STATO MAGGIORE DELL'ESERCITO UFFICIO STORICO
ALBERTO ROVIGHI
FILIPPO STEFANI
LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
VOLUME PRIMO DAL WGLIO 1936 ALLA FINE DEL 193 7
Documenti e Allegati
ROMA 1992
INDICI
INDICE DEI DOCUMENTI
Pagina
No
Titolo del testo
1 Primi telegrammi del Magg. Luccardi 2 Tele negativi del Gabinetto - Min. Guerra 3 Nuove sollecitazioni del Luccardi
75 77
del tomo
77
21 24 25
Serie di messaggi relativi all'impiego di unità con elementi italiani
112-135
27
5 Andamento attacco a Città Universitaria e impiego unità italiane 6 Intese italo-tedesche del 28. VIl/.1936 7 Discorso di Mussolini dell'l.X/.1936 a Milano
135 86-127 127
36 38 46
129 130
52 54
10 Richiesta ulteriore di Roatta in data 9./X.1936 11 Prima relazione telegrafica di Roatta in data .13.IX.1936
130
56
130
57
Relazione Roatta n. 114 prot., del 7.X.1936 Relazione Roatta n. 370 prot., dell'B.XI.1936
130 130
59 65
Relazione Roatta n. 502 prot., del 16.X/.1936 Relazione Roatta n. 572 prot., del 22.XI.1936
130-145 130-145
70 105
4
8 9
12
13 14
15 16
Commento di Pariani in calce ad un 'ulteriore richiesta di aerei da parte di Franco Richieste di armi e mezzi della Marina
Tele 16.IX.1936 esprimente parere contrario a trattative Colloquio Roatta - Franco del 16.X.1936 circa importanti arrivi a Cartagena di materiali russi e sue nuove richieste
132
116
133-134
117
Sintesi attività SIM e materiali delle tre Forze Armate, inviati fino a tutto ottobre 1936
139
123
19 Notizie sugli aiuti forniti ai contendenti, quali risultavano al S.I.M. ai primi di novembre 1936
139
132
17
18
8
LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA 1936 - 1939)
Pagina No
Titolo <le i testo
<lei tomo
Foglio di Pariani a Ciano in data 28.XI.1936 ci limitiamo ... o ci decidiamo ad un più diretto intervento»
143-146
135
Verbale riunione presso il Capo del Governo in data 6.XII.1936
144
137
Tele 4.XII.1936 dell'Addetto Militare a Berlino e parere Ambasciatore in data 2.XII.1936 circa inrendimenti tedeschi
147
143
Lettera del Capo del Governo, di nomina di Roatta al comando delle forze in Spagna
150
146
Costituzione Ufficio Spagna (8.XII.1936)
150
147
Prima comunicazione di Pariani al Capo di S.M. Generale, Badoglio, in data 7 dicembre 1936, e annotazioni del primo in calce alla minuta
150
152
26
Conferenza Roalla-Valle del 9.XTT.1936
159
154
27
Verbale della riunione a Palazzo Venezia del 14.1.1937 (Mussolini-Goering)
155
156
28
Verbale riunione a Palazzo Chigi del 15.1.1937
157
171
29
Comunicazione al generale Franco dai governi italiano e tedesco in data 23.1.1937
157
174
Comunicazione in data 7.II.1937, al Capo del Governo, del personale (R.E. e M. V.S.N.) e dei materiali dell'Esercito inviati, con l'indicazione dei reparti costituiti e delle spese sostenute e prevedibili per il mantenimento giornaliero
165
178
Serie di telegrammi del Ten.Col. Faldella circa colloquio con Franco del 19.XII.1936 su possibilità costituzione di brigate miste
163
186
Tele comunica gradimento di Franco alla possibilità di costituire 6 brigate miste
163
194
Tele 5555 in data 20.Xl.1936 da Roma a Roatta circa possibile invio di 4 battaglioni volontari
163
195
20
21
22
23 24 25
30
31
32 33
((0
9
1NDICE DEI DOCUMENTI
Pagina No
34
35 36 37 38 39/A
39/B
39/C 40 41
42 43 44
45 46 47 48
Titolo del lesto
del tomo
164
196
167
197
190
201
190
204
190
208
195
211
196
212
197
212
197
214
197 197 197
219 224 226
197
227
Ordine di prosecuzione delle operazioni in data 7.ll.1937 Ordine per colonna autocarrala su Vélez Màlaga
209 210
236 240
Ordine avanzata su Motril e ritiro 1 a Divisione valontari in data 9.J/.1937
210
244
Serie di telegrammi circa consegna prigionieri ad autorità spagnole et loro fucilazione
215
247
Tele 2222/S/2020 del 13.XII.1936 che annuncia arrivo entro fin e mese di 3.000 volontari da imme ttere nei reparti spagnoli per compagnie Tele di Ciano in data 21.1.1937 e direttive di Pariani a Roatta in data 18. VIII.1937 Orientamenti in data 30.Xll.1936 ad Uffici Operazioni e Informazioni della M.M.l.S. Direttive circa «Progetto operazione Lampo» (Malaga) in data 31.XII.1936 Operazione «Lampo» - «Organizzazione logistica» in data 29.Xll.1936 Roalla comunica a Ciano in data 24.1.1937 inlendimento iniziare azione il 1 ° /ehbraio Ten.Col. Faldella comunica da Roma, il 27.1.1937, necessità prossimo ini zio azione et «non far più telegrammi con lagnanze aut richieste» Approvazione della operazione «Malaga » da parte di Ciano in data 29./.1937 Ordini per trasferimento da posizioni di attesa a base di partenza O. Op. n. 1 «Occupazione regione Malaga» del 30.1.1937 N. 112 Op. del 30.1.1937 «Aereo cooperazione» N. 110 Op. del 30.1.1937, «Concorso Marina» Ordine per i Servizi n. 1 del 18.1.1937 e n. 2 del 30.1. 1937
.
10
LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA 1936 - 1939)
Pagina No
49 50
51
52
53
54 55 56
57 58 59
60
61
62
Titolo
Tele di felicitazione di Mussolini e di Ciano, che suggeriscono direttrici di ulteriori operazioni Stralcio del D.S. del C.T. V. circa colloquio del Capo di S.M., Ten.Col. Fa/della, con Franco in data 13.11.1927 e sue «note» circa detto colloquio e la scelta della direttrice Siguenza-Guadalajara per le operazioni delle Truppe Volontarie Nota della Missione Militare italiana a Franco in data 13.11.1937 Nota di Franco in risposta alla precedente in data 16.11.1937 Disposizioni di Franco circa le operazioni di accerchiamento di Madrid (Guadalajara) in dat.a 23.II.1937 O.Op. n. 12 «Operazioni su Guadalajara » del 4.111.1937 O.Op. n. 3 «Concorso dell'aviazione legionaria per le operazioni su Guadalajara» del 4.III.1937 Richiesta di interventi della «Legione Condor» in data 5.lll.1937 Ordine per i Servizi «Operazioni su Guadalajara » del 4.Ill.1937 O.Op. n. 15 «Prosecuzione operazioni su Guadalajara» dell'B.Ill.1937 Scambio telefonico di impressioni tra Ten.Col. Fa/della e Gen. Coppi del giorno 9.111.1937 Comunicazione Alto Comando Spagnolo in data 19.IJJ.1937 circa situazione sul Jarama ed assicurazione di mantenere impegnato l'avversario O.Op. n. 16 «Prosecuzione Operazioni su Guadalajara» del 9.III.1937 O.Op. n. 18 «Sviluppo delle operazioni fra Badie! e Tajuiia» del 10.III.1937 e sollecito al Comandante 3a Divisione
del testo
del tomo
228
250
232
251
232
261
234
262
235
266
255
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257
284
258
286
261
294
262
297
265
298
265
299
270
301
11
INDICE DEI DOCUMENTI
Pagina No
Titolo del testo
del Lomo
270 270 278 272
304 305 308 309
275 278
314 317
283 216-284
319 322
310
324
310 310
325 327
310
329
310
332
310
334
314
336
314 327
337 339
347
341
63
O.Op. n. 19 «Operazioni del giorno 11 marzo» del 10.JII.1937 64 O.Op. n. 20 «Ordini per i Servizi» 65 Assicurazione di attacchi spagnoli 66/A O.Op. n. 20 «Disposizioni per il giorno 12 marzo» 66/B O.Op. n. 21 «Sostituzione in linea della 3a e 2a divisione volontari» 67 F. n. 1744 del 12.Ill.1937 «Occupazione di Badia» 68/A F. n. 2992 del 16 marzo 1937 «Protezione del fianco sinistro. Organizzazione di una seconda posizione» (annesso uno schizzo)
68/B 69
70/A 70/B 70/C 70/D 70/E
71 72 73 74
Appunto in data 17 marzo 1937 del generale Roatta Comunicazione accordo di Franco su sostituzione nostre forze con brigata spagnola in arrivo, in data 21.111.1937 Trasferimento delle unità del C.T. V. (n. 3308 del 21.111.1937) Sostituzione truppe in linea (n. 3423 del 22.lll.1937) O.Op. n. 23 «Sostituzione delle G.U. in linea» del 23.lll.1937 O.Op. n. 24 «Divisione del Littorio e protezione fianco sinistro» del 24.lll.1937 Riepilogo dislocazioni reparti nei giorni 24-27 marzo, zone future di raccolta e modalità di avviamento Specchio delle perdite di personale avute dall'B al 24 marzo Specchio delle armi e dei materiali perduti dall'B al 24 marzo Relazione del Comando Aviazione Legionaria Richieste a Roma di assegnazione di personale, in data 30.lll.1937 e risposta da Roma alla richiesta in data 31.lll.1937
12
LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA 1936 - 1939)
No
75/A 75/B 75/C 76/A 76/B 77
78
Pagina Titolo del testo
del tomo
348 348 348
344 347 349
348
351
Nuova organizzazione del C. T.V. da completarsi entro il 12. V.1937
348
354
F. n. 5038 in data 20./V.1937 «La lolla contro i carriarmati»
355
356
F. 040 del 27. V.1937 con allegalo «Educazione alla guerra»
356
359
F. n. 3665 in data 28.III.1937 «Ricostituzione delle unità»
F. n. 3799 in data 2./V.1937 «Ricostituzione» F. n. 3818 del 3./V.1937 «Formazioni ed organici ___ ,, F. n. 29 del C.do Gruppo Divisioni Volontari in data 10./V.1937 «Ricostituzione delle unità»
79/A
Lettera di Bastico a Ciano ed a Pariani in data 16.IV.1937
79/B 80
Lettera di Pariani a Bastico del 21.IV.1937
359 362
370 374
Promemoria del Capo Reparto Operazioni «Provvedimenti da attuare per non arrivare buoni ultimi» del 26./V.1937 con due allegati e appunto di pugno del Gen. Bastico F. n. 10 conf. di Bastico a Ciano in data 27.JV.1937 F. n. 18 R.P.C. di Bastico a Ciano in data 3. V.1937 F. n. 19 R.P.C. di Bastico a Ciano in data 5. V.1937 F. n. 22 R.P.C. di Bastico a Ciano in data 11. V.1937
362 363 364 364 365
375 379 390 397 400
365
408
366 366 367
410 412 420
367 368
421 424
81
82/A
82/B 83 84 85 86 87/A 87/B 88
Istruzioni operative del generale Mola a Bastico in data 15.V.1937 Pro-memoria di Bastico a Mola in data 16. V.1937 in risposta alla precedente comunicazione F. n. 24R.P.C. di Bastico a Ciano in data 20. V.1937 F. n. 6899 di Bastico a Mola in data 21. V.1937 Pro-memoria per convegno di Bastico con S.E. il Generalissimo in data 26. V.1937 F. n. 25 R.P.C. di Bastico a Ciano del 31. V.1937
13
INDICE DEI DOCUMENTI
No
89/A 89/B 90
91 92/A
Pagina Titolo del testo
del tomo
Direttive circa l'operazione «Ovest» del 18. Vl.1937
370
431
Forze necessarie .per l'operazione «Reinosa» del 20. Vl.1937
370
434
Lettera di Franco a Mussolini in data 15. VI.1937 circa divergenze su impiego truppe italiane in Spagna
370
436
Tele 7255 del 16. Vl.1937 di Bastico a Ciano e Pariani su impiego C. T.V.
371
438
F. n. 28 del 18. VI.1937 di Bastico a Ciano e Pariani su impiego C. T.V.
92-372
439
Tele 7274 del 19. V/.1937 di Bastico a Ciano e Pariani su impiego C. T.V.
372
451
372 373 373
452 453
96-373
455 456
373
457
374-595 374
460 461
351-375
463
Inchiesta del Gen. Roatta sui falli di Bermeo (f. n. 201 del 18. V.1937)
394
475
Tele n. 218607 del M.A.E. del 3. VI.1937 «Guerra civile di Spagna»
400
479
103
F. n. 145416 del 30. VJ.1937 «Impiego della I brigata mista "Frezze Azzurre"»
404
481
104
F. n. 1079/1 del 16. Vl.1937 di Bastico a Franco e Dàvila «Operazioni avvenire»
425
484
92/B 93 94 95 96/A 96/B 97 98
Tele 1454 del 22. V/.1937 di Ciano a Bastico Tele 011567 del 24. V/.1937 di Pariani a Bastico Tele del 25. VI.1937 di Mussolini a Bastico Tele 01176 del 26. Vl.1937 di Pariani a Bastico Foglio 011963 del 26. VI.1937 di Pariani a Bastico Lettera di Bastico a Pariani del 19. Vl.1937 Elogio di Franco per il concorso dato alle operazioni in Biscaglia
99
F. n. 013200 del 10. VII.1937 di Pariani a Bastico
100
F. n. 1016 del 13. VI.1937 «Trasmissione fascicolo
formazioni del C. T.V.»
101 102
454
14
LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA 1936 - 1939)
No
105
Pagina
Titolo
F. n. 4 del 16. Vl.1937 di Franco a Bastico «Aprobaci6n de proyecto de operaciones»
Direttive generali circa l'operazione «Ovest» del 18. V/.1937 107 F. n. 6 del 22. Vl.1937 di Franco a Bastico «Operazioni su Reinosa e Puerto de Escudo» 108 Direttive per le operazioni su Santander di Franco a Bastico del 22. Vl.1937 109 O.Op. n. 31 «Operazione su Puerto de Escudo Reinosa» 110 F. n. 1455 Op. del 30. Vl.1937 a 62a Divisione nazionale 111 Ordine dei Servizi del 3. Vll.1937 112 F. n. 7477 S.C. del 3.7.1937 a Ciano ed a Pariani 113 N. 198 del 4. Vll.1937 di Franco a Bastico «Aggiunta alle direttive ... » 114 F. n. 1623 del 9. VII.1937 all'oggetto «Morale» 115 N. 29 R.C. dell 'll. V//.1937 di Bastico a Ciano 116 Tele 1727 del 10. Vll.1937 di Mussolini a Bastico 117 /A Tele 563 del 22. Vll.1937 di Ambasciatore Viola su colloquio con Franco 117/B Informativa del 21. VJI.1937 circa umori degli spagnoli 118 Ordine di Dàvila per l'occupazione della provincia di Santander in data 8. VIII.1937 119 O.Op. n. 35 del 9. V/ll.1937 ((Operazione su Puerto de Escudo» 120 Ordine del Comando artiglieria 121/A O.Op. n. 38 del 18. Vlll.1937 121/B F. n. 8118 del 19. VIII.1937 (( Marcia al nemico» 122 Ordine per i Servizi durante l'avanzata del 18. Vlll.1937
del testo
del tomo
425
485
425
486
426
489
426
491
426
493
426
500
426-435
505 512
106
426 427 428
428 429
514 516 518 521
429
522
429
524
430
526
432
529
434
535
446
540
446
544
446
545
15
INDlCE DEI DOCUMENTI
Pagina No
Titolo del testo
del tomo
549 550 551 552
123
O.Op. n. 1983 del 19. VIII.1937
451
124
O.Op. n. 2181 del 10. Vlll.1937
125
O.Op. n. 2201/1 del 22. VI/l.1937
126
O.Op. n. 2216 del 23. Vlll.1937
127
Ordine di Dàvila in data 23. Vl1!.1937
452 455 457 457
128
N. 2222 del 24. Vlll.1937 «Orientamenti per la prosecuzione delle operazioni su Santander» Tele n. 2227 del 24. VII!.1937 a RoalLa
459 459
554 557
461 461
558
464
561
464
573
129 130/A 130/B
131 132
n. 25/811 del 25. Vlll.1937 e n. 2233 stessa data «Avanzata su Santander» «Occupazione della città» R elazione su la battaglia di Santander (stralcio): Cap. IV - Considerazioni finali Relazione del Ten.Col. Urbano, ufficiale spagnolo di collegamento con il comando C. T.V. in data 29. VJII.1937
553
559
133
O.Op. 2155 del 20. Vlll.1937
481
577
134
F. n. 5427 del 25.IV.1937 «Operazione su Bilbao»
483
578
135
F. n. 5543 del 27.IV.1937 «Proposte per la resa di Bilbao» con due allegati
483
582
136 137/A
137/B
138 I 39 140
Tele 1471 del 22. Vl.1937 del Console di S. Sebastiano al! 'ambasciata a Salamanca Informativa n. 319 dell'Ufficio «! » in data 26. VI.1937 «Trattative con Baschi»
483
584
483
585
Tele 7467 in data 3. Vll.1937 di Bastico all'ambasciata di Salamanca circa trat.tative di resa dei battaglioni baschi
483
587
Tele n. 1600 del 6. Vll.1937 di Mussolini a Franco circa resa dei Baschi
483
588
484 484
590
Risposta di Franco al precedente in data 7. V/I.1937 e tele di Mussolini in data 8. VJJ.1937 Tele 1630-1635 di Ciano a Bastico del 9. VJJ.1937
591
16
LA PARTEClPAZlONE lTALlANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA 1936 - 1939)
Pagina No
141
142 143 144 145 146 147
148 149
150/A
150/B
151 152 153
154
155 156
Titolo
F. n. 838 del Col. Gelich in data 13. VII.1937 Tele 1687 Op. di Bastico a M.A.E. in data 13. Vll.1937 Tele 7654 di Bastico in data 15. Vll.1937 circa suo colloquio con Franco F. n. 704/3 del 26. Vlll.1937 di Roatta a Bastico «Resa dei Baschi», con 2 allegati Serie di comunicazioni in data 25. Vlll.1937 circa resa dei Baschi a discrezione Testo del «Patto di Santona» circa resa dei Baschi F. n. 22S/Op. del Comando Brigala « Frecce Nere » a Maggiore Bartolorné Barba Tele 2127 in data 27. Vlll.1937 di Bastico a Roma F. n. 2287/5 Op. di Bastico a M.A.E. circa partecipazione nostro Ufficiale dei CC.RR. a Commissione spagnola di esame dei prigionieri baschi Foglio di Roatta a Bastico del 6.JX.1937 F. n. 8266 di Bastico in data 7.IX.1937 ad Ambasciatore Viola, oggetto «Baschi» Lettera di Roatta aBastico dell'l.IX.1937 circa colloquio con Franco su questione Baschi F. n. 2391 di Bastico a Ciano in data 9.IX.1937 «Trattamento verso i prigionieri baschi» Tele 1163 in data 20.IX.1937 di ambasciatore Viola, stesso oggetto Informativa n. 1023 dell'Ufficio «I» m data 16.IX.1937 «Articolo riguardante i prigionieri baschi» sul giornale «La Dépeche» del 13.IX.1937 Tele dell'l.IX.1937 di Roatta a Bastico circa impiego Divisione «Frecce» Nota in data 9.IX.1937 di Alto Comando nazionale a generale Bastico su questioni «prigionieri baschi» e «dipendenza della Divisione Frecce»
del LesLo
del tomo
484
593
484
594
484
595
485
596
485 486
601 603
486 486
605 607
486 486
608 609
486
612
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627
490
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17
INDICE OP.I noCUMF.NTJ
Pagina No
Titolo del testo
del tomo
Tele 2125 in data 17.VIII.1937 e n. 2602 del 25.IX.1937 di Bastico a M.A.E. Roma circa noti zieinfondate date da radio e stampa italiane
496
629
F. n. 2975/1181 in data 19.IX.1937 dell'Ambasciatore Viola al Ministro Ciano, con annesso
494
631
Foglio in data 21.IX.1937 di Franco all'Ambasciatore di Spagna a Roma, con annesso
494
158/C
Lettera di Gambara in data 22.TX.1937
495
635 642
158/D
Tele n. 658 del 25.IX.1937 dell'Ambasciatore Viola
495
645
158/E
Stralcio di un ricorso del Maresciallo d'Italia Ettore Bastico con testimonianza del generale Alberto Pariani; altre testimonian ze degli ambasciatori Luca Pietromarchi e Guido Viola di Campalto
496
646
Mancalo rientro in Spagna del generale Bastico «per ordine del Duce»
498
654
F. n. 2334 in data 4.IX. 1937 del C. T.V. «Esperienze compiute durante l'offensiva per Santander»
501
655
F. n. 2298 in data 8.IX.1937 «Nuovo ordinamento del C.T. V.»
503
657
F. n. 2509 in data 19.IX.1937 «Ordinamento temporaneo del C. T. V.
503
660
F. n. 3338 del 18.X.1937 «Fusione delle Divisioni «Fiamme Nere » e «XXIII marzo»
505
622
505
669
506
671
506
672
507
675 682
157
158/A 158/B
158/F 159 160 161
162 163 164 165 166
167
F. n. 3653 del 14.XI.1937 «Costitu zione Rgpl. artiglieria p.c. del C. T.V. e Rgpl. contraerei F. n. 4078 in data 9 dicembre che fissa i nominativi dei reggimenti di fanteria «Frecce » F. n. 2423 del 13.IX.1937 «Denominazione dei reparti di fanteria » Situazione forze rosse alla data del 25.Xl.1937 (collegata al Notiziario Ufficio «I» del 30.XJ.1937) Quadro di battaglia al 1° gennaio 1938
598
INDICE DEGLI ALLEGATI
Pagina
No
Titolo del testo
del tomo
1
L'esercito spagnolo nel luglio 1936
36
687
2
La marina spagnola nel 1936 e sua distribuzione dopo l'insurrezione
37
690
L'aeronautica spagnola nel 1936 e sua distribuzione dopo l'insurrezione
37
692
Azioni belliche cui hanno partecipato elementi dell'esercito italiano dal 21.X al 22.XI.1936
114
693
Attività di elementi dell'aeronautica italilana nel corso del 1936 (Aviazione del Tercio e Baleari)
115
711
Elenco degli Ufficiali della M.M.l.S. alla data del 1° gennaio 1937, con incarico
135
716
Circolari emanate dallo Stato Maggiore R. Esercito dal 20.XI.1936 al 25.II.1937
152-160
718
Invii in Spagna di personale, comandi e reparti del R. Esercito e della M. V.S.N. dal 23.X.1936 al 28.ll.1937
165
724
Elenco degli Ufficiali del Comando C. T.V. al 19. VIIJ.1937, con incarico e pseudonimi
347-435
730
3
4 5 6
7 8
9
DOCUMENTI
DOCUMENTI
DOCUMENTO N. 1/a
L'ADDETTO MILITARE PRESSO IL R. CONSOLATO D'ITALIA A TANGERI (Magg. Giuseppe Luccardi) AL MINISTERO DELLA GUERRA - SERVIZIO INFORMAZIONI MTLTTART ROMA N. 448
Tangeri, 18 luglio 1936
Riferimento mio telegramma n. 389 del 12 giugno u.s. Noto movimento militare iniziatosi questa notte Marocco spagnolo stop
DOCUMENTO N. 1/b
N. 449
Tangeri, 19 luglio 1936
Seguito mio telegramma n. 448 in data 18 corrente mese stop Movimento iniziato 17 luglio ore 17 esteso tutto Marocco spagnolo stop Tutti i reparti vi hanno partecipato ad eccezione aviazione Tetuàn et alcuni militari isolati stop Aviazione è stata subito ridotta impotenza con impiego artiglieria stop Recatomi 18 mattina a Tetuàn per protezione colonia italiana ho potuto rientrare soltanto pomeriggio 19 corrente stop Mentre reparti legione straniera assicurano possesso Ceuta et Melilla reparti di «Regulares», le Mehalle e parte Legione straniera vengono sbarcati Algeciras, Cadice, Malaga per avanzare verso Madrid stop Alle ore 18,30 giorno 18 aeroplano proveniente Rio de Oro dopo bombardato Tetuàn, Riffien producendo perdite nella popolazione civile è stato abbattuto ad Alcazar stop Diciannove mattina giunto Tetuàn dalle Canarie generale Franco <lirellu Ceula slup
22
LA PARTECIPAZIONI'. ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
Movimento sta estendendosi Spagna stop Hanno già aderito numerose unità marina, seconda et quinta divisione nonché sembra guarnigioni Pamplona, Burgos, Malaga, Valladolid, Almerìa, Bilbao stop Rep. F-6; b.327
DOCUMENTO N. 1/c N. 451
Tangeri, 20 luglio 1936, ore 12,15
Generale Franco capo movimento spagnolo mi ha fatto chiedere se Governo italiano fosse disposto cedere mediante trattative private aeroplani da trasporto truppe stop Urge risposta nelle 24 ore stop Movimento procede faticosamente per forLe resistenza che incontra e per contegno navi da guerra che ostacolano invio nuove truppe dal Marocco alla Spagna stop Qualora riuscita movimento interessasse occorrerebbe aderire richiesta più presto possibile stop N. 453
Tangeri, 20 luglio 1936, ore 13,50
Seguito 451. Generale Franco mi comunica: «Aeroplani pagabili impegno morale sottoscritto per parte loro Generale Franco».
DOCUMENTO N. 1/d N. 452
Tangeri, 20 luglio 1936
Non rinvenuto il testo del telegramma con il quale il Maggiore Luccardi riferiva la richiesta di Franco di stabilire un collegamento permanente tra lui ed il nostro rappresentante.
DOCUMENTO N. 1/e N. 456
Tangeri, 21 luglio 1936
URGENTISSIMO Urge risposta positiva o negativa telegramma 451 stop Movimento militare fascista procede incontrando viva resistenza ed ha bisu-
DOCUMENTI
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gno urgente materiale richiesto stop Reparti regulares sbarcati a Cadice sono giunti a Siviglia e procedono su Cordova stop Malaga in possesso ancora comunisti est distrutta da incendi e saccheggi stop Marocco spagnolo in completo possesso degli insorti esL Lranquillo ad eccezione di un breve bombardamento di Ceuta che non ha causato danni stop
DOCUMENTO N. 1/f
N. 458
Tangeri, 21 luglio 1936
Essendomi recato a Tetuan per controllare notiz.i a di una eventuale occupazione di Tangeri da parte truppe Generale Franco, dello generale saputo da posto di frontiera mio arrivo, ha vo!ulo conferire con mc stop Egli mi ha detto: 1°) intende instaurare governo repubblicano tipo fascista adatlato popolo spagnolo; 2°) attualmente dispone quattro armate: Andalusia, Burgos, Valladolid, Saragozza stop Conta più di lUtlo su quella Burgos comandata generale Mola et Andalusia da lui diretta; 3°) lotta dura ma che bisogna condurre per evitare stato sovietico; 4 °) mancata adesione flotta obbliga trasporto aereo truppe per cui disponendo tre Fokker può trasporlare solo una compagnia e mezza al giorno stop Occorrerebbero otto aeroplani da inviare Melilh.t con personale civile italiano stop L'arrivo di tali apparecchi sarebbe ritenuto come decisivo per riuscita movimento stop 5°) Se Italia favorisce, future relazioni saranno più che amichevoli stop Ritornato Tangeri ore 20 ha saputo che Generale Franco ha inviato ultimato Comitato di Controllo Zona internazionale con cui avverte che se entro tre ore navi da guerra spagnole ancorate in porto di Tangeri non partiranno, saranno bombardate entro il porto stop Non è da escludere un'eventuale occupazione di Tangeri da parte Lruppe generale Franco in caso di atti ostili dei marinai contro sue truppe stop Nota: Tutti i telegrammi in Rep. F-6; b.327
24
Li\ PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA ClVlLE SPAGNOLA (19.~6 - 1939)
DOCUMENTO N. 2/a MINISTERO DELLA GUERRA - UFFICIO GABINETTO A UFFICIALE ADDETTO R. CONSOLATO GENERALE D'ITALJA - TANGERI
N. 7758 alt. Risposta 451 et 453 alt.
Roma, 21 luglio 1936
Queste autorità non ritengono sia il caso aderire richiesta acquisto aerei da parte Generale Franco alt Se crede attenui risposta negativa motivandola indisponibilità apparecchi tipo richiesto a l L Roatta
Sorice
DOCUMENTO N. 2/b N. 1/2440
Roma, 21 luglio 1936
Suo 452 alt Non sembra opportuno che V.S., attui collegamento richiesto alt Risposta negativa aut dilatoria, cui non mancano motivi plausibili, sia fatta titolo personale scopo evitare che V.S. figuri tramite tra generale et autorità italiane responsabili all Roatta.
Sorice Rep. F-6; h.327
DOCUMENTI
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DOCUMENTO N. 3/a L'ADDETTO MILITARE PRESSO IL R. CONSOLATO D'ITALIA IN TANGERI (Magg. Giuseppe Luccardi) AL MINISTERO DELLA GUERRA - SERVIZIO INFORMAZIONI MILITAR] ROMA N. 461
Tangeri, 22 luglio 1936
Riferimento telegramma di codesto Servizio n. 2/7758 et seguito mio telegramma n. 459 stop Durante colloquio Ministro d'Italia presidente comitato di controllo zona internazionale et generale Franco ho parlato con generale accennando vagamente che concessione aeroplani est difficile dato che situazione politica internazionale et servizio aereo in Etiopia durante stagione piogge obbligano nostro Governo a considerare indisponibili gli apparecchi stop Generale Franco ha insistito affermando che anche uno o due grossi aeroplani da trasporto civili o militari pure se non modernissimi sarebbero preziosi perché permetterebbero aumentare invio in Spagna reparti rimasti Marocco et volontari arabi che effettivamente desiderano arruolarsi in gran numero stop Anche in Spagna secondo i I generale affluenza volontari è soddisfacente stop Un simile servizio, fatto occultamente dall 'Italia, non sarebbe mai dimenticato stop Per attestazione di simpatia verso Italia generale ha sospeso qualsiasi azione contro Tangeri nonostante che ciò porti danno alla sua azione stop Mattina 22 corrente davanti Cadice aerei hanno affondato una nave ed hanno danneggiato incrociatore «Libertad» et cacciatorpediniere <<Churruca» stop Secondo notizie pervenute da varie fonti movimento militare per quanto lentamente continua a progredire rendendo sempre più critica situazione governo di Madrid stop
DOCUMENTO N. 3/b N. 462
Tangeri, 23 luglio 1936
Per dovere d'ufficio comunico fonte sicura mi informa che Generale Franco si è lamentato di non adesione invio immediato aerei qua-
26
LA PARTE<.:JPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
lificandola miopia politica stop Adesione in caso riuscita movimento avrebbe permesso su futura politica spagnola prevalenza influenza Roma anziché Berlino stop N. 463
Tangeri, 23 Juglio 1936, ore 13
22 corrente mese progressi insorti in Spagna sono stati I ievi mentre si nota invece tentativo di reazione militare da Madrid. Insorti avrebbero ieri occupato ponte Vedra Vigo ed altre località della Galizia. Leon; non risulta abbiano ottenuto nuovi vantaggi verso Madrid. Per riuscita movimento Franco occorre intervenire d'urgenza. In via riservatissima comunico che Ministro De Rossi mi ha fatto comprendere che Ministro Affari Esteri non sarebbe contrario. N. 464
Tangeri, 23 luglio 1936
Fonte attendibile comunica che Germania avrebbe già inviato un aeroplano trimotore a Tetuàn stop
Maggiore Luccardi Rep. F-6; b.327
DOCUMENTI
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DOCUMENTO N. 4
DA MISSIONE MILITARE ITALIANA IN SPAGNA (M.M.I.S.) - SALAMANCA AL MINISTERO DELLA GUERRA - SERVIZIO INFORMAZIONI MILITARI ROMA MESSAGGI RELATIVI ALL'IMPIEGO DI UNITÀ CON ELEMENTI ITALIANI
N. 199-200 (S/729)
Salamanca, 22 ottobre 1936
Assistito combattimento Navalcarnero. Conquista avvenuta doppio avvolgimento due colonne. Forze spagnole 6 battaglioni, 3 batterie; forze italiane una compagnia carri, 5 batterie, 2 sezioni anticarro et collegamenti radio. Azione appoggiata sempre da nostra aviazione. Innanzi sbocco carri sostenuti da nostre batterie rossi ripiegarono <li 12 km. facendo soltanto qualche resistenza margine Navalcarnero dove esistono doppio ordine trincee, reticolati ottimi. Carri ore 16 penetrarono paese da due parti seguiti da marocchini. Episodi interno paese continuarono tutta la notte. Nemico 180 morti, 300 prigionieri. Perdite bianchi piccole. Italiani tre carristi feriti molto leggermente. Rapida conquista dovuta completamente nostra azione. Ho elogiato compagnia carri at nome Ministero. Sfruttamento successo vietato mancanza riserva che est generale intero fronte. Trovate molte armi. et munizioni recentissime cecoslovacche; preso campione. Nostri reparti ritirati per partecipare conversione alla destra fronte Illesca-Seseiia fino se possibile Jarama, che avrà luogo 24 corrente. Nemico sferra attacchi Illescas, ma fino ore 17 di oggi ho visto senza risultato. Colonna cavalleria ala destra batte già noti nodi ferroviari sud Tago. Colonna Sierra Guadarrama ricevuto ordine iniziare offensiva.
Colli (gen. Mario Roatta)
N. 207 (S/758)
23 ottobre 1936
Rientrato Salamanca mi reco domani 24 corrente presso truppe che iniziano operazioni su escoria! alle quali partecipano rimanenza nostre batterie. Ferraris est illescas con compagnia carri et un nostro gruppo per nota operazione ala destra. Altro gruppo Riserva Valmo-
28
LA PARTE<;lPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
jado. Combattimento Navalcarnero ferito leggermente anche un nostro radiotelegrafista.
Colli Rep. F-18; b. 49
N. 240-241-242 (S/794)
Salamanca, 27 ottobre 1936
Ferraris riferisce circa combattimenti cavalleria ala destra: «Compagnia carri et gruppi nostra artiglieria operando con cavalleria occupato Borox-Esquivias superando forti ritardatrici resistenze. Carri entrarono primi tali località. Un carro lanciafiamme annientò un centinaio rossi annidati chiesa Esquivias. Giorno 25 reparti operarono a Seseiia dove carri entrarono nuovamente primi. Reparti protessero quindi distn1zione ponte ferroviario Jarama. In detti combattimenti nostra azione decisiva. Una sezione anticarro partecipato brillantemente difesa Illescas 21 et 22 agendo artiglieria comune. Perdite rossi fortissime. Perdite nazionali scarse. Perdile personale italiano predetto reparto: ten. Ravenna ferito gamba destra - tenente art. Bonini ferita leggera; un sottufficiale cl un graduato artiglieria feriti. Tutti ospedale meno Bonini. Ferraris aggiunge feriti carristi Navalcarnero 5 anziché 3 di cui 1 ospedale. Contegno nostro brillante. Seguirà relazione. Ora carri, un gruppo con colonna Illescas, un altro gruppo con cavalleria. Da domani seguito viva insistenza, equipaggio carri sarà spagnolo et nostro personale darà assistenza tecnica e tattica. In bollettino informazioni rossi, preso at prigioniero, dicesi giorno 24 Borox Esquivias occupato da carri modernissimi tipo italiano di grandissima efficacia».
Colli
N. 285 (S/905)
Salamanca, 30 ottobre 1936
Riferimento mio 271 ufficiale inviato comunica: in azione del 29 ottobre a Seseiia 15 carri provatamente russi di 11 tonnellate armati due mitragliatrici et un cannone da 50 mm. attaccarono tre villaggi tenuti cavalleria ala destra et vi entrarono facilmente perché presidi militari si sbandarono. Artiglieria italiana facendo bravamente fron-
DOCUMENTI
29
te breve distanza messi fuori combattimento tre carri cui equipaggi superstiti vennero purtroppo massacrati. Nostro carro lanciafiamme avente operatori italiani intervenuto contro carri russi venne inutilizzato dai loro cannoni. Carri nemici sostenuti da propria fanteria ripiegarono et spagnoli ripresero posizioni primitive. Perdite italiane sventuratamente carrista Bartoli Paolino ucciso, tenente artiglieria Ugolini ferito guaribile quindici giorni, sergente artiglieria Piloti ferito molto gravemente, sergente maggiore artiglieria Leonardi ferito guaribile in 20 giorni. Carro cui sopra et un pezzo inutilizzabili. Contemporaneo attacco fanteria rossi senza carri su Grijon respinto. Sicuro interprete pensiero codesto Ministero, faccio suo nome elogio bravi artiglieri. Date perdite finora subìte da nostre batterie, chiedo comando spagno.l o raggruppare appena possibile tutti gli italiani in un sol gruppo, consegnando altro materiale a personale spagnolo.
Colli N. 287 (S/906)
Salamanca, 31 ottobre 1936
Seguito telegramma n. 286. Comunico che fortunatamente malgrado attacco rossi 29 et impressione avuta comando deciso riprendere movimento giorno 31 verso obiettivo che fra prima et seconda linea cui mio telegramma 238. Carri italiani con personale spagnolo et un nostro gruppo operano con colonna puntante Parla. Altro nostro gruppo con colonna puntante Valdemaro. Carri italiani con altra colonna puntante stessa località. Oggi aerei rossi bombardate alcune località fronte et Siviglia con bombe russe tutte non esplose che si crede effetto ritardato. Nostri Fiat abbattuto 4 apparecchi. Inter vento russo c0111e si vede, si delinea netto et sufficientemente massiccio.
Colli
N. 319-320-321-322 (S/977)
Salamanca, 2 novembre 1936
Varianti situazione tutto 1°novembre.Colonna Sigiienza avanzato Negredo-Algora. Comando 7 a divisione Talavera: 4 colonne fronte Somosierra - Guadarrama - diminuite complessivan1ente 4 battaglioni destinati nota riserva. Ordini Varela riserva tre battaglioni una batteria Navalperal. Varela a Yuncos. Colonna n. 1 Brunete. Colonna n. 2 Humanes a Griiion. Colonna n. 5 assunto n. 9 Valdemoro. Nuova co-
30
LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
lonna n. 5 tre battaglioni una batteria Parla. Riserva Varela costituita nuove colonne alla destra. Truppe italiane: artiglieria Varela meno due batterie Davila. Aviazione: 22 caccia 10 ricognizione 6 Savoia Talavera. Tre caccia Cordova. Tre caccia Granada. 6 caccia Siviglia. Un Savoia Melilla. Principali offensive: giorno 26 respinto piccolo attacco Robledo de Chavela et distrutto in aeroporto nord Madrid 6 aeroplani. Giorno 27 occupato linea Griiion-Torrejon, progredito zona Escorial et abbattuto 4 aeroplani. Giorno 28 altro progresso zona Escorial, occupato Batres Alamo sud ovest Madrid et avanzato alquanto da Sigilenza. Bombardato aeroporto Los Alcazares. Giorno 29 contenuta nota controffensiva con carri russi et respinto piccolo attacco contro Somosierra et altro Griçon-Torrejon. Abbattuti 4 apparecchi. Giorno 31 occupato Humanes - Parla - Valdemoro. Scontro vittorioso nord Oviedo et nuovi progressi sud-ovest Sigiienza. 1° novembre occupato Brunete.
Colli F-18/49
N. 352-353 (S/1074)
Salamanca, 4 novembre 1936
Notte su 4 quindici carri russi seguiti migliaio fanti attaccarono improvvisamente Torrejon-Velasco. Dopo periodo incertezza, situazione ristabilita et quattro carri catturati. Stamane altra colonna fra carri autoblindati et fanti attaccarono invano Villaviciosa. Nostra terza sezione anticarro comportandosi brillantemente colpì tre carri caduti poi nostre mani. Tenente comandante de Fidio ferito occhio destro è ospedale dove medici ·mi assicurarono non perderà vista. Due artiglieri nostri feriti e due spagnoli uccisi. Oggi raggiunta, dopo superata discreta resistenza, linea Alcorchon-Getafe. Su ala sinistra ho visto che linea difesa era forte e possedeva appostamenti in calcestruzzo. Terreno antistante detta ala mi sembra sgombro avversario. Ignoro notizie nostri reparti ala destra. Due nostri caccia abbattuti da sette apparecchi russi. Capitano De Qual salvatosi paracadute tra due linee, potuto rientrare sede leggermente ferito. Di altri piloti sottufficiali ignoro sorte. Giunge notizia artiglieria rossi Escorial et Guadarrama, come da previsto, iniziato ripiegam.ento.
Colli F-18/49
DOCUMENTI
N. 379 (S/1127) 380-381-382-383
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Salamanca, 6 novembre 1936
Per Ministero Esteri - Personale per S.E. il Ministro da parte Anfuso. 1°) Reparti italiani vengono, prop.o rzionalmente; impiegati in misura di gran lunga superiore a quella degli armati spagnoli. Senza parlare aviazione italiana il cui impiego è stato decisivo ai fini del successo dei nazionali, sezioni italiane artiglieria e carri d'assalto sono state sempre in primissima linea e certamente sono le più provale. 2°) Entrata truppe nazionaliste Madrid è imminente. Salvo ordini contrari V.E. mi proporrei seguire truppe Franco insieme Generale Roatta rimanendo nella Capitale qualche giorno in contatto con Franco. Circa intese economiche italo-spagnole riferisco con telegramma recante numero successivo. Sottopongo intanto all'E.V. alcune osservazioni in relazione alle linee nazionali di fronte Madrid. 3°) Da parte nostri aviatori mi è stata fatta presente necessità sostituire apparecchi da bombardamento con materiale più nuovo, possibilmente con alcuni C.R. 20. 4°) Portata nostro aiuto militare viene giudicata dagli spagnoli più effettiva di quella germanica. Tedeschi hanno assunto minore rischio dei nostri ed hanno preferito affidare uso loro materiali agli spagnoli. Simpatie dei nazionali sono evidentemente maggiori per noi. Tedeschi dispongono però di numerosissimo personale tecnico ed hanno parallelamente avviato lavoro penetrazione commerciale. Nell'eventualità aumento effettivi aviazione tedesca, sarà necessario rinnovare materiale areonautico italiano. Accordo fra missioni italiana e tedesca è peraltro perfetto. 5°) Prezioso elemento scaturito da recentissime operazioni è costituito da patente constatazione cattiva qualità materiale aereo et terrestre sovietico, riprova bluff politico bolscevismo nel campo militare. Generale Roatta ha raccolto utilissimi dati che invia a Roma. 6°) Lotta si svolge con relativa asprezza nel corso azione militare vera e propria ma con nota ferocia dopo epilogo del combattimento. Resistenza rossa è comunque fiaccata e trova alimento solo negli aiuti internazionali sicché si può dire che negli ultimi giorni han veramente combattuto russi contro italiani e tedeschi rispettivamente con unità motorizzate, artiglieria e aeroplani . 7°) Si delinea nei ranghi dei nazionalisti, un conflitto, per ora formale, tra Falangisti e Réquetes. Conflitto, trattandosi di due partiti che hanno due esponenti come Franco e Mola e due tendenze (una
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
fascista-popolare l'altra reazionaria) è latente sul fronte ma potrà acuirsi più tardi. Nostro interesse è evidentemente per Falange di ispirazione quasi totalmente fascista. 8°) Morale dei nostri reparti è altissimo come ammirazione spagnola per qualità nostri uomini immensa. Tale stato d'animo ha fatto nascere negli spagnoli un sentimento di amichevole riconoscenza che nelle caldissime manifestazioni popolari ed anche nelle espressioni ufficiali si traduce nella parola «alleanza» nata naturalmente nel sangue versato insieme e che attende di essere consacrata .
Colli F-18/49
N. 394 (S/1139) 395-396-397
Salamanca, 8 novembre 1936
Data 8 - Seguita azione oggi 8 innanzi Madrid. Operarono 5 colonne 3-4 battaglioni ognuna più colonna cavalleria. Ala destra formata 2 colonne aveva compito mantenere riva destra Manzanare corrispondenza perimetro sud-est capitale impegnando ivi avversario. Erano con esse tre nostre batterie e compagnia carri. Cavalleria et 2 altre nostre batterie proteggevano fianco destro. Ala sinistra formata due colonne con 2 compagnie carri germanici aveva compito coprire sinistra et tagliare rotabile Escorial-Guadarrama. Ovunque nemico da trincee et caseggiati riva sinistra Manzanares reagito vivacemente impegnando almeno 4 batterie piccolo et 4 medio calibro. Ala destra assolto bene compito ricacciando stamane con intervento nostra batteria un contrattacco laterale appoggiato 3 carri russi. Perdite relativamente ingenti avendo una sola colonna sino mezzogiorno 100 fra morti e feriti. Non mi risultano perdite nostre. Comandante spagnolo carri sembra ucciso. Ala sinistra incontrata resistenza forte zona Casa de Campo. Sue punte devono aver ·raggiunto fiume imbrunire. Estrema sinistra impegnata combattimento molto duro con avversario che evidentemente inte nde coprire ritirata truppe Escorial-Guadarrama. Verso 18 fucileria era ancora intensa. Questo momento ore 20 mancano notizie punto esatto raggiunto da detta colonna e da ala sinistra. Contegno avversario assai più deciso che giorni scorsi. Perciò pomeriggio 7 apparecchi tedeschi bombardato Capitale con visibile grande effetto et artiglieria iniziato tiro su abitato.
DOCUMENTI
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Aviazione nemica non apparsa. Domani azione continua. Est possibile che odierna resistenza abbia avuto solo scopo permettere ritirata truppe Sierra et che domani diminuisca aut cessi. Secondo prigioniero in Madrid si compiono vasti massacri e grande numero signorine migliori famiglie sono state tratte notte scorsa a caserme milizia et colà violate e uccise. Seguirò proseguimento operazione.
Colli F-18/49
N. 406 (S/1155) 407
Salamanca, 9 novembre 1936
Data 9 - Azione Madrid giorno 9 sino ore 19 - Ripartizioni et compiti colonne come ieri. Rossi compiuti 9 attacchi da Vallecas su Villaverde. Primo arrestato da artiglieria inizio. Secondo condotto notevoli infiltrazioni successivamente liquidate. Su parte perimetro sud est constatato che rossi tengono tuttora riva destra Manzanares et parte abitato Carabanchel basso. Attacco detto perimetro si presenta arduo. Colonna ala sinistra raggiunta faticosamente fiume su perimetro ovest non raggiunto ieri sera tagliando ponte ferroviario. Colonna protezione sinistra che ha respinto attacco rosso è poco nord Real Casa de Campo. Aviazione nazionalista bombardato più volte Capitale ma quella rossa oggi ricomparsa bombardato ripetutamente sobborghi tenuti da nazionalisti. Complessi rossi resistono tuttora tenacemente ma giudico con meno artiglieria di ieri. Domani azione continua stesse. modalità. Soluzione verrà probabilmente da ala sinistra destinata penetrare da est e avvolgere difensori perimetro sud-ovest. Confermata morte capitano spagnolo comandante nostri carri. Caporale artiglieria Scomazzon Gino ferito giorno tre subìto amputazione piede destro. Finora non mi risultano nuove perdite nostre. Colli F-18/49
N. 437 (S/1238) 438
Salamanca, 12 novembre 1936
Data 12 - Contrariamente notizia data mio 432, dovuta solito disorientamento comandi linea, non era previsto attacco Capitale per
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CTVILE SPAGNOLA (1936 -1 939)
oggi dodici. Perciò azione odierna si è limitata migliorare posizioni fra Carabanchel e Manzanares. Resistenza rossa tuttora tenace. Attività aerea nulla causa tempo pessimo. Perdite nostre batterie ultimi giorni: due tenenti spagnoli uccisi. Caporale italiano Trento Angelo perso un occhio. Due altri graduati feriti leggermente. Rientrato sede avuto lunga conferenza con Franco circa situazione e provvedimenti conseguenti. Franco comunicatomi disposizioni date per azione Madrid che corrispondono esattamente come sostanza e come parole suggerimenti cui mio 415. Attacco che avverrà su metà nord perimetro (città universitaria) non potrà aver luogo prima quattro cinque giorni per ovvie ragioni. Consigliato assicurare meglio protezione fianco sinistro attualmente troppo addossato zona partenza attacco. Consigliato pure modifiche progetto ordine riordinamento esercito successivo presa Madrid, nel quale non era contemplata nessuna riserva ed erano già previste tutte le future operazioni sino a conquista coste Mediterraneo c persino successiva spedizione Minorca, mentre è chiaro che 1nìni1na reazione avversaria sconvolgerebbe tali artificiosi piani. Morale comando truppe e popolazioni malgrado lentezza operazioni su capitale mantengonsi ottimi. Colli
N. 445 (S/1279) 446
Salamanca, 13 novembre 1936
Data 13 - Varianti situazione tutto 12 novembre. Colonna Sigiienza raggiunto fronte Castejon Almadrones. Truppe Valdes raggiunto Fresnedillas Navalgamella. Per truppe Varela vedi notizie operazioni Madrid. Composizione colonne ecc. talmente variabile questi giorni che non è pratico comunicarle. Truppe italiane tutte fronte Madrid meno due batterie zona Escorial. In corso riunione personale artiglieria in unico gruppo e alcune sezioni anticarro. Riunione è graduale date operazioni. Con personale carri vecchio e nuovo costituito nucleo istruzioni e riparazione per compagnia spagnola e futura italiana. Nucleo mortai Talavera. Aviazione: 26 caccia Torrijos. 6 Savoia 8 Romeo Talavera. 8 caccia Siviglia. 3 caccia Cordoba. 9 Romeo montaggio et vari apparecchi riparazione Siviglia. 12 caccia in viaggio. Operazioni oltre quelle Madrid: respinti piccoli attacchi comunicazioni Oviedo e ripetuti attacchi Almadrones dove è evidente sforzo rosso rallentare avanzata nazionalista. Catturati complesso 17· carri
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russi ed abbattuti 16 aeroplani per lo più russi e presi altri due aeroplani con piloti russi atterrati ritiensi per errore presso Segovia.
Colli
N. 456 (S/1287)
Salamanca, 13 novembre 1936
Data 13 - Oggi 13 su fronte Madrid piccole azioni per migliorare posizioni. Rossi hanno attaccato con sussidio carri fra Villaverde e Carabanchel ma sono stati respinti. In detta azione nostra sezione anticarro particolarmente impegnata ha subìto seguenti perdite: un sottotenente spagnolo ucciso. Nostro sergente Criscuolo Felice ucciso. Due soldati spagnoli uccisi. Un nostro soldato ferito leggermente. Aviazione nazionale abbattuti oggi quindici apparecchi caccia e un bombardamento.
Colli F-18/49
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 -1 939)
DOCUMENTO N. 5
ANDAMENTO ATTACCO A CITTÀ UNIVERSITARIA (MADRID) E IMPIEGO DI UNITÀ ITALIANE
N. 487 (S/1297)
Salamanca,15 novembre 1936
Data 15 - Stamane 15 iniziato attacco da ovest su Madrid. Ore 14 mio ufficiale telefonato da fronte che esso non ha avuto successo causa mancata concomitanza azione fanteria con tiro artiglieria e bombardamento aereo e scarso slancio fanteria. Ore 19 questo comando assicurava che alcuni reparti avevano sorpassato Manzanares ed occupato parte città universitaria che è situata zona nord occidentale capitale. Attendo conferma. Colli Rep. F-18; b.49
N. 488 (S/1332)
Salamanca, 15 novembre 1936
Data 15 - Seguito mio telegramma 487 - Ordini per attacco stamane risultano bene dati e consoni noti suggerimenti. 5 colonne erano destinate difesa rimanente fronte. Ma esecuzione scadente. Malgrado preventiva ricognizione e disposizioni spianare tratto argine Manzanares per passaggio carri, lavoro non è stato eseguito e termine buona preparazione artiglieria, carri e fanteria non poterono muovere. Attacco ripetuto pomeriggio per cui è stato possibile il passaggio di una colonna di circa 1.500 uomini che raggiunse in zona già indicata località Scuola Agricoltura distante un chilometro fiume. Intervento rimanenti colonne inefficace e nostre batterie diedero grande contributo avanzata colonna suddetta. Sino a ora non risultano loro perdite. Nostri carri inopportunamente tenuti con colonna difensiva. Questa notte altra colonna tenta portarsi altezza quella scuola suddetta. Colli
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N. 513 (S/1407)
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Salamanca, 18 novembre 1936
Azione Madrid: giorno 17 - 2 a colonna da città universitaria con carri tedeschi, dopo bombardamento aereo e preparazione artiglieria, cui parteciparono ottimamente tre nostre batterie, mossero attacco parallelamente Manzanares. Regulares proceduto con slancio inatteso, data stanchezza segnalata ieri, tanto da sorpassare carri che diedero scarso rendimento. Inoltre fronte attacco troppo ristretto facilitando così concentramento fuoco nemico. Ieri pomeriggio furono occupati importanti edifici posizione dominante a sud città universitaria, a contatto della città vera e propria. Resistenza rossa tenacissima. Artiglieria nemica, ieri silenziosa, oggi molto attiva e sembra in aumento. Aviazione idem. Colonna protezione molestata da lonlano, ovest Real Casa campo, da cam10ni carro russi. Colonna difensiva sempre h,rma qualche distanza destra Manzanares. Comando Salamanca menziona contrattacco duro ricacciato ùi battagìioni rossi stranieri ma mio ufficiale in linea non ne parla. Colli F-18/49
N. 552
Salamanca, 20 novembre 1936
Avendo appreso che un gruppo 65/17 è stato fatto avanzare in città universitaria, ho fatto presente che non est consigliabile, per ovvie ragioni, impiegare nostri elementi in situazioni particolarmente esposte a fluttuazioni. Nostre batterie possono rimanere in linea fino compimento operazioni Madrid, ma alle località meno esposte a sorprese, dalle quali del resto, con opportuno et semplice sistema di osservazioni e collegamento, possono compiere stessi tiri, se non migliori perché di infilata. Colli
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LA PARTEClPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 · 1939)
DOCUMENTO N. 6 DOCUMENTO N. 6/a PROPOSTE E RICHIESTE RECATE DA AMMIRAGLIO CANARIS IL 28 AGOSTO A NOME DEL GOVERNO TEDESCO
1° - Proseguire (malgrado l'embargo sulle armi) la fornitura di materiale bellico ed il rifornimento di munizioni, secondo le richieste del Gen. Franco (possibilmente forniture italiane e germaniche uguali).
- Ammiraglio C. specifica che cosa ha fornito la Germania. - Generale R. specifica che cosa ha fornito sinora l'Italia (annesso 1) 2° - Gli aiuti materiali andranno solo al Generale Franco e saranno sotto il controllo delle Forze Armate (istradamento da parte germanica, finché possibile, via Portogallo) - Ammiraglio C. specifica che gli aiuti debbono essere diretti solo al gen. Franco, perché ha egli il comando superiore delle operazioni, ed è quindi competente per la ripartizione mezzi che affluiscono alle t1uppe nazionaliste. (Tale provvedimento è stato anche combinato fra gen. Franco ed un generale germanico di aviazione che fu temporaneamente presso di lui). - Per «controllo delle forze armate» s'intende che i due governi (ital. e germ.) non permettono forniture da ditte private. 3° - Il rifornimento di carburanti sarà fatto da Italia e Germania separatamente, provvedendo ognuna ai biso~ni dei mezz.i che ha inviato. 4° - Inviare tecnici per la manutenzione del materiale bellico fornito (ingegneri, motoristi, meccanici, ecc.). Ammiraglio C. assicura che tale personale è stato inviato in abbondanza dalla Germania.
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5° - Per il personale germanico rimane proibito di prendere apertamente parte ad operazioni belliche. Se si volesse mutare tale atteggiamento occorrerebbe un nuovo ordine esplicito, ed un accordo in proposito fra i due stati (Italia e Germania), che sarebbe impegnativo per le due parti. 6° - Invio da parte dei due governi di un ufficiale ognuno (eventualmente con un aiutante), quali organi di collegamento con Franco. Loro compiti: a) garanzia comune degli interessi del loro paese dal punto di vista politico-militare ed economico-militare; b) consigliare il generale Franco in quanto egli lo desideri; c) accordi circa il pagamento delle forniture (contanti - materie prime) d) tenere al corrente sulla situazione gli uffici da cui sono staccati, e trasmettere le richieste di Franco. Partenza in comune da Roma.
Da parte tedesca è destinato il ten. colonnello di Stato Maggiore Warlimont, che venne presentato al Generale R. Da parte italiana si fa riserva di destinare l'ufficiale. Si ritiene dalle due parti necessario: - che ognuno dei due ufficiali conduca seco un aiutante-segretario (sottotenente-tenente o capitano) - che oguno dei due ufficiali abbia a sua disposizione assoluta, in Spagna, un aeroplano del proprio paese, con personale del paese stesso. Si stabilisce: - gli ufficiali si presentarono al S.I.M. italiano (Roma) la sera del 3 settembre - partiranno quindi al più presto per raggiungere il gen. Franco, con mezzi e modalità stabilite da parte italiana - saranno presentati al gen. Franco dall'addetto militare italiano a Tangeri (magg. Luccardi) - avranno passaporto con nome e qualità falsi, avendo però al seguito anche quello vero - si scambieranno i propri rapporti, inviando copia di quelli avuti dal1' altra parte agli uffici da cui sono staccati.
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LA PARTEClPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936-1939)
7° - Regolare la dipendenza e le modalità (per quanto possibile uguali) di copertura del personale dei due stati staccati in Spagna. Si ritiene opportuno quanto segue: - il personale suddetto è, per l'impiego bellico, alle dipendenze dei Comandi spagnuoli coi quali opera; - ma, in ogni unità o località dove esistano militari italiani o germanici, il più elevato in grado o più anziano di essi eserciterà la piena sorveglianza disciplinare su di loro, e ne assumerà la tutela presso i Comandi spagnuoli interessati, sia direttamente, sia facendo capo agli ufficiali italiani e germanici di cui al n. 6 °. 8° - Non richiedere a Franco compensi d'indole politica. Pagamento delle forniture in divise (o prodotti corrispondenti) per quel materiale (o materia prima in esso contenuta) che lo stato fornilore ha esso stesso acquistato dall'estero, e pagamento differito (iscritto acredito) per il resto. 9° - Protezione delle navi mercantili, specialmente di quelle trasportanti materiale bellico, da parte delle navi da guerra dei due stati. Pretendere completa libertà di traffico delle navi commerciali per tutti i porti della Spagna. 10° - Quali possibilità esistono di sostenere la flotta nazionalista nella sua lotta contro quella rossa? L'ammiraglio C. aggiunge che da parte tedesca si acs idererebbe che l'Italia, più a portata della Spagna, inviasse alla flotta di Franco alcuni MAS col relativo equipaggio.
Annesso n. 1 al documento n. 6/a A) Materiale fornito da parte tedesca 26 15 20 50
aeroplani Junkers da bombardamento con equipaggio aeroplani Heinkel, da caccia, senza equipaggio fra pezzi e mitragliatrici antiaeree mitragliatrici
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8000 fucili bombe e munizioni 5000 maschere
B) Materiale fornito da parte italiana 12 cannoni antiaerei da 20 mm. con 96.000 colpi 20.000 maschere 5 carri veloci con equipaggio e armamento 100.000 cartucce per mitragliatrici mod. 35 50.000 bombe a mano 40 mitragliatrici S. Etienne con 100.000 cartucce 12 apparecchi da bombardamento con radio, armamento ed equipaggi 27 apparecchi da caccia con radio, arma1nento ed equipaggi 20.000 bombe da Kg. 2 2.000 bombe da Kg. 50-100-250 400 tonn. benzina e carburante 300 tonn. benzina e carburante per conto del Reich 11 tonn. olii lubrificanti.
DOCUMENTO N. 6/b Programmpunkte for die besprechung mit Roatta 1 °) Fortsetzung der Lieferungen von Kriegsmaterial (trotz Waffen-embargo) nach den Anforderungen Francos einschl. des Nachschubs an Munition (moglichst gleiche Lieferungen durch beide Teile erwiinscht). 2°) Alle materiellen Unterstiitzungen gehen nur an Genera! Franco und stehen unter Kontrolle der Wehrmacht (Lieferungsweg fur uns solange al s moglich iiber Portugal). 3°) Betriebstofflieferung durch beide Teile jeder fiir seine Luftwaffe. 4°) Entsendung von Fachpersonal zur Betreuung des gelieferten Kriegsgeriits (Jngenieure, Techniker, Bodenpersonal). 5°) Offene Teilnahme an den Kampfhandlungen bleibt fiir unsere Leute verboten. Eine Ànderung dieses Entschlusses bedarf eines neuen ausdriicklichen Befehls, der Vereinbarung beider Staate n und ist dann auch fiir beide verbindlich.
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6°) Beide Regierungen entsendenje 1 Offizier evtl. mit Begleiter als Verbindungsorgane zu Franco. Aufgaben: a) gemeinsame Wahrung der Jnteressen ihres Landes auf wehrpolitischen und wehrwirtschaftlichem Gebiet. b) Beratung des Generai Franco soweit gewiinscht. c) Vereinbarungen iiber die Gegenleistung (Barzahlung, Rohstoffe). d) Berichterstattung an die Heimatstellen und Anforderungen von weiteren Leistungen. e) Gemeinsame Ausreise iiber Rom. 7) Regelung der Unterstellung und moglichst einheitlicher TarnungsmaEnahmen fiir das in Spanien befindliche Persona! beider Staaten. 8) Keine politischen Forderungen an Franco stellen. Bezahlung der Lieferungen in Devisen, sofern die Lieferungcn selbst Devisen erfor<lern, im iibrigcn Stundung. 9) Sicherung der Handelsschiffe durch Kriegsmarine, insbesondere Transporte von Kriegsgerat. Vollige Freiheit des Handelsschiffsverkehrs fiir al_le spanischen Hafen forùen1. 10) Welche Moglichkeiten ergeben sich die weiBe Plotte im Kampf gegen die rote Flotte zu unterstiitzen? 11) Sollen die Attachés eingeschel tet werden oder 1 besonderten Verbindungsoffizier nach Rom gestellt werden? Zweckma.Biger erscheint uns das erstere.
DOCUMENTO N . 6/c Risposte date da S.E. Ciano nel pomeriggio del giorno 28 agosto 1936 ALL'AMMIRAGLIO CANARIS
Punto 1.
D'accordo. Comunica: che sta per partire un altro piroscafo con 12 velivoli da bombardamento leggiero, munizioni, ecc.; che in più di quelli i cui all'allegato n. 1, sono stati inviati alle Baleari 3 apparecchi da bombardamento pesante che sono poi rientrati in Italia, ma che stanno per ripartire per le Baleari; che saranno inviati a Burgos, appena pronto il campo in-
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termedio di Palma, 9 apparecchi da bombardamento pesante; che nelle Baleari esiste già un «console» della Milizia, Signor Bonaccorsi. Punto 2.
D'accordo. Ognuno condurrà le forniture nel punto più comodo p er lui nelle circostanze contingenti. L'ultimo comma non è necessario, dato che tanto in Germania come in Italia nessuna Ditta può esportare materiali bellici senza il consenso del Governo.
Punto 3.
D'accordo. Naturalmente in determinati casi ognuna delle due parti potrà ricorrere all'altra, se questa si trova in condizione di maggjor facilità di trasporto, ecc . .
Punto 4.
D'accordo. L'Italia invierà fra due o tre giorni un personale tecnico d'aviazione abbastanza considerevole (via Lisbona).
Punto 5.
S.E. chiede spiegazioni della parola «offen» (apertamente) del testo tedesco. L'ammiraglio Canaris spiega e conclude che detta parola è in più e deve essere cancellata. S.E. informa che il Ten.Col. A.A. Bonomi ha telegrafato il 10 agosto che gli ufficiali germanici di aviazione agenti con Franco avevano avuto ordini di astenersi dal partecipare ad azioni belliche, limitandosi a consegnare e curare .l a manutenzione del materiale e ad istruire i piloti spagnuoli. Il Teo.Col. chiedeva istruzioni circa l'ulteriore contegno degli ufficiali italiani. S.E. ha risposto il giorno 21 confermando gli ordini precedenti, che lasciavano piena libertà agli aviatori italiani di partecipare ad azioni belliche. Ha inoltre fatto presente l'assoluta convenienza che libertà analoga sia da parte germanica lasciata al proprio personale. L'ammiraglio conviene, personalmente e si riserva di far presente tale opportunità al governo del Reich. Farà conoscere la decisione in proposito.
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LA PARTECIPAZIONE ITALlANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
Punto 6.
D'accordo. Circa il comma b) è inteso che gli ufficiali debbono consigliare il generale Franco, facendogli comprendere che, dato che egli riceve tanti aiuti da Germania e Italia, deve anche accettarne i consigli. Circa il comma c) il conte Ciano comunica che l'Italia ha sinora fornito materiale per 55.000.000 di lire, senza aver chiesto ed avere avuto pagamento, ed avendo avuto, oltre a ciò, già la perdita di 12 aviatori. Franco ha spontaneamente promesso di pagare, quando avrà il potere: ma l'Italia pure accettando, a suo tempo tale pagamento, non chiede nulla, perché pensa che non sia opportuno di suscitare difficoltà a Franco e perché considera che la lotta sostenuta dai nazionalisti è nell'interesse diretto degli stati anti comunisti. Per i 3 aereoplani da bombardamento pesante già stati e ridestinati alle Baleari, l'Italia ha avuto da ente locale circa 2 milioni e mezzo di lire (l'unico pagamento avuto sinora senza averlo richiesto). Circa la partenza degli ufficiali si stabilisce di affrettarla. I tedeschi si presenteranno a Roma la sera del 1 ° settembre, proseguendo subito per Gaeta, donde saranno trasportati a Tangeri con apposito cacciatorpediniere (passaporto italiano a bordo e per lo sbarco). Il governo italiano interessa subito il suo console generale a Tangeri per il viaggio Tangeri-Siviglia.
Punto 7.
D'accordo.
Punto 8.
D'accordo. Alle richieste di informazioni da parte di diplomatici stranieri circa pretese promesse di cessioni territoriali fatte da Franco all'Italia o di altre concessioni del genere, il conte Ciano ha risposto: « Un governo nazionalista come quello futuro di Franco non inizia la sua azione cedendo parte del proprio territorio o facendo grandi concessioni a stranieri; ad ogni modo il governo italiano non ha chiesto e non chiederà nulla al generale Franco». Per i pagamenti vedi sopra (al punto 6.).
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Punto 9.
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D'accordo. Il governo italiano all'annuncio fattogli dal governo di Madrid circa il blocco dei porti in mano dei nazionalisti, ha fatto rispondere con le più ampie riserve sulla legittimità di fatto e di diritto di detto blocco.
Punto 10. S.E. ritiene quasi impossibile l'impiego di navi da guerra, di qualsiasi genere, a favore dei nazionalisti, perché lenavi non si possono nascondere. Anche i semplici M.A.S. costituirebbero prova materiale troppo grave di intervento, dato che è notorio che i nazionalisti non ne hanno. Egli pensa invece alla possibilità di fare intervenire, per esempio nel bombardamento aereo di Mahon squadriglie italiane, a condizione però che siano già sul posto, in mano dei nazionalisti, apparecchi dello stesso tipo, coi quali possano confondersi, durante l'azione, quelli italiani.
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DOCUMENTO N. 7
Da «Annuario di politica internazionale: anno 1936» LS.P.L - Milano 1937 Milano, 1° novembre 1936 DISCORSO DEL CAPO DEL GOVERNO
Il 1° novembre il Duce pronunciò nella Piazza del Duomo di Milano il seguente discorso, che fu radiodiffuso in tutto il mondo:
«Camicie Nere di Milano! Col discorso che io sto per pronunciare dinanzi a voi e per il quale vi chiedo, e voi mi darete, alcune diecine di minuti della vostra attenzione, io intendo di fissare la posizione dell'Italia fascista per quanto riguarda le sue relazioni con gli altri popoli d'Europa, in questo momento così torbido ed inquietante. L'alto livello della vostra educazione politica mi permette di esporre a voi quei problemi che altrove sono dibattuti nei cosiddetti parlamenti e alla fine dei banchetti cosiddetti democratici. Sarò estremamente sintetico, ma aggiungo che ognuna delle mie parole è meditata. Se si vuole chiarificare l'atmosfera europea bisogna in primo luogo fare tabula rasa di tutte le illusioni, di Lutti i luoghi comuni, di tutte le menzogne convenzionali che costituiscono ancora i relitti del grande naufragio delle ideologie wilsoniane. Una di queste illusioni è a terra: è l'illusione del disarmo. Nessuno vuole disarmare per primo, e disarmare tutti insieme è impossibile ed assurdo. Eppure quando si riunì a Ginevra la Conferenza del disarmo, la regia funzionò in pieno. Questa regia consiste nel gonfiare le vesciche sino a farle diventare delle montagne. Su queste montagne si concentra per alcuni giorni tutto il fuoco dei proiettori della pubblicità mondiale, poi, ad un certo momento, da queste.montagne esce un minuscolo topo che va a finire nei labirinti di una procedura che, in fatto di trovate fertili, non ha precedenti nella storia. Per noi fascisti, abituati ad esaminare con occhio freddo la realtà della vita e della storia, altra illusione, che noi respingiamo, è quella che passa sotto il nome di sicurezza collettiva. La sicurezza collettiva non è mai esistita, non esiste, non esisterà mai. Un popolo virile realizza nei suoi confini la sua sicurezza collettiva e rifiuta di affidare il suo destino alle mani incerte dei terzi.
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Altro luogo comune che bisogna respingere è la pace indivisibile. La pace indivisibile non potrebbe avere che questo significato: la guerra indivisibile; ma i popoli si rifiutano, e giustamente, di battersi per interessi che non li riguardano. La stessa Società delle Nazioni si basa sopra un assurdo che consiste nel àiterio dell'assoluta parità giuridica fra tutti gli Stati, mentre gli Stati .si differenziano almeno dal punto di vista della loro storica responsabilità. Per la Società delle Nazioni il dilemma si pone in termini chiarissimi: o rinnovarsi, o perire. Poiché è estremamente difficile che essa possa rinnovarsi, per nostro conto può anche tranquillamente perire. Comunque, noi non abbiamo dimenticato e non dimenticheremo che la Società delle Nazioni ha organizzato, con metodi di una diligenza diabolica, l'iniquo assedio contro il popolo italiano; ha tentato di affamare questo popolo nella sua concreta vivente realtà degli uomini, delle donne, dei fanciulli; ha cercato di spezzare il nostro sforzo militare, l 'opera di civiltà che si compiva a circa quattromila chilumetri di distanza dalla Madre Patria. Non c'è riuscita. Non c'è riuscita non già perché non lo volesse; ma perché ha trovato di fronte (la folla grida: "Il Duce!") l'unità compatta del popolo italiano capace di tutti i sacrifici, e anche di battersi contro cinquantadue Stati coalizzati. Del resto, per fare una politica di pace, non è necessario di passare per gli ambulacri della Società delle Nazioni. Qui, o camerati, io faccio quello che nella navigazione si chiama il punto. Dopo diciassette anni di polemiche, di attriti, di malintesi, di problemi rimasti in sospeso, nel gennaio 1935 si realizzavano degli accordi con la Francia. Questi accordi potevano e dovevano aprire una nuova epoca di relazioni veramente amichevoli tra i due Paesi. Ma vennero le sanzioni. Naturalmente, l'amicizia subì un primo congelamento. Eravamo alle soglie dell'inverno. Passò l'inverno e giunse la primavera, e con la primavera le nostre trionfali vittorie. Le sanzioni continuavano ad essere applicate con un rigore veramente meticoloso. Da almeno due mesi eravamo ad Addis Abeba e ancora duravano le sanzioni. Caso classico della lettera che uccide lo spirito, del formalismo che strangola la vivente concreta realtà della vita. La Francia ancora oggi tiene il dito puntato sugli ingialliti registri di Ginevra e dice: l'Impero del molto ex-leone di Giuda è ancora vivo. Ma al di là dei mastri ginevrini, che cosa dice la realtà della nostra vittoria? Che l'Impero del Negus è stramorto. È di tutta evidenza che sino a quando il Governo francese terrà, nei nostri confronti, un atteggiamento di attesa riservala, noi non potremo fare che altrettanto.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
Uno dei Paesi confinanti con l'Italia e con il quale le nostre relazioni furono, sono e saranno sempre estremamente amichevoli, è la Svizzera. Paese piccolo, ma di una importanza grandissima e per la composizione sua etnica e per la posizione geografica che occupa nel quadrivio d'Europa. Con gli accordi dell'Jl luglio un'epoca nuova si è aperta nella storia dell'Austria moderna. Gli accordi dell'll luglio, ne prendano nota tutti i commentatori frettolosi e male informati, erano da me conosciuti ed approvati sin dal 5 giugno; ed è mia convinzione che tali accordi hanno irrobustito la compagine statale di questo Stato e ne hanno anche maggiormente garantita l'indipendenza. Sinché non sarà resa giustizia all'Ungheria non vi potrà essere sistemazione definitiva degli interessi nel bacino danubiano_ L 'Ungheria è veramente la Grande Mutilata: quattro milioni di magiari vivono oltre i suoi confini attuali. Per volere seguire i dettami di una giustizia troppo astratta, si è caduti in un'altra ingiustizia forse maggiore. I sentimenti del popolo italiano verso il popolo magiaro sono improntati ad uno schietto riconoscimento, che del resto è reciproco, delle sue qualità militari, del suo coraggio, del suo spirito di sacrificio_ Ci sarà, forse, prossimamente un 'occasione solenne nella quale questi sentimenti del popolo italiano troveranno pubblica e clamorosa manifestazione. Quarto Paese confinante con l'Italia: la Jugoslavia_ In questi ultimi tempi, l'atmosfera tra i due Paesi è grandemente migliorata. Voi ricorderete che due anni or sono, in questa stessa piazza, io feci un chiaro accenno alla possibilità di stabilire rapporti di cordiale amicizia fra i due Paesi. Riprendo oggi questo motivo e dichiaro che oggi ormai esistono le condizioni necessarie e sufficienti di ordine morale, politico ed economico per mettere su nuove basi di una concreta amicizia i rapporti fra questi due Paesi. Oltre a questi che sono i quattro Paesi confinanti con l'Italia, un grande Paese ha in questi ultimi tempi raccolto vaste simpatie nelle masse del popolo italiano: parlo della Germania. Gli incontri di Berlino hanno avuto come risultato una intesa fra i due Paesi su determinati problemi, alcuni dei quali particolarmente scottanti in questi giorni. Ma queste intese che sono state consacrate in appositi verbali debitamente firmati, questa verticale Berlino-Roma non è un diaframma, è piuttosto un asse attorno al quale possono collaborare tutti gli Stati europei animati da volontà di collaborazione e di pace. La Germania, quantunque circuita e sollecitata, non ha aderito alle sanzioni_ Con l'accordo dell'l l luglio è scomparso un elemento di dissensione fra Berli-
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no e Roma, e vi ricordo che ancora prima dell'incontro di Berlino la Germania aveva praticamente riconosciuto l'Impero di Roma. Nessuna meraviglia se noi oggi innalziamo la bandiera dell'antibolscevismo. Ma questa è la nostra vecchia bandiera! Ma noi siamo nati sotto questo segno! Ma noi abbiamo combattuto contro questo nemico, lo abbiamo vinto, attraverso i nostri sacrifici ed il nostro sangue. Poiché quello che si chiama bolscevismo o comunismo non è oggi, ascoltatemi bene, non è oggi che un supercapitalismo di Stato portato alla sua più feroce espressione; non è quindi una negazione del sistema, ma una prosecuzione ed una sublimazione di questo sistema. E sarebbe ora di finirla con il mettere in antitesi il Fascismo e la democrazia. Veramente si può dire che questa nostra grande Italia è anche la grande sconosciuta. Se molti di questi ministri, deputati e generi affini che parlano per sentito dire si decidessero una buona volta a varcare la frontiera d'Italia, si convincerebbero che se c'è un paese dove la vera democrazia è stata realizzata, questo Paese è l'Italia fascista. Poiché noi, o reazionari di tutti i Paesi, veri ed autentici reazionari di tu tti i Paesi, noi non siamo gli imbalsamatori di un passato, siamo gli anticipatori di un avvenire. Noi non portiamo alle estreme conseguenze la civiltà capitalista, soprattutto nel suo aspetto meccanico e quasi antiumano; noi creiamo una nuova sintesi, e attraverso il Fascismo apriamo il varco alla umana vera civiltà del lavoro. Mi sono occupato sin qui del continente. Ma l'Italia è un'isola. Bisogna che gli Italiani a poco a poco si facciano una mentalità insulare, perché è l'unico modo per porre al giusto piano i problemi della difesa navale della Nazione. L'Italia è un'isola che si immerge nel Mediterraneo. Questo mare (io qui mi rivolgo anche agli inglesi che forse in questo momento sono alla radio), questo mare per la Gran Bretagna è una strada, una delle tante strade, piuttosto una scorciatoia con la quale l'Impero britannico raggiunge più rapidamente i suoi territori periferici. Sia detto tra parentesi che quando un Italiano, il Negrelli, progettò il taglio dell'istmo di Suez, soprattutto in Inghilterra fu considerato un mentecatto. Se per gli altri il Mediterraneo è una strada, per noi Italiani è la vita. Noi abbiamo detto le mille volte, e ripeto dinanzi a questa magnifica moltitiduine, che noi non intendiamo di minacciare questa strada, non ci proponiamo di interromperla; ma esigiamo, d'altra parte, che anche i nostri diritti ed interessi vitali siano rispettati. Non ci sono alternative: bisogna che i cervelli ragionanti dell'Impero britannico realizzino che il fatto è compiuto ed irrevocabile. Più presto sarà e tanto meglio sarà. Non è pensabile un urto bilaterale, e meno ancora è pen-
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sabile un urto che da bilaterale diventerebbe immediatamente europeo. Non c'è quindi che una soluzione: l'intesa schietta, rapida, completa, sulla base del riconoscimento dei reciproci interessi. Ma se così non fosse, se veramente, cosa che io escludo sin da oggi, si meditasse veramente di soffocare la vita del popolo italiano in quel mare di Roma, ebbene, si sappia che il popolo italiano balzerebbe come un solo uomo in piedi (la folla urla: "Sì, sì"), pronto al combattimento, con una decisione che avrebbe rari precedenti nella storia. Camerati milanesi, veniamo a noi! Le direttrici di marcia per l'anno XV sono le seguenti: pace con. tutti, con i vicini e con i lontani, pace armata. Quindi il nostro programma di armamenti del cielo, del mare e della terra sarà regolarmente sviluppato. Acceleramento di tutte le energie produttrici della Nazione, nel campo agricolo e nel campo industriale. Avviamento del sistema corporativo alla sua definitiva realizzazione. Ma vi è una consegna che io affido a voi, o milanesi di questa ardentissima e fascistissirna Milano che ha rivelato in questi giorni la sua grande anima, che affido a voi, o milanesi di questa Milano generosa, operosa, infaticabile. Questa consegna io sono sicuro che diventa per voi, nell'ora stessa in cui la pronuncio, un imperioso dovere: dovete mettervi, come vi metterete, all'avanguardia per la valorizzazione dell'Impero, onde farne, nel più breve termine di tempo possibile, un elemento di benessere, di potenza, di gloria per la Patria». Il discorso del Duce, accolto dalla immensa folla con infinite acclamazioni, contiene alcune constatazioni importanti e alcuni capisaldi programmatici, e precisamente: 1) fine delle illusioni circa il disarmo generale, la sicurezza collettiva e la pace indivisibile; 2) fallimento della Società delle Nazioni; 3) relazioni fredde e riservate con la Francia; 4) ottimi rapporti con la Svizzera; 5) valore positivo degli accordi dell'll luglio fra Germania e Austria; 6) cordiale amicizia con l'Ungheria e schietto riconoscimento del suo diritto a maggior giustizia internazionale; 7) notevole miglioramento dei rapporti con la Jugoslavia; 8) importanza dell'asse Roma-Berlino per la coll aborazione europea; 9) opposizione al comunismo e funzione costruttiva del Fascismo; 10) difesa dei diritti e interessi vitali dell'Italia nel Medilerrano;
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11) necessità di comprensione di tali diritti e interessi da parte della Gran Bretagna e intesa basata sul reciproco riconoscimento; 12) programma di pace armata, incremento di produzione, realizzazione corporativa; 13) valorizzazione dell'Impero. Con ciò il Duce ha inteso passare in rassegna davanti al popolo italiano, come già fece il 7 ottobre 1934 in altro discorso tenuto nella Piazza del Duomo di Milano, le principali questioni del momento e «fare il punto» della situazione politica internazionale. La trattazione più particolareggiata delle singole questioni si trova esposta cronologicamente nei singoli capitoli del presente Annuario.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
DOCUMENTO N. 8
L'ADDETTO MILITARE PRESSO IL R. CONSOLATO D'ITALIA IN TANGERI (Magg. Giuseppe Luccardi) AL MINISTERO DELLA GUERRA - SERVIZIO INFORMAZIONI MILITARI ROMA N. 562
Tangeri, 21 agosto 1936
20 c.m. per ordine Ministro ho conferito con generale Franco che mi ha riferito: 1 °) Fronte nord attacco contro Irun prosegue a scopo interrompere comunicazioni tra Francia et forze governative nelle Asturie et nelle provincie Basche. Forze insorti Oviedo possono resistere a lungo, quelle Gijon per quanto soggetto perdite resistono tuttora stop 2°) Fronte Catalano forze rossi premono a su<l <li Huesca et hanno occupato Tardienta stop Generale non si preoccupa ritenendo forze insorti ivi dislocate sufficiente stop 3°) Fronte Nuova Castiglia Generale Mola occupato Brun displuviale Serra Guadarrama, però rossi tengono Sigucnza, passo Nuovacerrada et paese Guadarrama stop Premono su paese San Raffaele minacciando Avila stop Serra de Gredos dato natura terreno est solo sorvegliato stop Generale Franco ha affermato che truppe nella Vecchia Castiglia sono animate da grande slancio ma per quanto mi riferisce poco addestrate; pertanto ha provveduto rinforzarle con unità legione straniera et marocchine stop 4°) Fronte Estremadura avvenuta occupazione Badajoz stop Colonne partite Caceres hanno raggiunto Navalmoral et tendono verso Talavera ove sosterranno in attesa compiere sforzo su Madrid unitamente generale Mola stop Nella loro avanzata sono state bombardate da aviazione avversaria stop Accademisti Toledo possono ancora resistere lungamente stop Truppe generale Franco stanno concentrandosi a nord Merida stop 5°) Fronte Andalusia dopo ristabilite comunicazioni ferroviarie Siviglia-Granada con occupazione Loja forze nazionalisti si manterranno sulla difensiva stop A Majorca una colonna di sbarco rossa è stata rigettata in mare mentre altre due sono riuscite mantenersi a terra stop Generale Franco afferma che comandante della difesa dispone forze sufficienti per
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rigettarle stop Secondo radio intercettato dalla nave da battaglia Jaime I operai arsenale Cartagena non vogliono compiere riparazioni navi perché arsenale battuto da batterie dei forti della piazza stop Generale Franco afferma che non potrà premere su Madrid fino a quando non neutralizzerà aviazione bombardamento avversaria che impedisce avanzata colonne durante le ore diurne stop Aviazione rossa per difesa suoi aerei dispone 12 Devoitine 20 Newport 4 Fury nelJa zona Madrid 8 Wickers a Malaga stop Inoltre dispongono numerosi Breguet 19 et Potez 25 per operazioni ricognizione bombardamento leggero stop Data situazione generale Franco prega pertanto una risposta immediata circa invio o meno di M .A.S. et squadriglie aeroplani ricognizione bombardamento leggero, sollecitare invio maschere essendo pervenuta notizia che stabilimenti Valencia stanno preparando grandi quantità cloro et sono iniziati sul fronte Guadarrama tiri gas lacrimogeni stop Inoltre chiederebbe 24 carri armati leggeri, altre 20.000 maschere, bombe a gas da impiegare per rappresaglia qualo_ra tale mezzo sia usato avversari, 200 fucili mitragliatori con un milione cartucce stop Movimento militare di Franco riuscirà soltanto se riceverà mezzi superiori a quelli che riceveranno avversari da Francia Russia Inghilterra stop Quest'ultima invia armi Madrid mentre Portogallo suo satellite fornisce per armata di Franco direttamente armi e munizioni stop Questi intende allontanare Cadice unità navali ribelli per protezione piroscafi entrata detto porto stop Magg. Giuseppe Luccardi ANNOTAZIONE DEL GEN. A. PARIANI, Sottocapo di S.M.R.E. al generale Franco - «Manca sempre 30 per fare 31 -. Si vede che non ha organizzato sufficientemente, ma perché non ha trattato prima un concorso?»
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVTLe. SPAGNOLA (1936 - 1939)
DOCUMENTO N. 9
L'ADDETTO MILITARE PRESSO ILR. CONSOLATO D'ITALIA IN TANGERI (Magg. Giuseppe Luccardi) AL MINISTERO DELLA GUERRA - SERVIZIO INFORMAZIONI MILITARI ROMA N. 664
Tangeri, 12 settembre 1936
Comando spagnolo deciso agire a fondo contro flotta rossa. Incrociatori «Canaris» et «Cervera» raggiungono Cadice verso 20 settembre. Per navi da guerra e da costa occorrerebbe da parte nostra in Cadice quanto segue: per incrociatore Canaris 4 cannoni antiaerei calibro 105 permettenti anche tiro navale con almeno 300 colpi per pezzo di cui apprezzabile piena efficienza applicazione e complessivamente 2 telemetri. Quattro cannoni doppia canna calibro 57 almeno 800 colpi per pezzo et un telemetro. Per piccole navi ausiliarie 12 mitragliatrici antiaeree con almeno duemila colpi ciascuna. Per difesa Cadice 4 auto proiettori 120 completi. 500 bombe antisommergibili con 12 armature. Materiali suddetti possono essere altri tipi equivalenti et dovrebbero essere accompagnati da personale strettamente necessario per indicato impiego. Sei telemetri per batterie da costa 152. Rep. F-6; b.327
N. 665 (Seguito telegramma precedente) Comando chiede inoltre Cadice un sommergibile, 250 T. oppure maggiore con armamento completo et riserva siluri, parti di ricambio et carburante speciale eventualmente necessario. Possiede equipaggio et chiede solo tecnici indispensabili indicare (o indicato) impiego. Missione tedesca trasmesso suo governo richiesta equivalente per altre navi da guerra et difesa costiera Ferrol et secondo sommergibile. Scartata da ambedue parti per motivi noti controproposta sei MAS. Essendo qui stabilito capitano corvetta tedesco ritienesi opportuna destinazione ufficiale regia marina.
Maggiore Giuseppe Luccardi
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GABINETTO DEL MINISTERO DELLA MARINA AL MINISTERO DELLA GUERRA - SERVIZIO INFORMAZIONI MILITARI ROMA Roma, 27 ottobre 1936 Urgente precedenza assoluta Pregasi trasmettere al Cavalier Rampoldi (Comandante Ferretti) seguente comunicazione SEGRETA URGENTE {Alt) Inizio (Alt) «Sono in corso approntamento due Sommergibili tipo "Topazio" destinati operare acque spagnole per conto nazionali (Alt) Occorre sapere quale porto costituirà loro base et se fornito risorse necessarie speciale servizio (Alt) Stati Maggiori et equipaggi italiani dovranno essere gradualmente sostituiti da personale spagnolo (Alt) est opportuno che siano avviati subilo llalia almeno due Ufficiali di sicuro affidamento per impiego Sommergibili suddetti (Alt) Comunichi caratteristiche bandiere, pitturazione et altri segni distintivi naviglio partito nazionale (Alt) Fine (Alt» Prego assicurare avvenuta trasmissione. Somigli
Rep. F-6; b.327
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
DOCUMENTO N. 10
DA MISSIONE MILITARE ITALIANA IN SPAGNA (M.M.I.S.)- SALAMANCA N. 14-15 (S/101-S/115)
9 settembre 1936
AL MINISTERO DELLA GUERRA - SERVIZIO INFORMAZIONI MILITARI ROMA
In accordi Franco et Guido (T.Col. Warlimont - Capo missione tedesca) in base a situazione attuale necessitano seguenti aiuti da parte italiana: una compagnia carri veloci compreso un plotone lanciafiamme con personale completo; da 10 a 20 pezzi anticarro con solo personale istruttore; 8 pezzi da 20 contraerei con solo pen;onale istruttore; 4 stazioni radiotelegrafid1e automobili portata almeno 200 Km. con personale completo. Un capitano svelto per collegamento comando Nord. Guido proposto Berlino invio equivalente. Compagnia carri destinata rimanere riserva sino a impiego consigliato da parte nostra. Poiché qui mancano rifornimenti et servizi occorre inviare mezzi e persone non come si farebbe per fronte in Italia ma con tutte le munizioni pezzi ricambio accessori, cucine, ecc. che si troverebbero costi' presso servizi retrovie. Benzina e lubrificanti esistono qui. Vestire personale in tutta. Assegnare medico militare e auto sanitaria a compagnia partente. Insisto calcolare largamente curare particolari. Incaricare un solo ente responsabile costi', fare capo ad un solo e nte qui. Sappiasi che qui tutti sono disposti farci monumento ma inclinati rivolgersi industria e istruttori tedeschi causa metodo col quale questi hanno fatto invio e impianto. Poiché possiamo benissimo superarli è conveniente fare pensando anche al futuro.
Colli
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DOCUMENTO N. 11
PRIMA RELAZIONE DEL GEN. MARIO ROATTA IN DATA 13 SETTEMBRE 1936
N. 24-29
Salamanca, 13 settembre 1936
Visitato Mola et prima linea Talavera, riassumo impressioni: 1) Popolazioni ovunque tranquille, sono infide sud, sicure nord, così centro, circostanza che implica sistema diverse ripartizioni truppe stop In complesso, salvo gravi insuccessi militari, non è da temere sollevazioni stop Milizie che sono specialmente falangiste sud et centro et «requetes» nord vanno d'accordo stop Indubbia esaltazione sentimento nazionale el comune feroce o<lio contro conmnisti d0111inano attualmente tendenze diverse che si manifesteranno invece organizzazione nuovo stato. 2) Dei tre comandanti Queipo est figura secondaria. Mola a posto, il più quadrato, di tendenze tradizionaliste, un pò rigido. Franco aperto di concezione politica moderna, molto simpatizzante per noi, appare unico abbia possibilità armonizzare varie correnti stop Predetti generali sono fra loro indipendenti al punto da ignorare precise dislocazioni reciproche et non scambiarsi materiale esuberante stop Franco gode però prestigio, ha sue mani truppe più efficienti et esercita quindi una certa supremazia negli accordi per principali operazioni stop 3) Migliori truppe ossia «Tercio» et «Regulares» sono quasi tutte di questo Comando agli ordini Franco - nord sono quasi esclusivamente truppe esercito metropolitano a sud elementi misti - Milizie riempiono retrovie garantendo sicurezza - istruzione oziando caffè per ora sono pochissimo rappresentati fronte - Truppe et milizia morale elevato et pieni fiducia - Tercio et Regulares ottimi guerrieri stop Combattimenti svolgonsi quasi esclusivamente cavallo strade per possesso località, quasi sempre cruenti, essendo noto che prigionieri sono soppressi stop 4) Nei Comandi: I bassi, senso decrescente sud-nord, disordine, confusione; procedimenti tattici primitivi et assenza notizie nemico
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936-1939)
di cui ignorasi formazione numero, dislocazione - Tuttavia esistenza raddoppiata stessi difetti quadri rossi et indubbia superiorità nazionalisti in fatto coesione et disciplina fa ritenere quasi certo loro successo (Annotazione Pariani: "bene") - Rossi cercano compensare loro deficienze con aumento mezzi materiali. 5) Intendimenti operativi: agire su Madrid avvolgendola da Talavera con colonna dipendente Franco 70.000 uomini et da Segovia Somasierra Siguenza con tre colonne Mola complessivamente 13.000. Per sostenere colonne contro ostacolo rappresentato in questi terreni completamente nudi da aviazione rossa si procede su nostro suggerimento concentramento squadriglie zona centrale. Presentato promemoria per loro impiego coordinato. Raggiunto collegamento sinistra Franco destra Mola si è iniziato movimento fronte nemico Talavera direzione Toledo. Momento opportuno inizieremo movimento colonna nord. Tra colonne Mola Franco è preordinato sufficiente coordinamento ma in seguito è prevedibile faranno gara per liberazione Capitale. È riconosciuta convenienza operare rapidamente et è constatato che in questo momento rossi Talavera non oppongono lunga resistenza - Tuttavia in pratica per sicurezza occorre occupare et pulire singoli villaggi perciò operazioni risulteranno piuttosto lente. In telegramma cifrato n. 21 detto intenzione operazioni navali. 6) Comandanti in maniera dovuta si dimostrano sensibili nostri suggerimenti - rapporti con essi et tedeschi sono molti cordiali - parto per Roma via Tangeri per riferire più ampiamente - giudicherei però opportuno mio ritorno più tardi in vista ulteriori operazioni.
Colli
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DOCUMENTO N. 12
DA MISSIONE MILITARE ITALIANA IN SPAGNA (M.M.I.S.)- SALAMANCA N. 114 di prot. Sp.
Salamanca, 7 ottobre 1936
AL SERVIZIO INFORMAZIONI MILITARI (SIM) - ROMA
Affinché sia trasmesso alle superiori autorità, comunico: 1° - Giunto Tangeri il mattino del 3 corrente, ho proseguito da Tetuan a Siviglia nel pomeriggio stesso, a mezzo S/81. A Siviglia, avendo saputo che missione era in trasferimento da Càceres a Salamanca, mi sono trattenuto due giorni, visitando base navale Cadice et fronte prossimità Cordoba. Giorno 6, in automobile, sono venuto da Siviglia a Salamanca, percorrendo altro tratto di fronte tra Fuente de Cantos e Merida. 2° - Generale Queipo de Ulano, comandante del fronte sud, ha confermato impressione precedente: figura secondaria. Egli opera, come dice, «a macchia d'olio», a nord e ad est di Cordoba, procedendo «strategicamente» a successive piccole operazioni per occupare singoli villaggi e borgate. Dette operazioni non rispondono a nessun vero scopo militare. In seguito, in epoca indeterminata, procederà su Malaga. 3° - Base navale di Cadice (esattamente San Fernando), visitata insieme a comandante Ferretti, lascia impressione poco favorevole: impianti portuali scarsi - nessuna traccia di lavoro febbrile - notizie contraddittorie, a seconda dei vari capi interrogati, ed incerte sulla attrezzatura esistente. Non vi è stato tempo per renderci conto esatto delle possibilità delle officine, in relazione alle attuali esigenze. Comandante Ferretti riservasi visita più completa. (Unisco, in proposito, relazione del Comandante Ferretti: all. 1). 4° - Comando militare di Cadice (Generale Lopez - Pinto): molto in ordine. Truppe e milizie della guarnigione si presentano assai meglio di quelle di Siviglia e della zona centrale.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
In città, situazione assolutamente normale. 5° - A Siviglia, diminuiti notevolmente militi sfaccendati. Nelle località attraversate fra Siviglia e Cadice, fra Siviglia e Cordoba e fra Siviglia e Merida, riscontrata relativa scarsezza di bandiere nazionaliste e di saluti falangisti. Moltissime case portano, invece, bandiere bianche. Maggior parte viandanti della campagna astengonsi dal saluto e recano in vista, ad ogni buon fine, fazzoletti e stracci bianchi. È evidente che la campagna dell'Andalusia rimane, quanto meno, di opinione incerta. 6° - Le operazioni in corso a nord e ad est di Cordoba, delle quali è detto più sopra, svolgonsi con pochi battaglioni di « regulares » e con
scarsa artiglieria. Dette forze, previo bombardamento aereo o meno, attaccano succcssivaroente, ogni quattro-cinque giorni, un villaggio, che i rossi difendono materialmente ai margini. La difesa non è accanita, tranne nei casi che qualche atto di manovra chiuda o minacci la ritirata dei difensori. Occupato il villaggio, vengono fucilati i prigionieri e quanti della popolazione sono convinti o sospetti di cooperazione o di simpatia per i rossi. La discriminazione, in vista di tale epurazione (ora chiamata comunemente «pelequerìa» ossia «servizio di barba e capelli») è, si intende, sommaria. Dopodiché le truppe operanti si recano altrove, cedendo il villaggio a compagnie o plotoni di fanteria di linea e formazioni di guardia civile e di milizie. Queste si insediano nella località, come in guarnigione, limitandosi a porre sentinelle agli ingressi (non esistono vedette, osservatori, armi in posizione, nuclei in armi pronti ad ogni evenienza, sbarramenti materiali). E da quel momento il fronte è rappresentato dalla linea retta congiungente fra loro i villaggi occupati. In detto intervallo, anche se percorso da una rotabile, non esistono né posti fissi, né pattuglie, sicché il trasferimento da una località all'altra del cosiddetto fronte (distanti, per lo più, diecine di chilometri) rappresenta una vera incognita. È stupefacente, in tali condizioni, che i rossi non penetrino, non taglino ponti e ferrovie, e non sorprendano nel sonno, o nella pace giornaliera, le singole guarnigioni.
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Se non lo fanno, questo prova che hanno una consistenza e un morale assai bassi. - I Comandi del fronte visitato (Cordoba, Espejo, Castro del Rio, vicinanze di Baena) ignoravano le possibilità materiali esatte di trasferimento, per rotabile, dall'una all'altra di dette località, ognuna avente, si noti bene, un presidio da loro dipendente. Il risultato è stato che non si poté raggiungere Baena, per l'itinerario indicatoci come percorribile, perché un ponte era distrutto da tempo. Al ritorno, viceversa, una strada dichiarata impercorribile a causa della distruzione di un ponte e materialmente sbarrata da alberi ai due accessi, risultò percorribile, essendo stato il ponte riattato. Ma gli alberi di cui sopra erano rimasti in posto. - Sul nemico, al solito, nessuna notizia utilizzabile. - Nella località di Espejo, grandissimi danni causati dalla nostra aviazione (S/81). Molte case, chiesa e castello sfondati o sforacchiati. Tutto il resto abbandonato e saccheggialo. Unica popolazione: le poche famiglie
tornate dopo l'occupazione bianca. Branchi di maiali in libertà nelle vie sconvolte; nelle campagne attorno raccolti bruciati e mandrie di bovini, cavalli, muli ed asini in piena libertà (parecchi ancora coi finimenti, selle, basti). Insomma, una vera visione di guerra. 7° - La condizione dell'altro tratto di fronte, fra Fuente de Cantos e Merida, non è molto diversa negli intervalli, aperti a qualsiasi incursione. Le località, più importanti delle precedenti, hanno invece presidi più consistenti, i quali compiono la vigilanza oltre i margini materiali dei paesi, verso il nemico. Si dice che la grande rotabile che segna il «fronte» sia vigilata da uno squadrone mobile; ma io non ho visto neppure un soldato. Sembra, però, che sia stata istituita quella riserva autocarrata di cui avevo, in passato, parlato al Generale Queipo. 8° - Confermo che attualmente non sono da temere divergenze fra le varie tendenze e le varie milizie della parte nazionalista. Però vi è ancora molta gente, anche in Andalusia, che non ha capito ed imparato nulla, e che, domani, a lotta bellica terminata, tenterà di farsi sentire. Per esempio, a Montilla, piccola città a sud di Cordoba, l'«akalde», di sentimenti ed uniforme «requetes» giurava che l'avvenire della Spagna è carlista e che .... i carlisti di cento anni fa sono stati i pre-
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decessori del fascismo perché erano contrari al parlamentarismo ed al liberalismo! Anche lì si canta «Giovinezza», ma mentre a Siviglia, per esempio, la si canta in italiano, o con parole spagnole traduzione di quelle italiane, a Montilla le parole della canzone dicono che il santo protettore della città (tra parentesi un santo italiano: Francesco o Antonio Solano) ha aperto gli occhi alla «giovinezza» della città, che sotto la sua guida scende in lotta colla vecchia divisa carlista: Dios - Patria - Rey. 9° - A Fuente de Cantos le autorità mostrarono a noi, giornalisti, i segni, veramente evidenti, delle atrocità rosse (gente bruciata viva nella chiesa e nella sacrestia, con getti di benzina). La repressione è stata esemplare: ottocento cittadini passati per
le armi. Di tale repressione, lì come altrove, si mena vanto, come se si parlasse di stranieri, nemici ereditari del proprio Paese. Avendo chiesto inizialmente aì «alcalde» se gli ottocento individui di cui sopra erano stati «desarmados» (disarmati), quello rispose stupito: «desarmados? desalmados! » (ossia, privati di anima). 10° - Si è sparsa l'abitudine, fra militari e civili, di portare unnastrino misto coi colori spagnuoli, italiani, portoghesi e germanici. Tale nastrino, nelle conversazioni, ed anche nei negozi, è denominato leggermente: «me cago en Francia»!. 11 ° - Circa i nostri elementi giunti ultimamente e circa la situazione generale (in seguito specie alle alte cariche assunte da Franco), e la situazione militare nella zona centrale e in quella nord, riferirò, anche telegraficamente, appena resomi conto dei mutamenti e dello stato di fatto. Segnalo però, fin d'ora, che (in seguito, certo, a mancanza di ordini o miopia intellettuale di organi in sottordine), i militari italiani dei carri armati, di artiglieria e del genio, giunti colla «Città di Bengasi», anziché giungere qui riccamente forniti di tutto, sono arrivati senza coperte, senza indumenti invernali, senza cappotto, senza gavette, con tute (eccetto gli uomini dei carri armati) inadatte alla loro corporatura, con scarpe basse ecc. ecc .. Provvedo direttamente a metterli in ordine, ma avverto che dal punto di vista organizzazione questo non ci ha fatto fare bel la figura.
Roatta
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Allegato n. 1 al DOCUMENTO N. 12 Argomento: Visita base navale Cadice. In un breve sopralluogo eseguito il 4 corrente a S. Fernando e a Cadice sono state accertate le notizie che seguono. 1 ° - Visita agli impianti portuali della base: impressione di sonnolento abbandono; mezzi portuali fissi e natanti assai limitati; il personale direttivo non appare eccessivamente al corrente di vari dettagli richiesti. Si è riserbata ad altra prossima occasione la visita alle officine, chiuse nel pomeriggio festivo del 4. 2° - Dati circa le batterie di difesa di Cadice, comunicate da Marina Cadice: San Lucar di Barrameda Rota (Lato N entrata) Cadice (Lato S entrata)
I! 75 (gittata 5.000 metrj) IV 240 (8.000 m.) IV 150 (8.000) IV 105 (10.000) IV 155 (11.500) IV 150 (13.000)
Costa tra Cadice e località Sancti Petri (circa 14.000 m. di costa a S di Cadice) IV 105 I 240 II 150 IV 120 I 152 IV 120
(10.000) (11.000) (14.000) (19.500) (20.000) (19.500)
3° - Idem. batteria dello stretto (sarà inviato grafico): Isola Tarifa Tarifa Punta S. Garcia (Algesiras) Punta Carnera
Ceuta
... 80 II 152 II 152 (11.500) II obici 155 II 120
?
(4.000) (13.500) (13.500) IIobici155 (11.500) (19.800) prossimamente saranno 4 (14.000)
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4° - Piroscafi tedeschi con materiali da guerra entrano in Cadice e Siviglia scortati da et o incrociatori fino alla bocca del porto (informazione di Marina Cadice). Navi da guerra tedesche, francesi, americane, sono state di recente a Cadice; i tedeschi facendo i franchi; i francesi non hanno avuto il permesso di farli (generale Comandante di Cadice). Il Capitano di Vascello Ferretti Salamanca, 7 ottobre 1936-XIV
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DOCUMENTO N. 13
DA MISSIONE MILITARE ITALIANA IN SPAGNA (M.M.I.S.) - SALAMANCA N. 375
Salamanca, 8 novembre 1936
AL MINISTERO DELLA GUERRA- SERVIZIO INFORMAZIONI MILITARI ROMA
(per Ministeri F.A. et Esteri)
Situazione e considerazioni
A seguito dei miei telegrammi n. 358 - 359 - 360 - 361, comunico: IO
-
SITUAZIONE MILITARE
- L'occupazione di Madrid da parte dei nazionalisti appare imminente. - Detta occupazione, che sarebbe stata risolutiva, se fosse avvenuta molto prima, non sembra debba avere ora tale ripercussione da far cessare completamente la resistenza rossa. - Per il conseguente proseguimento delle operazioni non è il caso di considerare l'intervento di.grandi unità (Corpi d'Armata - Divisioni) sovietiche, perché questo comporterebbe, ritengo, altri interventi massicci. - È, invece, da prendere come base il caso, probabile, che i rossi, dopo la perdita della capitale, resistano in Catalogna, nelle regioni orientali e nel nord, con un concorso notevole, ma assai inferiore a quello di cui sopra, di personale e materiale stranieri, in prevalenza sovietici. - Scopo di tale resistenza potrebbe essere quello - minimo di garantire la formazione e l'esistenza di uno o più satelliti ispanosovietici, o quello - massimo - di preparare una grande controffensiva primaverile. 2° - FORZE NAZIONALISTE
- Dette forze non sono attualmente sufficienti e sufficientemente munite per superare rapidamente la resistenza rossa di cui sopra. Non
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solo, ma esse, in fondo, non sono orientate ad un rapido energico proseguimento delle operazioni. La massa delle truppe considera la conquista della capitale, come un punto di arrivo, e non come punto di successiva partenza. Essa pensa che, occupato Madrid, il nemico possa dissolversi, o che, tutt'al più, sarà sufficiente sistemarsi difensivamente in attesa del dissolvimento in parola. - Ad ogni modo una certa pausa è necessaria per la riorganizzazione delle unità, le quali finora sono state formate ed impiegate secondo necessità giornaliere urgenti e variabili. Occorre inoltre costituire, con reclute, richiamati e volontari (milizie, ecc.) delle riserve, che finora sono quasi mancate, vietando così il rapido decisivo sfruttamento del sucéesso man mano raggi unto.
3° -APPOGGIO DA PARTE DI NAZIONI AMICHE - Nell'ipotesi considerata sembra evidente, per ragioni politiche e militari, la convenienza di proseguire, dopo la minima indispensabile pausa, le operazìoni. Un contegno passivo farebbe il giuoco dell' avversario e prolungherebbe uno stato di cose estremamente propizio a gravi complicazioni. La nota recente mossa tedesca prova che a Berlino, come certamente a Roma, si è di questo avviso. - Ma esortazioni e consigli al Comando spagnolo avrebbero poco valore se fossero limitati a se stessi, ossia non accompagnati da un adeguato appoggio materiale, che dia a detto Comando i mezzi necessari allo scopo. - Senza di esso le forze nazionaliste, una volta riorganizzate, sarebbero in condizione di difendersi e di procedere, in seguito, ad operazioni offensive del tipo di quelle sinora condotte, ma, - ripeto non di agire con quella rapidità e quella decisione che sono desiderabili e desiderate. - Stabilita la necessità di un maggiore appoggio, vediamo di che natura esso debba essere: a) L'avversario riceve il più importante appoggio materiale (e, conseguentemente, morale) per via di mare. Perciò la prima cosa da fare è quella di stroncar detta affluenza, impiegando mezzi navali e mezzi aerei, operanti sul traffico mari ttimo e sui porti (che sono, altresì, i principali centri urbani dei rossi ed i principali focolai spirituali della loro resistenza).
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I nostri due sommergibili, ed il nuovo apporto aereo tedesco mirano appunto e principalmente a tale finalità. b) L'avversario tiene in suo possesso una buona parte del territorio spagnolo, tanta e, talvolta, così profonda, da potervi resistere abbastanza a lungo anche se privato delle affluenze da mare. Perciò occorre superare la difesa terrestre del nemico e procedere alla occupazione del territorio da esso tenuto. Il che importa anche un appoggio diretto alle forze nazionaliste di terra. 4° -IMPIEGO DEI MEZZI FORNITI DA NAZIONI AMICHE
Marina. - I mezzi consistenti in armamento delle navi, munizioni, e simili, possono essere, come lo sono stati sinora, passati puramente e semplicemente agli spagnoli. I mezzi più delicati, come i sommergibili, ceduti agli spagnoli, sembrano dover essere usati, almeno in primo ten1.po, dal personale nazionale di origine. Le operazioni ordinarie dovrebbero essere condotte dal Comando della flotta spagnola. Operazioni più complesse, alle quali partecipassero in proprio, sia pure nascostamente, navi singole o riunile di nazioni amiche (da non confondersi con le navi di cui sopra) dovrebbero essere concordate col comando della marina spagnola. Aeronautica. - Alcuni aeroplani possono, come si pratica attualmente, essere venduti o ceduti agli spagnoli, affinché li usino per conto loro. Si può anche continuare a mantenere nelle squadriglie di nazioni amiche alcuni piloti spagnoli. Ma il grosso dei mezzi aeronautici dovrà continuare ad essere usato da equipaggi della nazione fornitrice. - La quantità e qualità dei mezzi forniti dalla Germania è già definita. Essi saranno principalmente potenti in bombardamento pesante, e relativamente non molto polenti in caccia. - Noi dovremmo rinforzarci alquanto in bombardamento e notevolmente in caccia. A meno che si vada d'accordo per riservare il primo compito ai tedeschi, ed il secondo a noi. - Gli spagnoli avranno in proprio un pò di tutto, non molto consistente. - Come impiego è stabilito - come noto - che l'aeronautica tedesca, i mezzi di difesa contraerei ad essa direttamente assegnati, ed i servizi a terra che la riguardano saranno agli ordini del Generale
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Sperle. Questi non dipenderà dal comandante l'aviazione spagnola, Generale Kindelan, ma bensì direttamente da Franco. Ritengo che noi pure prenderemo una decisione analoga. - Sicché il generale Kindelan, che, insieme al suo enturage, è riuscito a rendersi inviso ed a non raccogliere affatto la stima degli aviatori delle nazioni amiche, avrà alle sue dirette dipendenze solo l'aviazione spagnola. - Franco è rimasto molto seccato della decisione tedesca, non tanto per sé (che conserva ai suoi ordini l'aviazione germanica), quanto per la patente prova di sfiducia data ai suoi collaboratori immediati. Ma ha fatto buon viso a cattiva sorte, per non perdere il prezioso contributo aereo che la Germania gli offriva a questa precisa condizione.
Esercito. - I materiali semplici (fucili - mitragliatrici - munizioni - equipaggiamento - maschere - ecc_ ecc.) destinati alle riserve da formare, od alle truppe già formate, saranno consegnati direttamente agli spagnoli, come sinora si è fatto. - Per i rimanenti mezzi (ossia per quei materiali moderni di cui l'esercito spagnolo è stato sinora sfornito, e che non può perciò usare d'emblée, direttamente), la cosa è più complessa. - Per alcuni (come armi anticarro - mitragliatrici antiaeree - lanciafiamme portatili - piccole stazioni radio - ecc.) di relativamente facile maneggio, si dovrebbero istituire, con istruttori della nazione fornitrice, dei brevi corsi di addestramento a personale spagnolo, che impiegherebbero poi, completamente per conto suo, detti mezzi in combattimento. - Per altri (carri armati - batterie contraeree - artiglieria a lunga gittata - ecc.), di difficile maneggio, si dovrebbero istituire lo stesso dei corsi di addestramento a personale spagnolo. Ma, qualora al momento del bisogno (caso molto probabile), se le operazioni riprenderanno effettivamente presto), il personale spagnolo non fosse ancora perfettamente addestrato, detti mezzi dovrebbero essere impiegati in combattimento esclusivamente col personale della nazione fornitrice. È per questo che i reparti di tali mezzi muniti debbono avere personale e servizi completi. - Dato che tali reparti non sono integrati da propria fanteria, e non possono quindi, da soli, né tenere un fronte né condurre completamente un'azione, non è il caso di parlare di un comando italiano autonomo, dipendente direttamente da Franco, come quelli aeronautici. Ma però bisogna pretendere, con garbo e senza la ruvidezza dell'aut aut germanico, che le azioni cui partecipano reparti italiani sia-
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no concordate con noi, e che l'impiego materiale dei reparti stessi in combattimento sia regolato da noi. Questo perché nelle operazioni dinnanzi a Madrid, quelle poche volte che, per rapidità di eventi o dislocazione, non abbiamo potuto ficcarvi tempestivamente il naso, ho visto casi di impiego balordi e quarantotteschi, nei quali ce la siamo cavata solo per il sangue freddo del nostro ottimo personale. - Se poi, in futuro, gli eventi conducessero all'intervento di fanterie italiane, allora converrà, naturalmente, di costituire un comando itlaiano del tipo anzidetto. 5° - SFRUTTAMENTO DELLE ATTUALI OPERAZIONI A SCOPO SPERIMENTALE E PER L'ADDESTRAMENTO BELLICO, A TURNO, DI PERSONALE SPECIALIZZATO. -
Mi riporto alle proposte fatte col mio foglio n . 330.
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DOCUMENTO N. 14
DA MISSIONE MILITARE ITALIANA IN SPAGNA (M.MJ.S.)- SALAMANCA N. 502
Salamanca, 16-17 novembre 1936
AL MINISTERO DELLA GUERRA - SERVIZIO INFORMAZIONI MILTTARI ROMA
(per Superiori Autorità) L Situazione II. Propositi operativi III. Appoggio italiano
I. SITUAZIONE A) FORZE ROSSE
I 0 ) Esercito - Data la già segnalata mancanza da parte nazionalista di un servizio informazioni degno di questo nome, e data anche la natura delle informazioni avversarie (in grandissima parte «miliziani»), non è possibile di ricostruire l'ordine di battaglia delle forze rosse (che probabilmente esse stesse non possiedono). - Si sa soltanto che sono state formate di recen te 6 brigate miste e esistono Reggimenti o Battaglioni della «Passionaria», di Lenin, Spartaco, Carlo Marx, ecc., Colonne Catalane, Colonne Asturiane, e simili. I prigionieri, i fucilati ed i caduti in combattimento hanno addosso le tenute e le insegne più varie, quando non sono in «mono» (tuta) kaki chiaro, o, addirittura, in civile. Lo stesso rilevasi dalle fotografie dei giornali rossi. - La disciplina e la coesione di questa gente lasciano molto a desiderare. Lo dimostrano, fra l'altro, gli appelli delle radio nemiche, che avvertono, per esempio, che i militi del tal battaglione debbono riunirsi all'ora tot nel tale o tale altro punto, pena la fucilazione in caso di disobbedienza. - L'addestramento e lo slancio sono scarsi, come si è visto nelle operazioni da Talavera de la Reina ai sobborghi di Madrid. In esse furono abbandonate, dopo scarsa resistenza, e sovente senza resistenza
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di sorta, ben otto linee di trincee, tutte con reticolato e qualcuna con appostamenti in calcestruzzo non del tutto ultimati, ma già efficienti. È vero che dette linee non erano continue, ma è anche vero che il terreno antistante ed intermedio è così nudo, che la più semplice organizzazione dei fuochi avrebbe potuto supplire alla continuità materiale che mancava. Le trincee, ben altrimenti difese, dinanzi alle quali noi e gli austriaci siamo stati tanti mesi aggrappati, non erano inizialmente più forti di queste. - I comandi rossi non sembrano molto brillanti. Intanto i comandanti, specie nei reparti, sono sovente degli individui qualsiasi, rivestiti di un grado per l'occasione. Poi sono inceppati da commissari politici, da «soviets» di proprii dipendenti. Non godono, infine, della fiducia delle truppe e sanno che se l'azione va male rischiano il plotone di esecuzione (circostanza questa che paralizza ogni iniziativa). Sono state frequenti, in giornali e proclami, le esortazioni a non discutere gli ordini, a non dileggiare i comandanti; e si è rinvenuto persino un verbale in cui comandante, delegati comunisti ecc. avevano messo per iscritto (nella speranza di salvarsi la pelle), che avevano bensì dato, ed approvato, ordini appropriati alla situazione, ma che le truppe avevano pensato bene di non eseguirli, abbandonando le posizioni. - Queste circostanze, una probabile mancanza di concezioni operative in grande, e la inettitudine delle truppe rosse a compiere vasti movimenti, spiegano la passività dell'avversario, ed il fatto che esso non abbia sfruttato e non sfrutti delle grandi possibilità. Se si osservano, per esempio, gli schieramenti passati ed attuali, si vede subiio che i rossi avr ebbero potuto e potrebbero tagliare le truppe nazionaliste del centro da quelle meridionali, puntando contro il tratto a sud di Merida, tenuto, se così si può dire, da pochissime forze bianche. Ed anche oggi, le forze nazionaliste operanti su Madrid hanno, tranne in prima linea, tutto il fianco destro scoperto. Operare contro di esso, a tergo delle forze suddette, per Aranjuez o su Talavera, dovrebbe essere un giuoco. Ma i rossi se ne dimostrano, almeno pe r ora, incapaci, ed i bianchi hanno ragione di osare. - Degli aiuti russi ho già detto, e, del resto, le notizie più importanti che si posseggono su di essi sono quelle che pervengono dal S.I.M. o da Berlino, e che sono note a Roma. Sembra ormai sicuro che i russi abbiano una parte importante nel con1ando avversario.
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Detti aiuti avevano dato grandissime speranze ai rossi. Le milizie, terrorizzate il 21 ottobre dall'apparizione dei nostri carri dinnanzi a Navalcarnero, giudicavano senza speranza una resistenza non appoggiata da mezzi equivalenti e «mollavano» perciò le posizioni, scappando come lepri. Subito dopo giunsero a Madrid i primi carri russi e comparvero in aria i primi aeroplani sovietici. allora il comando rosso lanciò alle truppe un proclama (annesso al mio foglio n. 503 odierno) in cui diceva essere ormai in possesso di mezzi moderni e potenti di lotta e preannunciava (come facevano pure la radio ed i giornali) una travolgente controffensiva. Questa si effèttuò infatti il 29 ottobre, sul fianco destro delle truppe bianche avanzanti su Madrid e, se in primo tempo produsse qualche scompiglio nelle truppe stesse, finì (grazie soprattutto al magni- ,~ fico comportamento delle nostre batterie e sezioni anticarro) in Liasco deciso. La fanteria attaccante non seguì i carri russi, ed alcuni di questi, caddero, come noto, nelle mani dei bianchi. Il morale dei rossi allora precipitò e se i nazionalisti avessero disposto di sufficienti riserve ed avessero avuto la decisione di impiegarle a fondo, è certo che nei giorni immediatamente successivi avrebbero potuto entrare facilmente in Madrid. - Informazioni più complete si hanno sulle forze rosse di Madrid. La loro quantità è ignota, ed incalcolabile, poiché alla difesa concorre parte della popolazione. Ma si sa che esiste una Giunta di difesa, presieduta, dal lato militare, dal generale spagnolo (effettivo) Miaja, mentre è quasi stabilito che il comando delle truppe è tenuto da un generale sovietico. Si sa pure che: è a Madrid almeno buona parte delle 6 brigate miste anzi menzionate - che il 5° reggimento di milizia madrilena ·ha formato quattro battaglioni «de choque», ossia di assalto - che combatte un battaglione di volontari francesi, belga, tedeschi, italiani e russi - e che formazioni catalane e di minatori delle Asturie partecipano alla difesa. La resistenza opposta dai rossi nei sobborghi di Madrid e sulle rive del Manzanares ha costituito una novità ed una sorpresa. Non si comprende, infatti, come coloro che hanno ceduto così facilmente, dinnanzi a tenui colonne bianche isolate nella vasta e nuda campagna, possano avere deciso di resistere alle porte della capitale, in condizioni assai meno favorevoli, per essere le colonne bianche ormai a contatto fra loro, la città sotto il tiro di fucile e le comunicazioni del
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retro terra con essa, e da essa al fronte della Sierra, sotto il tiro di artiglieria. Propendo perciò a credere che la difesa di Madrid non fosse nei piani avversari. Ma che le milizie rosse, sia per la presenza di ufficiali e gruppi sovietici, sia perché ormai a contatto immediato colle proprie famiglie (che non volevano abbandonare e che si immaginavano di dover proteggere dalla «barbarie dei mori»), sia, infine, perché combattevano da caseggiati (sempre preferiti dai combattenti rivoluzionari), hanno tenuto un contegno assai più deciso di quello precedente, riuscendo, per la prima volta, ad arrestare il nemico. Constatata, il primo giorno, tale possibilità, il successivo processo è semplice: il morale si è rialzato enormemente, ed il comando rosso ha ordinato di proseguire quella resistenza, alla quale aveva prima rinunciato, e che gli è stata, per così dire, Ìlnposta dai proprii gregari. Ma persiste, per ora almeno, l'incapacità alla manovra in campo aperto ed alla controffensiva, come risulta dai vari attacchi fiacchi e slegati condotti in questi ultimi giorni dai rossi. 2°) Marina
- Della marina rossa si conosce, per ovvie ragioni, la consistenza, salvo qualche nave di cui si ignora la sorte. - Navi e probabile dislocazione alla data del 14 novembre, appaiono dall'allegato n. 1. - Le navi rosse, in primo tempo prive o quasi di ufficiali, e scarsamente munite di difesa contraerea, hanno senza dubbio migliorato le proprie condizioni. La parte «navigazione» è stata affidata a capitani mercantili, e sono stati imbarcati ufficiali stranieri, in maggioranza, credesi, russi. L'artiglieria contraerea è enormemente migliorata, sia come materiale, sia come tiro. Si vocifera, infine (fatto certamente possibile, dato che i rossi dispongono di proprii sommergibili coi quali altri possono facilmente confondersi), che siano giunti alcuni sottomarini sovietici. 3°) Aeronautica
Anche l'aeronautica rossa ha considerevolmente accresciuta la sua efficienza, mediante gli apporti stranieri, anche per questo, essenzialmente sovietici. Dati precisi e completi, su questi apporti mancano (alcuni appaio-
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no nell'allegato n. 2), ma certo essi sono importanti, perché hanno permesso all'aviazione avversaria di cambiare contegno. Ad un periodo di quasi completa passività, è subentrato in questi ultimi giorni un periodo di grande aggressività. Tanto che proprio in questo momento, tre apparecchi rossi stanno bombardando, per la seconda volta questa mattina, i pressi della stazione ferroviaria della città. Ma l'enorme sproporzione fra le perdite dell'aviazione rossa e quelle dell'aviazione nazionalista, che non trovano corrispondenza nelle differenze qualitative dei materiali, sta a dimostrare che anche nell'aria il personale rosso, spagnolo o straniero, è inferiore, come addestramento e come valore militare a quello nazionalista. B) FORZE BIANCHE
1°) Esercito - Il quadro di battaglia e la forza delle truppe bianche appaiono dall'allegato n. 3. - Il morale, lo spirito, la disciplina e l'addestramento di dette truppe sono, senz'alcun dubbio, assai superiori a quelli delle milizie avversarie. - Le migliori truppe di fanteria, come ho già detto al tra volta, sono quelle del «Tercio» (legione straniera, composta però quasi totalmente da spagnoli) ed i «Regulares» (marocchini misti con alcuni spagnoli, e formati in battaglioni simili a quelli metropolitani). Dette truppe sono tenaci nella difesa, molto ardenti nell'attacco, abili nel combattimento a piccoli gruppi, terribili veramente nel corpo a corpo. Ma non sanno usare i mezzi moderni (mortai e mitragliatrici) di cui dispongono. Tutto è messo in linea coi fucili e spara di fronte. I marocchini a lotta conclusa si distinguono nel saccheggio, che è ammesso. A fine giornata sono carichi degli oggetti più eterogenei (specie orologi a sveglia, grammofoni, parapioggia, e macchine da cucire), che caricano sui loro camions e che poi vendono alla prima occasione, magari allo stesso legittimo proprietario. I legionari li seguono, in questo, a mezza incollatura. - I comandanti delle «banderas» (Legione) e dei «taberos» (Regulares) hanno le qualità ed i difetti delle loro truppe. Abilissimi nel combattimento spicciolo, alla coloniale, poco tagliati ad azioni più complesse, preparate, coordinate con altre forze, carri, artiglieria, aviazione.
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Sono, ad ogni modo, i migliori ufficiali che esistono in Spagna, e da Joro provengono i comandanti delle «Columnas» operanti, il Col. Yague, il Gen. Varela, e lo stesso Franco. - Subito dopo vengono, come valore complessivo, i «tabores» di mehalla e le Harche (marocchini riuniti in formazione più sommaria), ed i battaglioni di fanteria da montagna. - Il resto della fanteria varia molto; in complesso è sufficiente. - Il grave si è che al disopra del battaglione non esiste nessuna unità costituita. I battaglioni passano continuamente da «Columnas » a «Columnas » - le colonne stesse si fanno, si disfano, cambiano numero - la divisione è un aggregato senza alcuna corrispondenza con qualsiasi grande unità (tanto che comprende anche tutte le truppe e milizie di guarnigione nelle estreme retrovie, sino al mare ed alle f rontiere, e che tutto l'Esercito del Sud si identifica neJla sola za divisione). - Le milizie hanno un valore estremamente variabile, a seconda del luogo ove sono, dei precedenti, dei capi e dell'armamento. Alcuni reparti di Requctés (specialmente) e di Falange, situati in linea, costituiscono una buona fanteria. - La cavai leria è pochissima, sprovvista di mitragliatrice leggera (possiede qualche squadrone di pesanti), ma ha molto spirito, ed un buon addestramento, naturalmente da cavalleria ante grande guerra. Ma nelle circostanze e terreno in cui agisce, favorevoli a tale forma di impiego, opera assai bene. Lo spettacolo degli squadroni avanzanti sparsi nella campagna appiedanti ecc. è anacronistico, ma bello militarmente ed artisticamente. - L'artiglieria (75 - 105 - 155) è buona, e spara - dal punto di vista mate riale - decentemente. È quasi tutta autoportata (come del resto tutto l'esercito nazionalista, che non muove che in autobus variopinti, tratti da tutte le linee civili). I mezzi sono camions requisiti, o trattori agricoli. Il guaio è l'impiego: tiro non concentrato, a colpi singoli come quelli al piccione, ed il fatto che non esiste (tranne per le nostre batterie) nessuna unità costituita o di manovra superiore alla batteria. Di solito questa spara per conto suo, in base ad una vaga direttiva, contro gli obiettivi che colpiscono la vista o l'immaginazione del comandante. La mancanza di collegamenti (impianti razionali, non mezzi) vieterebbe, del resto, una buona cooperazione. Infine si constata ora una certa scarsità di munizioni. - Il genio - collegamenti - è molto attivo, tanto che i telefoni
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seguono passo passo le truppe, e che squadre di telegrafisti militarizzati ristabiliscono le linee civili al seguito immediato delle fanterie. Ma i comandi, come dirò dopo, sono alieni dal servirsi dei mezzi più moderni (radio spagnole - italiane - tedesche) che sono a loro disposizione. Il genio-zappatori ripara abbastanza presto, per quanto sommariamente, i ponti distrutti, ferrovie interrotte ecc . . I comandi. Quelli dei raggruppamenti di colonna, e divisioni sono - salvo eccezioni -la più grande piaga dell'esercito nazionalista. Partendo dal punto di vista di essere almeno all'altezza dei migliori S.M. del mondo, convinti che la guerra del Riff e le prime operazioni di questo ciclo sorpassino di parecchio l'importanza e le difficoltà della grande guerra, comandanti e loro accoliti sono persuasi che il miglior modo di condurre le operazioni sia quello usato in Marocco. Perciò si limitano a dare ordini vaghi, oppure, quando dispongono di un ufficiale fresco di scuola di guerra, diramano ordini lunghi, complicati, artificiosi, a cui ìe successive azioni corrisponderanno ben poco. E poi attendono, fiduciosi e tranquilli, che le operazioni si svolgano, senza alterare molto le loro abitudini. Accade così frequentemente di trovare: Capi di S.M. che non sanno nulla di ciò che stanno compiendo le proprie truppe («Credo che stiano attaccando, ma non lo so di certo, perché il Generale non mi h a detto niente. Le ope razioni vengono trattate fra generali »). Comandanti che ignorano i compiti delle colonne laterali e postazioni e missioni delle proprie artiglierie - ufficiali di «enlace » (collegamento) seduti presso un centralino telefonico, ma che non sanno a che comando esso appartenga, ed a qual i enti adducono.le linee che se ne staccano - «Comandancie» (Comandi di località), che sono pe rfettamente all'oscuro delle truppe che sostano nella loro giurisdizione - S.M. in cui alle 10 del mattino non si trova neppure un ufficiale - ecc. ecc.. Lo stesso Generale Varela (comandante le truppe operanti su Madrid, e che, nei giornali, passa come un grande stratega e come uno che marcia sempre colle pattuglie più avanzate) è di questo tipo. Durante i primi attacchi sulla capitale, risiedette quasi sempre nella stanza dell'ufficiale di picchetto della caserma del «2° Regimiento de ferrocarriles» (Leganés), senza carte, in mezzo ad immondezze che nessuno pensava a rimuovere, circondato da una folla di ufficiali, sottufficiali , ecc. inattivi, e che si muovevano per lo più solo per far circolare del caffè o del vino di Jerés. Ogni tanto entrava "uno qualsiasi e dava, senza indicarne ora e fonte, una notizia. E il generale, indirizzan-
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dosi al primo venuto, e senza vaglio di sorta, impartiva qualche ordine di dettaglio. Unico collegamento la vecchia cabina telefonica del1'ufficiale di picchetto. Nel cortile, intanto, rimanevano inoperose due stazioni radio autocarreggiate. Insomma un cattivo comando dell'epoca napoleonica, col la differenza che la gente, anziché essere a cavallo sopra un'altura, era sdraiata sopra sofà in una stanza. - Per essere giusti occorre aggiungere che la calma e la fiducia di questi comandanti sono complete: fiducia nei comandi superiori, fiducia nei comandi inferiori (che non vengono mai infas.:iditi con consigli o richieste di notizie, operazione durante), e fiducia nelle loro truppe. Questa è, senza dubbio, una qualità. Ma derivante solo in parte da convinzione; il resto è fatalismo. Così stando le cose, tutto va bene quando si possono compiere operazioni alla garibaldina. Ma quando, come dinnanzi a Madrid, occorre preparare e condurre un'azione di altro tipo, assai più tecnica, le deficienze dei comandi in parola si fanno dannosamente sentire. - IJ Generale Franco (come probabilmente anche Mola) è di altro genere. Egli si rende perfettamente conto delle necessità contingenti e strepita, al Lelefono, contro quei capi che credono di poter combattere in qualsiasi caso alla «moruiia» (ossia alla marocchina). Ma, a parte il fatto che detti comandi, messi colle spalle al muro, possono migliorarsi (perché cretini non lo sono, e del tutto vergini di teoria, neppure), che cosa può egli fare? Quelli sono i suoi compagni di ieri ed, oltre a ciò, anche volendolo, non avrebbe con chi sostituirli. Perciò, dopo aver ben «pipeggiato», egli dà consigli e manda sul posto a coordinare idee ed ordini, uno dei pochi ufficiali di S.M. in gamba del suo Comando. Questo, pur essendo lungi dal rappresentare un modello del genere, costituisce un organismo accettabile, e migliora <..:ontinuamente. Il Capo di S.M. Generale Davila risiede a Burgos, e quindi praticamente non esiste. Il sottocapo, Colonnello Moreno, ha tutta l'aria di una nullità. Chi conduce la barca operativa è il Maggiore Barroso, già addetto militare in Francia (da cui fu - come è noto - espulso) e che ha frequentato quella scuola di guerra. Chi dirige i servizi è il Maggiore Villegas, addetto militare a Roma, e che fece la scuola di guerra nostra. Costoro sono coadiuvati da alcuni capitani di S.M. per lò più a posto.
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Per comprendere bene tutto quanto sopra occorre tener presente il punto di partenza: un esercito disorganizzato e demoralizzato dalla Repubblica - magazzini di mobilitazione vuoti - convinzione che il «movimento» non importasse che tJ.n sussulto di pochi giorni - nessuno fra gli attuali capi pensava che si sarebbe giunti ad operazioni così complesse e così lunghe, e nessuno vi era preparato (basti dire che non esistevano carte topografiche, e che ancora oggi non esiste nei comandi quasi altra carta che quella automobilistica «Michelin» al 40.000). Se si aggiunge il fatto grave che quasi tutte le fabbriche di materiale bellico, o similare, sono in territorio rosso, si deve ammette re la verità di quanto ho affermato in passato, ossia che i nazionalisti non avrebbero potuto - complessivamente - fare gran che di più di quanto hanno fatto. - Gli elementi e mezzi più moderni e consiste nti che abbiano i nazionalisti sono quelli forniti dai governi italiano e germanico, e che appaiono nell'allegato n. 4. Questi mezzi non sono sempre stati impiegati a dovere dai comandi spagnoli competenti (malgrado i consigli delle missioni); ma è onesto riconoscere che ciò è avvenuto solo per incapacità a far meglio. Le truppe spagnole, nelle stesse occasioni, sono state impiegate ancora peggio. È onesto anche considerare che in questi ultimi giorni si nota un progresso nell'impiego dei mezzi in questione. - Come risulta da notizie date precedentemente, le truppe nazionaliste sono stese a cordone sopra un vastissimo fronte. Il cordone è sottolissimo ed a maglie larghissime lungo il 90% del fronte. Ha una certa con s istenza in alcun i punti: Granada - Cordoba - Sierra Guadarrama - Siguenza - Huesca - Saragozza - Oviedo - est di Bilbao. Ha la maggiore consistenza ad ovest di Madrid. Le riserve - vere e proprie - sono scarsissime: mancano del tutto a tergo del fronte sottile - sono piccole in corrispondenza dei punti di cui sopra - sono, relativamente, apprezzabili a ridosso delle truppe operanti su Madrid. Nel territorio di retrovia esistono numtrose truppe e milizie, sia di guarnigione (per assicurare l'ordine nelle località), sia in corso di addestramento. Una parte di tali forze è armata. Un'altra parte è disarmata, per mancanza di mezzi. Una terza parte difetta, per lo stesso motivo, persino di uniformi. - I servizi, dapprima inesistenti, si vanno man mano costituen-
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do. Sino a poco tempo fa le colonne e distaccamenti vivevano sul paese, cosa possibile data la scarsissima densità di truppe. Ora si cominciano a vedere, nelle zone di maggior agglomeramentu, convogli di viveri. I servizi sono, in ogni località, sotto l'egida delle «Comandancie» . Sono esse che alloggiano e vettovagliano le truppe di passaggio, che fanno allestire ospedali in scuole e conventi, che curano gli sbarchi ed imbarchi ferroviari, e che gestiscono i depositi. Comandano, inoltre, le guarnigioni. Gli ospedali sono così così; nella zona di 1a linea non esistono che posti di medicazione. - La pulizia è scarsissima: materiali di rifiuto e carogne di animali rimangono settimane nelle case, ed ai margini dei villaggi. I caduti nazionalisti vengono sepolti. Quelli rossi invece restano a marcire, persino sulle rotabili; è solo dopo lunghi giorni che qualcuno si decide a spargerli di benzina e cremarli. Presso il cimitero di Yuncos, occupato circa un mese fa, ~i Lrovano ancora all'aperto cinque orrendi mucchi di cadaveri solo in parte bruciati, che appestano tutti j dintorni. Nessun rispetto di queste e di centinaia di altre spoglie. Le fucilazioni sono notevolmente diminuite; i prigic,nieri che prima erano eliminati seduta stante, sono ora sgomberati indietro, dove si fa una distinzione fra militari e miliziani - fra volontari e non volontari-. Le truppe di prima linea continuano però a massacrare coloro che resistono colle armi alla mano, anche se riescono a catturarli vivi. Né credo che tale procedimento venga abbandonato. 2°) Marina - La consistenza della marina bianca appare dall'allegalo n. 5, in cui risulta pure la dislocazione alla data del 14 novembre. Gli apporti itali a no e germanico appaiono dall'allegato n. 6. Evidentemente tale marina non è da sola in condizione di mettere fuori causa la flotta rossa, e di stroncare il traffi.::o marittimo per i porti spagnoli del Mediterraneo, cui affluiscono i noti aiuti russi. Quale sia il valore dei capi della flotta non so, perché non I i conosco. Ne ha riferito del resto, il Com.te Ferretti. Il Comandante della marina, Ammiraglio Cervera, sembra un sorpassato. Ma il suo S.M. non è male.
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3 °) Aviazione
L'aviazione spagnola vera e propria è molto scarsa e disparata (vedi allegato n. 7) La vera aviazione nazionalista è quella italiana e quella germanica (la cui consistenza appare nell'allegato n. 8). Inizialmente l'aeronautica è stata impiegata a spizzico, cioè male. Il concetto informativo d'impiego era quello di voler tutto coprire e tutto offendere, con il che si otteneva certamente l'effetto di essere deboli ovunque. Successivamente, a forza di insislere, ed aumentati anche i mezzi, si è ottenuto un impiego più concentrato che aveva portato ad eliminare praticamente dal cielo soprastante linee e retrovie, l'aviazione rossa. Quale sia ora la situazione aeronautica ho delto, parlando dei rossi. Il Comando dell'aeronautica nazionalista è nominalmente nelle mani del generale Kindelan (di origine irlandese). Questo generale, piuttosto vecchio, non ha cattivato la fiducia e la stima degli aviatori stranieri. Al che ha contribuito in certa misura il suo S.M .. Personalmente non lo ritengo un'aquila, ma neppure un cretino. Non manca di buon senso, e di cultura, ed ha il comando meglio organizzato fra quelli che qui esistono. È la sua posizione difficilissima (Capo di un'aviazione quasi tutta straniera), e la taglia sproporzionata a tali difficoltà, che lo hanno, per così dire, rovinato. Ad ogni modo egli comanda oggi di fatto solo i proprii aviatori. Coi nostri fa solo finta di comandante, in quanto accetta le proposte Bonomi. Coi tedeschi, arrivato Spede, non ha più nulla a che fare. Per quanto il generale tedesco ieri, comprendendo di aver urtato, mi ha detto «che col vecchio Kindelan si sarebbe trovato un modus vivendi». Tutto sommato esistono nelle forze bianche (specie esercito e marina) gravi deficienze. Ma le stesse esistono, in maggior proporzione, nelle forze avversarie.
Perciò ritengo che se gli appoggi e rifornimenti dati da paesi stranieri ai rossi saranno compensati da equivalenti appoggi e rifornimenti ai nazionalisti, questi avranno il successo.
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Il. PROPOSITI OPERATIVI
Sono note le condizioni alle quali il Governo dei Reich ha subordinato la recente concessione di un forte apporto aeronautico, ed è noto pure che Franco le ha accettate. Egli dovrebbe, dunque, appena occupata Madrid, agire a fondo per la conquista dei porti rossi mediterranei, e per meltere definitivamente fuori questione le forze avversarie. - Senonché Madrid non è ancora occupata, e le trùppe bianche abbisognano di una non indifferente riorganizzazione. Perciò, anche ammesso che la capitale venga conquistata in pochi giorni, è saggio prevedere che ulteriori considerevoli operazioni offensive terrestri bianche non potranno iniziarsi prima di un mese, a dir poco. - Franco ed il suo S.M. affermano di aver già tutto previsto e preordinato. Ma in realtà hanno solo preparato un ordine, di cui ho già parlato, in un mio telegramma, secondo il quale le truppe saranno divise in tre eserciti: - del Nord - Generale Mola - del Centro - forse Generale Saliquet (attuale comandante la 7a divisione) - del Sud - Generale Queipo de Llano. Nessuna riserva a disposizione del Comando Supremo era prevista (n1anchevolezza grave specialmente dovendo offendere a fondo, ed avendo un fronte così esteso, per lo più così sottile, e dall'andamento pericoloso). Le operazioni contemplate in tale ordine, divise in nove fasi, prevedevano, senza tenere alcun conto del nemico, ossia come se si trattasse di semplici marcie, la progressiva occupazione di tutto il territorio rosso, compresa Minorca. - Evidentemente tale documento, destinato ad essere sorpassato dalla minima reazione nemica, e, perciò, a diventare inoperante in breve volgere di tempo, non andava. Ne ho parlato a Franco, il quale in sostanza ha convenuto non essere realistico di prevedere, se non nelle grandissime linee, più in là di una prima fase . - L'ordine nuovo non è ancora varato, né credo, data la più urgente ed importante questione «Madrid», che stia per esserlo. Ad ogni modo è prevedibile che la prima fase consista nell'assumere uno schieramento a protezione della capitale, end modificare il rimanente fronte in modo da raggiungere una Jinea più breve dell'attuale, che serva di partenza per le successive operazioni. Per pro-
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teggere, in primo tempo, Madrid, si penserebbe di portarsi sulla linea dei fiumi Henares e Jarama (Carta 1:400.000 Michelin). E come linea successiva si penserebbe di assumere, da sinistra a destra, quella: Rio Tajuiia, da Siguenza sino a Carabaiia - colline di Villarejo, Calmenar - Fiume Tajo sino a Toledo - alture fra Tajo e Guadiana sino al Puerto del Rey - tratto Herrera del Dunque, Almaden, Pozoblanco, Montoro (est-nord-est di Cordoba). In questo modo il centro del fronte avrebbe un andamento sensibilmente rettificato, il fianco destro non sarebbe più minacciabile, e le comunicazioni fra nord e sud sarebbero protette assai meglio che non lo siano attualmente. - Più in là di questo non ritengo sia ora realistico di guardare. Il Generale Franco afferma che le province catalane n0n sono combattive e che perciò non faranno resistenza, e che parecchie province del centro-est sono di tendenze assolutamente bianche, tanto da accogliere molto amichevolmente i nazionalisti. Dio lo as.:olti! Ma trovo che vi è un certo contrasto fra queste affermazioni, e le previsioni di governi soviettistici-catalani, di conseguente forte resistenza, e le richieste di appropriati importanti aiuti da parte delle nazioni amiche. - Passando alla marina, ignoro perfettamente, e certo lo ignora anche l'ammiraglio Cervera, che cosa si intenda di fare una volta ricevuto l'apporto dei nostri due sommergibili, dei MAS germanici, e, forse, di altri sommergibili pure tedeschi. Con tutta probabilità la marina spagnola applica per il momento la massima britannica «wait and see», per decidersi a qualcosa quando avrà in mano i mezzi suddetti e quando le forze aeree nazionaliste, ricevuti i noti rinforzi germanici, sarà in grado di compiere azioni massiccie sui porti rossi mediterranei. D'altra parte essa confida nel concorso, almeno per la guerra al traffico, di navi diciamo alleate, e spera di ottenere, in proprio, oltre a quelle di cui sopra, altre unità di superficie e sommergibili. - Dal punto di vista aeronautica non esistono, si può dire, proponimenti operativi spagnoli, ma soltanto intendimenti italo-germanici. Il Generale Spede, di intesa con noi, come ho già comunicato nel mio telegramma n. 506 del 17 c.m., si propone di agire non appena in possesso di tutte le sue forze (ossia dal 24-25 novemLre in poi), da Melilla sopra i porti di Cartagena ed Alicante, mentre noi dalle Baleari (eventualmente Sardegna), e di qui (qualora giungano in tempo gli apparecchi da bombardamento richiesti) agiremmo su Valencia e Barcellona. Agiremo probabilmente anche su Malaga, coi Savoia.
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Successivamente si intraprenderà un'azjone collettiva, in grande, contro gli aeroporti-base avversarii. Però l'azione contro il campo di Albacete potrebbe precedere anche quella sui suddetti porti marittimi, qualora apposita ricognizione tedesca rilevi che esso sia realmente tuttora adibito al montaggio di numerosi apparecchi stranieri. Concorsi aerei all'azione di Madrid, ed a quelle successive che saranno intraprese dalle forze terrestri, saranno dati, collettivamente, a seconda delle circostanze contingenti. Finalmente, idea giustissima del Generale Spede, alla cui realizzazione però - credo - difficilmente si giungerà, è quella di riservare alle forze aeree spagnole i compiti locali di protezi0ne ed offesa, riservando le forze italo germaniche alle grandi imprese a massa.
III. APPOGGIO ITALIANO
Ammessa la probabilità che le operazioni continuino, ed ammessa la necessità di ulteriori appoggi mili Lari italiani e germanici alle forze nazionaliste, vediamo quale debba, o possa essere l'appoggio italiano, e come convenga organizzare gli elementi r,1i I i Lari italiani in Spagna:
1°) Missione Militare
- Deve comprendere, oltre agli ufficiali del R. Esèrcito e della R. Marina già assegnatile, anche un ufficiale superiore della R. Aeronautica, che serva per tutti i contaLLi correnti, specie d'indole tecnica, col Comando spagnolo, col Generale Spede, e col T èn.Col. Bonomi (che essendo in linea, non può fare la spoletta per questioni secon. darie). - Deve essere aumentata, come personale dell'eserdto, per i servizi generali e per i seguenti speciali: 1° - Servizio Informazioni
2 ° - Servizio intercettazione 3° - Servizio di C.S.
J da compiersi in solido, coi corrispondenti elementi germanici. limitato alla missione ed ai singoli reparti ed aeroporti italiani, ed alle località di sbarc0.
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Occorre inoltre una stazione radio A.350, su autocarro, senza personale - questo per poter comunicare con Roma anche in caso di interruzione dell'energia elettrica locale. (Con telegramma odierno ho già chiesto il personalt di cui sopra, meno il nucleo di intercettazione, per il quale mi riservo. Chiedo ora l'ufficiale d'aeronautica e la stazione radio). - Tutti gli elementi militari esistenti in Spagna (~ccetlo quelli delle Baleari, e le R. Navi agenti nei pressi delle coste spagnole, con bandiera nazionale o spagnola) debbono essere alla dipendenza disciplinare generale (ossia non interna) del Capo della Missione stessa. Per l'impiego tattico detti elementi saranno alla dipendenza di detto Capo missione quando si tratti di operazioni concordate fra detto Capo e le Autorità spagnole, e di conseguente azione c0ordinata fra elementi italiani varii. - Tutte le comunicazioni di servizio fra detti clementi e le corrispondenti autorità centrali italiane, e viceversa, saranno dfettuate per iì tramite della Missiont: stessa, a mezzo del servizio cifra e radio di quest'ultima, e dei suoi servi zii di «corriere». - Le ragioni di questi provvedimenti sono ovvie. 2°) Ufficio sbarchi e base - Occorre impiantare uno speciale ufficio insedi~to nel principale porto di sbarco (Siviglia), ma che disponga di elementi staccabili, in caso di bisogno, in altri porti, il quale curi: - sbarco (ed imbarco) di personale e materiale in arrivo o partenza; - alloggiamento, vettovagliamento e ricovero dei suddetti; - avviamento dei singoli elementi alla propria destinazione. - Presso detto ufficio, nella sua sede normale (Siviglia), deve essere formato un deposito-base dei materiali che abbisognano man mano agli elementi italiani esistenti in Spagna, e che non è pratico far venire ogni volta dall'Italia. L'ufficio amministrerà detti materiali e li avvierà a destinazione quando necessario. Questo non esclude, s'intende, depositi avanzati, a portata dei reparti, o negli aeroporti. {A questo proposito ricordo che depositi affidati o spedizioni fatte per mezzo delle autorità spagnole subiscono deteriora,nenti, disguidi e ritardi, quando non vanno persi). - L'ufficio sbarchi e base dipenderà direttamente dalla Missio-
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ne. (Ho già richiesto personale e mezzi occorrenti con telegramma odierno).
3°) Materiali di qualsiasi genere, il cui impiego non richieda speciale addestramento - Verranno dall'ufficio predetto, o dai suoi delegati, consegnati alle competenti autorità spagnole, che da quel momento li destineranno ed impiegheranno a loro volontà. Il Generale Franco richiede ora i materiali seguer,ti: Attrezzi: 2.000 gravine 4.000 badili 250 ascie - Materiali di collegamento: 40 centralini telefonici a 10 linee 20 centralini telefonici a 30 linee 300 apparati telefonici Ja campo (il tutto con pile di riserva) 750 chilometri di cavetto telefonico Lanciafiamme portatili: 200. Mortai da fanteria: 300 preferibilmente da 81 - altrimenti di altro calibro. Senza personale, neppure istruttore. - Mitragliatrici antiaeree ed anticarro da 20 mm.: 40, con munizioni e con un nucleo di istruttori. (Queste armi non hanno nulla a che fare con quelle richieste per la difesa dei nostri campi aeronautici - Se le mitragliatrici da 8 possono servire per il tiro antiaereo ed anticarro - proiettile perforante - si polrebbero inviare di questo calibro. In origine erano state chieste armi del calibro 13, ma non mi risulta che ne possediamo). - Cannoni da 105: 40 pezzi, coi proprii trattori, ser,za personale. Servono per sostituire artiglierie spagnole messe fuori uso. Se non ci sono tutti, parte potrebbe essere da 75, sempre coi trattori. - Cannoni a lunga gittata (sui 18 km.): 3 gruppi di 2 batterie (24 pezzi) con tutti i loro elementi, trattori ed autocarri, munizioni, ed un nucleo di istruttori. È da notare che i nazionalisti non possiedono artig~ierie a lunga gittata, ragione per cui appare molto desiderabile fornirne loro. - Motociclette: SO, per collegamenti, senza personale. Inoltre, per le Baleari: 40 mitragliatrici contraeree da 20 mm., con un nucleo istruttore.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 · 1939)
Questo è quanto il Generale Franco ritiene necessario e sufficiente (insieme ad ingente materiale richiesto ai tedeschi), per le operazioni future. Io credo però, malgrado affermazione in contrario, che non è stato fatto ancora il calcolo delle truppe da formare con reclute, richiamati e militi, per le quali saranno richiesti certamente in seguito almeno oggetti di vestiario, equipaggiamento ed armamento individuale. Dato come si svolgono e si svolgeranno le operazioni sulla maggior parte del fronte, avevo suggerito l'impiego di due cc.,mpagnie motomitragliatrici, con personale nostro, da sostituire, al solito, appena possibile con quello spagnolo. Ma Franco, che si preoccupa già del probabile rinfaccio di avere occupato Madrid coi discendenti dei Mori di Spagna, è portato ad aumentare il meno possibile il personale straniero in linea. Perciò, per ora - dice - non chiede tali due reparti. 4°) Elementi del R. Esercito (esclusi i materiali di cui al n. 3) - Gli elementi del R. Esercito che esisteranno in S~agna, qualora vengano concessi i riparti di difesa contraerea di cui in seguito, saranno di due categorie: a) reparti ad esclusiva disposizione italiana: eh.e saranno appunto quelli di difesa contraerea dei nostri aeroporti. b) reparti (da non confondersi con nuclei di istruttori anzi considerati), funzionanti come centri di istruzione, ma che potranno in caso di necessità, partecipare alle operazioni col proprio personale. c) stazioni di collegamento R.T .. - Dei reparti di cui in a) vedi in seguito. Di quelli di cui in c) non vi è nulla da dire. - Circa i reparti di cui in b) comunico: Appena terminate le operazioni su Madrid (non è lecito ritirare le così efficaci ed apprezzate nostre artiglierie, azione C.:.urante), questi riparti saranno così organizzati ed impiegati: 1°) Nucleo carrista: Costituito dal personale della compagnia passata agli spagnoli, dai 5 carri veloci e mezzi accessori testè giunti. Compito: Revisione, riparazione e riserva di mezzi per la compagnia spagnola. Stesse funzioni, per mezzi e personale, per la compagnia italiana di prossimo arrivo. 2°) Compagnia italiana carri veloci: Centro di istruzione per personale spagnolo.
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In caso di necessità, prima che questo sia completamente istruito, combattimento colle modalità già menzionate in precedente foglio. 3°) Sezione anticarro da 47 : Esperimenti in azione per conto nostro, specialmente e, sempre, in caso di impiego della compagnia di cui sopra. 4 °) Gruppo di cannoni 65/17, su tre batterie. Costituito con tutti gli artiglieri italiani esistenti in Spagna - motorizzato o someggiato (in questo caso con conducenti spagnoli) - Centro di istruzione per personale spagnolo. Eventualmente impiego, preferibilmente a sostegno della compagnia carri. (Il rimanente materiale da 65, meno due pezzi di riserva, verrà consegnato agli spagnoli, che lo serviranno col personale già da noi addestrato in questi ultimi tempi).
5°) Ele1-nenti della R. Marina Il calcolo dell'apporto necessario alla marina spagnola per assolvere efficacemente i suoi compiti è già stato comunicato nei miei telegrammi 468-69 del 14 corrente. Unisco a chiarimento di esso un promemoria del Com.te Ferretti (allegato n. 9), in cui sono riportate le richieste di cui sopra.
6°) Elementi della R. Aeronautica Ho già comunicato, nei telegrammi 453-54 del 13 novembre, quanto, d'accordo col Col. Bonomi, e coll'approvazione di Franco, giudico necessario, sia per l'azione massiccia che ci si propone di compiere, sia per mantenerci all'altezza dei mezzi germanici. Questi, come risulta dall'allegato n. 8, sono imponenti specie come difesa antiaerea ed impianti a terra. - Nella conferenza che ha avuto luogo stamani, 17, col Generale Sperle e col T.Col. Bonomi, si è deciso quanto segue, dal punto di vista organizzativo: a) Il generale manterrà presso Bonomi un suo rappresentante maggiore, atteso da Berlino, che parlerà italiano od, almeno, francese. Bonomi manterrà presso Spede un suo rappresentante, maggiore o capitano anziano, che parli il tedesco (unica lingua conosciuta dallo Spede). -
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVJLE SPAGNOLA (1936- 1939)
Questo ufficiale, che non importa sia pilota, ma che deve essere capace ed intelligente, prego inviarlo al più presto. Egli è, s'intende, a parte di quello da destinare a questa missione. b) Fra Spede e Bonomi saranno stabiliti due collegamenti radio, uno italiano {ci penso io, colle mie stazioni) ed uno tedesco. Gli ufficiali di cui sopra saranno incaricati della rispettiva cifra. c) Occupata Madrid, ognuna delle due aviazioni avrà due o più aeroporti, e due o più campi di manovra. Aeroporti italiani: Siviglia (in solido sei tedeschi per il campo vero e proprio) - Getafe - Barrajae (est-nord-est di Madrid). Aeroporti tedeschi: Siviglia (come sopra) Cuatre Vientos. d) Il comando degli aeroporti basi e campi di manovra sarà esclusivamente italiano o germanico a seconda dei casi. Gli spagnoli potranno in essi esercitare funzioni giurisdizionali su fabbricati e servizi ausiliari loro, ma non avere la direzione del campo. e) Ognuna delle due aviazioni provvederà coi proprii mezzi ai servizi a terra ed alla difesa contraerea dei proprii campi. Per gli aeroporti prossimi a Madrid, molto vicini rra loro, sarà organizzata una difesa contraerea in comune, dislocata in modo da provvedere altresì, o concorrere, alla difesa della capitale, fra i suddetti campi compresa. (È chiaro che Madrid, ottimo obiettivo, sarà sovente bombardata dai rossi). f) Al servizio di avvistamento ad uso dei campi si pr0vvederà, con mezzi proprii, sia singolarmente, sia in solido, a seconda dei casi. Detto servizio, per la zona di Madrid, sarà organizzato in modo da servire anche per la capitale (avvistamento, non allarme, cui penseranno, in città, gli spagnoli). g) Si cercherà di ottenere dagli spagnoli un servizio di avvistamento lontano, presentando loro un programma, e, se Jel caso, procurando loro mezzi materiali. Ma non c'è da fare molto assegnamento su tale servizio, ragione per cui, occorrerà probabilmente provvedere, almeno in alcune direzioni, da parte italo-germanic,a, a posti forniti di mezzi radio. - I mezzi aeronautici che si giudicano necessari per noi (già richiesti coi telegrammi 453-54, di cui sopra) sono: - 12 Romeo 41, oppure Breda 65 - 6 BR. 20, oppure S.79, più la riserva giudicata sufficiente per mantenere in linea detti 6 apparecchi (il tutto, con equipaggi completi).
DOCUMENTi
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Occorrono inoltre: il personale di servizio a terra corrispondente ai mezzi e campi che si avranno - personale e mezzi fotografici ecc. ecc., ed i mezzi di illuminazione per un campo. - I mezzi di difesa contraerea che si giudicano necessari per il compimento del programma di cui sopra (vedi telegrammi sopra indicati) sono: - 4 batterie di cannoni contraerei - 4 batterie di mitragliatrici contraeree da 20 mm. (tutto completo di personale, materiali e munizioni) - reparti di proiettori, mezzi di ascolto, di avvistamento e di trasmissione, completi di personale, corrispondenti. - Il fabbisogno mensile di bombe, è calcolato come segue: - bombe da 250 Kg.: 500 - bombe da 100 Kg.: 2.000 - bombe da 50 Kg.: 2.000 - bombe da 12 Kg.: 15.000 - spezzoni da 2 Kg.: 25.000 - bombe incendiarie da 2 Kg.: 5.000 - bombe incendiarie da 20 Kg.: J.000 - bombe mine per i Dornier: 700. È da notare che sono comprese in questi quantitativi cmche le bombe richieste, per uso suo, dall'aviazione spagnola. A fine di ogni mese si richiederebbe solo la differenza fra le cifre suddette e le rimanenze. - Infine, per le Baleari, Franco chiede: - 3 apparecchi terrestri da bombardamento, con equipaggi; - 3 idrovolanti da bombardamento, senza equipaggi; - 3 apparecchi da caccia, con equipaggi.
7°) Uniforme I reparti italiani dell'esercito, ed il nostro personale aeronautico hanno ora l'uniforme del «Tercio». I gruppi isolati (nuclei istruttori - radiotelegrafisti - ecc.) portano un vestito civile, per lo più sportivo. Si è constatato che, in azione specialmente, l'identità di vestiario cogli spagnoli porta a qualche inconvenien te, non potendosi riconoscere subito il proprio personale. Crederei perciò conveniente di adottare, almeno per il personale dell'esercito e per il personale aeronautico di servizio a terra (gli avia-
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GU ERRA ClVlLE SPAGNOLA (I 936 - 1939)
tori, in azione, sono in casco, e non hanno questa necessità), un segno di riconoscimento sicuro consistente nel «basco» grigio verde (i tedeschi lo hanno bleu scuro - le truppe da montagna spagnole kaki - i requetés rosso).
8°) Trattamento economico - È già stato stabilito di corrispondere al nostro personale l'indennità di missione all'estero, e gli assegni ordinari d'Ital .ia, considerando in più ciò che corrispondono gli spagnoJ i. Queste ultime corrispondenze variano da posto a :i:,osto (dato il discreto disordine di qui). In genere consistono negli stipendi e paghe ordinarie spagnole, e nel vitto. - Alla missione e personale isolato italiano e germanico si era stabilito di corrispondere, oltre agli assegni italiani normali, una intlennità uguale (in modo che il personale in parola, dei due paesi, avesse lo stesso trattamento). Ma le indennità tedesche normali sono molto forti, e rappresenterebbero, tradotte in lire col cambio attuale, una cifra elevata. Perciò stimo opportuno ed equo, di fronte ai nostri reparti in linea, che al personale italiano in questione venga usato lo stesso trattamento che quello dei reparti.
9°) Questioni giuridico-amministrative - Il personale militare italiano che è era in Spagna prende parte ad una vera campagna di guerra. Ha sofferto e, certamente, soffrirà perdite. - Occorre provocare dei provvedimenti per riconuscere, a tutti gli effetti, la campagna, le malattie incontrate a causa di essa, le ferite, le mutilazioni e la morte. Ho provveduto a casse di zinco e tumulazione decornsa per i gloriosi caduti, in modo che le loro spoglie possano, a suo tempo, essere trasportate in Patria. - Occorre pure studiare il modo di concedere giuste ricompense a coloro che, sinora in terra ed in aria, e domani sul mare, si sono distinti e si distingueranno in autentici atti di valore. Rep. F-6; h .327 e Rep F-18; b.5
91
DOCUMENTI
Allegato n. 1 al Documento n. 14 NAVI ROSSE E LORO PROBABILE DISLOCAZIONE
Al giorno 14 novembre nb.
«Jaime 1°»
in.
«Cervantes» «Libertad» «Mendez Nunez»
et.
«Ciscar» «Escano» «Gravina» «Miranda» «Antequera» «Vades» «Galiano» «Churruca» «Lepanto» «Luis Diez» «Barcaiztegui» « Velasco» «Lazaja»
smg.
Cl C2
C3
B1 B2 B3
a Cartagena id. id. id.
9 a Cartagcna, 1 nel Cantabrico
disarmato id. id.
' 7 in Mediterraneo, 3 neJ
Cantabrico C4
es C6
Rep. F-18/5-12
B4
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 • 1939)
Allegato n. 2 al Documento n. 14
NOTIZIE SULL'A V/AZIONE ROSSA AEREO PORTI
Sarinena: 10-11 apparecchi Fokker, Breguet, Newport; ne sono stati abbattuti 6 - non si videro più gli altri. Manites ed Albacete: circa 8 S.B. bimotori russi e 4 Potez 54 bimotori. Santa Cruz de Mude la: numero imprecisato di apparecchi da bombardamento. Guadix: da 6 ad 8 aeroplani Vickers tipo inglese, della marina, utilizzati per bombardamento. Andujar: 4 Newport da caccia ed 1 Breguet 19 da l'icognizione. Alca là -Alcovendas: 20 caccia russi IIB bipìani con 4 mitragliatrici.
