LE OPERAZIONE IN SICILIA E CALABRIA

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GLI SBARCHI IN SICILIA E LE PRIME REAZIONI

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contrattacco condotto da elementi del 538° btg. costiero italiano, occupando l'aeroporto di Licata. 4) Contingente d'attacco di Falconara, rappresentato dai tre battaglioni del 30° gruppo tattico reggimentale del Col. Rogers, che mise piede sulla cosiddetta spiaggia 70 est all'estremità orientale della colonna «]oss», delimitata da Punta Due Rocche, tra le 03.15 e le 04.22 sotto «debole ed inefficace» tiro italiano. Anche in questo settore si mise in evidenza l'incrociatore Brooklyn che, insieme all'incrociatore Birmingham, battè con successo, a panire dalle 04.45, le batterie italiane sui fianchi del prospiciente Monte Desusino, utilizzando idrovolanti catapultati per la direzione del tiro. Tali batterie in effetti furono ridotte al silenzio entro le 09.18, dopo che due granate italiane avevano mancato di poco altrettante unità americane, tra cui la nave comando Biscayne dell' Amm. · Conolly. L'intera colonna ~oss» non incontrò quindi grossi ostacoli e prima della notte la 3a div. fu. statunitense guadagnò più terreno del previsto, subendo meno di un centinaio tra morti e feriti, cioè perdite nettamenté inferiori a quelle preventivate ( 14). In sintesi il 7 o gruppo tattico reggimentale occupò buone posizioni sulle colline sovrastanti Licata, i Rangers e il 15 • gruppo tattico reggimentale si impadronirono della città e della foce del Salso compreso l' aeroporto, mentre il 30° gruppo tattico reggimentale conquistò il Monte Desusino e le colline adiacenti sul fianco destro della testa di sbarco. Nell'intero settore di Licata i soldati italiani catturati, secondo fonti alleate , furono circa ·3.000 nella sola prima giornata di combattimenti. Oltre alla più volte ricordata perdita del dragamine Sentine/, gli americani lamentarono nella zona ~oss» una collisione tra i due cacciatorpediniere Roe e Swanson alle 02. 55, con conseguenti gravi danni che costrinsero le due unità a riparare a Malta e a Biserta, seppure senza alcun morto o ferito a bordo. - Colonna «Dirne», con obiettivo Gela e poi l'aeroporo di Ponte Olivo. Essa era composta dalla l a div. ftr. del Gen. Alleo e da due btg. Rangers, che sbarcarono su un fronte di ben 41 chilometri tra Punta Due Rocche e Punta Zafaglione. Questo settore era difeso dal 134 o rgt. del Col. Altini e dal 389° btg., appanenenti alla XVIII brigata costiera del Gen. Mariscalco, (14) Ibidem, pag. 135.


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