine dnii'Archivio dell'Ufficio Ylili t are de l Corpo R eal e dello Stato Mag g iore de ll 'A nnata Sar da, costituito a Torino dal genera le Enrico Morozzo della Rocca, Coma ndante Generale del Corpo. con l' ordi ne del giorno n. 712 del 16luglio L'Ufficio militare '' , seco ndo le istruzioni del 1856 114 • fra le sue attribu7ioni aveva anche quella di compilare dietro i documenti autent ici raccolti nel!" Archivio del Corpo od altrove la storia delle campagne c degli avvenimenti militari de l Pae se.. ''' . A quel particolare comp ito era destinata la sezione "Storia militare", una delle quattro sez ioni che costituivano l'Ufficio stesso"• mentre il suo archivio, denominato nei documenti coevi 'Archivio militare del Corpo di Stato Maggiore ... già allora conservava le carte delle unità dclr Armata sarda che avevano preso par te alla campagna del 1848-1849 e alla guerra di Crimea del 1855-1856 1' Secondo il Cesari '"' nel marzo 1860 in concomitanza con la costituzione dci cinq ue Grandi Comandi di Dipartimento' 19 che ebbero dei propri archivi indipendenti. vennero versate ali" Archivio ddi'Ufficio Militare del Reale Corpo di Stato Maggiore le carte della Campagna del 1859. Dopo il trasferimento della capitale da Firenz e a R oma. l'Ufficio Superiore, i l nuovo ente dirett ivo del Corpo el i Stato Mag g iore che comp rendeva anche l'Ufficio Mili tare' "'. disponeva che nel s uo Arch ivio si concen tras ser o defi n it i vamente le carte relative alle guerr e r iso rgimenta li: le campagne de l 1848 - 1849, de l 1859, del 1860 - 1861. de l 1866, d e ll 870 c quell i dei vecchi comand i d i d ipa r t imento . escluse le pr a t iche a carattere amm i n is trat ivo. las ci ate i n deposito presso la qu a r ta sez io ne dell'Archiv io d i S t a to el i Torino' " . P oco d o po il 1870, sempre secondo il Cesa ri , qu a ndo fu asseg n ato a lt ro pe rsonale al l 'Arc hi v io de ii' Ufl'i c io m ilit a r e, fu avviato " un ri o rdi na me nto r az iona le de l ca rt eggio di vide ndolo per argo me nti e per a nni c col locandolo in tan te b us te se parate e i n ta nt i v olumi ril eg at i ( . . . )e lemento pr ez ioso per la s tori a de ll e nost re ca mp ag ne d i g uc rra'""2 • che prcs umibi l men te dov eva no c ompre nd e re an c he i vo lu m i co n le ca rte rilega te de l 1859 . I l ver s am e nt o cic li c car te cl e li a seco nda g ue r ra d ' Indip e nd e nza a li ' Arc hi v io cic li 'U f f icio m i li télre intorno a l 1860 è men z ion a to an c he d ag l i a ltr i d ue a ut o ri c he ha nno sc r itto s u ll 'U ff ic io s tori co : i l co lo nn e ll o Nico la G i acc hi "' e il ge ne r a le Oreste Bovi o 134 N e lla d oc u me ntazio ne a ttu a lm e nte co nse r vata p res s o l ' A rc hi v io d e ll' UITicio S to ri co de ll o S t a to M agg io re de l l 'E se rcit o no n v i è tracc ia d i q uando le ca r te de l 1859 f uro no effetti va m e nt e versa te a li 'Uffic io m ili ta r e "' Ne l 1872, co munqu e, secon d o un a no ta int e rn a •·'\ ri s ultava g ià deposita t a nell'a llora "Arch i vio m il itare cie l Co r po d i Stato M aggiore" la do cum e nt azione de l 18 5 9 . Ne ll a nota inolt re. veniva ill us trato '" l 'o r d in amento' · generale de ll ' Archiv io adottato fino ad allo r a, secon d o il qua le " tu tte le carte, l ibri e oggett i" era no r ipart i ti in sei ''divisioni ' ', sudd ivise a loro volta in varie sez io ni m L a "II Di visione: campagne di guerra··, in particolare, era riparti t a in tante sezioni quante erano state le campagne di guerra a cu i aveva partecipato l 'Annata sarda, poi , l '[se rcito italiano dal 1848-1849 al 1870. comprese il 1859, il 1860-1861 c il 1870 e ogni sezione comprendeva le carte, rile ga te in vo lumi. del Quartiere generale e delle unità che avevano preso parte a una delle guerre d' I ndipendenza ''" In un success ivo verba le eli consegna dell'Archivio "' , datato 24 mar.w del 1875. riguardo alla documentazione della TT Di visione . venivano menzionate . fra l'altro. le carte della campagna 1859. formate da 55 volumi di documenti ri legati c un .. indi ce ordinato" che presumibilmente era la "guida per la ricerca delle cart e ritlettenti la campagna contro l'imp ero d 'A ustria nel 185 9 .... " . Le carte del 1859. rilegate in vol umi. come quelle delle al tre campagne risorgimentali . ve ni va no n uovamente menLi onate in un successivo \'erba le di consegna del 1878 ••• in un appunto del in cui fra r altro. erano i ndicate anche le co llo cazio ni e in promemoria del 1892 14 3 • :--lei 1895 il capo della sezio ne storica, colonnello Cecilia Fabris , redigeva una re la zio ne re lat iva alla tenuta dell'Archivio particolare, inteso co me archiv io co rrente . e all'ordinamento dell'Archivio ge nerCi fe. inteso come Arch ivio storico del Comando del Corpo di Stato Magg iore. allora ripart i to in due sezioni : " l ' una delle qua l i comprende i l ca r tegg io del Comando del Corpo di Stato Maggiore e l'a ltra i ca rt egg i perven ut i da coma ndi es t ranei a l Co r po di Stato Maggiorc" 144 • A ll ' int erno el i ques t' u lt ima sezione era no comp rese a nche le carte relat ive alle campag ne ri sorgime nt a li da l 184R al 1870, " r ipa rt ite i n c ategorie, s pec ia li tà. p ratiche, ccc., come f uro no ve rsat i " e s uccess iva me nt e " ril ega ti i n vo lumi··w In pa rt ic ol a re, ne l pros pe tto re l at ivo a i co m pless i doc u me nt a ri co nservati a nn esso a l pun to 3 de ll a rel az io ne ' ''\ e r a i nd icato il ''ca rt egg io d e ll e tr upp e sard e m o bi li zzate d ura nte la campagnn d e l 1859 " , fo rmato da 5 4 ''" volum i di do c um e nti r il egat i . A nc he un s uccess i vo prom e moria de l 18 96 relati vo a ll a s is temaz io ne dell'Ar c hiv io sto ric o, che s i l i mit ava a ribad ire qu a nt o d e tt o u n ann o p r im a, me nz ionava nuovamente , in un ap pos it o p ros pe tt o. il " ca rteg g io de ll e truppe s ard e mobili zza te dura nt e la ca m pag na d e l f ormato se mpre da 54 vo lumi el i doc ume nt i ril eg ati ' J' . L a so pracc it a t a "G u ici a per la r icerca d elle c arte rifletten t i la ca mp ag n a co ntro l ' im pe ro cl' A us tr ia ne l 18 59'', che purtrop po. no n è s tata d a t a t a. nel la pr ima pag i na ricordava co me le 'c arte re la ti ve a ll a co r r is ponde nza te nut a dal Qu a rticr genera le prin c i pale d ell'Ese rci t o sa rdo c dni coma nd i divisio na l i durante la ca m pag na cont ro l'i mpe r o d'Aust r ia ne l l 'a nn o l R59 , so no ri un iti pa rte i n una se r ie di 6 1 e le a ltre i n un a se ri e di c arte ll e''' ;(' . Ne ll a Guida - indice d eli 'Archivio S1orico ' ", pub b li cat o nel 1927. il complesso documentar io de ll a campagna 185 9 aveva ass unt o, di mass ima. la consistenza e la strutt ura a tt uale . e r a cioè forma t o da 54 volumi di documen t i ri legat i e 14 bu ste (a nche q u i d efinite caJ1el le) ed era corredato di ca talogo completo specia le ( registro n. 3)". Attualmente il comp lesso documentario denominato G - 17 Campagna 1859'' 1 • corredato eli un elenco estremamente sommario senza data. presumibilmcntc redatto nel seco ndo dopoguerra. è una complessa costituita da 3 nuclei fondamentali: i 54 volumi (vol l.l- 54) di carte rilegate e prodotte dal Qum1icr generale principale e dai comandi delle grandi unità dell'Armata sarda mobilitati per la campagna del 1859 {Di v is ione di cavalleria. J·'-5" Divisione: Brigate: Sa l'O ia, Aosta c Cuneo: C omando generale delle truppe s ulla s inistra del Po e sulla Dora) : le carte sc io lt e . prodotte dall'Ufficio Militare del Corpo Reale ? ello Stato Magg io re dell'Armata Sarda relative all'attività informati va svo lta cl al 1848 al 1859 verso gli austriaci . conservate m due buste (bb 55-56) ed. infine la raccolta di relazione , memorie. studi e documenti originali dal 1859 a l 1934. rea li zzata d all'Uffic io Storico del Comando del Corpo di Sta to Maggio re s ulla seco nda g ue rra d' indipendenza. conserva te in 13 buste (bb 57-67' 69-70).

2. I NTRODUZIO N E ARCHIVI STI CA GENERALE:
A
SCELLA NE A G-17 CAMPAGNA
L
MI
1859
197

Organigramm a l: struttura compl ess iva d ell a mi sce llanea G-17 Campagna 1859

Miscellanea G-17 Campagna 1859

Voli. 54 (voli. 1-54) di documenti rilegati (1859), bb. 15 (1848-1934).

ARMA TA SARDA

Quartier Generale Prin c ip al e e comandi delle grandi unità mobilitati nel 1859, Voli. 54 (voli. 1-54) di documenti ri leg ati (1859).

Quartier generale principale , voli. 21 (voli. 1-20).

- Divisione di caval leria, voli. 7 (voli. 21-27) .

1a Divisione , voli. 4 (voli. 28-31 ).

Brigata Sa voia, vol. 1 (vol. 32).

2a Divisione , voli. 5 (voli. 33-37) . Brigata Aosta , vol. 1 (vol. 38) .

3a Divisione , voli. 4 (voli. 39-42) .

Brigata Cuneo, vol. 1 (vol. 43) .

4a Divisione , voli. 5 (voli. 44-48) .

5a Div isione, voli. 5 (voli. 49-53) .

Com ando generale delle truppe sulla sinistra del Po e sulla Dora , vol. 1 (vol. 54) .

CORPO REALE DELLO STATO MAGGIORE DELL 'ARMATA SARDA

Ufficio Militare bb. 2 (bb. 55-56) di carte scio lte (1848-1859).

Informazioni sugli austriaci nel Lombardo -veneto

COMANDO DEL CORPO DI STA TO MAGGIORE

Ufficio Storico bb. 13 (bb. 57-67 , 69-70) di carte sciolte (1859 -1 934).

Raccolta di relazione , memorie, studi e documenti originali sulla seconda guerra d'indipendenza.

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Nota archivistica

Il nucleo fondamentale della miscellanea G-17 Campagna /859, come è stato detto sopra ''"' comprende 54 volumi di ca11e rilegate e prodotte dal Quartier generale principale e dai comandi delle grandi unità dctrAm1ata sarda mobilitati per la Campagna del 1859.

Organigramma 2: st ruttura comple ss iva del nu c leo d e lla miscellanea G-17 Campagna 1859 relativa al Quartier Generale Principale e co mandi delle grandi unità mobilitati

ARMATA SARDA M OBILITATA PER LA CA MPAGNA D EL 1859: Voli. 54 (voli. 1-54) di documenti rilegati (1859)

•Quartier Generale Principale voli. 21 Comando

Divisione (voli. 1-20) genera le delle di cavalleria truppe sulla Vo li 7 s inis tra del Po e (voli. 21-27) su lla Dora vol. 1 (vol. 54) , l l l l

1a Divisione, 2a Divisione , 3a Divi sio ne 4a Divisione , 5a Div isione vo li. 4 voli. 5 vo li. 4 vo li. 5 vo li. 5 (v o li. 28-31) (voli. 33 - 37) (voli. 39-42) (voli. 44-48) (voli. 49 -53)

• • •

Briga ta Savoia Brigata Aosta , Brigata Cuneo vol. 1 vol. 1 vol. 1 (vol. 32) (vo l. 38) (vol. 43)

T u tta questa docu m e n taz ione, che comprende a nch e i diari s torico - mi litari de i s ingoli comandi mob ilitat i. è corredata d i appos iti registr i d i p rotoco ll o c rubri che in o rdin e alfabet ico, qu a li strume n t i di ri ce rca coevi a ll a fo rm a7.ione degli archivi deg li stess i co ma nd i mobi li tat i , che conservano , anche adesso, tutta la lo ro fu n 7. iona lità pe r r i ntracciare fasc ico li e d ocumen t i Seco n do la re laz. ione d e ll ' uffi c iale " In ca ri ca to d e ll a direz io n e del protoco ll o in c ampagna" ' 5\ in data 26 ottobre 1859, le cat1e de ll 'archiv io del Q u a rt ic r g ene r ale prin c ip a le e . in pa rt e, dei comandi div is iona li c di brigata furono rip art it e in due grand i pe ri odi co rrispo nden ti ad a ltrettan ti registri di p rotoco ll o: da ll' inizio del la campagna a l 16 gi ugno 1859 c dal 16 g iu g no alla fine dell a campagn a'l{). All'interno di queste due grand i serie le carte ve n ivano classificate secondo un titolari o in c ui le materie venivano chiamate "pratiche"'. numerate (per il primo periodo furono adottate 28 pratiche. per il secondo 24), cd acca nto veni va indicato l'argomento a cu i si riferivano (per esempio: l " pratica: rapponi cd infonnazioni: 2 • pratica: movimenti militari, ecc.)m. All'interno di ogni singola pratica la documcntaLione era ordinata cronologicamente. Infine ad un certo numero di pratiche corrispondeva un a lettera dell'alfabeto (per esempio alla lettera '"A'' coiTispondeva la l" pratica, alla lettera ''8"' la 2" pratica . alla lettera ··c· le prati che 3"- 17") che, d i fa tt o indicava una ··car1ella' ·. cioè l'unità d i conse r vaz ione in cui e ra poss ibile rintracciare il documento di interesse tramite le appo it e rubriche a lfabctiche 'h.

3. LE CARTE DEL Q UA RTIER GE NE R ALE PRINCIPALE E DF:l COMANDI
L E GRA NDI DELL'ARMATA
DEL
SARDA MO BILITATI PER LA CAMPAGNA D E L 1859
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Titolario valido per il primo period o (dall'inizio della ca mp ag na al16 giugno)

"A" " 1a Pratica: Rapporti ed informazioni sul nemico , sui fatti d' armi e sulle ricognizioni "

" B" "2 8 Pratica : movimenti militari, marce, disloca zion i, d istaccamenti , tabelle e tabell e distaccame nti , ri a rti de lle varie armi resso le Division i"

"3a Pratica: armi , munizioni da guerra , buffetteri a , parchi , fucine da montagna" "4a Pratica: vestiario , calzature " "Sa Pratica: Morti , feriti in campo , accidentalmente e di malattia natura le , prigionieri e disertori " "6 8 Pratica: ammalati, ospedali, infermeria cavalli " Il c H "7 8 Prat ica:ufficiali di sa nità, veterinari, suore di sanità , infermieri" ·•sa Prat ica : ricomp e nse, disti nz ioni , deco ra zio ni" "9 8 Pratica: declam az ion i, mancanze , puniz ion i, consigl i d i guerra" " 11a Pratica: personale e servizio deg l i uffici diversi cioè Intendenza , Cassa , C ontrollo, Uditoraro , Pos ta " " 128 Pratica: Musicanti t rombett ieri , tamburini , armaioli , sarti , calzolai , vivandieri " " 13a Pratica: confid en ti mi litar i e borgh es i, borghesi all 'armata, ordinanz e , pianton i, scritturali " " 148 Pratica: pagh e, sop rasso ldi di ind e nnità, gratificaz ion i, spes e d iverse " " 158 Pratica: arriv i e partenze, trasporti , truppe per rinfo rz i, ri forme , co nva lescenze" " 163 Pratica: licenze co ngedi " " 173 Pratica : Viveri , foraggi , magazzini , tende , coperte , sacchi da campo , letti "

" O" " 108 Pratica: proposte avan zam enti , promozioni, destinazioni , traslocazioni , cambi di corpo , e rsonale "

" 18a Pratica: parol a d'ord ine , salvagu a rd ia". " 19a Pratica: perd ite caval li , mu li , effetti material i,effetti ritrovat i, smarriti e de i deceduti" " E , "20 8 Pra tic a: debiti e crediti dell 'individuo all'A rma ta " "21 a pratica delitti diversi" "22 3 Pratica: carte di ope razion i topografiche, guasti e riattamenti di strade , strumenti topografici" "2 4 8 Pratica: e l enchi e situazioni"

"F" l "23a Pratica: legg i e decreti"

"G" l "28 8 Pratica: miscellanea"

200

Titolario valido per il sec.ondo periodo (dal16 giugno alla fine della campagna) Sezione personale

"1a Pratica: proposte avanzamenti, promozioni , destin azioni , tras locazioni, cambi di corpo, or anizzaz ione , formaz ioni di corp i mi litari , i ndividui comandati"

"2a Pratica: se rvizi diversi , se rvizio sanitario e d 'i ntendenza, ud itorato , poste e telegrafi".

"3 a Pratica: Musicanti , trombettier i, tamburini , armaio li, sarti , calzola i, vivandieri, confident i militari e civili, borghesi all'Armata , ordinanze, pianton i, scrittura li"

"4a Pratica:licenze conged i tempo ra nei e asso luti , aspettative"

"5a pratica: reclamazioni , mancanze , pun izi oni e puniti, consigl i di guerra, prigionieri e d isertori , Atti relativi , situa zi oni della forza , ruolini , sp ie".

"6a Prat ica morti e feriti in campo , accidentalmente o di malattia naturale , perd ite in uom in i, ammalati, ospeda l i, i nfermieri ".

"la Pratica: ricomp en se , d istinsion i, decorazioni " "sa pratica: miscellanea ".

Sezione militare e amministrativa

"1 1a Pratica: rapporti ed i nform azion i sul nem ico, sui fatt i d 'arme ,sulle ricognizioni militari " '' 12a pratica: movimenti militari, marce, dislocazioni , Reparto delle varie armi o frazion i9presso le d ivision i, destinazion i provvisorie, quardie, distaccamenti".

"1 3a Pratica: lavor i d i fortificazio ne, ponti, strade , barche, edifizi mil ita ri " "14a Pratica: misce llanea"

"18a Pratica: armi , muniz io n i da guerra, buffetteri a, parch i, carri, forg ie"

"19a Pratica: vestiario , calzature , cavalli acqu istati e d i favore, caval li, muli ed effetti, ritrovat i o smarriti e dei deceduti , i nfe rme r ie caval li"

"20a Pratica: carte , pi an i di operazione, topoqrafiche, istrumenti topografici"

"21a Pratica: paghe , soprassold i, i ndenn ità , wat ificazioni, Spese d iverse, contabilità"

"22a Pratica: v iveri , foraggio , somministrazioni varie, magazzin i, tende, coperte , sacchi da campo, letti, requ is iz ioni, ospeda li "

''2 4a Pratica: miscel l anea "

"N" l "Elenchi di proposte delle division i pe r ricompense pe r l a battaglia d i San Martino"

"O" l "ruolin i mensi li del Quarti er generale de ll 'Armata"

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E l enco dell e carte

La doc umentaz ione. come è stato eletto ne ll 'i ntrodu zio ne arch iv ist ic a ge nerale è stata rilegata in vo lu mi e, co ntempo raneamente, le pag in e de i documenti so no state numerate progressiv am e nte pe r og ni si ngo lo vo lum e in pra ti ca come le pag in e di u n lib ro. Nell'e lenco a11alit ico s i è dec iso d i riportare no n il nume ro de ll e carte co mp lessive de ll 'un ità arch ivistica, come di prassi . ma le pag in e di rifer imento del vo lume. ne lla co nvinz ione eli dare. in q uesto caso particolare. un elemento circostanzia to per agevo lare la ri cerca .

Q u art i e r Ge n e r a l e Prin c i pa l e de ll 'A rmata sa rda m o bilit a t a

,·ol i. 21 (voli 1-20 ) di carte e registri rilegati (1859).

Il Quanicr generale principale. C<htituito il 23 aprile 1859. era fom1ato dal proprio stato maggiorc (costituito dalla Sezione infonnazioni. dall a Sezione topogratia c dalla Cancelleria). dal Comando superiore d'a1tiglieria, dal Comando superiore del genio. dal Comando superiore dei carabinieri reali, da l Co mand o supe ri ore delle guide dal Treno d am,a ta, dall'Intendenza ge nerale. dall'Uditorato di gue1rd. dal personale sanitario di riserva. dalla mi li tare c dalla Casa militare del re, dallo stato maggiore del mini stro dcll:t g uerra, dai necessa1i servizi di sanità. sussistenza. posta e poli..:ia 'w Co n c irco lare del 27 luglio 1859 "'' , il Comando generale dell'Annata. d<JI l " ago to. veniva scio lto e con esso tutti gli organ i che cost ituivano il Qu <u1icr ge nera le pr inc ipale , eccetto l'I ntendenza generale che a vn:bbe ancora fun z ionato per q ualche tempo a Milano

<diario storico>,< Rcg ist. ri di pro tocol lo> vol. l (vol. 1) . <Corrispon denza>, vo li 16 (v o li. 2-17 ). comp re nd e, fra l' altro, la c o rris pond enza con il min is te ro del la g uer ra, il gabine tto d i Nap o leo ne lll. i co rp i d'a rmttta fra nces i, l' alto c oma ndo au s tr iaco. il co ma ndo d e i Cacc iato r i de ll e Alpi e le d iv is io ni deU ' Arm ata sa rd a; r ig uarcla le o peraz io n i, i se rv iz i (sa nita r io , vete r ina rio , d i comm issa r iato) , le pag he le is truz ion i min is ter ia li per la c ompo s iz io ne cie li' eserc it o. le pe rd ite, le ri c ompen se, le promo z ion i, i dise rto ri , info r maz io n i s u ll e fo rt ii'i c azion i aus triac he, l' a rmi s tizio . <O rd in i del gio rno>. <bo lle tt ini d i g uerra>. <quadr i el i form azione>, <ru o lo uff ic in li> . <s itua z io ne de ll a fo rza> , <q uadr i de ll ' armata fra ncese>, vo li. 3 (vo li. 18-20) .

Vo lu me l Qu art ier Ge nera le P1incipa lc

- Diario Storico-m ilitare '"' del Gran Quattier Generale . dal giomo della mobilita z ion e dello tesso al to comando al gio mo del suo scioglimento. pp. 259 (da p. l a p. 259) 1859 aprile 23 - agosto l o

- Registro di protocollo del Gran Quartier Generale: 'protocollo ( 1• parte) di partenza c arrivo (fi no al numero 2600). Distinta delle pratiche d a n. l a n. 22 inclu si ve ved i specchio di ripartizion e a vol ume 1- da n. 23 a 28 (s upplet i ve). Di stint a a guida indi ce stesso volume " (la corrispondenza registrata in questo reg ist ro di protocollo è contenuta nei volumi 2-7 eli qu esto fondo ) pp. 349 (da p. 260 a p. 608) 1859 aprile 23 - giugno 16

- Rubrica generale, in ordine alfabetico. del protoco ll o de l Gran Quartier Generale ( l" parte) eli pa rtenza c arrivo (fi no al numero 2600), cl al 23 apri le al 16 giug no l 859. pp. 276 (da p. 609 a p. 825)

Vo lum e 2

Q uart ie r Ge ne ra le Pr jn civa le' 6 '

Co rri spo nde nza re lat iva a "rapp orti od info rma z ioni sul n e mi co, s ui fa rri d'armi e s ulle ri cog ni zio ni -p rat ica l" del p rimo protoco llo. , de l Q ua rti e r Ge ne ra le p rin c i pal e co n il min is tro dell a g ue rra , le un ità dipe nde nt i de ll' Armata sard a mob ili ta ta e le u ni tà co mp one nti il corpo el i s ped iz io ne fra nces i in pp . 1069 1859 a pr il e 2 7 - g iug no 16 so no comp res i: l sc hiz zo del " tra tto d i po nte ro tto per effe tto cl elia m ina'' a ll ega to alla " relaz io ne i nto m o a llo stato del po nt e della strada ferrata pre sso Valenza in segu it o a ll' espos iz ione clelia m in a fatta dagli aust riaci'' in da ta 8 magg io 18 59 ( p 239): l sch izzo de ll a " rico g nizione offensiva da Sa nnazzaro a Vi ll ata Borgoverce ll i. Il 21 ma gg io 1859" (p. 579); 4 diseg n i an ness i (pp. 649 -655 ) al rapporto del Maggiore Sacchero comandante del genio pre sso la 4" Division e : Bo llettino di g uerra, a stampa, n. 59 in data 31 maggio 1859 (p. 7 15); ba ndo. a stampa, del regio commissario straordinario per le divisioni No vara Vercelli cci Ivrea in data 5 giugno 1859 (p. 861 ); l schizzi lavori difensivi fatti a Magenta annesso alla lenera del comandante del genio della 2" Di v isione in data 7 gi ug no 1859 ( p. 947 ).

Si segnalano. fra l 'a ltro i eguen ti rapporti:' rapporto d el ma gg iore Valpellancli comandante dal go Battaglione bersaglieri sul co mbattimento al ponte della ferro via eli Valenza il 4 ma gg io '' (p . 65):

- "rapporto d e l generale Cialdini comandante della 4" Divisione intomo alla ric o no sce nza offensiva operata dagli austriaci in faccia a Frassin etto e suo esito, 3 maggio ( p. 75);

-"rapporto del maggiore Della Valle Comandante la B rigata d ' artig lieria de ll a 5" Divi s ione sul comba tt ime nto a l p o nte de ll a ferrov ia eli Valenza il4 maggio" (p. 101);

-" ra pporto del magg io re Z.i no co ma ndante il b at tagli o ne del 12° Reggimento fan te ria sullo stesso"( co mb attim e nt o a l p o nte de lla ferTovia di Va le nza de l 4 maggio 185 9) (p 105 );

- rapp orto de l cap it a no D ho co mandan te la t• Batteri a d i bat tagl ia su l comba ll ime nto di Frass inetto (3 magg io)" (p . 22 7):

-" rapp or to d e l cap it ano Ara ld i co manda nte 1'8" Co mpag n ia de l ge nio sul fa tt o d'a rm i de l 4 magg io a l ponte el i Va le nz a" ( p. 35 l );

20 2

-" rapp o rto de l Regio Commi ssa ri o s traord in ario Plezza sul combatt imento di .Mo ntebello (21 magg io)" ( p. 413);

" rapporto del gener ale de Sonna z co mandante la Brigata di cava ll e ri a s ul combattimento d i Monte be ll o e Casteggio" (p. 497 ); -"rapporto del generale Cialdini su ll" occ upazione di Verc e lli e Borgo Ve rc e lli il 24 ma gg io ·· (p 5 13):

- ··rappo rt o del Colonnello Regis comandan te il 10° Reg gimento fanter ia s ul fa tto d'arme avvenuto a l Torrione (22 ma ggio)'' (p. 529):

-" r apport o del capitano !--"est comandante il I battaglione del 10° Reggimen to per il fatto d'arme di cui sop ra ' '. riguard a il combattimento del Torrione (p 535):

' ' r apporto del capitano di s ta to m agg iore Caccialupi -i dem id e m" riguarda sem pre il combattimento de l Ton·ione ( p. 54 1);

-" r apport o del tenente colonnello Ba leg no, comandante il 6 ° Batta g li one bersaglieri s ul passagg io della Sesia (21 maggio)' ' (p. 577);

-" rappo rto de l ma gg iore Chiabre r a co mandante il 7° Battaglione be r s ag l ie r i" ( p. 579); -" rapp o rt o de l Co lonnello Recca g ni co mandante il r eggimento cava ll egge r i d i Alessandria id em - id em" (p. 581);" r appo rto de l tenente colonnello Ba leg no coma ndante il 6 ° Batta g li o ne bersaglieri s ull' attacco eli Bo rgo Verce ll i da parte de g l i Au s tr iaci il 23 maggio" (p. 593); -" rapporto del colonnello comandante la 2" Brigata di ca va ll e ri a sullo stesso" rigu arda semp re l' attacco di Borgo Verce lli da parte degli Austriaci il 23 m agg io 1859 (p 595 ) :" rapp o rto del ca pitano Marro comandante la 12• Batteria sui fatti d ' a rm e del 22,23 e 25 maggio s ulla Sesia" ( p. 619): - "ra pport o del Maggiore Sacchcro comanda nte del genio presso la 4 ' Di visione sulla parte presa da questo nelle operazioni s ulla Sesia'' ( p. 639), con 4 disegni a nn essi ( pp. 649 -655): ''piano dimostrativo dei la vor i difensivi cos trutti e pro gettati a Terranova s ulla destra de l Ses ia (di seg no n. l )' '; "piano dim os tr a ti vo della posizione occupata dall a 4·' Di v is ione il 12 , 13 c 14 mag g io 1859 e dc i lavori difen s ivi dal Genio Militare (dise g no n 2)" : " piano dimostrat ivo elc i trinceramenti eseguiti c progettat i a difesa el i Stoppian a e Pe rte ngo ( 15 c 16maggio 1859) ( di seg no n. 3)"; "p rospe tt o del pont e s ulla Sesia presso Vercelli ne ll a parte ro v inata dagli au s tr iaci (diseg no n . 4)"; -"rapporto d e l co lonnello Borso n capo di s ta to maggiore d e lla l" D iv is io ne s u l combattiment o di Co nfi enza (3 1 maggio)'' (p. 693);

- '·rapporto del genera le Fanti comandante la 2" Divi sio ne su ll o s tesso ' ' riguarda il combattim e nt o d i Co nfienza del 31 magg io" ( p. 695): -" r a pp o rt o del generale Durand o coma nd a nte la 3" Di v is ione ull' occ upazio ne di Vinzaglio di v i va forza ·'( p. 70 1);" rapp orto del Colonnello Ch abron comanda nte il 3° R eggimento Zuavi sul combattimento di Palestro (31 maggio) " (p 725):" rapp o rto del generale Dura nd o coma nd a nte la 3a Di vis ion e sul comba ttim e nto di Vinzaglio (30 maggio)" ( p. 741 ) : -" rappo rto del generale Ci a ldini coma ndante la 4 a Di visio ne sul fatto d'armi di Palestro (30 maggio)" (p. 795) :" rappo rto del genera le Garib a ldi s ull e o perazioni della Brigata Cac ciatori delle Alpi da lui co m a nd a ta' ' (p. 885); -" rapporto del maggiore comandante d e l 2° Battaglione de l 15° fanter ia su l fatto d'armi di P a les tro·· ( p. 93 1) ; -" rapporto elci co lonn ello Pomaré coma ndante etei 15 ° fanter ia s u l co mbatt im e nt o eli Pale s tro" (p. 933); -" r apporto ci e l generale C ia ld ini coma ndante la 4 " Di visione in torno a ll a battaglia eli Pales t ro " (p. 977); -" r apporto d e l genera le Fa n t i comandante l a 2" Divisio ne intorno a l fa tto cl 'arm i eli P a les tro -C onfienza - Vinzaglio " ( p . l 0 33); -"rapporto dello stesso ge nera le su ll a parte presa d a ll a s ud detta d ivisione a ll a battaglia d i Ma ge n ta'' (p. 1045) .

Volume 3 Quarti c r G

e nerale

" m ov im e nti militari - marce -dislocazio ni- distaccamenti ( pratica 2'')". pp 909 (d a p. l a p. 909 ) 1859 ap ril e 26 - giugno 19 so no co mpresi: il disegno del "piano dimostrat i vo dei lavori dife ns ivi costr utti c p r ogettati a Te rran ova s ulla destra del S es ia''. in data 19 magg io 1859 allegato al rapporto n. 22 5 del genera le Mcnabrca Comandante Sup e riore de l Corpo reale del ge ni o cl e ll ' Arma ta sarda al coma nd ante ge ne ra le a l ca po di Stato ma gg iore (p.583); s i seg na la fra l' a ltro: la s pecc hi o dc i mov im e nti dell e trupp e fra nces i c sa rde dal 26 magg io al 2 g iu gn o (ta b lea u cl es mouv eme nts à l'executer par le 1", 2", 3" e 4" Corps, la Ga rd c i mperiale e l 'Armée de S.M. le R oi de Sard a ig ne ") p. 857. -"Armi - munizio ni da g ue rra - buffetteria e carregg io ( prati ca 3 ")" pp. 225 (da pp 91 l a p. 11 35)

1859 a pril e 26- g iu gno 16 s i seg nala fra l'altro: prospetto della nuo va ripa nizi one delle batterie e parchi d ' an iglicria a l 24 maggio 1859 ( p. l 063 ); lettera n. 2403, in data 23 maggio 1859. del ministro della guena Cavour al capo di Stato Ma ggio re de ll'Armata sarda relativa a ll a fo rmazione delle quart e sezio ni de ll e batterie d'artigli e ri a (p. l 065). - "Ves tiari o - calzature (p rati ca 4·' )" pp. I l (d a p. 1137 a p. 1147)

1859 maggio Il - giugno l o" M o rti - feriti. in campo, accidentalme nte o per malattia natural e- disertor i ( prat ica 5'')" pp. 172 (da p. 1149 a p. 132 1)

1859 ma gg io 7 - giug no 16 sono compres i: l manifesto a stampa (c m. 65 X 40 ) co n la sc ntcnt.a el i condan na a morte. mediate eli fucilazio ne , in data 29 ma gg io 1859 del "mas tro da muro ' ' M auro Spirani ( p 12 17). s i seg nala fra l'altro: elenco nom innti vo dei feriti in data 8 m agg io 1859 (p. lJ 69); lettera n. 2329 d e l ga b inetto d e l Mini s t e r o della g uerra al capo di Stato M aggiore del l ' Armata sarda , in data 19 maggio 1859, rela ti va ai d ise rto ri sa rdi in co r porat i ne i re gg ime nti s tranieri dell 'a rmat a fr a ncese in Italia (pp . 1 173 - 1174); co rrispondenza tra I'Uditor a to ge ne ra le di guerra, il capo di Stato Maggiore del!' Armata sa rd a e i l comando della 2" Di v is io ne, dal 27 al 29 maggio l re lativa c lementi imputa ti d i spio na gg io (pp. 1 197- 1205 , 1297- 1299) : lettera n. 530 deii'Uditorato ge ne rale di guerra al capo d i Stato Maggiore dell'Armata sa rd a, in data 29 maggio 1859. relativa a militari sa rdi condannati per reati commessi (p. 1235); "tarif dc la sol de cles prisonni e r s dc g uc 1Tc' ' ( pp. 1251 - 1252), lettera n. 2727 del gabinetto del ministero della guerra in data 5 g iu gno 1859 re l ativa al trattam e nt o elci prigionieri di guerra con 2 s pecchi allegati (p p . 1259- 1263) : nota. in data 31 magg io 1859 . del Regio commissario s traord i nario eli Novara , Ve rce lli c d I vrea, numer ica e nominativ a per gli ufficiali e solo num e rica per le truppe , dci feriti del fatti d ' arme del 30 maggio 1859 ( pp. 1277 - 1280); lettera n. 552 d e l Coma nd o della 5" Di v is ione a l capo di Stato Maggiore del l ' Almata, in data 4 g iu g no 1859. re l ativa a dise1tori austriac i di na z io na lità itali a na; elenco no mina t ivo dei fe riti della mi l iz ia ga ribaldina del 15 g iugno 1859 (p. 132 1).

20 3

"Ammalati agli ospedali -ospedali - infermeria cavalli (pratica 6'')'". pp.60(dap.l a p. 59)

1859maggio5-giugno 14 si seg na la fra l'altro: lettera n. 8068 della Divisione reclutamento de l segretar io gene rale del Ministero della guerra. in data 7 maggio 1859. relativa a l personal e necessario alla fonna:t.ione di una infermeria centrale cavali i dipende nt e dal Quanicr Generale dell'arnwta sarda (p. Il ) e elenco nominativo del personale prescelr o in clata 12 maggi o 1859 (p. 25): corri sponck:n za del 9 maggio re lat iva alla lunga degenza di malati non gravi negli ospeda li militari (pp . 13- 15): lettera n. 20 elc i Comando super iore dci carabinieri al capo dello Stato Maggiore d'annata sarda . in data lO maggio l R59, relativa alla malattia de l sottotcnente Manca (p. 19 ): le(tera n. 340 del Comando della Divisione di cavalleria al capo dello Stato Maggiore d ' armata sarda in data 15 maggio 1859, relati va alla malattia del Colonnello Caccia comandante del Reggimento Nina Cavalleria (p. 33) : con·ispondenza del 19-23 maggio 1859 relativa alla costituzione di ospedali militari in Casale (pp. 41-49). lettera del n. 7119 del Mi nistero della guerra -Dire zione genera le elci mat..:riak c de ll 'amminis traz.ionc mil itare al capo dello Stato J\tlaggiorc <farmara sa rd a. in data 29 maggio 1859, re lill i va alle di sposizione per i militari usci ti dag li ospedali dopo il periodo del la co n valescenza (p p 51 -52 ).

- ·ufficiali di sanità - veter in ari -suore el i ca rità - inferm ier i (v uota) (p ratica 7·')". p. l comprende solo la prima pagina (copertina) con r intitolazionc della materia trattata dalla ··pratica y·

- "'Ricompense -Distinzion i - clecoraz.ioni ( pratica 8")" pp 290 (da p. 61 a p. 351) 1859 muggio 7 - giugno 16 si seg na la fra l'altro: rapp01to n. 277 elci Comando 3• Divisione al capo eli Stato Maggiore sarda, in data 8 maggi o 1859. rel ativa ai mi litar i d istinti nei comba ttimenti del 29 apri le 1859 (pp. 67-7 1); specch io del le proposte eli ricompense de l Coma nd o 4·' Divis ione (p 80); corrispo ndenza dell'Il maggio 1859 re lati va alle proposte di ricomp ense per i bersaglieri S<1 in o Marino Chappax, Vit a lin i (pp 83-95): co rrispondenza clcl l'9-ll maggio 1859 re lativa a l coraggioso comporta mento degli u fli ciali Fiastri Gusberti, Palla vic ino e Cenmi nel corso clell'alta<.:co nemico del8 maggio 1859 (pp. 97 - 105); <.:oJTispo ndenza del 12-1-+ maggio 1859 relativa alle proposte di ricompense per i militari Fissore, Longhi. Barbcris, Rodini . Albini (pp . 107- 113): corrispondenza del26-28 maggio relative alle ricompense concesse ai militari francesi per il fatto d" arme del20 maggio 1859 (pp. 151 - 155 ): specchio n. 3474 dei militari sardi decorati (pp. 211-213): leltcra n.736, in data 2 giugno 1859 . del Comando 3" Divisione con elen co nominativo allegato delle proposte di ricompense per il fallo cl" a rme del Vinzag lio (pp 215 -222): corri sponde nza del 3 gi ugno relativa a alle c roc i de ll'ordine mi litare di Savo ia e di san Mau ri zio e Lazza ro (pp. 235-237) ; ele nco nom ina ti vo dei militari rrunccsi bc neftciari di e onor ifi cenze sarde ( pp 25 1-253) : lettera n. 172. in data IO giugno 1859, de l se rvizio elci mag g iore gene ra le de ll 'Armata cl ' italia al Quarticr ge nera le sardo re lati va a lle ricompens e e onorifice nze francesi concesse a mil it ari sardi con relat ivo elenco nominativo (pp . 267 -2 69): specchio dci militari della 4 " Divisione distintisi nei vari farti d'arme e propos ti pt:r la concessione eli ricompense e onorificenze ( pp. 2R7 -3 16): specchio dei militari della 2·' Divisione proposti per la concessio ne di ricompense e onorificenze (pp. 337-345).

- "Reclamazioni Mancanz.c - Punizioni (pratica 9-'f -. pp. 47 (da p. 353 a p 398) 1859 maggio 2- giugno 16 s i segnala fra l' a ltro: COJTi spo ndenza rela tiva a proced imenti disc ipl inari co ntro mil itari sardi: Camillo Naua (pp 353-354). c:1pitnno Cesare Bn1schetti (p. 357), luogoten e nte Giu se ppe Fava (p . 359). capitano Lui gi Andrea \laccll er i (36 1-364, 375-376), capitano G iovann i Fabbroni (p. 385) .

- "proposte avanzamento-promoz.ioni-destinazion i- trasloca.c.ioni-cambo di corpo (p ratica lo·)--. pp. 904 (da p. 399 a p. 1303) 1859 aprile 23 -g iugno 16 si segnala fra l'altro: lertera n. 3387 del Ministro della guerra al primo aiutante di campo del re. in clara 23 aprile 1859. relativa alla nomina del capo di Stato Maggiore dell'Armata sa rda, dei comandanti le divisioni mobilitate e dei relativi capi di stato maggiore (pp. 399-40 l); lettera n. 35 12 del Ministro de lla gueJTa al capo d i Stato Maggiore de ll 'Armata sarda in data 2.+ apri le 1859, relativa ag li inc arichi assegnat i a ufficiali presso il Quartier gcncru le"' ' e i coma nd i d i gra ndi uni tà mobilitate (pp. 4 l 5 -420 ); ordine del g io rno n. 993, in da ta 25 ap ril e 1859. rel ativo alla des tin az io ne d eg li uffiàt li c im pi ega t i de l comn nclo de l Rea le Corpo el i Stato Ma gg iore ai coma nel i mobil iati (p. 42 1): corrispondenza relativa alla no m in a de l ca ppellano m i lirare presso il quanicr ge nerale principal e (pp 423-430): lettera n 3643 del Ministro della guerra a l capo d i Stato Maggiore dell'Annata sarda in data 26 aprile 1859 _relativa ali" organiu:azione e al personale della Giusti.c.ia militare ( pp 439-440): corrispondenza relativa alle nomine di ··aiutanti di campo del capo di Stato Maggiore dell'Armata sarda"' c ufficiali presso "casa reale di sua maestà"' (pp . 445 -446, 451-452 . 483): corrispondenza relativa alla s ituazione degli ufficiali c impiegati del genio (pp. 457 -459 ), della san ità cci amministrazione (469-472), alla nomina de l comandante genera le dei ca rabinieri reali dc ll 'm·mata mobilitata (pp. 487 -495) acluff"icia li di collegamento co n le trupp e fra ncesi (pp. 529-53 1); forma.done del Consig lio di g uerra permanente de l Quartier generale principa le (p. 569); co rri spo ndc nzu re la tiva a ll 'o rga ni zzaz ione elc i se r vizio po stale (pp. 575 -576 877-878. 889)

Volu m e 5

Quarti cr Generale Principale '""

- ··Personale e serv izio degli Ufficiali diversi - cioè intend enza, casa, co ntrollo, Ucl it orato, Posta (pratica I l• )" pp. 30 (da p. l a p. 29) 1859 magg io 7- giugno 2

' ·Co nfid enti mil itar i e borg he si- Borg hes i a ll'Arm ata - Ordinanze- P ianton i - Sc ritturai i (pratica 13") 'M". pp. 246 (da p. 3 1 a p. 277) 1859 apri le 25- g iu gno 13 "'Paghe - soprassoldi - Indennità- Gratificazio n i- Spese diverse (pra tica 14")". pp. 195 (da p. 279 a p. 474) l R59 aprile 26- giugno 15

- "AITivi c partenze di truppa per rinforLi -riforme - convale sce nze- malattie,- mobilità- condanne (pratica lY)'". pp. 13 (da p. 475 a p. 488) 1859 aprile 30 - giugno 7

- '"Licenze - Conged i (prat ica 16")" ". pp . 27 (da p. 489 a p. 5 16) 1859 ma gg io 23- gi

Volume 4 Qumlier Generale Principale '"'
ugn o 3 204

-" Viver i - foragg i - Maga:ae ni' "' (prat ica 17")". pp. 201 (da p. 5 17 a p. 7 18)

-"Parole d'ord in e - Salvag uard ie (pra tica 18 )" pp. 42 (da p. 7 19 a p. 761)

-" Perdite in Cavall i, muli , effe tti r itrovati , s mani ti o dci dcccdmi ( prati ca 19'')". pp. 94 (da p. 763 a p. 857)

1859 ap ri le 25- giugno 13

1859 aprile 27- giugno 10

1859 maggio 5 - giugno 16 si segnalano. f ra l'altro, specc hi delle perd ite numerici e nominativi (pp. 799-857).

- '"Debiti e c red iti di indi vid ui all'Armata (p ratica 20") (vuota) ··.

" Delitti diversi (p rati ca 21T pp. 81 (da p. 859 a p. 940)

1859 maggio 5 - giugno 2

" Carte ed operazioni topografiche - g ua sti e riattamenti di strade e ponti (pratica 22•r·. pp. 325 (da p. 941 a p. 1266) 1859 aprile 24 - giugno 16 compre nde CO tTi spondenza non carte o sc hizzi geo -topogra fici.

Volum e 6

Qu

- "Leggi e d ec re t i (prat ica 23'')" '"= pp. 7 18 (da p. l a p. 718)

artier Genera le Prin cipa le'

' ' N e lla re tropag in a della copert in a elci vo lu me è scr itto a penna rossa: " le pratich e n. 25, 26.27 so no vuote c r imasero aperte per qual sia si eve ntu a lit à''.

1859 apr ile 2 7 - agosto l o comp rende il re pe rto ri o, "e le nco de lle leggi e decreti emanat i pendente il te mp o de ll a guerra de l 1859 dal Min iste ro di g ue rra c dali' intend e nza a ll' Arma ta es iste nt i ne lla cmtelle n . 23 della co tTi spond c nza ci e l Quart ier ge nera le" ( pp. 1-3) , e la re lat iva normativa a stam pa (legg i, decreti , rego lamenti , circolari , con anne ss i qu adri gene ra li cle ll' orcl in ame nt.o de i coma nd i e corpi mobilitati e re lati v i specc hi de ll a fo rza) (pp 5-718).

" El enchi , s itu az io ni , ru o lini ufficiali (p ratica 24 ")" m. pp.382 (da p.7 19ap .ll01 ) 1859aprile30 -giugno1° comprende ruoli c e lenchi nomin ativi degli "ufficiali e impiegati., nei comandi c co rpi dci i' Armata sard a mobilitata e la siruazione de ll a forza.

Volume 7 Quarticr Generale Principale

,,

" Miscellane a ( pratica 28T. pp.940 (dap. l ap.94 1) 1859aprilc24-giugno 16 si segnala, fra l'altro. co rri spondenza relati va a: cavalli per uffici ali di stato maggiore e addetti a l Qum1icr generale principale (pp l, 19-23,27-3 1,55,63-71.95 101.105- 107 149J63,371427.473.51 7-5 18,525 .541,629 .693.929 ,883):corrispondenzade l capo d i stato magg iore dell'ese rc ito attivo con il Real Corpo di Stato Magg io re a Torino ( pp. Il. 113. 135); oggetti di cancelleria per il Quartier ge nerale prin cipa le (pp . 15,41 -43,5 3,73-85, 124-1 25, 309); istruz ione ag li uffi c ial i eli stato maggiore ed app licati asseg nati a l quartiere ge nera le prin cip ale (pp. 25-26); asseg nazio ne cmte topog rafichc (p . 39): trasporti militari da To rin o -Ge no va verso Al essandria (pp. l09 - 11 1) : ufficia li ru ssi presso i coman di ita liani (pp. 209-2 11 ), se rv iz io te legratìco aereo (pp. 225 -231 con sc hizzo ann esso); serv iz io te leg rafico ordi nario (pp 249, 42 1-423); tabac chi per le truppe (pp 263.335) : co ngedo illim itato pe r c ircostanze eli fami g lia co ncess o ai coscritti prov incia li con an nessi el e nco nom in ativo (p p. 30 1-308, 35 1-356, 385 -390, 445-464); suddit i ru ss i sos pe tti eli spionaggio in Pi emonte (p. 3 11 ); po s izione el c i coma ndan te de l ge ni o div is ionale presso le div isioni (pp. 3 13 -314 , 3 19) ; so rveg lia nza c he de ve esercitare l' Am1a dci carab inieri presso la di v is io ni de ll 'ese rcito (p. 511 ); Cons igl i eli discip li na (p. 581); fed i el i decesso de i mi litar i mo rti in combattimento (p. 597): d iv isa de i di seg natori topog rafi de l corpo di stato maggiore co n anness a illu straz io ne a stampa dell'A lamaro (pp. 619 -62 l): fra nchi g ia postal e (pp 639. 909); g uidon i divi sionari (ba ndi ere) con sc hi zzo an nesso (p 83 1).

Sono co mpres i a nche cop ia de l proclama de l generale austriaco Gyula i a i pop o li di Sard eg na (p. 117) ; proclam a di Vittorio Emanuel e a i popo li d i Lombardi a (p 747), Specchi dello sta to seg naletico de i cava lli del corpo del treno d'armata ( pp. 77 1-773).

Volume 8

Quarti er Generale Prin c ipal e

la corri sponden za registrata in questo registro di protocollo è conre nuta nei vo lumi 9- 15 di questo fondo. Per la riparti zione delle pratiche si veda il vo lume 20 a p. 989.

- Registro di protocollo del Gran Quarticr Generale: " l. pro tocoll o di partenza c anivo (2" parte- dal n 2601 al n. 5260) {2° periodo dal 17 g iu gno) " pp. 209 (da p. l a p. 209) 1859 giugno 10- lugl io 31

- Regis tro eli pr(ltocollo del Gran Quartier Generale: "p rotocollo di pa rtenza c arrivo (2·' parte- seg uito da n. 5261 all'u lt imo) conti nu ato dal Corpo Rea le d i S tat o maggiore oltre al pe riod o el i campagna per rec lamaz io ni di d oc um e nti mancanti nei di ver s i ca rtegg i' '' 1' pp. 2 (da p 2 11 a p 2 12) 1859 luglio 29 - nov embre 13

- "2° Prot oco ll o - Rubri ca d e lla Se zione l" Persona le (prat iche eia l a l O) , • pp 167 (d a p. 2 13 a p 380)

- "2° Proto co ll o - Rubr ica de lla Sezio ne 2" Milita re. Ammini s tra z ion e (p rat ich e da I l a 24) 177" pp. 132 (d a p. 38 1 a p. 5 13)

205

Volum e 9

Qua r t ier G e nera le Prjncinale"'

-"Propos te avanzamento promozion i destinazio ni traslocazioni cambi di corpo, organizzazione c formazioni d i corpi militari - individui coma nd ati (2° protocollo - sez ione prima - per ona le dalla pratica l a IO Prati ca 1") pp.l281 (da p. l ap .l 281) 1859giugno 17 - luglio 31

Vo lu me I O Q ua r ti e r Gen e ra le Prjnc ipale m

- "Se r vi z io d ive rsi, sa n itar io , d'inte nd e n z a , cassa, contro ll o. ucl ilorato , pos t a, t elegrafi (2° p roto co ll o, Pra t ica 2")". pp . 77 ( ei a p. l a p. 77) 185 9 g iu g no 18 - lug l io 23

" Mu s icanti, trombellieri, tambur ini. arma ioli. sarti, calzolai . viva ncli cri . co nfidenti militari c <.:i v ili. Borghesi all'Armata. piantoni. sc ritturati (2° proto co llo Pratica 3 ' )''. pp. 65 (da p. 79 a p. 144) 1859 giug no 16 - luglio 30

- "Licenze. congedi remporanei cd asso luti (2° protocollo, Prati ca 4'')". pp.l216(dap.l51 ap.l367 ) 1859giugno 17 - luglio31

Vo l um e I l

Qua rti e r Gen era le P rin c it2<1le ' 80

-' ' Rec lamazion i , man ca n ze, p uni z ioni e p un iti - cons igl i el i guerra, p r ig io n ier i e d isertori (2 ° p rotoco ll o , Prati c a 5'')". pp . 452 (da p . l a p . 4 52) 185 9 g iug no J 8- lug l io 31

- "Morti e feriti in campo. acc id e nta lm e nte o di malattia natur a le . Perdite di uom ini (2° prot oco ll o . Pratica 6')" ' 8 pp. 404 (da p. 453 a p. 857) 1859 g iu g no 16 - lug lio 30 s i seg nala fra l 'altro: estratti di alli di decesso : ele nchi no min ativi di feri ti per repar1o di appart enenze; specchi ed ele nchi dei ricoverati sardi francesi ed austriaci prigionieri negli ospedal i militari.

Vo l ume 12

Quart ier G e ner a le P rin ci t:ll.lk' 82

' ' R ico mpense d is tin z io n i , decorazi o n i (2° p rotoco ll o, Pratica 7·')". pp. 11 13 (da p . l a p. 1 11 3) 1859 g iug no 16 -l ug l io 31 si seg nala , fra l'altro , con ispondcn z a co n i l coma ndo d e!l ' Arm ée cl es Alpes re lativa a ll a concess io ne de l la "lég ion d ' onor' ' per mil itari sa rd i ( pp. 49 - 50,57 . 95), elenchi nomi nativ i e specchi de ll e proposte eli ri compe nse per la battagl ia di San Mm1ino e altri fatti d'm·mc per s ingola unità ( pp. 489-696.7 13 -825 ,849 - 1l l 3) : '·rapporto s ulla pane presa dal l r Regg im en to fanteria nell a ba ttagl ia di Sa n - Pozzolengo comba llut a il gio mo 2 4 gi ug no 1859" del maggiore Ferrero. comandante interi nai e, con (sc hizz o ) "abbaLLO dimost rativo ann esso (pp 705 -711 ).

Vo lum e 13 Qua rt ier G e ne r a le Pri nc i

-" Mi sce ll anea (2° p r o toco ll o , Pmti ca 8")'". pp. 617 (da p . l a p 6 17) 1859 g iu g no lO - l ug l io 30 s i segnala, fra l 'a l t ro, ma n ifesto a s tampa' " i n data 15 giugno 1859. c o nt e nte l ' avviso el i condanna a morte per d is er z ion e eli fronte a l nemico de l soldato De l la cos ta Giuse p pe.

-''Le prati c he 9" e IO " sono vuote c rimase ro apet1e per qual sias i eve ntu a l ità .. - "Rappo11i - inf01mazioni s ul nem ico. su i fat ti d ' arme. s ulle ric ogniz ion i militari ( 2° protoc ollo . sez io ne 2" Militare - anuninistrativa, Pratica Il ") pp.(dap 619ap l292) 1859 gi ug no 16 - agosto20 s i seg nala , fra raltro 'SI>: relazio ne s ui combattimenti ed operazion i dell'esercito sardo dal 29 maggio al 18 g iu g no 1859 reda ll a dal Co mand o generale dell'Armata ( pp. 663 - 699): re laz ione de l ge nera le Fanti, co m a ndante la 2" D ivisione s ulla battagl ia di Magen ta (pp. 763 - 769): re laz ione de l te ne nt e co lo nn ello Fe derici in Va l C amon ica co n 2 sc h izzi a n nessi (pp. 775-789); re lazion i sulla batta g l ia d i S. Ma r t ino del generale Du rando co ma nda nt e l a l " D iv isio ne (pp. 901-903 e 102 9 -1038), d el ge ne rale Fa nti , c om a nda n te la 2" Div is io ne ( pp. 905 - 9 0 8), <le i ge nera le M ollard coma nda nt e la :v· Divisio ne (p p 9 09 - 9 2 1 l 045- 1053), de l magg io re Grison i co ma ndam e del 7° R eggimento fanter ia ( p p. 921 - 924). de l ma gg iore Carbonazzi comandante de l genio della S" D i visione ( pp. 935 - 940), de l gen e ra le Gozzani coma nda nte d e lla Brigata A cqui (pp. 955 -957) , del maggiore Volpe Landi comandante del 8° Battaglione Bersaglieri ( pp. 965-967), del te nente co lo nn e llo Bert oldi coman d ante del 5° Battaglione B ersaglier i ( pp. 969 -972) , del Te ne nte Co lonnello Porro comandante de l 18° R eggime nto fanteria (pp. 977-980), de l ge nerale Pellinengo coma ndante della Bri gata Casale ( pp. 981 - 990 ), del maggiore Avogad ro co mandante l'artiglieria della s• Di visione ( pp. 991-993), del colonnello Avena ti comandante del 12° Reggimen t o fanteria (pp. 100 1-1004 ). del capita no Spinol a comandante del 1° Squadrone del Reggimento cava lleggeri di Saluzzo ( pp. 1025 -10 28), del cap it ano coma nd a nte il T Battaglione de l 14° Re gg imento fanteria (pp . l 053 bi s-10 54 )' s' , del ge ne ral e Cucc hi ari comandante la s-' D iv is io ne (pp. 1 121 - 1139): re laz ione a s t a mpa, co n sch izz i annessi. del generale De ll a Roc ca. ca po di S t a t o M agg iore d e l la battaglia d i S. M a r t i no (pp. 1 149 - 11 70)

206

_

"Mov i me nti mi l itari , marce - d is locazioni (le t a belle f uro no sempre tras messe al i ' Uffic io s tatis t ica), riparto de ll e va rie arm i o frazio ni p resso le D i vis i oni , o des t inaz ioni provv iso ri e, gua rd ie (2° p rotocollo, P rat ica 12")". pp. 505 ( da p l a p. 505) 18 59 g iu g no 16- lug l io 31 si segna la, fra l 'a l tro , lettera d i G ar iba ld i coma ndan te dc i Cacc iator i in data 16 g iu gno 1859 re lat iva a li di s locazione de lle sue truppe (p 23) : ra pporto de l ge ne ral e C iald in i, co mandant e la 4" Divisione. stdle operazioni del T irolo ita li ano, in data 26 giugno 1859; t a belle a sta mpa dei m ov im e nti dell e tru ppe frances i in Ita li a (pp 433- 4 36)

_"Lavori el i for tif icazioni, mate rial i re lat iv i c pel te leg rafo, pon t i, stra de, barche e di fizi militar i (2° protoco ll o, Pratica 13")" . pp. 140 (da p . 507 a p. 647) 1859 g i ugno 13 - l uglio 31 si seg na la, f ra l' a ltro , tabel le sui l avor i d i fensivi effettua t i dal genio militare nel me se di maggio ( pp. 563-583) - "M is ce ll a nea mi lita re - pa ro l a d'ord i ne, ecc. (2° pro toc o llo , Pratica 14")" pp. 9 4 ( da p. 649 a p 743) l 859 g iugno 16 - lug lio 30 si segna la, fr a l' a ltro, co pi a de ll a convenzione di armist iz io tra le trup pe f ran co -sa rd e da una parte e le truppe a us tria che dall'altra, in data 8 lu g li o 1859 , con allegata schizzo de lle de ll a linea d i a rmis t iz io e de ll e zo ne neu tre (pp. 697 -702) .

-" Le p ra ti che 15" . 16" e 17" r im ase ro ape rte pe r qual s ias i eve nt ualità di oggett i mi lita ri ed a mmin is trati vi"' 8" - "Le Arm i , muniz ioni da guerra, buffetter ie. parchi, fo rgi e (2° protocollo, Prat ica 18")'' pp 90 ( da p. 745 a p. 835) 1859 g iugno 14 - luglio 28 si seg nal a, fra l' a ltro, lettera d i Gar ibald i coma nda nt e de i Cacc i ato ri in data 30 giug no 1859 rela ti va alla richiesta di armi per vo lo ntari bergamas c hi (p 7R3)

Volume 15

Ou arti er Gene ra le Pr inc ipa le' oc'

- "2° proto co ll o, Pratica 19"; vest i ar io, calzature , c ava lli acq ui s ta ti e d i favo re; cava lli muli cd effe tti ri trovat i o sma rriti o dei deceduti". pp. 434 (da p. l a p . 43 4 ) 1859 gi ugno 16 - luglio 31 - "2° p rotocollo, Prati ca 20"; ca rte ed operaz io ni topo graf iche, g uast i e ri attamento eli stra de e d opere varie. strument i to p og raf ici" .

· pp 288 (da p 4 35 a p. 723) 1859 g iu g no 15- luglio 3 1 comprende cor rispo nde nza non ca rte o sc hi zzi geo-to pog rafic i." 2° protocollo , Pra tica 2 1"; pag he, sop rasso lcl i. in dennità, gra t if icazion i , spese d iverse ·. pp. 58 (da p. 725 a p. 783) 18 59 g iu g no 14 - lu g li o 31

- "2° proto co llo , P ra tica 22"; v ive ri e foraggi. magazz in i, te nde, co pe rte, sacc hi d a campo, letti, requis izion i". pp. 136 ( da p. 785 a p 92 1) 185 9 g iu gno 14 - lug l io 23

" Pratic a 23"; comune alle du e par t i d i protocollo, vedasi vol. 6 " ' '".

- "2° protoco ll o, Pratica 24 ''; m iscellanea amm ini strat iva e pe rso na le". pp. 42 (da p. 923 a p. 965) 18 59 g i ugno 14 - lu glio 28" cart eggio tenu to dal Cor po R. di Stato Magg io re post e rio rme nt e a l pe ri odo d i cam pagna pe r reclamazion i di doc um e nti mancanti nei d ivers i cartegg i"' 92 pp . 88 (da p. 967 a p. 993) 18 59 agosto 16 - otto bre IO

- "Comando i nterinale (Fa nti ), repe rt o ri o di le tt e re non reg istrato a protocollo ma rifere ntisi ad a Jtre ivi seg nate el i le tte re non regis trate "' 93 l s.fasc. "le tte re a repe rt o rio I" p p. 57 (da p. 999 a p. 1056)

1859 lu glio 24-3 1 2. s.fasc . "let te re a repe rt o rio II " pp. 9 (da p. 1057 a p . 1066) 1859 1u glio 9 si segna la, fra l 'a ltro. " l ' is tru z ion e pe r serv i zio deg l i uffici del Qu art ie r gene ra le prin c ip ale" (pp 1057 - 1064).

Volume 16 Q umt ier G e nerale Prin cipa le

" Uffi c io informa zi oni, protocollo d i pa11enza e d ' a rri vo''' '1 '. pp 110 ( da p. l a p. 110)

18 59 april e 18 -luglio 25" Serv iz io informazioni, fasc ic olo A' '' 9 1 pp. 953 ( da p. 111 a p. 1064) IR59 apr il e 21 - luglio 26 riguarda la situaz io ne de lle trupp e austr iache (schieramento, moviment i , fo rze assegnate a ll e fo r t ifi caz ion i campali) con d izioni della v iab il ità del Lombardo - Veneto, an·est o e interrogator io di pri g ioni e ri militari au st riaci ; s i segnala, fra l ' a ltro, la tra d uzione eli un do cumento au striac o catt urato ·'Istruzione se r vizio eia cam po " (pp. 227 -23 1) . l. s fase "771 l A rela z ion i pr i nci pa li de i br igadi eri ne ll'Arm a dei C arabinieri Fea e Campagnola" pp. 403 (da p. 661 a p 1064) 1859 magg io IO- lu g lio 2 6

Volume 17

Quarti e r Gen e rale Principa le (Ufficio Inform az i oni) - "Servizio info rmaz io n i, fas cic o lo B , le tte re in f orm at ive private '"''" pp. 790 (da p l a p. 790)

1859 apr i le - lu

Volume 14 Quart ier Genera
le Principa le""
207
g lio Il

si 1>cg na la , fra l'al t ro, promemoria n. PG. 42 11 s u " informa zi o n i c irca movimenti d i trupp e ne l Veneto c c irca la forza nav ale aus tri aca dal gennaio all'apri le" (p. l OSbis -1 06) e lasciapassare pe r il predicatore riform ato Paolo Mag l iano ( pp. 299-300 )'" . l. s fa se ' ·Re lazio ni riferibili a lle Truppe Lombardo - Venete in se rvizio aus tria co''. pp. 19 (da p 77 l a p. 790) 1859 lu g lio 16 -23 -"fasc icolo C dati sull'Esercito francese' %". pp. 7 (da p. 79 1 a p. 798) 1859 aprile 26 - 27 -·'fascicolo D compos izion e ed organizzazione dell 'esercito austriaco c telegrammi (protocollo speciale)". pp.35l (da p.801 ap. ll 50) s .d. l.s. fase. "dispacci- regis trati (p ro toco llo s peciale)" pp. 2 17 (da p 823 a p. 1040) 1859 apri le 29- maggio 3 si segnala, fra l' al tro, schizzi eli un po ss ib il e guado s ta bil ito da g l i a us t riaci. p res um ibilm e nte s ul T ic in o (pp. 1000- 1001 ) 2 s. fa se. "[d is pacci ] non reg is tr a t i ' ' pp. 109 (da p. 1041 a 1150) 1859 ap ril e 25- 29 si seg nala. fra l ' altro, "dispacci e le ttri c i privati- Agenzia Stcfani'' a sta mpa (pp . I 137). -"fasc ico lo E (p rotocollo speciale) in formazio n i spec ial e eli partenza" '"' . pp. 5 (da p. 1151 a p. 1156) s.d. comprende registro copia lettere del 22 aprile - 27 maggio 1859 (pp Il 53 - 11 55 ) l.s. fase . ''13 .lettere s pedite (regis trato al protocollo spec iale) ". pp. 83 (da p. II57 a p. 1240) 1859 aprile 22- maggio 27 - •·fascicolo F rapporti all'lmperatore Y" , d ispacci - deposizioni di d ise rtori "!O' . pp 109 (da p. 1241 a p. 1350) 1859 maggio 29 - luglio 5" fa sc ico lo G specchi e tab e ll e g rafiche di di s locazione e di fo r m az io ne dei diversi corpi p. l (p 135 l) co mpre nde so lo la co pett i na de l fa sc ico lo. - "fase ico lo Z ca r te pia n i e sc hi zz i (v uo to ) ". p. l comprende so lo la cope1tina de l fasc ico lo.

Vo lu me 18

Ouartier Gen erale Prin cipa le

-" reg istro ordi ni del giorno -ele nco s uppletivo ricompense 1860". pp. 2 12 (da p. l a p. 212 ) 1859 magg io 5 -luglio 28 so no co mpres i, fra l'altro. ord ini del g iorno c e le nc hi a s tamp a.