AEROPORTI PER MONTAGGIO AEREI Albacete - Reus - Puiggerda - Rabassa - Los Alcazares - Alcantarilla.
AERODROMI SCUOLA S. Javier.
BASI IDROVOLANTI Los Alcazares - S. Javier: sembra che non ve ne siano.
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DOCUMENTI
Allegato n. 3 al Documento n. 14 CONSISTENZA APPROSSIMATIVA DELLE FORZE SPAGNOLE DELL'ESE RCITO BIANCO Alla data del 16 novembre (esclu se quelle delle retrovie)
Divisioni
s•
2' Sevilla
Fanteria Cavalleria
Saragozza
Burgos
VALLAOOLID Gruppo Gruppo LaCunaita VALDF.S VARELA
12.500 11.000
6.000
300
1.300
400
1
1/2
1.500
s•
7'
6"
8.500 22.500
9.000
SORIA
4.000 73.500 200
1.400
TOTALE
5.100 3,1/2
1
Batter ie da 70
1
Batterie da 75
16
9
2,1/2
8
7
1
5
48, 1/2
Batterie da I 05
15
7
4,1/2
6
7
2
2
43,1 /2
Batterie da 150
1
Batterie da 155
3
Zappatori
2
1
3
1
1
2
2
12
1.000
350
700
300
300
2.650
100
700
250
4.500
600
Pontieri Servizi
ausiliari Milizie
2.000
600
13.000
13.000
14.500
1.500
150
3.500
1.000
3.500 48.500
Totale: (in cifra tonda): Truppa 74.000 - Milizie 48.000 - Batterie 110 N.B. : Non figurano nello specchio le b atterie adibite a~la difesa dello stretto e del le basi navali del Cantabrico: i pezzi antiaerei: i reparti italo-germanici: le forze antiaeree.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1 936-1 939)
All egato n. 4 al Documento n. 14 MATERIALI FORNITI O CONCESSI ALL'ESERCITO BIANCO (escluse le anni antiaeree che figurano nell'allegato n. 8)
ITALIA
GERMANIA ARMI PORTATILI INDIVIDUALI 20.000 fucili 7,92 MITRAGLIATRICI
40
S. Etiennc
32
Breda
Numero imprecisato: circa 300 10
pi stole mitragli atrici
ARMI ANTICARRO - MORTAI 8
50
pezzi 65/17 con munizionamento anticarro
52
pezzi anticarro da 37 mm.
mortai Brixia ARTIGLIERIE COMUNI
32
pezzi da 65/17 CARRI ARMATI
2
compagnie su 15 carri veloci ciascuna. (3 carri sono lanciafiamme)
1
battaglione carri su due compagnie. Tot. 41 carri
5
carri di riserva
1
compagnia su 15 carri
MEZZI DI COLLEGAMENTO
25
stazioni radio autoportate e campali
47
stazioni radio autoportate e campali
20
centrali telefoniche a 1O linee
2
ricevitori universali
95
DOCUMENTI
70
apparati microtelefonici
375
Km. di cavetto telefonico ecc. ecc.
400
Km. di cavetto telefonico ecc. ecc.
MUNIZIONI (approssim_ativo)
260.000 cartucce per mitragliatrice
37.000.000 cartucce varie
90.000 bombe a mano
20.000 bombe a mano
10.000 granate vuote per pezzi da 105 40.000 colpi circa per 65/17
175.000 granate vuote per pezzi da 75 600
30.000 colpi per mortai Brixia ecc. ecc.
tonn. circa di esplosivo ecc. ecc.
LANCIAFIAMME 35
lanciafiamme grandi
104
lanciafiamme piccoli
MASCHERE 80.000
70.000
VARIE 50.000 elmetti
4.000
50.000 uniformi di tela kaki
500
50.000 farsetti a maglia 50.000 coperte di lana ecc. ecc. PROIETTORI
4
autoportati da 90 cm. (forniti dal R. Esercito)
oggetti o serie di vestiario Kg. di materiale sanitario ecc. ecc.
96
LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 · 1939)
RADIOGONIOMETRI
4
tipo Telefnnken
Allegato n. 5 al Documento n. 14 NAVI BIANCHE E LORO DISLOCAZIONE Al giorno 14 novembre
nb.
«ESPANA»
a Ferrol
in.
«CANARIAS» «BALEARES» «CERVERA»
a Cadice a Ferro! (in allestimento) a Cadice (caldaie che mollano)
et.
«ALSEDO»
a Ferrol (in avarìa)
cannoniere
«CANOVAS» «CANALEJAS»
piroscafi armati
2 pronti 8 in allestimento
Allegato n. 6 al Documento n. 14 APPORTI ITALO GERMANICI ALLA MARINA BIANCA
GERMANIA
ITALIA
SOMMERGIBILI 2
(si parla èella cessione di due sommergibili)
tipo «TOPAZIO»
MAS 2
da 60 tonn tipo non moderno, con 2 tubi lanciasiluri
97
DOCUMENTI
(si parla della prossima cessione di altri 3 MAS più moderni)
ARTIGLIERIE
8
complessi da 100/43, per tiro controaereo e navale
4
pezzi antiaerei da 105
8
pezzi antiaerei da 88
MITRAGLIATRICI 4
mitragliatrici singole da 40/39
12
mi traglia lrici comuni da 13,2 mm.
22
mitragliatrici antiaeree da 20mm.
TELEMETRI 2
per pezzi da 100/43
2
da m. 3
1
per mitragliatrice da 40
1
da m. 1,25
6
da m . 2,70 per batterie costiere da 152
MUNIZIONI
bombe antisommergibili con 12 tramoggie
287
4 .800
colpi a doppio effetto per 100/43
48.000 colpi per mitragliatrice antiaerea da 20 mm.
munizioni per mitragliatrice da 40/39 e 13,2
500
bombe gibili
anti somme r-
500
mine
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
Allegato n. 7 al Documento n. 14
FORMAZIONE AVIAZIONE BIANCA SPAGNOLA BOMBARDAMENTO 12 Yunkers 52 3
Fokker
6
Dornier (a Melilla)
RICOGNIZIONE 9
Heinkel 46
6
R0.37
24 Breguet XIX 6
Breguet XIX (a Melilla)
CACCIA 3
Heinkel 51
Gli elementi di difesa antiaerea sono menzionati nell'allegato n. 8.
Allegato n. 8 al Documento n. 14
AVIAZIONE ITALO-GERMANICA E MEZZI DI DIFESA ANTIAEREA (compresi gli elementi già concessi e tuttavia in viaggio cd escluse le diminuizioni subìte per cause varie)
ITALIA (escluse le Baleari)
GERMANIA
AEROPLANI DA BOMBARDAMENTO 7
S.81
40
Yunkers 5~
99
DOCUMENTI
AEROPLANI DA RICOGNIZIONE E BOMBARDAMENTO LEGGERO
19
R0.37
6
Heinkel 46
9
Heinkel 70
3
Heinkel per ricognizione strategica
AEROPLANI DA CACCIA 52
CR.32
54
Heinkel 51
APPARECCHI VARI 3
idrovolanti
1
gruppo ti pi diversi in esperimento (essenz. «Sturzbomber»)
ELEMENTI DI DIFESA ANTIAEREA E PER GLI IMPIANTI A TERRA
12
mitragliatrici da 20 mm. (cedute agli spagnuoli)
30
mitragliatrici antiaeree da 20 mm.
1
gruppo di 4 batterie antiaeree da 88, con in più 2 pezzi da 37 e 2 da 20 per ogni batteria
4
stazioni radio
2
compagnie proiettori
1
battaglione avvistamento e segnalazione aerei
2
compagnie per serv izio campi Nuclei per servizi metereologici (tot. personale: 4.000 uomini circa) MUNIZIONI E CARBURANTI
... per memoria
100
LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1 936- 1939)
Allegato n. 9 al Documento n. 14 PROMEMORIA CIRCA MEZZINA VALI DA FORNIRE ALLA SPAGNA
A seguito delle considerazioni di cui il foglio n. 375 in data 8 novembre
l. Argomenti del presente promemoria
Il presente promemoria considera la cessione, da parte dell'Italia, delle unità navali che si ritengono necessarie per mettere i nazionali spagnoli in grado di risolvere rapidamente la situazione militare. Non considera la fornitura di armi e di mate riali di allestimento - che non sono precisabili in anticipo - e che dovrebbero seguitare a essere dati man mano, analogamente a quanto fatto finor a, a seconda delle necessità che si ve nissero manifestando, e d elle conseguenti richiest e della Marina spagnola. Le considerazioni che seguono e le proposte che ne derivano sono la conseguenza di precise intese intervenute fra il Capo di S.M. della Marina, Amm. Cervera e il sottoscritto.
2. Compito della Marina nazionale Compito della Marina nazionale è quello di ottener~ il completo controllo delle linee di traffico marittimo che fanno capo alla costa spagnola. Tale controllo ha i seguenti scopi: a) permettere il passaggio dei trasporli militari Marocco - Spagna, b) impedire il traffico di armi diretto ai porti rossi, c) permettere il traffico di armi diretto ai porti bianchi, d) eseguire operazioni costiere contro il litorale rosso.
3. Come finora la Marina nazionale ha svolto il suo compito. Deficienza nella guerra al traffico Come è noto, la Marina bianca è nettamente inferiore, come mezzi, a quella dei rossi.
DOCUME NTI
101
Trascurando i mezzi minori e il Baleares non ancora entrate in servizio, la prima si compone di: 1 nb. 2 il. La seconda comprende: nb 3 il. 11 et. 1
10 smg.
La Marina bianca dispone nel Cantabrice della base di Ferrol, mentre quella rossa ha a sua disposizione solo porti mercantili di Bilbao e qualche altro minore. Per contro nel Mediterraneo - che è quello che impor ta - i rossi dispongono di tutto il littorale, con numerosi porti mercantili, colle basi bem munite di Cartagena e Mahon, mentre i bianchi hanno solo Cadice, limitatamente attrezzato, più il porto minore di Ceuta e qualche altro, nelle Baleari e in Marocco, di nessun valore militare e di poco valore marinaresco. Malgrado tale sia netta superiorità, la flotta rossa, dimostrando deficiente capacità militare da parte dei dirigenti e poco spirito combattivo, si è comportata sinora come si comporterebbe la flotta inferiore, assumendo una attitudine passiva, e rinunziando alle innumerevoli possibilità che avrebbe potuto offrirle il suo naviglio leggero e quello subacqueo. Ciò ha reso posibile alla flotta bianca di disporre del dominio del mare, sia pure più o meno efficacemente contrastato. Ma la esiguità di detta flotta, e soprattutto la sua composizione (3 sole unità maggiori, di cui una lenta e inadatta) non le permette di sfruttare nel dovuto modo detto dominio per il più importante dei suoi scopi, ossia per intercettare il traffico nemico di contrabbando d 'armi. Né permette, per mancanza di m.ezzi, sia esplor ativi c he insidiosi, di agire efficacemente contro la flotta rossa che sfugge il contatto. Canarias e Cervera sono infatti quasi sempre in mare, principalm ente per esercitare la guerra al traffico, ma i risultati finora ottenuti a questo riguardo sono stati ben pochi.
4. Importanza della guerra al traffico L'ampio aiuto finora dato ai rossi dalle nazioni bolsceviche o bolscevizzanti, e quello in grande scala che pare si appresti a dare la Russia, mostrano come anche in questa guerra il punto sostanziale della questione stia nel potere marittimo. Ben diversamente essa si sarebbe svolta se, da parte di coloro
102
LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
che hanno preparato la rivoluzione, si fosse tenuto presente tale aspetto de l conflitto e fosse stata predisposta e ampiamente preparata la partecipazione della Marina. Il conflitto non si risolverà in favore dei bianchi che colla intercettazione dei rifornimenti rossi via mare. Tale intercettazione non potrà essere efficace e definitiva se non sarà compiuta con continuità e con sufficiente larghezza di mezzi adatti. E dovrà inoltre essere garantita, più che dal la immobilizzazione, dalla distruzione, almeno parziale, della flotta rossa.
5. Mezzi che si richiedono Le considerazioni che precedono, definiscono la specie dei mezzi che si ritengono necessari per integrare, agli scopi su riferiti, la consistenza della Marina bianca. Tali m ezzi sono: - Esploratori: per la guerra al traffico (i et. avrebb ero deficiente autonomia a tale scopo); per servizio d'esplorazione; per scorta di incrociatori; per azioni contro et. avversari. - Sommergibili: per azioni offensive contro la flotta rossa, in collaborazione o meno con unità di superficie; per esplorazione; circa impiego nella guerra al traffico e sua forma, ciò dipenderà da considerazioni di carattere politico. - Aerei: per esplorazione marittima. Si ritiene opportuno che tali unità vengano fornite nei quantitativi: - Esploratori: almeno n . 4 (vossibilm ente 6; tanti ne richiederebbe la Marina spagnola, una sezione potrebbe operare saltuarian1ente nel Cantabrico). - Sommergibili: n. 2 (possibilmente 4, onde ottenere, coi due in corso di invio, un totale di due unità sempre in mare). - Aerei da esplorazione: una squadriglia.
6. Personale. Impiego La Marina spagnola fa nolo che non ha attualmente personale sufficiente per completare l'armamento di queste unità. Pertanto: - Gli esploratori dovrebbero venire con equipaggi e Stati Maggiori
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un poco ridotti (sarebbero a suo tempo concretate le modalità di tale riduzione), e al loro arrivo si completerebbero con personale spagnolo. (La sostituzione graduale di tutto o quasi il persona}~ avverrebbe in seguito, man mano che le disponibilità spagnole lo permettessero). - I sommergibili dovrebbero venire con equipaggi e Stato Maggiore al completo. Essi verrebbero man mano sostituiti con elementi spagnoli, previa istruzione. - Gli aerei dovrebbero venire e rimanere col proprio personale (come è degli aerei terrestri qui in servizio), salvo ad aggregarsi qualche ufficiale di marina spagnolo come osservatore. Per le unità fornite dall'Italia propongo che l'impiego sia devoluto alle Autorità spagnole, previa stretta e continuata intesa colla nostra Missione. Esprimo nettamente parere che, finché, parte dell'equipaggio e dello Stato Maggiore sia composto da clementi italiani, il Comandante della unità sia italiano. 7. Elementi da cui derivano le presenti proposte Il presente promemoria ha considerato solo le necessità di carattere militare che si riferiscono ai compiti della Marina nazionale spagnola. Ed ha altresì tenuto presente che, col riconoscimento del Governo bianco e collo spirare dei termini del Trattato di Washington, la fornitura da parte dell'Italia non sembra avere ostacoli di carattere formale. Da tali premesse soltanto sono derivate le proposte di cui sopra, le quali pertanto non hanno preso, né potevano prendere in esame alcuno degli altri molteplici elementi che si riferiscono alla complessa questione delle forniture nel campo navale. Il promemoria non ha, ugualmente, considerato in qual modo questa fornitura debba essere suddivisa fra Italia e Germania, eccedendo ciò dalla competenza di questa Missione, e non essei.do noti tutti gli elementi che, per una maggiore valorizzazione della nostra industria e della nostra marina, possono indurre ad accrescere la nostra quota parte, o al contrario, per altri moviti, a diminui.·la. Quanto sopra è stato comunicato alla Missione tedesca, che non ha avuto nulla da eccepire. Salamanca, lì 13 novembre 1936 IL CAPITANO DI VASCELLO f.to Ferretti Rep. F-18/1-6
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FORZE BIANCHE OPERANTI ATTUALI
Specchio annesso al foglio n. 502 del 16-17 novembre
Esercito
85.000 (esclusa artigl.)
Milizie
48.000
73 .000 5.000 2.600 700 4.500
fanteria cavalleria zappatori pontieri servizi
Totale 133.000
Batterie
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3 da 70 mm. 48 da 75 mm. 43 da 105 mm. 2 da 150 mm. 12 da 155 mm.
+ batterie + batterie
già italiane contraeree + batterie costiere
Aeronautica spagnola Marina: nota Rep. F-6; b .328
21 bombardamento (Junker-Fokker-Dornier) 45 ricognizione (Heinkel-Romeo-Breguet) 3 caccia (Heinkel) + 20 Fiat CR 32 richiesti
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DOCUMENTO N. 15
DA MISSIONE MILITARE ITALIANA IN SPAGNA (M.M.I.S.) - SALAMANCA
N . 572
Salamanca, 22 novembre 1936
AL MINISTERO DELLA GUERRA-SERVIZIO INFORMAZIONI MILITARI ROMA Situazione nel settore: Sigiienza-Toledo (Carta Michelin: 1:400.000) Annessi alla 1 a copia: Carta 1:25.000 di Madrid e dintorni . - Schizzo della zona ad ovest di Madrid (omessi).
- Ho fatto nuovamente percorrere da miei ufficic1.li la zona di Siguenza ed il fronte della Sierra Guadarrama. Le informazioni da essi raccolte, insieme a ciò che constatiamo giornalmente sul fronte di Madrid, permettono di dare un'idea di assieme della situazione sull'intero fronte Sigiienza-Toledo. Coll'occasione riassumo le operazioni sinora svoltesi dinanzi a Madrid. A) FORZE ROSSE
- Il Comando rosso, dopo il pietoso scacco della strombazzata controffensiva del 29 ottobre, e dopo il contemporaneo fiasco dei tanto decantati mezzi russ i, aveva certamente rinunziato a mantenere la capitale. - Il Governo e l'Ambasciatore sovietico, Rosenberg, se ne sono andati, il Comando si è portato a Tarancon (48 km. ad est di Aranjuez), dove è tuttora, e si è iniziato il ripiegamento delle truppe e delle artiglierie dalle posizioni più lontane, e pertanto più esposte (quell e della Sierra Guadarrama). Le dichiarazioni di personalità politiche, le radio, ed i giornali rossi suonavano, intanto, a morto, spiegando che la conqui~ta di Madrid da parte dei bianchi (conquista che implicitamente ammettevano come fatale) non avrebbe significato la fine della lotta. - Però occorreva guadagnare il tempo necessario alla ritirata delle forze della Sierra e della capitale, e proteggere le vie per cui detta ritirata doveva compiersi.
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Queste vie erano: - una ferroviaria: (Madrid-Aranjuez) - Villacafias - Alcazar de San Juan, e successive diramazioni per Valencia, Barcellona, Alicante, Cartagena, Almeria; - quattro rotabili principali: Somosierra - Guadalajara - Cuenca - Valencia; - Guadarrama (Escorial) - Madrid - Tarancon - Valencia; - (Madrid) - Aranjuez - Albacete - Alicante - Cartagena; - (Madrid) - Aranjuez - Valdepefias - Linares. - A tale scopo occorreva trattenere o quanto meno rallentare per un certo numero di giorni le due branche del la morsa bianca che andavano stringendosi su Madrid (da sud-ovest la più potente e decisa; da nord-est - Sigiienza - la minore). Pertanto, mentre si iniziava il ripiegamento dalla Sierra e !o sgombero di diversi elementi dalla capitale: - vennero mantenute, coll'ordine di resistere alcun giorni, le forze della zona Escorial, e del fronte di Guadalajara; - vennero occupati coi migliori elementi disponibili i sobborghi di Madrid, della riva destra del Manzanares; - vennero sferrati contrattacchi (decisi probabilmente negli ordini, ma fiacchi nell'esecuzione) contro i fianchi delle truppe bianche agenti da sud-ovest su Madrid, e particolarmente sul loro fianco destro, per impedire loro di tagliare la rotabile Madrid-Tarancon, che era l'unica via di defluenza dalla capitale verso la ferrovia e tre delle quattro rotabili sopra menzionate (il raccordo dirett9 Madrid-Aranjuez essendo già tagliato). - Di più il comando rosso non cercava. Senonché, come ho detto nel mio foglio n. 502 del 16-17 corrente, la resistenza delle forze di Madrid si è rilevata così efficiente da arrestare le forze bianche attaccanti, superiori alle rosse sotto tanti punti di vista, ma relativamente poco numerose, scarse di riserve, ed operanti con sistemi ottimi sino allora, ma poco appropriati alla espugnazione di una grande città che si difenda. Allora il Governo ed i comandanti avversari, non credendo quasi ai loro occhi, cambiarono divisamenti, e decisero di giuocare la carta della difesa della capitale. In conseguenza: - sospesero il ripiegamento delle truppe della Sierra;
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- fermarono e misero in posizione, a Madrid, le artiglierie che vi erano affluite, in ritirata, dalla Sierra stessa; - ordinarono il mantenimento delle posizioni a tutte le truppe del settore; - iniziarono un movimento in senso inverso di quello già cominciato, ossia fecero affluire rinforzi da tergo su Madrid. (Detti rinforzi - costituiti in gran parte di volontari stranieri giungono in ferrovia a Villaca:iias - a sud di Aranjuez - donde proseguono in autocarro per Lillo - Tarancon - Madrid). - Allo stato attuale delle cose le forze rosse del settore considerato, incalcolabili come entità, possono raggrupparsi come segue: a) Forze a difesa della capitale. Accresciute ogni giorno materialmente dai rinforzi di cui sopra. Migliorate, evidentemente, come morale, man mano che la resistenza si prolunga - tuttora incapaci di efficace azione controffensiva. (Della loro dislocazione dico in seguito, parlando dei bianchi). b) Forze di Guadalajara. Incaricate di coprire detta città, per cui passa la rotabile da Somosierra e da Madrid su Cuenca-Valencia (ultima via di eventuale ritirata qualora i bianchi tagliassero quella Madrid-Tarancon). Dette forze non hanno mai subìto diminuzione. Resistono, non molto tenacemente, all'altezza di JaC:.raque, ai nazionalisti avanzanti verso Guadalajara per la rotabile da Almazan, e per quella di Alcolea del Pinar. Hanno rafforzato potentemente la zona prossima a Guadalajara, dal Rio Henares, per Tortola e Valdenoches, a Centenera, dove si preparano, evidentemente, ad opporre una più decisa resistenza. c) Forze della Sierra. Mantengono per lo più le posizioni primitive (hanno perso alcuni tratti di cresta, specie ad ovest del Passo di Guadarrama). Invariate, dopo un'iniziale diminuizione, come fanterie, e diminuite considerevolmente come artiglierie (da metà a 2/3, secondo i posti). Di contegno passivo, in attesa, dicono i prigionieri, che si sviluppi la «controffensiva rossa, che ha già raggiunto Talavera! » Di morale non molto elevato, come dimostrano le diserzioni di «miliziani», le prime del genere.
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Impossibilitate, ammesso e non concesso che vi pensassero, ad azioni controffensive, dalla abbondante nevicata di questi giorni. d) Forze della zona Escorial. Nelle condizioni delle precedenti, ma più salde di morale, perché composte di elementi migliori. Tengono il terreno montuoso ad est di Peguerinos (località che non appartiene a nessuno), di S. Maria de la Alameda, e di Zarzolejo, e le alture di riva destra dell' Arroyo Moraleja. Il nucleo principale di dette forze (3.000 u. circa) è nella località dell'Escorial, fortemente sistemata a difesa. e) Forze della linea Jarama-Tajo. Queste forze sono disseminate, per lo più a piccoli nuclei, lungo il Jarama (dalla confluenza dell'Henares ad Aranjuez) e lungo il Tajo, da Aranjuez, al Puente del Arzobispo (sud-ovest di Talavera). Sono un pò staccate dal fiume in corrispondenza di Toledo, dove i bianchi tengono una testa di ponte. Non hanno altra consistenza che quella di un servizio di sicurezza, tranne ad Aranjuez dove è segnalato, da parecchio tempo, un concentramento di qualche migliaio di uomini, con artiglieria. B) FORZE BIANCHE
- Inizialmente il Comando bianco aveva in mente di avanzare su Madrid da tutte le parti, ossia da Talavera-Toledo, dalla Sierra, e da Sigiienza. - Ma disponeva ovunque solo di un velo di truppe, e non aveva riserve di sorta; ragione per cui, se avesse portato ad effetto un tale divisamento, l'avanzata sarebbe stata fermata rapidamente su tutto il fronte. Sulla Sierra, poi, data la scarsità delle truppe bianche ivi esistenti, la circostanza che le truppe rosse vi erano rafforzate - con molte artiglierie- da mesi, e dato il terreno (proibitivo, fuori strada, per reparti sprovvisti di salmerie) l'avanzata non avrebbe potuto avere neppure un inizio. - Successivamente si è pensato di agire su Madrid soltanto da sud-ovet e da nord-est (ossia da Talavera-Toledo e da Sieguenza) senza operare dalla Sierra (traendone anzi rinforzi a profitto delle truppe operanti). Ma, raggiunte determinate linee, si sarebbe da queste fronteggiata Madrid, mentre, con due conversioni verso nord, si sarebbero prese alle spalle le truppe rosse della Sierra, per liquidarle, e riprendere, poi, l'attacco sulla capitale.
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Insufficienza di forze e la convinzione (poi confermata dai fatti) che dette ultime truppe rosse sarebbero state costrette a ritirarsi spontaneamente quando Madrid fosse stata minacciata da vicino, fecero rinunciare alle suddette conversioni, ed adottare l'idea di muovere direttamente sulla capitale dalle due direzioni anzidette. - Infine, persistendo la cronica deficienza di fode, e volendo, a qualsiasi costo, costituire una qualche riserva a tergo della principale delle due ali marcianti (quella da ovest), non ci si è trovati in condizione di rafforzare convenientemente l'altra ala (Sigiienza). - Ciò posto, abbiamo avuto: a) Un'ala marciante (Generale Varela), costituita dalle migliori truppe, rafforzata dai mezzi italiani e tedeschi, sostenuta dalla massa dell'aeronautica, muovente direttamente da sud-ovest su Madrid. Questa massa, non molto forte (non più di 10.000 in linea), seguita da riserve man mano crescenti, ma mai sufficienti, aveva il fianco destro sempre più scoperto, e ad un certo momenlo, cominciò ad avere scoperto anche il sinistro. La necessità di coprirli, sia pure debolmente, neutralizzava in parte l'anzidetto aumento delle riserve. b) Un'altra ala marciante (colonna Sigiienza), muovente da Guadalajara, avente forze sufficienti a creare un certo diversivo, ma insufficienti per rappresentare una vera minaccia. c) Truppe schierate sulla Sierra Guadarrama in atteggiamento difensivo, salvo in corrispondenza dell'Escorial, dove si è voluto esercitare, in pura perdita, una certa pressione offensiva, con forze insufficienti (una parte delle quali sarebbe stata molto più utilmente impiegata a sostegno diretto delle truppe Varela). - Queste ultime, come noto, in successive operazipni alla coloniale, sorpassando con relativa facilità numerose linee cU buone trincee, hanno avanzato sino ai sobborghi di Madrid. Sarebbero state più volte in condizione di sfruttare il loro successo, se avessero avuto ad immediata portata riserve sufficienti. Ma quelle che avevano erano appena bastanti a sostituire le truppe più provate, o più stanche e, d'altra parte, anche se tali riserve fossero esistite, è dubbio che sarebbero state impiegate per sfruttare a fondo il successo, non essendo tale impiego nella mentalità di questa gente. Per essa la località che costituisce l'obiettivo della giornata (non si concepiscono qui altri obiettivi) è fine a se stessa. Raggiuntala, la si sfrutta per vivervi e per alloggiarvisi, a ridosso di un velo di pattu-
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glie, come si fa per i «punti d'acqua» nella guerra coloniale. E la notte, come succede anche nel campo avversario, è fatta per dormire! Infine, per scavalcamenti, schieramenti successivi di artiglierie, e simili, ci vogliono ben altri S.M. che quelli di qui. - Comunque, avendo il nemico sempre ceduto, non avendo egli mai neppure accennato a sfruttare le sue possibilità di manovra sui fianchi e tergo nazionalisti, ed ammettendo i suoi auguri pubblicamente la prossima caduta della capitale, non vi era nessuna seria ragione di credere che i sistemi sino allora redditizi non fossero per esserlo anche ulteriormente. - E così le truppe Varela si sono presentate dinnanzi a Madrid frontalmente, con schieramento uniforme, ed agendo per colonne (per quanto ormai, per ragioni di naturale convergenza, esse fossero quasi a contatto fra loro). Si accesero nei sobborghi furiosi combattimenti spezzettati, si fecero - a duro prezzo - alcuni progressi, e poi stop! - Il Comando si è reso abbastanza rapidam ente conto della situazione e delle sue conseguenti necessità. Ed ha ordinalo, come noto, di soprassedere all'attacco sul fronte più ostico (perimetro sudovest), per addensare le truppe sul fronte meno ostico (Real Casa de Campo), al quale venivano avviati, intanto, alcuni rinforzi da tergo. Non solo, ma disponeva che l'attacco fosse compiutu con modalità più consone alle necessità. - Dopo il periodo di preparazione necessario l'attacco venne sferrato, ma (per innata incapacità tecnico-organizzativa) incùndizioni tali da rispondere ben poco agli ordini emanati ed alle disposizioni sulla carta preventivate. Il primo tentativo fallì. Un secondo tentativo permise il passaggio del Manzanares in corrispondenza deila Real Casa de Campo, e l'occupazione della «Città Universitaria» e di qualche importante edificio a contatto immediato del blocco vero e proprio deJla città. Poi altro periodo di sussulti locali, e quindi di nuovo stop! - Questo è, il punto a cui stiamo oggi, 22 novembre. - La linea raggiunta dalle truppe bianche e dallt. truppe rosse, dinnanzi a Madrid appare dalla carta 1:25.000 e daJlo schizzo, allegati. In sostanza: a) I bianchi mantengono un fronte statico, o quasi, in corrispondenza al perimetro sud-ovest della città, sulla destra del Manzanares. I rossi li fronteggiano da vicino.
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b) I bianchi hanno una massa operante, in corrispondenza del perimetro nord-ovest della città, a cavallo del Manzanares, colla maggior parte della fanteria ed una porzione delle batterie sulla riva sinistra (zona della «Città Universitaria») e col resto nella Real Casa de Campo. Le comunicazioni fra le due aliquote anzidette è rappresentata da due ponti di circostanza. ' I rossi (rappresentati specialmente da volontari stranieri) sono asserragliati nei caseggiati di riva sinistra, adiacenti da sud e da est alle zone della «Città Universitaria», dove resistono tenacemente, e donde sferrano ogni tanto, senza successo, dei contrattacchi. Sicché la massa operante bianca segna attualmente il passo. c) I bianchi proteggono il loro fianco destro avanzato, mediante l'occupazione dell'altura di Cerro de Los Angeles, e con alcuni squadroni di cavalleria, situati fra Villaverde ed il Manzanares. Proteggono il resto del loro fianco d es tro con piccoli nuclei, man mano più radi, sino a Toledo, dove ham10 un presidio abbastanza consistente, ed una testa di ponte, sulla sinistra del Tajo. Di lì in poi, sino al Puente dell'Arzobispo, tengono il Tajo con scarsi nuclei, eccetto a Talavera de la Reina dove sta, a guardia del Comando della 7 a Divisione, un presidio. I rossi sono, su detta linea, press'a poco nelle stesse condizioni, ossia: hanno forze di qualche consistenza in corrispondenza di Vallecas e ad Aranjuez, e quasi nulla altrove. Quelle di Vallecas abbozzano ogni tanto qualche attacco: le rimanenti non danno segno di vita. d) I bianchi proteggono il fianco sinistro della loro massa operante con truppe che guerniscono, fronte a nord, ed a nord-ovest la zona della Real Casa de Campo. E guardano, con piccoli presidii, dislocati a Campiamento, Alcorcon, Villaviciosa, Bmnete, Quijorna, Navalgamella e Fresnedilla, il terreno intercedente fra le truppe del fronte Madrid e la destra di queJ le fronteggianti l'Escorial. I rossi tengono con forze piuttosto ingenti (pare l'intera 3a brigata mista: 4 battaglioni ed ammenicoli) la zona di Aravaca, Humera e Pozuelo di Alorcon. Di lì all'Escorial hanno anch'essi piccoli presidi, nelle varie località.
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C) CONSIDERAZIONI
- Attualmente lo sforzo principale è esercitato dalle due parti in corrispondenza di Madrid. Il rimanente del fronte, da Madrid all'Escorial, e da Madrid sino · al Tajo, è, dalle due parti, quasi sguarnito di forze, e sostanzialmente passivo. Ognuno de due partiti, decisi - l'uno - ad occupare e - l'altro - a difendere la capitale, si limita a guardarsi , o meglio, ad osservarsi i fianchi, sen za nulla intraprendere a danno di quelli avversari. - Ma se si ossenrano le posizioni reciproch e si constata subito che le forze bianche, protese su Madrid, sono virtualmente avvolte dalle forze avversarie. Lo sono in dettaglio, specie a sinistra, nei pressi di Madrid, n ella Real Casa de Campo, dove le truppe a protezione del fianco sono a ridosso di qu elle ope ranti, ed alcune volgono persino ad esse il tergo, e dove la grande rotabile da Alcorcon è quasi sotto il tiro di fucile dei rossi trincerati a sud-ovest di Humera. E lo risultano in complesso, insinuate come sono fra la linea rossa Madrid-Escorial e la linea ros sa Madrid-Aranjuez-Tajo. Esistono anzi, da questo punto di vista, situazioni di dettaglio paradossali, come quella del ponte sull'Albe rche immediatamente ad est di Talavera (per cui transitano tutti i convogli diretti a Madrid), che, di notte, è sovente fatto segno a fucilate da parte di nuclei rossi situati in corrispondenza, oltre Tajo! - Se i bianchi avessero avuto di fronte un altro avversario, non avrebbero mai potuto mettersi, senza gravi conseguenze, in una situazione di questo genere, né, una volta messivisi, sos~enervisi. Siccome, però, l'avversario non era, e non è tuttora, capace di reagi re offensivamente, l'ardimento dei bianchi non ha dato, né dà, luogo a preoccupazioni (non si deve, infatti, tener conto di ciò che un nemico X potrebbe fare, bensì di ciò che il nemico che si ha effettivamente di fronte può realmente fare). - Ma non potrebbe questo nemico fare domani ciò che non ha fatto sinora, e che non fa oggi? Qui sta la questione. Situazioni di questo genere possono permanere, senza pericolo, sinché si mantiene in avanti una tale pressione da attirarvi, come in un corpo duramente colpito, il sangue, che vi affluisce in copia sguarnendo quasi il resto dell'organismo. Se la pressione invece si affievolisce, o cessa, l'avversario rima-
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ne libero dei suoi movimenti, e, rialzatosi anche di morale, può indursi a sfruttare occasioni prima trascurate. - Basterebbe perciò tale considerazione, anche se uon ve ne fossero altre, ad imporre ai bianchi di proseguire energicamente le loro operazioni su Madrid. Ed effettivamente è tale l'intendimento del ComanJo, e tale l'orientamento delle truppe, anche di quelle in linea, anche di quelle più stanche e provate. «Madrid si deve occupare e si occupe rà, costi quel che costi», dicono comandi e gregarii. L'operazione sarà ripresa a fondo non appena siano a piè d'opera i rinforzi già annunciati (11 battaglioni tratti dal rimant..nte del fronte - 18 battaglioni di nuova formazione, provenienti dal Marocco). Due saranno, salvo imprevisti, le direttive di attacco: una massa, sfruttando il successo parziale sinora ottenuto, muove1 ·à dalla zona della «Città Universitaria» verso sud-est. L'altra, d'ala destra, muoverà da Villaverde su Vallecas, col compito di tagliare l'importantissima rotabile Madrid-Tarani.:on, e di puntare quindi sulla città da sud e sud-est. - Quest'ultima operazione non è stata tentata prima per due ragioni: 1 °) Non esistevano forze sufficienti per agire sulla città da ovest (per fissarvi almeno le forze avversarie) e per compiere contemporaneamente tale operazione per la destra, nel vuoto. 2°) Il Generale Franco voleva lasciare libera la via di ritirata all'avversario, nella persuasione che esso, non trovandosi chiuso nella capitale, non si sarebbe indotto a difende rla. - Si potrebbe, eventualmente chiedersi perché il Comando spagnolo non abbia fatto affluire prima sul posto, impiegandole senz'altro, quelle riserve che fa ora affluire. La risposta è duplice: Le riserve attuali sono in gran parte di recentissima formazione: gli uomini c'erano, ma erano in attesa di addestramento, equipaggiamento, armamento. E, d'altra parte, per quanto concerne battaglioni preesistenti, non si dimentichi che questa gente non è abituata a prevedere, ritiene di essere composta di genii strategici e tattici, e non si decide a provvedere effettivamente che dinnanzi ai fatti . - Gli attacchi in questione dovrebbero essere compiuti con quelle modalità, extra coloniali, che abbiamo più volte suggerito, e che tan-
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to Franco quanto il suo S.M. hanno perfettamente ammesso essere indispensabili, ed hanno ordinato. Speriamo che i sottordini, aiutati dai delegati personali di Franco, le applichino, sulla carta e nella realtà. Ma se lo faranno sarà a malincuore, perché, malgrado tutto, rimangono attaccati ai metodi usati nel Marocco, tanto che Varela, per molto tempo, rifiutava quasi i rinforzi! - Mentre si svolgeranno le operazioni in parola, il fronte del perimetro sud-ovest della capitale eserciterà una pressione sull'avversario di fronte - le truppe provenienti da Sigiienza cc,ntinueranno la loro azione su Guadalajara - le truppe della Sierra cserciteram10 anch'esse una pressione (non enorme, dati i loro effettivi, i loro mezzi e l'abbondante neve). Una novità su tale ultimo settore è un'operazione ad est del passo di Somosierra, condotta da El Vado su Torrelaguna, per prendere sul tergo i rossi fronteggianti Somosierra. - Intanto corrono voci di movimenti rossi dalle pr0vince orientali verso ovest, come se preparassero un'azione in direzione di Merida. Queste voci sono corse più volte, e non sono mai state confermate dai fatti. Un'operazione del tipo sarebbe evidentemente possibile, in genere. Ma, per il momento almeno, non credo che i rossi possano intraprenderla, perché non hanno truppe organizzate, solide, e tagliate ai vasti movimenti, e così numerose da potere contemporaneamente difendere tenacemente Madrid, e svolgere un'importante controffensiva lontana. - Che cosa intenda di fare (messi da parte i noti programmi artificiosi) il Comando spagnolo, dopo la conquista di Madrid, ho già detto. Ma ho già detto anche più volte, e lo ripeto ora, che non credo alla possibilità (occupata la capitale) di una rapida e potente ripresa delle operazioni; e ciò per ragioni d'ordine materiale e morale, anch'esse già prospettate. - Per rendere possibile tale ripresa, per impedire la stabilizzazione del fronte dinnanzi a Madrid (nel caso, che occorrè avere il coraggio di considerare, che gli attacchi in preparazione non riescano), occorre stroncare rapidamente, decisamente ed a fondo l'elemento principale della resistenza morale, e conseguentemente wateriale, dei rossi. Questo elemento è l'appoggio russo. È esso che ha permesso agli avversari, a fine ottobre, la nota, per quanto sfortunata, :..-eazione controffensiva - è esso che ha cambiato l'atteggjamento dell'aviazjone
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rossa - è esso quello che permetterebbe domani, caduta la capitale, la prosecuzione della resistenza - è esso, infine, quello che potrebbe rendere possibili grandi atti controffensivi, sinora impussibili, ed in questo momento ancora, poco probabili. - Se questo appoggio fosse stroncato, i rossi cadrebbero in un marasma ancora maggiore di quello precedente all'inizio di esso, «realizzerebbero» di essere ormai isolati, comprenderebbero di avere irrimediabilmente perduto la partita, ed abbasserebbero le armi. E se non le abbassassero, sarebbero ugualmente facilmente sopraffatti. - Se detto appoggio non viene stroncato, non per questo saranno le truppe di Franco in pericolo. Manterranno ugualmente le loro posizioni, e potranno, dopo una riorganizzazione invernale, riprendere (siamo realisti, verso la primavera) operazioni offensive. - Ma, evidentemente, non è questo ciò che vogliamo. - Perciò dobbiamo, a mi.o avviso, stmncare l'appoggio russo, agendo sulle vie alle quali esso è indissolubilmente legato, ossia sul traffico marittimo, e sui porti rossi. Rep. F-6/b.328
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DOCUMENTO N. 16
DA M.M.I.S. AL SERVIZIO INFORMAZIONI MILITARI (SIM)- ROMA N. 705
Salamanca, 16 settembre 1936
36 - Franco comunicatomi che qualche giorno fa emissario gove rno Madrid ha avvicinato Mola per sen tire possibilità trattative indeterminate stop Dubitando realtà mandato non erasi data nessuna risposta stop Ha detto Franco che da punto di vista mili~are detta situazione in atto trattative costituirebbero grave errore stop Franco ha assicurato essere assolutamente stesso parere, ma ha vagame nte lasciato capire che eventuali serie trattative, cui peralt10 non credeva, potrebbero essere p rese in cons ide r azione per evitare dis tr uzione capitale et ecatombe popolazione da parte rossi stop.
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DOCUMENTO N. 17 DOCUMENTO N. 17/a
COLLOQUIO ROATTA-FRANCO DEL 16.X.1936 CIRCA IMPORTANTI ARRIVI DI MATERIALI RUSSI
Salamanca, 16 'ottobre 1936 Il Generale Franco mi ha convocato oggi alle ore 16,30. Mi ricevette alle ore 17 e mi trattenne fino alle 17,45, presente il Generale Mola. Dalle ore 16 alle 17 aveva ricevuto il Tenente Colonnello Warlimont, Capo missione tedesca. Il Generale Franco mi disse: Una nave tedesca giunse oggi a Cadice e riferì al Comcindante della base <li S. Fernando, che a Cartagena ha accertato che nef giorni scorsi sono avvenuti importanti sbarchi di materiale, e precisamente: - il S/S «Colfonal» - russo: 50 carri armati con relativo matedale, automezzi, personale, in ragione di 4 uomini per ciascun carro. Al comando di questa unità sono preposti 14 ufficiali russi, ai quali la sera del 14 corrente fu offerto un pranzo ufficiale nel palazzo comunale di Cartagena. Il S/S «Sil »: sbarcò bombe, cartucce. I S/S «Campillo» e «Tramontana»: munizioni da Marsiglia. I S/S «Camp .. .. »: sbarcò in arsenale mitragliatrici e munizioni. I S/S messicano «America»: sbarcò esplosivi. Nel porto altri 10 piroscafi carichi attendevano il turno per lo scarico. Ciò premesso - continuò il Generale Franco - è evidente che l'offensiva diplomatica russa in corso non ha altro scopo giustificare l'appoggio ora palesemente dato, senza nessuna preoccupazione per mantenerlo celato. Gli sbarchi accertati a Cartagena sono d'altra parte in perfetta relazione con insistenti notizie giunte da Madrid nei giorni scorsi, e cioè che si incoraggiavano le milizie rosse a resistere ancora 7 giorni perché in questo frattempo sarebbe avvenuto un «fatto nuovo» tale da assicurare il successo dei rossi. Il «fatto nuovo», secondo il Generale Franco, è l'inizio dell'appoggio aperto, completo, deciso, che la Russia ha deciso di dare al Gover-
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LA PARTECIPAZIONE ITALIA NA ALLA GUERRA CIVILE SPAG NOLA (1936 - 1939)
no di Madrid. Secondo il Generale Franco gli sbarchi verificatisi a Cartagena, e specialmente quello dei carri, rappresentano appunto questo inizio. Del seguito non v'ha dubbio, perché altri piroscafi russi sono in viaggio verso la Spagna. Egli perciò - Generale Franco - ha ormai di /ronle non soltanto la Spagna rossa, ma la Russia. Egli sente, e lo afferma, di combattere una crociata contro il bolscevismo, crociata nella quale gli interessi della Spagna si confondono con gli interessi italiani e tedeschi. Egli pone perciò il problema se non sia il caso di affrontare la cosa nella sua integrità, e dargli a lui, Franco, i mezzi per combattere l'ormai dichiaratosi nemico russo. La Francia rappresenta un pericolo di molto inferiore, perché il controllo parlamentare e della stampa valgono ad ostacolare l'opera del governo. Necessità primordiale per impedire l'appoggio rus~o al governo di Madrid è togliere ai rossi la libera disponibilità dei porti e perciò acquistare il dominio del mare. La flotta nazionalista dispone del «Canarias» e del ,,Cervera»; il primo superiore a qualunque nave avversaria; però mancano sommergibili e caccia-torpediniere. In fondo si tratta sempre di 2 sole navi che ne hanno 7 di Fronte, sia pure con equipaggi dal mc,rale non elevate, e comandanti incapaci, e nel loro intimo simpatizzanti con la causa nazionale. Franco perciò insiste perché gli siano concessi due ~ommergibili e 2 caccia (s'intende metà dall'Italia e metà dalla Germania) per stabilire un equilibrio materiale che consenta di acquistare il dominio del mare, approfittando del più elevato morale. Si tratta però - egli insiste - di una que stione urgente e di importanza capitale dalla quale dipende la vittoria, quindi tutto deve essere adattato alla necessità di poter disporre subito di questi mezzi. In terra, il Generale Franco si preoccupa dei carri russi più pe r gli effetti morali che tali mezzi possono avere che per gli effetti materiali, però egli teme che grave danno ne derivi alle open.zioni su Madrid, perché, se non altro, ciò porta ad un ritardo nella conquista della capi tale. Egli chiede perciò un urgente invio di nuove armi anticarro e di altri carri. Nel cielo, la situazione attualmente assai cattiva per i rossi, è in via di grande miglioramento, perché è certo che un nokvole quantitativo di aerei è giunto o sta per giungere. Risulta che 27 aerei francesi hanno passato la frontiera diretti a Barcellona e che a Barcellona
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stessa ben 51 aerei nuovi sono in montaggio. A Cartagena una nave da guerra tedesca ha visto sul molo idrovolanti che gli parvero russi ed a Bilbao si sta assestando il campo pe r SO aerei russi. Occorre perciò, dice il Generale Franco, riprendere in esame la situazione dell'aviazione e aumentarla ancora, per far fronte alle necessità, e specialmente a quelle future. Il Generale Franco, non nascondendo la sua preoccupazione, che non diminuisce però in lui la fiducia più assoluta ... , prega vivamente che sia tenuto presente il nuovo punto di vista dal quale vanno esaminate le questioni spagnuole, e cioè partendo dal fatto che ormai la Russia dà ai rossi il più ampio appoggio, e che perciò egli si trova di fronte ad una situazione nuova per fronteggiare la quale gli occorre fare ancora appello alla solidarietà dell'Italia e della Germania, alla quale non ha fatto fin qui appello invano. Ho accennato alla possibilità di un colpo di forza per conquistare Madrid prima che i mezzi russi possano entra re in linea, o almeno per una operazione intesa a p erveni re a d Aranjucz e tagliar e effi cacemente i collegamenti di Madrid con il Levante, ed ho indicato che la massa costituita dai carri veloci e artiglieria da 65 mm. autocarrata era particolarmente adatta ad essere im piegata con la cavalleria . Il Generale Franco si interessò alla questione pur dimostrando preferire impiegare i carri contro posizioni fortificate e il Generale Mola espresse dubbi circa la capacità ope rativa della cavalleria sia pure rinforzata dai carri, perché la considera troppo vulnerabile dagli aerei. Ho avuto netta l'impressione che le preoccupazioni per le difficoltà incontrate ad Oviedo spingano il Generale Franco ad una maggiore prudenza nell'operazione su Madrid, e che di fronte al fatto nuovo dell'affluenza di materiali russi, si conti quasi esclusivamente sull'appoggio italo-tedesco, trascurando di ricercare nell'ardito sfruttamento dei mezzi disponibili e non ancora impiegati, un risultato che, come la conquista di Madrid, potrebbe avere grandiose riper cussioni.
DOCUMENTO N. 17/b Salamanca, 16 ottobre 1936 Il Generale Franco mi ha chiamato alle ore 21. Presentatomi, mi ricevette mentre erano con lui l'Ammiraglio Cervera ed il Generale Kindelan.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (I 936 - 1939)
Riferendosi al colloquio avuto nel pomer iggio, espresse il suo vivo desiderio che l'aviazione italiana da Mallorca e possibilmente quella della Sardegna, effettuino bombardamenti nel porto di Cartagena, contro i piroscafi mercantili che trovanzi nel porto stesso. Aggiunse che esistono in Cartagena tre batterie antiaeree piazzate a circa 1 km. dall'Arsenale, una a nord, una a sud, una entro terra, ma che sparano male. Era evidente che il Generale Franco più che altro desiderava un intervento dell'aviazione della Sardegna perché sugge1 ì di usare lo stesso sistema seguito dai francesi quando intervenivano nei combattimenti presso Irun, e cioè di coprire i colori esistenti con una mano di calce. Io, per non prendere impegni, mi limitai a prendere atto assicurando che sarebbe stato segnalato il suo desiderio e che sarebbe stato fatto come sempre tutto il possibile per soddisfarlo. Si passò quindi a parlare di carri veloci e dell e batterie di artiglieria, r estando definito che il tutto sarebbe stato avvialo a Talavera a disposizione del Generale Varela con i I quale io devu metlermi a contatto per dare tutti gli schiarimenti circa l 'impiego e facilitarlo.
DOCUMENTO N. 17/c
DA MISSIONE MILITARE ITALIANA IN SPAGNA A S.l.M. - ROMA
N. da 165 a 171 (urgentissimo) Salamanca, 17 ottobr<! 1936, ore 22 Generale Franco comunica che sono sbarcati Cartagena da nave russa «Colfonyz» (?) 50 carri armati russi con ufficiali truppa et da altre tre navi mitragliatrici munizioni esplosivi. IO piroscafi attendono turno !>carico ed altre navi russe sono attese. 27 aeroplani francesi sono giunti Barcellona dove sono montaggio altri 50 apparecchi. Idrovolanti, probabilmente russi, sono Cartagena et in preparazione Bilbao campo per 50 apparecchi rus~i. Infine risulta che Comando Madrid ha avvertito proprie truppe che in questi giorni sarebbe accaduto fatto nuovo tale da capovolgere situazione.
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Notizie cui sopra, riguardanti Cartagena, provengono da nave da guerra tedesca che si trova in quel porto et che le ha comunicate anche a Guido. Sono perciò da ritenersi sicure. Franco est convinto che fatto nuovo est rappresentato da suddetti et successivi forti aiuti russi che giudica in immediata relazione con nota sovietica conferenza non intervento. Egli giudica avere ormai di fronte quali aperti avversari russi. Mantiene piena fiducia vittoria finale ma pensa che azione rossa, sia materialmente, sia rialzando morale truppe rosse, ritarderà conquista della capitale et prolungherà notevolmente dura lotta. Perciò, nome crociata comune, egli si rivolge ancora Italia et Germania per aiuto urgente et potente contro nuovo dichiaralo avversario. Di aiuto Francia, si preoccupa assai meno, dati ostacoli et controllo buona parte pubblico ed stampa francese. Conseguenza, Franco chiede prima tutto et subito ... (*) ... per impedire rossi libero approdo porti. (*) Manca una parola nel testo: forse «sottomarini». Et precisamente complessivamente Italia et Germania due sommergibili et due cacciatorpediniere. Data urgenza et fatto che successivamente spagnoli riducono disponibilità equipaggi prùpri est chiaro che dette navi squadra dovranno agire con equipaggi tedeschi. Domandato intervento aviazione Baleari et possibilmente Sardegna contro piroscafi mercantili Cartagena. Risultano ivi tre batterie contraeree che sparano male. Una 1 km. nord arsenale. Una 1 km. sud arsenale. Una retroterra.
Per esercito Franco chiede: 50 mortai fanteria tra leggeri et pesanti, munizioni, un ufficiale et 10 graduati istruttori. 4 sezioni pezzi 47 anticarro. Una compagnia completa carri veloci. Data mgenza impiego, sezioni et compagnia debbono essere complete personale et oggetti servizio generale come per mobilitazione, et possedere aliquote quei mezzi rifornimenti, riparazioni, trasporto che sono previsti in patria presso unità superiori. Per guadagno tempo consiglio oltre tute, uniformi complete panno kaki senza distintivo oppure vestiario sportivo corridori. Credere non occorre armi individuali. Per aviazione. Avendo oltre precedenti proiettili anche notizie possibili arrivi 200 aeroplani Diyestr russi francesi chiede preparare Italia per il caso bisogno due squadriglie caccia et due da bombardamento pesante. Franco ha fatto Guido stessa richiesta meno carri avendone tedeschi già 40 et meno squadriglie.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA C.:IVILE SPAGNOLA (1936-1939)
Ho suggerito Franco azione immediata ardita su Madrid prevenire impiego mezzi russi_ Senza esitazione egli ha affermato orientarsi questo senso_ Intanto prosegue regolarmente avanzata da ovest secondo piano comunicato_ Del resto visita compiuta fronte in questione fino Siguenza mi conferma che unica zana dove bianchi hanno forze sufficienti agire capitale est quella ovest. Inviato Ferraris detta zona per coordinare impiego carri et batterie_ Andrò comando ala operante appena possibile_ Guido messo disposizione immediata Franco suo battaglione carri_ In accordo con Guido stimo dal punto di vista puramente militare indispensabile risolvere questione dominio mare et chiedo se decidiamo concedere nuovi aiuti occorrenti agire presto et con mezzi potenti affinchl Franco conservi attuale iniziativa operazioni. Pregasi accusare ricevuta et darmi al più presto possibile risposta da comunicare Franco. Colli
Rep. F-18; b-46
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DOCUMENTO N. 18
QUESTIONE SPAGNOLA Sintesi attività S.l.M.
Il 26 agosto u.s. alle ore 11 S.E. Ciano, presente Capo Gabinetto De Peppo - informava generale Roatta che, in seguito ad ordini di S.E. il Capo del Governo, erano stati presi accordi col Reich per l'invio presso generale Franco di una missione italiana ed una tedesca, con seguenti analoghi compiti: 1 ° - esaminare possibilità et proposte per appoggio dei nazionalisti da parte delle forze armate (forniture di materiale bellico e personale); 2° - consigliare il Comando Superiore Spagnolo sull't;ventuale sviluppo delle operazioni militari contro i rossi; 3° - garantire interessi rispettive Nazioni nel campo politico, rnilitare ed economico; 4 ° - collaborare in armonico accordo tra le due missioni nelle decisioni conseguenti ai tre punti di cui sopra. TI 28 stesso mese Capo S.I.M. prendeva contatti con Ammiraglio Canaris (capo S.I. tedesco) per dettagliati accordi circa sviluppo attività delle due missioni. Il 1° settembre il generale Roatta partiva per la Spagna, via Tangeri, con i seguenti ufficiali costituenti nostra missione: Ten.Colonnello di S.M. Faldella Emilio (capo missione) I Capitano alpini Sirombo Carlo (uff. addetto) Contemporaneamente in rappresentanza Germania partivano: Teo.Col. di S.M. Warlimont (capo missione) Ten. di Vasc. Lucan (uff. addetto). Per conto nostro Ten.Col. A.A. Bonomi, già sul posto, si sarebbe aggiunto alla missione per tutto ciò che potesse riguardare attività aerea. Il 6 settembre il generale Roatta con le due missioni prendeva contatti a Caceras con generale Franco accolti con particolare simpatia. Capo S.I.M., in analogia alle istruzioni date da govano Reich a propria missione, provvedeva ad accreditare presso generale Franco nostri ufficiali e disponeva senz'altro che nostri elementi R. Esercito e R. Aeronautica agenti in Spagna si considerassero alle dirette di-
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LA PARTECIPAZIONE lTALIANA ALLA GUERRA ClVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
pendenze del Ten.Col. Faldella per qualsiasi notizia e richiesta. Escludeva naturalmente gli elementi delle Baleari, che dovevano agire staccati, e quelli della R. Marina, non risultando prevedibile loro impiego, su terra ferma. Da questo momento S.I.M. organo coordinatore di tutte le attività della nostra missione, è stato sempre in collegamento con missione stessa. Informazioni da questa pervenute sullo sviluppo delle operazioni militari e degli avvenimenti politici e sociali, nonché le varie richieste di materiali e personale, sono state immediata:i;nente comunicate alle Autorità interessate, ed in particolare a S.E. il Ministro Esteri (tramite Suo Capo Gabinetto). L'invio di materiale è stato ed è tuttora effettuato nel più breve tempo possibile, mercè vivo interessamento dei ministeri Esteri, Marina ed Aeronautica e con la fattiva collaborazione dell'Arsenale Marittimo della Spezia (confronta elenco allegato n. 1). Nel campo militare operativo delle forze nazionaliste si è rilevato notevoìe impulso per i consigli, bene accetti dal generale Franco da parte delle due missioni (unicità di comando, costituzione adeguata riserva e sfruttamento successo, impiego aviazione a massa, ecc.). Il generale Franco ha più volte manifestato a nostra missione sua gratitudine e suo vivo ringraziamento. Da parte S.I.M. è stata particolarmente curata la tempestiva e quotidiana segnalazione a nostra missione, di qualsiasi notizia di carattere politico-militare proveniente da varie fonti. Lavoro minuzioso, controllato, vagliato, ed al quale non è stata estranea l'intelligente collaborazione di nostri addetti militari. In modo particolare è stata seguita la vasta attività svolta da alcuni stati per le ingenti forniture di materiale bellico ai rossi. Anche di tali notizie ne è sempre stata data comunicazione a generale Franco tramite nostra missione. Il 22 settembre Capo S.I.M. rientrava in sede dopo avere eseguita rapida ricognizione nel Marocco Spagnolo sulla cui situazione politicomilitare informava telegraficamente, completando notizie con relazione dettaglilata compilata sul posto. 1 Capo S.I.M. a suo ritorno ha immediatamente riferito a S.E. il Sottosegretario di Stato alla Guerra ed ha avuto contatti con Ministero Esteri, Aeronautica e Marina, sempre a scopo di coordinamento della futura attività del la missione stessa. Capo S.I.M. ha inoltre prospettato possibilità scambio prodotti con governo spagnolo. Un primo carico di rame «blister » e di «cascara de cobre», è stato caricato sul piroscafo «Aniene» (100 tonnellate
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DOCUMENTT
«Blister» e 1.000 di «cascara de cobre») già scaricate porto Livorno. Su piroscafo «Città Bengasi » saranno caricate 3.000 tonnellate pirite. Sono in corso accordi per scambio di altri prodotti: acciaio, ferro, piombo, stagno, olio d'olive, pesce secco e marinato, pelli ecc .. In considerazione che missione tedesca è stata ultimamente portata ad otto ufficiali, Capo S.I.M. ha richiesto a R. Marina un ufficiale (Comandante Ferretti) che già trovasi presso missione.
Allegato n. 1 al Documento n. 18
MATERIALI SPEDITI - IN CORSO DI SPEDIZIONE - IN CORSO DI APPRONTAMENTO PER LA SPAGNA SPEDIZIONI DEL 7 AGOSTO E 3 SETTEMBRE
Per conto Ministero Guerra: 12 mitragliere da 20 mod. 35 con 96.000 colpi; 20.000 maschere antigas; 5 carri veloci con equipaggio ed armamento; 100.000 cartucce per mitragliatrici mod. 35; 70.000 bombe a mano; 40 mitragliatrici Saint Etienne con 100.000 cartucce; 32 mitragliatrici con 160.000 cartucce; 5 tonnellate e 1/2 di polvere bianca da Mauser;
Personale: Ufficiali .......................... . .. n. 2 Sottufficiali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . n . Truppa ................... .. . ...... . n. 37 (compresi 1 capomanipòlo e 26 militi M .V.S.M.)
126
LA PARTECIPAZIONE ITAUANA ALLA GU ERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
Per conto Ministero Aeronautica : 1° - Apparecchi completi:
Aeroplani da bombardamento Idrovolanti da bombardamento Aeroplani da caccia Idrovolanti da caccia Aeroplani da caccia Idrovolanti
S.81 S.55 CR.32 M.41 R0.37 CANT.Z.501
n.
»
18 1 36 3 10 1
Totale
Il.
69
A. 20 R.A. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A. 30 R.A. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A. 1.25 R.C. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A. 750 R.C. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
n.
1
» »
4 S
»
1
Totale
n.
11
Bombe da kg. 250 ......... .... ......... . .. . . Bombe da kg. 100 (mina) ...... ........... . .. . Bombe da kg. 100 (torpedine) ....... .... .. ... . Bombe da kg. 50 (torpedine) . ....... . .. .. .. . . Bombe da kg. 20 ......... ....... .... .... .. . Bombe da kg. 12 . ....... .. . ............... . Bombe da kg. 2 (spezzoni) .. . .. . . . .. . ...... . Bombette da kg. 2 (incendiarie) . . ... . .... .. .. . Cartucce per mitragliatrice 7,7 (ordinarie) Cartucce per mitragliatrice 7,7 (perforanti) Cartucce per mitragliatrice 7,7 (traccianti)
Il.
180 800 3.500 1.750 500 1.200 64.000 100.000 430.000 91.000 60.000
)}
))
» ))
2° - Motori di riserva:
- -- --
3° - Munizioni ed esplosivi:
» )) )}
))
))
» » ))
» »
4° - Carburanti e lubrificanti: Benzina Avio ...... .... . . ..... ... . .. ... . Benzina etilizzata 87 ottani . . . .. .... ..... . Miscela ternaria ................... .... . Ztil Fluyd ....... .... ... ........... .. .. . Olio di ricino ..... ...... . ........ . . . .. . . Oli minerali .. . ... .. .. . . . ..... .. . .... . . .
tonà » » ))
» )}
730 14 141 I.
21 0,700
127
DOCUMENTI
Petrolio . . . .. .. .. . ...... .... .. . .... .. . . Grasso . . .. ......... . .. .. ............. . Benzolo ... ... ...... . . . ... ........ .... . Alcool ............................... .
0,800
tonn.
1 7 7
))
))
))
5° - Parti di ricambio apparecchi e motori, materiali vari di uso gene-
rale e di consumo, attrezzi ed utensili a) nel Continente: - ufficiali . .... ...... . . . . ...... . ....... .. . - sottufficiali .. ......... . ..... . ....... . . . - truppa ................... . ............ . Totale b) alle Baleari: - ufficiali ..... . ..... . ...... ... .. .. ...... . - sottufficiali ..... ....... . . . ........ .. . . . - truppa
n.
31
))
58
))
61
Il.
150
n.
II
»
19 20
))
ToLale
n.
50
TOTALE
Il.
200
SPEDIZIONE DEL 23 SETTEMBRE
Per conto Ministero Guerra: n. 6 pezzi da 65 art. con relativo munizionamento. 8 batterie da montagna 65/17 (32 pezzi) con munizionamento. 10 carri veloci dei quali 3 lanciafiamme. 4 stazioni radiotelegrafiche automobili comprendenti 4 autocarri ed una autovettura. - 1 autoambulanza. Personale: Ufficiali (compreso 1 ufficiale medico) Sottufficiali Truppa Piloti (per e/ R. Aeronautica)
Il. })
))
})
15 45 104
10
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
IN CORSO DI SPEDIZIONE
Per conto Ministero Guerra: - 5 stazioni radio R.S.O.C. 15 watt, complete ciascuna di 3 serie di pile, tre serie di valvole, una serie di parti di ricambio. Portata circa 600 km. - 5 autocarri per trasporto dette stazioni. - 16 stazioni R-3, complete ognuna di 3 serie di pile, 3 serie di valvole; complessivamente di 10 serie parti di ricambio. Porlata circa 18 km. 70 apparati normalizzati tipo G.A. 220 centralini a commutazione circolare a 10 linee. 375 km. di cordoncino telefonico del genio. 4 stazioni fotoelettriche da cm. 90. 50.000 maschere antigas. Rimanenza colpi di artiglieria non potuti inviare con precedente spedizione. - 5.000 granate scariche da 105.
Personale: 1 sottufficiale R.T. (istruttore per stazioni R-3) 1 sottufficiale fotoelettricista (istruttore).
Per conto Ministero Aeronautica: 18 apparecchi completi. Parti ricambio varie per apparecchi e motori. Utensileria per revisione motori. Attrezzi vari.
Per conto Ministero Marina: - 8 complessi da 100/43 del peso totale di tonn. 85 circa (3 colli per ogni compJesso). 4.800 colpi da 100/43 per detti. 4 cannoni mitraglieri da 40/39 singoli con 800 colpi per pezzo, ed 1 telemetro.
per «Canarias»
129
DOCUMENTI
12 mitragliatrici da 13 comuni con 2.000 colpi per arma.
500 bombe antisommergibili con 12 armature. 6 telemetri per batterie da costa da 152 (da m . 2,70 di base - a coincidenza) - Personale: 4 operai montatori.
]
per piccole navi ausiliarie
per difesa Cadice
MATERIALE FORNITO DAL REICH
A tutto il 20 ottobre 1936 Aeroplani: Junker 52 Heinkel 51 Heinkel 46 Heinkel 59 Heinkel 60 Heinkel 50 Heinkel 123
n. )) ))
))
)) ))
))
26
24 46 1 1 1
2
Carburanti: Benzina Olio Glykol Tetraetile di piombo
fusti 1.488 » 170 » 20 kg. 1.100
Personale d'aviazione: Ufficiali Truppa Personale civile
Il.
» ))
39 161 30
Materiale vario: Paracadute Panciotti galleggianti
Il.
96
»
63
130
LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE Sl'AGJIIOLA (1936 - 1939)
Materiale per fanteria: Fucili mod. Gw. 98 Carabine mod. 98 Pistole mod. 08 Pistole mod. Cg. (muniz. 3.060) Pistole mitragliatrici Mitragliatrici M.G. 08/15 Mitragliatrici M.G. 15 Cannoni anticarro 3,7 cm. Cartucce: S.S. S.U.K.
S.M.L. P.M.K.
Winchester caL 44 Proiettili anticarro Maschere per gas Granate a mano Cannocchiali Vestiario Materiale sanitario Esplosivi: Trinitoluolo Trini toluolo Nitrato d'ammoniaca Toluolo Carri armati Carri armati leggeri da 5 tons.
n.
15 90 150 95
))
» ))
10
))
43 12 20 » 144.000 » 549.000 » 549.000 » 405 .000 » 815.000 » 6.000 » 21 .200 » 20.000 » 50 capi 4.000 kg. 500 tons. 70 » 450 30 40 41 n. ))
))
))
))
))
))
22
Materiale contro aerei:
cal. 8,8: Cannoni Carri da trasporto Veicoli vari Granate
cal. 2 cm.: Cannoni (20 + 2 ± 8) Carri da trasporto Granate (38000 + 20000 + 10000 + 24000) a testa blindata
n. ))
» »
))
))
))
))
4 2 18 6.000 30 60 92.000 20.000
131
DOCUMENTI
Personale per detti: Ufficiali Truppa Personale civile (impiegati)
n.
4
})
125
})
3
Mate riale per collegamenti: Stazioni radio autocarrate Apparati radio pesanli a onde lunghe Apparati radio a onde corte Radiogoniometri Fu.G.III Boden (??) Vetture generatrici corren te Cavo Stazione radio pe r sottomarino Stazione trasmittente 100 Wa tt Apparecchi riceventi ogni luugh. unda
Il.
»
8 2
»
1 2
»
19
»
»
6 400 l 2
»
2
»
km. m.
Materiale di riserva: (pezzi ricambio)
per Junke r 52 per Heinkel 51 pe r Hcinkel 46
16 4 6
Mun izioni da lancio: da 500 kg. da 250 kg. da 50 kg. da 10 kg. incendiarie Rep. F-18; b .1
11.
» » » »
12 340 7.260 20.200 36.200
132
LA PARTECIPAZIONE ITAUANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 · 1939)
DOCUMENTO N. 19
MINISTERO DELLA GUERRA - SERVIZIO INFORMAZIONI MILITARI SEZIONE «S»
Roma, 2 novembre 1936
SPECCHIO
Indicante i materi<tli bellici fomiti da varie nadoni agli insorti (bianchi) ed ai governativi (rossi) spagnoli
Note a) Non si hanno dati circa i materiali eventualmente forniti agli insorti dal Portogallo, e circa gli acquisti fatti dagli insorti stessi a mezzo di propri agenti all'estero. b) Nei dati riguardanti gli aiuti ai rossi si sono considerati come attendibili solo quelli forniti dai nostri addetti militari all'estero o da altre fonti di maggiore affidamento. c) Di molte notizie di rifornimenti ai rossi aventi carattere troppo vago (p. es.: «alcune casse di fucili», «un certo quantitativo di munizioni», «casse di aerei smontati», ecc.) non si è tenuto conto, perché impossibile concretàrle in cifre. Pertanto i dati dello specchio riguardanti i rossi si debbono valutare alquanto inferiori alla realtà. d) Nei dati riguardanti materiali italiani sono compresi anche i materiali in corso di approntamento e di spedizione.
Rep. F-6; b.327
Al ,ROSSI,
AI ,BIANCHI, VOCI DEI MATERIALI PIO L\IPORTANTI FORNITI
da Italia
da Germania
da Russia
Totale
da F.ancia
da Belgio
da .'.\lessico
da Jugoslavia
da Polonia
da Cecoslorac. attendibile
Tota le non sicuro
Generale
A) PER ESERCITO CARRI D'ASSALTO ARTIGLIERIE DI VARIO CALIBRO MORTAI D'ASSALTO MITRAGLIATRICI MOTOCARROZZETTE ARM. MITR4GL. FUCILI VARIO TIPO LANCIAFUMME
35 (1) 54 50 72
-
-
41 54
-
284
50
8
188.400 30.000 780.000
104.006
76 108 50 356
50/ 16 52/ 16
-
80.000
58
-
-
280
-
12
-
125 428 30.000
l6 360 -
30 150
-
1.000! so
-
-
6.500 1
75.000
10.000
1.500
lS.000
-
-
-
-
-
2601700 100 10.000
-
8161
20 35.000 -
-
58 64
107 182
l.CXXJ
-
2.665 428 191.500 1
1.()60 100 75.600
-
267.100 l
10.!XXJ
10.()/)/)
38.500
48.500
-
-
-
165 246
-
3.725 j28
* * * MUNIZ[OI\! PER ARTIGLIERJAE MORTAI D'ASSALTO MUNIZIONI PER MITR. E FUCILI BOMBE AMANO ESPLOSI\>1 VARIO TIPO (tonn.)
292406 30./JOO 25.691.800 26.471.800
-
12.000
/0.190.100 75.000
-
-
14 mil. 200.000
-
70.000 550
40,000 1.1»2
110.000 1.642
24 18
-
214 18
3101175
-
-
110 i0.400
30.450
110 100.850
-
-
1.000
500.000 25.000.000 6.500.000 120.000
-
-
-
-
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-
25.000.000 74,690.000 10.000.000 31.955.000 20.000 20.000 12 l.i92 6.790
106.645.000
60.000 15.000.000
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780
10
180
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--
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20.000 8.582
* *. AUTOCARRI VARIO TIPO MOTOCICLETTE
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310
175
485
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• * * VESTIARIO (tonn.) MASCHERE ANTIGAS VIVERI E MEDICINALI
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(1) Di cui tre lanciafiamme. N.B.: Le quantità in corsivo sono quelle sicure e molto attendibili.
-
5.100
8.700
500
-
5.100
9.200
-
14.300
AI , ROSSI,
Al «B[ANCHI, VOCI DEI MATERIALI PIO IMPORTANTI FORNITI
da Italia
da Germania
da Russia
Totale
da Francia
da Belgio
da Messico
da Jugoslaùa
da Polonia
da Cecoslovac. attendibile
To tale non
Generale
sicuro B) PER AVUZIONE
98
82
/80
233 i 45
J/8 i25
-
CARBURANTI E LUBRIFICAKTI (tonn.) 822,500
547
1.369,500
3.420
-
-
AEROPLANI O IDROVOLANTI
-
30
50
409
162
57 1
-
-
-
-
3.420
850
4.270
5~ ! 12
C) PER M.4RIN.4
CANNONI PER ARMA:\IENTO ~AVI
8
f,
16
-
-
-
-
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MITRAGLIERE PER ARMAM. NAVI
/6
-
16
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500
-
500
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2
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2
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·-
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BOMBE TORPEDINI SOTTOMARINI
NOTA: - sono in corsivo i dati attendibili; - non sono in corsivo, oppure al denominatore i dati non sicuri.
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DOCUMENTO N. 20
PRO-MEMORIA DEL CAPO DELLO S.M.R.E. AL MINISTRO DEGLI ESTERI
N. 85579
Roma, 28 novembre 1936
S.E. GALEAZZO CIANO CONTE DI CORTELLAZZO - MINISTRO DEGLI AFFAR/ESTERI-ROMA Ritengo che V.E. avrà preso visione della relazione Roatta n. 502 - Salamanca 16-17 novembre. Da tale relazione appare: 1° - Necessità di dare alle operazioni in più vivo impulso, e soprattutto di coordinare tutte le varie azioni verso lo scopo che si vuole ottenere; 2° - conseguente necessità di mettere tutti gli elem enti militari esistenti in Spagna alla dipendenza (impiego e disciplina generale) del capo della missione; 3° - il capo missione deve trattare direttamente con Franco le questioni relative all'impiego; 4° - al capo missione fa capo tutta l'organizzazione militare dei servizi: informazioni (compresa intercettazione e controspionaggio) - rifornimenti (uomini, materiali) - base logistica (sbarchi - trasporti); 5° - convenienza di inviare Grandi Unità piuttosto che singoli battaglioni. In base a quanto sopra; i sistemi per aiutare Franco sono due: a) o ci limitiamo a mandare materiali e relativamente pochi uomini, lasciando tutto a sua disposizione (aiutandolo solo coi consigli Roatta) sistema più economico, che meglio si presta a celare il nostro aiuto sotto il punto di vista politico, ma che sminuisce la visione del nostro grande contributo e non dà all'azione quell'impulso che sarebbe desiderabile; b) o ci decidiamo ad un più diretto intervento: inviando sul posto una G.U. volontaria completamente attrezzata, inquadrata ed organizziamo i servizi, soluzione più gravosa economicamente più impegnativa moralmente ma certamente più rapidamente risolutiva. Evidentemente, mentre quest'ultima soluzione b) esige un complesso di disposizioni di carattere organizzativo, la prima soluzione
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DOCUMENTI
non richiede che piccoli ritocchi a quanto già esiste. Questa ha però lo svantaggio di succhiare moltissimi materiali (che per forza di cose non possono che essere buoni dato che debbono anche si.:rvire di propaganda) senza darci la sicurezza di una pronta riuscita. Certo però che se ci decidiamo ad inviare delle forze inquadrate di una certa entità, sarebbe indispensabile passare alla organizzazione tipo b) con le relative conseguenze economiche. A titolo riassuntivo riepilogo in accluso elenco le forze italiane che già sono in Spagna alla data 15 novembre. Il Sottosegretario di Stato f.to Pariani
A) REPARTI:
2 compagnie ed 1 plotone carri assalto; 8 batterie e 4 sezioni da 65/17; 1 sezione da 47 /35; 4 stazione r.t.; personale istruttore per mortai Brixia; personale istruttore per lanciafiamme; personale istruttore per stazioni r.t. In corso di partenza: 1 plotone motomitraglieri. Totale personale partito (o in partenza): 31 ufficiali; 77 sottufficiali; 238 truppa.
B) MATERIALE: Pezzi artiglieria 54; Mortai d'assalto Brixia 50; Mitragliatrici e fu. cili mitr. 102; Fucili 91 20.000; Proietti d'artiglieria 148.000; Bombe per mortai Brixia 30.000; Cartucce a pallottola 16.200.000; Elmetti metallici 50.000; Carri d'assalto 35; Autocarri 52; Motociclette 30; Vestiario serie 60.000; Stazioni r.t. 28; Stazioni fotoelettriche 4; Apparati e centralini telefonici 90; Maschere antigas 70.000; Lanciafiamme 50.
Rep. F-18; b.5-12
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DOCUMENTO N. 21
Roma, 6 dicembre 1936 VERBALE DELLA RIUNIONE TENUTASI A PALAZZO VENEZIA PRESSO IL CAPO DEL GOVERNO
Il 6 dicembre 1936 il Duce ha convocato a Palazzo Venezia le LL.EE. il Ministro degli Affari Esteri, i Sottosegretari di Stato per la Guerra, la Marina e l'Aeronautica e il Capo del Servizio Informazioni Militari, per esaminare la situazione che è risultata dai recenti avvenimenti spagnoli e per stabilire la misura e la latitudine di un ulteriore contributo italo-tedesco alle operazioni militari che conduce il Generale Franco contro i rossi. Era presente anche l'Ammiraglio Canaris, Capo del S.I. tedesco. Il Duce espone gli scopi della riunione dicendo che ancora prima del riconoscimento ufficiale del Governo nazionale spagnolo da parte della Germania e dell'Italia era palese la necessità di aiutare Franco nell'azione intrapresa contro il comunismo. Oggi - dice il Duce - è evidente che siamo impegnati più che in passato. Prima di prendere in esame ciò che l'Italia e la Germania dovranno fare, Egli desidera sapere come sia considerata la situazione spagnola a Berlino. Rispondendo al quesito del Duce l'Ammiraglio Canaris fa un breve quadro della situazione come è vista dagli ambienti ufficiali tedeschi. L'Ammiraglio osserva che, prescindendo dalle difficoltà già note, relative alle difficoltà incontrate per la presa di Madrid, ed anche calcolando che la Capitale potrà essere conquistata al più presto dai Nazionali, non ritiene che Franco riuscirà a diventare facilmente padrone della situazione. È evidente che la resistenza dei rossi spagnoli è galvanizzata dall'URSS e dalla Terza Internazionale e che senza il materiale bolscevico niente di positivo potrebbe essere attuato dai rossi. Al Governo tedesco risulta che le spedizioni da parte dei Sovietici continuano. Però i bolscevici non hanno forma compatta e non si può pensare che essi possano arrivare a mettere insieme un organismo militare tale da svolgere un'azione offensiva in grande stile o prendere l'iniziativa di operazioni. Anche dal punto di vista dell'aiuto tecnico i Sovietici sono costretti ad accumulare riserve di materiale non senza una certa difficoltà. Senza attenuare la portata dell'aiuto sovietico alla Spagna rossa l'Ammiraglio Canaris ritiene che non bisogna affatto sopravalutarlo dal punto di vista della efficienza degli
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936-1939)
uomini, mentre occorre fare delle discriminanti circa quanto viene riferito relativamente all'invio di materiali. A proposito della situazione all'interno della Spagna nazionalista l'Ammiraglio Canaris afferma che il Generale Franco è completamente padrone della situazione e che si devono perciò smentire tutte le voci corse circa pretesi dissensi nel seno della compagine nazionale e circa una diminuzione della popolarità del Generalissimo. Il Duce ritiene che i Sovietici non manderanno delle grandi unità militari. È naturalmente da prevedere che l'URSS intensificherà l'invio di materiale bellico. Per essere, in ogni modo pronte ad ogni eventualità, il Capo del Governo stima necessario: 1) che l'Italia e la Germania, nella contingenza spagnuola preparino delle grandi unità militari, senza però inviarle subito; 2) che degli elementi militari, tanto italiani che tedeschi, vengano inviati alla spicciolata in Spagna e inquadrati nella Legione Straniera o negli altri corpi spagnoli, a seconda delle varie esigenze tecniche e militari della Spagna nazionalista; 3) che venga, rispettivamente, allestita una divisione in Italia e in Germania e che si disponga del suo invio in Ispagna soltanto quando sarà precisamente accertato che l'URSS avrà fatto invio nella zona rossa di contingenti militari; 4) che le grandi riserve di uomini di cui, a quanto gli risulta, dispone il Generale Franco vengano istruite da ufficiali germanici e italiani e integrate soprattutto da ufficiali delle varie specialità (artiglieria, genio, aviazione, ecc.); 5) che uno Stato Maggiore italo-germanico diriga e coordini le operazioni accanto allo Stato Maggiore spagnolo; 6) che si attui, con ogni mezzo, la distruzione dei centri vitali dell'avversario; 7) sia intensificata azione aerea e azione di blocco. In questo momento - dice il Duce - noi dobbiamo effettuare una vera «corsa al mare». È mia convinzione che la soluzione della situazione spagnola si potrà ottenere dal mare. Il giorno cioè in cui avremo bloccato i porti rossi del Mediterraneo, il Governo di Valenza si renderà conto che la partita è perduta. Bisogna tener conto che, tanto in Italia che in Germania, occorrono due mesi per l'istruzione delle grandi unità. In questo periodo soprattutto bisognerà rendere impossibile ogni traffico nel Mediterraneo in direzione deJla Spagna, adoperando nella maniera più effettiva aviazione e sottomarini. Per obbedire al principio della divisione del lavoro tra Italia e Germania e per l'evidente facilità che ha l'Italia di servirsi dell'arma sottomarina nel Mediterraneo, il Duce ritiene che la Germania possa essere dispensata dall'inviare sottomarini sulle coste spagnole; evidentemente se il Governo tedesco volesse concorrere all'azione sottomarina, è libe-
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rissimo di farlo, ma il Duce è d'avviso che è più opportuno e più utile che i sottomarini vengano impiegati dall'Italia. Egli è disposto a portare il numero dei sottomarini operanti nelle acque spagnole da due a otto, in maniera da arrivare a impedire il traffico di armi presso i porti rossi silurando tutti i bastimenti che sono nelle acque territoriali spagnole. Anche per l'impiego dell'aviazione il Duce ritiene che occorrerà dividersi il lavoro fra Italia e Germania. L'Italia rinforzerà i suoi contingenti di aeroplani da caçcia e da protezione mentre la Germania aumenterà i suoi aeroplani da bombardamento. Si potrà così ottenere che Cartagena, Alicante, Valenza, Barcellona e tutli gli altri centri della Spagna rossa siano sottoposti a dei bombardamenti continui in attesa che dalle due Parti siano preparati i contingenti militari di cui si è discorso. L'Ammiraglio Canaris concorda nelle direttive esposte dal Duce. Egli ritiene che l'invio di una divisione da parte della Germania presenta difficoltà di vario genere: in primo luogo pèrché esso richiede una massa imponente di trasporti (almeno 60 pi roscafi), ed inoltre perché è evidente che un tale invio attirerebbe l'atlenzione de lle Potenze Navali europee e soprattutto dell'Inghilterra che, attraverso le sue basi e specialmente da Gibilterra, ha modo di svolgere un efficace controllo. L'Ammiraglio Canaris non si nasconde che esistono anche dell e difficoltà per l'inquadramento degli ufficiali italo-germanici nell'Esercito Nazionale spagnolo è nei vari Comandi. Egli pensa che sarà opportuno per arrivare ad inquadrare l'Esercito Nazionale spagnolo fare grande opera di persuasione presso Franco per vincere le resistenze di carattere locale e avere ragione delle caratteristiche abitudini spagnole. L'Ammiraglio confida per questo nell'azione e sull'influenza che vorranno personalmente spiegare il Duce ed il Fiihrer sul Generale Franco. È d'accordo con il Duce circa l'impiego dell 'aviazione. Conviene che i caccia tedeschi sono meno veloci degli italiani e che, dal punto di vista dell'efficacia dell'azione bellica, la Germania potrà assolvere i compiti dell'aviazione da bombardamento opportunamente rinforzandola. Sinora - dice l'Ammiraglio Canaris- abbiamo inviato 40 apparecchi Junkers da bombardamento. È in corso l'invio di 4.800 uomini delle varie specialità aeree al comando del Generale Sperle. L'invio non è ancora ultimato e le nostre installazioni non sono complete per attuare una radicale azione di bombardamento. Devo aggiungere che il Generale Franco oppone spesso delle resistenze per quanto si riferisce ai bombardamenti aerei di città spagnole scrupolo comprensibile se si riflette alle caratteristiche di quella guer-
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936- 1939)
ra civile ed al timore che egli ha di veder scemare la sua popolarità. L'Ammiraglio Canaris ritiene tuttavia che, dati gli accordi presenti con l'aviazione italiana e lo sviluppo che si sta dando all'aviazione da bombardamento tedesca, si dovrebbe presto arrivare a mettere in atto il piano proposto dal Duce. Circa lo Stato Maggiore italo-germanico, l'Ammiragl10 Canaris ritiene che il Generale di Aeronautica Sperle, il quale comandava la zona aerea di Monaco, l'attuale Incaricato d 'Affari tedesco in Germania Generale Faupel, che ha ottimi precedenti militari, nom:hé altri ufficiali tedeschi potranno, d'intesa con gli ufficiali italiani, lavorare, secondo le suggestioni del Duce, ad imprimere allo Stato Maggiore spagnolo quel ritmo di attività che Germania e Italia desiC:.erano venga dato alle operazioni dei nazionali e che è del resto urgentemente richiesto dalla situazione. Circa l'impiego dell'arma sottomarina, l'Ammiraglio Canàris stima necessario che i sottomarini vengano aumentati ed è d'accordo col Duce nel ritenere che il compito del blocco venga devoluto all'Italia. Il Duce domanda a S.E. il Sottosegretario di Stato alla. Marina quali sono le possibilità di attacco da parte dei sottomarini alle navi dirette ai porti spagnoli rossi del Mediterraneo. L'Ammiraglio Cavagnari fa un'esposizione dell'atthrità dei sottomarini nelle acque spagnole e delle difficoltà che incontrano le nostre unità ad identificare ed avvicinare i piroscafi. A conferma di quanto egli espone viene ascoltata una relazione verbale del Comandante del sottomarino «Torricelli,; il quale rende conto delle difficoltà dei siluramenti nelle acque territoriali spagnole e degli ostacoli della identificazione dei navigli. L'Ammiraglio Cavagnari ritiene che nelle acque territoriali spagnole, anche facendo un bando, i siluramenti sono effettivamente difficili, mentre, in caso di equivoco, potrebbero sorgere !;ravi complicazioni internazionali. Il Duce, pur rendendosi conto delle difficoltà esposte dall'Ammiraglio Cavagnari, dispone che venga aumentata la presbione dei sottomarini sulle coste spagnole. Viene successivamente esaminata dal Sottosegretario alla Marina anche la possibilità di armare dei piroscafi che bat~ano le coste spagnole, facciano alzare bandiera ai piroscafi in navigazione, seguano e segnalino ai sommergibili la rotta dei piroscafi in navigazione. Il Duce conclude che il compito dell'azione sottom«rina nel Mediterraneo sarà affidato agli Italiani, mentre eventualmente e possibilmente la Marina tedesca potrà agire nell'Atlantico.
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Egli prospetta l'eventualità di aumentare i sottomarini da due a otto e stabilisce poi che qualora non sia immediatamente possibile, per ragioni di distanza, di rifornimenti, etc., portarli da due ad otto, essi vengano aumentati da quattro a sei. S.E. Ciano insiste sulla necessità dell'intensificazione dell 'azione sottomarina proponendo che per lo meno venga distaccato un sottomarino per ogni porto spagnolo. L'Ammiraglio Canaris prospetta l'opportunità che vengano anche inquadrati nella marina spagnola degli elementi italiani e tedeschi come ufficiali e sottufficiali. Viene infine concordato, dietro indicazione del Duce, che le Marine italiana e tedesca si tengano in contatto, attraverso opportune riunioni per stabilire i dettagli circa l'azione da svolgae. · S.E. il Sottosegretario dell 'Aeronautica espone quanto è stato fatto dall'aviazione italiana in Spagna. Dà il numero degli apparecchi abbattuti - finora 115 - e ritiene anche egli opportuno .:he da parte it aliana si curi l'allesti mento e l'invio de i caccia . Il Duce gli p recisa gli ordini in proposito e gli dà incarico di intensificare l'allestimento e l'invio dei CR 32 e RO 37. Avendo il Generale Valle specificato che sono in partenza attualmente altri dieci apparecchi, il Duce gli dà ordine di allestirne altri dieci per l'invio. Il Generale Valle, continuando nella sua esposizione stima che non torna conto preparare un corso di istruttori per gli aviatori spagnoli poiché finora essi non hanno dato buona prova. Egli è d'avviso che per il momento convenga lasciare l'organizzazione aviatoria soltanto all'iniziativa italo-tedesca. Aggiunge che i campi spagnoli sono cattivi e che molti incidenti dipendono dall'attrezzamento dei campi che deve essere particolarmente curato dal personale italo-tedesco. Il Duce, riassumendo l'esame della situazione aviawria, stabilisce che l'aviazione da caccia e da protezione sarà specialmente assegnata all'Italia mentre quella da bombardame nto, de bitamente rinforzata, verrà in massima parte devoluta ai tedeschi. Sarà inoltre stabilita una divisione di lavoro per quello che si riferisce al bombardamento dei porti. Quanto alla attività aviatoria sulle Isole, essa sarà assegnata agli italiani. Vengono inoltre discusse alcune questioni di dettaglio: a) creazione di un servizio di informazioni per le operazioni in corso essendosi i servizi spagnoli dimostrati inefficaci; b) esame dell'efficacia dei sommergibili rossi; c) azione di sabotaggio nei porti rossi attuata da
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elementi germanici; d) eventualità di invio di navi italiane in crociera nelle acque spagnole. Alla fine della riunione il Duce riepiloga la discussionè, fissa i punti che dovranno essere portati a conoscenza del Governo tedesco e stabilisce che dell'oggetto della riunione venga dettagliatamente informato iJ Fiihrer, Cancelliere del Reich e il Capo della Reichswehr Generale von Blomberg. Rep. F-18; b .1
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DOCUMENTO N. 22/a
REGIA AMBASCIATA D'ITALIA - BERLINO (l'Addetto Militare) AL MINISTERO DELLA GUERRA - SERVIZIO INFORMAZJOI./l MILITARI ROMA N. 1536
Berlino, 2 dkembre 1936
Spagna (Rifer. telegrammi N. 1534 e N. 1535 in data 1 corrente) Incaricato affari Magistrati ha avuto ieri mattina colloquio con Goering per conoscere suo apprezzamento situazione Spagna. Goering espressa opinione che lentezza operazioni est pregiudi:2.io nazionalisti t!l pen.:iò non est favorevole interessi italo-tedeschi. Ha aggiunto
che potrebbe venire preso in considerazione invio diecimila volontari tedeschi tratti da SS et diecimila volontari italiani tratti da camicie nere, tutti in uniforme spagnola ma sotto comandanti italo-tedeschi o quanto meno con stati maggiori italo-tedeschi. Per mia parte da conversazione ieri con Canaris avuta invece conferma precedente apprezzamento espressomi da Blomberg che giudica situazione con fiducia et fa assegnamento su effetti intensa azione aerea e navale. Successivamente, mattinata stessa, Magistrati avuta informazione da Roma che domenica prossima deve tenersi riunione nostre autorità militari presieduta probabilmente dal Duce, nella quale sarebbe desiderato intervento rappresentanti militari tedeschi che parlino italiano. Magistrati, che aveva già fissato altro colloquio con Goering, mi ha incaricato informare Canaris della riunione. Questi ,ni ha espresso subito desiderio intervenirvi come capo rappresentanti militari ma si est dimostrato preoccupato che Goering prendesse in mano la questione et inviasse soltanto ufficiali aviazione. Ne ha perci0 parlato con generale Keitel e questi, col quale ho poi conferito, mi ha informato che nomina rappresentanti militari est competenza maresciallo Blomberg il quale ha deciso inviare Roma Canaris, come Capo delegazione, con altri due ufficiali non ancora precisati. Magistrati avuto stamane secondo previsto colloquio con Goering il quale ha dato conferma invio detta delegazione et ha iuformato che sono stati inviati in Spagna seimila uomini per organizzazione con- .
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
traerea. Ha anche informato che situazione Spagna è stata esaminata in Consiglio ministri ieri. Goering est favorevole intervento larvato italo-tedesco su più vasta scala, dal quale con ottimismo rispondente suo temperamento entusiastico si ripromette pronti successi. Blomberg ed ambienti esercito e marina giudicano invece che convenga agire con prudenza per non provocare complicazioni, avvenendo le quali Germania si troverebbe addosso tutto esercito russo. Hitler ritiene che anziché proseguire con Russia gara invio rinforzi in Spagna estendendo campo operazioni et aumentando perdite, converrebbe ostacolare movimenti russi alle origini, ad esempio, mediante azione diplomatica tendente vietare passaggio Mediterraneo navi sovietiche con armi e munizioni. Egli pensa che tale azione da svolgere in sede da studiare (Comitato non intervento, governo inglese?) dovrebbe essere svolta da Italia appoggiandosi suoi riconosciuti interessi mediterranei, mentre intervento Germania in questo senso rinforzerebbe prevenzioni che si hanno in questo momento circa realtà intenzioni pacifiche tedesche. Personalmente ritengo che Stato Maggiore tedesco et con esso Hitler vogliano attualmente evitare grosse complicazioni che coglierebbero forze armate tedesche in fase incompiuto sviluppo. In sqstanza, da parte tedesca sussiste contrasto tendenze tra Goering e Stato Maggiore forze armate (et con questo Hitler), mentre d'altra parte potrebbe manifestarsi desiderio non lasciarsi sopravanzare da Italia nei riguardi futura influenza sÙ Spagna nazionalista. Per quanto forse già noto, comunico che direzione di quanto riguarda in???? materiali personale in Spagna est qui devoluta a generale aviazione Wilberg et che comando elementi tedeschi (esercito, marina, aviazione) in Spagna est tenuto da generale aviazione Spede. Canaris, che est partito ieri per Vienna, rientrerà Berlino venerdì et partirà sabato in volo per Roma sotto nominativo noto. Desidera abboccamento con generale Roatta, che probabilmente parteciperà alla riunione. Comunicherò nomi altri ufficiali appena noti. Prospetto opportunità che io sia tenuto corrente decisioni della riunione per necessario orientamento nei contatti con questo Stato Maggiore. L'ADDETTO MILITARE (Col. E.L. Marras)
Rep. F-18; b.l
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DOCUMENTO N. 22/b
DA ADDETTO MILITARE - BERLINO A S.l.M. - ROMA
N. 1552
Berlino, 4 dicembre 1936
Ammiraglio Canaris arriverà ferrovia Roma domani ,xe 17,40 per partecipare nota riunione in rappresentanza forze armate tedesche. Est accompagnato da maggiore Schsuerner. Entrambi viaggiano loro vero nome. Ho già avvertito che codesta Centrale provvederà riceverli stazione et fissare albergo. Canaris desidera conferire Generale Roatta. Conferma che qui prevale tendenza non forzare situaz ione et procedere cautamente.
Colonnello E.L. Marras Rep. F-18; b.18
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
DOCUMENTO N. 23 N. 23 IL CAPO DEL GOVERNO
Caro Roa tta, con la presente, le affido il comando di tutte le forze armate terrestri, aeree italiane - che si trovano attualmente in Spagna e di quelle che vi saranno ulteriormente inviate. Non appena tornato in Spagna, Lei prenderà contatti con Franco e con Faupel, per addivenire alla istituzione di quello Stato Maggiore che deve applicare senza indugio le riforme stabilite nella riunione italo-germanica del 6 dicembre XV a Palazzo Venezia. Qui a Roma, presso il Mini stero degli esteri, sarà costituito un ufficio Spagna al quale dovranno essere esclusivamente indirizzate tutte le comunicazioni dal fro nte spagnolo. Presso tale ufficio saranno permanentemente distaccati un ufficiale superiore dell'Esercito, uno dell'Aviazione, uno della Marina. Mussolini Roma 7 (sette) dicembre XV
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DOCUMENTO N. 24
PROVVEDIMENTI DELIBERATI IN ESITO ALLA RIUNIONE DEL 6 DICEMBRE 1936, TENUTASI PRESSO IL CAPO DEL GOVERNO IN ROMA
DOCUMENTO N. 24/a N. 24/a
Roma, 7 (3) dicembre 1936
1° - S.M. Italo-germanico in Spagna Formato dalla «missione militare italiana» e dai generali germanici Faupel (incaricato d'affari), e Sperle (com.te l'aeronautica germanica in Spagna e capo della missione militare germanica).
2° - Missione militare italiana Ne è a capo il generale Roatta. - Comprende, oltre ad ufficiali del R. Esercito, un rappresentante della R. Marina (già sul posto), ed un rappresentante della R. Aeronautica (da destinare). Dalla Missione dipendono tutte le forze armate italiane esistenti in Spagna (escluse le Baleari?). La Missione è incaricata di tutte le comunicazioni di indole militare tra la Spagna (escluse le Baleari?) e le autorità italiane centrali. 3° - Ufficio «S» Viene istituito in Roma (presso ............. ) un ufficio «S » comprendente dei rappresentanti del ministero affari esteri, e dei tre ministeri militari. Esso è incaricato, presi gli ordini superiori, di sbrigare tulte le faccende riguardanti invio di personale, materiali, etc. in Spagna, imbarchi, ordinazioni di materiali da caricare sui piroscafi di ritorno, e simili. Esso costituisce unico tramite per le comunicazioni colla Missione militare italiana in Spagna (e colle Beleari?). È a capo di detto ufficio il .... . .. . ..... ... .. ... ... ... . .. . 4° - La missione militare italiana, in solido con quella germanica, è incaricata del servizio d'informazione, intercettazione e decrittazione presso lo S.M. ed i comandi nazionalisti.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
5° - Viene preparata in Italia, una divisione da destinare, eventualmente, ad operare in Spagna. Vengono compiuti, senz'altro, gli studi e vengono, successivamente, predisposti i provvedimenti necessari per il suo imbarco, trasporto, sbarco, e per l'impianto della sua base logistica oltre mare. 6° - Vengono inviati al più presto in Spagna gli ufficiali, sottufficiali e graduati necessari per l'addestramento e l'inquadramento della metà delle riserve d'uomini a disposizione di Franco (all'altra metà provvedendo equivalenti elementi germanici). Si ritiene opportuno che dette riserve vengano formate in «brigate miste». Ad esse sarà inviato, appena possibile; l'armamento, l'equipaggiamento ed il vestiario necessari, e, in tempo utile per un addestramento di insieme prima dell'entrata in linea, le aliquote di carri armati, artiglierie e genio (con personale italiano-tedesco) necessarie. Per l'artiglieria leggera e per il genio zappatori, si cercherà di addestrare personale spagnolo. (In questo caso, iJ materiale corrispondente sarà inviato insieme agli istruttori, ossia al più presto). Il numero esatto di tali brigate miste e del personale e materiale italiano necessario, sarà fissato non appena le Missioni militari, per opera dello S.M. di Franco, o per conto loro, avranno stabilito la disponibilità di uomini. Per intanto si può ritenere che ognuno dei due Stati (Italia e Germania) debba provvedere a due brigate. Occorre stabilire il loro tipo. I comandanti di brigata e loro S.M., ed i comandanti di reggimento possono essere inviati in secondo tempo. ' Al primo periodo di istruzione può sovraintendere un solo comandante di reggimento per ogni brigata. 7° - Vengono avviati in Spagna volontari italiani per le seguenti formazioni: Legione straniera - Truppe spagnole metropolitane. Questi volontari partono in borghese, e vengono vestiti ed equipaggiati dalle autorità spagnole. Occorre che conoscano preventivamente le condizioni di arruolamento. Inoltre, volontari italiani vengono inclusi nei nuclei di istruzio-
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ne delle nuove brigate miste. Questi partono in gruppo, vestiti, equipaggiati ed armati dalle autorità italiane. Infine i volontari italiani saranno compresi nella divisione che si prepara per eventuale invio. 8° - All'azione, essenziale, sul mare, per troncare l'apporto russo, vengono destinati, da parte italiana, otto sommergibili. La loro azione colle navi tedesche di superficie (i sottomarini tedeschi essendo riservati al mare Cantabrico), viene combinata fra i ministeri della marina interessati. All'azione sui porti concorrono forze aeree italiane, dalle Baleari e Sardegna, alle quali sono riservati i porti di Barcellona e Valencia. 9° - Le forze aeree italiane in Spagna (escluse le Baleari) saranno incaricate unicamente della caccia e della ricognizione e bombardamento leggero, mentre il bombardamento pe sante sarà riservato all'aviazione germanica. Gli elementi italiani di cui sopra saranno convenientemente rinforzati come apparecchi, uffici di S.M., mezzi di difesa antiaerea dei campi, di ascolto ed avvistamento, servizi fotografici, etc .. Gli impieghi a massa, saranno concretati dalle due Missioni militari.
10° - Saranno inviati in Spagna, col relativo personale, tutti i materiali delle varie forze armate, che si desidera sperimentare in condizioni di realtà non raggiungibili in Patria. Detti materiali, pur agendo a profitto dei nazionalisti, saranno impiegati solo là e quando sia necessario agli effetti sperimentali, e rinviati in Patria, non appena raggiunto lo scopo. 11 ° - Questioni accessorie: Competenze Uniformi Situazione giuridico-amministrativa del personale Elementi di servizio sanitario Mezzo aereo per la Missione.
Rep. F-18; b.l
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA ( 1936 - 1939)
DOCUMENTO N. 24/b
N. 24/b
Roma, 7(3) dicembre 1936
UFFICIO SPAGNA Sunto della conferenza in proposito, dell'8 dicembre 1936 1° - Ne è a capo il Ministro comm. Pietromarchi.
Personale militare: per R.E. »
» » »
: Teo.Col. Nulli ; Cap.Freg. Pecori (a titolo temporaneo in attesa di altro Uff. Sup. titolare) R.A. : Ten.Col. Appignani M.V.S.N.: ufficiale da destinare Cifra : 3 ufficiali da destinare (uno per ognuna delle tre prime R.M.
F.A.).
2° - Compiti dell'ufficio: a) Questioni relative alla collaborazione colle forze nazionaliste spagnole. b) Informazioni. c) Opera assistenziale a profughi spagnoli etc .. 3° - L'esplicazione del compito di cui in c) è da definire ulteriormente. 4° - Circa i compiti di cui in a) ed in b) resta stabilito: a) L'ufficio tiene al corren't e una propria situazione; accentra le richieste e proposte relative alla collaborazione colle forze nazionaliste spagnole; raccoglie dai Ministeri competenti i dati di fatto circa la possibilità materiale delle richieste e proposte di cui sopra; sottopone richieste e proposte alla decisione delle Autorità Superiori; trasmette le decisioni di esse, per l 'esecuzione, ai Ministeri competenti; coordina, in funzione direttiva, i provvedimenti conseguenti alle
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decisioni in parola e che siano, per l'esecuzione, di pertinenza di ministeri diversi (invio di personale e materiali - imbarchi - materie prime da caricare sui piroscafi di ritorno - destinazione di questi materiali - determinazione delle competenze d e l personale agente in Spagna - questioni giuridico-amministrative che li riguardano - etc. etc.). b) Le informazioni di ordine militare non sono di competenza dell'Ufficio, rimanendo di pertinenza dei Servizi I. delle tre F.A. - Detti uffici comunicano quanto loro risulti. L'ufficio cura, invece, trasmettendo i risultati (oltre che alle Autorità Superiori, ed alla Missione militare italiana in Spagna) anche ai Servizi di cui sopra, il servizio informativo d'indole poli tica (Regie rappresentanze diplomatiche e consolari), la recensione stampa (specie giornali della Spagna rossa), e l'audizione delle Radiotrasmissioni dei governativi spagnoli. 5° - L'ufficio costituisce unico tramite di comunicazi0ne fra le Autorità Centrali italiane e la Missione militare italiana in Spagna (ed elementi che ne dipendono). La missione suddetta è, a sua volta, l'unico tramite di comunicazione fra gli elemencli militari italiani in Spagna e le aulorità della Madre Patria. 6° - Tali comunicazioni si svolgono: a) per corriere. A mezzo degli apparecchi dell'Ala Littoria, in servizio sulla linea bisettimanale Roma-Cadice, e viceversa. Il corriere viene rinchiuso in sacchi diretti rispettivamente: «Ministero Esleri - Ufficio «S» e «R. Ambasciata d'Italia per Colli ». Recapito, consegna ai comandanti degli aeromezzi e ritiro saranno curati agli idroscali Lido di Roma e di Cadice, rispettivamente dall'Ufficio Spagna, e dalla Missione militare italiana in Spagna. b) per radio. A mezzo del servizio già esistente (SLazione R .E. di Monte Mario - Stazione della Missione a Salamanca), e, appena possibile, di altro servizio parallelo, di riserva, di prossimo impianto. La cifratura e decifratura avverranno, presso l'Uff;cio «S », mediante il cifrario speciale già in uso, e mediante cifrario diplmnatico. Tale sistema di comunicazioni andrà in vigore non appena il Capo della Missione militare italiana ne darà avviso.
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LA PARTEClPAZIONE ITALIANA Al.LA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (19.16 - 1939)
DOCUMENTO N. 25
DAL MINISTRO DELLA GUERRA - GABINETTO A S.E. IL MARESCIALLO D'ITALIA CAVALIERE PIETRO BADOGLIO Capo di Stato Maggiore Generale - Roma N. 87.585
Roma, 7 ùicembre 1936
Personale, reparti e materiali del R. Esercito inviati in «S»
In esito a richiesta circa invio in «S» del personale, reparti e materiali da parte dell'amminislrazione della guerra, comunico: - una nostra missione segreta, con il generale Roatta, è stata inviata presso il generale Franco (per conto del Ministero Affari Esteri). Compiti: a) esaminare possibilità per appoggio dei nazionalisti con forniture di materiale bellico e personale; b) consigliare il Comando Spagnolo; c) garantire nostri interessi nel campo politico, militare ed economico; d) collaborare in armonico accordo con analoga missior1e tedesca per quanto concerne i tre punti di cui sopra. - In base a richieste inviate dal generale Roatta al Mil1istero degli Esteri, e per accordi verbali intercorsi di volta in volta tra il predetto Ministero e questo, si è proceduto all'invio di materiale e personale a partire dal 7 agosto u.s. Il personale, tutlo volontario, partito fino al 30 novembre u.s., risulta dall'allegato n. 1 (*). Il materiale, inviato alla stessa data, risulta dall'allegato n. 2. - Sempre su richiesta del Ministero degli Esteri sono in corso di costituzione: da parte del R. Esercito: due batterie contraerei da 20 da parte della M.V.S.N.: 5 batterie contraerei da 75/27 C.K., 1 gruppo battaglioni CC.NN. (su 4 battaglioni, una batteria, aliquote dei servizi). (I materiali sono forniti dal R. Esercito). (*) Allegati omessi.
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È studiata la formazione di una divisione CC.NN.: questa comprenderebbe il gruppo di battaglioni già detto. Analogamente furono fatte spedizioni da parte della R. Marina e della R. Aeronautica.
IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO f.to Pariani Rep. F-18; b.46
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVJLF. SPAGNOLA (1 936 -1939)
DOCUMENTO N. 26
AERONAUTICA Roma, 9 dicembre 1936 CONFERENZA CON S.E. VALLE DEL GEN. ROATTA
COMANDANTE L'AERONAUTICA ITALIANA IN SPAGNA
Bonomi rimane per orientare il nuovo poi rientra. Nuovo comandante: gen. Marchesi o col. Bonola. Risiederà colla M.M.I.S. Porterà seco uno S.M. comprendente un ufficiale che parli bene il tedesco per il collegamento col gen. Sperle. -
APPARECCHI PER LA SPAGNA, CONTINENTE
- Entro il 15 dicembre vengono inviati: 20 C.R. 32, con equipaggi (rinviare in Italia gli equipaggi esuberanti, per avvicendamento). - Entro gennaio vengono inviati: 20 Breda 65, col colonnello Mecozzi - il quale avrà solo l'incarico di comandante tattico e di sperimentare gli apparecchi. -
APPARECCHI PER KINDELAN (CONTINENTE)
- Credo meglio inviare 20 RO 37, anziché 20 CR 32 e 2 C.R. 20 a doppio comando. Chiedere parere Bonomi in proposito. APPARECCHI PER BALEARI -
Ai primi di gennaio saranno inviati:
3 BR 20
3 S 79 col maggiore Aramo. APPARECCHI PER KINDELAN (BALEARI)
Chiesti: 3 da bombardamento terrestre con equipaggi; 3 caccia terrestri con equipaggi; 3 idrovolanti bomb. senza equipaggi.
Risposta: - si mandano i BR 20 ed S 79 di cui sopra; - ce ne sono già 6; - si invieranno dei Cant 501.
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PERSONALE E MEZZI A TERRA Già inviati i mezzi di illuminazione per un campo. Saranno inviati il personale e mezzi fotografici. MUNIZIONI
- Il quantitativo chiesto da Bonomi (che deve essere quello del foglio 502) sembra esagerato. Se ne invierà il 50%. Al termine del primo mese, dall'invio, chiedere solo le differenze con tale % . AUTOMEZZI
- Si invieranno: 6 autobus a 20 posti; 4 veLLurc tipo 1.500; 6 vetture «Balilla». APPARECCHI PER LA M.M.I.S .
- In gennaio sarà invialo un «Ghibli » Intanto servirsi del migliore S 81, col miglior pilota. (Baldi - dirgli che non lo si può promuovere tenente - Ma lo si sistemerà, in modo sicuro ed equivalente, nella aviazione civile). BAVASCO -
Non ha avuto incarichi dall'Aeronautica.
IMPIEGO AREONAUTICA DELLE BALEARI - Occorre darle un compito fisso (per es . bombardamento porti Barcellona e Valencia - Anche bombe grosse nello specchio d'acqua, causavano gravi danni). CIFRARIO COL COMANDANTE AERONAUTICA BALEARI -
Usare quello della M.M.I.S.
Rcp. F-6; b.328
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LA PARTECIPAZIONE ITAUANA ALLA GUERRA CIV!LE SPAGNOLA (1936 - 1939)
DOCUMENTO N. 27
Roma, 14 gennaio 1937, ore 17
VERBALE DELLA RIUNIONE A PALAZZO VENEZIA
Il 14 gennaio 1937 (XV), alle ore 17, a Palazzo Venezia i1 Duce ha convocato, in presenza di S.E. il Ministro Presidente Colonnello Generale Goering, le LL.EE. il Ministro degli Affari Esteri e i Sottosegretari di Stato per la Guerra, la Marina e l' AeronauLica per esaminare la situazione dell'Italia e della Germania nei confronti degli avvenimenti spagnoli.
Prende la parola il Duce, per porre in primo luogo una questione di ordine politico: l'Italia e la Germania si trovano in presenza di un passo inglese tendente a realizzare un accordo che metta fine all'invio di volontari in Ispagna. Il Duce pone la questione nei seguenti termini: 1) È effettivamente nostra intenzione di realizzare un accordo sulla questione dei volontari? 2) Intendiamo che questo accordo possa realizzarsi subito o è nostra intenzione procrastinarlo? 3) Qualora si dovesse giungere alla conclusione di tale accordo in quale forma noi dovremmo eseguirlo? 4) Se non si dovesse arrivare alla conclusione dell'accordo quale sarà l'azione comune dell'Italia e della Germania nel futuro? E soprattutto quale sarà la nostra linea di condotta di fronte a Franco? S.E. il Colonnello Generale Goering prende in esame particolareggiatamente il questionario del Duce. Egli premelle che ciò che è decisivo per la Germania e l'Italia è di assicurare la vittoria del Generale Franco. Se essa può essere garantita senza rendere troppo tese le relazioni internazionali, ciò è tanto di guadangato. Per raggiungere questo obiettivo la Germania propone l'evacuazione completa dei volontari, da effettuarsi sotto un controllo di questo genere: l'evacuazione dei volontari rossi sarebbe controllata dalla Germania e dal-
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l'Italia e reciprocamente quella dei volontari bianchi sarebbe controllata da Inghilterra e Francia. Noi ci rendiamo bene conto della pressione che le altre Potenze esercitano per risolvere la questione dei volontari. Il passo inglese pone l'Italia e la Germania di fronte alla valutazione di tutta. la situazione internazionale ed è evidente che la richiesta di evacuazione completa deve essere esaminata alla stregua di possibili complicazioni internazionali. Ritengo che convenga rispondere affermativamente alla richiesta inglese e contemporaneamente chiedere la completa evacuazione dalla Spagna di tutti gli elementi volontari stranieri. Proponendo l'evacuazione completa noi dobbiamo categoricamente richiedere che ogni invio di emissari di propaganda iri Ispagna debba cessare. La Germania ha un progetto completo di controllo sulla evacuazione, controllo aereo, marittimo e terrestre. È difficile poter dire se l'evacuazione completa venga accettata o meno. Comunque approfitteremo del punto guadagnato con tale proposta per aiutare Franco. D'altra parte, qualora l'evacuazione dovesse rivelarsi impossibile, dobbiamo studiare la nostra situazione di fronte al possibile effettuarsi di un blocco navale e terrestre. Quali sono le nostre possibilità di fronte a tale blocco? Sino a che punto possiamo noi aiutare il Generale Franco in tale occasione? Conviene all'Italia e alla Germania assumere tutte le conseguenze che possono derivare da un blocco navale e terrestre? Ritengo che convenga studiare i mezzi per evitarlo. Valutiamo adesso le due eventualità: evacuazione e blocco. Noi abbiamo portato qui soltanto delle proposte e desideriamo studiarle. In ogni caso qualora si dovesse addivenire ad un accordo con le altre Potenze, esso dovrebbe essere completamente rispettato. Il Duce, rispondendo a S.E. Goering, dice che è assolutamente indispensabile che Franco sia vittorioso. Nel caso contrario si avrebbe una sconfitta per noi e la Russia potrebbe dire di aver riportato la sua prima vittoria sull'Occidente Europeo. Io credo che praticamente la questione dell'evacuazione completa dalla Spagna dei volontari e dei propagandisti sia quasi insolubile poiché i rossi spagnoli hanno deciso di naturalizzare i volontari stranieri che sono giunti in loro aiuto. Credo che nell'attuale situazione l'evacuazione dei volontari danneggerebbe più Franco dei rossi. Costoro sono nel maggiore disordine, divisi da lotte intestine. Inoltre l'arrivo dei volontari rossi comincia a diminuire mentre s'intensifica il nostro intervento. Nonostante tutto Franco ha molte forze ed ha in-
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negabili possibilità offensive. L'evacuazione parallela, in tali condizioni, consisterebbe nel rendere un servizio ai rossi. S.E. Goering conviene col Duce che si continui ad aiutare Franco. Nel tutelare la sua proposta egli si era basato sulle osservazioni dei suoi esperti. Se ora la situazione è cambiata, tanto meglio. Anche se l'evacuazione non potrà essere praticamente effettuata, noi avremo, col sol fatto di proporla, lanciato «un boccone da mangiare» al Comitato del non in tervento fornendogli un'occupazione per qualche tempo. Deve in ogni modo evitarsi che la responsabilità di un insuccesso ricada sui nostri due Paesi. Per questo motivo il Fi.ihrer crede che convenga fare la proposta, inviando una nota dettagliata al Comitato di Londra e obbligandolo in tal modo ad esaminarla. Se non vogliamo metterci su questa via conviene precisare chiaramente il da farsi. Mi permetto di chiedere al Duce quale è il suo avviso in caso di effettuazione del blocco totale. Quale è l'avviso del Duce se il blocco è reciproco. Sarei lieto di apprenderlo per darne notizia al Fuhrer. Il Duce prima di intraprendere l'e same della discussione politica desidera che vengano esaminati i dati relativi agli aiuti forniti dall'Itaiia e daila Germania al Generale Franco. S.E. il Conte Ciano fa una dettagliata esposizione degli uomini e del materiale inviati e in corso d'invio in Ispagna (vedi dati forniti dall'Ufficio come risulta da allegato). Finita l'esposizione de l Conte Ciano il Duce dice: Gli esperti tedeschi credono che tali forze siano sufficienti a Franco? Poiché, se tali forze sono ritenute sufficienti per il Generale Franco, allora possiamo anche andare verso l'accordo. In caso contrar io non mi pare che ci convenga considerarne l'opportunità. Si tratta anche di sapere se gli aiuti che forniamo a Franco invece di spingerlo ad agire non abbiano l'effetto opposto nel senso che egli sia indotto a rallentare il suo sforzo fidando nell'aiuto della Germania e dell'Italia. Il Duce perciò ritiene che ad un certo momento bisognerà dirgli che deve contare sulle sue forze. Egli ne ha che non impiega . Dovremo aggiungergli che noi non intendiamo sostituirci agli spagnoli i quali si comportano in modo da far credere che la guerra non li interessi più. S.E. Goering afferma che se il Generale Franco sapesse adoperare in maniera efficiente tutto il materiale che l'Italia gli ha, in così larga misura fornito, e le munizioni che la Germania continuerà a for-
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nirgli, e se utilizzasse in maniera completa e razionale i suoi uomini, la vittoria non gli dovrebbe mancare. Ad esempio la Germania gli ha fornito una quantità di granate uguale a quella consumata nella guerra del 1870. Purtroppo è l'organizzazione che difetta nelle file spagnole. Il materiale è mal distribuito. In alcuni settori vi sono tesaurizzati, in altri se ne difetta. Bisogna dirgli che quello che ha deve bastargli. L'Italia, col mettere a disposizione di Franco materiale e truppe deve, anche per la responsabilità che gliene deriva di fronte ai suoi uomini, dirgli energicamente che le operazioni devono essere spinte più a fondo. Nonostante la suscettibilità spagnola occorre mettere a disposizione di Franco uno Stato Maggiore Italo-Tedesco che gli dica le operazioni che deve fare. Altrimenti continuerà a fare quello che sta facendo. Si pensi alla composizione e alla eterogeneità del fronte spagnolo: Franco lascia esistere un centro rosso a Malaga, proprio in prossimità della base di Cadice, un altro a Valenza, sparpaglia le sue forze nel Nord e si estenua senza un'unità di comando di fronte a Madrid. Tutto questo è certamente deplorevole. Si deve esser e molto fermi su questo punto. Tutti sappiamo che i suoi attacchi sono inefficaci e che il materiale che noi gli inviamo viene inutilmente sciupato. Bisogna che la condotta generale della guerra in Ispagna venga radicalmente cambiata e che la guida delle operazioni sia affidata ad un comando responsabile. Il Generale Goering passa quindi ad esporre i dati del materiale inviato in Ispagna dalla Germania, rilevando che le tonnellate di esplosivo lanciate in Ispagna dall'aviazione tedesca sarebbero 320 di fronte ad una cifra di 240 tonnellate lanciate dall'aviazione italiana. È evidente che una delle due cifre non è esatta giacché il divario è troppo basso. La Germania infatti ha fornito in base agli accordi il numero maggiore di aeroplani da bombardamento e questi portano un carico di esplosivo superiore a quello degli aeroplani italiani. Occorrerà pertanto rettificare tali dati. Il Generale Goering continua ad esporre dettagliatamente i dati relativi al materiale germanico fornito alla Spagna ed aggiunge che oltre al materiale da lui menzionato, anche una Casa tedesca di munizioni, la Felsenk, ha fornito altro materiale da guerra che non è computato nella esposizione da lui fatta. Conclude dicendo che i I totale del personale tedesco adesso in Ispagna ammonta a 5.000 uomini senza contare gli equipaggi delle navi da guerra. Per quanto riguarda l'invio di volontari non è stata opposta alcuna difficoltà agli arruolan1enti da parte dell'Ambasciata di Spagna.
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Il Duce rileva che dallo scambio così leale e preciso di informazioni risulta che si è fatto uno sforzo veramente formidabile e resta perciò a chiedersi se tale sforzo è stato nella giusta misura utilizzato da Franco. Abbiamo mandato - egli dice - uomini e materiali non per una guerra civile, ma per una vera guerra di grandi proporzioni. Dobbiamo sapere se Franco vuol continuare a fare una guerra cronica che anemizzerebbe tanto l'Italia che la Germania se dovesse durare indefinitamente. Il Generale Goering: tutte le notizie in nostro possesso concordano nel far ritenere che Franco non ha utilizzato quello che gli abbiamo mandato. Tali notizie danno ancora la prova che manca un'organizzazione nelle file nazionali. Credo che il nostro compito ulteriore debba essere di consacrarci a questa. Mi rendo conto che abbiamo commesso qualche errore. Avevamo detto a Franco che l'avremmo riconosciuto quando egli avesse preso Madrid. Dico francamente che dovevamo attenerci a questo impegno. Abbiamo viceversa riconosciuto il Governo di Pranco troppo presto. È stato questo un errore di cui adesso valutiamo le conseguenze. Si doveva in addietro presentare una dichiarazione ferma e netta da parte dei due Governi che non avrebbero mai tollerato lo stabilirsi di un regime bolscevico in Ispagna. Adesso mi sembra che sia troppo tardi. Incontreremmo molte resistenze e gli effetti sarebbero assai minori. Le conseguenze di un simile gesto sarebbero quelle ben prevedibili negli Stati democratici. Tenuto conto di tale responsabilità, dello specifico nervosismo francese nei nostri confronti e della generale situazione internazionale, sono d'avviso che non possiamo mandare ancora truppe e sopratutto una Divisione completa. Siamo disposti invece a mandare degli specialisti, degli ufficiali e de i sottufficiali che posseggano la lingua spagnola in modo da lavorare per l'organizzazione e per il rendimento degli effettivi che abbiamo presentemente in Ispagna. Riassumendo: 1) La Germania può continuare a mantenere in efficienza in ogni campo gli effettivi terrestri, navali, aerei presentemente in Ispagna e provvedere all'approvvigionamento occorrente. 2) Può continuare a fornire le armi, le munizioni, gli apparecchi e i pezzi di ricambio per l'equipaggiamento delle forze spagnole nella misura del possibile. 3) Può continuare ad inviare degli ufficiali e degli specialisti dell'esercizio, ma solo se conoscono lo spagnolo.
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4) Può assumersi una parte per quello che riguarda le informazioni e i servizi organizzativi. 5) Non è in grado di continuare ulteriori invii di truppe in formazioni organiche in considerazione della situazione politica generale. V'è una grande differenza nella reazione della Francia quando si tratta della presenza di truppe tedesche in Ispagna o di truppe italiane. In conclusione si ritiene indispensabile che l'Italia, che ha fornito un così largo contributo di uomini, parli nettamente a Franco perché si affretti. Il Duce: ciò che ha detto il Generale Goering è esatto. Non si può continuare ad inviare formazioni regolari. Sono comunque disposto ad inviare ancora 9.000 uomini. L'importante è di fissare sino a qual punto vogliamo andare. Occorre fare un piano che precisi quanto materiale la Germania possa fornire e basta e quanti uomini e materiale possa fornire l'Italia e basta. Temo che il nostro aiuto invece di spingere Franco lo tranquillizzi nella convinzione che ciò possa continuare indefinitamente. Vogliamo la vittoria di Franco, ma nel suo stesso interesse ch'essa sia raggiunta nel più breve tempo. Concerteremo la maniera di avvisare Franco in modo che non continui a farsi illusioni e per il momento stabiliremo quale sarà l'esatta misura del nostro aiuto. Il Generale Goering dice che può essere in grado di far sapere domani quanto la Germania è disposta ancora a dare al Generale Franco. Il Duce rileva che occorre stabilire il tempo nel quale potrà farsi un accordo sulla questione dei volontari. Se a tale accordo si deve arrivare, occorre che nel frattempo abbiamo fatto tutto il nostro sforzo. Avremo allora interesse a controllare gli altri. Goering: È d'accordo sulla necessità di accelerare lo sforzo. La Germania vi concorrerà nella più larga misura. Dato che si tratta di uno sforzo risolutivo, potremo dare in una sola volta quanto occorre, senza trovarsi esposti al rischio di nuove richieste, come avviene ora. Possiamo impegnarci che per la fine del mese gli invii siano esauriti. Potremmo per quella data fermare ogni spedizione e dire francamente a Franco che chiudiamo ogni invio e lo invitiamo ad agire risolutamente. L'importante è decidere una linea di azione concorde tanto di fronte al Comitato del non intervento che di fronte alla Francia ed all'Inghilterra. Anche se accettiamo il divieto d'inviare dei volontari, possiamo porre le nostre condizioni. Ribbentropp e Grandi dovrebbero avere identiche istruzioni per seguire una tattica temporeggiatrice, ma è evidente che se possiamo fare a meno di dare una risposta non possiamo prolungare il silenzio all'infinito. In ogni caso la respon-
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sabilità di ogni ritardo dovrebbe cadere sul Comitato di non intervento. Si può senz'altro dire alle altre Potenze che se esse non adempiono il termine previsto per l'evacuazione completa, l'Italia e la Germania continueranno ad inviare volontari. Grandi e Ribbentropp devono naturalmente avere concordi istruzioni sul nostro punto di vista circa l'effettuazione del blocco. Il Fiihrer gradirebbe a questo proposito conoscere il punto di vista italiano. Il Duce. Rispondendo alle suggestioni di Goering fissa i seguenti punti: 1) Stabiliremo domani il piano italo-tede sco circa gli invii da fare alla Spagna; 2) è inteso che tali invii si effettueranno dentro le due prossime settimane; 3) si dichiarerà esplicitamente a Franco che abbiamo fatto uno sforzo considerevole e dimostrato la nostra solidarietà attiva. Ora egli deve contare soltanto sulle sue forze; 4) Circa la tattica da seguire a Londra, essa sarà stabilita d'accordo fra Italia e Germania e deve essere sempre diretta dall'idea di garantire la vittoria di Franco. Sono disposto ad accettare il blocco e il controllo, anche strettissimo, ma quando le possibilità della villoria di Franco siano assicurate; altrimenti sono disposto a discutere ancora. Il Generale Goering chiede quale sia l'opinione dei tecnici italiani sulla latitudine dell'effettuazione di un blocco terrestre e navale e domanda se credano che Franco avrà ugualmente la vittoria qualora fra quindici giorni dovesse essere proclamato il blocco. Goering aggiunge che, secondo l'avviso dei tecnici tedeschi, Franco potrebbe avere la vittoria anche in caso di proclamazione del blocco. Il Duce dice che nel mese di dicembre vi è stata una for te depressione nelle truppe di Franco ma da segni indubbi si può rilevare che esiste attualmente una ripresa morale. Gli ultimi combattimenti si sono conclusi con delle vere vittorie per Franco. I rossi hanr,o avuto 1804 morti ed hanno lasciato 960 prigionieri. Da dicembre ad oggi la posizione di Franco è migliorata e le sue probabilità di vittoria aumentate. Le probabilità di vittoria sono accresciute dal fatto che v'è una profonda divisione tra i comunisti agli ordini di Mosca e gli anarchici e cioè tra la F.A.I. (Federazione Anarchica Iberica) e la C.N.T. (Confederazione Nazionale del Lavoro) e il P.O.U .M. - Essi si battono tra loro. Se Franco ha dell'energia può rovesciare tutti. Anche se vi fosse
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da fare il sacrificio di qualche migliaio di uomini, Franco non dovrebbe esitare, piuttosto che prolungare indefinitamente la guerra. Quando l'Italia e Germania avranno inviato quello che hanno promesso, occorrerà far fronte all'Inghilterra e al Comitato di non intervento. Anche sul terreno politico dovrà esservi un fronte comune italotedesco. È probabile che l'Inghilterra proponga un controllo severo delle frontiere marittime e terrestri. Appunto per ques~o sono d'accordo con il Generale Goering che non dobbiamo metterci nella posizione di essere indicati in Europa come coloro che desidernao il prolungamento della guerra in Ispagna. Dobbiamo essere c;'accordo sul principio di dilazionare fino a quando sia arrivalo in Ispagna tutto quello che dobbiamo mandare. Possiamo dare una risposta e poi discutere nel Comitato di non intervento prima di prendere una decisione. S.E. Ciano fa rilevare che se da parte italo-tedesca si insiste sulla proposta di evacuazione completa dei volontari da lla Spagna, potrà sorgere l'accusa che si voglia fare opera di sabota ggio. Oggi la Germania e l'Italia sono in una situazione eccellente, per l'impressione favorevole prodotta dalle note tedesche-italiane. Se si insistesse sulla proposta di evacuazione ci verrebbe opposto che la prima condizione è di arrestare subito ogni nuovo afflusso di volontari. Ci verrebbe proposto cioè di concludere un armistizio. La proposta sar~bbe logica e ci imbarezzerebbe. Goering concorda con il Ministro Ciano e aggiunge che degli assaggi fatti dalla stampa tedesca in questo senso hanno di:1.nostrato che l'Inghilterra reagisce in tal modo. In ogni caso è bene che i nostri rappresentanti all'estero sappiano come contenersi. Il Duce osserva che il giorno che avremo inviato tutto il fabbisogno in Ispagna la discussione diventerà accademica. Allora avrern.o interesse di esigere il divieto di ogni ulteriore invi0. Ciò risponde anche all'interesse di Franco che controlla 12 milioni di spagnoli. Con tale atteggiamento noi potremmo bloccare la Francia che si troverà in situazione difficile. Vi potrà anche essere Lma crisi interna. Si dirà allora che abbiamo accettato perché Franco ha avuto in tempo tutti gli aiuti necessari. In due settimane potremo mandare lutto. Credo che non dovremmo insistere sulla evacuazione perché, se fosse accettata vi perderemmo. Noi ritireremmo dei veri soldati, gli altri della gente ignobile che non vale nulla. C'è poi da considerare anche l'evacuazione del materiale. Che co~a ne avverrebbe?
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Goering vorrebbe essere ben compreso. La sua proposta di evacuazione è stata fatta, non perché crede che sia realizzabile; è stato elaborato un progetto che darà del lavoro a dei Comitati e a dei Sottocomitati, il che richiederà almeno sei settimane, durante le quali potremmo mandare in Ispagna tutto il necessario. Dovremmo mandare istruzioni precise a Grandi ed a Ribbentropp per una unità di azione. Se l'evacuazione, del resto, non si renderà possibile, bisogna che decidiamo la nostra condotta nei riguardi del blocco. Il blocco costerà enormemente e non dobbiamo dimenticare che Inghilterra e Francia faranno di tutto per fermarci. L'altra possibilità che rimane è di guadagnar tempo, ma è evidente che gli inglesi si accorgeranno del nostro giuoco. Darò questa sera stessa ordini precisi che gli invii vengano accelerati. Ma desidero comunicare al Fiihrer una risposta sulla tattica che si ritenga da seguire nel Comitato. Il Conte Ciano, su quesito rivoltogli dal Duce, osserva che si può intanto ritardare la risposta di tre o quattro giorni. Ndla noslra Nota di risposta sulla questione dei volontari, noi abbiamo subordinato la nostra adesione alle seguenti condizioni: a) che tutti vi aderiscano; b) che il controllo sia totalitario e completo; c) che vi sia il consenso delle due Parti. Quando il Comitato di Londra si riunirà potremo chiedere che cosa si pensi della proposta di evacuazione. Tal richiesta metterebbe in imbarazzo l'Inghilterra sopratutto se si ricordi quali sono le condizioni del precedente questionario inglese. Sarebbe perciò molto opportuno domandare agli inglesi che rispondano alla nostra proposta. Goering trova eccellente il suggerimento del Conte Ciano e rileva che è questa una buona occasione per dare una lezione agli Inglesi, che pongono continueamente dei questionari, presentandogliene uno. Il Generale Goering fissa i seguenti punti che si riserva di comunicare a Berlino: 1) La Germania e l'Italia sono tuttora animate dalla volontà di assicurare la vittoria a Franco. 2) Il fatto che gli si apportino degli aiuti non deve però indurre Franco all'inattività e destare presso di lui la speranza che l'Italia e la Germania faranno la guerra al posto suo per i loro propri interessi. 3) Verrà fatto presente ancora una volta a Franco il grande aiuto materiale e morale che gli è stato accordato finora dai due Paesi. Un
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ultimo grande apporto da parte dell'Italia (soldati e materiale) e della Germania (materiale) avrà luogo fino al 31 gennaio. 4) Allo scopo di guadagnar tempo fino al 31 gennaio per questo aiuto, si adotterà sul terreno diplomatico una tattica di temporeggiamento. A tal fine la Germania e l'Italia si accorderanno esattamente sul modo di rispondere all'ultima nota inglese e sulle istruzioni da impartire ai loro Ambasciatori per le trattative del Comitato di non intervento. 5) Tosto che alla fine del mese di gennaio sarà ultimata l'azione di soccorso prevista sopra, verrà proposta la totale chiust..ra della Spagna e si presenterà al riguardo un piano comune per il blocco. 6) Si effettuerà una energica pressione su Franco per indurlo a accelerare le sue operazioni e per l'impiego totale dei larghi mezzi a sua disposizione. Sembra indesiderabile di mettergli a fianco uno Stato Maggiore Germanico-Italiano, allo scopo di indurlo a compiere le operazioni militari in modo opportuno. 7) La Mariua provveùerà a continuare il servizio di informazioni e ad assicurare la sicurezza dei trasporti. 8) La Germania e l'Italia non si lasceranno in alcuna ,naniera condurre da altre Potenze in una situazione tale da cui potrebbero sorgere delle complicazioni internazionali. Il Generale Goering consegna al Ministro Ciano i piani dettagliati di evacuazione e di effettivo controllo. Il Conte Ciano riferisce le seguenti informazioni sulla entità delle forze di Franco e di quelle rosse. Roma, lì 14 gennaio 1937
Il Governo Tedesco e il Governo Italiano hanno proceduto a uno scambio di vedute sulla situazione in rapporto agli avvenimenti in Ispagna. Animati dal comune desiderio di vedere trionfare la causa nazionale del Generale Franco, al quale hanno testimoniato con la loro pronta e concreta assistenza la loro piena solidarietà, confe1mano il preciso intento di dare al Governo del Generale Franco il massimo possibile aiuto. Tenuto conto della situazione internazionale, determinatasi a seguito dell'azione svolta dal Comitato di non intervento nonché del recente scambio di note per impedire l'invio di volontari e addivenire all'organizzazione di un controllo internazionale a tal i'ine, sentono
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936-1939)
il dovere di far presente al Generale Franco che l'aiuto che i due Governi, Tedesco e Italiano, sono disposti a fornirgli non potrà, anche in considerazione delle circostanze di carattere internazionale sopra accennate e dei pericoli di gravi complicazioni che esse comportano, protrarsi indefinitamente. Si rende pertanto indispensabile che il Generale Franco provveda ad un impiego integrale e risolutivo delle sue forze, approfittando altresì dei segni evidenti di collasso del fronte avversario. Allo scopo di agevolare al Generale Franco il compimento di tale sforzo decisivo i due Governi, Tedesco e Italiano, hanno concordato un programma di ulteriori invii di personale e di materiale. Detto programma, che verrà da essi completamente attuato entro il 31 gennaio corrente, comporta quanto segue: 1) Forniture di materiale da guerra che verranno effettuate dalla Germania nel corso del mese di gennaio e di cui una parte è già stata spe dita:
50.000 fucili 80 cannoni da fanteria 32 cannoni da campagna (da cm. 7, 7) 12 cannoni pesanti (da 15 cm) 20 cannoni antiaerei (da cm. 2) 32 cannoni antiaerei (da cm. 8,8) 60 aeroplani 30 lanciafiamme 117 milioni di cartucce per fanteria 430.000 proiettili per artiglieria leggera 12.000 proiettili per artiglieria pesante 65.000 granate per cannone antiaereo 200 mine marittime 10 apparecchi per il dragaggio delle mine 100 bombe antisommergibili 3 telemetri 3 apparecchi da 15 cm. per la direzione del tiro dell'artiglieria attrezzi per le comunicazioni. 2) Il personale e il materiale che il Governo Italiano è disposto ancora a fornire al Generale Franco è il seguente:
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Aeronautica: 15 - R.O. 37 3 - S/79
12 - C.R. 32 Tutti gli apparecchi col personale italiano. La R. Aeronautica fornirà il massimo possibile di pezzi di ricambio, in modo che il materiale che è già sul posto e quello che eventualmente potrebbe arrivarvi successivamente in volo, possa essere mantenuto in piena efficienza fino a primavera. La R. Aeronautica ha costituito sul posto una riserva di 1.867 ton nellate di esplosivo, che è da considerarsi più che sufficiente per le operazioni dei prossimi mesi. Essa ha accumulato inoltre 857 mila cartucce. È stata considerata la possibilità che 12 apparecchi di assalto siano fatti pervenire entro il mese di febbraio_ Infine la Regia Aviazione potrà contribuire al bombardamento della costa di Catalogna da campi italiani riservati.
Esercito: Sono stati presi in considerazione due programmi: «uno minimo e l'altro massimo» secondo che gli invii possano essere prorogati solo sino al 31 gennaio ovvero sino al 10 febbraio. A) Programma minimo da attuarsi entro il 31 gennaio:
Saranno inviati 18 battaglioni raggruppati in 6 «Gruppi di Bandere» per l'ammontare complessivo di oltre 11 mila uomini (10-572 CC.NN e 474 ufficiali). Queste truppe saranno pronte a partire dal 22 corrente in tre scaglioni che prenderanno imbarco rispettivamente il 22, il 26 e il 31 gennaio. Ogni gruppo di Bandere avrà una batteria d'accompagnamento e un plotone mortai d'assalto. I sei gruppi di Bandere saranno al comando d'un Generale di Brigata. Il Comando dei sei gruppi disporrà altresì di qualche aliquota di sanità e sussistenza. Con questa stessa spedizione saranno inviati materiali di riforni-
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LA PARTECIPA ZIO NE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE S PAGNOLA (1936 -1 939)
mento per due mesi (di sanità, di automobilismo, di artiglieria, di commissariato, ecc.). B) Programma massimo da attuarsi entro il 10 febbraio:
Ove l'invio del personal e e del materiale possa pro)ungarsi fino al 10 febbraio si provvederà, oltre alJa spedizione del personale e del materiale di cui al programma A, anche all'invio di una divisione s peciale così costituita (circa 11 .000 uomini): Comando 2 Reggimenti Fanteria su tre battaglioni ciascuno 1 Battaglione mitraglieri 1 Batteria d'accompagnamento per reggimento 1 Plotone mortai da 45 su nove armi per reggim ento 1 Plotone mortai da 81 su sei armi 1 Reggimento Artiglieria su due gruppi di tre batterie da 65/17 1 Compagnia mista del Genio 1 Reparto L.C. (chimico)
(2 plot oni artiglieri) (1 o 2 trasmissioni)
Sezione Sussistenza Sezione Sanità 3 Ospedali da campo Autoreparto su 4 autosezioni.
Marina: La Marina continuerà l'attuale pressione per tagliare i riforniment i alle forze rosse, tendere agguati, procedere ai bombardamenti delle città costiere, ecc .. Attuato tale programma di aiuti, i due Gove rni non sono più in grado di effettuare ulteriori invii di uomini e di ma teriale. Ambedue i Governi ritengono che non sia ulteriormt.nte prorogabile da parte loro l'adesione alle proposte formulate dal Comitato di non intervento per il divieto di invio di volontari e per l'organizzazione di uno speciale controllo destinato ad interdire tali invii. In considerazione dell'ingente aiuto di uomini e di materiale fornitogli, essi desiderano vivamente di mettere a fianco del Generale Franco uno Stato Maggiore Italo-Tedesco che colla bori .::on lui per il più opportuno impiego delle forze mercantili a disposizione. Tenuto conto della favorevole situazione militare risultante dall'ingente aiuto su accennato, i due Governi esprimono la loro sicura
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DOCUMENTI
fiducia che il Generale Franco vorrà ora fare il massimo sforzo per assicurare la rapida vittoria definitiva. Rep. F-18; b.l
Allegato n. 1 RIASSUNTO DEL COLLOQUIO TRA IL PRESIDENTE DEI MINISTRI GOERING ED IL DUCE Avvenuto a Palazzo Venezia il 14 gennaio 1937 alle ore 17 1 - La Germania e l'Italia sono tuttora animate dalla volontà di assicurare la vittoria di Franco. 2 - Il fatto che gli si apportino degli aiuti non deve però indurre Franco all'inattività e destare presso di lui la speranza che l'Italia e la Germania faranno la guerra al posto suo per i propri interessi. 3 - Verrà fatto presente ancora una volta a Franco il grande aiuto materiale e morale che gli è stato accordato finora dai due Paesi. Un ultimo grande apporto da parte dell'Italia (soldati e materiale) e della Germania (materiale) avrà luogo fino al 31 gennaio. 4 - Allo scopo di guadagnar tempo fino al 31 gennaio per questo aiuto, si adotterà sul terreno diplomatico una tattica di temporeggiamento. A tal fine la Germania e l'Italia si accorderanno esattamente sul modo di rispondere all'ultima nota inglese e sulle istruzioni da impartire ai loro Ambasciatori per le trattative nel Comitato di non intervento. 5 - Tosto che alla fine del mese di gennaio sarà ultimata l'azione di soccorso prevista sopra, verrà proposta la totale chiusura della Spagna e si presenterà al riguardo un piano comune per il blocco. 6 - Si effettuerà un'energica pressione su Franco per indurlo ad accelerare le sue operazioni e per l'impiego totale dei larghi mezzi a sua disposizione. Sembra desiderabile di mettergli a fianco uno Stato Maggiore germanico-italiano, allo scopo di indurlo a compiere le operazioni militari in modo opportuno.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936-1939)
7 - La Marina provvederà a continuare il servizio di informazioni e ad assicurare la sicurezza dei trasporti. 8 - La Germania e l'Italia non si lascieranno in alcuna maniera condurre da altre Potenze in una situazione tale da cui potrebbero sorgere delle complicazioni internazionali.
Rep. F-18; b.1-15
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DOCUMENTO N. 28
Roma, 15 gennaio 1937
RIUNIONE A PALAZZO CHIGI
Presenti: LL.EE. Ciano, Pariani, Cavagnari, Valle, Russo, Amm. Biancheri, Ministro Pietromarchi, Primo Segretario Anfuso.
Il personale e il materiale che il Governo italiano è disposto ancora a fornire al Gen. Franco è il seguente:
Aeronautica: 15 - R.O. 37 3 - S/79
12 - C.R. 32 Tutti gli apparecchi col personale italiano. La R . Aeronautica fornirà il massimo possibile di pezzi di ricambio in modo che il materiale che è già sul posto e quello che eventualmente potrebbe arrivargli successivamente in volo possa essere mantenuto in piena efficienza fino a primavera. La R. Aeronautica ha costituito sul posto una riserva di 1.867 tonnellate di esplosivo, che è da considerarsi più che sufficiente per le operazioni dei prossimi mesi. Essa ha accumulato inoltre 857 mila cartucce. È stata considerata la possibilità che 12 apparecchi di assalto siano fatti pervenire entro il mese di febbraio. Infine, la nostra Aviazione potrà contribuire al bombardamento della costa di Catalogna da campi italiani riservati.
Esercito: Sono stati presi in considerazione due programmi: "uno minimo e l'altro massimo» secondo che gli invii possano essere prorogati solo sino al 31 gennaio ovvero sino al 10 febbraio.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
A) Programma minimo da attuarsi entro il 31 gennaio:
Saranno inviati 18 battaglioni raggruppati in 6 Legioni per l'ammontare complessivo di oltre 11 mila uomini (10.572 CC.NN. e474 ufficiali). Queste truppe saranno pronte a partire dal 22 corrente in tre scaglioni che prenderanno imbarco rispettivamente il 22, il 26 e il 31 gennaio. Ogni Legione avrà una batteria d'accompagnamento e un plotone mortai d'assalto. Le 6 Legioni saranno al Comando del Generale di Bdgata Coppi. Egli disporrà altresì di qualche aliquota di sanità e sussistenza. Con questa stessa spedizione saranno inviati materiali di rifornimento per due mesi (di sanità, di automobilismo, di artiglieria, di commissariato, ecc.). B) Programma massimo da attuarsi enlru il 10 febbraiù: Ove l'invio d el p ersonale e del materiale possa prolungarsi fino
al 10 febbraio si provvederà, oltre alla spedizione del personale e del materiale di cui al programma A, anche all'invio di una C:.ivisione speciale S. così costituita (circa 11.000 uomini): Comando 2 Reggimenti Fanteria su tre battaglioni ciascuno 1 Battaglione mitraglieri 1 Batteria d'accompagnamento per reggimento 1 Plotone mortai da 45 su nove armi per reggiwento l Plotone mortai da 81 su sei armi 1 Reggimento Artiglieria su due gruppi di tre batterie da 65/17 (2 plote,ni artiglieri) 1 Compagnia mista del Genio (1 o 2 trasmissioni) 1 Reparto L.C. Sezione Sussistenza Sezione Sanità 3 Ospedali da campo Autoreparto su 4 autosezioni. Questa Divisione speciale S. costituirà una Unità Autonoma. Essa potrà essere pronta entro il 25 di questo mese.
Trasporti: La R. Marina ha già pronti i trasporti necessari per l'invio del personale e del materiale previsti nel programma minimo.
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Se essa sarà autorizzata dalle Ferrovie dello Stato a richiamare indietro i trasporti che dalla Spagna dovrebbero proseguire per ulteriori destinazioni potrà mettere a disposizione, entro il 10 febbraio, i trasporti necessari per il personale e il materiale previsti nel programma massimo. Marina:
La Marina continuerà l'attuale pressione per tagliare i rifornimenti alle forze rosse, tendere agguati, procedere ai bombardamenti delle città costiere, ecc.. Rep. F-18; b.5-22
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LA PARTEClPAZlONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (I 936 - 1939)
DOCUMENTO N. 29
Roma, 14 gennaio 1937 COMUNICAZIONE FATTA AL GENERALE FRANCO A NOME DEL GOVERNO ITALIANO E DEL GOVERNO TEDESCO IL 23 GENNAIO 1937 *
Il Governo Tedesco e il Governo Italiano hanno proceduto a uno scambio di vedute sulla situazione in rapporto agli avvenimenti in Ispagna. Animati dal comune desiderio di vedere trionfare la causa nazionale del Generale Franco, a l quale hanno testimoniato con la loro pronta e concreta assistenza la loro piena solidarietà, confermano il preciso intento di dare al Governo del Generale Franco il massimo possibile aiuto. Tenuto conto della situazione internazionale, determinatasi a seguito dell'azione svolta dal Comitato di non intervento nonché del recente scambio di note per impedire l'invio di volontari e addivenire all'organizzazione di un controllo internazionale a tal fine, sentono il dovere di far presente al Generale Franco che l'aiuto che i due Governi, Tedesco e Italiano, sono disposti a fornirgli non potrà, anche in considerazione delle circostanze di carattere internazionale sopra accennate e dei pericoli di gravi complicazioni che esse comportano, protrarsi indefinitamente. Si rende pertanto indispensabile che il Generale Franco provveda ad un impiego integrale e risolutivo delle sue forze, approfittando ahresì dei segni evidenti di collasso del fronte avversario. Allo scopo di agevolare al Generale Franco il compimento ,di tale sforzo decisivo i due Governi, Tedesco e Italiano, hanno concordato un programma di ulteriori invii di personale e di materiale. Detto programma, che verrà da essi completamente attuato entro il 31 gennaio corrente, comporta quanto segue: 1) Forniture di materiale da guerra che verranno effettuate dalla Germania nel corso del mese di gennaio e di cui una parte è già stata spedita: 50.000 fucili 80 cannoni da fanteria 32 cannoni da campagna (da cm. 7,7) 12 cannoni pesanti (da 15 cm)
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20 32 60 30 117 430.000 12.000 65.000 200 10 100 3 3
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cannoni antiaerei (da cm. 2) cannoni antiaerei (da cm. 8,8) aeroplani lanciafiamme milioni di cartucce per fanteria proiettili per artiglieria leggera proiettili per artiglieria pesante granate per cannone antiaereo mine marittime apparecchi per il dragaggio delle mine bombe antisommergibili telemetri apparecchi da 15 cm. per la direzione del ~iro dell'artiglieria attrezzi per le comunicazioni.
2) Il personale e il materiale che il Governo Italiano è disposto ancora a fornire al Generale Franco è il seguente:
Aeronautica: 15 - R .O. 37 3 - S/79
12 - C.R. 32 Tutti gli apparecchi col personale italiano. La R. Aeronautica fornirà il massimo possibile di pezzi di ricambio, in modo che il materiale che è già sul posto e quello che eventualmente potrebbe arrivarvi successivamente in volo, poss« essere mantenuto in piena efficienza fino a primavera. La R. Aeronautica ha costituito sul posto una riserva di 1.867 tonnellate di esplosivo, che è da considerarsi più che sufficiente per le operazioni dei prossimi mesi. Essa ha accumulato inoltre 857 mila cartucce. È stata considerata la possibilità che 12 apparecchi <li assalto siano fatti pervenire entro il mese di febbraio. Infine la Regia Aviazione potrà contribuire al bombardamento della costa di Catalogna da campi italiani riservati.
Esercito: Sono stati presi in considerazione due programmi: «uno minimo
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
e l'altro massimo» secondo che gli invii possano essere prorogati solo sino al 31 gennaio ovvero sino al 10 febbraio. A) Programma minimo da attuarsi entro il 31 gennaio: Saranno inviati 18 battaglioni raggruppati in 6 «Gruppi di Bandere» per l'ammontare complessivo di oltre 11 mila uomini (10.572 CC.NN e 474 ufficiali). Queste truppe saranno pronte a partire dal 22 corrente in tre scaglioni che prenderanno imbarco rispettivamente il 22, il 26 e il 31 gennaio. Ogni gruppo di Bandere avrà una batteria d'accompagnamento e un plotone mortai d 'assalto. I sei gruppi di Bandere saranno al comando d'un Generale di Brigata. Il Comando dei sei gruppi disporrà altresì di qualche aliquota di sanità e sussistenza. Con questa stessa spedizione saranno inviati materiali di rifornimento per due mesi (di sanità, di auLomobilismo, di artiglieria, di commissariato, ecc.). B) Programma massimo da attuarsi entro il 10 febbraio:
Ove l'invio del personale e del materiale possa prolungarsi fino al 1O febbraio si provvederà, oltre alla spedizione del personale e del materiale di cui al programma A, anche all'invio di una C:.ivisione speciale così costituita (circa 11.000 uomini): Comando 2 Reggimenti Fanteria su tre battaglioni ciascuno 1 Battaglione mitraglieri 1 Batteria d'accompagnamento per reggimento 1 Plotone mortai da 45 su nove armi per reggirnento 1 Plotone mortai da 81 su sei armi 1 Reggimento Artiglieria su due gruppi di tre batterie da 65/17 (2 plotc,ni artiglieri) 1 Compagnia mista del Genio (1 o 2 trasmissioni) 1 Reparto L.C. (chimico) Sezione Sussistenza Sezione Sanità 3 Ospedali da campo Autoreparto su 4 autosezioni.
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Marina:
La Marina continuerà l'attuale pressione per tagliare i rifornimenti alle forze rosse, tendere agguati, procedere ai bombardamenti delle città costiere, ecc .. Attuato tale programma di aiuti, i due Governi non sono più in grado di effettuare ulteriori invii di uomini e di niateriale. Ambedue i Governi ritengono che non sia ulteriormtnte prorogabile da parte loro l'adesione alle proposte formulate dal Comitato di non intervento per il divieto di invio di volontari e per l'organizzazione di uno speciale controllo destinato ad interdire tali invii. In considerazione dell'ingente aiuto di uomini e di materiale fornitogli, essi desiderano vivamente di mettere a fianco del Generale Franco uno Stato Maggiore Italo-Tedesco che collabori ..::on lui per il più opportuno impiego delle forze messe a sua disposizione. Tenuto conto della favorevole situazione militare risultante dall'ingente aiuto su accennato, i due Governi esprimono la loro sicura fiducia che il Generale Franco vorrà ora fare il massimo sforzo per assicurare la rapida vittoria definitiva.
* ASMAE, Gabinetto, b. 3031
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LA PARTEClPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA ClVlLE SPAGNOLA (1936 - 1939)
DOCUMENTO N. 30
DAL MINISTERO DELLA GUERRA (GABINETTO) A S.E. IL CAPO DEL GOVERNO
Roma, 7 febbraio 1937
Notiziario per S.E. Il Capo del Governo
ESIGENZA O.M.S. - Alla data odierna - per aderire alle varie richieste del Ministero degli Affari Esteri - è stato inviato in 0 .M .S. il personale di cui all'allegato n. 1. Col predetto personale sono stati formati i reparli sommariamente elencati nel comma B) dell'allegato già detto. - Sono stati impiegati per i reparti, per i rifornimenti, o ceduti al Gen. Franco, i materiali di cui all'allegato n . 2. - La spesa approssimativa per i mater iali comunque ceduti e la spesa giornaliera prevista per il mantenimento dei reparti risultano dall'allegato n. 3.
A. Pariani
Rep. F-18; b.l
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Allega to n. 1 a l Documento n. 30 REPARTI INVIATI IN O.M.S.
A) Personale partito suddiviso per armi, corpi e per gradi: U fficiali PERSONALE PARTITO Suddiviso per armi e corpi -
-
-
-
-
-
-
Stato Maggiore (o in servizio o col tiLolo Scuola di Gue tTa) . . . . . .. ... CC.RR. . . ........ 1-'anteria . . . . . . . . . Artiglieria . . . .. . . Genio .. . . . .. . . .. Sanità .. .. . . ... . . Comm issarialo e sussis lenza ... ... Automobilisti . . .. Chimici .. . ....... CC.NN. (tre brigate) Assimilati - serv. postale . . .. . . . . . . Autisti civili . . . . . Totale
-
-
30 1
-
4
8
38
I
2
20 2
-
-
-
-
-
13 6
3 8
-
5
49
-
-
19
161
-
20 10 376 253 30 85 22 49 5 992
-
316 7.449 3.413 725 816
-
130 2.519 13 264 1.754 23.053
-
-
35 633 270 59 37 9
28
-
-
-
1.842 2.838 38.98'.>
I
-
33
400 433
44.283
B) Comandi, reparti o basi per i servizi, costituiti col predella per-
sonale: M.M.I.S. - Stato Maggiore - personale isolato vario - istruttori per esercito spagnolo - 2 compagnie carri veloci - 1 compagnia ed 1 reparto motomitraglieri - 1 reparto autoblindo - batterie e sezioni anticarro inviate prima del 30/11 u.s. - 1 com pagnia radio d i collegamento - 1 compagnia mista del genio
180
LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
- 1 nucleo intercettazione r. t. - 1 compagnia e 2 sezioni CC.RR. · 1 ufficio postale - nucleo milizia stradale
BASE SIVIGLIA (e base secondaria): - personale isolato per i vari servizi · 2 compagnie miste - 2 autosezioni pesanti - 1 autofficina pesante mobile - 1 reparto L.C. speciale · 3 autobagni - nucleo milizia portuaria - 1 ufficio postale DIVISIONE FANTERIA «Volontari del Littorio»: (comando; 2 rgt. fanteria; 1 btg. mitraglieri; 1 rgt. artiglieria; 1 cp_ mista del genio; 1 sezione sanità; 1 sezione sussistenza; 3 ospedali da campo; 1 autoreparto misto) 3 BRIGATE CC.NN. ciascuna su:
1 comando; 3 gr. di btg. (ogni gr. di 3 btg.); 3 btr. da 65/17; 3 plotoni mortai d'assalto; 1 sezione sanità; 1 sezione sussistenza; 1 ospedale da campo 1 BATTAGLIONE CARRI D'ASSALTO: su 3 compagnie. PERSONALE INQUADRAMENTO PER 2 BRIGATE MISTE: (per: 2 comandi brigata; 4 rgt. fanteria; 4 gr. artiglieria; 2 cp. genio; 2 sezioni sanità; 2 sezioni sussistenza; 2 nuclei chirurgici; 2 sezioni autoambulanze; 4 ospedali da campo; 1 autogruppo) 2 GRUPPI BTG. CC.NN. PER LE 2 BRIGATE MISTE DI CUI
SOPRA - 1 RAGGRUPPAMENTO ARTIGLIERIA DI C.d'A. (1 gr. da 105 ed 1 da 149/12) -
2 GRUPPI ARTIGLIERIA DA 75/27 (1 gr. autotrainato; 1 gr. au-
toportato) BATTERIE CONTRAEREI: 5 da 75/27 CK (M.V.S.N.) 4 da 20 mm. (R.E.)
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DOCUMENTI
3 COMPAGNIE SPECIALI PER LA R.A. 1 AUTOGRUPPO DI MANOVRA. 6 BATTAGLIONI DI COMPLEMENTO
Allegato n. 2 al Documento n. 30
MATERIALI INVIATI IN 0.M.S.
MATERIALI DEL SERVIZIO SANITARIO INVIATI IN O.M.S. (1)
DENOMINAZIONE DEI MATERIALI
-
Ospedali da campo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Nuclei chirurgici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Autobagni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Magazzini speciali di sanità . . . . . . . . . . . . . . . . Reparti autocarreggiati di sezione di sanità con plotone portaferiti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
QUANTITÀ 9
3 3 1
14
Dotazioni sanitarie varie per comando di G. V., per rgt., btg., gruppo, comp., btr., ecc. e scorte per la Base: -
Pacchetti di medicazione ..... .. ...... . .... . Barelle scomponibili e arrotolabili con telo .. Cofani e cofanetti di sanità ............... . Sacchi da medicatura ......... . .......... . Tasche di sanità . . .. .... .... .... .. ....... . Zaini di sanità e zainetti di sanità .......... .
Scorte medicinali e oggetti di medicature (1) Comprese le dotazioni dei reparti.
80.000 1.300 70 700 140 100
per 3 mesi
182
LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CTVTI.E SPAGNOLA (1936 - 1939)
MATERIALI DEL SERVIZIO DI COMMISSARIATO INVIATI IN O.M.S.(1) DENOMINAZIONE DEI MATERIALI
1o
QUANTITÀ
-
Serie div.e. tipo volontari O.M.S . . . . . . ... . .. . ... . .
45 .000
20 -
Materiali di reparto (dotazioni oggetti di servizio generale, materiali di cucina, trasporto acqua, cancelleria, viveri di riserva) per i comandi, reparti e servizi inviati in O.M.S., di cui si riportano di seguito i quantitativi approssimativi per le principali voci: - bidoni da litri 6 .. . . . . . . .... ... .. . .... . . . . . . . - casse di cottura . . . . .. . ... .. ....... .... . . . . . . marmitte da campo con coperchio .. .. ... . . ... . - bidoni a spalla da litri 10 (thermos) .. . ... . . . . . . - bidoni a spalla da litri 15 (thermos) .... . . .. . . . . - barilotti someggiabili (da litri 35 a 45) .. .. . . . . . . - cucine per ufficiali (da 6 e da 3) . . . . . . . .. . .... . - macinelli per caffè con custodia . . . ........... .
3.000 2.250 600 1.200 1.200 600 375 400
3° -
Materiali div.e., servizio generale, cucina, trasporto acqua, cancelleria, ecc. come scorta di rifornimento per la Base O.M.S. - fabbisogno calcolato per circa 30.000 uomini -
per 3 mesi
40 -
Serie complete di attrezzi per sezioni sussistenza e relative dotazioni di rifornimento viveri riserva (6 con le sezioni organiche e tre come scorta per la Base) .. .. . .
9
50 -
Oggetti richiesti per speciali esigenze in O.M.S. : - capotas-mantas (in parte in corso di spedizione) - te li da tenda . ..... . . . . .... . . .. .. .. .. . . . . . . . .
20.000 30.000
Berretti baschi azzurri per volontari O.M.S . (in parte in corso di spedizione) .. .. .. ... . . .. .. .. . . . . . . .. . .. .
50.000
60 -
7° -
Derrate: - viveri di riserva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . raz - viveri ordina1i per il fabbisogno di un mese ragguagliato alla forza di 50.000 uomini: - pasta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . O.li riso . . . .. .. .. .. . . ... ... . . ... . . . .. . .. . .. . . . - formaggio grana ....... .. . .. .. . .. .. . . . .. . . . conserva ..... . .... . . . . . .. ... . . . ... . . .. . .. .
100.000
2.200 720
150 225
go -
Uniformi di tela complete per reparti spagnoli .. . .. .
64.000
90 -
Farsetti a maglia per reparti spagnoli .. ... . .. .. .. .
10° -
Coperte da campo e similari per reparti spagnoli . . .
54.000 (2) 75 .000
11° -
Borse a zaino di tela o sacchi alpini per reparti spagnoli
14.000 (2)
(1) Comprese le dotazioni dei reparti.
(2) Oltre quelli distribuiti ai reparti.
DOCUMENTI
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MATERIALI DEL SERVIZIO DI ARTIGLIERIA INVIATI IN O.M.S. (1) DENOMINAZIONE DEI MATERIALI -
-
Pezzi di artiglieria completi . .... .. . ........... .. . .... . Autocannoni . .......... . . . . . .. . .. . ...... . .. . . ..... .. . Mortai d'assalto ............. .. ..... ... .. . ..... . ... . . Fucili e moschetti ... .... . .... . ............... ... . .. . . Pistole . . ............ . ............... . .... .. ...... . . . Mitragliatrici ....... . ...... ... ..... . . ..... .......... . Fucili mitragliatori . ... . . ... .. .. . .... . .......... .. ... . Elmetti .................. ..... . .................. .. . Cartucce a pallottola per armi portatili ... ............. . Bombe a mano ..... . . .. .... .. . .. ........... . ....... . Bombe per mortai d'assalto ............... .. .. . ... ... . Proietti di artiglieria .......... . .. ....... ... . .. ..... . .
QUANTITÀ 522 21 750 83.500 11.830 1.272... 1.980 120.000 131.960.000 2.052.000 926.000 1.286.000
(l) Comprese le dotazioni dei reparti.
