VOLUME II TOMO II
STATO MAGGIORE DELL'ESERCITO UFFICIO STORICO
L'ESERCITO E I SUOI CORPI SINTESI STORICA
VOLUME SECONDO TOMO Il
ROMA - 19 73
I dati e Le notizie riportati nel presente volume ( tomi I e II) sono aggiornati al 3 r dicembre r 972
Tipografia Regionale - Roma, 1973
Il presente volume -
nel quadro delle attività del-
l'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell' Esercito è stato realizzato da un gruppo di lavoro presieduto e coordinato dal Tenente Colonnello c. s.SM Rodolfo Puletti e composto dalla
2•
Sezione dell'Ufficio:
Maggiore a. spe Franco Dell'Uomo, Maresciallo Magg. rsmu Giuseppe Amesti, Maresciallo Magg. f. spe Carlo ]annone, Soldato Antonello dr. Biagini, Soldato Filippo Chiricozzi, Coad. princ. Ernesta Caporicci Prezza, Coad. Renzo Bernardini. Hanno collaborato: Colonnello a. aus. Severino Cocomello, Tenente Colonnello f. ( cr.) aus. Rinaldo Panetta. Hanno curato la parte araldica: Colonnello f. Alberto dr. Gennaro, Professore Francesco Paolo Volta.
INDICE
TOMO I Pag. VII
INDICE . PRESENTAZIONE DELL'OPERA
))
XI
PREFAZIONE .
))
XIII
STATO MAGGIORE DELL'ESERCITO
))
I
COMANDI E GRANDI UNITA .
))
7
ISTITUTI MILITARI
))
ro3
ARMA DEI CARABINIERI .
))
169
ARMA DI FANTERIA
))
183
Granatieri
))
Fanteria (Linea) CAR, Corazzata, d'Arresto)
))
Bersaglieri
))
36I
Alpini
))
378
Carristi e Corazzati
>)
420
Paracadutisti .
))
Lagunari
))
204 2II
439 442
TOMO II Pag. VII
INDICE . ARMA DI CAVALLERIA
))
- VII -
443
Pag. 527
ARMA DI ARTIGLIERIA . Artiglieria da Campagna
))
Artiglieria a Cavallo
))
Artiglieria da Montagna
))
Artiglieria Pesante Campale.
))
609
Artiglieria Pesante
))
629
Artiglieria Controaerei .
))
Artiglieria Corazzata
))
637 660
Artiglieria Paracadutisti
))
664
))
667
))
669
Genio Pionieri
))
686
Genio Pontieri
))
706
Genio Ferrovieri
))
7o9
Guastatori ,d'Arresto
))
712
Trasmissioni
))
71 5
AVIAZIONE LEGGERA DELL'ESERCITO
))
735
u NITÀ PER LA DIFESA NBC .
))
739
SERVIZI
))
743
Servizio di Sanità .
))
746
Servizio di Commissariato
))
75°
Servizio Automobilistico
))
752
Servizio Veterinario
))
755
Servizio di Amministrazione
))
758
Servizi Tecnici
))
761
DISTRETTI MILITARI
))
765
GIUSTIZIA MILITARE
))
769
APPENDICE: Principali criteri adottati per la compilazione delle sintesi storiche dei Corpi
»
773
ARMA DEL GENIO . Genio
- VIII -
54° 588 593
ALLEGATI:
Specchi riepilogativi delle vane Armi:
Specchio n.
I
Arma di Fanteria (Linea, CAR, Corazzata, d'Arresto).
Specchio n.
2
Arma di Fanteria (Granatieri, Bersaglieri, Alpini, Carristi e Corazzati, Paracadutisti, Lagunari).
Specchio n. 3 Arma di Cavalleria. Specchio n. 4 Arma di Artiglieria (da Campagna, a Cavallo, da Montagna, Pesante Campale, Pesante, Controaerei, Corazzata, Paracadutisti). Specchio n. 5 Arma del Genio (Pionieri, Guastatori d'Arresto, Pontieri, Ferrovieri, Trasmissioni).
-
IX -
ARMA
DI
CAVALLERIA
ARMA DI CAVALLERIA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE La Cavalleria ha ong101 antichissime ed il suo periodo di maggior fulgore e splendore risale all'epoca feudale della quale assurge a simbolo. Come arma combattente, organizzata con criteri moderni, nasce e si svìluppa nella seconda metà del secolo sedicesimo. Le caratteristiche di celerità, la capacità di risolvere le battaglie principalmente con l'urto della carica, la passibilità di operare a grandi distanze, ne fanno per alcuni secoli l'Arma decisiva e risolutiva. Con il progredire delle armi e dei mezzi tecnici vede ridotta la sua preminenza, fino a che l'inarrestabile progresso la costringe a lasciare il cavallo per il mezzo corazzato, mantenendo peraltro immutato lo spirito di ardimento, lealtà e cortesia che la distingue e caratterizza in ogni epoca. Anche questa Arma è stata suddivisa, a se-
I
1683
I
1690
I
Rgt. Dragoni di S.A.R.
1692
I J
I
1713
conda dei periodi di tempo, in varie specialità conseguenti ai diversi compiti, alle caratteristiche d'impiego e di armamento, alla configurazione fisica <li uomini e cavalli: dragoni, cavalleria, cavalleggeri, gui,de, ussari, corazzieri, lancieri. Limitando l'esame a quella parte della Cavalleria sabauda dalla quale ha origine quella italiana, le prime unità organiche nazionali vengono istituite a partire dalla seconda metà del secolo XV sotto Emanuele Filiberto: si tratta di reparti che prestano servizio per la durata delle campagne di guerra e poi sono licenziati e solo dal 1683 sono costituiti i reggimenti permanenti con un proprio ordine cli anzianità, dipendenti dallo Stato Maggiore della Cavalleria. Le trasformazioni dal 1683 al 1798 sono così riepilogate:
1726
I
1774
1796
I
1798
Rgt. Dragoni di S. Maestà
I Rgt. Dragoni di Piemonte Rgt. Piemonte Reale Cavalleria Rgt. Savoia Cavalleria
I Rgt. Dragoni Sardegna
I Rgt. Aosta Cavalleria
Il 9 dicembre 1798, a seguito dell'occupazione francese del Piemonte, le truppe sono sciolte dal giuramento di fodeltà al sovrano, ad eccezione del Reggimento « Dragoni di Sardegna » di stanza nell'isola. In Piemonte i reggimenti di Cavalleria vengono dapprima privati dell' antico nome e designati numericamente da I a 6, indi si trasformano in quattro reggimenti dragoni (dal I al 4°) che, dopo aver combattuto 0
-
al fianco ,dei francesi contro gli austro - russi, sono sciolti nel maggio 1799. Ritornati i francesi, dopo la breve occupazione austro - russa, il governo piemontese forma un reggimento di ussari ed uno di dragoni che nel 1801 passano nell'Esercito Francese con la denominazione di 17° Cacciatori a Cavallo e 21° Dragoni e prendono quindi parte alle campagne napoleoniche.
445 -
Con la restaurazione, nel maggio 1814, inizia la ricostituzione dei reggimenti di cavalleria dell'Armata Sarda (schema n. 8). A seguito della partecipazione ,di alcuni reparti ai moti politici del marzo 1821, il 1° agosto dello stesso anno sono soppressi tahmi di essi tra i quali il Reggimento Dragoni del Re, i cui uomini danno vita poi al Reggimento « Dragoni del Genevese >> . Si costituisce inoltre nel 1828 il Reggimento <e Dragoni ,d i Piemonte» e poi nel 1831 quello di « Aosta Cavalleria >> . Il decreto 3 gennaio 1832 stabilisce che tutti i reggimenti, ad eccezione dei e< Cavalleggeri di Sardegna», disciolti nel 1819 e ricostituiti nel 1832, prendano la denominazione generica di Cavalleria. Nel 1835 i reggimenti vengono raggruppati in brigate, riunite poi, nel 1841, in una divisione soppressa nel 1847. Il 29 marzo 1848 sono formati dal governo provvisorio lombardo un reggimento di .dragoni ed uno di cavalleggeri che, riuniti assieme il I giugno 1849, costituiscono il 7° Reggimento di Cavalleria piemontese detto poi « Cavalleggeri di Saluzzo >>. Si formano inoltre, nel 1848, tre squadroni di Guide a Cavallo mentre nell'ottobre dell'anno successivo sono soppresse le brigate permanenti. Il decreto 3 gennaio 1850 prescrive che la Cavalleria sia « di linea » e « leggera »; la prima costituita da quattro reggimenti, la seconda da cinque; si formano perciò dei nuovi reggimenti cavalleggeri: quello <li e< Monferrato ,, per completamento degli squadroni Guide, e quello di « Alessandria>>. Per la campagna 1855 - 56 in Crimea si organizza un Reggimento di Cavalleggeri Provvisorio composto con squadroni di ognuno dei cinque reggimenti cavalleggeri; viene sciolto a metà del 1856. Per la campagna del 1859 sono costituiti comandi di brigata di cavalleria che hanno vita fino al termine delle operazioni. Avvenuta I' annessione della Lombardia, sono istituiti, con decreto 25 agosto, i tre reggimenti << Cavalleggeri di Milano », « Mon tebello » e e< Lodi >>. Il 19 ottobre 1859 i quattro reggimenti di linea hanno denominazione di corazzieri e sono raggruppati in due brigate, a loro volta inquadrate in una Divisione di Cavalleria. Quindi il 28 0
febbraio 1860 si forma un Reggimento Guide, il cui primo nucleo è dato dallo Squadrone Guide a Cavallo istituito il IO aprile 1859. Dopo l'annessione della Toscana e dell'Emilia, con ,decreto 25 marzo 1860, passano a far parte dell'Armata Sarda quattro reggimenti di Cavalleria: «Firenze», «Lucca», e< Vittorio Emanuele» e « Ussari di Piacenza», che i governi provvisori ,dell'Italia Centrale hanno costituito nell'anno precedente. In dipendenza del decreto 6 giugno 1860 la Cavalleria è suddivisa in quattro reggimenti di linea (i corazzieri riprendono l'antica denominazione per la mancata assegnazione delle corazze), sei di lancieri e sette di cavalleggeri (compresi gli Ussari e le Guide), risultando cosi formata: Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento
« Nizza Cavalleria>> « Piemonte Reale Cavalleria
,i
<e Savoia
Cavalleria » « Genova Cavalleria >> « Lancieri di Novara» « Lancieri di Aosta l> <e Cavalleggeri di Saluzzo l> e< Cavalleggeri di Monferrato >> e< Cavalleggeri di Alessandria » « Lancieri di Milano >> « Cavalleggeri ,di Lodi >> « Lancieri di Montebello >i « Lancieri di Firenze >> « Lancieri dì Vittorio Emanuele >> « Cavalleggeri di Lucca>> « Ussari di Piacenza ll «Guide>>.
Nel 1863 i comandi di grande unità di Cavalleria sono sciolti e tutti i reggimenti dipendono ,direttamente dai grandi comandi militari di dipartimento. Con il decreto 28 gennaio I 864 sono creati due nuovi reggimenti, uno di lancieri ed uno di cavalleggeri, per incorporarvi i contingenti delle provincie meridionali : « Foggia >> e « Caserta ll. Per la campagna del 1866 vengono nuovamente costituiti i comandi <li grande unità di cavalleria che sono poi sciolti al termine delle operazioni. Con decreto 4 dicembre 1870 vengono istituiti permanentemente sei comandi ,di brigata cli Cavalleria, con attribuzioni
SCHEMA N.
I REGGIMENTI DI CAVALLERIA DELL'ARMATA SARDA DAL 1814 AL 1859 1819
i814
1821
1828
1831
1832
1850
1849
1848
1853
1855
1856
1859
rgt CAVALLEGGERI di SARDEGNA rgt DRAGONI del RE
rgt DRAGONI del GENEVESE rgt CAVALLEGGERI di PIEMONTE
rgt CORAZZIERI
rgt GENOVA CAVALLER IA
di GENOVA
rgt CORAZZIERI
rgt NIZZA CAVALLERIA
di NIZZA
rgt CORAZZIERI
rgt PIEMONTE REALE CAVALLER IA rgt SAVOIA
CAVALLERIA
rgt CAVALLEGGERI di SAVOIA rgt DRAGONI di PIEMONTE
di PIEMONTE REALE
rgt CORAZZIERI
rgt SAVOIA CAVALLERIA
di SAVOIA
rgt NOVARA CAVAL LER IA
rgt CAVALLEGGERI di NOVARA
rgt AOSTA CAVA LLERIA
rgt CAVALLEGGERI di AOSTA
rgt ORAG.-CAV.99ell 7' rgt
rgt CAVAUEGGERI di SALUZZO
tre sqd GUIDE a CAVALLO
rgt CAVALLEGGERI di MONFERRATO
LOMBARD I
CAVALLERIA
rgt CAVALLEGGERI di ALESSANDRIA rgt PROVVISORIO
di CAVALLERIA
rgt CAVALLEGGERI
di MILANO
rgt CAVALLEGGERI
di1MONTEBELLO rgt CAVALLEGGERI
di LODI·
rgt CAVALLEGGERI
di FIRENZE
rgt VITTORIO [MAN .
CAVALLERIA
rgt CAVALLEGGERI
di LUCCA
rgt USSERI
di PIACENZA
sqdGUIOE a CAVALLO
8
simili a q uelli di Fanteria. I reggimenti risultano così distinti : <
w
z
. .l
Reggimento Reggimento Reggimento R.eggimen :o
« Nizza Cavalleria » « Piemonte Reale Cavalleria »
« Savoia Cavalleria » cc Genova Cavalleria»
II
0
12°
13° 14° 15° 16°
17° 18°
-
ix:
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Reggimento « Lancieri di Novara» Reggimento « Lancieri di Aosta » Reggimento « Lancieri di Milano » Reggimento « Lancieri di Montebello >) Reggimento « Lancieri di Firenze » Reggimento « Lancieri di Vittorio Emanuele » Reggimento « Lancieri di Foggia >, Reggimento Regg imento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento
« Cavalleggeri di Saluzzo » cc Cavalleggeri di Monferrato» « Cavalleggeri di Alessandria » « Cavalleggeri di Lodi >, « Cavalleggeri di Lucca " « Cavalleggeri di Caserta ,, « Ussari di Piace!l7.a ,, « Guide »
L'ordinamento IO settembre 1871, creando il Reggimento di Cavalleria « Roma », articola l'Arma su venti reggimenti dando loro un numero progressivo e sopprimendo le distinzioni già esistenti di cavalleria di linea, lancieri, cavalleggeri, guide cd ussari; cli questi reggimenti i primi dieci sono armati di lancia. In seguito alla legge sull'ordinamento de Il 'Esercito in data 30 settembre 1873 i venti reggimenti vengono ripartiti in nove comandi di brigata. Dal 1871 al 1876 i reggimenti <lell'Arma risultano così denominati :
1° Reggimento di Cavalleria (Nizza) 2° Reggimento di Cavalleria (Piemonte Reale)
3° Reggimento di Cavalleria (Savoia) 4° Reggimento di Cavalleria (Genova) 5° Reggimento di Cavalleria (Novara) 6° Reggimento di Cavalleria (Aosta) 7° Reggimento di Cavalleria (Milano) 8° Reggimento di Cavalleria (Montebello) 9° Reggimento di Cavalleria (Firenze) 10° Reggimento di Cavalleria (Vittorio Emanuele)
19° 20°
Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento
di di di ,di di di di di. di cli
Cavalleria Cavalleria Cavalleria Cavalleria Cavalleria Cavalleria Cavalleria Cavalleria Cavalleria Cavalleria
(Foggia) (Sai uzzo) (Monferrato) (Alessandria) (Lodi) (Lucca) (Caserta) (Piacenza) (Guide) (Roma).
La legge 29 giugno 1882 costituisce l'Arma su due comandi di ,divisione, cinque comandi di brigata, ventidue reggimenti, composti ciascuno di uno stato maggiore, sei squadroni ed un deposito; ma di fatto quest'ordinamento non viene attuato ed è modificato dalla legge 8 luglio 1883 che articola l'Arma su un ispettore generale, sette comandi di brigata, ventidue reggimenti, composti ciascuno di uno stato maggiore, sei squadroni ed un deposito. Pertanto con decreto 7 settembre 1883 si costituiscono <lue nuovi reggimenti: « Padova » e «Catania ». Infine la legge 23 giugno 1887 modifica le due precedenti, istituendo altri due comandi di brigata e due nuovi reggimenti. Si formano così i reggimenti « Umberto I n e « Vicenza,>. L'ordinamento fino al 1896 si mantiene, pressoché immutato, in ventiquattro reggimenti che, nel contesto ,della denominazione, recano non più il nominativo fra parentesi, bensì il numero ordinativo quale ad esempio : Reggimento ,di Cavalleria « N izza» (1°). Il decreto del 3 dicembre 1896 ripristina in ciascun reggimento l'uso dello Stendardo, già concesso nel 1860 con decreto del 25 marzo e tolto nel 1871 con decreto del 10 settembre. Per effetto del decreto del r6 dicembre 1897, è ristabilita nei reggimenti la distinzione tra lancieri e cavalleggeri con l'eccezione dei primi quattro reggimenti che mantengono la denominazione tradizionale: Reggimento Reggimento Reggimento Reggi mento Reggimento Reggimento Reggimento
Nizza Cavalleria (1'') Piemonte Reale Cavalleria (2°) Savoia Cavalleria (3°) Genova Cavalleria (4°) Lancieri di Novara (5°) Lancieri d i Aosta (6°) Lancieri di Milano (7°)
Reggimento Lancieri di Montebello (8°) Reggimento Lancieri di Firenze (9°) Reggimento Lancieri di Vittorio Emanuele
(mo) Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimen:·o
Cavalleggeri di Foggia (11°) Cavalleggeri di Saluzzo (12°) Cavalleggeri di Monferrato (13°) Cavalleggeri di Alessandria (14°) Cavalleggeri di Lodi (r5°) Cavalleggeri di Lucca (r6°) Cavalleggeri di Caserta (17°) Cavalleggeri di Piacenza ( 18°) Cavalleggeri Guide ( 19°) Cavalleggeri di Roma (20°) Cavalleggeri di Padova (21°) Cavalleggeri di Catania (22°) Cavalleggeri di Umberto I (23°) Cavalleggeri di Vicenza (24°)
Il 1° ottobre 1909, per effetto della legge del 15 luglio dello stesso anno, la Cavalleria viene ordinata su ventinove reggimenti, ciascuno di uno stato maggiore, cinque squadroni ed un deposito. Alla formazione ,dei cinque nuovi reggimenti « Lancieri di Mantova » (25"), « Lancieri di Vercelli )> (26°), <<Cavalleggeri di Aquila )> (27°), << Cavalleggeri di Treviso )) (28°), « Cavalleggeri ,di Udine>) (29°) concorrono tutti i reggimenti dell'Arma con il loro terzo squadrone. Il 30 settembre 1910, per effetto della legge del 17 luglio e del successivo decreto del 9 agosto, vengono istituiti tre comandi di divisione di Cavalleria con la denominazione rispettiva di « Friuli )) , << Veneto )> e « Lombardia ", ed è soppressa la IX Brigata di Cavalleria. Nel dicembre 1914 vengono costituiti dieci gruppi e ventitré squadroni di nuova formazione (N.F.) e con decreto 28 aprile 1915 viene disposto che il deposito speciale di Palermo, con personale tratto da altri reggimenti, formi l'ossatura del Reggimento « Cavalleggeri di Palermo >) (30°), costituito però tre soli squadroni, e sia formata una 4" Divisione di Cavalleria «Piemonte>>. Durante la prima guerra mondiale l'Arma di Cavalleria subisce varie modificazioni. Lo Ispettorato dell'Arma nel maggio 1915 si trasforma in Comando del Corpo di Cavalleria,
su
denominazione che nel dicembre successivo è cambiata in quella di Comando Generale del1' Arma di Cavalleria. Dei trenta reggimenti, sedici sono riuniti nelle otto brigate, a loro volta ripartite nelle quattro Divisioni dell' Arma e quattordici sono di truppe suppletive o supporti di corpo d'armata. L'articolazione delle grandi unità è la seguente: 1" Divisione
-
di Cavalleria del <<Friuli" : I Brigata di Cavalleria : . Reggimento « Cavalleggeri di Monferrato)> (13°); . Reggimento << Cavalleggeri di Roma ))
(200); -
II Brigata di Cavalleria: . Reggimento « Genova Cavalleria )> (4°); . Reggimento « Lancieri .di Novara >) (5°);
2'' Divisione di Cavalleria del « Veneto )> : - III Brigata di Cavalleria: . Reggimento <<Lancieri di Milano " (7°); . Reggimento « Lancieri di Vittorio Emanuele II,, (10°); - IV Brigata di Cavalleria: . Reggimento « Lancieri di Aosta ,, (6°); . Reggimento « Lancieri ,di Mantova )>
(25");
3" Divisione di Cavalleria della -
<< Lombardia )> : V Brigata di Cavalleria: . Reggimento << Cavalleggeri di Saluzzo )>
(12"); . Reggimento « Cavalleggeri di Vicenza,,
(24°); -
VI Brigata di Cavalleria: . Reggimento « Savoia Cavalleria >) (3°); . Reggimento <<Lancieri di Montebello >)
(8·); 4• Divisione di Cavalleria del <<Piemonte>): - VII Brigata di Cavalleria: . Reggimento << Nizza Cavalleria)> (r"); . Reggimento <<Lancieri di Vercelli )>
- 449 -
(26°); -
VIII Brigata di Cavalleria : . Reggimento « Cavalleggeri
Guide )>
(19•); . Reggimento « Cavalleggeri di Treviso >>
(28°).
Nell'ottobre del 1915 i comandi di gruppo e gli squadroni di nuova formazione vengono disciolti, ad eccezione ciel 19°, denominato per la sua sede cli reclutamento Squadrone Sardo, Nel contempo, si provvede al completamento del reggimento « Cavalleggeri di Palermo JJ, portandolo su cinque squadroni. Il iimitato impiego della Cavalleria derivante dalla guerra di posizione determina peraltro alcune varianti nell'organico dell'Arma stessa: un migliaio circa di ufficiali è destinato a prestar servizio presso altri enti quali i comandi di brigata -di fanteria, le batterie d'artiglieria da campagna e dei bombardieri, reparti di aviazione, comandi di colonne e sezioni munizioni e carreggio, quartieri generali di comandi di grandi unità, o negli organi di collegamento. Inoltre le sezioni mitragliatrici dei reggimenti indivisionati operano insieme ad unità di fanteria sino al dicembre del 1915. N ell'inverno 1915 - 16, il Comando Supremo stabilisce che le quattro divisioni operino appiedate, facendo aggiungere ad ogni reggimento divisionale uno squadrone tratto dai reggimenti destinati quali truppe suppletive. Ai primi di maggio la 1", 2" e 4" Divisione vengono destinate in prima linea, ma nuovi eventi di guerra obbligano a far rimontare a cavallo e tenere in potenza le Divisioni 2" e 3\ le cui sezioni mitragliatrici reggimentali però
vengono lasciate, sino al novembre, presso i reggimenti di Fanteria. Ai primi cli agosto, per la presa di Gorizia, è costituita una brigata mista con sedici squadroni tratti dai reggimenti di truppe suppletive. L'unità, assolto il compito assegnatole, viene poi disciolta. Nel dicembre 1916 le due divisioni appiedate vengono ritirate dalla prima linea e rimesse a cavallo; perdurando per l1 Arma la difficoltà di impiego, nella primavera del 1917 cede alle altre Armi circa 13.000 uomini per costituire reparti bombardieri, compagnie mitraglieri cli cavalleria e reparti d'assalto; trasferisce inoltre in Fanteria un r ilevante numero di ufficiali. Nel settembre 1918, con i reggimenti dislocati in Albania, viene costituita la IX Brigata di Cavalleria. Dopo il conflitto, con decreto 21 novembre 1919, che fissa un primo ordinamento provvisorio del.l'Esercito, l'Arma di Cavalleria viene ridotta ad un ispettorato generale, due comandi di divisione, sei comandi di brigata, ·sedici reggimenti, ciascuno su un comando, due gruppi di due squadroni montati ed un deposito. Di conseguenza, dei trenta reggimenti esistenti ne vengono disciolti quattordici i cui gruppi montati sono impiegati per il completamento dei sedici reggimenti restanti, come risulta dal seguente specchio: Denominazione
Reggimenti
Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento Reggimento
del 11 Gruppo Squadroni
Nizza Cavalleria (r 0 ) Piemonte Reale Cavalleria (2°) . Savoia Cavalleria (3°) . Genova Cavalleria (4°) . Lancieri cli Novara (5°) Lancieri di Aosta (6°) . Lancieri di Milano (7°) Lancieri cli Montebello (8") . Lancieri cli Firenze (9°) Lancieri Vittorio Emanuele II (ro0 ) Cavalleggeri di Foggia (u 0) Cavalleggeri cli Saluzzo ( 12°) Cavalleggeri cli Monferrato ( 13°) . Cavalleggeri di Alessandria (14°) . Cavalleggeri cli Lodi (15°) Cavalleggeri di Lucca (r6°) .
- 45° -
Lancieri Vercclli Lancieri Mantova Cavalleggeri Piacenza Cavalleggeri Caserta Cavalleggeri Roma Cavalleggeri Catania Cavallrngeri Palermo Cavalleggeri Aquila Cavalleggeri Guide Cava!leggeri Vicenza Cavalleggeri Umberto I Cavalleggeri Treviso Cavalleggeri Udine Cavalleggeri Padova
In tal modo ogni reggimento è composto di due gruppi di diversi reggimenti, fatta eccezione per e< Nizza >> e cc Piemonte Reale Cavalleria», nei quali viene costituito il secondo gruppo reggimentale traendolo dagli elementi dei disciolti squadroni mitraglieri. Col decreto 20 aprile r920, l'Arma di Cavalleria viene ulteriormente ridot~a ad un comando di divisione, quattro comandi di brigata e dodici reggimenti.
Squadroni dei reggimenti prcesistcnù destinati alla coslituzionc dei nuovi reggimenti
Nuova denominazione
Nizza Cavalleria
In conseguenza <li tali riduzioni nel maggio vengono sciolti i reggimenti cc Lancieri di Milano >> (7") e cli « Montebello » (8°), « Cavalleggeri cli Lodi» (15°) e di «Lucca>> (r6"), i cui elementi contribuiscono al completamento dei dodici reggimenti restanti, tra i quali si annoverano le e< Guide >> in sostituzione dei « Cavalleggeri di Foggia>>. La nuova composizione ,dei reggimenti di cavalleria è la seguente: 1920
3 squadroni Nizza Cavalleria r squadrone Lancieri di Montcbc'lo
Piemonte Reale Cavalleria
3 squadroni Piemonte Reale Cavalleria r squadrone Lancieri di Firenze
Savoia Cavalleria
3 squadroni Savoia Cavalleria r squadrone Lancieri Vittorio Emanuele II
Genova Cavalleria
3 squadroni Genova Cavalleria r squadrone Lancieri di Milano
Cavalleggeri di Novara
3 squadroni Lancieri cli Novara r squadrone Lancieri di Milano (già 3° squadrone del gruppo Roma)
Cavalleggeri di Aosta
3 squadroni Lancieri di Aosta r squadrone Lancieri di Milano (già 4° squadrone ciel gruppo Roma)
Cavalleggeri di Firenze
2
2
Cavalleggeri Vi .t. Em. II
2 2
squadroni Lancieri di Firenze squadroni Cavalleggeri di Lodi squadroni Lancieri Vittorio Emanuele Il squadroni Lancieri di Montebello (già gruppo Catania)
Cavalleggeri cli Saluzzo
3 squadroni Cavalleggeri di Saluzzo 1 squadrone Cavalleggeri Guide (già 3° squadrone del gruppo Vicenza)
Cavalleggeri di Monferrato
3 squadroni Cavalleggeri di Monferrato r squadrone Cavalleggeri di Lucca (già 3° squadrone gruppo Padova)
Cavalleggeri di Alessandria
3 squadroni Cavalleggeri di Alessandria r squadrone Cavalleggeri cli Lodi (già 3° squadrone del gruppo Udine)
Cavalleggeri Guide
2 2
squadroni Cavr,lleggeri Guide squadroni Cavalleggeri di Lucca
I reggimenti perdono la numerazione e mantengono solo il nome. Abolite le lance i reggimenti lancieri assumono fisionomia e nominativo di cavalleggeri.
- 45 1
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In virtù della legge II marzo 1926> l'ordinamento dell'Arma è stabilito in tre comandi superiori di cavalleria, ottenuti per trasformazione di altrettanti comandi di brigata e dodici reggimenti. Con i decreti 28 e 31 maggio 1928, in sostituzione dei due Ispettorati della Cavalleria e dei Bersaglieri, è istituito l'Ispettorato <lelle Truppe Celeri col compito di sovrintendere alla loro istruzione. Con la legge 17 aprile 1930 si ha il seguente ordinamento : due comandi di brigata e dodici reggimenti, la cui composizione rimane invariata. Con la stessa legge vengono istituite anche la 1• Divisione Celere « Eugenio di Savoia» e la 2" Divisione Celere << Emanuele Filiberto Testa di F erro». Entrambe sono formate da più reggimenti di cavalleria inquadrati in una brigata, un reggimento bersaglieri, un reggimento di artiglieria edere, un gruppo squadroni carri veloci, reparti del genio e servizi. La 3"' Divisione Celere « Principe Amedeo Duca d'Aosta» viene costituita nel 1934. Di conseguenza, con il decreto 1I. ottobre 1934, modificato con legge 17 dicembre 1934, i comandi <li brigata di cavalleria sono portati a tre. Il reggimento è composto di un comando, di un numero vario di gruppi di squadroni a cavallo o meccanizzati, di un deposito. E' in questo periodo che l'elemento meccanico comincia ad inserirsi nell'Arma, sostituendo l'elemento animale. I reggimenti> che prima del 1920, avevano denominazione di lancieri, la riassumono senza riprendere le lance. Nel 1934, presso il Reggimento << Cavalleggeri Guide >>, sono costituiti tre gruppi di carri veloci : « S. Marco » (il 5 gennaio), << S. Giusto» (il 5 aprile), « S. Martino>> (il 26 giugno). Tali gruppi, successivamente divenuti I « S. Giusto >> , II « S. Marco >> e III « S. Giorgio >>, il I 0 febbraio 1935 passano rispettivamente alle dipendenze amministrative e disciplinari dei reggimenti « Piemonte Reale Cavalleria >>, « Lancieri Vittorio Emanuele II >> e « Lancieri di Novara »; di poi entrano a far parte organica delle Divisioni Celeri. Nel 1935 - 36 dodici squadroni carri, costituiti presso il Reggimento «Guide», concorrono - 452
a formare gli squadroni carri veloci dei reggimenti dell'Arma. Tra il 1935 ed il 1936, infatti, nei reggimenti viene sciolto il 4° squadrone cavalieri, sostituito dal 5° squadrone carri veloci, formato, come detto sopra, dalle «Guide». Con decreto 31 ottobre 1935, nei comandi cli brigata alla denominazione di Cavalleria è sostituita quella di Celere. Nella primavera 1935 si costituiscono presso il Reggimento « Genova Cavalleria >> il I e il II Gruppo Mitraglieri «Genova))' e nel Reggimento « Lancieri di Aosta>> il III ed il IV Gruppo Mitraglieri «Aosta >). A formarli concorrono, con ufficiali, truppa e materiali, oltre i .due suddetti reggimenti, anche tutti gli altri. I gruppi partecipano alla campagna dell'Africa Orientale, sul fronte somalo, meritando per il brillante comportamento la denominazione di Gruppi « Cavalieri di Neghelli >>. Il IO settembre r936, si costituisce in Cagliari lo Squadrone « Cavalleggeri di Sardegna >> con uomini e cavalli sardi, ed il 15 dicembre 1936 in Palermo lo Squadrone << Cavalleggeri di Sicilia>>. Quest'ultimo viene poi sciolto e destinato alla costituzione dei « Lancieri di Milano >> nella Scuola Centrale Truppe Celeri (agosto 1937). Nel 1937, in ciascun reggimento di cavalleria è ricostituito il 4° squadrone cavalieri e lo squadrone mitraglieri è posto alle dirette ,dipendenze del comando di reggimento. Lo squadrone carri veloci è incaricato della costituzione di gruppi carri veloci autonomi. Nel 1938 viene costituito il Gruppo Squadroni « Cavalleggeri di Palermo». N el luglio 1939, in occasione delle grandi manovre, è costituito il I Reggimento Cavalleria Carrista con i gruppi carri leggeri: I « S. Giusto))' II << S. Marco>> (che costituisce anche il comando del reggimento), e III << S. Giorgio )>; l'unità è sciolta nel mese successivo. Con l'ordinamento del 1940 sono ufficialmente soppressi i comandi di brigata - cui dal 1938 era stata attribui~a la funzione di vice comandi di divisione - ed è dato maggior impulso all'elemento meccanizzato con l'ulteriore costituzione di squadroni blindati, corazzati, 0
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SCHEMA N.
UNITÀ AUTONOME DI C,WALLERIA COSTITUITE DURANTE LA SEOONDA GUERRA MONDIALE
XVIII XVII
1940:
LI
Gruppo Cost. « Nizza Cavalleria)) Gruppo App. cc Piemonte Reale Cavalle-
LII
XXII
XXIII
ria>>
I II III
IV LIII
LIV LV
V
VI VIII IX LVII VII
LVI X XI LVIII
LIX XII XIII
XIV
xv LX
Gruppo Gruppo Gruppo Gruppo Gruppo Gruppo Gruppo Gruppo Gruppo Gruppo Gruppo Gruppo Gruppo Gruppo Gruppo Gruppo Gruppo Gruppo rato » Gruppo dria» Gruppo dria» Gruppo Gruppo Gruppo
App. Cost. Cost. Cost. App. App. Cost. Cost. Cost. Cost. Cost. App. App. App. Cost. Cost. App. App.
Gruppo Gruppo Gruppo Gruppo
App. App. App. App.
« Savoia Cavalleria>)
III
cc Savoia Cavalleria »
IV
« Genova Cavalleria )> « Genova Cavalleria » « Genova Cavalleria » « Genova Cavalleria » « Genova Cavalleria )) « Lancieri di Novara >> « Lancieri di Novara » « L.ancieri cli Aosta l) « Lancieri cli Aosta l) « Lancieri cli Aosta >) « Lancieri di Firenze» « Lancieri di Firenze>> « Lancieri Vitt. Em. II )) « Lancieri Vitt. Em. II>) cc Cavalleggeri di Saluzzo >l
CXXXII
1942: V III III III
IV IV XXIV XXVII
« Cavalleggeri di Monfer-
Cost. « Cavalleggeri di Alessan-
xxv
Cost. cc Cavalleggeri di Alessan-
III III
Cost. cc Cavalleggeri Guide>> Cose. « Cavalleggeri di Palermo» App. "Cavalleggeri di Palermo»
XXVI
1941:
xx XIX XVI XXI
« Savoia Cavalleria » « Genova Cavalleria » « Lancieri di Novara>> « Lancieri di Aosta>>
Gruppo App. cc Lancieri Vitt. Em. II>) Gruppo App. cc Cavalleggeri di Saluzzo >> Gruppo App. «Cavalleggeri di Palermo » Gruppo App. « Cavalleggeri di Palermo » Gruppo Cor. cc Lancieri di Firenze>> Gruppo Cor. « Cavalleggeri di Monferrato» Gruppo Espi. corazzato « Nizza Cavalleria )> Celo 2° Rgpt. App. « Lancieri di Aosta » Celo r 0 Rgpt. App. « Lancieri di Vitt. Em. II»
1
Gruppo Cor. « Nizza Cavalleria )) Gruppo Cor. « Cavalleggeri cli Monferrato l) Gruppo Carri L6 cc Nizza Cavalleria>) Gruppo Carri 16 « Cavalleggeri di Alessandria)> Gruppo Carri L6 « Cavalleggeri cli Alessandria)) Gruppo Aurobl. « Nizza Cavalleria >> Gruppo App. cc Savoia Cavalleria >) Gruppo Cost. cc Genova Cavalleria )) Gruppo App. « Lancieri di Novara >) Gruppo Carri L6 cc Lancieri di Novara l) Gruppo Autonomo della Sardegna Gruppo App. « Lancieri Vitt. Em. II » Nucleo Espl. Celere (Scuola Centr. Tr. Ccl.) Nucleo Espi. Celere « Pasubio )> Nucleo Espi. Celere cc Sassari )> Nucleo Espl. Celere « Sabauda )) Nucleo Espl. Celere cc Aosta>>
943-" XVI
Gruppo Compi. « Cavalleggeri di Lucca ))
Nel corso del conflitto sono inoltre mobilitati dai depositi dei reggimenti di cavalleria i seguenti Battaglioni Movimento Stradale:
IV VI XI
e
XI
XXVI
« Niua Cavalleria )>
Savoia Cavalleria » cc Genova Cavalleria » « Lancieri di Aosta » «
IIf (< Lancieri di Firenze » TI e VII « Lancieri Victorio Emanuele II >) f (e Cavalleggeri di Monferrato » Vlff e XII « Cavalleggeri di Alessandria >)
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9
meccanizzati. Il Reggimento « Lancieri di Milano)), con funzioni di Scuola Centrale Truppe Celeri, il 22 giugno dello stesso anno è mobilitato e perde la quali.fica di reggimento scuola. Nella primavera r940 lo Squadrone « Cavalleggeri di Sardegna >J è trasformato in Gruppo Squadroni. Nel corso del secondo conflitto mondiale sono costituiti gruppi squadroni appiedati, corazzati, esploranti, complementi, costieri, battaglioni movimento stradale, come risulta dallo schema n. 9. Inoltre il r'' gennaio 1942, il Reggimento « Lancieri Vittorio Emanuele II » è trasformato in corazzato. N ell'anno viene costituito anche il Raggruppamento Esplorante Corazzato (R.E.Co.) « Cavalleggeri di Lodi >J che viene inviato in Africa Settentrionale. Per quanto ha tratto alle grandi unità <lel1'Arma la 2 Divisione Celere « Emanuele Filiberto Testa ,di Ferro >J, sotto la data del 1° maggio 1942 assume il nominativo e la struttura di Divisione Corazzata (134a) e comprende il Reggimento Corazzato << Lancieri Vittorio Emanuele II))' il 134° Reggimento Artiglieria Corazzato èd il CXXXIV Battaglione Misto del Genio. Nel maggio 1942 il Comando della Divisione assume provvisoriamente anche le funzioni cli Ispettorato per l'Arma di Cavalleria e per la Scuola di Applicazione di Cavalleria. Il 15 luglio 1942 è assegnato alla stessa divisione il Reggimento << Lancieri di Montebello » costituito in tale data, ma il 1° agosto la divisione riprende il nominativo e la struttura cli celere con i reggimenti «Nizza)), « Piemonte Reale», « Genova >J, I Bersaglieri Ciclisti, r34° Artiglieria Motorizzato, e con il XXXV Battaglione Genio, nonché unità varie dei Serv1z1. Il I aprile 1943 è costituita la Divisione di Cavalleria Corazzata « Ariete >l (135") la quale, gradualmente, si articola su V Brigata di Ca3
0
0
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valleria Corazzata, Raggruppamento Esplorante Corazzato « Lancieri di Montebello JJ, Reggimento Corazzato « Lancieri Vittorio Emanuele II J>, Reggimento Motorizzato « C2valleggeri cli Lucca )) (ricostituito per l'esigenza), CXXXV Battaglione controcarri semoventi, 135° Reggimento Artiglieria corazzato, 235° Reggimento Artiglieria controcarri e semoventi, CXXXIV Battaglione Misto del Genio, Servizi. In.fine, per effetto della circolare 21 maggio 1943, è istituito l'Ispettorato dell'Arma di Cavalleria. Tutte le unità sono sciolte dopo 1'8 settembre 1943 in seguito agli avvenimenti determinati dall'armistizio; alcune di esse solo dopo aver reagito all'intimidazione di resa da parte dei tedeschi, reazione che si protrae a volte per più giorni, sia all'interno che fuori del territorio nazionale. Nel quadro della partecipazione alla guerra di liberazione, viene costituito nel 1944 un « Raggruppamento Guide» composto di un gruppo ciclisti, già formato precedentemente, e di un gruppo squadroni appiedato, che è in seguito sostituito da due squadroni cacciatori <li carri e eia uno squadrone speciale esploratori. Tale raggruppamento viene in seguito sciolto. Operano anche reparti salmerie da combattimento costituite prevalentemente con personale dell'Arma, lo Squadrone Autonomo Paracadutisti « F )) e lo Squadrone di Cavalleria inquadrato nel IX Reparto cl' Assalto. Nella ricostruzione ,dell'Esercito dopo la seconda guerra mondiale, per l'Arma di Cavalleria sono ricostituiti, a cominciare dal 1946, alcuni gruppi esploranti che in seguito sono trasformati in reggimenti di cavalleria blindata dei quali già portano il numero ed i colori distintivi. Nel 1958, in data 4 novembre, alle unità del!' Arma viene restituita la denominazione tradizionale risalente alla brillan~e epopea risorgimentale.
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RICOMPENSE ALL'ARMA (*) ORDINE MILITARE n'lTALIA - Decreto 27 gennaio 1937 « In terra d'Africa rinnovava le sue gloriose secolari tradizioni a cavallo, sui carri veloci, sugli automezzi, ammirevole sempre per audacia e per tenacia, ovunque fedele al suo motto: ''Gettare l'anima oltre l'ostacolo" dando alla Patria il fremito della travolgente vi ttoria (guerra italo - etiopica, ottobre 1935 - 5 maggio
MEDAGLIA n'ORo - Decreto 17 settetr!bre 1933 « In quarantuno mesi di guerra diede mira-
bile esempio cli abnegazione e di sacrificio prodigandosi nei vari campi della cruenta lotta. Rinnovò a cavallo i fasti della sua più nobile tradizione, emulò appiedata fanti, artiglieri, bombardieri, fornì per i duri cimenti dell'aria piloti di rara perizia e di singolare eroismo (maggio 1915- novembre 1918) >).
1936) )), ISPETTORI DELL'ARMA DI CAVALLERIA (1730-1928) Lgt. Gen. Francesco D'Alinges di Aspremont Lgt. Gen. Benedetto Saluzzo della Manta Lgt. Gen. Francesco S. Martino d'Agliè e di S. Germano Ten. Gen. Alberto De Viry Ten. Gen. Stefano Ghillini Magg. Gen. Gaspare Galleani di Agliano Magg. Gen. Gioacchino Argentera di Brezè Magg. Gen. Vittorio della Chiesa di Roddi Magg. Gen. Alessandro de Rege di Gifflenga Magg. Gen. Bartolomeo Richelmi di Bevile Magg. Gen. Gabriele Galateri di Genola e di Suniglia Magg. Gen. Angelo Olivier'i di Vernier Magg. Gen. Paolo Griffìni Magg. Gen. Ippolito- Cusani Confalonieri
Magg. Gen. Giacinto Valfrè di Bonzo Magg. Gen. Calisto Bertene di Sambuy Magg. Gen. Alberto de la Forest de Divonne Magg. Gen. Carlo Aribaldi - Ghilini Ten. Gen. Giovanni Incisa della Rocchetta T en. Gen. Amedeo di Savoia Aosta Magg. Gen. Domenico Demorra Magg. Gen. Fabio Longhi Ten. Gen. Carlo Gozani di S. Giorgio Ten. Gen . Luigi Majnoni d 'Intignano Ten. Gen . Felice Avogadro di Quinto Ten. Gen. Luigi Berta Ten. Gen. Vittorio Emanuele di Savoia - Aosta Gen. D. Arturo Milanesi Gen. D. Gustavo Berardi
ISPETTORI DELLE TRUPPE CELERI (1928 -43) Gen. D . Alessandro Pirzio Biroli Gen. D. Carlo Giubbilei Gen. D. Vittorio Ambrosia Gen. C.A. Carlo Giubbilei Gen. D. Sebastiano Murari dalla Corte Brà Gen. D. Dalmazzo Lorenzo
Gen. D. Gen. B. Gen. D. Gen. D. Gen. D.
Giovanni Messe Mario Marazzani Federico Ferrari - Orsi Carlo Ceriana Mayneri Mario Badino Rossi
ISPETTORI DELL'ARMA DI CAVALLERIA (1943) Gen. D. Mario Marazzani (*) Custodite attualmente dal Reggimento gione nella Capitale.
<<
Lancieri di Montcbello )> (8°) quale unità de1l'Arma di guarni-
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ISPETTORI DELLE TRUPPE CORAZZATE (1950-60) ("'') Gen. D. Attilio Bruno Gen. D. Ugo Bizzarri
Gen. D. Ugo Centofantì Gen. B. Goffredo Fiore
F E STA
30 ottobre: anniversario del fatto d'arme <li Pozzuolo del Friuli (1917)
(*) Dal 196o, in seguito ad unilì.cazione, si forma l'Ispettorato delle Armi di Fanteria e di Cavalleria; l'elenco degli ispettori è riportato nella sintesi storica relativa all'Arma di Fanteria.
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STEMMA DEL REGGIMENTO « NIZZA CAVALLERIA» (1")
Descrizione araldica Scudo: Partito. Nel 1• d'oro all'aquila spiega ta di nero; nel 2°, partito: a) di rosso all a torre d'argento, b) d'arge nto alla torre di rosso; alla punta incappata d'argento, all 'aquila di rosso, col volo abbassato, poggiata su un monte di tre cime di verde uscente da un mare d'azzurro fl uttuoso d'argento. Ornamenti esteriori : Sullo scudo il fregio dell 'Arma di cavalleri a, specialità dragoni. con l'indicazione del numero del Reggimento. sormontato da un elmo posto di profilo. cimato di tre fog lie di quercia di rosso (porpora) ed accompagnato sotto da quattro nastri d'azzurro annodati nel fregio e svolazzanti ai lati dello scudo due a destra e due a sinistra. Sotto lo scudo, su lista d'argento con le estremità bifide di rosso (porpora). il motto: «
(D .P.R . 31 luglio 1954)
N ICAEA FIDELIS »
GRUPPO SQUADRONI « NIZZA CAVALLERIA» « Nicaea fidelis »
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
è reso depositario, dal
Trae origine dal Reggimento cc Dragoni di Piemonte» costituito su 8 compagnie il 4 luglio
1920 al 1942, delle tradizioni del Reggimento
1690.
« L ancieri di Monte bello », che per il periodo
Il 26 ottobre 1796, abolita la suddivisione reggimentale in compagnie, è ordinato su quattro squadroni . Il 9 dicembre 1798 assume il nominativo di J° Reggimento di Cavalleria. N el gennaio seguente muta il nome in quello di J° Reggimento Dragoni Piemontesi e poi nel maggio viene sciolto. Con decreto 24 maggio 1814 è nuovamente costituito il 1° gennaio 1815 con la denominazione di Reggimento « Cavalleggeri di Piemonte ». Il 3 gennaio 1832, cessa di appartenere alla specialità cavalleggeri ed assume la denominazione di Reggimento « Nizza Cavalleria». 11 19 ottobre 1859 assume la denominazione di Reggimento « Corazzieri di Nizza», ma il 6 giugno dell'anno successivo riprende l'antico nome di cc Nizza Cavalleria». Successivamente muta ancora ,d enominazione in : 1° Reggimento di Cavalleria (Nizza) il IO settembre 1871; Reggimento di Cavalleria cc Nizza» ( 1°) il 5 novembre 1876; Reggimento · cc Nizza Cavalleria » ( 1°) il 16 dicembre 1897; Reggimento « Nizza Cavalleria» il 20 aprile 1920.
succitato è disciolto. Il ro giugno 1940 il reggim ento, inquadrato nel Raggruppam ento Celere della 4a Armata, assume l'organico su : comando, squadrone comando, I e II gruppo squadroni, squadrone mitraglieri. Nel corso della guerra il deposito mobilita il LI Gruppo Squadroni Appiedato, il IV Battaglione Movimen to Stradale, il III, IV e V Gruppo Corazzato «Nizza» e il Reggimento « Cavalleggeri di Lodi » (15°) quale Raggruppamento Esplorante Corazzato. Nel settembre 1943, in seguito agli avvenimenti determinati dall'armistizio, il reggi mento e le altre unità sono sciolte. Il IO settembre 1946 si ricostituisce quale Gruppo Esplorante 1° Dragoni, che il 1° m arzo 1950 cambia nom inativo in Gruppo Cavalleria Blindata «Nizza» ed il 20 marzo 1951 viene trasformato in 1° Reggimento Cavalleria Blindata <c Nizza Cavalleria». Il 4 novembre 1958 assume la denominazione tradizionale di Reggimento « Nizza Cavalleria» (,1°) ed il 15 genn,aio 1959 è contratto nuovamente in gruppo squadroni con il medesimo nominativo.
cc Nizza Cavalleria
>>
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME LEGA
DI
AUGUSTA (1690-97)
Il reggimento di presidio nella cittadella di Avigliana il 28 gennaio 1691 respinge un attacco dei francesi che vengono ricacciati. Nel 1692 partecipa alla campagna del Delfinato, concorrendo all'investimento di Guillestre e di Embrun che capitolano rispettivam ente il 29 luglio ed -il r6 agosto.
Nel 1693 nella battaglia della Marsaglia del 4 ottobre i « Dragoni di Piemonte » hanno il compito della difesa dell'ala destra dello schieramento sabaudo e della protezione delle artiglierie. SuccESsroNE DI SPAGNA (1701 ~ 13) Nel 1706 concorre alla difesa di Torino assediata operando a piedi nei basti.o ni fortificati
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ed a cavallo in frequenti sortite di alleggerimento, nonché cli scorta ai convogli dei rifornimenti che alimentano la città. Il 7 set:embre concorre infine alla liberazione dall'assedio mediante una sortita nella quale, con altri reparti, assale e insegue gli avversari catturando prigionieri e conquistando alcuni stendardi nem1c1. Nel r708 partecipa anche alle operazioni sulle Al pi Marittime ed in Savoia. SICILIA ( 1718
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Inviato a Palermo al seguito di Vittorio Amedeo II, il reggimento è obbligato a comba:tere dal luglio 1718 all'agosto 1719 un'insurrezione locale fomentata e aiutata dagli spagnoli e dife?de le piazzeforti di Milazzo, Augusta e Taormma. SUCCESSIONE DI POLONIA
(1733 - 35)
Il reggimento dapprima concorre con tre squadroni alla costituzione ciel corpo di assedio della fortezza di Tortona, che cade nel febbra io 1734, indi il 29 giugno combatte riuni:o a Parma e il 19 settembre a Guastalla, dove sono catturate due compagnie di cavalleria avversaria, cinque pezzi di artiglieria, e un elevato numero di ufficiali e soldati di fanteria. SUCCESSIONE
n'AusTRIA (1742 -48)
Dapprima opera in Emilia, poi nelle Alpi della Savoia; un suo squadrone al Tidone, presso Piacenza, il 10 agosto 1746 effettua ben sei cariche unitamente ad aliquote dei « Dragoni del Re » e di « Savoia Cavalleria >> contro i Dragoni Dauphin, di cui catturano lo stendardo detto della Concezione tuttora conservato all'Armeria Reale di Torino. Infine scompigliano e sgominano una brigata di fanteria francese, rinforzata da una batteria di artiglieria, contro la quale nell'impeto della carica sono venuti ad urtare. FRANCO - PIEMONTESE (1792 - 96) I « Dragoni di Piemonte » sono impiegati nel 1792 a presidio del Nizzardo, indi nel 1793 per la riconquista .della Savoia, distinguendosi
per un colpo di mahò notturno condotto aUa Roche - Chevin in Tarantasia, contro l'artiglieria avversaria di cui catturano due cannoni. Infine a Valminier oppongono una ostinata resistenza ai francesi numericamente superiori. Nel 1794 il 10 giugno, al Piccolo San Bernardo, operando appiedati, frustrano il tentativo francese di scendere sulla città di Aosta. AusTRo, Russo-FRANCESE (1799)
Il 3° Reggimento Dragoni Piemontesi il 26 e 27 marzo combatte a S. Massimo e con una travolgente carica costringe i Dragoni di Levenher a rifugiarsi sotto la protezione dell 'artiglieri a di Verona. Il 5 e 6 aprile a Magnano rinnovano gesta tali da riscuotere l'elogio dei generali alleati. GRENOBLE (1815) Concorre alla presa della città, insorta dopo la fuga di Napoleone dall'Elba, distinguendosi per ordine e disciplina e meritando l'encomio del generale alleato Frimont.
PRIMA
D'INDIPENDENZA
(1848 -49)
1848: il 19 aprile nella ricognizione offensiva di Mantova, « Nizza» esegue numerose cariche su drappelli avversari usciti dalla fortezza, costringendoli a rientrare. Il 6 maggio nel combattimento di S. Lucia ha compiti di fiancheggiamento delle truppe di fanteria, condotto con ardito pattugliamento e audaci puntate offensive, e di scorta alle batterie di artiglieria. Il 30 maggio a Goito conduce così violente e ripetute cariche da meritare la medaglia di bronzo allo Stendardo. A Castellucchio il 27 luglio e a Cingia dei Botti il 30 luglio, al Canal della Muzza (Bosiasco) il 2 agosto in retroguardia alle colonne di fanteria in ripiegamento, respinge gli attacchi avversari contenendone la pressione. A Milano il 4 agosto è presente alla difesa della città. 1849: a Mortara il 21 marzo conduce brillanti azioni <li pa:tugliamento, indi di prote-
zione del ripiegamento, meritando la seconda medaglia di bronzo per le cariche del 2° e 3° Squadrone che, trovando la città occupata, ricacciano gli avversari che vi si erano introdotti. A Novara il 23 marzo l'intero reggimento viene decorato di una terza me<laglia di bronzo per i risoluti, continui interventi effettuati nella giornata mediante vigorose cariche che riescono a rallentare la pressione avversaria. SECONDA D'INDIPENDENZA
(1859)
«Nizza» assolve importanti compiti di esplorazione e nella dimostrazione sulla Sesia, il 22 maggio a Borgo Vercelli carica a fondo e costringe alla ritirata cacciatori imperiali e ussari austriaci. CENTRO -MERIDIONE
(1860 -61)
Nel 1860 partecipa con alcuni suoi squadroni alla presa di Perugia il 14 settembre, all'attacco e presa di Spaleto il 17 settembre ed al blocco delle strade per Roma, verso Temi e Rieti. Il 1° e 2° Squadrone da Ancona proseguono verso le provincie meridionali ed il 29 ottobre giunti sotto Capua partecipano al suo assedio fino al 2 novembre. TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
A Custoza il 24 giugno il reggimento inquadrato nella I Brigata, Divisione <li Cavalleria di linea, è impiegato a sera con l'incarico della protezione del ripiegamento delle divisioni di fanteria stremate dalla intensa giornata.
PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
1916: nel maggio opera appieda'o a Monfalcone dal 14 al 17, in prossimità delle officine Adria e respinge un violento attacco nemico che si impadronisce solo di q . 12; il giorno successivo un deciso contrattacco del reggimento stesso consente il ritorno sulle posizioni perdute. Allo Stendardo è concessa la quarta medaglia di bronzo al valor militare. Nel luglio viene inviato nel settore di Plava ove il 4° Squadrone concorre con la fanteria alla riconquista delle posizioni della Casa Rossa; tutto il reggimento è impegnato nell'apprestamento del sistema difensivo di Anhovo. 1917: rimesso a cavallo, nell'autunno per la protezione del ripiegamento dopo lo sfondamento di Caporetto, agisce dal 2 al 7 novembre in zona Conegliano, Sacile, Pordenone, Casarsa svolgendo compiti di raccolta e inquadramento degli sbandati. La 1558a Compagnia Mitragliatrici, costituita dal reggimento, opera in zona Tonale; le Compagnie Mitragliatrici 739.. A e B operano da maggio ad agosto nella zona di Gorizia. 1918: dal 28 ottobre lanciato all'inseguimento dell'avversario sconfitto, ma non domo, supera le successive linee di ritardo nemiche al Livenza, al Monticano e al Tagliamento. Entra per primo a Pordenone il 1° novembre e combatte a Provesano il 2. Il ponte di Bonzicco è salvato dalla distruzione con azione fulminea di turo il reggimento che, guadato il fiume, investe e cattura l'avversario, le sue armi, i suoi materiali. AFRICA ORIENTALE
ERITREA
(1887-88) (1895-97)
Concorre alla formazione dello Squadrone Cacciatori a Cavallo d'Africa nella prima fase della campagna; invia un ufficiale e 68 uomini per vari enti, nella seconda. L IBIA
(1935- 36)
Il reggimento concorre alla formazione di vari corpi con 14 ufficiali e 436 uomini; tra essi sono decorati con medaglia d'oro al valor militare i sottotenenti Francesco Azzi, Emanuele Leonardi di Villa Cortese e Bruno Jesi ed il capitano Giovanni Berardi. SECONDA MONDIALE ( 1940 - 45)
(19n - 12)
Fornisce ad alcuni corpi mobilitati 5 ufficiali e 157 uomini.
1940: il reggimento, inquadrato nel Raggruppamento Celere della 4• Armata, opera
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sulle Alpi Occidentali <lall'n al 25 giugno al Piccolo Moncenisio e a Le Planay.
1941: il reggimento prende parte dal 6 al r8 aprile al ciclo operativo sul fronte jugoslavo inquadrato nella r" Divisione Celere « Eugenio di Savoia >>. 1942: dal febbraio in territorio albanese il IV Gruppo Corazzato « Nizza » compie servizi di scorta a convogli e di appoggio con le autoblindo. Fino all'n giugno il reggimento è impegnato prevalentemente in attività ricognitiva, esplorante e di rastrellamento; il 24 aprile si distingue nello scontro sul M. Tic, successivamente a Generalskistol e Periasca. Trasferito nella 2°' Divisione Celere « Emanuele Filiberto», <<Nizza>> presidia la zona ,d i Cannes e provvede alla difesa costiera in territorio francese dal 15 novembre. Il IV Battaglione Movimento Stradale, impiegato in scorta tradotte, effettua numerosi scontri a fuoco con elementi avversari. Il LI Gruppo «Nizza» partecipa alle operazioni di difesa costiera in territorio metropolitano dapprima in Calabria e in seguito, dal 18 novembre all'8 settembre del 1943, lungo la
costa di Trieste da Monfalcone ad Aquilinia, ove si scioglie. Il III Gruppo Corazzato <<Nizza» partecipa alle operazioni sul fronte dell'Africa Settentrionale distinguendosi a Bir Hacheim il 31 maggio e a El Hamma.
1943: il III Gruppo Corazzato «Nizza» opera in Tunisia nell'aprile - maggio distinguendosi a Fountatuine, Enfìdaville, Capo Bon ove si scioglie per eventi bellici. Il reggimento, rientrato in Patria dal 5 all'8 settembre, si scioglie per gli eventi determinati dall'armistizio. Il IV Gruppo Corazzato a Tirana resiste ai tedeschi ed il suo comandante ten. colonnello Luigi Goytre cade in combattimento il 13 settembre unitamente al maggiore Carlo Pirzio Biroli capo di S.M. del Raggruppamento Celere, meritando entrambi alla memoria la medaglia d'oro al valor militare. A Dibra il 2° Squadrone resiste e combatte fino al 28 settembr~. In Patria il sottotenente Edgardo Sogno Rata del Vallino, per l'intensa attività partigiana svolta dal1'8 settembre 1943 al 2 maggio 1945, viene decorato di medaglia d'oro al valor militare.
RICOMPENSE ALLO STENDARDO AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA
BRONZO - Decreto 7 giugno 1848
MEDAGLIA DI BRoNzo - Decreto 13 luglio 1849
<<Per essersi distinto nel fatto d'armi attorno a Goito (30 maggio 1848) ».
<< Per essersi distinto alla battaglia di Novara (23 marzo 1849) ».
MEDAGLIA DI BRONZO - Decreto 13 luglio 1849
MEDAGLIA DI BRONZO - Decreto 28 dicembre 1916
« Per essersi distinti al combattimento di Mortara (21 marzo 1849) ». (Al 2° e 3° Squadrone).
« Per il bel contegno aggressivo e tenace dimostrato nel mantenere le posizioni delle officine di Adria (maggio - giugno 1916) ».
DI
MEDAGLIE D'ORO AL V ALOR MILITARE Tenente Colonnello Luigi Goytre: Albania, settembre 1943
COMANDANTI REGGIMENTO (( DRAGONI DI PIEMONTE))
3°
(1690 -
(( CORAZZIERI DI NIZZA))
1798)
60)
Col. Bonifacio Solaro di Macello Col. Felice Maillard di San Damiano d'Alby e di Tournon Col. G. Battista Pastorio Col. G. Battista ,de Beyrin Col. Ludovico Picone della Perosa Col. Carlo Emanuele III di Savoia Col. Giovanni Tapparella di Lagnasco Col. Tomaso Solaro di Moretta Col. Agostino di Challant Col. Vittorio Amedeo Maffei Col. Cesare Oreglia <li Castino Col. Vittorio Verdina di S. Martin Col. Carlo Emanuele IV di Savoia Col. Giovanni Ghillini Col. Luigi Avogadro di Quinto Col. Carlo Vignati di S. Giglio
Col. Alessandro Quadro di Ceresole
REGGIMENTO DI CAVALLERIA
(1798)
Col. Carlo Vignati di S. Giglio
3°
REGGIMENTO
REGGI1\iEN1'0 DRAGONI PIEMONTESI
REGGIMENTO « NIZZA CAVALLERIA»
(1859 -
(1860 - 71)
Col. Napoleone Bo vis Col. Guglielmo Beneventano del Bosco Col. Felice Brunetta d'Usseaux I
0
REGGIMENTO DI CAVALLERIA (NIZZA)
(1871 -
76) Col. Felice Brunetta d'Usseaux REGGIMENTO
DI
CAVALLERIA
(( NIZZA ))
(I
0 )
(1876-97) Col. Col. Col. Col. Col.
Felice Brunetta ,d'Usseaux Vincenzo Coconito di Montiglio Dario Delù Luigi Crescio Ferdinando Costantini
(1799)
Col. Carlo Vignati di S. Giglio
REGGI.MENTO (( NIZZA CAVALLERIA)) (1°)
(1897-
1920) REGGIMENTO
(( CAVALLEGGERI
DI
PIEMONTE ))
(1815- 32) Col. Paolo Massetti di Frinco Col. Giuseppe Falletti di Villafalletto Col. Carlo Morozzo di Magliano di S. Michele Col. Corrado Magnocavallo di Varengo Col. Ignazio Castelnuovo di Torrazzo REGGIMENTO
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
« NIZZA CAVALLERIA>>
(1832-59)
Ignazio Castelnuovo di Torrazzo Giuseppe Calleri di Sala Cesare Taffini d'Acceglio Carlo Nicolìs di Robilant e di Cereaglio Alessandro Canera di Salasco Casimiro de Beiist Giuseppe Tredicini Luigi Kalbermatten Massimiliano Caccia
Col. Giuseppe Corradini Col. Gregorio Guidobono Cavalchini - Garofoli Col. Fabrizio Odetti di Marcorengo Col. Alberto Solaro del Borgo Col. Adolfo Milani Col. Luigi Tosti di Valminuta REGGIMENTO
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
« N1zzA CwALLERIA »
(1920 - 43)
Alberto Vista Amedeo Marchino Sebastiano Murari dalla Corte Brà Giovanni Imoda Riccardo Massone Giorgio Calvi di Bergolo Guglielmo Barbò di Casalmorano Achille Maffei Gerardo Branca
GRUPPO EsPLORANTE
I
0
REGGIMENTO (( NIZZA CAVALLERIA)) (1) (1958 59) 0
DRAGONI (1946- 50)
Ten. Col. Ugo Centofanti Magg. Vincenzo Mingione Ten. Col. Alessandro Levesi
Col. Enzo Antonelli Incalzi
GRUPPO CAVALLERIA BLINDATA ((NIZZA)) (1950 51)
GRUPPO SQUADRONI (( (1959)
Ten. Col. Enrico Corona I
0
REGGIMENTO CAVALLERIA BLINDATA (( NIZZA CAVALLERIA)) (1951 - 58) Col. Col. Col. Col. Col.
Gerardo Conforti Giovanni Caradonna Nicola Tolomeo Luigi Torchi Enzo Antonelli Incalzi
N IZZA
Magg. Marcello Borsetti Ten. Col. Vittorio Raganella Magg. Elmyr Spolidoro Ten. Col. Franco Boschi T en. Col. Massimo Ottaviani Ten. Col. Carlo Romano T en. Col. Luciano Ambrosio Ten. Col. Renzo Faggion Ten. Col. Giorgio Ricca Ten. Col. Dante Alderuccio
SEDI 1690 1690-95 1698 1698-99 1701 1702 1702 1706 1709- IO 1713 1715- 16 1716- 18 1719- 20 1720-22 1722-24 1724-26 1726 1727 1728- 30 1730- 32 1732 - 35 1738-39 i739-4o 1740 -41 1743-45 1745 1745-46
1747-49 1750 - 52 1753-54 1755-57 1757- 58 1758-60 1760-61 1761 -62 1762-63 1764 1766-67 1767-69 1769 1770 1771 177 1 - 73 1773-74 1774-76 1776-79 1779- 80 1780 - 81 1781 - 83 1783 - 85 1785- 87 1787-90 1790-92 1792
Asti Cuneo Pinerolo Savoia Biella Pinerolo Vercelli Cuneo Vercelli Alessandria Messina Palermo Siracusa Sardegna Sa vigliano Asti Casale Monferrato Vercelli Carignano Vercelli Alessandria Fossano Savoia Pinerolo Savigliano Biella Carmagnola - 462 -
Chivasso Vercelli Savigliano Savoia Voghera Vigevano Saluzzo Savoia Savigliano Voghera Saluzzo Savoia Fossano Voghera Vigevano Casale Monferrato Savoia Savigliano Torino Alessandria Vercelli. Pinerolo Savoia Savigliano Crescentino Vigevano Saluzzo
CAVALLERIA ))
1792 -96 1798 1799 1814 - 15 181 )... 1815 - 16 1816 - 18 1818 - 19 1819- 21 1821 1821 - 22 1822- 23 1823 - 25 1825 - 27 1827- 30 1830 - 33 1833 - 36 1836- 38 1838-40 1840 -41 1841 - 44 1844-45 1845 - 47 1847-48 1848 - 49
1849-50 1850-52 1852- 55 1855-56 1856-57 1857 - 59 1859 - 60 1860 1860-62 1862-64 1864-66 1866 - 68 1868 - 71 1871 - 75 1875-77 1877-80 1880 - 83 1883 - 87 1887-92 1892 - 98 1898 - 1904 1904- II 1912- 20 1920-43 1946
Torino Ferrara Torino Venaria Reale Vigevano Chambery V enaria Reale Pinerolo Fossano Genova Savigliano Vercell1 Savigliano Vercelli Casale Monferrato Venaria Reale Savigliano Pinerolo Vigevano Casale Monferrato Vercelli Pinerolo Torino Saluzzo Voghera
Vigevano Saluzzo Vercelli Savigliano Torino Pinerolo Saluzzo Pisa Caserta Milano Brescia Saluzzo Torino Parma Napoli S. Maria Capua V. Roma Vo< rhera b Milano Brescia Padova Milano Saviglianò Torino Pinerolo
FESTA
16 maggio: anniversario del combattimento di Monfalcone ( 1916)
REGGIMENTO « PIEMONTE CAVALLERIA» (2°) « Venustus et audax »
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il 23 luglio 1692 si forma il Reggimento di Cavalleria « Piemonte Reale» su nove compagnie. Abolita la suddivisione in compagnie il 26 ottobre 1796, il reggimento viene costituito su quattro squadroni. Il 9 dicembre 1798, assume la denominazione di 4° Reggimento di Cavalleria. Nel gennaio 1799 cambia ancora il nome in 4° Reggimento Dragoni Piemontesi e viene sciolto nel m aggio dello stesso anno. Nel luglio 18.r4 si decreta la ricostituzione del Reggimento « Piemonte Reale Cavalleria», che avviene il 1° gennaio 1815. Col decreto 19 ottobre 1859 il reggimento assume la denominazione di « Corazzieri di Piemonte ». Successivamente cambia ancora nominativo in: « Piemonte Reale Cavalleria » il 6 giugno 1860; 2° Reggimento di Cavalleria (Piemonte Reale) il IO settembre 1871; Reggimento di Cavalleria << Piemonte Reale » ( 2°) il 5 novem-
bre 1876; Reggimento « Piemonte Reale Cavalleria» ( 2°) il 16 dicembre 1897; « Piemonte Reale Cavalleria » il 20 aprile 1920. Il 10 giugno 1940, inquadrato nel XVIII Corpo d'Armata, risulta strutturato su: comando, squadrone comando, I e II gruppo di squadroni, squadrone mitraglieri. Nel settembre 1940 il deposito reggimentale costituisce il LII Gruppo Appiedato che viene destinato in Alto Adige. Nel settembre 1943, in seguito agli avvenimenti -0eterminati ·dall'armistizio, il reggimento ed il LII gruppo sono sciolti. Il IO settembre 1946 si ricostituisce quale Gruppo Esplorante 2() Cavalieri, che nel dicembre 1948 si denomina Gruppo Cavalleria Blindata « Piemonte » e il 15 maggio 1949 si trasforma in 2° Reggimento Cavalleria Blindata « Piemonte Cavalleria>> . Il 4 novembre 1958, riassume la denominazione tradizionale di Reggimento « Piemonte Cavalleria» ( 2° ) .
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME
LEGA DI
AUGUSTA
(1690 - 97)
Il 4 ottobre 1693 a Marsaglia il reggimento riceve il battesimo del fuoco ed è lanciato alla carica per arginare la pressione del nemico, consentendo alle fanterie un più ordina~o ripiegamento ed impedendo una rotta completa. SUCCESSIONE DI SPAGNA (1701 - 13)
A Luzzara il 15 agosto 1702 « Piemonte Reale» carica più volte la fanteria imperiale per rallentarne l'impeto, impedendole così di proseguire l'azione offensiva. Nel 1705 conduce a cavallo azione ritardatrice dal Malone allo Stura : segnala i movimenti dell'avversario, ne rallenta l'avanzata ed
interviene in soccorso dei borghi attacca~i dai francesi. Durante l'assedio di Torino del 1706 presta servizio appiedato nei trinceramenti ed effettua frequenti sortite a cavallo. Infine partecipa alla battaglia finale del 7 settembre nella quale l'avversario viene caricato e costretto a togliere l'assedio. Nel 1707 si spinge fin sotto le mura di Tolone. Nel 1708 partecipa alle operazioni in Savoia e nel Delfinato dove ritorna nel 1710. A Villanovetta l'n settembre 1712 nello scontro con i francesi dapprima è costretto a ripiegare e in seguito con vigorose cariche, volge la situazione in proprio favore, costringendo gli avversari a rivalicare le Alpi.
STEMMA DEL REGGIMENTO
«
PIEMONTE CAVALLERIA» (2°)
Descrizione araldica Scudo: Inquartato. Nel primo d'azzurro a tre stelle d'oro ordinate in banda, fra due fi letti
dello stesso; nel secondo, inquartato: a) e d) d'azzurro al la fiamma tri f ida rossa picchiettata e bordata d'oro ; b) e c) di rosso all a fiamma trifida d'azzurro picchietta ta e bordata cl'oro; sul tu tto una croce d'argento cari cata in cuore dell'aquila di nero di Savoia; nel terzo di rosso alla croce d'argento attraversata in capo dal lambello d'azzurro di tre pendenti ; nel quarto di ros so al puledro allegro d'arg ento. Ornamenti esteriori: Sullo scudo, il fregio dell'Arma di cavalleria, specialità dragoni. con l'indicazione del numero del Reggimento, sormontato da un elmo, posto di profil o, cimato di tre foglie di quercia di rosso, accompagnat o sotto da t re nastri d'azzurro - dei quali i due a destra filettati d'argento - posti annodati nel fregio e svolazzanti ai lati dello scudo. Sotto lo scudo, su lista di argen to con le estremità bi fide di ro sso bordate di nero. il motto: « VENUSTUS ET AUDAX »
(D.P.R. 14 aprile 1952)
SUCCESSIONE
DI
POLONIA (1733 - 35)
A Parma il 29 giugno 1734 e a Guastalla il 19 settembre 1734 non interviene direttamente nel combattimento, ma è tenuto in riserva. SuccEssIONE n' AusTRIA (1742 - 48) Combatte a Madonna dell'Olmo il 30 settembre 1744 e partecipa all'assedio di Valenza nell'ottobre ,del 1745. A Bassignana il 27 settembre 1745 conduce azione ritardatrice con i 300 cavalieri del ten. colonnello Della Villa per proteggere il ripiegamento delle altre forze. Partecipa poi alla liberazione di Asti e di Alessandria. FRANco - PrnMONTESE (1792 - 96) Concorre alla difesa degli sbocchi al piano delle valli alpine. Ausrno. Russo - FRANCESE (1799) A S. Massimo il 26 marzo le cariche del 4° Reggimento Dragoni Piemontesi ricacciano l'avversario sotto le mura della fortezza di Verona. Si distingue anche a S. Rocco di Palizzolo il 30 marzo, a Cavalcaselle il 4 aprile, a Buttapreda e Magnano il 5 aprile ove caricando un reggimento ussari austriaci protegge il ripiegamento di una Divisione Francese. A Ver<lerio il 28 aprile dopo accanita resistenza è sommerso e distrutto dai battaglioni russi del Suvarow. PRIMA D'INDIPENDENZA (1848 - 49)
1848: a Pastrengo il 30 aprile il 3° Squadrone conclude la lotta caricando l'avversario ecostringendolo a retrocedere fino all'Adige. 11 6 maggio a S. Lucia manovra all'estrema ala sinistra delle forze piem ontesi, ·dapprima m avanguardia e poi in retroguaròia. Combatte a Calmasino il 29 maggio ed a Sommacampagna il 24 luglio carica ripetuta-
mente la cavalleria avversaria in un combattimento di incontro. Partecipa all'assedio di Peschiera e combatte a Godesco il 30 luglio ed a Milano il 4 agosto.
1849: alla Sforzesca il 21 marzo in ripetute cariche contiene e sbaraglia le colonne austriache, provenienti da S. Vittore; per tali azioni viene conferita la medaglia d'argento allo Stendardo. Il reggimento interviene poi alla battaglia di Novara il 23 marzo.
Invia in Oriente 32 volontari. Vi partecipa anche il generale Rodolfo Gabrielli di Montevecchia che, già comandante del reggimento alla Sforzesca, muore in combattimento alla Cernaia. SECONDA D'INDIPENDENZA
(1859)
Si distingue nel guado e nella dimostrazione sul F. Sesia dal 21 al 25 maggio e nella ricognizione effettuata nei dintorni di Villata; a Vinzaglio il 30 maggio attacca il fianco nemico costringendo l'avversario ad abbandonare l'abitato. CENTRO - MERIDIONE ( 1860 - 6r) Concorre alle operazioni tendenti alla capitolazione di Perugia del 14 settembre e di Ancona del 29 settembre; nella ricognizione sul Garigliano del 29 ottobre si scontra con truppe borboniche, meritando la seconda medaglia ·d'argento allo Stendardo. In questo ciclo di operazioni a Gaeta nel 186!, viene decorato di medaglia d'oro al valor militare il generale Eugenio di Savoia - Carignano già comandante del reggimento, quale luogotenente del re nelle province napoletane. TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
A Custoza il 24 giugno interviene nel combattimento per proteggere il ripiegamento delle D ivisioni «Umberto» e « Bixio ».
ERITREA
(1887- 88) (1895 - 97)
Concorre alla formazione dello Squadrone Cacciatori a Cavallo nella prima campagna; invia 68 uomini per il completamento di varie unità nella seconda.
LIBIA
(19II - 12)
Concorre alla formazione di altri reparti mobilitati con 6 ufficiali e 66 uomini.
PRIMA MONDIALE
(1915- r8)
1915: sulla fronte giulia opera inquadrato, riunito o frazionato, nel XIII e nel XIV C.A.
1916: nella zona di Gorizia dall'8 al 13 agosto tre squadroni partecipano alle operazioni per la presa della città inquadrati nella colonna mista del generale Barattieri lanciata allo sfruttamento del successo.
1917: nell'ottobre e novembre protegge il ripiegamento del XIII Corpo d'Armata dal Torre al Tagliamento e pci al Piave, combattendo a Joannis, Sevegliano, Fauglis, Ponte di Latisana, Ponte di Tezze, Chiarano, Campagna di Cessalto (ove cade il colonnello Francesco Rossi comandante del reggimento, decorato cli medaglia d'oro al valor militare), Ponte sul Bisaggia, Ponte sul Musile, e Biancade; la 1496" Compagnia Mitragliatrici, costituita dal reggimento, opera in agosto sull'Hermada e sugli Altipiani, e il 6 novembre a Ponte cli Tezze. 1918: in giugno, frazionato in plotoni e squadroni, partecipa con compiti esplorativi e di combattimento alla battaglia del Piave distinguen~osi durante l'offensiva austriaca a Fornaci di Monastier, C. Ninni, S. Pietro di Novello e, nella controffensiva italiana, a Chiese Nuove, Capa Sile e Paludello. Il maggiore Francesco Baracca, che presta servizio in aviazione, è abbattuto il 19 giugno. N el r9r7 era stato decorato di medaglia d'oro al valor militare.
Il 30 ottobre superato il Piave punta sul Livenza e giunge al Tagliamento. Il 4 novembre tra Muzzana del Turgnano e S. Giorgio di Nogaro, con azione fulminea impedisce il brillamento del ponte sul Corno, indi passato S. Giorgio carica e cattura una batteria, al cui tiro efficace è sottopasto. Alle ore r5 in gara con le altre unità di Cavalleria giunge a Cervignano catturando numerosi prigionieri e ingenti quantità ,di materiali. Si spinge quindi sulla linea Terzo - Aquileia - Belvedere.
AFRICA ORIENTALE
(1935 - 36)
Concorre con 2 ufficiali e 255 uomini alla costituzione del gruppo mitraglieri di « Genova >J; con IO ufficiali e 106 uomini, del IV gruppo carri veloci « Duca degli Abruzzi»; con 10 ufficiali e 150 uomini di altri Corpi. Tra essi è decorato di medaglia d'oro al valor militare il maggiore Luigi Manusardi per il fatto d'arme del 27 novembre 1937 a T isisat Dildil sul N ilo Azzurro.
SECONDA MONDIALE
(1940-45)
194·1: inquadrato nella 2 "' Divisione Celere Emanuele Fili.berto Testa di Ferro, partecipa alle operazioni sul fronte jugoslavo dal 6 al 18 aprile e alle attività di controguerriglia in Croazia (U rbovsko, Rakovica, Plaski) fino al 26 giugno dell'anno successivo. 1942: inquadrato nella 2"' Divisione Celere dal 13 novembre ai primi di settembre dell'anno successivo, è destinato in territorio francese alla difesa costiera e al presidio delle località di Antibes, Tolone, N izza, Colle Noire, Tanneron. 1943: rientrato in Patria, dall '8 al 12 settembre si oppone a colonne tedesche convergenti su Torino nelle zone di Nichelino, Cambiano, Caraglio, Villafalletto, Savigliano ove, nei pressi del campo di aviazione, si svolge l'ultimo scontro, prima dello scioglimento del reggin~en.to effettuato per sopravvenuti ordini supenon.
RICOMPENSE ALLO STENDARDO AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA D'ARGENTO - Decreto 13 luglio 1849 « Per
l'ottima condotta tenuta nei fatti d'arme della Sforzesca e di Novara (21 - 23 marzo 1849) e durante tutta la campagna ·del 1848 ». MEDAGLIA D'ARGENTO - Decreto
1°
MEDAGLIA
DI
BRoNzo - Decreto 5 giugno 1869
« Per la condotta tenuta a Budrio (gennaio
1869) )),
giugno 1861
« Pel
coraggio e fiero contegno tenuto sotto il fuoco nemico, quasi due ore, nella ricognizione del Garigliano (29 ottobre 1860) >>. MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE
Colonnello Francesco Rossi: Tagliamento- Piave, 29 ottobre -9 novembre 1917 COMANDANTI
REGGIMENTO DI CAVALLERIA (( PIEMONTE REALE)) (1692- 1798) Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Filippo Gontery di Cavaglià Vittorio Piossasco di Virle Francesco Filippi Renato Rovero di Revello Luigi d'Hamezan di Salins Giuseppe Lucerna d'Angrogna Giulio Ponte Ignazio Nomis di Pollone Giacinto Rambert Giovanni Piossasco di Scalenghe Gaspare Galleani d'Agliano Luigi della Chiesa di Roddi Giovanni Val perga <l' Albaretto
4° REGGIMENTO DI CAVALLERIA (1798) Col. Giovanni Valperga d'Albaretto 4° REGGIMENTO DRAGONI PIEMONTESI (1799)
Col. Giovanni Valperga d' Albaretto REGGIMENTO (( PIEMONTE REALE CAVALLERIA)) ( 1 81 5-59) Col. Bartolomeo Richelmi di Bovile
Col. Luigi Arborio Mella Col. Angelo Calcamuggi di Monleale Col. Felice Cacherano di Bricherasio Col. Angelo Olivieri di Vernier Col. Bonaventura Morra di Lavriano e della Montà Col. Eugenio di Savoia principe di Carignano Col. Federico della Chiesa di Cervignasco Col. Giovanni Billiani di Cantoira Col. Carlo della Chiesa di Cervignasco Col. Massimo <l'Azeglio Col. Rodolfo Gabrielli di Montevecchia Col. Alfonso Gazelli <li Rossana Col. Luigi Pilo Boyl <li Putifigari REGGIMENTO «CORAZZIERI 60)
DI
PIEMONTE» (1859-
Col. Ippolito Cusani Confalonieri REGGIMENTO (( PIEMONTE REALE CAVALLERIA )) (1860 -71) Col. Col. Col. Col.
Ippolito Cusani Confalonieri Giacinto Manuel di S. Giovanni Alfonso Galli della Loggia Eugenio Roero di Settime
2°
Col. Mario Morelli Col. Giuseppe Maria Cavalli
REGGIMENTO DI CAVALLERIA (PIEMONTE REA-
LE) (1871 - 76) Col. Eugenio Roero di Settime
GRUPPO ESPLORANTE
Ten. Col. Fausto Maria Pittarelli Ten. Col. Enrico Ravenna Ten. Col. Enrico Brescia
REGGIMENTO DI CAVALLERIA «PIEMONTE REALE))
(2°) (1876-97) Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Eugenio Roero di Settime Luigi Coardi di Bagnasco Artemio Seyssel d'Aix e di Sommariva Fabio Longhi Giuseppe Lavista Giuseppe Gennari Orazio Lorenzi Paolo Barattieri di S. Pietro
GRUPPO
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
(1949- 58)
Vincenzo Pasquale Giorgio Memmo Livio Picozzi Pompeo Montanarella Pietro Carbone Ernesto de Landerset Mario Alessi
REGGIMENTO
(( PIEMONTE
CAV ALLERTA ))
( 2°)
(1958)
(19 2 0-43) Pio Angelini Cesare Bonati Enrico Armando Umberto Vaccari Pietro Forneris Aldo Zanotti Mario Marazzani Oscar Gritti
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Mario Alessi Francesco Ottaviani Carlo Francesco Gay Ildebrando Alfassio Grimaldi di Bellino Ermolao Gabelli Luciano Fortunato Antonio Castagna Carlo Romano Enrico Facciolla Marcello Silenzi Renzo Faggion Olindo de Sarno
SEDI
1692- 93 1693 -94 1694-96 1697-98 1698 - 1700 1701 - 02 1703
((PIEMONTE))
2° R.C.B. (( PIEMONT E CAVALLERIA))
REGGIMENTO (( PIEMONTE REALE CAvALLERTA ))
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
BLINDATA
T en. Col. Enrico Brescia
(2°) (1897- 1920) Paolo Barattieri di S. Pietro Agostino Olea Giulio Merli Miglietti Annibale Gatti Pompeo Pignatelli di Montecalvo Francesco Rossi Pio Angelini
CAVALLERIA
(1948 -49)
REGGIMENTO (( PIEMONTE REALE CAVALLERIA ))
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
2° CAVALIERI (1946- 48)
1705-06 1706-07 1707-08 1709 17ro- 12 1712- 13 1713 - 14
Torino Casale Monferrato Biella Vercelli Savoia Carignano Villafranca
- 468 -
Verzuolo Biella S. Benigno Alessandria Sommariva Asti Fossano
1714 - 21 1721 - 22 1722-25 1726 1727 1728- 29 1730 1731 - 32 1733- 36 1737-38 1739-4o 1741 -42 1742 -43 1743 -44 1745 1748-49 1750- 52 1752 - 55 1755- 56 1757 1758 1759 1759-60 1760- 61 1761 - 62 1763 -64 1765-66 1767 1768-69 1770 1771 -72 1773-74 1774 1775-78 1779-81 1781 - 83 1783- 85 1785-87
Casale Monferrato Asti Vercelli Carignano Casale Monferrato Savigliano Torino Alessandria Casale Monferrato Alessandria Casale Monferrato Biella Casalmaggiore Novara Alessandria Vercelli Carignano Savoia Savigliano Voghera Novara Casale Monferrato Saluzzo Savoia Savigliano Vigevano Pinerolo Savoia Alessandria Novara Saluzzo Savoia Savigli.ano Vigevano Pinerolo Savoia Savigliano Torino
1788- 89 1790 - 91 1793-94 1794-95 1795 - 96 1796-97 1797-98 1798 1814- 15 1815 1821 -44 1844-48 1848-52 1852- 56 1856-58 1858 -59 1858 - 60 1860 - 61 1861 -62 1862-64 1864- 66 1866-69 1869- 74 1874-78 1878 - 81 1881 - 84 1884- 88 1888 -91 1891 - 96 1896- 1902 1902-07 1907- 09 i9o9- 33 1933- 39 1939-47 1947- 56 1956
\
Alessandria Bra Novara Voghera Vercelli Voghera Torino Monza Torino Venaria Reale Torino Saluzzo Vigevano Pinerolo Saluzzo Vercelli Torino Caserta Lodi Milano Vercelli Bologna Vicenza Caserta Lucca Bologna Vercelli Saluzzo Torino Vercelli Brescia Nola Roma Udine Merano Firenze Trieste
FESTA
21 marzo: anniversario del combattimento della Sforzesca (1849)
REGGIMENTO «SAVOIA CAVALLERIA » (3°) <<
Savoye bonnes nouvelles >>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Con decreto 23 luglio 1692 si costituisce il Reggimento di Cavalleria «Savoia>> su nove compagme. Soppressa la suddivisione in compagnie, il 26 ottobre 1796 il reggimento viene articolato su quattro squadroni. Il 9 dicembre 1798 assume la denominazione di 6° Reggimento di Cavalleria e nel gennaio 1799 viene sciolto. Con decreto del 1° dicembre 1814 si ricostituisce il 1° gennaio successivo il Reggimento << Savoia Cavalleria». Il 23 giugno 1819 passa nella cavalleria leggera e prende il nome <li « Cavalleggeri di Savoia>>. Il 3 gennaio 1832, cessa di appartenere alla specialità cavalleggeri e<l assume il nome di « Savoia Cavalleria». Il 19 ottobre 1859 riceve la denominazione di « Corazzieri di Savoia». Successivamente cambia ancora ,d enominazione in: Reggimento « Savoia Cavalleria>> il 6 giugno 1860; J° Reggimento di Cavalleria (Savoia) il IO settembre 1871; Reggimento di Cavalleria «Savoia>> (3°) i.l 5 novembre 1876; Reggimento « Savoia Cavalleria» ( f) il 16 dicembre 1897; Reggimento « Savoia Cavalleria » il 20 aprile dell'anno
1920.
Nel 1920 « Savoia Cavalleria » è reso depositario delle tradizioni del disciolto Reggimento <( Lancieri di Vercelli ». Nel 1933 adotta la cravatta rossa quale particolare distintivo in luogo del bordo rosso al bavero nero della giubba. Il ro giugno 1940 il reggimento, inquadrato nella 3" Divisione Celere « Principe Amedeo Duca d'Aosta», ha il seguente organico: comando, squadrone comando, I e II gruppo squadroni, 5° squadrone mitraglieri. Durante la guerra il deposito costituisce il I, II, XX, XXIV Gruppo Appiedato « Savoia » ed il VI Battaglione Movimento Stradale. L'S settembre 1943, in seguito agli avvenimenti determinati dall'armistizio, il reggimento e gli altri reparti sono sciolti. Il 10 settembre 1946 si ricostituisce quale Gruppo Esplorante 3° Cavalieri, che nel 1948 assume la denominazione di Gruppo Cavalleria Blindata « Gorizia Cavalleria >> ed il 15 aprile 1950 si trasforma in J° Reggimento Cavalleria Blindata « Gorizia Cavalleria >> . Il 4 novembre 1958 riassume la tradizionale ,denominazione di « Savoia Cavalleria >> ( J°) ed il 4 novembre 1961 riprende l'uso della cravatta rossa, abolendo il bordo rosso alle fiamme.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME LEGA DI AUGUSTA
(1690 - 97)
Nel 1693 a Marsaglia il 4 ottobre il reggimento effettua il primo combattimento della sua storia intervenendo nella lotta contro i francesi. SUCCESSIONE DI SPAGNA (1701 - 13 )
Il 15 agosto 1702 a Luzzara, carica più volte gli austriaci arrestandone la progressione. Nel 1706, durante l'assedio di Torino, con-
corre alle azioni di disturbo contro gli assedianti, effettua servizio di scorta alle colonne <li rifornimento e tenta sortite per alleggerire la pressione avversaria, finché a Madonna di Campagna il 7 settembre, nella sortita finale, concorre alla vittoria sul nemico che è costretto a togliere l'assedio. Nel 1707 - II partecipa alle varie campagne nella Savoia per contenere la pressione francese sul Piemonte, distinguendosi a Fenestrelle nel 1708 e a Conflans nel 171 I.
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STEMMA DEL REGGIMENTO
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SAVOIA CAVALLERIA» (3°)
Descrizione araldica Scudo: Partito. Nel 1° di porpora al puiedro allegro d'argento, inalberato e rivoltat o; nel 2° d'azzurro all'albero t roncato, legato e rifiorente, terrazzato di verde. Sulla partizione uno scudetto d'oro all'aquila di nero dal volo abbassa to, rostrata di rosso. li tu tto abbassato da un capo d'oro al quartier franco d'azzurro caricato dall 'arma di Ucraina d'oro. Ornamenti esteriori: Sullo scudo il freg io dell'Arma di cavalleria, specialità dragoni. con l'indicazione del numero del Reggimento su piastrina d'argento ed accompagnato sotto da tre nastri d'azzurro. di cui uno file ttato d'oro. annodati nel fregio e svolazzanti ai lati dello scudo. Sotto lo scudo. su lista d'argento con le estremità bi fide di rosso e di nero, il motto: «
(D.P.R. 18 giugno 1971)
SAVOYE BONNES NOUVELLES »
Nel 1712 a Villanovetta gli squadroni caricano 1 francesi costringendoli a rivalicare le Alpi. SUCCESSIONE DI POLONIA
(1733 - 35)
Combatte il 29 giugno 1734 a Parma e il r9 settembre 1734 a Guastalla, ove conduce vigorose cariche contro l'avversario, nelle quali sembra sia nato il primo grido di guerra della canea. SUCCESSIONE D'AUSTRIA
(1742- 48)
Nel 1742 si scontra con i francesi e con gli spagnoli nel modenese inseguendo il nemico fino a Rimini. V8 febbraio dell'anno successivo a Camposanto con ripetute cariche respinge il nemico. Il 27 settembre 1745 partecipa al combattimento di Bassignana. Il IO agosto 1746, in Emilia, un suo squadrone con altri reparti di cavalleria, sostiene vittoriosamente l'urto della cavalleria spagnola al Tidone, catturando cinque bandiere e facendo 300 prigionieri. FRANOO- PIEMONTESE
(1792 -96)
Partecipa alla campagna, svolta principalmente sulle Alpi. PRIMA D'INDIPENDENZA
(1848 - 49)
1848: a Pastrengo il 30 aprile conduce ripetute cariche contro la cavalleria austriaca che viene respinta, concorrendo· validamente alla vittoria della giornata. Il 6 maggio a Santa Lucia, dapprima in riserva, subentra poi nel combattimento per proteggere il ripiegamento della fanteria. Costituisce la linea avanzata dello schieramento piemontese a Goito il 30 maggio. A Sommacampagna il 24 luglio due squadroni nel Vallone di Staffalo caricano truppe della Brigata « Simbschen )). Viene catturata una bandiera del Reggimento Winpffen Arciduca Ernesto, tuttora custodita nell'Armeria Reale ,di Torino; 400 prigionieri sono il bilancio della vittoriosa giornata. A Volta Mantovana il 26 e 27 luglio pro-
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tegge con vigorose cariche il ripiegamento su Goito della Brigata « Savoia ,, contro i « Dragoni di Baviera ,, che sono ricacciati con gravi perdite. Il 4 agosto a Milano è presente alla difesa della città.
1849: a Mortara il 21 marzo un plotone del Squadrone attacca ed arresta una forte colonna austriaca, retrocedendo solo dopo aver lasciato sul terreno la metà degli effettivi. Il 23 marzo a Novara sostiene l'attacco delle truppe del generale Thurn provenienti da ovest per impedire l'aggiramento delle forze piemontesi. I
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SECONDA D'INDIPENDENZA
(1859)
Si distingue in una ardita puntata verso Cascina Stra il 12 maggio; partecipa alla ricognizione del F. Sesia il 21 maggio e agli scontri di pattuglie in esplorazione verso Vercelli e Vinzaglio. BRIGANTAGGIO
(1860-70)
Nel 1869 - 70 inviato a Nola, con distaccamenti a Salerno e Isernia, svolge compiti di pubblica sicurezza e scorta a corriere postali. TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
A Custoza il 24 giugno è impegnato dapprima di scorta all'artiglieria ed in ricognizione, poi nella protezione della Divisione in ripiegamento da Villafranca verso il Mincio.
t
ROMA
(1870)
Il 20 settembre partecipa alla presa della città. ERITREA
(1887- 88) (1895- 97)
Concorre alla formazione dello Squadrone Cacciatori a Cavallo nella prima campagna e, con un ufficiale e 68 uomini, al completamento di altre unità) nella seconda. LIBIA
(19II - 12)
Invia 7 ufficiali e 28 uomini per la costituzione di vari reparti.
PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
1915: inquadrato nella 3" Divisione di Cavalleria è dislocato in riserva ad ovest del T agliamento a disposizione del Comando Supremo. La sezione mitragliatrici appiedata combatte sul Carso, a S. Michele, sul Ciglione di Fogliano, sul Monte Sei Busi 1'8 agosto, alla trincea delle Frasche, ove il 24 ottobre concorrendo a respingere un attacco nemico, subisce gravi perdite. 1916: il reggimento viene appiedato nell'inverno; nel maggio viene rimesso a cavallo onde arginare un eventuale sfondamento nemico sugli Altipiani; nel luglio concorre all'attacco di Gorizia e l'n agosto, guadato l'Isonzo a S. Lorenzo di Mossa e a Peteano, si porta in direzione di S. Grado, riuscendo ad intercettare ed arrestare l'avversario in ritirata dalla città. La 1497" Compagnia Mitraglieri, costituita dal reggimento, opera a passo Buole, Cima Zugna, Pech.
1917-" nella battaglia di Caporetto concorre a contenere il nemico incalzante, per permettere la riorganizzazione ,di una nuova linea difensiva, coprendo la ritirata della 2.. Armata fino al Piave ed irrigidendo la resistenza sul Cellina - Meduna e sul Livenza; si batte strenuamente a Croce di Vinchiaruzzo il 2 novembre, a S. Foca e a Visnadello 1'8 e sul Monticano il 9. Per le azioni su Dosso Faiti viene decorato di medaglia <l'oro il tenente <li «Savoia» Fulceri Paolucci de' Calboli osservatore d'artiglieria. 1918: nella battaglia di Vittorio Veneto interviene a S. Martino ed a S. Foca il 1° novembre aprendosi la strada verso il Friuli; il 2 novembre sostiene vittoriosamente uno scontro a Meduna e il 3 guadagna il Tagliamento, in.filtrandosi tra le colonne nemiche in ritirata e raggiunge per primo Udine ancora presidiata dalle forze avversarie. Il bollettino di guerra n. 1264 riporta: e< ••• il Reggimento ''Savoia Cavalleria" (3°), brillantemente caricando, si è particolarmente distinto ... )> e quello n. 1266 <; •.• la VI Brigata [Reggimenti "Savoia Cavalleria" (3°) e "Lancieri ,di 1fontebello" (8°) 1 penetrava a viva
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forza in Spilimbergo catturando png1omen, cannoni, armi diverse, ingente quantità di munizioni e di materiale ed un treno carico di vettovaglie ... ». Il 4 novembre da Cividale, in Val Natisone, si spinge sino a Robic. AFRICA ORIENTALE
(1935 - 36)
Concorre alla mobilitazione di vari reparti fornendo complessivamente n ufficiali e 353 uom1nt. SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1940: dall'u al 25 giugno partecipa alle operazioni sul fronte alpino occidentale, inquadrato nella 3" Divisione Celere « Principe Amedeo Duca d'Aosta>>. 1941 : trasferito alla frontiera jugoslava, dal 6 al 18 aprile partecipa alle operazioni di controguerriglia. Nel mese di luglio la 3• Divisione Celere> di cui il «Savoia» fa parte con « Novara ))' viene inquadrata nel Corpo Spedizione Italiano in Russia. Dall'agosto combatte sul Dnieper che viene forzato, indi passa all'inseguimento dell'avversario puntando su Stalino. Durante numerosi combattimenti contro forti retroguardie nemiche il 17 ottobre « Savoia )) ricaccia grosse formazioni russe sul F. Sukje Jali, agendo anche con decise cariche di minori reparti, tra le quali si distingue quella effettuata di sorpresa da un plotone ,del 1° Squadrone. Stalino è raggiunta il 20 ottobre; superato il F. Kriwojtorez dopo aver vinto le resistenze di forti retroguardie nemiche, punta su Pantelejmonowka che viene occupata e mantenuta malgrado ripetuti contrattacchi avversari ed, in.fine, raggiunge il 2 novembre Gorlowka. Per quest'azione di inseguimento, condotta per duecentocinquanta km., lo Stendardo viene decorato della seconda medaglia di bronzo. Nelle operazioni invernali di dicembre il reggimento, passato in riserva, fornisce uno squadrone di formazione, costituito <lai cavalli più resis~enti, con compiti di colleg~mento e -
pattugliamento tra il XLIX Corpo d'Armata tedesco e il CSIR.
1942: nel quadro della ripresa offensiva del luglio il reggimento, inserito nel Raggruppamento a Cavallo, dapprima svolge azioni. di rastrellamento nella regione industriale di Krasnj - Lutsch, indi nell'avanzata verso il Don concorre, con azioni di fiancheggiamento e di esplorazione a largo raggio, alle operazioni delle grandi unità impegnate nella conquista dell'importante regione industriale e mineraria. In questo ambito, ,dal 2r al 30 agosto « Savoia>) opera dapprima a Simowskij e in Val Krisaja, poi il 24 contrattacca un reggimento di fanteria siberiana, forte di due battaglioni, che nella notte precedente si è sistemato a difesa nell'area circostante a quella occupata dal reggimento, ad Jsbuschenski j. Fronteggiato dal 4° Squadrone appiedato, l'avversario viene caricato successivamente e ripetutamente sul fianco sinistro dal 2° e 3° Squadrone che, a sciabolate e a colpi ·di bombe
a mano lanciate da cavallo, ne vincono la resistenza, permettendo al 4° Squadrone l'assalto finale a piedi ed il rastrellamento. In seguito il reggimento concorre alla strenua difesa clel1' abitato di Bolschoj ed all'azione di arginamento clell' avversario nella zona di Bachmutkin dal 26 al 27 agosto. Il 30 opera a Jagodni j. 1 943: con l'arrivo della stagione invernale viene posto nelle retrovie del Corpo d'Armata Alpino, lasciando in linea lo squadrone mitraglieri, fino a che nel maggio l'intera unità viene fatta rimpatriare. Il II Gruppo Squadroni Appiedato «Savoia>> partecipa dal novembre all'8 settembre dell'anno successivo alla difesa costiera della zona di Gaeta e Civitavecchia.
1943-45: sciolto per gli eventi determinati dall'armistizio, numerosi militari partecipano alla campagna di liberazione; tra essi il generale Cadorna che, già comandante del reggimento diviene comandante del Corpo Volontari della Libertà.
RICOMPENSE ALLO STENDARDO AL VALOR MILITARE MEDAGLIA
n'ORo - Decreto r3 dicembre r948
« Temprato ad ogni arditezza e sacrificio, nel corso di operazioni offensive per la conquista di importante regione industriale e mineraria, assolveva con immutata dedizione ed inalterato coraggio le missioni gravose, complesse e ,delicate, fiancheggiando grandi unità impegnate nell'inseguimento di rilevanti. ed agguerrite retroguardie avversarie. Divampata repentinamente la battaglia contro nemico che con la potenza del numero e dei mezzi, irrompeva bramoso sulla riva meridionale del Don, piombava con fulminea destrezza sulle colonne avversarie delle quali domava più volte la pervicacia, sventandone l'insidia e contribuendo, con rara perizia e maschia temerità allo sviluppo efficace della manovra d'arresto. Affrontato all'improvviso da due battaglioni avversari, duran:e rischiosa e profonda esplora-
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6'*'
zione, ne conteneva l'urto con la valentia di reparti appiedati ed avventandosi in arcioni sul fianco degli aggressori, ne annientava la belluina resistenza, restituendo alla lotta, con l'impeto corrusco delle sue cariche vittoriose, il fascino dell'epica cavalleresca ed illustrando il suo nome alla pari dei fasti del risorgimento e delle sue secolari tradizioni (fronte russo: bacino m inerario di Krasnij - Lutsch, luglio 1942; Simowskij, quota 200,r, quota 236,7, · quota 209,9 di Val Krisaja, ciglione di Jsbuschenski j, Bachmutkin, quota 226,7 di Jagodnij, 2r - 30 agosto 1942) >>. MEDAGLIA DI
BRONZO - Decreto 5 giugno 1920
« Nella battaglia della riscossa (ottobre - novembre 1918), mentre il grosso dell'esercito combatteva sul Tagliamento, reparti del reggimento arditamente entravano in Udine, anco-
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ra occupata da forze avversarie, portandole il primo annunzio della liberazione (Udine, Val Natisene, r -4 novembre 19r8) )>. MEDAGLIA DI BRONZO - Decreto 31 dicembre 1948 « Durante un lungo ciclo di operazioni di guerra, anche nelle situazioni più aspre ed incerte per insidiosità di ambiente ed avversità logistiche e di clima, con la fierezza del suo
antico nome ha fatto sventolare vittorioso il suo vecchio stendardo, imponendo ovunque al nemico la sua aggressività ed il suo coraggio. Dopo aver inseguito alle reni per duecentocinquanta chilometri forti retroguardie avversarie, dava nuova prova della sua abilità e irruenza nella occupazione di importante capoluogo minerario fortemente difeso dagli avversari (fronte russo: Nipro, Stalino, Kriwojtorez, Pantelejmonowka, Gorlowka, agosto r941 maggio r942) ».
MEDAGLIE D'ORO AL V ALOR MILITARE
Maggiore Alberto Litta Modignani: Russia, 24 agosto 1942
Capitano Silvano Abba: Russia, 24 agosto 1942
COMANDANTI REGGIMENTO DI CAVALLERIA ((SAVOIA)) (1692r798) Col. Gian Michele De Rossi Piossasco Col. Melchiorre Lucinge di Montbrison Col. Antonio Turinctti di Pertengo Col. Renato Birago - Visque di Borgaro Col. Tommaso Birago di Roccavione Col. Carlo Romagnano di Virle Col. Vittorio Damiano di Castellinaldo Col. Giuseppe Duchesne di Lignana Col. Angelo Sclarandi Col. Antonio Asinari di Cortos Col. Ruf.fìnato Cocconito ,di Mantiglio Col. Carlo de Meuthon di Larnay Col. Emanuele Roero di Mombarone Col. Giuseppe Perrone di S. Martino Col. Filippo Saluzzo di Verzuolo della Manta Col. Giuseppe Castellamonte di Lessolo
REGGIMENTO «CAVALLEGGERI 32)
SAVOIA)) (1819-
Col. Giuseppe Roberti di Castelvero Col. Angelo Crotti di Costigliole Col. Claudio de Launay REGGIMENTO « SAVOIA CAVALLERIA n (1832 - 59) Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Claudio de Launay Deodata Olivieri di Vernier Francesco Malliano di Santa Maria Giovanni Colomb d'Arcines Calisto Bertene di Sambuy Carlo Brunetta ,d'Usseaux
REGGIMENTO « CORAZZIERI m SAVOIA » ( 1859 -
60) Col. Epimaco Bigliani di Cantoira REGGIMENTO
6° REGGIMENTO DI CAVALLERIA (1798)
DI
Col. Giuseppe Castellamonte di Lessolo REGGIMENTO « SAVOIA CAVALLERIA>> (1815 - 19) Col. Francesco Roero di Monticello
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Col. Col. Col. Col. Col. Col.
e<
SAVOIA CAVALLERIA ll (1860-71)
Epimaco Bigliani di Cantoira Ladislao Poninski G. Battista Pallavicina Giovanni Incisa della Rocchetta Cesare Cocito Francesco Ristori di Casaleggio
3°
REGGIMENTO DI CAVALLERIA (S,wou)
Col. Col. Col. Col. Col.
(1871 -
76) Col. Francesco Ristori di Casaleggio REGGIMENTO
DI
CAVALLERIA
((SAVOIA))
(3°)
(1876-97) Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
GRUPPO EsPLORANTE
Francesco Ristori di Casaleggio Federico Forest Salvatore Faneschi Emanuele Fossati - Reyneri Cesare Perelli Emilio Pesenti Alessandro Brancaccio di Carpino
REGGI.MENTO (( SAVOIA CAVALLERIA))
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
VALLERIA ))
(1946- 48)
c.. .-
(1948 -50)
Ten. Col. Gilberto Borzini
(3°) (1897 -
3°
REGGIMENTO CAVALLERIA BLINDATA (( GORIZIA CAVALLERIA >> ( I 950 - 58)
Col. Col. Col. Col. Col.
Giuseppe Cottafavi Gilberto Borzini Renzo Bonivento Vincenzo Mingione Giovanni Gandini
REGGIMENTO (( SAVOIA CAVALLERIA ))
(1920 -43)
Amedeo Marchino Vittorio Ambrosio Aldo A ymonino Rodolfo Vietina Gregorio Staglieno Adalberto di Savoia - Genova - Bergamo Goffredo Vaccari
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Ranieri Orsini Luigi Mirelli di Teora Antonio Cutellè Francesco Caputo Gualberto Scolari Vittorio Raganella Mario Giancola Salvatore Azzaro Saverio Porcelli. Eugenio Arrighi Giovanni de Bartolomeis Giuseppe Arcidiacono
SEDI
1692- 94 1695- 96 1697-99 1699 1701 - 02 1702 - 03 1704 1707 1708- 09
CAVALIERI
GRUPPO CAVALLERIA BLINDATA (( GORIZIA
Alessandro Brancaccio di Carpino Nicola Quercia Giuseppe Forte Costanzo Parrocchetti Mario Schiffì Giuseppe Cappa Bava fietro Filippini Gioberto Tani Amedeo Marchino
REGGIMENTO (( S.WOIA CAVALLERIA))
3°
Magg. Giovanni Arrig.bi Magg. Eden Chiappa
1920) Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Ottorino Dabbeni Raffaele Ca.doma W eiss Poccetti Guglielmo Barbò di Casalmorano Alessandro Bettoni Cazzago
1710 - II Fossano
Valdengo Fossano Savoia Vercelli Torino Biella Chieri Pinerolo Savigliano
1712
1713 - 15 1716 1717- 18 1718 - 19 1719 - 20 1721 - 22 1722-24 - 475 -
Mortara Pinerolo Mortara Chivasso Asti Pinerolo Savoia Fossano
(3°) (1958)
l
1724-27 1727- 32 1733- 34 1734 - 36 1736- 37 1737- 38 1739 1740 -41 1743-44 !745 1746-49 1749- 5° 175° - 55 1755 1755- 56 1757-58 1758 - 59 1759- 60 1760 - 61 1761 -62 1762-63 1763-64 1764-65 1765-66 1766-67 1767-68 1768-69 1769-70 1770-72 1772 - 75 1775-76
1776-77 1777-78
1778-79 1779 - 81 1781 - 83 1783-85 1785- 87 1787-89 1789-91 1791 -94 1794-98 1798 1798
Chivasso Asti Casale Monferrato Savigliano Casale Monferrato Pinerolo Alessandria Chivasso Alessandria Piacenza Pinerolo Savoia Savi gliano Casale Monferrato Fossano Pinerolo Savoia Savigliano Casale Monferrato Vigevano Vercelli Pinerolo Savoia Savigliano Alessandria Vigevano Casale Monferrato Pinerolo Savoia Novara Savigliano Torino Savoia Casale Monferrato Savigliano Vercelli Vigevano Pinerolo Torino Pinerolo Vigevano Pinerolo Saluzzo Salsomaggiore
1799 1814 - 15 1815 - 18 1818 - 21 1821 - 23 1823 -25 1825-27 1827- 30 1830- 33 1833- 36 1836- 38 1838 - 39 1839- 41 1841 - 43 1843-45 1845-46 1846-49 1849 - 50 1850- 52 1852-55 1855 - 56 1856- 58 1858 - 59 1859-60 1860 - 62 1862- 63 1863-64 1864-66 1866-68 1868-69 1869-70 1870-74 1874-76 1876- 79 1879- 82 1882- 86 1886- 88 1888 - 93 1893-98 1898- 1902 1902- 07 1907- II 19II - 57 1957
Torino Venaria Reale Vigevano Savigliano Torino Venaria Reale Savigliano Pinerolo Casale Monferrato Vigevano Savigliano Venaria Reale Torino Casale Monferrato Vigevano Pinerolo Vercelli Torino Pinerolo Savigliano Saluzzo Vercelli Torino Savigliano Milano Voghera Torino Milano Foligno Firenze Nola Caserta Torino Udine Lodi Milano Udine Verona Padova S. Maria Capua V. Firenze Savigli ano Milano Merano
FESTA
24 agosto : anniversario del combattimento di Jsbuschenskij (1942) - 476 -
STEMMA DEL REGGIMENTO " GENOVA CAVALLERIA» (4°) Descrizione araldica Scudo: Inquartato da una croce di rosso : nel primo d'argento all'aquila di nero col volo
abbassato, accompagnata da quattro fiamme trifide moventi dai cantoni, la prima e la quarta d'azzurro picchiettate e bordate di argento, la seconda e la terza di rosso picchiettate d'oro e bord ate dello stesso; nel secondo e t erzo d'argento alla banda d'azzurro cari cata in cuore da una stella d'argento; nel quarto a cinque punti d'oro equipollenti a quattro d'azzurro, alla bordura d'argento. Il tutto abbassato al capo d'oro col palo d'azzurro caricato da uno scudetto di rosso alla croce d'argento con in punta un monte di verde di tre cime. Ornamenti esteriorb Sullo scudo il fre gio dell'Arma di cavalleria. specialità dragoni. con l'indicazione del numero del Reggimento, sormontato da un elmo, posto di profil o, cimato di tre foglie di quercia d'oro. accompagnato sotto da quattro nastri d'azzurro, due fi lettati d'oro e due filettati d'argento. posti annodati al fregio e svolazzanti due a destra e due a sinistra dello scudo. Sotto lo scudo, su lista con le estremità bilide d'oro. il motto: «
SOIT A PIED SOIT A CHEVAL MON HONNEUR EST SANS EGAL,.
(D.P.R. 12 maggio 1953)
REGGIMENTO « Soit
«
GENOVA CAVALLERIA>> (4°)
à pied soit à cheval mon honneur est sans égal »
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae origine dal Reggimento Dragoni di Sua A ltezza Reale, creato il 26 gennaio 1683 su sei compagnie, che nel 1713 si denomina Dragoni di Sua Maestà. Il 26 ottobre °'ì796, soppressa la suddivisione per compagnia, il reggimento è ripartito in quattro squadroni . . . , Il 9 dicembre 1798 cambia nome in 1° Reggimento di Cavalleria. Nel gennaio successivo viene denominato ·I Reggimento Dragoni Piemontesi. E' sciolto poi nel maggio 1799. Con decreto 24 maggio 1814 si ricostituisce il Reggimento Dragoni del Re, completato il 1° gennaio 1815. Il 1° agosto 1821, in seguito agli avvenimenti di quell'anno, viene sciolto e ricostituito quale Reggimento « Dragoni del Genevese >>. Il 3 gennaio 1832 cessa di appartenere alla specialità dragoni ed assume la denominazione di « Genova Cavalleria >>. Il 19 ottobre 1859 prende il nome di « Corazzieri di Genova» e il 6 giugno dell'anno successivo riprende quello di « Genova Cavalleria». In seguito cambia ancora denominazione in: 4° Reggimento di Cavalleria (Genova) il IO settembre 1871; Reggimento di Cavalleria «Genova» (4°) il 5 novembre 1876; « Genova 0
Cavalleria » ( 4°) il 16 dicembre 1897; « Genova Cavalleria>> il 20 aprile 1920. Nel 1920 è reso depositario delle tradizioni del disciolto Reggimento « Lancieri di Mantova». Durante la guerra 1935 - 36 per la conquista dell'Etiopia il reggimento costituisce il I ed il II Gruppo Mitraglieri, che il 1° gennaio 1937 sono denominati rispettivamente I e II Gruppo Squadroni « Cavalieri <li Neghelli ». Il IO giugno 1940, inquadrato nel Raggruppamento Celere della 2 .. Armata, ha il seguente organico: comando) squadrone comando, I e II gruppo squadroni, 5° squadrone mitraglieri. Durante la seconda guerra mondiale il deposito costituisce il IV e XXXIX gruppo mitraglieri; il III, IV, XIX, XXVII, XXIX, LIII, LIV, LV gruppo appiedato, e l'XI Battaglione Movimento Stradale. L'8 settembre 1943, in seguito agli avvenimenti determinati dall'armistizio, il reggimento e gli altri reparti sono sciolti. Il 10 settembre 1946 si ricostituisce quale Gruppo Esplorante 4° Dragoni che il I febbraio 1949 è trasformato in 4° Reggimento Cavalleria Blindata « Genova Cavalleria». II 4 novembre 1958 riassume la denominazione tradizionale cli « Genova Cavalleria » ( 4°). 0
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME
LEGA
DI
AUGUSTA (1690 - 97)
Il 18 agosto 1690 si segnala nel combattimento della Staffarda, dopo aver ricevuto il battesimo del fuoco presso Carignano. Nel 1691 difende Avigliana dai francesi e nel 1692 partecipa all'assedio e presa di Gap e di Embrun nel Delfinato. Nel 1693 combatte nel giugno a Buriasco ed il 4 ottobre a Marsaglia.
Nel 1696 concorre all'assedio di Valenza sul Po. SuccESSIONE DI SPAGNA
(1701 - 13)
Nel 1701 i dragoni unitamente alle truppe francesi trattengono gli imperiali sulla linea dell'Oglio e del Po. Nel 1702 combattono a Guastalla e nel 1705 si scontrano con i francesi a Vercelli e Chivasso.