" Proclami (Sard eg na , Francia. M ag iari , A ustr ia) 20.1" pp. 38 ( da p. 2 13 a p 250) 18 59 ap ril e 27 - lu glio 13 comp re ndono manifesti a sta mp a co ntene n t i proc lami dci comandi de ll e truppe s arde , frances i e aus tria c he (comp rese le tru ppe un g heresi).

-"Bo ll e ttino di g ue rra ' ' pp. 14 (da p. 251 a p. 265) 1859 maggio 5 - Il comprendono bollettini a stampa n.9. -Il. 13-15 18bis. 23

- "Regolamemi e convenzioni diverse··. pp. 12 (da p. 266 a p . 278) 1859 l uglio 8 - Y s i seg nala , fra l'altro, la co n venzione di a rmi stizio t ra le truppe franco-sa rd e e austriache (pp. 267-269), il rego l amento pro vviso rio di se rvizio pe r la casa militare del re in camp ag na ( p . 27 1).

- ''s tampat i d iversi''. pp. 64 ( da p 278 a p. 342) 1859 co mpre ndono pu bbl icazion i re la tiv e a l P rog ra mm a de "comita to pe r provvede re eli cure te r mali i fe riti convalesce nti cieli 'Ese rc ito franco - italiano. vo la ntino "Bra ves soldats de l ' Armée f rançaise d 'ltali e ' '' elc i 2 g iug no 1859 : ·'canto el i Montebello'' , "canto di Napole o ne III ", "ca nto eli Pa lestro" di G. Prati.

-' ·Ordini del g iom o del Corpo Rea le eli Stato Maggiore''. pp. li (dap .343ap.354) 1859ap ril c23 - agosto 1°

- "Circolari del Corpo Reale di Stato Maggiore" . pp. 2 (da p. 355 a p. 356) 1859 giugno 3

-"Quadri di formazione dell'Esercito sardo mobi l izzato'·. pp. 13 (da p. 357 a p . 364) 1859 maggio 9 - 12 - "Ru o lo Ufficiali" . pp. 40 1 (da p. 365 a p . 766) s .d s i seg na la, fra l' a ltro, e lenco deg li uffic ia li es teri addett i al qu a rti e r ge ne ra le d urante la campagna de l l 859.

Vo lum e l9 '".. Qua1tier G e nerale Pr incipa le

- "Recapito lazioni generali della forza dell'Esercito" pp. 4 (da p. l a p. 4)

-"Situazioni gene ra l i della forza dell'Esercito ' ' pp. I li (da p. 5 a p. 116)

1859 maggio Il - luglio 19

1859 maggio lO -l uglio I O - "Situaz io ni parziali d i corpi e coma ndi dipendenti direttam e nte dal Quart ier generale princ ipal e" pp. 147(da p.117ap.264) 1859maggio IO - l ug li o I O

208

-"Tabe ll a gener ali num eri c he delle perdite sofferte" pp. 8 (da p. a p. 8)

- "Tabella par7iali num eri che del le perdite soffe11c" pp.2 ( d ap. l0 ap.ll)

-··Tabella genera li nominative delle perdite sofferte pp. 227 (da p. 13 a p. 240) più 2 cc. non enumerate

- "Tabella parLi ali nominative delle perdite soffe1te

l R59 maggio 29 - giugno 6

1859 maggio 8

1859 maggio - giugno con doc. datato 30 maggio 1882

pp. 4 l ( da p. l a p. 282) 1859 maggio 8 - giugno 15

-·'Dislocazioni !!cncrali delrEsercito·· pp. 85 (da p. 283 n p. 368) 1859 aprile 27 - l ugli o 14

-"Regi stro di dislocacioni ge nerali detrEsercito·· pp. 33 ( d a p. 369 a p. 402) 1859 maggio- giugno

- "Specchi parz iali del le stanze e mosse dci corpi '' pp. 6 (da p. 403 a p. 409 1859 gen naio 1° - luglio 22

- "Note varie, mo v imenti dì truppe (sarde a au striache),. pp. Il (da p. 41 1 a p. 422) s.cl .

- "Elenco generale dci l"c riti c pri g ionieri nemici pp. lO (da p. 42 3 a p. 433) s.d. comp rende " l 'e lenco nom inativo dei prigion ieri austriaci , nonché dei fer i t i ri cove rati in vari ospedali del Quartier Generale princ i pale

-"Ele nchi parzia li de i fe riti e pr ig i onier i nemici" pp. 20 (da p. 435 a p. 456)

1859luglio 8-13 comprende el enchi pa1 7 Ìali redatti dal Co mando militare di M ilano c dal Comand o del Castello di Brescia.

- "Dislocazion i de l l 'an nata austriaca (comprensivi comandi territori al i)' ' pp. 41 (da p. 457 a p. 498) s.d si segnala. fra l 'a ltro, "'n ote relative alla compos i zione e dislocazione d elle trupp e au stria c he in Italia ( pp. 479 - 498).

-"Interro ga tori disertori c prigionieri'' pp. 37 (da p. 499 a p. 536) s.d.

- "Carte di sc r v i7i o :.cquestratc a prigionieri austriaci ed altri'' pp. 233 (da p. 537 a 770) 1859 aprile 21- maggio 31 comprende documenti in lingua tedesca

- lettere private :.cq ues t rate a prigionieri austriaci ed altri'' pp. 232 (da p. 771 a p. 824) 1859 aprile 20- giugno 1° si seg nala. fra l'altro. la pubblicazione : Un·e1 d' O rrier Carpcntras. s.d L. Dcvillario (pp. 1-34).

-" Quadri di formazione dell'Armata francese pp. 34 {da p. 827 a p. 861) 1859 ma o o io 6- uiuano 4 comprende. fra l' altro. anc he l e tabel le di marcia dal 28 maggio al 4 giugno 1859 de ll e truppe in Italia . - "Protoco ll o di partenza de ll' l.ìfficìo contabilità" pp. 2 (da p. 863 a p. 864) s.d. comprende reg i stro del protocollo di partenza dal 12 maggio al 15 luglio 1859

- "Reg istro spese d ' Urricio: Quarticr Gcncrale principale - copia de l reg istro del le spese diverse d 'UITit.io fatte dal ca po di Stato Maggiore del l 'Armata durante la campagna di guerra del 1859. dal 24 apri le a l Il agos to" pp. 16 (da p. 865 a p. 88 1) 18 59 agosto 11

- "Reg istro g ìorna l iero di c ass a: rendiconto d i cassa del suddetto Quartì e r ge ne rale dal l 0 maggio al 12 lu gl i o 1859'' pp. 13 (da p. 883 a p. 896) Ul59 agosto 13

-"Registro buoni viv er i in contanti pp. 2 1 (da p. 897 a p. 918) s .d. comprende i me si eli gi ug no lug li o 1859 - "Registro ra z ioni pan e" pp. 20 (da p. 9 19 a p. 928) s.d. comprende i mesi di giugno - lug li o 1859" Registro buoni foraggio" pp. 9 (da p. 929 a p. 938) s.d. comprend e i mesi di gi ug no -luglio 1859 - ..R egistro carteggio decorazioni distribuite e Iicev ute.. pp. 9 (da p. 939 a p. 948) 1859 agosto 16-17 riguarda le decorazioni distribuite dal comprende i me si di maggio-lugl io 1859. -"Prospe tto della do t at.ione d'Ufficio ricevuta restituita pp. 39 (da p 949 a p. 988) 1859 luglio 13 - agosto 19 comprende nota degli oggetti avuti in dote al Quartier Generale Prin c ipal e dell'E ercito e c he si restituiscono al Corpo Reale di Stato Maggiore addì 19 agos to 1859" ( pp. 949 -960) : ' nota delle ca rte topografic he avute al Qumtier Generale prin cipa le dell 'Esercito c c he si restitui scono al Corpo Reale di Stato Maggiore addì 19 agos to 1859" (pp. 960 -964): distinta della distri buzione delle carte topog ratich e (pp. 965-98R).

-" indic i ed inv entari diver si de i carteggi esistenti ed indicazioni dei modi in cu i erano distribuiti 47 (da p. 989 a p. 1036) s.d comprend e: relaz io ne:"1 sul l a ripart i z ione generale del carteggio de l Quanier Gen e rale principale dell 'Armata relativo a ll a campag na cie l 1859 con ce nni sulle ''rubri che' ·, su lle "prat iche" ( l o periodo sin o a l 16 g i ugno 1859. 2° periodo dal l () gi ug no al termine de ll a ca mpagna) sulla "ricerche delle lettere'· , i n data 26 o ttobre l R59, (pp . 989 - 996): ''el e nco dei reg istr i c ca rte !-

Volume 20 Quanier Genera le
209

le con te nen ti la co rri s ponde nza te nut as i a l Quart ier Ge ne ra le princ ipale de li" A rma ta sa rd a ne ll a campag na del 18 59 per l'in dipende nza italiana cd avvc 11e nz e pe r la ricerca de ll e le tt ere'' (pp . 99 7- 1000) : "e lenco d e i reg istr i de ll a ca nce ll e ri a del Qua 11ier genera le principale (Campag na 1859) consegnati agli archivi del Corpo reale di Stato Maggiore dal l uogotenente sign m Bellentani'' (p. l 00 l): "elenco dci registri e regolamenti già appartene nti all' Uffizio d'A m mi n istrazione dello sciolto Quartie r generale pr in c ipa le dell'Arm at a (Campag na 18 59) e consegnati ag li arc hi v i del Co rpo rea le d i Stato Maggio re da l lu ogotenent e s ignor Mu gg io" ( p .100 2); "e le nco de lle cm1e rim esse da ii 'Uffi z io In fo rmaz io ni de ll o sc io lto Q uarti e r gen e ral e principale del!' Anna ta (Ca mpagna 1859 ) ag li arc hi vi de l Corp o re ale di Stat o Ma gg io re"l<•ò (p . l 00 3) : " G uid a pe r la ri c e rcu cic li c carte ri t1ette nti la ca mpag na co ntro l ' i mp e ro d ' A ust ri a de l 1859" c on a nness o ' s pec c hi o l: de scr iz io ne de ll e prat ich e in c u i è di visa la c orri s po nde nza de l Quart ier ge ne ra le pri nc ipa le' ', -s pecc hio 2: desc r iz io ne delle prat ic he in c ui so no di v is i le corrispo nd e nze d ei q uarti er i ge ne rali delle divis ione atti ve '' (pp. l 008 -1 O18) : elenco di co nsis te nza (co n la descr iz io ne de ll e cart e del Qua rt ier generale principa le, del Quartier ge nerale della Divisio ne di cavalleria, dei quartieri genera li della t• -sa Division e ani va) della ··campagna 1859 contro gli austriaci " (pp IO 19- 1027): elenco eli consistenza (con la dc. crizio ne delle carte de l Quartic r generale p rincipale , del Qu art ier generale della Divisione di cavalleria. dc i q uartieri general i della t• -sa Division e attiva) " c amp ag nu 1859 pos te r iorm e nt e a ll o sc io gli men to de l Q uarticr ge ne rale pr inci p a le'' ( pp 1029- 103 6)

Quartie r Ge n e r a l e dell a D i v i s ione di cava ll e ria voli. 7 (v oli . 2 1-27) d i carte c regis tr i rilegati (1859) .

La Divisione di cavall eri<J. comandata dal magg iore genera le d i Sa mbuy. era formata dal qua rt icr generale di vis io nale (stato magg io re com;mdo d'ar ti g lieri a, co mm issariato d i g uc rTa, uditora to di guerra, uflìc io pos wlc, l distacca mento di gu ide c l d i car ab inie1i rea li , il tre no d 'armata), da ll a 1"13rigata d i cav alleria (regg imenti cava ll eggeri Ni z.za e 1-' iemonte reale) da ll a 2" Origa ta d i c ava lleria ( reggi me nt i cav alleggeri Sa voia c Genova), da ll a l" 13rigma cl 'arri glicria (!·'e 2" balle ri a a ca vall o) e dai se rv iLi.

Comp re nd o no fra l' a ltro d ia ri o s to rico. regis tro el i pro toco ll o c la ru brica corrispo nde n za . rappor ti dci comandanti de ll e u niti\ che costituivano la divisione sulle operazioni dis locazioni ord ini del giorno e documentazione contabile.

Volum e 21

Divi s ion e d j cava ll e ria

- Diar io S toric o- m il it a re2111 del Qu arti e r Ge ne rale della Di v is io ne eli ca vall e ri a, da l g io rno de ll a mobi lit az io ne de llo stesso alto co mando al g iorno de l suo sci oglimento . pp. 44 (da p l a p. 44) 1859 aprile 30- agosto l o

- '·Protocollo di partenza e d ' arrivo" :l" pp. 46 (d a p 45 a p 9 1) 1859 maggio l 0 - l uglio 3 1 (la co rrisp o nde nza reg istrata i n qu esto regis tro el i pro toco ll o è co nte nut a ne i vo lu mi 22 e 23 di qu esto fo ndo)" Rubr ica de l pro toco ll o p rotratta o ltre il pe rio do d i camp ag na a pa rt.ire da l n. 1225" . pp 48 (d a p. 9 3 a p 14 1) s.cl. la Rubr ica è in o rdin e a lfabetico. - ·'Repe rt o ri o - co rri spo nde nza a nte rio re a ll a fo rm azio ne de ll a Div isio ne • p. l (p 145) s.d. il repertorio comprende 19 argomenti corrispondenti agli oggetti delle lettere della successiva corrisponden za anteriore alla formazione della Divisione1119 •

" Co rris pond e nza a re pe rtorio". pp. 21 (d a p . l 4 9 a p . 170 )

1859 apr il e 23 -30 ri guarda, fra l' a lt ro , la de s ti nazion e d e l ca po d i sta to magg io re ed deg li a pp lica ti al co mand o d i d i vi s io ne l' ord i ne d i di ffe rimenti di rad u nat a d c i regg imenti eli cava ll e ri a , tratt am e nto de ll e truppe accanto nate, facol tà dei so li co ma ndant i dell e di v isioni el i te ne re un a ve ttu ra, parten za del re pe r il Qua rti e r ge ne ra le principal e formaz io ne c d impi ego de ll a Di v is io ne di cavu ll eria! •o

- "Elenchi delle lettere de l protocollo ordinario passate al confidenziale' · pp 12 (da p 171-a p. l 83) s.d com pre nde e le nc h i el i di s pacci co n fide nzia li .

-" Lettere co n fid e nz ia li acl e len co". pp 28 (da p. 185 a p. 2 13)

1859 ma gg io I l - lu glio 19 c omp re nde fra l' a ltro, co rr is po nden za re lat iva a ll a ma latti a de l co lo nn e ll o Cacc ia co ma nd ante de l Regg im e nto Ni zza a l p roposta eli med ag li e d'a rge nt o pe r il co lo nn e ll o Cus ani: trasfe rim e nto per in discip lin a de l so lda to Daneo.

-"Prati ca l " rapport i od info rm az io ni sul ne mico, s u fa tti d ' arme . s u lle ricogniz ioni' ' . pp. 435-235 (da p. 217 a p. 652)

1859 maggio 3 - gi ug no 21 si seg nala, f ra l' altro. rapporti infOimativi s ull 'ese rcito aust r iaco inv iati da i ca rabinie ri c da ll e au tori tà civ ili co mun a li e p rovincia!i piemo ntes i, s itua z ione n umerica de ll a fo rza de i Regg im e nti cava ll e ria: Ge nova, Savoia, Piem onte a l 16- 17 magg io 1859 ( pp 545-559 ) ; rap port o d e l co ma nda nt e Regg im e nto cav all e ria Piem o nt e, co lo nn e ll o C usa ni , in da ta 22 magg io 1859, s ull ' attrav e rsa me nto d e l Se sia ( pp . 577-580); rapporto de l co mand a nte del l o Squ adron e de l Reggi men to cav a ll eria Ni zza. te n . colon ne ll o R ivetta , in data 22 magg io 1859, s u ll o "sco ntro avu to s ug li aus triaci a ll e Il l /2 de l matt i no cl' o gg i.. ( pp . 583-585 )

-"Pra ti ca 2a Movime nt i m ilit ar i Ma rce, Dis locaz io ni Gu ardie. Ava mpos ti . R uolin i. S ituaz io ni Ordin i". pp. 520 (da p. 653 a p. 1173) 18 59 maggio 2 - luglio 31

2 10

Djvjsjone di cava ll eria (il ca rteggio r il egato i n questo vo lu me è compreso nel registro el i protocollo ne l volume 21)

- "Pratica 3" A r mi, Mun iz ioni da gue rra, Buffette r ie". pp 53 (da p. I a p 53)

- "Pratica 4": vestiario. calzature. oggetti vari eli campagna etc." pp 67 (da p. 54 a p. 121 )

-"Pratica 5": morti, feriti in capo od accidentalmente, amma l at i , dispe rsi" pp 80 (da p. 123 a p. 203)

-"Pratica 6": Ammalati agli ospedali, ospedali, infermerie cavalli, ambu lanza''. pp 53 (da p 204 a p. 257)

-"Pratica 7": Uff ic ia li san itar i , veter inar i , suore d i car ità, infermieri". pp. 40 (da p. 259 a p. 299)

1859 maggio 2 - luglio 5

1859 maggio 3- luglio 2 1

1859 maggio 6- lugl io 22

1859 maggio IO -lug l io 22

1859 maggio 4 - luglio 31

- "Pratica sa: r icompense, distinz io n i, decorazion i , o r dini de l g iorno , elogi" pp. 71 (da p. 300 a p. 371) 1859 maggio 9 - l uglio 14

- "Pratica 9" : Domande, r eclamazion i , r i mprover i. disapprovaz ioni, mancanze, pun iz ioni, disertori " . pp . 79 (da p . 372 a p . 451) 1859 maggio 3 - luglio 28

- "Pratica IO": proposte d ' avanzamen t o, promozion i , destinaz ion i , d is locaz io n i, cambio d i corpo". pp. 299 (da p. 452 a p. 751) 1859 maggio l - l uglio 30 si segnala, fra l'al tJo , i l rapporto n. 225 del comandante il Corpo dei cacciatori franchi in da ta 3 maggio 1859 re lativa a " apert ura ostili t à , accampamento , attacco, ritirata, buon conteg no delle truppe" (pp . 5 19 - 524) .

- "Pratica 11 ": personaJe e servizi ufficii d iversi, in tendenza, cassa, con t rollo, pos t a ecc.". pp 56 (da p. 753 a p. 809) 1859 maggio 2 - luglio 11

- "Pratica 12": t rombettieri, mw; ica n ti, ta m buri n i". pp 2(dap.810ap.8 11 ) 1859 1ug li o20

" Pratica 13": confidenti m ili ta r i, bo rghes i all'a r mata. o r d i nanze, pianton i , scrittura i i, serv izi p resso a ltre arm i"". pp. 73 (da p. 8 12 a p. 885) 1859 maggio 2- luglio l 2

- "Pratica 14": contabi li tà, paghe sop r asso ldi , indennità, g r at if icazione. spese diverse". pp. 73 (da p. 886 a p. 945) 1859 maggio 9 - l uglio 27

Volume 23 Divisione di cava ll eria (il carteggio ri legato in q uesto vo lume è comp reso ne l registro d i prot.ocollo ne l volume 2 1)

- "Pratica l 5": Ar r iv i e Parte n ze". pp. 22 (da p. l a p. 22) 1859 maggio 2 -luglio 30

- "Pratica 16": Licenze e co n gedi " . pp . 256 (da p. 25 a p. 281) 1859 magg io 14 -lug li o 31

" Pratica 17": V i ver i , Fo r aggio, Dist r ibuz ion i''. pp.I56(dap 285ap.44 1) 1859maggio 1° - lug l io30

- "Pratica 18 ": pa r o l a d'o r dine. Sa lvaguard ie" pp 52 (da p 443 a p 495 j 1859 maggio 8 - luglio 20

- "Pratica 19": Cavalli di Favore, Perd i te el i cavalli e muli, Rinvenuti, Cava ll i e Carri pel treno, fucine " pp. 14 7 (da p. 499 a p. 646) 1859 maggio l o - lu g l io 20

- "Pratica 20": Debi t i e Crediti di individui all ' Armata (vuota)" .

" Pratica 21": Delitti divers i, Consigli di guerra" . pp 146 (da p. 669 a p. 815) 1859 maggio 3 -l ug l io 30

" Prat ica 22" : Cmte ed Operazioni topo grafiche". pp. 83 (da p. 817 a p. 900) 1859 magg io 3 - l ug l io 30 riguarda la corr ispondenza re lat iva a ll a t rasm issione eli cartog rafia sul Lomba r do - Veneto le ca rte non sono comprese. Si segnala, fr a l'a ltro, le "norme per la marc ia d i una d ivis ione di f a nt e r ia" (pp . 839 - 844).

- "Pratica 23": Miscella n ea". pp 60 (da p. 90 l a 961)

- "Ordi n i del Giorno" . pp. 4 (da p. l a p. 4)

" Situazio ne numeriche general i del la fo rza". pp. 51 (da p 5 a p. 56) specch i ril egati c m . 33x45.

- "S i tuazione parz i a li n u mer ic he della forza" . pp 317 (da p 57 a p 374) s pecchi r il egati cm. 33x4 5.

- "Tabelle parz i a li numer iche della perdi te soffert e". p. l (p 375) specc h io rilegato cm. 33x45

" Tabelle parziali nominati ve del la pe r di te sofferte "

Volume 242 " Divi s ione di cavalleria

1859 maggio 8 - luglio 20

1859 magg io 29 - giugno 29

1859 maggio l o - luglio 30

1859 maggio 1° - l ugl io 3 1

1859 magg io 8

Vo
lume 22
211

pp. 5 (da p. 377 a p. 382)

1859 ma gg io 8

- "Tabe ll e Qe nera li eli d is locazione... pp. 19 (da p. 383 a p. 402) s.d.

- ··Fogli di Via" pp. 29 (da p. 403 a p . 432) 1859 aprile 30- giugno 9

- ·'Stato Maggiore della Di visione di cavalleria - giornale di cassa per introiti e spese 1859". pp. Il (da p. 433 a p. 444) s.d . Comprende le entrate c le uscite da l l o maggio al 20 giugno.

- "Stato Maggiore de ll a Di v is ione d i cava ll er ia- regis t ro dei buoni pasto". pp. 17 (da p. 445 a p. 462 ) s.d.

Volume 25 Divi sio ne dj cayallerja (i l cmteggio a cu i si rife ri sce i l registro di protocollo conte nu to qui rilegato si trova in parte nello stesso citato volume 25 e nel successivo volume 26: per la rubrica si veda il volume 21)

- Diari o Storico-militare1 11 ' periodo di accantonamento 1859 susseguente al periodo di campagna". pp. 26 (da p. l a p. 26) 1859 agos to 1°-novembre l o - "Protocollo di partenza e d'anivo: fa seguito a quello del peri odo di campag na col n. 1226 rubrica del protocollo vedi a volume 2 1''1 ' ' pp. 37 (da p. 27 a p. 64) 1859 lu g l io 30- novembre 20 - "Ca rt egg io f in o a l n. 1726''. pp. J I 09(dap.65ap.ll7 4) J859agos to 1° - set temb re 18 s i seg nala , fra l ' altro, la con cess ione dell'ono ri f ic enza fran cese de ll a leg io n d'onore a l so ttotcnente Cor io li s ( pp . 105- 109).

Volum e 26 Di visione dj cavalleria (il carteggio di questo volume. meno il confidenziale è regi Irato nel registro di protocollo rilegato nel volume 25) - "Ca11egg io dal n . 1727 al l' ultimo". pp. Il 06 (da p. l a p . 11 06) l 859 . cttc mbre l 5 - novembre '20 riguarda , fra l'al tro, la s itu azione de ll a forza e sa nitar ia dei regg imento eli cavalle ri a: trasfer im e nti, proposte d i promo7. io ni. co nged i , di sc iplin a del perso na le u!Ti cia li c della truppa ; pe rso na le ve te rinari 0 razi o ne vive ri e foragg io per g li an imali

- "ele nc h i d e ll e lettere passa te al co nl' iclenz iale reg ist rate all'ord ina ri o". pp. JO(da p ll 06ap lll 6) s.d.

" le tt e re co nfid e n z ia l i da e le nco' ' pp. 95 (eia p. l l l 7 a p. 1212)

l 859 agos to 6 - novembre 21 riguarda. f ra l 'altro l ' intervento della cavalleria in ordine pubb li co in Lombardia (pp. l l 33-1 134). proposte di onorificenze e ri compense sarde c francesi per i cavalleggeri.

Vo l ume 27114 Divisione dj cava lleria

- "Ordini del giorno''. pp. 2 (da p. l a p. 2)

- "R uo lini uffic iali " pp 2 (da p. 3 a p. 16)

- "S ituaz io ni num eric he generali de ll a forza" pp. 47 (da p. l7 a p. 64)

- "Si tuazioni numeriche parziali cle li a forza'' pp. 263 (da p . 65 a p . 328)

- ·'Situaz ioni diverse uomini e cavalli'' pp. 51 (da p. 331 a p. 382)

-"S tati di passaggio uomini e cavalli alla cavalleria leggera: I uomini'' pp. 147 (da p. 383 a p. 530 )

l. s. fase . "N izza cavalle r ia''. (da p. 383 a p . 4 10)

2. s. fase . " Pi e monte [cavalle r iaj". (da p. 41 l a 454 )

3. s. fase. " Savoia rca vall e r ia)". (da p. 455 a 484) fase. " Genova rcavall c ri a l" (da p. 485 a 528)

-"S tati di passag gio uomini c cava l l i a lla cavalle ria leggera: Il cava l li" pp 84 (da p. 531 a p. 6 16)

l s. fase. "N iz za cavalleria". (da p. 53 1 a p. 550)

2. s. fase. "Piemonte [cavalleria]". (da p. 551 a 568 )

3. s. rase . "S avoia Lcavallerial". (da p . 569 a 596)

4 .. fase. "Genova Lcavalleriaj". (da p. 597 a 616)

- ·'Tabella generali di dislocazioni" pp. 7 (da p. 617 a p. 624)

' 'Regi s tro fogl i prestito·· pp. 13 ( da p. 625 a p 638)

- "Reg is tro va ri az ion i ba ss a for za adde tt a a l Q u art ier G e nera le"

1859 g iug no 29

1859 a gos to 26 -27 1859 ngosto 9 - novembre l O l 859 agosto 9 - novembre l O

1859 agosto 27 - settembre 20 1859 agosto 25 - settembre 7 1859 agosto 26 - settembre 7 1859 agosto 25 - settembre 7 J 859 agosto 26 - settembre 7 l 859 agos to 26

1859 agosto 26- settembre l o l 859 agos to 26- 27 l 859 agosto 30 1859 agosto 26 - settembre l 0 1859 agosto 30

s .d. 1859 o ttobre 5 - novembre l l

2 12

pp. 12 (da p 639 a p. 65 1)

" Registro b uo n i" 2 ' 5 pp 6 di cu i so lo l enumerata (p. 652)

- "Carte varie contabil i " pp. 23 (da p 653 a p. 676)

- "Registro licen ze" pp 7 (da p. 677 a p. 684)

Q uartie r Generale della I a Divisione

voli. 4 (v oli. 28-31) d i ca rte c regist r i r i lega ti (1859)

seHemb r e s .d.

1859 agosto 24 - novembre s.d

La l " Divis ione, coma nd ata dal te ne n te ge ne rale Bo ngiova n ni di Caste lbo rgo po i da gene ra le Giacomo Du ran do , e ra fo rmata d al quart ier generale divisio nale (stato maggio re. coma ndo d ' art ig li e r ia. coma ndo ge ni o, co mmi ssar iato d i g uer ra. ud ito rato d i g uerr a , u fficio pos ta le, 1 distaccamento d i g u ide e l d i carabinie ri real i . t reno d ' armat a), da ll a Br igata Granatieri ( l 0 e 2" Re ggi rn e nto g r anatier i), d a lla Brigata Savoia, dal I li e IV Ba ttagl ione Bersag li e r i, da l 5" Briga t a a rt ig lier ia (IO " . I l '' e 12'' Batter ia d'artiglieria). da l la 6'' compagnia genio za ppatori c dai servizi

Comprendono, fra l'altro, diario storico, l regisu·i d i p rotoco ll o, corr ispondenza, rapporti s u ll e operazion i de l comandante la divisione e dei comandanti delle unità sottoposte, tabel le nom inative de ll e pe rd ite.

Vo l ume 28 l " Div is ione

- "Sciolta l " D ivisione, pe ri odo d i ca mpagna e s usseg uen t e accantonamento, 1859, vedi indici: Corpo Rea le eli Stato Maggiore, Archivio mi li tare; Divisione III Archiv io de i soppressi Gran Comand i di dipartimen t o militare e loro annessi alla Divisione territo r iale el i M il ano, 1859; d ia ri o s t o r ico - m il itare" compre nde il Dia r io Sto ri co-m i lita re 216 del Quartie r Generale della l • Divisio ne, dal giorno delta mob il itaz io ne de ll o stesso alto comando a l g iorno del su o sc ioglimento. pp. 6 4 (da p. l a p 64)

1859 ap ril e 23 - agosto 14

- "Protocollo eli partenza e arrivo. Di s tinta delle pratic h e ved i specc hi o d i r ipartiz ione norma le d i esse a vo lu me 20. da n 1457 all'u l timo s pe t tante a l periodo d'accantonamento susseguente a que ll o d i campagna''1 " p p. 153 (da p. 65 a p. 2 18) 1859 ap r ile 23 - agosto 17 - "Prat. l": rapporti info r mativ i su l ne m ico, s u fat ti d ' a r me, s u r icogn izion i mo sse, esegu ite etc " pp. 276 (da p. 2 19 a p . 495) 1859 magg io 8 - agosto 8 Comprende: sc hi zzo (p. 257) del la zo na el i Vespolate allegato a l rapporto del colonnello Griffi ni in data 2 giugno 1859 (pp . 253 -256 ) e sch izzo, semp re, del la zona di Vespo late (p. 454). S i segnala, f ra l ' altro, r appo rto del cap i tano Marro comandante la batteria d'art igl ieria della l" Divi s ione s u i fatti d ' arme avvenuti ne i g io rn i 22, 23,25 maggio s ulle ri ve della Ses i a in d ata 27 maggio 1859 (pp. 227-229); rapporto (minuta) del fatto d'arme del 24 giugno 1859 de l gene ra le Du r ando in data 2 l uglio 1859 (pp. 369-383).

" Prat. 2": movimen ti m i lita ri - ma r ce - d is locazioni - di s taccamenti. Guardie , - situazioni, Ruoli ni , ord ini va r i, etc.'' pp. 4 86 (da p . 497 a p. 983) 1859 ap r ile 26- agosto 12 - "Prat. 3": Armi - mun izioni da guerra - buffetteri a" pp 78 (da p 985 a p 1063) 1859 ap r ile 26- agosto 2 - "Prat. 4": vest.i ario, ca lzature, at trezzi da campo" pp 78 (da p 1065 a p 1125)

" P rat 5": feri t i, morti in campo- accidentalmente, o d i ma lallia, d ispe rsi pp. 206 (da p. 1127 a p. 1333)

1859 maggio 9 - luglio 9 att rezzi da campo" S i segnala , fra l 'a lt ro , le t abe ll e nom inati ve de ll e pe rd it e sofferte (pp. 1209- 1289) .

1859 maggio 3 - agosto 9 ( il cartegg io contenuto i n q uesto vo l ume è registrato nel regi s tro di protocollo c o nte nu to ne l volume 28)

- "Prat. 6": Ammala t i, Os pedali. Infermerie cavalli, etc " pp. 101 ( d a p I a p 101)

Volume 29 l" Divi si one

1859 magg io 5- agosto 6 - "Pr at. 7 ": Ufficiali di sanità, veterinaria. Suore di ca rità. inferme ri e" pp. 91 (da p 103 a p. 194 )

- "Prat. 8'': Ricompense , Distinzion i , Decoraz ion i , Elog i , Approvaz io n i, Proclami' ' pp . 102 (da p. l95 a p. 297)

- "Prat. 9": Procla maz io ni, Do m anda, tvfancanze. Mu n izion i , D ise r zion i " pp. 127 (da p. 299 a p. 426)

1859 april e 24 - agosto 8

1859 maggio 8 - agosto 11

1859 maggio 4- agosto 6

- "Prat. 10•: Pro p os te el i ava nzamento. Promoz ion i , Di s tinzioni, Tras locazion i , Cambi di corpo" pp. 511 (da p. 4 27 a p. 938) 18 5 9 apr il e 23 - agos t o 13 - "P ra t. Il ": Pe rso na le c servizi deg li ufficii divers i , Intendenza, Poste . Udi t o r ato , cassa, con t rollo, etc." pp. 114 (da p . 939 a p . 1053) 1859 magg io 4 - agosto I l - "P ra t. 12": Musican ti- T r ombe tti e r i - Tamburini - Armaio l i- Sarti- Ca lzo la i- V ivan d ie r i. (vuota)'' comprende solo la copertina, non è conservata altra docu me ntazione - "Pr at. 13": Confidenti. Militari, Borghes i , Ord ina nze, Pi a nton i , Sc r itt urali"

21 3

pp. 2 0 8 ( da p. 1049 a p. 12 57 )

" Prat. 14•: Paghe , Soprasso lcli.lncl e nnit à, di ve rse" pp. 27 ( d a p. 1259 a p. 12S6)

Vo l ume 30 l" Di vjsjonc

l 859 apr ile 2 5 - agosto l o

1859 npr il e 23- lug li o 20

(i l ca rtegg io contenuto in questo volume è registrato ne l regis tro di protocoll o contenuto nel vo l ume 28)

" Prat. 15 ": Arrivi e partenze el i truppe per rinforzi . riform e. co n vn lesce n zc'' pp. 45 (da p. l a p. 45)

" Prnt. 16": Licenze, Congedi " pp. 555 (da p 47 a p. 602)

- "P rat . 17": v i ve ri. foraggi , m agazz in i'' pp. 188 (eia p. 605 a p. 793)

1859 magg io 5- agosto ll

1859 apr il e 2 6 - ag osto 16

1859 apr il e 21 - lug li o 24

" Pra t. 18": parole d ' ordine. salvaguardie" pp. 25 (da p. 797 a p 822) 1859 aprile 30 - agosto 1°

- "Prat. 19": perdite cavalli muli. cavalli di favore. can·i del treno. etc." pp 137 (da p. 823 a p. 960) 1859 apri le 27- luglio 30

- ·'Prat. 20" : debi ti , crediti di individui all'ar mata (v uota)'' Non co mprende documenta zio ne.

- "Pra t. 2 1": processi , delitti dive r s i. co ns ig li eli g ue rra , sente n ze. g raz ie, e tc. " pp. 130 (da p. 961 a p. 1092 ) 1859 mn gg io 5 - luglio 30 co mpre nde a nche il manifesto a s t a mpa , in data 13 g iu gno 1859 co n la s ente n za el i condann a a mo rte per d ise rzion e, d e l so ldato De l lacosta Giu seppe.

" Prat. 22": carte ed operazi o ni top og rafi c he . etc.'' pp. 63 (da p 1093 a p 11 56 ) 1859 ap ril e 2 4 - lug li o l l compre nd e corrisponde n za no n ca rt og r afia. Si s egnala . fra J' nlt ro. lo schizzo dei "guidoni'' (bandiere) delle 5 divis ioni di fan teria c di quello di cavalleria ( p. Il 09).

" P rat. 23•: miscellanea ' pp.l03(dap.l l5 7ap.l260) 1859aprile29-agosto 12

- "le tt ere d ire tte alla 1• Di v i s ione posteriormente a l suo scioglimento od av ute per ragione di compete n za dalla di visione territ oria le di pp. 28 (da p. 1261 a p. 128 9) 1859 lu g li o 5- ottobre 28

- "ordini del giorno gene r ali". pp. 8 (da p. la p. 8)

- ·'ordini de l gio rno spec iali " pp. 105 (da p. 9 a p . 1 14)

" Ru o lo uffi c iali' ' pp . 9 1 (da p. 115 a p. 206)

- "S itu az ioni ge nerali numerich e della fo rza". pp. 47 (da p. 207 a p. 254)

-"S itu a z ioni pa rz iali numeriche cle li a forza " . pp. 324 ( ei a p. 225 a p. 549)

-" tabe ll e ge nerali nominati ve d e ll e pe rdit e s offerte". pp. 3 ( da p. 551 a p. 554)

" t abelle parziali no mina tive d e ll e perdite soffe rte". pp. 33 (da p. 555 a p. 58 8)

-''tabelle numeriche generali delle perdite soffe rte' ' . pp. 5 (da p. 589 a p 59 4)

- "reg istro di dislocazioni genera li ". pp. 42 (da p. 595 a p. 637 )

' 'divers i' '. pp. 3 ( da p. 639 a p. 641 )

Volum e 3tl'" l" Di vis ion e ri g ua rd a i movimenti dei cava ll egge ri eli Ale ss andr ia ne ll 'a pri le - g iugno 1859 .

Quartier Generale della Brigata Savoia

vol. l ( vo l. 32) di carte e regi s tri ril ega ti ( 1859) .

1859 aprile 25 - giugno 2

1859 maggio l O- agosto 15 s.d.

J 859 magg io 8-agosto 15

J859 magg io Il -giugno Il 1859 g iu g no 24-l uglioll 1859 lug li o 8-16 1859 giugno 24-luglio 8

La Brigata Sm oia, comandata dal colonnello PeiT ier, era fom1ata dal proprio quarrier generale dal ! 0 c 2° Reggimento fanteria Comp re nde. fra l'altro, diario s t orico. reg istro di protocollo, co rri spo nd e nza. s ituaz ioni dell e forzn. t abe lle nominativ e d e ll e perdite.

2 14

-"periodo di campagna c s ussegue n te eli accanto namento - Jo urnal historique-militaire [d iario sto rico - militare] 22"" pp. 16 (da p l a p. 16)

1859 apri le 27 - agosto 25 - "protOcole de cleparte ed Brigacle de Savoie . Pro toco le IR59" pp. 45 (da p. 17 a p 62)

- "CoJTispondenza fino all'e poc a dello sciog limento del Quartier genera le pr i ncipa le" 2n pp. 678 (da p 63 a p 741)

1859 aprile 27- agosto 22

1859 apri le 27 - lugl io2 1 riguarda fra l 'altro, elenchi nominat iv i di congedanti (p. 259), spostamenti eli uff ic ial i medic i (p. 323) dispos iz ione relative a lla formaz ione di marcia delle div is ioni (p. 26 1), proposte di ricompense (p. 613), ordini de l g iorno (69 1- 694).

-"Corrispondenza poster iore allo sciogl i mento del Quartier genera le principale'' pp. 84 (da p . 743 a p. R27) 1859 luglio 30 - agosto 25 riguarda fra l'a l tro, conged i assoluti per vo lo n ta ri (p . 757), o rd in i del giorno (p . 781,79 3 . 813), ammissione di volontari veneti n eli' Armata sarda (pp 819-820).

- "per iodo di compagna: s ituation s generales numeriques de l a forc e" pp. 38 (da p 829 a p. 867) 1859 magg io 6 - agosto l o comprende tabelle con l a si tu az ion e generale numerica della forza della Brigata Savoia

- "si tuazioni par ziali numeriche della forze" pp. 38 (da p. 869 a p . 883) 1859 apri le 30 - g i ugno 9 comprende tabelle con la situaz ione parzia le numerica della f orza della Brigata Savoia.

- "Periodo d'accantonamento s us seg uente al pe riodo d i ca mpagna: s ituations generales numeriques de la force" pp. 3 (da p. 8R5 a p R87) 1859 agosto IO- 14 comp rende tabelle con la sit uaz ione generale nume rica della fo rza de ll a B rigata Savoia. - "tabelle parzia l i nom inativ e delle pe rd ite sofferte ., pp. 3 (da p. a p . 887) l 859 g iugno 24 -lugl io 8

Quartier Generale della 2a Divisione voli. 5 (voli. 33-37) d i cmte e registr i rilegat i ( 1859)

La 2" Divisione, coma ndata dal te ne nte ge ne rale Fanti. era formata da l quartie r genera le d ivis ionale (stato magg iore, comando d'art ig lier ia. comando genio. commissariato di g uerra uditora to di g uerra, uffic io posta le , l di s ta cca men to di guide e l eli carabinieri rea li, treno d'annata), da lla Brigata Piemo111e (3° c 4° Re gg imento fanter ia), dalla B riga ta Aosta (5" c 6" Reggimen to Fan ter ia) da l I c IX B<.tttag li o ne Bersagl ie ri, dalla 6" Br igata artig lier ia ( 13'', 14" e 15" Batter ia d 'a rt ig li eria), da ll a B ri gata provv isor ia d i cava ll er ia (reggime nt i cava ll egge ri Novara e Aosta) e da ll a 2" compagn ia gen io zappator i e da i serviz i.

Comprendono, fra l'altro. diario storico, 2 registri di pro toco ll o, conispondcnza, rappo rti sulle operaz ioni de l comandante la divisione e dei comandanti delle unità sotto po s te

Volume 33 2" Divisione

- "pe riodo anteriore alla campagna: comando genera le deJie tr uppe sta nziate nella provincie di To.11ona, Voghe ra , Novi, Bobbio, protoco ll o d i pa rte nza e di p rotoco ll o pp . 3 (da p. l a p. 28) l 859 gen na io 19 - ap ril e 23 comprende a nche lo schema d i d ist ribuzione delle prat iche, r ipart i te secondo un ti to lar io di 22 mate ri e (p. ! ). -"Pra t ica l : rapporti cd in fo rmaz io n i sul nem ico s ui fa tti d'a rme su ll e ricogn iz io n i" pp. 252 (da p. 29 a p. 28 1) 1859 gen na io 19 - ap ril e 23 sono comprese: p i anta a co lori de l Borgo di Zavattare ll o a ll egata all o specch io sulla sta t ist ica de ll a popolaz ione locale (p 57); p ianta a co lo r i de l Borgo di Va rzi 40 x 50 (p. 67); pianta del comune eli Bobbio allegata all o specchio sulla statistica della popolazione l oca le (p . 93): l . s. fase. "le ttere s pedite registrate". (da p 29 a p. 33)

1859 gen na io 19 - apr il e 23

2 s fase. "lettere s pedite non registrate" (da p 35 a p 40) l 8 59 aprile 6

3. s. fase. "lette re ricevute (reg istrate)" . (da p. 4 l a p. 136)

4. s fase. "lette re ricevute (no n reg ist rate) ind icato i l n ume ro cle li a r ispos ta" (da p. 137 a p. 28 1)

- "Pratica 2: mov i ment i m il itar i - ma rce- d islocaz ioni, d istaccamenti" pp. 154 (da p. 283 a p. 437)

l. s. fase " lettere s pedite (registrate)''. (da p. 283 a p. 347)

2. s . fase. " lettere s pedite non reg istrate". (da p. 349 a p. 351)

3. s fase. "lettere ricevute" (da p.353 a p 437)

-"Pratica 3 : arm i, mun iz ioni da gueJTa , b u ffette ri e: lettere ricevute'' pp. 18 (da p. 439 a p. 4 57)

l 859 febb raio 7 -a prile 20

1859 gennaio 28 - aprile 22

1859 gennaio 26- ap rile 23

1859 febbraio 17 - apri le 23

1859 marzo 16- ap ri le 23

1859 gennaio 26 - aprile 22

1859 febbra io 12- aprile 22

Volume 32
.fuigata Savoia
215

- ·'Pratica 4: ves tiario, calzature'' pp.IO(clap 459ap.466)

1859 fcbb raio 26 - ap ri le 14

l. s fase. " lette re spedite". (da p. 459 a p. 464) 1859 febbraio 26- aprile 14 2. s. fase. ' ·lelterc rice vute". (da p. -l65 a p. 466 ) 1859 ap rile Il

- Pratica 5: morti e fe ri ti in campo, acc identalmente. per malattia·· pp. 6 ( da p. 467 a p. 473 ) l 859 marzo 24- a prile 17 l. s. fase. " lettere s pedite (da p. 467 a p . 471) 1859 ma rzo 24- aprile 17 2 s fase. ' ' le ttere ri cevute". (p. 473) 1859 a prile 16 -" Pr at ica 6: ammalati ag li ospeda li , os pe da li , infermerie- cava ll i" pp. 8 (da p. 475 a p 483)

1859 febbraio 23- aprile 18 l. s. fase. " lette re spedi te". ( p. 475) 1859 febbraio 24 2. s. fase. " lettere ricev ute ··. (p. 477-483)

" Prati ca 7: ufficiali di sa nità - ve te rin ari. s uore dì cari tà, infermieri " pp. 16 (da p. 48 5 a p. 50 l )

1859 febbraio 23 - aprile 18

1859 febbraio 24 - a prile l 9 l . s fase ''lettere s pedite ·•. ( p. 485- 489) 1859 febb raio 26 - apri le l l 2 . s . fa se. " lettere rice vute" . (p. 49 1-50 1) U.{59 febb raio 24- apri le 19

" Prati ca 8: ri c ompen se . s uore di ca rità , infermie ri ( vuoto)' ' co mpre nd e so lo l a cope rtin a co n l ' intito lazio ne.

- "Prat ica 9: reclamazione ma ncam:e puni z ioni (l ettere ricevute)" p. l (p. 503) 1859 nHII70 29'' Pratica IO: proposta d'avanzamento promozio ni - de s tinazioni -traslocazio ni - cambi di corpo" pp. 200 (da p. 505 a p 705) 185 9 genna io 19 - apri le 22 l. s . fase. " lettere s pedite (regis trat e)". (da p. 505 a p. 557 ) 1859 ge nnaio 29 - aprile 22 2. s fase "lettere spedi te no n reg is trate". (da p. 559 a p. 563 ) 1859 febb ra io 12 - marzo 18 3 s fase. '' lette re ri cevut e'' ( da p . 565 a p. 705) 1!.)59 ge nnaio 19- apr il e 22 -" Prati ca Il: perso nale e se r vi:tì deg li uffici div e rsi in tende nza. cassa, posta, te leg rafo. co ntro ll o uditorato'' pp. 3 ( da p. 709 a p . 7 11) 1859 febb raio 12 - 14 l s. fase "lettere spedite " ( p. 709) 1859 febbraio 14 2 s. fase. " lettere ricevute" (p . 7 11 ) 1859 febb raio 12

- "Pratica 12": musicanti , trombettì e rì , tamburini, armaioli,. arti. calzo lai , v ivandieri (lettere sped ite )" pp. 6 ( da p. 7 13 a p 719 ) 1859 m arzo -ap rile 3' 'Pratica 13: co nfid enti-b o rg hes i a li 'a rmata. ordinanze, pian to ni. sc rittura i i" pp. 12 (da p. 72 1 a p. 733 ) 1859 febb raio 4 - marzo 27 l s fase. " le t te re spedite' '. (p p. 72 1-727) ! !)59 fe bb ra io 4 - marzo 27 2 . s. fa se . " lettere ric ev ut e ". ( pp. 729 -733) 1859 febb raio 2 0 -ma rz o 14

- "P ratica 14: paghe soprassol di - ìnd c nnìt it, grat ificazi one. s pese div e rse" pp. 4 ( da p. 735 a p. 739 ) 1859 marzo 1°- a prile 22 l s. fase " lettere spedjte" (p. 735) 1859 aprile 22 2 s. fase. " lette re ricevute" ( pp. 737 - 739) 1859 marzo 1° - marzo 18 - ·'Pratica 15: arri v i, pm1enze di truppa per rin forzi, riforme, conva lesce nze. malattie , condanne • pp. 52 (da p. 74 1 a p 793) 1859 marw 5 - aprile 21 l s fase " lette re sped ite ". (p p 741 - 75 1)

1859 marw 15 - ap rile 21

2. s fase " lette re ricevute ''. ( pp. 753 -793)

1859 m a rzo 5 - aprile 20 -" Pratica 16: licen ze congedi" pp . 168 (da p. 795 a p. 963)

1859 ge nna io 22 - a prile 23 l s. fase. " lettere sped ite regis tr ate' ' (da p 795 a p. 841)

2. s. fase " lettere spedite non registrate". ( p. 843)

3. s. rase. "l ette re ri cevute regìs trm e'' . (da p 845 a p. 961 )

1859 febbraio 19-aprile 14

1859 marzo 28

1859 ge nn a io 22 - aprile 23

4. s fa se " lettere ricevute no n reu is tra te". (p. 963) 27 mar zo 1859

2 16

-

"Pratica 17: v iveri , foraggi, magazzin i" pp. 55 (da p. 965 a p 1020)

1859 ge nn aio 22 - aprile IO

l. s. fase. " lettere sped ite ''. (da p 965 a p. 987) 1859 ge n naio 22 - aprile 2 1

2. s. fase." lettere ricevure". (da p . 989 a p. 1020)

- "Prat ica 18: parola d'ordine, s alvaguard ie (vuoto)" comprende so lo la copertina con l'intitolazione.

1859 genna io 22 - ap ril e l O

- "Pratica 19: perdite in cava ll i, muli. effetti, materiali, effett i r itrovat i smatTit i dci decedut i" pp. 26 (da p. 102 1 a p . 1047) 18 5 9 gennaio 31- aprile 21

l. s . fase . "lettere sped ite" . (da p . l 021 a p. l 029)

1859 febb ra io 17 - aprile 5

2. s fase "lettere ricevute". (da p 1031 a p. 1047) 1859 genna io 3 1- ap ri le 21

-"Pratica 20: debiti e cred i ti d'ind i vidu i a l l'Armata (vuoto)" comprende solo la copertina con l'in t itolaz ione.

- "Pratica 21: delitti diversi" . pp.l2(dap. 1049ap. 1061) 1859febbraio 17-aprile21 l. s fase. "lette re spedite" (da p. l 049) 1859 fe bbrai o 19

2. s. fase. " lette re ricevute". (da p. 1051 a p. 1061) 1859 febbraio 17 - aprile 2 1 - "P ratica 22: ca rte cd ope raz ioni topografiche'' . pp . 14 (da p . 1063 a p . 1077) 1859 gennaio 31- april e 21 l s fase "lette r e spedite" ( d a p. 1063 a p 1073) marzo 5 - a prile 21

2. s. fase "lettere r icevute" (da p 1075 a p 1077) 1859 ge nn a io 31 - marzo 20 - "Pratica 23 : M iscellanea" . pp. 130 (da p . l 079 a p . 1209) 1859 ge nnaio 22 - dicembre 28 l. s fase. '' repe r to ri o de lle d ispos iz io ni ministeriali generale 22"" • ( d a p. 1079 a p. 1080) 1859 febbra io 12- d ice mbre 27 2 s fase. ''disposizion i genera li m ini ster ia li r icev ut.e a repertorio". (da p. 1081 a p. 1084) 1859 marzo 2

3. s fase. "re perto rio delle var iazion i personale uff ic ial i (m ini ster ia l i ricevu te)". (da p. 1085 a p . 1088) 1859 apri le 12- dicem bre 28 4 s. fase "ministeriali r icevute : va riaz ion i pe rsonale ufficiale a repe r to r io ' '. (da p. 1089 a p . 1092) 1859 apri le 17 S. s. fase. "divers i: lettere spedite regist rat e''. (da p. l 093 a p. 1120) 1859 febbra io 19 - apr il e 13

6. s . fase. "divers i: lettere spedite non regis trate". (da p . 1 121 a p. 1122) 1859 marzo 2

7. s. fase. "divers i: lettere ric evute re!.?. is t rate". (da p . 1123 a p. 1204) 1859 gennaio 22- apr il e 2 1 8 s fase. "divers i : le t te re r icevute non registrate" (da p 1105 a p 1209) 1859 febbraio 28 - apri le 23 - "Confidenziale I: a f fondame nto del ponte di Mezzana- Co rte, lettere s pe d it e" pp 33 ( d a p. 121 1 a p. 1244) 185 9 gennai o 20- febbraio 22 l. s fase " lettere sped it e" (da p. 1211 a p . 1220) 1859 ge nnaio 20 - febbra io 19

2. s fase "l, lettere ricevute''. (dap.l22! ap.l244) 1859gennaio24 - febbra io22 -"Ili : movim enti di truppa''. pp. 5 (da p. 1249 a p. J 254) 1859 ap r i le 17 -22 l. s . fase . '' lettere sped ite" . (da p . 1249 a p. 1252) 1859 apri le 17-20 2 s. fase. "I, lette re r icev ute'' (da p. 1253 a p. 1254) 18 59 apri le 22 - "IV: dis t accamen t o a ustr iaco di R ioverga r o'' . pp. (da p 1255 a p 1264) 1859 marzo 22- apri le 2 l. s. fase . " IV, lettere sped it e'' . (da p. 1255 a p. 1260)

2. s fase " VI, lettere r icevute" (da p. 1261 a p. 1264)

1859marzo 22 - 3 .1

1859 ma r zo 30 - aprile 2

- "V: in fo rm azion i s u!.?.li austriaci". pp. 2 (da p. 1265 a p. 1266) 1859 ma r zo 17

- "VI : Muniz ioni deg li entra nti a ll 'os peda le, infrazion i ag li ordini". pp . 23 (d a p. 1267 a p. 1290)

1859 gennaio 22 - marzo 19 l s fase. "IV. lettere sped ite''. (da p. 1267 a p. 1274)

1859 febbraio 21- marzo 18

2. s fase "VI, lcHe re r icevu te''. (da p. 1275 a p. 1290) 1859 ge nn aio 22 -

ma r zo 19 217

-'" VII: ind en nità di cancell eria al co mando- le t tere ri cev ute··. pp. 23 (da p. 1291 a p. 1292)

1859 febbra io I l

- "V TII : Cap itano Berardi - lettere spedi te' '. pp. 26 (da p. 1293 a p. 1319) 1859 febbraio 24- aprile 3 l. s . fase. " TV, lettere s pedite". (da p . 1293 a p. 1304)

2. fase. " V I , lettere ricev ute ''. (da p. 1305 a p 13 19)

1859 marzo 18 - 30

1859 febbra io 24 - ap ri le 3

- "IX: tenente Fatelli 125 - lettere ri cevu te''. pp. 2 (da p. 1321 a p. I 322) l 859 ge nn aio 23

- "X: Sot tote nente Danesi''. pp. 4 (da p . 1323 a p. 1326)

1859 febb ra io IO- Il l . s . fa se." X, lettere s pedit e" . (da p . 1323 a p. 1324) 1859 febb raio 11 2. s fase." X , le tte re ricevute". (da p. 1325 a p 1326) 1859 febbra io l O

-'" Xl: luogotenente D c Giorgi ' '. pp. 4 (da p. 1327 a p. 1330) 1859 febbraio 26 - 27 l. s. fase. ·· X I , lette re s pedite". (da p. 1327 a p. 1328) 1859 febb ra io 27 2. s. fa se Xl , lettere ri cev ut e". (da p. 1329 a p 1330) 1859 feb bra io 26

'' X II : So ldato Mondino proc edimento" pp. 2 (da p. 1331 a p. 1332) 1859 feb braio 5 -" Ra cco lt a de ll e leggi decret i e d is pos iz io ni governative c ministe ri a li ed anche a sta mpa ( fin o a ll 'e poca de ll a co s titu zione del Quartier Generale Prin cipa le) 2w '. pp. 32 (da p.1333 a p 136 5) 1859 febbra io 6 - aprile 22 comp rende, fra l ' altro a stampa: indulto del pontefice del 6 febb raio 1859 ( p. 1333). circo l are n. 8 de l ministero della guerra in data 8 febbraio 1859 ( pp. 1335). circolare n. 52 de l ministero della g uerra in data 18 aprile 1859 (pp 1359- l 361 ) circolare n. 776 de l ministero della guerra in data 22 ap rile 1859 (pp. 13 6 3-1365) . - ·ordini del Giorno". pp. 3 (da p.l3 67 a p . 1369) 1859 febbraio 2- marzo 16" Ru o lini U fficiali " pp. 3 (da p. 1371 a p. 137 3) 1859 ma rzo 24 co mprende ele nco nominati vo deg l i uffi c ial i del l o Ba tta g li o ne 13ers ag l ie ri per anzianità e pe r co mp ag ni a . - "Stati s tica de i pp. 9 (d a p . 1374 a p. 1383) s .d. co mpre nde elenco nominat ivo de i m il itari so tt opo s ti a proced im e nto pe nal e - ''Tabella gene rale el i di s locaz io ne''. p. l ( p. 1384) s d. compre nde elenco nominati vo dci militari sottoposti a procedim e m o penale. - " ota di caricame nt o de ll e dotazioni d'Ufficio" pp. l (da p. 1387 a p. 1393) s. d. comp rende ele nco del material e di ca nce ll e ria. comp rese le pubblica zio ne in dotazione al comando della 2" Di visio ne.

Volum e 34 2" Di v is ion e ( il carteggio reg is trato ne l protocollo in qu es to vo lum e, t rovas i, per le pra ti c he l" e 2", a se g uito ne l p rese nte vo lume e nei vo l umi 35 c 36 per le succe ss i ve)

- "pe riodo di campagna 2" Di visione e Coma ndo interinale dell'E se rcito (2 0 lug lio -l o Ago s to)- Diario s torico -M ilitare"::• pp. l (da p. l a p 7 4 ) 1859 aprile 23 -luglio 31

- ·'cava lleggeri d·Aosta- Di ario s tori co- M il itare"m pp.7(dap.75ap.82)

1859 aprile 27 - giugno IO. 19 novembre

" protocollo di partenza e protoco ll o di a rr ivo" 230 • pp. 77 (da p. 83 a p. 160) 1859 apr il e 23-agos to 2

- "P ratica l " rappo rti od i nforma z io ni s ul ne mico, sui falli d ' armi , su l le ri cog nizioni' ' pp 679 (da p. 16 1 a p. 840) 1859 a pril e 24 - luglio 22 co mpre nd e: sc hi zzo a co lori "Motta d ei Co nti 2 1 maggio 1859" ( p. 537) a ll ega to a l ra ppo r to del comandante la Bri gata Aosta del 2 1 m ag · g io 1859 rela ti vo a "tnrppe ag li avampos ti e po s izio ne difesa a M o tta elci Conti" ; sc hi 7.Zo in bianco e nero de l settore Motta dei Conti ( p 797) a ll ega to al rapporto de l 27 magg io 185 9 del Comando I l " Compag n ia del 2° Regg im ento Granat ier i d i Sardegna si seg nala. fra l'al tro: la minuta della ' relazio ne sulla parte presa dalla Di v isione nella battaglia di Magenta", in data 15 giug no 1859 ( pp. 369-372): " rela zio ne s ulla pane presa dalla 2" Di visio ne alla battaglia di Magenta" in data 15 g iu gno 1859 (pp 387-39 1)1'' ; "relazione sulla part e presa da ll e truppe della 2• Di v is io ne nella battaglia del 24 g iu gno 1859" a fim1a del generale Fa nti ( pp . 395-400); rapporto de l capi ta no M a lpass uti comandante la 14'' Batte ri a sul affatto d 'a rm e del24 giugno 1859 (pp. 565b is-567bis ) ;" relazione s ul fa ll o d'a rm e de l 24 giugno 1859 pe r la parte presa dalla bri ga ta", in data 29 giugno 1859 , a firm n de l co mandante la Brigata Pi em on te ge neral e Cam e rana (pp. 809 -8 16) . l s fase " reg istro info rm az io ni (s unti di di s pacci ri cevuti)''

2 1R

(da p . 161 a p. 176)

2. s. fase. "lettere ricevute , registrate per suntO a l registro informazioni". (da p . 177 a p . 253)

3 . s . fa s e. " lettere sped ite reg istrate" . (dap.255ap . 4 10)

4. s fase " lettere sped ite non registrate " (da p. 41 l a p. 438)

5 . s. fase. '' lettere spedite e note non regi s trate senza indicaz ion i eli data". (da p. 439 a p. 444)

6. s . fase . " lettere ricevute registrate". (da p. 445 a p. 570)

7. s. fase. "lettere ricevute non registrate" (da p. 571 a p. 840) -"Pratica 2" avven imenti mi li tari- marce- disloca zioni - di s taccamenti". pp.419(dap.841 ap 1260)

I. s . fase. "lette re spedite registrate". (da p . 841 a p . 979)

2. s . fase. "lette re ricevute registrate". (dap.981 ap l228)

3 s. fase " lett.ere ricevute non registrate". (da p. 1229 a p. 1256)

4 . s . fase. " lettere ricev u te non reg istrate senza i ndicazione eli data''. (da p. 1257 a p . 1260)

1859 maggio 9- 14

1859 maggio 9-17

1859 ap rile 24 - lugl io 2 1

l 859 aprile 26- maggio 6 s .d.

1859 aprile 26- luglio 22

1859 aprile 24 -l ug lio 3

1859 apr il e 23 - 31 luglio

1859 april e 25 - 10 luglio

1859 apri le 23 - 31 luglio

Volu m e 35

2" Divis ione

1859 aprile 26 - giugno 30 s d. ( il carteggio conten u to in questo vo lume è reg istrato a l re l ativo protocollo vol. 34)

- "Pratica 3" Armi, Munizioni militari- munizioni da g ue rra - buffetteria". pp. 28 (da p. l a p. 28)

l. s fase. "Pratica 3• : lettere spedite" (da p. l a p. 2)

2. s . fase . "Pratica 3": lettere ricevute registrate". (dap.3ap.2 1)

3. s. fase "Pratica 3": Jeuc re ricevute non registrate". (da p. 23 a p. 28)

- "Pratica 4": Ann i , vestiario-calzature". pp. 43 (da p. 29 a p. 72)

l. s. fase. "Pratica 4 '': lettere s pedite" . (da p. 29 a p. 52)

2. s. fase " Prat.ica 4 '': lettere ricev1,1te registrate" (da p. 53 a p 67) ·

3. s. fase " Pratica 4": lettere ricevute non registrate". (da p. 69 a p. 72)

- "Pratica s•: Morti - fe rit i in campo, a,çc identa l mente o di malattia natura le " pp.78(dap 73 ap .l 5 1) · '

l. s. fase. "Pratica 5": lettere spedite" (da p. 73 a p . 92)

2 s fase. "Pratica 5": lettere ricewte registrate" (da p. 93 a p. 134)

3. s . fase . "Pratica 5": lettere riGevute non reg istrate". (da p. 135 a p. 151)

- Pratica 6": ammalati - agli qspedali - ospeda li- infermerie cava ll i". pp 49 (da p. 153 a p. 20:2')

l. s. fase. "Prati<;a 6a: lettere spedite registrate" (da p 153 a p. 166)

2. s. fase. "Pratica 6": lettere sped i te non registrate". (p 167)

3. s. fase. "Pratica 6": lettere ricevute registrate " (da p. 169 a p. 198)

4 s. fase. "Pratica 6": lettere ricevute non registrate " (da p . 199 a p. 202)

- "Pratica 7": Ufficiali di sanità - veterinari - suore eli car ità- infermieri''. pp. 84 (da p . 203 a p. 287)

l. s. fase. "Pratica 7• : lettere spedite" . (da p. 203 a p. 224 )

2. s fase "Pratica 7": lette re r icevute registrate". (da p. 225 a p 259)

3. s . fase. "Pratica 7": ricevute registrate " . (da p . 26 l a p. 283)

4. s. fase. "Pratica 7 ": stati ricevuti non reg istrati " .

1859 maggio l O - g iugno 25

l 859 maggio IO

l 859 maggio 12 - giugno 25 1859 maggio 12 - giugno 9 1859 aprile 28 - lug lio 23 1859 magg io 7 - luglio 23 l 859 ap ri le 28 - g i ugno 7 l 859 maggio 19 - 24

l 859 aprile 26 - agosto l o 1859 maggio 2 - lug li o 28 1859 aprile 26 - agosto l o 1859 apr il e 26 - g iugno 7

l 859 magg io 21 - luglio 30 1859 maggio 21 - luglio 23 1859 giugno 30 1859 aprile 29 - lug li o 23

J 859 luglio 9- 30

l 859 aprile 25 - giugno 27 1859 aprile 29 - giugno 27 1859 aprile 25 - maggio 24 1859 aprile 25 - maggio li

219

(da p. 285 a p. 287)

-P ratica 8": ricompense, distinz.i o ni, decorazioni 231 • pp. 61 (da p. 289 a p. 350)

l. s fase. 'Pratica 8": lettere spedite". (da p. 289 a p. 294)

2. s fase. "Pratica 8•: lettere spedite non registrate··. (da p. 295 a p. 296)

3. s. fase. "Pratica 8": lettere ri cev ute registrate''. (da p. 297 a p. 326) -

4. s. fase. "Pratica 8• : lette re ri cev ute non reg i strate" . (da p. 327 a p. 345)

5. s. fase. "Pratica 8": s tati r icevut i non reg istrati". (da p. 346 a p. 350)

' ·Pnuica 9": declamazioni - mancanze- punizioni". pp. 37 (da p. 35 1 a p 388)

l. s. fase. "Pratica 9": lettere spedi te". (da p. 351 a p. 358)

2. s. fase '' Pratica 9": lettere ricevute registrate''.

185 9 aprile 25 - giugno 27

1859 giugno 28- luglio 14

1859 maggio 31

1859 magg io 16 - lu glio 29

1859 maggio 25 - lu glio l o s .d.

1859 maggio 28 - luglio 24

1859 maggio 28 - luglio 24

1859 aprile 30- giugno 7 - "Pratica l 0": proposte avanzamento- promozioni- clestina.lioni - traslocazioni -ca mbi di co rpo··. pp. 225 (da p. 389 a p. 614 ) 1859 ap ril e 25- luglio 28

(da p. 359 a p. 388)

l. s. fase. " Pratica 10": le tt ere sped ite reg istrate" (da p. 389 a p. 450)

2 . s. rase. "P ratica 10": le t tere s pedi te no n reg istrate". (eia p. 451 a p. 454)

1859 maggio 6 - luglio 5 1859 magg io 31

3. s. f ase '·Pra tica IO" : lettere spe dite non registrate senza indi caz ion i eli data" (da p. 455 a p. 4 58) s.d

4. s. fase. ·'Prat ica l o•: lettere ri cevu te··. (da p. 459 a p . 614)

-"Pratica l t·': personale c servizio degli ufficii diversi . cioè I ntendenza, cassa pp. 67 (da p. 615 a p. 682)

l. s. fase. "Pratica Il": lettere spedite" (da p. 6 15 a p. 636)

2. s. fase. ·'Pratica 11 ": lettere ricevute registrate··. (da p. 637 a p. 677)

3 . s . fase . "Pr ati.ca 11": lettere ricev ut e non regis trate".