MATERIALI DEL SERVIZIO DEL GENIO INVIATI IN O.M.S. (1) DENOMINAZIONE DEI MATERIALI -
-
-
Sezioni parco z.a. . ............ . ........ .. .. . . ... . ... . Officine varie ...... . . .. ..... . .. . ... . .. .... .... . ... .. . Sezioni di parco telefonico . ..... ... .... .............. . Stazioni ottiche varie ..................... ... . . . ... .. . Stazioni telegrafiche e radiote legrafiche .......... ... .. . Posti intercettazione Posti ascolto . . . .... . . .. ... .. . . ............ . ... . .. .. . Posti radiogoniometrici ......... .... ............. . . .. . Autofficine radio ... .. ...... . ........... . .. . ..... .. . . . Gruppi elettrogeni .. .. ...................... .. .. .... . Stazioni fotoelettriche .... ...... .. ........ . .. . ... . ... . Apparati telefonici ... .. . . .. .. ... . ........... . ... . .. . . Apparati acustici Sagnac per baLLerie ... .. .. . ..... .. ... . Centralini .......... . .... ... .. . . ........ . . .. ........ . Esplosivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . tonn. Materiali da zappatori (badili, gravine, » ecc.) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Gruppi attrezzi pneumatici . .. . ....................... . Lampade e lanterne varie ................. . ...... . .. . . Passerelle mod. 1 ... .. .... ..... ..... .. ..... . .. .. . ... . Pompe varie ........ .. ..... . .. . ... .. . ... ... .. . .. .. .. . Pozzi Norton ..... .............. .. . . ............... . . Serie di ~arti di ric?~bio varie ... ..... . ..... .. ... .... . Strumenti topograf1c1 ... ... .. . .... ... ... ... . . ...... . . Tende per stazioni telegrafiche .. . . .. ... .............. . Materiali di rafforzamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . tonn. Materiali ~ari r_ion compresi nelle precedenti voci . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . »
(1) Comprese le dotazioni dei reparti.
QUANTITÀ 10 2 8
700 350
so 1 4
20 2.000 15 350 50 50 10
1.000 6
30 20 5.000 600 120
so so
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
MATERIALI DEL SERVIZIO TRASPORTI INVIATI IN O.M.S. (1) DENOMINAZIONE DEI MATERIALI
QUANTITÀ
-
Automezzi dei vari tipi. . .... ... . . .... . ... ... .. . ...... .
3.750
-
Carri d'assalto ........... ... .... . ..... . ... .. ... . . .. . .
81
-
Autoblindo .. .... . . . ......... .. .... .. . .. . . . . ... .. .. . .
8
-
Motomezzi .... . ................ . . ..... .. ..... ...... .
591
-
Biciclette ... .. . ... . . .... .... .. ... . .... . .. .... . ... . . .
769
-
Fusti di benzina .. .. ........ . . ........ .. . ....... . ... .
6.094
-
Rimorchi
... ..... . .... .. ..... ...... . .. .. ....... . .. . .
24
(1) Comprese le dotazioni dei reparti.
MATERIALI DEL SERVIZIO CHIMICO INVIATI IN O.M.S. (1) DENOMINAZIONE DEI MATERIALI
QUANTITÀ
-
Maschere .... . . . . .. .. ....... .. . . .. .... .. ....... . ... .
-
Vestiari anty ..... . ... .. .... . . . . ..... . . .. . . .. . ...... .
137.676 650
-
Y ........ . ...... ... . . . ....... .. .... ... .. .. .. . . tonn.
50
-
Liquido nebb/no .... .. . . .... .. .... .. ... .. . . . .. .
))
36
-
Liquido lanciafiamme .... .. . ... . ... .. . . ..... .. .
))
-
Lanciafiamme .. . . . ...... . .. . .. .. ... .............. . . .
-
Apparati nebbiogeni ....... . ..... ... . . . . .... ... .. ... . .
10
-
Apparati irroratori . . . .. . . ... .. .... . ..... . . ... .. . .. . . .
1.050
-
Autoprotettori . ..... . . ... ...... . .. . . .. ..... ..... .... .
20
-
Parti di ricambio, materiale accessorio e materiale chimico vario . ..... . . .. .. . . . . .. ... . ...... .... ...... .. ... ... .
per 3 mesi
31
506
(1) Comprese le dotazioni dei reparti.
MATERIALI DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI INVIATI IN O.M.S. (1) DENOMINAZIONE DEI MATERIALI
QUANTITÀ
-
Macchine da scrivere .. .. . ... . . . . ...... . .. . . . . . ... ... .
50
-
Duplicatori . ...... .... .. . .. . ...... .... .. . .. . . . ...... .
-
Stampati, cancelleria, ecc ... ... . . .. . . ... ... . .. . . . . . O.li
30 50
(1) Comprese le dotazioni dei reparti.
185
DOCUMENTI
ALLEGATO N. 3
A) Importo dei materiali comunque ceduti (compresi quelli per Franco ed i rifornimenti alla Base di Siviglia) 1. Somme accertate per materiali per i quali è già stato disposto il reintegro . . . .
f..
768.877.567
2. Importo approssimativo di altri materiali recentemente ceduti e per i quali sono in corso accertamenti . . . . . . . . . . . . . . .
f.
361.122.433
Totale generale approssimato
f.. 1.130.000.000
B) Prevista spesa approssimativa giornaliera per il mantenimento dei reparti in O.lVLS. (compresi 400 autisti civili) . . . . . . . . . . . .
f.
2.000.000
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1 936 - 1939)
DOCUMENTO N. 31 DOCUMENTO N. 31/a
DA MISSIONE MILITARE ITALIANA IN SPAGNA (M.M.I.S.)- SALAMANCA AL MINISTERO DELLA GUERRA - SERVIZIO INFORMAZIONI MILITARI ROMA N. 747
Salamanca, 9 dicembre 1936
Brigate miste. Riferimento telegramma n. 1875 e seguenti
ALLEGATI: N. 2 Rientrando ieri sera 8 corrente da Villalunga ho trovato il telegramma di cui annetto copia (non rinvenuto; vedasi documento n. 24). Essendo tardi non ho potuto avere un colloquio con il Gen. Franco prima di stamane. Sono in dubbio: 1° - Se gli ufficiali, sottufficiali e graduati sarebbero stati dati anche per l'i:1-quadram ento oltre che per l'istruzione. La presenza di un et nel testo mi ha fatto dubitare che mancasse la parola inquadrare. 2° - Se gli istruttori sarebbero stati dati anche per la fanteria (v. telegr. n. 1875 in cui è detto artiglieria e genio, mentre nel telegramma n. 1877 è detto battaglioni, gruppi e compagnie genio). Ad ogni modo, dopo aver sondato Barroso ha potuto constatare che 1 gruppo d'artiglieria per brigata, completo anche di personale, è indispensabile, data la deficienza di uomini idonei fra gli spagnuoli. Ho dato forma di una «nota» alla comunicazione fatta personalmente al Gen. Franco, dalla quale V.S. potrà constatare quale interpretazione ho dato al telegramma, dopo il sondaggio fatto presso Barroso. Fu il Gen. Franco personalmente a chiedere - in linea di massima - anche personale di fanteria. Oggi avrò risposta al quesito a). La risposta al quesito b) sarà formulata, d'accordo, in base al quesito a).
DOCUMENTI
187
Ai quesiti c) e d) sarà data risposta entro un paio di giorni, dopo esame della questione fatto alla mia presenza. S.E. Franco è stato molto lieto ed ha calorosamente ringraziato.
Ferraris Rep. F-6; b.328
NOTA
Annesso al Documento N. 31/a
1° - El Real Gobiemo de Italia estaria dispuesto à partecipar à la organizaci6n de algunas «brigades mixtas », cadauna de:
u 6 batallones de infanteria 1 compaiiia de carros 2 grupos dc arti! lcria 1 compania de ingenieros (zapadores, telefonistas, radiotelefonistas). 4
2 ° - El Real Gobierno: a) destinaria oficiales, suboficiales y elem entos de tropa que necesiten para instrucci6n y encuadrami enlo dc las unidades de artilleria y ingenieros; b) entregaria prendas de vestiario, armes, municioncs; c) estaria dispuesto à enviar unidades tecnicas; com pania de carros, secciones R.T. completas de personal y material, y, si necesitase, 1 grupo de artilleria cada brigada (co111pren.dido entre los 2 iscrito s en el n. 1). 3 ° - Interesaria per lo tanto saber: a) cuantas brigadas mixlas se podrian organizar con Ias reservas disponibles; b) para cuantas unidades de cada arma se tiendria que proveer instructores; c) cuantas unidades tecnicas completamente orgar.izadas necesitarian; d) nota completa de armas y materiales que necesitan. Rep. F-6; b.328
188
LA PARTECIPAZION E ITALIANA ALLA GU ERRA CIVILE SPAGNOLA (1 936 - 1939)
DOCUMENTO N. 31/b Da Missione Militare Italiana in Spagna (M.M.I.S.) - Salamanca Al Ministero della Guerra - Servizio Informazioni Militari - Roma N. 734
Salamanca, 9 dicembre 1936, ore 12,15
Risposta 1875 alt Stamane conferito Franco esponendogli intendimenti Governo alt Franco molto lieto perché appunto sta studiando sfruttamento riserve uomini alt Gli lasciai tempo finv oggi pomeriggio dare risposta concreta elementi base alt Franco disse subito ritenere poter costituire totale 6 brigate di 6 battaglioni ciascuna alt Inoltre dichiarò avere gravi deficienze quadri anche in fanteria et mancare mezzi trasporto alt Perciò io ritengo che richiesta quadri armi materiali sarà rilevante alt Oggi stesso telegrafer ò precisazi oni él lt Ferraris (Ten.Col. Emilio Faldella)
DOCUMENTO N. 31/c Tele da N. 759 a N . 776
Salamanca, 9 dicembre 1936
Seguito 734 alt Esaminata con Franco et Barroso questione alt Premetto alcuni dati fondamentali espostimi e che coslituiscono base per risolvere problema alt Primo alt Necessità guadagnare tempo evitando dover provvedere lunga istruzione personale spagnolo tardo ed incapace alt Secondo alt Esiste deficienza quadri tutte armi et F1 anco chiesto calorosamente che istruttori inquadrino truppe altrimenti non sapre bbe come provvedere inquadrame nto alt Terzo alt Armamento fanteria disponibile vari tipi et calibri perciò non utilizzabile alt Nessuna disponibilità artiglieria alt Quarto alt Totale mancanza mezzi trasporto alt Personalmente ritengo necessario fare sforzo impm:tante subito pe r ottenere pronta disponibilità di brigate ve ramente efficienti alt Perciò richieste totali concertate come segue sa.Ivo ripartizione compito con tedeschi alt
DOCUMENTI
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I O - 6 brigate ciascuna di due reggimenti (ciascuno di tre battaglioni et 1 batteria accompagnamento) una compagnia carri due gruppi artiglieria una compagnia mista genio alt Totale 12 reggimenti 36 battaglioni 12 batterie accompagnamento 6 compagnie cani 12 gruppi artiglieria 6 compagnie genio alt 2° - Comunico numero istruttori necessari per repart~ combattenti alt Reggimento fanteria alt Plotone collegamenti 1 ufficiale 1 sottufficiale 1 graduato et 7 marconisti 1 graduato et 4 telefonisti 2 motociclisti alt Batteria accompagnamento vedasi in seguito c0me batteria appoggio alt Battaglione alt Compagnia comando I ufficiale alt Plotone collegamenti 1 sottufficiale 2 motociclisti 12 segnalatori alt Plotone mortai 1 ufficiale 1 sottufficiale 10 uomini alt Compagnia fucilieri 2 ufficiali 4 sottufficiali 6 capiarma et 6 tiratori per fucili mitragliatori 4 segnalatori alt Compagnia mitraglieri 2 ufficiali 3 sottufficiali 9 capi arma 9 tiratori 6 segnalatori alt Gruppo artiglieria su 3 batterie da 75 aut 100 (Franco desid e ra metà et metà) alt Pattuglia comando I ufficiale 1 sottufficiale 2 specialisti tiro 1 telemetrista 2 marconisti 1 caporale et 4 telefonisti 2 motociclisti I operaio alt Batteria 75 aut 100 alt 2 ufficiali alt Pattuglia comando 1 sottufficiale due telefonisti 2 specialisti tiro alt Per 4 pezzi 4 capipezzo 4 puntatori 4 tiratori 4 caricatori 4 artificieri alt Compagnia genio 1 ufficiale 2 motociclisti alt Per plotone zappatori provvedono spagnoli alt Plotone telegrafisti alt 1 ufficiale 1 sottufficiale 10 telefonisti alt Plotone radio alt 1 ufficiale 2 sottufficiali 15 marconisti alt Compagnia carri assalto alt completa di personale alt 3° - Franco desidera che comandi da battaglione in 3u siano affidati spagnoli alt Dubito assai circa risultati perciò propongo che per inquadramento personale italiano siano inviati: 1 colonnello per ciascuna brigata alt 1 tenente colonnello per ciascun reggimento alt 1 maggiore o primo capitano per ciascun battaglione o gruppo alt Tali ufficiali potrebbero avere funzione vicecomandanti et occorrendo assumere senz'altro comando alt Ritengo inoltre indispen~abile che capo S.M. di ciascuna brigata sia italiano e cioè capitano o maggiore S.M. alt se dette proposte fossero approvate provvederei ottenere consenso Franco alt 4 ° - Preciso dotazioni armi et materiali per ciascun reparto alt Seguirà totale per brigata, servizi et elenco mezzi trasporto alt Reggimento fanteria alt Plotone collegamenti 6 stazioni RF 1 un centralino
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LA PARTEClPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA C!VlLE SPAGNOLA (1936 • 1939)
10 linee 6 telefoni 20 km. filo 2 telefoni per guardafili 2 molociclette 4 biciclette alt Batteria accompagnamento alt Pattuglia comando 4 telefoni 10 km. filo 2 goniometri 1 bicicletta alt 4 pezz:i completi di caricamento e munizionamento alt Battaglione fanteria alt Compagnia comando alt Plotone collegamenti 2 apparati ottici 4 bandiere lampo 2 motociclette 2 biciclette alt Plotone mortai 9 assalto alL Compagnia fucilieri su 3 plotoni alt 6 fucili mitragliatori 2 bandiere lampo una bicicletta alt Compagnia mitraglieri alt 9 mitragliatrici accompagnamento 3 bandie re lampo 1 bicicletta alt Gruppo artiglieria su 3 batteri e alt Pattuglia comando 2 stazioni RF 1 per pattuglia OC alt Un centralino 10 linee 6 telefoni 40 km. filo 2 telefoni guardafili 2 goniometri 1 telemetro monostat;co 2 motociclette alt Batteria 75 aut 100 alt Pattuglia comando 4 telefoni 10 km. filo 1 bicicletta 2 goniometri alt 4 pezzi completi di carrello per autotraino caricamento e munizioname nto e mitragliatrici difesa vicina alt Compagnia genio alt Per comando 2 motocicli alt Per plotone zappa to ri: 1 passer ella 100 gravi ne 200 b a dili 10 seghe 1O ma rtelli 20 p iccozzini 5 mazze alt Per plotone telegr afis li 2 centralini 10 linee 12 telefoni 50 km. filo 4 telefoni guardafili attrezzi et materiale accessorio per stendimento linee alt Per plotone R.T. alt 4 RF 3 C alt 3 R F 2 alt Compagnia carri assalto alt Completa di materiale alt 5° - Totale materiale pe r una brigata alt Fucili mitragliatori 108 mitragliatrici accompagnamento 54 mortai assalto 54 pezzi 65 mm. 8 pezzi 75 mm. 12 pezzi da 100 mm. 12 motociclette 22 biciclette 52 stazioni RF 1 sedici alt RF 2 tre alt RF 3 C quattro alt Centralini 10 linee 6 alt Telefoni 68 alt Te lefoni guardafilo 12 alt Km. filo 250 alt Apparati ottici 12 alt Bandiere lampo colore 78 alt Gonivmetri 20 alt Telemetri monostatici 2 alt Materiale per plotone zappatori come da telegramma 765 alt (Segue con il n. 769). 6° - Mezzi di trasporto calcolati per necessità ordinarie dei r eparti esclusi mezzi collegamento già elencati et mezzi per autotrasporto intiere unità alt Si intende che ciascun mezzo deve avere rispettivo conducente alt Comando brigata alt due autovetture alt un autocarro leggero 6 motocicli alt Reggimento fanteria alt 1 autovettura alt Plotone collegamenti due mototricicli 1 a utocarro leggero alt Batteria accompagnamento 1 autovettura 8 autocarrette 1 autocarro leggero alt Battaglione fanteria alt Compagnia comando I autovettura 6 autocarr i pesanti 6 autocarri leggeri et per plotone mortai 3 mototricicli alt
DOCUMENTI
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Compagnia fucilieri 3 mototricicli alt Compagnia mitraglieri 9 mototricicli alt Gruppo artiglieria 75 aut 100 alt Comando 2 autovetture 2 autocarrette 3 autocarri leggeri alt Batteria 75 aut 100 alt 1 autovettura 1 autocarretta 4 trattori et 8 autocarri pesanti et 2 leggeri per trasporto munizioni et servizi vari alt Compagnia genio alt Comando: 1 autovettura 4 autocarri leggeri servizi vari alt Plotone zappatori tre autocarri pesanti per trasporto materiale alt Plotone telegrafisti 2 autocarri pesanti et 2 mototricicli per materiale alt Plotone R.T. 2 autocarri leggeri et 7 mototricicli alt Compagnia carri armati alt 4 autocarri leggeri per servizi vari et 2 pesanti per trasporto carri avariati alt Totale mezzi trasporto ordinari per una brigata esclusi i mezzi per collegamenti et autotrasporto intera unità alt Autovettura 23 alt Autocarri pesanti 21 et leggeri 69 alt Autocarrette 26 alt Mototricicli 145 alt Trattori 24 alt 7° - alt Ser vizi per una b r igata alt Una sezione sanità tipo divisio-
ne celere con nucleo chirurgico autocarreggiato alt 2 ospedali campo alt 1 sezione autoambulanze alt Riservomi comunicare se occorre provvedere altri servizi alt 8° - alt Circa servizio trasporti propongo costituzione di un autoreparto che provveda necessità di tre brigate et abbia possibilità autotrasportare in una sola volta su percorso medio sola andata 200 km. una intera brigata alt Autoreparto dovrebbe disporre di autofficina alt 1 autosezione autobotti per benzina alt Altra per acqua alt Impiego autoreparto sarebbe affidato a speciale «Ufficio Trasporti» retto da un ufficiale di S.M. distaccato dalla Missione alt Ufficiali et personale d'ordine per detto ufficio dovrebbero essere inviati da Italia comprendendovi automezzi et nuclei milizia stradale senza di che alcun autotrasporto sarebbe possibile data indisciplina locale alt Se proposta fosse approvata completerei studio partendo da base che forza compagnia fanteria est 17 5 uomini alt 9° - Vestiario alt Spagnoli dichiarano poter provvedere vestiario et buffetterie at tutto personale compreso quello italiano alt Mancano però di 20.000 «capotes mantas» che chiedono siano forniti da noi alt Con aereo 11 corr. giungeranno Roma tre campioni tale indumento alt Non importa se colore panno fosse diverso da campione purché marrone o kaki alt Urge sapere se richiesta può essere accolta alt No-
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
stro personale dovrebbe p e rciò giungere: ufficiali con uniforme coloniale panno et completo bagaglio alt Sottufficiali et truppa in uniforme tela coloniale oppure abito civile alt Nel porto sbarco sarà predisposto magazzino vestiario alt Sarebbe però prudente avessero tutti serie indumenti invernali alt Spagnoli chiedono pure 40.000 elmetti del tipo già inviato alt :?erò se tedeschi fornissero per brigate loro pertinenza elmetto tedesco sembrami sarebbe opportuno fornire alle nostre elmetto nuovo tipo alt 10° - Equipaggiamento alt Spagnoli chiedono 30.000 teli tendà con relativi bastoni alt Personale italiano dovre bbe giungere con sacco montagna alt 11 ° - Armamento individuale alt spagnoli chiedono 20.000 fucili uguali quelli inviati alt Però se compito sarà ripartito con tedeschi questi do-rrebbero fornire la p a r te di tale quan tità ch e compete a loro b r igate alt Per sona le italiano deve giungere già armato secondo proprio impiego et specialità però senza buffetterie alt 12° - Munizioni alt Occorre invio tempestivo adeguato quantitativo munizioni per ciascun tipo armi et se necessario per innescamento occorre pure personale specializzato alt 13° - Personale richiesto est il minimo che giudico necessario per istruzione et inquadramento però avverto che Franco ha dichiarato che desidererebbe che ufficiali graduati et specialisti n.::>stri fossvro in tutte le armi anche molti di più alt Quindi ogni aumento sarebbe gradito alt Prego esaminare opportunità costituire reparti complementari per mantenere a numero nostri elementi che per loro sp ecializzazione sono insostituibili da spagnoli alt 14 ° - Riservomi esaminare problema materiale cucina et mensa ufficiali et altro materiale servizio generale et formulare eventuali richieste alt
Ferraris
Rep. F-6; b .328 ~ anche in F-6; b.74
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DOCUMENTI
DOCUMENTO N. 31/d
Da Missione Militare Italiana in Spagna (M.M.I.S.) - Salamanca Al Ministero della Guerra - Servizio Informazioni Militari - Roma Tele da N. 786 a N. 788
Salamanca, 11 dicembre 1936
A chiarimento serie telegrammi 759 et seguenti in curso trasmissione espongo alcuni chiarimenti alt 1° - Vista deficienza assoluta quadri preferii proporre inquadramento tutti reparti anziché invio alcuni reparti completamente italiani che avrebbero agito a fianco reparti assolutamente non efficienti con probabilità gravi inconvenienti alt Così anziché invio un gruppo artiglieria completamente italiano per ogni brigata ritengo i:,referibile invio personale inquadramento per ambedue gn1ppi onde avere due unità di uguale valore alt Spagnoli mai riuscirebbero mettere insieme da soli un gruppo artiglieria per brigata; lo ha affilllesso anc:1e Franco alt D'altra parte anche reparti tecnici possono valersi per lavori semplici opera soldati spagnoli con economia di personale italiano alt
2° - Assegnazione di materiali che propongo est inferiore a quella nostro esercito però deriva da studio compiuto da questa Missione con criterio seguente: Massima economia consentita da necessità organizzare unità capaci azione dinamica, potente, rapida in. queste particolari condizioni nemico et terreno alt 3° - Attualmente spagnoli sono ipnotizzati da Madrjd che esercita stessa funzione logoratrice di Verdun per tedeschi nel 1916 alt Credono di manovrare preparando azione contro Vallecas et non vogliono ammettere utilità approfittare addensamento nemico in Madrid per cercare successo altrove con manovra ampio raggio alt Parmi che dovremmo opporci fin d'ora at impiego delle costituende brigate in azioni che portino solo at logoramento et imporne impiego con larghe vedute strategiche puntando nel vuoto per esempio lungo direttrice Siguenza-Guadalajara oppure at est del Tago con obiettivi decisivi alt Se tale criterio fosse approvato da S.V. si dovrebbe tenerne conto sia per preparare terreno presso Quartier Generale sia per stabilire composizione autoreparto di cui telegramma 772 alt
Ferraris
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
DOCUMENTO N. 32
DAL GENERALE ROATTA AL MINISTERO AFFARI ESTERI N. 842 et 843
Salamanca, 15 dkembre 1936
Comunicazioni circa l'adesione di Franco all'invio di volontari
Riferimento S/1. Generale Franco gradisce volontari. Le compagnie in arrivo che non dovrebbero avere più di 150 uomini ciascuna, saranno inquadrate tale e quale, con propri ufficiali nei battaglioni Legione Straniera o fanteria comune. Armi e buffetteria saranno tutte fornite da spagnoli. Viceversa occorre che volontari giungano forniti indumenti invernali, tenuta pa nno, cappotto, coperta, sacco da montagna, tenuta tenda, tascapane, gavetta, piatto ... co - posata, borraccia, tazza latta, elmetto, maschera antigas, e pacchetto medicazione. Ufficiali con cinturone. Infine che ogni compagnia abbia delle casse di cottura ed utensili per cucina. Franco accetta senza alcuna difficoltà che le Brigate siano com pletamente inquadrate et comandante da ufficiali italiani. Assicura potere provvedere con mezzi propri inquadramento altre due Brigate, mentre rimanenti due dovrebbero provvedere tedeschi. Pertanto non resta che provvedere invio del nostro personale pe1 due Brigate et materiale per tre. Riservomi inviare lista bisogna ogge tti servizio generale. Prima nostra Brigata sarà dislocata Siviglia e seconda Caceres. Ministro Germania partito notte scorsa per frontL Incontratolo Siviglia ho saputo che egli ignorava ancora comple tame nte scritto trattative 6 corrente. Ho provveduto metterlo al corre nte.
F.to Colli
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DOCUMENTI
DOCUMENTO N. 33
DAL MINISTERO DELLA GUERRA (GABINETTO) A MISSIONE MILITARE ITALIANA IN SPAGNA (M.M.I.S.) - SALAMANCA
N. 5555 (S/1433)
Rmna, 20 novembre 1936
Nella eventualità prossimo invio quattro (dico quattro) battaglioni volontari con batteria 65/17 et mortai assalto (oltre esaudimento quasi integrale richieste cui Suoi telegrammi 453 et 454) Superiori autorità desiderano conoscere: 1° - V.S. ritiene opportuno stabilire che tutto complesso nostre forze armate inviate costì dipenda diretlamente da unico nostro comandante aut est sufficiente opera t:oor dina.mento V.S.?
2° - Se dato complesso italiano che verrà trovarsi costì, V.S. ritiene necessaria costituzione vera et propria base logistica alt Caso affermativo indicare località et composizione alt 3 ° - Se nostre forze sono et saranno provviste viveri et trasporti da parte Franco (come sarebbe giusto et desiderabile) aut debbono provvedervi esse stesse alt Ciò interessa anche per fissa1 ·e trattamento economico alt In tutte questioni cui sopra sentire Franco et segnalarmi soluzione tedesca alt d'ordine alt 5397.
Rep. F-6; b.327
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LA PARTECJPAZJONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
DOCUMENTO N . 34
DAL MINISTERO DELLA GUERRA (GABINETTO) A MISSIONE MILITARE ITALIANA IN SPAGNA (M.M.l.S.) · SALAMANCA
N. 2222 (S/2020
Roma, 13 dicembre 1936
Alt Entro mese giungeranno Cadice 3.000 volontari italiani destinati legione straniera aut fanteria metropolitana spagnola alt Avranno uniforme kaki alt Viaggeranno inquadrati per compagnia con ufficiali milizia alt Est nostro desiderio che siano incorporati nei battaglioni spagnoli mantenendo l'unità compagnia coi propri ufficiali alt Escludiamo raggruppamento in unità superiori cumpktamente italiane per ovvie ragioni opportunità alt Volontari parola giungerebbero disarmali et privi equipaggiamento et materiali servizio generale
alt Tuttavia se necessario possiamo provvederli armamt.:nto compresi fucili mitragliatori, equipaggiamento et materiali servizio generale adeguati compagnia alt Telegrafi urgentemente cosa dobbiamo fare proposito alt Per norma volontari parola nulla hanno che fare con inquadramento note brigate alt Rep. F-6; b.328
197
DOCUMENTI
DOCUMENTO N. 35 DOCUMENTO N. 35/a
DA MINISTERO AFFARI ESTERI - UFFICIO SPAGNA A MISSIONE MILITARE ITALIANA IN SPAGNA (M.M.I.S.) - SALAMANCA N. 154
Roma, 21 gennaio 1937
Per Colli alt Anfuso le rimetterà direttive generali del Capo di Stato Maggiore del Regio Esercito sull'azione militare da svolgere costà alt Converrà orientare opportunamente in base at essa generale Franco insistendo sulla necessità di un i1npiego riunito del contingente italiano per operazioni at massa, sulle direttrici più redditizie et decisive precisate nelle direttive predette alt
Rep. F-7; b.1
DOCUMENTO N . 35/b
Stralcio del Diario Storico della M.M.I.S.
5° - Giungono per via aerea: il Comm. Anfuso, Vice Capo Gabinetto di S.E. il Ministro degli Esteri, latore di comunicazioni relative agli accordi italo-tedeschi presi a Roma con il Ministro Gouing, e di direttive di carattere strategico compilate da S.E. il Generale Pariani, circa la condotta delle operazioni e l'impiego delle Truppe Volontarie. Accompagnano il Comm. Anfuso, il Colonnello d' Arliglieria Amico ed il Maggiore di S.M. Zavattari, inviati da S.E. Pariani per prendere contatto ed illustrare alcuni punti di vista.
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LA PARTECIPAZIONE lTALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
Le direttive, affermato il principio che le truppe volontarie devono agire, riunite, agli ordini del general e comandante, in base alle direttive del Gener alissimo Franco, e con compi ti decisivi, precisano c he dopo l'offensiva su Malaga, avente essenzialmente per scopo di dare alla Spagna Nazionale un porto sul Mediterraneo, deve operarsi contro le basi vitali del nemico, e indicano tre direttrici principali: Cordoba - Albacete - Valencia; la Guadalajara - Madrid; la Teruel - Valencia. Mettono inoltre in evidenza l'importanza decisiva che av rebbe una operazione condotta su quest'ultima direttrice. Tali direttive confortano la M.M.I.S. a proseguire negli studi già iniziati e nelle direttive già formulate, con le quali perfettamente coincidono, come lo prova la già prevista organizzazione di una base logistica ad Aranda del Duero, ed il previsto immediato avvio nel cenlro della penisola, delle unità di cui è prossimo lo sbarco. IL CAPO DI Sl 'ATO MAGGIORE Ferraris
DOCUMENTO N. 35/c DA MINISTERO AFFARI ESTERI (UFFICIO SPAGNA)
A MISSIONE MILITARE ITALIANA IN SPAGNA (M.M.I.S.) - SATAMANCA N. 000
Roma, 18 gennaio 1937
Direttive «S»
1° - L'ambiente internazionale - sotto la spinta inglese - tende, alacremente, a porre fine alla lotta in Spagna. Per conto nostro questa si deve concludere col trionfo de i nazionali. 2° - Delle misure che potrebbero essere adottate, internazionalmente, per tentare la pacificazione, il blocco è quella che si presenta come praticamente attuabile.
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Da parte nostra, quindi, dobbiamo avere sul suolo spagnolo uomini, armi e materiali in misura sufficiente, prima che venga applicato il blocco. Non solo: ma occorre che sia evitato qualsiasi sperpero data la difficoltà che si incontrerebbe per rifornire uomini, armi e mun1z1on1. 3° - Lo sperpero si evita con la buona azione di comando ed è su questo che occorre anzitutto, insistere perché vi sia uno Stato Maggiore che funzioni per impostare i piani, predisporre i mezzi e coordinare l'azione sino al raggiungimento dello scopo. Soprattutto deve costantemente essere tenuto presente che il maggior dispendio e il minor utile sono sempre dati dall'impiego dei mezzi a spizzico, per operazioni di dettaglio, mentre la maggiore economia è data dal concentramento dei mezzi per battere il nemico violentemente ed a fondo, insistendo sino ad ottenerne l'annientamento. Ogni sosta è ripresa di fiato, prolungamento di lotta. 4° - Il contingente italiano deve essere impiegato riunito, per operazioni a massa. È quindi necessario che esso sia affidato al comando di un nostro generale che dovrà avere ampia libertà di azione per poter operare, come meglio crederà, al raggiungimento degli scopi che gli verranno fissati dal comando delle forze spagnole (generale Franco). Opporsi a qualsiasi tendenza di impiego delle forze diluendole su
ampie fronti. 5° - Il contingente italiano dovrà essere impiegato su direttrici de-
cisive. Evidentemente queste non possono che essere determinate sul posto, in base alla situazione. Dalla visione che qui si ha di questa, direttrici di una certa importanza, appaiono: a) Teruel - Valencia, scopo: separare la Catalogna dal resto della Spagna e puntare - poi - in quella direzione che la situazione indicherà come più opportuna sfruttando il successo per la decisione della lotta. L'azione da Teruel-Valencia dovrebbe essere preceduta da un'azione di bombardamento (con navi ed aerei provenienti dal mare) su Valencia, che faccia temere uno sbarco. Ciò allo scopo di attirare in quella zona forze e mezzi dell'avversario.
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LA PARTEC!PAZ!ONE ITALlANA ALIA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1 936 - 1939)
Sempre nell'intendimento di facilitare lo sviluppo di tali operazioni, si dovrebbe anche attuare - all'inizio dell'azione - un improvviso e violento mitragliamento e bombardamento, con aer<!i, su Cuenca ove sembra che siano concentrati mezzi motorizzati dei rossi, in grado di manovrare sia in direzione di Teruel che di Madrid. b) Siguenza - Guadalajara, per cadere a tergo di Madrid e procedere al suo accerchiamento, qualora ne valesse ancora la pena. c) Malaga.
L'azione su Malaga ha, oltre che un'influe nza moralt:, lo scopo locale - di valore logistico - di fornirci una base più vicina. Questo scopo perderebbe, naturalmente, ogni importanza qualora venisse attuato il blocco. L'azione potrebbe però avere ugualmente buon effetto qualora non ci si limitasse all'occupazione della città ma si sfruttasse il successo agendo ve r so est il più profondamente possibile che situazione e mezzi consentiranno. Evidentemente delle tre azioni, la prima riveste carattere realmente decisivo ma appunto pe r questo andrebbe opportunamente inquadrata in una complessa azione delle forze spagnole che fissasse il nemico in ogni settore. Sarebbe così consentito, colla massa lanciata su tale direttrice, di sfruttare in pieno il successo procedendo, il più rapidamente possibile, su Valencia. Qualora tale azione sia condivisa dal comando spagnolo occorrerebbe calcolare i tempi per la preparazione e precisare l'inizio dell'operazione, per gli eventuali concorsi dai mare e dall 'al'ia.
F.to Pariani Rep. F-18; b.5
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DOCUMENTO N. 36
DA M.M.I.S. (UFFICIO DEL CAPO DI S.M.) - SALAMANCA AL MINISTERO DELLA GUERRA- SERVIZIO INFORMAZIOllI MILITARI ROMA N. 269
Salamanca, 30 dkembre 1936
(Segreto e personale per gli Ufficiali di S.M.) Pro-memoria per l'Ufficio Operazioni e Informazioni
A titolo di orientamento per gli Ufficiali di S.M. riassumo qui di seguito i dati di fatto d ella situazione, gli obiettivi cui si deve tendere ed i princìpi ai quali occorre ispirare, nel campo operativo, la nostra attività di ufficiali di S.M. in Spagna, e nelle attuali circostanze. A) Situazione La fronte di contatto tra Nazionali e Rossi può essere ripartita come segue: a) Fronte stabilizzata, di caratteristica guerra di posizione: fronte di Madrid da Las Rozas a Vallecas (ampiezza 20 km.) fronte fortificata, più che per lavori eseguiti, in parte incompleti, per la presenza del grande abitato di Madrid; ogni casa della pèriferia della città è un fortilizio naturale; è una fronte continua; il solco del Manzanares costituisce ostacolo importantissimo. È difesa dalle migliori truppe (quelle internazional~, appoggiate dalla maggior parte dei carri d'assalto russi); è protetta dalla massa dell'aviazione rossa. Nessuna manovra è possibile senza una previa azioHe di rottura; anche ottenendo la rottura, ogni manovra si riduce ad un urto frontale contro successive difese, ad una faticosa e sanguinosa penetrazione in una città vasta, che i rossi hanno tutto l'interesse a difendere. Le operazioni aventi lo scopo di circondare l'abitato, con obiettivi Las Rozas e Fuencarral (ad ovest) e Vallecas e terreno immediatamente ad oriente (ad est) non sono qualificabili come manovra: inquantoché le stesse truppe che difendono la linea fortificata fra Città Universitaria e Vallecas possono, con facili e rapidi spostamenti, far fronte
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
alla minaccia, dimodoché l'attacco che apparentemente punta sui fianchi, si trasforma subito in attacco frontale. b) Fronte semi stabilizzata:
- fronte Escorial-Somosierra - fronte della Galizia e delle Asturie dalla costa fra S. Sebas ti ano e Bilbao e la costa a nord di Pravia. Sono fronti semi-stabilizzate inquantoché da lungo tempo gli avversari vi si fronteggiano sulle stesse posizioni, sulle quali hanno costruito, chi più e chi meno, e dove meglio, e dove peggiv, organizzazioni difensive. Fra organizzazione difensiva ed organizzazione difensiva esistono però spazi per la manovra. Superata la linea discontinua delle difese con una battaglia avente le caratteristiche di battaglia di sfondamento della copertura nemica, è possibile la manovra contro obiettivi di notevolt.: importanza militare, politica e morale . c) Fronte non stabilizzata, o meglio, fronte sulla quale l'organizzazione difensiva è così debole e così largamente intervallata, da consentire la manovra fin dall'inizio di un'operazione offensiva: - tutto il rimanente della fronte. B) Obiettivi immediati
a) Madrid. Non ha più importanza strategica, ma soltanto morale. Ha però valore morale straordinariamente negativo ogni attacco contro la città che non ottenga un risultato decisivo. b) mia di -
Malaga. Ha importanza militare grande per: possibilità raccorciamento delJa fronte e conseguente econoforze; disponibilità di un porto sul Mediterraneo.
e) Costa del Mediterraneo a nord di Valencia: - ne risulterebbe troncata la sola comunicazione esistente fra la Catalogna e la regione Valencia - Alicante - Madrid. - agevolerebbe il raggiungimento degli obiettivi aventi valore decisivo per il crollo della resistenza rossa (eccettuata Ja .-esistenza in Catalogna e nelle Asturie) e cioè:
d) Valencia, Alicante e Cartagena. Sono queste le località che si possono qualificare «porte della Spagna centrale rossa sul Mondo ». L'occupazione della costa del Levante segnerebbe la caduta di Madrid e di tutto il centro e l'est della Spagna in mano ai Nazionali.
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Occorre pertanto che l'Ufficio Informazioni porti la sua attenzione, in modo particolare, sugli obiettivi b) c) ed), e precisamente prepari il materiale informativo occorrente per l'eventuale organizzazione di operazioni offensive sulle direttrici seguenti, in 01dine di precedenza: Antequera - Malaga; Cordoba - Linares - Valdepeiias - Albacete Teruel - Valencia Toledo - Ciudad Real e nella zona attraversata dalle rotabili: Aranjuez - Albacete - Murcia Aranjuez - Tarancon - Valencia. C) Princìpi orientativi
a) Scegliere un obiellivo ed agire, per raggiungerle): a massa; da una base opportuna, per quanto possibile ravvicinata; con celerità e continuità di azione. b) Concepire la manovra con la maggiore ampiezza di vedute, con la più grande fiducia di agire in un teatro di operazioni che consente l'esercizio delle massime capacità manovriere. c) Vedere la possibilità di una rapida fine della guerra attraverso successive azioni offensive, susseguentisi nel minimo spazio di tempo possibile: a ,nassa; in profondità; contro obiettivi dì importanza decisivia.
d) Considerare ogni operazione offensiva non fine a se stessa, n1.a atto di una azione continuativa, avente come meta la decisione della
lotta. e) Prevedere, dopo ogni obiettivo raggiunto, il più rapido svincolo delle unità impiegate, per lanciarle, a massa, in altra direzione, verso un nuovo obiettivo. IL CAPO DI STATO MAGGIORE Ferraris
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
DOCUMENTO N_ 37
MISSIONE MILITARE ITALIANA IN SPAGNA (M.M.I.S.) - SALAMANCA Al Sig. Capo Ufficio Operazioni Al Sig. Capo Ufficio Informazioni N. 335
Salamanca, 31 di.;embre 1936
Dati e criteri per compilare il «Progetto per l'operazione "Lampo"» 1° - Premessa. Giorno dell'inizio dell'operazione oltte la linea nazionalista più avanzata: giorno x Ora di inizio del movimento oltre la linea nazionalista più avanzata: ora y.
2° - Obiettivo. Conquista di Malaga città e territorio immediatamente circostante, muovendo dalla regione Campillos - Antequera Archidona - Loja. 3° - Caratteristiche dello schieramento rosso_ (Per i particolari chiedere all'Ufficio Informazioni). I rossi hanno stabilito la posizione di resistenza presso a poco sulla linea segnata, da est verso ovest: - dall'alto corso del Rio Guadalorce (Venta de Los Alazores - Villanueva del Trabuca - Villanueva del Rosario); la dorsale della Sierra de las Cabras q. 860 sulla rotabile Antequera - Almogia - Malaga la dorsale più alta di El Torcal - Camorro Alto - Sierra Chimene a paese di Valle de Abdelagis dorsale della Sierra del Valle Dinnanzi alla posizione di resistenza spingono forse posti di sorveglianza e segnalazione_ Probabile dislocazione delle riserve: Colmenar - Villanueva del Cauche - Villaneuva la Coacepcin, Alora, ad una distanza inedia di 15-16 km. dalla posizione di resistenza. 4° - Caratteristiche dell'azione difensiva rossa È molto difficile che nella zona di sicurezza operino elementi aventi il compito di opporre parziali resistenze.
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Difesa passiva dietro ripari discontinui, in genere costruiti a cavallo delle strade, e, nel caso meno favorevole per l'attaccante, protetti da reticolati poco profondi e comunque superabili coo ogni facilità dai carri d'assalto. Impiego di artiglieria _tardo, lento, per pezzo. Nessuna resistenza delle batterie sotto un fuoco di controbatteria anche impreciso, anche effettuato dai pezzi da 65 r,1m. Difese arretrate localizzate intorno ai villaggi. Impiego abbastanza buono delle interruzioni stradali. È inoltre da tener presen!e: - sulla fronte considerata il carro d'assalto non è stato ancora impiegato, né dai nazionali né dai rossi. - né i rossi né i nazionali sono abituati ad opera~-e di notte o all'alba.
5° - Modalità dell'azione da svolgere Si intende sfruttare: la sorpresa - le più ampie possibilità di manovra - la rapidità e la continuità di movimento consentita alle truppe dai mezzi automobilistici - la deficiente azione di comando e la scarsa capacità operativa dei rossi.
Sorpresa Più che la sorpresa circa il complesso dell'operazione in preparazione, obiettivo compreso (lo spionaggio rosso è molto attivo e trova favorevoli condizioni per la sua attività) va ricercata la sorpresa con: la scelta improvvisa del momento dell'inizio dell'operazione; - la rapidità e la continuità del movimento; - eventualmente (questione da esaminare) con un'azione offensiva in altro settore della fronte, organizzata e condotta con i criteri seguenti: - azione limitata per ampiezza e profondità, ma suf::iciente a dare l'impressione di un attacco in forze; - impiego di forze limitate, ricuperabili prontamente per farle partecipare - sia pure come riserva - all'operazione pri,1cipale; - scelta del momento opportuno né troppo anteriore né troppo vicino al giorno x (forse giorno x - 2) perché nel giorno x l'effetto dell'attacco compiuto in altro settore sia vivo e fecondo.
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LA PARTl::ClPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 · 1939)
Per conseguire la sorpresa occorre perciò: - ridurre al minimo le ricognizioni; - mantenere assolutamente segreta la data corrispondente al giorno x; - portare le truppe sulla base di partenza pochissime ore prima dell'ora y, facendole partire da località alquanto lvn tane; - non effettuare azione di fuoco di preparazione (d'altra parte non indispensabile per la scarsa consistenza della posizione di resistenza rossa e per l'impiego dei carri d'assalto); - stabilire l'ora «y» tenendo presente: che il nemico non è abituato ad operare, né a veder operare, se non a giorno fatto; che vi sia la luce sufficiente per il movimento su rotabile degli elementi motorizzati, a lumi spenti. Quindi: ora y = ora che preceda il più possibile l'alba.
Le più ampie possibilità di manovra vanno ricercate: a) con la scelta clellc <lireziuui di allm.:cu che: - siano per numero sufficienti a dare la sicurezza che almeno in una delle direzioni prescelte si romperà la difesa nemica e nel contempo non siano in sproporzione con le forze disponibili; - siano tali da consentire sul tergo del nen:1ico una aianovr a che apra la via alle colonne eventualmente ferme; - non siano tanto distanziate fra loro da non consentire di formare la massa sull'obiettivo principale, né tanto ravvicinate da vincolare le colonne l'una all'altra impedendone l'agile manovra. b) con una dosatura delle forze effettuata in modo da dare alla o alle colonne aventi maggiori probabilità di successo rapido e decisivo, forza sufficiente per sfruttario, senza dover perdere tempo nell'attendere rinforzi.
La rapidità e continuità di movimento, oltre a sorprendere il nemico, che ignora tale modalità di azione, deve sfruttare la situazione determinata dalle deficienze di comando e operative del:e truppe rosse, aggravate dalla precarietà dei collegamenti. Si tratta perciò di preparare un'azione offensiva che consista in: - una marcia di trasferimento, nel giorno x-1, condotta in modo che abbia termine poche ore prima dell'ora y; una marcia di avvicinamento rapidissima; un attacco travolgente; un inseguimento immediato, a fondo, tenendo presente che a
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maggiore velocità di progressione corrisponde una straordinariamente minore capacità di reazione delle riserve nemiche. 6° - Forze disponibili 1 legione su 3 battaglioni e 1 batt. 65 mm. 1 legione su 3 battaglioni e l batt. 65 mm. 1 legione su 4 battaglioni e 1 batt. 65 mm. 1 a Compagnia carri d'assalto za Compagnià carri d 'assalto 1 sezione (2 pezzi) di cannoni anticarro da 47 mm. artiglierie (quelle che saranno disponibili).
Servizi disponibili 1 sezione sanità 1 ospedale C.R.l. ? autoambulanze ? autosezioni.
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DOCUMENTO N. 38
MISSIONE MILITARE ITALIANA IN SPAGNA (M.M.I.S.) - SALAMANCA Al Signor Ten.Col. di S.M. Cav. Zanussi - Com.te la Ba~e di Siviglia N . 142
Salamanca, 29 dicembre 1936
Operazione «Lampo» - Organizzazione logistica
1° - Con il presente foglio dò alla S.V. alcune disposizioni preliminari per l'organizzazione logistica di un'operazione che presumibilmente avrà luogo verso la metà di gennaio. Le completerò nei giorni prossimi, ma prego fin d'ora la S.V. di tenermi al cor.-ente con comunicazioni «segrete» e «personali » del progresso dei preparativi. È ovvio che su tale questione va mantenuto il più assoluto segreto, e quindi la provvista dei materiali va debitamente mascherata soprattutto con gli spagnai i. 2° - Per orientamento della S.V. avverto che le operazioni, in cui saranno impiegati circa 8.000 uomini consisterà, con ogni probabilità: - in un trasferimento in autocarro su di un percorso di circa 150 km. in media - da una località A in una località B di una colonna di circa 250 autocarri e altri autoveicoli (compresi carri armati); - in una marcia di avvicinamento da iniziarsi pochissime ore dopo l'arrivo della colonna in Be da effettuarsi con truppe parte a piedi e parte in autocarro, su due itinerari diversi (cioè in media 125 automezzi per colonna); - in un attacco che segna immediatamente alla marcia di avvicinamento; - in un inseguimento a fondo, immediato, compiuto da ambedue le colonne (150 autoveicoli circa ciascuna, su di uri percorso di 100 km. dalla località B) fino ad una località C, comune ad ambedue le colonne; - è da prevedere che alle precedenti colonne ne segua un'altra, a poche ore di distanza, proveniente da A e dopo B, da instradarsi sull'uno o sull'altro itinerario, o su ambedue, di complessivi circa 130 automezzi;
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l'operazione deve essere condotta rapidamente, fortemente, continuativamente da A fino a C. 3° - Occorre pertanto prevedere e preparare: a) Il rifornimento degli automezzi a B, in modo che abbiano il serbatoio pieno alla partenza da B. Tale rifornimento dovrà essere effettuato con gli amomezzi incolonnati su di una rotabile; l'esperienza fatta in tre combattimenti con i carri mi ha convinto che i carri-botte non servono; fanno perdere un tempo enorme. Occorrono latte di benzina e latte di olio. Ogni automezzo deve avere le sue. Per i carri e le autovetture ricorrere a uno o più autocarri trasportanti le latte; tali autocarri saranno opportunamente ripartiti nella colonna. b) Rifornimento acqua per automezzi, come per la benzina. c) I rifornimenti in C saranno effettuati con carri-botte (calcolare il numero necessario e vedere se a Siviglia ve ne è, e quanti, senza tuttavia ancora riunirli). d) Attrezzi da zappatore per rimuovere ostacoli:
gravine badili piedi di porco pali a leva ferrati rulli di legno (per fare eventualmente rotolare grossi massi) maglio da campagna di ferro per spaccare grosse pietre bitte di ferro (cunei)
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1v 10
Materiale per eventuale costruzione di passaggi: travi squadrate 20 X 20 da 4 a 6 metri tavole da 6 x 20 X 400 arpesi piani e travirati funi da 30 mm. di diametro - metri
21) 100 300
200
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funi da 15 mm. di diametro - metri seghe da campagna martelli da carpentiere
400 4
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Il suddetto materiale deve essere ricercato presso gli enti spagnoli del Genio; ciò che non si trova sarà acquistato, previo benestare di questa M.M.LS .. Per norma avverto che tutto il materiale indicato dovrà essere sistemato, a momento opportuno, su automezzi in modo che questa specie di «parco» possa essere scisso in due «sezioni» identiche per consistenza, e che il materiale per rimuovere ostacoli sia distinto da quello per costruzione di passaggi. e) La truppa porterà nel sacco viveri per tre giorni e doppia dotazione di cartucce. Non porterà effetti personali di ricambio; quindi occorre prevedere la provvista di sacchetti perché ogni individuo possa chiud e rvi ciò che lascia. I viveri saranno in parte prelevabili da 50.000 razioni viveri di riserva che saranno inviate a codesta bast; con uno dei prossimi trasporti, è in parte costituiti da derrate variate, nutrienti, prelevabili presso i magazzini spagnoli. Occorre perciò vedere, senza dar nell'occhio, di cosa dispone la sussistenza spagnola, la quantità disponibile, preventivare l'eventuale acquisto dal commercio, studiare la composizione della razione.
f) Per il rifornimento acqua da bere prevedere il collocamento di un adeguato recipiente su ogni automezzo, e l'eventuale impiego di carri-botte. Ciò va previsto come misura solo precauzionale, pe rché la zona non è priva di acqua, e perciò bastano quantitativi ridolli . Vedere prima se vi sono carri-botte adeguati; poi si deciderà sul quantitativo. g} Per il rifornimento munizioni prevedere soltanto la costituzione di un deposito nella località B nella mattinata del secondo giorno di operazioni (come 1° giorno intendo quello dell'attacco). Sarà sufficiente una giornata di fuoco (comunicherò prossimamente la probabile composizione delle colonne e in base a questo dato potranno essere fatti i calcoli). IL CAPO DI STATO MAGGIORE Ferraris
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DOCUMENTO N. 39/A
DA MISSIONE MILITARE ITALIANA IN SPAGNA (M.M.l.S.) - SIVIGLIA N. 61-64
Siviglia, 24 gennaio 1937
A MINISTERO AFFARI ESTER! - UFFICTO SPAGNA
Riferimento Suo 161 alt Primo alt Importanza generale occupazione Malaga risulterebbe notevolmente diminuita, per ovvie ragioni, nel caso venisse applicato blocco alt Occupazione rappresenterà però ogni modo considerevole successo morale et tattico et consentirà utilissimo raccorciamento fronte alt Secondo alt Nemico causa note indiscrezioni questi comandi et, successivamente, seguito note azioni preliminari spagnole, ha avviato rinforzi al settore in parola alt Linea principale difesa, che copre Malaga presso a poco come cresta Appennini copre Genova, est tuttora intatta alt Situazione che nerisulta est tale da rendere impresa più aspra di quanto lo sarebbe stata 20 giorni fa, ma non tale, a mio avviso, da sconsigliarla alt. Terzo alt Perciò, tutto sommato, io sono deciso compiere azione in parola, con tutte le truppe fra quelle attualmente mia disposizione che riuscirò preparare tempestivamente, col concorso forze aeree et navali alt Quarto alt Circa e poca est certo che più presto si agirà meglio sarà alt Ma alla rapidità ostano tre circostanze già segnalate, ossia: deficienza qualitativa e quantitativa autisti alt Caratteristica carichi piroscafi in arrivo, per cui pezzi, accessori, proietti et cariche giungono separati, sicché non possono ancora determinare quando avrà pronta una ragionevole aliquota artiglieria alt deficiente addestramento diversi reparti alt Girerò prima difficoltà impiegando a piedi anziché su autocarro una buona porzione truppe alt Azione risulterà più lenta, ma inconveniente non est grande, perché avversario, addossato al mare non potrà ugualmente, durante azione, mutare notevolmente sua situazione alt Seconda difficoltà confido venga eliminata coi prossimi sbarchi alt Terza difficoltà, aumentata dal tempo pessimo di questi giorni (che rende altresì inutilizzabili campi manovra aviazione), est la più grave alt Io la affronto, come ho già detto, colla massima decisione, et con risultati ogni giorno più soddisfacenti, ma non posso portare al fuoco la truppa prima che abbia fatto tutta qualche esercizio di tiro col fucile e colla mitragliatrice, e qualche esercitazione di insieme coi carri veloci alt
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LA PARTECIPAZIONE ITALlANA ALLA GUERRA <.:!VILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
Io penso di potere iniziare l'azione il 1° febbraio, Anniversario fondazione Milizia, et data alla quale Marina Spagnola sarà pronta cooperare alt Se dovessi ritardare qualche giorno, sarebbe esclusivamente per ragioni contingenti di forza maggiore alt Il morale delle truppe est eccellente alt Le bandere della 2 a mandata, che ho già detto avermi fatto buona impressione, e che ho visitato fra ieri et oggi, sono effettivamente meglio addestrate et più omogenee di quelle della prima mandata alt In definitiva domandiamo solo un pò di tempo e poi ci butteremo sotto decisamente aJt Prego cortese cenno ricevuta alt IL CAPO DI STATO MAGGIORE
Colli
DOCUMENTO N. 39/B
DA MINISTERO DELLA GUERRA - S.I.M. - ROMA A MISSIONE MILITARE ITALIANA IN SPAGNA (M.M.I.S.) - SIVIGLIA N. Z/2000
Roma, 27 gennaio 1937
PRECEDENZA ASSOLUTA Personale per Colli alt Ciano affermatomi necessità assoluta azione Malaga non sia ritardata oltre uno aut due febbraio alt non resta che obbedire alt Consiglio telegrafare Ciano data inizio attacco senza cercare assolutamente dilazioni che sarebbero rovinose alt Prego non fare più telegrammi con lagnanze aut Richieste alt
Ferraris
DOCUMENTO N. 39/C
DA MINISTERO AFFARI ESTERI - UFFICIO SPAGNA A MISSIONE MILITARE ITALIANA IN SPAGNA (M.M.I.S.) - SIVIGLIA N. 192
Roma, 29 gennaio 1937
Ho letto con vivo interesse e ho mostrato at Duce, che ne ha presa attenta visione, il Suo telegramma N. 61 alt La Sua linea di azione
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e il Suo programma trovano qui la piena approvazione alt Quindi anche breve ritardo che !'ii è potuto verificare non ha importanza sensibile purché le operazioni possano poi susseguirsi rapiò.amente ed in forma liquiditoria per il nemico: è buona la scelta del I O febbraio come data attacco: essa ha un significato simbolico che non può sfuggire ai Legionari, presso i quali converrà metterla ulteriormente valore alt Nessun modo migliore per celebrare il giorno di fondazione del1' Arma che sceglierlo per iniziare un combattimento alt Il programma di spedizioni di svolgere regolarmente e spero che ciò faciliti la Sua opera, per la quale tengo a rinnovarle il mio vivo personale augurio nella certezza che Ella potrà tra breve mandarci la notizia della prima vittoria alt Ciano
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CTVTLF. SPAGNOLA (1936-1939)
DOCUMENTO N. 40
COMANDO IN CAPO DI M.M.I.S. - UFFICIO OPERAZIONI Siviglia, 30 gennaio 1937
N. 108
Al Al Al Al Al Al
Sig. Sig. Sig. Sig. Sig. Sig.
Gen. Arnaldi - Cdte la colonna del centro - Moutilla Gen. Gusberti - Cdte la colonna di sinistra - Lucena Col. Rivolta - Cdte la colonna di destra - Osuna Col. Ramalho - Cdtc la riserva - Cabra Capo Ufficio Trasporti - Sede Capo Sezione Vettovagliamento - Sede
e, per conoscenza: Al Sig. Comandante l'«A.L. » - Sede
Trasferimento dalla posizione di attesa alla base di partenza
I) I movimenti per raggiungere la base di partenza avranno luogo secondo le tabelle di traslocazione annesse (allegati 1, 2 e 3). II) Il Sig. Gcn . Arnaldi darà le disposizioni perché, giungendo la riserva a Lucena, siano da questa messi a sua disposizione la btr. di accompagnamento del II Gruppo banderas, un plotone di autoblinde e due autoambulanze. Detti elementi costituiranno, con una bandera della colonna del centro, la colonna che nel giorno C si trasferirà da Montilla ad Antequera, pe r Lucena ed El Tejar.
III) Prescrizioni: a) In tutti i movimenti sia a piedi che in autocarro, incolonnamento tattico, dei vari scaglioni. b) Ora d'inizio dei movimenti: ogni giorno alle ore 6. c) Velocità media delle autocolonne: 10-15 km . orari. d) Fermate autocolonne: una dopo i primi 30' per la messa a punto dei motori; successivamente una di 15'-20' ogni tre ore. e) I carri d'assalto saranno autotrasportati sino alle località di partenza delle varie colonne (Antequera, Loja, Alhama). In dette loca-
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lità i carri saranno scaricati e gli autocarri messi a disposizione dei Comandanti di colonna.
f) NelJe attuali località di sosta i reparti lasceranno tutti i materiali esuberanti alle necessità del combattimento, ammalati ed altri inabili, con il minimo degli uomini per i servizi di guardia e di assistenza.
IV) Disciplina:
a) Le autocolonne durante le marce, tengano rigoro~amente la destra, per assicurare il transito di motociclisti o di altri autocarri. Nelle fermate, ove possibile, autocarri con le ruote esterne nella cunetta della strada. b) Distanze fra i vari scaglioni rigitlarnt:nLt: manlt:nuLt:. c) Operazioni di carico sugli automezzi e scarico t~·uppe da eseguirsi in ordine e con la massima rapidità. I reparti si presenteranno al carico già ripartiti nei nuclei corrispondenti agli autocarri.
V) Stante le grandi difficoltà che si devono superare per far fronte a tutti gli autotrasporti necessari, i comandanti di colonna si assicureranno che i reparti muovano con gli automezzi strettamente necessari per combattere e per vivere. Gli automezzi che risultassero esuberanti siano segnalati al Capo Ufficio Trasporti e messi a sua disposizione.
IL CAPO DI STATO MAGGIORE
F.to Mancini
p. c. c. IL CAPO DI STATO MAGGIORE
Ferraris
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LA PARTECIPAZIONE ITALlANA ALLA GUERRA CTVTLF. SPAGNOLA (1936-1939)
MOVIMENTI COLON N E DI TRUPPE Colonna di sinistra
Colonna di destra Giorni
A
Movimenti in autocarro
Movimenti a piedi
Soste
Movimenti in autocarro
Movimenti a piedi
da Lucena a Loja(I)
da Osuna a Montilla
(1) L'autocolonna, appena ctfcttuato loscarico, sarà messa in libertà.
(!)
Mollina
B
da Loja alla zona di Salar(3)
e
da Montilla (2)
Note
dalla zona di Salar ad Alhama (3)
(2) Agli effetti della sicurezza il trasferìmento è da considerarsi in vicinanza del nemico. (3) Agli effctti della sicurezza iI trasferì mento è da considerarsi in prescnza del nemico.
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MOVIMENTI COLONNE DI TRUPPE Colonna di destra Giorni
Movimenti in autocar· ro per la colonna che agisce da Loja su Colmenar.
Movimenti in autocar· ro per lacolonna che agisce da Antequera su Villanueva Cauche
Colonna di sinistra
Movimenti in Autocarro
Montilla
B
Montilla
da Montilla a Loja
da Montilla aAntcquera (1)
(1)
a
piedi
Soste
A
c
Movimenti
Soste
da Cabra a Lucena
Lucena
da Lucena alla zona Ji Villanueva di Tapia (1)
Gli autocarri rimangono a disposizione della colonna.
-
Saranno costìtuìte 3 autocolonne: autocolonna A, capace di 3 btg. per la colonna di sinistra e la riserva; autocolonna B, capace di 3 btg. per le colonne del centro e di destra; autocolonna C, capace di 1 btg. per la colonna del centro. COLONNA A
G I
o
R N I
Zero
A
-Tappa -Unttà autotrasportata -Km.
Ecija - La Rambla Montilla - lucena Autocolonna vuota Km. 76 lucena - Rute - Ignajar. loja Autotrasporto colonna di simstra L'autocolonna ritorna vuota a Lucena Km.114
B
e
lucena -Rute -Iznajar - Vil/anueva de Tapia Autotrasporto riserva Km. 45
s o s t e
))
COLONNAB
Località di rifornimento
COLONNA C
Località ùi rifornimento
-Km.
Lucena
))
Lucena
Lucena (revisione macchine)
Lucena
»
-Tappa - Umtà autotrasportata
Scorte al seguito di carburante
Siviglia - El Arahal Osuna Autocolonna vuota Km. 84 1) Ostina - Este,:,a La Roda - Monti/ a Autotras~orto colonna di estra Km. 56 2) Dopo Io scarico: Montilla - El Tejar · lucena Autocolonna vuota Km. 60
N
00
Osuna
- Tappa -Umtà autotrasportata -Km. Ecija - Montilla Autocolonna vuota Km. 48
Lucena
Lucena - Aguilar de la Frontera - Montilla Autocolonna vuota Revisione macchine Km. 28
Montilla
Montilla - Lucena Rute - Iznajar - Loja Autotrasporto colonna centro · Km. 85
Loja
Montilla - Lucena · El Tejar - Antequera Autotrasr,orto di un btf' del a colonna de centro Km. 76
s
o s t e
Località di rifornimento
))
Montilla
Montilla
Montilla
»
Loja
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DOCUMENTO N. 41
M.M.I.S. - UFFICIO OPERAZIONI N. 111
Siviglia, 30 gennaio 1937
Ordine di operazione n. 1 (omessi) Carta Michelin 1.400.000 - foglio 50 Allegati n. 4 Al Al Al Al
Sig. Gen. Com.te la I Brigata Volontari - Montilla - 3 copie Sig. Gen. Gusberti - Lucena - 2 copie Sig. Colonnello Com.te il III Gruppo di Banderas - Osuna - J copia Sig. Colonnello Com.te il II Gruppo di Banderas - Cab ria - 1 copia Aì Com.te d 'Artiglieria deila M.M.I.S. (all. 1 omesso)- Sc<le- in stralcio Al Com.te del Genio della M.M.I.S. (all. 1 omesso) - Sede - in stralcio Al Com.te dei RR.CC. della M.M.I.S. (all. 1 omesso) - Seòe - in stralcio Al Capo Ufficio Trasporti (all. 1 omesso) - Sede - in stralcio e, per conoscenza: Al Sig. Capo Ufficio Navale della M.M.I.S. (all. 1 omesso) - Sede - in stralcio Al Com.te dell'A.L. - Sede - in stralcio
Occupazione regione Maiaga
I) È intenzione del Comando Supremo procedere all'occupazione di Malaga e di tutta la regione a ovest del meridiano di Motril. È assegnato alle truppe volontarie italiane il settore delirnitato dalle rotabili Antequera-Almogia - Malaga ed Alhama - Velez Malaga (dette rotabili inclusi). II) Le truppe nazionali spagnole occupano la linea seguente: Marbella - Ronda - Sierra de Hortegica - Peiiarrubia - Bobadilla Pueblo - Antequera - Montes de la Monja - Archidona - Cerro de las Monjas - Alhama - Jatar - Fornes - Javena - Albuiiuelas - i>inos del Valle - Castillo - Orgiva.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
III) La situazione del nemico nella regione in parola appare dall 'allegato n. 1. IV) Intendo: 1 - Agire lungo le tre principali rotabili che, nel settore assegnatoci, adducono al mare: a) Antequera - Almogia - Malaga; b) Loja - Colmenar - Malaga; c) Alhama - Velez Malaga.
2 - Superare con azione rapida e vivace la difesa marginale rossa a cavallo delle tre direttrici di cui sopra. 3) Sfruttare immediatamente il successo per piombare su Malaga e, contemporaneamente, interrompere, all'altezza di Velez Malaga, la rotabile cosliera.
V) Dispongo: L'azione sarà svolta da tre colonne, alle mie dirette dipendenze:
Colonna di destra: 1) Comandante: Colonnello Carlo Rivolta 2) Costituzione: III gruppo Banderas su tre Banderas 2° cp. carri assalto 2a btr. 105/28 Sez. 47/35 Un plotone artieri con sezione di parco. 3) Agirà lungo l'itinerario Antequera - Almogia - Malaga.
Colonna di centro: 1) Comandante: Generale Edmondo Rossi 2) Costituzione: I gruppo Banderas, più una Bandera del III gr. 1 a cp. carri assai to I a cp. motomitraglieri II gruppo 149/12 (su 2 btr.) 1 a btr. 75/C.K. 1 btr. accompagnamento (del II gr. Banderas) 1 plotone autoblindo 1 Sez. della 2a btr. da 20 1 plotone artieri con sezione di parco
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3) Agirà: a) con una colonna costituita da una bandera, la btr. di accompagnamento del II gr. banderas e un pl. autoblindo, lungo l'itinerario Antequera - Villanueva de Cauche - Colmenar. Compito: puntare da Villanueva de Cauche sul bivio di q. 762 della rotabile Colmenar - Loja per minacciare da tergo le difese rosse di Alfarnatejo, Alfarnate e Venta de los Alazores. b) con il resto della colonna lungo la rotabile Loja - Colmenar Malaga. 4) La fanteria della colonna sarà autotrasportata. 5) Il Gen. Rossi coordinerà l'azione delle colonne del centro e di destra, non appena quest'ultima abbia oltrepassato il Rio Campanillas.
Colonna di sinistra: 1) Comandante: Col. Mario Guassardo 2) Costituzione: IV gruppo Banderas, su tre Bandèras 1 pl. carri assalto della 3 a compagn ia Comando 1 gruppo e 1 a btr. da 105/28 1 a btr. da 20 1 pi. artieri con sez. di parco. 3) Agirà lungo la rotabile Alhama - Ventas de Zafarraya - Velez Malaga. Compito: - recidere le comunicazioni sulla rotabile costiera all'altezza di Torre del Mar; - concorrere eventualmente all'azione su Malaga. - Riserva (autocarrata) 1) Comandante: Col. Costantino Salvi 2) Costituzione: II gruppo Banderas su 3 Banderas 2° btr. da 20 (meno 1 sez.) 1 pl. telefonisti con 2 sez. di parco 1 pl. operai con parco cp. autoblinde (meno 1 plotone) 3) Dislocazione iniziale: zona di Villanueva de Taµia . 4) La cp. autoblinde - meno 1 pl. - rimarrà a mia diretta disposizione, dislocandosi nei pressi di Iznajar. VI) Le colonne, in giorno e ora da indicarsi, si schiereranno come segue: - colonna Col. Rivolta: Antequera. - colonna del centro: con la testa a Loja;
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936- 1939)
colonna Gen. Arnaldi: - colonna incaricata di agire su Villanueva de Cauche: con la testa ad Antequera (est di Ermita). colonna Gen. Gusberti: Alhama. Inizieranno di lì l'offensiva nella mattina del giorno X (in ora che sarà ulteriormente comunicata). VII) In seguito ad accordi presi col comando dell'Esercito Nazionalista del Sud, le truppe spagnole agiranno come segue: a) Giorni X - 2, ed X - 1
- Avanzata dalla fronte Ronda - Marbella su Burgo - Ardales Alora, e su Istan-Monda - Coin (allo scopo di attirare sempre più l'attenzione dell'avversario verso ovest). b) Giorno X
Continuazione dell'azione di cui sopra, in direzione di Maìaga. Avanzata da Antequera su Valle dc Abdalagis (con un Battaglione). - Avanzata da Archidona su Villanueva del Trabuco e su Villanueva del Rosar io (con un battaglione). - Azione dimostrativa da Pinos del Valìes - Orgiva su Motril. Inoltre forze spagnole coopereranno direttamente alla nostra azione nel modo seguente: c) notte sul giorno X. Rimozione degli ostacoli a sbarramento delle rotabili, creati dalle truppe in parola. d) Giorno X
Avanzata di un reparto da Antequera in direzioa profitto della [ ·_ ne di Camorra Alto (sella ad est di q. 1369). colonna di Cooperazione dell'artiglieria di Antequcra al fordestra zamento della Sella di q. 860.
a profitto della colonna di ( sinistra
-_ Cooperazione di un Battaglione di fanteria e di una compagnia di «regulares». Cooperazione dell'artiglieria di Alhama. - Inserzione di alcuni reparti, aventi il compito:
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a profitto di ognuna delle tre colonne
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• di ripulire i versanti delle selle, una volta forzatele; • di presidiare le località abitate situate sulle direttrici di marcia, od in posizione adiacente e dominante rispetto ad esse; • di occupare gli edifici pubblici di Malaga.
Tutto ciò [comma c) e d)] avverrà in base ad accordi diretti dei Comandanti di colonna coi Comandanti spagnoli di Antequera, Loja ed Alhama. VIII) Occupazione di Malaga a) Giunte nei pressi della città, le colonne sosteranno dinanzi ai margini dell'abitato, in modo da avere il dominio sugli sbocchi della città e di poter battere con l'artiglieria gli edifici salienti della stessa (vedi allegato n. 1). I Comandanti di colonna provvederanno inoltre a costituire posti di vigilanza e sbarramento sopra le vie di comunicazione provenienti da tergo e dai fianchi. b) Unità spagnole ed eventualmente elementi della riserva entreranno in città, con compito di procedere al rastrellamento delle armi e all'occupazione del porto e dei principali edifici sedi dell e autorità politiche, civili e militari. IX) Aereo-cooperazione e cooperazione navale: Ordini a parte. X) Collegamenti: Per i collegamenti terrestri vedansi allegati nn. 2, 3 e 4. Il comandante del genio disponga per la distribuzione delle stazioni radio alle colonne.
XI) Indipendentemente dalle notizie urgenti , i comandanti dicolonna trasmetteranno la situazione ogni due ore. XII) Servizi: Ordine a parte. XIII) Posto di Comando: Pressi di Iznajar. Comunicherò data e ora in cui incomincerà a funzionare. Al bivio immediatamente ad est di Iznajar funz ionerà un posto di presentazione dei porta ordini. IL GENERALE CAPO MISSIONE F. to Mancini p. c. c. IL CAPO DI STATO MAGGIORE Ferraris
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 · 1939)
DOCUMENTO N. 42
COMANDO IN CAPO DELLA M.M.I.S. - UFFICIO OPERAZIONI
N. 112 Op.
Siviglia, 30 gennaio 1937
Al Sig. Generale C.te l'«A.L. » - Sede e, per conoscenza: Al Al Al Al Al Al Al
Sig. Gen. Arnaldi - C.te la colonna del centro - Montilla Sig. Gen. Gusberti - C.te la colonna di sinistra - Lucena Sig. Col. Rivolta - C.te la colonna di destra - Osuna Sig. Col. Ramalho - C.te la riserva - Cabra Comandante d'Artiglieria della M.M.l.S. - Sede Comandante del Genio della M.M.I.S. - Sede Capo Ufficio Navale de lla M.M.I.S. - Sede
Aereocooperazione
Riferimento ordine d 'operazione n . 1 in data di oggi. I) Alla progettata operazione su Malaga l' «A.L. » concorrerà con i seguenti compiti:
a) Caccia. Dominio del cielo assicurato mediante crociere di protezione sulle truppe operanti. b) Ricognizione. A partire dalle ore 7,30 del giorno X (da comunicare) sorveglianza sugli itinerari: Antequera - Almogia - Malaga Antequera - Villanueva de Cauche - Colmenar Loja - Colmenar - Malaga Alhama - Velez Malaga e tutte le comunicazioni trasversali che adducono a detti itinerari. Bombarderà inoltre d 'iniziativa tutti gli elementi nemici in movimento o in sosta che riuscirà ad individuare. c) Bombardamento. Nella notte sull'X bombardamento dei campi che risultino occupati da apparecchi rossi (aerodromi di Malaga, Velez Malaga e altri della zona).
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Giorno X: ore 8: Villanueva de Conception - Villanueva del Rosario ore 8,15: Alfarnate - Alfarnatejo - Villanueva del Trabujo ore 12: Ventas de Zafarraya- Zafarraya - Riogordo- Colmenar. Successivamente Almogia.
Giorni successivi: riserva di ordini.
III) Collegamento aereo-terrestre a) Colonne - aereo
- Impieghi di teli bianchi rettangolari 1OX 1 oltre quelli prescritti con foglio 69 Op. del 25 corr. -
Segnali:
simbolo
Testa di colonna in marcia: 2 teli ad angolo nella direzione della marcia.
simbolo
Colonna in sosta: 3 teli come da figura. Richiesta esposizioni segnali: 2 fumate bianche.
b) Comandi - aereo
- Segni distintivi di comando quelli indicati nel foglio 68 Op. in data 25 c.m. - Posti raccolta messaggi presso i posti comando, individuati dai segnali di cui sopra. c) Comunicazioni dalle e alle colonne per tramite Comando M.M.I.S. che dispone di stazione R.A.I. Onde, nominativi e modalità da stabilirsi dal Comando Aviazione Legionaria. Stazione R.A.I. da impiantarsi a cura del Comando Genio. IV) Comando truppe M.M.I.S. - pressi Iznajar.
IL GENERALE CAPO MISSIONE F. to Mancini
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 • 1939)
DOCUMENTO N . 43
COMANDO IN CAPO DELLA M.M.I.S. - UFFICIO OPERAZIONI N.110 Al Al Al Al Al Al Al
Sig. Sig. Sig. Sig. Sig. Sig. Sig.
Siviglia, 30 gennaio 1937 Gen. Arnaldi - Com.te la Colonna del Centro - Montilla Gen. Gusberti - Com.te la Colonna di Sinistra - Lucena Col. Rivolta - Com.te la Colonna di Destra - Osuna Col. Ramalho - Com.te la Riserva - Cabra Com.te dell'Artigliera della M.M.I.S. - Sede Com.te del Genio della M.M.I.S. - Sede Capo Ufficio Navale della M.M.I.S. - Sede
e, per conoscenza: Al Sig. Generale Comandante l'Aviazione L. - Sede
Concorso Marina I) All'azione per l'occupazione di Malaga concorreram10 le seguenti unità nazionali della marina da guerra spagnola: /ne. Canaris (8 cann. da 203 - bordata 3 cann. da 120) - /ne. Baleares (6 cann. da 203 - bordata 3 cann. da 120).
II) Dette unità eseguiranno azioni di interdizione: -
sulle rotabili che affluiscono a Malaga; sul nodo di Torre del Mar.
III) Collegamenti: a) Comando truppe M.M.I.S. - Cadice; b) Cadice - Comando Squadra. Al collegamento a) provvede il Comando Genio della M.M.I.S.
Al collegamento b) provvede l'Ufficio Marina di Cadice.
IL GENERALE CAPO MISSIONE
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DOCUMENTO N. 44 DOCUMENTO N. 44/a
COMANDO IN CAPO DELLA M.M.I.S. Siviglia, 28 gennaio 1937
N. 87 Op.
Al Comandante 1 a Brigata Volontari
Al Generale Gusberti Al Comandante 3° Gruppo Banderas Al Comandante 2° Gruppo Banderas Al Comandante l'Artiglieria della M.M.I.S. Al Comandante del Genio M.M.I.S. Al Capo Ufficio Trasporti Al Capo Ufficio Sanità Al Capo Sezione Vettovagliamento Al Comando Base di Siviglia All'Ufficio Operazioni della M.M.I.S. ORDINE PER I SERVIZI N. 1
Come è noto, a movimenti ferroviari e automobilistici ullimati, i reparti assumeranno seguenti dislocazioni: - 1° gruppo banderas (3 banderas) più una band era del 3° gruppo
Colonna Generale Arnaldi (Rossi)
Colonna Generale Gusberti (Guassardo)
- Montilla
- 1 a comp. carri armati - 1 a comp. motomitraglieri - un gruppo da 149/12 - 1 a batteria da 75 C.K.
- Aguilar de .la Frontera
- una sezione da 20
-Monturque
- 4° gruppo banderas (3 banderas) - un plotone carri armati - una batteria da 105 - una batteria da 20 - un plotone artieri
- Lucena
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936- 1939)
Colonna Col. Rivolta
Colonna Colonnello Ramalho (Salvi)
- 3° gruppo banderas (3 banderas) - 2a compagnia carri armati - una batteria da 105 - 1 a sezione anticarro da 47 - un plotone artieri
-Osuna
- 2° gruppo di banderas (3 banderas) - 1 compagnia autoblindo - 1 batteria da 20 meno 1 sezione - 3 plotoni genio.
- Cabra - Mon turque
- Aguadulce
A conferma precedenti comunicazioni verbali si precisa quanto segue nei riguardi organizzazione e funzionamento servizi:
A) SANITÀ
Capo Ufficio: - completi dotazioni posti medicazione banderas, avviando materiali in località suindicate; - assegni: a) un nucleo sez. sanità interamente auto carreggiato a colonna generale Arnaldi {Montilla); b) 1 nucleo col solo materiale autocarreggiato a ciascuna delle colonne: G.le Gusberti {Lucena) e Colonnello Rivolta (Osuna); - faccia affluire: a) 1 ospedale C.R.I. con nucleo chirurgico a Lucena (successivamente - su ordine - si impianterà a Loja); b) 1 ospedale C.R.I. con nucleo chirurgico a Osuna {successivamente - su ordine - si trasferirà a Antequera ove sosterà ripiegato. Il personale funzionerà appoggiandosi locale ospedale spagnolo; e) 6 autoambulanze a ciascuna delel colonne: Generale Gusberti - Col. Rivolta e Col. Ramalho; 8 autoambulanze alla colonna Generale Arnaldi. Le autocolonne assegnate alle colonne Gen.le Gusberti e Col. Rivolta serviranno anche per il trasporto del personale dei nuclei di sezione sanità. Tutti i militari dovranno essere muniti di pacchetto di medicazione e di maschere. B) VETTOVAGLIAMENTO E IDRICO
- Comando Base Siviglia: - provveda a fare affluire presso le truppe tre giornate viveri a secco che saranno distribuite a cura comandi colonna et considerate dotazioni intangibile per l'azione.
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Capo Sezione Vettovagliamento (1° Cap. Manzanaschi): provveda a fare affluire: a) 1 nucleo sezione sussistenza per Col. Rivolta a Osuna (successivamente, su ordine, si trasferirà a Antequera); 2) 1 nucleo sezione sussistenza per colonne Arnaldi e Gusberti a Lucena (successivamente, su ordine, si trasferirà a Loja); c) 1 nucleo sezione sussistenza per colonna Ramalho a Cabra (successivamente, su ordine, si trasferirà a Archidona - stazione ferroviaria). - Il vettovagliamento nella località di sosta sarà effeLtuato dai singoli reparti appoggiandosi direttamente a enti locali spagnoli già preavvisati. Nel corso dell'azione, il vettovagliamento sarà invece, effettuato da nucleo sezione sussistenza che preleveranno viveri presso enti locali spagnoli coi quali capo sezione vettovagliamento prenderà opportuni preventivi accordi. - Capo V/ ficio Trasporti: - provvede fare affluire al più presto 3 autobotti disinfettate a ciascuna delle 4 colonne. C) ARTIGLIERIA
1° - Armi portatili a) Dotazioni individuali:
-
72 cartucce e 4 bombe a mano per ogni armato di fucile; 1.200 colpi per ogni fucile mitragliatore ; 250 bombe e relative cariche lancio per ogni mortaio da 45 1.500 coipi per M.P. 250 colpi per ogni cannone da 65/17
b) Dotazioni al seguito delle colonne:
-
72 cartucce e 2 bombe a mano per armato di fucile; 1.200 colpi per ogni fucile mtr. 1.500 colpi per M.P. 250 bombe per mortaio da 45.
I Comandi di colonna faranno le richieste munizioni indirizzandole al Comando Artiglieria della M.M.I.S. (Piazza Calvo Sotelo 3 - Siviglia) che provvederà a farle affluire con mezzi forniti dal capo Ufficio . Trasporti.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA crvn.E SPAGNOLA (1936 - 1939)
2 ° - Artiglierie
- Le batterie da 105/28 e da 149/13 avranno al seguito una dotazione di 150 colpi al pezzo. - Rimanenti bocche da fuoco: dotazioni come da disposizioni emanate direttamente dal Com.te Artiglieria della M.M.I.S. 3° - Rifornimento munizioni - Il rifornimento munizioni sarà effettuato dal Comando Truppe su richieste dei Comandi di Colonna. D) GENIO
I parchi dei plotoni assegnati alle singole colonne dovranno essere provvisti degli attrezzi e del materiale necessari alla rimozione di ostacoli e alla costruzione di passaggi di circostanza su interruzioni stradali (ponti sino alla portata massima di 8 tonnellate). I plotoni telefonisti provvederanno a effettuare il collegamento telefonico del comando in capo delle truppe col posto telefonico pubblico piu vicino, col massimo numero di circuiti indipendenti consentito dalla rete permanente. E) TRASPOR TI a) Assegnazione mezzi in proprio alle unità:
- 3 autocarri leggeri per ciascuna bandera dei gruppi 3° (3 banderas) e 4° (3 banderas) da avviare al più presto nelle località di concentramento; - il numero di automezzi occorrenti ai Comandi di Colonna per il trasporto dell'aliquota munizioni da portarsi all'immediato seguito dei reparti; - gli automezzi occorrenti alle unità del genio, della sanità e della sussistenza secondo le disposizioni precedentemente impartite; - le autovetture previste dalle tabelle organiche; - il numero delle motociclette necessarie per raggiungere le seguenti dotazioni: - Comando Colonna Arnaldi: 5 - Comando Colonna Gusberti: 5 - Comando Colonna Rivolta: 5 - per ogni comando di gruppo di banderas, escluso il 3 ° gruppo: 3 - le autobotti e le autoambulanze di cui alle lettere A) e B).
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b) Approntamento mezzi per autotrasporti truppe:
- 1 autocolonna per un gruppo di 3 banderas; - 1 autocolonna per un gruppo di 4 banderas. Le unità di avviamento delle anzidette colonne e gli itinerari saranno indicati successivamente. Ciascun autocarro delle suddette autocolonne dovrà avere una dotazione intangibile di carburante contenuta in latte collocate sull'autocarro stesso. Ogni autocarro sarà inoltre dotato di una botticella d'acqua da 25 litri . c) Automezzi a disposizione del Comando Base:
Gli attuali rinforzati da tutti quelli che potranno essere raccolti accentrando quelli degli enti che non prendono parte all'azione. Eventualmente ricorrere a noleggi. d) Carburanti e lubrificanti:
Prendere gli opportuni accordi con la CAMPSA per i rifornimenti lungo gli itinerari: Siviglia - Estepa - Antequera (itinerario 1); e Siviglia - Ecija - Montilla - Loja (itinerario 2): - predisporre centri di rifornimento muniti di multipli e rapidi mezzi di rifornimento e di travaso. Particolare importanza hanno i seguenti centri: -
Loja Antequera Montilìa Lucena Osuna
- organizzare e tenere in potenza, a disposizione del Commissariato Stradale, di cui alla lettera successiva, una piccola autocolonna di rifornimento, composta di 6 o 7 autocarri carichi di fusti di carburante; 3 autocarri di soccorso e 4 autocarri carichi con personale operaio. e) Organizzazione degli itinerari:
- il Maggiore Panunzio Equasio assume le funzioni di Commissario stradale col compito di provvedere alla organizzazione degli
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
itinerari Osuna - Antequera e Montilla - Loja; di disciplinare l'eventuale transito sulla rotabile Antequera - Archidona - Loja; e di regolare la circolazione nelle località di Loja e Antequera. - È alle dipendenze del Capo Ufficio Trasporti. Il Comando della 1 a brigata Mista metta a disposizione del predetto maggiore: -
5 ufficiali inferiori (di cui 2 capitani) 6 sottufficiali 6 carabinieri 32 uomini di truppa (dei quali 6 motociclisti). Automezzi a disposizione del Commissario Stradale:
- 1 autovettura «Balilla» - 6 motociclette da fornirsi a cura del Capo Ufficio Trasporti. Il Comando Base di Siviglia provveda a fornire i reparti di sacchi a terra vuoti nella misura di almeno: sacchetto per militare. Detti sacchetti dovranno servire per contenere quegli oggetti personali che i militari non porteranno al seguito.
IL GENERALE CAPO MISSIONE F. to. Mancini p. c. c. IL CAPO DI STATO MAGGIORE F.to Ferraris
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DOCUMENTO N. 44/b
COMANDO IN CAPO DELLA M.M.I.S. - UFFICIO SERVIZI N. 113 Op. Ordine d'operazione per servizi n. 2
Siviglia, 30 gennaio 1937
Al Al Al Al Al Al Al Al
Sig. Gen. Gusberti - Cdte la colonna di sinistra - Lucena - 1 copia Sig. Gen. Arnaldi - Cdte la colonna del centro - Montilla - 1 copia Sig. Col. Rivolta - Cdte la colonna di destra - Osuna - 1 copia Sig. Col. Ramalho - Cdte la riserva - Cabra - 1 copia Sig. Cdte d'Artiglieria della M.M.I.S. - Sede - 1 copia Sig. del Genio della M.M.I.S. - Sede - 1 copia Sig. Capo Ufficio Sanità - Sede - 1 copia Sig. Capo Sezione Vettovagliamento - Sede - 1 copia Al Sig. Capo Ufficio Trasporti - Sede - I copia
Organizzazione e funzionamento servizi durante l'azione
Riferimento ordine d 'operazione n. 1 in data 30.1.1937 (non trasmesso al Sig. Capo Ufficio Sanità e al Capo Sezione Vettovagliamento). I) SANITÀ
a) Sezione Sanità: un nucleo con plotone porta feriti a ciascuna delle tre colonne di sinistra, centro e destra. b) Autoambulanze: 10 alla colonna del centro (2 per la colonna che agirà da Antequera su Villanueva de Cauche); 6 a ciascuna delle colonne di sinistra e destra; 4 alla riserva. Le autoambulanze assegnate alle colonne operanti saranno impiegate dal Cdte il Nucleo di Sanità. c) Ospedale: 31 C.R.l. con nucleo chirurgico: si impianta a Loja. Gli automezzi impegnati per trasporto a Loja dell'ospedale, a trasporto effettuato passeranno alle dipendenze del Capo Sezione Vettovagliamento (vedi n. II). 71 C.R.l. con nucleo chirurgico: ripiegato ad Antequera. Medici e personale sanitario subito in funzione presso il locale ospedale spagnolo.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
d) Sgomberi:Colonne di sinistra e del centro: su Ospedale 31. Colonne di destra e inizialmente la colonna che agisce su Villanueva de Cauche: su Antequera, ospedale spagnolo. e) Rifornimento materiale sanità presso gli ospedali tramite nuclei sezioni sanità (a 112 autoambulanze dj ritorno).
II) VETTOVAGLIAMENTO a) Tre razioni di viveri a secco al seguito di ogni militare. b) Sezione sussistenza: 1 nucleo ad Antequera (per la colonna di destra) 1 nucleo a Loja (per le colonne del centro e di sinistra) 1 nucleo alla stazione ferroviaria di Archidona (per riserva) Previsto nel corso dell'azione lo spostamento in avanti, su ordine, dei nuclei Per il rifornimento giornaliero, il Capo Sezione Vettovagliamento <li~porrà dt:gli autocarri che trasporteranno i materiali dell'ospedale 31 C.R.I. .
III) ARTIGLIERIA a) Dotazioni individuali ed al seguito delle colonne come da ordine n. 87 Op. in data 28 corrente mese. b) Le dotazioni al seguito delle colonne saranno trasportate: 1) Colonne del centro e di riserva:
- munizioni per armi portatili: sugli autocarri adibiti al trasporto delle truppe; - munizioni per artiglieria: su appositi autocarri. 2) Colonne di destra e di sinistra: - su appositi autocarri sia il munizionamento per armi portatili che quello per artiglieria; c) Posti d.a.m .. Costituiti a Loja e a Antequera a cura del Comando d'Artiglieria della M.M.I.S . . Disporranno di automezzi per fronteggiare eventuali urgenti richieste. d) Richieste munizioni al Comando Artiglieria tramite Comandi di Colonna.
IV) GENIO
Eventuali rifornimenti materiali del Genio presso le sezioni di parco assegnate alle colonne.
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V) TRASPORTI
Rifornimenti lubrificanti e carburanti: a) Posti di rifornimento saranno costituiti a cura del Capo Ufficio Trasporti a Loja e a Antequera. b) Ogni autocarro sarà fornito di una dotazione intangibile di carburante, contenuta in latte collocate sull'autocarro stesso, e di una botticella d'acqua da 25 litri. IL GENERALE CAPO MISSIONE F.to Mancini
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
DOCUMENTO N. 45
COMANDO IN CAPO DELLA M.M.I.S. - UFFICIO OPERAZIONI N. 196 Op.
Loja, 6 febbraio 1937, ore 24
Ordine di operazioni n. 2 Carta 1:400.000 (Michelin foglio 50) 50.000 (Riproduzioni carte spagnole) Al Al Al Al Al Al Al Al Al
Gen. Arnaldi - Comte colonna del centro a sud di Colmenar Gen. Gusberti - Comte colonna di sinistra a Ponte sull'Alcaucin Col. De Francisci - Comte colonna di destra - Almogia Col. Ramalho - Comte la riserva - strada per Colmenar Comte la Bandera del V Gruppo - Ventas los Alazores Coma ndan te l'Artiglie r ia della M.M.I.S. - Sed e Comandante del Genio della M.M.I.S. - Sede Comandante l'Aviazione Legionaria - Sede Comandante dei RR.CC. della M.M.I.S. - Sede Al Capo Ufficio Sanità (in stralcio) - Sede Al Capo Ufficio Commissariato (in stralcio) - S ed e Al Capo Ufficio Trasporti (in stralcio) - Sede e, per conoscenza: Al Console Generale Conte Rossi - Sede Al Capo Ufficio Navale della M.M.I.S. - Se de
Sfruttamento del successo e occupazione di Malaga I) Nelle giornate del S e 6 febbraio tutte le colonne hanno conquistato la linea di resistenza nemica e, sfruttando il successo sono giunte: - colonna di destra: a Almogia - colonna del centro: davanti a Viento- Km. 540 a sud di Colmenar con un btg. davanti a Villanueva de Cauche. - colonna di sinistra: a sud di Ve ntas de Zafarraya, al ponte su Rio Alcaucin, a copertura del bivio stradale per Riogordo e Col menar. II) Il nemico battuto e in ritirata, si è schierato a difesa sul la fronte della colonna del centro, in località Viento - Km. 540 a sud di Colmenar.
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III) Intendo: - sfruttare il successo ottenuto giungendo nella giornata di domani a Malaga con le colonne di destra e del centro; - mantenere ferma sulle posizioni oggi raggiunte la colonna di sinistra, affinché dia sicurezza al fianco sinistro della colonna del centro e sia in misura di agire a momento opportuno con obiettivo Torre del Mar, in concorso con altra colonna proveniente da Malaga. IV) Pertanto dispongo: a) all'alba di domani 7 febbraio le colonne di destra e del centro muovano dalle posizioni oggi raggiunte puntando su Malaga. Giungendo innanzi alla città, si attengano a quanto prescritto al n. VIII dell'ordine di operazioni n. 1 in data 30 u.s. Il Console De Francisci si preoccupi di presentarsi davanti a Malaga con le forze riunite e più che di entrare materialmente in città, si curi di sbarrare le strade che vi adducono da ovest e nord-ovest, per le quali affluiranno le truppe nemiche in ritirata. La Bandera «Leone» raggiunga Colmenar. b) La colonna di sinistra si sistemi sulle posizioni raggiunte effettuando le operazioni necessarie per sgomberare da infiltrazioni nemiche la zona prossima alla località di sosta della colonna. Suo compito è dare sicurezza al fianco sinistro del la colonna del centro, impedendo infiltrazioni lungo le strade Ventas de Zafarraya - Ventas de los Alazores e Riogordo - Colmenar. V) Costituzione delle colonne invariata. Confermo quindi quanto già disposto oggi e cioè che 2 bandere della riserva, al comando del Col. Ramalho, sono a disposizione del Comandante la colonna del centro. La terza bandera (del V gruppo) assegnata alla riserva, permanga a Ventas de los Alazores a disposizione di questo Comando. VI) L' A.L. dovrà:
- proteggere le colonne operanti, e specialmente quelle di destra e del centro; - sorvegliare la strada Malaga- Velez Malaga e mitragliare truppe ed autocarreggi in movimento lungo la stessa.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
VII) Servizi a) Sanità
Dislocazione nuclei et ospedali immutata. Sgombero feriti: con autoambulanze e autocarri attrezzati. Altri automezzi saranno assegnati alle colonne se possibile. Affluenza feriti a Siviglia da Antequera a mezzo ferrovia sia tempestivamente preavvisato a quel comando base perché possa predisporre ricevimento. Segnalare subito a questo Comando stato esatto delle perdite. b) Vettovagliamento
Reparti già vettovagliati per la giornata del 7 con viveri ordinari. Razioni di riserva al seguito. Per il giorno 8 prelevamento presso nuclei sussistenza nella sede attuale. Per giorno 8 Capo Servizio Commissariato preveda spostamento in avanti del nucleo sussistenze di Loja a Colmenar e Alhama. Nucleo Antequera resta in posto. c) Servizio Trasporti
Occorre prevedere che le colonne, giunte a Malaga, non avranno più bisogno dell'autocarreggio attualmente assegnato per trasporto truppe (eccettuato per 3 btg.). Tale autocarreggio costituirà pertanto per le colonne un peso che deve essere eliminato. Il Capo Ufficio Trasporti preveda l'assegnazione al Comando 1 a Brigata Volontari di: a - complessive 3 autosezioni per il servizio ordinario delle colonne di destra e del centro; b - automezzi necessari per autotrasportare 3 btg. Provveda inoltre all'organizzazione del movimento di ritorno del rimanente autocarreggio nella zona di Loja. Tale movimento sarà compiuto non appena il sig. Comandante della I a Brigata Volontari loriterrà opportuno. La Compagnia autoblindata scorterà la colonna da Malaga ad Alfarnate e quindi tornerà a Malaga. d) Servizio Artiglierie
Come da disposizioni già impartite dal Comando Artiglieria. e) RR.CC.
Tutti i prigionieri debbono essere avviati al più presto alla sede del Comando in Loja.
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VIII) Il posto di Comando della M.M.I.S. permane a Loja.
IX) Domani, in Malaga, la Vittoria ottenuta diverrà orgoglio e vanto di Comandanti e di Volontari; sarà premio alla dura e gloriosa fatica compiuta con impareggiabile slancio.
IL GENERALE CAPO MISSIONE F.to Mancini
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA {1936 · 1939)
DOCUMENTO N. 46
COMANDO IN CAPO DELLA M.M.I.S. - UFFICIO OPERAZIONI N. 242 Op.
Loja, 8 febbraio 1937, ore 13,45
Ordine di operazione n. 3 Carta: 1:400.000 (Michelin foglio 50) Al Generale Arnaldi - Com.te 1 a Brt. Vol. - Malaga Al Generale Gusberti - Com.te colonna sinistra a Nord di Velez Malaga Al Comandante l'A.L. - Sede Al Comandante d'Artiglieria della M.M.I.S. - Sede Al Comandante dei RR.CC. - Sede Al Capo Ufficio Sanità (stralcio) - Sede Al Capo Ufficio Commissariato (stralcio) - Sede Al Capo Ufficio Trasporti (stralcio) - Sede Al Comandante Bandera Ardente - Ventas de los Alazores e, per conoscenza: Al Console Generale Conte Rossi - Sede Al Capo Ufficio Navale della M.M.I.S. - Sede
Proseguimento azione su Torre del Mar
I) Le colonne di destra e del centro agli ordini del Generale Arnaldi sono entrate in Malaga ed hanno occupato la città. La colonna di sinistra, agli ordini del Generale Gusberti, ha proceduto su Valez - Malaga, giungendo alle ore 12 al km. 72 a 6 km. di Velez. II) Gli elementi nemici che ancora rimangono ad ovest del meridiano di Malaga non hanno via di scampo; quelli ad oriente ripiegano verso la regione di Torre del Mar - Velez Malaga, dove pare intendano opporre resistenza. III) Intendo: a) sfruttare il successo spingendo parte delle truppe a Torre del Mar, allo scopo di raggiungere ad est di tale località una linea di resistenza che sbarri le provenienze da Motril e sostare su tale posizione dove truppe spagnole sostituiranno a momento opportuno i legionari.
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b) occupare saldamente Malaga e dintorni. c) successivamente, e nel più breve tempo possibile, ritirare le truppe legionarie dalla zona di Malaga, dopo averle sostituite con truppe spagnole, e riunirle nella zona Montilla - Lucena - Cordoba - Ecija. IV) Pertanto dispongo: a) Il Comando della 1 a Brigata costituisca subito una colonna autocarrata così composta: - 3 Banderas - I cp. carri assalto - I cp. motomitraglieri - I gr. da 100/17 - 1 sez. da 47/35 - 1 pl. artieri. b) Tale colonna ha il compito di marciare per la strada costiera di malaga su Torre del Mar, travolgendo ogni resistenza nemica, sino a congiungersi con la colonna del Gen. Gusberti che da Velez Malaga punterà su Torre del Mar. e) La colonna muoverà da Malaga il giorno 8 alle ore ... d) Giungendo a contatto con la colonna di sinistra (Gen. Gusberti), la colonna passerà agli ordini del Gen. Gusberti. e) Il Gen. Gusberti, a disposizione del quale metto la Bandera «Ardente» del V Gruppo, punterà su Torre del Mar tenendo presente la necessità di giungere sull'obiettivo contemporaneamente alla colonna proveniente da Malaga. Sarà cura di questo Comando di mantenere l'una e l'altra colonna al corrente della situazione reciproca sino al momento in cui, preso fra di esse contatto, il Gen. Gusberti ne potrà personalmente coordinare l'azione. Da tale momento la colonna proveniente da Malaga passerà agli ordini del Gen. Gusberti. f) Il Gen. Gusberti ha il compito di scegliere una posizione im-
mediatamente ad est da Torre del Mar e che si presti alla difesa fronte est (Motril) ed ivi arrestarsi assumendo atteggiamento difensivo. g) La Bandera «Ardente», autocarrata, che metto da questo momento a disposizione del Gen. Gusberti, deve muovere da Venta de los Alazores al ricevimento del presente ordine (ha avuto un precedente preavviso) e di marciare su Ventas de Zafarraya e quindi sulla
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LA PARTECIPAZIONE ITAUANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
stmda di Velez Malaga sino a raggiungere la coda della colonna Gusberti. V) SERVIZI
Non appena possibile tutte le forze agli ordini del Gen. Arnaldi dovranno servirsi per rifornimenti e sgombero della sola trada Malaga - Colmenar - Loja. È indispensabile provvedere alla sicurezza della strada stessa stabilendo distaccamenti lungo il suo percorso. Pertanto il Generale Arnaldi è pregato disporre che un btg. di quelli alla sue dipendenze si dislochi a nuclei non inferiori alla cp. nelle località che egli giudicherà più opportune per eliminare eventuali infiltrazioni nemiche. È pregato di dare disposizioni esecutive e stabilire i compiti dei reparti impiegati a tale servizio. a) Servizio sanitario:
capo ufficio: - completi dotazioni posti di medicazione; - assegni: 1 nucleo sezione sanità completamente autocarreggiato a colonna autocarrata di cui al n. IV; - invii appena possibile il nucleo chirurgico a Malaga (presso quell'ospedale principale); - faccia affluire l'ospedale C.R.I. n. 71 da Antequera a Malaga, ove sosterà ripiegato; (personale funzionerà appoggiandosi ospedale spagnolo). L'ospedale n. 31, ora impiantato a Loja rimane in sito. - assegni: 10 autoambulanze alla colonna operante su Torre del Mar, mandandone quattro di rinforzo alla colonna Gusberti. Tenga le rimanenti in riserva a Malaga. b) Servizio vettovagliamento:
- due razioni viveri a secco al seguito di ogni militare - sezioni sussistenza: 1 nucleo impiantato a Colmenar (rimane in funzione) il nucleo di Antequera si porti a Malaga, lasciando ad Antequera il solo personale per custodia scorte vettovaglie, che ivi costituiranno riserva sussidiaria della base logistica di Loja. Per rifornimenti capo ufficio commissariato disporrà degli automezzi che gli verranno forniti di volta in volta. Comando 1 a Brigata è pregato stabilire turni di prelevamento al nucleo Colmenar. c) Servizio artiglieria:
Comando artiglieria:
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reintegri dotazioni individuali o al seguito; ripartisca munizioni affluenti da Siviglia a seconda del fabbisogno. d) Genio:
Comandante del genio provvederà a far affluire a Malaga i materiali necessari per rifornire gli elementi del genio che hanno raggiunto detta città. e) Trasporli:
Capo ufficio: predisponga immediati accertamenti della consistenza scorte carburanti e lubrificanti esistenti in Malaga, richiedendo al Comando della 1 a Brigata il personale per il servizio di protezione. Riunisca a Malaga tutti gli automezzi non assegnati alle colonne, in attesa di avviarli a Loja come da precedente ordine di operazione n. 2. IL GENERALE CAPO MISSIONE F.to Mancini
p. c. c. IL CAPO DI STATO MAGGIORE F.to Ferraris
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
DOCUMENTO N. 47
COMANDO IN CAPO DELLA M.M.I.S. - UFFICIO OPERAZIONI N. 278 Op.
Malaga, 9 febbraio 1937, ore 13,45
Ordine di operazione n. 4 Carta 1:400.000 (Michelin foglio 50) Al Generale Arnaldi - Comte 1 a Div. Volontari - Malaga Al Generale Gusberti - Comte colonna sinistra - sud di Velez Malaga Al Comandante l'Aviazione Legionaria - Sede Al Comandante l'Artiglieria della M.M.I.S. - Sede Al Comandante il Genio della M.M.I.S. - Sede Al Capo Ufficio Sanità (stralcio) - Sede Al Capo Ufficio Commissariato (stralcio} - Sede Al Capo Ufficio Trasporti (stralcio) - Sede e, per conoscenza: Al Console Generale Conte Rossi - Sede Completamento operazioni sulla costa - Ritiro dalla fronte della 1 a Divisione volontari
I) Colonne Gusberti e Ramalho si sono congiunte a Torre del Mar, agli ordini del generale Gusberti. Malaga è saldamente occupata. Un btg. e la btr. di accompagnamento del V Gruppo Bandere sono a Priego de Cordoba, a disposizione tattica del locale comando spagnolo. II) Nemico battuto di fronte a Malaga è in rotta lungo la strada litoranea, ad est di Torre del Mar in direzione di Motril. Specialmente ad ovest del meridiano di Malaga vagano nuclei di combattimenti rossi, ai quali è preclusa ogni via di scampo. A nord ovest di Granada, il nemico ha stamane fortemente attaccata la fronte, specialmente in corrispondenza di Alcala la Real. III) Dispongo che dalle ore O di domani il comando delle truppe della 1 a divisione volontaria, del IV e V Gruppo Bandere e delle altre
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che hanno con esse fin qui collaborato, sia assunto dal Generale Arnaldi, Comandante la 1 a Divisione volontari. IV) Il Generale Arnaldi dovrà al più presto disimpegnare e mettere a mia disposizione per ulteriori operazioni: il Raggruppamento Artiglieria di C. d' A. la za cp. carri assalto con la sezione da 47/35 il pl. della 3a cp. carri assalto la cp. R.T. (ad eccezione di elementi che saranno precisati) la cp. motomitraglieri le due btr. da 20 la cp. artieri (meno un pi. con sezione di parco) il pi. operai del genio il pl. telefonisti con due sezioni di parco. I Comandi d'Artiglieria e del Genio disporranno circa le località nelle quali dovranno affluire gli elementi rispettivamente dipendenti . La za cp . carri assalto, il pi. della 3 a cp. e la sezione da 47/35 si trasferiranno a Siviglia. V) Il Generale Arnaldi provveda a ricostruire, nella zona di Priego, possibilmente entro il 10 corrente, il V Gruppo Bandere agli ordini del Console De Francisci (il colonnello Rivolta è pronto a riassumere il Comando del III Gruppo). La Bandera «Ardente » del V Gruppo fa parte della colonna del Generale Gusberti.
VI) Al generale Arnaldi assegno i seguenti compiti: a) sfruttare ulteriormente il successo lungo la strada cos tiera con obiettivo Motril; b) eliminare con il concorso di truppe spagnole i nuclei rossi dispersi e ormai circondati; c) dare sicurezza alla massa operante a sud del la Sierra, manovrando, d'accordo con i Comandi locali spagnuoli, nella zona Priego -Alcalà la Real, contro eventuali attacchi rossi, con il V Gruppo Bandera, rinforzato dagli elementi che ritenesse necessar i; d) provvedere a che truppe spagnole sostituiscano al più presto le truppe volontarie nel territorio conquistato. VII) A compito assolto, la 1a Divisione volontari si riunisca nella zona Lucena - Montilla - Cordoba - Ecija e siano rimessi a disposizio-
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVTLF. SPAG NOLA (1 936 - 1939)
ne dei Comandanti della 1a e 2 3 Brigata Mista rispettivamente i Gruppi di Bandera IV e V. VIII) Aviazione
Rimangano a Granada (aeroporto Armilla): - la squadriglia da ricognizione; - un gruppo di due squadriglie da caccia. Compiti: - Aviazione da ricognizione: quelli che il ge nerale Arnaldi riterrà opportuno indicare. - Aviazione caccia: scorta agli apparecchi da ricognizione e crociere di protezione sulla zona occupata dalle nostre truppe. Il Com.te l'Aviazione Legionaria è pregato provvedere perché un ufficiale di collegamento rimanga presso lo S.M. del Generale Arnaldi. IX) Il Com.te del Genio provveda ai collegamenti R.T. fra il Comando 1 a Divisione volontar i e l'aeropor to di Granda, prendendo ordini dal Generale Com.te l'Aviazione Legion a ria. X) Servizi Restano con la I a Divisione volontari gli elementi del servizio ad essa assegnati. E precisamenle: a) per il servizio sanilario la sezione Sanità - gli ospedali n. 31 e 71 della C.R.I. - il nucleo chirurgico (che resta in funzione a Loja sino a nuovo ordine) il numero di autoambulanze che sarà ulteriormente precisato. b) per il servizio vettovagliamento: - la sezione sussistenza comandata dal capitano Padovani. (Gli elementi sussidiari di sussistenza dati in rinforzo per le operazioni su Malaga, con il capitano Manzanaschi, rientrano alla 1 a Brigata Mista di cui fanno parte organica). c) per il servizio trasporti: - il Generale Arnaldi trattenga i mezzi di trasporto strettamente necessari, tenendo presente la necessità assoluta di far rientrare a Siviglia la maggior quantità possibile di autosezioni nel minor tempo. cl) per i rifornimenti carburanti e lubrificanti sfruttare le ingenti risorse di Malaga; eventualmente le scorte del deposito di Loja.
IL GENERALE DI DIVISIONE - CAPO MISSIONE F. to Mancini
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DOCUMENTO N. 48/a
DA COMANDO M.M.I.S. N. 187
Al Al Al Al
Loja, 6 febbraio 1937
Generale Gusberti - C.te la colonna di sinistra alt Generale Arnaldi - C.te la colonna di centro alt Colonnello De Francisci - C.te la colonna di destra alt Colonnello Ramalho - Riserva alt
Tutti i prigionieri, Ufficiali truppa e miliziani devono essere avviati ufficio informazioni questa Missione alt Est vietato consegnare prigionieri autorità spagnole alt
Ferraris
DOCUMENTO N. 48/b
DA MINISTERO AFFARI ESTERI A COMANDO C.T.V.
N. 264
Roma, 6 febbraio 1937
Seguiamo la vostra azione e il suo successo con orgogliosa ammirazione. Resta inteso che mentre i prigionieri spagnoli dovranno venire da noi rispettati, bisogna passare subito per le armi i mercenari internazionali, naturalmente, per primi, i rinnegati italiani.
F.to Ciano
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 19.19)
DOCUMENTO N. 48/c
DA COMANDO M.M.I.S. A Generale Arnaldi colonna centro A Generale Gusberti colonna sinistra A Colonnello De Francisci colonna destra
N. 227 Op.
Loja, 8 febbraio 1937, ore 8,15
I prigionieri non (dico non) devono essere fucilati. Mancini
DOCUMENTO N. 48/d
DA MINISTERO AFFARI ESTERI A COMANDO C. T.V.
N. 208
Roma, 13 marzo 1937
Suo 2805 . Sospenda applicazione precedenti istruzioni circa trattamento a italiani e stranieri catturali per eventuale scambio prigionieri. F. to Ciano
DOCUMENTO N. 48/e
COMANDO M.M.l.S. (Allegato n. 173 del Diario Storico C.T.V.) A TUTTI I COMANDI DIPENDENTI (diramazione estesa sino ai comandanti di compagnia e reparti corrispondenti) N. 3134
Arcos, 17 marzo 1937
Contegno verso i prigionieri
Giorni addietro, un prigioniero ebbe, dopo la cattura ed essendo perciò disarmato, rotto un labbro, con un pugno, da parte di un ufficiale.
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A un altro prigioniero, pure disarmato, un capitano, lasciò andare una bastonata sulla testa producendogli una ferita non lieve. Ora, non vi è alcun eroismo nel percuotere un vinto inerme, qualunque ne siano la nazionalità, la fede, il partito. È un atto che si avvicina, invece, alla codardia e tanto più gli ufficiali debbono astenersene, intervenendo, anzi, quando dovessero verificarsi a opera di inferiori. Questo non può essere assolutamente tollerato: non deve mai più ripetersi. Prenderò, d'ora innanzi, rigorose misure verso coloro che mirisultassero contravventori a tali mie tassative disposizioni.
IL GENERALE DI DIVISIONE COMANDANTE F.to Mancini p. c. c. IL CAPO DI STATO MAGGIORE Ferraris
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936- 1939)
DOCUMENTO N. 49 DOCUMENTO N. 49/a DA MINISTERO AFFARI ESTERI
A M.M.I.S. - UFFICIO SPAGNA - ROMA N. U/ SI Cl 274
Loja, 9 febbraio 1937 (arrivo)
Per Colli alt Mando a S.V. ed a tutti i Legionari che hanno conquistato Malaga espressioni di mio compiacimento et mio plauso alt Ora est necessario non dare un solo minuto di tregua all'avversario la cui crisi interna est rivelata da chiari sintomi alt Sono sicuro che grande successo Ma laga sarà sfruttato sino a ll'impossibile in direzione di Almeria et su fronte di Madrid alt
Mussolini
DOCUMENTO N. 49/b
N. U/ SI Cl 281
Loja, 10 febbraio 1937 (arrivo)
Per Colli alt In relazione telegramma del Duce, Pariani fa presente quanto segue: azione fulminea ha piename nte corrisposto nostra aspettativa alt Occorre sfruttare immediatamente brillante successo agendo massima rapidità et decisione su direttrice Almeria - Murcia -Alicante - Valencia possibilmente sussidiate dalla Granada - Murcia alt Divisione «Littorio» in arrivo consente agire decisamente per ottenere crollo nemico alt Franco intensifichi contemporaneamente sua azione su Madrid per immobilizzare forze nemiche alt Telegrafi se et quali rifornimenti ritiene siano avviati su Malaga che converrà immediatamente organizzare base alt Quanto precede ha carattere suggerimento alt Naturalmente ogni decisione est lasciata sul posto al suo giudizio di Comandante.
Ciano
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DOCUMENTO N . 50 Stralcio del Diario Storico del Comando Truppe Volontarie (C.T.V.) in data 13 febbraio 1937 e «Note circa la direttrice Sigiienza - Guadalajara per le operazioni delle T.V.»
DOCUMENTO N. SO/a Stralcio del D.S. del C.T.V. in data 13 febbraio 1937 13 febbraio 1937 A Salamanca, il Capo di S.M. della M.M.I.S., unitamente al Ten.Col. di S.M. Zanussi, viene ricevuto dal Generalissimo Franco. Insien1e trattano delle future operazioni. Il Capo di S.M. propone un'operazione, da attuarsi dalle truppe legionarie, sulla direttrice Teruel - Valenza. Il Generalissimo non accetta tale proposta, perché l'occupazione di Valencia, attuale capitale, da parte degli italiani, toccherebbe il sentimento nazionale degli spagnoli. Indica invece la direttrice di Guadalajara. IL CAPO DI STATO MAGGIORE Ferraris
DOCUMENTO N. 50/b Stralcio del D.S. del C.T.V. in data 13 febbraio 1937 13 febbraio 1937 Note circa la scelta della direttrice Sigiienza Guadalajara per le operazioni delle T.V.*
Precedenti Mentre si svolgevano le operazioni per la conquista di Malaga * Note costituenti allegato n. 17 al Diario Storico del C.T.V. in data 3 marzo 1937, compilate dal Ten.Col. Faldella per presentarle al Gen. Roatta a l suo rientro dall'Italia.
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LA PARTECIPAZJONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936· 1939)
(5-8 febbraio 1937) e di Motril (9-10 febbraio) si verificavano i seguenti avvenimenti: 1° - nel complesso delle operazioni belliche: - inizio dell'attacco dei nazionali a Madrid, con il concetto di avvolgere la città da oriente tagliandone le comunicazioni con la costa mediterranea. 2° - Nell'interno del Corpo Truppe Volontarie: - radunata nella zona fra Aranda de Duero e Almazan dei 18 ba ttaglioni agli ordini del gen. Coppi (poi costituenti la 2a e 3a brigata); - costituzione della Base Nord ed Aranda de Duero per assicurare il funzionamento dei servizi durante la radunata e le successive operazioni; - sbarco a Cadice della divisione «Volontari del Littorio» e di elementi minori (1 battaglione carri veloci, 2 gruppi di artiglieria 75/27, quasi tutti i servici, ecc.).
L'avvenimento di cui al n. 1 costituì, per le sue proporzioni, una sorpresa per il Comando T.V .. Il Q.G. del generale Franco, ed il generale Franco stesso, avevano accennato bensì ad un prossimo attacco a Madrid che si sarebbe svolto a sud-est della città, ma non avevano mai detto dell'importanza che gli attribuivano e tanlomeno precisato la data d'inizio. Si riteneva che fosse uno di quegli attacchi slegati ed assurdi che dal novembre si ripetevano con successi trascurabili, e nei quali il C.T.V. non aveva nessuna fiducia. Ad ogni modo, fino a quel momento, nessuno degli attacchi precedenti aveva avuto come conseguenza di 1nettere in critica situazione l'attaccante che, volere o non, qualche tratto di trincea conquistava e manteneva.
Gli avvenimenti di cui al n. 2 rispondevano al concetto di radunare al più presto la massa del Corpo T.V. in una regione dalla quale fosse possibile agire nelle direzioni più redditizie ai fini della rapida definizione della lotta in corso. Il Q.G. del Generalissimo aveva concordato, a suo tempo, nella scelta della zona di radunata, non sollevando obiezione alcuna alle proposte fattegli circa la dislocazione delle truppe, ed anzi approvandola.
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Delle direzioni in cui operare e dell'epoca d'inizio delle operazioni non si era ancora trattato. Però il Comando T.V. aveva, per conto suo, preso in esame la questione fin dal 29 dicembre 1936, e, in base all e direttive del Generale Comandante, fin d'allora era stato costituito un centro informativo a Saragozza, e lo Stato Maggiore aveva constatato: a) che due direttrici d'attacco offrivano la possibilità di un redditizio impiego del Corpo T.V. riunito: - la direttrice Siguenza-Guadalajara; obiettivo: avvolgere Madrid da nord-est; - la direttrice Teruel-Valencia; obiettivo: tagliare le comunicazioni fra il centro della Spagna e la Catalogna e occupare la sede del Governo rosso. b) che la dire ttrice Siguenza-Guadalajara portava ad agire nella direzione di Madrid, contro il for te della massa nemica; pe rò: - le truppe legionarie, muovendo da una base sicura, avevauu la possibilità di agire in concomitanza con le truppe spagnole operanti sull'ampio semicerchio avvolgente d a nord, da ovest e da sud la capitale; - il terreno era facile, consentiva lo schieramento delle truppe ed il movimento degli autocarreggi. c) che la dir ettrice Teruel-Valencia portava ad agire in una direzione che poteva aprire la via ad una rapida decisione della lotta; però: - le truppe legionarie dovevano muovere da una base (regione di Teruel) minacciata fortemente sui fianchi, né avevano la possibilità di avere il concorso di truppe s pagnuole nazionali, essendo il grosso delle forze del Generalissimo impegnato intorno a Madrid; - il terreno era montuoso; l'unica rotabile congiungente Ter uel al mare era facilmente interrompibile. Da tali constatazioni, era stata tratta la seguente conclusione: La direttrice Teruel-Valencia è la più degna di considerazione: a) perché decisiva b) perché non porta le T.V. ad agire contro il grosso delle forze n emiche però si rendeva necessario: a) realizzare la sorpresa con un improvviso autotrasporto delle truppe e successiva immediata marcia in avanti; b) dare sicurezza alla base di partenza (Teruel) o con rinforzo alle truppe spagnuole in sito, o con attacchi su ambo i lati de l saliente per allargarlo, o alm eno per impegnare le truppe nemiche.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CJVILE SPAGNOl .A (1936 - 1939)
Il lanciare circa 40 battaglioni in terreno montano, percorso da una sola rotabile (le altre partenti da Teruel sono divergenti) e muovendo da una base non sicura, richiedeva certamente dell'arditezza, ma il Comando si sentiva di attuare tale impresa, convinto del carattere decisivo che essa avrebbe assunto. Preoccupandosi però di evitare un concentramento delle riserve nemiche sulla direttrice prescelta, aveva esaminato la convenienza di svolgere un'operazione a raggio limitato, e con carattere di azione voi la ad impegnare tali riserve, agendo con una brigata a cavallo della strada di Guadalajara alcuni giorni prima della data fissata per lo sbocco da Teruel su Valencia. Tale attacco avrebbe anche mascheralo la vera direzione del movimento logistico che in quei giorni sarebbe stato in atto per il concentramento nella zona di Teruel. Non appena adempiuto alla sua missione, la brigata di cui sopra avrebbe raggiunto la massa del Corpo T.V .. A questo eventuale impiego della II brigata era stato orientato il Capo di S.M. della stessa (Magg. Bodini) mentre l'Ufficio J del C.T.V., con suoi organi, portava in modo particolare l'attenzione sulla direttrice Teruel-Valencia.
Direltive per l'impiego delle T.V. Il 10 febbraio, da Malaga, il C.T.V. emanava gli ordini per l'immediato sgombero della regione conquistata, per concentrare al più presto le truppe fra Cordoba e Siviglia, onde riordinarle e portarle nella zona di radunata nel nord. L'l 1 febbraio il movimento aveva inizio. Nella stessa giornata il Generale Comandante diede ordine al Capo di S.M. di recarsi a Salamanca per presentare al generalissimo Franco alcune proposte e chiedere direttive circa l'impiego avenire. Il Capo di S.M. partito nel pomeriggio del giorno 11 da Loja, sede del Comando, giungeva nel pomeriggio del 12 a Salamanca, di dove però il gen. Franco era assente. Chiese udienza per l'indomani, quando S.E. fosse rientrato, e presentò frattanto al Capo dell'Ufficio Operazioni una «Nota» contenente gli argomenti che, per ordine e su istruzioni del Generale Comandante, avrebbe trattato con S.E .. Si ritenne opportuno cogliere l'occasione per stabilire alcuni prin-
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cipi, in applicazione delle «direttive» che erano pervenute a fine gennaio dalle superiori Autorità. Così nella «Nota»: a) si precisò, in un preambolo, che le forze legionarie avrebbero dovuto operare riunite, agli ordini del Generale comandante, in base alle direttive che gli avrebbe date il Generalissimo; b) si propose di agire o sulla direttrice Siguenza-Guadalajara o su quella Teruel-Valencia, sempre .i n concomitanza con le truppe spagnuole che avrebbero dovuto contemporaneamente compiere uno sforzo generale su tutta la fronte; e) si precisò che le truppe legionarie non avrebbero dovuto essere coinvolte in operazioni statiche di assedio a Madrid d) si chiese al Generalissimo di dare le direttive del caso.
Il comma a) ha particolarmente bisogno di spiegazioni. In esso infatti la proposta di agire sulla direttrice Teruel-Valencia venne posta sullo stesso piano di quella riferentesi alla direttrice SiguenzaGuadalajara. A questa equiparazione aveva indotto un fatto nuovo. Nel pomeriggio del giorno 12, prima che la «Nota» in questione fosse presentata, mentre gli Ufficiali di S.M. del C.T.V. presenti a Salamanca, erano riuniti appunto per esaminare a fondo le questioni operative contingenti, si presentò il Ten.Col. Barroso, capo dell'ufficio operazioni del Q.G. spagnuolo, e il più intimo collaboratore del Generalissimo in fatto di operazioni. Scopo della visita era quello di chiedere notizie del Generale Comandante, ferito, e di salutare il Capo di S.M. che rientrava da Malaga. In breve però la conversazione si polarizzò sulle operazioni, ed il Barroso, esposta la situazione delle truppe spagnuole fino a quel momento pienamente vittoriose sul Jarama, disse testualmente: «l'attacco continua e fra cinque giorni saremo ad Alcalà de Henares; in tal modo saranno tagliate tutte le comunicazioni fra Madrid e Valencia». Tale dichiarazione, per quanto considerata con scetticismo circa la facilità e la rapidità dell'avanzata nazionalista, non poté fare a meno di attrarre l'attenzione, poiché l'azione condotta sulla direttrice Siguenza-Guadalajara poteva, in tali condizioni, presentare i seguenti vantaggi: - far partecipare le T.V. all'operazione che doveva decidere della caduta di Madrid, con loro indiscutibile onore;
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far convergere l'azione a massa delle truppe volontarie verso lo stesso obiettivo al quale tendeva la maggiore e la miglior parte dell'esercito nazionale, realizzando così una unità assoluta di sforzi. Per contro, il fatto che i nazionali impegnavano fortemente le forze rosse operanti intorno a Madrid eliminava in grandissjma parte il pericolo di una tempestiva manvora delle loro riserve. Inoltre il Ten.Col. Barroso fece intendere che il Generalissimo non avrebbe assolutamente accettato la proposta di un'operazione con direttrice Teruel-Valencia. In tali circostanze sembrò opportuno lasciare impregiudicata la scelta dell'una o dell'altra direttrice, con riserva di sostenere, a viva voce, la convenienza di sceglierne una con preferenza sull'altra. Alle ore 20 del 13 febbraio il Capo di S.M., che era accompagnato dal Ten. Col. di S.M. Zanussi, fu introdotto alla presenza del Generalissimo, che aveva con sé il Generale Moreno ed il Ten.Col.Barroso. Il Generalissimo chiese notizie del Generale Com andante, non pronunciò parola circa la battaglia di Malaga, né ringraziò della consegna fattagli in quel momento di una famosa e preziosa reliquia, - la mano di Santa Teresa conservata in un reliquiario di un valore incalcolabile - che i Legionari avevano salvato a Malaga. Fu il Capo di S.M. che dovette chiedere al Generalissimo che cosa pensava della «Nota» presentatagli. Questi allora disse presso a poco: «La "Nota" mi ha sorpreso perché è una vera e propria impo-
sizione. In fin dei conti si sono mandate qui truppe senza chiedermi autorizzazione. Prima mi si era detto che venivano dei legionari da inquadrare per compagnia nei battaglioni spagnuoli, poi mi si chiese di inquadrarli in battaglioni, ed io accondiscesi, quindi vennero ufficiali superiori e generali a comandarli, poi altre truppe inquadrate, ed ora anche mi si vuole imporre che queste truppe devono combattere riunite agli ordini del generale Mancini, mentre i miei progetti erano ben altri». Al che il Capo di S.M., che non si attendeva certo di veder posate tali questioni, rispose:
«Mi permetto far presente a V.E. che tra l'invio delle prime spedizioni di legionari e l'invio dei reparti verificatosi tra la fine di gen-
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naio ed il principio di febbraio, si è verificato un fatto nuovo di grande importanza: il mancato invio delle truppe che precedentemente i tedeschi avevano dichiarato di mandare; perciò nell'afflulenza divolontari italiani V.E. deve vedere un atto di eccezionale generosità di S.E. il Capo del Governo, che ha voluto che l'apporto di forze collettivamente promesso fosse completo. Circa la questione del comando da affidare al generale Mancini mi permetto far osservare a V.E. che appunto per il grande concorso di forze offerto alla causa spagnuola sembrerebbe giusto che al complesso delle unità volontarie venisse applicato per analogia, sia pure occultamente, il trattamento che verrebbe applicato ufficialmente ad un corrispondente corpo di truppe alleate che fosse venuto a combattere in Spagna. Ora, mai, durante la guerra mondiale, che fu caratteristica guerra di alleati, truppe alleate agirono se non agli ordini dei loro comandanti naturali, sia pure inquadrate in grandi unità di ordine superiore di un altro esercito alleato. Sembra perciò che analogo Lra ttamcn to poss a essere usa to nei r iguar di di fo rze così gen erosamente concesse. Inoltre mi permetto di osservare che, come è detto nella "Nota", si accetta senz'altro di essere agli ordini di V.E. e si realizza così quell'unità di comando che, per esempio, gli Inglesi durante la guerra mondiale accettarono soltant o dopo tre anni di guerra ed una sconfitta. Come V.E. vede, più che accettarla, noi la riconosciamo senz'altro spontaneamente, e dopo una vittoria» .
Generalissimo: «Questo va bene, ma rimane il fatto che l'impiego di queste truppe resta grandemente limitato dal vincolo che devono agire riunite. Questa è una guerra di carattere speciale, che va combattuta con metodi particolari, per cui una massa così numerosa non può trovare impiego in una volta sola; invece ripartita su più fronti renderebbe di più. Così il mio progetto era di impiegare 1/4 della forza in un'operazione che da Cordoba avesse per obiettivo le miniere di Almaden; 1/4 per agire da Toledo su Ciudad Real; 1/4 da Siguenza su Guadalajara; 1/4 per attaccare Bilbao ». Capo di S.M.: «Mi permetto far notare a V.E. che in tal modo si viene a disperdere in più direzioni, con obiettivi limitati, una forza che, impiegata a massa, con il concorso di tutto l'esercito nazionale, potrebbe rompere l'equilibrio esistente e decidere dell'esito della lotta. Comprendo che si trovano di fronte due concezioni diverse, ma mi permetto di sottoporre all'esame di V.E . l'opportunità di vedere se
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non convenga approfittare di questa massa ora disponibile per trasformare una lotta ormai stabilizzata e di logoramento, in lotta decisiva e di movimento».
Generalissimo: «Ma io ho bisogno dei prodotti delle miniere di Almaden e delle fabbriche di armi di Bilbao, nonché di alleggerire la pressione su Toledo, e poi in una guerra civile vale più una sistematica occupazione accompagnata dalla necessaria "limpieza" che non una rapida rotta degli eserciti che lascia il paese ancora infestato da avversari» (1 ). Capo di S.M.: «V.E. ha dal suo punto di vista certamente ragione ma noi dobbiamo tener conto anche di una necessità di eccezionale importanza: far presto. È per questo che si sottopone alla decisione di V.E. la proposta di agire a massa in una direzione che possa offrire la possibilità di una rapida decisione. Qualora, per esempio, V.E. potesse occupare Valencia con un'azione violenta e rapida, è quanto mai probabile che la resistenza rossa organizzata crollerebbe e forse V.E . potrebbe compiere allora con maggiore tranquillità l'opera di epurazione che desidera effettuare in tutta la Spagna centrale, senza contare le ripercussioni militari e politiche che l'avvenimento potrebbe avere. Non pare a V.E. che varrebbe la pena di tentarlo? ». A questo punto il Ten.Coi. Barroso, con tono aggressivo, disse al Capo di S.M.: «Lei deve tener conto che il prestigio del generalissimo è la cosa essenziale in questa guerra e che assolutamente non è ammissibile che Valencia sia occupata da truppe straniere. L'azione su Valencia non deve essere fatta se non quando siano liberate, dopo la conquista della capitale, le truppe che ora operano intorno a Maddd e possano essere spinte su Valencia». Capo di S.M. rivolto al Ten.Col. Barroso: «L'assicuro che il prestigio di S.E. è una cosa che sta a cuore a noi altrettanto quanto a loro; l'accenno a Valencia, fatto da me a titolo di esempio, e per indicare quello che a noi, da un punto di vista strettamente militar·e, sembrerebbe essere un obiettivo decisivo, non vuol essere né una imposizione, né vuol indicare la volontà ad attentare al prestigio del Gene(1) «Limpieza» ha il significato di eliminazione radicale di ogni elemento avverso, mediante fucilazioni a massa dopo parvenza di processo - come avvenne a Malaga - o, nel migliore dei casi, con vasta distribuzione di condanne alla reclusione. Tale concetto di «annientamento» non degli eserciti nemici, ma dei nemici singoli, dovunque si trovino, è quello che è stato seguito sempre, fin dall'inizio della guerra civile.
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ralissimo: non è che un "posare una questione" che può essere discussa, ma sulla quale abbiamo già riconosciuto a priori che la decisione spetta al Generalissimo».
Generalissimo: «Io sono assolutamente contrario ad agire su Valencia appunto perché Valencia deve essere occupata da truppe inquivocabilmente nazionali; inoltre il terreno non si presta, le minaccie sui fianchi sono troppo gravi; quindi escludo di autorizzare le forze legionarie ad agire ora da Teruel su Valencia. Mi riservo di decidere circa l'impiego della massa, che mi duole di non poter impiegare come avevo progettato, su diversi fronti, ma è molto probabile che chiederò di attaccare su Guadalajara per determinare la caduta di Madrid. Ad operazione compiuta, potrà essere organizzata l'avanzata su Valencia di tutte le forze nazionali e volontarie, contemporaneamente». Dopo alcune altre battute in tono cordialissimo, con le quali il Capo di S.M. volle accenluare che non si inlendeva di «impurr~», ma <lì
«proporre» ed il Generalissimo precisò i suoi concetti sulla «speciale guerra civile che gli italiani non conoscono» il colloquio ebbe termine alle 22,30, con l'assicurazione da parte del Generalissimo, che entro due giorni avrebbe fatto giungere una nota scritta. Essa fu infatti recapitata il 15 febbraio dal Capitano Medrano al Sig. Generale Comandante. Con essa il generale Franco, ribadendo i concetti espressi verbalmente, ed escludendo la direttrice Teruel-Valencia, sceglieva la direttrice Siguenza-Guadalajara come direttrice dell'attacco delle forze legionarie.
Sollecitazioni del Q. G. spagnuolo Nelle discussioni di cui sopra è cenno era stata indicata come data approssimativa alla quale le truppe volontarie avrebbero potuto agire la «fine mese». Il Generalissimo non sollevò allora obiezioni né si dimostrò particolarmente desideroso che tale termine fosse anticipato. Il 18 febbraio però, ebbe inizio nel settore del Jarama (sud-est di Madrid) la violenta controffensiva rossa che fece perdere ai Nazionali circa metà del terreno conquistato e che esaurì le loro riserve. I rapporti dell'ufficiale del nostro servizio I. che si trovava su quella fronte in servizio di collegamento dicevano chiaramente come la situazione dei nazionali fosse preoccupante.
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Al Q.G. del Generalissimo vi era alquanto nervosismo, e fin dal giorno 19 il Ten.Col. Barroso chiese al Capo di S.M. se non fosse stato possibile anticipare l'inizio dell'offensiva delle truppe legionarie. Gli fu spiegato che ciò non poteva essere e che anzi l'approntamento subiva un ritardo causato dal fatto che il generale Queipo de Llano aveva ritardato a mettere a disposizione le truppe ed i servizi già impiegati nella regione di Malaga; l'ineluttabilità di tale ritardo fu anche messa in evidenza in una «Nota» presentata il giorno stesso al Q.G. spagnuolo. Nel pomeriggio del 20 febbraio il mutilato Generale Millan Astray cercò il capo di S.M. e si auto-invitò alla mensa del C.T.V. per l'indomani, 21. A tavola entrò presto in argomento: con le frasi patetiche che egli sa usare, disse della grave situazione a Madrid e scongiurò di intervenire subito per alleggerire la pressione sul settore in questione. Evidentemente parlava per incarico del Generalissimo. Il Capo di S.M. oppose gli argomenti inconfutabili che dimostravano l'impossibilità di agire fino alla prima decade di marzo, al più presto. Le pressioni continuarono sempre più insistenti, fino al punto che a fine febbraio, nell'imminenza del ritorno del Generale Comandante da Roma, il Ten.Col. Barroso fu a far visita al Capo di S.M. per pregarlo di ottenere dal Signor Generale una pronta azione.
La scelta della direttrice Siguenza-Guadalajara e l'abbandono di quella Teruel-Valencia furono imposte dal Generale Franco: In primo tempo: per ragioni di prestigio (non voleva che truppe volontarie giungessero prime a Valencia). In secondo tempo: per risolvere la difficile situazione realizzatasi intorno a Madrid per l'attacco nazionale e la successiva controffensiva rossa.
IL CAPO DI STATO MAGGIORE Ferraris
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DOCUMENTO N. 51
Salamanca, 13 febrero de 1937
Nota de la Missione Militare Italiana del 13 de Febrero de 1937*
Las tropas legionarias constituyen una masa a las 6rdenes del generai Mancini, que sera empleada reunida siguiendo direcciones estratégicas decisivas para alcanzar los objetivos que designe S.E. el Generalisimo Franco, teniendo en cuenta las caracteristicas de tal es tropas, sus posibilidades de acci6n y la situaci6n politica militar presente.
* * * Las futuras operaciones para la ocupaci6n de la parte centrale
de Espafi.a, se desarrollaran tornando corno base las directivas siguientes: Primer tiempo: a) Operar con unidades legionarias a lo largo de la direcciém Sigilenza-Guadalajara con la misi6n de: « Caer sobre la retaguardia de
Madrid en cooperaci6n con las tropas espanolas que operan desde el sur sobre Alcala de Henares». Queda, sin embargo, establecido que en ningun caso las tropas kgionarias deberan empeiiarse en un sitio de Madrid, ni en operaciones contra la ciudad que impidan la aplicaci6n de sus aptitudes para una guerra de movimiento llevada a cabo rapidamente y contra objetivos lejanos. b) Las fuerzas espaiiolas que operan entre Somosierra y Guadarrama, avanzaran simultaneamente a las tropas legionarias convergiendo sobre la linea Guadalajara-Madrid y empeiiando en esta forma y con energia al enemigo que tienen enfrente. Segundo tiempo: a) Unidades legionarias, previamente concentradas en reserva en la zona Molina-Calatayud-Medinaceli aprovecharan la situaci6n del momento para dirigirse sobre Valencia.
* ASMAE, SFG, b. 87.
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Misi6n: Ocupar la capitai roja y cortar las comunicaciones entre Catalufi.a y el resto de Espana; aprovechar el éxito obtenido para concentrar fuerzas y medios contra Cataluna. b) Todas las fuerzas espafiolas que actuan en los demas frentes, operaran simultaneamente a las Unidades Legionarias para: - Fijar al enemigo que tienen delante de ellas. - Cooperar intensamente al éxito aumentandolo todo cuanto sea posible y aprovechando a fondo. Ocupar el resto del territorio de Espafia.
* * * El primer tiemp podra comenzar, probablemente, hacia fines de este mes, previo acuerdo entre el Estado Mayor de S.E. el Generalisimo Franco y la M.M.LS . .
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DOCUMENTO N. 52
Salamanca, 14 febrero de 1937
Nota contestaci6n a las proposiciones formuladas por la M.M.I.S. *
La proposici6n formulada por la M .M.I.S. para la ocupaci6n de la parte central de Espafia, coincide en términos generales con la decisi6n del Alto Mando sobre las futuras operaciones, aunque el empleo en masa de las tropas italianas no estaba previsto, pues precisamente se busco en todos los momentos el que no apareciese la actuaci6n de las fuerzas italianas solas independientes, ya que en los medios internacionales habia de causar alarmas y sin provecho notorio pudiera crear dificultades y aun provocar otras intervenciones. Des<le el punto <le vista de nuestra politica interior, también en necesario que las acciones decisivas sobre objetivos de trascendencia politica, no se lleven a cabo sin la acci6n conjunta de las unidades italianas y espaiiolas. Atendiendo a este orden de ideas, los planes de operaciones que tenia presentados este Alto Mando, comprendian: 1° - El aislamiento de las fuerzas rojas que defienden Madrid y consecuente caida de la capitai por el avance combinado de Sigi.ienza a Guadalajara y Alcala, y del Jarama hacia el Noreste coordinado con la bajada de las tropas de la Brigada de Somosierra hacia Torrelaguna y Molar.
2° - El avance rapido con unidades en camiones de Toledo sobre Ciudad Real y de Montoro por Fuencaliente sobre Almod6var del Campo, lo que acortaria extraordinariamente el frente de la bolsa de Mérida, liberaria gran parte del territodo y restaria al enemigo una gran zona, dejando en nuestro poder las minas de Almadén y Puertollano, ofreciéndonos en Ciudad Real una base de partida para futuras operaciones sobre Albacete. 3° - Concentradas tropas suficientes en las regiones de Teruel y Ciudad Real, bajarian las primeras sobre Motilla del Palancar al mismo tiempo que las segundas lo harian de Ciudad Real sobre * ASMAE, SFG, b . 87.
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Valdepefias y Albacete. Este movimiento podria combinarse con el avance de Guadalajara sobre Taranc6n y Cuenca. 4 ° - Partiendo de Teruel bacia Sagunto y de Motilla del Palancar y Albacete concurrir en Valencia. 5° - Al mismo tiempo que se desarrollan estas operaciones sellevara a cabo rapidamente el avance sobre Bilbao de las fuerzas reforzadas de aquel frente, lo que permitira retirar algunas otras para ayudar, en su caso, a las que operen sobre Valencia. Para llevar a cabo estas acciones, se habia previsto el empleo de las fuerzas italianas por Brigadas Mixtas, operando en combinaci6n con otras espaiiolas. El deseo expresado en el dia de boy en la adjunta nota, de que las fuerzas italianas actuen en masas reunidas siguiendo direcctiones estratégicas decisivas para alcanzar los objetivos que el Alto Mando les designe, limita las posibilidades de empleo de estas tropas y en su consecuencia los planes a desarrollar_ La acci6n desde el frente de Sigi.ienza en direcciòn a Guadalajara, que se me propone para ser ejecutada por las fuerzas italianas, coincide exactamente con el plan generai antes expuesto, y puede llevarse a cabo en los plazos fijados. Las tropas italianas podran actùar con reiteraci6n de esfuerzos en la direcci6n general Sigi.ienza-Guadalajara, apoyado su flanco izquierdo en el Tajuiia. La concentraci6n en la zona de Teruel y el avance sobre Valencia por Sagunto, de grandes efectos morales y militares, presenta el inconveniente de que la unica carretera que por esa zona pobre lleva por Segorbe y Sagunto a Valencia no permite el facil desarrollo logistico de una marcha con cuatro Divisiones, ni lo montaiioso del terreno el despliegue de las Divisiones motorizadas. El camino mas facil para caer sobre Valencia es el de Cuenca por Motilla del Palancar y Requena, direcciòn que podra combinarse con la anterior. La existencia de importantes nucleos armados en estas zonas obliga a cuidar mucho de las comunicaciones y de que las operaciones que se efectuen dejen aseguradas las zonas recorridas. El avance rapido de un Cuerpo de Ejército sobreValencia puede tener tal trascendencia moral que derribe los frentes enemigos, pero en el caso posible de qtie asi no sucediera pudiera crearse una situaci6n dificil de comunicaciones que estabilizase gran cantidad de tropas. El caracter especial de esta guerra y lo dificil de nuestro sudo
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han hecho que, cercados y cortados de su base, se mantuviesen en las zonas montaiiosas muchos nucleos importantes enemigos, que hubo que reducir y que pudieron constantemente hostilizar y aun cortar las comunicaciones. En Asturias un avance en cuna muy veloz, hecho para salvar rapidamente la Plaza de Oviedo, permiti6 la llegada, pero absorbi6 la mayoria de las tropas, que quedaron sujetas desde entonces en un recorrido de veinticinco kilòmetros a la guarda de la linea de comunicaciones. En Madrid también se estimo la conveniencia de un avance rapido, que se llev6 a cabo por necesidades de orden internacional seguramente conocidas de esa Misiòn; pero contra todas las reglas clasicas, la direcciòn rusa sacrifico todo a retrasar el efecto politico de la rendici6n; cuando seguramente dejando Madrid observado y cortando sus comunicaciones con Levante si hubiese resuelto antes el problema. Este es el peligro de un avance excesivamente rapido que no lleve aparejado el adelanto de las Hrieas que facilite una zona amplia de maniobra, aunque se comprende que tenga una compensaci6n ante la posibilidad de acortar la guerra. En resumen, cortadas las comunicaciones de Madrid con Levante, en la forma propuesta, este Alto Mando aceptaria una acci6n rapida y combinada en tiempo y espacio contra los objetivos de Levante, acci6n que habria de fijarse evitandose asf en gran parte las dificultades que quedan anteriormente indicadas . EL GENERALISIMO
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DOCUMENTO N. 53
DA CUARTEL GENERAL DEL GENERALISIMO A ESTADO MAYOR- SECCION 3a
N. 151
Salamanca, 23 febrero de 1937
Sobre instruccion reservada n. 9 relativa a operaciones para envolver Madrid
«SECRETQ»-«URGENTE» Excmo. Sefior: El studio detallado tanto de su instrucci6n reservado n. 9, con10 de las dictadas por el mondo de la Misi6n Legionaria me segiere las siguentes obcervaciones: a) Las unidades Legionarias dentro de las directivas acordadas, que V.E. aprob6 con indipendencia en su zona de acci6n, ligara su movimiento el primer dia, en la medida de lo posible, al que ejecule la Divisi6n de Soria, aunque sus medios y velocidad impediran un enlace muy estrecho. b) Estas fuerzas, al mando del Generai Mancini, no estaran a disposici6n del General Jefe de la Divisi6n de Soria, sino a las de V.E., que coordinar.i los movimientos de ambas grandes Unidades. e) Estoy conforme con que las fuerzas actuen en la zona de acci6n comprendida entre el Tajufia y los rios Pulce, Badie! y Henares. Su eje de ataque principal sera la carretera de Madrid a Zaragoza y lo iniciara haciendo un paso de linea entre Algora y Navolpotro a fin de no llamar la atenci6n del enemigo al cambiar la fisonomia del frente de batalla. d) La segunda Brigada actuara operando a caballo sobrc el Henares y en las direcciones: Carretera de Almazan por Atienza basta Torre del Burgo. Carretera de Hiendelaencina-Cogolludo-Pueblo de BoJefia. Su zona de acci6n quedara al Norte de Badiel. Operara con dos columnas: La del Sur siguiendo el eje de la car-
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retera Almazan - Jadraque - Torre del Burgo, procurara enlazar su acci6n con la legionaria que avance a lo largo de la carretera Arag6n, aunque a partir del momento en que por la actuaci6n de la Divisi6n motorizada sera muy difficil este enlace por quedar aquella forzosamente retrasada. El avance Legionario sobre Almadrones se combinara con el ataque a Castejon de Henares. Una vez ocupado este objetivo la caballeria puede con una acci6n rapida y decidida por la Alcarria, cooperar por el Sur a la caida de Jadraque. La del Norte, siguiendo el eje Hiendelaencina - Cogolludo - Puebla de Bolefi.a, tratara de enlazarse con la Brigada de Somosierra por la carretera de este ultimo punto a el Cubillo. e) En la primera fase la caballeria, en un avance bacia el sur de Jadraque enlazara también nuestras fuerzas de Castejon de Henares con Argecilla - Almadrones. En la segunda fase, siguiendo el trazado aproximado del Henares y la via férrea por Carrascosa de Henarcs, establecera el enlace entro las fuerzas que operan en el eje Jadraque - Torre del Burgo y las que lo hagan siguiendo el avance de Torre de Belena sobre el Cubillo. t) Ocupando Torre del Burgo, por nuestra fuerza, o mejor por las legionarias. si éstas, corno es de suponer, llegan antes a Torija pueden lanzar una calumna a cumpl ir ésta misi6n, la q ue opere a lo largo de la carretera Jadraque - Torre del Burgo, continuar.i a Henares y Torre Belena.
g) La acci6n àe las dos columnas principales, con que estimo debara operar la segunda Brigada de la Divisi6n de Soria, se combinara en lo posible a fin de que, segun las facilidades que cada una encuentra, apoye el avance de la otra. Es de suponer que la que actué en el eje Jadraque -Torre del Burgo encuentre facilidades en su avance una vez vencidas las resistencia en el primero de dichos puntos ya que la columna Legionaria motorizada, amenazando el flanco derecho del enemigo, y casi envolviendole, le reducira las resistencias. En ese caso puede cooperar a la caida de Puebla de Belefi.a, si la columna de Cogolludo aun no ha podido ocuparlo. h) Este mando dispondra lo necesario para que un grupo de reconocimiento trabaje en favor de la Divisi6n de Seria.
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i) Estimo que seria muy conveniente el enlace entre eso Mando y el de la Divisi6n de Soria a fin de fijar los detalles de la operaci6n que ha de estudiarse con sumo cuidado por la trascendencia que para la marcha de la guerra ha de tener.
j) A los Legionarios, ademas de fuerzas de Falange, dcbera darseles Guardia Civil para la policia de los frentes.
P.O. de S.E. El Ten.te Coronel Jefe de la Seccion Y Antonio Barroso p. c. c. IL CAPO DI STATO MAGGIORE Ferraris
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DOCUMENTO N. 54
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE N. 2239
Salamanca, 4 marzo 1937
Ordine di operazione n. 12 Carta 1:400.000 (Michelin) Al Comando Divisione Volontari del Littorio Al Comando 1 a Divisione Volontari Al Comando 2a Divisione Volontari Al Comando 3a Divisione Volontari Al Comando Artiglieria del C.T.V. Al Comando Genio del C.T.V. Al Comando Raggruppamento Reparti specializzati Al Comando Aviazione Legionaria All'Intendenza O.M.S. e, per conoscenza: Al Colonnello di S.M. Gelich Conte Fernando
Operazioni su Guadalajara
I. Il Comando Supremo ha deciso di procedere a fondu contro le forze rosse della regione di Madrid, agendo contro di esse e sulle loro vie di comunicazione, contemporaneamente da sud-ovest e da nord-est. - L'azione da sud-ovest è affidata alle truppe della «divisione rinforzata Madrid», le quali riprenderanno, dal Rio Jarama verso Alcala de Henares, l'avanzata recentemente interrotta. - L'azione da nord-est è affidata alle «Truppe Volontarie» ai miei ordini, le quali muoveranno nella direzione Sigiicnza-Guadalajara. - Altre truppe spagnole, dalla linea Guadarrama-SomosierraSigiienza, concorreranno, operando in direzione complessivamente concentrica contro le truppe rosse loro di fronte.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
II. Il settore assegnato, in primo tempo, alle «Truppe Volontarie», è quello delimitato:
- a destra: dalla congiungente Mandayona -Almadrones (località comprese) - Rio Badie! - Rio Henares (sino a Guadalajara). - a sinistra: dal Rio Tajufia. - Immediatamente a destra di detto settore, e contemporaneamente alle «Truppe Volontarie», agirà una colonna spagnola (II Brigata), che procederà sulla rotabile Almazan - Guadalajara. - A sinistra del settore in parola non opereranno altre truppe amiche.
III. La situazione delle truppe rosse, secondo notizie pervenute a tutt'oggi, risulta dall'allegato n. 1.
IV. È mio intendimento (nella prima fase dell'azione): Procedere innanzi per la via e nel tempo più breve, a «botta dritta», per raggiungere il punto in cui presumibilmente potrò agguantare il grosso dell'avversario (Guadalajara), o dal quale, quanto meno, sarò in grado di manovrare contro di esso. Ne consegue: a) violenta e rapida rottura delle difese avversarie a cavallo del la direttrice Sigilenza - Guadalajara; b) successiva immediata avanzata di una massa autotrasportata su Guadalajara. Dispongo: A) Azione di rottura
1 ° - È affidata alla 2a Divisione Volontari, rinforzata dai reparti seguenti: - 4° e 5° Gruppo Banderas (meno 1 battaglione del 4° Gruppo) agli ordini del Console De Francisci.
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3a cp. carri d'assalto 1 btr. da 20 mm. XI gr. 75/27 su 3 btr. di 4 pezzi VIII gr. 100/17 su 2 btr. di 4 pezzi IX gr. 100/17 su 2 btr. di 4 pezzi II gr. 149/12 su 2 btr. di 3 pezzi 1 pl. artieri con sez. di parco per riattamento stradale.
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a disposizione della divisione dalle ore 18 del giorno x - 1
L'artiglieria divisionale sarà agli ordini del Ten.Col. Pettinari. La divisione avrà il concorso delle artiglierie a disposizione del C.T.V. di cui in seguito. 2° - La divisione agirà a cavallo della rotabile Algora - Guadalajara. Compito: travolgere la difesa avversaria e portarsi sulla linea Argesilla - Hontanares - Cogollor - Masegoso (linea sulla quale sarà scavalcata dalla 3a Divisione). 3° - Modalità dell'attacco: a) l'attacco avrà luogo il giorno x; b) la divisione scavalcherà le truppe spagnuole in posto aile ore 6,30 di tale giorno. Dette truppe, una volta scavalcate, saranno ritirate per cura del Comando della II Brigata Spagnuola. c) L'attacco sarà immediatamente preceduto da un tiro di preparazione, della durata di mezz'ora (dalle ore 7 alle ore 7,30). Gli obiettivi di detto tiro (lavori difensivi rossi a cavallo della direttrice di marcia) saranno determinati entro il giorno x-1, dal Comandante l'artiglieria del C.T.V. d'accordo col Comandante della 2a Divisione. d) Il tiro in parola sarà effettuato dalle artiglierie della divisione e dai gruppi seguenti, dipendenti dal Comandante l'artiglieria di cui sopra: X gr. 75/27 su 3 btr. di 4 pezzi I e II gr. 100/17 su 2 btr. di 4 pezzi I e III gr. 105/28 su 2 btr. di 3 pezzi IV gr. 149/12 su 2 btr. di 3 pezzi. La zona di schieramento delle suddette artiglierie sarà a cavallo della rotabile Algora-Guadalajara, mantenendosi sulla sinistra del R. Dulce e a sud-ovest della congiungente Algora-Navalpotro.
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4° - Circa ulteriori compiti assegnati alla divisione, vedasi parte «C». B) Avanzata della massa autotrasportata su Guadalajara
1° - La massa in parola è costituita dalla 3a Divisione Volontari, rinforzata dai reparti seguenti: a) 2 3 cp. carri d'assalto con sez. 1 cp. autoblindomitragliatrici 1 cp. motomitraglieri 2 3 batteria da 20 mm. 1 plotone artieri con sezione di parco per riattamento stradale.
a disposizione della divisione dalle ore 18 del giorno x -1
b) X gr. 75/27 - su 3 btr. di 4 pezzi I gr. 100/17 - su 2 btr. di 4 pezzi III gr. 105/28 - su 2 btr. di 3 pezzi IV gr. 149/12 - su 2 btr. di 3 pezzi
agli ordini del Ten. Col. Bottari. Passano a disposizione della divisione all'atto in cui essa scavalca la 2 a divisione.
2° - La divisione, caricata sull'autoraggruppamcnto a sua disposizione, sarà raccolta, pronta a muovere, fra Torremocha del Campo e Sauca, alle ore 9,30 del giorno X (Comando al Municipio della prima delle suddette località). 3 ° - Su mio ordine la divisione sorpasserà la 2 a divisione, puntando su Guadalajara. Suo compito: occupare Guadalajara, in condizioni di dominare i passaggi sul Rio Henares (se possibile mediante testa di ponte sulla riva destra). In tale occupazione - finché non sia raggiunta lateralmente da truppe amiche - tenga ben presente la necessità di guardarsi i fianchi (prevedere offese appoggiate da carri d'assalto armati di cannone).
4° - Nel movimento su Guadalajara, la divisione sfrutterà anche la rotabile Almadrones - Brihuega. Occuperà, e manterrà occupata quest'ultima località (a difesa dell'importante passaggio sul Rio Tajuiia), sino al momento in cui la truppa incaricata della occupazione sarà sostituita da altra della 2 a divisione.
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5° - Qualora la divisione, prima di raggiungere l'obiettivo, incontrasse tale resistenza da dover rinunciare all'autotrasporto, il Comando di divisione rimanderà tra Algora e Sauca (per autoreparti od autosezioni) l'autoraggruppamento a sua disposizione. I comandanti dei singoli autoreparti od autosezioni, giunti ad Algora, si presenteranno al posto raccolta notizie. Lo stesso provvediinento (salvo miei ordini specifici in contrario) sarà preso dal Comando della divisione, una volta raggiunto l'obiettivo. In un caso e nell'altro, la divisione manterrà a sua disposizione una autosezione leggera. C) Impiego della 2a divisione dopo il suo scavalcamento da parte
della 3a 1° - Appena sorpassata dalla 3 a, la 2 a divisione si raccoglierà a cavallo della strada Almadrones - Brihuega, all'altezza di Hontanares. 2° - Sino ad ulteriori ordini, la divisione provvederà alla protezione del fianco sinistro, mantenendo occupato Masegoso, e sostituendo al più presto, in Brihuega le truppe della 3a divisione di cui sopra. Del compito suddetto saranno incaricali il 4° e 5° Gruppo banderas (meno 1 battaglione del 4 °). D) Riserva
1° - È costituita dalle unità seguenti: Divisione «Volontari del Littorio» 1 a Divisione Volontari Un battaglione del 4° gruppo banderas I a e 4a compagnia carri veloci. 2° - La Divisione Volontari del Littorio per le ore 12 del giorno X si sposterà nella zona Medinaceli - Alcolea del Pinar. Non dovrà aver oltrepassato con la testa Medinaceli prima delle ore 7. 3 ° - La 1 a Divisione Volontari rimarrà concentrata a Sigtienza. 4° - Un battaglione del 4° gruppo banderas rimarrà sino a nuovo ordine a Renales. E) Aeronautica
1° - Per l'impiego dell'aeronautica, vedi ordine n. 13. 2° - Si ricorda l'estrema importanza che ha la segnalazione - a mezzo teli - della linea più avanzata raggiunta dai singoli reparti.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1 936 · 1939)
F) Genio
1° - Per i collegamenti, vedi allegato n. 2. 2° - La compagnia speciale mista (meno i plotoni assegnati alle divisioni 2a e 3a) rimane a mia disposizione per riattamenti stradali. Per le ore 18 del giorno X - 1 sarà a Sauca. G) Servizi
Ordine a parte. H) Comando Sede del Quartier Generale ad Arcos dalle ore 18 del giorno X - 3. Posto di Comando ad Algora, dalle ore 6 del giorno X. All'ingresso sud del paese funzionerà un posto raccolta notizie, alla quale devono affluire tutte le comunicazioni. IL GENERALE DI DIVISIONE COMANDANTE Mancini
(Segue documento n . 54) Allegato al lucido complessivo n. 1 scala 1:400.000 PROMEMORIA FORZE ROSSE SUI FRONTI Madrid - Sigi.ienza
Fronte sud-est Madrid (Man zanares - Arganda - Morata - Tajufia) 20.000 uomini (ventimila) XI XII XIII XIV XV I V XIX XVII
Brigata Brigata Brigata Brigata Brigata Brigata Brigata Brigata Brigata
Internazionale Internazionale Internazional e Internazionale Internazionale «Campesinos» Carabineros
(4 (4 (4 (4 (5
btg.) btg.) btg.) btg.) btg.)
DOCUMENTI
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XVIII Brigata XXIII Brigata XX Brigata XXII Brigata XXIV Brigata LXIX Brigata Battaglione Spartacus Battaglione Teruel Battaglione Lincon
Fronte nord-ovest di Madrid (da Peralejo a Villaverde) 25.000 uomini (venticinquemila) ga Divisione (tre brigate) 5a » (quattro brigate) 7a » (tre brigate) 6a » (tre brigate)
4a
>>
(due brigate)
Fronte di Siguenza (da Veguillas ad Abanades} da 6 a 7 mila uomini più 3.000 uomini segnalati affluenti da Guadalajara Undici battaglionj Uno squadrone Dieci pezzi di artiglieria
(Segue documento n. 54) Documento B. (con due allegati)
NEMICO (Vedi situazione descrittiva e grafica - Allegato N. 1) I - la Linea
Le forze rosse che tengono la linea del settore di Sigi.ienza si possono valutare approssimativamente a circa 1 I battaglioni, 1 squadrone e 10 pezzi. Forza complessiva circa 6-7 mila uomini. Esse sono quasi tutte proiettate in avanti. Ciascun battaglione di spone di un numero variabile di fucili mi-
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 -1 939)
tragliatori e di mitragliatrici, generalmente non più di 4 per battaglione, oltre ad un paio di mortai (eventuale). Non risulta esservi truppa straniera in questo settore. La distanza tra le due linee avversarie varia tra i 500 ed i 2.000 metri. In complesso ci si trova davanti ad un fronte semi-organizzato e semi-continuo. II - Rise rve Non si può parlare di riserve in questo settore, giacché i concentramenti di truppa segnalati in Alaminos e Brihuega, comprendono essenzialmente reparti, che hanno avuto il cambio in linea, e quindi non sono vere e proprie riserve; ad ogni modo a titolo prudenziale è bene considerare la presenza di un paio di battaglioni fra Almadrones e Cif uentes. Si deve tene re presente però che le r iserve di questo settore si devono considerare nella zona di Madrid, da dove, con poche ore di autocarro, si può giungere nel settore stesso (vedi allegato n. 2). Infatti si sono avute sinora le seguenti infor mazioni: a) giorno 24: disertore afferma aver visto sulla strada di Francia (pochi km. sopra Guadalajara) una colonna di autocarri con circa 3.000 uomini. b) giorno 25: S.M. Spagnolo comunica che 4-5 treni e colonne di automezzi sono in movimento da Madrid verso Guadalajara. III - Attività
lì nemico, pur non dimostrando aggressività, è abbastanza attivo. Lavora e costruisce trincee, svolge una notevole attività di fuoco, specie in questi ultimi giorni, sul fronte di Algora. Sono state notate pattuglie di cavalleria nella zona antistante Rivagorda e Navalpotro (Abaiiades) e concentramenti (circa 3 mila uomini) nella zona Tamajon - El Cardoso (Cogolludo). IV - Morale Il morale, pur non essendo molto elevato, non è da considerarsi particolarmente basso; specialmente i due battaglioni Alicante Rojos, dislocati sulla rotabile di Francia, sembrano essere costituiti da buona truppa.
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V - Comandi
Settore di Sigiienza: è comandante il colonnello La Calle, ex maggiore del genio. Sede del comando a Brihuega. Si divide in quattro sottosettori: 1° - limiti: rotabile Cogolludo, Guadalajara - rotabile Jadraque, Guadalajara; 2° - limiti: rotabile Jadraque, Guadalajara - rotabile Algora, Guadalajara; 3° - limiti: rotabile Algora, Guadalajara - Rio Tajuiia, Rio de Cifuentes; 4° - limiti: Rio de Cifuentes - strada Cifuentes Sacecorbo. Sede comando 72 a Brigata Mista: Brihuega. Comandante dei settori Guadarrama e Guadalajara: Generale Miaja.
(Segue documento n. 54) Allegato allo schizzo particolareggiato n. 2 Scala 1:50.000 PROMEMORIA PARTICOLAREGGIATO FORZE ROSSE SETTORE SIGUENZA
Settore Abanades - Rio Tajuna Abafiades
Esplegares Saelices Cifuentes Canredondo e Sacecorbo
1 battaglione Marlasca 6 compagnie di cui 1 battaglione Milicias 4 ad Abafiades Araganesas 8 mitragliatrici 2 mortai da 81 2 mortai da 50 2 pezzi da 70 mont. (pressi di Abaiiades-Otero-Sacecorbo) 1 compagnia distaccata dai battaglioni di Abaiiades 1 compagnia distaccata dai battaglioni di Abaiiades circa 200 uomini senza armi presidiati da poche guardie
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 . 19.W)
Brihuega
Comando 72a Brigata mista Comando settore Sigiienza Deposito munizioni Las Invernias: 1 squadrone di cavalleria 6 carri assalto.
Settore La Sierezuela - El Merdanchel 1 battaglione miliziani tra cui reparto guardie civili 2 mitragliatrici nei pressi di quota 1.100 2 mitragliatrici a cavallo carrareccia sud-est di El Merdanchel.
Settore Mirabueno - Mandayona 1 compagnia guardie civili 110 uomini in riserve 1 compagnia guardie d'assalto 1 compagnia da El Merdanchel alla roLabile di Francia 1 compagnia ad ovest della rotabile fronteggiante El Matorral 1 compagnia ad est di Mirabueno 1 compagnia ad ovest di Mirabueno sino alla rotabile di Almadrones 2 mitragliatrici ed un fucile mitragliatore sulle posizioni fronteggianti Mandayona 5 mitragliatrici lungo posizioni che fronleggiano El Matorral 2 mortai ad est di Mirabueno.