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Nel 1706 il reggimento si distingue nella battaglia di Torino: il 7 settembre a Madonna di Campagna carica con successo il Reggimento di Cavalleria francese De Sillesie, lo disperde togliendogli i due timpani, rimasti presso il reggimento per molti anni quale simbolo della vittoria ed ora custoditi nell'Armeria Reale di Torino. Nel 1708 si distingue nella Savoia, per frenare l'invasione francese, a Saint Jean de Maurienne; nel 1709 a Mouthiers ; a Conflans il 12 luglio 17u respinge un reggimento di cavalle. . na nemica. SUCCESSIONE
DI
POLONIA
(1733 - 35)
Nel 1734 a Guastalla, il 19 settembre, i Dragoni ,di Sua Maestà combattono a cavallo e appiedati e respingono i furiosi attacchi avversari. SuccESSiùNE n'AusTRIA (1742 -48) Nel 1742 il reggimento si distingue sul Panaro; a Casteldelfino, nell'ottobre 1743, sue aliquote concorrono a sbarrare il passo della Varaita all'esercito spagnolo. Combatte inoltre a Madonna ,d ell'Olmo il 30 settembre 1744. Nella battaglia di Tidone (Piacenza) del 10 agosto 1746 un suo reparto concorre a catturare un battaglione della brigata Anjou e s1 impadronisce di cinque stendardi. FRANCO - PIEMONTESE ( l 792 - 96) Partecipa alle operazioni del 1792, 1793, 1794 e
r795. Il 21 aprile 1796 per proteggere la ritirata
della fanteria piemontese al colle del Bricchetto, presso Mondovì, due squadroni caricano, benché di gran lunga inferiori di numero, con impeto la cavalleria francese costringendola alla fuga ed impedendo così l'accerchiamento delle truppe sabaude; lo Stendardo viene decorato con due medaglie d'oro.
PRIMA D'INDIPENDENZA (1848 -49)
1848: il 19 aprile il reggimento partecipa alla ricognizione su Mantova. . Il 20 aprile a Villafranca il maggiore Maffei con due squadroni carica e volge in fuga un reparto di ulani. Il 30 aprile nel combattimento di Pastrengo con ripetute cariche il reggimento respinge una colonna nemica proveniente da Verona infliggendogli gravi perdite. Combatte a S. Lucia il 6 maggio distinguendosi nel servizio di avanauardia, a Goito il 30 maggio e a Governolo b .. il 19 luglio dove prende 4 cannoni nemici e cattura lUl battaglione con bandiera del reggimento di fanteria austriaca Rukavina dell' Arciduca Francesco Carlo. Il drappo è conservato tuttora nell'Armeria Reale di Torino. A Sommacampagna il 24 luglio sono salvati i pezzi della 2"' Batteria a Cavallo da un attacco di fanteria nemica che viene respinta con cariche condotte con « maestria e vigore». A Valeggio il 25 luglio h1tto il reggimento partecipa al fatto d'arme. . A Volta Mantovana il 26 - 27 luglio con « Savoia >> conduce una carica contro il reggimento « Dragoni di Baviera >> e un reggimento di « Ulani dell'Imperatore>> costringendoli a ripiegare in disordine dopo una furibonda mischia. E' presente il 4 agosto alla ,difesa della città di Milano. 0
1849: alla Sforzesca il 21 marzo il I squadrone· carica sbaragliando due squadroni di ussari che tentano di gettarsi sulle batterie piemontesi. Alla Bicocca di N ovara il 23 marzo viene impiegato a sostegno ,d~lla ~ant~ria e a prot~zione delle batterie, poi npart1to rn squadrom conduce numerose cariche che riescono ad alleggerire la pressione avversaria. SEOONDA D'INDIPENDENZA (1859)
AusTRo, Russo-FRANCESE (1799) Opera a Magnano il 5 aprile, contro gli austro - russi.
Il 30 maggio a Vinzaglio e poi a Palestro rimane dislocato in riserva.
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BRIGANTAGGIO
(1860 - 70)
Dal 1868 al 1870 opera in Campania per la repressione del brigantaggio. TERZA D'INDIPENDENZA
1918: nella battaglia di Vittorio Veneto dal
(1866)
A Custoza il 24 giugno protegge, al termine della giornata, il ripiegamento della Divisione « Bixio », caricando nella pianura di Villafranca i cacciatori austriaci, e i Reggimenti 1° Ussari del Kajser e 6° Ulani di Schwarzemberg. ERITREA
(1887- 88) ~1895 - 97)
Concorre alla formazione dello Squadrone Cacciatori a Cavallo nella prima campagna ed invia 69 uomini"per vari reparti nella seconda. LIBIA
la 3"' Armata; la 731", 732"', 733a Compagnia Mitraglieri, costituite dal reggimento, operano nella zona di Plava, M. Kuk, Vodice) Sober, Vertoiba, S. Marco.
(19II - 12)
28 ottobre al 4 novembre si slancia dal Piave al Tagliamento all'inseguimento del nemico, distinguendosi nel fatto d'arme del ponte di Fiaschetti sul Livenza, per il quale viene nuovamente citato sul bollettino di guerra n. 1266 « ... la II Brigata - "Genova Cavalleria" (4°) e "Lancieri di Novara" (5") - già immortalatasi or è un anno a Pozzuolo del · Friuli, il 31 ottobre, con brillanti cariche ha assicurato alle truppe retrostanti il ponte della Livenza di fronte a Fiaschetti ... >>. Il 4 novembre alle ore 15 si trova attestato fra Stazione per la Carnia e Lestans.
Fornisce a vari corpi mobilitati 66 uomini. AFRICA ORIENTALE
(1915- 18) 1915: il reggimento il 24 maggio raggiunge
PRIMA MONDIALE
l'Isonzo al ponte di Pieris, indi è impiegato per la vigilanza e la difesa costiera a S. Donà di Piave; invia la propria sezione mitragliatrici sul Carso in rinforzo prima ·al 149° Fan· eri a poi al LVI Bersaglieri segnalandosi il 23, 25 luglio ed il 23 ottobre sul M. S. Michele.
1916: appiedato, da maggio a luglio si schiera ad Anhovo e Plava - Canale; a metà luglio è dislocato nelle trincee di Vermegliano, indi dal 10 al 28 agosto partecipa all'attacco della rotabile per Doberdò e di M. Debeli. Dal 14 al 16 settembre conquista e mantiene contro i furiosi contrattacchi nemici la q. 144 ad est di Monfalcone, meritando la medagìia d'argento allo Stendardo. 1917: rimesso a cavallo, combatte a Pozzuolo del Friuli il 29 e 30 ottobre, meritando una seconda medaglia d'argento allo Stendardo e la citazione sul bollettino di guerra n. 891 « ... la 1• e 2.., Divisione di Cavalleria specie i Reggimenti "Genova" e "Novara" eroicamente sacrificatisi, meritano soprattutti l'ammirazione e la gratitudine della Patria ... )). Nelle due giornate, le perdite superano il 70%, ma ciò consente il salvataggio oltre il Tagliamento del-
(1935 - 36)
Nel 1936 il I e II Gruppo Mitraglieri autocarrato si distinguono in Somalia sul Ganale Daria, a Dei Dei, Neghe!li, che concorrono ad occupare meritando la citazione nel comunicato di guerra n. 103 « ... il mattino del 20 gennaio) gruppi di squadroni dei "Dragoni <li Genova" e dei " Lan cieri di Aosta", con una brillante e rapidissima azione, superando vivace resistenza avversaria, hanno occupato Neghelli, capitale dei Galla Borana ... l>. Sul fronte eritreo il tenente Franco Martelli di « Genova )) combattendo con i carri veloci a Dembeguinà riceve la medaglia d'oro alla memoria> il 15 novembre 1935. In altre operazioni il sottotenente Antonio Corsi di Turri cade il 21 settembre 1935 e viene decorato di medaglia d'oro. ALBANIA
(1939)
Partecipa in aprile alle operazioni per l'annessione con il II Gruppo Squadroni e due plotoni mitraglieri inquadrati nel Reggimento di Cavalleria di Formazione. SECONDA MONDIALE
(1940 -45)
1941: dal 6 al 18 aprile il reggimento a cavallo inquadrato nella 3a Divisione Celere, il
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LV Gruppo Appiedato e l'XI Btg. Movim. Strad. partecipano alle operazioni sul fronte jugoslavo concorrendo l'rr all'occupazione di Susak; in Africa Settentrionale in novembre il IV Gruppo Mitraglieri « Genova Cavalleria >> combatte a Bardia, Sollum e Sidi Omar distinguendosi per brillante e aggressivo comportamento.
1942: il reggimento a cavallo opera in Croazia in attività antiguerriglia fino ad agosto. Nel settembre è inviato in Francia inquadrato nella 2' Divisione Celere a presidio delle zone cli Antibes, Tolone, Nizza, Tanneron. Dal novembre al settembre dell'anno successivo il III, IV, LIII, LIV, LV Gruppo Appiedato « Genova » sono impiegati con compiti cli presidio e difesa costiera o territoriale nelle zone <li Roma, Civitavecchia, Bologna e dell'area cli Udine, Trieste e Fiume.
1943-" rientrato m patria il reggimento si scioglie a Dronero il IO settembre per ordine superiore; dall'8 al IO settembre un Gruppo di due squadroni a cavallo delle Truppe al Deposito combatte per la difesa di Roma a Porta S. Paolo e al Colosseo. Il XXVII Gruppo Appiedato opera in Corsica contro i tedeschi <lall'8 settembre al 4 ottobre 1943. Nel corso ,del conflitto prestando servizio in altre Armi sono decorati di medaglia d'oro gli ufficiali di « Genova >> : tenente colonnello Elia Rossi - Passavanti: Albania, gennaio - aprile r94r; capitano Gastone Simoni: Egitto, 23 - 27 ottobre r942; i fratelli tenente colonnello Carlo e capitano Costantino Ruspoli di Poggio Suasa: Egitto, ottobre - novembre r942; tenente colonnello Alberto Bcchi Luserna: Sardegna, ro settembre r943.
RICOMPENSE ALLO STENDARDO AL VALOR MILITARE
DuE MEDAGLIE o'ORo - Decreto aprile r796 « Per la segnalata prova di zelo, di fermezza e di bravura che due squadroni di quel corpo hanno dato il 2r aprile r796 nella pianura di Mondovì presso il colle del Bricchetto, attaccando un corpo di ,d ragoni e ussari nemici infinitamente superiori in numero, rovesciandoli e disperdendoli, dopo averne uccisi, feriti, fatti prigionieri buona parte, facilitando così la ritirata della fanteria del re che arrischiava di essere circondata >>.
MEDAGLIA o' ARGENTO - Decreto 28 dicembre 1916 « Rinnovando le sue belle gloriose tradizioni
confermò le antiche singolari virtù guerriere
concorrendo nei giorni 14, 15 e r6 settembre r9r6 alla conquista ed al mantenimento delle forti e ben munite posizioni di quota r44 ad est di Monfalcone».
MEDAGLIA o'ARGENTO - Decreto
5 giugno 1920
« Con alto valore e sublime spirito di sacrificio, contrastava all'imbaldanzito nemico l'avanzata al Tagliamento. Costretto ad asserragliarsi in Pozzuolo del Friuli, ne contese il possesso all'avversario, resistendo sul posto ventiquattro ore, finché isolato ed accerchiato, si apriva a sciabolate un varco tra le fanterie nemiche (Pozzuolo del Friuli, 29 - 30 ottobre r9r7) l>.
MEDAGLIE D'ORO AL V ALOR MILITARE Capitano Ettore Laiolo: Pozzuolo del Friuli, 30 ottobre 1917
Tenente Carlo Castelnuovo delle Lanze: Pozzuolo del Friuli, 30 ottobre 1917
Capitano Franco V annetti Donnini: Roma, Porta S. Paolo, 10 settembre 1943
Aiutante di Battaglia Elia Rossi - Passavanti: Hermada, settembre 1916; Grappa, 24 ottobre
1918 COMANDANTI Col. Ippolito Gerbaix de Sonnaz Col. Carlo Prati di Ravagnasco
REGGIMENTO DRAGONI DI SUA ~\LTEZZA REALE
(1683 - 1713) Col. Col. Col. Col. Col.
Giuseppe Scaglia di Verrua Antonio Solaro di Macello Francesco D'Alinges Carlo Pallavicino di S. Stefano Giuseppe Piccone della Perosa
REGGI.MENTO DRAGONI DI SUA MAESTÀ
REGGIMENTO « GENOVA CAVALLERIA>>
(1713 -
98) Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Lodovico Piccone della Perosa Benedetto Saluzzo della Manta Tommaso Della Villa G. Battista Morozzo della Rocca Claudio Maffei di Boglio Giuseppe Maffei di Boglio Giuseppe Carron di S. Tomaso Giovanni Albertengo di Bagnolo Alessandro Amoretti d'Envie Giacinto di Bomport de Megeve G. Battista d'Oncieu de Chaffardon
Carlo Prati di Ravagnasco Francesco Calleri di Sala Luigi Colomb d'Arcines Flaminio Avogadro di V aldengo Giacinto Valfrè di Bonzo Giovanni Oggero Annibale Signoris di Buronzo Luigi Soman
REGGIMENTO « CORAZZIERI DI GENOVA»
(1859 -
6o) Col. Luigi Soman REGGIMENTO « GENOVA CAVALLERIA >l ( 1860 - 71)
Col. Ferdinando Aribaldi Ghilini Col. Vittorio Barattieri di S. Pietro Col. Enrico Laugier
(1798)
1° REGGIMENTO DI C.WALLERIA
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
(1832 - 59)
4° REGGIMENTO 76)
Col. G. Battista diOncieu de Chaffardon
DI C,WALLERIA (GENOVA)
(1871 -
Col. Enrico Laugier !
0
REGGIMENTO DRAGONI PIEMONTESI
(1799) REGGIMENTO
Co.I. G . Battista d'Oncieu de Chaffardon REGGI.MENTO DRAGONI DEL RE
Col. Col. Col. Col. Col.
DI
CAVALLERIA
Col. Col. Col. Col. Col.
(1815- 21)
Francesco Vueilkt de Chevelu Carlo Canera di Salasco Gaetano Balbo Pietro Saibante di S. Uberto Corrado Magnocavallo di Varengo
32) Col. Carlo Maffei di Boglio
(4°)
Enrico Laugier Gaspare Gnecco Giuseppe Bertalazzone Francesco Vicino Pallavicino Orazio Lorenzi
REGGIMENTO (( GENOVA CAVALLERIA))
1920) REGGIMENTO (( DRAGONI DEL GENEVESE )) ( 1821
((GENOVA))
(1876- 97)
-
Col. Orazio Lorenzi Col. Tommaso Moschini Col. Giulio Pellegrini
(4°) (1897-
Col. Col. Col. Col. Col.
Giuseppe Durini. di Monza Giorgio Erno Capodilista Francesco Belletti Paolo Celebrini di S. Martino Carlo Campari
REGGIMENTO
« GENOVA
CAVALLERIA
ll
4°
4°
DRAGONI
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
(1920 -43)
Col. Carlo Campari Col. N icolao De N obili Col. Colombo Marone Col. Adriano Jones Col. Giulio Pellegrini Col. Ruggero Ubertalli Col. Guido Primerano Col. Carlo Ceriana Mayneri Col. Emilio Voli Tcn. Col. Elia Rossi - Passavanti (int.) Col. Giuseppe Costa Col. Vincenzo Boccacci Col. Alberto Lombardi GRUPPO EsPLORANTE
REGGIMENTO CAVALLERIA BLINDATA « GENOVA CAVALLERIA
ll
(1949- 58)
Riccardo Martinengo Marquet Ugo Centofanti Luigi }&echi Vincenzo Marini Giulio Cesare Flamini Mario Coppi Luigi Prova
REGGIMENTO
« GENOVA CAVALLERIA l>
Col. Luigi Prova Col. Giovanni de Laurentis Col. Franco Melotti Col. Riccardo Massa Col. Pasquale Lancieri Col. Giuseppe Torrigi.ani di Sepino e Santacristina Col. Geri Honorati Col. Ugo Ricci Col. Giacomo Fontana Ten. Col. Andrea Manganare (int.) Col. Sandro Azais Col. Antonio Viglietti
(1946- 49)
Magg. Nicola Tolomeo Ten. Col. Mario Zanninovich
SEDI
1683 1690 1690 1693 1695-97 1699- 1700 1700-03 1703-06 1708-09 1710 - II 1712 - 14 1715 1716 - 17 1719 1722 1733 1734 - 35 1736- 39 r739-4o
(4°) (1958)
Pinerolo Savoia Chivasso Savoia Fossano Asti Pinerolo Chieri Saluzzo Vercelli Saluzzo Pinerolo Fossano Savigliano Torino Fossano Lodi Fossano Alessandria
1740- 41 1742 -44 1745 r746-47 1747-48 1748-49 r749 - 5° 1751 - 52 1753 - 56 1756- 57 1 757- 58 1758-59 1759-60 1760 - 61 176r -fo 1762-63 1763-64 1767-68 1768-69 -
482 -
Savoia Saluzzo Vercelli Racconigi Novara Saluzzo Voghera Crescentino Vercelli Savoia Savigliano Voghera Vigevano Vercelli Pinerolo Savoia Fossano Saluzzo Savoia
1770 -71 1772 - 73 1 773- 74 1 774 -75 1776- 77 1779 1780- 81 1781 - 83 1784-85 1785-86 1786 - 89 1789 - 91 1792 -93 1794-95 1795- 96 1796-99 1815 -21 1821 - 22 1822- 23 1823- 25 1825-27 1827- 30 1830- 33 1833- 36 1836- 38 1838 - 41 1841 - 43 1 843-45 1845- 46 1846-48
1848 - 50 1850 .r.851 1851 - 52 1852 - 55 1855- 56 1856 - 58 1858 - 59 1859 1859 - 60 1860 - 62 1862-66 1866 - 68 1868- 70 1870-72 1872-77 1 877-78 1878 - 80 1880-84 1884-87 1887- 90 1890-93 r893-99 1899- 1904 1904- 12 1912- 26 1926- 33 1933-43 1946-47 1947
Voghera Casale Monferrato Saluzzo Savoia Vercelli Pinerolo Vigevano Saluzzo Pinerolo Savoia Savigliano Torino Alessandria Pinerolo Saluzzo Torino Alessandria Pinerolo Savigliano Casale Monferrato Venaria Reale Savigliano Vigevano Casale Monferrato Vercelli Savigliano Torino Saluzzo Savigliano Pinerolo
Casale Monferrato Alessandria Chambery Vercelli Saluzzo Torino Savigliano Saluzzo Vercelli Vigevano Milano Parma Firenze Caserta Napoli Vercelli Terni. Capua Napoli Udine Milano Lodi Vicenza Milano Padova Pordenone Bologna Roma Albenga Palmanova
FESTA
21 aprile: anniversario del combattimento ciel Bricchetto (1796)
GRUPPO SQUADRONI
<<
LANCIERI DI NOVARA»
« Albis ardua >>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE E' costituito con decreto 24 dicembre 1828, su otto squadroni con il nome di Reggimento « Dragoni
di Piemonte >>.
Il 3 gennaio 1832 cessa di appartenere alla specialità dragoni e assume il nome di « N ava-
ra Cavalleria>>. E' trasferito nella specialità della cavalleria leggera il 3 gennaio 1850, col nome di « Caval-
leggeri di No vara >>. Il 6 giugno 1860 passa alla specialità lancieri prendendo il nome di cc Lancieri di N avara >>. Pur continuando ad essere armato di lancia, il 10 settembre 1871 il reggimento assume la denominazione di 5° Reggimento Cavalleria
(Novara). Cambia ancora ,denominazione: Reggimento di Cavalleria e< No vara » ( 5°) il 5 novembre 1876; Reggimento << Lancieri di Novara>> ( 5°) il 16 dicembre 1897; cc Cavalleggeri di Novara >> il 20 aprile 1920, data sotto la quale al reggimento vengono tolte le lance. Sempre nel 1920 è reso depositario delle tradizioni del disciolto Reggimento « Cavalleggeri cli Piacenza >>. L'8 febbraio 1934, il reggimento assume nuovamente la denominazione di « Lancieri di
Novara».
Il IO giugno 1940 il reggimento è inquadrato nella 3a Divisione Celere « Principe Amedeo Duca d'Aosta», ed ha il seguente organico: comando, squadrone comando, I e II gruppo squadroni, 5° squadrone mitraglieri. Durante il 2" conflitto mondiale il deposito del reggimento costituisce nel 1940 il V e VI Gruppo Squadroni Appiedati e< Lancieri di Novara»; nel 1941 il XVI Gruppo Appiedato « Lancieri di Novara »; nel 1942 il III Gruppo Corazzato <e Lancieri cli Novara >>, il XXV Gruppo Appiedato « Lancieri di Novara», ed il Gruppo Squadroni Mitraglieri « Lancieri cli Novara)), L'8 settembre 1943, in seguito agli avvenimenti determinati dall'armistizio, il reggimento e le altre unità sono sciolte. H 1° settembre 1946 si ricostituisce quale Gruppo Esplorante 5° Lancieri che il I " febbraio dell'anno 1949 si trasforma in 5° Reg-
gimento Cavalleria Blindata « Lancieri di Novara>>. Il 4 novembre 1958 torna ad assumere la <lenominazione tradizionale di « Lancieri di N a-
vara>> ( 5° ). Nel 1964 viene contratto in gruppo squadroni con lo stesso nominativo.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME
I 848: combatte a Monzambano il 9 aprile, dove con uno squadrone contribuisce alla occupazione della località. A Mantova il 19 aprile, a Villafranca e Pastrengo il 30 aprile: a S. Lucia il 6 maggio si distingue con i suoi squadroni operanti anche isolatamente. Combatte poi a Calzoni e Sommacampagna, ove al colonnello Maffei di Boglio viene con-
cessa la medaglia ,d'oro; opera anche a Sona, Custoza e Volta. Infine si schiera per la difesa della città di Milano il 4 agosto. Per la campagna lo Stendardo viene decorato di medaglia di bronzo. 1849: prende parte alla battaglia di Novara. CRIMEA
(1855- 56)
Il 1° Squadrone, incorporato nel Reggimento di Cavalleria Provvisorio, è presente alla Cer-
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STEMMA DEL REGGIMENTO (( LANCIERI DI NOVARA» (5°) Descrizione araldica Scudo: Parti to semitroncato. Nel primo, inquartato da una croce d'argento: a) cinque punti d'oro equipoll enti a quattro d'azzurro (Genevois) . b} di porpora al cavallo allegro rivolto d'argento (Westfalia), c) di rosso alla croce d'argento attraversata in capo dal lambello d'azzurro di tre pendenti (Piemonte} . d} di rosso all 'aquila di nero cucita, dal volo spiegato; nel secondo, inquartato da una croce d'argento caricata in cuore dell'aquila di nero al volo abbassato: a) e d) d'azzurro alle fiamme trifid e di nero bordate di rosso, cucite, b) e c} d'oro alle f iamme trifid e di rosso bordate d'arg ento, tutte moventi dai cantoni opposti al centro; nel terzo. di rosso alla fascia d'argento murata di nero, merlata alla guelfa, accompagnata in capo da una stella d'argento ed in punta da una viera di pozzo all 'antica, murata di nero, pure d'argento. Il t utto abbassato al capo d'oro col quartier franco d'azzurro caricato dell'arma di Ucraina in oro . Ornamenti esteriori: Sullo scudo , il fregio dell 'Arma di cavall eria, specialità lancieri, con l'indicazione del numero del Reggimento. sormontato da un elmo. posto di profilo, cima to di tre fog lie di quercia d'argento, accompagnato sot to da se tte nastri posti annodati nel fregio e svolazzanti ai lati dello scudo; a destra, un nastro d'azzurro filetta to d'oro, un nastro d'azzurro fil et tato d'argento e due nastri d'azzurro ; a sinistra, un nastro d'azzurro filettato d'argento e due nastri d'azzurro . Sotto lo scudo, su lista con le estremità bifide d'argento. il motto: «
(D.P.R. 12 maggio 1953)
ALBIS ARDUA
»
naia il 16 agosto. Rientra al propno corpo il 18 giugno 1856. SECONDA D'INDIPENDENZA
(1859)
Combatte a Montebello il 20 maggio con vigorose cariche volte ad arrestare l'avanzata austriaca; lo Stendardo viene fregiato della seconda medaglia di bronzo al valer militare. CENTRO-MERIDIONE
(r86o - 61)
Si batte a Pesaro l'n settembre dove concorre all'accerchiamento del presidio, che è costretto ad arrendersi il giorno successivo. A Castelfidardo il 18 settembre il reggimento merita la terza medaglia di bronzo. Concorre all'assedio di Ancona dal 23 al 29 settembre; al Macerane il 20 ottobre il r Squadrone toglie ai borbonici la bandiera con lo stemma reale e la croce costantiniana di S. Giorgio, tuttora conservata nell'Armeria Reale di Torino, ottenendo così la medaglia .di bronzo, mentre al suo comandante, capitano Vincenzo Coconito di Montiglio viene conferita la medaglia d'oro. Il reggimento combatte ancora a S. Giuliano il 26 ottobre ed al Garigliano il 29. 0
\.
TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
Il reggimento combatte a Custoza. In questa battaglia Amedeo Ferdinando <li Savoia, già comandante dei « Lancieri di Novara >>, alla testa della Brigata « Granatieri di Lombardia >> ottiene la medaglia d'oro. Ro:MA (1870)
Partecipa alla campagna per la presa e l'occupazione della città. ERITREA
(1887-88) (1895-97)
Il reggimento concorre alla formazione dello Squadrone Cacciatori a Cavallo, nella prima campagna; invia un ufficiale e 75 uomini per corpi vari, nella seconda.
PRI1\!A MO}TDIALE
(1915- 18)
191 5: in maggio, il reggimento passa il confine ad Ontagnano presso Palmanova, occupa il paese ,di Ajello e si attesta a S. Lorenzo di Mossa. In giugno la sezione mitragliatrici partecipa alle azioni su Monte Cappuccio e in ottobre a quelle di S. Martino del Carso. 1916: «Novara>> appiedato, da maggio a luglio viene schierato nel settore Plava e quindi in quello di Anhovo. In luglio il I Gruppo Squadroni entra in linea alle Cave di Selz, il II sulle quote sopra Monfalcone. Il IO agosto il I Gruppo Squadroni occupa le posizioni di Monte Cosich ed impegna la retroguardia nemica sino al Debeli. 191 7: rimessi a cavallo, il 29 e 30 ottobre unitamente a << Genova» i « Lancieri di Novara >> occupano Pozzuolo del Friuli, con il compito di trattenere il nemico che attacca con preponderanti forze. Dopo otto ore di ininterrotto combattimento, avviene il ripiegamento reso difficile dalla pressione avversaria cui contrappone ,disperate violente cariche. Per tale condotta il reggimento è citato sul bollettino di guerra n. 891 « . .. la 1" e la 2"' Divisione di Cavalleria, specie i Reggimenti "Genova" e ' 1Novara" eroicamente sacrificatisi, meritano soprattutti l'ammirazione e la riconoscenza della Patria ». Allo Stendardo è conferita la medaglia d'argento. 1918: in ottobre durante la battaglia di Vittorio Veneto il reggimento combatte dal Piave fino al Tagliamento. Il I Gruppo Squadroni attacca il nemico verso Levade, il II passa il Piave agganciando le retroguardie nemiche sul Monticano) dove i due gruppi si riuniscono e catturano 655 uomini. e 35 mitragliatrici. Il 31 ottobre al ponte di Fiaschetti il reggimento merita la citazione sul bollettino di guerra n. 1266: « ... la II Brigata - Reggimenti "Genova Cavalleria" (4°) e "Lancieri cli Novara" (5°) --, già immortalatisi ora è un anno a Pozzuolo del Friuli, il 31 ottobre, con brillanti cariche ha assicurato alle
truppe retrostanti il ponte sulla Livenza di fronte a Fiaschetti ... >>. Il 2 novembre raggiunge Stazione per la Carnia ove cattura il comando e gran parte della 34" Divisione austriaca. Il tenente colonnello Gabriele d'Annunzio, che combatte con i colori di «Novara)), merita la medaglia d'oro per le sue audaci imprese in terra, in mare ed in cielo. La 1354" Compagnia Mitraglieri «Novara» si distingue nella liberazione di Trento.
AFRICA ORIENTALE
(1935 - 36)
Costituisce ed invia il 12° Squadrone Carri Veloci. Fornisce inoltre IO ufficiali e 538 uomini ad enti vari.
SECONDA :M ONDIALE
(1940 -45)
1940: inquadrato nella 3• Divisione Celere « Principe Amedeo Duca d'Aosta)) dall'u al 25 giugno concorre alle operazioni sul fronte occidentale. ,194r: dal 6 al 18 aprile prende parte alla campagna sul fronte jugoslavo e nei successivi mesi svolge operazioni cli controguerriglia nei Balcani. Il 20 luglio, dopo un breve riordinamento, sempre inquadrato nella 3" Divisione, parte per la Russia con il CSIR. Alla fine di agosto raggiunge il fronte sul Dnjeper, ove assume la difesa di un amp10 settore. Il 4 ottobre attraversato il Dnjeper a Loso\vaka si lancia all'inseguimento dei russi in ritirata. Il 17 ottobre a Uspenowka combatte contro retroguardie avversarie infliggendo loro numerose perdite. Combatte inoltre a Roja Dejewka ed infine entra in Stalino il 20 ottobre; ad Awdejewkwa <e Novara » cattura ingente quantitativo di materiali. A fine ottobre concorre all'occupazione cli Rjkowka e Gorlowka. Combatte inoltre a Desawka e Kriwoytorèz.
1942: posto in riserva invia il
gennaio il I Gruppo Squadroni appiedato per concorrere alla controffensiva di Alexandrowka, sul fiume Samara, ove subisce numerose perdite. Il tenente colonnello Massimiliano Custoza merita la medaglia d'oro alla memoria. Da gennaio a marzo i gruppi squadroni vengono impiegati in estenuanti attività esplorative e di combattimento. Combatte quindi a Krasnij - Lutsch il 18 luglio. In agosto il reggimento viene impiegato sul fronte del Don ed il 21 interviene per ri.sol vere la critica situazione in cui si era venuta a trovare l'estrema destra ·del1'ARMIR. Il 22 a Jagodnij interviene a favore di reparti di fanteria e nella carica cade il tenente Spotti> cui viene conferita la medaglia d'oro alla memoria. Il 24 «Novara)> si batte in difesa di Tschebotarewskij, ed il 26 e 27 di Bolschoj. Per il comportamento tenuto il reggimento viene decorato di medaglia d'oro. Sul fronte dell'Africa Settentrionale il III Gruppo Corazzato <e N ovara )> combatte in giugno a El Adem e a Fuka. Lo stesso reparto viene poi impegnato a El Alamein il 3 e 4 luglio e il 9 combatte a El Qatara dove cade il capitano Ferruccio Dardi, medaglia d'oro alla memoria. 21
1943: il reggimento, in Russia> viene impiegato, nell'ambito del Raggruppamento a Cavallo, fino a che nel maggio 1943 è rimpatriato. Il II Gruppo in rinforzo del C.A. Alpino, ne segue le drammatiche sorti. Intanto sul fronte africano il 27 marzo il Gruppo Mitraglieri <e Lancieri di Novara>>> inquadrato nel Raggruppamento Sahariano, conduce una tenace resistenza alle preponderanti forze nemiche ed il 2r aprile assegnato alla Divisione Corazzata « Centauro », resiste agli attacchi di forze blindo corazzate a El Gabel Guesci; solo trenta superstiti vengono fatti prigionieri. ·1942-43: il V Gruppo Squadroni e< Novara>> a Sibari e il VI Gruppo Squadroni « Novara >> a Catanzaro Marina partecipano alle operazioni di difesa costiera del territorio metropolitano. Dopo 1'8 settembre 1943 il tenente Andrea Paglieri merita la medaglia cl'oro al valor militare nella guerra di Liberazione.
RICOMPENSE ALLO STENDARDO AL V ALOR MJLIT ARE
MEDAGLIA o'ORo - Decreto r3 dicembre 1948 « Fedele al prestigio di magnanime tradizioni ed all'orgoglio di uno spirito marziale, testimone della più nobile prodezza, confermava con chiaro ardimento la sua reputazione in un difficile ciclo di operazioni offensive. Chiamato repentinamente a battaglia dall'avversario, che con la potenza del numero e dei mezzi irrompeva bramoso sulla riva del Don, con fiera risolutezza e spavalda fiducia di sé, affiancava i propri squadroni alle unità più provate, ovunqu~ intimando rispetto ai battaglioni avversari e imponendo loro, con azione m ultiforme e ful11:ine a> tempi di arresto validi e proficui per la d1~esa. ~anciato in rischiosa missione, portava 11 fremito delle sue armi e dei suoi cuori a sig?oreggiare nel vivo del dispositivo avversano, donde, fatto largo con le sciabole e i moschetti, si portava alla difesa di importante capos~ldo contro il quale si infrangevano inesorabilmente tutti i ritorni offensivi dell'avversario. Appiedato ed in arcioni, nell'impeto del corpo a corpo come nel cimento della carica irrefrenabile, cementava il vanto dell'eroismo all' ambizio:ie delle sue ardue imprese (fronte russ?: bactno minerario di Krasnij - Lutsch, luglio 1942; q. 137, q. 187, q. 200 di Tschebota~·ews~ij, Jagodnij, q. r91 di Satowskij, Dew1at K1jn, Bolschoj, 21 - 30 agosto 1942) i> .
MEDAGLIA o'ARGENTO - Decreto 13 dicembre 1948 << Durante dieci mesi di operazioni di guerra nell'impeto travolgente dell'attacco e nell'inseguimento protrattosi per duecento chilomet;i o in ?ur~ combatti_menti ·difensivi, sprezzan,e del nschio e solo impaziente di emeraere_ alla pari della propria reputazione, ha dom111~to c~n ~nfrangibile tenacia e nobile spirito d1 sacnfic10 l'ostilità e l'insidia dell' ambiente, affrontando fra le più dure difficoltà loo-i~tiche e di cl~ma ovunque il nemico e ovunq~e 1mponenclogh la sua aovressività ed il suo co. bb ragg10. Nuova prova del suo valore tradizionale ha d~to quando, in un settore particolarmente delicato del fronte ed in una fase incerta della lotta resa più ardua <:ialla eccezionale inc~emer~~a dell'inverno, con i suoi squadroni appiedati 111 concorso con altre unità e a fianco degli alleati, ha contenuto l'urto di soverchianti forze avversarie (fronte russo: Nipro, Uspenowka, Roja D ejewka, Kriwoytorez, Gorlowka, Samara, agosto 1941 - maggio 1942) i> .
MEDAGLIA DI BRONZO - Decreto ro maggio 1848 « Per essersi distinto nel fatto d'arme presso Verona il 6 maggio 1848 ii.
MEDAGLIA DI BRoNzo - Decreto 16 gennaio 1860 « _Per le b:illanti cariche eseguite nel combattimento cli Montebello e per i buoni servizi resi durante la campagna del 1859 ii.
MEDAGLIA D'ARGENTO - Decreto 5 giugno 1920 ~< Con alto valore e sublime spirito di sacri-
fìc10, contrastava all'imbaldanzito nemico l'avanzata al Tagliamento. Costretto ad asserragliarsi in Pozzuolo del Friuli, ne contese il poss~sso all'avversario resistendo sul posto per ventiquattro ore, finché, isolato ed accerchiato si . . ' apnva a sciabolate un varco tra le fanterie nemiche (Pozzuolo del Friuli, 29 - 30 ottobre r9r7) ii.
MEDAGLIA DI BRoNzo - Decreto 3 ottobre 1860 « Per la condotta tenuta dall'intero reggimento durante la campagna e specialmente per la battaglia di Castel.fìdardo (18 settembre 1860) )).
MEDAGLIA DI BR·ONZO - Decreto r giugno 1861 0
« Per essersi distinto nel combattimento del Macerone (20 ottobre 1860) ii . (Al I Squadrone). 0
MEDAGLIE D'ORO AL V ALOR MILITARE
Colonnello Ferdinando Maffei di Boglio: Verona, 14 giugno 1848 Capitano Vincenzo Coconito di Montiglio: Macerane, 20 ottobre 1860 Tenente Colonnello Massimiliano Custoza: Russia, 16 - 21 febbraio 1942
Capitano Ferruccio Dardi: Africa Settentrionale, 9 luglio 1942 Tenente Mario Spotti: Russia, 22 agosto
1942
COMANDANTI REGGIMENTO (( DRAGONI DI PIEMONTE )) ( 1828 -
32) Col. Giuseppe Gattinara di Zubiena Col. Carlo Pacchettini <li Serravalle REGGIMENTO << NovARA CAVALLERIA»
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
(1832 - 50)
Carlo Pocchettini di Serravalle Camillo Gazzelli di Rossana Carlo Rasini cli Mortigliengo Vittorio Gazzdli di Rossana Fer,clinanclo Maffei di Boglio Antonio Massida Alfonso Gazzelli di Rossana
REGGIMENTO
(( CAVALLEGGERI DI
Col. Col. Col. Col.
(5°) (1897-
1920)
N ov ARA ))
Federico Morozzo della Rocca Luigi Pilo Boyl di Putifigari Carlo Napoleone Bovis Giovanni Vasco
REGGIMENTO (( LANCIERI DI N OVARA))
Clemente Doux Manfredo Cagni Luigi Majnoni d'Intignano Roberto Cobianchi Luigi Berta Francesco Bottini Federico Langosco di Langosco
REGGIMENTO «LANCIERI DI NoVARAl>
(1850 - 60) Col. Col. Col. Col.
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
(1860-71)
Giovanni Vasco Amedeo cli Savoia - Aosta Ercole Rizzardi Alberto Costa Reghini
5° REGGIMENTO CAVALLERIA (NOVARA) (187r - 76)
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Federico Langosco cli Langosco Luigi Salvati Vittorio Emanuele di Savoia Alessandro Malingri di Bagnolo Federico Razzetti Alessandro Robolini Luigi Franchini Carlo Campari Maurizio Marsengo Eugenio D'Angelo Giordano
REGGIMENTO
(( CAVALLEGGERI
DI NOVARA))
(1920 - 34) Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Eugenio D'Angelo Giordano Pietro Panicali Francesco Guidi Rodolfo Vietina Remo Virzì Umberto Berarcli
Col. Alberto Costa Reghini REGGIMENTO REGGIMENTO
DI
CAVALLERIA
(1876-97) Col. Alberto Costa Reghini Col. Adriano Mazza
((NOVARA))
(5°)
Col. Col. Col. Col.
« LANCIERI
DI N OVARA ll
Cesare Lomaglio Carlo Lombardi Egidio Giusiana Carlo Pagliano
(1934 - 43)
GRUPPO EsPLORANTE
5°
REGGIMENTO «LANCIERI DI NOVARA))
L ANCIERI ( 1946 - 49)
64)
Magg. Pietro Carbone Magg. Aristide Ferrante
5°
REGGIMENTO CAVALLERIA BLI NDATA CIERI DI NOVARA >l
Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Col. Col. Col. Col.
Enrico Guidi Fabio Severo Cosmini Gennaro Casale Raphael Battistini
(( LANGRUPPO
(1949- 58)
Mario Grignolo Mario Zanninovich Ugo Barbato Aristide Ferrante Enrico Reisoli - Matthieu di Pian Villar Enrico Guidi
SQUADRONI
(( LANCIERI
DI
(1964) Ten. Col. Ten. Col. Ten. Col. Ten. Col. Ten. Col.
Giuseppe Carli Vittorio Alborino Pietro Giannattasio Mario Grasso Ermanno Brandes
SEDI 1828- 32 1833 1833 - 36 1836- 38 1838 - 41 1841 -44 1844-46 1846-47 1847-49 1849- 50 1850-52 1852-55 1855-56 1856- 57 1857- 58 1858 - 59 1859 - 60 1860 - 61 1861 - 62 1862-64 1864-65
Vigevano Savigliano Venaria Reale Casale Monferrato Vercelli Pinerolo Vercelli Savigliano Torino Voghera .Vigevano Casale Monferrato Chambery Pinerolo Torino Voghera Brescia Bologna Ferrara Bologna Modena
1865-66 1866-67 1867-68 1868 - 69 1869-71 1871 -74 1874 - 78 1878 - 82 1882- 84 1884-87 1887-92 1892-98 1898- 1902 1902- 09 1909- 21 1921 - 32 1932 - 34 1934-43 1946-47 1947
Parma Aversa Caserta Napoli Parma Torino Saluzzo Milano Udine Bologna Brescia S. Maria Capua V. Firenze Vercelli Treviso Parma Padova Verona Firenze Codroipo
FESTA 27 agosto: anniversario del fatto d'arme sul fronte del Don (1942)
8*
(5°) (1958-
NOVARA ))
GRUPPO SQUADRONI« LANCIERI DI AOSTA» « Aosta d'fer »
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
Il r6 settembre 1774 si costituisce il Reggimento di Cavalleria «Aosta)) su tre squadroni di due compagnie che il 26 ottobre 1796 è sciolto. Con decreto 3 novembre r83r viene ordinata la ricostituzione del Reggimento « Aosta Cavalleria >>. Passato il 3 gennaio 1850 alla specialità cavalleria leggera, assume il nome di « Cavalleggeri di Aosta». Il 6 giugno 1860 il reggimento è trasferito nella specialità lancieri col nome di « Lancieri di Aosta>). Il ro settembre 1871 assume la denominazione di 6" Reggimento di Cavalleria (Aosta), che gli viene mutata in Reggimento di Cavalleria «Aosta» ( 6°) il 5 novembre 1876 e successivamente in « Lancieri di Aosta l> ( 6°) il r6 dicembre 1897 e in « Cavalleggeri di Aosta» il 20 aprile 1920. L'8 febbraio 1934 il reggimento riprende il nome di Reggimento « Lancieri di Aosta>>. Per la guerra 1935 - 36 costituisce il III e il IV Gruppo Mitraglieri autocarrati i quali il 1° gennaio 1937 prendono rispettivamente il nome di III e IV Gruppo « Cavalieri di Neghelli >>.
Nel 1920 il reggimento è reso depositario delle tradizioni del disciolto Reggimento cc Cavalleggeri di Caserta )>. Nell'ottobre 1940 il reggimento, alle dipendenze del Comando Raggruppamento del Litorale in Albania, ha il seguente organico: comando, squadrone comando, I e II gruppo squadroni, squadrone mitraglieri. Durante il secondo conflitto mondiale il deposito del reggimento costituisce il VI Gruppo Mitraglieri <<Aosta>) ed i Gruppi Appiedati e< Aosta»: VIII, IX, XIII, XXI, XXIII, XXX, XXXI, LVII, nonché il XXVI Battaglione Movimento Stradale: unità tutte che si sciolgono nel settembre 1943 per gli eventi determinati dall'armistizio. Il 14 ottobre 1943 il reggimento, che si trova dislocato in Grecia, in seguito agli eventi bellici si scioglie. Il 15 luglio 1951 viene ricostituito come 6° Reggimento Cavalleria Blindata e< Lancieri di Aosta». Il 24 novembre 1958 riassume la tradizionale denominazione di Reggimento cc Lancieri di A osta l> ( 6°) . Nel 1964 viene contratto in gruppo squadroni con la medesima denominazione.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME FRANCO - PIEMONTESE ( 1792 - 96) Nel 1792 - 93 e 1794 opera sul confine francese e nel Nizzardo; nel 1795 è annesso al corpo austro - sardo e nel 1796 due squadroni operano tra Chisone e Macra.
PRIMA D'INDIPENDENZA (1848 - 49) I 848: 1'8 aprile entra, primo reparto, a Goito caricando il nemico ed occupando il ponte
sul Mincio; il 19 aprile, nella ricognizione su Mantova in avanguardia prima e in retroguardia poi, sostiene le azioni del I Corpo nel corso dell'intera giornata. Il 6 maggio a S. Lucia fiancheggia la 2a Divisione e protegge il ripiegamento del I Corpo su Villafranca. Nella seconda battaglia di Goito (30 maggio) il reggimento prevede e previene le mosse del1'avversario impedendogli la sorpresa e caricando ben cinque volte per consentire al I Corpo di manovrare adeguatamente.
- 49° -
STEMMA DEL REGGIMENTO
«
LANCIERI DI AOSTA» (6°)
Descrizione araldica Scudo: Inquartato. Nel primo e quarto ci'argento, al l'aquila spiegata di nero, rostrata e membrata d'oro: nel secondo e terzo di nero, al leone armato e linguato dì rosso; ìl t utto abbassato ad un capo d'oro. Ornamenti esteriori: Sullo scudo. il fregio dell'Arma di cavalleria, specialità lancieri, con l'indicazi one del numero del Reggimento. sormontato da un elmo posto di profilo, cimato di tre foglie di quercia di rosso, ed accompagnato sotto da sei nastri annodati nel fre gio e svolazzantì ai lati dello scudo: a destra. uno d'az zurro fil ettato d'oro. uno d'azzurro filettato d'argento ed uno d'azzurro; a sinistra, due d'azzurro ed uno d'azzurro ai fil etti centrati di argento. Sotto lo scudo, su lista d'argento con le estremità bifide di rosso, il motto:· «
(D.P.R. 10 aprile 1954)
AOSTA D'FER
»
II 22 luglio concorre all'investimento di Mantova. Il 24 ripartito per squadroni combatte a Sommacampagna; il 25 a Custoza carica sul colle della Berettara a favore della 4" Divisione. Partecipa infine alla difesa della città di Milano il 4 agosto. r 849: il 20 marzo è spinto in perlustrazione sino a S. Martino di Magenta; il 21 compie ardite ricognizioni sulle strade verso Milano ed infine il 23, a Novara, conduce rìpeh1te cariche tendenti ad alleggerire la forte pressione avversaria su fanterie e artiglierie. Merita la prima medaglia d'argento. CRIMEA
(1855 - 56)
Partecipa con il 1° Squadrone alla formazione del Reggimento Provvisorio di Cavalleria che combatte a Kamara il 25 maggio e alla Cernaia il r6 agosto. Rientra alla propria unità il 18 giugno 1856. SECONDA D'INDIPENDENZA
(1860-70)
E' impegnato nella zona di Lucera e delle Murge dove fronteggia i briganti dal marzo 1863 al gennaio 1864. TERZA D'INDIPENDENZA
ROMA
(1870)
Partecipa all'occupazione di Civita Castellana il 12 settembre ed alla presa di Roma il 20. ERITREA
(1887- 88) (1895-97)
Concorre con alcuni elementi alla formazione dello Squadrone Cacciatori a Cavallo d'Africa, nella prima campagna; invia un ufficiale e 69 uomini per formazione di unità varie, nella seconda.
LIBIA (1911 - 12) 4 ufficiali e 140 uomm1 completano altre unità mobilitate.
(1859)
A Castelnuovo Scrivia il 5 maggio, durante una ricognizione, il 1° Squadrone si scontra con il nemico e cattura una pattuglia austriaca. Il 20 maggio a Montebello il reggimento con ripetute cariche, consente ed appoggia il contrattacco della Divisione alleata Forey. Prende inoltre parte all'attacco sulle alture di Pozzolengo e a Madonna della Scoperta il 24 gi,ugno; infine concorre all'assedio di Peschiera dal 26 giugno al 7 luglio. BRIGANTAGGIO
mento, per il suo comportamento nel quadrato dì Villafranca. A Medole il 2 luglio si scontra ripetutamente ~0~1 gli Ulani con tale vigore da costringerli a np1egare. Il 25 luglio entra per primo in Udine liberandola.
(1866)
Nella battaglia di Custoza (24 giugno) interviene a Monte Vento per proteggere la ritirata della la Divisione e consentire l'intervento della riserva meritando la medaglia d'oro. Viene decorato di medaglia d'oro anche il principe Umberto di Savoia, già comandante del reggi-
- 49 1
PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
191 5: la sezione mitraglierì combatte con la fanteria e il 27 luglio si distingue a quota r 18 di Vermegliano. Il reggimento svolge funzioni di pattugliamento e ricognizione sull'Isonzo e di protezione ,del ponte dì Colussa. 1916: il 16 maggio «Aosta>> è impegnato, allo sbocco delle Valli Vicentine, nel concorso all'arginamento dell'offensiva austriaca sugli Altipiani. Si distingue inoltre per brillanti azioni di pattugliamento sull'Altopiano dei Sette Comuni. 1917: il reggimento, nei mesi di agosto settembre, .distacca vari reparti con funzioni di collegamento e sicurezza a favore delle grandi unità della 2 .. Armata. Il 25 agosto concorre alle operazioni sulPAltipiano della Bainsizza. Dall'ottobre al novembre il reggimento prende parte attiva alle azioni di copertura della ritirata della 2" Armata e si distingue nei combattimenti di Cividale il 27 ottobre, ,d i Paga-
gnà il 29 ottobre, di Tappo il 4 novembre e sul Livenza ritardando l'avanzata nemica. Il 24 ottobre il ten. colonnello Maurizio Piscicelli, al comando di un battaglione di fanteria, merita la medaglia d'oro a Kamno Alto. I 91 8:
nel gi ugna sul Medio Piave il I Gru ppo è impiegato in servizi di pattugliamento e collegamento presso il XVI Corpo d'Armata. Nella battaglia di Vittorio Veneto, superato il Piave, il reggimento lanciato all'inseguimento, si distingue nelle azioni sul Monticano di Cordovado e del ponte di Latisana, salvato dalla tentata distruzione da parte degli austriaci. Dopo aver impedito anche il brillamento del ponte di Chiarmacis e di. Precenico, cattura in Pocenia due colonne austriache di carriaggio con le scorte, per un totale <li venti ufficiali e seicento uomini. Il 4 novembre con una audace carica il reggimento entra per primo a Corgnolo, indi punta su Cervignano. Lo Stendardo viene fregiato di una medaglia di bronzo. AFRICA ORIENTALE
(1935 - 36)
Appronta varie unità: complementi, salmerie, mitraglieri per enti mobilitati per un totale di 126 ufficiali e 5.660 uomini. Mobilita ed invia il III e IV Gruppo Squadroni Mitraglieri sul fronte somalo. Il III Gruppo quale avanguardia del Raggruppamento Celere punta su Neghelli, e dopo i combattimenti di Filtù e Ganale Doria il 20 gennaio occupa la località, meritando la citazione nel comunicato di guerra n. 103. Nel prosieguo delle operazioni, tendenti a consolidare l'occupazione, sostiene i combattimenti di U adarà, Malca Guba il 2 febbraio, Darar, Agheremariam, Adicciò. Anche il IV Gruppo prende parte alle successive operazioni in unione con il III per la definitiva occupazione della zona dei Grandi Laghi, al termine delle quali i reparti rientrano in Patria. Entrambi i gruppi sono decorati con medaglia di bronzo dopo essere stati citati nei comunicati n. n5 e 183. Al capitano Amedeo De Rege Thesauro e al sottotenente Ludovico Menicucci viene conferita la medaglia d'oro.
- 492
Rimangono in colonia alcuni ufficiali in servizio presso altri reparti. Di essi i tenenti Mario Tacca e Renato Togni sono decorati di medaglia d'oro alla memoria. ALBANIA
(1939)
Partecipa alle operazioni per l'annessione con il comando di reggimento ed il I Gruppo Squadroni. SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1940: nell'ottobre «Aosta» supera il confine greco e guada il fiume Kalamas dove incontra una forte resistenza da parte avversaria. Tuttavia il 9 novembre conduce una puntata offensiva, roo km. oltre le linee, su Paramythia dove vengono incencjiati depositi di materiali. Combatte inoltre a Vedhove, Riaf, M. Murzines e Val Suhe dal 23 al 27 novembre. II 28 novembre viene impiegato per un contrattacco in direzione di Politciani, ma la reazione nemica è violenta ed il reggimento subisce notevoli perdite. 1941: impiegato nei primi mesi in azioni di contenimento dapprima e di contrattacco poi, il 28 marzo si porta a Krue, con una marcia di trasferimento verso la Jugoslavia per costituire un .fianco ·difensivo: il 1° Squadrone entra a Dibra quale primo reparto italiano. Rientrato in Grecia in giugno il reggimento presidia tale territorio. Il VI Gruppo Squadroni Mitraglieri « Lancieri di Aosta » opera in Li.bi a: nel settembre è schierato a sud di Tobruk ed oppone strenua resistenza a massicci attacchi portati dagli inglesi a Bir el Salem e a Bir el Azazi il 7 ed il IO ottobre; malgrado l'inferiorità di mezzi, resiste ancora il 19 novembre, ed è nuovamente impegnato, il 7 dicembre, allorché affronta truppe di fanteria e mezzi corazzati opponendosi validamente al nemico ed infliggendogli gravi perdite .di uomini e di mezzi. In questo fronte il generale Federico Ferrari - Orsi comandante il X Corpo d'Armata (già comandante del reggimento) cade sul campo il 18 ottobre 1942; gli viene conferita la medaglia d'oro alla memoria. -
.,
1942: il reggimento a cavallo presidia dapprima Atene, è inviato poi in Tessaglia ove rimane fino al settembre dell'anno successivo. Da novembre opera nella Venezia - Giulia il LVII Gruppo Appiedato «Aosta» con compiti di difesa costiera, mentre l'VIII e IX presidiano con gli stessi compiti la zona di Soverato - Catanzaro. Il XXI e il XXXI Gruppo Appiedato sono dislocati in Jugoslavia.
1943: il III Gruppo ripiega in Tunisia, ove, nel marzo è impegnato a Sened Maknasi e a Gebe] Noemia. Nel luglio il XXIII Gruppo Appiedato « Aosta» prende parte alla difesa della piazza militare di Marina di Reggio Calabria, combat-
tendo a Villa S. Giovanni. Intanto il XXX Gruppo Squadroni Appiedato « Aosta » prende parte alla difesa del porto « N >> di Palermo. Il reggimento 1'8 settembre in Grecia, rifiutando di arren<lersi ai tedeschi, stringe un patto di cobelligeranza con gli alleati e si ritira a Pirgos; il 12 settembre inizia l'attività antitedesca conducendo combattimenti a Kalabaka, Chiana e all'aercoporto di Larissa. Il 14 ottobre due battaglioni di partigiani greci a Trikkala attaccano all'alba, a tradimento, il reggimento costringendolo a sera alla resa. Intanto il I Gruppo distaccato a Pirgos, si oppone ai tedeschi e si arrende solo dopo aver ricevuto l'ordine dal comando superiore di sospendere la resistenza.
RICOMPENSE ALLO STENDARDO AL V ALOR MILITARE
MEDAGLIA n'ORo - Decreto 6 dicembre 1866
MEDAGLIA DI BRoNzo - Decreto 21 aprile 1939
« Visto che la 1" Divisione trovavasi in ritirata inseguita dal nemico fino quasi a Monte Vento, furono fatti avanzare due squadroni di lancieri <li Aosta e quindi gli altri dello stesso reggimento; tutti con brillanti e ripetute cariche, arrestarono l'inseguimento del nemico e diedero tempo a concentrare presso il Monte Vento la riserva del corpo d'armata, rendendo così uno splendido ed eminente servizio (Custoza, 24 giugno 1866) ».
« Meraviglioso fascio di energie e di entusiasmi, splendidamente affermatosi nella conquista di Neghelli, dopo aver efficacemente concorso ~ con i reparti di una colonna di grande unità operante isolata in Africa Orientale ad aprirsi col ferro, col fuoco e col piccone la strada per la conquista della regione dei gran<li laghi; in un aspro, duro combattimento contro forte ed agguerrita massa di ribelli saldamente organizzati a difesa e modernamente armati di fucili e mitragliatrici, clava splendida prova di valore travolgendo ed annientando la resistenza nemica. Compiva successivamente importanti ricognizioni in forza verso munite posizioni avversarie, assolvendo in modo brillante i compiti affidatigli (ciclo operativo della regione dei Laghi, giugno - dicembre 1936) ». (Al III Gruppo Squadroni Mitraglieri «Aosta»).
MEDAGLIA D'ARGENTO - Decreto 13 luglio 1849 « Per l'ottima condotta tenuta alla battaglia di Novara (23 marzo 1849) e in tutta la campagna del 1848 ».
MEDAGLIA DI BRONZO - Decreto 5 giugno 1920 « Lanciati all'inseguimento del nemico, gli squadroni di Aosta giunsero primi ai ponti di Latisana, salvandoli dalla distruzione. Caricarono poi e travolsero a Corgnolo l'estrema pugnace resistenza nemica (dal Monticano a Cervignano, 29 ottobre-4 novembre 1918) ».
-
MEDAGLIA DI BRONZO - Decreto 2 maggio 1939 « Reparto splendido per disciplina, entusiasmo, spirito di abnegazione e valore, dopo aver efficacemente concorso alla conquista ,d i Neghelli, in lunghi mesi di campagna di grande 493 -
polizia coloniale aspra e dura per le difficoltà del terreno e le insidie del nemico, dava cos~ante esempio delle più belle virtù militari. Nei molteplici combattimenti che portavano alla conquista del territorio del Governo dei Galla e dei Sidama, segnava col sangue dei suoi migliori le tappe della marcia che conduceva alla finale vittoria (ciclo operativo della regione dei Laghi, giugno -<licembre 1936) >>. (Al IV Gruppo Squadroni Mitraglieri «Aosta»).
CROCE DI GUERRA - Decreto 31 dicembre 1947 Nel primo aspro vittorioso periodo della campagna greca operò con es•rema audacia e con alto spirito aggressivo. A Paramythia, lil Valle Suhe, sulle posizioni di Stegopoli seppe sempre e in ogni occasione intervenire con decisione e indomito valore, concorrendo alle audaci impre~e dei fanti e dividendo con essi i sacrifici e pericoli (fronte greco - albanese: Paramythia, Val Suhe, Riaf e Murzines, 28 ottobre - 5 dicembre 1940) >>. <<
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE
Capitano Amedeo De Rege Thesauro: Somalia, 2 febbraio 1936
Sottotenente Ludovico Menicucci : Somalia, 8 aprile 1936
COMANDANTI
REGGIMENTO 96) Col. Col. Col. Col. Col.
DI
CAVALLERIA (( AOSTA)) (1774 -
Vittorio Em. ,di Savoia duca ,d'Aosta Alessandro Amoretti d'Envie Francesco Zavattaro Ignazio Nomis di Pollone Giuseppe Castellamonte di Lessolo
REGGIMENTO « AosTA CAVALLERIA>> (1831 - 50) Col. Col. Col. Col. Col.
Bonifacio Visconti d'Ornavasso Edoardo Vincenzo Ferrero Leopoldo Gianazzo di Pamparato Angelo Bongiovanni di Castelborgo Alessandro Broglia di Mombello
REGGIMENTO « CAVALLEGGERI DI AosTA » (1850 60) Col. Alessandro Broglia di Mombello Ten. Col. Enrico Martin.i di Cigala Magg. Alessandro Quadro & Ceresole Ten. Col. Benedetto Anibakli Biscossi Ten. Col. Achille Angelini REGGIMENTO (( LANCIERI DI AosTA )) (1860 - 71) Col. Achille Angelini -
Col. Umberto Ranieri di Savoia Principe di Piemonte Col. Alessandro Vandone di Cortemilia Col. Eugenio Roero di Settime Col. Gerolamo d'Humilly de Chevilly Ten. Col. Giuseppe Municchi 6° REGGIMENTO DI CAVALLERIA (AOSTA) (1871 76) Col. Giuseppe Municchi
REGGIMENTO DI CAVALLERIA « AosTA » (6°) (1876 - 97) Col. Giuseppe Municchi Col. Guido Gabutti di Bestagno Col. Antonio Trotti Bentivoglio Col. Eugenio Pautassi Col. Edoardo Frigerio Col. Guido Richetta di V algoria REGGIMENTO « LANCIERI DI AOSTA» (6°) (1897 1920) Col. Guido Richetta di Valgoria Col. Cesare Guglielminetti Col. Carlo Crotti De Rossi di Costigliole Col. Demetrio Salvo 494 -
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
6°
Carlo Asinari di Bernezzo Vittorio ,de Raymondi Oreste Chionetti Alberto Reynaud Carlo De Rege Thesauro Gherardo Lostia di Santa Sofia Ruggero De Ruggero
REGGIMENTO (( CAVALLEGGERI DI AOSTA))
Col. Enrico Corona Col. Adriano Combi Col. Edoardo Vergano
(1920 -
REGGIMENTO « L ANCIERI DI AOSTA»
(6°) (1958 -
64) Col. Col. Col. Col.
Cesare Bonati Cesare Aymonino Guido Primerano Federico Ferrari Orsi
Augusto Heer Paolo Bruna Mario Ruggiero Giangiorgio Barbasetti di Prun
GRUPPO SQUADRONI «LANCIERI DI AosTA» REGGIMENTO
Col. Col. Col. Col. Col.
« LANCIERI
DI AOSTA
l)
(1934 - 43)
Giuseppe De Sanctis Raffaele Pelligra Giovanni Imperiali Goffredo Ricci Giuseppe Berti
Ten. Col. Paolo Nigro Ten. Col. Giuseppe Genova Magg. Germano Salsotto Ten. Col. Rodolfo Puletti Ten. Col. Enrico Boscardi Ten. Col. Giuseppe Deliperi
SEDI
1774 1796 1831 - 33 1833- 36 1836- 38 1838-40 1840-42 1842-45 1845-47 1847-48 1848-49 1849-50 1850 - 51 1851 - 52 1852 - 55 1855- 56 1856 - 58 1858 - 59 1859 1859 - 60 1860 -61 186! -62
« LAN-
(1951 - 58)
Col. Alessandro Levesi
34) Col. Col. Col. Col.
R EGGIMENTO CAVALLERIA BLINDATA CIERI D I AOSTA»
1862 1862 1862 1862-63 1863-64 1864 1864 - 65 1865-66 1866-67 1867-69 1869-70 1870 - 71 1871 - 74 1874 - 78 1878 - 81 1881 - 85 1885 - 87 1887-92 1892 - 97 1897- 98 1898 - 1901 1901 - 07
Voghera Casale Monferrato Vercelli Pinerolo V enaria Reale Casale Monferrato Vigevano Savigliano Vigevano Savigliano Vigevano Saluzzo Torino Voghera Vigevano Casale Monferrato Chambery Pinerolo Brescia Melzo Vigevano Torino
- 495 -
Modena Firenze Terni S. Maria Capua V. Lucera Caserta Voghera Milano Verona Parma Firenze Roma Terni Vicenza Bologna Caserta Lucca Firenze Parma Saluzzo Savigliano Nola
(1964)
1907 - 09 Firenze 1909 - 32 Ferrara 1932 - 43 Napoli
1951 Bologna 1951 - 64 Reggio Emilia 1964 Cervignano del Friuli
FESTA
24 giugno: anniversario del combattimento di M. Vento - Custoza ( 1866)
GRUPPO SQUADRONI << Sic
«
LANCIERI DI MILANO»
personat virtus l>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
In esecuzione del decreto 25 agosto 1859, si costituisce il 16 settembre successivo il Reggimento « Cavalleggeri di Milano >l su tre squadroni. Con decreto 6 giugno 1860 cambia specialità ed assume la denominazione di « Lancieri di Milano)). Il 10 settembre 1871 si denom1na 7° Reggimento di Cavalleria (Milano) pur rimanendo armato di lancia. Il 5 novembre 1876 muta il nome in Reggimento di Cavalleria « Milano >l ( 7°) e il 16 dicembre 1897 in Reggimento « Lancieri di Milano» ( 7° ). Nel 1919 è reso depositario delle tradizioni
del disciolto Reggimento « Cavalleggeri di Palermo » (30°). Nel 1920 è sciolto. Viene ricostituito nel marzo 1938 in Civitavecchia, con funzioni di Scuola Centrale Truppe Celeri, il Reggimento « Lancieri di Milano>) su un gruppo squadroni a cavallo, un plotone mitraglieri, un plotone carri veloci. , Nel 1940, perse le funzioni di Scuola, il reggimento è inviato in Albania ed incorpora, quale II, un gruppo di cavalleria formato da albanesi. Disciolto nel settembre 1943 a seguito degli eventi bellici, viene ricostituito il 1° settembre 1964 quale Gruppo Squadroni « Lancieri di Milano».
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME CENTRO- MERIDIONE
(1860- 61)
E BRIGANTAGGIO
(1860 - 70) Varcato il confine a Cattolica l' II settembre 1860, partecipa alla conquista di Fano. A Senigallia il 13 settembre per le brillanti cariche allo Stendardo è conferita la medaglia di bronzo. Combatte a Castelfìdardo, Ancona, S. Giuliano. Il 18 ottobre, superato il Tronto, si batte al Macerone e sul Garigliano. Prende parte all'assedio di Gaeta dal novembre 1860 al febbraio 1861. Partecipa quindi dal 186! al 1864 alla repressione del brigantaggio nelle provincie meridionali.
TERZA D'INDIPENDENZA
Ra.MA (1870) Partecipa alle operazioni per la presa della città. ERITREA
(1887- 88) (1895-97)
Concorre alla formazione dello Squadrone Cacciatori a Cavallo nella prima campagna; invia un ufficiale e 74 uomini per vari corpi, nella seconda.
LIBIA (1911 - 12) Fornisce ad alcuni corpi mobilitati 2 ufficiali e 100 uomini. Il tenente Ruggero Bardazzi del 5° Squadrone Savari merita la medaglia d'oro a Regima il 22 aprile 1913.
(1866)
Due squadroni partecipano ai fatti d'arme di Primolano il 22 luglio, e Borgo Val Sugana il 23 dove sconfiggono un distaccamento austriaco e lo costringono a ritirarsi su Levico.
- 497
PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
191 5: in avanscoperta alla 2• Divisione di Cavalleria varca il confine e raggiunge Cervignano; superato l'Isonzo, prende parte al fatto ~
d'arme di Staranzano ed occupa Ariis e San Canziano. La sezione mitragliatrici che opera appiedata a Monfalcone e sul Sei Busi, riceve un encomio per l'efficace comportamento.
1916: concorre alla copertura della radunata della 5a Armata durante l'offensiva degli Altipiani, disimpegnando compiti esplorativi nel settore Bassano del Grappa - Marostica. 191 J.' nell'agosto conduce attivo pattugliamento sulla Bainsizza. Nell'ottobre - novembre dal Torre al Piave conduce tenace e aggressiva azione ritardatrice e di protezione del ripiegamento irrigidendo la resistenza sull'Isonzo, sul Canale Ledra, a Torreano, a Travesio, S. Vito di Fagagna, S. Daniele del Friuli, Pinzano, Spilimbergo. Sul Meduna e sul Livenza reitera le ultime resistenze prima di passare ad ovest del Piave il 9 novembre.
1918: in linea nella zona di S. Pietro di Novello - Rovarò - Villa Premuda, il reggimento si attesta in giugno a Monastier di Treviso dove subisce un violento attacco avversario. Il I Gruppo difende il Fosso Palumbo, ed il II le Fornaci; il 4° Squadrone caricando, respinge a sciabolate un battaglione austriaco di cui cattura parecchi uomini e tutte le mitragliatrici. Il 19 giugno l'azione del reggimento è tale da meritare la citazione sul bollettino di guerra n. 1123= « ... squadroni dei "Lancieri di Milano" (7°) e di "Vittorio Emanuele II" (10°), intervenendo arditi e decisi nella lotta ad occidente di Zenson per arrestarvi il tentativo di sfondamento nemico del giorno 19, hanno aggiunto una nuova pagina alla storia gloriosa dei loro reggimenti e dell'Arma di Cavalleria ... JJ. Nella battaglia di Vittorio Veneto varca il
Piave a Palazzon e marcia in ,direzione di Oderzo, ove il 31 ottobre prende contatto con le retroguardie nemiche. Il 3 novembre passa a guado il Tagliamento ed a Sclaunicco cattura una intera brigata austriaca. A Palmanova e a Cervignano, vinte le ultime resistenze in uno scontro particolarmente sanguinoso, paralizza l'intenso movimento ferroviario del nemico in ritirata, arrestandosi per effetto dell'armistizio del 4 novembre. SECONDA MONDIALE (1940 -45)
1940: il 28 ottobre supera il confine greco e si attesta sul fiume Kalamas; i primi di novembre, superato il fiume, dopo aver vinto forti resistenze nemiche, occupa la località di Margherition. Successivamente, con ardita azione di ricognizione, vincendo sfavorevoli condizioni atmosferiche, raggiunge il fiume Vuvos penetrando per 100 km. nelle linee nemiche; accerchia e cattura poi un battaglione avversario. Durante il ripiegamento fino ai monti Acrocerauni « Milano JJ assolve alle funzioni di retroguardia meritando la citazione sul bollettino di guerra n. 193. 1941: in aprile prende parte al forzamento della testa di ponte jugoslava sulla Drina e partecipa alla sanguinosa battaglia per Dibra nella valle dello Ostrenj Voge!. Per questo fatto d'armi viene conferita la medaglia d'oro alla memoria del lanciere Alfredo Notte e lo Stendardo è decorato con la croce di guerra. 1942: prende parte alle operazioni contro i guerriglieri in Albania e Croazia. I 94 3: 1'8 settembre il reggimento, per ordine superiore, si scioglie in Albania.
RICOMPENSE ALLO STENDARDO AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA
DI
BRONZO - Decreto 3 ottobre 1860
« Per la brillante condotta tenuta durante la campagna ·del 1860 e pel fatto d'arme cli Senigallia JJ.
MEDAGLIA
DI
BRoNzo - Decreto 5 giugno 1920
« Per l'abnegazione e l'elevato sentimento del dovere spiegati nella giornata del 19 giugno sul Piave, per le brillanti qualità militari riaf-
fermate nelle successive azioni ciel 23 e 24 giugno sul Piave Vecchio e nella rapida e irruenta avanzata nell'ottobre e novembre 1918 dal Piave a Palmanova e Cervignano ». CROCE
DI
suoi lancieri appiedati, spezzando, in duri combattimenti, l'impeto avversario e rinnovando, nello slancio del contrassalto e nella tenacia della resistenza, l'antica tradizione di gloria (Valle Ostrenj, 9- 12 aprile 1941) )).
GuERRA - Decreto 31 dicembre 1947
« In una situazione particolarmente difficile opponeva al nemico la insuperabile barriera dei
MEDAGLIE D'ORO AL V ALOR MILITARE
Soldato Alfredo Notte: Jugoslavia, ro - 11 aprile 1941
COMANDANTI REGGIMENTO
(( CAVALLEGGERI
DI
MILANO))
REGGIMENTO (( LANCIERI DI MILANO))
(1859 - 60)
Col. Achille Bonelli Col. Guido Parvopassu Col. Rodolfo Della Croce di Dojola Col. Alberto Federzoni Col. Demetrio Paoletti Ten. Col. Giandomenico Zorze Col. Carlo Formigginì Col. Cesare Toso Col. Wilfrido Petrosini Col. Ernesto Filo Della Torre di S. Susanna Col. Ulrico Pastore degli Stocchi Col. Giuseppe Manzotti
Magg. Carlo De Barral
REGGIMENTO (( LANCIERI DI MILANO))
(1860 -71)
Magg. Carlo De Barral Col. Alessandro Boglio
7° REGGIMENTO DI
CAVALLERIA (MILANO)
(1871 -
76) Col. Alessandro Boglio Col. Alessandro Galli Della Loggia Col. Pietro Zanar<li Lancli
REGGIMENTO ( 1 876
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
(7°) (1897-
1920)
DI
CAVALLERIA
((MILANO))
REGGIMENTO (( LANCIERI DI MILANO )) ( 1938 - 43)
Col. Col. Col. Col. Col.
(7°)
- 97) Pietro Zanar.di Landi Francesco Boselli Carlo Mago Ettore Della Rovere di Montiglio Luigi Colomberi Dario Guglielminetti Achille Bonelli
Cesare Lomaglio Ugo De Carolis Mario Badino Rossi Giorgio Morigi Tommaso Barbantini
GRUPPO
SQUADRONI
(( LANCIERI
DI
(1964) Teo. Col. Ten. Col. Ten. Col. Ten . Col.
- 499 -
Giuseppe Arcidiacono Ardente Lusso Roveto Rosario Staglianò Domenico Sajeva
MILANO ))
SEDI 1859 - 60 1860 - 61 1861 1861 r86r -fo 1862-63 1863 1863-64 1864-66 1866 1866- 68 1868-70 1870 1870 -72
Vercelli Fondi Napoli Foggia S. Maria Capua V. Caserta Voghera Torino Bologna Ferrara Lodi Lucca Roma Noccra
1872-75 1875-78 1878 - 8r 1881 - 84 1884- 87 1887-92 1892-97 1897- 1901 1901 - 07 1907- 09 1909- I2 1912 - 20 1938-43 1964
Napoli Parma Vicenza Saluzzo Milano Voghera Nola Parma Savigliano Brescia Pordenone Padova Civitavecchia Monza
FESTA 19 gmgno: anniversario <lel combattimento di Monastier di Treviso (1918)
-- 500 -
k
STEMMA DEL REGGIMENTO " LANCIERI DI MONTEBELLO
»
(8°)
Descrizione araldica Scudo; Partito. Nel primo inquartato: a) d'oro, all'aquila spiegata di nero, b) di nero al
leone d'argento armato ~ linguato di rosso, c) di argento al capo di rosso. d) di rosso alla cro ce d'argento; nel secondo d'argento all'albero al naturale, cimato da una stella d'azzurro, nodrito su un monte di verde movente dalla punta, accostato da due draghi pure di verde, affrontati e controrampanti, linguati e illuminati di rosso. Ornamenti esteriori: Sullo scudo il fre gio dell'Arma di cavalleria, specialità lancieri, con l'indicazione del numero del Reggimento su disco d'argento, sormontato da un elmo, posto di profilo, cimato di tre fo glie di querc ia di verd e ed accompagnato so tto da un nastro d'azzurro filettato d'argento, posto uscente dal fregio e svolazzante ai lat i dello scudo. Sotto lo scudo, su lista d'argento con le estremità bifide di verde bordate di nero, il motto: «
(D.P.R. 25 giugno 1953)
IMPETU HOSTEM PERTERREO
»
REGGIMENTO « LANCIERI DI MONTEBELLO » (8°) <<
Impetu hostem perterreo »
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE In esecuzione del decreto 25 agosto r859 viene istituito il r6 settembre successivo il Reggimento « Cavalleggeri di M ontebello » su tre squadroni, che il 6 giugno 1860 viene ,d enominato Reggimento « Lancieri di Montebello ». Il 10 settembre 1871, assume la denominazione di 8" Reggimento di Cavalleria ( M ontebello) continuando ad essere armato di lancia. In seguito, il 5 novembre 1876, prende la denominazione di Reggimento di Cavalleria « Mo ntebello » ( 8") e il r6 dicembre r897 ,d i « Lancieri di MontebelLo » ( 8° ). Nel 1919 incorpora un gruppa di « Cavalleggeri di Catania », ma nel 1920 viene sciolto. Il 15 luglio 1942, viene ricostituito quale Raggruppamento Esplorante Corazzato ( R.E.Co.)
« Lancieri di Montebello >> ( 8°) con il seguen•te organico: comando, squadrone comando; I gruppa su squadrone comando, due squadroni autoblindo, due squadroni motociclisti; II gruppo su squadrone comando, due squadroni semoventi da 47 / 32, ed uno squadrone controaerei ,d a 20 mm. Il r6 settembre 1943 a seguito degli avvenim enti bellici è sciolto. Il 1° gennaio 1950 è ricostituito quale Gruppo Squadroni « Lancieri di Montebello » che il 1° maggio 1951 si trasforma in 8° Reggimento Cavalleria Blindata « Lancieri di Montebello » . In data 4 novembre 1958 riassume la denominazione tradizionale di Reggimento « Lancieri di Montebello » ( 8° ).
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME BRIGANTAGGIO
(1860 - 70)
E RITREA
Dal 186! al 1863 nella zona di Foggia e nel resto della Capitanata è impegnato in azioni di pattugliamento ed in una quarantina di scontri con bande di briganti. T ERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
(1887- 88) (1895 - 97)
Concorre alla costituzione dello Squadrone Cacciatori a Cavallo, nella prima campagna; invia un ufficiale e 69 uomini per il completamento di altri reparti, nella seconda. LIBIA ( 191 1 -
Il reggimento sulla linea del Po è impiegato in giugno in azioni di ricognizione, fiancheggiamento e protezione delle colonne in marcia verso Verona. L'n luglio viene spinto in ricognizione verso Stella Val di Schio, ed il 2 ° Squadrone sbaraglia alcuni reparti tirolesi che tentano d i occupare il paese. Le ricognizioni proseguono per Cittadella, Masarade e, guadato il Piave, per Roccadella e Cusano. Varcato il Tagliamento si porta a Gorizia e poi ripiega su Mortegliano, Codroipo e Cordenons ove lo coglie il termine delle ostilità.
-
12)
Fornisce 91 uomini a reparti mobilitati. PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
1915: la sezione mitragliatrici di « Montebello » appiedata opera, in linea con i fanti, a Monte Sei Busi in luglio; indi ritorna in trincea in ottobre. 1916: caduta la testa di ponte di Gorizia 1'8 agosto, « Montebello » viene inviato il 12 a settentrione di M. Fortin nell'eventualità di poter agire in Val Vipacco. Partecipa al fatto ,d 'arme di Peteano e al forzamento dell 'Isonzo.
501 -
La 860"' Compagnia Mitragliatrici, costmnta dal reggimento, che ha operato sulle pendici di Passo Buole, continua a combattere fino al novembre in Val Lagarina.
1917: durante il ripiegamento sulla linea del Piave il reggimento raggiunge, nella notte del 5 novembre, la Croce del Venchiaruzzo, a protezione di colonne della 2" Armata. Il mattino del 5 con rapido sbalzo per i Magredi di Cordenons ed il torrente Cellina; punta verso nord cooperando con la 2 11, Divisione ad una azione contro colonne nemiche dirette su Sequals e su Lestans. Dal Ponte del Giulio, si sposta verso S. Leonardo e S. Foca per arrestar,e infiltrazioni nemiche segnalate in quella zona; presso Roveredo in Piano, schiera alcuni suoi reparti. Intanto il nucleo ciclisti del reggimento prende parte alle azioni sul ponte di Sacile e sul Livenza. Nel pomeriggio dell'S il reggimento, rinforzato da autoblindo e bersaglieri ciclisti, protegge il ripiegamento delle fanterie a Visnadello. Unità nemiche, provenienti da San Fior e da Pinzano, effettuano puntate offensive contro gli elementi avanzati di « Monte bello >>. In segui ~o altri reparti avversari tentano di aggirare lo schieramento del reggimento: ,due squadroni a cavallo agiscono con estrema ,decisione. mentre gli altri squadroni che occupano il ciglio della strada per Vittorio e San Fior, rinforzati dallo squadrone mitraglieri, aprono il fuoco sulle formazioni avanzate arrestandole. Il giorno 9 il reggimento, assolto il suo compito, passa ad ovest del Piave. 1918: il 30 ottobre, nel quadro della battaglia di Vittorio Veneto, << Montebello » passa il Piave al ponte della Priula e si lancia all'inseguimento del nemico. Il 31, a Polcenigo, l'avanguardia costituita dal I Gruppo rinforzato dalle sezioni mitragliatrici del reggimento e ,d a una batteria, attacca decisamente guadando il Livenza: sono catturati numerosi prigionieri ed ingente quan· tità cli materiale bellico. Il 2 novembre il reggimento raggiunge Tauriano, malgrado l'accanita azione ritardatrice ciel nemico; punta al ponte ,di Bonzicco e cattura la 44"' Divisione Schutzen . -
Viene citato sul bollettino cli guerra n. 1266: « ... la VI Brigata, [ Reggimenti "Savoia Ca-
valleria" (3°) e "Lancieri <li Montebello" (8°)] penetrava a viva forza in Spilimbergo cattùrando prigionieri, cannoni, armi diverse, ingente quantità di munizioni e di materiali e un treno carico cli vettovaglie ». Il 4 novembre entra in Udine mentre alcune pattuglie sono lanciate in ,direzione di Gorizia, Plezzo, Tolmino, S. Pietro al Natisone e Robic.
SECONDA MONDIALE
(1940 -45)
1943: 1'8 settembre il R.E.Co. « Lancieri di Montebello >) inquadrato nella Divisione di Cavalleria « Ariete )) è dislocato a nord cli Roma) nella tenuta Olgiata, tra la Cassia e la Claudia. All'alba ciel 9 « Montebello » muove celermente alla volta della capitale, ove si attesta immediatamente a tergo della linea dei capisaldi presidiati da reparti del 1° Reggimento « Granatieri di Sardegna>>, nel settore compreso tra il Tevere e la Via Ardeatina, a sbarramento ·delle principali rotabili che adducono alla città. Concorre quindi alla riconquista del caposaldo della Magliana che viene condotta nel corso della mattinata. Altra audace azione viene compiuta nei pressi della Cecchignola da un nucleo autoblindo che, con aggressive puntate offensive, costringe il nemico a ripiegare dopo aver abbandonato molti materiali e alcune cisterne di carburanti. Nel pomeriggio, per alleggerire la pressione avversaria, si rende necessario un nuovo intervento di « Montebello >> : il 4° Squadrone Motomitraglieri, in cooperazione con le autoblindo del 1° Squadrone e con i semoventi ·d a 47 / 32 del 60, contrattacca ,decisamente, nonostante l'intenso fuoco avversario, e ripristina le primitive posizioni in località Chiesa E.42. Il ro settembre combatte sulla Laurentina e a Porta S. Paolo dove oppone all'avversario una tenace resistenza, resa vana dalla superiorità germanica. La resistenza si protrae fino al giorno 16, data in cui giunge l'ordine di scioglimento. Per il valore dimostrato il reggimento merita la medaglia d'argento allo Stendardo. 502 -
RICOMPENSE ALLO STENDARDO AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA n' ARGENTO - Decreto 31 gennaio 1947 « Durante un grave collasso politico - militare seppe mantenersi compatto e disciplinato, fedele al suo giuramento, ascoltando soltanto la voce del dovere e dell'onore. Nell'ardua missione di contrastare l'avanzata germanica su Roma si prodigava con ardimento e decisione, riusciva a contenerla, sostenendo inoltre ed animando con l'esempio altri reparti impegnati nella durissima lotta. Lasciati sul terreno oltre metà degli effettivi e conscio della inanità del suo compito continuava il combattimento sino a quando un ordine superiore ne faceva cessare l'olocausto. Stremato ma non piegato, si conservò ancora saldamente raccolto intorno allo Stendardo da cui si allontanò a malincuore soltanto quando
il comandante ciel reggimento fu costretto ad ordinarlo. Documento della sopravvivenza, anche nelle ore più buie, ,delle migliori forze della stirpe. Rinnovato esempio delle virtù della Cavalleria che, pure nel più recente dei suoi impieghi, ha saputo ripetere a difesa del sacro suolo della Patria, i fasti di una tradizione secolare e le gesta della guerra d'indipendenza e della prima guerra mondiale (Roma, Via Ostiense, Porta S. Paolo, 8 - 15 settembre r943) )). Custodisce, inoltre, quale reggimento di stanza nella capitale, le ricompense dell'Arma: l'Ordine Militare d'Italia per la guerra 1935 36 e la medaglia d'oro al valor militare per la guerra 1915 - 18.
MEDAGLIE D'ORO AL V ALOR MILITARE Capitano Camilla Sabatini: Roma - Porta S. Paolo, 9 - IO settembre 1943
Capitano Romolo Fugazza : Roma - Porta S. Paolo, 9 - IO settembre 1943
COMANDANTI
REGGIMENTO « CAvALLEGGERI (1859-60)
DI
MoNTEBELLO »
Ten. Col. Eugenio Beraudo cli Pralormo REGGIMENTO « LANCIERI DI MoNTEBELLo » (1860 - 71) Ten. Col. Eugenio Beraudo di Pralormo Col. Carlo d'Humilly de Chevilly Col. Massimiliano Grimaldi di Bellino
8° REGGIMENTO DI CAVALLERIA (MoNTEBELLO) (1871 -76) Col. Massimiliano Grimaldi di Bellino Col. Alfonso Crotti de Rossi di Costigliole
REGGIMENTO DI CAVALLERIA (( M-oNTEBELLO )) (8°) (1876 - 97) Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Alfonso Crotti de Rossi di çostigliole Emilio Appelius Cesare Cavalca Alfredo Milan de Varaillon Achille Frigerio Eugenio Campanelli
REGGIMENTO « LANCIERI DI MoNTEBELLO (1897 - 1920) Col. Col. Col. Col. Ten.
Carlo Ricci Giovanni Vercellan a Ezio Appiatti Giovanni Pellegrini Col. Corrado Tamaio
>>
Col. Col. Col. Col.
Luigi De Silvestris Giovanni Lombardi Vittorio Vialardi di Verrone Augusto Tavani
Col. Col. Col. Col. Col.
RAGGRUPPAMENTO ESPL ORANTE C ORAZZATO (R.E.
Co.) « L ANCIERI
DI M oNTEBELLO
» (8°) (1942 -
REGGIMENTO
43) Col. Umberto G iordani GRu P1,o SQUADRONI LO
« LANCIERI
DI MoNTEB EL-
» ( 1950 - 51)
Ten. Col. Vincenzo Marini Magg. Enzo Antonelli Incalzi
8°
REGGIMENTO CAVALLERIA BLINDATA CIERI DI MoNTEBELLO))
Giulio De Sivo Arturo Valentinis Vincenzo de Notaristefani Pasquale Chieppa Giovanni Borsarelli
« LAN-
(1951 - 58)
Ten. Col. Vincenzo Marini
« LANCIERI DI MoNTEBELLO » (8°)
(1958) Col. Giovanni Borsarelli Col. Michele Cassano Col. Riccardo Massimo Col. Marco Bitossi Ten. Col. Ubaldo Bartoli Col. Augusto Mcnzio Col. Adalberto Cipriani Col. Mario Imperiali D'Afflitto di F rancavilla Col. Massimo Ottaviani Col. G. Battista Campanella Col. Giovanni Carli Col. Giovanni Guida Fantini
SEDI
1859 - 60 1860 - 6! 186! 186! - 63 1863 - 64 1864-66 1866 - 69 1869 - 74 1874-77
1877 -80 1880 - 84 1884 - 88 1888 - 92 1892 - 98 1898 - 1902 1902 - 08 1908 - 20 1950
Voghera Parma Piacenza Foggia Caserta Ferrara Udine Verona Terni
Vercelli Milano Saluzzo S. Maria Capua V. Firenze Brescia Vicenza Parma Roma
FESTA
15 settembre: anniversario d ei combattimenti di Roma- Porta S. Paolo (1943)
GRUPPO SQUADRONI « LANCIERI DI FIRENZE» « Con l'animo che vince ogni battaglia»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae origine dal Corpo Dragoni Toscani costituito con decreto granducale del 12 settembre 1753. Nel maggio 1808 passa nell'Esercito Francese e prende la <lenominazione di 28° Cacciatori a Cavallo, distinguendosi in tutte le campagne napoleoniche. 0 Con la restaurazione si ricostituisce il I giugno 1814 quale Corpo dei Dragoni su due squadroni. Il 21 gennaio 1816 passa nella specialità cavalleria leggera con la denominazione di Corpo dei Cacciatori a Cavallo. Nell'agosto del 1848 adotta un'uniforme quasi totalmente piemontese e viene armato di lancia. Il 4 novembre 1859 assume il nome di Reggimento « Cavalleggeri di Firenze ». Incorporato nell'Esercito Italiano il 25 marzo 1860, coll'ordinamento 6 giugno susseguente, viene denominato Reggimento « Lancieri di Firenze >l. Il ro settembre 1871 cambia denominazione in 9° Reggimento di Cavalleria (Firenze) rimanendo armato di lancia, il 5 novembre 1876
in Reggimento Cavalleria di « Firenze >l ( 9°), il 16 dicembre 1897 in « Lancieri di Firenze >> ( 9°) e infine il 20 aprile 1920 in « Cavalleggeri di Firenze». Nel 1920 è reso depositario delle tradizioni dei disciolti Reggimenti « Cavalleggeri di Lodi» e « Cavalleggeri di Udine». Nel 1934 il reggimento riassume la denominazione di Reggimento « Lancieri di Firenze». Il ro giugno 1940 il reggimento, inquadrato nella 2a Divisione Celere « Emanuele Filiberto Testa di Ferro», ha il seguente organico: comando, squadrone comando, I e II gruppo squadroni, 5° squadrone mitraglieri . . Durante la guerra costituisce il VII e LVI Gruppo Appiedato << Firenze» ed il III Gruppo Corazzato. L'8 settembre 1943, in seguito agli avvenimenti determinati dall'armistizio, il reggimento e il LVI Gruppo sono sciolti. Ricostituito il 21 giugno 1951 come Squadrone Cavalleria Blindata « Lancieri di Firenze», viene trasformato in Gruppo Squadroni « Lancieri di Firenze » il 1° ottobre 1956.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME Dal 1753 al 1799 combatte quale unità del1'Esercito del Granducato di Toscana.
PRIMA D'INDIPENDENZA
BRIGANTAGGIO
(r86o ·· 70)
Nel 1868 - 69 opera in Abruzzo e nel Molise per la repressione del brigantaggio.
(1848)
Due squadroni partecipano ai combattimenti di Curtatone e Montanara il 29 maggio.
TERZA D'INDIPENDENZA (1866) Si distingue nei fatti d'armi del 24 luglio a Visco e del 26 luglio a Ponte di Versa, ove riceve la medaglia di bronzo allo Stendardo.
SEOONDA D'INDIPENDENZA (1859) Inquadrato nella Divisione Toscana partecipa alla campagna con due squadroni dislocati dapprima nella zona di Goito e successivamente posti di presidio in Emilia.
ERITREA (1887- 88) (1895 - 97) Concorre alla formazione dello Squadrone Cacciatori a Cavallo, nella prima campagna;
- 5°5 IO
,i;
invia 2 ufficiali e 70 uomini per vari corpi nella seconda.
LIBIA (19n - 12) « Firenze» partecipa alle operazioni in Tripolitania, distinguendosi il 17 dicembre 19n nella ricognizione ,dell'oasi di Zanzur, ed il 20 gennaio 1912 nell'occupazione di Gargaresc. Il 2° Squadrone carica a Fonduk el Tokar il 30 maggio. Il reggimento 1'8 giugno protegge il fianco della Divisione Camerana a Zanzur ed il 2 0 settembre combatte a Sidi Bilal; il 10 dicembre il 3" Squadrone ed il 25 il 1" e 4° partecipano all'occupazione di Bsur Garian e di Sidi - Ben Nur. P RIMA MONDIALE
Il 23 una pattuglia nuotatori si spinge sulla riva nemica del Piave. Nei mesi successivi reparti di « Firenze » svolgono funzioni di pattugliamento e collegamento. In ottobre, superato il Piave, il reggimento si lancia su Vittorio Veneto ove il II Gruppo carica quattro volte e libera la città. Prosegue poi per il Cansiglio, la stretta di Fadalto e punta in Cadore, ove lo coglie l'armistizio. Per la campagna al reggimento è conferita la medaglia di bronzo. Prestando servizio in altra Arma viene decorato di medaglia d'oro il tenente Giacomo Camilla De Carlo, già ,di «Firenze».
AFRICA ORIENTALE (1935 - 36)
(1915 - 18)
1915: opera in Cadore, avvicendando i suoi uomini in servizi di prima linea nelle trincee montane. 1916: il 1 ° Squadrone, passato al Reggimento « Savoia Cavalleria», carica a Merna il 12 agosto nel quadro delle operazioni per la presa ,di Gorizia.
191;: nell'estate il reggimento su tre squadroni partecipa alla battaglia sulla Bainsizza. Nell'ottobre durante la battaglia di Caporetto concorre alla difesa sul Torre. A Codroipo il 5° Squadrone si sacrifica nel mantenimento dei ponti sul Tagli amento. Costituito il Gruppo « Piella », dal nome del comandante di reggimento, anche con squadroni di altri reggimenti protegge il ripiegamento delle unità della 2 " Armata irrigidendo la difesa sul Livenza, sul Monticano, sul Piave. A Portobuffolè il 7 e 1'8 novembre il 1° e 4° Squadrone impediscono con fulmineo intervento il passaggio del Livenza al nemico. La 1498° Compagnia Mitragliatrici, costituita dal reggimento, opera sul Piave, concorrendo all'azione di arresto. 1918: il 15 giugno sul Montello il 2 ° Squadrone con una impetuosa carica riconquista l'abitato di Giavera ed il 18 il I Gruppo respinge un'infiltrazione n emica ad Arcade. -
Concorre con un ufficiale e 540 uomini alla costituzione di vari reparti.
SECONDA MONDIALE
(1940 · 45)
1941: inquadrato nella 2" Divisione Celere partecipa in aprile alle operazioni sul fronte jugoslavo; successivamente, conduce attività di controguerriglia in Croazia e nel Cossovo, fino a dicembre, epoca del suo rimpatrio. In Africa Orientale viene decorato di medaglia d'oro il generale Emanuele Beraudo di Pralormo già comandante del reggi mento. 1942 : il LVI Gruppo Appie,dato « Firenze,, opera nel goriziano contro elementi slavi, conducendo la lotta fino all'8 settembre dell'anno successivo. In aprile il reggimento è trasferito in Albania inquadrato nel Raggruppamento Celere. 1943: conduce operazioni di controguerriglia nella zona di Scutari e Dibra, in una delle quali cade il colonnello comandante Ludovico de Bartolomeis alla cui memoria è conferita la medaglia d'argento. L'8 settembre, dopo aver opposto resistenza alla intimidazione tedesca, viene sciolto ed una parte dei suoi uomini partccipa con le formazioni partigiane alla guerriglia. 506 -
RICOMPENSE ALLO STENDARDO AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA DI BRONZO - Decreto 6 dicembre 1866 « Si ,distinse e seppe destare l'ammirazione di tutte le truppe nel fatto d'armi del ponte di Versa (26 luglio 1866) ».
MEDAGLIA DI
BRONZO -
Decreto 29 ottobre 1922
droni, come in quelle alle quali prese parte l'intero reggimento, brillò sempre per slancio, valore ed alto spirito cli sacrificio (Tagliamento, Portobuffolè, Monticano, 2 - 9 novembre 1917; Montello, Giavera, 15 giugno 1918; Vittorio Veneto, 30 ottobre 19r8) ».
« In numerosi combattimenti tanto nelle azioni di squadroni isolati o di gruppi di squa-
COMANDANTI Col. Ercole Rizzardi Col. Francesco Brunetta D'Usseaux
CoRPo DRAGONI ToscANI (1753 - 1808) Luog. Col. Federico Turique Magg. Paolo Paolozzi Cap. Lorenzo Mari Col. Michelangiolo Inghirani CoRPO DEI DRAGONI ( 1814 -
9°
REGGIMENTO DI CAVALLERIA (FIRENZE)
(1871 -
76)
16)
Col. Francesco Brunetta D'Usseaux
Magg. Leopoldo Spannocchi Magg. Giovanni Del Testa REGGIMENTO CAVALLERIA DI
GoRPO DEI CACCIATORI A CAVALLO
« FIRENZE »
(1876-97)
(1816- 59)
Col. Col. Col. Col. Col.
Magg. Giovanni Del Testa Luog. Col. Lorenzo Mari Magg. Giuseppe Chiesi Magg. Antonio Pandolfini Col. Cosimo Degli Azzi Col. Girolamo Paleologo Diana Magg. Alessandro Carli
Guglielmo Mazzucchi Giovanni De Stcfanis Valerio Mori Enrico Sapelli di Capriglio Felice Avogadro di Quinto
REGGIMENTO «LANCIERI DI FIRENZE» REGGIMENTO
(( CAVALLEGGERI
DI
1920)
FIRENZE))
(1859- 60)
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Col. Alessandro Cappellini REGGIMENTO
(9°)
(( LANCIERI DI FIRENZE )) ( 1860 -
71) Col. Alessandro Cappellini Col. Carlo Luda ·di Cortemiglia -
5°7 -
Giuseppe Cais di Pierlas Odoardo Bogianchino Cesare Lazzarini Vittorio Litta Modignani Arturo Milanesi Gerardo De Vito Piscicelli Gustavo Berardi Paolo Piella
(9°) (1897-
REGGIMENTO
(( CAVALLEGGERI
DI
Col. Col. Col. Col.
FIRENZE ))
(1920 - 34) Col. Col. Col. Col. Col.
Paolo Piella Gerolamo Majnoni d'Intignano Umberto Vaccari Alberto Trenti Carlo Tappi
G. Carlo Ticchioni Agostino Sardella Ludovico <le Bartolomeis Giuseppe Feruglio
SQUADRONE CAVALLERIA BLINDATA (( LANCIERI DI FIRENZE ))
(1951 - 56)
Cap. Barnaba Pignatti Morano di Custoza REGGIMENTO
« LANCIERI
DI FIRENZE»
(1934 GRUPPO SQUADRONI
43)
(( LANCIERI DI FIRENZE))
( 1 956)
Col. Carlo T appi Col. Emanuele Beraudo di Pralormo Col. Giulio Borsarelli di Rifreddo
Magg. Mario Ripamonti Ten. Col. Gennaro Casale
SEDI 1753- 1860 186o 1860-62 1862-64 1864-66 1866-69 1869-71 1871 -75 1875-78 1878- 8r 1881 - 85
Firenze Bologna Vercelli Brescia Firenze Napoli S. Maria Capua V. Lodi Milano Saluzzo Vicenza
1885-86 1886 - 88 1888-92 1892-99 1899- 1902 1902 -08 1908-20 1920- 25 1925- 43 195 1 - 55 1955
Caserta Napoli Nola Milano Vicenza S. Maria Capua V. Roma Napoli Ferrara Roma Civitavecchia
FESTA 30 ottobre: anniversario del combattimento di Vittorio Veneto (1918)
-
508 -
GRUPPO SQUADRONI « CAVALLEGGERI DI SALUZZO » « Quo fata vocant
>>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae origine dai Reggimenti Dmgoni e Caualleggeri Lombardi costituiti il 29 marzo 1848 dal governo provvisorio di Lombardia, con elementi volontari. Il 1° giugno 1849 tali reparti si fondono nel 7° Reggimento di Cavalleria articolato in sei squadroni. Il 3 gennaio 1850 il reggimento, passato a far parte della cavalleria leggera, assume il nome di « Cavalleggeri di Salr.tzzo ». Successivamente cambia denominazione in 12° Reggimento Cavalleria (Saluzzo) il ro settembre 1871; Reggimento Cavalleria << Saluzzo » ( 12°) il 5 novembre 1876; Reggimento « Cavalleggeri di Saluzzo >> ( 12°) il 16 dicem-
bre 1897; Reggimento « Cavalleggeri di Saluzzo » il 20 aprile 1920. Nel 1920 è reso depositario delle tradizioni del disciolto reggimento « Cavalleggeri di Foggia» . Il IO giugno 1940, inquadrato nella Divisione Celere « Eugenio di Savoia », ha il seguente organico : comando, squadrone comando, I e II gruppo squadroni, 5° squadrone mitraglieri. Durante il conflitto costituisce il XVII e LVIII Gruppo Appiedato « Saluzzo » che sono disciolti nel settembre 1943 a seguito degli eventi bellici. Il 16 settembre 1964 viene ricostituito quale Gruppo Squadroni « Caval-
leggeri di Sa/uzzo ».
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA D'INDIPENDENZA
(1848 -49)
1848: i due reggimenti lombardi partecipano alla difesa della città di Milano il 4 agosto. 1849: i cavalleggeri operano il 2I marzo a Cava Manara ed i dragoni il 23 marzo a Novara. CRIMEA
(1855- 56)
Il 1° Squadrone, inquadrato nel Reggimento ,di Cavalleria Provvisorio, si distingue nell a ricognizione dello Sciuliù il 16 luglio e alla Cernaia il 16 agosto 1855. 1
SECONDA D INDIPENDENZA
Martino nonché all'investimento di Peschiera dal 26 giugno al 7 luglio. BRIGANTAGGIO
Dal 1862 al 1864 prende parte alla repressione del brigantaggio conducendo numerosi scontri a Venosa, Melfi, Rendinara, Gioia e Lagopesole. TERZA D'I NDIPENDENZA
Combatte a Zinasco il 29 aprile, a T orre Beretti il 1° maggio, e a Confienza il 31 maggio; partecipa alla <limostrazione sulla Sesia. Il 22 giugno il 4° Squadrone, inviato in ricognizione verso Castel Venzago, si incontra con uno squadrone austriaco che carica e ricaccia verso il Mincio. Partecipa poi al combattimento di S.
-
(1866)
Combatte a Custoza - Villafranca il 24 giugno ed a Gazzoldo il 30 giugno. ERITREA
(1859)
(1860 -70)
(1887- 88) (1895-97)
Concorre alla formazione dello Squadrone Cacciatori a cavallo nella prima campagna; invia 67 uomini per vari corpi nella seconda. LIBIA
(r9II - 12)
Fornisce ad alcuni corpi mobilitati 5 ufficiali e 81 uomini.
509 -
PRIMA MONDIALE
(r9r5- 18)
1918: nella battaglia di Vittorio Veneto var-
191 5: la sezione mitragliatrici del reggimento si distingue il 2 luglio alla presa del Trincerone di S. Martino, mentre il resto del reggimento viene impegnato in servizi cli vigilanza e protezione costiera nella zona di Monfalcone e basso Isonzo.
1916: partecipa alle operazioni per .la conquista del campo trincerato cli Gorizia, raggiungendo le pendici del Sober e le valli del Vipacco e della Vertoiba dall'u al r6 agosto. 1917: il reggimento prende parte nell'agosto - settembre alla battaglia della Bainsizza distinguendosi a Gargaro e a Fobca. La 852" Compagnia Mitraglieri, costituita dal reggimento, prende parte, sulla Bainsizza, all'occupazione del costone ·di Levpa, di Breg, Dol Kal, Koren. Il reggimento viene poi impiegato a piedi ed a cavallo, a fine ottobre, durante la ritirata al Piave, nella protezione del ripiegamento della 53" Divisione. Si distinguono in combattimento il 1° Squadrone allo sbocco della valle del Chiarò e il 2° Squadrone al Montino. La 852"' Compagnia Mitraglieri respinge il 23 e 24 ottobre un violento attacco nemico sul Platischis; si porta quindi sul Monte Carnizza ove, resistendo ad impetuoso attacco austriaco, impedisce la caduta di Canebola. Sul Torre, a Salt e a Beivars il 28 ottobre un'ardita carica del r Squadrone riesce a contenere la pressione nemica e permette, con I' ausilio degli altri squadroni appiedati, l'ordinato deflusso dei reparti. Poche ore dopo si impegna agli sbocchi est di Udine per reiterare la resistenza. Il 3 novembre il reggimento, costituito unitamente ad altre forze il Gruppo Airoldi, dal nome del colonnello comandante, assolve il compito di protezione del ripiegamento, irrigidendo la difesa in corrispondenza del Meduna - Cellina. Il 6 combatte a difesa di Sacile e dei guadi del Livenza e rientra ad ovest del Piave il 9, dopo aver difesa la linea del Monticano. 0
ca il Piave e, lanciato all'inseguimento del nemico, il 2 novembre guada il Meduna od il Cellina puntando su T auriano ed Istrago ove il suo comportamento merita la citazione sul bollettino di guerra n. 1266: « ... Il 2 novembre il Reggimento "Cavalleggeri di Saluzzo" (12") informato dai suoi esploratori della presenza di fanteria e artiglieria nemiche in posizione ad ovest di Tauriano, le ha caricate impetuosamente, circondate ed annientate. Rimasero nelle mani dei cavalleggeri una batteria da campagna, sei mitragliatrici e 300 prigionieri in gran parte feriti ... JJ, . I cavalleggeri proseguono per Udine, Cividale e S. Pietro al Natisone, superando forti retroguardie nemiche finché l'armistizio li ferma il 4 novembre, mentre incalzano e·d inseguono il nemico in fuga, nella zona di Cormons. Lo Stendardo viene fregiato della medaglia <l'argento. AFRICA ORIENTALE
(1935 - 36)
Concorre con 7 ufficiali e 450 uom1m alla mobilitazione di vari corpi. SEOONDA MONDIALE
(1940 -45)
1941: inquadrato nella Ia Divisione Celere, varca il confine jugoslavo il 13 aprile ed occupa le località di Pothum, Camirie, Ladewac e Vaganac. L'rr maggio il reggimento raggiunge Jastrebarsko, ove viene impiegato in azioni cli pattugliamento.
1942: intensificandosi l'azione dei partigiani, il reggimento, viene impiegato in azioni di rastrellamento e pattugliamento nella zona dei Monti Gorianci e nella zona della Petrova Gora. Trasferito in Dalmazia, il 25 dicembre racrgiunge Sebenico col compito di sorvegliare e difendere il settore compreso fra Konjevrate e Traù.
1943: il reggimento, il 6 gennaio, autocarrato per l'occasione; impegna nella zona di Konjevrate combattimenti con formazioni parti-
--, 510 -
il 4° Squadrone che riesce a occupare una importante posizione tenuta dai partigiani. Il 20 agosto un gruppo squadroni appiedato ed uno a cavallo, nella zona di Segna, rastrellano forze partigiane: dopo un primo insuccesso dei reparti appiedati la posizione viene occupata e mantenuta dai reparti a cavallo. L'8 settembre coglie il reggimento a Novi, fra Cirquevizza e Segna. I partigiani cercano cli disarmare i reparti, ma il deciso atteggiamento di essi fa fallire ogni tentativo. Il 10 settembre il reggimento al completo si porta a Cirquevizza e successivamente a Fiume che presidia fino al 13 allorché il Comando della Piazza ordina la cessazione della lotta. Il LVIII Gruppo Appiedato « Saluzzo )) opera dal 18 novembre 1942 al 9 settembre 1943 nella zona di Gorizia, Trieste, Fiume con compiti di presidio e difesa costiera. Il 27 novembre 1944 il maggiore Franco Martelli, fucilato per attività partigiana, merita la medaglia <l'oro al valor militare.
giane che sono costrette a sganciarsi ed a ripiegare. Il 17 gennaio a seguito dell'imboscata tesa ai « Cavalleggeri di Alessandria » a Voclice, raggiunge la penisola di Zabon con mezzi da sbarco della Marina, conducendo una vasta operazione di rastrellamento. Il 5 e 6 febbraio il reggimento, con gli squadroni in parte appiedati e in parte a cavallo, raggiunge per itinerari diversi la località di Bilice, riuscendo a catturare, sorprendendola, una formazione partigiana. Nel marzo - giugno il reggimento, isolato, o con altri reparti ,della Divisione Celere, svolge logorante azione di pattugliamento nelle località di Konjevrate, Losovazzo, Scardona, Verpolie, Rogosnizza. Il 1° giugno il reggimento viene dislocato a Porto Re e Krasica, ove combatte contro formazioni partigiane. N el mese di luglio effettua unitamente al Reggimento « Alessandria >) azione di rastrellamento su Monte Tic nella quale si distingue
RICOMPENSE ALLO STENDARDO AL VALOR MILITARE
ciava in brillante irresistibile carica contro forti retroguardie, annientandole (Gorizia, I I - 16 agosto 1916; Gargaro, 24- 30 agosto 1917; Isonzo, Piave, 25 ottobre - ro novembre 1917; Istrago - Spilimbergo, 2 novembre 1918) )> .
MEDAGLIA D'ARGENTO - Decreto 5 giugno 1920 « Già distintosi nella battaglia di Gorizia ed
in quella della Bainsizza, copertosi di gloria nel contrastare il sacro suolo della Patria al nemico invasore, nel giorno della riscossa si sian-
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Capitano Raffaele Libroja: Tauriano,
2
novembre 1918
COMANDANTI REGGIMENTI DRAGONI BARDI (1848)
E
REGGIMENTO (( CAVALLEGGERI DI SALUZZO)) (1850-71)
CAVALLEGGERI LOM-
Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Col. Giuseppe Cima della Scala Col. Massimiliano Caccia
7° REGGIMENTO DI CAVALLERIA (1849) Col. Alessandro Negri di Sanfront -
SII
Antioco Porqueddu Bernardino Pes Villamarina del Campo Paolo Griffìni G. Battista Pallavicino Luigi Firrao Vincenzo Soardi
12°
REGGIMENTO CAVALLERIA (SALUZZO)
(1871 -
Col. Luigi Ajroldi di Robbiate Col. Enrico Sarlo
76) Col. Vincenzo Soardi Col. Giovanni Schiffì
REGGIMENTO
CAVALLERIA
REGGIMENTO
« SALUZZO »
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
(12")
(1876- 97) Col. Col. Col. Col. Col.
Francesco Cavalli Alessandro Goria Settimo Del Frate Filippo Grimani Attilio Matioli Alessandrini
REGGI MENTO
(( CAVALLEGGERI
DI
(( CAVALLEGGERI
DI
SALUZZO ))
Augusto Tavani Torquato Puppini Luigi Briolo Umberto Montaldo Ettore Borgstrèim Mario Mazza Emilio Guidobono Cavalchini Pasquale Ventrone Giuseppe Curreno
GRUPPO SQUADRONI (( CAVALLEGGERI DI SALUZ-
(12°) (1897- 1920)
zo )) (1964)
Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Magg. Giuseppe Giuliano Ten. Col. Michele Galati Ten. Col. Olindo De Sarno Magg. Giovanni Serappo Ten. Col. Sergio De Ros Magg. Giovanni Giovè
Attilio Matioli Alessandrini Luigi Salvati Giovanni Tarnassi Italo Rossi Guglielmo Calderari Alberto Franco
SEDI 1848 1849 1860 -61 1861 - 62 1862- 63 1863 1863-64 1864-65 1865- 66 1866-67 1867-69 1869-72 1872 -75 1875-77
Milano Vercelli Bologna Modena S. Maria Capua V. Aversa Nocera Savigliano Torino Treviso Verona Udine Nola Roma
1877- 80 1880 - 84 1884- 87 1887-92 1892-97 1897-1903 1903- 09 1909- 13 1913-20 1920- 26 1927-43 1964- 65 1965
Milano Vercelli Torino Savigliano Voghera Udine Bologna Palmanova Milano Bologna Pordenone Reggio Emilia Gradisca d'Isonzo
FESTA 2
SALUZZO ))
_(1920 -43)
novembre: anniversario del combattimento di Istrago (1918)
-
512 -
SQUADRONE «CAVALLEGGERI DI ALESSANDRIA)> « In periculo surgo
>>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Con decreto 3 gennaio 1850 viene costituito il Reggimento « Cavalleggeri di Alessandria>> su quattro squadroni. Successivamente l'unità assume varie denominazioni: 14° Reggimento di Cavalleria ( Alessandria) il ro settembre 1871; Reggimento Cavalleria « Alessandria » ( 14°) il 5 novembre 1876; Reggimento « Cavalleggeri di Alessandria>> ( I 4°) il 16 dicembre 1897; Reggimento « Cavalleggeri di Alessandria » il 20 aprile 1920. Sempre nel 1920 è reso depositario delle tradizioni del disciolto Reggimento « Cavalleggeri di Treviso».
Il ro giugno 1940 il reggimento, inquadrato nella r" Divisione Celere « Eugenio di Savoia » ha il seguente organico : comando, squadrone comando, I e II gruppo squadroni, 5'' squadrone mitraglieri. Durante il conflitto costituisce il XII e XIII Gruppo Appiedato « Alessandria» e il III e IV Gruppo Carri L «Alessandria». Dopo 1'8 settembre 1943, in seguito agli avvenimenti bellici, i reparti sono ·disciolti. Il 1° ottobre 1964 viene ricostituito lo Squadrone « Cavalleggeri di Alessandria>> erede delle tradizioni reggimentali.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D' ARME CRIMEA ( 1855 - 56)
Il 31 marzo 1855 il comando del reggimento diviene comando del Reggimento <li Cavalleria Provvisorio destinato alla spedizione in Oriente. Il 1° Squadrone, inoltre, incorporato in tale reggimento, opera a Sciuliù il 16 luglio e alla Cernaia il 16 agosto.
Il reggimento partecipa infine all'investimento di Peschiera dal 26 giugno al 7 luglio. BRIGANTAGGIO
(1860 - 70)
Nel 1862- 64 opera in Sicilia e in Campania conducendo numerosi scontri con i briganti. TERZA D'INDIPENDENZA
SECONDA D'INDIPENDENZA
(1859)
Dopo un'intensa attività di pattuglie sulla Sesia e sul Po, i << Cavalleggeri di Alessandria >> occupano arditamente Vercelli (ro maggio). Successivamente, due squadroni occupano la riva sinistra ,della Sesia, mettendo in fuga il nemico; operano quindi a Palestro. Il 1° Squadrone partecipa alle operazioni alle dipendenze del corpo francese Mac - Mahon. Nel combattimento di Madonna della Scoperta, in un momento critico, mentre le fanterie vengono respinte da un preponderante attacco austriaco, uno squadrone dei « Cavalleggeri di Alessandria » si lancia contro il nemico riuscendo ad arrestarlo e scompaginarlo.
II*
(1866)
Il 24 giugno, nel corso della battaglia di Custoza, si distingue con i suoi squadroni nell'ardita occupazione cli Villafranca e in numerose ricognizioni che permettono di accertare consistenza e intenzioni del nemico. Successivamente interviene a favore della 16" Divisione, caricando impetuosamente dapprima il 13° Reggimento di Cavalleria austriaco « Ulani di Trani » che, con una furiosa carica, tenta di penetrare nei quadrati della fanteria ed in seguito contro gli Ussari della Brigata Pulz, che, dopo una lotta durissima ed incerta fino all'ultimo, vengono ricacciati. Per il suo comportamento il reggimento è decorato di medaglia cl' argento.
ERITREA
(1887- 88) (1895 - 97)
Concorre alla formazione dello Squadrone Cavalleria d'Africa e dello Squadrone Cacciatori a Cavallo, nella prima campagna; invia 73 uomini per corpi vari, nella seconda.
LIBIA (19n - 12) Fornisce ad alcuni corpi ro8 uomini.
PIUMA MONDIALE
(1915 - 18)
Entrati in Trento il 3 novembre tra l'entusiasmo della popolazione, i cavalleggeri si spingono rapidamente a Porta Gardolo, bloccando il deflusso verso nord degli austriaci, imponendo la resa ai comandanti del III e del XIV Corpo con i loro stati maggiori e issando il tricolore sul Castello del Buon Consiglio. Il 4 novembre, « Alessandria » prosegue per Lavis, Mezzocorona, Rovere, sino a Salorno, dove lo coglie l'armistizio. AFRICA ORIENT ALE
(1935 - 36)
191 5: assolve compiti di ricognizione e collegamento tra le unità, e di sor veglianza nelle retrovie, nella zona di Caporetto e Tolmino e nella conca di Plezzo.
~ornisce 15 ufficiali e 220 uomini per corpi van. Il sottotenente Antonio Brancati merita il 28 agosto 1937 la medaglia d'oro alla memoria.
1916: svolge attività varie connesse con la sicurezza <lelle retrovie del IV C.A. ncll' alto Isonzo.