1859 aprile 25 - luglio 28 controllo Uditorato. Posta''. 1859 aprile 26- giugno 23 1859 apr il e 26- giugno IO 1859 ap ri le 28 - g i ugno 23 (da p. 679 a p. 682) · 1859 maggio Il

- 'P ratica 12": Musicanti. trombett ieri, tamburin i , anmtioli. s<trti , calzo la i , v ivandieri (vuoto)". so lo la copettina de l fasc icolo (p. 683).

- "Pratica 13'' : Confidenti militari e borghesi. Borghesi all'Armata - Ordinanze Piantoni Scritturali·'. pp. 65 (da p. 685 a p. 750) 1859 aprile 26 - luglio 18 l. s. fase. " Pratica 13": lettere s pedite''. (da p. 685 a p. 714)

2. s. fase Pratica 13•: tenere ricevute registrate". (da p. 715 a p. 746 )

3 s. fase "Pratica 13'': leuere r icevute non registrate". (da p. 747 a p. 750 )

- '"P rat ica 14" : paghe-soprasso ldi- inte nde nze - grati ficazioni- spese diverse.". pp. 6 1 (da p. 751 a p. 812:)

l. s . fase. " Pratica 14": lettere spedite" . (da p. 75 1 a p . 768 )

2. s. fase. "Pratica 14": lettere ricevute regist r a te''. (da p. 769 a p. 798)

3. s. fase. '·Pratica 143 : lettere ricevute non registrate ...

185 9 maggio 1°- luglio 18

1859 aprile 26- luglio 5

1859 maggio 18

1859 apr i le 28 - lugl i o 19

1859 apr il e 28 -lug li o 18

1859 aprile 28 - luglio 19

(da p. 801 a p. 812) - 1859 aprile 30 - maggio 18

- "Pratica l Y: arrivi e partenze, truppe per rinforzi, rifom1e. convalesce nze malattie, inabilità. co ndanne''. pp. Il (da p. 813 a p. 824)

l. s. fase. ·'Pratica 15": lettere spedite·· (da p. Rl3 a p. 818)

2. s fase ·'Pra tica 15": le tt ere r icev ute ' '. (da p. 8 19 a p 824 )

- "Prat ica 16": li ce nze, con gç!cli ' '. pp. 235 (da p. 825 a p . 1060)

l . s. fase. "P ratica 16": lettere s pedite" . (da p. 825 a p. 880)

2. s. fase. "Pratica 16": lettere ricevute (da p. 881 a p. 1038)

3. s. fase. "Pratica 16": leuere ricevute non registrate'·. (da p. 1039 a p. 1060)

- ··Pratica 17": Viveri- Foraggio - magazzini' pp. 157 (da p. 1061 a p 12 18)

l s fase. "P ratica 17'': le tt ere spedite registrate''

1859 maggio 7-lug li o 2

1859 maggio 7- lug li o 2

1859 gi ug no 16 - lug lio l o

1859 apr ile 24 - luglio 31

1859 aprile 24 - luglio 27

1859 aprile 29- luglio 29 1859 luglio 22-31

1859 apri le 24 - lug li o 19

s.d.
220

(dap . 1061 a p .1114)

2 s. fase. " Pratica 17'': lettere sped i te non registra te" (da p 1115 a p. 1120)

1859aprile28-lugl io 16

1859luglio 5 - 10

3 . s. fase . "Prat ica J7": l.ettere ricevute regis trate". (da p 112 1 a p. 1208) 1859 aprile 24- luglio l l

4 . s. fase . "Prat ica 17": lettere r icevute non registrate" . (da p . J209ap. l 2 18) 1859g iugno 19-luglio 19 -" P ratica 18": parola d'ordine - salvagua rdie" pp 17 (da p 1219 a p 1236) 1859 ap r ile 29 -lug lio 4 l. s. fase "Pratica 18": lettere sped i te". (dap l219ap.l226) 1859aprile29 - maggio 16

2. s. fase. "Pratica 18'': lettere ricevute". (da p. 1227 a p. 1236) 1859 magg io 14 -luglio 4 - "P ratica 19": perdite dei cavalli , muli , effetti, materiale; effetti ri trovati, sm arriti o dc i dcceduti". pp 101 (da p . 1237 a p. 1338) 1859 ap ril e 27 - l uglio 28 l s. fase. "Pratica 19": lettere sped ite". (da p. 1237 a p . 1282 ) 1859 ap1ile 30 - l ug lio 26 2. s. fase "Pratica I 9" lettere ricevute regist rate". (da p. 1283 a p . 1332) 1859 april e 27 - luglio 28

3. s fase "Pratica 19'': lettere ricevute non registra te". (da p. 1333 a p 1338) 1859 maggio 20 - luglio 19 *Manca la pratica 20, il successivo volume 36 inizia con la pratica 21.

Vol ume 36 2" D ivis ione ( il cartegg io contenuto in q uesto vo lum e è reg istrato a l rel ativo protocollo vol. 34)

- "Pr ati ca 21 ": de litt i d i ve rsi" . pp. 186 (da p. l a p. 186) 1859 a prile 30 - luglio 29 l. s fase. "Pratica 21 ": lettere spedite" (da p. l a p. 44) 1859 maggio 9 -luglio 27 2. s. fase. "Pratica 21 ": lettere ricev u te registrate". (da p. 45 a p 172) 1859 aprile 30 - l uglio 29 3. s. fase. "P ratica 21 ": lette re ricevute non registrate" . (d ap . l 73ap. 186) 1859maggio ll - luglio21 - "Pratica 22": cart e ed operaz ion i topografiche". pp 12 1 (da p 187 a p. 308) 1859 marzo 4 - luglio 24 l. s fase "Pratica 22": lettere sped i te reg ist rate" (da p, 187 a p 220) 1859 aprile 29- l uglio 5 2. s . fase . "Pratica 22": lettere sped i te non reg istrate" . (da p. 221 a p. 224) 1859 marzo 4 3 s fase. "Pratica 21 ": lettere ricevute e registrate". (da p 225 a p 304) · 1859 apr ile 24 -l ug lio IO 4 s fas e "Pratica 21": lettere ricevute non registrate". (da p. 305 a p 308) 1859 l ug lio 24

- "Pratica 23": miscellanea" pp. 133 (da p. 31 1 a p. 444) 1859 apr ile 24 - agosto 2 l. s . fase. "P ratica 23": let tere sped i te reg istrate". (da p . 31 l a p. 384)

1859 aprile 29 -luglio 19 2. s fase. "Pratica 23": let te re sped i te reg istrate senza indicaz ione d i assegnaz ione a pratica". (da p. 385 a p 440) 1859 ap r ile 24 - agosto 2 3 . s. fase. "Pratica 23": lettere r icevute no n reg istrate". (da p . 44 1 a p . 444 ) 1859 lug li o 8

- "Disposizioni genera li m.inisteria li ricevute 23:" '. pp 15 (da p. 445 a p. 460) 1859 ap1i le 24- agosto 2

- "Ministeriali ricevu te- variazioni personale Ufficiali2} '" pp. 71 (da p 461 a p. 532) 1859 aprile 23 - luglio 30

- "Ministe ria li ri cev ute- variaz io n i persona le bassa forza" pp 17 (da p 533 a p. 550)

1859 aprile 24 - luglio 30 l. s fase. "Mi n isteriali ricev ute - va riaz ioni persona le bassa forza, lette re reg istrate" (da p . 533 a p . 544)

J 859 aprile 24- l uglio 30

2. s. fase. "Min isteriali ricevute- variaz ioni persona le bassa forza , lette re non regis trate" (da p. 545 a p 550) 1859 maggio 28

- "Ministeria li ricevut.e - disposiz ioni varie". pp . 29 (da p . 55 l a p . 580)

1859 aprile 24- l ug lio 28 I. s . fase. "Mìnisterialì ricevute - dispos izioni var ie -l ettere registJate " . (da p . 551 a p . 574)

2. s. fase. "Mi ni ster iali r icevute - disposizio ni var ie -l ettere non registrate ". (da p 575 a p. 580)

1859 aprile 24 - luglio 28

1859 giugno 24- luglio 28

-"lettere ricevute - disposizion i va rie- comando ge nera le dell ' ar mata" . pp Il (da p 581 a p 592) 185 9 giug no 4 - luglio 9

22 1

-"dispos izio ni vari e Int e ndenza ge nerale dell'Armata''. pp. 104 ( da p. 593 a p. 6 97)

1859 maggio 8- agosto 2

l s. fase. "D is pos iz io ni varie Intenden za generale dell'Armata - lettere reg istrate ri cev ute''. ( da 593 a p. 662) 1859 maggio 8- agosto 2

2. s. fase. "Dispos iz io ni va ri e Inte nd e nza ge nerale dell'Annata- le ttere ricevute no n registrate". ( d a p. 663 a p. 698) 1859 gi ug no 24-luglio 28

- "Misce ll anee - Diversi". pp. 229 (da p . 699 a p. 928)

l s. fase. "Miscellanee- Di vers i - lettere 1icevutc regist rate ·· (da 699 a p. 898)

2. s. fase. "Mi cellanee - Diversi - lettere ricevute non reg istrate" . (da p. 899 a p. 928)

- "le tt ere ricevute - privati su ppliche e ricorsi". pp. 6 (da p. 931 a p. 936)

- 'confidenz iale d ifesa della piazza d'Alessandria - lettere ricevute" pp. 17 (da p. 937 a p. 954)

- "in formazioni s ug li a us tria c i- lettere spedite". pp. 3 ( d a p 963 a p. 966)

-''Viola zio ne d ' armi s ti z io'' pp. 19 (da p. 967 a p. 986)

l. s. fase. " Vi o la z ion e d 'a rmi s ti z io - lette r e s pedite''. (da 967 a p. 978) 2 s fase. " Vi o laz io ne d'a nni st iz io - lettere ricevute". (da p. 979 a p. 986)

" Servi z io pres tato dal Co rpo R. del Genio - lettere ricevute " . pp. 5 ( d a p. 987 a p. 992)

- "Sorveg li anza s ui vo lontari''.

1859 aprile 22- luglio 28

1859 aprile 22 - luglio 28

1859 giugno 24-l uglio 28 1859 luglio Il

1859 aprile 25 - maggio 2 1859 maggi o 4

1859 lu glio 8 - 3 1

1859 lu g lio 8 - 3 1 l g59 lug li o 28-30 1859 luglio 23 - 26 pp. 4 (da p. 993 a p. 996) 1859 marzo 29

- "Comando della d ivis io ne te iTitoriale di Brescia c de lla 2" Divisione att iva - lette re ricevute". pp. 6 (da p. 997 a p. l 002) 1859 lu g lio 3 1

-' ' Propo s te di ri compe nse". pp. 310 (da p . 1003 a p. 13 13) 1859maggio 8-l uglio 30 è co mpreso: schizzo a matita ( p. 1 143) della zona di C o nfienza allega t o al rapporto del 2 giugno 1859 del comando dell a Bri ga t a Pi emonte al coma ndo della 2 ' D ivisione (s fase. '·Proposte di ricompense: lettere spedite (da p. 1003 a p. l 054)

2 . s. fase. "S tati di a ricompensa sped iti '' . (da p. 1055 a p. 1112 )

3. s. fase. "Propos te per ricompense: let te re rice v ute registrate''. (dap. l ll3ap.l248 )

4. s. fase. "P roposte per ri co mpen se: lettere ricevute non reg is trate''. (da p . 1249 a p. 1313)

- '·Proposte di avan za m e nto" . pp. 51 (d a p. 134 1 a p. 1392) l s. fase. "P roposte d i avanzamen to: lettere spedite" (da p. 134 1 a p. 1356)

2 s fa se " Proposte d i lettere ricevute". (da p. 1357 a p. 1392)

- "Specchi ca r a tteris ti c i: le ttere s pe dite " pp. 4 (da p. 1393 a p. 13 96)

-"Circa la re l az ione uffi c ia le del co mbattimento di San Martino '' . pp. 55 (da p. 1397 a p. 145 ?)

1859 maggio 12- luglio 30 1859 luglio 6 1859 maggio 8- luglio 8 1859 magg io 31- luglio 7 1859 g iu g no l O - luglio l 5 1859 g iu gno l O - lu g li o 15 l g59 g iu gno l O- lu g lio 15 1.859 lu glio 2

1859 giugno 8 - luglio 7, 17 marzo 1909 s i segna la , fra l'altro no ta cl c ll'UITicio Storico, in data 17 marzo 1909 , a firma del co lonne llo Cavaciocchi, s ulla parte pre sa della Bri ga ta Ao ta ne l com ba ttimento di San Martino (p p. 1431bis- 1432). l . s. fase. "C irca la relazione ufficia le del combat tim ento di San Ma11ino: lettere s pedite regis trate". (eia p. 1397 a p. 1418) 1859 g iu g no 30-l uglio 5 2. s. fa se "Circa la relaziçme ufficiale del combattimento di San Yt an ino : lettere s pedite". ( da p. 1419 a p. 1422) 1859 lu glio 3

3. s. fa se "Circa la relazipne ufficiale del combattimento di San Martino: lettere ricevute registrate". ( da p. 1423 a p. 1432) 1859 giugno 8-luglio 4, 17 marzo 1909

4. s. fa se. "Circa la relazione ufficiale del combattimento di San Mattino: lettere ricevute non registrate". ( da p . 1433 a p. 1452)

- "Circa g li ordi n i di movimento di truppa - lettere spedite''. pp. 3 (d a p. 1453 a p. 1456)

-''G iu s ti z ia mi l itare - le tte re s pedite". pp. 7 (da p. 1457 a p. 1464)

- "Capitano Bu sc he tt i". pp. 33 (da p. 1465 a p. J4 9g)

l. s fase. "Capitano Buschetti: lettere spedi te " (da p. 1465 a p. 1478)

1859 g iugno 28 - luglio 7

1859 g iugno 24

1859 maggio Il - luglio 9

1859 magg io 3 - giugno 2

1g59 maggio 4- giugno 2

222

2. s. fase. "Ca pitano Buschetti: lettere ricev ute reg istrate". (da p. 1479 a p . 1486)

3 . s. fase. "Cap itano Busc hetti: lettere ricevute registrate" . (da p. 1487 a p 1498)

- "Capitano Vagheranc - lette re ri cevu te". pp. 3 (da p 1499 a p. 1502)

- "Capitano Vacchieri e commesso Vo ena" pp. 3 (da p 1503 a p. 15010)

l. s. fase " Capitano Vacchieri e commesso Voena- let tere sped ite" (da p. 1503 a p. 1506)

2 s. fase "Capitano Vacchieri e com mes so Voena- lettere sped ite'' (dap. 1507ap .l 510)

-"Ai utante magg iore del 9° Bersag lie ri e medico Fadda. lettere ri cevute" pp.4 (dap. 1511 ap. 15 14)

- "Capitano M an asse ro- lettere sped it e''. pp.4(dap. 15 15ap . 1518)

- "Generale Dan es i - lettere sped ite''. pp.6(dap .l 5 19ap .l 524)

- "Capit ano Roggeri - lettere ricevute". pp . 4 (da p. 1525 a p. 1528)

Volume 37 2" Divisione

1859 maggio 3 - giugno l o

l 859 maggio 3- 4 1859 maggio 7 1859 1859 maggio 21 1859 maggio 25

I 859 g iugno 15 1859 maggio 26 18 59 maggio 23 1859 giug no 24

- "Circolari ministeriali". pp. 8 (da p. l a p. 8)

-" Registro Ordini del Giorno" . pp. 55 (da p. 9 a p. 64)

-"Ord ini c irco lanti" pp 14 (da p 65 a p. 78)

:_ "Parte statistica: Ruolini pp. 7 (da p. 79 a p. 86)

- "Situazioni generali numeriche de lla forza" . pp. 59 (da p. 87 a p 146)

Comprende tabe lle con la situaz ione numerica della forza.

- "Situa zio ni numeriche parziali della forza" pp. 155 (da p. 14 7 a p. 302

Comprende tabe ll e con la situaz ion e numerica della forza.

- "Tabe lle genera li numeriche delle pe rd ite sofferte". pp . Il (d a p. 303 a p. 3 14)

- "Tabelle pa r zial i numeriche de ll e perdite sofferte'' pp 9(clap.315ap.324)

- "Tabelle genera li nominat i ve delle perdite sofferte" pp. 23 (da p. 325 a p. 348)

- "Ta belle parziali nomina t ive delle perdite sofferte". pp. 39 (da p. 349 a p. 388)

- "Registro 12enerale di dislocaz io ne". pp. 23 (daJ) 389 a p. 412 )

- "Tabelle di marcia'· . pp. 6 (da p. 41 3 a p. 418)

- "Ricev ute di carte topografiche " . pp. 25(dap.419 ap.444)

- "Dichia re e s t a ti diversi' ' pp 25(d ap.445 ap.46 1)

- "Documenti pe rsonali" pp. 4 (da p 463 a p 466)

" Carte contab i li (periodo di campagna e su ccessiva d'acca nt onamento 1859)" . p p . 45(clap . 467 ap.5 12)

- "Ele nch i di tra sm issione di car1eggi agli archiv i'' . pp.6(dap.513 ap 518)

Quartier Genera l e della Brigata Aosta vol. 1 (vol. 38) di ca ne c reg is tri ril egati (1859).

1859 aprile 23- lu gl io 28 1859 apri le 24 - lu gl io 29

l 859 g iugno 13 - 30

l 859 ap ri le 29 - giugno 20 1859 maggio 8- luglio 3 1 1859 aprile 2-lugl io 31 1859 gi ug no 4 -25 l 859 gi ug no 24 -27 s.d . 1859 maggio 22 - giugno 27 s .d. 1859 g iu gno 7 - 9 1859 ap ril e 27 -g iu gno 28 1859 magg io 8 - giugno 25 l 859 luglio 29 1859 marzo 9 - agosto 9 1860 marzo 7-20

La Brigata Aos la , comandata dul magg io re gene ra le Danesi, era formata dal pro pr io quartier genera le, dal 5 ° c 6° Reggi mento rame r ia. Comprende , fra l'altro , rapport i del comandante la Brigata e dei comandanti dei reparti sotto posti, cor ri spon d enza, situazioni della forza, tabelle delle perdite, d is locaz ion i e documentazione relativa alle proposte di ricompense

223

Vo lum e 38

2" Di visi on e

Bri gata Aosta (il carteggio della Brigata Aos ta non ha protocollo )

- "Periodo anteriore a ll a campagna''. pp. 97 (da p l a p. 96)

1859 gennaio 20 - april e 22 l. s. fase "Per iodo anteriore a ll a campag na: lettere ::;ped ite" (p l ) s.d. 2. s. fase. "Perio do anteriore alla campag na: let tere ric ev ut e' · (da p. 3 a p. 96)

1859 gen na io 20 - aprile 22' Periodo di campagna: lettere ricevute " pp. 601 (da p. 97 a p 698) 1859 aprile 23 - luglio 31" Rapporti fatti d"armi". pp. 41 (da p. 699 a p. 740) 1859 maggio 3 1 -giugno 28 si seg nalano, fra l 'a ltro, i seg uenti rapport i s u ll a batt aglia di S a n Martino del 24 g iugno 1859: rapporto de l co mand ante d e lla Bri ga ta Aosta (pp. 70 l -704) ; rapporto del co lo nn e ll o Via lard i coma ndante il 5° Regg imen to fante ria (pp. 705 -707); rap port o de l colonnello Plocc hill comandante il 6° Regg im ento fante ria (pp. 709-712); rapp o rto de l maggiore Radical i coma nd ante del l 0 Battaglione bersag lie ri ( pp 715-720); rap porto del cap itano Bottilia comandante la 15" B atteria di battaglia (721 -729) Si segn alano. inol tre anche i rapp01ti sul fano d'arme di Confien7.a del 3 1 maggio 1859: rapporto del co lonnel lo Vialardi comand an· te il so Reggimento fanteria (pp. 731 -735): rapporto del colonnello Plocchiù comandante il 6° Reggimento fanteria ( pp. 735-737 ) . - "Ordini e disposizioni vari i di servizio ricev uti dalla Di vi s ione". pp. (da p. 74 3 a p. 75 6) 1859 maggio 17- luglio 6" lettere ed ordini s pe diti ad circulandum". pp. 5 ( da p. 757 a p. 842) 185 9 magg io 4 - lug l io 28 l. s. fase. " lettere e d ordini spedit i ad circulandum - con la data" (da p. 757 a p. 836) 1859 maggio 4- lu glio 28 2. s. fase. " lette re ed ordini s pediti ad circu landum - sen za da ta ··. (da p. 837 a p. 842) s .d . - '"Periodo anteriore a ll a ca mpagn a e periodo di campagna - parte s ta ti st ica- si tu a7.ione numerica della forza ·. pp. IO l (da p. 845 a p. 946 ) 1859 mar7.o 13- luglio 31 comp re nde tab elle co n la sit uazione num e ri ca della forza pe r re parto.

" tabelle nominativ e de ll e pe rd ite s offe rte" pp. 5 1 (dap.947 a p.998) 1859 g iug no7-27 - •' tabelle num er iche del le perd it e sofferte". pp. 51 ( da p. 999 a p. 1006) l859 giugno 24 -27

- e lenchi di propo s te a ricompense pp. 11 (dap.l007 ap.IO I8 ) 1859luglio l 0 -8 - liste di propos iz io ne per avanzamento·• pp. 13 (da p. 101 9 a p. 1032) 1859 giugno 27-28" reg istro d i di s locaz io ne". pp. 9 ( d a p . 1033 a p. 1042) s .d. co mpre nde le di s locaz ioni dei veri coma ndi c reparti componenti la Brigata. - "c arte contabili pp. 7 ( da p. 1043 a p. 1050) 1859 lu g li o 12" Stati diversi ' ". pp. (d a p. 1051 a p. 1076) 1859 ge nn a io 28 - luglio IO co mprende , fra l 'a ltro , lo stato num e ri co de i degenti negli ospeda li in entrata e in usc ita, lo stato nominativo dei militari destinati ai depositi , e le nco degli u f fi c ia l i, ora ri o in vigore ne i regg iment i, canto mi l i tare de l 6 ° R eggimento fa nter ia.

Q u a rtier Generale della 3 " D i v i s i o n e voli. 4 (v oli. 39-42) di carte e registri r ilega ti ( 18 59)

La 3" Divi s ione , comandm a dal tenente generale Duran do poi sos tituito da l ge nerale Mol lard , e ra formata dal quartier ge nerale div isional e (s tato magg iore co ma ndo d 'a rti glie ria , comand o ge ni o , com mi ssar iato d i g ue JTa , ud itorato d i g uerra , uffic io po sta le. l d istac camento di g u ide e l di carabi nieri reali , treno d"annata), dall a Bri gata Cuneo {7° c 8° Regg im en to fanteria ) , dalla B rigata Pinerolo ( 13° e 14° Reggiment o fa n te ria ), dal LI e X Batta glio ne Bersaglieri , dall a l " Brigata d 'a1ii g licria (4" c 9" Batteria d 'a rti g li e ria ) da 2 squadroni del Reg gimento cava ll cg · gc ri d· Al essa nd ria dalla 111 com pagnia gen io za pplllo ri e dai se rv izi.

Comp re ndono , fra l' altro, diario sto rico, registro di protocol lo, rubriche, corrispondenza, rapporti sulle operazio ni del comanda nte la divisione e dei co mandanti delle unità sottopos te

Volum e 39 3" Divi s ione ( i l ca1teggio di questo vol ume e quell o r il ega ti nei volumi 40 e 4 1 fanno ri ferimento al protocollo compre so in questo stesso volume)" Diario storico -M i l itare" l 16 • pp. 72 (da p. l a p 72)

1859 ma gg io l o- agos to 4" Pro tocollo di parte nza e protocollo eli a rrivo c specc hi o d e ll a p rim it iva riparti z io ne del ca rtcgg io' ' 2"

224

pp. 153 (da p. 73 a p. 226)

1859 apri le 24 - agosto l o _ "rubr ica del protocollo a partire da l n. 1669 pro t ratta oltre il per iodo d i campa g na". pp . J 17 (da p . 227 a p. 344) s .cl . _" Pratica 1": rapporti od informazioni s ul nem ico, s u i fat t i d ' a r mi , su ll e ricogn iz io n i". pp. 387 (da p. 347 a p. 734) 1859 apr il e 27 - l uglio 8 s ono compres i: schizzo in scala 1/ 4000 di Novi (p . 353), sch izzo i n sca l a in pass i d ella zona el i Pozzuo lo (p. 357) , sc hi zzi e piante della Zona Nov i - Poz zu o lo e di loca li var i (pp. 699 - 709). Si segnala , fra l'a lt ro , rap po rti s u l fatto d'a r me el i Vinzaglio: rappo rto n. 712, in d ata 30 maggio 1859 , del gene ra le Durando, comanda nte l a 3" Divisione (pp. 633 - 638); ra pporto n. 106, in data 31 magg io 18 59 , del genera le Morozzo co mand ante la 2" B rigata ( pp 641 - 642) ; rapporto n. 112, in data 31 maggio 1859 , del colonnello Beretta , co mandante de l r Reg gi mento fanteria (pp . 6 4 3 -648); rapporto in data 30 magg io 18 59 de l maggiore ReveJ, comandante la 3" Br igata di art iglie ria (pp . 649651); Rappo rt o n. 138, in data 3 1 maggio 1859, del generale Arna ldi co m andante la l " Brigata ( pp. 655 -656); rappo rt o i n data 31 magg io 1859 del co lonne ll o Cera le, com an da nte de ll'8° R egg im e nto fanteri a ( pp. 657 -66 1); rap porto n. 88, in data 31 maggio 1859, del maggiore Vivalcli comandante del 10° Battaglione Bersag li er i ( pp. 663 - 669) si segn a la. i noltre , il rap porto n. 993, i n data 26 giug no 1859, elci ge nerale Mo ll ard comandante la 3" Divisione sul combatt ime nto di San Martino (pp. 681 -684)

l. s fase. " lettere re!!istrate" ( da p. 347 a p . 686) 1859 apri le 27- g iug no 26

2. s fase "P rat ic a l • : lette re no n re g is t rate : d i fe sa di Novi e degli sbocch i eli Va l eli Scrivia" (da p. 687 a p . 708 ) s .d .

3 . s . fas e . " Pratica ! ":di ve rsi. le ttere non re!li s tra te " . (da p. 709 a p . 73 4 ) 1859 maggio 8 - luglio 8

- "Pratica 2" : Movimenti militar i - marce- di s loc a zion i, di s tacca me nti , s ituazion i" pp. 371 (da p. 737 a p 1108 ) 1859 l . s. fase. " Pr at ica 2 ": lettere reg istrate" . (da p . 737 a p . 1100)

1859 a prile 22 - agosto 1° 2 s. fase " Prati ca 2" : l ettere non registrate senza ind ic azion i el i data" (da p 110 1 a p. 1108)

" Pratica 3": armi- munizioni da guerra ,b uffet teria, oggett i cl' Atte ndame nto " pp. 881. (da p 1109 a p 114 3)

18 59 apr il e 22 - lug li o 3 1

- "Pratica 4: vestiar io, ca lzature" pp 50 (da p 1145 a p. 11 95) 1858 apr il e 27- l ug l io 17 l . s . fase. "P rat ica 2": lettere regis trate" . (da p. 114 5 a p. 1192) 185 9 ap ril e 27 - luglio 17 2. s. fase. "Pra t ica 4": lettere non regis trat e". (da p. 1193 a p . 1195) 18 59 g i ugno 6

Volume 40 3" D iv is ione (il c artegg io ril egato in questo vo lu me è reg istro a l pro toc o llo co m p reso ne l vo l. 29)

" Prati ca 5": morti f er iti in acciden t alm ente o di mala tti a norma le " , pp. 124 (d a p. l a p. 124)

l. s. fase ''P ratica 2": lette re reg ist rate '' (da p. l a p. 115)

2 s fase " Prat ic a 4": lettere non reg istrate'' (clap .11 7 ap. l 2 4)

- "Pratica 6": amma lat i ag li ospedali - os pedale - i nferme ria caval li ''. pp. 107 ( da p . 125 a p . 232)

l. s . fas e. " Prat ica 6": lettere registrate " . (da p . 125 a p . 22 0 )

2. s fase " Pra t ica 6'': lettere non re!!is trat e se nza ind icazion i di dat a" (da p. 221 a p. 22 6)

3. s fase " Pra t ica 6" : ordin i non reg istrat i". (da p. 227 a p. 232)

- "Pratica 7•: Uffic iali d i sa ni tà - ve ter inari a . Suo re el i car ità - infermi ere". pp. 63 (da p . 233 a p. 296)

l. s. fas e "P rati ca 7" : le tte re reg ist rate'' (da p . 233 a p . 290)

2 s fase " Prat ica 7" : le ttere non registrate". (da p. 29 1 a p 296)

-"Pra t ica 8" : ricompe nse- di s t inz ioni - decorazio ni ". pp . 89 (da p . 297 a p. 386)

- "Pratica 9": Rcclamazion i , manca nze,pun izio ni ". pp. 45 (da p 387 a p. 4 32)

l. s fase "Pratica 9": let tere reg istrate" ( da p 387 a p 418)

2. s fase " Pratic a 9" : let tere no n regi s tra te" (da p. 4 19 a p. 42 1)

3 s fase. "P ratica 9": ve r bali non re gistrat i" (da p 42 3 a p. 432)

1859 maggio 4 - l uglio 27

1859 maggio 4 - luglio 27

1859 gi ug no 17 - lug lio 9

1859 maggi o 9 - a gosto 2 2

1859 magg io 9 - agosto 22 s .d. 1859 g iugno 11

1859 apri le 26- lu gl io 25

1859 luglio 4 -25

1859 maggio 8 - l ug li o 16

1859 m aggio 5 - lug lio 22

1859 maggio 5 - lu glio 22

1859 g iugno 29

1859 magg io 23 -27

225

' ·Pra ti ca l 0": pro pos te , ava nza me nt o - p ro mo z ioni - des tina z io ni - tras loc az io n.i , ca m bi eli co r po". pp. 273 (da p 4 33 a p 706)

l . s. fase. '' Pra ti ca I o• : le tte re reg istrate" . (da p. 433 a p . 694)

2. s. fase. " Pratica IO": lettere non registrate ... (da p. 695 a p. 706)

1859 apr il e 21 - lu g lio 2 9

1859 aprile 21- luglio 29

1859 maggio 28- luglio 12

- P ratica t t• : personale e servizio degli uflìci i d i versi cioè intendenza, cassa contr ollo udito rato, posta servizio telegrafico pp 73 (da 707 p a p 780)

1859 apr il e 26- agos to 19 l s fase " Pratica 10": lett ere reg is tra te" (da p. 707 a p. 77 4)

1859 a pr il e 26 - luglio 23

2 . s . fase . " Pra tica l o•: lette re no n reg is tr a te " . ( d a p . 7 75 a p 78 0) 1859 ag os to 19

-"Pra ti ca 12" : mu s icant i , tambur ini. a rm aj o li , sa rti , calz ol ai. viv a nd ie ri , pres ti na i" pp. 9 (da p. 781 a p. 7 90)

1859 ap ril e 27 - l ug lio 24

- '·Prat ica 13": confide nt i mi lit ar i c borg hes i -b o rg hesi al i 'a r mata. ordinanze- p ia nto n i- scri t turai i. mu lattier i" pp. l 03 (da p . 791 a p. 934) 1859 aprile 26- l uglio 29

l fase Pratica 13•: lettere reg i trate (da p. 791 a p. 888) 1859 aprile 26 - l uglio 29

2. s. fase Prat ica tJ • : lettere non registrate" (da p. 889 a p 894) 1859 giugno 7.. Pra t ica l 4": pag he , s oprasso ldi- in den ni tà- grat ific az io ni - spese d i ve rse, ri ten z ione" pp . 39 (da p. 895 a p. 93 4) 1859 apr il e 23 - lugl io 27

Volum e 41 3" Div is io ne ( i l cartegg io conte nut o in q ues to vo lum e è reg istro a l pro toco llo co m p reso nel vo l. 39)

- ·'Pratica l 5": arriv i e partenze di truppe per rinforLi, rifom1e , convalescenza malattie, inabilità. condanne pp. l O (da p. l a p. l O) 1859 apri le 29 - luglio 28 - ·'Pratica 16": licenze. congedi" pp. 279 (da I l a p 290) 1859 apri le 28 - agosto l o comprende a nc he a s tam pa. la circo la re n. 94, in d a ta 28 lugl io 1859 del min istero d ella g uerra, re la t iva ai co ng ed i asso luti de i vo lo nt a ri di guerra ( pp. 257-259). l . s. fase . " Pra ti ca 16": le tte re reg istrate" . ( da p . I l a p. 278) l 859 ap r il e 2 8 - ag os to l o 2. s. fase. " Pra t ica 16": le tte re no n reg istrate" (da p 279 a p. 290 ) 1859 lug l io 16 -22 lug li o - '·Pra t ica 17" : Viveri, f oragg i. M agazzin i , d is tribuzi o ne' ' pp 16 1 (da p 291 a p. 452) 1859 apr il e 25 - gi ug no 29 l. s fase. ·'Prat ica 17" : lettere registrate ' ' (da p. 291 a p. 438) 1859 aprile 25- giugno 29 2. s fase. "Pratica 17": lettere non registrate (da p. 439 a p . 446) 1859 aprile 29 - g iugno 29 3. s. fase. " Prati c a 173 : le tte re no n registrate se n za indi caz ione di data" (da p. 447 a p 4 52) s.d.' 'P rati ca l8a: pa role d ' o rd i ne s alv ag ua rdi e" . pp. 17 (da p . 453 a p . 470) 1859 apr il e 25 - lu gl io 24

- "P rati ca 19" : perd i te in cavall i, mu l i:e f fe tt i m ateriali , e ffe t ti ritro va t i, s ma rr iti o dei dec e d uti , tre no m il ita re , borg he s i , ca v a li i d i favo re, muli compra ti , e tc. carrozze, a mbulan ze ". pp. 199 (da p 47 1 a p 67 0 ) 1859 ap ri le 24 - lu g lio 2 8 l s. fase. "Pra t ica 19" : lette re reg istrate'' (da p 47 1 a p. 664) l 859 aprile 24 - giugno l o

2. s. fase . .. Pratica 19•: lette re non registrate... (da p. 665 a p . 670) 1859 luglio 28

-" P ratica 20•: debi t i e crediti d'individui dell'A rm ata (v uoto)". Compre nde so lo la cope rtin a del fa cica lo p l

- "P ra ti ca 2 1": del itti d iv e rs i, co ns ig li d i g ue rra di s ertori" pp. 75 (da p . 675 a p . 750)

1859 a p ri le 24- lug li o 28 l . s. f ase . " Pra ti c a 2 1": le tte re reg is tr a te ". ( da p . 675 a p . 74 4)

2. s. fase. " Pr a t ic a 2 1": le ltere non reg is tr a te" (da p. 745 a p 7 50)

- Pratica 22': ca tte ed operazioni topografiche, oggetti d i cance l ler ia, stampat i' '. pp. 67 (da p. 75 1 a p 818)

1859 m agg io 7- luglio 25

1859 lugl io 2 1

1859 aprile 22 -luglio 30 non comprende documentaz ione ca rt ografica comprende invece opuscolo a stampa ·'Gran carta corografica iti ne raria e statis t ica de l L o m bardo- Veneto" (pp. 811-813).

l s. fase " Pra ti ca 22• : lette re registrate" (da p. 75 1 a p . 806)

2. s. fase " Pratica 2 1": le t te re no n reg is tra te " ( d a p 807 a p 8 18)

l 859 ap ri le 22 - l ugl io 30

1859 lug li o 3 - 10

226

- "Pratica 23": 1\llisce llanea '' . pp. 239 (da p. 819 a p. 1058) comprende lucido della zona d i Rivoltella con schie ramento delle tru ppe (p 101 7).

l. s fase. "Pratica 23'': lettere registrate " (dap.819ap.l054)

2. s . fase . "Pratica 23'': lettere non registrate " . (da p 1055 a p 1058)

- "a Ordini del g iorno"

p. 4 (da p. l a p. 4)

" b. Situ azione generale numerica della forza" pp. 44 (da 5 a p 4 8)

Volume 42 3" D ivisi one

18 59 ap ri le 23 - luglio 31

18 59 apri le 2 3 - lugl io 3 1

J 859 gi ugn o 28

1859 maggio 9

185 9 maggio 5- lug l io 3 1 Da l5 maggio a131 l ugli o

- "c Situaz ion e pa rz ia li num eriche della fo rza" pp IO (d a 49 a p. 58)

1859 maggio 8- 20 D al 8 a l 20 mag g io.

" d. tabe ll e delle pe rdite soffe rt e" p p 56 (da 59 a p 114) 1859 giugno 26- l uglio 6 Al 24 g iugno 1859 - "e. tabelle numeri ca delle perdite sofferte" pp. 9 (da 114 a p. 122)

18 59 maggio 31 - gi ug no 24 dal 22 maggio al 24 giugno 18 59 -" f . regis tro generale di dis lo cazio ne: per iodo di c ampagna e successivo ac cantonam e nt o 1859" pp. 27 (da 123 a p 150 ) 1859 magg io 15-24 Dal5 maggio al15 agosto 1859.

- "g Stati diversi " pp. 9 (da 151 a p. 175)

18 59 a pril e 30 - l uglio 24 comprend e, f ra l' altro, ruo l in o c riep il ogo numerico deg li ufficiali della 3'' Di visi one, s pecchio dei movi me nti del R eggi me nt o cavall eggeri Monferrato, e len c hi elci t rasfe ri ti , nota num er ica s ui volontari es ter i , Paro le d ' ordine

Quartier Generale della Brigata Cuneo v ol. l (vo l. 43) d i carte e registri rilegati (18 59).

La Bri gata Cuneo, t.:o m andata dal maggiore gene ra le Arna ldi, e ra fo rma ta d a l prop r io Quart ier ge nera le, d al 7 ° c go Reggimento fan te r ia.

Comprendon o, fra l'a ltro , d iar io sto ri co de ll e brigata e de l r Reggimento , regis tro d i protoc o ll o, regi st ro copia le tte re, rappo rti del coma ndante la Briga ta e de i comandanti de i re part i sottopo s ti .

Vol ume 43 Brigata Cuneo

- "Periodo anteriore alla c ampagna e pe riodo di campa g na Diario storico- Militare [de ll a B riga ta Cuneo j" 2' 8 • pp. l (da p. l a p. 10)

- "7° Reggimento fante ria Diario s tor ico-Militare" pp 13 (p. lJ a p. 24)

1859 a prile 29- agosto 4

1859 aprile 23 - lu glio 24

- "pro tocollo di partenza e prot ocollo d 'a tTivo" pp 13 (p. 25 a p. 44) 1859 april e 2 1- agosto 9

- "periodo ante riore alla campagna: copia lettere l o ge n nai o - 23 apri le" pp. 7 (p. 45 a p . 52) 1859 genna io 1° - 23 aprile - "periodo anteriore alla campagna: copia lettere a partire dal 24 ap ri le " pp. 25 (p 53 a p 78) 1859 ap til e 24 - agos to 6

" le ttere spedite " pp. 7 (p 79 a p. 86) 1859 aprile 26 - agos to 2 si seg nala , fra l' altro , il ra pporto del colonnello PlocchiLt comandante cl e ll '8° Reggimento fanteria s ulla batta gl ia di San Martino ( pp. 67-69).

- "lettere ricevute ' ' pp. 765 (p. 87 a p. 852)

1859 apri le 21 - agos to 9" P arte statis ti ca - tabelle e st ati va rii ' ' pp 62 (p. 853 a p. 914 ) l 859 maggio l o - lu g l io 31 comprende, fra l ' altro , si tuazione numer iche de ll a forza della l" Brigata , "stato de ll e var iaz ioni " avvenute neli'8°Re ggime nto , elenco dci mace llai comandat i pre sso la s ussistenza, e lenco dei deco rati con medaglia d'a rge nto.

Quartier Generale della 4a Divisione vol i. 5 (v o11. 44 -48) d i carte e reg istri rileg ati ( 1859) .

227

La 4·' Div is io ne, co m andata dal magg iore ge nera le Cia ld ini. e ra fo rma ta da l q ua ni e r ge ne ra le di v is io na le (stato maggio re, coma nd o d'art ig licr ia. co m a ndo ge nio, co mmi ssariato d i g uerra, udirora ro d i g uerra . uffic io postale . l d is taccam e nto di gu ide e l di carab in ieri rea li , treno d ' a nn a ta). dall a Bri gata Regina (9" e 10° Reggi men to fa nteria), dalla Br igata Savona ( 15" c 16° Reggime nto fa n ter ia). dal VI e V II Hattag li one Be rsag li eri dalla Brigata d'artiglieria (7'' e 8" Batteria d'artig l ieria) . Reggimento cavalleggeri Montcrrmo. dalla 7" compagnia gen io zappmori e da i serv iz i

Comprendono. fra l'altro . diario storico. registro di protocollo. corrispondenza, rapporti sulle operazioni del comandante la di' 1 sione e dci comanda nti delle unità ottoposte. o rdin i del giorno, tabelle perdite. situazioni della forza.

" Di ari o s torico -Militare [d e lla 4" Div is ion e]" 1 ' 9

Vo lume 44 4" Di visio ne pp. 4R (da p. l a p. 48 )

1859 ap ril e 25- ago sto 4

- "Periodo ant e ri o re all a c am p agna c p rop rio di ca mpag na - 6° Battaglione Bersa gli e ri : D ia ri o sto r ico-Mi lit a rc 2 0 • pp. Il (da p 49 a p 60) 1859 marzo 18- maggio 3 1

-' ·Reggimento Cavalleggeri di ovara: Diario storico -Militare..1 " pp.l7(dap.61 ap.78)

1859aprile26 - giugoo IO , nove m bre 29

- Protocollo di parte n za c di atTi vo··:•· pp 83 (da p 79 a p. 16 2)

1859 apri le 23 - agos to 4 - ·'Ru bri ca de l protocollo ( proseg ue o ltre il n. 152 1 pe l pe ri odo d'acca nt o na me nto su sseg uen te a q ue ll o propri o di c amp agna )". pp. 55 (da p. 163 a p. 218 ) s cl.

" Dc uag lio de ll e le ttere mancan ti ne l c ar te gg io (p rosegu e o ltre il n. 152 1 nel per iodo d i ac ca nto na me nto s usseg ue nte a qu ell o pr o pri o di ca mpagna)". pp . 55 (da p. 2 l 9 a p. 232 ) l 859 ap ril e 2 6 - d icembre 3 1 co mpre nd e "l o spoglio del le lettere ma nca nt i ne ll' Arc hi v io de l 1859' '. -"P ratica 1• : rapp o rti od in formazioni s ul nemico, s ui fatt i d'm·m i, sulle r icognizio ni" pp. 609 (da p 233 a p. 842) 1859 aprile 26 - luglio 26 è compreso l schizzo (p. 667). Si segna lano, fra l'altro, rappotti di ufficiali sul fatto d ' armi del 21 maggio a Vercelli . in particolare: del generale Cialdini ( p p 33 l -335) del co lo nnell o Reccag n i comandante il Reggimen to cavalleggeri di Alessandria (pp 339-340), del tenente Doglio ttt coma nda nte la l" se zi o ne de ll a 2" batteria di b attaglia (pp 429-432): rap p01t i di ufficiali s ul fatto d'a rm i d i Palestro del 30- 31 magg io 1859 , in particolare : de l ge ne ra le C ia ldini ( pp. 4 5 3-466), de l magg iore Cel es ia coma nda nte l 'a tti g lieri a di vis iona k ( pp. 569-575); rapporti di uffic ia li s ul co lpo di mano di Rocca d ' A nfo del 2? giu g no , in pa rti co lare : d e l te nen te c olon nell o C ug ia c apo di stato maggiore de ll a 4" Di vi s io ne (p p 60 l -61 l ) de l ma gg iore {ra ll acca comand a nte del l o e del 2° battag li on e de l 15" Regg im ento fante ri a (p p. 6 13-6 19), del sottoten e nte a iut a nte magg io re in seco nd a Ce r iani co man dante la l " Co mp ag nia de l 1.5 ° Regg im e nt o fanteria ( pp. 62 1-623). de l ca pit a no Bcrsol ar i co manda nt e la 2" Comp ag ni a d el I5° Regg im e nto fante ria ( pp. 625-627), de l c apitano Ge ntil e comanda nt e la 3" Co mp ag nia de l 15° Regg im e nto fante ria (p p. 629-63 1) de l capitan o Cappa comandan te la 4" Com pag ni a d el 15° Reggimen to fant er ia (pp. 633 -634) de l te nen te Gu illcm ot comandan te la 63 Co mpag nia de l l 5° Reggimento fanteria (pp. 635-636). maggiore Cclesia comandante l' artig li eria della di' i sione (pp. 637 -638) : rappotti di ufficiali sullo scontro di Bagolino: del generale Cialdini comandante la Divisione (pp. 64 5 648). de l tenente co lo nn ello Ba legno comandante il6° Battaglione bersaglieri (pp . 655 -656), del capitano Pescetto comand an te la 21 J Com p ag ni a be rsaglieri (pp. 657-658), del ca p itano Rossi comanda nte la 22" Compagnia bersaglieri (pp . 659-660). del capita no Ma tt ini com and an te la 7" Compag nia ge nio ( pp 663-668) co n ann esso sc hi zzo(: "p iano d imost rat ivo d elle opere fo rtifi cato rie tes tè c ostruite al p asso de ll a C roce Domin i sull a s trada c he d a Bre no te nde a Bago li no in Va l Ca mo nic a' ' (p 667 ): ra pp orti di ufficiali sulla ri cog ni z io ne offe ns iv a di Monte Su e ll o: d e l ca pit ano Pesce tto co ma nd a nte la 2 1" Compagni a be rsag li e ri ( pp. 681 -683), d e l capitano Ross i coma nd ante la 22" Co mpa g nia bersag li e ri (pp. 683 -6 86), del c apita no Qu adrio com an d ante la 2 3" Com pagnia bersag li e ri ( pp 687 -694), de l ma g gi o re C h iab rcra co mandan te il 7 ° Batt ag lion e be rsaglieri ( pp 69 5698) , del capitano Martioi com a nd a nte la 7" Compagnia ge n io ( pp. 699 -70 l ) ; minuta di rapp n n o de l gene ra le C ia ldini sull e ricog ni :t. io ni au striache a Frass in e tto c Bal zal e ( pp . 633 -638). l . s . fase. " Pratic a 1": lette re regis tra te" . (da p. 233 a p 31 2) 1859 ap r ile 26 -lu glio 26 2 . fase Prat ica 1•: lettere non registrate : repert o rio dei rapporti sui fatti d ' am1c e delle propo re c ricompense (da p 313 a p. 316) s.d. ins ... n . l affari dell'8 maggio 1859 alla tes ta di Po n te di Casale... (da p . 3 17 a p. 328) 1859 maggio 27-g iugn o 2 in s. '' n. 2 rappotti relati v i a l fa tto d'a rm e sulla s ini stra d e ll a Ses ia- 2 1 maggio l 859 ''. (da p. 329 a p 388) 1859 magg io 2 1-25 ins. " n 3: rapporto di un capit a no del 15 Reggimen to fante r ia in torno ad una ricog n iz ion e fatte il 23 maggio 1859'' (da p. 389 a p 394) 1859 ma gg io 23 Ins. " n 4 rapporti ri g uardant i la ri co g ni z ione fatta a l mattin o d e l 23 ma gg io 1859 s u Pa les tro c Vin z aglio " (da p. 395 a p. 418 ) 1859 magg io 23 -2 4 !n s .·' n. 5 rapporti re lati v i a ll a ri co nos ce nza fatta dal ne mico a ll a se ra de l 23 maggio su Bo rgo Ve rce lli'· . (da p . 4 19 a p. 432) 1859 maggio 24 -29 las." n. 6 rappotti e proposte sull'a tt acco degli avamposti al ponte sulla Ses ia nel giorno 28 maggio 1859 (da p 433 a p 4 50) 1859 maggio 28-29 In." n 7, fatt i d'arme dal30 c 31 maggio" (da p. 45 l a p 578) 1859 magg io 26- g iu g no 28 In s. '·o. 8 fatti d ' arm e d i Lave no ne. Rezz at o , Rocca d 'A n fo, Mo nte Su e ll o e Ba go lin o ( 1859)". (da p. 578 a p. 708) 1859 g iu g no 16 - lug li o 4 3. s. fa se "rn, 9 carte e rapporti d ive rs ij w l. Ricono sce nze ecl informa z io ni "

228

(da p. 709 a p. 768)

4. s . fase. "2 . Posizioni, d is pos iz ioni e movimenti " (da p . 769 a p. 802)

5. s fase. "3. carte varie" (da p. 803 a p. 814)

6. s. fase " 4 tel eg ram m i e bollettini". (da p. 8 15 a p. 826)

1859 maggio 2 1- lu glio 8

1859 gi ug no 19- luglio 2

1859 gi ug no Il - lu glio 3

1859 maggio 2 - 10

7 . s . fase . "Elenco nominativo degli individui arrestati in sospetto d i s pionaggio". (da p. 827 a p. 830) s .d.

8 s. fase. "Rap porti spediti e ricevuti riconoscenze a F rass in etto - 3 maggio -e sulla s inistra del Po -6 maggio ( balzale, ecc.)" .

(da p 831 a p 842)

1859 maggio 4 - 6

Volume 45 4" Divisione

(i l carteggio contenuto i n questo vo lu me è registro a l protocollo compreso nel vo l. 44 )

- "Pratica 2": Mov i menti militari - marce - di s locazioni - distaccamenti- occupazione - alloggi di truppa". pp. 342 (da p. l a p. 342) 1859 apri le 26 - gi ug no 28 l. s . fase. "Pratica 2": lettere regis trate" . ( d a p. l a p. 324 ) 1859 apr i le 26 - giugno 21 2. s fase. "Pratica 2• : lettere non registrate ri cev ute''. (da p. 325 a p 342) 1859 maggio 2 - giugno 28

- "Pratica 3": Armi - muni zion i da gue rra-buffcllcri a" pp. 53 (da p. 343 a p. 402) 1859 aprile 26 - luglio 30 l s. fase "Pratica 3": lettere r eg is trat e" ( d a p. 343 a p. 396) 1859 aprile 26 -lugl io 9 2. s. fase. "Pratica 3": lettere non r eg istrate ricevute". (da p. 397 a p. 402) 1859 lu gl io 30 - "P ra tica 4": vestiario- ca lzature, oggetti da cam po " pp 51 (da p 403 a p. 454) 1859 aprile 24- giugno 21 l. s . fase. "Pratica 4": lett.e re registrate" . (da p. 403 a p. 446) 1859 aprile 24 - giugno 21 2. s. fase. "Pratica 4 ": lettere non registrate ricevute". (da p. 447 a p. 454) 1859 maggio 27-28

- "Pratica 5" : morti; fer iti in campo, accidentalmente, o d i malattia naturale. Prigionieri ( t a belle perdite)" pp. 45 (da p 455 a p. 508) 1859 maggio 5- lugl io 25 comprende, fra l'a lt ro , e le nchi nominativi dci caduti e ferit i l s. fase. "Pra tica 5": lettere reg istrate" (da p. 455 a p 500) 1859 maggio 5 - lu glio 25 2 s fase. "P rati ca 5": lettere non registra te ricevute". (da p 501 a p 508) 1859 luglio 3-8

- "Pratica 6": ammalati agli specia li - ospedali-inferme ri a cavalli (cava lli ) in fe rm er ia ". pp. 59 (da p. 509 a p. 568) 1859 aprile 28 - luglio 30 l. s. fase. " Pratica 6' ': lettere regis trate" . (d a p. 509 a p. 562) 1859 aprile 28 - l uglio 30 2. s. fase . " Pratica 5": lettere non regis trate ri cevu t e". (da p. 563 a p. 568) 1859 maggio 3

" Pratica 7• : ufficiali di sa nità- vete r inari , suore di ca rità , infem1ieri, ambu l anze, treno". pp. 65 (da p . 569 a p. 634) 1859 apr il e 24 - l ug li o l i

- "Prat ica 8": Ricompense - distinzioni - decoraz ioni ( istruzion i e proposte per le medesime)" "'"' . pp. 71 (da p. 635 a p. 706 ) 1859 maggio 7 - lu glio I l - "Pratica 9": declamazioni, mancanze , punizioni, a rres t i" pp. 63 (da p. 707 a p. 770) 1859 apri le 27- giugno 29 -"Pratica 10": proposte avanzamento, nomine promozioni, destinazioni , tras locaz ioni - cambi di corpo" pp. 413 (da p. 77 1 a p. 1184) 1859 aprile 25 - agosto 3 si segnala, fra l'altro, lettera n 5 del Qu attier Generale princ ipale al capo eli s t a t o maggiore della 4" Di visione, re la t iva alla destinazione deg li ufficiali di stato maggiore con specchi annesso del funzionamento deg li s t ess i sta ti maggiore di grande (pp. 793 -796).

l. s . fase. "Pratica 10": lettere registrate " . (da p. 771 a p. 1180)

1859 aprile 25- agosto 3 2. s fase "Pratica 10•: lettere non registrate ri cevute" (da p. 11 81 a p . ll84)

1859 maggio 8

Volume 46 4" Divisione ( il carteggio contenu to in questo volume è registro al protocollo compreso nel vol. 44)

-" Pratic a l P: Pe rsonale e servizi o degli Ufficiali diversi cioè Intendenza, Cassa, controllo, U ditorato, Posta, dispacci telegrafici " pp. 6 4 (da p. l a p. 64)

1859 apri le 26- agosto 1°

229

l s. f ase " Pra ti ca l l": lette re reg ist r a te'" (da p. l a p. 58)

2. s. fase. ' Pratica li ": lettere non registrate ricevute··. (da p. 59 a p. 64)

-" Pratica 12": musicanti trombettieri. tamburini. armaiuoli. sani. calzolai viva ndicri' '. pp. 16 (da p. 65 a p . 82)

1859 apr il e 26 - agosto 1°

1859 giugno 1°

1859 maggio 21 -agosto 2

- "Pratica 13": confidenti militari e borghesi- borghesi all'Armata- ordina nze, piantoni, scritturali, guide'". pp. 83 (da p. 83 a p . 166)

- "P ratica 14": paghe- soprassoldi, in denn ità, g ratifica z ioni , spese diverse··. pp. 29 ( da p. 167 a p. 196 )

1859 apr il e 26 - luglio 27

1859 maggio 8 - l uglio 27

-'' Prat ica l 5": arr iv i c pa rt e nze di truppa per rinforzi, riform e, co nva lesce nze, malatt ie. co ndan ne" . pp. 8 1 (da p. 197 a p . 278) 1859 apr il e 2 5 -l ug lio 31 -"P rati ca 16' : licenze, conged i . dom a nd e, pe rme ss i , pro roghe". pp. l 37(da p.281 ap.446)

1859maggio l 4 - agosto2 l. s. fase. '' Pratic a 16": lettere re g istrate" (da p. 281 a p. 418) 1859 maggio 14- agosto 2 2. . fase. 'Pratica 16": lettere non registrate rice v ute... (da p. 419 a p 446) 1859 luglio 30- 31

- "Pratica 17": viveri - foraggi - magazzini. Oggeni di casem1aggio. carri in caricamento ai coqJi''. pp. 63 (da p. 447 a p. 51 O) 1859 apri le 25- luglio 23

- "Pratica 18": parole d'ordin e- salvaguardie" pp. 19 (da p. 511 a p 530 ) 1859 ma gg io 14 -luglio 12 l s. fase. "Prat ic a l 8": le tte re reg istrate" ( da p. 5 11 a p . 5 22) 1859 m agg io 14 - l ug li o 12 2. s. rase. "Pratica 18": le tte r e ri cev u te no n reg istrate". (da p 523 a p. 530 ) 1859 lu g li o Il

- '·Pratica 19': pe rdite in c avalli muli. eiTe tti , materiale. effett i ritr ovat i sma rri t i o dei deceduti". pp. 65 (da p. 53 1 a p 596) 1859 maggio 8- lu glio 29

- Pratica 20":debiti e crediti d'individui al l'Armata (vuotar·. p. l Comprende solo la copenina del fa cicolo.

-''P ratica 21": deliui diversi , dete nuti (po l izia) del campo di sertori. sente n7e'· pp. 135 (da p. 60 l a p. 736) 1859 maggio 14 - agosto 3 co mpre nde di s egni a co lor i d ci g uid o ni divisionari inseriti nel la !eu era n. 233 1 in d a t a l O gi ug no 1859 del Qu artier generale principa le ai comandant i d i d iv is io ne ( p. 629).

- "P ra t ica 22" : carte e d opera z ion i topo g rafic he" pp. 56 ( da p. 739 a p . 795 ) 1859 ap r il e 24 - l ug li o IO non co mpre nde documenta z io ne ca rto g raf ica.

- '·Pratica 23': Mi scellanea· pp. 423 (da p 79 5 a p. 1218) 1859 apr ile 25- agosto 2 l. s fase. "Pr atica 23" : lettere regi trate (da p. 799 a p. 1208) 1859 aprile 25 - agosto 2 2. . fase. "Pratica 23•: telegrammi rice vuti non registrati". (da p. 1209 a p. 12 13) 1859 maggio 22 3. s. fase " Prati ca 23 • : lettere ri cevute non registrate senza in dicazione di data'·. (da p. 12 13 a p. 1218) s.d.

Volume 47 4" Divi s ione

- '·Ordini del Giorno pp. 50 (da p. l a p 5 0)

- '·J . mo fprimo] Ru olo ufficiali pp. 34 (da p 51 a p. 85)

- ·'Ru olo Ufficiali (3 zo LterzoJ) prosegue olt re il periodo proprio di ca mpagna··. pp. 55 (da p. 85 a p. 140)

-" Ru o lo Ufficial i (2. do LsecondoJ)". pp . 23 ( da p 14 1 a p . 164)

- "va ri az ioni Uffi c ia li ". pp. 15 (da p. 165 a p 180)

-'Tabe ll e ge nerali nume ri che de l le perd ite so fferte ". pp. 13 (da p . 181 a p. 194)

-"Ta belle parziali numeri che delle perdite soffe rt e ' '. pp. 35 (da p. 195 a p. 230)

- "Registro generale nominativo delle perdite sofferte' pp. 37 (da p. 231 a p. 268)

- "Tabelle parziali nominative delle perdite soffert e'·. pp. 65 (da p. 269 a p 334)

- ''S tati di d eco raz ioni dist r ibu ite". pp. 15 (da p. 335 a p . 350)

-"Regist ro ge ne r a le di d islocazi o ne ( l. mo LJ)I'imo])".

1859 aprile 27 -agosto l o s.d. s d. s .d

1859 g iu g no 20 - 3 l lug l io

1859 ma gg io 3 - gi ug no 24

1859 maggio 22 - g iu gno 29 s.d.

l 859 maggio 4 - lu glio 25

l 859 1ug lio 4-15

230

pp . 83 (d a p. 35 1 a p. 434)

1859 april e 27 - l ug l io 28" 2 . do [seco ndo] Reg istro di dis locazio ne ge nerale " . pp. 83 (d a p. 435 a 450)

1859 apr il e 27-gi ug no 16 - "gio rn a le el i cassa''. pp. 83 (da p. 45 1 a 458)

1859 giugno 2 - ag o sto 1°

-"R egistro varia7. ioni Ufficia l i adde tt i a l Q ua rti er Genera le della Divisione". pp. 7 (da p. 459 a p. 466) s .d. comprende il " ruoli no nominativo dei sig . ri [signori] che fanno patte del Quartier generale"." R egistro stipcndii ufficiali addetti al Quanier Generale della Divisione". pp. 39 (da p. 467 a p. 506) s.d. co m prende la "Regi trazione dei fogli paga degli ufficiali "" Regis t ro variazioni Bassa forza addetta al Qual1ier generale della divisione". pp IO (da p. 507 a p. 516) s.d comprende il "ruolo nominativo della Bassa forLa componente il Quartier generale''. - "Registro fogli prestito". p p 43 (da p. 517 a p. 560) s.d. compre nde il "Reg istrazione dci fog l i paga de ll a Bassa forza" dal 1859 magg io 6 - lug li o 31." Registrazione dc i buoni v iveri e fo r aggio pp. 8 {da p . 561 a p. 568) s.d . -"Si tua z io ni ge ne ra li num e ri c he d e lla fo rz a ' '.

Volume 482-" 4" Divi s ion e pp . 3 17 (da p. l a p . 32)

1859 magg io 7 - lu glio 31" Situ az io ni pa r z ia li n umer ic he d e l la fo r z a " pp. ( d a p 33 a p. 350)

1859 magg io 4 - a gos to l o c ompre nde la tabelle con la s it uaz ione numeriche dell a fo r z a d e ll a Br iga ta c Sawma; 9° 10°. l 5 ° e 16° R egg im e nt o fa nte ri a; 6° c 7° Battagl ione Bersaglieri: R eggi m e n t i c a va ll er ia A lessa ndr ia, Novara; artig lieri a: 2" B riga t a l", 2 "e 3• B at te ri a d a ba tt ag lia. l " SCLione autonoma della J" batte r ia P arco t r ai no d ivisiona le. parco artiglieria d i visio nale: 4 a p lo t o ne g ui de, geni o. serviLi di intendenza.

Quarti er G e n e ral e della s a Divi s ione voli. 5 (vo li 49 -53) di carte c registri rilegati (1859).

L a 5' Divisione. comandma dal maggiore generale Cucchiari. era formma dal quanier generale divi ionalc (stato maggiore, comando d'aniglieria, comando genio. commissar iato <li g uerra. uditorato di guerra. ufficio posta le. l distaccamento d i guide e l d i carabinieri reali tre no d 'arma ta), da lla f3r igata Casale ( I l • e 12° Reggimento fante ria) dalla Brigata Acqui ( 17° c l g• Regg ime nto fa nte ria) da l V e VIII Battag li one Be rsag li e ri, da ll a 7" Br igata d'artig li er ia (16 ' e 17" e 18" Batteria d'a rti glie ria). Regg ime nto cavalleggeri di Sa luzzo da 2 squ ad ro ni de l Regg im e nto c a va ll egger i d'Alessandr ia . d alla 8" com pag ni a ge nio zapp a tor i e dai se r viLi. Compre ndon o fr a l 'a lt ro. d iar io s to rico reg i s tro di protocollo , co rr is po nde nza . r nppo r t i s ull e ope raz io ni d e l c o mandant e la di v is ion e e el c i co m a nda nt i d e ll e uni tà so t t o po ste.

Volum e 49 5" Divi s ion e ("N.B. a l succ itato protocollo s i r i feri s ce i l cartegg io co nte nut o in q ues to c he ne i vo li. 50. 5 l e 52" )

-" Diari o sto r ico- Mil itare Jdc ll a 5" Di v is ione ] "'"• pp . 68 (da p. l a p. 68)

1859 a p ri le 25 - lug l io 3 \

" R egg im e n to Cavalleggeri eli Sa lu zzo- D iario sto ri co -M i li ta re: s pecc hi o i ndica nte i moviment i c h 'ebbe ro luogo g io rn o per gio m o da ll e singo le l'razioni de l suddetto Regg im e n to dall i 27 ap r ile a t ut t o i l IO luglio ·. pp 17 (da p. 69 a p. 86) 1859 ap r ile 27 -l uglio IO - ··Protocollo di partenza e protocollo di pp. 107 (da p. 87 a p. 194) 1859 aprile 2 1- agosto 2" R ubrica del protocollo (prosegue pel periodo di accantonamento susseguente a quello proprio di campagna oltre il n . 90 l s pedite e 1068 ricevute)". pp 75 (da p. 195 a p. 270) s.d

'' Pratica 1' : rapporti od informazioni sul nemico, s ui fatti d ' armi sulle ricognizioni". p p. 450 (da p. 27 1 a p. 728) 1859 aprile 19 -lu g li o Il Si seg n a la no, fra l' a ltro, m inu ta el i rap porto n. 140 , in d a ta 1° a pril e 1859 de l comando 5" D ivisio ne, s ull'itin e ra ri o pe rco rso d a l ne m ico {pp. 297 -298) relazione s ulla d i most ra z io ne fa t ta s ull a ri va des t ra de l Po ' da ll a 5" D ivis io ne ne i g iorni 2 2 -23 magg io 1859 (pp . 33 1-334) . re laz ione s ul "fa tt o d ' arme d e l 24 g iu g no 1859" (pp. 355 - 358) . re laz io ne s ulla ba t tag lia di Sol f e r in o e di San M a rtin o (p p . 379-394) . re la z io ne s ul fatto d ' a rm i nella ritira ta da ll a Cava n Z im as c o d e l Re g g imento ca va ll e g ger i di Salu zzo ( pp. 52 1-523), rap po rto d' azion e s o s tenuta da due c o mp ag ni e cl e ii' S0 Ba t tag li o ne Be rs a g lie r i del 4 maggio 185 9 ( pp . 545 -547 ), r a ppo rt o de ll 'S" co mpa g nia g en io zappa tor i ( pp. 551 - 554 ) , r a ppo rti s u ll a dim os tra z ione fatta s ulla riva destra d e l Po ' nei g io rn o 22-23 m agg io 18 5 9 della B ri gata Acqui (pp 603 -609 ), rapp o rti d e ll e batt e r ia d ' a rt ig li er i ei a cam pag na ne i combattim e nti d e l 3 1 ma gg io - l g iu g no 1859 (pp . 643 - 609), rapporto s u ll a ri cog ni z io ne d e ll a s trada che d a Lonato me tte a

23 1

Pozzo lengo del ca pitano eli stato ma gg io re Borrone (pp. 66 1-6 68).

l s fase. "Prati ca 1'' : registro informa 7. ioni"' (da p. 271 a p. 282)

1859 aprile 29- luglio Il

2. s. fase ' Pratica 1•: cmteggio le t! ere sped ite " (da p. 283 a p. 404) 1859 april e 23- luglio 7

3 . s. fase. " Pra ti ca 1": lettere ricevut e re g is trate" . (da p. 405 a p. 684) 1859 apr il e 23- lugl io 7

4. s. fase . "Prati cn l": lette re r icevute no n reg istrate ' ' (da p 685 a p. 728) 1859 apri le 19 - maggio 2" Pratica 2•: Mov im en to militari- marce - di sl ocazioni - distacca m e nti- occupaz ione alloggi eli trupp a ' ' pp. 451 ( da p. 729 a p. 1180) 1859 aprile 24 - luglio 28

l. s. fase. ' P ratica 2': lettere spedite regist rate" ' . (da p. 729 a p. 966) 1859 aprile 24 - luglio 12

2. s. fase " Pratica 2•: lettere s pedite no n registrate " ( da p. 967 a p. 970) s.cl.