Settore Castejon de Henares 1 battaglione 2 mitragliatrici (una accertata fronteggiante Mandayona, una probabile fronteggiante Villaseca de Henares).
Settore Bujalaro 1 battaglione zappatori nuclei di osservazione lungo bordo meseta mitragliatrici probabili fronteggiante Matillas 1 postazione di artiglieria (2 pezzi) sul bordo della meseta all'altezza di Bujalaro).
Settore Jadraque - Membrillera - Castilblanco 2 battaglioni complessivamente di cui 250 uomini sulle posizioni a cavallo della rotabile ed antistanti Castilblanco
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2 pezzi da 75 a sud di Jadraque (?) 2 pezzi da 105 a sud di Jadraque (?).
Sellare Cogolludo Colonna La Calle (5 compagnie di cui 4 miliziani ed una regolari) 4 mitragliatrici. È stato segnalato (spionaggio) un concentramento nemico di 2.500-3.000 uomini nella zona Tamajon - El Cardoso. Almadrones: Postazione per due pezzi art. (105 ?) 1 btg. riserva (?)
(Segue documento n. 54) C.T.V. UFFICIO " I»
DOCUMENTO «F »
AGGIUNTE E VARIANTI 1° ·_ Aggiunte e varianti al Documento B.: «Il Nemico » (secondo informazioni del giorno 4 c.m.). - A Brihuega, secondo informazioni fonte spagnola, esiste un concentramento di circa 2.000 uomini; risulta essere costituito di mobilitati con ultimo bando, in corso di addestramento. - Risulta che parte della XII Brigata internazionale è stata spostata dal settore del Jarama al Settore di Sigilenza; la sua presenza però non è stata segnalata in questo settore (può essersi concentrata con altre truppe nella zona Alcala - Henares - Guadalajara). - Nella notte sul 4 sono giunti tredici autocarri in prima linea, a cavallo della rotabile di Francia, dieci ad Almadrones (probabilmente hanno portato munizioni e materiali di rafforzamento). - Il morale dei miliziani rossi che si trovano in linea in corrispondenza di Carascosa (sud-est di Algora) sembra sia molto basso, poiché hanno fatto sapere che sono sicuri di perdere la guerra e che dopo la conquista di Madrid tutti si arrenderanno.
2° - Aggiunte e varianti al Documento C.: «Lavori difensivi» (secondo informazioni del giorno 4 c.m.). - Si nota un tratto di filo spinato a circa 150 metri ad ovest della rotabile di Francia, in corrispondenza del km. 110.
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LA PARTECIPAZIONE lTALIANA ALLA GUERRA CJVJLE SPAGNOLA (1936-1939)
È stata costruita nuova linea di trinceramenti lungo ed a con-
tatto della carrareccia che va da Mirabueno al km. 109. - Pare che la rotabile Brihuega - Torija sia interrotta (notizia fonte spagnola); ciò ad ogni modo non porterebbe inconvenienti, poiché la rotabile senza opere d'arte, corre in terreno piano.
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DOCUMENTO N. 55
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - UFFICIO OPERAZIONI Salamanca, 4 marzo 1937
N. 2365 Ordine di operazione n. 13 Al Comando dell'Aviazione Legionaria e, per conoscenza: Al Al Al Al Al Al Al Al Al
Comando Divisione Volontari del «Littorio» Comando 1 a Divisione Volontari Comando za Divisione Volontari Comando 3 a Divisione Volontari Comando Artiglieria Comando Genio Comando Raggruppamento R.S. Col. di S.M. Gelich Conte Fernando Console De Francisci
Concorso dell'aviazione legionaria per le operazioni su Guadalajara
1° - Come risulta dall'ordine di operazione n. 12 pari data, l'aviazione legionaria concorre alJ'operazione in oggetto. 2° - Compiti: a) prolegge re le colonne da offese aeree rosse; b) bombardamento; c) esplorazione e collegamento. 3 ° - Bombardamento - obiettivi: giorno X - 1 = Cifuentes - Mirabueno - Sacecorbe - Brihuega (subordinato alla disponibilità di apparecchi nuovo tipo) notte X - 1 al X = depositi e magazzini di Cuenca - campi aviazione della zona Alcalà de Henares - Guadalajara. giorno X = Cifuentes - Sacecorbo Brihuega Taracena . Gua d a IaJara
l
su b ord.rnat1. a Il a d.1spom·b 1·t·1ta. d.1 apparecch 1. . nuovo tipo.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 . 1939)
giorno X+ 1 = obiettivi da determinarsi a seconda dell'andamento delle operazioni. 4 ° - Esplorazione e collegamenti - aerei a disposizione di questo comando con compito di: a) esplorazione: ricerca individuazione formazioni nemiche - entità - loro direttrici di movimento - schieramento artiglierie - assembramenti negli abitati - presenza di autocolonne - apprestamenti difensivi di una certa importanza ecc. ecc., nelle seguenti direzioni: Algora - Almadrones - Guadalajara; - Almadrones - Cifuentes; - Castillon de Henares - Torre del Burga. Con particolare attenzione nelle seguenti località: Almadrones e zona immediatamente a nord e nord-est; Masegoso de Tajuiia; El Rogel (carta al 50.000 - Ledanca); rotabile Hrihuega - Jadraque (bivio km. 10); Torrija; zona di Taracena. b) collegamento: normale = collegare le colonne avanzanti, con questo comando; eventuale = collegamento fra le colonne e nell'interno delle colonne stesse (eccezionale). c) Prescrizioni particolari: data, ora di inizio, permanenza del I'aereo nel cielo delle operazioni e ordine di dettaglio, saranno tempestivamente comunicati. d) Cifrario aggiuntivo: vedi allegato annesso. e) Ubicazione posto a terra del C.T. V.: immediate vicinanze dell'abitato di Algora (in un primo tempo).
f) Indicativo: 2.500. g) Nominativo del p.a.t.:
= SI M.
h) Nominativi aerei: aereo a - R OP; aereo b - PRO. i) Lunghezza d'onda: aereo a - 240 m.; aereo b · 280 rn. 1) Notizie: riferite normalmente alla carta al 400.000 (foglio Madrid- Saragozza); la determinazione dei punti od obiettivi, in tal caso, va riferita ad assi ortogonali passanti per Ledanca (K.R.O.S.); even-
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tualmente alla carta al 50.000 con riferimento ad assi ortogonali passanti per: A= Almadrones G=Gajanejos T = Torija
in tal caso la comunicazione del punto od obiettivo determinati, deve essere preceduta dalla lettera corrispondente agli assi ortogonali usati. Esempio: B SK3
l
IL GENERALE DI DIVISIONE COMANDANTE LE TRUPPE VOLONTARIE p, c. c.
IL CAPO DI STATO MAGGIORE Ferraris
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALI.A GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
DOCUMENTO N. 56
DAL COMANDO C.T.V. N. 32
Salamanca, 5 marzo 1937
AL SIG. GENERALE SANDERS
e, per conoscenza: AL S/G. GENERALE VELARDI
Mentre La ringrazio della preziosa collaborazione prestata sinora dalla «Legione Condor», e di quella offertami per le prossime operazioni (che si iniziano il giorno 8 corrente), comunico a V.S. quanto se gue, a confer ma, and1e, degli accordi verbali ultimamente presi:
1 ° - In seguito a ragioni d'indole tecnico-materiali espostemi dal Comandante l'Aviazione Legionaria, ho acconsentito che gli aeroplani da caccia di Torrijos si trasferiscano, senz'altro, nei nuovi campi. Naturalmente, ciò non impedisce che, su accordi, essi cooperino cogli apparecchi da bombardamento agli ordini di V.S. 2° - Resta inteso che da parte della «Legione Condor» e dell'Aviazione Legionaria vengono, in questi giorni, osservati i campi di aviazione rossi della regione di Madrid, e quelli situati a sud del Tajo, per determinare quali fra essi siano realmente occupati da formazioni aviatorie nemiche. Quesli ultimi campi verranno bombardati nei giorni o nelle notti immediatamente precedenti l'azione. 3° - Prego la «Legione Condor» di battere in questi giorni le località a cavallo della rotabile Algora-Guadalajara, e fra essa ed il Tajuiia, che risultano occupate, a titolo di difesa o alloggio, da truppe rosse. È indispensabile pure battere intensamente le località di Alcala de Henares e di Guadalajara (specie gli scali ferroviari), dove si addensano e transitano riserve nemiche. - Alcala de Henares dovrebbe essere bombardata anche nell'intera giornata dell'S. Guadalajara nella mattina del giorno stesso. · - Dal punto di vista ricognizione è di specialissima importanza
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per me di conoscere quanto avvenga (ora e durante l'azione sulle rotabili: - Cuenca - Sacedon - Guadalajara - su quelle affluenti da sud-est su Brihuega e Cifuentes. Interessano pure i lavori difensivi esistenti, o nuovamente intrapresi, sulla rotabile Algora - Guadalajara, e nei pressi di Guadalajara, e le affluenze da ovest al fronte - Guadalajara -Alcala de Henares. IL GENERALE DI DIVISIONE COMANDANTE F. to Mancini
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LA PARTECIPAZIONE 1TALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
DOCUMENTO N. 57
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - UFFICIO SERVIZI N. 2361
Salamanca, 4 marzo 1937
Ordine per i servizi n. 3 Carta 1:400.000 (Michelin) Al Comandante la Divisione Volontari del Littorio - Ariza Al Comandante la 1 a Divisione Volontari - Sigiienza Al Comandante la za Divisione Volontari - El Burgo de Osma Al Comandante la 3a Divisione Volontari - La Vid Al Comandante il Raggruppamento R.S. - Alcolea del Pinar Al Console De Francisci - Sigiienza Al Comandante l'Artiglieria - Medinaceli Al Comandante del Genio - Sede Al Col. di S.M. Gelich Conte Fernando - Sede All'Intendente O.M.S. - Aranda Al Comandante dei RR.CC. - Sede Al Commissario Polizia Stradale - Aranda Al Capo Reparto Operazioni - Sede
Operazioni su Guadalajara
I. DISLOCAZIONE DI DETTAGLIO SULLE POSIZIONI DI RACCOLTA 2 a Divisione Volontari ed elementi di rinforzo: Torremocha del Campo - La Cabrera - Pelegrina - Sauca (paese escluso) - La Torresaviiian - La Fuensaviiian; - 3a Divisione Volontari ed elementi di rinforzo: Garbajosa Aguilar - Esteras - Medinaceli - Salinas; - Divisione Volontari del Littorio: Ariza - Monteagudo - S. Maria Huerta; - 1 a Divisione Volontari: zona di Sigiienza (in arrivo); - Reparti specializzati: (carri assalto - motomitraglieri - autoblindo - compagnie L.C.): Alcolea del Pinar - Aguilar de Anguita;
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Raggruppamento Artiglieria: zona tra Sigiienza - Alcolea del Pinar - Carbajosa - Aguilar de Anguita; IV e V Gruppo Banderas: con la 2 a Divisione; - Compagnia speciale mista del genio: Sauca.
II. ORGANIZZAZIONE - DISLOCAZIONE E FUNZIONAMENTO DEI SERVIZI
A) SANITÀ
I. Formazioni Sanitarie - 2 4 Divisione Volontari. Le è assegnato l'ospedale della C.R.I. n. 31, con relativo nucleo chirurgico. Detti mezzi, unitamente all'ospedale n. 1, saranno tenuti ripiegati a Sigiienza; il personale sanitario presterà servizio presso l'organizzazione ospitaliera spagnola colà esistente. - 2 4 Divisione Volontari. Le è assegnato il nucleo chirurgico della 1 a Brigata Mista. Detto nucleo, l'ospedale n. 5 e la sezione sanità divisionale saranno tenuti ripiegati su autocarri, pronti a seguire il movimento della Divisione per essere impiantati quando sarà necessario.
- Divisione del Littorio. Le è assegnato il nucleo chirurgico della II Brigata Mista, che sarà ripiegato assieme ai tre ospedali d'organico. - 1 4 Divisione Volontari: conserva l'ospedale della C.R.I. n. 71 , che terrà ripiegato. - Presso gli ospedali territoriali sono disponibili i seguenti posti letto: -
Sigiienza Saragozza Calatayud Alhama Valladolid
400 1.000 200 300 1.000 (eventuali)
2. Autoambulanze Assegnate alla 2a Divisione n. 4, Assegnate alla 3a Divisione n. 4.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
Le 10 autoambulanze della Divisione Littorio e le 2 della 1 a Divisione saranno dislocate presso gli ospedali di Sigilenza, a disposizione del Direttore Servizio Sanità. Autocarri attrezzati, da trarsi dall'autoreparto di manovra, saranno assegnati a seconda delle necessità contingenti. 3. Sgombero feriti - 2a Divisione ed elementi viciniori: Sigiienza; - 3a Divisione ed elementi viciniori: nella prima fase dell 'azione, Sigiienza; successivamente, proprio ospedale <la campo e Sigiienza. 4. Treni ospedali
Sono disponibili (da fare affluire nelle località sottoindicate su richiesta del Direttore Servizio Sanità): - 2 a Si giienza, per sgombero feriti su Sa ragozza; - 1 a Almazan, per eventuale sgombero feriti su Valladolid. Capacità di ciascun treno: 250 coricati e 1SO seduti. 5. Rifornimento materiali sanitari: con prelevamenti su Magazzino avanzato di Aranda. 6. Dislocazioni iniziali ed eventuali spostamenti delle formazioni sanitarie siano tempestivamente comunicate al Direttore Servizio Sanitario. Recapito presso la sede del Comando.
B) VETTOVAGLIAMENTO ED IDRICO
I . Viveri di riserva: una giornata col soldato ed una di scorta presso le sezioni sussistenza (da economizzare quanto più possibile). Le sezioni delle Divisioni 2 a e 3 a avranno con loro un terzo di dotazioni in più per gli elementi vari non facenti parte organica delle Divisioni. 2. Viveri ordinari. Prelevamento per tutti i reparti presso il magazzino di Medinaceli, salvo per la 3 a Divisione che preleverà a Sigiienza (elementi di rinforzo compresi). I turni di prelevamento saranno stabiliti dal Direttore Servizio Commissariato.
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3. Pane, carne e legna. I Capi ufficio commissariato divisionaU prendano subito accordi con le competenti Comandancie militari (già interessate) per il rifornimento diretto alle rispettive sezioni sussistenza. 4. Vino. Acquisti diretti sul posto. 5. Generi di conforto. Disposizioni impartite dal Direttore di Commissariato alle sezioni sussistenza. 6. Dislocazioni iniziali, ed eventuali spostamenti in avanti delle sezioni sussistenza siano tempestivamente comunicati al Direttore Servizio Commissariato. Recapito presso la sede del Comando. 7. È prevista la costituzione più avanti di un'aliquota di magazzino viveri (probabile località Almadrones). Gli automezzi necessari saranno richiesti a questo Comando dal Direttore Servizio Commissariato. 8. Per il servizio idrico sono assegnate:
za
Divisione Volontari: 4 autobotti 3a Divisione Volontari: 3 autobotti a Siguenza, a disposizione di questo Comando: 2 autobotti di
scorta.
C) ARTIGLIERIA
1. Dotazioni individuali e di reparto
- armati di pistola: 30 cartucce, di cui 18 col militare; - armati di fucile o moschetto: 192 cartucce e 8 bombe a mano, delle quali 84 cartucce e 4 bombe col militare; fucile mitragliatore: 3.000 cartucce; mitragliatrice Fiat 14: 4.000 cartucce; pezzo da 20 mm.: 2.000 proietti; mortaio d'assalto: 270 bombe; cannone da 47 mm.: 350 colpi;
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
pezzo di piccolo calibro: 250 colpi; pezzo di medio calibro: 150 colpi. 2. Rifornimento munizioni
A Sigiienza è costituito un posto distribuzione avviamento munizioni con due giornate di fuoco, per armi portatili ed artiglieria, parte a terra e parte su carri ferroviari. Tale posto sarà fatto funzionare a cura del Comando Artiglieria (per tutte le munizioni). A detto Comando (e per conoscenza a questo) dovranno quindi essere rivolte le richieste necessarie. Il Comando Artiglieria, a sua volta, disporrà per il reintegro delle munizioni distribuite, in modo che il deposito di Sigiienza abbia sempre al completo le due giornate di fuoco. Farà all'uopo richiesta alla Base di Aranda, che provvederà all'inoltro a mezzo ferrovia. 3. È prevista la costituzione in avanti di un'aliquota munizioni per armi portatili ed artiglieria (probabile località Algora). Gli automezzi necessari saranno richiesti a questo Comando da quello dell'artiglieria.
D) GENIO
1. Magazzino del genio, ed officina riparazioni radio: Almazan. 2. Deposito a terra materiali del genio, con legname per riattamento interruzioni e costruzione ponti di circostanza: Sigiienza. Deposito su ruote ad Algora. Servono per la compagnia speciale mista del genio ed eventualmente per la compagnia mista del genio della Divisione Littorio. 3. Eventuali prelevamenti di materiali ed attrezzi, presso le sezioni di parco assegnate alle Divisioni 2 a e 3 a E) TRASPORTI 1. Assegnazione mezzi in proprio alle unità:
quelli già in distribuzione; gli automezzi speciali (autobotti ed autoambulanze).
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2. Approntamento mezzi per autotrasporto truppe
Un autoraggruppamento di manovra, su 2 autogruppi (1 pesante su tre autoreparti, ed 1 leggero su 2 autoreparti), è a disposizione temporanea della 3a Divisione (meno 1 autosezione pesante che rimane a disposizione di questo Comando.
3. Autosezione di manovra A disposizione di questo Comando.
Dislocazione iniziale: Sigil.enza, presso deposi lo munizioni, dalle ore 12 del giorno 7.
4. Carburanti e lubrificanti
Ciascuno autocarro dovrà avere una dotazione di carburante, conlen uta in botti o barili da SO litri, collocata sull'autocarro stesso (i barili trovansi ad Aranda ed a Sigiienza), ed una botticella d'acqua da 25 litri. Le autocisterne per benzina degli autoreparti seguano piene le colonne. Eventuali richieste di carburanti e lubrificanti siano rivolte all'incaricato della Campsa a Sigi.ienza. L'autocisterna da 8.000 litri fornita dalla Campsa sarà pure a Sigi.ienza, a disposizione del Comandante dell'autosezione di manovra. Come da accordi con la Campsa vi saranno i seguenti centri di rifornimento, che la Campsa stessa terrà sempre al completo: Burgo de Osma Almazan Sigil.enza Medinaceli Calatayud
litri »
10.000 8.000
»
9QOOO
»
26.000 sufficiente ad ogni fabbisogno
5. Sgombero autocarri avariati
Su Sigil.enza, stazione ferroviaria, a cura dei reparti e dell'autoraggruppamento di manovra, a mezzo rimorchi. Gli automezzi di cui è impossibile il rimorchio saranno ricuperati a cura del Servizio Polizia Stradale.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
F) ORGANIZZAZIONE ITINERARI - POLIZIA STRADALE 1. Il Commissario Stradale, Maggiore Pannunzio, provvederà: - all'organizzazione dei seguenti itinerari: - Aranda del Duero - El Burgo de Osma - Almazan - Medinaceli - Alcolea del Pinar - Algora; - Alcolea del Pinar - Sigi.ienza - Algora; - a disciplinare il transito sulle rotabili; - a regolare la circolazione (ricercando gli anelli per il rapido afflusso e deflusso delle autocolonne) nelle seguenti località: Sigiienza, La Torresaviiian, Alcolea del Pinar. Si fa riserva di affidargli, al momento opportuno il compito di disciplinare il ritorno dell'autoraggruppamento di manovra, quando la 3 a Divisione appiederà. Terrà all'uopo disponibile in Algora un nucleo della Milizia Stradale.
2. Le autocolonne r iforniment i osserveranno il senso unico con itinerario ad anello da Sigilenza, attraverso la rotabile (non segnata sulla carta) per Pelegrina - Algora, indi Sauca - Estriegana - Barbatona - Sigiienza, nel senso indicato dalla successione delle locai i Là su riportate. 3. Per cura del Commissario Stradale funzionano posti di polizia stradale nelle seguenti località: Medinaceli - Alcolea del Pinar - Sigiienza - Torremacha del Campo - Algora. 4 . Sede del Commissario Stradale e del Comandante Compagnia Milizia Stradale: Algora, con il Comando Truppe Volontarie. Al Commissario Stradale dovranno essere rivolte le richieste per ricupero automezzi guasti. G) POSTO CONCENTRAMENTO PRIGIONIERI
A Torresavifian. Funzionerà a cura del Comando CC.RR. H) MATERIALE ESUBERANTE
Ogni Comando di Divisione - o reparto autonomo - disporrà per l'accantonamento in sede adatta, e per la vigilanza, di tutto il materiale di equipaggiamento ecc., che non sarà portato al seguito dai mili tari e dai reparti.
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La truppa dovrà avere con sé il solo equipaggiamento di combattimento, in modo che ogni unità sia in grado di muovere a piedi e di combattere con i soli automezzi organicamente assegnati. ACCUSARE RICEVUTA IL GENERALE DI DIVISIONE COMANDANTE F. to Mancini p. c. c. IL CAPO DI STATO MAGGIORE
Ferraris
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CTVTLE SPAGNOLA (1936 · 1939)
DOCUMENTO N. 58
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE N. 2559
Arcos, 8 marzo 1937, ore 21,30
Ordine di operazione n. 15 Carta 1:400.000 (Michelin) Recapitato da un ufficiale Al Al Al Al Al Al
Comando Comando Comando Comando Comando Comando Al Comando Al Comando
della Divisione Volontari «Littorio» della 1 a Divisione Volontari della 2a Divisione Volontari della 3a Divisione Volontari Artiglieria del C.T.V. Genio del C.T.V. Raggruppamento Reparti Specializzati Aviazione Legionaria
e, per conoscenza:
Al Colonnello di S.M. Gelich Conte Fernando
Prosecuzione delle operazioni su Guadalajara
I) La za divisione volontari superando le difese avversarie, ha raggiunto nel pomeriggio di oggi la linea seguente: est di Almadrones (a cavallo della rotabile Algora - Guadalajara, fra il bivio per Mandayona ed il bivio per Masegoso) - Alaminos. - La 3 a divisione volontari, autocarrata, è con la testa ad Algora. - La Divisione volontari del «Littorio» è fra Sauca ed Alcolea del Pinar. - La 1 a Divisione volontari sta completando il suo concentramento a Sigiienza.
II) La colonna spagnola operante alla nostra destra ha truppe immediatamente ad est di Castejòn de H. e qualche elemento a nord-est di Almadrones.
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III) L'avversario ha ripiegato sull'intero fronte da noi attaccato, meno in corrispondenza di Almadrones. Sue forze di fanteria, imprecisate, sostenute da pochi pezzi, e da qualche carro di assalto russo tengono tuttora posizioni al di qua di Almadrones, a cavallo della rotabile per Guadalajara, poco ad est del bivio per Masegoso. Nel pomeriggio sono accorsi da Guadalajara verso Almadrones, in autocarro, alcuni reparti rossi. IV) Mancano tuttora notizie sulle azioni delle rimanenti forze nazionaliste, e su eventuali movimenti rossi nella zona J arama - Alcalà de Henares - Guadalajara. V) Intendo, domani 9 corrente, proseguire nell'azione oggi iniziata, col medesimo concetto operativo. VI) Ordino: 1° - La 2 a divisione volontari domani mattina, col concorso di tutti i gruppi delle artiglierie del C.T.V. che potranno essere messi tempestivamente a sua disposizione dal Comandante di artiglieria suddetto, attaccherà le difese nemiche della zona di Almadrones, portandosi alla linea, già fissatale: Argecilla - Hontanares - Cogollor - Masegoso. Dopodiché si comporterà come era già stabilito nell'ordine di operazioni n. 12. 2° - La 3a divisione, autocarrata, si tenga pronta su mio ordine a scavalcare la seconda e ad agire quindi con gli obiettivi e modalità già previste (vedi ordine di operazioni n. 12). Le autocolonne siano ripartite in autosezioni di 20-24 automezzi al massimo, intervallate fra loro, sia in marcia sia quando sono ferme di almeno 200 metri, onde consentire sulla rotabile il traffico nei due sensi, malgrado la presenza dell'autocolonna. Ogni autocarro non destinato a muovere da un momento all'altro, con l'autocolonna sia assolutamente parcato fuori strada. 3° - La divisione volontari del «Littorio» rimane negli attuali alloggiamenti, pronta a muovere in avanti. Anche per le sue autocolonne valgono gli ordini impartiti per quelle della 1 a divisione (vedi comma precedente). 4° -Azione dell'aeronautica. Qualora le condizioni atmosferiche lo permettono:
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l.A PARTECIPAZIONE ITALIANA Al.LA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
a) nella notte sul 9: - l'A.L. effettuerà bombardamento pesante su Guadalajara; - la legione Condor effettuerà bombardamento pesante su Guadalajara - Brihuega - Cifuentes - Taracena, e possibilmente ed eventualmente su colonne nemiche in movimento fra Guadalajara e Torrija. b) nella mattina del 9: ~ L' A.L. eseguirà: - bombardamento pesante di Guadalajara - Brihuega - Cifuentes; - bombardamento leggero di elementi nemici sulla strada Guadalajara - Algora nel tratto compreso tra Guadalajara e la trasversale Utande - Brihuega, nonché sulla strada Brihuega - Almadrones e nel tronco compreso fra la trasversale predetta ed Almadrones nel caso che si tratti di movimento del nemico verso di noi e tale da NON potere essere nostro. - bombardamento leggero della strada Trillo - Cifuentes - Masegoso (esclusa quest 'ultima località) - ricognizione di tutte le strade adducenti dal fronte Gudalajara - Sacedon al fronte Almadrones - Cifuentes (e specialmente della strada Guadalajara - Almadrones e della strada Brihuega - Almadrones}, e delle tre traverse: Sacedon - Guadalajara; - Duron - Brihuega - Utande; - Trillo - Cifuentes - Masegoso (specie di queste ultime due). La legione Condor concorrerà a detto servizio di ricognizione; - protezione degli elementi nostri in movimento o sosta sulla strada Akolea del Pinar - Algora - Almadrones ed oltre.
5° - Nulla di variato a quanto prescritto nell'ordine di operazioni n. 12 per quanto riguarda i collegamenti, i servizi ed il mio posto di comando. IL GENERALE DI DIVISIONE COMANDANTE F. to Mancini
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DOCUMENTO N. 59
Arcos, 9 marzo 1937, ore 0,20 Pro-memoria del Capo di S.M. del C.T.V. Ten.Col. Emilio Faldella
Ha telefonato il generale Coppi da Algora ed ha chiesto di me. Ha iniziato chiedendo se l'ufficiale portatore dell'ordine era già partito; a risposta affermativa ha detto di dover fare presente che le truppe erano stanche; che grave era il maltempo, e che non riusciva a collegarsi con il Gruppo Vandelli né a rifornire i Gruppi Vandelli e De Francisci perché tutte le strade che vi adducono sono impantanate e non consentono il movimento ad alcun mezzo a motore, e che perciò non riteneva di poter attaccare con successo al mattino del 9. Gli feci presente che gli spagnoli erano ormai a nord di Almadrones e che avrebbero poi potuto vantarsi di aver risolto essi la situazione, mentre noi rimanevamo inattivi, con quale danno morale è facile immaginare. Insistendo egli sulle condizioni pessime delle truppe, gli chiesi che cosa proponesse; rispose: «ritardare l'attacco al pomeriggio ». Gli feci presente: 1) che rifornire i gruppi Vandelli e De Francisci non vi è una strada: quella che ha inizio a 400 metri dalla prima linea; più presto la si occupa, più presto si riforniscono i due gruppi; un ritardo nell'attacco porta con sé un ritardo nei rifornimenti; 2) che lasciarsi fermare da forse 400 rossi quando si può agire, se non con altro, con 7 gruppi di artiglieria, è disonorevole per noi; 3) che attaccando nel pomeriggio non sarebbe rimasto tempo per scavalcare la divisione. Poiché il generale insisteva, adducendo la necessità di rifornire i gruppi del centro e di sinistra, gli dissi: Non vedo altra soluzione, per rifornirli, che attaccare e impadronirsi della strada necessaria; a meno che il generale non intenda proporre di ritirarli su Algora, ma allora l'avverto che, prima di ritirarli, il generale Comandante ed io verremmo in linea a tentare l'impossibile, a costo di farci ammazzare davanti ai soldati. Il generale allora disse che avrebbe attaccato; che voleva soltanto segnalare le difficoltà.
F.to Ferraris
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 · 1939)
DOCUMENTO N . 60
EL GENERAL JEFE (MOLA) AL GENERAL MANCINI - ARCOS DE JALON Valladolid Diez de marzo de 1937 Nota del Comandante dell'Esercito del Nord
El Generalisimo me encarga haga presente a V.E. que la situacién en Madrid (frente del Jarama) es la misma de dias anteriores, existiendo una gran cantidad de enemigo; que en el dia de ayer (9) se operò ocupando la casa Forcal y dos mas avanzadas cerca del canal; que en el centro de la linea el Coronel Garcia y Escainez, tante6 mejorar las posiciones, encontrando una resistencia enorme del enemigo; que las Columnas del Jarama, no han reducido sus efectivos del frente, conforme se les habia ordenado con objeto de reunir las unidades necesarias para operar, y que corno consecuencia de elio han sido relevados Jos mandos superiores; que lo expuesto entraiia un retraso, pero que se procede rapidamente a dicha reduccién y a concentrar una brigada mixta a fin de reforzar el sector del J arama y operar; que a pesar de todo se ordena mantener actividad en el frente para sujetar el enemigo.
p. c. c. IL CAPO DI STATO MAGGIORE F.to Ferraris
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DOCUMENTO N. 61
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - UFFICIO OPERAZIONI N. 2587
Arcos, 9 marzo 1937, ore 23
Ordine di operazione n. 16 Carta 1:400.000 (Michelin) Al Al Al Al Al Al Al Al
Comando Comando Comando Comando Comando Comando Comando Comando
Divisione Volontari del Littorio 1a Divisione Volontari za Divisione Volontari 3a Divisione Volontari Artiglieria del C.T.V. Genio C.T.V. Raggruppamento Reparti Specializzati della Aviazione Legionaria
e, per conoscenza: Al Colonnello di S.M. Gelich Conte Ferdinando
Prosecuzione operazioni su Guadalajara 1° - La 2 a Divisione Volontari ha conquistato gli obiettivi previ-
sti, aprendo la via alla 3a Divisione Volontari che, superale le resistenze avversarie, si è lanciata sulle rotabili di Torija e di Brihuega, ove converge anche ii 5° Gruppo Banderas. 2° - Sulla s inistra un Btg. deJ 4° Gruppo Banderas ha occupato Abaii.ades; sulla destra, i Nazionali si sono impossessali di Castejon de Henares ed avanzano nella regione a nord ed a ovest di Almadrones. 3° - Intendo domani sfruttare a fondo il successo. 4 ° - Pertanto: a) 3a Divisione Volontari Valgano per essa gli ordini emanati in precedenza;
za Divisione Volontari Si raccolga nella regione nota e proceda successivamente su Brihuega, che occuperà, sostituendovi truppe della 3a Divisione e costi b)
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LA PARTECIPAZlONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
tuendovi testa di ponte sul Tajuna. Ove i rossi avessero distrutto il ponte esistente provveda alla sua ricostruzione, richiedendo, se del caso, il concorso dei reparti e materiali del Genio del C.T.V. Si orienti a procedere insieme con i Gruppi 4° e 5°, che rimangono alle sue dipendenze, verso i ponti ad est e sud-est di Duron (Tajo). c) 1a Divisione Volontari Inizi il movimento di raccolta nella zona Mandajona - Mirabueno. d) Divisione Volontari del «Littorio» Rimanga per ora nell'attuale zona. Metterà a disposizione del Comando Genio T.V. i pl. artieri della Cp. Mista Genio, che nella maltinata di domani saranno al bivio di Almadrones.
5° - Azione dell'aviazione Qualora le condizioni atmosferiche lo permettano, verranno eseguite le seguenti azioni: a) Bombardamento pesante :
Guadalajara: prime ore del mattino. Cifuentes: qualunque ora. b) Ricognizione: Esplorazione e bombardamento leggero; movimenti su Guadalajara - Trijueque - Tarraccna - Jadraque; movimenti sulla strada Sacedon - Guadalajara; movimenti sulla strada Brihuega - Armuiia; movimenti sulla strada Brihuega - Duron; movimenti sulla strada Abaiiades - Sacecorbo - Cifuentes - Trillo; movimenti sulla strada Huertaernando - Luzaga; movimenti sulla strada Molina de Aragon - Maranchon
N.B.: Le località in corsivo sono sin da oggi in nostro possesso. 6° - Nulla di variato per i collegamenti, i servizi ed il mio posto di Comando. IL GENERALE DI DIVISIONE COMANDANTE F. lo Mancini
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DOCUMENTO N. 62 DOCUMENTO N. 62/a
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - UFFICIO OPERAZIONI N. 2614
Arcos, 10 marzo 1937, ore 22
Ordine di operazione n. 18 Carta 1:400.000 (Michelin) Al Al Al Al Al Al Al Al Al
Comando Comando Comando Comando Comando Comando Comando Comando Comando
Divisione Volontari del «Littorio» 1 a Divisione Volontari 2a Divisione Volontari 3a Divisione Volontari Artiglieria del C.T .V. Genio del C.T.V. Raggruppamento Reparti Specializzati Raggruppamento De Francisci Aviazione Legionaria
e, per conoscenza: Al Colonnello di S.M. Gelich Conte Fernando Sviluppo delle operazioni fra Badiel e Tajwìa
I) Il nemico già in ripiegamento verso sud e sud-est, si oppone aJla nostra avanzata con l'impiego controffensivo di truppe internazionali fra Tajufia e Badiel. II) La 3a Divisione è stata contrattaccata dal nemico presso Trijeque e lo ha nettamente fermato. Il gruppo De Francisci, occupato Brihuega, e colà raggiunto dal gruppo Bulgarelli, tiene con questo la località sulla quale sono diretti i gruppi Pittau e Marino della za Divisione. III) Intendo: - attaccare il nemico per la mia destra ed avvolgerlo per la mia sinistra; - proseguire quindi in direzione sud-est, verso la fronte Guadalajara-Armuiia, proteggendomi il fianco sinistro sul Tajuiia.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE S PAGNOLA (1 936 - 1939)
IV) Ordino: a) la 3a Divisione riprenda l'attacco a cavallo della rotabile di Francia con obiettivo Trijeque sul quale farà convergere il gruppo Bulgarelli. Proseguirà quindi su Guadalajara col compito fissato dal n. 3 comma b) dell'ordine di operazioni n. 12. b) La 2a Divisione agisca per la direzione Brihuega-Torija e con obiettivo Torija. c) Il gruppo De Francisci, rinforzato dalle due compagnie mitragliere del btg. mitr. «Littorio », tenga in saldo possesso l'abitato di Brihuega e garantisca la disponibilità del ponte sul Tajuiia. d) Il Comandante della 2a Divisione è incaricato del coordinamento dell'azione di tutte le forze oper anti da Brihuega compreso i I gruppo Bulgarelli. Tenga presente che risolta la situazione contingente la 2 a Divisione verrà impiegata in direzione di Armuiia. e) Il 4° gruppo banderas (meno il btg. «Bufalo», cui compito resta immutato) tenga il possesso del ponte presso Masegoso e della passereJla in corrisponde nza di Ma segoso, garante ndone la libera disponibilità per eventuale sbocco oltre Tajuiia. f) La 1 a Divisione muova domani su Brihuega. Col à giunta sostituirà il gruppo De Francisci sistemando una robusta tesla di ponte, fronte a sud-est. g) La Divisione Volontari «Littorio » sosti nell'attuale dislocazione, guardandosi specialmente sulla sinistra. V) Artiglieria. I gruppi alle dirette dipendenze del Comandante dell'artiglieria C.T.V. agiranno a favore della 3a Divisione. VI) L'azione avrà inizio alle ore 11 previa preparazione d 'artiglieria la cui durata sarà stabilita d'accordo tra il Comandante della 3 a Divisione ed il Comandante dell'artiglieria del C.T.V. .
VII) Asse dei collegamenti. Sia spinto - appena possibile - a Brihuega, da qui a Torija. A Brihuega sarà al più presto impiantato un centro di collegamento. VIII) Azione dell'aviazione. Ordine a parte. IX) Servizi. Ordine a parte. X) Mio posto di comando: Algora. IL GENERALE DI DIVISIONE COMANDANTE F. to Mancini
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DOCUMENTO N. 62/b
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - UFFICIO OPERAZIONI N. 2594 (urgente)
Arcos, 10 marzo 1937, ore 10
Al Signor Comandante la 3a Divisione Volontari
Informi il suo movimento in avanti ai concetti seguenti: 1° - Le interruzioni si consfatano raggiungendole materialmente, e quindi si riparano e sorpassano. La semplice notizia di interruzioni lontane, per lo più inesistenti, non significa nulla. 2° - Gli elementi celeri di testa e l'avanguardia autocarrata sono fatti apposta per cercare e mantenere il contatto coll'avversario, pe r non dargli il tempo di compiere interruzioni, per constatare, di fatto, la sua eventuale fermata per far fronte alla nostra avanzata, per constatare, di fatto, un suo, ancora più eventuale ritorno in avanti, e per trattenere quest'ultimo. 3° - Propositi ed atteggiamenti nemici difensivi e controffensivi
in forze, si constatano nel combattimento. Finché non esiste questa constatazione materiale si procede. Il vuoto, da solo, non deve impressionare. 4° - Una grande Unità autotrasportata è caricata sui camions non per comodità ma perché sfrutti la celerità che i suoi mezzi le consentono. IL GENERALE DI DIVISIONE COMANDANTE F.to Mancini
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
DOCUMENTO N. 63
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - UFFICIO OPERAZIONI N. 2634
Arcos, 10 marzo 1937, ore 22
Ordine di operazione n. 19
AL COMANDO DELL'AVIAZIONE LEGIONARIA e, per conoscenza: Al Al Al Al Al Al Al
Comando Divisione Volontari del «Littorio» Comando 1a - 2a - 3a Divisione Volontari Comando Artiglieria del C.T.V. Comando del Genio del C.T.V. Comando Raggruppamento Reparti Specializzati Comando Raggruppamento De Francisci Colonnello di S.M. Gelich Conte Fernando
Operazioni del giorno 11 marzo e.a_ L'azione dell'aviazione per le operazioni dell'll c.m. si svolgerà: 1° - Per la caccia e ricognizione secondo quanto è già fissato con ordine di operazioni n. 16 del 9 c.m.; 2° - Sono da bombardarsi i seguenti obiettivi: a) fino alle ore 11 con bombardamento leggero, sistemate nel bosco di Los Yebenès - Ibarra - Palacio de Don Luis. Le nostre truppe sono dislocate lungo la Senda de Carque ed il margine nord-ovest del bosco predetto a cavallo della strada di Francia ed ad est del km. 12 della strada Torija Brihuega (carta 1:50.000); b) bombardamento pesante di: - Trijueque - fino alle ore 13 - Torija - fino alle ore 15 - Guadalajara - tutto il giorno a partire dalle ore 7. 3° - Ho chiesto alla legione Condor il bombardamento massiccio e pesante per tutta la giornata di Guadalajara ed Alcalà de Henares (ponti - impianti ferroviari - strade di accesso ecc.). IL GENERALE DI DIVISIONE COMANDANTE F.to Mancini
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DOCUMENTO N. 64
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - UFFICIO SERVIZI N. 2635
Arcos, 10 marzo 1937
Ordine per i servizi n. 4 Carta 1:400.000 (Michelin) Al Comandante la Divisione Volontari del «Littorio» Al Comandante la 1 a Divisione Volontari Al Comandante la za Divisione Volontari Al Comandante la 3a Divisione Volontari Al Comandante il Raggruppamento R.S. Al Comandante l'Artiglieria Al Comandante del Genio All'Intendente O.M.S. Al Comandante dei RR.CC. Al Commissario Polizia Stradale Al Capo Reparto Operazioni e, per conoscenza: Al Colonnello di S.M. Gelich Conte Fernando
Operazioni su Guadalajara
Il funzionamento dei servizi continua secondo le linee generali fissate nell'ordine per i servizi n. 3 del 4 corrente, con le varianti di cui in appresso: A) SERVIZIO SANITARIO
A modifica di quanto disposto al capo A dell'ordine suddetto, il nucleo chirurgico dell'ospedale C.R.I. n. 31 è stato impiantato ed è in funzione a Sigiienza. Nella giornata dell'll la za Divisione Volontari impianta ad Hontanares l'ospedale da campo n. 1. È stato istituito in Valladolid un ospedale militare italiano capace di 260 posti letto (con nucleo chirurgico).
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936. 1939)
B) SERVIZIO VETTOVAGLIAMENTO
Fino a quando non potrà essere utilizzata come testa di scarico una stazione più avanzata (Jadraque) continuano a funzionare come sedi di magazzino avanzato viveri le locaJità di Sigiienza e di Medinaceli. E perciò sospesa la costituzione di un magazzino in località più avanzata (Almadrones). Rifornimenti alle sezioni sussistenza con mezzi forniti da questo Comando al Direttore Servizio Commissariato, e con mezzi occasionali. Larghe distribuzioni di vino, generi conforto e tabacco a cura degli organi di Commissariato. Spostamenti delle sezioni sussistenze siano volta volta comunicate al Direttore Servizio Commissariato (presso la sede del Comando). C) ARTIGLIERIA
Cosliluilo dal Comando Artiglieria al bivio di chilometro 105 a nord di Almadrones un deposito munizioni (su ruote) per fanteria e artiglieria su cui le Divisioni effettueranno rifon-iimenti con mezzi propri e con altri di rinforzo (Comando Artiglieria). Trasporto da posto distribuzione e avviamento di Sigi.icnza al deposito avanzato suddetto con mezzi forniti da questo Comando. D) TRASPORTI
Per rifornimenti munizioni vengono messi temporaneamente del Comando Artiglieria, oltre agli automezzi già forniti: 20 autocarri pesanti; - J 2 autocarri leggeri dell'autoraggruppamento di manovra. E) ORGANIZZAZIONE STRADALE
Riattivato ormai il passaggio sul Rio Pulce, è stato organizzato l'itinerario Sigiienza - Mandayona - bivio a nord est di Almadrones, costituente raddoppio per gli sgomberi su Sigiienza. F) RIFORNIMENTO CARBURANTE
Si può contare sulle seguenti scorte: -
al chilometro 103
60.000 litri benzina, 20.000 nafta, 10.000 olio, 500 chilogrammi grasso.
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al chilometro 87 ad Algora ad Alcolea del Pinar: a Medinaceli
-
a Sigiienza
un'autocisterna con 2.800 litri di benzina. 2.500 litri di benzina. 5.000 litri di benzina. una cisterna ferroviaria con circa 18.000 litri di benzina. Inoltre 8.000 litri circa di nafta in fusti e 500 di olio. 90.000 litri di benzina. Olio e nafta in proporzione.
IL GENERALE DI DIVISIONE COMANDANTE F. lo Mancini
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CTVTLE SPAGNOLA (1936 - 1939)
DOCUMENTO N. 65
DA RAPPRESENTANTE DEL C.T.V. PRESSO IL Q.G. DEL GENERALISSIMO AL COMANDANTE DEL C. T.V. N. 170
Salamanca, 12 marzo 1937
Per Colli alt Generale Franco personalmente mi assicura che Divisione rinforzata Madrid attaccherà stamane in direzione Morata (Morata) alt Ricevuta conferma anche da maggiore Zavattari informato da Generale Saliquet alt inoltre colonna Marzo (Marzo) rinforzata da reparti prima brigata, ricevuto ordine avanzare in direzione Miralrio - Torre del Burgo a lt Colonnello Gelich
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DOCUMENTO N. 66/A
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - UFFICIO OPERAZIONI N. 2725
Arcos, 11 marzo t 937, ore 23
Ordine di operazione n. 20 Al Comando Divisione Volontari del «Littorio» Al Comando 1a Divisione Volontari Al Comando 2a Divisione Volontari Al Comando 3a Divisione Volontari Al Comando Artiglieria del C.T.V. Al Comando Genio del C.T.V. Al Comando Raggruppamento Reparti Specializzati Al Comando Raggruppamento De Francisci Al Comando Aviazione Legionaria All'Intendenza O.M.S. e, per conoscenza: Al Colonnello di S.M. Gelich Conte Fernando
Disposizioni per il giorno 12 marzo A) La 3a e 2a divisione e parte del 5° gruppo banderas, nella giornata di oggi hanno ricacciato le truppe internazionali che avevano di fronte, raggiungendo Trijueque, ed un punto non ancora esattamente determinato sulla rotabile Brihuega - Torija.
B) La colonna spagnola operante alla nostra destra ha consolidato le sue posizioni ad ovest della rotabile J adraque - Miralrio e sulle alture dominanti immediatamente ad est Utande, ed ha occupato Carrascosa de Henares e Cogolludo.
C) Sulla nostra sinistra (Albafiades - Masegoso - testa di ponte di Brihuega) tranquillità completa. D) Le truppe rosse da noi oggi battute (btg. «Leones Rojos» - btg. Temei - XI e XII Brigata internazionale - L. Brigata mista) ripiegano su Torija, dove risultano alcuni lavori difensivi e dove pare siano affluiti da tergo alcuni rinforzi.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVlLE S PAG NOLA (1936 - 1939)
E) Nella giornata di domani, 12 corrente, mentre la colonna spagnola operante alla nostra destra punterà su Torre del Burgo e mentre la massa spagnola del Jarama inizierà il suo movimento offensivo verso nord-est, intendo consolidare le posizioni raggiunte, e preparare la prosecuzione dell'offensiva.
Ordino: 1° - La 3 a divisione mantenga saldamente il fronte raggiunto, correggendone, eventualmente, in dettaglio l'andamento, in modo che si presti il meglio possibile ad essere tenuto con poche forze. Tenga il resto in riserva. Suo settore: quello compreso tra il Rio Badie! (a destra), e la linea: testata del Rio Matayeguas - km. 7 della rotabile Brihuega - Torija - km. 7 della rotabile Brihuega - Utande (carta 1:50.000). Artiglierie assegnate: X Gruppo 75/27 I Gruppo 100/17 I Gruppo 105/28 2° - La 2a divisione rettifichi la fronte, cercando verso l 'avanti il collegamento con la 3a divisione; consolidi quindi il fronte raggiunto, regolandosi, circa il suo andamento di dettaglio, come detto sopra per la 3 a divisione. Suo settore: quello compreso fra il limite sinistro del settore della 3a divisione, di cui sopra, ed il Rio Tajuiia. ~ La Divisione manterrà, inoltre, la testa di ponte di Brihuega sulla sinistra del Tajuiia. Artiglierie assegnate: XI Gruppo 75/27 II Gruppo 100/17 (attualmente alla 3 a divisione) II Gruppo 149/12 Ha inoltre a sua disposizione, fino a nuovo ordine,_il btg. mitraglieri della divisione volontari del «Littorio » che d eve mantenere riunito con tutti i suoi mezzi di autotrasporto, ed impiegarlo nella difesa di Brihuega - testa di ponte. 3° - I comandi della 3a e 2a divisione tengano presente la convenienza che la loro linea avanzata corra al margine esterno del bosco compreso tra Trijueque e Brihuega e non nell'interno di esso.
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Provvedano, inoltre, d'accordo, al rastrellamento del bosco stesso. La 2 a divisione tenga assolutamente presente che la sua sinistra sulla destra del Tajuiia - dev'essere più possibile avanti. E ciò perché noi abbiamo necessità di poter transitare in tutta tranquillità, anche con grosse colonne, da una sponda all'altra del Tajuii.a, a Brihuega. 4° - Il 5° Gruppo di banderas (Console De Francisci) si riunisca in Brihuega, in riserva, a mia disposizione. 5° - La 1 a divisione volontari rimane nell'attuale dislocazione a mia disposizione. È possibile debba muovere nel pomeriggio di domani. Metto a sua disposizione: Artiglieria: VIII Gruppo 100/17 IX Gruppo 100/17
(attualmente nella zona di Brihuega)
Carri d'assalto: 1 compagnia (che il Comandante il Raggruppamento reparti speciali destinerà, scegliendo la più efficiente) dovrà essere a disposizione della 1 a divisione per le ore 12 del 12 marzo in Brihuega. 6° - Divisione volontari del «Littorio» rimane nell'attuale dislocazione, pronta a muovere con un preavviso di sei ore. Nella giornata di domani 12 marzo riavrà i plotoni artieri della compagnia mista del genio e, a n1.omento opportuno, il btg. mitraglieri autocarrato. 7° - Il 4° gruppo Gidoni, continua nel compito di tenere la testa di ponte di Masegoso, mantenendo in saldo possesso il ponte in cemento sul Rio Tajuiia, immediatamente ad est di Masegoso, e la passerella di Valderebollo. 8° - Artiglierie a mia disposizione: III Gruppo 105/28 IV gruppo 149/12 Rimane nella regione di Brihuega per appoggiare le operazioni della 2a divisione deve svolgere per rettificare la fronte. Il Comandante dell'artiglieria prenda, per l'impiego, direLLi accordi con il Comandante della 2 a divisione.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
9° - Raggruppamento reparti specializzati. Il Comandante del Raggruppamento riunisca subito neJla località più opportuna, per rimetterli in ordine, i reparti da lui dipendenti, inviando alla 1 a divisione la compagnia carri d'assalto di cui al n. 5. Comunichi la località di concentramento e l'efficienza dei singoli reparti. I comandi delle divisioni interessate mettano subito in libertà gli elementi di carri e motomitraglieri che hanno a disposizione avviandoli ad Almadrones. 10° - Aviazione. L'aviazione legionaria svolgerà domani le seguenti azioni: - protezione delle truppe; - ricognizione delle strade: Guadalajara - Torija; Sacedon - Guadalajara; fascio di strade fra Tajuiia e Tajo; - bombardamento su Torija, Taracena, Guadalajara. F) Servizi: Le divisioni provvedano all'impianto degli elementi a loro disposizione, in modo da farli funzionare con pieno rendimento. Segnaliamo subito le loro necessità, perché si possa provvedere ai rifornimenti, per i quali continuano ad avere valore le disposizioni di cui all'ordine per i servizi n. 4 (n. 2635 del 10 marzo).
G) Collegamenti: con il comando tattico di Algora: telefono: da Brihuega dal posto di comando della 3a divisione R.T.: con le stazioni assegnate. Per i collegamenti interni: le divisioni 2a e 3a conservano i mezzi R.T. a loro assegnati; la 1 a divisione ha a sua disposizione gli elementi dei collegamenti della 1 a compagnia mista (della I Brigata mista).
H) Posto di comando T.V.: Algora. Accusare ricevuta per R.T. ed a mezzo del latore.
IL GENERALE DI DIVISIONE COMANDANTE F. to Mancini
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(Segue documento n. 66/A)
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - UFFICIO DEL CAPO Dl S.M. Arcos, 12 marzo 1937
Stralcio bollettino informazioni
In tutta la fronte delJ'azione il nemico terrebbe schierata una forza di circa 1O mila uomini. 5 pezzi da 155 sono piazzati a 100 metri avanti Torija ai due lati della strada e distanti da questa 15 metri, 4 pezzi da 105 e 6 da 75 senza precisazione. All'incrocio della strada di Zaragoza con quella di Soria si troverebbero 6 pezzi di grande portata ma non precisati in calibro perché secondo versione antecedentemente mai visti. Batterie antiaeree sono autotrasportate e tenute sempre mascherate. Interruzione all'uscita di Torija già pronta per il brillamento e al lato destro dopo 500 metri piccoli fortificazioni con parapetto. Un km. prima di Taracena (ponte m . 6 di luce) pronto per il brillamento. Nella notte il nemico mette al riparo tutti gli automezzi, carri russi, cannoni lungo la strada di Francia dal km. 73 al km. 67 perché molto riparata da osservazione aerea. Confermato che prima di Taracena ai due lati della strada di Francia per una lunghezza di 2 km. per parte, fortificazioni campali con nidi di mitragliatrici. A Torija forza complessiva circa 2.500 uomini, sede di comando soa brigata e 11 a Internazionali. Confermata presenza 20 tanks.
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DOCUMENTO N. 66/B
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE · UFFICIO OPERAZIONI N. 2780 (Urgentissimo)
Arcos, 12 marzo 1937, ore 21
Ordine di operazione n. 21 Al Al Al Al Al Al Al
Comando Comando Comando Comando Comando Comando Comando
Divisione Volontari del «Littorio» 1 a Divisione Volontari 2 a Divisione Volontari 3a Divisione Volontari Artiglieria del C.T.V. Genio del C.T.V. Raggruppamento Reparti Specializzati
Al Comando IV Gruppo Banderas
Al Comando V Gruppo Banderas Al Comando Aviazione Legionaria All'Intendenza O.M.S. e, per conoscenza: Al Colonnello di S.M. Gelich Conte Fernando Sostituzione in linea della 3 a e 2 a divisione volontari
L'avversario, ricevuti rinforzi, ha, nella giornata di oggi, compiuto ripetuti atlacchi contro la 3 a divisione, le cui truppe hanno più volte contrattaccato. - Più a est, di fronte a Brihuega, la situazione è rimasta immutata. Il nemico, che anche in tale settore ha avuto rinforzi, ha però esercitato una notevole attività di fuoco. - Sul nostro fianco destro, la colonna spagnola ha occupato Padilla de Rita. - Sul nostro fianco sinistro, tranquillità assoluta. Dato quanto sopra decido di sostituire in linea le divisioni 3a e 2a, passando ambedue queste ultime in riserva.
Ordino: 1°. La Divisione Volontari del Littorio (già avviata sul posto, au-
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tocarrata, con ordine particolare) sostituisce, nella notte sul 13, la 3a divisione. Da tener presente la necessità che le nostre linee passino su posizioni che rendano il più possibile propizie una difesa economica (soprattutto contro i carri) ed un efficace contrattacco. Effettuare senz'altro eventuali rettifiche. Settore: limitato a destra dal Rio Badiel ed a sinistra dalla linea: testata Rio Matayeguas - km. 7 della rotabile BrihuegaTorija - km. 7 della rotabile Brihuega-Utande (carta 1:50.000). 2° - Entro le prime ore di domattina, la Divisione Volontari del Littorio avvii alla 1 a Divisione Volontari, il gruppo di banderas di detta divisione oggi messo a disposizione della 3 a divisione. 3° - La 1 a Divisione Volontari sostituisca al più presto (secondo ordine già avuti direttamente) sulle loro posizioni a ovest del Rio Tajuiia, la 2a Divisione Voìontari, il Gruppo Banderas De Fram.:isci ed il Gruppo Bulgarelli della 3 a divisione. Nella giornata di domani (13) rettifichi le proprie posizioni, in modo che esse siano il più possibile propizie ad una difesa economica e ad una efficace controffesa. È importantissimo - ricordo - per noi che Brihuega abbia fiato, in modo che possiamo, eventualmente, fare dei movimenti dicolonna attraverso il Tajufia. Settore: limitato a destra dal limite di sinistra della Divisione Volontari del Littorio; a sinistra dal Rio Tajufi.a. 4° - Le Divisioni Volontari del Littorio e 1 a Volontari curino molto il punto di contatto tra le loro linee e procedano, di accordo, al rastrellamento del bosco interposto fra la rotabile di Francia e Brihuega. 5° - Sino a nuovo ordine le artiglierie già assegnate alla 3a e 2a Divisione Volontari (meno le batterie di accompagnamento) rimangono in linea, passando a disposizione delle divisioni che le sostituiscono. 6° - La 3a Divisione, una volta sostituita, si raccolga a Gajanejos, Ledanca ed Argesilla. Tenga pronto un gruppo di banderas, destinalo a sostituire, dietro ulteriori ordini, il 4 ° gruppo banderas ad Abafiades e Masegoso. 7° - La za Divisione Volontari manterrà con un gruppo di banderas la testa di ponte di Brihuega.
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LA PARTECIPAZIONE TTALIANA ALLA GUERRA CJVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
Il resto, una volta sostituito, si raccolga a Villaviciosa, Yela ed Hontanares. Disponga perché i 2 battaglioni del Gruppo banderas Bulgarelli e le 2 cp. mitraglieri della Divisione del Littorio si riuniscano alle proprie G.U ..
8° - Le Divisioni za e 3a procurino di rimettersi al più presto in piena efficienza, raccogliendo tutti i loro reparti. Un ufficiale di questo S.M. si recherà al più presto presso i rispettivi comandi, per sentirne i bisogni. Far riposare il più possibile la truppa, ed essere larghissimi in generi di conforto. 9° - Il 5° Gruppo di Banderas ed il 4°, appena sostituiti, si raccolgano, agli ordini del Console De Francisci, ad Almadrones, Alaminos e Cogollor. 10° - I movimenti fatti di giorno avvengano per scaglioni piccoli e distanziati (aviazione nemica)_ 11 ° - Aeronautica: ordine a parte.
IL GENERALE DI DIVISIONE COMANDANTE F.to Mancini
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DOCUMENTO N. 67
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - UFFICIO OPERAZIONI Arcos, 12 marzo 1937, ore 11,30
N. 1744
Al Comando Divisione Volontari del «Littorio» Al Comando 1 a Divisione Volontari Al Comando Raggruppamento Reparti Specializzati All'Intendenza O.M.S. e, per conoscenza: Al Comando Artiglieria C.T.V.
Occupazione di Budia
I) Il 551 ° btg. CC.NN. - 1° Seniore Olivas - all'alba di domani 13 occuperà il nodo di Budia. Il btg. sarà autotrasportato. II) Scopo: guardare il fianco sinistro del nostro schieramento dalle provenienze del Tajo.
III) Saranno a disposizion e di detto btg., sin da stanotte in Brihuega:
l
1 sez. 65/17 1 nudeo sez. sanità forniti dal comando 1a divisione. con autoambulanze - 1 autoreparto leggero: fornito dall'Intendenza. Nella giornata di domani esso sarà raggiunto in Budia dai seguenti n1ezzi: - mezza btr. 75 C.K. - fornita dal Coniando Aviazione Legionaria. Sarà ad Alcolea del Pinar per le ore 17 di oggi. Il Comando Divisione del «Littorio» provvederà per il suo avviamento a Brihuega e Budia. - 1 plotone motomitraglieri - fornito dal Comando Raggruppamento Reparti Specializzati. -
IV) È assegnata al btg. 1 stazione R.T. autocarrata che potrà collegarsi direttamente con il comando T.V. di Algora. Dovrà dare co-
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA C!V!LF. SPAGNOLA (1936 -1939)
municazione ogni due ore (i primi 15' di ogni ora pari), oltre a trasmettere ogni qualvolta si rendesse necessario. Nominativo della stazione OLT (le frequenze saranno date al personale R.T.). V) Capo di S.M. della colonna il capitano OTIS.
IL GENERALE DI DIVISIONE COMANDANTE F. to Mancini
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DOCUMENTO N. 68/A
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - UFFICIO OPERAZIONI N. 2992
Al Al Al Al Al
Arcos, 16 marzo 1937
Comando della 1 a Divisione Volontari Comando della 2a Divisione Volontari Comando della 3a Divisione Volontari Raggruppamento De Francisci Comando Artiglieria delle T.V. e, per conoscenza:
Al Comando della Divisione Volontari del «Littorio» Al Comando Genio delle T.V. Al Comando deil'Aviazione Legionar ia
Protezione del fianco sinistro. Organizzazione di una seconda posizione
Allo scopo di garantire il fianco sinistro del nostro dispositivo, e dar sicurezza e tranquillità alle forze dislocate in zona arretrata, è mio intendimento provvedere: - alla vigilanza della riva destra del Tajuiia, in corrispondenza delle più probabili direttrici di azione del nemico da est; - all'imbastitura di una seconda posizione. I. SORVEGLIANZA DEL FIANCO SINISTRO a) La sorveglianza della riva destra del Tajuiia sarà concretata entro la giornata del 18 corrente, con i seguenti provvedimenti: - la la divisione guarderà le provenienze est a 1 ponte di Brihuega all'altezza del km. 25 sulla rotabile Brihuega - Masegoso; - la 2 a divisione guarderà le stesse provenienze, dal citato km. 25 ad Albafiades (località escluse); - la 3a divisione guarderà da Albaiiades le provenienze di Sacecorbo, con una batg. e 1 sezione 65/17. b) Detta sorveglianza dovrà essere limitata a poche, ma ben comandate pattuglie, in servizio lungo la strada Brihuega - Masegoso
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
e nel tratto tra Masegoso ed Albaiiades, segnatamente durante le ore notturne. In seguito detto se rvizio verrà assunto da elementi spagnuoli; ma ciascun comando provvederà, nel settore di rispe1:tiva compete nza, a coordinare le misure di vigilanza, disponendo affinché i vari elementi incaricati del servizio siano muniti di mezzi rapidi di collegamento. Posti fissi saranno dislocati sulla destra del Tajuiia in corrispondenza delle principali vie d'accesso. Solo a Brihuega un'intera cp. sarà spinta sulla sinistra del corso d'acqua, a immediata di fesa del ponte ivi esistente che dovrà essere materialmente sbarrato con una ostruzione intransitabile da carri armati e battuto con a rtiglierie. II) SECONDA POSIZIONE
a) Essa è - nelle sue linee generali - determinata dalle seguenti località: Pianoro a nord di km. 97 - km. 97 della rotabile di Francia - region e La Dehesa - r egione <li El Llano - ivlojon a lto - km. 31 sulla rotabile Brihuega - Masegoso. I comandi di cui alla lettera b), sono autorizzati a modificarne il tracciato, ove il terreno lo consigli, segnatamente alle ali. b) In caso di necessità la posizione sarà occupata d al raggruppamento De Francisci (settore di destra) e dalla 2 a divi sione volontari (settore di sinistra). Limite di contatto fra i se ttori, la congiungente: collina di q. 1040 e q. 1041 - quadrivio a sud di El Tenedero - quadrivio a sud e sud-est delle due colline di q. 1060 (località assegnate al settore di destra). e) La posizione deve: - permettere una difesa economica e la pronta occupazione delle posizioni, in corrispondenza delle direttrici più pericolose, da parte delle truppe dislocate in prossimità dei luoghi d'impiego; - favorire la saldatura al punto di giunzione tra i due settori divisionali, e il contrattacco; avere ampio campo di vista e di tiro; - consentire efficaci azioni di protezione e di arresto. d) Sulle posizioni dovranno essere predisposte ostruzioni con cavalli di Frisia e materiale di circostanza, da mettere in atto durante la notte, o in caso di allarme, in corrispondenza delle principali vie d'accesso; l'organizzazione dei comandi, dei collegamenti e dell'osservazione; l'assegnazione dei compiti alle varie unità, ecc . .
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e) Il comando artiglieria T.V. disporrà in merito alla protezione prendendo accordi con le unità interessate e destinando allo scopo un gruppo di artiglierie per settore. Dovrà essere anche esaminata la possibilità di battere con detti gruppi le ali dello schieramento (R. Badile e R. Tajufia). f) A cominciare dalle ore 12 del 18 corrente i comandi interessati devono essere in grado di assumere la difesa dei rispettivi settori. La 3a divisione, escluso il btg. destinato a presidio di Albaii.ades, di cui al n. I), resterà a mia disposizione.
III. ALLOGGIAMENTI a) In relazione a quanto sopra, le divisioni 2 a e 3 a il raggruppamento De Francisci ed i gruppi di artiglieria destinati alla difesa della 2 a posizione accantoneranno nelle seguenti località entro il mattino del 18 corrente: 2a divisione: Yela, Masegoso del Tajufi.a, Hontanares; 3a divisione: Torremocha del Campo, La Torresavifi.an, Sauca, Alcolea del Pinar, Mandayona; raggruppamento De Francisci: Cogollor, Alaminos, Ledanca (con 1-2 btg.); gruppi artiglieria: zone che verranno designate dal comando artiglieria T.V ..
b) Prescrivo che i comandi reparti e servizi delle G.U. incaricati della difesa della seconda posizione, ad eccezione di quelle che potranno essere accantonate a Yela (2a divisione) e Ledanca (raggruppamento De Francisci) dovranno dislocarsi senz'altro a tergo della seconda posizione medesima. IL GENERALE DI DIVISIONE COMANDANTE F.to Mancini
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 • 1939)
DOCUMENTO N. 68/B
PROMEMORIA DEL COMANDANTE DEL C.T.V. PER IL CAPO DI S.M. DEL CORPO
FERRARIS (pseudonimo del Ten. Col. Emilio Faldella) 17-III-1937 - XV
- Confermo ordine venga Guasco. Se 3 a divisione farà contrazione, ci sarà comunque modo di impiegarlo. - Nel corso della contrazione, cosa si farà dei battaglioni complementari (che prego dirmi quanti sono, dove sono, e cosa fanno)? - La 3a indaga sull'operato di un C.te di bandera e di un altro ufficiale -
mi pare superiore -
che avrebbero abbandonato il loro
posto e simulato ferite. Ho ordinato verbalmente deferimento, se risultano estremi anche minimi. - 3a dice che il 95% ufficiali vale pochissimo dal lato tecnico. Io ho chiesto già Roma, giorni sono, se potevano inviarmi ufficiali. Nessuna risposta . Ieri nel segnalare deficienze qualitative ufficiali dicevo che unico mezzo rimediare era ... Non so se verrà risposta. Ma occorre intanto conoscere quanti ufficiali ci necessitano. Se ci vuole troppo tempo per fare dei calcoli, sulla base dei dati delle divisioni, facciamo calcoli noi, non solo basati sul ripianamento perdite, ma sulla presumibile necessità di sostituire diversa gente, inetta. E poi, dopo tullo, una riserva non fa male. - 3a dice che non ha mezzi di collegamento (non li avrebbe mai avuti). Se questa è la situazione generale nulla da fare. Altrimenti provvedere alla meglio. - Ho già detto a Zanussi (che lo ha messo nell'ordine riguardante 2a linea) che Mandayona può restare alla 3a per alloggiamento gruppo Martini. - Occorre regolare questione prigionieri. La responsabilità del loro maneggio non è definita. O Bencini, o Del Balzo, od altri deve rispondermene (non solo per ora, ma in genere). Parlo di «rispondermene», mentre la «guardia» può essere di un ente X. Solo ieri ho saputo, dopo molte insistenze, quanti sono i prigionieri. Gli stranieri sono assai meno di quelli dettimi prima. Mi hanno fatto tele-
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grafare che si sono presi 4 italiani, per i quali avevano (corretto in «avevo») detto ordine di fucilazione (telegramma da Roma in tal senso). Invece ce n'è uno solo. Mi fanno dire che c'erano 3 ufficiali stranieri. Invece nessuno. M. (sigla di Mancini, pseudonimo del generale Mario Roatta)
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 • 1939)
DOCUMENTO N . 69
DA COLONNELLO FERNANDO GELICH PRESSO Q.G. DEL GENERALISSIMO A COMANDO C.T.V.
N. 10178
21 marzo 1937
Per Colli alt Franco ha accordato sostituzione nostre truppe con brigata spagnola in arrivo oggi Siguenza alt Occorre prendere subito in Soria (Soria) contatto con Moscard6 per modalità alt Est necessario mettere disposizioni autocarri affinché cambio abbia in izio stanotte alt Franco raccuu1anda fare oggi massimo sforzo per mantenere attuali posizioni alt Pregasi confermare accordo con Moscard6 alt
F.to Col. Gelich
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DOCUMENTO N. 70/A
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - UFFICIO SITUAZIONI N. 3308 (Urgentissimo)
21 marzo 1937
ALL'INTENDENZA O.M.S. - ARANDA DEL DUERO
e, per conoscenza: A tutti gli Enti Dipendenti (grandi unità e raggruppamento De Francisci)
Trasferimento delle Unità del C.T.V. I) Le truppe legionarie, gradatamente e con le moàalità di cui ap-
presso si trasferiranno per il riordinamento, il completamento ed il riposo: C.T.V. 1 a divisione volontari 2 a divisione volontari 3a divisione volontari Divisione del Littorio Raggruppamento Francisci Reparti specializzati Artiglieria a disposizione
presso Aranda del Duero Zona di Peiiafiel Zona di Lerma Zona La Vid e S. Esteban ] Zona Palencia e Valladolid Burga de Osma Zona di Roa.
II) L'Intendenza farà eseguire immediatamente le ricognizioni del caso e provvederà a ripartire gli alloggiamenti per i reparti suddetti, stabilendo anche la zona di raccolta dell'autoraggruppamento. III) L'Intendenza provveda inoltre ad effettuare movimento ferroviario: a) subito, della 3a divisione, escluso le Bandere 624, 640, 851 e la btr. di accompagnamento, il plotone mortai del IX Gruppo Bulgarelli, che rimangono nell'attuale dislocazione, agli ordini del vice comandante della divisione, dopo essere stati completati di uomini e materiali; b) subito, della 1 a divisione (meno i reparti che saranno precisati a seguito del presente foglio).
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
c) Non appena potranno essere svincolati dagli attuali compiti operativi: 2 a divisione volontari; divisione del «Littorio»; raggruppamento Francisci; raggruppamento artiglierie a disposizione; reparti specializzati. IV) Sarebbe desiderabile che iJ movimento della 3a divisione avesse inizio oggi stesso o al più tardi domattina, facilitandolo con autotrasporto dall'attuale zona di alloggiamento (Alcolea del Pinar) alla stazione di carico - Medinaceli. V) Resto in attesa di conoscere oggi stesso quando si inizierà il movimento e giornalmente il procedere del movimento stesso.
IL GENERALE DI DIVISIONE COMANDANTE
F.to Mancini
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DOCUMENTO N. 70/B
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - REPARTO OPERAZIONI
N. 3423 (Urgente)
22 marzo 1937
Al Comando Divisione Volontari del «Littorio» Al Comando 1 a Divisione Volontari Al Comando 2a Divisione Volontari Al Comando 3a Divisione Volontari Al Comando Raggruppamento De Francisci Al Comando Artiglieria C. T.V. Al Comando Genio C.T.V. All'Intendenza e, per conoscenza: Al Colonnello Rivolta Al Comando Aviazione Legionaria
Sostituzione truppe in linea
A seguito del foglio n. 3308 del 21 corrente. Si prevede che nelle prime ore del mattino del 25 corrente le truppe in linea (divisione del Littorio, 2a divisione, 1° gruppo, 1a divisione e raggruppamento Francisci) saranno sostituite dagli spagnuoli. Riservandomi di da re ordini per la modalità di sostituzione in linea, dispongo: 1° - a sostituzione avvenuta, le truppe si raccoglieranno nelle seguenti località: - Divisione del Littorio: Algora (1 btg.) Torremocha -Alcolea del Pinar - Torresavifian - Fuensavifian - Navalpotro - Renales; - 2a divisione: Mandayona; raggruppamento Francisci: La Pelegrina; - 1 ° gruppo, 1 a divisione: Sigiienza; - artigliere del C.T. V.: Medinaceli. Si preavvisa però che mentre le rimanenti truppe proseguiranno successivamente per le località indicate nel foglio n. 3308: a) la divisione del Littorio rinforzata dalla V cp. carri armati e
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 · 1939)
dalla 3a btr. 75 C.K. sosterà nella zona sopradetta passando temporaneamente in riserva, a disposizione del Generale Mola, Comandante dell'Esercito del Nord; b) il X gruppo 75/27 e la btr. da 20 della divisione Littorio rimarranno a disposizione del Gen. Moscardò Comandante della Divisione di Soria, dislocandosi a Mandayona; e) la 1 a btr. 75 C.K. per il mattino del 24 corrente prenderà posizione a Sigi.ienza, a rinforzo della difesa e.a. dell'abitato. 2° - Entro le ore 20 del 24 corrente tutti gli automezzi non indispensabili per il combattimento, e cioè tutti quelli che trasportano materiali che non siano armi e munizioni, dovranno essere avviati nelle località previste dal comma 1°. 3° - Verranno dati ordini circa l'ulteriore avviamento dei reparti verso le zone di cui al foglio 3308 del 21 corrente. IL GENERALE DI DIVISIONE COMANDANTE
F.to Mancini
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DOCUMENTO N. 70/C
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - REPARTO OPERAZIONI N. 3458
23 marzo 1937
Ordine di operazione n. 23 Carta 1:400.000 Al Comando Divisione Volontari del «Littorio» Al Comando 1 a Divisione Volontari Al Comando 2a Divisione Volontari Al Comando 3a Divisione Volontari Al Comando Raggruppamento De Francisci Al Colonnello Rivolta Al Comando Artiglieria C.T.V. Al Comando Genio C.T.V. All'Intendenza e, per conoscenza:
Al Comando Aviazione Legionaria
Sostituzione delle G.U. in linea
Nelle notti sul 24 e sul 25 corrente, truppe nazionali sostituiranno tra rio Badiel e Las Inviernas (località esclusa) le nostra G. U. ivi dislocate: Divisione del Littorio, 2 a Divisione, Raggruppamento De Francisci (meno il btg. di Las Inviernas), gruppo banderas della 1a Divisione. La sostituzione avverrà gradatamente sulle posizioni e nelle località occupate attualmente dalle nostre truppe. Essa verrà effettuata con le seguenti modalità: I) Costituzione di una linea a protezione del ritiro delle truppe
in posizione Per le ore 24 di oggi, il raggruppamento Francisci (4 btg.) si concentrerà a sud del bivio di Almadrones, fronte a sud-ovest, sud e sudest, a protezione del ritiro degli antistanti reparti. Avrà il concorso del I e III gruppo 105/28 e del II gruppo 149, che per la stessa ora prenderanno posizione a nord del bivio di Mandayona.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CJVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
II) Sostituzione e ritiro delle truppe in linea
Previe intese tra i comandi interessati: a) nella notte sul 24 corrente, le ftr. della 2 a Divisione (e 1 btr. da 20) verranno sostituite in linea da 2 btg. nazionali, dal punto di saldatura con la divisione Littorio sino ad Alarninos, compreso. A sostituzione avvenuta, le ftr. della 2 a divisione per l'itinerario Hontanares - Alrnadrones - Mandayona si raccoglieranno in quest'ultima località. b) Nella nolla sul 25 corrente, la divisione Littorio (meno 1 gr. da 65/17 organico e la propria btr. da 20), rinforzata dalla 3 3 cp. carri, dalla 3a btr. 75 C.K., dalle 3 3 e 4a btr. da 20, verrà sostituita in linea da 2 btg. nazionali, da rio Badie) all'attuale punto di saldatura con la 2 a divisione. A sostituzione avvenuta, le nostre truppe per l'itinerario Almadrones - Algora - Sauca - Alcolea del Pinar si dislocheranno nella prevista zona <li rau;olLa. (Altri particolari circa la dislocazione da assumere saranno fissati con ulteriori ordini). III) Ritiro delle truppe d'!-lla linea di protezione
Avvenuto il ritiro delle truppe di cui al comma precedente, le unità lasciate a protezione del movimento si avvieranno verso le previste località di raccolta, secondo il seguente ordine: - gruppi 149 e 105: itinerario Algora -Alcolea del Pinar -Alamazan - Aranda : Roa; - raggruppamento Francisci: itinerario Almadrones - Algora Pelegrina. IV) Ritiro Comando e 1 ° gruppo 1 ° Divisione volontari
Resteranno a mia disposizione nelle località ove sono attualmente dislocate sino a nuovo ordine. Ad avvenuta sostituzione delle truppe in linea (comma II) si terranno pronti a muovere su Baides, ove l'Intendenza provvederà al trasferimento per ferrovia nella prevista zona di raccolta. V) Truppe che restano temporaneamente sulle posizioni
Rimangono temporaneamente sul posto, in attesa di sostituzione: a) le artiglierie della 2 a Divisione e della Divisione Littorio
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(XI gr. 75/27, I e VIII gr. 100/17, per la 2a divisione; un gr. 65/17 per la Divisione Littorio); b) le unità incaricate di assicurare la protezione del fianco sinistro dello schieramento (foglio n. 3334 del 21 corrente) e il btg. del Raggruppamento Francisci dislocato a Las Inviernas e El Sotillo, che passa anch'esso alle dipendenze del Colonnello Rivolta.
VI) Materiali da cedere ai Nazionali a) Devono essere lasciati a disposizione dei Nazionali: - i depositi a terra esistenti sulle posizioni e al bivio di Almadrones di bombe a mano, proiettili da 65, 75 e da 100; - i mortai d'assalto e relativo munizionamento della 2 a divisione; - i materiali di rafforzamento esistenti al deposito genio del bivio di Almadrones; - le mitragliatrici S. Etienne con relative munizioni, segnalate in a rrivo a Sigilenza;
- i collegamenti telefonici in atto (gli apparecchi verranno sostituiti con materiali dei Nazionali). VII) Norme per l'effettuazione del movimento
Portare al seguito tutto il materiale che non deve essere ceduto agli Spagnuoli. Nulla, assolutamente nulla, deve essere abbandonato per via ad amici o nemici. Predisporre, osservare e far rispettare l'ordinata esecuzione dei vari movimenti e la più rigorosa disciplina stradale. Lasciar sgombere tutte le vie di defluenza dei reparti, evitando intasamenti d'ogni genere, segnatamente nell'interno e in prossimità degli abitati. Spostarsi con le dovute misure di sicurezza quando si è a contatto o in vicinanza del nemico. Guardarci dalle offese aeree e perciò: muovere finché possibile nelle ore di scarsa o nulla visibilità; - intervallare ampiamente i reparti tra loro; - predisporre una immediata reazione controaerea con i mezzi a disposizione. IL GENERALE DI DIVISIONE COMANDANTE F.to Mancini
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
DOCUMENTO N. 70/D
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - REPARTO OPERAZIONI N. 3487
24 marzo 1937
Ordine di operazione n. 24 Carta 1:50.000 Al Comando Divisione Volontari del «Littorio» Al Colonnello Rivolta All'Intendenza Alla Sezione staccata di Intendenza e, per conoscenza: Al Al Al Al Al
Comando Comando Comando Comando Comando
della 3 a Division e Volontari Raggruppamento De Francisci Artiglieria C.T.V. Genio C.T.V. Aviazione Legionaria
Divisione del Littorio e protezione fianco sinistro I) La Divisione del Littorio (meno un btg. mtr., 1 gr. 65/17 e la btr. da 20 organica), rinforzata dai reparti di cui al foglio n. 3423 del 21 corrente, una volta sostituita in linea dai Nazionali, assumerà la seguente dislocazione:
(1 btg.) (1 btg.) (1 btg.) (1 btg.) (1 btg.) (1 btg.) Il Comando di Divisione disporrà per l'accantonamento dei rimanenti reparti. Renales Navalpotro Algora Torresavinan Las lnviernas - El Sotillo Alcolea
II) Essa, rimanendo temporaneamente in riserva dell'Esercito del Nord, sostituirà entro il giorno 27 corrente le truppe poste agli ordini del Colonnello Rivolta e provvede rà direttamente alla protezione
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DOCUMENTI
del fianco sinistro dello schieramento, assolvendo i compiti stabiliti dal foglio n. 3334 del 21 corrente. Di conseguenza: - costituirà prolungamento, con l'occupazione del fronte Las Inviernas - El Sotillo, del fianco sinistro dei Nazionali; - organizzerà a difesa gli abitati, o dintorni, di Renales e Navalpotro, tenendo presente che Aba:iiades rimarrà presidiata da un btg. spagnuolo; - prenderà nei rimanenti presidi ordinarie misure di sicurezza, affidate durante la notte a un reparto permanentemente in armi (1 pl. per btg., 1 sq. per cp.). Inoltre, prevederà l'occupazione, in caso di necessità, delle posizioni a difesa già tenute dai Nazionali nei pressi di Algora (Aragosa - El Materral, q. 1144 - Picaron - Carrascosa), facendo eseguire le ricognizioni relative. III) Quanto sopra non pregiudica la possibilità che venga ripresa al più presto da parte di tutti l'attività addestrativa. IV) Mi riservo di fissare ulteriormente le relazioni di dipendenza della Divisione Littorio con i comandi spagnuoli. V) Le truppe già incaricate della protezione del fianco sinistro, poste agli ordini del Colonnello Rivolta, raggiunger anno, non appena sostituite, le previste zone di raccolta. Pertanto:
- il gr. banderas, il pl. mortai d'assalto e la btr. 65/17 della 3a Divisione, si trasferiranno a Medinaceli, donde per ferrovia a La Vid - S. Esteban; - il btg. del Raggruppamento De Francisci, si trasferirà per Terremocha a Sigiienza, donde per ferrovia a Palencia; - il X gr. 75/27 si trasferirà a Mandayona, a disposizione del gen. Moscardò (foglio n . 3423 del 22 corrente). I movimenti per ferrovia saranno predisposti a cura dell'Intendenza. IL GENERALE DI DIVISIONE COMANDANTE F. to Mancini
DOCUMENTO N. 70/E
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - REPARTO OPERAZIONI Situazione reparti in linea
Reparti
Zona attuale di raccolta
Zona futura di raccolta
Attuale compito
2 a Divisione 1a btr. 20 mm. Mandayona » cp. L.C . Raggruppam.to Francisci (5 btg.)
disposizione
El Burga
C.T.V.
Palencia
1a btr. 75 C.K. 2• btr. 75 C.K.
difesa e.a.
..'
II gr. 100/17 IX gr. 100/17 btg.mtrg. div. Littorio XI gr. 75/27 I gr. 100/17 VIII gr. 100/17 I gr. 65/17 Littorio
Sigilenza Medinaceli
sulle posizioni
Modalità di avviamento alla futura zona di raccolta Località Mezzo di Data trasporto partenza scarico carico
Lerma
in riordinamento
disposizione divisione di Soria
Baides
Lerma f.v.
Sigilenza
...
'''
Sigilenza
' ' .
v.c .
Peiiafiel
Medinaceli
Penafiel
v,c,
Valladolid
Sigiienza
Valladolid Lerma Victoria
f.v. v.c. v,c,
Lerma Victoria Lerma Valladolid
Note
Medinaceli
. '.
V.O .
Valladolid
f.v.
Attendere per 75 C.K.
Segue: Situazione reparti in linea Reparti
X gr. 75/27 (I ) 4• btr. 20 Div. Littorio 3 3 ep. carri 3• btr. 75 C.K. Autoraggr. manovra IV gr. 149/12 III gr. 75/27
Zona attuale di raccolta
Mandayona Algora - Navalpotro - Renales - Alcolea del Pinar etc.
.. .
Attuale compito
disposiz. divisione di Seria Riserva Esercito del Nord
' '
Victoria
1•, 2• , 3• cp. carri cp. autoblindo cp. motomitr. sez. 47
Pelegrina
1 gr. bandera 3 3 div. volont. 1 btg. Raggr. Francisci
Renales · Las Inviernas
» »
Zona futura di raccolta
Modalità di avviamento alla futura zona di raccolta Località Mezzo di Data trasporto partenza carico scarico
La Vid · S. Esteban Sigilenza Pe- f'e~ vaYfaao id Sigilenza Burgo de Osma
...
S. Esteban Pe- f'e~ vaYfa.do id Burgo de Osma . ..
.
disposiz. div. Zaragoza disposiz.
C.T.V.
Note
re,.V, f.v. V. e.
v.c. Roa Roa
Zaragoza
Roa
V.C.
El Burgo
Sigilenza
El Burgo
f.v.
Sigilenza
S. Esteban Placencia
f.v.
Bara tona protezione fian- S. Esteban · La Vid Placencia co sinistro (2>
(1) Sino al 27 con gr. Rivolta. (2) Il 27 sostituiti dalla Littorio.
IL CAPO DI STATO MAGGIORE
Ferraris
336
LA PARTEClPAZIONE lTALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 • 1939)
DOCUMENTO N. 71
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - REPARTO OPERAZIONI marzo 1937
Specchio delle perdite Legionarie avute nella battaglia di Guadalajara dall'8 al 24 marzo FERITI
CADUTI
DISPERSI
Ufficiali
Truppa
Ufficiali
Truppa
Uf /iciali
Truppa
41
382
120
1.715
10
486
IL CAPO DI STATO MAGGIORE Ferraris
F-7; D.S. - Com.do C.T.V.; giorno 24 marzo 1937 e allegato n. 242
DOCUMENTO N. 72 COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - REPARTO OPERAZIONI marzo 1937 Specchio delle armi e materiali perduti durante le operazioni dall'8 al 24 marzo
ARMI PERDUTE DURANTE LE ULTIME OPERAZIONI Artiglierie (pezzi)
Mitragliatrici Divisione
Div. Littorio 1• Div.Voi. 2• Div. Voi. (d) 3° Div. Voi. Rep. Specializz. ti Raggr. Francisci e.do Artiglieria Auto Raggrupp. di manovra
Pistole
Fucili o Fucili Cal. 6.5 Cal. 8 moschetti mitragl.
Mortai Pei:zl da 69117 20mlm
(a) 29
(a) 106
(b) 3
(a) 7
-
65 93 558
38 28 71
33 12 33
-
-
-
-
-
-
-
25 59
-
-
-
-
113
822
-
-
-
140
85
-
-
-
-
8 2
-
-
-
-
10
149/12
-
-
-
-
-
-
9 3 2
2
-
100/17
-
-
2
Carri Autoarmati blindo
75127
-
-
-
5
-
-
-
-
-
14
F-7; D.S. - Com.do C.T.V.; giorno 24 marzo 1937 e allegato n. 243
(e)
5 -
--
5
5
-
-
--
2
-
-
-
-
(e) 1
-
-
-
-
I
2
Note (a) appartenenti al btg. mitr. (b) più due inefficienti del 20 R. Fant. (e) uno scoppiato ~) La 2• Divisione a inoltre il seguente materiale inefficiente: 19 fucili, 3 fucili mitragliatori, 3 mitragliatrici, 1 pezzo da 65/17 (e) del 2° Gruppo.
w w
(Segue documento n. 72)
MATERIALE PERDUTO DURANTE LE ULTIME OPERAZIONI Automezzi
Mezzi di collegamento Divisioni
Filo MotoAutoAuto- Aut.carri Aut.carri Autoam· Aut.botti AutoStaz. telef. cisterne ciclette ottiche (inkm.) vetture carrette leggeri pesanti bulauze
Staz. rad. telegr.
Staz. telef.
Div. Littorio
-
8
-
20
I" Div. Voi.
-
IO
-
14
2• Div. Voi.
-
-
-
-
Moto· tricicli
Bicielette
(a) 3
(a) 6
(b) 3
-
-
-
1
-
-
7
-
9
-
16
3
-
1
-
-
3
-
9
-
-
5
10
-
-
-
-
4
-
-
-
-
-
-
-
8
-
-
-
-
-
-
-
-
(a) 2 (e)
1
3• Div. Voi.
-
-
-
-
(e) 2
Reparti Specializzati (d)
-
-
-
-
-
-
Raggr. Francìscì
-
-
-
-
-
-
Com. Artiglieria
-
-
-
-
-
-
-
Auto Raggr. di manovra
-
-
-
-
-
-
12
3
-
-
-
2
-
18
-
34
18
49
18
-
-
-
25
5
5
-
6
-
-
-
-
-
-
-
6
-
Note
(a) distrutte da bombardamento (b) di cui 2 distrutte da bombarda· mento (e) tipo Balilla (d) Il Rep. Specializzato ha inoltre 5 motociclette e un motociclo reso inefficiente.
00
339
DOCUMENU
DOCUMENTO N. 73 COMANDO AVIAZIONE LEGIONARIA AL SOTTOSEGRETARIO DEL MINISTERO DELL'AERONAUTICA
Stralcio della relazione sull'impiego dell'aviazione nella battaglia di Guadalajara
Impiego: L'impiego dell'aviazione legionaria è stato subito caratterizzato dalla necessità di proteggere le nostre truppe dalle offese aeree rosse. Tutte le nostre grandi unità terrestri hanno presentato un ingombro di mezzi, straordinario. Ogni movimento ha generato colonne fitte e interminabili di camion per trasporto truppe, artiglieria, rifornimenti ecc . sulle poche strade transitabili (particolarmente su quella di Francia). Tali colonne, marcianti o sostanti allo scoperto e che non si sono mai preoccupate del mascheramento, hanno costituito, dal 1° giorno all'ultimo, ottimi obiettivi per l'azione dell'aviazione nemica e la costante preoccupazione di tutti i comandi truppe che però nulla hanno fatto per occultarle durante il giorno. Le retrovie nemiche, per contro, non hanno mai offerto ciò; in tutte le sue strade i movimenti erano radi, effettuati con tutte le norme di occultamento e sopra tutto di notte. Tale stato di cose ha reso necessario proteggere continuamente le nostre truppe schierate (i camions erano in prima linea) e le nostre retrovie, perché tutte le nostre truppe hanno continuato ad essere incolonnate sulle strade, ed azioni aeree nemiche potevano arrecare danni incalcolabili al cuore stesso del nostro esercito. La saldezza dei nostri reparti di terra si dimostrava precaria fin dai primi giorni di azione. Le prime resistenze e le prime perdite inflitte dal nemico hanno creato un animo nuovo ai gregari e comandanti; prima di entrare in azione tutti ritenevano che ci fosse ben poco da combattere e che il nemico si sarebbe fatto vedere solo per fuggire. Quando invece il nemico si è dimostrato ben diverso da come era stato giudicato, la sorpresa ed il crollo della precedente sicurezza hanno provocato lo scoraggiamento e la sfiducia e per reazione la supervalutazione del numero e dei mezzi del nemico. Tale supervalutazione è stata favorita nella massa delle truppe
340
LA PARTECIPAZIONE ITALTANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 19J9)
da ufficiali di grado anche elevato i quali per giustificare l'insuccesso si affannavano a convincersi ed a convincere che nuove valanghe di uomini venivano o sarebbero ben presto state gettate contro le nostre truppe. Lo spettacolo offerto dalla linea fin dal primo giorno di azione era penoso per la vista dei materiali, preziosi in periodo di blocco, dei quali arbitrariamente la truppa si è liberata gettandoli perché considerati inutili. Dai teli da segnalazione a quelli mimetici, dagli zaini alle maschere e perfino fucili ed elmetti. Le perdite subì te si sono moltiplicate nella mente di gregari ecomandanti che non avevano l'animo preparato a subìre perdite. Così, fin dalle prime difficoltà la truppa trovatasi innanzi a realtà diverse da quelle supposte, ha perso il suo slancio iniziale, ha perso la fiducia e fin dai primissimi giorni, mentre ancora avanzava, è stata una truppa sconfitta. In tali condizioni era necessario che l'aviazione desse tutta se s tessa per dimin uire le perdi te ch e a tale truppa po teva no essere inflitte e per risollevare il morale. Perciò furono intensificate le crociere di protezione ed intensamente battuti tutti gli obiettivi costituiti da assembramenti di armati, di artiglierie e di inezzi che il nemico non riusciva ad occultare in vicinanza delle nostre truppe e come tali più pericolosi per la certezza che un attacco, anche locale avrebbe provocato il crollo della resistenza a terra. Tale azione condotta con entusiasmo e fede altissima da tutto il nostro personale che instancabilmente si è prodigato in tutti i campi e con qualsiasi tempo, ha arrecato danni ingentissimi alle sue truppe ed ha risollevato il morale delle nostre truppe ed ha ritardato la loro ritirata finale. Ma non poteva impedirla quando la sera del 18 di fronte all'attacco di più di 20 carri armati e di pochi uomini decisi le truppe di un intero settore del nostro schieramento si sbandavano trascinando con sé prima tutta la sinistra e poi per necessità di difesa l'intero nostro fronte. Né con truppe disorganizzate, sfiduciate e stanche è possibile per il momento avere qualsiasi proposito offensivo di rivincita. In tali condizioni posso in coscienza affermare che chi ha realmente combattuto, resistito e vinto è soltanto l'aviazione legiona ria che ha dato tutto quanto poteva dare per il successo della battaglia. Ancora una volta, per quanto l'esito della battaglia a terra sia stato contrario, l'aviazione legionaria ha scritto una pagina di gloria.
DOCUMENTI
341
DOCUMENTO N. 74 DOCUMENTO N. 74/a
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - UFFICIO ORDINAMENTO E SERVIZI A UFFICIO «S» - ROMA
RR. N. 10282
Salamanca, 30 marzo 1937
Alt Fabbisogno per noto migliorato inquadramento in base nuove formazioni alt Primo alt Divisione Littorio viene completata con Ufficiali et sottufficiali esercito ora giunti alt Necessita soltanto due subalterni medici et uno sussistenza alt Secondo alt prima Brigata Mista necessita: un ufficiale superiore, quattro capitani et quattro subalterni fanteria esercito alt Terzo alt Per tre Divisioni volontarie et Raggruppamento Francisci alt Fanteria: un comandante Reggimento alt Quindici comandanti battaglioni alt Sessantacinque comandanti compagnia aut cariche equivalenti alt Trecentoventi comandanti plotone aut cariche equivalenti alt Trecentocinquanta sottufficiali vicecomandanti plotone aut cariche equivalenti alt Artiglieria: due comandanti raggruppamento divisionale alt Nove comandanti Gruppo alt Trentatré comandanti batteria alt Sessanta subalterni alt Sanità: Tre capi servizio divisionale alt Otto capitani alt Trentasei subalterni alt Commissariato: Tre capi servizio divisionale alt Corpo automobilistico: due capitani alt Tredici subalterni alt Quarto alt Cifre cui sopra per tutti ufficiali superiori et per ufficiali inferiori sanità, commissariato et automobilisti, sono calcolati base vacanze reali più piccolissima riserva alt Cifre per ufficiali inferiori et sottufficiali fanteria et artigliera corrispondono metà organici (quantitativo non esagç:rato, se si pensa che esistono per esempio battaglioni ridotti quattro subalterni) alt Est già dedotto personale ora giunto alt Quinto alt Ufficiali superiori fanteria cui sopra possono appartenere indifferentemente esercito et Milizia alt Per ufficiali inferiori et sottufficiali fanteria date ingenti cifre, avevo pensato convenienza amalgama personale milizia con personale giovane esercito servizio attivo alt Ma mio sottocapo di S.M. per reparti legionari, di cui apprezzo sempre più grande buon senso et perfetto spirito cameratismo, mi fa osservare che in minori reparti amalgama potrebbe produrre talvolta senso disagio da parte qualche elemento, di qualsiasi categoria, di cervello miope alt Mi rimetto pertanto, deci-
342
LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936-1939)
sioni in proposito superiori autorità alt Dato scopo est superfluo accennare qualità personale da inviare alt Per conto mio non condurrò certamente truppe fuoco prima di avere, col concorso noti collaboratori et sottocapo cui sopra, esamina ti uno per uno ufficiali che le inquadrano alt RR. N. 10283
Alt Seguito 10282 comunico fabbisogno quadri et truppa speciali alt Primo alt Carabinieri reali: due capitani alt Quattro subalterni alt Quindici sottufficiali alt Venti carabinieri autisti et motociclisti alt Se, inoltre, fosse possibile inviare spicciolata due compagnie complete, esse, date enormi distanze et attuale impiego nostri reparti su fronti diverse, sarebbero molto utili alt Secondo alt Artiglieria anticarro da 20 mm.: Otto comandanti batteria alt Ventiquattro subalterni alt Ottanta sottufficiali alt Quarantotto pezzi alt Munizioni specialmente anticano alt Per personale truppa sarà provveduto sul posto alt Terzo alt Genio: ufficiali, sottufficiali, specializzati et materiali che si ritiene poter inviare, per costituire sul posto tre compagnie miste Divisionali simili quella Divisione Littorio alt Quarto alt Lanciafiamme: Trentasei apparati per tre plotoni delle Bandere assai to, da costituire sul posto alt Quinto alt Riservo segnalare modesto fabbisogno quadri per reparti meccanizzati, et servizi seconda linea alt Sin d'ora però per rimettere efficienza reparti meccanizzati esistenti, sarebbe opportuno presenza Colonnello Babini Valentino, comandante terzo fanteria carrista alt Colli
DOCUMENTO N. 74/b
DA MINISTERO AFFARI ESTERI - ROMA A COMANDO C. T.V.
N. 658
(arrivo) Salamanca, 31 marzo 1937
Per Colli alt Non est possibile mandare i complementi di quadri richiesti da V.S. con telegramma n. 10282 et ciò per la situazione internazionale determinatasi dopo le decisioni del Comitato di Londra alt Saranno
DOCUMENTI
343
mandati i quadri per la prima brigata mista et i quadri per le tre Divisioni volontari sino ai 65 comandanti di compagnia inclusi alt Per i subalterni ed i sottufficiali si propone di organizzare sul posto dei corpi allievi ufficiali et sottufficiali della durata di tre aut quattro settimane, così come si fece durante la guerra mondiale alt Sarebbe opportuno creare tra gli ufficiali e sottufficiali anche il grado di aiutante di battaglia alt Manderemo invece i quadr i dell'artiglieria alt Per quanto concerne i carabinieri, essi potranno essere inviati alla spicciolata in piccoli gruppi di 15 aut 20 per volta alt Con telegramma successivo comunicherò decisione et possibilità circa materiale richiesto alt Ciano
344
LA PARTECIPAZIONE ITALIANA All.A GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1 936 - 1939)
DOCUMENTO N. 75/A
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE- UFFICIO ORDINAMENTO E SERVIZI N. 3665
28 marzo 1937
Al Comando della 1a Divisione Volontari Al Comando della 2a Divisione Volontari Al Comando della 3a Divisione Volontari Al Comando Raggruppamento De Francisci All'Intendenza O.M.S.
Ricostituzione delle unità
In seguito alle perdite sofferte ed alla cons tatazione che una p arte del personale non presiede i requisiti indispensabili per fare parte delle unità di prima linea, dispongo che le forze di fanteria (riserva di ordini per quelle delle altre armi e dei servizi) delle 3 Divisioni Volontarie vengano contratte come segue: - 2 Gruppi di Bandere, nella formazione attuale, salvo variante per la Batteria di accompagnamento che, possibilmente, sarà sostituita con materiale anticarro. - 1 Bandera di assalto su tre compagnie fucilieri, 1 plotone mortai e possibilmente, 1 plotone «L». 1 Compagnia mitragliatrici Divisionale su 4 plotoni (12 armi). - 1 Bandera complementi, su 2 compagnie fanteria ed 1 mista. - 1 Compagnia ausiliari {ufficiali 3, sottufficiali 4, truppa 100 circa). Gli organici e le questioni di dettaglio in sospeso saranno chiariti appena possibile. In conseguenza i Comandi interessati inizino subito le operazioni seguenti: a) individuare gli elementi che per età, stato fisico, condizioni morali, incapacità addestrative, ecc. non sono ritenuti idonei al combattimento. Costoro, a seconda delle loro particolari condizioni, devono essere ripartiti nelle seguenti categorie:
DOCUMENTI
345
individui incorporabili nelle Bandere combattenti, dopo un periodo di addestramento; individui da utilizzare nelle compagnie ausiliari; - individui da utilizzare nei battaglioni presidiari; - individui da rimpatriare. Gli elementi che precedono saranno provvisoriamente incorporati nel battaglione complementi (solidamente inquadrato) e nella compagnia ausiliari di ciascuna Divisione (alla compagnia ausiliaria l 'assegnazione sarà definitiva). b) Scegliere la migliore Bandera della Divisione per solidità di inquadramento, spirito aggressivo, slancio; perfezione di addestramento ed attribuirle la funzione di Bandera d'assalto. c) Sciogliere un Comando di Gruppo di Bandere, a giudizio dei Com.ti di Divisione; il suo plotone mortai passerà alla Bandera di assalto, e la Batteria d 'accompagnamento ed altro 111ateriaìe rimarrà a disposizione del rispettivo Comando di Divisione in attesa di ordini. d) Sciogliere, a criterio del Comandante della Divisione, nel complesso delle 8 Bandere rimanenti, 2 Bandcrc (che potrebbero appartenere anche ai Gruppi di Bandere che rimangono); con gli effettivi e i materiali di queste 2 Bandere già selezionato come detto alla lettera a) si rinforzeranno gli effettivi delle 7 Bandere che rimangono, e si costituirà la compagnia mitragliatrici Divisionale. Ad operazioni ultimate (e da compiersi entro il giorno 4 aprile) i Comandi in indirizzo comunicheranno al Comando scrivente (Ufficio Ordinamento): 1° - La forza in ufficiali, sottufficiali, truppa e armamento rag-
giunta dalle unità ricostituite (2 Gruppi Bandere, Bandere d'assalto, compagnia mitragliatrici, compagnia ausiliari). 2° - La forza in ufficiali, sottufficiali, truppa ed armamento della Bandera complementi, distinti per categorie come da precedente lettera a). I Comandi interessati fisseranno accurati controlli nei passaggi di personale e di carico, che dovranno effettuarsi con le norme in vigore, dandone comunicazione agli enti amministrativi interessati. I materiali che risulteranno esuberanti saranno segnalati al Comando scrivente (Ufficio Ordinamento).
346
LA PARTECIPAZIONE ITALIANA Al.LA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
Questo Comando, valendosi di complementi eventualmente affluenti, o effettuando passaggi fra unità ed unìtà, si riserva di portare a numero gli effettivi delle dipenden ti unità. Il Raggruppamento Francisci effettuerà le operazioni relative alla epurazione del personale come sopra, è detto; non costituirà la Bandera di assalto, la Bandera complementi , la compagnia mitraglie ri, la compagnia ausiliaria. Verserà gli elementi di cui alla lettera a) al battaglione compl ementi della 1 a Divisione.
IL GENERALE DI DIVISIONE COMANDANTE F.to Mancini
DOCUMENTI
347
DOCUMENTO N. 75/B
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - UFFICIO ORDINAMENTO E SERVIZI N. 3799
2 aprile 1937
Al Comando della 1 a Divisione Volontari Al Comando della 2a Divisione Volontari Al Comando della 3a Divisione Volontari e, per conoscenza: All'Ufficio Personale Al l Gen. Sardo
Ricostituzione
Poiché non possiamo verosimilmente contare su complementi di subalterni e truppa, da oltremare, è indispensabile adottare i provvedimenti seguenti: a) Epurazione degli elementi meno atti al combattimento, per cause varie (vedi mio foglio n. 3665 del 28 marzo). - Debbono essere senz'altro proposti per il rimpatrio (che provvederò sia il più solleci lo possibile) gli elementi indesiderabili. Per ognuno dei detti individui sarà segnalato il motivo del rimpatrio, affinché se ne possa tener conto in patria. - Debbono essere senz'altro passati alle compagnie ausiliari ed ai battaglioni complementi (per essere poi smistati secondo mio ordine suddetto) gli elementi che in modo sicuro non risultino atti al combattimento. L'aliquota non deve superare il 10% della forza effettiva. - I rimanenti elementi (ossia quelli giudicati non molto atli al combattimento, ma che non si ritengono di dover scartare in modo assoluto), debbono essere elencati, senza darne loro conoscenza, e rimanere intanto nei propri reparti. Ciò per evitare che, allontanandoli sin d'ora, si debba poi, facendo i conti complessivi, rimetterli nuovamente nelle compagnie ecc. combattenti.
348
LA PARTECJPA7.lONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVI LE SPAG NOLA (1 936 • 1939)
b) Quadri subalterni
Si deve contribuire a colmare le passi bili deficienze, creando, come si è fatto durante la grande guerra, degli «aiutanti di battaglia». Questi siano tralli dai sottufficiali, graduati di truppa, e dalla truppa. In dette categorie si trovano certamente degli elementi svegli, coraggiosi, energici, aventi un ascendente personale, e s ufficiente istruzione tecnica (specialmente pratica) pei:· comandare un plotone. I Comandi in indirizzo istituiscano un corso di tre settimane per l'addestramento (pratico, lo ripeto), ed il reclutamento di detto personale. Mi segnalino, al più presto, di quanti «aiutanli di battaglia » ritengono di poter, a corso ultimato, disporre. Questo Comando si riser·va ordini per le loro nomine, assegni, uniformi, distintivi ccc.. c) Sottufficiali e grnduati di lru.ppa P e r mc lledi nume 1-icarne n te e qualilalivamenle al comple to si proceda cogli stessi criteri di cui sopra. I Comandi in indirizzo sono a utorizzati ad indire all'uopo, se lo ritengono opportuno, altri appositi corsi, della medesima durata.
IL GENERALE DI DIVISIONE COMANDANTE F.to Mancini
349
DOCUMENT!
DOCUMENTO N. 75/C
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - UFFICIO ORDINAMENTO E SERVIZI N. 3818
3 aprile 1937
Al Comando della 1 a Divisione Volontari Al Comando della 2a Divisione Volontari Al Comando della 3a Divisione Volontari Al Comando Raggruppamento De Francisci Al Comando Artiglieria Al Comando Genio All'Intendenza O.M.S. Uffici Operazioni - Situazione - Informazioni - Personale e, per conoscenza: Al Comando della Divisione Littorio Al Comando Reparti Specializzati
Formazioni ed organici delle Divisioni 1 "-2a_3a e Raggruppamento De Francisci
Trasmetto le formazioni e gli organici che le Divisioni 1 a_2 a_3 a ed il Raggruppamento Francisci dovranno assmnere secondo le istruzioni di cui al precedente foglio n. 3665 del 28 marzo.
Chiariscu: a) Se le attuai i condizioni di forza dei reparti di fanteria non consentiranno il completamento degli organici previsti per le compagnie fucilieri, dispongo che, per ora, due plotoni (I O e 2°) siano effettivi e l'altro (3°), quadro; completo, però, di armamento e materiale. b) Le batterie da 20 mm., destinate a far part e di ciascun Gruppo di Bandere, saranno costituite con ufficiali, sottufficiali, specializzati e materiale di prossimo arrivo; il personale di truppa sarà invece tratto dai reparti di fanteria ed istruito a cura del Comando di Artiglieria, secondo le particolari disposizioni già emanate in proposito.
350
LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936- 19.NJ
c) I plotoni «L» delle Bandere di assalto saranno costi Lui Li con il maleriale da prelevarsi presso l'Intendenza e con personale da trarsi dai reparti di fanteria, previo corso da effettLtarsi presso la compagnia L.C. , a cura del Comando Reparti Specializzati. d) Il Raggruppamento di Artiglieria (il cui comando sarà costituito solo se possibile) comprenderà: - 1 Comando di Raggruppamento (organici non annessi, per il motivo di cui sopra) - 1 Gruppo cannoni 65/17 - 2 Gruppi da 75/27 (oppure un grnppo da 75/27 ed un gruppo 100/17, a seconda della disponibilità del materiale). 1 Comandi di Gruppo da 65/ 17 saranno costituiti a cura del Comando di Artiglieria; le Lre batterie (due per il Raggruppamento Francisci) saranno quelle di accompagnamento dei Gruppi di Banderc di ciascuna Divisione e Raggruppamento. e) Riserva di disposizioni per la costitu;;.ione ed assegnazione delle
compagnie miste del Genio. f) L' Auloreparto di ciascuna grande unità comprende tutti gli automezzi in ser·vizio pr-csso le unità stesse, ad eccezione <li quelli in dotazione all'Artiglieria e <li quelli assegnati per i bisogni correnti dei Gruppi di Bandere, e Bandere di assalto e di complementi dalle for·mazioni allegate. L'Autoreparto sarà manovrato dal Comando della G.U. a seconda delle contingenti esigenze tattiche e logistiche dei dipendenti reparti. I Comandi cui la presenlc è diretta comunicheranno appena possibile, e ciascuno per la parte di sua competenza: a) la situazione in unità, personale (ufficiali, sottufficiali e truppa) e materiale raggiunti dopo effettuate le operazioni ordinate; b) eventuale esuberanze; c) eventuali deficienze; d) numero dei plotoni fucilieri allo stato di quadri.
IL GENERALE Dl DIVISIONE COMANDANTE F.lo Mancini NOTA: La trasmissione dei fascicoli delle formazioni sar·à effettuata man mano che,
pe1- esigenze di riproduzione, saranno pronti. Con il presente foglio si trasmettono le formazioni cd organici del Comando di Divisione.
DOCUMENTI
351
DOCUMENTO N. 76/A
COMANDO GRUPPO DIVISIONI VOLONTARI N. 29
10 aprile 1937
{arrivo) 12 aprile 1937
N. 4418 Al Al Al Al Al
Comando Comando Comando Comando Comando
1 a Divisione Volontari 2a Divisione Volontari 3a Divisione Volontari Raggruppamento De Francisci Artiglieria del C.T.V.
e, per conoscenza: Al Comando Truppe Volontarie All'Intendenza O.M.S.
Ricostituzione delle unità
Le dipendenti unità dovranno, nel più breve lempo, apportare al loro ordinamento le varianti di cui appresso: A) I a e 2a Divisione:
1° - La bandera d'assalto sarà compresa in uno dei gruppi di bandere facenti parte del la divisione. 2 ° - Sarà costituito un lcrzo gruppo di bandcre su due bandere. Ognuna delle divisioni 1 a e 2a disporrà perciò di: tre gruppi di bandere: - i due primi su lre bandere - il terzo su due con un lotale di otto bandere. B) La 3 a Divisione cederà:
- alla 1 a divisione il gruppo di bandere di testa con relativa batteria da 65/17; - alla 2 a divisione il gruppo di bandere di coda con relativa balteria da 65/17.
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I.A PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 · 19.19)
C) Ciascuna divisione 1 a e 2 a verrà, perciò, a disporre in tolalc di 10 bandere; di esse, 2 debbono essere disciolle e serviranno per il completamento delle altre ollo. Saranno naturalmente disciolte le bandere che, a giudizio del Comandante di divisione, sono meno efficienti organicamente e morahnente.
D) Raggruppamento Francisci:
riceverà dalla 3" divisione: - la bandera d'assalto (Busalacchi) che entrerà a far parte di uno dei gruppi di bandere; - la compagnia mitragliatrici divisionale; - la bandera complementi, che conserverà la sua fisionomia e le sue funzioni; - una batteria da 65/17 (già del gruppo di bandere Bulgarelli). Il raggruppamento Francisci scioglierà, con il criterio di cui sopra, una delle sue bandere, che servirà per il completamento delle altre; perciò, nel complesso, le sue bandere risulteranno sei, esclusa, beninteso, la bandera complementi. La compagnia milraglialrici concorrerà al complctamcnlo delle al tre unità similari. Tutti i reparti, personale, materiali, destinati al Raggruppamento Francisci si concentreranno a Magaz ove accantoneranno in attesa di ordini. E) Le bandere d'assalto riassumeranno le formazioni previste per le bandere comuni. I rispettivi plotoni mortai faranno parte del gruppo bandere di nuova formazione. Quello della bandera Busalacchi passerà a disposizione del Comando di Raggruppamento. Riserve di ordini per le batterie da 20 e plotoni lanciafiamme; nulla di variato per i relativi corsi ordinati dal C.T.V .. F) Artiglieria:
-
il X gruppo cannoni 75/27 è assegnato organicamente alla 1 a
divisione; - il I gruppo obici 100/17 è assegnato organicamente alla 2 ,t divisione.
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G) Servi zi:
I servizi e la compagnia ausiliaria della 3a divisione passeranno alle dirette dipendenze di questo Comando. Si fa riserva di ordini per la loro dislocazione. H) Il movimento dei reparti della 3a divisione per raggiungere le destinazioni rispettive dovrà essere ultimato il 15 corrente. Ad operazioni compiute, il Comando della 3 a divisione, con tutti suoi elementi, si trasferirà in questa sede a mia disposizione. I) I reparti saranno trasferiti da una grande unità ad un 'altra al completo di personale, armamento e materiale. Sarà cura dell'Intendenza: a) di provvedere alle perequazioni di materiali e di armi che si dimostreranno necessarie; b) a ripartire equamente fra le divisioni 1 a e 2 3 e raggruppamento Francisci gli automezzi della 3 a divisione, in base alle deficienze; c) di effettuare i movimenti ferroviari che le saranno richiesti dal Comando della 3a divisione. L) Ordino: 1° - che i comandi delle divisioni 1 a e 2" si mettano subito in relazione con il Comando della 3 a per stabilire le località alle quali devono essere avviati i reparti a ciascuno destinati;
2° - che si porti particolare cura nei passaggi di carico e di personale, da effettuarsi con le norme in vigore e con regolare partecipazione agli e nti amministrativi interessati; 3 ° - che il 18 corrente mi pervengano le seguenti segnalazioni: a) Ordine di battaglia assunto dalle divisioni 1 a e 2 3 e raggruppamento Francisci, con le indicazioni dei nominativi dei reparti e dei comandanti fino alla bandera, e della forza raggiunta; b) eventuali esuberanze o deficienze in personale e materiale. IL GENERALE COMANDANTE F.to E. Teru zzi
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LA PARTEClPAZlONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA [1936 . 1939)
DOCUMENTO N. 76/B
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - UFFICIO ORDINAMENTO aprile 1937
Nuova organizzazione del C.T.V. che sarà completala entro il 12-14 maggio 1937
Criteri informatori sono slati: - ridurre il numero delle G.U. combattenti, facendole però più forti di uomini e mezzi ed assicurando loro migliore inquadramento; - accentrare in un Centro complementi e di addeslramcnto (C.C.A.), direttamente dipendente da questo C.T.V., la raccolta. la specializzazione e l'addestramento dei militari temporaneamente inabili per motivi vari, in modo da disporre di un serbatoio di uomini per tenere a numero le G.U. combattenti.
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Per effetto della riorganizzazione suddetta, il Corpo T.V. verrà ad essere costituito da:
Divisione Vol. Littorio
7 battaglioni - 3 gruppi Artiglieria - 1 battaglione mitraglieri - genio - servizi.
2" Divisione fiamme nere
9 battaglioni - 3 gruppi artiglieria - 1 battaglione mitraglieri - genio - servizi.
Raggruppamento XXIII marzo
6 battaglioni - genio servizi.
Raggruppamento Reparti Specializzati
Battaglione carri d'assai Lo - Compagnie autoblinde e lanciafiamme.
Artiglieria Legionaria
8 gruppi complessivamente.
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Le unità indicate sono alle mie dirette dipendenze. Ricordo però che vi sono anche le seguenti due unità, inquadrate <la Ufficiali, Sottufficiali, graduati e specializzati i ta.1iani e composte di legionari nella proporzione di ci rea il 30% e per il resto da spagnoli. I Brigata Mista: 7 Battaglioni - Genio - Servizi. II Brigata Mista: 7 Battaglioni - Genio - Servizi.
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Infine presi accordi con il Q.G. del Generalissimo, è stata predisposta la costituzione di un centro scuole per Ufficiali Spagnoli, per le armi di cavalleria, artiglieria, genio. Nelle varie scuole con Ufficiali Spagnoli, collabor·e.-anno Ufficiali Italiani, in totale: 1 Colonnello Capo Centro - 3 Ufficiali di S .M. 2 Ufficiali Superiori - 6 Capitani - 6 Tcnen ti di artiglieria - 2 Ufficiali Superiori, 3 Capitani, 3 Tenenti del Genio - 1 Ufficiale Superiore, l Capitano, 1 Tenente di cavalleria. I corsi si succederanno a rotazione ed avranno la durata di circa un mese e si svolgeranno come segue:
Cavalleria: 1 corso di formazione di alferez a Valladolid di circa I 00 allievi. Artiglieria: I corso di formazione per la nomina ad alfcrez, a Siviglia di circa 150 allievi. 1 corso di perfczionamento <li alferez di artiglieria da campagna, a Segovia, di circa 100 allievi . 2 corsi di perfezionamento di alferez di artiglieria da costa a Cadice, e a cl Ferro! di circa 30 allievi ciascuno.
Genio: 1 corso di formazione per la nomina ad alferez, a Burgos, <li circa 150 allievi. 1 cor·so <li perfezionamento di alferez di circa 80 allievi.
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LA PARTEc.:!PAZlONJ:: ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936-1939)
DOCUMENTO N . 77
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - REPARTO OPERAZIONI N. 5038
20 aprile 1937
Ai Comandi Dipendenti (diramazione estesa sino a quelli di battaglione e gruppo)
La lotta contro i carri armati
Nei combattimenti svoltisi sul fronte di Guadalajara, i nostri soldati hanno fatto conoscenza con i carri armati nemici: né deve essere stata una conoscenza molto fortunata per questi ultimi, se ben 20 di essi sono stati distrutti o messi fuori uso dal nostro fuoco. Però è indubitabile che, in un primo lcmpo soprallullu, sia per la soverchia impressionabilità della truppa e il suo modesto livello di addestramento a questa particolare forma della guerra moderna, sia per lo scarso numero delle armi anticarro disponibili e la deficiente pratica nel lorn impiego, intorno ai carri del nemico si cm formata una curiosa leggenda di potenza e quasi di invincibilità. Tale leggenda ha non poco influito sullo svolgimento di taluni combattimenti, paralizzando lo spirito di iniziativa e di reazione di capi e gregari e dando loro la sensazione di rimanere senza difesa contro un'arma che sul campo di battaglia resta invece essa stessa il più delle volte indifesa, quando chi le sta a fronte conservi intatta la sua lucidità combattiva e la padronanza dei suoi nervi. Occorre, comunque, trarre durevoli antidoti contro questa falsa e pericolosa sensazione, far toccare con mano ai nostri fanti ed ai nostri artiglieri le debolezze costituzionali dei carri nemici , sfatare un mito di invulnerabilità che non esiste se non nella testa di coloro che non sanno e nei cuori disposti alla ·paura. E per ottenere tutto ciò occorre: - molta opera di persuasione, - molta pratica di addestramento. All'una e all'altra cosa urge provvedere, ricordando e ritornando su talune verità elementari, che qui di seguito riassumo, a guisa di decalogo che dovrà essere commentato a tutti i dipendenti ed applicato in tutte le esercitazioni. I) I carri armati nemici sono un pò gli elefanti di Pirro, i colossi dai piedi di argilla della guerra odierna. Impressionano soprattutto per la mole imponente; ma è appunto la stessa mole che li fa visibili,
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e quindi grandemenle vulnerabili, anche a distanza. Inoltre, sono dotati di una corazzaLUrn non difficilmente perforabile; possiedono limitata velocità, che permette presto e bene di aggiustare il Liro su di essi; hanno il loro tal Ione di Achille nelle sospensioni e nelle catene, che sono facilmente scingolabili. II) I carri armati nemici agiscono quasi sempre lungo le strade; anche quando il terreno è pianeggiante e leggermente ondulalo, se ne discostano di non molto. Pertanto hanno poche e ben individuabili direttrici di attacco: il che dà già in mano ad una intelligente e previggente difesa un'arma di primo ordine. III) Il carro nemico che fa fuoco in moto, non colpisce: se fa fuoco da fermo, può colpire, ma si trova in condizioni di essere assai più facilmente colpito da noi. IV) Per colpire, esso ha esclusivamente un cannone, che è preciso, ma che non è che uno solo e di calibro modesto, e due mitragliatrici, che non sono nulla più delle nostre comuni mitragliatrici. Per colpirlo, noi disponiamo essenzialrnente di un complesso di pezzi anticarro (saliranno sino a dieci in ogni gr. banderas), che per numero, potenza e volume di fuoco sono in grado di soverchiare i carri nemici; se sono pochi e isolati subissandoli contemporaneamente di proiettili, se sono in massa, prendendoli successivamente sotto il fuoco mirato, e giocandovi dentro come farebbe un bulldog in una vetrina di porcellane. V) Ma disponiamo anche di altro. Così dell'artiglieria divisionale, che talora (nel caso di impiego sopra citato di carri a massa) può sovrapporre il suo fuoco a quello delle specifiche anni anticarro; così delle mitragliatrici e dei lanciafiamme, che pur essi in determinate circostanze (su punti di obbligato passaggio, da posizioni di agguato ecc.) sono in grado di lavorare con azione concentrata sui punti più vulnerabili del carro nemico (lanciafiamme, sulle feritoie del pilota; mitragliatr-ici, sulle feritoie e sulle sospensioni). VI) Infine, le limitazioni di movimento cui è soggetto il carro, consentono spesso, quando manchino le anni per colpirlo, di evitarlo. Così il terreno molle, con forti pendenze, su fondo roccioso, i corsi di acqua e tutte le costruzioni in muratura: le quali cose coslituiscono altrettanti alleati naturali e formidabili per il nostro fante che di essi si sappia valere. VII) Ma neppure quando essi manchino, egli si trova disarmato di fronte al suo nemico.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA ClV II. E SPAGNOLA ( 1916- 19.19)
Basta che serri sotto, che si butti addosso al carro, perché le armi (cannone e mitragliat r ici) delle quali qucslo è dotato, stante il forte angolo di tiro, sparino a vuoto. Ed è allora invece che la piccola bomba a mano, inseparabile compagna del combattente, se gettata contro le parti vitali del mastodontico carro (complesso ruote e cingoli) può bastare da sola a immobilizzarlo. VIII) Altre difesc (interruzioni e sbarramenti stradali, spezzoni di rotaie infisse nel terreno, mine, ecc.), poste in opera da organi tecnici, possono recare grande ausilio nella lotta contro i carri. Ma tanto nella difesa passiva di cui sopra, quanto nella difesa attiva di cui s'è detto precedentemente, criterio base da osservare deve essere quello della difesa in profondità. È difficile, e non è neppure conveniente - a meno che non agiscano da soli - fermare i carri sulla prima linea. È però facile ed è anche assai prderibile - quando essi, come avviene nel caso più probabile, siano seguiti c.lallc fanterie attaccanti - fare il vuoto dinanzi, lasciar che entrino come in una trappola, per vie localizzate e di transito obbligato, nel vivo della nostra organizzazione c.lifensiva, così da dar modo a noi di dare e di vincere separatamente due battaglie: - una, contro i carri, passati oltre la prima linea, e perciò disuniti dalle proprie fanterie, con la massa delle armi anticarro, oltre che con l'azione di nuclei specializzati, che non abbandonano il carro se non quando è distrutto; - una, contro le fanterie immobilizzate al di là della prima linea, e perciò tagliate fuori dai propri carri, con la massa di fuoco e con la manovra della nostra fanLcria. IX) Analogo comportamento (approfittare della maggiore mobilità per sfuggire ali'avversario, fare il vuoto se attaccati direttamente) devono osservare i noslri carri d'assalto, incontrando i più fortemente protetti ed armati carri nemici. X) Ma il mezzo più sicuro per difend ersi da questi è ncuLralizzarne l'azione è - ripetiamolo ancora - uno: testa lucida e nervi a posto <la parte di tutti, e soprallutto dei capi. Quando questo avviene, la lotta si porta sul piano dell'anlico duello tra Davide e Golia; e, quando essa sia riportata su questo piano accadrà oggi quel che allora è accaduto. Davide vincerà sempre. lL GENERALE DI CORPO D'ARMATA COMANDANTE
F.to Ettore Rois~cco Daria
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DOCUMENTO N. 78
COMANDO CORPO TRUPPE VOLONTARIE N. 040 Allegato: Circolare a stampa
27 maggio 1937
A tutti i Comandi di Divisione - Brigata - Raggruppamento Gruppo e Reparto corrispondente A tutti i Capi di S.M. e Capi Servizio e, per conoscenza:
Al Comando Aviazione Legionaria
Educazione alla guerra
Quanto è detto in queslo mio scritto non costituisce né scoperta di nuovo, né ricetta di vittoria. Sono pensieri che la mia esperienza di uomini e di guerra mi consiglia di fissare sulla carla a titolo di ricordo e, ove necessario, di monito. Desidero pertanto che questo mio scrillo sia letto e meditato da quanti esercitano azione di comando o sono a capo cli stati maggiori o di servizi. E des idero, soprattutto, che sia ricordato nel momento dell'azione. IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA COMANDANTE
F.to Euore Roisecco Doria
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I.A PART EC!PAZlONF. ITALIANA Al.I.A GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 -1939)
Allegato al Documento n. 78
EDUCAZIONE ALLA GUERRA Maggio 1937
PREMESSA La guerra è la prova maggiore delle virtù militari e civili di un popolo. È cosa seria, difficile, pericolosa. Come tale vuole accurata preparazione dei mezzi, degli uomini, degli spiriti; salda disciplina; illuminata condotta; fattivo entusiasmo; senso del dovere, spinto sino al sacrificio. La ballaglia è la resultante <li un'attività complessa e coordinata in cui l'organiu.azione e ì 'esecuzione sono in continuo rapporto e deb-
bono essere valutate alla stessa stregua. Il combattimento è il mezzo con il quale si risolve la lotta sul campo; non è vinto da un 'arma, ma da tutte le armi agenti in cooperazione. In esso, il compito più duro spetta alla fanteria perché, se ques ta attacca fino all'assalto e resiste fino al contrassalto, è sottoposta ai maggiori tormenti e dà il maggior contributo di sangue. Tutte le armi debbono aiutare la fanteria ed essa deve tutte proteggerle, fino al sacrificio di se stessa, senza di che non si vince e, se si perde, quasi sempre si perde male. La battaglia deve condurre al successo. Solo di fronte ad assoluta decisa superiorità nemica è concesso fermarsi e sostare sull e posizioni raggiunte. Retrocedere mai, per nessun motivo. Solo il comandante in capo può dare l'ordine di ripiegamento. Per tutti gli altri, questa parola non esiste.
CAPO I - COMANDI l. L 'azione dei comandi deve poggiare su dati reali, essere continua, e specialmente deve affermarsi nelle fasi più critiche del combattimento: unità non comandate sono corpi senza testa. 2. Per l'azione di comando occorrono: mutua fiducia tra comandante, truppe e servizi dipendenti; - reciproca conoscen za delle situazioni rispellive;
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collegamenti; controllo dell'esecuzione degli ordini; riserve. 3. La fiducia nasce dal comune senti men lo del dovere. La certezza che nessuno trascm-erà o abbandonerà mai l'altro trasforma la fiducia in forza operante. 4. La corrente delle informazioni, dall'avanli all'indietro e viceversa, deve essere continua; frequente quella nel senso laterale, da sinislra verso destra. Anche il «nulla di nuovo» è una notizia, ma in combattimento il «nulla di nuovo» è - se non impossibile - eccezionale. Ordini ed avvisi, per essere completi, debbono dar notizia del luogo e dell'ora di diramazione; per essere utili, debbono raggiungere celennente il destinatario. Perciò concorrono collegamenti molteplici. Il porla-ordini esiste nonostante la radio e in qualche caso arriva prima del marconigramma. 5. L'esecuzione degli ordini deve essere controllata per acquistare la certezza che essi sono aderenti alla situazione e, in caso ciò non sia, per apportarvi le necessarie varianti. 6. Ad ogni comando deve corrispondere una adeguata libertà d'azione, poiché a ciascuno di essi compete non soltanto il diritto ma anche il dovere di agire d'iniziativa. 7. Dopo la conquista dell'obiettivo, durante le soste dell'azione e a l cader della notte bisogna rivedere l'ordinanza delle proprie forze e controllare l'efficienza dei coll egamenti. 8. Chi non ha riserve non comanda. Riserve di uomini, di fuoco e di servizi debbono essere amministrate dai comandi con senso di parsimonia, ma quando giunge il momento debbono essere spese da gran signori e senza rimpianti: il rischio nobilita la villoria.
CAPO II - FANTE RIA
1. La fanteria è arma sensibile, che i capi debbono curare nel morale e nel materiale: dividendo con lei fatiche e pericoli come ne dividono glorie ed onori; non esponendola a pericoli e disagi ingiustificati; animandola soprattutto con l'esempio. 2. La fanteria italiana si specchia, più di ogni altra, nei propri comandanti. Se questi - dal caporale al colonnello - sono pari ai loro
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LA PARTECIPA ZIONE lTAI.IANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA ( 1916 - 1939)
compili, sono veramente degni del comando, i fatti li seguono fino alla vittoria e, quando occorra, fino all'estremo sacrificio. 3. Il vero scopo di ogni manovra della fanteria è la ricerca della sorpresa, che deve però evitare ai suoi danni in ogni modo, con ogni mezzo. 4. La sorpresa non si può attuare se del nemico non si conosce, in tempo utile: dove sta (fronte occupata); - che forze ha (uomini, armi); - che cosa fa (atteggiamento); e in linea subordinata: - che cosa, presumibilmente, farà (intuizione ragionata dei propositi che logicamente gli si possono attribuire). Per contro la sorpresa si può subìre, se non ci si premunisce da essa con adeguali provvedimenti e col mantenere il segreto su quanto si ha in animo di fare. Quiudi, sempre, ovunque: sicurezza; esplorazione; raccolta e vaglio delle informazioni; segreto. 5. L'obiettivo della fanteria è sempre la fanteria che le sta di fronte. Si materializza ponendo il piede dove è l'avversario, quando si avanza, mantenendosi ad ogni costo sulla posizione quando si sosta, per difendersi o in attesa di riprendere il movimento. 6. Il movimento è l'elemento risolutivo della lotta, ma esso raramente giunge alla conclusione (e cioè all'assai lo) se non è agevolalo dal fuoco . Il fuoco della fanteria deve essere impiegato da distanze ravvicinale, a ragion veduta e solo quando è necessario per agevolare il movimento. Perfetto il reparto che riesce a portarsi a distanz.a d'assalto senza aver impiegato il fuoco dei suoi fucili. 7. Il terreno favorisce normalmente p.i ù il difensore che l'attaccante, ma anche questo può sfruttarlo come un'arma, facendosene scudo nel movimento e per la ricerca delle posizion .i dalle quali le armi agiscono con la massima efficacia. 8. L'assalto deve essere condotto con reparti consistenti; minimo: il plotone. Nell'atto supremo del combattimento, per il plotone non v'è che una manovra possibile: dare in Lesta al nemico al fatidico grido di «Savoia! ». Il nemico che abbiamo di fronte non regge all'assalto. 9. Nelle soste ordinate o forzale, rivedere sempre la dislocazione delle proprie forze ed i collegamenti, assicurare il rifornimen Lo del-
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le munizioni; e lavorare, lavorare: con l'attrezzo leggiero, con la baionetta, con le unghie se occorre, ma lavorare per aumentare il rendimento delle armi e diminuire le perdite. 1O. Non si può attaccare sempre, dappertutto, e dappertutto avanzare fino alla decisione. La difensiva può talvolta convenire su un dato lratlo di fronte, per economizzare forze a favore della manovra e può anche essere imposta dalle circostanze. Ciò che imporla è man Lenere aggressivo lo spirilo e pronto l'animo alla reazione. 11. Non è vinto chi non ammette di esserlo, chi resiste anche se è aggirato, accerchiato, e spara fino a ll 'ultima cartuccia e si lancia addosso con la baionetta: arma infallibile del fante. 12. La fanLeria decide le sorti del combattimento, ma ha bisogno delle allre armi ed anzitutto dell'artiglieria la quale, per agire con il massimo rendimento, deve conoscere, dell'unità a favore della quale agisce: - fronti , direzioni, obiettivi, modalità per raggiungerli. Per questo il collegarnento fra le due armi deve essere sempre completo, perfetto: maler ialmcnle (pattuglie o.e.), spiritualmente. 13. L'intervento dell'artiglieria deve esscre richieslo solLanlo su obiettivi che la fanLeria non può battere o neutralizzare con i propri mezzi . E la fanteria deve inoltre ricordare che un obiettivo non è precisalo, se non quando è delimitato in fronte, profondità e distanza dalle truppe amiche. 14. La fanteria può valersi di automezzi per rendere più celere e meno faticosa la sua marcia, o per dare vita alla sorpresa e alla manovra; ma gli automezzi vanno lasciati sempre a distanza tattica del nemico. In genere a cinque chilomelri dalla posizione di partenza della fanteria: mai al di sotto di lre, anche nei casi più favorevoli: e la «fermala » deve essere sempre compiuta là dove l'aulocolonna possa agevolmente riprendere la marcia inversa (presenza di anello stradale possibilità di uscir dalla strada per la manovra di ogni automezzo).
CAPO III - ARTIGLIERIA I. L'artiglieria in tanto è utile, in quanto agevola - direttmnente o indirettamente - l'azione della fanteria. La sua capacità esisle perciò in funzione non soltanto della sua perizia tecnica, ma anche - e forse ancora più - della sua sensibilità tattica.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
2. Per quanto riguarda le azioni che direttamente agevolano la fanteria: - La tattica dell'artiglieria non si esaurisce in genere del tiro, poiché si realizza utilmente soltanto quando il tiro giunge sugli obiettivi nel momcn to voluto, con volume e tipi di proietti adeguati alle missioni contingenti. - Valgono più pochi colpi in un dato momento che molti alcuni minuti dopo. - Alla fanteria occorre far sapere ciò che l'artiglieria può darle e quando, in relazione a postazioni, traiettorie e proietti, può intervenire. - L'artiglieria deve mantenersi sempre in condizioni di apprezzare i bisogni della fanteria; deve perciò conoscerne situazione iniziale, compili, obiettivi e modalità per raggiungerli, procedere dell'azione, in modo da poterne soddisfare, a ragion veduta, le richieste e agire - al caso - d'iniziativa. 3. La scelta delle posizioni da parte dell 'artiglieria deve tener conto, in ordine di precedenza: - del le possibilità di azione (traiettorie - osservazione - collegamenti); - del rifornimento munizioni; - dell'occultamento e della protezione. Ricordare che: - tiro non osservato - a meno di condizioni particolari - è generalmente tiro inutile: la voce del cannone non spaventa nessuno se alla voce non segue la percossa; - l'artiglieria deve stare al coperto, ma a patto di assolvere completamente la missione affidatale; - il rifornimento munizioni deve essere assicurato con ogni mezzo: il lavoro sugli obiettivi lo compiono i proietti e non le bocche da fuoco; - i reparti munizioni debbono essere a numero con la dotazione, mantenuti al coperto e, quando ciò non sia possibile, dislocati fuori tiro.
4 . L'artiglieria italiana ha la tradizione di battersi per i suoi pezzi: questa tradizione non d,eve venir meno qui in Spagna. Organizzare la <lifesa vicina; - Difendere i !llateriali ad oltranza; - Inutilizzarli quando un ordine superiore imponesse di abbandonarli.
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CAPO IV - REPARTI SPECIALIZZATI
1. I carristi sono una specialità della fanteria e, come tali, di questa devono conoscere i procedimenLi d'azione, avere l'animo, sentirsi parte integrante. 2. La corazzatura dei carri deve essere considerata uno scudo, non tanto per gli uomini quanto per portare addosso al nemico il peso ed il fuoco dell'arma, precedendo, accompagnando o seguendo - a seconda dei casi - la fanteria. 3. I reparti carristi ricordino e facciano ricordare: - che essi sono i battistrada della fanteria non corazzala e che soltanto in funzione di questa debbono agire: finché non si perviene a ciò, finché la loro avanzata non si traduce in un'avanzata dei fanti la loro azione, per brillante che sia, rimarrà sterile di resultati; - che presupposti base del buon successo, nell'azione del trinomio carri - fanteria - artiglieria, sono: la conoscenza esatta di quanto vuole la fanteria (materializzare ciò sul terreno); il senso delle possibilità dei reparti carristi (chiedere a questi nulla più di quanto essi possono dare - che è molto ma non è tutto - e chiederlo soltanto quando con altri mezzi più economici non sia possibile raggiungere analoghi risultati); - che una volta deciso l 'impiego, questo deve avvenire senza limitazioni, poiché la vulnerabilità dei carristi difficilmente raggiunge quella della fanLeria. 4. I reparti lanciafiamme ricordino e facciano ricordare: - che se essi sono impiegati contro obiettivi determinati, da distanza d'assalto, per sorpresa, il loro rendimento può essere grandissimo; - che se i lanciafiamme si fanno partire da varie centinaia di metri, la sorpresa della loro azione diventa impossibile e la probabilità di giungere addosso al nemico insieme alla fanteria è assai problematica: si perdono così uomini e materiali senza frutto adeguato. 5. Le autoblindomilragliatrici da sole, o insieme con i motomitraglieri, debbono essere impiegate soltanto quando si conoscono almeno in linea di massima - le condizioni della rete stradale e si possono sfruttare itinerari ad anello o allargamenti che consentono di girare la fronte. In caso contrario si espone il mezzo a pressoché certa distruzione: eventualità da affrontare soltanto in casi eccezionali. 6. I motomitraglieri sono idonei a creare, a distanza e in breve tempo, basi di fuoco per:
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LA PARTECJPAZJONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
occupazione preventiva di località (ponti, passaggi obbligati, nodi stradali, abitati ecc.); - protezione durante il ripiegamento. In via eccezionale, possono servire per: - prendere il contatto (sono molto r':lmorosi e vulnerabili e in movimento vedono poco e male). 7. L'azione dei motomitraglieri avviene da fermi, dopo aver lasciato le macchine in posizione coperta al tiro, o almeno alla vista e raggiunge il massimo rendimento quando si verifica in cooperazione con le autoblindo o i carri (impiegati quali carri veloci). In questo caso, i motomitraglieri meno subiscono la crisi rappresentata per essi dall'appiedamento e dalla ripresa delle macchine. 8. Ricordare che i motomitraglieri: - sono armati soltanto di fucili mitragliatori e di mitragliatrici su motocarrelli; non hanno mezzi per contrattaccare; - non possono allontanarsi molto dalle vie di comunicazione; - se muovono in terreno vario, anche debolmente occupato da un nemico che voglia battersi, diventano una facile preda.
CAPO V - GENIO
1. I reparti del genio in Spagna sono pochi, di forza esigua e non comprendono tutte le specialità. Sarà perciò necessario: - richiederne l'intervento soltanto quando le altre armi non possono provvedere da sé (direzione ed esecuzione di lavori di carattere tecnico, impiego di materiali speciali); - impiegarli per unità organiche, per trarne il massimo rendimento; non logorarli anzitempo, perché la loro ricostituzione qui è lunga e può da un momento all'altro diventare impossibile; impiegarli senza limitazione quando la necessità lo impone; - fare ogni sforzo affinché siano soddisfatte le richieste degli organi del genio ed attuate le misure tecniche che essi consigliano, sia per l'esecuzione dei lavori, sia per la conservazione dei materiali. 2. La direzione tecnica dei lavori, quando r e parti di fanteria od artiglieria sono messi a disposizione dell'arma del genio, spetta agli ufficiali di quest'ultima; l'impiego dei reparti deve invece avvenire sotto il personale controllo dei rispettivi comandanti. 3. I reparti del genio tengano presente. - il percento di specializzati, nelle unità delle altre armi, è scar-
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so e generalmente con incompleta preparazione tecnica, per cui sarà talvolta necessario ricorrere al genio per qualche allività normalmente svolta dalle altre armi; - l'attività dell'arma deve qui tendere, più che alla finitura, al pronto rendimento del suo lavoro: prima realiz za re, poi rifinire; prodigarsi sempre, per compensare la scarsità del personale e dei mezzi disponibili; - la precedenza nei collegamenti deve esser data alla rete dicomando; - da una radio inutilizzata per incuria, da un filo steso male o non riallacciato in tempo può - in determinate circostanze - dipendere la vittoria o la sconfitta.
CAPO VI - AVIAZIONE 1. La presenz.a dell'aviazione deve essere considerata possibile di giorno e di nollc, con qualsiasi tempo: l'occultamento e il mascheramento debbono diventare un'abitudine per tutte le armi e per i servizi. 2. Per sfuggire all'osservazione dall'alto: - muovere o sostare - ogni volta che è possibile - in zone d 'ombra, sfrullanclo anche le minori coperture (cunette - siepi) ed il mascheramento sia degli uomini, sia dei materiali; - mantenere assoluta immobilità quando si è completamente allo scoperto e la situazione lo consente. 3. Far sostare gli automezzi lontano e non presso comandi e reparti, perché essi richiamano l'attenzione dell'aereo e lo orientano sulla nostra dislocazione. Ricordare che gli automezzi non mascherati sono visibili anche dalle alte quote e che, qua ndo sono in movimento, essi sono osservati anche se ben mascherati. 4. L'aviazione agente da bassa quota persegue anzitutto effetti morali: contro truppe che mantengano la calma ed attuino le misure di occultamento e di mascherame nto ha scarsa efficacia. In caso di allaccu da bassa quota, la difesa si realizza col ùisseminamento e col fuoco: gli aerei diventano racilmente vulnerabili con le mitragliatrici e col tiro di fucil e eseguito <la reparti non inferiori a l plotone, con alzi scalati (5-7-9). Eseguire tiro.individuale contro gli aerei è praticamente inutile, a meno che non scendano a bassissima quota. 5. Tutti devono conoscere i segni distintivi degli aerei: - amici (disco o strisce nere sollo le ali e nei fianchi della fusoliera, croce di S. Andrea sui timoni di direzione);
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ne mici (stella o disco rosso sui fianchi della fusoliera e str isce rosse sotto le ali). 6. L'esposizione dei teli deve essere fatta dal lato bia nco anche sulle strade asfaltate; dal lato rosso soltanto su neve o fondi bianchi. L'ordine di esposizione non può essere - di norma - dato che da un ufficiale, o da un sottufficiale con incarico di ufficiale. Appena l'aereo scompare, ritirare i teli.
CAPO VII - SERVIZI 1. Il funzionamento dei servizi si sintetizza nell'assicurare al le truppe, in ogni circostanza, i mezzi di combattimento, il be nessere e l'assiste nza_ La loro funzione è essenziale per il buon esito della lotta. 2. Il ferito deve essere soccorso immediatamente, accompagnato al posto di medicazione dal personale designato, sgomberato appena possibile sul tergo: prodiga rsi pe r a lle vi a rne le soffer enze è opera di cameratismo, è stretto dovere di ogni superiore. Il fer ito trascurato rende responsabile il superiore (posta - assegni). 3. Distribui r e il rancio caldo alla truppa in linea - almeno una volta al giorno - è quasi sempre possibile: ogni sforzo deve essere fatto per raggiungere questo scopo. Conse rvare con scrupolo i viveri di ri se rva (controllo giornaliero). 4. Il legionario ben vestito, curante della persona, del vestiario, dell'equipaggiamento, è anche disciplinato. Questo convincimento deve generalizzarsi. Instillare nel legionario la consapevolezza che, oltre che compiere un dovere, egli ha interesse a conservare l'equipaggiamento (coperte, telo da tenda, zaino). 5. Le munizioni devono essere conservate con cura e impiegate a ragion veduta: sono danaro della colleLtività; sono difficilmente rifornibili. Chi le sciupa compie un delitto, perché, se esse vengono poi a mancare, si pagano o col sangue o con la sconfitta. - Reagire alla tendenza di constituire ingenti depositi a terra: palle al piede dei reparti; buoni bersagli per l'aviazione nemica; - Vietare che autocarri carichi di munizioni sostino presso i reparti a vanzati. 6. I mezzi chimici non debbono essere portati al seguito dei reparti in operazioni. Pronti anche a questa lotta, non vogliamo assumerne l'iniziativa, in conformità agli impegni liberamente assunti. Portare invece - sempre - la maschera, custodirla con gelosa cura: da essa può dipendere la vita.
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7. Gli automezzi sono materiali preziosi; impossibile avere rifornimenti, difficile eseguire tempestivamente grandi riparazioni. - Mascherarli completamente, quando non sia possibile occui tarli; - Mantenerli lontani dalla zona balluta dall'artiglieria nemica: la loro velocità consente ciò senza alcun inconveniente per i rifornimenti. - Assoggettarli alla più severa disciplina per evitare sperperi, perdite, disgrazie. - Non appropriarsene arbitrariamente; chi confisca a suo vantaggio un mezzo priva altri della possibilità di valersene; epperò non è soltanto un indisciplinato, è anche un cattivo camerata.
MEMENTO (non rinvenuto)
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (19., 6 . 1939)
DOCUMENTO N. 79/A
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE
(N. 1 confidenziale)
Salamanca, 16 aprile 1937
A S.E. CONTE GALEAZZO CIANO Ministro per gli Affari Esteri - Roma
Conforme al desiderio manifestatomi da V.E. Le invio questa prima relazione confidenziale relativa al la situazione delle nostre truppe e a talune necessità che, a mio parere, rivestono carattere d'urgenza. Analoga relazione ho inviato a S.E. Pariani che mi aveva espresso lo stesso desiderio. Nel mio viaggio ho preso contatto con gli elementi dislocati a Cadice ed a Siviglia. Esprimo in proposito l'impressione riportata. CADICE Vi è un distaccamento della Base di Siviglia - pochi ufficiali - pochi uomini - lavoro calmo - tranquillo, organ ico. Comandante attuale (Magg. Rainieri - in sostituzione del maggiore Gritti che rimpatria) a posto - disciplina ripristinata - da controllare l'amministrazione. SlVlGLlA
Base Sud Intendenza - impressione generale buona - lavoro complessivarnente ordinato - notato pletora uffici - provvederò in conseguenza - disciplina discreta in via di miglioramento. Non mi persuade Tribunale Militare e avvocato generale che mi è apparso alquanto «cavilloso» e «burocratico». Lo terrò d'occhio. Il presidente (colonnello Cibrario), che fra l'altro non gradisce l'incarico, mi è apparso anch'egli non molto energico; epperò di questo propongo l'immediata sostituzione. Ho ordinato che giustizia proceda sollecita . Giunto a Salamanca ho conferito ieri col generale Franco e col
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generale Roatta ed oggi ho chiamato a rapporto tutti i comandanti di divisione e brigata mista coi loro capi di stato maggiore. Il generale Franco è stato molto cordiale: mi ha fatto un lungo discorso per illustrarmi ab-ovo la situazione politica e le sue ripercussioni sulle operazioni militari; ha accennato, ma di sfuggita, alle nostre truppe di cui si è dichiarato contenuto: alle sue speranze sul buon esito delle operazioni di Bilbao; alla importanza che avrebbe avuto la presa di Madrid (che mi è parso costituisca un po' la sua maggiore preoccupazione); alla possibilità di costituirsi una riserva (cosa di cui ho confermato la necessità assoluta). Poiché era il mio primo colloquio ho ascoltato molto e interloquiato assai poco. Ma ripeto, il generale Franco è stato molto ma molto cordiale e dal saluto al termine del colloquio ritengo di avergli fatto favorevole impressione. Ci ritornerò fra breve e sarà mia cura di tenermi molto a contatto con lui. Il Generale Roatta ha accolto il provvedimento che lo riguarda con molta serenità. Egli è tutto ra dolorante della grave ferita; per ora resta qui in veste di utile e necessario consulente. La situazione delle truppe è quella nota: delle tre divisioni CC.NN. se ne sono costituite due su tre reggimen ti ciascuna, affidate ora ai generali Coppi e Allegretti. Poiché non lo conosco non so quanto la scelta di quest'ultimo possa rispondere alle speciali esigenze del momento: ad ogni modo lo vedrò al la prova. Il generale Coppi, sebbene Roatta mi dica che si è messo a lavorare bene, va invece, a mio giudizio, sostituito: se non altro è troppo discusso. Occorre pertanto un generale giovane, provato, che unisca tatto e fermezza. Poso la mia scelta sui generali Nasci o Frusci. In difetto su altro da scegliersi da S.E. il Sottosegretario per la Guerra. Il generale Nuvoloni che è rimasto libero rimpatrierà col primo mezzo. Queste divisioni sono quelle che sono. L'epurazione è in corso. Ho dato ordini categorici nei riguardi della disciplina (che lascia molto ma molto a desiderare), dell'addestramento (che è tutt'ora all'inizio), dell'armamento (deficientissimo), dell'amministrazione (caotica). Ho parlato chiaro e netto senza eufemismi. Spero che mi si ascolti, e in ogni caso, mi farò ascoltare: ma ci vorrà del tempo, ché le manchevolezze sono gravi, profonde, sostanziali. Credo di poter affermare, sulla base di quanto mi è stato obietti-
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LA PARTECll'AZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1 936 - 1939)
vamente riferito, che la costituzione di queste divisioni è stata quanto mai deficiente per scelta del personale di truppa e per inquadramento. A tale proposito, per averne norma in rapporto ad eventuali proposte in merito, ho richiesto uno specchio dal quale risulti il grado raggiunto nell'esercito dagli ufficiali superiori della Milizia. La divisione Bergonzoli - merito esclusivo del comandante - è buona e buoni, mi si afferma, sono il gruppo Francisci e le brigate miste Guassardo e Piazzoni. Naturalmente qui tutti cercano di addossare ad altri le proprie responsabilità ma è evidente che le cause prime dell'insuccesso di Guadalajara sono state: il difettosissimo inquadramento: l'impreparazione addestrativa; la deficiente disciplina; le avverse condizioni atmosferiche; il colasso psichico di qualche comandante. Ho confermato l'ordine per la costituzione di nuclei di salmerie reggimentali e divisionali. Sono indispensabili se si ci vuole liberare dalle strade e tentare ancora la sorpresa. Sto cercando di avere dal generale Franco muli con relativi basti e conducenti annessi. Occorre un certo numero (circa 200) carri biga. È indispensabile l'invio di pezzi anticarro. Mi dicono che le truppe siano tuttora sotto l'impressione dei carri armati russi. Per toglierla loro occorre dare la sensazione di una sicurezza che oggi non hanno. Più se ne daranno e più presto verranno tanto meglio sarà. Occorrono - anzi sono indispensabili - carabinieri: un minimo di 150 con relativi ufficiali. Gradirei avere, se possibile, il generale Pilassi (che fra l'altro conosce bene lo spagnolo). La sua opera potrebbe e sarebbe assai utile anche quale consigliere (accorto) nei riflessi dell'artiglieria spagnola, che, mi si afferma lascia alquanto a desiderare in fatto di impiego. È necessario l'invio di almeno 10 ufficiali contabili energici e competenti per mettere un poco di ordine (e di onestà) nell'amministrazione delle legioni e degli stabilimenti. Qui ho trovato già in atto, la costituzione di un comando superiore CC.NN. affidato al generale Teruzzi. Ciò in dipendenza di un telegramma che ne aveva annunciata la venuta quale ispellore e cmnandante delle formazioni CC.NN. Personalmente avrei preferito che al generale Teruzzi fosse affidato solo un compito ispettivo: ma naturalmente nulla ho mutato al già fatto . Per la situazione bellica nulla posso dire che non ti sia già noto. Ho esaminato la possibilità e la convenienza di spos tare le truppe nel se llare indicatomi da S.E. il Sottosegretario per la Gue rra: Valladolid - Salamanca, ma per il momento tanto il generale Roatta quanto
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il generale Berti me lo sconsigliano. La zona non offre, fra l'altro, accampamenti sufficienti, e, accampare per ora non si può a causa del freddo persistente. Ma vi è di più. Ho già portato la mia attenzione sulle possibilità operative future. Ritentare l'avventura di Madrid non mi sembra consigliabile sotto nessun aspetto. Operazioni nel settore nord sono del pari sconsigliabili. Il settore che più appare redditizio è invece quello costituito dall'ampio saliente rosso di Caceras - Merida (settore che oggi è anche pericoloso in quanto l'occupazione rossa verso Merida minaccia ben da vicino la linea di comunicazione Sevilla - Salamanca) e verso questi il mio pensiero si è subito orientato. Tanto più che si presta sia ad un'azione complessiva in grande stile sia - eventualmente - ad un'azione (da parte nostra) a raggio più limitato. Ed è appunto in questa zona che intenderei concentrare le mie forze. Studi e contatti con lo stato maggiore del generale Franco sono già in corso. Ho infine posto il mio pensiero sulla stampa e propaganda. Riferirò in seguito. In sostanza eccoti, le mie prime impressioni e il programma di lavoro che mi sono tracciato. Non mancano passione e fede. Allego alla presente la situazione delle truppe e la composizione organica a tutt'oggi desiderata dall'E.V .. F.to Gen. Ettore Baslicu
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I.A PARTECIPAZIONE l'J'ALJA NA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1 936 - 1939)
DOCUMENTO N. 79/B
DAL GENERALE ALBERTO PARIANT
AL GENERALE ETTORE BASTICO Salarnanca, 21 aprile 1937
Caro Daria, È stato da me Teruzzi.
Parlandogli dell'opportunità che il nostro intervento sia attuato non appena possibile (naturalmente in relazione al riordinamento deUe truppe ed alla loro dislocazione) mi ha accennato alla possibilità di trasformare - con la nostra azione - in un concreto successo la promettente avanzala su Dilb~to. Ciò anche in considerazione del fallo d1e già si trovano in tale settore il gruppo De Francisci e nostre artiglierie. Da qui non posso che rendermi una sensazione assai vaga della situazione, e non intendo quindi che esprimerti delle idee a semplice titolo di ... lontana collaborazione. E poiché solo il complesso della situazione può consigliare ciò c he si deve fare - e solo Tu sei in grado di giudicare e decidere - pre ndi in esame anche questa idea, ma non avere altra preoccupazione oltre quella di corrispondere allo scopo che ti è s tato precisato: avere al più presto la rivincita. Il come, il dove e il quando, è Tuo compilo e sarà Tuo merito.
Alherlo Pariani Rep. F-18/4-5
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DOCUMENTO N. 80 DOCUMENTO N. 80/a
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - REPARTO OPERAZIONI PRO-MEMORIA PER IL CAPO DI STATO MAGGIORE 26 aprile 1937 Operazioni nel Nord - Provvedimenti da attuare per arrivare buoni ultimi
1°) Immediata costituzione a Vitoria di una delegazione, che si affianchi al comando dell'Esercito del Nord. Compiti: - consigliare il Gen. Mola per quanto riflette l'andamento attuale ed eventualmente futuro delle operazioni; - presiedere all'impiego delle nostre forze; - non lasciare che i Tedeschi continuino a fare indisturbati la parte di «Deus ex machina» in operazioni nelle quali no i diamo assai più di loro; - studiare le operazioni avvenire. Composizione: 1 Generale 1 Sottocapo <li S.M. 2 o 3 Ufficiali di S.M. 2 o 3 Ufficiali altre armi disegnatore, dattilografi ecc. Si tratta insomma di costituire un nucleo del futuro comando. 2°) Notifica di quanto sopra al C.G. e contemporanea offerta di spostare nel Nord (zona Miranda-Vitoria) tutte le nostre forze, in vista di un'eventuale azione di concorso alle operazioni già intraprese. 3 °) In conseguenza di ciò ottenere: - che il 2° rgt. della Littorio raggiunga subito la sua divisione (alla peggio, se altro gli Spagnuoli non hanno, sostituirlo con il miglior gr. banderas della 1 a divis.); - che la I brigata mista del fronte Nord di Cordoba raggiunga le rimanenti forze sul fronte di Bilbao (alla peggio, se gli Spagnuoli non possono sostituirla, mandar al suo posto il resto della 1 a divis .).
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 • 1939)
4°) Preavviso alle G.U. e all'Intendenza del prossimo trasferimento nel Nord. Ordine di intensificare l'istruzione al combattimento e di accelerare tutte le misure atte a r imettere al più presto i reparti nelle condizioni di agire (prelevamenti materiali mancanti, riparazioni varie, ecc.). 5°) Previi accordi con gli organi del Comando spagnuolo, ini ziare il trasferimento del C.T.V. nel Nord (truppe e servizi). Tempo prevedibile, 10-12 giorni. 6°) Trasferimento del nostro Comando nel Nord (Vitoria o Miranda). Rimane in sede il solo personale strettamente indispensabile al funzionamento degli Uffici non operativi. IL CAPO REPARTO OPERAZIONI f.to Zanussi
DOCUMENTO N. 80/b
COMANDO CORPO TRUPPE VOLONTARIE - REPARTO OPERAZIONI Allegati 2
25 aprile 1937
Operazioni nel Nord
Al segno* l'informatore avrebbe fatto bene a interrompere la sua comunicazione (allegato 1). La sostanza della quale risponde però a verità e a quanto già fatto presente da chi scrive. Infatti, dato: - che la quasi totalità della nostra aviazione e la metà della nostra artiglieria (7 gr.) sono già impegnati nelle operazioni; - che stanno per entrare in linea le nostre fanterie, pari circa a un terzo di quelle disponibili (13 btg.); - che non è da escludere che altre forze possano in un secondo tempo agire a fianco di quelle precedentemente indicate; è necessario cd urgente anche in relazione all'annotazione apposta dal Gen. Berti sul foglio allegato 2 ** che QUALCUNO del Coman** Non rinvenuto.
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do, che abbia o possa esercitare effettiva autorità, si affianchi al Gen. Mola. Esclusa l'opportunità che questo compito possa per ora essere affidato a S.E. il comandante delle C.T.V., il Generale vice comandante o il Capo di S.M. o il Sottocapo (meglio il Generale vice comandante, insieme con il Capo o con il Sottocapo) dovrebbe disimpegnarlo. In altre parole una sezione del Comando C.T.V. (con adeguate dotazioni di Ufficiali, scritturali, macchine ecc.) dovrebbe senz'altro trasferirsi nel Nord e regolare l'azione attuale e preparare quella successiva. Tutto ciò: per valorizzare a pieno il nostro intervento; - per non pregiudicare l'impiego delle nostre truppe; - per non rendere estraneo ad un loro successo il nostro comando; - per non lasciare fare una bella figura di fronte alla Spagna nazionalista e a noi stessi i soìi Tedeschi, che danno e fanno infinitamente meno di noi, e impedire che essi dispongano (come praticamente oggi avviene) delle truppe italiane.
IL CAPO REPARTO OPERAZIONI
Annesso al Documento n. 80/b C.T.V. - Ufficio I
25 aprile 1927, ore 11
Per Bencini Parlato con Francisci il quale ritiene possibile sua azione con direttrice Orduiia Amurrio soltanto quando Mola abbia raggiunto posizioni ad ovest di Barambjo. Colonnello Richtofen ha praticamente qui direzione operazioni ma converrebbe da parte nostra mettere alto autorevole ufficiale presso Mola onde consigliarlo specialmente manovra tempestiva riserve che non sanno mai approfittare delle improvvise falle che il combattimento rivela. Da Cunto
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LA PARTEClPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
DOCUMENTO N. 80/c
26 aprile 1937 Appunto con le annotazioni del Generale Ettore Bastico in merito ai provvedimenti proposti dall'Ufficio Operazioni del C.T.V.
Comprendo volontà ottenere successo, però prego considerare problema senso realistico in ogni campo. A Vitoria andrà ora Gen. Roatta che potrà fare molto e bene: si porti lui gli Ufficiali che desidera. Troverà là Franco. Se può partire domattina sarà, credo, utile. Per Reparti considerare che per ora non si può e non conviene fare assegnamento sulle due Divisioni in ricostituzione. Muoverle sarebbe creare un nuovo periodo di crisi. Per la Littorio si può spostarla a (illeggibile) <love ho già detto a Bergonzoli che studi possibilità alloggiamento.
DOCUMI::NT!
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DOCUMENTO N. 81
COMANDO CORPO TRUPPE VOLONTARIE - IL GENERALE COMANDANTE A S.E. CONTE GALEAZZO CIANO Ministro per gli Affari Esteri - Roma
N. 10 Confidenziale N. 1 Allegato
Salamanca, 27 aprile 193 7 - XV
Il periodo compreso fra il 16 aprile, data della mia prima relazione confidenziale, ed il 26 dello stesso mese è caratterizzato da due avvenimenti di notevole importanza: l'unificazione dei partiti decisa dal Generale Franco; l'offensiva nazionale su Bilbao a cui fanno riscontro gli attacchi rossi, tentativi su vari tratti della fronte.e per quanto riflette più da vicino il nostro corpo volontari , l'epurazione e la riorganizzazione delle nostre grandi unità di camicie nere. Dell'unificazione dei partiti cd i suoi riflessi politici non sta a me riferire . Come impressione qui raccolta posso soltanto dire che il gesto del generalissimo ha riscosso le più favorevoli simpatie nell'ambienle militare che è quello in cui vivo. Circa l'offensiva di Bilbao e gli attacchi rossi, allego alla presente un riassunto, che sintetizza le operazioni compiute dal 31 marzo u.s. ad oggi tutt'ora in corso e che ho completato con talune considerazioni, frutto tanto di osservazioni personali quanto - e giova dire soprattutto - di quelle compiute da ufficiali di S.M. distaccati presso il Comando dell'esercito del Nord. L'epurazione è stata compiuta come da direttive ed ordini da me emanati. Per l'cffello di essa sono in corso di rimpatrio 68 ufficiali e circa 3.800 fra graduati ed uomini di truppa. Spero e confido che l'epurazione sia stata compiuta con coscienza come ho ripetutamente ordinato: ad ogni modo ho disposto che presso le località ove sono concentrati i rimpatriati siano compiuti ulteriori accertamenti. Non mi nascondo però che l'epurazione ha turbato profondamente personali interessi e che non pochi fra i colpiti, grideranno all'ingiustizia ed al sopruso. Vi sono già numerose avvisaglie al riguardo: e non posso neppure sottacere che anche in questa occasione qualche comandante di reparto si è dimostrato ancora inadatto - o per mentalità, o per poca esperienza, o per l'una e l'altra insieme - ad attenersi scrupolosamente agli ordini ricevuti.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (19.36 - 1939)
Ma anche per questi ultimi sono in corso accertamenti di responsabilità. La contrazione in due divisioni CC.NN. delle tre esistenti ha imposto inoltre il rimpatrio di ufficiali generali e superiori, sia dell'esercito che della Milizia, ed altre esuberanze esistono tutt'ora in questi gradi. Mi riservo di esaminarle e di provvedere secondo necessità. Come ho già fatto conoscere sarà però opportuno che, d'ora innanzi, per tali categorie di ufficiali l'invio sia fatto soltanto in segui Lo a specificata richiesta di questo Comando. L'organizzazione delle Divisioni CC.NN. è, come è noto, in atto. A dir vero essa procede con ritmo meno celere di quello da mc desiderato e che le circostanze impongono. La causa è sempre la stessa: deficienza qualitativa della massa dei quadri: ciò che obbliga i comandanti di divisione a scendere perfino nei minori dettagli addestrativi. Non mi sgornento per questo, le difficoltà che possono impressionare sono quelle impreviste, mai quelle prevedute. A Litolo informativo esprimo pertanto l'impressione che delle varie unità da me finora viste ho riportato.