SECONDA MONDIALE
1917: nella battaglia di Caporetto è impiegato, in genere per squadrone, a protezione di altre unità, specie del IV Corpo d'Armata. Idresko, Caporetto, Pielungo, Pradis, Sequals, Marana di Riviera, Zuliano e N oals, sono le tappe più importanti del duro compito affidato al reggimento che perde metà dei suoi effettivi per rallentare il nemico incalzante. Nella ricognizione di Stupizza condotta per accertare i movimenti avversari ed evitare I'aggiramento della stretta, un reparto di 28 cavalleggeri costituito da elementi offertisi volontariamente muove verso Robic. Solo cinque uomini feriti gravemente riescono a riguadagnare le linee riportando le notizie volute. La 855"' Compagnia Mitragliatrici, costituita dal reggimento, opera con la fanteria. 1918: il reggimento, nel corso della battaglia di Vittorio Veneto, ha il compito di risalire la valle dell'Adige puntando su Trento. Per Roverdo, Volano e Galliano conduce una travolgente marcia, eliminando, tra l'altro, un battaglione d'assalto nemico, ·appostato in trincea. Nel comunicato del bollettino di guerra n. 1266 del 3 novembre è detto : « ... Squadroni di "Cavalleggeri di Alessandria" ( r4°) sono lan· ciati sulla via di Trento ».
(1940- 45)
1941: partecipa all'occupazione della Jugoslavia senza condurre scontri di particolare rilievo.
1942: svolge nell'estate e primo autunno intensa attività di controguerriglia e partecipa dai primi di ottobre ad un nuovo ciclo operativo avente come obiettivo il rastrellamento della zona di Perjarsica, tra i fiumi Mreznica e Korana. I primi scontri avvengono al ponte Cika, ai mulini di D. Karasi, e soprattutto a D. Poloy. In questa località il 17 ottobre il reggimento è attaccato da più parti da un nemico armato di mitragliatrici e mortai. Il 1° Squadrone in avanguardia viene investito da ogni lato da fuoco d'armi automatiche, fucileria e bombe a mano e si scontra con formazioni nemiche che da posizione di agguato attaccano decisamente da più lati. Il 3" Squadrone a sua volta carica; altrettanto fa sulla destra il 2°. Il 4° Squadrone carica anch'esso ripetutamente l'avversario che serra da vicino l'artiglieria e gli automezzi e perde nell'intento un terzo dei suoi effettivi. Gli squadroni usciti da un primo sbarramento avversario, ne incontrano e superano un secondo ed un terzo, galoppando sulle postazioni di armi automatiche ed aprendosi così un varco tra le forze accerchianti.
Questo episodio, poco noto e che entra di diritto a far parte della storia del!' Arm a, è in effetti avvenuto successivamente a quello senz'altro più famoso verificatosi sul fronte russo a Jsbuschenskij il 24 agosto 1942, ed è considerato l'ultima carica della Cavalleria italiana. In Russia combatte anche il XIII Gruppo << Alessandria ».
1943: il reggimento è ancora impegnato a Monte Tic e nella zona di Segna, dove con un poderoso contrattacco riesce a ristabilire una
situazione assai critica. Tra 1'8 e il 12 settembre i « Cavalleggeri di Alessandria » superando notevoli difficoltà rientrano in Italia ove si sciolgono per ordine superiore. Il XII e XIII Gruppo Appiedato << Alessandria » sono impiegati nelle zone di Pizzo Calabro e Manduria (Trapani) nella difesa costiera dal 18 novembre 1942 all'8 settembre 1 943· Aliquote <lcl IV Gruppo Cor azzato « Alessandria » nella zona di Udine combattono contro i tedeschi fino al 12 settembre.
RICOMPENSE ALLO STENDARDO AL V ALOR MI LIT ARE
MEDAGLIA n 'ARGENTO - Decreto 6 dicembre 1866 « Per l'irresistibile slancio spiegato nel caricare tanto in squadroni isolati come riuniti, respingendo i vigorosi attacchi della Brigata Pulz (Villafranca, 24 giugno 1866) ».
MEDAGLIA DI BR:oNzo - Decreto 27 maggio 1859 « Per essersi distinti al passaggio della Sesia (21 maggio 1859) e nelle operazioni successive su Palestro e Borgo Vercelli (22 - 25 m aggio 1859) ». (Al 2° e 3° Squadrone).
MEDAGLIE D'ORO AL V ALOR MILITARE Colonnello Enrico Strada : Villafranca, 24 giugno 1866
Capitano Malachia Marchesi dei Taddei : Villafranca, 2 4 giugno 1866
COMANDANTI Col. Francesco Sartirana Col. Innocenzo Guaita
R EGGil\iENTO (( CAVALLEGGERI DI ALESSANDRIA ))
(1850 - 71) Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Carlo Bracorens di Savoiroux Solone Reccagni C. Emanuele Aribaldi G hilini Carlo De Barral Giacomo Filippo Spinola Enrico Strada Ign azio Thaon di Revel e Sant'Andrea G iuseppe Simonesitz
14° REGGIMENTO (1871 - 76)
R EGGIMENTO CAVALLERIA « ALESSANDRIA» (14°)
DI CAVALLERIA (ALESSANDRIA)
Col. Giuseppe Simonesitz
- 51 5 -
(1876 - 97) Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Innocenzo Guaita Manfredo Cagni Carlo Medici di Marignano Carlo Gozzan i di S. Giorgio Stefano Majnoni d'Intignano Giuseppe Gennari Ottobono R adicati di Marmorito Carlo Cerrina Pietro Patriarca
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
REGGIMENTO (( CAVALLEGGERI DI ALESSANDRIA ))
(14°) (1897- 1920) Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Pietro Patriarca Luigi Greppi Giuseppe Valle Davide Spech Giovanni Romei Longhena Luigi Manfredini Ernesto Tarditi
Enrico Adami Rossi Carlo Gastinelli Antonio Barni Alfonso Bognetti Giovanni Lombard Antonio Ajmone Cat Guido Da Zara Quirino Boni
SQUADRONE (( CAVALLEGGERI DI ALESSANDRIA)) REGGIMENTO (( CAVALLEGGERI DI ALESSANDRIA))
(1964)
(1920-43)
Cap. Adriano D'Auria Cap. Luigi Monda Cap. Domenico Rotili
Col. Carlo Giubbilei Col. Ferdinando Chiapirone
SEDI 1850 1851 1852 - 53 1853 1954-55 1856 1856-59 1860 1860- 61 186! - 62 1862 1862 -63 1863-64 1864 - 66 1866 - 68
Casale Monferrato Chambery VoO'hera b Torino Pinerolo Vigevano Voghera Milano Vercelli Terni S. Maria Capua V. Napoli Palermo Saluzzo Milano
1868 - 71 1871 -75 1875 - 78 1878- 81 1881 - 85 1885 - 89 1889 - 92 1892-97 1897- 1900 1900 - 07 1907-20 1920- 30 i93o-43 1964
Lodi S. Maria Capua V. Lucca Verona Lodi Roma Faenza Aversa Verona Saiuzzo Lucca Firenze Palmanova Persano
FESTA 24 grngno: anniversario ciel combattimento cli Custoza ( 1866)
-
516 -
GRUPPO SQUADRONI «CAVALLEGGERI DI LODI» « Lodi
s'immola,,
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Con decreto 25 agosto 1859 viene costituito il r6 settembre successivo il Reggimento « Cavalleggeri di Lodi)) ' su tre squadroni. Il IO settembre 1871 prende il nome di 15° Reggimento di Cavalleria (Lodi). Il 5 novembre 1876 riprende la denominazione di Reggimento di Cavalleria cc Lodi ,, ( 1 5°) ed il 16 dicembre 1897 quella di <e Cavalleggeri di Lodi ,, ( 1 5° ). Durante la prima guerra mondiale il suo ordinamento si differenzia da quello degli altri reggimenti per un maggior numero di gruppi e di squadroni che sono distaccati, appiedati o a cavallo, sul territorio metropolitano ed oltremare. Il 20 maggio 1920, è sciolto.
Il 15 febbraio 1942, è ricostituito quale Rag-
gruppamento Esplorante Corazzato (R.E.Co.) « Cavalleggeri di Lodi ,> ( r5°) su comando, squadrone comando; I gruppo· su uno squadrone autoblindo, due squadroni carri L6, uno squadrone motociclisti; II gruppo su uno squadrone semovente da 47, uno squadrone controaerei da 20 mm. Il R.E.Co. « Lodi ,> il 13 maggio 1943 si scioglie per eventi bellici. Il 1° gennaio 1952 si ricostituisce quale Squa-
drone di Cavalleria Blindata e< Cavalleggeri di Lodi», che nel 1956 si trasforma nel Gruppo Squadroni « Cavalleggeri di Lodi>).
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME BRIGANTAGGIO
LrnrA (19u - 12)
(1860-70)
Partecipa ai combattimenti che si svolgono dall'ottobre ,del 1863 al 1866 nelle località di Benevento, Bari e sull'Ofanto. TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
Il reggimento opera sul basso Po inquadrato nella 1" Brigata di Cavalleria, distaccando anche otto plotoni per il servizio di guide ai comandi di divisione del IV Corpo. ROMA
(1870)
Partecipa alla presa della città il 20 settembre, inquadrato nella 2" Divisione.
Invia il 1° e 2° Squadrone che sostengono dall'ottobre 19u all'ottobre 1912 numerosi scontri a Henni - Bu - Meliana, Tagiura, Bir Tobras, Bir el Turki, Zanzur, Sidi Bilal, oasi di Mosciasta. Nel quadro delle successive operazioni il 3° e 4° Squadrone si battono dal marzo al maggio del 1913 a Monterus Nero, Slonta, Ghegab, Tolmetta. Due medaglie d'argento sono concesse ai reparti che hanno partecipato ai fatti d'arme. Il 1° Squadrone rimane in Libi.a ove opera durante la campagna 1915 - 18. PRIMA MONDIALE
ERITREA ( 1887- 88)
(1895 - 97)
Concorre a formare lo Squadrone di Cavalleria d'Africa e lo Squadrone Cacciatori a Cavallo, nella prima campagna; invia 69 uomini per corpi vari, nella seconda.
(1915 - 18)
1915: il reggimento svolge alle dipendenze del XII C.A. (2" Armata) servizi di pattugliamento di scorta e collegamento nel Friuli. 1916: il
e 3° Squadrone, divenuti 6° dei Reggimenti <<Guide)> e «Novara» combat~
- 51 7 -
2°
tono appiedati sul Carso a Monfalcone, Monte Cosich, M. Debeli. Il i' ed 8° Squadrone sono impiegati dal giugno all'ottobre alle dipendenze del VI Corpo d'Armata prendendo parte attiva alla presa di Gorizia in agosto. Trasferito in m arzo al fronte albanese, il reggimento, dalla fine di apri.le alla fine cli settembre rimane sulla bassa Vojussa, alle dipendenze della 38a Divisione, dove contribuisce alla costituzione della testa di ponte ,di Ciflik - Idris, alla protezione dei lavori ed al presidio delle trincee; conduce inoltre ricognizioni sulle pendici della Malakastra. In ottobre il Comando di Reggimento, il 6° Squadrone ed altre forze sbarcano a Santi Quaranta, proseguono per Delvino vincendo la resistenza avversaria e si congiungono alla colonna che procede via terra all'occupazione di Argirocastro; di quest'ultima fanno parte il 4° e 5° Squadrone che dal 13 al 27 ottobre occupano Perat, Liaskowiski e si collegano con la cavalleria francese proveniente da Koritsa. Dall'ottobre a fine anno gli squadroni a cavallo sono dislocati nell'alto Epiro e prendono parte ai combattimenti contro le bande albanesi al servizio dell'Austria.
1917-" la 732" Compagnia Mitraglieri, formata in luglio dal reggimento, en tra in linea a Forcella Sentinella e combatte a Montepiano, Tre Cime di Lavaredo. Nell'ottobre partecipa ad una azione in alta montagna a Cima Sapada. Dopo Caporetto, la compagnia si ritira sotto la pressione del nemico portando in salvo tutte le armi e i materiali. Il reggimento in alto Epiro continua fino a maggio la sua opera di rastrellamento degli elementi locali al soldo austriaco. r 918: in gennaio il reggimento rientra in Italia e passa alle dipendenze della 5"' e della 7"' Armata fino all'ottobre. Poi ritorna nei Balcani con il Corpo di Spedizione Italiano in Oriente con il quale resta fino al luglio 1919. In aprile il II Gruppo su 7° e 8° Squadrone passa alle dipendenze del Comando del II Corpo d'Armata, destinato ad operare in Francia; il 12 agosto è sul fronte delle Argonne nella zona dello Chemin des Dames ove gli squa-
droni forniscono i collegamenti ed eseguono le ricognizioni, subendo molte perdite. Il 13 ottobre il gruppo è lanciato all'inseguimento per riprendere il contatto col nemico, che si è ritirato a nord e nord - est ,di Sissonne. 11 5 novembre ripresa l'avanzata il 7° Squadrone conduce l'attività esplorativa sulla fronte d.e~la 3"' Divisione e 1'8° su quella dell'8" Divts10ne. I due squadroni <lal 5 all'u novembre esplicano il proprio compito scontrandosi più volte con l'avversario in ritirata nelle località di Rozoy, nel bosco di Rocroy e sulla Mosa ove cessano le ostilità. Il gruppo rimpatria nel gennaio 1920. SEOONDA MONDIALE (1940 - 45)
1942: è assegnato in primavera all'8" Armata per il fronte russo; nell'estate successiva, però, viene assegnato alla Divisione di Fanteria «Piave))' dislocata in Liguria, per partecipare all'eventuale occupazione della riviera mediterranea francese. Nel settembre 1942 il reggimento è destinato in Africa Settentrionale ed in tale mese sono imbarcati il materiale ed i mezzi, in un convoglio marittimo che durante il viaggio, in seguito a siluramenti, subisce perdite notevoli. Il personale del reggimento raggiunge in aereo Tripoli il 22 novembre 1942. E' subito avviato in Tunisia dove è posto alle dipendenze del Comando della r" Armata; dapprima nel novembre stesso presidia la zona di Gabes conducendo attività esplorativa nella zona dello Chott Fedjadi, nonché sulla strada fra Gabes e Sfax, minacciata dalle puntate avversarie. Successivamente concorre alla occupazione preventiva di Akdref - Achichina - El Hafay, al fine di prevenire la sempre crescente minaccia su Gabes. Il I Gruppo Squadroni, dalle località di Fountatuine e di Medenine provvede alla occupazione della stretta di Ksar El Hallanf, alla esplorazione della fascia montana del Ksour e spinge pattuglie fino a Kebili. Il 9 dicembre un gruppo misto occupa Kebili che viene precipitosamente abbandonata dai Meharisti Algerini; in seguito l'occupazio-
ne arriva fino a Douz mettendo sotto controllo tutto il territorio del Caidato del Nefzouna. 1 94 3: a Kebili, in gennaio reparti <li <e Lodi)), lontani dalla loro base 150 km., effettuano l'esplorazione di tutta la zona dei grandi Chotts e nei terreni del sud - ovest conducono una serrata lotta contro reparti leggeri franco - inglesi radunati nel territorio dell'Oudi Sauf (Algeria). Le puntate offensive su O Mellah del 28 gennaio e su El Mamidania del 29 gennaio stroncano i tentati vi fatti dall'avversario per interrompere le comunicazioni con la base di Gabcs e per ,disturbare i presidi distaccati a Douz e a Fatnassa. Alla fine ,di gennaio gli elementi di « Lodi » del settore di Gabes passano alle dipendenze della L Brigata Speciale e si trasferiscono più
a nord nella zona di Triaga - Foucomerie. Gli elementi del I Gruppo rimasti nel territorio del Kebili passano alle dipendenze della Divisione Corazzata cc Centauro)). Il reggimento nell'aprile - maggio è impiegato a sbarrare le provenienze da Hamman Lif e Grombalia sulla strada di T un isi e ad effettuare azioni ritardatrici, provvedendo a coprire il tergo della 1" Armata, malgrado la forte pressione delle truppe inglesi. Il pomeriggio dell'rr maggio combatte valorosamente a nord - ovest di Bou Fichia. Ripiega sotto la spinta sempre più irresistibile delle forze nemiche, fino a schierarsi sul lato nord del ridotto, entro il quale è chiusa la r" Armata. Qui viene raggiunto il 13 maggio dall'ordine di scioglimento. Per tali azioni merita la citazione sul bollettino di guerra n . 1083-
RICOMPENSE ALLO ST ENDARDO AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA D'ARGENTO - Decreto 19 genna10
1913 Per la splendida condotta tenuta dal 1° e Squadrone nel combattimento <li Henni Bu - Meliana (26 ottobre 19II) )>. (Al 1° e 2° Squadrone). e<
2"
MEDAGLIA D'ARGENTO - Decreto
21
dicembre
1913 « Per la splendida prova di valore data dagli Squadroni 3° e 4° del reggimento nel combattimento di Monterus Nero (23 marzo 1913), durante il quale con una carica brillantissima rovesciavano il nemico incalzante» . (Al 3° e 4° Squadrone).
MEDAGLIA D'ARGENTO - Decreto 29 novembre 1954 « Nel corso di una lunga e durissima campagna in territorio di oltremare si batteva con indomito ardimento contro il nem:co soverchiante per numero e potenza di mezzi. In temerarie puntate esplorative, come in eroiche azioni di retroguardia, nell'attacco come nella difesa sempre presente ove più infuriava la lotta, dava nobile contributo di valore e di sangue. Sull'autoblindo, sul motociclo, sul carro armato leggero, i superbi reparti meccanizzati sapevano essere degni eredi .degli squadroni a cavallo del vecchio reggimento, emulandoli nel valore e nel sacrificio e tenendo fede al motto "Lodi s'immola". Gabes, Kebili, El Ayacha, Faid Sbikka, Enfidaville (Tunisia, 20 novembre 1942 - 12 maggio r943) J>.
AL :\1.ERITO CIVILE
MEDAGLIA
DI
BRONZO - Decreto
1°
dicembre
1970 « In occasione di una violenta alluvione si prodigava generosamente, con uomini e mez-
zi, in difficili ed estenuanti interventi di soccorso alle popolazioni colpite, contribuendo validamente a contenere e ridurre i disastrosi effetti della calamità. Provincia di Vercelli, 2 novembre - 20 dicembre 1968 J) .
- 51 9 -
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Tenente Paolo Solaroli: Libia, 26 ottobre 19u
COMANDANTI R EGGIMENTO
« CAVALLEGGERI
(1859-
n1 Lom ))
Col. Col. Col. Col.
71) Col. Giacinto Felice Manuel dì S. Giovanni Col. Carlo Vicario di S. Agabio Col. Ippolito Martin di Montù Beccaria
Mario Schiffì Roberto Brussi Roberto Amato Carlo Capponi Trenca
RAGGRUPPAMENTO (R.E.Co.)
15° REGGI MENTO 76)
DI CAVALLERIA (Lom)
(1871 -
( 1 94 2 -
ESPLORANT E
« CAVALLEGGERI
DI
Co RAZZA TO LoDI ,,
(15°)
43)
Col. Tommaso Lequio dì Assaba
Col. Ippolito Martin dì Montù Beccaria SQUADRONE DI CAVALLERIA BLIN DATA (( CAVALREGGIMENTO DI CAVALLERIA « LODI))
LEGGERI DI LODI ll ( 1952 - 56)
(15°) (1876-
Cap. Girolamo De Marco Cap. Angelo Contini
97) Col. Col. Col. Col. Col.
Ippolito Martin di Montù Beccaria Giacinto Govone Giuseppe Lamberti di Castelletto Giovanni Valfrè di Bonzo Carlo Crotti de Rossi di Costigliole
REGGIMENTO
(( CAVALLEGGERI DI
LODI ))
GRUPPO SQUADRONI « CAVALLEGGERI DI LonI l>
(1956)
(15°)
(1897- 1920) Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Carlo Crotti <le Rossi di Costigliole Ferdinando Brunatti Francesco Pepe Stefano Orsi Bertolini Arturo Cantoni Guglielmo Cerqua
Ten. Col. Francesco Caputo Magg. Augusto Menzio Magg. Giuseppe Veneziani Santonio Magg. Eugenio Arrighi Magg. Andrea Manganare Magg. Umberto Cersosìmo Ten. Col. Fausto Albano Magg. Vittorio Panetta Ten. Col. Alberto Tusinì Cottafavi Ten. Col. Carlo De Virgilio T en. Col. Mario F assi o
SEDI
1859 1859 - 60 1860 1860 - 61 1861 - 62 1862 1862-63 r863-64
1864-65 1865-66 1866-69 1869- 71 1871 - 76 1876-79 1879 - 84 1884 - 88
Alessandria Casale Monferrato Vercelli Brescia Ferrara Bologna Ferrara Aversa
- 520 -
Lucera Nola Vicenza Bologna Brescia Savigliano Torino S. Maria Capua V.
1888 - 93 1 893 - 97 1897 - 1901 1901 - 05 1905 - 13
Vercelli Udine Milano Lodi Aversa
1913 - 20 1 942 - 43 1952 - 56 1956 - 64 1964
Napoli P inerolo Verona Novara Lenta
FESTA
26 ottobre: anniversario del combattimento di H enni- Bu - Meliana (19u)
-
12
*
521 -
GRUPPO SQUADRONI« CAVALLEGGERI GUIDE>> « Alla vìttoria ed all'onor son guida »
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il ro aprile 1859 viene creato uno Squadrone di Guide che il 25 febbraio 1860 è trasformato in Reggimento di Guide su cinque squadroni tolti da preesistenti reparti. La denominazione è successivamente mutata in 19° Reggimento di Cavalleria (Guide) il IO settembre 1871; Reggimento di Cavalleria « Guide» (19°) il 5 novembre 1876; Reggimento « Cavalleggeri Guide,, ( 19°) il 16 ,dicembre 1897; Reggimento << Cavalleggeri Guide» il 20 aprile 1920. Dal 1920 è depositario delle tradizioni dei disciolti Reggimenti « Cavalleggeri di Vicenza », « Lucca », « Roma ", « Padova ". Dal 31 dicembre 1933, nel quadro della meccanizzazione della Cavalleria, le Guide adottano, a titolo di esperimento, i carri veloci: il I Gruppo Squadroni viene trasformato il 5 gennaio 1934 in I Gruppo Carri Veloci « S. Marco». Il 5 aprile viene costituito il II Gruppo << S. Giusto » e il 26 giugno il III Gruppo « S. Martino». Il reggimento viene così trasformato in reggimento scuola carri veloci conservando il gruppo squadrone a cavallo « San Gior-
gio ». Nel gennaio 1935 i gruppi carri veloci passano alle ,dipendenze delle divisioni celeri e il reggimento riprende la formazione a cavallo, conservando tuttavia la funzione di centro carri veloci. Nel biennio 1935 - 36 infatti il reggimento costituisce dodici squadroni carri veloci destinati ai reggimenti di cavalleria, in ragione di uno per reggimento. Nell'agosto 1940 il reggimento, alle dipendenze del Comando Superiore Truppe Albania, ha il seguente organico: comando, squadrone comando, I e II gruppo squadroni, 5° squadrone mitraglieri. L'8 settembre 1943, in seguito agli avvenimenti determinati dall'armistizio, il reggimento è sciolto. Il XIV Gruppo Appiedato « Cavalleggeri Guide», costituito nel 1940, si trasforma nel 1944 in 14° Reparto Salmerie da Combattimento « Guide " che si scioglie nel 1945. Il I 0 aprile 1949 viene ricostituito uno Squadrone di Cavalleria Blindata << Guide" che nel 1953 si trasforma in Gruppo Squadroni « Cavalleggeri Guide l>.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA D'INDIPENDENZA
(1859)
Lo Squadrone di Guide riceve il battesimo del fuoco ripartito per plotoni, assegnati ciascuno ad un comando di divisione. CENTRO - MERIDIONE
(1860 -fo)
E BRIGANTAGGIO
(1860 -70) Il 1° e 2° Squadrone Guide suddivisi tra vari comandi partecipano alla campagna nell'Italia Meridionale operando al Garigliano, Nola e Gaeta. Nel 1864 - 66 il reggimento concorre alle ope-
razioni contro il brigantaggio nelle zone di Caserta, del Mel.fìtano, nella Capitanata, in Sicilia.
TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
Il Reggimento Guide, inquadrato nel I Corpo dell'Armata del Mincio, il 24 giugno combatte ripartito per squadroni a Custoza, carica gli austriaci superiori in uomini a Monzambano, Campagna Rossa e Oliosi. Per tali azioni viene concessa allo Stendardo la medaglia d'argento al valor militare.
- 522 -
ERITREA
(1887- 88) (1895 -97)
Concorre alla formazione dello Squadrone Cavalleria d'Africa nella prima campagna e invia 73 uomini per vari corpi nella seconda.
LrnrA (19n - 12) Nel 19II - 12, il 2 ° e 4° Squadrone partecipano alla campagna, distinguendosi nei combattimenti di Gargaresh il 18 gennaio 1912 e di Zanzur 1'8 giugno 1912. Nell'agosto del 1912 partecipano alla presa di Zuara e Redgaline e nel 1913 combattono a Gasr Garabulli, Gasr Doga, Zezir e Nalut. Il 2 ° Squadrone rimane in Libia fino al 1916 e combatte ad Azizia e Tharuna. PRIMA MONDIALE (1915 -
18)
saggio del Livenza; gli squadroni appiedati assaltano gli austriaci sistemati a difesa di Sacile e conquistano l'abitato. Il reggimento combatte ancora a Cordenons, raggiunge il Tagliamento, che viene passato a nuoto, ed a Pozzuolo del Friuli è fermato dall'armistizio. Per i] comportamento tenuto durante la campagna, allo Stendardo viene concessa la medaglia di bronzo. AFRICA ORIENTALE
Concorre con 39 ufficiali e 603 uomini alla costituzione dei gruppi carri veloci; il capitano Ettore Crippa cade a Dembenguinà il 15 dicembre 1935 meritando la medaglia d'oro. SEOONDA MONDIALE
1915: la 737" e 738• Compagnia Mitraglieri, costituite dal reggimento, operano a fianco dei fanti a Castagnevizza e sul S. Marco, la sezione mitragliatrici reggimentale combatte in Val d' Assa e concorre all'assalto del Bassone, del Forte di Lusemer, di Millegrobe e di Costa Alta.
1916: il reggimento, appiedato nel maggio, incorpora temporaneamente il 3° Squadrone dei <<Cavalleggeri di Lodi)), presidia le trincee respingendo reiterati attacchi nemici subendo notevoli perdite. Successivamente combatte sul Monte Sei Busi, a Cave di Selz e a Plava; il 14 6riugno appoggia, con azione dimostrativa, l'offensiva condotta nel settore di Monfalcone riuscendo a conquistare il Tamburo e catturando più di 400 nemici, armi e materiali. In luglio partecipa a numerosi attacchi e difende le trincee di Vermegliano fino al 22. 1917: rimontato a cavallo, nella battaglia dì Caporetto protegge il ripiegamento di unità della 3a Armata contrastando il passo del nemico sul San Marco, dove le compagnie mitraglieri si battono al ponte di Lucinicco sull'Isonzo, sul Torre, al ponte della Delizia ed a San Vito al Tagliamento. 1918: nel quadro della battaglia di Vittorio Veneto il 30 ottobre su pera il Piave all'inseguimento del nemico e forza con slancio il pas-
(1935 - 36)
(1940 -45)
,1940: trasferito sul fronte greco - albanese, il 14 novembre occupa Kastaniani e Pajlocastron; dal 20 al 24 novembre resiste all'offensiva greca a Kastaniani, sul Kalamas e Birbiles. Fermate le preponderanti forze avversarie contrattacca, i primi di dicembre, furiosamente e più volte il nemico, proteggendo il ripiegamento della Divisione <<Siena)>. Per queste azioni allo Stendardo viene concessa la seconda medaglia di bronzo al valor militare. Il 5 dicembre combatte nuovamente, in azione di retroguardia, sul vecchio confine greco albanese e riceve una particolare menzione sul bollettino di guerra n. 176.
r941: il reggimento viene impegnato nella zona di Scutari e combatte duramente nella zona di Kodra Luges a metà aprile. Sul fronte russo, nel dicembre, cade il generale Ugo De Carolis, già comandante delle «Guide>), ed alla sua memoria è concessa la medaglia d'oro. 1942: il reggimento è impegnato nelle operazioni controguerriglia in Croazia alle dipendenze del IV Corpo d'Armata, poi dal 1° febbraio 1943 del Comando Raggruppamento Unità Celeri, costituito in tale data. 1943 - 44: dopo l'armistizio, elementi del reggimento partecipano alla guerra partigiana in Grecia; 1'8 e 9 settembre reparti delle Trup-
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pe al Deposito « Guide J> combattono in Parma contro i tedeschi; in dicembre il XIV Gruppo Appie.dato Cavalleggeri « Guide ll, che viene trasformato poi nel XIV Reparto Salmerie da Combattimento << Guide >J, opera a Monte Ca-
mino, zona di Mignano, nel Garigliano, a Cassino. Passa nel settore adriatico nel giugno 1944, sulla linea Gotica in zona Castel del Rio; indi raggiunta Firenze si scioglie nell'agosto del 1945.
RICOMPENSE ALLO STENDARDO
AL VALOR MlLIT ARE
MEDAGLIA n'ARGENTO - Decreto 14 giugno 1910 << Per l'ardimento e lo slancio ammirevoli con cui gli squadroni del reggimento durante la battaglia di Custoza, il 24 giugno 1866, in difficili frangenti cimentandosi, eseguirono sul nemico assalti e cariche coronati da successo, nonostante le gravi perdite subite J>.
MEDAGLIA DI BRONZO - Decreto 31 ottobre
1920
<< A piedi ed a cavallo, si distinse per continue prove di valore e di fermezza. Nella battaglia della riscossa con brillante attacco di alcuni reparti occupava di slancio Sacile, agevolando il passaggio della 4°' Divisione di Cava!-
leria sul Livenza (Monfalcone, 15 - 16 - 17 maggio 1916; Sacile, 31 ottobre 1918) >J. MEDAGLIA 1 947
DI
BRONZO - Decre·o 31 dicembre
<< Nel
periodo della campagna greca, con ammirevole slancio ed alto spirito di sacrificio, si prodigava in fraterna gara con i fanti in combattimenti contro munite posizioni nemiche; durante la fase di ripiegamento a Kastaniani in una epica difesa, versando generoso tributo di sangue, scriveva una gloriosa pagina della sua storia (fronte greco - albanese; Hani, Delvinaki, Kalibaki, Valle Fitoki, Valle Xerias, Kastaniani, 28 ottobre - 5 dicembre 1940) J>.
AL V ALOR CIVILE
MEDAGLIA D'ARGENTO - Decreto 18 maggio 1964 « Temprato ad ogni arditezza e sacrificio, il Gruppo "Cavalleggeri Guide" - Divisione Ariete - del V Corpo d'Armata in nobile, fra-
terna gara con altri reparti dell'Esercito, ha scritto, nel soccorrere tra insidie e disagi innumeri le popolazioni colpite dal disastro del Vajont, fulgide pagine di generom altruismo e di eroica abnegazione (Vajont, 1963) ».
MEDAGLIE D'ORO AL V ALOR MILITARE
Sottotenente Luigi Alberto Fumi: Grecia, 28 ottobre - 24 novembre 1940 Soldato Giuseppe Felice: Albania, 12 - 15 aprile 1941
Tenente Eudo Giulioli: Albania, 5 agosto 1943 Sottotenente Giovanni Bonetti: Albania, 5 agosto 1943
COMANDANTI
SQUADRONE DI GUIDE
(1859 - 60)
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Cap. Ercole Rizzardi REGGIMENTO DI GUIDE
Col. Col. Col. Col.
(1860 - 71)
Giovanni Vasco Angelo Piola Caselli Angelo Thaon di Revel Giacomo Spinola
19° REGGIMENTO 76)
XIV
DI CAVALLERIA (GurnE)
Col. Luigi Coardi di Bagnasco e di Carpeneto Col. Vincenzo Spini Col. G. Battista Veglio di Castelletto REGGIMENTO
DI
CAVALLERIA
(( GUIDE))
14°
REGGIMENTO
(( CAVALLEGGERI
GUIDE))
CAVALLEGGERI
Gu1-
(1940 -44)
REPARTO
SALMERIE
DA
COMBATTIMENTO
(( GUIDE )) ( 1944 - 45)
Cap. Mario Imperiali d'Afflitto Cap. Renato Vecchietti
(19°)
G. Battista Veglio di Castelletto Prospero Lombardi Bartolomeo Binda Carlo Garino
<{
Cap. Angelo Pissavini Cap. Mario Imperiali d'Afflitto
(1876-97) Col. Col. Col. Col.
GRUPPO APPIEDATO
DE >>
(1871 -
Giulio Pellegrini Adriano Jones Giovanni Gavazza Gervasio Bitossi Ugo De Carolis Gaetano Pelligra Egisto Del Panta Angelo Scarpa
SQUADRONE
CAVALLERIA
BLINDATA
(( G UIDE ))
( 1 949- 53)
Cap. Pietro Gamberini
(19°)
GRUPPO
SQUADRONI
(( CAVALLEGGERI
GUIDE))
(1897- 1920)
( 1953)
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Ten. Col. Ildebrando Alfassio Grimaldi di Bellino Ten. Col. Michele Cassano Ten. Col. Giangiorgio Barbasetti di Prun Magg. Pietro Gamberini Magg. Luciano Fortunato Magg. Francesco Belgrano Magg. Salvatore Azzaro Magg. G. Battista Campanella Ten. Col. Gualtiero Galanti Ten. Col. Giovanni Guida Fantini Ten. Col. Antonio Viglietti Ten. Col. Alessandro De Bartolomeis Ten. Col. Luigi Caligaris Ten. Col. Riccardo Leone
Lorenzo Ruschi Lorenzo Libri Adriano Thaon di Revel Luigi Binetti Alfredo Paglianti Carlo Botto Pietro Lanfranco Filippo Solari di Recanati Guido Mori Ubaldini degli Alberti
REGGIMENTO
(( CAVALLEGGERI GUIDE ))
(1920 -
43) Col. Giuseppe Manzotti Col. Paolo Tacoli di Modena e di Reggio
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SEDI 1859-61 1861 - 62 1862-63 1863-64 1864-65 1865-66 1866-69 1869-72 1872-76 1876- 79 1879 - 83
Pinerolo Vigevano Firenze Foligno Caserta Napoli Torino Vercelli Udine Brescia Savigliano
1883 - 87 1887-91 1891 - 95 1895 - 98 1899 - 1901 1901 - 07 1907-20 1920 - 32 1932 - 43 1949
Parma Aversa Napoli Caserta Faenza Milano Voghera Padova Parma Casarsa della Delizia
FESTA 24 giugno: anniversario della battaglia di Custoza (1866)
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ARMA DI ARTIGLIERIA
ARMA DI ARTIGLIERIA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il nome artiglieria, dal latino ars tollendi, arte di distruggere, o ars telorum, arte di lanciare l'arma, indica l'insieme delle armi da fuoco, non portatili, sistemate su un sostegno chiama· to affusto, adatte al lancio di grossi proiettili a grande distanza. Essa è da considerare insostituibile per la fa. coltà di concentrare un fuoco manovrato e aderente di elevata precisione e continuità su bersagli ben determinati, in appoggio alle azioni delle altre armi. Le artiglierie come macchine da lancio han· no una origine remota : la loro comparsa sui campi di battaglia, dove la lotta si svolge fra opposte schiere a distanza ravvicinata, si pre· figge lo scopo di neutralizzare o distruggere da lontano i punti forti della resistenza o del· l'attacco nemico con il minimo delle perdite. Esse si sono sempre ispirate alla evoluzione e ai nuovi ritrovati della tecnica per accrescere, potenziare e<l adeguare i propri mezzi di azione: il «fuoco», passando dal proietto inerte a quello scoppiante e, di recente, a quello nu· cleare, alle telearmi, alle armi teleguidate e autoguidate; il « movimento >>, passando dal traino manuale e animale ai veloci mezzi mo· torizzati e semoventi. La necessità di adattare le artiglierie alle esigenze del combattimento imposte dal terreno e dal tipo cli bersaglio da attaccare, ha cleter· minato l'adozione di armi con possibilità di fuoco e di movimento diverse - quali mortai, obici e cannoni , artiglierie someggiate, trainate, autopor tate e semoventi - ed ha suggerito l'op· portunità cli suddividerle in specialità: da caro· pagna, da montagna, pesante campale, pesante, controcarri, controaerei, paracadutista e coraz· zata. Dopo questa necessaria premessa di carattere generale vengono qui <li seguito narrate, nei loro aspetti essenziali, le vicende organiche del· l'Artiglieria italiana dal suo nascere ad oggi,
r..,.) *
limitandole all'artiglieria clell' esercito piemon· tese che ha servito da nucleo a quella italiana ed ha tramandato ad essa, oltre alle tradizioni risorgimentali, la sua organizzazione ed il suo ordinamento. In Piemonte, come presso tutti gli altri Stati, nel secolo XVI il personale di artiglieria non è militare e i bombardieri, come vengono chiamati i primi artiglieri, sono riuniti in corpora· zioni di mestiere e servono temporaneamente dietro retribuzione. Nel 1625, con decreto 30 luglio, Carlo Ema· nuele di Savoia determina che il personale dei bombardieri debba appartenere alla milizia e costituisca una compagnia bombardieri. Questa data può essere considerata la nascita dell'Artiglieria come corpo militare. I servizi amministrativi, le fabbriche e i la· boratori di artiglieria vengono disciplinati nel 1667 e nel 1673 viene creato il Consiglio <li Ar· tiglieria; primo consesso deliberante, con a capo il capitano generale di artiglieria. Nel 1677 al capo del predetto consiglio viene attribuito il titolo di gran maestro. Un primo importante ordinamento si ha per effetto del decreto 20 maggio 1691 che preve· de: un consiglio generale, una compagnia bom· bardieri, una compagnia maestranze, una com· pagnia minatori, e servizi. L'anno successivo, nel 1692, fermi restando i rimanenti elementi, viene costituita una secon· da compagnia bombardieri. Occorre però dire che fino al 1696 è consi· derato militare solo il personale del consiglio generale, mentre il restante personale delle compagnie bombardieri, ad eccezione degli ufficiali, non è militare poiché non ha obblighi di uniforme e di armamento e riceve gli asse· gni solo quando è chiamato a prestare la pro· pria opera. Nel 1696, con decreto 26 dicembre, viene posto termine a questa ibrida situazione e l' Ar·
tiglieria viene assimilata agli altri corpi inquadrando personale tutto militare. Sotto la stessa data viene ordinata su uno stato maggiore, già consiglio generale, e un battaglione cannonieri con sei compagnie bombardieri, una di maestranze, una di minatori e servizi. Nel 1726, con decreto in data 20 ,dicembre, il battaglione cannonieri prende il nome di Battaglione d'Artiglieria e viene disposta la costituzione di una compagnia di bombisti in Sardegna. Con lo stesso decreto gli ingegneri militari passano a far parte dello stato maggiore del Corpo e vi rimangono fino al 1752, data in cui si costituiscono in corpo autonomo. Dopo il 1730 e per tutto il XVIII secolo, cessato ,di esistere il Consiglio Generale, il gran maestro, per le decisioni di una certa importanza, si vale di un Congresso di Artiglieria, i cui ufficiali convoca di volta in volta. Nel 1739, con regolamento in <lata 16 aprile, al Corpo di Artiglieria viene concessa la Bandiera e viene istituita la scuola teorico pratica per l'addestramento specifico del personale. Nel 1743 si costituisce, per la prima volta, un reggimento che assume il nome di Reggimento di Artiglieria di S.M. che dopo quattro anni raggiunge la forza di due battaglioni, ciascuno su otto compagnie. Il 27 agosto 1774 all'Artiglieria è attribuita la denominazione di Corpo Reale di Artiglieria e nello stesso anno viene istituito il Consiglio Superi.ore ,di Artiglieria. Un nuovo ordinamento del Corpo viene emanato in data 1° aprile 1775; esso prevede tre enti: un Corpo Reale d'Artiglieria - formato da uno stato maggiore, tre battaglioni di quattro compagnie ciascuno e una scuola - con caratteristiche di artiglieria da fortezza; un Corpo dell' Artiglieria dei Battaglioni, formato da tanti mezzi plotoni quanti sono i reggimenti di Fanteria, si addestra e combatte unitamente alla Fanteria ed ha caratteristiche ,di artiglieria da campagna: questo primo esempio di artiglieria decentrata, viene sciolto come ente autonomo ed è riunito al Corpo Reale d'Artiglieria nel 1783; una Compagnia Franca cli Sardegna nella quale vengono incorporati minatori, bombardieri ed operai, dislocati nell'isola.
- 53°
Il Corpo nel 1786 viene portato ad una forza pari a quella cli una brigata, su quattro battaglioni per complessive 20 compagnie: 16 compagnie cannonieri, una bombardieri, una operai, una zappatori e una minatori. Il 9 dicembre 1798, nell'atto di rinuncia al Piemonte da parte del re Carlo Emanuele IV, viene stabilito, tra l'altro, che il Corpo Reale d'Artiglieria passi al servizio della Repubblica Piemontese con il nome di Reggimento cl' Artiglieria Piemontese e con un organico di due battaglioni - ognuno su sette compagnie cannonieri, una di maestranza - e una compagnia pontieri. Questa situazione però ha breve durata e nel maggio 1799, quando l'esercito austro - russo allontana i francesi dal Piemonte, il reggimento si scioglie e rimangono in vita solo alcuni reparti. Al ritorno dei francesi, la Commissione di Governo Piemontese riorganizza il Reggimento d'Artiglieria che assume la formazione di d~1e. b~ttaglioni, su quattro compagnie cannomen ciascuno. Diventato il Piemonte una provincia francese, questi reparti, ridotti alla forza di un battaglione di dieci compagnie cannonieri e una di operai, per decreto consolare in data 26 agosto 1801, passano a far parte del 1° Reggimento Francese di Artiglieria a Piedi. Con la restaurazione, nel 1814 ha inizio la ricostituzione del Corpo Reale di Artiglieria. Con ,decreto 6 gennaio 1815, l'Artiglieria viene ripartita in cinque categorie: a piedi d'ordinanza, composta da uno stato maggiore (comprendente il Comando Generale di Artiglieria, lo stato maggiore dei battaglioni, le scuole e le fabbriche) e da due battaglioni di sette compagnie ciascuno; provinciale, da costituirsi con personale designato a rinforzare il Corpo in caso di mobilitazione; volante, formata da quattro compagnie specificatamente addestrate a servizi celeri in campagna; reale di Sardegna con tre compagnie cannonieri; sedentaria, costituita con personale addetto agli uffici e da personale parzialmente invalido. Nello stesso anno, la formazione di un reparto treno per il trasporto dei materiali e per il traino dei mezzi di artiglieria, segna un pro-
gresso nella organizzazione del Corpo in quanto, fino ad allora, al traino dei mezzi si provvedeva con un servizio discontinuo, mediante requisizione di quadrupedi e arruolamenti temporanei di personale. La composizione di questo nuovo reparto, inizialmente incerta, nel 1817 viene definita nella Compagnia del Regio Treno. Nell'aprile del 1.816 il Corpo viene riordinato in Artiglieria attiva e sedentaria. Dell'attiva fanno parte: Io stato maggiore; il reggimento reale di artiglieria, su una compagnia pontieri e due battaglioni (aumentabili a quattro in guerra) ciascuno di sei compagnie cannonieri e una di maestranze; un battaglione di Sardegna, su quattro compagnie cannonieri. Nella sedentaria è compreso il personale addetto agli stabilimenti, alle fabbriche e ai laboratori, nonché il personale parzialmente invalido in servizio presso le piazze e i forti. Il 12 settembre 1817 viene concessa la Bandiera al Battaglione Artiglieria della Sardegna, mentre nel 1819 le compagnie treno vengono portate a due. Il Corpo, con decreto 27 ottobre 1820, riceve un nuovo assetto ed è suddiviso in due branche, ciascuna con un proprio comando dipendente dal gran maestro, comandante supremo: la branca personale interessata ai comandi e reparti; la branca materiale interessata ai servizi. Il personale comprende : una brigata reale di artiglieria, su due battaglioni di artiglieria di linea, di sei compagnie ciascuno, un battaglione di artiglieria leggera, con quattro compagnie di artiglieria e due del treno, una compagnia maestranze, una artificieri, una pontieri; l'artiglieria di presidio {!estinata al servizio delle fortezze, su un battaglione di otto compagnie, di cui due dislocate in Sardegna in sostituzione del disciolto battaglione. La branca materiale amministra tutti i servizi del Corpo : gli uffici, i laboratori e le fabbriche di artiglieria. Nel 1823, con decreto 8 gennaio, viene attuata una ripartizione più minuta che tiene conto delle diverse specialità del Corpo suddiviso in quattro branche: attiva, comprendente la Brigata Reale di Artiglieria, su due battaglioni di artiglieria di linea, un battaglione d i artiglieria
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leggera; di presidio per il servizio nelle piazze, su quattro compagnie, delle quali tre in Sardegna, e due compagnie treno; per le incombenze, comprendente le varie direzioni degli stabilimenti e delle manifatture dei materiali; sedentaria, con giurisdizione sui comandi delle piazze e il personale degli uffici. Con decreto 23 agosto 1831, gli elementi del Corpo vengono di nuovo accentrati e l'articolazione che ne deriva è su due branche: personale e materiale. Il personale comprende una brigata, costituita da due reggimenti ~ 1° e 2° ~ di tre battaglioni ciascuno: complessive 14 compagnie di artiglieria, di cui sei da battaglia e otto di altre specialità. Nessuna modifica nei reparti dislocati in Sardegna. La branca materiale ha il controllo ,delle scuole ,ciel Corpo e dei laboratori, mentre il servizio del treno viene affidato ad una impresa. Il riordinamento effettuato con decreto in data 3 gennaio 1833 lascia invariata l'articolazione del Corpo nelle due branche personale e materiale e prevede unicamente il potenziamento della branca personale. Quest'ultima risulta ordinata su: Consiglio Superiore di Artiglieria con a ca po il gran maestro; uno stato maggiore ; otto brigate di artiglieria, per complessive trenta compagnie, di cui: due brigate da piazza, con dodici compagnie; quattro brigate campali, con otto batterie da battaglia, due batterie a cavallo e due da posizione; una brigata operai, con una compagnia maestranze, una compagnia artificieri e una compagnia pontieri; una brigata di Sardegna, con due compagnie <la piazza, distaccate temporaneamente nel continente, e una compagnia artificieri nell'isola. La brigata perde il significato avuto in precedenza, grande unità con due reggimenti, e assume quello corrispondente all'odierno gruppo. Altro provvedimento di una certa importanza attuato nel 1833 riguarda il servizio treno cli artiglieria che viene fuso nei reparti; cosicché ,d a quel momento ogni compagnia campale, oltre ai pezzi e ai serventi, ha anche le sue pariglie e i suoi conducenti. Nel 1846 ~engono aboliti, sia il Consiglio Superiore di Artiglieria sia la carica di gran
maestro, e vengono istituiti con .lo stesso provvedimento il Congresso Permanente di Artiglieria e la carica di presidente. Nel 1848, alla vigilia della prima guerra d'indipendenza, l'Artiglieria Sarda risulta ordinata su: - sei brigate di artiglieria campale: una a cavallo, su tre batterie; tre da battagl ia, per complessive nove batterie, portate a dieci nel 1849; due da pasizione, per complessive quattro batterie; - tre brigate artiglieria da piazza: in tutto ,dodici compagnie che diventano quattor<lici nel 1849; - una brigata operai, su una compagnia artificieri, una compagnia maestranze, una compagnia armaioli, una compagnia polverieri e una compagnia deposito; - una brigata artiglieria ,di Sardegna, su due compagnie da piazza e una compagnia artificieri; - una brigata autonoma pontieri, su due compagme. Durante la prima guerra d'indipendenza l'Artiglieria ha inoltre temporanei accrescimenti, incorporando, fra l'altro, dal novembre 1848 al maggio 1849, quella lombarda. Terminata la campagna, nel 1850, viene abolito il Congresso e istituito il Comitato di Artiglieria, retto sempre da un presidente. Con decreto 1° ottobre 1850 viene anche ristrutturata e riordinata tutta l'Artiglieria su nuove basi. I reparti vengono articolati e raggruppati in funzione dei compiti e, soprattutto, tenendo conto delle differenziazioni ,dovute all'impiego diverso: da campagna, da posizione fissa o attività collaterali. Con questo ordinamento l'Artiglieria acquista una fisionomia decisamente più vicina ai nostri tempi; la sua articolazione prevede: - uno stato maggiore; - un reggimento operai, comprendente: una brigata operai su due compagnie maestranze; una brigata pontieri, su due compagnie; una compagnia artificieri; una compagnia polveristi; una compagnia armaioli; una compagnia deposito. Una compagnia maestranze, una pontieri e la compagnia polveristi vengono soppresse nel 1853;
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- un reggimento da piazza, su due brigate di sei compagnia ciascuna; - un reggimento da campagna - su una brigata a cavallo di due batterie e sei brigate da battaglia di tre batterie ciascuna - nel quale affluiscono le batterie da battaglia e a cavallo che si sono distinte nelle guerre combattute dal Piemonte nei decenni precedenti. Durante la guerra i'n. Crimea, alla quale il Piemonte partecipa con un Corpo di Spedizione, vengono impiegate tre brigate provvisorie da campagna, di due batterie ognuna; una brigata provvisoria da piazza di quattro compagnie; una compagnia mista di operai. Questi reparti vengono sciolti al loro rientro in patria, verso la fine del 1856. Nel 1859, prima e durante la seconda guerra d'indipendenza, vengono apportate al Corpo sostanziali modifiche relative essenzialmente al potenziamento dei reparti, in quanto la struttura di essi rimane pressoché la stessa. Il 21 giugno 1859 il reggimento da piazza viene portato da sei a sedici compagnie e successivamente, il 7 ottobre dello stesso anno, a ventiquattro, raggruppate in quattro brigate; il reggimento operai aumenta da una a quattro le compagnie della brigata pontieri; il reggimento da campagna si sdoppia in 1° e 2° Reggimento e ognuno di essi inquadra cinque brigate di tre batterie da battaglia ciascuna; il 1° Reggimento inquadra in più la brigata di due batterie a cavallo. Sancita con decreto 25 marzo 1860 l'incorporazione degli eserciti .dell'Emilia e della Toscana nell'Esercito Sar<lo, l'Artiglieria riceve nelle sue file sei batterie da campagna, sei compagnie da piazza e una compagnia maestranze dall'artiglieria toscana; nove batterie da campagna, sei compagnie da piazza e una compagnia operai dall' artiglieri~ emiliana. Con decreto del 17 giugno 1860 vengono nuovamente riordinate le unità stabilendo per esse un quadro organico corrispondente all'ampliamento dello Stato: ha origine da questa data l'Arma di Artiglieria che viene potenziata con la costituzione di diciassette nuove batterie da campagna, ,diciotto compagnie da piazza e dieci compagnie operai. Dopo il riordinamento, risulta costituita da: Comitato di Arti-
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glieria; stato maggiore per il servlZlo dei comandi territoriali; comandi locali; direzioni degli stabilimenti; otto reggimenti (il 1° Operai; il 2°, 3° e 4° da Piazza; il 5°, 6°, 7° e 8° da Campagna). Risale a questo momento la tradizione che attribuisce all'attuale 5° Reggimento da Campagna il titolo di primo, ossia di più anziano reggimento ,da campagna dell'Esercito. Nel quadro .della vasta opera di riorganizzazione dell'Armata Sarda, attuata dal generale Manfredo Fanti, nella fase conclusiva della trasformazione in Esercito Italiano (4 maggio 1861), si inseriscono anche innovazioni di rilevante importanza riguardanti l'Artiglieria. Vengono infatti armate, per la prima volta, sia pure in numero ridotto, batterie da campagna e da piazza con bocche da fuoco rigate e, nel 186!, vengono sperimentati nell'assedio di Gaeta cannoni rigati e a retrocarica. I successivi provvedimenti possono essere così raggruppati: nel 186!, con decreto 24 gennaio, viene costituito il 9° Reggimento Artiglieria Pontieri con le compagnie pontieri tratte dal Reggimento Operai; nel 1863, con decreto del1'8 marzo, viene formato il 10° Reggimento da Campagna; nel dicembre 1864 viene sciolto il 1° Reggimento Operai per cui, il 1° gennaio 1865, il 9° Pontieri ne prende il posto nella numerazione ordinativa e assume il numero di I°, mentre il 10° scala di un posto e diventa 9°. L'Arma, pertanto, nell'anno 1865, risulta composta da: un comitato, uno stato maggiore, nove reggimenti: uno pontieri, tre da piazza e cinque da campagna; sei compagnie operai, tre di maestranze, due di artificieri) una di armaioli; una compagnia di veterani. Il decreto in data 13 novembre 1870 apporta sostanziali modifiche solo ai reggimenti che vengono altresì potenziati, mentre nessuna variante è prevista per i restanti elementi dell' Arma. I reggimenti infatti vengono portati. da nove a undici. e, escluso il 1° Pontieri, perdono il loro carattere di omogeneità, in quanto i tre reggimenti da piazza vengono sciolti e le loro compagnie ripartite fra i dieci. reggimenti di artiglieria. Da questo momento i reggimenti assumono una fisionomia di reparti misti, in -
quanto inquadrano sia batterie da battaglia, sia compagnie da piazza. A riordinamento ultimato l'organico dei reparti comprende: il r Reggimento, costituito da uno stato maggiore, nove compagnie pontieri, due compagnie treno e un deposito; il 2°, 3° e fino all'u compreso, costituiti ognuno da uno stato maggi.ore, cinque compagnie da piazza, otto batterie da battaglia, tre compagnie del treno ed un battaglione deposito. Con disposizione in data 15 ottobre 1871, le cinque compagnie da piazza <lei reggimenti vengono portate a quattro, a vantaggio delle batterie da battaglia che, con lo stesso provvedimento; passano da otto a nove. Con legge in data 30 settembre 1873, i comandi e reparti vengono nuovamente potenziati e riordinati. · Il Comitato di Artiglieria e quello del Genio vengono riuniti in un unico Comitato di Artiglieria e Genio, conservando le stesse caratteristiche di alto ente consultivo tecnico, già attribuito ai due soppressi comitati. Per quanto riguar,da il potenziamento, viene stabilita la costituzione di altri quattro reggimenti e cli un numero indeterminato di compagnie : da costa, di operai e di veterani; nell'ambito del servizio territoriale delle diverse circoscrizioni, la costituzione di sei comandi militari cli artiglieria e dodici direzioni territoriali cli artiglieria. In merito al riordinamento viene previsto il passaggio del 1° Reggimento Pontieri, unitamente al servizio ,dei ponti, all'Arma del Genio, per cui, l'n° Reggimento Artiglieria assume il numero ordinativo di 1° e i quattro nuovi reggimenti, rispettivamente, quello di II", 12", r3° e 14°. Con lo stesso provvedimento viene modificata anche la composizione nell'ambito dei singoli reggimenti costituendo reparti omogenei della stessa specialità; pertanto i primi dieci vengono armati con materiali da campagna e ordinati su dieci batterie da battaglia e tre compagnie treno, i. rimanenti quattro vengono armati con materiale da fortezza e ordinati su quindici compagnie da piazza. Nel 1882 con legge 29 giugno vengono portati a ,dodici i reggimenti da campagna e a cin0
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que quelli da fortezza; vengono, inoltre, formate due brigate a cavallo, inserite nei reggimenti da campagna, due brigate da montagna, inserite nei reggimenti <la fortezza. Nel 1887, con legge 23 giugno, viene realizzata una sostanziale modifica nella direzione dell'Arma e ulteriormente incrementata la consistenza numerica dei reparti. Nella direzione del!' Arma viene sciolto il Comitato di Artiglieria e Genio e viene istituito l'Ispettorato Generale di Artiglieria che, salvo una interruzione di tre anni, dal 1894 al 1897 durante i quali viene istituito il Consiglio Superiore di Artiglieria, rimane in vita fino al 1920. Nelle unità: i reggimenti da campagna vengono raddoppiati e portati a 24 (ciascuno su otto batterie, una compagnia treno e un deposito), destinando dodici di essi alPartiglieria divisionale e dodici all'artiglieria di corpo d'armata; l'artiglieria a cavallo (tre brigate, ciascuna su due batterie) e l'artiglieria da montagna (quattro brigate di tre batterie ciascuna) costituiscono il loro primo reggimento; nessun cambiamento viene attuato nei restanti reparti di artiglieria. Altri ordinamenti si susseguono a breve scadenza di tempo, in virtù dei quali si attuano altre varianti. Nel 1895 si costituiscono ventidue brigate da costa e da fortezza (per un totale di 76 compagnie) e vengono sciolti i cinque reggimenti da fortezza preesistenti. Nel 1902 vengono formati tre reggimenti da costa, tre reggimenti da fortezza, la Brigata da Costa della Sardegna e la Brigata di Artiglieria da Montagna del Veneto. Nel 1905, 2 agosto, le cinque compagnie operai sono riunite in Mantova e danno vita al Gruppo delle Compagnie Operai d'Artiglieria. · Nel 1909, r5 luglio, l'artiglieria ,d a montagna viene formata su due reggimenti (il 2° per trasformazione della Brigata Artiglieria ,da Montagna del Veneto) di quattro brigate ciascuno: ogni brigata è composta di tre batterie. Nel 1910 è adottata la denominazione di gruppo in sostituzione di quella di brigata per indicare un reparto di più batterie.
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I provvedimenti attuati con i decreti in data 10 luglio 19ro, 18 giugno e 7 dicembre 19n, incrementano notevolmente l'efficienza e la potenzialità dell'Arma mediante la istituzione di un Ispettorato delle Costruzioni ,di Artiglieria, di nove comandi di artiglieria da campagna, di quattro comandi di artiglieria da fortezza, di tredi.ci direzioni ,di artiglieria, di una Direzione delle Esperienze e di un Deposito Allevamento Cavalli. Inoltre sono costituiti dodici nuovi reggimenti da campagna. Si hanno in tal modo, complessivamente trentasei reggimenti: ventiquattro divisionali (ciascuno su cinque batterie) e dodici ,di corpo d'armata (ciascuno di sei batterie), per un totale di settantadue gruppi, centonovantadue batterie e trentasei compagnie treno, una per ciascun reggimento. Viene rafforzato il Reggimento a Cavallo, portandolo da sei a otto batterie ed incrementata di altri quattro gruppi l'artiglieria da montagna. Si provvede alla riunione dei diciotto gruppi da fortezza e quindici da costa in dieci reggimenti, di cui nove assumono la qualifica di artiglieria da fortezza e all'ultimo, il IO°, viene attribuita quella <li Reggimento di Assedio. Nasce l'artiglieria pesante campale come nuova specialità e si costituiscono i primi due reggimenti di detta specialità, ciascuno su quattro gruppi di batterie. Con determinazione ministeriale del 23 settembre 1914 viene istituito provvisoriamente un comando di gruppo specialisti di artiglieria, per coordinare il funzionamento tecnico e <lisci plinare delle sezioni aerostatiche e fotoelettriche e delle comunicazioni per l'artiglieria. Sono queste le prime sezioni aerostatiche impiegate per l'osservazione generica del campo di battaglia e per quella specifica del tiro nelle zone ove il terreno non presenta osservatori terrestri di buone possibilità; esse sono quin<li le precorritrici dell'attuale osservazione aerea di artiglieria. Il decreto 15 novembre 1914 porta da due a tre i reggimenti da montagna, inquadrando nel 3° Reggimento i quattro gruppi, dodici batterie da montagna e un deposito, costituiti nel dicembre 191 I.
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Altri incrementi e perfezionamenti, sia per quanto riguarda i materiali, sia per quanto riguarda le specializzazioni vengono realizzati nel periodo della neutralità tanto che, all'inizio del primo conflitto mondiale, il programma di riordinamento stabilito con legge r7 luglio 1910 può ritenersi interamente attuato e l'Artiglieria ha approntati per l'impiego in guerra : quarantanove reggimenti da campagna; un reggimento a cavallo; tre reggimenti da montagna; diciotto batterie someggiate; due reggimenti pesanti campali; dieci reggimenti da fortezza; tre sezioni controaerei. Le cruente battaglie dei primi sei mesi di guerra creano dei vuoti notevoli e rendono necessaria la mobilitazione di altre forze. Ciò determina un potenziamento dell'Artiglieria che porta i reggimenti ,d a campagna da quarantanove a cinquantadue (per un totale di trecentonovanta batterie). Un incremento ancora maggiore hanno le batterie da montagna che salgono da cinquanta a ottantadue e le batterie someggiate che passano da diciotto a settantasei. Notevole è anche lo sviluppo della specialità pesante campale che raggiunge la consistenza di novantotto batterie contro le ventotto iniziali. NelFambito dei dieci reggimenti della specialità da fortezza, nel 1916 i comandi di gruppo salgono da settantotto (duecentosettantasette compagnie) a centoquarantasette (trecentoventisei compagnie). L'Artiglieria controaerei, pressoché inesistente nel r915, raggiunge un totale di ventidue batterie organiche, oltre a numerosi pezzi isolati (315), a mitragliatrici c / a (292), a quattro treni blindati, per un totale di millecentoventiquattro pezzi. Anche il servizio fotoelettrico viene potenziato con la costituzione, nel giugno 1.916, di dieci sezioni fotoelettriche (venti stazioni) e con la creazione di una direzione del servizio fonotelemetrico e un ,deposito personale fonotelemetrico alle dirette dipendenze del Servizio Tecnico di Artiglieria. Sempre nel 1916 viene sentita la necessità di disporre di un mezzo idoneo a distruggere gli sbarramenti di reticolati contro i quali i concentramenti di artiglieria si dimostrano inefficaci e viene così costituita ex - novo la nuova specialità dei bombardieri che totalizza un notevole numero di batterie.
Ancora nel 1916, per intensificare la guerra antisommergibile, vengono dislocate lungo la costa alcune batterie di tipo antiquato chiamate porto rifugio con dipendenza d'impiego dal Ministero della Marina; dal 1916 a tutto il 1918 ne vengono costituite complessivamente duecentottantacinque, poi sciolte tutte fra il novembre 1918 e l'agosto 1919. Lo sforzo per migliorare ed accrescere il potenziale dell'Artiglieria continua nel 1917, durante il quale, per effetto di decreti vari, vengono costituiti, in aggiunta a quelli esistenti, i seguenti reparti: quattro reggimenti da campagna, ciascuno su tre gruppi per complessive otto batterie: è opportuno mettere in evidenza, a questo proposito, che tutti i reggimenti da campagna assumono dal 1917 tale formazione; nove gruppi da montagna (ventisette batterie); ventitrè batterie someggiate; sessantaquattro gruppi pesanti campali; quarantadue gruppi da fortezza. Altri incrementi si realizzano durante il 1918, tanto da poter ,disporre negli ultimi mesi cli guerra <li un'imponente volume di fuoco erogabile da quattrocentosettantasei batterie da campagna e a cavallo (suddivise fra sessantadue reggimenti da campagna e uno a cavallo); duecentonovantaquattro batterie pesanti campali; centottantaquattro batterie someggiate; ottocentonovanta batterie cli assedio; duecentoventidue batterie di bombarde; millecentoventiquattro pezzi controaerei, di cui ottocentoquarantanove in zona <li guerra e duecentosettantacinque in zona territoriale. Anche il Gruppo Specialisti di Artiglieria realizza, nel corso della guerra, un notevole sviluppo mobilitando, fino al 1918, numerose sezioni aerostatiche, fotoelettriche e fonotelemetriche. Terminata la guerra, nel quadro della smobilitazione dell'Esercito, quasi tutte le unità create ex- novo vengono gradualmente disciolte. Il primo ordinamento provvisorio, dopo la fine delle ostilità, è quello emanato con decreto 21 novembre 19r9. Esso tenendo conto delle necessità cli difesa del tempo cli pace e, nel contempo, delle esigenze di bilancio, riduce l' Arma di Artiglieria a : un Ispettorato Generale; quindici comandi di brigata ,di artiglieria cli
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corpo d'armata; trenta reggimenti da campagna (a traino animale), ciascuno su un comando, quattro gruppi e un deposito; quindici reggimenti pesanti campali (a traino meccanico), ciascuno su un comando, quattro gruppi e un deposito; un reggimento auto portato, su un comando, cinque gruppi e un deposito; un reggimento a cavallo, su un comando, due gruppi e un deposito; tre reggimenti da montagna, ciascuno su un comando) tre gruppi e un deposito; sei reggimenti pesanti, ciascuno su un comando, quattro gruppi e un deposito; quattro reggimenti da costa, ciascuno su un comando, quattro gruppi e un ,deposito; tre depositi scuola antiaerei, ciascuno su un comando e cinque reparti; quindici direzioni di artiglieria con sottodirezioni e sezioni staccate, stabilimenti di artiglieria, comprendenti: fabbriche di armi, arsenali di costruzione, laboratori di precisione, laboratori pirotecnici, polverifici, officine di costruzioni. Dal 1920 al 1926 l'Ispettore dell'Arma è sostituito da u n generale di divisione, a disposizione per ispezioni. Con decreto 7 gennaio 1923, l'Artiglieria viene riordinata ed articolata in due branche: l'Arma vera e propria con il servizio territoriale di artiglieria, per l'impiego delle unità e per il funzionamento dei servizi relativi; il Servizio Tecnico di Artiglieria che studia, fabbrica e ripara i materiali e le m unizioni per l'Artiglieria e per tutte le altre Armi dell'Esercito. Nel 1923 viene fissata nel 15 giugno la data della festa annuale <lell' Arma, per richiamare e tramandare le gesta della battaglia del Piave, nota anche come battaglia del solstizio d'estate del 1918, nella quale l'Artiglieria svolse l' azione ?eterminante per l'arresto dell'offensiva nemica. La legge II marzo 1926 apporta sostanziali modifiche all'ordinamento precedente riducendo a dieci i comandi di artiglieria ,di corpo d'armata ed istituendo un Comando Artiglieria della Sicilia ed uno della Sardegna; contraendo ad undici i reggimenti pesanti campali, a cinque quelli pesanti, a tre quelli da costa. Viene disciolto il reggimento autoportato. Sono incrementati invece i reparti controaerei con la
istituzione di ,dodici centri controaerei, passati a tredici nel 1927. Le direzioni di artiglieria sono ridotte a dieci. Tutti i reggimenti e centri controaerei sono costituiti da <lue, tre, o quattro gruppi, un reparto fotoelettrici e un deposito, oltre al comando. I gruppi sono tutti su due batterie. L'ordinamento riportato rimane pressoché invariato fino alla vigilia della seconda guerra mondiale, tranne alcune modifiche, determinate dall'evoluzione dell'Arma. Il IO settembre 1927 si costituiscono presso i reggimenti ,di Fanteria le prime sezioni da 65/17, comandate da ufficiali di Artiglieria, sezioni che in un secondo tempo <liventano batterie. Questo è il primo tentativo di dare alla Fanteria un'artiglieria di accompagnamento all'immediato seguito. Con legge 24 marzo 1932, è concesso ai reggimenti l'uso del motto araldico e con il successivo decreto del 14 novembre 1935 viene assegnato agli stessi lo Stendardo. Il 19 ottobre 1933 i reggimenti da montagna sono portati a quattro e nel 1934 viene disposta la costituzione della terza batteria presso i gruppi di ogni specialità. Nel 1934 la specialità ,d a montagna cambia denominazione in quella di artiglieria alpina e, con l'ordinamento dell'ottobre, i reggimenti da campagna diventano reggimenti di artiglieria di divisione di fanteria; i reggimenti pesanti campali, reggimenti di artiglieria di corpo d'armata; quelli pesanti, reggimenti di artiglieria d'armata. Con lo stesso provvedimento la specialità di artiglieria a cavallo viene abolita; in sua vece è istituita la nuova specialità di artiglieria di divisione celere. I centri controaerei si trasformano in reggimenti di artiglieria controaerei. Nell'aprile 1935 vengono cost1tu1te, presso ciascun reggimento, le batterie wntroaerei da 20 mm, primo provvedimento di decentramento della specialità. I reggimenti da costa, non più contemplati nell'ordinamento del 1934, vengono disciolti nell'agosto del 1936, in seguito al passaggio dei compiti ,d a essi svolti alla Milizia da Costa. Per le esigenze relative alla campagna in
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Schema N° 10
E N T I . TERRITORIA LI CONTRO AEREI 3
1
15
1
OEPOSITI SCUOLA c; a (Cdo , 5 reparti)
REPARTO PALAFRENIERI
DIREZIONI O' ARTIGLIERIA
DIREZIONE DELLE ESPERIENZE
3 (Cdo, 3-4 gr.)
DEPOSITI DI ALLEVAMENTO CAVALLI PER STAB ILIMENTI O' ARTIGLIERIA L' ARTIGLIERIA
1O
Scuola e/a e 10 gr.c; a
Scuola c;a e 12 centri c;a
1O Direz. a' a 1 Oirez. per la Sicilia
Scuola e/ a
12
e
13 centri c; a
-RIA NE TA
ARTIGLIERIA c; a
13
~
5 ,___
16
.__
18
STABILIMENTI VARI
Africa Orientale vengono mobilitati quattordici fra reggimenti e raggruppamenti, vari gruppi e batterie delle diverse specialità. In sostituzione di essi si costituiscono sette reggimenti ,di artiglieria di divisione di fanteria, un reggimento e un'aliquota di gruppi di artiglieria di corpo d'armata e due gruppi di artiglieria alpina. Quasi ~utte queste unità vengono disciolte al termine della campagna. Le varie disposizioni emanate dal 1919 all'inizio della seconda guerra mondiale che hanno dato luogo a variazioni nell'ordinamento dell'artiglieria, sono riepilogate nello schema n. IO. Alcuni reggimenti da campagna con disposizione del 6 maggio 1940 vengono distinti in reggimenti tipo montagna, su gruppi carrellati e someggiati, e in reggimenti di tipo normale, su gruppi ippotrainati e uno solo someggiato; con disposizioni varie, altri reggimenti e gruppi ,da campagna vengono trasformati da unità ipp?trainate o someggiate in unità a traino meccamco. Nel giugno 1940, alla vigilia del secondo conflitto mondiale, risultano costituiti o in corso di completamento i seguenti reggimenti di Artiglieria: cinquantaquattro per divisione di fanteria; due motorizzati; tre corazzati; cinque alpini; tre per divisione celere; nove di guardia alla frontiera; diciotto di corpo d'armata; cinque di armata; cinque controaerei. Subito ,dopo l'inizio del conflitto vengono costituite nuove unità e molte di quelle esistenti vengono trasformate, adattandole alle particolari esigenze dei diversi fronti. Incrementi e potenziamenti, sia nel campo dei materiali, sia per quanto riguarda i mezzi di traino, vengono realizzati con la costituzione di vari reggimenti motorizzati e per divisione di occupazione, di raggruppamenti, gruppi e batterie da posizione per la difesa costiera e per la difesa controaerei delle truppe, dei convogli navali e delle aree sensibili del territorio nazionale. Particolare menzione merita a tale proposito l'entrata in servizio, nel 1941, dei primi cannoni semoventi da 75 / I 8. Con detti materi ali vengono armati all'inizio del 1942 due gruppi (30 semoventi) che assegnati alla Divisione Co-
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razzata << Ariete )) vengono impiegati con successo in Africa Settentrionale. Tra i semoventi prodotti e quelli in lavorazione, al termine delle ostilità si raggiunge il numero di 570. Nel 1943 l'Arma di Artiglieria risulta notevolmente accresciuta e dispone sui vari fronti e nel territorio metropolitano, oltre a svariati gruppi e batterie non irreggimentate, dei seguenti reggimenti: settantaquattro da campagna; uno a cavallo; sei da montagna; nove motorizzati; uno controcarri; cinque controaerei; ventisei raggruppamenti di corpo d'armata e dieci d'armata. In conseguenza degli avvenimenti determinati dall'armistizio dell'8 settembre 1943, le unità di artiglieria che si trovano in Grecia, in Jugoslavia e in Francia vengono disciolte, alcune dopo aver combattuto contro i tedeschi. Nel territorio metropolitano rimangono in vita dieci reggimenti di artiglieria che, nel quadro della cobelligeranza con gli Alleati, vengono impiegati nella guerra di liberazione, parte al fronte come unità combattenti, parte adattati a reparti servizi, in compiti di rifornimento, di sorveglianza delle retrovie, di bonifica di campi minati, in soccorso alle popolazioni delle province liberate. Le unità combattenti sono rappresentate, nel!' autunno - inverno 1943 -44, <la un reggimento inquadrato nel Raggruppamento Motorizzato; nella primavera - estate 1944, da due reggimenti, un gruppo da 75/13 e uno da 149/19, facenti parte del Corpo Italiano di Liberazione (C.I.L.); nell'autunno 1944 e fino al termine della guerra, aprile 1945, da sei reggimenti inquadrati ciascuno in un gruppo di combattimento. Questi ultimi reggimenti vengono armati di materiali di artiglieria alleati e comprendono mezzi della specialità da campagna, controcarri e controaerei. Dopo la seconda guerra mondiale, con la riorganizzazione dell'Esercito ha inizio anche la ristrutturazione dcli' Arma di Artiglieria. Il 25 ottobre 1947, a seguito del mutamento istituzionale dello Stato, viene adottata una nuova Bandiera che, pur essendo ciel tutto simile alla precedente, non porta sul bianco centrale e sulla lancia i simboli del regno. Essa, il
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4 novembre 1947 viene data in consegna con cerimonia solenne alla Scuola di Artiglieria di stanza a Bracciano. Dal 1947 in poi si provvede alla riorganizzazione dell'Arma nel suo complesso e nelle sue specialità e viene dato inizio ad un nuovo ordinamento che tiene conto della evoluzione sia della tecnica, sia della dottrina.
L'ordinamento si sviluppa attraverso van provvedimenti e in tempi successivi attuando, da una parte, il completamento o la trasformazione delle unità già esistenti e, dall'altra, provvedendo alla costituzione di nuove unità, scelte, quest~ ultime, tra quelle che hanno ben meritato durante il corso della propria storia.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA DELL'ARMA (*) AL VALOR MILITARE MEDAGLIA D'ORO
ORDINE MILITARE n'lTALIA
.Guerra italo - etiopica, 3 ottobre 1935 - 5 maggio 1936.
Prima guerra mondiale 1915 - 18 . MEDAGLIA D'ARGENTO
MEDAGLIA o'ORo
Campagna 1859.
Campagna 1849.
MEDAGLIA DI BRONZO
MEDAGLIA D'ORO
Goito, 30 maggio 1848.
Libia 19n - 12.
GRAN MAESTRI, PRESIDENTI E ISPETTORI CONSIGLIO DI ARTIGLIERIA
(1673 - 1730)
Cap. Gen. Gerolamo Moretta Del Borgo Filiberto di Piossasco Gerolamo Del Carretto di Bagnasco. Annibale Maffei · CONGRESSO DI ARTIGLIERIA
(1730 - 74)
Filippo Tana d'Entraque Vittorio Amedeo Seyssel d' Aix di Sommariva Luigi Blonay Francesco Pallavicina Tommaso Villa G. Battista Cacherano di Bricherasio CONSIGLIO S UPERIORE DI
ARTIGLIERIA
1846) G. Battista Cacherano di Bricherasio
(1774-
Francesco Thaon di Revel Casimiro Gabaleone di Salmour Giuseppe Raccati Giacomo Pes di Villamarina Filippo Vibò di Prales Carlo Alberto di Savoia Carignano Stefano Manca Thiesi di Villahermosa Cesare Saluzzo <li Monesiglio Carlo Maffei di Baglio CONGRESSO PERMANENTE DI ARTIGLIERIA
(1846-
50) T en. Gen. Carlo Maffei di Baglio Ten. Gen. Giorgio Serventi COMITATO DI ARTIGLIERIA
(1850 - 73)
Gen. A. Ferdinando di Savoia Ten. Gen. Ferdinando Prat
(*) La · Bandiera dell'Arma è custodita dalla Scuola di Artiglieria e pertanto le motivazioni· delle ricompense sono riportate nella sintesi . di tale istituto.
Ten. Gen. Ten. Gen. Ten. Gen. Ten. Gen.
Giuseppe Giuseppe Giuseppe Leopol,do
Ten. Ge·n. Felice D'Alessandro Ten. Gen. Alfredo Dallolio
Dabormida Pastore Dabormida Valfrè di Bonzo
GENERALE A DISPOSIZIONE PER ISPEZIONI
26) COMITA'DO DI ARTIGLIERIA E GENIO
(1873 -87)
T en. Gen. Luigi Menabrea Ten. Gen. Giacomo Longo Ten. Gen. Emilio Mattei
Gen. D. Giuliano Ricci Gen. D. Vittorio Buffa cli Perrero ISPETTORATO DI ARTIGLIERIA
ISPETTORATO GENERALE DI ARTIGLIERIA
Gen. C.A. Vittorio Buffa di Perrero Gen. C.A. Ettore Giuria Gen. C.A. Tito Montefìnale Gen. C.A. Augusto de Pignier Gen. C.A. Ubaldo Fautilli Gen. D. Pietro Belletti Gen. C.A. Lorenzo Caratti Gen. D. Marco Guidelli Guidi Gen. C.A. Federico Moro Gen. D. Remo Pollastrini Gen. D. Arturo Simonetti Gen. D. Guido Vedovato Gen. C.A. Arturo Simonetti Gen. C.A. Melchiorre Jannclli Gen. C.A. Alessandro Tarasca Gen. C.A. Corrado San Giorgio Gen. D. Ugo Scotto Lavina Geo. C.A. Andrea Cucino Gen. C.A. Alberto Fiorentino
(1887 -
94) Ten. Gen. Emilio Mattei Ten. Gen. Girolamo Rolandi Ten. Gen. Carlo Pastore CONSIGLIO SUPERIORE DI ARTIGLIERIA
(1894- 97)
Ten. Gen. Luigi Adami ISPETTORATO GENERALE DI ARTIGLIERIA
(1897-
1920) T en. Gen. Ten. Gen. Ten. Gen. T en. Gen. T en. Gen. Ten. Gen.
Ltùgi Adam.i Achille Afan de Rivera Francesco Rogier Antonio Mangiagalli Giovanni Bertoldo Onorato Moni
FESTA
15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
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(1926)
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(1920 -
1° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA « Ultra primum
>>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito in Foligno per effetto del decreto
13 novembre 1870, con reparti ceduti dal 4° Reggimento Artiglieria da Piazza (cinque compagnie), dal 5°, 7° e 8° Reggimento Artiglieria da Campagna (otto batterie da battaglia), assume il nome cli 1 I Reggimento Artiglieria. Il 30 settembre 1873) cede le quattro compagnie da piazza al 12° Reggimento Artiglieria e assume la .fisionomia di unità di artiglieria da campagna. Il 1° gennaio 1874 assume il nome di 1° Reggimento Artiglieria in quanto il 1° Reggimento Artiglieria Pontieri lascia l'Artiglieria e passa a far parte del Genio. Il 25 giugno 1882, per effetto della legge in pari data) prende il nome .di 1° Reggimento Artiglieria da Campagna. All'atto della mobilitazione, nel 1915, il reggimento risulta ordinato su: comando; tre gruppi su tre batterie ciascuno; tre sezioni mu111z10m. 0
Durante il conflitto il deposito dà vita a due comandi ,di reggimento, il 37° ed il 55° da Campagna, a tre comandi di batteria, la 101.. da montagna e la 266.. e 609a di assedio e a vari reparti minori. Nell'ottobre del 1934 assume la nuova denominazione di I Reggimento Artiglieria di Divisione di Fanteria che cambia in quella di I Reggimento Artiglieria « Cacciatori delle Alpi», nel gennaio 1935. All'inizio della seconda guerra mondiale risulta ordinato su: comando e reparto comando di reggimento; un gruppo da 100/17; due gruppi da 75/27; una batteria controaerei da 20mm. L'8 settembre 1943 il reggimento, a causa dei noti eventi bellici seguiti aWarmistizio, si scioglie. Il 1° dicembre 1948 si ricostituisce con il nome di ·1° Reggimento Artiglieria da Campagna. 0
0
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA D'INDIPENDENZA
(1848 -49)
CENTRO- MERIDIONE
La I .. e la 2 .. Batteria (ex 3.. e 8" da battaglia) prendono parte ai combattimenti di Sommacampagna, Custoza, Goito, Pastrengo, Milano, Sforzesca e Novara.
SECONDA D'INDIPENDENZA
(1860 -61)
La I a Batteria (ex 3• da battaglia), la 2" Batteria (ex 8" da battaglia), la 3.. Batteria (ex 2"' da battaglia), la 4" Batteria (ex 11" da battaglia) e la 5" Batteria, vengono mobilitate e prendono parte ai combattimenti di Pesaro, Castelfi.dardo, Ancona e all'assedio di Gaeta.
(1859)
Vi prendono parte la 1.. Batteria (ex 3a da battaglia) e la 2"' Batteria (ex 8.. da battaglia). Gli artiglieri della 1" Batteria offrono un valido contributo durante la battaglia di Palestro.
TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
Partecipano alla battaglia di Custoza la 1a Batteria (cx 3a da battaglia), la 2° Batteria (ex 8" da battaglia), la 3"' Batteria (ex 2'' da batta-
- 54° -
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ULTRA
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PRIMUM
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STEMM A DEL 1° REGGIMENTO ARTI GLIERIA DA CAMPAGNA
Descrizione araldica Scudo: Di rosso, alla banda in divisa, scorci ata. di argento. accompagnata sopra da una testa di medusa d'oro e sotto da un leone d'argento impugnante una spada in palo. poggionte con la zompa posteriore sinistra su un monte dello stesso, uscente da un mare fluttuoso al naturole. Ornamenti esteriori: Sullo scudo, il freg io dell 'Arma di arti glieria. speciali tà da campagna. con l'indicazione del numero del Reggimento su una piastrina d'argento. sormontato da un elmo cimato di tre toglie di quercia d'oro. Sotto lo scudo, su lista d'argento con le estremità bifide di nero bordate d'oro, il motto: «
(D.P.R. 18 dicembre 1952)
ULTRA PRIMUM
»
glia), la 4" Batteria (ex 5.. Batteria. ROMA
II"'
1918: l'offensiva nemica del 15 giugno trova il reggimento schierato su Monte Meda e Fagheron. Tutte le batterie, con azione incessante e precisa, riescono prima ad arginare e poi a fermare l'offensiva nemica nella zona. Successivamente, schierato nel sistema del Grappa, concorre a tutte le azioni che precedono e seguono la vittoriosa offensiva di Vittorio Veneto e all'inseguimento del nemico lungo la Val Brenta e la Val Sugana. L'armistizio arresta la marci a dell e unità sulla strada di Trento.
da battaglia) e la
(1870)
Vi partecipano la 2 ,. Batteria (ex 8a da battaglia), la 3.. Batteria (ex 2 "' _da battagl ia) e la 4"' Batteria (ex II"' da battaglia). ERITREA
(1895 -97)
Il reggimento concorre alla formazion e di due batterie e di vari servizi, con 2 ufficiali e 156 tra sottufficiali e truppa.
(1935 - 36)
LIBIA (19II - 12)
AFRICA ORIENTALE
Mobilita 4 ufficiali e 87 tra sottufficiali e truppa per la formazione di un comando di gruppo e di una batteria. Fornisce, altresì, 1 II uomini di truppa al 22° e al 24° Reggimento Artiglieria.
Il reggimento costituisce per detta esigenza il XXX Gruppo Salmerie. Fornisce, inoltre, a vari reparti mobilitati 6 ufficiali e 321 tra sottufficiali e truppa.
SECONDA MONDIALE PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
·1940: il 10 giugno le unità del reggimento, dislocate a Pieve di Teca, si spostano verso i confini con la Francia in zona Camporosso, ove rimangono fino al 25 giugno.
1915: le batterie del reggimento si schierano, in un primo tempo, in zona Tofane e a Col di Lana, successivamente nel settore di S. Pellegrino.
,1941: il 14 gennaio il reggimento viene reimpiegato per l'esigenza Albania e sbarca a Durazzo il 19 dello stesso mese. Raggiunge subito la zona delle operazioni a nord della Vojussa e si schiera a Chiafa e Scoses e a Mali Trepelit, ove prende parte ai duri combattimenti difensivi svoltisi nella zona, durante l'inverno, e alla vittoriosa avanzata successiva oltre Klisura nella vallata della Vojussa e fino al Ponte Perati. Il 14 giugno si sposta in zona di occupazione nel Montenegro e quindi in zone varie della Croazia e della D almazia.
1916: le unità schierate in tempi successivi a Castelletto, Valle T ravignolo, Costabella, Cima Bocche, concorrono alle azioni offensive di Col Bricon, di Val S. Pellegrino e alla puntata offensiva in direzione di Bolzano. 1917: nel m arzo il III Gruppo, postato in Val S. Pellegrino, prende parte alle azioni offensive su Costabella e per la occupazione di importanti capisaldi nemici nella zona della Marmolada. Nel maggio e nell'agosto tutti i reparti del reggimento contrastano tenacemente l'offensiva nemica di Cima Bocche e di Cima Stradon · riuscendo alla fine ad arrestarne lo slancio. In seguito al ripiegamento, seguito a Caporetto, le unità vengono schierate nel tratto Pederobba -Monfenera-Monte Tomba e prendono parte agli aspri combattimenti difensivi svoltisi fra il Brenta e il Piave. -
(1940 -45)
1942: nella Dalmazia prima e nella Slovenia poi conduce una faticosa e dura lotta contro i partigiani. 1943: impegnato nelle operazioni di controguerriglia in zone varie ,della Slovenia, si scioglie in seguito all'armistizio dell'8 settembre. 54 1
COMANDANTI II
0
REGGIMENTO ARTIGLIERIA
Col. Mario Maritano Col. Ernesto Bianchetti Col. Enrico Orsi
(1870 - 73)
Col. Gerolamo Rolandi I
0
REGGIMENTO ARTIGLIERIA ( I 874 -
82) I 0 REGGIMENTO ARTIGLIERIA PER DIVISIONE DI
Col. Gerolamo Rolandi Col. Guglielmo Poerio Col. Edoardo Rodini 1° REGGIMENTO
FANTERIA
(1934- 35)
Col. Enrico Orsi
ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA
1° REGGIMENTO ARTIGLIERIA « CACCIATORI DEL-
(1882 - 1934)
LE ALPI ))
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Edoardo Rodini Michele De Rada Giovanni Lainati Annibale Chionio - Nuvoli .di Thenezol Raffaele Cuggia di Sant'Orsola Gennaro Salinas Francesco Piccoli Carmine Salonna Persico Filippo Pancrazi Giacomo Onnis Mario Marra Arturo Trapani Alfredo Cannoniere Fausto Meneghini
r''
(1935 - 43)
Enrico Orsi Ferrante Gonzaga Salvatore Pelligra Aldo Rossi Gaetano Presutti Guglielmo Romanelli
REGGIMENTO
ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA
(1948) Col. Luigi Cano Col. Luigi Cremasco Ten. Col. Giovanni Peyrache Col. Umberto Corsi
SEDI 1948 L'Aquila
1870 - 1943 Foligno
FESTA
15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
-, 542
-
.
J
AB ORIGINE
FAMA
<
STEMMA DEL 5° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA Descrizione araldica Scudo: Inquartato. Il primo di rosso alla croce d'argento attraversata in capo da un lambello d'azzurro di tre pendenti e caricata in cuore di una cervia d'oro rivoltata e sdraiata su una scala d'argento posta in fascia; il secondo inquartato dalla cr.oce d'argento: a) e d) d'azzurro al le fiamme trifide di nero bordate d'argento moventi dai cantoni, b) e c) di nero alle fiamme trifide d'azzurro bordate d'argento us·centi pure dai cantoni; sul tutto il cavaliere rivoltato, passante, scudato di rosso alla croce d'argento, montato su un cavallo bardato di rosso e crociato d'argen to; il terzo partito: il 1° d'argento al giglio di Firenze bottonato di rosso. il 2° di rosso a tre covoni d'oro posti 2-1; il quarto d'arg ento a due burelle d'azzurro poste in banda. Ornamenti esteriori: Sullo scudo il f reg io dell'Arma di artigli eria, specialità da campagna, con l'indicazione del numero del Reggimento su pias trina d'argento, sormonta to da un elmo posto di profilo, cimato di tre foglie di quercia d'oro ed accompagnato sotto da due nastri d'azzurro uscenti dal fregio e svolazzanti ai lati dello scudo. Sotto lo scudo. su lista d'argento con le estremità bifide di nero bordate d'oro. il motto: «
(D.P.R. 26 marzo 1953)
AB ORIGINE FAMA»
5° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA « Ab origine fama>>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito per effetto del decreto in data 1° ottobre 1850 quale Reggimento Artiglieria da Campagna, viene ordinato su diciotto batterie da battaglia e due batterie a cavallo. Il 7 ottobre 1859 cede tre batterie da battaglia al costituendo 2° da Campagna e, sotto la stessa data, cambia denominazione e assume il nome di 1° Reggimento Artiglieria da Campagna. L'anno successivo assume la denominazione di 5° Reggimento Artiglieria - Reggimento da Campagna ed incorpora due batterie toscane e due emiliane. A seguito della riunione dell'artiglieria da piazza con quella da campagna, il 13 novembre 1870, il reggimento assume il nome di 5° Reggimento Artiglieria. Due anni dopo, per effetto del decreto 17 novembre 1873, le specialità ,d a campagna e da piazza vengono nuovamente separate ed il 5°, che viene destinato alla campagna, cede le quattro compagnie da piazza al 1° Artiglieria (ex u e concorre alla formazione del nuovo II" da Fortezza. 0
)
Nel 1882, con decreto in data 29 giugno, prende il nome di 5° Reggimento Artiglieria da Campagna. All'inizio della prima guerra mondiale risulta ordinato su un comando e tre gruppi. Durante la guerra il deposito costituisce e mobilita il 41° Artiglieria, il 3°, 14° e 18° Raggruppamento Pesante Campale, il XVI, XX, XXIII, XXV e CI Gruppo obici pesanti campali e 18 batterie. L'n ottobre 1934 il reggimento assume la ,denominazione di 5° Reggimento Artiglieria di Divisione di Fanteria che modifica in quello di 5° Reggimento Artiglieria « Superga >> dal 1935. Il IO giugno 1940, sempre inquadrato nella Divisione « Superga ))' risulta costituito da: comando e reparto comando; due gruppi da 75 / 18; una batteria controaerei da 20 / 35. Il 13 maggio 1943 il reggimento è sciolto a causa di evenli bellici. Il 1° gennaio 1947, con circolare ro settembre 1946, si ricostituisce in Albenga ed assume il nome di 5° Reggimento Artiglieria da Campagna.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA D'INDIPENDENZA
(1848 - 49)
SECONDA D'INDIPENDENZA
La 1° Batteria da battaglia partecipa a tutti i fatti d'arme e si distingue in modo particolare a Peschiera, S. Luci a e · ,durante l'azione per l'investimento di Mantova. CRIMEA
(1855 -56)
Sei batterie campali (la r\ 4", 7"', IO\ 13", 16") vengono assegnate al corpo di spedizione in Crimea e prendono parte, tra l'altro, ai combattimenti che portano alla caduta di Sebastopoli.
(1859)
Il 5° partecipa ai combattimenti di Pastrengo, Magenta, S. Martino e Peschiera; per il coraggio dimostrato durante tutta la campagna, merita alla Bandiera dell'Arma una medaglia d'argento al valor militare. CENTRO - MERIDIONE ( 1860 - 6r)
Otto batterie partecipano ai combattimenti di Pesaro, Fano, Senigallia e Castel.fidar1o; in quest'ultima località la 2 " Batteria si distingue per l'ordine, il comportamento e la precisione
- 543 --
del tiro guadagnandosi una me<laglia di bronzo al valor militare. Alcune batterie sono anche presenti agli assedi di Ancona dal 25 al 29 settembre 1860 e di Gaeta dal 26 novembre 1860 al 13 settembre 186r. TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
Tutte le unità del reggimento si battono sui campi di battaglia di Custoza, di Ampola, di Bezzecca e del Tirolo. A Custoza si distinguono gli artiglieri di una sezione della 3" Batteria che fronteggiano una carica di ussari, facendo prima scu<lo ai pezzi con i loro corpi e quindi contrattaccando alla baionetta; numerosi sono in questa battaglia gli episodi di valore. Le batterie del III Gruppo meritano gli elogi di Giuseppe Garibaldi per le brillanti azioni condotte a Condino, Ampola e Bezzecca. ERITREA
(1895 - 97)
Vi partecipa costituendo e mobilitando la Batteria e concorrendo alla costituzione della 2 ". Dette unità prendono parte, la prima, alla battaglia di Adua e l'altra a quella di Adigrat. II"
LrnrA (19n - 12) Concorre alla formazione di un comando di reggimento da campagna speciale e di due comandi di gruppo assegnati al corpo di spedizione. Mobilita la 2" e la 6" Batteria che, impiegate lungo il litorale libico, appoggiano validamente l'azione della fanteria negli scontri di Tripoli, Zanzur, Sidi Said, Derna, Sidi Bilal e Tecniz. PIUMA MONDIALE
1916: il I Gruppo, dal gennaio all'aprile, prende parte all'azione offensiva in Val Sugana, mentre il II Gruppo continua, dall'altopiano di Asiago, la sua attività controaerei. Successivamente, nel maggio - giugno, tutte le unità del reggimento sono impegnate a fronteggiare l'offensiva austriaca nel Trentino, dalle posizioni di Sisemol, Soglio d'Astico, Monte Mosciagh e contribuiscono validamente ad alimentare la resistenza delle nostre fanterie, pur se sottoposte per più giorni a furiosi bombardamenti dell'artiglieria nemica. 1917-' i gruppi schierati in Val d'Astico svolgono un'azione prevalentemente difensiva cooperando con la fanteria a contenere e respingere i violenti attacchi sferrati dal nemico che cerca a tutti i costi il possesso della valle.
1918: rimangono pressoché immutati gli schieramenti delle unità in Val d' Astico fino al settembre. Da queste posizioni il reggimento prende parte all'azione del 15 giugno, battendo con efficacia, precisione e violenza i principali punti d'irruzione dcll' avversario. Nell'ottobre partecipa alla battaglia di Vittorio Veneto e, sempre in appoggio alle nostre fanterie, insegue il nemico oltre Istrana, Cervignano, Aquileia e Monfalcone. L'armistizio trova il reggimento sulla strada per Trieste. AFRICA ORIENTALE
Mobilita e invia in colonia la 7"' Batteria, che, assegnata al 29° Reggimento, opera prima in Libia e in un secondo tempo in Eritrea, la 12" Batteria, la 14" infermeria quadrupedi e quattro drappelli salmerie per sezioni di sanità. SECONDA MONDIALE
(1915 - 18)
1915: sull'Altipiano dei Sette Comuni, in Val d' Astico e a Bosco del Sommo le batterie del 5° vengono schierate con compiti controaerei per la <lifesa della zona compresa tra l'Adige e il Brenta. In questo ruolo completamente nuovo e particolare i reparti si distinguono per capacità organizzativa e per celerità d'intervento.
(1935 - 36)
(1940 -45)
1940: il reggimento, schierato sul fronte occidentale nel sottosettore operativo di Bardonecchia, prende parte all'azione offensiva condotta ,dal 21 al 25 giugno nella zona. 1942: il 20 novembre è in zona di operazione in Tunisia e viene subito impiegato per l'occupazione del Djebel tunisino e nella zona di Sfax.
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Notevole è l'apporto che le unità del reggimento portano nell'aspra lotta ed alta è l'efficienza dei reparti, anche se colpiti da dolorose perdite nel naufragio subìto durante il trasferimento in Africa.
1943: continua la partecipazione alla battaglia difensiva in Tunisia. Nell'aprile, sulle alture a sud di Bir Halima, per parare la minaccia di penetrazione di unità corazzate nemiche, i reparti del reggimento
prendono arditamente pos1z1one in mezzo ai fanti e riescono, dopo sanguinosi combattimenti, ad ostacolare e a ritardare l'avanzata nemica. Successivamente, nel maggio, schierati sulle alture a nord di Zaghouan - Grombalia oppongono l'ultima strenua difesa e, dopo essersi battuti fino al limite di ogni umano sacrificio, vengono sopraffatti dalle forze preponderanti del nemico.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA
DI
BRONZO - Oecreto 3 ottobre 1860
Per la bella condotta tenuta alla battaglia di Castel.fìdardo ». (Alla 2 " Batteria). «
MEDAGLIA
DI BRONZO -
Decreto 15 marzo 1950
« Antico reggimento dell'Arma, fedele alle sue gloriosissime tradizioni, in sei mesi di aspra
lotta, combatté con valore, tenacia e perizia in intima fusione di spirito e di armi con i fanti della Divisione Superga. Pur nell'avversa fortuna lontano ,dal suolo della Patria, tenne alto il nome dell'Artiglieria italiana e si comportò bravamente sino al limite ,d i ogni umano sacrificio (Africa Settentrionale, novembre 1942 maggio 1943) ll .
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE
Luogotenente Prospero Balbo di Vina{lio : Rivoli, Santa Giustina, Sona e Volta, 22 - 25 luglio 1848 Luogotenente Bernardo Ugo : Staffalo, Custoza, Peschiera, Milano, 24 luglio - 4 agosto 1848 Capitano Andrea Campana: Staffalo, Custoza, Peschiera, Milano, 24 luglio - 4 agosto r848
Capitano Placido Balegno di Carpeneto: S. Martino, 24 giugno 1859 Maggiore Orazio Dogliotti: Ampola e Bezzecca, 19 e 21 luglio 1866 Capitano Giuseppe Venanzio Olivieri: Bezzecca, 2 1 ìuglio 1866 Maggiore Gian Paolo Gamerra: Livorno, 9 settembre 1943
COMANDANTI REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA
(1850 -
I
0
ARTIGLIERIA
DA
CAMPAGNA
(1859 - 60) Col. An:drea Campana
59) Col. Col. Col. Col. Col.
R EGGIMENTO
Alessandro Luserna cl' Angrogna Leopoldo Valfrè di Bonzo Francesco Ansaldi Agostino Petitti Bagliano di Rorcto Clemente Deleuse
5"
REGGIMENTO ARTIGLIERIA - REGGIMENTO DA
(1860 - 70) Col. Carlo Cugia di S. Orsola
CAMPAGNA
-
545 -
Col. Giuseppe Velasco Col. Emilio Mattei Col. Carlo Biandrà di Reaglie
5°
ARTIGLIERIA
Col. Col. Col. Col. 5°
REGGIMENTO
ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA
(1935 -
Adamo Mariotti Alberto Roda Eugenio Paladini Luigi Incisa di Camerana
REGGIMENTO
ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA
( 1947)
(1882- 1934) Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
REGGIMENTO ARTIGLIERIA « S UPERGA >l
43)
(1870- 82)
Col. Carlo Biandrà di Reaglie Col. Augusto Bergalli
5°
(1934- 35)
Col. Adamo Mariotti 5°
5° REGGIMENTO
REGGIMENTO ARTIGLIERIA DI DIVISIONE DI FANTERIA
Col. Federico Conti Col. Gustavo Onnis Col. Arturo Simonetti Col. Salvatore Pesce Col. Alessandro T arasca Col. Andrea Papa Col. Angelo Galaterì di Genola e di Suniglia Col. Aldo Rampioni Col. Vincenzo Gifuni Col. Eugenio Rambaldi Col. Emanuele Filiberto Giaccaglia Ten. Col. Raffaele Campos Col. Maggiorino Spalla Col. Carlo Serra Col. Vittorio Bonanni - Caione Col. Mario Rossi Col. Dino Pasquali Col. Vincenzo Parente Col. Ettore Campini Col. Camillo Randi
Augusto Bergalli Lorenzo De Leonardis Ettore Nagliati · Ferdinando Sobrero Virgilio Provenzale Emilio Peiroleri Emanuele Filiberto cli Savoia - Aosta Edoardo Bertarelli Antonio Gatto Francesco Badalà Francesco Marciani Luigi Ettore Piana Paolo Sodani Vittorio Cordero di Montezemolo Edoardo De Benedetti Annibale Arzani Carlo Viola Riccardo Pentimalli Alfonso Ollearo
SEDI 1860 - 1943 Venaria Reale 1947 Albenga
1947- 53 Palmanova 1954 Udine
FESTA 15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
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546 -
STEMMA DEL 7° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA Descrizione araldica Scudo: Interzato in palo. Nel primo inquartato: a) di rosso alla croce d'argento attraversata in capo dal larnbello di tre gocce d'azzurro, b) d·argerito alla croce di rosso abbassata al capo d·Angiò, c) d'argento al giglio fiorentino di rosso, d) di rosso alla croce pisana d'argento; nel secondo tronca to: a) di argento alla leonessa di rosso passante, caricata sulla spalla sinistra di una stella d'argento, b) fasciato andato d'argento e d'azzurro di dieci pezzi; nel terzo, d'argento al palo di rosso caricato di due gemelle cucite d'azzurro con in cuore uno scudetto d'argento bordato d'azzurro alla testa di moro attortigliata del campo ed ornata da una collana di rosso. Ornamenti esteriori: Sullo scudo il fregio dell'Arma di artiglieria, specialità da campagna, con l'indica zione del numero del Reggimento su piastrina d'argento, sormontato da un elmo romano posto di profilo cimato di tre foglie di quercia d'oro ed accompagnato sotto da due nastri, uno d'azzurro a ·destra e uno d'azzurro filettato d'argento a sinistra, annodati nel fregio e svolazzanti ai lati dello scudo. Sotto lo scudo. su lista d'argento con le estremità bifide di nero bordate d'oro, il motto: . «
COL FERRO E COL FUOCO CONTRO IL NEMICO»
(D.P.R. 11 settembre 1960)
7° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA «
Col ferro e col fuoco contro il nemico »
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito in Modena per effetto del decreto
17 giugno 1860, con nove batterie ,da battaglia del 1° da Campagna, una batteria toscana e due batterie emiliane, assume il nome di 7° Reggimento Artiglieria - Reggimento da Campagna. L'8 marzo 1863 cede tre batterie da battaglia al costituendo 10° da Campagna. Il 13 novembre 1870, a seguito riunione della specialità da piazza con quella da campagna, cambia nome in quello di 7° Reggimento Artiglieria e il r 0 gennaio 1872 viene ordinato su quattro compagnie da piazza e nove batterie da battaglia. Nel novembre 1873 le specialità di artiglieria da campagna e da piazza vengono nuovamente separate ed il 7° Reggimento, che diviene da campagna, cede le sue quattro compagnie da piazza all'rr Reggimento Artiglieria. Il 25 giugno 1882 prende il nome di 7° Reggimento Artiglieria da Campagna. 0
Durante la prima guerra mondiale il deposito concorre alla formazione del 43° e del 54° Artiglieria; costituisce inoltre un comando di gruppo e cinque batterie da 75. Nell'ottobre 1934 assume la denominazione di 7° Reggimento Artiglieria di Divisione di Fanteria che, nel 1935, modifica in quello <li 7° Reggimento Artiglieria « Curtatone e Montanara». Nel 1939, inquadrato nella Divisione « Cremona», assume il nome di 7° Reggimento Artiglieria « Cremona» . All'inizio del secondo conflitto mondiale risulta costituito da: comando e reparto comando; un gruppo da 100/17; due gruppi da 75/27; una batteria controaerei ,d a 20 / 35 e un deposito. Il 21 settembre 1944, entra a far parte del Gruppo di Combattimento «Cremona». Nel dicembre 1946 assume il nome di 7° Reggimento Artiglieria da Campagna.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA D'INDIPENDENZA
(1848 - 49)
1848: viene impiegata la 1 Batteria da battaglia che si distingue per il coraggioso comportamento, 1'8 aprile a Goito, il 30 aprile al1' attacco di Pastrengo, il 23 luglio a Sona (in questa località il nemico giunto in massa sulle nostre posizioni, fino a 400 m dallo schieramento dei pezzi, viene arrestato e messo in fuga con fuoco a mitraglia) e il 9 agosto durante il ripiegamento su Milano. 849: la 1, 8a e 9a Batteria da battaglia, la 2\ 3.. e 4' da posizione prendono parte alla battaglia di Novara e si distinguono in modo particolare: la 1 <la battaglia per aver costretto una batteria nemica a ripiegare; la 3.. da posizione per essere riuscita a fermare una colonna nemica in attacco; la 4• da posizione
per aver protetto dalla Bicocca il ripiegamento delle nostre truppe; la 9.. da posizione per l'abile manovra attuata per sfuggire alla morsa nemica e portarsi sui bastioni di Novara da <love continua l'azione. CRIMEA ( 1855 - 56)
La 7' e la 13" Batteria da battaglia concorrono validamente alla vittoriosa battaglia della Cernaia.
I
SECONDA D'INDIPENDENZA
(1859)
Vi partecipano la 7°', 8\ 9", 13"', 14.. e 15a Batteria da battaglia. Le prime tre si distinguono alla battaglia di S. Martino, il 24 giugno, e tutte dimostrano la loro bravura e il loro spi-
- 547 -
rito di sacrificio durante l'investimento di Peschiera dal 26 giugno al 7 luglio. TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
Vi partecipano 16 batterie suddivise fra tre divisioni e la riserva, ma vengono impegnate soltanto quelle destinate alJa 15" Divisione (la 14"', 15"' e 16° Batteria) che operano in Val Sugana. Su questo terreno aspro e -difficile i reparti superano ostacoli e difficoltà d'ogni sorta e si compcrtano in modo ammirevole specie durante la battaglia svoltasi il 22 luglio a Primolano. ROMA
(1870)
Sono presenti alla campagna e si ,distinguono per coraggio e precisione del tiro la 1"', 2 " e 8" Batteria che impiegate con la 12.. Divisione, la mattina del 20 settembre concorrono al forzamento di Porta Pia; la 3° Batteria con la 2° Divisione a Porta S. Pancrazio; la 5"' e la 6"' con la 13" Divisione a Porta S. Lorenzo; la ro", n " e 12" Batteria con la 11" Divisione a Porta Pinc1ana. ERITREA
(1895 - 97)
t
Concorre alla formazione della Batteria e di vari reparti con l'apporto di 2 ufficiali e 178 uom1m. LIBIA
(19II - 12)
Vi partecipa la 6.. Batteria che, nel maggio 19n, viene impiegata per l'occupazione di Rodi nel Dodecanneso, successivamente, destinata al Corpo di Spedizione in Libia, sbarca a Bur Sceifà il 17 giugno 19II. In tale località viene subito impegnata dalla fanteria e cavalleria nemica che, a seguito di aspri combattimenti, viene messa in fuga dal tiro preciso ed efficace dei pezzi pestati nella ridotta n. 2. PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
1915: dal maggio all'agosto le batterie vengono schierate ai piedi del Carso e adibite prevalentemente per la difesa controaerei. Dal settembre, schierate nella zona di Tolmino, con-
corrono ai combattimenti per la conquista di S. Maria e di S. Lucia, nonché ai sanguinosi scontri di Lugnolo Bianco, Oslavia e Sabotino.
1916: fì.no all'aprile le unità sono ancora schierate nella zona cli S. Maria; nel maggio, durante l'offensiva austriaca nel Trentino, il reggimento si porta temporaneamente nella pianura padana e viene inserito nella 5.. Armata. Nel corso della 6"' battaglia dell'Isonzo partecipa all'azione per la presa di Gorizia e, in particolare, si distinguono la 1" e la 4° Batteria che, per prime riescono a prendere posizione sul Monte Sabotino, pur se tenacemente contrastate dal fuoco nemico. 1917: sul Vodice e alla Bainsizza, durante la decima battaglia dell'Isonzo, si distingue la 4• Batteria ,dislocata a Castagnevizza: ammirevole è il contegno dei suoi uomini che, accecati dai gas, rdterano il fuoco malgrado le perdite. Di altri episodi di valore si rendono protagonisti gli artiglieri nel corso della II" battaglia dell'Isonzo e durante il ripiegamento al Piave. A fine novembre i gruppi sono a Monte Tomba e a Monfenera e nel dicembre vengono dislocati sul Grappa, a M. Asolone e a M. Pertica.
1918: durante la battaglia {lel Piave il reggimento partecipa alla difesa del medio corso del fiume nella zona del Montello dove si trova ancora all'inizio della battaglia di Vittorio Veneto. Varca successivamente il fiume a Vidor e la vittoria lo trova sulla sponda sinistra del Piave. AFRICA ORIENTALE
(1935 - 36)
Il III Gruppo cannoni da 65 / 17, costituito presso il 7°, viene inquadrato nella Divisione CC.NN . « XXI Aprile »; combatte nella battaglia dello Scirè dal 29 febbraio al 3 marzo 1936, meritando una croce <li guerra al valor militare per l'efficacia dei suoi tiri e per la sua ammirevole e ordinata mobilità. SEC'ONDA MONDIALE
(1940-45)
1940: prende parte dal 2r al 25 giugno alle operazioni sulla frontiera occidentale; viene
poi schierato nella zona fra Pisa e Viareggio liberazione della Corsica. Successivamente torcon compiti di ,difesa costiera. na in Sardegna.
1941 -42: ai primi di marzo 1941 raggiunge la Sardegna dove rimane fino al novembre 1942, epoca in cui viene trasferito in Corsica. I 943: dal 9 settembre al 3 ottobre prende parte alle operazioni contro i tedeschi per la
1944-45: inquadrato nel Gruppo cli Combattimento «Cremona,, combatte a Porto Corsini, Primaro, Cà dei Venti, sul fiume Senio, a Comacchio e Corbola. Per le azioni condotte e l'apporto dato alla lotta per la liberazione del territorio nazionale, viene concessa una medaglia di bronzo alla Bandiera.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL VALOR MILITARE
CROCE DI GuERRA - Decreto 12 aprile 1937 « Gruppo di artiglieria ,del R. Esercito, facente parte organica di una grande unità CC. NN., dava numerose prove di elevata efficienza bellica, di ardente spirito combattivo e di costante cooperazione colle valorose Camicie Nere, durante le aspre vicende della campagna italo - etiopica. Nella battaglia dello Scirè con l'efficacia dei suoi tiri, e con la sua ammirevole ardimentosa mobilità, cooperava alla vittoria contro avversario agguerrito, accanito e superiore di forze (Scirè, 2 - 3 marzo 1936) >,. (Al III Gruppo cannoni da 65/17).
MEDAGLIA DI 1945
BRONZO -
Decreto 13 settembre
« In Corsica prima, attraverso la pianura pa,dana, dal fiume Reno a Venezia poi, ha fraternamente sostenuto i fanti nella lotta contro il tedesco, tradizionale nemico, e nella battaglia vittoriosa per la libertà e la ricostruzione del1' Italia ispirandosi alle più pure tradizioni del Risorgimento (Corsica, 9 settembre - 3 ottobre 1943; Ravenna - Venezia, 12 gennaio - 8 maggio 1945) ''·
COMANDANTI
7°
REGGIMENTO ARTIGLIERIA - REGGIMENTO CAMPAGNA
Col. Col. Col. Col. Col.
7°
DA
7°
(1860- 70)
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Alessandro Danzini Carlo Bottacco Gabriele Mattei Giuseppe Lostia di S. Sofia Emilio Ponzio Vaglia
REGGIMENTO ARTIGLIERIA
REGGIMENTO
ARTIGLIERIA DA
CAMP AGNA
(1882- 1934)
(1870 - 82)
Col. Emilio Ponzio Vaglia Col. Orazio Dogliotti
-
549 -
Orazio Dogliotti Domenico Corsi Giuseppe Ellena Leonardo Ferraris T ito Danione Giulio Manzoli Roberto Radicati di Marmorito Antonio Lauritano Alessandro Goria Enrico Resio Paolo Maioli
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
7°
Corrado Pastore Marco Bono Vincenzo Testini Umberto Generale Alberto Mazzino Camillo De Arcayne Alessandro Doria Luigi Alovisi
Col. Angelo Ottone Col. Giovanni Wiel
7°
(r934 - 35)
Col. Luigi Alovisi
7°
REGGIMENTO MONTANARA>>
Col. Col. Col. Col.
ARTIGLIERIA
(( CURTATONE
E
(1935 - 39)
Luigi Alovisi Mario Martorelli Alberto Cordero <li Montezemolo Enrico Mattioli
7° REGGIMENTO ARTIGLIERIA
ARTIGLIERIA
DA CAMPAGNA
( 1 946)
REGGIMENTO ARTIGLIERIA DI DIVISIONE DI FANTERIA
REGGIMENTO
<<CREMONA))
(1939-
46) Col. Enrico Mattioli Col. Domenico Lacquaniti Col. Amedeo Catanea
Col. Giovanni Wiel Col. Luigi Lombardi Col. Michele Bracco Col. Augusto Moro Col. Salvatore Salinari Col. Giuseppe Monaco Col. Giuseppe Guillet Col. Gustavo Cellucci Col. Giovanni Bonzani Col. Pio Salvioli Mariani Col. Pietro Tolomeo Col. Alberto Floreani Col. Efisio De Lorenzo Ten. Col. Giuseppe Gonnet Col. Umberto N ardini Col. Alessandro Sandrucci Col. Carlo Cascio Col. Felice Caporali Col. Giuseppe Piovano Col. Enrico Reghini di Pontremoli Col. Fausto Fortunato Col. Carlo Frateschi Col. Luigi Stefani
SEDI
1860 - 61 Modena 1861 - 62 Firenze
1862- 1943 Pisa 1946 Torino
FESTA
15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
- 55° -
>iÌli.,,...---,J
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V_I_S_ I
STEMMA DELL'8° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA SEMOVENTE Descrizione araldica Scudo: Interzato in palo. Nel primo partito di rosso d'argento al la croce dell'uno nell'altro, accantonata nel 2° dal capo d'Angiò (Bologna) e nel 4° dal giglio di Firenze di rosso; nel secondo troncato: nel 1° campo di cielo, nel 2° di verde, alle due anguille poste in palo attrave rsanti sulla t roncatura, accompagnate in capo da una ruota di otto raggi d'oro (Peschiera) ; sotto inquartato di rosso e d'argento (Gaet a); nel terzo di azzurro all'arma di Ucra ina d'oro, sormontato da una stella d'argento (5). li tutto abbassato al capo d'oro col quart ier franco destro d'azzurro caricato dell'arma di Ucraina. Ornamenti esteriori: Sullo scudo il fre gio dell'Arma di artiglieri a, speciali tà da campagna, con l'indicazione del numero del Reggimento, sormon tato da un elmo cimato di t re foglie d'oro di quercia ed accompagna to so tto da quattro nastri d'azzurro dei quali uno filet tato d'oro (a dest ra), uno filetta to d'argento (a sinistra). posti anno·dati nel fregio e svolazzanti due a destra e due a sinistra. Sotto lo scudo, su lista d'argento con le estremità bifide di nero, filettate d'oro, il motto: «
(D.P.R. 20 febbraio 1950)
VIS IGNEA"
8° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA SEMOVENTE « Vis ignea
ll
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Durante la prima guerra mondiale il deposito del reggimento costituisce il comando del 44° ,da Campagna; il LXI Gruppo obici pesante campale, le batterie 164"', 165", 166", 499", 763", 786". Nell'ottobre 1934 assume il nome di 8° Reggimento Artiglieria di Divisione di Fanteria che modi.fica, nel 1935, in quello di 8° Reggimento Artiglieria « Pasubio >l. All'inizio del secondo conflitto mondiale il reggimento è ordinato su : comando e reparto comando; un gruppo eia 100/17 a T.M., due gruppi da 75/27 a T.M .. L '8 settembre 1943, a seguito degli eventi determinati ,dall'armistizio, il reggimento si scioglie. Il 1° gennaio 1947 si ricostituisce a Vicenza e assume il nome di 8° Reggimento Artiglieria da Campagna che il I agosto 1960 cambia in 8° Reggimento Artiglieria da Campagna Semovente.
