STATO
MAGGIORE AERONAUTICA U FFICIO STORI C O
ALESSAN DRO FRASCHETTI
LA PRIMA ORGANIZZAZIONE DELL'AERONAUTICA MILITARE IN ITALIA DAL 1884 AL 1925
ROMA - 19 8 6
Copyright by STATO
M ,,GGIORE
AER01'A1.iTIC,\
Regionale, 1986 - Roma, Piazza M. Fanti 42
CAPITOLO PRIMO
PERIODO DALLE ORIGINI ALLA PRIMA GUERRA MONDIALE ( 1884-1913) r. - I
PRIMORDI DELL'AERONAUTI CA MILITARE.
Il primo documento ufficiale di vita aeronautica è costituito da una -circolare del Ministero della Guerra del 6 novembre 1884, con la quale entrò in funzione, presso la Brigata Mista del 3° Reggimento del Genio di Firenze, distaccata in Roma, un servizio aeronautico che assunse la denominazione di Sezione Aerostatica. La Sezione Aerostatica si formò per iniziativa del tenente del Genio il conte Alessandro Pecori Giraldi ( 1 ), il quale studiava l'ascensione dei palloni liberi e frenati (2) allo scopo di compiere osservazioni meteorologiche. Egli assunse il comando della Sezione che fu dotata di un parco aerostatico trasportabile. Il materiale era costituito di due palloni di « seta di China » (3) impermeabilizzata con vernice all'olio di ricino e capaci di contenere due aeronauti ciascuno. La Sezione aveva il compito di eseguire gli studi aeronautici in campo teorico e pratico, oltre a quello di istruire gli ufficiali nelle osservazioni dall'alto dei palloni frenati. Essa fu accasermata al Forte Tiburtino a Roma, ma poi, a causa del pericolo della malaria che in quei luoghi era molto diffusa, fu t~asferita nella caserma del Genio di Castel Sant'Angelo. Nel 1886, pur rimanendo distaccata a Roma, la Sezione passò a far parte della 6" Compagnia del 3° Reggimento Genio di Firenze e radunò i vari mezzi speciali affidati al reggimento telegrafia ottica, il personale delle colombaie (r) Vedere L. Crosara, Notizie storiche degli aerostieri militari dal 1793 al 1919, Roma, 1924. (2) Il frenaggio dei palloni avveniva mediante delle funi a terra e di alcuni soldati seduti sulla sponda del paniere (l'abitacolo). Vedere A. Lodi, Storia delle origini dell'Aviazione Militare, Roma, I<J76, Voi. I, p. 3r. (3) Cfr. Enciclopedia Italiana, Aerostati, I, p. 645 e sgg.
4 militari, i macchinisti ed i fochisti delle locomotive stradali, l'aerostatica e, successivamente, l'illuminazione elettrica e fotografia. ln quello stesso anno furono eseguite molte ascensioni frenate. Ad una di queste, effettuata il 28 giugno 1886, presero parte i Ministri della Guerra Ricotti, della Marina Brin e dei Lavori Pubblici Genala, i quali furono sollevati a 380 metri di quota. Promosso capitano Pecori Giraldi, il comando del~a Sezione fu assunto dal ten. del Genio Domenico Gentili. Il servizio degli aerostati era allora in fase sperimentale, ma i buoni risultati ottenuti dalla Sezione determinarono il suo ampliamento: il 23 giugno 1887 con legge n . 4593 (4) (art. 25) si istituì presso i! 3° Reggimento Genio una Compagnia Specialisti del Genio che, oltre ai servizi di illuminazione elettrica e di fotografia, doveva comprendere principalmente tutti i servizi di aerostatica o che con questa avessero attinenza. Questa legge offrì la prima norma disciplinare sull'Aeronautica Militare. Essa ebbe attuazione il 1° novembre 1887 con il Regio decreto n. 198 (5) del 27 agosto che istituiva nuovi reparti d'Artiglieria e Genio (6). La Compagnia Specialisti partecipò alle operazioni militari in Eritrea nel 1887 - 88 al comando del capitano Pecori Giraldi, facendo parte della Spedizione del generale Alessandro Asinari di San Marzano per la riconquista di Saati, dopo la battaglia di Dogali. Essa eseguì numerose ascensioni con tre palloni sferici (7) per sorvegliare le linee nemiche ma non partecipò ad azioni di guerra in quanto la Spedizione del gen. di San Marzano rioccupò il territorio perduto senza colpo feri re: la Compagnia Specialisti rimpatriò con il grosso della Spedizione nel maggio 1888. Nel 1889 la Compagnia Specialisti ebbe in assegnazione una compagnia treno per il trasporto dei materiali in dotazione, con la quale formò una Brigata Mista, sempre alle dipendenze del distaccamento di Roma del 3° Genio.
(4) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1887, Voi. 85, p. 1573.
(5) Giornale Militare Ufficiale, a. 1887, p. 654. (6) Dopo questo decreto fu emanata una circolare ministeriale (2 ottobre 1887, n. 209) con la quale veniva concesso al personale della Compagnia Specialisti, come distintivo di specialità, di fregiare il chepì con una nappina di lana azzurra: l'azzurro fu ufficialmente il colore dell'Aeronautica. (7) I palloni erano il cc Serafino Serrati », l'« Alessandro Volta>> e il « Francesco Lana>>. Vedere Rivista Aeronautica, Cronistoria dell'Aeronautica Milita,·e Italiana, Voi. I, p. 51, Roma, 1927.
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Spedizione nel Saati: il Corpo Genio Specialisti d'Africa al comando del Cap. Pecori Giraldi.
Esercitazione militare della Compagnia Specialisti del Ge'1, nio con un pallone sferico.
6 Nel 1890 gli aerostieri presero parte alle grandi manovre svoltesi nella Lombardia e nel Veneto, con un parco aerostatico leggero e due parchi fotoelettrici. Il 7 luglio i tenenti Giuseppe Fucci ed Enrico Petrucci, insieme all'on. Sonnino, presero parte ad una ascensione libera su un aerostato pilotato dal francese Louis Godard (8). Il pallone, partito da Roma, si alzò fino a 2300 metri per poi atterrare a Riano Romano (9). Nel gennaio 1892 il capitano Di Gennaro succedette al capitano Pecori Giraldi nel comando della Compagnia Specialisti e nel 1893 fu a sua volta sostituito dal capitano del Genio Maurizio Mario Moris (10). Il cap itano Moris con il tenente Cesare D al Fabro, l'rr giugno 1894, eseguì un'ascensione libera sul primo aerostato di costruzione italiana da loro stessi progettata e condotta con i mezzi finanziari dello stesso Moris. Il 6 novembre 1894 con il Regio decreto n. 503 (n) fu istituita la Brigata Specialisti del Genio su tre compagnie, con annessa una sezione meccanica ed un'officina con sede in Roma (Balduina). Il comando della Brigata fu affidato al maggiore Arduino, al quale poco dopo subentrò il magg. Gaetano Bossi. Il 1° aprile 1896 fu costituita in seno alla Brigata Specialisti una Sezione fotografica su proposta del capitano Moris, il quale ne fu anche il primo comandante : nasceva ufficialmente il primo servizio fotografico militare. Da allora tutte le ascensioni degli aerostati vennero eseguite con un ufficiale fotografo posto nella navicella. Tel 1904 il magg. Maurizio Mario Moris divenne il comandante della Brigata Specialisti del Genio, il quale senza tralasciare le esercitazioni fotografiche, si dedicò agli studi ed agli esperimenti che si stavano facendo sia con il dirigibile (il più leggero dell'aria) sia con l'aeroplano (il più pesante dell'aria). Egli propose a due suoi ufficiali, i tenenti Gaetano A. Croceo ed Ottavio Ricaldoni di impostare i piani per la costruzione di un dirigibile prettamente italiano che risolvesse soddisfacentemente il problema della navigazione aerea (12). (8) Il Godard apparteneva ad una famiglia di aeronauti e fu lui a fa re eseguire al ten. Giraldi le prime ascensioni sui palloni. (9) Vedere A. Lodi, Storia delle origini dell'A.M., Roma, 19'76, Voi. I, p. 35. (10) Cfr. Enciclopedia Italiana, Moris M.M., XXIII, p. 858. (u ) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1894, Voi. III, p. 3109. (12) A conclusione dei loro studi i due ufficiali, il 3 ottobre 1908, nel ciclo di Vigna d i Valle a Bracciano, riuscirono ad eseguire la p rima ascensione col primo dirigibile italiano (fu denominato « umero 1 »), da essi ideato e cer struito. Rivista Aeronautica, Cronistoria dell'A.M., Roma, 1927, p. 65 e sgg.
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8 Nello stesso anno il magg. Moris , in qualità di presidente del « Club Aviatori» (da lui costituito nel 1907), si recò in Francia e concluse con uno dei fratelli Wright (13), Wilbur, il contratto per la venuta in Italia col suo apparecchio allo scopo di impartire al sottotenente di vascello Mario Calderara (14), l'istruzione di pi lotaggio dell'aereo stesso. Calderara fu così il primo pilota italiano di aeroplano. Con queste nuove macchine alate si chiudeva il periodo che potremmo definire « preistorico » della nostra Aeronautica Militare, la quale fino ad allora era stata rappresentata solamente dagli Aerostieri del Genio.
2. -
LA
NASCITA DELL'Av1AZIOKE MILITARE.
Sul finire dell'anno 1908 il Ministero della Guerra esaminò una proposta del magg. Moris, per impiantare una scuola di aviazione a Roma. Ma ragioni di bilancio ed il fatto che gli esperimenti aviatori', che si andavano facendo all'estero ed in Italia, non sembravano molto convincenti e soprattutto perché l'impiego dell'aeroplano non dava ancora affidamento di rendere buoni servigi in campo militare, consigliarono di lasciare in sospeso quella proposta. Ma poco tempo dopo, i progressi e le affermazioni dell'aeronautica in quegli anni, sia nel campo del più leggero sia in quello del più pesante, convinsero il Ministero della Guerra ad aderire alla proposta della Brigata Specialisti del Genio di istituire un ente aeronautico autonomo. Con il R. decreto del 23 settembre 1909, n. 709 (15), la Brigata fu tolta dalle dipendenze del 3u Reggimento Genio e, con effetto
(13) Il 17 dicembre 1903 i fratelli Orville e Wilbur Wright, a Kitty Hawks (Carolina del ord, USA), furono i primi a solcare lo spazio in volo con una macchina alata da loro costruita e fornita di un motore a scoppio a 6 cilindri e di appena r6 HP. Enciclopedia Italiana, Aeronautica, Voi. I,
P· 597·
(14) Calderara non era nuovo al problema del volo: « Fin dal 1904 era riuscito a costruire una specie di cellula galleggiante, con la quale, facendosi rimorchiare da un cacciatorpediniere, aveva man mano imparato a sollevarsi sull'acqua, a mantenersi in aria, a compiere evoluzioni aeree ed a posarsi nuovamente sul mare ». Tratto da E. Morelli, Cronistoria dell'A .M., Roma, 1927 - 29, Voi. II, p. 43. (15) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1909, Voi. VI, p. 5447.
9 dal 1° settembre dello stesso anno, costituita in reparto autonomo con la denominazione di Brigata Specialisti Autonoma del Genio, con sede a Roma. La Brigata autonoma fu posta agli ordini del tenente colonnello Moris, ed era formata di due compagnie di specialisti (1a e 2"),
Il dirigibile M3 davanti all'hangar.
una sezione radiotelegrafisti, una sezione fotografica ed una compagrna treno. Il personale comprendeva 29 ufficiali di cui 3 di complemento, 29 sottufficiali e 372 graduati e soldati (la truppa). Dopo questo decreto, il Ministro della Guerra, generale Spingardi, in occasione degli studi per il riordinamento completo dell'Esercito, accogliendo la proposta del comandante della Brigata Specialisti, mise nel programma generale la costituzione delle prime basi dell'organizzazione aerea militare.
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Infatti l'anno successivo, con la circolare n. 28 (16) (Gabinetto Militare) del 22 gennaio 19 10, il Ministero della Guerra promosse una scuola d'aviazione a Centocelle in Roma, per militari e civili, sotto la direzione del ten. di vasc. Mario Caldeiara. Il Ministero assunse le spese d'esercizio del campo di volo rilevando l'affitto al (< Club Aviatori ». Al corso aeronautico poterono prendere parte oltre ai piloti civili, i tenenti di Cavalleria, d 'Artiglieria e del Genio che ne avessero fatto domanda. La scuola, inizialmente fornita di aerei W right, venne in seguito dotata di altri tipi di apparecchi stranieri, cosicché alla fine del 1910 disponeva di 3 H enry Farman, costruiti a Roma (17), e di 5 Blériot acquistati a Parigi. Il primo allievo fu il tenente del Genio Umberto Savoia, al quale seguirono il ten. di Cavalleria marchese Ugolino Vivaldi Pasqua (18). Il 1° dicembre 19ro la scuola di Centocelle fu ufficialmente riconosciuta come Scuola Militare di Aviazione e poté così avere inizio il primo corso regolare di pilotaggio per allievi militari. A questo corso furono ammessi 15 ufficiali inferiori dell'Esercito e della Marina, in seguito a concorso bandito nell'autunno dello stesso anno. Il ten. di vasc. Manlio Ginocchio assunse il comando della scuola e l'istruzione degli allievi su biplano H. Farman. L 'Aeronautica Militare stava acquistando una sua caratteristica fisionomia. Con la legge n. 422 (19) del 10 luglio 1910 (Divisione degli Affari Generali), il Parlamento assegnò la somma di lire 10.000.000 per la costruzione di dirigibili, aeroplani, relativi impianti, lavori, trasporti ed indennità speciali al personale. La somma per quei tempi fu veramente notevole.
(16) Giornale Militare Ufficiale, a , 1910, p. 94. (17) Il ten. col. Moris aveva impiantato a Roma un piccolo reparto di aviazione nelle officine « Roma il, nel quale il ten. Savoia, aiutato dal ten. Calderara, costruì i 3 aeroplani tipo H. Farman. Vedere A. Lodi, Storia delle origini de!L'A .M., Roma, 1976, Voi. I, p. 91. (18) Il tenente Vivaldi Pasqua fu la prima vittima militare dell'aviazione. Egli morì per incidente il 20 agosto 1910, mentre rientrava da un volo ese.!,,TUito fino a Civitavecchia, a causa della mancanza di benzina. A. Lodi, Storia delle origini dell'A .M., Roma, 1976, Voi. f, p. 87 e sgg. (19) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1910, Voi. Il, p. 1998.
II
Quasi contemporaneamente alla suddetta legge, il 17 luglio 1910 con la legge n. 515 (20), poiché le 2 compagnie specialisti non erano più sufficienti ad inquadrare il numeroso personale che i diversi servizi esigevano, le compagnie furono portate a 5, oltre le sezioni
Il dirigibile n. r.
e la compagnia treno che già ne facevano parte. La vecchia Brigata Specialisti fu denominata Battaglione Specialisti Autonomo del Genio.
(20) La legge era una modificazione al testo unico delle leggi d 'ordinamento del R. Esercito e dei servizi dipendenti dal Ministero della Guerra. Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1910, Vol. III, p. 2490.
12
Lo Stato Maggiore del Battaglione era così composto: 4 Compagnie specialisti di manovra; 1 Compagnia specialisti operai; 1 Sezione radiotelegrafica; 1 Sezione fotografica; 1 Compagnia treno. Sempre nello stesso anno, il 28 ottobre con il R. decreto n. 944 (21), si costituì presso il Battaglione Specialisti del Genio una Sezione Aviazione. Essa aveva il seguente organico : 4 ufficiali, 4 sottufficiali e 63 graduati e soldati. Amministrativamente e disciplinarmente la Sezione Aviazione funzionava come una compagnia. Con questa legge gli aviatori entrarono ufficialmente a far parte del] 'ordinamento militare italiano, il Battaglione Special isti del Genio rimase agli ordini del ten. col. Moris mentre il comando della nuova Sezione Aviazione fu assunto dal ten. col. d'Artiglieria Vittorio Cordero di Montezemolo. I reparti del Battaglione Specialisti alla fine del 1910 erano dislocati come segue: -
-
-
Comando: Roma (Caserma Cavour); 1"' Compagnia specia1isti: Roma (Caserma Cavour); 2" Compagnia specialisti : Venezia (Campalto); 3• Compagnia specialisti: Rom a (Caserma Cavour); 4a Compagnia specialisti: Roma (Caserma Cavour); 5" Compagnia operai: Roma (Caserma Cavour); Sezione Aviazione: Roma (Forte Casilino); Sezione Fotografica: Roma (Monte Mario); Compagnia Treno: Roma (Caserma Cavour).
Le unità della flotta aerea , senza contare gli aerostati, erano due dirigibil i Croceo - Ricaldoni (i l « Numero 1 » e il e< Numero 2 >> ) . Le basi dei dirigibili militari, munite di capannoni per il ricovero delle aeronavi, erano tre : Vigna di Valle (Bracciano), Campal ro (Venezia) e Boscomantico (Verona).
(21) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1910, Voi. V, p. 1407.
L'Aviazione militare disponeva, a sua volta, di 8 apparecchi, dislocati sul campo scuola di Centocelle: 3 H. Farman biplano (50 CV), 5 Blériot monoplano (25 - 50 CV). L'organico del Battaglione Specialisti era di 54 ufficiali e di 1397 uomini di truppa. In particolare, 8 militari erano forniti di brevetto di pilota d 'aeroplano (22), dei quali 4 brevettati all'estero.
3· - IL
NUOVO ORDINAMENTO DEL
191 I.
L'assetto organico dei complessi servizi aeronautici doveva ormai essere regolato: con la circolare n. 101 (23) del 10 marzo 19n, il Battaglione Specialisti assunse una nuova più valida formazione. Il nuovo ordinamento comprendeva : Ufficio Comando; 1° Reparto: truppe e serv1z1 van; 2 ° Reparto : aviazione militare; J° Reparto: dirigibili militari; 4° Reparto: stabilimento di esperienze e di costruzioni aeronautiche.
Ognuno di essi aveva determin,ate funzioni. Ufficio Comando. Esso era incaricato dell'amministrazione e del!a disciplina interna di tutto il personale militare e civile assegnato al Battaglione ed ai servizi dipendenti. Comprendeva anche un ufficio materiale. Dal Comando dipendevano direttamente gli ufficiali con incarichi speciali fuori del Battaglione. Reparto. Truppa e servizi vari. Esso era incaricato del servizio dei parchi aerostatici e fotoelettrici; della fotografia da campo; delle comunicazioni radiotelegrafiche per il servizio del Regio Esercito. Il reparto era alla dipendenza di un ufficiale superiore del R. Esercito, dal quale dipendevano le compagnie specialisti di ma1°
(22) I 4 piloti militari brevettati in Italia erano gli ufficiali Calderara, Gavotti, Garassini e Graziani. Quelli brevettati all'estero Savoia, De Filippi, Ginocchio e Gazzera. Rivista Aeronautica, Cronistoria dell' A .M., Roma, 1927, Voi. I, p. r:fi e sgg. (23) Giornale Militare Ufficiale, a. 191 r, p. 277.
novra, meno i drappelli addetti agli altri reparti e le sez10ru fotografica e radiotelegrafica. 2 ° Reparto. Aviazione militare. Il reparto era incaricato dell'esercizio degli aerodromi e delle scuole di pilotaggio e dell'impiego in genere degli aeroplani militari. Ad esso era preposto un ufficiale superiore dell'Esercito o della Marina e vi era assegnata la Sezione Ac iazione. 1
J° Reparto. Dirigibili militari. Il reparto era incaricato dell'esercizio dei cantieri aeronautici, delle scuole piloti e delle officine di produzione d'idrogeno; dell'impiego in genere dei dirigibili militari, nonché del servizio di esplorazione dell'alta atmosfera in rapporto alla navigazione aerea. Ad esso era preposto un ufficiale superiore dell'Esercito o della Marina; ed erano assegnati drappelli delle Compagnie specialisti di manovra, nonché reparti di marinai del Corpo Reale Equipaggi. 4° Reparto. Stabilimento di esperienze e di costruzioni aeronautiche. Il reparto era incaricato della costruzione dei materiali aeronautici ed esperienze relative; delle costruzioni edilizie per l'impianto dei cantieri, aerodromi, officine ed affini. A capo di esso era preposto l'ufficiale più anziano tra quelli destinati ai servizi che lo coi:nponevano. Al reparto era assegnata la Compagnia specialisti operai. Al comando dei vari reparti furono preposti con disposizione ministeriale i seguenti ufficiali del Battaglione Specialisti: 1° 2°
Reparto: ten. col. del Genio Giuseppe Motta; Reparto: ten. col. d'Artiglieria V. Cordero di Monte-
zemolo; 3° Reparto: 1° ten. di vasc. Guido Scelsi; 4° Reparto: cap. del Genio Enrico Petrucci. La forza del Battaglione comprendeva 74 ufficiali e 1697 tra sottufficiali e soldati. La prima forma di amrrumstrazione centrale del!' Aeronautica Militare - avvenne con la circolare n. IIO del 18 marzo 19u (24)
(24) Giornale Militare Ufficiale, a. 19u, p. 299.
che istituì presso il Ministero della Guerra (Direzione degli Affari Generali) l'Ufficio d'Ispezione dei Servizi Aeronautici. All'Ufficio d'Ispezione fu affidata la parte tecnica (compreso il concorso dell'industria privata) e quella amministrativa (impiego dei fondi relativi ai materiali e alle ordinazioni agli stabilimenti produttori dei servizi aeronautici). A capo di questo ufficio fu posto il ten. col. M. M. Moris con funzioni e rango di capo divisione e, di conseguenza, il comando del Battaglione Specialisti fu affidato al ten. col. Giuseppe Motta. L'amministrazione contabile del reparto aviazione venne regolata con il R. decreto n. 691 (25) del 10 luglio 19n, che istituiva presso il Battaglione Specialisti un Consiglio speciale d'amministrazione per il servizio della Flotta Aerea. Ad esso fu affidata la gestione amministrativa e contabile dei lavori o del materiale occorrenti per il servizio, sia ordinario che straordinario, della flotta stessa. Lo speciale Consiglio d'amministrazione era composto: -
del comandante del Battaglione, presidente; di due ufficiali designati dal comandante , membri; di un ragioniere geometra del Genio, relatore; di un altro ragioniere geometra del Genio, segretario.
Il primo assetto organico dei servizi aeronautici fu completato con la nomina di una Commissione consultiva per la navigazione aerea presso il Ministero della Guerra. Essa era incaricata di fornire pareri - sulle questioni relative all'Aeronautica e di formulare proposte per il suo ordinamento e per l'incremento delle forze aeree. li presidente della Commissione fu il ten. generale Giuseppe Valleris; membri il contrammiraglio Presbitero, il col. Moris, il cap. di fregata Pullino, il cap. di corvetta Borro Gravina. Sempre nel 19u, per quanto riguarda la Scuola d'aviazione militare, si riscontrarono alcuni inconvenienti dovuti al fatto che il campo di volo Centocelle non era più adatto ad una scuola molto frequentata ed in via di sviluppo. Perciò il Ministero della Guerra decise di impiantare nuove e più efficienti scuole di aviazione: mentre nel mese di marzo veruva chiusa la scuola di Centocelle,
(25) Leggi e Decreti del Regno d'Italia , a. 19u, Voi. III, p. 2743.
veruvano inaugurate la scuola di Aviano presso Pordenone e la scuola di Cascina Malpensa presso Milano. Alla fine dell'agosto 19II le forze aeree parteciparono alle grandi manovre dell'Esercito svoltesi nel Monferrato (26). Oltre che con gli aerostati, assegnati come era di consueto ai corpi d'armata, il servizio d'esplorazione fu disimpegnato per la prima volta con i dirigibili e gli aeroplani. Il Battaglione Specialisti mise a disposizione in quell'occasione due flottiglie d'aeroplani (otto apparecchi), due dirigibili (P. 2 e P. 3) (27), due sezioni aerostatiche, tre sezioni radiotelegrafiche, quattro sezioni fotoelettriche, con 35 ufficiali e 460 uomini di truppa (28). L'esperimento di far partecipare le forze aeree alle grandi manovre offrì materia di studio di notevole interesse, specie sotto l'aspetto logistico del funzionamento delle parti di volo e dei dirigibili. Inoltre esso rese evidente l'opportunità che l'osservazione aerea venisse affidata ad un ufficiale osservatore, addestrato in particolar modo a saper controllare dall'alto i movimenti delle truppe sul terreno.
4· -
LA GUERRA
m
LIBIA.
Il 22 settembre 191 1 l'Italia dichiarò guerra alla Turchia (29). Alcuni giorni prima era stato impartito l'ord ine di mobilitazione del Corpo d'Armata Speciale destinato in Tripolitania e Cirenaica. Il Comando del Battaglione Specialisti del Genio disp0se che il dipendente 2 ° Reparto (aviazione) fornisse una flottiglia di aeroplani con un plotone di 31 uomini per il Corpo d'Armata Speciale.
(26) Le grandi manovre furon o dirette dal ten. generale Alberto Pollio, Capo di Stato Maggiore dell"Esercito. Le armate contrapposte furono comandate dai generali Luigi Cadorna e Carlo Caneva. A. Lodi, Storia delle origini dell'A.M., Roma, r976, Voi. I, p. n 3 e sgg. (27) Il dirigibile P. 2 era il vecchio N. 2. (:z8) Durante quelle manovre il Re Vittorio Emanuele ITI eseguì il suo primo volo con il dirigibile (P. 2). Rivista Aeronautica, l primi 50 anni del!' Aviazicme italiana, Roma, 1959, p. 369. (29) Tn merito vedere Ministero della Guerra, Campagna di Libia, Roma, 1922.
L'ordine colse il 2 ° Reparto, costituito da appena sei mesi (30), in piena crisi. Dopo aver partecipato alle grandi manovre dell'Esercito nell'agosto precedente, i migliori aviatori ed apparecchi militari avevano disputato vittoriosamente il circuito aereo Bologna Venezia - Rimini- Bologna (3r) solamente pochi giorni prima dell a
..
G uerra di Libia :
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un campo di volo.
mobilitazione; di conseguenza i piloti erano stanchi e gli apparecchi dovevano essere rimessi in efficienza, logorati dalle lunghe e difficoltose prove e dai numerosi montaggi e smontaggi subiti durante i diversi trasferimenti in volo ed in ferrovia attraverso l'Italia settentrionale (32). (30)
Vedere circolare n.
101,
paragrafo 3, p.
12.
(31) Il circuito ae reo fu organizzato per i niziativa del giornale di Bologna « Il Resto del Carlino ll dal 17 al 2 0 settembre 1911. Rivista Aeronautica, I primi 50 anni dell'A.M., Roma, 1959, p. 368. (32) Vedere A. Lodi, Storia delle origini del/'A.M., Roma, 1976, Voi. I,
p.
127.
18 Alla flottiglia destinata in Tripolitania, che poi fu denominata 1• Flottiglia Aeroplani di Tripoli, furono assegnati II ufficiali piloti (5 effettivi, tutti con brevetto militare, e 6 di riserva dei quali uno con brevetto militare e 5 con brevetto semplice), un distaccamento d_i 30 uomini di truppa ed un sergente, 9 aeroplani (33) e 9 aviorimesse. Si dovette costituire anche una Sezione Aerostatica di Segnalazioni, che ebbe in forza un ufficiale comandante, 20 uomini e 13 quadrupedi. · Il materiale della nuova sezione comprendeva 4 piccoli palloni e 4 cervi volanti, oltre le carrette, gli accessori, gli attrezzi e 40 cilindri di gas H. La Sezione Aerostatica fu sistemata a Tripoli insieme agli aviatori. Il 28 ottobre il Battaglione Specialisti ricevette l'ordine di mobilitare per Tripoli un Parco Aerostatico di due palloni drago (34), che fu approntato a Roma in tre giorni. Il personale del Parco comprendeva 4 ufficiali del Genio, 6 sottufficiali e 92 uomini di truppa, in parte della Compagnia treno. I quadrupedi erano 52 ed i materiali comprendevano 150 cilindri di gas H. La Sezione Aerostatica di Segnalazioni passò a far parte del Parco Aerostatico; questo fu posto alle dipendenze del Comando del Genio come facente parte dei servizi del Corpo d'Armata. Nel novembre del 19rr, per le esigenze operative del fronte cirenaico fu mobilitata a Roma anche una Squadriglia di aeroplani (3 apparecchi), destinata a Bengasi. Essa era composta da 5 ufficiali, un sottufficiale e 29 soldati. Sempre presso il Battaglione Specialisti fu costituita una Flottiglia di Aviatori Volontari Cit,ili (35). Essa era composta di 2 squadriglie, una destinata a Derna e l'altra a Tobruk in Cirenaica.
(33) I 9 aeroplani efficienti disponibili, di cui qualcuno piuttosto logoro, erano: 2 Blériot, 3 Nieuport, 2 Farman e 2 Etrich. A. Lodi, Storia delle origini dell'A.M., Roma, I<J76, Vol. I, p. 127. (34) Essi servivano per l'osservazione del tiro delle artiglierie terrestri e navali. Cfr. Enciclopedia Italiana, Aerostati, I, p. 645 e sgg. (35) La Flottiglia si formò per iniziativa della rivista « La Stampa Sportiva>> di Torino. G. Masini, Il Commissariato Militare Aeronautico nel suo profilo storico, Roma, 1979, Voi. II, p. 82.
La nascente Aviazione italiana s'apprestò all'impresa libica tra diffico!tà tecniche ed organizzative, non escluso lo scetticismo di molti Comandi militari. Bisogna comunque sottolineare che l'aero-
Esercitazione aerostatica di un pallone Draken.
plano si presentava in guerra senza che si avessero idee ben precise su ciò che avrebbe potuto fare al di là della ricognizione aerea, di cui era stata sperimentata la possibilità e l'utilità durante le Grandi Manovre nel Monferrato.
20
Le varie forme d'impiego da esso avute durante la di Libia nacquero e si svilupparono per gli avvenimenti ficarono e per le necessità che affiorarono dalla condotta operaz10n1. Riassumendo, questa prima Aviazione belligerante fu costituita e schierata nel modo seguente.
Campagna che si veristessa delle del mondo
Aeroporto di Tripoli: - una Flottiglia di 9 aeroplani con II ufficiali e 30 uomini di truppa (Com.te cap. Carlo Maria Piazza); - un Parco aerostieri con 4 palloni, 5 ufficiali, IO sottufficiali, II specialisti e 85 soldati (Com.te cap. Giancarlo Pastine); - un Cantiere dirigibili con 2 aeronavi (P. I e P. 3), 13 ufficiali e 300 unità varie (Com.te tcn. di vasc. Guido Scelsi).
Aeroporto di Bengasi: - una Flottiglia con 3 aeroplani (1 Blériot, r Farman ed Asteria), 5 ufficiali e 30 soldati (Com.te cap. Alfredo Cuzzu Crea); - un Cantiere dirigibili con I aeronave (P. 1), 3 ufficiali e 50 soldati (Com.te ten. di vasc. Agostino Penco). I
Aeroporto di Derna: (2
- un Plotone autonomo d'aviazione (36) con 4 aeroplani Blériot e 2 Farman), 4 piloti civili volontari e 20 unità varie.
Aeroporto di Tobruk: - un Plotone autonomo d' at iazione (37) con 5 aeroplani (2 Blériot e 3 Farman), 4 piloti civili volontari ed un ufficiale comandante civile (38). 1
(36) TI plotone era la flottiglia formata dai volontari civili. In seguito esso fu ritirato e sostituito da una squadriglia militare. G. Masini, Il Commissariato Militare Aeronautico ... , Roma, 1979, Voi. Jl, p. 78 e sgg. (37) Idem. (38) TI comando fu assunto dall"on . Carlo Montù col grado di capitano. Tutti i piloti furono assimilati al grado di s. ten. del Genio. G. Masini, li Commissariato Militare Aeronautico . .. , Roma, 1976, Voi. II, p. 84.
Guerra di Libia: il Blériot del Cap. Piazza (visibile al centro sopra l'aereo).
\
li Cap. Piazza ed il suo Blériot: questo aereo fu il primo ad essere usato in guerra.
22
La guerra in Libia andava dimostrando quante possibilità pratiche avevano i mezzi aerei nelle operazioni militari; soprattutto gli aeroplani, malgrado fossero ancora tecnicamente imperfetti, malsicuri ed indifesi nelle loro fragili strutture, erano destinati a rivoluzionare la dottrina strategica e tattica del prossimo futuro. L'impresa stava, in pratica, collaudando una nuova arma ed impostando la formulazione concettuale dei suoi più importanti tipi di impiego. Per la prima volta nel mondo si sperimentarono con l'aviazione l'esplorazione e la ricognizione tattica, a vista e fotografica, i rilevamenti cartografici, l'osservazione del tiro dell'artiglieria, l'assistenza alla fanteria in movimento, il lancio dei manifestini in territorio nemico, il bombardamento notturno e diurno; fu prevista perfino la caccia, anche se non attuata per la mancanza di un'aviazione contrapposta (39). Ma nello stesso tempo la Campagna di Libia andava rilevando le carenze di un ordinamento che non sarebbe mai potuto essere definitivo in quanto l'aviazione era sempre in continua evoluzione. L'Ufficio d'Ispezione dei Servizi Aeronautici comprese che il Battaglione Specialisti, così come era stato costituito poco prima della guerra contro la Turchia, non era più in grado di assolvere compiti e, pertanto, aveva presentato al Ministro della Guerra un progetto di riordinamento dei servizi stessi. Il Ministro, prima di farne oggetto di discussione in Parlamento, credette opportuno ascoltare il parere dell'apposita Commissione Consultiva per la navigazione aerea, presieduta dal ten. gen. Giuseppe Valleris. La Commissione esaminò il progetto e lo approvò, ma il Governo non presentò al Parlamento un apposito disegno di legge; soltanto si limitò ad inserire un articolo nuovo (il 2°) in un altro disegno concernente la « Conversione in legge del Regio decreto n. 1282 del 7 dicembre 19u che porta aumento delle unità delle Armi combattenti ed alle tabelle organiche di formazione del R. Esercito », già elaborato e pronto per la discussione. Il disegno di legge fu approvato dal Parlamento ed il 27 giugno r9r2 convertito in legge n. 698 (40). Il 1° luglio entrò in vigore il nuovo ordinamento del 1e forze dell'Aeronautica Militare.
(39) Vedere A. Lodi, St01'ia delle origini dell'A.M. , Roma, 1976, Vol. I,
p. 176. (40) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1912, Voi. III, p. 2621.