DIVISIONE VOLONTARI DEL LITTORIO (Comandante Gen. Bergonzoli) È nota la sua azione a Guadalajara. Ora ha un reggimento nei pressi di Valladolid ed uno sulla fronte di Algora a disposizione del Comandante spagnolo nel settore stesso. Per questo sono in corso trattative col Comando spagnolo per riaverne la completa disponibilità. La divisione è in piena attività addestrati va. È quelìa sulla quale è dato, oggi, di fare maggiore affidamento.
1a DIVISIONE VOLONTARI (Comandante Gen. Coppi - Vice Com. Col. Rivolta) Ho visto soltanto un reggimento ed un battaglione d'assalto. Impressione buona ma ancora da perfezionare e da completare con quella degli altri reparti. Il Comandante non è forse così energico e voli Livo come le circostanze richiederebbero: però è animato da buona volontà epperò lo sto ancora osservando. Per una sua eventuale sostituzione avevo fatti i nomi dei Generali Nasci o Frusci e tale designazione confermo.
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2a DIVISIONE VOLONTARI (Comand. Luogotenente Generale Allegretti - Vice Comandante Cons. Gen. Biscaccianti) Non l'ho ancora vista perché ho voluto dare al comandante il tempo necessario per prendersi alla mano i reparti. Spero che si dimostri un comandante completamente a suo posto, ma non nascondo, che ho qualche dubito in proposito. Ho invece Inolta fiducia del Generale Biscaccianti che non conoscevo se non attraverso i suoi scritti educativi, ma che mi ha fatto ottima imp ressione in un lungo scambio di idee con lui avuto pochi giorni fa. GRUPPO BATTAGLIONI «FRANCISCI» Il riordinamento è già pressoché ultimato. L'addestramento procede intensivo. I battaglioni si presentano bene. Curata forma e sostanza. Da bene a sperare. Per Inio conto ho fiducia nel comandante che è stato ai miei ordini come comandante di Legione nella 1 a Divisione CC.MM. «23 Marzo» e che , fra altre doti, ha quella di comprendere intimamente la necessità assoluta, anche per reparti volontari, di una sola disciplina, quella militare. Il gruppo sarà presto impiegato nelle operazioni di Bilbao. I BRIGATA MISTA (Comandante Colonnello Guassardo) Buona. Si è condotta bene in combattimento. Deve essere curata alquanto nella forma. Il Comandante è un po' squadrato alla grossa, ma ispira fiducia e appare al suo posto. La brigata è in linea sulla fronte di Sierra La Grana (settore di Cordoba). II BRIGATA MISTA (Comandante Colonnello Piazzoni) Assai buona. Molto curata anche nella forma. Comandante a posto. La Brigata è in linea sulla fronte di Deva (Bilbao); fra poco entrerà in azione . RAGGRUPPAMENTO SPECIALE (Già comandato dal Colonnello Rivolta, ora dal Colonnello Babbini) È a posto. Conosco da tempo il nuovo comandante ed ho piena fiducia in Lui.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALI.A GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936- 1939)
GRUPPI ARTIGLIERIA (A disposi zione del Comando Truppe)
Ne ho visto soltanto qualcuno: ma so che questi gruppi si sono imposti all'ammirazione dei comandi spagnoli a favore dei quali hanno operato ed operano presentemente (fronte di Bilbao). Nel complesso la situazione va considerata con fiducia. Esistono manchevolezze che anche con ogni migliore volontà non è possibile eliminare né in un mese né in due: sono quelle che, ripeto, derivano dalla deficiente preparazione dei quadri specie degli inferiori e che si riflettono su tutta la vita dei reparti: dall'addestramento allo spirito combattivo: dalla disciplina all'amministrazione. E di queste manchevolezze, ad eccezione di qualche isolato che non sapendo o non vole ndo aprire gli occhi alla realtà e confessare l'evidenza dei fatti si ostina a dichiarare il contrario, con l'andare del tempo si accorgono gli stessi ufficiali dell a Milizia che onestamente lo dichiarano e cercano di correre ai ripari. Ma confermo, ho fiducia, che se il tempo preventivato non farà difetto, ci si possa presentare alla nuova certo più ardua prova, con serenità di animo e fede nel s uccesso. Ho detto più ardua p rova a ragion veduta. Che qui la lotta sia andata rapidamente evolvendo cd avvicinandosi sempre più a quella della grande guerra. L'avversario si rafforza in ogni dove, e ovunque si fa più vigile. La sorpresa diviene quindi sempre più difficile e la lotta sempre più dura. Di qui oltre le cure rivolte all'addestrazione cd alla elevazione degli spiriti, la mia preoccupazione di apprestare e organizzare in tempo mezzi e servizi all'uopo necessari; e la r agione delle molte richi este di materiali e anche di uomini costà rivolte. Fra i vari provvedimenti che l'Intendenza sta già attuando ricordo, in particolare, quelli relativi alla costituzione di due reparli salmerie e la trasformazione, in someggiata, di alcune batterie di accompagnamento ed all'approntamento di adeguati mezzi di trasmissione. Il Comando Generale spagnolo mi ha già concesso 600 muli con relativi conduccnli: confido che i basti mancanti e chiesti costà mi giungano in tempo utile: e che del pari mi siano accordati e, tempestivamente, arrivino i materiali di collegamento. Circa le possibilità operative future, la situazione del momento non consente di fare previsioni a lunga scadenza. Quella che qui ho trovato, riflettente la disponibilità delle nostre truppe è nota e si riassume nell'avere impegnate di fatto le due briga te miste, il gruppo Francisci, tutti i gruppi di artiglieria a disposizione del Comando truppe,
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ed avere preso un impegno, per ora morale ma che potrebbe divenire effettivo, anche nei riguardi della divisione Littorio. È questa una situazione preesistente alla mia assunzione al Comando ma che io pure giudico essere stata imposta da esigenze di ordine superiore e che oggi non è e non sarà dato mutare se non dopo che la lotta sul fronte di Bilbao sarà risolta. Per questo il concentramento auspicato da S.E. il Generale Pariani - e da me desiderato della massa delle forze nella zona di Valladolid-Salamanca od in quella di Merida, ma non è stato e non è, neppure oggi, possibile. Dall'ufficio operazioni ho però già fatto compiere - a scopo di primo orientamento e di dati statistici - lo studio di azioni dirette sia ad un eventuale maggior concorso di reparti nella zona di Sierra de La Grana dove è in linea la prima brigata mista, sia nell'eliminazione tanto dalla parte occidentale del saliente rosso Toledo-Cordoba (programma minimo), quanto - col concorso di truppe spagnole dell'interno stesso saliente (programma massimo). Infine, per essere più a diretto contatto col Generale Mola, seguire più da vicino l'azione di Bilbao ed avere maggiore e più diretta influenza nella condotta delle azioni colà in corso, ho costituito a Vitoria una delegazine di questo Comando a capo del qualo ho posto il Generale Roatta. Ritengo che l'opera di questa delegazione sarà molto utile sia nel campo dei suggerimenti militari, sia anche per controbilanciare quella del Generale Sander che tende, attraverso una voluta e ben accorta sopravalutazione dell'aviazione tedesca, ad assumere veste e sostanza di vera e propria direzione delle operazioni su quella fronte. Anche il servizio informazioni che aveva carattere prevalentemente politico è stato riorganizzato estendendo adeguatamente la sua azione nel campo operativo militare, e integrandolo con la raccolta di notizie compiuta presso le divisioni e le brigate volontarie a cura di ufficiali opportunamente scelti. Il servizio postale è pure in via di sistemazione: l'abolizione di sigle, nomi convenzionali e simili, costituenti un notevole impaccio e che all'atto pratico non servivano neppure a celare la vera costituzione del nostro corpo volontari, servirà per certo a renderlo più sicuro e sollecito. Resta ancora in sofferenza il servizio delle rimesse, ma si sta provvedendo anche per questo. Costituito su altre basi anche l'ufficio notizie per informazioni alle famiglie dei volontari - comunicazioni tempestive di decessi ecc. - è per ora in piena attività. Per Siviglia dove la situazione lasciava alquanto a desiderare ho
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provveduto istituendo un comando militare retto dal Colonnello Paganuzzi testé giunto dall'Italia, che non poteva avere, almeno per ora, incarico adeguato alla sua anzianità, e che conosco per averlo avuto, quale comandante di reggimento, ai miei ordini, per uomo molto energico e a posto in tutto e per tutto. Analogamente ho provveduto per la base di Cadice. Anche il funzionario del Tribunale Militare di Siviglia ha assunto un ritmo più celere, e, sempre allo scopo di rendere l'azione della giustizia più immediata e sollecita è stato istituito un Tribunale sussidiario ad Aranda de Duero. In relazione al Comando Generale spagnolo sono continue ed appaiono cordialissime. Anche il colonnello Gambara ha riscosso le simpatie dei colleghi spagnoli per il fare aperto e gioviale. Per mio conto cerco di tenermi il più possibile a contatto diretto con il Generale Franco. Del mio ultimo colloquio ho riferito col foglio 5427 del 26 aprile. Durante la mia visita al f rnntc di Bilhao ho pure conosciuto e parlato col Generale Mola, che però nulla mi disse di particolarmente interessante. Nella stessa occasione conobbi il Generale Sander che mi parlò a lungo esprimendo - spontaneamente - convinzione e giudizi che reputo non superfluo sintetizzare: gli spagnoli hanno ottimi soldati ma non hanno comandanti che sappiano fare la guerra; non sanno impiegare le artiglierie; non conoscono il principio della massa e della concentrazione degli sforzi; non sanno coordinare la difensiva e l'offensiva ed in questa l'azione delle varie armi: fanteria, artiglieria, aviazione; non conoscono il gioco delle riserve che tengono troppo lontane e non sanno rapidamente spostare; non concepiscono la manovra a vasto raggio In quanto alle operazioni in corso sul la fronte di Bilbao, per suo conto (il colloquio è avvenuto il 21 aprile) riteneva assai problematico un successo decisivo spagnolo. Infine, a suo giudizio, il Generale Franco non ha autorità sufficiente per imporre la sua volontà sui Generali Mola e Queipo de Llano, e anche questi non sono di grande levatura. Egli auspica una maggiore intesa fra tedeschi e italiani per consigliare od imporre una più energica ed utile condotta di guerra. Esalta la propria aviazione ammira però anche la nostra, quella da caccia in particolare. , Naturalmente mi guardai bene dall'interloquire'.: mi basta ascoltare. / La presente relazione ha superato in ampiezza gli stessi limiti che
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mi ero proposto. Ma, conforme al desiderio espressomi dall'E.V. verbalmente, ho ritenuto opportuno fornire a V.E. una visione sufficientemente concreta della situazione del momento, del lavoro fatto e di quello ancora da fare. Senza ripetermi posso riconfermare all'E.V. che pure attraverso difficoltà varie ed inevitabili manchevolezze è in tutti noi la volontà ferma di conseguire pienamente la meta che il Duce e l'E.V. hanno così nettamente ed inequivocabilmente indicata. IL GENERALE COMANDANTE LE TRUPPE VOLONTARIE Bastico
ALLEGATO
COMANDO CORPO TRUPPE VOLONTARIE -IL GENERALE COMANDANTE 27 aprile 1937 Allegato alla relazione confidenziale in data 27 aprile n. 10 P.R.C.
Il periodo 31 marzo-26 aprile è caratterizzato: - dal successo dell'offensiva nazionale su Bilbao - dall'insuccesso dei tentativi compiuti dai rossi per alleggerire la pressione in Biscaglia. Dopo gli scacchi delle offensive effettuate dai nazionali sul J arama e su Guadalajara, detto periodo, nettame nte favorevole alle loro armi, assume quindi grande rilievo. 1. - OFFENSIVA SU BILBAO a) A vvenimenli.
L'offensiva si iniziò il 31 marzo, con meta la capitale della Biscaglia: obbiettivo di importanza non solo militare, ma anche politicoeconomica (miniere, industrie, fabbriche di armi, tendenze separatiste dei Baschi). La prima fase (occupazione dei passi della Sierra Cantabrica, dove si scende verso il mare) si concluse il giorno 7 aprile, nonostante
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le forti difese dei rossi, agevolati dal terreno difficile, con efficace concorso di azione a massa di artiglieria (ivi compresi tre gruppi italiani) e di pressoché tutta l'aviazione disponibile (italiana, spagnola tedesca). L'intera seconda Brigata Mista (7 battaglioni, 1 gruppo di artiglieria, 2 batterie da 65/17) si dislocò all 'estrema destra, sostituendo sulla linea truppe nazionali. La seconda fase (occupazioni di posizioni che portano all'investimento di Bilbao da Est a Sud) venne ritardata dal persistere nel tempo messo a profitto dai contendenti per far affluire riserve. Ai nazionali noi cedemmo altri 3 gruppi e l'intero raggruppamento Francisci (6 battaglioni e 4 batte rie da 65/17); ai rossi, che febbrilmente si dedicavano al rafforzamento del terreno, si affiancarono una ventina di battaglioni giunti dalle Asturie e contingenti della nuova classe di leva. Pertanto l'a zione venne ripresa solamente il giorno 22 aprile; ma portò subito a risultati di notevole importanza, in quanto il nemico, premuto contemporaneamente da Sud e da Est, dopo una resistenza iniziale assai vigorosa sembra stia orma i ccdcmlo e r ipiegando in fretta verso la capitale basca. L'occupazione di Marchina rappresenta un successo notevole. Tuttavia, l'asprità del terreno, i muniti apprestamenti difensivi del campo trincerato di Bilbao, la possibilità per i rossi di far affluire al tre forze impediscono almeno al mmnento di far pronostici circa il tempo occorrente per conseguire il successo definitivo. L'esame dei fattori che su di esso possono influire tenderebbe però a protrarlo ancora nel tempo; ciò beninteso, a prescindere o da un collasso improvviso oppure dal fattore politico, che potrebbe dar un momento all'altro mutare la situazione, già notevolmente compromessa per i Baschi, e condurre a tutt'altra soluzione: quale sarebbe quella in cui, gli clementi moderati, che in precedenza avevano allacci a te intelligenze con Franco, non prendessero il sopravvento e non finissero con l'imporre agli estremisti la resa, prima ancora d'aver combattuta la battaglia decisiva. b) Considerazioni sulle opera zioni in corso.
- Il comando spagnolo (S.E. Mola) ha cercato per più giorni di battere il sodo della difesa nemica, insistendo in un attacco frontale che non poteva riuscire, e non è riuscito. È infatti l'azione di avvolgimento da Sud (I e II Brigata), che ha determinato la caduta per manovra delle posizioni di Inchorta, contro le qual i per più giorni aveva picchiato invano la IV Brigata.
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Dopo la sorpresa iniziale, le operazioni hanno forzatamente assunto il carattere di uno sgretolamento metodico e progressivo delle posizioni nemiche. Cause principali: la robustezza di queste ultime, le difficoltà naturali del terreno, la scarsità delle forze disponibili. - È soprattutto a quc:;to fattore, ripetutamente fatto presente prima che si iniziassero le operazioni dal nostro Comando al Cuartel General, che si deve se non si è potuto approfittare dei cedimenti verificatisi nelle linee nemiche per irrompere oltre. In altre parole, è mancato sovente il gioco delle riserve, perché mancavano le riserve. - A questa mancanza, e cioè al fattore di cui sopra, si deve pure se l'azione è stata concepita e condotta, più che in base ad un disegno di azione prestabilito, come un seguito di puntate successive vibrate or qua or là, a seconda della resistenza offerta dall'avversario e <la qual che più prontamente gli si poteva opporre. - Indiscutibile è la superiorità della nostra aviazione e delle nostre artiglierie: senonché i violentissimi bornba rda:rp.enti preventivi effettuati sull e p os izioni ne1niche, non hanno impedito ai rossi di difendersi accanitamente, non appena le fanterie nazionali sono passate all'attacco. Il che dimostra una volta di pii\ che la truppa che disponga di ricoveri e di trincee, che non si addensi tutta sulla lin ea e che abhia il morale alt.o può «durare » bene sotto la tempesta dei proiettili lanciati da terra e dall'alto.
2. - OFFENSIVE DI ALLEGGERIMENTO DEI ROSSI Esse hanno avuto tre di:;tinti teatri di operazioni. 1) Fronte di Madrid
Dal 10 al 15 aprile, forze valutate a 60-70 btg. tra i quali si contavano le migliori brigate internazionali, appoggiate da numerosi carri e da una notevole rnassa di aerei, si accanirono per recidere da nord e da est il saliente nazionale della città universitaria. Le truppe nazionali contennero bravamente gli attacchi, infliggendo perdite valutate a 10-15 mila uomini, senza arretrare di un passo. La situazione sembra ormai nuovamente stabilizzata. 2) Fronte di Aragona
Attacchi con forza meno rilevante vennero sferrati qui nella zona di Hucsca e nel saliente di Teruel. Nella prima essi non raggiunsero
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alcun risultato; notevoli risultati ottennero nel secondo, rendendo più difficile la sorte della città, che mal si collega col resto delle divisioni nazionali. La situazione è qui assai più precaria e da l'impressione che i nostri alleati, per quanto decisi a resistere sino all'ultimo, mal reggerebbero ad un attacco condotto in forze e con decisione dal nemico. Per ora, però, non si ha sentore di azioni di tal genere da parte dei rossi. 3) Fronte di Cordoba
L'offensiva su Pozoblanco delle truppe dell'esercito del sud (S.E. Queipo de Llano), condotta con effettivi assolutamente inadeguati, dopo qualche successo iniziale venne respinta dai contrattacchi rossi verso le linee di partenza. Fu allora che il Cuartel General richiese al nostro Comando l'intervento della I Brigata mista (7 battaglioni, 1 gruppo artiglieria, 2 batterie da 65/17), che il pomeriggio dd 14 corrente riconquisLÒ Sierra de La Grana, ove il nemico sferrò il 21 un contrattacco su più colonne, nettamente respinto dai nostri. Nel complesso, situazione stabilizzata in un teatro che non sembra destare preoccupazioni.
3. - CONCLUSIONI Al momento attuale, noi abbiamo: a) in linea: la II Brigata Mista e 6 gr. di artiglieria sul fronte di Bilbao; la I Brigata mista sul fronte di Cordoba; b) in attesa di entrare in azione: - il raggruppamento Francisci; c) a portata del fronte di Bilbao: - il 1° reggimento della Divisione Littorio. Di queste truppe, 3 gr. di artiglieria sul fronte di Bilbao e la I Brigata mista sul fronte di Cordoba hanno preso parte a combattimenti e si sono comportati egregiamente, ottenendo i primi il particolare encomio di S.E. Mola, la seconda l'ambita citazione sul bollettino del Cuartel Genera} del 22 corrente. In ultima analisi: - da parte dei nazionali: è in atto col proposito di condurla a fondo l'azione su Bilbao;
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da parte dei rossi: sembra esservi un periodo di stasi, che però non esclude che essi abbiano rinunciato ad esercitare sui punti più delicati della fronte (tali ad esempio: Huesca, Teruel, Siguenza, Madrid e nord-ovest di Cordoba) operazioni tendenti ad alleggerire la pressione contro Bilbao o ad ottenere qualche successo che neutra1izzi le sconfitte ivi subite. Ad ogni modo, è certo che mentre il bilancio del mese passato si chiudeva in netto passivo per i nazionali, il mese in corso sembra concludersi con sensibile vantaggio per essi. Ove in avvenire si abbia la volontà (la possibilità esiste) di concentrare maggiormente gl i sforzi e di organizzare attivamente le forze, non dovrebbe pertanto apparire né irrealizzabile e neppure troppo lontana la speranza di concludere vittoriosamente il conflitto.
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DOCUMENTO N. 82/A
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE A S.E. CONTE GALEAZZO CIANO
Ministro Esteri - Roma N. 18 R.P.C.
3 maggio 1937
Operazioni fronte Nord Mi riferisco al radio di V.E. n. 1025 del 2 maggio corr.
Affinché Vostra Eccellenza possa avere ogni maggiore possibile elemento di giudizio nei riguardi del la situazione operativa sulla fronte di Bilbao, reputo opportuno rappresentarla nella sua impostazione e nel suo sviluppo sino alla data odierna, e di completare tale esposizione con alcune mie personali considerazioni. * * *
L'operazione su Bilbao venne decisa da Franco alla metà del mese di marzo. Influirono su tale decisione i seguenti motivi: a) tendere ad un obbiettivo strategico di alto valore e tale, una volta raggiunto, di liberare diverse migliaia di truppe nazionali per poi far massa in altra direzione (fronte di Aragona, di Madrid o di Toledo); b) raggiungere un obbiettivo politico economico di grande rilievo (tendenze separatiste dei baschi, centro industriale e minerario); c) controbilanciare al più presto il baldanzoso contegno dei rossi dopo il loro successo di Guadalajara; d) persuasione che l'operazione non avrebbe incontrato serie difficoltà - a malgrado il terreno montano assai forte per natura - per notizie che i baschi si sarebbero sollevati contro il dominio dei rossi creando disordini da favorire l'avanzata dei nazionali; e per il fatto che il blocco della costa cantabrica era pressoché assicurato dalla marina nazionale mentre in Bilbao scarseggiavano i viveri. L'operazione venne affidata al comando della Brigata Navarra (Gen. Solchaga) che disponeva di quattro brigate (20 battaglioni) e di qualche battaglione autonomo (tercio e milizia). Vi sarebbe stato inoltre il concorso di tutta l'aviazione italiana e tedesca.
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Il progetto operativo comportava un'azione di quattro tempi (allegato I): 1° tempo - avanzata sulla zona di Villareal-Vergara per occupare i passi di Barazar, Sumelza, Urquiola e le colline ad Ovest di Blorrio; 2° tempo - ferma l'occupazione dei passi, avanzare con l'ala destra su Jeriz, Monte Oiz ed Echevarria; 3° tempo- avanzare su tutta la fronte per occupare Durango e Marquina e raggiungere la fronte Sierra Arrenecuare-Jurreta-Lequeitio; 4° tempo - proseguire nell'avanzata fino al fronte Orozco-Amur·rubieta-Guernica. Ottenuti questi risultati, coi quali si sarebbe notevolmente raccorciato il fronte rispetto a quello di partenza, era ancora previsto di procedere all'investimento del campo trinceralo di Bilbao, manovrando per le ali della zona di Guernica e della zona di Orduiia. Caduta Bilbao, le operazioni avrebbero dovuto procedere verso Sanlander, e poi, eventualmente, anche verso le Asturie, qualora queste non aves se r o ceduto, in m o d o da liq uidare c o n,plt.,tamente il fro n-
te Nord . Il Comando spagnolo considerava con molto ottimismo la completa e rapida riuscita delle operazioni su Bilbao. Si prevedeva di giungere a Bilbao dopo qualche giorno dall'inizio delle operazioni. La Delegazione Italiana presso il Quartier Generale di Franco alla quale era stato dato in visione il progetto operativo - sollevò diverse obbiezioni sul medesimo, e particolarmente rilevò l'insufficienza delle forze per mettere in atto il previsto concetto operativo, e la mancanza di un centro di gravità nell'attacco. Di queste obbiezioni si fece poi interprete anche il comandante delle Truppe Volontarie (allora Generale Roatta) che suggerì a Franco di iniziare le operazioni soltanto dopo che si fossero riunite le forze necessarie, ed intanto vennero messi a disposizione del Comando spagnolo tre nostri gruppi di artiglieria (uno da 75 su 3 batterie, uno da 100 su due baucrie e uno da 149 su due batterie) che, tra il 22 e il 28 marzo, raggiunsero la zona di Vergara. Contemporaneamente il Generale Franco disponeva che la II Brigata Mista «Frecce Nere » (Gen. Piazzoni) si trasferisse dal fronte <li Toledo al fronte Nord, che raggiunse il 31 marzo, schierandosi nel settore difensivo di Deva e liberando altre truppe spagnole delle Brigate di Navarra. Nel già detto convincimento che il fronte basco cedesse facilmente, l'azione offensiva venne iniziata il 31 marzo. La resiste nza avversaria fu invece accanita; l'azione nazionale si spezzò in una serie di spalla
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te delle valorose fanterie spagnole, sempre assecondate da poderosi interventi dell'aviazione e del nutrito sostegno dell'artiglieria. Soltanto il 7 aprile vennero raggiunti i primi obbiettivi dei passi di Baratar, Sumelza, Urquiola, mentre fermo rimase tutto il restante fronte. L'offensiva rapida era fallita; subentrava un'azione lenta e metodica. Il Comando supremo spagnolo chiese subito al Comando delle Truppe Volontarie se potevano essere messe a disposizione altre forze. Quest'ultimo aderì dando il raggruppamento Francisci (6 battaglioni, e 2 btr. da accompagnamento) che il giorno 9 aprile raggiunse la zona di Miranda per il suo eventuale impiego, a momento opportuno, sulla direttrice Orduiia-Amurio. Venne invece negato il concorso della Divisione Littorio, in quanto (a parte il fatto che detta Divisione era ancora sul fronte nella zona Algora-Renales ed aveva bisogno comunque di un periodo di riorganizzazione e di riposo) ciò avrebbe portato all'impiego a spizzi co delle forze legionarie. Delle altre nostre tre Divisi on i (poi fuse in due) non era il caso ancora di parlare, essendo in via di completa riorganizzazione. La I Brigata Mista (Gen. Guassardo) era come lo è tuttora, sul fronte di Cordoba, dove il comando ritiene che per ora debba rimanere. Un insistente periodo di maltempo di circa 15 giorni fece sospendere, a partire dall'8 aprile, le operazioni sul fronte Nord; i nazionali ne approfittarono per riordinare le loro forze e dare riposo alle truppe che avevano combattuto per più giorni senza possibilità di sostituzione; i rossi del pari spostarono riserve e si organizzarono per resistere ad oltranza, intensificando particolarmente i lavori del campo trincerato di Bilbao. Nel frattempo vennero messi a disposizione degli spagnoli altri tre gruppi di artiglierie (due da 105 e uno da 149, tutti su 3 batterie) che il giorno 20 aprile raggiunsero il fronte Nord. L'azione venne ripresa il giorno 22 nel settore di Vergara e venne coronata da rapidi successi. L'avversario, tranne in qualche punto, non oppose seria resistenza. Caddero presto nelle mani dei nazionali Eibar e Marquina. In seguito alla minaccia sul fianco, i rossi che si trovavano .nel_ settore difensivò fra Marquina e il mare ripiegarono verso Guernica. Questa città, rimase distrutta sia dall'aviazione che da probabili mine dei rossi, cadde pure nelle mani dei nazionali, e così anche Durango, ond'è attualmente (3 maggio) il fronte, lungo il quale i due avversari sono a contatto, passa per Gorbea, per le alture ad Ovest di Durango, di Guernica e di Bermeo.
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* * * L'iniziale andamento favorevole di queste operazioni mi aveva intanto consigliato di prendere in esame l'eventualità di un intervento con tutte le nostre truppe sul fronte Nord. Epperò avevo creduto opportuno di conoscere in precedenza - e senza alcun carattere impegnativo - qual e potesse essere, in proposito, il pensiero del Generale Franco. E questo il giorno 30 aprile, faceva conoscere essere suo intendimento: a) procedere con le truppe spagnole, colla II Brigata Mista, e con le artiglierie italiane già messe a sua disposizione (6 gruppi, oltre che la TI Brigata Mista), nelle operazioni su Bilbao avanzando fra Amorrobieta e il mare; b) attaccare successivamente il campo trincerato di Bilbao da Nord-Est (asse d'attacco Arrieta-Fija); c) concentrare nel contempo la massa del le truppe italiane nella ;;.ona di Miranda-B r iviesca-Orduùa; d) se Bilbao cadeva senza eccessiva resistenza far concorrere le truppe italiane all'avanzata dalla zona di Ordufia verso Santander; e) se Bilbao offriva forte resistenza, limitarsi ad investirlo cd aggirarlo, prnseguendo invece le operazioni, pure col concorso delle truppe italiane, verso Santander. Ma il giorno 1° maggio il Gen. Franco mi convocava a coJioquio in Vitoria, presenti il Gen. Mila (che dirige le operazioni sul fronte Nord), il Generale Samier (comandante l'aviaz ione te desca) il Generale Velardi (comandante la nostra aviazione) nonché il Gen . Roatta. Ma ne l colloquio nulla di nuovo fu detto e concluso, ad eccezione di un accenno fatto dal Generale Franco al la opportunità di spostare senz'altro la parte già disponibile della Divisione Li ltorio (un reggimento di fanteria e l'artiglieria divisionale) dietro il fronte Amorrobieta-Guernica, quale riserva da impiega rsi in caso di necessità assoluta: cosa questa alla quale opposi il mio avviso, decisamente contrario ad ogni impiego a spizzico delle mie tntppe. La proposta cadde quindi senz'altro. Senonché ieri sera, mentre ero da poco ritornato a Salamanca, dopo aver visitato le posizioni tenute dal Gen. Piazzoni, venni informato dal Generale Roatta rimasto a Vitoria, che in seguito alJa situazione alquanto difficile in cui era venuta a trovarsi la brigata Piazzoni attaccata da notevoli forze avversarie nella zona di Bermeo colle spalle al braccio di mare di Guernica, il Gen. Mola aveva ordinalo che il raggruppamento Francisci (già a sua disposizione dall'8 aprile) si spostasse dal la zona di Orduna in quella di Guerni-
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ca per poi inserirsi in linea tra la Brigata Piazzoni e le truppe spagnole. A tale annuncio ritenni n1io preciso dovere di far conoscere al Generale Mola che ero di avviso nettamente contrario a tale inserzione, in quanlo essa avrebbe LolLo con quasi certezza al gruppo Francisci la possibilità di compiere poi, l'azione su Orduna-Amurrio, già studiata in ogni suo particolare e che permetteva ottimi risultati. E tale mio avviso facevo conoscere anche al Generale Franco. Nella sera stessa mi si dava risposta che lo spostamento del gruppo Francisci già ordinato non poteva sospendersi ma che ciò costituiva una semplice misura precauzionale; che anche il Generale Mola conveniva sull'opportunità di riserbargli l'azione già studiata e che il Comando spagnolo avrebbe gradito che in attesa, la Divisione Littorio prendesse gli alloggiamenti del gruppo Francisci, onde il nemico non credesse all'abbandono di quel tratto di fronlc. Posta in questi termini, ed anche per dare prova al Gcn . Franco di ogni migliore volontà di collaborazione da parte mia, rite nni di aderire alla preghiera inoltratami, c cl oggi lo sp ostamento dell ,, Di visione Littorio è in corso.
* * * Perciò risulta che allo slato attuale delle cose; delle forze italiane sono: a) a diretta disposizione del comando spagnolo: la 1 a e 2 a Brigata mista, il raggruppamento Francisci, tutte le artiglierie di Corpo d'Armata; b) a temporanea disposizione del Comando spagnolo: un r eggimento della Divisione Littorio (fronte di Algora); e) e a mia disposizione: - la Divisione Littorio (un reggimento di fanteria e reggimcnlo di artiglieria divisionale), - la 1 a e za Divisione CC.NN. (ancora in via di riorganizzazione e addestramento). In sostanza l'apporto dato alle operazioni di Bilbao è già assai notevole: e poiché le due Divisioni CC.NN. non sono ancora in grado di essere impiegate (e non lo saranno se non fra 15 giorni almeno) il solo ulteriore apporto che potrei dare alle operazioni stesse sarebbe quello della Divisione Littorio, inquanto, ripeto, non intendo ùi impiegare le mie truppe a spizzico, il che non farò se non quando il possa avere certezza di redditizio risultato.
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Ed al riguardo giova inoltre tener presente che in seguito alla nota epurazione, gli organici di tutte le nostre unilà sono già notevolrnente ridotti: e che non potendosi avere complementi (anche tale questione è allo studio) la loro efficienza non potrà che diminuire progressivamente. Tutto consiglia quindi di agire con grande prudenza per non trovarsi poi nella impossibilità assoluta di conseguire quel successo italiano, o almeno preponderatamente italiano, che mi è stato dato ascopo precipuo della mia azione e che mai dimentico. E potrei concluder e con questa ultima a ffermazione, se non vedessi l'opportunità di accennare ad alcune considerazioni che valgono ad illuminare sempre più la situazione presente e le possibilità avvenire. Le intese del Comando supremo spagnolo sono sempre assai difficili sia per la mentalità dei Capi che per il funzionamento del Comando. I Capi ch e hanno a.I !o ro a tti vo cspcr·!c nzc di picc.o!a gue rra co loniale in Marocco, ma non di grande guerra su fronti stabilizzati, hanno sovente una visione assai ristrettiva dei problemi operativi in cui manovrano centinaia di migliaia di uomini. Per di più s 'illudono facilmente sulla disgregazione del nemico e, per mancanza di previsione, corrono ai ripari all'ultimo momento vivendo, in certo senso, alla giornata. Il Comando supremo decentra notevolmente le sue attribuzioni fra i comandi degli eserciti del Nord (Mola) e del Sud (Queipo de Llano) e lo stesso Franco è molto guardingo nel dare ordini ai comandanti medesimi. Cosicché un piano concordato presso il Cuartel Generai subisce talora completa alterazione nell'esecuzione che devono farne i comandi in sottordine. Si ricordi quanto è avvenuto sul fronte del J arama mentre le truppe legionarie attaccavano in quello di Guadalajara. Ne risulta che se i comandi spagnoli accettano con rnolta cortesia le nostre proposte, poi, al momento di operare fanno come vogliono. Ed a questo riguardo io già dubito, e non poco, che il Gen erale Mola nonostante le assicur azioni date - e il mio avvi so contrario - non voglia impiegare di fatto fin d'ora il raggruppamento Francisci. Certo è che per ragioni - non sempre beninteso - del loro prestigio i cornandi stessi tendono a volere truppe italiane per impiegarle a loro tal ento fra le truppe spagnole, sì da r iserbare nel nome di queste ultime il successo di una data operazione.
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In sostanza vi è grande difficoltà di ottenere l 'impiego a massa delle nostre truppe sotto il diretto comando italiano; e d'altronde è giocoforza l'ammettere che il nostro contingente è troppo modesto per potere, da solo, operare con risultati veramente decisivi. Forse sarebbe stato opportuno che la nostra azione militare avesse trovato fin dal suo inizio la sua premessa nell'azione politica nel senso di aver posto al Generale Franco condizioni ben chiare in fatto di impiego di nostre truppe, ma ciò esula dal mio campo d'azione: e se vi ho accennato l'ho fatto soltanto per completare il quadro che ho cercato di mettere in luce nei suoi principali aspetti.
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DOCUMENTO N. 82/B
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE A S.E. CONTE GALEAZZO CIANO Ministro Esteri - Roma N. 19 R.P.C.
5 maggio 1937
Organizzazione delle forze del Corpo Truppe Volontarie
Come avevo accennato nella mia relazione del 3 c.m. n. 18 R .P.C. la mia attenzione si è rivolta anche alla forza organica delle unità che costituiscono il Corpo Truppe Volontarie, forza che ha subìto ora una forte decurtazione per effetto della nota epu razione e che è in continua diminuzione a causa delle normali perdite dovute a malattie, rimpatri, necessità di tenere a numerosi serviz i e simili. Ordinata pertanto un'accurata revisione degli organici delle Divisioni Littorio, 1a e za Volontari, e del raggruppamento Francisci (le due brigate miste sono tenute a numero con complementi spagnoli, salvo per una aliquota dei quadri) è risultato che le deficienze complessive rispetto agli organici stabiliti (ma mai raggiunti) per dette unità sommano a oltre 5000 uomini: cifra quindi notevolissima, che già incide sull'efficienza combattiva dei reparti, e che non potendo comunque essere colmata, non può che accentuarsi e farsi poi grave in caso di operazioni. E poiché queste ultime si profilano a non lunga scadenza, è sorta fin d'ora la necessità di affrontare e risolvere anche questo delicato e complesso problema. Esaminatolo nei suoi particolari, due sono apparse le soluzioni possibili: 1°) Ridurre nelle Divisioni 1 a e za il numero dei gruppi (da tre a due) o lasciare questo inalterato e ridurre (da tre a due) i battaglioni (bandere) di ogni gruppo. 2°) Addivenire ad una ulteriore riduzione delle due Divisioni Volontari sciogliendo una di esse. Ciascuna delle due soluzioni presentava vantaggi e svantaggi: ma poiché fra i vari fattori del problema non potevo trascurare anthe quello del Comando Gruppo Divisioni Volontari (comando che non avrebbe più avuto possibilità di esistere qualora si fosse addivenuto allo
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scioglimento di una delle Divisioni che lo costituiscono) e nella persona che attualmente lo esercita, S .E. Teruzzi, ho ritenuto opportuno richiedere a quest'ultimo il suo parere in merito. E questo è stato espiici lo. Scegliere fra le due soluzioni quella più radicale, ma che consente di dar vita ad una unità materialmente e spiritualmente for te, saldamente inquadrata e di rilevante capacità combattiva: cioè contrarre in una le due Divisioni esistenti. Parere che veniva incontro ai miei intendimenti: che costava a S.E. Teruzzi una rinuncia di comando certamente per lui assai dolorosa, ma che conferma una volta di più ]a sua sagacia di comandante e la sua coscienza di vero soldato. Confortato anche da tale parere ho quindi deciso di sciogliere la I a Divisione (ora comandata dal Luogoten. Gen. Allegrelli) e di impiegare il personale reso così disponibile nel seguente modo: a) la Divisione Littorio viene completata con l'immi ss ione di complementi nei suoi reparti già esistenti e riceve inoltre un sdtirno battaglione fucilieri, quale elemento di manovra nelle mani del comandante, ed un terzo gruppo di artiglieria, tutti reparti organici in parte già costituiti. b) La Divisione Fiamme Nere (2 a) viene completata con l'immissione di complementi nei suoi reparti già esistenti e riceve inoltre un nono battaglione fucilieri, un battaglione mitragUeri, un terzo gruppo di artiglieria, anche reparti organici ed in parte già costituiti. c) Il Raggruppamento Dc Francisci viene completato con l'immissione <li complementi nei suoi reparti già esistenti. Per le modalità sopra dette, tale riorganizzazione non darà luogo ad alcuna crisi: vi sarà soltanlu un breve periodo di assestamenLu. Ho disposto inoltre la costituzione di un «Centro comp lementi e addestramento» ottenuto con la riunione dei quattro bauaglioni complementi già esistenLi e con le eventuali esuberanze che si avessero dopo completate le unità. Aggiungo infine che - presi accordi con il Quartier Generale Spagnolo - ho predisposto la costituzione di un «Centro Scuole per Spagnoli», per le armi di cavalleria, artiglieria, genio. Esse, con l'insegnamento della nostra regolamentazione tattica e di talune forme di specializzazione, varranno a controbilanciare la invadente influenza tedesca nel campo didattico e diffondere in modo duraturo la nostra doLLrina militare. Con questa ser.ie di provvedimenti (che del resto si sarebbe imposta ugualmente dopo una qualsiasi azione che avesse costalo anche perdite non gravi) si conseguono i seguenli vantaggi:
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a) disponibilità di due divisioni (Littorio e 2a Fiamme Nere) e di un raggruppamento (De Francisci) a numero di quadri e gregari e più forti per costituzione; b) migliore inquadramento in tutti i gradi, data la possibilità di completamento e selezione; c) maggiore disponibilità di mezzi, specie di collegamento, dei quali si avvertiva sensibilmente la scarsità; d) possibilità - con la costituzione del «Centro complementi e addestramento» - di ben impiegare e ricuperare i militari tempora·neamente non idonei per motivi vari (postumi di ferite, malattie, insufficiente addestramento o specializzazione etc.), mettendoli in efficienza e tenendoli a disposizione per ripianare le inevitabili future perdite delle unità organiche. S.E. Teruzzi con un piccolo stato maggiore resterà quale mio collaboratore ed animatore dei legionari e potrà all'occorrenza assumere il comando di un gruppo divisioni, se ciò si manifestasse utile ai fini operativi. Il generale Allegretti assumerà il comando del «Centro complementi e addestramento». Il generale Manca assumerà il comando dell'artiglieria del Corpo Truppe Volontari e. La Divisione 2a Fiamme Nere sarà posta agli ordini di un provetto comandante quale il generale Frusci, al cui fianco sarà quale vice comandante il console generale Biscaccianti. I provvedimenti sopradetti - che si innestano a quelli della raccolta nella zona di Miranda della massa delle forze ancora a mia disposizione e del trasferimento del mio comando a Miranda - hanno già avuto principio di attuazione e saranno ultimati fra il 12 e<l il 14 c.m. in relazione alle possibilità di attuazione dei trasporti ferroviari. Essi non porteranno pregiudizio alle note possibilità operative poiché queste non sono da prevedersi prima di un certo tempo. D'altro canto movimenti ed assestamenti si svolgeranno con calma né sottrarranno alle unità il tempo necessario per attendere al proprio addestramento e per consolidarsi nella mater.i a e nello spirito. IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA COMANDANTE Ettore Roisecco Daria
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DOCUMENTO N. 83
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE A S.E. IL CONTE GALEAZZO CIANO Ministero degli Esteri - Roma N. 22 R.P.C.
11 maggio 1937
Dalla data della mia relazione confidenziale del 27 aprile n. lO ho avuto già occasione di riferire a V.E. su avvenimenti di particolare importanza e su taluni provvedimenti da me presi nei riguardi della riorganizzazione delle nostre truppe (vedi foglio 18 e 19 conf.): epperò la presente relazione ha più che altro lo scopo di riepilogare quanto è già noto, con l'aggiunta di qualche altra notizia e considerazione, meritevoli, a mio avviso, di essere portata a conosce nza della E.V. Fra gli avvenimenti politici di questo periodo, ricordo la proposta inglese relativa all'evacuazione, da Bilbao, della popolazione civile e l'altra presentata dallo stesso governo inglese a quello tedesco per inquisire sulla distruzione di Guernica; proposte alle quali il governo spagnolo ha opposto un netto rifiuto. Non sta a me formular e giudizi, ma se dovessi manifestare il mio pensiero in merito a tali r ifiuti lo esprimerei nel senso che forse si sarebbero potuti dare in forma alquanto diversa: si da non mettersi in condizioni di dover subire ciò che è rifiutato recisamente, come è stato per la evacuazione di Bilbao, oppure di offrire troppo buon gioco all e interessate insinuazioni altrui, come nel caso di Guernica. Per ciò che rit1ette gli avvenimenti militar i essi possono così riassumersi: a) Fronte Nord - L'azione sul fronte di Biscaglia ha proseguito, nei giorni 1 e 2 maggio, principalmente con le operazioni da parte della II Brigata Mista dalla quale venivano occupate Benneo, Munduca, Pedernales e Altamira e con azioni di rettifica sul fronte della divisione Brigata di Navarra. Il comando dell'esercito del Nord (Gen. Mola), il giorno 2, data la situazione alquanto pericolosa della II Brigata Mista, ordinava lo spostamento del raggruppamento Francisci dalla zona di Orduiia a quella di Guemica, per poter sostenere l'ala destra della brigata, spintasi a Nord fino a Bermeo, qualora fosse stato necessario. L'ala (6 compagnie), per quanto col mare alle spalle, i rossi di fronte e sul fianco, il contatto con le rimanenti truppe imperfettamente
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assicuralo lungo una unica rotabile battuta dal nemico, non solo contenne l'attacco, ma passò alla controffensiva. Cosicché in definitiva la II Brigata riuscì, con le sole sue forze, a disimpegnare l'ala ed a respingere l'avversario, meritandosi, per il suo brillante comportam ento, uno speciale encomio da parte del Cuartel General del Generalissimo. Successivamente, dopo un seguito di azioni slegate che nei giorni 6 e 7 non portarono al possesso della dorsale del Sollube e Truende, il giorno 8 un attacco di sorpresa rendeva i nazionali p a droni delle due località, mentre la Il Brigata Mista allargava l'occupazione a Nord spingendosi fino a Capo Michichago e al Rio Besigo de Bagni Dal giorno 9 prosegue l'avanzata di nazionali e legionari intesa a serrare da Est sotto la cintura del campo trincerato di Bilbao; r esistenza nemica, difficoltà di terreno e inclemenza de] tempo, rendono alquanto lenta l'avanzata stessa: ma l'importante è che non si arresti. b) Altre Fronti - Tentativi di alleggerimento da parte dei rossi sono state condotte soltanto sui fronti di Santander e delle Astui-ic, ma senza risultalo. Anzi il nemico non è stato neppure capace di contenere una ben riuscii.a azione di allargamento della testa di ponte di Toledo, sferrala dai naz ionali a Sud del Pa_jo, che li ha portati ad oltre 5 Km. dalla base di partenza. c) Considerazioni - Le perdite inflitte al nernico in questi giorni sono state notevoli e notevole del pari il numero dei prigionieri, nonché quello dei disertori: indizi questi di demoralizzaz ione nemica. Però è doveroso ammettere che la resistenza che il nemico oppone è Lutt'altro che trascurabile; ed anzi sembra inspirata ad una tattica prestabilita: cedere di fronte alla superiori Là avversaria là dove questa si palesi di fatto, ripiegare abbastanza celermente, ma ordinatamente, su posizioni prestabilite: sferrare contrattacchi decisi quando l'avversario è ancora in crisi di sistemazione sulle posizioni raggiunte. La conquista del complesso m. Sollube-m. Tntcnde è sLata molto importante dato che il massiccio domina tutta la regione e le comunicazioni che portano al passo di Basigo, di Munguia, di Andria-Maria de Menaca, di Sbano de Anista, ad immediala portata della cinta fortificata di Bilbao. Ma l'azione complessiva avrebbe portato a ben maggiori risultati se fosse sta.la condolla con metodo, e cioè: coordinando più strettamente l'azione delle varie colonne; avendo a disposizione adeguate riserve; impi egan do l'artiglieria come va impiegata. Ho avuto occasione di leggere diversi ordini di operazioni; e in
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tutti si manifestavano manchevolezze del genere, rese anche talvolta più gravi dal fatto che gli ordini veri e propri vengono compilati dai comandi di divisione o di brigata, riflettono due o tre giornate di operazione e che i comandi superiori si limitano a dare direttive molto generiche; si che il «coordinamento» fra le grandi unità resta solo nelle intenzioni; difatti queste operano ciascuna per suo conto e se, ad onta di ciò, si ottengono buoni risultati, questi si debbono, più che altro all'iniziativa dei comandanti in sottordine ed all'indiscusso valore, come combattenti, dei gregari. Per dare un'idea di taluni «criteri operativi» dirò ad esempio, che in un recentissimo ordine di divisione mentre si affida all'aviazione i compito di «appoggio ed accompagnamento delle fanterie», non si è fatto minimo cenno, né di coordinazione di impiego tra fanterie e artiglierie, né di collegamenti, né di costituzione di riserve quasiasi. Con l'arrivo del Generale Manca cercherò di fare in modo che «accorti consigli» possano influire su un migliore e redditizio impiego dell'artiglieria; e sto pure cercando di ottenere analogo risultato nel campo degli apprestamenti difensivi, pure essi molto trascurati; ma sistemi e mentalità non si mutano né in un mese né in due, non senza tener presente che la «suscettibilità» spagnola è notevole e che, purtroppo, per nostro conto non abbiamo avuto ancora la buona ventura di «affermare» la nostra superiorità nel campo operativo. Un notevole successo ritengo che sia invece ottenuto in quello addestrativo, con l'ottenere la direzione delle scuole di artiglieria, genio e cavalleria; tanto più che anche questa era desiderata dai tedeschi: ora però occorre che gli ufficiali che qui si manderanno per il funzionamento delle scuole stesse, siano di prima scelta, come cultura, come fisico (i tedeschi sono stati molto oculati sotto questo aspetto, inviando elementi ufficiali, sottufficiaìi e truppe- che sembrano scelti ad uno ad uno) e anche come tatto signorile. In caso contrario minacceremo di mettere a repentaglio, fin d'inizio, il successo dell'impresa. Per mio conto provvederò ad istituire per gli ufficiali stessi una scuola di lingua spagnola, sicché in breve possano com prenderla e soprattutto parlarla. All'epurazione in grande sta seguendo l'epurazione spicciola: e purtroppo, non vi è giorno che non saltino fuori fatti poco piacevoli, e per di più, quasi tutti, per non dire tutti, imputabili ad ufficiali. Si direbbe quasi che le circostanze contingenti abbiano influito nel far considerare, amministrazione ed onestà, con criteri che mi limiterò a definire «utilitari». La riorganizzazione delle truppe volge ormai al suo termine. Col 12 saranno ultimati i trasporti (è in questo doveroso constatare che
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gli organi spagnoli ad essi preposti, sono ginnasticati, in siffatto modo da ridurre al minimo richieste scritte, documenti di viaggio, ordine di movimenti e simili) ed i reparti potranno iniziare il loro ultimo periodo di addestramento. La «crisi» della contrazione è stata pertanto di brevissima durata e quasi inavvertita dalle truppe; del resto il severo regime disciplinare da mc instaurato e che perseguo senza demordere (a cui però va unito un corrispondente maggiore interessamento per tutto ciò che riflette benessere, assistenza morale, propaganda, cura del vestiario e dell'equipaggiamento) sembra aver dato i suoi frutti . Concorde è l'avviso dei comandanti nel giudicare il «morale » risollevato e migliorato: naturalmente sarà la prova del fuoco quella che dirà l'ultima parola; ma credo che vi s ia da aver fiducia. Anche nell'addestramento si sono conseguiti buoni risultati, ma è doveroso dirlo, non quali sarebbero considerabili, specialmente in vista di una lotta che va facendos i sempre più dura e difficile e che si deve svolgere su di un Lerrcno che porta per natura - lo ammettono anche i comandanti spagnoli - al disorientamento ed alla rapida «polverizzazione» dei reparti. La ragione di ciò è sempre la stessa: l'impreparazione dei quadri e specie di quelli inferiori. Ad ogni modo sarà fatto il possibile pe r intensificar-lo di più. Ciò che invece non sono riuscito ancora a conseguire è il someggio delle batterie di accorn.pagnamenlo: invero, ad onta di ripetute sollecitazioni, dei 600 mu li promessi soltanto poco più di 300 sono oggi raccolti a Oron (Miranda). È questo un contrattempo assai spiacevole, ma confido di avere ancora il tempo necessario per attuare presto provved imento, per me di capitale importanza. Anche i mezzi, non tutti quelli richiesti e necessari sono ancora giunti; in particoìare si rende necessario, anzi indispensabile i'invio dei materiali del genio per le 3 compagnie miste, delle mitragliatrici Fiat mod. 35 calibro 8 e del n1.unizionarnento necessario per raggiungere una scorta di 12 unità di fuoco, tale da dare sufficienti garanzie in ogni eventualità avvenire. Nei riguardi dei servizi, la preesiste nte atlrezzatura logistica era di massima corrispondente a l lo scopo. Occorreva solo migliorarla opera questa che il Generale Favagrossa, da me proposto a tale delicato incarico, sta perseguendo con indirizzo più aderente alla necessità del momento e con ritmo più intenso. Continuano le relazioni col «Cuartel Genera.l » sempre improntate ad ogni maggiore cordialità. Il 9 corr. ho conferito col Gen. Franco e in detto colloquio, dopo
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avergli rinnovato, nel giorno della commemorazione dell'Impero, l'assicurazione che le truppe legionarie si batteranno con ogni slancio per il trionfo della Spagna nazionalista, l'ho intrattenuto sui seguenti argomenti : - avvenuto concentramento delle truppe legionarie sul fronte Nord per la partecipazione a prossime operazioni, e trasferimento a Vi tori a del Comando delle truppe stesse; - conferma che le truppe italiane dovranno operare a massa in un settore di loro competenza, sotto un comando italiano ed allorché quest'ultimo le giudicherà pronte ad entrare in azione; - costituzione delle scuole di artiglieria, genio e cavalleria con istruttori italiani; - opportunità di costituire una colonna celere mista (reparti motorizzali i tali ani - cavalleria spagnola - comandan Li i tali ani) da affidare alla costituenda divisione di cavalleria; - necessità di assegnare altri complementi spagnoli per le nostre truppe; - opportunità di inviare in Italia un ufficiale spagnolo per meglio definire la questione dei materiali richiesti dalla Spagna al nostro Governo. S.E. il Generale Franco è stato sempre molto cortese, ma, come suo uso, nelle risposte si è mantenuto sulle generali: e specie nei riguardi operativi si è lim.itato ad «approvare » la necessità di intese sollecite col Gen. Mola. Per conto suo il Gen. Roatta ha avuto occasione di conferire a Vitoria col Generale Sander: ed io ritengo opportuno unire alla presente il sunto di tale col loquio nel testo integrale trasm essomi (allegato 1). Se pur non troppo edificante nei riguardi del «buon accordo» esiste nte tra i due maggiori esponenti del governo tedesco, esso mi sembra per lo meno quanto mai istruttivo in proposito. In sostanza, la situazione presente, per ciò che riflette il nostro corpo di operazione può essere così sinlclizzata: la riorganizzazione delle truppe è pressoché ultimata e ha dato vita ad unità di legionari (Divisione Littorio e Fiamme Nere; Raggruppamento XXlll Marzo già Francisci) organicamente efficienti, bene comandate, discretamente inquadrate, discretamente addestrate e risolJevate nella loro efficienza spirituale. Sono il linea: Sul fronte di Curduba: La Brigata Guassardo (che purtroppo è molto lontana per poter
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essere da me vigilata come sarebbe mio desiderio). Sulla situazione di quel tratto di fronte, particolarmente delicato per noi, ho richiamato l'attenzione del Cuartel Generai chiedendo che lo rinforzino opportunamente.
Sul fronte di Bilbao: a) la Brigata Piazzoni che si è molto lodevolmente comportata e che se ha peccato un poco nella sua avanzata su Bermeo ha peccato solo per eccesso di slancio e di ardimento tattico da parte del Comandante; b) il Raggruppamento XXIII Marzo (Francisci) che non è ancora entrato in azione ma che ha già avuto qualche perdita a causa del tiro di artiglieria nemica. Sono raccolte nelle zone di Miranda: a) la Divisione Littorio (Bergonzoli) su 2 reggimenti di 3 battaglioni ciasc uno più 7 battaglioni fucili e ri e un btg. mitraglier i; 3 gr. di artiglieria); b) la Divisione Fiamme Nere (Frusci) (su 3 gruppi bandere di 3 bandere l'uno e una bandera mtr.; 3 gruppi di artiglieria); c) il Raggruppamento truppe specializzate (Babbini) (un btg. carri armati - una cp. motomitraglieri - una cp. autoblindomitragliatrici una cp. lanciafiamme). È questa la massa completata, se sarà possibile dal Raggruppamento XXIII Marzo, con la quale intenderei entrare in azione. Il Generale Mola ha già espresso, ma in forma molto generica, taluni suoi intendimenti. Di massima essi non sembrano contrastare coi miei; siccome però conviene agire ponderatamente (successo italiano o almeno prevalentemente italiano), per ora mi sono limitato a fargli sapere che il 22 trasferirò il mio comando a Vitoria e che esaminerò con lui, di persona, la possibilità ed opportunità di impiego, settore d'azione, dipendenze di comando, data di entrata in azione ecc. onde procedere poi ad accordi ed intese più particolareggiate ed impegnative. Nel complesso posso affermare con tutta coscienza che il grosso del lavoro riorganizzativo che mi era stato affidato quale primo compito da assolvere è stato effettuato. Ora confido di avere anche il tempo necessario per completarlo ed affinarlo, sì che le nostre unità possano presentarsi alla nuova prova nelle migliori condizioni di efficienza materiale, addestrativa, spirituale. E confido che questo tempo io lo abbia anche naturalmente, e cioè mi sia offerto dall'andamento stesso delle operazioni in corso, si che l'entrata in azione del-
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le noslre sia tempestiva anche nei riguardi della lotta condotta dalle forze spagnole. Non mi nascondo che anche in queslo campo, <lata la mentalità dei comandi spagnoli ci saranno delle difficol Là da sormontare, ma ho fiducia che con energia e tatto insieme, anche queste difficoltà, che già si profilano all'orizzonte, possano essere superate.
IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA COMANDANTE Baslico
Al legato l ul foglio 22 in data 11/5/1937 N. 38 C
8 maggio 1937, ore 11
Il Generale Sander, ieri 7 maggio, dopo aver fatto previsioni pessimistiche circa l'impresa del Sollube (1) ha espresso le seguenti idee: Primo - Distruzione Guernica (che egli ammette aver copiosamente bombardata con bombe incendiarie) suscita enorme scalpore Inghilterra, Stati Unili ecc., tanto da fare ritenere possibile un qualche intervento britannico soltoforma di controllo o mediazione. Così, secondo lui, pensa Berlino (2). Secondo - Egli è convinto che Franco, appena pronle le sei (o dieci) divisioni organizzale dal Generale Orgaz, vorrà impiegarle contro Madrid. In questo caso si dovrebbe dire a Franco che faccia pure, ma che non si parteciperà alla impresa da parte iLalo-gernrnnica, né con un aeroplano, né con un pezzo, né con un uomo. Terzo - Egli è pure convinLo che qui «stiamo danzando sopra un vulcano», et che perciò la migliore cosa da fare è quella di piantare il tutto e tornarsene a casa. Comprende però che Italia non possa risolversi a questo, prima che truppe legionarie abbiano conseguito un sùccesso che annulli l'esageratissimo rumore fatto nel campo avverso in seguito evenli di Guadalajara. Quarto - Se si intende continuare partecipazione operazioni dopo occupazione Bilbao e Santander, unica azione consigliabile è la riduzione, più o meno arnpia, del saliente Merida; nella migliore (1) Che è stata invee.e condotta felicemente al te rn1ine il 9. (2) Cosa questa che infalli è a vvenuta.
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ipotesi l'operazione non potrà però essere iniziata prima della metà di giugno. Tuttavia converrebbe studiarla e prepararla sin da ora (3). Quinto - L'idea a cui si orienterebbe ora Mola sarebbe quella di operare, una volta liquidato il fronte Nord, verso la Catalogna, a cavallo dell'Ebro; ma una tale operazione andrebbe bene so lo in caso che in Catalogna si generalizzassero disordini gravi (4). Sesto - Il ritiro di 50 istruttori germanici dalla scuola reclutamento «Capi centuria falange» non sarebbe conseguenza della soddisfazione Franco pei risultati raggiunti e del suo desiderio di impiegare tutti istruttori pel reclutamento «Alferez» dell'esercito, ma sarebbe dovuto all'energico suo intervento (Sander) presso Faupel. Rivendicando a se solo l'impiego del personale militare germanico in Spagna, Sander stigmatizza appogg io dato da Faupel con detti istruttori alla falange, «dimenticando che tutti gli altri capi nazionali sono requetes» e deplora impiego personale militare in faccende politiche. Lo ha tollerato pro bono pacis sino al momento dei noti dissidi fal a nge, ma allora ha preso i cinquanta istruttori e li ha messi a disposizione di Orgaz.
* * * Secondo me (Gen. Roatta) Sander attraversa uno dei soliti suoi periodi di pessimismo, dovuto, questa volta, in gran parle al la preoccupazione di appunti che possono essergli mossi pel bombardamento Guernica ed i suoi dissidi con Faupel, per il quale ebbe parole assai dure. f.to: Colli
(3) Sono già in corso, ricognizioni aeree, rilievi, racco lta di dati, s tudi di massima. (4) Di questo preteso orientamento nessuno <li noi, il Generale Roatta compreso, ha notizia.
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LA PARTECIPAZIONE J'l'AUANA ALLA GUERRA CIVILE SPA(jNOLA (1936 - 19.W)
DOCUMENTO N. 84
COMANDO FRONTE NORD - IL COMANDANTE IN CAPO AL SIGNOR GENERALE DI CORPO Dl ESERCITO DELLE TRUPPE LEGTONARTF IN VITORIA N. 43
Vitoria, 15 maggio 1937, ore 13
Istruzioni operative
Deciso ad esercitare un'azione contro il campo trincerato di Bilbao partendo dalla zona di Orduiìa, mi compiaccio di parteciparle quanto segue: 1 ° . Questa azione ,fa sud sarà cffcttuta dalle truµpe legionarie, che costituiranno un corpo di esercito, al comando del generale che V.E. vorrà designare, il quale sarà alle mie dirette dipendenze. 2° - Detto corpo di esercito sarà costituito dalla Divisione Littorio, dalla Divisione Fiamme Nere e dal Raggruppam ento Francisci,
al completo. 3° - Il Raggruppam.ento Francisci inizierà il suo trasferimento dalla zona di Bermeo a quella di Orduùa il mattino del 17 corrente, completandolo nella giornata del 19; a tali fini dò ordini al mio stato maggiore. 4° - Prego V.E. di farmi conoscere quale aliquota di artiglieria può restare a mia disposizione per concorrere alla rottura del fronte di Bilbao nel settore prescelto e quale altra aliquota è invece necessaria alle truppe legionarie pe r la sua avanzata. 5° - Per risparmiare il disturbo alle truppe legionarie, queste non rileveranno le spagnole nel settore di Unza-Murguia, come verbalmente venne convenuto. 6 ° - Le truppe legionarie devono essere pronte ad iniziare l 'azione a lle ore 6 del giorno 22 corr. In tale caso, riceveranno ordine esecutivo con un anticipo di dodici ore. 7 ° - Se invece l'avanzata dovrà iniziarsi a partire dalle ore O del giorno 23 corrente, l'ordine esecutivo potrà venir dato con sole sei ore di anticipo. 8° - Il corpo di esercito legionario, sceglierà la sua base di partenza sulla linea Lastra dc Toza-Pena de Orduna-Murguia; le truppe
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vi saranno disposte nel modo che verrà ritenuto pm opportuno. 9° - Obiettivo da raggiungersi, la linea Arciniega-Amurrio. 10° - Successivamente verranno date nuove istruzioni, determinando se il movimento in avanti dovrà procedere in direzione di Valmaseda ovvero in direzione Sodupe-Llodio. Se non interverranno nuove circostanze, è da ritenersi che verrà adottata tale ultima decisione, cioè il raggiungimento della linea Sodupe-Llodio. In tale caso sarà precisa condizione che resti in nostro possesso la rotabile di arroccamento che passa nelle prossimità di Oquendo. 11 ° - Forze del la 3a Br igata della l a Divisione copriranno il fianco destro del movimento in avanti occupando la sierra di Mendiguisas estendendosi per quanto possibile verso la rotabile BarambioOrozco. 12° - Le truppe legionarie provvederanno a guardarsi il fianco sinistro durante il movimento fino a Arciniega. Studio la possibilità che forze della 2a Divisione del 6° Corpo coprano detto fianco durante la ulteriore avanza ta su Va lm a seda o s ull a li nea S od upe-Llod io. La
mia decisione a riguardo sarà comunicata in tempo perché il Comando Legionario possa adotta re le proprie misure. 13 ° - Pe r considerazioni di ordine politico, è conve niente raccomandare alle truppe il tratto più cordiale con gli abitanti pacifici dei casolari e dei villaggi che verranno occupati, convincendole altresì della convenienza - se il tempo lo permetterà - di bivaccare. 14 ° - Pel servizio di polizia nelle varie località, il 6 ° Corpo di esercito invierà distaccamenti di guardie civili o di assalto. 15° - Prego V.E . di avere la bontà di segnarmi ricevuta del presente foglio.
IL GENERALE CAPO DELL'ESERCITO DEL NORD Mola
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DOCUMENTO N. 85
Pro memoria per S.E. Mola, Comandante Esercito del Nord Dopo aver presa in attenta e meditata visione il foglio di S. E. il Comandante dell'Esercito del Nord, in data 15 corrente, S.E. il Comandante delle T.V. ritiene suo preciso dovere far presente quanto segue: Nel co ll oquio avvenuto alla sera del 12 maggio con S.E. il Generale Mola il predetto generale ebbe fra l'altro a dichiarare: - che le sue truppe sarebbero state pronte ad entrare in azione fra il 20 e il 22 di questo mese; - che condizione prima ed essenziale per entrare in azione era quella di poter disporre, al completo, delle divisioni Fiamme Nere ·e Littorio e del Raggruppamento Francisci, nonché di quella aliquota di a rtiglieria di C.A. che sarebbe stata ritenuta indispensnhil e; - che per ragioni contingenti e ben note anche a S.E. Mola, il Corpo T.V. avrebbe dovuto essere impiegato in un sellare proprio e di una azione ad ampio raggio avente obiettivi ben definiti e tali da poter dare ai suoi risultati forma e sostanza di successo pieno ed italiano; - che pertanto era da scartarsi a priori qual s iasi azione a semplice carattere dimostrativo ed impegnativo e, cioè, intesa a semplicemente alleggerire la pressione nem ica a favore di truppe operanti in altri settori. Poiché il colloquio tendeva, più che ad altro, a trovare un piano d'intesa generica, ed a determinare una presa di contatto diretto fra S.E. il Generale Mola e S.E. il Comandante del C.T.V. quest'ultimo non ritenne discendere a precisazioni di dettaglio. Tuttavia dalle dichiarazioni da lui fatte risultava implicitamente: - che dato l'apporto di forze portato dal C.T.V. ed il grado rivestito dal suo comandante l'azione del Corpo stesso non doveva intendersi di semplice «esecuzione» di ordini emanati da S.E. il Generale Mola, bensì di «vere e proprie collaborazioni » fra le forze italiane e quel le spagnole, e, per riflesso, fra i comandanti rispettivi; - che pertanto qualsiasi azione da farsi in comune doveva essere preceduta da una serie di accordi preventivi, di intese reciproche e di precisazione di elementi operativi per parte dei due rispettivi Stati Maggiori, sanzionati poi da un ordine pure esso concordato ed accettato da S.E. Mola e dal Comandante del C.'f.V .;
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che, ciò premesso, la data del 20-22 rappresentava un termine atto a stabilire il momento in cui il C.T.V. sarebbe stato pronto ad entrare in azione: non però in una qualsiasi azione, ma solo in quella che, a seguito degli accordi, in precedenza fosse stata ritenuta la più conveniente e la più redditizia per le truppe legionarie.
* * * Premesso quanto sopra e considerando in particolare il contenuto del foglio dei 15 corr. di S.E. il Comandante dell' esercito del Nord, S.E. il Comandante del C.T.V. si permette far presente: - che l'operazione di Bilbao è stata organizzata ed iniziata colla premessa che essa sarebbe stata codotta a tem1ine colle sole truppe spagnole senza un ulteriore apporto delle T.V. oltre quelle concesse prima e all'atto del suo inizio; - che il richiesto intervento di tutte le T.V. in direzione di Orduiia impegnerebbe quesle in una uperuziune secondaria di concorso, neiìa quale esse avrebbero tutto l'onere ed il rischio gravissimo di trovarsi di fronte la massima parte delle truppe nemiche combattenti a Bilbao senza avere l'onore di entrare nella capitale basca. In conseguenza S.E. il Comandante delle T.V. non ritiene conveniente l'impiego dell e sue truppe previste nel foglio del 15 corr. di S.E. il Generale Mola; ma è a completa disposizione della prefata Eccellenza per concretare l'impiego delle T.V. nella direzione, nel momento e con le modalità più opportune per ottenere un successo, sempre tenendo ferme le premesse enunciate nel colloquio della sera del 12 c. Vitoria, 16 maggio 1937. IL CAPO DI STATO MAGGIORE Gamhara
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I.A PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
DOCUMENTO N. 86
COMANDO CORPO TRUPPE VOLONTARIE A S.E. CONTE GALEAZZO CIANO, Ministero degli Affari Esteri - Roma
N. 24 R.P.C.
20 maggio 1937
La seconda decade del mese corrente è caratterizzata da una serie di conversazioni da mc avute con S.E. l'Ambasciatore tedesco Von Faupel e con S.E. Franco, che ritengo mio dovere da far noto nella loro sintesi a V.E., e nel campo militare dalle operazioni che la Brigata Mista Piazzoni e il Raggruppamento XXIII Marzo (Gen. Francisci) hanno compiuto con esito fortunato. Comincio da queste: Fronte Nord ·· - Dal 9 ;-i] 20 nazionali hanno continuato la loro pressione contro il lato est del campo trincerato di Bi I bao portandosi a distanza da esso dai 3 (Biscargui) ai 5 Km. (Jata). Le azioni, condotte dalla 5a Brigata Navarra e dalle truppe Ita1iane (11 Mista e Raggruppamento XXIII Marzo) ha nno portato alla conquista dei due massicci, avvenute rispettivamente il 10 e il 19 corrente, ed avversate, oltre che dalle resistenze dei nuclei nemici, annidatesi sulle pendici occidentali del Sollube, dal persistente maltempo. Nello stesso 19 e il successivo 20, l'occupazione è stata riportata ancora più ad est (allineamento Grondamendi-Alday-Mandigane), raccordando bene al centro il possesso dei due est remi dello Jata e del Bizcargui. Particolarmente brillante l'azione del 19, illustrata dal mio radiogramma n. 1819, nella quale l'intesa tra aviazione, artiglieria e fanteria, conseguita forse per la prima volta nella maniera così redditizia, ha dato con pochissime perdite brillantissimi risultati, realizzando la conquista di obbiettivi d'alta importanza ed una avanzata che ha superato i 3 chilometri di profondità. Il comportamento delle truppe italiane è stato, nel complesso, buono; sopratutto la II Brigata Mista, per quanto p rovata da circa due mesi di attività in linea e nelle immediate retrovie, ha operato con decisione e vigore. Impressionabilità di comandanti e manchevolezze addestrative, si sono invece palesate nel Raggruppamento XXIII Marzo, che però, nel complesso, ha sostenuto onorevolmente la prova . Altre fronti - Scarsa attività del nemico, ove se ne eccettui il fron-
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te di Toledo sul quale i rossi effettuarono il I O e l' 11 nuovi vani contrattacchi per ritogliere ai nazionali le posizioni raggiunte a sud del Tajo. Notevole un'azione offensiva a raggio limitato iniziata con successo nel settore di Villabarta dalla I Brigata Mista. Più manifesto si palesa pertanto, ad onta del lento progredire del1'offensiva in Biscaglia, il senso di importanza dei rossi, che pure avrebbero tutto l'interesse di alleggerire la pressione avversaria contro Bilbao. La rivoluzione in Catalogna, sopita ma non domata, il mutamento del Governo di Valencia e l'accentuato ritmo delle diserzioni costituiscono sintomi indubbi di uno stato di crisi. Tutto sta nel sapere approfittare ed uno dei mezzi sarebbe anche quello di valersi all'uopo di un'accorta azione politica. Ma l'odio è sempre un pessimo consigliere e la politica dei nazionali di esso, fatalmente, risente. Per quanto riguarda il settore di Merida, si riferisce col mio foglio n. 176/6 del 20 corr. Pei colloqui li espongo in ordine cronologico. Il colloquio con l'Ambasciatore von Faupel è avvenuto il 12 mattina, in occasione della visita di congedo fattagli, prima del trasferimento del mio Comando a Vitoria. La parte sostanziale di esso fu quella riflettente la opportunità affacciata da S.E. Faupel di imporre·a S.E. Franco un comando italo-spagnolo-tedesco: opportunità che l'Ambasciatore vedeva maturarsi sempre più, dato l'andamento delle operazioni in corso e più ancora quelle che dovranno condurre all'investimento e alla caduta del campo trincerato di Bilbao. Dopo aver illustrato ampiamente il suo punto di vista, egli mi chiese, naturalmente, cosa ne pensassi, ed io gli risposi che quale concezione a se, non vi era dubbio che il Comando unico sarebbe stato il solo mezzo per risolvere molte situazioni incerte, ma che prima di dare una precisa risposta affermativa conveniva a pensarci sopra: cosa questa alla quale S.E. Faupel non poté che aderire, pur pregandomi di fargli conoscere al più presto il mio pensiero in proposito. E questo ho fatto con lettera direttagli il 17 maggio, nella quale, dopo aver riconfermata l'utilità, da un punto di vista strettamente militare, della costituzione di un comando unico, ho espresso l'avviso che, tenuto conto della particolare forma di guerra che qui si combatte, dell'entità e relatività dell'apporto dato dai contingenti italiani e tedeschi alle forze nazionali spagnole, della responsabilità che alla Germania ed all'Italia deriverebbero dalla costituzione di un comando unico, delle ripercussioni di carattere internazionale che ne potrebbero sorgere e, in particolare, dell'opposizione che una tale proposta
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incontrerebbe da parte del Generalissimo Franco, l'imposizione in oggetto non appariva in quel momento, né possibile né consigliabile e che pertanto, allo stato delle cose, l' unico sistema da seguire era ancora quello in allo, confortato se del caso, da un più frequente scambio di vedute fra i1 comando italiano e quello tedesco. Il colloquio col Generale Mola è avvenuto alla sera del lo stesso giorno 12, poche ore dopo il mio arrivo a Vi Lor ia: ed in questo ebbi fra l'altro, a dichiarare, in forma cortese e cameratesca, ma in pari tempo ben decisa: che le mie truppe sarebbero state pronte ad entrare in azione fra il 20 e il 22 di questo mese; - che condi;1.ione prima ed essenziale per entrare in azione era quella di poter disporre al completo delle Divisioni Fiamme Nere e Littorio e del Raggruppamento Francisci, nonché di quell'aliquota di artiglieria di C.d'A. (ora temporaneamente a disposizione del comando spagnolo), che sarebbe stata ritenuta indispensabile per l'azione da compiere; - c he per r agioni contingenti e b e n no te anche a S.E. Franco, il C.T.V. avrebbe dovuto essere impegnato in un settore proprio e in un'azione ad ampio raggio, avente obbiettivi ben definiti e tali da poter dare ai suoi risul Lati forma e sostanza di successo pieno ed italiano; - che pertanto era da scartarsi a priori qualsiasi azione a semplice carattere dimostrativo od impegnativo; - che su tali basi mi ripromettevo la più strella, fattiva, completa collaborazoine fra i due comandi, pel conseguimento pieno e sollecito di una comune vittoria. Il Generale Mola nulla ebbe ad obbiettare in proposito, anzi parve contento di queste mie franche dichiarazioni, che ponevano il problema della collaborazione su basi chiare e solide. Certo è che il commiato fu cordialissirno, direi quasi caloroso, da parte del Generale Mola. Senonché la mattina del 15, senza che fosse stato preceduto da intesa alcuna né fra me ed il Generale Mola, né fra i rispettivi stati maggiori, mi pervenne un ordine emanato da quello spagnolo col quale veniva affidato ad un «corpo <l'esercito», da costituirsi con le Divisioni Littorio, Fiamme Nere e Raggruppamento XXIII Marzo, una operazione tendente in un primo tempo «all'occupazione del tratto ArciniegaAmurrio » (fronte sud del campo trincerato di Bilbao) e poi al conseguimento di obbiettivi pel momento non ben definiti: in sostanza, un'operazione proprio a carattere dimostrativo e che assai probabilmente avrebbe portato poi le truppe italiane ad inserirsi fra quelle destinate all'investimento di Bilbao ed in un sellore di irnportanza secondaria.
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Di fronte a tale ordine, impreciso nella forma, nella sostanza e soprallutto nei suoi presumibili sviluppi ed avverso alla possibilità di conseguire quel successo che avevo posto a condizione prima di una nostra azione (sono persuaso che in definitiva avrebbe portato soltanto ad un prematuro logorio delle forze impiegale), ritenni mio preciso dovere - pur prescindendo dallo scarso senso di deferenza dimostrato dal Generale Mola nell'inviarmi un ordine a carattere esecutivo - di far pervenire a lui un promemoria nel quale, ricordati i termini del colloquio del 12 maggio, nonché una precedente dichiarazione fatta dal Maggiore Villegas (Q.G. di S.E. Franco) che l'azione <li Bilbao sarebbe stata condotta a termine da parlc delle truppe spagnole e senza un ulteriore apporto delle truppe volontarie, oltre a quelle concesse all'atto del suo inizio (brigata mista, aliquota d'artiglieria di C.d'A.) dichiaravo che «non ritenevo conveniente» l'impiego delle truppe prospettatomi, ma che d'altra parte mi ponevo a cmnpleta disposizione del Generale Mola per esaminare e concrelare - sulla base delle premesse comunicategli nel colloquio del 12 c.m. - direzione, momento e modalità d'impiego delle T.V. in altra azione a carattere decisivo. Il promemoria non ha avuto risposta: ma ho motivo di ritenere che abbia prodotto un cerlo cffclto. Occorre invero notare che dai giorni di Guadalajara, il contegno dell'ambiente militare spagnolo a nostro riguardo, pur mantenendosi correttissimo nella forma, non è scevro di un certo mal celato senso di superiorità. S.E. Mola ama affermare spesso che pur avendo scarsissime truppe, non ha rnai subito uno scacco: ed io sono convinto che egli ci giudichi con severità e che in cuor suo non abbia per noi un eccessivo amore. Anche per questo una presa di posi,-.ione era - a mio avviso necessaria: ed io ritengo che il mio promemoria sia stato un'uscila in tempo atta a rimettere un po' le cose a posto. So che ha suscitato un po' di malumore in tutto l'ambiente del comando spagnolo. Credo sia già passato: ma se non lo rosse, passerà. Ad ogni modo, sono fermo nel pensiero che qui non si possa vivere ed operare se n6n sullo stesso piano degli spagnoli. Il colloquio avuto col Generale Sander si collega in certo qual modo all'incidente di cui sopra, ma è stato originato da un precedcnle colloquio avuto da S.E. Pinna con lo stesso e nel quale si era ventilata l'idea di un passo italo-tedesco, inteso ad imporre al Generale Mola - pena, in caso di rifiuto, il ritiro <li tutte le truppe legionarie e dell'intera aviazione italiana e tedesca - un piano di azione per la presa di Bilbao, nel quale le truppe italiane avrebbero dovuto operare a mas-
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sa, unitamente ad un'aliquota di truppe spagnole, tutte agli ordini di un generale italiano, in un sellare proprio, comprendente quello prescelto per lo sfondamento della cintura fo1·tificata del campo trincerato. S.E. Pinna ebbe a riferinni tale colloquio, ma sebbene l'idea della imposizione mi sorridesse, non mi nascondevo che, una volta postisi su tale via, un eventuale rifiuto da parte spagnola avrebbe potuto condurre ad una vera e propria rottura di rapporti fra i comandi interessati, e c1·eare una situazione oltremodo delicata, mettendo di fronte non più i comandi stessi, ma i rispettivi governi. In ogni caso poi, prima di fare passi in proposito, era assolutamente necessario avere col Generale Sander esplicita dichiarazione di piena adesione a tale passo. Ma il Generale Sander posto di fronte ad una decisione impegnativa, ritenne di dover mutare il parere precedentemente espresso o almeno di attenuarlo alquanto. Fatto è che invitato ad esprimere il suo parere in meri Lo al le varie questioni prospettategli. così mi ha sintetizzato: - questa guerra ha un tale sfondo politico, che non conviene imporre nessuna operazione senza l'autorizzazione dei rispettivi governi; - il problema di un intervento militare a Bilbao non è ancora maturo. Conviene prima far attaccare gli spagnoli e poi intervenire quando l'attacco non sia riuscito; - qualora gli italiani entrino in linea, l'aviazione ed i mezzi tedeschi sono a loro completa disposizione; - per suo conto crede che per un periodo di tempo piuttosto lungo le forze rosse non siano in grado di ottenere un risultato decisivo sul resto della fronte ; - che data l'attual e situazione non è possibile togliere in questo momento agli spagnoli le truppe ed i mezzi posti a loro disposizione; - gli spagnoli sono di avviso che la guerra possa durare ancora due o tre anni e di ciò si sgomentano. Di fronte a queste esplicite dichiarazioni , l'imposizione era da scartare senz'altro. Ritenni perciò opportuno di prendere la via degli accordi, ed all'uopo inviai al Generale Mola il mio capo di S.M. a cui avevo dato in precedenza le mie direllivc. Il colloquio iniziato in ambiente di tensione, andò man mano facendosi cordiale e portò alle seguenti conclusioni: - il comando C.T.V . avrebbe raccolta e tenuta in potenza la massa delle sue truppe legionarie a nord della linea Briviesca-Miranda; concentramento questo che avrebbe costituito una minaccia indiretta sul tergo del settore di sfondamento del campo trincerato di Bil-
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bao e quindi avrebbe sempre servito, minacciando la direttrice Orduiia-Amurrio, ad alleggerire la pressione sul la fronte di attacco prescelta; - in caso di riuscita all'attacco spagnolo contro Bilbao, le truppe legionarie sarebbero state sempre pronte per agire tempestivamente in quel settore che fosse apparso più opportuno per contribuire al colpo decisivo ed ottenere in pari tempo un successo italiano; - nell'eventualità disgraziata che l'attacco spagnolo contro Bilbao non riuscisse, il comando italiano sarebbe stato pronto a prendere in considerazione anche l'intervento diretto delle sue truppe ad operazioni dirette ad avere ragione della difesa di Bilbao, a condizioni però di operare nel settore principale e con comando proprio; - pertanto, non solo le artiglierie già concesse, ma anche il Raggruppamento XXIII Marzo sarebbero rimasti per ora a disposizione del Generale Mola, salvo restituzione immediata di ques t'ultimo e di parte dell'artiglieria ad azioni in corso ultimate; - la richiest a, graditissima, d el Gen erale Mola di valersi dell'opera del Generale Manca per preparare di intesa col proprio comandante di artiglieria - Col. Martinez Campo - l'azione de l le artiglierie da impiegarsi nello sfo ndamento del «cinturone cli ferro» di Bilbao doveva senz'altro ritenersi esaudita. Ultimo dei colloqui in questione è stao quello avuto con S.E. Franco, la mattina del 19. Ma, come al solito, il discorso del Generalissimo, molto cortese e molto misurato - sebbene non sia mancata qualche accorta domanda intesa ad avere assicurazioni sulla «rinnovata» capacità combattiva dei legionari - si è tenuto sulle generali ed a nulla concluso. In esso però è tornato ad affiorare - evidentemente suggerito dal Generale Mola - il concetto di impiegare sul fronte Sud, una parte almeno delle truppe italiane disponibili; ma al riguardo ho creduto necessario ribadire il mio contrario pensiero e S.E. Franco non ha insistito. Allo stato presente delle cose, ritengo che possa affermarsi quanto segue: - la precedente certezza del comando supremo di poter avere ragione del campo trincerato di Bilbao colle sole sue truppe, sta cedendo il passo a qualche dubbio; - lo stesso comando tende perciò ad ottenere l'aiuto degli italiani, senza però apertamente volerne riconoscere la necessità; - con la consueta mentalità - avversa al gioco delle masse, propenso più al modesto successo immediato, che non a quello decisivo lontano - il comando stesso non comprende - o non vuol compre n-
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dere - il nostro modo cli pensare, sebbene proclami - e lo stesso Franco fa di ciò portavoce - che un successo italiano gli sta a cuore quanto e ancor più di un successo proprio. E concludo. Data la situazione generale del momento sul fronte basco, sono di avviso che l'attesa si imponga ancora: attesa vigile che auspico breve, ma sulla cui durata non mi è dato di fa r e oggi pronostici. Logorarci in azioni di approccio alla cintura di Bilbao - quelle che sarebbero appunto desiderate dagli spagnoli - non possiamo. Epperò i casi verso i quali oggi dobbiamo ori e ntarci non possono essere a mio avviso che due: a) caduta di Bilbao entro breve tempo (quale sia la causa che possa produrla e cioè: pressione spagnola, collasso interno, concomitanza di questi fattori): e allora azione nostra fra Bilbao e Sa ntander, in quella direzione che la situazione del momento può consigliare; b) necessità di un'azione di forza in grande stile per far cadere Bilbao: e in q uesto ca so a zio n e nos t ra a m a ssa , nel s e ttore di sfonda-
mento, in concomitan za con quella spagnola, e preparazione e organizzazione dell'attacco affidati ad un comando italiano. A queste due ipotesi rispondono: - il concentramento oggi ultimato della Divisione Littorio, r;ìanne Nere e Raggruppamento speciale (carri veloci, motomitragliere, autoblinde) rispettivamente nelle zone di Berberana, Lastra de Toza e Espejo; - le ricognizioni e gli studi in corso; - la vigile attesa di questo comando. L'addestramento è stato portato avanti con discreti risultati, inserendovi anche esercitazioni di cooperazione con i carri e con gli aerei. Lo spostamento verso nord delle due divisioni sulle direttrici in precedenza ricordate non ha causato se non una breve sosta allo svolgimento dell'attività addestrativa, avvantaggiata, pe r la Littorio, dal fatto che è stata sospesa la dislocazione, dapprima prevista, di 4 battaglioni su un tratto del fronte di Bilbao. A dir vero nell'intenso lavoro compiuto mi sarei atteso risultati migliori ma pur troppo più questo lavoro agisce in profondità (minori reparti) più ci si accorge quanto la materia sia grezza e quanto scarso il valore d e i quadri e non solo di quelli inferiori. La questione del someggio è in via di soluzione per le due prime batterie. Circa le rimanenti: manca tuttora la disponibilità adeguata di materiali; sono invece già affluiti ad Oron a cura del Comando Nazionale, 600 muli con i relativi conducenti.
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Per i servizi, poco vi è da segnalare, poiché le predisposizioni relative al loro impianto e funzionamento sono a buon punto. Difatti la creazione nel nord a Vitoria e a Poza dc la Sai, di due depositi avanzati permanenti permette di guardare con tranquillità alle prevedibili esigenze operative di domani, nel menlre lo spostamento dell'Intendenza, da Aranda a Palencia, dà garanzie di unitarietà di vedute e di lavoro anche in questo campo. Se colla maggiore sollecitudine giungerà il completamento delle 15 unfoc e successivamente l'aliquota richiesta quindicinalmente si avrà una scorta sufficiente, sia per gli immediati che per i successivi bisogni. Procede l'organizzazione del centro scuole (istruttori italiani per scuole militari spagnole) e del Centro complementi di addestramento (complementi per le G.U. e miste). Quest'ultimo è già entrato in fase attiva esecutiva ed assolve i suoi molteplici compiti, sia per quanto riguarda l'istruzione degli uomini comunque dimessi dai luoghi di cura, sia per quanto riguarda il lorn affluire verso i reparti maggiorrnente provati. Confermo solo la necessità di una scelta accuratissima degli ufficiali istruttori per le scuole. ln sostanza, ultimata la riorganizzazione delle forze e dei servizi, il lavoro che ora si sta compiendo tende ad cl iminare le residue manchevolezze o almeno a ridurle sempre più e a rinvigorire l'efficienza bellica dei reparti. 11 Raggruppamento XXIII Marzo ha avuto una onorevole entrata in azione sul fronte di Bilbao. Con alcuni ben studiati colpi di mano, cercherò di tener desto lo spirito combattivo delle divisioni Fiamme Nere e Littorio. Ed è con la certezza di aver fatto ciò che era possibile per rimettere a punto un organismo, materialmente e moralmente scosso ed insidiato da ben gravi manchevolezze originarie, e con la rcde che da quella sorge, che volgo mente e cuore agli eventi che stanno maturandosi. IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA COMANDANTE Baslico
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COMANDO CORPO TRUPPE VOLONTARIE AL COMANDO DELL'ESERCITO DEL NORD
N. 6899 S.C.
Vitoria, 21 maggio 1937
Allo scopo di rendere sempre più intima e più fattiva quella collaborazione tra il comando dell'Esercito del Nord e quello delle Truppe Volontarie che è nei miei più vivi desideri e mellcrmi in grado di essere sempre al corrente della situazione sul fronte di Bilbao e delle operazioni in corso, anche se esse riguardino soltanto truppe spagnole, rivolgo preghiera a S.E. il Gen. Mola di darmi comunicazione degli ordini e delle direttive da Lui emanate. Ciò che mi consentirà anche di meglio orientarmi verso quelle operazioni a massa ed a carattere decisivo del Corpo Truppe Volontarie ai miei ordini la cui attuazione mi auguro possa manifestarsi a non lunga scadenza. Per mio conto, seguirò analogo sistema per quanto riflette l'attività operativa del C.T.V. sicuro così di essere incontro ai desideri di S.E. il Gen. Mola. Aggiungo infine che il Col. Gambara mio Capo di S.M. sarà sempre a disposizione di cotesto Comando per tutte quelle «prese di contatto» che da S.E. Mola saranno ritenute necessarie od anche semplicemente opportune, ai fini sempre di quella collaborazione a cui più sopra ho fatto cenno. IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA COMANDANTE
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DOCUMENTO N. 87/B
COMANDO C.T.V. Vitoria, 26 maggio 1937 Pro memoria per Convegno con S.E. il Generalissimo
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COLLABORAZIONE
Sino ad oggi, purtroppo, per colpa di nessuno, ma per diversa organizzazione di comandi, di metodo, forse anche di concezione operati va, questa è sempre rimasta allo stato di «parole» e non ha mai avuto pratica applicazione.
* * * Non sono sufficienti delle «semplici prese di contatto», dei semplici «colloqui» più o meno redditizi, per otLenere «fusione di idee e quindi fusione di cuncetti». ·k
* *
«L'ordine di operazioni» come da noi inteso, deve rappresentare l'ordine esecutivu: ma tale ordine esecutivo, che in conclusione rappresenta l'emanazione della volontà del Capo, l'estrinsecazione della sua decisione, deve rappresentare la sintesi di quanto già in precedenza è stato pa zientemente elaburato tra i comandi responsabili, vagliando pro e contro, considerando possibilità, concretando modalità. L'ordine di opera zione in ultima analisi, in linea pratica, non deve rappresentare che il succo, l'estratto, di quanto già concretato tra comando superiqre e comando inferiore; all'atto della sua recezione, comando superiore e comandi inferiori debbono formare un « blocco unico» perfettamente orientato, perfettamente deciso sul fine, sullo scopo da raggiungere, rappresentato dalla vittoria da conseguire.
* * * Quindi, nel caso specifico, non è possibile considerare per la presa di Bilbao, un'operazione spagnola ed un'operazione italiana. Se le azioni delle due forze possono essere ben distinte, unico deve essere
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il cancello informativo che deve guidarle: concetto informativo che deve necessariamente essere il frutto di studio preventivo, studio minuto, fra comando italiano e comando spagnolo. * * *
2° -
CONCORSO TRUPPE ITALIANE ALLE OPERAZIONI CONTRO BILBAO
Premesso che per le ben nole ragioni, il comando italiano, nelle operazioni da compiere è obbligato a tener sempre presente che la sua azione deve essere ispirata ad ottenere un «successo prettamente italiano» (successo che pertanto non solo non è in contraslo con gli intendimenti del comando del I'Eser·ci Lo del Nor·d, ma anzi è perfettamente concorrente agi i scopi che questo si prefigge), sino ad oggi, ha ripetutamcn le espresso a S.E. Mola che intendeva assolvere ai suoi compiti , con un'azione decisiva sia che questa si fosse manifestata possibile nd s ettore prescelto per lo sfondamento del cinturone fortificato di Bilbao, sia che questa si fosse manifestata nel sello re Soncillo-Orduiia. Come condizione per questa azione ha sempre premesso l'inderogabile necessità: - di operare a forze riunite; - di avere il diretto comando di tulle le forze operanti (italiane e nazionali) nel settore in cui aveva ad effettuarsi l'azione. Ha sempre scartata a priori ogni azione che avesse a svolgersi in settore che non fosse stato consideralo «settore d'azione principale» per la semplice ragione che una semplice azione dimostrativa, non avrebbe permesso di ottenere «quel successo decisivo» che è la condizione basilare della sua entrala in azione. Oggi, sempre fermo nella sua sincera idea di collaborazione (collaborazione inspirata al concetto suespresso); considerata la situazione contingente, concreta i suoi intendimenti operativi, esprimendo il suo vivo desiderio di operare: - o nel settore Est di Bilbao (settore di rollura); - o nel settore Soncillo-Ordufia (in quella particolare direzione che il comando italiano riterrà più opportuna) ascella del Comando dell'Esercito del Nord. Tiene qui a riconfermare, che lanlo nel sellare Est di Bilbao, quanto nel settore Soncillo-Orduiia, per ovvie ragioni, condizione essenziale per agire rimane la necessità di: - poter disporre di tutte le forze legionarie al completo;
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di avere il diretto comando di tutte le forze (italiane e nazionali) comunque già dislocate nel settore d'azione prescelto.
* * * Stabilito e deciso, in linea di massima, il settore di azione, i due comandi (Comando dell'Esercito del Nord e Comando italiano) debbono concretare, di comune accordo, le modalità dell'azione, modalità che si possono così riassumere: - Definizione del piano generale dell'azione (le azioni da Est ad Ovest come da Sud a Nord debbono necessariamente essere informate ad un unico, ben definito piano); - Forze messe a disposizione del Comando iLaliano; - Data della messa in libertà del Raggruppamento Francisci e di quell'aliquola di artiglieria italiana attualmente impiegata nel settore Est di Bilbao; - Data dell'entrata in azione delle truppe operanti nel settore di rottura del cinturone, e momento dell'entrata in azione di quelle operanti nel settore sud-nord (data, che necessariamente dovrà essere ben definita - e momento che dovrà logicamente conservare quella necessaria elasticiLà per riuscire il più possibile tempestivo e redditizio, e da determinarsi quindi in base alla situazione quale sarà per manifestarsi); Modalità intervento aviazione legionaria e tedesca ecc. ecc.
* * * Tutte le predette modalità dovranno pertanto costituire oggetto di preventivo ed accurato comune studio, ed ottenere integrale, comune approvazione.
* * * Dopo di che il Comando d ell'Esercito del Nord potrà passare alla materiale compilazione dell'ordine di operazioni; ordine di operazioni che da parte del Comando delle truppe volontarie troverà un fedele, convinto, entusiasta esecutore.
* * * Solo così operando, il Comando delle Truppe Volontarie vede si possa ottenere quel definitivo completo successo, che dovrà costituire logico coronamento al valore delle gloriose truppe nazionali e al disinteressato sacrificio delle truppe legionarie.
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DOCUMENTO N. 88
COMANDO CORPO TRUPPE VOLONTARIE A S.E. JL CONTE GALEAZZO CIANO
Ministero degli Esteri - Roma N. 25 R.P.C.
31 maggio 1937
Nella mia riservata confidenziale del 20 maggio, ebbi a mettere in chiara luce tanto i risultali del colloquio avuto dal Colonnello Gambara, mio Capo di S.M., col Generale Mola il 18 c.m., quanto il n1io pensiero sulla inopportunità di logorarci in azioni di approccio alla cintura di Bilbao, ed i casi verso i quali, a mio avviso, doveva orientarsi la nostra futura azione militare. E poiché il Generale Mola era stato anche perfettamente edotto dal mio modo di vedere, ritenevo che nulla, salvo l'ulteriore sviluppo degli avvenimenti in corso, avrebbero potuto influire sulle decisioni di massima prese nel colloquio predetto, ed implicitamente accettate dal Generale Mola. Ad ogni buon fine, di tali decisioni ritenni opportuno dare comunicazione anche al Colonnello Gelich, mio delegato presso il Q.G. di Salamanca, affinché qualora il Generale Mola non avesse già provveduto in proposito, ne facesse, a sua volta, partecipe S.E. Franco. Nel pomeriggio del 19 maggio il Colonnello Gelich eseguiva infatti l'incarico da me ricevuto, e la sera stessa, nel darmi notizia dell'avvenuto «cordialissimo» colloquio e dell'impressione da lui ricevuta che il Generalissimo non fosse alieno dall'accedere al nostro orientamento, mi comunicava che presto S.E. Franco sarebbe venuto a Vitoria a parlare meco in argomento. Di ciò fui lieto, ma ammaestrato dall'esperienza dei precedenti colloqui poco conclusivi, giudicai necessario presentare a S.E. Mola un promemoria in cui fossero nuovamente ed ancor più esplicitamente chiariti i miei punti di vista. In esso posi particolarmente in luce: - che la collaborazione, per quanto ripetutamente auspicata, era rimasta di fatto allo stato di sole parole e non di pratica applicazione; mentre occorreva attuarla, una buona volta, con larghezza di vedute e con reciproca comprensione; - che per la presa di Bilbao non si potevano considerare un'azione spagnola ed un'azione italiana, bensì un'azione unica accurata
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mente studiata, preparata ed attuata secondo un unico concetto informativo; - che tenute presenti le necessità, già riconosciute dallo stesso Q.G. spagnolo, di un successo italiano o prevalentemente italiano e la situazione politico-militare in atto, l'impiego della massa delle forze volontarie non poteva avvenire se non nel settore di Bilbao (settore di rottura) oppure in quello di Soncillo-Orduiia (direzione di azione da ulteriormente precisare); - che in entrambi i casi ferme restavano le condizioni definite nel colloquio avuto dal colonnello Gambara con S.E. Mola il 18 c.m. (di cui a pag. 8 e 9 del rapporto confidenziale n. 24); - che quale fosse delle due proposte azioni italiane quella accellata dal Q.G. spagnolo, restava inteso che alla sua attuazione non si sarebbe passati se non dopo averla esaminata e concretata in ogni suo particolare e di comune accordo tra i due Stati Maggiori. Il promemoria, consegnata la mattina del 26 maggio, era così chiaro ed esplicito che io ritenevo non potesse dar luogo al ripetersi <li vane discussioni: ma invece non fu così. Invero nel pomeriggio del 26 stesso S.E. Franco, chiamatomi a colloquio, dopo un non chiaro preambolo sul modo come egli intendesse la collaborazione e la volontà del Comando, e dopo aver espresso il suo vivo desiderio di porre in grado le truppe italiane di ottenere il successo da esse desiderato, non senza mia dolorosa sorpresa mi fece comprendere che egli non credeva di poter esporre truppe non ancora temprate al combattimento, ai rischi di un'azione così dura come quella di rottura di una cinta fortificata, e che pertanto egli confermava il suo intendimento di impiegare le truppe italiane nella ormai troppo nota azione nel settore Ordmì.a-Anrnrrio. Di fronte a tali dichiarazioni ritenni mio preciso dovere di esprimergli il mio più vivo dispiacere nei riguardi della prima, che in sostanza rivelava il permanere di un immeritato senso di sfiducia verso le truppe italiane e di dichiarargli che, dopo aver ripetutan1ente scartata l'operazioné offertami, non mi sembrava che fosse proprio il caso di ripropormela nuovamente; che pertanto, una volta declinata la mia offerta di contribuire con tutte le truppe legionarie alla presa di Bilbao, non mi restava che riconfermare l'intendimento di impiegare nel settore Soncillo-OnJuiia a successo spagnolo su Bilbao - che io auguravo pieno, rapido e completo - avvenuto. Il tono della mia replica, correttissimo, ma vibrato ed energico, parve impressionare a mio favore il Generalissimo: certo è che la fine del colloquio alla quale parteciparono anche S.E. Mola, il Colon-
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nello Gambara ed il Colonnello Gelich, assunse di nuovo un tono di cameratesca cordialità e S.E. Franco esposte al Generale Mola le mie obbiezioni in merito alle propostemi azioni, nulla ritenne di dover più eccepire nei riguardi delle mie affermazioni conclusive. Ogni divergenza pareva quindi..appianata. Senonché a fare la parte dei guastafeste entrano ora in gioco i tedeschi, in prima linea il Generale Sander. E da prima sono ufficiali tedeschi che si rivolgono amichevolmente ad ufficiali di questo Comando per dimostrare la opportunità e la necessità della ormai famosa azione dimostrativa; poi è l'intervento diretto del Generale Sandcr, manifestatosi inizialmente con una presa di contatto col Generale Roatta e poi con la decisione di recarsi a Salamanca per trarre dalla sua S.E. Franco. In quale forma quest'ultimo approccio si sia manifestato, non mi è riuscito a sapere: ma sta di fatto che ieri sera S.E. Franco, giungendo in volo a Vitoria, mi dava convegno al suo arrivo all'aerodromo e poi alla sede del Generale Mola. Sul campo di aviazione era anche il Generale Sander, che vistomi mi pregò di concedergli udienza seduta stante. Poiché il Generale Roatta mi aveva già riferito sul colloquio avuto con lo stesso il giorno avanti, il suo pensiero mi era noto e ne ebbi buon gioco per dimostrargli che il suo intervento non solo era stato poco deferente a mio riguardo (e lo è stato anche verso il Generalissimo), ma che era stato anche fuori di luogo perché, se non altro, non gli erano noti tutti i precedenti della delicata e complessa questione. L'attacco alquanto vivace, lo colpì in pieno e sta a dimostrarlo il fatto che all'ultimo, dopo aver ammesso che egli non aveva alcuna veste ufficiale di interloquire in materia, ci tenne a dichiarare che il suo intervento, dettato solo da vivo desiderio di operare in comune il massimo degli sforzi per la migliore riuscita dell'operazione di Bilbao, non deve essere giudicata azione meno che leale nei miei riguardi. Al che risposi, naturalmente, che di ciò non ne potevo dubitare. Lungo, ma improntato alla massima serenità, fu invece il colloquio con il Generalissimo Franco. Con tutta franchezza egli ebbe a dirmi che la necessità di questo nuovo colloquio gli era stata suggerita da alcune considerazioni espostegli dal Generale Sander sulla enorme importanza, militare e politica, della caduta ùi Bilbao, e sulla conseguente necessità di sommare tutti gli sforzi all'uopo possibili; che, esaminata più ancora a fondo l'opera in corso, questa appariva alquanto più difficile che non fosse apparsa in primo tempo, e forse non raggiungibile con le sole forze spagnole a disposizione del Generale Mola, e di conseguenza l'azione dimostrativa, già più volte posta sul tap-
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peto, assumeva ora a suo giudizio carattere di necessità ancora più impellente. Ma con pari franchezza ritenni necessario fargli presente: - che, a mio conto e a differenza dell'iniziale ottimismo del comando dell'Esercito del Nord, avevo sempre giudicato l'operazione di Bilbao tutt'altro che facile; - che di conseguenza non avevo nascosto il mio pensiero sulla necessità di adeguatamente prepararla, di apprestare fin dall'inizio tutti i mezzi e tutte le truppe necessarie, di condurla con metodo e con visione larga e lungimirante; - che conscio di tale necessità avevo offerto tutto l'offribile (truppe, artiglierie, mezzi e il mio comando stesso), subordinando solo l'offerta a determinate condizioni perfettamente rispondenti alle necessità militari complessive, più ancora che non a quelle particolari di un successo italiano; - che l'offerta non era stata però presa mai in una seria considerazione per ragioni che non stava
3 n1 e
indagare, salvo quella da
me controbattuta e respinta del rischio a cui truppe non temprate alla lotta sarebbero state esposte; - che se tale offerta fosse stata accettata, facile cosa sarebbe stato di destinare alla tanto desiderata azione dimostrativa truppe spagnole con evidente vantaggio per l'azione complessiva; - che allo stato presente delle cose e dati i dubbi ora espressi sulla possibilità di conseguire con le truppe disponibili risultati decisivi, si affacciava di nuovo, a mio giudizio, l'opportunità di sospendere l 'azione, del resto non ancora iniziata, per riprenderla fra 8 o 10 giorni, col concorso diretto della massa delle truppe volontarie e dopo aver elaborato in pi eno accordo tra i comandi italiano, spagnolo e anche tedesco (aviazione) un nuovo piano di attacco; - che una volta riconosciuta questa mia proposta non attuabile (il comando spagnolo considerando la situazione a sé stante e non anche in relazione all'apporto che le truppe volontarie porterebbero all'attacco, è indotto a valutare soltanto la somma dei lavori difensivi che per ogni giorno di ritardo si aggiunge a quelJa già esistente), non mi restava che confermare i miei intendimenti operativi ormai ben noti; - che infine, per quanto all'azione dimostrativa su OrduiiaAmurrio, anche a prescindere da ogni mio contrario pensiero in merito, ed an zi, anche dalla maggiore volontà di aderire alla richiesta, non sarebbe stato mai possibile inserirla tempestivamente nel quadro generale dell'azione già in corso.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
S .E. Franco mi ascoltò con molta attenzione ed ebbi anche l'impressione (pura impressione, però) che per suo conto non sarebbe stato alieno dall'accedere alla rinnovata offerta; ma giunto alla fine del mio esposto, si limitò a chiedermi se, in caso di bisogno, sarei stato disposto ad impiegare le mie truppe nella presa di Bilbao, nel qual caso egli mi avrebbe affidato il comando di tutte le truppe operanti nel settore orientale de l campo trincerato. A tale domanda r isposi senz'altro: - che come era noto era mio intendim ento di compiere la progettata azione in direzione Nor·d solo quando il favorevole sviluppo di quella di Bilbao mi avesse dato garanzia di successo; - che, nell'attesa, le truppe volontarie sarebbero rimaste tutte in mia mano per ogni evenienza; - che pertanto, se se ne fosse manifestata la necessità (cosa che mi auguravo non si producesse), non avrei esitato a venire in ausilio delle truppe spagnole, ferme, s'intende, le condizioni già note. T~le, n ei suoi particolari, fu dunque il colloquio con S.E. fi'ranco, che ho sintetizzato nel mio radio del 30 maggio 7094/1. Aggiungo solo che io ritengo il Generalissimo sincero nei nostri riguardi e veramente desideroso di offrirci il modo di conseguire un nostro successo. Anche il parere, da lui affacciato, di truppe non ten1prate al rischio a cui sarebbero state esposte ne l muovere alla rottura del «cinturone», credo che abbia un fondo più che altro sentimentale; ma il male è che egli non può, e non si sente in grado di imporre la sua volontà ai suoi dipendenti e al Generale Mola in particolare. In conclusione, i molti colloqui e i molti contatti di questi ultimi giorni hanno, è vero, lasciato la nostra situazione militare immutata dal punto di vista di impiego delle truppe, ma credo che abbiano contribuito a convincere gli spagnoli che noi vogliamo e ci sentiamo in grado di compiere un atto bellico dal quale possa risaltare il valore delle truppe legionarie. E ciò era necessario, perché quando la riducia è persa, ben ardua cosa è riconquistarla. Non molto chiaro è stato in tulte queste faccende il contegno dei tedeschi. Fortunatamente i I Generale Sander, con ben poca accortezza, ne ha svelato il gioco. Essi con metodo, ma senza soverchi scrupoli, sono riusciti ad assumere la parte di consiglieri, se non di padroni, nel Comando dell'Esercito del Nord. Certo è che l'azione di Bilbao se non proprio voluta, è stata da loro assai caldeggiata, ed è per questo che oggi, che essi ne scorgono le difficoltà, tentano di valersi delle forze nostre per farci concorrere all'azione, ma solo come comparse e non come attori principali. Dubbi su tale gioco non ne possono essere. Ma
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è stato sventato; e, ritengo, se non senza risentimento da parte loro,
a tutto vantaggio del nostro prestigio. Circa l'azione di Bilbao, non si possono ancora fare pronostici. Ha già avuto tre giorni di successivi rinvii, dovuti anche al tempo avverso alla azione aerea. Certo essa è difficile sia per il terreno, sia per il modo come è organizzata, sia per i concetti in base ai quali si intende condurla. L'elemento nemico può creare delle sorprese. Indubbiamente esso è demoralizzato, però anche nei ripetuti contrattacchi di questi giorni nella zona di Orduiia, ha combattuto con slancio e tenacia. D'allro canto, le fanterie spagnole rilevano di possedere delle riserve di energia e combattività spesso anche inaspettate, specie dopo le lunghe e terribili prove di questi mesi. Per conto nostro, gli orientamenti permangono immutati e cioè, a seconda del risultato dell'attacco spagnolo-tedesco-italiano in corso; operare sul fronte Nord - Santander-Bilbao - nella direzione che la situazione indicherà Ja più conveniente (pel momento sembra essere quella di Ramales); oppure imbastire e condurre un attacco sul fronte Nord-Est assieme agli spagnoli, se l'attacco in corso non dovesse progredire dopo i primi successi. Il momento non si può precisare, ma cerlo è queslionc di giorni. Ciò naturalmente, a prescindere dal manifestarsi di circostanze che imponessero soluzione diversa. Un vantaggio notevole potrebbe venire alle operazioni anche dalla azione diplomatica per indurr-c i baschi alla resa. Per mio conto ritengo però che la voce più persuasiva sarà quella cannone. Molti sintomi fanno ritenere prossimo lo sferrarsi di un'azione offensiva nemica. Non si può dire ancora se sarà fatta su più punti o su di un solo punto. Il più minaccioso appare oggi quello di Merida. Gli spagnoli lo aspettano, ed anche in seguito alle mi e insislenze hanno concentrato mezzi e truppe su quel tratto di fronte. Altro settore minaccioso quello di Madrid. Breve è il riassunto delle operazioni miUtari nell'ultima decade di maggio. Esse sono caratterizzate - sulla fronte Nord- dal lento progresso dei nazionali verso le difese che costituiscono un corpo avanzato ad Est del cinturone, da un'azione a breve raggio compiula nel sellore di Orduùa per distrarre forze della immediata difesa di Bilbao, e della efficiente reazione dei rossi. All'operazione presso Ordufi.a, il C.T.V. ha direttamente concorso con le artiglierie e con un reggimento dj fante ria (in rise rva) delJa Divisione Littorio. Sia durante l'attacco, sia durante i contr attacchi
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eseguiti dal nemico in forze ma senza esito, nei giorni 27 e 3 1 l'azione delle nostre batterie è stata tanto efficace da destare l'incondizionata ammirazione dei nazionali . In questo settore, reparti di fanteria della Divisione Littorio hanno eseguito tre colpi di mano, catturando alcuni uomini e materiali. Sulle restanti fronti, deboli intenti offensivi dei rossi, ovunque ricacciati, e trascurabili progressi dei nazionali. La riorganizzazione delle nostre forze e dei nostri servizi può ritenersi ormai ultimata. L'opera che sto ora svolgendo in questo campo è più che altro di completamento e perfezionamento. Volgendomi indietro, posso dire con coscienza che molto si è fatto entro un periodo di tempo, abbastanza lungo, se considerato in relazione alle esigenze dell'ora, ma effettivamente molto breve, in confronto alla mole di lavoro che è stata compiuta. Lo spirito delle truppe è oggi sostanzialmente buono. Lo affermano i comandanti. Se ne hanno indizi varii. Buona, se non ottima, la di sciplina energicamente ristabilita. Soddisfacente l'addcst r,imento, che purtroppo è quello che più risente delle note manchevolezze dei quadri. Alle deficienze <li comando, manifestatesi specialmente presso il Raggruppamento XXIII Marzo, si è provveduto dispensando dal Comando diversi ufficiali, tra cui due seniori comandanti di bandera. Le scuole per l'addestramento di ufficiali spagnuoli sono state inaugurate con cordiali manifestazioni di gradimento da parte delle autorità nazionali. Appena giungeranno il personale ed i materiali richiesti, la nostra attività in quel campo potrà svolgersi in pieno. Il centro di addestramento sta completando la sua organizzazione ma già dimostra la sua utilità. Le vicende che stanno maturandosi, ci avvicinano rapidamente ad una nuova prova delle nostre armi . Buone sono le previsioni. La fiducia è nei capi e nei gregari. Il comandamento ricevuto, a tutti nolo. E volontà e fede sono a tutti compagne vigili ed incitatrici di lavoro fecondo. IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA COMANDANTE
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DOCUMENTO N. 89/A
COMANDO CORPO TRUPPE VOLONTARIE - REPARTO OPERAZIONI 18 giugno 1937 Direttive generali circa l'Operazione «Ovest»
1° - SCOPI Eliminare in un primo tempo la sacca a sud della congiungente Puerto de Escudo-Reinosa. Successivamente mettersi in condizioni di sboccare a massa su Santander. 2° - CONCETTO D'AZIONE PER LE OPERAZIONI DI PRIMO
TEMPO (1) a) fissare con atLacchi parziali le forze rosse addensate ne l rondo della sacca; b) operarne ai due estremi superiori la recisione, per precludere la ritirata al nemico. 3° - COMANDO E FORZE L'azione sarà diretta da S.E. Bastico, Comandante del C.T.V., dal quale dipenderanno tutte le forze (legionari e nazionali) operanti nella zona. In particolare agiranno: - ad Est, nel settore di Soncillo, agli ordini diretti di S.E. Bastico, la seguenti forze: legionarie (Divisione Littorio, Divisione Fiamme Nere, Raggruppa'mento XXIII Marzo, Raggruppamento reparti specializzati) e nazionali (I Brigata e squadroni del Distaccamento Salazar); - ad Ovest, ne l settore di Reinosa, agli ordini del Comandante della Divisione di Palencia, le seguenti forze: nazionali (II Brigata, Distaccamento Salazar meno 5 squadroni) e legionarie (Gruppo Bandera IX Maggio, l Compagnia carri, artiglieria da precisare). (1) Il concetto per l'operazione di secondo tempo sarà definito in base alla situazione del momento.
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LA PARTECIPAZION E ITALIANA ALLA GUE RRA CIVILE SPAG NO LA (1 936 - 1939)
Da precisare ulteriormente, a seguito di accordi col Comando VI Corpo <l'Esercito, anche il quantitativo di forze nazionali che sin dall'inizio delle operazioni dovrà costituire le colonne d'attacco o agirvi in stretta cooperazione e che, comunque, sarà ragguagliato al massimo numero di battaglioni, batterie e squadroni disponibili. Linea divisoria tra i settori di Soncillo e di Reinosa, la congiungente Arantiones-Lorilla-Basconeillos de Tozo. 4° - DlSPOSIZIONI DI RACCOLTA E DI PARTENZA Per il settore di Sonci I lo: Posizioni
di raccolta: S. Martin de Las Ollas di par tenza: Sondi lo-Argomedo
Per il settore di Reinosa: di raccolta: Salinas, Aguilar del Campo, Lorilla di partenza: B..-anosera-Burruelo, Aguilar del Campo, Lorilla. 5° - MODALITÀ ESECUTIVE PER LE OPERAZIONI DI PRIMO TEMPO Attacchi parziali da eseguire con precedenza di 3-4 giorni sull'azione offensiva vera e propria, condotta <lai nazionali oltre Aguilar del Campo, nelle regioni di Lorilla, Orbaneja, Bricia per fissarvi le forze rosse in posto, richiamare quelle che ne fossero partite, disorientare il nemico sulle nostre intenzioni e rendere subito disponibile ii campo e.l 'aviazione di Aguilar dei Campo. Azione offensiva vera e propria, svolta contemporaneamente su Puerto de Escudo e su Reinosa. In particolare:
Per quanto riguarda le operazioni condulle su Puerto de Escudo: In 1 a schiera: Divisione Fiamme Nere e Raggruppamento XXIII Marzo. Divisione Fiamme Nere: direttrice, Argomedo-Puerto de Escudo obiettivo, Puerto de Escudo raggiunto l'obiettivo sbarrerà le provenienze Sud ed Ovest
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Raggruppamento XXIII Marzo: direttrice, SonciUo-Ci I lcruolo obiettivo, Cilleruolo e alture a cavallo della rotabile per Bricia raggiunti gli obiettivi, sbarrerà le provenienze.Sud ed Ovest ln riserva: DisLaccamento celere (Compagnia carri, autoblindo, motomitraglieri, 5 squadroni, fanterie e artiglierie autoportate) e Divisione Littorio. Orientata a procedere eventualmente sulla direttrice Arija-Reinosa. 1 Battaglioni nazionali di Bricia e Orbancjia manterranno la pressione contro le forze rosse antistanti e punteranno appena possibile verso la zona di raccolta Cilleruolo-Arija.
Per quanto riguarda le operazioni condotte su Reinosa: In 1 a schiera: numero di Battaglioni da stabilire in base alle disponibilità. dirett1ice, Brasonera-La ~fablada-Suano-alture a n.ord di P,,,._eino.sa obictLivo, alLure a nord di Reinosa In riserva: numero di Battaglioni da stabilire c.s. i battaglioni nazionali di Lorilla e Aguilar del Campo manterranno la pressione contro le forze rosse antistanti e punteranno appena possibile rispettivamente su Villanueva de la Nia e su Reinosa. 6° - DIFESA DEL SEGRETO MILITARE Anche a questo scopo tendono gli atLacchi parziali precedcnLi l'offensiva vera e propria oltre Aguilar del Campo, Lorilla, Orbaneja, Bario de Bricia. Allo stesso scopo: - il gruppo bandere IX Maggio, durante lo svolgimento dell'attacco oltre Aguilàr del Campo, sosterà e si farà notare quanto più possibile nella zona, pur senza prendere parte all'operazione; - gli spostamenti delle truppe sulle posizioni di raccolta e di partenza delle Lruppc legionarie e nazionali dovranno essere fatte soltanto all'ultimo momento e con tutte le maggiori precauzioni. p. c. c. IL CAPO DI STATO MAGGIORE Gambara
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936-1939)
DOCUMENTO N. 89/B
COMANDO CORPO TRUPPE VOLONTARIE - REPARTO OPERAZIONI 20 giugno 1937
Forze necessarie per l'operazione su Reinosa
Secondo quanto previsto circa la nota operazione, la colonna del Gen. Ferrer, doveva, dalla regione Branosera-Barruelo, per la Tablada: - in un primo tempo, cadere sulla rotabile Aguilar del CampoReinosa, per impedirvi qualsiasi movimento nemico (di afflusso e di deflusso); - in un secondo tempo, occupare la città e le alture che ne precludono gli accessi da Nord; - in un terzo tempo, procedere per Los Carrales su Santander, ùi concerto con le truppe legionarie avviate per Onlaneùa. In base ad intese prese in linea di massima con il Comando della 62 a Divisione e con il Comando del VI Corpo, la colonna di cui si tratta avrebbe dovuto essere inizialmente composta delle seguenti forze: 2 Battaglioni, 1 Coropagnfa carri e 2-3 batterie legionarie; - 3 Battaglioni, 3-4 batterie nazionali della 62 a Divisione; - 3 Battaglioni nazionali del VI Corpo; in totale, quindi, da un complesso di 8 Battaglioni, 5-7 batterie, 1 Compagnia carri. Ma l'avvenuta caduta di Bilbao, che può dar modo di procedere più speditamente verso l'obiettivo finale - Santander - e rende libere o, quanto meno, più utilmente impiegabili su questo fronte per il raggiungimento di detto obiettivo parte delle truppe nazionali e legionarie già incaricate dell'investimento della piazza, induce a prendere in esame la possibilità di rinforzare ulteriormente la colonna Ferrer. Si interessa pertanto il Quartier Generale del Generalissimo avolervi destinare per il 24-25 del mese: - da 6 a 8 Battaglioni (meglio, quelli della II Brigata Mista); - da 4 a 6 batterie mobili. Con il citato rinforzo, la colonna potrebbe quasi sicuramente assolvere i suoi importantissimi e molteplici compiti, non nutrir preoc-
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cupazione veruna per la distanza iniziale che la separa dalla massa italiana e agire con maggiore autonomia nei confronti di questa, affrontare meglio la durezza del terreno e la resistenza dell'avversario, essere in condizioni di sfruttare più decisamente il successo in direzione di Santander. p. c. c. IL CAPO DI STATO MAGGIORE Gambara
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LA PARTECTPAZIONF. JTALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
DOCUMENTO N. 90
LETTERA DI FRANCO A MUSSOLINI
Vitoria, 15 giugno 1937 Caro Duce, mando a Roma il Ten_ Col. Villegas, allo scopo di portar-Le, con un personale e molto affettuoso saluto, una esposizione di necessità in merito all'impiego delle truppe italiane in Spagna, al fine di determinare le condizioni dell'impiego stesso, che permettano di ottenere il rendimento che le loro eccellenti caratteristiche in armamento, entusiasmo e tecnica, possano dare e che non ho potuto fino ad oggi ottenere per avere incontrato nel Comando delle Truppe Volontarie divergenze con gli ordini impartiti , in quanto vengono considerati opposti a quclH ricevuto da Roma e non sono perciò eseguiti_ Oggi, davanti alla possibilità che nelle informazioni che si hanno in Italia si abbiano ad ignorare le vere ragioni e i punti di vista del Comando Spagnolo in merito all'impiego di queste truppe, e soprattutto per togliere la non buona impressione che senza dubbio causerà il fatto che non sia stato irnpiegato nella battaglia di Bilbao il nucleo principale delle truppe italiane, malgrado che queste fossero concentrate in quel fronte, ho voluto informarLa personalmente delle costanti, laboriose ed infrulluose questioni fatte, per il loro impiego, che l'interesse della guerra consiglia di evitare in avvenire, per cui La prego di dare il Suo intelligente cd autorevole intervento. Il Gen. Doria, uomo intelligente ed attivo col quale mantengo relazioni cordiali e frequenti, mi dice che la sua condotta è subordinata agli ordini ricevuti, i quali senza dubbio, per errata interpretazione, appaiono in divergenza con l'autorizzazione piena che, per il loro impiego, Ella mi aveva dato per il tramite del Ten. Col. Villegas_ Le forze che parteciparono all'azione su Bilbao, aviazione, artiglieria e Frecce Nere, sono state all'altezza della grande Italia che con tanto (parola incomprensibile) ha forgiata e nel loro impiego metto la cura maggiore, preoccupandomi de l prestigio davanti al mondo di queste truppe. Molto riconoscente al valido aiuto che per Sua mano la Nazione
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Italiana ci presta, mi permetto reiterarLe l'interesse che, per la rapida soluzione della guerra ha la circostanza che non si ritardi la fornitura di artiglieria e aviazione che, concordata in principio, sembra alquanto paralizzata nel suo invio, per piccoli dettagli di compensi che sembravano essere chiariti e nei quali giungiamo al limite che le nostre possibilità attuali ci permettono. Con i migliori pensieri per la grande Nazione Italiana e con i miei pensieri personali. F.to: Franco
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LA PARTECIPAZIONE !TAT.IANA ALLA GUERRA <.:!VILE SPAGNOLA ( 19.16 - 1939)
DOCUMENTO N. 91
DA COMANDO C.T.V. A MINISTERO DELLA GUERRA - GABINETTO (PER. S.E. CIANO E S.F. PAR/ANI) N. 011379
16 giugno 1937-XV, ore 21,30
Reputo mio dovere far presente che mentre come dai miei radio 011377 et 011378 sembrava essere raggiunto pieno accof'do con comando spagnolo nei riguardi operativi generale Franco riferendosi oggi situazion e Bilbao ove anzichè accentuarsi colassù egli prevede manifestarsi forti resistenze nel settore ovest Rio di Bilbao opponesi rec.i s ~rn ente a ttu azione o pera zione progettata s u R arnale s all Mi e insistenze et considerazioni a favore detta operazione esposte ieri notte in lungo colloquio con generale non ha condotto ad esito da me desiderato alt Poichè giudico momento attuale avverso qualsiasi creazione conrlitto fra i due comandi e dato anche che operazione su Ramales fin da sua prima concezione era effettivamente subordinata a successo sicuro su Bilbao ho ritenuto accedere invilo Franco esaminare possibilità e convenienza attuazione altra operazione che consenla tener fede compito datomi et sfrultare tempestivamente alto valore truppe unanimamente giudicate desiderose combattere alt Siccome però esperienza ammaestra prego far conoscere se in caso eventuali nuove divergenze tecniche sarei autorizzato o meno imporre sotto mia responsabilità a comando spagnolo mia volontà operativa alL
Daria
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DOCUMENTO N. 92/A
COMANDO CORPO TRUPPE VOLONTARIE A S.E. IL CONTE GALEAZZO CIANO Ministro degli Esteri - Roma N . 28 R.P.C .
18 giugno 1937
Il Generale Berti nella sua venuta costà avrà certamente messo V.E. al corrente dei principali avvenimenti occorsi in questi ultimi tempi non solo, ma avrà anche chiarito quale è la nostra situazione presente, tanto considerata in se stessa quanto nei riguardi del Comando spagnolo; e ritengo quindi che V.E. sia pienamente illuminata su fatti, cose e persone che ci dguardano da vicino. Questa mia confidenziale tende pertanto ad illustrare, più che non abbia potuto fare con le mie giornaliere comunicazioni, sia gli avvenimenti militari del 7 giugno (data della mia ultima relazione n. 26) ad oggi, sia talune divergenze in fatto di concezioni operative, sorte fra questo e il comando spagnolo, ed a fornire a V.E. maggiori elementi di giudizio nei riguardi di quella che a mio avviso, dovrebbe essere una «presa di posizione» rispetto al comando spagnolo per ciò che può rirlettere l'impiego del Corpo Truppe Volontarie in prossime ed ulteriori operazioni. Riassumo in allegato a parte le operazioni compiute sul fronte di Bilbao e le principali osservazioni che su di esse si possono fare e sintetizzo qui di seguito, quelle effettuate su altri fronti. La attività sulle fronti è stata caratterizzata dalla frequenza di allacchi dei rossi in vari punti del Lealro centrale e meridionale di operazioni. Attacchi che, per quanto condotti con forze non rilevanti, avevano per la loro frequenza lo scopo di distrarre forze dal fronte di Bilbao. Lo scopo è fallito in quanto i nazionali hanno potuto infrangere i vari tentativi nemici servendosi esclusivamente delle forze dislocate nei singoli settori attaccati. I settori più presi di mira sono stati, in primo tempo, quelli di Bagnera e di Estaca, in Asturia, dove dall'8 all'll maggio si è avuto una serie di attacchi tendenti a riprendere alcune posizioni che i nazionali avevano di recente conquistato; in secondo tempo, i rossi hanno quasi completamente polarizzato le loro azioni sul fronte di Ara-
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA <.:!VILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
gona contro le posizioni di Huesca e Chumillas, senza sortirne alcun vantaggio. Da parte dei nazionali l'unica offensiva condotta in questo frattempo è stata quella svolta dalla I Brigata mista nel settore di Merida. Questa azione avrebbe dovuto segnare l'inizio di una vasta operazione alla quale avrebbero dovuto partecipare tutte le forze del settore e riserve dell'Escrdto del Sud che erano state fatte affluire nella zona. Invece, pare che per divergenze sorte fra il Generale Franco e il Generale Queipo de Llano, l'operazione si è limitata all'attacco della Brigala mista Frecce Azzurre che con azione rapida e decisa, superando le difese avversarie, hanno migliorato la linea dei nazionali portandola avanti fino al colle di Km. 99 sulla rotabile Llcrena-Castruera. Inserita nelle operazioni di Bilbao doveva essere, com'è noto, quella del Corpo Truppe Volontarie intesa a sfruttare il successo conseguito in primo tempo dalle truppe nazionali. Prima di accennare a quest'uitima, giova però tener presente: - che l'operazion e d ella conquista di Bilbao er a stata unanimemente giudicata difficile, a meno di un collasso nemico; e che difficile, anzi difficilissima sarebbe stata in effetto se il collasso non fosse in realtà avvenuto. Le sistemazioni difensive create dai rossi erano infatti formidabili, sia per la entità dei lavori compiuti (trincee blindate profonde perfino due metri; postazioni di mitragliatrici in blocchi di cemento; ricoveri alla prova di grossi calibri; due, tre e perrino 4 ordini di reticolati profondi dai quattro ai cinque metri ed in parte ben dissimulati dalla vegetazione, etc.), sia per la organizzazione dei fuochi: e l'azione dell'aviazione su di esse è stata materialmente di scarsissimo valore, mentre anche quella dell'artiglieria - nel complesso poco potente e male impiegata - è stata poco efficace. Senonché l'azione morale della aviazione è stata - a della dei prigionieri - grandissima ed il collasso si è prodotto, tanto da rendere nulla la resistenza della fanteria; - che in vista dell'apprezzamento obiettivo delle enormi difficoltà che l'attacco del cinturone faceva presumere, il Comando italiano aveva offerto a quello spagnolo tutte le forze di cui disponeva, da impiegarsi nel settore di rottura, al comando del sottoscritto; e che l'offerta, se accettata, avrebbe concesso di attuare con truppe spagnole l'azione dimostrativa su Orduii.a-Amurrio tanto desiderata dal Comando spagnolo, ed in effetto militarmente utile, specie in vista di un'efficace resistenza nemica. L'offerta, generosa, venne invece declinata sotto lo specioso pretesto che non si voleva esporre ad un notevole rischio truppe non ancora temprate ad una lolla che si prevedeva
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<lura; cd il diniego, pur nella insperata facilità con la quale le truppe nazionali hanno avanzato, ha prodotto quella crisi di riserva, che fra le al tre cause, ha impedito lo sfruttamento rapido del successo iniziale; crisi che il Comando spagnolo ora lamenta ma che, naturalmente, anziché imputare a sua colpa, cerca, se pur non apertamente, di addossare al Comando italiano; - che la guerra che si sta ora combattendo, dato il suo mutarsi da lotta di movimento a lotta d i posizione nonché la relativa scarsezza di fanteria e l'insufficienza di artiglieria specie cli medio grosso calibro, è vincolata in modo particolare all'aviazione: motivo per cui ogni concetto operativo deve fare i conti, nel tempo e nello spazio, con le possibilità dell'aviazione stessa Ciò premesso ricordo che questo comando aveva studiato e preparato un'azione da compiersi in direzione di Ramai es e da effeltuarsi allorché la ca<luta di Bilbao fosse o avvenuta o per lo meno sicura. Tale azione non era certamente facile ma, effettuata «in tempo », e condotta con metodo cd energia insiem e, avrebbe potuto condurr~ ari sultati tangibili. Così almeno io la giudicavo ed aggiungo che il compianto Gen. Mola, pur essendo fisso su quella da lui desiderata in direzione di Orduna-Amurrio, aveva rinito per accoglierla. Di conseguenza, essa era stata studiata e pre parata con amore. Del resto, una volta rifiutata la prima nostra offerta, essa appariva l'unica che potesse offrire la possibilità di concorrere da vicino allo sfruttamento del successo di Bilbao. Contemporaneamente però, fedele al principio di avere due corde al proprio arco, mettevo allo studio un'altra operazione a più vasto raggio e da compiersi con l'ausilio di truppe spagnole lungo le direttrici Reinosa-Santander e Soncillo-Santande r: operazione che già sapevo essere n<;!i desideri del Comando spagnolo per avere parlato anche di essa col Generalissimo, ma che, data la sua lontananza, costituiva operazione a sé e non concomitante con quella che stava per intraprendere per la conquista della piazza di Bilbao. Iniziatasi questa sotto i migliori auspici, e oLtenuLo di co lpo quel successo che nella migliore delle ipotesi era stato giudicato ben duro a conseguirsi, era naturale che io pensassi ad un completo e rapido sfruttamento dello stesso ed alla conseguente opportunità di una uscita «in tempo » delle mie truppe nella direzione di Ramales. E di ciò diedi avviso al Comando dell'Esercito del Nord nella persuasione, fondata su precedenti accordi presi fra il mio e il Comando spagnolo, che la progettata azione, di cui solo restava da stabilire la data, fosse senz'altro accolta.
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LA PARTECIPAZIONE ITAUANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
Con mia somma sorpresa, nel pomeriggio del giorno 15, il Generalissimo Franco mi comunicava invece di non poterla approvare, perché a suo giudizio troppo pericolosa, sia a causa del terreno a Nord dei colli costituenti il primo obbiettivo dell'azione, che egli riteneva pressocché proibitivo, sia perché era avviso che i rossi avrebbero opposto una tenace resistenza nel settore Ovest del campo trincerato di Bilbao e cioè sulle alture di riva sinistra della Ria di Bilbao. Non so se, in aggiunta o all'infuori di queste ragioni prospettate dal Generalissimo, ve ne siano altre che lo abbiano indotto ad un così reciso diniego; so soltanto che quelle esposte non potevano persuadermi e non mi persuadono. Epperò le confutai con tutta calma ma con eguale energia dapprima in una lunga discussione avuta con il Colonnello Barroso, Capo di Stato Maggiore del Generalissimo, quindi in altro colloquio durato dalle 22,30 alle 24 col Generale Franco: ma questi fu irremovibile; per compenso mi propose di riprendere in considerazione la operazione intesa a recidere la sacca Reinosa-Soncillo, per poi procedere se del caso in direzione di Santander . In mancanza di pieni poteri, ed anche per evitare un conflitto che avrebbe potuto avere conseguenze non solo immediate ma anchè lontane, non mi restava che assoggettarmi alla decisione del Generalissimo, ciò che feci non senza però esprimergli il mio disappunto ericordargli che, se egli avesse accettato l'offerta di tutto il Corpo Truppe Volontarie fattagli già molto prima che avesse iniziato l'attacco del «cinturone», l'operazione su Bilbao avrebbe avuto ben altro sviluppo e ben altri risultati. Conseguenza di ciò è la necessità di riprendere in considerazione l'azione desiderata dal Comando spagnolo: operazione che è oggi allo studio e che presenta pur essa difficoltà notevoli: principalmente forse quella di dover operare di concerto con le truppe spagnole. Non posso anticipare su di essa previsioni di sorta. Dico solo che facendola cercherò di farla entro il più breve tempo possibile, anche per non lasciare raffreddare l'entusiasmo dimostrato dalle truppe legionarie alla notizia di prossime azioni. Ma di una cosa sono convinto: ed è che se non si sancisce il principio dell'autonomia operativa del Comando italiano (autonomia della quale saprei valermi con la necessaria oculatezza e col più vivo desiderio di non generare conflitti inutili) corriamo il rischio di andare incontro ad altre amarezze. Le divergenze tecnico-operative fra il Comando spagnolo ed il mio sono invero di tale natura, da poter essere ben difficilmente eliminate. Ne chiarisco le principali: 1° - Dottrina strategico-tattica complessivamente diversa dal la
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nostra, se pur si può dire che nell'esercito spagnolo esista una dottrina. Da noi concezioni di guerra di movimento che implica battaglia di rottura minutamente organizzata ad ampio sfruttamento del successo in profondità con manovra di massa che non diano più tregua al nemico; il che implica l'esistenza di un piano profondamente studiato in precedenza e verso il quale converge ogni attività preparatoria a cominciare da quella morale per finire a quella logistica. Da parte spagnola invece, si vive alla giornata e si concepiscono soltanto azioni a raggio ristretto. Non vi è mai un piano organico che costituisca il filo conduttore di tutto il ciclo operativo. Mancano i concetti di massa e di manovra; non si proporzionano mezzi a scopi; non si costituiscono riserve adeguate. In sintesi, gli spagnoli avanzano linearmente a piccoli passi e con spallate successive a guisa di grossi colpi di mano subordinati alla condizione essenziale che l'azione sia stata preceduta da bombardamenti aerei. Al fattore «tempo», per la ricchezza in materie prime, per l'abitudine alle frequenti guerre civili e per una esperienza militare limitata ad operazioni coloniali, non viene attribuito quasi alcun valore. 2° - Nel campo strettamente tattico, gli spagnoli sono solidissimi in difensiva, ma in offensiva non concepiscono l'attacco come noi lo consideriamo e particolarmente non serrano a distanza di assalto per affrontare il nemico corpo a corpo; in tal guisa non si avanza se il nemico non si ritira, ciò che avviene o per effetto del bombardamento aereo (tenuto così vicino alle basi di partenza dell'attacco da causargli sovente perdite) e per l'effetto dell'azione di artiglieria o per minaccia di aggiramento. Nel complesso, si assiste ad una progressione molto lenta, resa tale anche dal fatto che una volta raggiunti i ravvicinati obbiettivi della giornata, si concepisce naturale il riposo (il classico «desc_a nso» spagnolo). È naturale che dopo l'attacco si perda il contatto col nemico. Si tende insomma alla conquista di limitatissimi obbiettivi territoriali, valorizzando al massimo il terreno, e non si mira che rarissime volte all'annientamento del nemico. 3° - Il funzionamento dei Comandi delle grandi uni Là spagnole (a cominciare dal Comando Supremo) è rudimentale; un funzionamento organico di questi Comandi non esiste; manca uno Stato Maggiore come noi lo concepiamo; i generali si limitano a qualche generica direttiva ed assistono alle operazioni come semplici spettatori in osservatori arretrati privi di collegamenti (facendo eccezione il Generale Mola che, per contro, era un grande accentratore e redigeva da se anche gli ordini di operazione). Per contro, non si deve dimenticare che i Comandanti spagnoli
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sono, in genere, ostinati, benché sempre correttissimi e gentili. È ovvio pertanto quanto difficili e laboriose siano le intese fra il nostro Comando da una parte e quelli spagnoli dall'altra e come la mancanza di organi di Stato Maggiore che in questi ultimi funzionino regolarmente e l'assenza di idee chiare e di proponimenti precisi nei Comandanti spagnoli, portino a mutamenti di opinioni ed anche ad equivoci, che per certo non contribuiscono al raggiungimento di risultati concreti e per contro non danno mai sicuro affidamento per il domani. In siffatto quadro, è certo evidente il disagio in cui può esplicarsi la mia azione di comando. Nostre concezioni urtano contro sistemi diversi e mentalità contrarie od aventi il consiglio a dispetto, donde la enorme difficoltà di arrivare a quelle soluzioni che, se non altro, portino le truppe italiane (troppo poche per affrontare da sole operazioni a grande raggio) ad agire secondo le sane regole dell'arte della guerra moderna, e spesso la necessità di dover ricorrere a compromessi che di questi hanno tutti i difetti e tutte le manchevolezze . Mi sono dilungato sull'argomento perché lo credo di importanza fondamentale nei riguardi della conoscenza delle difficoltà in cui questo Comando si dibatte (e credo con onore, almeno fino ad oggi) e dalla necessità di addivenire al più presto ad un decisivo chiarimento della attuale situazione. Ho posto il dilemma nel mio radio odierno 7274 ed a esso mi riferisco. È mia viva speranza che la risposta ad esso mi sia pervenuta prima ancora che questa mia confidenziale giunga costà. Volontà e fede non mancano: ma al punto in cui siamo bisogna, a mio avviso, che esse siano validamente sorrette anche da Roma. Poco ho da dire per il resto. La riorganizzazione del C.T.V. può considerarsi come ultimata, giacché non resta da provvedere che al completamento delle Compagnie del genio per le Grandi Unità CC.NN., delle quali è testè arrivato buona parte del personale essi hanno già tutti i materiali. L'addestramento presso le grandi unità ha avuto termine all'inizio della corrente settimana, per il concentramento delle forze nella zona prescelta per le operazioni; continua invece presso il Centro comple1:amenti di Valladolid. Lo spirito delle truppe è alto: ne sono prova manifesta l'entusiasmo con il quale le truppe partirono per la zona di concentramento e si schierarono sulle basi di partenza per l'azione poi sospesa, così come il brillante comportamento delle Brigate miste suUe fronti Sud e di Bilbao.
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I servizi sono in piena efficienza: particolarmente quello di arLiglieria dopo l'arrivo dei piroscafi «F» e «G» . Le scuole hanno bene avviato il loro funzionamento; appena potranno essere distribuiti i materiali richiesti, ed in parte già arrivati, esse saranno in grado di assolvere in pieno il loro compito. Non appena avrò concretato lo studio relativo alla nuova operazione progettata e definitone i particolari di esecuzione anche dal Comando spagnolo, mi affretterò a darne notizia alla E.V .. Come ho già detto è mio intendimento di operare al più presto: ma il più presto è purtroppo qui subordinato a non pochi vincoli, fra cui quello - data la scarsezza delle artiglierie e la presenza ormai estesa a tutta la fronte rossa di valide sistemazioni difensive - delle possibilità operative dell'aviazione. IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA COMANDANTE
Bastico
Allegato al Docùmento n. 92/A
COMANDO CORPO TRUPPE VOLONTARIE Allegato alla relazione confidenziale n. 28 R.P. del 18 giugno 1937
Riassunto avvenimenti fronte Biibao dai giorno li ai 17 giugno 1937
A. - SITUAZIONE INIZIALE Propria
Brigata Frecce Nere sulle posizioni dal mare-J ata-Gondramendinord di Munguia. Brigata di Navarra: tre (VI-V-I) concentrate da otto giorni nella zona nord-est del cinturone Bilbao, fra Munguia e il Bizcargui; una Brigata (II) nella zona ad est del cinturone, fra il Bizcargui e Lemona; una Brigata (IV) fra Dirn.a-passo Berazu-est del Gorbea; una Brigata (III) fra il Gorbea e la zona sud di Orduiia.
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Nemica Nemico su posizioni avanti al cinturone a distanza di questo di circa due chilometri; particolarmente rafforzato sulla dorsale del monte Urculu, una specie di antemurale del cinturone.
B. - PIANO OPERATIVO
(Ideato dal Generale Mola, suo coadiuvatore ed uomo di fiducia il Colonnello Vigon Capo di Staio Maggiore della Divisione Navarra) Rompere le difesé del cinturone di Bilbao, nella zona a sud di S. Martin de Figa, con le Brigate VI-V-I, la massa dell'artiglieria e dell'aviazione: con una Brigata (VI) costituire un fianco difensivo, a destra, ad ovest della rotabile Munguia-Bilbao; con la Brigata del centro (V) puntare sulle alture immediatamente a nord di Bilbao - costone di S. Marina; con la Brigata di sinistra (T) avvolgere il lato est dell e di fese del cinturone n e lla zona di Galdac ano ed apri re la strada alla II Brigata per puntare a sud di Bilbao ed isolare la città. Contemporaneamente avanzare lungo il mare, dal Jata-Munguia, alla Ria di Bilbao (Brigata Frecce Nere) in concomitanza con azione della VI Brigata delle operazioni a nord di Bilhao verso il mare, per accerchiare i difensori di Pleneia. C. - SVOLGIMENTO OPERAZIONI
Giorno 1 I giugno Dopo preparazione di artiglierie (contro l'antemurale di Monte Urculu) durata 9 ore, uno stillicidio continuo di colpi sparsi su due chilometri di fronte - e reiterato bombardamento con la massa degli aerei, alle ore 15 le fanterie hanno iniziato l'avanzata, trovando le posizioni da tempo fortificate dal nemico completamente sgombrate. La sola I Brigata ha avanzato celermente occupando alle ore 16 le posizioni di quota 371 e successivamente tutta la dorsale dell'Urculu; le altre due Brigate sono andate molto ma molto a rilento, su terreno sgombro da nemico raggiungendo alle ore 18 le alture di S. Martin de Figa antistanti alla linea cinturone. Dalle ore 17 alle 19 è stata svolta altra operazione di artiglieria e bombardamento aereo sulle posizioni del cinturone, alla quale però non è seguita alcuna avanzata delle fanterie. Nella notte il nemico ha contrattaccato in forze contro le posizio-
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ni del Monte Urculu tenute dalla I Brigata, ma è stato respinto con notevoli perdite.
Giorno 12 giugno Alle ore 8,30 è stata iniziata preparazione artiglieria (con i soliti sistemi) ed il bombardamento aereo sulle posizioni del cinturone di Bilbao nel tratto fra il Gastelumendi e il Monte Urrusti (q. 349). Alle ore 13, termine dei bombardamenti degli aerei, si è iniziata l'avanzata partendo da una distanza di circa due chilometri (in sviluppo orizzontale) dall e posizioni nemiche, con un dislivello di oltre 300 metri, mentre le artiglierie continuavano a battere il cinturone. Alle 14,30 un Battaglione della V Brigala ha occupato le posizioni del cinturone fra q. 347 e q. 302 trovate sgombre. Successivamente, senza quasi incontrare resistenza: - a sinistra la I Brigata è penetrata fino al le posizioni immediatamente a non.I di Larrabezua; - al centro la V Briga ta fino all e pos izioni immedia tamente a nord della rotabile di Lezama; - a destra la VI Brigala ha occupato il monte Urrusti fino alla Ermita di San Miguel. Sulla fronte ad est del cinturone la II Brigata che a veva avuto ordine di avanzare su La Cruz e Buelosa, partendo da la Pena dc Lemona, ha incontrato qualche resistenza nemica, e si è fermata dopo pochi passi, a q. 306 e non si è più mossa.
Giorno 13 giugno La I Brigata dopo aver aggirato e quasi distrutto un forte nucleo nemico che tentava di riannodare una sporadica difesa nella zona di Lazzabezua, ha prosegui lo con decisione sulla dorsale che domina Galdacano (q. 440 e q. 385) occupandola. Al centro, la V Brigata ha occupato Santa marina sul la quale, in precedenza, era slalo concentrato il bombardamento della massa degli aerei senza che, peraltro, vi fosse sintomo di occupazione nemica. A destra la VI Brigata, da monte Urculu, ha occupalo l'altura di Berriaga, sul cinturone, trovata sgombera, ed ha proseguito fino a tagliare la rotabile Munguia-Bilbao catturando forti nucl e i di sbandati nemici.
Giorno 14 giugno Situazione invariata. L'avanzata, molto a rilento, delle Brigate V e VII ha permesso al
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nemico di organizzare una estrema difesa nella zona di Archanda-San Domingo, alture immediatamente a nord di Bilbao. Giornata completamente perduta ai fini operativi. Non si è ritenuto di attaccare le difese nemiche perché non è stato possibile impiegare su di esse l'aviazione da bombardamento, mentre contro di esse avrebbero potuto agire ben due Brigate: la V da Santa Marina, la Vl da Lanamendi-San Roque. Non si è ritenuto proseguire l'azione condotta con decisione dalla I Brigata, per aggirare le difese del cinturone a Galdacano ed aprire la strada alla II Brigata che, con movimenti di estrema lentezza su terreno quasi completamente sgombro da nemico, è giunta a contatto delle difese del cinturone della zona di Galdacano. La Brigata Frecce Nere, di iniziativa, ha avanzato fino a Munguia occupando le alture a sud dell'abitato, ostacolata notevolmente dall'avversario
Giorno 15 giugno I Comandi spagnoli in questa giornata, hanno cominciato a funzionare alle 11 . Di fronte alla inattività dei nazionali il nemico si è andato organizzando e rafforzando nella zona di Archanda-San Domingo. Il Comando spagnolo, preoccupatissimo di questa minaccia(!) nemica, riteneva opportuno di non avanzare con la I Brigata e sfruttare il successo da questa ottenuto. Ci sono volute tutte le insistenza del Col. Richthofen, del Maggiore Manardi, delegato presso il Q.G. dell'Esercito del Nord c dello stesso Comandante della I Brigata, per decide re il Comando spagnolo a proseguire l'azione tendente all'avvolgimento di Bilbao da sud. Gìi ordini di avanzata di questa Brigata sono slali dati alle 12; contemporaneamente è stato dato l'ordine di attaccare alle difese di Archanda da parte della V e VI Brigata. La I Brigata scendendo nella zona di Santa Marina, ad ovest di Galdacano ha occupato il paese e, passato il Ncrvion, ha raggiunto a tarda sera, la rotabile Bilbao-Miravalles ad est del monte Malmasin. Il nemico che guarniva in forze le difese del cinturone a sud di Galdacano, aggirato si è ritirato verso Arrigoriaga, essendo stata ormai tagliata la strada di Bilbao. La V e la VI Brigata non si sono mosse che di poco, occupando rispettivamente Santo Domingo e San Roque. La Brigata Frecce Nere, sempre di iniziativa, ha occupato Plencia ed i passaggi a sud del Rio Plencia.
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Giorno 16 giugno Proseguendo la sua avanzata la I Brigata ha occupato il Malmasin ed Arrigoriaga, tagliando le comunicazioni nemiche fra OrduiiaMiraval Ies-Bilbao. La II Brigata che poteva considerarsi, data la sua dislocazione, quale riserva dietro alla prima, non è stata impiegata per sfruttare il successo verso le posizioni a sud di Bilbao. A sinistra la IV Brigata, dall'inizio delle operazioni fcrmà sulle posizioni di Dina, ha avanzato al monte Mendoya e successivamente ha occupato la Campa di Mecalza, Larrela cd Artanda, posizioni che dominano il Rio Nervion nella zona entro il cinturone dal lato sud (Miravalles ). La III Brigata schierata nella zona del Gorbea ha occupato questo monte. A destra della I Brigata, la V e la VI sono state ferme di fronte alle difese nemiche di Archanda. La brigata Frecce Nere è giunLa quasi alla Ria di Bilbao fra il mare e Las Arenas ed Axpe, sopravvanzando l'ala destra della VI Brigata che ha avanzato con lentezza esasperante, pur senza inconlrare resistenza. Giorno 17 giugno La Brigata Frecce Nere, continuando la sua decisa avanzata, ha occupato tutta la riva destra del Ria di Bilbao dal mare a Desierto, controllando l'imbocco del porto di Abra. Le Brigate Navarra V e VI alle ore 18 hanno attaccato - con il solito sistema d,ella precedente e lunga preparazione di artiglieria e bombardamento di aerei - le posizioni di Archanda (nord-est di Bilbao) occupandole a tarda sera. Elementi nemici di forza imprecisata sono tutt'ora, a nord di Bilbao, nella zona fra Bernabé e San Pedro de Deusto. La VI Brigata, dalle posizioni immediatamente ad est di Miravalles (sud di Bilbao) ha avanzato la sua sinistra fino alle alture che domir.ano da est la rotabile Miravalles-Orozco. Linea raggiunta dai nazionali: mare-sponde nord di Ria di Bilbao fìno al Rio di Asua-Urgoiti-San Bernabé-Archanda-costone fino a Santa Marina-sperone sud di Santa Marina-Dos Caminos (escluso)-alture di Malmasin-Arrigoriaga-posizioni immediatamente ad est rotabile Mira valles-Orozco.
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OSSERVAZIONI
Si riassumono le principali: - manca nel Comando spagnolo il concetto di massa, di manovra e di sfruttamento del successo e di qui assenza di ogni riserva; - l'obbiettivo non è tanto il nemico quanto il terreno, ragione per cui tutti gli obbiettivi sono puramente territoriali; che il nemico fugga poco importa; - si avanza linearmente a piccoli passi su obbiettivi limitati, con esasperante lentezza; - non si avanza se non in seguito ad un precedente bombardamento aereo di modo che tutte le operazioni sono subordinate a questo e si iniziano assai tardi. Nei giorni 12 e 13 si è operato sufficientemente bene; nei giorni successivi si è perduto tempo. È convincimento unanime degli osservatori obbiettivi che il nemico abbia abbandonato le posizioni del cinturone per cffetto morale del bombardamento aereo e del fuoco delle artiglierie, più che per gli effetti materiali degli stessi. Demoralizzato è scappato; se si fosse difeso avrebbe arrestato ogni avanzata. Nel proseguo la mancanza di mordente delle fanterie attaccanti, ed il mancato sfruttamento del successo, gli hanno dato la possibilità di ricostruire, bene o male, una difesa come si è verificato specialmente ad Archanda, dove due Brigate non hanno attaccato per mancanza di intervento dell'aviazione. Non si è mai visto un assalto, non si è mai visto un inseguimento altro che col fuoco di artiglieria. Raggiunti gli obbiettivi, tutti si sono fermati anche se il nemico non c'era più. La perdita del contatto con l'avversario è stata così normale. Di tutte le unità impegnate, la sola che ha veramente manovrato, è stata la Brigata Frecce Nere: la sua avanzata rapida, decisa e compiuta per iniziativa del suo Comandante, ha condotto a risultati pressoché decisivi; ma il non aver «rispettato il concetto della linea», è stato oggetto di critica da parte del Comando spagnolo che, dopo aver cercato di frenarne l'Impulso, ha poi creduto bene di fermarla in attesa dei ritardatari.
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DO<.:UMJ::NT!
DOCUMENTO N. 92/B
DA COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - VITORIA
A S.E. CIANO E S.E. PARIANI N. 011382
Roma (arrivo), 19 giugno 1937
N. 7274. Ho motivo ritenere che Colonnello Villegas che parte oggi per costì abbia per altro missione perorare presso Ufficio «S » Esteri desiderio Generalissimo poter disporre truppe italiane quando, dove et come flleglio crede. Dati sistemi operativi spagnoli costantemente attivati da cui rifugge concetto manovra et impiego a massa ci porterebbe a mio avviso a d impiego a spi zzi co di vis ioni ita liane così com e più volte s i è già tentato ottenere et a conseguenza esautorare Comando Italiano. Esprimo pertanto mio preciso parere per necessità non aderire ad eve ntuale richiesta del genere et anzi affermare principio autonomia operativa Comando Italiano Daria
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA ( 1936 - 1939)
DOCUMENTO N. 93
DA MINISTRO AFFARI ESTERI - ROMA A GENERALE BASTICO - VITORIA
N. 1454
Roma, 22 giugno 1937
Per Daria. Suo 7274. Maggiore VilJegas non si è ancora presentato. Confermo necessità procedere con unità di comando rimanendo inteso tuttavia che deve tenersi fermo il criterio del l'impiego a massa delle forze legionarie. Ciò che interessa è che non si agisca per contrasto ma per convergenza di scopo anche di iniziativa nell'ambito di una superiore direttiva che non può che essere d<Jta da Franco_ Raggiunto oggi l'obbiettivo di Bilbao e data necessità sfruttare successo occorre decidere impiego forze italiane già tenute in riserva. Gradirò conoscere con precisione quali siano oggi gli intendimenti di Franco a questo riguardo. Qualora l'E.V. trovi decisa opposizione a sua concreta azione dovrà far rilevare a Franco tale contrasto, facendogli osservare che V.E. non potrà non riferire al R. Governo per le decisioni da prendere. Ciano
DOCUMENU
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DOCUMENTO N. 94
DA GENERALE ALBERTO PARIANI
A GENERALE BASTICO
N. 011567
Rmna, 24 giugno 1937
Gabinetto alt Per Doria alt Ricevuto lettera tua et di Berti alt Sono stato troppo tempo estero per non comprendere malessere di certe situazioni alt Ma non bisogna mai dimenticare che costì si tratta di situazione di preminente carattere politico et che tutto deve essere subordinato a questo alt Fiducia Duce in voi est completa alt Egli conosce perfettamente situazione et difficol Là et voi non avete che ad attenervi sue diretlivc che sono chiari ssime alt Ritengo che maggiore contatto con Franco sarebbe utile alt Ad ogni modo rammento che come non si deve agire per contrasto non sono certo esclusi aLLi di iniziativa purché direttamente concorrenti allo scopo alt Ultimo telegramma Ciano sembrami chiaro nel senso di mettere concreti quesiti per poter prontamente agire alt Rinnovo cor diali auguri et affettuosi saluti alt
Pariani
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (]936 - 1939)
DOCUMENTO N. 95
DA CAPO DEL GOVERNO A GENERALE ETTORE BASTICO
N. 1475
Roma, 25 giugno 1937
Personale per Daria. Decifri da solo. Comunichi quanto segue al Generalissimo: «Caro Franco, ho ricevuto a mezzo Colonnello Villegas vostra lettera autografa datata 15 giugno. Ritengo che sia stata superata da ultimi avvenimenti conclusi con la presa di Bilbao et con gli accordi operativi di cui mi dà oggi - 25 giugno - notizia il Generale Doria. Con1unguc cuul'enuo una volta per tutte le mie istruzioni nel senso che legionari italiani sono ai vostri ordini per il loro più redditizio impiego ai fini della vittoria rapida e totale. Vi prego di accogliere i miei più cordiali amichevoli saluti. AITiba Espaùa». Per Daria. Con questa comunicazione intendo che epoca discussioni per la scelta del piano mi gliore sia chiusa. È importantissimo liquidare il fronte di Biscaglia anche ai fini internazionali. Comunichi verbalmente a Franco che stiamo esaminando questione ulteriori rifornimenti materiali in relazione a nostre possibilità che sono ora limitate per ovvie ragioni. Informarmi avvenuta comunicazione presente.
Mussolini
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DOCUMENTO N. 96/A
DAL MINISTERO DELLA GUERRA - GABINETTO A COMANDO TRUPPE VOLONTARIE
N . 011761
Roma, 26 giugno 1937
Guerra Gabinetto alt per Doria alt Tenente colonnello De Michelis mi ha consegnato tua del 21 corrente alt Telegramma Duce a Franco in conseguenza caduta Bilbao subordina tutto a rapida decisione definitiva alt Preoccupati quindi solo di fare agi re reparti anche separatamente per raggiungimento tale scopo alt Insisto per più intimi contatti con Franco alt Fiducia est completa alt Pregherei vedere se puoi r·cstituirmi Berti alt
Pariani
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LA PARTECIPAZJONE ITALIANA ALLA C.:UERRA CIVILE SPAC.:NOLA (1 936 - 1939)
DOCUMENTO N. 96/B
DA SOTTO SEGRETARIO ALLA GUERRA
A GENERALE ETTORE BASTICO N.011963
Rmna, 26 giugno 1937
Caro Bastico, Faccio seguito ai recenti telegrammi, per quanto la situazione debba ormai considerarsi superata. 1. - La mia insistenza per maggiori contatti diretti con Franco è in relazione a qualche segnalazione pervenuta, che ha dato la sensazione che essi siano piullosto scarsi . 2. - Dato che 1'impiego delle frecce nere, delì'artiglieria, etc ... ha - in certo qual modo - pareggiato Guadalajara, si tratta di risolvere più rapidamente che si può la situazione in atto. Per questo il Capo ha telegrafato a Franco, telegramma che tu conosci: ora preoccupati solo che i nostri reparti agiscano, anche se per brigate separate. 3. - Ti ho chiesto nell'ultimo telegramma la restituzione di Berti, nella considerazione che per l'artiglieria hai costì Manca che deve essersi perfettamente ambientato. 4. - Ho l'impressione che convenga sfollare un po' le retrovie. C'è troppa gente in posizione non rispondente ad età, grado, attitudini e rendimento: tu non puoi occuparti direttamente anche di questo problema, ma dà ad uno che abbia la mano ferma questo incarico. Affettuosi saluti e rinnovati auguri.
F. to: Pariani
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DOCUMENTO N. 97
COMANDO CORPO TRUPPE VOLONTARIE - IL GENERALE COMANDANTE A S.E. IL GENERALE ALBERTO PAR/ANI - ROMA
R.P.C.
29 giugno 1937
Eccellenza carissima, per questa decade non invio nessuna relazione confidenziale: è una decade scialba per ciò che riflette l'attività operativa e pel resto non potrei che riassumere i frequenti radio inviati e scambiati con Roma. Ma anche questa mia può essere contenuta in limiti ristretti, tanto più che Berti ti scriverà anche lui dandoti notizia dei principali «avvenimenti» di questi ultimi giorni e di talune questioni di dettaglio sulle quali egli ha portato la sua personale attenzione. Quale sia la situazione tu ben la conosci: siamo in attesa di poter iniziare l'operazione voluta dal Comando spagnolo - la recisione della sacca Reinosa-Soncillo - ed alla quale devono concorrere truppe spagnole. Di queste una esigua parte è già in posto: l'altra costituita dalla 4a Brigata della Divisione Navarra, forte di 12 Battaglioni e relative artiglierie deve essere trasportata dalla fronte Ovest di Bilbao, dove è ancora impegnata in azioni di rettifica della fronte. Il maltempo ha ostacolato queste ultime operazioni: ma lo slancio delle truppe è stato in piena armonia col maltempo: avanzata di poche centinaia di metri giornalieri contro nemico che offre ben poca resistenza! Dopo domani la Brigata dovrebbe raggiungere il suo ultimo obbiettivo - alture immediatamente a nord ovest di Valmaseda - dopo di che dovrebbe essere sostituita in posto da altre truppe e trasportata per ferrovia nella zona di Reinosa, per essere poi impiegata nell'azione di questa città, affidata al Generale Ferrer comandante della 61 a Divisione. Gli accordi con questo ultimo sono già presi; a buon conto ha posto al suo fianco il Generale Roatta quale mio delegato; anche il Generale Ferrer sembra animato dalle migliori intenzioni: ... ma: si aspetta la 4 a Brigata! Le mie insistenze presso il Generale Davila quanto presso il Ge-
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LA PARTF.CIPAZlONE ITALIANA ALLA GUERRA <.:!VILE SPAGNOLA (1936 - 19 39)
nerale Franco, sono state continue e vive; ma il risultato è stato quale vedi. Gli spagnoli pensano prima di tutto ai loro interessi. Non hanno rretta alcuna e sembrano seguaci convinti del dello «chi va piano, va sano». E col tempo andranno forse anche lontano. Noi abbiamo i nostri e abbiamo fretta: trovare l'accordo in questa situazione è un poco difficile. Tu mi raccomandi i contatti con Franco: non so cosa possa avere scritto nelle lettere da lui diretta al Duce: ma siccome le sue argomentazioni le sò a memoria, posso anche immaginare il tenore della lettera. Ad ogni modo contatti o diretti o indiretti cc ne sono stati senzpre anche se non sempre «dolci». Ma non per mia colpa . Ora dopo la lettera del Duce e la presa di Bilbao, gli «accordi» nella mente del Generalissimo e dei suoi addetti sono divenuti «ordini». Ma poiché posso comprendere le ragioni di questo orientamento, cerco e cercherò ugualmente procedere per «accordo». Devi però riconoscere che oggi la mia volontà ha subito non poche limitazioni. Il col !oquio con Franco di ieri, al quale assis tette i I Generale Berti è stato cordialissimo: ma il risultato? La data d'inizio dell'operazione progettata resta ancora incerta: e per mio conto la considero ancora molto incerta. Sono convinto che quando entreremo in azione le truppe risponderanno pienamente in tutto e per tutto alla fiducia che ripongo in esse: ed è anche per questo che auspico quel giorno il più vicino possibile. Posso affermare con coscienza che il lavoro compiuto in questi rnesi di mia permanenza in Spagna è stato poderoso: tutto era da organizzare: moltissimo se non tutto da rifare: e tutto è stato organizzato e rifatto. Il morale è alto. E solo un destino del tutto avverso potrebbe privarci ancora dell'agognata vittoria. Ma anche il destino, lo sento, ci sarà amico. Il General e Franco mi ha accennato ai materiali chiesti e non avuti. Sono di avviso che convenga concederglieli. Risparmiare oggi qualche centinaio di milioni in confronto alle migliaia già spesi, sarebbe a mio avviso, più dannoso che utile. Per Berti, come ti ho telefonato ne parleremo a presa di Santander avvenuta. Toglierlo ora di qua, sarebbe quasi disconoscere l'opera da lui prestata in questo periodo: opera intelligente, appassionata, disciplinata. Dopo Santander sarà altra cosa, tanto più che allora se sarà il caso di esaminare se non si debba tornare in molti: me compreso! Come ti ho già seri tto il Generale Manca ra molto bene: l' artiglieria italiana nell'attacco del cinturone ha fatto meraviglie.