3. s fase "Pra ti ca 2": le t te re ri cevute reg istrate'' (da p. 971 a p. 1176) 1859 apri le 27- luglio 28

4. s. fase. "Prati ca 2" : let!ere ricevute no n reg istrate·· (da p 11 77 a p. 11 80) 1859 aprile 27

Vo l ume 50 5" Divi si one (''i l carteggio conten uto in q uesto vol. è reg istrato a l protoco ll o re l at i vo vol. 49" )

" Pratica 3": Armi - M uni z ioni da guerra- Buffetteria'". pp. (da p. l a p. 98) 1859 aprile 22- lugl io 20 l. s fase. " Pratica 3·': lettere s pedite'' (da p . l a p. 46 ) 1859 aprile 24 - lug lio 20 2. s. fase. ' 'P rati ca 3": lette re ric ev ute" (da p . 47 a p. 98) 1859 a pril e 22 - lu glio 18 - ·'Pratica 4": vest iar io - calzature - ogge tti da campo". pp. 46 ( da p. 99 a p. 145) 1859 apri le 24 - g iu g no 16 l. s. fase. " Pra tica 3": lettere spedite" ( da p 99 a p 122) 1859 aprile 24- giugno 16 2. s. fase. " P ratica 3": lettere ricevu te·· ( da p. 123 a p. 145) 1859 ap ril e 25-29 maggi o 1859 - Pra tica 5': motti - fe riti in campo , acciden talmen te o di malattia naturale - pri g io ni e ri ( tabell e perdite)". pp. 123 (da p. 147 a p. 270) 1859 aprile 30 - luglio 30 s i seg na l a , fra l ' altro, s tato nominativ o deg li uffi ciali in se rvi z io ne li ' Jl o Re gg im e nto (p. 329) l. s fa se "Prati ca 5": lettere spedite" (da p. 147 a p . 190) 1S59 april e 30 - lu glio 29 2. s . fase . " Pra ti ca 5": lettere ti cevute" (da p. 191 a p . 270) 1859 maggio 2 - luglio 30 - ""Pratica 6": ammalati agli ospeda li. ospedali , infermeria cavalli (cav alli ), infermerie'" pp. 105 (da p. 27 1 a p. 37 6) l 859 maggio 5 - ltJglio 29 l s. fase. " Prati ca 6• : lettere s pedit e'' (da p. 271 a p. 304) l 859 ma gg io 9 - lu glio 27

2. s. fase " Pra ti ca 5": lettere ricevut e" (da p. 305 a p. 374) 1859 m aggio 5 - luglio 29" Pratica 7• : Ufficiali d i sa nità. veteri nar ii. Suore eli carità, in fe rmieri, ambulanze, E treno··. pp. 207 (da p. 375 a p. 582 ) 1859 a pril e 24- agosto 1° l. s fase. "Pratica 7": lettere spedite" (da p. 375 a p. 470) 1S59 aprile 26 - luglio 24

2. s . fase . "Pratica 7" : lettere ri cevute reg istrate " (da p.471 ap. 574) t 859april e24-agos to 1°

3. s. fase. "Pratica 7• : lettere ric evu te non reg istrate" (d a p. 575 a p. 582) 1859 april e 30 -·'Pratica s•: ricompense, distinzion i, decoraz ioni ( istruzi o ni e propos te per le medes ime)' '. pp. 89 (da p. 583 a p. 672)

1859 maggio l o - luglio 24 l. s. fase " Pra ti ca 8": le ttere spedite'' (da p 583 a p. 620) 185 9 maggio l 2 - l uglio 24

2. s . fase. " Pratica S": le ttere ricev u te" (da p. 62 l a p. 672)

1S59 ma gg io l o - l uglio 24" Prat ica 9": d eclama z ioni, mancan ze, pun iz ioni , arresti". pp. 39 (da p. 673 a p. 7 12)

1859 apri le 27 - lu g lio 3 l l. s fase. "Pratica 9": lettere sped it e reg is trate" (da p. 673 a p. 684)

2. s . fase. " Prat ica 9• : telegrammi sped iti no n regi s trat i" (da p. 6S5 a p. 688)

3. s fase '·Pr atica 9": le ttere ricevut e" (da p 689 a p. 7 12)

1859 ap ril e 27 - lugl io 3 l

1859 m agg io 3

1859 ma gg io 6 - lug li

o 29 232

-"

Pr a ti ca IO": proposte ava nzam e nto- nomine - prom oz ioni - dest in azio n i t ras locaz io n i- ca mb i d i co rpo " pp. 457 (da p. 7 15 a p. 1172)

I. s. fase. "P ra t ica IO": le tt e re sped it e''. (d a p. 715 a p. 888)

2. s. fase. "Pratica 10": lettere ricevute" (da p 889 a p. 1172)

1859 a p ril e 23 - ag os to 2

1859 ap ril e 23 - agos to 1°

1859 aprile 23- agos to 2

Volume 5 1 sa D i vi s ion e ( " .B. i l carteggio contenuto in questo vol. è registrato al protocollo voi . 49")

-"Pratica Il ": Personale c ScrviLio degli uffici di ve rsi . cioè Intenden za. Cassa. Controllo. Uditorato . Posta . Dispacci telegrafici''.

pp. 124 (da p. l a p. 124)

1859 aprile 26 -luglio 28 l. s. fase. ''Pratica Il '': lettere spedite (da p. l a p. 44) 1859 maggio 5 - luglio 24 2. s. fase. ''Pratica II ": lettere ricevute'· (da p. 45 a p. 124)

1859 apr i le 26- l ug l io 28" Pra t. ica 12• : musicant i, t romhcttic ri ta mbur in i, a rm aioli , sa r t i , ca lzolai vi va nd ier i , carab inieri" pp 15 (d a p. 125 a p. 140) 1859 maggi o 7 - lu gli o 3 1

l. s. fase. ·Pra ti ca 12": le tte re s pedite" . (d a p. 125 a p . 130) 1859 magg io 7 - lug lio 23 2 s fase 'P ra t ica 12": le tt ere ricev ute" (d a p. 13 1 a p 140) 1859 magg io 7 - lu g li o 3 1" Pra ti ca 14": pag he. so pra sso ldi .i nd e nn ità, gra tificaz io ni, s pese d iverse" pp. 93 (d a p. 347 a p. 440) 1859 ap ril e 23- ag os to l o l. s . fase. ''P rat ica 14·': lettere spedite · . (da p. 347 a p. 394) 1859 aprile 29 - agos to 1° 2. s. fase. ''Prat ica 13": lettere r icevute regist ra te'' (da p. 395 a p. 436) 1859 aprile 23 -l ug l io 29 3. s. fase. "Pratica 14": lettere ricevute non registrate'' (da p 437 a p. 440) 1859 maggio

- "Pratica 15": aJTivi c partcnLc di truppe per rinforz i . riforme. convalescen7e. malattie. inabilità. condanne" . pp. 14 (da p. 441 a p. 455 ) 1859 aprile 30 - luglio 8 l. s. fase. "Pratica 15": lettere spedite registrate''. (da p. 441 a p. 450 ) 1859 aprile 30- luglio 7 2. s. fase. ' ·Pratica 15": lettere ricevute non registrate' ' (da p. 45 1 a p. 455) 1859 luglio 8 - "Pratica 16": l icenze- congedi. Domande. Permessi. proroghe ·. pp 245 (da p. 455 a p. 700) 1859 aprile 29 - agosto l o l . s. fase. "Prat ica 16a: le ttere sped ite''. (da p. 455 a p. 532) 1859 aprile 29 - ago sto 3 2. s. fase. ''Prat ica 16a: lc'ttcrc ri cev ute rcl!iS tra te" (d a p 533 a p. 692) 1859 maggio 1° - agos to I 0 3 s fase. "P rat ica 16": lette re ri cev ute non regi s trat e" ( da p. 693 a p. 700) 1859 magg io 16 - agosto l o" Pra ti c a 17": Vi ve re - Foragg i - M agazz in i . Oggetti di c ase rm agg io. Ca rr i i n ca r ica me nt o dc i c orp i" . pp . 12 5 ( da p. 70 1 a p . 826) 185 9 april e 2 5 - l uglio 29 l. s fase '' Pr a ti ca 17": lettere s ped ite'' ( da p. 70 l a p. 750)

2 s. fase. "Prat ica 17": lettere (circol ari) s pedite non reg is trat e'' ( da p 75 1 a p. 754)

1859 a prile 2 8 - luglio 29

1859 lug li o 9

3 . s. fase. "Prat ica 17": lettere r icevute reg ist ra te'' (da p. 755 a p. 820) 1859 apr ile 25 - lug l io 28

4 s. fase. "Prat ica 17J: lettere ricevute regist ra te' ' (da p. 822 a p. 826)

1859 gi ug no IO - I I'' P ratica 18": parola d'ordine-salvaguardie". pp. 19 (da p. 827 a p. 846)

I. s. fase. "Prat ica 18": leuere spedi te". (da p. 827 a p. 834)

2. s. fase. " Pratica 18": lettere ricevute ' ' (da p. 835 a p. 846)

1859 aprile 29 - giugno 2

1859 maggio 14- giugno 2

1859 aprile 29 - giugno ( 0 - "Pratica l 9": Perdite in cavallo, mul i effetti. mate riale - cffeu i ritrovati. smalTiti o dei deceduti". pp . 27 (da p. 847 a p. 874)

l . s. fase. "Prat ica 19a: lettere spedite''. (da p. 847 a p. 860)

2. s fase "Prat ica 18": lcuc rc ri cev ute" ( da p. 86 1 a p. 874)

1859 apr i le 25 -lu glio 30

1859 ap ril e 27 - lugli o 29

1859 ap rile 25 -lug l io 30" Pra ti ca 20: deb iti c c red it i d i indi v idui all 'a rmata (v uoto )". p l

Compre nd e so lo la co pert in a ci e l fasc ic olo.

233

- "Pratica 21 • : Delitti divers i, Detenuti. Polizia del campo , dise rtori , Sentenze" . pp . 106 (da p . 877 a p. 1021) 1859 aprile 26 - luglio 3I si segnala, fra l 'a l tro , passaporto (p. 939) sequestrato c allegato alla lette ra n 711 , in data 3 maggio 1859 , de l Comando de ll a Brigata Casale (pp. 935 -937). l. s. fase. " Pratica 2 1": lettere spedite" . (da p. 877 a p 914) 1859 aprile 27- lug lio l8 2 . s. fase. " Prati ca 2 I": le ttere ricevute registrate" (da p. 915 a p. 1018) 1859 aprile 26 -l ugl io 3 1 3 s fase. "Pratica 21": lettere ricevute non registrate " (da p 1019 a p. 1021) s.cl.

- "Pratica 22": cmte ed operaz ioni topografiche" pp.3 1 (dap. I023ap. I058) 1859aprile26- lug lio3 1 l s rase. "Pratica 22": lettere sped ite". (da p. 1023 a p . 1054) l859 aprile 27 - luglio 12 2. s fase. "Pratica 22": lettere ricevute" (da p. 1055 a p 1058) 1859 ap rile 22- luglio 19

Volume 52 5" Divisione

(''N.B il carteggio contenuto in questo vol. , meno il confidenziale , è registrato al protocollo voi 49'')

- "Prat ica 23": Amministraz ione, Contab il ità, Cancelleria, Situazione, Ruol ini Ufficiali ". pp.I60(dap .l ap.l60) 1859aprile22 - agosto2 l. s . fase . "Pratica 23": lettere sped i te " . (da p. I a p. 76) 1859 apri le 23- agosto 2 2 s. fase. " Pratica 22 '': lettere ricevute registrate " (da p. 77 a p. 156) 1859 apri le 22 -l ugl io 27 3. s. fase. " Pratica 22": lettere ricevute non registrate " (da p. J 57 a p. 160) 1859 magg io 3 -"Prat ica 24": Avampost i, Pattuglie , Ricognizion i". pp. 305 (da p. 161 a p. 466) 1859 aprile 2 5 - luglio 14 l. s. fase "Pratica 24": lettere sped ite" (dap I6I ap.278) 1859aprile25 - luglio 14 2. s fase " Pratica 22": lette re r icevute reg istrate" (da p. 279 a p 450) 1859 aprile 25 -luglio 14 3 . s . fase. " Pratica 22": lett.ere rice vu te non regi strate" (da p. 45 1 a p . 466) 1859 magg io 19- g iugno 22 - "Pratica 25": Miscellanea". pp. 699 (da p 467 a p. 1166) 1859 aprile 24 - agosto 2 l s fase. "Pratica 25 • : lettere s pedite " (d a p. 467 a p. 774) 185 9 apr il e 24- agosto 2 2. s. fase. "Pratica 25": lettere ricevute reg istrate" (da p. 775 a p. 1154) I859 aprile 26- agosto 2 3. s fase. " Prat ica 25": lettere r icevute non reg istrate" (da p. I 155 a p. 1166) 1859 giugno 18 - lugl io 10" Pratica 26": Disposizioni varie per g li accampamenti e la Difesa Po n ti, accantonamenti" pp. 169 (da p. I 167 a p. 1336) 1859 a pril e 23 - luglio 9 l. s . fase. "Pratica 26": lettere spe dite" . (da p. 1167 a p. 1230) 1859 aprile 26 -luglio 9 2. s . fase. " Pratica 26": lettere ricevute reg istrate" (da p 1231 a p. 1328) 1859 aprile 23 - lug li o 8 3. s. fase. "Pratica 26": lettere ricevute non registrate" (da p 1329 a p. 1336) 1859 mag gio 5 - "Pratica 27": leggi e decreti" pp 15 (da p. 1337 a p 1352) 1859 maggio 9 - 29 l s . rase . " Pratica 27": lettere spedite" . (da p. 1337 a p. 1340) 1859 maggio 24 2 s fase "Pratica 27•: lettere r icevute" (da p. 1341 a p. 1352) 1859 maggio 9 - 29" Pratica 28": ord i ni diversi - ci rco lari" pp. (da p. 1353 a p. 1372) 1859 maggio 12- luglio 24 l . s. fase . " Pratic a 27": lettere spedite" . (da p. 1353 a p . 1366) -1859 maggio 12 -luglio 24 2. s. fase "Pratica 27":-lettere ricevute " (da p. 1367 a p. 1372) 1859 maggio 21- g i ugno 1° - "Pratica 29": scioglimento di. corpi , depo s iti , ospedali e di staccament i in genere addetti all'Armata e alle divisioni ( vuot.a f. p. l

Comprende solo la cope1tina del fascicolo." 110 confidenz ia le copia lettere". pp. 9 (da p. 1375 a p. 1384) 1859 aprile 9 - l uglio 7 comprende il registro copia lette re de ll a corrispondenza confidenziale dall'aprile a l lug lio del 1859 .

234

- "I. R iti rata dei cavalleggeri eli Saluzzo del T icino" pp. 5 (da p. 1385 a p. 1390)

-"IL Colonnello Griffino e Commissario Bandino''. pp. 5 (da p. 1385 a p. 1390)

- "IIT . Maggiore Volpe Landi e licorso Carde lione" . pp. 15 (da p. 140 1 a p. 1416)

-''IV Proposta luogotenente Borrane". pp 4 (da p. 1417 a p. 1420)

- "V Capitano Brunetta e ricorso Belluati". pp. (da p 1421 a p. 1428)

- "VL Maggiore Tiragallo". p p. 5 (da p. 1429 a p 1434)

-"VII. Commissario d i guer ra Ugon in o ". pp. 4 (da p. 1435 a p 1438)

- "VIII. Capitano Fornaca e Commissario Cominazzi'' pp. 15 (da p. 1439 a p. 1452)

- "X . Violazioni cl 'arm istizio per parte degli austriaci". pp. 18 (da p. 1457 a p. 1474)

- "Ordini del Giorno" .

pp 60 (da p. l a p. 60)

l R59 aprile 8 -maggio 2

1859 aprile 8 - maggio 2

1859 maggio 15-17

1859 maggio 26

1859 g iu gno 3 -6

1859 maggio 18 - giugno 8

1859 giugno 14

1859 luglio 14 - 16

l R59 lu glio 19 - agosto 3

Volume 53 5" Divisione

l 859 aprile 24 - lug lio 29 l . s. fase " indice" (da p. l a p. 4) s .d. 2. s. fase. ''o rd ini del giorno" (da p. 5 a p. 60)

1859 april e 26 - agosto 2" b. Si tu az ioni genera l i numeriche della forza". pp. 34 (da p 61 a p 94)

1859 maggio 5-luglio 31 comprende tabelle con i dati generali della forza presente cd assente degli uomini (ufficiali, truppa, borghesi), cavalli e muli, bocche da fuoco, carri e materiali di t rasporto - "c ruolini e situazioni parz ia li numeriche della forza" pp. 8 (da p. 93 a p. 99)

1859 maggio 3 1 -giugno 23 comprende tabelle çon i dat i parziali numeriche della forza presente ed assente degli uomini (ufficiali, truppa, borghes i), cavalli e muli, bocche da fuoco , can i e materiali di trasporto e stato nominativo degl i uffic ial i del Quarticr generale della Brigata Casale. - "d Riepilogo genera le della forza e dei ricoverati agli ospedali , p rotratto oltre i l pe riodo proprio eli campagna". pp.2(clap . 100ap.l0 1) s.d. - "e . tabelle genera li numeriche delle perdite soffe rte" . pp. 10 (da p. 102 a p. 111) 1859 giugno 26 l'iguardano le perdite del 24 giugno - "f. tabelle parziali numeriche delle perdite sofferte". pp. 10 (da p. 103 a p. 115) · 1859 giugno 27 -2R riguardano le perdite de l 24 giugno. -" f. perdite parziali num eriche delle perdite s offerte" pp. 10 (da p. 103 a p. 115 ) 1859 giugno 27-28 riguardano le perd ite del 24 g iu gno . -"g. perdite cava lli " pp IO (da p. 103 a p. 116) 185 9 giugno 28 comprendono specchi delle perdite di cavalli e muli. - "h. tabella genera le nominativa delle perdite sofferte'' . pp. 142 (da p. 122 a p . 264) s.d . - "i . tabella parziali nominativa delle perdite sofferte" . pp. 81 (da p. 265 a p. 346) 1859 giug no 25 - 28 comprendono gli elenchi nomina tivi de i caduti, feriti, prigionieri nel fatto d ' arme del 24 giugno 1859 dell' 11 o, 12°, 18° Reggimento fanteria; del 5° e go Battaglion e Bersaglieri, del Reggimento cavallegger i d i Saluzzo, de ll a 7", 8'' e 9" Batterie cl' Artig li eria da campagna; del treno d 'armata.

" j. Specchi d i proposta a ri compense" . pp. 3 (da p. 347 a p. 349)

1859 giugno 29

- "k Tabella gene rale el i d islocazione". pp. 16 (da p 350 a p 365) s.d Riguarda le dislocazioni della truppe de ll a 5" D iv is ion e accantonata nella zona tra Casale e Passignana dal 23 apri le all' 11 luglio 1859.

" L Registro turni servizi o dei corp i" . pp. 7 (da p 366 a p. 373) s .d.

Comando generale delle truppe su ll a sinistra del Po e sulla Dora vol. l (vol. 54) el i carte e registri rilegati (1859).

235

l i 9 maggio 1859, venne cost ituito il Comando ge nerale de ll e tru p pe sulla sin is tra de l Po c s ull a Dora , assegnato al ge nera le Ge rbaix de Sonn az . coma nda nte la Div is io ne mil ita re d i Tori no' "' . Isti tuito per la difes a della capitale, minacciata da ll e t ruppe a ustr iache, aveva al le p rop rie d ipendenze la Div is io ne d i cava ll er ia, il Co rpo de i Cacciatori delle Alpi, repa rti di cacciatori franch i e bersagl ie ri, mentre la sede de l comando stesso fu s ta bi lita a C hi vasso. fl 17, con l'arrivo de l corpo di spediz ione fra ncese a l co mp le to e il rip iegarnento dell'esercito a ustri aco verso la Lombardia, Il Com a ndo genera le d elle trupp e s ulla sinistra del Po c s u ll a Dora ven ne sc iolto. Compre nde, fra l 'altro, diario s torico. regis tro di p ro tocollo, corr ispondenza , stat i diversi.

Volume 54

- "Protocollo d i pa rtenza c arri vo ". pp 6 (da p l a p 6)

1859 maggio 9- 17" lettere sped i te e ricevute". pp. 82 (da p. 7 a p 8g) 1g59 maggio 9 - 17 - "stati d iversi". pp. I l ( dap 89ap 99) J859maggio 10-14 co mpre nde le tabelle con la s ituazione numerica de lla fo r za dci Cacciatori de ll a Alpi nel maggio 18592""

4. LE CARTE DEL CORPO REALE DELLO STATO MAGGIORE DELL'ARMATA SARDA RELATIVE AL SERVIZIO INFORMAZIONI

Uffic io militare del Corpo Reale dello Stato Maggiore bb 2 (bb 55-56) eli carte sc io lt e (1848 - 1865, J8gQ)

Il Rea l Co rp o di Stato Maggiore ge nera le dell'Armata sa rd a traeva le sue p rime o rig ini dag li antichi corp i di S tato Maggiore di fan ter ia e cavalle r ia de l Duca to d i Savoia, fun ziona nt i fin da l 1655""' Con r. vig li etlo del 19 novemb re 1796 il Corpo di Stato Magg iore fu un ificmo, accorpando gl i s tati magg ior i genera l i di fa nte ria e cava ll er ia e il Corpo d i topog rafia rea le, fin o ad allo ra sepa rat i ed a uto nomi, nel Co rp o d i Stato Magg iore de ll 'Ar mata. Soppresso d ura nte la dominaz ione napoleonica fu success ivamen te ricosti tuito co n r. d 12 novemb re l R14 e ass unse la denominazione eli Reale Corpo di Swro Maggiore Generale. Il success i vo re gol amento del 26 giugno 18 16, re lat ivo a ll' o rd iname mo interno, stabil iva che il capo del Reale Corpo di SICiro Maggiore della Regia Armata era u n co lon nello denom ina to Quarrier Masrro Generale. che con success ivi r r dd . de l IO lugl io 18 19 c de l 22 nove mbre 1830, ve nne e leva to a l gradb di uff icia le ge ner ale (maggiore generale, poi luogolenente gene ra le) . All e sue d ipende n ze e rano pos ti un ce rto num ero di ufficia li in fe r ior i (cap it ani e tene nt i) provenienti da lla Reale i\cca li c mia e altr i sce lt i med iante apposito esa rne. Le compete nze de l Corpo, in tempo eli pace, riguardavano esse nz ial men te il sc rv i;r.io topogralìc o e la preparazione eli apposit i el i st udi geografico- militari fina li zzati alla di fesa de ll e frontiere, in tempo di g uerra r ig ua rd ava no in vece, l'auivitit in formut iva i n genere, le ricogn izio ni. la redazion e e tras mi ss io ne degli o rd ini del co mando in capo e la corri spo ndenza con gli al tri coma nd i de ll 'e se rc ito mobilita to . Il Regio brevetto de l 6 ottobre 183 1"' approvò u n nuovo regola me nto. per il te mpo di pa ce e di guerra, re la tivo all'organ inaz. io ne co mp less iva de l Rea l Co rpo di Stato l'vlagg iore Ge nerale, secondo cui. il Corpo, a l cui vertice era sempre posto il Quartier Mas tro Genera le (l uogotene nte ge ne ra le) ven ne orga ni zzato in 3 uffic i: L'Uffic io part ico lare del Q uarti e r mas tro ge nerale. l 'Uffic io topog rafico. l'Ufficio generale252 • In tempo di pace il Co rp o si doveva occu pare a "raccogliere le not izie, spec ia lm ente topografiche e mil itar i, oppo rtu ne a fondare e ad illus t ra re il s is te ma s tra tegico dello s tato" 1", in sostanza era com pen te s ul funzionamento de l se r vizio informazion i e, come prim a del serviz io topografico. Le riforme del minis tro della g ue rra La .Mar mora investi rono a nche i l Corpo de ll o Stato Magg iore15 Con r. d del 18 magg io 1850 " ' il Rea l Corpo di Stato Maggiore Ge ne rale cambio deno min az ione in Corpo R ea le dello Srato Maggiore , a l cui vertice fu posto il Comandante generale, non pii:t il Quarticr mast ro ge nerale Il reg io dec reto regolamenta va solo il funzioname nto del l' Ufficio topog ra fico ma con ordin e de l g iorno n 7 12 de l 16 lug li o ven ivano previst i due uffici o : i l g ià r ic ordato Uff icio topogmflco c il nuovo Uffic io l'v1i litare I l s ucces sivo ord in e de l g iorno n. 759 de l 22 novemb re l854Z 5 r ip art iva defi nit ivamente il Corpo rea le de ll o Stato Magg io re in 3 uffici: il G a binetto (o ufficio de l Comandante generale) l 'Uffic io topografico e l' Ufficio mil itare. Nel 185525 ven iva e ma na ta un appos ita is t ruzione s ul servizio degli uffic ia li di s tato maggiore in tempo di guer ra nel la qua le venivano dato a mpio sp azio all'a tti vi tà in format iva che doveva essere svol ta da q uesti ultimi ';" Il l o lug lio 1856 lo stesso comandante ge nera le de l Corpo Reale de ll o Stato Magg iore, luogo tenente genera le Morozzo del la Rocca e ma nava "l' Is truz ione s uii 'Uffiz-i o Mi lit are del Regio Co rp o d i Stato Maggio re e sul l' ordinamento dell'Archiv io de l rnedes irn o" 260 define ndon e le co mpete nze e l'o rgan izzaz ione inte rna. Scopo pr in c ipa le dell' Uflìcio mil itare era cen tralizzare c coo rdin are. nl fine el i dare magg iore irn pn lso ." i lavor i, stu di e se rv izi interni di co mpete nza de l Corpo d i Stato Magg io re" al fine di " man tene re v ivo ne l Corpo lo st udi o dell'arte e s toria mi lit are e de lla scie nza prn tica degli uffic ia li di s tato maggiore " . Doveva, quin d i , raccogliere le infonnaz ioni necessarie a ragg iungere "una co no sce nza esa tta e completa dello s ta to dell'Annata c de lle is t ituzio ni mil itari de l Regno" e di co mpila re la stor ia de ll e campag ne di guerrn a cui aveva partec ipato l' Arm ata sarda e " me mo rie re lat ive alle guerre contempora nee". A tal l' Uff icio mil ita re , sem pre seco ndo l ' istr uz io ne, ve nn e r ipart ito in 4 sezio n i: la l" Sezione tattica-logisrica, la 2" Sezione sw ristica - mi/i rare, la 3" Storia militare e la 4" politica mi/irare. Co n l'o rd in e de l g iorno n 932, in data 3 d ice mbre 1857, il Co rpo Rea le dello Stato Maggio re subì alcu ne modif iche, non sos tanz ia li , ne ll' o rgan izzaz ione interna Il Corpo Rea le fu cos titui to dalla segreter ia de l Co qx 1, l'Uffic io mil itare, l ' Uffic io geodet ico , l'Uff icio Topografico, l' Ufficio di in ci s ione, l'Ufficio d' a mm in is trazio ne e gl i Archiv i , la Q uesto o rd in a rne nto, se nza particola r i modifiche rim ase in vigore fino alla vigilia dell ' un ità d 'lta li a"'2

le carte delle bu s te 55 e 56 sono state o rd in a t e crono log icamente da ll a Sez ione , po i , Ufficio storico del Comando del co rpo d i Stato Magg io re (attu a le Ufficio Stor ic o del lo Stato Magg io re dell'Esercito) prcsumibilm e nte intorno al 1880 Prese ntato qua si tutte il timbro to ndo '' Rea! Co rpo di S tat o Magg iore Genera le" con lo s temma sab auclo a l centro coevo alle produ zio ne de l cartegg io s tesso. T success i v i timbr i dell 'U fficio S tor ico s i presenta t o di forma ovale con la d izione: "Co rp o di Stato MaggioreArch i vio m il ita re". Riguardano , essenzia lm ente l'att i vi tà informativa del Co rp o verso gl i A ustriac i e la s it uazion e mi lit a re .cf e ll a peni sola in genera le .

Elen co delle carte

236

Busta 55

Ufficio m i lita re de l Corpo R ea le de ll o S ta to Mag g iore

-Fase. 1 : R eg istro " n l , n p 792, f 6 '' del " protocollo segre to che contiene le informazioni re lative a ll 'Eserc i to austriaco e a quanto concerne l 'Aus tri a ed il Regno Lombardo - Veneto" pp.67 r igua rda la corrispondenza dal 20 giugno 184 9 al 2 febbra io 1855 registrata dal n . l al n. 223.

- Fase. 2: " cll!te.ll a n 55 , A. Campagna 18 59 , Servizio in fo rma z ioni s ull 'Eserc ito Austr iaco d al 20 g iu g no 1849 a l feb braio 1855 Col rel ativo protocoll o segreto pass i vo c he co mprend e i nume ri dal l al223" 263 • cc.559

1848 febb ra io l o -1 855 se tt embre 1868 g iugno. 1880 ap r ile I3 lo, comprende doc umenti da l 1° febb raio I848 *I sotwfasc icoli qui di seg uito sono fr utto dell'ordina mento fatto dal perso nale dell'Uffic io s torico intorno al 1880 . la class i fica, riporta ta in cors ivo (pe r disting uerla da qu ella or ig in ale) c i ti to li dci fascicoli '"' sono q uell i dati sem pre da lla sez io ne stor ica ne l 1880. I s uccessiv i timb r i de ll'U ffic io Storico si p rese ntato di forma ova le con la d iz ione: "Corpo d i S ta to Magg iore -A rchiv io mil itare"

I s fase. ( 1848) "N .P 798, L 6, relaz io ne cie l ca po cl elia Sez ione Genio, elci Gen io-A rtig li era e Pionieri, Bombardin i, relativa a l C ast ell o c Quarti e ri M ilitari in cc 3 184 8 febbraio l o

2 . s . fas e . "s .g.793 / f .6 , 3257267 informazioni sull ' Esercito austro - ungarico , anno l 849" cc . 15 1849 g iugno 20 - di cemb re 19 3. s. fas e. "s g. 7 94/ f. 6 , 3258z6'\ in f orma zion i su ll 'Esercito austro - un g ari co, l o se mes tre anno 1850" cc. 73 1850 ge nnaio IO-giugno 18 comprende sch izzo d i fortificaz io n i annesso a l rappo rto del 9 g i ugno l 850 ( reg istro co n il n 32)

4 . s. fase." s .g. 794/ L 6 , 3259169,in fo rmazioni s ull 'Eserc ito aus tro -ungarico, 2° semestre 1850" cc. 152 1850 lu glio 8 - dicembre 13; 1880 apri le 13 ne l carteggi o270 , sono compresi, fra l'al t ro, alcuni inserti : ins l " n. 4 1, 4 1bis e 41 ter : forze aus tr i ache si cre de da l Capitano Govo ne , luglio 1850"; Ins 2 "n. 44 , 44b is, ter e quater : f orze presidi e ragg uagl i in ge ne re, lettera de l capitan o Casanova, 1° agosto I850"; ins. 3 "n. 5 3, 53bis e 53ter: sistem a di fensivo de ll o Stato , lette ra del cap i ta no Casa no va, 22 agosto 1850"; ins . 4 "n. 56 sulla d ifes a territor ia le d e l! ' Tm pero Aust ria co, leU era elc i cap i tano Casanova, I 2 se tte mbre 1850"; i ns . 5 "n. 57 e 57bi s : sulla difesa terr it o ri a le deg li stat i , le u e ra cie l cap it ano Casanova 15 se ttem b re 1850"; i ns 6 "n 62 : fortificazioni s ull 'A di ge e s ul Minc io , si cred e de l cap ita no capitano Ca sa nova. l o ottobre 1850"; nelle pag ine del rapporto so no stat i d iseg nati inseriti anche a lc uni sch izzi i llustrativ i. ins. 7 " n. 66, n. 794, L 6: Ordine eli batta glia de ll a 2a Armata aus tri aca, Capitano Casanova, 24 ottobre 1850"; in s . 8 " n. 69, n. 7 94 , L 6: U niformi ne ll 'ese rcito austriaco , capitano Revel , 30 novembre 1850"; ins . 9 " n . 72: n .p . 794 f.6 , docum ento figurativo di pi ani di rido t.ti e d.i batterie es po s te nel n. 71 , Capitano Casano va, dicembre 1850''; comprende so lo il d isegno

5. s. fase. "s g 795 / f.6 , 3260171 , informazioni s ull 'E se rcito aust ro -u ngar ic o, l o se mestre l 85 1" cc. 89 1851 genna io 16 - giugno 26; I 880 ap ril e I 3 Nel ca1teggio m , sono c ompresi, f ra l 'a lt ro , " quadro d im os tra tivo clelia co m pos iz ione e di slo ca zione dell'Armata au s triac a" (cm. 42 x 27 ) e i seg uenti insert i: in s .l " n. 78 e 7 8 bi s e te r: s istema difen s i vo- po l it ico Cap . [ it ano] Casanova , fe bb. 1851 "; Ins. 2 "n. 83: ri duzion i nell 'ese rci to aus tri aco, Cap [i tano ] Revel, 14 feb b. 1851 "; ins 3 "n. 85 , m ov im e nto eli truppa , Cap [ itanol Casanova, febbraio 18 51 " ; ins. 4 "n. 89 , tabella de ll a forza de i presidi austriaci, C ap . [itano] Casanova , 5 marzo 185 1, o ri g inale e copi a"; ins. 5 "s .g . 795/f.6. n . 9 I : si tuazione de ll a R. [egie j Truppe in Lomba rdia , marzo 1851, Cap. [itano l Casa nova"; ins. 6 " n. 97: ragguagli po lit ici e m ilitari, le t.tera del capitano Casanova , mag gi o 1851 "; ins. 7 " n. 104 , q uadro di di slocazi one po rtan te 23.800 uomin i con 80 pezz i nel Veneto, g iugno 1851'' ; in s. 8 "n 108 , no ti zie sulle f orze m ilitar i aust riache C ap. [it a no] Casanova, g iu gno 1851"

6 s fase. "s .g 795/f.6, 326 JP·', informaz ioni sull' Ese rcito austro-ungarico, 2° se mestre 185 I" cc. 29 1851 lu glio 8 - sette mbre 29, 1880 aprile J3 nel cartegg io2 7d , sono comp res i , fra l ' altro, i seguenti in serti : ins. l "s g 795/ L6, rep. n. 11 8- 118bis : movimen to el i truppe, C a p. [itano] Casanova , agosto 185 1"; Tns 2 "n 12 l :cordone pel contrabbando , ago s to 1851"; in s 3 "n 123, sui movimento di trupp a del Lombardo Veneto , Cap [ itano] Casa nova, agosto 1851"; in s. 4 "n . 124, campi e movimenti d i tr upp a , Cap . [ itano ] Casanova , sette mb re l 851 "; in s . 5 " n . 125, sul cam po di Somma, Cap . [itano ] Casanova , settembre 1851 " ; ins . 6 "n. 127 e 128: sc opo delle fortificaz ioni ch e s i i nna lza no a La ven o, abbozzo annesso al precedente, Cap. [itano ] Govone , set.tembre 18 51 "; comp rende schizzo de ll a zona di La ve no s ul Lago M agg iore allegato a l rapporto del Capitano Go vo ne del29 settembre 1851 ( n. 128 )".

7. s. fase . "s .g . 796/ f.6, 3262 175 info rm az io n i s ull ' E se rc ito au stro - ungarico, anno 1852" 276

2 37

cc. 13

8 s. fase. '·s.g 797/f.6 , 326.'F\ informazioni sull'Esercito aus tro - ungarico, anno 1853" cc 105

1859 ge nn a io 21; l 880 apri le 13

1850 gennaio 16 -d ice m bre 28, 1880 ap r i le 13

ne l so no comp resi, f ra l ' al t ro, i rappo r ti de l 12 febbra io 1850 ( n. 138 e 139). ricevuti ne l 1853, de l capitano Govone, con alcuni sch izz i in se riti ne l tes to, re !at i vi al le fo rt ificazion i della zona di Laveno e alla s cuo la m il it a re el i nuoto di Vienna; documentazione sulle fort i f icaz ione aus tri ache el i P iacenza, s ulla difesa delle coste adria ti che e sul campo di O lm ut z; e lenchi delle prat iche de l 1853 da l n. 129 a l n. 174 e i seguen ti i nse r t i: i ns l ''s.g 797/ f. 6, rep n 148 : mov i mento di truppe in Lom b ar d ia": I ns 2 "s g 797/ f. 6, rep. n 165, 165b i s, !65ter : Campo el i Somma, Cap. [ ita nol Efis io Cugia, ot tobre 1851"; comprende specch i del la fo r za ap prossimativa delle guarnigioni austriache a Verona, Mantova. Pesch iera e Mi la no

9. s. fase . "s.g. 798/f. 6. in formaz io n i sull'Ese rci t o austro - unga rico, l o semes t re 1854'' cc. 42 1853 ap ril e 28, 1854 marzo 14 - gi ug no 1°, 1880 apr i le 13

ne l cartegg io 2 '\ sono comp res i , fra l' a ltro , rappo r to de l capitano Lo m bardin i, in data 28 a prile 1853, su ll e cond i z ion i ete i d uc ati di Parma e Piacenza con sc hi zzi sulle fort i ficazion i ; rappo rti de ll a Reg ia legazio ne sarda a Vienna al M i niste ro deg li Es te ri relative a lJ 'Es erc i to austriaco i n genera le e del comando della Div isio ne d i Novara s ulla tru p pe aus t ri ache ne l Lom ba rdo - Veneto

l O. s. fase. ''s.g. 7 98/f. 6, 326Y" , i nformazioni s u li ' Ese rci t o a ustro -u ngarico, 2° semes tre 1854" cc 64 1854 lu g l io I O - 1855 ge nna io 29, 1880 apr i le 13 ne l ca rtegg io 181 so no comp resi, fra l 'a lt ro. rapp o rt i de ll e auto ri tà d ip lo m a ti che e conso lar i sarde re l at i v i al la si t uaz io ne m ulitare austriaca ed a ll e fort i ficaz ion i d i A nco na, cic li ' A lt o adri at ico c i n Ga lizia, relazio ne de l magg iore Cado ma sulle fo r t i ficazioni di Piacenza d el 12 lug li o 185418 ', rapporto del ca pit ano Cm-an d in i sulla s ituazione de l Regno Lombardo - Veneto c dei D ucati del 23 settembre 1854.

I l. s. fase. fVl iscellanea d i cart e non registrate . cc . 30

ap r ile

1853 settem bre 30 - 1855 settemb re 1°, 1868 giugno, 1880

sono comp resi, fra l 'a lt ro. co pi a del dis p ac ci o de l 30 se tt e mbre 18 53 de ll e legazione sa rda a V ie nn a co n i l q uad ro ge nera le cieli 'Eserc ito a ust ri aco, q uadro ge ne ra le de li 'ese rc it o a us t r iaco a l l o sette m bre 1855, re lazione de l capi t ano S uccisa "i nfo rmazioni seg rete ass un te p rim a de ll 'i rrompe re del la g ue rr a d el 1859 ne ll a Lombardia e Venez ia"

- Fas e. 3: "cartella n . 55 , B . Ca m pag n a 1859, Servizio in for m azion i s ul l 'Ese rcito Austriaco d al l o lug li o 1856 fi no a ll a rottura delle ostilità ne l 1859 . l o P rotoco ll o in fo r maz io n i c he comprende i n um e ri da l l a l 437 (lettere ricevu t e ) 2&1 : 2° . Lettere e carte descritte nel precedente protocollo: 3° protoco ll o i nfo r maz i on i c he comp rende i num er i da l l al 35 (lett ere pa r t i te): 4 . lettere e c a rte descrit te ne l preced ente cc 750 + 4 pp

1856luglio 1° - 1859 a pri le 21, 1880 aprile *T so ttofascico li q ui d i seg ui to sono f rutto del l' ordina me nto fa tto da l perso nale de ll 'Ufficio Stor ico in torno a l 1880 , la class if ica c i titol i dci fa sc ico li sono q ue ll i da ti se mp re dalla Sezio ne storica ne l 1880'""- l s uccess iv i timb ri d e lla sezione stor ica si prese nta to di fo rma ova le co n la d izione : "Co rp o el i Sta to Magg io re- A rchiv io mi li tare''.

l . s . fase. "Serv iz io i nfo r mazion i su l! 'Eserc ito A ust ri aco, lettere ricev ute" . cc. 705

Compre nde l a corrispon d enza numerata d a l l a l 4 37 (lettere ricevute) 287

18 561ug li o 1°- 1859 apr i le 2 1. 1880 april e

So no compresi : 2 l ucidi sulle fo rt ificazioni el i P avia annessi , rispett ivame nt e ai rap po tto n 223 e 261 ne l marzo 1859; luc ido de ll e fo tt ificazioni di Ferrara annesso a l ra pporto n 368. S i seg na la no , fr a l' a l tro : i rap porti del 1856 (n. 8 e 11) de l capi t ano Lomba rcli ni s ull a s it uaz ione delle f o rze austriache a Pam1a c P iacenza e nel le Legazion i ; rap porti del L857 - l858 ( n. 18 , 26 e 28) del cap ita no P io la Casel li su ll a comp osizio ne e f orza delle t ru ppe a ustr iac he a l c a m po di Som m a; dislo c azio ni (nn. 20 e 24 ) d el "2° E se rci t o a us tria co " (2" Armata austriaca in I ta l ia) ne l 1857 -1 8 58; pros petto ( n. 3 1) delle trup pe a us tri ach e nella pro vinc ia di Bolog na nel 1858 (c m 6 2 x 74); informaz ion i s ull e fo rze c s u l nav ig li o a ust ri aco s u l L agol'vl agg io re ne l 1859 (n 83) : s i nw z io nc de ll e t r uppe a us tr iach e in Lombard ia nel gen na io - fe bbraio 1859 ( n R7, 113 -11 9); d is locaz io ne tr upp e a ustriache i n Ita l ia ne l feb braio 18 59 ( n. l 07. 130); inven t a rio (n 172) de ll 'a rm a me nt o in dot a zione alle tru ppe d el d ucato d i Parma nel febb ra io 185 9: specc h io 31x 45 con la si t uaz ione d elle t ruppe a u s tri ac he d ella 2" A rm a ta a ustriaca in Ita li a ( n. 184 ); situazione de ll a a ustr iaca in lta l ia ne l feb braio 18 59 (n . 221); specchi con i mov imenti el i truppe d al IO ge nnai o al 7 aprile 1859 (n . 362) : d islocaz i one de ll e tr up pe aus t riache nel no rd I t alia alla d ata de l 20 a pri le 1859

2 s fas e "cart '' lc arte lla j 6bis Cor po d i Stato Maggiore, Protocollo E d i par tenza" pp 4 +c. l sc io l ta 1859 ge nn aio 29 - apri le 21 comp re nde il reg istro di protocoll o e una carta sciolta relati va alla "convenzione (a)' ' m .

3 . s . fase . "Se r v iz io in for ma zio ni sull ' eser c ito a us tri aco : le tte re p att ite"2'" cc 34

1859 ge nn a io 29 - apri le 21 , marzo 1880

238

Si segnalano, fra l ' a lt ro : prom e m o ria " c hi av e per l a c o rris pondenza Roland i" 291 ( n. 1), s it uazione d elle uni tà un g he resi in Ita l ia al28 febbra io 1859 ( n 13),'\un to dell e not iz ie militari gi u nte a l g io rn o 8 aprile 1859" ( n. 3 I)

4 . s . fase . "Ca rt e che furono a tT ivate in mezzo all' inc a r t am e nto cu i s i riferisce il p rotoco ll o informaz ioni (le tt ere ricevu t e) 1856 - e alle qu a l i non fu assegna re un p os to , apr i le 1880, V. C hi a la" cc . 10

1859 gennaio 14 - rnarzo I l, aprile 1880

Si seg nalan o, fra l ' a ltro, re l azi o ne s ulle difese d i Pavia in data Il marzo 1859, ele nco de i comanda nt i delle guarnigion i delle pr i.nc ipa li c it tà d e l Lo mb ardo -Veneto.

Bus ta 56

Uff icio m il itare del Corpo Rea le dello Stato Magg io re

- Fase. 4. "ca rte ll a n. 56, A Campagna I 859, Serv iz io inform az io n i su l l 'Ese rc ito Aus tri aco, l. p rima della g uena; 2. du rante l a g uerra; 3 . dopo la gue rra ; 4. ri cog ni z io ne de l ca pitano Cacc ia l upi 291 ''. cc . 361. sc hiz z i 13, l uci d i 9, d isegn i 2, stra lcio a stampa I

1850 novem bre 30- 1860 marzo 3

*l sottofascicoli qui di segui to sono fru tto del l 'ordi namento f atto d al pe rs on ale dell' Uffic io stor ic o into rn o al I SSO, l a cl assifica, r i portata in cors i vo (per d ist in g uerl a da qu el l a o ri ginale) e i t i to li de i fascicol i so no , pr esum ibilmente, q ue ll i dati semp re da ll a Sez ione sto ri ca ne l 1880 J success i vi t i mb ri dell ' Ufficio Swri co si presen ta to d i fo rma ova l e co n l a d i zione: ''Corpo eli Sta to Magg iore - Arch i vio m il i tar e"

l. s fase. "ca mpagna I 859, A, serv iz io in fo r maz io n i: s tu d i sulla compos iz ione e sulla di s locazione de!l'Esercito aus tr iaco da l 1850 al 18 59 - pro s pett i e tabe ll e"293 cc. 99 con l schizzo 18 50 novembre 30 -1 859 gi ugno com pre nd e : " n. l. descrizione delle u ni fo r mi cie li 'Eserc i to au str iaco ( Cap itano Rev e l , 30 novembre 1859)": " n. 2 . c i rc oscriz ione e recl utamento dell'Esercito aus t.riac o (1857, 2 pros petti e I sc hi zz o)''; " n. 3 d is locaz ione e for za della 2" A r mata austr iaca nel Lomb a rdo- Veneto, prospetto del ca pit.an o Manieri ( 18 d icembre 1857); "n 4. Quadro d i for mazione dell a 2" A nn ata au st riaca ( 1857)"; " n. 5. Qua dro di formazione de lla l" Armata austr iac a ( 1857)": " n. 6. composizione e di slocazione de lla l • Armata austri ac a ( 18 58) "; " n 7. Quadro di formazione e d isl oc azione de ll a 2'' A r mata austr iaca ( 1858 )"; " n. 8. Qu adro el i forma z io ne e d is locaz ione de ll a 2" Armata au s tri ac a (1857- 1858 )"; "n 9. Quad ro eli formazione e d is locaz ione de ll a 2" A rmat a austriaca (I o ge nnai o I8 58)"; "n l O Quadro di formazione e di s locazioi1e de ll a l " Armata aus t.riac a ( l c genna io 1858)''; "n . l I. Q uadro d i d is locaz io ne de ll a 2" Armata a ust riaca ( 1858)'. ; "n . 12 . Attuale guarnigione di Vienna (l o fe bbraio 1859)''; "n . I 3 . quadro d i com pos izione e dis locaz ione de ll a 2" Annata au s triaca (3 feb brai o 1859)"; " n. 14 . riass unto tru pp e s pedite in Italia (IO ge n naio- IO febbra io 1859)'';" n. 15. gio rna l ie ro de ll e info rm az io ni s ul ne mico ( 10 gennaio - 24 febbra io 1859)"; " n I 6 t abe ll e el i dislocazion e della 2" Armata (I 859 se nz a data) " ; " n. 17. infor mazioni s ull'E serci to aus t ri aco (IIL V e VII Corpo) fe bbraio e ma r zo 1859": " 18 Qua d ro eli d is locaz ion e de ll a 2" A rmata austr iac a ( 5 marzo 18 59 )" : " n . 19, quadro el i d is locaz ione dell a 2" A rmata aus tri aca (IO ma r zo 1859)": "n. 20. Info r mazion i sull'eserc i to a us u·iaco (2 4 -25 aprile 1859)"; "n . 2 1. Quadro el i d is locaz io ne dell'armata a us tr iaca p rima de lla g uc1Ta (se nz a data)''; " n . 22, ta belle de ll a forza e com po sizi oni della 2" Armata (23 gennaio, l o , 3 e 9 febb ra io c 9 apr il e)''; " n . 23, tabelle eli d is locaz io ne de ll 'e sercito austriac o (III, V e VII Corpo), 6 apri le 18 59 ": ' n 24 Quad ro de ll a fo r za e de ll a compos iz ione elc il 'ese rcito a ustriaco in Ita l ia pr im a della guerra 59 (senz a da ta)"; " n. 25. Quad ro di i nform az ioni (con ind icazioni d i co lo ri ) della 2" A rm ata a ustr iaca (gi ug no J8 59)'..

2 s fas e. ' 'Ca mpa g na 18 59 , A, Servizio in formazioni: Sch izz i de ll e d is locaz ioni de ll a 2" Armata aus tria ca i n ltal ia : 1- dicembre 1857; 2- a ltro; 3-g en na io 18 58: 4 - a ltro ; 5- annata 1858; 6 - f in e 1858; 7 - 8 fe bbraio 1859 ; 8 - 24 aprile 1859; 9 -25 aprile 185 9; IO- 27 -28 apr i le 1859" 29 ' Sc hiz z i l O 18 5 7 dicemb re -1859 ap ri le 27 - 28

3 s fase " Campagna I859 - Ser v iz io i nfor ma zioni s uli ' Ese rcito a ust ri aco, ( fe bbrai o I859) : l o composiz ione e dis locaz ione de l l o Esercito austri aco; 2 co mpo s izio ne e d is locazi on e de l 3° E serc it o aus triaco; 4 comand i ge ne ra li c tetTitori al i (2 copie)"1'1-' . cc. 30 1859 fe bbraio

4. s fase "Cam pagna 1859- Servizio informazioni, rap porti sui movimenti di tru ppe de ll'eserc ito austriaco in Ita l ia prima della guerra : E e 387 in dat a 4 marzo 1859 del Maggiore Govone (2 c opia); n. de l n uovo prot.. 292 bis; E e 392 i n dat a 19 mar zo 1859 d i Govone (? ) ( 2 c op ia) n. de l nuovo prot. 292b is; E. e 397 in data l l aprile 1859 di Govone (2 c opia) n de l nu ovo p ro t. 292 bis ; E. e 49 2 a.g. i n d ata 21 apri le 1859 di Govo ne('?) (2 co pi a) n de l nuovo pr o t. 288 e 3 27 1bis". cc 59 co n 4 sc hi zz i 1859 marzo 4 - apri le 28 ne l ca rtegg io so no compre s i , f ra l ' a lt ro 4 sc hi zz i re lativ i a ll o s chi e ram e nt o de ll e tr up pe aust riach e ne l Lombardo - Veneto e rappo rt o "in form az io n i sug li a rm a m enti a ust riac i ne l 1859 con un prospetto approssimativo dell a fo r za dcii ' Ese rcito a ust ri aco - co n un p ia no" e informaz ioni s ulle tru ppe au s t riache c fra nces i forze ne l I 859, precede nt i alla 2" gue rra d ' indipe ndenza, estratte dai g iorn a li de ll' epoca

5 . s. fase . "Cam pag na 1859 , In f orm az ioni du rante la Guerra ( riflettent i l 'eserc ito aus tri aco) : f orza de ll e compagnie fameria au st riaca del presi dio d i Bologna, 303; Rapport s a S .M. l 'Empere ur rese ig nemen ts su r I 'A rmée A u strichienne, 306; memor ie va rie relative alla campagna r iguarda nt i l'ordinamento successivo dell'esercito austriaco e i s uoi moviment i , 369" cc. 56+ l st ra lc io di a1 t ic olo a s tam pa 1859 magg io 17- lug li o 3 Compre nde ri tagl io a stampa d e l q uo tid ia no " L' Op ini one" de l 23 g iu gno 1859.

6 . s . fase. "Campag na 1859 , rice rc he e st ud i poste riori a ll a guc m1 ( r iflette nti l 'Eserc ito a us tr iaco)" "% cc 49 1859 apr ile 16 - 1860 magg io c omprende , fra l'al tro. rel a z io ne su ll a " Guarn ig ion e austriaca i n Como 1858- 1859, mosse del tenen te mare sci allo U r ban,

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not iz ie raccolte pe r mezzo el i atti utficiali , 1858 - 1R59", "Istruzione c i rca il movimento eli ri tirata su Mo nte Chia ri (g iu g no )in fom1azion i su ll ' ingresso dei francesi in Mi lano, tenente mare sc iallo Grunne, tenente maresciallo Be nedek, maggiore genera le Brunner 18 59 , carte sequest rate ag l i aust r iac i con la relativa traduzione ), 2 tavole sinottiche de i mo viment i delle truppe aus triache in Italia da l 29 apr il e al 6 lug li o avute nel 1860 dagli archivi de l m in istero de ll a gue rra fra ncese; "composizi one dell'esercito austri aco ( nuo vo scompart imento) attacco di Solfe rino- ri ti rata degl i austriac i d ietro il Mincio - rettificazione a l racconto della battag li a di Magenta 1860, Bustow (estratto dal 3° fasc icolo) "

7. s. fase. "Campagna l R59, Informa zioni sull'eserc ito austri aco, ricognizion i de l cap itano Cacc i al upi del terreno s tato percorso ric e rc he c st udi pos te r iori alla guerra (riflettent i l'Ese rcito austriaco)" 2 '" cc. 6R + 9 l ucid i e 2 d isegn i 1859 novembre 14 - 1860 marzo 3 comprende, fra l 'a ltro, l riguardanti la d is locaz ione delle truppe austriache nel marzo 1859, annesso alla relazion e " Dislocazione della 2° Armata austriaca verso la fi ne el i marzo-capitano Caccialupi"; 2 l ucidi riguardant i Verce ll i e testa d i ponte a S Martino annessi alla " n 7 o rd. , relazione su ll a "ricognizione eseguita nel paese che f u teatro de ll e operazion i 1859", 3 disegni e 6lucidi a nn essi a ll a "n. 8 d'orci. memoria sui ponti ed opere d i fortificazione sui d ivers i co rs i d 'acqua del paese che f u teatro della gue rra 1859".

-Fase . 5: n. 56 , B. Campagna 1859, S tu di s torici 298 " la cl ass if ica, ri portata in co rsivo (per di stinguerla da que ll a o ri gina le) e i t it o li de i fasc icoli sono quell i dati sem pre dalla Sez io ne stor ic a nel 1880. I success i vi timbri dell'Ufficio Storico si p resen tato eli f orma ova le co n la di zione: "Cor po di Stato Maggiore-Archiv io m il itare" cc 666 18 59 - 1865

l. s. fase.; s tudio del luogotenente Ce resa , Campagna d'Italia d el /859 d e i franco -sardi; , pp . 114 1860

2 s fase.; s t udio del capitano Ramonda , notizie re lative alla campagna del 1859 in Lombardia; pp. 125 1865

3 . s. fase.; scr itto de l sottote ncn tc Pe rell i, Studio storico -critico sulla campagna d' Italia del /859; pp. 76 l R65 maggio 27

4 s fase ; traduz ione da tede sco di uno scritto attr ibu ito al gene rale J achm s, considerazioni critiche sulla campagna di gu e rra del 1859 ; pp 46 1859

S. fase.; scr itto del maggiore br itannico M ull c r , stu dio sulla guerra d'llalia dell859; pp . 176 1862luglio 12

6. s. fase. relazione de l capi tano Gall i de ll a M antica, E same cri fi co sulla storia della 5" Divis ione dell'Eserc ito sardo nella guerra del 1859 " pp.5

7 s. fase. Memoria del! 'Ufficio Mi li tare del corpo di Stato Maggio re, Cenni sulla parte presa dall'Esercito sardo nella campagna del 1859; pp. 36 s.ct

R s fase. scritt o in francese, Précis des operations militaires de l' Année sarde depuis l'ouverture de la campagne ju sq ue au 30 .!un 185 (non terminata); pp . 22 s.cl.

9 . s. fase. relazione dei ca pitani Ramonda e O re ro, Rispos/a ai quesi!i falli al!' Ufficio superiore dal cavalier Promis sulla campagna del 1859; pp.66 1865

-Fase. 6: "c m1el la n . 56, C., Ca mpa gna 1859, s t udi storici, min u te d i tabe lle d i d is loca?. io ne pe r lo studio della campagna de l 1859- Corpo d i Stato Maggiore, carte topog ra fiche degli s tati cc 12 , ca rte topografiche 3, schizzo l 185 1-1 8 52

l. s fase.; carte topografiche della zona eli Chiasso, Casa le Monfe rra to, Pavia carte topografiche 3 in sca la l :50000 e l schizzo

2 . s . fase .; minute di tabelle di dis locazio ne; cc 12

I RS I- 1852 s d.

5. LA MISCE L LANEA R ELATTVA ALLA CAMPAGNA DEL 1859

M isce ll anea di bb 13 (bb. 57-67 , 69-70) di carte non ordinate ( 1859 -1 86 1, I R63, 1866, 1874 -1 880, 1RR5 -I R95 , 189 9 - 19 13 , 1922 , 1928, 1930 - 1934).

Miscellanea della Sezione s torica del Comando del Corpo di S tato Maggiore relativa alla seconda guerra d 'i ndipendenza
240

La m isce llanea, costitu ita da una raccolta di documenti e s tudi relativi alla seconda gue rra d'indipendenza venne , presumibilmcnte, cr eata nell'ambito della Sezio ne, po i , Uffic io storico del Comando del Corpo di Sta to Maggiore (attua le Uffi c io Storico dello Stato Maggiore de li 'Ese rc ito) , qua le materia le preparatorio utilizzato per la redazione della relaz ione ufficiale sulla campagna del 185 9 "10 ; comp rende, in fatt i , anche bozze, incomplete , d e lla stessa relazione ''" . Del resto. il già ricordato '''ord inamento" generale dell'Archivio adottato nel secondo il quale tutta la documentazione erano ripartita in sei "div ision i" sud di vise a loro volta in vari e sez ioni. prevedeva. la "I Div is ione studi mi l itari" di c ui la" l " sezione storia" l0 1 conservava stu di relativ i alla cam pagna del 1859 , ben distinti, allora. dalle carte d e i comandi cieli' Annata sarda. che, come abbiamo visto avevano trovato un'altra collocazione"" La documentazione della l" sezione della l Divisione fu probabi l meme il primo nucleo di questa miscellanea che fu incrementata intorno all880 e dopo. infatti, come le carte delle bb. 55 -46. anche le carte delle conservate nelle bb. 57-67 e 69-70 presentato quasi tutte il timbro ovale "Corpo di Stato Maggiore Archivio militare" oo; e riferimenti proprio a l 1880. Compre n de do c umenti re l ativi alla campagna del 1859 e alla situaz io ne politico-mil itare de li 'Italia centro -sette ntrionale prima d ·ell'annessione, anche in copia , estratte, fra a ltro, da alcuni archivi d i stato, dal museo del risorgimento di Milano e dall'Arch iv io militare francese, studi d i vari ufficiali de ll o stato maggiore , s t ralci della relaz ione ufficiale austriaca a francese, test i degli accordi di Vi ll afranca e Zur igo, mem o r ie p ersona li. Ne ll a numerazio n e p rogressiva delle manca la b. 68 che è stata e li minatal"6 , in quanto il materiale conservato è stato trasfer ito, probabi l mente ne l secondo dopoguerra, ne ll a b . 69.

Elenco delle carte

.Busta 57 Co r po dj Stato Maggiore - Archivio Militare

- fase. l : "carte ll a n. 57, A. Campagna 1859, rapporti sui vari se rvizi d urante la campagna·· cc. 229 1859 giu g no 27 -1860 febbraio 29 l. s fase. "n. 344 Istruz ioni ai coman di di divi sio ne per i rappo1 t i sull'andamento dei serv izi vari durante la campagna del 1859 (el i Cossato, Comandante gene r ale del Corpo el i Stato Maggiore) cc.6

2. s fase. ' n. 345. n. orci. 26, 2 " Divisione dell'Esercito: tabella generale della composizione effett iva in persona le e materiali dei comandi generali e parzia li , fraz ion i d'armi diverse, amminis tra z ioni e servizi va ri per la campagna del 1859 maggiore Pictet- 1860": "Relazione ed o sse rvazioni sull'organizzaz ione e andamento dei vari se r v iz i divi s ion ali du ran te la campagna dell ' anno 1859 in Lombardù.J- da unirsi alla tabella generale eli formazioni effettiva corr ispon de nte- maggiore Picte t1860"; "riscontri dei d ive rsi corpi componenti la 2" D iv isi one dell'Esercito: ai ques i ti da t i dal ministero della guerra circa la compilaz ione di un n uovo progetto d 'ordinamento de ll 'esercito in campagna- redatti dai diversi comandi componenti la div is ion e - 18 60". cc. 48 1860 ge nnaio 26 - febb ra io 15

3 s fase. "n. 345, n. orci. 28, relazione su l se rv izio dc i var i corp i de lla 3" Divisione de ll 'Eserc ito nella campagna d 'Italia : riscontri ai quesiti dati dal Minis tro de ll a guerra circa la compi l azione di un nuovo progetto d'ord inamento dell'esercito in campagna redatti dai diversi comand i componenti l a di visione 1860" cc. 46 1860 gennaio 18 - febbraio 12

4. s. fase n 374, ''re la ziòne sul serv iz io dell'ambulanza de ll a 3 " Divisione nella campagna 1859 - dott. Manayra". cc.J4 1859 giugno 27

5. s fase. n. 348, ·'fascicolo 1° n. 29 d'ord rapporto so mmario sull'andamento del serviz io de i vari corp i de lla 5" D ivisione durante la campag na 1859 - maggiore Pio la Case ] l i 1860": "fasc icolo 2° n. 29 d 'ord. RappOJto sull ' organ izzaz ione composizione ed andamento d ' ogni ramo di servizio detla 5" Divisione du rante la ca mpag na de l 1859 - capitano Ca imi''; •·fascicolo 3° n. 29 d'orci. Riscontr i dei di ve rs i Corpi component i la 5" Divisione de ll 'Eserc ito ai quesiti dati dal minist ro della g uerra ci rc a la compi lazione di un nuovo progetto di o rd in amento de li 'Eserc ito in campag na, redatti da i diversi comandi c omp o n ent i la Divisione - 1860". cc. 78 1860 genna io l o - febbraio 29

6. s . fase. n . 372 , "rappo rto su i lavo r i eseguiti pe r porre in s tato di difesa Casa le, Col. de l Genio Stag li eno (li agosto 1859) cc. 4 J 859 agosto 11

7 s. fase n. 373bis, "rapporti s ul serv iz io del genio durante la campagna 1859' cc 33

- fase. 2 : "carte ll a n 57 , B. Campagna 1859, tabelle - s pecch i - c i cc. 167, pp . 82 1859 ap r i le 24 -1 861 agosto 20

1859 luglio 31

l. s fase. due cop ie, protoco ll ate co n i numeri 318bis ' 0' e 355: "n. 14, cl' orci , due tabelle di di slocazi on e dell'Esercito sardo con un registro dei document i ric ev ut i per l a compi l azione delle medesime 1859" cc. 14 s .d. Riguarda le di s locazioni di comand i, corpi, serv i zi ed enti territoriali de il ' armata sarda dal 30 mar zo al 15 apr ile 1859 .

2 s fase. n. 329 "Emplecement de I'Année française au 7 jull iet 1859 (co nclu sion de I'A rmi stice)- Dép6t de la Guerre1860" , cc. 2

1860 m aggio 22

241

-

3. s. fase n. 350: "n. l 6 d ' o rd., tabe ll a d i d is locaz ione del Co rpo dei Cacciatori delle Alpi da l 27 apr i le al 3 1 luglio l R59" cc. 12 1859 novembre 29

4. s. fase n 351: " n. 15 d'orci., tabelle parz iali di dis l ocazione dell'Eserc i to sard o ne ll a Campagna 1859- Co lonnello Driquet e maggiore Oliviero- 1861 - n. 5 f ascicoli3"'1" cc. l 8 l 86 1 agosto 20 In s l ''fascico lo l o, n. 15 d ' ord., spiegazione delle dis locazioni portate dai l ucidi contenent i ne l la cartella 7 , n. 261 d el protocollo Ca rte e P iani" 1 ' 0 ; lns. 2 " fasc icolo 2°, n. 15 cl ' o rd., Ve ri ficaz io ne a farsi ai lucidi contenenti nella cartella n. 7 con n. 26 1 del protocollo Ca r te e Piani"3 " ; ins. 3 "fase 3 n 15 d 'ord., Ope r az ioni m ili tari carte ll a C"; ins 4 "fas e 3 n 15 d'orci., tra sm iss ione delle sing le tabelle di di slocaz ione a i vari corpi per le opportune COJTez ioni "

5. s. fase n. 353 : "dislocazioni dell'esercito s ardo dal29 april e a l 7 lug li o IR59 " cc. 4 s.d .

6. s. fase n. 353: '·n. l 5 d ' o rd , tabelle dei movimenti d i ciascuna frazione delle compagn ie d i guerra dei Cac c ia tori franch i dal 27 maggio 1859 si n o a l g iorno in cui ve nn ero poste s u l piede di pace - maggiore Co r cl ig li a , 1859" cc 3 1859 d icembre l R

7 s fase. n. 356bis : " n 15 cl' o r ci , tab leau si n op t ique del marches et de m ouvemen t de l'Arme franco- sa rd e pcndant la campagne d'ltalie de 1859" cc. 3 con specchio 1859 lug lio 22 -27

R. s fase. n 349: '"n. 13 d ' orci., tabe ll e generali giorna li ere di dislocazione dell'Armata sarda campagna 1859" cc 74 comp r endono le tabel le dal 29 aprile al 12 luglio 1859.