Fu istituito l'Ufficio d'Ispezione dei Servizi Aeronautici Militari presso la Direzione Generale d'Artiglieria e Genio (Ministero della Guerra) con a capo il col. M. M. Moris. Esso fu ripartito in: -
un Battaglione Specialisti del Genio; un Battaglione Aviatori; uno Stabilimento di Esperienze e Costruzioni aeronau-
-
un Cantiere sperimentale (Vigna di ValJe, Bracciano).
tiche;
A) Al Battaglione Specialisti del Genio (con sede in Roma) erano affidate le mansioni relative all'impiego dei parchi aerostatici da campagna e da fortezza, alla manovra dei dirigibili, all'uso della fotografia nelle sue varie applicazioni, alla costruzione, manutenzione ed esercizio dei cantieri aeronautici (escluso quello di Vigna di Valle), al servizio aerologico, al servizio di produzione del gas H , agli studi per l'impiego della radiotelegrafia nel!a navigazione. Il Battaglione era composto da: - Comando (con un ufficio materiale); - Reparto parchi aerostatici; - Reparto dirigibili; - Sezioni: fotografica, delle costruzioni edilizie, aerologica e radiotelegrafica. Il Comando era incaricato dell'amministrazione e della disciplina di tutto il personale militare e civile assegnato al Battaglione (solo il personale della 5" Compagnia special isti operai dipendeva disciplinarmente dal direttore dello Stabilimento di Esperienze e Costruzioni Aeronautiche). All'amministrazione del materiale provvedeva in special modo l'ufficio materiale, il quale sovraintendeva anche al ser~izio di produzione, compressione e provvista del gas H nell'officina di Borgo San Giovanni presso Brescia. Il Reparto parchi aerostatici era incaricato del servizio dei parchi aerostatici da campagna e da fortezza; ne facevano parte 4 Compagnie specialisti di manovra (con sede a Roma al Forte Trionfale), una Compagnia treno, due Parchi aerostatici (Tripoli e Ferua). Il Reparto dirigibili era incaricato dell'esercizio dei cantieri aeronautici e delle scuole piloti. Comprendeva il Cantiere di Tripoli (1" e 2" Sezione dirigibili, con le aeronavi P. 2 e P. 3), il Cantiere
di Bengasi (dirigibile P. 1) ed il Cantiere di Leros nell 'Egeo (M. r). Ad esso era preposto un ufficiale dell'Esercito o della Marina, ed erano assegnati drappelli tratti dalle compagnie specialisti, i quali formavano le Sezioni dirigibili. Potevano esservi addetti anche reparti di marinai.
Guerra di Libia: il S. T en. Gavotti su Henry Farman .
La Sezione fotografica provvedeva al serv1z10 fotografico da campo, a quello della telefotografia, della fotogrammetria, ed in genere a qualsiasi applicazione nella fotografia dell'arte della guerra. La Sezione costruzioni edilizie era incaricata dei lavori per la costruzione e manutenzione dei manufatti vari, dei cantieri aeronautici, osservatori, ecc.. Il comandante del Battaglione esercitava
su di essa le funzioni di direttore del genio. La sede era alla Caserma Cavour in Roma. La Sezione aerologica provvedeva al servizio di esplorazione dell'atmosfera in relazione alla navigazione aerea; disponeva della Stazione aerologica principale dell'osservatorio presso Bracciano. La Sezione radiotelegrafica era incaricata degli studi per l'impiego della radiotelegrafia nella navigazione aerea. L'organico del Battaglione Specialisti comprendeva 40 ufficiali, 894 sottufficiali e soldati e 7 impiegati civili; i quadrupedi erano 83. Il comandante era il ten. col. Giuseppe Motta. B) Al Battaglione A via tori (Torino) erano affidate le mansioni di servizio relative alla manovra degli aeroplani, nonché alle riparazioni e rinnovazioni degli apparecchi, allo studio di nuovi mezzi aviatori. Il Battaglione era così composto: - Comando; - Reparto di manovra con 2 compagnie aviatori; - Reparto tecnico; - Squadriglie mobilitate m Libia (Tripoli, Ferua, Bengasi, Derna e Tobruk); - campi scuola di av1az10ne (Aviano, Pordenone, Cascina Malpensa); - campo di esercitazione piloti (Mirafiori). Il Comando del Battaglione era incaricato deJl 'amministrazione e disciplina interna di tutto il personale militare e civile assegnato al Battaglione. Il Reparto di manovra era incaricato del funzionamento delle scuole di aviazione e delle squadriglie mobili di aeroplani (41). Il Reparto tecnico provvedeva a tutte le incombenze tecniche relative allo svolgimento del servizio dell'aviazione, ed era formato di vari uffici per lo studio dei problemi relativi all'aviazione, per le esperienze e collaudi di apparecchi e motori, per le officine di riparazioni, per il gabinetto aerodinamico e per l'amministrazione del materiale.
(41) Vedere paragrafo 7, « Il Battaglione aviatori nel 1913 )), p. 36.
L'organico del Battaglione aviatori comprendeva 44 ufficiali ,
23 sottufficiali e 278 uomini di truppa. Il comandante era il ten. col. Vittorio Cordero di Montezemolo, comandante in seconda il magg. Giulio Douhet (42). C) Lo Stabilimento di Esperienze e Costruzioni aeronautiche (Roma, Prati di Caste llo) provvedeva alle varie incombenze tecniche per lo studio e per la costruzione di tutti i materiali di manovra occorrenti al Battaglione Specialisti del Genio per il disimpegno del servizio aeronautico. Esso si componeva di una direzione, di un ufficio di amministrazione, di un -cantiere aeronautico sperimentale (Vigna di Valle) e di vari reparti e sezioni. Alla dipendenza diretta dello Stabilimento, sia in linea tecnica che disciplinare, era posta la 5'' Compagnia specialisti operai del Battaglione Specialisti del Genio, la quale, pur continuando a far parte organicamente ed amministrativamente del Battaglione, doveva essere considerata come distaccata presso lo Stabilimento. L 'organico dello Stabilimento comprendeva 8 ufficiali e 4 civili. Esso era diretto dal magg. Enrico Petrucci. L'organizzazione amministrativa dell'Aeronautica Militare fu sistemata in relazione al nuovo ordinamento : essa fu regolata con il R. decreto n. 771 (43) del 6 luglio 1912 (Direzione Generale del]' Artiglieria e del Genio). Con il decreto veniva sciolto il Consiglio di Amministrazione Speciale istituito l'anno prima e venivano formati 3 distinti Consigli d'Amministrazione presso il Battaglione Specialisti, il Battaglione Aviatori e lo Stabilimento di Esperienze e Costruzioni Aeronautiche. Il Consiglio di Amministrazione del Battagiione Aviatori era composto da un ufficiale superiore che seguiva immediatamente in grado od in anzianità il comandante del Battaglione, presidente e relatore; di due capitani (membri) e del direttore dei conti (segretario). Il Consiglio d' Amministrazione dello Stabilimento si componeva del direttore dello Stabilimento stesso (presidente); di due
(42) G . Douhet fu il grande teorico della guerra aerea. Vedere in merito la sua opera li domi11io dell'aria, Roma, 192 1. (43) Leggi e Decreti del Reg110 d'Italia, a. 1912, Vol. III, p. 2838.
Guerra di Libia : il Cap. Moizo vicino al suo aeroplano.
Guerra di Libia: il Comando del Battaglione Eritreo.
ufficiali del Genio (membri); di un ragioniere geometra del Genio (relatore); di un altro ragioniere geometra del Genio (segretario). Il 18 ottobre 1912 si concluse la guerra italo- turca con il Trattato di Losanna, assicurando all'Italia il possesso della Libia e delle isole dell'Egeo (.H)· -
5· -
L 'AERONAUTICA DELLA MARINA.
I primi esperimenti di aviazione mantt1ma in Italia risalgono al 1904: ad eseguirli fu il sottotenente di vascello Mario Calderara (45) con un apparecchio idrovolante senza motore. Nel 1909 lo stesso Calderara progettò il primo idrovolante italiano a motore: un monoplano con galleggiante centrale composto di 4 galleggianti divisi in 20 compartimenti stagni e riuniti da una solida intelaiatura (46). L'anno dopo la Marina incaricò il Cantiere navale di La Spezia di costruire l'idrovolante del Calderara, il quale iniziò le prove pratiche col suo apparecchio nel dicembre 1911. Sempre nel 1911 anche il cap. del Genio navale Alessandro Guidoni costruì (ed effettuò anche un breve volo) un idrovolante (47). Anche i capitani del Genio militare Croceo e Ricaldoni ed il ten. di vascello Manlio Ginocchio si dedicarono alla progettazione e costruzione di idrovolanti; proprio quest'ultimo fu inviato nel 1912 alla prima scuola di idrovolanti a Tamise (Congo belga) (48) con altri ufficiali italiani di Marina. (44) Il 26 ottobre 1912 il Ministero della Guerra diramò una circolare firmata dal Capo dell'Ufficio di Ispezione dei Servizi Aeronautici, il col. M. M. Moris, inerente alla vittoria finale dell'Italia nel conflitto. Vedere in merito Appendice: Documenti e testimonianze n. 2, p. 132. (45) Vedere paragrafo r, nota 14, p. 8. (46) La fusoliera dell'idrovolante aveva due cabine chiuse munite di finestrini; la superficie portante era di 70 mq, !"apertura alare di 17,60 m, la lunghezza 16,50 m, il peso a vuoto di 620 kg. L 'apparecchio, con motore tipo Gnome da roo CV, sviluppava una velocità di 70 - 80 km / h. Questi dati tecnici sono tratti da A. Lodi, Storia delle origini del!' A .M., Roma, 1976, Vol. If, p. 31. (47) Esso era un biplano H. Farman da 50 CV con 2 galleggianti cilind r ici a testa ogivale muniti di 2 gruppi di alette idroplane che favorivano il d istacco dall'acqua. (48) Questa scuola fu organizzata dall'Aero Club del Belgio per studiare le possibil ità di impiego fluv iale degli idrovolanti. Vedere A. Lodi, Storia delle origini dell'A.M., Roma, 1976, Voi. TI, p. 36.
Il successo di questo corso da parte dei nostri ufficiali spinse il Ministero della Guerra a costituire, nel 1912, una Sezione ldroaeroplani, per essere adibita alla difesa costiera al servizio della Marina, ed ebbe sede a Venezia in località Le Vergini. L'Italia fu così la prima fra tutte le potenze a dar vita ad un servizio organico di idro-
L"idrovolant~ Forlanini (1909).
volanti militari. I tenenti di vascello Calderara e Ginocchio ed il cap. Guidoni cominciarono subito ad addestrarsi sugli apparecchi di loro ideazione. In tempi successivi giunsero a Venezia 3 apparecchi Paulham Curtiss (49) e 2 Borel, acquistati in Francia, insieme ai nuovi piloti, (49) L'idrovolante risultava dalla trasformazione del biplano Curtiss con un sistema di galleggiamento ideato dal Paulham. In quell'epoca si era già pienamente affermato nelle altre nazioni insieme al Bore!. A. Lodi, Storia del1e origini dell'A.M., Roma, 1976, Voi. II, p. 37.
il cap. di vasc. De Filippi, il ten. di vasc. Roberti ed il sottotenente di vasc. Garassini Garbarino. Con questi fu possibile impiantare in Italia una scuola piloti di idrovolanti (50), evitando di dover ricorrere alle scuole estere. La stessa Marina, convinta delle necessità di ampliare la propria flotta aerea, concesse al Ministero della Guerra un contributo di 205.000 lire per facilitare tale impianto (51). E nel marzo 1913 volle alle sue dipendenze la Stazione Idrovolanti di Venezia ed assegnò alcuni idrovolanti a qualche nave magg10re ed all'Artiglieria di La Spezia. L'amministrazione di quei nuclei di aviazione marinara, che in un primo tempo era stata tenuta dalla Direzione Autonoma del Genio -militare dì Venezia, passò alla Direzione Generale d 'Artiglieria, finché con la circolare n. 242 (52) del 27 giugno 1913 fu costituita, presso il 3° Reparto « Mobilitazione » dell'Ufficio del Capo di Stato Maggiore, 1; Sezione Aeronautica, primo organismo centrale dell'aviazione marinara. In previsione dell'acquisto di dirigibili, il Ministero della Marina istituì, con il R. decreto n. 1229 (53) del 12 ottobre 1913 , uno speciale « quadro del naviglio aereo>> analogo a quello del naviglio da guerra nel quale erano iscritte le regie navi. Il servizio dei dirigibili in sussidio a quello delle navi da guerra era stato introdotto fin dalla guerra di Libia, pur lasciando al Ministero della Guerra la costruzione e l'acquisto dei dirigibili, l'allestimento dei cantieri e l'istruzione degli equipaggi e limitandosi la Marina a fornire i dati essenziali per la definizione delle caratteristiche delle aeronavi e a designare i propri ufficiali da istruire come piloti delle aeronavi stesse. Con la circolare n. 166 del 4 aprile 1912 (54) la R. Marina aveva messo a disposizione del Ministero della Guerra per il ser(50) La scuola di av1az1one per idrovolanti fu istituita con il R. decreto n. II09 del 25 agosto 1913. Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1913, Voi. V, p. 4777. (51) Oltre a quella somma con la circolare n. 535 del 24 maggio 1912 che modificava alcuni capitoli sullo stato di previsione della spesa del Mini· stero della Marina per l'esercizio 1912 · 13 furono stanziate per il servizio aeronautico 400.000 lire. Ministero della Marina, Giornale Militare Ufficiale,
a. 1~H2, (52) (53) (54)
p. 1717. Ministero della Marina, Giornale Militare Ufficiale, a. r9r3, p. 759. Ministero dell~ Marina, Giornale Militare Ufficiale, a. 1913, p. 759. Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1913, Voi. VI, p. 5321.
31 v1z10 dei dirigibili 4.000.000 di lire su apposito capitolo straordinario da ripartirsi negli esercizi finanziari 1912 - 13 e 1913 - 14. Con questo accordo, la Marina ebbe subito a sua disposizione il cantiere già pronto di Campalto (Venezia) e quello di Jesi in costruzione; avrebbe poi ricevuto dall'Esercito un dirigibile Croceo Ricaldoni di media cubatura che doveva essere adibito esclusivamente allo speciale servizio sul mare. Infatti nell'agosto del 1913 ricevette il dirigibile M. 2 (55). Alla fine del 1913 le forze aeree della Marina, in seguito agli accordi con l'Esercito ed a qualche acquisto fatto direttamente, comprendevano: - stazione idrovolanti a Venezia (Canale delle Vergini); - stazione idrovolanti in costruzione ai Sabbioni (Venezia); - piccola stazione idrovolanti a La Spezia per lo studio e la sperimentazione dei nuovi mezzi aerei; con un complesso di 14 idrovolanti di vario tipo e di scarsa efficienza militare ed altri 6 in costruzione; 2 aeroscali non completamente allestiti (Ferrara e Jesi) con un dirigibile tipo M. 2. Gli ufficiali addetti al servizio dei dirigibili erano 9 e quelli addetti al servizio d'aviazione marinara erano 18 fra piloti ed allievi di idrovolante (56).
6. - I
PROVVEDI.MENTI DEL
1913
E L ' lsPETTORATO DELL'AERONAUTICA.
Il bilancio di previsione dell'Aeronautica Militare per l'esercizio finanziario 1913- 14 fu stabilito il 18 giugno 1913, con la circolare n. 241 (57), in lire 3.145.000, così suddivise:
(55) Con il R. decreto n. 1264 del 12 ottobre 1913 il dirigibile fu iscritto nel quadro del naviglio aereo col rango corrispondente a quello di « navi da battaglia di 4" classe »; e gli fu imposto il nome di « Città di Ferrara ». Leggi e Decreti del Regno d'Italia , a. 1913, Voi. Il, p. 5792. (56) Il brevetto di pilota di idrovolante fu istituito il 1° febbraio 1913. Vedere A. Lodi, Storia dell'Aeronautica Militare, Roma, 1976, Voi. Il, p. 76. (57) Giornale Militare Ufficiale, a. 1913, p. 635 .
32 1 .680.000
per il Battaglione Specialisti;
795.000 per il Battaglione A via tori; 670.000 per lo Stabilimento di
Esperienze e Costruzioni
Aeronautiche.
Il Ten. Munari a bordo dell'idrovolante progettato dall'lng. Croceo nel 1907.
Tali somme dovevano bricazione e manutenzione ed il miglioramento degli d'aviazione); l'istruzione e
essere impiegate per la provvista, fabdel materiale mobile; la manutenzione immobili (cantieri aeronautici e campi le esercitazioni; le indennità, le spese
33 di can celleria, ecc. (esclusi gli stipendi, le paghe e la somministrazione dei viveri). Si tr attò di uno stanziamento notevole, anche in considerazione del fatto che si poteva contare sui 3 milioni e mezzo circa che si erano ricavati da una sottoscrizione nazionale in favore dell'incremento della flotta aerea (58) e sui 2 milioni e mezzo ancora disponibili, dei ro milioni di assegnazione straordinaria concessa nel luglio 1910 (59): un totale dunque di oltre 9 milioni di lire che avrebbe consentito di realizzare un vasto programma aeronautico e che dimostrò l'interesse che il Regno portava verso l'Aeronautica Militare. Nel 1913 l'industria aeronautica italiana ebbe un notevole impulso. Nel gennaio dello stesso anno a Vizzola Ticino furono collaudati ed accettati per conto del Governo italiano 3 monoplani Caproni (6o) (due biposto da 80 CV ed un monoposto con motore da 50 CV) costruiti nelle officine Caproni e Faccanoni e destinati al Battaglione Aviatori. Successivamente la d itta SIT di Torino iniziò le consegne di 16 Blériot con motore Gnome da 80 CV e 3 Farman che furono consegnati in maggio ed altri 7 Blériot ed 8 Farman consegnati in luglio. La ditta Macchi - Nieuport di Varese fornì 4 apparecchi tipo Nieuport con motore Farman in giugno (61). Nell'aprile del 1913, sul Campo di aviazione di Mirafiori iniziarono i concorsi militari di aviazione banditi dal Ministero della
(:;8) Il 3 marzo i9r2 si aprl la sottoscrizione nazionale per dare 100 aeroplani all'Esercito << Date ali alla Patria», promossa da Leonino di Zara e patrocinata dall'Aero Club d'Italia. Chiusa il 9 marzo r9r3, raggiunse la cifra di ben lire 3.457.670,16. La somma venne versata al Ministero del Tesoro a favore del Ministero della Guerra, che doveva destinarla all'acquisto di aeroplani, dando la preferenza per quanto possibile all'industria nazionale (30 giugno 1912, legge n. 689). Il successo della sottoscrizione costitul la prima dimostrazione di una diffusa coscienza aviatoria in Italia. Vedere in merito Archivio Centrale di Stato di Roma, Presidenza del Consiglio dei Ministri, a. 1914, fascicolo n. 3 - 2 - 30. (59) Vedere legge n. 422, paragrafo 2, p. 9. (60) Giovanni Battista Caproni, 1886 • 1957. Vedere D izionario Biografico Italiano, Roma, 1976, Voi. XIX, p. 226 e sgg. (61) Vedere A. Lodi, Storia delle origini dell'A.M., Roma, 1976, Voi. II, p. 86 e sgg.
3·
34 Guerra l'anno precedente: uno per motori e due per aeroplani (62). Questi concorsi diedero dei risultati deludenti e non vi furono ordinativi da parte del Ministero: esso fu costretto a continuare l'acquisto di aerei di concezione straniera prodotti in Italia. Il provvedimento ordinativo più importante emanato nel 1913 in favore dell'Aeronautica Militare, fu la circolare ministeriale n. 361 (63) del 28 agosto, con la quale fu abolito l'Ufficio d'Ispezione dei Servizi Aeronautici ed istituito in sua vece l'Ispettorato Aeronautico. Il nuovo ente centrale comprendeva tre uffici:
r) Ufficio Personali ed Affari Generali. Le sue attribuzioni erano: personale civile e militare (escluso quello civile operaio) dei vari corpi e stabilimenti aeronautici; corsi allievi piloti, sia di dirigibili che di aeroplani; affari generali e specialmente riservati; mobilitazione; corrispondenza ufficiosa; distribuzione del corriere e servizio interno dell'Ispettorato .
. 2) Ufficio Tecnico e di Manovra. Esso si occupava di: impiego dei mezzi aeronaut1c1; serv1z1 aerostatici, radiotelegrafici e fotografici applicati all'aeronautica; ordinamento e servizio del Battaglione Specialisti, del Battaglione A via tori, dello Stabilimento di Esperienze e Costruzioni Aeronautiche e dell'Istituto radiotelegrafico; concorso dell'industria privata relativamente ai servizi sopra citati; regolamenti ed istruzioni relativi a! servizio dei corpi e stabilimenti aeronautici.
3) Ufficio Amministrativo. Si occupava di : amministrazione dei fondi inerenti ai predetti servlZl; commesse a stabilimenti privati e militari; contratti per lavori e provviste e loro esecuzione; questioni di bilancio riflettenti
(62) Al concorso per motori di fabbricazione italiana potevano esserci anche motori stranieri purché costruiti in Italia. Dei 2 concorsi per aeroplani, uno era riservato ai velivoli di concezione e costruzione esclusivamente italiana, l'altro era aperto agli apparecchi di qualunque tipo purché costruiti in Italia. Vedere A. Lodi, Storia delle origini dell'A .M., Roma, rw6, Voi. II, p. 86. (63) Giornale Militare Ufficiale, a. r9r3, p. 1103.
35 i serv!Zl stessi; indennità aeronautiche; contributi ad enti privati per l'incremento dell'aeronautica; personale tecnico straordinario e civile operaio per il servizio aeronautico; istituto centrale aeronautico. A capo dell'Ispettorato restò il col. M. M. Moris, che già dirigeva il soppresso Ufficio d'Ispezione. Il 30 dicembre 1913, l'Ispettorato Aeronautico emanò una disposizione (circolare interna) con la quale istituiva, in seno allo
Idrovolante Curtiss della scuola di Venezia.
Stabilimento di Esperienze e Costruzioni aeronautiche, una Sezione artiglieria, che ebbe il compito di studiare e sperimentare l'armamento di lancio e di caduta, le installazioni di bordo ed i sistemi di puntamento e tiro relativi, intesi a dare alle aeronavi e agli aeroplani la voluta efficienza offensiva. L'organico della Sezione comprendeva 3 ufficiali d'Artiglieria ed un'aliquota di operai. Allo scopo d'incrementare la cultura professionale degli ufficiali del Battaglione Specialisti (aerostieri e dirigibilisti) e di diffondere gli studi scientifici e tecnici d'aeronautica, il Ministero della Guerra istituì un'apposita scuola presso lo Stabilimento di Espe-
rienze e Costruzioni aeronautiche denominato Istituto Centrale Aeronautico [ circolare n. 432 (64) del 16 ottobre 19131. Al primo corso, che ebbe inizio il 6 dicembre, furono ammessi 10 uffictali del Genio militare, 2 d'Artiglieria, r del Genio navale e 2 ingegneri civili; vi s'impartivano le seguenti discipline: aeronautica e sue tecnologie, tecnologie e costruzioni meccaniche, motori a scoppio, meccanica generale, materie matematiche e relative applicazioni ed esercitazioni pratiche. Sempre il 16 ottobre 1913, con la circolare n. 428 (65), fu organizzato un corso di pilotaggio aereo con aeroplani per i sottufficiali dell'Esercito presso il Battaglione Aviatori. Al corso potevano essere ammessi 50 sottufficiali appartenenti a qualunque Arma, ma dovevano avere questi requisiti: a) avere età compresa fra i 20 ed i 30 anni; b) non pesare più di 75 kg; e) non essere ammogliati, né vedovi con prole; d) risultare da apposita visita medica perfettamente idonei al servizio d'aviazione militare, per il quale si ~ichiedeva ottima vista, ottimo udito, perfetto funzionamento del sistema nervoso e circolatorio, immunità di precedenti ereditari; e) avere conseguito nelle note caratteristiche dell'anno la classifica di ottimo e buono (con 1, 2 e 3 punti). Infine si preferivano concorrenti che possedessero notizie sm motori a scoppio e si distinguessero in vari sport. Con queste norme s'intese disciplinare un embrionale orgaruco aeronautico.
7. - IL
BATTAGLIONE AvLHORI NEL
1913.
Il 7 agosto 1913, il magg. Giulio Douhet (66) fu investito del comando del Battaglione Aviatori. Ma vediamo come si evolse la forza aerea del Battaglione. Fino al 1912 i nuclei di aeroplani di-
(64) Giornale Militare Ufficiale, a. 1913, p. 1223. (6s) Giornale Militare Ufficiale, a. 1913, p. 1219. (66) Già nel 1912 egli era stato comandante in seconda del Battaglione. Vedere paragrafo 4, p. 26.
37 slocati sui campi d'aviazione erano stati considerati come « distaccamenti >l , ma, già durante la Campagna di Libia, si era cominciato a dare a quei nuclei una configurazione più organica, riunendo gli aeroplani in flottiglie, squadriglie e sezioni (67). Si adottò la denominazione di « squadriglie ll per indicare il reparto organico minore e se ne fissò la dotazione in 7 velivoli, di cui 5 da tenersi sempre efficienti per la mobilitazione e 2 per l'esercizio del volo e l'allenamento dei piloti. L'aviazione si stava organizzando su 12 squadriglie (8 leggere d'armata su monoplani e 4 da posizione su biplani), in attuazione del programma predisposto l'anno precedente (68). Il programma però era inadeguato (in quanto l'aviazione era in continua evoluzione) e già nel dicembre 1912 il magg. Douhet aveva proposto di portare a 25 il numero delle squadriglie da costituire (69). Ora il Ministero della Guerra approvò un programma definitivo di organizzazione dell'aviazione che prevedeva l'impianto di 31 squadriglie. E contemporaneamente stabilì che, quando fossero tutte costituite, le squadriglie sarebbero state suddivise in 3 gruppi: 1° Gruppo Territoriale Occidentale (squadriglie dislocate in Piemonte); 2 ° Gruppo Territoriale Orientale (Lombardia, Veneto ed Emilia); 3° Gruppo Territoriale (Lazio).
Il 28 marzo 1913 fu costituito a Torino il Comando del 1° Gruppo Squadriglie alle dipendenze del quale furono poste le 4 squadriglie di Mirafiori (Torino), Cuneo, Centocelle (Roma) e Taliedo (Milano). Il 1° aprile cominciò a funzionare anche il Comando del 2° Gruppo Squadriglie (Torino). I comandanti dei primi due gruppi furono rispettivamente i capitani Alberto Novellis ed Alberto Marenco Marenghi. Le squadriglie dislocate in Libia (Tripoli, Bengasi e Tobruk) restarono alle dipendenze dirette del Comando del Battaglione Aviatori (Reparto manovra).
(67) Vedere paragrafo 4, p. 16 e sgg. (68) li programma fu concordato tra il Ministro della Guerra e quello del Tesoro e redatto dall' Ufficio di Ispezione dei Servizi Aeronautici. (69) In merito vedere G. Douhet, Il dominio dell'aria, Roma, 1921.
Le scuole d'aviazione (Aviano, Pordenone, Somma Lombardo) furono organizzate con un criterio analogo a quello delle squadriglie, raggruppandole in un Gruppo Scuole Aviatori (70). Con la circolare del 29 aprile 1913 (71) furono fissati i contrassegni dei velivoli, che fino ad allora erano designati col nome della località dove avevano sede (il nome tra l'altro non era dei singoli aerei ma dell'intera squadriglia). Alla fine del 1913 l'Aviazione italiana comprendeva un Gruppo Scuole e tre Gruppi di Squadriglie (per un totale di 14 squadriglie) ; in particolare:
Battaglione Aviatori (Torino). Gruppo Scuole: Campo scuola di A vi ano (Udine); Campo scuola di Somma Lombardo (Varese).
Gruppo di Squadriglie (Torino):
1°
I
Squadriglia su Blériot: Mirafiori (Torino);
II Squadriglia su Blériot: Venaria Reale (Torino); III Squadriglia su Blériot: Cuneo; IX Squadriglia su M. Farman: San Francesco al Campo (Torino); X Squadriglia su M. Farman: San Francesco al Campo (Torino).
(70) Il 22 marzo 1913 fu costituito il Comando del Gruppo. (71) La circolare prevedeva che gli apparecchi sarebbero stati contraddistinti dall'aqu ila araldica con lo scudo di Savoia a colori su ciascuna facciata del timone di direzione; dal numero della squadriglia in cifre romane e dal numero di matricola del velivolo in cifre arabe, sulla fiancata destra della fusoliera dietro il bordo posteriore dell'ala. Tutti gli altri apparecchi avrebbero avuto la lettera M (manovra) o E (esercizio) o S (scuola), seguita dal numero di matricola sulla facciata destra del timone di direzione. Con questa circolare venivano abrogate le disposizioni della circolare del 7 luglio 1912 che stabilivano che sul timone di direzione si dovesse indicare il numero di matricola ed il cognome del pilota. A. Lodi, Storia delle origini dell'A.M., Roma, 1976, Voi. II, p. 57 e sgg.
39 2°
Gruppo di Squadriglie (Milano) :
V Squadriglia su Nieuport: Busto Arsizio (Varese); VI Squadriglia su Nieuport : Taliedo (Milano); VII Squadriglia su Nieuport: Padova; VIII Squadriglia su Nieuport: Bologna ; XII Squadriglia su M. Farman: Pordenone; XVI Squadriglia su Blériot: Gossolungo (Piacenza).
J°
Gruppo di Squadriglie (Roma) :
IV XI
Squadriglia su Blériot: Centocelle (Roma); Squadriglia su M. Farman: Centocelle (Roma);
XVII Squadriglia su M. Farman: Tripoli (Libia); Stazione Idroaeroplani: San Feliciano (Perugia); Officine : Vizzola Ticino (V arese). Gli aeroplani furono ripartiti in squadriglie « mobili » e squadriglie « da posizione » (72). Le squadriglie armate con monoplani biposto (Blériot e N ieuport) erano classificate mobili ed assegnate ai corpi d'armata. Pure essendo fornite di automezzi, normalmente il loro trasferimento doveva effettuarsi in volo: si calcolava che il loro spostamento avesse, in media, una potenzialità di IIO km al giorno. I Blériot erano classificati monoplani leggeri ed i Nieuport monoplani pesanti: questi ultimi erano più robusti dei primi (73). Alcune di queste squadriglie mobili avevano una formazione alleggerita; erano, cioè, costituite da un numero di apparecchi monoplani monoposto e disponevano di un autoparco ridotto. Esse erano destinate essenzialmente al servizio delle divisioni di Caval-
(72) Circolare interna del Ministero della Guerra sulle << Norme provvisorie per rimpiego di aeroplani in guerra ». (Ufficio di Ispezione dei Servizi Aeronautici). Giornale Militare Ufficiale, a. 1913. (73) I due tipi di aerei in volo si comportavano ugualmente bene e resistevano efficacemente al vento; avevano w1'autonomia di 3 o 4 ore di volo, una velocità sui roo km / h e potevano elevarsi a rooo metri in meno di 15'. Queste notizie tecniche sono tratte da: Giulio Lazzati, Stormi d'Italia. Storia dell'A.M., Roma, 1975.
leria. Anche per le operaziom m zone montane era previsto l'impiego di Blériot monoposto. Le squadriglie armate con biplani biposto (M. Farman) erano classificate da posizione e destinate a restare nelle loro sedi di << pace » anche in caso di conflitto (74). Il Battaglione Aviatori disponeva complessivamente di 109 piloti (75) di aeroplano con brevetto di 1° grado (97 ufficiali e 12 sottufficiali e graduati) di cui 90 avevano conseguito anche il brevetto di 2 ° grado militare.
(74) Il Maurice Farman era piuttosto ingombrante, aveva un'autonomia di 3 ore di volo, una velocità di circa 80 km / h e si alzava lentamente (saliva a 1000 metri di quota in circa 3 0'). (75) Si deve tenere conto dei piloti perduti in forza perché esonerati, deceduti durante la guerra di Libia, rientrati ai corpi di provenienza od inviati in congedo.
CAPITOLO SECONDO
LA PRIMA GUERRA MONDIALE (1914 -1 918)
I. - L'AERONAUTICA MILITARE ALLA VIGILIA DELLA GUERRA: PROBLEMI DI BILANCIO.
L'esperienza della guerra di Libia aveva dato all'Italia, nel un importante primato mondiale: l'impiego dell'aeronautica quale mezzo bellico. In un eventuale conflitto di portata più vasta, le nostre forze aeree si sarebbero presentate in- condizroni tecnico - militari più avanzate rispetto alle altre potenze. Tre anni dopo, invece, l'Esercito italiano entrò in guerra con uno scarso numero di velivoli e con una completa impreparazione organizzativa e d'impiego. Ma vediamo per ordine quali furono le cause che portarono a questa situazione. Dopo il conflitto italo - turco vi fu un certo interessamento da parte delle autorità governative per la riorganizzazione ddl' Aeronautica militare ( r); ma i provvedimenti presi risultarono inadeguati sia per quanto r iguarda l'ordinamento e la sistemazione del personale (2) sia per l'incremento de:l'industria aeronautica nazionale (3). Nel febbraio del 1914 la Commissione Consultiva per la navigazione aerea (4), convocata sotto la presidenza del ten. gen. Roberto Brusati, propose la costituzione di un Corpo autonomo (5) e 1912,
(1) Vedere cap. I, paragrafo 6, p. 31 e sgg.