Costituito in Firenze il 1° luglio 1860, per effetto del decreto 17 giugno, assume il nome di 8° Reggimento Artiglieria - Reggimento da Campagna. Concorrono alla sua formazione sette batterie del disciolto 2" da Campagna, una batteria toscana e tre emiliane. Il 13 novembre 1870 viene armato con i materiali delle specialità da campagna e da piazza e, perduto l'appellativo « da campagna J>, assume il nome di 8° Reggimento Artiglieria. Con legge 30 settembre 1873 1'8°, di nuovo ascritto alla specialità da campagna, cede, sotto la stessa data, le sue quattro compagnie da fortezza al 13° Artiglieria di nuova formazione e assume il nominativo di 8° Reggimento Artiglieria da Campagna. Il I 0 gennaio 1884 costituisce due brigate di artiglieria a cavallo, di due batterie ciascuna, che il 1° novembre 1887 cede al costituendo Reggimento Artiglieria a Cavallo ( decreto 23 giugno 1887).
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CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA D'INDIPENDENZA (1848 - 49)
CENTRO-MERIDIONE (1860 - 61)
1848: la 1" Batteria da posizione viene impiegata a Borghetto e a Monzambano il 9 aprile; all'assedio cli Peschiera, dall' II aprile al 30 maggio; durante detto assedio viene conferita alla batteria una medaglia di bronzo.
Il 17 settembre 1860 la 6" Batteria è in azione a Spoleto; il 18 settembre la 4a Batteria appoggia a Castelfìdardo l'attacco del 10° Fanteria che in brevissimo tempo ha ragione della resistenza avversaria; entrambe le batterie prendono poi parte all'assedio di Ancona dal 22 al 29 settembre. La 6., Batteria si distingue in modo particolare a Mola di Gaeta (attuale Formia) il 4 novembre e, per il comportamento dei suoi artiglieri, merita una seconda medaglia di bronzo. Le batterie dell'8° completano la campagna partecipando dal 12 novembre 1860 al 13 febbraio 1861 all'assedio di Gaeta.
1849: la stessa ·unità viene impiegata a Goito, Pastrengo, S. Lucia, Mortara e Novara. SEOONDA D'INDIPENDENZA (1859) Sempre la 1" Batteria da posizione si mette in evidenza a Frassineto il 3 maggio, a Madonna della Scoperta il 24 giugno e alfinvestimento della piazzaforte di Peschiera dal 28 giugno al 7 luglio. -
55 1
1
TERZA D INDIPENDENZA
Faiti- Kostanievica- Jamiano - S. Giovanni di Duino dal 24 al 30 maggio. Nell'agosto - settembre l'intero reggimento, schierato nella zona di Oppacchiasella, partecipa alla undicesima battaglia dell'Isonzo e all'occupazione delle linee nemiche fra Korite e Selo. N ell'ottobre, durante il ripiegamento, si porta dapprima in Val Natisone, quindi concorre alla difesa del Torre; 1'8 novembre, passato il Piave, viene postato sul Monfenera ove è impegnato nella battaglia di arresto.
(1866)
La 4\ 5"' e 6" Batteria prendono parte all'attacco ,d i Borgoforte; dopo venti giorni le stesse batterie, inquadrate nell'avanguardia del V Corpo d'Armata, destinato a raggiungere Gorizia, contribuiscono a sconfiggere una colonna avversaria nello scontro di V crsa. ROMA
(1870)
Sono presenti alla presa della città, la 1", 2" e 2" Divisione, investono Porta S. Pancrazio.
u" Batteria che, con la
ERITREA ( 1 895
1918: sempre schierato in posizioni avanzate prende parte, nel giugno, alla battaglia difensiva del Piave, meritando una citazione nel bollettino di guerra ciel 23 giugno : « per la mirabile prova ,d i eroismo, abnegazione e resistenza fornita durante gli implacabili attacchi nemici »; nell'ottobre, nel corso <lella nostra offensiva finale, superato il Piave, partecipa all'inseguimento del nemico oltre il T agliamento e giunge nei pressi cli Postumia a presidio della zona armistiziale.
- 97)
Fornisce 3 ufficiali e 79 uomini di truppa per completare unità già costituite. LIBIA
(19u - 12)
Mobilita per altri corpi uomini ,d i truppa. PRIMA MONDIALE
1r
ufficiali e 566
AFRICA ORIENTALE
(1915 - 18)
Fornisce complessivamente a reparti già mobilitati 20 ufficiali e 593 uomini di truppa.
191 5: schierato inizialmente nel settore Lavaredo - Oberbaker - Padola - Visdende, prende parte ai combattimenti nella zona di Misurina dal 19 al 22 luglio; all'occupazione della vetta di Oberbaker e alle azioni offensive nella zona <li Iekofel e Croda Rossa dal 14 al 15 agosto. Successivamente in ottobre - novembre, è in posizione in zona Falzarego e alle pendici di Col di Lana e durante la terza battaglia dell'Isonzo opera attivamente appoggiando l'offensiva nell'alto Cordevole.
SECONDA MONDIALE
(1940 -45)
1941: mobilitato nell'aprile si trasferisce alla frontiera jugoslava. Trasferito dal giugno sul fronte russo, viene subito impegnato nell'azione offensiva a Sampol sul Dnjestr, dove contribuisce, con le sue azioni cli fuoco precise e continue, ad aprire un varco nello schieramento nemico per la continuazione dell'azione offensiva verso il Bug. Partecipa poi alle vigorose azioni cli avanguardia nella battaglia dei due fiumi: Dnjestr e Bug. Continuando l'avanzata, nel settembre, è schierato sulla destra ciel Dnjepr in appoggio alle unità germaniche. Concluse le operazioni a Petrokowka, nell'ottobre, viene destinato a quelle per la conquista ,del bacino industriale del Donez nella zona di Rostov che si conclude con l'occupazione del nodo ferroviario cli Stalino, attraverso i duri combattimenti di Gorlowka e Nikitowka.
1916: sempre in Val Cordevole con la 2" Batteria prende parte all'offensiva per la conquista del Col di Lana il 17 aprile e con la 3" Batteria, nel luglio, coopera alla conquista di Colbricon e della Cavallozza. Con le altre sei batterie opera nella zona delle Tofane, di Forcella Bois, sul Monte Piana e sulla Punta del Forarne da luglio a settembre. 1917: con il II Gruppo schierato in zona Nova Vas - Lokvica partecipa alla decima battaglia dell'Isonzo e alla occupazione della linea -
(1935- 36)
55 2
-
1942: dal gennaio al maggio viene impiegato frazionato in appoggio a gruppi tattici impeo-nati in azioni ,di protezion e della ferrovia Dnje~ropetrowka - Stalino minacciata da continue puntate russe a Jzyum (sud - est di Karkov). Per il ciclo operativo iniziato nell'agosto r94r e ultimato nel maggio 1942 il reggimento viene decorato della medaglia d'argento Nel luglio con 1'8" Armata partecipa alle operazioni per spezzare le linee nemiche nel1' ansa del Donez e alla occupazione ,della zona mineraria di Krasnij - Lutsch. Nel novembre - dicembre schierato da Treschkowa a Monastyrsch tschina prende parte alla prima e seconda battaglia difensiva del Don,
distinguendosi a Tereschovo e Abbrassinowo. Dal 19 dicembre, dopo strenua resistenza, ha inizio il travagliato ripiegamento.
1943: Arbusowo, Schaplow sono le prime tappe della riti rata ; poi, gli artiglieri, impiegati come fanti, prendono parte ai duri combattimenti per la difesa del caposaldo di Arneskuje, prima, e per aprirsi un varco nell'accerchiamento nemico, poi, a Forschadt e a Kamensk. Per il comportamento dei suoi uomini che, impiegati in condizioni ambientali avverse e, a volte, proibitive, si sono sempre battuti con elevato ardimento, la Bandiera del reggimento è insignita della medaglia d'oro.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA n'01w - Decreto 31 dicembre r947 « In dieci giorni di durissimi combattimenti, con violenza inaudita e fede sovrumana, degne delle sue grandi tradizioni, decimava il nemico susseguentesi in continui attacchi, concorreva, in strettissima unione con i fanti, a distruggerlo e a farlo retrocedere dove per numero stragrande, era riuscito a mettere piede sulle posizioni contese. N elle alterne vicende della lotta rimase incrollabile sulle sue posizioni, pilastro della difesa, sicura raccolta e base di partenza per i fanti travolti dal combattimento, talvolta unico scudo verso il nemico. Rifulgeva nella successiva logorante lotta, intesa ad aprirsi un varco, ripetutamente, per vari giorni consecutivi, attraverso le imbaldanzite schiere dei mezzi corazzati accerchianti. Né le estenuanti tappe del tragico ripiegamento lungo la nevosa gelida steppa russa, né il calvario del supremo olocausto del superstite pugno di Eroi, incalzato, braccato, falcidiato, valsero a fiaccarne l'animo intrepido, il saldo cuore e lo strenuo valore che, dopo oltre un mese di contrastata, sfibrante lotta, trionfava sulla maggiore potenza dei mezzi corazzati nemici (fronte del Don: Tcreschovo, Krasnegorowka, Ogolev,,, Abbrassinowo, Monastyrschtschina, Getreide Swch
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Sechepilow, Leschos, Kiewskoje, Belaja, Kalitwa, Arbusowo, T scherkowo, 1° dicembre 1942 - 15 gennaio 1943) ».
MEDAGLIA n'ARcENTO - Decreto 12 maggio r949 « A servizio di una divisione di fanteria impegnata in successive ed aspre battaglie offensive e prima lanciata all'inseguimento cli forti retroguardie avversarie attraverso piste primitive che l'imperversare dd maltempo rendeva intransitabili, superando le più rudi fatiche e privazioni sfibranti, per oltre mille chilometri di penetrazione in territorio osteggiato dalla guerra di parte, portava i suoi pezzi a lampeggiare contro le munite linee che i nemici avevano apprestato a ,difesa nella zona del Donez confermando poi, nel corso della sosta invernale e delle più deprimenti condizioni atmosferiche e logistiche, l'alto spirito militare dei suoi ranghi, alle proprie fanterie vigilanti su esteso e delicato settore assicurava, col prestigio di una tecnica esperta, il contributo del coraggio accomunato nel sacrificio del sangue (Jasnaja, Poljaslazari, Tschakawoinowka, Petrokowka, Gorlowka, Nikitowka, Chazepetowka, Ploskoj, fronte russo, agosto 1941 - maggio 1942) ,,. ~
MEDAGLIA
DI
BRONZO - Decreto 5 giugno 1848
« Per essersi lodevolmente diportata all'assedio e presa di Peschiera (1848) )). (Alla r" Batteria da pcsizione).
MEDAGLIA DI BRONZO - Decreto
1°
giugno 186!
« Per essersi distinta alla presa di Mola di Gaeta e Castellone (4 novembre 1860) » . (Alla 6.. Batteria).
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE
Capitano Luigi Laviano: Russia,
9-16 dicembre 1942
COMANDANTI
8° REGGIMENTO ARTIGLIERIA - REGGIMENTO DA CAMPAGNA (1860 - 70)
8° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DI DrvISIONE DI FANTERIA (1934 - 35) Col. Giuseppe De Stefanis
Col. Genova Thaon di Revel Col. Pietro Bocca Col. Carlo Albini
8° REGGIMENTO ARTIGLIERIA « PASUBIO » (1935 43)
8° REGGIMENTO ARTIGLIERIA (1870-82) Col. Col. Col. Col. Col.
Col. Col. Col. Col. Col.
Carlo Albini Giuseppe Bianchi Carlo Cugia di S. Orsola Luigi Ricciolio Ezio Rimediotti
Giuseppe De Stefanis Adolfo Zauli Pier Giulio Properzj Alfredo Reginella Achille De Biase
8° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA (1947-60) 8° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA (1882- 1934) Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Ezio Rimediotti Luigi Stevenson Luigi Zanetti G. Battista Guerini Eugenio Caligaris Lino Bettoli Guglielmo Lang Alerino Negri Roberto Dino Gu~da Alberto Zecca Giacomo Ferrari Pietro Riccomanni Alessandro Cordano Filippo Binizi di Fabriano Vittorio Sircana Edoardo Nebbia Giuseppe De Stefanis
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Alfredo Del Grande Vittore Stella Luigi Sormanti Enrico Annarumma Enzo Mereu Angelantonio Varrone Mario Santoro Nicola Cotugno Enrico Manzi
8° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA SEMOVENTE ( I 960) Col. Col. Col. Col. Col. Col.
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Enrico Manzi Francesco Sgarlata Pietro Santoro Carlo Alberto Costa Reghini Pietro Turriziani Leopoldo Valenza
Col. Ferruccio Schiavi Col. Francesco Gala
Col. Antonio Concutelli Col. Ernesto Doniselli
SEDI
1860 -6r 1861 - 67 1867- 68 1868 - 1943
1947-48 Vicenza 1948-60 Livorno Palmanova 1960
Firenze Napoli Padova Verona
FESTA r5 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
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9° REGGIMENTO ARTIGLIERIA SEMOVENTE <<
Alla meta col cuore e coll'acciaio )>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
All'atto della sua costituzione, avvenuta il 1" aprile 1863 per effetto del decreto in data 8 marzo, gli viene attribuito il nome di 10° Reggìmento Artiglìeria - Reggimento da Campagna. L'anno successivo, con ,decreto 18 dicembre 1864, viene sciolto un reggimento e il 10°, scalando di un posto nel numero ordinativo dei reggimenti, diventa 9° Reggimento Artiglieria - Reggimento da Campagna. Concorrono alla sua formazione il 5° Reggimento, con tre batterie, il 6°, 7° e 8°, ciascuno con quattro batterie. Il 13 novembre I 870 viene armato con materiali della specialità da piazza e da campagna e prende il nome di 9° Reggimento Artiglieria; modifica detto nome in quello di 9° Reggimento Artiglieria da Campagna il 30 settembre 1873, allorché il reggimento viene riassegnato alla specialità da campagna. Il 1° novembre 1888 cede otto batterie al 21° Reggimento Artiglieria di nuova costituzione e il 19 novembre 1914 il Il Gruppo al 35° da Campagna, anch'esso ,di nuova costituz10ne. All'inizio della prima guerra mondiale risulta costituito da un comando di reggimento e tre gruppi su un totale di otto batterie. Durante la guerra il deposito costituisce: i comandi del 45° e 46° Reggimento da Campa-
gna; il 6° Raggruppamento Pesante Campale; i Gruppi obici pesanti campali XXXI, XXXIV, XL, XLVIII, LI e le Batterie 83", 84", 91", 92•, 93", 100", 101•, II8"', u9", 120\ 139'\ 140', 141•, e il LI Gruppo cannoni da 105 pesante campale. Nell'ottobre 1934 il reggimento assume la denominazione di 9° Reggimento Artiglieria dì Divisione di Fanteria che modifica nel 1935 in quella di 9° Reggimento Artiglieria « Brennero». Il 16 novembre 1938 il I e III Gruppo e la batteria da 20 vengono destinati per la formazione del 33" da Campagna. Il reggimento alla vigilia del secondo conflitto mondiale risulta ordinato su: comando e reparto comando, un gruppo da 100 / 17, due gruppi da 75/ 13, una batteria controaerei da 20. L'8 settembre 1943, in seguito agli avvenimenti determinati dall'armistizio, il reggimento, che in quell'epoca si trova in Grecia, si scioglie. Il 1. maggio 1947 si ricostituisce con il nome di 9° Reggimento Artiglieria da Campagna Controcarro, nominativo che cambia nel 195r in quello di 9° Reggimento Artiglieria da Campagna. Il 1° ,dicembre 1953 assume il nome di 9° Reggimento Artiglieria Semovente di Corpo d'Armata. 0
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA D'INDIPENDENZA
(1848 - 49)
La 5" Batteria, ex 3a a cavallo, partecipa nel 1848 ai combattimenti di Goito, Sommacampagna, Custoza e Milano.
della Scoperta e all'investimento di Peschiera, e la 6"' Batteria (ex 3.. Batteria dell'esercito toscano). CENTRO - MERIDIONE (1860 -
SECONDA D'INDIPENDENZA
(1859)
Sono presenti: la 5a Batteria a cavallo, che prende parte ai combattimenti di Madonna
fo)
Partecipa all'assedio di Ancona la 5"' Batteria a cavallo e all'assedio di Gaeta la 7" Batteria.
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TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
La I", 2" e 3" Batteria il 24 giugno si distinguono a S. Lucia del Tione; la 2'', la 4" e la 5" prendono parte ai combattimenti di Custoza dal 5 al 23 luglio.
ROMA
(1870)
Sono presenti alla battaglia per l'occupazione della città la 4"', la 5", la 6", la 7" e la 12"' Batteria. Le prime tre, schierate in un primo tempo a villa Albani e poi a villa Maggiolini, contribuiscono con il loro fuoco all'apertura della breccia di Porta Pia; le seconde tre operano in zona di Porta S. Giovanni.
ERITREA
(1895-97)
Fornisce 2 ufficiali e 42 uomini di truppa per completare reparti e servizi mobilitati per l'esigenza.
LIBIA (19u - 12) In un primo tempo fornisce e invia in Libia il personale per la costituzione di una batteria (3 ufficiali e 48 uomini di truppa), poi, a varie riprese, per la costituzione di reparti e servizi vari mobilitati dà complessivamente 45 ufficiali e 348 uomini.
r916: nel luglio prende parte alla sesta battaglia dell'Isonzo (6- 12 agosto), poi, postato fra Cotici e Gabrije sulla sinistra del fiume, dal 14 al 18 settembre, alla settima battaglia e alla occupazione di S. Grado. Partecipa infine all'ottava e nona battaglia dell'Isonzo rispettivamente, dal 9 al 12 ottobre e dal 1'' al 4 novembre. 19r7: schierato con i due gruppi in V2l cl' Astice, in zona M. Pelle, Fusine Vaccarezze, Cima Alta prende parte a tutte le azioni locali; il I Gruppo viene poi distaccato e schierato a Campo di Mezzavia, da ,dove partecipa alle violente azioni svoltesi sul Piano di Asiago durante la forte pressione nemica esercitata nella zona nel periodo novembre - dicembre.
1918: il reggimento rimane schierato in Val d' Astico nella zona di Pria Farà, S. Rocco e Stancari e coopera con la fanteria durante le azioni di attacco svolte dal nemico nella valle. Nei primi giorni di novembre, in posizione nella valle Lagarina, tra Borghetto e Chizzola, partecipa alla battaglia di Vittorio Veneto e all'inseguimento del nemico fino ad Ala.
AFRICA ORIENTALE ( r935
Concorre fornendo 6 ufficiali e 265 uomuu per completare reparti vari mobilitati.
SECONDA MONDIALE PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
1915: il reggimento schiera le proprie batterie in un primo tempo a M. Fortin e poi a Gradisca, partecipando all'azione per il passaggio dell'Isonzo (7-9 giugno) e a quella per la conquista di Sagrado e Sdraussina (25 - 26 giugno), alla prima battaglia dell'Isonzo (26 giugno - 7 luglio) e alla seconda dal 18 luglio al 3 agosto. Schierato in tempi successivi, a Molamatta, a Oppacchiasella e a Lovkica, partecipa all'occupazione ,di Nova Vas il 13 ottobre e alla quarta battaglia dell'Isonzo dal ro novembre al IO ,dicembre. -
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(1940 - 45)
1940: prende parte alle operazioni svoltesi sul fronte occidentale schierato nella zona di Colle della Ma.ddalena; partecipa poi ai duri combattimenti difensivi sul fronte albanese, schierato nella zona di Tepeleni, tra Mali Tahat e Buss Devrìt. 1 941: sempre ,dal! a stessa zona prende parte alla vittoriosa offensiva dell'aprile. Per il comportamento dei suoi artiglieri, la Bandiera del reggimento viene decorata di medaglia di bronzo.
1942 - 43: viene dislocato in territorio di occupazione nella zona del Pireo (Grecia) e a difesa della fascia di copertura costiera. 557 -
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA DI BRONZO - Decreto 3r dicembre 1947 « Durante un lungo periodo di lunga guerra invernale su posizioni di alta montagna, con alto spirito di cameratismo sosteneva da vicino le fanterie, duramente impegnate, tra le quali faceva operare con successo osservatori e colle-
gamenti talché l'aggressività del preponderante agguerrito avversario veniva arrestata e rintuzzata con il concorso di aggiustati concentramenti. Nella difesa tenace e nella vigorosa offensiva, teneva fede alle gloriose tradizioni del reggimento (fronte greco - albanese, dicembre r940- aprile r94r) )>.
COMANDANTI
Col. Raffaele Cocco Col. Alfredo Negri Col. Antonio Molinari Ten. Col. Pietro Testa Col. Pietro Testa Col. Ludovico Somigliani Col. Oreste De Strobel Col. Angelo Polarei Col. Augusto De Pignier Col. Giulio Marinetti Col. Francesco Rossi Col. Amilcare Prin Abelle
REGGIMENTO ARTIGLIERIA - REGGIMENTO DA CAMPAGNA (1863 - 64)
10°
Col. Celestino Corte
9° REGGIMENTO ARTIGLIERIA - REGGIMENTO DA CAMPAGNA (1864 - 70) Col. Celestino Corte
9° REGGIMENTO ARTIGLIERIA ( r870 - 73) Col. Celestino Corte Col. Agostino Ernesto De Pomari
9" REGGIMENTO ARTIGLIERIA DI DIVISIONE FANTERIA (1934- 35)
9° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA ( r873 - r934) Col. Agostino Ernesto De Fornari Col. Giuseppe Bianchi Col. Alessandro Bottilia di Savoulx Col. Giuseppe Lombardi Col. Ernesto Farinetti Col. Ladislao Malaspina Col. Virgilio Provenzale Col. Ferdinando Sobrero Nobile Ten. Col. Enrico Caire Ten. Col. Aldo Rossi Col. Antonio Robaglia Col. Carlo Rapisar<li Col. Attilio Battaglini Col. Camillo Tinozzi Croce Col. Gioacchino Baldioli
DI
Col. Domenico Chirieleison
9° REGGIMENTO ARTIGLIERIA « BRENNERO (r935 -43) Col. Col. Col. Col. Col.
»
Francesco Marajeni Antonio Manno Aldo Bonelli Enrico Questa Salvatore Raudino
9° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA CONTROCARRO (1947-51)
Col. Umberto Gerleri Col. Arrigo Angiolini Ten. Col. Stanislao Barra
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9°
REGGIMENTO
ARTIGLIERIA
DA CAMPAGNA
9° REGGIMENTO
(1951 - 53)
PO D'ARMATA
Col. Alberto Righetti Col. Ermanno Rossi Col. Filippo Persichilli
Col. Col. Col. Col. Col.
ARTIGLIERIA SEMOVENTE DI CoR-
(1953)
Filippo Persichilli Pietro Jacarelli Giuseppe Jacobacci Renato Mazzoni Francesco Tanzillo
SEDI
1863 - 1920 Pavia 1920 - 36 Trento 1936 - 43 Bolzano
1947 Bressanone 1947 Lucca
FESTA
15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
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11° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA « Corde et igne auclere semper »
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE 0
Costituito il I novembre r884 in Alessandri a, per effetto ciel decreto del 4 settembre dello stesso anno, con le Batterie 11 e 12a cedute dal 4°, 5°, 6°, 8° e 9" Reggimento da Campagna, assume il nome di 1 1° Reggimento Artiglieria da Campagna. Durante la guerra 1915 - 18 il deposito <lei reggimento costituisce il comando del 48" ,d a Campagna; i Raggruppamenti Pesanti Campali 1\ 7°, 15° e 19°; i Gruppi obici pesanti campali XXIV, XXVI, XXXV, XLI, LII; il LII Gruppo cannoni da ro5 pesante campale e numerose batterie. Nell'ottobre 1934 prende il nome di I 1° Reggimento Artiglieria di Divisione di Fanteria che cambia nel 1935 in quello di 11° Reggimento 3
Artiglieria «Monferrato» e nel 1939 in quello di I 1° Reggimento Artiglieria « Ravenna>>. All'inizio del secondo conflitto mondiale inquadra un comando e reparto comando, un gruppo da 100 / 17, due da 75/ 13 e una batteria controaerei da 20 mm. Nel 1942 assume il nome di 11° Reggimento Artiglieria « Mantova ». Nell'ottobre 1943 il reggimento, su comando e reparto comando, due gruppi da 75/ 18, una batteria controaerei, passa a far parte del I Raggruppamento Motorizzato, assumendo il nome di 11° Reggimento Artiglieria Motorizzato. Nell'ottobre 1944, assume il nome di 11° Reggimento Artiglieria da Campagna.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME ERITREA
(1895 - 97)
Concorre con due ufficiali e 182 uomini alla formazione di vari reparti m obilitati. LIBIA (191 I -
191 8: schierato, nel giugno, nella zona di Capo <l'Argine è impegnato nella battaglia del Basso Piave. Nell'ottobre, nella zona di Spresiano, prende parte alla battaglia di Vittorio Veneto.
12)
Mobilita un com ando di gruppo e la 1", 2" e 3"' Batter ia bis; fornisce inoltre ad alcuni corpi mobilitati, un ufficiale e 79 uomini. PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
1915: prende parte alle prime tre battaglie dell 'Isonzo e alle operazioni per il passaggio del fiume stesso, com battendo a Podgora - Plava. con le batterie schierate fra Oslavia e Lucinico partecipa alla sesta battaglia dell'Isonzo per la presa <li Gorizia. 1 91 6:
1917: ha parte attiva, in gi ugno, nella battaglia dell'Ortigara e, nel novembre, nella difesa di Val Brenta.
AFRICA ORIENTALE
(1 935 - 36)
Con la 4• Batteria da 75/27 concorre alla mobi litazione del 29° Reggimento Artiglieria; fornisce inoltre ad altri reggimenti, complessivam ente, 14 ufficiali e 294 uomini.
SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1940: partecipa dal 20 al 25 aprile alle operazioni sul fronte occidentale.
1941: è schierato sulla frontiera orientale e prende parte alle operazioni contro la Jugoslavia, dal 6 al 18 aprile, e alla lotta antiguerriglia in Balcania fino al 5 maggio.
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CORDE ET IG N E Au DE RE
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STEMMA DELL'11° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA Descrizione araldica Scudo: Partito. Il primo troncato: a) d'argento alla croce di rosso, b) d'argento àl capo di rosso; il secondo d'azzurro, alla fascia d'argento caricata di un palo di cinque pezzi di rosso e d'azzurro ed accompagnata in alto da una stella d'argento. Ornamenti esteriori: Sullo scudo il fregio dell'Arma di artiglieria, ~pecialità da campa. gna, con la indicazione del numero del Reggimento su piastrina d'argento, sormontato da un elmo romano posto di profilo, cimato di tre foglie di quercia d'oro ed accompagnato sotto da un nastro d'azzurro filettato di argento uscente dal fregio e svolazzan te ai lati dello scudo. Sotto lo scudo, su lista d'argento con le estremità bifide di nero bordate d'oro, il motto: «
(D.P.R. 2 settembre 1960)
CORDE ET IGNE AUDERE SEMPER,.
1942: nel maggio viene trasferito in Calabria e viene impiegato nella difesa della fascia di copertura costiera.
1943: continua nella difesa della costa calabra fino al giugno, poi, trasferito nelle Puglie, partecipa alle operazioni svolte nella zona fino all'8 settembre. Riordinato dopo l'armistizio, viene impiegato con il I Raggruppamento Motorizzato e partecipa alla battaglia.di Monte Lungo dall'8 al r6 dicembre.
1944 - 45: partecipa alle operazioni per la conquista di M. Marrone, il 31 marzo, poi, con il Corpo Italiano di Liberazione (C.1.L.) viene impiegato nella zona delle Mainarde (nord di Cassino) nel maggio, a Chieti, Guardiagrele e Orsogna, nel giugno, a Filottrano e Jesi, nel luglio, a Corinaldo, Cagli, Acqualagna e Urbino, nell'agosto. Inquadrato nel Gruppo di Combattimento « Legnano » viene schierato infine nella Valle dell'Idice.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA n'ARGENTO - Decreto 24 luglio r947
« Approntato immediatamente <lopo l'armistizio ebbe, solo, il superbo privilegio di partecipare ininterrottamente alla guerra di liberazione, da Monte Lungo alla felice conclusione ,della lotta. Nel logorio di una sconcertante inquietudine degli spiriti, di un aspro e prolungato sforzo operativo, di un quotidiano superamento di ogni sorta di difficoltà materiali,
conservava, esemplarmente intangibile, una linea formale, una religione del dovere ed una compattezza di eccezione. Con tecnica perfezione di procedimenti, con ardita e flessibile manovra di reparti a volta a volta con audacia d'impulsi e saldezza di cuore, offriva sempre e dovunque impareggiabile contributo al successo delle fanterie impegnate nell'attacco e nella difesa. (campagna di liberazione, 6 dicembre 1943 - 30 aprile 1945) ».
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Sottotenente Enrico Theodoli, osservatore aereo: Jugoslavia, 9 aprile r94r
COMANDANTI 11°
REGGIMENTO
ARTIGLIERIA
DA
CAMPAGNA
(1884- 1934) Col. Pietro Villa Col. Ltùgi Castagnola Ten. Col. Giovanni Lanzavecchia Col. Giovanni Verdinois Col. Carlo Sforza Fogliani Col. Vincenzo Lanzavecchia Col. Luigi Cassisi Col. Giuseppe Fantoni
- 56r -
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Eduardo Tomasuolo Alberto Peano Giacomo Testa di Marsciano Giovanni Lafranchi Ernesto Della Seta Pietro Pintor Ferdinando Guanciale Franchi Rocchi Ubertino Franchino Ezio Rosi Gino Pavari Giuseppe Gianni
n° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DI DrvrSIONE DI FANTERIA
n°
(1934)
Col. Giuseppe Gianni II
0
REGGIMENTO ARTIGLIERIA ((MONFERRATO))
(1935 - 39) Col. Col. Col. Col. II
0
Giuseppe Jacopetti Benedetto Pasqua di Bisceglie Alessandro Albert Francesco Lo Preiato
REGGIMENTO
ARTIGLIERIA
((RA VEN NA ))
( 1 939-4 2 )
Col. Francesco Lo Preiato Col. Emilio Cavalli II
0
REGGIMENTO
ARTIGLIERI A « MA NTov A »
(1942 -43) Col. Emilio Cavalli II
0
REGGIMENTO
REGGIMENTO
ARTIGLIERIA
DA
CAMPAGNA
( 1944)
ARTIGLIERIA
MOTORIZZATO
( 1943 -44) Col. Corrado V alfrè di Bonzo Col. Mario Brunelli
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Mario Brunelli Riccar<lo Branzini Zappelloni Clemente Giorelli Giovanni Guidi Carlo Vallese Salvatore Inghilleri Aleardo Cogni Renato Monaci Gennaro Carfora Roberto Berio Mario Petitti di Roreto Sebastiano Lazzi Gazzini Lelio Massarini Niso Paciarelli Corrado Camatini Vittorio Santini Arnaldo Gamaleri Natalino Maggiorano Vittorio Monastra Giuseppe Capaldi Francesco Venturi Ferriolo Domenico Inghilleri Vincenzo Vaccaro
SEDI 1884 - 1943 Alessandria 1946 - 47 Brescia
1947 Cremona
FESTA 15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
STEMMA DEL 13° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA
Descrizione araldica Scudo: Tag liato. Nel primo di rosso alla lupa capitolina al naturale; nel secondo d'oro, al palo d'azzurro caricato da una granata d'argento. fi ammata dello stesso e caricata di una croce di rosso accantonata da quattro teste di moro attortigliate d'argento. Sulla partizione, una sbarra d'argento caricata di tredici tortelli di rosso. Ornamenti esteriori: Sullo scudo il fregio dell'Arma di artiglieria, specialità da campagna, con l'indicazione del numero del Reggimento su piastrina d'argento, sormontato da un elmo roman o posto di profi lo, cimato di tre foglie di quercia d'oro ed accompagnato so tto da un nastro d'azzurro uscente dal fregio e svolazzante ai lati dello scudo. Sotto lo scudo. su lista di argento con le estremità bifide di nero bordate d'oro, il motto: «
DURA LA VOLONT A' FERMA LA FEDE »
(D.P.R. 23 novembre 1960)
13° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA « Dura la volontà ferma la fede >l
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il 1° novembre 1888 otto batterie da campagna, in esecuzione del decreto 29 agosto, costituiscono in Roma il I f Reggimento Artiglieria da Campagna. Durante il conflitto 1915 - 18 il deposito del reggimento costituisce il comando del 51° da Campagna, i Raggruppamenti Controaerei 1°, 2°, 3°, 4°, 5°, 6° e 7°, il 2° Raggruppamento Misto, due batterie da montagna e due d'assedio. Nell'ottobre 1934 assume la denominazione di I J° Reggimento Artiglieria di Divisione di Fanteria, che modifica nel 1935 in quella di
I J° Reggimento Artiglieria « Granatieri di Sardegna >l. All'inizio del secondo conflitto mondiale è articolato su comando, reparto comando, tre gruppi da campagna e una" batteria controaerei da 20 mm. Il reggimento in seguito agli avvenimenti determinati dall'armistizio viene sciolto il ro settembre 1943. Si ricostituisce il 1° marzo 1948 in Roma con la denominazione di 1 J° Reggimento Artiglieria da Campagna.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA D'INDIPENDENZA
(1848 -49)
Vi partecipa la 4"' Batteria (ex 3"' da posizione) che concorre ai combattimenti di Goito, il 30 maggio 1848, all'investimento di Mantova e di Milano, il 9 agosto 1848, e alla battaglia di Novara, il 23 maggio 1848. SECONDA D'INDIPENDENZA
(1859)
La 14"' da battaglia prende parte alle azioni dimostrative sulla Sesia, dal 31 maggio al 1° giugno, e all'investimento di Peschiera dal 26 giugno al 7 luglio. CENTRO- M ERIDIONE
(1860 - 61)
La 2"' Batteria (ex 10" del 4° Reggimento da Fortezza) partecipa all'assedio di Gaeta. TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
Vi partecipa la 4"' Batteria (dell'ex 3° Reggimento da Posizione) e la 1" Batteria (ex 1" del1'80 Artiglieria).
ROMA
(1870)
Vi prendono parte la 1° Batteria (ex 7° Artiglieria.
1"
del-
1'80) e 1'8' Batteria del ERITREA ( I 895
- 97)
Fornisce 5 ufficiali e 128 uomini di truppa che concorrono alla formazione di reparti e servizi mobilitati. LIBIA
(19n - 12)
Mobilita due batterie da 75 e una compagnia treno; fornisce, inoltre, 3 ufficiali e n6 uomini di truppa. PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
191 5: schierato tra l'alta Val Cordevole e la Val Papena, prende parte a tutte le azioni svolte per la conquista del piccolo Lagazuoi, del Sasso <li Stria, del costone alle pendici del Col di Lana e del Massiccio del M. Piana.
1916: i gruppi concorrono alle azioni per la completa conquista del Col di Lana. Poi, schierati in Val Travignolo, prendono parte alla conquista di Cima Bocche, Colbricon e Cava!lazza. Nel gennaio la 1" Batteria del I Gruppo viene inviata in Albania dove rimane fino al 1919. 1917: schierato a difesa di Passo di Monte Croce Comelico sostiene validamente, con precise azioni di fuoco, l'attacco della fanteria per il possesso delle Tofane e per la ,difesa delle valli del Cadore e di M. Freikofel. Nell'ottobre due batterie del I Gruppo vengono inviate in Val Costeana da dove concorrono agli aspri combattimenti svoltisi sulle Tofane. Il 6 novembre il reggimento inizia il ripiegamento nel più perfetto ordine e, arrestata l'avanzata nemica, si schiera sul Grappa. 1918: dalle posizioni <lel Grappa partecipa efficacemente alla battaglia per la difesa del Piave, sostenendo con il fuoco i contrattacchi sferrati dalle nostre fanterie. Successivamente, nell'ottobre, schierato nella zona di Spresiano, appoggia con il tiro continuo e preciso l'attacco delle nostre fanterie a S. Lucia di Pieve e a Conegliano.
Superato il Piave, dopo la vittoriosa offensiva, si schiera sul Livenza, dove continua la sua azione fino alla fuga <lel nemico in rotta. AFRICA ORIENTALE
(1935- 36)
Mobilita e invia il IV Gruppo someggiato da 75/13 che viene impiegato durante la campagna dal 18° Artiglieria. SECONDA MONDIALE
(1940 -45)
1940: partecipa, nel giugno, ai combattimenti sul fronte occidentale schierato nel settore Sant'Albano -Trinità- Montanera. 1941-42: nel maggio 1941 viene inviato in Slovenia e impiegato nella zona di Lubiana in operazioni di lotta antipartigiana. 1943: rientrato in Patria assolve, in un primo tempo, il compito di difesa della fascia di copertura costiera nella regione del Lazio e, successivamente, partecipa alla difesa di Roma dal1'8 al 10 settembre con i pezzi sparsi nei singoli capisaldi. Per il comportamento dei suoi reparti viene conferita alla Bandiera del reggimento una medaglia di bronzo.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA
DI BRONZO -
Decreto 9 novembre
1 945
« Schierato, per la difesa di Roma, sull'intero fronte della sua divisione di 28 chilometri, con le batterie proiettate sulla linea dei grana-
tieri, con essi gareggiò in valore sostenendo con i cannoni e all'arma bianca tenace lotta contro i tedeschi durata due giorni in tre accaniti combattimenti condotti dal nemico con schiacciante superiorità di mezzi (Roma, 8 - IO settembre 1943) ».
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE
Capitano Renato Villoresi: Ponte della Magliana (Roma), 9 settembre 1943; Fosse Ardeatine (Roma), 24 marzo 1944
COMANDANTI 13°
REGGIMENTO
ARTIGLIERIA
DA
Col. Col. Col. Col.
CAMPAGNA
(1888- 1934) Col. Giuseppe Biancardi Col. Augusto Galiani Col. Pietro Prometti Col. Ferdinando Beccaria Incisa Col. Felice D'Alessandro Col. Carlo Sosso Col. Alfredo Degli Uberti Col. Augusto Semeria Col. Alfredo Degli Uberti Col. Francesco Galati Col. Tullio Bellocchi Col. Alfredo Gallotti Col. Enrico Pellegrini CoL Giuseppe Ivaldi Col. Marco Gamaleri Col. Achille Rosmini
13°
13° REGGIMENTO (1948)
REGGIMENTO ARTIGLIERIA DI DrvISIONE DI
FANTERIA
(1934- 35)
Col. Achille Rosmini
13°
REGGIMENTO ARTIGLIERIA (( GRANATIERI DI
SARDEGNA>>
Emilio Coronati Alberto Aliberti Gabriele Boglione Antonio Carravetta
(1935-43)
Col. Achille Rosmini
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
ARTIGLIERIA
Antonio Carravetta Giuseppe De Blasio Gian Battista Jallonghi Gianfilippo Cangini Umberto Corsi Edoardo Gachet Giuseppe De Stefano Angelo Costantino Giovanni Garufì Giuseppe La Rosa Cesare Pavoni Mario Palla Salvatore Vinci Giorgio Pannaria Giacomo Durio Paolo Tomaselli Guido Corazzini Libero Porcari Giovanni Ceruso Giulio Cesare Mariani Scipione Blasi Aldo Calò
SEDI
1957 L'Aquila
1888 - 1957 Roma FESTA
15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
- 565-
DA
CAMPAGNA
14° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA «
Vox mea jus Patriae >>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il 1° novembre 1888, in esecuzione del decreto 29 agosto, si forma con otto batterie del 2° Artiglieria il 14° Reggimento Artiglieria da
Campagna. Con decreto II marzo 1898 per motivi di carattere ordinativo scambia personale e sede con il 2° da Campagna, conservando immutati denominazione e bandiera. Durante la prima guerra mondiale il deposito reggimentale costituisce alcune batterie d'assedio. Dal 1° agosto 1920, con decreto 20 aprile, assorbe il personale del 35° da Campagna che si scioglie, e cede il proprio personale per la costituzione del 14° Pesante Campale. Nell'ottobre 1934 assume la ,denominazione di 14° Reggimento Artiglieria di Divisione cli Fanteria. A seguito di quanto disposto dal Ministero della Guerra in data 31 dicembre
1934, diviene r4° Reggimento Artiglieria delle
((Murge>>. L'8 aprile 1939 quale r4° Reggimento Artiglieria (<Ferrara))' è mobilitato ed inviato in Albania, lasciando alla sede il II e il III Gruppo; che nel settembre successivo sono impiegati per la r icostituzione del 47° Reggimento Artiglieria (< Bari >>. Il IO giugno 1940, il reggimento, inquadrato nella Divisione <<Ferrara))' è così costituito: comando, reparto comando, I e II gruppo da 100/17, III gruppo da 75/13 , 13' batteria controaerei ,d a 20 mm. A seguito degli avvenimenti determinati dal!' armistizio ,dell'8 settembre 1943 il reggimento, che a tale data si trova dislocato in Montenegro, viene sciolto. In data 31 gennaio 1949 è ricostituito il 14°
Reggimento Artiglieria da Campagna.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME MONDIALE (1915- 18)
TERZA D'INDIPENDENZA (1866)
PRIMA
Partecipano alcune batterie preesistenti alla costituzione del reggimento combattendo il 24 giugno 1866 a Custoza.
1915: prende parte sulla fronte giulia alle prime quattro battaglie dell'Isonzo combattendo a Oslavia e sul Podgora.
RoMA (1870) Vi prendono parte le batterie 5", 6"', II" e all'epoca appartenenti al 7° Reggimento. ERITREA
12"'
(1895-97)
Fornisce 4 ufficiali e 80 uomini a reparti già costituiti e a vari servizi. LIBIA (19n - 12) Fornisce a corpi e servizi mobilitati 14 ufficiali e 326 uomini. -
1916: sempre in linea nel settore carsico (Oslavia, Gorizia, S. Marco), partecipa alla 5• battaglia dell'Isonzo; quindi durante l'offensiva austriaca nel Trentino rimane a baluardo di un ampio settore, essendo stati distratti dalla zona numerosi reparti inviati sull'Altipiano di Asiago. In agosto ha parte determinante nel1' azione su Gorizia e dopo un brevissimo riposo è ancora in linea e prende parte alla 7", 8"' e 9"' battaglia dell'Isonzo.
1917-' sempre sul fronte orientale è interessato alla 10"' e II" battaglia dell'Isonzo (Merna, Raccogliano). All'inizio <lell'offensiva austro - tedesca, il 27 ottobre prende posizione a 566-
STEMMA DEL 14° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA
Descrizione araldica ~cudo: Semipartito troncato. Nel primo, partito d'argento e di rosso, alla croce delI uno nell'altro, attrave rsata in capo dal lambello <l'azzu rro di tre pendenti ed accantonata nel 3° dal giglio bottonato di rosso e nel 4° da tre covoni d'oro posti 2-1; nel secondo inquartato dalla croce d'argento: il 1° e 4° di verde alle fiamme trifide di rosso. il 2° e 3° di rosso (porpora) alle fi amme trifide d'argento; le fi amme uscenti da quattro granate all'antica poste nei cantoni della croce con la fiamm a del 1° attraversante due cannoni d'oro in decusse; nel terzo d'azzurro alla palma sradicata al naturale. accostata da due stelle d'argento (8). Il tutto al capo d'oro con il quartier franco partito di rosso e di nero, caricato in cuore dell'elmo di Scanderbeg in oro e bordato di nero e d'argento. Ornamenti esteriori : Sullo scudo il fregio dell'Anna di artiglieria, specialità da campagna, con l'indicazione del numerq. del- Reggimento su piastrina d'argento, sormontato da un elmo posto di profilo, cimato di tre foglie di querci a d'oro ed accompagnato sotto da un nastro d'azzuro fil ettato d'oro uscente a destra e svolazzante ai lati dello scudo. Sotto lo scudo, su lista d'argento con le estremità bifide di nero bordate d'oro, il motto: «
(D.P.R. 26 marzo 1953)
VOX MEA JUS PATRIAE
»
S. Maria La Longa, per proteggere le truppe
<lì copertura, quindi ripiega e si schiera nei pressi di Casarsa a difesa del ponte della Delizia e successivamente si schiera a Salcttuol e Nervesa, sul Piave, da dove partecipa alla battaglia d'arresto.
1918: nel giugno è a Nervesa ed Arcade a difesa della zona ciel Montello durante l'offensiva austriaca. Nell'ottobre prende parte al1'avanzata su Vittorio Veneto.
AFRICA ORIENTALE
(1935 - 36)
Forma la 9"' Batteria d'accompagnamento, il XXXII Gruppo salmerie, la 127" infermeria quadrupedi e concorre alla mobilitazione di
altri reparti fornendo complessivamente 32 ufficiali e 1.989 uomini. ALBANIA
(1939)
Partecipa alle operaz1om militari per l'anness10ne. SECONDA MONDIALE ( 1940 - 45)
1940 - 41: combatte sul fronte greco - albanese: a Kalibaki, Sella Ra.dati, Delvinaki, Tepeleni e per il contributo fornito durante la campagna dagli artiglieri del reggimento la Bandiera viene insignita della medaglia d'oro al valor militare. 1942 - 4 3: in Montenegro prende parte alle operazioni di controguerriglia.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL VALOR MfLITARE MEDAGLIA D'ORO -
Decreto 26 dicembre 1951
<< Durante l'intero periodo della campagna italo - greca, col preciso ed efficace tiro dei suoi pezzi, appoggiò sempre ed ovunque lo slancio offensivo dei fanti contro munitissime posizioni avversarie e ne protesse la tenace resistenza nel contendere il terreno palmo a palmo. Sotto il fuoco anche della fucileria avversaria, spesso coinvolti coi fanti nella lotta corpo a corpo, i suoi artiglieri seppero valorosamente difende-
re i loro pezzi e morire su di essi. Sempre e ,dovunque offrirono il loro tributo di sangue contro un nemico agguerrito e baldanzoso in terreno aspro e montano ed in avverse condizioni climatiche. Nell'offensiva dell'aprile, con le unità depauperate dalle numerose perdite, continuava a combattere con indomito valore a fianco dei fanti nell'azione che in tre giorni consentì la rottura del fronte e l'inseguimento (fronte greco, 28 ottobre 1940 - 23 aprile 1941) >>.
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE
Tenente Gaetano Carolei: zona di Cipryanisce,
12
maggio
1917
COMANDANTI 14°
REGGil\iENTO
ARTIGLIERIA
(1888 - 1934) Col. Col. Col. Col.
Antonio Incoronato Gilardo Pensa Emanuele Carrano Carlo Ottino
DA
CAMPAGNA
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Giovanni Aymonino Giovanni Salis Manca Francesco Micco Eduardo Tomasuolo Augusto Pranzi Ernesto Cirillo Celso Mannini
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
14°
14°
Vittorio Lamberti Bocconi Cosmo Caruso Alberto Banci Buonamici Giuseppe Sassi Giuseppe Brandi T ito Cocco Pietro Andreani Alfredo De Rosa Carlo Micheli Eduardo Niutta Giangiacomo Castagna
REGGIMENTO ARTIGLIERIA DI
FANTERIA
Col. Col. Col. Col. Col. 14°
(( FERRARA ))
Arturo Pascale Montanina Montanari Ernesto Maffei Michele Serra (int.) Arnaldo Mazza
REGGIMENTO
ARTIGLIERIA
DA
CAMPAGNA
( 1 949)
DrvrsIONE
DI
Col. Giangiacomo Castagna
Col. Col. Col. Col.
ARTIGLIERIA
( 1 939-43)
(1934)
14° REGGIMENTO (r935- 39)
REGGIMENTO
ARTIGLIERIA DELLE (( MURGE ))
Giangiacomo Castagna Guido Boselli Tonino Trulli Arturo Pascale
Ten. Col. Giovanni Corvo (int.) Col. Salvatore De Martino Col. Domenico Malvinni Malvezzi Col. Gabriele D' Antona Col. Franco Vaccaro Col. Aldo Lemme Col. Raffaele Amodio Col. Mario Gizzi Col. Americo Sbardella Col. Sergio Musenga Col. Rinaldo Rauti Col. Mario Quarto Col. Orazio leardi Col. Vittorio Gionti Col. Luigi De Mari Col. Danilo Di Ruscio
SEDI 1949 - 62 Foggia 1962 Trieste
1888 - 98 Pesaro 1898 - 1943 Ferrara
FESTA
15 giugno: anniversario della battaglia del Piave ( 1918)
- 568 -
STEMMA DEL 33° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA Descrizione araldica Scudo: Interzato in palo. Nel primo, troncato: al di rosso al drago d'oro, b) d'azzurro ai tre monti al naturale; nel secondo di rosso al palo di nero caricato in cuore dell'elmo di Scanderbeg in oro; nel terzo troncato: a) di rosso alla croce vuota pomettata, d'argento, b) di argento al la croce di rosso. Il tutto abbassato al capo d'oro, caricato del quartier franco d'argento alla croce di rosso. Ornamenti esteriori: Sullo scudo il fregio dell'Arma di artiglieria. specialità da campagna, con l'indicazione del numero del Reggimento su piastrina d'argento, sormontato da un elmo posto di profilo cimato di t re toglie di quercia di oro ed accompagnato sotto da due nastri annodati al fregio e svolazzanti ai lati dello scudo; uno d'azzurro filettato di oro, a destra ed uno fasciato d'azzurro e d'argento, a sinistra. Sotto lo scudo, su lista d'argento con le estremità bifide di nero bordate d'oro, il motto: «
(D.P.R. 28 gennaio 1953)
ALTO L'ONOR TENEMMO
•1
33° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA « Alto l'onor tenemmo
>>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito, per effetto del decreto 19 novembre 1914, il 1'"o gennaio 1915 in T erni con cinque batterie, ,due del 1° e tre del 13° Artiglieria, assume il nome di 33° Reggimento Artiglieria da Campagna. Il deposito del reggimento durante il primo conflitto mondiale costituisce il comando del 56° ,d a Campagna, il comando del 3" Raggruppamento Misto e alcune batterie da montagna e d'assedio. Il 1° agosto 1920, in esecuzione del decreto 20 aprile, viene sciolto e i suoi gruppi concorrono alla formazione del 37° Pesante Campale. In data 25 agosto 1939 viene ricostituito in
Alba con la denominazione di 33° Reggimento Artiglieria «Acqui», con due gruppi ceduti dal 9° Artiglieria e un gruppo formato dal deposito dell'8° Artiglieria. All'inizio del secondo conflitto mondiale risulta costituito da un comando e reparto comando, un gruppo da rno / 17 carrellate, due gruppi da 75/ 13 someggiati e una batteria controaerei <la 20 mm. Cessa di esistere il 25 settembre 1943 in seguito agli eventi bellici determinati dall'armistizio. E' costituito nuovamente il 1° febbraio 1947 in Pisa con la denominazione di 3 J° Reggimento Artiglieria cli Campagna.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
191 5: il reggimento partecipa ai combattimenti nel Cadore, mentre il I Gruppo opera in Val San Pellegrino. 1916: i tre gruppi riuniti nel Cadore prendono parte a numerosi combattimenti nella zona e si distinguono in modo particolare nelle operazioni per lo scoppio della mina sul Col di Lana, nell'aprile. 1917: ha parte attiva, nel settembre, nel1'azione per il brillamento della mina su Cima Sief. Il 4 novembre, a seguito dell'ordine di ripiegamento, abbandona il Cadore e, per Val Cordevole, Santa Giustina, Feltre, si porta sul Piave nella zona di Onigo - Castelli. Poi a Cornuda prende parte alla battaglia di arresto con azioni su Ponte Vidor. Partecipa, inoltre, attivamente e intensamente alla battaglia sul Monfenera nel 20 - 21 novembre. 19 r 8: in gennaio si distingue nella battaglia per l'occupazione di M. Asolone. Nel giugno
r8 *
contribuisce validamente a trattenere e infrangere l'urto nemico sul Grappa. Partecipa, infine, dal 24 ottobre al 4 novembre, alla battaglia di Vittorio Veneto, a Col del Miglio e a Col della Beretta. SECONDA MONDIALE ( 1940 - 45)
1940: inquadrato nella Divisione « Acqui n partecipa ai combattimenti sul fronte occidentale e, in particolare, alla conquista di Larche nella Valle Ubajette, il 23 - 24 giugno. Inviato sul fronte greco - albanese, prende parte, nel dicembre, al contenimento e all'arresto ,del nemico in rapida avanzata in zona aspra e difficile della Valle Shushitza, impegnandosi in sanguinosi e violenti combattimenti che, al III Gruppo, il 26 dicembre, giorno del battesimo del fuoco, procura elevate perdite. r 941: impegnato in aspri combattimenti a sud di Messimerit e a Bolena, nell'aprile, prende parte alla vittoriosa offensiva finale fino a Santi Quaranta e Igumenitza nell'Epiro me-
w
STEMMA DEL 33° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA
Descrizione araldica Scudo: Interzato in palo. Nel primo, troncato: a) di rosso al drago d"oro, b) d'azzurro ai tre monti al naturale; nel secondo di rosso al palo di nero caricato in cuore dell'elmo di Scanderbeg in oro; nel terzo troncato : a) di rosso alla croce vuota pomettata, d'argento. b) di argento alla croce di rosso. Il tutto abbassato al capo d'oro, caricato del quartier franco d'argento alla croce di rosso. Ornamenti esteriori: Sullo se-udo il fregio dell'Arma di artiglieria, specialità da campagna, con l'indicazione del numero del Reggimento su piastrina d'argento, sormontato da un elmo posto di profilo cimato di tre foglie di quercia di oro ed accompagnato sotto da due nastri annodati al fregio e svolazzanti ai lati dello scudo: uno d'azzurro filettato di oro, a destra ed uno fasciato d'azzurro e d'argento, a sinistra. Sotto lo scudo, su lista d'argento con le estremità bifide di nero bordate d'oro, il motto: «
(D.P.R. 28 gennaio 1953)
ALTO L'ONOR TENEMMO
»
33° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA « Alto l'onor tenemmo
)>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito, per effetto del decreto 19 novembre 1914, il 1° gennaio 1915 in Terni con cinque batterie, ,due del 1° e tre del 13° Artiglieria, assume il nome di 33° Reggimento Artiglieria da Campagna. Il depùsito del reggimento durante il primo conflitto mondiale costituisce il comando del 56° da Campagna, il comando del 3° Raggruppamento Misto e alcune batterie da montagna e d'assedjo. Il 1° agosto 1920, in esecuzione del decreto 20 aprile, viene sciolto e i suoi gruppi concorrono alla formazione del 37° Pesante Campale. In data 25 agosto 1939 viene ricostituito in
Alba con la denominazione di 33° Reggimento Artiglieria « Acqui », con due gruppi ceduti dal 9° Artiglieria e un gruppù formato dal deposito del1'8° Artiglieria. All'inizio del secondo conflitto mondiale risulta costituito da un comando e reparto comando, un gruppù da 100 / 17 carrellato, due gruppi da 75 / 13 someggiati e una batteria controaerei da 20 mm. Cessa di esistere il 25 settembre 1943 in seguito agli eventi bellici determinati dall'armistizio. E' costituito nuovamente il 1° febbraio 1947 in Pisa con la denominazione di 33° Reggimento Artiglieria di Campagna.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 • 18)
1915: il reggimento partecipa ai combattimenti nel Cadore, mentre il I Gruppo opera in Val San Pellegrino. 1916: i tre gruppi riuniti nel Cadore prendono parte a numerosi combattimenti nella zona e si distinguono in modo particolare nelle operazioni per lo scoppio della mina sul Col di Lana, nell'aprile. 1917: ha parte attiva, nel settembre, nel-
1' azione per il brillamento della mina su Cima Sief. Il 4 novembre, a seguito dell 'ordine di ripiegamento, abbandona il Cadore e, per Val Cordevole, Santa Giustina, Feltre, si porta sul Piave nella zona di Onigo - Castelli. Poi a Cornuda prende parte alla battaglia di arresto con azioni su Ponte Vidor. Partecipa, inoltre, attivamente e intensamente alla battaglia sul Monfenera nel 20 - 21 novembre.
1918: in gennaio si distingue nella battaglia per l'occupazione di M. Asolone. Nel giugno
r8 •
contribuisce validamente a trattenere e infrangere l'urto nemico sul Grappa. Partecipa, infine, dal 24 ottobre al 4 novembre, alla battaglia di Vittorio V encto, a Col del Miglio e a Col della Beretta. SECONDA MONDIALE
(1940 -45)
1940: inquadrato nella Divisione « Acqui >l partecipa ai combattimenti sul fronte occidentale e, in particolare, alla conquista di Larche nella Valle Ubajette, il 23 - 24 giugno. Inviato sul fronte greco - albanese, prende parte, nel dicembre, al contenimento e all'arresto del nemico in rapida avanzata in zona aspra e difficile della Valle Shushitza, impegnandosi in sanguinosi e violenti combattimenti che, al III Gruppù, il 26 dicembre, giorno del battesimo del fuoco, procura elevate perdite. 1941 : impegnato in aspri combattimenti a sud di Messimerit e a Bolena, nell'aprile, prende parte alla vittoriosa offensiva finale fino a Santi Quaranta e Igumenitza nell'Epiro me-
ridionale. Il comportamento ,dei suoi reparti durante tutta la campagna, merita alla Bandiera del reggimento una croce di guerra al valor militare.
1942: il 33° viene schierato a difesa costiera in zona di occupazione nel!e isole greche del Mar Jonio, con il I Gruppo più una batteria del II a Cefalonia, il II Gruppo a S. Maura e il III a Corfù. 1943: continua la difesa delle isole Jonie fino
all'armistizio. L'8 settembre reagisce con tutti i reparti all'attacco dei tedeschi che ne chiedono la resa e, specie dal 15 al 22 settembre, sostiene aspri e sanguinosi combattimenti. A Cefalonia il Comando di Reggimento, il I Gruppo e la 5• Batteria del II, s'immolano in disperata lotta; uguale sorte tocca al II e III Gruppo che resistono a S. Maura e a Corfù. Per il comportamento tenuto dai reparti viene conferita alla Bandiera del reggimento la medaglia d'oro.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA n'ORo - Decreto 16 febbraio 1948 « Nella gloriosa e tragica vicenda di Cefalonia, con il valore e il sangue dei suoi artiglieri, primi assertori <lella lotta contro i tedeschi, per il prestigio dell'Esercì to I tali ano e per tener f ede alle leggi dell'onore militare, disprezzò la resa offerta dal nemico preferendo affrontare in condizioni disperate una impari lotta, im-
molandosi in olocausto alla Patria lontana (Cefalonia, 8 - 25 settembre 1943) ». CR:OCE
DI
GuERRA - Decreto 31 dicembre 1947
« In quattro mesi di lotta, in zona aspra e
difficile, ha combattuto con inestinguibile fede e con tenacia e ardimento pari al valore tradi-
zionale dell'Arma (piana di Longo - Valle Shushitza, dicembre 1940 - aprile 1941) >>.
AL V ALOR CIVILE
ATTESTATO DI PUBBLICA BENEMERENZA « Offriva efficace contributo alle rischiose operazioni cli soccorso ,d i centri colpiti da una
violenta calamità naturale (Provincia di Treviso, 4 novembre - 8 dicembre 1966) ».
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Sottotenente Edgardo Cortese: Monte Asolone, 15 giugno 1918 Colonnello Mario Romagnoli : Grecia, 11 25 settembre 1943
Tenente Abele Ambrosini: Grecia, 21 settembre 1943 Caporale Maggiore Benedetto Maffeis: Grecia, 8 - 22 settembre 1943
COMANDANTI Col. Col. Col. Col.
33° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA (1915 - 20) Col. Prospero Marro Col. Carlo Verani Masin di Castelnuovo
57° -
Ernesto Ghiron Leonida Coltelli Umberto Longo Ottoniello Baseggio
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
33° REGGIMENTO ARTIGLIERIA « ACQUI >> ( 1939 43) Col. Domenico Bonaccorsi Col. Gino Pastori Col. Pietro Franceschini Col. Mario Romagnoli
33°
REGGIMENTO
ARTIGLIERIA
DA
CAMPAGNA
( 1 947)
Col. Col. Col. Col. Col.
Umberto Ricca Giovanni de Lorenzo Alessandro Boselli Mario Collu Ernesto Chiarizia
Ernesto Lenzi Mario Peca Roberto Santangelo Antonio D'Alessandro Carlo Barbasetti di Prun Marcello Anselmi Riego Dorella Giuseppe Vaccaro Vito L'Episcopo Franco Pescatori Ninetto Lugaresi Raoul Papadia Antonio Reale Alberto Danese Gabriele Albi Marini G. Franco Farotti
SEDI
1915-20 Terni 1939 - 40 Alba
1947 Pisa 1947 - 52 Padova 1952 Treviso
1940-43 Merano
FESTA
15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
-
57 1
-
47° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA <e Nuovi
cimenti, nuove glorie
>>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE 0
Costituito il I maggio 1915, per effetto <lella circolare 14 dicembre 1914, assume il nome di 47° Reggimento Artiglieria da Campagna. Finita la guerra, rimane nel territorio liberato dell'alto Veneto fino allo scioglìmento avvenuto il 28 febbraio 1919. Il 15 settembre 1939, viene ricostituito e assume il nome di 47° Reggimento Artiglieria cc Bari>>.
Nel giugno del 1940 il reggimento è articolato su comando, reparto comando, un gruppo 75/27, un gruppo 75/13, un gruppo da 100/17, una batteria controaerei da 20 mm. Si scioglie nel novembre 1944. Il I marzo 1951 il reggimento viene ricostituito in S. Maria Capua Vetere, ed assume il nome di 47° Reggimento Artiglieria da Campagna. 0
. CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME 1917: postato fra Pecinka e S. Grado di Merna, contribuisce validamente alla ,difesa della linea Faiti- Volkowniak. Nel novembre schierato tra Cotici e Boschini, protegge il passaggio dell'Isonzo dùrante il ripiegamento delle nostre truppe e, spostatosi subito <lopo a Latisana, partecipa alla difesa del Tagliamento. Viene schierato infine tra Palazzon e C. Folina da dove contribuisce alla difesa della linea del Piave.
PRIMA MONDIALE (1915 - 18) 1915: entra in azione schierandosi nella zona di Trevisan e Corona, nei pressi di Gradisca, e prende attiva parte ai combattimenti che portano alla conquista del Cappuccio e del S. Michele dal 7 luglio all'n settembre. Successivamente, sempre nella stessa zona, coopera a tutte le azioni svolte sul S. Michele; in particolare, è degna di menzione la 4"· Batteria che, spinta sulla sinistra dell'Isonzo, in località esposta al tiro delle mitragliatrici nemiche, riesce a produrre, in una serie di brillanti azioni, un fuoco preciso e continuo che costringe il nemico, schierato nei pressi di S. Martino <lel Carso, ad arrendersi alle fanterie in attacco.
1918: prende parte a tutte le azioni difensive durante i continui e reiterati attacchi nemici lungo il Piave nella zona di Candelù, a Sega Fagarè, dal 15 al 24 giugno, poi, schieratosi fra Fossalto, Chiesanuova e Meolo, contribuisce con un tiro continuo e preciso alla contr?ffensiva finale. Il 30 ottobre passa il Piave e coopera all'inseguimento del nemico fin oltre il Livenza.
1916: schierato nella zona di S. Lorenzo e di Massa- Malamatta, partecipa a tutte le azioni svolte verso il S. Michele e S. Martino del Carso. Nel giugno contribuisce con un fuoco di sbarramento continuo ed efficace a bloccare l'attacco che l'avversario ha portato nella zona e durante il quale ha fatto largo uso di aggressivi chimici. Nei primi giorni di agosto tutte le batterie prendono parte al poderoso e violento attacco per la conquista del S. Michele e di S. Martino del Carso.
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SECONDA MONDIALE (1940-45) 1940: partecipa ai combattimenti -difensivi svoltisi sul fronte greco - albanese a Ponte Perati, Leskoviku, Barnasch dall'r1 al 21 novembre; a Zinamara il 22 novembre; al ripiegamento su Permeti, Klisura (Vojussa) dal 24 novembre al 31 dicembre.
572
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>
STEMMA DEL 47° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA Descrizione araldica Scudo: Interzato in sbarra. li primo d'azzurro alla croce d'argento caricata in cuore del leone alato d'oro di S. Marco; nel secondo, fasciato d'argento e d'azzurro di sei pezzi; nel terzo d'argento. Ornamenti esteriori: Sullo scudo il fregio dell'Arma di artiglieria, specialità da campagna, con l'indicazione del numero del Reggimento su una piastri na d'argento, sormonta to da un elmo, posto di profilo. cimato di t re fog lie di quercia d'oro ed accompagnato sotto da un nastro di azzurro e di argento annodato nel fregio e svolazzante ai lati dello scudo. Sotto lo scudo, su lista di argento con le estremità bifide di nero borda te d'oro, il motto: «
(D.P.R. 4 novembre 1951)
NUOVI CIMENTI NUOVE GLORIE »
1941: coopera poi alla difesa del settore Vojussa a Monastero di Luca, Mali Trebescines, Bregu Rapit <lal I al 13 gennaio, di Passo Chiaf dall'r all'rr febbraio, all'attacco <li q. 731 di Monastero dal 9 al 19 marzo e alla vittoriosa offensiva dell'aprile successivo. 0
in un primo tempo, nella difesa della fascia di copertura costiera lungo il litorale toscano, poi nella difesa costiera e controaerei della zona attorno a Roma.
1943-44: è impiegato nella difesa costiera <lella Sardegna.
1942: rientrato in Patria, viene impiegato,
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL VALOR MILITARE
CROCE
DI
GUERRA - Decreto 31 dicembre 1947
« Per il valoroso comportamento dei suoi gruppi, e particolarmente del III, durante la
prima fase delle operazioni in Valle Vojussa, e per il contributo d'ardimento all'offensiva <lel marzo 1941 e alla battaglia finale (fronte italo greco, 12 novembre 1940 - 23 aprile 1941) ».
COMANDANTI
47° REGGIMENTO (1915- 19)
ARTIGLIERIA
DA
Col. Roberto Pelli Col. Pietro Ago Col. Luigi Sabato
47° REGGIMENTO 44)
Col. Calogero Salvo Ten. Col. Livio Gavazzi
CAMPAGNA
47° REGGIMENTO (1951) Col. Col. Col. Col. Col. Col.
ARTIGLIERIA « BARI » ( 1939 -
Col. Rogero Giannotti
ARTIGLIERIA
Massimo de Palma Alfredo Inferrera Antonio Grignano Vincenzo Fiaccavento Antonio Bianco Vittorio Marra
SEDI
1951 S. Maria Capua V.
1939 - 44 Bari FESTA
15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
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573 -
DA
CAMPAGNA
155° REGGIMENTO ARTIGLIERIA SEMOVENTE CONTROCARRI «
Proteso acl ogni ardimento >)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito il 1° dicembre 1941 in Ancona, assume il nome di r 55° Reggimento Artiglieria « Emilia ». Cooperano alla sua costituzione il 2° ,d a Campagna, con il gruppo obici da 100 / 17, il Deposito del 3° da Campagna, con un gruppo da 75/27 ed il deposito del ro" Artiglieria, con il personale per la formazione del comando di reggimento e di una sezione controaerei da 20 mm. Il r'' gennaio 1944, dislocato nelle Puglie, viene riorganizzato attorno al nucleo superstite, rientrato dal Montenegro il 16 settembre 1943
e viene armato con due gruppi ,da 100 / 17 e due da 100 / 22 c / c di preda bellica. L'11 settembre 1944 viene assegnato al Gruppo di Combattimento << Mantova » e assume il nome di r 55" Reggimento Artiglieria « Mantova>>. Nel settembre 1946 assume il nome di I 55° Reggimento Artiglieria da Campagna, il 1° febbraio 1954 quello di r 55° Reggimento Artiglieria Semovente di Corpo d'Armata e nel 1956 diviene I 55° Reggimento Artiglieria Semovente Controcarri.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA MONDIALE ( 1940 - 45)
1942: da maggio e fino all'8 settembre dell'anno successivo viene impiegato in territorio di occupazione, nel Montenegro, a presidio di zone sottoposte a intensa attività partigiana. I 94 3: dal 9 al 16 settembre, rimasto isolato, a presi.dio delle Bocche di Cattaro, difende strenuamente i capisaldi di Kobila, di Prevlaka, Cettigne e Teodo dai furiosi attacchi tedeschi. Nell'ultima e durissima battaglia di Gruda gli artiglieri si battono come fanti attorno ai pez-
zi, resi ormai inservibili dai martellanti bombardamenti aerei e subiscono, specie la 2a Batteria, elevatissime per.dite. Malgrado la schiacciante superiorità nemica, i superstiti del reggimento riescono, il 16 settembre, a sganciarsi e a imbarcarsi per raggiungere le sponde pugliesi. La Bandiera viene decorata di medaglia cli bronzo.
1944-45: opera con il Gruppo di Combattimento << Mantova >> che, dislocato in un primo tempo nell'Italia meridionale, risale la penisola pronto ad intervenire nella lotta.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL VALOR MILITARE MEDAGLIA DI
BRoNzo - Decreto 9 novembre
1 945 << Con aggiustati tiri le batterie del reggimento schiacciavano l'avversario infiltratosi fra le opere di una importante piazzaforte marit-
-
tima e successivamente negli aspri combattimenti che ne seguivano tutti gli artiglieri si battevano valorosamente in gara coi fanti. La seconda batteria si immolava sui pezzi per contrastare il furioso attacco sferrato dal nemico (Bocche di Cattaro, 14 - 15 settembre 1943) }>. 574 -
>
IPROTESO AD OGNI ARDIMENTO' >-I 1,. . .
<
STEMMA DEL 155° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA Descrizione araldica Scudo: Di rosso alla banda cucita d'azzurro, accompagnata da tre teste di leone d'oro linguate e coronate all 'antica dello stesso. poste due in capo ed una in punta; al quartier franco partito: il primo d'azzurro alla rovere d'oro con i rami incrociantisi in decusse, attraversata nel tronco da due fedi di carnagione, manicate di rosso, disposte una sull'altra. e da un listello caricato del motto: FIDELITAS, alla campagna inquartata di arg ento e di rosso (Pesaro); i'I secondo d'argento al caprio·lo di nero (Udine) , Ornamenti esteriori: Sullo scudo il fregio dell 'Arma di artiglieria, specialità da campagna, con l'applicazione del numero del Reggimento, sormontato da un elmo, posto di profilo. cimato di t re foglie di quercia d'oro, e accompagnato sotto da un nastro d'azzurro uscente dal fregio e svolazzante ai lati del lo scudo. Sotto lo scudo, su lista d'argento con le estremità bifide di nero filettate d'oro, il motto: " PROTESO AD OGNI ARDIMENTO " (D.P.R. 1 ottobre 1951)
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Tenente Raffaele Trevisan: Bocche di Cattaro, 9 - r6 settembre 1943
COMANDANTI 155° REGGIMENTO 44)
ARTIGLIERIA (( E~i!LIA ))
(1941-
Teo. Col. Luigi Chiapparelli Col. Mario de Florentiis Col. Alberto Orlando
Col. Umberto Montemagni 155° REGGIMENTO (1944-46)
ARTIGLIERIA
((MANTOVA))
155°
CoRPO D'ARMATA
ARTIGLIERIA
(r954 - 56)
Col. Alberto Orlando Col. Gustavo Pasqualucci Col. Domenico Malvini Malvezzi
Col. Umberto Montemagni Col. F. Saverio Leonardi Cattolica Col. Mario Ravagli 155° REGGIMENTO (r946- 54)
REGGIMENTO ARTIGLIERIA SEMOVENTE DI
DA CAMPAGNA
155° REGGIMENTO ARTIGLIERIA TROcARRI (1956)
Col. Mario Ravagli
Col. Col. Col. Col. Col.
Col. Silvio Marini Col. Francesco Amerio Col. Renato De Francesco Col. Amerigo Chiaretti
Domenico, Malvini Malvezzi Dario Vaggi Alfredo Verna Walter Cupidi Guido Sinopoli
SEDI 1941 - 43 Ancona 1945 - 46 Piacenza
1946-47 Bra 1947 Udine
FESTA 15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
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575 -
SEMOVENTE CoN-
184° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA « Non cedemmo»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito il 15 settembre 1942 quale 184° Reggimento Artiglieria «Nembo», viene ordinato su due gruppi da 47/32 controcarri. Il 15 gennaio 1944 riordinato ed acquisiti nuovi materiali passa a far parte, con la Division_e «Nembo», del Corpo Italiano di Liberaz10ne. Il 24 settembre 1944, a seguito dello scioglimento della Divisione « Nembo )> e costituzio-
ne del Gruppo di Combattimento « Folgore», il reggimento viene ordinato su: comando e reparto comando, quattro gruppi da 88 / 27, un gruppo controcarri <la 76 / 55, un gruppo controaerei da 40 / 56 e sotto la stessa data assume il nome di 184° Reggimento Artiglieria « Folgore>). Nel 1948 diviene 184° Reggimento Artiglieria da Campagna.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA MONDIALE (1940 - 45) 1942-43: è destinato alla difesa costiera del-
la Toscana .fino al giugno 1943 e della Sardegna dal giugno all'8 settembre 1943. 1944: impiegato nel Corpo Italiano di Liberazione (C.I.L.) contro i tedeschi, combatte nel giugno - luglio a Poggio Fiorito e Abbadia di Fiastra. Nei giorni 8 e 9 luglio, con le batterie schierate in prima linea e sotto il fuoco delle armi
automatiche nemiche, coopera attivamente con i fanti del «Nembo» per l'occupazione del caposaldo di Filottrano e, nei giorni 16 e 17 luglio, per il forzamento del fiume Musone. Proseguendo con i fanti all'inseguimento del nemico in ritirata, si distingue nelle azioni di Monte Carotto, nell'agosto. 1945: nel marzo - aprile prende parte ai combattimenti delle Valli Santerno, Senio e Sillaro e di Case Grizzano.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA o'ARGENTO - Decreto 24 luglio 1947 « Reggimento ,di artiglieria dato a sostegno di battaglione cui arditissimo slancio fu caratteristica prima, seppe lo stesso spirito trasfondere nei suoi artiglieri. Con azione tempestiva, sicura ed efficace, soccorse sempre, in attacco e nella difesa, i reparti avanzati, prevenendone richieste ed esigenze con numerosissime, ardite pattuglie che, degli assaltatori e dei posti avanzati divisero rischi e vicende. Con-
sentì per mirabile aderenza di fuoco che paracadutisti espugnassero una formidabile posizione, resistendo poi a reiterati contrattacchi nemte1. « Bella unità di artiglieria che nella battaglia offri sempre ed ovunque e senza limiti alla fanteria poderoso e sicuro soccorso di fuoco (Poggio Fiorito, Abbadia di Fiastra, Filottrano, Monte Carotto, giugno - agosto 1944 - Valli Santerno, Senio, Sili aro, marzo - aprile 1945 C. Grizzano, 19 aprile 1945) ».
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COMANDANTI 184° REGGIMENTO 44)
ARTIGLIERIA « NEi\mo >J
Ten. Col. Antonio Accili T en. Col. Alfonso Madia Ten. Col. Leandro Giaccone Col. Giovanni Pacinotti 184° REGGIMENTO ( 1944 -48)
ARTIGLIERIA
Col. Ezio Bizzarri Col. Giuseppe Salvati Ten. Col. Giuseppe Berton
(1942-
184° REGGIMENTO (1948) ((FOLGORE))
Col. Giovanni Pacinotti
ARTIGLIERIA
Ten. Col. Giuseppe Berton Col. Guidi Barba Col. Nicola Fusco Col. Alfredo Fatiganti
SEDI 1948 - 49 Por<lenone 1949 Treviso
1945 - 46 Montecatini 1946-48 Lucca
FESTA
15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
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DA CAMPAGNA
lii
GRUPPO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA «TRIESTE>> (21 ° Reggimento Artiglieria da Campagna) « Ardente la fiamma intrepido il cuore»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il 1° novembre 1888, in esecuzione del decreto 29 agosto dello stesso anno, viene costituito in Piacenza, con otto batterie da campagna del 9° Artiglieria, il 21° Reggimento Artiglieria da Campagna. Alla vigilia della prima guerra mondiale risulta ordinato su tre gruppi, ciascuno su tre batterie da campagna. Il I aprile 1920, il reggimento viene sciolto e, con lo stesso provvedimento, passa il proprio nominativo al 28° Ar.tiglieria che da quel momento si chiama 21° Artiglieria. Nell'ottobre r934 assume il nome ,di 21° Reggimento Artiglieria di Divisione di Fanteria 0
che muta nel gennaio 1935 in quello di 21° Reggimento Artiglieria « Po ». Il 15 gennaio 1936 viene motorizzato su tre gruppi (due da 75/27 e uno da 100/17) e assume sotto la stessa data il nome di 21° Reggimento Artiglieria di Divisione Motorizzata « Po ll. Il 13 maggio 1943 viene sciolto a causa di eventi bellici. Il 1° ottobre 1950 viene ricostituito in Bologna come 21" Reggimento Artiglieria da Campagna. Il 20 ottobre 1960 si scioglie, lasciando depositario delle tradizioni del reggimento il 1° gruppo che, da quella data, diviene Gruppo Artiglieria da Campagna « Trieste >l.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA D'INDIPENDENZA
(1848 -49)
CENTRO- MERIDIONE
Vi prende parte una batteria proveniente dal1'esercito modenese, divenuta prima 10" da battaglia poi 2" del 21°; si distingue a Sona ti 23 luglio 1848 ed a Novara il 23 marzo 1849.
CRIMEA
(1855 - 56)
Fanno parte del corpo di spedizione e sono presenti alla Cernaia la 10" Batteria da baHaglia e la 16" da battaglia, divenuta 4... del 2 r 0
•
(1860 -61)
Partecipano alla campagna le due batterie citate (la 10" e la 16" da battaglia) e la 2 " da piazza divenuta 3" del 21°. Meritano particolare menzione i fatti ,d'arme di Perugia il 14 settembre, cli Ancona dal 23 al 29 settembre, di Mola di Gaeta il 4 novembre, l'assedio di Gaeta dal novembre 1860 al febbraio 186r, l'assedio di Civitella ,del Tronto dal 16 gennaio al 20 marzo 1861. TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
Vi prendono parte tutte le batterie sopra menzionate. SECONDA D'INDIPENDENZA
(1859)
Sono presenti la 10" e la 16" da battaglia: la 10" viene impegnata a Madonna della Scoperta il 24 giugno e nell'investimento di Peschiera dal 26 giugno al 7 luglio.
-
RoMA (1870)
Vi partecipa la 5"' Batteria, poi 4" del 21°, inquadrata nella riserva ,del Corpo d'Esercito; detta batteria offre determinante contributo al-
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STEMMA DEL 21° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA Descrizione araldica
Scudo: Partito. Il primo di rosso alla croce d'argento attraversata in capo da un lambello d'azzurro di tre pendenti ed accostata nel 1° e 2° da due lame di spada d'argento poste in decusse. Il secondo troncato: a) part ito cli ros so e di nero all'elmo di Scanderbeg in oro; b) d'azzurro al sil fio d'oro reciso e sormontat o da una stella d'argento. Sulla troncatura una fascia di rosso caricata da un ferro di alabarda di San Giorgio in argento. Ornamenti esteriori: Sullo scudo il fregi o dell 'Arma di arti glieria, specialità da campagna, con l'indicazione del numero del Reggimento su piastri na d'argento. sormontato da un e!mo, posto di profil o, cim ato di tre foglie di quercia d'oro. Sotto lo scudo, su lista d'argent o con le estremità bifide di nero bordate d'oro, il motto: « ARDENTE LA FIAMMA, INTREPIDO
(D.P.R. 28 gennaio 1953)
IL CUORE»
l'apertura della «breccia>> per la favorevole posizione dello schieramento assunto e per la breve distanza dall'obiettivo. ERITREA
(1895 • 97)
Il reggimento fornisce un ufficiale e r34 uomini di truppa per la costituzione di una batteria mortai e di vari enti. LIBIA
(r9rr - 12)
Mobilita e invia oltremare un comando di reggimento di artiglieria da campagna speciale, un comando di gruppo e tre batterie (la r", la 3a e la 63) ; fornisce inoltre a,d altri corpi 260 uomini di truppa. PRIMA MONDIALE
(1915 • I8)
191 5: schiera le batterie prima nella zona di M. Planina, M. Kalì e quindi nella zona <li Tolmino, ove partecipano ai combattimenti per la conquista delle colline di S. Maria e S. Lucia; si distingue in modo particolare nei giorni 17 e r8 agosto, 28 e 30 settembre e alla fine di ottobre, per la brillante condotta di fuoco tenuta in condizioni sfavorevoli e contro un avversario dotato di artiglierie largamente superiori per numero e per calibro. 1916: opera con fuoco incessante e preciso a respingere attacchi nemici contro le posizioni di S. Lucia il 25 gennaio, S. Maria il 5 febbraio e il 19- 22 marzo e Cemponi· il 14 settembre. Nel novembre, dalle posizioni di Val Kamenka, Cappella Sleme, M. Jeza, M. Kalì, Kovacie prende parte all'azione contro la rotabile e la stazione di S. Lucia. 1917: dalle stesse posizioni concorre ad appoggiare gli attacchi .dimostrativi portati durante la nostra offensiva sulla Bainsizza nel1' agosto - settembre. Il 1° ottobre il reggimento prende posizione nella zona di Mesnjak e il 26 dello stesso mese, nel corso dell'offensiva austriaca, è costretto a ripiegare dopo aver subito gravi perdite. 1918: il ro gennaio, completamente riorganizzato, raggiunge Mellaredo di Ponte Brenta.
Il 22 marzo schiera le batterie con l'Armata del Grappa sulle pendici del M. Tomba - Monfenera, da dove concorre a fronteggiare l'offensiva austriaca del giugno; partecipa quindi alla nostra controffensiva e alla battaglia di Vittorio Veneto. AFRICA ORIENTALE
Il
(1935- 36)
giugno invia in colonia prima il IV Gruppo someggiato successivamente altri due gruppi. 22
SECONDA MONDIALE ( 1940 • 45)
1940: nel giugno è schierato sulla frontiera occidentale e partecipa ai combattimenti del Piccolo S. Bernardo, contro i forti Falconier e Traversette e nella valle dell'Isèr. In dicembre viene inviato in Albania e viene impiegato, con il III Gruppo, a Trebinje e a Kriekova, successivamente, nella valle dello Shkumini; il I e il II Gruppo a Proptista. 1941: fino al mese di marzo continua nella sua azione difensiva nel settore della II .. Armata in Val Shushitza. Il 1° settembre è in Africa Settentrionale ed il 1° ottobre si sposta in zona d'impiego. Prende parte alla battaglia della Marmarica dal 18 novembre al 7 dicembre e ai combattimenti nella zona di Bir Hacheim; nel corso del ripiegamento concorre alla protezione del grosso delle unità e viene particolarmente impegnato a Bir Gellafaa, Sidi Breghisc, Alem Hamsa e Soluch. 1942: da gennaio partecipa alla offensiva verso l'Egitto; nel maggio combatte a Bir Belafarit e Got el Ualeb ove concorre alla eliminazione delle forze avversarie racchiuse in una sacca. Dopo successivi schieramenti nella zona di Bir H acheim e Marsa Matruk, prende parte alla battaglia di El Alamein, ,dove è presente il 31 ottobre, all'inizio della 3.. fase ,della battaglia, schierato in zona Alam Burt Sabai el Gharbi. La notte sul 2 novembre e per tutta la giornata successiva il reggimento è impegnato in violenti ed aspri combattimenti difensivi per
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tamponare una breccia aperta nel fronte della Divisione «Trieste». Il 4 novembre in zona Deir el Murra concorre ai combattimenti sul fronte della Divisione « Ariete >>. Con un fuoco preciso ed incessante riesce ad infliggere notevoli perdite all'avversario.
1943: nel febbraio in Tunisia il reggimento viene riorganizzato e i suoi reparti sono presenti alla battaglia del Mareth - El Hamma, degli Chotts e di Enfidaville. Per il comportamento tenuto viene citato nei bollettini di guerra ro64 e ro75.
COMANDANTI
21° REGGIMENTO (1888 - 1934)
ARTIGLIERIA
DA
CAMPAGNA
REGGIMENTO ARTIGLIERIA DI DIVISIONE DI
FANTERIA
(1934)
Col. Alberto D' A ponte
21°
REGGIMENTO ARTIGLIERIA
Col. Alberto D'Apcnte Col. Mario Zanotti
REGGIMENTO ARTIGLIERIA DI DIVISIONE
TORIZZATA «Po>>
Col. Giuseppe Borgetti Col. Pietro Drocchi Ten. Col. Giovanni Guicciardi Col. Gaetano Toselli Col. Giorgio Redi Col. Giovanni Gigli - Cervi Col. Pietro Romagnoli Col. Achille Groppo Col. Vittorio Racheli Col. Enrico Barilli Col. Ernesto Cerboni Col. Giuseppe Monterisi Col. Giuseppe Moscuzza Col. Domenico Fornari Col. Tito Cocco Magg. Giuseppe Terracchini (int.) Col. Mario Romanelli Col. Camilla Rossi Col. Gabriele Tortora Col. Alessandro Ricagno Col. Alberto D' A ponte
21°
21°
((Po)) (1935- 36)
Col. Col. Col. Col. Col. Ten.
Mario Zanotti Giuseppe Praloran Arnaldo Ledetti Germano Ricciardi Aldo Galloni Col. Mario Perrone
21° REGGIMENTO (1950-60) Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Mo-
(1936-43)
ARTIGLIERIA
DA
C..<\MPAGNA
Amleto Pesce Paolo De' Giudici Ildebrando Baglionc Guido Ridolfì Aldo Rinaldini Giuseppe Rotolo Salvatore Ortoleva Domenico Mirigelli
GRUPPO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA (( TRIESTE ))
(1960) Magg. Vincenzo Cincinnati Cap. Giuseppe Accorsi (int.) Cap. Ferdinando Fragasso (int.) Magg. Giusto Murgia Magg. Mario Bonelli Magg. Franco Cecconi Ten. Col. Felice Fazzolari Magg. Luigi Capuano Magg. Giuseppe Arezzi Ten. Col. Silvano Bronzi Ten. Col. Giovanni Romeo
SEDI
1888 - 1920 1920-24 1 92 4-43 1950-52
Piacenza Milano Piacenza Bologna
1952- 55 Modena 1955 - 60 Forlì 1960 Bologna
FESTA
15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
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GRUPPO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA «AOSTA» (24° Reggimento Artiglieria da Campagna) «Nell'antico valor la nostra guida>>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito in Napoli il I 0 novembre 1888, a seguito del decreto 29 agosto, con otto batterie del 12° eia Campagna, assume il nome di 24° Reggimento Artiglieria da Campagna. Il 20 maggio del 1915 viene mobilitato su quattro, gruppi per complessive dieci batterie, di cui otto ippotrainate e due someggiate. Durante il conflitto il deposito ,del reggimento costituisce e mobilita il comando del 52° da Campagna, due batterie da montagna e quattro batterie d 'assedio. Jl 1° agosto 1920 cede il personale all'8° Artiglieria Pesante Campale, per decreto 20 aprile 1920, e assorbe personale e mezzi del disciolto 36° Reggimento Artiglieria da Campagna. Nell'ottobre dell'anno 1934 assume la denominazione di 24° Reggimento Artiglieria di Divisione di Fanteria che muta nel 1935 m 24° Reggimento Artiglieria «Peloritana >> e,
nel 1939, in 24° Reggimento Artiglieria « Piemonte>>. Nel febbraio 1935 viene mobilitato per esigenze A.O. e nel marzo successivo riceve un gruppo da 75/27 dal 22" Reggimento Artiglieria portando così l'organico da due a tre gruppi. Rientra in Patria nel marzo 1936. All'inizio della seconda guerra mondiale è ordinato su comando e reparto comando, tre gruppi, uno da 100/17, uno da 75/27, uno da 75/ 13 e una batteria da 20 mm. L'8 settembre 1943, per gli eventi determinati dall' armisitizio, il reggimento si scioglie. Il 1° marzo 1951 si ricostituisce a Messina e assume la denominazione di 24° Reggimento Artiglieria da Campagna. Il 21 febbraio 1961 si contrae nel Gruppo Artiglieria da Campagna <<Aosta))' che resta erede ,delle tradizioni reggimentali.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME ERITREA
(1895 - 97)
Fornisce 6 ufficiali e 55 uomini per completare reparti già costituiti. LIBIA
(1911 - 12)
Partecipa alle operazioni con due batterie: la 4" impiegata a Derna e la 5" a Bengasi; fornisce inoltre ad altri corpi e servizi 8 ufficiali e 795 uomini. PRI.MA MONDIALE
(1915- 18)
1915: giunge al fronte il 15 giugno e partecipa ad azioni sul Carso; il 26 luglio è impegnato nell'attacco per la conquista di M. Sei Busi.
Nel settembre viene schierato fra Castelnuovo e Fogliano e prende parte successivamente alla terza battaglia dell'Isonzo.
1916: dal 13 marzo al 7 agosto il I Gruppo viene inviato in Albania. Il 22 giugno il II ed il III Gruppo vengono schierati in Val d'Astice e cooperano alle azioni sul M. Cimo ne; 1'8 agosto sono in posizione su M. Kirata. In ottobre, nuovamente riunito, tutto il reggimento, è schierato sul fronte dell'Isonzo, a Cotici, ed ha parte notevole nelle azioni che si svolgono sul Carso e che portano a raggiungere il Volkovniak e Hudi Log. 1917: in aprile viene schierato fra Lokvica e Oppacchiasella ed è impegnato sulla linea Faiti - Kostanjevica.
Il 27 ottobre, in seguito ad or<line di ripiegamento, raggiunge Latisana ove ha parte attiva nella difesa del Tagliamento; il 4 novembre è sul Piave, a Zenson, e concorre validamente alla battaglia di arresto. 1918: nel marzo si schiera sul Montello e nell'aprile è a Cima Echar dove è impegnato, nel giugno, durante l'offensiva austriaca sul Piave. Dal 31 ottobre si parta sul Monte Valbella e coopera successivamente alla rottura del fronte e al conseguente inseguimento dell'avversario.
AFRICA ORIENTALE (1935 - 36) Prende parte alla campagna sul fronte somalo il reggimento al completo, inquadrato nella Divisione «Peloritana>', e le sue batterie si distinguono nei combattimenti per la conquista di Neghelli e nella battaglia dell'Ogaden.
SECONDA MONDIALE (1940 - 45)
1940: inquadrato nella Divisione « Piemonte>>, il reggimento è inviato sul fronte greco albanese dove si distingue nei duri combattimenti che si svolgono nella zona di Korça e in Epiro. 1941: nel gennaio -febbraio partecipa alla battaglia difensiva schierato in Val Devoli, nella zona di Pogradec, in Val Tomorczza ed a Erseke. Nel marzo - aprile è presente alla vittoriosa offensiva che pone fine alla campagna. Per il comportamento dei suoi reparti, alla Bandiera del reggimento, viene conferita una croce di guerra al valor militare. Ultimate le operazioni rimane in territorio greco. 1942 - 43: viene impiegato in territorio greco, prima, a Missolungi e poi nella zona di Patrasso, a protezione delle vie di comunicazione e della fascia di copertura costiera fino a11'8 settembre 1943.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL V ALOR MILITARE
CROCE
DI
GUERRA - Decreto 31 dicembre 1947
« Durante l'intera campagna çli guerra in Albania partecipò con i suoi gruppi alla strenua difesa del Korcano e alle operazioni offensive in Epiro; successivamente concorre al decisivo arresto del nemico prodigando l'eroico slancio dei suoi artiglieri e il potente fuoco dei suoi cannoni in stretta aderenza con i fanti nei settori più cruentemente contesi. Quando i
proiettili mancarono, gli artiglieri combatterono con i moschetti e le bombe a mano, uniti ai fanti nella comune, decisa, incrollabile volontà di vincere ad ogni costo. Nell'ora della riscossa, durante la vittoriosa offensiva e l'irresistibile tallonamento del nemico, sempre avanti, sempre pronto il 24° Artiglieria confermò ancora una volta le gloriose tradizioni dell'arma e del reggimento (Korça, Epiro, Pogradec, Val Tomorezza, Erseke, ottobre 1940 - aprile 1941) ».
COMANDANTI
24°
REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA
(r888 - 1934) Col. Giacomo Serra Col. Nestore Bonazzi
Col. Giuseppe Bellingeri Ten. Col. Carlo Gianelli Col. Giovanni Ricco Col. Achille De Cornè Col. Alessandro Quaratesi
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Benedetto .Fumo Giuseppe Ettorre Vincenzo Barbera Rodrigo Panigai Ferdinando Sasso Giuseppe Tarlarini Enrico Bianchi d'Espinosa Antonio Laliccia Luigi La Racine Giovanni Rosano Pietro Barelli Filippo Barberis Vittorio De Paris
24°
24°
REGGIMENTO
ARTIGLIERIA
DA
Ten. Col. Giuseppe Raneri (int.) Col. Enrico Belledonne Col. Antonio Saladino Col. Alfredo Verna Col. Domenico Mastroeni Col. Giorgio Bonelli Col. Antonio Milocco GRUPPO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA « AosTA >>
(1961)
ARTIGLIERIA
CAMPAGNA
(1951 -6i)
Col. Vittorio De Paris
( 1 935
« PIEMONTE »
Col. Vincenzo Saporetti Col. Angelo Miccichè
(1934- 35)
24° REGGIMENTO
ARTIGLIERIA
(1939 -43)
24° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DI DIVISIONE DI FANTERIA
REGGIMENTO
((PELORITANA))
- 39)
Col. Vittorio De Paris Col. Adelchi Borzì Col. Vincenzo Saporetti
Magg. Giuseppe Di Stefano Magg. Antonio Cosentino Magg. Gaspare Aiello Magg. Salvatore Giummo Ten. Col. Franco Carucci Ten. Col. Gioacchino Anastasi Ten. Col. Nicola De Santis Magg. Antonio Caravella
SEDI
1920 Messina
r888 - 1918 Napoli 1919 - 20 Schio FESTA
15 gmgno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
>
I
TEMPRO IL CUORE ALLA VITTORIA
I
<
I
STEMMA DEL 35° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA Descrizione araldica Scudo: Partito. Il primo inquartato, a) partito di rosso e di argento, b) di rosso alla croce patente ritrinciata e pomettata, d'argento, c) di rosso alla fortezza torricellata di due, d'argento, movente da un mare di azzurro ombrato di argento e con la torre di destra cimata di una banderuola d'argento svolazzante a sinistra, con la leggenda • FI.DES • in nero, d) di rosso alla croce dello stesso bordata d'argento . Il secondo d'argento al f iletto d'azzurro, posto in banda, ed alla fasc ia di argento cucita, caricata di un palo di cinque pezzi di rosso e di azzurro, ed accompagnata in alto dalla testa di moro attorcigliata del campo e collarinata di rosso. Ornamenti esteriori: Sullo scudo, il fregio dell 'Arma di artigl ieria, specialità da campagna, con l'indicazione del numero del Reggimento su una piastrina d'argento, sormontato da un elmo posto di profilo, cimato di tre foglie di quercia d'oro, ed accompagnato sotto da un nastro d'azzurro uscente dal freg io e svolazzante ai lati dello scudo. Sotto lo scudo, su lista di argento con le estremità bifide di nero bordate d'oro, il motto: «
(D.P.R. 22 febbraio 1951)
TEMPRO IL CUORE ALLA VITTORIA
»
GRUPPO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA «FRIULI» (35° Reggimento Artiglieria da Campagna) « Tempro il cuore alla vittoria»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito in Bari il 1° gennaio 1915, in esecuzione del decreto 19 novembre 1914, con cinque batterie, la 4" e la 5", tratte dal 9° Artiglieria, la 6", la i e 1'8", cedute <lal 15° Artiglieria, assume il nome di 35° Reggimento Artiglieria da Campagna. All'inizio della prima guerra mondiale è ordinato su tre gruppi per complessive otto batterie. Durante la guerra il <leposito del reggimento costituisce e mobilita tre batterie da montagna e una batteria d'assedio. Il I agosto 1920 il reggimento si scioglie e, sotto la stessa data, il personale ed i materiali passano al 14° da Campagna. Il 4 settembre 1939 si ricostituisce in Pisa su comando e reparto comando, un gruppo da 100/17 ippotrainato, due gruppi da 75/13 someggiati, una batteria controaerei da 20 mm, 0
e assume il nome di 35° Reggimento Artiglieria «Friuli». Il IO settembre 1944, riordinato, passa a far parte del Gruppo cli Combattimento « Friuli )> conservando il nome di 35° Reggimento Artiglieria « Friuli» che il I gennaio 1947 modifica in quello di 35° Reggimento Artiglieria da Campagna. Il 15 dicembre 1953 cambia organici e materiali trasformandosi in semovente di corpo d'armata. Erede delle tradizioni del 35° da Campagna viene considerato il suo II Gruppo che, concorrendo nel 1947 alla costituzione ·del1'8° Reggimento Artiglieria, viene lasciato in vita da quest'ultimo, nel 1960, all'atto della sua trasformazione in specialità semovente e assume il nome di Gruppo Artiglieria da Campagna «Friuli». 0
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
191 5: prende parte alle prime operazioni che portano le nostre truppe all'avanzata fino all'Isonzo e alla presa di Gradisca l'n giugno. Si schiera quindi fra Gradisca e M. Fortin e partecipa all'azione svoltasi nel tentativo di gettare un pente fra Gradisca e Sagrado il 18 giugno, alle azioni contro S. Michele, alla presa cli Bosco Cappuccio il 26 luglio. Ai primi di novembre è schierato tra S. Pietro e Ronchi e partecipa alle azioni svoltesi sul Carso cooperando ai progressi conseguiti per la conquista di S. Martino e S. Michele. 1916: il 22 maggio viene inviato ad operare nel Trentino e nei primi giorni di giugno posta le sue batterie nella zona di M. Porcellona, M. Lisser, M. Chempele, M. Lambara; quivi partecipa alla difesa cli Castelgomberto cluran-
te l'offensiva austriaca e la controffensiva italiana sviluppatesi dall'n al 28 giugno. All'inizio di luglio lo troviamo schierato nella zona di M. Baldo, a nor,d di Asiago, con il I e III Gruppo, e presso M. Chiesa con il II Gruppo. Nell'agosto il comando si trasferisce a Campomulo_e le batterie partecipano ad azioni svoltesi tra Cima Caldiero e Gallio.
1917: sempre schierato a nord di Asiago prende parte, fino a settembre, ad azioni locali; il 4 novembre, in seguito alla forte pressione avversaria, si porta nella zona di M. Spii - M. Fiore - M. Badenicche sulle Melette di Gallio; partecipa alla difesa degli Altipiani: il 4 dicembre viene circondato e, dopo strenua difesa, rimane in gran parte distrutto. 1918: rior,dinato su due gruppi, rientra in linea nell'aprile pestando le sue batterie tra 585 --
Ronchi e Candelù. Successivamente, sclùerato nella zona di Breda, partecipa alla difesa <lel Piave durante l'offensiva austriaca dal 15 al 24 giugno. Nell'ottobre schierato tra Villanova e Fagarè partecipa alla grande e vittoriosa offensiva contribuendo con azioni di fuoco precise e intense a fiaccare la volontà di resistenza del1' avversario. SECONDA MONDIALE (1940-45)
1940: mobilitato fin dal 10 giugno è pronto ad intervenire in Piemonte sul fronte occidentale. Terminate le operazioni viene trasferito nei pressi di Treviso prima ed a Livorno pai. 1941: nell'aprile è sul fronte orientale. 1942: dal ro novembre trasferisce le sue batterie in Corsica ,dove vengono schierate nella parte nord - occidenta{e <lell'isola con il compito di presidio e di difesa della fascia di copertura costiera. 1943: il 9 settembre, in Corsica, le batterie del 35" sono fr a le prime unità a rispondere agli
attacchi portati dai tedeschi nel tentativo di impadronirsi .del porto di Bastia. I combattimenti sempre aspri, insidiosi e violenti si protraggono fino al mattino del 4 ottobre; gli scontri maggiori avvengono nella zona di Casamozza e di T eghime, a nord, ed a Levie, Zonza e Quenza, a sud.
1944 - 4 5: inquadrato nel Gruppo di Combattimento « Friuli ))' dall'8 febbraio 1944 all'aprile 1945 è in linea nella zona di Fognano- Castellina, Brisighella, lungo le rive del torrente Lamone a sud della via Emilia. Un successivo schieramento viene assunto nella valle del <torrente Sintria, 1'8 aprile, all'inizio dell'offensiva finale; il 13 aprile le batterie varcano il Senio e, dalle nuove posizioni di Villa Miola e Villa Lombardo, battono efficacemente i centri di resistenza nemica. Proseguendo nell'avanzata; il 16 aprile si schierano nella zona <li Villa Casoni cooperando con intense azioni di fuoco alla vittoriosa offensiva che parta le nostre truppe a Casamonte del Bello, a sud di Imola, e quindi verso Bologna.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA o' ARGENTO - Decreto 24 luglio 1947 « In Corsica combatteva contro l'aggressivo e secolare nemico tedesco, mantenendo alto il prestigio delle armi italiane. Sul Senio, in oltre due mesi di operazioni e durante la travolgente avanzata su Bologna, con la prontezza dei suoi interventi, con la potenza infallibile del suo
fuoco manovrato, annullava la tenace aggressività nemica, dando, con la fe{le e il valore dei suoi artiglieri, un valido contributo alle proprie fanterie nel sanguinoso cammino per la liberazione ,della Patria (Corsica, 9 settembre 4 ottobre 1943; Torrente Senio - Bologna, 7 febbraio - 21 aprile 1945) )).
AL V ALOR CIVILE
MEDAGLIA
DI BRONZO -
Decreto 6 marzo 1968
« Nonostante la ri<lotta capacità operativa dei mezzi in dotazione, danneggiati da una improvvisa e violenta alluvione, si prodigava con slancio in numerosi e rischiosi interventi di soc-
-
corso alla papolazione civile colpita da calamità naturali (Firenze, 4 novembre - 7 dicembre
1966) )), (Al Gruppo Artiglieria d a Ca m p a g n a « Friuli )> ).
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MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE
Capitano Bruno Conti: Corsica, 12 settembre 1943
COMANDANTI
35° REGGIMENTO (1915 - 20)
ARTIGLIERIA
DA
Col. Col. Col. Col.
CAMPAGNA
Col. Eduardo Scuti Ten. Col. Giuseppe Daneo Col. Gaspare Otto Ten. Col. Pantaleone Siciliani 35° REGGIMENTO 47) Col. Col. Col. Col. 35°
ARTIGLIERIA « FRIULI >>
(1939-
GRUPPO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA (( FRIULI ))
Alberto Bertini Mario Brunelli Achille De Biase Renato Tramontano
REGGIMENTO
ARTIGLIERIA
DA
Ernesto Tricomi Oscar Olivetti Franco Vaccaro Tommaso Barone
CAMPAGNA
( 1 947- 53)
Col. Renato Tramontano
(1960) Ten. Col. Giovanni Figliolia Magg. Bruno Bartalucci Magg. Giancarlo Pierucci Ten. Col. Umberto Naldoni Magg. Giovanni Colao Magg. Attilio Saccoccia Magg. Ignazio Spampinato Ten. Col. Giuseppe Trisolini Magg. Luciano Barsotti
SEDI
1947- 53 Rimini 1960- 63 Livorno 1963 Rovezzano
1915 - 20 Bari 1939 - 43 . Pisa 1946 - 47 Trento FESTA
15 gwgno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
REGGIMENTO ARTIGLIERIA A CAVALLO cc
In hostem celerrime volant »
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE E' l'erede delle batterie a cavallo costituite 1'8 aprile 1831 nell'ambito .dell'artiglieria piemontese, denominate « volòire » ( volanti), e riunite in brigata il 23 agosto dello stesso anno. Il 1° novembre 1887, per effetto del decreto 27 agosto dello stesso anno, viene costituito in Milano il Reggimento Artiglieria a Cavallo che inquadra le « volòire >> già esistenti. Nel luglio 192oi per effetto del decreto 20 aprile, assume il nome di Reggimento Artiglieria Autoportato, ~ssorbendo i cinque gruppi del Reggimento Artiglieria Campale Misto Autoportato. Il 7 gennaio 1923 riprende il primitivo nome di Reggimento Artiglieria a Cavallo ed il suo organico prevede due gruppi a cavallo e due gruppi autoportati. Il 1° ottobre 1934 il reggimento si trasforma in f Reggimento Artiglieria di Divisione Celere; dal 1° gennaio 1935 completa la sua denominazione in J" Reggimento Arti;zlieria Celere « Principe Amedeo Duca d'Aosta >> e cede un gruppo a ciascuno degli altri due reggimenti di artiglieria celere di nuova costituzione: il 1° « Eugenio di Savoia >> ed il 2° « Emanuele Filiberto Testa di Ferro)>. Nel 1941 i tre reggimenti celeri, lasciati rn Patria i gruppi a cavallo, vengono inviati rn
Africa Settentrionale, ove il 3" si scioglie per eventi bellici nel novembre 1942. Nel luglio 1941, con i tre gruppi a cavallo, viene ricostituito il J° Reggimento Artiglieria a Cavallo che, assegnato al Corpo Italiano di Spedizione in Russia, parte nel luglio stesso per il fronte orientale. Il 3° Artiglieria Celere conserva ugualmente, fino allo scioglimento del novembre 1942, la fisionomia assunta nel 1934 e le sue tradizioni rimangono di conseguenza nella storia del reggimento originario. che a sua volta cessa di esistere ,dopo 1'8 settembre 1943. Il Reggimento Artiglieria a Cavallo è nuovamente ricostituito in Milano il 20 novembre 1946 con due gruppi ceduti dall'n° Reggimento Artiglieria da Campagna ereditando le tradizioni sia del 3° Artiglieria Celere, sia del 3° Artiglieria a Cavallo. Dopo la sua ricostiituzione cambia più volte denominazione: il I gennaio 1954 in Reggimento Artiglieria a Cavallo Semovente di Corpo d'Armata; il 1° aprile 1957 in Reggimento Artiglieria a Cavallo Semovente Controcarri; il 1° settembre 196r in Reggimento Artiglieria a Cavallo da Campagna Semovente; il 20 aprile 1964 in Reggimento Artiglieria a Cavallo Pesante Campale Semovente; dal r agosto 1964 riassume l'antico nome di Reggimento Artiglieria a Cavallo. 0
0
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA D'INDIPENDENZA
(1848 - 49)
1848: nella prima fase della campagna le « vo.Jòire », partecipano, nel maggio, alla bat-
taglia di S. Lucia e Goito; nel luglio ai combattimenti di Governolo, Sommacampagna e Custoza; nell'agosto a quelli di Milano.
1849: le stesse prendono parte nel marzo alla battaglia di Mortara e di Novara. CRIMEA
(1855- 56)
Fornisce complementi in uomini e cavalli a reparti mobilitati.
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l1N
HOSTEM CELERRIME
VOLANTI
<
STEMMA DEL REGGIMENTO ARTIGLIERIA A CAVALLO
Descrizione araldica Scudo: Partito. Il primo troncato: a) d'oro. all'aquila al naturale. linguata e rostrata di
rosso, dal volo abbassato. caricata in cuore da uno scudetto ovale d'oro, al la fascia di rosso ed al capo dello stesso alla croce d'argento: b) d'arçiento alla croce di rosso: il secondo inquartato: a) e d) d'azzurro al tridente d'oro d'Ucraina; b) e cl d'azzurro al silfio d'oro reciso, cimato da una stella d'arçiento (5). Ornamenti esteriori: Sullo scudo, il fregio dell'Arma d'artiglieria specialità a cavallo. sormontato da un elmo posto di profilo, cimato da tre fog lie di quercia d·oro. accompagnato sotto da quattro nastri di azzurro filettati d'argento, posti annodati nel fregio e svolazzanti due a destra e due a sinistra. Sotto lo scudo, su lista d'argento con le estremità bifide di nero bordate d'oro, il motto: «
(D.P.R. 29 aprile 1952)
IN HOSTEM CELERRIME VOLANT
»
TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
Le « volòire » partecipano il 24 giugno alla battaglia di Oustoza e si distinguono nelle azioni di Belvedere.
ERITREA ( r 895
- 97)
Fornisce 3 ufficiali e IOI uomim per completare reparti e servizi mobilitati.
F~r~isce a corpi mobilitati uommt.
PRIMA MONDIALE
II
ufficiali e 377
(1915 - 18)
Dall'inizio del conflitto i quattro gruppi del reggimento partecipano alle operazioni ognuno con una delle quattro divisioni di Cavalleria e per tutta la campagna combattono sia a piedi, sia a cavallo.
r91 5: partecipano al forzamento dell'Isonzo, alle azioni su Monte Sei Busi, Mon falconei su Monte Carso, sul Basso Tagliamen to. 19r6: sono in azione a Gorizia, S. Marco, Monte Cuc, Cosich, Vodice, Veliki, Nova Vas.
1917: sono impiegati a Oppacchiasella, Castagnevizza, H udi - log, Selo, S. Marco, Tagliamento, Tolmino, Fornaci ,d i Valeriana, Sacile, Piave, Montello. r918: partecipano ai combattimenti sull'Altipiano di Asiago, sul Piave e a Vittorio Veneto; poi a Cervignano, S. Pietro al Nati sone e a Pozzuolo del Friuli.
SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1941: il 3° Celere partecipa alle alterne vicende dcli' aspra lotta svoltasi sul fronte del-
l'Africa Settentrionale ed è presente a Tobruk, El Aden, Ain El Gazala, Agedabia (maggio dicembre). Per il valoroso comportamento dei suoi artiglieri, m erita la medaglia d'argento alla Bandiera. Il 3° Reggimento Artiglieria a Cavallo sul fronte russo giunge a contatto del nemico ai primi di settembre in prossimità del Nipro. Presa posizione sulla riva destra del fiume, è subito impegnato in azioni di fuoco di protezione a favore dei genieri del CSIR incaricati del gittamento di un ponte sul fiume. Superato il Nipro, nell'ottobre, partecipa alla battaglia di Petrikowka e all'inseguimento del nemico verso Uspenowka. Nel novembre coopera alla conquista di Rikowo e di Gorlowka nel bacino del Donez e nel -dicembre nelle azioni di difesa delle posizioni raggiunte. Nella controffensiva di Chazepetowka gli artiglieri e i bersaglieri combattono fianco a fianco con il moschetto e le bombe a m ano.
1942: il 3° Celere nel corso di violenti combattimenti svoltisi nel luglio alla frontiera egiziana, perde m ateriale e personale. Riordinato, riprende i combattimenti e tra il 24 ottobre e il 4 novembre si immola nella zona di El Alamein. Il 3° Artiglieria a Cavallo nel luglio partecipa all'avanzata verso est per completare l'occupazione del bacino del Donez. Raggiunto il Don si schiera, con il I Gruppa, a Nish Kalinin, con il II a Jsbuschenskij e con il III a T schebotarcwskj. Nell'agosto, da queste posizioni, i gruppi partecipano ai combattimenti che si svolgono a lagodnij, a Ustkopenskj e al contrattacco nella zona <li Tschebotarewskj. In dicembre, in appoggio agli alpini della «Tridentina >> e della « Cuneense» e dei fanti del « Vicenza», schierati a Witebsk, a Nowo Kalitwka e a Saprina, oppangono un'accanita e valida resistenza per contenere )'offensiva nemica. 1943: la resistenza ai reiterati attacchi russi, che hanno già circondata la zona, continua fino al 17 gennaio, poi ha inizio il ripiegamento e la dura lotta per rompere l'accerchiamento a Nowo Karlowka, a W aluiki e a Scheljachino, fino al quasi totale annientamento del reggimento a cavallo.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA (*) AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA n'ARGENTO - Decreto 31 dicembre 1 947 « Dopo lungo periodo di attività operativa
sul fronte <li Tobruk, dove la capacità e l'elevato spirito ,dei suoi artiglieri furono fattore decisivo sia nella difesa che nel conseguimento di nuove conquiste, sostenne la battaglia della Marmarica con ammirevole ardimentoso valore. Superando aspre difficoltà di ogni genere in quaranta giorni di tenace, dura lotta contro forze nemiche superiori per numero e per mezzi, ufficiali e artiglieri scrissero pagine gloriose di fulgido eroismo gareggiando coi fanti nel pericolo e nell'estremo sacrificio. La nostra controffensiva trovò il "3° Reggimento Artiglieria Celere" già pronto al suo posto d'onore. Nella esaltazione del nome del Reggimento, ardente di amor di Patria e ,di fede, esso mantenne alto, sempre ed ovunque, le nobili tradizioni del1' Artiglieria Italiana (Tobruk, El Aden, Ain el Gazala, Agedabia, maggio - dicembre 1941) ». (Al 3° Reggimento Artiglieria Celere). MEDAGLIA D'ARGENTO - Decreto 13 dicembre 1948 « Coi gruppi volta per volta impiegati in appoggio di unità della propria Divisione Celere od assegnati alle fanterie in azione, allineando agilmente le sue batterie con le estreme avanguardie e sulle posizioni di maggiore rischio ed onore, ha confermato ovunque l'antico prestigio coi caratteri dell'irruenza e dell'intrepidezza. Dopo essersi inoltrato per più ,d i mille chilometri in territorio nemico anche osteggiato dall'intransitabilità delle piste e dall'insidia dei partigiani, si prodigava con esperta bravura nella tutela di importanti settori difensivi. In una fase ondeggiante della lotta, soverchiati e . superati i suoi pezzi dalla rabbiosa imponenza numerica di nemico quattro volte superiore, li
resutmva all'orgoglio del successo con l'impeto degli artiglieri, emuli per ardire di sacrifici e virtù di eroismi alle baionette dei bersaglieri (fronte russo: Nipro, Uspenowka, Rikowo, Gorlowka, Chazepetowka, Mikailowka, Ivanowka, agosto 1941 - maggio 1942) >>. MEDAGLIA D'ARGENTO - Decreto 9 giugno 1948
« Affratellato coi fanti, coi bersaglieri, con le camicie nere, e intimamente partecipe per fiera tradizione ed inalterato valore, dell'impeto di superbe unità di cavalleria, ha illustrato nelle più differenti situazioni e <lif.fidli posizioni della lotta le sue caratteristiche, la sua indole, il suo spirito marziale. Nel corso di un'aspra battaglia per la inviolabilità ,del .delicato settore difensivo ha arginato anche alle brevi distanze la fanatica irruenza dell'avversario cui più volte, idealmente emulo dei fatti delle antiche batterie a cavallo, ha sottratto col corpo a corpo i propri cannoni minacciati di accerchiamento (fronte russo: Nikitino, Tschebotarewskj, Dewiatkin, Bolchoij, 20 - 30 agosto 1942) >>. MEDAGLIA D'ARGENTO - Decreto 16 novembre 1944
« Gagliarda e compatta unità di guerra, già affermatasi per bravura e valore in lunghi mesi di accanita lotta contro l'avversario agguerrito, aggressivo, tenace, in diuturna gara .d i dedizione con le altre truppe anche nell'avversa fortuna, con inalterato coraggio ed elevato spirito di cooperazione, assolveva fino all'estremo limite il suo compito. Coi gruppi assegnati a G.U. di fanteria e alpine, durante un aspro e rischioso ripiegamento superava difficoltà di ogni sorta e senza mai desistere dal combattimento riusciva in ogni situazione arditamente
(*) Per disposizione del Ministero deJla Difesa, il Reggimento ha ricevuto in temporanea consegna le ricompense dei reggimenti di artiglieria celeri disciolti e del 201° Reggimento Artiglieria Motorizzato, costimito dal deposito del 1° Celere, allo scopo di perpetuarne le tradizioni nell'ambito della specialità.