9 . s . fase . 309bis, pubb li cazion i a stam pa: MIN ISTERO DELLA GUERRA Ordinamento del! Ese rcito sul piede di guerra c o 11 i nominativi de l personale c altr i e lement i aggiunti a m ano. p p. 16 a s tampa 1859

10. s. fase. n 310: "Specch i el i formaz io n e elc i s i ngo li corpi sul piede di g u erra - organizzazione de i vari se rvi zi " cc. 18 , p p . 66 a s t ampa 1859 comprendono, le seguenti p ubb li cazioni a s t ampa, rilegate in sieme: l specch jo della forza di un regg imento di fanteria sul piede di gue rra compos to di 4 battaglioni attivi ed l di Deposito; M INIS TERO DELLA GUERR A (G ;\BIN ETTO), Il, specchio della for za del corpo dei be rs aglieri sul piede di guerra: .tvl iNISTERO DEL LA GUERRA !Il Quadro graduale di un reggimento di cavall eria sul piede di guerra; M INISTERO DELLA GU ERRA (GAB INET ro), TTT bis Quadro g raduale dei depositi centrali di cavalleria sul piede eli guerra; MI NIST ERO DELLA GUE RRA (GABI :-.l ETTO). IV ,spec chio della forza del regg imento zappat(Jr i del genio sul pi ede di guerra; Is truzion e p e r il s ervizio e la contabilità delle inferrne rie cavalli in campagna , Torino , G . Cassone, 18 ap ril e 1859; M INIST ERO DELLA GU ERRA , rela zione e reale de creto circa l ' istitu zione d e l se rvizio lele grafìco presso l'Esercito , Tor in o, I l giugno 1859. Comp re nd o no anche le tabelle rela t ive a lla composizione e forza dell ' artig l ieria .

11. s. fase n 3 l 6: "Quadro d el persona le componente g li stati m aggiori dei quart.ieri general i de li ' Armata mobilizzata e d i quello ai medesimi addett i " c l 1859 ap ril e 24

12 s. fas e n. 318: " n. orci. 20 , situaz ione numerica della fo r za d elle d iv is io ne di cavalleria de ll 'Eserc ito sa rdo 19 luglio 1859-generale de Sonna z " c. l s .d.

13. s fase. n. 357: "n. ord. 2 0 , Stato delle perdite sofferte dall'e s ercito sa rd o nella campagna del 1859". c l s d.

.F a s e. 3: ca r te ll a n. 57, D. Ca mpag na 1859 .

cc 171 , 2 sch izz i , 3 lucidi, 2 fotografie, l 42 pp a stam p a

1859 aprile 16 -n ovembre 13, l R76 novembre 2 - l 877 marzo 7

l s. fase "n 256, schizzo de l combatti m e nt o a San Mart in o da unirsi alla relazione d e l 26 gi ug no l R59 " Schizzo l s d.

2. s . fase. , n . 265, schizzi del t enente Luigi Avogadro reduce della 2" gue rra d'indi.penclenza, s ui p rincipa l i combatt i men ti de ll a ca mpa gna del 1859.

cc 3, luc id i 14 s.d

3. s fase "n 295, disposizione difen s iva delle tru pp e e s t ensi verso la Magra del 1859 (22 feb braio) Schizzo l s.d.

4. s. fase. n 31 1 "dec re ti c c ircola r i d e l M ini stero de ll a g u e rra 1859. pp 11 2 a stampa 1859 ap ril e 24 - lu gl io 28 comprendono decreti e ci r co l a ri a sta mpa d el Mini stero d e ll a Guerra ( nn. 5 1, 52 , 38, 54, 4 2, 55, 4 6 , 66, 68,, 69 , 5 169, 77, 79 , 80, 5 5 , 82,6159,90,7256,93.7783,94, 60) re lat i ve. fra l'altro, a i: cacc iato ri delle A lpi e degli Appen nini, all'avan z a-

242

-

men to in tempo eli gue rra; decorrenza dei van taggi di campagna; promozioni, servizi, contab ili tà de i corpi.

5. s. fase. , n. 312, "n . orci. I l , Istruzione de l Ministero al Comandante la 2" Divisione (Fanti) pel caso di invasione degl i austriaci per il concentramento fra Tortona e Castel nuovo - Aprile- Genera le La Marmora - 1859" . cc 2 1859 ap r i le 16

6. s. fase. , n . 3 l 3 , "n ord. 12, Istruzione de l Min istero al Comandante la 2" D i v is ione (F anti) dispo s izione per 23 apri le pe l ri nfo rzo d'Alessandria. Generale La Marmora- 1859 " . cc. 2 1859 aprile 22

7 s fase., n. 314, "Dispos iz ioni concernenti la dife sa cl' A lessandr ia 25 aprile 1859" cc . 3 1859 apr il e 25

8. s. fase. , n. 320 " Disposizion i into rn o a ll 'ordi ne di marcia delle Divisione Generale Della Rocca, l 859" cc. 3 s.cl.

9. s. fase., n. 328 "01·clre Général (6 Jui ll et) portant les d ispo s itions pour les a ll ies pour la Journée du 7, Empeur Napo leon, 1859" Disposizion i intorno all'ordine el i marc i a delle D ivisioni , Generale Della Rocca , 1859" cc. 3 l 859 lug l io 6

IO. s. fase ., n . 3 19 "circolare de JJ'lntendenza Genera le dell'Esercito Sardo, 1859" pp. 30 a stampa 1859 apr i le 30- luglio 3 l comprende le circolar i a stampa nn . 2 -3,6-11, 14- 16,18, relative, fra l'a lt ro. aJ!a razione viver i , inferme ri e cavalli, i ndenn ità varie per le truppe combatte n ti, dis t ribuzione tabacco

11. s. fase., n. 322 " studio su l movimento de i corpi francesi per ven i re i n Ita l ia" del capitano di s.m. De Fornari". pp 28 l 859 aprile lO

12. s fase., n 323 "rapporto su l fatto d'a rmi de l 2 l magg io, gen. Cialdini 1859'' cc.4 1859 magg io 2 4

13. s. fase., n. 324 ·'rapporti sul fatto d'armi de l 30-3 1 magg io (Pa lestro) , gen. Cia ldini 1859'' cc 6, 2 fotograf ie d ' epoca 1859 giugno 2

14. s . fase., n. 324bis " rapporti dei comandanti di compagn ia e de i battag li oni del 10° reggimento fantetia diretti a l prop r io comandante eli reggimento , relat ivi a l fatto d ' anni di Palestro (30 magg io 1859) e proposte per ricompense" . cc. 23 1859 maggio 30 - luglio 19

15. s fase , n. 325 "Rapporto sulla d i fesa delle va ll i b resciane , Gen. C i aldini". CC 6 \ 859 giugno 23 -26

16. s. fase . n. 327 "'n . ordine 22, Bu ll etin ( 28 ju in) de la bata i lle de Solferino (24 Juin 1859)" cc . 4 1859 giugno 28

17 s. fase. n. 333 "Rapporto di is pezione passata ai cacc i ato ri delle A lp i dal Generale cialdini" cc. 7 1859 agosto 24

18. s . fase . n. 354 "Notizie c irca la partecipazione de ll a Mar i na sarda ne ll a gue rra del 1859, chieste dal Comando de l Corpo di Stato Maggiore il 2 novemb re 1876 , date dal ministero della mar i na il 7 ma rzo 1877 " . cc. 4 l 876 novembre 2 - 1877 marzo 7

19 . s . fase. n. 363 "Convention d'A rm istice (V ill afranca 8 luglio 1859)" cc.3 1859 luglio 8

20. s. fase. n . 365 "'rapporti del luogotenente barone Mazza Ad ria no da Marcaria al comandante la 4" D i visione durante l 'A rmistizio" cc. 84 1859 luglio 24 - novemb re 13

Busta 58

Corpo dj Stato Maggiore - Archiv io Mi li tare

fa se. 4 : n. 375 " carte lla n. 58. mate rial i raccolt i per la compilazione della relazione della campagna 18 59 - diario documentato delle operazioni della campagna del l 859 (n. l 3 fasc icoli). Capitano Manfredi, da ll o sch ie ramen to strategico fino al l o g iugno 1859" cc. 546 1859 genna io 24 - g i ugno 15, 1875

l. s. rase., " n . 375, Sez . storica - Relazione della campagna de l 1859 - dia rio documentato delle operaz ioni - fasc ico li l 0 " cc . 19 1859 a prile 23 - maggio 2, 1875

2. s. fase "n. 375, Scz. sto rica - R elazione della cam pagna del 1859 - d i ari o doc um entato delle o perazioni - fascicoli 2°" cc. 28 1859 ge nn a io 24- maggio 2, 1875

243

-

3 . s . fase.: "n . 375, Sez. sto ri ca - Re la zione de ll a campa gna del 1859- diario documentato de ll e o perazion i - fascico li 3°" cc . 20 1859 aprile 30 - maggio 2, Hn5

4 s. fase " n. 37 5, Sez storica -Relazion e de ll a campagna del 1859 - di a ri o doc um e ntato de ll e operazio ni - fascicoli 4 ° '' c c 41 1859 ma ggio 2 -1 3, 1875

5 . s . fase . n. "n. 375 , Sez. storic a - R elaz io ne d ella cam p agna de ll 859 - d ia ri o documentato de ll e operazioni- fascicoli 5°" cc . 42 1859 maggio 5 - 8, 187 5

6 s fase ' n 375, Sez. sto r ica- Relazione de ll a cam pagna del 1859 - diario documentato de ll e operazion i - fascico li 6"" cc 41 1859 maggio 8 - 12. 1875

7. s. fase . "n. 375, Sez . storica - Re l azio ne de .! la campa g na del 1859 - diar io docume nt.ato de lle o perazioni - fascico li 7°'' cc. 32 1859 maggio ll - l3

8. s. fase. ''n 375, Sez. s to ri ca - Re lazione de ll a campagna d el 18 59 - diario doc um e ntato de ll e operazio ni- fascico li 8"" cc. 34 1859 ma gg io 13 - 17, 1875

9 . s . f ase . " n . 375, Sez. sto ri ca -Re l azione de ll a campagna del 1859 - diario documen ta to de ll e operazion i - f ascico li 9"" cc . 33 1859 magg io 20-2 9 , 1875

10. s fase "n 375, Sez. storica - Relazione della ca m pag na de l 18 59- diario documentato delle operaz ioni - fascico li 10°" cc. 86 18 5 9 magg io 21 -24, 1875

Il s. fase " n 375 , S ez s torica- Relaz io ne de ll a ca m pag na de l 1859 - d iar io documentato delle o perazioni - fascicoli l l 0 " cc. 45 1859 maggio 24-26 , 1875

12 . s. fase. n. " n. 375, Sez. storica - Re laz ione de ll a campagna d el 1859- d ia ri o do cum e ntato delle operaz io ni- fasc icoli 12""

cc 72 1859ap ril e29 - g iugno 15

13 . s . fase . n. ·'n. 375, Sez . s tori ca- Re laz ion e de ll a cam pagna del 1859 - diario documentato delle ope raz ioni - fasc ico li 13°"

cc 53 18 59 magg io 3 1 - g iu gno 12 •

fase. 5: n. 376 "cartella n. 58, Sezione storica; mate r iali raccolti pe r la co mpil az ion e della re laz io ne della cam pagna de l 1859 (dal I " g iu gno in poi ) : l parte= narrazio ne deg li a vve nim e n ti compil ata su lla scorta dei doc u men t i della parte Il; Il parte = est ratti e copie di do c u menti esistenti ne i volum i de l cartegg io de ll a ca mp ag na; ca pita no Mine ll i, 1875 ". cc. 333 1859 giugno l " - l ug lio 16, 1875

l s fa s e , " n. 376, avve1tenze" c. l s.d.

2. s . fa se . "n . 376, I parte, narraz ione deg l i avvenimenti compila t a sulla scorta dei d ocume nti d ella parte Ir' cc 204 s cl

3. s . f ase : "n 376, estratt i e copie el i documenti esis t enti nei volumi del cartegg io d e ll a campagna" cc. 128 1859 g iu gno l "- lug li o 16 - fase. 6: n. 377 " Sezione stor ica - relaz ion e s ulla camp agna de l 18 59: s tu d i preliminar i. brano, il mio studio del cap i tano Lamberti". cc . 64 s.d . -fase. 7: n. 6173 " A , Se zi one sto r ica, relazion e de ll a c a mpag na del 1859 studi prel im inari de l capitano Zane lli e del tenente Mon ta le nti ". cc. 266 1874

l. s. rase., "n 61 73, Sezione sto r ica , relazion e de lla campagna del 185 9 stud i p reli m in a ri de l capi ta no Za ne lli , !moti vi e appare cch i di guerra, 3 fascico li " cc.28 ·

2. s fase "n 6173 , Sez ione sto rica , re l azione della c a m pagna del 18 5 9 st ud i pre li m i na ri del capi tano Zan e lli , Il Preliminari della guerra. 4 fascicoli," cc. 35 s.cl.

3. s. fase . : "n . 61 7 3, Sezione s torica , re lazio ne dell a ca mpag na de l I 859 stud i p re li m in ari del ca pita no Zane ll i, 1/1 il teatro della g uerra e gli ordinamemi degli eserci ti , 5 fasc icoli" c c. 4 6 s .d .

4. s fase : " n. 6173 , Sez ione stor ica, rel az ione della campagna de l 1859 stu di prelim in ar i de l tenen te Montalenti e de l tenente Ari mondi ( 1874) , l sgu ardo ai t eatri di guerra -ferrovie - for fijìcaz.ion i ; Il l 'Esercito piemontes e e il generale La Marmora del1849-1859 ; III concetti del co m e di Cavou r per il concorso della rivolu z ione; IV Gua rdia Na z ionale, Marineria; V e VI Esercito austriaco; VII cen ni sugli eserciti degli a ltri s tati italiani; Yll1 Esercito ji ancese, situa z ione stra teg ica avan ti ...

244

delle ostilità ; IX mobilitazione dell'Esercito sardo; X rnobiliw zione de/t 'Esercito .fi·ancese; XI schieramento strategico dell'Esercito sa rdo ; XII concentrarnento dell'Esercito francese. 7 fascicoli più l annesso e 2 dup li cat i .''-' '1 cc. 157 1874

Busta 59

Corpo di Stato Maggiore - Arch ivio Mi l ita r e " n. 378 sez ione stor ica - traduzione della relazione austriaca della campagna d el 1859 non completa" - fase. 8: "n. 378 traduz ione della relazione austr iaca \' ', tenente di Montalenti". cc. 653 s .d.

l. s fase., tradu zione di parte de ll a r e laz ione uffic ia le a ustr iaca ( da ll ' in izio de ll e ostili t à alla fine de l maggio 1859) della campagna del 1859 cc 272 s.d.

2 s. fase. copia della tradu zione di parte della relazione ufficiale austr i aca (dall' ini z io del le ost ilità a lla fine de l magg io 1859) del la campagna de l 1859. cc . 238 s.d.

3. s . fase .: "cop i a di s tra! c io de ll a tradu z io ne d i pa11e de ll a ufficia le austriaca (da l 2 1 a l 31 maggio) della campagna cie l 1859. cc. 143 s .d.

-fase. 9: "617 4 Brani di traduzione d ella re l azione austriaca del l 859 (capi t ano Manfredi)"·"". cc . 112 s.d .

l. s. fase stralcio di traduzione delle pagine 42 -62 della relaz ione austri aca elc i 1859 re lat ive al primo per iodo del la g uerra p r i ma dell'arrivo delle truppe francesi (a prile 1859). c c. 7 s d.

2. s. rase st ralc i di traduzione del la re lazione aus tr iaca del 1859 (fascicoli 1-3) relativi alla " ba t taglia eli Magenta - 4 giugno" cc . 30 s.d .

3 s. fase stra lcio di tr aduz ione de ll a r elaz io ne aust ria ca de l 1859 (fasc ico lo 4) re lativ i al la "formazione di nuovi corpi d'esercito, dell'Armata d'Ita li a; mese di maggio e el i g i ugno 1859" c a ll a si tuaz ione da l 17 a l 21 giugno 1859. cc. 15 s.d

4 . s . fase. stralcio di traduzione de ll a relazione aus triac a del 1859 (fasc icolo 5) r elativo a i "p r epa rativi per la r ipresa de ll 'offensiva sul Mincio al 22-23 giugno 1859)" cc. 14

5. s. fase. stralcio di tradu zio ne della relaz ione austriaca del 1859 (fascicoli 11 - 14) re l ativi ai "all a marcia de ll'a rmata austr iaca ne ll e posizio ni d iet ro il del M inc io " marcia dell ' annata austriaca nelle po sizioni dietro il Mincio (t.racluzione ab b revia t a)", "riti r ata de ll 'A rm ata austriaca del Mi nci o dietro l ' Adige (27 gi ugno)", avvenimenti fino a l 5 luglio. cc . 24 s.d .

6. s fase : str a lei el i tra duzione della re laz io ne aust ri aca de l 1859 (fasc ico l i 15, 17) relativi ag i i "avvenimenti ne ll'Italia centra le e a ll e bocche de l Po, Ad ige c B renta". cc 10 s.d.

7. s . fase. stralci eli traduzione clelia re laz ione austri ac a del 1859 (fascico li 18, 19) re ia ti vi a ll a situaz io ne dc ii c "coste veneziane dalle bocche del P o a quelle cie li ' lsonzo. cc. 12 s cl

Busta

60 Co rpo d i S tat o Maggiore- Arc hivio Mil itare Sezione storica

-fase. lO: " n. 379 re l azi o ne della Campagna de l 1859 dci cap ita n i Morcno c Tro i lo" cc. 1369 1878, l ug. l o

l s. fase. , ''379. Relazione del la Campagna dell859- capitani Moreno e Troi1il' s"

1859 mag - 22 no v 1859, 18761879 ma r. 15, 1886 g iu. 15cc. 329

1879 marzo 15

Comprend e : - promemo r ia3 1(', in data 15 marzo 1879 , del capita no T roi li de ll a Sez ione stor ica de l Comando del Corpo d i S t ato Magg io re, riguar da nt e la redazione della relaz io ne de ll a campagna del 1859; - tes t o (646 pagine) della stessa r e laz ione del la campagna de l 1859.

245

2 s. fase "379. Relazione della Cam pagna dell859, A ll egat i n. 14 - ca pita ni Mo r eno c Troi li " cc 84 1859 maggio l o - 22 novemb r e 185 9 ; 1886giu g no 15-lu g lio 1°

3. s . f ase.., 1 - "379 . Sezione Sto ri ca - re laz ion e de ll a campa g na de l 1859, comp i laz io ne del capitano More no ind i del capitanoTroili-1 7 neg li anni 1876, 1877, I 878,M inut a" cc. 9 56 1876-1878

- fase. li: " n 3 81. Comando de l Co rp o el i Stato Maggiore - Sezione Sto r ica, campagna de l 1859 d iario de ll e operazioni dall ' ini z io de ll e ostilità fino a l 25 maggio precede un promemori a della sezione s tor ica c du e lette re d e l Sig. Chi a la, comp i lazione de l Co lo nn e ll o Chiala Valen t ino , 1894 - 1895 ". cc 58 1894 -1 895

Busta 61

CoqxJ el i Stato Magg io re- A rc hivi o Mi li tare Sez ione s tor ica

-fase. 12: ··n. Proroga dell'Armis t izio de l 7 luglio (Vi ll a fr a nc a)" cc. 3

- fase.13: " n. 2 4, 1859, U fficiali parmen s i" . c c . 7 rigu a rd a l' ammi ss ione d i uff iciali de ll 'e x d ucato di Parma e P iace nza nell'ar mata sa rd a. - fase. 14: "Ufficiali vive nti ne l 1907 che prese ro parte a ll a ca mpagna de l 185 9"

1859 luglio 8 - agosto 26

1859 gi ug no 25 - Iug l io 29 pp. 13

1908 gen na io 30 comprende 2 co pi a a stampa de ll a circolare n. 30 cic li 'U f fic io s to r ico del Co mand o de l Corpo di Sta t o Magg io re rcla ti va a l la campagna del 1859 con allegato "ele nco deg li ufficia li v ivent i in sc ri tti s ull 'a nnuar io del 1907, dei quali s i è trovata la posizione nell'armata sa rd a e ne i co rpi volonta ri durante l a campagna de l 1859.

- fase. 15: " n 748 trattato d i Zurigo 10 novembre 1859". pp. 2 18 59 no vembre 23 comp rende copia a s tam pa de lrL 290 della G az.z.elfa piemontese - Giornale Ufjìciale de l Regno

- fase . 16: "copie eli documenti ri g uard a nti i se r v iz i nel la ca mpag na de l 1859". cc . 3 50 1859 magg io 4-lu glio 3 1

l. s fasc "X I i l fun z ionamento d e i se r v iz i d ura nte la campagna: A I nte nd enza: a) se r v iz io d ell' inten den za in ge ne ra le b ) ser vi zi o dell e suss istenza , c) se rvizi o sa ni tar io. d ) serv iz io ve ter in ar io. e) se r v iz io trasport i. t) se r viz io pos tale, g) se r viz i o vestiario e d equi p agg i amento B ) se r v iz io di arti g li er ia, C) serv iz io del ge n io, D) serv i z io te legrafico, E) se r v iz io d i po l izia. F) serio delle gu id e" .

cc 223

18 59 magg io 7 - luglio 27 ins. l. " a) servizio dell' Inten de nza in ge nera le"; in s. 2 " b ) servizio delle su ss is tenze"; in s 3 "c) servizio sa nitario "; i ns 4 " cl) s ervizio veteri nari o " : i ns. 5 "e) se r v iz io tra sporti "; i ns. 6 " f) se r vizio pos tal e"; i ns . 7 " g) servizio vest iar io ed e quipagg iamento "; In s. 8 " B ) se r viz io di art ig l ie ri a"; ins 9 " C) se r viz io d el Gen io; ins 10 " D) Se r viz io te le g ra fi co";": ins. 1 1 " E) S e r v iz io di po l izia"; ins . 12 " F) se r v iz io d elle g uid e'';

2 . s . fase . "A pp en d ice al fun z ionamento dei servizi, d ocume nti I ntendenza: s ervi z io s ussis t.enza. s er vi z io sa nitar io , serv iz io veterinario , s ervi zio tras port i , serv iz io posta le, servizi o ve terinario e d eq ui pagg iamento , serviz io d 'a rtig li er i a , serv iz io del gen io , se r v izio telegrafico , servizio di po li z ia , se r vizio guide" cc. 127 1859 maggio 4 - lu glio 31

- fase. 17: "copie eli documenti esis t enti ne!l 'Arch iv io di stato di Torino racco lt e d a l C ap ita no B ra ncacci o ne l 1904 ". cc . 429+ l sch izzo 1859ge n.l 0 -n ov.30, 1860 . 1878 ma g. 28 , 1880 fe b. 2, 1903 ma g. I 6 - cl ic. 2 8, 1904 g en. 8-27. 1909 ap r. l 8

L s fase Lettere el i tra sm iss io ne d i copie eli d ocume nt i (riuniti in qu a dern i) re lativ i alla campagna de l 1859 de l capi t a n o Brancaccio a ll ' Ufficio s tor ico del Comando de l Corpo eli Stato M agg iore. cc . 2 1909apri le 18

2. s fase. Quaderno n. l. cc 179

1859 ge nna io 12 - novemb re 30, 1903 ma gg io 16- a g osto 9,

246

ins. l. Lettere eli trasm is s ione eli cop ie di document i riflettenti la campagna del l R59, depositati presso l a 4" Sezione cieli' Archivio eli Stato eli Torino; ins. 2 "periodo eli preparazione a ll a g uerra n. 2): concentramento di truppe in seguito acl ordi ne 12 genna io 1859"; i ns. 3 . " periodo eli preparazione a ll a guerra n. 3) :scrvizio d'informazioni fatto per cura dei RR. Carabinieri- comandi divisione d i Alessandria-Suddivisione eli Novara- truppe eli Tortona - Vogher a dal l o gennaio al 30 aprile: lette ra dirette a S.E. i l ministro della Querram :·: ins. 4. ''svolgiminto della campagna A) raccolta eli telegrammi cifrati c co rr ispondenze confidenziali del generale La Marmora. del mini s tero de ll a g uerra, del capo di s tato maggiore ali' Armata dal 2 magg io al novembre"; ins. 5. "svolgime nt o della campagna B) Quaderni eli minute eli lettere scr itte dal ministro La Marmora durante la su a permanenza presso l'Armata dal 3 magg io al 13 luglio 1859 )1"";

ins 6 "svo lgimento cle li a campagna C) Quaderno de ll e lettere e dispacci (minute) s pedite dal reggente il ministro della guerra in Torino dal 3 maggio a ll ' Il lug lio l R59 (spogl io della corrispondenza del gabinetto de l min istro) co n un allegato ";

ins 7. "svolgimento della campagna Z) formazioni eli battag li oni provv iso ri in Alessandria dal 28 maggio al 10 giugno 1859";

ins. 8 promemor ia del capitano Brancaccio in data 9 agosto 1903"

3. s. fase. "n 382bis , Quaderno n. 2, corrispondenza dell'Ufficio gabinetto del ministero de ll a g uerra da l l o genna io al 30 ap ril e".

cc. 93

1859 genna io ! 0 - april e 30. 1904 gennaio 8 comprende le lettera eli tra sm issione c un quaderno contenente 304 documenti. in copia , sulla campagna del 1859, rintracciati presso l 'Archiv io eli s tato eli Tori no da l capitano Bra nc accio. 4 s fase. Quaderni n. 3- 4. cc 155 + l schizzo

1859 feb. 14-ago. 22, 1860, 1878 mag. 28, 1880 feb. 2, 1903 clic. 2R, 1904 gen. 27 ins . l . Lettera di trasmi ssio ne n . 5 l 6, in data 27 gennaio 1904, del Comando I Corpo cl' Annata a l Comando del Corpo di Stato Maggio re; in s 2. Quade rn o n. 3. ·' 1859 , corrispondenza dell'ufficio gabinetto del ministro della guerra, dal l o maggio a tutto agosto": comprende l schizzo ''monografia virtuale de ll a strada de llo Stelvio" . ins. 3. "quaderno n. 4, n 382b is : I R59. primo schie ramento dei pie montesi s ul la Dora"; comprende, fra l'altro, progetto del genera le Fant i "pens ie ri sul modo eli combattere in Ital ia una g uerra contro l 'Austr ia essendo il Piemonte alleato con l a Francia" del febbraio 1859.

-fase. 18: ·'n. 38 2, Campagna del 1859: Minuta di relazione Compilazione del co lonnello Fab ri s comm. Ccc i lio". cc. 461, 25 schizz i , pp 13 a stampa 1859 lu glio- 1860 ap ril e 26, 1899 l . s. fase . le "note caratte ristiche degli uffici a l i ed i mpiegati del Corpo reale dello Stato Maggiore e degli ufficiali cleii'Escrcito i quali furono addett i a l Qumtier genera le pr incipale durante la campagna d'Italia del 1859" cc 19 1859 novembre 19- 1860 aprile 26

2. s . fase. n . 382 "La Guei-ra cl'Indipcnclcnza nazionale de l 1859". cc. 442,25 schizzi, pp. 13 a sta mpa 1859 luglio 29 - 30, 1899 Comprende la bozza del testo della relazione uffic ia le della II gue rra d' ind ipendenza, con schizz i e al legati annessi, redatta dal colonnello Fabris. Si segnala la pubblicazione : M. Bu TIURIN I , Particolari inediti dell'eroico fatto militare di Frassineto Po 7 maggio 1859, Sa lò, T ip ografia devoti, 1899, (pp. 13) e due documenti originale de l 29 e 30 luglio

Busta 62

Corpo di Stato Maggiore- Archivio Militare Sezione storica

- fasc.19: n. 384, ricordi pe rsonali elci s upe rs ti t i IR59. pp. 12 a stampa + cc. 140 1908 gen naio l O- febbraio 19

l. s . fase. comprende le lettera eli tra sm iss ione de ll a circolare n. 30, l a stessa c ircola re n. 30 in data 30 gennaio 1908, re l at iva alle testimoni anze utili per la redazione degli ufficiali che presero parte alla campagna del 1859 e v iventi nel 1907 e relati vi elenchi nominativi allegati. pp.J2astampa+cc I4 0 1908gennaio30

2 s. fase. " n. 3R4. Campagna 1859 - risposta a ll a circola re sui superst iti, pratica l , ricordi personali dei su perstiti della campagna 1R59". cc. 140 1908 genna io IO - febbraio 19 ins. l . "rel azione sulle ri sposte dei s upe rs ti ti de ll a campagna l R59 alla re lazio ne"; ins 2 Corrispondenza tra l 'Ufficio storico de l Comando del Corpo el i S tato !Vlagg iore e i s uperst iti della campagna elci 1859 sop ravissut.i nel 1908: - fase. 20: "n. 385, Copia diario Cadolini Giovanni Colonnello e Senatore del Regno (ne l 1859 sotto tenente nel 2° Reggimento cacciatori delle Alpil20".

247

cc. 146 (datt il osc ritte) con 6 sch izz i inserit i ne l testo 1860 -fase. 21: " n. 385. 1859, le stragi di Perug ia ( re laz ione Donzetti, Ba ld ini e Berardi a l ministro Cavour)" . cc. 72 1859 giugno 21 - lu glio 2

l. s. fase . ''Busta M inserto A, doc. l". cc. 8 comprende copia de ll a " relazione dei fa t.ti di Perugia" d i Giacomo Tellini

2. s. fase. "busta M. inserto A, doc. 2" cc. 5 comprende copia di re l azione non fi rmat a su i ratti di Perugia .

3. s. fase. "Busta M. inserto A, doc. 3"

s.d. 1859 g iu gno 24 cc. 9 1859 giugno 22 comprende copia d i re laz i.one del sottotenente Morrari sottointenclente mi litare presso il corpo di spedizione pontific io in Perugia.

4. s. fase. " Busta M inserto A, doc. 4 " cc. 8

s.d . comprende copia della "Relazione de ll a difesa c conseg uenze del giorno 25 giugno in Perugia'' di Anton io da l Buono .

5. s. fase "Bus ta M. inserto A , doc. 5" cc 5 1859 giugno 21 -24 comprende copia di 2 lettere di Eduard Perkins , cittadino statunitense al commissa r io straordinario per la Toscana e al ministro d eg li s tat i uniti a Roma .

6 s. fase "Bus ta M. in se rt o A, doc. 6". cc. 2 1859 g iu gno 27 comprende copia eli una lettere eli un monaco cass in ense eli Perugia ad un monaco cass in ense eli Fi renze.

7 s. fase. "Busta .lVl. inse r to A, doc. 7". cc. 2 . 1859 luglio 2 comprende co p ia di una lettere di un monaco cass in ense di Perugia ad un monaco cassinense di Firenze .

8 s ra se "R. Arc hi vio di s t ato di Firenze Relazione sui fatti di Perugia. Bus ta M. in se rto A, documento 8". cc. 27 1859 giugno 24-27 comprende 2 cop ia (l datti loscritta) della relazione di Nicola Donzett i, Zeffer i no Baldin i , Ti ber io Berat di al ministJo deg l i affari ester i Cavour,in data 27 g iu gno 1859 , con a ll egat i i testi di due manifesti affiss i , r ispettiva mente , ad Arezzo il 24 giugno e a Firenze il 25 g iu gno 1859.

9. s . fase. "Busta M. inserto A, doc. 9" . cc.8 comprende copia della " nota delle uccisioni, r ap ine e vio le nze cd a ltri eccess i commessi dalle tru ppe pont ifi cie fuor i combatt i mento "

-fase. 22: "Archivio di s tato di Torino - Campagna 1859: morti e feriti dopo l' 8 g iu gno " pp 206 s .d. comp r ende il registro dei cadu t i e feriti dell'Armata sarda dopo 1'8 giugno r iparti ti secondo il corpo d'appartenenza e i n ordine a l fabetico no minativo .

Busta 63

Corpo eli Stato Maggio re - Archivio Militare Sezione sto rica "Documenti del 1859 ceduta a li 'Ufficio Storico del generale Pe titti - l o aprile 1911 "

- fase 23: "Trasmissione di documenti sulla battag l ia eli Solferino e San Marti no". cc. 2 1911 aprile 1° compren d e la lettera d i accompag namento dei 9 fascico li di documenti del 1859 (segnati con le lette r e maiuscole, dalla A alla l) , già i n possesso del gene r ale Agostino Petitti da Roreto , trasmessi dal ni pote, genera le Alfonso Petitti da Roreto , comandante la Brigala Toscana ne l I 9 1 1, all'Ufficio Storico del Comando del Corpo di Stato Maggiore

- fase. 24: "A , n . 407, Stud i tattici sulla battaglia di So lferino e San Mmtino - minuta n . 3 = copia (comple ta)" . cc. 80 s.d .

- fase. 25: "B , n. 407, San Mar tino- Solferino, si tuazi o ne delle fo r za, tabelle de lle perdi t e ecc." cc 4 0 1863, 1886 giu 25 -1 890 gcn 12 ri guardano le perdite numeriche delle trup pe fran ces i , austriache e sa rd e con e lenchi nominativi parziale d elle sole truppe sarde.

- fase. 26: "C, n. 4 07, combattimento di San Martino: documenti ufficiali". c c 237 + pp 41 a stampa

1859 rnag . 3 - ott. 16, 1888

248

feb. 28- gi u. 22, 1889 set. 21- cl ic 5,1890 fe b. 7

l. s. fase. "Combattimento eli San Martino : rappo r t i officiali it aliani ed austri aci; t abelle d i d islo c azio ne della 3" Divisione; o rd in i de l g io rn o e d iari. Documenti raccolt i cl allo zio per la narra zio ne di San Martino". cc l88+pp.29astampa 1859gi u.24 - ott. l6 , 1888 feb 28 - g iu 22 , 1889 se t. 21- cli c . 5, 1890 feb . 7 Comprende, f r a l'altro : " l ' in di c e de i do cum e nti d a me raccolt i per co mporre la narrazione de l combattimento el i Sa n Mart ino il24 giugno 1859": 4 copie a sta mp a de l nn. 161- 162 del28 - 29 g iu gno ! 859 e nn. 176 -1 77 del 13 e 14 1uglio 185 9 della Ga zz etta piemontese - G iornale ufficiale del Re gno; generale della Rocca Rela zione s ulla ballaglia di Solfer in o e San /vfartino (a s tampa). 26 giug no 1859

2. s. fas e. "Ga zzell a Piernont ese (giorna le ufficiale) n n. ! 56 , ! 58 , 159 dei giorni 23. 25 e 26 g iu gno - re lazion i s ul co mbattim e nto di Pa lest ro Rapporti vari sull'artig li er i a durante la ca mpa gna del 1859 (esclu s a la battaglia el i San Martino )" cc . 49 +pp. I 2 a s t a mpa 1859 maggio 3- lu g lio 8 compre nd e, fra l 'a ltro. 3 c o pi e dei nn. 156. 158, 159 de ll a Ga zz etta p iemont ese - Giorl!ale ujfìciale del Regno d ei g iorn i 23, 25 e 26 g iugno 1859.

- fase. 27: "D, n 407, Mado nna dell a s c o perta: rapporti e notiz ie ufficiali " cc . 4 4 1859 gi u. 23- 2 lu., 1886 lu. 1-22, ! 887 ma r. 24 - ap r i le 5 comprende do c u menta z ion e, i n copia, d ella campagna de l 18 5 9; promemoria e s tud i cieli 'U ffi cio C ( Uffi cio sto ri co) de l TT Repa r to del Coma ndo del C o r po d i Stato Maggio re, co rr is pon de nz a t ra l ' Ufficio C e il gene r ale Pet itt i

- fase. 28: "E, n. 40 7 , re lazione ufficiale a us triaca: traduz ione". cc. 124 s.d . comprende la trad uzion e no n lette ra le , fatta da l capi t ano Manfredi, de ll a pa r te re lat iva alla battaglia di Solferino de ll 'opera dell'Uffic io S tor ico m i lita re d eii'I mper ia l Reg io Sta to Maggiore Genera le, La guerra in ltal ia - 1859 secondo i documen ti delta campagna ed altre j(mti autentiche, ed ita ne l 187 4

- fase. 29: "F, n 407, Battaglia eli So l fe rin o c S. Martino: ge ne ra lità - s u nto di pubb l icaz ion i a l ri g uardo- d escr iz io ne de l terre no" . cc . 174, p p. 38 a stam p a con 9 i llustraz ion i , l schizzo s.d Compre ndo no co pie dattiloscritte d i stra le i el i pubb li cazio ni it a l ian e e d es tere su ll a campagna cie l 185 9 .

l. s fase." l La carnpagne d'lt a lie en 1859 rèdigè parla cli v is io n histo r ique de I'Èt at major de Pru s sie" cc IO s .d

2 . s . fase . " l bis . Rela z ione austria ca . Co mbattim e nto di Madonna della Scope rt a c eli Ponte I rt a" cr .9

3 s. fase. " 2 Somma rio di storia militare d el magg io re Genera le Carlo Cors i ' ' cc . 6 · s .d .

4. s f ase " 3. No te ricavare dall'opera o ff icialc. Campagne de I'Empeur Napoleon JJJ en italia, an tece de nt.i de lla battaglia eli So lfe rin o" cc. 7 s.cl.

5 s . fase '' 4 la guer ra in Ita lia, versione da l te de sc o: fase . l , giornata del 22 gi ug no; g ior nata del23 gi ugno " cr n

6 s . fase. "5 . Somma r io de l l o f as cico l o - 2 ° vo lu me - de ll'o pera to Der Krieg in ltalien 1859''. cc. 14

7. s fase "6 A lcuni appunt i !ra tti cl alla campag na de l 18 59 s critti d a un ufficiale pru s s iano (an onimo ) e s tampato a Thaon ne l 1863"321 • c c .4

8. s. fas e. "7 . Su nto de l diario d ella cam p agna de l 1859 d e l ge nera le Sola ro li a iut ante di ca mpo d i S.M . il re Vittorio E manu ele; sunto della cam pagna del 1866 dello stess o autore" cc . 6 1888 gi ugno 5

9. s fase. "8 descr iz ione de l ca mpo di battag li a di So lferino : l, traduzione dell a relaz ion e dell' Uffici o de l Corpo el i Stato Maggiore a us tr iaco; II , brani de ll 'ope ra de ll 'Uffic io stori co del Corpo eli S t a to Maggio r e prussiano nel quale è nan·ata la cam pagna de l 1859, che co ntengono de scr iz io n i de l campo d i battaglia d i Solfe r ino e di porz ioni di que s to" cc.2

IO. s fase. "9 Note sul R eg o lamento p iemo ntese del 1852. 3 vol. el i pa gg 2 42+20 8 +286 = 736 - note su l R ego l amento austriaco de l 1851-5 3. da R eg leme/ltes der manovre \· à l'usage d e a ustrich enne t rad uit de l'alleman d et [ . j par A. Deppe ca pi taine comanda nt d ' arti llerie ( Be lgio) , Bruxe ll es [ l, 1856 Compila to dal Colo nn ello Alfredo Petitti per lo s tudi o d i Madonna de ll a sco perta.N o te da l precis historique de la tactique del ' il1{an terie franca is e depuis 179 1 jusqu ' à no

249

j ours Be rge r-Lcvrn nt , Pa ri g i l R9 1" cc . 1. 6 1895 fe bbraio

Il s. fase. " l O. Madon na de ll a Scope rt a : a ppunti e no ti z ie t ra tt e da li ' Ha ii a mi l ita re a nn o 1863 Art ico li de l Colonn e ll o Casa nova de l magg io re P. Bal la ri o. e tc." . cc. 20 1863 luglio 9 . i n c opi a 1892 o tt. 2

12. s. fase ''li. La bauagl ia D I San Mar1i no da : Brigala dei Granatieri di Sardegna. memorie storiche raccolte da l magg i ore Domenico Guerrini. tip. Roux c Viarengo. To ri no". cc. 4 s.d.

13. s. fase. ·'12. Dal libro. Il /859 e l'Italia centrale, miei ricordi - generale di RePe/ Milano D innolard 1891 •·. c. l 1891

14. s. fase. " 13. Da ll a Storia dalle Brigata Aosta di Severino Zane ll i" pp. 38 a stampa con 9 illustrazioni s.d.

15 . s . fase. ·' 14 . Ricogni::.ione dei P iemo 111 esi No te prese da me capi t ano d i Stato M agg io re da i doc ument i conservati ne ll 'Arc hi vio de l Coq)o . A Pc titt i" cc . 6

16. s fa se. " 15. Tra d ue g uerre Fog li o de l Diario degli anni 1867 -1 R69 Teodo ro de Be rhard i Lip s ia 190 l. H irzel. 8 march i. R ece ns ion e de ll a Milit ar Lil erarur Zeitung - n . l j annuar 1902" cc 2 190 1- 1902 gennaio

17. s fase " 16 pa ra ll e lo tr a N ie l e Be nedec k a San Martino - Guidi zzo lo''. c l s.d.

J8. s fase '' 17 Il comba ttim e nt o d ' in co ntro ( battag lia d i So lfe ri no 1859) co nsidcral io ni sto ri co- mi litari de l baro ne Von Furitorg-Loving Sowron magg io re di S tato M agg io re del l 'ese rci to pr ussiano. 1904" cc. 6 s.d.

19. s. fase. ''18. "(E. Friedjung) Benedicks nachege lassene br iefc un d zu einer biographie verarbetc t vo n - Lipsia G ru bel et Sorncncrlatte. 190 1··. cc 5

20. s. fa se .·· uova antologia volume 2° Serie 2° fascicolo 6 giugno 1876. Ore s te Barattieri: la battaglia di Solferino e San M artino secondo !!li ultimi documenti austriaci' . cc. 2 - s.d.

2 1 s. fase. "20. la battaglia di Sa n M art in o seco nd o i l generale De lla Rocca (da di u11 veterano: r icordi Stori ci e aneddoti del generale della Rocca. /807 -1 859. co n ritratto dell'ati/ore e 2 carte. Bologna. Za ni c he ll i 1897". cc.4

22 s fase ' ' 2 1 un c hirurg ie n milit a re a pp a rtenant au R eg im e nt A rc hidu c Ru n ie ri ra pp o rt e cc qui pcut: (vo l. 13 pag. 92 7). Memori e de ll 'A rc hi v io ci e l Co rpo eli Stato Maggiore' m: cc. 2 s cl

2 3 . s . fa se . "22 . Arti g lie ria Au s tr iac a, Specchio comparativo (Re l az ion e a us tri aca s u l Mincio dell'Imperia le re a le Arrn a ta -23 g iug no, B a ttag li a di So lfe rino) di A. Petitti" . cc . 19 s.d.

24 s. fase "23. B a tt ag li a el i Sa n Mart in o - Co mbattimento di Mad o nn a de ll a sco pe rt a (L uc ido ri cav at o d a l pi ttore Cenn i s u ll' a tl a nte d ell'opera Campag na dc l'Empe re ur Nap o le on IIT e n Tt al ie". Sc hi zzo l s.d

25. s. fase. " Reggimento cavallegge ri d i M o n ferrato - secondo Squadro ne". cc. 5 s.d. Lo stralcio. in due copie. una t ratta da. Patria Esercito R e memorie e note di Leopoldo Pullé, Hulrico H ocpli, M i lano 190 2 l' a lt ro dalla Rivisra di CGI'alleria l uglio 1900. articolo dello stesso Pullé. riportano la firma di Avogadro.

- fase. 30: " G. 407. Combatti menti di Solfer ino -Medole fra francesi ed austriaci. note". cc . 29 . pp. 6 a s tampa

1859 luglio 3-8. s .d. pp 6 a stampa

l. s. fase. ·'Giornali esteri rela t ivi alla ca m pag na de l 1859'·.

1859 lu g l io 3 - 8 co m pre nde tre copie dc i q uo t id ia ni: Le .lo urnal des d èbats po litiques et li u eraires de l 3 lu g l io 1859, La Patrie de l 5 l ug li o 1859, Le No rd - jo um a l int emational de l 8 luglio 18 59.

2 s fase. "Co m ba tt ime nt o de i 2°, 4 ° e 5° corpo d'armata fr a ncese co ntro la l " A rm a t a a us tria c a" cc. 23 s.d. c ompre nd e s tud io co mparato tra la relazione ufficiale au s u·iaca e qu e ll a fra ncese

2 50

3. s fa se. ·'Combattimento d e i co rpi l 0 e 2° e della guardia imperia le francese da un lato e dei co rpi l ,V. VII aust1im: o da ll' a l tro la to ". cc. 6 s .d

- fa se. 31: '' H . bibliografia sulla campagna del 1859 in Italia·· (manca nt e).

- fa se . 32: "Marzo. l, 407, documenti per Madonna della Scoperta. corr ispo ndenza ". cc.310epp.31,schizzo l 1859 g iugno 24, 1866 ge nn aio 27, 1885 apri le 29 - 1889 marzo 18

l. s fase. " l . Co n fronto fatto fra le diverse relazioni sul combatti me nto di madonna de l la Scope rta pe r ri leva r e le con traddi z ion i c pe r r ico noscere i pun t i d e ll e medesi me che differi sco no fra loro". cc 32 s.cl.

2. s. fase. "2 ria ss unti di n o ti zie forn iti dai generali Qu aglia. M an·o , Incisa, Bonardelli. ecc cc. 3 s d.

3. s. fase. " 3. Appunti presi su alcuni manoscritti del defunto generale Giovanni Durando comunicati dall'antico aiutante di campo di questo, G ariazzo. al deputato Luigi Chiala e da qu esto datimi in v is ione'". cc.7

4. s . fase "4 t re s pecchi r e lativi a ll a l " Divisio ne " cc 7 1859 g iu g no 24-26

5. s . fa se . "Ba tt ag l ia d i San Mar t in o co mbatt i me nt o d i Madonna sco pe rto e s u ccessivo atta cco d i Poz:t.o lcngo per opere de ll a Brigata Pie monte c marcia d e lla Divisione Durando verso sa n M a rtino: COJT ispondenza co l te n e nte genera le O l ive ro Comanda nte la Di visi on e eli Chieti g ià ca pit a no eli s tato m aggiore addetto a lla l " Di visio ne durante la campag na d el 1859'" cc. 15 1887 g iu g no 4-19

6. s. fase. "Sunto di una lettera del Generale Canderi na (defunto), g ià aitante di campo del Re Vittorio Emanuele nella campagna del 18 59 e relativo ossc r vazion i.,. cc.2

7. s fa se ·'7. Battaglia eli San Martino. Combattimento della Mado nn a della Scope11a. Fa sc ico lo del pe r iodico militare il so ldato italiano n. Il de l 15 agos t o 188 1 co n te nente un art ico lo d e l l'allora magg iore Trailo Rina ldo n e l 67° Regg im e nto fa nte ria intitola to il generale Alfonso Lama rmora Co r r ispond e n z a c ol s ig n o r caval iere Tr a i lo te nente co lo n ne l lo ne l 3° Regg imento al pino a Sav ig l ia no , autore di un a r t ic o lo d e l g iorna le i l So ld a to ita li a n o int ito lato il ge n era le A l fonso Lamarmora n. I l d el 15 a gos to 188 1, s u l qua le io l 'ho r ichiesto di po rge r mi schia r ime nti into rn o a quanto è i n que s to esposto sull'operato el i eletto general e durante la battaglia s opram cn7. io n ata''. cc. 20 pp. 3 1 18 85 lu g lio comp rende copia del !l soldato italiano periodico militare- letterario- quindicinale n. Il. 15 agosto 1881

8. s. fase. " 8. Battaglia di San M artino, combattimen to della M adonna della Scoperta: corrispondenza col nobile commend. [atorel Giuliana maggiore generale co mandante la Brigata Ravenna". cc . 16 1885 agos t o 23 - scttembre 22

9. s fase. ''Battagl ia di San Mart in o, co mbattimento della M ado nn a de l la Scope11a: noti z ie d a te mi s u quel combattimento dal te ne nte gene r ale Co m mendato re Quagl ia. co m a n da n te la Divi s ione d i Nap oli s u ll ' op e r ato de lla IO" batte ri a d ' arti g l ier ia ca mpa le d a lu i c om a nd ata co me c apita n o i n qu e ll a g io rn ata. 30 lug li o 1885" cc . 8. l sch izzo 1859 g iu g no 2 5, 188 5 l ug l io 30. 1887 g iu g no 12

l O. s. fase. "lO. Battag lia eli San Martino. com battimento della M ado nn a della Scop erta: noti z ie avute dal magg iore generale co nte Lu igi Ricciolio già ten en te in 1° n ella 12° batteri a d ' artiglieria nel giorno di quella battag li a ' ' cc. 33 1859 giugn o 25. 18 85 agos t o 27 - 1887 giugno

l J . s . fase.·' I l . Battaglia di San M a rtino: co mbattimento di Madonna de lla Scoperta e s uccess ivo att acco eli Pozzolen go per ope ra della Brigata Pierno m e de ll a Divisione D u ra n do ver!:io Sa n M a rtino. Corrisponden z a co l co lonnello di stato maggiore Conte di Co ll ob ino su qu e i fat.t i d ' arme durante i q u ali eg li e ra aiutante di campo del ge n e ral e Lamarmora, che alle 5 eli qu e l g iorno ass un se i l co ma n do d e ll e tru p pe de ll a 1" c 2" Divi s ion e c he s i trovano su l campo ti i Ma d o nn a de lla S co perta: 29 apr i le, 4 e 26 g i ugn o 1885". cc. 16 1885 ap r i le 2 9- g iug n o 26

l 2. s fase. '' 12. Episodio della battag li a di San Mmtino nel qual e il ge nerale Lamarmora ebbe il co mando della l a Di v isio n e e d i parte della 2 " dell' Esercito r eg io - co pi e in bianco dei miei ques tionari". cc.27

13. s. f ase. "12bis. Qu estio n ar io comu nicato al maggiore ge n era le in ritiro commenda tore E ldor ado Bonardelli. domicili at o a Chieri il qua le comandava il 3° Battaglio ne be r sag li eri a l combatt imento del 24 g iu g no 1859 alla Ma donn a dell a Scope rta con pregh iera el i vo le r r is po ndere a quelli s u i que s iti d i que s ti ques tionari s ui quali eg li s i c rede in grado di farlo, c rcs tituitemi in o tt ob re 1885 insi e me con una re l azione d e li 'ope rato del pro prio battaglion e in qu e ll a g iornata A. Pettiti " cc 13. (pp. 26) 1885

25 1

14. s. fase." 13. Relazion e de ll a pa rte presa nel combattim e nt o de l 24 g iu g no 1859 a ll a Madonna della Scoperta da l 3° batta g lion e bers aglie r i scr itta da li ' in a ll o ra maggiore Eldorado Bonarclell i ora maggiore genera le in ritiro. 14 otto bre 1885 cc. 7 1885 agosto 14 -ottob re 14

l S. s. fase. "14. battaglia di San Martino. Combattimento di Madonna della Scoperta corrispondenza c risposta del tenente genera le conte o·oncién comandante la Divisione di Ro ma. ad un mio questionario relativo al comball imcnto 18 agosto e l 0 sc uembrc 1885 , 26 maggio 1886" cc. 28 1885 settembre l - 1887 febbraio 19 16 .

16. s fase. ·• l 5 Battaglia di S. Martino co mbattimento eli M ado nna della Scoperta: generali Ricasoli. Testafochi; col o nn ello Cossa to; generali Aelami More ll i di Popo lo, Rac agni, Berto lè Viale, B lac hetti, Driqu e t" cc. 16 1885 se tt e mbre 9 - 1887 feb brai o 4

17. fase. ·' 16. Battaglia eli S. M a rtino , lettera de l ten e nt e co lo nn e ll o di Stato magg iore a. Cerre ti applicato alla itali a na a Vicnna lette ra del ge nera le Bariola comandante il Il Co rpo d'anna t a COITispondenza co l gene rale Sironi comundame in 2° il Corpo di Stato Maggiore. Letle ra di direttore dell'osservatorio metercologico di Alessandria Volante cc. 34 1886 luglio 29- 1888 agosto 2

18. s. fase. ··17 Relaz ion e della parte presa dalla 12 batteria d·art iglieria e combattimento del 24 giugno 1859 alla :Vladonna della Scope11a dali , in allora ca pitan o Co mandante ed ora maggiore ge nerale nell a r i se r va com mend ato re Marzo. dicembre 1885- 24 ge nnaio 1886 cc 12 l 866 ge nnaio 27. 1885 dicembre 12- 1886 ge nnaio 24

19. s . fase.·' 18 . Battaglia di San M artino, Combattimento d i Madonna della Scope11a e successiva marc ia clelia l a D ivision e verso Sa n Martino in quella Giornata: minuta di una lettera da mc d iretta al tenente genera le Conte Casanova a Firenze per pregarlo a porgcnni noti z ie s u quanto ope rò l a l " Di vis ione. della quale egl i era capo di Stato maggiore in quella giornata··.

cc. S 1889 ma o o 18

20. s. fase. "19 . Battaglia di San Martin o. Combattimento eli M ado nna della Scoperta. con ispondc nza del Tenente G enerale March ese Inci sa della Rocc hc ll a, isp e ttore ge nerale de ll a cava ll e ria italiana comandant e c ca pitano d i uno sq uadron e elci re gg im e nto cavallegger i di A lessa ndria e d atto re di quel combatt imento" cc 9 1885 agosto 29 - 1886 gen nai o J 8

Busta 64

Corpo d i Stato Arch iv io Mil itare Sezione stor ica ··campag na 1859 manoscritto de l capitano Roc ca"

- f ase. 33: ..(5 ap rile ) . I. Gli apparecchi di guerra (stam pato )m··. cc 232 cop ia dartiloscritta, comprende. fra l 'a ltro l'ind ice del l vo lu me.

- ra se. 34 : "(sta mpato )-'24 , Il, L'A nn a ta sa rd a sola di fronte a li ' armata imp e ri a le: 5. il concentramento de ll'armata sa rda f ra i l Po c il Ta naro ( 29 apri le - 2 ma gg io) ; 6. te ntati vo fronta le degli imper ia li : F ra ssi ne tt o, Va le n:t a (} -4 maggio); 7. s l'a ccenno co ntro la des tra de ll 'A rmata sa rda (4-6 maggio); 8 fra Dora e Sesia (1 - 13 magg io): 9. §g li avven im e nti sulla des tra del Po (7 -15 pagin e); IO.§ avven im e nti s ul lago Magg iore ( 1- 12 maggio)''. cc . 49 s.cl. cop i a da ttil osc ritta.

- fa se 35 : "(s tampato ) 31-', TI!. M ontebello:§ Il. l'imperatore Napoleone Ili assume il coma nd o della annate alleate (2 maggio): § 12 Nuova dislocazione de lle truppe alleate (12-17 magg io) : § 13. Occup azione di Ve rcelli ( 18 e 20 maggio): § 14. Co mb atti menti di Montebello (20 magg io ) : § 15 . operazioni deii"Armata sarda s ulla Ses ia (2 1-28 maggio ) . .. . cc.39 cop ia datt il oscritta .

- fa se 36 ' ·(stampat o}'26 , lV, le prime ope raz ioni eli Ga riba ldi in Lombardia ( 16 ma gg io- 3 giugno): 16 § TI pas s aggio de l Tici no ( 16 -2 2 ma gg io) : 17 §combattime nto di Varese (25 -26 ma gg io); 18 comba ttim ento eli San Fe rmo (27 -2R mag gio); 19 * r auncco elc i forte di Laveno (29 -3 l ma gg io ); 20 § il rit o rno in Como ( 1- 3 giugno )". cc. 2 l s.cl. copia datt ilosc rit ta.

- fa se. 37 : V Palestro: 21 § marcia di fianco degli alleati (26 - 29 maggio ): 23 §il combattimento di Pabt ro e di Vin?aglio (30 maggio); 23 § il combattime nt o di Pa lest ro e di Confienza (3 1 maggio ) : 24 § gli alleati ultimano il passagg io del Sesia (l gi ugn o)" 32 cop ia datt il oscritta .

- fa se 38: Vl, M age nt a: 25 § marcia s ul Ticino (26 - 29 magg io); 26 § il batt aglia eli Magenta (4 g iugn o): 2 7 *

252

marci a su M il a no (5-7 g iu g no ); 28 § Gmibaldi occupa Bergamo (5-8 g iug no); 29 § l'e ntxata deg li alleati in Milano (8 giugno); seguo no g li a ll ega t i". cc. 88 s.d.

- fa se. 39 "(Narraz ione vol. 11), Vll, Gli avveni menti ne ll ' Italia ce ntral e: 30 = Il Grand uca to d i To scana; 31 = il Ducato d i Moden a; 32 =il ducato di Parma e Piacenza; 33 =Le Romag ne''0 ". cc. 106 s .d. copia dattiloscritta. Comprende. fra l'alt ro un a seconda copia del paragrafo 30.

- fase. 40 ··( an·azione vol. IT ). VIII. La marcia al Min cio : 34 = da Milano a Brescia (9-14 giugno); 35 =i l combattimento di tre ponti (Cas tenedo lo ) ( 15 gi ugno ) : 36 = Gli alleati attorno a B rescia (15-18 giugno): 37= iJ pas sagg io del Chiese ( 19-22 giugno) cc. 94 s .d. copia dattiloscritta

- fase. 4 1: IX. La battagl ia de l 24 gi ug no : 38 - Gli o rdin i e le operaz ioni che condussero al la battaglia (23 giugno); 39 San Martino: 40- Madonna della Scoperta; 41 - Solfe rino; 42 - il ri s ult a to de ll a g iornata del 24 gi ug no" cc . 192 s.cl . copia dattil osc ritt a.

- fasc.42 "X, G li u ltimi avve nim ent i della guerra: 43 - le operaz io ni ne ll e vallate a lp in e ( 15-- 8 lu gl io ) ; 44 - Le ope razioni attorno a Peschiera (26 g iu g no 7 l ug li o); 45 -Le operazio ni de ll a Marina da g ue rra (s ino al 7 lug lio ); 4 6- l'a r mis ti zio e i preliminar i d i pace el i Vi ll a fra nca ( 7 - 12 1uglio)". cc . 10 3 s .cl. cop ia dallilosc r itta.

-fas e 43 "Xl , l se rv iz i d ura nte la g ue rra: Inte ndenza; Se rvizio d'artigli e ri a : Se r vizio de l ge nio; Servizio te leg rafico; Se r viz io el i polizi a; Serv iz io delle g u id e". cc. 17 s.d. copia dattiloscr itta.

- fase. 44: XII. Rincssioni: Sull'ordinamento del comando e sulla co nd olla s trateg ica della guerra ; sull'ordinamento e l'impi ego delle grandi unità". cc. 237 pp. 97 a s tampa s .d. comprende copia dauiloscrina. copia a sta mpa e indice del II vo lume della relaLione ufficiale della campagna del 1859. - fa se. 45: Copia dattiloscritta de ll a Sintesi della relazione della campagna del 1859. cc. 227 s.d.

Busta 65

Corpo di Stato Maggiore-- Archi vio M ilitare

Sezione stor ica

- fase. 46: ''C, ca mpa g na 1859, ordini del giorno per e logi e ri co mp e ns e, n. di prot. 358 : ordin e del giorno n 2, 5 ma gg io pei fatti d'arm e de l 3 c 4 ma gg io in riva al Po; o rdine de l g io rn o n. 7. 17 magg io per vari sco ntri con nemico; ord in e de l giorno IO, 20 ma gg io al soldato lavina (cavallegge ri d i Aosta) 15 ma gg io ; ord in e de l g io rn o n Il , 25 magg io pe l fatto d i Montebello 20 mag g io ; ord in e d e l g iorno n 12. 27 magg io pel passagg io d e ll a Ses ia, 2 1 magg io: o rd in e del g iorno n. 16 ,8 g i ugno pel fatto d 'a rm e d i Varese (c acc iato ri de ll e Alpi ); ordin e de l g iorno n. 28, 19 g iu g no pe i fatti d e l 30 e 31 magg io ; ord ine de l giorno n. 42 , 12 lug lio batta g lia d i San Martino; o rdin e del g iorno n 43, 12 lu g li o batta g li a di San Ma rtin o, ord i ne de l gior no n. 44, 12 lug lio batt aglia di Sa n Mart in o m". cc. 95

1859 magg io 17 - luglio 12, 1860 ge nnaio 16

- fa se. 47 '· 1859, 4, traduzio ne- so mmario dell a relazio ne austriaca 1859, capi tano Rocca··. cc . 180 s.d. comprende il sommario clelia Der Krieg in /r afia l 859, compilato dall'imperia le Ufficio storico militare dello Stato maggiore aus tria co .eco ndo gli atti de ll a campag na e altre fonti austr iache. Vie nn a ed iz. 1872 vo l. 3 (BMC XVIII - 1021)" e " non inventa ri ato . dislocazioni Armata imperia le della Relazione austriaca ..

- fase. 48 "ca rte varie de l Museo del Ri sorgimento di Milano". cc. 155 1859 maggio 17 - lug lio l 2 l 906 agosto 25 1909 marzo 31

l. s fase e lenco dci docume nti esistent i nell'Archiv io de l Mu seo del Ri so rgimento di Mil ano rifere nti s i al periodo 18531859".

cc. I l 1909 marzo 3 1

2 . s. fase. "A rc hivi o del lMu seoj del Risorgimento in Mi lano, d a ll a ca rte lla Cavou r cc. 3 1859 g iu g no 7 - 28 c ompre nd e co p ia el i du e le tte re di C avour, ri spe tti vamen te a l se natore de l reg no Borromeo c a l r. comm issario straordinario a Verc e ll i .

253

3. s . fa se. "Arch i vio de l Museo de l Ri so rgi me nto in Mil a no, d ia rio del dott. Co rbe tta dell'esercito sa rdo (to lto dal libretto manosctitt o che va da l marzo 1853 a!l" otrobre 1860- si è fatta cop ia di quanto r iflette la ca mp agna del 1859). fascicoli 7. p. 64''. cc.32 comprende slt alci del diario relativo a la periodo della campagna del 1859.

4. s. fase. "M useo de l Ri s orgim e nto nazionale - Mi l a no , cn pitano o·Antoni o Em i l iani, Turbi go- Rohecche flo - Bo.ffa l om. l R59" cc 46

1906 agosto 25 co mprende copia del racconto dell'Emiliani.

S. s. fase. ' Archivio del Ri sorgimento in Milano dalla cartella Gorini" cc. 5 - 1859 maggio 7 co mprende cop ia de lla lettera de l capitano Go rini de l l 0 Regg im ento CacciaTOri delle Alpi al frate ll o Miche le.

6. s fase "M us e o d e l R is orgimento na z iona le -Milano. carte ll a Navotti" cc . 34 1859 lu gl io 29 co mprende il "rapporto della Mi ss ion e c he ebbe lo sc ri ve nte in Lome ll ina sul princip io dell'invasione austr iaca .. del direttore dell'Ufficio telegrafi de l Quat1ier generale pri ncipale E. Navoui .

7. s fase. " Museo del Ri so rgimento nazionale. cartella Palestro cc. 24 l R59 lu glio 2- agosto 16 co mprende copia di: un rapporto s ul co mb a ttim e nto di Pal es tro del comandante de ll' S" co mpagnia de l 16° Reggiment o fanter ia ca pitano A less io Lavagna. due rapporti de l coma ndante dcii ' l J • compagnia de l 16° Reg g im e nt o fante ri a capit a no Rcspin i. un al tro rappo t1o de l comandant e de ll a 10" comp ag ni a del 16° Regg imento fanteria capitano M a rca e la lista supp lct iva degli individui che si di s tin sero ne l co mbattimen t o de l 30 -31 maggio 1859

fa se 49: '·Comando del Corpo di S.M Giugno 1908 , n. 3 rilievi fotografici eseguiti durante il viaggio d'istruzione del corso d'espe rimento··. 4 rilievi fotografici ( per un totale d i 20 sca lti ) gi ug no 1908 Co mprende: r il ievo fotografico "panoram ica eseg u ita da ll a t o rre di Solfer in o (q uota 206) g iro all'ori zzo nte'' di 8 scatti. co n st r a lc io di ca rt a topo g rafica annessa ; " r i li evo fotog rafico "l. s ta7. io ne a l Condot to (200 met r i ad Ove st de ll a s trada per Abba clin S Virg ili o''); '"2. pu nto di s ta z io ne: pogg io no rd -est di Cas te l Vc n7.ago (quo ta l 52) "; ''3. s taz ione: te tt o de l fab br icato v iagg iator i Stazione eli San M art ino. ango lo visua le: Monzambano-Cas tc lve nzago ".