(2) Vedere cap. II, paragrafo 4, p. 57. (3) Vedere cap. I, paragrafo 6, p. 31 e sgg. (4) Vedere cap. I, paragrafo 3, p. 15. (s) Il progetto di costituire un Corpo Aeronautico Militare fu impostato nel 1913 con uno schema di disegno di legge, ma non più presentato ai competenti organi legislativi. In particolare vedere Appendice: Documenti e testimonianze n . 3, p. 133.
lo stanziamento straordinario di 30 milioni di lire, di cui
20
milioni
e mezzo per i dirigibili, 8 per l'aviazione ed un milione e mezzo
per sovvenzioni all'industria. Queste proposte, in parte modificate dal Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, dettero origine ad un nuovo disegno di legge che fu presentato al Parlamento dal Ministro della Guerra gen. Domenico Grandi, di concerto col Ministro del Tesoro, il 3 giugno r9r4 (6). Il disegno di legge prevedeva una completa e funzionale riorganizzazione dell'Aeronautica ed un razionale decentramento di attribuzioni. Il Corpo Aeronautico, il quale sarebbe stato elevato ad Arma, si sarebbe frazionato in alcuni uffici autonomi: 2 Comandi d'aeronautica (uno per i mezzi più leggeri dell'aria ed uno per i più pesanti), 4 Battaglioni (dirigibili, aerostieri, squadriglie d'aviazione, scuole aviatori), lo Stabilimento di costruzioni aeronautiche, la direzione tecnica dell'aviazione militare e l'istituto centrale aeronautico. Inoltre il disegno di legge proponeva l'istituzione di un ruolo di personale civile specialìsta tecnico per l'aeronautica e la concezione di uno speciale trattamento di pensione al persona)e militare aeronavigante. L'applicazione della nuova legge avrebbe comportato una spesa di 475.000 lire nell'esercizio finanziario 1914 1915 e 950.000 lire nel successivo (7). Inviato all'esame della Giunta del bil~ncio, il disegno di legge, l'rr giugno 1914, fu restituito alla Presidenza della Camera accompagnato da una relazione dell'on. Di Palma (8), il quale ne proponeva l'approvazione; ma l'esito fu negativo ed il progetto di legge Grandi decadde. Nel bilancio dello stato di previsione della spesa per l'esercizio finanziario 1914 - 15, con la circolare n. 289 (9) del 30 giugno 1914 (Ministero della Guerra), venne stanziata per i servizi aeronautici la somma di 4.145.000 lire, che era così suddivisa: I .680.000 per il Battaglione Specialisti; I . 795.000 per il Battaglione A via tori; (6) Archivio Centrale d i Stato di Roma, Presidenza del Consiglio dei Ministri, a. 1914, fase. 3/ 2/ 30. (7) Il disegno di legge era infatti << ispirato alle necessità di commisurare la portata finanziaria di cale legge alle attuali massime ristrettezze di bilancio ed ai bisogni di altri rami di servizio dell'Esercito» . Cfr. Atti Parlamentari Camera dei Deputati, Leg. XXIV, stamp. 225. (8) Vedere Appendice: Documenti e testimonianze n. 5, p. 135. (9) Giornale Militare Ufficiale, a. 1914, p. 853.
43 670.000 per lo Stabilimento di esperienze e costruzioni aeronautiche. In pratica, rispetto all'anno precedente (rn), vi fu un incremento di un milione di lire a favore del Battaglione Aviatori. Esso serviva per il mantenimento dei campi d'aviazione, la manutenzione del materiale mobile (aeroplani), il reclutamento dei piloti, il funzionamento delle scuole di volo, il pagamento d'indennità di aeronavigazione, il funzionamento delle officine e la conservazione in numero ed efficienza dei singoli reparti di volo.
Dirigibile Forlanini F6.
La Francia per lo stesso eserc1z10 finanziario aveva stanziato una somma parC a 64.000.000 di lire per l' << Armée de l' Air » e l'Austria ave;a destinato 15 milioni alla-sua flotta aerea (n); l'assegnazione ordinaria destinata all'Aeronautica militare dall'Italia era, dunque, pari ad un sedicesimo degli stanziamenti francesi ed inferiore ad un terzo di quelli austriaci. La Germania, nell'esercizio precedente (1913 - 14), aveva destinato all'aeronautica ben 180 milioni di assegni straordinari e l'Impero di Russia 90 milioni.
(10) Vedere circolare n. 241, cap. I, paragrafo 6, p. 3r.
(n) Tratto dalla relazione alla Camera dell' on. Di Palma, Atti Parlamentari della Camera dei Deputati, Leg. XXIV, stamp. 225 A. Vedere Appendice : Documenti e testimonianze n. 5, p. 135.
44 Dai primi del '900 fino a quel periodo, in Italia, effettivamente non furono mai assegnati alle forze aeree fondi straordinari proporzionati a quelli che le altre nazioni avevano potuto destinare alla ricerca di una supremazia dell'aviazione (12). L'Aeronautica militare italiana era stata impiantata e si era sviluppata con poco più di una ventina di milioni di concessioni straordinarie: un milione circa concesso tra il 1905 e il 1910, altri dieci accordati nel 1910 (13), quattro milioni devoluti dal Ministero della Marina a quello della Guerra per forniture ed opere destinate all'Aeronautica marinara (14), tre milioni e mezzo raccolti con la sottoscrizione « Date ali alla Patria » (15) ed una certa aliquota delle spese straordinarie di guerra in Libia per compensare l'usura di aeroplani e dirigibili impiegati durante la campagna stessa. L'Ispettorato Aeronautico nel dicembre 1913 elaborò (e nel febbraio 1914 la Commissione Consultiva per la navigazione aerea aveva fatto sua la proposta) un progetto per il riordinamento dei servizi aeronautici (16) che prevedeva una spesa di 67.500.000 di lire ripartita in quattro esercizi a partire dal 1914- 15. In esso erano comprese spese straordinarie per 30 milioni che avrebbero consentito l'impianto di altre 16 squadriglie d'aeroplani e la costruzione di 4 dirigibili G (tipo grande). Il Ministero de!la Guerra giudicò la richiesta eccessiva rispetto alle altre incombenti necessità dell'Esercito ed operò alcune riduzioni : 6 milioni di spese straordinarie, 8 squadriglie e 2 dirigibili. Comunque il progetto non fu più presentato in Parlamento. Nell 'agosto del 1914, mentre si susseguivano le dichiarazioni di guerra tra gli Stati europei (17), l'Aeronautica militare italiana aveva
(12) La Francia nel 1912 stanziò 22 milioni di franchi per l'aviazione. Archivio Storico dell'Aeronautica, Notiziario del Battaglione Aviatori, gennaio 1913. (r3) Vedere cap. I, paragrafo 2, p. 10. (14) Vedere cap. I, paragrafo 5, p. 30. (15) Vedere cap. I, paragrafo 6, nota 58, p. 33. (16) Vedere Archivio Centrale di Stato di Roma, Presidenza del Consiglio dei Ministt·i, a. 1913, fascicolo 10 / 4/ 519. (r7) TI 28 giugno 1914 venne assassinato a Sarajevo l'arciduca Francesco Ferdinando d'Austria. Il 28 luglio 1914 l'Austria attaccava la Serbia. Il 1° agosto 1914 la Germania dichiarò guerra alla Russia ed il 3 agosto alla Francia. Il 4 agosto r9r4 ringhilterra dichiarò guerra alla Germania.
45 completamente esaurito i IO milioni concessi nel 1910 (18) in quanto il residuo era stato destinato alla costruzione del dirigibile G il cui costo era di circa r milione; i fondi avuti dalla Marina furono impiegati nella costruzione dei due dirigibili, l'M. 2 ed il V. 1 e di 2 capannoni a Ferrara ed a Jesi. Rimasero immobilizzati solo i 3 milioni e mezzo, frutto della sottoscrizione nazionale « D ate ali alla Patria » .
2. - L 'ORGANIZZAZ IONE DELL'AERONAUTICA MrLITARE DURANTE IL PERIODO DELLA NEUTRALITÀ DELL'lTAUA.
All 'inizio della guerra mondiale, nell'agosto del 1914, l'Aeronautica militare italiana era costituita da 3 Gruppi aeroplani con un totale di I I squadriglie. Gli aerei in dotazione ad esse erano tutti di fabbricazio ne straniera (Blériot, Nieuman e Farman) (19); per di più erano insufficienti di numero in relazione ai limitati fondi per approvvigionarli e, comunque, non si aveva nessun apparecchio di riserva (20); le scorte di benzina e di lubrificante erano appena sufficienti per una prima dotazione. I dirigibili erano 8 (5 piccoli e 3 grandi), ma solo 4 erano pronti per un impiego immediato.
(18) Vedere Camera dei Deputali, discussioni, Leg. XXIV, Voi. V, ali. 28A, p. 18. (19) Durante il 1914 l'industria aeronautica italiana (velivoli e motori) non aveva fatto g randi progressi ; soltanto verso la fine dell'anno, dopo lunghi studi, l'ing. Caproni riuscì a realizzare un apparecchio di grande potenza per quei tempi : il biplano trimotore Caproni da 300 CV, che poi sarebbe st:ito largamente impiegato in guerra. Di tutte le materie prime occorrenti per la costruzione e riparazione di aeroplani, in Italia esisteva solo qualche modesto deposito di frassino; l'unica ditta costruttrice di motori era la soc. Gnome con 20 operai ed una produzione di un motore al mese. Le ditte per la costruzione di aeroplani erano: la Soc. Italiana Transaerea (SlT), la Savoia, la Nieuport - Macchi, la Onero e come abbiamo visco la Caproni; ciascuna con 10 - 20 operai e con una produzione ognuna da 6 a ro aerei l"anno. A. Lodi, Storia delle origini dell'A .M., Roma, 1976, Voi. Il, p. 131. (20) Da tempo, però, erano stati ordinati 7 Nieuport - Macchi; erano poi in corso di costruzione 7 aeroplani M. Farman con motore Gnome, per i quali mancavano ancora i piloti addestrati. A. Lodi, Storia delle origini del1' A .M., Roma, 1976, Vol. II, p. 103.
Nell'eventualità di un nostro intervento in guerra furono emanate alcune disposizioni (21) per la mobilitazione del maggior numero possibile di aerei. Nel dicembre del 1914, l'Ispettorato Aeronautico aveva redatto un primo programma di miglioramento e di completamento delle nostre squadriglie in base alle notizie che giungevano dal teatro del'.e operazioni belliche. Esso prevedeva: - per il riordinamento delle dotazioni di riserva delle squadriglie mobili esistenti , l'acquisto di 21 aeroplani con relativo motore (6 Blériot e 4 Nieuman da 80 CV, 11 M. Farman modello 1914), oltre a 23 motori (13 De Dion- Bouton e 10 Gnome); - per il miglioramento delle squadriglie esistenti, la sostituzione degli antiquati M. F arman 1912 con M. F arman 1914, l'acquisto di 12 autocarri per squadriglie mobili e la trasformazione delle squadriglie fisse in mobili; - per il completamento dell'efficienza dell'aviazione, la costituzione di 4 magazzini avanzati tra il centro di mobilitazione di Cascina Malpensa e le squadriglie; la costituzione di nuove squadriglie per l'osservazione strategica (20 Caproni), da combattimento (40 Vousin - Unnè), per l'artiglieria (5 squadriglie con 15 sezioni, per la ricerca e la segnalazione dei bersagli, l'osservazione e la regolamentazione del tiro), per grandi bombardamenti ed esplorazioni strategiche dietro il fronte avversario (12 Caproni da 300 CV) (22). Poco tempo dopo l' Ispettorato Aeronautico modificò il progetto in quanto si convinse che ad un immediato miglioramento della linea delle squadriglie armate con materiale vecchio fosse da preferire la graduale sostituzione di tutti gli apparecchi esistenti man mano che si fossero resi inservibili : si sarebbero acquistati subito 20 apparecchi Vousin - Unnè armati di m itragliatrice, 40 Farman 1914 con motori Fiat (per sostituire i vecchi Farman 1912), 30 Caproni - Parasol con motore da 100 CV (per costituire le squadriglie da osservazione strategica).
(21) Il col. M. M. Moris per ottenere i fondi di stanziamento per l'aviazione allo scopo di una preparazione bellica, giunse alla presentazione formale delle sue dimissioni. F. Porro, La guerra dell'aria 1915- 1918, Milano, 1935, p. 18. (22) Archivio Centrale di Stato, Presidenza del Ccmsiglio dei Ministri, a. 1914, fase. 3/ 2/ 30.
47 Con questo programma la spesa complessiva per l'aviazione si riduceva da 14 ad 11 milioni di lire (5 per l'aviazione d'artiglieria, 2 per i Caproni, 4 per il completamento delle squadriglie esistenti).
Guerra 1915 - 18: il dirigibile Mr.
Per quanto riguarda i dirigibili, furono rimessi in efficienza tutti i cantieri dirigibili (2 a Vigna di Valle, 2 a Campalto, 2 a Boscomantico, 1 a Baggio, 1 a Mirafiori, 1 a Ferrara, 1 a Jesi, r a Campi Bisenzio ed r a Ciampino). Lo Stabilimento di Esperienze e Costruzioni Aeronautiche concentrò tutta la sua attività nelle riparazioni del parco esistente, nella
costituzione di riserve di parti di ricambio per dirigibili e nei lavori di potenziamento della nostra flotta aerea con l'allestimento di due aeronavi (l'M. 4 ed il P. 6) usando i materiali residuati dalla messa in efficienza degli altri dirigibili mobilitati (23). Alla fine del 1914, il gen. Vittorio Zuppelli divenne Ministro della Guerra sostituendo il gen. Grandi. Il nuovo ministro si fece subito promotore di un provvedimento d'urgenza sull'ordinamento aeronautico per l'attuazione del disegno di legge preparato dal suo predecessore nel giugno del 1914- Il gen. Zuppelli concordò con il Presidente del Consiglio dei Ministri Salandra e con i Ministri della Marina Viale e del Tesoro Carcano la trasformazione del disegno di legge Grandi in decreto legge. Con il R. decreto n. IT (24) del 7 gennaio 1915 da convertirsi in legge (25), il progetto, approvato dal Consiglio dei Ministri, fu reso esecutivo. Fu così. costituito il Corpo Aeronautico Militare che, nell'ordine delle precedenze tra le armi ed i corpi dell'Esercito, prese il posto subito dopo l'Arma del Genio, di cui fino a quel momento il servizio aeronautico aveva fatto parte. Con questa riforma l'Aeronautica militare divenne autonoma e risultò ordinata nel modo seguente: a) Direzione Generale d'Aeronautica (26), facente parte dell'amministrazione centrale (Ministero della Guerra). b) Comando di Aeronautica (dirigibilisti ed aerostieri) dal quale dipendevano: - Battaglione Dirigibilisti; - Battaglione Aerostieri; - Stabilimento di Costruzioni Aeronautiche. c) Comando di Aeronautica (aviatori) dal quale dipendevano: - Battaglione Squadriglie A via tori;
(23) Vedere A. Lodi, Storia delle origini dell'A.M., Roma, 19'76, Voi. II, p. 104. (24) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1915, Voi. l, p. 201. (25) Le condizioni politiche di allora non consentirono la conversione in legge se non dopo 2 anni: legge n. 508 del r 0 febbraio 1917. Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1917, Voi. II, p. I 150. (26) Vedere la circolare n . r70 del 18 marzo 1915, stesso capitolo, paragrafo 3, p. 56.
49 -
Battaglione Scuole A via tori; Direzione Tecnica dell'aviazione militare.
d) Istituto Centrale Aeronautico. Con questo decreto vennero soppressi il Battaglione Specialisti (previsto dall'art. 32 della legge sull'ordinamento del R. Esercito n. 515 del 17 luglio 1910), il Battaglione Aviatori e lo Stabilimento di Esperienze e Costruzioni Aeronautiche (istituiti con legge n . 698 del 27 giugno 1912) (27). La Direzione Generale di Aeronautica (Ministero della Guerra) fu affidata al col. M. M. Moris, già capo del soppresso Ufficio di Ispezione. Con la circolare n. 16<) (28) del 18 marzo 1915, in attesa che fossero emanate le disposizioni definitive per l'applicazione della riforma sanzionata dal precitato R. decreto, si provvide a stabilire, in via provvisoria, le attribuzioni, le dipendenze ed i rapporti dei vari comandi, corpi e direzioni del Corpo Aeronautico Militare, nel modo seguente. I Comandanti d'aeronautica, l'uno per la specialità dirigibilisti ed aerostieri, l'altro per la specialità aviatori, dirigevano l'impiego dei mezzi aerei rispettivamente « più leggeri » e « più pesanti» dell'aria e dovevano esercitare la loro vigilanza sulla istruzione, la disciplina, l'amministrazione ed il buon andamento in genere della propria specialità. Inoltre erano consulenti tecnici, per i servizi d 'aeronautica di loro competenza, dei comandi di corpo d'armata interessati a tali servizi. I Comandanti d'aeronautica dipendevano dal comandante del corpo d'armata nel cui territorio risiedevano; per la disciplina, l'istruz-ione della truppa in unione a quella delle varie armi, l'impiego di questa nei vari servizi di presidio e la mobilitazione, dipendevano dai Comandanti di divisione nel cui territorio si trovavano distaccamenti di truppe aeronautiche; per tutto ciò che riguardava il servizio tecnico amministrativo dei reparti, stabilimenti ed uffici dipendenti e per il personale degli impiegati civili ed operai borghesi addetti ai vari rami di servizio del Corpo, dipendevano direttamente dal Ministero della Guerra (Direzione Generale d'Aeronautica).
(27) Per quanto riguarda la legge n. 515, vedere cap. I, paragrafo 2, p. 11. Per la legge n. 6~, cap. I, paragrafo 4, p. 22. (28) Giornale Militare Ufficiale, a. 1915, p. 465. 4·
50 Ai 2 Comandi d'Aeronautica furono preposti il ten. col. del Genio Giuseppe Motta (dirigibilisti ed aerostieri) ed il magg. C. V. Pinzi (aviatori). Essi esaminavano le proposte dei consigli d'amministrazione degli enti dipendenti circa la somma annualmente assegnata sulla parte ordinaria del bilancio, sottoponendole quindi all'approvazione del Ministero della Guerra. Si assicuravano personalmente dello stato o della consistenza del materiale sia di dotazione che di manovra e di consumo. Provvedevano all'istruzione tecnica del personale, controllando la perfetta esecuzione delle prove stabilite per il conseguimento delle varie cariche aeronautiche per il personale navigante (allievi piloti e piloti aviatori, ufficiali di bordo, ecc.). Dal Comando d'Aeronautica (dirigibilisti ed aerostieri) dipendevano:
Battaglione Dirtiibilisti. A questo Battaglione erano affidati i compiti relativi alla manovra ed all'impiego dei dirigibili, all'esercizio dei cantieri aeronautici, al funzionamento delle scuole piloti di dirigibile, al servizio fotografico nelle varie applicazioni militari per tutto il Corpo Aeronautico, al servizio aerologico (disponendo della Stazione aerologica principale di Bracciano), alla produzione, compressione e distribuzione di gas H anche per il Battaglione Aerostieri, allo studio ed all'impiego della radiotelegrafi.a nell'aeronavigazione. Esso era composto: 1 Comando (con Consiglio Permanente di Amministrazione per il materiale); 2 Gruppi di Sezione: 7 Sezioni di dirigibilisti ed I operai ( 1° Gruppo); 1 Sezione fotografi.ca, 1 radiotelegrafica, I radiologica (2° Gruppo); totale 11.
Il comando del Battaglione fu assegnato al magg. del Genio Cesare Tardivo.
Battaglione Aerostieri. Al Battaglione furono affidate le mansioni relative all'impiego delle sezioni aerostatiche da campagna ed eventualmente di quelle da fortezza. Inoltre provvedeva al ricevimento, equipaggiamento
ed istruzione militare di tutte le reclute nonché alla loro ripartizione fra le sezioni dipendenti e quelle del Battaglione Dirigibilisti. Il Battaglione era composto di: 1
Comando (con Consiglio Permanente di Amministrazione);
2 Compagnie aerostieri con le dipendenti Sezioni aerostatiche da campagna e da fortezza; I Compagnia deposito; I Compagnia treno.
Il comando del Battaglione fu assegnato al magg. Arturo Malingher.
Stabilimento di Costruzioni Aeronautiche. Esso doveva provvedere alle varie incombenze tecniche ed amministrative inerenti alla costruzione, preparazione e distribuzione del materiale di manovra occorrente ai due Battaglioni Dirigibilisti ed Aerostieri per il disimpegno del servizio aeronautico; provvedeva inoltre ai lavori di costruzione e manutenzione dei manufatti dell'aeronautica, degli aeroscali, degli osservatori meteorologici, ecc.. Il suo ordinamento era il seguente : -
Direzione (con Ufficio d'Amministrazione); Reparto Costruzioni Aeronautiche; Sezione Artiglieria; Reparto Costruzioni Edilizie.
La direzione dello Stabilimento fu affidata al ten. col. Enrico Petrucci. Dal Comando d'Aeronautica (aviatori) dipendevano.:
Battaglione Squadriglie Aviatori. Questo Battaglione disimpegnava tutte le mansioni relative all'istruzione ed all'impiego delle dipendenti squadriglie. Esso era così ordinato: -
Comando (con Consiglio Permanente d'Amministrazione);
52 - 3 Comandi di Gruppo di Squadriglie dai quali dipendevano un certo numero di squadriglie (per un previsto totale di 15); - Compagnia deposito. Il comando del Battaglione fu affidato al magg. d'Artiglieria Carlo Maria Piazza.
Battaglione Scuola Aviatori. Provvedeva all'istruzione degli aspiranti allievi e degli allievi piloti militari di aeroplano per il conseguimento dei rispettivi brevetti. Il Battaglione era composto di: -
-
Comando (con Consiglio Permanente d'Amministrazione); 2 Sezioni Scuola; Compagnia deposito.
Il comando del Battaglione scuola fu assegnato al cap. del Genio Ettore Prandoni.
Direzione Tecnica dell'Aviazione militare. Doveva provvedere alle varie incombenze tecniche ed ammmtstrative inerenti all'acquisto, preparazione e distribuzione del materiale di manovra per i 2 Battaglioni Squadriglie e Scuola Aviatori per il disimpegno del servizio aviazione; era inoltre incaricata dei lavori di costruzione e manutenzione dei manufatti dell'aviazione, dei campi scuola, delle officine, ecc .. Essa era ordinata come segue : -
Direzione (con Ufficio d'Amministrazione); Reparto Tecnico; Reparto Costruzioni Edilizie.
La direzione fu affidata al magg. del Genio Ottavio Ricaldoni.
Istituto Centrale Aeronautico. L 'Istituto aveva caratteri e funzioni essenzialmente tecnico scientifici. Provvedeva allo studio, all'esame ed alla compilazione
53 dei progetti di nuove costruzioni; agli studi di tutto quanto si riferiva all'aeronautica nei due rami del « più leggero» e del « più pesante »; provvedeva inoltre alle esperienze aeronautiche, alla preparazione tecnica degli ufficiali, ingegneri e piloti ed alle pubblicazioni tecnico - scientifiche in materia aeronautica. L'Istituto si componeva di : -
-
-
Divisione (con Ufficio d'Amministrazione); r Sezione Progetti; I Sezione Esperienze aerodinamiche; I Sezione Meccanica; I Sezione Scuole; I Officina Meccanica Sperimentale. I
L'Istituto fu affidato alla direzione del cap. del Genio Gaetano Croceo. Il 13 giugno 1915 con decreto luogotenenziale (Luogotenente Generale di Sua Maestà Vittorio Emanuele III, Tommaso di Savoia Duca di Genova) n. 872 (29) fu approvato il testo unico delle disposizioni per la costituzione del Corpo Aeronautico Militare.
3· -
LE DISPOSIZIONI FINANZIARIE ED AMMINISTRATIVE.
Il R. decreto n. I r del 7 gennaio 1915 sulla costituzione del Corpo Aeronautico Militare disciplinò anche l'aspetto finanziario del programma definitivo di miglioramento e completamento delle squadrig.lie di aviazione. Con l'articolo 7 del R. decreto veniva aumentato di 220.000 lire lo stato di previsione ordinario della spesa del Ministero della Guerra per i servizi aeronautici in corso. Inoltre, l'articolo 10 autorizzava l'assegnazione straordinaria di 16.500.000 lire allo scopo di provvedere ai rifornimenti e lavori e ad altre spese di carattére straordinario riguardanti il servizio aeronautico militare. Di questa assegnazione straordinaria 5 milioni erano a disposizione del Ministero della Marina; al Ministero della Guerra restavano così 11 milioni e mezzo, che sarebbero serviti per attuare il programma del 1914 (30).
(29) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1915, Voi. II[, p. 2490. (30) Vedere paragrafo precedente, p. 47.
54 Ma l'attuazione di quel programma avrebbe comportato una spesa superiore a quella preventivata, perché per alcune lavorazioni specializzate, difficilmente reperibili all'estero, si dovette creare dal nulla la produzione nel territorio nazionale. Inoltre , l'esperienza
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J-
Guerra 1915 - 18: dirigibile M.
fatta dagli Stati belligeranti aveva rivelato che l'aviazione richiedeva un numero di uomini, di apparecchi e di materiali di riserva superiore a quello previsto; da qui la necessità di adottare un programma più vasto che doveva far fronte anche ad una nuova necessità, cioè all'acquisto di materiali d'artiglieria, per dirigibili ed aeroplani (bombe, mitragliatrici, ecc.).
55 La Direzione Generale dell'Aeronautica elaborò quindi un nuovo programma (31) con un aumento rispetto a quello precedente da 2 0 a 40 aeroplani Vousin e da 40 a 73 H . Farman. Fu preventivato anche l'acquisto di 15 Aviatik e di 36 Macchi- Parasol; di 200 motori Fiat, 80 De Dion - Bouton e 50 Canton - Unnè. L'acquisto di questi 194 velivoli e 330 motori avrebbe comportato una spesa di 8.230.000 lire; inoltre r.410.000 lire si sarebbero dovute spendere per il materiale d'artiglieria, 3-410.000 lire per materiali vari e di consumo, 2.200.000 lire per la provvista di 12 motori Itala e di altri materiali per i dirigibili e 1.650.000 lire per l'istruzione dei piloti d'aeroplano. La spesa preventivata salì così da 11.500.000 lire, già concessi col decreto legislativo del 7 gennaio 1915 , a 16.900.000 lire. Il col. M. M. Moris, capo della Direzione Generale di Aeronautica, andò nell'aprile del 1915 in Francia dove ottenne aeroplani sufficienti per costituire 3 squadriglie per l'artiglieria (Caudron), una squadriglia Vousin ed una M. Farman, mentre in Italia si metteva in moto la macchina industriale per la produzione aeronautica nazionale. Per quanto riguarda le disposizioni amministrative e contabili, sempre con la circolare n. 169 (32) (in attesa che fossero emanate le disposizioni definitive per l'applicazione della riforma sanzionata con R. decreto n . 11 del 7 gennaio 1915), il Ministero della Guerra determinò transitoriamente quanto segue : i consigli d'amministrazione speciale per la gestione del materiale e per la gestione economica dei vari battaglioni aeronautici soppressi passarono rispettivamente dal Battaglione Specialisti del Genio al Battaglione dirigibilisti ed aerostieri; dal Battaglione Aviatori ai Battaglioni Squadriglie e Scuole Aviatori. Le compagnie del Battaglione Specialisti furono soppresse e con esse si formarono : -
-
Compagnia aerostieri; 2 " Compagnia aerostieri; Sezioni Dirigibilisti; Compagnia deposito del Battaglione Dirigibilisti; Sezione operai del Battaglione Dirigibilisti. 1"
(31) Il programma fu elaborato nella primavera del 1915 poco prima che l'Italia entrasse in guerra. (32) Vedere paragrafo precedente, p. 49.
Furono soppresse anche le 2 compagnie ( 1" e 2 a) aviatori e trasformate in compagnie deposito rispettivamente del Battaglione Squadriglie Aviatori e del Battaglione Scuole A via tori. Con la circolare n. 170 (33) del 18 marzo 1915 venne regolata l'amministrazione centrale dell'Aeronautica militare. In base ad essa fu soppresso nell'amministrazione centrale della Guerra l'Ispettorato Aeronautico ed istituita una Direzione Generale dell'Aeronautica (34). Da essa dipendevano un Ufficio d'Ispezione dei Servizi Aeronautici ed un Ufficio Amministrativo e di rev1S1one. L'Ufficio d'Ispezione fu diviso in 3 Sezioni con relative attribuzioni: l a Sezione. Personale ed ordine interno della Direzione Generale. Personale militare occorrente per i quadri del Corpo Aeronautico. Corsi d'istruzione e di perfezionamento per l'esercizio delle varie cariche aeronautiche. Affari riservati e mobilitazione. 2 a Sezione. Impiego dei mezzi aeronautici, aerostatici, radiotelegrafici e fotografi.ci. Istruzioni e manovre. Rapporti con società sportive o versate in aeronautica. Raids. Esposizioni e visite di materiali aeronautici. Regolamenti ed istruzioni sulla manovra e sull'impiego dei mezzi aerei. Studi e progetti riguardanti i perfezionamenti sulla manovra dei dirigibili ed applicazioni d'artiglieria.
3• Sezione. Esame tecnico di ogni progetto riguardante le costruzioni aeronautiche ed edilizie. Esame tecnico delle varie contrattazioni per le provviste di macchinari e di quanto altro interessi le costruzioni. Esame di studi ed invenzioni aeronautiche comunque sottoposti al Ministero. Studi e proposte intesi ad incoraggiare le industrie nazionali. Programmi per lo svolgimento dei corsi di istruzioni tecniche presso l'Istituto Centrale Aeronautico. Ispezioni tecniche e ricognizioni. Vigilanza sugli stabilimenti di costruzioni e sulle officine di riparazione. Collaudi, perizie, estimi. Requisizione di materiale occorrente all'aeronautica in caso di mobilitazione. Esportazione ed importazione di materiali.
(33) Giornale Militare Ufficiale, a. 1915, p. (34) Vedere paragrafo precedente, p. 48.
465.
57 All'Ufficio Amministrativo e di rev1S1one furono attribuite: le questioni di bilancio e di amministrazione dei fondi inerenti ai servizi aeronautici; commesse a stabilimenti privati e militari; contratti per lavori e provviste e loro esecuzione; controversie ed arbitramenti; personale tecnico straordinario civile; indennità aeronautiche; amministrazione del materiale aeronautico; contributi per incoraggiamenti intesi a favorire lo sviluppo dell'aeronautica; ispezioni amministrative; revisione e contabilità delle provviste per contratto e di quelle in contanti per lavori e servizi in economia. L'ultima disposizione amministrativa del 1915 dell' Aeronautica militare fu il R. decreto n. 348 (35) del 28 marzo 1915 che istituiva i consigli d'amministrazione presso i vari enti aeronautici.
4· - lL
PERSONALE AERONAUTICO.
Con il R. decreto n . 1 I del 7 gennaio 1915 si volle risolvere anche il problema del personale aeronautico che fino ad allora non aveva ancora avuto un -assetto numerico sufficiente e stabile ed uno stato giuridico ben definito. Il passaggio dalle varie armi al servizio aeronautico avveniva nella maggior parte dei casi per libera scelta degli ufficiali, i quali venivano così a privare i Corpi di provenienza dei migliori elementi. Di conseguenza questo reclutamento era stato sempre ostacolato dai comandanti dei reggimenti: in un dispaccio del 16 gennaio 1913 (36) il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, gen. Pollio, affermò in merito che « tutto il personale adibito all'aeronautica deve essere calcolato in più e non sottratto, come si fa ora, ai già scarsi quadri delle varie armi >>. Fino al 1914, nel Battaglione Specialisti la maggior parte degli ufficiali apparteneva, come in precedenza si è visto, al Genio militare e nella carriera seguiva le sorti di avanzamento di questa arma. Lo stesso avveniva nel Battaglione Aviatori: gli ufficiali, che erano tratti dalle varie armi e corpi (prevalentemente dalla Cavalleria, Fanteria ed Artiglieria) erano aggregati al Battaglione, ma
(35) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1915, Voi. I, p. 717. (36) Vedere Archivio Centrale di Stato, Ministero della Guerra, Bollettino Ufficiale, a. 1913, dispaccio n. 24.
erano pur sempre considerati quali ufficiali dell'arma di appartenenza e da essa dipendevano per quanto riguardava la loro carriera. Tutti questi ufficiali in servizio aeronautico, in pratica, erano soggetti, per il servizio stesso che svolgevano, ai maggiori rischi ri-
Nieuport Bébé NI 17.
spetto ai loro colleghi d'arma, senza che questo incidesse positivamente su un eventuale avanzamento. Poiché dunque era difficile reperire ufficiali in numero sufficiente per il pilotaggio degli apparecchi, con la circolare n. 428 (37) del 16 ottobre 1913, il Ministero della Guerra (Ispettorato Aeronau(37) Giornale Militare Ufficiale, a. 1913, p. 1219.
59 tico) aveva 1St1tu1to un corso di pilotaggio per circa 50 sottufficiali che ebbe inizio nel gennaio successivo. Con la circolare n. 344 (38) del 18 luglio 19r4 erano state dettate « le norme relative al conferimento delle varie cariche del personale navigante sui dirigibili ed aeroplani della flotta aerea >> . Gli ufficiali naviganti sui dirigibili militari, a seconda delle mansioni che erano chiamati a disimpegnare, potevano essere successivamente nominati : ufficiale allievo pilota, ufficiale di bordo di dirigibile, comandante in 2 " di dirigibile, comandante di dirigibile. Il personale navigante sugli aeroplani poteva essere nominato: allievo di scuola piloti, pilota d'aeroplano, istruttore di scuola piloti. Allo scoppio della prima guerra mondiale, dunque, i piloti d'aeroplano erano ufficiali e sottufficiali tratti dalle varie armi e corpi dell'Esercito e della Marina (specialmente per il servizio dei di rigibili); ma a causa di un 'eventuale entrata in guerra dell'Italia il Ministero della Guerra decise di affidare il pilotaggio degli aeroplani anche ai militari di truppa, riservando il compito dell'osservazione aerea soltanto agli ufficiali. Infatti con la circolare n. 588 (39) del r4 novembre 1914, l'Ispettorato Aeronautico dispose il reclutamento di piloti militari volontari da scegliersi tra i caporali ed i soldati di qualsiasi arma e specialità dell'Esercito in possesso del brevetto di pilota della F.A.I. rilasciato dall'Aero Club e tra i volontari ordinari in possesso dei requisiti per conseguirlo. Gli uni e gli altri, dopo aver ottenuto il brevetto militare di 2 ° grado, sarebbero stati promossi sergenti. Con questa circolare il problema numerico del personale aeronautico fu in gran parte risolto (4.0). Nel dicembre 1914, in base ai risultati ottenuti nei primi corsi per ufficiali osservatori d'aeroplano (svolti per la prima volta nel marzo precedente), il Ministero della Guerra bandì altri corsi della durata di circa 2 mesi (febbraio- marzo 1915) (41) presso tutte le squadriglie ad eccezione di quella di artiglieria; ma nel gennaio 1915, di fronte ad una carenza dei quadri (specialmente quelli di
(38) (39) (40) riazioni. (41) p. 109.
Giornale Militare Ufficiale, a. 1914, p. 1039. Giornale Militare Ufficiale, a. 1914, p. 1651. Vedremo poco più avanti che il R. decreto 11.