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Ora ho saputo che egli sta per essere colpito da limiti di comando come è stato già colpito da quelli di prornovibiJità. Sarebbe peccato che un ufficiale di tanto valore fosse perduto per l'esercito. Senonché ne dovrebbe essere trovato modo di salvarlo ed io sono pronto a fare tutte le proposte che possono essere necessarie. Voi che conoscete a fondo il meccanismo dovreste indicarmi la strada migliore. Null'altro ho da dirti per ora. Il tuo radio del 25 u.s. in cui confermi che la fiducia del Duce in me e Berti è completa mi è stato, credilo, di grande conforto. Che giorni amari abbiamo passati. Ed io confido di non dover mai demeritare la fiducia in mc riposta, dal Duce e da Te. Grazie per il tuo vigile, costante, affettuoso ausilio. Con aff ctto e devozione.
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DOCUMENTO N. 98
DA EL JEFE DEL ESTADO Y GENERAL EN JEFE DEL EJERCITO NACIONAL
A S.E. EL GENERAL DE CUERPO DEL EJÉRCITO BASTJCO, JEFE DE LA MISION MILITAR ITALIANA Salamanca, 27 de junio 1937
Mi General: Al terminar la fase de opcraciones que ha dado por rcsultado la torna de Bilbao y ocupacion casi tota! de Vizcaya, a la que valiosisimos elcmentos italianos de aire y tierra han cooperado de modo tan eficaz y brillante, quiero testimoniar a V.E., al rnismo tiempo que mi felicitaci6n mas expresiva, mi sincero agradecimiento. Una y otro van dirigidos de modo muy especial a V.E. y tambien a los Generales Mancini, Piazzoni, Francisci y Garda, asi corno a los brillantes Jefes de Agrupaciones de Artilleria que tan alto han puesto el nombre de la Arti Ile ria Italiana, y en general a los·J e[es, oficiales, clases y soldados de todas las armas y cuerpos quc tan bien han actuado. Al proprio tiempo quiero en este momento dedicar un recuerdo emocionado a los valientes italianos muertos y heridos cn defensa de ideales que nos son comunes.
EL GENERALISSIMO F.to: Franco
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DOCUMENTO N. 99
IL SOTTOSEGRETARIO ALLA GUERRA AL GENERALE ETTORE BASTICO, O.M.S.
N. 013200
10 luglio 1937
Caro Bastico, Non vorrei che si ingenerasse costì l'idea che, mentre sostanzialmente vi si lascia la più ampia libertà di azione, si mandino invece da Roma elementi <li controllo. Perciò tieni presente: 1 ° - Costì si svolge una lotta a netto carattere politico: in questa lotta parte viene risolta con le armi, parlc con ... altri mezzi. 2° - Di questi... altri mezzi evidentemente tu, soldato, non sei sempre tenuto al corrente dal Comando spagnolo perché il tuo compito non è di intessere accordi politici ma di dare - a momento debito - delle buone legnate. 3° - Ciò può ingenerare da parte vostra dei dubbi che, se sono anche giustificabili, non sempre rispondono alla realtà. Così è evidente ed umanamente spiegabile che la vostra presenza vorrebbe essere sfruttata al 100% senza fare apparire il nome italiano, ma è anche vero che non tutte le azioni militari possono corrispondere a determinate azioni politiche (es. trattative per BHbao e per SanLander). 4° - Da ciò l'ordine del Duce che, superando ogni questione, ha finito col dire che tutto deve essere subordinato a lla rapida definizione della lotta, sorpassando con ciò ogni questione di competenza. 5° - L'azione delle «Frecce Nere» ha neutralizzato Guadalajara (ricondotta d'altra parte alle sue giuste proporzioni); quindi ora non c'è che da procedere per definire rapidamente la resa di Santander e poi, secondo me, volgere rapidamente su Valencia. 6° - Torno a ripetere che la fiducia in Te è completa: tutti riconoscono la tua opera organica, energica, decisa, che ha suputo rapidamente stabilire una situaz ione scossa e convertirla in una efficace preparazione. 7° - I corrieri che vengono costì non hanno alcuna veste informativa e di altro genere.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
Viceversa gli ufficiali che mando io, per prendere diretti contatti, hanno lo scopo di collaborare per darmi la netta visione delle vo-
stre necessità che, in altro modo, io conoscerei solo per via indiretta. Le questioni alle quali ti ho fatto cenno in mia precedente derivano dalle voci di alcuni rimpatriati: naturalmente non hanno che l'importanza che meritano, ma ritengo opportuno di richiamare su di esse la tua attenzione. Tu non hai che da regolarti come credi, perché sei unico giudice responsabile. 8° - Per Berti: sta bene. So che ha fatto utilissima opera di collaborazione, e tu sai qu a le stima io abbia in lui. Non volevo che rimanesse costì... quasi in soprannumero. Visto quanto mi telegrafi, trattienilo pure fino a quando a che ti sembra necessario: vuol dire che le «manovre celeri» le farà costì! 9° - Ho visto il piano per Santander: per dare un giudizio concreto dovrei avere una maggiore conoscenza della situazione - terreno e nemico - e del lavorio politico che si svolge parallelamente. Certo si ha l'im pressione che manchi quello «spirito di inseguimento», che è necessario per n1utare un successo in travolgente vittoria. Concludo rinnovandoti il mio: «sei un benemerito» ed augurando che ti si presenti presto l'occasione che ti conceda - quale premio alle tue fatiche - di far ancora più brillare il nome d'Italia! Affettuosi saluti. F.to: Alberto Pariani P.S. - Nella attuale contingenza il Generale Franco avrà certo sentito una certa tranquillità nel poter disporre - per ogni eventualità - di una buona riserva quale la tua.
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UOCUMcNTl
DOCUMENTO N. 100
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - UFFICIO ORDINAMENTO N. 1016 Op.
13 giugno 1937
Al Comando della Divisione Volontari del «Littorio » - Al Comando della Divisione Volontari «Fiamme Nere » - Al Comando Raggruppamento XXIII Marzo - Al Comando I Brigala Mista - Al Comando II Brigata Mista - Al Gruppo Bandere «9 Maggio » - Al Comando Raggruppamento Reparti Specializzati - Al Comando Ar tiglieria C.T.V. - Al Comando Genio C.T.V . - Centro Complementi cd Addestramento - Alla Direzione Corsi Italiani Add. Ufficiali Spagnoli - Al Comando CC.RR. del C.T.V. All'Intendenza del C.T.V. e, per conoscenza: Alla Segreteria di S.E. Generale Teruzzi - Al Comando Generale Mancini - Alla Delegazione Intendenza - All'Ispettorato Servizi di Polizia - Al Tribunal e Militare C.T.V. - Al Comando Aviazione Legionaria - All'Ufficio Marina diramazione interna: All'Ufficio di S.E. il Comandante - All'Ufficio del Capo di S.M. Al l'Ufficio del Sottocapo di S.M. - All'Ufficio Operazi01ii All 'Ufficio Situazione - All'Ufficio Addestramento - All'Ufficio Informazioni - All'Ufficio Ser vizi - All'Ufficio Personale All'Ufficio Notizie - All'Uffic io Cir ra - All'Ufficio Stampa e Propaganda - Al Comando Quartier Gen e rale
Trasmissione fascicolo formazioni del C.T.V. Si trasmette, a fianco di ciascuno indirizzo segnato, il fascicolo di fo rmazioni del C.T.V .. Il documento è Segreto. I Comandi cui la presente è diretta sono pregati di comunicare a questo Comando (Ufficio Ordinamento) le eventuali omissioni o varianti di rispettiva competenza che, intanto, si fossero verificate , e che saranno inserite, se del caso, in un fascicolo di a ggiunte e varianti.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 · 1939)
Resta inteso che, ad ogni effetto, i nominativi od i numeri distintivi delle varie unità sono quelli fissati dal fascicolo di formazione. La bandera «Lupi» (640) del Gruppo Bandere «9 Maggio », allo scopo di evitare confusioni con l'altra Bandera «Lupi» del V Gruppo Bandere del Raggruppamento XXlll Marzo, varia il suo nominativo in «Lupa» che sarà sempre preceduto dal numero ordinativo 640 (640 «Lupa»). La Bandera «Implacabile » del V Gruppo Bandere del Raggruppamento XXIII Marzo, allo scopo di evitare confusioni con l'altra Bandera «Implacabile» del 7° Gruppo Bandere della Divisione Volontari «Fiamme Nere», varia il suo nominativo in «Inesorabile ».
IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA COMANDANTE F. to Ettore Roisecco Dori a p.c.c. IL CAPO DI STATO MAGGIORE F.to Gambara
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DOCUMENTI
Annesso al Documento n. 100 COMANDO TRUPPE VOLONTARIE Ufficio Ordinamento ORDINAMENTO CORPO TRUPPE VOLONTARIE «S» Comando Corpo Truppe Volontarie (1) Divisione Volontari del «Littorio» (Generale Bergonzali) Divisione Volontari « Fiamme Nere » (Generale Frusci) I Brigata Mista «Frecce Azzurre» (Generale Gusherli) II Brigata Mista "Frecce Nere» (Generale Piazzoni) Raggruppamento XXlll Marzo (Generale Francisci) ' Gruppo Banc.kn: CC.NN. «9 Maggio» (Ten.Col. Manildo) Corpo Truppe Volontarie (C.T.V.) (Generale Doria) (2) (Capo di S.M. Col. Gambara)
Raggruppamento Reparti Spci.:.ializzati (Col. Babini) Raggruppamcn lo Artiglieria C.T. V. (Genenile Manca) Comando Genio C.T.V. (Ten.Col. Lastrucci) lnlcnclenza C.T.V. (Generale Fava.grossa) Corsi Italiani Aù,.kstramcnlo Ufficiali Spagnoli (Colonnello Zanotli) Centro Complementi ed Addestramento (Colonnello Rivolta) Delegazione lt aliana presso il Q.G. ciel Gen.rno (Colonnello Gelich) Comando Aviazione Legionaria (Generale Garda)
Uffic..:io Marina (Capii. Vasc. Ferrelli)
(1) Per le formazioni del Comando Truppe Volontarie si fa riferimento alla circolare n. 6165 in data 5 maggio u.s. - Ufficio del Capo di S.M. e relative aggiu111c e varianti. (2) Pseudonimo <lei Gcn. Etto1·e Baslico.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE S PAG NOLA (1 936- 1939)
DIVISIONE VOLONTARI DEL LITTORIO I
1° Regg. Fanteria (Col. Pescarolo)
2° Regg. Fanteria (Col. Sprega)
Battaglione
11 111
» »
1 ° Plot. Mortai Assalto 1°bis Plot. Mort. Ass. J a Ba lteria Accomp.
I Battaglione II » III » 2° Plot. Mo rtai Assalto 2° bis Plot. Mori. Ass. 2 a Batteria Accomp.
7° Battaglione assalto «Folgore » 1° Ba ttaglione Mi! n igli c ri
T J O Regg. Artiglieria
(Com. te Gen. Bergon zoli) (Vic:.C. Col. Gabutti) (Capo di S.M.T.C.
(Col. Amico)
II
m
Gruppo da 65/17 » da 65/17 » da 100/17
3 a Batteria da 20 mm.
Giannuzzi)
10° Reparto Speciale «L.C. » Compagnia Genio «Littorio » 1 a Sezione Sanità Nucleo Chirurgico B. Ospedale da campo n. 3 Ospedale da l:ampo n. 4 1a Sezione Sussistenza
10° Autore parto Misto 1° Reparto Salmerie l a Compagnia Ausiliari
4a Sezione CC.RR. Ufficio Postale n. 3
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DOCUMENTI
DIVISIONE VOLONTARI «FTAMME NERE»
7° Gruppo Banderas (Console Marino)
8° Gruppo Banderas (Ten.Col. Guasco)
724 Bdr. «Inflessibile» 735 Bdr. «Incinvibile » 740 Bdr. « Implacabile» 7° Plot. Mortai Assalto 7°/Jis Plot. Moz-t. Ass. 7a Batteria Accomp. 730 Bdr. «Impavida » 738 Btlr. «Ardita » 751 Btlr. «Temeraria » 8° Plot. Mortai Assalto 8 °bis Plot. Mortai Ass. 3a B a tteria Accornp. 824 Bdr. «Tembien» 835 Bdr. «Sciré » 535 Bdr. «Tempesta » 10° Plot. Morl. Ass. 6° Plot. Mù rt. Ass. 10 a Batteria Accomp.
10° Gruppo Band. (Console Martini)
(Com.te Gen. Frusci) (Vice Com.te Gen. Biscaccianli)
2 ° Battaglione Mitraglieri (Com.te 'l'en.Col. Moggio)
(Capo di S.M. Magg.
III Gr. Cann. 65/ 17 Artiglieria Divis. XI Gr. Cann. 75/27 (Com.te T.C. Pettinari) VIII Gr. Obici 100/17 5 a Balleria da 20 111111.
Bodini)
2a Cmnpagnia «L » 1 ° Plotone trasmissioni 638" Sezione Sanità Nucleo Chirurgico C.R.I. Ospedale eia campo
11.
1
Ospedale da çampo C.R.I. n. 031 638a Se:i:ionc Sussistenza 12 ° Autoreparto Misto 2° Reparto Salmerie
za sa
Compagnia Ausiliari Sezione CC.RR.
Ufficio Postale n. 4
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
I BRIGATA MISTA «FRECCE AZZURRE »
(Com.te Gen. Gusberti) (Capo di S.M. Maggiore Lucini)
I Battaglione 1 ° Plot. Misto Mort. Ass. II Battaglione 1° Reggimento 2° Plot. Misto Mort. Ass . Col. Conti 111 Battaglione 3° Plot. Misto Mort. Ass. 1 a Batteria Mista Ace . I Battaglione 4 ° Plot. Misto Mort. Ass . 11 Batta_glione 2° Reggimento 5° Plot. Misto Mort. Ass. (Col. Carnimeo) III Battagli one 6 ° Plot. Misto Mort. Ass. za Batteria Mista Ace . 1° Battaglione d'Assalto 7° Plotone Misto Mortai d'Assalto 4 a Batteria da 20 mm . X Gruppo da 75/27 Compagnia Genio Sezione Sanità E Ospedale da campo A Osp edale da campo C Nuc leo Chirurgico 1 a Sezione Sussistenza Speciale Ufficio Postale n. 6
TT BRIGATA MISTA «FRECCE NERE »
(Com.te Gen. Pia zzoni) (Capo di S.M. Ten. Col. Farina)
I Battag lione 8° Plot. Misto Mort . Ass. 11 Battaglione 3° Reggimento 9 ° Plot. Misto Mort. Ass. (Col. Fiumara) III Battaglione 10° Plot. Misto Mm·t. Ass. 3 a Batte ria Mista Ace. I Ba ttaglione 11 ° Plot. Mi sto Mort. As s. II Battaglione 4 ° Reggimento 12° Plot. Misto Mort. Ass. (Ten. Col. Farina) TU Battaglione 13 ° Plot. Misto Morl. Ass. 4 a Batteria Mista Ace. 2 ° Battaglione Autonomo 14° Plotone Misto Mortai d'Assalto Compagnia Guardie d'Assalto 2a Batteria da 20 mm. IV Gruppo Misto da 75/27 Compagnia Genio Sezione Sanità F Ospedali da campo B e D Nucleo Chirurgico A Sezione Autoambulanze 2 a Sezione Sussistenza Speciale Ufficio Postale n . 8 Mayoria Spagnola
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DOCUMENTI
RAGGRUPPAMENTO «XXIII MARZO »
4° Gruppo Banderas (Col. Bronzini)
Bdr. «Bufa lo » B<lr. «Toro» B<lr. «Vampa» 4° Plol. Mort. Ass. 508 Btr. Accompagn.
5° Gruppo Bamkras (Ten. Col. Fa/della)
Bdr. «Ardente» Bdr. «Inesorabil e» Bdr. «Lupi » 5° Plol. M0rt. Ass. 608 Blr. Accompagn .
11 ° Plotone Mortai d'Assalto (Com.te Cons. Gen. Fruncisci) (Capo Viw Con'l.le T. Col. Roveda) (Capo di S.M. Magg. Sartori)
6a Batteria da 20 mm.
IV Gruppo da 65/17 (Com.le Magg. Bresciano)
6 3 Balleria 65/17 9a » 65/17 (1) 11 a » 65/17
2° Plolom: Trasmissioni 2 3 Sezione Sanilà Ospedale da campo n. 2 2 a Sezione Sussistenza Ufficio Postale n. 5 Autosezione 1° Reparlo Salmerie 6 3 Sezione CC.RR.
GRUPPO BANDERE CC.NN. «9 MAGGIO »
Bandera «Carroccio» (Com. te Ten. Cnl. Mani/do)
640 Bandera «Lupa » 30° Plotone Mortai d'Assalto
(1) Tempornncamcnte presso la Di visione Volontari «Littorio».
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 · 1939)
RAGGRUPPAMENTO REPARTI SPECIALIZZATI
(Com.te Col. Babini) (Uff. Superiore addetto Magg iore Autore) (1)
1 a Compagnia Carri Ass. 2 a Compagnia Carri Ass. Batt.nc Carri Assalto 3" Compagnia Carri Ass. 4" Compagnia CaITi Ass. Corrt.(e lnle;:rinak (1 ° Capitano Paladini) Sezione da 4 7 mm. Sezione Anticarro Compagnia Spagnola Battaglione mo lomtx:can izza to (Mar,g. Autore)
Cornp. Motornitraglieri Comp. Autoblindo
Compagnia Speciale «L.C.» Centro Addestramento RAGGRUPPAMENTO ARTlGLlERIA C.T.V.
Ragg.to Artiglieria
T Gruppo da 105/28 II » » 149/12 III » » 105/28 IV » 149/12 I Gr. Misto da 100/ 17 IX » » » I 00/1 7 111 » » » 75/27
(Com.te Col.
Signorelli)
Gen. Manca) (Uff. Sup. Addetto T.C. Perrod)
(Cu1·n.te
Gruppo Contraerei: 1 a Btr. 75 C.K. 2" » 75 C.K. 3a » 75 C.K. 4a » 75 C.K. sa » 75 C.K. 1 a Batteri« da 20 mm. 7a Balleria da 20 mm.
Artiglierie delle G.U.: I Regg. Art. Littorio (Colonnello Amico)
I Gr. da 65/l 7 II » » 65/17 III » » 100/17 3a Balleria da 20 mm.
(1) Comanda anche il Ballaglione Molomeccanizzato.
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DOCUMENTI
segue RAGGRUPPAMENTO ARTIGLIERIA DEL C.T.V. SPECIALIZZATI III Div. «Fiamme Nere» (Ten.Col. Peilinari)
(Com. te Gen. Manca) (Uff. Sup. Addetto T.C. Perrod)
Ragg. to XXIII Marzo IV Gruppo da 65/17 (Com.te Magg. Bresciano)
T Brigata Mista
II Brigata Mista
11
Gr. da 65/17 » » 75/27
Vlll » » 100/17 5a Batteria da 20 mm . 6a Batteria 65/17 11 a Batteria 65/17 9 Batteri,, 65/17 (temporaneamente dislaccala alla Div. «Littorio ») X Gruppo da 75/27 4a Batteria da 20 mm. TV Gruppo Misto 75/27 2 a Balleria da 20 mm.
GENIO C.T.V. Ispettorato Trasmissioni (Maggiore Manisco)
Truppe del Genio alle dirette dipendenze del Comando Genio: Compagnia Artieri del Genio C.T.V. Compagnia Telegrafisti del C.T.V. Compagnia Radiotelegrafisti del C.T.V. Comando Genio C.T.V. (Com.te Ten. Col. Las/rucci)
Compagnia Folocle!tricisti del C.T.V. Plotone Autonomo Minatori del Genio Plotone Idrico del C.T.V.
Truppe del Genio alle dipendenze delle G. U.: Compagnia Genio-Div. Volontari «Littorio» Compagnia Genio - I Brigata Mista Compagnia Genio - Il Brigala Mista I O Plotone Trasmissioni Div. «Fiamme Nere» 2° Plotone Trasmissioni Ragg.to XXIII Marzo
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CTVTf.F. SPAGNOLA (1 936. 1939)
INTENDENZA C.T.V.
Intendente Gen. Favagrossa Vice Intendente Col. S.M. Scaroin.a
Ufficio di S.M. Quartier Generale con autodrappello
2 a Sezione CC.RR. l Uffo;io Artiglieria Nord 3 lJep. CL:ntr. Muniz. Art.
Direzione Artiglieria
/Jire zione di Commissariato Direzione di Sanità
1 lJep. Centr. Muniz. Anni por. 1 Dep. Muniz. a liquido speciale 1 Magaz. Art. ed anni portatili 1 Sezione llaliana Parco A1:t. per riparazion i artigl. ed é,rmi portati li 2 depositi centrali viveri Depos. Centrale.: vestiario ed equipaggiamento Magazzino recuperi Deposito Centrale Materiale Sanità
Dire zione del Genio
Depos. Centr. Materiali del Genio Scuola R.T. e Te legrafisti Laboratorio campale del Genio
Direzione Trasporti
Magazzino parti di ricambio Officina Pesante Mobile Officina ripara7.. tra tLori Campo coi:centramento ed addestr. salmerie Scuola Allievi Autisti Autogruppo di manovra Autorepar,o Servizi
Servizio Amministrativo
Ufficio Amministrativo del I'Tn tendenza
Servi zio Chimico
Magazzino materiali chimici Deposito aggressivi
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DOCUMENTI
ser,ue INTENDENZA C.T.V. Ospedale Territoriale n.043 Ospedale da campo n. 71 C.R.I. Ospedale da campo n. 5 Formazione Sanitaria «Chiurco » 40a Amb.w Odontoiatrica
Stabilimenti, unità e reparti d 'intendenza
41 a
»
»
2 Aulobagni 8W Amb.za Radio logica 81 a
»
»
40a Sezione Disinfezione Sezione Sussistenza 2 a Compagnia Presidia ria Rep. Aul. Magaz. Genio Plot.Aut.Off.Rip. Trattori Ufficio Poslak n. 1
Delega zione Intenden za
Base Sud:
Frazioni Magaz. avanzali Artiglieria Frazioni Magaz. avanzati Commissione Frazioni Magaz. avanza li Sanità Frnzioni Magaz. avanzali Genio
Comando Base Siviglia Comando Sezione Staccala Cadin: 2 depositi sbarco e smistamento armi e munizioni 1 Dep. Muniz. di Ari. e Ufficio Artigl. Armi portatili Magazzini (di transito) Artigl. e d Anni portatili Ufficio Commiss.to Magazzino Vestiario Equipaggiamento e Viveri Magazzino Materiali Sanitari Magazzino Materiali Genio Magaaino Parli Ricambio Automobilist. Officina riparazioni auto 1 a Compagnia Presidiaria Plotone Autonomo
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
CORSI ITALIANI ADDESTRAMENTO UFFICIALI SPAGNOLI (C.I.A.U.S.) Corso per Ufficiali di Cavalleria (Com.te Col. Zanolli)
Corso per Ufficiali dell'Artiglieria Corso per Ufficiali del Genio
CENTRO COMPLEMENTI ED ADDESTRAMENTO (C.C.A.) Reparto Scuole (Col. Salvi)
(Com.te Col. Rivolta)
Deposito (Sen . Venturelli) Comando Gruppo Bandei-as Compi.ti (Cons. Bigazzi
2 a Bandcrn Complementi 3 a Bandera Complementi Specializzati
CC.RR. Nucleo Mobile: addetto al C. T.V. Nucleo Deposito: per servizi vari 1 a Se zione: Poli zia Ferroviaria 2u Sezione: Servizio Intendenza
Comando CC.RR. (Com.te Magg. Luca)
3 a Sez.ione: Servizio Basi 4a Sezione: per la Div. Voi. del «Littorio» 5a Sezione: per la Div. Voi. «Fiamme Nere»
r,a Se zione: per il Ra.gg.lo XX III Marzo (1) 7a S ezione: Poli zia stradale
(1) Con distaccamento presso la I Brigala Mista.
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DOCUMF.NTT
DOCUMENTO N. 101
LETTERA DEL GEN. ROATTA AL GEN. BASTICO
A S.E. IL COMANDANTE LE TRUPPE VOLONTARIE N. 201C
27 maggio 1937
Ho seguito le operazioni della 2a Brigata Mista («Flechas Negras») dalla mattina del giorno 28 aprile in poi. - I suoi movimenti del 28 e 29 non offrono grande interesse, perché nella nolte sul 28 il nemico aveva ripiegato, rompendo il contatto, e la brigata dalla mallina successiva aveva avanzato, con slancio e con buone rnodalilà, ma senza incontrare resislcnza. - È successivamente che le cose divenlano interessanti. L'avversario, come i fa tti hannv dimostrato, intendeva mantenere la linea <li alture: Capo Machichaco-Sollube-Mazagas, e, con tutta probabilità, l'avanlinea costituita dalle dorsali a coltello che sovrastano, da ovest, alla rotabile Guernica-Bermeo, ed alla riva sinistra del « [jord» di Guernica. (Non si con1prendcrebbe, infatti, che il nemico rinunciasse, senza necessità, a sfruttare un ostacolo come quello del «fjord», e permettesse a noi di affermarci sulla sua riva sinistra, al coperto, disponendo di una strada di arroccamento, e creandoci così una buona base di attacco contro la dorsale anzidetta). - Senonché la rapida avanzata delJe truppe legionarie e nazionali, e difetti di comando e di organizzazione non gli hanno concesso di esplicare tale probabil e suo programma. Infatti verso mezzogiorno del 29 avanguardie nazionali e legionarie riprendevano slretto contatto con elementi avversari dislocati in Guernica, e li inducevano a ritirarsi sul le colline ad ovest della città (dove rimasero, come è noto, a lungo), e verso nord. - A tale momento secondo gli ordini impartiti da S.E. Mola (allegato n. 5) la Brigata doveva guernire la riva des tra del «fjord» di Guernica, e concorrere (d'accordo col Comando delle truppe nazionali interessato) a «stabilire una linea di difesa che coprisse la città di Guernica, sbarrando le rola bili per Bermeo, Munguia ed Amorobieta». In base alle conseguenti disposizioni del Comando di Brigata, e ad accordi col comandante la IV Brigata di Navarra, il Comandante del Reggimento di testa della Brigala (3° Flechas Negras) si assunse,
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LA l'ARTECIPAZIONE TTAI.IANA ALLA GUERRA C!VTLF. SPAGNOLA (1936 - 1939)
nel pomeriggio del 29, il compito di difesa del fianco destro di Guernica, ossia di que llo a cavallo della rotabile per Bermeo. E nel pomeriggio, ]'altro reggimento (4°) si dislocava sulla destra del «fjordo », dove si schieravano pure le artiglierie. - La mattina del 30, essendo risultato che l'avversario aveva ripiegato lungo la sponda sinistra del «fjord », incalzato da elementi del 3° «Flechas Negras », ed avendosi notizia che intendesse ritirarsi oltre Be rmeo, il Comandante la Brigata dà ordine al Reggimento suddetto di spingere una forte ricognizione su Mundaca-Bermeo, assicurando, per l'alto, il fianco sinistro e mantenendo garentito i I colleagmcnto. Si trattava in sostanza, di una profonda puntata spinta a nord, avendo il nemico sul fianco sinistro (esso teneva alture assai prossime, ad ovest, al punto di partenza: Guernica), incanalandosi fra la catena del Sollube ed il «fjord». È vero che si prescriveva di assicurarsi, per l'alto, sul fianco sinistro, ma è vero anche che tale sicurezza, qualora effettivamente effettuata, implicava una diluizione delle truppe allora a portata (3° Flechas Negras, più 2 compagnie del Battaglione autonomo, fatte, all'uopo, avanzare). In complesso trattavasi, dunque, di movimento ardito, ma altresì azzardato, che provocava l'ordine di Mola, della sera del 30, prescrivente di non avanzare a nord prima che fosse ben munito il fianco sinistro, e che non procedesse verso ovest la IV Brigata di Navarra. - Intanto però, prima che fosse impartito quest' ultimo ordine, un Battaglione del 3° (Maggiore Pozzuoli) aveva raggiunto Bermeo, lo aveva occupato, e si era sistemato ai suoi margini esterni. Ragione per cui il Comando di Brigata ordinava a tale Battaglione di non proseguire il movimento, e dava ulteriori disposizioni alle truppe retrostanti per la sicurezza del fianco sinistro, sia del Battaglione in parola, sia della sua linea di comunicazione. Queste ultime disposizioni vennero in primo tempo effettuate. - Il mattino del I O maggio il nemico (o perché ripresosi ed intenzionato a portarsi alla sponda del «fjord»; o perché desideroso di non permetterci di tendere, per Bermeo, all'avvolgimento della sua linea del Sollube; o, semplicemente, per far fuori i nostri reparti sostanzialmente isolati in Bermeo) muoveva, da Capo Machichaco e dal Truende, su tale località, puntando, contemporaneamente, con piccoli reparti, a tagliare la via di comunicazione a s ud di Bermeo. (Il che gli riusciva perché, frattanto, le due compagnie del Battaglione autonomo dislocate, secondo l'ordine del Comando di Brigata, sul costone di Catiluche, anziché rimanervi a protezione del fianco s inistro, si erano, di iniziativa, portate innanzi per riunirsi al presidio di Bermeo).
DOCUMENTl
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L'attacco nemico si «incontrava » con una r icognizione verso il Truende spinta dal presidio stesso (nella quale, inopportunamente, fu impiegato, ed in primissima linea, il plotone mortai d'assalto), e dava luogo al, diciamo, «investimento» di Bermeo per due lati ed all'intermittente interdi zione della via di comunicazione con Guernica. - In conseguenza, cd avuta da Mola - su richiesta - conferma di mantenere la ormai effettuata occupazione di Bermeo, il Comando di Brigata, impiegando l'altro reggimento (4°), carri armati ceduti dagli spagnoli, ecc., disponeva: - per assicurare, più saldamente, il fianco sinistro - per sbloccare il presidio di Bermeo. - I movimenti conseguenti, iniziati la sera del l O , condussero, entro il giorno 2 (quello stesso in cui l'avversario sferrò ripetuti attacchi contro Bermeo) alla situazione seguente: - presidio di Bermeo asserragliato, o quasi, nella località, in comunicazione saltuaria col tergo, a mezzo carri armati ed autocarri di rifornì men lo - truppe destinate a sbloccarlo, situate fronte a nord, colla destra al mare, il centro sul costone di Catiluche, rioccupalo, e sinistra a contatto con quelle di cui sollo - truppe destinate a proteggere il fianco sinistro, situate, fronte ad est, sulle dorsali ad ovest della rotabile Guernica-Bermeo - riserva di Brigata (2 Battaglioni) fra Altamira e Murueta - artiglierie schierate sulla destra del «fjord», in ottimo collegamento col presidio di Bermeo. - Nel pomeriggio del 2, avendo il Comandante della Brigata chiesto ad un ufficiale inviatogli da S.E. Mola che gli venissero - in qualche modo- resi disponibili per l'azione a nord i due suoi Battaglioni di riserva, S.E. Mola (a cui, verosimilmente, era stata male riferita la r.ichiesta) destinava alla zona in parola il Raggruppamento «XXIII Marzo ». - In conseguenza, la mattina del 3, il Comando di Brigata, prendendo a tergo e sul fianco destro l'avversario che «i nvestiva » Bermeo, lo costringeva a ripiegare, e sbloccava il presidio. ·k
* *
Riassumendo abbiamo: a) un'avanzata rapida, e ben condotta, della Brigata dalla vecchia fronte al «fjord » di Guernica ed a Guernica, eseguita fuori dal contatto coll'avversario b) una puntata in avanti, su Bermeo, di un Battaglione cd accessori, e la loro splendida difesa sul posto, una volta accerchia-
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LA PARTECIPAZIONE ITJ\LIJ\NJ\ ALLA GUF.RRA CIVILE SPAGNOLA (1936- 1939)
ti, o quasi, dall'avversario, e ripetutamente da questo attaccati con forze assai superiori c) una serie di provvedimenti da parte del Comando di Brigata per procedere allo sbloccamento del presidio anzidetto, e per proteggere il fianco sinistro d) sbloccamento di Bermeo. Circa il punto b) ho già detto che il movimento era azzardato. Ma, a parte il fatto che il Comandante del Battaglione ha col suo splendido contegno successivo sorpassato, a mio avviso, quaisiasi addebito in proposito, sta di fatto che la occupazione di Bermeo, e le operazioni immediatamente conseguenti, hanno divisamento di riaffacciarsi al «fjord», ed hanno permesso alle forze legionarie e nazionali di attaccare poi la catena del Sollube su vastissima fronte, da est, anziché procedendo da sud-est a nord-ovest, come si sarebbe dovuto fare qualora la nostra destra fosse rimasta a Guernica. - Circa il punto e) si potrebbe, a prima vista, pensare che la reazione sia stata un po' tardiva, nel senso che le operazioni di sbloccamento avrebbero potuto effettuarsi prima. Ma se si riflette, e si pensa che, dopo l'esempio di Berrneo, risultava estremamente pericoloso di cacciare su di esso, per sbloccarlo, poche forze, senza prima essersi assicurata bene la sinistra (senza di che si rischiava di sostituire ad un «Bermeo», così com'era, un «Bermeo » più in grande), si comprende come il Comando di Brigata abbia agito bene. - Concludendo, giudico che, trascurando dettagli come quello dei mortai, della esigua sicurezza iniziale sul fianco, ccc., i comandanti in sottordine e le truppe si siano condotte bene, e che benissimo si sia regolato il Comandante la Brigata, il quale, accertata la occupazione di Bermeo, ha fatto tutto il possibile, e vi è riuscito, per mantenerla, e per trasformare il fronte così assunto in una linea solida e continua, che ha poi costituito va] idi ssimo trampolino per l'attacco a Soli ube.
IL GENERALE DI DIVISIONE Mancini
Annotazione del Gen. Bastico
Tutto è bene quello che finisce bene e in guerra sono i risultati quelli che contano. In questo caso vi è stata della «imprudenza iniziale ». Ma una volta postavi riparo il risultato è stato più che favorevole. Concordo perciò con le conclusioni del Gen. Roatta. (D .).
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DOCUMENTO N. 102
DAL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
AL MINISTERO DELLA GUERRA N. 218607
27 giugno 1937
Guerra civile di Spagna
La R. Legazione all'Aja ha riferito in <lata 21 maggio u .s. quanto segue: «Trascrivo qui appresso, ad ogni buon fine, e soltanto perché riflette impressioni genuine e semplici di un combatte nte, un passo di una lettera che un giovani ssimo ufficiale spagnuolo nazionale, grnvemente ferito sul fronte basco, ha scritto a un suo amico: "Vinceremo, ma la guerra sarà ancora lunga, accanita, sanguinosa. Le Lruppe rosse spagnuole sono bene armate con moderno materiale cecoslovacco. Sono magnificamente nutrite anche con caviale e burro russo, bene equipaggiate e si battono con un coraggio fantaslico. Di minore rendimento sono le legioni internazionali. Pochi soldati passano al nemico. Tanks e aeroplani danno risultati inferiori all'attesa. Tra le truppe di Franco, i Marocchini sono sempre quelli che rendono di più. Terribile è ]'avanzata su Bilbao in terreno quanto mai difficile. I muli cadevano ne.i precipizi e i Marocchini pure, pure abituati a terreni simili, giungevano alla linea d'altacco in condizioni fisiche pietose. I nazionali hanno cannoni anti-aerei manovrati da specialisti tedeschi (i quali non li fanno toccar da nessuno) coi quali si raggiungono risultati che hanno dell'incredibile. Pure specialisti tedeschi adoperano apparecchi per individuare le numerose emissioni di radio clandestine; con essi venne scoperta a Vitoria una stazione trasmittente nascosta nella poltrona di un paralitico. I nazionali, purtroppo, hanno pochi ufficiali. Questi cadono quasi tutti perché si espongono troppo. Franco dovrebbe avere ora sul fronte di Bilbao ben 150.000 uomini ma la grande maggioranza non è perfettamente inquadrata. Le Frecce Nere si sono battute benissimo sul fronte basco. A Guadalajara le truppe italiane furono travolte dal panico. Avevano ere-
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LA PARTEC.:JPAZ!ONE ITALIANA ALLA GUERRA t:1\/!LE SPAGNOLA (1936 · 1939)
duto ad una avanzata facile come quella su Malaga, ma si trovarono di fronte, ad una curva pericolosa della strada carri veloci rossi. Si trovarono nella impossibilità assoluta di avanzare o di indietreggiare. Ne venne una confusione indescrivibile e la colonna andò in frantumi. Fortunatamente nei giorni seguenti si poté riprendere gran parte del materiale. Adesso le truppe italiane sanno quale nemico hanno di fronte. Un nemico che si batte con un coraggio che rasenta la follia. Attaccano urlando 'Viya la muerte'. I tedeschi dicono che non hanno veduto mai nulJa di simile e che le truppe non sarebbero mai capaci di tanta feroce ostinazione". F.lu Prunas
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UOCUM.ENTI
DOCUMENTO N . 103
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE · REPARTO OPERAZIONI N. 1454/6 Op.
30 giugno 1937
A S.E. IL CONTE GALEAZZO CIANO · Ministro degli Esteri A S.E. PARIANI - Sottosegretario alla Guerra - Roma
Impiego della I Brigata Mistà «Frecce Azzurre»
Affinché V.E. possa avere conoscenza delle operazioni compiute nel settore di Meri da in questi ultimi n1.esi dalla l Brigata Mista, nonché dei modi di concepire e condurre la guerra da parte dei nazionali spagnoli, reputo opportuno far presente quanto segue. La I Brigata Mista «Frecce Azzurre », a seguito di richieste pressanti del Gen. Queipo de Llano al Generalissimo, entrò in linea verso la metà di aprile a Sierra Grana (settore Cordoba Nord) in Ltn momento in cui la situazione in quel settore era piuttosto precaria. La brigata difese magniricamente la posizione dai violenti attacchi nemici e, finita l'azione avversaria, rimase a presidiare Sierra Grana fino al 5 giugno. Ritirata dalla linea, dopo 6 giorni di riposo, venne nuovamente impi egata per un'azione ideata dal Gen. Franco, ordinata al comando dell'esercito del Sud, ed avente per obiettivo Castuera. Pare che prima dell'inizio dell'azione ed a causa di essa vi siano state divergenze piuttosto sensibili fra il Gen. Franco e il Gcn. Queipo de Llano. L'azione, che aveva lo scopo di minacciare il nodo stradale di Castuera, doveva svilupparsi lungo due direttrici, una de lle quali - segui La dall e «Frecce Azzurre » - da Retamal verso Higuera e Malpartida de la Serena; l'altra, seguita da forze della divisione di Caceres, da Acedera a Navalvillar de Pela verso Orellana la Vieja. Data d'inizio stabilita: il 10 giugno. Il piano operativo era stato preparato dal comando dell'esercito del Sud. Il comando del II corpo d'esercito, nel cui settore doveva svolgersi l'azione, riteneva opportuno che anche la dipendente 21 a Divis ione appoggiasse l'azione avanzando da Valdetorres verso Don Benito e dalla zona ad est di Campi Ilo de Llerena verso Paraleda de Zau-
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cejo, occupando tale paese e la Sierra Peladilla. In tal modo, i fianchi della Brigata «Frecce Azzurre» sarebbero stati protetti, e sarebbero state fissate le forze nemiche presenti in quel settore. Contrariamente a tale divisamento ed all 'insaputa del comando del II corpo d' esercito (generale Solans), la Brigata «Frecce Azzurre», per ordine del comandante dell'esercito del Sud (Gen. Queipo de Llano), iniziò il 12 giugno l'azione, raggiungendo in tre ore, malgrado la resistenza nemica, gli obiettivi della giornata e occupando nel giorno successivo, con violenti e duri combattimenti, il colle al km . 99 della rolabilc Llcrena-Castuera e le quote che lo dominano da W e da E. Un forte contrattacco nemico, verso la sera del giorno 13, veniva respinto. Perdite nei due giorni di combattimento: 23 morti <lei quali 1 ufficiale italiano - 140 feriti . Ai rossi furono catturati 70 prigionieri. Il giorno 14, verso le ore 12, il nemico pronunciò un nuovo attacco preceduto da intensa preparazione di artiglieria, sulla sinistra dello schieramento della brigata. Dopo t re ore di combaLtimento il nemico si ritirava in disordine, battuto dalla nostra artiglieria. Nella notte sul 15, in seguito ad ardito colpo di mano di un plotone «Frecce Azzurre» sulla sinistra nemica, tutta la fronte avversaria, tenuta da un btg. e da un gruppo guardie d'assalto (2 cp.), crollò improvvisamente. Il panico, diffusosi rapidamente fra i nemici, produsse la fuga dei difensori della posizione, che nella notte si ritirarono in disordine verso Higuera, abbandonando nelle trincee tutte le 11.1itragliatrici pesanti ed una parte dell 'armamento individuale, munizioni e materiale vario. Il mattino del 15 la Brigata «Frecce Azzurre » occupava, snidandone alcuni rari difensori superstiti, tutte le posizioni poste a difesa del colle, dando così la possibilità al comando spagnolo di invadere la conca di Higuera de la Serena e puntare quindi su Castuera, poiché nessun ostacolo si opponeva quel giorno alla avanzata dei nazionali in quel settore. Di questa favorevolissima situazione, improvvisamente creatasi, il comando spagnolo, benché avvertito, non seppe o non volle approfittare. Le «Frecce Azzurre», affacciate al colle dominante la conca di Higuera, dovettero assistere impotenti al disordinato sgombero del paese nemico, non potendosi avventurare più oltre da sole. Nel pomeriggio del 15 e durante i successivi giorni 16 e 17, ebbe luogo una violenta reazione delle artiglierie nemiche, da cui si ebbe
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chiara sensazione del loro progressivo aumento, specie nei medi calibri. Al mattino del 18, dopo improvvisa intensa preparazione d'artiglieria, alle ore 8, accompagnato da mitragliamento e bombardamento aereo, si iniziava l'attacco dei rossi alle posizioni tenute dalle «Frecce Azzurre». L'urlo fra le fanterie fu durissimo. Ripetutamente, e sempre accompagnati dall'azione degli aerei, le fanterie nemiche tentarono ricacciare i nostri dalle posizioni del colle. Inutilmente. A sera, circa alle 20,30, dopo un ultimo tentativo, il nemico, ovunque duramente battuto, ripiegava. In tulla la giornata l'aviazione nazionale fu assente dalla lotta. Le perdite della brigata, durante l'operazione dal 12 al 18, ammontarono approssimativamente a circa 100 morti e 4-500 feriti. In rinforzo le furono poi inviati, dietro mie personali insistenze presso il Generalissimo, quattro battaglioni spagnoli. per consentirle il cambio delle truppe in linea. Esposti i fatti rilevo: a) che la Brigata «Frecce Azzurre» è stata a lungo sfruttata dal comando dell'esercito del sud, sia per scopi difensivi che per scopi offensivi; b) che l'azione effettuata recentemente dalle «Frecce Azzurre» ha portato aù un successo notevole di per se stesso, ma che, nel quadro generale della guerra, si può considerare di poco rilievo e che ad ogni modo ha costato perdite sensibili anche negli italiani (ufficiali morti 2, feriti 7; truppa morti 5, feriti 88); c) che l'arresto dell'azione delle «Frecce Azzurre» è dipesa sia dal mancato intervento della divisione di Caccres verso Orellana la Vieja e della 21 a Divisione verso Don Benito, sia dal sistema di comando del Gen. Queipo de Llano, il quale, di norma, ritiene conveniente dirigere ùi persona le azioni che idea e svolge con colonne formate di volta in volta. Nel caso specifico, egli non comunicò neppure al Gen. Solans l'ordine di operazione delle «Frecce Azzurre»; d) che con somma leggerezza si è messa una brigata di notevole e sicuro rendimento di una pericolosa situazione, lasciandola per sei giorni di aspri combattimenti senza alcun appoggio d'ala, con le retrovie direttamente minacciate e l'unica via di comunicazione (rotabile per Castuera) alla mercè di incursioni nen1iche.
IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA COMANDANTE F.to Ettore Roisecco Daria
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LA PARTECIPAZIONE ITA LIANA ALLA GU E RRA CIVILE SPAGNOLA (1936 -1 939)
DOCUMENTO N _ 104 .
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - REPARTO OPERAZIONI N_ 1079/1
16 giugno 1937
A S.E. IL GENERALISSIMO FRANCO
e, per conoscenza: A S.E: IL GENERALE DA VILA
Operazioni avvenire
A riferimento colloquio di ieri sera, al fine di poter impiantare lo studio sulle operazioni nel settore Reinosa-Puerto de Escudo su basi concrete e positive, informo l'E.V. che condizioni necessarie per la sua attenzione devono ritenersi: a) l'incondizionato concorso dell'inle ra divisione di Palencia per tutta la durata del periodo operativo, della tolalità dell'aviazione legionaria e di parte della Condor, oltre la restituzion e del III gr_ 75 dell'ex Raggruppamento Falconi; b) l'assunzione per parte mia del comando di tutte le forze operanti nel settore, a somiglianza di qnanto avvenuto per la II Brigata Mista e per il Raggruppamento Francisci, che hanno agito agli o~·dini dei Comandi Nazionali; c) l'occupazione della linea raggiunta, una volta conquistati gli obiettivi (Reinosa - Puerto de Escudo), con truppe Nazionali, ove la siluazione del momento sconsigliasse di procedere direttamente su Santander, per riavere senz'altro la completa disponibilità delle mie truppe. . . Prego l'E.V. di una cortese urgente risposta ai quesiLl cli cui supra. IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA COMANDANTE F. to Ettore Roisecco Do ria
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DOCUMENTO N. 105
CUARTEL GENERAL DEL GENERALISIMO E.M. - 3a SECCI0N N. 4
Vitoria, 16 de Junio de 1937
A S.E. EL GENERAL DE CUERPO DE EJERCITO DORIA COMANDANTE JEFE DE LAS TROPAS VOLUNTARIAS
Aprobacion de proyecto de operaciones
Referiendome a su atenta nola de fecha de hoy entregada por el Sr. Coronel Gelich, paso a manifestarle: t O • Desde luego accedo a que las fuerzas de la Divisi on de Palencia (62 a Divisiòn) comprenùiùas dentro dc la zona de acci6n cn que la operaci6n ha de desarrol larse, queden con su Genera!, durante los dias de los periodos preparatorio y operativo, a las ordenes directas de V.E. por lo que respecta a su empleo tactico. 2°. Se procurara restituir el Grupo de 75 de la agrupaci6n Falconi. Puede contar también con el concurso de la aviaci6n legionaria, de reconocimiento y bombardeo, asi corno con la de caza necesaria; reforzadas lodas ellas con la aviaci6n nacional y la parte de la Legion «Condor» que se encuentre disponible. 3°. Una vez logrados los objetivos, y acortado el frente aclual, las tropas nacionales quedaran guarneciendo la nueva linea. Las tropas legionarias se regruparan, después del relevo, completamente liberadas. 4°. Cuando tenga V.E. terminado el anteproyecto o estudio preparatorio de la opcraci6n, le ruego lo someta a mi aprobaci6n. 5°. Doy hoy ..mismo las ordenes necesarias para que los Generales Ferrer y Lopez Pinto, que mandan respectivamente la 62 a Divisi6n y el VI Cuerpo de Ejercito, se pongan, el primero a las ordenes y el segundo a la dis,posici6n de V.E., para la preparaci6n y ejecuci6n de la operaci6n en proyecto, que ruego a V.E. se studie con la posible urgencia. 6°. El VI Cuerpo de Ejercito proporcionara a V.E. la cartografia necesaria dentro de nuestras posibilidades. EL GE~ERALISIMO F.do Frdnco
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 • 1939)
DOCUMENTO N. 106
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - REPARTO OPERAZIONI 18 giugno 1937
Direttive generali circa l'operazione «Ovest»
1°. Scopi Eliminare in un primo tempo la sacca a sud della congiungente Puerto de Escudo-Reinosa. Successivamente mettersi in condizioni di sboccare a massa su Santander. 2°. Concetto d'azione pu le operazioni di primo tempo (1)
a) fissare con attacchi parziali le forze rosse addensate nel fondo della sacca; b) operarne ai due estremi superiori la recisione, per precludere la ritirata al nemico. 3°. Comando e forze L'azione sarà diretta da S.E. Bastico, comandante del C.T.V., dal quale dipenderanno tutte le forze (legionari e nazionali) operanti nella zona. In particolare agiranno: Ad Est, nel settore di Soncillo; agli ordini diretti da S.E. Bastico, le seguenti forze: legionarie (Divisione «Littorio», Divisione «Fiamme Nere», Raggruppamento «XXIII Marzo», Raggruppamento Reparti Specializzati); nazionali (I Brigata e squadroni del distaccamento Salazar); ad ovest, nel settore di Reinosa, agli ordini del comandante della Divisione di Palencia, le seguenti forze: nazionali (II Brigata, distaccamento Salazar meno 5 squadroni) e legionarie (gruppo bandere IX Maggio, 1 compagnia carri, artiglieria da precisare). Da precisare ulteriormente, a seguito di accordi col comando VI corpo d'esercito, anche il quantitativo di forze nazionali che sin dal(1) Il concetto per l'operazione di secondo tempo sarà definito in base alla situazione del momento.
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l'inizio delle operazioni dovrà costituire le colonne d'attacco o agirvi in stretta cooperazione e che, comunque, sarà ragguagliato al massimo numero di battaglioni, batterie e squadroni disponibili. Linea divisoria tra i settori di Soncillo e di Reinosa, la congiungente Arantiones - Lorilla - Basconcillos de Tozo. 4 °. Disposizioni di raccolta e di partenza
Per i I settore di Soncillo: Posi zioni
di raccolta: S. Martin de Las Ollas di partenza: Soncillo - Argimedo
Per il settore di Reinosa: di raccai ta: Salinas, Aguilar del Campo, Lorilla di partenza: Branosera-Burruelo, Aguil ar del Campo, Lorilla. 5°. Modalità esecutive per le operazioni di primo tempo - Attacchi parziali da eseguire con precedenza di 3-4 giorni sull'azione offensiva vera e propria, condotta dai nazionali oltre Aguilar del Campo, nelle regioni di Lorilla, Orbaneja, Bricia per fissarvi le forze rosse in posto, richiamare quelle che ne fossero partite, disorientare il nemico sulle nostre intenzioni e rendere subito disponibile il campo d'aviazione di Aguilar del Campo. - Azione offensiva vera e propria, svolta contemporaneamente su Puerto de Escudo e su Reinosa. In particolare:
per quanto riguarda le operazioni condotte su Pue rto de Escudo: in I schiera: Divisione «Fiamme Nere» e Raggruppamento «XXIII Marzo »; Divisione «Fiamme Nere»: direttrice, Argomedo - Puerto de Escudo obiettivo, Puerto de Escudo raggiunto l'obiettivo sbarrerà le provenienze sud ed ovest Raggruppamento «XXIII Marzo »: direttrice, Soncillo - Ci I leruolo obiettivo, Cilleruolo e alture a cavallo della rotabile per Bricia raggiunti gli obiettivi, sbarrerà le provenienze sud ed ovest - in riserva: Distaccamento celere (compagnia carri, autoblindo, motomitraglieri, 5 squadroni, fanterie e artiglierie autoportate) e Di-
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936-1939)
visione «Littorio». Orientata a procedere eventualmente sulla direttrice Arja - Reinosa - i battaglioni nazionali di Bricia e Orbanejia manterranno la pressione contro le forze rosse antistanti e punteranno appena possibile verso la zona di raccolta CiJleruolo - Arija.
per quanto riguarda le operazioni condotte su Reinusa: in I schiera: numero di battaglioni da stabilire in base alle disponibilità direttrice, Brasonera - La Tablada - Suano - alture a nord di Reinosa obiettivo, alture a nord di Reinosa in riserva: numero di battaglioni da stabilire c.m. i battaglioni nazionali di Lorilla e Aguilar del Campo manterranno la pressione contro le forze rosse antistanti e punteranno appena possibile rispettivamente su Villanueva de la Nia e su Rcinosa. 6°. Difesa del segreto militare
Anche a questo scopo tendono gli attacchi parziali precedenti l'offensiva vera e propria oltre Aguilar del Campo, Lorilla, Orbaneja, Bario de Brida. Allo stesso scopo: - il gruppo bandere «IX Maggio», durante lo svolgimento dell'attacco oltre Aguilar del Campo, sosterà e si farà notare quando più possibile nella zona, pur senza prendere parte all'operazione; - gli spostamenti delle truppe sulle posizioni di raccolta e di partenza delle truppe legionarie e nazionali dovranno essere fatte soltanto all'ultimo momento e con tutte le maggiori precauzioni. p. c. c. IL CAPO DI STATO MAGGIORE F.to Gambara
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DOCUMENTO N. 107
DIREZIONE GENERALE DEL GENERALISSIMO
N. 6 {Stralcio)
Vitoria, 22 giugno 1937
A S.E. IL GENERALE BASTJCO
Operazioni su Reinosa e Puerto dell'Escudo
Dopo un attento studio del contenuto della nota in data 20 corrente ....... .. . . . ..... . ........ - . ... ... ..... .. ·. · · . .. · · · · · considero opportuno manifestare a V .E . quanto segue: a) Sono d'accordo che le forze spagnole e italiane per i primi due tempi dell'operazione sono poco forti data la distanza degli obiettivi da raggiungere, la durezza del terreno da percorrere e il numero delle uni Là che vi sono da affrontare esistendo una sproporzione molto . grande tanto di fanteria come di artiglieria Lra le forze che vamìO ad operare dall'est e quelle che lo faranno dall'ovest. b) Tenendo conto di ciò stimo necessario che la 62a Divisione {Ferrer) venga rinforzala da una brigata della 61 a Divisione con la sua artiglieria e i servizi, brigala che in realtà verrà ad avere la forza dì una Divisione giacché consta dì 12 battaglioni. Quesla 62 a Divisione sarà altresì rinforzala in artiglieria da due batterie da 155 nazionali. Dato il rinforzo che si da alla 62a Divisione non sono necessari c he le vengano dati i due battaglioni proposti. c) Considero necessario che le forze legionarie che operano sul Puerto del Escudo tengano prevista la loro avanzata alle al ture a nord est di Reinosa {Altos de Raro) giacché è possibilissimo che la resistenza nemica limiti l'az ione delle forze spagnole al primo tempo, come V.E. ha previsto, a rompere il fronte nemico stabilizzato e arrivare a tagliare le due strade: Aguilar de Campo - Reìnosa e Mataporquera - Reinosa. d) In considerazione di quanto sopra, essendo di grande in te resse di occupare senza distruggerla, la fabbrica dì Reinosa, le forze nazionali se arrivano prima a questo obiettivo lo accerchieranno subito per occuparlo senza attendere l'arrivo delle truppe legion arie.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA Al.I.A GUERRA CTVTLE SPAGNOLA (19.16- 1939)
e) Una volta raggiunti gli obiettivi, ossia occupati il Puerlo del Escudo, Reinosa e le alture al nord di questi due punti, che assicurano la futura avanzata verso Santander, entreranno in vigore nuove direttive le cui linee generali si inviano a parte. f) Poiché le unità che vanno a rinforzare la 62 a Divisione (Ferrer) devono trarsi da altro fronte è indispensabile che si segnali la data fissa, salvo contingenze impreviste, dall'operazione allo scopo che queste restino il minor tempo possibile fuori del proprio settore. A tale effetto deve stabilirsi contatto con il comando della 61 a e 62 a Divisione e del 6° Corpo d'Esercito, al fine di rendere noto il momento in cui può incominciare l'operazione. g) Dato lo stato morale del nemico, soprattutto su tale fronte sarò grato a V.E. della maggiore rapidità di preparazione e dell'ulteriore sviluppo dell'operazione, pregandola di inviarmi prima che sia possibile il progetto ai fini su indicati. F.to Franco p. c. c. lL CAPO Dl STATO MAGGIORE F.l.o Gambara
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DOCUMENTO N. 108
QUARTIER GENERALE DEL GENERALISSIMO
Vitoria, 22 giugno 1937
Occupazione della provincia - Distruzione delle forze nemiche impedendo la loro ritirata nelle Asturie
I. Idea operativa Partendo da uno spiegamento a nord di Reinosa e Puerto del Escudo e della linea Ond6n-Valmaseda avanzare simultaneamente in tre direzioni convergenti con tre raggruppamenti di forze indipendenti. Il. Direzione di avanzata secondo tre assi:
a) da est a ovest seguendo le strade del la costa; b) da sud a nord utilizzando la strada del Escudo e fiancheggiando per quella di San Pedro del Romeral - Villacarriedo - S. Maria de Gayo; c) da sud a nord per la valle del Besaya e per quella di Cabuerniga. III. Ordinamento della truppa in tre nuclei dipendenti costituiti: a) Dalla 2a, 3a ed eventualmente dalla 6 3 Brigata di Navarra e dalle unità della 62 3 Divisione situata tra Espinosa de los Monteros e Ordugna. Comando di questo raggruppamento: Generale Ferrer, a partire dal momento in cui sarà terminata l'operazione su Reinosa e Puerto del Escudo. b) Dalle divisioni Littorio, Fiamme Nere, Raggruppamento XXIII Marzo ed eventualmente 2 a Brigata Mista. Comando di questa massa: Generale Doria. c) Dalla 1a, 4a e sa Brigata di Navarra e una brigata costituita con le forze recuperate dalla 62 a Divisione. Comando di questa massa: Generale Solchaga.
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LA PARTECIPAZION E ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939}
IV. Si assegnano a ciascun raggruppamento (o massa) le missioni e gli obiettivi seguenti:
Massa A. - Stabilire un fianco difensivo ad ovest di Ramales, occupare Laredo e Santogna, e continuare la sua avanzata ad ovest del rio Ason, nel caso in cui la resistenza nemica lo permetta. Massa B. - Avanzare su Santander per la valle del Pas, per la rotabile del Passo del Escudo, fiancheggiandosi per la rotabile di San Pedro del Romeral - Villacarriedo - S. Maria de Cayon, occupando l'incrocio delle strade che da Bilbao e Burgos portano a Santander (Murriedas). Massa C. -Avanzare per la valle del Besaya e del Saia su Torrelavega, ed eventualmente a San Vicente de la Barquera e a Panes e Unquera, mentre una brigata discenderà per la valle del Liebana con il compito di assicurare il fianco sinistro del dispositivo. V. Le masse B. e C. dovranno collegarsi per Je trasversali Las Arenas - San Vicente de Toranzo e Los Corrales - Puente Vicsgo. Per lo sviluppo delle operazioni si daranno opportunamente nuove direttive.
VI. Limite delle zone di azione fra le masse A. e B.: la linea ovest di Santogna (Cabo de Aio) - Espinosa de los Monteros. Limite fra le masse B. e C.: linea spartiacque fra il Besaya e el Pas, di competenza della massa B .. VII. I Comandi delle tre masse formuleranno il progetto generale delle operazioni che sottometteranno all'approvazione del Generale Comandante dell'Esercito del Nord, al quale spetta la coordinazione delle operazioni. VIII. La cooperazione della Marina e dell'Aviazione sarà regolata da istruzioni particolari. F.to Franco
p. c. c. IL CAPO DI STATO MAGGIORE F. to Gambara
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DOCUMENTO N. 109
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - REPARTO OPERAZIONI N. 1469/1 di prot.
1 luglio 1937
Al Comandante Divisione Littorio (all. tutti) a mezza moto Al Comandante Divisione Fiamme Nere (al!. tutti) a mezza moto Al Comandante 62a Divisione (ali. tutti) · Al Comandante Ragg.to XXIII Marza (all. tutti) a mezzo moto Al Comandante Ragg.to Reparti Specializzati (ali. tutti) a mezzo moto Al Comandante Artiglieria T.V. (all. tutti) a mano Al Comandante Aviazione Legionaria (all. tutti) a mezzo moto Al Comandante Legione Condor (all. tulli) a mezzo moto All'Intendenza T.V. (cdl. 5a, 5b, Se) a mezzo moto Al Delegato Intendenza T.C. (all. Sa, 5b, 5c) a mezzo moto A S.E. il Generalissimo (ali. tutti) a mezzo delegazione A S.E. il Comandante Esercito del Nord (ali. tutti) a mezzo delegazione A S.E. il Comandante VI Corpo d'Esercito (all. tutti) a mezzo moto Al Generale Mancini (all. tutti) a mezzo moto A S.E. Teruzzi (ali. tutti) a mezzo moto Al Capo Deleg. Italiana presso Q.G.G. (all. lutli} a mezzo moto All'Ispettore dei Servizi di Polizia (ali. Sa, Sb, Se) a mezzo moto Ufficio di S.E. il Comandante T.V. (all. tutti) Ufficio del Capo di S.M. (all. tutti) Ufficio Operazioni (copie tre) (ali. tulli) Ufficio Informazioni (copie due) (all. tulli) Ufficio Servizi (all. Sa, Sb, 5c)
Si trasmette la copia n . 2 dell'ordine d i operazione n. 31 in dala 30 g iugno 1937, con annessi gli allegati in indirizzo segnati.
d'ordine IL CAPO DI STATO MAGGIORE F.to Gambara
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936-1939)
Copia n. 2
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - REPARTO OPERAZIONI Ordine di Operazione n. 31
30 giugno 1937
Riferimento carta: t :50.000 (Allegati omessi) Indirizzi (come da elenco di diramazione)
Operazione su Puerto de Escudo-Reinosa
1° - Le truppe legionarie del C.T.V. in concorso con quelledella62a Divisione nazionale, devono sotto i miei ordini recidere la sacca a sud d e lla congi un gente Puerto d e Escudo-Re in osa e mettersi così nelle rnigl i ori condizioni per procedere ulteriormente in direzione di Santander.
2° - Forze e sislernazione difensiva del nemico risultano dall'allegato n. l del presenle ordine. 3 ° - Intendo: - operare la recisione della sacca alle due estremilà superiori , rnediante l'azione coordinata e contemporanea di una massa d'attacco legionaria, procedendo da Est su Puerto de Escudo, e di una massa d'attacco nazionale, p r ocede ndo da Ovesl su Reinosa; - far concorrere a d e lle operazioni le truppe nazionali in linea: in un primo tempo, per fissare le forze nemiche antistanti ed impedire così che possano agire contro le due masse d'attacco; in un secondo tempo, per mantenere una costante pressione contro di esse allo scopo di facil itarne la cattura o la distruzione, e per effettuare il rastrellamenlo dell'interno della sacca; - raggiunta ed occupata, in seguito alle operazioni precedenti, la displuviale cantabrica, tenermi pronto con le truppe legionarie ad irrompere oltre per le direttrici di Ontaneda e di Villacarriedo ed a puntare direttamente su Santander, in concorso con le colonne nazionali agenti alle ali. 4 ° - Le operazioni si svolgeranno in due distinti settori: - in quello di Puerto de Escudo agirà il C.T.V., rinforzato dalle
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tmppe nazionali in linea (I Brigata della 62a Divisione, 5 squadroni), ai miei diretti ordini; - in quello di Reinosa agiranno le rimanenti truppe della 62 a Divisione, rinforzata da I Brigata della 61 a Divisione e da elementi legionari (1 a Compagnia carri, 1° Gruppo artiglieria), agli ordini del Generale Ferrer, co1nandante la 62 a Divisione. Linea di conlallo tra i due settori la congiungente Basconcillos de Tozo-Lorilla-Ebro <lino a Las Rozas-Monegro-Fuente el Moro-S. Miguel de Aguayo (località assegnata al settore di Reinosa). 5° - Modalità esecutive delle operazioni svolgentesi nel settore di Puerto de Escudo. a) Recisione della sacca
Agiscono in 1 a schiera:
a destra:
Divisione «Fiamme Nere », col Gruppo Band ere «IX Maggio» e tre Compagnie carri;
direttrice: Argomedo-Puerto de Escudo; obbiettivi: intermedio: zona Sud-Est Cabana de Virtus d'attacco: Puerto de Escudo (quota 1032, 1022, 1023, La Magdalena);
a sinistra: Raggruppamento «XXIII Marzo», con una Compagnia carri; direttrice: Soncillo-altura di Raspanera-bivii 2 Km. a Sud di Bezana; obbiettivi: intermedio: q. 921 di Raspanera d'attacco: bivii 2 Km. a Sud di Bczana. Linea di contatto tra le due G.U.: con19iungente Soncillo-MontotoBezana-500 metri a Nord del Km. 323 (rotabile Paradores de BriciaCilleruelo de Bezana) (località assegnate al Raggruppamento XXIII Marzo).
In 2 a schiera: Distaccamento celere Babini (5 Squadroni; 1 Compagnia motomitraglieri; 1 Compagnia autoblindo; 1 Battaglione autoportato della Divisione Littorio. Raccolto inizialmente nella zona di Santelices; orientato a procedere; dietro mio ordine, per Soncillo-Cilleruelo su Arija.
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I.A PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 19.19)
- Divisione Littorio (meno un battaglione): raccolta inizialmente nella zona OvesL di Villarcayo; orientata a procedere, dietro mio ordine, su Cilleruelo de Bezana. - Base di partenza per l'attacco: Divisione «Fiamme Nere »: Ahedo-Ovesl di Argomedo; Raggruppamento «XXUI Marzo »: a cavallo della rotabil e Soncillo-Torre de Abajo. (Sarà definita nei particolari dai comandanti di G.U. ed occupala la notte precedente all'attacco. - L'attacco di sinistra (Raggruppamento «XXIII Marzo ») precederà di ur. 'ora e un quarlo quello di destra (Divisione «Fiamme Nere ». - Per l'eventuale occupazione a difesa della displuviale cantabrica, tra la regione di Pucrto de Escudo (obbicllivo della Divisione «Fiamme Nere ») e le alture a Nord di Reinosa (obbiettivo della massa d'attacco nazionale), saranno dati ulteriori ordini. b) Azioni di agganciamento e di rastrellamento all'interno della sacca
Vedi allegato n. 2 al presente ordine. 6° - Azioni dell'artiglieria e dell'aviazione da bombardamento a favore della massa d'attacco nel settore di Puerto de Escudo. La preparazione si svolgerà in lre fasi, secondo il seguente schema: 1 a fas e (a favore del Raggruppamento XXIII Marzo, per il raggiungimento dell'obbi ettivo di attacco): - da ore Z a ore Z + OH30 bombardamento aereo - da ore Z+Oh30 a ore z+ 1h30 azioni di artiglieria 2 a fase (a favore della Divisione« Fiamme Nere » per il raggiw1-
gimento dell'obbiettivo intermedio): - da ore Z + lhl 5 a ore Z + 1h45 bombardamento aereo - da ore Z+lh45 a ore Z+2h45 azioni di artiglieria 3a fase (a favore della Divisione «Fiamme Nere», per il raggiungimento dell'obbiettivo di attacco):
- ore e successione di azioni, da stabilire.
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In particolare: A) ARTIGLIERIA
- L'artiglieria alle dipendenze del comando dell'artiglieria del C.T.V., che agisce nel settore di Puerto de Escudo, è la seguenle: - raggruppamento legionario:
I II I III II IV
gr. gr. gr. gr. gr. gr.
100/17 100/17 105/28 105/28 149/12 149/12
- artiglierie nazionali:
2 pezzi da 75 Sch. (a Cruccs)
- Preparazione accentrata dal Comando artiglieria del C.T.V. Obiettivi di preparazione: vedesi lucido allegato n. 3. - Il III gruppo da 100/1) della Divisione «Littorio» resta temporaneamente assegnato al Raggruppamento «XXIII Marzo». Il resto del Reggimento d'artiglieria «Littorio», ultimata la preparazione, torne~ rà a disposizione della propria Divisione, restando tuttavia in posto. - Durante l'attacco, il Raggruppamento di artiglieria àel C.T.V. si porrà in condizioni di battere - con parte delle proprie unità le posizioni difensive della regione di Bricia (bivii circa a due Km. a Sud di Bezana, q. 1058, M. Turena, M. Cilma. B) AVIAZIONE DA BOMBARDAMENTO
-
È costituita dall'aviazione da bombardamento legionaria e da
una aliquota dell'aviazione da bombardamento della Legione Condor. - Gli obiettivi da battere durante le tre fasi della preparazione sono indicati nel lucido allegato n. 4. - Esauriti tali compiti, l'aviazione si terrà in grado di agire secondo le richieste. 7° - Protezione ed esplorazione aerea. Compiti assolti dalle forze aeree alleate, coordinati e diretti dal Comando dell'aviazione legionaria. La zona da vigilare e proteggere è delimitata: - nel senso Est-Ovest, dai meridiani di Traspaderne e Salinas de Pisuerga;
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LA PAIUEUPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CTVII .F. S PAGNOLA (1936 -1 939)
nel senso Sud-Nord, dai paralleli di Aguilar de Campo e Castro de V alnera. L'aviazione si terrà in grado di agire contro i bersagli animati compresi tra la fronte di contatto e le congiungenti: Ebro-Quintanilla de Las Torrese Barcena de Pie de Concha-San Pedro de Rom.era!. Con particolare cura dovranno essere seguiti e ostacolati spostamenti nemici lungo le direttrici che possono portare a concentramenti di forze nei settori investiti dalle colonne di attacco, e, segnatamente, da Rucandio-Villaneva Carrales verso Soncillo, Cilleruelo de Bezana e Arija, tenendo presenti le azioni che i nazionali svolgeranno in detta regione (allegato n. 2 al presente ordine). L'esplorazione aerea dovrà gravitare oltre che sulle precedenti direttrici, su quelle qui sotto segnate in ordine di importanza:: Renedo-Entrambas Meslas-Puerto de Escudo; Muriedas-Villacarriedo-Vega de Pas-Puerto de Escudo; Los Tojos-Reinosa-Balneario de Corconte; Can Lari Ilon-Medianedo-Arija-Cilleruelo de Bezana; Torrelavega-Las Arenas-Reinosa-Aguilar de Campo; Las Arenas-Ontaneda-Vega de Pas-Las Machorras; Los Carrales-Puente Viesgo-Santibafies . 8 ° - Collegamenti -
A terra: vedansi allegati: Sa, telefonici; Sb, radioelettrici Se, a mezzo portaordini. Nominativi, frequenze ed indici di collegamento: invariati. Con gli aerei: a richiesta (vedasi allegato n. 6).
9° - Genio Il comando Genio del C.T.V., presi accordi con l'Intendenza T.V.: - terrà pronti, caricali su autocarri, materiali per 50 metri di ponte da 10 tonnellate (impiego ed esclusiva richiesta di questo comando); - costituirà depositi a terra di materiali da ponte, di collegamento e di rafforzamento, presso le G.U. di prima schiera, prendendo accordi anche con le G.U. interessate. 10° - Servizi Ordine a parte
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11° - Osservatorio e Comando tattico del C.T.V.: M. Maza. Centrale dei collegamenti: S. Martin de Las Ollas. Sede del Comando de. C.T.V.: Medina del Pomar. 12° - Data d'inizio dell'operazione: giorno X, da precisare. Ora Z (inizio della preparazione), determinata dall'apparire dell'aviazione da bombardamento nel cielo dell'aviazione. Ricevuta a mezzo del latore.
IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA COMANDANTE F.to Ettore Roisecco Doria
p. c. c. IL CAPO Dl STATO MAGGIORE
F.to Gambara
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
DOCUMENTO N. 110
COMANDO CORPO TRUPPE VOLONTARIE - REPARTO OPERAZIONI N. 1455 Op.
30 giugno 1937
AL COMANDANTE 62a DIVISIONE e, per conoscenza: Al Quartier Generale del Generalissimo Al Comandante Esercito del Nord Al Comandante VI Corpo d'Esercito Al Comandante l'Aviazione Legionaria Al Comandante l'Aviazione Condor Al Generale Mancini . Alla Dclcga:t.ionc Italiana presso il C.G.G . Direttive per le operazioni su Puerto de Escudo-Reinosa
Trasmetto le direttive aH'oggetto. Esse saranno seguite, per le truppe (legionarie e nazionali) operanti nel settore di Pucrto dc Escudo, dall'ordine di operazione, che verrà trasmesso per conoscenza. IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA COMANDANTE F.to Ettore Roisecco Daria
N. 1445 Op. (Rif. to carta: 1:50.000)
30 giugno 1937
Direttive per l'operazione su Puerto de Escudo-Reinosa
1° - Le truppe legionarie del C.T.V. e quelle nazionali della 62" Divisione poste ai miei ordini, devono recidere la sacca a Sud della congiungente Puerto de Escudo-Reinosa, mettendosi così nelle più favorevoli condizioni per procedere poi in direzione di Santander.
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2° - È n1io intendimento: - operare la recisione della sacca alle due estremità superiori, mediante l'azione coordinata e contemporanea di una massa d'attacco legionaria, procedente da Est su Puerto de Escudo, e di una massa d'attacco nazionale, procedente da Ovest su Reinosa; - far concorrere a dette operazioni le truppe nazionali in linea: in un primo tempo, per fissare le forze nemiche antistanti ed impedire in tal modo che possano agire contro le due masse d'attacco; in un secondo ten1po, per mantenere una costante pressione contro di esse, allo scopo di facilitarne la cattura o la distruzione, e per effettuare il rastrellamento dell'interno della sacca; - raggiunta ed occupata, in seguito alle operazioni precedenti, la displuviale cantabrica, tenermi pronto a reagire ai prevedibili ritorni controffensivi dell'avversario ed a irrompere oltre, in concorso con colonne nazionali agenti alle ali, su Santander. 3 ° - Preciso di seguito le modalità esecutive riferentisi agli scopi e agli intendimenti operativi sopra enunciati. Esse partono, come è naturale, dal presupposto che il nemico opponga resistenza. Ove questa non si verificasse o fosse limitata a qualche sporadica difesa locale: - le colonne d'attacco dovranno muovere celermente sugli obiettivi, limitando la manovra a cavallo delle comunicazioni e la protezione dei loro dispositivi; - distaccamenti esploranti dovranno essere spinti avanti, fino ad incontrare resistenze consistenti. I grossi di tali distaccamenti non dovranno passare l'arroccamento: Vega de Pas - Entrambas Mestas - Barcena de Pie de Concha. 4 ° - Recisione della sacca
a) Le operazioni nel settore di Puerto de Escudo verranno effettuate da una massa di attacco posta ai miei diretti ordini. Essa sarà costituita dal C.T.V. (salvo le forze impegnate nel settore di Reinosa) e dai 5 squadroni del distaccamento Salazar. Avrà per direttrice d'attacco l'asse Soncillo-Puerto de Escudo; per obiettivi, quest'ultima località e il bivio a Sud di Cilleruelo de Bezana. Si terrà in misura e.li agire con un distaccamento celere in direzione di Arija e oltre, ove ciò fosse richiesto dalla situazione. b) Le operazioni nel settore e.li Reinosa verram10 effettuate da una seconda massa d'attacco, posta alle dipendenze di V.S ..
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I.A PARTECIPAZIONE ITALJ/\Ni\ ALLA Gl/F.RRA CIVILE SPAGNOLI\ (19.36 - 19.39)
Essa sarà costituita dalla II brigata della 62 a Divisione, dalla IV brigala della 61 a Divisione e da 1 compagnia carri e da un gruppo artiglieria legionari di rinforzo. Avrà per direttrice d'avanzala l'asse Branosera - La Tablada - Reinosa e per obiettivo le alture a Nord di quest'ultima località. c) Limite tra i due settori, la congiungente Basconcillos de Tozo - Lorilla - Ebro sino a Las Rozas - Monegro - Fuente cl Moro - S. Miguel de Aguayo. Località assegnate al sellare di Reinosa.
5° - Operazioni di agganciamento e di rastrellamento nell'interno della sacca Saranno effettuate dalle truppe nazionali che occupano attualmente la linea (I brigala della 62 a Divisione, al le mie <lirette dipendenze, nel settore di Pucrlo de Escudo; II brigala e distaccamento Salazar della stessa, agli ordini di V.S., nel settore di Reinosa). Dette truppe: a) nel settore di Pucrto de Escudo: - assicureranno la prolczione del fianco dcslro del dispositivo di attacco; - eserciteranno una forte pressione contro il nemico nella regione di Bricia e di Orbaneja, per impedire lo spostamento dell e riserve; b) nel settore di Reinosa: - garanliranno la protezione del fianco sinistro, facililata, appena possibile, dall'occupazione dell'allineamento Valdecebollas - Sierra Hijar - Los Llanos - Guoriza, per meglio saldarsi a ll e alture Nord di Rcinosa, obiettivo dell'attacco; - prenderanno di rovescio, con una colonna partente da Aguilar dc Campo, le forze avversarie fronteggianti la massa d'attacco e occuperanno il ponte di Villanueva de la Nia, per impedì re il transito attraverso l'Ebro. 6° - Predisposizioni per l'ulteriore avanzata su SanLander Gli obiettivi di attacco di Puerto de Escudo e delle alture a Nord di Reinosa ci assicurano il possesso dell a displuvialc in corrispondenza delle più importanti vie di penclrazione (quella di Onlaneda e quella di Los Corrales). E però necessario prendere in considcra:,.ione la possibilità, a meno del verificarsi di un cedimento totale da parte del nemico, che sul-
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la displuviale l'offensiva debba subìre un breve tempo di arresto, per meglio coordinare le azioni delle nostre colonne e di quelle nazionali operanti alle ali. Ciò impone di prevedere una occupazione temporanea, a grossi blocchi, della displuviale stessa su posizioni che, nel menlrc garantiscano una robusta ed economica sistemazione difensiva, consentano la più idonea base di partenza per l'ulteriore sbocco offensivo su Santander. In tal caso, sembra opportuno orientarsi sin d'ora verso l'occupazione delle seguenti posizioni difensive: Sierra Hijar - Los Llanos - Guoriza - Peùas de Abrejon-alture a Nord di Fresno del Rio, Canedo e Aldueso - Haro - Fuenlc cl Moro Otero (1248) - q. 920 - Penas Gordas - q. 1032 - alto de Otero Mayor - Monle de la Engana - Domingo Pajaro. Per l'occupazione di dette posizioni, la ripartizione in settori, i raggruppamenti delle forze etc., mi riservo ordini a parte. 7° - Concorso delle artiglierie e del! 'aviazione da bombardamento
L'azione sarà preceduta dalla preparazione delle ar tiglierie assegnate alle due masse d'attacco e dall'aviazione da bombardamento (aviazione legionaria e una aliquota della legione Condor, a favore del settore Puerto de Escudo; aviazione nazionale e la maggior parte della legione Condor, a favore delle truppe operanti nel settore di Rcinosa). Il comando della 62a Divisione nazionale prenderà all'uopo diretti accordi con i comandi di aviazione interessati.
8° - Protezione ed esplorazione aerea Compiti assolti dalle forze aeree alJeate, coordinati e diretti dal comando dell 'aviazione legionaria. - La zona da vigilare e proteggere è delimitata: - nel senso Est-Ovest, dai meridiani di Trespaderne e Salinas de Pisuerga; - nel senso Sud-Nord, dai parai lei i di Aguilar de Campo e Castro de Valnera. - L'esplorazione graviterà in corrispondenza delle principali direttrici di afflusso e di deflusso del nemico, e cioè si svolgerà prevalentemente lungo le rotabili che adducono alla displuviale cantabrica e quelle che dall'interno della sacca portano verso i settori di attacco.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GU ERRA ClVlLE S PAGNOLA (1936 · 1939)
9° - È prevedibile che le prime fasi della battaglia portino, subito dopo la nostra offensiva iniziale, ad una reazione controffensiva del nemico, intesa: - a ritoglierci le posizioni perdute, mediante l'accorrere dei rincalzi e delle riserve; - ad aprirsi le vie di uscita dalla sacca, minacciate o precluse dalla nostra avanzata. Acquistano pertanto particolare importanza i lavori di organizzazione del terreno, sia ad obiettivi raggiunti, sia ogni qual volta la situazione contingente lo esiga, e la preventiva costituzione cli depositi di materiali di rafforzamento. Analoga importanza assume il pronto riattamento delle comunicazioni stradali, da predisporsi n1ediante la raccolta di materiali relativi, per dar rapido alimento all'avanzata delle colonne d'attacco. 10° - Seguirò l'azione dall'osservatorio di la Maza di Soncillo. Centrale dei collegamenti: San Martin dc las 01 las - Sede del Comando C.T.V.: Medina del Pornar. 11 ° - Mi riservo di indicare la data di inizio dell'opcra1.ione (giorno X). L'ora Z (corrispondente all'inizio della preparazione), sarà determinata dall'apparire dell 'aviazione da bombardamento sul cielo della battaglia.
IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA COMANDANTE
F.to Ettore Ruisecco Daria
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DOCUMENTO N. 111
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - UFFICIO SERVIZI 30 giugno 1937 Ordine per i servizi N . 8 (Riferiinento carta: 1:50.000)
Organizzazione e funzionamento dei servizi per l'operazione su Puerto de Escudo-Reinosa
(indirizzi come da elenco di diramazione)
A) SERVIZIO SANITARIO Dislocazione formazioni sanitarie Sono disponibili i seguenti posti letto: - Villarcayo - ospedale da campo n. 5 - Balneario (nord di Sedano) - ospedale C.R.l. 071, da impiantarsi a cura dell'Intendenza Balneario de Sobron - Nucleo Chiurco Oiìa - ospedale militare spagnolo Briviesca - ospedale militare spagnolo Vitoria - ospedali militare e del Seminario (spagnoli)
70 p .l. 150 350 300 200
p.L p.l. p.l. p.l.
300 p.l.
La Divisione Fiamme Nere impianterà a Villarcayo presso l'Ospedale da campo n. 5 il nucleo chirurgico dell'ospedale 031. Gli altri ospedali saranno tenuti ripiegati, pronti ad essere impiantati più avanti, di iniziativa dei rispettivi Comandi . · I Comandi stessi segnaleranno a questo Comando, all'Intendenza ed alla Delegazione Intendenza, la dislocazione delle proprie formazioni sanitarie. Primo sgombero. Sull'ospedale da campo n. 5. Il successivo sgombero, sulle formazioni sanitarie di seconda linea, sarà regolato dalla Direzione Sanità.
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LA PARTECIPAZIONE JTALIANA ALLA GUERRA CTVILF. S PAG NOLA (1936 - 1939)
Autoambulanze. L'Intendenza comunicherà a questo Comando la dislocazione assunta dalle autoambulanze di cui dispone, e dell'autosezione leggera attrezzata . Richieste materiale sanitario. Alla Delegazione Inte ndenza, che provvederà con rifornimento a domicilio. B) SERVIZIO VETTOVAGLIAMENTO
Viveri di riserva. Una giornata col soldato, ed una di scorta presso le sezioni sussistenza. Queste avranno un terzo di razioni in più, per i bisogni dei minori reparti non facenti parte delle G .U. Pane, carne, vino e viveri spagnoli. Prelevamenti diretti, da parte delle sezioni sussistenza, presso l'Intendenza spagnola di Villarcayo. Viveri ordinari. Magazzini Delegazione Intendenza di Poza de la Sal. Ric.hieste alla Delegazione che rifon1irà le sezioni sussistenza nelle località da indicarsi dai comandi interessati. I reparti non indivisionati si appoggeranno alle sezion i sussistenza viciniori.
Paglia, fi eno, avena. Come da disposizioni dell'Intendenza. Generi cli conforto. Valgono le disposizioni impartite dall 'Intendenza (Direzione di Commissariato) con circolare n. 1149/1 in data 2 giugno.
C) SERVIZIO IDRICO Verrà fatto funzionare a cura del Comando Genio C.T.V., limitatamente alla sola acqua da bere, preventivamente sterilizzata, ed in ragione di litri 1-1 ,5 per uomo.
Personale e mezzi. Il Comando Genio C.T.V. si varrà del personale, mezzi di analisi e sterilizzazione delle acque, autobotti e serbatoi metallici fornitigli dall'Intendenza. Le Divisioni Volontari del Littorio e Fiamme Nere dovranno avere c iascuna 2 autobotti e, quale riserva, 1 autobagno; il Raggruppamento XXIII Marzo 1 autobotte (l'Intende nza disporrà - in caso per le assegnazioni, o gli spostamenti necessari). Il Comando Genio provvederà per l 'approntamento del personale specializzato necessario (tubisti, fontanieri, motoristi, ecc.); assegnerà inoltre - su richiesta - alle due divisioni, ed a l Raggruppa-
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mento XXIII Marzo, il personale ed i mezzi occorrenti (squadra idrica, con autopompa, tubazioni, botti, appoggi, ccc.), per l'organizzazione dei posti d'acqua di cui in appresso. Fun zionamento del servizio. Qualora i reparti non possano, con i propri mezzi, provvedere direttamente al rifornimento idrico in misura sufficiente, i Comandi di G.U. costituiranno posti distribuzione acqua, richiedendo personale e mezzi al Comando Genio T.V . . Il rifornimento di tali posti acqua sarà effettuato a cura de lle G.U. stesse mediante le autobotti di cui dispongono. Ove queste non fossero sufficienti, i Comandi stessi faranno richiesta di rifornimento al Comando Genio T.V., indicano ubicazione e capacità dei pos ti d'acqua. A cura del Comando Genio T.V., funzionerà a Santelices un posto di acqua per i r e parti di transito. Gli elementi non facenti parte delle G.U. si appoggeranno ai posti d'acqua viciniori. D) ARTIGLIERIA
Munizioni. I reparti avranno scco un ' unità di fuoco. Inoltre vi saranno: - per le artiglierie che concorrono alla preparazione: - una seconda unità di fuoco, presso la linea dei pezzi - una terza unità di fuoco, presso i re parti munizioni viveri; - per le altre artiglierie, e per tutte le armi di fanteria: - una seconda unità di fuoco presso i p.d.a.m. Depositi. A Poza de la Sal (della Delegazione Intendenza). Richieste di ri/ornimento . Siano rivolte: - per le artiglierie (65/17 e 20 mm. con1presi) al Comando Artiglieria T.V.; - per le armi da fanteria - al Comando Truppe Volontarie, Ufficio Servizi. L'Intendenza terrà pronto un treno munizioni di riserva (per artiglierie ed armi da fanteria) da avviare al primo avviso. Rifornim ento a cura Delegazione Intendenza, cffettuati direttamente ai p .d.a.m., o reparti M.V. (disloca zione sia segnalata subito a questo Comando, al Comando Artiglieria T.V. e alla Delegazione Intendenza}. Se le esigenze operative lo consigliano, verrà impiantato, a cura deJ Comando Artiglieria T.V., ed in località da designarsi, un posto avanzato d.a.m. di Corpo d'Armata comprendente munizioni per artiglieria e fanteria.
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LA PARTECIPAZIONE ITALTANA ALLA GUERRA ClVlLE SPAGNOLA (1936- 1939)
Armi. Le richieste di rifornimento o sostituzione armi, accessori e parti di ricambio, siano rivolte alla Delegazione Intendenza, dandone conoscenza a questo Comando (e, per le artiglierie, al Comando Artiglieria). E) GENIO
Vedasi n. 9 dell'ordine d'operazione n. 31, pari data. A Santelices (pressi stazione ferroviaria) esiste un deposito avanzato materiali vari del genio. F) TRASPORTI
· 1 ° - Per via ordinaria
Rifornimento carburanti e lubrificanti. Miranda - Briviesca- Ona - Trespaderne - Berberana - Medina de Pomar - Villarcayo - Espinosa de los Monteros - Sancii.lo - S. Marino de la OUas - Cubillos del Rojo - Aguilar del Campo (l'Intendenza, valendosi della Campsa, provvederà perché i depositi siano sempre provvisti dei carburanti e lubrificanti necessari). Presso la stazione ferroviaria di Trespaderne vi sarà un carro cisterna pieno. Per eventuali rifornimenti sul posto, fare richiesta alla Delegazione Intendenza che provvederà a mezzo autocisterne o fusti. Sono a esclusiva disposizione del Raggruppamento Reparti Specializzati, ad Argomedo (nord di Soncillo), i seguenti quantitativi: benzina litri 5.000 - olio denso per motori litri 200 - petrolio in proporzione. Mezzi. di trasporto. La Delegazione Intendenza avrà a disposizione, pei servizi di rifornimento, 2 autosezioni pesanti ed 1 leggera. DeposWparti di ricambio. A Poza de la Sal. Richieste alla Delegazione Intendenza. Ricuperi automezzi inefficienti - riparazioni. Funzionerà, a cura ·della Delegazione Intendenza, una squadra ricuperi (personale e mezzi forniti dall'Intendenza). Richiesta ricuperi: alla Delegazione stessa. Per le grandi riparazioni, servirsi dell'officina di Venta de Baiios, cui dovranno essere avviate le macchine a cura dei Comandi interessati.
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In caso di impossibilità, rivolgere richiesta di rimorchio alla Delegazione. Questa provvederà altresì, dietro richiesta, alle piccole riparazioni mediante speciali autocarri officina, da invi arsi sul posto. 2° - Ferrovial'i Per i r ifornimenti, sarà sfruùato al massimo il tronco ferroviario Villarcayo - Santelices, onde lasciare disponibile il corrisponden- . te tratto stradale, per i movin1enti operativi . . Le unità ne tengano conto nello stabilire la dislocazione iniziale dei rispettivi depositi. G) SER VJZJO DELLE TAPPE
Comando di Tappa a Villarcayo, con funzione di comando militare di stazione. Avrà a disposizione il personale (ufficiali e truppa) occorrenti per l'eventuale istituzione di analogo Comando in località più avanzata) da stabilire da questo Comando). H) POSTO CONCENTRAMENTO PRIGIONIERI
A San Cibrian il successivo sgombero in zona arretrata verrà regolato dal Comando CC._RR. Nei riguardi del trattamento, ed avviamento, dei prigionieri, attenersi alle disposizioni di massima contenute nella circolare di questo Comando, n. 6140 prot. in data 5 maggio u.s. I) FUNZIONAMENTO DELLE RETROVIE - POLIZIA STRADALE
Itin erari di movimento 1 ° - Medina - Villarcayo - Ciguenza - Puentedey - Sante lices - Argomedo - Soncillo, con anello di rotazione: Argomedo - Soncillo - San Cibrian - Argomedo (itinerario nord). 2° - Incinillas - Cubillos del Rojo - Soncillo, con medesimo anello di rotazione da Soncillo per San Cibrian -Argomedo - Soncillo (itinerario sud), utilizzabili solo in secondo tempo. Non appena sbloccato Soncillo, il primo itinerario, da Villarcayo a Santelices, verrà usato solo come itinerario di afflusso, men lre il secondo (lncinillas - Cu~illos del Rojo - Soncillo) diventerà l'itinerario principale (con affluenza e defluenza). Per regolare il movimento su questi due itinerari, e sulle rotabili che li raggiungono, il servizio di polizia stradale sarà organizzato come segue:
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LA PARTEClPAZIONE ITALIAN A ALLA GUERRA Cl VILE SPAGNOLA (J 936 - 19., 9)
a) posti di blocco CC.RR.: Trespaderne, Medina, Villarcayo, Puentedey (per il primo itinerario); Valdenoceda, Incinillas, Cubillos del Rojo (per il secondo itinerario); b) due posti di blocco della Mi lizia Stradale, ad Argomedo e Sonci llo, per il funzionamento dell'anello sopra detto. L'apertura e la chiusura di tali posto blocco sarà assicurata mediante collegamento telefonico, da impiantarsi a cura della Direzione Trasporti e Tappe dell'Intendenza; c) pattuglie mobili del la M.S. percorrenti (in andata e ritorno) tratti dei due itinerari, definiti dalle seguenti sezioni di blocco: - 1 ° itinerario: Medina - Villarcayo - Puentedey; Puentedey- Santelices; 2° itinerario: Valdenoceda - Incinillas - Cubi llos del Rojo; Cubillos del Rojo - Sonci llo. Non appena sbloccato Soneillo, verrà stabilita una sezione di blocco trn Santeiiccs e Sonci1lo; d) pattuglie mobili, della M.S. di Medina, lungo gli itinerari: Valdenoceda - Poza de la Sai Medina - Villamar - Quintanilla Villamar - Lastra de Toza Medina - El Ribero.
Squadre ricupero con autogrue - a Puentcdey, per il 1° itinerario; - a Tncinillas (salvo spostamento u lteriore a Cubillos del Rojo) per il 2° itinerario. La Direzione Trasporti e Tappe dell'Intendenza, oltre ad organizzare i servizi di cui sopra, terrà pronti personale e mezzi occorrenti per prolungare in avanti i servizi stessi, su ind icazioni che saranno fornite da questo Comando. L) REPARTI LEGIONARI CHE AGISCONO CON LA 62a DIVISIONE
NAZIONALE
Per i viveri spagnoli, pane, carne e vino, e per il servizio sanitario, si appoggeranno alle organizzazioni delle G.U. nazionali con cui operano. I rifornimenti viveri ordinari e munizioni saranno effe tLuati direttamente a cura dell'Intendenza, su richiesta dei reparti.
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Il Comando della 62 a Divisione Nazionale è p1-egata comunicare quanlo sopra ai reparti legionari anzideLLi.
* * ·k L'Intenden Le attuerà, inoltre, tutte quell e al tre predisposizioni che, a suo giudizio, concorrano ad assicurare il funzionamenlo dei servizi . Ricevuta a mezzo del latore.
IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA COMANDANTE F.to Ettore Roisecco Daria
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LA PARTF.CJPA7.TONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
DOCUMENTO N. J 12
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - IL GENERALE COMANDANTE N. 7477
3 luglio 1937
A S.E. CIANO A S.E. PARIANI
Affinché l'E.V. abbia conoscenza delle operazioni che stanno per intraprendersi nel Santanderino, reputo mio dovere far presente quanto segue: Dopo la caduta di Bilbao il generale Franco ha concretato un piano mirante a risolvere rapidamente il problema del Santanderino: L'attacco sarà esegu ito da numerose colonn e:
- due che marciano da est verso ovest; - quattro che marciano da sud verso nord; due di queste punteranno da Soncillo e da Reinosa su Santander, le altre due ad occidente delle precedenti su Potes. Il collegamento fra le colonne operanti verso ovest e quelle aventi per obiettivo Sanlander, sarà ottenuto mediante alctini battaglioni dislocati nel tratto di terreno intermedio, che avanzeranno di conserva con le colonne stesse. La colonna di destra fra le due dirette su Santander, sarà costituita esclusivamente da truppe ital ianc. Prima però di iniziare il comple_sso movimento previsto è stato ritenuto necessario resecare l'ampia sacca che le posizioni nemiche fanno al di qua della linea displuviale nella zona Soncillo-Reinosa. Tale sacca ha una larghezza di circa 24 km. ed una profondità di J 5: vi si trovano oltre 20 Btg. nemici. L'operazione di rescissione della sacca viene affidata a due colonne poste ai miei ordini. A sinistra una colonna formata dalla 61 a Divisione rinforzata (complessivamente 19 Btg. e 26 Btr.) ha per con1pito l'occupaziòne della città di Reinosa e dei colli a Nord. A destra una colonna di truppe italiane (complessivamente 26 Btg. e 50 Btr.) sboccante da Soncillo, ha per obiettivo la displuviale in corrispondenza di Passo del Escudo. Il rastrellamento nell'interno della sacca viene affidato a Btg. spagnoli già sul posto e contornanti la sacca con compito difensivo.
DO<.:UMENTl
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Inizio dell'azione, tempo permettendo, il giorno 6. L'avanzata delle fanterie sarà preceduta da adeguata preparazione aerea e di artiglieria per spianare i numerosi lavori difensivi eseguiti da tempo e completati in questi giorni. Lo sbocco della massa principale (Divisione Fiamme Nere: 11 Btg., diretta al Passo del Escudo) avverrà dalla stretta di Sonci Ilo, dopo che una colonna secondaria (Raggruppamento 23 marzo: 7 Btg.) avrà costituito un fianco difensivo sulla sinistra, fronte a sud. Tutta l'arliglicria può a ppoggiare l'azione dell 'una e dell'altra colonna. Appena svoltasi questa prima fase dell'azione, avanzeranno oltre Soncillo, per disporsi nella zona ritenuta più conveniente, le riserve composte da: - i nucleo celere formato da: 5 squadroni, 1 compagnia carri armati 1 Btg. autoportato, 1 compagnia motomitraglieri. - La Divisione Littorio.
Il raggiungimento degli obiettivi si ritiene che possa richiedere uno o due giorni. Raggiunta la displuviale, l'operazione dovrebbe continuare senza interruzione. La 61 a Divisione cesserà però di essere alle mie dipendenze per passare a quelle del Comandante dell'esercito del nord. Pel momento non è dato prevedere quale sarà lo svolgimento di questa ulteriore azione. Mi riservo ulteriori comunicazioni. IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA COMANDANTE
F.to Ettore Roisecco Doria
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 · 1939)
DOCUMENTO N. 113
QUARTIERE GENERALE DEL GENERALISSIMO S.M. 3a SEZIONE (OPERAZIONI)
N. 198
Salamanca, 4 luglio 1937
A S.E. IL GENERALE DORIA COMANDANTE DELLE TRUPPE VOLONTARIE
Ricevo le direttive date alla 62 a divisione per le operazioni su Reinosa e in relazione ad esse faccio presente: 1°. Il ridotto numero di truppe che operano nel settore occidentale (nazionali), la natura del terreno che obbliga ad un forte [razionamento e la distanza minima dalla base di partenza al paese di Reinosa in 15 km., con i due fianchi scoperti, consigliano che la maggior parte delle truppe nazionali si impegnino in direzione di Reinosa. 2°. Uno degli obiettivi principali che persegue questa operazione e che ha un'influenza grandissima per l'avvenire della campagna, è l'occupazione della importantissima fabbrica di Reinosa senza che sia distrutta dal nemico, per il che appare necessario assicurare l'arrivo a Reinosa con la massima rapidità, per evitare che i rossi abbiano tempo e possibilità di effettuare la distruzione. Questo consiglia di non risparmiare forze nella direzione principale per dar profondità all'attacco. 3°. L'azione secondaria Aguilar de Campo-Villanueva de la Nia la quale è di km. 14 di profondità, non potrebbe condursi a termine nella giornata ed esigerebbe forze numerose per proteggere fianchi così estesi. L'azione di queste truppe a 20 km. di distanza dal fianco destro dell'attacco principale non le coprirebbe da questo lato né distrarrebbe grande quantità di forze nemiche. 4°. D'accordo col progetto preliminare di V.E. considero che è di grande interesse il tagliare le due strade di Reinosa nella zona di Sopeiìa, luogo che deve essere circondato da un'azione rapida deJlc truppe che operano nella zona Barruelo - Brafiosera. 5°. Per tutto ciò l'azione che si sviluppasse nel settore di Aguilar de Campo non potrebbe contare su forze superiori ad un battaglione, il che limiterebbe l'azione ad un piccolo combattimento <limo-
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strativo, e nel caso che tale azione avesse maggiore importanza obbligherebbe ad effettuare una rottura di più, non di sponendos i di artiglieria per essa e obbligando a diminuire quella che appoggia l'azione principale. 6°. Riguardo agli effettivi, per il fatto che mi sembravano scarsi quelli che erano destinati ad operare in questo settore, mi vidi obbligato a rinforzare eventualmente con tre unità di più le forze operanti della 62 a Divisione. 7°. Per il fatto di non poter disporre in principio dell'aviazione nazionale, per l'esistenza ùi attività nemica nei fronti di Guadalajara e Navalagamella, concentrazioni che possono precorrere eventuali attacchi, e per dover dedicare alcuni apparecchi al fronte di Castro Urdiales, come anche per il ridotto numero di essa, è necessario che le due aviazioni italiana e tedesca siano le uniche che agiscono, e dato il suo numero conviene che la «Condor» intera lavori a favore della 62 a Divisione e la Legionaria a favore delle truppe volontarie, prevedendo eventualm ente, secondo la i-esistenza, un'appoggio m1ituo con
frazioni dell'una e dell'altra se ciò fosse necessario. F.to Francu
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
DOCUMENTO N. 114
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - REPARTO OPERAZIONI N. 1623 Op. Al Al Al Al Al
Comando Comando Comando Comando Comando
9 luglio 1937
della Divisione Volontari del «Littorio» della Divisione Volontari «Fiamme Nere» della 62a Divisione Nazionale della Divisione XXIII Marzo Raggruppamento Reparti Specializzati
e, per conoscenza: A S.E. Il Generale Teruzzi Al Generale Mancini All'Intendente
Gli avvenimenti in corso sulla fronte di Madrid, che hanno costretto a concentrare colà la quasi totalità della nostra aviazione a parte dei battaglioni nazionali dislocati nel settore di Reinosa, obbligano purtroppo a procrastinare l'azione per la quale ci eravamo preparati con tanta cura e tanta fede nel successo. Essa sarà uguahnente effettuata. Al più presto: ma questo «più presto» potrebbe essere fra tre come fra sei, sette giorni e anche più. Fare una previsione certa, è impossibile. Comprendo come ciò costituisca un disappunto, un dolore, anzi, per tutti, poiché già da settimane aspettavamo di giorno in giorno l'ora di muoversi e di dar prova di noi. Bisogna far buon viso a sorte avversa; e, soprattutto, bisogna che la forzata attesa non incida né sul morale delle truppe né sulla volontà dei comandanti. Non do norme: dico solo ai comandanti a cui la presente è diretta di escogitare ogni mezzo perché le proprie truppe conservino alto lo spirito e il desiderio di combattere; perché non siano lasciate in ozio, ma anzi si profitti del tempo disponibile per curare quei particolari che di cure abbiano ancora bisogno; perché l'attesa si tramuti in vantaggio, non in danno.
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Parlino di persona ai soldati: chiariscano le ragioni delle mancata azione e, in pari tempo, dopo aver provveduto a un loro maggiore benessere, ne tengano desto il fisico e il morale. Per mio conto, provvederò perché con tiri di artiglieria e il concorso dell'aviazione il nemico sia disturbato nei suoi lavori e sia mantenuto in istato di allarme. In sostanza: sosta solo nel tempo; nessuna nella preparazione addestrati va e nella elevazione spirituale della truppa e dei quadri. IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA COMANDANTE
F.to Ettore Roisecco Daria
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1A PARTECIPAZIONE ITALlANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
DOCUMENTO N . 115
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE Relazione Confidenziale N. 29
11 luglio 1937
A S.E. IL CONTE GALEAZZO CIANO
Ministero degli Esteri - Roma
Dalla mia ultima del 18 giugno e.a. n. 28 non ho più inviato relazioni confidenziali perché ultimata l'epurazione e l'organizzazione dei reparti e superato quel periodo un po' movimentato di accordi spesso tentati e quasi mai raggiunti coi comandi spagnoli, non vi era più materia per esse. Vi ho però supplito, per la parte operativa, con l'invio di alcune sintesi delle principali, operazioni compiute dai diversi fronti. Per quanto riflette gli ultimi avvenimenti è noto che tutto fosse preparato per un'azione intesa a recidere la sacca Reinosa-Soncillo e poi di procedere a concerto fra nazionali e legionari su Santander. L'operazione di recisione della sacca, studiata e già predisposta in ogni particolare avrebbe posto nei miei ordini una massa di circa 50.000 uomini con più di 70 batterie oltre l'intera aviazione legionaria. La fede del successo era in tutti: ed è per questo che ho cercato con ogni mezzo di sollecitarne l'attuazione. Ritardo nello svincolare dal fronte di Bilbao la IV Brigata di Navarra, difficoltà di trasporti, persuasione da parte spagnola di non poter intraprendere l'azione su Reinosa se non a concentramento avvenuto di tutte le forze all'uopo preventivate, e in ultimo un periodo di mal tempo s i sono opposti al mio divisamento: e così quando è venuto il momento di dare il via l'offensiva rossa su Madrid ha imposto la sospensione dell'attacco. Facile è il senso di poi, ma nel caso presente è dato di affermare che se il comando spagnolo non si fosse indugiato oltre il necessario a spostare dal settore di Bilbao a quello di Reinosa la IV brigata di Navarra, l'azione avrebbe potuto iniziarsi al suo primo obiettivo, recisione della sacca, prima che l'offesa rossa fosse scatenata. Certo è che per noi la fatalità ci ha tolto ancora una volta la possibilità di conseguire quel successo che era nei nostri voti più ardenti e nel quale, ripeto, tutti avevano fiducia. In proposito posso con sicura coscienza affermare che le nostre divisioni sono oggi, delle divisioni veramente belle, forti, salde, agguerrite: farà ancora difetto la poca esperienza e la limitata capacità
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di comando di qualche comandante in sottordine; ma il morale è alto, j) desiderio di combattere vivo, la fiducia nei capi piena, assoluta. Per questo si meritavano di poter dare prova di sé. Oggi il giorno di questa prova è ancora tardato nel tempo, forse anche per qualche settimana. Accludo alla presente una relazione sintetica della quarta battaglia di Madrid (omessa). Ormai al primo momento di disorientamento si è sostituita la più assoluta fede nel successo ed anzi si parla già di offensiva a fondo su Madrid. Non oso fare pronostici. Come soldato mi auguro che la vittoria arrida al comando spagnolo: non nascondo però che sarò dolente se da questa vittoria noi, ad eccezione della nostra magnifica aviazione, dovremo essere assenti. Ed è per tale motivo che, come ne ho data notizia per radio, mi sono sentito in dovere non di offrire al generalissimo l'ausilio delle nostre truppe, in quanto l'offerta avrebbe potuto sembrare superflua, se non anche fuor di luogo, dato ch e tutte sono agli ordini d e l gener a lissimo
- ma di ricordargli che esse sono e saranno sempre fiere ed orgogliose di combattere dove, come e quando agli ordini per la vittoria decisiva della Spagna nazionalista. Non so quali saranno in proposito le decisioni del Generalissimo. Stando a quanto mi risulta egli avrebbe sempre in animo di impiegare le truppe legionarie nelle operazioni di Santander: ma gli avvenimenti gli potrebbero anche far mutare avviso. Sono e siamo pronti ad ogni evento. L'altro avvenimento di particolare importanza manifestatosi in questi ultimi giorni è costituito dalle trattative di resa dei battaglioni baschi, rossi. Se le mie informazioni corrispondono aì vero, il messaggio a ìui inviato dal Duce lo avrebbe fortemente impressionato: l'ambiente del suo comando non ha nascosto la «sorpresa» di cui il messaggio stesso, del tutto inatteso, è stato causa. Tutti hanno però fatto buon viso alla parola animatrice del nostro Capo. Il problema, portato dalla sua concezione teorica alla sua risoluzione pratica, è tutt'altro che facile: tanto più che dalle prime avvisaglie ho l'impressione che il governo nazionale abbia tutta la migliore volontà per restarsene spettatore passivo. Non potendomi allontanare dalla sede del mio comando tattico, ho inviato il generale Roatta a San Sebastiano e il Generale Berti a Salamanca quali miei delegati. In tal modo H contatto da un lato coi delegati baschi dall'altro col quartier generale di S.E. Franco, ad onta della enorme distanza che ostacola le comunicazioni rapide e sicure, è stato ottenuto.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
Circa tale contatti so che costà si è avuta la sensazione che per llll certo tempo non siano stati così frequenti come sarebbe apparso desiderabile: ma posso affermare che i contatti col Generalissimo non sono mai mancati; senonché data la distanza che separava Vitoria da Salamanca non potevano avvenire, normalmente, se non attraverso il Colonnello Gelich mio delegato presso il Quartier Generale. E se qualche volta le relazioni sono state un po' tese di tale tensione sento proprio di non aver colpa. Oggi sono cordialissime, tanto con S.E. Franco quanto col Generale Davila. Nei riguardi della resa dei baschi, la questione ritengo non è di facile soluzione. La complicano anche l'evacuazione dei civili, degli indesiati ("?), dei malati e simili, nonché la certa opposizione che gli elementi Santanderini ed asturiani porranno in atto al momento della resa. Ma su questo argmnento mi riserbo di tenere periodicamente informato V.E. a mezzo comunicati radio. Per ciò che riflette la vita del corpo truppe volontarie poco ho da dire. La disciplina oggi nel complesso è veramente ottima. E non solo quella dei reparti ma anche quella dei presidi e delle retrovie. Ne fanno fede attestazioni di Alcaldi, e di autorità civili e militari. L'addestramento che aveva avuto una sosta in vista delle operazioni imminenti è stato già ripreso. I servizi funzionano in pieno e con tutta regolarità sotto l'intelligente ed energica direzione del Generale Favagrossa. IJ trasporto dell'intera divisione «Fiamme Nere» e delle artiglierie di C. d'A. compiuto lungo l'unica e stretta strada di Villarcayo - Santelices - Argomedo non ha dato lugo al più piccolo incidente. Il Centro addestramento funziona anch'esso in modo encomiabile e la sua istituzione si dimostra sempre più utile e redditizia. Le scuole invece per questo abbiano già dato buoni risultati non vanno ancora secondo i miei desideri. Per quanto il giorno 15 corrente l'attuale direttore, colonnello Zanotti, sarà sostituito dal colonnello Battisti testé giunto dall'Italia. Continua l'epurazione di elementi non idonei; ma con ritmo sempre decrescente. In sostanza mi è dato di affermare con sicura coscienza che il C.T.V. è ora pronto ad ogni cimento. Non è colpa di nessuno, ma solo degli avvenimenti, se esso non ha potuto ancora dare prova di sé. Come comandante mi auguro che questo giorno, purtroppo ripetutamente procrastinato, spunti al più presto. IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA
COMANDANTE
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DOCUMENTO N. 116
DAL CAPO DEL GOVERNO - ROMA AL COMANDO C. T.V. - O.M.S.
N. 1727
Roma, 19 luglio 1937
Per Doria Si rechi da Franco e gli dica a mio nome che le forze legionarie italiane devono assolutamente essere impiegate e nel più breve termine di tempo possibile. Sono già prontissime ma i volontari non meritano la punizione di una troppo lunga attesa. Promuova l'attacco che è già preparato quello in direzione di Santander. Anche in vista del le discussioni di Londra è assolutamente necessario definire questa situazione che protraendosi diventerà negativa ed umiliante. Conto sullo spirito di comprensione e sull a amicizia del generalissimo perché una decisione sia presa e posta in atto.
Mussolini
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LA l'ARTECIPAZ!ONF. ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAG NOLA (1936 -1 939)
DOCUMENTO N. 117/A
DA AMBASCIATORE D'ITALIA A BURGOS N. 2195-563
Burgos, 22 luglio 1937
A MINISTRO AFFARI ESTERI - ROMA
Telegramma di V.E. n. 518. Mi sono recato oggi con Doria al f ron te Madrid dove trovasi Generalissimo ed ho avuto con lui lunga intervista prima da solo poi con Doria. Ho giustificato mia visita al fronte con la necessità di non differire trattazione di un argomento di particolare importanza ed urgenza. Gli ho letto e tradotto in ispagnolo telegramma del Duce commentandolo poi insieme a lui punto per punto. Ho trovato Generalissimo perfettamente orientato su questione (che già aveva dato occasione a ripeluli interventi comando militare) e desideroso fare cosa gradita al Duce, ma alquanto prolisso e vago così da obbligarmi spesso a riportarlo sull'argomento. Tuttavia ha riconosciuto pienamente la giustezza dei vari motivi di ordine politico e morale che militano a favore di un pronto impiego delle nostre truppe volontarie. Generalissimo ha anche dichiarato di avere molto gradita l'offerta nostre truppe per impiego nel settore Madrid ma non potersene servire dato che non aveva intenzione di compiere ora un'azione decisiva nella quale soltanto egli avrebbe potuto opportunamente impiegarle. Circa azione su fronte nord egli ha dichiarato ritenere che non potrà iniziarsi se non con l'utilizzazione di alcune unità ora impiegate a Madrid. Avendo io obiettato che nostri comandi ritenevano sufficienti le truppe attualmente presenti a nord egli manifestò i suoi dubbi al riguardo. Gli proposi allora di sentire Doria. Introdotto questi, Franco precisò suo pensiero al riguardo nel senso che probabilmente azione Madrid sarà arrestata appena raggiunta linea che consenta impiego economico forze e costituzione adeguate riserve di settore. Franco ritiene che tale situazione possa essere raggiunta presto e ha confermato che convenga attendere questo momento per eseguire spostamento truppe in settore nord dove secondo lui sono necessarie forze superiori di quelle attualmente disponibili per essere sicuri di riuscire a separare Santan<lerini da Asturiani e risolvere così definitivamen-. te problema di quel fronte. Gli è stato eccepito che depressione morale forze nemiche del nord e precarie condizioni alimentazione conseguenza blocco consigliano
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senza indugi attaccare con le disponibilità che abbiamo. Ma questo argomento non è sembrato avesse presa sul Generalissimo. Rappresentatogli anche che azione in corso Madrid non avrebbe consentito poter disporre presto delle due brigate Navarra dato che queste dovevano essere ritirate dal fronte, riordinate e ritrasportate a nord, egli ha dichiarato che a suo avviso ciò poteva avvenire in pochissimi giorni confermando così quanto poco prima aveva detto a me e cioè che azione a nord avrebbe potuto essere ripresa nel tempo massirno di una settimana. Però nos tro Comando ritiene ciò assai improbabile. È mia impressione condivisa dal Comando militare che alle tergiversazioni di Franco non siano estranee preoccupazioni di carattere politico internazionale e interno. Tra l'altro la dilazione frapposta ad una soluzione militare del problema Santanderino potrebbe essere messa in relazione con prospettive del Generalissimo di poterlo risolvere per altra via. Durante tutto il colloquio Franco ha dimostrato molta stima e fiducia nelle nostre forze armate e ha manifestato sua devota e affettuosa riconoscenza verso il Duce cui si è riservato di dare personale risposta telegrafica. Viola
segue documento n. 117/A DA AMBASCIATORE D'ITALIA A BURGOS N. 2200
Bur gos, 22 luglio 1937, ore 2, 10
A S.E. IL CAPO DEL GOVHRNO Copia di telegramma in arrivo
Querido Duce Ricevo dal vostro Ambasciatore la comunicazione circa il desiderio dell'impiego urgente delle forze volontarie nel fronte di Santandcr. Le operazioni nel nord furono sospese momentaneamente per far fronte al fortissimo attacco sul fronte di Madrid che obbligò a trasferire le riserve. Appena sarà ristabilita la situazione si riprenderanno le operazioni, ciò che spero avvenga fra pochi giorni. Con tutta devozione ed affetto. Generale Franco
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
DOCUMENTO N. 117/B
C.T.V. - UFFICIO «I» 2r luglio 1937 A BENCINI
Per Bencini Avvicinato oggi Gullino che io avevo pregato di sondare gli umori in ambiente spagnuolo nei nostri riguardi. Egli ha avuto un lungo colloquio col Sig. Serrano Suiier, cognato di Franco, col quale convive. Ha potuto desumere: I) l'aiuto italiano viene apprezzato soprattutto come garanzia per l'ulteriore sviluppo della situazione; 2) di conseguenza non si comparte l'impazienza dell 'elemento militare italiano per un'azione ostentativa che potrebbe avere ripercussioni internazionali sfavorevoli; 3) più che l'apporto di effettivi, di cui Franco dispone in misura sufficiente, si apprezza la prestazione di mezzi bellici di cui difetta, anche perché, prescindendo dal valore militare, ritengono che il rendimento utile dei singoli combattenti spagnuoli, in questa guerra, è superiore a quello degli italiani o tedeschi; 4) per queste ragioni il ritiro dei volontari stranieri pur non essendo desiderato in ragione delle possibili ripercussioni psicologiche sfavorevoli che potrebbe avere in Spagna, viene considerato come eventualità accettabile, sempre che non comprenda il ritiro dell'armamento; 5) il valore militare, la capacità dei comandi ed il comportamento generale dei volontari italiani sono altamente apprezzati e valutati superiori a quelli dei volontari tedeschi, però sempre al disotto delle corrispondenti qualità spagnuole e ciò non per una valutazione circostanziata ed obiettiva basata su dati di fatto, ma per un'orientazione fondamentale dello spirito spagnuolo, altamente orgoglioso; 6) da questa constatazione si deduce che quando il comando spagnuolo non accede alle proposte italiane, non intende criticarle, ma esercitare una specie di tutela che ritiene naturalmente corrispondergli;
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7) le alternative della rappresentanza diplomatica italiana a Salamanca, colla sostituzione dopo breve tempo dell'ambasciatore, l'inter[erenza del Comm. Danzi e la sua recente destinazione, il richiamo dell'addetto commerciale e la sua probabile riconferma dopo la presentazione del suo successore, hanno contribuito ad accentuare lanaturale diffidenza spagnuola. Gullino inoltre mi ha informato che: da un'inchiesta fra corrispondenti esteri (americani ed inglesi) si può desumere che l'intervento italiano in Spagna viene considerato come un tentativo italiano di ingerenza che secondo le fonti citate risulterebbe ingrato agli spagnuoli stessi, perché non risolutivo a causa di complicazioni internazionali. Il fatto che l'intervento di 50.000 italiani in una guerra in cui si trovavano in presenza circa 300.000 spagnuoli da una parte e dall'altra, non abbia fatto traboccare la bilancia, viene interpretato come prova di scarsa efficienza militare soprattutto se contrapposta a quella delle brigate internazionali rosse, assai meno numerose. Cullino prega, in eventuali confidenze a riguardo con il noslru Ambasciatore, di non fare suo nome. Da aviatore americano prigioniero è risultato che in occasione del recente conflitto russo-giapponese, momentaneamente appianatosi, l'U.R.S.S. aveva già disposto il rientro di diversi aviatori russi in servizio presso le forze spagnuole rosse. Dò conoscenza di quanto sopra al Sig. Generale Berti ed al Sig. Colonnello Gelich.
IL I CAPITANO Guglielmo Pantera
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIV!Le SPAGNOLA (1936 -1939)
DOCUMENTO N. 118
EJERCITO DEL NORIE - GENERAL JEFE
Burgos, 8 de agosto de 1937 A S.E. EL GENERAL JEFE DEL CUERPO
de Tropas Voluntarias Legionarias - Vitoria
Instrucciones para Ias operaciones sobre Reinosa, Puerto del Escudo y Santander Una vcz quc hayan regresado las Unidades de la 61 a Division que fueron destacadas al frente de Madrid y sea efectuado asimismo el traslado a la zona de la 62 a Divisi6n de la 1 a Brigada de la 61 a, se procederà a desarrollar las operaciones sobre Santander con arreglo a las directivas de S.E. el Generalisimo de fecha 22 de Junio ultimo y que tenian por objeto: 1°. Ocupaciòn de la linea Reinosa - Puerto de El Escudo; 2°. Ocupaciòn de la provincia de Santander sin dar reposo al nemigo ni permitir su retirada sobre Asturias. En talcs directivas han de introducirse las alteraciones impuestas por las circunstancias y la situaci6n general cuales son la de intervenir en la ocupaci6n de Reinosa las 1 a y 5 a Brigadas de la 61 a Divisi6n ademas de la 4a que en un principio tenia cncomcndada tal rnisi6n y la posibilidad dc proseguir una vcz lograda la prirnera fase, la cjccuci6n dc la rnasa artillera y la enlrada en linea de las f uerzas opcrantes para no dar punto de reposo al enem igo y explotar cl éx i Lo q ue el logro del primer obietivo indica, facilitando cl dcsarrollo de ulteriores operaciones con la mayor rapidcz y provccho. En su consecuencia he resuelto: I. Que el pr6ximo dia X (que concretaré oportunamente) se inicien las operaciones sobre Reinosa y puerto de El Escudo en la forma siguiente: 1. Sobre el puerto de El Escudo actuara la Agrupaci6n al Mando del General Doria, constituida por el Cuerpo de Tropas Legionarias reforzado con el Grupo Escuadrones Salazar; esta Agrupaci6n efectuara la operaci6n con arreglo a las directivas enviadas por el Gene-
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ral Doria en 24 de junio ultimo y que fueron oportunamcnle aprobadas. 2. En el sector de Reinosa, operara una Agrupaci6n constituida por las 1 a, 4a y 5a Brigadas de la 61 a Divisi6n, mas las fuerzas que queden libres de la 2a Brigada de la 62a Divisi6n . II. La ejecuci6n de la segunda parte de las operaciones (operaciones sobre Santander), se llevara a cabo por Jas Agrupaciones que a continuaci6n se detallan: Agrupaci6n A). Constituida por las 2a, 3a y sa Brigadas de la 61 a Divisi6n, mas las fuerzas libres de la 1 a Brigadas de la 62a Divisi6n, establecidas desde Espinosa de los Monter6s a Lorilla; esta Agrupaci6n quedara al Mando del Generai Ferrer. Agrupaci6n B). Formada por las divisiones Littorio, «Llamas Negras», y Agrupaci6n «23 marzo » todas ellas al mando del Generai
Doria. Agrupaci6n C). Estara formada por las 1 a, 4a y sa Brigadas de las 62a Divisi6n, mas una Brigada constituida por las fuerzas recuperas de la 2 a Brigada de la 62 a Divisi6n; estas fuer zas al mando del
General Solchaga. III. La za Brigada Mista de «Flechas Negras», quedara a mi disposici6n para ser empleada con arreglo a Jas circunstanc.ias. IV. Se asignan a las Agrupaciones que se acaban de citar para la ejecuci6n de esta segunda parte de las operaciones las misiones y objetivos siguientes: Agrupaci6n A). Prolongar previ amente su actual linea a l N.O. de Castro Alèn para ocupar las alturas O. y N.O. del camino La Aguera - Otaiies (Cotas 554 - La Pena - Cota 661 - Santullan incluido) para ulteriormente pasar al domino del Valle del As6n, estableciendose en la linea Gibaja-Laredo. La actuaci6n de esta Agrupaci6n se proseguira avanzando al O. del rio As6n cuando la resistencia del enemigo lo permita o lo aconsejen las circunstancias. Agmpaci6n B). Avanzara sobre Santander por el Valle de Pàs, tornando por eje la carrelcra del Puerto del Escudo y flanquendandose por la dc San Pedro del Ramerai a Villacarriedo - Santa Maria de Cay6n hasla ocupar la confluencia de las carreteras que de Bilbao y Burgos, llegan a Santander (Muriedas), acornodandos e a Jas directi-
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LA PARTECIPAZIONE lTALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (19.16- 1939)
vas que fueron remitidas pur el Jefe de la Agrupaci6n y que han merecido mi aprobaci6n.
Agrupacion C). Tendra por misi6n avanzar por el Valle del Besaya y del Saja a Torrelavega y en su caso a San Vicente de la Barquera. V. Entre las Agrupaci6n dichas, regiran los limi tes siguientes: cntre las Agrupaciones A) y B); la linea Cabo de A_jo (Santona) Espinosa de los Monterus; entre °las Agrupaciones B) y C); la linea divisoria de aguas entre el Besaya y el Pas (para la Agrupaci6n C); Jas Agrupaciones B) y C) deberan enlazar por las transversales las Arenas - San Vicente de Toranzo y los Corrales - Puente Viesgo. VI. La 2a Brigada Mixsta de «Flechas Negras», cxplot.ara la situaci6n producida pur la Agrupaci6n A) en su primcr salto, pasando a ocupar y a establecerse en posici6n sobre las alturas que por cl C. y N. dominan la carretcra de Batullan - Castro Urdiales, la que cortani al N. de <licha localidad.
VII. Las Agrupacioncs A) y C) someteran a mi aprobaci6n los planes de operaciones correspondientes. VIII. Ma reservo en todo caso la posibilidad de rnodificar las presentes instruccioncs, obrando con arreglo a la Situaci6n Generai y a las modificaciones que impongan la actuaci6n del enemigo.
EL GENERAL DE EJERCITO DEL NORTE F. to Fide! Davi la Transmitido a las horas.
Nombre de los destinatarios: Generalisimo de los Ejercitos Nacionales Generai de VI Cuerpo de Ejercito . . . . . . . . . .
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a titulo de parte para conocimiento
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a~;ig_·a_·d_~, Mi~t~-<;Fj~~h~s- N~~r-;s·,: : ] Generai 61 D1v1s10n ..... .... ...... . .... . Generai 62 a Divisi6n ............ ... . ... . . ~a
p. c. c.
IL CAPO DI STATO MAGGIORE F. to Gambara
para ejecuci6n
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DOCUMENll
DOCUMENTO N. 119
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - UFFICIO OPERAZIONI N. 2049/1 Op.
9 agosto 1937
Al Comando della Divisione Volontari del «Littorio » Al Comando della Divisione Volontari «Fiamme Nere » Al Comando della Divisione Volontari «XXIII Marzo» Al Comando della Divisione Volontari «Frecce » Al Comandante della 61 a Divisione Nazionale Al Comandante della 1 a Brigata Nazionale Al Comandante del Raggruppamento Reparti Speciali zza ti Al Comandante dell 'A rtigli eria T.V . Al Comandante del Genio T.V. Al Comandante dell'Aviazione Legionaria All'Intendente T.V. Al Delegato dell'lntendenzc1 T .V. A S.E. il Generalissimo A S .E. il Comandante dell'Esercito del Nord A S.E. il Comandante del VI Corso dell'Esercito Al Generale Berti A S.E. Teruzzi Al Capo della Delegazione Italiana presso il C.G.G. All'Ispettore dei Servizi di Polizia Ufficio di S.E. il Comandante T.V. Ufficio del Capo di S.M. Ufficio Operazioni Ufficio Informazioni Ufficio Servizi
Si trasmette la cop ia n. 24 dell'ordine di operazione n. 35 in data 9 agosto 1937. L'ordine di operazione n. 31 in data 30 giugno e.a. verrà distrutto con le norme prescri tte, ad eccezione dei seguenti documenti dell'al-
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LA PARTECIPAZTONF. ITALIANA Al.LA GUERRA CTVJLE SPAGNOLA ( 1936 - 1939)
legato n. 1, che conservano tutt'ora vigore (qui uniti per la 61 a Divisione che non è in possesso dell'ordine di operazione n. 31): documento A (Terreno - testo) documento B (Lavori difensivi - testo). <l'ordine IL CAPO DI STATO MAGGIORE F.lo Gambara
segue documento n. 119 COMANDO CORPO TRUPPE VOLONTARIE - REPARTO OPERAZIONI N. 35 Op. (Riferimento carta: 1:50.000) Allegali N. 9
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Operazione su Puerto de Escudo
(indirizzi come da elenco di diramazione) 1°. Le Lruppe legionarie del C.T.V., in concorso con quelle nazionali, devono recidere la sacca a Sud della congiungente Puerto de Escudo - Reinosa e mettersi così nelle migliori condizioni per procedere ulteriormente su Santander. 2°. Forze e sistemazione difensiva del nemico risultano dall'allegato n. 1 al presente ordine. 3°. Limite di settore tra le forze legionarie e quelle nazionali, operanli nel scltore di Reinosa: la congiungente Basconcillos del Tozo Lorilla - l'Ebro sino a Las Rozas - Monegro - Fuente el Moro - S. Miguel de Aguayo (località assegnate ai Nazionali). 4 °. Agiranno ai miei diretti ordini le seguenti truppe nel seLtore di Puerto de Escudo: - legionarie: Divisioni «Littorio», «Fiamme Nere», «XXIII Marzo», Gruppo Bandere «IX Maggio», Raggruppamento Reparti Specializzali, Raggruppamento Artiglieria, Truppe del Genio ecc.;
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nazionali: I Brigata e 5 squadroni della 62a Divisione. 5°. Intendo: - operare all'estremità Nord-orienlalc della sacca mediante l'azione di due colonne: quella di sinistra avviata a chiudere la principale via di deflusso dei Rossi da Sud; quella di destra mirante direttamente a Puerlo dc Escudo per impedirne l'afflusso da Nord; - tenermi pronto a saldare l'azione di Lali colonne ed a manovrare da posizione centrale con la riserva; - far concorrere alle precedenti operazioni le truppe nazionali in linea: in un primo tempo per agganciare le fone nemiche antistanti e assicurare i fianchi; in un secondo tempo per effettuare il rastrellamento nell'interno della sacca; - raggiunta la displuviale canLabrica, mettermi immediatamente in grado di irrompere oltre, per le dircLLrici di Ontaneda e di Villacarriedo. 6° . Modalità esecu tive delle operazioni. a) Recisione della sacca. Agiranno in prima schiera:
- a sinistra: Divisione «XXIII Marzo », con una compagnia ca r ri d'assalto, rinforzata, per la direttrice: SonciJlo - alture di Raspanera - bivii 2 km. a Sud di Bezana:
obiettivi
intermedio: q. 99 1 di Raspanera d'attacco: bivii 2 km. a Sud di Bezana; - a destra: Divisione «Fiamme Nere », col Gruppo Bandere «IX Maggio» e due compagnie carri d 'assa lto, per la direttrice: Argomedo - Puerto de Escudo; obiettivi interm edio: zona Los Meaderos d'attacco: Puerto de Escudo - La Magdalena. Linea di contatto tra le due G.U.: la congiungente Soncillo Montoto - Bezana - 500 metri a Nord del km. 323 (rotabile Paradores de Bricia - Cilleruelo de Bezana) (localiLà assegnate alla Divisione «XXIII Marzo »).
Agiranno in seconda schiera: - Distaccamenlo celere Babini (5 squadroni, compagnia motomitraglieri, compagnia autoblindo, battaglione auloportato della Divisione «Littorio »): raccolto inizialmente nella zona di Santelices ed oricnLalo a procedere, per Soncillo - Cilleruelo, su Arija); - Divisione «LitLorio » (meno un battaglione): raccolta inizialmen-
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
te nella zona Ovest di Villarcayo e incaricata di concorrere alla protezione del fianco destro dello schieramento. Dovendo spostarsi in avanti, lascerà sino a nuovo ordine un battaglione nella zona di S. Martin de Valdepores, a sbarramento delle provenienze da Nord e Nord-Est.
Base di partenza per l'attacco: - Divisione «Fiamme Nere»: zona Ahedo - Ovest di Argomedo; - Divisione «XXIII Marzo»: a cavallo della rotabile Soncillo-Torres de Abajo. (Sarà definita nei particolari dai comandanti di G.U. ed occupata la notte precedente all'attacco). - L'attacco di sinistra precederà di 1-2 ore quello di destra. - Raggiunto l'obiellivo d'attacco, la Divisione «XXIII Marzo » farà affluire i carri d'assalto nella zona di Montoto a disposizione del Distaccamento celere Babini. b) Agganciamcntn e rastrr.llamento nell'interno della sacca
Vedi allegato n. 2 al presente ordine. 7 °. Azioni dell'artiglieria e dell'aviazione da bombardamento . La preparazione si svolgerà sulla base dello schema riportato nell'allegato n. 3/a.
In particolare: A) Artiglieria
L'artiglieria alle dipendenze dirette del comando di artiglieria del C.T.V. è costituita dai gruppi: I da 100/17, IX da 100/17, I da 105/28, III da 105/28, II da 149/12 e IV da 149/12. - Preparazione accentrata dal comando di artiglieria del C.T.V. Obie llivi di preparazione come da lucido allegato n. 3/b. - Il III gruppo da 100/17 della Divisione «Littorio» resta temporaneamente assegnato alla Divisione «XXIII Marzo ». I rimanenti gruppi, ultimata la preparazione, torneranno a disposizione deJla propria Divisione, restando tuttavia in posto. B) Aviazione da bombardamento È costituita dall'Aviazione Legionaria da bombardamento.
Gli obiellivi da battere durante le fasi della preparazione risultano dal lucido allegalo n. 4.
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Esauriti tali compiti, l'aviazione si terrà in grado di agire secondo le richieste. 8°. Protezione ed esplorazione aerea La zona da vigilare e proteggere è delimitata: - nel senso Est-Ovest, dai meridiani di Medina de Pomar e Reinosa; - nel senso Sud-Nord, dai paralleli di Sargentcs e Vega de Pas. L'aviazione si terrà in grado di agire contro bersagli animati nella zona sopra delimitata. Con particolare cura dovranno essere seguiti e ostacolati spostamenti nemici lungo le di rettrici interessanti i settori di attacco e, segnatamente, da Rucandio e Villannueva Carrales verso Soncillo, cilleruelo de Bezana e Arija, tenendo presenti le azioni che i Nazionali svolgeranno in detta regione (allegato n. 2). L'esplorazione aerea dovrà gravitare, oltre che sulle precedenti direttrici, su quelle qui sotto segnate in ordine di importanza: Renedo - Entrambas Mestas - Puerto de Escudo; S. Maria de Cayon - Vega de Pas - Puerto de Escudo; Reinosa - Balneario de Corconte; Medianedo - Arija - Cillcruelo de Bezana; Arredondo - Portillo de la Sia - Espinosa de los Monteros; Ontane<la - Vega de Pas - Las Machorras; Puente Viesgo - Santibanez - Selaya. 9°. Collegamenti - A terra: vedi allegati all'ordine di operazioni: 5/a (telefonici), 5/b (radioelettrici) e 5/c (a mezzo porta-ordini). Nominativi, frequenze ed indici di collegamento, invariati. - Con gli aerei: vedi allegato n . 6 all'ordine di operazioni.
10° . Genio Il comando genio del C.T.V., presi accordi con l'Intendenza: - terrà pronti, caricati su autocarri, materiali per 60 metri da ponte da 10 tonnellate (impiego ad esclusiva richiesta di questo comando); - costituirà depositi a terra di materiali da ponte, di collegamento e di rafforzamento, ad immediata portata delle Divisioni di prima schiera. 11 °. Servizi Resta in vigore l'ordine n. 01309, in data I O luglio e.a. 12°. Osservatori del C.T.V. : M. Maza e q. 1047.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GU E RRA CIVILE SPAG NOLA (1936 - 1939)
Posto di comando: presso la centrale tattica di Argomedo_ Sede del comando del CT_V.: Medina de Pomar. 13° . Data dell'operazione: giorno X, da precisare. L'ora corrisponderà all'inizio della preparazione di artiglieria. 14 ° _ Ricevuta a mezzo del latore.
IL GENERALE Dl CORPO D'ARMATA COMANDANTE
F.to Ettore Roisecco Daria
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DOCUMENTO N. 120
CORPO TRUPPE VOLONTARIE - COMANDO D'ARTIGLIERIA N. 64 Op. Carta: 1:50.000 Allegati n. 5 (omessi)
9 agosto 1937
Al Comando del Raggruppamento Artiglieria C.T.V.
Al Comandante Artiglieria della Divisione «Littorio» Al Comandante Artiglieria della Divisione «Fiamme Nere» Al Comandante Artiglieria della Divisione «XXIII Marzo » e, per conoscenza:
Al Comandante della Divisione «Littorio» Al Comandante dell a Divisione « Fiamme Nere» Al Comandante della Divisione «XXIII Marzo» Al Comandante della Divisione «Frecce» Al Comandante della 61 a Divisione Nazionale Al Comandante dei Reparti Specializzati Al Comandante dell'Artiglieria della 61 a Divisione Nazionale Al Comandante del Genio T.V. Al Comandante dell'Aviazione Legionaria All'Intendenza T.V. Al Delegato dell'Intendenza A S.E. il Generalissimo A S.E. il Comandante l'Esercito del Nord A S.E. il Comandante il VI Corpo d'Esercito Al Capo della Delegazione Italiana presso il Quartier Generale All'Ufficio di S.E. il Comandante del C.T.V. All'Ufficio del Capo di S.M . Al Comando del C.T.V. - Ufficio Operazioni Al Comando del C.T.V. - Ufficio Servizi Ordine di operazione n. 3
I. Situazione: nota. a) Le truppe legionarie del C.T.V., in concorso con quelle nazionali, devono recidere la sacca a sud della congiungente: Puerto de
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LA PAlffECIPAZ!ONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
Escudo - Reinosa e mettersi così nelle migliori condizioni per procedere ulteriormente su Santander. Truppe agli ordini di S.E. il Comandante del C.T.V.: - legionarie: Divisione «Littorio», Divisione «Fiamme Nere », Divisione «XXIII Marzo», gruppo bandere «IX Maggio », raggruppamento reparti specializzati, raggruppamcn lo artiglieria C.T.V., truppe del genio; - nazionali: una brigata c cinque squadroni della 62a Divisione. b) Concetto d 'azione: - operare all'eslren1ità nord orientale della sacca, mediante l'azione di due colonne: quella di sinistra avviala a chiudere la principale via di deflusso dei rossi da sud; quella di destra mirante direttamente a Puerto d 'Escudo, per impedire l 'afflusso da nord; - essere pronti a saldare l'azione di tali colonne ed a manovrare da posizione centrale colla riserva; - far concorrere alle precedenti operazioni le truppe nazionaìi i11 linea; in un primo tempo, per agganciare le forze nemiche anlistanti, ed assicurare i fianchi; in un secondo tempo, per effettuare il rastrellamento nell'inLerno della sacca; - raggiunta la displuviale cantabrica, essere immediatamente in grado di irrompere oltre, per le direttrici di Ontaneda e Villacariedo. e) Moda] ità esecutive del le operazioni per la recissione della sacca: - agiscono in prima schiera: a sinistra: Divisione «XXIII Marzo» (con una compagnia carri, rinforzata). Direttrice: Soncillo - altura di Raspanera - bivio 2 km. a sud di Bezana. Obiettivi: intermedio, q. 991 di Raspanera; d'attacco, bivio 2 km. a sud di Bezana; a destra: Divisione «Fiamme Nere» col gruppo bandere «IX Maggio» e tre compagnie carri. Direllrice: Argomedo - Puerto d'Escudo. Obiettivi: intermedio, zona di Los Meaderos; d'attacco, Puerto d'Escudo (q. 1032 - 1023 - 1022 - La Magdalena). Linea <li contatlo tra le due grandi unità: congiungente Soncillo - Montalo - Bezana - 500 m. a nord del km. 323 (rotabile Paradores del Bricia - Cilleruelo de Bczana), località assegnate alla Divisione «XXIII Marzo »; - in seconda schiera: distaccam.ento celere: (cinque squadroni, compagnia rnotomitraglieri, compagnia motoblindo, battaglione autoportato della Divisione «Littorio »). Raccolto inizialmenle nella zona di Santelices, orienlato a procedere per Soncillo - Cilleruelo de Arija;
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Divisione «Littorio», meno un battaglione, raccolta inizialmente nella zona ad ovest di Villarcayo e incaricata di dar protezione al fianco destro dello schieramento: dovendo spostarsi in avanti, lascerà, fino a nuovo ordine, un battaglione nella zona di S. Martino de Valdepores a sbarramento della valle Canteras, fra q. 914 di Canteras e Peiia Dulla. Base di partenza per l'attacco: - Divisione «Fiamme Nere»: zona Ahedo - ovest di Argomedo; - Divisione «XXIII Marzo»: zona a cavallo della rotabile Soncillo - Torre de Abajo. Sarà definita nei particolari dai comandanti di grandi unità ed occupata la notte precedente l'attacco. L'attacco di sinistra (Divisione «XXIII Marzo») precede di 1-2 ore quello di destra (Divisione «Fiamme Nere»).
II. Artiglieria a disposizione: - raggruppamento artiglieria del C.T.V. (meno il III gruppo da 75/27, la 1 a, 4a e sa batteria da 75 C.K.); - artiglierie della Divisione «Littorio», «Fiamme Nere» e «XXIII Marzo» per la sola fase di preparazione. III. Compiti: a) Durante la preparazione:
- artiglierie del C.T.V. e divisionali: neutralizzazione dell'organizzazione delle difese avversarie e delle batterie nemiche (fasi della preparazione, modalità relative, compiti ed obiettivi particolari, allegato n. 1, 2, 3 e 3-bis); - l'inizio e la fine del primo tempo della preparazione (obiettivi interessanti la Divisione «XXIII Marzo» - ore z e z più 90) e l'inizio e la fine del secondo tempo della preparazione (obiettivi interessanti la Divisione «Fiamme Nere» ore z più 90 e z più 180) saranno indicati da una salva di batteria 100/17 a tempo alta; - circa sulla verticale di Torres de Abajo (inizio e fine del primo tempo); - circa sulla verticale di Virtus (inizio e fine del secondo tempo). b) Durante l'attacco: - artiglierie del C.T.V.: neutralizzazione e controbatteria secondo lo svolgersi dell'azione;
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LA PARTECIPAZIONE !TALIANA ALLA GUERRA CTYII.F. SPAGNOLA (1936 -1 93~)
artiglierie divisionali: artiglierie della Divisione «Fiamme Nere »: azione di appoggio, agli ordini del Comandante della Divisione; artiglierie della Divisione «XXIII Marzo» (rinforzata dal III Gruppo da 100/17 della Divisione «Littorio», temporaneamente assegnato) appoggio e protezione, agli ordini del comandante della Divisione; artiglierie della Divisione «Littorio » (meno il 111 gruppo da 100: protezione sull a fronte della Divisione «XXIII Marzo» e quindi a disposizione della Divisione «Littorio» di seconda schiera. e) Durante la preparazione e durante l'attacco: I 0 • controbatteria, agli ordini del Comandante il raggruppamento
artiglieria del C.T.V.): - i gruppi: I e III da 105/28, I e IX da 100/17, pur partecipando ai concentramenti, si terranno pronti ad ag ire sulle batterie nemiche note o che si sveleranno improvvisame n Le; 2°. difesa controaerei: - batterie: 3a da 75 C.K., 7a da 20 mm., protezione nella zona di racco! La e di schieramento delle artiglierie; - 2a batteria da 75 C.K.: protezione del campo di aviazione di Villarcayo; - 5 a batteria da 20 mm.: a disposizion e del comando Divisione «Fiamme Nere ». IV. Schieramento. Come da lucido allegato.
Tutte le artiglierie devono essere orientate ad avanzare celerme nte, predisponendo per rapidi cambiamenti di posizione. V. Difesa vicina. Studiata ed attuata nei minimi particolari. VI. Mascheramento ed occultamento. Curato al massimo.
VII. Osservazione. Osservatorio del comando d'artiglieria del C.T.V.: pressi d'altura di q. 1171 di Monte Maza. VIII. Collegamento. Comando raggruppamento del C.T.V. e comandi di artiglieria divisionale (questi ultimi, durante la sola fase di preparazione) collegati a mezzo telefono col posto comando artiglieria del C.T.V. Posto ascolto: presso l'osservatorio (impiantato a cura del comando raggruppamento del C.T.V.).
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IX. Rifornimento delle munizioni:
- due giornate di fuoco nei pressi delle batterie d a 65/17, 75/27, 100/17 - una giornata di fuoco ne i pressi delle batterie da 105/28 e 149. Per tutti i grupp i, una giornata d i fuoco nel reparto M.V.; - presso ogni gruppo da 100/17, compless ivamente 100 granate da 100/17 mod. 32; - posto D.A.M. del C.T.V . a Santelices. X . Data dell'ope ra zione. Giorno X da precisare.
XI. Posto comando. Presso l'osservatorio.
Il Generale Comandante
Allegati all 'ordine di opera zione (omessi): Allegato n . 1 Allegato n. 2 Allegato n. 3
- Schema di pre parazione (vd. Tav. 14) - Lucido ovuli di preparazione (vd . Tav . 7) - Specchio preparazione fronte Divisione «XXIII Marzo » (vd. Tav. 7). Allegato n. 3-bi s - Specchio preparazione fronte Divi s io ne« Fi a mme Nere » (vd. Tav. 9). Allegato n. 4 - Schieramento artiglierie (vd. Tav. 1O)
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936-1939)
DOCUMENTO N. 121 /A
COMANDO CORPO TRUPPE VOLONTARIE - REPARTO OPERAZIONI N. 2130/1 Op. Ordine di operazione n. 38 (Riferimento carte: 50.000 e 200.000)
18 agosto 1937
Avanzata a Nord della displuviale cantabrica
(indirizzi come da elenco di diramazione)
I O • Situazione Come da notizie diramate a parte. 2°. Recisa la sacca in seguito alle vittoriose operazioni dei giorni scorsi, il C.T.V. deve sboccare oltre la displuviale e procedere risolutamente su Santander. Con analogo compito agiscono lateralmente due masse nazionalilegionarie: - a sinistra, lungo la direttrice del Besaya e del Saja; - a destra, lungo le rotabili della regione costiera. Limiti di settore con la massa di sinistra, la displuviale tra rio Besaya e Castillo - rio de Pas (assegnato al C.T.V.). 3°. Le operazioni saranno compiute in due fasi: 1 a fase: sino al superamento della zona montana - 2a fase: da questa zona al mare. 4 °. Per le operazioni di ia fase, è mio intendimento: - irrompere lungo le direttrici di Ontaneda e di Selaya, mediante l'azione coordinata e manovrata di colonne procedenti per i fondi valle e per l'alto; - armonizzare la nostra azione con quella delle masse operanti lateralmente; - dar protezione al dispositivo di avanzata contro eventuali minacce provenienti da est; - conferire all'azione le più spiccate caratteristiche di continuità, rapidità, energia e decisione.
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5°. Modalità esecutive A) Azioni delle G. V.
In 1 a schiera: a sinistra: Divisione «Littorio », rinforzata da 2 squadroni cavalleria nazionale e 1 compagnia carri d'assalto; direttrice: Puerto de Escudo - Ontaneda - Renedo; obiettivo: Puente Viesgo; fiancheggiamento verso ovest: affidato a un reparto che opererà sulla displuviale, prendendo contatto con i nazionali procedenti sulla sinistra; a destra: Divisione «Fiamme Nere», rinforzata da 3 squadroni cavalleria nazionale, 1 compagnia carri d'assalto, 1 compagnia autoblindo e 1 compagnia motomitraglieri; direttrice: Pucrto de Escudo - Vega de Pas - Selaya - Saron; obiettivo: S. Maria de Cayon; protezione del fianco destro da minacce provenienti da est: vedi lettera B), presente capo; linee di attestamento per le G.U. di 1 a schiera (indicate nelle linee generali). 1) Cilda -Aladreios - km. 350 rotabile di Burgos - Gusparras - Mesuce - alture ad est e nord est di Vega de Pas; 2) Cuera -km. 359 rotabile di Burgos - S. Liurdc de Toranzo - Tablao - Cueubillo - Cueto; 3) Pico de la Capi a - km. 367 rotabile di Burgos - La Cantera - Tonizo - S. Maria de Cayon-Serracin; limite interno tra le G.U. <li la schiera: la displuviale tra le direttrici di destra e di sinistra (assegnata alla Divisione «Fiamme Nere »); punti di saldatura sulle linee di attestamento: tra la Divisione «Littorio» e i nazionali: Cilda, Cuera, Pico de la Capia (assegnati alla Divisione «Li ttorio »); lra la Divisione «Littorio» e la Divisione «Fiamme Nere»: Gusparras, Tablao, Tonizo (assegnati alla Divisione «Fiamme Nere»); 1n riserva: Divisione «XXIII Marzo » e raggruppamento reparti specializzati (comando e 2 compagnie carri). Inizialmente seguiranno la direttrice della Divisione «Littorio». B) Prote zione del fianco destro
Affidata alla Divisione «Fiamme Nere», che vi provvederà con le proprie forze e, appena disponibili, con elementi nazionali di rinforzo della 1 a brigata (riserva di ulteriore precisazione). Particolare cura dovrà essere posta: - nell'intercettare le comunicazioni Estacas de Trueba - Vega de Pas, assicurando il tempestivo possesso e la sicura difesa di quest'ultima località; - nel guardarsi dalle provenienze dal rio Miera; - nel prendere, appena possibile, contatto con la massa nazionale - legionar ia che opera più ad oriente.
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LA PARTE<.:IPAZlONE ITALIANA ALLA GUBRRA CIVILI:: SPAG NOLA (1936 -1939)
C) Protezione delle comunicazioni
Affidata a reparti nazionali (riserva di precisazioni) e al gruppo bandere IX maggio, che, sino a nuovo ordine, conserverà l'attuale dislocazione e gli attuali compiti. 6°. Artiglieria Fino a nuovo ordine, il raggruppamento del C.T.V. verrà articolato in tre blocchi che passeranno alle dipendenze delle G.U. qui di seguito specificate: - Divisione «Littorio »: 1 gr. da 100/17, 1 gr. da 105/28, 1 gr. da 149/12 (agli ordini del Ten.Col. Morocutti); - Divisione «Fiamme Nere»: 1 gr. da 100/17, 1 gr. da 105/28, 1 gr. da 149/12 (agli ordini del Col. Signorelli); Divisione «XXIII Marzo»: 1 btr. 75 C.K. e 1 btr. da 20 mm. 7°. Aviazione L'aviazione da bombardamento (pesante e leggero) si terrà costantemente pronta ad agire dietro richiesta. La zona da vigilare e proteggere è delimitala: - nel senso est-ovest, dai meridiani di Medina dc Pornar e Reinosa; - nel senso s ud-nord, dai paralleli di Soncillo e Muriedas. L'aviazione si terrà in grado di agire contro bersagli animati segnalati entro tale zona. La ricognizione aerea graviterà sulle direttrici in appresso segnate: Puerto de Escudo - Entrambas Mestas - Renedo - Muriedas; Puerto de Escudo - Vega de Pas - Saron - Muriedas; Entrambas Mestas - Vega de Pas - Las Machorras; Arenas - S. Vincente de Toranzo; Los Corrales - Punte Viesgo; Cervera - Santibaiiez; Vargas - Saron; Saron - Rubalcaba - La Concha - Las Machorras; Saron - Solares; Torrelavega - Renedo.
9°. Collegamenti Nei riguardi dell'assegnazione dei mezzi e dei collegamenti tra i vari comandi, valgono di massima le disposizioni date con ordine di operazione n. 35 in data 9 u.s.
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10°. Genio Il comando genio C.T.V. terrà nella zona di Soncillo depositi a terra di materiali di rafforzamento, da ponte e per riattamento strade. Un'aliquota di detto materiale dovrà essere permanentemente caricata su automezzi (impiego a esclusiva richiesta del comando del C.T.V.). 11 °. Servizi Disposizioni a parte.
12°. Osservatorio del C.T.V.: Pucrto dc Escudo. Posto di comando centrale tattico: inizialmente Corconte. Sede del comando: Medina de Pomar. 13°. Inizio del movimento: comunicazione a parte. 14°. Ricevuta a mezzo latore. IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA COMANDANTE
F.lo El/ore Roisecco Daria
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
DOCUMENTO N. 121/B
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - IL GENERALE COMANDANTE N. 8118
18 agosto 1937
Marcia al nemico
(diramazione estesa sino ai comandi di Btg. e Btr.) Le divisioni avanzano. Ricordo: a) L'avanzata deve essere celere, spigliata, ardita. b) Gli ostacoli che si possono trovare non devono ritardare la marcia delle divisioni; ma devono essere travolti dall'impeto dello scaglione di sicurezza, i\ quale ha in proprio la sua artiglieria, costituita dalla batteria di accompagnamento, preziosissima, se bene impiegata. c) Vale più l'intervento pronto, immediato di un solo pezzo che non l'azione tardiva dell'intera batteria. E perciò: uno o due pezzi marcino con gli elementi avanzati dello scaglione di sicurezze. d) Le artiglierie divisionali e di corpo d'armata, assegnate temporaneamente alle divisioni, motorizzate od autoportate, non devono ritardare la marcia della grande unità. Occorre per entrambe studiarne gli spostamenti tenendo conto che: non possono marciare alla velocità di marcia della fanteria; - unica è la strada di avanzata per ciascuna divisione; - l'intervento delle artiglierie di corpo d'armata è, durante la marcia ancor meno probabile di quello delle artiglierie divisionali. Ad ogni modo la loro velocità consente d'intervenire rapidamente all'azione. e) Se non se ne prevede l' impiego non si esageri nello spingere avanti elementi di comando delle unità di artiglieria: essi sono molto ingombranti ed intralciano la marcia delJ'avanguardia. f) Per assicurare il pronto intervento delle artiglierie non ci si basi su schemi non applicabili alla presente situazione ma si ragioni e soprattutto si tenga conto della situazione del nemico.
IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA COMANDANTE F.to Ettore Roisecco Daria
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DOCUMENTO N. 122
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - UFFICIO SERVIZI N . 02455
18 agosto 1937
Carta: 1:50.000
Funzionamento dei servizi durante l'avanzata a nord della displuviale Cantabrica
indirizzi (come da elenco di diramazione) Durante la prosecuzione dell'azione su Santander, il funzionamento dei vari servizi continuerà, nelle grandi linee, con le modalità ora in vigore, salvo le aggiunte e varianti di cui in appresso: A) Delegazione intendenza
Il 19 mattino si trasferirà da Poza de la Sal a Santelices. Il Comando Genio T.V. disporrà per il conseguente spostamento della stazione radio dislocata presso la Delegazione. B) Servizio sanitario
L'ospedale della Croce Rossa 031, appena sgombralo di feriti, ritornerà a completa disposizione della Divisione Fiamme Nere (come pure il nucleo chirurgico 031). Le Divisioni Fiamme Nere e Littorio impianteranno ognuna un ospedale, in corrispondenza delle rispettive direttrici d'avanzata, e vi affiancheranno il proprio nucleo chirurgico. L'Intendenza predisporrà lo spostamento in avanti - da effettuarsi appena possibile - degli ospedali 071 (opra a Incinillas) e n. 5 (ora a Villarcayo). Il X nucleo chirurgico (Divisione XXIII Marzo) rimane per ora coll'ospedale 071. Primo sgombero: si attuerà sui due ospedali impiantati dalla Divisione Fiamme Nere e Littorio.
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LA PARTECIPAZION E TTAUANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
C) Servizio di vettovagliamento Viveri di riserva, e generi di conforto: nulla di variato. Il rifornimento dei viveri (italiani e spagnoli) sarà effettuato, per le truppe avanzanti, dalla Delegazione Intendenza con gli automezzi ad essa assegnati. Per le altre Unità che sostano nella zona attuale (o viciniore), nulla di mutato. D) Servizio idrico
Il Comando Genio assicurerà il servizio col sistema in atto. Spingerà tempestivamente avanti, lungo le due direttrici di avanzata, i necessari posti d'acqua. E) Artiglieria
I Reparti avranno al seguito una unfoc, per tutte le armi. In più, ogni colonna d'attacco sarà seguita da 1/2 unfoc per artigìieria e fanteria, su automezzi della Delegazione lntendenza. Nulla di variato circa le richieste di rifornimenti, ossia: - al Comando Artiglieria, quelle per munizioni d'artiglieria (comprese batterie d'accompagnamento, pezzi da 37 e da 20); - a questo Comando - Ufficio Servizi - quelle per munizioni per armi da fanteria. F) Genio
Il Comando Genio predisporrà lo spostamento in avanti del deposito materiale del Genio ora a Santelices (o la costituzione di un altro deposito avanzato). G) Trasporti
1°. Vengono impiantati nuovi depositi carburanti e lubrificanti a: Soncillo e a Cilleruelo de Bezana. Successivi posti a terra, con fusti, saranno tempestivamente costituiti, sulle due direttrici d'avanzata, a cura della Delegazione Intendenza, che provvederà di volta in volta a darne comunicazione. 2°. Dislocazione autogruppo di manovra: fra Cilleruelo di Bezana - Virtus - Quintanaentello. Comando a Quintanaentello. 3 °. Per i rifornimenti alle truppe, la Delegazione Intendenza dispone, complessivamente, di 4 autosezioni pesanti e l leggera.
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H) Servizio delle tappe
Comando di Tappa già in funzione a Soncillo. I) Prigionieri (1 km. a nord di Quintanaentello) Primo concentramento a Riano. Resta altresì in funzione il posto di concentramento di San Cibrian, fino a quando sarà necessario a giudizio dell'Ispettorato Servizi di Polizia. Per lo sgombero in località più arretrata, l'Ispettorato stesso richiederà tempestivamente alla Delegazione Intendenza (per conoscenza a questo Comando) i treni necessari. Dovrà prevedere la costituzione di altro posto avanzato, non appena soppresso il posto di San Cibrian. L) Funzionamento delle retrovie - Polizia stradale
1°. Itinerari di movimento: Villarcayo - Santelices - Soncillo: solo afflusso - Incinillas - Cubillos - Soncillo - afflusso e deflusso. La Direzione Trasporti e Tappe dell'Intendenza provvederà subito a regolare il servizio stradale, con i posti blocco e le pattuglie mobili necessarie, da Sonc.illo a nord, con parlicolare riguardo: - per i tratti Soncillo - Cilleruelo de Bezana; Soncillo - km. 161; Cilleruelo - km. 161; - per le due direttrici di avanzata. 2°. Squadre ricupero con autogrue Concentrate a Soncillo, pronte a muovere lungo le due direttrici di movimento. M) Prede belliche
Saranno raccolte e vigilate a cura dei comandi interessati i quali provvederanno a segnalarle alla Delegazione Intendenza che ne curerà il recupero, rilasciando ricevuta. N) Segnalazioni
I Comandi sono pregati di segnalare sempre a questo Comando, all'Intendenza e alla Delegazione Intendenza in Santclices, le successive dislocazioni: delle rispettive formazioni sani tari e; - delle sezioni sussistenza;
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE S PAGNOLA (1936- 1939)
dei P.D.A.M. (per i P.D.A.M. d'artiglieria, anche al Comando Artiglieria del C.T.V.).
*
*
*
Il Generale Intendente attuerà, inoltre, tutte quelle altre predisposizioni che, a suo giudizio, concorrano ad assicurare il funzionamento dei servizi. Accusare ricevuta a mezzo del latore.
IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA COMANDANTE
F.to Ettore Roisecco Daria p. c. c. IL CAPO DI STATO MAGGIORE
F.to Gambara
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DOCUMENTO N. 123
DA COMANDO C.T.V. A Divisione «Littorio» - Divisione «Fiamme Nere» N. 1983
19 agosto 1937, ore 22,00
Divisione «Fiamme Nere» domattina venti riprenderà avanzata pel raggiungimento degli obiettivi fissati per oggi 19 alt. Lascio al Comandante di Divisione fissare ora ripresa avanzata che però desidero conoscere alt. Raggiunti obiettivi mi riserbo ordini alt. Divisione «Lillorio» che ha raggiunto obiettivi fissati sosti su questi alt. Cerchi con elemcn ti celeri collegamento sulla strada LalsillaVega de Pas con Divisione« Fiarnme Nere» alt. Per ulteriore avanzata mi riservo ordini alt. Mi congratulo con comandi e truppe per bella prova resistenza fornita oggi alt.
Daria
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 · 1939)
DOCUMENTO N. 124
DA COMANDO C.T.V. A Divisione «Littorio» - Divisione «Fiamme Nere »
N. 2181 Op.
20 agosto 1937, ore 20,30
Per domani ventuno le due Divisioni proseguiranno l'avanzata sino a raggiungere gli obiettivi fissati da ordine di operazione alt. Divisione «Littorio»: Cuera - Sierra Quintana - San Liurde - Monte Tapalao escluso alt. Divisione «Fiamme Nere»: Monte Tablao - Quota 375 di Quebillo - Quota 495 di Cueto al L Inizio operazioni non prima ore nove salvo operazioni di dettaglio alt. Per eventuale impiego artiglierie di Corpo d'Armata inoltrare richiesk ah. Daria
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DOCUMENTI
DOCUMENTO N. 125
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - UFFICIO OPERAZIONI N. 2201/1 Op.
22 agosto 1937, ore 13,45
Ordine di operazione n. 40
indirizzi 1°. Domani, 23 agosto, sarà ripresa l'avanzata per raggiungere la terza linea d'attestamento.
2°. Obiettivi: - Divisione «Littorio»: Pico de la Capia Pico la Mesa - Espureo (q. 310) - La Cantera - Pana la Seda - Tonizo (escluso); - Divisione «Fiamme Nere»: Tonizo - q. 343 - S. Maria de Cayon - Serracin. O
3°. Raggiunti gli obiettivi, le truppe dovranno esservi sistemate in modo da dominare la rotabile di riva sinistra del Pisuena e da garantire i fianchi esterni, sulla base delle informazioni sul nemico e circa il procedere dei Nazionali, che verranno tempestivamente fatti noti. 4°. L'attacco sarà iniziato non oltre le ore 07,30.
5°. Richieste di bombardamento aereo saranno rivolte a questo comando, tenendo presente che, dal momento in cui il comando Aviazione è a cognizione delle missioni da compiere, occorrono circa due ore e mezza. Eventuali missioni di bombardamenti precedenti l'inizio dell'altacco, saranno fatte note nel pomeriggio di quest'oggi (gli obiettivi siano designati dalla Divisione «Littorio» con numeri e dalla «Fiamme Nere» con lettere).
IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA COMANDANTE F.to Ettore Roisecco Daria
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALI.A GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1 936 - 1939)
DOCUMENTO N. 126
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - UFFICIO OPERAZIONI N. 2216 Op.
23 agosto 1937, ore 22,30
A Divisione Littorio A Divisione Fiamme Nere A Divis ione XXIII Mar zo A Aviazione Legionaria e, per conoscenza: A Comando Artiglieria del C.T.V.