- 59° -
manovrando e sino al limite di ogni umana possibilità a tutelare alpini e fanti contro l'incalzante continua assillante marcia di forze corazzate avversarie. Fiero di essere a guardia delle tradizioni ,delle vecchie « volòire l> fornendo esempi sublimi di eroismo e altruismo
si sacrificava nella totalità attorno a quei pezzi, che solo la inesorabile massa d'acciaio nemica, annientandoli col suo peso, riusciva a far tacere (Russia: medio Don, Scheljakino, Warwarowka, Tschuprinin , novembre r942 - gennaio 1 943) )).
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Luogotenente Gioacchino Bellezza: S. Lucia di Verona, 6 maggio r848 Capitano Roberto Ferrone di S. Martino: Custoza, 24 giugno r866 Tenente Gaetano Borghi: Cirenaica, r4 dicembre 194r
Sottotenente Enrico Reggiani: Russia, 20 - 21 agosto 1942 Soldato Sergio Bresciani : Africa Settentrionale, marzo - dicembre 1941; maggio - settembre 1942.
COMANDANTI REGGIMENTO
ARTIGLIERIA
A C ..WALLO
(r887-
3°
REGGIMENTO ARTIGLIERIA CELERE (( PRINCIPE
1920)
AMEDEO DucA n'AosTA»
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Col. Col. Col. Col. Col.
Giuseppe Guy Carlo Volpini Luigi Olliveri Carlo Guicciardi di Cervarolo Pietro Romagnoli Ottorino Grimaldi Roberto Casana Edgardo Guerrieri Giacomo Papi
REGGIMENTO ARTIGLIERIA AUTOPORTATO
3°
Alessandro Valerio Riccardo Rizzardi Giancarlo Re Cesare Ruggeri Laderchi Giuseppe Berton
REGGIMENTO ARTIGLIERIA A CAVALLO
(1941 -
43)
(1920 -
23) Col. Giacomo Papi
REGGIMENTO ARTIGLIERIA A CAVALLO
(1935-42)
Col. Col. Col. Col.
Cesare Colombo Paolo Porrod Domenico Mantella Giovanni Pacinotti
REGGIMENTO ARTIGLIERIA A CAVALLO
(1923 - 34)
Col. Giacomo Papi Col. Mario Gaggini Col. Alessandro Valerio
Col. Col. Col. Col. Col.
(1946- 53)
Giovanni De Natale Guido Vedovato Umberto Boria Giuseppe Giraudo Roberto Romano
REGGIMENTO ARTIGLIERIA A CAVALLO SEMOVENTE DI CoRPo n'ARMATA
3°
REGGIMENTO ARTIGLIERIA DI DIVISIONE CELERE
(1934)
Col. Alessandro Valerio
- 59r
(1954-57)
Col. Roberto Romano Col. Ulrico Baumgartner Col. Franco Angioni
REGGIMENTO ARTIGLIERIA A CAVALLO SEMOVENTE CoNTROCARRl
R EGGIMENTO ARTIGLIERIA A CAVALLO P ESANTE
(1957 - fo)
CAMPALE SEMOVENTE
Col. Franco Angioni Col. Emanuele Ventura
Col. Alberto Li Gobbi
Col. Adolfo De Simone
R EGGIMENTO ARTIGLIERIA A CAVALLO
Col. Roberto Rossini Col. Aldo Maglietta
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
REGGIMENTO ARTIGLIERIA A CAVALLO DA CAMPAGNA SEMOVENTE
(1964)
(r96J - 64)
Col. Aldo Maglietta Col. Francesco Casalini Col. Alberto Li Gobbi
Alberto Li Gobbi Agostino Sorce Luciano Nanni Pier Luigi Amaro Federico Scotti dì Uccio Mario Bonelli Ludovico Luppis Ivano Balistrieri Stelio Cortolezzis
SE DI 1887 Milano
F ES TA
15 giugno : anniversario della battaglia del Piave (1918)
-
592
-
(1964)
VIA
STEMMA DEL 1° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA MONTAGNA Descrizione araldica Scudo: Di rosso alla croce d'argento caricata in cuore del tore llo furioso d'azzurro ed attraversata in capo da un lambello di tre pendenti dello ste·sso; il tutto abbassato al capo d'oro con il quartier fra nco di nero al leone d'argento armato e lampassato di rosso. Ornamenti esteriori: Sullo scudo il fregio dell'Arma di artiglieria, specialità da montagna. con l'indicazione de l numero del Reggimento su piastrina d'argento, sormontato da un elmo posto di profilo, cimato di tre foglie di quercia d'oro ed accompagnato sotto da un nastro d'azzurro file ttato d'oro svolazzante ai lati dello scudo. Sotto lo scudo, su lista d'argento con le e·stremità bifide di nero filettate d'oro, il motto: «
~ (D.P.R.
20 aprile 1960)
NULLA VIA INVIA
»
1° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA MONTAGNA « Nulla via invia >>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito in Torino il 1° novembre 1887, per effetto del decreto 27 agosto dello stesso anno, quale Reggimento Artiglieria da Montagna, ne fanno parte la 1" e la 2" Brigata da Montagna appartenenti, rispettivamente, ai Reggimenti Artiglieria da Fortezza 16" e 14°. Nel 1902 la V Brigata, dislocata a Conegliano Veneto, assume la denominazione di Brigata Artiglieria da Montagna del Veneto e cessa di essere alle dipendenze del reggimento. . Il 1° ottobre 1909 cede cinque batterie al costituendo 2° Reggimento Artiglieria da Montagna e assume, sotto la stessa data, il nome .di 1° Reggimento Artiglieria da Montagna. Nello stesso anno le brigate vengono contraddistinte con il nome del centro di mobilitazione: Brigata « Oneglia >>, Brigata «Mondovì», Brigata « Torino - Susa>> e Brigata « Torino - Aosta». Il 1° febbraio 1915 cede il Gruppo « Oneglia >> al 3° Reggimento da Montagna di nuova formazione e costituisce il Gruppo « Torino Pinerolo >> . Nel corso della guerra 1915 - 18 il reggimento costituisce nove comandi .di raggruppamenti da montagna, diciassette comandi di gruppo e trentasette batterie da montagna, due coman-
di di gruppo e quattordici batterie d'assedio. Nel 1934 assume la denominazione di 1° Reggimento Artiglieria Alpina che nel 1935 mod:fica in quella di 1° Reggimento Artiglieria Alpina « Taurinense ». Nel giugno 1935 il Gruppo «Susa>> viene mobilitato e destinato in Africa Orientale, passando contemporaneamente a far parte del 16° Reggimento da Campagna. Nel dicembre 1935 si costituisce il Gruppo « Lanzo >> che viene ceduto al 5° Artiglieria Alpina di nuova costituzione. Nell'agosto 1939 costituisce e mobilita i Gruppi « Val Chisone >> e « Valle Orco>>. Il ro giugno 1940 il reggimento, inquadrato nella Divisione Alpina « Taurinense », è così costituito: comando e reparto comando; Gruppo «Susa», Gruppo «Aosta», Gruppo «Val Chisone » e Gruppo << Valle Orco »; nel settembre 1940 questi ultimi due gruppi cessano dalle dipendenze del reggimento. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 il reggimento si scioglie. La ricostituzione avviene il 1 ° maggio 1952 in Rivoli con il nome di 1° Reggimento Artiglieria da Montagna.
CAMPAGNE DI GUERRA E FAT11 D'ARME CENTRO- MERIDIONE
(186o - 61)
ERITREA ( I 887 - 88) ( l
La 5• Batteria del 4° da Piazza partecipa all'assedio di Gaeta e la 4• Batteria del 5° da Campagna è presente ai combattimenti di Fano, Castelfì.dardo, Garigliano e ali' assedio ,di Gaeta.
TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
Vi partecipa la 4" Batteria del 5° Artiglieria che viene impegnata nella battaglia di Custoza. -
2I
*
895 - 97)
Alcuni mesi prima della costituzione del reggimento, vengono inviate in colonia due sezioni tratte dalla r• e 2°' Batteria da Montagna; una delle sezioni si distingue, il 25 gennaio, nella difesa del fortino di Saati attaccato da forze abissine valutate a 10.000 uomini. Nel novembre dello stesso anno raggiungono Massaua altre due batterie del reggimento. Nel 1895 le Batterie 7"', 9"', rn", I 1• e 12"' concorrono alla costituzione in colonia di nove 593 -
batterie da montagna che il 1° marzo 1896 ad Adua si battono con coraggio e valore. Altre due batterie giungono successivamente in Eritrea e contribuiscono alla liberazione del forte di Adigrat. LIBIA
(r9u - 12)
AFRICA ORIENTALE
Mobilita la 2"', 5\ 7\ 9\ roa Batteria che vengono inquadrate nei Gruppi « Torino - Susa» e « Mondovì ». La capacità ed il valore degli artìglieri vengono messi particolarmente in evidenza nelle operazioni di Tripoli, Ain Zara, Sidi El Messri, El Mergheb, Sidi Bila! e successivamente a Mìsurata, Zanzur e nelle ripetute azioni nella zona di Tobruk ed a Bu - Msafer. PRIMA MONDIALE
Aosta JJ sul M. Grappa; il « Torino - Pinero, lo >> a Valderoa, Feltre; il Gruppo « Mondovì >J a Passo del Tonale e Passo del Monticello. Partecipano alla battaglia del Solstizio e a quella di Vittorio Veneto.
(1915 - 18)
1915: le unità son~ in linea su tutta l'estensione del fronte, in particolare: il Gruppo «Torino-Susa>> a Col di Lana e a Col di Sief; il Gruppo «Torino-Aosta>> in Val Sugana; il Gruppo « Torino - Pinerolo >J sul Montenero e a Savarcek; il Gruppo << Mondovì >J sul Coston del Mrzlì. Le azioni più importanti cui partecipano sono quelle del M. Nero, della 3a e 4" battaglia dell'Isonzo. 1916: i Gruppi «Torino-SusaJJ e «Mondovì » continuano ad operare nelle stesse zone, mentre il Gruppo << Torino - Aosta JJ è chiamato ad agire a Cauriol, P. Cardinale e Busa Alta e il Gruppo « Torino - Pinerolo >> sul Pasubio e a M. Corno. Partecipano alla battaglia di arresto sugli Altipiani e alle operazioni sulle Tofane, all'Ortigara e alla presa della Bainsizza. 1917: il Gruppo << Torino - Susa >J si schiera a Liga, M. Zebio, Bainsizza, M. Asolane; il Gruppo « Torino - Aosta >J a Col dell'Orso, Solarolo e Spinoncia; il Gruppo « Mondovì >J a M. Kuk, Vodice, Bainsizza; il Gruppo « Torino - Pinerolo J> ancora sul Pasubio. Prendono parte alla roa battaglia dell'Isonzo, alla presa di Col di Lana, alla battaglia ,d i arresto di Asiago, del Grappa e del Piave. 1918: il Gruppo << T orino - Susa>> opera ad Acheson, Conca ,d i Schiavino; il « Torino -
-
(1935- 36)
Partecipano alla campagna la 2"', 3" e 40a Batteria, inquadrate nel Gruppo « Susa J> e assegnate al 16° Reggimento Artiglieria « Sabauda», e le Batterie I e 5" del Gruppo «Lanzo», assegnate al 5° Reggimento Artiglieria Alpina. Il primo contatto con il nemico avviene nella stretta di Afgoi e subito dopo sull'Amba Quanquà e sul massiccio dell'Amba Aradam dove le batterie del reggimento cooperano con un fuoco intenso e preciso all'azione dei reparti di fanteria per il possesso dell'Amba. Combattono poi ad Adigrat, Macallè, Lago Ascianghi. Altre impegnative giornate sono vissute a Mai Ceu, per fronteggiare l'attacco disperato sferrato dalla Guardia Imperiale abissina, e ali' Amba Piatta. 3
SEOONDA MONDIALE
(1940 -45)
1940: sin dal primo giorno di guerra gli artiglieri del 1° operano in Val d'Aosta e nelle alte valli. di Lanzo e a Moncenisio. La loro azione è resa particolarmente difficile dalla veemente reazione nemica e, soprattutto, dal clima e dalla zona di alta montagna innevata per abbondanti nevicate precedenti alle operazioni. 1942: con i Gruppi << Susa J> ed « Aosta >J viene inviato nei Balcani dove è impiegato in operazioni di presidio, di rastrellamento e di controguerriglia, il « Susa )) nella zona di Mostar nell'Erzegovina, l' « Aosta J> nella zona di Trebinje in Montenegro. 1943-45: dopo l'armistizio, nel Montenegro, il Gruppo « Aosta J> raccoglie intorno a sé i superstiti della Divisione « Taurinense » e dà vita · alla Brigata Partigiana « Garibaldi J>. Nella speranza di poter giovare alla Patria lontana, affronta continui ed aspri combattimenti contro i tedeschi a Danilvgrad, Cekanje, Jovanovivi, Lucka Gora, Sevo, Matasevo.
594 -
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA n'ORo - Decreto r3 gennaio 1945 « All'alba del 9 settembre 1943, il gruppo artiglieria alpina "Aosta" prontamente schieratosi, reagiva con fermezza alla perfida insidia tedesca. Nei continui, durissimi sanguinosi combattimenti protrattisi per oltre un anno, unitamente a formazioni di patrioti jugoslavi, dominava con spirito eroico ogni ,difficoltà e superava ogni rischio imponendosi all'ammi-
razione di tutti. Blocco granitico di volontà combattiva, manteneva alto in ogni circostanza il prestigio delle armi italiane, dimostrando, in un'ora cli smarrimento e di dolore, incrollabile fede nei destini della Patria e indomabile volontà cli lotta e ,di rinascita (Montenegro, Sangiaccato, Albania, 9 settembre 1943 - 31 ottobre 1944) )>. (Al Gruppo Artiglieria «Aosta>>).
AL VALOR CIVILE
MEDAGLIA D'ARGENTO - Decreto 26 novembre 1 957
« Abbath1tosi un violento nubifragio su una vasta zona montana ed essendo numerosi centri abitati rimasti isolati od in procinto di essere travolti dai corsi d'acqua in piena, i reparti del reggimento si prodigavano per più giorni affrontando gravi pericoli, con perizia, valore e
nobile spirito di abnegazione, nel portare aiuto ai bisognosi, nello sgomberare edifici pericolanti, nel deviare le acque dei fiumi in piena, nel ripristinare e mantenere collegamenti di fortuna, nonché nel rifornire di viveri, materiali e medicinali le popolazioni colpite, riportandone la commossa riconoscenza (Cuneo, 14 giugno 1957) >).
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Maggiore Francesco Dc Rosa: Eritrea, 1° marzo 1896 Capitano Edoardo Bianchini: Eritrea, 1° marzo 1896 Tenente Aurelio Grue: Eritrea, 1° marzo
1896 Capitano Riccardo De Caroli: Libia, 27 febbraio 1912 Capitano Michele D'Angelo: Libia, 3 marzo
Tenente Rodolfo Boselli: Libia, 3 marzo
1912 Sergente Novenio Bucchi: Carso 1916, Gorizia 1916, Pieve di Monte Aperta 1917, Monte Grappa 1918 Sottotenente Antonio Daniele: Africa Orientale, 20 ottobre 1936 Tenente Veterinario Villy Pasquali: Montenegro, settembre e novembre 1943
1912
COMANDANTI REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA MONTAGNA (1887-
1909) Col. Pietro Lanfranco Col. Luigi Laurenti
- 595 -
Col. Col. Col. Col.
Giovanni Fasce Emilio Peyroleri Ugo Allason Rodolfo Tettoni
1°
REGGIMENTO
ARTIGLIERIA
DA
Ten. Col. Adolfo Perrone Col. L9renzo Richieri Col. Carlo Rossi Col. Germano Beccaria
MONTAGNA
( 1 909- 34)
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. I
0
Annibale Besozzi Vittorio Bertolè Mario Garrone Giov. Battista Buttà Giacomo Abrate Ottondlo Baseggio Mario Vercellino Antonio Tissi Silvio Lucco Mussino
REGGIMENTO ARTIGLIERIA ALPINA
I
0
ARTIGLIERIA
(1952)
(1934 - 35)
Col. Silvio Lucco Mussino I 0 R EGGIMENTO ARTIGLIERIA ALPINA (( TAURINENSE >> ( 1935
REGGIMENTO
- 43)
Col. Silvio Lucco Mussino Col. Giuseppe Billò
Col. Francesco Dibitonto Col. Sergio Palombarini Col. Giuseppe Sanna Col. Enrico Ramella Col. Piero Fracchia Col.. Franco Bonfatti Col. Renato Travers Col. Alfredo Bartolozzi Col. Alberto Fasella Col. Guido Lambertini Col. Ugo Spaccamonti Col. Antonio Frattasio Col. Tito Livio Agradi Col. Manlio Francesconi
SEDI 1887- 1920 Torino Cuneo
1923 -43 Torino 1952 Rivoli Torinese
FESTA 15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
DA
MONTAGNA
>
' PER ARDUA
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ARDENS i
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STEMMA DEL 'l" REGGIMENTO ARTIG LIERIA DA MONTAGNA
Descrizione araldica Scudo: Trinciato. Nel primo d"argento a-ll'aquila spiegata di nero. rostrata, armata e munita su lle ali di due gambi trifogliati di oro, co sparsa di f iammelle di rosso, pogg iante su una murag lia al naturale. merlata alla ghibellina. chiu sa. murata e fi nestrata di nero. terrazzata di verde; nel secondo di azzurro al leone di San Marco. Il tutto abbassato al cap o d'oro. Ornamenti esteriori: Sullo scudo il fregio dell 'Arma di artiglieri a, specialità da montagna, con l'indicazione del numero del Reggimento su piastrina d'argento, sormontato da un elmo posto di profilo, cimato di tre foglie di quercia d'oro ed accompagnato sotto da due nastri svolazzan ti ai lati dello scudo, de i quali uno a destra di azzurro filettato d'oro ed uno a sinistra di azzurro. Sotto lo scudo , su lista d'argento, il motto:
" PER ARDUA ARDENS »
(D.P.R. 22 marzo 1960)
2° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA MONTAGNA « Per ardua ardens »
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito il r0 febbraio 1915, per effetto del decreto in data 15 novembre 1914, con il nome di J° Reggimento Artiglieria da Montagna su quattro gruppi, ha la sua prima sede in Bergamo. Contribuiscono alla sua formazione il 1° Reggimento da Montagna, che cede il Gruppo << Oneglia » su tre batterie più un'altra batteria, ed il 2° Reggimento da Montagna, che cede il Gruppo cc Bergamo>> e altre tre batterie per la costituzione di un nuovo gruppo. All'inizio della prima guerra mondiale il 3° è composto dai Gruppi « Oneglia » (IX), « Genova >> (X), « Bergamo » (XI), « Como >> (XII). Durante il conflitto il deposito ,del reggimento costituisce e mobilita il comando del 7° Raggruppamento da Montagna, diciassette comandi di gruppo e quarantaquattro batterie da montagna, due comandi di gruppo e diciannove batterie d'assedio. Nel riordinamento attuato a seguito decreto in data 1r marzo 1926, il 2° ed il 3° da Montagna si scambiano la ,denominazione e il reggimento assume quella di 2° Reggimento Artiglieria da Montagna risultando costituito dai Gruppi « Bergamo », « Vicenza », « Belluno » e « Aosta >>. Nel 1934 assume la denominazione di 2° Reggimento Artiglieria Alpina che modifica nel
1935 in quello di 2° Reggimento Artiglieria Alpina « Tridentina ». Il 28 agosto 1939 costituisce e mobilita due gruppi Valle: il «Val Camonica » e il «Val d'Adige », ciascuno su tre batterie. Il 10 giugno 1940, all'inizio della seconda guerra mondiale, il reggimento risulta formato da un comando e un reparto comando; quattro gruppi: « Bergamo », « Vicenza», « Val Camonica » e « Val d'Adige». Nell'ottobre dello stesso anno questi ultimi due gruppi vengono sciolti. Nel corso del secondo conflitto mondiale numerose sono le varianti organiche del 2° : il 1° novembre riceve il Gruppo « Val d'Orco» e la 50• Batteria del Gruppo « Val Chisone » (fino al 24 giugno 1941); il 25 giugno 1941 il Gruppo « Val Camonica » torna a far parte del reggimento; il 14 giugno 1942 riceve la 56' e la 59"' Batteria controaerei da 20 mm e il 1° novembre 1942 anche la 76"' Batteria controcarn. L'8 settembre 1943, in seguito agli avvenimenti determinati dall'armistizio, il reggimento si scioglie. Il 1° maggio 1951 il reggimento viene ricostituito con il nome di 2° Reggimento Artiglieria da Montagna.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PllIMA MONDIALE
(1915 · I8)
1915: il Gruppo « Oneglia » partecipa ad azioni locali nell'alta Val d'Arsa e all'occupazione di M. Coston; il « Genova » concorre al1'occupazione di M. Altissimo e di Brontonico; il « Bergamo >> combatte a M. Nero; il « Como» partecipa all'occupazione di Passo Stria e alla difesa di M. Piana.
1916: l'« Oneglia » combatte nella zona degli Altopiani, a M. Fior e Castelgomberto; il « Genova» coopera alla difesa delle linee nella zona di Zugna e Passo Buole; il « Bergamo » agisce nella zona di Vrata e del M. Nero; il «Como» sulle Tofane e alla conquista di Forcella Fontana Negra. 1917: l' « Oneglia » prende parte all'attacco di M. Zebio e di Castagnevizza e, successiva-
- 597-
mente, alla difesa del Monfenera e M. Tomba; il «Genova>> ai combattimenti difensivi di Monte Cimone e di Meda sull'Astico; il « Bergamo » alla difesa nella zona del M. Nero; il «Como», dall'alta Val di Alebi, alla difesa del Grappa.
1918: partecipano tutti alla battaglia difensiva del Piave e all'offensiva finale di Vittorio Veneto. AFRICA ORIENTALE (1935 - 36) Concorre alla costituzione del comando del 5° Reggimento Artiglieria Alpina e cede allo stesso reggimento la 21"' Batteria del Gruppo «Vicenza». SECONDA .MONDIALE
(1940-45)
1940: il reggimento con i Gruppi « Vicenza », «Bergamo», « Val d'Adige » e « Val Camonica » viene mobilitato e impiegato nella zona di Col de la Seigne e Colle du Mont.
I Gruppi «Vicenza » e
Bergamo», nel novembre, sono inviati sul fronte greco - albanese e impiegati nei combattimenti difensivi nella zona di Koriza, a Devoli e poi al Guri i Topit. <e
1941: i gruppi prendono parte ai combattimenti offensivi e all'inseguimento ,del nemico oltre il Ponte Perati. . Per l'eroico comportamento e per lo spirito di sacrificio dimostrato dagli artiglieri durante tutta la campagna, viene concessa alla Bandiera del reggimento una medaglia di bronzo al valer militare. 1942: nel luglio viene inviato sul fronte russo con tre Gruppi: e< Vicenza », <e Bergamo », <e Val Camonica ». I gruppi vengono impiegati, prima, nella zona cli Bolschoij e poi, dopo la vittor iosa offensiva nell'ansa del Don) rimangono a ,difesa della riva destra del fiume. Nel dicembre combattono strenuamente per contenere l'avanzata nemica. 1943: nel gennaio i gruppi continuano i combattimenti difensivi sul Don, ma accerchiati danno inizio, all'epico doloroso ripiegamento volto alla ricerca di un varco per evitare la resa. Combattono a Nova Stefano-wka, a Skororib, a Postojali, sempre valorosamente, fino al limite consen tito dalle umane possibilità. Il loro eroico comportamento viene premiato con l'attribuzione della più alta ricompensa: la medaglia d'oro al valor militare alla Bandiera del reggimento.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA n'ORo - Decreto 31 dicembre 1947 « Sulle steppe arse dal sole e sulla nuda gelida sponda del Don, i Gruppi "Bergamo", "Vicenza" e "Val Camonica" per 1unghi mesi si prodigarono con fiero sacrificio in diuturna gara ,di dedizione per concorrere in modo decisivo, col loro fuoco tempestivo ed infallibile e fino alla conclusione sempre vittoriosa, ad ogni combattimento degli intrepidi battaglioni alpini. Nelle durissime vicende del ripiegamento dal fronte del Don, compatti nella fede, tenaci pur nel tormento del gelo, della fame, degli stenti e della bufera implacabile, solcano con volontà sovrumana per centinaia e centinaia di chilometri la steppa nevosa ed infida,
stroncano col tiro micidiale dei pezzi, con titanico sforzo spinti innanzi a braccia, l'impeto di soverchianti forze nemiche, ne inchiodano i carri armati, ne smontano le artiglierie. Dappertutto presenti, con indomito coraggio affrontano anche il sacrificio supremo pur di spezzare ogni nuovo ferreo cerchio avversano. Dopo undici battaglie, esaurite le munizioni, vinti dagli stenti i muli fedeli, ridotti nel numero a pugno di leggendari eroi, stremati da inenarrabili sofferenze, si affiancano ai resti gloriosi dei battaglioni alpini e in ripetuti assalti, lanciandosi all'arma bianca col disperato supremo furore di cui è tessuta la storia radio-
sa delle invincibili Fiamme Verdi, stroncano l'impeto nemico, ne contengono !'irruente avanzata, creando la premessa indispensabile alla ripresa ed aprono con essi l'ultimo più ostinato cerchio avversario che li vorrebbe togliere alla gioia di servire la Patria fìno alla vittoria (fronte russo, agosto 1942 - febbraio 1943) ». MEDAGLIA DI BRONZO - Decreto 9 giugno 1948 « In lunghi mesi di lotta contro avversario agguerrito, aggressivo e tenace, tormentato dalle furie di aspra montagna invernale, i Gruppi "Bergamo" e "Vicenza", in diuturna gara di dedizione, sempre dividevano il destino luminoso degli alpini del 5° e del 6° Reggimento. Nelle vici.ssitudini di lotta alterna ed ostinata,
distaccatisi dai propri pezzi, coi moschetti e con le bombe, accorrevano in fraterno aiuto ai compagni in linea. Superata la crisi della prima difesa, giorno e notte vigili ai pezzi, con tiri violenti e micidiali, fulminavano l'attaccante e ne stroncavano gli ostinati tentativi di sfondamento. Nell'ora della riscossa, lanciati con i battaglioni all'inseguimento del nemico in ritirata superando difficoltà di ogni sorta, in varie giornate di marce forzate e di lotta cruenta, concorrevano col fuoco <lei loro pezzi, all'azione ,degli alpini, cui aprivano il varco vittorioso, eliminando la reazione dell'avversario, travolgendone le ultime resistenze e cooperando in modo decisivo al suo crollo totale (fronte greco, 14 novembre 1940- 21 aprile 1941) ». (Ai Gruppi «Vicenza» e «Bergamo»).
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Maggiore Felice Chiarle: Trambilleno (Trento), 15- 18 maggio 1916 Capitano Alfredo Di Cocco: Monfenera, 18 novembre 1917 Tenente Colonnello Carlo Calbo: Russia, 1726 gennaio 1943 Capitano Angelo Orzali: Russia, 16 gennaio 1943
Capitano Libero Vinco: Russia,
20
gennaio
1943
Capitano Luigi Albera: Russia, 26 gennaio 1 943
Sottotenente Leonida Magnolini: Russia, 1926 gennaio 1943 Maresciallo Ferruccio Tempesti: Russia. 26 gennaio 1943
COMANDANTI
3° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA MONTAGNA
2°
(1915- 26)
Col. Paolo Micheletti Magg. Antonio Curti Ten. Col. Armando Lubrano Col. Carlo Filippi Col. Federico Moro Ten. Col. Filippo Acquistapace Col. Giuseppe Migliorati
Col. Giuseppe Regazzi Col. Francesco Cavandoli Col. Prospero Tarantola 2°
REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA MONTAGNA (1926 - 34) Col. Prospero Tarantola Col. Giovanni Fontana Col. Ugo Santovito 2°
2°
REGGIMENTO ARTIGLIERIA ALPINA ( 1934 - 35) Col. Ugo Santovito Col. Paolo Micheletti -
REGGIMENTO ARTIGLIERIA ALPINA (( TRIDENTINA l) ( 1935-43)
REGGIMENTO ARTIGLIERIA (1951)
DA
MONTAGNA
Magg. Francesco Frattarelli (int.) Col. Carlo Ciglieri 599 -
Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Pietro Sella Giuseppe Dal Fabbro Marco Richiardi Fortunato Amico Ferruccio Toscana Piero De Silvestri
Giovanni Varano Celestino Revelli Lorenzo Valditara Giovanni Polzot Sergio Meneguzzo Castore Azzari
SEDI 1951
1915 - 36 Bergamo 1936 - 43 Merano
Bolzano
FESTA 15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
-
600 -
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I
NOBIS INCEDENT I BUS
RUPES
RUUNT
I
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STEMMA DEL 3° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA MONTAGNA Descrizione araldica Scudo: Partito. Nel 1° ,scaccato di rosso e cli nero all'elmo di Scanderbeg d'oro, nel 2° d'azzurro al tridente d'oro dell'Arma di Ucraina. Il tutto abbassato al capo d'oro caricato di un palo azzurro. Ornamenti esteriori: Sullo scudo il fregio dell'Arma di artiglieria, specialità da montagna con l'indicazione del numero del Reggimento, sormontato da un elmo posto di profilo, cimato di tre foglie di quercia d'oro, ed accompagnato sotto da tre nastri, annodati nel fregio e svolazzanti ai lati dello scudo: a destra, un nastro d'azzurro filettato d'oro ed uno d'azzurro; a sinistra, un nastro d'azzurro filetta to d'oro. Sotto lo scudo, su lista di argento con le estremità bifide di nero bordate d'oro, il motto: « NOBIS INCEDENTIBUS RUPES RUUNT »
(D.P.R. 31 luglio 1954)
3° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA MONTAGNA « Nobis incedentibus rupes ruunt >>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Per effetto <lel decreto 21 agosto 1902 la V Brigata del Reggimento da Montagna, di stanza a Conegliano, diventa autonoma e assume il nome di Brigata Artiglieria da Montagna del Veneto. Il 15 luglio 1909, detta brigata cessa di esistere e le batterie che la compongono, unitamente ad altre sei batterie di nuova costituzione, danno vita ad un nuovo reggimento su tre brigate che_assume il nome di 2° Reggimento Artiglieria da Montagna. Il 1'' ottobre 1910 ha un organico di quattro gruppi: «Conegliano))' <e Bergamo)), . « Vicenza>> e <e Belluno >>. Nel 19rr mobilita la 15' Batteria del Gruppo «Conegliano>>, la 19"' e 23" Batteria del Gruppo e< Belluno>>; invia poi, nell'ottobre - novembre, a Bengasi la 23" Batteria, a D erna il comando di gruppo e la 19" Batteria e a Tripoli la 15' Batteria. Il 1° febbraio 1915 cede il Gruppo « Bergamo))' con le Batterie 163, r7" e 18", al 3° Reggimento da Montagna di nuova formazione e costituisce il Gruppo <e Udine>>. All'inizio -della prima guerra mondiale il reggimento viene ad essere composto con i Gruppi « Conegliano >> (V), e< Udine )) (VI), <e Vicenza » (VII) e e< Belluno » (VIII).
Nel corso del conflitto il deposito costituisce e mobilita il comando del 6° e 8° Raggruppamento da Montagna, tredici comandi di gruppo e trentacinque batterie da montagna, cinque comandi di gruppo e ventuno batterie d'assedio. Terminata la guerra, la maggior parte di tali unità vengono sciolte. In data rr marzo 1926, per effetto del decreto n. 396, il 2 ° ed il 3° da Montagna si scambiano la denominazione e il reggimento assume, pertanto, il nome di J° Reggimento Artiglieria da Montagna e risulta costituito dai Gruppi <e Conegliano,, e «Udine». Nel 1934 assume la denominazione di J° Reggimento Artiglieria Alpina che cambia, nel 1935, in quella <li J° Reggimento Artiglieria Alpina « Julia ,,. All'inizio della seconda guerra mondiale è mobilitato e i due Gruppi e< Udine )) e cc Conegliano ,, sono inviati sul fronte greco - aìbanese inquadrati nella Divisione Alpina <e Julia >J. L'8 settembre 1943, il reggimento in seguito agli avvenimenti determinati dall'armistizio, è sciolto. Il 1° febbraio 1951 l'unità viene ricostituita con il nome di ."t Reggimento Artiglieria da Montagna.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME
LrnIA (I9rr - 12)
sa di Pal Grande e di Pal Piccolo; il Grupp0 « Udine >> alle azioni nella zona di Tolmino, S. Maria e S. Lucia; il <e Vicenza>> alla conquista di M. Coston; il «Belluno>> alla occupazione delle tre cime Lavaredo e di Passo della Sentinella e ai combattimenti di M. Croce di Comelìco e M. Piana.
Mobilita ed invia in Libia un comando di gruppo e tre batterie che partecipano ai combattimenti svolti nella zona di Tripoli e Derna ed alle operazioni per l'occupazione dei territori circostanti. PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
1916: il « Conegliano J> coopera alla conquista di M. Freikofel e Zellonkofel; l' cc Udine >> all'attacco sul Sabotino e ai combattimenti di
1915: il Gruppo «Conegliano)), impiegato in varie zone della Carnia, partecipa alla dife-
22
*
6or
S. Gabriele e S. Caterina; il « Belluno>) alla difesa di M. Forarne e di M. Piana.
1917: i Gruppi « Conegliano ll, «Udine>) e « Vicenza )> partecipano al consolidamento sulla Bainsizza e alla difesa di M. Tomba e del Vadice; il « Belluno )> alla battaglia difensiva nella Conca di Sappada.
1918: il Gruppo «Conegliano>) schierato a Cornuda e Montello, l' « Udine >l su M. Coston, il <e Vicenza >> a Cima Pallone, il « Belluno >> nella zona del Grappa, partecipano alle battaglie del Solstizio e .di Vittorio Veneto. AFRICA ORIENTALE
(1935 - 36)
Concorre alla costituzione del 5° Reggimento Artiglieria da Montagna, mobilitato per l'Africa Orientale, fornendo il Gruppo e< Belluno l> e la 13"' Batteria del Gruppo « Conegliano l>. Detti reparti vengono impiegati all'Amba Aradam} a Passo Mecan e nella zona del Lago Ascianghi. SEOONDA MONDIALE
(1940 -45)
1940: il reggimento_, con i Gruppi e< Conegliano l> e e< Udine», partecipa alla campagna di Grecia fin dall'ottobre, schierato nella zona compresa fra le pendici orientali del Pindo, la Valle ,dell' Aliakmon e i fiumi Vojussa e Sarandaporos. 11 Gruppo <e Udine>> viene duramente impegnato su Monte Smolika, a Konitza, a Ponte Perati, dal ro al 12 novembre, e a Ravitza fino al 12 dicembre. II Gruppo <e Conegliano >l impiegato nella zona ,d i Metzovo, durante l'avanzata nemica, per proteggere il ripiegamento delle nostre fanterie, rimane accerchiato nella zona di Eleuteri. Solo dopo duri e rabbiosi combattimenti, culminati con l'assalto all'arma bianca, il gruppo riesce a rompere il cerchio e a continuare la sua azione difensiva di protezione del ripiegamento da Konitza a Ponte Perati e a Mali Topojanit. 1941: nel gennaio-febbraio, i due gruppi raggiungono la linea difensiva di Mali Scindeli , Golico, Monastir, Valle ,della Vojussa sempre impegnati in aspri combattimenti difensi-
vi, culminati con la battaglia di Tepeleni, durante la quale si ha .finalmente ragione di un nemico superiore in _forze. L'offensiva di primavera trova le batterie pronte a cooperare per la vittoria finale, attraverso i combattimenti oltre Tepeleni, sulla via di Piqerasi, Argirocastro, Delvino. Per l'eroico comportamento tenuto, la Bandiera del reggimento viene decorata di medaglia d'oro al valor militare. Ultimate le operazioni, il reggimento viene impiegato a presidio del territorio greco occupato, nella zona di Argos, sul Canale di Corinto.
1942: rientrato in Patria dalla Grecia, nel marzo, viene riordinato e inviato in Russia. Sempre con i Gruppi « Conegliano l> e << Udine >l nel luglio si attesta sul Don. I combattimenti sono subito violenti e senza sosta e culminano, verso la metà ,di dicembre, nell'imperversare del gelido inverno russo, nella travolgente offensiva nemica, portata con forze enormemente superiori. Gli artiglieri alpini combattono ovunque con tenacia ed eroismo: a I wanowka, dove con la 18" e 34" Batteria vengono impiegati per tamponare una falla pericolosa e nella zona di Nowo Kalitwa per arginare il cuneo che il nemico ha introdotto nello schieramento italiano. Gli artiglieri, in prima linea, misti agli alpini, riescono, dopo una lotta ad oltranza, a fermare l'avanzata nemica. 1943: continua l'impari lotta e dopo una disperata resistenza, il 15 gennaio inizia il ripiegamento dei gruppi .dal Don a Belgorod, causato dallo sfondamento del fronte in altro settore, e dalla minaccia, poi avveratasi, di accerchiamento. II ripiegamento è stato de.finito epico e leggendario, per l'ambiente in cui si svolse, per le condizioni climatiche proibitive, per i rifornimenti logistici quasi inesistenti e per la presenza anche alle spalle di un nemico agguerrito e in baldanzosa avanzata. Il Gruppo e< Conegliano >l combatte, per due settimane, prima a Nowo Georgiewki e poi a Nikitowka dove riesce a spezzare il cerchio nemico e a ricongiungersi con le nostre truppe. 602 -
Il Gruppo «Udine» dopo disperati combattimenti a Kopanki, a Samolienkoff e in.fine a Lessenitianski viene sopraffatto da preponderanti forze nemiche e solo pochi superstiti riescono a ricongiungersi con le restanti truppe.
A testimonianza del coraggio, dello spmto di sacrificio e dell'alto senso del dovere degli artiglieri ,del 3" vengono conferite una medaglia d'oro alla Bandiera del reggimento e cinque medaglie d'oro individuali.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA
D
1
0Ro - Decreto 8 febbraio 1945
« Per il superbo comportamento dei Gruppi "Conegliano" e "Udine" durante la campagna italo - greca. Frammisti agli alpini, nel valore e nel sacrificio, costituirono con le loro batterie, sul Mali, allo Scindeli, al Golico, come già sul Pindo i nuclei dai quali partiva l'offensiva e sui quali si infuriò la resistenza e prese slancio il contrattacco. Col tiro dei pezzi, come con la baionetta e la bomba, furono valorosi fra i valorosi, alpini tra gli alpini (fronte greco: Pinclo, Mali Scindeli, Golico, 28 ottobre 1940 - 23 aprile 1941) )) .
ricacciavano ovunque l'avversario nel corso di disperati furibondi combattimenti infliggendogli perdite sanguinose. Soltanto quando il nemico era da più giorni alle spalle, il reggimento, per ordine ricevuto, iniziava il ripiegamento. Benché stremati, gli artiglieri alpini del 3°, con sovrumana forza di volontà, frammischiati agli alpini, riuscivano ad aprirsi un varco attraverso l'accerchiamento nemico, col sacrificio di molti, col valore di tutti. Confermavano così le più pure tradizioni di valore, cli abnegazione e di sacrificio dell'artiglieria alpina italiana (fronte russo, 15 settembre 1942 - 1° febbraio 1
943) )).
MEDAGLIA
MEDAGLIA n'ORo - Decreto 31 dicembre 1947 « Magnifica compagine di armi e ,d i spiriti, ancor più rinsaldata dai fasti gloriosi della campagna di Albania, con i Gruppi "Conegliano", "Udine", "Val Piave'', 77" .Batteria controcarri, 45" e 47" Batteria controaerei, accorreva attraverso tempeste di neve e di gelo a fermare il nemico che, potentissimo per uomini e mezzi, avanzava in altro settore del fronte. Per trenta giorni le batterie del reggimento, nella piena crudezza dell'inverno russo, senza ripari né ricoveri nella steppa innevata, manovravano impavide, benché duramente colpite, e
DI
BRONZO - Decreto
21
gennaio
1 937
« Schierato con le proprie batterie a fianco dei battaglioni alpini in una giornata di cruento combattimento, durato 13 ore, nell'infuriare della lotta, esposto ad intensi tiri di fucileria, artiglieria e bombarde assolveva il suo arduo compito senza deflettere un istante dal suo composto entusiasmo, lottando con sentito cameratismo a fianco degli alpiini, vivendo le stesse ansie e godendo della comune vittoria (Mecan, 31 marzo 1936) )). (Al Gruppo Artiglieria Alpina «Belluno>)).
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Capitano Giuseppe Bertolotti: Monte Badenecche, 21 novembre- 4 dicembre 1917 Sottotenente Joao Turolla: Greci a, 9 novembre 1940 Sergente Giovanni Giacomini : Grecia, 30 dicembre 1940
-
Maggiore Mario Ceccaroni: Grecia, 14 - 16 gennaio 1941 Capitano Enrico Franco: Grecia, ro marzo
1941 Sergente Giovanni Bortolotto: Russia, 30 dicembre 1942
603 -
Sottotenente Scipio Slataper: Russia, 16 dicembre 1942- 21 gennaio 1943 Caporal Maggiore Olivo Maronese: Russia, 20 gennaio 1943
Caporale Aldo Bortol•ussi: Russia, 20 gennaio
1943
COMANDANTI BRIGATA ARTIGLIERIA DA MONTAGNA DEL VENETO
3°
T en. Col. Annibale Be sozzi Magg. Luigi Duran<l Magg. Francesco Bertolini
2°
REGGIMENTO
REGGIMENTO ARTIGLIERIA ALPINA e< JuLIA >>
(1935 - 43)
(1902 - 09)
ARTIGLIERIA
Col. Col. Col. Col. Col. Col. DA
MONTAGNA
(1909- 26)
. Col. Luigi Durand
3°
REGGIMENTO
ARTIGLIERIA
DA
MONTAGNA
(1926- 34) Col. Vittorio Marangio Col. Enrico Signorelli Col. Luigi Mazzini
3°
REGGIMENTO
ARTIGLIERIA
(1951)
Col. Ferdinando Avogadro di Collobiano Col. Prospero Tarantola
3°
Luigi Mazzini Enrico Carlino Luigi Jallà Pietro Gay Federico Moro Giuseppe Boranga
REGGIMENTO ARTIGLIERIA ALPINA
(1934- 35)
Col. Luigi Mazzini
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Carlo Ravnich Guido Emer Corrado San Giorgio Luigi Cerrato Raffaele Binetti Carlo Meozzi Renzo Apollonio Giovanni Del.fino Carlo Graziosi Giuseppe Tecilla Luciano Plasso Fabio Moizo Vittorio Mensa Giorgio Donati Angelo Biglino
SEDI
1926- 39 Gorizia 1951 -68 Udine 1968 Gemona
1902 - 09 Conegliano 1909 - 19 Vicenza 1919 - 26 Belluno
FESTA
15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
DA
MONTAGNA
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SOPRA GLI ALTRI COME AQUILA VOLA
I-e:::
I
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STEMMA DEL 5° REGGIMENTO AR'TIGLIERIA DA MONTAGNA
Descrizione araldica Scudo: D'azzurro all'aquila in volo sopra cinque cime di monti (la centrale più elevata). tenente negli artigli una bocca da fuoco di nero. Nell 'angolo sinistro del capo un quartier franco di rosso, caricato di un leone etiopico d'oro coronato, passante, tenen te nella branca destra una croce copta dello stesso. Ornamenti esteriori: Sopra lo scudo il fregio dell'Arma di artiglieria, specialità da montagna con la indicazione del numero del Reggimento su piastrina d'argento, sormontato da un elmo antico posto di profilo, cimato di tre foglie di quercia d'oro. Ai lati dello sr.udo un nastro d'azzurro svolazzante annodato sotto il fregio, e sotto, su lista d'argento cor. le estremità bifide di oro e di nero, il motto: «
"(D.P.R. 23 aprile 1966)
SOPRA GLI ALTRI COME AQUILA VOLA»
5° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA MONTAGNA « Sopra gli altri come aquila vola »
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il 31 dicembre 1935 viene cost~tuito in Merano il 5° Reggimento Artiglieria Alpina « Pusteria ,,. Sono chiamati a farne parte il Gruppo « Belluno ,> del 3° Reggimento con tre batterie e il Gruppo « Lanzo » di nuova costituzione. Il 27 agosto 1939 costituisce il Gruppo « Val
Piave,, su tre batterie (34", 35" e 36") che il 16 ottobre successivo invia in zona di radunata. Il 12 settembre 1943, a seguito degli avvenimenti determinati dall'armistizio, si scioglie. Il 1° luglio 1953 si ricostituisce in Merano e assume il nome di 5° Reggimento Artiglieria da Montagna.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
Vi partecipano il Gruppo « Belluno,>, del 3° da Montagna, il Gruppo « Bergamo ,, del 2° da Montagna, e le Batterie 5", 13" e 21", rispettivamente dei Gruppi «Aosta,,, << Conegliano ,, e « Vicenza ,, ; le loro azioni sono pertanto descritte nelle sintesi storiche di detti reggimenti. AFRICA ORIENTALE
(1935 - 36)
Vi prende parte il reggimento con i Gruppi « Belluno » e «Lanzo,>. Impiegato sulle Ambe abissine, si distingue nei combattimenti dell'Amba Aradam, ad Antalò, sull'Amba Alagi, a Mai Ceu e, in particolare, a Passo Mecan. In quest'ultima località il Gruppo << Belluno,,, per l'eroico comportamento tenuto, viene insignito della medaglia di bronzo. Detta decorazione attualmente viene custodita dal 3° Reggimento Artiglieria da Montagna. SECONDA MONDIALE
(1940 -45)
1940: il reggimento partecipa alla campagna sul fronte occidentale con i Gruppi « Belluno,,, «Lanzo>> e << Val Piave >) schierandosi a Col de la Seigne e in Val des Glacies.
Nel settembre, mentre il Gruppo « Val Piave>> rimane in Patria, il reggimento, con i Gruppi «Belluno,, e «Lanzo>>, viene inviato sul fronte greco - albanese e impiegato a Cerovoda, Dobrusha e a Ciafa Kulmakes. Coopera inoltre per la conquista delle cime del N ovarj e del T omori.
1941: il <<Belluno>> e il «Lanzo>>, sempre sul fronte albanese, partecipano all'offensiva dell'aprile e, nel luglio, vengono inviati nel Montenegro dove svolgono azioni di rastrellamento e antiguerriglia a V ukovo - Brdo, Maoce, Socice, Mataruge, ecc. 1942: sempre in Montenegro fino all'agosto i Gruppi « Belluno>> e «Lanzo» vengono poi inviati in zone varie della Francia meridionale, ,dove rimangono fino al termine delle ostilità nel settembre 1943. Il Gruppo « Val Piave » assegnato al 3° Reggimento da Montagna partecipa alla battaglia autunno - inverno attestato sul fronte del Don. Schierato a Nowo Kalitwa in appoggio alle truppe alpine coopera per arginare la penetrazione e la ulteriore spinta nemica particolarmente violenta in quella zona. 1943: continua l'accanita resistenza sul Don. Verso la metà di gennaio, dopo aspri e sanguinosi combattimenti, minacciato di accerchiamento, inizia il ripiegamento verso Belgorod.
- 605 -
Disperati combattimenti sostiene ancora a Kopanki, a Samolienkoff e a Lessenitianski. Pochi sono i superstiti di quest'ultimo combatti-
mento. Il « V al Piave » contribuisce in maniera notevole alla concessione della medaglia d'oro al 3° Reggimento da Montagna.
COMANDANTI
5°
REGGIMENTO ARTIGLIERIA ALPINA «
PusTE-
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
RIA ll ( 1936 - 43)
Col. Col. Col. Col. Col.
5°
Luigi Mazzini Antonio Norcen Giuseppe Molinari Livio Biscuola Ezio Bizzarri
REGGIMENTO
ARTIGLIERIA
DA
MONTAGNA
( 1 953)
Pietro Roggero Enrico Benvenuti Carlo Drocco Vito Giustiniani Romolo Minale Federico Gasca Queirazza Ugo Curini Aldo Daz Giovanni Secondino P. Luigi Cavallari
Col. Vincenzo Valenza
SEDI 1953 Merano
1936 - 43 Belluno
FESTA 15 giugno: anniversario della battaglia ciel Piave (1918)
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606 -
I
F~ jRO IGNIQUE AD EXCE ~!.!]~
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STEMMA DEL 6° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA MONTAGNA
Descrizione araldica Scudo: D'argento al monte di tre cime all'italiana di verde, nascente dalla punta, caricato di uno scudetto d'azzurro bordato d'oro al leone passante del secondo, e sormontato da un dardo infiammato, al naturale, post o in sbarra in direzione dell'angolo sinistro del capo. Ornamenti esteriori: Sullo scudo il fregio dell'Arma di artiglieria, specialità da montagna, con l'indicazione del numero del Reggimento, sormontato da un elmo posto dì profilo, cimato di tre foglie di quercia d'oro. Ai lati dello scudo un nastro tricolore svolazzante e sotto, su lista d'argen to con le estremità bifide di oro e di nero, il motto: « FERRO IGNIOUE AD EXCELSA »
(D.P.R. 15 aprile 1969)
. 6° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA MONTAGNA <<
Ferro ignique ad excelsa )>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito durante il secondo conflitto mondiale, il 15 novembre 1941 , assume il nome di 6° Reggimento Artiglieria Alpina. Ne fanno parte il Gruppo << Val d'Adige)) (75"', 76a e 77" Batteria) proveniente dal 2° Reggimento da Montagna, e i Gruppi << Val Chisone >) (47", 48", 49' e 50" Batteria) e« Val d'Orco » (51" e 52a- Batteria) provenienti dal 1° Reggimento ,da Montagna. Il 9 dicembre 1941 il Gruppo << Val d'Adige)), pur continuando a far parte del reggimento, viene inviato in zona di operazione nel Montenegro.
Il 12 marzo 1942 il comando di reggimento lascia i Gruppi « Val Chisone >) e « Val d'Orco» in Italia e raggiunge il Gruppo << Val d'Adige>>. Nel gennaio 1943 riceve il Gruppo « Val Tagliamento» che perde nell'agosto dello stesso anno per riacquistare il suo vecchio Gruppo << V al Chisone >>. L'8 settembre 1943, a causa dei noti eventi bellici seguiti all'armistizio) si scioglie. Il I luglio 1953 è ricostituito in Belluno con la denominazione di 6° Reggimento Artiglieria da Montagna. 0
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA MONDIALE
(J940 - 45)
1941: nel dicembre invia in Montenegro il Gruppo « Val d'Adige>) che viene impiegato in operazioni antiguerriglia. 1942: nel marzo il comando di reggimento raggiunge il « Val d'Adige >> nel Montene-
gro <love inquadra anche il Gruppo << Valle Isonzo». Nel dicembre il reggimento rientra in Patria con il solo Gruppo << Val d'Adige>),
1943: il reggimento, con i Gruppi « Val d'Adige)> e« Val Chisone )), partecipa alle operazioni per la difesa costiera della Liguria.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA
AL V ALOR CIVILE MEDAGLIA
D'0Ro - Decreto 18 maggio 1964
« Accorso con i suoi magnifici reparti, eredi
di nobili tradizioni, sui luoghi colpiti dall'immane disastro del Vajont, il "6° Reo·gimento Artiglieria da Montagna", tra insidie: ostacoli
-
e innumeri difficoltà, ha dimostrato nel soccorrere le popolazioni superstiti, altissimo senso del ,dovere, generoso sprezzo del pericolo e mirabile spirito di fraterna solidarietà, onorando l'Esercito e benemeritando dalla Nazione (Vajont, ottobre 1963) )).
607-
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Capitano Carlo Bottiglioni: Grecia, 6 genn_aio 1941 (*)
COMANDANTI
6°
REGGIMENTO ARTIGLIERIA ALPINA
(1941 -43)
Col. Camillo Suquet Col. Mario Pederzolli
6°
REGGIMENTO
ARTIGLIERIA
DA
MONTAGNA
(1953) Col. Giulio Barberis Col. Antonio Saladino Col. Franco Andreis
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Giuseppe Scarelli Salvatore Bavosa Ugo Rabino Bollej Bruno Gallarotti Celestino Mamini Mario Di Lorenzo Achille Amico Vittorio Campana Luigi Poli Arrigo Andreotti Giuseppe Rizzo
SEDI
1953 Belluno FESTA
15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1018)
(*) Ricompensa meritata con il Gruppo « Val Tagliamento>>, successivamente assegnato al 6° Artiglieria da Montagna.
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"
IGNIQUE
-
STEMMA DEL 3° REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE CAMPALE
Descrizione araldica Scudo: Di rosso alla banda d'argento accompagnata nel 1° da una croce a chiave. li tutto abbassato al capo d'oro con il quartier franco d'azzurro al tridente d'oro di Ucraina. Ornamenti esteriori: Sullo scudo il fregio dell'Arma di artiglieria. speciali tà pesante campale, con l'indicazione del numero del Reggimento su piastrina d'argento, sormontato da un elmo, posto In prof ilo. cimato di tre fog lie di quercia d'oro. Ai lati dello scudo, svolazzanti, i nastri indicativi del le ricompense al valore di cui i l Reggim ento ha titolo di fregiarsi e sotto, su lista d'argento con le estremità bifide di nero bordate d'oro, il motto: «
(D.P.R. 26 giugno 1973)
FERRO IGNIQUE VASTARE
»
3° REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE CAMPALE « Ferro ignique vastare »
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il 1° agosto 1920, in attuazione del decreto 20 aprile, viene costituito in Cremona il 4' Reggimento Artiglieria Pesante Campale per trasformazione del 4° da Campagna, discendente a sua volta dal 4° Artiglieria da Piazza, nato nel 1860. Entrano a far parte del reggimento il II e III Gruppo del 4° da Campagna, il XLIV del 3° da Campagna e il XXXIII del 6° <la Campagna. Nel marzo 1926 cambia la denominazione in J° Reggimento Artiglieria Pesante Campale e nell'ottobre 1934 assume il nome di J° Reggimento Artiglieria di Corpo d'Armata. Nel settembre 1939 si trasforma in J° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d'Armata ed assume il seguente organico: comando e re-
parto comando, due gruppi da 105/28, due gruppi da 149/ 13. Presso il deposito del 3°, a partire dal 24 maggio 1940, si costituisce un comando di raggruppamento ed il LX Gruppo da 105/32 i quali, unitamente ai Gruppi LXI e LXII mobilitati rispettivamente presso i depositi del 4° e 6° Reggimento di Corpo d'Armata, formano il 30° Raggruppamento Artiglieria di Corpo ,d'Armata. L'8 settembre 1943, in seguito agli avvenimenti determinati dall'armistizio, il Raggruppamento si scioglie. Il 15 agosto 1949 viene ricostituito in Padova con il nome di 3° Reggimento Artiglieria Pesante Campale. Ancora disciolto nel 1955, è nuovamente ricostituito il 1° ottobre 1961.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME (*) PRIMA MONDIALE (1915 - 18) 191 5: il II e III Gruppo del 4° Reggimento da Campagna sono schierati sul fronte <lell'Isonzo e partecipano alle azioni offensive per l'occupazione di Mrzli, di S. Maria e di S. Lucia di Tolmino. 1916: ancora sul fronte dell'Isonzo operano nel settore del M. Kukla e del M. Rombon. 1917: nell'ottobre, all'inizio dell'offensiva austro - tedesca, i due gruppi vengono distrutti con il resto del 4° Reggimento. Il XXXIII del 6° da Campagna partecipa alle operazioni su M. Zebio, sul M. Santo, sul San Gabriele.
1918: i reparti del 4° Reggimento, e con essi il II e III Gruppo, vengono riorganizzati e trasferiti sul fronte francese con il II Corpo d'Armata. Impiegati ad Andre nelle Argonne e allo Chemin des Dames, partecipano poi all'inseguimento dei tedeschi fino in Belgio. Il XXXIII Gruppo del 6° opera a Passo del Monticello, a Passo Cavento e a Ronchi d i Piave. II XLIV Gruppo, mobilitato dal 3° da Campagna viene impiegato a Breda di Piave e a Zenson. AFRICA ORIENTALE (1935 - 36) Fornisce complessivamente, a reparti vari, 4 ufficiali e 130 uomini.
(*) Per disposizione del Ministero della Difesa al Reggimento sono attribuite anche le campagne 1860 - 61 e 1866, compiute dai reparti preesistenti alla costituzione del Reggimento. Tali campagne saranno descritte nel volume dedicato ai Corpi disciolti.
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609 -,
I \.
SECONDA MONDIALE
(1940 -45)
1940: dall'u al 25 giugno il raggruppamento prende parte alle operazioni sul fronte occidentale inquadrato nel III Corpo d'Armata che opera nel settore Alta Roia - Gessi. Nel dicembre viene trasferito in Albania e prende parte alle operazioni che si svolgono alla frontiera greca. 1941: in marzo i suoi gruppi operano nella zona di Monastero e in tale occasione numerosi capi pezzo vengono decorati sul campo di croce di guerra al valor militare per il coraggio ed il sangue freddo di cui hanno dato prova sottostando ai bombardamenti aerei e terrestri. 1942 - 4J.' il raggruppamento rimane nei Balcani e alcuni suo~ reparti vengono dislocati nelle isole del Mediterraneo. L'8 settembre 1943 il VII Gruppo dislocato
a Cefalonia segue la sorte degli altri reparti i taliani nell'isola e tutti i suoi quadri vengono trucidati per non aver voluto cedere le armi ai tedeschi. Una particolare menzione merita il 30" Raggruppamento Artiglieria di Corpo d'Armata che opera in Russia dall'agosto 1941 al febbraio 1943 al quale viene attribuita, prima, una croce di guerra, per la perizia e il valore dimostrato nei combattimenti sostenuti nella piana del Donez (agosto 1941 - maggio 1942), poi, una medaglia d'argento, per la coraggiosa difesa attuata nel bacino del Don (luglio - settembre 1942) e infine una medaglia d'oro per l'estrema audacia dimostrata nel contenere l'aggressività avversaria durante il forzato ripiegamento attraverso la sconfinata steppa russa (dicembre 1942 - febbraio 1943). Le tre ricompense sono ora sulla Bandiera del 3° Reggimento Artiglieria Pesante Campale.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA (*) AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA n'ORo - Decreto 31 ottobre 1949 « Salda unità di guerra temprata all'ardimento ed al sacrificio, pluridecorato in precedenti aspri cicli operativi, confermava in situazioni estremamente difficili determinate da cruente impari lotte contro potente agguerrito avversario, l'indomito valore, il superbo spirito di abnegazione. Violentemente attaccato da travolgenti forze corazzate sussidiate da incontrastate azioni aeree, resisteva con rinnovato ardore e quindi reagiva con estrema audacia riuscendo, a costo di gravi sacrifici, a contenere l'aggressività avversaria. Decimato, a corto di munizioni e di viveri, tormentato da gelida temperatura, affrontava con stoica fermezza la dolorosa odissea di un tragico ripiegamento attraverso sconfinate steppe nevose. Incalzato senza tregua, falcidiato da terrificanti bombar-
damenti terrestri ed aerei, ridotto ad un pugno di eroi, persisteva imperterrito nell'ardua im, presa di ricongiungersi ai resti gloriosi della sua grande unità e la realizzava sostenendo successive epiche lotte corpo a corpo per aprirsi varchi attraverso micidiali cerchi di ferro e di fuoco. Col sacrificio compiuto tra valorosi fanti perpetuava le gloriose tradizioni dell 'Artiglieria italiana (fronte russo, dicembre 1942 febbraio 1943) >>. (Al 3° Reggimento Artiglieria di Corpo d'Armata per il 30° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d'Armata). MEDAGLIA n'ARGENTO - Decreto 26 ottobre 1949 « Magnifico Raggruppamento di Artiglieria di Corpo d'Armata che alla potenza ,dei suoi cannoni ha aggiunto il palpito generoso del
(*) Per disposizione del Ministero della Difesa il reggimento ha ricevuto in consegna le ncompense del disciolto 30" Raggruppamento Artiglieria di Corpo d'Armata, per pct"petuame le tradizioni.
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6ro -
CROCE
cuore di tutti i suoi uomini, durante la campagna di Russia è sempre stato valido strumento di vittoria. Impegnato seriamente sulla riva destra del Don, in momenti particolarmente ,difficili, col suo poderoso intervento di fuoco, sbarrava il passo al nemico, mentre gli artiglieri, in generose gare di valore e di eroismo coi fratelli di ogni Arma, respingevano in sanguinosi combattimenti le soverchianti forze avversarie. Esempio di virtù e di valore, ha mantenuto alte le tradizioni ,dell'Arma nella paziente attesa, nel consapevole sacrificio, nel folgorante slancio della vittoria (fronte russo: Don, luglio settembre 1942) l>. (Al 3° Reggimento Artiglieria di Corpo d'Armata per il 30° Raggruppamento Artiglieria di Corpo cl' Armata).
DI
GUERRA - Decreto 27 ottobre 1949
« Compagine solida di fede e di ardimento
con la volontà e gli animi anelanti alla emulazione, nonostante difficoltà logistiche proibitive ed ostilissime condizioni atmosferiche, sia nelle imponenti avanzate verso il bacino del Donez, sia durante .la sosta difensiva, dava contributo di perizia e ,di valore alle unità impegnate che nella possente voce dei suoi cannoni riconoscevano ovunque una affermazione di vittoria (fronte russo, agosto 1941 - maggio r942) >). (Al 3° Reggimento Artiglieria di Corpo d' Armata per il 30° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d'Armata).
MEDAGLIE D'ORO AL V ALOR MILITARE Maggiore Armando· Pica: Grecia, 8 - 22 settembre r943 Capitano Aldo Pescatori (30° Raggruppamento Artiglieria di C.A.): Russia, 2 - 19 dicembre, 21 - 22 dicembre 1942)
Sottotenente Enrico Zanotti (30° Raggruppamento Artiglieria di C.A.): Russia, 4 - 6 gennaio 1943 Sergente Giulio Braida (30° Raggruppamento Artiglieria di C.A.): Russia, 2 dicembre 1942 - 15 gennaio 1943
COMANDANTI
3° RAGGRUPPAMENTO ARTIGLIERIA D'ARMATA (1939 - 43)
4° REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE CAMPALE (1920 - 26) Col. Paolo Berrino Col. Italo Ronconi
CoRPO
Col. Pier Battista Salvi Col. Rocco Forte Col. Aìessanclro Amico
3° REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE CAMPALE (1926 - 34)
3° REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE CAMPALE (1
Col. Italo Ronconi Col. Enrico Monti 3° REGGIMENTO ARTIGLIERIA TA (1934-39)
DI
DI
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
CORPO n' ARMA-
Col. Carlo Petra di Caccuri Col. Attilio Lazzarini Col. Domenico Bonaccorsi -
949-55) (1961)
611
Umberto Raneli Ezio Capitani Carlo Verzegnassi Michele D'Avossa Giacomo Lombardo Nicola De Leo Giovanni Figliolia Ino Cavanì Franco Liberi
Col. Bruno Bartalucci Col. Omero Melato Col. Enzo Battaglia
Col. Athos N atalini Col. Gennaro Piccolo Col. V. Emanuele Gatti
SEDI 1920 - 43 Cremona 1949 - 52 Padova
Vicenza Pisa
FESTA
15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
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STEMMA DEL 4° REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE CAMPALE Descrizione araldica Scudo: D'argento all'aquila spiegata di nero, rostrata. armata e munita sulle ali di due
gambi trifogliati, d'oro, ·linguata e cosparsa di fiammelle di rosso, poggiante su un monte al naturale uscente dal la punta. Ornamenti esteriori: Sullo scudo il fregio dell'Arma di artiglieria, specialità pesante campale, sormontato da un elmo posto di profilo, cimato di tre foglie di quercia d'oro ed accompagnato sotto da una piastrina d'argento con l'indicazione del numero del Reggimento. Sotto lo scudo, su ·lista d'argento con le estremità di nero bordate d'oro, il motto: «
(D.P.R. 24 agosto 1954)
RAPIDO E POTENTE
»
4° REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE CAMPALE « Rapido e potente
>)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il 1° agosto 1920, per effetto del decreto in data 20 aprile, viene formato in Vigevano, per trasformazione del 42° Pesante Campale, il J° Reggimento Artiglieria Pesante Campale; ne fanno parte i Gruppi VI e XVIII ,del 1° Pesante Campale, il XXXIX del 2° Pesante Campale ed il XXX del 6° da Campagna. Il 1° novembre 1926, in obbedienza alla legge sull'ordinamento n. 396 datata marzo 1926, cambia la denominazione in 4° Reggimento Artiglieria Pesante Campale. Nel 1931 cede il proprio V Gruppo al Reggimento Artiglieria Leggera di nuova costituz10ne. Nell'ottobre 1934 assume il nome di 4° Reggimento Artiglieria di Corpo d'Armata.
Nel 1940, all'inizio della seconda guerra mondiale è così costituito: comando e reparto comando; IX e XXVIII Gruppo da 105/28; CIX, CXXVIII e CXXIX Gruppo <la 149/ 13. L'8 aprile 1941 è trasformato in 4° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d'Armata. Nel novembre 1943 il comando di raggruppamento, passa alle dipendenze della Divisione « Legnano)> per costituire il comando del raggruppamento di artiglieria divisionale. Nei mesi successivi il raggruppamento fornisce personale e mezzi a reparti di nuova formazione e nel settembre 1944 viene sciolto. In data 11 febbraio 1952 si ricostituisce in Trento e assume il nome di 4° Reggimento Artiglieria Pesante Campale.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE (1915 - 18) 191 5- 16: il VI Gruppo del 1° Pesante Campale, schierato nella zona ,del Sabotino, prende parte a tutte le azioni che si svolgono nel suo settore. 1917: oltre al VI Gruppo che continua ad operare nella zona del Sabotino, entrano in azione, nella primavera, il XVIII Gruppo sempre del 1. Pesante Campale e il XXX del 6° da Campagna. Il XVIII viene impiegato nella zona di Castagnevizza, successivamente, schierato sulla Bainsizza, partecipa alla n"' battaglia dell'Isonzo. Il XXX partecipa alle azioni nella zona di Gorizia e sull'Altipiano di Asiago (M. Zebio e M. Mosciagh). 1918: il VI, in posizione prima sul Tagliamento, si sposta nel giugno a Capo d'Argine e Pralongo da dove concorre alla difesa della linea del Piave. Il XVIII partecipa alle operazioni di M. Valbella e Col del Rosso, poi dal Montello parte-
cipa alla battaglia del Piave e, infine, schierato nella zona del Grappa, a quella di Vittorio Veneto. Il XXX si trasferisce in Albania, mentre entra in azione nel maggio il XXXIX Gruppo del 2° Pesante Campale che si schiera nella zona di M. Maio prima e nella zona di Spresiano e Arcade successivamente.
0
AFRICA ORIENTALE (1935 - 36)
Il reggimento fornisce, complessivamente, a reparti vari, 3 ufficiali e 98 uomini. SECONDA MONDIALE (1940 -45) 1940: il reggimento prende parte dall'II al 25 giugno alle operazioni al fronte occidentale. I 94 3: dal 15 luglio all'8 settembre è destinato alla difesa costiera delle Puglie nella zona di Martina Franca.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL V.ALOR CIVILE
ATTESTATO
DI
PuBB'LICA BENEMERENZA
In occasione di una violenta alluvione> offriva valida partecipazione ai difficili interven«
ti di soccorso delle popolazioni colpite (Provincia di Trento, 4 - 30 novembre 1966) >).
COMANDANTI 3° REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE CAMPALE (1920 - 26)
4° RAGGRUPPAMENTO ARTIGLIERIA
4° REGG[MENTQ AR'l'IGLIERIA PESANTE CAMPALE (1952)
4° REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE CAMPALE (1926- 34) Col. Francesco Messina Col. Temistocle Polvani Col. Francesco Rossi REGGIMENTO ARTIGLIERIA TA (1934- 41) Col. Col. Col. Col. Col.
DI
CoRPo
Col. Remo Pollastrini
Col. Gioacchino Schellino Col. Ferdinando Radicati di Primeglio Col. Pietro Testa Ten. Col. Carl@ Tallero (int.) Col. Francesco Messina
4°
DI
D'ARMATA (1941 -44)
CoRPO n'ARMA-
Francesco Rossi Alberto Cocciolla Ferdinando Sera.fini Bruto Pelletti Remo Pollastrini
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Armando Napolitano Francesco Scuderi Armando Rota Guido Barbetta Vincenzo Talamanca Bernardo Fiori Giorgio Taibel Amedeo Dobiase Giusto Murgia Paolo Janni Janez Battista Berruti Vittorio Tommasini Ugo Mercurio Vincenzo La Gioia
SEDI 1936 - 44 Rovereto 1952 Trento
1920 - 26 Vigevano 1926 - 35 Mantova 1935- 36 Trento
FESTA 15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
IMPEDIMENTA
STEMMA DEL 6° REGGIMENTO ARTIGLIER IA PESANTE CAMPALE
Descrizione araldica
Scudo: D'oro, alla sbarra d'azzurro. accostata nel 1° da una grande granata al naturale fiammeggiante di rosso. Ornam enti esteriori : Sullo scudo. il fregio campale, con l'indicazione del numero del tato da un elmo. posto di profilo, cimato di su lista d'argento con le estremità bifide di «
(D.P.R. 25 giugno 1953)
dell'Arm a di artiglieria, speciali tà pesante Reggimento su piastrina d'arg ento, sormontre foglie di quercia di oro. Sotto lo scudo nero bordate d'oro, il motto:
OMN IA IMPEDIMENTA PERRUMPERE
»
6° REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE CAMPALE « Omnia impedimenta perrumpere ))
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Discende dal 2° Reggimento Artiglieria Pesante Campale costituito su tre gruppi in Modena il 1° aprile 1912 in attuazione del decreto in data 14 gennaio dello stesso anno. Durante la prima guerra mondiale il reggimento costituisce e mobilita - oltre i propri sei gruppi - vari comandi di raggruppamento, 19 comandi di gruppo, 59 batterie. Nel 1920 costituisce quattro nuovi gruppi con traino meccanico e scioglie i gruppi preesistenti, tranne l'VIII e PXI che trasferisce rispettivamente ai reggimenti pesanti campali 8° e 12° di nuova costituzione. In applicazione della legge II marzo 1926 prende la denominazione di 6° Reggimento
Artiglieria Pesante Campale che modifica nell'ottobre 1934 in 6° Reggimento Artiglieria di Corpo d'Armata. N el dicembre 1940 assume la denominazione ,di 6° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d'Armata e si ordina su : comando; reparto comando; LIV, LV e LVI Gruppo da 105/32; CXXVII Gruppo da 149 / 13; reparto specialisti. L'8 settembre 1943, a seguito degli eventi determinati dall'armistizio, il raggruppamento si scioglie. Il 6° Reggimento Artiglieria Pesante Campale viene ricostituito il 15 febbraio 1951 in Piacenza.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE (1915 - 18) 1915: il I, II, III e IV Gruppo sono schierati sul fronte della 3"' Armata e prendono parte alle azioni sul Podgora e su Sagrado; il V Gruppo è all'inizio delle ostilità con la 4" Armata nella zona <li Sasso di Stria e di Col di Lana, dall'ottobre viene trasferito alla 2"' Armata nel settore ,di Tolmino; il VI Gruppo è impiegato dalla 4"' Armata. 1916: i gruppi del 2° scrivono belle pagine di eroismo legate ai nomi di M. Cosich, Doberdò, Nova Vas, M. S. Michele, Hudi Log, M. Sei Busi, Gorizia.
1917: dopo aver contribuito con instancabile tenacia a contrastare le manovre offensive del nemico i gruppi schierati alla fronte orientale ripiegano, a partire dal 24 ottobre, dall'Isonzo a piccole tappe e in ordine perfetto. Il 4 novembre sono già schierati sulla linea del Piave.
1918: dopo un breve periodo di. riordinamento il reggimento torna in linea e partecipa sia alla battaglia del Piave, nel giugno, sia a quella {li Vi ttorio Veneto, appoggiando con il fuoco le azioni svoltesi sull'altopiano di Asiago, a Viclor, sul Montello, in Val Lagarina, sul Grappa e sul Piave. AFRICA ORIENTALE ( 1935 - 36) Vi prende parte il I Gruppo da 105/ 28. SEOONDA MONDIALE (1940 -45)
1941: viene impiegato dal 6 al 18 aprile nel.Je operazioni alla frontiera jugoslava schierato nel!a zona cli Postumia, a Vipacco, Val Carena, Val Giorgina, Massum. Successivamente, dislocato in zona di occupazione, è impegnato nella lotta antiguerriglia in diverse zone della Jugoslavia, a Prezia, Babiuna Polje, Bukaveca, Kozarise. 1942 -4J: sempre in operazioni antiguerriglia, viene impiegato a Traù, Spalato, Lapacl e con una batteria in difesa costiera a V rbica.
Durante le operaziom rn Africa Settentrionale viene attribuita una medaglia d'oro al comandante del XX Corpo d'Armata generale Ettore Baldassarre (già comandante del 6° Pe-
sante Campale ,dal ro marzo 1931 al 7 settembre 1933) in seguito ai combattimenti di Ain e1 Gazala, Bir Hacheim, Tobruk, Sidi cl Barrani, dal 16 marzo al 26 giugno 1942.
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Capitano Antonio Drammis de' Drammis: Africa Orientale, 27 giugno 1936 COMANDANTI Col. Bruno Toscano Col. Giuseppe Pacca
2" REGGIMENTO ART IGLIERIA PESANTE CAMPALE
(1912 - 26) Col. Andrea Caorsi Ten. Col. Fileno Briganti Col. Alfredo Dulach Col. Guido Manfredini Col. Francesco Sierra Col. Lodovico Somigliana Col. Ettore Ascoli Col. Filippo Barusso Col. Gaetano Beretta Col. Giuseppe Sassi
6°
6°
n'ARMATA
6°
DI
CORPO
(1940-43)
REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE CAMPALE
(1951) Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE CAMPALE
Col. Giorgio Forte Ten. Col. Raffaello Volpi Col. Carlo Geloso Col. Ettore Baldassarre Col. Efisio Marras REGGIMENTO ARTIGLIERIA DI CoRPO n'ARMATA
ARTIGLIERIA
Col. Giuseppe Pacca Ten. Col. Antonio Quinzio Ten. Col. Guglielmo Romanelli Col. Alessio Rovelli
(1926- 34)
6°
RAGGRUPPAMENTO
(1934-40)
Col. Efisio Marras Ten. Col. Alessandro Carlotti Col. Tancredi Bianchi Col. Pietro Riccardi Col. Attilio Riva
Eugenio Coloni Stefano Bossi Giuseppe Patrucco Mario Pasquali Giuseppe Quatraro Ugo Scotto Lavina Oreste Manferti Giovanni Falcitelli Gino Ausiello Emanuele Caffìcro Egisto Fanti Virginio Michelis Bernardo De Bernardi Ciro Coccitto Alberto Franco Guglielmo Greco P. Luigi Escalar
SEDI
r95r Piacenza
1912 - 43 Modena FESTA
15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918) -
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ACIE POTENS IN
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STEMMA DELL'8° REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE CAMPALE Descrizione araldica Scudo: D'argento. bordato scaccato d'oro e di rosso, alla banda d'azzurro diminuita ed al leone al naturale, coronato passante sopra una campagna di verde. tenente con la branca anteriore destra una bandiera bifida di rosso alla croce d'argento accan ton ata da quattro chiavi d'argento poste in palo con l'ingegno all'insù ed astata d'oro. Ornamenti esteriori: Sullo scudo il freg io del·l'Arma di artiglieria, specialità pesante campale, sormontato da un elmo, posto di profilo, cimato di tre foglie di quercia d'oro ed accompagnato sotto da una targhetta d'argento con l'indicazione del numero del Reggimento e da un nastro d'azzurro svolazzante ai lati dello scudo. Sotto lo scudo, su lista d'argento con le estremità bifide di nero bordate d'oro, il motto: « VELOX IN ACIE POTENS IN PROELIO »
(D.P.R. 24 dicembre 1954)
8° REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE CAMPALE « Velox in acie potens in proelio »
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito in Terni il 1° agosto 1920, in esecuzione del decreto del 20 aprile dello stesso anno, assume il nome di 7° Reggimento Artiglieria Pesante Campale. I quattro gruppi, che inquadra all'atto della costituzione, vengono ereditati dal disciolto 37° Artiglieria Pesante Campale che, in vita per appena un mese, aveva a sua volta ricevuti detti gruppi dal 33° da Campagna il II, dal 2° Pesante Campale l'VIII e il XXII, dal 23° da Campagna il XXXII. Per effetto della legge n. 396 dell'n marzo 1926, cambia la denominazione in 8° Reggimento Artiglieria Pesante Campale e, con lo stesso provvedimento, porta i suoi gruppi a cinque.
Nell'ottobre dell'anno 1934 prende il nome di 8° Reggimento Artiglieria di Corpo d'Armata. Trasformato in 8° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d'Armata, il IO giugno 1940 ha il seguente organico : comando e reparto comando di raggruppamento; XIII_e XIV Gruppo da 105/28; CXIII e CXIV Gruppo da 149/13; 8° Reparto Specialisti. Il 12 settembre 1943, in seguito agli avvenimenti determinati dall'armistizio, il raggrup. pamento si scioglie. Viene ricostituito in Viterbo l'u febbraio 1951 e assume il nome -di 8" Reggimento Artiglieria Pesante Campale.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
AFRICA ORIENTALE
1915: l'VIII Gruppo del 2° Pesante Campale partecipa alle azioni svolte nella zona di Plava, Monfalcone, M. Sei Busi.
1916: sempre l'VIII Gruppo viene impiegato nella zona di S. Martino, Podgora e M. Sabotino. 1917-' oltre all'VIII Gruppo, impegnato prima a Faiti e poi a Castagnevizza, partecipano alle operazioni il XXII Gruppo dello stesso 2° Pesante Campale e il XXII Gruppo del 23° da Campagna schierati nella zona del Pasubio e della Bainsizza.
1918: i tre gruppi schierati a Covodina, Spresiano e sul Grappa partecipano, nel giugno, alla battaglia del Piave e, nell'ottobre, all'offensiva di Vittorio Veneto. Le vicende del II Gruppo del 33° da Campagna sono narrate nella sintesi storica di detto reggimento.
(1935 - 36)
Vi partecipa il III Gruppo bombarde da 81 e alcuni reparti minori. L'8a Batteria del gruppo merita una medaglia di bronzo per il comportamento tenuto nelle battaglie dell'Endertà e di Passo Mecan. SECONDA MONDIALE
(1940 -45)
1 940: dislocato in zona di Nizza Monferrato, partecipa, dall'u al 25 giugno, alle operazioni sulla frontiera occidentale.
1941: trasferito nel marzo in Albania, viene impiegato, con il XIII e CXIII Gruppo in operazioni contro la Grecia a Katieli e in Valle Skumin, e, con il XIV Gruppo sulla frontiera jugoslava. 1942 - 4 3: rimane dislocato con tutti i gruppi in territorio <li occupazione in Grecia e viene impiegato nella lotta contro i guerriglieri e nella difesa costiera nella zona di Xilocastron (Corinto).
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RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA
DI
BRONZO - Decreto 12 aprile 1937
<< Reparto di sal<la compagine e di elevato spirito, nella battaglia dell'Endertà ed in quella di Passo Mecan, col fuoco dei suoi pezzi e col valore dei suoi bombardieri, combattenti in mezzo ai fanti con il moschetto e la baionetta,
prodigandosi con largo e generoso contributo di sangue, cooperava validamente ad infrangere la baldanza del pervicace nemico (Amba Aradam, 15 febbraio 1936 - Passo Mecan, 31 marzo 1936) ». (All'8" Batteria del III Gruppo bombarde da 81).
COMANDANTI
7°
Col. Oscar Amatucci Col. Enrico Ornano
REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE CAMPALE
(1920-26) Col. Antonio Laliccia · Col. Vincenzo Minucci Albamonte Col. Alfredo Fasella
8"
8°
(1951)
REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE CAMPALE
(1926- 34) Col. Alfredo F asella Col. Filippo Scoppa Col. Luigi Manzi
8°
REGGIMENTO ARTIGLIERIA DI CoRPO n' ARMATA
(1934-40)
Col. Col. Col. Col. Col.
8°
Luigi Manzi Adolfo Sardi Guido Lama Gino Battagliai Vincenzo Petitti
RAGGRUPPAMENTO D'ARMATA
ARTIGLIERIA
DI
REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE CAMPALE
CORPO
(1940 -43)
Col. Vincenzo Petitti
Col. Salvatore Campa Ten. Col. Salvatore Pesce (int.) Col. Tullio Gialanella Col. Dino Giubbani Col. Vincenzo Amato Col. Umberto Musy Col. Guido Badaloni Col. Attilio Murero Col. Alberto Fiorentino Col. Mario Massirio Col. Enzo Rolando Col. Mario Carputi Col. Egone Bevilacqua Col. Vincenzo Scrugli Col. Bruno Scotti Col. Mario Eoni Col. Enrico Rebecchi Col. Vittorio Corradi Col. Carlo Ferraironi
SEDI
1951 - 54 Viterbo
1920 - 26 Terni 1926 - 43 Roma
1954
Modena
FESTA
15 gmgno: anniversario della battaglia del Piave (1918) - 618 -
•
STEMMA DEL 9° REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE CAMPALE Descrizione araldica Scudo: Di rosso, alla sbarra d'argento, con la bordura dentata d'argento e d'azzurro: a) all'emblema della città di Foggia; b) a tre teste di leone d'oro. Ornan:ienti esteriori: Sopra lo scudo il fregio dell'Arma di artiglieria, specialità pesante campale, con l'indicazione del numero del Reggimento su piastrina d'argento, sormontato da un elmo antico posto di profilo, cimato di tre foglie di quercia d'oro. Sotto lo scudo, su lista d 'argento con le estremità bifide di nero bordate d'or.o, il motto: «
(D.P.R. 27 gennaio 1966)
VIM VI DEFENDERE
»
9° REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE CAMPALE « Vim vi defendere »
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito in Ancona il 1° agosto 1920, in esecuzione del decreto del 20 aprile dello stesso anno, assume il nome di 9° Reggimento Artiglieria Pesante Campale. I quattro gruppi che inquadra sono ereditati dal 31" Reggimento Artiglieria da Campagna con il concorso del 2° Raggruppamento Pesante Campale. Il 24 maggio 1928 cede il IV Gruppo al 5° Reggimento Artiglieria Pesante Campale di nuova costituzione, gruppo che ricostituisce il 1° ottobre successivo. Nell'ottobre 1934 assume la denominazione di 9° Reggimento Artiglieria di Corpo d'Armata. Nel settembre 1935 costituisce e mobilita il CXIX Gruppo da 105/28 che il 5 ottobre sue-
cessivo invia in Eritrea; detto gruppo, il 15 agosto 1936 rientra al reggimento e viene sciolto. Il 1° ottobre 1937 il deposito del reggimento costituisce il 21" Reggimento Artiglieria di Corpo d'Armata. Il 12 giugno 1940, viene mobilitato come 9° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d'Armata e ordinato su comando e reparto comando; XXVII, XXVIII e XLVI Gruppo da 105/28; CXVIII Gruppo da 149 / r 3; 9° Reparto Specialisti; 73"' e 75a Batteria controaerei da 20 mm. A seguito degli eventi bellici, l'8 settembre 1943 il raggruppamento si scioglie. Il 1° giugno 1963 viene ricostituito in Foggia con il nome di 9° Reggimento Artiglieria Pesante Campale.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
191;: vi partecipano i quattro gruppi del 31° da Campagna che, nel maggio, concorrono alla conquista della Rocca di Monfalcone e, nell'ottobre, trasferiti nella zona di Gorizia, partecipano alle azioni per la conquista del M. S. Michele ed ai combattimenti svoltisi sul Calvario, sul Podgora e nei pressi di Oslavia. 1916: nel maggio vengono schierati in Val Posina dove concorrono validamente ad arginare e fermare l'offensiva austriaca e, successivamente, a preparare la controffensiva. Nell'ottobre il I e il III Gruppo partecipano alle azioni svolte su M. Majo. 1917: schierati ancora su M. Majo si distinguono in azioni volte a respingere il ritorno offensivo dell'avversario e partecipano poi ad azioni sul Coston del Cavallaro. 1918: prendono parte ancora ai combattimenti su M. Majo e successivamente alla bat-
taglia di Vittorio Veneto. Il 2 novembre, dopo aver contribuito al forzamento del Passo della Borcola e alla conquista di M. Majo, inseguono il nemico in fuga sulla via di Trento. AFRICA ORIENTALE
(1935- 36)
Il reggimento invia il solo II Gruppo che viene mobilitato con il nome di CXIX Gruppo obici da 149/13. Esso si distingue a Calamino, Ghevà e nelle battaglie dell'Endertà e dello Scirè. SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1940: il XXVII Gruppo cannoni da 105/28 dall'ottobre partecipa alla campagna d'Albania e viene schierato nella zona di T epeleni. Rientra al reggimento il 18 giugno 194r. 1941 - 42: ,dal gennaio 1941 il reggimento viene schierato nella penisola salentina con il compito di difesa costiera.
\I
I 942 - 4 J: tutto il reggimento raggiunge Bojati nei pressi di Atene e subito dopo viene
impiegato nella difesa del settore di Sunion nel1'Attica Meridionale, fino all'8 settembre 1943.
COMANDANTI
9° REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE CAMPALE (1920- 34) Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
9° RAGGRUPPAMENTO ARTIGLIERIA DI CORPO n'ARMATA (1940-43) Col. Ettore Brunetti Col. Stefano Valgimigli
Alfredo Cannoniere Enrico Maltese Riccardo Fodale Edoardo Bessone Nicola Bellomo Domenico Gargiulo Camillo Massa
9° REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE CAMPALE (1963)
9° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DI CoRPo o'ARMATA (1934 -40)
Col. Alberto P; imicerj Col. Michelangelo Nicolini Col. Guglielmo Bazzarello
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Giuseppe Sifola di S. Martino Salvatore Grasso Vittorio Balladore Pallieri Alessandro Maggiora Marino Lucarelli Manlio Pizzoli Antonio Serpe
SEDI
1933- 39 Teramo 1963 Foggia
1920- 21 Ancona 1921 - 26 Senigallia 1926 - 33 Foggia FESTA
15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
-620~
I AGIRE ,?:::::,, I
TENACEMENTE l-cc::::::::
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STEMMA DEL 22° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA
Descrizione araldica Scudo: Inquartato. Nel primo d'azzurro alla torre al naturale; nel secondo di ross o all 'aquila d'oro; nel terzo di verde ai due corni di Amaltea posti in croce di S. Andrea; nel quarto inquartato d'azzurro e di nero, alla croce d'argento posta sul tutto, caricata di due cann0ni d'oro in croce di S. Andrea e di una f iamma di rosso uscente da una granata all'antica, posta nel cu ore dell'incrocio. Il tutto abbassato al capo d'oro bordato dai tre colori nazionali. Ornamenti esteriori: Sullo scudo il freg io dell'Arma di artigl ieria. speciali tà da campagna. con l'indica zione del numero del Reggimento su una piast rin a d'argento, sormontato da un elmo cimato di tre fogl ie di quercia d'oro e accompagnato sotto da un nastro tricolorato dai colori nazionali, uscente dalla piastrina del fregio e svolazzante ai lati dello scudo. Sotto lo scudo, su lista d'argento con le estremità bifide di nero filettate d'oro, il motto: « AGIRE TENACEMENTE »
• (D.P.R. 25 ottobre 1950)
22° REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE CAMPALE « Agire tenacemente»
ORIGIN I E VICENDE ORGANICHE
Discende dal 22° Reggimento Artiglieria da Campagna formato in Palermo il I 0 novembre 1888, in esecuzione del decreto 29 agosto dello stesso anno. All'atto della sua costituzione inquadra otto batterie tratte dal 10° Reggimento da Campagna. Nell'agosto 1894 trasforma una batteria da campagna in una della specialità da montagna, altre due le trasforma nel marzo 1905 e ancora una nel gennaio 1912; nel marzo 1912 cede dette batterie al 36° Reggimento da Campagna di nuova formazione. Nell'ottobre 1934 assume la denominazione di 22° Reggimento Artiglieria di Divisione di Fanteria che muta, nel 1937, in 22° Reggimento Artiglieria << Vespri » e nel 1939 in 22° Reggimento Artiglieria «Aosta ». Con disposizione del 13 marzo 1940 è autorizzato a fare uso del sottotitolo « Batterie Siciliane », a ricordo dei reparti del reggimento immolatisi ad Adua il 1° marzo 1896.
All'inizio del secondo conflitto mondiale è così costituito: comando e reparto comando di reggimento; un gruppo da 100/17; uno da 75/ 27; uno da 75/ 13; una batteria controaerei da 20 /65 . Sciolto nel settembre 1943, a causa degli avvenimenti determinati dall'armistizio, un anno dopo si ricostituisce quale 22° Reggimento Artiglieria S.l. <<Aosta » ; sciolto di nuovo il 31 agosto 1946, del reggimento rimane in vita, quale reparto autonomo, il Gruppo Artiglieria « Aosta». Il I 0 marzo 1948, nella ricorrenza della battaglia ,di Adua, viene- ricostituito con il nome di 22° Reggimento Artiglieria da Campagna e riceve alle proprie dipendenze, oltre al sopra menzionato Gruppo « Aosta», anche il Gruppo « Reggio » . Il I giugno 1953, mutati compiti ed organico assume la denominazione di 22° Reggimento Artiglieria Pesante Campale. 0
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME TERZA D' INDI PENDENZA
(1866)
Vi prende parte una batteria dell'ex 6° Reggimento da Campagna che, trasferita nei 1870 al 10°, viene da questo ceduta al 22° all'atto della sua costituzione. Tale batteria si distingue particolarmente a Custoza il 24 giugno. ERITREA
(1895-97)
Fornisce una batteria da montagna, 1'8"', che concorre alla formazione di due batterie, la 3• e la 4\ Durante la battaglia di Adua, il I marzo 1896, detti reparti si distinguono in una disperata resistenza che merita ai loro dipendenti 0
una medaglia d'oro al valor militare, 27 medaglie d'argento e 64 medaglie di bronzo. LIBIA
(19n - 12)
Il reggimento mobilita ed invia in Libia un comando di gruppo, la 25.. e la Batteria da montagna. Le due batterie, si segnalano nei duri combattimenti sostenuti nei dintorni di Bengasi il 20 ottobre 1911 e nei pressi ,di Derna il 4 novembre successivo.
2t
PRIMA MOND IALE
(1915 - 18)
r9r 5: giunge in zona di oper22ioni il 15 agosto e si schiera nei pressi di M. Sei Busi - Mon-
falcone ove prende parte agli scontri dell'ottobre e del novembre.
1916: rimasto nelle medesime posizioni in maggio è impegnato a Selz; in agosto è a Doberdò e nel novembre sostiene le unità di cavalleria nella conquista di q. r44. 1917: dopo il riposo invernale il 22° partecipa alla decima battaglia dell'Isonzo nei pressi di Jamiano: pesante è il bilancio delle perdite umane; in agosto è presente alla conquista del massiccio dell'Hermada. Nel ripiegamento dell'ottobre le batterie del II Gruppo fanno parte della retroguardia e si schierano su successive posizioni fino al Livenza dove sono sostituite <lalle batterie del I Gruppo; il ro novembre tutto il reggimento è schierato sulla destra del Piave con il I Gruppo fra Zenson e Fossalta ed il II fra Cà Silvestri e Croce del Piave. 1918: dopo un periodo di breve riposo, nel marzo si sposta nei pressi di Cornuda e in aprile è sull'altopiano di Asiago da dove nel giugno
concorre alla conquista di Col del Rosso e Col d'Echele e nell'ottobre coopera con la fanteria nei vari colpi di mano che precedono l'inizio della battaglia della riscossa, fiaccando l'avversario nella sua ostinata resistenza. AFRICA ORIENTALE (1935 - 36) Vi prende parte il II Gruppo da 75/ 27 e con personale del reggimento sono costituite I' u • infermeria quadrupedi e il XXXIV Gruppo salmerie di Corpo d'Armata. . SECONDA MONDIALE (1940 -45)
1940 - 42: rimane dislocato, nella parte occidentale della Sicilia. Dal 1942 è interessato alla difesa costiera. 1943: nel luglio è trasferito nella zona centrale dell'isola assieme agli altri reparti della Divisione « Aosta )l, e partecipa ai combattimenti per rallentare l'avanzata delle forze anglo - americane.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL VALOR CIVILE
MEDAGLIA o'ORo - Decreto 5 giugno 1910 « Per l'operosità, il coraggio, la filantropia e
zioni funestate dal terremoto del 28 dicembre 1908 )).
l'abnegazione nel portare soccorso alle popola-
(Alla Brigata da Montagna).
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Capitano Umberto Masotto: Eritrea, r" marzo 1896
COMANDANTI 22° REGGIMEN'IO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA (1888- 1934) Col. Col. Col. Col.
Baldassarre Da Barberino Giuseppe De Stefano Achille De Cornè Amilcare Bovio
- 622 -
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Giuseppe Amato Luigi Genovese Luigi Gajano Carlo Capello Alfredo Rossi Francesco Garnier Michele Nuzzolese
Col. Leonardo Lorito Col. Gennaro Peres Ten. Col. Nicolò Cuccia (int.) Col. Dandolo Battaglini
Col. Carlo Archivolti Col. Angelo Cambria Col. Achille Vaccarisi Col. Giuseppe Franchini Stappo Ten. Col. Adelchi Borzi (int.) Col. Giuseppe Sanna Col. Ercole Roncaglia Ten. Col. Francesco Todisco (int.) Col. Teodoro Paolotti Ten. Col. Vittorio de Paris (int.) Col. Emilio Gasparro
22°
s.r. (( AosTA))
Col. Federico Bonelli Col. Eugenio Barrile
22°
REGGIMENTO
( 1 948
(1934- 37)
ARTIGLIERIA
DA
CAMPAGNA
- 53)
Col. Eugenio Barrile Col. Salvatore Licitra Col. Giovanni Rovetto
Col. Emilio Gasparro Col. Brunetto Brunetti 22° REGGIMENTO ARTIGLIERIA ((VESPRI))
ARTIGLIERIA
(1944 -46)
22° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DI DIVISIONE DI FANTERIA
REGGIMENTO
(1937-
39)
22° REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE CAMPALE
Col. Brunetto Brunetti Col. Giuseppe Castellano
( 1 953)
22° REGGIMENTO ARTIGLIERIA (( AosTA )) ( 1939 -
43) Col. Giuseppe Castellano
Col. Col. Col. Col. Col.
Giovanni Rovetto Armando Santicchi Giuseppe Massarotti Stefano Pagliano Vincenzo Leo
SEDI 1888 Palermo
FESTA 15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
41 ° REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE CAMPALE « Cuore saldo non fallisce il colpo»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Discende dal 41° Reggimento Artiglieria da Campagna costituito il 20 gennaio 19r5, in attuazione della circolare 14 dicembre r914, con elementi del 17° Reggimento Artiglieria, I Gruppo, e del 25° Artiglieria, II Gruppo. Sciolto nel febbraio 1919 viene ricostih1ito il 15 settembre 1939 con il nome di 41° Reggimento Artiglieria «Firenze)), Al 10 giugno 1940 ha la seguente costituzione organica: comando e reparto comando; un gruppo da 100/17; ,due gruppi da 75/27; una batteria controaerei da 20 mm.
Il 28 settembre 1943, in seguito agli avvenimenti determinati dall'armistizio, si scioglie dopo aver duramente combattuto contro i tedeschi. Viene nuovamente ricostituito il 1° maggio 1947 con la denominazione di 41() Reggimento Artiglieria da Campagna Controcarri; diviene quindi, dal 1° luglio del 1951, 41() Reggimento Artiglieria Controcarri e, dal IO aprile 1952, mutati compiti e ordinamento, prende il nome di 41° Reggimento Artiglieria Pesante Campale.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
1915: schiera le sue batterie in Val d'Assa e in agosto partecipa ad azioni locali nella Conca Vezzena. 1916: nel maggio, sempre dislocato in Val d' Assa, prende parte all'azione di resistenza durante l'offensiva austriaca nel Trentino e, nel mese successivo, fornisce il proprio contributo alla controffensiva nella zona di M. Lemerle, Magnaboschi, M. Busibollo. Dal mese di agosto si sposta sulla fronte orientale ,dove, da Biasol a Oppacchiasella, è impegnato nell'ottava e nona battaglia dell'Isonzo.
di Cavazuccherina - Cortellazzo. La battaglia di Vittorio Veneto lo vede impegnato nelle Giudicarie. SECONDA MONDIALE
(1940 -45)
1940: è dislocato in un primo tempo in Piemonte, per le esigenze del fronte occidentale e poi nel Veneto.
1941: partecipa dal 28 marzo al 18 aprile alle operazioni sulla frontiera jugoslava meridionale (Marndonia) e in particolare ai combattimenti nella zona di Mali i Gjinovecit, di Ostreni Vage! , Gostinar e Testavo.
1917: sempre sul fronte orientale partecipa alla IOa e n" battaglia dell'Isonzo. Il 28 ottobre ripiega e, subito dopo, schiera le sue batterie a Madrisio, a difesa del Tagliamento. Il 6 novembre l'intero reggimento passa il Piave e, postati i pezzi nella zona Langenico Arcade, partecipa alla battaglia di arresto.
1943: 1'8 settembre, dislocato nella zona di Dibra Mogorce (Albania), partecipa alla lotta contro i tedeschi fino al 24 settembre.
1918: con le batterie in posizione tra Fagarè e Rovarè, è impegnato nella battaglia del Solstizio al termine della quale si porta nei pressi
1943 - 45: la 6" e la 9., Batteria, unici reparti organici del disciolto reggimento, rimangono in territorio albanese e combattono contro i te-
1942: rimane dislocato in Albania e impiegato in azioni antiguerriglia a Berat, Tepeleni, Klisura.
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~
CU~RE S:A'.LDO NON FALLISCE IL
L
STEMMA DEL 41 ° REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE CAMPALE Descrizione araldica Scudo: Interzato i n palo. Nel primo d'azzurro, ai monti al naturale fondati su una campagna di verde. attraversata da un fiu me al naturale; nel secondo, tronca to, nel 1• di argento al giglio dì rosso di Firenze, nel 2° di rosso al palo di nero, all'elmo d'oro di Scanderbeg, posto sul tutto, alla fascia d'azzurro, caricata di una stella d'argento. attraversante la partizione: nel terzo, d'oro, alla torre quadra , merlata alla ghibellina (3) fon data sopra una base dì tre gradini degradanti e sostenuta da due leoni affrontati, il tutto di rosso (Bassano). Ornamenti esteri ori: Sullo scudo il freg io dell'Arma di artiglieria, specialità pesante campale, con l'indicazione del numero del Reggimento su piastrina d'argento, sormontato da un elmo cim ato di tre foglie di quercia d'oro ed accompagnato sotto da un nastro d'azzurro ·filettato d'argento, uscente dalla piastrina del fregio e svolazzante ai lati dello scudo. Sotto lo scudo, su lista d'argento con le estremità bifide di nero bordate d'oro, il motto: «
(D.P.R. 9 marzo 1970)
CUORE SALDO NON FALLISCE IL COLPO »
deschi a fianco dei partigiani fino al gennaio 1945. Dopo 17 mesi di lotta i superstiti del reg-
gimento rientrano m Italia con lo Stendardo, il 26 maggio 1945.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA o'ARGENTO - Decreto 31 genna10 1947
« Reggimento di spmto elevatissimo, dislo-
cato in Albania all'atto dell'armistizio si diede alla montagna con tutte le sue sei batterie someggiate, sostenendo nel settembre stesso 1943, con altre truppe della divisione, i primi aspri combattimenti contro i tedeschi, distruggendo col suo tiro mezzi blindati e dando efficacissimo contributo alla difesa. Successivamente, per circa un anno e mezzo, pezzi del 41° - unica artiglieria che lottava a .fianco delle schiere partigiane - con pochi quadrupedi sfiniti dalla
fame e dalla fatica, furono portati attraverso le montagne di quasi tutta l'Albania e del Montenegro meridionale, prezioso ausilio in numerose azioni di guerra partigiana contro i tedeschi, alle quali in più circostanze, ufficiali e artiglieri partecipavano come fanti. Due batterie - unici reparti di tutta la 9" Armata - restarono nella loro costituzione organica fino al rimpatrio nel maggio 1945, scortando così fino all'Altare della Patria in Roma lo Stendardo del reggimento, che un ufficiale aveva salvato, attraverso rischi e sacrifici quale simbolo prezioso dell'onore delle armi d'Italia (montagne d'Albania, settembre 1943 - gennaio 1945) ».
AL VALOR CIVILE
ATTESTATO DI PUBBLICA BENEMERENZA « Contribuiva generosamente, con uomini e mezzi, alle difficili operazioni di soccorso in
favore di popolazioni colpite da una violenta alluvione (Provincie di Padova, Rovigo e Venezia, 4 novembre- II dicembre 1966) » .
COMANDANTI
41° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA (1915- 19) Col. Gaetano Carrascosa Ten. Col. Ettore Salvaneschi (int.) Col. Vittorio Gisla Col. Gioacchino Aria T en. Col. Attilio Gastaldi (int.) Ten. Col. Pietro Nascimbene (int.) Ten. Col. Filippo Barberis (int.) Col. Giacomo Casalino 41° REGGIMENTO ARTIGLIERIA «FIRENZE>> (193943) Col. Enrico Ornano
Col. Ludovico Malavasi Col. Ludovico Donati 41° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA CONTROCARRI (1947- 51) Col. Col. Ten. Col.
Ernesto Boffa Ettore Magrini Col. Ugo Navarro (int.) Ettore Magrini
41° REGGIMENTO (1951 - 52)
ARTIGLIERIA CoNTROCARRI
Col. Ettore Magrini Col. Adalberto Ripa
41°
REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE CAMPALE
(1952) Col. Adalberto Ripa Ten. Col. Sebastiano Vitaliti (int.) Col. Francesco Rampello Col. Ettore Gervaso Col. Giovanni De Gennaro Col. Francesco Rampello Col. Giuseppe Massoni Col. Michele Giardino Col. Salvatore Arcovito
Col. Federico T omaselli Col. Delio Casacchia Col. Carlo Mari Col. Sergio Longo Ten. Col. Giovanni de Felice (int.) Col. Rodolfo Pezzi Col. Mario Cozzolino Col. Giuseppe Melis Col. Dionisio Sepielli Col. Walter Freddi Col. Giovannj Rinaldi Col. Salvatore Capone
SEDI
1952 Padova
1939 - 43 Firenze 1947 - 52 Bassano del Grappa
FESTA
15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
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TRANSCENDO~
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~
STEMMA DEL 3° REGGIMENTO . ARTIGLIERIA MISSILI
Descrizione araldica Scudo: Troncato. Nel primo d'argen to all'aquila nascente di nero e caricata in cuore di uno scudetto di rosso alla croce d'argento; nel secondo d'oro, muragliato di nero di otto pezzi posti 3. 2. 3. Ornamenti esteriori: Sullo scudo il fregio dell'Arma di artiglieria, speci alità pesante, con l'indicazione del numero del Reggimento, sormontato da un elmo romano posto di profilo, cimato di t re foglie di quercia d'oro. Sotto lo scudo, su lista d'argen to con le estremità bifide di nero bordate d'oro, il motto: «
PERSEVERANTIA OMNIA TRANSCENDO »
(D.P.R. 25 settembre 1960)
3° REGGIMENTO ARTIGLIERIA MISSILI « Perseverantia omnia transcendo »
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Discende dall'B" R eggimento Artiglieria da Fortezza costituito in Bologna il 1° ottobre 1910 in base al decreto 9 agosto dello stesso anno. Concorrono alla sua formazione le compagnie r2' e 13n del soppresso I 0 Reggimento da Fortezza, la 5" Compagnia del Gruppo compagnie operai ed una compagnia di nuova formazione. Il 1° maggio successivo passano a far parte del reggimento le compagnie 10" e Ila del 7° da Fortezza e tre nuove compagnie vengono formate tm anno dopo. Il 1° ottobre 1912 riceve due compagnie dal 5° da Fortezza. Durante la prima guerra mondiale costituisce 7 comandi di gruppo e 26 compagnie che al termin e del conflitto vengono per la maggior parte disciolti. Il 1° marzo 1920 assume la denominazione di 6° Reggimento Artiglieria Pesante che modifica il 30 giugno 1923 in quello di 6° Reggimento Artiglieria Pesante Misto. Il 31 ottobre 1926, per effetto della legge sull'ordinamento n. 396, prende il nome di
J°
Reggimento Artiglieria Pesante e si costituisce su cinque gruppi ed un deposito. Nell'ottobre 1934 muta ancora la denom inazione in J° Reggimento Artiglieria d'Armata. All'inizio del secondo confli tto mondiale è cosl costituito: comando, reparto comando; XVI, XVII e XVIII Gruppo da 149/35; LXV e LXVI Gruppo da 152/13 e dopo pochi giorni riceve anche i Gruppi LII da 105/ 32 e LVIII da 149/35. Sciolto a seguito dcll' armistizio dell'8 settembre 1943, il reggimento viene ricostituito il 1° novembre 1955 in Bresci a, in sostituzione del 3° Pesante Campale, ed assume la denominazione di J° Reggimento Artiglieria Pesante. Il 1° marzo 1959 ha inizio l'acquisizione di materiale missilistico e, dalla stessa data, viene modificato il nome in quello di J° Reggimento Artiglieria Pesante (Missili). Dal 31 gennaio 1962, mutati compiti e ordinamento, diviene J° Reggimento Artiglieria Missili.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME
LIBIA (19u - 12) Fornisce a corpi e servlZl mobilitati 8 ufficiali e 124 gregari.
PRIMA
MONDIALE
(1915- 18)
191 5: il reggimento non agisce riunito, ma articolato su vari settori del fronte con unità della consistenza di sezione, di batteria e, talvolta, anche di gruppo. Viene impiegato sul basso e medio Isonzo e nel Trentino partecipando alla difesa di Monfalcone, all'azione sul Pal Piccolo, a Freikofel, in Val d' Astico e a M. Corada.
1916: è schierato· nella zona del Sabotino, nel settore di Gorizia a M. Globokak, nel settore di Vallarsa, su M. Novegno. Partecipa alla conquista di M. Rombon e alle azioni su Coni Zugna e Passo Buole. 1917: prende parte alle azioni sul M. Grappa, sul Podgora, sulla Bainsizza e sul Carso. Coopera alla conquista del M. Vodice, del Sabotino e di Gorizia. 1918: schierato nella zona del Grappa, sul Montello, sul! 'Altopiano di Asiago, a Breda Piave, a Col Martin, a Col d'Asiago, prende parte alla battaglia del Piave, nel giugno, e alla offensiva di Vittorio Veneto, nell'ottobre.
AFRICA ORIENTALE
(1935- 36)
SECONDA MONDIALE
Mobilita un comando di raggruppamento, u:11 comando di gruppo e due batterie da posiz10ne.
(1940 -45)
Durante tutta la campagna i gruppi rimangono schierati sulla frontiera orientale e in zone diverse del Veneto.
COMANDANTI 8°
Col. Antonio Morocutti Col. Enzo Faleoni Ten. Col. Giuseppe Melita
REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA FORTEZZA
(1910- 20) Col. Carlo Assente 6° REGGIMENTO
ARTIGLIERIA PESANTE
(1920- 23)
3° REGGIMENTO
REGGIMENTO
ARTIGLIERIA
PESANTE
(1955 - 59)
Col. Giacomo Lombardo Col. Rosario Li Puma Col. Enzo Della Valle
Col. Eduardo Uva 6°
ARTIGLIERIA P ESANTE
M1STO
(1923 - 26) 3°
Ten. Col. Riccardo Gioja (int.) Col. Riccardo Moizo 3°
REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE
1959-62) Col. Mario Nardi Col. Vincenzo Leonelli
(1926- 34)
Col. Riccardo Moizo Ten. Col Antonio Cozzolino (int.) Col. Umberto Spigo Col. Riccardo Di Giulio 3°
REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE (MISSILI)
REGGIMENTO ARTIGLIERIA D'ARMATA
3°
REGGIMENTO ARTIGLIERIA MISSILI
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
(1934-
43) Col. Riccardo Di Giulio Col. Lorenzo Caratti Col. Bartolomeo Pedrotti
Vincenzo Leonelli Ennio Franco Renato Pietrocola Gaetano Belvedere Ennio Calabresi Vittorio Rosa Ferdinando Verani Giovanni Baldi
SEDI 19m - 20 1920 - 26 1926 - 31 1931 - 43
Bologna Treviso Palmanova Reggio Emilia
1955 - 58 Brescia 1958 - 63 Vicenza 1963 Portogruaro
FESTA 15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
-
628 -
(1962)
- ) - - - , JN~ MAS HOSJ IUM VIAS IGNE PET l ~S , 1
<
STEMMA DEL 9° REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE Descrizione araldica Scudo: Inquartato. Il primo d'azzurro alla torre d'argento murata di nero merlata alla guelfa, fondata su campagna di verde e sormontata da una stella pure d'argentq (5); il secondo all'emblema della città di Messina che è: di rosso alla croce d'oro bordata di nero; il terzo d'azzurro al tridente bizantino d'argento; il quarto all'emblema della città di Trento che è: d'argento all 'aquila spiegata di nero, rostrata, armata e munita sulle ali di due gambi trifogliati di oro, linguata e cosparsa di fiammelle di rosso. Ornamenti esteriori: Sopra lo scudo il fregio dell'Arma di artiglieria, specialità pesante. con l'indicazione del numero del Reggimento su piastrina d'argento, sormontato da un elmo antico posto di profilo, cimato di tre foglie di quercia. Ai lati dello scudo, annodati sotto i l fregio. due nastri di azzurro svolazzanti, di cui quello di destra filettato d'argento. Sotto, su lista d'argento con le estremità bifide di nero e di oro, il motto: «
(D.P.R. 13 maggio 1966)
INTIMA$ HOSTIUM VIAS IGNE PETIMUS,.
9° REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE « lntimas hostium vias igne petimus >>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Discende dal 6° Centro Controaerei costituito a Rovigo nell'ottobre del 1926, in applicazione della legge II marzo 1926, su tre gruppi e un reparto fotoelettricisti, formati con il IV Gruppo controaerei ed un gruppo del 14<> Reggimento Pesante Campale. Per effetto della circolare del 23 aprile 1930, il 1° giugno dello stesso anno il centro assume la denominazione di 9° Reggimento Artiglieria Pesante. Il r5 giugno 1930 riceve dal 3° Reggimento da Costa un gruppo,. che si trasforma in Gruppo da posizione. Nell'ottobre r934 prende il nome di 9° Reggimento Artiglieria d'Armata.
Dal 15 giugno 1937 muta compiti ed organico e diviene 9° Reggimento Artiglieria Guardia alla Frontiera rimanendo formato su tre gruppi. Nel maggio 1940 assume il nome di 9° Raggruppamento Artiglieria Guardia alla Frontiera con il seguente ordinamento: comando e reparto comando di raggruppamento; LII Gruppo da 149/12; LVIII da 149/35; LXI e LXIV da 100/17; LXXIX da 75/27. L '8 settembre r943, in seguito agli avvenimenti determinati dall'armistizio, si scioglie. Il 1° settembre 1950 si ricostituisce in Verona con il nome di 9° Reggimento Artiglieria Pesante.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME CENTRO - MERIDIONE (1860-61)
SECONDA MoNDIALE ( r940 - 45)
Vi partecipa la 8" Compagnia del 2° Artiglieria da Costa, particolarmente impegnata durante l'assedio di Messina.
1941: i cinque gruppi del reggimento sono impiegati alla frontiera orientale e partecipano alle operazioni schierati nella zona di confine a Gorizia, Montenero d'Idria.
AFRICA ORIENTALE (1935- 36)
1942 - 43: dislocati in territorio di occupazione in Jugoslavia, partecipano alla lotta antiguerriglia nella zona di Longatico, M. Selenca, Ivanje Selo, alle dipendenze dell'XI e XXII Settore Guardia alla Frontiera.
Fornisce a reparti vari mobilitati 7 ufficiali e 291 soldati. Trasferisce inoltre al 2° Reggimento Artiglieria Coloniale, dislocato in Libia, quattro batterie da posizione.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA DI BRoNzo - Decreto 1° giugno 1861 « Per essersi distinta nel!' assedio di Messina (Messina, 13 marzo 1861) ».
(All'8" Compagnia del 2° Reggimento Artiglieria da Costa, poi 13" Batteria del 3° Reggimento da Costa, trasferita al 9° Pesante nel 1930).
L
Dal 9 marzo 1951, per disposizioni superiori, il reggimento ha ricevuto in consegna la medaglia d'argento al val or militare meritata
sul fronte russo, nel 1942 - 43, dal 9° Raggruppamento Artiglieria cl' Armata, per perpetuarne le tradizioni nell'ambito della specialità.
AL VALOR CIVILE ATTESTATO DI PUBBLICA BENEMERENZA
« In occasione di una violenta alluvione, forniva valido contributo alle difficili operazioni
di soccorso alle popolazioni colpite (Provincia di Trento, 4 -30 novembre 1966) )>.