11
porterà altre va-
Vedere A. Lodi, Storia delle origini dell'A.M., Roma, 19'76, Voi. II,
6o artiglieria), i corsi furono sospesi temporaneamente per essere di nuovo aperti a marzo. Ad essi furono comandati d'autorità i 13 ufficiali ~he già avevano frequentato il corso del 1914, più altri 39
FIAT BR1.
scelti fra quelli che avevano fatto domanda di frequentare il primo corso del 1915. Effettivamente gli ammessi furono poi soltanto 20 in quanto gli altri erano indisponibili. Per quanto riguarda lo stato giuridico e l'avanzamento del personale aeronautico, la Commissione Consultiva per la navigazione
aerea in una relazione del 1914 propose di collocare « fuori quadro>> gli ufficiali del servizio aeronautico. Nel maggio dello stesso anno il gen. Pallio, Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, sostenne che « mettere fuori quadro gli ufficiali del progettato Corpo Aeronautico Militare era indispensabile», pur ammettendo che tale provvedimento doveva commisurare gli organici del predetto Corpo alle esigenze del suo funzionamento e propose anche che, per accrescere sensibilmente i quadri soprattutto nei gradi inferiori, s'incoraggiasse la formazione di piloti civili volontari con brevetto militare, anche in vista delle esigenze della mobilitazione (42). Con la circolare n. 225 (43) del 27 maggio 1914 furono istituiti nuovi distintivi di carica per il personale addetto ai servizi aeronautici, in aggiunta a quelli adottati nel 19u per gli ufficiali aviatori e per gli aerostieri (44). Gli ufficiali ebbero uno speciale distintivo da portarsi su entrambe le maniche della giubba a metà braccio, come gli analoghi distintivi dei piloti aviatori. In particolare per i comandanti di dirigibile il distintivo era costituito da due ali con al centro due ancore incrociate e sormontate dalla corona reale, il tutto ricamato in oro; per i comandanti in 2 a di dirigibili il distintivo era uguale al precedente, ma la corona ricamata in argento; per gli ufficiali di bordo di dirigibile, infine, il distintivo era senza corona. Inoltre, con la circolare n. 40 (45) del 31 dicembre 1914, fu adottato un distintivo per gli ufficiali osservatori d'aeroplano, da
(42) Con il R. decreto n. 355 del 28 maggio 1915, allo scopo di valersi del concorso di tutte le persone capaci di essere impiegate come piloti, il Ministero della Guerra autorizzò l'assunzione in servizio su domanda, in qualità di aviatori volontari, dei militari di 1•, 2• e 3" categoria ed anche di cittadini senza l'obbligo del servizio m ilitare; inoltre allo scopo di provvedere all'istruzione pratica aviatoria, presso le fabbriche di aeroplani, dei militari aspiranti alle funzioni di pilota militare e dei volontari civili reclutati per dette funzioni, nel maggio r9r5 fu istituito a Torino il Gr14ppo Scuole Civili per Aviatori militari. Vedere Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1915, Voi. I, p . 754. (43) Giornale Milita,·e Ufficiale, a. 1914, p. 660. (44) Nel 19n gli ufficiali aviatori furono contraddistinti da un'aquila d'oro su fondo nero volante verso destra, coronata (brevetto di 2° grado) e senza corona (brevetto di 1° grado), che doveva portarsi su ambedue le maniche all'altezza del gomito. Gli aerostieri portavano un pallone bianco sulla manica sinistra. Giornale Militare Ufficiale, a. 19u, Tavole complementari. (45) Giornale Militare Ufficiale, a. 1915, p. II2.
portare nel mezzo di ciascuna mamca come quelli degli ufficiali aviatori e dirigibilisti (46). Ritornando al problema del personale aeronautico, il 7 gennaio 1915 col R. decreto n. II che costituiva il Corpo Aeronautico Militare autonomo, esso ebbe un proprio ruolo organico fissato per legge: l'Aeronautica militare, che fino ad allora era stata costretta ad esplicare le sue funzioni con personale tratto da altre armi, senza che questo potesse essere sostituito, dispose di ufficiali tratti da altre armi ma collocati fuori quadro allorché fossero destinati ai servizi aeronautici. Con lo stesso provvedimento legislativo s'istituì un ruolo del « personale civile specialista tecnico per l'aeronautica » formato di 2 categorie: 1' categoria - ingegneri e professori (n. 6) e 2 " categoria - progettisti meccanici, sperimentatori, montatoristi, piloti di dirigibile (n. 14); infine si concesse ai militari, destinati in tempo di pace a prestare servizio a bordo di aeromobili (dirigibili, aeroplani, idrovolanti), un trattamento particolare di pensione. Con la circolare n. 14 (47) del 31 marzo 1915 furono assegnati al Corpo Aeronautico Militare gli ufficiali che dovevano costituire i quadri. L'assegnazione avvenne sotto le due forme di « effettivi)> e « comandati >>. I primi compresero tutti gli ufficiali effettivi agli aboliti Battaglioni Specialisti cd A via tori ed un buon numero di quelli già comandati presso i predetti disciolti Battaglioni ed alcuni altri di nuova scelta. E ciò tanto per gli ufficiali in servizio attivo permanente, quanto per quelli in congedo e della milizia territoriale. All'atto della sua costituzione il Corpo Aeronautico riunì 374 ufficiali appartenenti a tutte le armi e corpi dell'Esercito, dalla fanteria all'amministrazione ed alla sanità. Di questi, 238 erano « effettivi » e 136 « comandati », distribuiti dai 2 Comandi di Aeronautica (dirigibilisti ed aerostieri, aviatori), nei 4 nuovi Battaglioni, nello Stabilimento di Costruzioni Aeronautiche, nella Direzione Tecnica dell'Aviazione militare, nell'Istituto Centrale Aeronautico. Al momento della mobilitazione, per incrementare i militari di truppa, con la circolare n. 370 (48) del 22 gennaio 1915, furono chiamate alle armi le classi dal 1892 al 1895 ed i militari di 1" cate-
(46) Esso comprendeva uno scettro reale in verticale tra due ali d'oro, sormontato dalla lettera O ricamata in argento. (47) Giornale Militare Ufficiale, a. 19r5, p. 201. (48) Giornale Militare U fficiale, a. 1915, p. 865.
goria delle classi 1890 e 1891 (aviatori) e le classi dal 1890 al 1895 (dirigibilisti ed aerostieri). Sempre secondo la circolare, tutti dovevano presentarsi alle armi il 24 maggio 1915. 5· - L' AERIONAUTICA
MfLITARE IN GUERRA.
Ai primi di maggio del 1915 l'entrata in guerra dell'Italia al fianco dell'Intesa era stata ormai decisa: le operazioni di mobilitazione erano in pieno svolgimento. Per provvedere all'andamento dell'Aeronautica militare mobilitata, il 23 maggio 1915 fu costituito presso il Comando Supremo dell'Esercito un Ufficio dei Servizi Aeronautici (49) (U.S.A.) diviso in due branche: - aerostieri e dirigibilisti, con a capo il col. del Genio Giuseppe Motta, comandante d'aeronautica (aerostieri e dirigibilisti); - aviazione, con a capo il ten. col. d'Artiglieria Vittorio Buffa di Perrero, già ispettore presso la Direzione Generale d'Aeronautica. L'Ufficio dei Servizi Aeronautici ebbe sede a Treviso ed in seguito fu trasferito ad Udine dove si stabilì il Comando Supremo. Il 24 maggio 1915, dopo circa dieci mesi di neutralità, l'Italia scendeva in guerra contro l'Impero Austro - ungarico. Lo schieramento aeronautico del R. Esercito comprendeva in generale: Comando Battaglione Dirigibilisti (con 2 unità a Campalto ed a Verona); Comando Battaglione Aerostieri (con alcune unità); Comando Battaglione Squadriglie Aviatori (con il 3° Gruppo Squadriglie Aviatori); I a Armata (con la 1" Squadriglia Aerostatica); 2 " Armata ( con il 2 ° Gruppo Squadriglie Aviatori e la 2 • Sezione Aerostatica); 3" Armata (con il 1° Gruppo Squadriglie Aviatori e la 3" Sezione Aerostatica); 4" Armata (con la 1" Squadriglia Aerostatica). (49) Vedere F. Porro, La guerra nell'aria, Milano, r935, p.
20.
In particolare, lo schieramento dei reparti dell'aviazione nella zona di guerra (Friuli - Venezia Giulia) comprendeva (50) : - Comando Battaglione Squadriglie Aviatori (Pordenone), comandante magg. Alfredo Barbieri (51); - Comando 1° a disposizione della 3" di Coarazze : J a Squadriglia 2 Squadriglia 3~ Squadriglia 13• Squadriglia 14• Squadriglia 3
Gruppo Squadriglie Aviatori (Portogruaro), Armata, comandante cap. Alberto Novellis su su su su su
Blériot, com.te cap. Costantino Quaglia; Blériot, com.te cap. Ercole Capuzzo; Blériot, com .te cap. Egidio Carta; Blériot, com.te cap. Vincenzo Lombardi; Blériot, com.te cap. Glauco Visconti;
- Comando 2 " Gruppo Squadriglie Aviatori (Campaformido), a disposizione della 2a Armata, comandante capitano Lelio Gaviglio: 6a Squadriglia su Nieuport, com.te cap. Oronzo Adriani; 7" Squadriglia su Nieuport, com.te cap. Armando Armani; 8" Squadriglia su Nieuport, com.te cap. Egidio Resio; - Comando 3" Gruppo Squadriglie Aviatori (Pordenone), a disposizione del Comando Supremo, comandante capitano Augusto Gallina: 5• Squadriglia su Nieuport (Campoformido), com.te cap. Pier Ruggero Piccio; 9• Squadriglia su M. Farman 1914 (Pordenone). com.te cap. Giorgio Chiaperotti; 10"' Squadriglia su M. Farman 1914 (Pordenone), com.te cap. Carlo Tappi; 4" Squadriglia autonoma su Blériot (Bazzera) a disposizione del Comando della Piazza Marittima di Venezia (52), com.te cap. Guido Olivo.
(so) Vedere Ufficio Storico dell'Aeronautica, Indice delle truppe e servizi mobilitati nella guerra 191 5 - 18, Roma, 1939. (s1) li Comando non trovò un impiego in guerra né tattico né disciplinare, essendo le squadriglie mobilitate alle dipendenze dirette delle grandi unità alle quali erano assegnate. Tuttavia fu un organico che esplicò compiti speciali che non potevano essere affidati alle squadriglie. (52) Vedere paragrafo seguente.
5·
66 Fin dal marzo 1915 erano stati costituiti a Torino i parchi di rifornimento per l'aviazione, che dovevano servire le squadriglie mobilitate; essi avevano in dotazione autocarri e materiali per il rifornimento delle squadriglie. Di questi parchi, due furono inviati in zona di guerra a Motta di Livenza ed a Pordenone. Oltre alle predette squadriglie, vi erano i seguenti reparti m allestimento nelle retrovie: II"' Squadriglia su M. Farman 1912 (Brescia) in corso di trasformazione su M. Farman 1914, com.te cap. Michele Masi; 12a Squadriglia su M. Farman 1912 (Verona) in corso di trasformazione su M. Fannan 1914, com.te cap. Ferdinando De Masellis;
-
15° Squadriglia su Caproni
CV per il parco d'artiglieria d'assedio (Piacenza) in corso di trasformazione su Parasol - Caproni da 100 CV, com.te cap. Umberto Rossi; 80
- Sezione Idrovolanti su H. Farman trasferita da San Feliciano (Perugia) a Desenzano sul Garda (3 apparecchi e 2 piloti). Le forze dell'Aeronautica militare italiana erano abbastanza limitate. I piloti con brevetto militare in servizio alle squadriglie erano 70 ed altri 20 erano prossimi al conseguimento di tale brevetto. I piloti di riserva non raggiungevano i 40 ed erano impiegati come istruttori presso le scuole di volo e con altri incarichi. Un totale dunque di 130 piloti (53). Il personale specialista comprendeva circa 100 motonst1 e 40 montatori; gli uni e gli altri istruiti presso le squadriglie e quindi privi di sufficienti cognizioni tecniche. L'aviazione disponeva di 15 squadriglie con 86 aeroplani e di una sezione idrovolanti. Ma di queste forze, solo una parte fu messa a disposizione del Comando Supremo dell'Esercito mobilitato, cioè: 12 squadriglie con 75 aeroplani, la maggior parte poco efficienti e di tipi superati, 50 piloti e 6 osservatori. La situazione mimerica de1le aeronautiche delle nazioni alleate
(53) Per incrementare il numero dei piloti, il 10 maggio 1915 con la circolare n. 344 (Direzione Generale d 'Aeronautica) venne costituito un Gruppo Scuole Civili per Aviatori Volontari. Vedere Giornale Militare Ufficiale,
a. r915, p. 769.
Guerra 1915 - 18: Brandenburg Ci inseguito da un Nieuport.
La Comina (Pordenone) : un Caproni CA33 sulla pista di volo.
68 e nemiche belligeranti era ben diversa. Ecco il numero degli aeroplani esistenti nel mese di maggio del 1915 (54): Francia Inghilterra Italia
II50 166 75
Germania
764
Austria - Ungheria Russia
96 764
Durante i mesi iniziali di guerra, l'Aeronautica italiana fu inferiore all'aviazione austriaca per numero di apparecchi e, di conseguenza, per rendimento. Ma i progressi e le realizzazioni conseguiti nel 1915 iniziarono a produrre i loro frutti nei primi mesi del 1916. Radiati i velivoli più vecchi e di minor efficienza, incominciò l'arrivo al fronte di nuovi tipi di aeroplani dotati di motori più potenti, e lentamente, e pur con frequenti interruzioni, affluirono armi, bombe, apparati radio di bordo, strumenti di puntamento, e si organizzarono i vari servizi per permettere all'aviazione un miglior rendimento ed una più sicura attività. Al maggio 1916 si erano già costruiti 279 nuovi apparecchi, ed alla fine dell'anno il numero complessivo di essi al fronte, nelle scuole e nelle officine di riparazione salì a II95· Se grave si era presentato fìn da principio il problema della costruzione dei nuovi mezzi, non meno preoccupante era apparso quello dell'istruzione del personale. Per la formazione di un pilota occorrevano dai 5 ai 6 mesi d'istruzione. Come primo provvedimento fu disposto dall'Ufficio dei Servizi Aeronautici di aumentare il numero delle scuole e di sistemare quelle già esistenti. Nella primavera del 1916 si avevano già 9 scuole divise 10 4 gruppi regionali: - gruppo - gruppo Mal pensa; - gruppo - gruppo
Piemontese : Mirafiori, Venaria Reale; Lombardo: Busto Arsizio, Cameri, Cascina Costa, Toscano: Coltano, San Giusto; Meridionale: Foggia.
In ciascuna delle predette scuole furono costruite numerose rimesse per il ricovero degli apparecchi ed un'officina per l'esecuzio-
(54) Vedere F. Poffo, La guerra nell'aria, Milano, 1935, p. 24.
ne delle riparazioni più urgenti; m alcune fu predisposto il terreno per l'esecuzione di voli notturni; in altre, quelle settentrionali, vennero istituite sezioni di difesa. I risultati conseguiti nell'istruzione
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Guerra 1915 - 18: il dirigibile Mro con un carico di bombe.
del personale, in questo periodo, furono certamente notevoli considerando che dal gennaio al maggio 1916 ben 568 allievi ottennero il brevetto di pilota. Per i motoristi, per i meccanici e per i montatori ebbero luogo speciali corsi presso il Comando d'Aeronautica di Torino e presso
70 le scuole private dell'Aero Club di Roma e Napoli, mentre per i mitraglieri e per gli armaioli - artificieri furono organizzate speciali scuole presso i reparti d'artiglieria aeronautica (55). Inoltre si svolsero appositi corsi a Centocelle per l'istruzione di ufficiali osservatori. Alla fine del r916, l'aviazione mobilitata comprendeva 44 squadrig]ie (più 2 sezioni) con un complesso di 370 apparecchi. Le principali cause che non consentirono la formazione di tutte le squadriglie vanno attribuite ai ritardi verificatisi nella consegna delle materie prime, alle difficoltà incontrate inizialmente dalla nostra industria a fabbricare i nuovi mezzi e, in particolar modo per i motori leggeri, alla scarsità di operai specializzati ed all'enorme logorio degli apparecchi. Nel solo secondo semestre 1916, si dovettero sostituire ben 548 apparecchi. A queste cause si devono aggiungere anche l'inverno precoce ed eccezionale (che aveva impedito i collaudi degli aeroplani e la preparazione dei piloti per circa 2 mesi) ed infine la necessità di sostituire alcuni velivoli con altri di nuovo tipo e di constatata maggior efficienza (56).
6. -
L'AERONAUTICA DELLA MARINA IN GUERRA.
Allo scoppio della prima guerra mondiale, l'aeronautica della Marina comprendeva: -
un Ufficio centrale direttivo: 5" Reparto dello Stato Mag-
giore; 2 stazioni idrovolanti con 14 apparecchi di vario tipo (Borel, Bréguet, Curtiss, Albatros, Farman, Guidoni) ripartiti fra Venezia, La Spezia e le grandi navi da guerra;
- 3 aeroscali: Ferrara con il dirigibile M. 2, Jesi che avrebbe dovuto ricevere il V. 1 (in col) audo a Vigna di Valle) e Pontedera in costruzione.
(55) Con la circolare n . 174 <lei 18 marzo 1915 era stato costituito un Gruppo Squadriglie d'Aviazione per l'Artiglieria allo scopo di provvedere al servizio d'esplorazione aerea per l'Artiglieria. Aveva sede a Roma (Centocelle) e dipendeva dalla Direzione Generale d'Aeronautica. Gli ufficiali furono tratt( dai reggimenti d'Artiglieria e dal Battaglione A via tori. Giornale Militare Ufficiale, a . 1915, p. 479. (56) Vedere F . Porro, La guerra nell'aria, p. 57.
71 Quando nel gennaio 1915 furono concessi 5.000.000 di lire al Ministero della Marina per i servizi aeronautici (57), si poterono ordinare i seguenti materiali ed impianti : 1 aeroscalo completo per dirigibili M a Grottaglie; 1 mezzo hangar per dirigibili G a Ferrara; I dirigibile tipo Forlanini da 15.000 mc; 1 aviorimessa per idrovolanti a Taranto; 6 idrovolanti Albatros; 18 idrovolanti Curtiss (58); 24 idrovolanti « Flying Boats »; 30 motori da 100 CV (ditta Isotta Fraschini); 25 motori da 100 CV (ditta Curtiss). Venne anche acquistato il piroscafo « Quarto » da trasformare in nave appoggio idrovolanti. Il 24 maggio 1915 la Marina disponeva in sostanza di 3 dirigibili e di una trentina di idrovolanti efficienti. Per quanto riguarda il personale vi erano soltanto II piloti di idrovolante e 6 piloti comandanti di dirigibile. La situazione politico - militare nel ristretto scacchiere dell'Alto Adriatico confermò sempre più l'utilità dei mezzi aerei anche nei riguardi della guerra sul mare, sia per l'esplorazione e sia per la ricerca e la caccia dei sommergibili. All'inizio del 1916 si andava così delineando la necessità di organizzazione dell'aeronautica della Marina, per quanto le difficoltà, anziché diminuire, fossero aumentate tanto da sembrare insormontabili : l'Esercito assorbiva interamente l'industria aviatoria, la Marina esigeva personale d'ogni grado e di conseguenza vi era una mancanza di personale e di materiale. La grave questione fu risolta delegando all'aeronautica dell'Esercito il compito di organizzare i mezzi occorrenti all'aeronautica della Marina (59). Nella seconda metà del 1916 l'aviazione marittima ebbe un notevole impulso. L 'organizzazione venne impostata su basi nuove per sfruttare nel miglior modo possibile i pochi mezzi a disposizione. Il 9 aprile 1916 con la circolare n. 245 (6o) fu istituito presso l'Ufficio del Capo di Stato Maggiore (Ministero della Marina), l'Ispettorato dei Sommergibili e dell'Aviazione (V e VI Reparto).
(57) Vedere il R. decreto n .
II
del 7 gennaio 1915, cap. II, paragrafo 3,
p. 53·
(58) Dei 18 idrovolanti Curtiss solo alcuni erano efficienti, mentre gli Albatros non furono mai consegnati. Vedere A. Lodi, Storia delle origini dell'A .M., Roma, 1976, Vol. TI, p. i25 sgg. (59) Vedere più avanti decreto n. 1213. (60) Ministero della Marina, Giornale Militare Ufficiale, a. 1916, p. 555.
72 Al V Reparto (Ufficio dei Servizi Aeronautici) vi erano addetti un ufficiale del Genio navale ed un ufficiale del Genio militare per la Marina. In seguito con la circolare n. 471 (61) del 26 giugno 1916 (Ispettorato dei Sommergibili) fu sostituito con 2 Direzioni dei Servizi Aeronautici per la Marina, con sede a Taranto e a Venezia (fa). Il 7 settembre 1916 con il decreto luogotenenziale n . 1213 (63), i servizi aeronautici della Marina e dell'Esercito vennero riuniti sotto l'azione e la dipendenza del Ministero della Guerra. Quest'ultimo s'interessò:
a) degli studi e delle esperienze relativi alla navigazione aerea su terra e su acqua; b) della costruzione e dell'allestimento di tutti i velivoli ed aeronavi; e) dell'impianto, mantenimento e rifornimento di tutti gli aeroscali, stazioni di aerostati e di velivoli, eccettuata l'eventuale costruzione ed armamento di speciali navi e galleggianti da adibirsi esclusivamente ai servizi aerei; d) della preparazione ed istruzione del personale occorrente per tutti i bisogni della navigazione aerea, solo restando alla R. Marina l'obbligo di provvedere agli ufficiali osservatori per le aeronavi e per i velivoli assegnati ai servizi della Marina. In base all'articolo 2 del decreto, il Ministero della Marina doveva stabilire le caratteristiche ed il quantitativo di dirigibili, aerostati, velivoli e stazioni aeronautiche occorrenti alla R. Marina. Mentre il Ministero della Guerra doveva dare piena esecuzione a tali richieste (entro i limiti di tempo indicati), salvo l'eventualità di insufficiente capacità produttiva degli stabilimenti e d'insufficienza di fondi assegnati; nei quali casi si doveva giungere al.le conseguenti necessarie riduzioni sui programmi formulati dalle due amministrazioni militari, in base ad accordi tra i Ministri della Guerra e della Marina, con eventuale intervento del Presidente del Consiglio dei Ministri. I mezzi aerei desti nati alla Marina non potevano
(61) Ministero della Marina, Giornale Militare Ufficiale, a. 1916. (62) La Direzione della Piazza Marittima Militare di Venezia comprendeva nella sua giurisdizione le stazioni aeronautiche di Venezia, Grado, Ferrara, Porto Corsini e Jesi. Quella di Taranto comprendeva le stazioni di Taranto, Grottaglie, Brindisi e Varano. (63) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1916, Voi. III, p. 2486.
73 essere impiegati per l'Esercito, né viceversa, salvo casi eccezionali e previo consenso del Ministero interessato. Il personale adibito ai servizi aeronautici della Marina vi restò assegnato permanentemente e non poteva essere cambiato (se non per promozioni o inabilità). Le stazioni aeronautiche destinate al servizio esclusivo della Marina dipendevano disciplinarmente dalle autorità navali nella cui giurisdizione erano dislocate. L'aeronautica marinara, oltre alle varie operazioni comuni anche all'aeronautica dell'Esercito, come la difesa contro gli aeromobili nemici e la caccia ai medesimi ed i bombardamenti delle basi militaù e marittime nemiche, quali azioni di prevenzione e repressione antiaerea, ebbe importanti e delicatissimi compiti che solo ed unicamente essa poteva assolvere: l'esplorazione sul mare per la scoperta di navi, di sommergibili e dei campi minati delle piazzeforti; la scorta delle navi e dei convogli per la difesa contro i sommergibili e per la segnalazione delle rotte. Nel secondo trimestre del 19r7 l'aviazione della Marina cessava di essere alle dipendenze del Ministero della Guerra e passava agli ordini dell'Ispettorato Sommergibili ed Aviazione, sotto l'alta direzione del Capo di Stato Maggiore della Marina (V Reparto) (64). Con questo provvedimento vennero attuate delle operazioni organiche nelle quali le azioni di esplorazione e sorveglianza e quelle di bombardamento degli idrovolanti furono strettamente collegate a quelle delle unità navali.
7· -
LA COSTITUZIONE DEL CoMMISSARIATO
o' AERONAUTICA
DEL
1917.
All'inizio del 1917, l'Aeronautica Militare italiana si presentò con un notevole incremento in numero di squadriglie e con un progresso delle installazioni, degli strumenti, delle armi ed essenzialmente dell'impiego. La guerra di posizione, rendendo stabili le sedi delle squadriglie, diede la possibilità di migliorare gli impianti dei campi d'aviazione, di perfezionare e rendere più agevole il funzionamento dei vari servizi, di adeguare in modo sempre più razionale ]'attrezzatura tecnica alle necessità (65). Le comunicazioni fra (64) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1917, Vol. I, p. 408 (R. decreto n . 202). (6s) Una lettera riservata del 9 febbraio 1917 informa dell'esistenza di un accordo fra Stati per limitare i bombardamenti aerei. Vedere in merito Appendice: Documenti e testimonianze n. 9, p. 139.
74 i Comandi di truppa ed i campi d'aviazione divennero più sicure e rapide; gli avvistamenti degli aerei nemici furono più pronti e precisi; si stabilì la formazione di apposite squadriglie d'aerei per difendere le stazioni militari dai bombardamenti (66); aumentarono i posti radiotelegrafici presso i Comandi delle grandi unità e del}' artiglieria e gli apparati di bordo dei velivoli; si disciplinarono anche le trasmissioni e le comunicazioni tra gli aerei ed il suolo (67). Alla fine del marzo 1917 vennero costituiti i Comandi d'Aeronautica della 1 " e f Armata e della zona di Gorizia mentre l'Ufficio dei Servizi Aeronautici del Comando Supremo venne affidato al gen. Andrea Maggiorotti. I Comandi assicurarono il coordinamento d'azione nel campo disciplinare, tecnico e logistico ed inquadrarono l'opera ed i risultati delle varie squadriglie aeree. Fu costituito anche un Comando dei cantieri dirigibili presso Udine, la cui creazione diede un nuovo ed energico impulso alle azioni dei dirigibili (68). Con la circolare n. 281 (69) del 20 aprile 1917 sull'ordinamento del R. Esercito (Direzione Generale d'Aeronautica) fu istituita una Commissione Consultiva per l'Aeronautica Militare. Essa ebbe l'incarico di provvedere ed assicurare il rifornimento dei materiali aeronautici necessari all'Esercito ed alle Armate durante la guerra. Il 16 giugno 1917 con il R. decreto n. 980 (70) il Ministero della Guerra venne diviso per la durata della guerra in « Ministero della Guerra » e (< Ministero per le Armi e Mun izioni>>. Quest'ultimo sostituì il Sottosegretariato di Stato per le Armi e Munizioni (71) e con il decreto luogotenenziale n. 1225 (72) del 24 luglio 1917 ebbe come servizio dipendente la Direzione Generale d'Aeronautica.
(66) Presidenza del Consiglio dei Ministri, Guerra Europea ( di/ esa antiaerea), fascicolo 19/ 5/ 2 · r. (67) Gli apparati radio di bordo di allora erano solo trasmittenti e non riceventi. Le comunicazioni spesso si facevano con segnali di fumo e con teli. F. Porro, La guerra nell'aria, Milano, 1935, p. 89. (68) Vedere F. Porro, La. guerra nell'aria, Milano, 1935, p. 95. (69) Giornale Militare Ufficiale, a. 1917, p. 626. (70) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1917, Voi. III, p. 2298. (71) li 9 luglio 1915 con il R. decreto n. 1065 venne istituito dal Ministero della Guerra un Comitato Supremo per i rifornimenti delle armi e munizioni ed un Sottosegretariato per le Armi e Munizioni. Alla dipendenza di quest'ultimo passò la Direzion~ Generale d 'Aeronautica. Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1915, Voi. IV, p. 3025. (72) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1917, Voi. III, p. 2786.
75 Le nostre ditte costruttrici provvidero alla graduale sostituzione presso le squadriglie mobilitate dei vecchi apparecchi ormai inadatti perché troppo lenti e poco maneggevoli. I velivoli Farman, Vousin ed i piccoli Caudron monomotore avevano fatto il loro tempo, essendo stati sfruttati al massimo delle loro possibilità; ormai il pro-
Guerra 1915 - 18: Francesco Baracca accanto alla sua 34" vittima, un Albatros DII!.
gresso rapido imponeva apparecchi più veloci, di maggiore autonomia e di caratteristiche più adeguate alle esigenze della guerra (73). Il 1917 fu impiegato dall'Aeronautica Militare, oltre che per il rinnovamento del materiale e la riorganizzazione dei servizi, anche per la preparazione del personale. Le scuole di pilotaggio intensificarono la loro attività, sia per dare piloti alle squadriglie di nuova
(73) Vedere F. Porro, La guerra nell'aria, p.
96.
formazione, sia per colmare i vuoti che giornalmente le azioni di guerra creavano nelle squadriglie mobilitate. Con la circolare n. 11 (74) del 4 gennaio 1917 fu istituito dalla Direzione Generale d'Aeronautica un corso per la formazione di << M~traglieri d'aeroplano,, (75) per sottufficiali e soldati delle varie armi. Con la circolare n. 29 (76) del 12 gennaio 1917 furono stabilite nuove ammissioni ai corsi per la formazione di « Motoristi d'aeroplano ,, allo scopo di assic~rare al servizio d'aviazione militare diversi meccanici motoristi. Furono ammessi sottufficiali e soldati delle varie armi combattenti che già si trovassero presso i depositi e i centri di mobilitazione. Con la circolare n. 657 (77) del 5 ottobre 1917 furono fatte nuove ammissioni alle scuole d'aviazione per il pilotaggio degli aeroplani e degli idrovolanti. Furono ammessi alle scuole sia ufficiali sia sottufficiali e militari di truppa delle varie armi combattenti, con preferenza, per quanto riguarda gli ufficiali, dell'Arma di Cavalleria. Vi furono anche due corsi di pilotaggio di dirigibili: uno venne bandito con la circolare n. 122 (78) del 9 febbraio 1917, al quale furono ammessi 40 ufficiali; l'altro con la circolare n. 520 (79) del 9 agosto 1917, al quale furono ammessi 30 ufficiali. L'ordinamento aeronautico andava sempre più consolidandosi ed il 1° novembre r917, con il R. decreto n. 1813 (80), fu costituito per la durata della guerra, presso il Ministero delle Armi e Munizioni, il Commissariato Generale d'Aeronautica. A capo di esso fu posto l'on. Eugenio Chiesa (81) e la sua carica (Commissario generale) fu equiparata a quella di Sottosegretario di Stato. Il Commissario aveva il potere di emettere ordinanze per l'esecuzione dei provvedimenti riguardanti l'aeronautica, per i quali era (74) Giornale Militare Ufficiale, a. 1917, p. 30. (75) Le mitragliatrici furono installate sugli aeroplani per impiegarli nella caccia già dal 1916. (76) Giornale Militare Ufficiale, a. 1917, p. 95. (77) Giornale Militare Ufficiale, a. 1917, p. 1434. (78) Giornale Militare Ufficiale, a. 1917, p. 250. (79) Giornale Militare Ufficiale, a. 1917, p. 1152. (80) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1917, Voi. V, p. 4309. (81) Presidenza del Consiglio dei Ministri, a. 1917, fascicoli 1/ 6/ 955 e 1/ 6/ 956. Eugenio Chiesa 1863 - 1930. Vedere Dizionario Biografico Italiano , Roma, 1976, Voi. XXIV, p. 707 e sgg.
77 direttamente responsabile verso il Consiglio dei Ministri. Per partecipare alle discussioni di competenza del Commissariato gli fu, inoltre, attribuita la carica di Commissario Regio. Il Commissario aveva anche la facoltà di compilare i programmi dell'aeronautica, di provvedere all'organizzazione dei relativi uffici e comandi, ai progetti delle forniture, ai contratti, ai collaudi ed a tutte le altre questioni relative all'aeronautica, compresi le relazioni e gli accordi internazionali. Il personale del Commissariato fu costituito da funzionari civili e militari in attività di servizio e a riposo e, occorrendo, da cittadini esperti nominati per la durata della guerra, i quali avrebbero assunto i doveri e le responsabilità dei pubblici funzionari e sarebbero stati considerati tali ad ogni effetto di legge (82).
8. -
L'ULTIMO ANNO
m
GUERRA.
L'anno 1918 trovò l'Aeronautica italiana in fase di rapida organizzazione su tutti i 25 campi di schieramento delle unità mobilitate. L'Aeronautica, fatta d( volontari, nel]a quale i combattenti erano in gran parte ufficiali e sottufficiali, anche per le particolari condizioni di vita sui campi, non aveva subito la crisi di dubbio e di stanchezza, conseguente alla permanenza in trincea (83). La nuova atmosfera ottimistica che si era creata ne'.l'Esercito, consolidato sul Piave, si ripercuoteva anche nell'ambiente aeronautico. Inoltre, per le azioni di guerra dei piloti d'aeroplano, le varie società di costruzioni d'aerei private versarono al Commissariato Generale d'Aeronautica delle somme in denaro per costituire dei premi. Infatti con le ci rcolari n. 99, 100, 101 e u5- (84) ben quattro case costruttrici offrirono dei premi : la Società O. Pomi]io offrì la somma di 50.000 lire; la Fiat: Sia di Torino offrì r.ooo lire (nominali) per ogni velivolo abbattuto entro il 1918; la Società Aero Marittima di Napoli offrì 500 lire ad ogni pilota per ogni idrovolante abbattuto in duello aereo. La Società Ansaldo mise a disposizione
(82) L'ordinamento del Commissariato d'Aeronautica verrà regolato l'anno successivo. Vedere paragrafo seguente decreto luogotenenziale n. 484. (83) Vedere Ufficio Storico dell'Esercito, L'Esercito italiano nella Grande Guerra, Roma, HJ27· (84) Giornale Militare Ufficiale, a. 1918, pp. 204 e 222.
1.000.000 di lire per istituire premi non inferiori a lire 5.000 ciascuno (85). Il periodo dall'inverno alla primavera 1918 fu attivissimo nel campo organico, tecnico, tattico- logistico; l'Aeronautica ebbe uno
/
Febbraio 1918: bombardiere tedesco Gotha abbattuto.
sviluppo rapido ed un notevolissimo aumento in numero e forze delle sq uadriglie aeree: di conseguenza furono date nuove disposizioni organizzative. Con la circolare n. 165 (86) del 28 febbraio 1918 il Commissa-
(85) In merito ,·edere Appendice: Documenti e testimonianze n. 8, p. 138. (86) Giornale Militare Ufficiale, a. 1918, p. 314.
79 riato Generale d'Aeronautica costituì nuovi consigli d'amministrazione per gli enti aeronautici: - un consiglio d'amministrazione del personale (militare, civile ed operai) e per la gestione del materiale relativo ai servizi dei rifornimenti d'aviazione, dei recuperi e delle riparazioni; - un consiglio d'amministrazione per la Sezione tecnica e per il Reparto edilizia di Torino; - 3 consigli d'amministrazione per le Sezioni tecniche di Milano, Napoli e Genova; 2 consigli d'amministrazione per il servizio d'artiglieria e per l'Istituto Centrale Aeronautico.
