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LE OPERAZIONI IN SICILIA E JN CALABRIA
Secondo Bottai neppure Mussolini si astenne dal cnucare aspramente l'accaduto proprio in occasione della famosa e fatale seduta del Gran Consiglio del 24 luglio 1943. Il duce si attribuì in quell'occasione il merito di aver voluto la creazione della Piazzaforte, che venne dichiarata poi imprendibile dai suoi stessi responsabili militari. Senza fare alcun cenno alla questione della presunta mancanza d'acqua sull'isola, Mussolini ricordò poi che l'Ammiraglio Pavesi telegrafò dichiarando impossibile ogni ulteriore resistenza e che egli dette quindi l'ordine di resa. Quest'ultimo, come sappiamo, giunse comunque a Pantelleria dopo che l'Ammiraglio aveva deciso autonomamente di porre fine ad ogni resistenza. La conclusione fu che la Piazzafone cadde con «trentotto morti e undicimila prigionieri mentre avrebbe potuto essere la Stalingràdo del Mediterraneo» (69). Parimenti sorpresi dalla facile conquista di Pantelleria e di Lampedusa furono i massimi esponenti anglo-americani. Churchill, ad esempio, ebbe ad esprimersi nel modo seguente (70): «S'era fatto in precedenza un gran parlare deU'enùtà e dei pericoli di questa impresa. La quale fu coronata da un pieno successo, senza perdite da parte nostra, ad eccezione, secondo i marinai, d'un soldato ferito dal morso di un somaro. Più. di 11 .000 prigionieri caddero neUe nostre mani. Nei due giorni successivi anche le isole viciniori di Lampedusa e Linos~ capitolarono, la prima dinnanzi al pilota di un aereo costretto ad atterrare per mancanza di carburante•.
Un codicillo alle impressioni del premier britannico ci viene offeno da Eisenhower, che nelle sue memorie così confessa (71): «Avevamo fatto fra noi (tra Eisenhower e Churchill, n.d.a.) una piccola scommessa basata suUa sua valutazione che non ci fossero in Pantelleria più di 3.000 italiani. Mi offrì di pagarmi cinque centesimi di lira per ogni uomo che facessimo prigioniero in più di quella quantità. Ne prendemmo 11.000 e benché, s'intende, avessi dimenticato quella scherzosa scommessa, pagò immediatamente calcolando lui stesso il cambio e dichiarando che a quella cifra avrebbe comprato tutti i prigionieri che potessimo fare• (72). (69) G. BOlTAI : Vent'anni e un giorno, Milano 1949, pag. 298. (70) W. CHURCHILL: La seconda gue"a mondiale, op. cit., vol. IX: La campagna d 'Italia, pag. 43. (71} D.D.EISENHOWER: Crociata in Europa, op.cit., pag. 216. (72) Il rapporto ufficiale del Gen. Eisenhower sulla cad uta di P~telleria è conservato nel P.R.O. , fondo PREM 3, cartella 228/4: Exploitation of <Husky• operation: Gen. EiJenhower's report on Pantelleria operations. l