COMANDANTI 6°
9°
CENTRO CONTRO AEREI ( l 926 - 30)
R AGGRUPPAMENTO ARTIGLIERIA GUARDIA ALLA FRONTIERA
Col. Leopoldo De Perfetti Ricasoli
(1940 -43)
Col. Aldo Menghini Col. Francesco De Caroli 9°
REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE
(1930 - 34) 9°
Col. Leopoldo De Perfetti Ricasoli Col. Filippo Barberis Col. Giacomo Romano Col. Eugenio Profumi Ten. Col. Silvio Tenaglia (int.) 9°
REGGIMENTO ARTIGLIERIA o'ARMATA
(1934-
37) Col. Guido Cipriani Col. Francesco Tessore
9°
REGGIMENTO FRONTIERA
ARTIGLIERIA
G UARDI A
ALLA
(1937-40)
Col. Aldo Menghini
REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Carlo Argan Chiesa Gaetano D i Grazia Eugenio De Santis Gaetano Sirchia Arrigo Manfrin Vito Caruso Alfredo Mazzi Giuseppe Bonsignore Giuseppe Consoli France Cenni Vincenzo Cicinnati Massimo Composto Luciano Polo Guido Padoan Dario de Sanctis Bruno Leomi
SEDI
1926- 27 Rovigo
1937 - 43 Gorizia Verona Trento
1927- 32 Rimini 1932 - 37 Belluno
FESTA
15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
(1950)
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STEMMA DEL 27° REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE SEMOVENTE (già PESANTE CAMPALE) Descrizione araldica Scudo: Partito. Nel 1" inquartato: a) e d) d'argento alla croce di rosso (Milano). b) d'az-
zurro all'aquila di nero rostrata, beccata e coronata d'oro, c) di rosso all'aquila al naturale; nel 2" troncato : a) d'azzurro ai monti ed al fiume al naturale, b) di argento. a due fasce d'azzurro, caricato in cuore da due spade al naturale poste in decusse. Ornamentì esteriori: Sullo scudo il fregio dell 'Arma di artiglieria, specialità pesante campale, con l'indicazione del numero del Reggimento su una piastrina d'argento, ed un elmo cimato di tre fogl ie ,di quercia d'oro. Sotto lo scudo, su lista dì argento con le estremità bifide di nero bordate d'oro, il motto: «
* (D.P.R. 26 ottobre 1952)
SEMPER AUDERE
»
27° REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE SEMOVENTE « Semper audere n
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae le sue origini dal 27° Reggimento Artiglieria da Campagna costituito a Milano il 1° marzo 1912, in esecuzione ,del decreto in data 14 gennaio, con tre batterie del 16° Reggimento (6"', 7" e 8") e due del 6° Reggimento (6" e 9'). Durante la prima guerra mondiale il deposito del reggimento costituisce cinque batterie d'assedio. Nell'ottobre 1934 assume la denominazione cli 27° Reggimento Artiglieria di Divisione di Fanteria che il I 0 gennaio 1935 trasforma in 27° Reggimento Artiglieria « Legnano», dal nome della divisione alla quale appartiene. Destinato ad operare in Albania, nell'aprile 1939 assume il seguente organico: comando, reparto comando, I Gruppo da 100/17, II Gruppo da 75/27, III Gruppo da 75/13, ro"' Batteria controaerei da 20 mm. Il 15 aprile 1939 prende il nome di 27° Reggimento Artiglieria « Cuneo >) per l'inquadramento in tale divisione.
Viene sciolto il 22 novembre 1943 dopo aver combattuto contro i tedeschi nelle isole Cicladi. Si ricostituisce il 1° marzo 1948 quale 27° Reggimento Artiglieria da Campagna Controcarri «Legnano)) per trasformazione del 13° Reggimento Artiglieria Controcarri « Legnano >> formato a Milano il 1° aprile 1947 con reparti. provenienti dal Gruppo di Combattimento « Legnano )> . Subisce in seguito varie trasformazioni assumendo, nel 1952, prima la denominazione cli 27° Reggimento Artiglieria Controcarri di Corpo d'Armata e poi quella di 27° Reggimento Artiglieria Pesante Campale; nel 1957 quella di 27° Reggimento Artiglieria Pesante Campale Semovente. II 20 aprile 1964 cambiati compiti e dipendenze assume il nome di 27° Reggimento Artiglieria Pesante Semovente.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
Vi partecipa la 6" Batteria già del 6° Reggimento, distinguendosi a Custoza il 24 giugno. PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
1915: il comando ed i Gruppi I e II operano in Valtellina e in Val Camonica; il III Gruppo, assegnato alla 3" Armata, è impiegato sul fronte orientale e si distingue nella conquista del S. Michele. 1916: il I e il II Gruppo danno il loro contributo al contenimento dell'offensiva austriaca nel Trentino e alla successiva controffensiva; il III Gruppo partecipa alla occupazione di Gorizia, poi nel dicembre rientra al reggimento e si schiera in Val Camonica.
1917: nel giugno il 27°, riunito, viene impegnato nella zona di Corno Cavento, dall'ottobre al dicembre prende parte ai combattimenti conseguenti alla offensiva austro - tedesca e al ripiegamento sul Piave. 19r8: dal maggio partecipa attivamente alle azioni ,di Cima Presena, Cima Zigolan, Passo del Monticello, Sella del Tonale; nel corso della battaglia di Vittorio Veneto, superati gli sbarramenti del Tonale e di Val Chiesa, le batterie del reggimento, ultimate le munizioni, si organizzano in squadroni a cavallo e, lasciati i serventi con i pezzi in posizione, partecipano all'inseguimento dell'avversario: scendono in Val di Sole, sbarrano la strada di Madonna di Campiglio, risalgono al Colle della Mendola e puntano su Bolzano ove entrano il 6 novembre.
AFRICA ORIENTALE
(1935 - 36)
Fornisce a reparti mobilitati per la Libia e l'Etiopia 23 ufficiali e 655 uomini. SECONDA MONDIALE
(1940 -45)
1941: destinato sul fronte greco - albanese, nel gennaio partecipa alle operazioni schierandosi nella zona di Vlatoria, Spilea, Vunoj; lungo la costa meridionale dell'Albania. Nella notte sul 18 aprile un reparto di for-
mazione del reggimento prende parte all'inseguimento del nemico che viene annientato nei combattimenti di Hoxliay. Ultimate le operazioni viene impiegato in zona <li occupazione nelle isole Cicladi.
1942 - 4 3: dislocato nelle isole Ciel adi, a Samo e Nasso, assolve il compito di difesa costiera e controaerei della zona. Dopo l'armistizio dell'8 settembre i reparti dislocati nelle isole lottano contro i tedeschi fino agli ultimi di novembre.
COMANDANTI 27"
REGGIMENTO
ARTIGLIERIA
DA
CAMPAGNA
27° REGGIMENTO ARTIGLIERIA CoNTROCARRI DI
(1952)
(1912- 34)
CORPO D'ARMATA
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Col. Camillo Pizzocaro
Tito Lanzoni Francesco Calini Ettore Capuano Rodolfo Bianchi d'Espinosa Mario Gaggini Paride Negri Antonio Formisano
27° REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE CAMPALE (1
952 - 57)
Col. Col. Col. Col.
Camillo Pizzocaro Grissanto Mulas Angelo Solarino Giuseppe Razzini
27" REGGIMENTO ARTIGLIERIA DI DIVISIONE DI FANTERIA ( 1934 - 35)
27° REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE CAMPALE SEMOVENTE ( 1957 - 64)
Col. Antonio Formisano 27°
REGGIMENTO
ARTIGLIERIA
«LEGNANO»
( 1 935- 39)
Col. Antonio Formisano Col. Giovanni Battista Guccione Col. Giuseppe Mancinelli 27° REGGIMENTO ARTIGLIERIA « CUNEO )> ( 1939
-
43)
REGGIJ\IENTO
CoNTROCARRI
27°
Giuseppe Razzini Guido Ippolito Michele Palladino Antonio Grossi Manlio Capriata Guido Bellagamba Luigi Spagna
REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE SEMO-
VENTE
Col. Roberto N asi Col. Rinaldo Fiore Vernazza Col. Bruno Lucini 27°
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
ARTIGLIERIA
«LEGNANO»
DA
CAMPAGNA
(1948 - 52)
Col. Emilio Formichi Remy de Turicque Col. Paolo Ducros Col. Camillo Pizzocaro
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
(1964)
Luigi Spagna Adriano Guerrieri Vittorio Di Costanzo Oscar Martinelli Luigi Tola Renato Lodi Ferruccio Zagnoli Gaetano Pellegrino Dario Visintin
SEDI
1912 - 63 Milano FESTA
15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
52° REGGIMENTO ARTIGLIERIA PESANTE « Domino e domo »
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito il I luglio 1916 a Padova, in attuazione della circolare 9 giugno, quale 52° Reggimento Artiglieria da Campagna è formato da due gruppi con personale e materiale in parte rimpatriati dalla Libia, in parte tratti dai Reggimenti 2°, 8°, 14° e 27° ,da Campagna. Sciolto al termine della prima guerra mondiale è ricostituito il 25 febbraio 1935 a Messina con la denominazione di 52" Reggimento Artiglieria « Peloritana ( 2•) », a seguito del trasferimento in Etiopia del 24° Reggimento Artiglieria « Peloritana >>; rimane in vita fi no al 9 dicembre 1936. 'Costituito nuovamente il I ottobre 1938, come 52° Reggimento Artiglieria «Torino>>, alla data del IO giugno 1940 è così formato: comando, reparto comando, I Gruppo da 100 / 17, 0
0
II e III Gruppo da 75/27, IOa Batteria controaerei da 20 mm. Nel febbraio 1943, a seguito degli eventi bellici, il reggimento, rimasto con il 10% degli effettivi, viene sciolto in terra di Russia. Il successivo 1° giugno 1943, il 159° Reggimento Artiglieria della Divisione di Fanteria « Veneto >>, dislocato nei pressi di Gorizia, cambia la denominazione in 52° Reggimento Artiglieria « Torino », che resta in vita sino allo scioglimento del 13 settembre 1943. Il 1° maggio 1947 si ricostituisce in Acqui quale 52° Reggimento Artiglieria da Campagna Controcarri «Cremona», che, divenuto nel 1951 52° Reggimento Artiglieria da Campagna, dal 1° luglio 1953 muta compiti e armamento e si trasforma in 52° Reggimento Artiglieria Pesante.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
1916: riceve il battesimo del fuoco durante la 6" battaglia dell'Isonzo partecipando all'azione sul S. Marco contro la munita linea fortificata austriaca. Nell'ottobre le batterie del reggimento concorrono alle azioni nel tratto Sober - Vertojba (8., battaglia dell'Isonzo) e, nel novembre, a quelle sul S. Marco. 1917: prende parte alla 10• e n • battaglia dell'Isonzo e nel novembre, al termine del ripiegamento al Piave, si schiera sul Montello.
1918: impegnato nel giugno durante la battaglia del Piave concorre ad impedire al nemico l'attraversamento del fiume nelia zona di Nervesa; dal 27 ottobre partecipa alla battaglia di Vittorio Veneto, ed il 30 ottobre, a sera, passato il Piave raggiunge a marcia forzata Vittorio Veneto. Il 1° novembre spara gli ultimi colpi a Fadalto.
SEOONDA MONDIALE
(1940-45)
1940: raggiunge la zona d'impiego a S. Bartolomeo del Cervo, in Liguria, il 19 giugno.
1941: partecipa alle operazioni sul fronte orientale dal 6 al 18 aprile e, successivamente, viene impiegato in territorio di occupazione nella zona di Spalato, a Mostar, Makarska, Kinn, da dove rientra in Patria il r7 giugno. Ne) luglio> inquadrato nel CSIR, si trasferisce sul fronte russo e prende parte alle battaglie offensive di Tschigirn, di Starije, Koidaki, al forzamento del Dnjeper, alla conquista di Gorlowka; è impegnato infine nel corso della offensiva russa del Natale. Merita per il suo compcrtamento la medaglia di bronzo al valor militare. 1942: partecipa all'avanzata fino al Don e ai combattimenti difensivi del dicembre a Malo e Nowo Orlowka. Durante il ripiegamento
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I DOMINO E DOMO L
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STEMMA DEL 52° REGGIMENTO ARTIGLIERI A PESANTE
•
Descrizione araldica
Scudo: Interzato in palo. Nel primo troncato: a} d'azzurro alla muraglia cimata di tre torri,
la cen trale più alta, muraglia e torri merlate alla ghibellina, il tutto :d'argento, aperte, finestrate e murate di nero, terrazzate di verde, b) di rosso alla croce d'oro; nel secondo d'argento alla burella d'azzurro posta in banda ed al torello furioso, troncato d'oro e d'azzurro; nel terzo troncato: a) partito, il 1" fasciato di rosso e di argento di sei pezzi, il 2° di nero al braccio posto in palo rivestito del primo campo con la mano di carnagione sostenente una palla d'oro; sulla partizione una spiga d'oro fogliata di verde di due pezzi, b) d'oro all'aquila spiegata, di nero. sostenente una lepre al naturale, posta sotto un capo d'argento alla croce patente di rosso. Il tutto abbassato al capo d'oro col quartier franco di azzurro caricato di un trid ente d'Ucraina. d'oro. Ornamenti esteriori: Su llo scudo il fregio dell'Arm a di artiglieria, specialità pesante. con l'indicazione del numero del Reggimento su piastrina d'argento, sormontato da un elmo posto di profilo, cimato di tre foglie di quercia d'oro ed accompagnato sotto da due nastri d'azzurro. dei quali uno fil ettato d'oro a destra, posti annodati nel fregio e svolazzanti ai lati dello scudo. Sotto lo scudo, su lista d'argento con le estremità bifide di nero bordate d'oro, il motto: " DOMINO E DOMO» (D.P.R. 27 ottobre 1956)
subisce gravi perdite in vari scontri e in particolare negli aspri combattimenti di Arbusowo per rompere l'accerchiamento.
1943: continua il ripiegamento nella steppa
conducendo aspri e sanguinosi combattimenti che hanno termine a T sherkowo il 16 gennaio allorché, forzato l'accerchiamento, s1 neongiunge con reparti amici.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA n'ORo - Decreto 31 dicembre 1947 « Già decorato di medaglia di bronzo per le azioni compiute sul fronte orientale durante il primo anno della campagna di Russia, sfolgorava vittorioso nella rapida avanzata dal Bulawin al Don nel luglio 1942. Dalle salde posizioni raggiunte sul Don il 52° Reggimento Artiglieria portava più volte le sue batterie a sostenere anche altri settori, concorrendo efficacemente a rafforzare anche reparti alleati. Sopraggiunto il duro inverno russo e con esso una poderosa offensiva ,del nemico a largo raggio, il 52° Reggimento Artiglieria, gareggiando in disciplina e valore con gli altri reparti della divisione, battendo continuam ente il nemico in una prima azione di ripiegamento, portava in salvo i suoi pezzi nonostante la scarsezza della sua scorta di carburante. Avendo però dovuto cedere tutta la benzina rimasta, ai carri armati alleati che scortavano la divisione, trasformava tutti i suoi artiglieri in fanti, ,dopo aver sacrificato ad uno ad uno i suoi pezzi non senza prim a averli resi inefficienti. Assediato una prima volta in una zona fortemente battuta, lanciava i superstiti all'assalto alla baionetta, riuscendo a rompere il cerchio. Dopo una lunghissima marcia durata oltre 36 ore a ,d igiuno, fra i mortali tormenti di una bassissima temperatura, gli artiglieri superstiti, combattendo sempre come fanti fra i fanti , raggiungevano un altro più arretrato caposaldo entro cui, nuovamente accerchiati, tenevano fronte al nemico
per ben ventiquattro giorni. Rotto infine anche questo secondo accerchiamento, i resti del reggimento, ridotti appena al 10% degli effettivi, riuscivano con altra epica m arcia a ricongiungersi coi resti della propria armata. Il glorioso Stendardo, colpito più volte col proprio colonnello comandante dal fuoco delle artiglierie e mortai nemici, bruciava entro l'autovettura frantumata, sparendo così nella mischia come il simbolo di un mitico eroe trasumanato dal fuoco (Malo e Nowo Orlowka, Bogutschar, Wiatschenkawa, Monastyrschina, Peseka, Merkulow, Demidow, Ssuow, Arbusowo, Tsherkowo, luglio 1942 - gennaio 1943) ». MEDAGLIA
DI
BRONZO - Decreto 13 dicembre
1948 « Nel corso di successive battaglie offensive e poi nella protezione delle proprie fanterie divisionali schierate su importanti posizioni difensive, assumendo il rischio delle linee più avanzate, e amalgamando all'ardimento dei battaglioni il valore dei propri gruppi, ha opposto alla rabbiosa pervicaeia di nemico agguerrito e soverchiante la fermezza di animo e l'abilità di capi e gregari, ai cui sacrifici dappertutto è stato premio il successo (fronte russo : Starije, Koidaki, Obuchowskije, Gorianowskye, Ssofjewka, Rykowo, Ubpshischtsche, Chazepetowka, Jelenowka, Stazione Bulawin, Junikomunard, Boskowka, Malo Orlowka, Nowaja Orlowka, agosto 1941 - maggio 1942) » .
MEDAGLIE D'ORO AL V ALOR MILITARE T enente Cappellano Don Pasquale De Barbieri: Russia, 26 dicembre 1942
Tenente Colonnello Nicola Russo : Russia, 1942 - 1 954
COMANDANTI
52° REGGIMENTO (1916 - 18)
ARTIGLIERIA
DA
Col. Gaetano Beretta Col. Angelo M arolda
52° REGGIMENTO ARTIGLIERIA (1935 - 36)
Col. Giuseppe Migliorati Col. Archimede Novelli Col. Eugenio Dc Martino
CAMPAGNA
(( PELORITANA (2"') ))
52° REGGil\IENTO (1951 -53)
52°
52" REGGIMENTO ARTIGLIERIA « TORINO » ( 19.38 43) Col. Salvatore Bartiromo Ten. Col. Renato Barbara (int.) Col. Luigi Podio Col. Giuseppe Ghiringhelli Col. Ulisse Rosati Ten. Col. Nicola Russo Ten. Col. Camillo Giorio REGGIMENTO
ARTIGLIERIA
CONTROCARRI « CREMONA
ll
DA
CAMPAGNA
Col. Eugenio De Martino
Col. Adelchi Borzi Ten. Col. Enrico Barberini (int.)
52°
ARTIGLIERIA
DA
CAMPAGNA
(1947-51)
Ten. Col. Alessandro Boselli (int.)
REGGIMENTO ARTIGLIERJA PESANTE
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Umberto Pagnoni Giuseppe Sainmarco Renzo Giuliano Giovanni Dc Gennaro Attilio Alberto Alfredo Messeri Giacomo Garis Marcello Galleani d'Agliano Fernando Ruco Oberto Marrama Vittorio Danza Aurelio Panzavolta Giannicola Davi Gino Amati Francesco Arvat
SEDI
1953 - 62 Alessandria
1935 - 36 Messina 1938 - 43 Civitavecchia 1947 - 53 Acqui
1962
Brescia
FESTA 15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
(1953)
=IDE~toLo s p Ezz o LA su pERBA Au DE;.' A~
STEMMA DEL 1" REGGIMENTO ARTIGLIERIA CONTROAEREI Descrizione araldica Scudo: D'argento alla freccia fiammeggiante posta in banda. Ornamenti esteriori: Sullo scudo il fregio dell'Arma di artiglieria, specialità controaerei, con l'indicazione del numero del Reggimento su piastrina d'argento, sormontato da un elmo posto di profilo, cimato di tre foglie di quercia d'oro. Sotto lo scudo, su lista d'argento con le estremità bifide di nero bordate d'oro, il motto: «
(D.P.R. 9 luglio 1953)
DEL VOLO SPEZZO LA SUPERBA AUDACIA »
1° REGGIMENTO ARTIGLIERIA CONTROAEREI PESANTE « Del volo spezzo la superba audacia
>>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito a Roma, per effetto della legge I I marzo 1926, per trasformazione del VII Gruppo artiglieria controaerei, con il nome di 8° Centro Controaerei, assume in breve l'assetto di unità organica pari a reggimento. L'organico del centro al 1° gennaio 1927 prevede un gruppo autocampale, su due batterie da 75/27 controaerei; un gruppo da posizione, su due batterie da 76 / 45; un reparto fotoelettricisti, su due compagnie. Il 1° giugno 1930 il centro assume la deno· minazione di 1° Reggimento Artiglieria Con· troaerei Autocampale, conservando lo stesso organico e lo stesso armamento.
0
Il I gennaio 1934 assume il nome di I 0 Reggimento Artiglieria Controaerei. All'inizio della seconda guerra mondiale viene mobilitato su tre gruppi. L'8 settembre del 1943, a causa degli eventi bellici determinati ,dall'armistizio, il reggimento viene sciolto. Si ricostituisce a Chieri il 1° luglio 1947 e assume il nominativo di 1° Reggimento Artiglieria Controaerei Leggera. In data 1° luglio 1951 acquisisce altri materiali e cambia il precedente nome in quello di 1° Reggimento Artiglieria Controaerei Pesante.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME AFRICA ORIENTALE
(1935. 36)
Il reggimento mobilita e invia in Africa Orientale, in un primo tempo, una batteria da 75/27 controaerei e, subito dopo l'inizio delle ostilità, un comando di gruppo, due batterie da 75/ 27 controaerei e una sezione fotoelettrica. SECONDA MONDIALE
(1940 · 45)
1940: il reggimento schiera tre gruppi il VII,
il XIV, il XXI nelle zone ,di Susa, Pinerolo e Rivoli Torinese, con il compito della difesa controaerei delle retrovie .delle truppe operanti. 1941: i gruppi vengono impiegati, a seconda delle necessità, a difesa di punti e zone sensibili del territorio nazionale in Piemonte. I 942 • 4 3: inquadrato nella 4a. Armata si trasferisce in Francia dove effettua la difesa controaerei della Provenza meridionale.
COMANDANTI
8°
CENTRO ARTIGLIERIA CoNTROAEREI
(1926- 30)
Col. Alfredo Magnaghi Col. Rosolino Ottaviani
1°
REGGIMENTO ARTIGLIERIA CoNTROAEREI AuTOCAMPALE ( 1930 ·
33)
Col. Rosolino Ottaviani Ten. Col. Amedeo Fusco (int.) Col. Giuseppe Reale
I
0
REGGIMENTO ( 1 934
ARTIGLIERIA
· 43)
Col. Giuseppe Reale Col. Cesare Benelli Col. Augusto Moretto Col. Carlo Inverardi Col. Delfo Dc Ranieri Ten. Col. Mario Gentile (int.) Col. Emìlio Caprioglio
CoNTROAEREI
l
I
0
REGGIMENTO ARTIGLIERIA CoNTROAEREI LEGGERA
I 0 REGGIMENTO ARTIGLIERIA CoNTROAEREI
(1947-51)
SANTE
Col. Giuseppe Cesare Carboni Col. Domenico Mjchelotti Ten. Col. Aldo Zignoli (int.) Col. Francesco Nigra
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
(1951)
Francesco Nigra Ugo Navarro Salvatore Meli Matteo Brescia Vincenzo Farese Carlo Araneo Giuseppe Nuccia
SEDI
1926 - 33 Roma 1933- 36 Rivoli Torinese 1936 - 43 Vercelli
1947 Chieri 1947 Albenga
FESTA 15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
PE-
STEMMA DEL 2" REGG IMENTO ARTIGLIERIA CONTROAEREI
Descrizione araldica Scudo~ D'argento alla freccia scoccante dall'arco teso da due braccia nude, il tutto al naturale; col capo d'argento alla croce di rosso attraversata da un lambello d'azzurro di tre pendenti. Lo scudo bordato di rosso. Ornamenti esteriori: Sullo scudo il fregio dell 'Arma di artiglieria, specialità controaerei con la indicazione del numero del Reggim ento su piastrina d'argento, sormontato da un elmo posto di profilo. cimato di tre fog lie di quercia dì oro. Sotto lo scudo, su lista d'argento con le estremità bifide di nero bordate d'oro, il motto: «
(D:P.R. 29 maggio 1954)
IN ALTO MIRANDO»
2° REGGIMENTO ARTIGLIERIA CONTROAEREI PESANTE <<
In alto mirando»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito in Napoli, per effetto ,della legge marzo 1926 per trasformazione dell'VIII Gruppo controaerei, assume il nome di ro" Centro Artiglieria Controaerei. Il suo organico, in questo primo periodo, è limitato, oltre al comando del centro, ad un gruppo con incarichi addestrativi. Il I giugno 1930 assume il nome di 2° Reggimento Artiglieria Controaerei Autocampale e si articola su: un gruppo autocampale da 75/27 controaerei, di due batterie; un gruppo da posizione .di due batterie da 76/ 45 ; un reparto fotoelettricisti, di due compagnie autocarreggiate, cui nel giugno 1931 si aggiunge II
0
un gruppo autocampale da 75/27 controaerei di stanza a Palermo. Il r" gennaio 1934 cambia nome in quello di 2° Reggimento Artiglieria eontroaerei. Nel maggio 1943, a seguito degli eventi bellici, il reggimento v~ene sciolto mentre si trova in zona di operazioni in Tunisia. Il I giugno 1947 sì ricostituisce in Mantova con il nome di 2° Reggimento Artiglieria Controaerei Leggera. Il 30 giugno 1951, dopo aver acquisiti nuovi materiali, cambia la sua denominazione in quella di 2° Reggimento Artiglieria Controaerei Pesante. 0
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D 'ARME AFRICA ORIENTALE
(1935- 36)
Vi partecipa con due batterie controaerei da posizione, costituite e inviate su quel fronte nel marzo 1936.
SECONDA MONDIALE
(1940 -45)
1940: il reggimento con i Gruppi XIV, XVIII e XLIII in organico e con altri posti alle sue dirette dipendenze operative}organizza, fin dal luglio, la difesa controaerei della fascia costiera da Tripoli a Bengasi e a Tobruk.
1941: effettua la difesa controaerei del porto, dell'aeroporto e di altri punti fissi nella zona di Tripoli. 1942: nel marzo si trasferisce a difesa della piazza militare di Bengasi e, nel giugno - luglio, nella zona di Tobruk. Nel dicembre inizia la difesa controaerei mobile delle truppe in ripiegamento su El Agheila. 1943: continua la difesa controaerei delle truppe operanti attraverso le tappe di Sirte, Gheddahia, Misurata, Homs, Mareth fino al maggio.
COMANDANTI 10° CENTRO ARTIGLIERIA CoNTROAEREI
(1926-
Col. Giacomo Castagna Col. Silvio Brancaccio
30) Col. Emilio Bucci 2° TOCAMPALE
REGGIMENTO
ARTIGLIERIA
( 1934 - 43)
2° REGGIMENTO ARTIGLIERIA CoNTR:OAEREI Au-
(1930 - 33)
Col. Silvio Brancaccio Col. Luca De Luca
Col. Emilio Bucci -
639 -
CoNTROAEREI
Col. Achìlle Rosica Col. Vittorio de Paris Col. Romeo Marcello Camera Col. Italo Lener Ten. Col. Arnaldo Prato (int.) Col. Achille Battaglia Ten. Col. Luigi Serra 2°
2°
REGGIMENTO ARTIGLIERIA CONTROAEREI LEGGERA (1947- 51) Col. Ugo de Simone Col. Camillo Rivetti Col. Claudio de Bonis
REGGIMENTO ARTIGLIERIA CoNTROJ\EREI PESANTE (1951) Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Claudio de Bonis Alfonso Lamattina Arrigo Cheli Ettore Frattarolo . Giacomo Lombardo Antonio Purpura Gaetano Brusà Sì!vio Avetta Giovanni de Cristofaro
SEDI
1947 Mantova
1926 - 43 Napoli FESTA
15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
3° REGGIMENTO ARTIGLIERIA CONTROAEREI PESANTE « Hostium frangimus alas »
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito in Firenze, per effetto della legge 1926, con elementi del disciolto 9'' Reggimento Artiglieria Pesante, assume il no me di 7° Centro Artiglieria Controaerei. Il suo organico comprende due gruppi: uno campale e uno da posizione, ciascuno su due batterie. Il 1° giugno 1930 cambia nome in J° Reggimento Artiglieria Controaerei Autocampale su due gruppi autocampali e due reparti fotoe1ettricisti. Il 1° gennaio 1934 assume il nome di J° Reggimento Artiglieria Controaerei. Ali 'inizio del secondo conflitto mondiale il r 1 marzo
0
reggimento ,diventa centro di mobilitazione di raggruppamenti, gruppi e batterie controaerei destinati, sia ai reparti operanti dei diversi scacchieri operativi, sia alla difesa del territorio nazionale. Nel maggio 1943, a causa degli eventi bellici determinati dalle operazioni in Tunisia, si scioglie. Il I maggio 1947 si ricostituisce in Merano con il nome di J° Reggimento Artiglieria Controaerei Leggera. Il 1° settembre 1951, assume il nome di J° Reggimento Artiglieria Controaerei Pesante. 0
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME AFRICA ORIENTALE
(1935- 36)
Vi partecipano due batterie: una da 75 / 27 controaerei, sul fronte somalo> una da 75/27 da posizione, sul fronte eritreo. SEOONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1940: partecipa, nel giugno, a!le operazioni sulla frontiera occidentale. Nel luglio trasferisce il DVIII Gruppo in Francia per la difesa controaerei di Antibes e di Carqueirann.
1941: nel giugno il reggimento su tre gruppi si trasferisce in Sicilia ,dove viene impiegato per la difesa controaerei di Porto Empedocle. 1942: continua la difesa controaerei nella zona di Porto Empedocle fino al dicembre. 1943: il 19 gennaio il reggimento con i Gruppi XXXV e DIV sbarca in Tunisia e prende parte alle operazioni nella zona fino al maggio. Il DV Gruppo rimane schierato a Porto Empedocle fino all'agosto.
COMANDANTI
7° CENTRO ARTIGLIERIA CoNTROAEREI ( 1926 - 30) Col. Gino lnvernizzi Col. Guido Giovannozzi 3°
REGGIMENTO ARTIGLIERIA CoNTROAEREI AuTOCAMPALE
(1930 - 34)
Col. Guido Giovannozzi Col. Arrigo Ramalli
3°
REGGIMENTO
ARTIGLIERIA
( 1 934-43)
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Arrigo Ramalli Gino Riccomi Federigo Vannetti Luigi Paolocci Enzo Ricci Edoardo Giannini Enzo Ricci
CoNTROAEREI
3°
REGGIMENTO ARTIGLIERIA CoNTROAEREr LEGGERA
3°
(1947-51)
REGGIMENTO ARTIGLIERIA CoNTROAEREI SANTE
Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Col. Federico Bonelli Col. Ugo Pietrantonio
(1951)
Ugo Pietrantonio W erther Gramazio Alcibiade Galeazzi Salvatore Salvati Renato Capoceli Nicola de Leo
SEDI 1927- 43 Firenze 1947- 48 Merano
FESTA
15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
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STEMMA DEL 4° REGGIMENTO ARTIGLIERIA MISSILI CONTROAEREI
Descrizione araldica Scudo: D'argento alla croce di rosso attraversata in capo dal lambello d'azzurro di tre pendenti. Il primo quarto troncato d'argento e di verde, alla burella d'azzurro posta in banda e caricato in cuore dall'arma di Ucraina d'oro. Ornamenti esteriori: Sullo scudo il fregio dell 'Arma di artiglieri a, specialità controaerei, con l'indicazione del numero del Reggimento su piastri na d'argento, sormontato da un elmo posto di profilo. cimato di tre fog lie dì quercia d'oro. ed accompagnato sotto da un nastro d'azzurro svolazzante ai lati dello scudo. Sotto lo scudo, su list a d'argento con le estremità bifide di nero bordat e d'oro, il motto : «
(D.P.R. 18 dicembre 1951 l
CONTRO L'ALA AVVERSA»
4° REGGIMENTO ARTIGLIERIA MISSILI CONTROAEREI << Contro
l'ala avversa>)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito il 1° novembre 1926 in Peschiera, in esecuzione della legge n. 396 in data II m arzo 1926, quale 4° Centro Artiglieria Controaerei, viene ordinato su due gruppi e un reparto fotoelettricisti. Il 1° giugno 1930 assume la denominazione di 4° Reggimento Artiglieria Controaerei Autocampale e la seguente form azione : due gruppi autocampali, ciascuno su due batterie, e due reparti fotoekttricisti. N ell'ottobre 1934 prende il nome di 4° Reggimento Artiglieria Controaerei. Nell'agosto 1936 vengono disciolte le sezioni fotoelettricisti e costituite squadre di ascoito di gruppo. Il 2 settembre 1939 viene mobilitato su cinque gruppi e nel · m ese successivo costituisce un altro gruppo.
Dall'aprile 1942 è trasformato in 4° Raggruppamento Artiglieria Controaerei e inquadra i seguenti reparti: cinque gruppi da 75/ 46, di cui due già al fronte alle di pendenze del Comando Ar tiglieria del CSIR; quattro batterie controaerei da 20 mm. Sciolto dopo 1'8 settembre 1943 viene ricostituito in Albenga il 1° gennaio 1947 e assume la denominazione di 4° Reggimento Artiglieria Controaerei «Mantova )) . Il 30 giugno del 1951 acquisisce altro materiale e . cambi a ancora il nome in quello di 4° Reggimento Artiglieria Controaerei Pesante. Il I ottobre 1964 mutati com piti e ordinamento diviene 4° Reggimento Artiglieria Missili Controaerei. 0
CAMPAGNE DI G UERRA E FATTI D'ARME A FRICA ORIENTALE
(1935 - 36)
D a] 15 settembre 1935 al 12 luglio 1936 il reggimento viene mobilitato. Il ro marzo 1936 trasferisce in Cirenaica due batterie da posizione. SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1940: il reggimento inquadrato nella 1• Armata partecipa alle operazioni sul fronte occidentale con tutti i suoi gruppi. Il 28 giugno invia il XVII e XXII Gruppo in Africa Settentrionale. 1941: l'XI Gruppo prende parte all e operazioni sul fronte greco - albanese. 1942: il raggruppamento, dal giugno in Russia, partecipa all'avanzata dal Donez al Don. Durante l'offensiva avversari a dell'agosto, set-
tembre e dicembre agisce prevalentemente in azioni controcarri e oppone una strenua resistenza, durata trenta giorni, all'aeroporto di Gartmischewka, poi, per altri ventisette giorni è assediato a T schertkO\-vo. A Maltschewskaja gli artiglieri difendono i cannoni all'arma bianca contro la fanteria e la cavalleria avversaria e a Millerowo, accerchiati, parteci pano volontariamente al combattimento a fianco dei fanti resistendo per ventun giorni all'urto nemico. Per il valore dimostrato durante tutta la campagna la Bandiera del raggruppamento viene insignita della medaglia di bronzo.
1943-" nel gennaio, rotto l'accerchiamento, si ,dirige verso Woroschilowgrad da dove i pochi superstiti rientrano in Patria. Riordinato viene di nuovo impiegato nella difesa contro.aerei nella zona di Mantova.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL V ALOR MIL1T ARE
MEDAGLIA Dr BRONZO - Decreto 31 dicembre 1 947 « Reggimento controaerei da 75/ 46 e da 20 mod. 35, assicurava durante la campagna, la protezione controaerei al Comando di Armata, ai campi di aviazione, ai centri logistici. Iniziatasi l'azione offensiva del nemico, le sue batterie si trasformano in batterie controcarro e in nobile gara con quelle divisionali e controcarro, opponevano la più strenua resistenza nell'impari lotta contro le masse corazzate nemi-
che che dilagavano intorno alle località difese. Numerosi carri venivano arrestati davanti alle posizioni delle batterie che, al campo di Gartmischewka, a Tschertkowo, a Maltschewskaja, a Millerowo resistevano per settimane a fianco <lei resti delle divisioni, scrivendo pagine magnifiche di valore e di sacrificio (fronte russo: Rossosch, Gedjuische, Kantomirowka, Mankowo, Kalitwonskaja, Tschertkowo, Maltschewskaja, Millerowo, Woroschilowgrad, luglio 1942- gennaio 1943) >>.
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE
Capitano Bruno Camandone: Russia, 24 dicembre 1942 COMANDANTI
4° CENTRO ARTIGLIERIA CoNTROAEREI (1926- 30)
4° REGGIMENTO ARTIGLIERIA CoNTROAEREI (( MANTOVA)) (1947- 51) Magg. Pietro Picca (int.) Magg. Francesco Muscarà (int.) Col. Giovanni Piacentini Magg. Mario Giovenco (int.) Col. Giuseppe Salvati
Ten. Col. Giuseppe Pavesi Col. Marco Scazzola
4°
REGGIMENTO ARTIGLIERIA CoNTROAEREI AuTOCAMPALE (1930 - 34) Col. Ottavio Bollea Ten. Col. Iginio Salvetti (ìnt.) Col. Emilio Pinto
4"
REGGIMENTO ( 1 934- 42 )
ARTIGLIERIA
CoNTROAEREI
Col. Emilio Pinto Ten. Col. Gaetano Alagia (int.) Col. Paolo Fantazzini Col. Vincenzo Catalano Col. Francesco De Villa Magg. Antonio Di Lorenzo (int.) Col. Giuseppe di Martino
4°
RAGGRUPPAMENTO ARTIGLIERIA CoNTROAEREI ( 1 942- 43) Col. Giuseppe di Martino
4° REGGIMENTO ARTIGLIERIA CoNTROAEREI PESANTE (1951 - 64) Col. Antonio Alfaro - Degan Ten. Col. Cirino De Maria (int.) Col. Antonio Marini Col. Giuseppe Ferrante Col. Aldo Bassignano Col. Teresio Pelizza Col. Pasquale Sammarco
4°
REGGIMENTO ARTIGLIERIA MISSILI CONTROAEREI (1964) Col. Pasquale Sammarco Col. Filippo Gandolfì Col. Bartolomeo Macchiarelli Col. Giovanni Macchi Col. Girolamo Drei Col. Ermanno Pozzi
SEDI Peschiera 1926 1926-43 Mantova Albenga 1 947 1 947 - 51 Cervignano del Friuli
1951 - 55 Riva del Garda 1955 - 68 Verona 1968 Mantova
FESTA 15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (19r8)
5° REGGIMENTO ARTIGLIERIA MISSILI CONTROAEREI «
Inter nubes detonans hostem exterret }>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito il 15 dicembre 1926 in Pescara. in esecuzione della legge sull'ordinamento dcll' u marzo 1926, quale 9° Centro Artiglieria Contl'oaerei, viene ordinato su un gruppo autocampalc e un reparto fotoelettricisti. Nel 1930, il I aprile, riceve dal 6° Centro Controaerei un gruppo autocampale e un reparto fotoelettricisti e il 1° giugno assume la denominazione di 5° Reggimento Artiglieria Controaerei Autocampale con la seguente formazione: I e II Gruppo autocampale, I e II Reparto fotoelettricisti. Preso il nome di 5° Reggimento Artiglieria Controaerei nell'ottobre 1934, dal 6 settembre 1935 al 12 luglio 1936 è mobi litato per l'esigenza in Africa Orientale. Il 1° settembre 1939 il reggimento si mobilità 0
su quattro Gruppi ......, IV, VI, XIV e XIX - e dal 25 maggio 1940 è posto alle dipendenze del Comando Artiglieria dell'Armata del Po. Nell' agosto 1940 il XIV Gruppo viene trasferito al 2° Reggimento ed è sostituito dal XV già del 1°; nel corso del 1941 si costituisce il XXXVI Gruppo che nel!' anno successivo prende parte alle operazioni sul fronte russo con il 4° Raggruppamento Controaerei. Sciolto 1'8 settembre 1943 è ricostituito in Pisa il 1° luglio 1947 con il nome di 5° Reggimento Artiglieria Controaerei «Folgore>>; dal 1° febbraio 1951 si trasforma in 5° Reggimento Artiglieria Controaerei Pesante. Il 1° agosto 1964, mutati compiti e ordinamento, diviene 5'' Reggimento Artiglieria Missili Controaerei.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D' ARME AFRICA ORIENTALE
(1935 - 36)
Dal 6 settembre 1935 al 12 luglio 1936 il reggimento è mobilitato e si trasferisce con il Comando e il VI Gruppo (già I) a Gela, con il XIV Gruppo (già II) a Comiso. SECONDA MONmALE
(1940 - 45)
r940: il 5° è impegnato nella difesa ciel territori.o nazionale nel canavesano in Piemonte ad eccezione del VI Gruppo, trasferito in Africa Settentrionale e sciolto nel dicembre, e dei Gruppi IV e XIX inviati in Albania. 1941: i Gruppi IV e XIX trasferiti sul fronte rusw alle .dipendenze del CSIR inizialmente vengono impiegati per la protezione di unità clelle Divisioni « Pasubio >l e «Torino}) in mo-
vimeoto verso il fronte. Nel settembre, il IV partecipa con la « Pasubio l} alla manovra di Petricowka e, in ottobre, il XIX attraversa il Nipro e si pone a difesa del Comando dd CSIR. Il giorno di Natale è particolarmente impegnata la r"' Batteria del XIX che reagisce anche ad attacchi della cavalleria avversaria disperdendola. 1942: i due gruppi svolgono, fino ad aprile, una intensa attività controaerei a difesa di comandi, reparti, attrezzature logistiche e campi d'aviazione; dal luglio passano a far parte del f Raggruppamento Controaerei, unitamente al XXXVI Gruppo di nuova formazione.
r943: i tre gruppi rientrano alla sede di Padova in aprile ove si riordinano e vengono impiegati per la difesa locale.
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STEMMA DEL
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REGGIMENTO ARTIGLIERIA MISSILI CONTROAEREI Descrizione araldica
Scudo: Interzato in palo. Nel 1° inquartato alla croce d'argento sull'inquartatura caricata
in cu ore dal leone d'oro di S. Marco: al troncat o di verde alla testa di cinghial e rivo lta al naturale e di azzurro al torrione emergente da un mare fluttuoso, il tutto al naturale. b) e e) di azzurro pieno, d) d'argento alla croce di rosso; nel 2" troncato: a) fasciato d'azzurro e d'argento di S pezzi, b) di oro, alla burella di azzurro posta in banda accompagnata in capo dal tridente d'Ucraina d'azzurro; nel J• d'argento, al palo di rosso caricato da due filetti in palo d'azzurro, abbassato ad un capo d'argento alla croce di rosso. Ornamenti esteriori: Su llo scudo il fregio dell'Arma di artiglieria, speciali tà controaerei. con l'indicazione del numero del Reggimento su piastrina d'argento, sormontato da un elmo posto di profilo, cimato di tre fog lie di quercia d'oro. Sotto lo scudo, su lista d'argento con le estremità bifide di nero bordate d'oro, il motto : " INTER NUBES DETONANS HOSTEM EXTERRET • (D.P.R. 3 aprile 1960)
COMANDANTI
9° CENTRO ARTIGLIERIA CoNTROAEREI (1926- 30) Ten Col. Giuseppe Bove Col. Vitantonio Modugno
5° REGGIMENTO ARTIGLIERIA ((FOLGORE)) (1947- 51)
CoNTROAEREI
Col. Carlo Ravnich Col. Ottavio Gila
5° REGGIMENTO ARTIGLIERIA CoNTRoAEREI AuTOCAMPALE (1930 - 34) 5° REGGIMENTO ARTIGLIERIA CoNTROAEREI PESANTE (1951 - 64)
Col. Vitantonio Moclugno Ten. Col. Leopoldo Scarienzi (int.) Col. Filippo Lacroix 5° REGGIMENTO (1934-43) Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
ARTIGLIERIA
Enrico Signorellì Arrigo Ramalli Federico Vannetti Vittorio Zatti Armando Chiarazzo Giovanni Giua Achille Battaglia Mario Lovadina Enzo Ricci Pasquale Caputo
Col. Emilio Santoro Col. Pasquale Sesti Ten. Col. Arnaldo Taddei Col. Francesco Stabile Col. Giovanni Tartaro
CoNTROAEREI
5° REGGIMENTO ARTIGLIERIA MrssrLI CONTROAEREI (1964) Col. Col. Col. Col. Col.
Luigi Calcagno Benedetto Ausiello Giuliano Michdi Angelo Mattesi Fausto Manunta
SEDI
1926 - 33 Pescara 1933 - 34 Palmanova 1934 - 43 Padova
1947 Pisa 1947- 49 Padova 1949 Mestre FESTA
15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
17° REGGIMENTO ARTIGLIERIA CONTROAEREI LEGGERA « Con forza e ardimento»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito in Novara il 1° novembre 1888, in esecuzione del decreto 29 agosto, assume il nome di 17° Reggimento Artiglieria da Campagna. E' forma to da otto batterie del 5° da Campagna. Il 29 febbraio 1912 cede il III Gruppo al 25" Reggimento Artiglieria da Campagna di nuova formazione. Durante la prima guerra mondiale il ,deposito del reggimento costituisce il 4° Raggruppamento Pesante Campale, i Gruppi obici pesan ii campali X, XIII, XVII, XXI, XXXVIII, CII e numerose batterie pesanti campali e d'assedio. Nell'ottobre 1934 prende il nome di 17° Reggimento Artiglieria di Divisione di Fanteria che, a partire dal 1° gennaio 1935, cambia in quello di 17° Reggimento Artiglieria della «Sforzesca» .
All'inizio del secondo conflitto mondiale è così costituito : comando e reparto comando, un gruppo da 100/ 17, due gruppi da 75/ 13, una batteria da 20 mm. A seguito degli eventi determinati dall'armistizio, 1'8° settembre 1943 il reggimento si scioglie. Viene ricostituito in Novara il 1° gen naio 1947 quale 17° Reggimento Artiglieria da Campagna. Dal I 0 luglio 1953, mutati compiti, armamento e dipendenze, diviene 17° Raggruppamento Artiglieria Controaerei D.A.T. e il 1° ottobre 1962 assume la denominazione di 17° Raggruppamento Artiglieria Controaerei. Disciolto il 31 gennaio 1964, viene ricostituito il 1° aprile dello stesso anno assumendo la denominazione di 17° Reggimento Artiglieria Controaerei Leggera.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME P RIMA D'IND IPENDENZA
848: la
(1848 - 49)
TERZA D'INDIPENDEKZA
Batteria, già 2" a cavallo, partecipa ai combattimenti di Mantova, il 19 aprile, a quelli di Pastrengo e a quelli di Goito il 30 maggio. l
2°
r 849: la stessa batteria è presente alla battaglia di Novara.
SECONDA 0'1NDI PENDENZA
(1859)
Vi partecipa la 3" Batteria, ex cito toscano. CENTRO- MERIDIONE
1..
dell'Eser-
(1860 - 61)
La 1" Batteria, ex 10" del 5° da campagna, partecipa all'assedio e alla presa di Capua da1 26 ottobre al 2 novembre.
La
1•
(1866)
Batteria (ex ro" del 5° da campagna)
è presente a Cus.toza, il 24 giugno, mentre la 3a (già 7" del 5° da campagna) e la 4a (già 9• del 5° da campagna) partecipano ai combattimenti di Bezzecca il 21 luglio e a quelli di Darfo. ERITREA
(1895 -97)
Costituisce ed invia in Africa nel marzo 1896 la 1" Batteria da montagna che partecipa ai combattimenti di Adua e di Cassala. Fornisce, inoltre, 139 uomini a vari servizi mobilitati.
LIBIA (19II - 12) Invia in Libia un comando di gruppo e due batt~ri~ e fornisce ad altri reparti mobi!itati 235 uomm1.
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/coN FORZA
ED ARDIMENTOl
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STEMMA DEL 17° REGGIMENTO ARTIGLIERIA CONTROAEREI LEGGERA
Descrizione araldica Scudo: Parti to semitroncato. Il primo di ro sso alla croc e d'argento col capo d'oro alla croce di rosso ; il secondo di rosso al palo nero caricato dell'elmo di Scanderbeg in oro cimato da una stella d'argento; il terzo d'azzurro al tri dente d'oro d'Ucraina accostato da due stelle d'argento. In cuore sul tutto uno scudetto d"azzurro al leone d'oro armato Jampassato di rosso tenente nelle branche un ramo di rosa fiorito al naturale. Ornamenti esteriori : Sullo scudo il fregio dell 'Arma di artiglieria, specialità controaerei, con l'indicazione del numero del Reggimen to su piastrina d'argento, sormontato da un elmo. posto dì profilo, cimato di tre foglie di quercia d'oro ed accompagnato sotto da tre nastri d'azzurro filettati d'arg ento svolazzanti ai lat i dello scudo: due a destra ed uno a sinistra Sotto lo scudo, su lista d'argento con le estremità bifide di nero bordate d'oro, il motto: ,, CON FORZA ED ARDIMENTO» (O.P.R. 6 giugno 1958)
PRIMA MONDIALE (1915 - 18)
SECONDA MONDIALE (1940 - 45)
1915: schiera i suoi gruppi, nel m aggi~, nella conca di Cortina d'Ampezzo e, dal giugno all'ao-osto, in Val Costeana, da dove partecipa ai ca°mbattimenti di Sasso di Stria il r7 giugno e di Col di Lana dal 17 al 21 luglio; in settembre si sposta in Val Grande e in Val Boite, da dove prende parte alle azioni di M. Piana e di Sclederbach il 22 ottobre.
1940: schierato nella zona di Clavière - Monginevro, è presente ,dal 10 al 25 giugno alle operazioni sul fronte occidentale. 1941: trasferito nel gennaio sul fronte greco albanese, si schiera nella zona di Marizai (pendici settentrionali dello Scindeli) da dove coopera, prima, a fermare l'avanzata nemica sulla Vojussa e poi, nell'aprile, alla conquista dello Scindeli, Trebescines e di Klisura. Per il comportamento tenuto durante la campagna il reggimento merita una medaglia d'argento. 1942: trasformato in reggimento motorizzato e inviato sul fronte russo, prende parte, nel luglio, ai combattimenti per la conquista della zona mineraria di Kransnij Lutsch (bacino del Donetz); nell'agosto, schierato sulla riva destra del Don, partecipa agli accaniti combattimenti per la difesa dei capisaldi di Jagodnij e Tschebotarewski j. Per la ferma .determinazione dimostrata dai reparti in queste azioni, la Bandiera viene fregiata di una seconda medaglia d'argento. N el dicembre, durante l'offensiva nemica, si prodiga per arrestare il dilagare dei mezzi corazzati nemici e spezzare la manovra di accerchiamento, ma è costretto ad arretrare e a balzi successivi si rischiera prima a Tschir e poi a Kamenka. Il 20 dicembre inizia l'obbligato ripiegamento attraverso la gelida steppa russa. Kiewskoje, Annenskij, Marjewka sono le successive tappe della ritirata prima di raggiungere retrovie sicure a Rijkowo. Per l'eroico comportamento tenuto dal reggimento nello sventare gli attacchi nemici e nel superare le resistenze avversarie, alla Bandiera del reggimento viene conferita la terza medaglia d'argento.
1916: sempre schierato su posizioni di alta montagna in Val Grande, partecipa, nel giugno, alle azioni per la conquista di M. Cadini e Croda dell'Ancona e, nel settembre, alle operazioni per l'occupazione di C. Forarne e di Forcella Travenanzes. 191 T è presente il 24 agosto all'azione su M. Santo e, nel settembre, dalle posizioni di C. Gargaro, ai combattimenti per la conquista di S. Gabriele; trasferito nei pressi di Caparetto, nell'ottobre, combatte alle falde di M. Matajur. Nell'ottobre - novembre la 3", 5", i' e 24"' Batteria postate prima a Madonna della Rocca e poi a Ponte di Vidor, durante e dopo il ripiegamento al Piave, proteggono efficacemente la fanteria impegnandosi anche in violenti corpo a corpo con l'avversario.
1918: dal gennaio al giugno rimane schierato nella zona a nord cli Monastier - Fornaci da dove prende parte nel giugno alla battaglia del Piave e nell'ottobre, dalle posizioni di Monastier - Capo d'Argine, alla battaglia di Vittorio Veneto. AFRICA ORIENTALE (1935 - 36) Fornisce 8 ufficiali e 150 soldati ad alcuni reparti mobilitati.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA D'ARGENTO - Decreto 13 dicembre 1948 « Per la bella, eroica condotta delle sue batterie che dalla linea avanzata delle fanterie, no-
nostante le gravissime perdite <li uomini e materiali, con inesausta tenacia, con indomita fede, opponevano con tutte le armi a loro disposizione incrollabile barriera all'avanzare del nemico, fiaccandone in lunghi diuturni combat-
timenti, le forze e precludendo ad esso ogni possibilità di successo. Gareggiando con fanti e camicie nere, dividevano con loro, l'onore del sangue versato per la Patria e la gloria duramente conquistata (Marizai, Mali Scindeli, Klisura, fronte greco, 13 febbraio-17 aprile 1941)>>.
va col sangue la nobiltà della sua missione, sintetizzata nel motto « col fante e per il fante», e confermava con una nuova pagina di gloria, la suprema dedizione alla Patria (fiume Don, Jagodnij, Tschebotarewskij, fronte russo, 1731 agosto 1942) ».
MEDAGLIA D'ARGENTO - Decreto 27 ottobre 1950 << Superbo
reggimento di artiglieria impegnato per più giorni in aspri combattimenti sul Don e nei caposaldi di Jagodnij e di Tschebotarewskij, ha condiviso coi fanti fatiche, sacrifici e glorie contenendo e quindi fiaccando la furia offensiva nemica. Costretto dalle alterne vicissitudini della lotta a successivi arretramenti pur privo di mezzi di traino, non cedeva i pezzi che trascinava lungamente a braccia, con tenace spasmodica volontà, per dare ancora ai fanti appoggio di fuoco tempestivo ed efficace. Sempre fiero delle antiche tradizioni, consacra-
MEDAGLIA D'ARGENTO - Decreto 31 dicembre 1947 << Durante quindici giorni di accaniti combattimenti nella steppa ed in pieno inverno, per rompere l'accerchiamento ,del nemico, gli artiglieri del "17° Artiglieria Sforzesca", in nobile gara di eroismo e sacrificio coi fanti della Divisione portavano nella lotta il prezioso e costante contributo del fuoco delle loro batterie trasportate al seguito con inauditi sforzi, riuscendo ad aprire alla fanteria la via della vittoria (fronte russo, 18 - 31 dicembre 1942) ».
COMANDANTI
17°
REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA (1888 - 1934) Col. Sebastiano Marcarini Col. Andrea Cabal Col. Lodovico Rosnati Col. Costantino Costantini Col. Attilio Vitali Col. Francesco Marci.ani Col. Antonino Campo Col. Giacinto Camoletto Col. Augusto Bacchelli Col. Eugenio Pastore Col. Luigi Bregoli Col. Rodolfo Bianchi D'Espinosa Col. Alberto Terziani Col. Antonio Cozzolino Col. Italo Maggiori
17° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DI D1vISIONE FANTERIA (1934) Col. Italo Maggiori
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Alessandro Gloria Francesco Sciavo Attilio Tomaselli Achille Tirindelli Gino Marini Giulio Bottari Giovanni Fiore
17° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA ( 1 947- 53) Col. Col. Ten. Col. Col.
Giuseppe Piana Aldo Beolchini Col. Giuseppe Rotolo Giuseppe Milner Ettore Gervaso
17°
DI
17° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DELLA (( SFORZESCA» ( 1 935 -43) Col. Italo Maggiori
- 650 -
RAGGRUPPAMENTO ARTIGLIERIA CoNTROAEREI D.A.T. (1953 - fo)
Col. Adalberto Ripa Col. Giacomo Lombardo Col. Mariano Marra Ten. Col. Edmondo Cavanna Col. Carlo Mancuso Ten. Col. Alfredo Rocca
17° REGGIMENTO ARTIGLIERIA CoNTROAEREI LEG·
Ten. Col. Ercole Bertoni Col. Alessandro Marcheggiano
17° RAGGRUPPAMENTO
GERA (1964)
ARTIGLIERIA CoNTROAEREI
(1962-64) Col. Alessandro Marcheggiano Col. Ezio Giannone
Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Dino Salsilli Carlo Delitala Pasquale Di Cerbo Enzo Malaguti Mario Foglia Francesco Pavoni
SEDI 196! - 63 Savona 1964 - 72 Bologna 1972 Brescia
1888 - 1920 Novara 1920- 21 Monfalcone 1921 - 53 Novara 1953 - 61 Lodi
FESTA 15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
l 8° REGGIMENTO ARTIGLIERIA CONTROAEREI LEGGERA i< Magis magisque >)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito in L'Aquila il 1° novembre 1888, in esecuzione della- legge 20 agosto, assume il nome di 18° Reggimento Artiglieria da Campagna. Lo formano otto batterie tratte dal 6° da Campagna. Il 1° febbraio 1915 concorre con il III Gruppo alla costituzione del 31° Reggimento da Campagna. Nell'ottobre 1934 prende il nome di 18" Reggimento Artiglieria di Divisione di Fanteria che cambia poi, l'anno seguente in quello di 18" Reggimento Artiglieria del << Gran Sasso>). Dall'aprile 1935 all'agosto 1936 viene mobilitato per l'esigenza Africa Orienta]e su tre gruppi da 75/ 13, dei guaii uno ricevuto dal 13° da Campagna. Nel giugno 1935 il deposito del reggimento ricostituisce il 44° da Campagna su tre gruppi e nel settembre 1937 cede il II Gruppo per la ricostituzione del 45° da Campagna.
Il ro giugno 1940 assume il nome di 18° Reggimento Artiglieria <<Pinerolo,, e inquadra, oltre al comando e reparto comando, un gruppo da 100/17, uno da 75/27, uno da 75/13 e una batteria da 20 mm. L'u settembre 1943, in seguito agli avvenimenti determinati dall'armistizio, si scioglie mentre si trova in territorio oltremare. Ricostituito il 15 marzo 1947 a Fossano quale 18" Reggimento Artiglieria da Campagna Controcarri rimane in vita fino al 1° luglio 195r. Il 1° giugno 1952 si forma nuovamente a Roma con il nome di 18° Reggimento Artiglieria da Campagna. Sotto la data del I giugno 1953 il reggimento muta compiti e armamento trasformandosi in 18° Reggimento Artiglieria Controaerei Pesante. Nel 1963 acquisisce nuovi materiali controaerei e con essi la denominazione di 18° Reggimento Artiglieria Controaerei Leggera. 0
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
Le batterie della IV Brigata dell'allora 6° Reggimento Artiglieria partecipano alla battaglia di Custoza del 24 giugno e a guella di Borgoforte dal 6 al 18 luglio. Per l'energia e la capacità con cui agiscono alla battaglia di Custoza meritano una medaglia di bronzo. V
Concorre alla formazione della 9"' Batteria che, inviata in Eritrea nel marzo 1896, combatte ad Adua. Fornisce, inoltre, a vari servizi mobilitati, un ufficiale e 90 uomini.
Fornisce ad alcuni reparti mobilitati 16 ufficiali e 363 uomini.
PRIMA MOJ\'DIJ\LE
(1915 - 18)
191 5: schierato nella zona di Latisana, Casarsa, Ruda, prende parte, nel giugno, all'azione per il passaggio dell'Isonzo e, dall'agosto all'ottobre, schierato a S. Pietro d'Isonzo partecipa all'azione offensiva di M. Sei Busi. 19r6: nel maggio coopera ai combattimenti difensivi di Monfalcone e nell'agosto a quelli di S. Michele e di Doberdò.
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STEMMA DEL 18° REGGIMENTO CONTROAEREI LEGGERA
Descrizione araldica Scudo: Partito. Il 1° tagliato alla traversa d'oro: a) d'argento all'aquila di rosso, b) d'azzurro ai due monti al naturale posti sopra una campagna di verde, attraversata da un fiume, il tutto al naturale sormontato dalla costellazione dell'Orsa Maggiore d'argento; il 2° troncato : a) di rosso alla banda in divisa d'azzurro attraversata da due sciabole al naturale poste in decusse, quella di destra a lama dritta, quella di sinistra a lama arcuata, il tutto sormontato da un listello d'argento alla scritta « Custoza » di nero, b) partito, nel primo di rosso all'elmo di Scanderbeg d'oro, nel secondo fasciato d'azzurro e d'argento di sei pezzi. Ornamenti esteriori: Sullo scudo il fregio dell'Arma di artiglieria, specialità controaerei leggera, con l'indicazione del numero de l Reggimento su piastrina d'argento, sormontato da un elmo posto di profilo, cimato di tre foglie di quercia d'oro ed accompagnato dai nastri indicativi delle ricompense al valore di cui il Reggimento ha t itolo di fregiarsi. Sotto lo scudo, su lists d'argento con le estremità bifide d'oro, il motto: «
(D.P.R. 12 marzo 1973)
MAGIS MAGISOUE
»
1917-" nel gennaio, dalle posizioni di Merna, prima, e Nogaredo poi, prende parte a tutti i combattimenti locali svoltisi a S. Grado di Merna, V eliki Kribak e, nel maggio, postato a Oppacchiasdla, alla offensiva carsica. Si:hierato sugli speroni del Krn (M. Nero) viene coinvolto, nell'ottobre, dalla irruzione nem1ca e accerchiato; durante una breve ma intensa lotta le batterie si difendono .fino all'esaurimento delle munizioni. 1918: rientrato al fronte, nel giugno, dopo un periodo di riordinamento, viene impiegato a sud del Montello e poi da Val Lagarina partecipa nell'ottobre all'offensiva finale. AFRICA ORIENTALE (1935 - 36) Partecipa a tutte le operazioni inquadrato nella Divisione << Gran Sasso» e in modo particolare ai combattimenti nella zona di Dembeguinà, Af Gaga, Scirè.
SECONDA MONDIALE (1940 -45)
1940: inquadrato nella Divisione « Pinerolo», partecipa dal 10 al 25 giugno alle operazioni sulla frontiera occi.dentale. 1941: inviato, nel gennaio, sul fronte greco albanese, prende parte alla battaglia difer.isiva in atto e combatte a Val Desnizza, Mali Scindeli, Trebescines, Monastero. Trasferito, nel1' aprile, sul fronte albanese - jugoslavo, viene impiegato sul Lago di Ocrida e Bilishti. Per il suo comportamento merita una croce di guerra alla Bandiera. Terminate le operazioni rimane dislocato in Balcania. 1942 - 43: sempre dislocato in Balcania, partecipa alle operazioni antiguerriglia fino all'8 settembre e poi a quelle contro i tedeschi dal 9 all'n settembre 1943.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA DI BRONZO - Decreto 6 dicembre 1866 « Le batterie seppero, malgrado circostanze critiche, agire in modo energico ed efficace (Custoza, 24 giugno 1866) )), (Alla IV Brigata del 6° Reggimento Artiglieria da Campagna).
CROCE DI GUERRA - Decreto 31 dicembre 1947 « Nel corso di molteplici operazioni in settori importanti e delicati del fronte greco, interveniva prontamente, fattore essenziale dei successi delle nostre fanterie, con potenti e precisi concentramenti di fuoco, seminando lo sgomento nel dispositivo nemico, spezzandone
l'urto e frustrandone i preparativi per un immi-nente attacco. Durante l'offensiva .finale, con ardito schieramento dei suoi gruppi su posizioni avanzate sconvolgeva e fiaccava la resistenza del nemico d i cui sventava una minacciosa manovra verso altro settore tenuto da una nostra grande unità. Sul fronte jugoslavo, spianava, col suo dinamico apporto, la via alla vittoria. Magnifico e intrepido complesso di armi e di volontà, onusto <li antiche tradizioni di gloria conquistava alla sua Bandiera lo splendore di nuove memorabili gesta (Val Desnizza, I - 13 febbraio; Mali Scindeli, 13 - 2 2 febbraio; Trebescines, Monastero, 9 - 19 marzo; Lago di Ocrida, Bilishti, 9 - 19 aprile r94r) )).
COMANDANTI 18° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA (1888 - 1934)
Col. T en. Col. Col.
Col. Pasquale, Scorpione -
653 -
Leonardo Tixon Col. Pietro Pro netti Alberto Morelli di Popolo Pio Tortello
Ten. Col. Carlo Fedi (int.) Col. Camillo Suquet Col. Livio Spezzaferro Ten. Col. Arturo Troiani (int.) Col. Giovanni N urra
Col. Adriano Gazzano Col. Luciano Primo Secco Col. Adriano De Bru Col. Ernesto Pittaluga Col. Ugo Carpi Col. Tullo Bellacchi Col. Enrico Patrizi Col. Carlo Montalto Magg. Vincenzo Cione (int.) Col. Carlo Bergera Col. Carlo Santangelo Col. Curio Barbasetti di Prun Col. Riccardo Balocco Col. Francesco De Rose 18°
18°
CONTROCARRI
(1934)
GRAN
0
Col. Col. Col. Col. Col.
SAS-
Col. Francesco De Rose Ten. Col. Armando Lubrano Ten. Col. Nicola Ciampa Ten. Col. Emanuele Bianco di S. Secondo Col. Adelchi Mucciacciaro ARTIGLIERIA
ARTIGLIERIA
DA
CAMPAGNA
REGGIMENTO ARTIGLIERIA CoNTROAEREI PE-
SANTE
(1935- 40)
rd REGGIMENTO (1940-43)
CAMPAGNA
Col. Giovanni D' A vossa 18°
REGGIMENTO ARTIGLIERIA DEL ((
SO»
DA
(1947- 51)
18° REGGIMENTO (1952 - 53)
Col. Francesco De Rose 18°
ARTIGLIERIA
Col. Mario Pastore Col. Giovanni Calzolari Col. Alfonso Meomartini
REGGIMENTO ARTIGLIERIA nr D1v1s10NE DI
FANTERIA
REGGIMENTO
(1953-63)
Umberto Valentini Leonardo Mancini Roberto Berio Aldo Sacco Renato Della Bella
18° REGGIMENTO ARTIGLIERIA CoNTROAEREI GERA (1963)
« PINEROLO»
Ten. Col. Giuseppe De Blasio Col. Mario Abeille Col. Roberto Nasi
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Renato Della Bella Luigi Conte Riccardo Borsarelli Eraldo Manfrini Vito Modugno Carmelo Alongi G. Franco Toscano
SEDI 1952 - 53 Roma 1953 - 54 Foligno 1954 Rimini
1888 - 1943 L'Aquila 1947 Fossano 1947- 51 Udine
FESTA
15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
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STEMMA DEL 121° REGGIMENTO ARTIGLIERIA CONTROAEREI LEGGERA
Descrizione araldica Scudo: Tagliato. Nel primo partito d'oro e di rosso alla fascia d'azzurro caricata dell'arma d'Ucraina in oro; nel secondo d'argento pieno. Ornamenti esteriori: Sullo scudo il fregio dell'Arma di artiglieria, specialità controaerei, con l'indicazione del numero del Reggimento su piastrina d'argento, sormoo1tato da un elmo posto di profilo, cimato di tre foglie di quercia d'oro ed accompagnato sotto da un nastro d'azzurro filettato d'argento uscente dal fregio e svolazzante ai lat i dello scudo. Sotto lo scudo, su lista d'argento con le estremità bifide di nero bordate d'oro, il motto: «
LA FEDE E' SCINTILLA DEL MIO FUOCO »
(D.P.R. 26 settembre 1954)
121 ° REGGIMENTO ARTIGLIERIA CONTROAEREI LEGGERA « La fede è scintilla del mio fuoco >l
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito il 1° maggio 1941 dal deposito ciel 21° Reggimento Artiglieria assume il nome cli
Reggimento Artiglieria di Divisione di Fanteria. Nel febbraio 1942 viene assegnato alla Divisione cli Fanteria «Ravenna» dalla quale prende il nome di 121° Reggimento Artiglieria « Ravenna l>. Nel giugno dello stesso anno è inviato sul fronte russo con i seguenti reparti: comando e reparto comando; I e II Gruppo da 75/18 ; XXVIII Gruppo da 105/28; 303" Batteria da 121°
20 mm; dal luglio successivo inquadra anche una batteria con trocarri da 75 / 32 (la 71 il). Si scioglie 1'8 settembre 1943, in seguito agli avvenimenti determinati dall'armistizio. Viene ricostituito il 1 ° marzo 1951 in Reggio Emilia con il nome di 121° Reggimento Artiglieria da Campagna. Il 15 giugno 1953 muta compiti e armamento e si trasforma in 121° Reggimento Artiglieria Controaerei Pesante. Acquisiti nuovi materiali, nel 1970, assume la denominazione di 121° Reggimento A rtiglieria Controaerei Leggera.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME $EOONDA MONDIALE
(1940-45)
al fronte russo, impiegato in appoggio alle fanterie della divisione, fronteggia validamente con il fuoco dei suoi pezzi la continua pressione avversaria nel settore del II Corpo d'Armata partecipando alla prima e seconda battaglia del Don rispettivamente in agosto e dicembre. Sopraffatta una batteria e immobilizzate dal gelo le altre, ripiega combattendo. 1942:
1943: nel gennaio, costituito un gruppo di formazione, continua la lotta sul Donez bat-
tendosi con i fanti in capisaldi improvvisati. Il reggimento segue poi le sorti della Divisione «Ravenna», sempre impegnato in aspri e violenti combattimenti, fino al rientro in Italia nell'aprile. Per l'eroico comportamento dei suoi reparti, alla Bandiera del reggimento viene conferita una medaglia d'argento. Riordinatosi in Piemonte, viene impiegato nel giugno nella difesa costiera della Toscana e schierato nella zona di Massa Marittima in appoggio alla XIV Brigata Costiera.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL V ALOR MILITARE MEDAGLIA
n'ARGENTO - Decreto 31 dicembre
1947
« Schierato a difesa di un importante settore, nel corso di violenti attacchi condotti dal nemico con notevoli superiorità di forze, cooperò efficacemente con le fanterie in perfetta fusione di animi e di intenti. All'offesa nemica portata da aerei e da artiglierie, contrappose
sempre la sua forza distruttrice potenziata da abilità tecnica, sereno sprezzo del pericolo, sublime spirito di abnegazione. Coinvolto nel1' azione delle fanterie vide i suoi eroici artiglieri gareggiare con i fanti nel contrassaltare il nemico e, con indomabile spirito di sacrificio, strappargli ripetutamente la vittoria (Russia: fiume Don - fiume Donez, agosto 1942 gennaio 1943) )).
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Caporale Armando Tortini: Russia,
II
dicembre r942
COMANDANTI I2I
0
REGGIMENTO ARTIGLIERIA DI DIVISIONE DI
FANTERIA
0
I2I REGGIMENTO ARTIGLIERIA CoNTROAEREI PE-
(r94r -42)
SANTE
Col. Giacomo Manfredi
I2I
0
REGGIMENTO
ARTIGLIERIA
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
((RAVENNA))
(194 2 - 43) Col. Giacomo Manfredi
I2I
0
REGGIMENTO ARTIGLIERIA
(r95 1 -
DA
CAMPAGNA
l2I
53)
0
(r953-70)
Al.fiero Fontaine Matteo Giuliano Pietro Marino Arnaldo Casali Roberto Candilio Giovanni Tommasi Ademaro Baruffa Ennio Bellei
REGGIMENTO
LEGGERA
ARTIGLIERIA
(1970)
Col. Ennio Bellei Col. Mario Alvina Col. Corrado Lamborghini
Ten. Col. Ezio Capitani (int.) Col. Ildebrando Baglione Col. Gui,do Ridol.fi
SEDI r95 r - 52 Reggio Emilia 1952 - 53 Modena
1953 Bologna
FESTA
15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
CoNTROAEREI
1° RAGGRUPPAMENTO ARTIGLIERIA CONTROAEREI D .A.T. « Vigilo i cieli della patria)>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito presso il deposito del 13° Reggimento Artiglieria da Campagna in data 1° novembre 1949, per effetto della circolare del
28 ottobre, assume il nome di
1°
Raggruppa-
mento Artiglieria Controaerei D.A.T.
COMANDANTI Col. Claudio de Bonis Col. Vittorio Silva
Col. Giovanni Campagna Ten. Col. Francesco Milo (int.) Col. Giovanni Piacentini
SEDI 1949 Anzio
FESTA
15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
-657-
2° RAGGRUPPAMENTO ARTIGLIERIA CONTROAEREI D.A.T. « Ala nemica schianto ,>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito, in Savona, il 1° luglio 1951, per effetto della circolare del 13 gennaio, assume
il nome di 2° Raggruppamento Artiglieria Controaerei D.A.T.
COMANDANTI Magg. Gianpaolo Rossi (int.) Col. Francesco Milo Col. Carlo Butera
Col. Aldo Ziglioli Ten. Col. Gianpaolo Rossi (int.) Col. Alessandro Marcheggiano
SEDI
1951 Savona FESTA
15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
- 658 -
IALL',IALA NEMICA IL PATRIO Cl EL PRECLUDO I I,,,.....
STEMMA DEL 3" REGGIMENTO ARTIGLIERIA CONTROAEREI DAT Descrizione araldica Scudo: Inquartato. Nel primo e quarto d'argento alla croce di rosso; nel secondo e terzo d'azzurro, alla banda d'argento caricata della scritta Libertas in nero, col capo d'Angiò. Sul tutt o uno scudetto d'argento al gri fo di ros so. Ornamenti esteriori : Sullo scudo, il fregio dell'Arma di artiglieria, specialità controaerei. con l'indicazione del numero del Reg gimento su piastrina d'argento, sormontato da un elmo pos to di profi lo, cimato di tre fogl ie di quercia d'oro. Sotto lo scudo. su li sta d'argento con le estremità bifid e di nero bordate d'oro, i l motto: «
ALL'ALA NEM ICA IL PATRIO CIEL PRECLUDO"
(D.P.R. 17 dicembre 1953)
3° RAGGRUPPAMENTO ARTIGLIERIA CONTROAEREI D.A.T. « All'ala nemica il patrio ciel precludo»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito in Bologna, presso il 155° Reggimento Artiglieria da Campagna, il 1° novembre 1951, per effetto della circolare del r6 ot-
tobre, assume il nome di J" Raggruppamento Artiglieria Controaerei D .A.T.
COMANDANTI Magg. Giuseppe Virgilio (int.) Col. Werther Gramazio Col. Ezio Capitani Col. Nicola Carparelli
Col. Col. Col. Col.
Matteo Esposito Filippo Sciortino Augusto Varino Dino Salsilli
SEDI
1951 Bologna FESTA
15 giugno : anniversario della battaglia del Piave (1918)
131° REGGIMENTO ARTIGLIERIA CORAZZATA « Fulmineo fuoco di fulminea mole»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito in Cremona il 20 aprile 1939 quale I 31° Reggimento Artiglieria di Divisione Coraz.zata « Centauro)) viene or<linato, inizialmente, su due gruppi motorizzati. Il 28 ottobre 1940 ha la seguente formazione: comando, reparto comando, I, II e III Gruppo da 75 / 27, t e 8" Batteria contro aerei da 20 mm. Nel marzo 1942 il 131°, dopo ripetute modifiche organiche, assume il seguente ordinamento: I e II Gruppo motorizzato da 75/27, III Gruppo motorizzato da 105/28, V e VI Gruppo semovente da 75/18, i' e 8" Batteria controaerei da 20 mm.
Il reggimento, con l'adozione delle artiglierie semoventi, inizia la propria trasformazione in unità corazzata ed a fine novembre 1942 inquadra oltre il I, II e III Gruppo motorizzato, il DLIX Gruppo semovente da 75/ 18, il DII Gruppo autocannoni da 90 / 53 e la 3" e 4" Batteria controaerei da 20 mm. Nell'aprile 1943, in Tunisia, il 131° al pari .delle altre unità della Divisione « Centauro ll, viene sciolto dopo l'ultima strenua resistenza. Il reggimento viene ricostituito il 1° maggio 1951 in Bracciano con il nome di 131° Reggimento Artiglieria Corazzata.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA MONDIALE
(1940-45)
1940: inviato sul fronte greco - albanese si distingue in Val Drino e in Val Vojussa; nei primi di dicembre ha parte notevole nel contenimento dell'offensiva avversaria nella zona di Kalidelvinaki, Tervat e Tepeleni. 1941: nel gennaio - febbraio, chiamato ad agire frazionato in vari settori del fronte per arginare l'offensiva nemica, viene <li nuovo riunito nel marzo e impiegato in appoggio al1' azione offensiva iniziatasi nel settore Trebescines - Monastero - Bubesi. In aprile, in vista dell'azione contro la Jugoslavia) viene spostato prima nella zona di Scutari e poi sul fronte da
dove, 1'8 aprile, partecipa alle operazioni contro la Jugoslavia che lo portano, al termine dell'azione offensiva, a Ragusa. Nel giugno, rientra in Italia.
1942: destinato in Africa Settentrionale, raggiunge la zona delle operazioni solo con il DII Gruppo da 90/53 e una batteria da 20 mm subito impiegati nella zona di El Agheila. 194 J: nel febbraio, anche il resto del reggimento raggiunge la Tunisia. Nei combattimenti svoltisi nel settore di Guettar - Halfaya, con fuoco preciso e incessante dei suoi pezzi contende il terreno al nemico incalzante a Gabes, Gafsa ed infine nell'ultima resistenza sull'Uadi Akarit.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL V ALO R MI LIT ARE MEDAGLIA DI
BRoNzo - Decreto 16 luglio 1964
« In sei mesi di epica lotta nell'Epiro, in Al-
bania ed in Jugoslavia, spesso sotto il fuoco del-
la controbatteria avversaria e <lei mortai, i suoi artiglieri infransero l'impeto del nemico con tiri ravvicinati e precisi. Durante il ripiegamento, contribuì, col tiro a zero dei suoi pezzi, a 660 -
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IFULMINEO FUOCO ......., I
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STEMMA DEL 131° REGGIMENTO ARTIGLIERIA CORAZZATA Descrizione araldica Scudo: D'argento alla burella d'azzurro posta in banda, accompagnata nel primo da una granata all'antica dirompente e fiammeggiante " al naturale. Ornamenti esteriori: Sullo scudo il fregio dell 'Arma di artiglieria, specialità corazzata, con l'indicazione del numero del Reggimento su disco d'argento, sormontato da un elmo posto di profilo, cimato di tre foglie di quercia d'oro. Sotto lo scudo, su lista d'argento con le estremità bifide di nero bordate d'oro, il motto: «
FULMINEO FUOCO DI FULM INEA MOLE»
• (D.P.R. 28 ottobre 1953)
spezzare il cerchio di fuoco che l'agguerrito e baldanzoso nemico aveva creato. I suoi artiglieri, sovente coinvolti con i bersaglieri e i carristi in aspra lotta corpo a corpo, seppero valorosamente difendere i loro pezzi e morire su di essi. Nei combattimenti ,d i Ponte Perati, in
Val Vojussa, a Delijana Z ervat, S. Dimitrio, Scutari, lottando in fraterna cooperazione coi fanti, rifulse per tenacia e valore, mantenendo ovunque alte le nobili tradizioni dell' Artiglieria italiana (fronte greco, Albania, Jugoslavia, 28 ottobre 1940- 23 aprile 1941) l>.
AL MERITO CIVILE
MEDAGLIA DI BRONZO - Decreto
1°
,dicembre
1970 « In occasione di una violenta alluvione, si prodigava generosamente, con uomini e mez-
zi, in difficili ed estenuanti interventi di soccorso alle popolazioni colpite, contribuendo validamente a contenere e ridurre i disastrosi effetti della calamità (Provincia di Vercelli, 2 novembre- 20 dicembre 1968) )>.
COMANDANTI Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
REGGIMENTO ARTIGLIERIA DI Divis10NE CORAZZATA « CENTAURO >l (1939-43)
131°
Col. Mario Giglioli Col. Gian Felice Grosso Col. Ettore Pacetti 131°
REGGIMENTO ARTIGLIERIA CORAZZATA (1951)
Ten. Col. Riccardo !emina (int.) Col. Paolo Campanella Col. Vittorio Barengo Col. Alessandro Baduel Col. Napoleone Di Amato Col. Furio Paschetta
Leone Fontana Ugo Salvati Vincenzo Semeraro Francesco Venturi Fausto Maria Bortolani Pasquale Di Tonto Emilio Binelli Renzo De Meglio Vittorio de Castiglioni Pietro Cali go Emanuele Lazzarotti Pieralberto Galli Bruno Sforza Giovanni Ravenna
SEDI 1951 - 55 Verona 1955 Vercelli
1939 - 43 Cremona 1951 Bracciano
FESTA 15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
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132° REGGIMENTO ARTIGLIERIA CORAZZATA « Fulmineo e possente,,
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito in Rovereto il 1 ° febbraio del 1939 quale 1 32° Reggimento Artiglieria di Divisione Corazzata «Ariete,, con il concorso del V Gruppo del 4° Reggimento Artiglieria di C.A. e ,del V Gruppo del 5° Reggimento Artiglieria di C.A. Il 10 giugno 1940 il reggimento ha il seguente organico: comando, reparto comando, I e II Gruppo da 75/27, 7"' e 8" Batteria controaerei da 20 mm.
Nel maggio 1942 inquadra, oltre ai due gruppi da 75/27, il V e il VI Gruppo da 75/18 semovente, il IV Gruppo misto da 90 / 53 ed ha in rinforzo un gruppo eia 88 / 55. Unitamente alle altre unità della Divisione « Ariete ,, è sciolto nel novembre 1942, ,dopo aver preso parte alla battaglia di El Alamein. Ricostituito il 15 maggio 1949 in Pordenone, assume il nome di I 32° Reggimento Artiglieria Corazzata.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA .MONDIALE
ciamento, in retroguardia, ad Ain El Gazala, Mechili, Marsa Brega.
(1940- 45)
1941: prende parte alla riconquista della Cirenaica combattendo a El Mechili, ad Acroma e nel settore di T obruk. Nel novembre è impegnato in violenti scontri a Bir el Gobi e a Sidi Rezegh nel corso della battaglia della Marmarica e sbarra la via ai mezzi corazzati nemici che tentano il ricongiungimento con le forze assediate in Tobruk. Si distingue il 6 dicembre a El Adem e nei giorni che seguono durante la manovra di sgan-
1942: nel maggio il reggimento prende parte alla offensiva che porta l'armata italo - tedesca ad El Alamein, attraverso successive tappe dai nomi ormai famosi .di Bir el Harmat, Sigfed es Sidra, Dahar el Aslagh, Ponte dei Cavalieri, Bir Hacheim e Tobruk. Dal 23 ottobre al 4 novembre gli artiglieri del 132° sono impegnati nell'estrema impari lotta che costa al reggimento irreparabili perdite e merita alla Bandiera la medaglia d'oro.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA n'ORo - Decreto 13 marzo 1950 « Reggimento di artiglieria di una divisione
corazzata partecipò alla riconquista della Cirenaica, alla battaglia della Marmarica, all' avanzata in Egitto, scrivendo pagine di dedizione, di eroismo e di gloria, per l'ardore profuso nella lotta, compensando sempre deficienza di mezzi con ferrea volontà di vittoria. Con il fuo-
co preciso dei suoi cannoni, appoggiava e accompagnava carristi e bersaglieri alla conquista dell'obiettivo, incurante di ogni azione avversaria terrestre ed aerea tendente ad arrestarne lo slancio. In azioni dove la battaglia si frantumava in episodi di epica lotta di mezzi corazzati, in fraterno concorso con i carristi schierava i suoi semoventi spesso davanti ai carri stessi, arrestando con tiri ravvicinati l'impeto
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ci
FULMINEO E POSSENTE
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STEMMA DEL 132° REGGIMENTO ARTIGLIERIA CORAZZATA
Descrizione araldica Scudo: Trinci ato. Nel 1° d'azzurro alla rovere sradicata (Rovere to) d'oro; nel secondo di rosso alla fascia çl'argento attraversata da un portone aperto d'oro con l'architrave d'argento, sprangata di rosso, uscente da un fiu me nella pun ta al naturale (Pordenone) . Sulla t rinc iatura una banda nebulosa, d'argento. Il tu tto abbassa to al capo d'oro caricato del quartier franco d'azzurro. al silfio d'oro reciso e sormontato da una stella d'argento (Cirenaica). Ornamenti esteriori: Sullo scudo il fregi o dell'Arma di artigli eria, specialità corazzata, con l'indicazione del numero del Reggimento su una pias trina d'argento, sormonta to da un elmo cimato di tre fo glie di querci a d'oro. e accompagnato sotto da un nastro d'azzurro filettato d'oro uscente dal fregio e svolazzante ai lati dello scudo. Sotto lo scudo, su lista d'argento con le estremità bifide di nero, bordate di oro, il motto: «
(D.P.R. 17 febbraio 1951)
FULMINEO E POSSENTE »
avversario e unendosi poi agli stessi carri per inseguire gli avversari in ritirata o per opporsi in un granitico blocco a protezione delle nostre
colonne. Col suo eroico comportamento perpetuava le gloriose tradizioni del!' Arma (Africa Settentrionale, aprile 1941 - settembre 1942) ».
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Maggiore Giuseppe Romano: Africa Settentrionale, 8 aprile 1941 Tenente Mario Savini: Africa Settentrionale, aprile - dicembre 1941
Tenente Aldo Maria Scalise: Africa Settentrionale, 27 maggio 1942 Sottotenente Zefferino Bertelli: Africa Settentrionale, 3 maggio 1941
COMANDANTI l 32° REGGIMENTO
ARTIGLIERIA
CORAZZATA ((ARIETE))
DI
DIVISIONE
(1939-42)
Col. Menotti Chieli Col. Aurelio Forgiero Col. Giuseppe Pacca Ten. Col. Luigi Gaione Magg. Pasquale Infelise (int.) Col. Enzo Falconi Ten. Col. Carlo Kuntze (int.) Magg. Giuseppe Pasqualini (int.) Col. Ettore Mameli Ten. Col. Giuseppe Properzi
132° REGGIMENTO ARTIGLIERIA CORAZZATA (1949) Col. Antonio Duran
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Raffaele Starace Arturo Santomauro Carlo Ligonzo Umberto Fabbrini Ettore Brancato Andrea Cucino Luigi Bramante Carlo Gardini Rodolfo Rufino Massimo Olivieri Domenico Fornaci Domenico Pompegnani Luciano Lubrano Italo Zigaina Gabriele Starace Biagio Cacciala Carlo Coccia
SEDI 1963 Casarsa della Delizia
1939 - 42 Rovereto 1949- 63 Pordenone FESTA
15 grngno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
GRUPPO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA PARACADUTISTI (185° Reggimento Artiglieria da Campagna) « Come folgore sempre ed ovunque
>>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il r settembre 1941 viene costituito in Tarquinia il Reggimento Artiglieria di Divisione Paracadutisti ordinato su comando, reparto comando e tre gruppi da 47/ 32. Il 27 luglio 1942 la Divisione Paracadutisti si trasforma in Divisione ,di Fanteria « Folgore » e il reggimento assume il nome di J 85° Reggimento Artiglieria «Folgore» . L'8 dicembre 1942 in Africa Settentrionale, a seguito delle gravi per.dite subite in combattimento, il re<rnimento viene sciolto. bb 0
Il 26 maggio 1958 viene costituita a Livorno, quale erede delle tradizioni del 185° Reggimento Artiglieria, una batteria paracadutisti a cui viene attribuito il nome di Batteria di Artiglieria da Campagna Paracadutisti. Il I giugno 1963 la batteria si trasforma in gruppo e assume il nome di Gruppo Artiglieria da Campagna Paracadutisti. Al gruppo, dal 18 dicembre 1960, è stata affidata la custodia della Bandiera del reggimento decorata di medaglia d'oro al valor militare. 0
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SEOONDA
MONDIALE ( 1940
- 45)
1942: il reggimento giunge in Africa Settentrionale a fine luglio con le altre unità della Divisione «Folgore». I suoi gruppi vengono subito schierati sul fronte di combattimento e partecipano alla battaglia in corso di Alam el Halfa, alternando alle violente azioni di fuoco di. provetti artiglieri quelle non meno violente di coraggiosi fanti. Il III Gruppo si distingue in modo particolare nella notte fra il 3 ed il 4 settembre sostenendo dapprima un combattimento corpo a corpo contro elementi nemici infiltratisi nelle nostre linee, e, subito dopo, sventa con il fuoco
un attacco di carri armati infliggendo all' avversario notevoli perdite. Lo sforzo maggiore il reggimento lo sostiene durante la battaglia di El Alamein, con inizio dal 23 ottobre. Il comportamento superbo ed ammirevole degli artiglieri del 185° suscita la viva ammirazione anche degli avversari. Molte sono le perdite subite nei furiosi combattimenti cli quei giorni e, fra di esse, quelle di due dei tre comandanti di gruppo. Il pomeriggio del 6 novembre, circondato su posizioni senza riparo e senza via d'uscita, nel1' assoluta impossibilità di reagire per mancanza di munizioni, gli artiglieri del r85" cessano ogni resistenza dopo aver distrutte le armi.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL VA.LOR MILITARE
MEDAGLIA
D'ORO -
D ecreto 26 marzo 1963
« Reggimento Paracadutisti della gloriosa Divisione "Folgore", in unione alle aliquote di-
visionali ad esso assegnate, per tre mesi, senza soste, si prodigò valorosamente in numerose azioni offensive e difensive stroncando sempre l'impetuosa avanzata del nemico enorme-
mente superiore per numero e per mezzi. Nel-
!' epica battaglia di El Alamein, stremato per le perdite subite, cessato ogni rifornimento di acqua, viveri e munizioni, con la fede che solo il più sublime amor di Patria può generare, respingeva sdegnosamente, al grido .di "Folgore", ripetuti inviti alla resa, dimostrando in tal modo che la superiorità dei mezzi poteva soverchiare i paracadutisti d'Italia, piegarli mai.
Attraverso numerosi episodi di eroismo collettivi ed individuali, protraeva la resistenza fino al totale esaurimento di ogni mezzo di lotta imponendosi al rispetto e alla ammirazione dello stesso nemico, scrivendo cosl una delle pagine più fulgide per l'Esercito Italiano (Africa Settentrionale, 22 luglio - 12 ottobre 1942 ; battaglia di El Alamein) 23 ottobre - 6 novembre
1942) )),
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE
Sergente Maggiore Dario Pirlone: Africa Settentrionale, 24 ottobre r942
COMANDANTI Cap. Dario Orrù Cap. Giovanni Giostra
REGGI MENTO ARTIGLIERIA DI DIVISIONE PARACADUTISTI
(1941 -42)
Col. Ernesto Boffa
185° REGGIMENTO (1942)
GRUPPO ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA PARACADU-
ARTIGLIERIA
TISTI
((FOLGORE))
Cap. Giovanni Giostra Ten. Col. Alberto Cambi Magg. Gaetano Pellegrino Ten. Col. Franco Stocchi T en. Col. Serafino Favia Ten. Col. Peppino Uneddu T en. Col. Dario Orrù
Col. Ernesto Boffa BATTERIA DI ARTIGLIERIA DA CA~PAGNA PARACADUTISTI
(1963)
(1958- 63)
Cap. Franco Stocchi
SEDI
1966 - 68 Pisa 1968 Livorno
1941 - 42 Tarquinia 1958 - 66 Livorno FESTA
15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
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ARMA DEL GENIO
ARMA DEL GENIO
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il Genio è arma tecnica per eccellenza, il cui impiego facilita l'azione delle altre Armi. Per comprendere appieno tale definizione, basta riferirsi alle specialità sorte per soddisfare non soltanto le esigenze operative dell'Esercito sul campo di battaglia, ma anche quelle della normale vita dei reparti in tempo di pace. Tali specialità sono ,distinte dall'attributo, relativo a ogni singola attività s.volta: zappatori, minatori, artieri, pionieri, guastatori, ferrovieri, pontieri, lagunari, teleferisti, elettricisti, fotoelettricisti, colombofili, telegrafisti, radiotelegrafisti, trasmettitori, idrici, pompieri, motoristi, manovratori fluviali, elettrotecnici, fotografi, meccanici, mascheratori. Alcune sono ormai superate dallo sviluppo tecnologico, altre sono di recente istituzione e dotate di mezzi moderni, adeguati ai nuovi procedimenti d'impiego e ai mutati intendimenti operativi. Le prime unità del Genio, considerato come Arma con fisionomia propria, vengono costituite sul finire del secolo XVIII, all'inizio del quale, architetti e ingegneri dediti alla costruzione di rocche e di fortezze, impiego di mine e simili, dipendono dalle aziende delle fabbriche e delle fortificazioni e non sono soggetti a vincoli disciplinari. In Piemonte, nel 1726, gli ingegneri militari, in numero di 12, passano a far parte del Corpo di Artiglieria e nel 1752, per decreto di Carlo Emanuele III costituiscono il Corpo degli Ingegneri Militari di S.M., poi denominato, in data II giugno 1775, Corpo Reale degli Ingegneri. Tale ente non ha truppe alle dipendenze, sebbene nello stesso anno venga costituita una Legione degli Accampamenti e, nel 1793, un Corpo dei Guastatori. Il Corpo Reale viene sciolto dal giuramento di fedeltà al re di Sardegna il 9 dicembre 1798, in seguito all'occupazione francese del Piemonte. Nel 1800, con il ritorno dei francesi in Italia, è formato un Corpo degli Ingegneri, che
ha alle dipendenze una compagnia zappatori e una minatori le quali nel 1801 passano a far parte ,del genio m ilitare francese. Con la restaurazione, nel 1814, il Corpo Reale degli Ingegneri viene nuovamente costituito e l'anno seguente si forma una compagnia di zappatori. Il r maggio 1816 ha vita il Corpo Reale del Genio Militare e Civile, costituito da uno stato maggiore del genio, ,d a un battaglione di sei compagnie zappatori e una minatori, da un Genio Civile, equiparato ai gradi militari, per il servizio dei ponti, delle strade, delle acque e delle foreste. Nel 1817 il battaglione zappatori viene sciolto: cinque compagnie zappatori passano nell'artiglieria e nel corpo dei cacciatori; la Compagnia Minatori e la r" Zappatori diventano autonome; nel 1818 il genio civile si distacca da quello militare e prende un or,dinamento proprio; nel 1821 l'ultima compagnia zappatori passa anch'essa nell'artiglieria; rimane in vita soltanto quella minatori. Un decreto del 5 gennaio 1822 stabilisce che il comandante del Corpo debba avere il grado di maggiore generale; nel 1823, preso il nome di Corpo Reale del Genio, si costituisce un Consiglio del genio militare. Nel 1827 si ha una separazione netta tra la carriera strettamente tecnica attinente al servizio delle costruzioni e quella militare attinente al servizio delle truppe: gli ufficiali ai servizi tecnici, provenienti .dagli ingegneri civili e dai giovani con titoli accademici, appartengono allo stato maggiore dell'Arma, gli altri, provenienti da enti diversi o dai sottufficiali del genio, sono chiamati, ,d i solito, dei «minatori>> o degli « zappatori >>. In data 19 ottobre 1830 si forma un nuovo battaglione zappatori anch'esso su sei compagnie zappatori, ridotte quasi subito a due, e una minatori. Il 18 luglio 1837, il Corpo è riordinato su un Comando Generale, otto direzioni lavori, un battaglione zappatori. In previsione della ripresa della guerra contro l'Austria il 0
30 settembre 1848, viene costituito il Reggimento Zappatori del Genio, composto di uno stato maggiore e di due battaglioni, ciascuno su quattro compagnie zappatori e una minatori. Il 7 novembre 1848 il Genio Marittimo viene unito al Corpo Reale del Genio. Dopo la campagna del 1849, il reggimento -, del quale hanno fatto parte due compagnie di zappatori lombardi _, ha i battaglioni ridotti su tre compagnie ciascuno. Dal 19 marzo 1852 il Corpo si compone del Consiglio, di uno stato maggiore, e un Reggimento Zappatori su due battaglioni per un totale di IO com pagnie. Per la guerra di Crimea viene formato un battaglione provvisorio di sei compagnie zappatori sciolto poi alla fine del conflitto. Il 25 marzo 1858 è soppresso il Comando del Genio Militare e le sue attribuzioni sono assunte dal Consiglio Superiore del Genio Militare. Il Reggimento Zappatori del Genio, per disposizione del 9 settembre 1859, viene a constare di cinque battaglioni; nello stesso anno le direzioni sono portate da otto a quattor,dici. Successivamente, con decreto 2 maggio 1860, in seguito all'inserimento nel Corpo di otto compagnie zappatori dell'Emilia e della Toscana, i Reggimenti divengono due (1° e 2°), ciascuno su uno stato maggiore, tre battaglioni di quattro compagnie e un deposito; inoltre il Consiglio del genio è sostituito da un Comitato del Genio Militare. Il 24 gennaio 1861 il Corpo diviene Arma del Genio e il 18 dicembre 1864 si amplia su un Comitato, uno stato maggiore, sette comandi, venti direzioni territoriali, una direzione ,delle officine di costruzione, due reggimenti zappatori, ciascuno su diciotto compagnie zappatori e un deposito. Avvengono, successivamente, varie modificazioni nell'organico dei reggimenti e dello stato maggiore, specialmente per la campagna del 1866, fino a che, con decreto 25 agosto 1867, i due reggimenti sono sciolti e riuniti in un solo ente con il nome di Corpo Zappatori del Genio, composto di uno stato maggiore e ventotto compagnie. Nel 1870 alle compagnie zappatori portate a trenta se ne aggiungono una treno e una deposito, i comandi territoriali sono ridotti a cinque e le direzioni a sedici.
Con legge 30 settembre 1873, sciolto il Corpo Zappatori, l'Arma consta di uno stato maggiore e due reggimenti (1° e 2°, formati con il disciolto Corpo Zappatori e nei quali sono fuse, altresì, le compagnie pontieri inserite nel 1° Reggimento di Artiglieria). I reggimenti comprendono ciascuno una brigata pontieri, cinque brigate zappatori, una brigata ferrovieri, una brigata treno, un deposito; i comandi territoriali sono portati nuovamente a sette, è soppresso il Comitato del Genio inserito nel Comitato di Artiglieria e Genio. Le leggi 29 giugno 1882, 14 luglio e 17 novembre 1883 portano a quattro i reggimenti, a sei i comandi militari e a 22 le direzioni territoriali. I reggimenti comprendono: il 1° e 2°, quattro brigate zappatori; il 3°, una brigata ferrovieri, due brigate telegrafisti, una brigata zappatori; il 4°, due brigate pontieri, una brigata lagunare, una brigata treno. Nel 1887 viene istituito l'Ispettorato Generale ciel Genio per consentire principalmente unità di indirizzo all'addestramento tecnico dei reparti. Nel 1895, soppresso l'Ispettorato, vengono nominati un ispettore alle truppe e un ispettore alle direzioni, fortezze e fabbricati. L'Arma risulta costituita su sei comandi territoriali del genio, a quindici direzioni e quattordici sottodirezioni. Sempre nel 1895 i reggimenti salgono a cinque con un totale di otto brigate zappatori, quattro brigate zappatori e telegrafisti, una brigata specialisti, tre brigate minatori, una brigata ferrovieri, dieci compagnie treno, cinque depositi. L'ordinamento del luglio 1897 prevede ancora i due ispettori ma il più elevato in grado o più anziano prende il titolo ed esercita le funzioni di Ispettore Generale. Con decreto 15 settembre 1897 sono istituite due direzioni autonome e due uffici autonomi per il servizio della marina, uno dei quali è poi soppresso nel dicembre 1901. Il 23 dicembre 1900 è concessa all'Arma del Genio la Bandiera e nel 1903 è stabilito che essa sia custodita presso la brigata zappatori di sede nella capitale. Con legge 21 luglio 1902, viene ricostituita la carica autonoma di ispettore generale del Ge-
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nio e 1'8 agosto 1908 è decretato che, dei sei comandi territoriali, due abbiano alla dipendenza le truppe e quattro sovrintenda°:o a~ ser~ vizio territoriale. Dal comando provv1sono d1 Torino, dipendono i Reggimenti 1°, 2°, 4° e 5°; dal comando provvisorio di La Spezia dipendono il 3° Reggimento e la Brigata Ferrovieri. I comandi territoriali sono stabiliti a Torino, Verona, Bologna e Roma. L'ordinamento dell'Arma viene così modificato con la legge 17 luglio 1910: un ispettorato del genio, due comandi delle truppe, cinque comandi territoriali, sei reggimenti dei quali due zappatori, uno telegrafisti, uno pontieri, uno minatori e uno ferrovieri (in totale ventiquattro battaglioni, sessantanove compagnie e sei depositi); un battaglione specialisti; 12 direzioni; stabilimenti vari. Con la medesima legge, viene sancito che le brigate prendano nome di battaglioni e con disposizione del 28 ottobre dello stesso anno è istituita presso il battaglione specialisti una sezione poi reparto aviazione. Il 7 novembre 1914 la giurisdizione dei due comandi delle truppe è così stabilita: dal comando di Pavia dipendono il I 0 , 2°; 5° Reggimento; dal comando di La Spezia {!ipendono il 3°, 4°, 6° Reggimento. A seguito del decreto 7 gennaio 1915 che sancisce la costituzione del Corpo Aeronautico Militare, sono soppressi il battaglione specialisti, il battaglione aviatori e lo stabilimento di costruzioni aeronautiche. Nel maggio 1915 il personale dell'Ispettorato dell'Arma viene mobilitato e l'Ispettore assume il Comando Generale del Genio in Guerra. Fra il 1915 e il 1918, l'Arma del Genio mobilita: 79 battaglioni zappatori, con 236 compagnie; 9 battaglioni minatori, con 53 compagnie; 148 compagnie telegrafisti e 42 parchi telefonici; 6 battaglioni pontieri, con 24 compagnie; 2 battaglioni lagunari, con 8 compagnie; 4 battaglioni ferrovieri, con 25 compagnie delle quali 9 décauville; 7 battaglioni fotoelettricisti, con 39 compagnie, 26 sezioni territoriali e 1200 stazioni fotoelettriche; 29 sezioni radiotelegrafisti; 2 raggruppamenti aerostieri, con 13 gruppi e 54 sezioni. Vengono altresì creati per le nuove esigenze scah1rite dal conflitto: 9 compagnie lancia-
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fiamme, 6 compagnie teleferisti, 5 compagnie motoristi, 3 sezioni lanciagas, 7 sezioni elettricisti, 29 plotoni idrici, 4 compagnie pompieri, una compagnia guide fluvi ali, una compagnia manovratori idraulici. Terminato il primo conflitto mondiale le unità ,d ell'Arma del Genio sono gradualmente disciolte al fine di assumere l'organizzazione di pace. Con l'ordinamento del 7 gennaio 1923 si ha un primo assetto stabile per l'Arma che viene ad essere articolata su una direzione superiore delle costruzioni; dieci comandi genio di corpo d'armata; dieci raggruppamenti genio di corpo d'armata (formati ciascuno da un comando, un battaglione zappatori - minatori con una sezione motoristi - teleferisti, un battaglione telegrafisti con una sezione colombo.fili, una compagnia fotoelettricisti); un reggimento radiotelegrafisti su cinque battaglioni; un reggimento pontieri e lagunari su tre battaglioni pontieri e un battaglione lagunari; un reggimento ferrovieri su ,due battaglioni e un gruppo di esercizio; dieci direzioni lavori; un istih1to militare di radiotelegrafia ed elettronica; una officina radiotelegrafica ed elettrotecnica; una officina di costruzioni. Nel 1925, con decreto 15 ottobre, è soppressa la direzione superiore delle costruzioni e, con decreto 26 dicembre, viene stabilita l'assegnazione di un certo numero di ufficiali del genio al ministero dei lavori pubblici, per essere impiegati nello studio, ,direzione e assistenza di grandi lavori eseguiti dal genio civile. Con la legge sull 1ordinamento in data II marzo 1926, in sostituzione della carica di Generale a disposizione per ispezioni, in vigore dal 1920, è nuovamente istituito l'Ispettorato del Genio, vengono formati due nuovi comandi genio, uno della Sicilia e l'altro della Sardegna: i raggruppamenti ,di corpo d'armata si trasformano in reggimenti genio e sono portati a undici, hanno vita il 2° Reggimento Radiotelegrafisti e un gruppo aerostieri. Nell'agosto r927 i comandi genio di corpo d'armata salgono a r r e i reggimenti a 12. Nel febbraio 1934, i reparti zappatori- minatori assumono la denominazione di zappatori - artieri che mutano poi nel 1936 in artieri.
Nel novembre 1935, a ciascun reggimento genio è concesso l'uso di un labaro, conforme a quello adottato per i reggimenti bersaglieri. Negli anni 1935 - 36, per l'esigenza della campagna in Africa Orientale sono mobilitati complessivamente dieci battaglioni zappatori artieri, due battaglioni telegrafisti, cinque battaglioni radiotelegrafisti, un battaglione teleferisti, un battaglione ferrovieri, due battaglioni misti, per un totale di 109 compagnie e 6I reparti minori. L'ordinamento dell'Arma viene aggiornato fra il 1934 e il 1936 e pertanto i comandi genio di corpo d'armata sono portati a 13, si formano i ,due reggimenti minatori, ed i reggimenti pontieri divengono due, si forma il battaglione misto genio per la Sardegna, viene istituito il servizio sh1di ed esperienze; i reggimenti 3° e 4° si costituiscono in reggimenti scuola. Nel 1937 i reparti telegrafisti e radiotelegrafisti assumono il nome <li trasmissioni. Il decreto 22 dicembre 1938 porta a sedici i comandi genio di corpo d'armata e a sedici i reggimenti. Successivamente, per effetto della legge 9 maggio 1940, l'Arma viene ulteriormente incrementata e comprende: un ispettorato; diciotto comandi genio di corpo d' armata dai quali dipendono altrettanti uffici lavori; diciotto reggimenti genio; due reggimenti minatori; due reggimenti pontieri; un reggimento ferrovieri; una officina delle trasmissioni; una officina delle costruzioni; un servizio studi ed esperienze del genio. Nel secondo conflitto mondiale l'Arma del Genio mobilita: due raggruppamenti di armata; tre raggruppamenti per i corpi d'armata della Sicilia, della Sardegna e dell'Albania; un raggruppamento speciale per l'Africa Settentrionale; un reggimento d'Africa, in Etiopia; diciassette battaglioni artieri, trentaquattro compagnie telegrafisti; diciassette compagnie radiotelegrafisti e diciassette sezioni fotoelettricisti <li corpo d'armata; un battaglione misto genio per corpo d'armata alpino; un battaglione misto genio per corpo d'armata celere; un battaglione artieri, un battaglione misto collegamenti e una sezione fotoelettricisti per corpo d'armata autotrasportato; un bat-
taglione misto genio per corpo d'armata corazzato; un battaglione speciale artieri e un battaglione misto collegamenti per corpo d' armata libico; 43 compagnie artieri, 43 compagnie teleradio, 43 sezioni fotoelettricisti per divisione di fanteria; cinque battaglioni misti genio per ,divisicne alpina; tre compagnie miste genio per divisione celere; tre compagnie artieri, tre compagnie teleradio e tre sezioni fotoelettricisti per divisione autotrasportata; due battaglioni misti genio per divisione motorizzata; tre compagnie miste genio per divisione corazzata; nove battaglioni misti genio per divisione di fanteria autotrasportabile tipo A.S.; tre battaglioni misti genio per divisione della milizia; due battaglioni misti genio libico per divisione libica. In seguito agli avvenimenti dell'8 settembre 1943, le unità dell'Arma operanti in Patria e fuori del territorio nazionale si sciolgono, ad eccezione dei reparti inquadrati nelle grandi unità dislocate nell'Italia Meridionale, in Corsica e in Sardegna, da alcuni dei quali vengono gradualmente costituite le compagnie e i battaglioni genio destinati ad operare nella guerra di liberazione sia al fronte, sia nelle retrovie. Già nell'ottobre 1943 entra a far parte del I Raggruppamento Motorizzato la 51°' Compagnia Mista Genio che si trasforma il mese successivo in LI Battaglione Misto. Nel 1944, con la costituzione dei gruppi di combattimento, vengono formati altri quattro battaglioni misti. A taF reparti sono da aggiungere i battaglioni ferrovieri che, riuniti in un raggruppamento, svolgono la loro opera nell'Italia Meridionale ove provvedono al ripristino di linee ferroviarie, ponti e viadotti sia nel settore tirrenico che in quello adriatico; il raggruppamento si scioglie nel novembre 1945 dopo aver dato un valido contributo prima al successo delle operazioni quindi aWavvio ,della ricostruzione nel vitale settore delle comunicazioni. Dopo le ostilità, durante il periodo di transizione, mentre i battaglioni misti genio rimangono tali, presso le ricostituite di visioni, prendono a formarsi le varie specialità del genio per le necessità dei comandi e delle truppe. A partire dal settembre 1946 si ha una
svolta importante, sulla via della ricostruzione e ,del potenziamento dell'Arma del Genio, con lo scioglimento dei battaglioni misti e la conseguente costituzione dei battaglioni artieri e dei battaglioni collegamenti, i cui nominativi vengono successivamente cambiati in pionieri i primi, nel 1950, e in trasmissioni i secondi, nel
r953.
Dal I ottobre 1952 è istituita la carica di Ispettore per i Collegamenti che a partire dal 1° giugno 1953 diviene Ispettore delle Trasm1ss10n1. Con la nuova organizzazione si vuole attribuire all'Arma del Genio una particolare fisionomia determinata da motivi di carattere addestrativo e di specializzazione tecnica. 0
RICOMPENSE ALLA BANDIERA DELL'ARMA (*) AL V ALOR MILITARE ORDINE MILITARE n'hALIA
MEDAGLIA D'ARGENTO
Guerra italo - etiopica, 3 ottobre 1935 - 6 maggio 1936.
Campagna di liberazione, 6 dicembre 1943 30 aprile 1945. (Al LI Battaglione Genio « Legnano »).
MEDAGLIA D'ORO
Guerra 1915 - 18.
MEDAGLIA DI BRONZO
Africa Settentrionale, settembre 1939 - novembre 1942. (Al XXV Battaglione Misto Genio « Bologna>>).
MEDAGLIA D'ARGENTO
Libia r9u - 12. MEDAGLIA n' ARGENTO
Russia, agosto 1941 - maggio 1942. (Al IX Battaglione del I Reggimento Genio Pionieri). 0
MEDAGLIA D'ARGENTO
Africa Settentrionale, 26 magg10 - 30 luglio
1942.
MEDAGLIA DI BRONZO
Grecia, 28 ottobre 1940. MEDAGLIA DI BRONZO
Grecia, 5 novembre 1940 - 23 aprile 194r. (Al III Battaglione Misto Genio e< Julia »).
(Al XXVII Battaglione). MEDAGLIA D I BRONZO MEDAGLIA D'ARGENTO
Russia, agosto 1942 - febbraio 1943. (Al Battaglione Misto « Tridentina >> ). MEDAGLIA D'ARGENTO
Russia, 15 settembre 1942 - 1° febbraio 1943. (Al Battaglione Misto « Julia »).
Africa Settentrionale, maggio 1941 - magg10
r942. (Al XVII Battaglione Genio
<e
Pavia»).
MEDAGLIA DI BRONZO
Russia, 17 - 19 dicembre 1942. (Alla 22" Compagnia).
(*) La Bandiera dcll' Arma è custodita dalla Scuola Genio Pionieri e pertanto le motivazioni delle ricompense sono riportate in tale sede.
MEDAGLIA DI BRONZO
MEDAGLIA DI BRONZO
Campagna di liberazione, marzo - aprile 1945· (Al Battaglione Misto Genio «Folgore»).
Russia, novembre 1942 - gennaio r943. (Al XXVI Battaglione Artieri). MEDAGLIA DI BRONZO
Campagna di liberazione, settembre 1943 aprile 1945. ( Al CXLIV Battaglione Misto Genio).
CROCE DI GUERRA
Russia, dicembre 1942 - gennaio 1943. (Al XL Gruppo Lavoratori).
COMANDANTI, PRESIDENTI, ISPETTORI CORPO DEGLI
INGEGNERI
MILITARI
DI
s. M.
CONSIGLIO
SUPERIORE
DEL
GENIO
(1752-75)
(1858 - 60)
T.en. Gen. Ignazio Bertela
Ten. Gen. Agostino Chiodo
CORPO REALE DEGLI INGEGNERI
(1775 - 98)
COMITATO DEL GENIO MILITARE
MILITARE
(1860 - 73)
Ten. Gen. Agostino Chiodo Ten. Gen. Luigi Menabrea
Ten. Gen. Ignazio Bertela
Ten. Gen. Lorenzo Pinto Ten. Gen. Spirito Nicolis Di Robilant
CoMI'l'ATO D'ARTIGLIERIA E GENIO CORPO REALE DEGLI INGEGNERI
(1814- 16)
(1873 - 87)
T en. Gen. Luigi Menabrea Ten. Gen. Giacomo Longo Ten. Gen. Emilio Mattei
Col. Gaetano Quaglia CoRPo REALE DEL GENIO M ILITARE E CIVILE
(1816- 18)
ISPET'I10RATO GENERALE DEL GENIO
(1887-94)
Ten. Gen. Giuseppe Garneri Ten. Gen. Ottone Tournon
Col. Luigi Gianotti CoRPO REALE DEL GENIO MILITARE
(1818-23) ISPETTORE DELLE TRUPPE
Magg. Gen. Luigi Gianotti
(1895-97)
Ten. Gen. Luigi Durand de la Penne CORPO REALE DEL GENIO
(1823 - 37) ISPETTORE DELLE COSTRUZIONI
Magg. Gen. Vittorio Boyl di Putifigari Magg. Gen. Amedeo Tempia Magg. Gen. Giacomo Barabino
Ten. Gen. Donato Briganti Ten. Gen. Alberto Gabba
COMANDO GENERALE DEL CoRPO REALE DEL GE-
ISPETTORATO GENERALE DEL GENIO
NIO ( 1837 - 58)
Magg. Gen. Magg. Gen. Magg. Gen. Magg. Gen.
(1895-97)
Ten. Gen. T en. Gen. Ten. Gen. Ten. Gen. Ten. Gen.
Giacomo Barabino Agostino Chiodo Antonio Olivero Nicola Passera -
674 -
(1897- 1915)
Luigi Durand de la Penne Crescentino Caveglia Giovanni Bertoldo Onorato Moni Lorenzo Bonazzi
COMANDO
GENERALE DEL
GENIO
IN
GUERRA
(1915- 19) Ten. Gen. Lorenzo Bonazzi Ten. Gen. G. Battista Marieni GENERALE A DISPOSIZIONE PER ISPEZIONI ( 1920 -
26) Gen. D. Gustavo Nicoletti-Altimari ISPETTORATO DEL GENIO
(1926)
Gen. D. Alfredo Giannuzzi Savelli Gen. D. Angelo Guidetti Gen. C.A. Arturo Giuliano Gen. C.A. Stefano Degiani
ISPETTORE PER I COLLEGAMENTI ( 1952 - 53)
Gen. D. Oreste Crivaro Gen. D. Federico Amoroso Gen. D. Enrico Frattini Gen. C.A. Oreste Crivaro Gen. C.A. Arnaldo Forgiero Gen. C.A. Ugo Buoncompagni Gen. D. Piero Steiner Gen. B. Ettore Giordano Gen. D. Amedeo Gabrielli Gen. D. Salvatore Mancuso Gen. D. Ugo Di Fabio Gen. D. Enzo Vescovini Gen. C.A. Giampaolo Bacialli Gen. C.A. Enzo Vescovini Gen. D. Paolo Federico Gen. C.A. Giuseppe Pirrone Gen. B. Sergio Guerrina
Gen. D. Giampaolo Bacialli Gen. D. Domenico Scapati Gen. D. Giuseppe Fenoglio Gen. D. Sergio Giuliani Gen. D. Michele Schintu Gen. C.A. Sergio Giuliani Gen. D. Gaetano Marletta Gen. D. Ottavio Puliti
Gen. B. Luigi Cappelli
ISPETTORATO DELLE TRASMISSIONI ( 1953)
Gen. B. Luigi Cappelli Gen. D. Giuseppe Cittadini
FESTA
24 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
- 675 -
1° REGGIMENTO GENIO « Ingegno e ardire J>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
In attuazione del decreto 30 settembre 1848 si costituisce in Alessandria il I dicembre successivo il Reggimento Zappatori del Genio su 0
uno stato maggiore e due battaglioni. Il 1° giugno 1860 l'unità prende il nome di 1° Reggimento Zappatori e tale rimane sino al 25 agosto 1867 allorché viene riunita, assieme al 2°, nel Corpo Zappatori del Genio. Questo Corpo viene soppresso il 31 dicembre 1873 ed in sua vece sono ricostituiti, con il concorso del disciolto 1° Reggimento Artiglieria (Pontieri), il 2° ed il 1° Reggimento Genio. L'unità che comprende uno stato maggiore, una brigata pontieri, cinque brigate zappatori, una brigata ferrovieri, una brigata treno, il 1° novembre 1895 assume il nome di 1° Reggi-
mento Genio (Zappatori). Durante la guerra 1915 - 18 mobilita complessivamente 37 battaglioni e r 14 compagnie zappatori, 9 compagnie lanciafiamme, una compagnia pompieri, 40 sezioni da ponte, 3 sezioni lanciagas, un reparto lanciaruote, 4 battaglioni e 19 compagnie di milizia territoriale, 15 parchi genio di corpo d'armata, 4 sezioni telefoniche per gruppo alpino; provvede inol-
tre alla costituzione di 35 sezioni telefoniche divisionali. Il reggimento è disciolto il 21 novembre 1919. Ricostituito il 15 novembre 1926, quale 1° Reggimento Genio, ne fanno parte un comando, un battaglione zappatori - minatori, un battaglione telegrafisti, un battaglione teleferisti, cinque colombaie. Nel 1935 forma una compagnia artieri, una compagnia trasmissioni e reparti minori che prendono parte poi alle operazioni in Africa Orientale. Per il secondo conflitto mondiale costituisce e mobilita il 5 settembre 1940 il I Raggruppamento Genio, destinato all'Armata del Po. Tale unità rimane in vita sino al 30 aprile 1942 allorché i suoi reparti sono inquadrati nel 4° Raggruppamento Genio. 11 1° Reggimento rimasto in sede con funzioni di deposito si scioglie nel settembre 1943 per eventi bellici. Ricostituito il 1° marzo 1950 quale I 0 Reggimento Genio Pionieri, si trasforma il r aprile 1954 in 1° Raggruppamento Genio e il I aprile 1955 diviene nuovamente 1° Reggimento Genio. 0
O
0
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME 1
PRIMA D INDIPENDENZA
(1848 - 49)
1849: vi prende parte tutto il reggimento le cui compagnie sono ripartite fra le divisioni e il quartier generale. La 3" Compagnia si distingue a Novara il 23 marzo e merita la medaglia di bronzo.