Il
aprile 1918 con il decreto luogotenenziale n. 484 (87) fu regolato l'ordinamento amministrativo e tecnico del Commissariato d'Aeronautica. Esso fu formato da: 12
1) Ispettorato generale;
2) Direzione centrale aviazione con i seguenti comandi, direzioni e depositi :
a) un Comando aviatori con comando scuole aviatori, direzione scuole operai d'aviazione e deposito aviatori; b) una Direzione tecnica d'aviazione, con sezioni tecniche d'aviazione; e) un Comando centri formazioni squadriglie; d) una Direzione rifornimenti d'aviazione; e) una Direzione recuperi e riparazioni; 3) Direzione centrale dirigibili ed aerostati con seguenti reparti e serv1z1 : a) un Deposito dirigibilisti ed aerostten; b) un Battaglione dirigibilisti; c) un Battaglione aerostieri; d) uno Stabilimento di costruzioni dirigibili ed aerostati; 4) Ufficio personale;
5) Ufficio difesa aerea; (87) Leggi e Decreti del l?egno d'Italia, a. 1918, Voi. LI, p. I 133.
80 6) Ufficio armamenti con direzione d'artiglieria aeronautica, con sezioni staccate e con un poligono esperienze; 7) Ufficio edilizia con reparti costruzioni edilizie d'aeronautica, ispettorato edilizia, ufficio collaudi;
Aldo Finzi.
8) Direzione approvvigionamenti ed ufficio ispezioni approvvigionamenti; 9) Ufficio contratti; IO) Ufficio staccato della ragioneria centrale del Ministero per le Armi e Munizioni ed Ufficio speciale di ragioneria per le missioni aeronautiche all'estero;
II) Ufficio di collegamento col Comando Supremo del R. Esercito, con i Ministri della Guerra e della Marina e con le missioni aeronauti che all'estero;
Aldo Finzi in tenuta di volo. 6.
12) Direzione sperimentale ed istituto sperimentale di aeronautica. Il personale del Commissariato Generale e dei comandi, reparti e servizi fu costituito da funzionari civili e militari in attività di servizio o a riposo ed anche da cittadini esperti, i quali assumevano i doveri e le responsabilità dei pubblici funzionari. Il decreto stabilì anche che il Commissariato avrebbe funzionato, oltre che per la durata della guerra, per 6 mesi dopo la stipulazione della pace. Sempre il 12 aprile 1918, con il decreto luogotenenziale n. 485 (88) vennero anche disciplinate le modalità de~l'Ufficio Approvvigionamento e Rifornimenti dei materiali necessari alle costruzioni e lavorazioni aviatorie (89). Esso cessava di essere alle dipendenze della Direzione Tecnica dell'Aeronautica Militare e passav'"a a quelle del Commissariato Generale assumendo la denominazione di Direzione degli Approvvigionamenti d'Aeronautica con sede a Torino. Alla Direzione spettava l'approvvigionamento del materiale necessario per le costruzioni aeronautiche, tanto per gli enti aeronautici quanto per le ditte aeronautiche private. Con il decreto luogotenenziale n. 6n (90) del 9 maggio r9r8 venne istituito presso il Ministero per le Armi e Munizioni un « Ufficio Tecnico Ammmistratiuo » , incaricato di provvedere all'approvvigionamento, all'incremento della produzione, alla distribuzione dei prodotti per il Munizionamento, l'Aeronautica e l'Agricoltura. A far parte di tale ufficio venne designato un delegato del Commissariato Generale d'Aeronautica. Per quanto riguarda il &onte di guerra, l'n marzo 1918 l'Ufficio Servizi Aeronautici del Comando Supremo si trasformò in Comando Superiore d'Aeronautica, ragguagliato nelle sue relazioni di dipendenza dal Comando Supremo ai Comandi Generali d'Arti-
(88) Giornale Militare Ufficiale, a. 1918, p. 518. (89) L'Ufficio Approvvigionamento fu istituito con decreto luogotenenziale n. 577 dell ', 1 maggio 1916. Esso aveva una gestione autonoma ma dipendeva sempre dalla Direzione Tecnica dell'Aeronautica Militare. Vedere Presidenza del Consiglio dei Ministri, fase. I/ 4/ 291 e Giornale Militare Ufficiale, a. 1916, p. 8o2. (90) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1918, Voi. II, p. 1365.
glieria e Genio. Ad assumere tale comando venne designato il gen. Luigi Bongiovanni (91). Il Comando Superiore d'Aeronautica adeguò la sua organizzazione ai nuovi, più vasti compiti che la guerra esigeva. Esso disciplinò, con un unico regolamento, la tecnica e la tattica delle squadriglie da osservazione; costituì alcune squadriglie destinate al servizio di rilevamento e di collegamento della fanteria; per le due specialità dell'offesa, la caccia e il bombardamento, si preoccupò per ottenere i mezzi adeguati allo scopo d'intensificare l'azione ed essere in grado di poter effettuare operazioni a massa (92). Nel giugno 1918 il rapporto tra la situazione dell'aviazione alleata e quella degli Imperi centrali fu a favore della prima, come dimostra lo specchietto sottostante (93): Ap p ar e cchi
da caccia
Italia Francia Inghilterra
da bombardamento
da ricogniziooe
553
221 20
I
54
totale
20
80
I- -T-o-ta_l_e _A_l_lea_t_i_ _ _ · - - 275
322 56 - - - - - 1-- - - - - 1 - - - - - - 1 - - -- -1
Austria - Ungheria
395
Tra la metà di giugno e la metà di ottobre del 1918, le nostre forze aeree furono riorganizzate e rinforzate in attesa dell'offensiva finale. Per l'aeronautica dell'Esercito vi erano ben 33 aeroporti, dislocati a San Pietro in Gù, Cividate Camuno, Casoni, Castel di Go(91) Vedere Presidenza del Consiglio dei Ministri, Guerra Europea, fase. 19/ 5/ 2. I. (92) Con la circolare n. 218 dell'11 aprile 1918 furono anche disposti dei corsi presso l'Istituto Centrale Aeronautico della durata di 2 mesi allo scopo di assicurare ai servizi dell'aviazione militare degli « ufficiali collaudatori d'aeroplano ». Giornale Militare Ufficiale, a. 1918, p. 4o6. (93) Vedere F. Porro, La guerra nell'aria, Milano, 1935, p. 161.
<lego, Nove di Bassano (Reparti francesi), Fossalunga, Istrana, Quinto di Treviso, Grado, Villaverla (Reparti inglesi), Poianella, Castel Gomberto, Busiago, Cà Tessera, Marcon, Gazzo, Isola di Carturo, Malcontenta, Desenzano, Castenedolo, Ponte San Marco, Ganfardine, San Pelagio, Cà degli Oppi, Arquà Petrarca, San Luca, Sarcedo (Reparti inglesi), Tahiraga, Piskupì, Valona, Negocani, Bac, Longvic (aviazione italiana in Francia). Inoltre vi erano 33 basi di prima linea per 6I squadriglie e 6 sezioni, aventi come organici 2300 - 2800 uomini e, come dotazione di mezzi aerei, 553 velivoli di pronto impiego. Per quanto riguarda l'aviazione della Marina, essa si trovò ad agire nell'estate del 1918 con 44 squadriglie e 450 velivoli da 29 basi impiantate a Venezia, Poggio Renatico, Porto Corsini, Ancona, San Vito dei Normanni, Varano, Brindisi, Otranto, Valona, Milazzo, Taormina, Catania, Siracusa, Trapani, Palermo, Sapri, Napoli, Ponza, Civitavecchia, Orbetello, Piombino, Livorno, La Spezia, Sarzana, Rapallo, Imperia, Sanremo, Terranova Pausania, Cagliari. Oltre a questi dati (Esercito e Marina) bisogna aggiungere i 13 aeroporti (94) ed i 114 apparecchi adibiti alla difesa del territorio nazionale. Un totale dunque di 76 basi con I 117 aeroplani (95). Il 21 ottobre 1918 il Comando Superiore d'Aeronautica emanò le norme per la condotta dei reparti aerei nella varietà dei compiti che sarebbero stati assegnati all'imminente offensiva (96). Quotidianamente, lo schieramento delle nostre forze aeree ci permise di mettere in linea circa 600 velivoli, 36 stazioni aerostatiche e 7 dirigibili. Il 24 ottobre iniziò l'offensiva a Vittorio Veneto conclusasi con la vittoria italiana e l'armistizio del 4 novembre 1918.
(94) Essi erano: Bari, Aspio (Ancona), Firenze, Centocelle, Napoli, Foggia, Pescara, Novi Ligure, Terni, Mirafiori, Cairo Montenotte, Pozzuoli, Nettuno. (9;;) 507 aeroplani erano presso le scuole, officine riparazioni e parchi. Per queste notizie e precedenti vedere G. Masini, Il Commissariato Militare Aeronautico, Roma, 1979, p. 137. (g6) Vedere Presidenza del Consiglio dei Ministri, Guerra Europea, fase.
19/ 5/ 2 - I.
CAPITOLO TERZO
IL DOPOGUERRA (1918-1925)
I. - L'AERONAUTICA MILITARE DOPO LA GUERRA E LA SMOBILITAZIONE.
Al momento dell'armistizio la forza totale del Corpo Aeronautico era di 73.905 uomini di truppa e 4.719 ufficiali; le dotazioni erano di 6.000 aeroplanj, tra quelli in servizio e quelli di riserva, tutti completi di motore, parti e motori di ricambio; circa 2.000 aeroplani in riparazione; circa I .ooo aeroplani in lavorazione avanzata che si dovevano ritirare, con i corrispondenti motori, in misura lievemente maggiore; 23 dirigibili in servizio, provvisti degli impianti e mezzi necessari al loro funzionamento; 13 dirigibili in avanzata costruzione, con 18 aerostati in servizio e 9 in costruzione; 45 aerostati con relativi servizi. Oltre ai servizi tecnici, logistici ed agli approvvigionamenti occorre aggiungere :
24 campi scuola piloti ed osservatori; 6 campi collaudo; 12 campi deposito; 39 campi formazione squadriglie; IO idroscali; 5 aerodromi; 13 campi di difesa ( 1). Si era provveduto ad una completa organizzazione di terra e di mare con comandi, servizi, reparti, uomini al fronte, nelle scuole, negli uffici e nelle officine; sorveglianti e dipendenti del Commis-
(1) A riguardo vedere A. Verdinelli, La Compagnia Nazionale Aercmau· tica, Roma, 1931, p. 16 e sgg.
86 sariato Generale d'Aeronautica (2) e dell'Ispettorato dell'Aeronautica della Marina (3). Era stato anche provveduto ad una vastm1ma preparazione tecnica, militare e civile del personale: si erano organizzate perciò ben 30 scuole di pilotaggio e perfezionamento, tra militari e civili, con circa 6 .000 allievi piloti, per oltre r .ooo brevetti al mese, circa 23 scuole per operai specializzati d'aviazione militari e civili, con oltre 3.000 allievi presenti; venne ordinata tutta la preparazione tecnica per lo studio, la costruzione, la manutenzione e la distribuzione dei materiali [ una Direzione sperimentale, un Istituto sperimentale con Scuola superiore di costruzioni, una Direzione tecnica, uno Stabilimento di costruzioni con magazzini e depositi (4); oltre 250 officine con più di 100.000 operai]. La seguente tabella illustra la produzione comparativa e suddivisa secondo il tipo degli apparecchi prodotti negli anni J9IS -
J6 - 1 7 - 18 (s) : Tipi <l i apparecch i
1916
1915
1917
1918
Ricognizione
I2
297
1.449
1.543
Caccia.
70
204
584
2.274
Bombardamento
28
140
291
337
272
576
ifi7
994
38
57°
1.375
3.861
6.523
Scuole. Idrovolanti
-
Totale produzione .
382
1. 2
55
Inoltre esistevano: - un servizio fotografico completo, con molti reparti, laboratori, magazzini, scuole ed altro, a disposizione degli Istituti car-
(2) Per l'ordinamento amministrativo del Commissariato Generale d'Aeronautica vedere cap. II, paragrafo 8, p. 79 (decreto luogotenenziale n. 484). (3) Vedere cap. II, paragrafo 6, p. 70. (4) Vedere cap. II, paragrafo 8, p. 79. (5) I dati sono tratti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Guerra Europea, fase. 19/ 5/ 2 - r.
tografìci e degli Uffici catastali per il rilevamento fotografico del terreno visto dall'alto; - un servizio d'approvvigionamento con circa 200 milioni di materie prime immagazzinate, con i relativi uffici per regolarne il funzionamento; - nove Missioni all'estero (6), con personale limitatissimo, ma ben istruito per la propaganda e lo scambio di materiali e per i servizi tecnici , d'informazione e collegamento; - Missioni che disponevano anche di apparecchi e di piloti ed a cui si potevano appoggiare le rappresentanze delle nostre ditte esportatrici di materiale aeronautico (7). Nei Paesi scandinavi vennero costituite delle società per lo sviluppo dell'aviazione che chiesero il nostro intervento tecnico. Il 10 novembre 1918 (con circolare interna) si costituiva il Comando Generale d'Aeronautica (8) presso il Comando Supremo dell'Esercito mobilitato, il quale aveva alle sue dipendenze i seguenti reparti e comandi: - Comando Generale d'Aeronautica; - 4 Comandi d'Aeronautica (1", 4", 6"' e 9° Armata); - Comando Generale d'Aeronautica, in Libia; - Comando d'Aeronautica d'Armata ( a disposizione del Comando Supremo); - Comando massa da caccia; - 3 Comandi di gruppo all'estero (8° Albania, 18° Francia e 21° Macedonia); - Comando Aviatori (a Torino); - Comando Scuole Aviatori (a Roma); - Comando Scuole allievi osservatori a Roma (Montecelio); - Comando di Gruppo Sperimentale a Roma (Centocelle); - Comando Centri Formazione Squadriglie a Torino. (6) Le Missioni dipendevano dall'Ufficio di Collegamento (Commissariato Generale d'Aeronautica). Vedere cap. II, paragrafo 8, p. 80. (7) Alle ditte italiane pervennero nel 1918 richieste di materiali aeronautici dal Cile, dall'Argentina, dal Brasile e dal Giappone. Vedere Presidenza del Consiglio dei M inistt·i, a. 1920, fase. 1/ 1/ 1054. (8) Sostituiva il Comando Superiore d 'Aeronautica. Vede re Bollettino Militare, a. 1918.
88 Il Commissariato Generale d'Aeronautica, appena venne firmato l'armistizio, predispose mediante i suoi organi di studio, primo fra tutti la Direzione Sperimentale, un piano di smobilitazione del materiale e del personale ed un piano per il tempo di pace, affinché si procedesse ad una progressiva conversione dell'Aeronautica militare in quella civile (9). Ma, non rispettando i tempi stabiliti (10), già il 15 dicembre 1918, con il R. decreto n. 1909 ( u) vennero soppressi i Commissariati Generali per le Armi e Munizioni e per l'Aeronautica e furono stabiliti 2 nuovi uffici di Sottosegretariato di Stato, l'uno presso il Ministero del Tesoro, l'altro presso quello dell'Industria, Commercio e Lavoro: era il primo provvedimento di smobilitazione ufficiale. Le attribuzioni dei Commissariati Generali vennero così trasferite:
a) al Ministero del Tesoro per tutto quanto concerneva le liquidazioni, modificazioni o transazioni dei contratti ultimati o m corso; b) al Ministero dell'Industria, Commercio e Lavoro per tutto quanto era relativo al controllo delle materie, prime e semilavorate, necessarie alle industrie naziona!i. Il Corpo Aeronautico, quindi, rientrò alla dipendenza del Ministero della Guerra (12); mentre gli uffici ed il personale del Commissariato d'Aeronautica sarebbero stati assorbiti dai Ministeri del Tesoro, dell'Industria, Commercio e Lavoro e della Guerra, con decreti ministeriali successivi. Alcune settimane dopo, con il decreto luogotenenziale n . IO (13) del S gennaio 1919, l'ufficio di Sottosegretariato di Stato, istituito presso il Ministero del Tesoro, assunse il nome di « Sottosegreta-
(9) Si prevedeva di organizzare un servizio di Posta Aerea. Vedere Presidenza del Con siglio dei Ministri, a. 1920, fase . 1/ 1/ 1054. (ro) In base al R. decreto n. 484 del 12 aprile 1918 il Commissariato Generale d 'Aeronautica avrebbe dovuto funzionare oltre che per la durata della guerra, anche per 6 mesi dopo la stipulazione della pace. Vedere cap. II, paragrafo 8, p. 82. (II) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1918, Vol. V, p. 3851. (12) Il Comando Generale d'Aeronautica. L'ordinamento del Corpo Aeronautico verrà regolato con il R. decreto n. 2143 del 21 novembre 1919. Vedere stesso paragrafo, p. 90. (13) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1919, Vol. I, p. 35.
riato di Stato per la liquidazione dei servizi delle armi e munizioni e dell'Aeronautica». Il 2r marzo 1919 il Comando Generale d'Aeronautica venne abolito ed in sua vece venne ricostituito il Comando Superiore d'Aeronautica (Divisione dello Stato Maggiore) (14). Alcuni mesi più tardi, il 14 settembre 1919, con il R. decreto n. 1926 (15) il Comando Superiore d 'Aeronautica venne trasformato in Ispettorato dell'Aeronautica Militare alle dipendenze del Ministero della Guerra ( 16). L'Ispettorato sovraintendeva ai servizi tecnici ed amministrativi per l'aeronautica del R. Esercito ed agli studi e alle relative esperienze. Esercitava azione direttiva e di vigilanza sul personale delle truppe e dei servizi dell'Aeronautica militare, specialmente per quanto riguardava la loro attitudine ai servizi aeronautici. Determinava le caratteristiche e riconosceva le rispondenze all'impiego militare dei materiali aeronautici per il R. Esercito in base ai tipi definiti dalla Direzione Generale d'Aeronautica del Ministero dei Trasporti Ferroviari e Marittimi alla quale forniva i dati relativi alle esigenze dell'Aeronautica militare nei riguardi della produzione del materiale aeronautico militare. L'ordinamento dell'Ispettorato Aeronautico verrà stabilito qualche mese dopo, con la circolare n. 74 (17) del 25 gennaio 1920. La circolare ripartiva la competenza dell'Ispettorato Aeronautico nei suoi vari uffici nel modo seguente: a) per i Servizi Aeronautici con funzioni di carattere prevalentemente speciali dell'Ispettorato del\' Aeronautica: - un Ufficio del Generale Ispettore; - un Reparto Ordinamento e Servizi Aeronautici ; b) per i Servizi Aeronautici con funzioni prevalentemente speciali di Direzione Generale del Ministero: - Divisione Personale Aeronautico; - Divisione Amministrativa e di rev1s1one;
(14) Giornale Militare Ufficiale, a. r919, circolare n. 162, p. I9J. (15) Leggi e Dec,·eti del Regno d'Italia , a. 1919, Voi. V, p. 4179. (16) Il 30 giugno 1919 era già stata costituita la Direzione Generale d'Aeronautica (vedere paragrafo seguente): l'aeronautica civile fu pertanto divisa da quella militare. (17) Giornale Militare Ufficiale, a. 1920, p. 87.
e) per le questioni concernenti la difesa aerea dello Stato: _, un Ufficio Difesa Aerea (alle dipendenze dirette dell'Ispettore dell'Aeronautica militare). Con il R. decreto n. 1939 (I8) del 6 ottobre 1919 venne soppresso il Sottosegretariato per la liquidazione dei Servizi delle Armi e Munizioni e dell'Aeronautica (decreto luogotenenziale n. IO del 5 gennaio 1919) e il Servizio Amministra6vo d'Aeronautica già affidato a tale Sottosegretariato venne trasferito alla dipendenza della « Direzione Generale d'Aeronautica» (19) presso il Ministero dei TrasPorti Marittimi e Ferroviari. Con il R. decreto n. 2143 (20) del 21 novembre 1919 sull'ordinamento provvisorio dell'Esercito, il Corpo Aeronautico Militare ricevette il seguente ordinamento: -
-
-
Ispettorato d'Aeronautica (Ministero della Guerra); Raggruppamento aeroplani da caccia; Raggruppamento aeroplani da bombardamento; Raggruppamento aeroplani da ricognizione; 2 Gruppi Aerostieri; 1 Gruppo Dirigibilisti; Direzione Servizi Armamento.
Furono anche assegnati temporaneamente al Corpo Aeronautico 390 ufficiali delle varie armi: 1
7
32 61 289
magg. generale o brig. generale Ispettore d' Aeronautica; colonnelli ; ten. colonnelli o maggiori; capitani; tenenti e sottotenenti.
Il Governo, inoltre, ritenne opportuno stabilire anche in modo più organico l'assetto dell'aeronautica della Marina. Con il R. decreto n. 1817 (21) del 18 settembre r919 vennero istituiti 4 Comandi d'Aeronautica con le seguenti denominazioni: (18) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1919, Voi. V, p. 4200. (19) In merito vedere paragrafo seguente. (20) Giornale Militare Ufficiale, a. 1919, p. 862. (21) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1919, Voi. V, p. 3938.
-
Comando Comando Comando Comando
d'Aeronautica d'Aeronautica d'Aeronautica d'Aeronautica
dell'Alto Tirreno; del Basso Tirreno; dell'Alto Adriatico; del Basso Adriatico e Jonio.
Tali Comandi risiedevano, ordinariamente, nelle sedi dipartimentali corrispondenti ed erano alla diretta dipendenza dei Comandi in capo di dipartimento per ciò che riguardava l'impiego ed il servizio militare e dipendevano dall'Ispettorato d'Aeronautica e d~i Sommergibili per quanto riguardava la parte tecnica ed orgamca.
2. - LA DIREZIONE GENERALE u'AERONAUTICA.
Con la fìne della guerra si bloccò quasi del tutto la produzione dell'industria aeronautica privata: gli operai specializzati da 200.000 si ridussero a 2 .000; la ditta Caproni s'attrezzò prima per fabbricare mobilio e poi vagoni ferroviari; la Macchi, dopo un discreto lavoro per l'idroaviazione spagnola, si mise a fabbricare motoscafi; lo stesso fece la S.l.A.I.. Nel periodo 1918 - 22 non vi fu alcuna costruzione di motori aerei . Ma ad una ovvia crisi industriale aeronautica, seguì una intensa attività aeronautica civile che avrebbe dovuto preludere alla costituzione di regolari servizi aerei nel Regno (22) e ad incrementare gli studi ed i progressi tecnici dell'aviazione stessa (23). Per dare maggiore impulso ed una certa organizzazione al servizio aeronautico civile, su proposta del Ministero del Tesoro, di concerto con i Ministeri della Guerra, della Marina, delle Colonie, dei Trasporti e delle Poste e Telegrafi, con il R. decreto n . 1233 (24) del 30 giugno 1919 venne istituita presso il Ministero dei Trasporti
(22) La prima linea aerea commerciale in Italia fu inaugurata il 1° aprile 1926 : la Torino · Pavia - Trieste, seguita a breve distanza di tempo (7 aprile 1926) dall'ape rtura al traffico della linea Genova - Roma . Napoli . Palermo. Vedere Enciclopedia Italiana , Aeronautica civile, p. 618 e sgg. (23) Per iniziativa privata, svolse in merito un grosso lavoro il « Gruppo Sperimentale Aeronautico>> diretto dal magg. Arturo Mercanti. Vedere A. Verdinclli, La Compagnia Nazionale Aeronautica, Roma, 193 1. (24) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1919, Voi. III, p. 2648.
92 mantt1mi e ferroviari, una Direz1one Generale per l'Aeronautica ed una Commissione Consultiva.
Il Capo del Governo B. Mussolini alrarrivo a Roma della Crociera dei 55.000 km durata dal 20 aprile al 7 novembre 1925.
Le attribuzioni della Direzione Generale furono:
a) le funzioni di tutela e di controllo sull'aeronavigazione civile, pubblica e privata, ed eventualmente la gestione di servizi civili di Stato;
93 b) l'organizzazione e la manutenzione della viabilità aerea nazionale, degli aeroporti non militari e di tutti gli impianti sussidiari e, per quanto riguarda gli aeroporti militari, l'applicazione delle norme e prescrizioni generali riflettenti il traffico aereo; e) gli studi e gli esperimenti tecnici e pratici interessanti le applicazioni e lo sviluppo dell'aeronautica; d) il collaudo, la fornitura e la gestione del materiale aeronautico occorrente ai servizi aeronautici delle Amministrazioni dello Stato; e) le scuole per l'abilitazione dei piloti e del personale tecnico e specializzato occorrente per i servizi di aeronavigazione salvo le scuole d'applicazione militare, sia quelle speciali dipendenti dal R. Esercito, sia quelle di idroaviazione dipendenti dalla R. Marina; f) la concessione e la sorveglianza dei servizi pubblici di trasporti aerei; g) gli accordi internazionali e le missioni all'estero concernenti l'aeronautica con il concorso dei ministeri militari nei riguardi della difesa nazionale: Ministero della Guerra per l'aviazione terrestre, della Marina per quella marittima. La Commissione Consultiva per l'Aeronautica era presieduta dal Ministro o dal Sottosegretario di Stato dei Trasporti e composta da 2 membri del Parlamento, 2 professori di Istituti universitari o superiori, dal Direttore Generale d'Aeronautica, 4 membri scelti fra persone esperte, un delegato per ciascuno dei Ministeri della Guerra, Marina, Tesoro, Poste e Telegrafi, Colonie, Finanze e Affari Esteri. Essi erano nominati con decreto reale su proposta del Ministero dei Trasporti di concerto con i Ministeri interessati. La Commissione dava pareri sui programmi generali, le questioni d'ordinamento generale e sull'indirizzo tecnico - scientifico. Sempre con questo decreto fu autorizzata la spesa di 10.000.000 di lire per il funzionamento dei servizi dell'aeronautica nell'esercizio 1919 - 2-0. Le relative somme sarebbero state iscritte in capitoli nel bilancio del Ministero dei Trasporti. Per la costituzione del ruolo organico del personale occorrente al funzionamento della Direzione Generale si presero funzionari ed agenti dell'Amministrazione dello Stato e i privati aventi determinati titoli. Le funzioni degli uffici e degli enti aeronautici territoriali, fino allora dipendenti dal Ministero per le Armi e Munizioni e del Te-
94 soro, rientrarono nelle attribuzioni e nella competenza del Ministero dei Trasporti. Gli uffici erano:
1) Direzione Sperimentale dell'Aeronautica Militare comprendente: 2 campi sperimentali (Montecchio e Vigna di Valle); Sezione Mirafiori; Servizi apparecchi, motori e materie prime; 2) Direzione Tecnica di Milano, Torino, Genova e Napoli; 3) Istituto Sperimentale Aeronautico; 4) Stabilimento Costruzioni Aeronautiche (Milano); 5) Direzione Approvvigionamenti dell'Aeronautica Militare (Napoli, Milano e Genova); -
-
6) Direzione Rifornimenti dell'Aeronautica Militare (Milano, Mirafiori, Pisa, Napoli, Parma, Piacenza, Bologna ed Asti); 7) Comando Scuole Aviatori ed organi dipendenti; 8) Servizio Aeroporti e rotte aeree con 3 reparti costruzioni edilizie (Torino, Milano e Roma); 9) Servizio Aerologico; 10) Servizio Sanitario; 11) Direzione Autoservizi dell'Aeronautica Militare. Quando il 21 marzo 1920, con il R. decreto n. 304 (25), il Ministero dei Trasporti marittimi e ferroviari (26) venne soppresso, le attribuzioni relative alla Direzione Generale d'Aeronautica passarono al Ministero dell'Industria, Commercio e Lavoro con il relativo personale (il suo ruolo organico fu istituito il 25 gennaio 1920 con il R. decreto n. 64) (27). La politica di restrizioni economiche e di unità d'indirizzo, allo scopo di circoscrivere in congrui limiti l'attività dell'aeronautica sia civile che militare , portò il 22 gennaio 1920 con il R. decreto n. 849 (28) alla soppressione della Direzione Generale d 'Aeronau-
(25) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1920, Voi. II, p. 965. (26) Il Ministero dei Trasporti marittimi e ferroviari era stato 1st1tutto per la durata della guerra il 22 giugno 1916 con il R. decreto n. 756. (27) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1920, Voi. J, p. 162. (28) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1920, Voi. III, p. 2401.
95 tica, trasferendone le attribuzioni al Ministero della Guerra (Comando Superiore d'Aeronautica). Con questo decreto il servizio amministrativo già appartenente al soppresso Commissariato Generale d'Aeronautica, le funzioni degli uffici ed enti territoriali e il relativo personale, passarono alle dipendenze del Comando Superiore d'Aeronautica. Venivano anche ridotti, e alcuni soppressi, gli uffici d'aeronautica incaricati della liquidazione delle forniture di guerra ed assunto in carico il materiale aeronautico per la dotazione iniziale dei servizi dipendenti dal Ministero della Guerra e della Marina. Automaticamente anche la Commissione Consultiva d'Aeronautica passò alle dipendenze del Ministero della Guerra. In conclusione, i servizi del!'Aeronautica civile rimasero separati da quelli dell'Aeronautica militare per un solo anno ma, come vedremo in seguito, nel 1923 tale divisione sarà ripresa ed attuata concretamente (29).
.3· · IL 1920
E IL RIORDINAMENTO DEI SERVIZI AERONAUTICI.
L'opera di smobilitazione delle forze militari costrinse il Ministero della Guerra a dare una nuova organizzazione all'Esercito, proporzionata alle forze rimaste ed al costo di esse in relazione alle condizioni generali della finanza. Infatti , con il R. decreto n . 451 (,o) del 20 aprile 1920 (in sostituzione di quello n. 2143 del 21 novembre 1919) (31) fu istituito l'ordinamento del R. Esercito, molto simile a quello del periodo anteriore alla prima guerra mondiale. L'Aeronautica militare fu elevata ad Arma e comprendeva: Comando Superiore d'Aeronautica; 2 Comandi d 'Aeronautica (dirigibilisti - aerostieri ed aviatori) (32); 1 Raggruppamento aeroplani da caccia;
(29) Vedere stesso capitolo, paragrafo 6. (30) Giornale Militare Ufficiale, a. 1920, p. 317. (31) Vedere stesso capitolo paragrafo 1, p. 90. (32) I 2 Comandi erano già stati ripristinati con la circolare n. 54 del 22 gennaio 1920 in base al R. decreto del 7 gennaio 1915, n . 11. Vedere Giornale Militare Ufficiale, a. 1920, p. 67.
Raggruppamento aeroplani da bombardamento; Raggruppamento aeroplani da ncogmz1one; 1 Gruppo Aerostieri; 1 Gruppo Dirigibilisti; r Comando Scuole; 1 Direzione dei Servizi d'armamento; I Servizio fotografico. 1 1
All'Arma aeronautica furono temporaneamente comandati 408 ufficiali di varie armi, indicati numericamente nel modo seguente : 1 generale di divisione o di brigata Comandante Superiore d'Aeronautica; 8 colonnelli; 36 ten. colonnelli o magg1or1; 64 capitani; 299 tenenti e sottotenenti.
L'attività e il funzionamento dei singoli organi aeronautici furono regolati dal Ministero della Guerra con la circolare n. 62 (33) del 25 genna10 1921. Con essa si stabilirono le attribuzioni, le dipendenze ed i rapporti di servizio dei vari comandi, corpi e servizi dell'aeronautica compresi nel precedente decreto n. 451.
Co mandi d'Aeronautica. I 2 Comandi d'Aeronautica (dirigibilisti - aerostieri ed aviatori), con sede in Roma, erano a capo dei servizi aeronautici delle loro specialità; avevano mansioni ispettive e di vigilanza sul regolare andamento dei vari rami di servizio, e in particolare sull'istruzione tecnico - professionale, sull'addestramento del personale e sull'efficienza e l'impiego dei mezzi. Essi inoltre coordinavano la mobilitazione dei mezzi aeronautici delle rispettive specialità, secondo le direttive del Comando Superiore d'Aeronautica ed in accordo con le competenti autorità terrÌtoriali. Spettavano ad essi le funzioni di tutela e di controllo dell'aeronavigazione civile pubblica e privata e la vigilanza sul funzionamento degli aeroporti statali e degli impianti sussidiari.
(33) Giornale Milita1·e Ufficiale, a. r921, p. 67.
97 Dal Comando d'Aeronautica aerostieri - dirigibilisti dipendevano:
a) il Gruppo aerostieri; b) il Gruppo dirigibilisti; e) il Servizio rifornimento gas. Dal Comando d'Aeronautica aviatori dipendevano:
a) il 1° Raggruppamento aeroplani da caccia; b) il 2 ° Raggruppamento aeroplani da bombardamento; e) il 3° Raggruppamento aeroplani da ricognizione; d) il Comando scuole aviatori con le scuole aviatori dipendenti. Ai vari enti fu affidata la preparazione e l'impiego dei relativi mezzi e materiali, in particolare:
a) Gruppo Aerostieri. Il Gruppo Aerostieri provvedeva al serv1z10 aerostatico (autocampale e da costa); a 11 'osservazione tattica, in sussidio alle altre armi (Cavalleria, Artiglieria, Fanteria); al servizio delle costruzioni aeree per la difesa aerea di piazzeforti terrestri e marittime, di campi, cantieri e località specialmente importanti secondo le direttive impartite dal Ministero della Guerra; allo studio, esperimenti e provvista dei vari materiali inerenti al servizio aerostatico ed all' allestimento e funzionamento degli impianti campali di produzione e compressione di gas H in caso di esercitazioni e manovre; all'istruzione militare e tecnico - professionale di tutto il personale (ufficiali e truppa). Il Gruppo Aerostieri comprendeva:
a) il Comando del Gruppo; b) il Deposito con consiglio permanente d'amministrazione; e) 2 compagnie aerostieri; d) I compagnia specializzati.
b) Gruppo Dirigibilisti. Al Gruppo Dirigibilisti competevano: l'impiego dei dirigibili militari efficienti in tempo di pace e le predisposizioni per l'attua7.
zione dei programmi di mobilitazione dei dirigibili da bombardamento; l'esercizio degli aeroscali e l'istruzione del personale. Esso comprendeva:
a) il Comando di Gruppo; b) il Deposito con consiglio permanente d'amministrazione; e)
2
compagnie dirigibilisti;
d) vari aeroscali per dirigibili.
c) Servizio rifornimento gas. Esso provvedeva allo studio, agli esperimenti e alla fornitura dei materiali e delle materie prime occorrenti per la produzione e compressione del gas nei campi ed aeroscali, alla fornitura dei materiali occorrenti per il trasporto del gas compresso e alle verifiche periodiche relative, nonché al rifornimento e distribuzione del gas compresso ai vari enti aeronautici. Esso comprendeva un ufficio tecnico ed una sezione specialisti gas con magazzino materiali. Raggruppamenti aeroplani. Ad essi competevano : i provvedimenti esecutivi per la preparazione ed il fun"°zionamento delle specialità d'aviazione a ciascuno di essi appartenenti (caccia, bombardamento, ricognizione) e per l'addestramento nell'impiego dei mezzi aerei sia nelle azioni proprie di ciascuna specialità, sia in sussidio alle altre armi. Inoltre la manutenzione dei materiali, l'istruzione del personale e le predisposizioni in caso di mobilitazione. Ogni raggruppamento comprendeva:
a) un Comando di raggruppamento; b) un deposito scuola con consigli permanenti d'amministraz10ne;
e) i Comandi di gruppo squadriglie aeroplani delle specialità (3 da caccia, 1 da bombardamento, 4 da ricognizione); cl) le squadriglie aeroplani delle specialità (ro da caccia, 3 da bombardamento, 12 da ricognizione);
e) vari campi d'aviazione.
