L'OCCUPAZIONE NAZISTA IN UCRAINA (1941-1943)

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Capitolo III – L’invasione

3.1. – Il rovinoso tracollo sovietico

Sebbene Hitler continuasse a sostenere che l’Ucraina, con le sue potenziali risorse agricole (e minerarie), avrebbe risolto i problemi di approvvigionamento della Germania, non la pensava così il ministro delle Finanze Krosigk, il quale non rappresentava l’unica voce di dissenso in merito alla questione; a lui si aggiunsero anche i consiglieri economici di Göring. Trovandosi forse nella miglior posizione per fornire preziosi consigli , l’ambasciata tedesca a Mosca dichiarò «non solo che Stalin non rappresentava una minaccia, […] ma che occupare soltanto la fertile Ucraina sarebbe costato molto caro, perché le fattorie collettive sovietiche meccanizzate avrebbero finito per fermarsi per mancanza di combustibile»31. L’invasione del fronte meridionale iniziò alle tre di notte fra il 21 e il 22 giugno 1941 quando le truppe tedesche cercarono di varcare il ponte sul fiume San all’altezza della cittadina di Przemyśl32. L’armata tedesca del gruppo sud avanzò rapidamente, sostenuta da reparti di alleati ungheresi, italiani, rumeni e slovacchi. Le città della Volhnya occidentale, Lutsk e Rivne, caddero rispettivamente il 25 e il 29 giugno, e Proskuriv, la maggior città in Ucraina prima del ’39, cadde l’8 luglio, seguita da Zhytomyr, Bila Tserkva e Vinnytsia33. Il fulcro dello scontro si ebbe ad Uman’ in una battaglia durò dal 16 luglio al 3 agosto: si concluse con l’accerchiamento delle truppe sovietiche e l’avanzata dei carri del generale Erwin von Kleist. Dopo questa battaglia furono conquistate anche Zaporižžja (19 agosto) e Dnipropetrov’sk (25 agosto), strategiche città sul fiume Dniprò. Interessante notare che, in conseguenza alla rapida avanzata dei carri tedeschi, Kiev fu l’ultima città ucraina a cadere nelle mani delle truppe tedesche: la resa ufficiale della città avvenne il 19 settembre. Su un piano strettamente militare la Wehrmacht godeva di un equipaggiamento più evoluto e moderno, inoltre, l’esercito tedesco risultava più addestrato di quello sovietico. Il tracollo improvviso e rapido delle forze e 31

M. Mazower, L’impero di Hitler, cit., p. 153. Dopo la spartizione della Polonia, in seguito al Patto Molotov-Ribbentrop, la cittadina si trovò divisa in due: il fiume San, appunto, costituiva il confine fra Germania e Urss. Oggi, tuttavia, si trova in Polonia nel Voivodato della Precarpazia. 33 Cfr. K. C. Berkhoff, op. cit., pp. 7-8 e S. A. Bellezza, op. cit., p. 20. 32

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