L'OCCUPAZIONE NAZISTA IN UCRAINA (1941-1943)

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Capitolo IV – L’occupazione

4.1. – La divisione dei poteri

Il 16 luglio 1941, a meno di un mese dall’inizio dell’invasione, Hitler nominò Erich Koch Reichkommissar dell’Ucraina, subordinato al Reichsministerium für die besetzten Ostgebiete46 gestito da Alfred Rosenberg. L’entità territoriale che Koch e i suoi subordinati si ritrovarono a governare, almeno secondo una stima approssimativa fatta nel 1942, comprendeva 15.000.000 di persone per 340.000 chilometri quadrati. Tuttavia, è necessario sottolineare che dopo il censimento del 1 gennaio 1943, si registrarono cifre più precise: in tutto il Reichkommissariat Ukraine vivevano 16.910.008 persone. La regione più popolata risultò quella di Kiev, seguita dalla Podolia nel sud-ovest e quella di Dnipropetrov’sk vicino alla curva del Dnieper47. Come era avvenuto per i territori occidentali occupati, ad Hitler parve più consono creare un’amministrazione civile piuttosto che delegare la gestione delle zone occupate ai militari. Questi ultimi si occuparono solo delle aree prossime al fronte. Per questo, «più congeniale parve la creazione di un apparato burocratico civile direttamente sottoposto alla sua persona»48. Già dal 2 aprile 1941, era stato creato un zentrales politische Büro für die Ost-Arbeit49, affidato a Rosenberg, poi anche nominato Beauftragte für die zentrale Bearbeitung der Fragen des osteuropäisches Raumes50. Tale ufficio, appunto, venne poi trasformato il 17 luglio successivo nel già citato Reichsministerium für die besetzten Ostgebiete: in teoria questo ministero «avrebbe dovuto sovrintendere all’intera amministrazione delle terre conquistate, coordinando gli sforzi dei diversi organismi coinvolti nell’amministrazione. Di fatto esso si ritrovò ad essere ridondante e caotico»51, al punto che al posto dell’abbreviazione ufficiale Ostministerium,

venne

soprannominato

col

nomignolo

umoristico

di

Chaosministerium. Comunque, almeno in teoria, Rosenberg appariva come uno 46

«Ministero del Reich per i Territori occupati orientali». Cfr. K. C. Berkhoff, op. cit., pp. 36-39. 48 S. A. Bellezza, op. cit., p. 28. 49 «Ufficio politico centrale per il lavoro nell’est». 50 «incaricato per la risoluzione delle questioni dello spazio orientale». 51 Ibidem, pp. 28-29. 47

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