- fase. 50 : "Sommari c recensioni di opere del 1859". cc. 198

1860- 1909 cc. 115 1876- 1909 co mprende le seg ue n ti rece nsioni: B arn ti e ri Oreste (cap itan o) u1 battaglia d i So(ferìno -San Martino seco ndo gli ul timi dow m entì austriaci (N uo vo Ant. Hl76 - g iu g no ); Cadorna Raffae le (ge neral e). Sur lajournée du 24Juin IR59 en 1talie.le ttre a M. de la Fruston (S pectateur Milit a re. 34 pag . 293); v. Cammerer - ten. Gen .. Magenta Der fe/d":pg mn 1859 bis :;ur erstein ewscheidung, Berlino 1902. Ernst Siegfrìed \llittl er h ad so h - K ochstrasse 68-71: Von Khunn. Me i ne Thoartigkei in Kriege 1859 - Sommario; Chiala Luigi, Ricordi di Michelangelo Castelli (1847-1875), Roux e C.,Torino 1888 (B .C.M. XV Il, 329); della Rocca Enrico. Aurobiografla di un veterano, Bologna J897, v.3, ( B C.M XVlll, l 605): Fabris Ceci l io e Za ne ll i Se ve rin o, S toria della Briga t a. Aosta dalle origini ai nostri tempi, d i Caste ll o , S. Lapi tipografo - editore, 1892 (U.S. 5698); ge ne ra le Gian notti Lu ig i , Da Torin o a Roma - ri co rdi eli un antico a llievo della R. Accadem ia di Torino, (2" c d i7. io ne ) Torino . G. Ca ndelotti. 1888; Ke rc hn awe , Di e oste rre i chsche relatio11. uber di e schla cht bei Sa n Martino , dall o St ref le urs os t err. M i litaresche zeitschrift 1904, Oktober d a pag . l 045 a pag. l 072 (B .C.M.- sez . XIV, 88); Il diario d el Conte Hubn er (ambasciatore austriaco a Pari g i) cd. francese: Plon Pa rigi 1904. ed. tedcsc. Paetel Be Beolni o; Govone Umberto. il generale Giuseppe Govone: fi'ammellfi di memoria. Torino 1902. ed Casanova ( BCM, sez. XVIII. 1866): G.P. Un giudi:io del generale Moltke sulla battaglia di San Martino (Ri v. Mil. 1899, vol. 4. p. 2 143) :Ten. Gen. L. ava .I'Annata sarda nella giornata del 24 giugno 1859. (Riv Mil. 1907. TV. V, VI. VI. V III ); La rela:;ione austriam della campagna del 1859 in ital ia e la battaglia di San Martin o (R iv. M il. 1876 - 3°); Reve l ( G e no va di), Il 1859 e l' Italia cemra/e n ei miei ric ordi ( l vo l. di 1238 pa g in e) (BC M XV IU -508); Sa ntangclo Fe li ce ( m agg . 74" fante ria) , 1...<.1 re la zion e austriaw della battag lia di Swt Martino. La rep lica al capitano di s ta t o maggiore. Sig. Ugo Kechnawe d ell ' es ercito austro -ungarico ( riv. Mi l. 1904 -4 ° e 1908- J 0 ), Santang e lo Felice ( magg io re), ul relazion e austriaca della bauaglia d i Sa n Martin o (rivis ta d 'Ital ia 1904 ma gg io. da p. 774 - 797: Etude s ur la campa g ne de 1859 en it a li ane par le Gen Si lves tre ( in Rev ue mil. Généra lc sett. 1908 e seg.); Tragn i (colo nn el lo ) Armi e Sepolcri ( R iv Mi!. 1899-3°) ( B CM XV-36): L'Armée française en 1867 (gc n. Trochu)Amyot rue de la paix - 8-1867 ( BCM 11 -179) : Vianello Carlo, La battaglia di S. Martino, raccomo storico, Torino 1865 (BC M XVIII-133 2); Il ''a/o re italiano: storia dei fatti d'arme compiuti dal 1848 al 1870); Vo n fu n7.ig jahren vo n Gcn. der in fanterie Emi l von Woinovich eunncrun gc n au krieg 1859 (oestere ichsch e Run dcsea u l 5 giugno 1909). 2 s fase. recension i manoscritte. Co mp r e nd e, fra l 'a ltro le seg uenti rec e ns io ni: Camp ag na d e I'Emp ereu r Napole no nl/1 en l talie 1859 redigèe a u dèpOt d e l a g u erre d ·apres !es do c um ents ojflc i els. Pa ri g i 1862 ( BCM V 11 1 - 12 19); La ca mpag na d ' Italia n el / 859 seco ndo lo stato maggiore pruss ian o Berl in o 1862: Bogg io Ca rlo. Stori a polit ico-mil itare della g ue rra d 'indipen denza it a li ana ( l859 -1860). Torino 186 1: deUa Rocca Enrico , Autobiografia di un veterano, Bologna 1897. Francesco Corrano. l Cacciatori delle Alpi comandati del gen. Garibaldi nella guerra del 1859 in/rafia- raccomo popolare, Torino 1860 ; Revel (Ge no va ), Il 1859 e l'Italia centrale- i miei ricordi ; G.P. Un giudi:.io del generale Moltke sulla baflaglia di San Martino ( Ri v. Mi l. 1899- vol. 4 p. 24 3 ) ; Car lo Cors i 1844 -1 869 venticinque an ni in I tal ia. vo l. 2°, Firen ze l R70. cc. 83 1860- 1899

l. s fase. Recensioni datti los critte 254

Busta 66 Corpo eli Stato Maggiore -Archi vi o M i lira re Sezione s tor ica

- fase. 51: "n . 390 di prot ., Toscana J 859, 29 lettere del Boncompagni- comm issa r io del Re in Tosca na (estratto dall'Archivio del ministero deg li a f fari ester i)". cc. 78 1859 ap r ile 29- agosto 4 comprendono copia eli documenti dell'Archiv io stor ico -d iplomatico de l Ministero deg li a lTa ri esteri.

- fase. 52: " n. 392 eli p ro t. , 1859, 4) dec r e ti de l Governo delle Romagne (corpo dei vel i t i = carabinieri delle Romagne (30 agosto - 15 settemb re 1859); 5) lettera de l conte della Minc r va (legazione d i S M. Sarda presso laS. Sede, Roma 21 giugno 1859Bologna e Romagne); 5bis) 2 lettere de l Walew sk i a l m inistro d i F rancia a To rino (Torino 2 luglio Archivio Ministero esteri) , Documenti dell'Archivio di stato di Torino. 1859 (6-12) co rrispon denza del R. Commissario Campi relat iva a Massa e Carrara (ca rt. 17, fase, 3, n 5. Ministero Esteri)''. cc. 25 1859 maggio 30- settembre 15

J. s. fase." Dall'Arch iv io di Sta to d i Torino, decreti l o volume, Bo logna" cc. 5 1859 agosto 30-settembre 15 comprendono copia elc i dec ret i del Governo provvisorio de ll e Romagne relat.ive al Corpo dei Veliti, c onservati in originale ne ll' Arch ivio el i Stato di Torino

2 . s . fase. " 5. lettera del conte della Miner va (legaz ione eli S. M. Sarda p resso la S. Sede); 5b is/l - ll lettere del Waleski a l mini s tro di Francia a Torino . cc. 10 18 59 g iugno 2 1-l ug li o 2 comprendono copia d i documenti cieli' Archivio storico - diplomatico de l ministero degli affari es te ri

3. s. fase "corrispondenza de l Regio sotto Commissar io Cam pi relativa a Massa Carrara (A rchi vi o min istero affari esteri , cart. 77, fasc icol o 3° , n. 5)" cc l O 1859 maggio 30-giugno 9 comprendono copia el i docu men t i dell 'A rc hi vi o sto r ico - dip lomat ico del m i ni stero deg li, affari es t e ri. - fase. 53: "n , 393 d i pro t. , Ancona 1859 ,rappo rti del R. conso le sardo in Ancona al Conte Cavour. l) 12 maggio 1859 - revoca de ll o sta to d ' assedio in Ancona 2) l 5 magg io 1859 - neutra li tà elc i Governo Pont if ic io. 3) 29 magg io 1859 - lavo ri d i fort ificazione in Ancona. 4) 29 g i ugno 1859 - ri stabil imento del Governo po nt if ic io in Ancona il 24 gi ugno. 5) 23 giugno 1859 -per la bandiera sarda tolta dall'abitazione del conso le in Pesaro i l2 1 g iugno 1859. 6) not iz ie da A ncon a, 29 maggio 1859" . cc . l9 1859 magg io I 5 - giugno 29 comprendono copia d i documenti cie li ' Archivio storico - diplomatico de l m i nistero degli affar i ester i,

-fase. 54: '·n 398 di prot., 1859 Documenti de l Governo provvisorio di Toscana (Arch i vio d i Stato di Firenze, c ap De l Buono)''.

cc. 50

l 859 apr il e 7-giu g no 2, 191 l gennaio 4 - 23 comprendono elench i c rc gçst i el i doc ume nt i del ap r ile - maggio 1859. conservat i in o r iginale dell'Arch iv io di Stato eli Fi ren ze, e t rasmess i da l cap itano cl ell'84° Reggimento l'anteri a De l B uono.

l. s. fase " l o fasc icolo : XV affar i in corso, XVI pol iz ia granduca le, XVII decreti de l governo provvisorio (27 aprile- 18 maggio 1859). decreti del governo della Toscana XVIII sot to la pro tez ione eli S.M. il re V ittor io Emanuele, XIX Ministero esteri 1859 proto collo l" cc. 6 1911 gennaio 4 - 7

2. s. fase ''XXi Riso luzione del Generai Comando dal 7 gennaio a l 15 giugno 1859, XXII Prefettura- affari 35 numer i 39 -4648, XXTTT pre fettu ra -affa r i 1978;" cc. 4 191 l ge nnaio 13

3. s . fase. "7 a llegat i". cc. Il

1859 ap ril e 23 - magg io 27 comprendono, fra l'al tro , la ro rmula eli gi uramento , il gio rnale de ll o stato magg io r e genera le, nomina del genera le Mezzacapo. dichiarazione eli gueJTa ali' Aus tr ia, s itu az ione delle t ru ppe al 24 maggio 1859, proc lama a ll a tr uppe toscane del comandante in ca po.

4.s s. fase. " 4"fascicolo, XV Min i stero de ll' interno - po li zia, affari in corso 166, contiene 6 documenti e l promemor ia (Vincenzo Landucci Malenchini); XVlllproposta d i nomina di Malenchin i ad un comando militare], X VIli l apertura di c redito per l'intend ente genera le del 11 corpo dell'annata italian a ne ll'Ita li a c e ntral e ] ; XIX ministero esteri protoco ll o l , n. 53 cont iene n 4 document i ; XXlfl prefettura- affar i 1978, co nt iene n. 7 docum e nti ''. cc. 29 1859 apri le 7 -g iu gno 2, 19 1 1 gennaio 23

- fase . 55: ·'n. 400 eli proL Toscana 1859. Memorandum de l Governo toscano su ll a reggenza del principe E ugen io di Savo ia 14 novembre 1859 (cstralti dall'Archi vi o sto r ico-diploma ti co ciel m i nist ro deg li atfari es te ri )'' , cc. IO 1859 novembre 14 comprendono cop ia el i document i de ll' A rchi vio s torico - dip lomatico del min i stero degli affari ester i

255

-fase. 56: " n. 405 d i prot. , cartegg io B ianch i- Ri caso li" cc. 156 1859 g iu gno 4 - novembre 28 comprendono copie di documenti dell'Archivio di Stato di Firenze es tratte a cura del capitano Del Buono

l. s. fase. ''2). carte Bianchi -R icasoli, busta S, inserto C. fascicolo VI, 2 lettere scritte a Girolamo Napoleone da Girolamo Ulloa. IX -1911" cc. 5

1859 ottobre 13-8 novembre. 1911

2. s. fase. "3). lettere d e l governo provvisorio a l co m ando generale dell'esercito toscano". cc. 2 1859 gi ug no 6

3. s. fase. " 4 ). a ppunti dc ii 'U II oa". cc. 7

4. s. fase. "5). lettere di G iovanni Morandini ". ee.25

5. fa c ·'6). lettere di Ultoa "7 e 8) due allegati'' cc. 18 comprendono copie di lettere del genera le Ulloa.

6. s. fase. ''9). Memoria per rispond e re ad una lettera del principe Napoleo ne". cc.4

1859 lug lio 9-22

1859 giugno 12 - agosto 3 1859 giugno 4-13 1859 gi ug no 9

7. s ras e. " IO). 1859 carte Bian ch i - R icaso l i , bu s ta Q inserto F. doc um e nti n 2 (continua) , Firenze, agosto 1911 ". cc. 6 1859 agosto 1-15 in copia dci i ' agosto 1911 comprendono cop ia di missive di Colli c Ga ll e nga al seg retario generale del governo provvisorio della Toscana.

8. s. fase.·' Il). 1859 Fanti e Mazzini". cc. 12 1859 ottobre IO-novembre 28 comprendono copia di mis sive di ··utisse", di Stefano S iccoli e ad Emilio Cipriani, di Mazzini a Ricasoli pubblicata su l giorna le l 'opinione, ed altre lettere relativ e al gene r ale Fanti

9. s. fase." 12). A nno 1859 carteggio Bia nc hi - Rica so li , bus ta K, dot: um e n ti n . 3 t 24 g iu g no 191 1, il capi t ano . " . cc. 14 1859 g i ug no 8 - agos to 18 in t:opia de l 7 giugno 19 11 comprendono co pi a eli miss i ve de l gove rno provvisorio toscano e elci ge nera le Ulloa a l genera le Ga r iba ld i 10. s. fa. c. "13). Busta V inserto 6, riguardanti l'anno 1859. documenti n. 3 (telegramm i ) riguardanti l 'a nno 1859 Firenze 30/6/191 1". cc. 4 1859 giugno 14-23 in copia del 30 giugno 1911 comprendono cop ia di telegrammi relativi alla sit uazi o ne militare delle legazioni, delle Marche e dcii'Umbria . Il. s. fase.·' l 4). Lettera del governo provv i so ri o toscano a l pr int:ipe Napo leone''. cc 7 1859 g iu g no l l

12. s. fase. " 15) . lette r a de l ge ne r a le U ll oa al Reg io Commi ssa ri o :-;t rao rd in ar io sardo" . cc . 6 1859 gi ug no 8

13. s. fase. " 16). telegrammi". cc. 46

1859 agosto l o- novembre 21 comprende copia di telegrammi relativi alla pace di Zurigo.

- fa se. 57: " Diario 5• compagnia-10 ° Rcggimento fanteria, cap. Te se nghi f?l. scrg. Bat1olomeo Stroppa''. cc. 255 s.d. comprende cop ia dattiloscritta del diario di guerra Ricordi di w1 so lda1 o di Bartolomeo Stroppa co nservato a ll ora pres so l'arc hi v io s torico de l Museo d e l ri so rgime nto el i Mi l a no.

- fa se . 58 : " Pe rdite" . cc 353

1893 ma gg io 10-191 1 ottobre 13 cc 55

l. s. fase. "perdite 1859"

1893 maggio 10-1911 ottobre 13 Comprende: ·'Archivio del Museo del risorgimento in Milano. Elenco dei feriti e morii nei vari co mbauimemi nominati1·i delle perdi1e dei Cacciatori delle Alpi durante la campagna del 1859'': " n. 364, Campagna l 859 cartella 57. elenco dei militari morti per le ferite riportate nei fatti d'armi del 30-31 ma ggio l 859 a Vinzaglio, Confienza c Palestro"

2. s. fase . ·'Pe rdite 1859: fanleria'' cc. 196 Compre nd e e le nc hi nom in a ti vi d e ll e pe rdit e rip a rtite per regg im e n to.

s.d

256

-

3. s fase. "'perdite 1859 : bersaglieri "

cc 44

Co mpre nd e e le nchi nominativi delle perdi te ripartite per battaglione

4. s. fase. "pe rd it e 1859: cavalleria " cc . 20

Comprende e lenchi nom i nat ivi delle perdite r ipa rti te per re gg im ento .

5 s fase " perd i te 1859: artiglieria"

cc. 29

Comprende e le nc hi nominativi delle perdite ripart i te per batte r ia .

6 s. fase. "perdite 1859: Varie. ,

s.d. s .cl. s .d. cc. 9 s .cl.

Comprende e lenc h i nomina t iv i delle perd ite ripartite per comandi e reggiment i ciel gen io, Stato Maggiore. Cacciatori delle Alp i , Cacc iato r i franchi.

t'asc. 59: "Ital i a Centrale". cc 50

l. s fa se L ' Italia central e , ottobre 1859"

1859 ottobre 3 -di cembrc 2 cc 26 I 859 ottobre 3 - 3 I comprende. in cop ia , corri s pondenza d i comandi e cor pi dell'esercito del governo provvisorio della Toscana e delle Romagn e poi della Lega dell'Italia c e ntra le re lat iva , fra l ' a ltro, a ll e d iserzioni, disciplina, s ani t à , movimenti delle truppe , armamento.

2 s fa se "L'Italia centra le. no vemb re 18 59'' cc. 24 1859 no vembre 2 - dicembre 2 comprende. i n copia. co rri spo ndenza el i comandi e corpi dcii 'ese rcit o del govemo de l provv isor io della Toscana e delle Romagne po i de ll a Lega de l l'I t al ia cent ra le r e lat iva, fra l 'a ltro , a i movimenti delle tru p pe. a rm amento, vestiario , d i mos traz io n i a favore d i Gari bald i, ord inamento delle truppe .

B usta 67

- fase 60: "28 il ge ne ral e Garibaldi occu pa Bergamo (5 - 8 gi ug no) " cc. 2 1 1859 gi ug no 5-30 comprendono copia di documenti e stratti da pubblicazioni: D. CIAMPO I.I , Giu sepp e Garibaldi: scritti po litici e militari; C0Y1ANDO DE L C OR PO DI STATO MA(l(ìiORE - LFFIC IO STOR ICO, Le guerra d el /8.59 per l'indipenden za d'lfa/ia, VO i. I e Il Documenti; A rch iv i: A rch iv io del Museo de l R iso rgi men to di M i lano (diario de l te ne nte S imoncu a comandante de ll e guide a cava ll o elc i cacc iato ri cic li c A lp i. ca rte Bcrtani ) A r c hi v io dell'Università di Genova.

- fas e. 61: "V.N. Mu seo civico el i Como (M .C.C. 23 - 1- 1), ordini del g iorn o de i Cacciatori delle Alpi da117/5 al 17/ 9 1859 . du e lib r i manosc ritti . Ordini del giorno Br iga ta Cosenz". cc 7, pp. 26 1859 magg io 17- 1860 novembre 15. i n cop i a clel21 dice mbre 1908 comprendono un registro e car te s cio l te i n copia estratte dall'Archivio s torico de l Mu s eo civ ic o di Como.

- fase. 62: ''Ordini de l g io rn o di Garib aldi ch e non figurano ne l reg is tro di Cosenz" cc. 485 1859 mar zo 17 - agosto 30

l s. fase. " l o ordini de l giorno del ge ne ral e Ga ribald i (c he no n figu r ano giìt ne l reg istro d eg li ordini de l g iorno del l o Reggi mento Cac c iator i del le A lpi (M useo R isorgimento di v cc. l 06 1859 apr il e 25 - agos t o 30 comprende copie e st raile dall'Arc hi v io elc i Museo del Ri s o rgimen t o el i Milano, de g li or d ini de l gi orno de l cacc ia tori delle Al pi

2 s . f ase "2° Ordini del g iorno de l l o Regg imento Cacciatori de lla A lp i (Museo Risorgimento d i Milano) " cc. 379 18 59 m arzo 17 - agosto 2 comprende cop ie es t ratte dall'Archi v io cie l Mu s eo del Risorgimento d i M i lano deg li ord in i del g iorno de l Caccia to r i delle Alpi.

- fase. 63: "Ca rtella Bertani (lvlu seo del R iso rg im e nto di Mi lano )" . cc. 152 1859 ap r il e l o - se ttem b re 25, 1909 comprende copie estratte ne l 1909 dall'A rc hi v io del Museo del R iso rgimento di Milano . fasc icolo Agostino Bertani .

l s fa se Co1Tispondcnza

cc. 74 1859 a prile l o - settembre 25. in copia del 1909

2. s fase "Archiv io di Museo de l Risorg imento - M il a no , dalle carte Hertani , Lu igi Gemelli a Bertani (I l ap r i le 1860)" cc 22 1860 apr i le l l

257

3 s fase. "A rch iv io di Museo del Risorgime nto- Milan o dal le carte Rertan i. Cacciat ori de lle Alpi. S. Ferm i c Com o 27 maggio. Relazione " cc. 35 s. d

4. s. fase. " Arch iv io di Mu se o de l Ri sorg im e nto- Mi lan o, dalle carte Bertcmi: da au tografi d i Agos tin o Bcrtani, cart. l O ' ' cc. 14 1859 magg io 8 -g iu gno 17

5. s fase. ''Archiv io di Mu eo del R isorgimento- Milano dalle cane Bertani: da autografi di Agostino Bertani" cc 7 1859 g iugn o 10 - agosto 13

- fa se . 64: "Re laz io ni Gorini e Sa rtorio a Vare se e S. Fermo' ' . cc. 33

1859 maggio 26 - 1860 ma rzo 6 co mprende copie estratte dal l'A rc h ivio del Museo de l Ri sorg imento d i M il ano. tratte anche da l fascico lo Agostino Bcrtani

l. s. fase. ··varese (26 maggio 1859): l" relazione Gorini , 2' relazione Gorini" cc . 25 1859 magg io 26 - 1860 marzo 6 ri g uarda il co mbattimento el i Va rese e Mal nate sos tenu to da i Caccia tori delle A lpi il 26 magg io 1859.

2. s fase. "S. Fe rmo (27 magg io 1859) l" re lazione Gorini, 2" re lazion e Sartorio" cc 8 s.cl. - fa se. 65: ·'Comando Gen erale dell'Armata sarda, ordine del gio rno n. 44, elenco delle ricompense accordate da Sua Mae stà ai Cacciatori del la Alpi pe r i fatti d'armi accorsi i maggio , giug no e l ugli o 1859". cc. 8 l 859 lu glio 12

- fa se. 66: "Elenco de l Personale sa nitari o del Corpo dc i cacciator i de ll e Alp i 1859" . cc. 5 1859 agosto l 9, 1866 lug li o l 9 è compresa copia di circolare del ser vizio sanitario delr Armata dei vo lontari italiani durante la terza guena d'indipendenza.

- fase. 67: "Arc hivio d i Mus eo del Ri so rgi me nt o- Milano , da ll a Ca rtella Berta ni n . 10, Nanaz io ne dei fa tti d'a rme del 25 c 26 maggio 1859". cc. 35 + 3 sc hi zz i l 86 0 ge nn aio 29

- fa se 68: "Formazione dci Cacciarori delle Alpi" cc. 2

- fase. 69: " n. 380 Campagna de l l 859, op eraz io ni del Gen e ra le Gariba ld i" .

s .d. tt. 44 co mprende la relaz ione ricavata da l raccont o eli Francesco capo di stato magg iore di Garibaldi fa se. 70: "Simonct ta F. lrancol Giornale dei cacciatori a ca,·allo 1859. pagine 102, Civico museo del Risorgimento naziona le in Mi lano n· ' ". cc . 102 l 863 se ttem bre 27 com prend e il per io do dal 2 1 ap ril e al 21 settem bre 1859.

- fa se. 71: ''Archivio del Museo del Risorgimento in Milano: se n. Cac!olini ing. Giovanni. cenni biografici sui Cacciatori delle Alpi ··. cc. 29 l 905 o ttobre 18 - fase. 72: " per g io rn o 19 mag g io 19 11 , op eraz io ni mil itar i ne lla zo na lago di Ga rda , Brescia, Monza, Lugano, Sp ll.i gc n . S. Mor itz . Bo rm io, T ion e e Riva''. cc.29 relazione sulle operazioni nel se ttore alpino dei Cacciatori delle Alpi in copia datti loscritta a fi1ma del capitano Rocca.

- fase. 73: "Mu seo de l Ri sorg im e nto in Milan o, Cacciatori d e lle Alpi" cc . 3 s.d. co mpre nde cop ia del la lettera n. 338 l. in data 30 g iug no 1859, del re Vittorio E manuele Il a l ge nerale Gariba ldi .

Bu sta 69

* l seg uenti fascico li ri sult a to ma nca nti alla da ta del 26 g iu g no 2009:' '4"/69 stu di sto ri ci".

' 8"/69, L'eserc ito della lega de ll ' Italia centra le. cap. De Ross i".. 10"/ 69. numeros i manifesti orig inali dell'epoca ··.

- fas e. 74: Re gis tro " l "/69 n. 6653. Arch ivio di Parma 5" periodo dal 1850 a tutto il 1858''. pp 246 con 4 a ll ega ti *(primo manc ante) s.d co mprend e reg istro ripartito in 5 parti : l" " in dice categori co elc i docu menti co nte nuti ne l prese nte volum e" ( pp . 1"- 2 1"). 2" ··sunto Stori co" (pp . a -h), 3'' e le nco ·'atti e reg is tri del già dipartime nt o mi litare parmense da ll'Arch ivio di s ta to di P arma (p p . l -14) . 4" riassunti o copie de i ·'document i'' (pp. 1-202) . 4 a ll ega ti. Riguardano presumibilmente documenti conservati ne ll'Archivio di Stato di Panna.

- fa s e. 75: " 2"/69, studi stori c i ca rte lla 30, Du cato di Mod e na 1857 -1 859 .,

258

1. s. fase. "2991 ordinamento militare dell'Ex ducato di Modena al principio del 1859"

cc. 50

l 859 ge nnaio 17- gi ugno 10. 1875 gi ug no 17

185 9 gennaio 17- giugno l O. l 875 giugno 17 i ns. l . " 6652 . Archivio di Modena: parte prima forze militari dell'ex ducato di Modena al principio dell'anno 1859- capita no di s tat o maggiore Moreno , 1875: in s. 2 '6 652. Archivio d i Mode na: parte seco nda. Co pi e di docume nti rinv e nuti nell'Archivio di s tato d i Modena concerne nti le di s posizioni d ' indol e mi li tari e manate d al c essato gover no do Modena dal l o ge nn a io 1859 fino a lla sua c aduta' ':

2. s fa se ." 1821, s tudio militare de l du c ato eli Mod e na , capita no Ca r a nclini 1859" cc. 4 1 1859 4

3. s. fase. ''1822 n orci. n.p. 489/ b. St udi o militare del Ducato di Modena (s unto del lavoro de l capitano Cara nd in i'' cc. 28 s.d.

4. s. fase. " Corpo di Stato Maggiore- Archivio militare. Di v. 3 ·' scaffale 3° cartella 14 Esercito Parmense e Modenese. numeri di protocollo 2989. 2990" cc 2 s.d. comprende so lo il docum e nto n. 2990 relativa alla composizione delle truppe parmensi da guerra e fortitìcazion i). Il docume nto 2889 relativo truppe modenes i ri s ulta mancante.

- fa se. 76: "3°/69. 1859-60-66 , carte ll a 27 st udi s torici cartella , Mem orie de l Generale Paolo So l aro/i, Ca mpag na 1859 ''. c c 62 l 9 3 0 ap rile 24 Comp re nd e la co pia dattil osc ritt a ( regis tro ) di 24 pagin e redatt a dal nipote Car lo So laroli.

- fase . 77: ' ' 5 °/69 . 3/27. aH' Ufficio sto rico. Studi sto r ici ca t1ella 28. la Marina nella campa g na de l 1859". cc. 4 1904 febbraio 26 - agosto 3 Comprende corrispondenza tra Comando elci Corpo di Stato del R. Esercito e Ufficio di Stato Maggiore della Marina relativa al doc um enti riguardanti l'opera della R. Marina durante la campagna elci 1859.

- fa se. 78: "6° / 69, corpi che pres ero parte a ll a battaglia d i San M art ino 1859. 11 9 ° B a tt ag li one bcrsag l ieri a Vinzaglio 1859. i l 26° Battag li one bersaglieri a Cas t elfidardo 1860, la medagl ia a l Valore de ll' Arma del Genio'' cc. 50 189 l ge nnaio 20 - 1913 g iu g no 23

l s fa se. '' 6 2 51 , nota deg l i uff i<.: ia l i de l l o Regg ime nto fant e ri a c he pres ero parte a ll e campag ne el i g uerra del 1848-1849 , 1859"

cc 3 1913 giugno 23 comp re nde e lenco nominativo deg li uffic ial i che prese ro patte a lla l '' e 2" guetra d'ind ipenden :w del 1° Reggimento fanteria.

2. s. fase "Corpi che presero al la battaglia di San Martino" cc. 7 189 l gennaio 20 -21 Comprende: corrispondenza del Comando del Corpo di Stato C (Archivio)-con il ministro della guerra e il pre s idente della S ocietà di So l ferino e San Martino. elenco delle uni t à che presero parte alla battag l ia di San Martino , ordine di battag li a dell 'e sercit o ita li ano a l 24 giugno 1859

3. s fase "part e presa dal 9° batta g lione bersa glieri a l c ombattim e nto di Vinzag lio e Co nf ie nza" cc. 7 1!:195 se tt e mbre l 0 - novembre 4 co rri s pondenza del Comando de l Co rpo di Stato Maggiore - Rip a n o operazion i - Uff ic io S to ri co co n la l'' sez io ne de ll a Divi s io ne Stato Maggiore del Mini s te ro della Guerra (segre ta ri nto ge nera le)

4. s. fase. "26° Battagl ione Bersaglieri-s ua azione a ll a battaglia di Cas telfi d a rdo' ' cc. 13 1910 scttcmhrel4- novembre 14 Comprende, fra l'altro. corrispondenza dell'Ufficio Storico del Comando del Corpo eli stato Maggiore con la Direzione affari ge nerali- Divisione personale del ministero - 2 a sezione del Minister o della guerra c due relazioni relative al 26° Battaglione Bersaglieri nella battaglia eli Castelfidar do.

5. s . fase. ·'medaglia al v<tlor milimre de ll' A rma del Ge nio '' cc. 20 - 19 l l ge nna io 2 - febbr a io Il Co mpre nde. fra l 'a ltro, corr ispo nd e n7a dell'Ufficio Stori co de l C omando de l Cor po di Stato M agg io re co n o rgani d el minist ro de ll a gue rra (Gabinclto. D irez io ne affa ri genera l i- Di vis io ne pers ona le cie l mini s tero. is petto r a t o d e lll 'Arma del ge ni o). pro me moria.

-

fa se . 79: ·'r/ 69'' Esercito de ll a Le ga dell ' It a li a cen trale. cc. 35 1859 agosto 2 -1 860 febbraio 15

l. s fase. "n. 386 bis 1859- eserc it o della Lega dell'Italia Centrale: copia di R.D. dei governi provvisori delle Romagnc c dell'Emi li a pe r se rvi re alla comp ilazione della storia dell'E sercito della lega dell' Italia centrale. cc. 3 l 859 agosto 2-20

2 . s . fase . "5 se rie di docum e nti ri g uardanti l ' Annata de lla lega del l ' Italia centrale a ) -b ) -c )-d)e)" cc 28 1859 novc mbre 15-1860febbraio

cc. 12 1
15 259

i ns. l " a) 2768. Armata de ll a Lega cie li 'I talia Ce ntra le : s itua z ion e num e rica della forza 1859"'. Comprcncle6 tab e ll e da l 20novembre J85 9a l 15 febb ra io 1860(nn .ord.6,7.8.9, IO , Il ) in s . 2 '" b) n. d'orci. 3. 2770 bis , note addizionali alla tab e ll a d i form azio ni de ii" A rrn a ta del la Lega deii ' Ltalia ce ntrale. Capit ano Berto lè Viale 1859". Comprend e le note acldi:t.io na li a ll a tabella di fo rm az ioni dcii" A rma ta della Lega in data l 5 novembre 1859 . i ns. 3 ··c) n. 15 cl"o rcl n. 2792. Arma ta della Lega clell'llalia ce ntrale , lettera (per copia del cap itano Bcrtolè V ial e) in datn 30 dicembre 1859 c he no tifi ca i movimenti di truppe posteriori al 15 de ll o stesso ed in fo rma inoltre d eli" opp011unissima scope r ta fatta della esis tenza di una ca rta della ci ttà di Bol ogna e dintorni lasciata dagli aust ria ci .. ; in s. 4 ''d) n. 2770. Armata della Lega cieli" Italia centrale. t abelle di cli&locazione 1859": Compre nd e 6 tabelle con le dislocazioni di comandi. corpi e reparti dell" Arma delle Lega dell" Italia centrale dal 15 novembre 1859 al 15 gen naio 1860 (n n. orci. 12- 17) ins. 5 "e) organizzazione dell'armata dell'Italia centrale. 1859 rela.lionc sull'organizzazione delle truppe della Lega dell'Italia cen tra le senza data

3. s. fa se n. orci. l bis. 277 1 re gis tro delle parti che trattan o dell'Armata della Lega delr ltali a centrale : sua orga ni zzazione , disloca zio ne e forza num e ri ca capi t ano Be rtolè Via le · cc. 4 1860

- fase. 9 °/69 document i s ull'E se rcito d ella Leg a dell'Italia ce ntral e. cc 170

1859 marzo 21 - 1863 marzo 28, 19 11 g iugno 20-23 cc 45

l. s. fa se . "Ese rc it o sulla Lega -D iv is io ne Mezzacapo. doc. Are h. Torin o ...

1859 magg io 21- 1863 marzo 28, 19 11 g iu g no 20-23 comprend e co rri s pondenza: tra il comando della Div isione Mezzacap o e il ga bin e tto elc i Ministe ro della Guerra sardo. tr n quest'u l tim o e i l co mando ge nerale de ll e truppe della Lega dell'Italia ce ntral e. tra il Cavo ur c i l D ' Azeg li o. tra il governo provvi so ri o dell e Ro ma g ne c i l co mandante de ll e tru ppe generale Mez7.ac apo La documen tazione è c ostituita da copie d i docum e nti d e ll" A rc hi v io di s tato eli Torino c eli alcune lettere di trasmissione. in o r iginale. dc ii' UIT ic io sto ri co del 19 11.

2. s fase. ''394. 1859. 16 decreti del dittatore F arini per le milizie d e ll e Prov in ce Modenesi (3 agos to 1° ot tobre 1859). ( Ese rcito della Lega) - Ussari di Pi acenza cc. 40 1859 maggio 15 - novemb r e 2 documenti. in copia dattiloscritta. estratt i dali" Archivio di stato di Torino.

3 . s . fase. "400 . Mini s tero esteri. n. 8 fascicoli contenenti documenti dell"anno 1859 rinettenti la Toscana" -'.... .

cc 5 l 1859 marzo 21 - !!iugno 27 ins. l. "400. n. 2) carte lla 62, 1859. una mem o ria di Enrico Falconi alla Gaaetta di Genova (8 1859) s ull e co ndizioni de lla Toscana. U na memoria su Livorno d i autore ignoto (esrnmo dall'Arc hi v io del Mi ni ste r o degli esteri )'' . in s. 2 "400 , n . 3) ca rte ll a 62. Toscana 1859. 3 lettere del generale Ulloa coma nd an te le truppe tosca ne (estratti da ll' Archivio del Mini s te ro deg li ester i)" in s. 3 ' ·400 n 4) ca rte ll a 62. To scana 1859, 2 lettere del cav. Torcl li intend e nte ge ne rale de l Corpo Mezzacapo - (es tratto dall'Arc hivi o d e l mini s te ro deg li esteri'': in s . 4 ' ' 4 00 , n. 5) ca rte lla 62, To sc ana 185 9 : una lettera del generale Nava a l Cavou r (Fi re n ze 16 g iu gno 1859); una deliberazione della Co munit à eli Castig li one della Pescaia (21 g iu gno): una lettera d e l G ualte ri o (Armata -it.-2° corpo Italia centrale -27 g iug no 1859" ; una lettera d e l Ridolfi al Cavour ( per i cacc iatori degli Appennini); una lettera de l Mattcucci a l genera le Dabormida (Gua rdi e na z iona li e fucili); una lettera d e l r. co nso lato in Alge ria; du e r a pporti: uno del principe cornanclantc il 5° co rpo dell ' Armata d'Italia e l'altro del prefetto di Po li z i a el i Par ig i in viati dal Roberto a Cavour da Milano (2 g iu g no 1859). es tratt i dal ministero deg l i este r i'" i ns 5 "400. n. 6) ca rt e ll a 62, Toscana 1859 una nota di Rido lfi- Pe ru zz i ecc a l Cavou r (2 1 marzo 1859): due lettere: i l governo provvi so rio el i F ire n ze a l Cavour (28 ap ril e e 5 magg io) es tra tti dal m ini s te ro degli es te ri ". in s. 6 "400 n. 7) carte ll a 62 . Tosca na 1859. due lette re del genera le Lu igi Meuacapo a l co nte di Cavo ur e al marchese Gerolam o Nap o leo ne (es tr atte dal mini s tero deg li esteri )" . ins. 7 "400. n. 8) ca rte ll a 62. To sca na 1859. due lettere del ptincipe Gerolamo Napoleone (es tratte dal mini stero deg l i esteri)" .

4. s. fase. '"403. n. Bologna 1859. lett era del Bi gnami. Bologna 18 maggio 1859. (estratto da li" Archivio del Ministero degli affari esteri)''.

cc. 2 1859 maggio 18

5. s. fa se. '404 . Emilia , 1859, lettera del F arini (Mode na 3 l agosto 1859) dei ducati (estratto dall'Archivio del Mini s t ero degli affa ri ester i)"'.

cc. 14 1859 agosto 3 l -novemb re 26 comprende copia datti losc ritta di due lettera di Farini a l Cavour re lat iva ali" a nn essione de ll e pro v in ce modene si e parmensi e a lla riscoss ione dci boni'' lasc iat i insoluti dal V Corpo d 'a rmata francese.

6. s. fase. "3034 , Armata della Le ga, di s posizioni varie de ll'I n tendenza m i lit a re de ll a Tosca na, 1860''. cc. 3 1860 aprile 15 - gi ugno 9 7. s. fase. ' ' 3 0 35, Armata d e ll a Lega . disposizioni var ie de l mini s tero d e lla g ue rra . s itua z ioni. ruoli n i ccc. 1860" . cc. 15 1859o tt o bre 17- 1860settemb re21 co mpre nd e, f ra l 'a ltro. anc he e le nchi nominati vi

260

- fase. 81: "Elenco elc i docum e nti riflettenti la campagna d i guena del 1859" c. I

Busta 70

*Alla data de l 9 lug l io 2009 risulta mancante il fascicolo: - "l bersaglie ri valtell inesi nel 1859"

s d.

- fase. 82: " 1170 Giacchi , l 'Eserc ito della Lega de ll ' Ita li a centrale -m anoscritto, ca r te, 1859 - 1860" . pp. 21, 2 specc hi , l luc id o, l cm i a agosto 1928 comprende: il datti loscritto de l Co lonnello Giacchi, Le vicende dell'Esercito della Lega con a ll ega ti s pecch io e luc i do dell'Italia centro-settent rionale, caria de ll ' lt.alia cent ro - sette ntriona le " le f ront.i ere dei du cali delle Rornagne e della Toscana a li 'ep oca d ella gue rra del 1859", s pecc h io con le s intetiche vice nd e de li 'Esercito della Lega dell'Italia centrale.

- fase 83: "2/70,d ue fasc ico l i rigu ardanti i C acc iatori de lla Magra provenienti dag li archivi di Massa e To rino ". c c . 4 13 1859 ap rile 28 - 1869 febbra io 6

l . s . fase. "217 0 , Comando del Cor po el i Sta to M a gg iore - U ff ic io Storico, 1913, 1859 Cacciatori del Magra, docum e nti provenienti da ll 'A rch ivio di Massa , cartella l" (l - I 2)''

cc. 189 1859 apri le 28 -ottobre 10, 1913 marzo 19 com prende docum e ntazione , in copia , de l 19 13, es tratti dall' Archiv io el i s tat o d i M assa .

2. s. f ase "Comando de l Corpo di Stato Magg iore- Ufficio Stor ico , 1913, 1859: do cu m enti cacciatori del Magra, provenienza Archivio Torino (Giano tti ) (carte ll a 3")'' cc 224 1859 magg io 9 - I869 fe bb raio 6, 19 13 marzo 30 - m agg io 30 c ompre nde do cumentaz ione , in copia, de l l 9 I3, es tratti da ll 'A rchivio di s tato di Torino .

- fase. 84: "3170 , i Cacciatori de lle A lpi 1859" cc. l l 1922 agos to 25-26 Comprende, fra l'altro, co rrispond e nza e 4 promemor ia dell'Ufficio sto ri co re lat iv i ai Cacciatori della Alpi 1859 , Bezzecca, martirolog o trcntino. i fratelli Bronzetti.

- fase. 85: "417 0 , Moltkc c la g ue rra de l 1859" . pp. 13 a s tampa 1909 g iu g no Comprende il periodic o "La le ttura - riv ista me ns il e de l co rr ie re della Sera", anno IX, n. 6, g iu gno 1909. con g li articoli di Alessandro Luzio, Moltke e la gue rra del / 859, c eli F resate Rizz ino, La campag na dell859 nella corrispondenza del Times

- fase. 86: "5/70, Il generale Piane li in Ab ruz zo ne l 1859 -1 860'' . cc. 26 , pp . 20 a s t ampa s .d . Comprende c opia manoscr itJa e, e 2 bozz a a stampa d ell o s tudi o de l te ne nte Tito Battagli ni , Il genera l e Pianel/ in Abru zz.o nel 1859 - 1860lJr. _

- fase. 87: ''6/70 , stud i s torici 50, le stragi d i Perugia". pp 8 a stampa s .d Comp rende artico lo a stampa d i Cesare Ferr ari , Le st ragi di Perugia del 20 Riug no 1859 (p p. 23 11-23 18).

-fase. 88 : "7170, n .6I78, Gi gl ioli (C .) la pr ima prova dell'inno di Garibaldi''. pp. 3 a s tampa s d. Comprende stra lc io el i a r t ico lo a s t ampa d i G ig lio !i , la prima prova del/ 'inn o, pubblicato in «L a Ra sseg na>> de l 12 g iugno 1862.

-f ase. 89: " 8 e 9170,22, Giacch i , commemoraz ione della battag li a d i S Martino , Re Yi t.t orio a San Martino". cc . 3 2 , pp. 23 19 11. 1934 giugno 11

l. s. fase "commemorazione della Battaglia eli San Ma rti no ne l 68 ° ann i ve rsa ri o 1859 -1 927. s intet ica traccia della conferenza ten uta a ll ' os s ario di S. Mart i no i l 24 g i ugno 1927 dal colon nello Giacch i" · cc 32 1934 g iugno I l comp rende lette ra eli ri ngra z ia mento de ll 'a mbasciato re d ' Ital ia pre ss o l a s anta sede c 2 cop ie della 'co mmemorazione" .

2 . s. f ase . "Il Vittorio Emanuele l/ alla Bau ag lia di San Manino" pp .l9a s tampa 191 1 comprende l 'art icolo de l cap ita no CARLO RoccA , Il Vittorio Emanue le 11 alla Battag lia di San Martino, es t ratto da lle «Memorie st.oriche - mil i tari», fasc icolo III , 19 1 l (10°), pp . 5 -23 .

- fase. 9 0: " B , 617 3, sezione sto ric a , relazione campagna del I859 - st ueli pre li m i na ri, parte l Mo tivi e apparecchi della guerra (comp il azione del c apita no Manfred i), de s unto dal lavoro a nt.ec e dente f a tt o dal capitano Zane ll i e da l tenente Monta le nti , 1875 -1 876" cc. 75 1875- 1876

261

'

' Pres i dente del Consig l io e mi ni stro degli este ri del Reg no di Sardeg na da l 4 nove m b re 1852. 2 r VALSL:CCHt. L 'unifì('(l ::.ione imli(/1/(/ e la politica europea Dalla guerra di Crimea alla guerra di l .omhardia ( /85-1 - 1859). M il ano l 939; F. cuR ,\TO. Prepara::.ioue polilica-diplomatica della g uerra del '59. i n Milan o e la guerra del 1859. Milano 1959, pp. 83- 109:F.. DI KOI.FO. Furopa ed Italia nel1855 -1856 Roma l 967: G. CANDF.t.ORO. S1oria dell' lwlia modema vol. IV dalla na:.imwle al/ 'unilà /8-19 -1860. Milano. l 964 ( 4 " ed.). pp. l M. MOI\TA \fAR t. Polilica e strlllegia in cenw anni. Vol. l Il periodo rism'8i11U?III<ile. Roma 1996. pp. 299-343. ' firmato poi dai due sov rani {Vittorio Emanuele Il c Napoleone 111 ) rispcttivamctlle il 24 e il 26 gennaio 1859. , DEl. CORPO Ot STATO MAGGIORE- CFrtCIO STORICO (a cura diE. PALCO;-.!. B. ('t\'Al.I .F.Rt. C. ROCCA. A. CA\ACtOCCHl) La guerra de/ 1859 per l'indipenden::.a d'Italia. Vol. l Dommemi. Roma Società editrice la7ialc. 1910. doc. 17. pp. 23 - 24. ' Ministro della guerra dal 2 novembre l 8-19 al 3 maggio 1859. salvo un interruzione dal l 0 aprile 1855 al 16 giugno 1856. quando fu coma ndante del "Corpo di spedilione in Orieme" (Crimea).

F. STEPAI\1. La storia della dourina e ordinamemi dell'EserciTo il(lliano Vol. l Da/1'/:.'.\erciw piMIOnTese all'E:.erciw di ViTtorio l'eneto. Roma l 9K4. pp. 73-87.

F BOTTI. Il pensiero militare e namle iwliano dalla rii'Olu::.ione francese alla prima guerra mondiale ( 1789-1915). vol. II Dalla prima guerra d 'in dipenden-;,a a Roma capi((lle d'lwlia Stato yJaggiore Esercito- Ufficio Storico. Roma 2000. pp. -11-42.

' F STéFANl. Lo s loria della dmtrina e degli ordinamemi deii'Fserci!O italiano. Vol. l c it.. p. 77 • Jb id p. 78.

"'

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"F. STEFAN I La s 1o ria della dollrina e degli ordina m e mi defi'Fsercito ita lia11 o Vol. [ c it p. lì0 - H3. '" 8 o l 2 li bre. dive rsa me nte da q uelle plur icalìbro de ll a cam pag na de l 1848- 1849 c ost i tu it c d a 6 pezzi da 8 o l 2 li bbre e u 2 ob i ci. " v. ILA RI , S1oria de l servi;,io militare in Italia, vo l ume pr i m o daii'Ordina u zaJìo remina di Jltla c hiaFelli alla cos litt ÒOIIe dell'Esercito ilaliano, Roma, Centro All i studi strateg i c i - Rivi sta mil i ta re 198 9 pp 327 - 359. ,. lhid H ind ubbiam e nte l 'ese rc ito el i L aMarmora er a i n gran parte composto di p ro f ess i o ni sti c vo l o nta ri, in una mi sura stima bile tra il 25 e i l 35 per cento: e a l m ass im o i l 15 per ce nto e r a costi tuito da rec lute con meno eli un ann o d i se rvi7io" p. 343

" Una era prcsicd utada l m arescia ll o L a To ur c he imp ostò il problema strategico ne l u n nuovo co nllitto con l' Aus tria ma con Francia e Gran Bretagna itllca tc. L'A l tra co m missione presied ut a dal generale Ross i doveva sui r isulta t i c ui era prevenma l a p r ima e su gg er ire i lavori di f o rt i ficaz i o ne pitl adatt i

" \1 MO:-JTANARt. Politica e s1rmegia in ce lllO anui .... Vol. l cit .. p . 273.

• P. l'IERI. SToria militare del Risorgimento ... cit.. p. 577.

"Comunque l ' Esercito piemontese quale risultava dalle riforme attuate fra il 1850 e il 1857 dal generale Alfonso La Marmora. era un solido strumento di guerra. certamente il migliore degli eserciti degli stati italiani. sebbene l'esercito napoletano e quello toscano fossero stati oggetto di particolare eme: forte di una gloriosa tradizione , d ' una solida disciplina c animato da uno schietto sentimento patriottico".

" P \IARAVIGNA. SToria dell'ane militare modema. Tomo III. Dalla restaura::ione alla tJrima r:uerm mondiale. Roma. Stato Maggiore dell'Esercito - Ufficio Storico. 1982. pp. 198-206. in particolare pp. 198 -200: "anche in questa campagna Idei 1859Jia mobilitazione dei tre eserciti belligeranti presenta il carattere comune dell'improvvisazione. poiché nessuno degli Stati maggiori l'aveva preparata organicamente e con metodo .( ) Altro cara tt ere comu ne alla mobilitazione di lUtti i tre fu quella della lemeua { )". " M Politica e 11rwegia cit Vol. 1 cit.. pp 329- 340 :! Cmt AI'tX> DEL CORPO DI STATO M AGGIORE - Ut FtCtO STORICO La guerra del !859 fJ('I' l'indip enden:a d'Italia. Vol. 1: Narra::.ione cit pp. l 10. 11 progetto di Govone secondo la rela1ionc ufficiale ( p l 10 n 2) era co nsen·ato nell'Archivio dcll'ufticio Storico con la seguente segnatu ra "Ufficio Storico - stud i t ec ni c i , 9-2800" ma nonostante le r icerche non si t: t rovata più traccill del documento '·' DEL CORPO DI STA l O M AG<iiORE- UFFICIO l .11 guerm del 1859 c i t.. Vo l. l : Narra : ione ... ci t pp. l 07 -1 44. :; !bici p 125 " G io rnale militare 1859 , "r. decre to re l ati vo al Co rpo di caccia to ri dell e A lp i c d i vo l ontar i rece ntemente istituiti'' , pp. 35 1- 353 2'' A \ '1. ISASTIA, Il I'O irm lrtrirtto militare ne l Risorg im ento Stato Maggiore Eserci to - Uffic i o Stori co. Roma. pp. 227-273 21 E. SCAJ.,\, S 1oria delle .fanterie italian e. vo l. IX l Vol o ntari di g uerra , Roma Ti pogr<Jfia regio na l e. 1955, p. 384. '' G. CANIJELORO, Storia df' ll ' l w lia m ode ma. vol. IV c it , pp. 314 - 315. 29 G iomale milita re 1859 " l egge c he c onfer i sce a S.M i l r e pote r i st r ao rd in ar i du r ante la guerra co n l 'A ust r ia". pp 395-396 "' M MONTANA RI. Po liti ca e s lrCi t('i/ iO c i t. , Vol. l c i t. , p 349-351. ·''L. CEVA, Comando militare e m o narchia cos ti1u zio1wle italiana ( 184 8 - /9/ 8). pp . 4 1- 64 ( in parti co l are pp 5 1- 52). i n 1 CEVA,Tecar i di guerra : c omandi. so lda ti e s crillo ri n ei c onjTilli e11ropei.Mi l ano foraneo Ange l i , 20 05. J: COM A:-.IDO DF.I. CORPO DI STATO M AGGIO RE- UFFI CIO STORICO. La g uerm del 1859 ci t. , Vol.[: Narrcòo n e ... ci t. , p. 128 DEL CORPO IJI M AGGIO RF.- UFFICIO STORICO La guerra del 1859 ci t Vol. 1: Dot t/1/ll'llt i c i t n. 177 p. 144 - 148 3" C O:VIANIJO DF.I. CORPO DI STATO M AGG IORE - U rrtCtO STORICO La gue rm del 1859 ci t. Vol. l : Narra:.ione cit., p 15 6 - 157 c Vol. Documenti n 259 p. 2 19.

';r STEFA:-J t La swria della dollrilttt e degli ordinament i de/I'Esercilo iwliww. Vo l. l cit p. 11 6- 1l 7. "' r. PtF.R t. Storia miliwre del Risorg im enw c i t.. p 589 " Ibidem. ,. Ibidem.

"' COMA!' DO DEL CORPO DI STATO M AGGIORE - UFFICIO STORICO La guerra del 1859 Ci l.. Vol. 1: Narrtr:.ione ci t.. pp. 145 - 151 : " Si cominciarono a palesare quei difetti di preparazione dell'esercito francese che dovevano poi apponare così gra\ i conscgucn7c nel l 870": F. STEFA \Il La storia della dollrina e degli ordinamnui dell'Esercito il(l/iano. Vol. l cit p. 117. "(> Sbarcato in il V co rpo d'annata doveva raggiungere il resto delle truppe franco - picmonte::. i sul Po. rinfort.ato dalle truppe volontarie toscane e delle l egaLioni reclutate. cfr. DEL CORPO DI STATO MAGtòiORF.- UFActo STORICO La guerra del/859 cit.. Vol. Il : Narra::.ione, Roma, Società editrice laziale. 1912. pp. 9 - 26 " Cor.t ,\NDO DEL CORPO DI STATO MAGGIORE- UFFICIO STORICO, /..11 guerra del 1859 ci t.. Vol. l Documenti. n. 257, p. 211. •: ! bid n. 257. pp. 205 - 2 l O.

'' La c irc osc ri z i o ne t erritoria l e ed amminis trativa delle truppe e servizi era ripartita da JI' i\rmcc Oberkommando in dicc i comandi generali territoria l i D i essi i li V ( Milano) compre ndeva il L om bardo- Veneto La Carinzia. l a Cornio l a ed i l Litorale. '' COMA;-.! DO DEL CORPO DI STATO MAGGIORE- UFI'ICIO SH)R ICO, La g 11 erra del 185<) ci t Vo i [: Narm::.ione ci t., pp. 8 l - l 07 " l a 2" Armata coincidev a con i l V I Coman do mil i t are territoriale. '" CoM A:-.I DO DF.I. CORPO DI STATO M AGGIO RE- U I+ICIO STORICO La g uerm del l 859 ci t Vo i l : Narm::.ione ci t., pp l 5 l - 156 " Jbid p 158.

8 P. l'IER I , Storia miti/lire de l Riw rg im em o c i t p. 590

4 " COM ANDO DEL CORPO IJ I STATO U FFICIO STOR ICO, La g 11 erra del 1859 ci t Vo l. l /)o('UI/1(' 11/i , n 258 pp. 2 1l - 2 18 ;o M. MONTANAR I , Po /iiÌ<' fl e Strateg ia .. c i t , Vo l.!.. c i t. , p 37 1

NOTE
262

$l E SCALA S10ria delle Jamf'rie iTaliane. \'O l. Ili le famerie nel periodo napoleonico e nelle guerre del RisorJ?imenTo. Roma. Tipografia regionale. 1952 pp. 3X0 - 399.

''

COMi\ '100 DEL CORPO IJI STATO MAGGIORE- UFIICIO STORICO. La guerra del 1859 ci t.. Vol. 1: Narra::.ione ci t pp. 185-226. '-' R. CESSI. Le rela::.imti 11LJiciali del col/uuulo s11premo au5lriaco da MaJ? ellfa a Solferino, pp. 49 -59 (in pm1icolan.: p. 52), in ManTOI 'a nel R ;sorgimemo: La campagna del 1859. atti del 1° Convegno di Storia militare. L 'AmministraLione provinciale d i Mantova nel centenario dell' Uni t à d'ltalia.ManloV<l, C ITEM. 1964 •• 1 MONDINl • La ca11111afi11a del / 859, pp 3 1-43, in Ma 111m a ne l Risorf!)mento: La rampaf!, IW del / 859, alli de l l o Co nveg no d i S t oria m il itare ci t.: COMA:-! DO DE l. CORPO DI STATO M ACiC i i ORF.- UFFICIO STORICO. La f!, Ue rra del 1859 c i l., Vo l. l: Narra zione c i!. , pp. 186 - 226. '·' l sa rdi ne l co m p l esso eb b ero 8 ca d u ti e 39 •• COMi\NI10 DEL C OR PO IJI STA'l'O MAGGIORE- U I I' ICIO STOR ICO La guerra del 1859 c it Vol. l : Na rm zio11 e c i t. , pp. 2 18-219. " COMANDO IJEL CoRPO [)l STATO MAGGIORE- UFFICIO STORICO La guerrtl del/859 cil.. Vol. 1: Na rra:io11e Ci l pp. 227-233

" 1 MONnH\1 La campagna del /859. pp 39-40. in Ma11tom nel La campagna del /859. atti del 1° Convegno di Storia militare ci t.: M MONTA:'IARI. PoliTica e strategia cit., Vol. 1... cit.. pp. 377-379.

" COMA:-.IDO DF.L COR PO DI SIAiù MAGGIORE- UFFICIO STORICO Lo guerra del/859 cit.. Vol. 1: cit.. pp.237 - 273. '" l bid p. 25 5.

61 COMA.'liJO DEL CORPO 11 1 STATO MAGG IORE- UFFICIO STOR ICO, Ln g uerra del/859 cit., Vo l. l: Narra zi one t: i l. , pp .296 - 308 •, IIJid., pp 309 - 338 6) Jbid p. 32 4 ._. Coma n dan te del VII Co r po d'ar ma t a au str i nco. "' C0.\1At\DO DEL CoRPO 0 1 STATO MAGGIORE- UFFIC IO STORICO La guerm del/859 c il.. Vol. 1: Narra;:, ion e ci l.. pp. 3 56 - 358. al co mbattimento presero pane sia Napoleone Ili c che Vittorio Emanuele Il "" l. \IOKDI ' l La campagna del/859 pp. 43. in Mamm·anel Ri.wrgimemo: La campagna de/1859. atti del 1° Convegno di Storia militare ci t.: "( )si trdliO di una classica ballagli a di incontro: gli austriaci ritenevano di poter godere di un giorno di riposo Napoleone credevadi completare la su a manovra le truppe en t rarono in co ntatto i nopina t am en te '' 61 Comando del Corpo di Situo Magg iore - U.f.lìc io s to rico, La guerro del 1859 cit.. Vol. 1: Narraz ione c it.. pp.347 - 4 12. 6 E bb ero 3 ferit i

""COMANDO DEL Co RPO DI STATO M AGG IORE- UFFICIO STORICO, La g ue rra d e l 1859 ci t .. Vo l. l : Narra::. ion e .. . c ii.. p. 3R 6.

>ù M. MOI':TANARI , Po litica e ,\'Trate g ia c it.. Vo l. 1 ci t p. 3X7.

" P PIER l Storia miliwre del Risorximen to t:it p. 61 1 1 : COYIAKIJO DF.I. CORPO DI STAI O MA<iGIORF.- UFFICIO STORICO. La guerm del/859 cil.. Vo l. 1: Narra:ione cil pp.402-403 '' l bid p. 403.11 generale era comandante della 1• Divisione e fu sost itui to nell'incarico precedente dal generale Duran do. -. l bid p. 409 l) l hid p. 97

"" l b id , pp. 107, 130, 144- 145: anche C 0 .\1 AN 1Xl DEl. CORPO DI STATO MACiCiiORF.- UFFICIO STOR it'O, La guerra del/ 859 ci t. , Vol. Il : Documellli, R o ma Soc ietà editri ce laziale 19 12. Doc. 1998. quadro di fonmv.ionc de ll e annate i mperi ali il g i orno 24 g i ugno l 859 , pp 354-3 65 11 cfr Cm1ANDO DEL CO RPO 111 STATO M AGG IOR lo- U FFICIO STORICO La g uerra del 185 9 ci t Vo l. Il : eit pp. 6 l - 85 '' l ga r i b ald ini pa r t i ti da Bie ll a il 16 maggio. c o nqui st alo i l 24 il 27 sc onfi sse ro le t rupp e de l gene ra l e Urbana S. f-e rm o. i l 3 g i u g n o. d opo al te rne vice nd e. i de ll e A l p i en tra r o n o <J Como. "'COMA:-.I IJO DF.L CORPO 0 1 STATO M A<i<i i ORF.- UFACIO STORICO La guerm del 1859 cit.. Vol. Il : Narra:ione ci t pp 85- 93 '" l hid., pp. 109- 131. ' COMA:-.100 IJEL CoRro 01 ST\TO UFACIO STORICO u1 guerm del 1859 ci t.. Vol. Il : Narra::.ione ci t pp. 212-291 ; M. \111 ''Il. Le bauaglie di So({erino e San Martino. Rudian o (BS} , GAM. 200X. pp. 30 - 83 ': P. PIERI. Dal Chiesi' al Mincio - slrategia aus1riaca e .francese 11ella ca mpagna del 1859. in Mant m·a nel Risorgimen to : u1 ca mp ag11a di'l / 859. atti de l l o Conv egno cl i Stori a m i lita re . ci t pp. 63-78, in part icol are p. 71 "·' COMANDO DE L CoRPO DI ST,\TO MAGGIORE - UFFICIO STORICO , La g uerm del 1859 c i t Vol. Il: Na rra zion e c i t. , pp. 15 l - 19 3; c fr F. DJ LAU RO, L'Arma ta sarda a Sa 11 Marri no, Rom a. S t ato Maggi ore de ll' Eserc i to- Ufficio 1859; M. MI LA:-< L, Le bai/ag lie di So lferin o e Sa n Martino c it. pp 84- 11 3: ''· ANSELMI. 2-1 g iugno 185 91a balla g lia di Stm Marrino ne l riwr[< im emo italian o. Cap ri ano de l Co ll e ( BS ). Ca nto. 2009: C CIPOLI. A La Ba11aglia di San Manino. Milano. Franco Angeli, 2009 (vol.I.il crinale dei crinali : Vol. II L'al/m crinale ; Vol. Ili i/ crinale della l'il/oria: Voi l V wl crinale).

"' Queste avanguardie erano costituite da aliquote di truppe della varie armi (fa nteria. artiglieria e " Fu ferito mortalmente il gen.:ralc Arnaldi comandante della Rri gata Cuneo e il colonnello 13erena. '"'COMAN DO DEL CORPO 01 STATO MAGOIORF.- UFFICIO STORICO Ul g uerm del / 8 59 cit Vol. Il: Narra::.ione c ii.. p 189. "1\on t: agevole fars i un 'idea esatta d ello svo l g imento partic o l areggia to de ll 'a7.io nc in q ues t'ultimo e decisi vo att acco A nche all ora esso f u condotto co n deficien te u ni tà el i co m and o. si cc hé l a v itt oria f u o u e nu ta solo a pre zzo d i moll o san g ue" ., 1/Jid. ' p. 193 •, fbid ' pp. 194-2 11.

•• M MILAI':I. Le banaglie di Solferino e San Mar1i110 c it. p 91-92.

"" L'ordine di L a Marmom fu molto criticato: "Co n questi ordini il generale L a Marm ora divideva l e forLe in viava la parte maggiore verso S. Martino. dove riteneva non sarebbe giunta in tempo. ed egli stes!>o muoveva con la parte minore. già agli ordini dei due generali (Camerana e Fanti) , su Pozzolengo, con foi7C troppo el>igue pèr ollenerc un utile risultato' · (CmiAI\00 DEL CORPO DI STA'l'O MAGGIORF.- U FFI CIO STORICO. La guerra del 1859 cit Vol. Il : Na rra::.ione c it p 209 n 1). '"P. I' IF. Rl , STo ria militare del Risorgimento c it. , p. 6 19 q ueste p oc he p aro l e d i H en r y Dun an l sul ca mpo di baltag l ia ùi So l fer in o sono emblem a ti c he "Il terreno si ab beve r a l etter al mente ùi sa ngu e ed è . in t LH ta l a sua su p erf i cie co p erto di res ti uma ni " ( ll. DUNANT Un riwrdo di So (f"e rino. Rom a. CRI , 200 2. pp. 22- 23 )

•n i\ q u est i va nno aggiun li :157 fe riti in b au ag li a mor irono nei l!iorni success i v i. "'C oMANDO DEL C oRPO l) l S l'i\'1'0 M AGG IORE: U FFICIO STORICO, u1 del 1859 ci t Vo l. Il : Narraùone ci t pp. 296-297. "'F DI LA URO L 'Armaw sarda a San Martino c it. p. 126 "' ?.l'IERI. Storia militare del Risorgimento ci t p. 615. " Ad ogni modo si era un n otevole uomo d i guerra e l'organism o militare francese aveva mostrato la sua superio rit à su quello austriaco( )'' "" COMA l'DO DF.I. CORPO 01 STATO MAGG IOR F.- UFFICIO STORICO Ul guerra del 1859 ci t Vol. l l : .Narrazione ci l.. pp. 516.'' ( ) la co nd o tt a più ab i le d a part e f rancesl! c l 'incontestatas uper i o rit à dell ' el eme n t o mo ral e da parte dell' armata fra nc o- sard a. da quasi due me si se m pre v ilto r i os a in tu tti gli scon tr i assic urarono l a v i ltori u ag li allea t i. ''1 P. l'I ER I , S tor ia mi/ilare del Riso rgim em o . .. c it p. 6 17 "l ) Comu nqu e i p i emo n tes i i mp eg mu·on o con l e loro 8 b r i gate al treltante br i g al e n emi c he e all a fine t r ionfarono( ) To l sero d ue br i g ate al V Corp o m 1str iaco e imped irono n ii ' V IIl di man dare al socco rs o del centro du e br iga t e: cos ì be n quattro m anc arono al centro ne l mome nt o crucial e del l 'a7. i o n c per merito d ell' az i o ne v i goro sa dei p i em o ntesi ". ''' I bidem.

"'' C0.\1Al\DO DF.I. CORPO DI STATO MAGGIORE- GFI'I('JO STORICO La guerra del 1859 c it Vol. Il : Narra::_ione ci t pp. 503 - 504. " ( . ) Date le scarse forze recate all'auacco. i sardi furono indotti a procedere in ordi n e quasi lineare senza adeguati rincalzi capaci di render e st abi li i buoni successi che ogni volta in su lle prime, essi ottennero invece di auaccare con mite le forze un solo tmtto del fronte le singole bri ga te mo ssero fronta lm ente su tulta l'es t ensio ne della po si zio n e n emi ca. senza adeguata prepa r azione di fuoco d 'a rtigl ieri a e dim entic h ecome le m agg i o ri prob abilitiì d i ottene re ri u l tat i decisi vi si abbian o i n ge nere q uando l 'az i one frontal e sia accom p agna ta da u n attacco cont ro uno o anc h e e ntra m b i i fianchi de ll' av vers ar i o. Questa man ca n za el i un san o co ncetto el i man ovra mo st r a anc o ra un a vo l ta quanto sareh -

263

be sta to u til e la p resenza di un comandante di g rado su pe rio re a qu ello de i due gene ral e di div isione''.

"" F. ST F.FA:--1 1, La storia della dottrina e degli ordinamenti dell'Esercito italiano, Vo l. l . .. c it.. p. 125 .

101 COMANDO DEL CORPO DJ STATO MAGGIOR F. - UFF ICIO STORI CO La guerra del 1859 c it. , Vo l. II: ,'-/arrazione cit., p.509. W l fh id., p. 5 f 0.

!()l Ibid , pp. 337-362

1"' tu tti i regg imenti it a li an i ve ni vano trasferi ti a ll 'interno de ll 'im pero ( 16° Wernhardt e 45 ° Are S ig ismo ndo ).

H» l u ff icia le e 3 g rana ti e ri fer il i.

106 2 ufficia li e 3 solda ti feriti

10 COMA :--i DO DEL CO KPO DI SrAlO MAGGIORE- UI'I' ICJO STORICO ,La fiuerra del 185<J c it.. Vo l. Il: Narra zione c il., pp.30 1- 337.

l<X< !b ici., pp.362-369.