Operazioni del giorno 24 agosto
Divisione Litto rio. Raggiunga gli obiettivi assegnati pe r oggi 23, spingendo l'occupazione fino a dominare la rotabile ed il ponte di Vargas. Si guardi il fianco sinistro. Per norma, truppe nazionali hanno raggiunto Sierra Calva e le pe ndici settentrionali di Pegna Loro.
Divisione Fiamme Nere. Si metta in grado di interdire i ponti sul canale di Revilla a Sud Est di Astille1:o. Costituisca sulla sua destra un robusto fianco difensivo contro le provenienze di Solares. Metto a sua disposizione il Tenente colonne ]lo Sagardia con quattro d ei suoi battaglioni. Per norma, le nostre truppe del fronte E st avanzano. Frecce Nere sono già oltre Castro Urdiales. Divisione XXIII Marzo . Sposti il Gruppo Branzini nella zona di Acereda. Aviazione. Nelle prime ore di domattina bombardi Vargas ove risulta concentrata una brigala di riserva ed i ponti sopradetti sul canale di Revilla nonché le comunicazioni che vi adducono da Est e da Sud-Est.
IL GENERALE COMANDANTE Daria
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DOCUMENTO N. 127
EJERCITO DEL NORIE - GENERAL JEFE
Reinosa, 23 dc agosto de 1937 A S.E. EL GENERAL JEFE DEL CUERPO TROPAS VOLUNTARIAS
Operaciones sobre la provincia de Santander
Una vez ocupada la linea Ibio - Pico de la Capia - Vertice Tonizo - Serracin, se proseguiran las opcraciones en la provincia de Santander con arreglo a las directivas siguicnles: I. La Agrupaci6n B) avanzara sobre Santander siguiendo como eje de marcha la carretera Carandia - Renedo - Parbayon y se establecera en la Linea: Cola 47 al O. de lglesia de Pena Castillo - Las Presas - Muriedas - Astillero. Protejera su flanco derecho con fuerzas que encaminaran a la ocupaci6n de Pena Cabarga (Vertice 325-562).
IL Una Brigada de la Agrupaci6n C) cubrira el flanco izquierdo dc la anterior, marchando sobre el eje Vioiio - Oruna - Puente Aree - Lieneres, a establecerse dcsde la costa hasta Rucandial. III. El limile entre la Agrupaci6n B) y la Brigada de la Agrupaci6n C), sera: Rucandial - Azonos - Barr io de Velo - Escuela y margen izquierda de rio Pas (todos incluidos para ]a Brigada de la Agrupaciòn C). La Agrupaci6n. C) disminuida en la Brigada anterior, ocupara Torrelavega y marchara en direcci6n Oeste para cstablecerce en la linea: San Vicente de la Barqucra - Cabezon de la Sal, procediendo con la fuerza necesaria a la limpieza de la zona comprendida entre los rios Pas y Besaya. IV) Para la ocupaci6n de Sanlander se daran nueva directivas. EL GENERAL JEFE DEL EJERCITO DEL NORTE Generale Davila
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GllF.RRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
DOCUMENTO N. 128
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - UFFICIO OPERAZIONI N. 2222 Op.
Al Al Al Al
Comandante Comandante Comandante Comandante
24 agosto 1937, ore 21,00 Divisione Littorio Divisione Fiamme Nere Divisione XXIII Marzo XV Brigata di Navarra
e, per conoscenza: A S.M. il Comandante l'Esercito del Nord Al Comandante dell'Artiglieria C.T.V. All'Intendente C.T.V.
Orientamento suJla prosecuzione delle operazioni su Santander
I. Il comando dell'Ese rcito del Nord ha deciso che le operazioni nel Santanderino, non appena occupata la linea Ibio - Pico de la Capia - Cima Toni so - Serracin, proseguono sulla base delle seguenti direttive. La conquista della piazza di Santander, è affidata al Corpo Truppe Volontarie rinforzato dalla IV Brigata di Navarra, questa opererà nel settore Buonandial - Asogos - Barrio de Velo - Bequela (località incluse) sponda sinistra del Rio Pas. Il Corpo Truppe Volontarie agirà sulla destra di tale Brigata mantenendo la propria destra a cavallo della rotabile Solaya - Abadilla - Balia - Las Presas. Le brigate di Navarra l - V e VI opereranno a sinistra delle sopradette truppe ed avanzando in direzione generale Ovest tenderanno all'occupazione della linea San Vicente de la Barquera - Cabanon de la Sal. Il. In conseguenza, od a scopo per ora orientativo, faccio noti i miei intendimenti per ciò che riflette lo sviluppo da darsi alle operazioni non appena raggiunta la linea Pico la Mesa - Vargas - E l Arenal - Coregon - Sobarso: a) impegnare fortemente l'avversario al centro del settore di azione, con la Divisione Littorio;
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b) avvolgere il fianco destro del sistema difensivo della piazza di Santander con la IV Brigata di Navarra; c) costituire all'ala destra della nostra ordinanza di attacco, un fianco difensivo in corrispondenza dell'allineamento Serracin - Sierra Candara) canale di Revilla; d) operare col grosso delle forze (Divisione Fiamme Nere - Divisione XXIII Marzo - Reparti Specializzati) lungo la direttrice Selaya - Abadilla - Sol ia - Las Presas, a scopo di penetrare nel vivo della sistemazione difensiva nemica e farla poi cadere per manovra. III. In particolare: - IV Brigata Navarra, in prima schiera: avanzerà a cavallo della direttrice Pico la Mesa - Viono - Puente Arco - Presanas - mare. - Divisione Littorio, in prima schiera: avanzerà a cavallo della direttrice El Arenai - Escobedo - Rucendial. - Divisione Fiamme Nere (rinforzata dalla colonna Sagardia e dai Reparti Speciali zzati), in prima schiera: avanzer à a c avallo della direttrice Abadilla - Saron - Solia - Las Presas e provvederà a costituire il fianco difensivo di cui alla lettera c) del precedente numero IL - Divisione XXIII Marzo, in seconda schiera: se guirà la dire ttrice della Divisione Fiamme Nere e provvederà alla sicurezza della linea di comunicazione. - Raggruppamento IX Maggio: resta a disposizione del Comando Truppe Volontarie. IV. Il comandante dell'Artiglieria di Corpo d'Armata consideri fin d'ora la costituzione di una forte massa di artiglieria, da impiegarsi a favore della massa principale di attacco, non appena l'arroccamento di val Pisuona sia all'uopo sfruttabiie. V. Impianto e funzionamento dei servizi restano immutati.
IL GENERALE Dl CORPO D'ARMATA COMANDANTE
F.to Ettore Roisecco Daria
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
EJERCITO DEL NORTE - GENERAL JEFE
Reinosa, 23 de agosto de 1937 A S.E. EL GENERAL JEFE DEL CUERPO TROPAS VOLUNTARIAS
Operaciones sobre la provincia de Santander
Una vez ocupada la linea Ibio - Pico de la Capia - Vertice Tonizo - Serracin, se proseguiran las operaciones en la provincia de Santander con arreglo a las directivas siguientes: I. La Agrupaci6n B) avanzara sobre Santander siguiendo corno cjc de marcha la carretera Carandia - Renedo - Parbayon y se establccera en la linea: Cota 47 al O. de Iglesia de Pefi.a Castillo- Las Presas - Muriedas - Astillero. Protejera su fianco derecho con fuerzas que encaminaran a la ocupaci6n de Pena Cabarga (Vertice 325-562). II. Una Brigada <le la Agrupaci6n C) cubrira el fianco izquierdo de la anterior, marchando sobre el eje Vioiio - Oruiia - Puente Aree - Lieneres, a establecerse desde la costa hasta Rucandial. III. El limite entre la Agrupaci6n B) y la Brigada de la Agrupaci6n C), sera: Rucandial - Azofi.os - Barrio de Velo - Escuela y margen izquierda de rio Pas (todos incluidos para la Brigada de la Agrupaci6n C). La Agrupaci6n C) disminuida en la Brigada anterior, ocupara Torrelavega y marchara en direcci6n Oeste para establecerce en la linea: San Vicente de la Barquera - Cabezon de la Sal, procediendo con la fuerza necesaria a la limpieza de la zona comprendida entre los rios Pas y Besaya. IV) Para la ocupaci6n de Santander se daran nucva dircctivas. EL GENERAL JEFE DEL EJERCITO DEL NORTE Generale Davila
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DOCUMENTO N. 129
DA COMANDO CTV A GEN. ROATTA N. 2227 Op.
24 agosto 1937, ore 21.00
Per Mancini
Risulta modo certo che 3 a Brigata Navarra est giunta Molinar de Carranza; e procede su Gibaja su Rio As6n alt. Necessita che Frecce Nere vincano decisamente resistenze avversarie e procedano direzione stesso Rio alt. Se non si può con autocarri si avanzi a piedi alt. Daria
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GU E RRA CIVILE SPAGN OLA (19 J 6. 19W)
DOCUMENTO N. 130/A
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - IL GENERALE COMANDANTE
N. 25/8/1 Al Al Al Al Al Al
Comando Comando Comando Comando Comando Comando
25 agosto 1937, ore 13,15 Divisione Littorio Divisione Fiamme Nere Divisione XXIII Marzo Artiglieria di Corpo d'Armata Genio di Corpo d'Armata Aviazione Legionaria
Avanzata su Santander Si prosegua avanzata sui seguenti obiettivi: Divisione Fiamme Nere: fronte Maliauu - MuricJas - Las Presas (escluso); Divisione Littorio: La s Presas (compresa) - q . 47 (ferrovia cornpr·e sa); Divisione XXIII Marzo: fronte ferrovia e sclusa - San Cibrian compresa; i V Brigata Nazionale: fronte San Cibrian escluso - Rostrio - Virgen del Mare. La Divisione XXll I Marzo (un gruppo) verrà autotraspor-La ta sino al bivio a Nord-Est di San Mateo (1 krn. ciru\). L'altro gruppo della Divisione XXIII Marzo procederà a piedi su Vargas - Renedo. I battaglioni della IV Brigata Navarra verranno caricati questa sera a Ponte Aree e saranno autotrasportati (una volta ultimato il trasporto della XXIII Marzo) sino a Lieneres Castillo. Le truppe giunte sulle posizioni vi prenderanno attitudine difensiva, costituendo un'unica li nca. Saranno tenute in particolare osservazione le strade e centri abitati. Raccomando di essere vig ili ovunque, e di dare tassative disposizioni per assoluto rispetto alle proprietà ed agli ab itanti. Vieto a chiunque (reparti, individui, giornalisti) di entrare in Santander (città e sobborghi). I contravventori saranno deferiti al Tribunale Militare. IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA COMANDANTE F. to Ettore Roisecco Do ria
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DOCUMENTO N. 130/B
COMANDO CORPO TRUPPE VOLONTARIE - REPARTO OPERAZIONI N. 2233 Op.
25 agosto 1937, ore 20,00
indirizzi Domattina, 26, occupazione di Santander città. All'occupazione parteciperà un solo reggimento per Divisione (con la sua batteria d 'accompagnamento) preceduto da carri armati. Tutte le altre truppe resteranno in posizione: artiglieria schierata - pronta ad ogni evenienza.
Itinerari: TV Brigata Navarra : strada Monte Cueto - El Sardinicro. Divisione XXIII Marza: rotabile S. Cibrian - Rucandia - Santander. Divisione Littorio: rotabile immediatamente a Nord del la ferrovia Boo de Mortera - Santander. Divisione Fiamme Nere: rotabile Las Prcsas - Santander. Elementi sulla ferrovia immediatamente ad Est di detto itinerario. inizio avanzata: Per truppe Brigata Navarra ore 8. Per truppe legionarie ore 9. Non appena le truppe saranno entrate nella città: Il reggimento della Divisione Fiamme Nere si dirigerà alla Maddalena presidiandone la posizione. Il reggimento della Divisione Littorio occuperà il porto ed adiacenze. 11 reggimento della XXlll Marzo presidierà la parte della città a Nord della ferrovia. La Brigata Navarra occuperà le alture di Monte Cueto - El Giar·diniero.
Prescri zioni: Ovvio il massimo ordine e l'assoluto rispetto agli itinerari fissati . Le colonne con le punte delle loro avanguardie debbono partire all'ora stabilita - e non un minuto prima.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 · 1939)
Durante la marcia debbono tenersi costantemente collegate e le colonne legionarie debbono regolare la loro avanzala su quella più ritardata da eventuali ostacoli. Nelle circostanze attuali, la corsa alla città, potrebbe portare a gravi conseguenze. Non si tratta <li arrivare prima: si tratta giungere tutti assieme per la gloria comune. Le colonne diano frequentissime notizie. Le artiglierie di Corpo d'Armata assegnate alla Divisione Littor io si 1nettano in grado di battere Monte Cueto a richiesta di questo Comando. Lo sfasamento della partenza tra colonna Navarra e colonna legionaria è dovuto ad esigenze d'ordine nazionale e d'ordine tattico che dobbiamo accettare con tutta serenità perché già ben vagliata da noi. IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA COMANDANTE F.to Ettore Roisecco Daria
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DOCUMENTO N. 131
STRALCIO DALLA «RELAZIONE SU BATTAGLIA DI SANTANDER»
14-26 agosto 1937 COMANDO CORPO TRUPPE VOLONTARIE - REPARTO OPERAZIONI
Considerazioni finali
Rare voìte, tanto duranle la ballaglia qu anto in fase sfru ttamento del successo, si è potuto verificare così piena e perfetta aderenza tra concezione ed esecuzione, tra volontà e r ealtà operativa. Così come era stata ideata, non soltanto nelle sue linee generali, ma anche nella modalità e nei tempi di svolgimento, la manovra si è snodata impeccabilmente, in una successione armonica di atti e di fatti conseguenti, che non ha avuto né una deviazione né una esitazione né un istante d'arresto. Merito questo, non tanto di aver visto da lontano quelli che sarebbero stati gli sviluppi ed i risultati dell a battaglia, quanto di averli visti con assoluta aderenza al clima dell'azione: di aver concepito, cioè, una battaglia valutando bene quanto, a noi e al nemico, permetteva il terreno. Ma merito, in modo particolare, dei comandi di Grande Unità e dei gregari d'ogni grado e d 'ogni arma, che hanno sentito profondamente, legionariamente la grandezza e l'importanza di tutto quello che si chiedeva loro e che tutto hanno dato con una comprensione ed una abnegazione superiori ad ogni attesa e ad ogni elogio. Cercheremo qui di seguito di fissare taluni tratti essenziali relativi al comportamento del Corpo Truppe Volontarie, messo in relazione con quello tenuto dagli alleati nazionali e dall'avversario che ci fronteggiava. E chiuderemo queste note , sforzandoci di precisare, al vaglio degli elementi oggi in nostro possesso, quelli che sono i risultati tangibili e le prevedibili conseguenze della battaglia.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA ClVlLE SPAGNOLA (19., 6 - 1939)
1. LE FORZE LEGIONARIE NELLA BATTAGLIA
I comandanti ed i comandi Caratteristiche comuni ai primi e ai secondi, l'assoluta fiducia in se stessi e nelle proprie truppe, l'incrollabile volontà di pervenire nel più breve tempo e neJ modo più radicale alla decisionç, l'eccezionale, inalterata serenità. Per quanto ha tratto ai comandanti, S.E. il Generale in Capo non poteva trovare collaboratori che meglio interpretassero il suo pensiero e traducessero in concreto la sua volontà di azione. Se qualcuno di essi ha peccato, ha peccato solo in risolutezza ed in ardimento; ed è soprattutto attraverso la risolutezza e l'ardimento che il corpo legionario è pervenuto ad una vittoria che ha avuto un ritmo così travolgente e proporzioni tanto vaste. Nei riguardi del comando del C.T.V ., S.E. Bastico dispose che molti degli ufficiali del suo Stato Maggiore si affiancassero durante le operazioni ai comandi delle Grandi Unità di prima schiera, per avere sempre, ed eventualmente essere in grado di dare, la sensazione esatta della realtà. Nei riguardi delle Grandi Unità stesse, da esaltare larilevata concordanza di propositi e di sforzi che esistette costantemente tra autorità centrali e autorità periferiche in campo operativo, cosi che l'iniziativa dell'inferiore spesso prevenne gìi intendimenti dei superiori, mai esorbitò da essi. È stata notata solo una certa tendenza da parte di qualche comandante ad affrontare di petto gli ostacoli, piuttosto che a rimuoverli ricorrendo alla manovra. La qualcosa trova parziale giustificazione nella speranza, il più delle volte peraltro manifestatasi illusoria, di pervenire in tal modo più rapidamente alìa risoiuzione della iotta.
Le Grandi Unità Mentre la divisione ternaria (Fiamme Nere) non ha dato luogo ad osservazioni speciali ed è bastata a se stessa dal principio alla fine della battaglia, pur avendo subìto metà delle perdite complessive del . C.T.V., e percorso la maggiore distanza dalla base di partenza, nelle divisioni, binarie, si è sentito più di una volta la mancanza di un elemento di forza, capace di risolvere una situazione complessa, a disposizione del comandante. Questa sensazione è stata avvertita soprattutto nel primo giorno, il più duro della lotta, dalla divisione «XXIII Marzo» che, a differenza della «Littorio », non poteva valersi né del battaglione di assalto né
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di quello 11.1itraglieri. Per avere una riserva, il comando di divisione ha tolto un battaglione fucilieri a un dipendente reggimento: il che ha privato questo di un reparto di cui avrebbe avuto bisogno per raggiungere i suoi obiettivi, senza dare con ciò al comandante della divisione tutto quanto gli sarebbe poi occorso per rovesciare la situazione che s'era intanto venuta determinando. In conclusione, nella divisione ridotta a due soli reggimenti non sembra garantito il giusto equilibrio tra l'elemento agilità e l'elemento forza. Ora, se è bene provvedere a quello, è assolulamenle indispensabile assicurare questo: e cioè conferire in proprio ad ogni grande unità una sufficiente capacità di penetrazione, tale cioè da consentirle, prima ancora di «avanzare spedito », di «ava nzare ». Né d'altronde, è da ritenere sempre tempestivo o conveniente o semplìcemente possibile, per sopperire alla deficiente forza di una divisione, ricorrere all'intervento di altra retrostante. In base a questi criteri, il comando del C.T.V., impossibilitalo per ragio ni di effet tivi a costituir e le di vis io ni terna rie , h a ce rcato a lmeno di dar loro un maggior apporto di forza con la costituzione di un battaglione d'assalto e di un battaglione milraglieri .
Le armi combattenti Fanteria. Ha realizzato in breve tempo notevoli progress i, cominciando e por tando a termine in slancio e in bellezza una lotta che per 12 giorni non ha avulo che rari momenti di sosta. Essa ha superato la resistenza ostinata di un nemico che spesso non si rassegnava a dar si per vinto, l'insidia di molteplici sistemi di fensivi, la difficoltà di un te rreno montano aspro ed elevato, e, non di rado, l'inclemenza della stagione. Ha combattuto, ha cammin ato, ha «durato » molto bene; e ha rivelato più volte in campo aperto, oltre che uno sprezzo cosciente e sorridente del per icolo, una perizia da veterani provati. Naturalmente, si tratta pur sempre di una fanteria volontaria e che delle truppe volontarie ha, oltre le virtù, anche i difetti. È pertanto di rendimento non sempre costante; facile all'entusiasmo e capace di compie r e grandi cose finché si trova in questo stato di grazia, ma facile pure, se non energicamente sorretta, a soggiacere allo scoraggiamento; di una sensibilità estrema alle vicende della lotta e all'esempio dei propri capi, soprattutto dei più giovani tra essi, i quali, pur esse ndo normalmente ricchi di entusiasmo, non possiedono altrettanta ricchezza di esperienza professionale e non sanno sempre
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CTVII.E SPAGNOLA (1936 -1939)
risolvere, con la prontezza e l'abilità che si renderebbe necessaria per evitare sterili sforzi e sacrifici cruenti, le più svariate situazioni di guerra_ Pertanto poiché la massa è quella che è e si mostra difficilmente suscettibile di ulteriore miglioramento - tutto quello che si poteva fare e ottenere in questo campo è stato fatto e ottenuto - per perfezionarne le qualità guerriere non v'è che da accrescere quelle dei comandanti di reparto. È per ciò che il problema dei quadri minori acquista tanta importanza e che su di esso si ritorna con tanta insistenza. Per quanto ha tratto all'armamento, esso ha confermato nelle recenti prove che, ottimo in difensiva, non è ancora quale si vorrebbe nell'offensiva_ Può darsi che a ciò abbia arrecato pregiudizio l'assenza del mortaio da 81, più volte e sinora inutilmente richiesto e non sostituibile certamente da quello da 45, di effetti molto, troppo modesti . Ma è indubbio che l'esperienza sin qui fatta sanziona il principio che le armi del fatto sono essenzialmente tre: il coraggio personale che porta a serrare sotto al nemico, la manovra che tende ad accerchiarlo, l'artiglieria che moralmente e spesso anche materialmente lo mette fuori causa. Di rara efficacia, come sempre, l'intervento delle batterie di accompagnamento nella fase iniziale della lotta e, nell'ultima, quello della bomba a mano_ Ma l'arma che saldi le due fasi, e cioè la classica arma dell'attacco non è stata ancora trovala per il nostro fante.
Meccanizzati e celeri. Hanno avuto, nella battaglia e nello sfruttamento del successo, largo campo di dimostrare la bontà dei mezzi tecnici e la bravura del personale. I carri d'assalto, impiegati là dove esistevano le condizioni base per un loro razionale sfruttamento, e non gettati allo sbaraglio dovunque e contro chiunque, hanno rivelato le loro possibili Là operative anche in terreno montano. Sia che spianassero la via alle fanterie lanciate all'attacco precedendole nel vivo delle organizzazioni difensive avversarie, sia che, unitamente ai motomitraglieri, irrompessero sulle orme dei rossi fuggenti, essi sono stati uno s trumento prezioso del successo. Una volta di più si è constatato come questo mezzo di lotta - di impiego delicato ed anzi dannoso quando lo si voglia impiegare ad og"ni costo - possa invece rendere inestimabili servizi quando sia impiegato in ambiente adatto, nel momento opportuno, entro i limiti delle sue reali possibilità.
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Da tenere ad ogni modo presente: - l'opportunità che un'aliquota dei carri sia armata di cannone; - la necessità di disporre, accanto alla massa dei carri d'assalto, di una notevole aliquota di carri di rottura. Anche i motomitraglieri hanno rivelato di che siano capaci i celeri, se intelligentemente e avvedutamente sfruttati. Vi sono episodi di guerra di indubbia importanza, quali la puntata su Vega de Pas, la gesta notturna di Selaya, la brillante azione con la quale venne conquistato e tenuto Saron e superato il ponte di Astillero, nelle quali i motomitraglieri, integranti i carri e temerariamente lanciati con essi oltre interruzioni stradali che sembravano intransitabili ai più audaci, hanno fatto veri e propri miracoli. Bene hanno reso le autoblindo, anche se di modello sorpassato.
Artiglieria. È stata l'indispensabile ed insuperabile ausiliaria della nostra fanteria, cui ha prestato in tutte le contingenze, e soprattutto nelle più dure e difficili, il suo apporto formidabile. Nelle azioni di massa, di una potenza e di una precisione che talora hanno sbalordito Nazionali e Tedeschi, nei rapidissimi e continui spostamenti di bersaglio e di posizione (vedi a tale proposito la carta O), nella spregiudicatezza con la quale ha assunto gli schieramenti più avanzati per portare il più diretto concorso ai fanti, l'artiglieria ha tenuto alte le tradizioni dell'arma. Essa è anche riuscita, in qualche occasione, a risolvere da sola la situazione, obbligando i rossi ad abbandonare senza l'intervento delle fanterie, o con un minimo cenno di intervento, le posizioni occupate. Naturalmente la cosa non va generalizzata. Ma confenna che in questa guerra - e cioè con un avversario che ha capi spesso scadenti, morale che tende al ribasso e minima istruzione, e con una fanteria come la nostra che, per le ragioni dette dianzi si può ritenere «buona» ma non «completa» nel vero senso della parola - il disporre di moltissima artiglieria si traduce nell'avere moltissime probabilità di vittoria. Ecco perché si rende necessario non solo procedere al rinnovo delle numerose e vecchie bocche da cuoco ormai logore, ma aumentare il numero di quelle nuove, e aumentarlo il più possibile. Anche perché sovente le note deficienze qualitative e quantitative delle artiglierie dei nazionali, obbligano l'artiglieria del C.T.V. a provvedere, oltre che alle esigenze proprie, anche alle loro. Da osservare ancora: - la necessità di disporre di un più rilevante numero di batterie da 20 per la difesa contro aerea delle truppe, che risentono gli effetti
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deprimenti dello spezzonamento e del bombardamento degli aerei nemici, segnatamente se svolto a bassa quota; - l'opportunità che si collaudino qui , sul banco di prova della guerra guerreggiala, le qualità delle nostre artiglierie (<la 47, da 75/18, <la 149/40, da 75/46 etc.). Basterebbe l'invio di qualche batteria per realizzare rapidamente in Ispagna quel che non si realizza in esperienze d'anni e anni di pace.
Genio. Ne tratta in particolare la relazione, allegato n. 14. A quanto in essa è esposto, non v'è da aggiungere che una incon-
dizionata parola di plauso per l'opera svo lta dall'Arma, giacché Lutti i compiti sono stati assolti egregiamente da essa, affrontando e superando difficoltà che parevano. e in certo senso erano, pressoché insormontabili. Soprattutto nel ripristino delle interruzioni strada li , imponenti per mole e per numero, con le quali i rossi s'erano illusi di immobilizzarci per una quindicin a cli g iorni sulla vi a di Santa nder, cornandi e reparti hanno dimostrato una capacità - una continuità cd una rapidità <li azione veramente ammirevoli, riducendo al minimo. e molte volte al nulla, i danni causati dal nemico. Molto bene hanno funzionato anche i collegamenti radio ed a fi lo, mentre il servizio idrico, se pur facilitato in una zona ricca d'acqua non ha lasciato a desiderare. La motorizz.a zìone Pregi e difetti della motorizzazione sono emersi «ad abun<lantiam» dalla prova recente. E, a malgrado degli innegabili miglioramenti ottenuti neila <liscipìina stradale, per quanto i movimenti siano stati favoriti dalla comoda e fitta rete delle comunicazioni esistenti nel Santanderino, si può dire che anche stavolta i difetti si sono rivelati in misura maggiore dei pregi. Il disporre, in un determinato ambiente e in una determinata situazione di guerra, <li una massa di automezzi atta a moltiplicare la velocità di traslazione dei reparti, è uno strumento potentissimo di manovra, che amplifica ed esalta al massimo le possibilità di rendimento dei mezzi e degli uomini. Ma l'aver un Corpo di spedizione quasi interamente servito da automezzi, e quindi legato ad essi e allo sviluppo ed all'andamento delle strade per ogni bisogno e in ogni circostanza, costituisce per contro una schiavitù intollerabile, che riduce al minimo le possibilità operative, provoca intasamenti cui non si sa
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come porre rimedio, espone alla reazione micidiale delle artiglierie e dell'aviazione avversarie. In altre parole, la motorizzazione concepita come uno dei tanti mezzi di trasporto di truppe e di materiali, limitato al solo campo logistico in vista di un determinato scopo strategico o tattico, è da accettare in pieno. È da condannare, invece, ove si voglia ricorrere ad essa come all'unico mezzo di trasporto giacché, in luogo di agevolare, appesantisce, limita e rende vulnerabile oltre ogni dire. Insomma, si può far la guerra anche con la motorizzazione, non con la motorizzazione solta nto. E tanto più ciò si impone, quando si tratti di agire su terreni montani, ove scarse siano le strade e, segnatamente, le buone strade e scarseggino i carburanti e la produzione industriale di macchine e di parti di ricambio sia vincolata da molteplici limitazioni. Ecco perché, accanto all 'automezzo, c'è bisogno del mulo, del cavallo, delle ferrovie, oggi, come cinquant'anni addietro; ed ecco perché c'è soprattutto bisogno delle gambe dell'uomo, che sappiano camminare, e camminare a lungo.
I servizi Ne tratta in particolare la relazione, allegato n. 15. Non si avevano dubbi sulla bontà <leìl'organizzazione logistica, che, per la verità, non ha mai fatto difetto anche nelle precedenti azioni di guerra (Malaga e Guadalajara). L'esperienza ha confermato che si è sulla buona strada e che non v'è che da continuare.
L'aviazione Ne tratta la relazione, allegato n. 16. Qui in O.M.S., l'aviazione legionaria è sinonimo di slancio, di audacia, di vittoria; e veramente moltissimo è quello che essa è r iuscit a a realizzare, anche di contro a un nemico molte volte superiore di numero. Durante la battaglia di Santander, essa ha letter almente dominato il cielo della battaglia, stroncato immediatam e nte ogni tenta tivo di reazione nemica. E se talora il suo intervento non ha avuto l'usata tempestività, ciò si è dovuto esclusivamente alla lontananza dei campi, alle avverse condizioni atmosferiche in cui si è trovata ad operare nel difficile e compartimcntato terreno di una r egione che ha spiccate caratteristiche d'alta montagna. Circa il rendimento dell'Arma, valgono per essa gran parte delle considerazioni fatte per l'artiglieria. In questa terra e contro questo
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALI.A GUERRA ClVlLc SPAGNOLA (19.16 - 1939)
nemico, l'azione dell'aviazione è di capitale importanza, avuto riguardo agli effetti materiali e soprattutto morali ch'essa produce. È pertanto necessario ch'cssa sia numerosa, la più numerosa possibile, vuoi per assolvere gli svariati compiti bellici che Le competono, vuoi per opporsi adeguatamente all'avversario che continuamente è rifornito di piloti e di aerei dall'estero. Bisogna convincersi che l'asse militare del nostro Paese oggi passa per la Spagna. Una squadriglia di più in volo nel cielo iberico conta in questo momento cento volte più di uno stormo presente in Italia.
2. LE FORZE NAZIONALI
I comandi e i comandanti Salvo poche eccezioni - i comandanti della 1" e della 4a Brigata Navarra (61 a divisione), il capo di S.M. <li quest'ultima, il comando della 62a - non hanno neppure dato stavolta buona prova di sé. E se del buono è stato fatto, molto di ciò è innegabilmente dovuto all'o-
pera di attrazione e di risucchio, oseremmo dire, che la nostra volontà e la nostra allività operativa hanno esercitato nei confronti loro, traendoli a rimorchio della nostra travolgente avanzata lungo il cammino della vittoria. Le divergenze che si manifestano nel n1odo di concepire e di condurre la guerra tra i nostri e i comandanti e comandi nazionali sono tulli di sostanza, perché provengono da differenze sostanziali tra la loro e la nostra mentalità. Il modo con il quale essi affrontano un problema d'ordine strategico o tattico ha un'insanabile tendenza alla miopia, all'accessorio, al particolare. È difficile, spesso, il più delle volte impossibile, indurli a vedere e a pensare in grande, a 360°. E la diffi coltà di indurveli è aggravata dall'infinita albagia cui danno mostra, dall'irremovibile ostinazione con la quale difendono a spada tratta il loro punto di vista, ripetendo sino alla monotonia e all'esasperazione ragioni che il più superficiale esame ha sin da principio rivelate infondate, e dimostrando con ciò chiaramente che l'opposizione ad accedere alle idee altrui, più ancora che da incomprensione, nasce da una istintiva riluttanza a riconoscerne la superiorità di pensiero. La qual cosa se da un punto di vista umano è anche spiegabile per un popolo che vanta un passato ricco di quattro quarti di nobiltà, dal punto di vista militare si risolve in un gravissimo danno, che rischia di disperdere le migliori forze, di fruslrare gli sforzi più gene-
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rosi e, in ogni caso obbliga a discussioni penose e logoranti, nelle quali si è costretti a ricominciare dieci volte da capo o a non concludere mai.
È essenzialmente a causa di questo che lavorare fianco a fianco con i comandanti ed i comandi nazionali, quando si esca dal terreno del vago e dell'indeterminato per entrare in quello del concreto, riesce tanto gravoso e penoso. Capita troppo sovente di dover battagliare contro di loro prima che contro il nemico; e non è sempre detto che la battaglia più dura e difficile a vincere sia quella che si sostiene contro quest'ultimo. Da aggiungere che quanto sopra è perfettamente condiviso dai Tedeschi.
I soldati Sono semplicemente ammirevoli. Vivono di poco, non pretendono nulla, si sacrificano, occorrendo, sino all'ultimo uomo. Truppa di natura troppo fatalista per avere il nostro mordente, ma appunto per ciò salda e tenace quant'altra mai; imperturbabile nel pericolo; resistente alle fatiche ed alle privazioni; poco milita re nella forma; ma profondamente guerriera e disciplinata n ella sostanza. Con un materiale uma no siffatto, le risorse naturali di cui dispone e la posizione strategica che occupa tra Mediterraneo e Atlantico, la Spagna, non appena riesca a crearsi una classe dirigente degna di tal nome, non potrà non riacquistare la sua grandezza e la sua importanza nel mondo. Questo per quanto riguarda le qualità innate della massa. Il suo addestramento, invece, lascia ancora parecchio a desiderare, anche perché la quasi totalità dei quadri minori è costituita da ufficiali di complemento, ricchi di entusiasmo ma non di capacità professionale, e da personale richiamato già anziano.
3. LE FORZE ROSSE
I comandanti e i comandi Se si dovesse giudicare soltanto dai fatti, si dovrebbe dedurre che comandanti e comandi non sono esistiti che sulla carta, restando troppo sovente al di sopra e al di fuori della realtà operativa, o altro non hanno saputo fare che ordinare di resistere in posto dinanzi alla nostra avanzata; il che è un pò poco, veramente, soprattutto dopo che
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LA PARTECIPAZ!ONF. ITALIANA ALLA t;UERRA CIVILE SPAGN OLA (1 936 - 1939)
le località e le modalità del la radunata legionario-nazionale erano da tempo note all'avversario e che non occorreva che esso possedesse un'eccessiva dose di immaginazione per capire dove sarebbero andati a finire i nostri preparativi. Insomma mancando da parte nostra la sorpresa, non doveva mancare da parte del. nemico la reazione. Invece essa non c'è stata affatto o si è limitata a qualche accenno (contrattacchi del 20, concentramenti a San Pedro de Ramerai e a Nord di Saron), mentre sarebbe bastata, ad esempio, una puntata decisa di qualche battaglione a minaccia della destra, per dare al nostro Comando, che pure aveva previsto tale eventualità e si era preparato a fronteggiarla, una preoccupazione, che avrebbe potuto anche imporci una pausa pii:1 sensibile di quella determinata dalle tenaci, ma sterili resistenze opposte frontalmente dai rossi in fondo valle. D'altro canto non bisogna neppure scordarsi che un conto è parlare di un esercito costituito secondo il tipo occidentale, un conto di un esercito come quello che avevamo di fronte, h e nc orga nizzato in teoria ma non altrettanto sul terreno, pressoché battuto in partenza dalla nostra superiorità tecnica e morale, nel quale la volontà di comando difettava sovente degli cl e menti di base - che sono l'ordine, la disciplina, la subordinazione - per essere suscettibile di tradursi in realtà. Prova ne siano i molti ordini emanati dal comando rosso tra il 17 e il 24 agosto, che o non hanno avuto principio di esecuzione o che l'hanno avuto così timido e rudimentale da lasciare sostanzialmente le cose al punto in cui si trovavano. Esecuzione totale, invece, avevano avuto, come si è visto, le disposizioni impartite ai dipendenti cioè i lavori difensivi progettati sia nell'interno della sacca, sia a nord della displuvialc. Ma qui si era caduto nei l'eccesso contrario e cioè si era lavorato oltre misura, creando un'organizzazione troppo complessa per le forze, relativamente modeste che avrebbero dovuto presidiarle. Il che, in ultima anali si, ha finito col fare di un elemento di forza, quale era nelle intenzioni dell'avversario, un elemento di debolezza. In queste condizioni, non vi è troppo da stupirsi se il comando avversario ha lasciato in noi l'impressione di una sua assenza pressoché totale dal campo e dalle vicende della battaglia.
I soldaLi Possiedono le stesse caratterisliche dei Nazionali, che si possono riassumere così: pochissimi bisogni, poca impressionabi li tà, molta te-
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nacia, moltissima resistenza ai disagi d'ogni genere, coraggio a tutta prova. Anche H loro addestramento è simile a quello dell'avversario, e pertanto al pari di quello assai rudimentale. Diverso, per contro e cioè notevolmente più basso, i I morale. Data in mano a comandanli capaci, questa gente ha i numeri per diventare quello che è stata: uno dei primi eserciti del mondo.
4. I RISULTATI E LE CONSEGUENZE DELLA BATTAGLIA Sono essenzialmente d'ordine morale, politico-economico e militare. Moralmente, la vittoria: - ha rivendicato in pieno, dinanzi ad amici e nemici non soltanto di Spagna, il prestigio e il valore delle armi i Lai iane; - ha dato una palese dimostrazione del l'abisso che separa le concezioni e le a zioni dei r ossi - il più delle volte d e te rminate non d a iniziativa propria, ma subordinate a quelle dell'avversario; incomplete nella preparazione e affannose nell'esecuzione; ste rili negli sforzi compiuti e negli obiettivi raggiunti - dalle concezioni e dalle azioni dei legionario-nazionali, che rivelano uno stile, una continuità e una portata ben differenti; - ha confermato la sensazione che la guerra si sta ormai avviando verso la conclusione e che questa non può essere che una: l'incondizionato trionfo di Franco. Dal punto di vista politico-economico, la vittoria: - ha permesso ai Nazionali di pervenire alla conquista della provincia di Santander, ricca di risorse d'ogni genere, che integra il possesso della Biscaglia e spiana la via a quella delle Asturie; - ha portato un colpo mortale ad ogni separatismo nel Nord ed alle correnti internazionali che avevano l'interesse ad alimentarlo; - ha rafforzato grandemente tra le masse l'autorità e l'ascendente del Generalissimo e nel mondo quello delle nazioni che lo sostengono. Militarmente, infine, a dar un'idea del peso della villoria - costata a noi 422 morti (di cui 31 ufficiali), feriti 1.554 (di cui 103 ufficiali) e 3 dispersi - basterebbe il semplice elenco del bottino raccolto sinora dalle forze legionario-nazionali: ci r ca 70.000 prigionieri, o ltre 100 cannoni, quasi 700 tra fucili mitragliatori e mitragliatrici, 22 carri armati, 30.000 fucili e moschetti, centinaia di migliaia di munizion i d'ogni calibro.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 • 1939)
Ma queste cifre, per quanto ragguardevoli e tali da fare senz'altro della battaglia di Santander la più grande gesta della guerra che da un anno si combatte in Spagna, è ancora poca e povera cosa in confronto delle conseguenze d'ordine militare che i Nazionali possono trarne. Infatti, il vantaggio fondamentale per essi non sta tanto nell'aver eliminato, insieme con quella pericolosa spina nel fianco che era pur sempre rappresentata dal fronte settentrionale, due degli eserciti rossi (il basco ed il santanderino) e l'aver messo il terzo (l'asturiano) in condizioni di non poter più reggere a lungo, quanto nell'aver recuperato, o nell'essere in procinto di recuperare, i 120-150.000 uomini e le 80-90 batterie legionario-nazionali sinora impegnate nel nord: il che significa disporre di una agguerrita, mobile, e potente armata di manovra, che, gettata sulla bilancia in un'ora decisiva per le sorti della guerra, . è realmente in grado di provocarne la decisione. Se essa sarà impiegata tempestivamente, nella direzione più redditizia, a massa e a fondo è induhhio che questa decisione, che è nei voti e nelle volontà concordi dei legionari, non dovrebbe molto tardare. Rep. F-6; b. 336
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DOCUMENTO N. 132
El C.T.V. EN LAS OPERACIONES DE SANTANDER, SEGÙN EL INFORME DEL TENIENTE CORONEL DON FRANCISCO R. URBANO (l) II Afio Triunfal
Vitoria, 29 de agosto de 1937
A Cuartel Genera! del Generalisimo
Conocidas por el Mando las directivas de la opcraci6n sobre Santander, llevada a cabo, en uniòn de las Fuerzas Nacionales, por las Tropas Legionarias, huelga un estudio detallado de aquel las, que pecaria de perfectamente ocioso. F.n obsequio a b necesaria brevedad se limitara cst e informe a los rasgos mas salicntes de la actuaci6n legionaria.
Empleo tactico de las tropas Se ha manifestado cn términos generales deficiente, con la repercusi6n obligada en la usura de las Unidades. Prevalecieron los ataques frontales y solo a ultima hora se recurri6 a movimientos envolventes que dieron el resultado apetecido con minimo desgaste. S6lo un enemigo sin mando, sin cohesi6n yen numero insuficiente para cubrir el cumulo de obras de fortificaci6n de campana construidas, pudo ceder ante una ofensiva tan magistralmente concebida en su conjunlo corno defectuusarnente ejecutada en su detalle tactico por las Unidades Legionarias. Que el fondo de los valles no era el camino indicado para cahalizar un esfuerzo que requeria convergencia y dominaci6n ha si<lo enseiianza lograda a costa de pérdidas desproporcionadas . La situaci6n de la Divisi6n Bergonzoli en el kil6metro 350 de la carretera del Escudo es la prueba mas palrnaria, de las varias que pudieran ofrecerse, en apoyo del anterior juicio. La cifra de bajas, igualmente, es indice que lo corrobora. En condiciones analugas de terreno actuaron las Fuerzas Nacio(1) Da Martinez Bande, El final del frent e Nord, Ed. S. Martin, Madrid, 1972.
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LA PARTECIPAZlONf. ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE S PAGNOLA (19., o - 1939)
nales y Legionarias. lgual numero de Unidades enernigas - 13 Batallones por frente de ataque, segun la informaci6n italiana - se enfrentaron con ambas y, sin embargo, las bajas legionarias son el cuadruplo - aproximadamente - de las espaii.olas. Por ultimo hay un testigo de excepci6n, que corrobora con autoridad indiscutible la tesis sostenida cn este informe. El genera] Doria, en reiteradas ocasioncs, rnanifest6 sin recato alguno quc las lropas legionarias debian operar corno las espaiìolas, huyendo el alaquc frontal por el fondo de los valles y buscando e l envolvimiento.
Arlilleria Esta dotada de un mando competente, al cual no rcgalean sus elogios los Jefes cspaiìolcs que lo vieron actuar o lo tuvieron a sus 6rdenes. El uso hecho de ella en el curso de las opcraciones no ha sido .lo discreto que fuera de esperar. Su intervenci6n fue reclamada mw.:has veces sin necesidad justificada y no ya la Di visionarin, sino la de Cuerpo dc Ej6rci lo agregada por partes iguales a las Columnas Bergonzoli y Frusci durante e l avance, después de vencida la rcsi stencia del Escudo, se la cmplc6 cn objelivos que no la correspondian. Este criterio se encuentra avalado por las re iteradas manifestacioncs, cn analogo sentido, hechas en presencia del info r mante, por el Generai c n Jdc del C.T.V. y su Comandante Generai dc Anill eria. Unas cfras - aprnxirnadas - refurzaran el argumento. En la preparaci6n del ataquc al pucrlo del Escudo consumiò la artilleria 45 .000 proyectiles. En los dos siguientes dias de avance consumi6 11.000. Materiai. De loda la Artill eria Legionaria la que da mejor resul tado, no obstante ser pieza antigLLa, es el obus 100/17 Skoda, por la precisi6n dc su tiro y lo res istente del mate rial. También ha dado buc n resultado corno pieza de acompaii.amienlo, salvando lo pequeii.o de su calibrc, la pieza de 65. Convendria estudiar el materia! novisimo a lcma n d e 100 y 150, ace rca dc cuya precisi6n y alcance tiene la mejor refercnica el Jefe que suscribc. En la actualidad carece el C.T.V. dc materiai de Artilleria de repuesto por haberse empleado en suslituir· a otras, en reparaci6n, las cuarenta piezas qu e tenian en Poza de la Sa i a dicho fin. Las piezas anticarrn dc 37 y 20 son deficientes. Estas ultimas corno antiaéreas ofrecen graves reparos , ya que su escaso techo limita su empleo considerablemente.
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lngenioros Su labor en la organizaci6n de las Transmisiones ha ofrccido lagunas. En la reparaci6n de puentcs volados fue rapida y eficaz.
Sanidad Aparece mejorado su servicio con re]aci6n al momento en quc crniti6 el que suscribe su ùltimo informe.
lntendencia Lo mismo puede decirse por lo que a ésta se refiere.
Aviacion Excelente la caza, aun cuando hay que desconfiar de las cifras quc arrojan sus partes sobre aparatos enemigos dcribaùos, pues alguna vcz pecaron de excesivas. La de bombardeo y reconocimiento, discreta.
Mcnal de Las Trupas Ha variado por completo y es excelente, aun cuando no esLara demas tener siempre en cuenta el grado de impresionabilidad pro pio dc la raza. El Comandante en Jcfc del C.T.V. expres6 en conversacion confidencial al que suscribe sus dudas sobre la eficacia bélica de los milicianos que lo componen. Alegaba en apoyo dc elio el que muchos no habian venido voluntarios, sino obligados y quc la condici6n de padre de familia dc una gran mayoria - Batall6n hay cuyos cornponentes reùnen una surna de 1.200 hijos - les resta espiritu combativo. El genera! Frusci, en cambio, se mostraba lleno de confianza en sus soldados. La observaci6n persona! del informante en los mmnentos a ello propicios acusa una moral excelente en las tropas elci C.T.V., si bien debera tenerse en cucnta siernpre, al emplearlas, su tempcramental impresionabilidad y la ausencia de un ideai quc no pueùen sentir corno nucstros soldados.
Mandos El Generai Comandante es inteligente, muy çulto y conoce a fondo la téc nica profesional. Un sistema nervioso facilmente excitable
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ensombrece estas cualidades y hace dificil su trato con propios y extra:6.os. Los Generales Berti y Frusci, muy equilibrados, de gran cultura general profesional y espiritu amplio y comprensivo, constituyen lo selecto del Comando. El General Bergonzoli, muy amado de sus soldados, cordial y de valor persona) bien probado, seria un magnifico Capitan de Compaiì.ia. Como Divisionario su actuaci6n ofrece reparos y el dia en que, por su temeridad, fuera herido podria crear una situaci6n dificil al mando. El C6nsul General Francisci, dentro de la modestia de su actuaci6n, la !leva a cabo en forma estimable. Mandos inferiores. Discretos los desempeiì.ados por profcsionales y el resto, corno es logico, deficientes. Sigue la pugna latente entre Oficiales de las Milicias y del Ejército, con la repercusi6n obligada en la interior satisfacci6n de éstos y en e] servicio.
Motorizaci6n El contraste de la realidad, acentuado en las recientes operaciones llevadas a cabo en terreno de montana, ha desvanecido las esperanzas excesivas fundadas e n la motorizaci6n. Sin negar la conveniencia de ésta dentro del limite y empleo adecuados, n6tase la necesidad de intensificar el transporte a lomo, de parte del material de Artilleria y de los servicios d e Inte nde ncia y Sanidad. La autocarrete en la que se fondaban tantas esperanzas tiene aplicaci6n en tcrrenos dHiciles, cierto, pero carece de la velocidad y de la capacidad de transporte del camion y al prop.io tiempo de la absoluta libertad de movimientos del mulo. EL TENlENTE CORONEL DE lNFANTERIA Jefe de Enlace con el C.T.V. Francisco R. Urbano
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DOCUMENTO N. 133
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE N. 2155 Op. Al Al Al Al
20 agoslo 1937, ore 08,30
Comando Divisione Littorio Comando Divisione Fiamme Nere Comando Divisione XXIII Marzo Comandante CC.RR.
Legionario calluralo dal nemico è stato condotto presso un comando et fucilato alt. · Disponga perché vengano immediatamcnlc passati per le armi tutt i gli ufficiali, i commi ssa ri politici, i ca po rioni rossi che venissero catturati alt. Particolare rigore venga usato nei riguardi degli a s luriani, i quali sistematicamente uccidono i prigioni e ri d a essi fatti alt.
F.to Daria
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I.A PARTECIPAZIONE ITALIAN A ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
DOCUMENTO N. 134
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - IL GENERALE COMANDANTE N. 5427
25 aprile 1937
A S.E. CTANO
Ministero degli Affari Esteri - Roma
Operazione su Bilbao
A seguito del mio telegramma n. 5367 di ieri, comunico: 1 ° - Avendo saputo che S.E. il Generalissimo stava per partire per il fronte nord, mi sono recato a conferire con lui, essenzialmente per c o nos c ere quali fo sser o le s tie impressi oni e le s ue inte nz ioni c irca l 'offensiva in corso su Bilbao. 2° - Franco, dimostrandosi molto soddisfatto del successo di ieri, del quale gli giungeva in quel momento notizia (occupazione di ElIorio, e delle alture immediatamente al di là di della localilà), espresse la più completa fiducia sul buon esito delle ulteriori occupazioni . - Queste saranno proseguite, agli ordini diretti del Generale Mola, col procedimento finora usato e pressappoco secondo il piano ora in atto. - Il procedimento, a causa del la mancanza di forze e di artiglierie (che consentano o l'attacco contemporaneo su vasto fronte , o l'attacco profondo su fronte ri stretto), consiste in successive «spallate » localizzate, per sgretolare, pezzo per pezzo i] dispositivo difensivo avversario. (Qualche rise rva, composta di battaglioni tratti qua e là, comprese le Baleari, viene bensì avviata al fronte nord; ma non costituisce apporto tale da consentire variazione di metodo operativo). - Il piano ora in atto prevede il raggiungimento, per tempi, della linea Artzoga-Guernica - Durango (Carta 1:400.000 Michelin), e quindi l'avanzata da detta linea su Bilbao, in concomitanza con operazione offe nsiva da Orduna verso nord. A quest'ul Lima azione dovrebbero concorrere il nostro «Raggruppamento Francisci » (attualmente dislocato lungo la strada Berguenda - Berberana), e, con tutta probabilità, la nostra za brigata mista, attualmente inl inea fra il mare ed Elgoibar, la quale, dopo aver par-
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tecipato all'avanzata su Artzoga - Guernica, avendo ormai davanti a sé il braccio di mare che a Guernica fa capo, verrebbe a trovarsi disponibile. - Orbene di detto piano, secondo quanto ha affermato ieri Franco, rimane invariata la prima parte (raggiungimento della linea Artzoga - Guernica - Durango), ma può variare il seguito, nel senso che si considera la convenienza di rinunciare all'offensiva da Ordufia, per operare invece (a più stretto contatto colle truppe avanzanti da Durango), lungo le strade procedenti su Bilbao da Ochandiano ed Ubidea, ossia nella zona in cui i nazionali ebbero i primi successi alJ'inizio di aprile. In questo caso è lì' che verrebbe impiegato il «Raggruppamento Francisci», e, probabilmente, la 2a brigata mista. 3° -Avendo osservato a Franco che, comunque, l'azione militare in parola appare tuttora lunga e non scevra da difficoltà, e che, pertanto, ogni azione politica tendente a sgretolare o, quanto meno, ad indebolire la resistenza avversaria, risulta molto conveniente, se non addirittura indispensabile, Franco convenne pienamente. Fece quindi la storia delle trattative intercedute fra lui ed il noto emissario del governo basco, durante i primi giorni dell'offensiva, affermando: - che l'emissario, dopo aver udito quali fossero le concessioni che egli, Franco, era pronto a fare, non si è più fatto vivo, e che non ne ha più avuto notizia; - che nessun'altra trattativa è stata intavolata, successivamente, per altra via, col governo basco; - che, in conseguenza, le trattative risultano interrotte da parte basca, e non da parte sua. 4° - Domandai allora al Generalissimo se non fosse a sua conoscenza che il governo basco, pur non dubitando del la sua parola, rimanesse alquanto diffidente circa il contegno, a danno dei combattenti e della popolazione, dei suoi sottordini e delle sue truppe, in caso di capitolazione di Bilbao, e che desiderasse che da parte nazionalista si prendessero impegni in forma più solenne, magari con qualche intervento straniero. Franco rispose che qualsiasi notizia positiva in proposito gli mancava, ma che sapeva che correvano voci del genere a San Sebastiano. Ed aggiunse, spontaneamente: - che egli aveva fatto, e faceva ripetere l'annw1cio delle sue concessioni, sia per mezzo di radiodiffusioni sia per mezzo di manifestini lanciati da aerei;
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ch e aveva già consegnato per iscritto a l Console Generale Bossi la lista delle sue condizioni (consegna che è stata bensì annunziata, ma che non è ancora avvenuta); - che aveva detto al Comm. Bossi di non ave r nulla in contrario, in caso di necessità, ad un qualche intervento italiano nelle trattative. Anche quest'ultima affermazione risulta soggetta a cauzione, in quanto il Console Generale non ha, nei suoi colloqui con Franco, udito nulla di simile. Ma rimane il fatto che i I Generalissimo, in un modo o nell'altro, si dichiara disposto ad accettare un inte rvento che di fronte al Governo Basco, non potrebbe non apparire come una forma di garanzia. 5° - Pregai Franco di voler dire se i componenti d el Governo Basco, in nome dei quali ha trattato il noto emissario, hanno una tale effettiva autorità, che accettando essi, eventualmente, di capitolare, le truppe locali cesser ebbero immediatamente ogni resistenza . Franco, in risposta, espose la situazione quale gli r·isulla, situazione che è parecchio diversa da quella che si immagina comunemente quando si parla di resa di Bilbao. In detta città esistono un Governo Basco (vero e proprio), e dei dirigenti ros:;i (baschi o di altre regioni). - È col primo che e gli ha trattato e tratterebbe, senza intervento dei secondi. In caso di accordo, il governo basco ordinere bbe al le sue truppe (battaglioni baschi, in numcro di 32 circa), di cessare ogni ostilità contro le truppe nazionali s te, e di affiancarsi a queste per mettere fuori causa i battaglioni rossi, non baschi (24 circa), che operano nella regione, all a dipendenza dire tta d e i diri genti ross i suddetti . In conseguenza le ostilità non cesserebbero di colpo, ma data la nuova proporzione di forza e la nuova situazione, si risolver-ebbe ro con prevedibile rapidità a favore del fronte basco-nazionalista. - Ci si può chiedere perché, in tali condizioni, il governo basco abbia chiesto, e Franco abbia accordato, il libero espatrio dei capi rossi. Probabilmente detto governo ha voluto così mettere in salvo elementi baschi affiancatisi ai capi rossi venuti da fuori, oppure questi ultimi sono, malgrado le appare nze anch'essi di intesa col governo suddetto per trattare. 6° - Il Generalissimo esclude di avere in qualsiasi modo trattato con emissari britannici in vista della reddizione di Bilbao. Egli ha avuto contatti, indiretti con l'Ambasciatore inglese presso il governo di
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Valenza, attualmente residente a Saint Jean de Luz, unicamente a proposito di tre navi britanniche che si preparavano a recarsi da Bordeaux a Bilbao (e che vi sono, poi, effettivamente giunte), e circa il libero transito di piroscafi inglesi destinati a caricare, nei porti rossi cantabrici, della pirite di ferro. Espone quindi il suo punto di vista sul contegno delle navi da guerra inglesi che hanno facilitato la violazione del blocco effettivo della flotta nazionale, da parte delle tre navi di cui sopra. 7° - Ho, infine, fatto nuovamente presente a S.E. la necessità di ritirare dal fronte di Sigiienza il reggimento della Divisione Volontari del Littorio, che vi è rimasto, ritiro che è indispensabile per dar modo alla Divisione di mettersi in piena efficienza nella sua completa formazione. Ho accennato alla possibilità, una volta effettuato detto ritiro, di spostare la Divisione dagli attuali alloggiamenti (località a sud di Valladolid), ad altri situati a Miranda de Ebro, e dintorni. Essi si prestano assai meglio dal punto di vista accaniunan1enlo ed addestramento (terreno mo~tuoso), ed offrono il grande vantaggio, anche escludendo un impiego della Divisione in quella zona, di essere assai vicino al fronte operativo di Bilbao. Con questa nuova dislocazione, all'azione militare ed a quella politica, si sommerebbe di fronte ai baschi, rossi o meno, la minaccia rappresentata dall'afflusso di nuove considerevoli forze Legionarie, afflusso che non potrebbe sfuggire all'avversario e che potrebbe da questo venir considerato come preludio all'impiego sul fronte nord dell'intero nostro contingente. (A Franco non l'ho detto, ma penso che la presenza della Divisione Littorio in quella zona, potrebbe servire assai, ne l caso, da non escludere, che il governo basco, ammaestrato dalle fucilazioni di Malaga, chiedesse non solo una garanzia ma anche una occupazione italiana). - Il Generalissimo ha concluso che gradisce molto la nuova dislocazione proposta, e che darà ordini affinché, appena possibile, il reggimento in parola venga sostituito e raggiunga la sua Divisione. IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA COMANDANTE
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 -1939)
DOCUMENTO N. 135
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - UFFICIO DEL CAPO DI S.M.
N. 5543
27 aprile 1937
A S.E. CIANO - Ministero degli Affari Esteri - Roma
Proposte per la resa di Bilbao A seguito foglio 5427 in data 25 corrente, trasmetto le proposte inviate da Franco ai Baschi tramite il noto Padre Gesuita, e che sono state a me rimesse dall'Ambasciata italiana.
IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA COMANDANTE
ESTADO ESPANOL Secretaria General de S.E. el Jefe del Estado NOTA PROPOSICIONES DE RENDICié>N DE BILBAO A varias gestiones hechas en identico senti do y forma que las que ahora se hacen y para las cuales se nombr6 siempre por parte de este Cuartel Genera!, persona que mereciese a los vascos plena garan tia, se ha contestado invariabilmente lo siguiente: Si todos los vascos que mantienen la guerra en aquella regi6n, 6 simplemente los separatistas vascos, que se hacen llarnar nacionales, se rinden, se les ofrece:
En el orden penai a) Respeto a vidas y haciendas de los que se rindan y no sean criminales. b) Que los criminales y delincuentes seran juzgados por los Tribunales.
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e) Los cabecillas y dirigentes deben huir al extran_jcro. d) A los que no se entreguen y resistan se les confiscaran sus bienes, para responder de los daiios producidos por la guerra y se les juzgara por delito de rebeli6n.
En el orden politico a) La Declaraci6n del J efe del Estado de 1° de Octubre, comprende la descentralizaci6n administrativa, y Vizcaya, si se enlrcga, podra disfrultar de los beneficios de este 6rden en igualdad dc lrato que otras regiones, ya que en el nuevo Régimen no habra difcrcncias de trato para los espa:5.oles. b) Igualmente y corno se anuncia en dicha Dcclaraci6n los vizcainos igual que los demas espa:5.oles participaran en el Estado a través de los organismos corporativos sindicales, que constituyen la fuLura organizaci6n del mismo en el cual disfrutaran el campesino y el obrero de los beneficios y avances en justicia socia] que cl nucvo Regimen se propone.
En el orden religioso J .a religi6n catolica va unida sustancialmente a Espaiia y al nuevo Estado; disfrulara de un amplio regi men concordato y se le devolvera en todo el pais, el prestigio y respeto de los que se la habia despojado.
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DOCUMENTO N. 136
REGIO CONSOLATO D'ITALIA A S. SEBASTIANO N. 1471 (Segreto)
San Sebastian, 22 giugno 1937
A REGIA AMBASCIATA D'ITALIA - SALAMANCA
Contatti coi baschi
Il C.T.V. mi ha chiesto di metter in rapporto un ufficiale del SJ.M., il maggiore Claudio Da Cunto (Camillo De Carlo) con il noto fiduciario del Governo Basco a Saint Jean de Luz, Don Alberto Onaindia, allo scopo di considerare insieme la possibilità che i battaglioni baschi fuggiti ver so Santan der e contr o i quali i r epai·ti italiani dovrebber o operare, depongano le armi. Accogliendo tale richiesta ho presentato ieri Da Cunto ad Onaindia, esponendo insieme al maggiore tale punto di vista. Ho rappresentato al Canonico come se le precedenti trattative si fossero svolte più rapidamente avrebbero potuto probabilmente risparmiare molte perdite all'esercito basco, e che adesso bisognerebbe agire con la massima urgenza per salvare quello che è ancora da salvare. Onaindia sembra essersi reso perfettamente conto della situazione ed ha detto che si recherebbe a conferire in proposito con Aguirre e con Ajuriaguerra, Capo delle milizie basche. Da Cunto, dopo di aver preso ordini dal C.T.V., si è offerto di accompagnarlo, non già come negoziatore, ma come osservatore delle conversazioni. In realtà Da Cunto si servirà del suo viaggio a Santander per poter fornire le possibili informazioni sulla situazione Santanderina al nostro Comando di Vitoria. Seguiterò a riferire. IL REGIO CONSOLE F.to Cavalletti
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DOCUMENTO N. 137/A
COMANDO C.T.V. - REPARTO OPERAZIONI N. 319 «I »
26 giugno 1937
Trattative con i baschi
1. Questa notte sbarcati, presso Algorta, due personaggi baschi, incaricati dal Governo Euzkadi di trattare: rientro della popolazione civile in Biscaglia; rientro dei feriti; rientro dei militari; rienlro dei componenti del governo. Essi hanno dichiarato che sarebbero lieti di arrendersi all'Italia, come al vincitore. 2. Rientro popolazione civile: è necessario avvenga prima della presentazione dei btg. - perché in caso contrario le famiglie r imanendo nel santanderino, sarebbero perseguitate. Potrebbe essere effcttuato mediante piroscafi inglesi e francesi. 3. Rientro feriti {cin;a 2.000). I più leggeri potrebbero rientrare con la popolazione civile. I più gravi resterebbero a Santander. 4. Rientro militari. Si tratta di c irca 45 btg., fra nazionalisti ed estremisti. Si trovano, approssimativamente, lungo l'allineamento Santona - Espinosa. Il loro spirito è depresso. Truppa: Franco dovrebbe promettere di non arruolarla; Ufficiali: {50 del! 'esercito regolare; altri improvvisali); Franco dovrebbe dare garanzia all'llalia per la loro vita - ovvero una nave italiana dovrebbe trasportarli in Italia od altro paese. 5. Rientro componenti Governo e Capi politica: Come per gli ufficiali. 6. Come si vede, la questione è complessa e di difficile soluzione. Ritengo però che convenga continuare nelle trattative, perché: - si possono attingere utilissime informazioni;
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si possono ottenere, in ogni easo, risultali non disprezzabili di ordine politico e morale. 7. Propongo pertanto: - Di continuare la discussione diretta per la difficile soluzione del problema materiale della presentazione dei Baschi: per questo ho fatto chiedere che un esperto venga inviato presso di noi, e a tale scopo mi reco a S. Jean de Luz. La presenza dell'esperto, fra noi, ci potrà essere utile, ai nostri fini mili tari. - Di incaricare l'autorità diplomatica di rappresentare la questione, nel suo compksso, a Roma ed a Franco: per questo bisognerebbe che il Comm. Bossi venisse subito a Vitoria. Non è improbabile che Franco non accetti: ma assumerà lui la responsabilità del rifiulo di fronte a Roma ed al mondo. 8. Risul La che anche i Santanderini non sono alieni dal trattare, e che i nazionali sono già entrati in r ebzion c con es si . 9. Da quanto sopra, risulta che la situazione militare è la seguente: - alcuni battaglioni cercano di rallentare l'avanzala dei nazionali: essi sono nella maggior parte Asturiani (una nuova brigala asLuriana è giunta recentemente, in sostituzione di altre logorate); - la massa dei battaglioni baschi trovasi all'altezza del meridiano di Santofi.a; - le condizioni morali dei baschi sono molto basse, quelle dei santanderini un pò migliori, ma non buone; - lo sgretolamento della resistenza avversaria si può considerare già in atto per i Baschi, in potenza per i santanderini, ancora lontana per gli asturiani.
Bernini
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DOCUMENTO N. 137/B
DA COMANDO C.T.V. - REPARTO OPERAZIONI N. 7467 (Segreto)
3 luglio 1937, ore 10,00
A REGIA AMBASCIATA - SALAMANCA
Alt Emissario Basco ha preso contatto alcuni giorni fa con Console Italiano San Sebastiano et agente servizio informazioni per trattare resa 45 battaglioni Baschi alt In un'intervista a Saint Jean de Luz si è presentato anche Canonico Onaindia che ha offerto trattare resa Italia governo Basco Alt Ad esso è stato risposto che non intendevasi entrare in questioni di carattere politico per le quali esistevano autorità in possesso direttive Governo ma soltanto resa battaglioni alt Per parte nostro agente che non ha veste ufficiale contatti continuano con ufficiale basco scopo ricavare informazioni stato morale et efficienza nemico alt Quanto sopra si comunica per conoscenza e per le opportune comunicazioni alt
Daria
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA C1VILJ:: SPAGNOLA (1936 - 1939)
DOCUMENTO N. 138
DA MINISTERO AFFARI ESTERI - ROMA A AMBASCIATA D'ITALIA A BURGOS
N. 1600 Urgentissimo
Roma, 6 luglio 1937, ore 16,10
Per Bossi alt Si rechi immediatamente da Franco cl gli legga mio messaggio: «Muy querido Generalissimo, Ministro Esteri che ha ricevuto i 2 delegati di Aguirre muniti di credenziali in regola mi riferisce sull'avvenuto colloquio et sui desiderata Baschi per arrivare alla resa completa alt Indipendentemente <la quelle che sono le condizioni tecniche della resa et che sono state oggetto dell'esame degli esperti militari, essi hanno fatto conoscere quali praticamente sono i loro desiderata et cioè: che potenza Italia invochi presso di V.E. un trattamento umano nei confronti della popolazione civile, sia di quella rimasta at Bilbao, sia di quella evacuata in Santan<ler et che i prigionieri siano considerati prigionieri truppe italiane secondo gli usi di guerra alt Hanno richiesto inoltre che i prigionieri non vengano in blocco inviati at combattere contro Madrid, tranne quelli che lo richiedano espressamente et sotto il Comando italiano et potranno essere numerosi alt Contro questa ass ic urazione offrono !a resa al Comando Frecce Nere di tutte le forze Basche et praticamente cioè di quelle forze che sole possono ancora opporre una resistenza organizzata all'avanzata nazionale, trincerandosi nei villaggi et aggrappandosi sulle aspre montagne della Biscaglia alt Essi calcolano che le truppe Basche, lottando con la forza della disperazione, possano resistere ancora per oltre un mese alt Per quanto invece riguarda Santander e le Asturie, essi non prevedono nessuna organica resistenza se i Baschi si saranno arresi alt Permettete, caro Generalissimo, che io Vi dica che all'offerta di resa da parte dei Baschi annetto una grande importanza non soltanto militare, ma soprattutto politica perché essa liquida definitivamente il fronte nord et toglie ai cattolici di tutto il mondo un molivo di preoccupazione alt Specie nella settimana in cui il Comitato di Londra est convocato, l'annunzio della resa dei Baschi avrebbe una
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ripercussione favorevolissima in tutti gli ambienti Internazionali et decisiva - io penso - per gli ulteriori sviluppi della campagna dei nazionali contro le residue forze di Valenza et Barcellona alt I Baschi sperano dopo la resa di essere trattati con generosità dal vincitore alt Conoscendo l'animo Vostro io sono sicuro che lo farete alt Si tratta di ferventi cattolici che hanno sbagliato, ma che sono nella quasi totalità - recuperabili per la Vostra Spagna alt Questo Vi dico anche nella mia qualità di cattolico alt Naturalmente le trattative in corso non possono né debbono fermare i preparativi militari in direzione di Santander alt Mio caro Generalissimo in nome della solidarietà che Vi ho data e continuerò a darVi, accogliete quanto Vi espongo nel presente messaggio et più presto tanto meglio alt Mussolini Appena letto il messaggio che potrà e dovrà essere fortemente appoggiato da V.S. telegrafi a lt
Mussolini
N. 1603 Urgente - per Anfuso
6 luglio, ore 18, 15
Quando Bossi avrà letto a Franco il messaggio del Duce relativo alla resa Basca, insisti anche tu perché il Generalissimo accetti il nostro punto di vista. Qui si attribuisce al risultato positivo dei negoziati in questione la più alta importanza dal punto di vista politico, militare e fascista. Telegrafami. Ciano
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 -1 939)
DOCUMENTO N. 139
DA AMBASCIATA D'ITALIA - BURGOS A COMANDO C. T.V. - VITORIA N. 876
9 luglio 1937
Alt Per S.E. Doria Alt Ho l'onore <li trascrivere la risposta <li Franco al messaggio del Duce già noto all'E.V.: «Caro Duce: dalla Vostra lettera telegrafica accolgo il Vostro consiglio con la fede entusiastica che tutti i Vostri atti mi ispirano; di conseguenza potete considerare come accettato tutto ciò che mi avete trasmesso alt La nos tr a condotta verso i Baschi s i è ori ent a ta e si orienta, precisamente, nel senso da loro richiesto alt. Ritengo difficile che le forze Basche ubbidiscano agli ordini di Aguirre e che i rossi gli permettano di darne alt La resa <lei Baschi - se si realizzasse faciliterebbe notevolmente la guerra però nelle Asturie è possibile e certamente si te nterà - una resistenza estrema alt Con la mia gratitudine per il Vostro interesse e per la Vostra generosa cooperazione V'invio il più entusiasta e fervido dei saluti alt Franco
Il Duce ha ringraziato il Generalissimo con il seguente telegramma: «Muy querido Franco alt Vi ringrazio per avere accolto le mie proposte per eventuale resa <lei Baschi et colgo l'occasione per ripcterVi che V.E. et la Spagna Nazionale possono contare su di me fino in fondo alt Mussolini Con ossequi.
Bossi
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DOCUMENTO N. 140/a
DA MINISTERO AFFARI ESTERI - ROMA A COMANDO C.T. V. - VITORIA N. 1630
9 luglio 1937
Per Doria alt Mi riferisco al telegramma di Bossi N. Prot. 538 alt At seguito del la piena accettazione da parte di Franco dei desiderata dai delegati di Agui rre per la resa completa delle forze basche come mio telegramma N. 1600 prego V.E. conformemente alle richieste dei baschi di concretare con i delegati militari baschi condizioni et modalità tecniche della resa in modo essa abbia luogo nel più breve tempo possibile et con le garanzie che appariranno at V.E . più opportune alt Tenga al corrente Franco delle trattative alt Resta inteso che trattative stesse non de bbono in alcun modo arrestare aut os tacolare nota operazio-ne su Santander alt Mi telegrafi alt Dia copia presente at Bossi. Ad ogni buon [ine le aggiungo che qui attribuiamo la massima importanza alla resa basca ne.I le nostre mani alt Cerchi quindi di condurre le trattative con la massima celerità alt Ai due delegati Baschi ho detto di consigliare at Aguirre di arrendersi subito at Comando Italiano, senza perdere tempo nei cavilli dei negoziati dato che ogni ri Lardo può pregiudicare la loro posizione alt Se et quando le forze basche si arrenderanno V.E. farà loro trattamento secondo usi di guerra ed impedirà che su popolazioni civili vengano esercitate rappresaglie _alt Ciano
DOCUMENTO N . 140/b
DA MINISTERO AFFARI ESTERI - ROMA A COMANDO C.T. V. - VITORIA
N. 1635
9 luglio 1937
Per Doria alt Sono tornati da me i due rappresentanti baschi i quali hanno insistito sull'opportunità che l'offensiva venga ritardata
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA
crvn.F.
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del tempo sufficiente at permettere l'evacuazione degli abitanti civili, dei feriti et dei dirigenli nazionalisti baschi alt Essi motivano tale loro richiesta col fatto che se la resa dovesse aver luogo mentre l'offensiva est in corso, certamente si produrrebbe ro disordini in Santander et probabilmente le stesse truppe basche si ostinerebbero in una accanita resistenza alt Poiché in realtà le condizioni segnalate da V.E. con telegramma n. 198 già determinano un ritardo di alcuni giorni nella offensiva, penso che si potrebbe approfittare di questa sosta militare, dipesa da altre cause, per accelerare le trattative et l'eventuale operazione di resa alt Naturalme nte non ho detto niente di ciò ai baschi et mi sono limitato ad informarli che avrei comunicato loro desidernta at V.E . per le decisioni che sul posto crederà di prendere alt
Ciano
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DOCUMENTO N. 141
DELEGAZIONE ITALIANA PRESSO IL CUARTEL GENERAL DEL GENERALISSIMO Burgos, 12 luglio 1937
N. 838 AL C. T.V. - UFFICIO DEL CAPO Di S.M.
e, per conoscenza: Al Generale Mancini Resa battaglioni baschi Per incarico del generale Berti ho parlato al Q.G. della questione relativa alla resa dei ba tt aglioni baschi . Il Generalissimo (che era di ottimo umore) 111.i ha detto che detta questione ha, per Lui, poca importanza. Anzitutto da recentissime notizie giuntegli, i ballag lioni baschi sarebbero soltanto 16 e non 40 (alcuni battaglioni erano ridotti ad una sola compagnia). Inoltre il governo basco non esiste più. Il presidente Aguirre è presso a poco prigioniero dei santanderini, i quali desiderosi ancora di resistere, non permetterebbero mai ad Aguirre di intavolare trattative di resa dei battaglioni baschi. Se lo venissero a sapere metterebbero al muro lo stesso Aguirre. Perciò questi famosi plenipotenziari baschi nulla rappresentano, se non propri interessi personali e locali. Tanto meglio - aggiunge Franco - se si riuscirà a far arrendere questi residui di battaglioni baschi e perciò nulla-osta che continuino le trattative, che a Lui poco interessano; ed anzi su nostra richiesta manderà un suo rappresentante (ufficiale de ll'esercito) presso il generale Mancini. Ha fatto riserva di indicare il nome. L'ambasciatore è stato informato ed ha dato il suo benestare. Probabilmente disporrà che presso il generale Mancini vada anche il consoleGaetani come suorappresentanteper la partepolitico-diplomatica. IL COLONNELLO CAPO DELEGAZIONE F.to Gelich
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LA PARTECJPAZJUNE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (19., 6 . 1939)
DOCUMENTO N. 142
DAL MINISTERO DELLA GUERRA - GABINETTO - ROMA
AL MINISTERO DEGLI ESTERI - ROMA N. 1687 Op.
(partenza) 13 luglio 1937, ore 07,00 (arrivo) 13 luglio 1937, ore 01,20
Copia di telegramma in arrivo
Riferimento 1669. Trattative pel momento sono più che altro in campo di studio. All'atto pratico presentano difficoltà più numerose e più serie d i quel le che appaiono. Ciò anche perché baschi desiderano salvare capre e cavoli! Non giunli ancora da Rorna noti rappresentanti. Interessato Franco per nomina suo delegato però non ancora designato. Franco non nascosto suo scetticismo e suo scarso interesse alla resa. Egli afferma che Aguirre virtualmente in potere Santanderini a suo avviso in unione Asturiani continueranno resistenza ad oltranza. A questo riguardo segnalasi improvvisa forte reazione aerea su intero fronte nord. Terrò informato. Doria
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DOCUMENTO N. 143
DA COMANDO C.T.V. - VITORIA A S.E. CIANO ES.E. PARTAN/
N. 7654
15 luglio 1937
Telegramma in arrivo
Ieri a Salamanca preso contatlo con nostro Ambasciatore e parlato con Generale Franco. Colloquio con Generale Franco cordialissimo. In tutto ambiente spagno lo nostra offerta intero corpo senza restrizioni ha fauo ottirn.a impressione. Per noslro impiego Generaie Franco si riserva decisioni a non lunga scadenza. Per questione baschi riassumo impressione Roatta che è la mia precisa. Perfetta buona fede da parte noti delegati provenienti Roma. Non altrettanto signor Aguirre che temporeggia non rispondendo precise questioni rivoltegli. E ciò molto faci lm ente per tre motivi. Per ottimistiche considerazioni su offensiva rossa zona Madrid non ancora a lui nota nella realtà. Per sospensione nostra offensiva su Santander. Per pratiche difficoltà innanzi a realizzazione piano resa in relazione aumentata diffidenza elementi parallelisti Asturie e Santander. In ogni modo procederò con energia e oculatezza perfettamente compreso intendimenti R. Governo. Per quanto riguarda future operazioni su Madrid o Santander invio relazione tramite corriere. Daria
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LA PARTECll'AZJUNE ITALIANA ALLA GUERRA CIVII.F. SPAGNOLA (19.16 · 1939)
DOCUMENTO N. 144
DAL COMANDO GENERALE MANCINI N. 704/3 ALLEGATI N. 2
26 agosto 1937
A S.E. 1L COMANDANTE C. T.V. - Sua Sede
Resa dei baschi A seguito miei telegrammi di stan1ane: 1°. I due delegati baschi, che si sono presentati ieri sera, sono
i Sigg. Ajuriaguerra e Artetexe, entrambi con sigli e r-i del partilo nazionalista basco. Affermano di essere autorizzati a prendere decisioni, che verrebbero poi seguite dalle truppe. Il primo di essi ebbe la parte preminente nelle ultime trattative di St. Jean de Luz.
2° . Ho consegnato loro la nota allegato n . 1. 3 °. Essi hanno risposto, alle ore .'i,30, co l la nota allegato n. 2. 4 °. La voce «para los ba tallones vascos y comprendidos ... » si riferisce a uno-due battaglioni santanderini che sarebbero situati nella zona tenuta daile truppe basche, per i quaii g ii emissa ri propongono le stesse co~1dizioni che chiedono per que lli baschi, qualora si arrendano con e come questi ultimi . 5 ° . Circa il punto 2 °, è chiaro che l'occupal'.ione senza resistenza dipende non da noi, ma <l ai baschi. 6°. Circa il punto 3° sembra conveniente, almeno in primo tempo, di custodire tutti gli individui aventi un incarico ufficiale e che non abbiano potuto ancora riparare al l'estero. Sarò grato di istruzioni . IL GENERALE DI DIVISIONE F.to Mancini
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Allegato n. 1 al Documento n. 144 NOTA CONSEGNATA DALLA PARTE LEGIONARIA AGLI EMISSARI BASCHI
Nella notte del 26 agosto La parte legionaria fa presente: 1°. Le trattative per la resa delle truppe basche, iniziate nella prima decade di luglio, si sono trascinate estremamente in lungo esclusivamente a causa dei ritardi, delle esitazioni e tergiversazioni della parte basca. 2°. Più di una volta la parte legionaria, visti inutili tutti i suoi sforzi per venire ad una conclusione, e non ricevendo nei termini fissati una risposta concreta da parte basca, ha notificato che riteneva chiuse le trattative. E più d'una volta, sulla pn.:ssault: richiesta deìla parte basca, la parte legionaria ha acconsentito a riaprire le trattative stesse. 3°. In definitiva, la parte legionaria, con nota della sera del 21 agosto, si è dichiarata disposta, in segno della sua umanità, ed a titolo di ultima concessione, a «tra tlare alle condizioni a suo tempo convenute le truppe basche che si presenteranno spontaneamente al le truppe legionarie, per arrendersi, entro il termine di tre giorni (ossia enlro le ore 24 del 24 agosto)». Colla stessa data si dichiarava: «Le truppe basche che si prese nteranno dopo tale termine, o che saranno in qualsiasi modo catturate prima o dopo tale termine saranno trattale come tutte le altre truppe avversarie, ossia non saranno loro ap pli cate le condizioni a suo tempo convenute». 4 °. La parte basca ha accettato quanto sopra con la sua nota delle ore 13 del 22 agosto. Ed ha confermato l'accettazione con la nota delle ore 19 del giorno stesso, impegnandosi alla immediata realizzazione di quanto convenuto. 5°. Malgrado quanto sopra, alle ore 24 del 24 agosto (ossia al termine stabilito dalle due parti, entro il quale avrebbe dovuto essere ultimamente la resa), non si era arreso neppure un soldato basco. Si erano unicamente presentati alla linea della brigala « Frecce nere » gli ufficiali baschi che, su proposta legionaria, dovevano prendere contatto per concretare le modalità di dettaglio deIJa resa (affluenza e successione dei reparti arrendentisi. e simili).
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LA PARTE CIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA C!VILE SPAGNOLA (1936- 1939)
6°. Alle ore 19,30 del 24 agosto, ossia a poche ore di distanza dallo scadere del termine stabilito, la parte basca chiedeva alla parte legionaria di effettuare, se possibile, un'operazione destinata a tagliare completamente le truppe basche da Santander, e che considerando le difficoltà annesse a tale operazione, la parte legionaria avesse la generosità di procrastinare i termini fissati per la resa. La parte legionaria rispondeva, la mattina del 25, che l'operazione richiesta non poteva essere compiuta, ed era, del resto superata dalla situazione militare in atto, e dagli accordi pratici di dettagli per la resa conclusi nella notte del 25 stesso, cogli ufficiali baschi di cui sopra. E notificava che «non poteva ancora rispondere esplicitamente circa la richiesta basca di considerare valida la resa, sebbene in ritardo al termine fissato, tutto dipenderà dal modo come detta resa sarà effettuata e dal numero di uomini che si arrenderanno». 7° . Secondo gli accordi conclusi la notte del 25 cogli ufficiali baschi di cui sopra, Lullt: le truppe basche concentrate fra Laredo, Colindres, Santona, ecc. avrebbero dovuto arrendersi alla brigata «Frecce nere » in ragione di 10.000 al giorno, cominciando dal giorno 25. La mattina del 25 diversi reparti baschi situati sulla riva s inistra del rio Aguera, di fronte alla brigata «Frecce nere », alzarono bandi era bianca e cominciarono, dalla loro parte, a riattare i passaggi sul rio, in vista della resa. Successivamente gli ufficiali baschi di cui sopra affermarono che le truppe non potevano arrendersi se prima essi non avessero visto materialmente le note degli emisssari baschi con le quali essi avevano dichiarato di accetta r e la resa delle truppe basche. Malgrado la stranezza di tale desiderio, tali note furono mostrate, e gli ufficiali in parola rientrarono nelle loro linee. 8°. Senonché, neppure allora si effettuò la resa, cd il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito di Euzkadi, chiese per lettera altre 24 ore di tempo per iniziare quella resa che avrebbe dovuto e.ssere completata già mezza giornata prima. La parte legionaria ha rifiutato tale dilazione, ha invitato ad arrendersi le truppe che stavano di fronte alla brigata «Frecce nere », ed ha avvertito che, in caso che questo non avvenisse, si sarebbero considerate tutte le trattative superate e la brigata avrebbe ripreso subito l'offensiva. 9°. Alle ore 16, vedendo che le truppe basche di cui sopra non solo non si arrendevano, ma ripiegavano verso ovest. la brigata ha pas-
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sato il rio Aguera, ed ha marciato su Lare<lo dove finalmente è cominciata la resa di alcuni reparti baschi. Allo stato di fatto, dato che la vittoriosa avanzata legionaria nazionale ha precluso ogni via di scampo alle truppe basche, la resa di dette truppe avviene a discrezione. Quanto viene fatto a loro favore dipende esclusivamente dalla generosità legionaria.
Allegato n. 2 al Documento n. 144 Ante la situaci6n c1-eada por el avance de las Lropas legionarias en el dia de ayer (25) queremos hacer constar nuestro disgusto por las resolucioncs tomadas por ese mando legionario, al mismo tiempo que cxponemos nuestra actuaci6n, para que el trato definitivo que se dc a las tropa s vasca s sca el que corresp on<le a 1a nobleza con que han actuado estas y del trato noble que esperan1os <le la par-le legionaria. Fijadas en fi rme y aceptadas unas condicioncs de rendici6n se han comenzado a cumplir con la exactitud que caractcriza al vasca, empezando por presentar, antcs de finalizar el plazo de los tres dias, los oficiales pedidos y los nombres de los bataJJoncs que garantizaban e l orden en la retaguardia. Al pasar esos oficiales se encontraron con que la tropa legionaria que los recibiò no tenia conocimiento exacto de lo que debian hacer y tratar con esos oficiales, enviando a la parte vasca una nota que modificaba por completo las caractcristicas esenciales <le las condiziones convenidas en el acuerdo, o que desorient6 completamente a la parte vasca. Esta desoricntaci6n, unida a la falta dc cumplimiuento, de la libre entrada de los barcos en el puerto dc Santona para la evacuacion dc los responsables politicos y ci vi Ics y aun militares convenidos, scgùn se desprende de una nota recibida de la parte legionaria, nos ha impedido desarrollar el plan concebido por nosotros para la entrega tota I de ]as fuerzas cercadas, para lo cual pediamos con insistencia se retrasara por veinticuatro horas el avance <le la tropa legionaria. La demostraci6n de la nobleza con quc ha actuado la tropa vasca, esta bien patente en que los batallones que cubrian el frente no han opuesto resistencia alguna y se han rendido diez batallones durante las primeras horas del avance.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA ()936 - 1939)
En vista de que el Generai Jefe de las fuerzas legionarias del frente de Castro, ha cumprendido claramenlc las explicaciones quc la parte vasca ha hecho sobre su actuaci6n, ésta cspera de la nobleza dc la parte legionaria la decisi6n minima que senala el convenio inicial en favor de la tropa vasca y de los responsables politicos quc se encuentren dentro de la zona ocupada, incluso Santander donde han qucdadu algunos debido a la preocupaci6n de ultima hora. Concretando lo expuesto cn la nota que anteccde: 1°. Pcdimus que se mantengan firrnes todos los puntos convenidos en la nota del acuerdu, para los batallones vascos y comprendidos en la zona entre Solares y Castro que se rindan o se hayan r endido ya; 2°. Consideramos que la mejor forma de rendici6n es la oc upaci6n sin resistencia de las zonas ocupadas por aquellos. 3° . Que se consideren corno militares para lus efectos del compromiso, los responsables politicos, la pulicia y los emplcados del Gobierno Vasco. Castro-Urdiasles, a las (5 huras y media del dia vcintiseis de Agosto de 1937).
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DOCUMENTI
DOCUMENTO N. 145/a
DA COMANDO C.T.V.
A COMANDO DIVISIONE «FRECCE» (PER GENERALE MANCINI) 25 agosto 1937, ore 08,30 Giornata costi avviati una autosezione media alt Massimo numero possibile di tende alt Carabinieri circa 30 con due ufficiali alt Divisione Fiamme Nere informata alt Intendo però resti documentato scritto che resa basca avviene a discrezione perché da tempo scaduti i termini et perché v ittoriosa nostra avanzata ha loro preclusa ogni via di scampo alt Quando vien fatto loro favore dipende esclusivamente nostra generosità alt Prego avvertire Gelich delle accordate condizioni rcsn onde truppe nazionali cui s i arrenderanno altri basc hi possano ad esse condizioni attenersi alt Daria Rep. F-7; b.3
DOCUMENTO N. 145/b
DA COMANDO DIVISIONE «FRECCE»
A COMANDO C. T.V. (PER DORIA) N. 653/3
25 agosto 1937, ore 14,30
Capo di S.M. Esercito basco chiesto per lettera dilazione 24 ore per ragioni varie alt. Risposto che debbono arrendersi subito battaglioni già pronti, mentre gli altri si arrenderanno come convenuto questa notte, successivamente, altrimenti cominciamo attacco alt. Brigata Navarra sta riprendendo movimento alla nostra sinistra alt. Mancini
S.E. risponde in chiaro negativamente - ore 18,30. F.to Magg. Nurra
Rep. F-7; b.3
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LA PARTEC1PAZI0NE ITALIANA ALLA GUERRA CIVTLE SPAGNOLA (1936 -1 939)
DOCUMENTO N. 145/c DA COMANDO MANCINI A COMANDO C. T. V. (PER DORIA)
N. 651 /3
25 agosto 1937, ore 13,00
Colonnello Gelich mi legge un Lelegrarnma diretto codeslo Comando in cui Franco dice che data situazione vittoriosa non si debbono fare trattative di sorta con i baschi, si de bbono continuare senz'altro le operazioni, et truppe basche c he si presentano, debbono s ubìre sorte comune alt. Chiedo urgenti istruzioni ricordando che sono dinnanzi at brigala mista diverse migliaia uomini pronti passaggio alt. Mancini Rep. F-6; b.12 DOCUMENTO N. 145/d
DA COMANDO C.T.V. A GENERALE MANCINI - D1V1Sl0NE «FRECCE »
N. 2232
25 agoslo 1937, ore 17,20
Riferimento radio n. 651/3 ore 13 alt Si attenga strettamente mie istruzioni contenute in radio stamane ore 10,40 alt Io solo ho competenza in materia alt Darmi assicurazione alt Non concedo alcuna dilazione. Alt Daria
DOCUMENTO N . 145/e DA COMANDO C.T.V. A COMANDO DIVISIONE «FRECCE » (PER GENERALE MANCINI)
N. 2236
26 agoslo 1937
Nessuna concessione al LQuelli che non si sono arres i entro ore 24 del 24 siano trattati da prigionieri ordinari alt Per custodire prigionieri provveda con i suoi mezzi alt Per sua norma tenga prese nte che nostro fianco difensivo fronte at est è Serracincanal de Revilla alt Da ria
DOCUMENTI
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DOCUMENTO N. 146
El llamado «Pacto de Santona» y su documentacion complementaria *
24 de agosto de 1937
La rendicion de Guriezo
«En Guriezo a veinticuatro dc agosto dc 1937, reunidos en el Mando del 4° Regimiento de la Brigada Flechas Negras, de una parte don Sobrino Eguileor y Uribarrena y don Raimundo Pujana y Echeandia, capitanes del Ejército Vasco, y de otra el teniente coronel de Estado Mayor don Amilcare Farina y el comandante también de Estado Mayor don Bartolomé Barba, ambos de la Brigada arriba mencionada, acuerdan la rendici6n de las fuerzas del Ejército Vasco, para bien de Espafia y sujetandose en su realizaci6n a las norrnas siguientes: 1°. Ma.nana, dia 25 dc agosto, cntrc las 6 (scis) y 7 (siete) horas se trasladaran a la zona ocupada por el Ejército Nacional (Brigada Flechas Negras) 2.000 (dos mil) hombres por el puente del Pontarròn , y 8.000 (ocho mii) por cl pucntc de la Magdalcna, haciéndolo cn grupos de dos mil, que llevaran a la cabeza una bandera vasca y otra blanca. Los grupos llegaran separados por intervalos de quince minutos de tiempo.
2°. Al alcanzar nuestra orilla depositaran las armas en el sitio que se indicarci previamente, asi corno las municiones y toda clase de material de guerra quc llcvcn las unidadcs, sicndo conccntrados y trasladados los soldados, por nuestras fuerzas, a Castro Urdiales. 3 °. Para garantizar, tanto la vida de la poblaci6n civil, corno el orùen publico, atcntados a la prnpicdad, dcstr·ucci6n de puentes que deberan permanecer intactos, iglesias y obras en generai, queùara un Batall6n vasco, en cada uno de los pueblos siguicn tcs: Laredo, Colindres, Limpias, Ampuero, Santona y Caraza, asi corno cn cualquiera otra posici6n que juzguen necesario ocupar y cuyo nombre sera comu* Da Manincz Bande, F./ final del frente Norte, Ed. S. Martin, Madrid 1972, pagg. 228-229.
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LA PARTF.C!PAZJONE ITALIANA ALLA GUERRA C!VlLE SPAGN OLA (1936 - 19.W )
nicado al mando de esta Brigada por un oficial que pase con las prime ras f uerzas. 4° . Estos Batalloncs quedaran en sus puestos hasta la llegada de nuestras fuerzas, a las que entragaran las armas, siendo después de cfectuado esto trasladados a Laredo. 5°. Para regular los detalles que sean necesarios en el curso de lo que se especifica anteriormente, debera i r· con las primeras fuerzas que pasen a nuestras filas un jefe superior o de Estado Mayor con atribuciones suficientes. 6° . Se expresa, sin poderlo afirmar cxactamente, que el total de las fuerzas que se comprometen a pasar con Jas armas y materiai de guerra diverso es de unos 30.000 (treinta mii) hombres. 7°. Se entiende que la rendici6n es sin condiciones, con arreglo a las disposiciones dictadas por S.E. el Gencralisimo, r espetandose la vida dc todos excepto la de aquellos que hayan cometido crimenes. Y para que conste y a todos los efectos, lo fi rrnan los que encabezan esle cscrito y los Jefes y Oficiales presentes .
Firmado, T. Cl. Amilcar e Farina; Bartolomé Barba; Sobri no E guileor; Raimundo Pujana; otra ilegible; Antonio Jordi ; Ildefonso Bianco; Giuseppe Berlclli; cap. De Nicola; otra ilegible; Ten. Federico Punzo».
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DOCUMENTI
DOCUMENTO N. 147
MANDO BRIGADA FLECHAS NEGRAS *
Agredir para vcnccr N. 225/0p.
Laredo, 28 agosto 1937
Se11.or Comandante don Bartulomé Barba. Recibo su carta de esta mariana . Contesto: 1°. S.E. el Gencralisimo debe dar 6rdenes a mi, que mando, y no a V .S.
2° . Todos los presos de cualquier género, por orden del genera i Mancini, n1.i superior, deben ser cnLrcgados a él y por él al corone! de Carabineros Pieche; y asi se ha hccho. 3 °. La Briga da Flechas Negras no Licne nac.ìa que ver con todo
es Lo. 4°. Las consideracioncs d e V.S. son poco respetuosas y poco disciplinadas. Yo, mis oficiales y mis Flechas Negras, italianos y espaiìoles, hemos por nuestra iniciativa, y soìamente por nuestra virtud, obtenido el gran éxito que hoy todos aclaman: nuestro deber ha sido cump]ido y tanto Espaifa corno su GcncraHsimo deben quedar contentos. Nosotros italianos, como h ermanos , hemus luchado y lucharemos a vueslro lado, sacrificando casa, familia, inLcrés con honestidad de pensamientos y de acci6n y no podemos admitir ni tolerar cons ideraciones injustas y poco respetuosas. En cuanto al recto proceder, no necesitamos enseùanzas ni consideraciones de parte dc ninguno. * Da Ma rtinez Bande, El /in al del frenle Norte, Ed. S. Martin, Madr i<l 1972, pagg. 244.
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LA PARTECIPAZIONI': ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
Yo personalmente no conozco las relaciones que corren por el caso especifico entre el Generalisimo Franco y cl general Mancini, V.S. mucho menos. Ademas no es nuestro deber juzgar y criticar. Hace falta, en circunslancias semejantes, conservar el equilibrio y la calma. Recambio su cordial saludo y recuerde quc le he querido y le quiero, pero soy siempre su comandante. EL GENERAL COMANDANTE
Sandro Piazzoni
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DOCUMENTI
DOCUMENTO N. 148
DA COMANDO C.T.V. A MINISTERO GUERRA · SJM N. 2127
27 agrfsLo 1937
Situazione alle ore 21 del giorno 27 agosto
Fronte Basca «Frecce Nere» e nazionali hanno preso contatto a destra con nostro fianco destro. Baschi presentatisi nosLre linee in reparti inquadrati con ufficiali propri sommano finora circa 22 mila con relativi fucili e un migliaio mitragliatrici e una decina cannoni e numerosi automezzi. Franco oppone qualche diffico ltà applicazione Baschi Lrattarnento favore precedentemente concretato perché presentatisi a operazione conclusa. Per superarle io ho interessato anche ambasciatore. Circa altri fronti mancano notizie sicure.
Do ria Comunicato ai Ministeri: Guerra, Marina, Aeronautica, a S.I.M. e Comando Generale M.V.S.N. Rep. F-18; b.4-16
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936- 1939)
DOCUMENTO N. 149
DA COMANDO TRUPPE VOLONTARIE
AL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI - Ufficio «S» - Roma N. 2287 Op.
2 settembre 1937
Com'è noto le trattali ve coi rappresentanti baschi, che resistevano sul fronte di Sanlander, si eraflo prolungate infruttuosamente per circa due mesi Allorché le nostre truppe avanzarono vittoriosamente verso Santander e ne erano quasi alle porte, i battaglioni baschi , che sarebbero rimasti lagliali fuori, comunicarono che avrebbero accettato le condizioni di resa. Poiché il Generalissimo Franco fece sapere che ormai era lroppo tardi in quanlo i baschi cedevano dopo tante tergiversazioni allorché erano da considerarsi vinti, venne slabilila la resa a discrezione assicurando che sarebbe salva la vita per coloro che non fossero impulati di crimini. A salvaguardia di quest'ultima clausola venne convenuto col comando spagnolo che un nostro ufficiale superiore dei CC.RR. faccia parte della commissione che dovrà vagliare e classificare i prigionieri baschi che in data odierna sono stati consegnati alle a uto rità spagnole.
IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA COMANDANTE Rep. F-6; b.12
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DOCUMENTT
DOCUMENTO N. 150/A
COMANDO DIVISIONE «FRECCE» A COMANDO C.T. V. (per generale Bastico)
6 settembre 1937 Personale - Urgente (1 foglio annesso)
Cara Eccellenza, in risposta a quanto mi hai chiesto Ti prospetto quanto segue:
Questione dei Baschi a) Le promesse da me fatte ai Baschi sono quelle che sono state comunicate man mano a Te, ossia sono quelle deile «11ute».
Nell'ultima nota, consegnata la notte sul 26, ai due dirigenti venuti da Santona (che sono i firmatari dell'annessa richiesta, da Te inviatami), si concludeva riproducendo, tali e quali, le parole del Tuo radio, ossia, in sostanza: - la resa avveniva a discrezione; - ciò che si facesse a favore dei Baschi dipendeva unicamente dalla nostra generosità. I due emissari hanno subito risposto con una loro nota, pure trasmessaTi, in cui sostenevano di avere, da parte loro, adempito le clausole da noi imposte, e di avere perciò diritto alla applicazione integrale delle condizioni in origine pattuite. A tale nota non abbiamo mai dato risposta, né scritta, né orale. b) La sera del 26 agosto fu occupata Santona, dove si arresero 11 battaglioni. In Santona, misti alla popolazione, ed in piccola parte imbarcati su due o tre piroscafi inglesi, si trovava un migliaio di cosidetti «compromessi» (ex dirigenti - funzionari - ufficiali e simili), i quali non avevano potuto allontanarsi prima, perché detti piroscafi non avevano potuto sino allora penetrare nel porto, a causa della presenza di navi da guerra nazionali. - Il giorno 27 sono venuto a parlarTi del trattamento da farsi, secondo me, ai prigionieri, e Tu hai avuto la benevolenza di convenire che, sebbene non vincolati in linea di diritto, avremmo evitato di
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LA PARTECIPAZIONE JTALJANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
dare «in pasto» ai nazionali i prigionieri, specie i «compromessi» ed ufficiali. - Rientrato in Algorta, nella notte sul 27, ho appreso che il comando supremo nazionale aveva dato online al comando brigata «Frecce Nere» di fare sbarcare gli imbarcati, e di perquisire quindi i piroscafi. La brigata, per non creare un conflitto internazionale, non aveva eseguito l'ordine, ed io le ho confermato di non eseguirlo. Ho però consigliato ad uno dei suddetti due ern.issari, nel loro interesse, a fare scendere coloro che erano a bordo, e di riunire questi e gli al Lri compromessi, consegnandosi alle nostre t1uppe, che li avrebbero guardati, lenendoli fuori contatto dalle autorità nazionali e dalle popolazioni. Nel loro interesse, perché quelli a bordo sarebbero stati o catturati da forze di polizia spagnuole, o catturati all'uscita del porlo, dove incrociavano navi da guerra nazionali. E quelli a terra sarebbero caduti nelle mani della polizia spagnuola. - L'emissario convenne della bontà del consiglio, e promise cli adoperarsi in proposito. Mi chiese altresì che cosa sarebbe avvenuto dopo, cd io, in base anche a quanto dettomi da Te e da S.E. l'Ambasciatore, gli risposi che non ero in grado di specificare quanto avrebbe poi potuto seguire, ma che ìa via consigliata era, per l'intanto, la più sicura, e che fidassero nelle nostre generose intenzioni. - L'indomani mattina, 28 agosto, su consiglio del suddetto dirigente, gli imbarcati sbarcarono, e gli altri si raccolsero, con essi, consegnandosi a noi, e chiedendo <li essere messi nel carcere, dove f urano infatti messi, con guardie esclusivamente italiane. c) Stando così le cose non vi è dubbio che, in linea di diritto materiale, noi siamo liberi di applicare ai Baschi qualsiasi trattamento. Ma, in linea morale, dato il modo come le truppe si sono arrese ed il fatto che la massa, non responsabile dei ritardi dei capi, si è arresa nella persuasione di consegnarsi a gente ben disposta e generosa, io rimango dell'idea che noi dobbiamo applicare quel trattamento che Ti ho esposto nel mio foglio n. 750/3 del 29 agosto (ottenere il loro espatrio o garanzia di amnistia completa). d) L'amicizia e la devozione sincera che ho per Te mi inducono a richiamare altresì la Tua attenzione sopra due considerazioni d'ordine politico: - la prima è che qualora le suddette persone vengano abbandonate ai nazionali, e sottoposte a fucilazioni e condanne, l'ex governo
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basco, rifugiato in Francia, non mancherà di fare una campagna contro l'Italia. Questa, malgrado qualsiasi nostra dimostrazione in contrario, sarebbe raccolta e sfruttata in pieno dalle nazioni a noi poco favorevoli; - la seconda è che, se sono reali le trattative con la Catalogna, o quando si verificheranno trattative del genere, il precedente, sia pure sfigurato, può o potrà nuocere moltissimo al loro buon esito, e quindi, in definitiva, a Franco stesso. In altre parole, la soluzione da dare al problema, può avere, dal lato politico, tali conseguenze, da fare apparire opportuno di usare ai Baschi un certo trattamento di favore, anche se, come è di fatto, essi non vi hanno materialmente nessun diritto.
F.to Roatta
N . 8261
7 settembre 1937
Per Generale Mancini Ricevo tua lettera del 6 settembre alt Ritengo necessario che questione sia trattata da te con autorità interessate alt Ti prego recarti direttamente Burgos per parlare con chi di dovere nel senso da te indicalo nella tua lcllera alt Comunicami giorno cl ora in cui sarai Burgos ove ti invierò mio ufficiale superiore alt
Baslicu
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
DOCUMENTO N. 150/B
COMANDO CORPO TRUPPE VOLONTARIE (il Generale Comandante) N. 8266 Allegato n. 1
7 settembre 1937
A S.E. VIOLA DI CAMPA/,TO - R. Ambasciatore d'ltalia
Baschi
Per conoscenza e norma di V.E., trasmetto stralcio di una lcLLera del Gen. Roatia relativa alla not.a questione dei Baschi. Ho invitato il Gen. Roatta a recarsi presso il Generalissimo per dirimere questa delicata questione: questione che polrcbbc avere anche ripercussioni di carattere politico. Spero di riuscire nell'intento. Tuttavia, ritengo necessario che l'E.V. sia informata della cosa, affinché anche l'E.V. possa compiere opera parallela alla mia di persuasione presso il Generalissimo, intesa ad evitare le ripercussioni di cui sopra. IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA COMANDANTE
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DOCUMENTO N . 151
COMANDO DIVISIONE «FRECCE »
AL SIGNOR GENERALE COMANDANTE IL C. T.V. 8 settembre 1937
Questione dei baschi
Alle ore 17 <li oggi, in presenza del maggiore PacinoLLi, ho esposto al generalissimo il noslro punto <li vista circa la qucslione dei baschi, cd il trattamento che, secondo noi, si <leve usare a loro, nella forma sostanziale seguente. I O • I baschi non si sono arresi nei termini ultimi loro concessi. Quando si sono arresi è indubbio che erano ormai tagliati fuori. La notte sul 26 agosto è stato loro noLil'icato per iscritto che la resa avveniva a discrezione. Alla loro susseguente nota, che rivendicava le condizioni originariamente convenute, non è stato risposto né pc1- iscritto, né a voce. 2°. Dal punto di vista giuridico materiale, i baschi non hanno perciò diritto alla applicazione delle condizioni a suo tempo pattuite. 3 °. Tuttavia, dati i movimen Li compiuti dalle truppe basche per concentrarsi verso est (in vista della resa), dalo il n1o<lo come questa si è compiuta, data ia fiducia dimostrata nella resa stessa dalla massa (non responsabile dei ritardi dei capi), dato che i compromessi già imbarcati su piroscafi inglesi ne sono sbarcati su nostro consiglio, e si sono arresi alle truppe legionarie, insieme agli altri compromessi rimasti a terra a Santona, noi riteniamo che, in linea morale, si debbano concedere ai baschi le più importan li delle condizioni già convenute. Ossia: (messi da parte i condannati o rei di delitti veramente comuni)
- non fucilare nessuno; - lasciar partire per l'Estero (magari condannandoli, esiliandoli e confiscando i loro beni), i compromessi politici e gli ufficiali di carriera;
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LA PARTECIPAZ!ONF. ITAI.JANA Al.I.A GUF.RRA CIVILE SPAGN O LA {1936 · 1939)
mettere in libertà la truppa, e non costringerla a combattere coi nazionali, tranne i volontari . 4 °. A parte tale nostro punto di vista, esiste il pericolo, procedendo in altro modo, che l'ex governo basco rifugiato all'estero, pubblicando, mutilate, le trattative intervenute, accusi l'Italia di una specie di tradimento, che verrebbe sfruttato dai paesi avversi, senza che nostre rettifiche ottengano lo scopo di sventare tale accusa. Orbene l'interesse del buon nome italiano è tale, dato anche l'intervento, all 'origine delle trattative, del Capo del governo italiano, che occorre, a nostro parere, sorvolare su qualsiasi altra considerazione per evitare, o frustrare in antecedenza, un'accusa del genere. 5° . Qualora tale accusa potesse essere lanciata con una parvenza di verità, eventuali trattative coi Catalani sarebbero destinate a fallire, con grave danno dei nazionali stessi.
Il generalissimo ha risposto: a) I baschi hanno chie sto ed ottenuto condizioni di favore quando le operazioni per la conquista di Santander non erano ancora cominciate, e neppure imminenti, ossia quando una loro resa avrebbe effettivamente avuto per i nazionali un grande valore. b) Non si sono però allora arresi; hanno trattative durante attaccato nel settore di Valmaseda; hanno resistito ancora durante l'offensiva su Santander. c) Sono venuti a trattative conclusive per la resa solo quando erano già tagliati fuori, cercando affannosamente di realizzare quelle condizioni che erano state loro offerte molto prima, e che essi, fino al Iora avevano, col loro contegno, virtualmente rifiutato. Quindi è fuori dubbio che i baschi non hanno più nessun diritto. All'obiezione: «Non si tratta di discutere se i baschi abbiano o no dei diritti, ma di evitare l'aspetto di veridicità ad un'eventuale accusa da parte basca all 'Italia ». Franco risponde: - Questa accusa non può essere fatta, perché negli ultimi tempi, mentre i baschi trattavano cogli italiani, trattavano anche con lui , dichiarando essi stessi di riconoscere che non avevano più diritto alle condizioni in precedenza pattuite. Infatti, in tale epoca, il ministro basco sig. Lcizaòla ha chiesto al maggiore Troncoso, commissario del governo nazionale alla f ronlie-
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ra di Irun, a quali condizioni i baschi potessero arrendersi. Egli ha fallo rispondere che ormai, date le circostanze, i baschi non potevano arrendersi che a discrezione, rimettendosi alla generosità del vincitore. Qualche giorno dopo, verso il 24-26 agosto, lo stesso ministro è tornato alla carica, descrivendo al Troncoso quanto avveniva tra baschi e legionari tale e quale come io lo avevo ora esposto a lui (Franco). Il Troncoso diede al Leizaòla la stessa risposta data in antecedenza. Ed il ministro basco ha ammesso che ormai la parte basca non aveva più nessun diritto, e che la resa non poteva perciò considerarsi che a discrezione. Ed, in presenza del Troncoso, diede ordine affinché gli elementi baschi di SanLona si arrendessero senz'altro. Il mancato diritto all'applicazione delle condizioni anzi pattuite, e la constatazione che la resa avveniva a discrezione, risultano dunque così a rnrnessi dalla stessa parte basca, !a quale, fra l'altro, ha anche commesso l'indelicatezza di trattare contemporaneamente, in articulo mortis, con rappresentanti di due enti diversi. - TutLavia egli (Franco), rendendosi conto delle ragioni che inducono ad evitare un'accusa, o la verosimiglianza di un'accusa all'Italia, ha già disposto, con ordini dati alle autorità dipendenti, per un LraLLamento generoso verso i baschi. Questi ordini sono: - Condannati od imputati di delitti veramente comuni: procedimento ordinario. - Truppa : divisa in tre categorie: prima: individui non soggetti per età ad obblighi militari: in libertà; seconda: individui soggetti per età ad obblighi militari: i volontari incorporati nell'esercito nazionale; i riinanenti organizzati in battaglioni di lavoratori, od impiegati, a seconda della loro specialità, in fabbriche o simili; terza: individui pericolosi: messi in campi di concentramento: in seguilo ad ulteriori accertamenti una parte sarà poi trattata come le categorie precedenti. - Ufficiali e compromessi Non avranno condanne capi tali. Saranno scambiati con prigionieri nazionali o legionari in mano dei rossi, e con quei civi li nazionali che i rossi hanno imprigionato come detenuti politici. Questo scambio equivale praticamente ad una messa in libenà.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1 936- 1939)
All'idea da me prospettata di lasciar partire la gente di quest'ultima categoria sopra piroscafi stranieri, che, una volta in alto mare, potrebbero essere catturati <la navi da guerra nazionali (col che si salverebbe la faccia), Franco risponde che il procedi men Lo non può atLuarsi, sia perché la classifica dei prigionieri è già iniziala (se ne sono già classificati 10.000), sia perché i piroscafi verrebbero certamente presi sollo scorla di navi da guerra inglesi, impedendo la cattura.
Obiettai che il trattamento descritto dal Generalissimo (sul quale avrei rif eri Lo) polrebbe bensì essere inlerprelalo come una manifestazione di generosità del governo nazionale, ma che non eliminava il fatto che gente arresasi alle truppe legionarie era slala da queste consegnala alle aulorità nazionali, conlrariamente non al diritto da parte basca, ma a ciò che i baschi, potrebbero, sia pure in mala fede, invocare com.e un diritto. Occorrerebbe perciò almeno, a mio avviso, una dichiarazione di pubblico dominio, da cui apparisse ben chiaramente che la generosità di cui sopra viene esercitata in seguito ad una richiesta italiana, e che è in base alla garanzia dell'applicazione della suddetta generosità, che la consegna dei prigionieri è avvenuta. Franco risponde che non ha nulla in contrario. Su mia richiesta, dice che la dichiarazione polrebhe essere fatta a mezzo della stampa nazionale, in forma ufficiosa. Infine ho chiesto al generalissimo di voler precisare come intendeva il nostro intervento nelle pratiche riguardanti la sorte dei singoli prigionieri. Franco rispose che il nostro rappresentante è parte delle commissioni di classifica. Avendo io, allora, domandato se un nostro rappresentante non potesse presenziare i processi dei processabili, Franco rispose essere ben lieto che assista, senza però far parte del corpo giudicante.
Ho comunicato al generalissimo che avrei riferito a V.E. tutto quanto sopra.
IL GENERALE DI DIVISIONE F. to Mario Roatta
OOCUMJ::NTl
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DOCUMENTO N. 152
COMANDO CORPO TRUPPE VOLONTARIE - IL GENERALE COMANDANTE N. 2391 Op.
9 settembre 1937
Il S.R. IL CON'J'E CIANO
Ministro degli Affari Esteri - Roma
Trattamento verso i prigionieri baschi
1°. Come è noto a V.E., le trattative coi baschi per la resa delle loro truppe s i sono trascin ate molto in lungo, a causa delle continue tergiversazioni e dei continui ritardi della parte basca, che, evidentemente, sperava (specie a causa dell'offensiva rossa nel settore di Madrid), di poter evitare quella resa in vista d e lla qua le aveva invocato di trattare quando, appena caduta Bilbao, la situazione sembrava di sperata. È noto pure a V.E. che più di una voi La posi l'aut-aut, e che, solo su ri chiesta pressante della parte basca, acconsentii di riprendere le trattative. Fui indotto a ciò dalle consider-a:1.ioni: - che le forze busche, per il loro numero, per la quantità dei gn.:gari e per il loro armamento, rappresentavano una entità tale che valeva la pena, continuando le trattative, di cercare di ottenerne la resa, o, quanto meno, la passività, anche se tardiva, e cioè durante la progettata offensiva su Santander; - che, d'altra parte, malgrado alcuni atti in contrasto collo spirito delle trattative in corso (quali, p.e. l'attacco effettuato nel settore di Valmaseda contro truppe nazionali) i baschi stavano realmente concentrando il grosso dell e loro forze verso est (ossia sul fronte della Brigata « Frecce Nere»), come avevan10 loro richiesto. Iniziatasi e sviluppatasi la nostra offensiva su Santander, la parte basca, rendendosi ormai conto della situazione reale, e delle sue conseguenze, dichiarò finalmente di accettare le modalità di resa da noi proposte. In conseguenza il giorno 21 agosto feci consegnare ai soliti emissari (di Saint Jean de Luz) una nota in cui si stabiliva, come termine ultimo della effettuazione della resa, le ore 24 del giorno 24. Questo sempre nella considerazione di cui sopra, dato che in quel
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LA PARTECIPAZIONE ITAUANA ALLA GUERRA CJ VILE S PA0 NOLA (1936- 1939)
momento il grosso delle truppe basche, concentrato ad est, era ancora in piena efficienza. 2°. All'alba del 24 agosto le truppe basche di prima linea del fronte est ripiegavano sui loro grossi, e la Brigata« Frecce Nere », per quanto il Comando dell'Esercito del Nord (dal quale dipendeva) non avesse alterato gli ordini precedenti di non avanzare, procedeva, senza incontrare resistenza, sino a contalto coi grossi predetti. Nelle ultime ore del giorno 24 stesso si presentavano alla prima linea della brigala suddeua gli ufficiali di S.M. baschi che, secondo il pattuito, dovevano concretare le modalità esecutive di dettaglio della resa. È questo l'unico atto di sapore «resa » cornpiuto <lai baschi nei termini voluti, mentre in detti termini avrebbe dovuto compiersi l'intera resa. Il giorno 25 , dopo alcune tergiversazioni pacifiche, si arresero alla brigata a van:.:antc divcTsi batt,, glioni. La notte sul 26 si presentarono, provenienti dal la ci tlà di Santona, due dirigenti baschi, per trattare dell'ulteriore r esa direttamente, ossia in sostituzione degli emissari di Saint Jean dc Luz, ormai distanti, in ordine di spazio e di tempo. A costoro f cci consegnare una nota in cui, dopo aver sommariamente elencalo i ritardi , le tergiversazioni e le inadempienze da parte basca, si concludeva che la resa avveniva a discrezione, e che qualsiasi trattamento a favore dei baschi dipendeva esclusivamente dalla generosi Là legionaria. I due dirigenti risposero immediatamente con una nota in cui, in base a diverse loro considerazioni rivendicavano il diritto alle condizioni antecedentemente concordate, malgrado che la resa non si fosse compiula entro le ore 24 del 24 agosto. A tale nota non è mai stato risposto, né per iscritto, né a voce. Il giorno 26 la Brigata «Frecce Nere » occupava Santona, dove si arrendevano 11 battaglioni, mentre gli ultimi tre si presentavano, provenienti <la ovest, la mattina del giorno 27. La resa delle truppe basche è avvenuta sempre pacificamente. Le truppe si sono p r esentate in rango, ufficiali in testa. I Comandanti hanno presentato la nota de i loro dipendenti e delle loro armi. Hanno provveduto loro stessi alla raccolta, consegna e trasporto di esse. Hanno guidato i loro reparti, una volta disarmati , ai luoghi di concentramento da noi designati, spesso coi loro propri autocarri.
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Queste modalità, l'ordine con cui furono effettuati i vari atti, e manifestazioni non isolate di simpatia per l'Italia, dimostrano all'evidenza che la resa era stata effettivamente preordinata, e che la massa riteneva assolutamente che essa avvenisse nei termini stabiliti, o che, quanto meno, avessero tuttora valore le condizioni originariamente pattuite. 3°. A Santona, oltre ai battaglioni di cui sopra, si trovava, all'atto della occupazione, un migliaio di civili baschi, che, naturalmente, una volta bloccati gli sbocchi della città, vennero a trovarsi virtualmen le nelle nostre mani. Fra costoro, come risultò poi in seguito, erano compresi degli exdirigenti o funzionarii del governo Euzkadi, degli ufficiali di grado abbastanza elevato (tra cui qualcuno di carri e ra), e de i ca ppe llani militari. Insomma gente cosiddetta «compromessa », che si e ra concentrat a li , insie m e al gros so de ll e t ruppe, n ella sper a nza di pot ersi imbarcare su piroscafi di bandiera britannica, all'uopo da tempo noleggiati, ma che non avevano potuto entrare nel porto, od uscirne, a causa del blocco dei nazionali . In altre parole si lrallava cli una parle di quei «compromessi» per cui il Generalissimo Franco aveva ammesso, all 'inizio delle trattative, che espatriassero sulle navi evacuanti la popolazione civile. Di costoro, 200 circa erano già imbarcati sopra uno o due piroscafi, di bandiera Inglese, esistenti nel porto. Il giorno 27 il Comando supremo nazionale ordinava alla Brigata «Frecce Nere » di far sbarcare colla forza le persone suddette, di perquisire le navi per accertarsi che non rimanesse nessun basco a bordo, e di lasciare quindi partire le navi stesse. Siccome non si poteva concepire che reparti legionari salissero a bordo di piroscafi battenti bandiera inglese, per compiere un'operazione di questo genere, l'ordine non venn e eseguilo. La sera de llo s tesso giorno i due dirige nti baschi di cui sopra, r ivendicano l'applicazione, a favore dei «compromessi », delle condizioni primitive (libertà di espatrio), chiesero di poter fare partire la gente in parola. Fu loro risposto che, a par le il fatto che non si poteva più parlare di diritto alle condizioni di cui sopra, simile partenza non sarebbe risultata possibile, essendo già a Santona la polizia nazionale, eù essendo all'imboccatura del porlo delle navi da guerra pure nazionali . E venne loro consigliato, nel loro interesse, come unica via di usci-
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LA PARTECIPAZIONE ITALJANA ALLA GU.ERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 19.19)
ta, lo sbarco spontaneo degli imbarcati, e la consegna collettiva del migliaio di persone suddette alle truppe legionarie del Presidio di Santona che avrebbero concentrato detta gente in un locale appropriato, tagliando, come per i prigionieri militari, i contatti colla popolazione e colle autorità nazionali. I baschi chiesero che cosa sarebbe avvenuto dopo. Si rispose che non si era in grado di specificare che seguito avrebbe avuto la faccenda, ma che essi ridas sero nelle nostre generose intenzioni. La mattina del giorno 28, infatt i, su invito dei suddetti dirigenti, avvenne lo sbarco, e tutti gli individui in questione si consegnarono al nostro presidio. Essi vennero custoditi, in Santona stessa, da reparti totalmente italiani, mentre altri reparti, pure completamente italiani, guardavano i due grossi campi dei prigionieri militari. 4°. Dato qua nto sop1·a (e considera lo, specialmente:, che la resa si è effettuata in ritardo e quando una cattura, pacifica o cruen la, r isultava ineluttabile), è chiaro che, dal punto di vista giuridico materiale, noi non eravamo e non siamo tenuti ad usare ai baschi un qualsiasi trattamento di favore . Ma le modalità colle quali si è effettuata la resa (che ne comprovano il preordinamento), e lo spirito di simpatia e di riducia col quale la massa si è arresa, mi hanno convinto, a prescindere da qualsiasi altra considerazione, che esistesse per noi un certo obbligo morale ad applicare od ottenere per gli arresisi un trattamento generoso. (Successive manifestazioni di gratitud ine dei prigionieri, plaudenti, p. es., a l passaggio di nostri reparti cd inn alzanti scritte inneggianti a ll 'I talia ed a l Duce, mi hanno ribadito questo punto di vista). Perciò, avendo il Generalissimo frattanto dichiarato che, per essere stata la resa tardiva, non si poteva assolutamente più parlare di qualsiasi diritto da parte basca, il giorno 28 ho inviato al quartier generale il mio capo di S.M. per appurare che intenzioni reali avesse Franco a riguardo dei prigionieri. Ed il colonnello Barroso (che è, in sostanza, senza averne il titolo, il capo di S.M. di Franco) assicurò che i baschi sarebbero stati trattati con grande umanità, che non sarebbero stati perseguiti che i rei di reati comun i, e che il comando nazionale si sarebbe certamente messo d'accordo con noi in proposito. In base a tale assicuraz ion e, il giorno 4 settembre, quando il comando nazionale chiese di sostituire con truppe spagnole quell e le-
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gionarie guardanti i prigionieri, e di iniziare, coll'intervento di un nostro ufficiale superiore, il riconoscimento e la classifica dei prigionieri stessi, aderii alla richiesta. 5°. Senonché subito dopo, ebbi notizia che le autorità nazionali avevano iniziato senz'altro processi a carico di prigionieri pronunciando alcune condanne a morte (peral lro non ancora eseguite). Questo fatto, già di per se stesso assai grave, ed una successiva «nota» inviata dai soliti due dirigenti, il giorno 3, nella quale, sia pure correttamente e molto velatamente ed indirettamente, si accenna al dubbio di una nostra eventuale mala fede, mi hanno indotto a considerare la possibilità che i dirigenti baschi rifugiati all'estero possano, divulgando in maniera monca le trattative, suscitare una campagna incresciosa conlro di noi. Provvedimenti radicali da parte del governo di Franco contro i prigionieri, o parte di essi, potrebbero invero non solo causare, ma dar corpo a detta campagna, alla quale, secondo mc, non si potrebbe efficacemente far fronte colla divulgazione integrale - da parte nostra - delle trattative intercorse, dato che dette rettifiche non sarebbero raccolte dalla stampa straniera a noi avversa. È pur vero che l'ex governo di Euzkadi non avrebbe, in fondo, nessun interesse a svelare delle trattative da cui apparirebbe che esso sino dal luglio stava trattando, fra le quinte, la resa. Ma tale considerazione, se la rende meno probabile, non esclude una manovra del genere. Ciò posto, dopo aver comunicato il mio punto di vista a S.E. l'Ambasciatore, e sempre rimanendo, d'altra parte, dell'idea che qualche concessione ai baschi debba, malgrado tutto, ed indipendentemente dalla qucslione di cui sopra, farsi, ho inviato un mio incaricato il Generale Roatta (che com'è noto, è stato quegli che per mia delega ha condotto le trattative in oggetto) dal Generale Franco per prospettargli la situazione e per chiarire quali fossero i suoi intendimenti reali. Qucsli, ed il punto di vista di Franco, quali furono espressi al suddetto incaricato, risultano dall'annesso allegato. 6°. Slamane ho fatto comunicare al Generalissimo che prendevo atto delle sue dichiarazioni, e ringraziavo. Ma che, essendo la questione anche di indole politica, mi riservavo di riferire a V.E., chiedendo istruzioni. Pregavo, pertanto, di non procedere ancora alla dichiarazione uf ficiosa a mezzo della stampa, a cui Franco aveva accennato.
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LA l'AKfEC!PAZIONE ITALIANA Al.I.A GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1916- 1939)
Nei riguardi degli intendimenti del Ge neralissimo circa il trattamento verso i prigionier·i, mentre non avrei nulla da eccepire a proposito di quello verso le truppe, trovo che que l lo verso gli ufficiai i ed i compromessi politici è discutibile. Non è detto, infatti, che il governo di Valenza accetti di scambiarli con prigionieri di guerra legionari e nazionali e con detenuti poli li c i di fede franchista. Se poi venissero alla luce le trattative basche per la resa, è più che probabile che il governo di Valenza non vorrebbe questa gente, o che, accogliendola, eserciterebbe rappresaglie sopra una parte almeno di essa. E se allo scambio non si addivenisse, i condannati, anche sfuggendo ad una esecuzione, dovrebbero scontare, nella Spagna nazionale, una pena più o meno lunga. Sono perciò di avviso che l'unico sistema da adottare rispetto a questa categoria sia il permesso di espatrio, od un a completa amnistia. Ritengo altresì conveniente che le imputazioni cd i procedimenti a carico degli irnputati di reati comuni avvengano con l'intervento diretto di un nostro rappresentante, che vengano considerati reati comuni delle azioni non identificabili con questa specie di deìitti.
Ritengo che esaurita la parte tecnica del problema, esso rientri nel campo politico. E pertanto, ove l'E.V . lo creda opportuno le ulteriori trattative col Genera i i ssimo potrebbero essere svolte dal R. Ambasciatore in Salamanca, cui ho invialo in copia la presente relazione.
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DOCUMENTO N. 153
DA AMBASCIATA D'ITALIA A COMANDO C. T.V. (PER S.E. BASTI CO)
N. 1163
Salamanca, 20 settembre 1937
ln riscontro 8353 ho l'onore di riassumere quanto ho comunicato a Roma circa resa Baschi alt . «Ho inlrattenuto Franco nel senso preseitton1i, circa trattan1ento Baschi arresisi truppe Legionarie alt. Franco mi ha detto che: Resa Baschi, per circostanze et momento in cui si est svolta, non può conferire ad essi diritti dì nessuna sorta alt. Giorni precedenti presa Santandcr essi avevano tentato trattare con Lui e solo dopo suo rifiuto avevano concluso trattative con Comando Italiano alt. Sono e saranno adottali criteri massima clemenza; a tale scopo verranno rinnovati ordini precisi al L. Condanne capitali di capi politici sono in numero molto limitato e quasi tutte seguite da provvedimenti di grazia al L. Est impossibile autorizzare espatrio delle predette persone perché ritornerebbero a combattere contro di noi o quanto meno diverrebbero propagandisti antinazionali all'Estero alt ».
Viola Rep. F-6; b.12
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Li\ Pi\RTEClPAZ!ONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVTLE SPAGNOLA (1936- 1939)
DOCUMENTO N . 154
COMANDO C.T.V. - UFFICIO «I» N. 1023 «I »
16 settembre 1937
A COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - SEDF.
Articolo riguardante
j_
prigionieri baschi
Si segnala il seguente articolo apparso sul giornale «La Dcpcche» del giorno 13 c.m. riguardante i prigionieri baschi: SUR LE FRONT BASQUE
«Comment s'csl produit l'effondrement du rront de Santander Tractactions curieuses - Franco ne tient pas la parole donnée par le con1.mandemen t i talien » . Nous devons à une personnalité fort au courant dcs derniers évenen1ents sur le front basquc Ics renseignements bien curieux et bien intéressants que voici: En dépit du silencc conservé par les milieux officieJs gouvernementaux espagnols et basques sur Jes événements ayant accompagné l'effondrement du fronte de Sanlander certaines déclaralions recueillies auprès dc réf ugiés mettent en lumière dcs raits particulièremen t surprenants. L'armée républicaine du nord était composée de Lrois éléments distincts: à l'ouest, les Asturiens, solidemenl rctranchés dans leur province; au centre, les balaillons santanderinois occupant les positions au sud de leur ville, en liaison, à l'est avec les basqucs dont la gauche s'appuyait à la mer, au port de Castro Urdiales. Les divisions italiennes ayant forcé le fronl sud de Santander dans des conditions de facilité et de rapidité aussi inallandues qu'inexplicables, les basques se sont trouvés coupés des Asturiens, et manquant de tout ravitaillcment ont du se replier aux abords de Santona, seul port praticable cn ce point de la cote. Les bataillons basques, bien quc n'ayant pas d'aviation, manquant d'artillerie et de munitions, pouvaicnt encore lutter pour proléger
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l'embarquemenl d'une partic dc lcur armée sur des bateaux de commerce ang lai s que le gouvernement d 'Euskadi avait affréLés pour rccucillir ses troupes. Mais le général iLalien qui comnmnde en ce secteur n'a, dit-on, que du respecl pour les miliciancs, adversaires loyaux, qui depuis le rnois dc mars, éc rasés par un matériel supérieur, ont lutLé picd à pied pour défendrc lcur Lcrri Loi re et un accord intervient entre le commandcment italien et les chefs basques. L'armée basquc dcposera ses armes et tous soldats, officiers, dirigeants, donl ccrtain s sont revenus de Frnnce a Santoùa pour partager le sort de leurs homrncs seront libres de s'embarquer sur les bateaux d 'évacuation. La bonne foi de tous est telle qu'italicns et basques, en annes, se melent dans les rues de Santona. Deux bateaux anglais, le «Scvcn sea sprax» et le «Bobbie» sont charges de soldats cl d'officiers. L'un de eux meme le «Bobbie» embarquc ccrlaincs an:hives du gouvernernenl basque. Après que l'officier de conLròlc du com ité de non-intervention qu'il à son bord. Se soit a ss uré auprès du coloncl ilalien Commandant a Santona. que cette évacuation est bien faite en vertu d'accords librement consentis. Ces bateaux vont quitter le port lorsqu'un ordre de surseoir au depart parvient a leurs capitaincs.· Le Général Franco s'oppose a l'éxécution des conventions passécs, des phalangistes arrivent, ils exigent le débarquemcn Ldcs rnalheureux qui <légià se croyaient libres. En va in les basques protestent, ils arguent des promesscs fa ilcs, mais maintenant ils ont rendu leurs armes el ne pcuvent que s'incliner devant la force. Le colonei itaiien ne peut cacher son érnoL ion . TI insiste auprès des capitaines des bateaux anglais pour qu'ils ne créent pas d'incidents. Affirmant qu'il ne pcul y avoir la qu'un malentendu et quc Ics basques qui resteront sous la prolcclion des troupes italiennes ne pourront que etre liberes procainement. Et tandis que les basques prisonniers sont retenus à Larcdo et à Santoùa, le «Bobbic» s'éloigne vers la France, il a pu cacher que lqucs évadés et lorsqu'il parvient à Bayonne, ces évadés discnt ce qu'ils ont vu. L'officier de contròle, un Portugais, fait rapport ou il ne cachait point; diL-on, son indignation. Afin sans doute de laisser le temps aux italiens de tenir leurs promesses, le gouvernemenl cspagnol garde le silence, rn.ais comme plus aucune nouvelle ne par·vient des malheureux prisonniers, le bruit court dégià que le pr·és idcnt Négrin saisi-
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE S PAGNOLA (1936 · 1939)
rail l'assernbl ée de Genève de ces faits en étayanl son rapport de déclarations de neutres, de documents photographiques. On a peine à concevoir que l'Italie tolère que la parole donnée par ses officier·s ne soi t pas respectée par son allié. Mais s'i I en était ainsi, ce que l 'on doit se refuser à croire, les nalions pour qui les accords ne son Lpoint encore «chiffons de papier » ne pourraie nt laisser sans défense à la merci dcs plus cruelles vengeances, des hommes victimes de leur crédulité, et de leur bonne foi. 11 faut que ces basques ainsi emprisonnes soient libères sans condilion, comme il leur avait été promis. Si ce geste n'était pas effccLué, le monde civilisé reconnaitrai L alors que les mots «honneur, parole donnée » sont sans signification dans les rapports entre peuples, el les nations qui par indifférencc ou lachelé admettraient sans protester de tels agisscments ne devraient point s'étonncr si un jour elles en étaient ellcs - mèmes victimes. f }11. tr. m oi.11.
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DOCUMENTO N. 155
DA GENERALE MANCINI (Mario Roatta) - Burgos A COMANDO TRUPPE VOLONTARIE (per S.E. Doria)
Burgos, 8 settembre 1937
Conferito con Franco per questione impiego Divisione, mentre mi riservo confermare pomeriggio per questione Baschi alt Questione dipendenza Divisione rimane completamente pendente perché Franco malgrado esposizione dei precedenti et nostro punto di vista, afferma che truppe miste dipendono da lui alt Circa impiego attuale una Brigata, questione come esposta da Franco alquan to differente dagli o rdini da 1ne r icevu ti al t Aven do sen tore attacco nen1ico su Huesc.:a et proponendogli comando Esercito centro invio una Brigata mista Huesca, Franco, per non scindere Divisione, ha ordinato inviare Huesca, parte Truppe Nazionali del settore Zuera, et destinare tale settore una Brigata mista, a mia scelta il cui comandante dovrebbe avere pie na responsabilità del settore, et ai suoi ordini non solo propria Brigata, ma tutti i reparti nazionali rimanenti nel settore alt Non esL necessario impiegarvi più delle truppe suddette et per questo ritiene opportuno che altra Brigata rimanga riposo zona attuale alt Dal canto suo conferma ordini suddetti et esecuzione più celere possibile data imminenza attacco su Huesca alt Ho risposto che riferirei subito codesto Comando riservandomi eseguire dopo suo assentimento alL Attendo qui decisione permettendomi soggiungere che, data situazione come prospettata, mi sembra alquanto difficile non aderire al L
Mancini
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LA PARTECIPAZIONE JTALJANA ALLA GUE RRA <.:rVJLE S PAGNOLA (1936 - 1939)
DOCUMENTO N. 156
CUARTEL GENERAL DEL GENERALISIMO - ESTADO MAYOR 3a SECCIÒN - OPERACIONES
PARA S.E. EL CENERAL DORIA Burgos, 9 dc septiembre <le 1937 (Il ano Triunfal)
Cuesti6n prisioneros vascos No es probable que los fugados vascos a l ex lranjero inicien una campana alrededor de la cuesti6n dc los prisioneros vascos, con motivo de la ocupaci6n <le la Provincia <le Santander, ya que saben perfectamente que ello repercutir:ia en los propios prisioncros, cuyas represalia les han sido anunciadas con antelaciòn. De todas formas, en el hipotético caso, dc quc csa campana de prensa se desencadenara, S.E. de acuerdo con c l Ma ndo Italiano, estu<liar:ia el medio de que és te quedara en buen lugar.
Dependencia de las Flechas Ne gras Espera S.E . la pro-memoria que anuncia el General Baslico cn su no La, y agrcdecc prof undamente su declaraci6n franca, de ne presentar oposici6n alguna respecto al empleo operativo de la Divisi6n Flcchas, en tanto que ésta Gran Unidad se encuentre bajo la depe nde ncia Laclica dc un Mando Naci6nal.
Respecto al ultimo parrafo de la nota, S.E. cl Gcn e ralisimo esta seguro de que la atmosfera de comprensi6n y colaboraci6n, segui ra reinan<lo en todas nuestras relaciones y que éstas se mcioran cada dia mas por estar de acucrdo cn lo basico, e n lo fondamenta!, y exigirle as:i nuestros fraternales sentirnicnlos y eJ comun deseo de llegar lo mas pronto posibile a la victoria final. IL CAPO DI STATO MAGGIORE F.to Mancini
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DOCUMENTO N. 157 DOCUMENTO N. 157/a
DA COMANDO C.T.V.
A MINISTERO AFFARI ESTERI (PER S.E. CIANO) - Roma N. 2125/S.C.
Roma, 17 agosto 1937
EIAR ha dato ieri ore 23 per presa da parte dei legionari Reinosa e Torre Arriba soggiungendo che stessi hanno incontrato scarsa resistenza. Non comprendo che si possa pubblicamente dare notizie così infondate . Reinosa è stata presa da spagnoli. Torre Arriba è soltanto uno dei numerosi episodi che hanno costituito nel loro insieme la battaglia dell'Escudo. Nemico questa volta ha offerto resistenza tenace e spesso ammirevole. Per le mie truppe che si sono valorosamente battute in nome del Re del Duce dell'Italia sento il preciso dovere di rivolgere a V.E. la più fiera protesta. Con questi metodi si irritano e con ragione Governo, Comandanti e Truppa nazionale e si svaluta il valore dei nostri. Doria Rep. F-18; b.4-16
DOCUMENTO N. 157/b
DA COMANDO C.T.V.
A UFFICIO «S» - MINISTERO ESTERI N. 2602 Op.
25 settembre 1937
Alt Su giornale «La Stampa» 18 corrente corrispondente Riccardo Forte parla di colonna legionaria partecipante at operazioni contro Asturie alt Notizia est assolutamente falsa et inventata alt Da in-
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LA l'ARTECIPAZJONE ITALJANA ALI.A GIJF.RRA CIVILE SPAGNOLA ( 1936 - 1939)
consideratezza nostri giornalisti deriva danno at relazioni con autorità spagnole frustando mia opera per dissipare malumori et attriti alt Nel caso specifico pochi giorni prima mi ero adoperato ottenere salvacondotto fronte Nord at altro corrispondente de «La Stampa » Giovanni Altieri alt Rinnovo pr·eghiera imporre nostri giorqalisli serietà et coscenziosità di lavoro alt Richiamo anche attenzione su doverosa sobrietà in titoli e sottotitoli che spesso non corrispondono neppure al contenuto degli articul.i stessi ed hanno palesi intendimenti reclamistici alt Pregherei infine vietare pubblicazione lettere di singoli tendenti sempre esaltare opere cd episodi cui in genere non hanno partecipato alt
Baslico
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DOCUMENTO N. 158/A
AMBASCIATA D'ITALIA IN SPAGNA S.E. CONTE GALEAZZO CIANO DI CORTELLAZZO Ministro degli Affari Esteri - Roma N. 2975/1181 Personale - Riservatissima
Salamanca, 19 settembre 1937
Eccellenza, Ieri sera dopo la mezzanotte Franco mi ha fatto telefonare da Burgos per pregarmi di ricevere questa mattina per tempo il Comandante Villegas, Addetto Militare a Roma, latore di una sua comunicazione urgente. Il Villegas si è presentato stamane alle 9 e mi ha intrattenuto lungamente sullo stato di tensione che è venuto a crearsi nei rapporti tra il Generalissimo e Bastico, specialmente circa l'impiego delle Truppe Volontarie e circa l'organizzazione di alcuni reparti . Il disaccordo, preesistente all'azione su Santander e temporaneamente sopito durante il corso della battaglia e nella comune esultanza per la vittoria ottenuta, si è riprodotto ed acuito, negli ultimi giorni al punto da determinare il Generalissimo a farmi chiedere, per tramite del Villegas, ch'io inlervenissi presso il R. Governo per ottenere: il richiamo di Bastico e la sua sostituzione col Generale Berti al Comando Truppe Volontarie; il richiamo, inoltre, di Roatta. Ho risposto al Villegas, pregandolo di riferire a S.E. Franco: - che io non potevo né desideravo intervenire in questioni di indole militare, se non nel caso di precise istruzioni del mio Governo; - che la via naturale per far pervenire al R. Governo la richiesta concernente i Generali Bastico e Roatta era, a mio avviso, quella della Ambasciata del Governo Nazionale di Spagna in Roma; - che mi sarei, pertanto, limitato ad informare, come di dovere, l'Eccellenza Vostra circa lo stato di tensione determinatosi nei rapporti fra il Generalissimo e il Comandanle del C.T.V .. A questo proposito, ho richiesto al Villegas un appunto scritto che riassumesse l'esposto da lui fattomi, con l'indicazione dei fatti e circostanze di cui si fa carico al Comando T.V. e che hanno portato il Generalissimo alla odierna decisione. Il Villegas mi ha consegnato oggi il pro-memoria in lingua spa-
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LA l'ARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUF.RRA ClVlLE SPAG NOLA (1936 - 1939)
gnuola che mi onoro di accludere in originale, per maggiore esallezza di informazione, ben sapendo che l'Eccellenza Vostra ha perfetta conoscenza di quesla lingua. L'invialo di Franco ha anche avuto l'incarico di sottopormi, per visione, i più recenti carteggi intercorsi fra il Quartiere Generale e il C.T-V. -Astraendo dal merito delle cun1w1icazioni dirette dal C.T.V. al Quartiere Generale non posso disconoscere che la forma <li esse sarebbe difficilmente ammissibile non soltanto in rapporti di subordinazione, ma altresì in rapporti di parità gerarchica. A titolo puramente personale, ho espresso al Villegas l'opinione che il disaccordo non fosse insanabile e che le altre e riconosciute qualità di Bastico come soldato e come Comandante meritavano si facesse uno sforzo per appianarlo, specialmente all'indomani di una operazione vittoriosa quale quella di Santander. Alla Eccellenza Vostra però non posso nascondere essere mia precisa impressione che il dissidio non sia ormai suscettibile di essere composto: l 'odierna determinazione di Franco è la risultante di una serie di reciproche incomprensioni, che non sono di oggi, e il cui punto di partenza sta nella diversa interpretazione che da una parte e dall'altra vien data al rapporto di dipendenza che intercorre fra il Comando Italiano e il Comando Spagnuolo. Maggiori e più frequenti contatti personali e verbali fra i due Comandanti avrebbero, io credo, potuto utilmente smussare le inevitabili scabrosità di una situazione innegabilmente delicata. Invece da parte del nostro Comandante Lai i contatti non soltanto non sono stati cercati, ma anzi sfuggiti. E in luogo di essi - di fronte ad ogni invito o richiesta del Comando spagnuolo - si è preferita la risposta scritta, a distanza, in forma cruda e perentoria. 11 ben noto orgoglio spa gnuolo, forse ancor più che il senso di autorità, ha finito col reagire. Voglia gradire, Signor Ministro, gli atti del mio più devoto ossequio. F.to Viola
Annesso al Documento n. 158/A
Resumen de la Conferencia celebrada con su Hxcelencia e[ Embajador dc Italia, hoy dia 19 de septiembre de 1937 Objeto de la conferencia fué dar a conocer a S.E. el Embajador, en nombre del Generalisimo Franco, el desacuerdo existente entrc este
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y el Genera! Bastico acerca del empleo de las tropas del C.T.V . . El
clesacuerdo quc cmpez6 hace tiempo se ha acentuado en la actua li dad, manifestandosc incluso e n el tono <le las comunicaciones dirigidas al Mando espaii.ol, que el Generalisimo Franco considera inaceptables. No obstante el criterio dc S.E. el Jefe del Gobierno Italiano, reitera<lamente expuesto, de que para reforzar el mando del Generalisimo es preciso que este disponga de las Unidades Italianas corno si se tratasc dc tropas espaiiolas, el mando italiano en Espaiia, sistematicamente rechaza 6 discute todas las sugerencias en tal scntido que rccib e con grave perjuicio <le la buena marcha de la guerra. Casos recientes se han verificado en el frente de Aragòn con uni<la<les de Artilleria, que aunque alH desplegadas, se pidc insistentemente por el Genera! Hastico que se retiren, a pesar de ser ncccsarias y cuando por su distancia de la primera linea se tiene la casi seguridad de que no sufriran desgaste apreciablc. Otro caso es el ocurrido con la Brigada « Frecce Nere » que situ<!da corno reserva de Scctor, su Jefe manifestò al mando nacional, a cuyas ordenes esta, el deseo de intervenir en una rectificaci6n avanguardia del frente. Aceptada la indicaciòn el Mando legionario negò la oportuna autorizaci6n, pocas horas antes de empezar el combatc, que por diversas razones se sabia no tendria gran irnportancia y que, por tanto, no produciria desgaste en la Brigada. Rcspecto a estas Brigadas de «Frecce», el Generai Ba.stico tampoco esta de acuerdo con el Gcncralisimo sobre el Mando de quien dependan opinando que forman parte del C.T.V., olvidanùo que la razòn de su constituciòn fué dotar al Mando espaii.ol dc una masa de reserva, y corno, entonces, se carccia de cuadros y armamento, el Gobierno de Italia se ofreci6 a proporcionar unos y otro. Aun no habia en Espafi.a Uniùades totalmente italianas. La pro-memoria prcscntada al Generalisimo para demostrar que las Brigadas «Frecce » fnrrnan parte del C.T. V. contiene conceptos y conclusiones que en ningùn modo comparte el Mando espaiiol. Como consecucncia dc cste criterio del Genera! Bastico, este no acepta la indicaci6n del Gcncralisimo Franco de convertir tales Brigadas en Divisiones, aiiadiendolcs a cada una <los batallones de voluntarios, totalmente espaii.oles y la parte correspondiente dc Arti I le ria y Servicios. Se mantiene en cambio, la actual organizaciòn (a la que es contrario el Generalisimo Franco) de tener reunidas arnbas Brigadas en una Divisi6n ; soluci6n a la que si en principio accedi6, fué debido a
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LA PARTECIPAZIONF. ITALIA NA ALLA GUERRA CIVILE S PAG NOLA (1936 - 19.19)
las insistentes peticioncs del Generai Roatta, para tener un mando, y por creer que cada Brigada no perderia, ni su organizaci6n ni su fisonomia propia, lo que en cambio ha ocurrido. Respecto a l Generai Ba.stico, queda, por ultimo, que hacer constar el disgusto con que el Generalisimo Franco ha visto los abusos cometidos en Santander apoderandose las Uni<lades Italianas de Loda clase de materiai de guerra de los rojos, armamento y automoviles principalmente, entre lo que hay que citar mas de 300 amctraJiadoras, mas de 20.000 fusiles , cuatro carros de Combate y dos o tres cenLenares de vehiculos automoviles, materiai sumamente necesario a las tropas Nacionales, algunas de cuyas Unidades estan aun sin dotar, y que hasta el momento actual no ha sido e ntregado, ni siquiera se ha dejado ver a los Servicios de Rccupcraci6n espaiioles. En cuanto a l Genera! Roatta, ha pactado con diri gcn tcs rojos en Santona, cuando ocupada Torrelavega, no tcnian escape posible, llegando a invitar a corner a los Jcfes importantes, a los que ascg ur6 la huida. Esta no se consumo porquc d Generaìbimo Franco urdeno a l Jcf c dc E.M. espaiiol de la Brigada «Frecce Nere» que se opusiera a su salida. Dias despu és el citado Jefe de E .M. qucdaba destituido por el Mando italiano, sin explicaci6n alguna, no ohstante tratarse de un excelente oficial espaiiol. Esta deter minaci6n y otras varias, que tiendcn a anular el espiritu nacionalista de los contingentcs cspanoles (mas del 80% en cada Brigada) han creado un ma lcstar que repercute en la moral dc cstas Unidades basta ahora excelentc. Algunos incidentes ocurridos (varios de gravedad) son prucbas de este estado de animo, que adcrnas altera las buena.s re lacioncs cntre elementos italianos y cspanoles. Por todo lo expucsto S .E. el Generalisimo, pide al Gobicrno Italiano, por el tramite d e S .E. el Embajador, lo siguicntc: - El cese en el Mando del C.T. V., en cl mas breve plazo posible, del Generai Bastico. - El urgente regreso a Italia de estc Generai y del Generai Roatta. El nombramiento para el Mando del C.T.V . del Generai Berli, cuyas condiciones, tanto de caracter militar, corno pcrsonales, parece que seran una garantia de la compcnctraci6n que es preciso exista en todo momento entre los mandos Italiano y Espaiiol, en beneficio de la buena marcha de la Guerra. M.A.E. - US - 2, F.37
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DOCUMENTO N. 158/B
EL JEFE DEL ESTADO Y GENERAL EN JEFE DEL EJERCITO NACIONAL Burgos, 2 t de septiembre de 1937 (II ano Triunfal) EXEMO. SR. DON PEDRO CARCiA CONDE
Embajador de Espafia - Roma Muy querido amigo: corno vera Vd. por el escrito que se acompaiia, las rclacioncs con el Mando de las Tropas italianos en Espaf\a no se desenvuelven dentro de la debida cordialidad y acuerdo, con indudable repercusi6n en la marcha de la guerra. Tal estado de cosas no puede continuear por lo quc es preciso que exponga Vd.
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Mini stro d e Negc c ios Extranjc-
ros para conocimiento del Gobierno italiano cuanto consta en el citado documento, a fin de lograr el cambio de Mando cn el Cuerpo de Tropas Voluntarias. El General Bastico, que indudablemenl es un buon J efe, en la circustancias especiales en que se desarrolla la lucha en nucslro pais ha llevado a cabo una gestion que no solo influye dcsfavorablcmcnlc en la marcha de las operaciones, sino que tambien tiende a cutibiar la buena armonia que hasta ahora ha existido entre los elementos italianos y espaiioles. No me parece oportuno que se debe dar nombre para al nuevo Jefe del Cuerpo de Voluntaries italianos pero no estara de mas que Vd. indique que el General Berti por sus condiciones personales durante el tiempo que lleva en Espaiia, ha sabido captarse las simpatias de todos y a mi juicio reune excelentcs cualidades para sustituir al General Ba.stico. En espera de que su gesti6n llegara al resultado deseado, le saluda afectuosamente. F.to Franco
Annesso al Documento n. 158/B Antes de exponer cuanto a continuaci6n se detalla, acerca de la actuacion del C.T.V., es preciso hacer constar el concepto favorable
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que mcrcce a S.E. el Generalisimo, por estar compucsto <le mandos y tropas buenos y entusiastas. Rubiera podido sacarse mas partito de cstos elementos, si en su crnpleo hubiera predorninado el criterio expuesto por el Generalisimo y accptado por S.E . el Jefe del Gobierno Ilaliano, de emplear las unidades <le voluntarios corno si se tratase de tropas cspanolas. Pero el mando del C.T.V. sistemalicamente ha venido rechazando o <liscutiendo las sugerencias recibidas en tal scntido. La actuaci6n y caracter del Genera! Bastico, crea gran<les dificultades para el empleo de las tropas voluntarias y entorpece direcLamente la buena marcha dc las operaciones. No ohslante dado el interés y paciencia del Generalisimo, para evitar la llcgada de este dia, en quc tiene que comunicar al Gobierno Italiano, la conveniencia dc un cambio de Mando, para la rnejor eficacia dc las tropas, se vé forzado a hacerlo, pués no solo f alta la subordinaci6n ohliga<la a las 6rdenes del Alto Mando, sino que los n1.isn1.os Mandos y Esta<los Mayores ltalianos se resientcn de su caracter violento y poco reflexivo. En la opcraci6n de Bilbao no acluo el grupo de fuerzas voluntarias, porque el Gcneral Bastico se nego a ejecutar las 6rdcncs que se le diernn, que de habersc ll evado a cabo, hubieran permitido la destrucci6n con dos meses de antelaci6n, del Ejercilo Vasco. Esta falla dc cooperaci6n, permiLio su retirada sobrc Santander y la dilataci6n de la guerra en el Norte. Puso empeùo y propuso una operaci6n sobrc Ramales, que por su ineficacia, fué rechazada por cl Alto Mondo Espagnol, que consideraba la necesidad de operar directamente sobrc Santander y las comunicaciones con Asturias, lo gue efectuado permili6 el copo y destrucci6n del Ejército Vasco Santanderino. En esta opcraci6n sobre Santander, d Generalisimo habia d ecidido que las fuerzas dc la derecha, solo debian mantener la pres i6n y la atenci6n de enemigo, con objeto de retencr las fuerzas y quc no pudiese concentrarlas sobre Santander, tcniendose previsto el avance para cuando la derrota hubiera sido consurnada. No obstante haberles quitado a aquellas fucrzas su artilleria para reforzar las que operaban en la dirccci6n principal, el Generai Bastico agobi6 constantemente al Mando, con peticiones a fin de quc se ordenase el ataque a fondo por las fuerzas del lado derecho, cada vcz que la resistencia enemiga le obligaba a alguna detenci6n. Estas peticiones eran hcchas con una insistencia y nerviosismo inadecuados al momento y dcsarrollo feliz de la operaci6n. Hay que hacer constar quc por el Valle inmediato y a sus orde-
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nes llevaba franquéan<lole una Briga<la <le tropas espafiolas, que tenia la misi6n dc prolcgcr cl fianco derecho de su rnatTha, rnisi6n que cumpliò brillantemente, sin que en ningùn momento hubiera cl mas remoto peligro para el flanco <lerecho de sus fuerzas . A la entrada de las tropas en Santander, no obstante no convenir a la politica inlcrnacional, llevò a cabo en dicha Poblaci6n un alarde <le desfile de tropas voluntarias, a las que el Mando espafiol no se opuso por un deber de correspondencia y afecto hacia el esfuerzo Italiano, a(m comprendiendo el daiio que podria resultar en el 6rden internacional, ya que habiendo tornado parte en la operaci6n sobre Santander 90 batallones espaiioles, 7 mixtos, con el ochenta por ciento de sus efectivos tambien espaiioles y 24 italianos, se bacia aparecer ante el mundo, quc todos cran ilalianos, inlcrpretandose corno si exislicran cn Es pana fuerzan muy superiores, con la consiguiente susceptibilidad internacional y refuerzo de los internacionales en el campo rojo. El Mando espaiioJ comprcndia que el presligio de las armas italianas y la ncccsidad dc dcslruir la labor dc dil'arnacic'm anterior, le obligaban a preparar un triunfo seguro <le las tropas voluntarias y salisfccho de haberlo logrado, sin embargo, aprecia que en el Mando del C.T .V. se pec6 por exceso, lo que sirve de base a los paiscs quc prestan ayuda a los rojos, para justificar el envio de mas hombrcs y materiai, que después de la victoria de Santan<ler se ha intensificado considerablemente. Brigadas Flechas. Estas Brigadas constituidas por un ochenta y tantos por ciento de fuerzas Nacionales, han demostrado su eficiencia y su valor cornbativo, en especial las Flechas Azules, que han tenido combates duros en Extremadura, esto es, en un frente de operaciones en que la atenci6n se fijaba menos, y que lo mismo su Mando, que los Oficiales demonstraron valor y espiri tu de sacrificio. Fueron organiza<las en Briga·das Mixtas independientes y <lotadas de todos los elemcnlns para baslarsc a si mismas en la batalla. Desde su organizaci6n trabajaron en los frentes en que se hizo necesario un refuerzo de tropa, precisamente a las ordenes del Mando espanol del Cuerpo de Ejcrcilo rcspcclivo. Asi, la Brigada dc Flcchas Ncgras opero cn Bilbao a las òrdenes del Mando espaiiol , quc tenia siempre 6rdenes de mimarla y evitar su desgaste, asegurandole misiones de facil desarrollo. Al qucdar sin Mando cl Generai Roalta y deseando rchabililarle, propuso cl Generai Baslico al Generalisimo y pidiò rcitcradamente el interesado, que se le nombrara Jefe de Flechas para inspeccionarlas y cuando fuera posible operar con las dos Brigadas reunidas a sus
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ordenes, conside.-ando el Generalisimo que esto no habia dc hacerlas perder nada de su eficiencia, accedi6 a ello, apenas las necesidades de la campana lo permitieron. Terminada la operaci6n sobre Santander y ante el durisimo ataque en el frente de Arag6n, cscaso dc Lropas, y continuando las operaciones en Asturias, en cuyo frente siguen empeiiadas todas las tropas espaiiolas que habian operado sobre Santander y Bilbao, y en descanso obligado las unidades de voluntarios, di6 or<len el Generalisimo de concentrar en Zaragoza las dos Brigadas de Flechas, que desde hacia mas de dos meses habian tenido li gcros tiroteos algunas dc sus unidadcs y que Roatta tomara el mando <le la Division, por creer necesario opcrnr cn Aragon a las 6rdenes del Generai de aquél Ejército. Cuando la situaci6n y amenaza enemiga obligaron a emplearlas cn c l scctor dc Zaragoza, ]as 6rdenes cuya ejecuci6n rapida interesaba el Generalisimo, no se Ilcvaron a cabo, esperando el Generai Roatta la previa autoriza ci6n del Generai Ba stic0, r e sulta ndo m edi;:itizad o el mando dc una Division a la aprobaci6n previa del Generai de un Cuerpo de Ejército establecido a rnas dc 200 km. del frente sin conocimiento ni preocupaci6n de la situaci6n militar. El retraso de rnas de 24 horas en la respuesta produjo demora y daiios a las operaciones, establcc icndo un principio tambien inadmisible de que una Division a las 6rdenes tacticas de un Mando, quedc mediatizada por la apreciaci6n que haga otro Mando no responsablc. Criterio Lanlo mas inadmisible, cuanto que se trata de tropas independientes que llevan nueve meses dependiendo del Mando espaiiol. Otro caso es el ocurrido con la Brigada «Frecce Nere » que situada corno rcserva del Sector su Jefe manifesto al mando nacional, a cuyas 6rdenes esta, el deseo de intervenir en una rectificaci6n a van guardia de l l"renle. Aceptada la indicaci6n, el antes de empezar el combate, quc por divcrsas razone s s e sabia no tendria gran importancia y que, por tanto, no produciria desgaste en la Brigada. Respecto a estas Brigadas de «Frecce », el Generai Bastico tampoco esta de acuerdo con el Generalisimo sobre el Mando dc quien dependan, opinando que forman parte del C.T.V., o lvidando que la raz6n de su constituci6n fué dotar al mando espaiiol de una masa dc rcscrva, y corno, entonces se carecia de cuadros y armamento, cl Gobierno de Italia se ofreci6 a proporcionar unos y otros. Aun no habia en Espaiia Unidades italianas. Un objetivo de la operaci6n sobre Santander era e! corLc de comunicaciones con Asturias, quc nos permitiese hacernos con el material
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y armamento del Ejercilo destruido y su empleo por parte de nuesLras tropas. La fcl iz ejecuci6n de las operacioncs en que las columnas Nacionales ocuparon Torrelavcga y lograron cerrar el paso del Ejercito derrotado, permiti6 que su materiai integro quedase en nucstro poder, pero cuando las unidades de recuperaci6n Uegaron a los lugares de la entrega, se encontraron que Jos depositos de materiai y armamento de los rendidos habian desapar·ccido en su casi totalidad, por haberse incautado de aquellos las fuerzas vo lunlarias, que irnpidiendo su labor con amenazas a los encargados de la recuperaci6n las substrajeron llevan<lolas a sus depositos, sin que hasta la fecha, no obsLante las 6rdenes <la<las, se hayan reintcgrado, dandose el caso dc que estan cuatro Divisioncs s in ametralladoras, ni fusiles amctralladores y contando solo con seis, dc las cuales alguna inutil, los batallones espaiioles, se distraigan dc s u empleo sin beneficio para nadie mas dc 400 ametralladoras nuevas, la mayor pa r·te de las cuales se encontraban crn pacadas sobre vagon en Santandcr al llegar las tropas. La folta de divisas de la Espaiia Nacional, limita las posibilidades de irnporlacion <l e vehiculos extranjeros. Las Provincias quc se conquistaron hasta ahora, se encontraban carentes de medios dc transportes. Uno de los resul lados del corte de carrelcras con Asturias, habia de ser el quc en Santander recogieramos todo cl materia! de Bilbao y de su Provincia, mas en esto ha obrado el Mando de las ruerzas italianas con una fa i la de visi6n que permiti6 se apoderasen con desorden de una gran parte de los vehiculos, quitando la plancha ùe identidad y cambiandolas por otras del C.T.V., que llevaban en abundancia, dejando la Provincia desprovista de vehicu los y despojando a sus propietarios dc sus elementos de trabajo, cau sando un disgusto en ios elementos afcctos de la Provincia, a quienes pertenecian Lal es vehiculos y causando las consiguientes prcocupaciones y dificultades a l Mando cspaiiol. Una 6rden dada al Genera! Bastico dc quc se reintegraran los vchi culos que no fueran indispensables al servizio del C.T.V., ha pasado mas dc 20 dias sin que fuera cumplimenlada. Eslas a nomalias no puedo ocultar quc son apreciadas y desfavorablemente comcntadas por los Mandos y Oficiales Alemanes, sin quc el interés del Generalisimo a cvi tarlo encuentre la debida atenei on en el Generai Bastico. El Generai Bastico que conoce la pe nuria de ametralladoras de nuestro Ejercito, quc tuvo por falta de dinero que rcduc ir sus necesidade s de hace tres meses a la mitad de los pedidos a !Lai ia, aumen-
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tado por el desgaste natural de la campana, deberia ser el primero en faciliLar el annarncnLo dc nucstras unida<les, y no dificultarlo con esta inesplicable incautaciòn. Esto sin entrar en otros asuntos de que hoy son clarnor en la poblaci6n civil donde se alojan las tropas del C.T.V. y que podria cvilarsc si cl Mando Italiano hiciese dectiva la disciplina, que todos sabernos es norma de su Ejercito, debiendo tener en cuenta quc csta guerra por su caracter civil, obliga a cuidar mucho el afecto dc los naturales y no dar a los rojos fondamento alguno para carnpaiìas, con las que tanto se dana el prestigio de la Causa Nacional y del Movimiento Fascista. El Genera! Roatta por otra parte, cuando el enemigo cstaba vencido y derrolado, corladas sus comunicaciones y las tropas a punto de entrar en Santander, a espaldas del Mando cspanol entabl6 negociaciones con los cabecillas vascos, que habia prohihido Su Excelencia por telegrafo, negociacioncs cquivocas, que pudieron dar lugar a una campana de descrédito en e l cxtranjcro o ohliga rnos a no recogcr cl f rulo cficaz dc la vicloria, por una oficiosa e inoportuna intervenci6n. Su conducta, invitando a su mesa a los cabecillas vascos, rué causa de disgusto en el persona! y oficiales espaùoles de la Bri gada Flechas Negras. Una 6rden dada a Santoùa para que se evitase la salida dc los responsables que trataban de embarcar sin autorizaci6n y conlra la voluntad elci Gcncralisimo, motivo se le ordenase al Jefe de Estado Mayor espaiiol que prohibiese de orden del Gencralisimo la salida de los dirigentes. Asi se hizo, pero dias después el Generai Roatta sin previa consulta con e l Generalisimo, daba el cese a este J efe, ante el disgusto del persona! de la Brigada dc Ficchas. Como casos recientes de la resistencia a poncr a disposici6n del Generalisimo elementos italianos, estan los que se han verificando cn el frente de Arag6n con uni<la<les de Artilleria, que aunque alli desplcgadas, se pide insistentemente por el General Bastico que se retiren, a pesar de ser necesarias y cuando por su distancia a la primera linea se tiene la casi segurida<l de que no sufriran desgaste apreciablc. La vida privada del Gcneral Bastico es objeto de critica de los Jefes y Oficiales italianos. La necesi<lad de una cooperaci6n sin reservas y de una subordinaci6n completa al interés genera! de la campaùa, exige el evitar la continuaci6n de un estado de cosas que al salir inevitablemente al cxlcrior, puede entibiar el entusiasmo y afecto que existe hacia Italia y quc
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cl Gcncralisimo y la Espaiia Nacional, estan decididos a mantener por encima de estas dificultades de 6rden persona!, facilmente subsanables. El Genera! Bastico sien<lo un buen Genera!, con una amplia cultura y una capacidad técnica, tal vez no se haga cargo de otros aspectos de 6rden politico que requiere siemprc un Mando en las con<liciones actuales. Por todo el lo se somete a la consideraci6n del Gobierno Italiano, para que aprecie este estado de cosas y se dé una soluci6n en la armonia, a los dcscos del Gcneralisimo, que son siempre los <le la victoria corm'.m y prestigio del Ejcrcilo y dc la Naci6n Italiana.