SECONDA D'INDIPENDENZA
Nel corso della campagna vengono impiegate tutte le compagnie del reggimento che costruiscono o riparano ponti, eseguono trinceramenti e postazioni per artiglierie. CENTRO - MERIDIONE
CRIMEA
(1855)
Partecipa alla spedizione un battaglione formato dalle Compagnie r", 2", 6" e 7"'.
(1859)
(1860 · 61)
E BRIGANTAGGIO
(1860 -70) Le Compagnie 1", 2\ 4", 5•, 6"' e 10• effettuano numerosi lavori nel corso dell'assedio di
Gaeta dal 9 novembre 1860 al 13 febbraio 1861; la 1", la 2"' e la sono presenti anche all'assedio di Messina nel marzo successivo. Reparti minori concorrono negli anni seguenti alla repressione del brigantaggio e rientrano al reggimento il 3 aprile 1864.
t
TERZA D'INDIPENDENZA
(1870)
Il Corpo Zappatori invia le compagnie r\ e 4° inserite nella Brigata Zappatori, IO.. con la 2"' Divisione e 25" con la 9° Divisione.
2"
ERITREA
Il
Mobilita i comandi del I e del III Battaglione e sei compagnie che prendono poi parte alla campagna. Terminate le operazioni rimangono in Libia la 6" e la i' Compagnia. PRIMA MONDIALE
(1866)
Tutte le compagnie del reggimento partecipano alla campagna, ripartite fra le varie divisioni, in particolare la 2\ 8", 9.. e 13" sono impegnate a Custoza il 24 giugno mentre la 1" e la 13" operano a Borgoforte.
ROMA
LIBIA (1911 - 12)
(1915- 18)
Durante il conflitto i reparti mobilitati dal reggimento vengono impiegati su tutti i fronti sia in territorio nazionale, sia in Francia, Albania e Macedonia. Ovunque i genieri de~le varie specialità lavorano e combattono al fianco dei soldati delle altre Armi: approntano opere difensive, sten<lono reti telefoniche e telegrafi.che, sistemano impianti per assicurare alle unità e ai comandi baraccamenti, acqua e luce. SECONDA MONDIALE ( 1940 - 45)
1940: i reparti del reggimento prendono parte, nel giugno, alle operazioni sul fronte alpino occidentale.
(1895 -97)
Reggimento Genio concorre alla formazione di alcuni reparti con 7 ufficiali e 298 uomini. 1°
1941-42: il 1° Raggruppamento Genio opera in Albania ed i suoi uomini sono spesso chiamati a combattere.
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Sottotenente Giovanni Rossi: Polazzo, 2 luglio 1916 Soldato Emilio Bianchi: Hudi Log, 24 maggio 1917
Tenente Giuseppe Franchi Maggi: Francia, 29 settembre 1918
COMANDANTI REGGIMENTO ZAPPATORI DEL GENIO
(1848-60)
Col. Giacomo De Alberti Col. Alessandro Canda Col. Domenico Stigliano Ten. Col. Alessandro Rocci I
0
REGGIMENTO ZAPPATORI
Col. Ferdinando Galli della Mantica Ten. Col. Bartolomeo Tapparone
CORPO ZAPPATORI DEL GENIO
(1860 -67)
Col. Luigi Gianotti Col. Benedetto Veraggio
Col. Agostino Piacenza Gioiello
- 677-
(1867- 73)
I
0
REGGIMENTO GENIO
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
(1874- 95)
Col. Giuseppe Scotto Col. Gaspare Scala Col. Ottone Tournon Col. Gerolamo Pezzoli Col. Giacinto Duboin Col. Angelo Triani Ten. Col. Flaminio Buschetti 1° REGGIMENTO GENIO (ZAPPATQ!ti)
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. I
0
Flaminio Buschetti Augusto Bucchia Carlo Coppa Molla Pio Spaccamela Gaetano Fiorasi Carlo Bonelli Antonio Marocco Tebaldo Perizza Carlo Orsi
REGGIMENTO GENIO
I.
0
REGGIMENTO GEN IO PIONIERI
Col. Col. Col. Col.
(1895 - 1919)
Michele Gerboni G. Battista Robbiano Rodolfo Cortellessa Gualtiero Frattali Marco Novella Renzo Renzi Vincenzo V audagna
Aldo De Benedetti Goffredo Tonini Luigi Rossano Nicola Pietravalle
I " RAGGRUPPAMENTO GENIO
REGGIMENTO GENIO
Col. Col. Col. Col. Col.
(1926-43)
Col. Marco Zanetti Col. Carlo Favagrossa Col. Arnaldo Forgiero
(1955)
Mario Trombetti Emanuele Moreno Giuseppe Scaduto Enrico Maffei Silvestro Saccaro
SEDI 184.8 - 53 1853-73 1874- 1919 1926- 36
(1954-55)
Col. Nicola Pictravalle Col. Mario Trombetti 1°
1936-43 Torino 1950 - 54 Civitavecchia 1954 Trento
Alessandria Casale Monferrato Pavia Vercelli
(1950 - 54)
FESTA 24 gmgno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
STEMMA DEL 2" REGGIMENTO GENIO Descrizione araldica Scudo: Inquartato. Nel 1° d'azzurro al tridente bizantino d'Ucraina; nel 2° di Gaeta che è inquartato di rosso e di argen to; nel 3° di Casale Monferrato che è inquartato: nel primo e quarto di rosso al la croce d'oro accantonata da quattro B all 'antica, affrontati. pure d'oro, nel secondo e terzo d'argento al capo di rosso, sul tutto una rote lla d'azzurro raggiante d 'oro al monogramma di Cristo IHS d 'argento; nel 4'' di Belluno che è d'azzurro alla croce d'oro, accantonata nei primi due quar tieri da due draghi alati, affrontati di rosso. Ornamenti esteriori: Sullo scudo il fregio dell'Arma del genio con l'ind icazione del numero del Reggimento su piastrina d'argento, sormon tato da un elmo posto di profilo, cimato di t re foglie di quercia - due cremisi ed una di nero - ed accompagnato sotto da quattro nastri, annodati nel fregio, dei quali : uno d'azzurro filettato d'argento ed uno tricolore. svolazzanti a destra dello scudo; due d'azzurro, svolazzanti a sinistra dello stesso. Sotto lo scudo, su lista d'argento con le estremità bifide nere fil ettate in cremisi, il motto: " PER OMNIA AS PERRIMA» (D.P.R. 8 luglio 1968)
2° REGGIMENTO GENIO « Per
omnia asperrima »
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE In applicazione del decreto 2 maggio 1860 il 1° giugno successivo si costituisce a Piacenza il 2° Reggimento Zappatori su tre battaglioni. Il 25 agosto 1867 l'unità viene riunita, assieme al 1" Reggimento, nel Corpo Zappatori del Genio. Ta~e Corpo viene soppresso il 31 dicembre 1873 ed in sua vece sono ricostituiti, con il concorso dei reparti del disciolto 1° Reggimento Artiglieria (Pontieri), il 1° ed il 2° Reggi-
mento Genio. L'unità che comprende uno stato maggiore, una brigata pontieri, cinque brigate zappatori, una brigata ferrovieri, una brigata treno, un deposito, il 1° novembre 1895 assume il nome di 2° Reggimento Genio (Zappatori). Durante la guerra 1915 - 18 mobilita complessivamente 42 battaglioni e 122 compagnie zappatori, 52 sezioni da ponte, 5 sezioni telefoniche per gruppo alpino, 6 sezioni pompieri, un battaglione e 6 compagnie di milizia territoriale, II parchi genio di corpo d'armata; provvede inoltre alla costituzione di 31 sezioni telefoniche divisionali.
Il reggimento è disciolto il 21 novembre 1919. Si ricostituisce il 1° ottobre del 1922 quale 1°
Raggruppamento Genio di Corpo d'Armata che, a partire dal 1926, per effetto della legge sull'ordinamento dell'II marzo, prende nuovamente la ,denominazione ,di 2° Reggimento Genio del quale fanno parte il comando, un battaglione zappatori - minatori, un battaglione telegrafisti, un battaglione teleferisti, sei colombaie. Nel 1935 costituisce il comando del XIV Battaglione teleferisti e reparti minori che prendono poi parte alle operazioni in Africa Orientale. Nel corso del secondo conflitto mondiale costituisce due battaglioni teleferisti, il V Battaglione radiotelegrafisti, il V Battaglione artieri e il IV Battaglione Misto Genio. Il reggimento sciolto nel settembre 1943 per eventi bellici si ricostituisce il 1° aprile ciel!' anno 1954 quale 2 ° Raggruppamento Genio e dal 1° aprile 1955 assume il nome di 2° Reg-
gimento Genio.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA D'INDIPENDENZA
(1859)
E' presente la ro" Compagnia, preesistente alla costituzione del reggimento.
ticolare menzione spetta al fatto di S. Marco in Lamis .dd 21 marzo 1863. TERZA D'INDIPENDENZA
CENTRO -MERID1'0NE
(1860-61)
E BRIGANTAGGIO
(1860-70) Le Compagnie 1", 3", 5", 6", 7"', 8" e 10" concorrono alle operazioni e la loro opera si rivela essenziale nel corso degli assedi posti ad Ancona, Capua, Gaeta e Messina; le prime due compagnie, all'epoca numerate rispettivamente 7" e 3"', meritano la medaglia di bronzo a Gaeta. Reparti minori sono impiegati. negli anni seguenti per la repressione del brigantaggio; par-
(1866)
Tutte le compagnie del reggimento partecipano alla campagna ripartite fra le varie Divisioni, in particolare la 5", 7", 8.. e 17" sono impegnate a Custoza il 24 giugno. ROMA
(1870)
Il Corpo Zappatori invia le Compagnie 1", 2" e 4,,. inserite nella Brigata Zappatori, ro" con la 2" Divisione e 25" con la 9° Divisione.
- 679 -
ERITREA ( I 895 - 97)
11 2° Reggimento Genio concorre alla formazione di alcuni reparti con 6 ufficiali e 243 uomini.
altre Armi: approntano opere difensive, stendono reti telefoniche e telegrafiche, sistemano impianti per assicurare alle unità e ai comandi baraccamenti, acqua e luce. SECONDA MONDIALE (1940 -45)
LIBIA (19II - 12) Mobilita i comandi del I e II Battaglione e cinque compagnie. Fornisce inoltre 2 ufficiali e 400 uomini ad altre unità mobilitate. Terminate le operazioni rimangono in Libia la 3"' e la 5"' Compagnia.
1940: reparti del reggimento prendono parte, nel giugno, alle operazioni sul fronte alpino occidentale. 1941: il
PRIMA l\,fOJ\'DIALE (1915 - 18)
invia in Albania e in Jugoslavia complessivamente due battaglioni artieri, sette compagnie trasmissioni, due compagnie lavoratori.
Nel corso del conflitto i reparti mobilitati dal reggimento operano su tutti i fronti sia in territorio nazionale, sia in Francia e in Albania. Ovunque i genieri delle varie specialità lavorano e combattono al fianco dei soldati delle
1942 - 4 3: il IV Battaglione Misto Genio segue le vicende della Divisione Alpina « Cuneense» in Russia e per il contributo fornito nel corso delle operazioni merita la medaglia d'argento al valor militare.
2°
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA n'ARGENTO - Decreto 17 novembre 1950 « Con ammirevole opera organizzativa ed infaticabile tenacia nel campo dell'attuazione, in molti mesi di guerra combattuta in condizioni di luogo e di clima particolarmente avversi, favoriva le operazioni realizzando difficili collegamenti, la posa di vasti campi minati, impor. tanti apprestamenti difensivi. In ripetuti combattimenti, non esitava a dare valido aiuto con le sue armi e lo slancio dei suoi genieri ai reparti alpini impegnati in immane lotta di sfondamento documentando con le sue sanguinose perdite l'abnegazione e l'eroi-
smo dei suoi reparti (fronte russo : 20 settembre 1942 - 20 gennaio 1943) >>. (Al IV Battaglione Misto Genio - Divisione Alpina <<Cuneense>,). MEDAGLIA DI BRONZO - Decreto
1°
giugno 1861
« Per essersi distinta all'assedio di Gaeta (13 febbraio r86i) ». (Alla 3a Compagnia Zappatori).
MEDAGLIA DI BRONZO - Decreto
1°
giugno 186r
« Per essersi distinta all'assedio <li Gaeta (13 febbraio 1861) >>. (Alla 7° Compagnia Zappatori).
AL VALOR CIVILE
MEDAGLIA n'ARGENTO - Decreto 18 maggio 1964 « Temprato ad ogni arditezza e sacrificio il "2° Reggimento Genio", in nobile e fraterna
gara con altri Reggimenti dell'Esercito, ha -
scritto, nel soccorrere, tra insidie e disagi innumeri, le popolazioni colpite dal disastro del Vajont, fulgide pagine di generoso altruismo e di eroica abnegazione ( disastro del Vajont, ottobre 1963) >>. 680 -
disastrosi effetti di una calamità naturale (Trentino - Alto Adige, 4 novembre - 22 dicembre
ATTESTATO DI PUBBLICA BENEMERENZA
« Si adoperava generosamente in difficili operazioni dirette a contenere ed eliminare i
1966) )),
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Maggiore Mario Rossani: M. Corno, 26 - 27 giugno 1918
Sergente Giovanni Ruggia: Porta Santa Margherita (Perugia), 14 settembre 1860 Maggiore Mario Fiore: S. Mauro del Montello, 15 - 17 giugno 1918
COMANDANTI 2° REGGIMENTO ZAPPATORI
Col. Mario Z ucchi Col. Leonida Pacini
(1860 - 67)
Col. Vittorio Morand Col. Domenico Valente CORPO ZAPPATORI DEL GENIO
2° REGGIMENTO GENIO
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
(1867-73)
Col. Luigi Gianetti Col. Benedetto Veroggio 2° R EGGIMENTO GENIO ( 1874 - 95)
Col. Benedetto Veroggio Col. Michele Massari Col. Gaspare Scala Col. Giovanni Riccardi Col. Bartolomeo Banchio Col. Leopoldo Colucci Teo. Col. Pietro Parvopassu Col. G. Battista Pessione
I
0
Leonida Pacini Mario Papone Giuseppe Carnelutti Francesco Verdoja Giuseppe Aimo Giuseppe Bologni Mario Ferrari Remo Belli
2 ° RAGGRUPPAMEN'.PO GENIO
(1954 - 55)
Col. Albino Pinna Col. Fernando Cipriani 2° REGGIMENTO GENIO
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
2° REGGIMENTO GENIO (ZAPPATORI) ( 1895 - 1919)
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
(1926 -43)
G. Battista Pessione Ludovico De Martino Giuseppe De Paulis Edoardo Luda di Cortemiglia Francesco Suchet Giuseppe Venturi Lentulo Bassini
RAGGRUPPAMENTO GENIO DI CORPO D'ARMATA
(1922-26) Col. Luigi Monteleone -
681
(1955)
Fernando Cipriani Roberto Re Enzo Vescovini Aldo Bellardini Michele Stella Carlo Fabrizio Zaccaria Stievano Aroldo Pochini Luigi Schinaja Mario Giannullo Giorgio Martinotti Dante Di Furia Claudio Vianello
SEDI
r924 - 43 Casale Monferrato r954 Bolzano
1860 - 67 Piacenza 1867 - 1919 Casale Monferrato 1922-24 Torino
FESTA
24 gmgno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
-
682-
STEMMA DEL 5° REGGIMENTO GENIO
Descrizione araldica Scudo: Di porpora. al castello turrito d'oro uscente dal fianco sinistro, merlato alla ghibe llina e fin estrato di nero, posto su di un mare al naturale , munito di ponte levatoio nell'atto di abbassars i sul fossato ed accompagnato, nel canton e destro del capo, da uno scudetto di rosso bordato d'oro all'alabarda di San Sergio d'argento (che è per Trieste) e. nel can tone sinistro del capo, da uno scudetto di verde. bordato d'oro, alla croce pure d'oro (che è per Pola). Ornamenti esteriori : Sullo scudo. il fregio dell'Arma del genio. specialità pionieri, con l'indicazione del numero del Reggimento. sormontato da un elmo romano posto di profilo, cimato di tre foglie di quercia, di nero la cen trale e di porpora le laterali. ed accompagnato sotto da un nas tro d'azzurro uscente dal freg io e svolazzante ai lati dello scudo. Sotto lo scudo. su lista d'argento con le estremità bifide di nero bordate di porpora, il motto: «
• ( D.P.R. 25 settembre 1960)
IMPERV IA CEDANT "
5° REGGIMENTO GENIO « Impervia cedant »
ORIGINI E VICENDE ORGAN ICHE In attuazione del decreto 15 ottobre 1895 si forma a Rivoli il 1° novembre successivo il 5° Reggimento Genio ( M ìnatori) su uno stato maggiore, quattro brigate minatori, una compagnia treno, un deposito. Durante il conflitto 1915 - 18 il reggimento mobilita : 9 battaglioni, 53 compagnie, 4 sezioni mi.natori; 6 compagnie, 2 plotoni teleferisti ; 5 compagnie, 6 plotoni autonomi motoristi; 29 plotoni idrici ; 2 compagnie di milizia territoriale. L'unità, che il 21 novembre 1919 assume la denominazione di Reggi·mento Minatori del Genio, viene poi sciolta il 30 settembre 1922. Il giorno seguente, 1° ottobre 1922, in attuazione del decreto 13 luglio dello stesso anno, si. costituisce in Trieste il 5° Raggruppamento Genio di Corpo d'Armata, che risulta articolato in: comando, un battaglione zappatori minatori, un battaglione telegrafisti, una compagnia fotoelettricisti, ,d eposito. Con l'ordinamento del 1926 il raggruppamento si trasforma in 5° Reggimento Genio ed inquadra: comando, un battaglione zappatori minatori, w 1 battaglione telegrafisti, Wl battagiione teleferisti, cinque colombaie, deposito.
Il 2 gennaio 1928, l'unità contrae i propri organici, cedendo all'II 0 Reggimento Genio, di nuova costituzione, il battaglione teleferisti e vari m inori reparti . Dal 1938 il 5° si articol a in comando, un battaglione artieri e idrici e un battaglione trasm1ss10m. N el corso della seconda guerra mondiale, il reggimento costituisce il XXXII Battaglione guastatori, il III Battaglione artieri, il CLVII Battaglione Misto Genio cd inoltre varie compagnie delle specialità idrici, movimento stradale, guastatori, artieri, antincendio. Nell'ottobre 1942 l'uni tà, che addestra reclute e richiamati, comprende un battaglione artieri, idrici e fotoelettricisti; un battaglione marcon isti; un battaglione telegrafisti, più una compagnia addestramento guastatori . L'8 settembre r943 si scioglie per eventi bellici. Ricostituito il 1° gennaio 1951, con la denominazione di 5° Reggimento Genio Pionieri, è nuovamente sciolto il I 0 aprile 1954 e, in sua vece, viene costituito il 5" Raggruppamento Genio, che l'an no seguen te, alla stessa data del 1° aprile, riassume la denominazione di 5° Reggimento Genio.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D' ARME Lrnu (19n - 12) Mobilita ed invia in Libia le compagnie 7", 8" e 9• ed al tr i reparti minori che rimangono in colonia fi no al 1915. PRIMA MONDIALE
zione di alloggiamenti, lavori di fortificazione, lavori di mina e di contromina, sbarramenti e tagliate. I genieri vengono sovente impiegati anche in combattimenti al fianco dei reparti operanti.
(191 5- 18)
Le compagnie del 5° vengono impiegate su tutti i settori in lavori di rafforzamento, costruzioni di trincee e ricoveri, sistemazioni o interruzioni <li strade, scavi di gallerie, costru-
AFRICA 0 RlEKT,\.LE
(1935 - 36)
Fornisce a reparti mobilitati 9 ufficiali e 380 uomm1.
SECONDA .MONDIALE (1940 -45)
Il 5° Reggimento Genio costituisce e mobilita numerosi reparti delle specialità guastatori, artieri, idrici che prendono parte alle operazioni sui vari fronti. In particolare, sul fronte greco - albanese prima ed in Russia poi, si distingue il III Battaglione Misto per Divisione
« Julia » al quale sono concesse una medaglia di bronzo ed una d'argento al valor militare. In Africa Settentrionale dal gennaio 1941 al luglio 1942 il XXXII Battaglione Guastatori si impegna con tenacia e abnegazione specie nell'azione offensiva per la conquista della piazzaforte di Tobruk e merita una medaglia di bronzo al va!or militare.
RICO:tvlPENSE ALLA BANDIERA AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA DI BRONZO - Decreto 31 dicembre 1947
« Superbo reparto d'assalto, fucina di valorosi, durante venti mesi di dura campagna sul fronte dell'Africa Settentrionale, impegnato in
tutte le più aspre battaglie, esprimeva nel valore di tutti e nell'eroico olocausto di molti il più luminoso prodigio dell'arditismo e del dovere fino al sacrificio (Africa Settentrionale, gennaio 1941 -luglio 1942) JJ. (Al XXXII Battaglione Guastatori).
AL VALOR CIVILE
MEDAGLIA DI BRONZO - Decreto 6 marzo 1966 « Con largo impiego di uomini e mezzi, si prodigava per sottrarre persone e beni alla furia devastatrice di impetuose acque alluvionali (Veneto, 5-6 novembre 1966) JJ.
ATTESTATO DI PUBBLICA BENEMERENZA « Fra notevoli difficoltà, si prodigava con
uomini e mezzi per assicurare la continuità delle operazioni di soccorso in favore <li popolazioni colpite da tuia violenta alluvione (Province di Rovigo, Gorizia e Treviso, 4 - 20 novembre 1966) l>. (Alla 2 • Compagnia Fotoelettricisti).
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Sergente Luigi Bevilacqua: Basso Piave, 24 febbraio 1918
Geniere Emilio Caizzo: Africa Settentrionale, 15 - 16 maggio 1941
COMANDANTI
5° REGGI.MENTO GENIO (MINATORI) (1895 - 1919) Col. Col. Col. Col. Col.
Crescentino Caveglia Giuseppe Maurer Francesco Vitelli Pio Spaccamela Battista Zanotti
Col. Tebaldo Perizzi Col. Umberto Giustetti Col. Carlo Orsi Ten. Col. Francesco Echaniz (int.) Col. Alessandro Muggia Col. Carlo Gonella Col. Francesco Echaniz
REGGIMENTO MINATORI DEL GENIO
(1919 - 22)
Col. Francesco Echaniz Col. Pietro Savoino Col. Arturo Ciotto
5°
Col. Francesco Sarzana Col. Arnaldo Tuzi Col. Antonio Gallitto
5" RAGGRUPPAMENTO
5°
REGGIMENTO GENIO
5°
(1926- 43)
REGGIMENTO GENIO PIONIERI
REGGIMENTO GENIO ( 1955 - 70)
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Col. Celso Avvenente Col. Alberto Cintolesi Ten. Col. Onofrio Tandoja Col. G. Battista Robbiano Col. Guido Lami Col. Alfredo Benedetti Col. Mario Ferrari
5°
(1951 -54)
Ten. Col. Bernardo Taccheo (int.) Col. Federico Spigno
Edmondo Baumgartner G. Battista Pappalardo Eligio Paterra Giacomo Bardi Libero Galperti Luigi Minniti Luigi Barco Leonardo Altamura Carmine Melidoro Sebastiano De Tullio Giuseppe Tammeo Aldo Borgheresi Errico Vignes Cesare Fedele
SEDI
1895-96 1896- 1920 1920-22 1922-43
(1954 · 55)
Col. Antonio Gallitto Col. Edmondo Baumgartner
RAGGRUPPAMENTO GENIO DI CoRPO n' ARMATA
(1922-26) Col. Angelo Facioli Col. Celso Avvenente
GENIO
1951 Belluno 1951 - 54 Vicenza 1955 Udine.
Rivoli Torino Verona Trieste
FESTA
24 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
- 685-
BATTAGLIONE GENIO PIONIERI« GRANATIERI DI SARDEGNA»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Discende dal Comando Genio costituito presso la Divisione ,d i Félnteria « Granatieri di Sardegna » nel corso del secondo conflitto mondiale. Il comando, da cui dipendono la 54• Compagnia artieri, la 21• Compagnia Mista T.R.T. e la 26" Sezione fotoelettricisti, si scioglie nel settembre 1943.
Il I luglio 1949 si forma la Compagnia Artieri « Granatieri di Sardegna», per trasformazione ,della preesistente 8"' Compagnia Artieri. Dal I marzo 1950 l'unità prende il nome di Compagnia Genio Pionieri « Granatieri di Sardegna», cd in data r" maggio 195r, si amplia e dà vita al Battaglione Genio Pionieri cc Granatieri di Sardegna>). 0
0
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA .MO:NDIALE ( 1940 - 45)
Jugoslavia, nella zona di Lubiana - Kocevje, dal maggio 1941 al novembre 1942.
1941-42: i reparti del Comando Genio « Granatieri di Sardegna» sono impiegati in
194J.' 1'8 settembre le unità del genio divisionale prendono parte alla difesa di Roma.
COMANDANTI COMPAGNIA GNA l>
ARTIERI
(( GRANATIERI
DI
Magg. Riccardo Astrella T en. Col. Michele Stella Ten. Col. Paolo Montù Ten. Col. Serafino Stajano Ten. Col. Paolo Mastroeni Ten. Col. Flavio Zofrea Magg. Fausto Felcini Magg. Aroldo Pochini Magg. Giovanni Baccara Magg. Mario Berretti T en. Col. Salvatore Fisichella T en. Col. Pietro Pozzessere Magg. Egisto Grassi Ten. Col. Luigi Baia Ten. Col. F rancesco Stella Ten. Col. Luigi Mastropasqua
SARDE-
(1949 - 50)
Cap. Rosario La Ferla Cap. Eliodoro Conte COMPAGNIA GEN IO PIONIERI SARDEGNA>>
(( GRANATIERI
DI
(1950 - 51)
Cap. Eliodoro Conte BATTAGLIONE GEN IO PIONIERI (( GRANATIERI DI SARDEGNA))
(1951)
Cap. Giovanni Raffìotta (int.) Cap. Mario Benetti (int.)
S EDI
1955 Roma
1949 - 51 Roma 1951 - 55 Civitavecchia FESTA
24 gmgno: anniversario della battaglia del Piave (1918) ~
686-
BATTAGLIONE GENIO PIONIERI «CREMONA»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il 25 settembre 1944 si costituisce in Altavilla Irpina, per trasformazione del Comando Genio della Divisione .di Fanteria « Cremona» , il Battaglione Misto Genio, che viene inquadrato nel Gruppo di Combattimento « Cremona »; lo formano la 29" e la 77" Compagnia artieri e la 44" Compagnia teleradio. Il 1° gennaio 1945 il battaglione assume la denominazione di CXLIV Battaglione Misto Genio.
In data I novembre del 1946, articolato su due sole compagnie, si scinde: la 77"' Compagnia artieri dà origine al Battaglione Artieri « Cremona», della ricostituita Divisione di Fanteria «Cremona», mentre la 44"' Compagnia teleradio forma il battaglione collegamenti della stessa grande unità. Il 1° marzo r950, il Battaglione Artieri assume la denominazione di Battaglione Genio Pionieri « Cremona >). 0
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D ' ARME SECONDA MONDIALE
(1940-45)
1940: la 77' Compagnia artieri e la 44" Compagnia Teleradio prendono parte alle operazioni sul fronte alpino occidentale. 1943: nel settembre - ottobre la 77" Compagnia artieri e la 44" Compagnia teleradio partecipano alle operazioni belliche in Corsica. 1945: nella primavera il CXUV Battaglione Misto Genio partecipa all 'offensiva finale della guerra di liberazione con il Gruppo di
Combattimento << Cremona)), sventando le insidie dei campi minati, costruendo o riparando camminamenti e osservatori, assicurando le comunicazioni tra i reparti impegnati in combattimento. Si distingue nel gittamento sul Senio di un ponte Bailey D.S., che viene montato superando notevoli difficoltà tecniche e tattiche. Il 23 aprile getta tre ponti Bailey sul Po di Volano e fra Codigoro e Ariano. Effettua, altresì, tra Ravenna e Venezia, il rastrellamento di numerose mine e agevola il passaggio del Po alle truppe con la costruzione di pcrtiere e traghetti.
IUCOMPENSE AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA
Dr BRONZO -
Decreto 21 settembre
1 945
« In Corsica prima, attraverso la pianura Padana, dal fiume Reno a Venezia poi, tra le insidie delle · mine e nel ripristino delle comunicazioni, ha fraternamente collaborato con fanti e
artiglieri nella lotta contro il tedesco, tradizionale nemico e nella battaglia vittoriosa per la libertà e la ricostruzione dell'Italia (Corsica, 9 settembre - 3 ottobre 1943; Ravenna, Venezia, 12 gennaio - 30 aprile 1945) ll. (Al CXLIV Battaglione Misto Genio « Cremona >l).
- 687-
AL MERITO CIVILE
DI
MEDAGLIA DI BRONZO - Decreto 1° dicembre 1970
ATTESTATO
<< In occasione di una violenta alluvione si prodigava generosamente con uomini, in difficili ed estenuanti interventi di soccorso alle popolazioni colpite~ contribuendo validamente a contenere e ridurre, disastrosi effetti della calamità (Provincia di Vercelli, 2 - 27 novembre 1968) )) .
« Con generosa continuità partecipava alle estenuanti operazioni di bonifica di territori devastati dall'impeto ,di una calamità naturale (Firenze, 9 novembre -7 dicembre 1966) >>'.
PUBBLICA BENEMERENZA
COMANDANTI
Magg. Vincenzo Berti Magg. Enrico Bigliani Ten. Col. Giovanni Forina Ten. Col. Mario Sassi Cap. Domenico Giachino (int.) Ten. Col. G. Battista Danieli Ten. Col. Pierangelo Sperati T en. Col. Mario Turco Ten. Col. Federico Tombolini Ten. Col. Carlo Ciceri Ten. Col. Felice Pasquale Magg. Sergio Guerrina Magg. Alberto Bassoni Ten. Col. Nicola Nasetta Ten. Col. Domenico Spagnolo Ten. Col. Filippo Boari Ten. Col. Francesco Paratore Ten. Col. Giuseppe Bettini Ten. Col. Luigi Deambrogio
BATTAGLIONE M1sTo GENIO «CREMONA» (r944) Magg. Nestore Rossari CXLIV BATTAGLIONE M1sTo GENIO (1945-46) Magg. Benedetto Ferme Cap. Marzio Nobili (int.) BATTAGLIONE ARTIERI «CREMONA>> (1946- 50) Magg. Leonardo Calamo Ten. Col. Amilcare Fiorani Ten. Col. Bruno Franchetto Magg. Antonio Beltrani BATTAGLIONE GENIO PIONIERI ((CREMONA)) (1950) Magg. Antonio Beltrani SEDI
1946 Torino FESTA
24 gmgno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
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688 -
BATTAGLIONE GENIO PIONIERI «LEGNANO»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
Il 13 novembre 1943 si costituisce il LI Battaglione Misto Genio per trasformazione della 51" Compagnia mista del genio formata, nel!'ottobre 1943, su due plotoni artieri e un plotone collegamenti nella zona di S. Pietro Vernotico (Brindisi) per il I Raggruppamento Motorizzato. Il LI Battaglione è composto dalla 51"' Compagnia artieri e 51" Compagnia teleradio. Il 22 marzo 1944 il battaglione entra a far parte del Corpo Italiano di Liberazione e il 26 settembre successivo, avuta una ulteriore com-
pagnia artieri: viene inserito nel Gruppo cli Combattimento «Legnano». Nell'aprile 1945 il LI Battaglione ingloba la Compagnia parco campale e dal successivo 15 ottobre è inquadrato nella ricostituita Divisione « Legnano ». Il 1" dicembre 1946, il LI si scinde: la compagnia teleradio forma il Battaglione Collegamenti « Legnano »; le compagnie artieri costi1:uiscono il Battaglione Artieri «Legnano» il quale il 1° marzo 1950, diviene Battaglione
Genio Pt'onieri <<Legnano».
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME Filottrano, F. Musone, Jesi- Belvedere Ostrense e Cagli.
SECONDA MONDIALE ( 1940 - 45)
194J: l '8 e il 16 dicembre 1943 il LI Battaglione Misto Genio partecipa alle due azioni su Monte Lungo a sud di Cassino. 1944: il battaglione è impegnato nelle operazioni sulle Mainarde, a Monte Marrone, Colle Altare, Balzi delle Cicogne, Guardiagrele,
1945: il LI prende parte all'ultima fase della guerra sull'Appennino tosco-emiliano; in tale periodo, operando in Valle !dice e Valle Zena, effettua lavori stradali, apre varchi in campi minati, attiva e mantiene reti di collegamento, bonifica zone infestate da ordigni esplosivi.
RICOMPENSE AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA n 'ARGENTO - Decreto 24 luglio 1947 « Unico battaglione del Genio cui venne riservato l'onore di rappresentare la sua Arma da Monte Lungo a Bologna, dal primo all'ultimo giorno della guerra di liberazione. « Operoso, ar,dente e tenace nell'assolvimento di tutti i compiti che gli venivano affidati, lanciò in testa ai fanti le sue pattuglie di artieri di arrestò nell'insidia mortale dei campi minati, offrendo con eroica persistenza le sue vitti-
me, l'una sull'altra finché il varco fosse aperto, e sotto il fuoco, con impavida fedeltà al -dovere, riattò strade e ponti distrutti, allacciò i Comandi col filo e con la radio. In diciassette mesi di dura lotta e di aspra, prolungata fatica, diede con generosa abnegazione alto contributo al successo delle nostre armi ed all'affermazione della nostra fiera volontà di riscatto (campagna di liberazione, 6 dicembre 1943 - 30 aprile 1945) >>. (Al LI Battaglione Misto Genio «Legnano»).
AL MERITO CIVILE
ATTESTATO
DI
PUBBLICA BENEMERENZA
« Animato da generoso slancio, si prodigava negli interventi diretti alla rimozione dei <lisa-
strosi effetti di una calamità naturale (Firenze, 6 novembre - II dicembre 1966) )),
COMANDANTI
Magg. Antonio Vergine
LI BATTAGLIONE M1sTo GENIO (1943 - 44)
Ten. Col. Bruno Notti
Magg. Andrea Baruffini Magg. Enzo Vescovini LI BATTAGLIONE MrsTo GENIO « LEGNANO >>
(1944-46) Magg. Enzo Vescovini Magg. Sergio Giuliani BATTAGLIONE ARTIERI «LEGNANO» (1946- 50) Ten. Col. Ottavio Di Casola Magg. Luigi Devoto Magg. Aldo Zofrea Ten. Col. Salvatore Arzano BATTAGLIONE GENIO PIONIERI (( LEGNANO ))
(r950) T en. Col. Salvatore Arzano
Ten. Col. Ubaldo Barberis Cap. Pietro Galli (int.) Cap. Nicola Nasetta (int.) Ten. Col. Domenico Pilolli Ten. Col. Domenico Leone Ten. Col. Arduino Gelormino Cap. Enrico Vignes (int.) Ten. Col. Giovanni Raffiotta Magg. Giuseppe Canevari Ten. Col. Albino Degiani Magg. Domenico Giachino Ten. Col. Umberto Revelli Ten. Col. Giuseppe Cutillo Ten. Col. Vittorio Bernard T en. Col. Enea Candido Ten. Col. Gualtiero Stefanon Ten. Col. Michele de Leo
SEDI
1968 Verona
1945 -46 Bergamo 1946 - 68 Pavia FESTA
24 grngno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
BATTAGLIONE GENIO PIONIERI « MANTOVA>>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
Il 1° ottobre 1944, si forma in Calabria con la 79"' Compagnia artieri e 107" Compagnia Mista T.R.T., già dipendenti dal Comando Genio della Divisione di Fanteria «Mantova», il CIV Baltaglione Misto Genio, che viene inquadrato nel Gruppo di Combattimento << Mantova J> .
Il battaglione, il r" gennaio 1945, ingloba la 4" Compagnia artieri e in data 6 settembre 1946, ceduta la 107" Compagnia T.R.T. al Battaglione Collegamenti cc Mantova JJ di nuova costituzione, assume la denominazione di Battaglione Artieri «Mantova>>, che il 1 ° marzo 1950, cambia in Battaglione Genio Pionieri « Mantova ».
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA MONDIALE ( 1940 - 45)
1943-' la 79à Compagnia artieri e la rn7" Compagnia T.R.T., dal settembre 1943 sono dislocate in Calabria in un settore della difesa costiera.
1944-45: a partire dall'ottobre 1944, il CIV Battaglione Misto Genio, senza prendere parte diretta alle operazioni belliche, provvede al1'impianto e al funzionamento dei collegamenti e compie servizi e lavori al seguito della grande unità di cui fa parte.
RICOMPENSE AL VA.LOR CIVILE ATTESTATO DI PUBBLICA BENEMERENZA
« Contribuiva con capacità, spirito di iniziativa ed alto senso del dovere ad operazioni di soccorso in favore di numerose località colpite
da violenta alluvione (Provincie di Treviso, Trento, Venezia, Udine, 4 novembre 1966 - 9 gennaio 1967) JJ.
COMANDANTI CIV
BATTAGLIONE MISTO GENIO ( 1944 - 46)
Magg. Giovanni Poletti Magg. Bruno Gimmelli Magg: Carlo Vascon Ten. Col. Giovanni Brezzi
GENIO
PIONIERI
(1950)
Magg. Giuseppe Mantero Magg. Giuseppe Fenoglio Magg. Enrico Marrone BATTAGLIONE ARTIERI «MANTOVA»
BATTAGLIONE
(1946 - 50)
Ten. Col. Giovanni Brezzi Magg. Antonio Oberti Magg. Sergio De Gasperis Ten. Col. Giovanni Tricarico Magg. Vittorio Duchelle Ten. Col. Enrico Milanese Col. Nelson Donati T en. Col. Ennio Miglietta
(( MANTOVA ))
Ten. Col. Domenico Corcione Ten. Col. Giacomo Fino Ten. Col. Ignazio Crocchiolo
Col. Mario Giannullo Magg. Gaetano Margiotta Ten. Col. Enzo Paoletti Ten. Col. Antonio Checchia
SEDI 1946- 47 Borgo S. Dalmazzo 1947 Udine
1946 Loano 1946 Albissola
FESTA
24 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
BATTAGLIONE GENIO PIONIERI «FOLGORE»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
Il 24 settembre r944 viene costituito il CLXXXIV Battaglione Misto Genio che è inserito nel Gruppo di Combattimento « Folgore». Elementi costitutivi ,della nuova unità sono la 184"· Compagnia minatori - artieri e la 184" Compagnia collegamenti (già inquadrate, assieme alla r86" Compagnia artieri d'arresto nella ,disciolta Divisione «Nembo»), nonché
la rn" Compagnia artieri. Nel marzo 1945 il battaglione ingloba la 2" Compagnia parco campale. Il r" gennaio 1947, ceduta la Compagnia collegamenti al Battaglione Collegamenti « Folgore » di nuova formazione, assume la denominazione di Battaglione Artieri «Folgore)) che dal I marzo 1950 muta in Battaglione Ge0
nio Pionieri «Folgore».
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME
SECONDA
MQNDIALE
sogna, Chieti, Macerata, Filottrano, Jesi e Loretello.
(1940 - 45)
1943: le Compagnie r84" minatori- artieri, 184' collegamenti e 186" artieri d'arresto, dislocate in Sar,degna alla data dell'8 settembre, rimangono sull'isola fino al maggio successivo provvedendo al riattamento delle strade e delle . . . comumcaz1om. 1944: sciolta la 186" artieri d'arresto, le rimanenti due compagnie entrano a far parte con la Divisione «Nembo», del Corpo Italiano di Liberazione e partecipano alle operazioni a Or-
1944 - 4 5: il CLXXXIV Battaglione Misto Genio svolge compiti molteplici, quali stendimento di reti di collegamento, posa di mine, costruzione di osservatori e camminamenti, gittamento di ponti, apertura di guadi, disattivazione di campi minati, spesso operando nelle stesse zone di prima linea. Si distingue, in modo particolare, dal marzo all'aprile 1945, nelle valli del Santerno, del Senio, del Sillaro e a Case Grizzano.
RICO:MPENSE AL VALOR MILITARE MEDAGLIA DI
BRONZO - Decreto 27 dicembre
1 947
« Nella bonifica di strade e di campi minati, nei lavori di rafforzamento delle posizioni, nel mantenimento dei collegamenti, nelle ore più dure della battaglia, artieri, telefonisti e marconisti divisero sempre in nobile gara il rischio dei posti avanzati e ,delle pattuglie spinte ad a~rire il varco entro il micidiale groviglio delle mme.
« Coinvolti spesso in combattimento, quando l'attrezzo più non soccorse, fanti tra i fanti, ne seppero emulare slancio valore e tenacia. « In ogni occasione, nelle linee e nei lavori di immediata retrovia, il Battaglione Misto Genio « Folgore » riaffermò sempre la nobile tradizione <li operosità e di gloria dell'Arma (Valli Santerno, Senio, Sillaro, marzo - aprile 1945; Case Grizzano, 19 aprile 1945) ». (Al Battaglione Misto Genio « Folgore »).
AL V ALOR CIVILE ATTESTATO DI PUBBLICA BENEMERENZA
« Si adoperava incessantemente in favore di popolazioni duramente colpite da una calamità naturale, curando lo sgombero di centri alla-
gati ed il rinforzo di argini pericolanti (Provincie di Udine e Treviso, 4 novembre - 8 dicembre 1966) ».
COMANDANTI CLXXXIV 46)
BATTAGLIONE MISTO GENIO
(1944-
BATTAGLIONE
Magg. Carlo Fabrizio Ten. Col. Luigi Savini Cap. Roberto Franchini (int.)
BATTAGLIONE
GENIO
PIONIERI
(1950)
ARTIERI
(( FOLGORE))
(1947. 50)
Cap. Roberto Franchini (int.) Magg. Settimio Di Virgilio Ten. Col. Giacomo Cabitto Cap. Virginio Merli (int.) T en. Col. Mario Zanotto Contino Magg. Carmine D'Addario
Magg. Carmine D'Addario Magg. Vittorio Pighi Ten. Col. Giovanni Anfosso Magg. Carlo Pollastri Magg. Sebastiano De Tullio Magg. Guido Viel Magg. Oreste Fibbia Magg. Teodoro Vecchietti Magg. Enzo Casarano Magg. Ugo Marruccelli Ten. Col. Alfredo Carelli Ten. Col. Sergio Pietravalle Ten. Col. Domenico Torta
SEDI 1947 - 53 Vittorio Veneto 1953 Villa Vicentina
1946 Passignano sul Trasimeno 1946 - 47 Scandicci
FESTA
24 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
(( FOLGORE ))
BATTAGLIONE GENIO PIONIERI« CENTAURO»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
Nel 1942 si forma il XXXI Battaglione Misto Genio per trasformazione della preesistente r3r" Compagnia mista; inquadra la 131a Compagnia artieri e la 231" Compagnia collegamenti.
Tale reparto si scioglie nel maggio del 1943. Erede delle tradizioni della 131" Compagnia artieri è il Battaglione Genio Pionieri « Centauro » che viene costituito il r aprile 1958. 0
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SEOONDA MONDIALE
(1940- 45)
1940 -4r: la 131" Compagnia mista opera dall'ottobre 1940 con la Divisione Corazzata «Centauro», prima sul fronte greco quindi sul fronte jugoslavo fino all'aprile 1941.
194J: il XXXI Battaglione Misto Genio, inquadrato anch'esso nella Divisione Corazzata « Centauro » è impiegato in Tunisia, nell'ultima fase della campagna dal marzo al maggio.
RICOMPENSE AL MERITO CIVILE MEDAGLIA DI
BR<ONZO - Decreto
1°
dicembre
1970 « In occasione di una violenta alluvione si
prodigava generosamente, con uomini e mezzi, in difficili ed estenuanti interventi <li soccorso alle popolazioni colpite, contribuendo validamente a contenere e ridurre i disastrosi effetti
della calamità (Provincia di Vercelli, bre - 20 dicembre 1968) ».
2
novem-
ATTESTATO DI PUBBLICA BENEMERENZA
« Si adoperava infaticabilmente per alleviare la grave situazione in località devastata da violenta alluvione (Provincia di Firenze, 7 novembre - 7 dicembre 1966) ».
AL VALOR CIVILE ArrESTATO DI PUBBLICA BENEMERENZA
« Si adoperava infaticabilmente fornendo va-
lido contributo agli interventi <li soccorso in fa-
vore di centri devastati da una calamità naturale (Provincia di Grosseto, 4-17 novembre 1966) )).
COMANDANTI BATTAGLIONE
GENIO
PIONIERI
(1958) Ten. Col. Mario Turco Magg. Cesare Stanchi
(( CENTAURO ))
Magg. Vittorio Bravin Ten. Col. Luigi Schinaja Ten. Col. Giovanni. Depaoli Ten. Col. Giulio Malvani
Ten. Col. Antonio Cavalcaselle Ten. Col. Raffaele D'Onofrio
T en. Col. Michele Penniello Ten. Col. Giuseppe Mastrobuono
SEDI
1958 Bellinzago FESTA
24 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
BATTAGLIONE GENIO PIONIERI« ARIETE»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE L ' u settembre 1941 s1 forma il CXXXII Battaglione Misto Genio, per trasformazione della preesistente 132" Compagnia mista ; inquadra la 132" Compagnia artieri e la 232"' Compagnia collegamenti; in seguito agli even-
ti bellici il CXXXII si scioglie nel dicembre 1942. Erede delle tradizioni della 132" Compagnia artieri è il Battaglz'one Genio Pionieri « Ariete )) , che è costituito il I 0 luglio 1958.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATI! D'ARME SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1941 -42: inquadrato nella Divisione Corazzata « Ariete », il CXXXII Battaglione parte-
cipa alle operazioni m Africa Settentrionale dal marzo 1941 al dicembre 1942.
RICOMPENSE AL VALOR CIVILE
MEDAGLIA
DI
BRoNz.o - Decreto 6 marzo 1966
Con altruistico slancio ed elevato senso del dovere, si prodigava nelle difficili operazioni (<
di soccorso a popolazioni colpite da una violenta alluvione (Veneto, 4-28 novembre 1966)».
COMANDANTI BATTAGLIONE GENIO PIONIERI (( ARIETE)) (1958) Magg. Ennio Petrucci Magg. Aldo Borgheresi Magg. Arturo Valle Ten. Col. Claudio Vianello
Magg. Ignazio Crocchiolo Ten. Col. Mario Manzotti Ten. Col. Remo Peracchio Ten. Col. Giovanni Armini Ten. Col. Carlo Gaspardone
SEDI 1958 Motta di Livenza
FESTA
24 gmgno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
COMPAGNIA GENIO PIONIERI «TRIESTE»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Discende dal LII Battaglione Misto Genio della Divisione di Fanteria «Trieste» mobilitato nel 1940. Il battaglione, da cui dipendono la 28'' Compagnia artieri e la 1W Compagnia telegrafisti, è sciolto nel maggio 1943. Il 1° gennaio 1951 si forma la Compagnia
Genio Pionieri « Trieste» che il 1° maggio 1953 si amplia e dà vita al Battaglione Genio Pionieri
«
Trieste
>l.
A partire dal 15 settembre 1955 il battaglione viene contratto nuovamente in Compagnia Ge-
nio Pionieri
e<
Trieste,>.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECOJ\/ì)A MONDIALE ( 1940 - 45)
1940: il LII Battaglione Misto Genio opera nel giugno sul fronte alpino occidentale. 1941-43: giunto nell'agosto 1941 in Africa
Settentrionale, il LII Battaglione partecipa alle operazioni in Cirenaica, in Marmarica, ad El Alamein e, infine, in Tunisia dove è impegnato fino ~ll'esaurimento totale degli uomini e dei mezzi.
RICOMPENSE AL VALOR CIVILE ATTESTATO DI PUBBLICA BENEMERENZA e< Con altruistico slancio partecipava alle operazioni di soccorso di territori devastati dalla
furia di dilaganti acque alluvionali (Firenze, 4 novembre- II dicembre 1966) .».
COMANDANTI COMPAGNIA GENIO PIONIERI ((TRIESTE))
(1951 -
COMPAGNIA GENIO PIONIERI ((TRIESTE))
53) Cap. Elio Burzi BATTAGLIONE ( 1 953
GENIO
PIONIERI
(( TRIESTE ))
- 55)
Ten. Col. Mario Sensi Ten. Col. Liberto Galperti
Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap.
Ivo Bertoncini Tommaso Desiderato Franco Di Grottole Andrea Lusa Giuliano Formica Loredano Gilli Enrico Mezzabotta Giacomino Zarelli
SEDI 1951
Bologna FESTA
24 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
(1955)
COMPAGNIA GENIO PIONIERI cc FRIULI >>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il 10 settembre 1944 si costituisce, nei pressi di Benevento, per trasformazione <lel preesistente CXX Battaglione, il Battaglione Misto Genio, che è inquadrato nel Gruppo di Combattimento «Friuli )). Fanno parte del battaglione la 5" e la 52• Compagnia artieri e la 20" Compagnia T.R.T. Il 13 febbraio 1947 il battaglione si scioglie
dando vita al Battaglione Artieri «Friuli» e al battaglione collegamenti della ricostituita divisione omonima. Il 1° marzo 1950, il reparto assume la denominazione di Battaglione Genio Pionieri « Friuli>) il quale, a partire dal 1° gennaio 1959 viene contratto in Compagnia Genio Pionieri
«Friuli>> .
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SEOONDA MONDIALE
1943: il CXX Battaglione in ottobre concorre ai combattimenti contro i tedeschi in Corsica.
(1940 - 45)
1940: la 20" Compagnia T.R.T. e la 52• Compagnia artieri prendono parte alle operazioni sul fronte alpino occidentale. 1941: nell'aprile il CXX Battaglione Misto Genio partecipa con la Divisione di. Fanteria «Friuli))' alle operazioni sul fronte albanese jugoslavo.
1945: dal febbraio all'aprile il Battaglione Misto Genio del Gruppc di Combattimento « Friuli )), prende parte alla guerra di liberazione, distinguendosi nelle operazioni per il forzamento del Scnio e del Santerno, nella valle del Sillaro e a Casalecchio de' Conti, condotte alla vigilia dell'entrata in Bologna.
RICOMPENSE AL Vi\LOR CIVILE ATTESTATO DI PUBBLICA BENEMERENZA
« Con uomini e mezzi, si prodigava generosamente per ridurre i disastrosi effetti cli una
violenta alluvione (Firenze, 4 novembre - II dicembre 1966) )),
COMANDANTI BATTAGLIONE
MisTo
GENIO «FRIULI>)
Magg. Antonio Tanzarella Ten. Col. Florio Del Prete Ten. Col. Giuseppe Marchetti Magg. Pietro Ajello
(1944-47)
BATTAGLIONE ARTIERI (( FRIULI))
(1947- 50)
Cap. Agrippine Damigella (int.) Ten. Col. Antonio Tanzarella Ten. Col. Gino Cecconi
BATTAGLIONE GENIO PIONIERI ((FRIULI))
(1950.
CoMPAGNIA GENIO PIONIERI ((FRIULI))
58)
Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap.
Ten. Col. Gino Cecconi Ten. Col. Paolo Federico Ten. Col. Antonio Beltrani Ten. Col. Filippo Vacca Magg. Pietro Procacci
Enzo Casarano Francesco Paratore Adriano Crogi Gianfranco Baldini Enrico Di Bacco Luigi Bardelli
SEDI 1948 Firenze
1946
Levico 1947 · 48 Riva del Garda
FESTA
24 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
-
700 -
(1959)
COMPAGNIA GENIO PIONIERI « TAURINENSE >>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
Il 12 settembre 1939 si costituisce il I Battaglione Misto Genio della Divisione Alpina « T aurinense >> per trasformazione della Compagnia mista formata nel 1935 nell'ambito della stessa divisione. Fanno parte del battaglione la 121" Compagnia artieri, la II I" Compagnia T .R.T. e la 101" Sezione fotoelettricisti.
Sciolto il I Battaglione Misto Genio nel dicembre 1943 in Montenegro, per eventi bellici, i superstiti sono inquadrati nella Divisione Partigiana « Garibaldi >>. Il I giugno 1952 viene costituita la Compagnia Genio Pionieri « Taurinense >> che eredita le tradizioni ,del disciolto battaglione. 0
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SEOONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1940: il I Battaglione Misto Genio prende parte in giugno alle operazioni sul fronte occidentale, inquadrato nella Divisione Alpina << Taurinense >>. 1942: l'unità, dislocata in Montenegro, partecipa alle attività di controguerriglia.
1943-45: dopo P8 settembre 1943 gli uomini del battaglione reagiscono alle sopraffazioni tedesche. I superstiti partecipano poi attivamente, dal dicembre 1943 alla conclusione del conflitto, alla lotta di liberazione in Jugoslavia inseriti nella Divisione Italiana Partigiana « Garibaldi>>.
COMANDANTI
I
BATTAGLIONE
M1sTo
Cap. Ten. Ten. Cap. Ten. Cap. Cap. Ten. Cap. Cap.
GENIO DELLA D1v1s10NE
A LPINA (( TAURINENSE )) ( 1939 - 43)
Cap. Attilio Brancato Cap. Francesco D'Auria Magg. Giuseppe Robotti COMPAGNIA
GENIO
P10NIERI
« TAURINENSE
))
(1952) Cap. Sergio Bernatti
Giovanni Depaoli Remo Peracchio Giuseppe Pasteris Adolfo Amato Giovanni Grusovin Giorgio Deoase Giuseppe Calandri Maurizio Cicolin Giorgio Ausiliari Giovanni Borfiga
SEDI r96r
1939- 6i Torino
Abbadia Alpina (Torino)
FESTA
24 gmgno: anniversario della battaglia del Piave (r9r8) -
701 -
COMPAGNIA GENIO PIONIERI «TRIDENTINA»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il 12 settembre 1939 si costituisce il Il Battaglione Misto Genio della Divisione Alpina «Tridentina)) per trasformazione della Compagnia mista formata nel 1935 nell'ambito della stessa divisione. Fanno parte ,del battaglione
la 122" Compagnia artieri, la u2" Compagnia T.R.T. e la ro2" Sezione fotoelettricisti. L'unità è sciolta per eventi bellici nel settembre 1943. Il 1'' giugno 1951 viene costituita la Compagnia Genio Pionieri « Tridentina>).
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA MO:NDIALE ( 1940 - 45)
1940: il II Battaglione Misto Genio prende parte in giugno alle operazioni sul fronte occidentale, inquadrato nella Divisione Alpina «Tridentina)). In novembre è trasferito sul fronte greco albanese.
1941: il battaglione continua ad operare in Albania sino alla conclusione dell'armistizio del 23 aprile. 1942 -43: nell'agosto 1942 l'unità è inviata sul fronte russo dove i suoi uomini meritano, per il loro comportamento> una medaglia d'argento al valor militare.
RICOMPENSE AL V ALOR MILITARE
MEDAGLIA n' ARGENTO - Decreto 31 dicembre 1947
« Saldo e perfetto strumento di guerra, fuso in un unico fascio di energie e di intrepida volontà, in sette mesi di aspra campagna si è riconfermato degno delle più alte e gloriose tradizioni dell'Arma. Di temeraria consapevole arditezza gli artieri, ,d i singolare perizia e capacità i trasmettitori, in ogni azione superbamente vincevano ogni avversità del nemico e dell'ambiente. Nelle epiche giornate del ripiegamento del fronte del Don, chiamato ad arginare in Opyt l'urto di ingenti forze nemiche, lasciati gli abituali strumenti ed impugnati i
moschetti contrattaccavano con irruenza il nemico preponderante di forze e mezzi, spezzandone l'impeto ed impe,dendone l'accerchiamento di unità nazionali ed alleate. Ridotto nel numero, stremato da otto giorni di successivi combattimenti, nella battaglia di Nikolajewka, si lanciava ancora con supremo coraggio ed incrollabile fede sul nemico e con nuovo tributo di sangue abnegazione e valore ne stroncava la furia contribuendo in modo decisivo al successo finale (fronte russo: Opyt Nikolajewka, agosto 1942- febbraio 1943) )). (Al II Battaglione Misto Genio « Tridentina l> ).
AL V ALOR CIVILE
MEDAGLIA DI BRONZO - Decreto 6 marzo 1968 « Si adoperava validamente per contenere e ridurre le disastrose conseguenze di una vio-
lenta alluvione, impegnando senza sosta il proprio personale in difficili interventi (Trentino Alto Adige, 10 novembre- 2 dicembre 1966) >) . 702 -
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Tenente Domenico Rossi: Russia,
20
luglio 1942 - gennaio 1943
COMANDANTI II
BATTAGLIONE
M1sTo
GEN IO DELLA D1v1SIONE
ALPINA « TRIDENTINA J>
COMPAGNIA
(1939 - 43)
GENIO
PIONIERI
(1951) Ten. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap.
Cap. Alberto Cassali Magg. Francesco Stellato Cap. Luigi Coli.o Magg. Alberto Cassoli
Aldo Da Giau Ernesto Quagliuolo Aldo Da Giau Mario Graff Giuseppe Pasteris Paolo Feniello Renato Pagano Antonio Manco Umberto Pescatore
SEDI 1957 Bressanone
1939 - 52 Bolzano 1952 - 57 Varna FESTA
24 grngno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
-
7°3 -
(( TRIDENTINA ))
COM.PAGNIA GENIO PIONIERI
« JULIA »
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il 12 settembre 1939 si costituisce il 111 Battaglione Misto Genio della Divisione Alpina « Julia >> per trasformazione della Compagnia Mista formata nel 1935 nell'ambito della stessa divisione. Fanno parte del battaglione la 123.. Compagnia Artieri, la u3• Compagnia T.R.T.
alle quali si affianca poi la 103a Sezione Fotoelettricisti. L'unità è sciolta per eventi bellici nel settembre 1943. Il 1° aprile 1951 viene costituita la Compa-
gnia Genio Pionieri « Julia >>.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SEOONDA
.MONDIALE
(1940 - 45)
1940 - 41 : il III Battaglione Misto Genio prende parte alle operazioni sul fronte greco albanese, inquadrato nella Divisione Alpina « Julia », e merita la medaglia di bronzo al valor militare.
1942 -43: il battaglione nel settembre 1942 è inviato sul fronte russo e per il comportamendei suoi uomini gli viene assegnata una medaglia d'argento.
RICOMPENSE AL V ALOR MILITARE
MEDAGLIA n'ARGENTo - Decreto 31 dicembre 1947
« Unità perfetta per addestr amento e spirito combattivo, in difficilissime condizioni di clima e di terreno assolveva brillantemente compiti dando costante e prezioso contributo allo svolgimento delle operazioni sul fronte russo. Nel corso di asprissimi combattimenti contro un nemico preponderante per numero e mezzi, interveniva più volte nel combattimento fianco a fianco con gli alpini, contribuendo decisamente al favorevole esito delle azioni. Eroica e saldissima compagine, in successiva fase di ripiegamento, confermava, col quasi totale sacrificio di sé, le preclari virtù dei genieri
alpini d'Italia (fronte russo, 15 settembre 1942 I febbraio 1943) >>. (Al III Battaglione Misto Genio « Julia >>). 0
MEDAGLIA
DI
BRONZO - Decreto 9 giugno 1948
« Con costante tenacia e brillante genialità, in sei lunghi mesi di guerra, in situazioni talora criticissime e sotto intenso fuoco di armi nemiche, ha sempre assicurato i collegamenti, ha costruito ponti e strade, ha preparato apprestamenti difensivi, non esitando, all'occorrenza, a lasciare gli attrezzi da lavoro e gareggiare con gli alpini nel combattimento (fronte greco, 5 novembre 1940- 23 aprile 1941) ». (Al III Battaglione Misto Genio e< Julia ))).
COMANDANTI
III BATTAGLIONE M1sTo GENIO DELLA D1vISIONE ALPINA (( JuLIA » (r939 - 43)
COMPAGNIA GENIO PIONIERI « JuLIA >> (1951)
Magg. Cino Cini ·Tcn. Walter Fraticelli (int.) Cap. Andrea Bucchi (int.) Magg. Pietro Giussani Cap. Adalberto Ilari
Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap.
Battista Minchiotti Giuseppe Cinque Pietro Gavardi Vittorio Bernard Antonio Vcechi.one Ennio Muscas Giovanni Lamonarca
SEDI
1968 Gemona del Friuli
1951 -68 Udine FESTA
24 gmgno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
- 7°5 35 *
2° REGGIMENTO GENIO PONTIERI e<
Per ogni ponte una superba sfida»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il 1° gennaio 1883 si forma in Piacenza il 4" Reggimento Genio (Pontieri), come previsto dalla legge 30 novembre 1882, su stato maggiore, due brigate pontieri, una brigata lagunari, quattro compagnie treno, una compagnia depasito. Concorrono alla formazione della nuova unità il 1° e il 2° Reggimento Genio. Dal 23 giugno 1887 assume nome di 4° Reggimento Genio ed il 1° novembre successivo riceve dal 3° quattro compagnie ferrovieri che mantiene fino al I 0 luglio 1895; l'unità prende nuovamente l'appellativo Pontieri il 1° novembre 1895. Durante la prima guerra mondiale il 4° mobilita 6 comandi di battaglione e 24 compagnie pantieri, 8 compagnie lagunari, 2 compagnie treno, 3 compagnie di milizia territoriale, 4 sezioni da ponte per divisione di cavalleria; molti di tali reparti sono disciolti al termine del conflitto. Il 21 novembre 1919 il corpa prende la de-
nominazione di Reggimento Genio Pontieri e Lagunari e rimane costituito su comando, quattro battaglioni e deposito; con l'ordinamento II marzo 1926 diviene Reggimento Pontieri e Lagunari, e nel 1931 Reggimento Pontieri e Lagunari del Genio quindi il 15 maggio 1933 con i suoi battaglioni sono formati il 1° e il 2° Reggimento Pontieri. Quest'ultimo si articola su comando, I e II Battaglione, deposito. Nel 1935 il reggimento costituisce, per le esigenze operative in Africa Orientale, varie compagnie pontieri. Nel giugno 1940 il 2° Pontieri è su tre battaglioni e successivamente forma il I e il XXXI Battaglione per ponti leggeri d'equipaggio, un battaglione pontieri di formazione, il XXIII, il XXXII e il XXXVII Battaglione per ponti pesanti d'equipaggio e altri reparti minori. L'unità, disciolta nel settembre 1943 per eventi bellici, è ricostituita il 15 dicembre 1949 con la denominazione di 2° Reggimento Genio Pontieri.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA D'INDIPENDENZA
(1848 - 49)
TERZA n'rNDIPENDENZA
La 1 .. Compagnia del Corpo Reale d'Artiglieria (poi 5.. del Reggimento Pontieri e Lagunari) è impiegata sul Mincio 1 a Peschiera e sull'Adda.
Ancora la 1"' Compagnia del Corpo Reale cl' Artiglieria opera sull'Oglio, sul Po e sul1'Adige. ERITREA
SECONDA D'INDIPENDENZA
(1866)
(1895 -97)
Fornisce 5 ufficiali e 15 uomm1 per van serv1z1.
(1859)
Nel corso della campagna gli uomini della Ia Compagnia del Corpo Reale d'Artiglieria effettuano lavori sui fiumi Sesia, Adda e Mincio.
PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
I reparti Pontieri e Lagunari del reggimento operano lungo il corso dell'Isonzo, sul
-,. 706 -
STEMMA DEL 2• REG GIMENTO GENIO PONTIERI Descrizione araldica Scudo: Partito. Il primo d'azzurro al ponte ontico romono di barche, galleggiante sul fiume
fluttu oso al naturale. abbassato al capo di ross o cari cato di un lupo passante d'argento, sormon tato da due plinti quadrati dello stesso. in fascia, e da tre api d'oro in capo (Pi acenza) ; il secondo, di verde alla ruota alata poggiata su una rotai a posta in sbarra, il tutto al naturale, abbassato al capo di rosso alla croce d'argento attraversata in capo dal Jambello d'azzurro di t re goccie (Torino) . Sul tutto. uno scudetto d'argento a cinque burelle poste In banda: quattro d'azzurro e la centrale d'azzurro e d'argento; in cuore, Il tridente ucraino di oro. Ornamenti esteriori: Sullo scudo il fregi o dell'Arma del genio, special_ità pon tieri , con l'indicazione del numero del Reggimento su una granata d'oro, sormontato da un elmo posto di profilo, cimato di tre fogl ie di quercia, quella di centro di nero e le laterali di cremisi, ed accompagnato sotto da cinqu e nastri annodati nel fregi o e svolazzanti ai lati dello scudo: tre d'azzurro a destra, uno d'azzurro ed uno fasciato d'azzurro e di argento a sinistra. Sotto lo scudo. su lista d'argento con le estremità bifide di nero bordate cremisi, il motto: « PER OGN I PONTE UNA SUPERBA SFIDA »
* (D.P.R. 14 aprile 1952)
Vippacco, sul Tagliamento, sul Livenza ed infine sul Piave gittando ponti e passardle, costruendo traghetti, sempre facilitando il compito delle altre unità e spesso combattendo al loro fianco. SEOONDA MONDIALE (1940-45) 1 940 - 4 r: il XXVII Battaglione opera sul fronte greco - albanese e si ,distingue nelle operazioni di forzamento della Vojussa, del Pitoki,
del Cormos, del Kalamas e nella difesa di Borgo Tellini. 1941 -43.' in Africa Settentrionale sono presenti il battaglione di formazione e il XXXII Pontieri. 1942 - 43: il I Battaglione sul fronte russo si distingue nel predisporre il passaggio dei fiumi, a!Ia difesa di Pawlograd e nella battaglia del Don.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL V ALOR MILITARE
MEDAGLIA
Dr
BRONZO - Decreto 5 giugno 1848
« Per essersi lodevolmente di portata all'assedio e alla presa ,di Peschiera }>. (Alla I a Compagnia del Corpo Reale d'Artiglieria).
MEDAGLIA 1948
DI
BRONZO - Decreto I 3 dicembre
« Dopo aver dato abile contributo, nonostante l'intenso fuoco dell'artiglieria e l'azione degli aerei nemici al riattamento del ponte ,di Dnjepropetrowsk, importante via di transito per l'alimentazione della battaglia di penetrazione verso il Donez, assicurava a divisione <li
avanguardia il tempestivo e sollecito passaggio del Woltschja, pur sotto la diretta reazione di fuoco ,di retroguardie avversarie. Chiamato in una fase incerta della lotta difensiva, a contenere l'urto di ingenti forze nemiche, gettati gli attrezzi ed impugnati i moschetti, si scagliava con l'impeto e la bravura dei fanti sull'avversario arginandone, in concorso con le altre truppe, pericolosa penetrazione e <locumentazione nell'ampiezza di sacrificio cruento la sua abnegazione ed il suo valore (fronte russo: Dnjepropetrowsk - Salawjanka, agosto 1941 - maggio 1942) ». (Al I Battaglione del 2° Reggimento Pontieri).
AL V ALOR CIVILE
MEDAGLIA n'ARGEKTO - Decreto 12 settembre 1953 « In occasione dell'alluvione verificatasi nel Polesine, ufficiali, sottufficiali e soldati del "2° Reggimento Genio Pontieri", spinti da un elevato sentimento di solidarietà umana e di dedizione al dovere, si prodigavano senza posa nell'opera di soccorso, in nobile gara di ardimento contro la furia degli elementi. Contribuivano in tal modo all'ordinato salvataggio di migliaia di persone e dei loro averi, meritan-
dosi la riconoscenza di quelle popolazioni e del Paese (Polesine, novembre 1951) ». (Al 2° Reggimento Genio Pontieri). ATTESTATO DI PUBBLICA BENE~ERENZA << Con encomiabile senso del dovere ed in condizioni di estrema difficoltà, si adoperava per eliminare le disastrose conseguenze di una violenta calamità naturale (alluvione in Toscana - Emilia Romagna, 4 novembre - I 1 dicembre 1966) ».
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE
Caporal Maggiore Donato Briscese : Russia,
20
febbraio
1942
COMANDANTI
4°
REGGIMENTO GENIO (PONTIERI)
(1883- 87)
REGGIMENTO PONTIERI E LAGUNARI DEL GEN IO ( 1 93 1 -
Col. Luigi V acca
33)
Col. Paolo Scarzella 4°
REGGIMENTO GENIO
Col. Col. Col. Col.
4°
(1887-95)
(1895- 1919)
Pietro Parvopassu Alberto Galante Antonio Squillace Cesare Bignami Ernesto Cantoni Umberto Felloni Ponziano Versè
REGGIMENTO
GENIO
PONTIERI
2° REGGIMENTO GENIO P ONTIERI
E
LAGUNARI
(1919- 26) Col. Ponziano Versè Ten. Col. Enrico Visetti (int.) Col. Carlo Gonella
REGGIMENTO PONTIERI E LAGUNARI ( 1926 -
31)
Col. Carlo Gonella Col. Lamberto Parmoli Col. Paolo Scarzella
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
(1949)
Franco Gonella Ettore Pacifici Arnaldo Tuzzi Francesco Sarzana Ugo Tirelli Luigi Savini Dante Caprini Mario Correale Santacroce Damiano Murino Paolo Federico Luigi Collo Roberto Scorza Giuseppe Alemanno Giovanni Bruno Giorgio Merli Francesco Galvagno Dante Fabietti Domenico Corcione
SEDI 1883 Piacenza FESTA 24
(1933 - 43)
Col. Paolo Scarzella Col. Arturo Fortunato Col. Carlo Magliano Ten. Col. Ercole Ercolano (int.) Col. Domenico Bianco Col. Evasio Biandrate Col. Giuseppe Montaretto Marullo Col. Evasio Biandrate
Luigi Vacca Alessandro Vami Carlo Servetti Pietro Parvopassu
REGGIMENTO GENIO (PONTIERI)
Col.. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
2° R EGGIMENTO PONTIERI
giugno: anniversario della battaglia del Piave (r918)
l
STEMMA DEL REGGIMENTO GENIO FERROVIERI · Descrizione araldica Scudo: Inquartato. Nel 1° della città di Torino che è d'azzurro al toro furioso d'oro cornata d'argento; nel 2° di porpora al triden te bizantino di Ucraina caricato su uno scudetto d'azzurro; nel 3° della provincia di Campobasso che è di rosso, alla ghirlanda di spighe di grano con in mezzo una stella ad otto raggi; nel 4° della provincia di Bologna che è d'azzurro al leone rampante d'oro che leva un vessillo a tre fasce. di verde, d'argento con motto • Libertas " e di rosso. Ornamenti esteriori: Sullo scudo il fregio dell'Arma del genio, special ità ferrovieri. Ai lati dello scudo due nastri azzurri svolazzanti e sotto, su lista d'argento avente le estremità bifide di nero, filettate di cremisi, il motto: cc
(D.P.R. 14 ottobre 1970)
FERVIDI$ ROTIS AD MET AM
»
REGGIMENTO GENIO FERROVIERI « Fervidis rotis ad metam ))
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
In attuazione del decreto 9 giugno 1895, il 1° luglio successivo si costituisce in Torino la Brigata Ferrovieri del Genio su uno stato maggiore, due compagnie di esercizio, quattro compagnie di lavoro. Concorrono alla formazione della nuova unità le quattro compagnie ferrovieri del 4° Reggimento Genio. La brigata, con decreto 17 luglio 1910, è trasformata in 6° Reggimento Genio (Ferrovieri) il cui organico comprende: stato maggiore, I e II Battaglione ferrovieri, un battaglione automobilisti, una sezione esercizio di linea (Torino - Pinerolo), un deposito reggimentale a Torino e un deposito succursale a Roma. Nel 1912 riceve il servizio fotoelettrico. Il reggimento durante il conflitto 1915 - 18 mobilita: 3 battaglioni e 16 compagnie ferrovieri, 9 compagnie di esercizio Décauville, 7 battaglioni e 36 compagnie fotoelcttricisti, 26 sezioni fotoelettricisti territoriali. Nel 1919 l'unità cambia denominazione in Reggimento Genio Ferrovieri ed all'epoca com-
prende: comando, quattro battaglioni ferrovieri) un deposito reggimentale e un deposito succursa1.e; nel 192r costituisce la 2 " Sezione <li esercizio di linea (Bolzano - Merano - Malles) che, due anni dopo, è riunita con la 1" Sezione in un gruppo di esercizio. Nel marzo 1926 prende nome di Reggimento Ferrovieri e risulta costituito dal comando, due battaglioni, un gruppo di esercizio (prima sezione: Chivasso - Aosta; seconda sezione: Bolzano- Merano - Malles), 1.111 deposito reggimentale e un deposito succursale; nel 1932 si scioglie la 2" Sezione esercizio. Durante il secondo conflitto mondiale, il reggimento mobilita: 3 battaglioni ferrovieri, con 16 compagnie di lavoro; 7 battaglioni fotoelettricisti, con 36 compagnie; un battaglione di esercizio di linea e 7 compagnie di esercizio Décauville. Nel settembre 1943 si scioglie in seguito agli eventi bellici. Viene ricostituito il 1° ottobre 1957 con la denominazione di Reggimento Genio Ferrovieri.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA D ' INDIPENDENZA
(1859)
E' presente la 3a Compagnia, all'epoca rn'' del Genio, e partecipa all'investimento di Peschiera. CENTRO - MERIDIONE
(1860 - 61)
La 1 Compagnia, già 6" del 2° Reggimento Genio, prende parte all'assedio di Ancona dal 24 al 29 settembre, al combattimento del Macerone il 20 ottobre ove merita una medaglia di bronzo, all'assedio di Gaeta dal novembre 1860 al febbraio r86i e a quello di Messina nel marzo 186!.
TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
Vi partecipano la 1", 3\ 4"' Compagnia. ROMA
(1870)
E' presente la 3" Compagnia inquadrata nella Brigata del Genio.
3
LIBJA
(1911 - 12)
Il reggimento ferrovieri fornisce personale e materiale per i parchi automobilistici di T ripoli, Bengasi, Derna, Cirene e per i plotoni fotoelettricisti e ferrovieri di Tripoli e Bengasi.
PRIMA MONDIALE (1915 - 18)
SECONDA MONDIALE (1940 - 45)
I reparti ferrovieri e fotoelettricisti, le com-
1941 - 42: i battaglioni ferrovieri II, V e VI
pagnie di esercizio e i parchi automobilistici costituiti dal reggimento operano al seguito delle unità combattenti nei vari settori di guerra, sia in Patria che in Albania, Macedonia, Libia e Francia. Nel 1919 - 20 la 1" Compagnia fotoelettricisti fa parte <lel Corpo di Spedizione in Anatolia.
operano nei Balcani ove attendono in particolare alla ricostruzione ciel ponte ferroviario di Borovnica, alla riattivazione delle opere sulla linea Postumia - Lubiana, e al laborioso e complesso ripristino ciel ponte sul canale di Corinto, in Grecia; tali operazioni vengono giudicate veri capolavori d'ingegneria militare.
AFRICA
1942 - 43: nel 1942 il X Battaglione ferrovieri partecipa alle operazioni sul fronte russo, assicurando, tra notevoli disagi, i vitali rifornimenti alle truppe combattenti, mediante il riattamento cli ponti e tronchi ferroviari di preminente impartanza strategica. Durante la battaglia del Don, nel ,dicembre, i genieri si distinguono nella difesa cli una difficile pasizione a loro affidata.
01lIENl'ALE
(1935- 36)
Vi prendono parte: la 30" e 31"' Compagnia ferrovieri, che provvedono al ripristino delle comunicazioni ferroviarie nel bassopiano occidentale, gettando ponti in ferro sul fiume Carabel (m. 135) e sul fiume Barca (m. 129); la 3" Sezione speciale ferrovieri; la 1"' Compagnia meccanici elettricisti, interessata al funzionamento delle centrali elettriche e degli impianti; una sezione esercizio linea. In particolare è da ricordare la gestione delle linee Massaua - Asmara - Cheren e Dovanlè - Dire Daua - Addis Abeba che, agevolando l'avanzata sulla capitale etiopica rendono passibile la rapida conclusione del conflitto.
1944 - 45: durante la guerra di liberazione, i reparti ferrovieri riuniti in un raggruppamento, ripristinano il ponte sul fiume Volturno, riattano i ponti e le principali linee nei settori Tirrenico e Adriatico, facilitando in misura determinante l'esito favorevole delle operazioni.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL VA.LOR MILITARE
MEDAGLIA DI BRONZO - Decreto 8 dicembre
1887 « Per essersi distinta nel combattimento del Macerone (20 ottobre 1860) ». (Alla 6" Compagnia Zappatori del 2 ° Reggimento Genio, poi 1" Compagnia del Reggimento Ferrovieri).
CROCE DI GUERRA - Decreto 31 dicembre 1947 « Nella campagna al fronte orientale (Russia) ha assicurato, con suo fattivo lavoro, i rifor-
nimenti alle truppe combattenti riattando e costruendo numerosi tronchi ferroviari. Posto a difesa, durante la battaglia del Don, di un'importante posizione, ricacciava varie volte il nemico malgrado la sua forte superiorità di uomini e cli mezzi. In epica gara coi fanti, ha combattuto per oltre tre giorni offrendo una strenua resistenza finché, decimato negli effettivi e per evitare il completo accerchiamento del reparto, ripiegava su linee arretrate (zona di Krasnogorowka, dicembre 1942) ». ( Al X Battaglione Ferrovieri).
AL MERITO CIVILE A TTESTATO
DI PUBBLICA BENEMERENZA
« Con encomiabile slancio si adoperava nella
difficile rimozione di fango e detriti eia larghe
zone devastate ,d a una calamità naturale (Firenze, 7 novembre - 7 dicembre 1966) ».
- 710 -
COMANDANTI BRIGATA FERROVIERI DEL GENIO
(1895 - 19ro)
REGGIMENTO FERROVIERI
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Magg. Giuseppe Passini Ten. Col. Federico Pescetto Col. Giuseppe Passini Col. Edoardo Berra
6°
REGGIMENTO GENIO (FERROVIERI) (1910 - 19)
Col. Edoardo Berra Col. Pietro Mìrone Col. Giuseppe Motta Ten. Col. Stefano Centurione Col. Carlo Negri Col. Raoul Tombesi Col. Giuseppe Viansino
REGGIMENTO GENIO FERROVIERI
(1926- 43)
Aventino Caffo Raffaele Canessa Arturo Bellusci Augusto Lussiana Vincenzo Jacoe Giuseppe Carnelutti Giovanni Nicotra Giuseppe Perotti
R EGGIMENTO GENIO FERROVIE1U
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
(1919- 26)
Col. Giuseppe Viansino Col. Aventino Caffo
Antonio Frizzele Aldo Zofrea Gastone Bordoni Franco Folli Ferruccio Garrone Carlo Pollastri Sergio Guerrina Aldo Damiani Damiano Galante Ugo Bonardi Enzo Casarano Ugo Marruccelli
SEDI
1957 Castelmaggiore
1895 - 1943 Torino
FESTA
24 gwgno: anniversario della battaglia del Piave
- 7II -
(1918)
(1957)
3° REGGIMENTO GUASTATORI D'ARRESTO «
Arresto e distruggo »
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il 1° ottobre 1922, per effetto del decreto 13 luglio dello stesso anno, si costituisce in Lodi il 2° Raggruppamento Genio di Corpo d'Armata, nella seguente formazione: un battaglione zappatori - minatori, un battaglione telegrafisti , una compagnia fotoelettricisti. Concorrono a form are la nuova unità il battaglione zappatori e il battaglione telegrafisti del II Deposito zappatori e telegrafisti del Corpo d'Armata d i Milano, nonché una compagnia zappatori - minatori e una sezione mototeleferisti ,del disciolto Reggimento Minatori del G enio. Con l'ordinamento del 1926, il raggruppamento si trasforma in J° Reggimento Genio. Il 1° ottobre 1934 avviene la fu sione della Scuola Allievi Ufficiali di Complemento del Genio · con il reggimen to; quest'ultimo assume il nome di J° Reggimento Genio Scuola. In seguito a tale modi.fica si hanno mutazioni nell'organico dell'unità, che risulta così articolata: comando, un battaglione allievi ufficiali zappatori - artieri - pontieri, un battaglione allievi ufficiali r adiotelegrafisti e telegrafisti, un batta-
glione misto (zappatori - artieri, teleferisti, fotoclettricisti), un battaglione teleradio (nome di nuova assunzione), due colombaie. Nel 1935 costituisce alcuni reparti idrici e pompieri che vengono inviati in Africa Orientale. Nel settembre <lel 1937 avviene la scissione della scuola dal reggimento, il quale, pertanto, riprende la denominazione originaria di
J° Reggimento Genio. Al IO giugno 1940 risulta così composto : comando, un battaglione artieri, un battaglione trasmissioni, un battaglione misto genio per divisione motorizzata, due colombaie, un deposito. Sciolto nel settembre 1943, a seguito degli eventi bellici, si ricostituisce il 1 ° aprile 1954 quale J° Raggruppamento Genio, ma il 1° aprile 1955 si trasforma e assume la denominazione di J° Reggimento Genio Pionieri d'Arresto. Nel 1972 muta ancora nome in J° Reggimento Guastatori d'Arresto ed inquadra anche i ricostituiti XXX e XXXI Battaglione guastatori formati nel 1941 e sciolti nel 1943.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATT I D'ARME CENTRO -MERIDIONE
(1860- 61)
Vi prende parte la preesistente 1• Compagnia zappatori , poi 2" del Reggimento Minatori del Genio, inserita nel 3° Reggimento all'atto della costituzione. T ale compagnia merita a Perugia la medaglia di bronzo. SECONDA MONDIALE
(1940-45)
1940 - 4 3-" nel corso del conflitto il 3" Reggimento forma e mobilita numerosi reparti che invia sui vari fronti operativi. In particolare, partecipano alle operazioni nei Balcani il X Battaglione artieri autocarrato e cinque compa-
gnie appartenenti alle varie specialità; in Africa Settentrionale il II Battaglione artieri, il II Battaglione misto e tre compagnie di varie specialità; in Russia il IV Battaglione artieri autocarrato e l'VIII Battaglione collegamenti. Il XXX Battaglione guastatori opera nel 1941 in Albania con i reparti nella wna di Scutari, lungo il litorale e nell'alto Skumbini. Nel luglio 194-2 il battaglione è inviato in Russia ove rimane fino al gennaio 1943 allorché è sciolto per eventi bellici; i suoi uomini si distinguono particolarmente a Rossoch. Il XXXI Battaglione guastatori giunge in Africa Settentrionale nel settembre 1941 e pren-
- 7r2-
STEMMA DEL 3° REGGIMENTO GENIO PIONIERI D'ARRESTO Descrizion e araldica Scudo: Inquart ato. Il 1° di Lodi che è d'oro alla croce di rosso: il 2° e 3° d'argento; il 4° di rosso. Il 2° e 4° alla granata fi ammeggiante di rosso su di un gladio romano, posti in palo ed attraversanti la troncatura. Ornamenti esteriori : Sullo scudo il fregio dell'Arma del genio, specialità pionieri d'arresto, con l'indicazione del numero del Reggimento, sormonta to da un elmo posto di profilo, cimato da tre foglie di quercia - due cremisi ed una di nero - ed accompagnato da un nastro azzurro, uscente dal fregio e svolazzante ai lati dello scudo. Sotto lo scudo, su lista d'argento con le estremità bifide di nero f ilettate di cremisi, il motto: «
(D.P.R. 2 luglio 1971)
ARRESTO E DISTRUGGO
»
de parte alla battaglia della Marmarica; nel 1942 opera prima a Tobruk e poi sul fronte di El Alamein; i superstiti vengono ancora impiegati nei primi mesi del 1943 in Tunisia.
Al battaglione sono concesse una medaglia d'argento e una di bronzo al valor militare per il comportamento tenuto dal novembre 1941 al novembre 1942.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL V ALOR MILITARE
MEDAGLIA n'ARGENTO - Decreto 23 settembre
MEDAGLIA
1949
DI
BRONZO - Decreto 3 ottobre 1860
« Per essersi lodevolmente diportata alla pre-
« In intima collaborazione con le grandi unità in linea ,dell'armata, pronto sempre al sacrificio e a prezzo, ogni volta, di sanguinose perdite che lo ridussero, alla fine, a poche decine di superstiti, contribuiva in modo decisivo, con perizia, audacia, tenacia, al felice esito di aspre operazioni offensive o alle più ostinate aziÒni di resistenza. Accerchiato durante un ripiegamento rifiutava sdegnosamente la resa, riusciva ad aprirsi un varco ed a riunirsi ad altre truppe, per continuare, con immutato valore, una indomita resistenza. Esempio mirabile di cameratismo e di elevato spiritò di sacrificio (Africa Settentrionale, marzo - novembre 1942) ». (Al XXXI Battaglione Guastatori del Genio).
sa di Perugia, il 14 settembre 1860 >>. (Alla 1" Compagnia Zappatori). MEDAGLIA DI BRONZO - Decreto 31 .dicembre 1 947
« Durante dodici mesi ,d i ininterrotta attività bellica, sempre primo al sacrificio nella difesa a oltranza come nell'impeto dell'assalto vittorioso, trovava nella .fierezza delle sanguinose perdite subite la più nobile consacrazione del dovere e della gloria (Marmarica, novembre dicembre 1941; Tobruk, maggio - giugno 1942; El Alamein, agosto 1942) >>. (Al XXXI Battaglione Guastatori del Genio).
COMANDANTI 2° RAGGRUPPAMENTO GENIO DI CoRPO D'ARMATA (1922 - 26)
3° REGGI.MENTO Col. Col. Coì. Col.
Col. Ermanno Pola Bertolotti Col. Arturo Malingher
3°
REGGIMENTO GENIO (1926- 34) Col. Col. Col. Col. Col.
Arturo Malingher Ugo Pignetti Alderigo Reclini Pietro Dc Lauso Luigi Fogliani
GEN IO
(1937- 43)
Gi.ovanni Di Raimondo Umberto Russo Ernesto Barizza Alberto Concaro
3° RAGGRUPPAMENTO
GENIO
(1954- 55)
Col. Bruno Franchetto Col. Ugo Dì Fabio
3°
REGGIMENTO GENIO ProNIERI n' ARRESTO
(r955 - 72 ) Col. Col. Col. Col.
3° REGGIMENTO GENIO ScuoLA (1934- 37) Col. Luigi Grosso Col. Enrico Frattini
- 713 -
Ugo Di Fabio Domenico Pizzutilo Giuseppe Cappuccio Paolo Montù
Col. Col. Col. Col.
Giuseppe Pirrone Arnaldo Giacalone Giuliano Pontani Pietro Damiani Col. Fausto Felcini Col. Guido Vie!
Col. Giulio Malvani Col. Filippo Boari
3°
REGGD,fENTO GUASTATORI D'ARRESTO (1972)
Col. Filippo Boari Col. Salvatore De N igris
SEDI Lodi 43 Pavia
1954 - 55 Conegliano Vcneto 1955 Orcenico Superiore
1922 - 23 1923 -
FES TA
24 gwgno: anniversario della battaglia del Piave (191 8)
- 714-
BATTAGLIONE TRASMISSIONI
e<
GRANATIERI DI SARDEGNA»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Discende dal Comando Genio costituito presso la Divisione di Fanteria « Granatieri di Sardegna )) nel corso del secondo conflitto mondiale. Il comando, da cui dipendono la 54" Compagnia artieri, la 21" Compagnia Mista T.R.T. e la 26" Sezione fotoelettricisti, si scioglie nel settembre 1943. Il 1° dicembre 1948 si forma il Battaglione
Collegamenti « Granatieri cli Sardegna)) che il I giugno 1953 prende il nome di Battaglione Trasmissioni « Granatieri di Sardegna>). Dal 1° marzo 1954 viene contratto in Compagnia Trasmissioni cc Granatieri cli Sardegna )) che, a partire dal I aprile 1959, è inserita nel ricostituito Battaglione T rasmissioni « Granatieri di Sardegna)), 0
0
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA MONDIALE
(1940-45)
1941 -42: i reparti del Comando Genio « Granatieri di Sardegna )) sono impiegati in
Jugoslavia, nella zona di Lubiana - Kocevje, dal maggio 1941 al novembre 1942. 1943: 1'8 settembre le unità del genio divisionale prendono parte alla difesa di Roma.
COMANDANTI BATTAGLIONE COLLEGAMENTI SARDEGNA))
(( GRANATIERI
DI
COMPAGNIA TRASMISSION I (( GRANATIERI DI SAR-
(1948 - 53)
DEGNA
Cap. Ten. Cap. Cap.
Magg. Alfredo Conti Ten. Col. Francesco Fedele Magg. Ottavio Puliti Ten. Col. Michele Spina Ten. Col. Giuseppe Agliastro
ll
(1954- 59)
Aldo Santaniello Marcello Tavolacci Dante Guarino Luigi Quercia
BATTAGLIONE SARDEGNA )) BATTAGLIONE SARDEGNA))
TRASMISSIONI
(( GRANATIERI
DI
(1953 - 54)
Magg. Guido Rodriguez
TRASMISSIONI
(1959)
Ten. Col. Vito Amodio Ten. Col. Mario Tonon Magg. Am0deo Pietraforte T en. Col. Cesare Rolando Ten. Col. Walter Bonacini Ten. Col. Stefano Cajolo Ten. Col. Enzo Dc Tomas
SEDI FESTA
24 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
- 71 5 -
(( GRANATIERI
DI
BATTAGLIONE TRASMISSIONI« CREMONA>>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il 25 settembre 1944 si costituisce in Altavilla Irpina, per trasformazione del Comando Genio della Divisione di Fanteria <<Cremona» , il Battaglione Misto Genio, che viene inquadrato nel Gruppo di Combattimento « Cremona)>; lo formano la 44" Compagnia teleradio, la 29.. e la 77" Compagnia artieri. Il 1° gennaio 1945 il Battaglione assume la denominazione di CXLIV Battaglione Misto Genio, che, in data 1° novembre 1946, articolato su due compagnie, si scinde: la 77"' Com-
pagnia artieri forma il Battaglione art1en «Cremona» , la 44" Compagnia teleradio costituisce il Battaglione Collegamenti << Cremona )> che, a partire dal I giugno 1953, assume la ,denominazione di Battaglione Trasmissioni (( Cremona )) . Dal 1° marzo 1954 l'unità è contratta in Compagnia Trasmissioni <<Cremona», che a partire dal I. luglio dell'anno 1958 si amplia nel ricostituito Battaglione Trasmissioni << Cremona>>. 0
0
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1940: la 77" Compagnia artieri e la 44" Compagnia tcleradio prendono parte alle operazioni sul fronte alpino occidentale. I 943:
nel settembre - ottobre, la 77° Compagnia artieri e la 44' Compagnia teleradio partecipano alle operazioni belliche in Corsica.
1 945: nella primavera il CXLIV Battaglione Misto Genio partecipa all'offensiva finale della guerra di liberazione con il Gruppo di Combattimento <<Cremona», sventando le insidie dei campi minati, costruendo o riparando camminamenti e osservatori, assicurando le comunicazioni tra i reparti impegnati in combattimento.
RICOMPENSE AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA DI BRoNzo - Decreto
21
settembre
1945
« In Corsica prima, attraverso la pianura Padana, dal fiume Reno a Venezia poi, tra le insidie delle mine e nel ripristino <lelle comunicazioni, ha fraternamente collaborato coi fanti
e gli artiglieri nella lotta contro il tedesco, tradizionale nemico, e nella battaglia vittoriosa per la libertà e la ricostruzione dell'Italia (Corsica, 9 settembre - 3 ottobre 1943; Ravenna - Venezia, 12 gennaio - 30 aprile 1945) )>. (Al CXLIV Battaglione Misto Genio « Cremona)>).
COMANDANTI BATTAGLIONE MISTO GENIO ((CREMONA)) (1944 -
CXLIV BATTAGLIONE MISTO GENIO (1945-46)
45)
Cap. Giuliano Pontani (int.) Magg. Benedetto Ferme
Magg. Nestore Rossari
- 716 -
BATTAGLIONE COLLEGAMENTI « CREMONA ll ( 1946 -
Gm,.fPAGNIA TRASMISSIONI
53)
58)
Magg. Albino Taglioni Magg. Giuseppe Filippello Ten. Col. Vito Marziano Magg. Luigi Coppo Magg. Arturo Sofi Magg. Luigi Amalfitano
Cap. Carlo De Sanctis Cap. Francesco Ibertis Cap. Mario D'Errico
BATTAGLIONE TRASMISSIONI (( CREMONA))
« CREMONA
l>
BATTAGLIONE TRASMISSIONI «CREMONA»
(1953 -
54) Magg. Luigi Amalfitano Magg. Germano Chiapusso
Cap. Mario D'Errico (int.) Magg. Antonio Potì Magg. Carlo Sacco Ten. Col. Michele Tumbarello Magg. Vincenzo Tondi Magg. Leopoldo Urbano Magg. Mariano Fondacaro Ten. Col. Pasquale De Laurentis Ten. Col. Samuele Di Luise Ten. Col. Alberto Raviola
SEDI 1946 - 54 Torino
1958 Venaria Reale
FESTA
24 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
- 71 7 -
(1954 -
(1958)
BATTAGLIONE TRASMISSIONI «LEGNANO»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il 13 novembre 1943 si costituisce il LI Battaglione Misto Genio per trasformazione della 51" Compagnia mista del Genio formata nell'ottobre 1943 su due plotoni artieri e un plotone collegamenti nella zona di S. Pietro Vernotico (Brindisi), per il I Raggruppamento Motorizzato. Il battaglione è composto dalla 51" Compagnia artieri e dalla 51"' Compagnia teleradio. Il 22 marzo 1944 il battaglione entra a far parte del Corpo Italiano di Liberazione e il 26 settembre successivo, avuta una ulteriore compagnia artieri, viene incluso nel Gruppo di Combattimento «Legnano».
Nell'aprile 1945 il LI Battaglione ingloba la Compagnia parco campale e dal successivo 15 ottobre è inquadrato nella ricostituita Divisione « Legnano >> . Il I dicembre 1946 il LI si scinde: le compagnie artieri danno vita al Battaglione Artieri «Legnano», la compagnia teleradio forma il Battaglione Collegamenti << Legnano >> che, in data I giugno 1953, assume la denominazione di Battaglione Trasmissioni «Legnano». Il ro marzo 1954 l'unità viene contratta in Compagnia Trasmissioni «Legnano» che a partire dal 1° luglio 1958 si amplia nel ricostituito Battaglione Trasmissioni «Legnano>>. 0
0
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SEOONDA
Filottrano, F. Musone, Jesi- Belvedere Ostrense Cagli.
MONDIALE (1940-45)
e
1943: 1'8 dicembre il LI Battaglione Misto del Genio, inquadrato nel Corpo Italiano di Liberazione, partecipa al fatto d'anni di Mignano Monte Lungo. 1944: è impegnato nelle operazioni di guerra compiute alle Mainarde, a Monte Marrone, Colle Altare, Balzi delle Cicogne, Guardiagrele,
1945: prer1de parte all'ultima fase della guerra sull'Appennino tosco - emiliano, che, nell'aprile, porta alla liberazione di Bologna. In tale periodo, opera in Valle I.dice e Valle Zena, effettua lavori stradali, apre varchi in campi minati, attiva e mantiene reti di collegamento, bonifica zone infestate eia ordigni esplosivi.
RICOMPENSE AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA n' ARGENTO - Decreto 24 dicembre 1947
« Unico battaglione del genio cui venne riservato l'onore di rappresentare la sua Arma eia Monte Lungo a Bologna, dal primo all'ultimo giorno della guerra ,d i liberazione. Operoso, ardente e tenace nell'assolvimento di tutti
i compiti che gli vennero affidati, lanciò in testa ai fanti le sue pattuglie di artieri di arresto nell'insidia mortale dei campi minati, offrendo, con eroica persistenza, le sue vittime, l'una sull'altra .finché il varco fosse aperto, e sotto il fuoco, con impavi<la fedeltà al dovere, riattò strade e ponti distrutti, allacciò i Comandi con il filo e con la radio. In diciassette mesi di dura
- 718 -
lotta e di aspra, prolungata fatica, diede con generosa abnegazione alto contributo al successo delle nostre armi ed alla affermazione della
nostra fiera volontà di riscatto (campagna di liberazione: 6 dicembre 1943-30 aprile 1945) )>. (Al LI Battaglione Misto Genio« Legnano))>.
COMANDANTI
LI
BATTAGLIONE MISTO GENIO
(1943 - 44)
BATTAGLIONE TRASMISSIONI (( LEGNANO))
Magg. Andrea Baruffini Magg. Enzo Vescovini
Magg. Vincenzo Latella Magg. Giuseppe Tumminia CoMPAGNIA TRASMISSIONI
LI
BATTAGLIONE
MISTO
GENIO
(( LEGNANO ))
-
Cap. Renato Mazzaggio Cap. Giovanni Testa
Magg. Enzo Vescovini Magg. Sergio Giuliani
BATTAGLIONE TRASMISSIONI << LEGNANO>)
COLLEGAMENTI
( 1954
58)
{(LEGNANO))
(1944-46)
BATTAGLIONE
(1953 -
54)
(( LEGNANO ))
(1946- 53) Magg. Sergio Giuliani Magg. Domenico Scapati Magg. Giuseppe La Rosa Magg. Giovanni Ardrizzo Cap. Giuseppe Tumminia (int.) Magg. Vincenzo Latella
Magg. Luigi Tacchella Magg. Bernardo Sarzana Magg. Luigi Levati Magg. Emanuele Borgognone Ten. Col. Rosario Presta Ten. Col. Fulvio Cermignani Ten. Col. Giuseppe Li Greci Ten. Col. Antonio Ferrari Magg. Bruno Ellena Ten. Col. Antonio Acciaro
SEDI 1946 Bergamo
FESTA
24 gmgno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
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(1958)
BATTAGLIONE TRASMISSIONI «MANTOVA>>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
Il 1° ottobre 1944, si forma in Calabria con la 79" Compagnia artieri e 107" Compagnia Mista T.R.T., già dipendenti dal Comando Genio della Divisione di Fanteria «Mantova», il CIV Battaglione Misto Genio, che viene inquadrato nel Gruppo di Combattimento « Mantova» . Il 6 settembre 1946, la 107" Compagnia
T.R.T. si distacca dall'unità di appartenenza e forma il Battaglione Collegamenti « Mantova JJ che a partire dal 1° giugno 1953 assume il nome ,di Battaglione Trasmissioni << Mantova J). Dal 1° aprile 1954 l'unità è contratta in Compagnia Trasmissioni « Mantova ll, che a partire dal 5 dicembre 1958 si amplia nel ricostituito Battaglione Trasmissioni << Mantova ll.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA MONDIALE (1940- 45) 1943: la 107" Compagnia T.R.T. e la 79" Compagnia artieri, dal settembre 1943 sono . dislocate in Calabria.
1944-45: a partire dall'ottobre 1944, il CIV
Battaglione Misto Genio, senza prendere parte diretta alle operazioni belliche, provvede all'impianto e al funzionamento dei collegamenti e compie servizi e lavori al seguito della grande unità di cui fa parte.
COMANDANTI
COMPAGNIA TRASMISSIONI ((MANTOVA)) (195458)
CIV BATTAGLIONE MisTo GENIO (1944-46) Magg. Giuseppe Mantero Magg. Giuseppe Fenoglio Magg. Enrico Marrone BATTAGLIONE (1946- 53)
COLLEGAMENTI
Cap. Rocco lannacci
(( MANTOVA )) BATTAGLIONE TRASMISSIONI
MANTOVA ll (1958)
Ten. Col. Andrea Vella Magg. Bruno Avramo Magg. Mario Cattastrello Magg. Giovanni Buzzoni Magg. Giuseppe Pattacini Ten. Col. Luigi Capone Ten. Col. Vincenzo Calabrese Ten. Col. Armando Sportelli Ten. Col. Bruno Cosoli
Magg. Enrico Marrone Magg. Michele Schintu Ten. Col. Bernardo Taccheo Magg. Domenico Cifalà Magg. Pietro Damiani di Vergada BATTAGLIONE TRASMISSIQNI ((MANTOVA)) (1953 54) Magg. Pietro Damiani di Vergada -
<<
720 -
SEDI
1949 Udine
1946- 47 Albissola 1947-49 Tricesimo FESTA
24 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
- 721 -
37*
BATTAGLIONE TRASMISSIONI « FOLGORE >>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il 24 settembre 1944 viene costituito il
CLXXXIV Battaglione Misto Genio che è inserito nel Gruppo di Combattimento « Folgore ll. Elementi costitutivi della nuova unità sono la 184" Compagnia minatori - artieri e la r84a Compagnia collegamenti (già inquadrate, assieme alla 186a Compagnia artieri d'arresto nella disciolta Divisione << Nembo ll), nonché la 10" Compagnia artieri. Nel marzo 1945 il
battaglione ingloba la 2" Compagnia parco campale. Il 1° gennaio 1947, la Compagnia collegamenti forma il Battaglione Collegamenti « Folgore l> che a partire dal 1° giugno 1953 assume iI nome ,di Battaglione Trasmissioni « Folgore». Contratta in Compagnia Trasmissioni « Folgore ll dal I aprile 1954, l'unità si amplia nuovamente il 1° novembre 1958 nel ricostituito Battaglione Trasmissioni « Folgore>). 0
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME sogna, Chieti, Macerata, Filottrano, Jesi e Loretello.
SECONDA MONDIALE (1940 · 45) 1943: le compagnie 184" minatori- artieri, 184"' collegamenti e 186"' artieri d'arresto dislocate in Sardegna alla data dell'8 settembre, rimangono sull'isola fino al maggio successivo provvedendo al riattamento delle strade e .delle . . . comumcaz10m. 1944: sciolta la 186" artieri d'arresto, le rimanenti due compagnie entrano a far parte con la Divisione « Nembo >l del Corpo Italiano di Liberazione e partecipano alle operazioni a Or-
1944 -45: il CLXXXIV Battaglione Misto Genio svolge compiti molteplici, quali stendimento di reti di collegamento, posa di mine, costruzione di osservatori e camminamenti, gittamento di ponti, apertura di guadi, disattivazione di campi minati, spesso operando in prima linea. Si distingue, in modo particolare, dal marzo all'aprile 1945, nelle valli del Santerno, del Senio, del Sillaro e a Case Grizzano.
RICOMPENSE AL V ALOR MILITARE
MEDAGLIA DI
BRONZO -
Decreto 27 luglio 1947
« Nella bonifica di strade e di campi minati, nei lavori di rafforzamento delle posizioni, nel mantenimento dei collegamenti, nelle ore più dure della battaglia, artieri, telefonisti e marconisti, divisero sempre, in nobile gara, il rischio dei posti avanzati e delle mine. Coinvolti spesso in combattimento, quando l'attrezzo più
-
non soccorse, fanti fra i fanti, ne seppero emulare lo slancio, valore e tenacia. In ogni occasione nelle linee e nei lavori di immediata retrovia il Battaglione Misto Genio « Folgore >l riaffermò sempre, la nobile tradizione di operosità e di gloria dell'Arma (Valli Santerno, Senio, Sillaro, marzo - aprile 1945; Case Grizzano, 19 aprile 1945) l>. (Al Battaglione Misto Genio « Folgore n). 722-
COMANDAN11 CLXXXIV BATTAGLIONE MisTo GENIO (1944-
COMPAGNIA TRASMISSIONI (( FOLGORE)) (1954-
46)
58)
Magg. Carlo Fabrizio Ten. Col. Luigi Savini Cap. Roberto Franchini (int.)
Cap. Angelo Vedana Cap. Mario Bonanni Cap. Giorgio Franceschino
BATTAGUONE (1947- 53)
COLLEGAMENTI
(( FOLGORE
)l
BATTAGLIONE TRASMISSIONI «FOLGORE>> (1958)
Magg. Mario Scrascia Cap. Angelo Russino Ten. Col. Salvatore Esposito Ten. Col. Ottavio Vassallo Ten. Col. Gino De Luca Magg. Domenico Legato BATTAGLIONE TRASMISSIONI ((FOLGORE)) (1953-
54) Magg. Domenico Legato
Cap. Giorgio Franceschino (int.) Magg. Giuseppe Caneva Magg. Francesco Lo Presti Magg. Franco Calabrò Magg. Luigi Quercia Magg. Giorgio Franceschino Ten. Col. Mario Celentano Ten. Col. Omero Petricci Ten. Col. Vito Caringella Ten. Col. Elio Donà
SEDI 1947 - 51 Conegliano Veneto 1951 T reviso
1946 Passignano sul Trasimeno r947 Firenze
FESTA 24 gmgno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
- 72 3 -
BATTAGLIONE TRASMISSIONI «CENTAURO»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Nel 1942 si forma il XXXI Battaglione Misto Genio per trasformazione della preesistente 131" Compagnia mista; inquadra la 131" Compagnia artieri e la 231" Compagnia collegamenti.
Tale reparto si scioglie nel settembre 1943. Erede delle tradizioni della 231" Compagnia collegamenti è il Battaglione Trasmissioni <<Centauro » costituito il 1° aprile 1959.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SEOONDA MONDIALE (1940 - 45) 1940-43: la 131" Compagnia mista opera dall'ottobre 1940 con la Divisione Corazzata <<Centauro», prima sul fronte greco, quindi sul fronte jugoslavo fino all'aprile 1941.
1943: il XXXI Battaglione Misto Genio, inquadrato anchiesso nella «Centauro)), è impiegato in Tunisia nell'ultima fase della campagna dal marzo al maggio.
RICOMPENSE AL MERITO CIVILE
MEDAGLIA 1970
DI
BRONZO - Decreto
1°
dicembre
« In occasione di una violenta alluvione, si prodigava generosamente, con uomini e mez-
zi, in .difficili ed estenuanti interventi di soccorso alle popolazioni colpite; contribuendo validamente a contenere e ridurre i disastrosi effetti della calamità (Provincia di Vercelli, 2 novembre - 20 dicembre 1968) ».
COMANDANTI BATTAGLIONE
TRASMISSIONI «CENTAURO»
(1959)
Magg. Remo Rumori Magg. Adolfo Grassi Cap. Cornelio D'Avenio (int.) Magg. Adolfo Grassi Ten. Col. Tullio Baroni
Cap. Cornelio D'Avenio (int.) Magg. Mario Bussi Ten. Col. Umberto Girotti Teo. Col. Gaetano Paolini Ten. Col. Ettore Mazzeo Ten. Col. Salvatore Nicosia Ten. Col. Cesarino Forni
SEDI 1959 Novara
FESTA 24 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
- 72 4 -
BATTAGLIONE TRASMISSIONI «ARIETE»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE L'n settembre 1941 si forma il CXXXII Battaglione Misto Genio per trasformazione della preesistente 132'' Compagnia mista; inquadra la 232" Compagnia collegamenti e la 132" Compagnia artieri.
Tale reparto è sciolto nel dicembre 1942. Erede delle tradizioni della 232"' Compagnia collegamenti è il Battaglione Trasmis> costituito il 1" ottobre dell'ansioni «Ariete > no 1958.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATI! D'ARME SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
194 r - 42: inquadrato nella Divisione Corazzata «Ariete», il CXXXII Battaglione parte-
cipa alle operazioni in Africa Settentriona!e dal marzo 1941 al dicembre 1942.
COMANDANTI BATTAGLIONE TRASMISSIONI
« ARIETE»
(1958)
T en. Col. Ten. Col. Ten. Col. Ten. Col. Ten. Col.
Ten. Col. Gennaro Albanese Magg. Guido Tuccinardi Magg. Giuseppe Licci Magg. Giovanni Testa
Abelardo Mci Guido Martinelli Giuseppe Ravasi Maurizio Simoncelli Giovanni Valenza
SEDI
1958 Casarsa della Delizia FESTA
24 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
- 72 5 -
COMPAGNIA TRASMISSIONI «TRIESTE»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
Discende dal LII Battaglione Misto Genio della Divisione di Fanteria «Trieste» mobilitato nel r940. Il battaglione, da cui dipendono la 18"' Compagnia telegrafisti e la 28 Compagnia artieri, è sciolto nel maggio 1943. 3
0
Il I novembre r950 si forma la Compagnia Collegamenti della Divisione <<Trieste>> che a partire dal 1° giugno dell'anno 1953 prende la denominazione di Compagnia Trasmissioni « Trieste».
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA MONDIALE
(1940- 45)
1940: il LII Battaglione Misto Genio opera nel giugno sul fronte alpino occidentale. 1941 -43: giunto nell'agosto 1941 in Africa
Settentrionale, il LII Battaglione partecipa alle operazioni in Cirenaica, in Marmarica, ad El Alamein e, in.fine, in Tunisia dove è impegnato fino all'esaurimento totale degli uomini e dei mezzi.
COMANDANTI COMPAGNIA COLLEGAMENTI ((TRIESTE))
(1950 -
53) Cap. Luciano Pagnini Cap. Santino Ragalzi COMPAGNIA TRASMISSIONI «TRIEST E»
(1953)
Cap. Ten. Cap. Cap. Cap. Cap.
Salvatore Biazzo Alberto Cecchi (int.) Angelo Chizzoni Romano Calisesi Renato Antonacci Paolo Bonginelli
Cap. Alfonso Frattasio
SEDI
1955 Bologna
1950 - 54 Bologna 1 954- 55 Trieste FESTA
24 grngno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
- 726 -
COMPAGNIA TRASMISSIONI « FRIULI »
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
Il IO settembre 1944 si costituisce nei pressi di Benevento, per trasformazione del preesistente CXX Battaglione, il Battaglione Misto Genio, che è inquadrato nel Gruppo di Combattimento «Friuli»; lo formano la 20"' Compagnia T.R.T., la 5a e la 52" Compagnia artieri. Il 13 febbraio 1947 tale battaglione si scioglie e, con la compagnia collegamenti, viene for-
mato tre giorni dopo il Battaglione Collegamenti <<Friuli))' nell'ambito della ricostituita di visione omonima. Il 1. giugno del 1953 l'unità ·assume la .denominazione di Battaglione Trasmissioni « Friuli))' quindi a datare dal 1° marzo 1954 la stessa viene contratta in Compagnia Trasmissioni 0
« Friult:
ll.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SEOONDA MONDIALE
(1940 -45)
1940: la 20"' Compagnia T .R.T. e la 52" Compagnia artieri prendono parte alle operazioni sul fronte alpino occidentale. 194 r: nell'aprile il CXX Battaglione Misto Genio partecipa con la Divisione di Fanteria « Friuli l>, alle operazioni sul fronte albanese jugoslavo.
1943: il CXX Battaglione nell'ottobre concorre ai combattimenti contro tedeschi in Corsica. 1945: dal febbraio all'aprile il Battaglione Misto Genio del Gruppo di Combattimento « Friuli >l, prende parte alla guerra di liberazione, distinguendosi nelle operazioni per il forzamento del Senio e del Santerno, nella valle del Sillaro e a Casalecchio de' Conti, condotte alla vigilia dell'entrata in Bologna.
COMANDANTI BATTAGLIONE MISTO GEN IO ((FRIULI))
(1944-47)
Magg. Antonio Tanzarella Ten. Col. Florio Del Prete Ten. Col. Giuseppe Marchetti Magg. Pietro Aiello BATTAGLIONE CoLLEGAMENTI << FRIULI ll
53) Cap. Filippo Carli (int.) Cap. Lelio Prudenza (int.) Magg. Veturio Baldoni Ten. Col. Gino Panerai Cap. Francesco Bianconi (int.) Ten. Col. Gino Panerai Magg. Eugenio Guiducci Cap. Francesco Bianconi (int.)
Magg. Eugenio Guiducci Ten. Col. Francesco Caggiano Ten. Col. Ernesto Nesti BATTAGLIONE
TRASMISSIONI
((FRIULI))
(1953 -
54) (1947-
Ten. Col. Ernesto Nesti Magg. Luigi Tacchella COMPAGNIA TRASMISSION I « FRIULI ll
Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap.
Sebastiano Tenerelli Walter Bonacini Giovanni Valenza Felice Bianco Franco Bosio G. Battista La Rocca
(1954)
SEDI 1946 Levico 1947 - 48 Riva del Garda 1948 Pistoia
1948 - 57 Livorno 1957 Firenze
FESTA 24 grngno : anniversario della battaglia del Piave (1918)
-
728 -
COMPAGNIA TRASMISSIONI« TAURINENSE ))
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
Il 12 settembre 1939 si costituisce il J Battaglione Misto Genio della Divisione Alpina « T aurinense >> per trasformazione della Compagnia mista formata nell'anno 1935 nell'ambito della stessa divisione. Fanno parte del battaglione la 121" Compagnia artieri, la I Ira Compagnia T.R.T. e la rora Sezione fotoelettricisti.
Sciolto il I Battaglione Misto Genio nel dicembre 1943 in Montenegro, per eventi bellici, i superstiti sono inquadrati nella Divisione Partigiana « Garibaldi >>. Il I giugno 1952 viene costituita la Compagnia Collegamenti « Taurinense )> che a partire dal 1° giugno 1953 prende il nome di Compagnia Trasmissioni « Taurinense ». 0
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SEC'ONDA MONDIALE
(1940 -45)
1940: il I Battaglione Misto Genio prende parte in giugno alle operazioni sul fronte occidentale, inquadrato nella Divisione Alpina « Taurinense >>. 1942 -43: l'unità, dislocata in Montenegro, partecipa alle attività di controguerriglia.