Comando scuole aviatori. Il Comando scuole sovraintendeva al funzionamento delle varie scuole militari d'aviazione, e provvedeva al coordinamento delle
Orbetello: il Re d'Italia Vittorio Emanuele Ili visita l'aeroporto.
scuole industriali aeronautiche. Riceveva dai distretti di reclutamento il personale (allievi ufficiali di complemento e truppa) desùnato a divenire navigante, specializzato ed operaio per le varie specialità d'aviazione; provvedeva all'istruzione professionale di tutto il personale e degli ufficiali in S.A.P. allievi piloti ed osservatori; ripartiva poi con passaggio di deposito il personale istruito fra le
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varie specialità d'aviazione secondo le dispasizioni del Comando d'Aeronautica (aviatori). Dipendevano dal Comando scuole: a) il Deposito con consiglio permanente d'amministrazione; b) la Scuola ufficiali d'aviazione (piloti ed osservatori); c) la Scuola piloti di truppa; d) la Scuola tiro aereo; e) la Scuola tiro in caccia; f) l'Officina operai d'aviazione.
Servizi Tecnici. I Servizi Tecnici dell'Aeronautica erano:
1) Istituto Sperimentale Aeronautico con sede in Roma: riuniva in un unico organo le funzioni dei già soppressi Istituto Centrale Aeronautico e Direzione Sperimentale d'aviazione, unificando gli impianti relativi, ed assorbendo anche gli impianti di carattere sperimentale e di studio esistenti presso lo Stabilimento di Costruzioni Aeronautiche.
2) Direzione Tecnica d'Aviazione: sovraintendeva alla produzione industriale aeronautica, all'organizzazione della mobilitazione i?~ustriale, nonché alla sorveglianza sui materiali aeronautici in serv1z10. 3) Stabilimento di Costruzioni Aeronautiche con sede in Roma: provvedeva alle varie incombenze di indole tecnica ed amministrativa inerenti alla costruzione, preparazione e distribuzione dei materiali aeronautici occorrenti in particolar modo al Gruppo Aerostieri e Dirigibilisti, ed era incaricato della costruzione dei materiali aeronautici speciali e di particolare interesse militare, sia per l'Esercito che per la Marina. 4) Reparto Costruzioni Edilizie d'Aeronautica con sede in Roma : provvedeva alla gestione e manutenzione degli immobili e dei manufatti smontabili degli aeroporti , campi d'aviazione ed aeroscali, ai lavori d'edilizia aeronautica ed alle provviste di materiali smontabili di ricovero. 5) Direzione dei Servizi d'Armamento Aeronautico: ad essa erano affidate le mansioni relative allo studio ed al perfezionamento dei materiali d'armamento dei mezzi aerei dell'Esercito e della Marina e del loro 1mp1ego.
101 6) Servizio Fotografico con sede in Roma: aveva le mansioni relative all'impiego, allo studio ed al perfezionamento del materiale fotografico per il servizio terrestre ed aereo e le mansioni relative all'istruzione del personale fotografico. 7) Servizio Aerologi·co con sede in Roma: gli erano affidate le mansioni relative ali' esplorazione dell'atmosfera in relazione alla nav1gaz1one aerea. Per quanto riguarda l'idroaviazione, con il R. decreto n. 1438 (34) del 30 settembre 1920 venne costituita la Forza Aerea della Regia Marina composta dagli ufficiali di tutti i corpi della R. Marina abilitati al Servizio di dirigibili e di idrovolanti e della categoria « Forza Aerea» del Corpo Reali Equipaggi. Con il R. decreto n. 1489 (35) del 17 ottobre 1920 fu concesso alla Forza Aerea della Regia Marina e all'Arma Aeronautica l'uso della « Bandiera Nazionale » conforme a quella adottata per i reggimenti di Fanteria. Con il R. decreto n. 1653 (36) del 14 novembre 1920 l'Ispettorato dell'Aeronautica della R. Marina cessò di appartenere all'Ufficio del Capo di Stato Maggiore della Marina e passò a costituire uno degli Uffici principali dell'Amministrazione Centrale della Marina.
4. -
L 'AMMIN ISTRAZIONE
CENTRALE
DELL'AERONAUTICA
MILITARE.
L'organizzazione amministrativa dell'Aeronautica militare fu regolata dal Ministero della Guerra con la circolare n. 6I (37) del 25 gennaio 1921. Essa stabilì la ripartizione dei servizi civili e militari del Comando Superiore d'Aeronautica, il quale diveniva organo centrale ministeriale. Esso comprendeva: -
una Divisione Amministrativa; una Divisione Servizi militari; una Divisione Servizi civili;
(34) Leggi e Decreti del Regno (35) Leggi e Decreti del Regno (36) Leggi e Decreti del Regno (37) Giornale Militare Ufficiale,
d'Italia, a. 1920, Voi. V, p. 4007. d'ltalia, a. 1920, Voi. V, p. 4168. d'ltalia, a. 1920, Voi. V, p. 4499. a. 19 20, p. 64.
I02
-
un Ufficio Servizi tecnici; un Ufficio Difesa aerea.
Il Comando Superiore d'Aeronautica dirigeva il funzionamento tecnico, professionale ed amministrativo delle varie specialità e dei vari servizi dell'Arma Aeronautica; presiedeva allo sviluppo tecnico ed industriale dell'aeronautica nonché all'organizzazione, allo sviluppo ed al funzionamento dei servizi aerei civili ed esercitava infine un'azione direttiva e di sorveglianza sul personale civile e militare e sui servizi d'Aeronautica militare e di tutela e control!o sull'aeronavigazione civile, pubblica e privata. Le particolari attribuzioni dei vari servizi ed uffici che costituivano il Comando Superiore d'Aeronautica fu rono :
Divisione Amministrativa. 1 " Reparto. Amministrazione del personale aeronautico civile e militare. Regolamenti e provvedimenti di massima relativi. Cifrario. Personale straordinario cd avventizio degli enti aeronautici dipendenti. Assunzione, trattamento economico e contratto d'impiego. Trattamento amministrati vo degli operai borghesi e militari dell'aeronautica. Indennità aeronautiche e compensi vari. Facilitazioni di viaggi del personale civile, straordinario- ed avventizio. Assicurazi?ne del personale. Infortuni sul lavoro e rischi dipendenti dalla navigazione aerea.
Reparto. Questioni di massuna. Pratiche legali amministrative inerenti la legislazione aerea e le concessioni dei servizi aerei. Compilazione di capitolati per concessioni dei servizi aerei . Esami di approvazione delle relative concessioni. Responsabilità civile dell'amministrazione per danni arrecati così alle persone come alle cose . Compilazione dei capitolati d 'oneri per lavori e provviste di materiali aeronautici. Esame ed approvazione dei relativi contratti ed offerte contratti . Penalità. Condoni. Controversie ed arbitramenti. Contenzioso relativo. Brevetti. Privative e questioni annesse. Ispezioni amministrative. 2°
J° Reparto. Questioni di bilancio. Gestione del materiale aeronautico. Acquisto ad economia. Costituzione e funzionamento dei consigli d'amministrazione degli stabilimenti ed enti aeronautici. Assegnazione dei fondi e vigilanza sugli impegni. Compilazione ed applicazione dei rego)amenti d'amministrazione e di contabilità e
relative norme di massima. Mandati di pagamento. Registro delle imprese. Inventari . Ispezioni contabili.
4° Reparto. Revisione della contabilità inerente ai capitoli ordinari di bilancio per le provviste a contratto e quelle in contanti per i lavori e servizi ad economia. Amministrazione delle missioni aeronautiche e liquidazione dei conti di gestione dei premi agli aviatori. Divisione Servizi militari. 1 ° Reparto. Gestioni riflettenti l'ordinamento dei mezzi aeronautici militari e la mobilitazione tanto di quelli militari quanto di quelli civili. Questioni riflettenti il personale militare e l'efficienza bellica dei materiali aeronautici in relazione all'impiego. Studio dell'organizzazione e dell'efficienza aeronautica militare all'estero. Documenti di mobilitazione. Raccolta e studio della documentazione. Servizio fotografico e cartografico militare per l'aeronautica. Controllo e vigilanza sul funzionamento dei servizi aeronautici. 2 ° Reparto. Preparazione dei quadri e della truppa alle armi e in congedo. Esercitazioni e manovre. Scuole aeronautiche militari.
J°
Reparto. Questioni particolari riflettenti il reclutamento e la ripartizione del personale aeronautico militare. Questioni inerenti al richiamo delle classi congedate. Nomine delle cariche aeronautiche militari. Accordi con la Direzione generale leva e truppa per i corsi allievi ufficiali e sottufficiali ed altri corsi aeronautici. Accordi con la Direzione generale di sanità militare per il funzionamento degli istituti psicofisiologici e l'assegnazione del personale sanitario aeronautico. Divisione Servizi civili. Studi inerenti alla navigazione aerea. Legislazione aerea. Studi sulla concessione di servizi aerei. Controllo e tutela dell'aeronavigazione pubblica e privata. Esposizioni e gare aeronautiche in Italia e all'estero. Addetti aeronautici all'estero. Organizzazione e funzionamento degli aeroporti pubblici e privati e delle rotte dei mezzi aerei e civili.
Ufficio Servizi tecnici. Esami di studio di progetti, esperienze, brevetti di invenzione, concorsi d'aeronautica. Sorveglianza sulla fabbricazione del mate-
riale e sulle officine governative d'aeronautica. Ordinazione, costruzione e riparazione dei materiali. Notiziario e pubblicazioni. Servizio armamento e fotografico. Edilizia. Minuto mantenimento campi e cantieri.
Ufficio Difesa aerea. Coordinamento degli studi e delle esperienze di carattere tecnico ed applicativo che interessano l'organizzazione generale della difesa aerea del territorio nazionale e dell'esercito mobilitato, nonché degli studi applicativi delle autorità militari territoriali (Comandi di Corpo d 'Armata) inerenti alla difesa aerea del rispettivo territorio e conseguente preparazione ed attuazione. Preparazione dei mezzi necessari alla difesa aerea del territorio nazionale e dell'esercito mobilitato. Predisposizioni per il funzionamento generale della difesa aerea mobilitata e per il coordinamento della mobilitazione dei vari enti. Attuazione della difesa aerea medesima. Con il R. decreto n. 687 (38) del 1° aprile 1921, considerata la necessità di regolare il servizio economico ed amministrativo degli enti aeronautici costituiti per effetto del R. decreto n. 451 del 20 aprile 1920, sull'ordinamento provvisorio del R. Esercito, vennero soppresse: - le Sezioni tecniche d'aviazione di Milano, Torino, Genova e Napoli; - la Direzione approvvigionamenti d'aeronautica; - la Direzione dei rifornimenti d'aviazione; - la Direzione autoservizi d'aviazione, già dipendente della soppressa Direzione Generale d'Aeronautica ed incaricata delle forniture di guerra. Inoltre vennero costituiti appositi Consigli d'amministrazione dei rispettivi personali e materiali dei seguenti enti aeronautici: - Raggruppamento aeroplani da caccia; - Raggruppamento aeroplani da bombardamento; - Raggruppamento aeroplani da ricognizione; - Gruppo aerostieri;
(38) Leggi e Decreti del Regno d'Italia , a. 1921, Voi. Il, p. 1669.
-
5· - l
Gruppo dirigibilisti; Comando Scuole aviatori; Direzione dei servizi d'armamento aeronautico; Direzione tecnica d'aviazione.
PROVVEDIMENTI DEL
1922.
Con la circolare n. 284 (39) del 25 maggio 1922 del Ministero della Guerra (Comando Superiore d'Aeronautica), a modificazione della circolare n. 62 del 25 gennaio 1921 (40), ogni Raggruppamento aeroplani fu così composto: -
Comando Deposito Scuole, raggruppamento; Comandi di gruppo; Comandi di squadriglia; vari campi d'aviazione.
Con la legge n. 712 (41) del 28 maggio 1922 il Parlamento istituì un Consiglio Superiore Aeronautico incaricato di dar pareri circa i programmi generali concernenti l'aeronautica civile, le questioni attinenti all'ordinamento generale aeronautico, al suo indirizzo tecnico-scientifico e su tutti gli affari che il Governo intendeva sottoporre al suo esame. Esso fu composto come segue: I rappresentante dell'industria aeronautica, designato come fiduciario dagli stessi industriali; 1 rappresentante delle Compagnie di aeronavigazione, designato dagli assuntori di linee aeree; r rappresentante degli enti sportivi aeronautici, designato dal voto dei Consigli direttivi delle associazioni sportive aeronautiche del Regno; I rappresentante della classe professionale aeronautica civile (piloti ed operai aeronautici), designato dalle rispettive associazioni civili; I rappresentante della classe tecnica aeronautica civile, designato dalle sue assoc1az10m;
(39) Giornale Militare Ufficiale, a. 1922, p. 591. (40) Vedere stesso capitolo, paragrafo 3, p. <fi. (41) Leggi e Decreti del Regno d'ltalia, a. 1922, Voi. III, p. 2059.
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rappresentanti del Senato del Regno; 2 rappresentanti della Camera dei Deputati; 1 rappresentante del Ministero della Guerra; 1 rappresentante del Ministero della Marina; tutti i componenti del Comitato tecnico - amministrativo per l'aeronautica (4-2). 2
Con questo decreto venne soppressa la Commissione Consultiva per l'Aeronautica (R. decreto n. 849 del 22 giugno 1920). Con il R. decreto n. 1358 (43) del 23 ottobre 1922 il Comando Superiore d'Aeronautica cessò di appartenere al Ministero della Guerra rientrando a far parte dell'Arma Aeronautica (44). Esso riacquistò così la caratteristica che gli era stata data dall'art. 20 del R. decreto n. 451 del 20 aprile 1920, relativo all'ordinamento provvisorio dell'Esercito, quella cioè di organo essenzialmente militare, col prevalente compito di provvedere all'impiego dei mezzi aeronautici. li 12 ottobre 1922, con la circolare n. 523 (45), venne costituito il « Servizio d'Aeronautica» presso l'Amministrazione Centrale della Guerra e si provvide a ripartire le attribuzioni fra il Servizio medesimo e il Comando Superiore d'Aeronautica: fu questo l'ultimo pr_ovvedimento in materia aeronautica prima dell'avvento del fascismo. Con questo decreto ministeriale il Ministero della Guerra provvedeva alla direzione dei servizi amministrativi, tecnici e civili del1' aeronautica, nonché alla sovraintendenza agli studi ed alle esperienze relative. Perciò dipendevano da esso, in linea organica, tecnica ed amministrativa, i seguenti enti:
1) l'Istituto sperimentale aeronautico; 2) la Direzione tecnica d'aviazione;
(42) Istituito con lo stesso decreto in base all'art. 7, presso il Ministero della Guerra : composto di 6 funzionari superiori dello Stato, designati dai Ministeri della Guerra, Marina, Lavori Pubblici, Poste e Telegrafi, Tesoro ed Industria, incaricati di dar parere consultivo sugli affari concernenti l'aeronautica che venivano sottoposti al suo esame. (43) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1922, Voi. V, p. 4208. (44) Vedere Relazione delron. G uaccero sulla conversione in legge del R. decreto n. 1358. Archivio Centrale di Stato, Camera dei Deputati, Disegni di Legge, Leg. XXVI, n. 1856A. (45) Giornale Militare Ufficiale, a. 1922, p. n97.
107
3) 4) 5) 6) 7)
lo Stabilimento di costruzioni aeronautiche; il Reparto costruzioni edilizie aeronautiche; la Direzione dei servizi d'armamento aeronautico; il Servizio fotografico; il Servizio aerologico.
Al Comando Superiore d'Aeronautica spettava invece l'addestramento del personale aeronautico, l'organizzazione e la preparazione alla guerra dei reparti aeronautici (aviatori e dirigibilisti aerostieri), lo studio e le disposizioni relativi alla difesa aerea nazionale. Da esso dipendevano i. seguenti enti e comandi :
1) il Comando d'Aeronautica (aviatori) con i relativi raggruppamenti; 2) il Comando scuole aviator.i con il relativo deposito e le singole scuole professionali; 3) l'Officina deposito operai d'aviazione; 4) il Raggruppamento aerostieri - dirigibilisti con serv1z10 rifornimento gas. Al Comando Superiore d'Aeronautica spettavano le seguenti attribuzioni: 1.
Ordinamento.
Gestioni riflettenti l'ordinamento dei mezzi aeronautici militari e la relativa mobilitazione. Questioni riflettenti il personale militare e l'efficienza bellica dei materiali aeronautici in relazione all'impiego. Studio dell'organizzazione e dell'efficienza aeronautica militare all'estero. Documenti di mobilitazione. Servizio fotografico e cartografico militare per l'aeronautica. 2.
Addestramento.
Preparazione dei quadri e della truppa alle armi e in congedo. Esercitazioni e manovre. Scuole aeronautiche militari. Compilazione e pubblicazione delle norme ed istruzioni per l'esercizio dei vari servizi aeronautici militari. Cariche aeronautiche militari. Determinazione delle prove tecnico - professionali per il loro conferimento. Impiego dei m-ezzi aerei per f'ord ine pubblico, ecc .. Compilazione e pubblicazione dei lavori aeronautici di carattere storico - militare.
108 3. Personale militare.
Questioni particolari riflettenti il reclutamento e la ripartizione del personale aeronautico militare. Fabbisogno e richieste d'assegnazione e proposte di movimento del personale medesimo. Ripartizione del contingente di leva fra i reparti e i servizi aeronautici. Questioni inerenti al richiamo alle armi delle classi congedate. Proposte per il conferimento della nomina delle cariche aeronautiche militari e per le esonerazioni delle medesime. Tessere per il personale navigante militare. Corsi allievi ufficiali e sottufficiali e degli altri corsi militari. Ruoli ed anagrafe, dati statistici relativi al personale militare. Proposte di esonero del servizio militare e del personale aeronautico. Funzionamento degli istituti psicologici ed assegnazione del personale sanitario addetto alle unità aeronautiche.
4. Difesa aerea. Le attribuzioni della Difesa aerea rimasero le stesse di quelle dell'Ufficio Difesa Aerea (46).
Il Servizio Aeronautico, alle dipendenze dirette del Ministero del_la Guerra, era com posto da 3 uffici aventi determinate pratiche; essi erano: I.
Ufficio amministrativo.
Amministrazione del personale ordinario e straordinario e delle Missioni aeronautiche all'estero. Contratti per concessione dei servizi aerei, per forniture di materiali e per i la;ori relativi all'aeronautica. Pratiche legali varie. Infortuni e rischi inerenti all'aeronavigazione. Brevetti. Bilancio. Gestione del materiale e del contante. Indennità aeronautiche. Revisione contabilità. Questioni di massima. Ispezioni amministrative. 2.
Ufficio sert izi civili. 1
.3. Ufficio servizi tecnici (47). (46) Vedere circolare n . 61 del 25 gennaio 192r. Stesso capitolo, paragrafo 4, p. ror. (47) Le attribuzioni di questi due uffici furono le stesse della Divisione servizi civili e dell'Ufficio servizi tecnici. Vedere circolare n. 61, stesso capitolo, paragrafo 4, p. 103.
6. -
L'AERONAUTICA MILITARE NEI PRIMI DUE ANNI DEL FASCISMO.
Uno dei primi provvedimenti adottati dal Governo Mussolini fu la riorganizzazione dell'Aviazione militare. Si ordinò un inventario di tutta l'aeronautica marittima e terrestre, per constatare l'efficienza della flotta aerea italiana. L'ordine preciso fu quello di segnalare quanti apparecchi, in un dato giorno ed in una data ora, avrebbero tenuto l'aria. Solo 76 apparecchi furono in grado di volare per un'ora sulle diverse basi di tutto il territorio nazionale (48). Queste precarie condizioni spinsero il Governo (49) ad istituire il 24 gennaio 1923, con il R. decreto n. 62 (50), un Commissariato per l'Aeronautica, alle cui dipendenze passò l'Aeronautica sia civile sia militare (Esercito e Marina). E con il R. decreto in pari data, n. 63 (51), il Presidente del Consiglio dei Ministri, Benito Mussolini, assumeva la carica di Alto Commissario per l'Aeronautica; mentre Aldo Finzi (52) venne nominato Vice - Commissario ed Arturo Mercanti Intendente Generale. Mentre il Commissariato per l'Aeronautica si occupò prevalentemente dei problemi militari, l'organizzazione dell'aviazione civile venne invece lasciata all'Intendenza Generale. Il Vice - Commissario coordinava il Commissario e lo sostituiva in caso d 'impedimento. Tra i vari compiti, il Commissario emetteva decreti per l'esecuzione dei provvedimenti relativi alla sua competenza, compresa l'organizzazione dei servizi aeronautici. Il primo stanziamento del nuovo bilancio per l'Aeronautica, necessario alle spese per il funzionamento del Commissariato e degli organi dipendenti e all'acquisto e alla riparazione del materiale, fu costituito dal residuo dei fondi stanziati per l'esercizio finanziario 1922 - 23 sui Servizi aeronautici nei bilanci della Guerra e della Marina. Tale somma, che era di 95.000.000 di lire, fu stabilita con il R. decreto n. 644 (53) dell'u marzo 1923. (48) Vedere A. Verdinelli, La Compagnia Nazionale Aeronautica, Roma, 1 93 1 ,
P· 71. (49) In merito vedere la relazione alla Camera del Presidente del Con-
siglio dei Ministri, Appendice: Documenti e testimonianze n. 10, p . 140. (50) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1923, Voi. I, p. 238. (51) Idem. (52) Aldo Finzi era allora Sottosegretario di Stato per rinterno e venne esonerato dalla detta carica per ricoprire quella di Vice - Comm issario. (53) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1923, Vol. III, p. 2287.
IIO
Il 28 marzo 1923 con il R. decreto n. 645 (54) fu costitmta la Regia Aeronautica, che comprendeva tutte le forze aeree militari del Regno e delle Colonie dell'Esercito e della Marina. Come l'Esercito e la Marina, anch'essa ebbe una propria uniforme, propri distintivi di grado e di specialità e dipendeva a tutti gli effetti dal Commissariato per l'Aeronautica. La R. Aeronautica comprendeva un Comando Generale d'Aeronautica, Comandi di Squadra aerea e di Divisione aerea formati da: - Stormi di aeroplani da caccia; - Stormi di aeroplani da bombardamento notturno; - Stormi di aeroplani da bombardamento diurno; - Stormi di aeroplani da ricognizione; - Stormi di idrovolanti; - un Gruppo di dirigibili; - una Scuola, l'Accademia della R. Aeronautica, e altra Scuola di applicazione alle specialità; - Centri (depositi d'aeronautica) e servizi. Il personale della R. Aeronautica fu diviso in 3 categorie: ufficiali e sottufficiali (che potevano appartenere al personale n avigante e non navigante) e la truppa. I gradi degli ufficiali naviganti e la loro equiparazione con 1 gradi dell'Esercito e della Marina furono: - Comandante di squadra aerea pari a generale di corpo d'armata e a vice - ammiraglio della Marina; - Comandante di squadra aerea pari a generale di divisione e a contrammiraglio; - Comandante di divisione aerea pari a generale di brigata e a contrammiraglio; - Comandante di stormo pari a ten. colonnello e a capitano di fregata; - Comandante di gruppo pari a maggiore e a capitano di corvetta; - Comandante di squadriglia pari a capitano e a tenente di vascello; - Tenente di squadriglia pari a tenente e a sottotenente di vascello; - Sottotenente di squadriglia pari a sottotenente e a guardiamarina. (54) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1923, Voi. III, p. 2291.
III
I provvedimenti necessari alla compos1z1one della R. Aeronautica, all'arruolamento, all'istruzione del personale furono di competenza del Commissariato d'Aeronautica, il quale, concordatosi con lo Stato Maggiore dell'Esercito e della Marina, compose le unità aeree destinate ai servizi dell'Esercito e della Marina, sia per i tipi e le qualità degli apparecchi e delle aeronavi e sia per i campi e le basi d'appoggio. Con questo decreto fu anche stabilita una indennità mensile di volo di 900 lire da corrispondersi a tutto il personale navigante in attività di volo. Con la circolare n. I (55) del 16 aprile 1923 si provvide all'arruolamento del personale specializzato nella R. Aeronautica con dei bandi di concorso per le seguenti categorie: piloti d'aeroplano, ufficiali osservatori d'aeroplano, montatori d'aeroplano e dirigibile, radio - montatori, armieri, fotografi e motoristi. Con la circolare del 22 maggio 1923, n. I (56), il Commissariato d'Aeronautica istituì il Comitato Superiore Aeronautico, composto dal Commissario e dal Vice - Commissario d'Aeronautica, dal Comandante Generale d'Aeronautica, dall'Intendente Generale d 'Aeronautica e dal Capo di Gabinetto del Commissariato, per discutere e deliberare tutti i provvedimenti relativi ai programmi dell'aeronautica, alle forniture varie ed ai relativi contratti, ai tipi d'apparecchi, alle rotte aeree e alle relative concessioni, all'organizzazione degli enti e dei servizi e alle alienazioni di materiali; nonché tutte le altre questioni di carattere generale e di massima riguardanti l'aeronautica nazionale. Inoltre il Commissariato provvedeva all'istituzione di corsi d'addestramento per i piloti in -congedo stabilendo che si effettuassero presso i Gruppi Aviatori Fascisti. Il 22 giugno 1923 con la circolare n. 2 (57) fu stabilito l'ordinamento del Commissariato d'Aeronautica. Esso era costituito dal Comando Generale e dall'Intendenza Generale (R. decreto n. 62 del 24 gennaio 1923). Il Comando Generale d 'Aeronautica aveva quali uffici dipendenti: - Ufficio ordinamento; - Ufficio addestramento ; - Ufficio personale; - Ufficio tecnico; - Ufficio materiale. (55) Ufficio Storico dell'Aeronautica, Bollettino Ufficiale, a. 1923, n. II, p. I. (56) Ufficio Storico dell'Aeronautica, Bollettino Ufficiale, a. 1923, n. n, p. r. (57) Ufficio Storico dell'Aeronautica, Bollettino Ufficiale, a. 1923, n. 16, p. 4.
IJ2
Le sue attribuzioni erano: il reclutamento, l'addestramento
e
l'impiego di tutte le forze della R. Aeronautica; stabilire lo sviluppo del programma dell'aviazione in base alle direttive dei Commissari; concordare con l'Intendenza Generale dell'Aeronautica le disposizioni per un'eventuale mobilitazione; proporre i quadri organici del personale e dei reparti dipendenti; tenersi al corrente del progresso tecnico - militare delle aeronautiche estere attraverso le relazioni degli Addetti aeronautici (58); provvedere alle attività tecniche e alle prove pratiche militari; sovraintendere alla gestione del materiale e provvedere alle riparazioni e sistemazioni dei campi e degli immobili militari. L'Intendenza Generale dell'Aeronautica era costituita da: - Direzione Superiore del Genio e delle Costruzioni Aeronautiche; --, Direzione Superiore dell'Istruzione e del Traffico; - Direzione Superiore dei Servizi Amministrativi e del Personale.
Le sue attribuzioni erano: studiare e proporre le norme sulla legislazione aerea nazionale ed internazionale; promuovere e seguire ogni forma di progresso scientifico e tecnico dell'aeronautica sia militare, sia civile; promuovere l'impianto di linee di comunicazione aerea regolari e sovraintendere al loro esercizio; istruire il personale d'aviazione militare e civile; coordinare e facilitare lo sviluppo della propaganda, dello sport e del turismo aereo e di ogni attività civile; amministrare il personale e la gestione contabile e di bilancio. Dal Comando Generale d'Aeronautica dipendevano: I
3 6 9 4
Comando di squadra aerea; Comandi di divisione; Stormi; Gruppi aeroplani; Gruppi idrovolanti;
(58) La carica di « Addetto aeronautico )) presso le ambasciate di Parigi, Londra, Berlino e Washington fu istituita con il R. decreto n. 821 dell'8 aprile 1923. Leggi e Decreti del Regno d'ltalia, a. 1923, Voi. III, p. 2751.
Gruppo dirigibili; r Accademia della R. Aeronautica (59); r Scuola d'applicazione alle specialità; 4 Centri (depositi). 1
Con la circolare n. 3 (60) del 23 giugno r923 venivano 1st1tmt1 il posto di Comandante Generale della R. Aeronautica e quello di Intendente Generale d'Aeronautica, col grado di generale di corpo d'armata. Con il decreto commissariale (circolare n. 1) (61) del 31 luglio 1923 si dichiarò costituito il Regio Corpo del Genio Aeronautico; era un corpo militare e dipendeva dal Commissariato d'Aeronautica (Intendenza Generale). Esercitava tutte le funzioni tecniche, direttive, ispettive e sperimentali inerenti al progetto, alla costruzione, all'allestimento, all'armamento e alla manutenzione del materiale aeromobile, mobile ed immobile dell'Aeronautica militare. Inoltre disimpegnava il servizio aerologico e quello delle comunicazioni ed ogni altro servizio scientifico e tecnico inerente all'impiego degli aeromobili statali e privati ed all'istruzione del personale civile, militare e tecnico specializzato per ]'aeronautica. Il personale del Corpo militare doveva essere fornito di laurea in ingegneria o in chimica - fisica o doveva aver compiuto il corso della Scuola d'applicazione d'artiglieria e genio. Il suo organico era di 125 ufficiali. Sempre il 31 luglio 1923, con decreto commissariale (circolare n. 3) (62), si costituiva il Corpo di Commùsariato Militare dell'Aeronautica; anch'esso era un corpo militare dipendente dal Commissariato d'Aeronautica (Intendenza Generale). Esercitava tutte le funzioni amministrative di carattere direttivo per quanto riguardava il bilancio, l'approvvigionamento, la gestione del materiale necessario, lo svolgimento delle varie attività aeree, la vita dei reparti e la gestione economica delle direzioni e dei servizi dipendenti. Il suo organico era di 116 ufficiali.
(s9) Vedere stesso capitolo, circolare (60) Ufficio Storico dell'Aeronautica, p. 4· (61) Ufficio Storico dell'Aeronautica, p. 2. (62) Ufficio Storico dell'Aeronautica, p.
8.
IO.
n. 6 del 5 novembre 1923. Bollettino Ufficiale, a. 1923, n. 16, Bollettino Ufficiale, a. 1923, n. 18, Bollettino Ufficiale, a. 1923, n. 18,
Con decreto commissariale (circolare n. 7) (63) del 12 ottobre 1923 s'istituì il Corpo di Stato Maggiore della R. Aeronautica (Commissariato d'Aeronautica). L'u novembre 1923, con il R. decreto n. 2395 (64) concernente l'ordinamento gerarchico delle Amministrazioni dello Stato, fu regolato l'ordinamento del Corpo di Stato Maggiore della R. Aero-nautica. Esso esercitava tutte le funzioni devolute al Comando degli aeromobili, nonché tutte le altre funzioni tecnico - militari sull'impiego dei mezzi aerei e sull'addestramento ed impiego di tutte le forze in attività di servizio e di riserva dipendenti dal Comando Generale. L'organico comprendeva: -
Corpo di Stato Maggiore Generale d'Aeronautica (composto da 726 ufficiali); Corpo di Commissariato militare ( n6 ufficiali); Corpo del Genio Aeronautico (125 ufficiali); Carriera amministrativa (con II5 impiegati dipendenti); Carriera di ragioneria (con 39 impiegati); Personale tecnico (55 tecnici geometri); Personale disegnatori (47 disegnatori); Personale degli assistenti (27 tecnici edili); Personale d'ordine (345 archivisti).
Tutti gli ufficiali appartenenti al Corpo dovevano essere muniti del brevetto di pilota e di osservatore militare di aeromobili. Il 5 novembre 1923 con decreto commissariale (circolare n. 6) (65) fu stabilita l'istituzione della R. Accademia Aeronautica, con sede a Livorno (66), con gli specifici compiti di provvedere al reclutamento, alla preparazione e al perfezionamento culturale degli ufficiali dell'Arma Aeronautica (ruolo combattente). Furono creati 5 ti pi di corso :
(63) Ufficio Storico del!' Aeronautica, Bollettino Ufficiale, a. 1923, n. 25,
P· 2 3·
(64) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1923, Vol. VIII, p. 6942. (65) Ufficio Storico dell'Aeronautica, Bollettino Ufficiale, a. 1923, n. 32,
P· 61. (66) Essa fu trasferita nel 1926 nella reggia di Caserta, in attesa di andare alla sede definitiva di Napoli.
1) Corso regolare, quadriennale, per cittadini italiani che formtt di licenza liceale o titolo equipollente, aspirassero a conseguire la nomina a sottotenente in S.P.E. dell'Arma Aeronautica (ruolo combattente); 2) Corso biennale d'integrazione per sottufficiali A.A.R.C. i quali aspirassero a conseguire la nomina a sottotenente in S.P.E .. L'ammissione avveniva per concorso; 3) Corso allievi ufficiali di complemento per giovani già in possesso di titolo di studio medio - superiore o almeno di ammissione all'ultima classe di esso, che avessero contratto arruolamento nella R. Aeronautica o fossero già piloti d'aeroplano; 4) Corso superiore d'aeronautica per il perfezionamento della cultura generale e professionale degli ufficiali dell' A.A.R.C.; 5) Corsi ufficiali Commissari, i quali reclutati direttamente dalla vita civile per concorso, vi ricevevano la necessaria preparazione militare. Il ro dicembre 1923 con la circolare n. 9 (67) fu costituito il Regio Corpo degli Aeroporti dipendente dal Commissariato d'Aeronautica (Intendenza Generale). Esso fu incaricato di presiedere a tutti i servizi degli aeroporti, assicurandone il regolare funzionamento. Il suo organico fu stabilito con la circolare n. 75 (68) del 20 febbraio 1924 e comprendeva 2o6 ufficiali. L'ordinamento dell'Aeronautica militare fascista venne completato con il decreto commissariale (circolare n. 8r) (69) del 5 marzo 1924 con la istituzione della Riserva Aeronautica comprendente gli ufficiali di qualunque corpo militare e della R. Aeronautica non iscritti nei quadri di S.A.P. con i seguenti quadri:
a) quadri mobilitati di
1~
b) quadri mobilitati di
2 "'
categoria; categoria;
(67) Ufficio Storico dell'Aeronautica, Bollettino Ufficiale, a. 1924, n. 2,
p.