1'") G. CANDE LORO, Storia dell'Italia moderna, vol. IV cit.., pp 335 - 385 ""COMANDO DE L CORPO DI STATO MAGGIOR E· UFF ICIO STOR ICO, La guerra del /859 ci t. , Vol. II: Narraz ione ci t. , pp. 374-375 e Vol. Il Docum en ti, n 2399 pp 986 -989 (testo della conv e nzione d ' ar mi stizio d i Vi ll afra ncade ll ' 8 lu g lio 1859) ' "V ittor io Ema n ue le e Cavou r furo no in fOimat i dell'armist izio a decisio ne g ià presa . Il re accetto la s ituazione, men tre Cavo ur dopo aver cerca to di convincere il sovrano a n on firmare , rasse g nò le d imi ss io ni. Il re el i Sardegna ra tificò la convenz ione co n la famosa riserva " pe r que l che mi co ncerne", ev it ando così el i avalla re le decis ion i s ull'assetto gene ra le de lla pen iso la ; cfr. A. SC IROCCO, L'Italia del Ris01gim enro, Mil a n o , Corriere della Sera, 2004 , pp. 404 -405 . 112 COMANDO DEL CORPO DI STATO MAGGIOR E- U FFI CIO STO RICO , La guerra del 1859 c it. , Vol. Il : Docum enti, n 2405 , pp 992 -993 : i prelimi na ri d i pace di Villafranca fo rmul at i da ll'imp e ratore Napo leone III . "-' G. CA.'JDELORO, Stor ia del/'lwlia moderna, vo l. IV cit., pp 382- 3R5 ' "' o ROV IO, Storia de ll'arte militare, Rom a, Sta to Maggiore Èserci to- Ufficio Stor ico, 2008 , pp. 171 -1 72. " ;M MONTANARt. Politica e strategia ci t., Voi .l. ci t. , p 4 19. '' inso mma non s i era uscit i dallo s tadio e leme nta re degl i u ff icia li di stato magg iore imp iegat i essenzia lme nte ne ll e tra sm issio ni deg li ord in i e nelle ric ogn izio ni o lavor i topograflci"

o. BOVIO, Storia dell'ane militare c it.. p l 7 1 "' H. MOL:f'KE, La C am pagne d'Italie en /859, Parig i , Domainc , 1862 . ' "F. STEFA NI, l-Cl s toria della dottrina e degli ordinamenti d ell'Esercito iwliano , Vol. I c it , p 127 "Ne ll a guerra de l 1859 trovò, per la p rim a vol ta im p iego la ferrov ia come aiu to a ll a realizza z ione de ll a massa e della s orpresa sul p iano st ra tegico e tatt ico e come mezzo di a lirn enta7.ione del le operaz io ni e fu rro no ut il izza te arti g li e ri e da campagna con anima rigata e co n proietto cil indrico -og iva le ad espa nsio ne. La fe rrov ia -i n part icolare le strade fe rrate Susa -Torino-A lessa nd ria, Genova-Nov i- Alessan d r ia o Tortona, Genova - Vog he ra-A lessa ndr ia - CasaleVercel li -ri dusse i te mpi de ll a raduna ta fran cese e con sen tì la ma no vra per lince in te me dalla qua le scaturì la v ittor ia d i Mage nt a": cfr. .l. F FULLER, Le bat taglie decisive de/mondo occiden tale Iom influenza nella Storia, Roma, Sta to Magg iore Ese rc ito - Ufficio s to r ico, 1988, p 96 : " ne l IR59. per la pr ima vo lta in g uerra, la fe rro via eb be un uso este ns ivo; can noni ad a nim a r ig ata furono impiegati in g ran numero e, in co nsidernio ne delle sofferenze dc i fer iti d i Solfer ino, v ide la luce la p rima convenzione eli Ginev ra de l l 864". " 9 Come è noto l' alt iss imo numero de i fer it i sugge rì a Hcnry Dunanl ( H. DlJNANT, Un ricordo di Solferino c it) l ' ide a di ist ituire la cmce rossa in ternazio na le . l serviz i san it ar i di g ue m1 ne l 1859 dovettero affro n tare s itu azioni mai viste fino ad all ora, cfr. F. BOTT I, La logistica delt' esercito italiano (183 I - l 8 61), vo l. I (l 831 - 186 1), Roma , Stato ma ggi ore Eserc ito, 199 1 pp 5RR -770: F DI !. AURIO , L'organi zza zione dell'assistenza saniwria nell 'Annata sarda del / 859, in Mantova ne{ Risorgimemo: La camJXlfiJW del 1859, atti del l o Convegno di Stor ia mj l itare ... c it. ,pp. 113- 129 .

F. STEFANI. La storia della dO/trina e degli ordinamenti dell' Ese rcito it al iano Vo l. l ... ci t.., p. l 28 . "' P. PtERI, Dal Chiese al Mincio - strateg ia ausll' iaca e fì'a ncese nella campagna de{ /859. in Mamova nel R isorgimen to: La campagna del /859, atti de l 1° Convegno el i Stor ia milita re ci t., p. 78 ' " Sull'Ufficio stor ico c il s uo a rc hi vio: c . CESA RI , I'Archil'io e la Sezione Storica del Comando del Corpo d i Stato /Vfaggiore -Note swriche del 'f'en. Col C. Cesari, ed izione fuori commercio, Roma, Stabi lim ento poligrafico de ll' Amm inistra7.ione de lla G ue rra, 1919; MIN ISTERO DELLA GL:E RRA - COMAI'\DO DEL CO R,PO DI STATO MA(i(j iORE- UFFIC IO STORICO. Guida- indice dell'Archiv io Storico- per la conoscenza def material e d'archivio e per una traccia nelle varie ricerche, ed izio ne fuo ri com merci o, Roma. T ip. De l se na to de l dott. G. Ba rdi , magg io 1927; N. GIACCH I, C U.fjìcio storico- cenni mono&rafìci, Roma, Min istero de ll a guerra - Coma ndo de l Corpo eli Sta to Maggiore, 1930; o BOV IO, L ' Ufficio s tor ico-un secolo di sroriograjia m ifiwre, Roma, Sta to Magg io re Esercito, 19R9: A. BK l:CJ IO NJ - M SAPORIT I, Manuale delle ricerche nell 'Ufficio s Jorico dello Stato 1\1/afigiore de ll 'Esercito , Roma 1989; STATO MAGGIORE DELL' ESE RC ITO- UFFIC IO STORICO, Manuale delle ricerche nell'Ufficio Swrico dello S1aro Maggio re dell'Eserci to Roma, s tabil im ento G rafico militare. 2004, pp. 9- 17; E LODOLIN I, Organi zza zione e legislazione archiv istica italiana , Bolog na, Patron, 2005 ,vo l. II d a l l 998 al 2004, pp. ll9- l 20: r BERTINARJA, L'U.fjicio storico dello Stato Maggiore dell'Esercito, in Mini s tero per i ben i c ul turali c a mbi e nt a li- Ufficio centrale pe r i ben i archivist ici, L e fonti perla storia militare italiana in età contemporanea. Alli de l Ili se rni na rio, Roma l 6-7 d icembre 1988, Citt à d i Caste ll o 1993. pp . 33-36; A GIONFRIDA, Missioni e addell i militariiraliani in Polonia ( 1919 -1923) - Lefomi arch ivistiche de ll 'Ufficio Storico, Roma, S ta to Maggiore Eserci to - Ufficio Stori co . 1996 , pp. 111-1 16; ID , Le fonti dell'Ufficio storico relative alla campagna del 1895-1896 in Eritrea, in "St udi Stor ico- militari 1998" , Roma , Stato Maggiore dell'Eserc ito- Uffic io storico, 1998, pp 139- 192; In Le font iarchivistiche relative alla pr ima gue rra mondiale conservate p resso l'Ufficio sforico , in "Stu diStori co - mili tar i 1998", Roma, Sta to Maggio re de ll' Ese rci to - Ufficio s tor ico, 20 00, pp. 49 -87; In , Censirne nto sommario del/ 'Arc hivio dell' Ujjìcio Storico dello Stato maggiore d ell'Esercito, in ''Bo ll ett ino ci eli' Arc hi vio de ll 'Uffic io S torico" , a nn o I, gen. - giu. 200 l , n l , pp. 3 l -70; ID , l se r viz i di informazione mil itari ita liani dalla prima guerra mondiale alla filierrafr·edda : le fonti archivistiche dell'Ufficio storico, pp. 9 -23, " Bo .ll ett ino dell'A rc hi vio del l 'Uffic io Stor ico", an no III, lug. - cl ic 2003, n.6; s TRANI, Le font i docwnemarie d'imeresse s torico conse r vate presso le ist ituzioni cultu rali e gli t(ffici de lle forze armate a Roma, in "Le car te e la s to r ia- riv is ta di sto ria delle istitu z ioni' '. ann o VII I, 1/2002 , pp. 149- 17R ( la n. 53 a p. 176 comprende una bib liog rafi a completa s ull 'Ufficio Storico): G. SARGERI, L'Archiv io Storico dell'Esercito e {e biblioteche m ilitari di presidio, pp 32-37 , in MINISTERO DII'ESA - COMM ISS IO:--IE ITALI AI'\A DI STORIA MILITARE, Archivi, Biblioteche, Musei militari - lo stato attuale, le funzioni soc iali gli svilu ppi, Acta de l Co n vegno di s tu d i te nu to <l Roma il 19-20 o tto bre 2005 presso il Co.mando ge nerale del la G ua rd ia di lìnam.a, Roma 2006; M.T. CARADOI'\10, inventario del fondo C -25 studi tecnici Regno di Sardegna e Regno d' Italia (18 12-1920), p p. 8 1-94, in "Bo ll e tti no de ll' Arc hiv io de ii' Uflìc io sto ric o", a nn o IV n.7/8; gen na io - dice mb re 2004 . 12 Le orig in i. ideo log ic he de ll' Uffic io Mil ita re , o ltre al le es igenze strettame nte con nesse ai co mpiti ist ituz iona li de l na scen te sta to maggio re de ll ' Armata sarda, s i r ico nnettevano, in qua lc he ma niera, allo s to ric is mo rom anti co, che apr iva u na nuova stag io ne de di ca ta a llo s tudio de lle patr ie t ra diz io ni e de ll a s w ria nazio na le, e d e rano a nc he con se g ue nza d i quel diffici le clima nato da l fa ll imento de ll a prima g ueTra d'In dip endenza, in cui s i avvertiv<J una forte esigen za di ana li zzare e capire le c ause de ll a sconfilla. R ico rdi a mo infine. c he. ne ll a seco nda me tà de ll ' ollOCenlO, la StOr ia mili ta re, sull 'esem p io d ello sta to maggiore dell'ese rc ito p ru ssia no , e ra d ivenu ta oggetto d i s tu dio di particolar i ufr ic i deg li s tati magg iori dei p rinc ipa li eserciti europei. Q ues ti uffici o is ti tu ti, denominat i a pp unto ·'sto r ic i", e rano s tati creati appositamen te, come I'Urri c io Mil itare, per indagare le pr inc ip a li operaz io ni mil itari de ll e pi ù impo rtant i gue rre nella lo ro cvo lu z ione storica c in pa rt ico lare per compil<u·e le relazioni uffic ia li s ulle campagne condo tte da l propr io eserc ito nazio na le. Ricordiamo che il Mini ste ro del la guerra con i l dispacci o n. 695 R de l 24 ottobre IR74 d is po se che a lcun i uffi ciali fosse ro in via ti presso i pit• im portanti Archiv i di Sta to de l Reg no con l ' in carico di comp ilare " un inventario possi b ilm e nte co mp lew ed es at to de i docume nti riguardanti il peri od o più recen te de ll a s toria mili tare d'Ita lia". Q uesw inventar io doveva r iferi rs i a ll e fonti archivist ic he dalla Riv ol uzio ne fra ncese a ll a fondaz io ne de l Regno cl'fla lia e d oveva co mprendercanche notiz iesu eve ntua li ma nosc rill i d i opere ined ite re lati ve alla storia militare, conservuti ne ll e biblioteche it ali ane . Le ricerc he furo no estese ag li Archiv i eli Stato d i M ilan o, To r ino, Na po li, Pa le rm o , Venez ia, Parma, Genova, Mod ena, Fire nze ea ll' Archiv io de l Mini ste ro della G ue rra. a nco ra a Fire nze, fino a l 1880: in AUSSME, fo ndo L 3 Studi particolari, b 302 , fase 8 re lazione anon im a d attiloscritta di 15 pp , se n za da ta . p ro ba bi lmen te ne ll a prima me tà degli a nn i tre nta, int ito la ta " Lineame nt i ed att ività dell' Uff icio S to rico", pp 2 -3 12 1 Istru zione suli'U.ftìzio Militare d el R Corpo di Stato Maggiore e sull'ordinamento dell ' Archi vio del medesimoin data 1° htfilio 185 6. a !ìrrna de l generale En rico Morozzo de lla Rocca. Co man d an te Ge nerale de l Co rp o, in AUSSM E fondo L-3 Studi pa r ticolari, b 30111 , fase l.

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lsrm::.ione su/I'Uj/bo J\1/ilirare del R Corpo t!i Suno Maggiore<' dl.'lf'Archh·io c il. art. l .* 3°. l ettera d p. 2., in AlfSSML:. fondo L -3 Srudi parrimfari b 301 / 1. fase. l , •• Le altre tre se7.ioni occupavano in\'ecc di lavori di tanica logistica. di statistica e di politica militare •- lbid an. 9.§ 37. p. IO. ,., c. CESARI. L'Arrhh·io l'fa Se:ione Srorica drf Comando del Corpo di Srato Maggiore cit, pp. 3-4, ont anche in G. SARGERJ. L'Archivio e fa Se::.ione srorica di'l Comando del Corpo di Stato Maggiore Sl.'condo gli scriT T i del Tenente Colonnello Cesare Cesari. pp . 4 3-74 (in p<H1 icol ar e p. 4 5 ), in << Bo ll cu in o de ll 'Arch i vi o dell'Uffic i o Storico» n. 7-S. d i ce mbre 2004. n• R. RAMPA - 11 MERIGLIANO, lm·e ntario rll.' l .full({O C 14- 18, RisoJ"R ilu emo- Dipanim e1 11 i militar i - g uardia ua::.io ua fe, pp 35- 160 ( in part icol ar e p p. 35 -39), in <<Bn ll ell in o dc ii ' A r chiv i o dell'U ff i c i o Sto r ico» n. 2. l ug l i o - dicembre 200 l ;\ nno I- n 2. ' "'Nel 1861, c on il r.d. de l 24 gen nai o, f'urio rd i nato i l Co r po d i SlulO Maggiore co mp n.:sa l a sezio ne sto r ica del Corpo stesso co n l a cost i!LIz i onc di un Ufficio Superiore. Questo ufficio comprendeva a sua volta un Uffici o Mil i tare la cui 2° sezione si occupava deg li arc hi vi c delle biblioteca. Con il r.d. dell' Il marzo 1867 I'Uflicio Militare fu divbo in quattro sezioni. di cui la seconda fu chiamala '·storico militare" e comprendeva l'archivio e la biblioteca, cfr. c. \1AUACARA. L'evolu::.ione del Corpo di Storo Maggiore nei regni di Sardegna e d'Italia-pane prima: 1796-188/ pp. 349-3!!6 in <<Memorie storiche militari 1981» Stalo Maggiore Esercito-Ufticio storico. 1982. '"Al riord i no del materiale doc umentari o fu a'segnato l'arc hi vista e. alla sua morte, i l generale Bario l a capo in seco nda de l Corpo di Sta to Magg i ore. des t inò a q uel l'inca r ico i l tene nte Du puy Samadel. che aveva g i à p restato se r v i zi o presso l' Arc hiv i o di Sta to di Pirc nzc La sede de ll'archi vi o c de ll a bi b l io tec a m i l i ta re era no a ll ora a Pa l aao Cin i Ne l 1874 l 'ar c hi vi o de ll' Uffic i o Storico f u tras ferito a pa l azzo G iu st i ni ani. do v e f u compi l ato i l p r imo in ve nta ri o ge nerale un '·ca tal ogo cd i nf i ne u na rubr i ca al f abet i ca co n sc hedar i o Nel 1884 l 'arch i v i o f u port ato all a Pi l o tta. i n att es a d i L:sse re trasfe ri to de f i ni tivame nte alla nuova sede del Minis tero de ll a Cìuerra, in via XX se tte mbr e Poiché que i locali tardavano ad esser pronti. l o \1inistc ro deci se di ord in ar e u n altro trasfe r imen to. sceg l iendo. q ues ta vo l ta. un p iccolo locale in via della Lun gara. l'\el giugno l S88 l'Ufficio Storico fu dclìnitivamente a via XX settembre c nei nuovi locali il suo archivio, dopo a\·cr ricevuto parte delle cane relative alla guerra d'Africa. conservò l'ordine che gli era stato dato preccdememente in via della Lungara: cfr. c. CESARI, L'Archit·io e la Se:icme Srnrica del Comando del Corpo di Storo Maggiore .cit, pp. 5-15. •.•! .. (... ) l documenti dell'Archivio erano posti in grandi sacchi, ed avevano subi to non di posizione ne ll a var i e buste du ra nte i >Uccess i vi traspOI1 i da una sede alr atra. I nformato d i q ues to stato d i cose. Il min is tro d ella gucrrn des t i nò verso l a f'in c del 1873 a c oad iu va re i l Du pu y i l cap itan o Severi no Za ne ll i ed a q uest.i aggi u nse po i il te ne nteD' Ay al a i l c ap i tano M anfred i c più tard i anche i l te ne nte Quareng hi. per ché si p rocedesse con l 'a iu to d i qu es t i uffic i a li acl un r i ordi name nt o mz i o nal e del ca rtegg i o. div i dendo l o per argo menti c per anni e c o l l oc and o l o i n ta nte buste sepura tc c in tanti vo lum i r i l egat i Stralc i and o così ma te r i al e d i magg i ore importa nz a f u ro no c l im in ate e distru tte le carte ordina ri e di nessun va l ore e si o ttenn ero que ll e f i lze di carte ll e e di volu mi numera ti e t:atalogm i c he tu tt ora si conservano c che costituiscono un elemento prezioso per l a storia delle nostre campagne di guerra": cfr. c. CF.SARI. L'Archit·io e la Storica del Comando del Corpo di Stato i\1/aggiore ci t. pp. 6 -7.

'" N. GIACCIII L'Ufficio srorico - cenni mo1wgrc!fìri ci t pp. 10-18. '" O BOVIO. L'Ufficio stOrico cit. pp 2-l -25. "s Le car1e delln Sezione s1orica dell' Ufficio rn i li tare da c ui dipendeva 1·Arc hi v i o de l Co mando del Co rp o d i Sta to Maggiore attu al e Arc hivio d e ll 'U ffi cio Stor ico de ll o Stato lv1aggiore dell 'Ese rc i to so no i n parte co nse r v ate sop ra ll ul to d al 1856 al 19 15 nelle b b. 30111 c 30 1/2 de ll a m iscell anea L -3 s tudi part ico la ri (elen co reda tt o d al cn pitano A nd rC< l C resce nz i ) . ''" ·'311 Note su ll \ m l i n<lll1ento d ell' Arc hi vi o del Co rp o di Sta to Mnggiorc. l 872" il docu nr ento no n è f irm ato in AUSSM E, fondo L-3 S1 11 d i particolari b 301/2 fase. 14. ' ' ' lbid ult i ma pagina non enumerata. "Ordinamc.:n to dell'Archivio mil i tare: l ) tutte le carte. l ibri e oggetti vari costituenti la dota7ione dell ' Archivio militare sono ripartite in sci divisioni. Ogni divi>ionc è ripanita in sezioni 2) a ciascuna di\'isione specialità di cnrleggio giusto le norme l Divisione: \ludi milirari: Il Di,·ision e: campagne di guerra: Ili Divisione: mobiliw:ione. campi d'isrm::.ioJTe. grandi manm•re; IV divisione: Archit·i dei soppressi Gran Comandi di Dipartimelllo militare:V Divisione: protoml/o e rnrrisponden-:,a dell 'Ufficio Milirare: V l Div i sio nc:.fondo di i 1tm:.ione od uso d' U.f/ìcio". Anc he d ue altri promemor i a inti to l ati: "Archi vi o mi li t are -pianta !iOmm ar i a di di stribu z i one" c "A rchiv i o mi l ilan:", senza d ata , ma pre!.u mi hilmcnte se m pre int o rn o al 1872, r iport ato l a stessa r ipat1 i7.io nc de ll ' Arc hi vi o in e " sez ion i " fon do L -3 S wdi pa rticulari. b. 30 1/2, fa se 14) ' " lbid . " ( .. . ) . 4 ) l a Il Div i sio ne è r i parti ta in ta nte sezi on i q uallte so11o l e cam pa g ne e carteggi aui nen ti alle va r ie c amp agne sono racco lti c l ega ti in vol umi corr i spo nde nti a l qu ani er gener al e pr i nc ip al e: co r p i d 'ese rcito di vis i o ni h r igme. serviz i va r i. in At ' SSMF., fo nd o L -3 Swdi parricofari. b 30 1/2 l'asc. l .:l.

'''' ·'8/ 1, n. 829. Archivio del Corpo di Stato laggiore- processo verbale di verifica e di consegna cd in\'entario del mobilio fondo di dotazione c carteggio esbtente.mar7o 1875" datato Roma. 24 marzo 1875.

••• È la guidaattualrncntc rilegata nel vol. 20 (pp. 1005- 1035). in At 'SS MF.. fondo G - 17 Campaf!.lla 1859. ••• " 9/ 1, n 830. rapporto presa in consegna della sezione storica, dell'ar ch i vi o e della direLione della b ibl i o teca. Lnvori in corso l" A rchiv io. Reda tt o da l Cap i tmo T ro i l o si g. Rinaldo e tra smesso al Sig. co mand ante del Corpo di Sta to .tv1 agg i o re 27 apri l e 1878'', in AUSSME. fo ndo L-3 Studi pa rtico la ri h 30 1/2, fase 14. '' 2 '' 17/ 1 Co m ando del Co r po d i St ato Maggio rc -;\ rch i v io , appu nt o rel at i vo alla si ste maz i o ne de ll ' A rchiv i o. g iu g no 1888" in Al JSSMF.. fo nd o L-3 Stu d i pa rt icolari. b. 301/2. fase 14. '" " 18/ 1 n. 836. Promemoria sull a situ az i one de ll' 1\rchi vio a l l " agosto l !!92'' i n AUSSML:. fondo L -3 S tudi particolari. b. 30 1/ l fase. 5. '"" " Re l az i one sul modo come sono tenuti c classificati i carteggi d'ufficio della SeLionc l>torica c dell'Archivio da dipcndentc"dcl capo Se7ione Storica del Comando del Corpo di Stato Maggiore al comandante.: in seconda del Corpo. in data 14 1895 in ALSSME. fondo L-3 .S'wdi panicofari. b. 301 / 1 fase 5. p. l "in adempimento alle prescrizio ni dell'ordine del g i orno n. 40 del 15 l uglio corre nte anno mi do l 'ono r e di ra segnare alla S. V l a IC re l aL ion e sul modo come so no te nu ti c chts\ i f'icati i ca rtegg i d 'Urticio dell a Sezio ne Storica. l num er i che desi g nano i c ap oversi d ella rc l aL.io nc ri spond o no part i tarne nr c all e domande c.:on ten ute ne l so pracc i w to o rdine. V i si un i sce un ce nno circ a il mod o co n c ui è tenu to e c l ass ifi cat o il carteggio ne ll' A r ch i v i o gcn..:r alc ne ll e d ue sezi on i, l ' una de l le quali com pre nde il ca rtegg i o de l Co mando del Corpo d i Swt o M agg i ore e l 'a l t ra i c.: art cgg i pro venien t i da Comn ncl i es trane i al Com an do del Corpo d i Sta to M aggiore. ( )'' ,., l bid. pp 6- 7 :

"B carteggi di al tri comandi: in seguito a disposi1ioni ministeriali furono in epoche diverse versate nell' Archi,·io del Corpo di Stato Maggiore per esservi conservati degli interi carteggi tenuti da uffici e comandi estranei. sia per l'avvenuta abolizione di essi, sia per l'indole storico-militare dei carteggi stessi. 1° un indice generale sintetico degl i incartamenti dell'Archivi o impiantati nel 18!!8 c te nuti in corre nte, t i en nota dci caneggie del metodo con c ui sono stati c lnssifica ti. d istri b ui ti c conservnt i I ca rtegg i relat i vi all e ca mp agne di guerra da l 1848 al 1870 son<) descr itti su ah rc Lt anti regist r i quante sono l e ca mpag ne stesse ed i nt i to l at i G uida -indice del cartegg io del la c< tm paKna ( ) 2° i d iver si c arteg g i son o ri pnrt iti in c at egori e. specia l it à. p rat ic he, ecc com e f'uro no vers at i ( ). l ca rtegg i so no racc olti in carte ll e c r ile gati in vo l um i ( )''

"'' l bi d p. 8 relat i vo pros petto al punto 3 " indi caz i o n i de i ca rtegg i"

'"' Q ui i vo lum i so no d i ven tat i 54 d ai 55 c i ta ti ne l r icord ato verba l e di conseg na del l 875 (s i veda n .l 3 9)

" 'Sezione Storica del Comando del Corpo di Stato Magg i ore: memoria su ll' andamento dci lavori della Sezione duran te l'an no 1895 c rc l a7i oni sulla sistema:t.ionc dell'Archivio" del maggio 1896 in 1\USS\IE. fondo L-3 Smdi particolari. b. 301 / 2 fase. 1.:1.

••·• Solo in questo documento parla di 61 volumi invece che dei 54 citati in turri gli altri documenti precedentemente ricordati "Guida per la r icerca delle carte riflettenti la campagna contro l'impero d ' Aus tria nel 1859'', p. 1005. in fondo G - 17 Campag11a 1859. vol. 20 ( pp 1005- 1035)

1 ; 1 M IN ISTERO IJE LLA COMA:'WO DF.L CO RPO DI STATO :Vl AG<ì iORE- CFFlCIO STO RI CO, Gu ida - ind ic e d e{{ 'Arc: hil'io storico c it p. 13: Cn mp ag nn del 1859 è sta pubb l icata i n d ue vo lu 111 i d i narraz i o ne c d ue d i documenti ( UITic i o Sto r ico, cap. Rocca 19 11) La documentaz i o ne co n-

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1

sta d i 54 vo l u m i c 14 ca rte ll e. Per r intracci are le d i ve rse prat i che es i ste un ca talogo co mpl eto speciale (rt:g i st ro n. 3). Nella carte ll a 6 8 (come si a pro po si to dell 'eserci to d ell a l ega) so no conservati i docu menti m ilitar i dell' Eserci to dcll 'ltali<l centra l e c i carteggi di Fa rini per l e R o ma gne. L a 57" rig uarda l a m arina. i scrv i zi.lt: CQrwe nz i o ni di Villafranca c un o stud i o sul m ov im ento dei corpi frances i c he vennero in Italia. V i so no pu r e i proc l am i di G iu l ay. d i V i tto r io E m anue l e Il , di Napoleone III. L e carte ll e 58,59 c 60 contengono studi su ll a campag na, la 64 il M anosc r i tto Rocca Nella C<ll1c ll a 61 è conscrvat<L copiade ltrattato eli Zurigo, nella 62" v i è un autografo d i La Marmora su ll a convenzione franco -sarda c copia de l giorna l e del Quarti c r mil i tare del R e. l documenti Petitti sono nella carte ll a 63. La cartella 67 è tulla riservata per i Cacciatori delle A l p i ". 1 " STATO MAGGIORI! DI: LI.'L:.SLRCJTO- Uf'I'ICJO sroruco Manuale delle ricerche nell'Ufficio Storico dello Swto Maggiore dell' F.sercito ci t., p 44. 1 " P. CARUCCI. Le fonti archil'isrichP: ordinamento ed im:enraria::.ione, Roma. N IS. 1990, p. 216:·• ( } La miscellanea può essersi fonnata per cause varie, spesso connesse alle v i cende occo rse agli archivi degli emi da cui provengono i documenti che l a co mpon gono: oppure può essersi formata per l'incapacità da parte di chi si occupava dell'archivio di ricollocare i documenti nelle serie o nei fondi di provenienza. La miscellanea può essere una aggregazione mcramcntc estrinseca di documenti vari riuniti per cause accidentali; ma può invece essersi formata in seguito a riordinamenti per materia. alla !>ediment<uione più o meno intenzionale di documenti non ricollocati nelle serie di provenienza. alla riaggrcgazione un po' sommaria di documenti appartenenti ad archivi diversi andati in disordine per cause belliche o per calamità naturali. e così via.(...)".

"' Si veda sopra: 2. lN'l ROt>UL:IO:>IE ARCIIIVISTtCA: fA miscellanea G-17 campagna 1859.

1 " Relazione del capitano Filippone. presumibilrnente il capitano Giovan Batti sta Filipponc di Mombello. in data 26 onobre 1859. in AUSSME. fondo G-17 Campagna 1859. vol. 20 (pp 989-996).

1 "' Si ha l'impressione che sistema per la tenuta delle cane sia stato adottato a posteriori. presumibilrnente dopo la fine delle operazioni. poco prima dello sc i og lim c m o del quarticr generale.avvenuto il 1° agosto.

1 " Re l azione dd capitano ri l ippone cit.. in AUSSME. fondo G - 17 Campagna 1859. vol. 20 (pp. 989-996}.

15' "e l enco e regi stri c ca rtell e co ment i l a corr i spo ndenza ten utasi al Quanicr Ge nerale Principa l e dell'Arm ata sarda ne ll a campagna de l 1859 pe r l ' i ndipenden1.a italiana ed avvertenza per la ricerca delle lettere'' in AUSS:VJE fondo G- 17 Campagna 1859 vol. 20 (pp 997 - l 003).

1 COMM •JDO DEL CORPO DI S1i\TO MA< ;(;JORE- UIHCIO STORJCO, La guerra del 1859 c i t.. Vo l. 1: Narra:..ione ... c i t., pp. l 29 - 130: CO:VIANOO DEL CO RPO t>l STA:rO MAGGIORE- UFT'JCIO STORICO.f_.a guerra del 1859 ci t Vol. 1: Documenti. c i t Doc. 697, p. 482: doc 176, pp l41 - 143 I N' G ioma le m ili tare 1859 .. Sc i og lirn ento del coma nd o genera le de ll'armata", ci rcolare 11.93 del M in is tero della gue11a- Gabinetto pp 576 - 577. 1" 1 fl di ar io è co m p il nto seco ndo u n modu l o di viso in tre c o lonne i n cui. i n o rdin e. doveva essere ri portata l a "data'·, lo" stato dell 'atmosfera e tc mpcraturai n g ra di ce nt i grad i " e l e " indi caz i one g i orna liere' "'1 Nell a pr i ma pagi na de l n.:gis tro de l pro toco ll o ( p. 2 69 del vo lu me l ) è segnato, a penn a rossa , " l a r ipa rti ; .ione nor mal e dell e pra t iche qu i sop ra accenn ato. trovas i i nvece a pag. 989 del vo l. 20 d i questa rac.co lla , segu i ta da ll a gu i da per l a r icerca dell e carte rifle ttenti l a campag na d el 1859

1"' Per i l ca rtegg i o co nte nu to in ques to vo l ume si ved a vo l. l o ( protoco ll o pan e prima ).

1 "' L e l ener a n. 1995. in dmn 4 maggio 1859, del min istro de lla guerra Cavo ur al capo d i Stato M agg i o re del l' Ar mata ( p l 0 9) e l a l etter a n. 2249 de l min istro dell a guerra Cavour. in da ta 16 m aggio 1859 al capo di Stato Magg i ore de ll 'Arma ta (p 3 19) sono state staccate ed espos ta nel l a sc r ivania de ll o ste sso Cavo u r. Al suo pos ro so no stata collocata 2 fotografia de l documento.

1 "' Per i l ca r1egg i o conh:nul<l in questo vo l ume si veda vol.l o (p rotocollo pa rte prima).

1 "" Per il car1egg i o co nt enuto i n questo vo l ume si veda vol. l " ( protocollo pane prima ).

1 7 Comprende anche la riparti.done interna in uffici del quartier generale mobi l itato.

1 "' Per il car1eggio co nt enut o in questo volume si veda vol. l o (protoco llo parte prima).

1 la pratica 12·' non risulla.nonè stata inserita tra la pratica 11 • e 13" in questo volume di carte rilegate.

,-. Così scritto nel testo or i ginale.

1 Per il caneggio contenuto in questo volume si veda vol. 1° (protocollo parte prima).

,-, Ri sulta comune alle due parti del protocollo. nella retropagina della copertina è scrilto a penna ·· le pratiche n. 25. 26. 27 sono vuote e rimasero aperte per qualsiasi eventualità. Per la relativa corrispondenza vedi protocollo prima parte avo l. l o ". ,-. Nella retropagina della copertina è scritto a penna rossa: "le pratiche n. 25. 26 27 sono vuote e rima5ero aperte per qualsiasi eventualità

1 " Per il carteggio contenu to in questo vo lume si veda vol. 1° (protocollo pane prima).

17 ' Per la ripartizione delle pratiche s i veda il volume 20 a p 989

"'· Si riferisce al protocollo che precede.

"' S i riferisce al protocollo c he precede.

1" Per i l carteggio contenuto in questo volume si veda vol. 8 protoco l lo seconda parte.

"• Per il ca rreggio co nte nuto in questo volume s i veda vol. 8, protocollo seconda parte.

"" .per il ca rteggio contenuto in questo volu me si veda vol. 8 protocollo seco nda pane.

1 E annota to ne ll a copert i na dell a prat i calc tabe ll e sa r an no falle passa re all'Ufficio stati r i co (13cllcntan i).

" Per il ca rt egg i o co nt e nu to in questo volu m e si veda vol. 8 p rotoc o l lo seco nda pa n e.

183 Per il ca rtegg i o co nte nu to i n questo vo l u m e s i ved a v ol. 8 , pr otoco l lo seco nda parre.

"" .I l m anifesto è stato r in ve nu to l egge r men te strapp ato il 20 g i ug no 1859

185 Qu esta anno taz io ne è presen te de lla re tropag in a della copertina del volu me, sc r itta in c hi os tro rosso c nell a co pert i na del fasc ic ol o della pra tic a 8" " 6 N ella r etrop agi na de ll a copert in a del vo lume so no segn al at i o ltre a ques ti al tr i r appo rti cli coma nda nti dibr i g ata . r eggime nto c b at.tag li o n e, per un tota l e di 2 1

187 L a re l az i one è u na cop i a di u na co pi a del 29 no v embre 1898 il cui or i ginale era al l o ra co nser va to de ll' A r chiv i o del Com an do Bri gat a Pinero lo Il no me de l presu nt o co m andante ciel l B att ag l i o ne de l l 4°R eggimcnto fanJeria risu l ta i ll eggib i le, fo r se Si ver in ( anch e Di ver in o Li ve r i n). i c ui nomi nat i vi non risultano negli ann uar i d el l 'epo ca

1" Per i l ca rteggio co ntenu to in questo vo lume si veda vol. 8, protocol l o seconda parte.

,. Questa annotazion e è presente della retropagi na dell a coperti na del volume. scritta in c hiostro ros so c nella copc1ti na del fasc i co lo dell a pratica 14"

1 "' Per i l carteggio contenuto in questo volume si veda vol. 8, p rotocol l o seconda parte.

191 Questa annotazione è presente della rctropag ina della copertina del volume. scrilta in chios tro ro sso.

1 •' Nella copertina è annotato ·:-J.B. le lettere annesse restituite riintegrate alloro relativo po 10

19 ) Nella copertina è annotato N.I3. per ogni eventualità di lettere a tal Comando rifcrcntisi rimaste casualmente per le certe della 2' Divisione vedi i vi volum i 35 a 38 limitat ame nte al periodo compreso fra il 20 luglio e il 1° agosto per pratiche non definite alprimo agosto dello sciolto Quani er generale principale vedi 2• Divi sione periodo d ' accantonamento susseguente a quello di campag na( j il comandante generale essa divisione incaricato della loro definizione".

1 "' :-.Iella copertina è scrillo.. .B. comincia pel periodo di campagna col n. 438 essendo semplicemente la continuazio ne di quello tenuto dal Corpo R. di Stato Maggiore: poi numeri da l a 437 vedi poi- Archivio militare, J·' Divisione (studi militari)". in caratteri più piccoli è annotato , documenti qui sopra accennati dal n. l al n. 437 unitamente al protocollo d'arrivo che li seguiva. furono passati alla Cartella numero 55 di questa raccolta degli ani della campagna 1859" firmato 'a prile l880V. Chiala Nella rctropagina della copert ina risulta annotato quasi illeggib i li. che i documenti era no firmati da Driquet.

19 ; Nella copenina è sc ritto poi cance l lati " l ettere Uffic i ali circa le fortitlcaz i on i austriache (d ispacc i telegrafici passat i a leu era D, Nb Le cane seg uenti porta no - o l tre al n. indicante l a pagina del vol um e presen te- un altro nu mero c he si riferi sce al protoco ll o c he p recede (V. annotazioni a pag. 3 di questo vo i :·

140 Ne ll a cope rti na de l fascicolo è annota to '' il protoco ll o c he descri ve le carte c he seguono (com i nc i ant i dal n. 4 38) si tr ova nel vol. 16 antece den te. Per l e ca rte antecede nt i al n 438 e re l ati vo pr otocollo, vedi c arte ll a 55 di qu esta racco l ta degl i atti della cam pa g na 185 9", f irma to V. Ch i al a . apr i l e 1880.

197 si scg nul ano l e pp. 765 -77 0 g ra veme nte dann eggiate . d a re stau r are. imm edi atam en te (data clel i a co nstataz i o ne del danno : 2 5 giug no 200 l:l)

198 Nella c opert ina del fa sc i co l o è nn nota to. a penn a ro ssa ·· v ed i i l pro toco l lo Vol. 16 <mtecedc ntc" 1859''.

19 " Nell a co pertin a d el rasc i cn l o è an notato "N B c omincia pe r peri odo di c am pa g na con n 36 esse ndo se mp l i ce mente l a co nti nuaz i o ne di q ue l -

266

lo te nut o d a l Co rpo Rea le d i Stnto Maggio re. P oi i num eri d a l a 155 ved i ivi i\rch iv io Mil ita re l " Div isio ne (s tud i part ico lari )'' È segnato a pen na rossa ''pass<J to a ll a ca rte lla 55 de ll a precede nte rac col ta d eg li a tt i de lla campa g na 1859''. apr ile 1880 V. Chia la

2coO S i intende l' l mpemto rc austr iaco.

01 Ne ll a coperti na de l fas c ico lo è segna to a penna rossa 'ved i protoco ll o a l vo l. 16". copertina del fa sc ico lo è a nno tato ' ·N.B D a le tte re H a Y ape rta pe r qualsiasi eventu<Jiità".

203 Nel la copert ina de l fa sc ico lo è annotato "mo lti dei proclami contenuti ne ll a prese nte raccoltn so no assegnati a pratiche ta nto della l" e 2''parte del protocollo, co me a fa sc ico li d e l carteggio deii'Uflìcio in fonnaz ion i e registrate nel relativo protocollo speciale".

li>' Volume di documenti rilegati 3Jx45.

2eo; del Capitano Felice Filippone. in caricato della di rezione del carteggio

106 E s tato indi ca to a pe nn a rossa. al lato del foglio con parentes i gratTa, sulla destra, "v. ledi] vol. 16 c 17 c 55''.

201 Il diario è compilato secondo un modulo diviso in tre colonne in c ui. in ordine doveva essere riportata la "d ata ". lo" stato dell'atmosfera e tempcraturain gradi c le "indica7ionc giornaliere".

""'

Eannotato nel della coperti na ' ·dis tinta delle pratiche vedi specchi di ripartizione normale di esse a volu me l", più sotto a penna rossa ' 'N. B. il carteggio che si riferisce al presente protocollo tro vas i in que s toc nei volumi 22 e 23".

209 I numeri, da l a 19 elencati nel repertorio sono s tati riportati nelle singole lcnerc (in aho n s inistra) della success iva corrispondenza anteriore alla formazione della divisione.

210 I numeri. da l a 19 ele ncat i nel precede nte repcnorio. sono riportati nelle singole lettere ( in alto a s ini s tra ) di que sta corrispondenza. Mancano però i num er i 1-3 .7.12-14, 16.

2 " Volume di doc ume nti ril eg at i 33x45.

212 Il diar io doveva esse re co mpilato secondo un mod ul o d iviso in t re colon ne in c ui. in o rd ine doveva esse re riponata la "data" , lo' · sta to dell'at mosfera c tcmpc ratura in g rad i cent ig radi " , le " ind icaz io ne g iornalie re''

2 " E a nno ta to a pen na rossa "N.B. la corrisponde nza che s i r ife ri sce al p rese nte protocol lo, travas i in seg ui toe ne l vo l. 26"

214 yo lu rn c el i docume nt i ri legat i 33x45.

"s E a nno ta to ·'agos to vedi p ure a vol ume 25' '.

216 U d ia rio è co mpil a to secondo un m odu lo di viso in tre c o lonn e in cu i , in o rdin e, doveva esse re r ipo rtata la "data ·, lo" stato de ll ' atm os fera e tempe raturain g rad i ce nt ig mdi'' c le " incl icaz io nc g ior na li e re" Dall a data 3 g iug no ll\59 ( p 13) q uesto d iar io non è s tato co m pil a to secondo il modu lo s tandard ma s u normale fog li o ripa rt ito in d ue co lonne do ve ne ll a prima è r ip011at a la c ne lla seco nda le in d icaz ion i g iorn a lie re 21 7 S u l fro ntesp iz io de l fasc ico lo è seg nato a pe nna rossa " N .8 il c artegg io c he s i ri fe r isce a q ues to pro toco ll o travas i , per le pratich e l " , 2" , 3", ,4" e 5" nel prese nt e vo lume , per le s usseg ue nti, a i volum i 29 c 30.'' 218 E a nn ota to a pe nn a rossa ' ' ve d i p rotocoll o d 'mTi vo e pa rte nz a de ll a D iv isione m il itarc d i M ilano ( l" Pa rte) a nn o 18 5 9" " 9 Vo lu me d i docum e nt i ril eg ati 33x45 . no Il d iar io è comp ilato secondo un mod ul o. d iviso in t re colo nne, in c u i. in o rd in e dov e va esse re ripo r1ata la "data''. lo" stato del l' a tmosfera e gra di ce nti g radi'' e le ·'in d icazione g iornali e re'·. m E annota to sul frontespizio della copertina "da n 342 all' u ltimo spcna ntc al per iodo di acca111onamen to s usseg uente a que ll o di campagna··. annotato a penna rossa ''(vedi protocollo che precede'' ) 2 "' E anno tato s u lla cope rtin a. ad inchiostro nero ' 'distinta delle pratiche ved_i s pecchio di ripartiz.ione normale di esse a volume 20, il confidenziale non h n protocollo proprio. c reg is trato semplicemente al l' ordinario". E invece sega to ad inchiostro rosso .B. il carteggio regi s trato su l pre,sente protocollo è co nt enuto per intero in questo volume" n• E annotato nclfrontcspi7io della cope rtina del fascicolo. in basso ··prosegue oltre il relativo periodo lino inclusione quello di accantonam ento susseg ue me alla campagna a tutto l'anno 1859" m rctropagina della copertina il tenen te è c hiamato ' Paletti". 12" annotato ne lfron tespizio della coperti na del fascicolo . in basso .. . .. (seguito vedi iv i. volume 7 c 19) . m E annotato ne l frontespizio della cope rtina del fascicolo in basso ' prosegue oltre il periodo per quelli di campagna e successivo di accantonamento 1859". "' Il diar io è comp il a to secondo un modu lo di viso in tre colonne in cui in ordine, doveva riportata la "data". lo" stato dell'atmosfera e temperatura in g radi ce nti g rad i' ' cl c "'ind icazione giorna li ere" .È annotato ne lfrontespizio delhi cope rtina de l fasc ico lo. in basso "per ogni eventu ali tà di le u ore a i s u ind icati co mandi riferentisi non reperibili ved i casomai Corpo d i Sta to Magg iore Archivio militaJe III Divis ion i ( Arc hi vio d ci soppress i Gran Comandi di Dipartime ntO m ili ta re ed a nnessi) alla sotto-divisione te rrito riale d i Brescia 185tJ re tt a ancor d urante il pe riod o d i campa g na de l co mandante la 2" Div isione dcll 'A rm ata" m Il d iar io è compi la to un m oa ul o d iviso in tr e in cui, in o rd ine, doveva esse re r ipor ta ta la "data", lo'· sta to dell'a t mos fe ra c tem pe rarurain grad i ce nt ig radi " clc " in d icazio ne g io m al ie re " E a nn o ta to nel fro ntes p iz io de ll a co pe rt ina de l fascicolo. in b asso ' ·Diario cav allegger i di Novara ved i a 4'' D ivis io ne vol. 4 5 c ui essi nel c o rs o d el la ca mp ag mr fecero l'o E a nnotato ne l fro ntes piz io de ll a co per tina de l fas c ico lo. in bass o, ad in c h ios tro ne ro " d is tinta de ll e p rat ic he ve <J i s pec chio eli r ipart iz io ne n o rm a le d i esse a vol um e 20, il co n fide nz ia le non ha protocollo proprio è se mpli ce me nte reg is trato a ll' o rdina r io". E, inoltre, su cc ess ivam e nte a nnotato ad inc h ios tro ross o. a ca ratteri piLr piccoli: '' N .B . il c art egg io che s i rife ri sce a l pre se nte pro to co ll o tro vas i per le pra t ich e l " e 2 'u seg ui to in q uesto vn lurn e pe r le s usseg uen t i ai vol. 35 e 36" "'A mb ed ue le re laz io ne s u lla battag lia d i Mag e nt a sono minute, senz a fir ma, pro ba bi lm e nte de l co mand a nte la 2" D iv is io ne. ge ne ra le Ma nfrecl n Fa nti

232 la copertina co n l' int ito laz io ne de lla pra t ica 8" Il t ito lo è pe rò prese nte nel la cope rt ina del vo lu me. al pu nto 6. a nn o ta to ne l fro ntes pi z io de ll a copert ina de l fasc ico lo, in b asso, ad inc hi os tro ne ro "repertorio vedi vol. 34' '.

234 I;: annota to ne l fron tespizio de ll a coperti na del fasc ico lo in basso. ad inc hi ostro nero "rep e rtorio vedi vol. 34"

2"' E annotato ne l frontesp izio de lla copertina del fasc ic o lo ad in chiostro nero " (s tat is ti ca proced ime nti ved i co m ando dell e t mp pe s tanziate n elle province di Tortona a l volume 34)"

2 "' I l diario è compilato ·ccond o un modulo diviso in tre colonne in cui. in ordine, doveva essere rip o rtata la "data", lo " stato dell'atmosfera c te n:tperaturain grad i ce nti gradi' ' e le "indicazione giornaliere· .

:m E annotato ne l frontespizio d e lla copertina del fascicolo, in basso. ad inchios tro nero "distinta delle pratiche vedi s pecchio di ripartizione nonna le di esse a vo lum e l". È . inoltre. successiva mente annotato ad in c hi os tro rosso. a caratteri più picco l i: "N B al presente protocollo si riferi sce il carteggio contenuto in questoe nei vo lumi40 e 41 ".

!..'8 Il diario è co mpilato seco nd o un modulo diviso in tre colonne in cui. in ord in e doveva es ere ripo rtata la "data". lo·· s tato dell'atmosfera c tc mpcraturai n gradi ce nti gradi" e le ·'indicazione giomaliere ·.

''" Il diario è compi la to seco nd o un mod ulo diviso in tre colonne in cui. in ordi ne doveva es ere riportata la "data". lo·· stato dell ' at mosfe ra e tempcraturai n g radi ce nti grad i" e le "i ndicazione giornaliere ·.

""' Il diario è co mpilato seco nd o un modulo di viso in tre colonne in c ui. in ordine. doveva essere riportata la "data··.lo" stato del l' atmosfe ra e te m pe rmura in g radi ce nti gra di" e le "indicaz io ne gio rn aliere"

'" ' Il diario è comp il ato seco ndo un modulo diviso in tre co lo nne in c ui . in ordine. essere riporta ta la "da ta" . lo " stato de ll 'atmosfera e te nJpe ra t ura in g rad i ce nt ig radi" clc "ind icaz io ne g io m a liere·

"'' E annotato nel fro ntesp izio d e lla copctt in a de l fasc ico lo. in b asso . ad inc hi ostro ne ro "dis t inta d e l le pratiche ved i s pe cch io di ripart izione n ormale di esse a vo lum e 20 ' ' È , in ol tre s uccessiva me nte a nn o tato ad in c h ios tro rosso. a c<Jratteri p iù pi cco li: "N. B al prese nte protocol lo si ri fe ri sce il ca rt egg io conte nuto in q ucs toc ne i volumi45 e 4 6 " 243 Ne ll a cope rtina del s ottof<tscicolo è r ipo rt a to a nch e il t ito lo di qu e ll o c he doveva essere l ' inse rto 9. tale t ito lo prese nt as cg n i di c a nce llatura , l' inse rt o 9 f u so ppress o 240 E a nno tato ne l fro nt cs pi ;- io d e ll a co pe rt ina de l fasc ico lo , in basso, acl inch ios tro nero "vedi a nche reperto ri o lette ra non reg istrata a pratica 1"

267

'"' Vo lume J i docum enti r il ega ti 33x 45. diar io è compila to un modulo div iso in tre co lonne in c ui , in ordi ne doveva r ipo rtm a la data lo" s tato del l' atmosfera e tcmpcrmura in gradi centigradi" e le ' ' indicazione gio rnaliere •r E annotato sul frontespi.do della copertina del fascicolo in basso. ad nero ''diMinta delle pratiche da n. l a 22 inclusive vedi specchio di ripartizione norn1alc a volume 20: n. 23 a n. 29 (suppletive. dbtinta a guida - incide stes\O volume) Sebbene abbia il confidenziale prot<>· collo proprio molte lettere so no se mpl icememe all'ordinar io. e quind i ad esso passate''. È, inoltre, an notato ad in chiost ro rosso. a caratteri p ii:• pi cco li: ' 'N B a l pre!>en te protocollo si riferisce il ca11cggio conten ut o in ques w e nei vo lum i50, 51 e 52". '" l .c ttera del gabin etto de l ministro de ll a g ue rra al com andante la d ivis io ne milita re di Torin o. n I l 8 , in data 9 ma g. l X59, inA\JSSM ii , l'on do G- 17 ('{/J/If)(l[!,l/0 185 9 vo l. 54 , fj, FALCON B. ClVIIl. I.F. Rl , c ROC CA A. t'AVi\(' IOCC'H l. La guerra (/(• { 1859 ci t., Vo l 1: p. 2 r 8-232: Vol. 1: Documemi.doc c. 669- 670, p. 470. docc. 865-8 67. pp. 58 1-5X2. '"So no conse rv a ti alcun i a utog•'atl di Garibaldi . Mlr\ISTERO Gl!ERRA CORPO DI ST1\TO MAGGIORE - Ll-1'1('10 STORICO Annuario uj}iciale del/e For::.e armate d('{ Regno d'ila/ia l/11110 1938- XVI , l - Regio Esercì w, ' ' Oi. l cit. . pp. 12 - 15 ; F. FRATTOLILLO. Elenco generale cronologico delle leggi. decreti. disposi:ioni. drmlari relmil·e allo S((IIO maggiore generale ed olio Stm o Maggiore dell'Esercito: parte prima ( l o gen. 1831-28 lu g. 1882). pp. 471-5 13. in ST,\TO MAGOIORFES ERCITO - UFFICIO STOR ICO << Memorie sto r ico - militari 1982». Roma 1983: C. del Corpo di Stmo Ma gg iore nei regni di Sardegna e d'Italia: por/ e prima 1796- 188 1 , pp. 349-386. inST\TO 10- UFF ICIO STOR ICO << Memorie s torico milit ari l 98) » .Roma 1982.

'' ' G ioma/e mi liw re 183 1. ''Reg io bre ve tt o che approva l'a nnesso rego lame nto pc l real c orpo d i s tato magg iore ge nera le de ll a reg ia armara. :.ta b ilcndo tanto r ig ua rd o <til e incom be nze n:a ltivc. c he al person ale, cd a ll e paghe e vanta gg i" Torino 6 ottobre l 83 1 pp. 95-13 7 l bid titolo secondo ca po te rzo :ujjìci p. 103 ''' llJid titolo primo. capo primo: e forma:ione p. 96. "'F STEFAN I. storia della dottrina e degli ordinamelll i dei/'F.sercito italiano Vol. l ci t pp. X2-83.

'" Giornale miliwre 1850 r. decreto in cui S .M . dercrmina intorn o alla denominazione forn1azione e vantaggi del Corpo reale dello Stmo Mag giore pp 335 -336.

'" " Reg istro H Ordini gene ra li re lat iv i al servi.do de l Co rpo (1851- 1856)'', in M.:SSME . L- 3 swdi particolari, b. 298. fa!>C. 8 . ;, l vi.

;" Gio male mi/ilare 1855. n. 21. ' ' bre ve istruzion e su l Serv izio deg li Uffic ia li del Corpo Real e di Stato magg iore in tempo d i gue m1' ·, pp. 775 -793 •, , M .O P,\SQUALl NI, Le('(//'/ (' sewe te de/l ' inteli[.ie ll ('e iwliana 186 / - 19 18. Roma. R U .D 2006. pp. 14-25 '"" l slnt::. ione sull' U.ffì::. io Miliwre del R. Curpo di Stato Mag[!,iore e su l/ 'ordinwn enlo del/ 'Arcllit io delmedesimoin da w l o luglio / 856 c i t in AUSSI\IF. fondo L- 3 Swdi particolari. b. 301/1. fase. l: ora pubbli cato a c ura di Sal vatore Orlando in '·Bollettino dell'Archiv io dell'Ufficio ... n. l. gennaio -g iugno 200 l . pp . 334-348. "'' Regist ro H Ordini genera li relativi al servi t. io del Corpo ( 1856-1 86())". in L- 3 \fudi particolari. b. 298. fase. l. ·"' l\el 1861 con il r.d. del 24 gennaio furiordinat o il Corpo d i Stato Maggio re. compresa la sezione \to ri ca del Corpo con la cos titu zione di un Uffic io Superiore . Questo ufficio comprend eva a s ua volta un Ufficio Militare la cui 2° seà>nc si occupava deg li a rc hi vi e de lle: biblioteca . Co n il r.d. de ll ' I l marzo l X67 l' Ufficio Mili tare f'u d iv iso in quattro sezioni. d i c ui la seconda fu ch ia mata s torico militare" e comp re nde va l'archi vio c Il( b ib li oteca. cfr. c. L'e vohdun e del Corpo d i Sfato Mag g iore nei regni di Sardeg na t d ' lwlia-pan e .c it.. pp. 357-359 . :•·' 1::: a nnotato sul d é lla co per tina d el fa sc ico lo:" la pres ente pr<lt ica venne format a co i nu me ri de l prot oco llo SLLLd i tecnici ed info rm az ion i 3256. 3256bis, 3257. 3527. 3258. 3259 . 3260. 3261. 3262. 3263. 3264 . 3265 e 3266 d i ques to archi vio. Mancano i se g uen ti n ume ri d e l protocollo seg reto: 50b is . 50ter. 87. 92. 93. 123bis . 130. 13 1. l 32 . 133 . 13-L 135. l 36 . 137, 142 . 170 . 17 1. 172. 173 174. 175. 176. 177. 178 179. 180 181. 182. 195. 196. 20-L 205. 206 .207 208 ·209. 210. 219 221.222 c 223.

'" Si veda il ter mine "austro- un garico utiliaato nei titoli dei fascicoli ordinari dall'Ufficio Storico nel 1880. riferuo erronea mente all'ese rcito imperiale prim a del 1867.

"'' Il numero è al centro de l timbro del "C omando del Corpo di Stato Maggiore- Archivio mi lit are :"'· Il Documento non è reg is trato nel Registro dc l"pro tocollo segre to c he co ntiene le info nn a.lio n i relative a ll 'Eserc ito a ustriaco e a q uanto co nce rne l' Aus tr ia cd il Reg no Lo mbardo -Ve ne to" R ipo rta in calce la reg is traz io ne acl inchios tro rosso n 1X2 d i ttnlatro protocollo. '''' Il nu me ro è a l cen tro de l timb ro del "Co ma ndo del Corpo eli Stato Magg iore - A rchiv io mil ita re" . '"' Il nume ro è a l centro de l timbro del ·'Coma ndo d el Corpo di Stat o Magg iore - Archivio mil itare ... ..., Il num e ro è al centro de l timbro del "Co ma ndo del Corpo di Sta to Magg iore - Archi v io militare" . , ., All' interno sono segnala te a)cune pratich e che ri Mt ltano mancanti già da l 1880 ( n. 50bis. 50ter). '' li numero è al centro del timbro del " Comando del Corpo di Stato Maggiore - Archivio militare :: All'interno sono seg nalate alcune prati che che ri:.ultano manc an ti g ià dal 1880 ( n. 87 .92.93). "' Il numero è al centro dcltin1bro del ' ·Comando del Corpo di Stat o Maggiore - Archivio militare" z" All' interno è segnalata la pratica r 23 bi s, ma nca nte d al l8 80 "" I l nume ro è al centro de l timbro del "Co ma ndo del Corpo d i Stato Magg iore- Archiv io mil itare" l'•• All' inte rno è segnalata la prat ica 130 , 13 1 132. 133 134,135. 136 , 137, mancan ti dal 1880. m li nu mero è al centro de l timb ro del "Comando de l Corpo di Stato Magg iore- Archi v io mil ita re l" All'interno è seg nal at a la pra ti ca 142. 170. 172. 173. 174,175.1 76. 178. 179 .1 80. IHI .mancan ti da l l880. "" Il numero è al centro de l timbro del ··comando de l Corpo di Stato Maggiore- Archivio rn ili wre" "' All'interno è segnala ta la pratica 195 e 196 man ca nti dal 1880. :.• Il numero è al centro del timbro del Comando del Corpo di Stato Maggiore - Archi,·io militare è segnalata la pra t ica 204 -2 10 ,2 19,22 1-223 mancanti da l 1880. ;" M;mcano i 7 di seg ni che dovevano essere a ll egati al rapporto. '" lYianca il regi stro di protocollo cita to al punto l m E a nno tato sul fron tes pi z io del la co pe rti na de l fa sc ico lo : "la presen te prat ica ve nn e desunta princ ipal me nte dai nLtme ri 22 68 . 3269,3270. 357 1 del p rotoc ollo Stud i tec nic i cd informa z ioni d i questo Archiv io Man ca no i se g uenti num eri d e l protocollo seg re to: 50bis. 50 ter. 87 , 92, 93. 123bis. 130. 13 1 132 133. 134. 135. 136. 137. 142 170. 17 1 172. 173 174. 175. 176. 177 178. 179. 180. 18 1. 182. 195 , 196 204 205 206, 207 208 209,210 2 19.221 ,222 e 223 .•, Ne l sottofascicolo è conscrya to un appunt o del Chi ala dell'aprile 1880. in cu i si spiega come '·Queste carte che portavano il numero progressivo dall'l 0 al 437. dal sottoscritto tro' a te s parse in varie pratiche e vennero nuovamente riunite co l protocollo che le descrive. intitolata protocollo informa7ioni (lettere ri cevute) 1856- 1859. Gli è solo col rimanere riunite che è possibile decifrarlce farsi un conce tto del l<woro d'info rma z ion e su ll' Esercito antico. c ui s i attendeva per parte de l Corpo di Stato Ma gg iore··. '" R isultano mancanti le pra tiche nu merate con i seg uenti numeri : 23. 44. 45. 54, 84. 167. 247. 248. 251. 264 -270. 3 10-31 1, 337. 397 . 423. l» Pe r .. J-l o tt ig li a" s i inte nd ev a il nav ig lio le gge ro dest in ato alle ope raz io ni nav a li lu ngo le cos te , i fiu mi , i lag h i ma gg io ri e lag una d i Ve nez ia di s up po rto al le opent7.io ni ter res tr i •,., $ pccic di cifrario ut ili n at o pe r le co mu ni ca 7. io n i d eg li ufficia li informatori con i l Co mand o de l Corpo di Stato Magg iore s ardo. ;" E an notato a penna ross a. sopra la copertina o ri g inale de l sottofasc ico lo:"le carte cui que1110 protocollo si riferi sce ra cco lte dal so ttoscritto. e riunite al protoco llo s tesso non si debbo no dal medesimo di aggiungere. aprile 18XO a t'irma di V. Chiala. '' Specie di cifrario utilizzato per le comu nicazioni dc:gli ufficiali informatori con il Comando del Corpo di Stato Maggi o re sardo "" Sul frontespizio della copertina del fascicolo sono a nn ota ti i numeri dci protocolli delle pratiche presenti all'inte rno de ll o stesso fascicolo: 287.288 289 291. 292. 292b is, 293, 294 296. 297. 299. 300 , 30 l 30 l bis, 302. 303. 304. 305 306. 307 308, 309,352.366. 367, 369. 3 185 3 185 bis. 3271b is.

z•• Su l fron tespiz io de l so u ofascicolo la le ttera "A'' è s tato manosc ri tta co n mat ita bl u È sta to ino lt re an notato: ( le ca rt e rela ti ve a ll a g ue rra

268

d'oriente 1854-1 855 si trova no a l n. 3267 de l protocol lo stu di tecn ic i)". 2 .., Sul frontespiz io è stato annotato : "Per gli schjzzi de lle dislocazioni intermed ie fra 1' 8 feb brai o e il 24 a prile 18 59 vedere i rappo rti mandati al M inis te ro de lla Guerra in data 4 marzo, li aprile e 2 1 aprile ''. S on o ino ltre seg nat i i protoco lli inseri ti nel fascico lo: " n. di prot. 299,35 2 , 3185b is" i •); Sul fronte spiz io è sta to a nnota to: ' una po n a il_ numero n. 804 c 7 c il n 3185bis del protocollo Smdi tecn ic i e d informazioni , l 'a ltraporta il n. 8 02 f 7 e il n 301 bi s de l pro t. stu di s tor ic i" E ino ltre se gnato il protoco ll o inser it i ne l fascicolo: "n di prot. 301bis" 296 Su l fro nte spi z io son o sta ti a nno tati i pro toco lli in se ri t i nei fascico li : "n di prot. 289,291,307,308,309, 369bis. 3 18 5 ". S ul fro ntespizio sono stati a nno tati i protocolli i ns eriti nei fa sc ico li : '' n di prot. 289, 29 1 , 307 , 308. 309 , 369 bis , 3 185" 19& S ul fro ntesp izio de ll a cope rt ina del fasc ic o lo so no annota ti i nume ri dei protoco ll i delle prati c he presen ti all' inte rno dello stesso fa sc icolo: 339,341 ,3 43 ,3 40 ,3 42 ,368,338,337,336 ,•• Su l fron tes pi zio de ll a copert in a de l fasc ico lo è a n not ato il numero di prot oco llo dei docu me nti p rese nti all'interno de llo stesso fascico lo: 343bis La frase'\;a rte topografic he deg li sta ti sardi" è stato aggi unto a ma ti ta blu. 300 COMANDO DEL CORPO DI S TATO MAGGIO RE- UFFICIO STOR ICO (a cu ra d iE. l'ALCON, ll. CIVALLER I, C. ROCCA, A CAVACIOCCHl), La f?Uerra del 1859 per l 'indipende nza d ' ltali a c it. (Vo l. l: Tomo: Narrazione e T o m o :docwnenti, Vol. li Tomo: Narrazione e Tomo :documenti) Roma Società editrice lazia le, 19 10-191 2 Si veda so pra ttutto l 'int rod uzione nel Vo l. I Narra<.ione. Dove sono ra ccon ta te le v icende inte rco rse ne ll a stesu ra de ll 'opera

.ll) l S i veda la b. 70 di q uesto inventario .lC)i "311 No te s ull' ordinamen to dell' Arc hi vio del Corpo d i Stato Maggi o re, 1872'' .. c it., in A lJSSME, fo ndo L-3 S tudi particolari , b . 30 1/ 2 , fase . 14 . ' 03 lbid ul t im a p ag ina non enumera ta,"( . .. ) 3° la I div is io ne co mpren de sc i sezion i disti nte come segue : l" Sezione Storia, 2a Sezione topog rafi a s ta t ist ica, 3" organament i [ordi name nt i) 4" sezione tecnologia (fort ificazio ni, art ig li e ri a . ferro v ie e te leg rafi) 5" mi scellanea, 6" ca rte. pian i . sch in i. Og n i sez io ne è su ddi v isa in d ue g m ppi l' uno all'Ital ia, altro all' es tero" . 304 S i veda il § Introdu z ione arc hi vist ica

305 Era co m unqu e pra ss i no rma le pe r l ' A rc h iv io milita re p rotocolla re i docum e nti in ar rivo a nche qu ell i des tina l i a ll a conservazion e pe rmane nte cti'. "relazione c p ropos te intorno a l r io rdi na me nto dell'A rchiv io 12 dice1me 1873, capi tano Zane lli S.", in AUSSME, fondo L -3 Studi part icolar i , b. 30111. fase. S.

i n M INISTERO DELLA GUE RR A- COM A:-I DO DEL CORPO DI STATO :-.1AGG IORE, CFF!C!O STOR ICO, Gu ida- indice dell'Archi vio s torico- per la con.os;cenz.a del materiale d'archi vio e pe r una traccia nelle var ie ricerche E c itata la b 68 '' ( ) ne ll a carte ll a 68 (co me si è detto a proposito del ! ' Ese rc ito d el la Lega de ll ' lta lia cen t ra le) so no conservat i i docu me nti m i! ilar i dc ii ' esercito de lla lega de ll 'Ital ia centrale e i cat1cggi di Far ini per le Ro magne". R isult a in vece " ann ull ata " nell' e le nc o presente in s al a stud io. red at to proba bil me nte nel seco ndo dopogu e rra e Il ma teriale indic ato ne lla G uida - indice. in lin ea d i mass ima ,è lo s tesso conserva to ne lla b 69 .lll' m anca il fa sc icolo n . 316 e 317.

3<)8 Il seco nd o fascico lo è protoco lla to o ltre c he con il nu mero 318bis de l Corpo eli Stato .'vt aggio re- Arc hi vio mili tare a nch e co n il nu mero 355 • Manca il 5° fuscico lo.

310 È st ato annot a to ne l fron tespiz io de l fascico lo : ' ' NB qu este no te non inva li dano i lu c idi d i cui sop ra i qu al i possono r itene rsi esatti s lavo a rifare q uello che conti e ne ]a ma rci a de l Ticino a l Mi nc io pe rc hé troppo compl ic ato. Il Lc fu gia ri futto. I l 2° va bene Se n e è d isco rso co n i l geQera le Driq ue t oggi IO mar. 1875" firm a ill egg ibil e

"" E st a to a nn otato ne l fron tesp iz io d el fascicolo: "resta a c ont ro ll are se q ues te ve ri fi ca z ion i fu ro no esegui te l l ge ne rale Dr iqu e t crede Io s ia no s tate dal magg iore Ol iv ie ro. IO mar. 1875' ' firma ill eggi bi le

312 Man cano i fas c icoli lll - Vll , XII.

m S i intende ovviamente la relazione u fficiale a ustriaca sulla ca mp agna del 1859.