1943 - 4 5: dopo 1'8 settembre 1943 gli uomini del battaglione reagiscono alle sopraffazioni tedesche; i superstiti partecipano poi, dal dicembre r943, fino alla conclusione ciel conflitto, alla lotta di liberazione in Jugoslavia inseriti nella Divisione Italiana Partigiana « Garibaldi >>.
COMANDAN'CT
I
BATTAGLIONE
M1sro
GENIO DELLA DIVISIONE
COMPAGNIA TRASMISSIONI « TAURINENSE >> (1953)
ALPINA (( TAURINENSE )) ( 1939 - 43)
Cap. Attilio Brancato Cap. Francesco D'Auria Cap. Giuseppe Robotti COMPAGNIA
COLLEGAMENTI
((
T AURINENSE
))
(1952 - 53) Cap. Guido Zambelli Cap. Luciano Carbone
Cap. Cap. Cap. Cap. Ten. Cap. Cap. Cap. Cap.
Luciano Carbone Gino Flamia Giovanni Rossi Giorgio Saitto Bernucci Franco Bosio Giovanni Cadura Sergio Brentegani Gaspare Platia Bruno Simeone
SEDI
1952 Torino FESTA
24 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
COMPAGNIA TRASMISSIONI «TRIDENTINA>>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
Il r2 settembre 1939 si costituisce il II Battaglione Misto Genio della Divisione Alpina « Tridentina )) per trasformazione della Compagnia mista formata nel 1935 nell'ambito della divisione. Fanno parte del battaglione la 122" Compagnia artieri, la II2" Compagnia T.R.T.
e la 102" Sezione fotoelettricisti. L'unità è sciolta per eventi bellici nel settembre 1943. Il I giugno 1951 viene costituita la Compagnia Collegamenti <e Tridentina)> che a partire dal I giugno 1953 prende il nome di Compagnia Trasmissioni <e Tridentina )), 0
0
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SEOONDA MONDIALE
(1940 -45)
r940: il II Battaglione Misto Genio prende parte in giugno alle operazioni sul fronte occidentale, inquadrato nella Divisione Alpina « Tridentina)). In novembre è trasferito sul fronte greco albanese.
1941 : il battaglione continua ad operare in Albani a sino alla conclusione cieli' armistizio del 23 aprile. 1942 -43-" nell'agosto 1942 l'unità è inviata sul fronte russo dove i suoi uomini meritano, per il loro comportamento, una medaglia ,d 'argento al valor militare.
RICOMPENSE AL V ALOR MILITARE MEDAGLIA
o'ARGENTO - Decreto 31 dicembre
1 947
« Saldo e perfetto strumento di guerra, fuso in un unico fascio di energie e di intrepida volontà, in sette mesi di aspra campagna si è riconfermato degno delle più alte e gloriose tradizioni dell'Arma. Di temeraria consapevole arditezza gli artieri, di singolare perizia e capacità i trasmettitori, in ogni azione superbamente vincevano ogni avversità del nemico e dell'ambiente. Nelle epiche giornate del ripiegamento del fronte del Don, chiamato ad arginare in Opyt l'urto di ingenti forze nemiche, lasciati gli abituali strumenti ed impugnati i
moschetti contrattaccavano con irruenza il nemico preponderante di forze e mezzi, spezzandone l'impeto ed impedendone l'accerchiamento di unità nazionali ed alleate. Ridotto nel numero, stremato da otto giorni di successivi combattimenti, nel.la battaglia di Nikolajewka, si lanciava ancora con supremo coraggio ed incrollabile fede sul nemico e con nuovo tributo di sangue abnegazione e valore ne stroncava la furia contribuendo in modo decisivo al successo finale (fronte russo: Opyt - Nikolajewka, agosto 1942 - febbraio 1943) )). (Al II Battaglione Misto Genio « Tri.dentina >)).
MEDAGLIE D'ORO AL V ALOR MILITARE
Capitano Riccardo Fabiani: Russia, 20 gennaio 1943
-
73° -
COMANDANTI
COMPAGNIA TRASMISSIONI <<TRIDENTINA>> (1953)
II BATTAGLIONE MISTO GENIO DELLA DIVISIONE ALPINA «TRIDENTINA>> (r939 -43)
Cap. Cap. Cap. Cap. Ten. Cap.
Cap. Alberto Cassoli Magg. Francesco Stellato Cap. Luigi Collo Magg. Alberto Cassoli CoMPAGNIA
COLLEGAMENTI
Santino Ragalzi Iginio Orlandini Nereo Lorenzutti Ugo Bari Gianfranco Calabri Giuseppe Valentini
<<TRIDENTINA»
(195 1 - 53) Cap. Alessandro Ellero Cap. Santino Ragalzi
SEDI
1951 Bressanone
1939 - 51 Bolzano FESTA
24 gmgno: anniversario della battaglia del Piave (r9r8)
-
73 1
-
COMPAGNIA TRASMISSIONI « JULIA »
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
Il 12 settembre 1939 si costituisce il 111 Battaglione Misto Genio della Divisione Alpina « Julia >) per trasformazione della Compagnia mista formata nel 1935 nell'ambito della stessa divisione. Fanno parte del battaglione la 123" Compagnia artieri, la n3~ Compagnia T.R.T. al-
le quali si affianca pci la 103" Sezione fotoelettricisti. L'unità è sciolta per eventi bellici nel settembre 1943. Il I giugno 1950 viene costituita la Compagnia Collegamenti << Julia ll che a partire dal 1° giugno 1953 prende il nome di Compagnia 0
Trasmissioni
« Julia ».
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA MONDIALE ( 1940 - 45)
1940 - 41: il III Battaglione Misto Genio prende parte alle operazioni sul fronte greco albanese, inquadrato nella Divisione Alpina « Julia ll, e merita la medaglia di bronzo al valor militare.
1942 - 43: il battaglione nel settembre 1942 è inviato sul fronte russo e per il compcrtamento dei suoi uomini viene decorato di una medaglia d'argento al valor militare.
RICOMPENSE AL V ALOR MILITARE MEDAGLIA n'ARGENTO -
Decreto 31 ,dicembre
1947 « Unità perfetta per addestramento e spirito
combattivo, in difficilissime condizioni di clima e di terreno assolveva brillantemente compiti <lando costante e prezioso contributo allo svolgimento delle operazioni sul fronte russo. Nel corso di asprissimi combattimenti contro un nemico preponderante per numero e mezzi, interveniva più volte nel combattimento .fianco a fianco con gli alpini, contribuendo decisamente al favorevole esito delle azioni. Eroica e saldissima compagine, in successiva fase di ripiegamento, confermava, col quasi totale sacrificio ,di sé, le preclari virtù dei genieri alpini d'Italia (fronte russo, 15 settembre 1942 - 1° febbraio 1943) ll. (Al III Battaglione Misto Genio « Julia l l ).
- 732
MEDAGLIA DI BRONZO -
Decreto 9 giugno 1948
« Con costante tenacia e brillante genialità, in sei lunghi mesi di guerra, in situazioni talora criticissime e sotto intenso fuoco di armi nemiche, ha sempre assicurato i collegamenti, ha costruito ponti e strade, ha preparato apprestamenti difensivi, non esitando, all'occorrenza, a lasciare gli attrezzi da lavoro e gareggiare con gli alpini nel combattimento (fronte greco, 5 novembre 1940- 23 aprile 1941) ». (Al III Battaglione Misto Genio « Julia >l).
-
COMANDANTI
III
B .HTAGLIONE MISTO GENIO DELLA DIVISIO-
NE ALPINA
COMPAGNIA TRASMISSIONI
« JULIA » (1939- 43)
Magg. Cino Cini Ten. Walter Fraticelli (int.) Cap. Adalberto Ilari COMPAGNIA COLLEGAMENTI « JULIA ll
(1950 - 53)
Cap. Cap. Cap. Cap. Cap. Cap.
Mario Lucherini Gino Mosti Ugo Barella Emanuele Cerani Franco Bellinazzi Carlo Mittoni
Cap. Mario Lucherini
SEDI
1950 Udine FESTA
24 giugno : anniversario della battaglia del Piave (1918)
- 733 -
« JULIA l> (1953)
AVIAZIONE LEGGERA DELL'ESERCITO
AVIAZIONE LEGGERA DELL'ESERCITO
ORIGINI, VICENDE ORGANICHE ED ATTIVITA' L'Aviazione Leggera dell'Esercito (ALE) ha origine nel 1951, allorché, mediante ufficiali delle varie Armi che hanno seguito corsi di pilotaggio e di manutenzione dei materiali ,di volo presso scuole statunitensi, si costituisce, in seno alla Scuola di Artiglieria di Bracciano, il Reparto Aereo di Artiglieria. L'unità, impiantata su un vicino aeroporto e dotata di veli voli leggeri, diventa sede di attività addestrative tese alla formazione di piloti e di meccanici. L'osservazione aerea del tiro delle artiglierie e dei mortai; l'osservazione aerea locale; il controllo e guida di unità in marcia e in combattimento; i trasporti e i rifornimenti aerei ,di emergenza; i collegamenti tra le unità a terra sono i principali compiti che vengono affidati al Reparto. Lo svolgimento di questi dà luogo a un potenziamento dell'attività addestrativa e alla trasformazione, nel 1952) ,del Reparto Aereo in ente di direzione e <li controllo, denominato Centro Addestramento Osservazione Aerea per l'Artiglieria (CAOAA) che, nel 1954, concorre a costituire le prime Sezioni Aerei Leggeri (SAL), inizialmente a livello reggimento di artiglieria e di cavalleria, successivamente a livello di grande unità. A partire dal 1956, alle SAL sono aggiunti alcuni reparti di elicotteri da ricognizione e collegamento. Nel 1959, viene istituito, presso lo SME, l'Ispettorato dell'Aviazione Leggera dell 'Esercito. Nel 1965 l'ALE riordina e potenzia, negli uomini e nei velivoli, i propri organici. Le Sezioni Aerei Leggeri vengono sostituite con Reparti Aviazione Leggera (RAL), a livello grande unità, nei quali sono comprese anche squadriglie di elicotteri. Successivamente, nel quadro di un adegua-
mento dell'Esercito alla evoluzione delle esigenze operative, l' ALE estende i propri compiti - finora limitati alla ricognizione, al collegamento e all'osservazione aerea - all'elitrasporto tattico e logistico, cli fondamentale importanza nel combattimento moderno. A tale scopo, a partire dal 1970, fornisce i reparti di volo dipendenti di elicotteri dotati di elevate prestazioni e idonei ad effettuare trasporti di personale e materiali, al fine di agevolare la manovra tattico - logistica delle grandi unità. L'Aviazione Leggera dell'Esercito, inoltre, con l'introduzione di elicotteri armati, si potenzia ulteriormente consentendo la realizzazione del « sostegno di fuoco » alle unità operanti. Nel complesso dell'attività sin qui svolta dall'ALE, va compresa l'opera di soccorso e di collaborazione prestata a favore delle popolazioni civili, soprattutto in occasione delle gravi calamità che hanno colpito l'Italia, e che ha trovato riconoscimento nelle medaglie d'argento al valor civile concesse al Centro Addestramento Aviazione Leggera dell'Esercito e al IV Reparto Elicotteri. L'Aviazione Leggera <lell'Esercito, pur essendo specialìtà di recente costituzione, si ricollega idealmente ai primi voli di guerra nel mondo compiuti in Libia nel 19u - 12 e ,durante la prima guerra mondiale da piloti del]'Esercito, con aerei dell'Esercito. Tali voli si identificano con quella parte di storia dell'aviazione che determina la nascita dell'Aeronautica Militare quale terza forza armata. La continuità della tradizione è rappresentata dal personale dell'Esercito in servizio .cli osservazione aerea in tempo di pace e di guerra fino alla costituzione clell 'Aviazione Leggera dell'Esercito.
- 737 -
RICOMPENSE A REPARTI DELL'ALE AL VALOR CIVILE
MEDAGLIA v'ARGENTO - Decreto 18 maggio 1964 « In occasione del] 'immane disastro del Vajont, gli elicotteri del IV Corpo d'Armata - Bolzano, con generoso sprezzo del pericolo e nobile altruismo, si adoperavano instancabili, in condizioni ambientali drammatiche e per diversi giorni, nelle difficili operazioni di soccorso delle popolazioni colpite, meritando l'ammirazione e la riconoscenza della N azione (disastro del Vajont, ottobre 1963) >). (Al IV Reparto Elicotteri del IV Corpo d'Armata - Bolzano).
MEDAGLIA n' ARGENTO - Decreto 6 marzo r968 << Con intensa, costante attività di volo si prodigava nelle difficili operazioni di soccorso alle
popolazioni di territori devastati da una violenta alluvione, sfidando le a:vverse condizioni atmosferiche con coraggioso impiego dei mezzi aerei ed assicurando il trasporto di numerosi feriti e i rifornimenti a civili e forze armate operanti nelle zone maggiormente colpite (Trentino - Alto Adige e provincia di Belluno, 5 - 17 novembre 1966) ». (Al IV Reparto Elicotteri del IV Corpo d'Armata - Bolzano). MEDAGLIA D'ARGENTO - Decreto 6 marzo I 968 Provincia di Firenze, 5 - 22 novembre 1966. (Al Centro Addestramento Aviazione Leggera dell'Esercito). La motivazione è riportata nella sintesi storica del CAALE.
ISPETTORI (1959) Gen. D. Fabio Moizo
Gen. C.A. Francesco Muscarà
FESTA
10 maggio: anniversario della costituzione ,della prima unità dell'ALE (1951)
UNITA' DIFESA NBC
UNITÀ DIFESA NBC
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Alcuni reparti chimici riuniti nella Com pagnia Speciale e< X>> ed i primi nuclei lanciafiamme vengono impiegati durante la guerra
1915- 18. Il 1° luglio 1923 è istituito il Servizio Chimico Militare nell'ambito del quale, a partire dal 1926, sono formate unità sperimentali; queste, divenute compagnie chimiche, dopo alcuni anni raggiungono la consistenza di due battaglioni. Nel 1934 sono istituite le prime compagnie chimiche di corpo d'armata e un Reparto Chimico; due anni dopo tale reparto si trasforma in Reggimento Chimico che, quale centro di mobilitazione e addestramento delle truppe chimiche, resta operante fino al 1943, generando reparti chimici, nebbiogeni e lanciafiamme. Dopo il conflitto, per trasformazione della
Compagnia Nebbiogeni e Lanciafiamme, viene istituita nel 1957, la Compagnia Sperimentale ABC (Difesa Atomica Biologica Chimica) ed il r 0 ottobre 1961 si costit:uisce l'Ispettorato per la Difesa ABC. Nel 1964 la compagnia cambia, come tutti gli enti della specialità, la propria sigla in NBC (Nucleare Biologica Chimica). Il 1° marzo 1967 ha inizio la costituzione del Battaglione Difesa NBC il quale assorbe la Compagnia Sperimentale e la Compagnia ACS- NBC della Scuola di Fanteria di Cesano. Oltre al Battaglione, esistono organi NBC presso i comandi di grandi e di minori unità, fino alle squadre NBC delle compagnie o reparti equipollenti; tali organi sono responsabili delle operazioni ,di rivelazione, protezione e bonifica delle zone contaminate.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
SECONDA MONDIALE
Reparti chimici e lanciafiamme sono unp1egati subito dopo l'attacco austriaco sul Carso, nel 1915; durante il conflitto nuclei lancia.fiamme operano con i reggimenti di fanteria e particolarmente con i reparti d'assalto. AFRICA ORIENTALE
(1935 - 36)
Prendono parte alle operazioni unità del servizio costituite da un Comando Truppe Chimiche, una base e varie ·compagnie chimiche e lanciafiamme.
(1940 - 45)
Battaglioni chimici, battaglioni nebbiogeni (cli cui IO per l'annebbiamento dei porti), compagnie chimiche di corpo d'armata operano su tutti i fronti. Il battaglione lanciafiamme del Corpo di Spedizione in Russia impiega le unità flammieri per aprire la strada alle colonne attaccanti e si distingue nell'azione offensiva presso Rikowo (Bacino del Donetz) dal 5 al 14 dicembre del 1941.
RICOMPENSE AL MERITO CIVILE ATTESTATO DI P UBBLICA BENEMERENZA
« In occasione di una violenta alluvione provvedeva con elevato senso del dovere ed in condizioni ,di estremo disagio alla bonifica di zone
- 74 1
invase da sostanze tossiche, delle quali curava la rimozione e lo sgombero (Firenze, r 1 novembre - 7 dicembre 1966) ». (Alla Squadra N BC della Compagnia Sperimentale NBC).
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Soldato Mario Iacovitti: compagnia lanciafiamme del I Battaglione Chimico Russia, 22 dicembre 1942
ISPETTORI PER LA DIFESA ABC (1961) Gen. C.A. Melchiorre Jannelli Gen. C.A. Ottavio Di Casola Gen. C.A. Ezio Pistotti Gen. C.A. Giuseppe Fenoglio Gen. D. Enrico Benvenuti
Ten. Gen. Gen. C.A. Gen. C.A. Gen. C.A.
Virginio Tavolai Ettore Brancato Giovanni Bonzani Paolo Emanuele
FESTA 1°
luglio: anniversario delJa istituzione del Servizio Chimico Militare (1923)
-, 742
--,
SERVIZI
SERVIZI
I Servizi logistici, complesso di organi che devono assicurare il funzionamento dei comandi e fornire alle unità i mezzi per vivere, muovere e combattere rappresentano una delle principali componenti dell'organizzazione militare moderna. Da essi dipendono in larga misura sia l'efficienza, la funzionalità e il benessere dei reparti, sia il successo delle operazioni belliche. Il campo d'azione di tali enti è assai vasto, comprendendo lo studio, la sperimentazione, l'approvvigionamento, la <listribuzione, il trasporto, I'impiego, il recupero, lo sgombero e la riparazione dei materiali nonché la cura dei malati e <lei feriti, tanto uomini che animali. In tempo di pace i servizi sono accentrati in
organi permanentemente cost1tu1t1, ai quali corrispondono specifici corpi con fisionomia propria e con funzioni e compiti ben de.finiti. All'atto della mobilitazione subentrano i servizi di campagna che integrano, completandola e adattandola alle nuove esigenze, l'attività degli enti esistenti in pace, specie per quelle branche che nel corso delle operazioni, svolte lontano dalle aree di produzione, necessitano di una particolare organizzazione, talvolta da impiantare ex novo. In data 1° gennaio 1967 viene costituito l'Ispettorato Logistico dell'Esercito con il compito di organizzare, dirigere e controllare l'attività logistica relativa ai materiali e di collaborare con lo SME per l'emanazione di direttive in campo logistico.
ISPETTORI LOGISTICI (19 67) Gen .C.A. Antonino Giglio Gen. B. Vito Caruso (int.)
Gen. C.A. Renzo Apollonio
~
745 -
SERVIZIO DI SANITÀ « Fratribus ut vitam servares »
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae le sue. origini dal « Riordinamento del personale e del servizio militare per l'Armata in tempo di pace >> stabilito da Carlo Alberto con decreto 4 giugno 1833, concernente anche il riassetto del già esistente servizio sanitario militare nell'Esercito Sardo. Tale riassetto, tra l'altro, comprende la concessione <li una divisa ai medici dell'Esercito e l'assimilazione di questi ultimi ai gradi militari. Inoltre, gli ospedali militari diventano anche centri di istruzione e cli perfezionamento per i giovani che aspirano a intraprendere la carriera di ufficiali di sanità. Segue, nel 1844, la creazione del Consiglio Superiore di Sanità Militare, cui è devoluta l'alta sorveglianza del Servizio Sanitario tanto dell'Esercito che della Marina, mentre, nel 1845, viene istituito il Corpo Sanitario Militare, comprendente anche un ruolo di farmacisti con proprio organico. Lo sviluppo del Corpo è segnato da varie tappe successive. Nel 1848 è abolita la distinzione fra medici e chirurghi non più rispondente alle esigenze dei tempi; per l'ammissione al Corpo si richiede la laurea in medicina e chirurgia e tutti gli ufficiali di sanità militare sono indicati come « medici militari ». Nello stesso anno si dà vita alla prima compagnia infermieri m ilitari, per i vart servizi degli ospedali e delle ambulanze. N el 1851 vede la luce il primo numero del Giornale di Medicina Militare, che, tuttora in vita, è il periodico medico più antico d'Italia e fra i più antichi d'Europa. Una data importante è costituita dal 30 settembre 1873, in cui, con la legge Ricotti, viene conferito il grado effettivo agli ufficiali del Corpo Sanitario Militare, affidando loro la direzione degli Ospedali, costituiti in enti amministrativi autonomi. Si creano inoltre sedici direzioni di sanità milìtare e altrettante com-
pagnie di sanità. Tale numero varia in seguito col mutare del numero delle grandi unità militari, presso le quali le direzioni e le compagnie sono istituite. Sempre nel 1873 il Consiglio Superiore di Sanità Mìlitare viene sostituito dal Comitato dì Sanità Militare. Nel 1887 il supremo organo direttivo assume la denominazione di Ispettorato di Sanità Militare, che viene poi sostituito, nel 1920, dalla Direzione Centrale di Sanità Militare, denominata, nel 1928, Direzione Generale di Sanità Militare. Il Servizio dopo la seconda guerra mondiale continua la sua opera di ammodernamento e di aggiornamento alle esigenze scienti.fiche della ~edicina in genere e <li quella militare in specie. Dall'anno 1967, a seguito della riorganizzazione degli Uffici Centrali del Ministero della Difesa, il Servizio di Sanità dell'Esercito dipende da un Capo del Servizio cd è coordinato e diretto, alla periferia, dalle direzioni di sanità delle Regioni Militari. L'assistenza e la cura del personale militare sono assicurate, oltre che dalle infermerìe di corpo, da vari ospedali mìlitari, sia principali che secondari; dall'ospedale militare specializzato di Anzio; dagli stabilimenti balneo termali di Ischia e di Acqui. Esistono inoltre otto compagnie di sanità e altrettante di disinfezione. Dall'organo centrale dell'Esercito dìpendono: la Scuola di Sanità Militare di Firenze; il Centro Studi e Ricerche della Sanità Militare, istituito nel 1960, in Roma, per la ricerca scientifica; il Nucleo - Esercito del!' Accademia ,d i Sanità Militare Interforze, istituita nel 1968, per il reclutamento degli ufficiali in servizio permanente del Servizio di Sanità; i magazzini militari <li materiale sanitario di Parma e di Maddaloni.
U T V I. T A M
S E R \:I Ad~f E S
STEMMA DEL SERVIZIO DI SANITA' Descrizione araldica Scudo: D'argento alla croce di rosso attraversata in capo dal lambello d'azzurro di tre gocce, caricata di un tronco d'albero sradicato, diramato e germoglìante. posto in palo ed accostato da due stelle d'oro. Il tutto abbassato al capo d'oro. Ornamenti esteriori: Sullo scudo il freg io del Servizio Sanitario, sormontato da un elmo posto di profilo, cimato di tre foglie di quercia di rosso {porpora) e accompagnato so tto da quattro nastri di azzurro dei quali: uno filett ato d'oro ed uno filettato d'argento svolazzante a destra: uno filettato d'argento ed uno senza filettatura. svolazzanti a sinistra: posti annodati nel fregio. Sotto lo scudo, su lista d'argento con le estremità bifide di rosso (porpora), il motto: "FRATRIBUS UT VITAM SERVARES" (D.P.R. 22 febbraio 1951)
CAMPAGNE DI GUERRA 11 Servizio Sanitario è presente su tutti i campi di battaglia dal 1848 al 1897 con proprie unità, carri - ambulanza e materiali vari e cura i feri ti e gli ammalati negli ospedali. Alla penuria di medici e di attrezzature, fa fronte lo spirito di sacrificio e di dedizione che pervade tutto il Corpo. LIBIA
(19n - 12)
Il Servizio, forte ,della esperienza acqu1S1ta nella campagna d'Eritrea, partecipa al conflitto distinguendosi, oltre che sul cam fO di battaglia, nella repressione di una grave epidemia colerica che minaccia il corpo di spedizione. Svolge con numerosi ambulatori opera di assistenza igienico - sanitaria alle popol azioni; tale opera si protrae per tutto il periodo della presenza italiana in Libia. PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
L'apparato sanitario si sviluppa con il protrarsi del grande conflitto. Dai posti di medicazione e dalle infermerie di prima linea, agli ospedali da campo e a quelli territoriali ; dal servizio <li sgombero dei feri ti con autoambulanze, al trasporto degli stessi con treni ospedale verso gli stabilimenti ospedalieri delle re-
trovie, il Servizio svolge un'attività molteplice, complessa e r ischiosa, tanto che si contano a centinaia i medici militari caduti sul campo di battaglia o in seguito a ferite. AFRICA ORIENTALE
(1935 - 36)
Il Servizio compie la propria m1ss1one con numerose sezioni di sanità, unità chirurgiche, ospedali da campo e di base, ambulanze radiologiche e odontoiatriche, sezioni di disinfezione, stazioni di bonifica, impianti potabilizzatori e istih1ti di analisi. Dopo il conflitto è intensamente impegnato nella lotta contro le malattie infettive tipiche delle zone tropicali. SECONDA MONDIALE
(1940 • 45)
L'organizzazione sanitaria, con personale specializzato e con attrezzature attentamente realizzate, è presente su tutti i fronti. Assiste il soldato sulle prime linee ed esegue gli sgomberi anche nelle più avverse condizioni belliche. Dagli ospedali da campo avanzati, agli stabilimenti sanitari dislocati nelle retrovie o nel territorio nazionale, la cura è prestata con dedizione. Moltissimi i caduti fra gli appartenenti. al Corpo Sanitario.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA ('") AL VA.LOR MILITARE MEDAGLIA n' O Ro
MEDAGLIA D, ARGENTO
Guerra 1940 - 45.
Guerra 1915 - 18.
MEDAGLIA D'ARGENTO
MEDAGLIA Dr B RONZO
Africa Orientale 1935 - 36.
Libia 19II - 12.
(*) La Bandiera del Servizio è custodita dalla Scuola di Sanità e pertanto le motivazioni delle ricompense sono riportate in cale sede.
- 747 -
DI BENEMERENZA
MEDAGLIA o'ORo
MEDAGLIA D'ARGENTO
Terremoto calabro - siculo del 28 dicembre 1908.
Terremoto calabro - siculo del 28 dicembre 1908. (Alla Scuola di Applicazione di Sanità Militare).
AL VALOR CIVILE
ATTESTATO
DI
PUBBLICA BENEMERENZA
Alluvione a Firenze e Provincia, 4 novembre - 11 dicembre 1966 AL MERITO DELLA SANITA PUBBLICA
MEDAGLIA D'0Ro - Decreto
II
grngno 1922
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Capitano Luigi Chiavellati: Africa Orientale, 21 gennaio 1936 Sottotenente Enrico Muricchio: Africa Orientale, 19 maggio 1936 Sottotenente Teodorico Panfili: Africa Orientale, 17 luglio 1938 Sottotenente Carlo De Bertolini: Africa Orientale, 21 settembre 1939 Sottotenente Loris Annibaldi: Grecia, 12 - 21 novembre 1940 Sottotenente Michele Ferrara: Africa Settentrionale, 2 gennaio 1941 . Sottotenente Attilio Friggeri: Jugoslavia, 3 giugno 1942 Sottotenente Lino Gucci: Russia, 23 agosto 1942 Co!onnello Federico Bacchetti: Russia, 29 dicembre 1942
Tenente Guido Miotto: Russia, dicembre 1942 - aprile 1943 Tenente Enrico Reginato: Russia, 1942- 54 Sottotenente Giuseppe Mendozza: Russia, 17- 26 gennaio 1943 Soldato Oreste Castagna: Jugoslavia, I 5 febbraio 1944 Capitano Manlio Gelsomini: Roma, Fosse Ardeatine, 24 marzo 1944 Sottotenente Gian Attilio Dalla Bona: zobe di Verona e Vicenza, giugno 1944-febbraio 1945 Soldato Mario Sbrilli: S. Paolo di Arezzo, 14 luglio 1944 Capitano Giuseppe Scagliosi: Val Vesubia, 19 settembre 1944 Tenente Mario Pasi: Belluno, ro marzo 1945 Tenente Aldo Cucchi: Imola, 9 settembre 1943; Bologna, 21 aprile 1945
PRESIDENTI, ISPETTORI, DIRETTORI E CAPI DEL SERVIZIO CONSIGLIO SUPERIORE ( 1833-73)
DI
S,\NITA
Prof. Giuseppe Gilio Prof. Alessandro Riberi Prof. Giovanni A. Comissetti
MILITARE
COMITATO
DI
SANITÀ MILITARE ( 1873 - 87)
Magg. Gen. Francesco Cortese Col. Paolo Manayra Col. Paolo Macchiavelli
IsPET1'0RATo DI SANITÀ MILITARE
(1887- 1920)
DIREZIONE
(1920 -
CENTRALE
DI
SANITÀ
DI
SANIT.~
(1928-67)
Col. Giacomo Pecco Col. Felice Baroffio Col. Giuseppe Cipolla Col. Stefano Regis Magg. Gen. G. Battista Givogre Magg. Gen. Federico Landolfi Magg. Gen. Alfonso Chiaiw Magg. Gen. Giuseppe De Renzi Magg. Gen. G. Francesco Randone Magg. Gen. Pietro Imbriaco Ten. Gen. Luigi Ferrero di Cavallerleone Ten. Gen. Claudio Sforza Tcn. Gen. Giuseppe Sciumbata Ten. Gen. Lorenzo Buonomo DIREZIONE
GENERALE
Ten. Col. G. Battista Calegari Ten. Gen. Umberto Riva Ten. Gen. Luigi Franchi Ten. Gen. Loreto Mazzetti Ten. Gen. Alfredo Ingravalle Ten. Gen. Francesco Caldarola Ten. Gen. Siro Fadda Ten. Gen. Guido Ferri Ten. Gen. Raffaele Squillacioti Ten. Gen. Gerardo Mennonna Ten. Gen. Francesco Iadevaia
MILITARE
SERVIZIO DI SANIT.~ (1967)
28)
Ten. Gen. Francesco Iadevaia Ten. Gen. Tommaso Santillo Ten. Gen. Ugo Parenti
Ten. Gen. Francesco Della Valle Ten. Gen. G. Battista Calegari
FESTA 4 giugno: anniversario della istituzione del Servizio (1833)
-749 -
MILITARE
SERVIZIO DI COMMISSARIATO « Praevidet ac providet » /
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Deriva le sue origini dal Corpo di Con1missariato Militare, istituito con legge 30 settembre 1873, con gradi, distintivi e stato giuridico pari a quelli di tutti gli altri ufficiali dell'Esercito. Il Corpo è una trasformazione del preesistente Corpo di Intendenza Militare, discendente a sua volta, dall'Azienda Generale di Guerra dell'Esercito piemontese. Con legge 17 luglio 1910 si stabilisce che il Corpo ·di Commissariato Militare sia formato da due ruoli distinti di « ufficiali commissari )), con funzioni direttive e di « ufficiali di sussistenza>>, con incarichi cli gestione degli stabilimenti di sussistenza e comando delle compagnie di sussistenza. I compiti ,del Corpo sono così precisati: « sovrintendere, sotto l'autorità dei comandanti di corpo d'armata> ai servizi delle sussistenze, del casermaggio, del vestiario ed altri approvvigionamenti per l'Esercito>>.
L'ordinamento comprende un ispettorato dei servizi di commissariato, varie direzioni e sezioni staccate di commissariato e singole compagnie di sussistenza per ogni corpo d'armata. Con la stessa legge, al Corpo è preposto un maggior generale commissario. Nel 1923, l'ispettorato è sostituito dall'ufficio del generale commissario, cui, nel 1926, è preposto un tenente generale commissario. Nel 1933, soppresso questo ufficio, viene istituito nuovamente l'Ispettorato dei Servizi di Commissariato Militarè, con a capo un tenente generale commissario. Con legge del 9 maggio 1940 il Corpo assume il nome di Servizio di Commissariato. Il 13 febbraio 1967 si costituisce l'Ufficio del Capo ed Ispettore del Servizio di Commissariato.
CAMPAGNE DI GUERRA ERITREA ( l
887 - 88) (I 895 - 97)
AFRICA ORIENTALE
Vi partecipano ufficiali del Corpo per espletare i servizi propri d'istituto.
LIBIA
(19II - 12)
Il Corpo mv1a ufficiali e formazioni organiche. PRIMA MOJ\'DIALE
(1915 - 18)
Ufficiali di commissariato, unitamente ad ufficiali e truppa di sussistenza, provvedono alla formazione dei relativi servizi mobilitati e al loro funzionamento, nonché alla trasformazione e all'ampliamento dei servizi territoriali, secondo le particolari esigenze dell'Esercito e del Paese. ~
(1935 - 36)
Il Corpo ha le stesse attribuzioni ed espleta compiti analoghi a quelli della guerra 1915 - 18. Per le benemerenze acquisite durante la campagna, gli viene tributato un encomio solenne con la seguente motivazione: « In terra cl' Africa, superando con bravura ogni ,difficoltà, affrontando con slancio ogni fatica, ha largamente contribuito al benessere dei camerati delle gloriose legioni: con essi ha marciato stilla via della vittoria >>.
SECONDA MONDIALE
(1940 -45)
Presente su tutti i fronti per l'espletamento dei molteplici complessi compiti logistici, operando sovente in situazioni difficili e rischiose, merita la medaglia d'argento al valor militare.
75° -
AC
'
STEMMA DEL SERVIZIO DI COMMISSARIATO Descrizione araldica Scudo: D'argento. alla fascia d'azzurro, caricata di una stella del primo, accompagnata da tre api al naturale montanti, disposte 2-1. Ornamenti esteriori: Sullo scudo il fregio del Servizio di Commissariato sormontato da un elmo, posto di profilo, cimato di tre foglie di quercia di rosso (porpora) ed accompagnato da un nastro d'azzurro filettato d'argento. uscente dal fregio e svolazzante ai lati dello scudo. Sotto lo scudo, su lista d'argento con le estremità bifide di rosso (porpora) il motto: «
* (D.P.R. 17 febbraio 1951)
PRAEVIDET AC PROVIDET
»
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL V ALOR MILITARE
MEDAGLIA D'ARGENTO - Decreto 15 febbraio 1949 << Durante la seconda guerra mondiale, culminata nelle epiche lotte per la liberazione del territorio nazionale> perpetuando gloriose tradizioni, operò in piena fraternità con le armi combattenti, in territori impervi, fra dure avversità di clima, in tragiche situazioni detenninate dalla schiacciante superiorità avversaria. Presente in tutti i settori operativi, assolse con feconda operosità, con elevato senso di cameratismo e spiccato spirito di sacrificio i compiti logistici affidatigli, concorrendo decisamente ad alimentare audaci offensive e tenaci difese alle quali non esitò ad intervenire <lirettamente con i suoi uomini in emula gara coi reparti combattenti. Ligio alle leggi dell'onore militare
diede largo tributo di sangue contro l' aggressore tedesco, partecipando efficacemente alla guerra di liberazione del suolo nazionale ( ro giugno 1940 - 9 maggio 1945) )>, CROCE
DI
GUERRA - Decreto 26 marzo 1963
« Per le benemerenze acquistate nella campagna di guerra in Libia (19u - 12) >>.
CROCE DI GUERRA - Decreto 26 marzo 1963 « Per Popera alacre ed intelligente prestata
durante la guerra nella quale, animato da fervido sentimento di cameratismo verso le armi combattenti, dimostrò elevato spirito di abnegazione e profondo sentimento del dovere nel!'organizzazione e nel funzionamento dei servizi affidatigli (1915- 18) >>.
CAPI DEL SERVIZIO (1910) Magg. Gen. Pietro Basile Col. V alfrido Egidi Magg. Gen. Pietro Basile Ten. Gen. Rodolfo Ratigl.ia T en. Gen. Ugo Landolfi Ten. Gen. Gaetano La Rosa Ten. Gen. Wladimiro Candellero Ten. Gen. Cesare Olearo Ten. Gen. Guido Scoppettone
Magg. Gen. Osvaldo Pagani Magg. Gen. Arturo Barocel!i Ten. Gen. Giuseppe Giannetti Ten. Gen. Carlo Marcozzi Ten. Gen. Giuseppe Suardi Ten. Gen. Luigi Biagioni Gazzoli T en. Gen. Ettore Chiarizia Ten. Gen. Giuseppe Pipitò Ten. Gen. Arturo Quarto Ten. Gen. Secondino Bonelli
FESTA 30 settembre: anniversario della costituzione del Corpo di Commissariato Militare (1873)
- 75 1
-·
SERVIZIO AUTOMOBILISTICO <<
Fervent rotae fervent animi»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Le prime origini risalgono all'anno 1903, allorché il Ministero della Guerra, con atto n. 5r, dispone l'assegnazione di un nucleo di militari, addetti alla con<lotta delle automobili a benzina, alla Brigata Ferrovieri del Genio. Tale nucleo, nel 1906, si costituisce in sezione distaccata della stessa Brigata. Trasformatasi quest'ultima, nel 1910, in 6° Reggimento Genio (Ferrovieri), la sezione continua a farne parte qua!e Battaglione Automobilisti, formato su due compagnie, residenti una a Torino, l'altra a Roma. Nel 1911, diventato il reparto Battaglione autofotoelettrico, il servizio automobilistico è affidato a sei compagnie: le prime (1uattro costituite presso il 3°, 13°, 21° e 25° Reggimento Artiglieria da Campagna, le altre due presso il Reggimento Artiglieria a Cavallo. Nell'anno 1912, vengono fissate le prime norme per la creazione, presso l'esercito mobilitato, del Servizio Carreggi Automobili; nel 1914, in previsione ,della partecipazione dell'Italia al conflitto europeo, si stabilisce l'estensione del servizio a tutto l'Esercito, ponendolo alle dipendenze dell'Intendenza Generale - Direzione tappe. Presso il Ministero della Guerra è istituito> quale ente autonomo, l'Ufficio Auto; per esigenze tecniche d'impiego, sono creati singoli uffici servizi auto presso i comandi mobilitati di corpo d'armata. Nello stesso tempo, vengono costituiti depositi automobilistici di corpo d'armata (che, nel 1917, sono fusi in un unico Deposito Centrale Automobilistico mobilitato), mentre il funzionamento del servizio si articola su autoreparti, autosezioni, autodrappelli assegnati a grandi unità, intendenze, sezioni di sanità, sezioni di sussistenza, ecc. Nel 1916, la direzione di tutto il servizio in zona di guerra è affidata a un ufficio tecnico automobilistico, denominato, poi, sezione tecnica automobilistica, che, nel 1918, assorbe an-
-752
che le funzioni della direzione tappe. I servizi inerenti all'approvvigionamento e ai rifornimenti del materiale automobilistico, disimpegnati sin dall'inizio, dal 6° Reggimento Genio, sono affidati, a partire dal 1917, alla Direzione Tecnica Automobilistica Militare, costituitasi, quale ente autonomo, in Torino, alle dipendenze del Ministero della Guerra. Nel dopoguerra, l'Ufficio Auto, creato nel 1915, è assorbito dalla Direzione Generale d' Artiglieria, Genio e Automobilismo, trasformata, pai, in Direzione Generale d'Artiglieria e Automobilismo, la cui Divisione automobilismo sovrintende a tutto il servizio relativo. Nel 1920, il servizio si articola in centri automobilistici, uno per ogni corpa d'armata, posti alle dipendenze della predetta Direzione Generale; nel 1923 viene costituito il Servizio Trasporti Militari ed in Torino è creato l'Ufficio Tecnico Superiore Automobilistico con mansioni ispettive, di consulenza e studi; i centri sono sciolti e sostituiti con raggruppamenti trasporti che, nel 1926, diventano nuovamente centri ed in sostituzione del Servizio Trasporti Militari si ha il Servizio Automobilistico Militare. Nel 1935 il Servizio prende il nome di Automobilismo Militare e il 27 dicembre viene costituito organicamente il Corpo Automobilistico. Col I luglio 1936 l'Ispettorato Tecnico Automobilistico di Torino e la D ivisione Automobilismo del Ministero si fondono in un unico ente, denominato Ispettorato della Motorizzazione, che sovrintende, poi, a tutte le molteplici e complesse attività connesse con la guerra italo - etiopica e, successivamente, con la guerra 1940 - 45. Nel 1942 i sedici centri automobilistici, allora esistenti, assumono la denominazione di reggimento autieri. Nel 1948 avviene la trasformazione del Corpo Automobilistico in Servizio Automobilisti0
-
STEMMA DEL SERVIZIO AUTOMOBILISTICO
Descrizione araldica Scudo: Troncato. Nel 1° d'azzurro ai due anelli d'oro intrecciati ed infilati da una freccia pure d'oro posta in fascia; nel 2° d'argento alla banda di rosso accostata da due stelle (1-1) d'azzurro (5). Ornamenti esteriori: Sopra lo scudo il fregi o de l Servizio Automobili stico sormontato da un elmo antico posto di profilo, cimato di tre foglie di quercia (2 di azzurro e una di nero) . Ai lati dello scudo tre nastri d'azzurro svolazzanti annodati so tto il fregio ; due a destra, dei quali uno filettato d'argento, ed uno a sinistra, pure filettato d'argento. Sotto, su lista d'argento con le estremità bifide d'azzurro e di nero, il motto: «
• (D.P.R . . 11 ottobre 1965)
FERVENT ROTAE, FERVENT ANIMI»
co, diretto da un tenente generale capo del Servizio, alle di pendenze del Capo di Stato Maggiore dell'Esercito. Attraverso i suoi organi direttivi ed esecutivi
centrali e periferici le attività e le funzioni del servizio della motorizzazione nell'ambito dell'Esercito sono, oggi, assicurate, pressoché mteramente dal Servizio Automobilistico.
CAMPAGNE DI GUERRA LIBIA
(19II - 12)
Dopo alcuni esperimenti pratici d'impiego in terreni cedevoli e sabbiosi, con i primi autocarri a cerchioni metallici e a ruote gommate, autoclrappelli con autocarri Fiat 15 bis « tipo Libia» partecipano alle operazioni sia per il rifornimento di materiali alle truppe che per le altre esigenze belliche, in ausilio e in sostituzione dei mezzi a soma e cammellati. Sono costituiti i parchi automobilistici di Tripoli e Bengasi. Quattro colonne di autocarri intervengono direttamente in azioni cli guerra nella battaglia ,d i Zanzur 1'8 giugno 1912.
tori, dando valido concorso alle truppe combattenti nel conseguimento della vittoria (Trentino, maggio - giugno 1916; Piave, giugno
1918) )). AFRICA ORIENTALE
I centri automobilistici costituiscono e inviano in Etiopia numerosi autoreparti, autogruppi, autodrappelli e autosezioni leggere e pesanti, il cui apporto è -decisivo per il successo delle operazioni belliche. SECONDA MONDIALE
PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
Il servizio provvede attivamente con autodrappelli, autoservizi, autoreparti, autosezioni di traino con trattori o con trattrici, ai molteplici e complessi servizi logistici, costituendo il prezioso e indispensabile supporto delle unità operanti. Nel maggio 1916 effettua il primo grande trasporto strategico di truppe dalla Carnia e dal Tagliamento all'Altipiano di Asiago, che concorre a respingere l'offensiva austriaca nel Trentino. Alla fine del conflitto al Servizio Automobilistico viene conferito un encomio solenne con la seguente motivazione: « Per l'attività, la perizia e l'abnegazione con cui portò alle battaglie il rombo dei suoi infaticabili mo-
(1935 - 36)
(1940 -45)
Dall'Africa Settentrionale alla Russia e ai Balcani, le unità del Corpo Automobilistico operano su tutti i fronti di guerra, spesso in condizioni di estremo disagio e di mancanza di rifornimenti, che mettono in risalto lo spirito cli sacrificio degli automobilisti. Pur tra enormi difficoltà il Corpo riesce a fronteggiare le crescenti esigenze dallo sviluppo della motorizzazione e dalla nuova dinamica motorizzata delle operazioni. Nel corso della guerra cli liberazione notevole è il contributo fornito dalle compagnie trasporti e dalle unità automobilistiche operanti con i gruppi di combattimento. Al Corpo viene concessa la medaglia d'argento al valor militare.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA (*) AL V ALOR MTLITARE MEDAGLIA
MEDAGLIA D'ARGENTO
n'ARGENTO
Africa Settentrionale 1940 - 43. (Al 12° Autoraggruppamento).
Guerra 1940 -45.
(*) La Bandiera del Servizio è custodita <lal Comando Scuole della Motorizzazione e pertanto le motivazioni delle ricompense sono riportate in tale sede.
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41
*
753 -
CROCE DI GUERRA
MEDAGLIA DI BRONZO
Africa Orientale 1935 - 36. (All' Autogruppo dell'Eritrea).
Africa Orientale 1935 - 36. CROCE DI GUERRA
Libia, 21 dicembre 1913. (Alla Compagnia Autonoma della Tripolitania).
CROCE DI GUERRA
Albania, dicembre 1940 - aprile 1941. (Al 10° Autoraggruppamento di Manovra).
CROCE DI GUERRA
Trentino, maggio - giugno 1916 - Piave, giugno 1918. MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE
Tenente Agostino Ciarpaghini: Africa Orientale, 15 ,dicembre 1935 Tenente Colonnello Arturo Mercanti: Africa Orientale, 1936
Soldato Clemente Eghinlian: Grecia, luglio settembre 1942
CAPI DEL SERVIZIO (1938)
Ten. Gen. Ten. Gen. T en. Gen. Ten. Gen.
Gen. B. Mario Nasi Magg. Gen. Salvatore Leboffe Ten. Gen. Alfi.o Marziani Ten. Gen. Giovanni Nigri
Antonio Morani G. Battista Sallustio Sebastiano Alfonso Girolamo Marini
FESTA 22
maggio: anniversario dei primi grandi trasporti automobilistici di unità, nella battaglia degli Altipiani (1916)
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STEMMA DEL SERVIZIO VETERINARIO
Descrizione araldica Scudo: Inquartato. Il primo partito: a) d'argento a tre fasce di nero, con pino silvestre, al naturale (Pinerolo); b) di rosso, alla cervia d'oro rivoltata ed accovacciata sopra una scala d'argento posta in fascia (Venaria Reale). Il secondo ai monti nevosi al naturale. 11 terzo d'azzurro all'arme d'Ucraina d'oro. Il quarto d'argento alla banda in divisa d'azzurro attraversata da un leone di rosso tenente nella branca destra una croce del Calvario d'oro caricata del Cristo in argento (Abissinia) . Ornamenti esteriori: Sullo scudo il fregio del Servizio Veterinario sormontato da un elmo .posto di profilo, cimato di tre foglie di quercia d'azzurro, e sotto, su lista d'argento con le estremità bifide d'azzurro. il motto: « IMMOTA FIDES »
(D.P.R. 26 settembre 1972)
SERVIZIO VETERINARIO « Immota fides l>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il decreto 27 giugno 186! riunisce tutti gli ufficiali veterinari, molti dei quali provenienti dai disciolti eserciti dei vari Stati italiani, in un unico organismo denominato Corpo Veterinario Militare, alle dipendenze del Consiglio Superiore di Sanità Militare. Nel 1873 il Corpo ha un proprio Ufficio di Ispezione Veterinaria, dipendente dalla Direzione Generale di Fanteria e Cavalleria. Tale Ufficio, nel 1924, passa a far parte del Servizio Ippico e Veterinario. Con legge 9 maggio 1940, il Corpo assume la denominazione di Servizio Veterinario. Nel 1957, l'Ufficio di Ispezione si trasforma in Ispettorato ,del Servizio Veterinario. Nel 1966 l'Ispettorato passa alle di pendenze del Capo di Stato Maggiore dell'Esercito e successivamente, per quanto ha attinenza all'attività logistica, dell'Ispettorato Logistico dell'Esercito. Il Servizio Veterinario ha svolto e svolge la propria attività operativa e tecnico - scientifica nei campi della clinica, batteriologia, virologia, igiene e profilassi, con particolare riferimento a quello delle zoonosi, della zootecnica e bromatologia. Particolare e preminente è il compito di vigilanza sanitaria sugli alimenti di origine animale destinati alla truppa. Provvede al rifornimento ,degli equini e dei cani per gli enti dell'Esercito svolgendo altresì, a favore di tutte le FF.AA., numerosi compiti.
Interventi del Servizio Veterinario dell'Esercito per la prevenzione e cura di malattie infettive ed infes.tive e consecutive misure d'igiene e profilassi, in campo civile, si sono avuti con connnuità attraverso i decenni mediante la gestione, in Italia ed oltremare, di istituti (Bologna, Roma, Asmara, La Merca) per la produzione di sieri, vaccini, prodotti diagnostici (malleina siero - antitetanico). Il Centro Studi del Servizio Veterinario è tuttora l'unico produttore della malleina che fornisce ad istituti zooprofilattici italiani e stranieri. In particolari interventi il personale del Servizio Veterinario si è prodigato a .fianco delle autorità civili in occasione di calamità che attraverso gli anni hanno colpito varie regioni italiane. L'Ispettore del Servizio Veterinario è membro di diritto del Consiglio Superiore di Sanità e del Consiglio Superiore di Agricoltura. Dall'organo direttivo centrale dipendono la Scuola e il Centro Studi <lei Servizio Veterinario nonché i Posti Raccolta Quadrupedi. Dell'organizzazione periferica fanno parte, con funzione direttiva, le direzioni di veterinaria dei comandi militari di regione; la Direzione di Ippica e Veterinaria del Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri; il capo del Servizio Veterinario presso le grandi unità alpine; il dirigente del Servizio Veterinario presso le unità minori.
CAMPAGNE DI GUERRA Durante le campagne per l'indipendenza d'Italia, comprese quelle svoltesi prima della fondazione del Corpo, i veterinari si segnalano per le loro doti professionali e nei fatti d' arme, ottenendo molte ricompense al valor militare. -
A latere del servizio ai Corpi combattenti, ha luogo la fondazione dell'Istituto Vaccinogeno dell'Asmara per la produzione di sieri e vaccini e per la profilassi delle malattie tropicali. 755 -
LIBIA (I9II - 12)
Il Corpo Veterinario svolge la propria opera zooiatrica presso i vari servizi d'intendenza e al seguito delle truppe operanti. Contribuisce, altresì, con una sezione di gabinetto batteriologico, all'identificazione cli malattie infettive. L'esperienza che viene acquisita si rivela preziosa nel corso delle operazioni per la riconquista ,della Libia. PRIMA MONDIALE ( 1915 - 18)
Durante il conflitto, in cui la forza media dei quadrupedi mobilitati raggiunge e talvolta supera le 300.000 unità, vengono istituiti stabilimenti veterinari presso le direzioni ,d'armata, ai quali sono da aggiungere infermerie di tappa e da campo, e posti soccorso di prima linea per quadrupedi malati o feriti. Gli ufficiali veterinari curano oltre 260.000 quadrupedi negli stabilimenti e 600.000 nelle infermerie e posti soccorso. Il Corpo provvede, tra l'altro, al recupero del grasso animale per la produzione della glicerina; agli studi per la difesa degli equini contro gli aggressivi chimici; alla salvaguardia della produzione zootecnica in zona di guerra. Per l'opera assidua e benemerita prestata nel corso della guerra al Corpo viene tributato uno speciale encomio da parte del Comando Supremo. AFRICA ORIENTALE
(1935- 36)
Nei territori privi di strade e di lince di comunicazione, il Corpo Veterinario assicura l'organizzazione logistica della campagna, con un massiccio rifornimento di quadrupedi (tra cui
i celebri muletti abissini) e con l'assistenza del proprio personale, dislocato lungo le grandi direttrici cli marcia che spesso si snodano attraverso aspre catene montuose. Il fatto di aver mantenuto in efficienza l'ingente massa di quadrupedi impiegata è ascritto a grande merito del Corpo Veterinario al quale è concesso il seguente encomio solenne: << In terra cl' Africa, nell'applicarsi con assoluta dedizione alla cura dei mezzi animali di trasporto - che la rapida avanzata su impervi terreni rendeva ogni giorno più preziosi - ha confermato la sua tradizionale perizia (guerra italo - etiopica, 3 ottobre 1935 - 5 maggio 1936) )), SEOO:NDA M01'1ì)IALE (
1940 - 45)
Oltre alla laboriosa requisizione quadrupedi, il Servizio Veterinario si trova a operare su tutti i fronti dall'Africa Settentrionale alla Grecia e Jugoslavia fino alla Russia, in condizioni spesso irte ,d i ,difficoltà e di rischi, che mettono a dura prova uomini e quadrupedi e richiedono, come avviene nella gelata steppa russa, il sacrificio di molti ufficiali, sottufficiali e uomini cli truppa. In questo periodo trovano applicazione pratica gli studi e le esperienze cli ufficiali veterinari in campo mangimistico che, primi non solo in Italia, hanno portato alla costituzione di stabilimenti per la produzione di mangimi concentrati per gli equini. Nell'ambito del Corpo Italiano cli Liberazione, il Servizio Veterinario costituisce numerosi gruppi salmerie considerati vere e proprie truppe di combattimento il cui apporto viene riconosciuto decisivo per l'appoggio in zone montane alle truppe alleate.
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE
Capitano Armando Maglioni: Africa Orientale, 21 gennaio 1936 Sottotenente Lino Ferretti: Jugoslavia, 1° dicembre 1941
Tenente Villy Pasquali: Montenegro, 9 - 17 settembre - IO novembre 1943
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CAPI ED ISPETTORI DEL SERVIZIO (1861) Col. Francesco Lipreri Col. Giuseppe Servetto Col. Francesco Ricca Col. Secondo Dell'Orbo Col. Antonio Brienza Magg. Gen. Antonio Brienza Magg. Gen. Riccardo Turina Magg. Gen . Gino Paita Magg. Gen. Filoteo Nelli Magg. Gen. Giuseppe Costamagna Magg. Gen. Mario Russi
!spett. Felice Perosino !spett. Felice Bossi Col. Gioacchino Panigali Col. Natale Orengo Col. Alessandro Costa Col. Antonio Cattani Col. Olindo Bertoletti Col. A. Roberto Racca Col. Giulio Gallici Col. Pietro Perrucci Col. Luciano Loccatelli Col. Ilario Melchiorri
FESTA 27 giugno: anniversario della costituzione del Corpo (1861)
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757-
SERVIZIO DI AMMINISTRAZIONE MILITARE « Tenacia, sacrificio et virtute »
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il 14 dicembre 1856 viene costituito a Tor ino, il Battaglione d'Amministrazione primo reparto amministrativo, militarmente organizzato, per curare l'impiego dei fondi e il mantenimento della truppa dell'Esercito Piemontese. Nel 1860, in seguito all'ampliamento dei quadri organici, l'ente si trasforma in Corpo di A mministrazione che però, nel 1870, alla fine delle guerre d'indipendenza, è soppresso. Nel 1872, allo scopo ,di affidare nuovamente il servizio di contabilità a ufficiali tecnicamente idonei, aventi obblighi e diritti identici a quelli degli ufficiali di pari grado e anzianità dei corpi dell'Esercito, viene istituito il ruolo del personale degli ufficiali contabili, con il compito di attendere al servizio della contabilità dei corpi dell'Esercito, nelle scuole, negli ospedali e nei magazzini centrali militari, nonché al servizio delle sussistenze militari e, successivamente, alla gestione del casermaggio. Nello stesso anno, inizia a funzionare, in Roma, l'Ufficio Amministrazione di Personali Militari Vari, per l'amministrazione del personale dipendente dal Ministero della Guerra e per lo svolgimento di com piti vari, ineren ti alle operazioni di conto corrente. Nel 1873 il r uolo del personale degli ufficiali contabili viene ristrutturato in Corpo Contabile Militare. Con d ecreto 17 luglio 1910, abolito il Corpo Contabile, è istituito il Corpo di Amministrazione, composto di ufficiali di amministrazione, per la tenuta dei conti presso determinati corpi, istituti e stabilimenti. E' tolto al Carpe i1 servizio delle sussistenze. Nel 1923, per gettare le basi di un razionale decentramento amministrativo, vengono isti-tuiti, presso i comandi <li corpo d'armata, uffici di contabilità e revisione, che sono affidati a ufficiali del Corpo. Nello stesso anno, mentre si istituiscono corsi regolari per ufficiali del Servizio di Amministrazione presso l'Accademia di Fanteria e Cavalleria, sono immessi nel Ser-
vizio, 500 ufficiali diplomati ex combattenti, i quali completano la cultura tecnico - professionale presso la Scuola di Applicazione di Parma. Un importante organo tecnico centrale denominato Ufficio del Capo del Corpo di Ammin istrazione, è istituito nel 1924, cui fa seguito, nel 1926, l'Ufficio Centrale dei Servizi Contabili, col compito cli riassumere, coordinare e redigere l'attività fin anziaria amministrativa, contabile e di riscontro degli Uffici di Contabilità e Revisione. Nel 1940, nell'ambito ,delle intendenze di armata e delle delegazioni intendenza di corpo d'armata vengono istituite le direzioni di amministrazione con compiti consultivi, direttivi e rifornimento fondi all'Esercito operante. Con legge 9 maggio 1940, il Corpo assume la denominazione di Servizio di Amministrazione Militare. Nel 1943, con l'estendersi del secondo conflitto mondiale nel territorio nazionale, in sostituzione degli uffici di contabilità e revisione e degli uffici amministrativi, vengono costituite, con l'attuale configurazione e struttura, le direzioni di amministrazione; a tali enti sono conferite attribuzioni giufi.dico - amministrative, ispettive, <li finanziamento e di revisione. Nel 1949, con decreto 16 febbraio, viene concessa al Servizio la Bandiera, in riconoscimento delle benemerenze militari acquisite in pace ed in guerra. In data 1° gennaio 1951 viene istituita la carica di Generale Capo del Servizio che, dal 1953, è pesto a latere del Direttore Generale dei Servizi di Commissariato e Amministrativi. In seguito alla ristrutturazione del Ministero della Difesa nel 1966, il Cape del Servizio viene pesto alle dirette dipendenze del Capo di Stato Maggiore dell'Esercito e, successivamente, l 'Ufficio del Capo del Servizio è inquadrato nell'Ispettorato Logistico dell'Esercito.
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STEMM A DEL SERVIZIO DI AMMINISTRAZIONE Descrizione araldica Scudo: D'argento alla bonda d'azzurro. Ornamenti esteriori: Sullo scudo il fregio del Servizio di Amministrazione, sormontato da un elmo posto di profilo. cimato di tre toglie di quercia, quella centrale di nero e le laterali d'azzurro. accompagnato so tto da un nastro d'azzurro svolazzante ai lati dello scudo. Sotto lo scudo, su lista d'argento con le estremità bifide di nero bordate di azzurro, il motto: «
(D.P.R. 23 aprile 1952)
TENACIA SACRIFICIO ET VIRTUTE "
CAMPAGNE DI GUERRA Il Battaglione di Amministrazione prima, il Corpo di Amministrazione dal 1860, sono considerati CorPo Speciale dell'Intendenza Generale di guerra, al seguito dell'Armata, preposto all'amministrazione economica dei reggimenti, ospedali e magazzini e ai finanziamenti per il mantenimento delle truppe.
LIBIA (19II - 12) Gli ufficiali del Corpo dopo aver seguito le truppe operanti in Eritrea (fra il 1887 e il 1897), partecipano alle operazioni in Libia, svolgendo i compiti tipici d'istituto.
AFRICA ORIENTALE
(1935 - 36)
Organizza i complessi servizi amministrativi e contabili inerenti alle operazioni belliche. Particolare rilievo acquistano le Casse militari autocarrate. Al servizio è concesso il seguente encomio solenne: « Nella campagna per la conquista dell'impero, organizzò e diresse i complessi servizi amministrativi - contabili, con alta capacità e piena aderenza alle peculiari necessità delle truppe operanti. Dovunque fu necessario, non esitò a concorrere, a fianco <lei combattenti, marciando con essi sulla via della vittoria (guerra italo - etiopica, 3 ottobre 1935- 5 maggio 1936) ». SECONDA MONDIALE (1940 - 45)
PRIMA
MONDIALE (1915 - 18)
L'inizio del conflitto trova il Servizio in fase ricostruttiva. La particolare situazione amministrativa - contabile, determinatasi per tale fatto, viene affrontata con grande spirito di iniziativa.
I direttori di amministrazione, cui sono state deferite più vaste attribuzioni, sono i naturali consulenti dei rispettivi comandanti di grandi unità nei riguardi della materia giuridico - amministrativa. Su di essi, inoltre cade la responsabilità dell'organizzazione amministrativa dei reparti, intesa a risolvere non solo i problemi tecnici contingenti, ma anche quelli operativi.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL VALOR MILITARE
MEDAGLIA Dr
BRONZO -
Decreto 8 marzo 1940
« In tutte le campagne di guerra e partico-
larmente durante la seconda guerra mondiale e quella di liberazione, assicurava con perizia e tenacia, il funzionamento amministrativo e contabile per le unità mobilitate, alle quali con
ammirevole spirito di abnegazione si affiancava fino alle prime linee contribuendo, col sacrificio e col valore a tenere in grande onore il prestigio delle armi italiane (Africa Settentrionale ed Orientale) Albania, fronte russo, guerra di liberazione, IO giugno 1940 - 9 maggio
1945) ».
MEDAGLIE D'ORO AL V ALOR MILITARE Maggiore Oreste Salomone: Ai<lussina, 19 febbraio 1916
Tenente Rodolfo Betti: 1 943
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Albania, ottobre
CAPI DEL SERVIZIO (1936)
Col. Col. Col. Col. Col. Col. Col.
Col. Alfredo Spadoni Col. Giuseppe Scuderi Magg. Gen. Umberto De Zuani Ten. Gen. Umberto Finocchi Ten. Gen. Vincenzo Bevilacqua Ten. Gen. Lorenzo Gallo Ten. Gen. Pietro De Giorgio
Vincenzo Ciriello Vincenzo Greco Enrico Bertini Leopoldo Gerardi Numa Montagnani Francesco Medoni Amedeo Mencucci
FESTA
14 ,dicembre: anniversario della costituzione del Corpo (1856)
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I SERVIZI TECNICI
I Servizi Tecnici presiedono, ciascuno in uno specifico campo, agli studi scientifici dei mezzi occorrenti all'Esercito, nonché alla realizzazione e alla sperimentazione tecnica dei relativi prototipi; provvedono alla elaborazione delle condizioni tecniche dei progetti di capitolati d,.oneri e alla elaborazione dei progetti
di regolamentazione tecnica per la conservazione, la manutenzione, l'uso e la riparazione dei materiali dell'Esercito. Sovrintendono, infine, al controllo della produzione e fissano le direttive tecniche per il collaudo dei materiali e delle apparecchiature da approvvigionare.
SERVIZIO TECNICO D'ARTIGLIERIA Istituito con decreto IO luglio 1910 assume nel 1935 la denominazione di Servizio Tecnico {!elle Armi e delle Munizioni per riprendere
ancora nel 1943 il nome di Servizio Tecnico d'Artiglieria.
CAPI DEL SERVIZIO (1910)
Ten. Gen. Alfeo Clavarino Ten. Gen. Alfredo Torretta Ten. Gen. Renzo Garrone Gen. D. Tito Montefinale Ten. Gen. Giovanni Tesio Ten. Gen. Vittorio Pallieri T en. Gen. Luigi Sarracino Ten. Gen. Ettore Baldassarre
Ten. Gen. T en. Gen. T en. Gen. Ten. Gen. Ten. Gen. Ten. Gen. Ten. Gen. Ten. Gen.
Umberto Ruggieri Giuseppe Aiello Giovenale Argan Salvatore Fuscaldi Carlo Luraschi Francesco Valente Camillo Caprio Ignazio Pelaia
FESTA
15 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
SERVIZIO TECNICO DELLA MOTORIZZAZIONE Istituito con decreto 17 aprile 1930 quale Servizio Tecnico Automobilistico, assume l'at-
tuale denominazione a partire dal
gw 1942.
CAPI DEL SERVIZIO (1930)
Ten. Gen. Angelo Pugnani Magg. Gen. Mario Manera
Ten. Gen. E. Guido Girola Magg. Gen. Ermanno Saroldi
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22
mag-
Ten. Gen. Carlo Maresca Ten. Gen. Carlo Volpe
Magg. Gen. Filippo Brignone Ten. Gen. Guido Balanzino Ten. Gen. Ferruccio Garbari FESTA
22 maggio: anniversario dei pnm1 grandi trasporti automobilistici di unità nella battaglia degli Altipiani (1916)
'
SERVIZIO TECNICO CHIMICO - FISICO
Costituito quale Servizio Chimico Militare con decreto 31 maggio 1923. Dopo il 1943 gli organi del Servjzio sono incorporati nella Direzione Generale di Artiglieria e Motorizzazione, poi nell'Ispettorato cli Artiglieria, come Ufficio Difesa ABC.
Per effetto della legge 6 ,dicembre 1960 si forma il Servizio Tecnico Chimico - Fisico nel quale confluiscono i superstiti organi del Servizio Chimico Militare.
DIRETTORI E CAPI DEL SERVIZIO SERVIZIO CHIMICO MILITARE
SERVIZIO TEcN1co CHIMICO -
(1923 -43)
Frsrco (1960)
Gen. B. Salvatore Salinari Gen. D. Gianfi.Iippo Cangini Gen. D. Alberto Bongiovanni Gen. D. Enzo Vescovini Gen. D. Giuseppe Fenoglio Gen. D. Antonio Avorio Ten. Gen. Virginio Tavolai
Gen. B. Lorenzo Penna Gen. B. Facino Mascaretti Gen. B. Enrico Maltese Gen. C.A. Aurelio Richetti Gen. B. Giovanni Zanghieri Gen. B. Achille Rosmini Gen. B. Guido Coiro FESTA 1°
luglio: anniversario della costituzione del Servizio Chimico (1923)
SERVIZIO TECNICO DEL GENIO Istituito nel 1940 quale Servizio Tecnico Studi ed Esperienze del Genio, assume, per effetto della legge 22 gennaio 1942, la denominazione
attuale di Servizio Tecnico del Genio. Soppresso nel 1948, viene nuovamente formato il 6 dicembre 1960.
CAPI DEL SERVIZIO SERVIZIO TECNICO S TUDI ED ESPERIENZE DEL GENIO
SERVIZIO TECNICO DEL GENIO
(1940 -48)
(1960)
Gen. B. Giuseppe Cappuccio Magg. Gen. Vincenzo Di Benedetto Magg. Gen. Franco Folli
Ten. Gen. Curzio Giamberini Ten. Gen. Tito Ricci FESTA
24 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
SERVIZIO TECNICO DELLE TRASMISSIONI
Istituito con legge 6 dicembre 1960, a seguito dello sviluppo che hanno assunto, in tut-
ti i campi, i mezzi di trasmissione telegrafici, telefonici e radio televisivi.
CAPI DEL SERVIZIO (1960)
Gen. B. Giuseppe Fenoglio Gen. B. Antonio Panichelli Magg. Gen. Vittorio Jammarino
Magg. Gen. Bruno Concari Magg. Gen. Vincenzo Di Dato
FESTA
24 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
SERVIZIO TECNICO -GEOGRAFICO
II Servizio Tecnico - Geografico è istituito con legge 6 dicembre 1960 ed in esso sono tra-
sferiti gli ufficiali appartenenti al Servizio Geografico rimasto in vita -dal 1940 al 1948.
CAPI DEL SERVIZIO (1960)
Magg. Gen. Romano Stucchi
Magg. Gen. Carlo Traversi FESTA
24 giugno: anniversario della battaglia del Piave (1918)
DISTRETTI MILITARI
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DISTRETTI MILITARI « Metodo ed anima,,
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Un decreto del 13 novembre 1870 sopprime i comandi militari di provincia in cui è suddivisa la penisola e crea i Comandi di Distretto Militare, ai quali sono affidate le operazioni relative al reclutamento, alla mobilitazione e all'istruzione delle classi di leva. L'entità numerica di tali comandi subisce spesso variazioni, dovute alle esigenze che via via si manifestano nella suddivisione delle circoscrizioni territoriali. In seguito alla Legge 17 luglio 1910, i Distretti prendono a funzionare soltanto come enti di reclutamento e, <li conseguenza, perdono le attribuzioni relati ve alla mobilitazione e all 'addestramento. Nel 1920 è affidata ad essi la tenuta della forza in congedo e la mobilitazione di determinati reparti.
Sciolti nel settembre 1943, i Distretti vengono ricostituiti nel 1945 sulla base della struttura anteguerra. Dal 1955, ha inizio un'opera di riassetto dovuta alle mutate esigenze del reclutamento e, nel contempo, alla progressiva adozione delle attrezzature e dei procedimenti meccanografici; attualmente i Distretti sono ripartiti in classi, in relazione al carico di popolazione amministrato. I Distretti Militari svolgono funzioni di natura giuridico - amministrativa nei riguardi dei cittadini che sono da incorporare nelle file dell'Esercito e del!' Aeronautica, di guanti prestano il servizio di leva e, infine, di tutti i militari in congedo.
FESTA
13 novembre: anniversario della costituzione dei Distretti Militari (1870)
GIUSTIZIA MILITARE
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GIUSTIZIA MILITARE
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Le origini dell'istituto della Giustizia Militare risalgono alla legislazione in materia dello Stato sardo, promulgata da Vittorio Emanuele II il 1° ottobre 1859 e rimasta in vigore nei primi anni dello Stato unitario. Nel periodo precedente, la « giustizia criminale militare)> era amministrata, nello stesso Stato, da consigli di guerra di reggimento e di divisione or,dinari o subitanei, da consigli di guerra misti, dall'uditore generale di guerra. La competenza dei vari consigli era .fissata in ragione della gravità del reato, della qualità degli imputati nonché dall'esigenza di esemplarità. Commissioni di inchiesta provvedevano alla istruzione dei procedimenti ed al deferimento degli imputati ai consigli di guerra ordinari. Ufficiali in servizio componevano le commissioni ed i consigli e svolgevano presso di essi le funzioni di pubblico ministero. Estensore della sentenza era invece un uditore di guerra reggimentale o divisionario, assimilato al grado ,di ufficiale. Preposto all'amministrazione della Giustizia Militare era l'uditore generale di guerra, organo creato nel 1582 da Emanuele Filiberto per l'esercizio della giurisdizione militare nello stato sabaudo. La giustizia militare negli stati italiani preunitari era amministrata da collegi militari consimili ai consigli di guerra di cui si è detto. Il codice penale militare del 1° ·ottobre 1859 prevede che la giustizia militare sia amministrata da commissioni di inchiesta, da tribunali militari territoriali, da tribunali presso truppe e da un tribunale supremo di guerra. Quest'ultimo, destinato a conoscere dei ricorsi in nullità contro le sentenze emanate dai tribunali militari, ebbe, nella legislazione di un decennio successiva (Codice penale militare per PEsercito e Codice penale militare marittimo, entrambi del 28 novembre 1869) la denominazione di tribunale supremo di guerra e di marina e, quindi, dal
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1923, l'attuale denominazione di tribunale supremo militare. I tribunali militari sono composti da sei ufficiali in servizio, compreso il presidente, colonnello o tenente colonnello, e sono assistiti nella deliberazione da un segretario, estensore della sentenza. L'Ufficio -del pubblico ministero presso il tribunale militare è affidato ad un avvocato .fiscale militare facente capo all'avvocato generale militare, che svolge le funzioni di pubblico ministero presso il tribunale supremo di guerra. Dal 1859 fino alla prima guerra mondiale si sono avuti, oltre al tribunale supremo, dodici tribunali militari, ciascuno dei quali presso un comando di corpo d'armata, e quattro tribunali militari marittimi presso altrettanti dipartimenti. Esigenze proprie del periodo bellico determinano la costituzione di tribunali di guerra in zona territoriale; di corpo d'armata mobilitato; d'armata, d'intendenza o di tappa; marittimi; di piazzaforte e in.fine all'estero per oltre cento unità. Allo svolgimento delle attività di tali organi giurisdizionali concorrono con il personale della Giustizia Militare, militarizzato nel 1916, magistrati ordinari con assimilazione di grado militare e ufficiali laureati in legge. Nel 1918, il personale della Giustizia Militare, diviso nelle categorie del servizio attivo permanente e di complemento, entra a far parte dell'Esercito; la .figura del segretario estensore viene sostituita nel collegio giudicante da un giudice relatore, magistrato militare, con voto deliberativo. Nel 1923 il numero dei tribunali militari torna ad essere quello anteriore alla guerra, il personale della Giustizia Militare cessa di far parte dell'Esercito vengono istituiti i cancellieri militari. Nel 1931 la presidenza dei tribunali militari territoriali viene affidata ad un ufficiale generale di brigata. Nell.o stesso anno nasce la
figura del consigliere relatore del tribunale supremo militare che sostituisce, in quel supremo collegio, il consigliere di Stato. Per soddisfare l'esigenza di rendere il personale partecipe ,dell'istituzione militare> viene istituito con decreto 28 novembre 1935 il Corpo degli ufficiali in congedo della Giustizia Militare, che è distinto in tre ruoli: ordinario, di riserva e ausiliario. I primi due sono costituiti sin dal tempo di pace, il terzo è costituito soltanto in caso di mobilitazione. Ciascun ruolo è diviso in due categorie: magistrati e cancellieri, la nomina dei quali è stabilita in dettaglio dalla legge istitutiva.
Tale Corpo fa parte integrante dell'Esercito, pur lasciando intatto al magistrato militare lo stato giuridico di funzionario civile. Magistrati e cancellieri ,indossano, durante le udienze, in luogo della toga, la grande uniforme degli ufficiali del Corpo della Giustizia Militare. Capo ,del Corpo è il procuratore generale militare della Repubblica, con il grado di tenente generale. Per quanto riguarda gli organi della Giustizia Militare varie innovazioni sono apportate dal decreto 9 settembre 1941 e successive modificazioni.
AVVOCATI E PROCURATORI GENERALI MILITARI AVVOCATI GENERALI MILITARI
Avv. Avv. Avv. Avv. Avv. Avv. Avv. Avv.
(1859 - 1941)
Ten. Gen. Donato Antonio Tommasi Avv. Enea Noseda T en. Gen. Ovidio Ciancarini
Filippo Quaranta Camillo Trombetta Giuseppe Bersani Amedeo Lavini Adolfo De Foresta Francesco Gloria Emilio Bacci Pietro di Vico
PROCURATORI GENERALI MILITARI
Ten. Gen. Ten. Gen. Ten. Gen. Ten. Gen.
(1941)
Ovidio Ciancarini Umberto Borsari Arrigo Mirabella Enrico Santacroce
FESTA 27 gennaio: anniversario della attuazione del decreto istitutivo ,del Corpo della Giustizia Militare ( 1 937)
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APPENDICE
PRINCIPALI CRITERI ADOTTATI PER LA COMPILAZIONE DELLE SINTESI STORICHE DEI CORPI
I criteri adottati nella stesura della presente opera, frutto di approfondite analisi ,delle trasformazioni ,dell'Esercito, nell'incessante divenire della sua storia, hanno la finalità di ricostruirne le linee evolutive ed i principi informatori seguiti nel tempo. Fra tutti gli elementi che caratterizzano sul piano storico un Corpo, sono stati scelti e trattati i seguenti: - origini e vicende organiche; - campagne di guerra e fatti d'arme; - ricompense alla Bandiera; - medaglie d'oro al valor militare; - comandanti; - sedi; - festa; - stemma araldico e motto. Per taluni Corpi, la cui particolare fisionomia non ha permesso di seguire tale strutturazione, alcune parti sono state omesse o modificate.
1.
Origini e vicende organiche.
a. Origine e anzianità: per origine di un Corpo si intende l'atto costitutivo di esso e quindi la sua anzianità. Per definirla esattamente si è scelta la data del decreto di fondazione, in quanto è sempre nota ed è alla base della storia di ciascun Corpo, a meno che non risulti documentata una precedente costituzione di fatto, sancita ufficialmente soltanto in un secondo tempo. b. Variazione di anzianità: taluni reparti, specie prerisorgimentali, a seguito di rivalutazione storica effettuata in epoche e per motivi diversi, hanno ereditato le tradizioni di Corpi disciolti, ma di più antica origine, ottenendo così il riconoscimento di una nuova maggiore anzianità. A tale variazione non ha fatto riscontro peraltro l'aggiornamento .del numero ordinativo, che attualmente non corrisponde più alla posizione dei reggimenti nella graduatoria di anzianità. Si cita ad esempio il reggimento « Genova Cavalleria J>, cui è stato attribuito un incremento di anzianità, dal 1821 al 1683, per effetto del riconoscimento della continuità storica dai « Dragoni
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di Sua Maestà )> costituiti appunto nel 1683 e disciolti a seguito ,dei moti del 1821. Il numero ordinativo del reggimento, che avrebbe dovuto divenire 1°, è stato mantenuto, per tradizione, inalterato 4°. c. Livello organico: sono considerati e descritti tutti i comandi, le grandi unità, gli istituti e i reggimenti. Questi ultimi costituiscono il livello ordinativo più basso con l'eccezione dei reparti minori autonomi che abbiano però partecipato ad almeno una campagna di guerra. Negli specchi riepilogativi, allegati al II Tomo, sono riportate le unità delle varie Armi, fino a livello battaglione, la cui storia compare nel testo. d. Vicende organiche: rappresentano le mutazioni ordinative che il Corpo ha subho e di esse sono citate soltanto quelle ritenute essenziali a caratterizzarlo.
2.
Campagne di guerra e fatti d'arme.
Per ciascun Corpo sono citate tutte le campagne di guerra alle quali esso ha partecipato; la trattazione dei fatti d' arme è stata limitata, per motivi ,di sintesi, a quelli principali o ritenuti più significativi. Se ad una campagna ha partecipato soltanto un reparto minore, essa viene attribuita esclusivamente a quest'ultimo e non a tutto il Corpo. Negli specchi riepilogativi ciò è evidenziato con una specifica nota. 3. Ricompense alla Bandiera. Per ogni Bandiera sono elencati il tipo di ricompensa, il decreto di concessione, la motivazione comprensiva della località e della data del fatto d'arme o ,del periodo che ha dato luogo alla concess10ne. Nell'ordine sono poste le ricompense al valor militare seguite da quelle al valor civile ed al merito civile; vi compaiono anche quelle di benemerenza (anch'esse d'oro, argento e bronzo concesse nel 1908 in occasione del terremoto in Calabria e in Sicilia, rappresentate negli specchi riepilogativi con simboli analoghi a quelli del merito civile) le quali nulla hanno a che vedere con gli attestati di benemerenza comunemente conferiti sia al valore, sia al merito civile. Tali attestati sono riportati nel testo, anche se non danno luogo a ·iscrizioni sulle faccette delle Bandiere e non comportano variazioni negli stemmi araldici dei Corpi.
4. Medaglie d'Oro al Valor Militare. Di tutte le ricompense che possono essere conferite ad un militare (ordine militare d'Italia; medaglia ,d'oro, d'argento, di bronzo, croce di guerra) si è preferito citare le sole medaglie d'oro in quanto, per la loro rarità, assurgono a simbolo di grandi atti di valore ed attribuiscono particolare lustro all'unità nell1ambito della quale sono state conferite. Sono indicate mediante grado, nome, cognome, località e data del fatto d'arme per il quale sono state concesse. Qualora il militare abbia meritato la ricompensa prestando servizio fuori del corpo di appartenenza è sempre questi a tramandarne il ricordo; in tale caso il nominativo non viene elencato fra le medaglie d'oro individuali ma è menzionato nella descrizione della campagna ,di guerra durante Ia quale ha compiuto l'atto di valore.
-776 -
5. Comandanti. Sono elencati con grado, nome e cognome, in successione cronologica senza riportare il numero d'ordine, anche per le eventuali spezzature derivate dal mutare del livello ordinativo del Corpo, e senza le date del periodo di comando, omettendo l'indicazione dei titoli onorifici ed accademici, sempre che non facciano le veci del grado. Si è usata l'abbreviazione « (int.) >> per indicare sia l'attribuzione del comando interinale, sia di quello in sede vacante o di facente funzione, che sono stati riconosciuti di volta in volta sulla base dei documenti.
6. Sedi. Tutte le guarnigioni sono riferite alla sede di pace del comando del Corpo, senza tener conto dei distaccamenti. La sede rimasta invariata nel tempo, pur attraverso scioglimenti e ricostituzioni, è stata riportata una sola volta.
7. Festa. E' indicata con la data e la località del fatto d' arme o ciclo operativo (inizio o termine) che viene commemorato, oppure con la data di una particolare ricorrenza.
8. Stemma araldico e mouo. Sono inseriti soltanto gli stemmi finora ufficialmente concessi; a tergo sono riportate la sintetica descrizione araldica e la data di concessione. Per alcuni, indicati con asterisco, si è voluto evidenziare che sono intervenute modificazioni (organiche o di specializzazione), cui non ha fatto ancora seguito analoga variazione araldica. Il motto è posto sotto la denominazione del Corpo e nel cartiglio dello stemma.
I dati e le notizie - aggiornati per le unità tuttora esistenti, a meno di taluni elementi determinati da esigenze ·di carattere particolare, alla data del 31 dicembre 1972 - sono quelli indicati in documenti e pubblicazioni ufficiali: Decreti Legge, Bollettini Ufficiali, Giornali Militari, Diari Storici, Memorie Storiche, circolari e pubblicazion i SME.
- 777 -
SPECCHI RIEPILOGATIVI DELLE VARIE ARMI N . 1 Arma di Fanteria (Linea, CAR, Corazzata, d 'Arres to).
N. 2 Arma di Fanteria (Granatieri, Bersaglieri, Alpini, Carristi e Corazzati, Paracadutisti, Lagunari). N . 3 Arma di Cavalleria. N. 4 Arma di Artiglieria ( da Campagna, a Cavailo, da Montagna, Pesante Campale, Pesante, Controaerei, Corazzata, Paracadutisti). N . 5 Arma del Genio (Pionieri, Guastatori d'Arresto, Pon tieri, Ferrovieri, Trasmissioni). Nota. - Negli specchi sono riassunti i dati relativi a tutti i reggimenti descritti nel testo ed ai battaglioni che hanno partecipato almeno ad una campagna cli guerra.
ARMA
( Pionieri, Guastatori d'Ari REGGIMENTI
o
BATTAGLIONI AUTONOMI
COSTITUZION E
SCIOG LI M . RI COST ITUZ. SCIOGLIM . RICOS TITUZ.
10
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g en io,21
30 - 9 - 1848
191 9
1926
1943
19 50
2"
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gen io,2l
2 - 5 - 1860
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19 2 2
19 4 3
19 54
5u
rgt.
genior2l
1 5 - 10- 1895
1943
1 9 51
CAMPAGNE
btg . g. p. btg.
20
g. p.
GRANAT IERI DI SARDEGNA CREMON A
-
-
-
-
2 5 - 9 - 19 4 4
-
-
-
-
-
-
-
1 - 7 - 1949·
btg
g. p.
LEGN AN O
1 3 - 11-194 3
-
btg.
g. p.
MANTOVA
1 - 10 - 1944
-
-
-
-
bt g.
g. p.
FOLGORE
24 - 9 - 1944
-
-
-
-
btg.
g. p.
CEN TAURO
1 - 4 - 1958
-
-
-
-
bt g.
g. p.
ARIE TE
1 - 7 - 1958
-
-
-
-
rgt.
genio pontier i
30 - 11 - 1882
-
-
1943
1949
~
(3 )
rg t .
gen io f er rovieri
9 - 6 - 1895
-
-
19 43
19 5 7
rzi rzI
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guastat ori d ·arr est o(2 )
13 - 7 - 1922
-
-
1943
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GU E I
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GRANATIERI DI SARDEGNA
t.
1 - 12-1948
-
-
-
-
-
-
-
btg . t .
CREMONA
25 - 9 - 1944
-
btg. t.
LEGNANO
13 - 11-1943
-
-
-
-
btg. t .
MANTOVA
1 - 1 0 - 1944
-
-
-
-
btg.
FOLGORE
2 4 - 9 - 1944
-
-
-
t.
bt g. t.
CENTAURO
1 - 4 - 19 59
-
-
-
-
btg . t.
AR IETE
1 - 10-1958
-
-
-
-
La Bandie ra del!" Arma , custo di un O.M.L.una M.O .. sei M . A . di benemeren za.
LEGENDA CAMPAGNE
DI GUERRA AL VALOR MILITARE
0 IT2u
Pr er i sorgi mentali 1· d ' Indipendenza
( 1848- 49)
[TI
Cr i mea
(1855 - 56)
[B] §I
T d ' In d ipen de nza
( 1859)
Centro - merid ione e bri gant aggio
( 18 60 - 7 0)
3 ' d ' lndi pend en za
( 1866)
~
0 ITJ
Rom a
( 1870)
Eri t rea
( 1887- 97)
[I] ~ §I
Li bi a
( 1911-1 2 )
1· Mondiale
( 1915 - 18)
Africa orienta l e
( 1935 - 36)
Medaglia di bro n zo
~
2· Mondial e
( 1940 - 45)
Cro ce di guerr a
Ordine Militare d"ltalia
Meda glia d ·oro Medagl i a d "argento
GENIO
DEL
SPECCHIO n° 5
·esto, Pontieri, Ferrovieri, Trasmissioni) RICOMPENSE
IRA(l)
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ITJ
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MOTTI
Ingegno e ardire
Omt
0186 14) 0186i1
è;J1953
01941 01966 1942 (4) (4)
Per omnia asperrima Imperv ia cedant
pionieri guastatori d ·arresto pontieri ferrovieri
(3)
~ ~ ~ ~ ~
MOSTREGGIATURE
01943 01968 1945( 5)
0
1943 1945(6) pionieri Fo lgore
01945( 7 ) 01968
(3 )
01966 pionieri corazzati
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~
~
~~~
01848(4) 0
1941 194~4)~1951
01860(4) @1942(4)
Per ogni ponte una superba sfida
Fervidis rotis ad metam
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~ ~ ~
01860(4) 0
1941 1942 è:51942(4) (4)
trasmissioni Arresto e di struggo
( 3)
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01943 194isJ è:51943 19416)
~ ~
01945( 7)
~ ~
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trasmissioni"Folgore "
trasmissioni corazzati
01968
(3 )
( 3)
dita dalla Scuola Genio Pionieri.è insignita . ot to M.B .• una croce di guerra . una 1171.0 ..
NOTE ( 1)
L ' _Arma partecipa al_le campagne prerisorgimental i con aliquote non costituite 1n reparti
AL MERITO CIVILE
( 2)
~p;i~~Ìf'}ento precedentemente apparteneva ad altra
Medag l ia d ·oro
(3)
Vi hanno preso parte unità preesistenti al la costituzione del Corpo o reparti minori dello stesso
(4)
Meritata da reP.arti preesistenti alla costituzione del reggimento o èla reparti minori dello stesso
( 5)
In comune tra i due battaglioni e in consegna alla Bandiera dell ' Arma
RICOMPENSE AL VALOR CIVILE
ci>
~
o
Medaglia d ·oro
Medaglia d' argento Medaglia di bronzo
<1) (X) 0
Medaglia d 'argento Medaglia di bronzo
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ARMA
DI
REGGIMENTI COSTITUZ IONE
SCIDGLIM
gr. sqd. N I Z Z A CAVALLERIA ( 1°)
4-7-1690
1799
1814
1943
1946
0[B]
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PIEMONTE CAVALLERIA ( 2°)
23-7-1692
1799
1814
1943
1946
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SA VOI A CAVALLERIA ( 3°)
23-7-1692
1799
1814
1943
rgt .
GENOVA CAVALLERIA ( 4°)
26-1-1683
1799
1814
gr.sqd. LANCIERI DI NOVARA
( 5•)
24-12-1828
-
-
gr. sqd. LANCIERI DI AOSTA
( 5• )
16-9-1774
1796
1831
1943
19 51
gr. sqd. LANCI ERI DI Ml LAN O
( 7• )
25-8-1859
1920
1938
1943
1964
25-8-1859
1920
1942
1943
19 50
12-9-1753
1808
1814
1943
1951
gr.sqd. CAVALLEGGERI DI SALUZZO ( 12°)
29 - 3-1848
-
-
1943
1964
sqd.
3 -1-1850
-
-
1943
1964
gr. sqd. CAVALLEGGERI DI LODI ( 15°)
25-8-1859
1920
1942
1943
1952
( 19°)
10-4 - 1859
-
-
1943
1949
o
rgt.
GRUPPI DI SQUADRONI
LANCIERI DI MONTEBELLO (8°)
gr.sqd. LANCIERI DI FIRENZE
( 9°)
CAVALLEGGERI DI ALESSANDR IA ( 14°)
gr.sqd. CAVALLEGGERI GUIDE
RICDSTITUZ. SCIOGLIM. RICDSTITUZ.
CAMPAGNE DI GUERRA
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1946
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1943
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[B]~ ~
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(2
NOTE CAMPAr.NE DI GUFRRA
\1) Meritate da alcuni suoi reparti
12) Vi ha part ecipato con alcuni suoi reparti
(3) Assegnat e ali' Arma ed in consegna al reggimento di stanza nella Cap itale
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Pre risorgi menta Ii
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d· Indipen denza
( 1848-49)
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Rom a
( 18 70)
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Eritrea
( 1887-97
Libia
( 1911- li
(1859)
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Mondiale
(1915-H
Centro-meridione e brigantaggio
(1860-70)
§]
Afri ca orientale
(1935 -31
3.d ·indip endenza
(1866)
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2"Mondiale
( 1940- 4!
Crimea
(18 55-56)
T d'Indipendenza
CAVALLERIA
SPE CCHIO n°3
FESTE DI CORPO
RICOMPENSE
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1942
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o o o .è') 1m o 1848
1859
1,866
1916
Nicél!a lidelis
21 mar. SFORZESCA
184~
Ven ustus et audax
1942
24 ago. JSBUSCHENSKIJ
1942
Savoje bonnes nouve lles
1916() 1917
21 apr.
1796
Soit à pied soit à ~heval.mon honneur est sans egal
1942
Albis ardua
M.VENTD-CUSTOZA 1866
Aosta d'fer
18490 1916
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186~1)
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11915-18(3)
1866
1859
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BRICCHETTO
27 ago . FRONTE DEL DON 24 giu
19 giu . MONASTIER
1918
Sic persona! vi rtus
15 set. pta S.PAOLO-ROMA
1943
lrnpet u hostem perterreo
30 ott. VITTORIO VENETO 1918
1866
1918
Quo fata vocant
24 giu. CUSTOZA
1866
In periculo surgo
1913 l)19420 1943 B 1968
26
ott . HENNI-BU-MELIANA 1911
Lodi s'i mmola
18660 1916-l80 1940(!) 1963
24
giu . CUSTOZA
Alla vittoria e all 'onor son guida
1911
(1
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RICOMPENSE AL VALOR MILITARE
~
I
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Ordine Militare d' Italia Medag lia d'oro Medaglia d"argento Medaglia di bronzo Croce di guerra
AL VALO R CIVILE
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Medagl ia d'oro Medaglia d'argento
(!)
o
Medaglia di bronzo
AL MERITO CIVILE
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Medagli a d" oro
Medaglia d'argento Medaglia di bronzo
1866
MOSTREGGIATURE
..
~ ~
Con 1·animo che vince ogni battag lia
nov. ISTRAGO
1916-18
LEGENDA
ì)
~ 1935-36[31
1917-18
§o è')
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MOTTI
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ARMA
DI ARTIGLIERIA
( da Campagna, a Cavallo, da Montagna, Pesante Campale. Pesante, Controaerei, Corai REGGIMENTI
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GRUPPI
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COSTITUZIONE
AUTONOMI
13 - 11 - 1870
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1 - 1 o- 1850
SCIOGUM . RICOSTITUZ SCIOGLIM. RICOSTlTUZ.
-
-
1943
1948
-
1943
1946
CAMPAGNE O I GUERRA 111
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8 - 3 - 1863
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1943
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( 3)
I
1942
SPECC HIO n°4
zata , Paracadutisti)
II COMPENSE
MO T T I
La Bandier a de ll'Arm a, custodi ta da lla S cuo la d i Artig lieria, è ins ign ita de lle
MOSTREGGIATUR E
segue nti r icompens e :
o
Ultra primum
12-43
Ab orioine fama
~3-4 5 30 141
1 84 6 . 184901 659. 19 11- 12.
19 41-4 2 •
1942-43
~ 19 35-36
LEGENDA
Col ferro e col fuoco contro il nemico
O
191 5- 18
Vis ignea CA M PAGNE DI GUER RA Alla meta col cuore e coll'acciaio Corde et ione auda re sarnper Dura 1a volon tà fe rma la fede Vox rn ea jus Patri~ Alto i ·onor t enemmo Nuovi cimenti, nuove glorie
da camµagna a cav.illo pesante campale pesante controa11rei
0
P re riso rgiment ali
[j] [D
1" d · indipendenza
( 1848- 49 I
C rim ea
I 1855- 56 I
~
2 "d ' Indipendenza
I 18591
~ El)
Ce ntro - mer id ione e brigantagu io
( 1860- 7 0 )
3"d ' In d ipendenza
I 1866 I
0
Roma
( 1870 I
[I] [D
Eritrea
( 1687 - 971
li bia
( 1911 - 1 2 l
~ ~
1"Mondia le
( 19 15 - 18 )
Africa orientale
( 1935-36)
2· Mondia le
( 1940 -45 l
~
Proteso ad og ni a rd ime nto Non cedemmo
R ICOMPENSE
Arden t e la fiamma int repido il cuore AL VALOR MI LITARE
Nell'ant ico va le r lc1 nostra guida
66 t t- 4 2
o
Tempro il c uore a lla vitto r ia 1942
O
1942- 43
1n hostem celerrime vo lant da montag na
57
Nu lla via invia
J2- 4 3
Per ar dua a rdens
12- 43
o
1936{7)
•o
~
Ordine Mi lit a re d ' It al ia
l)
Medaglia d 'arge nt o
@
Nobis incedentibus rupes ruunt
Meda g lia d 'or o
AL VALOR CIVILE
(i) i;)
o
Medaglia d·o r o Medaglia d'a rgento Medaglia di bronzo
Al M ERITO· CIV ILE
~ è!)
0
Medaglia d'oro Medaglia d · a rge nto Medaglia di bronzo
Medagl ia di bronzo Croce di guerra
Sopra yl i altri co me aquila vola Ferro ignique .id excelsa
42 ( 8)
&_
~
1942-43 le)
NOTE
Ferro ignique vastarc
1) L'Arma par tecipa alle campagne pre risorgi mentali con a liquote non costitu ite in
re p1Ht i Rap ido e po te nte 2 ) Il reggimento prec edentemente appa rt e ne,.,a ad a ltra sp1tc ial i1 a·
Omnia im pedimènta perrumpere
33°,ut . a.cam.
3 ) Vi ha nno p reso par te un i t à preesis tenti all e cost it uzione de l reggiment o o re par ti mino ri dello stesso
VeloK in scie pote ns in prcel io Vim vi defendere
4 ) Merita t a da repart i preesistent i al le costitu zione de l regg imento o da re part i minori dello s t esso
Agire tenacemente
5 1 t dati si rif eriscono ai regg imP. nl i dai qua l i i yr upp i discendo no e de lle cu i tradizio· n i sono eredi
Cuore saldo non ta ll isce il colpo
6 ) Meritata dal 3• Reggime nt o Artig lie rie Cele rl! PAD A . Cus t od is ce ino lt re le insegne d i al tri repa rti disciolti
Perseverantia omnia tran scendo
7) Meritata da l gruppo ..Be lluno .. a ll 'epoca a lle dip e ndenze de l 5• rgt. a . e lp. 8 ) Meritata dal 3 0 " Raggruppa mento A1t igli e1ia di C. A.
lntimas hosl iUm vias ig ne pet imus
9 ) Ha in t empo ran e a conseg na una M.A. a l V.M. m eritat a da l 9• Raggruppam ent o Artig lieria d ' Armata
S emper audere 42- 43
cora zzata
Domino e dom o Del volo s pezzo la supe,ba audac ia In alto mirando Hos t ium flangimus alas
La fe sta di ogni Corpo viene celebrata il 15 giugno, in coincidenza de lla fes ta de ll'Arma, ne lrannivers ari o del la batt ag lia del Piave ( 19 1 8 J
Cont ro t'ala avv ersa
42 41
è:>
Int er nubes detonan s hostem ext erret 1942
Con forz a e ardimento Mag is magisque l a fede
è scint illa
del mio fuoco
Vigilo i cie li della pat ria Ala ne mica sc hian t o All 'ala nemica il patrio ciel precludo
168
Fulmineo fuoco d i fulm inea mole Fulmineo e possente Come fo lyo,e.semprc cd ovunci ue
p arac adut is t i
ARMA ( Granatieri, Bersaglieri,Alpini, I REGGIMENTI O BATTAGLIONI AUTONOMI
1 ° rgt . GRANATIERI DI SARDEGNA
COSTITUZIONE
SCIOGLIM
18-4-1659
1799
CAMPAGNE
RICOSTITUZ SCIOGLIM RICOSTITUZ
1814
19 43
1944
DI GUERRA
0~0~~~
[Q~
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Q186l~>L}1860.18so~
~
~
Q1848Q1s48Q1848(
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(2)
I
1' rgt.
31-12-1861
-
-
bersaglieri
31-12-1861
-
-
be rsaglieri
1 - 1 - 1871
-
bersaglie ri cor.
1943
19 5 3
[BJ0~~~ ~~~~ 121
3• rgt. 8. rgt.
1943
19 ;4 6
1943
1949
121
(2)
2l
-
29- 6 -1882
-
-
1943
1963
-
-
1943
1945
4• rgt.
alpini
29-6-1882
5• rgt.
alpini
29-6-1882
-
-
19.43
1953
-
-
1943
1946
5• rgt.
alpini
29-6-1882
r
alpu\i
23 - 6 - 1887
-
-
1943
1953
alpini
15 - 7 -1909
-
-
1943
1946
alpini d'a rresto
1 - 9 - 1952
-
-
-
-
rgt.
80 rgt. 11° rgpt.
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(3)
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EDJDJ~ ~ CDJDJ~ §l~
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è:}1913 è:}1913 (3) (3) 2)
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btg.
alpini
VAL CISMON
15 - 2 - 1915
1919
1939
1943
1963
~
~
(8)
1943
1963
~
~
(9)
~
15 - 9-1936
-
-
1943
1964
15-9-1936
1941
1941
1943
1953
15- 7- 1937
-
-
carri
15-9-1936
-
-
carri
15 - 6 - 1941
1942
corazzato
30-4-1941
-
31° rgt.
carri
32° rgt. 132° rgt. btg.
I
1943
19 51
1944
1964
1944
1948
-
1942
19 60
-
1944
XIX
btQ.
corazzato
20-12 - 1941
-
1943
1960
LX
btg.
corazzato
15 - 5 - 1940
-
-
1941
1960
LXII
btg.
corazzato
20-12-1939
-
-
1941
1960
LXIII
btg.
carri
10- 6 - 1940
-
-
1941
1958
1 - 4 -1941
-
-
1942
1963
1° rgt .
rgt .
paracadutisti
lagunari SERENISSIMA
15-1-1951
-
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1915 1916 (._
Crnrn 01916 Crn1~è
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4° rgt. f. cora1Zato
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(3)
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1919
15 - 2 - 1915
(3)
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GJ
5 - 10-1882
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0184901849Q1859l
VAL BRENTA
alpini
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alpini
· 3° rgt. f. corazzato
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018480184801866 l 3 ) L ) (3)
Q1869 (3)
l3)
1940 1941 01968
L}10ss6rn:?L)1941 •
l3)
(3)
(3)
1941 1942
01966
@ l2M1 ~(,q
.1942.1942 (Q
(10)
-
Il
I
NOTE In duplicato;l'originale è in custodia presso altro Corpo.
Custodisce inoltre le insegne di altri reparti della Specialità disciolti.
( 6)
(2)
Vi hanno preso parte unità preesistenti alla costituzione del reggimento o reparti minori dello stesso.
(7)
Vedi M.A.1916 del 6"rgt. alpini.
(3)
Meritate da reparti preesistenti alla costituzione del reggimento o da reparti minori dello stesso.
( 8)
Vedi M.B . 1917 e M.A. 1941 del 7'rgt. alpini e M.O. 1942-43 dell ' 8"rgt. alpini .
(4)
Meritate da r.epart, già appartenuti
(9)
Vedi M.O. 1942- 43 del 6° rgt. alpini
( 5)
Meritate da reparti prima del loro inserimento nel reggimento.
(10)
Per i Reggimenti 186'e 187' .. Folgore .. delle cui tradizioni d erede.
(1)
al reggimento.
0
raJ 0 [B ~ ~
Preriso1 ,. d'lni Crimea
2' d ' lnt Centrobriganti 3'd' lnt
)I
FANTERIA
SPECCHIO n• 2
~arristi e Corazzati, Paracadutisti ,Lagunari) RICOMPENSE
MOTTI
FESTE DI CORPO
"1908 ""1915r;:;;JOMI 1915.J..1916 ""1943 ~ U1916E:'.J 19,a.1911 U
18 apr.
(1)
DATA DI COSTITUZIONE DELLA SPECIALITA'
p)
(3)
l3)
( 3\
{3)
(3)
(:,P
lctu impetuque primus
(4~
~ mm 0191616irn ~ rn~~o 1936. rn1111942a lffl© 1968 ~
~
18 giu.
4
(4)
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•
foMil1915""1915 19080 191101915 1912 (4)~1918U1918
{4)
1941 1942
19A3 •
1963
"'1916 ""1915"" 1916""'1940.1942 _; )U1915\.._)1911U1941 1943 1
(
6 giu·.
1
FESTA DI SPECIALITÀ NELLO ANNIVERSARIO DELLA DATA 1836 DI COSTITUZIONE
Majora viribus audere
M. FIOR CASTELGOMBERTO
Vigilantes
1916
j191: l)191~~rn,~ 6~mL)1918 l)1936l)1941Q1941 6~ml)1~l~1K;1)1~57 18 mag . M. VODICE (4 ) (4)u !.41 . (3) (4) (4) "4> (4) (4) (4) (4)
" 0 "" ·~ .""' 1
1915u1915urnrnu1911
(3)
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(5)
0
(5)
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19 li.,1942 ~!-1941~)
1917
In adversa. ultra adversà
1916
Nec videar dum sim
1 O giu.
M. ORTIGARA
1917
Più salgo più valgo
23 apr.
FRONTE GRECO
1941
Ad excelsa tendo
)1917 ""19170191701917~mo193j3rn1P"'1ii~~rn.fl81941""1941 (4)u (4) (4)(8) (3) . (41 (3) (3) (4)8µ (4) .1963 1~ "-1915~19150 61940"'°'1940.iii.19 ~1942 194 24 mag . PAL PICCOLO , PAL .}1917~1918 1916 1941\._}1941.1941 1941.1943 194 1945 GRANDE, FREIKOFEL "
""
(4)(8)
(5)
(4)(8)
(5\lB)
1915
O là ... o rompi
FRONTE GRECO
1941
Sin srmprr chei
TOBRUK
1941
Pendere et igne iuvat
21 gen. TOBRUK
1941
Travolgo
15 apr.
KOPLIKU
1941
Ferro et corde frangit hostes
AFRICA SETTENTR.
1941
Ferrea mole, ferreo cuore
27 mag. RUGHET EL ATASCH
1942
In hostem ruit
23 ott .
EL A~AMEIN
1942
Come folgore
25 ott .
CONGESSIONE BANDIERA DI GUERRA 1959
(5)
23 apr.
.Jl§1?u1941 (3)
Velox ad impetum
M. FIOR
giu .
~rn1i0191c~0192 ~•rn1~61i1~ _;1915
ii§ Il
A me le gua,die! 1659
)184901849.1859018590185901860o~~P0186ll0Milrnrno191/''rn:?l)1941 (3)
MOSTREGGIATURE
(3)
5 dic. -19400194001940 1941 1941 1941 (3) (4)
8 feb.
Come lo scoglio infrango come l'onda travolgo
LEGENDA RICOMPENSE
CAMPAGNE DI GUERRA AL VALOR MILITARE ·gimentali li pendenza
( 1848-49) ( 1855-56)
[I] QJ
Eritrea
[D
Libia
Roma
( 1870) ( 1887-97) ( 1911-1 2)
li pendenza
( 1859)
~
l' Mondiale
( 1915-18)
meridione e 1ggio
( 1860- 70)
§1
Africa orientale
( 1935- 36)
lipendenza
( 1866)
~
2· Mondiale
(1940-45)
•oa @§1
@
Ordine Militare d' Italia Medaglia d'oro Medaglia d'argento Medaglia di bronzo Croce di guerra
AL VALOR CIVILE
i>
~
o
Medaglia d ' oro Medaglia d'argento Medaglia di bronzo
AL MERITO CIVILE
~
è!) ©
Medaglia d'oro Medaglia d ·argento Medaglia di bronzo
ARMA
( Linea, C
COSTITUZIONE
REGGIMENTI
50 rgt. f. AOSTA
20 - 2 - 1690
17 9 9
1814
194 3
1944
50 rgt. f.
AOSTA
20-2-1690
17 9 9
1814
194 3
1 9 44
9 0 rgt. f.
BARI
8 - 4-1734
179 9
1814
19 43
19 4 5
DI
CAMPAGNE
SCIOGLIM. RI COSTITUZ. SCIOGLIM. RICOSTITUZ
GUERRA
0 [Z] [D [Zl ~ ~ 0Ll3J[q!Z1~[Z] 0 ~ [I] [8] ~ [Z]
~ ~ ~ ~ IT] [O~ ~ ~~~ ~ ~
ITJ QJ 12 )
2)
12 )
1619
179 9
1814
19 43
19 5 8
27 - 8 - 1672
179 9
1814
19 43
195 2
11° rgt. f. CASALE ICAR}
0D2ilITJG3l~~ 0 [ZJ ITJ G2il ~ [Z] 0D310~~[Z] [Z] ~[Z]
1 7° rgt. f.
ACQUI CREMONA
27-10-1703
17 9 9
1814
194 3
1948
8 - 9 - 1848
1849
1859
-
-
8 - 9 - 1848
1849
1859
-
-
29 - 8-1859
-
-
19 42
1958
12 - 6 - 1859
-
-
19 42
-
-
-
l2)
2 2°
rgt. f. cor. CREMONA
28°
rgt. f. PAVIA
4 0° rgt. f.
( C AR)
BOLOGNA
[fil
1947
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01! 11
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REGGIO REGGIO ( CAR)
8 - 8 - 18 59
-
-
-
-
48°
rgt. f . FERRARA (CAR)
2 - 7 - 1859
1926
1 937
19 43
19 58
5 2°
rgt. f.
Arr. ALPI
17 - 3 - 1859
-
-
19 43
19 5 8
5 3°
rgt. f.
Arr. UMBR IA
24-1-1861
-
-
1943
1963
5 go
rgt. f. CALABRIA
24 - 1 - 1861
-
-
-
-
60°
rgt. f. CALABRIA
24 - 1 - 1861
1926
1935
1958
1958
67°
rgt. f.
29 - 6 - 1862
-
-
-
-
68°
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29-6-1862
-
-
-
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29-8-1859
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194 3
1963
-
Arr LOMBARDIA
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GJ
75 °
rgt. f. NAPOLI
14 - 1 - 1861
194 3
1947
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76°
rgt. f. NAPOLI
14 - 1 - 1861
1926
19 37
-
-
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(2 )
78°
rgt. f.
1-7-1862
-
-
1943
1947
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0
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8 0°
rgt. f. ROMA ( CAR)
4 - 9 - 1884
1926
19 37
19 43
1958
8 2°
rgt. f.
4 - 9 - 1884
1926
193 8
194 3
1950
4 - 9 - 1884
-
-
TORINO
84°
rgt. f.
1943
1958
8 7°
rgt. f. FRIULI
4-
9 - 1884
1926
19 37
-
-
88°
rgt. f. FRIULI
4-
9-1884
-
-
-
-
890
rgt. f. SALERNO
VENEZIA ( CAR)
4- 9 -1884
-
-
1943
19 58
rgt. f. MANTOVA
1-3 - 1915
1919
1941
-
-
151 °
rgt. f.
1-3-1915
-
-
194 3
1962
152°
rgt. f. SASSARI
1 - 3 - 1915
-
-
19 43
1958
157 °
rgt. f. LIGURIA
1 - 3 - 1915
-
-
1941
1947
182°
rgt. f. cor. GARIBALDI
2 5 - 4 - 1945
-
-
-
-
183°
rgt. f. NEMBO
11 -
1 -1943
-
-
-
-
6 - 5-1916
-
-
1943
1950
( CAR)
231°
SASSARI
rgt. f. AVELLINO
( CAR)
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LUPI DI TOSCANA
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4 5°
LEGNANO
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Q1
~~ LEGE
CAMPAGNE
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Prerisorgimentali
[I1]
1· d · indipenden za
(1848 - 49)
Cr imea
(1855-56)
2· d ' Indipendenza
( 1859)
Centro - meridione e brigantaggio
( 1860-70)
3·d · Indipendenza
( 1866)
m [B] ~
U2il
O I GUERRA
0 ITJ [TI ~ ~ ~
Roma
( 1870)
Eritrea
( 1887-97)
Libia
( 1911 -12)
1· Mondia le
( 1915 - 18)
Africa orientale
( 1935 - 36)
2" Mondiale
(1940 - 45)
DI
FANTERIA
SPECCHIO n• 1
AR, Corazzata, d'Arresto)
Jìi. 1859
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-
348 (1) 0
-
359 01912 (1)
34 8
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Jìi.1859
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1
O
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S. MICHELE DEL CARSO
Ai bianchi gli ardimenti
GORIZIA
1916
ago.
~~m
01917
Q194~)
0;~!1
CIMA ECHAR , 1918 COSTALUNGA . VALBELLA
Con il sacrificio la gloria Sempre più avanti . sempre Più in alto
CEFALDNIA
1943
Aquensem legianem time
JAMIANO
1916
Fortituda mea in brachia
1 nov. JAMIANO
1916
All'ombra della bandiera è il nostra destina.
1 nov.
;-.._ rn-;;:;;,1-915 ~1916 -""1943 1908 u1z~? ~ 191 8 u1918 u1s45
n~@§]~~;~
Sotto 1· impeto d 'Aosta spa rve il nemico
1915
25 set
~1915 f'ci'Mj11915 ,.--. 1941 86 6 U1916 ~1918 U1942 360 Q186g)01912 01915
Sotto l ' impeto d 'Aosta sparve il nemico
1917
15 giu .
~ 191r~ 1943 l'g\ 1968 1918 U1945 \..J
18\~i
1917
COL DELLA BERRETTA
8
@1941
~
}"(.. 01915 ~1915 }"(..1940. 849 U 1943 1859 1915 ~1918 U1941
35~
26 nov. COL DELLA BERRETTA 26 nov. 24 ott.
~19151niiii711915 ~1935 ~ 18~~ u1849 u 1 8 5 9 - 1918 ~ 1936 -1941 1918 ~
908 f"o"Mill915 ~1918
MOTTI
FESTE DI CORPO
RICOMPENSE
23 lug.
BORGO E LEVIGO
1866
Ardeam dum luceam
25 giu.
CASTELNUOVO DEL CARSO
1915
Senza sosta versa la gloria Con fede ed in silenzio
17 dic.
M.VALDEROA
1917
l 15 foivii11915 fciivii11935 01936 31 7 ~1918 ~1936
17 dic .
M. VALDEROA
1917
Compi il dovere e taci
r,:;-;;;-;i1915 ....Z..1915 ~1940 E'..'..11918 -1918 -1941
15 giu.
PIAVE
1918
Fede e valore
308
...iaii.1911
~1915 friivii11915~ 359 -1912 U191~~1918U1918
o
20 set.
SIDI BILAL
1912
Obbedisco
01941 6194201942
18. dic.
DON
1942
Sento in cuor l 'antica Patria
m~mm
18 apr.
CIMA LANA
1916
Acriter in hostes
l12 ~1915J"oMj11915 foiviì1193501936 U1911 ~1818 ~1936 <11
22 nov.
M. TOMBA
1917
Con fede altre la gloria
8 dic.
MONTELUNG.O
1943
Ub·, gloria ibi sum
17 lug.
F. MUSONE
1944
Omnium virtutibus aimulare
12 ago.
BOSCHINI . RUBBIA . NAD LOGEM
1916
Acerrimus hostibus
01943
30 giu.
MONFALCONE
1916
lgnis in corde
01916 01918 01943 è;)1963
23 lug.
MERY PREMECY,REIMS
1918
Con l ' ardire la gloria
3 nov.
DOSSO FAITI
1916
Tusci ab hastium grege legia vocati luporum.
12 nov.
NIKITOWKA
1941
Nel nome di Rama
16 gen.
TSCHERKOWO
1943
Creda e vinco
@:§Jlm
l66
( 3)
1941
.lÌi..1943
l15 01916 /.Ji::\1941 l18 1917 ~ -1944 115 01916 /.Ji::\1941 ~1944 318 1911 ~ U1945
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~ 191
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....i. 1943
rn;;;,1935 01935 ~1940 ~>~1936 1936 U1941 •
26 ott.
TRIPOLI
1911
Semper immota fides
)15 }"(..1943 )18 \....._)1945
29 giu.
M. MOSCIAGH
1916
Attacco . travolga . vinco
315 }"(..1943 318 U1945
30 giu.
M. MOSClAGH
1916
Fedele e audace
17 dic.
DON
1942
Non chiedo dove
27 ott.
MDR I/\GD
1918
Con ·virtù antica per nuove glorie
28 gen.
COL DEL ROSSO, COL D' ECHELE
1918
Sa vida pro sa Patria
L)19~~l~mm 0;~;~ 01918
l08
@1918 ®1940
61942@194t,J
(4 )
315 ~1916 i18 U1918 315 f"o"Mi11915 .1918 316~1916 315 f"o"Mi11915 .1918 l16 ~1918
28 gen.
COL DEL ROSSO . CDL D'ECHELE
1918
Sa vida pro sa Patria
)15 .1916 ""'-1917.1940 ""'-1940 i18 U 1941 U1941
16 giu .
M. ZOVETTO
1916
In ogni rischio e con ogni arme bravi Obbedisco
4i19~~ .
m
L)1915 ""'-1915 (1J ).(1918(1>~ 1945<1J
12 ott.
M.D. BANDIERA
1953
344@191! )U1945 ~1953
19 apr.
GRIZZANO
1945
315 ~1916 01940 318 -1918 1941
J 5 mag. ~~gl~~A, ZAGOMILA,
1917
<11
NOTE
NDA RICOMPENSE AL VALOR MILITARE
•o ~
o
@
... e ·per rincalzo il cuore Non vi é sosta se non nella cima
<i)
Medaglia d 'ara
Medaglia d 'oro
è;)
Medaglia d 'argento
Medaglia d 'argento
o
Medaglia di bronzo
Meritate da reparti preesistenti alla costituzione del reggimento a da reparti minori della stesso.
( 2)
Vi hanno preso parte unità preesistenti alla costituzione del reggimento o reparti minori della stesso .
( 3)
Custodisce inoltre le ricompense della Brigata Cacciatori delle Alpi per i I Corpo Sanitario e per lo Squadrone Guide
( 4)
Croce di guerra francese con pa Ima
( 5)
Meritata dal 184°rgt.f .--NEMBO ..
AL MERITO CIVILE
AL VALOR CIVILE
Ordine Militare d ' Italia
(1)
è:) ~ 0
Medaglia d'oro Medaglia d 'argento Medaglia di bronzo
Medaglia di bronzo Croce di guerra
MOSTREGGIATURE