22.
(68) Ufficio Storico dell'Aeronautica, Bollettino Ufficiale, a. 1924, n. 13, p. 286.
(69) Ufficio Storico dell'Aeronautica, Bollettino Ufficiale, a. 1924, n. 14,
p. 306.
Il Generale Maurizio Mario Moris.
II7 c) quadri onorari (ufficiali della Riserva Aeronautica che non appartenevano ai quadri a) e b) e non avevano l'obbligo del servizio militare). In quegli anni fu anche dato un nuovo impulso all'industria : alla fine del 1923 erano efficienti più di 300 aeroplani. Il bilancio dell'Aeronautica dai 95 milioni di lire dell'esercizio finanziario 1922 - 23, passava successivamente a 26o milioni per il 1923- 24 e toccava i 455 milioni per il 1924 - 25. La parabola ascendente continuò con i 559 milioni per il 1925 - 26 (70) fino a raggiungere nell'esercizio 1926- 27 (71) la cifra di 765.512.156,2r di lire. Anche gli stanziamenti per le scuole di pilotaggio per l'Aeronautica militare e civile e per le costruzioni seguirono la stessa parabola fino a toccare rispettivamente nel 1927: 50 milioni, 34 milioni e 305 milioni di lire. Il problema aeronautico venne ampliamente discusso per la prima volta, in sede di bilancio, in due serrati discorsi di Finzi e Locatelli, davanti alla generale attenzione della Camera dei Deputati (72). Con il R. decreto n. n55 (73) del 10 luglio 1924 succedeva ad Aldo Finzi, nella carica di Vice - Commissario, il gen. Alberto Bonzani, e l'Intendenza Generale veniva soppressa (decreto commissariale n. 11 del 19 luglio 1924) (74) insieme alla Direzione Superiore del traffico aereo e dell'istruzione. Jn sostituzione di quest'ultima, sempre secondo il decreto, furono istituiti l'Ufficio del Traffico Aereo (Commissariato d'Aeronautica) e l'Ufficio dell'Istruzione (Comando Generale della R. Aeronautica). Con il decreto commissariale n. 183 del 27 agosto 1924 (75) venne poi costituito il Corpo Ufficiali degli Equipaggi della R. Aeronautica, con speciali caratteristiche di carriera e d'impiego. E con successivo decreto commissariale n. 200 del 25 agosto 1924 (76) il Corpo Equipaggi della R. Aeronautica. (70) Ministero dell'Aeronautica, Giornale Ufficiale, a. 1924, circolare n. 221 (R.D. n. 1639 del 7 settembre 1925), p. 758. (71) Ministero dell'Aeronautica, Giornale Ufficiale, a. 1926, circolare n. 220 (legge n. 909 del 2 giugno 1926), p. 734. (72) Vedere A. Verdinelli, La Compagnia Nazionale Aeronautica, Roma, 1 931.
(73) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1924, Voi. V, p. 3206. (74) M.A., Giornale Ufficiale, a. 1925, p. 33. (75) M.A., Bollettino Ufficiale, a. 1924, p. 730. (76) M.A., Bollettino Ufficiale, a. 1924, p. 388.
n8 Gli anni 1923 e 1924 erano dunque stati necessariamente d'assestamento per l'Aeronautica militare, i cui programmi negli anni successivi ebbero pratica e progressiva realizzazione.
7· -
IL
1925
E LA COSTITUZIONE DEL MINISTERO DELL'AERONAUTICA.
Il 2 aprile 1925 con il R. decreto n. 496 (77) il Comando Generale dell'Aeronautica fu abolito (e di conseguenza anche la carica di Comandante Generale) ed istituita la carica di Capo di Stato Maggiore della R. Aeronautica. La costituzione della R. Aeronautica (R.D. n. 645 del 28 marzo 1923) aveva unificato tutte le forze aeronautiche del Regno allo scopo di dare loro, oltre al] 'unità di organizzazione, di amministrazione e di impiego, anche la massima efficienza nel minimo tempo e col minor sacrifìcio delle finanze dello Stato. Ma l'importanza sempre crescente dell'Arma Aeronautica, il suo continuo sviluppo in tutte le nazioni, imponevano di proseguire alacremente nel suo progressivo aumento, così da essere in grado di tutelare efficacemente ed in qualunque momento gli interessi della nazione. Si giunse infatti, con il R. decreto n . 627 (78) del 4 maggio 1925, ad un nuovo ordinamento della R. Aeronautica. Con questo decreto essa comprese tutte le forze militari aeree del Regno e delle Colonie ed i servizi aeronautici militari; risultò così costituita : -
Stato Maggiore Generale;
-
Ufficio del Capo di Stato Maggiore;
-
Arma Aeronautica;
-
Corpo del Genio Aeronautico;
-
Corpo di Commissariato Militare d'Aeronautica;
-
Scuola d'Aeronautica;
-
Consiglio dell'Aeronautica;
-
Comitato Tecnico d'Aeronautica.
(77) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1925, Voi. IV, p. 752. (78) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1925, Voi. V, p. 892.
La gerarchia nei gradi degli ufficiali fu la seguente:
Ufficiali Generali: - Generale di squadra aerea (parificato a generale di Corpo d'Armata del R. Esercito); - Generale di divisione aerea (capo del Genio aeronautico) ; - Generale di brigata aerea (generale del Genio aeronautico e del Commissariato).
Ufficiali· Superiori: -
Colonnello; Ten. Colonnello; Maggiore.
Ufficiali Inferiori: -
Capitano; Tenente; Sottotenente.
I sottufficiali erano: maresciallo ( r",
2 ...
e 3"' classe) ; sergente
maggiore e sergente. La truppa era formata dagli avieri: primo aviere (caporal maggiore), aviere scelto (caporale) ed aviere (soldato). Lo Stato Maggiore Generale della R. Aeronautica era formato da un generale di squadra aerea come Capo dello Stato Maggiore stesso; dagli ufficiali comandanti le zone territoriali, le squadre, le divisioni e le brigate aeree; dagli ufficiali generali del Genio aeronautico; dall'ufficiale generale del Commissariato militare aeronautico; dagli ufficiali generali della R. Aeronautica. L'organico era di 26 ufficiali generali. L'Arma Aeronautica comprendeva le forze aeree e gli aeroporti necessari per l'impiego, ed aveva come unità organica fonda-. mentale la squadriglia, composta normalmente di aeroplani di un solo tipo, del dirigibile e dell'aerostato. La riunione di più squadriglie o di più dirigibili o aerostati costituiva lo stormo. Ad ogni stormo era annesso un aerocentro con mansioni di deposito e di ufficio materiale. La riunione di più stormi con relativi aerocentri costituiva la brigata aerea; quella di più brigate aeree la divisione aerea; quella di più divisioni la squadra aerea.
120 L 'Arma Aeronautica comprendeva in particolare:
a) l'Armata aerea; b) l'Aeronautica per il R. Esercito; e) l'Aeronautica per la R. Marina; d) l'Aeronautica per le R. Truppe Coloniali. I compiti dell'Armata aerea erano la guerra offensiva e difensiva; era costituita da 78 squadriglie (26 gruppi e 9 stormi). L'Aeronautica per il R. Esercito aveva compiti di difesa aerea di centri vitali del territorio nazionale ed era costituita da 57 squadriglie ( 19 gruppi e 6 stormi) e da 8 aerostati (2 gruppi e 1 stormo). L'Aeronautica della R. Marina doveva proteggere il traffico marittimo e la difesa delle coste metropolitane e coloniali. Era costituita da 35 squadriglie (9 gruppi e 4 stormi) e da 6 dirigibili (2 gruppi e 1 stormo). L'Aeronautica per le Truppe Coloniali aveva 12 squadriglie (3 gruppi). L'organico dell'Arma Aeronautica era di r.742 ufficiali di ruolo combattente e 162 di ruolo specializzato; i sottufficiali erano r .499 (combattenti) e 2.368 (specializzati); gli avieri r.or6 e 23.u3. Il Corpo del Genio Aeronautico esercitava funzioni tecniche inerenti al progetto, alla sorveglianza sulle costruzioni e sugli allestimenti, all'arruolamento, al collaudo e alla manutenzione del materiale aeromobile, degli automezzi e degli immobili della R. Aeronautica. Inoltre esercitava vigilanza tecnica sul materiale aeromobile dell'aviazione civile. Esso era costituito da a!cune sezioni e da un gruppo comprendente delle compagnie ed uno stabilimento di costruzioni aeronautiche. Il suo organico era di 138 ufficiali ingegneri e 84 ufficiali specializzati, 330 sottufficiali e 900 avieri. Il Corpo di Commissariato militare esercitava funzioni amministrative, tecniche e contabili per quanto concerne l'approvvigionamento e la gestione dei mezzi dei reparti. Esso era costituito da alcune sezioni di commissariato e comprendeva nell'organico 188 ufficiali. Le Scuole d 'Aeronautica erano costituite da: a) R. Accademia militare d'aeronautica; b) Scuola allievi ufficiali di complemento e sottufficiali; e) Scuola allievi osservatori e per l'addestramento nel tiro; d) Scuola specializzati del Corpo del Genio aeronautico; e) Scuola specializzati dell'Arma Aeronautica.
Italo Balbo a Costantinopoli. r896-1940. Fu Sottosegretario all'Aeronautica nel 1926 e più tardi Maresciallo dell'Aria. Nel 1933 divenne Governatore Generale in Libia. Morì durante la seconda guerra mondiale, mentre, di ritorno da un 'ispezione aerea, venne per errore abbattuto col suo apparecchio dalla contraerea italiana nel cielo di Tobruk. Negli anni '20 fu il vero organizzatore e valorizzatore dell'Aeronautica Militare, impegnandola in numerose crociere.
I22 Con questo decreto furono inoltre soppressi il Corpo di Stato Maggiore, il Corpo degli Aeroporti e il Corpo Equipaggi. Il r4 maggio 1925, con il R. decreto n. 632 (79), venne soppressa la carica di Vice - Commissario d'Aeronautica ed istituita in sua vece quella di Sottosegretario di Stato per l'Aeronautica. Con questo nuovo ordinamento si eseguì un intenso lavoro d'organizzazione dell'Aeronautica militare; ma la graduale costituzione dei ruoli de] personale, la notevole fase di sviluppo e di efficienza raggiunta dai singoli servizi e, soprattutto, l'importanza sempre maggiore che l'aeronautica andava assumendo, fece maturare l'idea di erigere il Commissariato d'Aeronautica in Ministero. Del resto, nella sua costituzione, il Commissariato era già sostanzialmente un Ministero, pur non avendone il nome; mentre da tale differenza formale deiivavano inconvenienti , sia in materia di bilancio, sia nei rapporti con le altre Amministrazioni militari. Così, il 30 agosto 1925 con il R. decreto n. 1513 (80), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale de~ 2 settembre 1925, n. 203, il Commissariato d'Aeronautica venne costituito in Ministero. Il Ministero dell'Aeronautica comprendeva: a) il Gabinetto del Ministro; b) la Segreteria particolare del Sottosegretario di Stato; e) l'Ufficio « Leggi e Decreti » aggregato al Gabinetto e retto da un capo sezione civile; d) la Direzione generale del personale militare e delle scuole, retta da un generale di divisione o di brigata aerea; e) la Direzione generale del Genio aeronautico, retta dal generale capo o dal generale del Genio aeronautico; f) la Direzione generale del personale civile e degli affari generali retta dal direttore generale civile; g) l'Ispettorato di Commissariato militare, retto dal generale del Commissariato militare aeronautico; h) l'Ufficio sanitario, retto da un ufficiale superiore medico; i) l'Ufficio « Aviazione civile e traffico aereo », retto da un capo divisione civile.
(79) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1925, Voi. V, p. 899. (80) Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1925, Voi. VIII, p. 1787. Vedere anche Archivio Centrale di Stato, Presidenza del Consiglio dei Ministri, a. 1925, fase.
1 - 1
/ 2 - 2984.
123 Sempre il 30 agosto 1925, con decreto ministeriale n. 224 (81), Benito Mussolini fu incaricato a reggere « ad interim » il Ministero dell'Aeronautica.
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Italo Balbo a Tripoli nel 1927.
Inoltre, con la circolare n. 220 (82) del 2 settembre 1925, il nuovo Ministro delegò le sue attribuzioni al Sottosegretario per l'Aeronautica, gen. Alberto Bonzani (83). (8r) M.A., Giornale Ufficiale, a. 1925, p. 769. (82) M.A., Giornale Ufficiale, a. 1925, p. 752. (83) Archivio Centrale di Stato, Presiden za del Consiglio dei Ministri, a. 1925, fase. 1 - 4 - 2 - 3239.
L'organizzazione degli uffici, con l'istituzione delle Direzioni generali e con gli altri rinnovamenti, fece accostare 1'Aeronautica militare agli altri due dicasteri, l'Esercito e la Mari na, ed el iminò inoltre le incongruenze della ripartizione degli uffici e dei servizi, retaggio del transitorio periodo della prima costituzione. La costituzione del Ministero del! ' Aeronautica chiuse degnamente quella lunga serie di provvedimenti adottati per assicurare all'Aviazione militare italiana il posto che le competeva e per stabilire quelle condizioni necessarie di perfezionamento e di un futuro sviluppo (84).
8. -
CoNOLUSION.E.
L'analisi delle fonti relative alla prima organizzazione del-
!'Aeronautica militare in Italia suggerisce di dividere il periodo in tre fasi, ognuna delle quali costituisce un momento preciso e distinto del processo ordinativo che porta al l'istituzione del Ministero dell'Aeronautica. Questa evoluzione non fu costante; a volte rapida e a volte sembrò fermarsi, se non addirittura retrocedere. Ciò è dovuto al fatto che l'organizzazione dell'Aeronautica militare è cresciuta parallelamente alla sua evoluzione tecnica e al suo conseguente impiego in campo militare. Nel 1884 nacque la Sezione Aerostatica inserita in un reggimento dell'Arma del Genio; essa rappresentava la prima forma di aeronautica militare, ma aveva poco a che vedere con l'attuale aviazione avendo il compito di eseg uire studi meteorologici con i palloni sferici. L'Italia era uno Stato di recente formazione che cercava d'inserirsi nel concerto europeo delle grandi potenze e quando nel 1887 si avventurò nella Campagna d 'Africa, la piccola Sezione Aerostatica fu impiegata, anche se relativamente, con le altre forze militari. Dovettero passare diversi anni, fino agli inizi del nostro secolo, affinché si affermasse la possibilità pratica del volo: con l'avvento del dirigibile e dell'aeroplano si concluse la << preistoria » dell'Aeronautica militare italiana.
(84) li R. decreto n. 1513 fu convertito in legge n. <fio del 3 giugno 1926. Leggi e Decreti del Regno d'Italia, a. 1926, Voi. III, p. 765.
Con la costituzione della prima Scuola d'aviazione militare a Roma, nel 1910, si formarono i primi piloti aviatori : ufficiali appartenenti a tutte le armi e corpi dell'Esercito e della Marina. Essi furono inseriti in una Sezione aviazione del Battaglione Specialisti del Genio ed un anno dopo parteciparono alla Campagna di Libia, dando all'Italia un vero primato mondiale: l'impiego bellico del1' Aeronautica militare. Dopo la guerra libica inizia il secondo periodo: gli anni successivi videro il crollo dell'equilibrio europeo e coinvolsero .l'Italia nella prima guerra mondiale. L'Aeronautica militare fu ampiamente utilizzata nella guerra. L 'aeroplano era la nuova arma del secolo: crebbe la sua importanza bellica; si moltiplicarono e si specializzarono i tipi di apparecchi; e vi furono anche diversi rinnovamenti nel campo ordinativo: nel 1915 si costituì il Corpo Aeronautico Militare dipendente dalla Direzione Generale d'Aeronautica, staccandosi così definitivamente dall'Arma del Genio; nel novembre 1917, mentre ormai in ogni campo di battaglia gli aerei solcavano l'aria, fu istituito presso il Ministero per le Armi e Munizioni il primo Commissariato Generale d'Aeronautica. In quel periodo l'opinione pubblica iniziò ad apprezzare, e nello stesso tempo a temere (a causa dei bombardamenti nemici), l'Aeronautica Militare: lo sviluppo e l'affermazione della nuova arma parvero inarrestabili. Dalla fine della grande guerra appare possibile datare la conclusione della seconda fase e l'inizio del terzo periodo. Da un canto l'aviazione venne coinvolta nell'opera di smobilitazione militare con la soppressione del Commissariato Generale d'Aeronautica; dall'altro proprio in quegli anni ebbe un certo impulso l'Aeronautica civile, che fìno ad allora era stata praticamente inesistente. Si cercò di trasformare gli aeroplani militari, la cui costruzione era orientata esclusivamente ai fìni dell'offesa e del combattimento, in mezzi di navigazione commerciale. Iniziarono a funzionare i primi corrieri postali aerei e si stabilirono (anche se non si attuarono) le prime linee di comunicazione aeree. La Direzione Generale d'Aeronautica, creata per dare all'Aeronautica civile un valido concorso statale, ebbe comunque breve vita, in quanto le iniziali condizioni favorevo li furono un'illusione per la non idoneità dei mezzi aerei al servizio civile. L'avvento del fascismo portò alla riorganizzazione dell'Aeronautica militare e civile; nel gennaio del 1923 fu istituito il Commissariato per 1'Aeronautica, che era sostanzialmente quello che sa-
rebbe diventato due anni dopo, nell'agosto del 1925, ovvero il Ministero dell'Aeronautica. L'organizzazione ministeriale dell'Aeronautica si stabilizzò e si perfezionò negli anni successivi; fin quando, dopo la seconda guerra mondiale, il prevalere della concezione per cui le Forze Armate sono uno strumento di difesa dalle aggressioni esterne, piuttosto che di offesa, e l'esigenza di coordinare l'attività delle varie armi, portarono a riunire i tre Ministeri preesistenti [ Guerra, Marina (85) e Aeronautica J in un unico organo: l'attuale Ministero della Difesa (86).
(85) I Ministeri della Guerra e della Marina, che prima formavano un unico Ministero, furono separati, con propri ordinamenti autonomi, il 17 marzo 1860 con il R. decreto n. 4038. Leggi e Decreti del Regno di Sardegna, a. 1860, Vol. I, p. 307. (86) Decreto del Capo Provvisorio dello Stato n. 17 del 4 febbraio 1947. Leggi e Decreti della Repubblica Italiana, a. 1947, Voi. I, p. 102.
APPENDICE
DOCUMENTI E TESTIMONIANZE
1. - LETTERA DEL MINISTRO DELLA GUERRA SPINGARDI
(7 gennaio 191 1)
La lettera è rivolta al Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dell'Interno Luigi Luzzati, prima che fosse promulgata la legge sull'ordinamento del Battaglione Specialisti del Genio (Archivio Centrale di Stato, Presidenza del Consiglio dei Ministri, a . 1912, fase. 5, proc. 166). « Illustre Presidente,
il conte Leonino Da Zara di Padova , in occasione di una udienza che testé gli ho concesso, mi ha rappresentato la necessità che il Governo s'interessi della regolamentazione del!' Aviazione, e con apposito disegno di legge, e con relativo regolamento, sorvegli con un controllo severo la formazione dei piloti degli aeroplani e dei dirigibili. Un tale controllo parve a me necessario sia perché è indispensabile di porre argine al ripetersi di sciagure che sono dovute troppo spesso ali' imperizia tecnica di chi si avventura al volo, sia infine perché è necessario prevenire in quanto è possibile il g,·ave pericolo che può derivare ai terzi per effetto di manovre errate o di cadute . .. >>.
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2. - LETTERA DEL COLONNELLO M. M. MORIS (26 ottobre 1912)
Diramata dal Ministero della Guerra con circolare firmata dal Capo dell'Ufficio d'Ispezione dei Servizi Aeronautici, il col. M. M. Moris (tratta da A. Lodi, Storia delle origini dell'Aeronautica Militare, Roma, 1976, p. 174). « LA guerra, ora finita, mentre è stata l'ltalia nostra come un battesimo fecondo e gagliardo che ha risvegliato le nostre forze sopite e rinnovata la coscienza della Nazione, che ha ritrovato tutto il suo vigore e riacquistata la fiducia nei propri destini, è stata per tutto l'Esercito una splendida affermazione di sé, dei suoi mezzi, della sua organizzazione, del suo valore. Ma, particolarmente ai reparti aeronautici, essa fu occasione di dimostrarsi e di far valere con la pratica, direttamente quanto da lungo tempo in teoria si asseriva di esser capaci di fare, luminosamente attestando, per quanto angustiati dalle resistenze che sempre incontrarono le prime prove, l'efficacia dei mezzi aerei nelle operazioni militari ... . . . Mentre da una parte sento il dovere di ringraziare tutti gli ufficiali che hanno così validamente operato, concorrendo tutti, indistintamente, con il loro coraggio e con il loro sapere a questa splendida affermazione che tutti gli stranieri possono vivamente invidia1·e, debbo esprimere in pari tempo, il desiderio fortissimo di questo Centrale Ufficio che l'opera fatta, indubbiamente grandiosa, resti duratura . . . . . . L'oblio che tutto assorbe e tutto eguaglia è il nuovo nemico che ora, a guerra finita , dobbiamo combattere; importa che quanto si è fatto si raccolga, si 1·iordini, si renda noto. Ciò servirà alla causa dell'Aeronautica assai più di qualsiasi discussione teorica e servirà ancora alle Superiori Autorità per apprendere e correggere tutte le manchevolezze constatate e viste per ritrarne norma alle applicazioni future ll.
3. - INTERPELLANZA DELL,ON. MONTU' ALLA CAMERA DEI DEPUTATI
(26 maggio I 9 I 3)
Diretta al Ministro della Guerra sull'urgenza di provvedere alla costituzione dei servizi aeronautici per l'Esercito (Atti Parlamentari della Camera dei Deputati, Legislatura XXIII, 1" Sessione, tornata del 26 maggio 1913, Voi. n. 21, p. 25922). . . . « Insisto oggi affinché il disegno di legge ( sulla costituzione di un Corpo Aeronautico autonomo) ci venga presentato e possa essere discusso e diventare legge dello Stato e ciò non tanto perché con questo si venga a dare ai bravi ufficiali aviatori e dirigibilisti una sistemazione precisa di carriera, ma essenzialmente perché con la invocata autonomia, si darà in certo qual modo uno stato civile, una personalità responsabile al nuovo ente che finora vive parassitariamente, con grave danno nel caso di mobilitazione ed inoltre anche perché questo corpo e questi servizi necessitano ineluttabilmente del concQrso e dell'opera di specialisti tecnici e civili i quali, in mancanz a di una siffatta legge, fra poco tempo finirebbero con l'abbandonare l'Amministrazione militare . .. ».
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4. - LETTERA DEL SOTTOSEGRETARIO MIRABELLI ( I 6 febbraio 191 4)
11 19 gennaio 1914 il Presidente del Reale Politecnico di Torino, Paolo Boselli, diresse al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giovanni Giolitti, una lettera sulla notizia dell'imminente presentazione alla Camera di un disegno di legge che avrebbe dato un assetto definitivo all"Aviazione militare e sul Politecnico come centro di studi e mezzi sperimentali dell'aviazione stessa. Giolitti fece prendere in esame la lettera al Sottosegretario del M inistro della Guerra, Mirabelli, il quale a sua volta rispose (Archivio Centrale di Stato, Presidenza del Consiglio dei Ministri, a. 1914, fase. 3 - 2 - 30). « Eccellenza,
in merito alla lettera di V.E. alle domande formulate dal Presidente del R. Politecnico di Torino, in relazione all'aviazione militare, pregiami parteciparLe quanto segue: Il Ministro della Guerra accoglie di buo11 grado l'idea che i risultati sperimentali, fatti 11ei laboratori del R. Politernico, possa110 essere uf ficialmente riconosciuti agli ef/etti delle decisioni che potrà prendere il Reparto Tecnico del Battaglione Aviatori. Cosa questa che fino ad ora si è effettivamente fatta, tutte le volte che il Battaglione predetto è ricorso al R. Politecnico, il quale si è sempre gentilmente prestato. Trova quindi giusto che l'amministrazione militare contribuisca, in quella misura che potrà essere in seguito stabilita, a vantaggio dei laboratori che presteranno l'opera loro per tutte quelle esperienze che il Battaglione predetto potrà richiedere, circa prove di materiale e prove di motori, riconoscendo ufficialmente i risultati. Naturalmente alle detle prove potranno i11terve11ire ufficiali od ingegneri delegati dal Battaglione Aviatori. Circa poi a quanto il Chiarissimo Rettore propone per la nomina uf ficiale di professori titolari, a fa,· parte delle Commissioni che il più volte ripetuto Battaglione potrà nom inare per decidere circa le prove da eseguirsi sui materiali di volo, apparecchi o motori, si ha il pregio di esporre il parere che non sia né conveniente, né opportuno, poiché l'Ente militare deve essere assolutamente libero nei suoi giudizi e nelle sue decisioni».
1 33
5. - RELAZIONE ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DELL'ON. DI PALMA
(giugno 19 I 4)
Il gen. Grandi, Ministro della Guerra, presentò nel 1914 al Parlamento un disegno di legge per la costituzione di un Corpo Aeronautico autonomo, il quale si sarebbe dovuto chiamare Arma. Il disegno di legg~, inviato all'esame della Giunta del bilancio, fu restituito alla Presidenza della Camera accompagnato da una relazione dell'on. Di Palma, membro della Commissione Consultiva per la navigazione aerea (Atti Parlamentari della Camera dei Deputati, Legislatura XXIV, stampato n . 225A). « Onorevoli colleghi! • La rapida realizzazione di quello che ieri sembrava un sogno, e che ormai è un fatto raggiunto - la conquista dell'aria ha giustamente impressionato l'opinione pubblica delle principali nazioni del mondo, le quali, come si affannano a rafforzare gli eserciti e le flotte, così provvedono a corredare di nuove e più robuste unità le armate dell'aria, dando nel contempo assetto organico ed efficiente ai complessi servizi dell'aeronautica militare. Il disegno di legge che siamo chiamati ad esaminare non riflette la costruzione del naviglio aereo, ma si propone soltanto di dare una moderna e completa organizzazione ad ogni ramo, ad ogni servizio della nuova arma, la quale ha già conquistato un posto notevole fra i più formidabili congegni di guerra . . . . Mentre ali' estero si è riconosciuta la necessità imprescindibile ed improrogabile di organizzare, a fianco dell'Esercito e della Ma1·ina, l'armata dell'aria, in Italia , invece, lo sviluppo della flotta aerea non è abbastanza celermente avviato . . . . La Francia nel/' esercizio 1914 - 15 ha stanziato 64 milioni di lire per la sua armata dell'aria. L'Austria, che rapidamente sta rinnovando la sua flotta aerea, destina nel prossimo esercizio 1 5 milioni. L'Italia vi destina come assegnazione ordinaria solo lire 4 .145.000, cioè meno di un terzo dell'Austria ed un sedicesimo della Francia . . . . Il disegno di legge in esame mira a dare all'aeronautica una migliore disciplina ed una più efficiente opera di organizzazione, correggendo così quelle naturali ed inevitabili deficienze che sono gradatamente rivelate dalla creaz ione di questi servizi fin d'oggi . . . . Il principio fondamentale sul quale riposa il disegno di legge è quello di assicurare al/' ae,·onautica militare quella autonomia che finora le è mancata completamente, essendo stata fin oggi riguardata più come un semplice serviz io, che come un'arma vera e propria. Ed è perciò, che, con /"applicazione di questa legge, l'aeronautica militare avrà un ruolo proprio, un corpo organicamente costituito e fi ssato con legge, mentre finora era costretta ad esplicare la sua azione con personale tratto da altre armi, senza che potesse esservi sostituito . . . >> .
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6. - IL SERVIZIO AEREO
(25 ottobre 19 14)
Il serv1z10 aereo, come impiego belJico, aveva fatto il suo primo ingresso nella regolamentazione militare con un R. decreto del Ministero della Guerra (Divisione di Stato Maggiore) che apportava varianti al « Serviz io d i guerra » (Giornale Militare Ufficiale, a. 1914, circolare n. 516, p. 1458). Queste norme ignoravano l'impiego offensivo delle forze aeree e si limitavano ad includere i e< mezzi di navigazione aerea » tra le specialità alle quali era affidato il << servizio di esplorazione ,,, cioè la cavalleria e i ciclisti. E ' interessante r icordare due paragrafi del doc umento, che sanzion:rno le idee dell'epoca : ... « l mezzi aerei possono prestare un efficace concorso sia all'esplorazione lontana, sia a quella vicina con la osservazione dal!' alto. Si tratta però a·i -nezzi ancora in çorso di sviluppo, quindi i pochi cenni, che qui di seguito vengono dati per il loro impiego, non hanno che un valore d'indicazione generale . . . . I dirigibili e gli aeroplani servono essenzialmente alle esplorazioni strategiche e in casi eccezionali anche pe1· l'esplorazione tattica. L'esplorazione con i mezzi aerei, oltre ad essere vasta, riesce rapida, comprensiva e può, in favorevoli condizioni, dare in breve tempo al Comandante delle truppe una idea generale della situazione. E' però necessario che i Comandi di gruppo di squadriglie e i Comandi di squadriglie di aeroplani siano am piamente inf armati sulla situazione e sappiano perfettam ente a cosa tende la loro azione perché possano, nel caso, orientare la loro iniziativa. AIT'uopo è necessario che tali comandi si trovino in stretta relazione col Comando della Grande Unità dalla quale dipendono in modo che gli ordini e le notizie possano venire trasmessi con la massima rapidità e sicurezza ( 1) ,, ...
(1) Queste varianti furono inserite sul Decreto Regio inerente al « Servizio di guerra » del 10 marzo 1912.
1 35
7. - LETTERA DEL DEPUTATO PROF. QUEIROLO
(7 agosto 191 7)
Diretta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per istituire un organismo autonomo per l'Aeronautica (Archivio Centraie di Stato, Presidenza del Consiglio dei Ministri, a. 1917, fase. I · 2 - 736). . . . « All'Aeronautica, destinata evidentemente ad essere, in un avvenire prossimo la più temibile arma di guerra, è riservata, forse, una parte decisiva nella vittoriosa risoluzione dell'immane conflitto che le armi insidiose di mare e di terra hanno finora contesa alle flotte ed agli eserciti eroici degli Alleati. . . . E quando la pace, dopo la vittoria, avrà nuovamente disteso le sue candide ali sul mondo, l'Aeronautica darà alle comunicazioni ed ai servizi pubblici tale 11uovo sviluppo e perfezionamento, da superare quelli già così grandi che i mezzi preesistenti hanno fatto raggiungere. Ma, affinché così magnifico progresso possa conseguirsi, è necessario che all'Aeronautica il Governo dia tutti gli elementi richiesti dal suo incalzante sviluppo: ed è necessario che dia, a chi questi elementi dovrà disciplinare ed utilizzare, tutta l'autorità, tutta la libertà, tutta l'indipendenza che sono le condizioni essenziali per lo sviluppo di tutti i grandi ·organismi sociali . . . . Il progresso conseguito dalla odierna Aeronautica, la complessità ed importanza in guerra e in pace dei suoi compiti, richiedono, ormai, che essa sia costituita in un organismo indipendente ed autonomo, alla cui direzione sia un uomo che all'alto ingegno ed alla massima com petenza nella materia, accoppi u11a uguale energia di volontà e di azùme . . . . Lo sviluppo e l'importanza che, in Italia, nel co11fro11to co11 le altre nazio11i, ha raggiunto I' A ero11autica consigliano, ormai, a seguire l'esempio dei nostri Alleati che hanno, per questo grande servizio, istituito un organismo autonomo . . . . Ho la intima convinzione che il nostro Paese ne avrà, in guerra ed in pace, i maggiori vantaggi».
8. - PREMI PER I PILOTI D'AEROPLANO
( 15 m arzo 19 18)
Con la circolare n. 167 del Ministero della Guerra (Commissariato d"Aeronautica) venivano offerti dei premi dalle case costruttrici d"aerei e materiali d'aviazione ai piloti che si distinguevano nelle azion i di guerra (i piloti premiati sono nomi celebri per l'aviazione italiana) (Ministero della Guerra, Giornale Militare Ufficiale, a. 1918, p. 317).
PREMlO PIRELLI PER I « CACCIATORI DEL CIELO >> 1917: L'Agenzia Pneumatici Pire/li ha rimesso a questo Commissariato a mezzo della Direzione della rivista << li Secolo Illustrato », 3 premi che sono stati distribuiti, secondo il desiderio del 'offerente, nel modo seguente: Ten. col. Piccio cav. Pier Ruggero ( 1) Magg. Baracca cav. Francesco Cap. Rufio di Calabria sig. Fulco
L. L.
10.000
L.
3.000
5.000
I quali nel periodo I 5 luglio - 3' ottobre 1917 hanno raggiunto il massimo numero di abbattimenti di aeroplani nem1c1. li Commissario Generale Chiesa
(, ) >1ella graduatoria ufficiale delle vittorie aeree omologate ai piloti italiani dall'A.M. dal 24 maggio 1915 al 4 novembre 1918 abbiamo in ordine : , ) magg. Baracca Francesco con 34 vittorie accertate (caduto il 18 giugno 1918); 2) ten. Scaroni Silvio con 26 vittorie accertate; 3) ten. col. Piccio Pier Ruggero con 24 vittorie accertate; 4) ten. Baracchini Flavio con 21 vittorie accertate; 5) cap. Ruffo <li Calabria Fulco con 20 vittorie accertate.
1 37
9. - ACCORDI ITALO-AUSTRIACI PER LIMITARE I BOMBARDAMENTI AEREI
(9 febbraio 191 7)
Lettera riscrvauss1ma del Comando Supremo del R. Esercito italiano alla Presidenza del Consiglio dei Ministri (Archivio Centrale di Stato, Presidenza <lei Consiglio dei Ministri, Guerra Europea, fase . 19 - 5 - 2 - 1) .
. . . Durante la presente Guerra Europea, i Supremi Comandi degli Esere della Marina dell'Impero Austro - Ungarico e del R egno d'Italia, nell'intendim ento di salvaguardare il più possibile le popolazioni civili da quei bombardamenti aerei che esigenze miìirari potrebbero suggerire, di comune accordo si obbligano ali' osservanza dei seguenti impegni restrittivi:
Clt1
1) Sono esclusi dai bombardamenti aerei rutti i centri abitati, la di cui popolazione civile è di almeno 5.000 anime, siano essi centri fortificati e non, anche se comprendono qualsiasi obiettivo militare, impossibile ad essere colpito senza pregiudizio della popolazione civile del centro stesso, salva però l'eccezione di cui al numero 3 .