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DOCUMENTO N. 158/C
DA COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - IL CAPO DI S.M. 22 setternbre 1937 AL CAR!SSTMO NULLI
Da confidenti presso il Quartier Generale del Generalissimo ho saputo che Franco, tramite sua Ambasciata a Roma, avrebbe richiesto costì (o starebbe per richiedere ... non ho potuto appurare ancora la cosa) .. . « la testa di S.E. Bastico». Imputa zioni: Generale poco accondiscendente, troppo propenso a dinieghi, facile alla critica, insofferente di ordini, ecc. ecc .. Vero o non vero: non sottilizzo; il solo fatto che la voce esiste, è prova che presso il Comando spagnolo, di questo s'è parlato. Se niente ancora costì fosse trapelato, eccoti la primizia. Caldissima: di questa sera. La riconoscenza per Santander ... in pieno sviluppo! Gli elogi, le congratulazioni, l'omaggio per la vittoria a sì buon mercato (per loro) raggiunta, brucia ancora le loro labbra. L'anlitodo? Eccolo trovato : ma chi è questa Eccellenza che si permette di obiellare ai nostri ordini, che si permelle rispondere a tono alle nostre osservazioni? Metteremo a posto anche Bastico: una parola a Roma e ... tutto è fatto . Senti, caro Nulli, è talmente sfacciata la spudoratezza, che io, a diverse ore di distanza, non sono ancora riuscilo a persuadermene! Ti parlo con tutta obiettività e con tutta quella franchezza che mi conosci. Non difendo nessuno: sono affezionalo a S.E. profondamente, ma - in Spagna - al di sopra di ognuno di noi, al di sopra di S.E., v'è il Paese: v'è l'Italia. S.E. ha una ben definita, ben precisa e ben dura (io aggiungo) responsabilità verso il Duce (quindi verso l'Ilalia) che qui l'ha comandato. Se Egli alle volte ha creduto opportuno opporsi ad assurdità operative, così ha fatto, perché così, in perfetta coscienza, ha ritenuto opportuno fare. I fatti gli hanno dato rag ione? Piena ed intera; quindi: niente a dire. Se S.E. avesse ascoltato Franco, avesse ubbidito a Franco (è bene non sia dimenticato questo) il Corpo dei volontari, a quest'ora, sarebbe forse ricordato con maggiore simpatia (non lo nego) dall'ambiente
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ufficiale spagnolo, ma con tutta facilità anche, avrebbe legato il suo entusiasmo ed il suo valore in sterilissimi ed infruttuosissimi attac1 chi contro le naturali muraglie sud ovest del famoso lrincerone di Bilbao! Se S.E. non si fosse energicamente rifiutato di inviare ora a Sud ed ora a Nord, or l'una, or l'altra delle sue Divisioni; se non avesse preteso, con tutta la sua energia e con tutte le sue forze, che Santander avesse a costituire obiettivo e vittoria Italiana ... , avrei sì potuto giungere a Roma .. . ma, come rappresentante di S.E. costì, non avrei certo riscosso tutti quegli elogi, tutte quelle fecilitazioni che, per quattro giorni, mi hanno dato l'illusione d'essere diventato un ... personaggio di grosso calibro! E Santander, e nazionali ed Italiani ... con il binocolo l'avrebbero vista!!!!!!. Caro Nulli, a Roma, t'ho accennato più voi te alla cosa. Quel telegramma famoso della «Dipendenza», come ci ha maledettamente andicappato prima delle operazioni su Santander, così ci stà maledettamente andicappando ora. Inutile illudersi. Verità sacrosanta. Anche questa nuova offensiva ne è la prova lampante. Ma su questo - e specie se qui affluiranno nuove Grandi Unità - bisognerà che portiate la vostra attenzione. Non è ammissibile, (non è dignitoso aggiungo) che decisioni che impegnano il nostro nome di soldati Italiani, che impegnano la politica di una Nazione, che impegnano sangue del nostro sangue, siano lasciate all'assoluto arbitrio di incompetenti, che sono usi confondere molto facilmente «onore na! zionale» con presunzione ed albagia. S.E. sin troppa pazienza ha avuto: S.E., sin troppo accomodante è stato; quando alle volte ha detto <mo» - ha fatto bene a dirlo: non solo, ma se avesse detto «si» - si sarebbe reso colpevole. Proprio co'I SI.
Basta con gli «Italiani » ... spagnoli: ne abbiamo avuti anche troppi! Tatto, pazienza, bontà ... , giustissimo; ma ciò, sino a tanto non si comprometta inutilmente né la vita di un soldato, né l'efficienza di un cannone: sino a tanto che la «sincera, disinteressata collaborazione», non venga scambiata per debolezza: sino a tanto che «dignità di Generale Italiano», non venga confusa con l'impertinenle capitolo di «disubbidienza». Ti dirò (e l'azione che effettuerà a giorni, nel settore di Saragozza la Divisione Frecce, ne è la prova) che è proprio dell'altro giorno l'ordine di S.E. - di far partecipare a tale azione, lutta l'artiglieria
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di Corpo d'Armata ed elementi di carri veloci. E non certo per ordine di Franco ... lui che si permette dire che Bastico, ad ogni richiesta, risponde negativamente»! Ma S.E. ciò ha fatto, una volta che di persona ha visto, una volta che s'è convinto che ciò era utile ai fini che il comando spagnolo stesso si riprometteva.
Ho scritto molto: abbi pazienza. Vorrei che tu fossi matematicamente convinto che anche questa è una questione che va risolta. Le prossime operazioni saranno dure: ma giusto per questo, necessita siano messi ... i punti sugli i: senza equivoci, senza perifrasi senza mezze parole. Si ha fiducia in S.E.? Ed allora - poche storie - a lui ampia facoltà di dire «no» ogni qualvolta deve essere detto «no». Caso contrario ... alcuna illusione: saranno guai e seri! Quando stasera ho raccontato a S.E. la faccenda, non si è certo preoccupato, né ha perso buon umore, serenità ed appetito! Ma - a me - non è andata e non va giù: troppi conti ho lasciato in sospeso con questi falsoni ipocriti! ... . Voglio sperare ancora che l'Ambasciatore spagnolo di costì sia più furbo del suo «principale» e che, prima di fare un passo del genere, ci pensi per cento volte. Ad ogni modo ho tenuto ad avvertirti. Tutto serve a lumeggiare con che razza di gente si abbia qui a che fare e quanto si debba contare sulla riconoscenza di questi messeri! Poi ... facciano pure: ridicoli sono, ridicoli rimarranno in eterno. Ti abbraccio. F.to Gambara (M.A.E. - U.S. - 2; F.37)
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DOCUMENTO N. 158/D
DA R. AMBASCIATA N. 658
Salamanca, 25 settembre 1937, ore 21,46
A MINISTERO DEGLI ESTERI - ROMA
Partirà Sangronisq in questi giorni per Roma preceduto ovvero accompagnato dal comandante Villegas. Oggetto del viaggio sarebbe questione di cui alla mia lettera personale per S.E. il Ministro 01181 del 19 corrente. Ad ogni buon fine faccio presente che Sangroniz e Villegas sono persone molto abili ma di non completa affidabilità. Qualora argom enti da discutere siano gli addebiti contenuti n ell'appunto allegato alla mia lettera citata, permettomi segnalare opportunità che essi vengano accolti con riserva, poiché da miei accertamenti essi sono risultati in parte infondati e in parte deformati da elementi vicini al Generalissimo interessati a: svalutare azione Comando Legionario e ad ottenere allontanamenti richiesti.
Viola M.A.E. - F-37; b.2
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DOCUMENTO N. 158/E
Stralcio del ricorso presentato in data 3 maggio 1947 dal Maresciallo d'Italia Ettore Bastico al Consiglio di Stato per la revocazione della decisione di epurazione del 9 aprile 1945, e testimonianze varie in merito al servizio prestato in Spagna ed al rimpatrio del medesimo.
Annesso A .. .In ordine infine al comando del C.T.V. nella guerra di Spagna, la Commissione Centrale, mentre ha escluso il ricorrente dall'avere volontariamente assunto quell'incarico, ha tuttavia considerato, con evidente incoerenza, che l'accettazione del comando implicasse un'adesione alle finalità della guerra. Qui potremo fare molte considerazioni su qucslo slranissimo modo di valutare il comportamento di un generale a cui si fa colpa di avere obbedito ad un ordine di assumere un comando militare in terra straniera, dove, a torto o a ragione, per una buona o per una cattiva causa, si battevano italiani. Ma ne facciamo a meno, limitandoci solo a ricordare che la genesi, lo svolgimento e la fine dell'incarico conferito al ricorrente, sono ampiamente esposte nella documentata dichiarazione del 12 marzo 1947 del Generale d'Armata Alberto Pariani (a quel tempo Sottosegretario di Stato alla Guerra) la quale costituisce, con la obiettiva esposizione dei fatti in essa contenuta, la più recisa smentita dell'animus attribuito al ricorrente dalla Commissione Centrale. L'avere assunto il Comando del C.T.V. in un gravissimo momento (dopo la sconfitta di Guadalajara) costituisce non un addebito ma un titolo di onore del ricorrente, prescelto a quel compito per i suoi precedenti e per la stima di cui era circondato nel campo professionale. Come del pari costituiscono un titolo di onore per il ricorrente, le ragioni (queste di ordine politico) per le quali nel settembre del 1937 fu esonerato dal comando. Il ricorrente come accettò per disciplina l'incarico perché era un soldato, cui non spettava la potestà di sindacare le ragioni per le quali il Governo mandava italiani in quell'infebdssima guerra di Spagna, così preferì l'esonero dal Comando, quando gli si mosse un addebito per essersi comportato, secondo le leggi dell'onore militare, in occa-
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sione della resa dei miliziani baschi, a cui il ricorrenLe salvò la vila, aLtribuendo loro lo Status di prigionieri di guerrn. Nell'una e nell'altra occasione, il ricorrenlc non prcsLò ossequio alla tirannide; nell'una e nell'alLra occasione compì interamente il suo dovere ....
Annesso B DICHIARAZIONE Milano, 12 marzo 1947
A richiesta dcll'inLcressato, Maresciallo d'Italia Ettore Bastico, io Sottosc.::ritto, Generale Designato d'Arm ,i t;-i nc.lln Ri se rva, Alhertr.
Pariani, dichiaro gu a nlo segue: Nel 1937 ero sottosegretario di Sta.Lo al Ministero della Guerra, quando, avvenuto l'insuccesso di Guadalajara, l'allora Capo del Gove rno mi ordinò di sostituire il Generale Roatta, con altro Ufficiale Generale, che per i suoi precedenti militari, desse sicuro affidamento di sapere riorganizzare il Corpo Truppe Volontarie, eliminandone le deficienze che erano state messe in evidenza dall'insuccesso stesso, cd infondendovi una capacità operativa e combaLLiva. Fra gli Ufficiali Generali che, a mio giudizio, potevano essere ri tenuti in possesso dei requisiti richiesti, era il Generale ELLorc Bastico, allora Comandante del Corpo d'Armata di Alessandria. Questi, come Divisionario, aveva dimostrato energia ed oculate1.za, nel compiere opera di epurazione in seno alla Divisione CC.NN. 23 marzo e particolare perizia nel guidarla in combattimento in Africa Orie ntale. Più tardi, nominato Comandante del 111 Corpo d'Armata, sempre in A.O., lo aveva brillantemente condotto ne LJe battag] ie dell 'Endertà e del Tembicn II, nonché nella successiva occupazione di Socotà, meritando lusinghieri giudizi da parte del Comandante Superiore delle Forze operanti in A.O .. Il Generale Bastico, chiamalo a Roma ai primi di aprile 1937, venne da me informato che l'allora Capo del Governo e Ministro della Guerra, lo aveva - previa consultazione e gradimento Sovrano - presccl Lo per assumere il comando del C.T.V. opera nte in Spagna.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
Lo ponevo al corrente della particolare situazione (morale e materiale) in cui si trovava il C.T.V. per effetto dello scacco di Guadalajara; della necessità di riorganizzarlo rapidamente, seguendo criteri di natura esclusivamente militare, per metterlo in grado, in tempo relativamente breve, di intraprendere quelle ulteriori operazioni militari che fossero ritenute necessarie. Il Generale Bastico accolse la designazione (nel particolare momento appariva irta di gravi responsabilità) con perfetta disciplina; era un compilo di guerra, ed egli lo assunse con animo di soldato. Ammaestrato dall'esperienza fatta al Comando della Divisione CC.NN. «23 marzo», chiese di avere pieni poteri in fatto di epurazione locale, sia di ufficiali che di gregari tanto dell'Esercito quanto della Milizia, e, sebbene il C.T.V. dipendesse praticamente dal Ministero degli Esteri, manifestò il desiderio di poter contare, in tale campo, sul mio appoggio; appoggio di soldato che io gli assicurai senz'altro. 11 Generale Bastico assunse il Comando del C.T.V. (se non erro) a metà aprile 1937, e la sua azione, epurativa ed organizzatrice, non ebbe sosta sino a luglio, epoca in cui egli giudicò che il C.T.V. fosse in grado di essere reimpiegato in operazioni di guerra. Di questa sua azione io fui costantemente tenuto al corrente, attraverso i rapporti ufficiali che egli trasmetteva al Ministero degli Affari Esteri e che mi comunicava in copia, per conoscenza personale. Posso quindi affermare che la sua opera fu assidua, costante, meditata, e coraggiosa, anche in relazione ai riflessi politici che non mancò di produrre. Migliaia di militi e mollissimi ufficiali (tra cui numerosi ufficiali superiori) furono rimpatriati. Tre Consoli Generali ed un Generale di Brigata dell'Esercito, comandanti di Divisione, vennero esonerati dal comando e sostituiti con ufficiali generali dell'Esercito. l risultati di tale opera trovarono la loro consacrazione nelle operazioni che condussero alla Battaglia di Santander (12-26 agosto 1937) nelle quali il C.T.V. ebbe parte preponderante, decisiva. Dai rapporti (che ricevevo in copia) ebbi anche notizia delle trattative intercorse, durante le operazioni nel Santanderino, fra il Comando italiano e i capi miliziani Baschi, per la resa di questi ultimi; resa che si effettuò fra il 25 e il 28 agosto 1937, con la consegna di circa 30.000 miliziani. Ultimate le operazioni, il Generale Bastico (che si trovava a Roma in breve licenza) venne, improvvisamente, sosti Luito nel comando del C.T.V .. In un colloquio che allora ebbi, per ragioni di servizio, col Ministro degli Affari Esteri, fui da questi informato che l'esonero del Ge-
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ncralc Bastico da Comandante del C.T.V. era stato chiesto ed ottenuto dal Generale Franco, che, in una lcllera inviata all'allora Capo del Governo, aveva lamentato che il Generale Bastico avesse trattato la resa de i miliziani Baschi, di sua iniziativa, assumendone la responsabilità, ed impegnandosi a riconoscere e far riconoscere dal Governo Spagnolo, ai miliziani Baschi che si fossero arresi al Comando Italiano, compresi i Capi politici dei miliziani stessi, la qualifica ed il trattamento di prigionieri di guerra, in modo da porli, senz'altro, sotto la garanzia delle Convenzioni Internazionali, che regolano la materia. In Lal modo venne loro salvata la vita, ma così agendo, il Generale Bastico, secondo il Capo dello Stato Spagnolo, aveva arbitrariamente posto il suo Governo di fronte ad un fatto compiuto, agendo in contrasto con i poteri sovrani del Governo stesso, che vedeva così gravemente menomato il suo prestigio. Il Generale Bastico rimase pertanto in Italia, dopo avere brillantemente assolto il compito di Comandante del C.T.V., chiudendo la sua azione cou un atto <li cleme1v.a che torna indiscutibilmente u suo onore, pur avendogli causato la sostiLuzione nel Comando. J.l Generale Bastico, come aveva con animo pronto e deciso affrontata una dura responsabilità, riprese serenamente, senza nulla obiettare, e senza nulla chiedere, il suo posto di soldato in Patria. IL GENERALE DESIGNATO D'ARMATA GIÀ SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA GUERRA F.lo A. Pari.ani
Annesso C DICHIARAZIONE Roma, lO marzo 1947 In seguito ad analoga richiesta del Maresciallo d'Italia Ettore Bastico, il Sottoscritto Generale d'Armata, Alfredo Guzzoni, dichiara: A) Per quanto riflette l'Egeo: a) Ero stato da pochi giorni assunto alle cariche di Sottocapo dì Stato Maggiore Generale e di Sottosegretario alla Guerra, quando il Governatore dell'Egeo, De Vecchi, venuto a Roma, chiese di essere eso-
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LA PARTEC!PAZ!ONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (]936 -1 939)
nerato dall'incarico. L'ex capo del Governo, decise di sostituirlo con un Generale dell'Esercito, dato lo stato di guerra, e chiese al Sottoscritto qualche nominativo di persona adatta. La scelta cadde il 5 dicembre 1940, sul Generale Baslico, che in quel giorno trovavasi a Pavia. Chiamato telefonicamente a Roma, si presentò al Sottoscritto la mattina del 6 dicembre. Lo misi al corrente dell'incarico che gli sarebbe stato affidato e della critica situazione del nostro possedimento delle Isole de ll'Egeo (quasi allo stremo cli ogni approvvigionamento per effetto del blocco marittimoì presidiato da forze insufficienti ed alla mercè di possibili e probabili attacchi aerco-rnaritlirni inglesi. b) La scelta del Generale Bastico fu fatta sulla base di considerazioni esclusivamente militari; né avrebbe potuto avvenire diversamente dato lo stato di guerra e la situazione sopraccennata. c) Il Generale Bastico, ben conscio della situazione e dei rischi d1e co1nportava, accolse la nuova destinazione come un dovere impostogli dalla sua qualità di soldato e di ufficiale cli alto grad o.
Inconcepibile che egli si fosse rifiutato di accettare. D'altra parte il suo gradimento non venne neppure chiesto. Egli fu nominato, a partire dal 1O dicembre 1940, Comandante Superiore delle Forze Armate dell'Egeo. La nomina a Governatore, insita al suddetto Comando avvenne più lardi, con decreto del 30 dicembre 1940. d) Il Generale Bastico fu sempre allo scuro degli avvenimenti precedenti questa sua destinazione, che egli non mai sollecitato, e non
lo avrebbe potuto. B) Per quanto riflette l'Africa Settentrionale: a) Nel mese di maggio 1941 il Generale Garnbara, che era stato inviato da poco tempo in Libia, quale Capo cli SLato Maggiore. del Gen. Garibaldi, indirizzò un promemoria riservato al Gen. Roatta, allora Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, che egli mosLrò al SoLLoscritto. ln quel Promemor ia il Gambara rappresentava le gravi condizioni, militari e civili, della Colonia e concludeva con l'urgente necessità di sostituire il Gariboldi con altro Generale più energico, più idoneo. Consigliava a successore del Gariholdi un Prìncipe di Casa Savoia oppure il Gen. Bastico. b) Verso la fine di maggio il Sottoscritto cessò dalle cariche so-
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UOCU MENTI
praindicate, e, quindi, non ebbe parte nella destinazione del Gen . Bastico a Comandante Superiore delle Forze Armate Africa Se tte ntr ionale; carica connessa a quella di Governatore Generale, ma, in quel periodo di guerra, di preminente importanza. IL GENERALE D'ARMATA F. lv
Alfredo Guzzoni
Annesso D Roma, 18 novembre 1944 Eccellenza, Rispondo alla sua del 16 corrente, con la quale mi ha chiesto di comunicarle quanto n1i risultasse, nella mia qualità di Capo ddì 'Ufficio Spagna a l R. Ministero degli Afari Esteri, sui motivi che determinarono il suo allontanamento dal Comando delle Truppe VolonLar ie in Spagna. Nel settembre del 1937, se ben ricordo, l'Ambasciatore Spagnolo Garcia Conde mi confidò che Franco in una lettera a Mussolini, aveva chiesto il di lei richiamo per difficollà insorte nella collaborazione coi Comandi spagnoli. La lettera fu rimessa dallo stesso Conde ed io non ne ebbi visione. Seppi tuttavia dall'Ambasciatore che Franco era adirato contro di lei per le trattative di resa stipulate a Santander coi combattenti Baschi. Questi ultimi avevano voluto consegnarsi al C.T.V. per otte nere condizioni ben diverse da quelle che i Comandi Nazionali Spagnoli sarebbe ro stati disposti a concedere loro. E poiché tutte le pressioni di Franco su di Lei per ottenere il suo disinteressmnento alla situazione dei combattenti Baschi erano state vane, Egli se ne era vivamente risentito. Questo, in breve, quanto mi fu comunicato dal Garcia Conde. Sul contrasto determinatosi fra Lei e Franco a proposito del trattamento dei miliziani Baschi, il R. Ministero degli Affari Esteri fu informato da due dispacci del R. Ambasciatore in Spagna, Conte Viola di Campalto, il quale appoggiò in pieno l'atteggiamento del C.T.V .. Si valga pure, Eccellenza, di questa mia lettera nel modo che ritenga più opportuno e accol ga i deferenti ossequi del suo devotissimo
T,uca Pietromarchi
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
Annesso E Roma, 23 novembre 1944 Eccellenza, in relazione a quanto ella mi chiede con la sua lettera del 15 corrente, ben volentieri le preciso le circostanze seguenti, relative al di lei trasferimento dalla Spagna, e delle quali ho viva memoria: in una data fra la fine di settembre ed il principio di ottobre del 1937, il Generale Franco, pel tramite di uno dei suoi ufficiali di Stato Maggiore (Maggiore Villegas) espressamente a me inviato a tarda notte, mi richiese, con carattere di urgenza, di provocare il di lei richiamo dal Comando delle T.V. in Spagna. Il Villegas era latore di un diffuso memoriale diretto a giustificare la richiesta; memoriale che egli mi lesse ed illustrò. In esso venivano esposti vari i e numerosi rilievi, attinenti al campo operativo e a quello disciplinare e che, secondo il punto di vista del Gen. Franco, erano tali da rendere difficile l'ulteriore collaborazione col Comando Spagnolo. Per verità, la maggior parte dei lamentati inconvenienti si riferivano a quistioni formali ed apparivano di poca entità. La sola questione avente una reale gravità era quella relativa alla resa delle Milizie Basche a Santandcr, negoziala e conclusa dal Comando italiano, senza previo consenso del Generale Franco. Ebbi subito la netta impressione che questo fosse il solo e il vero motivo per cui veniva chiesto il di lei richiamo, e che tutte le altre ragioni addotte, non altro fossero che elementi di contorno. Come le è noto io mi rifiutai, di aderire alla richiesta; e, pur riferendo al Governo Italiano il passo di cui ero stato oggetto, feci pregare il Generale Franco di far piuttosto pervenir·e la sua richiesta al Governo Italiano per mezzo dell'Ambasciata di Spagna in Roma. Per conto mio avvertivo che avrei espresso parere contrario: come infatti feci. Mi fu noto soltanto più tardi che il Gen. Franco seguì invece la via di indirizzare una sua lettera personale a Mussolini; lettera che fu recata dall'Ambasciatore spagnolo a Roma e della quale non mi fu mai possibile prendere conoscenza. Essa, per quanto mi consta, non passò mai negli atti del Ministero degli Esteri. È chiaro che io non potevo, né sentivo di potermi associare a un atto di disapprovazione nei di Lei riguardi motivato dal fatto che Ella
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avesse trattato coi Capi delle Milizie Basche e avesse ottenuto la resa di circa trentamila combattenti a condizioni ispirate a criteri di giusta umanità, ed onorevoli per tutti; io, che avevo seguito tutte le fasi delle trattative, incoraggiandola nel senso di evitare una inutile effusione di sangue italiano e spagnolo, non potevo certo consentire che le fosse fatto carico di un atto che tornava invece a tutto onore del nome italiano e di Lei. Ma Franco e il Comando Spagnolo, evidentemente, non vedevano la cosa sotto la medesima luce. Da alcune chiare allusioni fattemi più tardi dallo stesso Generale Franco, nm1ché da echi raccolti o pervenutimi, dopo la di lei partenza, in ambienti ufficiali e, specie, militari, potei convincermi che il Generalissimo non tanto fu offeso e contrariato dal fatto della resa dei 30.000 combattenti (anche a Lui, infatti, non poteva non far comodo la liquidazione incruenta di tal notevole numero di armati)- quanto dal fatto delle condizioni accordate ai loro capi politici - forse una decina - in tutto - i quali ebbe ro facoltà, in parte di imbarcarsi su navi inglesi, e, in parte, di mettersi sotto la protezione del Comando Italiano. Ricordo quali difficoltà dovettero essere superate e quanta fermezza ci volle da parte sua perché i patti fossero rispettati dagli spagnoli, e non vi fosse luogo a vendette o violenze politiche. È chiaro però che Ella pagò questo suo indiscutibile successo con l'allontanamento dal Comando! La autorizzo, Signor Maresciallo, a valersi di queste mie personali reminiscenze nella maniera che crederà la più opportuna; mentre mi valgo dell'incontro per porgerle i miei più deferenti e cordiali ossequi. Devotissimo
Guido Viola di Carnpalto
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA Al.I.A GUERRA CIVILE S PAGNOLA (1936 - 1939)
DOCUMENTO N. 158/F
DAL MINISTERO DELLA GUERRA N. 020854
Roma, 10 otlobre 1937
AL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI - Ufficio «S » - Roma
s_E. Generale Bastico Il Duce ha ricevuto ieri S.E. il generale Bastico c lo ha autorizzato a recarsi in Spagna per qualche giorno, soggiungendo che dovrà far visita di congedo al generale Franco. Il generale Bastico partirà giovedì o venerdì d ella prossima settimana. IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO F. lo A. Pariani
DAL MINISTERO DELLA GUERRA N. 021097
Roma, 13 ottobre 1937
AL MINISTERO DEGLI AFFARI flSTERI - Ufficio «S » - Rorna
S-E. Generale Bastico
A seguito mio precedente foglio n. 020854 del 10 corrente, comunico che, d'ordine del Duce, S.E . il generale Bastico non si recherà più in Spagna.
IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO F. to A. Pariani
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DOCUMENTO N. 159
COMANDO CORPO TRUPPE VOLONTARIE - REPARTO OPERAZIONI N. 2334 Op.
4 settembre 1937
Esperienze compiute durante l'offensiva per Santander
(diramazione estesa fino ai comandi di battaglione o reparti corrispondenti)
Interessa all'Autorità centrale - e prima ancora a noi stessi raccogliere Jati di esperienza sui seguenti argouu.:nli;
a) formazioni delle unità di fanteria nelle varie fasi dell'azione, in merito al movimento, al fuoco, all'urto, alla Vlllnerabilità); h) Lir-i ratti eventualmente al di sopra delle truppe amiche e negli intervalli;
c) rendimento dei mortai d'assalto e dei lanciafiamme; d) preparazione del tiro di artiglieria; e) efficacia del tiro nella preparazione, nell'appoggio, ncll'aecornpagnamento, nella controbatteria, nella protezione, nell'arresto e contraerei; I) rendimento delle palluglie o.e.; g) rendimento dell'osservazione terrestre e aerea; h) impiego dei carri d 'assalto, dei reparti rnotorneccanizzati e celeri durante le varie fasi dell 'azione; i) comportamento deHe armi, dei mezzi di trasmissione e di trasporlo;
1) efficacia del bombardamento aereo pesante, leggero e degli attacchi a bassa quota; m) efficacia della protezione aerea nel cielo dell'azione; rnodalità di esecuzione;
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
n) esplorazione aerea e terrestre, strategica e tattica; o) altri argomenti ritenuti degni di relazione nel campo tecnico e morale.
Per ciascw10 degli argomenti trattati, sarà assai utile citare esempi il più possibile documentati.
IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA COMANDANTE F.to Ettore Roisecco Doria
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DOCUMENTO N. 160
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - UFFICIO ORDINAMENTO N . 2298 Op.
2 settembre 1937
Al Comando della Divisione Volontari del «Littorio» Al ComandQ della Divisione Volontari «Fiam1ne Nere » Al Comando della Divisione Mista «Frecce» Al Comando della Divisione «XXIII Marzo » Al Comando Gruppo Bandere «IX Maggio » Al Comando Raggruppamento R eparti Specializza ti Al Comando Art iglieria C.T.V. Al Comando Genio C.T.V. Al Centro Complementi ed Addestramento All'Intendenza C.T.V.
Nuovo ordinamento del C.T.V. A seguito d~lle comunicazioni verbali da me fatte nella riunione di ieri, 1° settembre, dispongo che, per ora, siano apportate le seguenti varianti all'ordinamento del C.T.V.:
Fanterie 1° - Ognuna delle Divisioni «Littorio » - «Fiamme Nere » - «X XTTT Marzo » dovrà essere costituita su: - 2 Reggimenti di fanteria, ciascuno su 3 battaglioni e 2 plotoni mortai d'assalto - J Battaglione d'assalto - 1 Battaglione mitraglieri. 2° - Pertanto: a) La Divisione «Fiamme N ere»: - scioglierà il Comando di un gruppo bandere e presenterà a l Comando scrivente (Ufficio Ordinamento) l'elenco completo del personale del materiale che si renderà disponibile; - cederà alla Divisione «XXIII Marzo » 2 bandere ed I plotone mortai d'assalto; - cederà al Gruppo Bandcre «IX Maggio » 1 plutone mortai;
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
trasformerà una delle sette bandere fucilieri di cui dispone in bandera d'assalto secondo gli organici previsti per il 7° battaglione d'assalto «Folgore». b) La Divisione «XXIII Marzo» trasformerà: - una delle bandere di cui disporrà in bandera d'assalto secondo gli organici previsti per il 7° battaglione d'assalto «Folgore »; - un'altra delle bandere di cui disporrà, in bandere miLraglieri secondo gli organici previsti per il 2° battaglione mitraglieri della Divisione «Fiamme Nere». c} I Comandi interessati comunicheranno al Comando scrivente (Ufficio Ordinamento) i nominativi delle uniLà disciolte, trasferite e trasformate, e la data dei relativi movimenti.
Ballerie di accompagnamento: In attesa che ulteriori disponibilità di p ersonale e materiale consentano di estendere ii provvedimento che segue a tutte le batterie <.li accompagnamento, dispongo: La Divisione «Fiamme Nere», con le 3 batterie di accompagnamento di cui dispone, formerà 2 batterie su 3 sezioni di 2 pezzi cadauna per modo che, in qualsiasi momento, le sezioni stesse possano essere decentrate ai battaglioni fucilieri. . I! personale ed il materiale che si renderà disponibile in seguito a tale trasformazione sarà messo a disposizione del Comando d'Artiglieria del C.T.V. che disporrà per l'ulteriore sua assegnazione, ecomunicherà al Comando della Divisione interessata l'organ ico della nuova batteria e le altre norme di dettaglio. Il Comando della Divisione «Fiamme Nere » comunichi al Comando scrivente (Ufficio Ordinamento} il nominativo della b atteria che sarà disciolta.
Artiglierie divisionali e di C. d'A.: Riserva di ordini.
Genio: Riserva di ordini
Altri elementi: Nulla di variato per quanto riguarda gli altri elementi di armi e servizi non considerati nel presente ordine.
OOCIJMENT!
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Prescrizioni comuni: 1° - l Comandi interessati si mettano subi Lo in contatto tra loro per stabilire le località di affluenza dei reparti a ciascuno destinati. 2° - I reparti saranno trasferiti da una G.U. all'altra al completo di armamenlo e materiale, con particolare cura per i passaggi di carico e di personale, da effettuarsi con le norme in vigore, e con regolare partecipazione agli enli amministrativi interessali. 3° - Saranno presi accordi diretti con l'Intendenza per la effettuazione dei n1.ovimenLi ferroviari od automobilislici che si renderanno necessari . 4° - Il prelevamento dei materiali occorrenti, ed il versamento di quelli esuberanti saranno effettuati previ accordi con l'Intendenza. IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA COMANDANTE
F.to Ettore Ruisecco Doria
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LA PAR1'ECIPAZ10NE ITALIANA Al.LA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 • 1939)
DOCUMENTO N. 161
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - UFFICIO ORDINAMENTO N. 2509 Op.
19 settembre 1937
Al Comando della Divisione Volontari del «Littorio» Al Comando della Divisione Volontarie «Fiamme Nere » Al Comando della Divisione Volontari «XXIII Marzo » Al Comando del Reggimento Fanteria Legionaria «9 Maggio» All'Intendenza del C.T.V. e, per conoscenza: All'Ufficio Servizi del C.T.V.
Ordinamento temporaneo del C.T.V.
In attesa che ulteriori disponibilità consentano di attuare completamente il programma tracciato dalla mia precedente circolare n. 2298 del 2 settembre, ordino: 1° - Il Reggimento Fanteria Legionaria «9 Maggio » passi interamente a disposizione del Comando della Divisione «Fiamme Nere » che lo scioglierà per ripianare in parte le sue vacanze organiche. 2° - La Divisione «XXIII Marzo » sciolga un battaglione fucilieri pe r reggimento; con gli effe ttivi così resi disponibili compl e ti gli altri reparti similari, in attesa che l'arrivo di altre unità organiche consenta di riportare i suoi reggimenti su tre battaglioni. 3 ° - Tutti i battaglioni mitraglieri divisionali siano cos tituiti su tre compagnie di tre plotoni. 4 ° - Siano disciolte tutte le formazioni eventuali costituì Le per iniziativa dei vari Comandi (plotoni arditi, ecc.) e siano ridotti al 1ninimo i reparti servizi divisionali, reggim e ntali e di battaglione. 5° - Riserva di ordini per il completamento della Divisione «Littorio ». 6° - Prescrizioni comuni: valgono quelle contenute nella citata circolare n. 2298.
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Le operazioni che precedono avranno senz'altro attuazione; miriservo di trasmettere le tabelle graduali e numeriche di formazione, che dovranno avere stretta ed integ rale applicazione. IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA COMANDANTE
F.to Ettore Roisecco Doria
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LA PARTF.CTPAZ!ONE ITALIANA ALLA GUERRA CJVlLE SPAGNOLA ( 1936- 1939)
DOCUMENTO N. 162
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - UFFICIO ORDINAMENTO
N. 3338 Op.
28 ottobre 1937
Al Com a ndo d ella Divisione Volontari del «Littorio » Al Comando della Divisione Volontari «Fiamme Ne1·e » Al Comando della Divisione Mista «Frecce» Al Comando della Divisione Volontari «XXIII Marzo » Al Coma ndo Raggruppamento Carristi Al Coma ndo Artiglieria del C.T.V . Al Comando Genio del C.T.V. Al Centro Complementi ed Addestramento Alla Direzione Corsi Italiani Add . Ufficiali Spagno li Al Comando CC.RR. d e l C.T .V. All'Intendenza del C.T.V. e, per conoscenza: Alla Del egazione Italiana presso il Q.G. del Ge neralissimo Alla Delegaziom: Intendenza All'Ispettorato Servizi di Polizia Al Tribunale Militare del C.T.V. diramazione interna: All'Ufficio Operazioni All'Ufficio Situazione All'Ufficio Addestramento All' Ufficio Informazioni All'Ufficio Servizi All'Ufficio PersonaleAll'Ufficio Notizie All'Ufficio Cifra All'Ufficio Stampa e Propaganda Al Comando Quartiere Generale de l C.T.V. Varianti all'ordinamento del C.T.V. (fusione delle Divi sioni «Fiamme Nere» e «XXIII Marzo »)
Sotto la data del 3 novembre prossimo saranno apportate le seguenti varianti all'ordinamento del C.T.V.:
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1° - COSTITUZIONE DELLA DIVISJONE VOLONTARI «FIAMME NERE » - «XXIU MARZO »
a) Comando:
Comandante della Divisione Vice Comandante della Div. Capo di S.M . Ufficiali di Stato Maggiore
Console Gen.le Francisci Colonnello Battisti T.Col. di S.M. D'Amico Capitano Morelli Capi I.ano Loy
Elementi e mezzi del Comando: tratti dai comandi delle Divisioni «Fiamme Nere » e «XXIII Marzo ». Il primo si scioglierà, costituendo ufficio stralcio in Miranda presso la sede attuale.
b) Fanteria:
4 ° Reggimento Fant eria Legiuna ria Comandante Ten.Col. Branzini (dell a Divisione «XXTTJ Marzo ») Btg. fuc. «Bufalo » Com.te Maggiore Soccorsi Btg. fuc. «Toro» Corn. te 1 ° Seniore Bertoni Btg. fuc. « Vampa » Com.te 1° Seniore Busalacchi 4 ° Plotone Mortai d'assalto 11 ° Plotone Mortai d'assalto 508a Batteria di accompagnamento. Il battaglione «Vampa » assumerà le formazioni prescriU.e per il battaglione fucilieri, cessando da qu elle di battaglione d'assalto.
5° Reggimento Fanteria Legionaria Comandante Ten.Col. Manildo (della Divisione «XXIII Marzo ») Btg. f uc. «Inesorabile» Com.te Seniore Zuliani Btg. f uc. «Lupi » Com.te Seniore Roccarùi Btg. fuc . «Ardente » Com.te 1° Seniore Spangaro 5 ° Plotone Mortai d'assalto 10° Plotone Mortai d'assalto 608 3 Batteria di accompagnamento.
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LA PARTECJl'AZIONE ITALIA NA ALLA GUERRA Cl VILE S PAGNOLA (19.~6 - l 939)
6° Reggimento Fanteria Legionari.a Com.andante Console Marino (già 7° Rgt. Fant. Leg. della Divisione «Fiamme Nere »)
724° Btg. fuc. «Inflessibi le » : Com .te Sen. Di Puccio 735 ° Btg. fuc. «Invincibile » : Com.Le 1 ° Seniore Calzolari 740° BLg. fuc. «Implacabile »: Com.te l O Seniore Pelazzi 7° Plotone Mortai d'assalto 7° bis Plotone Mortai d'assalto 7a Ba tteria di accompagnamento. II Battaglione Mitraglieri Comandante Ten.Col. Moggio
(della Divisione «Fiamme Nere »)
2a Compagnia «L »
(della Divisione «Fiamme Nere »)
c) Artiglierie:
Reggimento artiglieria (< Fiamme Nere» - (( XXIIT Marzo » è quello della Divisione« Fiamme Nere» che varia il nomi nativo come contro. Il IV Gruppo 65/17 sostituirà nel reggimento il llI Gruppo 65 /17 che rimane disponibile. 53a Batteria 37 mm. anticarro
(della Divisione ((XXllI Marzo »)
la Batteria 20 rnm. contraerea
(della Divisione <( F ia111111e Nere »
6a Batteria 20 mm. contraerea
(della Divisione <(XXIII Marzo »)
d) Genio:
Comando Genio Divisionale Compagnia Artieri Compagnia Trasmissioni
l
(della Divisione «XXIII Marzo »
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DOCIJMF.NTI
e)
Sanilà: 2a Sezione Sanità
(della Divisione «XXIII Marzo»
f) Sussistenze: 2a Sezione Sussisten ze
(della Divisione «XXIII Marzo »
g) Servizio trasporti:
52 ° Autorepa rto misto 3 ° Reparto Salme rie
h) 2 a Compagnia ausiliaria
(della Divisione «XXIII Marzo » (della Divi sion e « Fiamme Nere»
i) Servizio postale:
Ufficio Postale N. 5
(della Divisione «XXIII Marzo »
I) Servizio di polizia: 6a Se zione CC.RR.
(della Divisione « XXIII Marzo »
2° - COSTITUZIONE 3° REGGIMENTO DELLA DIVISIONE VOLONTARI «LITTORIO»
Comandante Comando del Reggimento
-
Btg. fucilieri «Carroccio »
Ten. Colonnello Olivetti QuelJo dcll'8 ° Reggimento della Divisione «Fiamme Nere » che varia il nominativo in « 3 ° Reggimento fanteria legionaria Volontari del Litlorio ». Com.te Magg. Robotti (della Divisione «Fiamme Nere »)
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LA PARTECJPAZTONF. ITALIANA ALLA GUERRA CIVlLE SPAGNOLA (1936 · 1939)
Com.te 1 ° Cap. Ferrari (della Divisione «Littorio») costituito coll'VIII battaglione VIII Btg. fucilieri complementi, che assumerà le formazioni presci-itte per i battaglioni fucilieri. go Plotone Mortai d'assalto (d Il 0 . . . go bis Plotone Mortai d'assalto F~ a IVINsIOne . « 1a1nme ere» ga Batteria di accompagnamento
VII Btg. fuc. «Folgore»
l
I battaglioni «Folgore» e «Carroccio» assumeranno le formazioni prescritte per i battaglioni fucilieri, cessando da quelle di battaglioni d'assalto. 3° - DESTINAZIONE DEI REPARTI NON COMPRESI NELLE PRECEDENTI FORMAZIONI:
- Battaglione Mitraglieri «Scirè» - Com.te 1° Seniore Ciullo - della Divisione «XXIII Marzo»: si scioglie, destinando le sue compagnie rispettivamente ai battaglioni «Vampa», «Carroccio» e «Folgore», già d'assalto, per la costituzione delle quarte compagnie mitraglieri. Costituirà ufficio stralcio con le modalità fissate dal Comando della Divisione «XXIII Marzo». - 824° Battaglione «Tembien» - Com.te 1° Seniore Del Grosso - della Divisione «XXIII Marzo»: si scioglie; i suoi elementi andranno a completare i reparti del 4° Reggimento fanteria legionaria. Costituirà ufficio stralcio con le modalità fissate dal Comando della Divisione «XXIII Marzo». - 730° Battaglione fucilieri «Impavido» - Com.te N.N. - della Divisione «Fiamme Nere»: si scioglie; i suoi elementi andranno a completare i reparti del 5° Reggimento fanteria legionaria. Costituirà ufficio stralcio con le modalità fissate dal Comando della Divisione «Fiamme Nere».
738° Battaglione fucilieri «Ardito» - Com.te 1° Seniore Bosso - della Divisione «Fiamme Nere»: si scioglie; le compagnie fucilieri andranno a completare i reparti del 6° Reggimento fanteria legionaria; la compagnia mitraglieri costituirà il nucleo per la costituenda difesa contraerea della Divisione «XXIII Marzo», secondo le norme che saranno in seguito comunicate. Costituirà ufficio stralcio con le modalità fissate dal Comando della Divisione «Fiamme Nere».
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751 ° Battaglione fucili eri «Temerario » - Com.te 1 ° Seniore Grillo - della Divisione « Fiamme Nere » passa alle dipendenze del Centro Complementi Addestramento, dove si scioglie. Fornirà: - un nucleo per la costitue nda difesa controaerea della Divisione «Littorio », secondo le norme che verranno in seguito comunicate; - un nucleo per la difesa co nlroaerea, a disposizione del C.T.V . . I rimanenti elementi saranno a ùisposil'.ionc di qucs Lo Comando per gli ulteriori complcLamcnLi che si renderanno necessari in conseguenza dell'applicazione del presente ordine. CosLiLuirà ufficio stralcio con le modalità fissate dal Comando del Ccnlro Complementi Addestrmnento. - III Gruppo Artiglieria 65/17 del Reggimento Artiglieria della Divisione «Fiamme Nere »: passa alle dipendenze del Cmnando di Artiglieria del C.T.V. che ne comunicherà l'ulteriore destinazione. - 52 a Batteria 37 mm. anlicarro della Div isione «Fiarnme Nere»: si scioglie. I suoi c lcmenLi (personale, armi e materiale) sono suddivisi tra le batLcric 51 a della «Littorio» e 53 a d ella «XXlll Marzo » in modo che ciascuna di qucsle sia costituita su 9 armi (tre sezioni di tre pezzi). - Comando Genio. Compagnie arlicri e Lrasrnissioni della Divisione «Fiamme Nere »: passano alle dipendenze del Comando Genio de l C.T.V. che comunicherà l'ulteriore destinazione. 638a Sezione Sanità; 638 a Sezione Sussistem.e; Ufficio Postale N. 4 passano a disposizione dell'Intendenza che farà proposta circa l'ulteriore utilizzazione. - 12° Autoreparlo Misto: passa a disposizione dell 'lntendenza, che lo scioglierà e, con parte dei suoi elementi, provvederà al completamento ed ai maggiori bisogni degli autoreparti delle Divisioni «Littorio » e «XXIII Marzo », in relazione all'applicazione del presente ordine. - 2° Reparto Sa lmerie della Divisione «Fiamme Nere »: sarà sciolto e, con i suoi quadrupedi, sarà provveduto al someggio del IV Gruppo Artiglieria 65/17 del Reggimento Artiglieria «XXIII Marzo »,
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936- 1939)
secondo gli organici che saranno presentati all'approvazione di questo Comando.
- sa Sezione CC.RR. della Divisione «Fiamme Nere »: passa a disposizione del Comando CC.RR. del C.T.V. che farà proposte ci rea l'ulteriore utilizzazione.
4° - PRESCRIZIONI COMUNI - I Comandi interessali prendano accordi circa le località di affluenza dei reparti a ciascuno destinati. - Particolare cura sia posta nei passaggi di personale e materiale, da effettuarsi con le norme in vigore e con regolare partecipazione agli enti amministrativi interessati. - I reparti saranno trasferiti da una G.U. all'altra al completo di a r m arnt!nto e mater iale. - Saranno presi diretti accordi con l'Intendenza per l'effclluazione dei movimenti ferroviari od automobilistici necessari. - Il prelevamento dei materiali occorrenti, col versamento di quelJi esuberanti, saranno effettuati previ accordi con l'Intendenza. - Gli ufficiali che si renderanno esuberanti, in conseguenza dell'applicazione del presente ordine, saranno avviati, appena possibile, al Centro Complementi Addestramento al quale passe ranno effettivi, in attesa di ulteriore destinazione. I comandi di divisione interessati trasmetteranno a questo Comando - Ufficio Pe rsonale - l'elenco dei suddetti ufficiali. · - I Comandi delle Divisioni «Littorio » e «XXIII Marzo » comunicheranno a questo Cmnando - Ufficio Ordinamento - l'elenco dettagliato delle deficienze - o del le esuberanze - sottufficiali e truppa che risulteranno dopo l'avvenuta esecuzione delle operazioni che precedono. IL GENERALE DI DIVISIONE COMANDANTE F.to Mario Berli
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DOCUMENTI
DOCUMENTO N. 163
COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - UFFICIO ORDINAMENTO N. 3653 Op.
14 novembre 1937 (indirizzi omessi)
Costituzione del Raggruppamento artiglieria p.c. del C.T.V. e Raggruppamento artiglieria controaerei del C.T.V.
1° - Con la data 20 novembre si costituiscono i «Raggruppamenti artiglieria p.c. del C.T.V. e controaerei del C.T.V.». Sotto la s tessa data i I raggruppamento artiglieria C.T.V. cmnbia la propria denominazione in «Raggruppamento artiglieria m .c. del C.T.V.».
2° - Formazione organica:
Raggruppamento artiglieria m .c. del C. T.V. gruppo da 105/28 - su 3 batterie
I
II
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lll IV
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da 149/12-su3 da 105/28 - su 3 da 149/ 12 - su 3
»
» »
Raggruppamento artiglieria p.c. del C. T.V. I gruppo da 100/17 - su 3 batterie II » da100/17-su3 » III » da 75/27 - su 3 » IV » da 65/17-su3 »
Raggruppamento controaereo del C. T.V. I gruppo contraereo da 75 C.K. - su 5 balle rie (di cui la 5 a a Mallo rea) II gruppo contraereo da 20 mm. - su 2 batterie 3° - Comando di Raggruppamento
- sarà assunto: Raggruppamento artiglieria p.c. - Col. Riva, Cav. Attilio Raggruppamento artiglieria e.a. - Col. Buoni, Comm. Roberto
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1 936 -1939)
sarà costituito: con personale e mezzi tratti dai reparti dipendenti e con quelli che i rispettivi cornandi richiederanno, nella misura strettamente indispensabile, al Comando artiglieria Truppe Volontarie. 4° - Disposizioni varie: a) attribuzioni - i comandi d .i raggruppamento avranno, sm rispetti dei gruppi d'arLiglieria di cui al comma 2°), lulle le attribuzioni previste per il comando di reggimento; b) amministrazione -
darà disposizioni l'Intendenza C.T.V..
IL GENERALE DI DIVISIONE COMANDANTE F. to Mario Berti
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DOCUMENTI
DOCUMENTO N. 164
DA COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - UFFlClO ORDINAMENTO
N. 4078 Op.
9 dicembre 1937 (indi rizzi omessi)
Nominativo Reggimenti Fanteria «Frecce»
1 reggimenti di fanteria delle Brigate «Frecce» assumeranno da oggi il seguente nominativo: Brigata Frecce Azzurre 1° Reggimento Fanteria Frecce Azzurre 2° Reggimento Fanteria Frecce Azzurre
Brigata Frecce Nere 1° Reggimento Fanteria Frecce Nere 2° Reggimento Fanteria Frecce Nere. d'ordine lL CAPO DI STATO MAGGIORE F.to Gambara
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I.A PARTECIPAZIONE JTALJANA ALLA GUERKA CIVI LE SPAGNOLA (193n - 1919)
DOCUMENTO N . 165
DA COMANDO TRUPPE VOLONTARIE - UFFICIO ORDINAMENTO N. 2423 Op. Allegato n . 1
13 settembre 1937
(indirizzi omessi)
Denominazione dei reparti di fanteria
A datare dal 15 settembre le denominazioni «Gruppo ùi Bandere » e «Bandere» sono soppresse; le corrispondenti unità assumeranno la denominazione di «Reggimento fanteria legionaria » e «Battaglione fucilieri - d'assalto - milraglieri» . Pertanlo, Lenuto conto delle varianti apportate all'ordinarnenlo per effetto degli ordini contenuti n ella circolare di questo Comando n. 2298 del 2 settembre, oggetto: «Nuovo ordinamento ùel C.T.V. », i nuovi nominativi delle unità ùi fanLeria risultano dall'elenco Allegato n. 1. IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA COMANDANTE
F.to Ettore Roisecco Daria
Allegato
NUOVI NOMINATIVI PER LE UNITÀ DI FANTERIA DIVISIONE VOLONTAR.1 DEL LITTORIO I 1° Reggimento Fanteria Legionaria
II Ili
Btg. fucilieri »
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11.
1
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OOCLI MFNTI
2° Reggimenlo Fanlcria Legionaria
I Btg. fucilieri » » II III » »
VII Battaglione d'assai Lo « Folgore» 1 ° Battaglione Mitraglieri.
DIVISIONE VOLONTARI «FIAMME NERE »
7 ° Reggimento Fanteria Legionaria
724 ° Btg.fuc. «Inflessibile » 735° » » «Invincibile » 740° » » «Implacabile »
8° Reggimento Fanteria Legionaria
730° Btg.fuc. «Impavido » 738 ° » » «Ardito » 751 ° » » «Teme rario »
535° Battaglione d'assalto «Tempesta » II Battaglione Mitraglieri.
DIVISIONE MISTA «FRECCE »
i a Brigata lvlista Frecce Azz urre» (<
I 1° Reggimento Misto Fant. Leg.ria
II III
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2 ° Reggimento Misto Fan t. Leg.ria I Battaglione Misto d'assalto.
II III
Btg. fucilieri »
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Btg. fucilieri »
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Li\ PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA C.:IVJLE SPAGNOLA (1936 -1 939)
2a Brigata Mista «Frecce Nere»
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3° Reggimento Misto Fant. Leg.ria
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I 4° Reggimento Misto Fant. Leg.ria
Btg. fucilieri
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Btg. fucilieri
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II Battaglione Misto Autonomo.
DIVISIONE VOLONTARJ «XXIII MARZO»
Btg. [uc. «Buralo» 4 ° Reggimento Fanteria Legionaria
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824° ))
5° Reggimento Fanteria Legionaria
»
«Turo»
» «Tembien »
Blg. fuc. «Ardente» » » «Inesorabile» » » «Lupi»
Battaglione d'assalto «Vampa» 835° Battaglione Mitraglieri «Scirè»
Reggimento Fant. Leg.ria «9 Maggio»
Reggimento Legionario Complementi Misto
Btg. fuc. «Carroccio» 640° Btg. fuc. «Lupa»
II Btg. Misto Complementi 111 » » » e specialisti di fanteria IV Btg. Misto Complementi V » Deposito
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UOCUMENTJ
DOCUMENTO N. 166
COMANDO C.T.V. - UFFICIO «I» Allegato al Notiziario N. 206
30 novembre 1937
Situazione Forze Rosse alla data del 25 novembre 1937
Premessa - Dopo l'occupazione di Gijon, cessato lo scopo di salvare le Asturie, al quale tendevano le offensive rosse in atto od in preparazione durante l'ultima fase delle operazioni nel nord e profilatasi una grande offensiva nazionale, i Rossi hanno preso la detenninazione di porsi sulla difensiva e di dedicare tulti i loro sforzi al fine di poter contenere l'offensiva nazionale con le maggiori probabilità di successo . A tale scopo hanno proceduto e stanno proceden do tuttora: - ad un completo riordinamento della compagine militare - unità, comandi, mezzi; - ad una nuova distribuzione delle forze. Questo processo, che è attualmente in pieno sviluppo, fa sì che l'attuale situazione militare del nemico rappresenti soltanto lo schema, suscettibile di variazioni più o meno profonde, di ciò che sarà la situazione definitiva, a processo ultimato.
Unità rosse - Dal lucido e dallo specchio allegati (omessi) appaiono, a blocchi, le forze rosse e la loro disloeazio.ne. Esse costituiscono: - due masse principali, abbastanza robuste ed efficienti: una, la più forte, con la maggior parte dei mezzi, a difesa del fronte d 'Aragona; una a difesa del fronte di Madrid. - Uno schieramento lineare, debole, con pochi mezzi e poche riserve, a difesa del lungo tratto di fronte che va da Toledo fino al mare. In particolare:
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LA PARTECIPAZlONE ITALIANA ALLA GUF.RRA CIVTLE SPAGNOLA (1936 - 1939)
Fronte Aragona: - Uno schieramento Lineare quasi continuo, che va dai Pirenei ad Albarracin, particolarmente forte e profondo nelle zone: Huesca - Leci11.ena; fiume Ebro - Azuara; Montalban - Argente; a cavallo della rotabile Teruel - Sagunto, e ad ovest di tale rotabile. Ad ovest di Albarracin la difesa rossa si stende assai debole e discontinua fino ad Ablanque (punto di contatto con il fronte centrale). - Due masse di riserva: una, più forte, sul r io Cinca, spostabile su tutto il tratto di fronte a nord dell'Ebro; una, più debole, sul rio Guadalope, spostabile su tutto il tratto di fronte a sud dell'Ebro, fino quasi a Teruel, dove non si notano riserve lontane. Fronte centrale: - Schieramento abbastanza robusto nella zona Cifuentes - Cogolludo (Guadalajara); schieramento molto robusto nel tratto Escorial-Madrid -Aranjuez; occupazione discontinua sulla sierra Guadarrama e nel tratto a sud di Aranjuez. - Una massa di riserva, costituita da alcune brigate, disseminate nelle retrovie Escorial - Guadalajara - Alcala de Henares - Chinchon, facilmente riunibili e spostabili su tutto il f ron Le centrale. Fronte sud: - Lo schieramento è caratterizzato da un'occupazione discontinua, assai debole, di poco rafforzata nei settori di Pefiarroya e di Granata, nei quali si hanno alcune brigate di riserva. Inoltre alcune unità sono in organizzazione nella zona di Ciudad Real. Riserve - Oltre le predette riserve parziali dei fronti, si possono considerare a disposizione del comando supremo le seguenti forze: - alcune brigate de choque, di cui non si conosce l'attuale situazione, riunite probabilmente nella zona di Cuenca, a cavallo dei due fronti centrale e d'Aragona. - numerose truppe d'assalto (in parte, rese disponibili con la recente costituzione dei btg. di retrovia) e dislocate nel fronte centrale ed in Aragona, riorganizzate ed adattate, con numerosi mezzi motorizzati e con speciale armamento, allo speciale compito di riserva mobile e forte. - altre nuove unità, in via di organizzazione di alcune delle quali
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si conosce entità e dislocazione, di altre si ha soltanto sentore senza possedere per ora elementi sufficienti per poterle esattamente determinare. Tra le prime, vi è il XIV C.E. (Gerona) costituito con elementi affluiti dal fronte nord, mescolati con a ltf'i, ed alcune brigate (dal 215 al 220) in via di organizzazione nella zona di Ciudad Real e Jaen, con un complesso di una quindicina di brigate. Tra le seconde, vi sono reparti in organizzazione segnalati nelle retrovie dell'Aragona e in quelle di Madrid, costituiti dalla classe del 1930 (in minima parte), da quella del 1938, entrambe già istruite, e da quella del 1939, chiamata nei giorni scorsi.
Comando - Quadri - Un anno di guerra, pr·ima difensiva, quindi offensiva, ha fornito ai comandi larga messe di esperienze, dalla quale alcuni di essi hanno tratto più o meno notevole miglioramento. In realtà però la maggior parte dei cmnandi possiede ancora notevoli deficienze, diffidlmentc colmabili, sia a causa della scarsezza di ufficiali tecnicamente preparati, sia a causa delle perdite, sia a causa delle frequenti numerose sostituzioni. Lo stesso fenomeno si verifica nei quadri inferiori, a riguardo dei quali occorre tenere presente che non mancano gli ufficiali ardimentosi, ai quali la lunga pratica ha dato una certa capacità di comando. In complesso Comandi e quadri sono scadenti e scarsi: in ciò è da ricercare una delle principali cause della debolezza dell'esercito rosso.
Efficienza materiale È assai varia: - Fronte Aragona: le truppe dislocate in questo settore, numerose, dotate di buon armamento individuale e collettivo e della massa dei mezzi - artiglieria, carri, aviazione - costitui scono la principale e più efficiente massa dell'esercito nemico. Di esse: meno efficienti le brigate del fronte di Teruel ed alcune catalane; efficientissime le brigate di guardie d'assalto e carabineros - truppe de choque per eccellenza. - Fronte Madrid: benché assai depauperato a favore dell'esercito dell'est, l'esercito del centro è pur sempre costituito da molte vecchie e salde brigate, bene armate; meno efficienti sono alcune brigate di più recente costituzione, e altre dislocate da tempo in settori secondari.
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1 936- 1939)
- Fronle sud: i due eserciti dell'Estremadura e dell'Andalusia sono dotati di modesto armamento individuale e collettivo e quasi complelarnen le privi di mezzi sussidiari - artiglieria, carri, aviazione.
Efficienza morale - È rnodesla: occorre però tenere presente che, mentre unità particolarmente provale, oppure costituite da elementi forzosi poco desiderosi di battersi, non posseggono se non scarse doti di combattività e di resistenza morale, non mancano altre unità dove elementi abbastanza numerosi, specialmente agguerriti ed animati da fede di parte o da interessi particolari, sono fermamente decisi a lottare duramente sino alla fine . Da porre in speciale rilievo, in questo campo, i due seguenti procedimenti adottati dai comandi rossi: - sono tratti da ogni cp. elementi scelti politicamente ed ottimi tiratori di rnilraglialricc e di l'ucile mitragliatore, che vengono preparati rapidamenk al particolare compilo di clife ndcn.: k pu!jizioni colf uoco delle armi automatiche, in caso di ripiegamento delle unità; - è organizzato, per ogni blg. o brigala, un distaccamento speciale, emnposto di soldati «disciplinati e coscienti », avente compito di impedire infiltrazioni nemiche e, quando necessario, di fermare gli sbandali che relrocedono. È evidente l'irnportanza che può assumere nella difensiva l'esislenza di elementi siffatti, dotati di armi automatiche e fermamente decisi al la resistenza. - La stanchezza della guerra, la deficienza di spirito, la volontà di por fine aLla lotta in qualsiasi modo, condizioni queste nelle quali si trnva presentemente la massa dei miliziani, provocheranno il rapido crollo della compagine rossa, probabilmente solo nel caso che una dura sconfitta iniziale non conceda loro il tempo di riprendersi, facendo sentire i suoi effelli rapidamente in profondità, c ioè non permettendo l'ordinata e tempestiva organizzazione di successive resistenze.
Mezzi Armi automatiche Sia nell'offensiva di Brunete, sia in quelle di Aragona, i Rossi schierarono un numero imponente di armi automatiche. Ciò naturalmente si ottenne sacrificando in parte le dotazioni e, comunque, l'efficienza di quelle unità che, per essere dislocate in fronti secondari, hanno meno bisogno di simili mezzi.
DOC UMEN'J'l
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Attualmente si hanno: le brigate de choque e molte di quelle di Madrid e di Aragona, su 2 - 3 - 4 fucili mitragliatori per compagnia e, 8 mitragliatrici per battaglione; le altre brigate su un numero vario di tali armi, in genere però assai scarso.
Mezzi chùnici Solo le brigate scelte sopradette posseggono la dotazione completa di maschere; al fronte aragonese, e specialmente al fronte centrale e a quello sud, solo parte delle truppe posseggono mezzi protettori antigas, pur avendo quasi tutte compiuto l'addestramento relativo al loro uso. Non si ha notizia di predisposizioni, in prossimità alla linea, per l'impiego di aggressivi chimici da terra, mentre risultano in preparazione speciali bombe a gas per aerei. Artiglieria È riunita quasi tutta al fronte di Aragona (la maggior parte) e in quello di Madrid. È in complesso non troppo numerosa, costituita coi più svariali materiali e calibri, cou rnunizionarnenlo scarso, con per·-
sonale poco preparato. Non costituisce un complesso forte, che possa dare un apporto massiccio alla battaglia.
Carri Presentemente i Rossi posseggono 4 btg. di carri leggeri ed 1 di pesanti, su SO macchine ciascuno. Tre <li essi - 2 leggeri, l pesante - hanno sostenuto, impiegati a masse considerevoli, quasi tutto il peso della seconda offensiva di Saragozza, dove hanno subìte gravi perdite, senza riuscire ad ottenere alcun risultato (Fuentes de Ebro). Pare vi siano altre unità in affrettata preparazione, in vista del loro invio ed impiego in Aragona, dove si fa molto affidamento sul la loro opera. I carri sono abbastanza potenti e veloci, facilmente e celermente spostabili da un punto all'altro del fronte: e non è improbabile che il nemico conti molto su di essi, per una ipotetica manovra controffens iva. Il personale, probabilmente poco preparato, farà sì che il loro impiego ne risulterà poco organico e disordinato, anche se ardimentoso. Aviazione È una carta importantissima, che i Rossi hanno dimostrato di sapere giocare abbastanza bene. Posseggono apparecchi moderni, veloci, potenti, con personale abbastanza allenato. Sono però alquanto inferiori di numero ai Nazionali, specialmente
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA Al.I.A GUE RRA UVTLE SPAGNOLA ( 19.16 · 19.19)
nella specialità bombardamento pesante, con personale un po' meno efficiente. Il gran numero di campi dispoùibili, la loro vicinanza alla linea, la possibilità della scelta del tempo danno il modo all'aviazione rossa di effettuare numerose missioni aeree, anche nel caso assai probabile che il dominio dell'aria, del resto non continuo ed assoluto, sia in mano ai Na:1.ionali. Motorizzazione
Dopo Guadalajara fu da tutti - stampa, partiti, personalità politiche e militari - auspicata la motorizzazione in grande stile, per potere pervenire alla creazione di una massa di riserva, dotai.a di estrema mobilità. Attualmente questo programma è in buona parte realizzato. L'acquisto all'estero di ingenti quantità di automezzi ha permesso ai Rossi: - di dotare in proprio tutte le unità più efficienti di una aliquota di autocarri, sufficienti per la motorizzazione di alcuni elementi di esse, specie serv1z1; - di motorizzare quasi completamente alcune unità di guardie d'assalto; - di motorizzare parte dell'artiglieria; - di costituire alcuni depositi di autocarri, a disposizione dicomandi di G.U. e del Comando Supremo, dislocati nei punti più importanti, per il celere trasporto di truppe e mezzi. Tullo ciò dà alla massa rossa una mobilità, che, se saputa sfruttare in pieno, potrebbe permettere all'avversario rapidi e notevoli spostamenti di forze. Lavori difensivi Proseguono alacremente ovunque i lavori di sistemazione difensiva del terreno. Essi assumono particolare importanza: - In Aragona, sia nella prima linea, specialmente nei settori Biescas - Orna, Mediana - Herrera, Portalrubio - Sierra Palomera, sia nella seconda linea, specialmente ad est di Barbastro, di Sariiìena, a sud di Alcaiiiz ed a Puebla de Valverde. - Al fronte centrale, specie nel settore di Guadalajara, dove la già forte sistemazione viene corn.pletata e migliorata con ritmo febbrile, mentre non vengono trascurati i settori ad ovest ed a sud di Madrid, già fortissimi. Assai trascurati i lavori in tutto il fronte sud.
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Conclusione - Il nemico ha assunto atteggiamento difensivo; - teme l'offensiva nazionale in Aragona (offensiva principale), a Guadalajara (offensiva secondaria); - ha effotLuato uno schierarnento conseguente, però tuttora in evoluzione; - lavora alacremente nel campo organizzativo per mettere l'esercito nelle migliori condizioni per sostenere detta offensiva; sotto il punto di vista materiale, esso può considerarsi ancora forte; suoi principali punti deboli: il morale, l'inquadramento, l'influenza disgregatrice proveniente dalla «retroguardia», anche e specialmente per la penuria di viveri e per la stanchezza del la guerra.
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ALLEGATI
ALLEGATO N. 1
L'ESERCITO SPAGNOLO NEL 1936
I. ESERCITO DELLA PENISOLA A) Unità di prevista costituzione
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8 Regioni Militari 8 Divisioni di fanteria ( 1 per Regione) ognuna su 2 brigate di f. ciascuna di 2 rgt. 1 brigata di artiglie ria 1 btg. zappa tori 1 gr. trasm. Servizi 1 squadriglia di aviazione (spesso mancante) 1 Divisione di Cavalleria; 1 Divisione da montagna; 2 Rgt. carri leggeri; 4 Btg. mi t raglieri; 4 Rgt. artiglieria pesante; 2 Rgt. ferrovieri; 1 Rgt. Transm.; Reparti vari.
B) ESERCITO DELLA PENISOLA - ORGANIZZAZIONE
Ministero della Guerra (Madrid) 3 Ispettorati (inspecciones) 1 ° Ispettorato: 1 a Divisione f. (Madrid) - regione Nuova Castiglia 2 3 Divisione f. (Siviglia) - regione Andalusia Div. Cav. (Madrid)- con 10 rgt. (Madrid, Barcellona, Siviglia, Valladolid, Saragoza, Valencia, Burgos, Vitoria, Alcala de Henares).
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LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 • 1939)
2 ° Ispettorato: 3a Divisione f. (Valencia) - regione Levante 4a Divisione f. (Barcellona) - Catalogna
5 a Divisione f. (Saragoza) - Aragona una brigata da montagna 3 ° Ispettorato: 6a Divisione f. (Burgos) - regione Norte 7a Divisione f. (Vallado1id) - Vecchia Castiglia
sa Divisione f. (La Cormìa) - Galizia una brigata da montagna Zone autonome: Isole Baleari (Palma di Maiorca) Isole Canarie (Tenerife) Campo di Gibraltar (Algcsiras).
II. ESERCITO DEL MAROCCO
1. In tempo di pace
A) Legione Straniera (Tercio Extranjero): 6 battaglioni; 12 batterie, 2 gruppi <li aviazione. B) Regulares indigenos: Guardia Califfana 1 cp., 1 sqd. 5 gruppi «regulares» ognuno su 3 tabor di fanteria ed 1 di cavalleria 5 «mehalle califfane», ognuna su 3-4 tabor di fanteria talvolta 1 di cavalleria. C) Cacciatori d'Africa: 8 battaglioni (quadro da completare con il reclutamento obbligatorio degli Spagnoli residenti nel Marocco).
D) Forza totale: circa 30.000 uomini.
Al.l .F.GATl
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2. Al settembre 1936
Comte: Gen. Div. Orgaz Cacciatori d'Africa: non mobilitati e rimasti in Marocco Mehalle al confin e marocchino Reg ulares: portati a 35 tabores, tutti in Spagna Tercio: tutto in Spagna (6 b a ttaglioni+ 7 ° cosli Lui lo in Siviglia). 3. Ne lle colonie del Rio de Oro e dell 'Ifni Sahara Unità minori. 4. Porza prevista d agli organici: - Ufficiali: 12.702 - Sottufficiali e truppa: 145.000 Forza effettiva: circa 10.000 ufficiali, 120.000 sottufficiali e truppa.
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LA PARTECIPAZTONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (] 936- 1939)
ALLEGATO N . 2
LA MARINA SPAGNOLA NEL 1936 E SUA DISTRIBUZIONE FRA LE PARTI IN LOTTA
L Al 17 luglio 1936 la Marina Spagnola contava le seguenti unità: 2 corazzate, 4 incrociatori, 9 cacciatorpediniere, 8 torpediniere, 6 sommergibili, 5 cannoniere, 9 guardacoste. II. Al 20 luglio i repubblicani disponevano di tutte le basi nell'Atlantico (meno El Ferro]) e nel Mediterraneo, ed in particolare delle navi seguenti: 1 corazzata (Jaime I) 3 incrociatori (Libertad, Méndez Nù;ìe z, Mi gu el de Ce n mntes)
8 cacciatorpediniere 5 torpediniere 6 sommergibili 1 cannoniera 5 guardacoste naviglio minore. IIL I nazionalisti disponevano a Ceuta (Marocco), alle Canarie ed a El Ferrol di: 1 1 1 3
corazzata (Espana, obsoleta e prossima alla demolizione); incrociatore (Almirante Cervera); cacciatorpediniere (Velasco); torpediniere; O sommergibili; 4 cannoniere; 4 guardacoste_ In seguito completeranno l'allestimento e metteranno in servizio con l'aiuto della Marina Italiana: 2 incrociatori (Canarias, Baleares); 2 sommergibili (Generai Sanjurjo, Generai Mola); 1 cannoniera (Calvo Sotelo); 2 piroscafi armati (Rey Jaime I, Mallorca, Ciudad de Palma).
ALLl!,GATJ
691
IV. Di interesse la dislocazione delle navi, quale cornunicata al nostro Servizio Informazioni dall 'Addetto Militare a Tangeri, di cui al telegramma n . 579 in data 23 agosto 1937 qui di seguito riportato: N. 579
Tangeri, 23 agosto 1936
Dislocazione flotta spagnola governativa al 22 corrente mese: - nave da battaglia «Jaime 1°», incrociatore «Almiranle Miranda», cacciatorpediniere «Alcedo» in riparazione a Cartagena; - incrociatori «Libertad », «Cervantes », cacciatorpediniere «Almirante Valdès», «Churruca», «Lepanto», sommergibili C.3, C.5, C.6, B.5, B.6, tre guardacoste: «Moulouya», «Lauria» , «Canalejas », nave idrografica «Tofifio» a Malaga, per sorveglianza coste stretto di Gibilterra; - cacciatorpediniere «Almirante Antequera », sommergibili B.1 , B.2, B.3, B.4; rimorchiatore tipo «Ciclope» nelle Baleari; -- caccialorpedinicn.: «Alruiranle r.e rra ndiz », «José L. Diaz» , «Alcalà Galliano »; sommergibile C. l, vigilano il tratto H uelva-Cadice; sommergibile C.2 vigila la barra del Guadalquivir; cacciatorpediniere «Sanchez Barcaitzegui » a Valencia; - cannoniera «Laya» a El Motril; - sommergibile C.4 avanti Melilla stop Dislocazione flotta «bianchi »: - nave da battaglia «Espaiia », incrociatore «Almirante Cervera» e cacciatorpediniere «Velasco» lungo le coste basche; nave da battaglia «Canarias» in armamento; cannoniera «Dato » affondata ad Algeciras.
Maggiore Luccardi
692
LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 • 1939)
ALLEGATO N., 3
L'AERONAUTICA SPAGNOLA NEL 1936 E SUA DISTRIBUZIONE FRA LE PARTI IN LOTTA
L'Aviazione militare spagnola dipendeva dalla Direzione Generale dell'Aeronautica, nel quadro del Ministero della GuerTa. Essa era costituita da 3 squadre, ciascuna su 2 gruppi da caccia e ricognizione, ed una Forza aerea dell'Africa. La.la squadra era dislocata nelle basi di Gctafé (Madrid) e Léon; la 2a squadra in quelle di Siviglia e Granada; la 3 a in quelle di Barcellona e Logrof10; le Forze aeree dell'Africa erano pari a circa mezza Squadra. Vi era poi, del tutto indipendente, un'Aviazione Navale dipendente dal Ministero della Marina, con basi a Barcellona, San Javier e Los Alcàzarcs. Circa il numero degli aerei vi sono dati piuttosto discordanti. Martinez Bande (1) scrive di 409 aerei, di cui 198 rimasti in zone controllate dai nazionalisti; di essi molti non efficienti. Altre pubblicazioni più recenti considerano un totale di circa 220 aerei, di cui una cinquantina non in condizioni di volare. Al momento della insurrezione sarebbero rimasti nella zona governativa 177 aerei dei quali: 63 da ricognizione, 33 caccia, 13 da trasporto, 41 idrovolanti. 27 aerosiluranti. GI i aerei erano di tipi piuttosto antiquati: Breguet XIX, Newport 52, Dornier Wall, Fokker F-VII B, Hispano DH-9, Vickers Vildebeest, Savoia Marchetti S-62 ed altri. Gli insorti disponevano di Breguet XIX (da ricognizione), Newport 52 (da caccia), Dornier Wall da trasporto. Oltre al numero e tipo degli aerei cd alla disponibilità di basi, l'attività aerea risultò anche condizionata dal numero di piloti sperimentati, che risultò di 88 nella zona nazionale e 260 in quella governativa (per quanto, di questi circa cento riuscirono a passare nella zona nazionale o furono eliminati).
(1) Martinez Bande, La camparia de Andalucia, Ed. San Martin, Madrid 1986.
ALLEGATO N. 4
AZIONI BELLICHE IN SPAGNA CUI PARTECIPARONO ELEMENTI DELL'ESERCITO ITALIANO
Dal 21 ottobre al 22 novembre 1936 Giorno
Fatti d'arme
Unità italiane impiegate
Perdite italiane
Risu ltati Morti
Navalcarnero
24-25.X . l 936
I cp . carri - 1 gr. arBorox - Esquivias Sesena - Cuesta del Rey tigl.
Idem
Escorial
1 gr. artigl.
30.X.1936
Ala destra (Borox E squivi as)
reparti artiglieria
30.X.1936
Grifi.on
31.X.1936
Avanzata a S.W. di Madrid
3.Xl.1936
id.
id.
-
carri armati · artiglierie
-
Dispersi
-
5
-
occupazione Esquivias e Sesena
-
3
-
-
-
respinti i rossi per 12 1 cp. carri - 5 btr., 2 sezioni controcarri km. puntando su Navalcarnero
21. X.1936
Feriti
-
2
respinto attacco carri russi
2
-
respinto attacco fanterie rosse
-
-
-
raggiunti obiettivi sul fron te Navalcarnero Ciempozuelos
-
-
-
-
-
-
1
segue: AZIONI BELLICHE IN SPAGNA CUI PARTECIPARONO ELEMENTI DELL'ESERCITO ITALIANO Giorno
Fatti d'arme
Perdite italiane
Unità italiane impiegate
Risultati Morti
4.Xl.1936
Torrejon Velasco
2a sez. controcarri
colpiti e catturati 3 carri russi - contributo a respingere a ttacco nemico
-
8.Xl.1936
Attacco di Madrid
1 batteria
contribuito a ricacdare contrattacco laterale appoggiato da carri russi
-
10-11.XI.1936
Fronte Madrid
batterie
-
-
13.XI.1936
Fronte Madrid
particolarmente: 1 sez. controcarri per respingere attacco rosso su Villosa e Carabanchel
16.XI.1936
Madrid · passaggio Manzanares
batterie in appoggio molto efficaci a colonna attaccante verso scuola agricoltura
-
17.XI.1936
Madrid - attacco a città universitaria
3 btr. in appoggio a colonna attaccante
-
21-22.XI.1936
Fronte Madrid
batterie
3
-
molto efficaci
ottimi
TOTALI
Feriti
3
1
:
-
-
3 1
Dispersi
-
-
-
-
-
2 19
1
ALLEvATJ
695
ALLEGATO N. 5
ATTIVITÀ DI ELEMENTI DELLA REGIA AERONAUTICA ITALIANA IN SPAGNA - Dall'agosto fino a fine dicembre 1936
1. Generalità
Per il periodo considerato, prima che l'aviazione venisse posta alle dipendenze del Comando C.T.V., la documentazione dell'Ufficio Storico della S.M.E. è talora carente ed imprecisa, e comunque scarsa di particolari. Le notizie <li cui a l Rep. F-6; b.328 sono state integrate con quelle desunte dal le opere di Ruggero Bonomi (allora Comandante della unilà) «Viva la muerte», Roma 1941 e di F. Prediali «Guerra di Spagna e aviazione italiana », Pinerolo 1989. Esse intendono soprattutto permettere una valutazione dell'apporto aeronautico alla condotta del le operazioni terrestri e del le con<lizioui ddl' impiego dei la aviazione. 2. Dipendenza e impiego dell'avia zione italiana. Gli elementi dell'aviazione italiana partecipant i a l conflillo vanno divisi Lrn quelli operanti nelle Baleari, che dipescro sempre da Roma, e quelli operanti ne lla Pen isola. Questi ultirni costituirono la cosiddetta «Aviazione del Tercio» ed operarono: formalmente alle dipen denze di Franco e del comandante dell'aviazione naz ional e, gen . Alfredo Kindelàn, sostanzialrnenle dal Ten.Col. Bonomi . Dal settembre il personale, dal punto di vista disciplinare ed amministrativo, veniva posto alla dipendenza della Missione Militare Italiana in Spagna. Questa, peraltro, intervenne soprallutLo nella valutazione delle richiesLc di aerei e del loro inoltro a Roma cd assai limitatamente nell'impiego, anche per le difficoltà dei collegamenti fra centri di comando assai distanti. Successivamente al 6 settembre ven nero a far parte della «Aviazione del Tercio» anche piloti s pag noli su aerei italiani Fiat C.R. 32, RO. 37 e tedeschi Ju. 52. I reparti costituiti con detto personale non entrarono a far parte della «Aviazione Legionaria» cos tituita il 28 dicembre 1936. Ai piloti spagnoli, fra i quali il nolo asso Garda Morato, nel periodo considerato, è attribuilo l' a hball irnento di 5 velivoli avversari. Circa l'impiego ebbero a verificarsi numerosi contrasti fra i comandi italiani e quelli spagnoli, che richiedevano un intervento frazionato - soprattutto della caccia - a protezione dei cen-
696
LA PA RTECTPA7. IO NF. ITALIANA ALLA GUERRA ClVll .F. SPAGNOLA (1936- 1939)
Lri di interesse o delle uniLà opernnti nei vari settori, mcntre i primi intendevano mantenere le forze riunile per contrastare l'aviazione repubblicana all'inizio predominante. All'azione in tal senso del Ten.Col. Bonomi si aggiunse quella del Gen. Mario Roalla, che presentava in data 11 settembre 1936 un suo promemoria sulla questione, le cui tesi trovarono peraltro scarsa comprensione da parte s pagnola (vds. annesso n. 1). A seguito della riunione tenutasi a Roma i I 6 dicembre 1936 fra iLaliani e tedeschi venne sLabilito che i primi dovevano potenziare soprattutto la caccia (i Fiat C.R. 32 si erano rivelaii gli aerei da caccia più efficienti) mentre i secondi dovevano incrementare gli interventi di bombardarnen Lo. L'aviazione nazionale avrebbe dovuto adempiere i compiti di dettaglio (vds. annesso n. 2); le tre avrebbero dovuto coordinare schieramenti ed interventi. Anche a seguito del colloquio del 12 dicembre 1936 fra i generali Giuseppe Valle, sottosegrelario e capo di S.M. dell'Aeronautica, e Mario Roatta fu stabilito che dal. 29 dicembre gli elementi italiani dcll' «i\vinzi one del Tc rcio », potenziati da nuovi afflussi di personale e di aerei, avr·ebbero costituito l' «A viazione Legionaria » agli ordini del Gcn. b.aerea Andrea Vela1·di (pseudonimo Vincenzo Velani). La situazione riscontrata dal nuovo Comandante alla fine del 1936 appare da una sua relazione al sottosegretario dell'Aeronautica (annesso n. 3). In prosieguo, il comando dell'Aviazione Legionaria risiedeva a Salamanca e faceva parte del Comando C.T.V. che stabiliva le direLLiv e dell'impiego: non senza qualche contrasto, per l'ostilità dell'aviazione nei riguardi di interventi troppo legati alle esigenze della manovra terrestre. 3. Le condi zioni dell'impiego delle unilà aeree ln allegato n. 3 si sono date informazioni ci r·ca la netta superiorità nurnerica dell'aviazione governativa su quel la degli insorti al momento della insurrezione nel luglio 1936. Ma, nel corso de i mesi di agosto-ottobre la prima disperdeva la sua a,-.ione sui vari fronti, mentre la seconda concenlrava i suoi intervenli soprattutto nella zona dello Stretto, di Còrdoba-Granada ed a favore delle unità che marciavano su Madrid, conseguendo grossi favorevoli risultati. La situazione ritornò a farsi critica nel novembre per dfetto degli afflussi aJJa parte repubblicana di ingenti quantitativi di aerei moderni e di piloti sovietici. Il numero degli aerei disponibili era limitato ovviamente dalla entità degli invii, ma era anche dipendente - oltre e più che dalle per-
697
.~LLEGATL
dite per abbattimenti da parte avversaria - dalle perdite a terra o per guasti dovuLi alle condizioni di impiego. (Soprattutto per operazioni su campi di fortuna e le insufficienze di un Servizio Tecnico di riparazioni e recuperi costituite solo a fine anno 1936). 4. Aerei inviati e loru disponibilità a varie date (escluse le Baleari)
a) lnvii Data
30 lug lio 14 agosto 27 agosto 12 settembre 15 settembre 9 ottobre 27 ottobre 16 novembre
Bomb.ri s. 81
Caccia Piat CR.32
Ric.ri R0.36 e 37 bis
Iùro Coni. I. .'i06
9
12 9 12 12 9
10
15
12
b) Disponibilità della «Aviazione del '.l'ercio» a varie date al 15 settembre al 1° otlobre al 30 novembre
7
8 7
17 24 43
4 15 14
1 1 1
S. Azioni belliche cmnpiule a)
Bombardamenti e interventi degli S.81
Eseguiti da formazioni variabi li, generalmente di 2-4 aerei S .81. Da l 28 novembre vennero eseguite su Madrid solo azioni notturne da parle di aerei che si succedevano a ripetizione mantenendo sul cielo della città un solo aereo. - Azioni di sorveglianza ed eventuale intervento sullo Stretto e su navi: giorni 5, 6, 17, 26, 27, 28; agosto giorni 1, 7, 11, 14, 26, 29; settembre giorno 8 ottobre
698
LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
Bombardamenti: Guadix - agosto: 6, 12; Màlaga - agosto: 6, 9, 22, 27, 30, 3 t settembre: 20, 21, 24, 26; ottobre: 9; Merida: (zone di) 11/VIII - Badajoz l 2/VIII; Antequera 19/VIII; Còrdoba 20/VIII; Trujillo 22/VIII; Oropesa 25/VIII; Toledo 26/VIII; Almeria 3/IX; Torrijos 10/IX; Ronda 16/IX; Espejo (nord Toledo) 23/IX; Andujar 16/X; Oviedo 17 e 19/X; Talavera de la Reina - 2/IX Dintorni di Madrid: 27/IX; ottobre: giorni 23, 29, 30; novembre: 1, 5, 13, 19, 25, 26, 28; dicembre: l, 10, 20 Aeroporto J .os Alcàzarcs (Cartagena): 27 /X; Aeroporto Alcalà de Henares 2/XI. b) Azioni di attacco al suolo di forma zioni di ricognitori R0.37 bis in
zona di Madrid (oltre le ricognizioni): ottobre: 16, 23; novembre: 17, 19, 24; dicembre: 2, 10, 19, 20. c) Interventi della caccia (FIAT C.R.32) per crociere, scorte o su allarme Zone e date: est di Cordoba: 20/VIII; 8/IX; 8, 9 e 13/X; sullo Stretto: 26/VIII; Malaga: 27/VIII; 24/IX (aeroporto Andujar) 16/X; Zona di Granada: 27 e 28/VIII; 2 e 16/IX; Fronte di Talavera de la Reina: 31/VIII; settembre: 2, 10, 11, 13, 15, 18, 23, 24; zona di Madrid: settembre: 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30; ottobre: 1, 3, 8, 16, 17, 18, 20, 21, 22, 23, 25, 26, 27, 28, 30; novembre: 1, 2, 4, 5, 6, 9, 13, 15, 16, 17, 24, 25; dicembre: 1, 2, 4, 6, 7, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20; - cielo Estremadura: 14/X; - cielo Oviedo: 16, 17 e 19/X; - Cartagena (aeroporto Los Alcàzares): 27 /X;
ALLEGATI
699
Dei suddetti interventi, maggiori furono, per entità delle scorte o per abbattimenti o perdite, quelli dei giorni: settembre: 11, 16, 22, 25, 26, 27, 28; ottobre: 1, 8, 16, 17, 18, 21, 22, 23, 27, 28, 30, 31; novembre: 2, 4, 5, 6, 13, 15, 16, 17, 25, 29; dicembre: 1, 2, 5, 6, 7, 20, 28. 6. Perdite, abbattimenti ed altri dati a) Le perdite in combattimento furono di:
12 Fiat C.R. 32, 1 RO 37 bis. Le perdite a terra furono di: 5 S.81, 10 C.R. 32. Le perdite non comprendono i 6 aerei C.R. 32 precipitati per il maltempo in un tentativo di rifornimento al presidio nazionale assediato in Virgen de la Cabeza (est di Granada), effettuato il 28 dicembre 1936. I piloti deceduti furono 21; 3 i caduti prigionieri. Gli aerei avversari abbattuti furono: oltre 80 velivoli (116 secondo il Bonomi), due dirigibili, l draken. I bombardieri S.81 ed i ricognitori R0.27 gettarono complessivamente 219.808 kg. di esplosivo. b) Aerei perduti in combattimento:
31/8 = n. 2 C.R. 32 16/9 = n. 1 C.R. 32 4/11 = n. 2 C.R. 32 5/11 = n. 1 C.R. 32 6/11 = n. 1 C.R. 32 18/11 = n. 1 R.O. 37 1/12 = n. 1 C.R. 32 (da tiro e.a.) 6/12 = n. 2 C.R. 32 10/12 = n. 1 R.O. 37 (abbattuto per errore dalla caccia tedesca) giorno 19/12 = n. 1 C.R. 32
giorno giorno giorno giorno giorno giorno giorno giorno giorno
e) Aerei avversari abbattuti
Dewoitine : 27/8; 18/9; 11/9; n. 2 (16/9); 18/9; n. 2 (22/9); n. 2 (22/9); n. 2 (25/9); 27/9; n. 2 (14/10); n. 3 (16/10 e 17/10) Newport 52: 21/8 (Cordoba); 25/8 (Granada); 31/8 (Talavera); (11/9); 16/9; n. 2 (22/9); (25/9); n. 3 (9/10); (16/10)
700
LA l'ARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIV II.F. SPAGNOLA (1936 - 19.19)
Breguet
n. 2 (11/9); (25/9); n. 2 (26/9); n. 2 (16/10); n. 2 (18/10); 4 (27/10) Potez 25/9; 26/9; n. 3 (8/10); 17/10; 21/10; 27/10; 30/10; 5/11; 15/11; 19/12 S_B. 20 2/11; 7/12 R -5 n. 3 (2/12); n. 2 (4/12); n. 3 (7/12) I-15 Polikarpov {«Chato », Curtiss): n. 2 (9/11); n. 2 (13/ 11 ); n. 2 (15/11); 19/11; 5/12; n. 2 (6/12); n. 3 (20/12) I-16 («Rata »): n. 2 (16/11); n. 2 (17/11); n. 2 (19/ 11); n. 2 (15/12); 19/12 dirigibili : n . 2 (23/ l O) draken : 21/10 altri tipi di aerei non identificati: n. 2 (11 /9); n. 2 (13/9); n. 2 (21/10); n . 7 (5/11); n. 6 (13/11). Il.
7. A vi azione delle Balea ri Come accennato, l' av iazione italiana ne lle Baleari dipese sempre direttamente da Roma; della loro attività si ha scarsa documentazione nell'Ufficio Storico dello SME. È peraltro noto che il giorno 17 agosto arrivarono ed ammarrnrono nella baia di Pollensa (isola di Maiorca) 3 idrovolanti S.55 che cffettuarono due azioni di attacco a ll e navi impegnate nel sostegno delle truppe catalane sbarcate. Esaurito il munizionamento esistente a bordo né avendosi al momento altre disponibilità la loro permanenza era divenuta inutile , sicché due di essi rien Lrarono in Italia, m e ntre uno rimase in loco in quanto danneggiato da una azione nemica mentre era ancorato nella baia_ Nel frattempo veniva approntato un campo di aviazione per aerei terres tr i. Il g iorno 27 agosto giungeva a Palma il piroscafo «Morandi » che portava a bordo 3 Caccia Fiat CR.32 e 3 idro Macchi M.41 con il relativo munizionamento e materiale vario. Gli aerei il'1iziavano con grande successo i loro interventi il giorno 28, mentre il giorno 29 arrivavano in volo dall'Italia 3 trimotori da bombardamento S.81, a cui si agg iunsero altri 3 arrivati il 6 settembre e nell'ottobre un idro Cant. Z-501. Dopo il ritiro delle fo rze repubblica ne sbarcate nell'isola (4/9) le unità aeree svolsero una rilevante attivi Là per conseguire la superiorità aerea sull'isola di Minorca, l:seguirè attività ricognitiva sulle rollc del Medi tcrraneo, portare attacchi ai porti spagnol i, in misura nola alla Missione Militare Italiana in Spagna e, successivamente, al comando CT_V . solo frammentariamente.
701
ALLEGATI
Annesso 1 all'ALLEGATO N. 5
DAL TEN.COL. EMILIO FALDELLA AL GENERALE MARIO ROATTA - Rmna
N. 34 Sp.
Caceres, 15 settembre 1936
Ill.mo commendatore, per il caso che questo corriere giunga a Roma prima che Ella riparta per il ritorno qui, mi affretto ad inviarLe la qui allegata risposta alla Sua «Mémoire » sull'impiego dell'aviazione, che mi è stata consegnata poco fa dal Quartier Generale. Le trasmetto una copia Lale e quale, cioè anche con gli errori di cui è infarcita, e trattengo l'originale per il caso prohabilissimo che Ella ritorni qui prima di aver ricevuto questa mia. Come Ella vedrà, qucsli si gnori non hanno capito nulla. La loro mentaliLà è assolutamente incapace di vedere con chiarezza un problema, per quanto semplice sia. Ad ogni modo, poiché ciò che con la è la realtà, che vogliano o non vogliano, l'aviazione nostra non l'impiegheranno più a «p ctits paquets », ma come intendiamo noi, a massa, e contro obiettivi d'importanza. Ci siamo messi d'accordo picnamcnle con B. per imporre in ogni caso questa nostra volontà. F.Lo Ferraris
segue Annesso n. 1 SUR L'EMPLOI DE L'AVIATION ." Observation à la mémoire D'accord en général avcc la plupart des points touchés dans la rnémoire avec la difference marquée par l'informati on du Général Chef de l'Aviation ci-joint: 1° - On apprecie une grande diffcrence entre le rendement assigné aux avions dans l'information et celui que nous prélcndions, ce que * Copia della Memotia del Comando dell'Aviazione Nazionale in r isposta a lla Memoria sull 'impiego dell'aviazione invia la dal gen. Roalla l' 11 seltembre da Caceres.
702
LA PA RTEC ll'AZJONE JTALIANA ALL/1 Gli ERR A CIVILE S PAGNOLA (1936 -1939)
nous enmène à la consequence d 'etre n écéssaire augmenter au plus vite le nomhre d'avion specialement ceux de chassc et de coopération. Donné l' état de vie de la pluparl des avions, on pourrait rédui re la proportion la issée en reserve du moment qu'ils seraient armées.
2° - Dans l'appreciation ta ctique il exisle aussi quelques petites differences de jugernent meme e n clant donné que Madrid soil l'obj ectif principal l'importance des autres fronls ne di sparait pas et m e rnc ils p e uvent avoir une grande imporlance devant une situation tacliqu e difficile d'un poinl irnpo rtant dans l'ordre militaire ou politique. Cela difficulte dans quelques cas la concenlration projectée à Lcr-re avcc la quelle en principe on est d 'accord. L'influence mora] et materiel de l 'avialion est tellement grande sur nos troupes et sur l'ennemi que d a n s beaucoup de cas on n e pe ut pas laisser d'employe r une arme si eficace d 'une manière rcduite e t accidcnlclle. 3° - Quoiq u'il soit nécéssair·e tixer un plan d 'ac lualion aérie nne avcc le plus grand dé tail possible, il faul quc ces plans aient w1e grande flexibilité pour se rnodifier et s'adapter aux incidcnccs du combatterr est re, irnpos ible de d é te rminer devanl la p artie inconnue de l'inili ativ e ennemie par terre e dans l'air.
4 ° - L'experience des operations d ero ulées jusqu'à p resent indique la nécéss ité de subordoner le plus possible l' emploi des forccs aéricnnes aux situations tactiques à Lcrrc contant toujours avec les possibilités de l'aviaLion. 5 ° - Le mauvais é tat de la viei]le aviation espagnolc d c coopération fait nécéssairc sa sustitution par un nouveau malerie l de coopéralion au plu s grand nombre possible, cn sucroit <le l'a viation de grand bombardement e t cxccution <lu pian projecté .
OBSERVATIONS A LA MEMOIRE SUR L'EMPLOT DE L'AVlATION DU 11 S E PTEMBRE 1 ° - a) D'accord.
b) Id. e) C'cst tout a fait vrai que les possibiliLés de l 'aviation actue l sonL limitées et que c'est probablc que le materiel recenment dcmand é arrive trop tard pour actuer sur Madrid.
2° - Il faut compter, à mon avis, avec 21 H einkel et 15 Fiat dc chasse; en plus les 6 Ro. 37 et les 20 H einkel 45.
ALLEGATJ
703
3° - D'accorci en principe, mai cornme les situations sur les diferents fronts et d'autre coté la manquc d'avialion obligc à lenir cornpte des imprevues qui peuvcnl se prcscnlcr·, la loi ne pcul pas èlrc généralc ccpendant qu'on tache de la suivre le plus exacternent que les circonstances le pennettent. 4° - Pas du tout ù'accord: Au conlraire pour protéger les colonnes dans leur marche vers Madrid il faut une certaine dispersion à terre; c'est irnposible de faire une bonne protection efective des colonnes qui marchent sur Guadalajara, depuis l'aérodrome de Talavera, par cxcrnplc. 11 ne parait pas uli I dc prolcgcr Ics 5 ou 6 Savoias par 15 FiaL En aulre il fauL compler avec les avions de chasse pilolés par espagnols. 11 faut operer a rnon avis avcc l'aviaLion dc bornbardcrncnl concentré dans Ics aérodrorncs dc Talavcra, Barahona cl Avila. 5° - Reservcr l',iviation pour les jours d'opcrations irnportantcs serait lrès désirable mais pas possible. Les colonnes ne peuvent pas se rcsigncr à souffrir sans defense les bombardements evenues. Reduire ]'actuation aérienne c'est tout ce qu'on pourra oblenir.
6° - D'accord: mais pcul ètrc la dcprcssion dc l'avialion contrai re sera plus grande avcc l' action des agressions constantcs dans touls les fronts.
ANEXE Disponibles Chasse
1O Heinkel 51 15 Fiat CR.32
Bombardement
12 Junkers 7 Savojas
Montage où voyage :
9 Savojas 81 6 Ro. 37 12 Fiat CR. 32
51 Chasse 26 Reconnaissance 28 Bornbardement
704
LA l'ARTEl.:tl'AZJONE lTALJANA ALLA GUERRA CJVlLE SPAGNOLA (1936- 1939)
segue Annesso n. l N. 18
Caceres, 11 septembre 1936
MEMOIRE SUR L'EMPLOI DE L'AVIATION * 1° - A la suite des informations fournies par le Haut Commanùement éspagnol, et de la situation matériel]e <les forces aériennes à la disposilion acluelle el future du dil Cornmandernent, on pcut fixer ìes points suivants: a) le Haut Commandement éspagnol considère camme l'opération la plus importante celle de l'occupation de Madrid, et se propose de l'accomplir le plus tot possible. b) Le plus grand obstaclc qui s'oppose aux colonncs dést inées à opérer sur Madrid parait étre constitué par l'aviation rouge. e) L'aviation actuellement à la disposition du Ilaut Cornmandement éspagnol a dcs possibilités rcduites, soit a cause d es partes et dégatcs subis, soit à cause des hcurcs dc voi jusq'ici accomplies. D'un autre còté le personnel cl le rnatéricl en voyage ne peuvent pas modifier considérablement cette situation, tandis qu 'il n'est pas certain que le personnel et le rnatériel en plus, récemment demandés, arrivent en ternps utile pour la dite opération principale (Voir liste annexée de l'aviation existente, en voyage, demandée). 2 ° - Dans ces conditions il paraìt prudent de ne considérer pour l'opération sur Madrid que l'aviatiqn actuellernent exislent, tout au plus légèrernent renforcée. 3° - Cette aviation n'a pas une force surfisante pour tout couvrir, pour offenclre sur !es points !es plus différents, cl pour exerccr, cn mèmc temps, une action efficace au profit des colonnes opérant sur Madrid. Employée de cette manière, elle serait faible partout et finirait bientòt par clisparallrc, cn détail, sans avoir rcmpJi son but principal. Il faut clone choisir entre ces trois missions , cn rcnonçant (sauf des cas tout-à-fait spéciaux, camme p.e. le bombardement de la flotte rouge) à offendre des objectifs éloignés de ceux attenant à l'opération principale, el réserver l'aviaLion au profit de cette dernière. * Copia della Memoria inviata dal gen. Roatta in data J 1 sct.t.cmbrc, cui la precedente Memoria rispondeva .
AI.I.F.GATI
705
4 ° - Celle décision implique, naturellemcnl, une concentration à terre, une concentralion dans l'air, et un emploi massi/. La concentralion à terre parait pouvoir èlr·e realisée dans Ics champs dc Càceres et de Salamanca, et dans Jes champs situés entrc ces villes et le front. Il parait aussi préférablc dc grouper ces forces par nationalité d'appareils, ce qui simplifie Ics sc1-vices et rend plus facile la coopération entre la chassc et le bombardement d'une meni.e origine. La concentration dans l'air est réalisable au moyen d'ordres d'opération et d'un bon sistème de liaisons. L'emploi massif (consideré - ordinairement - non pas comme une action strictement contcrnporaine de tous les avions, mais comme une succession orga nisée cles différents échelons sur les memes objectifs) parait le seul rnoyen pour aider considérablcment les troupes à terre, et pour dominer ou lenir en respect l'aviation rouge. 5° - De méme qu'iì faut rcnoncer, dans J'ensemble du front, à la dispersion des rnoyens aériens, il parait nécessaire d'y renoncer clans la zone de l'opération principale. Il f audrait clone, là aussi, renonccr·, dans les jours de calme ou d'opérations séconclaires, à employer l'aviation par petits paquests, en lirnitant son intervcntion à quelques vols rapidcs d 'appareils de chasse, surgissants cles champs plus rapprochés, dans le cas d'apparition de formations rouges de bombardemcnt. A part cela, l'aviation devrait, meme dans la zone <le l'operation principale, ètre réservée pour Ics jours cl'actions de premièrc importa nce, en la faisant agir en coopération età profit de la colonne (agissant dc l'Ouest ou <lu Nord) qui excercc clans le moment donné l'effort principal. Et celte coopération devrait etre assur·ée le plus possible, non seulement par les ordres clu Haut Commanderncnt, mais aussi par ententes préalables dircctes entre les chefs des ditcs forces aériennes et les cornmandants des colonnes. 6° - On peut retenir ccrtain che mème les forces aériennes actuelles, ainsi réservées et ainsi cmployées, représentent une force considerable et pcuvent exercer un effect décisif pour la réussite de l'opération principale. Il y a encore lieu de pcnser que les forces aérienncs rouges, soumiscs, de cette façon, à de rencontres rnassives, perdront rapidcment leur vivaci té et leur efficacité, et renonccront, d'elles mèmes, aux offenses sur des points éloignés du théatre de l'opération principale.
706
LA PARTECIPAZIONE !TAi.TANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 · 1939)
Annexe au Mémoire sur l'cmploi de l'aviation
Appareils actuellement disponibles Bombardement Lour·d Chasse
12 7 6 14
Junkers Savoja 81 Heinkel 51 et lcur réserve Fiat C.R. 32
Appareils en voyage uu montage Bombardement leger et reconnaissance rapprochée
12 Heinkel 45 (6 equipagcs allernands; 6
equipages espagnols) et leur réscrves) Chasse
12 Heinkel 51, avec 9 equipages.
Appareils demandés Bombardement Lourd
9 Savoia 81
Bombardement leger et reconnaissance rapprochée
6 Ro.37
Chasse
12 Fiat C.R. 32
ALLEGATI
707
Annesso 2 all'ALLEGATO N. 5 Salamanca, 18 dicembre I 936
A S.E. IL GENERALISSIMO FRANCO
Aviazione Legionaria (A.L.) 1. Come ho avuto l'onore di comunicare verbalmente a V.S. il 15 corrente, le autorità Centrali da cui dipendo, d'accordo con quelle da cui dipende la «Legione Condor», hanno deciso quanto segue: a) che la « Legione Condor » sia essenzialmente incaricata delle missioni di bombardamento, b) che !'«Aviazione Legionaria » della Spagna continentale (A.L. Spagna) sia essenzialmente incaricata delle missioni di caccia, c) che l' «Aviazione Legionaria» delle Baleari (A.L. Spagna) sia incaricata delle varie missioni (ricognizione - caccia - bombardamenti), concernenti le isole in questione, cd eseguibili sul conlincnte partendo dalle isole stesse.
2. Le autorità centrali suddette sono di avviso che il complesso «A.L. Spagna - Legione Condor » debba essere riservata per le grandi azioni a massa, e che l'aviazione spagnola debba provvedere coi propri mezzi, alle missioni di deLtaglio, e correnti. Ne com;egue, naturalmenlc: a) che l'aviazione spagnola deve essere messa in condizione di poter bastare da sola, all'assolvimento dei compiti di cui sopra, b) che, finché essa non sia in tale condizione, l'«A.L. Spagna » e la «Legione Condor», potranno prendere a loro carico (modalità, di cui in seguito) quelle missioni di dettaglio e correnti, che l'aviazione spagnola non fosse in grado di compiere coi propri mezzi. 3. In conseguenza delle decisioni e dei concetti sopra prospettati, vengono presi (per quanto concerne l'A.L.) i seguenti provvedimenti: - «A.L. Spagna » viene rinforzata con 40 apparecchi da caccia. - Passa all'aviazione spagnola: • 20 apparecchi CR.32 e 2 apparecchi CR.20, a doppio comando (di prossimo arrivo); • 6 apparecchi R0.37 già sul posto (compresi i 4 che sono di proprietà spagnola, e condotti ùa equipaggi spagnoli);
708
LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936-1939)
• 2 apparecchi S.81 già sul posto, e condotti da equipaggi spagnoli; • tutti gli equipaggi spagnoli attualmente in servizio presso i vari reparti dell'A.L. Spagna stessa. Questa è disposta inoltre a passare all'aviazione spagnola i rimanenti 4 apparecchi S.81, non appena detta aviazione abbia disponibile gli equipaggi corrispondenti. - «A.L. Baleari» viene rinforzata con 6 apparecchi di bombardamento veloce. 4. Presso questa missione, ed alla dipendenza del sottoscritto, si costituirà un nuovo Comando dell'Aviazione Legionaria (Comando A.L.), dal quale dipenderanno, in linea diretta, tanto l'«A.L. Spagna», quanto l' «A.L. Baleari» (per quest'ultima vedi avvertenze in seguito). 5. Quanto prima l' A.L. Spagna assumerà la dislocazione seguente:
-
Aeroporto di Tablada (Sevilla)
Base aeronautica di montaggio, riparazione, reparto di caccia incaricato della protezione dell'aeroporto e della città.
Aeroporto di Caceres
Posto di riparazione dei R0.37
Aeroporto «Benito» (Arenas de San Pedro)
Reparto di R0.27, apparecchi S.81, reparto di caccia e batterie antiaeree, incaricati della protezione dell'aeroporto.
Aeroporto di C6rdoba
Pattuglia di caccia, incaricata della protezione della città (su detta pattuglia vedi in seguito).
Aeroporto «Baracca» (Torrijos)
Grosso dei reparti da caccia. Batterie antiaeree incaricate della protezione dell'aeroporto.
In ciascuna delle località di Sevilla -Arenas de San Pedro - Torrijos, sarà impiantato un Comando di presidio aeronautico (Comando P.A.), che avrà ai suoi ordini tutte le forze aeree legionarie e (per gli ultimi due) tutte le forze di difesa antiaerea della località. I nomi di tali comandanti saranno comunicati.
ALLEGATI
709
Gli aeroporti «Benito», «Baracca» saranno di assoluta pertinenza dell'A.L. Spagna, che avranno un proprio comandante (appartenente all'A.L. Spagna), agli ordini del Comandante del P.A. locale. - Naturalmente la dislocazione di cui sopra varierà a seconda della necessità. 6. L'impiego normale dell' A.L. Spagna (g:çandi azioni a massa) avverrà, secondo le istruzioni di V.E. (o di quelle date per Suo ordine, dalla Jefatura del Aire), in base ad accordi col Comandante la Legione Condor, e ad ordini del sottoscritto e del Comandante l'A.L. . - L'impiego secondario e temporaneo dell'A.L. Spagna (missioni di dettaglio e correnti, cui non possa provvedere, coi suoi mezzi, l'aviazione spagnola), avverrà alle stesse modalità di cui sopra. Preciso: V.E. (o la Jefatura dell'Aire) vorranno segnalare a questa missione, in tempo utile, e con tutti gli elementi necessari, l'azione da compiere. Questa missione stabilirà (d'accordo - se l'operazione lo comporta - col comandante la Legione Condor) gli elementi che debbono compierla, e le modalità tecniche di compimento. Provvederà essa stessa, in caso df necessità, a staccare un uff iciale dell 'A.L. presso i Comandi al cui profitto debba compiersi I' operazione. Tengo ad assicurare a V.S. che tale provvedimento risponde al solo scopo di maneggiare detta forza aerea nel modo più opportuno per assolvere - dà un lato - la missione in proprio, senza pregiudicare - dall'altra - la possibilità per essa di compiere, in qualsiasi momento, le operazioni a massa cui sono, come ho detto, principalmente destinate. Naturalmente i reparti dell'A.L. Spagna in casi specialissimi ed urgenti (attacchi aerei sulle località in cui risiedono, o contro le truppe ivi esistenti o minaccie terrestri improvvise contro le stesse), intervengono di iniziativa, secondo le necessità contingenti, come hanno, del resto, sempre fatto. La pattuglia da caccia di C6rdoba, finché non sia sostituita da elementi dell'aviazione spagnola, è a completa disposizione del Comando della 2 a divisione. 7. L'A.L. Baleari oltre ai compiti di protezione, ed eventualmente, di difesa, locali, ed a quelli di scoperta e repressione del traffico marittimo a favore dei rossi (compiuti - i primi - in accordo col comando militare delle isole, ed - i secondi - giuste le disposizioni del comandante navale incaricato dei detti servizi), ha quello di compie-
710
LA PAR'J'ECll'AZIONE ITALIA NA Al.LA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 · 1939 )
re azioni sulla costa rossa fra la frontiera francese ed il Capo Sant'Antonio, e particolarmente sui porti di Barcellona e Valencia. Dette azioni verranno compiute su ordini di questa missione, alla quale pertanto, V.S . o la Jefatura dell'Aire dovranno comunicare le proprie istruzioni in proposito, come detto innanzi per l 'A.L. Spagna.
8. Infine comunico che circa le richieste ultimame nte falle per il rinforzo dell'aviazione (in genere) delle Baleari, sono state prese le decisioni seguenti: - Aerei da bombardamento, con equipaggi - richiesti 3 - Vengono inviati all'A.L. Baleari i 6 spagnoli su menzionati; - Aeroplani da caccia con equipaggi - Richiesti 3 - Si stimano sufficienti i 6 già su] posto; - Idrovol a nti da bombardamento senza equipaggi - Richiesti 3 - Verranno forniti ail'aviazione spagnola <lelle Baleari 3 idro volanti Cant. 501.
71]
ALLEGATI
Annesso 3 all'ALLEGATO N. 5
A S.E. IL SOTTOSEGRETARIO DELL'AERONAUTICA
Pro-memoria Non ho inviato in precedenza nessuna relaz.ione, avendo ritenuto necessario rendermi prima edotto della situazione. Nei giorni passati ho potuto, oltre che insediarmi nell'ufficio Comando di Salamanca, ispezionare tutti i Campi ed i Reparti. La situazione non è pienamente soddisfacente. Ho rilevato l'assenza di una precisa e continua azione di comando, principalmente a causa della non esistenza di un comando regolarmente costituito. Nei reparti, sia da caccia che da ricognizione, esisteva una sensazione di isolamento e l'impiego deg li aerei era affidato alal iniziativa dei singoli comandanti secondo le richieste dei Comandi Spagnuoli . L'ubicazione dei campi ove a ttualmente risiedono i nostri reparti sul fronte di Madrid non è buona. In particolare: Torrijos: campo della caccia. Dista in linea d'aria dal Tago, il territorio al di là del quale è rosso, soltanto 12 km. Il fondo del campo è buono, ma le sue dimensioni sono piuttosto ristrette e soprallutto gli apparecchi, benché assai ben dissimulati sotto numerosi ulivi, sono troppo raggruppati, tanto che un bombardamento nemico potrebbe produrre gravissimi danni . Ho disposto, come provvedimento imm ediato , l'esecuzione di lavori, di non grande entità, che re nderanno atterrnbile una zona cli terreno adiacente, permettendo di decentrare gli apparecchi a terra, disponendoli su di un ampio raggio. Contemporaneame nte ho disposto per la ricerca di un altro campo in altra zona (Escalona) che, pu r essendo ad uguale distanza da Madrid (60 krn. circa) disterà dalla linea del Tago non meno di 40 km .. Il terreno però presenta scarsità di prati adattabili a campi di aviazione, non ho pertanto la certezza di riuscire ad allontanare la caccia da Torrijos. La vicinanza del campo alle linee nemiche e l'assenza completa di qualsiasi rete di avvistamento e di segnalazione di aerei nemici, obbliga inoltre la caccia a tenere in permanenza due o tre apparecchi in volo, per difesa, sul cielo del campo.
71.2
LA PARTECIPAZIONE lTALlANA ALLA GUERRA CCVILE SPAGNOLA (1936 - 19.W)
Tale sistema, che in complesso si è dimostrato capace di tenere lontani gli aerei nemici, provoca un notevole logoramento di uomini e materiali, è passivo e riduce notevolmente le forze disponibili per altre azioni.
Talavera: campo della ricognizione. È un campo assurdo: si trova a 5 o 6 km. dal le prime linee e richiede la presenza di una sezione da cacda di difesa che è costretta
a tenere costantemente in volo almeno un apparecchio. Tra pochissimi giorni il campo verrà abbandonato e la squadriglia di R0.37 verrà dislocata ad Arenas de San Pedro.
Arenas de S. Pedro (Campo «Benito») È ancora in allestimento. Sono stati fatti buoni lavori per ricovero del personale. Ma la pista è in alcuni punti poco sicura per l'esistenza di terreno di riporto, e la sua posizione, al fondo di una conca con un solo lato aperto, non dà facilità di partenze ed atterraggi per CR.32 ed S .81 carichi. Pericolosi i voli di notte. Buone le sue possibilità di difesa da terra. Ho disposto per l'intensificazione dei lavori per l'approntamento definitivo della pista e contemporaneamente ho fatto iniziare ricerche di un altro campo che sia a circa 15/20 km. ad est di Arenas, ove ritengo sia possibile trovare un terreno che si presti ad una relativamente facile e rapida sistemazione. Riterrei necessario, fintantoché tale lavoro non sarà compiuto, trattenere ad Arenas il ten. colonnello Allio che è il solo che nelle presenti circostanze può essere adibito a tale incarico.
Base di Sevilla Buona l'organizzazione del Magazzino Centrale M.A. Buona. l'organizzazione della squadra riparazione apparecchi e revisione motori, con maestranze spagnole sotto la direzione di nostri specialisti. Ottima ed indispensabile la presenza del maggiore Nuvoli. L'aeroporto di Sevilla (Tablada) dove è il magazzino e la squadra riparazioni e revisioni, e, dove convergono tutti gli apparecchi provenienti dall'Italia per il montaggio e dove trovasi attualmente la Squadriglia di S.81 del Gruppo Raffaelli ed una sezione di sette apparecchi CR.32 per la difesa del campo, è congestionato di apparecchi tedeschi e spagnuoli. In previsione delle prossime azioni da effettuarsi sul fronte Sud
ALLEGATT
713
e che richiederanno un notevole concentramento di aerei, ho dato incarico al colonnello Bonomi di procedere alla ricerca di un altro campo nelle vicinanze, ove poter dislocare il gruppo « Raffaelli » e parte della caccia. Tale campo è stato trovato a 6 km. ad ovest di Dos Hermanas (12 km. a sud di Sevilla) ed ha una superficie di un km. e mezzo quadrato. Sono stati iniziati i lavori per un suo rapido approntamento. Ho disposto inoltre per l'approntamento di altri campi ad est di Sevilla, nei dintorni di Osuma (sulla strada Sevilla-Malaga) che dovranno servire quali campi di appoggio per la caccia e per la ricognizione durante il prossimo svolgimento delle operazioni sul fronte di Malaga. L'aeroporto di Sevilla è difeso da batterie controaeree tedesche, dispone di una buona rete di avvistamento e di segnalazione di aerei, è provvisto di impianti per i voli notturni.
Personale. Il morale del personale è elevato e tutti conservano il massimo entusiasmo. Ho disposto affinché nei giorni nei quali non erano in corso operazioni, l'attività della caccia venisse ridotta al minimo indispensabile, al fine di non esaurire il personale. Per i Reparti ed il personale di nuova assegnazione, faccio presente: - Ho trattenuto la Sq. di S.81 già giunta e tratterrò anche la seconda a Sevilla, in previsione delle azioni da compiersi su Malaga. Ho disposto affinché nel frattempo i piloti effettuino voli di orientamento nella zona, con a bordo piloti di sicuro affidamento scelti tra quelli giunti all'inizio delle operazioni in Spagna. - Invierò a Torrijos, a mano a mano che giungeranno, i piloti da caccia, in maniera che possano progressivamente ambientarsi ed essere istruiti ed allenati nell'impiego, volando in pattuglia con piloti anziani del fronte. Non appena giunto un risultato soddisfacente, procederò alla costituzione delle nuove Squadriglie, con piloti anziani e con piloti giovani, in modo che tutte le Squadriglie risultino omogenee e di sicuro impiego. - Il capitano Colacicchi che precedentemente aveva espresso il desiderio di rimpatriare, desidererebbe ora poter rimanere in Spagna, quale Comandante della Squadriglia di R0.37, purché possa essergli tra qualche tempo accordato un temporaneo rimpa_trio di 10/15 giorni, per motivi di famiglia (attende un bambino). Trattandosi di ufficiale che in complesso ha fatto bene e dal quale ritengo di poter molto
714
LA PARTECIPAZIONE lTALlANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 · 1939)
ottenere, chiedo che egli venga accontentato. In caso affermativo risulterebbe superfluo l'invio di un ufficiale superiore per la ricognizione, com.e da richiesta precedente del colonnello Bonomi.
Comando Aviazione a Salamanca È ancora in fase di costituzione, ma ha già iniziato la sua attività. Funzionerà regolarmente al più presto. Vi ho fatto affluire gli ufficiali necessari, scegliendoli tra quelli del Gruppo S.81 giunto nel luglio ultimo scorso. Le comunicazioni con Torrijos, Arenas e Sevilla si svolgono per radio e per telefono. Sono difficili le comunicazioni per terra, in quanto non può farsi nessun affidamento sulla rete ferroviaria - occorre più di un giorno per recarsi da Sevilla a Salamanca - e circa 10/12 ore di automobile per lo stesso percorso. Le comunicazioni aeree non sempre sono possibili, per le Sierre da attraversare a sud di Salamanca e per le condizioni atmosferiche spesso primitive in tale zona. Data pertanto la difficoltà ed il lungo tempo occorrente per la trasmissione di carteggio, chiedo che venga revocato l'ordine trasmessomi con radio 92265 in data 31 u.s., secondo il quale tutte le richieste di materiale compilate dal Magazzino Centrale M.A. di Sevilla per i normali bisogni dei reparti e che vengono trasmessi a mezzo linea aerea Cadice-Roma, debbono essere da me vistate, senza di che non verranno evase. Tale visto produrrebbe un ritardo normale di tre o quattro giorni, che potrebbero aumentare se non mi trovassi in sede. Riterrei opportuno che la firma di tali richieste venisse apposta dal Comandante della Base di Sevilla.
Impiego. È stato tassativamente stabilito con il generale Roatta che, per le azioni che saranno di volta in volta convenute, spetta a me impiegare l'aviazione, stabilendo tutte le modalità, le forze che dovranno parteciparvi ed emanando gli ordini. È pertanto di mia sola competenza l'organizzazione delle basi, dei reparti, dei rifornimenti, ecc .. Con il Comando Spagnuolo, in una riunione tenuta il 31 dicembre al Quartier Generale, presenti il generalissimo Franco, il generale Kindelan, il generale tedesco Sander e lo scrivente, è stato convenuto di addivenire a riunioni settimanali per un esame della situazione e per definire di comune accordo le azioni aeree che sembrerà opportuno effettuare nella settimana seguente; fermo sempre restando il concetto dell'impiego delle forze aeronautiche italiane solo in seguito a mio diretto ordine, e compatibilmente con la disponibilità e possibilità di esse forze.
ALLEGATI
715
Considerazioni generali Il Quartier Generale spagnuolo, per quanto abbia in animo di effettuare, in un più o meno prossimo avvenire, operazioni offensive da Teruel verso la costa, e nel settore di Merida, giustamente ritenuto pericoloso, insiste attualmente nelle azioni su Madrid. Lamenta fortemente la mancanza di riserve e l'impossibilità di costituirne in breve tempo. Per l'aviazione permane nel concetto, per quanto forse in fazioni, preferibilmente su truppe, e senza che esse azioni siano inquadrate in un piano concreto. Richieste di partecipazione di nostri apparecchi con nostri piloti ad operazioni di tal genere, sono state già più di una volta non accolte dallo scrivente perché giudicate inutili e dannose. In complesso l'aviazione italiana attraversa attualmente un periodo che presenta qualche pericolo a causa della ubicazione dei suoi campi. Tale crisi è in via di risoluzione e sarà tra pochissimi giorni superata non appena approntati i nuovi campi secondo gli ordini come sopra emanati. Per la disciplina del personale e per l'impiego ho nominato su Ob'Ili campo un Comandante di Presidio, che agirà secondo gli ordini e le direttive che da me riceverà.
F.to VELARDI
716
LA PARTECJPAZ!ONE ITALIANA ALLA GUE RRA C!Vll.F. SPAGNOLA (19.16 - 19.19)
ALLEGATO N. 6 M.M.I.S. ELENCO DEGLI UFFICIALI DELLA M.M.I.S. Al la data del 1° gennaio 1937
Grado
Nominativo
lncarico
Gen. di Brigata Ten.te serv. S .M. T.Col. S.M. Maggiore Alp. Ten.Col. S .M. Magg. in S.M. Maggiore F. 1° Capitano F. 1° Capitano Ar. Ten.Col. S.M. Capitano Comm. Maggiore CC.RR. Ca p . Vascello Cap. Corvetta Cap. Corvetta S.Ten.Vasc. Gen. di Brigata Aerea Maggiore A.A. Capitano A.A. Tenente A.A. Tenente A.A. S. Tenente A.A. Maggiore Cav. 1° Capitano F. Capitano Genio Comm. Dott.
Roatta Mario Ferrari Eugenio Faldella Emilio Sirombo CarJo Moltoni Emilio Beer Umberto De Carlo Camilla Congedo Vittorio Terlizzi Giove Zanussi Giacomo Papadia Filomeno De Blasio Roberto Ferretti Giovanni Tagliamonti Corrado Coturri Carlo Nais Gino Velardi Vincenzo
Capo Missione Ufficiale a disposizione Capo di S.M. Ufficiale addetto Ufficio Operazioni Ufficio Informazioni
Abriata Renato Parisi Erulo Erasi Max Magnanini Mario Galimberti Rinaldo Spinola Bonifacio Guiducci Bruno Ottavini OtLavio Danzi Guglielmo
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Ufficio Servizi Com.te Base Siviglia Ufficio Commissariato CC.RR. e «C.S. » Comando Marina ))
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Comando A.L. »
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Ufficio Cifra »
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Ufficio Genio Ufficio Stampa
Ai sopra elencati sono da aggiungersi gli ufficiai i al comando dei reparti sbarcati in agosto, settembre, novembre e dicembre 1936. IL CAPO DI STATO MAGGIORE Ferraris
717
ALLEGATI
PSEUDONIMI DEI COMPONENTI LA M.M.I.S.
Gen.le di Brigata
Roatta Mario
Tenente serv. S.M.
Ferrari Eugenio
T.Col. di S.M. Maggiore Alp.
Faldella Emilio Sirombo Carlo
Ferraris Enrico Sarono Carlo
Cap. Vascello
Ferretti Giovanni
Rossi Giovanni Rampoldi Giovanni
Cap. Corvetta Cap. Corvetta S.T. Vascello
Tagliamonti Corrado Coturri Carlo Nais Gino
Tornabuoni Donato Celleri Corrado Nasi Guglielmo
Gen.le Brig. Aerea Maggiore A.A. Capitano A.A. Tenente A.A. Tenente A.A. S. Tenente A.A.
Velardi Vincenzo Abbriata Renato Paris Erulo Erasi Max Magnanini Mario Galimberti Rinaldo
Velani Giuseppe Arena R. Zerbio Pericle Gelli Cesare Ferri Giuseppe Antonelli R.
Magg. in S.M. Maggiore F. 1° Capitano F. 1° Capitano Art. Capitano Commiss. Maggiore CC.RR. Maggiore Cav. 1° Capitano F. Capitano Genio Comm. Dott.
Beer Umberto De Carlo Camillo Congedo Vi llorio Terlizzi Giove Papadia Filomene De Blasio Roberto Spinola Bonifacio Guiducci Bruno Ottavini Ottavio Danzi Guglielmo
Bencini Ugo Da Cunto Camillo Pantera Vittorio Termoli Gustavo Padovani F. Del Balzo R. Spinelli Bonifacio
Mancini Roberto Comm. Colli
Onoralo Onorio
718
LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA G UERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 • 1939)
ALLEGATO N. 7 ELENCO DELLE CIRCOLARI DEL M.G. - COMANDO CORPO DI S.M. (Ufficio Ordinamento e Mobilitazione ed Ufficio Servizi) * N.ro della circolare
Data
27070/369
20.11.1936
Oggetto della circolare
Ord. Mob.
- Approntamento di due batterie controae1·ei da 20 mod. 35 Ord. Mob. - Materiali da 75/27 mod. C.K.
27080/369
20 .11.1936
27090/369
20 .11.1936
2923013 69
18.12.1936
271101369
20.11.1936
Ord. Mob.
8980/000
22.11 .1936
Servi zi
Orci. Mob. - Approntamento di cinque batterie controaerei autocarnpali da 75 /27 C.K. e relativi organici Ord. Mub. Cos liluzione Comando Tappa a Napoli Cos tituzione di l Gruppo Btg.cc.nn. Speciale e re lativi organici Apprnntarncnlo 5 Illr. con troacl"ci
autocampali da 75/27 C.K. 8989/000
23 .11.1936
Servi zi
28980/369
15.12.1936
Ord. Mo b.
018/000
21.12.1936
Servizi
Approntamen to di 2 btr. contraerei d a 20 mod. 35 Approntamento di 5 batterie contraerei autocampali eia 75/27 C.K. (varia nti a lla circ. 270905369 del 20.11.1 936 - Indument i per volontar i per qual-
siasi des tinazione come da circ. 29270/369 ciel 19.12.1936 Ord. Mob. - Volontari per qualsiasi des tinazione (per unità sanitarie) Ord. Mob. - Personale in imbarco il 23.12 sul «Te vere» (Uffi c iali di S .M. e spc-
29440/369
22.12.1936
29460/369
22 .12.1936
077/000
24.12.1936
Servizi
092/000
24.12.1936
Servizi
0130/000
27.12.1936
Servizi
cialia.. )
Reintegro dotazioni M.G. pe1· materiali assegna ti in O.M .S. Reintegro dotazioni M.G. per materiali assegn,1ti in A.O. e in O.M.S. Materia li di artiglicTia concentrati all a Spezi a per O.M.S.
0131 /000
27 .12.1936
Servizi
29800/369
28.12.1936
Ore!. Mob.
* Da Rep. F-6; b.74
- Materiali per 3 Brigate per O.M.S. concentrati alla Spezia (contrassegni colorati pe1· Br igata) Co stituzione di reparti per O.M.S. (organici d i: comp. mitt._ - plotoni mortai d 'assalto - blr. d'accomp. sezione sanità - sezione sussistenza
719
ALLEGAU
segue Allegato N. 7 N.ro della circolare
Data
Oggetto della circolare
0150/000
28.12 . I 936
Servizi
29820/369
29.12.1936
Ord. Mob. - Costituzione di repa rti per O.M.S. (varianti alla circo lare 29800/369 de l 28.12.1936)
0163/000
29.12.1936
Servizi
29830/369
29.12. l 936
Ord. Mob. · Persona le per comp letamento reparto molornitrng lieri in 0.M.S. (mobilitali a Civilavecchia)
0215/000
31.12.1936
Ser·vizi
Spedizione aulomezz i a porti vari
30/369
1. 1.1937
Ord. Mob.
Costituzione unilà perO.M.S. (raggr upparn . ar l. di C.d ' A. e relativi organic i)
90/369
2. 1.1937
Ord. Mob.
- Costituzione di unità p er O.M.S. (r·eparlo au toblindo e relativi organic i)
- Cosliluzione reparti (dotazioni per unità di cui circ. 29800/369 del 28.12.1936
Materiali per 3 hrigate di cui alla circ. 0131 - ser·vizi del 27. 12. 1936
110/369
3. l.1937
Ord. Mob. - Volontari per 2 sezioni sussistenza
0261 /000
2. 1.1937
Servizi
· Approntamen t o automezzi e bicic lette per raggrupp. art. di C.d'A.
0271/000
2. 1.1937
Servizi
Dotazioni per· rngg ruppamcnto arL di C.A.
0292/000
3. l.1937
Servizi
· Approntamento automezzi e biciclette pc1· ragg rnppamcnto art. di C.d' A. (varianti alla circ. 261 ciel 2.1.1937)
0294/000
3. 1.1937
Servizi
- Dotaziorii r·epa rli aulohlindo
140/369
4. 1.1937
Or<l. Moh. · Costituendo T gruppo cannoni da 105/28 pe r· esigenza O.M.S. (vedi cin:. 30/369 del I' 1.1.1 937)
150/369
4 . 1.1937
Or<l. Moh. · Automobilisti per qualsiasi destinazione (ved i circ. 29280/369 e 29440/369 de l 12 e 22 dicembre 1936)
290/369
5. 1.1 937
Ord. Mob. · Volontari per· qua lsiasi destinazione (vedi circ. 29135/369 e 29440/369 de l 17 e 22 .12.1936 . cos1i1 uzione unità di sanità)
410/369
5. 1.1937
Ord . Mob.
Volontari pe r qualsiasi des tinazione (vedi circ. 29281/369 e 29440/369 del 19 e 22.12.1936 e n . 110/369 del 3.1.1937)
450/369
6. 1.1937
Or<l. Moh.
Costituzione di 1 a compagnia CC.RR. pcr csigcnz:i O.M.S. e relativi organi ci
720
LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 - 1939)
segue Allegato N. 7 N.ro della eh-colare
Data
Oggetto della circolare
490/369
7. 1.1937
Ord. Mob.
Sottufficiali destinati in O.M.S. al seguito del munizionamento (per il servizio chimico)
500/369
7. 1.1937
Or<l. Mob.
- Costituzione di 2 grnppi btg. CC.NN. per esigenza O.M.S.
0416/000
7. 1.1937
Servizi
1050/369
7. 1.1 93·;
Ord. Mob.
- Ci1·ca organici comando gruppo CC.NN.
0417/000
7. 1.1937
Se1·vizi
- Costituzione cli 1 comp. CC.RR. per esigenza 0 .M.S. (dot<17.ion i)
0317/000
4. l.1937
Servizi
- Dotazioni per unità di cui alla circ. 110/369 del 4.1.1937 orcl. mob.
014S/OOO
5. 1.1937
Servizi
Dotazioni per unità di circ. 130/369 del 4.1.1937 ord. mob .
1050/369
7. 1.1937
Ord. Mob.
Organici del comaJ1do del gruppo CC.NN. speciale
1060/369
7. 1.1937
Ord. Mob.
Ufficiali per esigenza O.M.S. (per l 'M.M.I.S. e per la Base 0.M.S.)
640/.,69
8. 1.1937
Ord. Mob. - Cos tituzione di I reparto chimico per esigenza O.M.S. (e relativi organ ici)
1080/369
7. 1.1937
Ord. Mob.
- Compagnia radio di co llegamento per esige nza O.M.S.
920/369
9. 1.1937
Ord. Mob.
Costituzione di unità per esigenza O.M.S. (organici della comp. mista del genio - della comp. motomilrnglicri - delle batterie contraerei da 20 mm. - delle comp. miste)
1100/369
11. 1.1937
Or<l. Mob. - Personale per il cornarn.lo lappa O.M. cli Napoli
1350/369
12. 1.1937
Or d . Mob.
- Costituzione di 1 compagnia card d 'assalto per O.M.S.
1380/369
12. 1.1937
Orcl. Mob.
Unità per esigenza O.M.S. (vedi circ. 920/369)
1420/369
13. 1.1 937
Ord. Mob.
- Costituzione cli l reparto chimico per esigenza O.M.S.
1750/369
15. 1.1937
Ord. Mob. - Costituzione un ità per esigenza O.M.S. (III e IV grnppo CC.NN. speciali e relativi organici)
Dotazioni per 2 gruppi htg. CC.NN. speciali (vedi circ. SOO/:ì69 Jel 7.1.1 937)
0641/000
15. 1.1937
Servizi
1760/369
15. 1.1937
Ord. Mob. - Complementi per la l • compagnia can-i d'assalto in O.M .S.
- Dotazioni per dati
72 1
ALLEGATI
segue Allegato N. 7 N.ro de lla circolare
Oggetto della circolare
Data
0619/000
15. 1.1937
1830/369 1900/369
16. 1.1937
1930/369
18. 1.1937
0713/000
18. 1.1937
Servizi
1920/369
18. 1.1937
Ord. Mob.
1940/369
18. 1.1937
Ord. Mob. - Costituzione di unità per esigenza (5-6-7-8 gruppi btg., CC.NN. speciali, l sezione sanità, 1 sezione sussistenza, I ospedale da campo)
0725/000
18. 1.1937
Servizi
18. 1.1937
- Spedizione automezzi per 2 gru ppi btg. CC.NN. e l comp. contraerei Ord. Mob. - Personale e materiale per O.M.S.
Servizi
Ord. Mob. - Materiali per O.M.S. controdistinti per servizio <la fascie colorate Ord. Mob. Organizzazione del servizio postale per O.M.S.
0727/000
18. 1.1937
Servizi
0729/000
18. 1.1937
Servizi
2100/369
20. 1.1937
Ord. Mob.
Spedizione automezzi per 2 gruppi Btg. CC.NN. -1 sezione sanità e 1 sezione sussistenza Costituzione di 1 comando di brigata CC.NN . per esigenza O.M.S . (e relativi organici)
- Approntamento e spedizione auto-
mezzi e hicicletle per 1 comando brigala R.E. Costituzione di l comando brigala CC.NN. (dotazione) Dotazioni per unità di cui circ. 1940/369 del 18.1.1937 Costituzione <li unità per esigenza O.M.S. (vedi circ. 1750/369 del
15.1.1937) 2150/369
21. 1.1937
2250/369
21. 1.1937
Ord. Mob. - Costituzione della 1• Divisione di Fanteria « Volontari del Littorio» (e organici re lativi) Ord. Mob. - Servizio intercettazione R.T. in
0870/000
21. 1.1937
Servizi
- Dotazioni per Divisione Volontari
0878/000
Servizi
- Approntamento trattori
0882/000
21. 1.1937 21. 1.1937
Servizi
- Automezzi, motomezzi e biciclette
0883/000
22. l.1937
Servizi
Automezzi, moto e biciclette per 2 g1uppi btg. CC.NN . (7° e 8°) e 1 ospedale da campo
2290/369
22. 1.1937
Ord . Mob. - Personale civile per gli uffici speciali postali n. 1 (presso la Base O.M.S.) e n. 2 (pl·esso la M.M.LS.)
2450/369
23. 1.1937
Ord. Mob.
O.M.S.
«Littorio»
per Divisione Volontari «Littorio»
Conduttori di trattrici Tolotti per O.M.S.
722
LA PARTECIPAZ!ONE ITALIANA ALLA GUERRA CI VI LE SPAGNOLA (1936 - 19.W)
segue Allegato N. 7 N.rn della circolare
Uata
Oggetto della circolare
2450/369
24. 1.1937
Ord . Mob.
2480/369
24. 1.1937
Ord. Mob.
25 10/369
25. 1.1937
01·d. Mob. - Costituzione <li 1 di vis ione speciale CC.NN.
2540/369
25. 1.1937
Ord. Mob.
2580/369
26. 1.1937
Ore!. Mob. - Div is ione Vo lo ntari «Littorio » (seguito c irc. 2 150/36 9 del 21. 1.1 937)
0736/000
26. J. l 937
Servizi
2630/369
26. 1.1 937
Or·d . Mob.
2650/369
27. 1.1937
- Cosi i I uzionc htg. carri assalto per O.M.S. (e re lat ivi organi ci) Orci. Mob . Cos tituzione comando 3a Br iga ta CC.NN. - 2" sezione sussis le11za (R.E.) - 2• sezione sani tà (R.E.) - 5 ospedali eia campo (R.E.)
2700/369
27 . 1.1 9.37
Ore.I . Mob.
2720/369
27. 1.1 937
Ord . Mob. - Cost itu:r.ione compagnie speciali per R.A.
2730/369
27. 1.1 93 7
On!. Mob.
Costituzione I a Divi sione Vol on ta ri «Littorio» (seguilo circ. 2150/369 del 2 1.1.1 937)
01039/000
27. 1.1937
Senizi
Approntame nto e spedizione matel'iali a utomobi I ist ico pe1· btg. carri assa lto
01042/000
27 . 1.1 937
Servizi
- Aumento scorte magazzi ni Base
01059/000
27. 1.1 937
Servizi
Costituzione officina pesante mobili per O.M.S.
2760/369
28. 1.1937
Or<l. Mob.
Costi tu zione <lei X e XI gruppi ba tteri e d a 75/27
01094/000
28. 1.1 937
Servizi
2800/369
28 . 1.1937
Ore.I . Mo b.
Dot azioni per gruppi a rti gl. di cui circ. 2760/369 Costituzione btg. ca rri assalto seg uito circ. 2630/369 ciel 26 . I. J SI 37
- Uffi cia li automobilisti per l'auto gruppo leggero in O.M.S. - Esigenza 0 .M.S. - Cos ti tu zione di compagn ie s peciali per R.A.
Situazione volontari per qua ls iasi destinazione
- Materiali per O.M.S. (sintetica indicazione materiali contenuti in ogni collo)
- Cos titu zione officina mobi le per O.M.S.
O.M.S.
1066/000
28. 1.1937
Servizi
0 1081/000
28. 1.1 937
Servizi
- Dotazioni pe1· 50 CC.NN . della Milizia poctuar·ia
01082/000
28. 1.1937
Servizi
- Spe dizion e mobile
Aur.oha gni per O.M.S.
Offi c ina
p esante
723
AI.I.EGATl
segue Allegato N. 7 N.ro della circolare
Oggetto della circolare
Data Servizi
Approntamento e spedizione autovettu re per M.M.I.S.
01106/000
28. l.1937
01141/000
30. 1.1937
Servizi
Ingagg io autisti civili per O.M.S.
2840/369
29. 1. I 937
Ord. Mob.
Ingaggio autisti civili per O.M.S.
3100/369
1. 2. I 937
Orci. Mob.
Complementi per unità g ià O.M.S.
3300/369
3. 2.1937
Ord. Mob.
01330/000
4 . 2.1937
Servizi
Autobagni per O.M.S.
4330/369
ll. 2. 1937
Ord. Mob.
Cos tituzion e 6 btg. mi sti cli compi. e relativi organici (nostro r. 1340 <lei 20.2 . 1937)
01361/000
5. 2.1917
111
- Trasformazione comando lappa O.M. in Base O.M.
Servizi
- Cessione <li rnateri a le pe r re pal'li di Miliz ia St radal e destinati m O.M.S. Orci. Mob. Gruppo Btg. CC.NN . speciali
3600/369
.S. 2.1937
4980/369
17. 2.1937
Onl. Mob .
Personale civile per Uff. Post. O.M .S.
5530/369
25. 2.1937
Or d . Mob.
Costituzione unit à sanit arie per O.M.S.
5440/369
23. 2.1937
Ord. Moh.
Coslitw:ione nucleo chirurgico per O.M.S.
S450/369
23. 2.1937
Orci. Mob.
Cos tituzione unità sanitarie per 0 .M.S.
5500/369
24. 2. .1937
Ord. Moh. - lJl'f.li ammiriistraLori e cmnpl. per O.M.S.
53701369
23. 2.1937
On!. Mob. - Sottuff. operai per M.M.I.S. serv. artiglieria
4020/369
8. 2.1937
Ord. Mob.
Costituzione 10 a sezione foloelettricisti e relativi o rganici.
724
LA PARTECIPAZ!ONE lTALlANA ALLA GUERRA CIVI LE S PAG NO LA (1936 · 1939)
ALLEGATO N. 8 A. INVII DI PERSON ALE E REPARTI IN SPAGNA (daH'agosto 1936 al giugno 1937) R ep. F-6; b .5 per il 1936
Per l'anno 1936 sono indicate le d ate di partenza; da l 1° gennaio 1937 quella di sbarco; dove sono indicate le stesse date, si tratta di sbarch i d a navi d iverse. Data
Personale o Re parto
Istruttori carri veloc i Personale Missione Istrut tori per Baleari Pcrs. carrista, a rt. e genio Genier i Carristi e vari Personale Missione Motomitraglieri e vari Volontari CC.NN . Base OMS, Ar t. F5 C.K. Volontari CC.NN.
8.6.1936 2.9.1936 4.9. 1936 25.9.1936 9.10.1936 16.11. 1936 22.11.1936 30.11. 1936 18.12.1936 23.12.1936 28.12.1936
s barco 1. 1. 1937 5.1.1937 12.1.1 937 15. 1.1 937 18.1.1937 21.1.1937 29.1.1937 Com.di e reparti vari - 2" Brg. 29. 1. 1937 31. 1.1937 6.2 .1937 C.di e Rp. Div. «Littorio» 6.2. 1937 6.2.1937 11.2.1937 Reparti servizio Sanitario e S uss. 12.2 .1 937 Btg. complementi R.E. e MVSN 22.2 .1937 22 .2.1937 22 .2.1937 Reparti Servizio Sanitario 5.3.1 937 10.6.1937 Nuclei chirurgici 11.6. 1937 Cp. Mista Genio 16.6.1937 Com.di e reparti var i - 1 a Brg. ))
)}
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))
))
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))
)}
))
))
))
Fonti: varie per il 1936.
Uff.
Sott.e tr.
I 2 1 13 -
6 5
l 83 31
101 86 53 184 156 20 77 circa 180 194 72
38 85 47 54 65 53 54 6 5 8
11 4 24 15 1 2 82 19 20 3.008 629 3.266
2.631 1.166 1.7 18
4.847 565 1.847 3.000 4.243 4.454 1.525 712 2.344 690 1.654 2.025 1.288 294 69 153 179
725
ALLEGATI
segue Al lega lo N . 8 B . COMANDI E REPARTI DEL R. ESERCITO AVVIATI IN 0.M.S. * Denominazione dei comandi e reparti
Imbarco Loc.alilà
Base O.M. I O autogruppo l'ial 618
La Spezia Napo li
Compagnia collega mento R.T. 1 a btr. con traerei da 20 mm. 2" btr. contraerei da 20 mm. l " compagnia 111ilraglie1·i 2" }) )) 3a » >> 4a ,, »
- r- - --
Piroscafo
- --l
Data
La Spezia Napo li
Tevere Sardeg na Snn.k:gna Sannio Tevere Ca labr ia
23.12.1936 1. 1.1 937 11. I. 1937 22. 1.1937 23. 12.1936 7. 1.1 937
Gaeta
Lombardia
29.12 . .1936
Napol i
Sardeg na
I. 1.1937
Napo li
Sardegna
l. 1.1937
Napoli
Calabria
7. 1.1 937
Napoli Napo li Napoli
Calabria. Lombardia Lombardia
7. 1.1 937 14. 1.1937 14. 1.1 93 7
La Spezia
Tevere
17. 1.1 937
La Spe1/.ia
Tevere
l7. 1.1937
Napoli
Toscana
22 . l.J937
Napoli
Sannio
22 . 1.1937
Napoli
Sa nnio
22. 1.1 937
Gae ta
Lombardia
26. 1.1937
Gaeta
Lombardia
26. 1.1937
5"
6' l O plolone mortai d'assai lo 20 » }) )) 30
»
))
))
1a btr. accomp. da 65/17
Regg.to art. di C:.d'A.
[
Comando Gruppo obici da 149/12 Gruppo cannoni da 105/28
Reparto a utoblind o 1a compagnia CC.RR. 10 3 compagnia mi s ta del genio l a compagnia motomilraglieri 3 a btr. contraerei da 20 mm. 4" btr. contraerei da 20 mm. 1• compagn!a mista 2• compagnia rrusta
J P er· la base O.M.
Compagnia carri d 'assalto) 1 lll 3" btr. ace. lo da 65/17 pe g r. 4° plotone mort ai d'ass. cc. nn. spec.
l
4" btr. ace.lo da 65/17 5° plot. mortai d'assa lto C d 11 o_man brigata CC.NN.
°
Jper il IV gr. cc. nn. spec.
stato maggi01·e quartier generale Drappello autornoh.
sa blr. accomp. da 65/17 9° pl. mortai d'ass.
J per il g r·.
CC.NN .s pec.
6" blr.accomp. da 65/171 per il VI gr. 6° pi. mortai d 'ass. CC.NN.spec.
Rep. F-6; b.75
726
I.A PARTF.CTPA7.ION E ITAL!ANA ALLA GUERRA CIVILE SPAG i'iO LA ( 19.16- 19W)
segue Allegato N. 8 B . Comandi e reparti del R. Esercito avviati in O.M.S. * Denominazione dei comandi e reparti
Imbarco Località
7° pl. mortai d'ass. 8° pi. mortai d'ass. 1 ° ospeda le da campo
I a comp. speciale
ll
2" comp. spec iale 3" co m p. spec ia le Battag li one carri assa lto
per il VII gr. CC.NN. spcc. per I'VIII gr. CC. N N. spec.
[
Ga eta
Sardegna
:ll. l.l 937
Gaela
Sard egna
3 1. l.1937
Gacla
Sardegna
3 I. I. I 937
Gaeta
Sardegna
3 1. 1.1937
Gaeta
Sannio
5. 2.1937
Gacla
Sannio
5. 2.1937
Gae la
Sicilia
L 2.1937
Gae la
Sannio
5. 2.193 7
Gaeta
Lig uria
5. 2.1937
Genova Gaeta
Traviala Calabria
12. 2.1937 17. 2. 1937
Napoli
Sicilia
17. 2.1937
Sardegna
27 . 2.1937
l
40" ambul a nz,.1 odontoia trica] ".": il nucleo 41 a ·,m buhnza » chllrnco Napoli a ' 1. 1' ' 1· ] · «Chiurco" 80' amou anza rac 10 ogica ùd l'O,p. lcrr. 8 1 a ambu lanza » µe, O.M.S. Un nucleo CC.RR. facevano pane di due La Spezia »
»
Un
»
»
-Data
per l'Aerolica
Comando stato magg iore IU b r igata Q.G. CC.NN-. dr.Ilo a u tom. 2" sezione sanit à 2" sezione sussistenza 5° ospedale da campo Officina pesante mobile 2" sezione CC.RR. 3" sezione CC.RR. X gr. cli btr. ca nn oni 75127 mocl. 9 l l XI gr. di btr. cannoni 75127 mocl. 906 10" sezione foLoelcLLricisli lV btg. misto di complemento V btg. m isto di complerrie11Lo VI btg. misto di complemento 40" sez ione disinfezione
Un
Piroscafo
cornpagrne ~C .RK._ appronta te in penna e succcssiYmncn tc disciolte
Pir. «A>)
))
»
,,
»
3. 4.1937 3. 4 .1937 6. 4.1937
10° nucleo chiru rgico 11 ° 12°
»
))
1 ° nucleo
2°
>>
30
)}
l »
Napoli
>)
per t:ornpagnia mista ckl g-cJJju l1i \'h: iouale
Squadra Lopocartografica
La Spezia
Grad isca
4. 6.1937
Pi r. «F»
Pir. «H" Pfr. «H »
Genova La Spezia
Br unner Pir. «F»
17. 5.1937
* Questo elenco partkolareggiato non compren de i reparti della Divisione Volontari «Littorio », i cui invii complessivi sono in dica ti nel quadro A.
7 27
ALLEGA TI
segue
Allega to N. 8
C. COMANDI E REPARTI CC.NN. INVIATI IN SPAGNA Denominazione dei comandi e reparti 1° srngl ione volon ta ri (80 u lT + 3.000 Lr uppa) 2° scaglione vol o nla ri (80 u[f. + 3.000 lntppa) n . 5 batterie da 75/27 C.K. 7" cp. m it. ragl. CC.NN.
8a ~> >~ » 9a » ,> 10;:t )) » » 2" bt r. 65/17 CC.NN. 538" SC7.. san ità CC.NN. 538" sc 7.. suss ist. CC.NN. )>
1°
J!.rllJ)/JU
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Data
Napoli Gacla La Spezia
18. 12.1 936 28.12.1936 23.12. l 936
Napoli
31.12. 1936
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big. CC.NN.
Comando 524° bL g. CC.NN. S.30 <'
Imbarco
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535 ° ,, }) 508° btr. ca nn . 65/ 17 CC.NN. 508° plot. mort. a ss . CC.NN.
14. 1. 1937 " "» " ;;
Napo li )}
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2° gruppo h1g. CC.NN. Comand o 55 I O bL g. CC.NN. 538° bL g. CC.NN . 608° bl.;. can n . 6.'i /17 CC.N N. 608° plot. morl. ass. CC.NN.
Rep. c himico «L. C. » 512" c p. mort. ass . CC.NN. 50 1 ° a ul or c p. m isto CC.NN.
S c iolti e gli cffcl lìvi passali a cornplelarc a l lri C.di e Rep.
I
3 ° gruppo hlg. CC.NN.
Comando 624° b tg . CC.NN. 635° )) )) 640° )) ))
Napoli
22. 1.1 937
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4° gru ppo btg. CC.NN.
Coanando 630 ° 638° 6.'i l 0 »
Na po li
22. 1.1 937
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5° grup po btg. CC.NN. Comando 724° 7.35 ° 740°
Gaela
26 . 1.1937
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728
LA PARl'EC f PA7JONE ITAI.IANA Al.I.A GUERRA CIVILE SPAG NOLA (1936 - 1939)
ser,ue Allegato N. 8 C. Comandi e reparti CC.NN. inviati in Spagna Denominazione dei comandi e reparti
Imbarco
Data
6° gruppo h1g_ CC.NN Comando 730° btg. CC.NN. 738° )) )) 751 ° » ;;
Gaeta »
26. 1.1937 »
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638" sez. sanità CCNN _ » 638 " sez. sussis t. CC.NN. »
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7° g ruppo brg. CC.NN.
Comando 824° btg. CC.NN. 835° )) )) 840 ° ;; »
Gaeta »
31. L1937 })
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7" btr. cann_ 65/ 17 CC.NN_ 8° gruppo hlg. CC.NN.
Comando 830° btg. CC.NN . 838° )) )) 85 1° » »
8" blr. cann_ 65/ l 7 CCNN_ Plotone «L » CCNN. »
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I O btg_ mi s to compi. CC.NN.
20 30
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Gae la
17. 2_1937
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Nucl eo c hirurgico «Chiurco » CCNN _
Napo li
28. 2.1937
N ucko Milizia Portuaria Nucleo Mili zia de ll a Strada
Gact.a
31. 1-1937 17_ 2_]937
Rep. F-6; b.75
Gaeta
729
ALLEGATI
segue Allegato N. 8 D. ELEMENTI DEL R. ESERCITO E DELLA M.V.S.N. AVVIATI IN O.M.S. PER INQUADRAMENTO UNITÀ MISTE SPAGNOLE
Unità per le quali sono stati avviati gli elementi
Forza armata che ha fornito gli elementi
Imbarco Località
Piroscafo
Data
Due comandi di brigata
R.E.
La Spezia Napoli
Tevere Sardegna
23.12.1936 11. 1.1937
Due reggimenti fanteria Due reggimenti fanteria
R.E. M.V.S.N .
Napoli Napoli
Calabria Sardegna
7. 1.1937 1 I. 1.1937
Due gruppi artiglieria (da 75/27 e da 100/17)
R.E.
Napoli
Sardegna
11. 1.1937
Due gruppi artig lieria (da 75/27 e da 100/17)
M .V.S.N.
Napoli
Sardegna
11. 1.1937
Due comp. miste del genio
R.E.
Nupoii
Sardegna
11. 1.1937
Una sezione sanità
R.E.
Napoli
Sardegna
11. 1.1937
Una sezione sanità
M.V.S.N .
Napoli
Sardegna
11. 1.1937
Un nucleo chirurgico
R.E.
Napoli
Sardegna
11. 1.1937
Un nucleo chirurgico
M .V.S.N.
Napoli
Sardegna
11. 1.1937
Due sezioni autoambulanz~ R.E. ridotte
Napoli
Sardegna
11. 1.1937
Due ospedali da campo
R.E.
Napoli
Sardegna
11. 1.1937
Due ospedali da campo
M.V.S.N.
Napoli
Sardegna
11. 1.1937
Una sezione sussistenza
R.E.
Napoli
Sardegna
11. 1.1937
Una sezione sussistenza
M.V.S.N.
Napoli
Sardegna
11. 1.1937
Rep. F-6; b .75
730
LA PARTFCIPAZION E ITALIANA ALLA (jUERRA CIVILE SP1\GNOl.1\ {19.16 · 193'))
Allegato N . 9 UFFICIALI DEL COMANDO
c:r.v.
(al 19 agosLo 1937) Grado
Cognome e nome
Gen. C.A.S.E. Gen. Div. Colonnello Ten. Col.
Bastico Ettore Berti Mario Gambara Gastone Zanussi Giacomo
Maggiore S. Ten. Centurione Magg iore Centurione Cent. Capp. Capitano
Mazzotli Lecheer Arrigo Del Sole Gaetano Venditti Quirino Rizzi Guido Rosselli Mario Bezzi don Giuseppe Angcloni Alfredo
Ufficio cui presta servizio
Comandante del C.T.V . Vice Comandante del C.T.V. Capo di Stato Maggiore S. Capo d i S.M. - Capo Uff. Operaz. Ufficiale addetto a S.E. A clisposiz. Gen. Berti A disposiz. Gen. Berti Uff.lc add.to del Capo di S.M. Ul'Lle add.to del Capo di S.M. Cappellano C.T.V. Ufficio Stampa e Propaganda
M:.1ggiorl:
Sin,111bo Carlo
VlTicio St a rnpa e P1 ·upagnnda
Colonnello Maggiore Maggiore Maggiore I O Maggiore l ° Capitano I ° Capita no Ten. Col.
Gelich Fernando Paeinotti Giovanni Anteno1·e Francesco Orifici Domenico Manarcli Guido Bucccri Vincenzo Farinelli MaJ"io Balzarini Alfredo
Seniore
Cabras Giovanni
l ° Ccntur.
Colletta Giuseppe
Centurione
Perfolli Aloerto
Centurione
Borghetti Eugenio
I ° Capitano
Castronuovo Giuseppe
Capitano
Novelli Francesco
Capitano
Balsarno Giuseppe
Capitano
Cerrito Libero
Tenente
Carezzo Emilio
Tenente
Camplani Piero
S. Ten.
Biondi Morra Camillo
Capo Delegazione italiana Addetto Delegazione Ltalfona Addetto Delegaz ione Italiana Addetto Delegazione Italiana Adclctto Delegazione Italiana Addct to Delegazione Italiana Addetto Delegazione Italiana Capo Ufficio Persona le Salamanca Addetto Ufficio Pe1·sonale Salamanca Adde t to Ufficio Persona le Sa lamanca Addetto Ufficio Personale Salamanca Add e tto Ufficio Personale Sa lamanca Addetto Ufficio Personale Salamanca Ackle Lto Ufficio Personale Salamanca Addetto Ufficio Perso11ale Salamanca Addetto lJITicio Personale Salamanca Addetto Ufficio Personale Salamanca Addetto Ufficio Personale Salamanca Ufficio Personale - Vi lcffia
7J I
ALL!::GATI
segue Allegato N. 9 Uffi ciali del Comando C.T.V. (al 19 agosto 1937) Grndo
Cognome e 110111e
1° Capitano S. Ten. Maggiore 1° Capitano
Vignozzi Alessa ndro D'Errico Michele Spilimbe1·go Va Jrrnnco Gcl ich Giuseppe
Tenente Tenente Capo Man . S. Te11. Tenente Ma ggiore
N uvoloni Carlo Ma lgeri Anlonio Pompei Luigi Grifi Franco Vacca rino Bartolomeo Paner ai Antonio
TVT~-,ggior e
Nu rra Giovanni
Ma ggio re Ten.Col. Maggiore 1° Capii.ano 1° Capita no S. Tcn. S. Ten . Tenente Tenente
Feslari Aldo D'Amico Augusto Bcer Umberto Barone Bernardino Congedo Vittorio Bernardino Zenobio Confalonieri Giuseppe Camilleri Aldo De La rde rei Gastone De Carlo Giacomo Martinez Ellore Musi. i Fausto Nan i Antonio
M,1ggio re
Maggiore l ° Capitano Capir.ano Capilano Capilano Capitano Ma ggiore Ma ggiore I ° Capitano I° Capitano Tenente Capitano Cenlurione Capilano l ° Capitano Capitano Centurione Maggio re
Ufficio cui presta servizio
Ufficio Personal e - Vir.oria Ufficio Pe rsonale - Vitoria Capo Ufficio Centra le Notizie Addello Uffic io Centrnlc Notizie (in licenza in Tta li a fino al 19-9) Add.tto Ufficio Centrale No tizie
Add el. to Uffi c io Operazioni "
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Capo Ufficio «T» Ad<lello Ufficio «T» ))
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Palun1bo Foss<1 t. i Ca1-f.o
Peri lli f'rnnc esco Revetica Mario Schiavone Emilio De Bl asio Roberto 13alsamo Modestino Duce Livio De Blasio Donalo Dc Rcnzi Alfredo Jor i Carlo Calcinanli Francesco Guiducc i B ru no Greco Armando Rossi Filippo Spinola Bonifacio
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Capo Ufficio C.S. Addetto Ufficio C.S. ))
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Ufficio Cifra ))
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732
LA PARTEC IPAZIONE lTALIANA ALLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936 . 1939)
segue Allegato N. 9 Ufficiali del Comando C.T.V. (al 19 agosto 1937) Grado
Cognome e nome
Ten. Col. 1° Capitano 1° Capitano 1° Capitano Maggiore 1 ° Capitano Tenente Capitano Capitano Tenente Maggiore 1° Capitano Ten. Col. 1 ° Capitano 1° Seniorc Con. Gcn.
Morpurgo Giorgio Terlizzi Giove Minecci Albamonte Michele Soldani Antonio Dossola Pietro Campini Ugo Dall'Osso Andrea Dc Meo Gaetano Di Vecchio Giorgio Massa Alberto Fucci Ellore Cano1cciolo Sesto Dragone Fr·a rH.:esco De Natric Antonio Sardu Graziano Vanclelli f'austo
Senio,·e
Tassi Erno
Maggiore
Poli Adr·iano
Colonnello Colonnello Maggiore Seniore l ° Capitano Maggiore Centurione Maggiore Centurione Capitano 1 ° Seniore Ten . Col. 1° Seni<H"e Maggiore Capitano Capitano S. Ten. Tenente Tenente Gen.Div. S.E.
Bianchetti Ernesto Castellani Leopoldo Butera Arduino Cagnoni Gianni Castiello Giuseppe Del Prato Carlo Princigalli Antonio Popolla Ugo Petrone Savino Rispoli Tullio Ricciardi Vittorio Lastrncci Romolo Pittcri Umberto Manisco Giovanni Scapati Domenico Belcastro Domenico Chiappa Gherardo Sanna Guido Vassallo Alessandro Teruzzi Attilio
Ufficio cui presta servizio
Capo Ufficio Servizi Addetto Ufficio Servizi AdcleLtu Ufficio Servizi Addello Ufficio Servizi Capo Ufficio Topocarlogrnfico Add.to Uff. Topocarlografico ))
Capo Ufficio Ordinamenlo Addetto Ufficio Ordinamento Ufficiu «D »
Uffi cio «D» Ufl'ic io Situazioni Pres. Commiss. Mobile d 'Inchiestc Mcmhro Comn1iss. Mobile <l 'Tnchicstc Memhrn Commiss. Mobile d'Inchiestc Tribunale Militare C.'f.V. »
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Comando Genio C.T.V. ))
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Generale a disposizione
733
1\ 1 I .I' <;ATI
segue Allegato N. 9 Ufficiali del Comando C.T.V. (al 19 agoslo 1937) Grado
Cognome e nome
Centurione Capitano Capitano S. Tenente S. Tenente Capitano Capitano Capitano
Bersani Riccardo Gaione Giuseppe Ceravolo Graziano Alfonso Leone Gaspa re Timperi Armando Massenti Rina ldo Bolis Alfredo Dell'Uva Enrico
C.M.
Fiaschetti Camilla
S. Tenente
Piras Fedele
Tenente Tenente Centurione Tenente Console
Risi Umberto Corso Giuseppe Cannata Ernesto Fiorio Arturo Graziosi OLLorino Olivas Michele
S. Tenente Capitano Maggiore Tenente
Pinarelli Domenico Ruggiero Gaetano Scamardella Luigi Sammicheli Giacomo
S.C.M.
Rep. F-6; b .75
llllldo cui 1n-csta servizio
lJll. /\dd, ·llo S.1'. . T e nni. i ~cg rc fl· ,·i:i S .I·'. . Te rn a .i Co m.le /\111"d1·:ippc llo C.T.V. Adde tt o Aulml ra ppl'ilo C.T .V. Addetto Aut odrappl'll o C.T.V. Com.te Q.G. C.T.V. Com.te Presidio Vito1·ia Com.te Reparto Autonomo C.T.V. Reparto Autonomo · Salamanca Com.te Intel'. Reparto Autonomo Ufficiale Medico C.T.V. Ufficiale d'Amministr. C.T.V. Direttore Mensa Vitoria Ufficio Postale Salamanca Ispettorato di Polizia Comandante Presidio Miranda Ufficio Postale Salamanca Addetto Presidio Miranda Comando Presidio Salamanca Ufficio Postale Salamanca