3 " S u l frontes pi z io della copert ina o riginal e è anno ta to in caratte re co rsiv o "l a parte ri g ua rdame la bau ag li a di so lfor in o fu co nsegnata al generale[ .. . ] che la di ede [ .. . ] al ge nerale [ ... ).

315 Sul fron tes pi z io de lla copert ina orig in a le è annotato, in carattere co rs ivo , a fir ma de l ca pi tano Ch iala, e datato novembre 1895 "N.B da u na lette ra del cap itano Troi l i q ui incl us a , deve des um ers i che la pre se nte re laz io ne f u comp ilat a so lame nte d a lui , va lendos i di tutt i g li st udi fatt i i n preced e nza da diversi uffic iali, tra cui anche il capi ta no Moreno O ve s i addivenisse alla pub bl icazio ne eli ques t 'opera dovre bb e tenersi il conto d e ll 'acce nnato eme ndame nto"

316 Il pro mem ori a nella prima pa gi na ripo rta un annotazione de l Chia la, da ta ta febbra io 1880 311 S ul frontesp izio de lla copert ina o ri ginale è a nn o tato. in ca raue re corsiv o , a ma t ita"( l ) vedasi la no ta s ul la t:ope rt in a g ia lla be ll a cop ia. Da essa pu re do versi attribui re a l co l. , capitano T roi li la paterni tà de ll a re laz io ne, [ ) si va lse di tu tti i prece den t i lavori, tra cui anche quello de l cap itano More no".

"' Sul hontespizio de ll a co pe rtin a originale è unno tato in basso "Sfog lio fatto fra le lettere n umerosis sime inviate dai comandi inv iate dai c o mandi su ddetti , e ne ll e qu a li s i ri fe ri va ogni pi ì:l pic co lo avve nimento c he arr iv a va al d i là del co nfin e". m Sul fro ntesp izi o de ll a cop e rtina origina le è a nn o ta to in basso " cop iat i in tegralme nte dai q ua derni te nu ti pe r mano dc] Co l. Pe tti t i" 320 È al)notato. a matita d i grafite mo lto sbi adit a, "l'o r ig in a le in 8 fasc ico li manosc ritti è p re sso il se na to re ing . G. Cadolin i [ .. . ]e f u da lui con seg nato ne l marzo 1909 a l capitano[ . . .]' ' .

" 1 Ne lla prima pag ine del doc u me nto è appuntato a ma t ita il nome V. C h ial a Ne ll a co p e rtina de l fa scicolo il ti to lo de l s ottofasc ico lo 22 riporta to è il seg uen te "rapporto d i un medico militare austriaco prig ioniero ( daii 'Arcliivio de l Corpo)".

313 "(S tampata)" è scritto a matita ross a. 32 "(S ta m pata)" è scritto a matita rossa 325 "(Stampata)" è sc ritto a matita rossa m " (Sta mpa ta)" è scritto a mat ita rossa. m ':(S tamp a ta )" è scr itto a matita ros m. 31' E a nn otato a penna blu , a firma de l capi ta no Ro cca "m i racco ma nd o di co mp o rre s ubito perc hé mi occo rre avere il m anosc ritl o o le bozze e von ·ei en tro il mes e firmare q ues to e il VI , c he è pocp pi ù vo luminoso di questo".

"(Stampata )" è sc ritto a matita rossa

' 30 La copia dattilosc ritta è firm a ta de ll a prima pag ina d a Ca vacc iocc hi e da tata 8 o ttobre 19 11 . 331 Su l fro n tesp iz io è a nnota to in basso "358 bis elenco s uppletivo de lle r icompense ( IO gen naio 1860) g li o rdin i de l giorno son o in doppio ". "" Cti·. F CARRA KO, I cacciatori delle A lpi comandali dal f?enera le Garibaldi nella guerra del l 859 in Ita lia, Torino, U nio ne tipografì, 1860. 3:'} U na copia è a nche co nserva ta nell'Arc hi vio de ll 'U ffic io S to r ico dello Stato Maggiore dell' Eserci to (da ades so in poi AUSSME), fondo L3 stud i part ico lari , b. 155 , fa se 2. 3 " M a nca il primo degli o tt o fa scicol i. m l l mano scr itto fu success ivamen te pubb li cato: N GIACCH I, Le vicende dell'esercito d ella Lega de/L' Italia ce ntra le. in "Bo ll ett ino de ll 'Uffic io Stori c o", Anno IV, Ro ma , Comando del Co rpo d i Sta to Maggiore, 1929, pp. 5-17 33" P ubbl ica to ne l 19 13 co n alcu ne mod ifiche: T. BAn:A.GLIN I, /1 Generale Piane/l in Abru zzo nel / 860, (pp. 2 5 ) in «Memorie storic he- mil itari (l" serie)», vo l. VIII (An no 1913)

269

I tre indici dei nomi dci luoghi e dei comandi. corpi e enti militari si riferiscono ai soli nom i citati ne l!" elenco de ll e carte de ll" inventario. Al fine di agevolare la ricerca. per i nomi presenti nei primi 54 volumi (vo li. 1- 54) di documenti rilegati. con le relativ e pagine numerate al!" interno. vengono indicati sia i numeri del volume che le pagine. Per le rimanenti 15 buste di carte scio lte (bb. 55-67 . 69 - 70 ) . vengono indicmi il numero della busta (b.) del/dei fascicolo / i (fase .. fa sce .) cd eventualmente del/dei sottofascico lo/ i (s.fasc., s.fascc.).

Pe r qua nto rig ua rda l ' ind ice del nomi. i g rad i , qu a nd o s o no in d icat i, so no qu e lli c itati ne ll' inventar io. La num e raz ione et e i co ma ndi , co rpi c re pa rt i c itat i nell ' indice è s rma unifo rrnata al cri te r io util ia.ato ne i princi pali ese rc iti mo de rn i: num e ri ar a b i per le a nna te, nu me r i ro m a n i pe r i co rpi d'a rm a ta, nu me r i arabi pe r le d i v is io ni , numeri roma ni pe r le br igate. num e ri arabi per i regg imen ti , num e ri rom an i pe r i ba ttag l io ni. num e r i a rabi pe r le compagn ie e ro m an i pe r i p lo toni. Nel te s to in vece i reparto sono stati c itati r ispetta nd o i crite r i ut illzzati ne ll a doc umen tazio ne o rig in ale, s pesso con i num e ri arabi al pos to dci n ume ri romani.

l DI CE OE I 'lOM !

Adami Luigi, generale, b 63 fase. 32 s.fasc. l 6.

Albini, militare. vo l. 4 pp . 107-1 13.

A raldi A nt on io. cap ita no. vol. 2 p. 35 1.

A r im o ndi G iova nn i, te ne n te, b 58 fase. 7 s.fasc 4 Arn a lcl i A nn iba le, ge ne ra le , vo l. 39 pp 655- 656 Ave na ti . co lo nn e ll o. vo l. 13 pp . 100 1- 1004 .

Avogad ro d i Va lden go Al f redo maggiore vo l. 13 pp. 9 9 1-993.

Avogad ro d i Q ua reg na Luigi, tene nt e poi cap it a no, b 57 fase. 3 s.fasc. 2; b. 63 fase. 29, s.fase. 24.

Balegno A lbcrt i d i Carpendo Giovanni. co lonnello. vol. 2 p. 577 . 593: vol. 44 pp. 6 55 - 656.

Baldini Zcffcrino, b. 62 fase. 21.

Ballario P.• maggiore . b. 63 fase. 29, s.fasc. Il.

Bandino, regio commissari o vol. 52 pp. 1385- 1390

Ba ra ti er i O res te, b . 63 fase . 29 s.fasc. 20. b.55 fase . 50 .

Barbe ri s, mil ita re, vo l. 4 pp. 10 7- 113 .

Bario la Po mp eo , g e ne ral e , b 63 f ase. 32 s .fas c. 17

Ba t ta g l in i T ito, te ne nte, b . 70 fase . 86.

Bellentani Vi nce nzo lu og ote nente vo l. 20 p 1001

Benedeck Luclw ig vo n. tenen te maresc iallo a ust ri aco, b . 56 fase. 4 s .fn sc . 6 . b. 63 fase. 29 sfase. 17.

Berarcli Giorgio. cap itano vol. 33 pp. 1293- 13 19

B erardi Tibcrio, b. 62 fase 21.

B e retta Luigi. colonnello . vol. 39 pp. 643-648.

Bcrgcr-Lcvran t , b 63 fase 29, s.fasc. IO.

Bc rh ardi l èodo ro, b . 6 3 fase. 29 s.fa sc . 16.

B e rso la r i, ca pitano , vol i. 44 pp 625 - 627

Be r ta ni Agos t in o, b. 67 fasce . 60 , 63 . 67 .

Be rt o lcli. l uogot e ne nte co lonne llo, vo l. 13 pp 969 - 972

Berto lé Viale Et to re , capi ta no po i ge ne ra le, b 63 fas e 32 s.fasc. 16. b 69 rase. 79 s .fascc 2 c 3.

B ianchi Ce les t ino, b . 66 fase . 56.

B ignam i Enea. b. 69 fase 80 s.fasc 4.

Bianchetti Felice. ge nerale b 63 fase. 32 s.fasc. 16.

Bogg io Carlo. b. 65 fase. 50.

Bombardin i b. 65 fase. 2, sfasc. l.

Bo m ba rdin i Cam ill o, capi tan o , b. 55 fase 2 s.fasc 9

Bo na rde lli Edo ard o , magg iore poi ge ne ra le, b. 63 fas e 32 s.fa scc. 2, 13 e 14

Bo nco rnp ag ni Ca r lo . b. 66 fas e. 5 1.

Borro meo V it a l ia no, b. 65 fas e 4 8 sfase 2

Bo rro ne L ui g i. lu og ote nente, vo l. 49 pp. 66 1-668, vo l. 52 pp 14 17 - 1420

Bott il ia eli Savo u lx Vin cenzo . cap it ano, vo l. 38 pp . 721- 729 .

Brancaccio Nico la, b. 61 fase . 17

B runetta d'Usseaux . capitano . vol. 52 pp. 1421-1428.

Brunncr. maggiore generale b. 56 fase. 4 s.fasc. 6.

Bruschetti Cesare. capi tano. vol. 4 p. 357.

Bu schett i Ca rlo, cap it a n o, p p. 36 pp. 1465 - 1498

Bustow. b. 56 fase 4 s.fas 6.

Buttu ri ni M ., b. 6 1 fase. 18 .

INDICI
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Cacc ia Mass i m il iano, co lonne ll o, vo l. 4 p. 33, vo l. 2 1 pp 185-213.

Cacc ia lupi Gaetano, l uogote nen te po i magg iore, vo l. 2 p. 541, b. 56 fa se . 4 s .fasc . 7 .

Cadolini G iovanni, b. 62 fase. 20, b 67 fase 71.

Cadorna Raffae le, maggio re po i tenen te colonnello, b. 55 fase . 2 s.fasc . IO, b . 65 fase. 50

Caimi Achil le, capitano. b 57 fase. l s.fasc 5.

Candelotti G , b. 65 fase. 50.

Camerana Carlo, generale, vol. 34 pp . 809- 816.

Cammerer, generale, b. 65 fase. 50

Campagnola, brigadiere ca rabinie ri rea li , vol. 16 pp. 66 1- 1064

Campi, regio commissario, b . 66 fase . 52.

Carandin i Federico, b 69 fase 75 s.fascc. 2-3

Ca rderi na G ia como, ge nera le. b 63 fase. 32 s.fasc. 6.

Ca rrano F rancesco, b. 67 fase 69.

Cappa Carlo Luigi, capita no , vo l. 44, pp. 633 -634 .

Ca rbo na zzi Cam ill o. vo l. 13 pp 935 -940.

Cartel lone, vo l. 52 pp 1401 -14 16.

Casanova A lessandro, capitano , maggiore poi generale, b. 55 fase. 2, b. 63 fasce . 29 e 32.

Castell i M ichelangelo, b. 65 fase. 50.

Cavaciocchi A lb erto , colonnello. vol. 36 pp . 1431bis- 1432.

Cavour Camillo Benso, vol. 3 p. 1065, vo l .4 pp 399-40 1,4 15-420,439 -440; vo l. 4 1 pp. 257 -259; b 6 1 fase 2 1 s.fasc. 8: b. 65 fase 48 s.fascc 2 e 3; b. 66 fase. 53: b 69 fase. 80, s.fascc l ,3 e 5.

Celesia di Veg li asco Emanue le, maggio re, vol. 44 pp. 569-575, pp. 637 -638.

Ce nni Qu into, b. 63 fase. 39 s Ja sc. 24.

Ce rale E nr ico, colon nello, vol. 39 pp. 657 -66 1.

Ce resa F rancesco , luogotenente , b 56 fase 5 s.fasc l

Cer rett i A., tenen te co lo nn ello, b . 63 fase . 32 s.fasc. 17.

Cenmi lsidoro, sottote nente , vol. 4 pp 97-105

Chabron, colonnello francese, vo l. 2 p. 725.

Chappax, bersagliere. vol. 4 pp. 83 -95 .

Chia b rera Emanuele, maggiore, vo l. 2 p. 579. vo l. 44 pp 695 -698.

Chiala Luigi. b 63 fase. 33 s fase. 3, b. 65 fase. 50

Chiala Va lent in o, b. 55 fase. 3 sJasc. 4, b . 60 fase. Il.

C ia ld ini Enr ico, g enerale, vol. 2 p. 75,5 13,795, 977; voi 14 pp. 433 -436; vo l. 44 pp. 33 1-33 5, pp. 453 -466,645 -648, 633-638; b.57fasc.3,s.fascc .l 2, 13, 15, 17

C iampo l i D., b 67 fase 60

C ipriani E m il io , b . 66 fase. 5.6 s.fasc. 8 .

Colli, b. 66 fase 56 s .fasc 7.

Collobino, b. 63 fase 32 s.fasc. 11.

Cominazzi, commissario, vol. 52, pp . 1439- 1452.

Co rb etta, b. 65 fase. 48 s.fasc 3

Co ri ol is, so tt otenenle, vol. 25 fase. 105 -1 09.

Co rrano F rancesco, b. 65 fase. 50.

Co rs i Car lo. colo nn e ll o poi gene ra le , b. 63 fase. 29 s.fasc . 3, b. 65 fase. 50.

Cose nza Enri co , b. 67 fase 61 -62

Cossato (feciadi) L uigi, generale, b 56 fase. l s.fasc. l; b. 63 fase. 32 s.fasc 16

Cucchiai Domenico, genera le, vo l. 13 pp. 1121-1139.

Cugia Efis io, cap i tano poi tenente co lonne ll o, vo l. 44 pp. 601 -611, b. 55 fase. 2 s .fasc 8

Cuban i Gonfa lonieri lppoli to, vo l. 21 pp. 18 5 -213,5 57 -580.

Daborm id a Giu seppe. gene rale, b. 69 fase. 80 s.fasc 3

Da l Buono A nt on io, b 62 fase 21 s J asc. 4

Da neo, so lda to , vo l. 2 l pp. l 85 -2 l 3.

Danes i Alessandro, ge neral e, vol. 36 pp 15 l 9 - l 522.

Da nes i, sottote ne nte , vo l. 33 pp . 1323 - 1.326 .

D'Antoni o E m il ian i, capitan o, b 65 fase 4 8 s.fasc 4.

D'Azeglio Massimo, b. 69 fase. 80 s.fasc . l ,3 .

De Fornari Giovanni Luca, ca pita no , b. 57 fase. 3 s.fasc. I l

De Giorgi Ange lo, l uogo t.enente , vol. 33 pp. 1327 -l 330.

De l Buono Pasqua le, capitano, b . 66 fasce. 54 , 56.

De ll a Costa G i useppe, so ld ato, vol. 13; vol. 30 pp 96 1- 1096.

Della M in erva, conte, b. 66 fase. 52

271

(Piccono) De metrio, maggiore. vo l. 2 p. 10 1

Devillalio L. , vol. 20 pp. 1-34.

D ho Cesare , capitano vo l. 52 p. 227.

D eppe A , capitano be lga, b 63 fase. 29 s .fase. l O.

Dog limti Orazio, ten en te, vol. 44 pp. 429 -432.

D'Oncie u de la Batie Pao lo, genera le, b. 63 rase. 32 s.fasc. 15.

Don ze tti , b. 62 fase. 2 1.

Drique t Edoardo. capitano poi colonnell o, b. 57 fase. 2 s.fasc. 4: b. 63 fase. 32 sJase. 16.

Durando Giovanni genera le vol. 2 p. 70 1.74 1; vol. 13 pp. 901-903, 1029 -103 8 : vo l. 28 pp. 369-383: vol. 39 pp 633 -638. b. 63 fase. 32 s.fasc 3.

Eugenio di Sa voia, b. 66 fase 55.

Fabris Cecilia, b. 61 fase. 18 , b. 65 fase. 50

Fabbroni Giovanni , ca p ita no vol. 4 p. 385.

Fadda Stefano, vol. 36 pp. 15 11-1 5 14

Fa lco ni Enrico , b. 69 fase. 80 s.fase . 3.

Fanti Manfredo, gene rale vo l. 2 pp. 1033. 1045: vol. 13 pp. 763-769.905 -908: vol. 14 p. 999 vol. 34 pp. 395-400: b. 57 fase. 3 s fase. 5 , 9; b. 61 fase. 17 s.fasc. 4: b. 66 fase. 56 s.fasc 8.

Farini luigi Carlo. B. 69 fase. 80 s.fasc . 2, 3, 5.

Fate li i , luogotenente vo l. 33 pp. 1321 -1322

Fava Gi use ppe, luog otenente, vo l. 4 p. 359.

Fea, brigadiere carabini e ri rea l i. vol. 16 pp . 66 1- 1064.

f'ederici Alessandro. tenente colo nn ello, vo l. 13 pp. 775-789.

Ferrari Cesare, b. 70 fase. 87

Fe rrera Maulizio. mag g iore, vol. 12 pp. 705-7 11.

Fe s t , capitano vol. 2 p. 535 .

Fia s tri G iu l io, vol. 4 pp. 97- 105.

F iss o rc. m i li tare , vo l. 4 pp. 107-113.

Fornaca Ottavio, capitano , vo l. 52 pp. 1439- 1452 .

Furitorg (vo n) - L ovi ng Sowron, maggiore prussiano, b. 63 fase. 29 s.fasc 17.

Gallc nga Antonio . b. 66 fase. 56 s .fasc. 7.

G a lli della Mantica , b. 56 fase. 5 s.fasc. 6.

Gariazzo, b. 63 fase. 52 s.fasc. 3

Gar ibaldi G iu seppe, vol. 2 p 885, vol. 14 pp. 23, 78 3; b. 64 fa sce 36, 38; b. 66. fase 56 s.fasc 9, b. 67 fasce. 60, 62 , 69,7 3: b. 70 fase. 88.

Genti le Rinaldo , cap it ano. vol. 44 pp. 629 -63 1.

Giannetti Luigi. b. 65 rase. 50.

Gi acc hi iecolò. b. 70 fase. 82, fase. 89 s.fasc. l.

Gig li o li , b. 70 fase. 88.

Giu li ana , genera le b. 63 fase 32 s.fasc. 8.

Gor ini Pasqua le, b. 65 fase . 48 s.fascc. 5 e 6; b. 66 fase. 64.

Govone Giuseppe. cap itano poi ge ne ra le, b. 55 fase 2 s J asc.x:. 4 , 6, 8; b. 56 fase. 4 s .fasc 4; b. 65 fa se 50

Govone Um berto b. 65 fase . 50.

Go za ni Luigi Filippo Genera le, vol. 13 pp. 955 -95 7

Griffino P aolo, colonn e ll o. vol. 28 pp. 253-256 . vol. 52 pp. 1385- 1390.

Gri so ni (anche Grifoni) Gerolamo, vol. 13 pp 921 -924.

Grlinnc Karl , tenent e maresciallo (generale) austriaco. b. 56, fase 4 s.fasc 6.

Gua lt ie ro , b. 69 fase. 80 s.fasc. 3 .

Guc1Tini Domen ico, b. 63 fase. 2 9 s.fasc. 12.

Gu ill e mon Alberto , tenente , vol. 44 pp. 635-636.

Gusberti P. sottotcncnte, vol. 4 pp . 97-105.

Gyulai di Maro s - M emeth Feréncz, Feldzeugmei s ter austriaco , voi, 7 p. l 17.

Hub e ner Joscph , b 65 fase. 50.

l av in a, so ldato , b. 65 fase 46.

In c isa della Rocchetta Giova nni , ge nerale, b. 63 fase. 32 s.fasc. 2. 20.

Jachms, ge nerale, b. 56 fa s e. 5 s.fasc.4.

Kec hnawe. capitano austriaco, b. 65 fa se. 50

Khunn vo n Ki.ihnedc lf Franz, co lonn e ll o au s triaco. b. 65 fase. 50.

La M a rm ora Alfo n so Ferrero, generale , b. 57 fase 3 s.fasc. 5 c 6; b. 61 fa se 17 s.fasc. 2 , b. 63 fase. 32 s .fasc 7, 12.

Lambe1ti, capitan o, b. 58 fa se 6

Landucci Malenchini Vincenzo, b. 66 fas e. 54 s.fasc 4

De lla
ll e
Va
272

Lavag na Alessio, capi tano , b 65 fase. 48 s.fasc. 7

Longh i, mil i tare, v ol. 4 pp . 107-1 13.

Luzio A lessan dro , b. 70, fase. 85

Mag liano Pao lo , vo l. 17 pp . 299 -300.

Ma lpassuti A less io, capitano vol. 34 pp 565bis-567bis.

M a nay ra P aolo. med ico militare. b. 57 fase. l s .fasc. 4

Manassero Maur il io, capitano, vo l. 36 pp. 15 15 - 15 18 .

Manca deli'Asi nara Vincen zo, l uogotenente carabinieri rea li , vol. 4 p 19

Manfred i Cris toforo. c api tano, b 58 fase 4, b 59 fase 9, b. 63 fase. 28, b 70 fase. 90.

Man ieri, ca pitan o, b . 56 fase . 4 s.fas c . 1.

Ma rca, ca p itano. b. 65 fase . 48 s.fasc .7.

Marino, be rsag li e re. vo l. 4 pp . 83-95 .

Marro Carlo Antonio, capi tano po i ge neral e, vo l. 2 p 6 19, vo l. 28 p p. 227 - 229 , b 63 fase 32 s fasc. 2

Mart in i G iovan n i , vol. 44 pp. 663 -668

Marzo , capitano , b. 63 fas e. 32 s.fasc. 18

Matte ucci , b.69 fase. 80 s.fsc.3.

Mazza d i Ma rcar ia Adriano , b . 57 fase. 3 s.fasc . 19 .

Mazzin i Gi usep pe , b. 66 fase 56 s.fasc 8.

Menabrea Luigi , genera le . vol. 3 p .

Mezzacapo L uigi, generale, b. 66 fase. 55 s .fasc 2, b 69 fase 80 s.fasc l

Minelli capi ta no Vincen zo lu ogotenente ca rabini er i rea li. vol. 4 p 19

Mollard Filiberto, generale, vo l. 13 pp . 90 1-92 1 e l 045 - l 053; vol. 39 pp. 681 -68 4.

Moltke Helm u th von. b 6 5 fase. 50

Mond i no, so ldato , vol. 33 pp . 1331 -1 332.

Mo ntalc nti F rance sc o , tenente, b. 58 f ase. 7 , b. 59 fase. 8 b. 70 fase. 90

Morand in i G iovanni, h. 66 fas e. 56 s.fasc . 4.

Morel li d i Popo lo A nge lo, ge ne ra le. b. 63 fase. 32 s.fasc 16.

More no Fe rd in ando, capi tano, b. 60 fase 10 s .fasc. 1-3: b. 69 fase. 75

Moro zzo della Rocca, generale , vol. 39 pp. 641 -642 .

Moro zzo dell a Rocca E nr ico generale. vo l. 3 pp. 1173 - 1174, 1251 - 1252, 13 1; vol. 4 p 19 , 51 -52. 399 -40 l , 439-440; vol. 7 pp. li, 113.135: vo l. 13, pp. 1149-11 70; vol. 20 pp 865-881; b. 57 fase. 3 s J asc. 8,9; b. 6 1 fase 17 s.fasc 2.

Mo rrar i, uffic ia le pontificio, b. 6 1 fase. 2 1 s J asc . 3.

Mu gg io Francesco. so tt o tenente, vo l. 20 p. 1002.

Muller, magg iore br i tannico, h. 56 fase. 5 s .fasc.5

Napo leone JlT (Bonapat1c Luig i Napo leo ne). vol. 18 p. 278-342; b 57 fase. 3 s.fasc 9; b 63 fase 29 s.fasc 4, 24: b 64 fase 35.

Napo leone G iro la mo. p rin cip_e. b. 66 fas e. 56 s.fasc . l, I l; b . 69 f ase. 80 s.fasc . 3.

Nat ta Cam ill o mi litare vol. 4 pp 353-3 54

Nava Lu ig i generale , b. 6 5 fase 50.

N avotti E ., b . 65 fase. 48 s.fasc. 6 .

Nie l Ado1phe , generale f rancese, b 63 fase 29 s.fasc. 17

Oliv iero , maggiore, b . 57 fa se . 2 s.fasc . 4 .

Orero Baldass arre, capit ano , b 56 rase. 5 s J asc. 9.

Pallav ic ini , u ffic ia le, vo l. 4 pp 97 -1 05.

Pescetto carlo, capi tano, vo l. pp 657 -658, 681 -683.

Pe re !l i Rocco, sottotenente. b. 56 fase. 5 s.fasc 3

Perk in s Ed u ard, b. 61 fase. 21 s.fasc.5 .

Peruzzi , b. 69 fase. 80 s .fase 3

Pettinego Igna zi o , gene rale. vo l. 13 pp . 981 -990.

Petitt i d a Rore to. Alfonso. ge nera le b 63 fa sce 23, 27 .fase. 29 s .fasc .l 5 e 23. fase 32 s .fasc 13

Petitti Alfre do colon nello, b. 63 fase 29 s.fasc .IO.

Petitt i da Rore to Agost i no, genera le. b. 63 fase . 23 .

Pianncll salvatore, gene ra le , b. 70 fase 86.

Pict e t de Rochcmont Tco filo , magg io re, h. 57 fase . l s.fasc .2.

Piola Case ll i Ange lo, cap ita no. b. 55 fase. 3 s .fasc l , b. 57 fase. l s.fasc 5.

P lezza , reg io comm issa ri o, vo l. 2 p. 413 .

Plocchiì:1 Ale ssa ndro, co lonn e ll o, vo l. 38 pp. 709 -712.

Pomarè (B ianchi s di Pomare tto L ui g i), co l o nn el lo , vol. 2 p. 933

Porro Pi e t ro, tenente co lo nnello, vol. 13 , pp . 977 -980.

Pra t i G., vo l. 18 pp. 278 -34 2

Prorni s , b. 56 fase 5 s .fasc 9

273

Pullé Leopoldo b. 63 fase. 29 s.fasc. 25.

Quadrio di Veranda Giovanni, vol. 44 pp. 687-694.

Quaglia Giovanni. generale, b . 63 fase. 32 s.fasc. 2 . 9.

Racagni Loclovico, generale, b. 63 fase. 32 s.fasc. 16.

Radicati di Primi g lio Vincenzo, vol. 38 pp. 715-720 .

Rumonda Francesco , ca pitano, b. 56 fase. 5 s Jasc 9.

Reccag ni So lone, colonne ll o, vol. 2 p. 58l.vol. 44 pp. 339-3 40.

Reg is Gioach i no, colonnello, vol. 2 p. 529.

Revel (Thaon eli) Marziano, b. 55 fase. 2 s.fasc 4 e5 b. 56 fase. 4 s.fasc.l

Revel (Thaon di) Giovanni Battista, vol. 39 pp. 649 - 651

Revel (Thao n di) Genova. b. 63 fase. 29 dasc. 13. b. 65 fasc.50.

Ricasoli Vinc enzo, gene rale, b. 63 fase. 32 dasc . .l6.

Ricasol i Bettino , b 66 fase 56

Riccio l io Lu igi, tenente, b. 63 fase. 32 s.fasc. IO.

Rid o lfi Cosimo, b. 69 fase. 80 s.fasc. 3.

Riveua Federico. tenente colonnello. vol. 21 pp. 583-585.

Rizzino. b. 70 fase. 85.

Robecchetto, b. 65 fase. 48 fase. 4.

Roberto, b. 69 fase 80 s.fasc.3.

Ro cca Carlo, b. 64. b. 65 fase. 47, b. 67 fase. 73. b. 70 fase. 89 s.fasc . 2 .

Rodi ni. militare. vol. 4 pp. 107 - 113.

Roggeri Alfredo. capitano, vo l. 36 pp. 1525-1528.

Rossi Emanuele. capitano. vol. 44 pp. 659-660, 683 -686.

Sacchcro Giovanni. maggiore, vol. 2 p. 715.

Saino, bersagliere. vol. 4 pp. 83 -95.

Santangelo Felice. b. 65 fase. 50.

Sanor io , b. 67 fase. 64.

Sicco li Stefano, b. 66 fase. 56 s.fasc. 8.

Silvestre. generale francese, b. 65 fase 50.

Simonetta Fran co. b. 67 fase. 70

Sironi Giovanni , generale, b. 63 fase. 32 s.fasc. 17.

So laro! i paolo, ge ne ral e, b. 63 fase. 29 s.fasc. 8, b. 69 fase. 76.

Sonnaz (Gcrbai x de) Etto re. genera le. vo l. 2 p. 497 b. 57 fase. 2 sJasc . 12.

Sp in o la Giacomo. capitano vo l. 13 pp. 1025- 1028.

Spirani Mauro, vol. 3 p. 12 17.

Stag li e no Domenico. b. 57 fase. l s.fasc. 6.

Stcfani (agenzia). voi 17 pp. 1137.

Stroppa Bartolomeo, sergente, b 66 fase. 57.

Succisa, ca pitano, b. 55 fase. 2 s.fasc. Il.

Tellini Giacomo, b. 62 fase. 2 1 s.fasc. l.

Tesenghi, cap itano , b. 66 fase . 57.

Testafochi b. 63 fase. 32 s.fasc 16.

Tiragallo Agostino. maggiore, vol. 52 pp. 1439-1434.

Torclli. b. 69 fase. 80 s.fasc. 3.

Tragni Angelo. colonnello, b. 65 fase. 50.

Trai lo Rinaldo, maggiore, b. 63 fase. 32 s.fnsc 7.

Trochu Lou is Julcs, ge ne ra le francese, b. 65 fase. 50.

Traili Rina ldo , capitano, b. 60 fase. IO s J ascc 1-3.

Ugoni no Luigi. commissario eli guerra, vo l. 52 pp. 1435-1438.

Ulloa Girolamo. generale, b. 66 fase. 36 s.fascc. l. 3. 9 12: b. 69 fase. 80 s.fasc. 3.

Urban Karl , tenente maresciallo (gene rale austriaco) b. 56 fase. 4 s.fasc. 6

Vacchcri Luigi, capitano. vo l. 4 pp. 361-364,375-376.

Vacchieri Giovanni, capi tano (segretario di prima c l asse al ministero della guerra). vo l. 36 pp. 1503- J 5 1O.

Va g hcrane, capit ano. vo l. 36 pp. 1499-1502.

Va li acca (Wallacca) Vittorio, maggiore , vol. 44 pp. 613-6 19.

Valpellancli, maggiore. vo l. 2 p. 65.

Vialardi di Verrone Augusto. colonnello. vol. 38 pp. 705 -707. 731-735.

Viannello Carlo. b. 65 fa c, 50.

Vivaldi Vittorio Emanuele. vo l. 39 pp. 663-669.

Vit a lini, bersagliere, vol. 4 pp. 83 -95.

274

Vittore Emanue le II eli Savoia , b. 63 fase. 32 s.fasc. 6; b. 66 fase. 54; b 67 fasce. 65, 73; fase. 70 fase. 89.

Voena Ernesto, commesso al ministero della guerra, voi 36 pp. 1503-1510.

Volante, direttore osservatorio meteorologico eli Alessandria, b. 63 fase . 3 2 s.fasc .17 .

Volpe Landi Fra ncesco , vol. 13 pp. 965-967, vo l. 52 pp. 140 1- 1416.

Woinovich (von) Emi!, generale austriaco, b. 65 fase. 50

Zanelli Severino , capitano, b. 58 fase. 7 s.fascc. 1-3; b. 63 fase. 29 s.fasc. 14; b. 65 fase. 50; b. 70 fase. 90.

Zino Camillo, maggiore, vol. 2 p. 105.

Wa lewski Colonna Alessandro, b 66 fase. 52.

Indice dei luoghi

Abbadia San Vigilio, b. 65 fase. 49.

Abruzzo, b. 70 fase. 86

Ad ige, b. 55 fas e. 2 s.fasc.4; b. 59 fase. 9 s.fasc . 6.

Adr iatico, b. 55 fase. 2 s.fasc, lO

Alessandr ia , vol. 7 pp. 109- 111; vol. 36 pp. 937 - 954; b. 57 fase. 3 s.fasc. 6, fase. 3 s.fasc . 7; b. 61 fase . 17 s.fasc . 2.

Algeria , b. 69 fase. 80 s.fasc. 3.

Ancona, b. 55 fase. 2 s.fasc lO; b. 66 fase 53.

Arezzo, b . 61 fase. 21 s.fasc . 8 .

Austria, vol. 18 pp 213 -250; b. 55 fase. l. b. 66 fase. 54 s.fasc. 3.

Vagolino , vol. 44 pp 645-667, 578-708.

Balzale, vol. 44 pp . 633-638.

Bergamo, 64 fase. 38, b. 67 fase. 60.

Bezzecca, b. 70 fase. 84.

Bobbio, vo l. 33 pp. 1-28, 93.

Boffa lora, b . 64 fase . 4 8 s.fasc. 4.

Bologna, b 55 fase 3 s.fasc. l; b. 56 fase 4 s.fasc.5; b. 66 fase. 52, b. 69 fase. 80 s.fasc. 4.

Borgo Vercelli, vol. 2 pp. 513,593, 595; vol. 44 pp. 419-432.

Borgo di Varzi, vol. 33 p . 67.

Borgo di Zavattare ll o, vo l. 33 p 57

Borm io, b. 67 fase 72.

Breno, vol. 44 p. 667 .

Bresc ia , vo l. 20 pp. 435 -456; b. 64 fas e. 40.

Carpentras, vo l. 20 pp. 1-34

Casa le Monferrato, vol. 4 p 41-49; vol. 53 pp. 350- 365; b 56 fase 6 s.fasc l

Castegg io , vol. 2 p . 4 97.

Castelfidardo, b. 69 fase. 78 s.fasc 4.

Castelnuovo, b.57 fase. 3 s.fasc 5.

Castelvenzago b. 65 fase . 49.

Casteneclole. b, 64 fase. 40 .

Ca va, vo l. 49 pp . 521 - 523.

Chiass o , b. 56 fase. 6 s.fase. l

Chieri, b. 63 fase. 32 s.fasc. 13 .

Chiese, b. 64 fase. 40

Como, b. 56 fase. 4 s.fasc. 6; b. 64 fase. 36: b. 67 fase 61.

Confienza (anche Confidenza), vol. 2 pp. 693, 1033; vo l. 36 p. 11 43; vo l. 38 pp. 731 - 735; b. 64 fase 3 7 , b. 66 fase 58 s.fasc. l; b. 69 fase n s.fasc. 3

Croce Domini (passo), vo l. 44 p . 67.

Dora, b 17 fase. 17 s.fasc 4; b. 64 fase. 34.

Ducato eli Modena, b. 64 fase . 39, b. 69 fase. 75 .

Ducato di Pam1a c Piacenza, b. 55 fase. 2 s.fas c. 9; b. 61 fase J3; b. 64 fase. 39; b. 69 f ase 74

Fenara, b 55 fase. 3 s.fasc. l.

Fi renze, b . 61 fase . 21 s.fasec. 6-8; b. 66 fasce. 54 , 56s.fasc .IO.

F rancia, vol. 18 pp 218 -250; b 61 fase. 17 s.fasc .4 ; b. 66 fase. 52

F rassinetto, vol. 2 p. 75, 227; vol. 44 pp. 633 -638, 831 - 842; b. 61 fase. 18; b. 6 4 fase. 34.

E milia, b. 69 fase. 80 s.fasc 5.

lsonzo, b. 59 fase. 9 s.fasc. 7.

Italia, b. 55 fase. 3 s.fasc. l; b 56 fase 4 s.fasc. l , fase. 5 s.fasc l ; b. 57 fase. l s.fase. 3; b. 65 fase. 47.

Italia centra le, b 64 fase. 39; b 66 fase. 59; b. 69 fase 79 e 80; b. 70 fase. 82.

Ivrea, v ol. 2 p. 86 1.

Ga li z ia, b. 55 fase. 2 s.fasc . IO.

275

Garda (Lago di ) b. 67 fase 72.

Genova. vol. 7 pp. l 09- 111; b. 67 fase. 60.

Gr an du cato eli Toscana. ved i Tosca na.

Guidizzolo. b. 63 fase. 29 s.fa se. 18.

L aveno. b. 55 fase. 2 s.fascc.6 e 8; b. 64 fase. 36.

Lavenone. vol. 44 p. 578-708.

LegaLioni, b. 55 fase. 3 s.fasc . l; b. 66 fase. 56 s.fasc . 10.

L ipsia b. 63 fase. 29 s.fasc .l6.

L ivorno. b. 69 fase. 80 .fase. 3.

Lombardia , vol. 7 p. 747: vol. 26 pp. 1131 -113 4; b 55 fase. 2 s.fascc. 5, 8, Il , fa c. 3 s.fase l; b. 56 fase 5, b. 57 fase l s.fasc. 2.

Lombardo-veneto. vol. 16 pp. 11-1064; vol. 23 pp. 8 17 -900 : vol. 4 1 pp. 81 1-1)13: b. 55 fase. l. fase. 2 s.fascc. 6.9,10 fase. 3 s.fasc. 4; b 56 fase. 4 s.fasce. l , 4.

Luga no, b . 67 fase. 72.

Madonna della scoper ta , b. 63 fase 27, fase 29 s.fascc. l0,1 1,24 , fase. 32 s.fasc .l: b. 64 fase. 41.

Lonato vo l. 49 pp. 661-668.

M age nt a . vo l. 2 p. 947, l045; vo l. 13 pp . 763 -769; vol. 34 pp. 369-372, 387-39 1; b. 56 fase. 4 s.fasc. 6: b . 59 fase. 9 s.fasc.2 , b. 64 fase. 38

Maggio re (Lago d i), b. 55 fase. 2 s .fasc . 6, fas e . 3 s.fasc . l ; b. 64 fase . 34.

Mag ra, b. 57 fase. 3 s.fasc. 3 b. 70 fa se 83.

Ma l menate, b. 67 fase. 64.

Man tova , b 55 fa se. 2 s .fasc .8.

Marche , b. 66 fase. 56 s J ase .I O.

Massa e Ca rr ara . b. 66 rase . 52.

Medol e b. 63 fase 30.

Mezzana. vo l. 33 pp. 12 11 - 1244.

Milano vo l. 20 pp. 435-456: vo l 30 pp. 1261 - 1289, b. 55 fase. 2 s.fasc 8: b. 63 fase. 29 s .fasc. 13: b. 64 fase. 38,40: b. 65 fase 48: b. 66 fase. 57; b. 67 fase. 60, 62. 63 70 71 73

Mincio b. 55 fase. 2 s.fasc. 4: b. 56 fase. 4 s.fasc 6 : b 59 fase. 9: b. 63 fase. 29: b. 64 fase. 40.

Modena, (vedi anche Ducato di), b. 69 fase. 80 s .fasc 5.

Montebello , vol. 2 p. 413.497: vol. 18 pp. 278 -342 : b. 64 fase. 35: b. 65 fase. 46.

Monte Chia ri b. 56 fa c. 4 s.fasc. 6.

Mo nte Suello. vol. 44 pp. 578-708.

Monza. b 67 fase. 72

Monzambano, b 65 fase. 49.

Motta dei Conti. vo l. 34 pp. 537, 797.

Novara. vo l. 2 p. 86 1; b. 55 fase. 2 s.fase 9.

Novi. vo l. 33 pp. 1-28; vo l 39 pp. 353, 699-709.

Olm utz , b. 55 fase. 2 s.fase 8

Pales tro, vol. 2 pp. 725, 795, 93 1, 933 , 977 , l033 ; vo l. 18 pp. 278 -342: vol. 44 pp. 395-4 18 , 453-575: b. 57 fase . 3 s .fasc . 13 , 14. b. 63 fase. 26 s .fa sc 2: b. 64 fase. 37; b 65 fase 48 s.fasc. 7; b 66 fase. 58 s .fasc. l

Panna (vedi anche Du ca to eli) b. 55 fase 3 s.fasc l; b 69 fase 74.

Pattenclo. vol. 2. pp. 649-655.

P assignana, vo l. 53 pp. 350-365.

Pa v ia. b. 55 fase. 3 s.fasc. 1.4: b. 56 fase. 6 s.fas c. l.

Perug ia b. 62 fase. 2 1; b. 70 fase. 87.

Pesaro, b. 66 fase. 53.9 e IO

Pesch iera. b. 55 fase. 2 .fase. 8: 64 b. 42.

Piemonte, vol. 7 pp. 311. fase.

Piacenza (vedi Ducato di). b. 55 fase. 2 s.fascc . 8, IO, fase . 3 s.fasc .J .

Po , vol. 44 pp. 831-842; Vol. 49 pp. 331 -334 603 -609; b 59 fase. 9 e 10: b. 64 fa se 34.

Ponte di casale, vo l. 44 pp. 3 17-328.

Pontremoli. b. 55 fase. 2 s.fasc. l.

Pozzolengo, vol. 49 pp. 661-668; b. 63 fase. 32 s.fasc . 5 , 11.

Pozz uolo vol. 39 pp. 357, 699-709.

Rezza to, vo l. 44 pp. 578-708.

R iovergaro, vol. 33 pp. l 255-1264.

R iva, b. 67 fa se. 72.

R ivoltel la , vo l. 41 p. 107.

Rocca d ' Anfo , vo l. 44 pp. 578-70R , 60 1-638 .

276

Roma g ne, b. 64 fase. 39 . b. 66 rase. 52, b . 70 fase . 82.

Roma , b. 62 fase. 2 1. b. 63 fase. 32 s.fa sc. 15 , b. 66 fas e. 52. Salò, b. 61 fa se. 18.

San fermo. b . 64 fa se . 36; b. 67 fas e. 64.

San Martino. vol. 12 pp. 4R9-696, 705-711. 713-825, 849 - 113; vol. 13 pp. 90 1-903. l 029- 1038, 11 49 -11 70; vo l. 36 pp. 13971452; vol. 38 pp. 70 1-704; vol. 39 pp. 681 -684: vol. 43 pp. 67 -69; vol. 49 pp. 379-394 : b. 56 fase. 4 s.fasc. 7; b. 57 fase. 3 s.fasc. l ; b. 63 fasce. 23-28. fase. 29 s.fascc 17, 20,2 1, 24, fase. 32, s.fasc.S-12. 14 -20; b 64 fase. 41; 65 fasce 49 -50: b. 69 fase. 78 s.fasc. 2-3: b. 70 fa c. 89.

Sannazzaro. vol. 2 p. 579.

Sard egna, vol. 8 p. 117. vol. 18 pp. 213 - 259.

Sa vigliano . b. 63 fase. 32 s.fa c. 7 .

Sesia, vol. 2 pp. 577. 619, 649-655; vol. 21 pp. 577-580; vol. 28 pp. 227-229: vol. 44 pp. 329-388 433 -450 : b. 64 fase. 34, 35,37: b. 67 fase. 46

Somma (campo di). b. 55 fase. 2 s.fasce . 6, 8, fase. 3 s.fasc. l. San Moritz. b. 76 fase 72.

Sol ferino, vol. 49 pp. 379-394; h . 57 fase. 3 s .fasc. 16; b. 63 fasce . 23-25.28, fase. 29 s.fascc. 4, 9, 18, 20, 23, fase . 30; b. 64 fase. 41, b. 65 fasce. 49-50.

Splii gen, b. 67 fas e 72.

St e lv io, b. 61 fase. 17 s.fase. 4.

Stoppiana , vol. 2, pp. 649-655.

Tanaro , b. 64 fase. 34.

Terranova, vo l 2, pp. 649 -655; vo l. 3 p. 583

T ion e. b. 67 fase. 72.

Tirolo , vol. 14 pp. 433-436

T icino vol. 17 pp. 1000-100 l ; b. 64 fase. 36. 38.

Torino. vol. 67 pp. l 09-1 11 . b. 57 fase. 2 s.fasc . lO; b. 61 fase. 17. fase. 21: b. 63 fase. 29 s.fasc. 12; b. 66 fase. 52 . b. 69 fase . 80 s.fasc. 1 3.

Torrion e vol. 2 pp. 529. 535. 541

Tortona. vol. 33 pp. 1-28: b. 57 fase. 3 s.fasc. 5.

Toscana ( anch e Gran ducato di Toscana ) . b. 64 fase. 39. b. 66 fase. 51. 54; b. 69 fase. 80 s.fasc . 3 : b. 70 fase . 82.

Tre Ponti , b. 64 fase. 40.

Tu rbi go b. 64 fase. 48 s.fasc 4.

Umbria, b. 66 fase. 56 s .fasc, I O.

Val Canonica, vol. 13 pp. 775-789. vo l. 44 p. 667

Vare se, b. 64 fase. 36; b. 65 fase 46; b. 67 fasce. 64, 72

Valenza, vo l. 2 pp. 65, l Ol , 105.239, 351; b.64, fase. 34 .

Ve neto. vo l. 17 pp. 1905 bis- 106; b 55 fase. 2 s.fasc .5

Ve ne z ia , b. 55 fase. 2 s.fase I l.

Verc e ll i, vo l. 2 pp. 649-655,86 1; vo l. 44 pp. 33 1-335; b. 56 fa se. 4 s .fase. 7; b. 65 fase. 48 s.fas e. 2

Verona , b . 55 fase . 2 s .fasce. 8.

Ve spolate, vol. 28 pp. 253-256, 454

Vienna b. 55 fase. 2 s .fasee 8-9 Il ; b. 56 fase. 4 s.fasc. I l

Vill afranca, b. 57, fase. 3, s Ja sc.:. 19; b. 6 1, fase. 12 , b. 64 fase. 42. Villata Borce ll i , vol. 2 p. 579.

Vin zag li o, vo l. 2 pp. 70 1,74 1. 1033; vol. 39 pp. 633-638; vol. 44 pp. 395-4 18: b. 64 fase.:. 37; b . 66 fase. 58; b. 69 fase. 78 s.fasc. 3.

Voghera. vo l. 33 pp. 1-28.

Zimasco, vo l. 49 pp. 52 1-523.

Zurigo, b. 6 1 fase 15: b. 66 fase 56 s.fasc 13

I NDI CE DEI COMA "DI , CO RPI ED ENTI

Armata sa rd a

Mini s tero della guerra, vol. 6 pp. 1-3; vol. 33 pp. 1335 - 1365; vol. 41 pp. 257-259: b. 57 fase. l s .fascc. 3, 9, lO fase 3 s.fasc.4; b. 69 fase. 78 s.fascc. 2 . 3, 4 . G ab in etto de l ministe ro della g uerra , vol. 3 pp. 1173 - 11174 , 1259-1263 b. 57 fase 2 s.fasc . l O; b. 6 1 fase 17 s.fasc 4. Dire z ion e ge ne ra le de l materiale c dell'amm inistrazione militare de l Min istero della g uerra , vo l. 4 pp. 51-52 Divi s ion e reclutamento de l seg reta r iato ge nerale de l M ini s tero de l la g uerra, vo l. 4 p. Il. Casa militare de l re. vol. 4 pp. 445-446,45 1-452 , 483. Co rpo real e eli Stato Ma gg io re, vo l. 4 p. 421; vo l. 7 pp. I l , 11 3, 135, 6 19-621; vol. 8 pp. 2 11 -2 12; vol. 14 pp. 967 -993 , vol. 18

277

pp. 343-356 , vo l. 20 pp . 960-964, p. 100 1-1003, b. 56 fase. 6 .

Ufficio militare del Co rp o di S ta to Maggiore, b. 56 fase 5 s .fase 7.

Uffici o s up e ri o re de l Co rpo di S ta to Ma gg iore, b. 56 fase. 5 s .fase . 9 .

Corpo rea le del ge nio vol. 3 p. 583, vo l. 36 pp. 987 -992.

Quart ie r generale principale, voi l pp. 1-259 , 260 -82 5; vo l. 2; vol. 4 p. 25,267-269.423-430. vo l. 7 pp. l. 15. 19-23,25-31. 41 -43.53.55 . 67-71.73.85.95. IO l. 105-107 , 124- 125. 149,309. 363. 371.427.473. 517-518.525,541,629. 693.83.929: vol. 8 pp.1-209. 2 11 -212: vol. 19 pp. 11 7 - 264; vol. 20 pp. 423 -433. 865-881. 883-896. 949-964. 989 - 1036 : vo1 45 793-796: vol. 46 p. 629.

Comando superiore carabinieri reali, vo l. 4 pp. 19.487-495 .

Uditorato generale di guernt, vol. 3 pp. 1197-1205. 125 l-1252. 1297-1299: vol. 35 pp. 615-682.

I ntendenza generale dell'Armata, vol. 6 pp. l-3, vol. 36 pp. 593-697.

l " D ivisione. vol. 2 p. 693, vol. 13 pp. 901-903 e 1029-1038: vol. 28 pp. 1-6-l 227-229: b. 63 fase. 32 s.fasc 4 .5. 12, 19 , 20.

2• Divisione. vol. 2 p. 695, 1045: vol. 3 pp. 1197-1205, 1297-1299 : voi .4 pp. 337-345; vo l. 13 pp. 763 -769; vol. pp 10 191036: vol. 33 pp. 1387- 1393; vol. 34 pp. l-74. 369-372,387-393.395-400: vo l. 36 pp. 997-1002 1143; vol. 38 pp. 743 -756: b 57 fase. l s.fasc. 2, fase. 3 s.fasc. 5: b. 63 fase 32 s.fase. 12

3• Di visio ne, vol. 2 p. 70 l , 725. 74 1: vo l. 4 pp. 67 -7 1, 215 -22: vo l. 13 pp. 909-921, l045-1 053; vol. 20 pp. l O19-1 036; vol. 39 pp. 68 1-684: vo l. 4 1 pp. 151- 175: b. 57 fase 3 s.fasc. 3; b. 63 fas e. 26 s.fasc.l.

4• Divi s ion e, vo l. 2 pp. 75, 795. 977; vo l. 4 pp. 80 , 287 -3 16; vol. 14 pp. 433-436; vol. 20 pp. lO19-1 036; vol. 44 pp. 793 -796.

5" Divi si on e. vo l. 3 p. 132 1; vo l. 20 pp l O19- 1036 ; b. 56 fase. 5 s.fase. 6: b. 57 fa se l sJasc 5.

Divi s ione eli caval le ri a. vo l. 4 p. 33; vo l. 20 pp. 1019 -.10 36; vol. 21 pp. l-44, 145. 149- 170; vo l. 24 pp. 433 -462.

Comando arti g l ie r ia 5" D ivis io ne, vo l. 13 pp. 991-993.

Comando ge nio 2" Division e, vo l. 2 p. 947.

Comando ge nio 4" D ivisione, vo l. 2 pp. 639.715

Comando ge ni o 5" Divi sione, vo l. 13 pp . 935 -940.

Di v isione militare terr itorial e el i Alessa nd ria , b . 6 1 fa se . 17 s.fasc. 2.

D ivisione mi li tare territ oriale el i Milano , vo l. 30 pp. 1261 -1 289.

Divisione militare terri toriale eli Bresc ia, vo l. 36 pp. 997 - 1002.

Coma ndo militare eli Mi lano , vo l. 20 pp. 435 -456.

Sottodivisione militare territoriale di Novara. b. 61 fase. 17 s.fasc. 2.

Comando Castello di Brescia. vol. 20 pp. 435 -456.

Comando truppe Tortona c Voghera, b. 61 fase. 17 s.fasc . 2.

Brigata Acqui. vol. 13 pp. 955-957.

Brigata Aosta. vol. 34 p. 537; vol. 36 pp. 143lbis-l432: b. 63 fase. 29 s.fasc. l 4; h. 65 fa c. 50 .

Brigata Casale, vo l. 13 pp. 981-990; vol. 51 pp 935 -937; vol. 53 pp. 93-94.

Bri gata Granatieri di Sardegna. b . 63 fase. 29 s.fasc .l2.

Bri gata Pi emonte. vol. 34 pp. 806-8 16: vo l. 36 p. 1143 ; b. 63 fase. 32 s.fasc. 5. Il

Bri ga ta Reg ina. vo l. 48 pp. 33-350.

Brigata Sa vo i a, vol. 32.

B rigata Sa vo na , vo l. 48 pp. 33-350

Bri ga ta Toscana , h. 63 fase. 32.

Cacciatori d ell e Alpi (b ri gata), vo l. 2 pp. 885, vo l. 14 p. 23,783, vo l. 54 pp. 54 pp. 1-6 : b. 57 fa se 2 s .fase 3, fase. 3 s.fasc.4, 17; b 66 fase. 58 s.fasc. l, 6 : b. 67 fa sce 60 -73; b. 70 fase. 84.

Cacciatori degli Appennin i. b. 57 fase 3 s Ja se 4; b. 69 fase. 80 s .fasc.3.

CoqJo cacciatori fra nc hi. vol. 22 pp 519-524; b 57 fa se 2 s .fasc. 6.

IT Bri ga ta d i Cavaller ia. vo l. 2 p. 595.

Brigata at1iglieria 5" Divi s ione , vol. 2 p 101.

3• Brigata artig li er ia, vol. 39 pp. 649-651.

2° Regg imento Cacciatori delle Alpi, b. 62 fase 20

1° Reggim ento fanteria. b. 69 fase. 78 s.fasc. l.

5° Reggimento fanteria. vol. 38 pp. 705-709 .731 -73 5.

6° Regg im ento fanteria, vol. 38 pp. 709-7 12. 73 5 -737 1051- 1076.

7° Reggimento fanteria, vol. 13 pp. 955-967; vol. 39 pp. 643 -648; vol. 43 pp. 11-24.

go Reggimento fanteria . vol. 39 pp. 657 -661; vo l. 43 pp. 67 -69.

9° Reggimento fanteria, vol. 48 pp. 33 -350.

10° Reggimento fan ter ia. vol. 2 p. 529; vol. 48 pp. 33 -350; b. 57 fase. 3 s.fasc. 14: b. 66 fase 57.

I

l o R eggimento fanteria, vo l. 50 p. 329; vo l. 553 pp 265 -346.

12° Reggime nt o fanteria. vo i 2 p. 105 ; vo l. 13 pp. 1001 - 1004; vo l. 53 pp . 265-346.

15° Reggim e nt o fanteria , vo l. 2 p. 933, vol. 44 pp. 389-394 613 -619, 625 -627. 629-63 1 635-636; vo l. 48 pp. 33 -350

16° R eggimento fa nte ri a, b. 65 fase. 48 s.fasc .7.

17° R egg im e nt o fante r ia , vo l. l 2 pp . 705 -71 1.

278

18° Regg imento fanteria, vol. 13. pp 977-980 ; vo l. 53 pp. 265-346.

Reggime nt o cava ll eggeri d i i\lesscutdria. vo l. 2 p. 581; vo l. 3 1 pp. 639-64 1: vo l. 44 pp. 339-340: vo l. 48 pp. 33 -350; b. 63 fase. 32 .fase. 20.

R eggimento Aosta cavalleria. vol. 3-1 pp 75-82 b. 65 fase. 46.

R eggimento Ge11ova cavalleria. vol. 21 pp. 545 -559, vol. 57 pp. 485-528 . 597 -616 .

R eggimemo cavalleggeri di Monferrato. vol. 42 pp 151- 175. b. 63 fa se 29 s.fasc. 25.

R eggime nto N i -;.:a cavalleri a. vo l. 4 p . 33, vo l. 21 pp . 185-21 3 . vo l. 27. pp. 383 -4 10.531 -550 .

R egg im e nto cavalleggeri di Novara. vo l. 44 pp. 6 1-78, vol. 48 pp. 33-3 50.

R egg im e nto Pie mome cavalleria , vo l. 2 1 pp. 545-580; vol. 27 pè p. 4 11-454, 55 4-568.

R egg im e nto cavalleggeri di Salu z zo, vo l. 49 pp. 69-86 , 521 -523 : vo l. 52 pp. 1385-1390; vo l. 53 pp. 2 65-346.

Regg im e nt o Savoia cavalleria, vol. 2 1 pp. 545-559: vol. 27 pp. 455-484. 569

l Battaglione del 10° Reggimento fanteria, vol. 2 p. 535.

l Battaglione del 14° Reggimento fanteria, vol. 13 pp. 1053bis- 1054.

l Battaglione bersaglieri. vol. 33 pp. 1371-1373: vol. 38 pp. 7 15-720.

111 Battaglione bersaglieri, b. 63 fa se. 32 s .fase. 13.

V Banaglione bersaglieri, vol. 13 pp. 969-972 : vo l. 53 pp. 265-346.

VI Battagl ione bersaglieri , vo l. 2 pp. 577, 593; vo l. 48 pp. 49-60 , 655-656: vo l. 4 8 pp. 33 -350; vo l. 53 pp. 265-346.

V1l Ba tt aglio ne ber saglieri , vo l. 2 p 579: vo l. 44 pp. 695-698: vo l. 48 pp. 33-350.

Vlll Ba tt ag lione bersaglieri vol. 2 p. 65. vo i 13 pp 965-967 ; vo l. 49 pp. 545-547.

IX Battag li one bersaglieri , b. 69 fase . 78 s Jasc. 3.

X bnllag l ion e bersag lieri vol. 39 pp. 663-669

XXYT batta g lione bersaglie ri. b . 69 fase. 78 s.fasc. 4 .

Il " Compag n ia 2° Reggimento gra nat ieri di Sardegna, vol. 34 p. 797

2 1• Compagnia bersaglieri vol. 44 pp. 657 -658.681-683.

22 • Compagnia bersagl ie ri. vol. 44 pp. 659-660 . 683-686.

2Y Compagnia bersaglieri. vol. 44 687-694.

l sq uad rone Regg ime nto Nizza Cava lleria. vol. 2 1 pp. 583 -585.

l sq uad ro ne Regg imento cavall egge ri di Sa lu zzo, vo l. 13 pp. l 025- 1028.

J" B atte ria eta battagli a, vol. 2 p. 227 .

2" Batteria da battag li a, vol. 44 p 429 - 432

7 " Batte ria da battaglia, vol. 53 pp. 265-3 46.

8'' Batteria da battag lia . vol. 53 pp. 265-346 .

9 • Batteria da battaglia. vol. 53 pp. 265-346

l 0" Batteria da battag li a b. 63 fase. 32 s.fasc. 9

12·' Batteria da battaglia. vol. 2 p. 6 19; b. 63 fase. 32 s.fasc. IO.

14• Batteria anigl ieria eamP.ale , vol. 34 pp. 565bis-567bis.

7 " Compag ni a ge nio, vo l. 44 pp 663 -70 l.

8 " Compag ni a ge ni o, vol. 2, p. 35 1: vol. 49 pp 551-554.

M arina mi l itare sarda, b . 57 fa se. 3 s .fasc . 18; b. 69 fase. 77.

Truppe degli stat i italiani

Ese rcito de ll a lega dell'Itali a cent ra le, b. 69 fase. 79 , 80: b. 70 fase. 82; Ese rcito modenese e p armense. b. 69 fase. 75 s.fasc 2-4. Cacciatori della Magra. b. 70 fase. 83. Ussari di Piacenza b. 69 fase. 80 s.fasc. 2.

Esercito francese

Arma ta d'Ita lia. vol. 17 pp. 791 -798: vo l. 20 pp. 827 -861: b. 56 fase. 4 s.fas c. 4; b. 57 fase 2 s.fasc 2: b. 59 fase. 9 s.fasc. 3 Arm ée cles Alpe s , vol. 12 pp. 49 -5 0 , 57, 95. Guardia imper ia le, vo l. 3 p 857; b. 63 fase. 30 s.fasc. 2. l C orpo d ' armata , vol. 3 p. 857. b. 63 fase . 30 s .fasc. 3. H Corpo d'armata, vol. 3 p.857: b. 63 fa se. 30 s.fasc 2 e 3. III Co rpo d 'ar mata. vol. 3 p. 857 rv Co rpo d'annara . vo l. 3 p. 857: b. 63 fase . 30 s.fasc. 2. V Corpo d'armata b 63 fase. 30 s .fasc. 2; b. 69 fase 80 s.fasc. 5 3 ° Reggimento Zua v i, vol. 2 p. 725.

Esercito austriaco

Esercito austriaco nel lom bardo - Ve ne to, vol. 17 pp. 771-790.80 1- 11 50: vol. 20 pp . 457 -498; vo l. 33 pp. 1265-1266: b. 55 fasce. 1-3; b. 56 fasce. 4 s .fasce 3-7

279

1• Arma ta , b 56 fa se 4 s .fasc. l ; b. 6 3 fase. 30 s.fasc. 2.

2• Armata , b. 55 fase. 2 s.fasc.4, fase. 3 s .fasc . l: b. 56 fase. 4 s.fascc.l -2 .

I Co rpo d 'a rmat a , b. 63 fase 30 s.fasc 3.

V co rpo d'armata fase. 30 s.fasc . 3 .

V ff Co rpo d'armat a b. 63 fase. 30 s.fasc. 3.

Reggimento arciduca R an icri , b. 63 fase. 29 sJasc. 22.

Un ità imperial i unghere s i . b. 55 rase. 3 s.fasc. 3.

Ufficio storico-m ilit are deii'Impcrial Regio Esercito , b 63 fasce. 28 -29 , b. 65 fase 47.

F lottiglia aus tria ca in It alia b. 55 fase. 3 s.fasc.l .

Reg io Ese r cito ita li ano

Comand o del Corpo di Stato Ma ggiore, b. 57 fase . 3 s.fasc. 18; b. 60 fase. 10 s .fasc . l, rase. Il; b. 61 fase. 14, fasce . 17 s.fasc.4; b. 64 rase. 49.

Ut1ìcio storico ( a nche Ufficio C) del Comando del Corpo di Stato Maggiore b. 6 1 fase. 14; b. 63 fase. 23, 27; b. 69 fase 78 s .fasce. 3, 4, 5, fasc.80 s.fasc. l.

I Corpo d'armata , b. 6 l fase . 17 s.fasc.4 .

Division e mi l itare te rrit o ri a le di Roma , b. 63 fase . 32 s.fasc . 15.

Divisione militare territ or ial e eli Chieti, b. 63 fase. 32 s Jasc.5.

Divisione militare territoriale eli Napoli, b. 63 fase. 32 s.fasc.9.

Br igata Rav e nn a. b. 63 fase. 32 s J asc. 8.

6r Reggime nto fan ter ia, b. 63 fase 32 s.fase. 7

84° Reg g ime nt o fanteria , b. 66 fase . 54.

3° Reggime nto a lp ini , b. 63 fase. 3 s.fasc. 7

280

l. Introduzion e s t o ri co -i s ti t u zionale: l' A r m a t a S arda n ell a seco nd a g u e rra d ' indip e nd e nza pp 189- 196

2 . Introduzione archi v is ti ca generale: la mi scellanea G-17 campag na 1859 .... .. .. .. . .... .. .. .. ..

3. Le carte del Quarti c•· ge nerale principa le e d ei comandi dell e g randi unità dell 'A rm a ta s arda mobilitati per la ca mpa g na del 1859 :

pp. 19 7- 198

- n ota arc hi Yist ica pp. 199-20 l - e lenco dell e c a r te: Qu a rti e r ge n e ral e prin ci pale , voli. 21 (voli . 1-20) ... .. . . .. . . .. . . . . . . .. . . . . .. . . . . . . .. . . . . . . .. . . . . . . ... . . .. . . . . . . .. . . . . . . .. . . . ..... . . ... pp . 202-2 10

Divisione di cava ll e ria , voli. 7 (Y oll 21 -27 ) pp. 2 10-2 13 l" .Divisione , voli. 4 (v oli. 28-31 ) p p 2 13-2 14

Brigata Savoia, vol. l (vol. 32) pp. 2 14-2 15

2" Divisione , voli. 5 (v oli. 33-37) pp. 2 15-223 Brigata A os ta , v ol. l (v ol. 38 ) pp 223-224

3" Dhi s ion e , vo li. 4 (vo li. 39-42) pp. 224-227 Bri gata Cun eo , vo l. 1 (vol. 43) pp 227

4" Di vis ion e, voli. 5 (vo li. 44-48 ) pp. 227-231

S" Di v is ion e, vo li. 5 (vo li. 49-5 3 ) pp 231-235

C omand o g en e r a le delle trupp e s ulla s ini s tra del Po e s ulla Dora , vol. l (vol. 54 ) ...... .. .. ...... . .. .. ............... .. ... ... .. .. . pp . 235-236

4. Le carte del C orpo Reale dello Stato Maggiore dell ' Armata s arda relative al s ervi z io informazioni - Ufficio militar e d el C orpo Reale d e ll o S tato Maggiore ..... .. .. ... .. .... . . .. .... . ..... ... .. .. .... .. ........ .. . ... .. .... .. . .. .. .. .. .. pp . 236 - Elenco d e ll e ca rt e ( h h. SS-56 ) ... ..... ...... .. .. ..... . .. .. ..... . . ..... .. .. .. ...... .. .... . ....... . ... . ... .. .. . .. .. ... . ... . ....... . .. .. . .. .. .. . pp. 236-240

S. La mis ce llan ea relati va a lla camp ag n a d e l 1859 - la Mis cellan ea d e ll a Se zione s tori ca d el Co mando d e l Co r po di Sta to M a ggi or e r e la ti va all a seconda g ue rra d ' indipend en za - elenco d ell e c a rt e ( h h. 57-67, 69-70 ) pp 240-24 1 pp . 24 1-2 6 1 - Note.......... pp 2 62-2 69 - lndici p p 27 0 -28 0

Somma
-A bbre viaz io ni p. 188
rio:
28 1

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