2) Sono ancora esclusi dai bombardamenti aerei tutti gli altri centri abitati e cioè di popolazione civile inferiore alle 5.000 anime, quando 11011 comprendano importanti obiettivi militari, come depositi qualsiasi di materiali destinati alle Armate di terra o di mare, baraccamenti, stazioni ferroviarie, manufatti importanti, ecc .. 3) Quale unica eccezione al 11. 1, potranno essere soggelli a bombardamenti aerei quei centri abitati, di qualunque importanza, che contengano stazioni terrestri o marittimt' di aerei m ilitari. 4) Agli effetti del presente accordo, per popolazione dei centri abitati si riterrà quella residente o legale risultante dal censimento ufficiale del Jl dicembre 1 9 1 0 per i centri abitati dell'Impero Austro- Ungarico e quella :-isultante dal censimento ufficiale del 1 0 giugno 1911 per i centri abitati del Regno d' Italia . Con osservanza
li Capo di Staro Maggiore dell'Esemto Luigi Cadoma
I O. - COMUNICATO DEL PRESIDENT E DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI MUSSOLINI (23 gennaio 1923)
li comunicato, presentato al Consiglio dei Ministri, era una relazione sulla costituzione e sull'ordinamento dell'Aeronautica (Archivio Centrale di Stato, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Comunicati Ufficiali, a. 1922 - 23, fase. 13). « Dopo un accurato esame e la constatazione dell'importanza che l'Aeronautica va assumendo come mezzo potenziale militare e civile in tutte le Nazioni del mondo; dopo ave,· convdcato e presieduto un Consiglio di Ammiragli e di Generali d'Esercito per esaminare ed approfondire anche nei più minuti dettagli il suaccennato problema; dopo aver accolto dagli esponenti delle maggiori associazioni aeronautiche italiane i voti ed i programmi dei vari sodalizi tecnici, professionali e sportivi; constatato che l'Aeronautica italiana, salvo quella della Marina, è in isfacelo completo ed in una assoluta inefficienza, sono venuto nella determinazione di sottoporre al Consiglio dei Ministri un nuovo, completo piano ordinativo ed organico che riassuma tutte le funzioni e tutti gli attributi dell'organizzazione aerea in Italia in un umco ente, che ritengo opportuno sia costituito da un Alto Commissariato Generale . . . . Per dare l'esempio di un programma, dirò che la Francia ha la seguente organizzazione: un Sottosegretario del/' Aeronautica, che raggruppa tutti i servizi tecnici e di navigazione civile; una Direzione aeronautica di guerra e una di marina. L'aviazione militare è divisa in 14 reggimenti, con un totale di 134 squadriglie con 1-340 apparecchi armati di prima linea ed altri 2.500 che rapidamente aumentano, nei campi di aviazione e di ,·iserva; in più la Francia ha una completa organizzazione di costruzioni di apparecchi, di motori, di carburanti, di apparati elettrici e di strumenti di segnalazione, per la quale sono consorziate circa 50 fabbriche importanti. L'Inghilterra provvede al suo servizio di collegamento e della marina ed essenzialmente di politica coloniale valendosi di speciali squadriglie che le consentono così una grande limitazione nell'impiego di forze terrestri. La Germania , che in base ai trattati non può apparentemente organizzare la flotta aerea militare, sta preparandola egualmente attraverso ad una precisa, poderosa sistemazione di una infinità di rotte aeree e di servizi civili, per i quali vengono stabiliti alcuni dati di carico, di velocità, di solidità, di maneggevolezza e di autonomia degli apparecchi, che possono così, in qualsiasi eventualità bellica, venire rapidamente riportati in armamento; e per di più risulta che officine russe gicì lavorano per l'aviazione, dirette da ingegneri e tecnici tedeschi. Lo sforzo che tutti gli Stati compiono per organizzare l'armata aerea è il più eloquente dato di fatto che del!' armata aerea dimosfra la incontestabile efficacia e necessità. lo sento però di poter dire, nei riguardi di una rapida riorganizzazione dell'armata e di tutto il sistema aeronautico nazio-nale, che il fervore di intenti e la passionalità con cui il popolo
139
italiano domanda la risoluzione del programma dell'aviazione, unitamente ad una solida organizzazione di costrutt01·i che è riuscita a sopravvivere allo sfacelo generale dell'aeronautica, specialmente fornendo quasi tutte le Nazioni del mondo, ci danno la sicurezza che in breve volgere di tempo e con non eccessivo impiego di mezzi finanziari, noi riavremo quella sistemazione dell'aeronautica che sarà adeguata alle nostre necessità . .. . . . Eccovi i dati di consistenza del materiale che ci rimane e che si potrà in pa1-ie, limitatamente, utilizzare ed in parte alienare: possediamo 4.019 motori efficienti, 2 50 apparecchi efficienti o utilizzabili; 14 campi d'aviazione completi e .15 da completare, mentre i quadri del personale, sia esso tecnico che navigante ed amministrativo, sono tutti da rifare, riducendoli o disciplinandoli con criteri della più rigida economia e del massimo rendimento, basati su certe doti di competenza, di /attività e di volontà, scartando tutti coloro che nell'aeronautica hanno trovato esclusivamente una tran quilla occupazione. Con l'approvazione, da parte del Consiglio dei Min istri, del nuovo ordinamento che ho l'onore di proporre e degli stanziamenti necessari per l' eS<:cuzione del programma che ho prima esposto, io ritengo che l'aviazione in Italia, nel più breve volgere di tempo, saprà riportarsi a quel punto d'efficienza e di progresso a cui la vogliono le necessità del Paese e che trova la migliore garanzia nelle gloriose e più recenti tradizioni dell'Aeronautica nazionale >> .
I I. - CRONOLOGIA RIASSUNT IVA
DELL'ORGANIZZAZ IONE DELL'AERONAUTICA MILITARE ITALIANA DAL 1884 AL 1925
6 novembre 1884 - Entra in funzione presso la Brigata Mista, 3° Reggimento del Genio di Firenze, una SezioT1e Aerostatica. 23 giugno 1887 - Con legge n. 4593 viene istituita presso il 3° Reggimento del Genio una CompagT1ia Specialisti del Geflio. 1° novembre 1887 - Con R. decreto n. 1~ si altua la suddetta legge. 6 novembre 1894 - Con R. decreto n. 503 si istituisce la Brigata Specialisti del Genio su 3 compagnie. 23 settembre 1909 - Con R. decreto n. 709 la Brigata Specialisti diviene un reparto autonomo con la denominazione di Brigata Specialisti Autofloma del Ceflio. 22 gennaio 1910 - Con la circolare n. 28 il Min istero della Guerra assume le spese d'esercizio del campo di Centocelle ed autorizza il funzionamento di una scuola per istruirvi allievi piloti militari e civili. IO luglio 1910 - Con legge n. 422 il Parlamento assegna la somma di lire 10.000.000, per costruzioni di dirigibili, aeroplani, relativi impianti, lavori, trasporti ed indennità speciali. 17 luglio 1910 - Con legge n. 515 la Brigata Specialisti diviene Battaglione Specialisti AutoT1omo del Genio con 5 compagnie, 2 sezioni ed 1 compagnia treno. 28 ottobre 1910 - Con R. decreto n. 944 si costituisce presso il Battaglione Specialisti del Genio una Sezione Aviazione. 10 marzo 19l l - Con circ. n. IOl sul nuo\"O ordinamento del R. Esercito il Battaglione Specialisti assume un Ufficio ComaT1do e 4 Reparti fra cui l'Aviazione Militare e lo Stabilimento d'Esperienze e Costruzioni Aeronautiche. 18 marzo 1911 - Con la circ. n. 110 viene istituito presso il Ministero della Guerra l'Ufficio d'Ispezione dei Servizi Aeronautici quale organo <li amministrazione centrale. IO luglio 1911 - Con R. decreto n. 691 viene istituito presso il Battaglione Specialisti del Genio un Consiglio Speciale d'Amministrazione per il Servizio della Flotta Aerea con compiti amministrativi e contabili dei lavori e del materiale occorrenti per if servizio della flotta aerea. 24 maggio 1912 - Con la circ. n. 535 sullo staro di previsione della spesa del Ministero ddla Mari na vengono stanziate lire 400.000 per il servizio aeronautico (esercizio 1912 - 13). 27 giugno 1912 - Con legge n. ~ viene istituito il Servizio Aeronautico presso il Ministero della Guerra (Direzione Generale Artiglieria e Genio), che aveva quale organo principale !"Ufficio d'Ispezione dei Servizi Aeronautici. 6 luglio 1912 - Con R. decrclo n. 77r viene sciolto il Consiglio d'Amministrazione Speciale e formati 3 Consigli di Amministrazione presso il
Battaglione Specialisti, il Battaglione Aviatori e lo Stabilimento d'esperienze e costruzioni aeronautiche. 18 giugno 1913 • Con la circ. n. 241 viene stabilito il bilancio di previsione dell'aeronautica per l'esercizio finanziario 1913 - 14 in lire 3.145.000. 27 giugno 1913 • Con la circ. n. 242 presso il 3° Reparto dell'Ufficio del Capo d i Stato Maggiore della Marina viene costituita una Sezione Aeronautica quale organo centrale dell'aviazione marinara. 25 agosto 1913 • Con R. decreto n. no9 viene istituita a Venezia una Scuola d'Aviazione per Idrovolanti. 28 agosto 1913 • Con circ. n. 36! viene abolito l'Ufficio d'Ispezione ed istituito l'!spettorato Aeronautico. 16 ottobre 1913 · Con circ. n. 432 viene istituita presso lo Stabilimento d'esperienze e costruzioni ae ronautiche una scuola d'aeronautica tecnico - scientifica per ufficiali denominata / stituto Centrale Aeronautico. 30 giugno 1914 - Con circ. n. 289 sul bilancio dello stato di previsione dell'esercizio finanziario 1914 - 15, viene stanziata la somma di lire 4.145.000 per i servizi aeronautici. 7 gennaio 1915 • Con R. decreto n. 11 l'Ispettorato Aeronautico si trasforma in Corpo Aeronautico Militare, con equiparazione alle altre Armi e Corpi dell'Esercito e quindi con organizzazione indipendente dall'Arma del Genio. 18 marzo 1915 • Con circ. n. 170 viene regolata l'amministrazione centrale dell'A.M. istituendo la Direzione Generale dell'Aeronautica e sopprimendo l'Ispettorato Aeronautico. 9 aprile 1916 • Con la circ. n. 245 viene istituito dal Ministero della Marina l'Ispettorato dei Sommergibili e dell'Aviazione presso l'Ufficio del Capo di Stato Maggiore (V e VI Reparto). 16 giugno 1917 • Con il R. decreto 11. 980 il Ministero della Guerra viene diviso in Ministero della G uerra e Ministero per le Armi e Munizioni ed ebbe alle sue dipendenze la Direzione Generale d'Aeronautica. 1° novembre 1917 - Con R. decreto n. 1813 viene costituito presso il Ministero p::r le Armi e Munizioni il Commissariato Generale d'Aeronautica, del quale fu a capo E . Chiesa. 15 dicembre 1918 - Con R. decreto n . 1909 viene soppresso il Commissariato Generale d'Aeronautica e le sue attribuzioni passano al Ministero del T esoro e dell'Industria, Commercio e Lavoro. 21 marzo 1919 - Con circ. 11. 162 viene costituito il Comando Superiore d'Aeronautica (Divisione deJlo Stato Maggiore). 30 giugno 1919 • Con R. decreto n. 1233 viene istitu ita presso il Ministero dei Trasporti marittimi e ferroviari la Direzione Cene1·ale d'Aeronautica . 14 settembre 1919 • Con R. decreto n. 1926 il Comando Superiore viene trasformato in lspetto1·ato dell'Aeronautica Militare (Ministero della Guerra). 18 settembre 1919 • Con R. decreto n. 1817 vengono istituiti dal Ministero della Marina 4 Comandi d'Aeronautica : dell'Alto Tirreno, del Basso Tirreno, dell'Alto Adriatico, del Basso Adriatico e Jonio. 20 aprile 1920 - Con R. decreto n. 451 sull'ordinamento dell'Esercito l'A .M. viene elevata ad Arma alle dip::ndenze del Comando Superiore d'Aeronautica.
142 22 giugno 1920 • Con R. decreto n. 849 la Direzione Generale d'Aeronautica viene soppressa ed il Comando Superiore ne assume le attribuzioni.
25 gennaio 1921 - Con circ. n. 61 il Comando Superiore diviene organo centrale ministeriale; con circ. n. 62 viene regolata l'attività e il funzionamento dei singoli organi aeronautici.
28 maggio 1922 • Con legge n. 712 il Parlamento istituisce un Consiglio Superiore Aeronautico per dar pareri sui programmi e le questioni aeronautiche. 23 ottobre 1922 - Con R. decreto n. 1358 il Comando Superiore d'Aeronautica cessa di appartenere al Ministero della Guerra e rientra a far parte dell"Arma Aeronautica. 27 ottobre 1922 - Con circ. n. 523 viene costituito presso l'amministrazione centrale della Guerra il Servizio d'Aeronautica. 24 gennaio 1923 - Con R. decreto n. 62 viene istituito il Commissariato d'Aeronautica alle cui dipendenze passa l'Arma Aeronautica; con R. decreto n. 63 assume la caric"a di Alto ·commissario B. Mussolini, Vice - Commissario A. Finzi cd Intendente Generale A. Mercanti. 28 marzo 1923 • Con R. decreto n. 645 viene costituita la Regia Aeronautica. 31 luglio 1923 • Con circ. comm.le n. 1 viene costituito il R. Corpo del Genio Aeronautico; con circ. comm.le n. 3 viene costituito il Corpo di Commissariato Militare dell'Aeronautica. 12 ottobre 1923 • Con circ. comm.le n. 7 viene istituito il Corpo di Stato Maggiore della R. Aeronautica. 5 novembre 1923 - Con circ. comm.le n. 6 viene istituita la R. Accademia Aeronautica. 10 dicembre 1923 • Con circ. comm.le n. 9 viene costituito il R. Corpo degli Aeroporti. 5 marzo 1924 - Con circ. comm.le n. 81 viene istituita la Riserva Aeronautica. 19 luglio 1924 - Con circ. comm.le n. 11 viene soppressa l'Intendenza Generale. 24 agosto 1924 - Con circ. comm.le n. 183 viene costituito il Corpo Ufficiali degli Equipaggi della R. Aeronautica. 25 agosto 1924 - Con circ. comm.le n. 200 viene costituito il Corpo Equipaggi della R. Aeronautica. 2 aprile 1925 - Con R. decreto n. 4g6 viene istituita la carica di Capo di Stato Maggiore del 'Aeronautica. 4 maggio 1925 - Con R. decreto n. 627 viene stabilito un nuovo ordinamento per la R. Aeronautica comprendente tutte le forze aeree militari del Regno e delle Colonie e i servizi aeronautici militari. 14 maggio 1925 - Con R. decreto n. 632 viene soppresso il posto di Vice · Commissario cd istituito quello di Sottosegretario di Stato per l'Aeronautica. 30 agosto 1925 - Con R. decreto n. 1513 viene costituito il Ministero dell'Aeronautica; con circ. mio.le n. 224 viene nominato Ministro ad Interim B. Mussolini. 2 settembre 1925 - Con circ. min.le n. 220 le attribuzioni del Ministro vengono delegate al Sottosegretario di Stato A. Bonzani.
1 43
12. - TABELLA CRONOLOGICA DELLA DIPENDENZA DELL'AERONAUTICA MILITARE DALLE AMMINISTRAZIONI CENTRALI DEL REGNO D'ITALIA DAL 1884 AL 1925
AERONAUTICA DELL'ESERCITO
1884 - 1912 - Direzione Generale Artiglieria e Genio Ministero 1912 - 1913 - Ufficio d'Ispezione dei Servizi Aeronautici della 1913 - 1915 - Ispettorato Aeronautico Guerra 1915 - 1918 - Direzione Generale d'Aeronautica 1918 (aprile) - 1918 (dicembre) - Commissariato Generale per l'Aeronautica. 1918 (dicembre) - 1919 (giugno) - Ministero del Tesoro, Ministero Industria e Commercio. , 1919 (giugno) - 1919 (settembre) - Ministero dei Trasporti Marittimi e Ferroviari (Direzione Generale d'Aeronautica). 1919 (settembre) - 1920 (marzo) - Ministero della Guerra (Ispettorato dell'A.M.), Ministero dei Trasporti Marittimi e Ferroviari (Direzione Generale d'Aeronautica). 1920 (marzo) - 1920 (giugno) - Ministero Industria e Commercio (Direzione Generale d 'Aeronautica), Ministero della Guerra (Ispettorato dell'A.M.). 1920 (giug no)- 1923 - Ministero della Guerra (Comando Superiore d'Aeronautica. 1923 - 1925 - Commissariato per l'Aeronautica. 1925 - Ministero dell'Aeronautica.
AERONAUTICA DELLA MARINA Fino al 1913 - Ministero della Guerra. 1913 - 1914 - Ministero della Marina (I Reparto). 1914 - 1916 - Ministero della Marina (V Reparto). 1916 - 1917 - Ministero della Guerra. 1917 - 1923 - Ministero della Marina. 1923 - 1925 - Commissariato per l'Aeronautica. 1925 - Ministero dell'Aeronautica.
SUCCESSIVI ORDINAMENTI DELLE TRUPPE DELL'AERONAUTICA MILITARE
AERONAUTICA DELL'ESERCITO
1884 - Sezione Aerostatica del 3° Reggimento del Genio. 1887 - Compagnia Specialisti del Genio. 1894 - Brigata Specialisti del Genio. 1909 - Brigata Sp:cialisti Autonoma del Genio. 1910 - Battaglione Specialisti Autonomo del Genio. 1915 - Corpo Aeronautico Militare. 1920 - Arma Aeronautica. 1923 - Regia Aeronautica (Forza Armata a sé).
AERONAUTICA DELLA MARINA
1913 r9r4 1916 1917 1920 1923
-
Sezione Aeronautica. Servizio Aeronautico. Incorporata al Corpo Aeronautico Militare. Servizio Aeronautico dipendente dalla R. Marina. Forza Aerea della Regia Marina. Inquadrata nella Regia Aeronautica.
FONTI E BIBLIOGRAFIA
F ONTI LEGGI E DECRETI DEL REGNO D'ITALIA 1860 1887 1887 1894 1909 1910 1910 1910 19rr 1912 1912 1913 1913 1913 1915 1915 1915 1915 1915 1916 1916 1917 1917 1917 1917 1917 1918 1918 1918 1918 1919 1919 1919 1919 1919 1919
-
10*.
R. decreto Legge R. decreto R. decreto R. decreto Legge Legge R. decreto R. decreto Legge R. decreto R. decreto R. decreto R. decreto R. decreto R. decreto R. decreto D. luog.le D. luog.le D. luog.le D. luog.le R. decreto Legge R. decreto R. decreto R. decreto D . luog.le D . luog.le D. luog.le R. decreto R. decreto R. decreto R. decreto R. decreto R. decreto R. decreto
n. n. n. n. n. n. n.
4038, 4593, 198, 503, 709, 422, 515,
n. 944, n. 691,
n. 698, n. 771, n. rro9, n. 1229, n. 1264, n. rr, n. 348, n. 355, n. 872, n. 1065, n. 577, n. 1213, n . 202, n. 508, n. 980, n. 1225, n. 1813, n. 484, n. 485, n. 6n, n. 1909, n. 10, n. 1233, n. 1817, n. 1926, n . 1939, n. 2143,
Voi. I, Voi. 85,
p. 307 (Regno di Sardegna).
P· 1573.
(G.M.U.), p. 654. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Vol. Vol.
III, VI, II,
JJT,
P· 3109· P· 5447·
p. 1998. P· 2490·
V, III,
p. 1407.
III, III,
p. 2691 .
V, VI, V I, I, I, I,
P· 2743·
p. 2838. p. 4777. P· 532 1. p. 5792 ·
P· 2 4· P· 717.
III,
P· 754· p. 2 490·
IV, II,
P· 3025.
III,
p. 2486.
I, II, III,
p. p. p. p. p.
III, V, II, II,
p. 1246.
p.
408. 1150. 22~. 2786. 43o9. 1133. 1137· 1365. 3851. 35· 2648. 3938. 4179. 4200.
II,
P· p.
V, I,
P·
III,
p. P· p. p. p. 862.
V, V, V, VI,
p.
1920 - R. decreto n. 64, 1920 - R. decreto n. 304, 1920 - R. decreto n. 451, 1920 - R. decreto n. 849, 1920 - R. decreto n. 1438, 1920 - R. decreto o. 1489, 1920 - R. decreto n. 1653, 1921 - R. decreto n. 687, 1921 - R. decreto n. 1232, 1921 - R. decreto n. 1275, 1922 - Legge n. 712, 1922 - R. decreto n. 1358, 1923 - R. decreto n. 62, 1923 - R. decreto n. 63, 1923 - R. decreto n. 644, 1923 - R. decreto n. 645, 1923 - R. decreto n. 821, 1923 - R. decreto n. 2395, 1924 - R. decreto n. n55, 1925 - R. decreto n. 4~, 1925 - R. decreto n. 627, 1925 - R. decreto n. 632, 1925 - R. decreto n. 1513, 1926 - Legge n. ~o, 1947 - Legge n. 17,
Voi. Vol. Vol. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi. Vol. Voi. Voi. Voi. Vol. Voi. Voi. Voi. Voi. Voi.
I, II, II, III, V, V, V, II, IV, IV, III, V, I, I, III, III, III, VIII, V, IV, V, V, VIII, III, I,
p. 162. p. 965. p. 1249. p. 2401. p. 4007. p. 4168. p. 4499. p. 1669. p. 3133. p. 3222. p. 2059. p. 4208. p. 238. p. 238. p. 2287. p. 2291. p. 2751. p. 6942. p. 3206. p. 752. p. 892. p. 899. p. 1787. p. 765. p. 102 (Repubblica Italiana).
MINISTERO DELLA GUERRA CIRCOLARI DEL GIORNALE MILITARE UFFICIALE 1910 19n 1911 1912 1913 1913 1913 1913 r913 1914 1914 1914 1914 1914 1915 1915 1915 1915 1915
- Circolare - Circolare - Circolare - Circolare - Circolare - Circolare - Circolare - Circolare - Circolare - Circolare - Circolare - Circolare - Circolare - Circolare - Circolare - Circolare - Circolare - Circolare - Circolare
n. n. n. o. n. n. n. o. n. n. n. n. n. n. n. n. n. n. n.
28, 101, no, 535, 241, 242, 361, 428, 432, 225, 289, 344, 516, 588, 14, 40, 169, 170, 344,
p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p.
94. 277. 299. 1717. 635. 759. no3. 1219. 1223. 660. 853. 1039. 1458. 1651. 201. u2. 465. 475. 769.
1 47
1915 - Circolare 1915 - Circolare 1916 - Circolare 1917 - Circolare 1917 - Circolare 1917 - Circolare 1917 - Circolare 1917 - Circolare 1918 - Circolare 1918 - Circolare 1918 - Circolare 1918 - Circolare 1918 - Circolare 1918 - Circolare 1919 - Circolare 1920 - Circolare 1920 - Circolare 1921 - Circolare 1921 - Circolare 1922 - Circolare 1922 - Circolare
n. 370, p. 865. n. 579, p. 1554. n. 245, p. 555. n . II,
n. n. n. n. n. n.
n. n. n.
n. n. n. n.
n. n. n. n.
29, 122, 520, 657, 99, 100, 101, n5, 165, 218, 162, 54, 74, 61, 62, 284, 523,
p. 30. p. 95. p. 250. p. n52. p. 1434. p. 204. p. 204. p. 204. p. 222. p. 314. p. 406. p. 19~. p. 67. p. 87. p. 64. p. 67. p. 591. p. n97.
MINISTERO DELL'AERONAUTICA CIRCOLARI DEL BOLLETTINO UFFICIALE 1923 1923 1923 1923 1923 1923 1923 1923 1924 1924 1924 1924 1924
-
Circolare Circolare Circolare Circolare C ircolare Circolare Circolare Circolare Circolare Circolare Circolare Circolare Circolare
n.
1,
n.
1, 2, 3, 1, 3, 7, 6, 9, 75, 81, 183 200
n. n. n.
n. n. n. n. n. n.
n. n.
Boli. Uff. n . Boli. Uff. n. Boli. Uff. n. Boli. U ff. n. Boli. Uff. n . Boli. Uff. n. Boli. Uff. n. Boli. Uff. n . Boli. Uff. n . Boli. Uff. n. Boli. Uff. n. (Boli. unico), (Boli. unico),
10, p. II, p. 16, p. 16, p. 18, p. 18, p. 25, p. 32, p. 2,
r. 1.
4. 4. 2.
ro. 23.
61. p. 22.
13, p. 286. r4, p. 306. p. 730. p. 388.
MINISTERO DELL'AERONAUTICA CIRCOLARI DEL GIORNALE MILITARE UFFICIALE 1925 1925 1925 192.5 1926 IO.
-
Circolare Circolare Circolare Circolare Circolare
n. n. n. n. n.
II,
220, 221, 224, 220,
p. 33. p. 752. p. 758. p. 769. p. 734.
DOCUMENTI INERENTI ALL'AERONAUTICA MILITARE TRATTI DALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI (ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO)
MINISTERO DELLA GUERRA
19n - Aviazione: regolamentazione. Disegno di legge. Fase. 7 - 6. 1913 - Commissione Suprema Mista difesa dello Stato (membri consultivi Ispettorato dell'Artiglieria e Genio). Fase. ro - 4 - 519. 19r4 - Assetto dell'Aeronautica Militare. Disegno di legge. Creazione del Politecnico di Torino come centro di studi. Fase. 3 - 2 - 30.
MINISTERO PER LE ARMI E MUNIZIONI
1915 - Comitato Supremo dell'Aeronautica : sua istituzione. Fase. 8-3-420. 1916 - Riunione sotto un'unica direzione autonoma dei vari servizi aeronautici. Fase. r - 2 - 388.
1917 - Commissariato Generale d 'Aeronautica. Istituzione proposta dal dep. Queirolo. Fase. 1 - 2 - 736. 19r7 - Istituzione del Commissariato. Nomina del titolare dep. Eugenio Chiesa. Fase.
1 -
6 - 956.
MINISTERO DELLA GUERRA
1918 - Decreto legge sull'ordinamento amministrativo e tecnico del Commissariato Generale d'Aeronautica e decreto legge sull"Ufficio Approvvigionamenti e rifornimenti dei materiali per le costruzioni aeronautiche. Fase. 1 - 4 - 291. 1918 - Decreto legge portante aggiunta nei riguardi del Commissariato. Fase. I - 4 - 844. 1918 - Disegno di legge sulla navigazione aerea. Fase. 9- 1 - 7. 1919 - Passaggio dei servizi dell'Aviazione al Ministero della Guerra. Fase.
12 - 389. 1919 - Bilancio. Ripartizione degli stanziamenti fra i bilanci dei Ministeri della Guerra e dei Trasporti. Fase.
1 - 1-
1406 e
16o2.
1920 - Sistemazione dei servizi dell"Aviazione. Fase. r - 1 - 1054. 192r -
Ricostituzione della Direzione Generale d'Aeronautica. Divisione dei servizi dell'A.M. da quella civile. Fase. 1 - 1 - 386.
'\
1922 - Istituzione di due Direzioni Generali, una per l'Aeronautica Militare, l'altra per quella civile, alla dipendenza del Ministero della Guerra. Fase. 3 - 2 - 2815.
COMMISSARIATO D 'AERONAUTICA
1923 - R. decreto per l'istituzione del Commissariato d'Aeronautica e nomina del Commissario e Vice - Commissario. Fase. 3 - 20 - 267. 1924 - Stato di previsione della spesa per l'esercizio finanziario 1924 - 25. Fase. l - 3 - 4 - 80. 1925 - Problemi dell'Aviazione. Riunione a Roma dei tecnici e deputati con Gruppo Parlamentare Aeronautico. Fase. 1 - 1 - 1 - n 1. 1925 - Commissione Parlamentare per lo studio sull'ordinamento dell'Aeronautica. Fase. 1 - 1 - 1 - n87. 1925 - Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica. Fase. 1 - 2 - 1 - 2825.
MINISTERO DELL'AERONAUTICA
1925 - R. decreto n. 1513 che istituisce il Ministero e nomina del Ministro. Fase. 1 - 1 - 2 - 2~4 e fase. 1 - 4 - 2 - 2990. 1925 - Attribuzioni delegate dal Ministro al Sottosegretario di Stato. Fase. I - 4 - 2 - 3239. MINISTERO DELLA GUERRA Protocollo speciale - Guerra Europea ( r915 - 1918). Fase. 19 - 5 - 2
- I.
BIBLIOGRAFIA CALDERJ\RA ATTILIO, L'aeronautica dalle sue origini ai giorni nostri, Torino, s.d. CASSESE SABINO, li sistema amministrativo italiano, Bologna, 1~3. CROSARA LEONARDO, Gli Aerostieri. Xotizie storiche degli aerostieri militari, dal 1793 al 1919, Roma, 1924. D outtET Gruuo, Il dominio del!' aria, Roma, 1921. G~IBA SEVERDIO e VAGNONI SALVATORE, Ordinamento del Ministero della Difesa e delle Forze Armate, Roma, I<J'79· LAZZATl Guwo, Stormi d'Italia. Storia dell'aviazione italiana, Roma, 1975. LocATELLl A NTONIO, Alcuni aspetti del probh:ma aeronautico attuale, Roma, 1924. Lon1 A NGELO, Storia delle ongm, dell'Aeronautica Militare ( 1884 - 1915), Roma, 1976 (2 voi.). MASINI G 1usEPPE, // Commissariato Militare Aeronautico, Roma, 1979 (3 voi.). MATIIOLI Gurno, Mussolini aviatore, Roma, 1935. MILA:-ESI Gt:100, Albatros. L'aviazione navale in guerra (con note sulle più grandi Case Aviatorie italiane), Roma, 1920. MoLFESE MARIO, L'aviazione da ricognizione italiana durante la guerra europea, Roma, 1925. Pouo FELICE, LA guerra dell'aria (1915-1918), Milano, 1935. PREPOSITI CLEMENTE, La storia dell'aviazione, Firenze, 1931 (3 voi.). RocHAT G10Rc10, L'Esercito italiano negli ultimi cento anni, Storia d' Italia, voi. V. V ARAi-INI V ARO, LA ricostruzione fascista delle Forze Armate italiane, Milano, 1929 (2 voi.). VERDIKELLt ARMANDO, La Compagnia Nazionale Aeronautica, Roma, 1931. BATIACLIONE SPECIALISTI DEL GEi-10, L'aviazione militare in Francia, Germania, A ustria e Russia, Roma, 1912. COMMISSARIATO o'AERONAUTICA, Regolamenti ed amministrazione degli enti aeronautici, Roma, 1923. Co~L\t1SSARIATO n'AERONAt:TICA, Aeronautica italiana, Roma, 1923. CoMMISSARIATO o'AERONAt;TICA, Attuale fase di ricostruzione, Roma, 1924. MINISTERO DELLA GuERRA, Truppe e Servizi mobilitati nella guerra 191 5 - 1918, Roma, 1939. Rrv1STA AERONAUTICA, Cronistoria aeronautica italiana, Roma, 1927 (4 voi.). R1v1STA AERO:-JAUTICA, L'Aeronautica Militare nella Campagna di Libia, Roma, 1928. R1v1sTA AEROKAUTICA, / primi cinquant'anni dell'aviazione italiana, Roma, 1
959·
UFF1c10 STORICO nEu'Esucrro, L'Esercito italiano nella Grande Guerra, Roma, 1925. E:-rc1cto1•Eo1A hALl.\:-A. D1z10K,,R1o Ei-c1cLOPED1co ITALIANO.
INDICE
Cap. I.
- Periodo dalle origini alla prima guerra mondiale ( 1884 1913) 1. -
2. -
3. 4. -
5. 6. -
7. -
I primordi dell'Aeronautica Militare La nascita dell'Aviazione Militare Il nuovo ordinamento del 191 r La guerra di Libia . L'Aeronautica della Marina . I provvedimenti del 1913 e l'Ispettorato dell'Aeronautica . Il Battaglione Aviatori nel 1913 .
Cap. IL - La prima guerra mondiale (1914-1918) . 1. -
2. -
3. -
4. 5. 6. 7.
-
8. -
L'Aeronautica Militare alla vigilia della guerra: problemi di bilancio L'organizzazione dcli' Aeronautica Militare durante il periodo della neutralità dell'Italia Le disposizioni finanziarie ed amministrative Il personale aeronautico . L 'Aeronautica Militare in guerra . L'Aeronautica della Marina in guerra La costituzione del Commissariato d'Aeronautica del 1917 . L'ultimo anno di guerra
Cap. III. - Il dopoguerra ( 1918 - 1925) L'Aeronautica Militare dopo la guerra e la smobilitazione - La Direzione Generale d'Aeronautica . - li 1920 e il riordinamento dei servizi aeronautici - L 'amministrazione centrale dell'Aeronautica Militare . - I provvedimenti del 1922 . - L'Aeronautica Militare nei primi due anni del fascismo - Il 1925 e la costituzione del Ministero dell'Aeronautica . - Conclusione .
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Appendice: Documenti e testimonianze Lettera del Ministro della Guerra Spingardi (7 gennaio 1911) . 2. - Lettera del col. M. M. Moris (26 ottobre 1912) . 3. - Interpellanza dell'on. Montù alla Camera dei Deputati (26 maggio 1913) . 4. - Lettera del Sottosegretario Mirabelli (16 febbraio
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1. -
1914)
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5. - Relazione alla Camera dei Deputati dell'on. Di 6. 7. 8. 9.
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Palma (giugno 1914) Il servizio aereo (25 otcobre 1914) . Lettera del deputato prof. Queirolo (7 agosto 1917) Premi per i piloti d'aeroplano (15 marzo 1918) . Accordi italo - austriaci per limitare i bombardamenti aerei (9 febbraio 1917) . Comunicato del Presidente del Consiglio dei Ministri Mussolini (23 gennaio 1923) . Cronologia riassuntiva del!· organizzazione dell' Aeronautica Militare italiana dal 1884 al 1925 Tabella cronologica della dipendenza dell'Aeronautica Militare dalle Amministrazioni Centrali del Regno d'Italia dal 1884 al 1925 . Successivi ordinamenti delle truppe dell ·Aeronautica Militare .
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Fonti .
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Bibliografia
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10. 11. -
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