- PARTE II
STATO MAGGIORE DELL'ESERCITO UFFICIO STORICO
Sergio COCCIA Introduzione di
Nicola Pignato
LE UNIFORMI METROPOLITANE DEL REGIO ESERCITO DALLA RIFORMA BAISTROCCHI ALL'INIZIO DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE 1933· 1940
Roma 2005
PROPRIETÀ LETTERARIA © 2005 - STATO MAGGIORE DELL'ESERCITO - UFFICIO STORICO
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Presentazione
Le pubblicazioni di carattere un{formologico edite dall'Ufficio Storico sono basate principalmente sulle norme contenute nel "Giornale lvfilitare" e su altre disposizioni ufficiali emanate dal Ministero della Guerra. Il presente studio ha un'impostazione di tipo diverso. Esso ù1fatti si.fonda essenzialmente su documenti fotografici che illustrano nei minimi particolari gli oggetti di vestiario ed equipaggiamento del periodo inaugurato dalle radicali innovazioni apportate alle uniformi dal Generale di Corpo d'Armata Federico Baistrocchi, allorché ji,1 norninato Sottosegretario di Stato alla Guerra e Capo di Stato Maggiore dell'Esercito. L'autore inquadra il materiale da lui raccolto in base alle disposizioni susseguitesi nella seconda metà degli anni '30, mettendo in evidenza sia le uniformi e gli equipaggiamenti regolamentari che si attenevano scrupolosamente alle prescrizioni, sia le "divise ji,wri ordinanza ", quelle cioè che per iniziative dei singoli militari o per i motivi contingenti più disparati venivano alterale e si discostavano da quanto indicato dai regolamenti. Questo lavoro esamina le uniformi delle truppe metropolitane escludendo quelle coloniali e ciò sebbene tra il 1935 ed il 1939 le Forze Annate italiane si fossero trovate ad ajji-vntare, oltre alla quasi incruenta occupazione dell 'Albania, due vittoriose ed irnpegnative Campagne d'oltreniare: le operazioni per la conquista de/l'Etiopia ed il controverso intervento nella Guerra di Spagna, sulle quali l'Ufficio Storico ha recentemente p ubblicato il volume "Le uniformi e i distintivi del Corpo Truppe Volontarie italiane in Spagna 1936-1939" ed ha in corso di preparazione l'opera "Un{forrni e distintivi della guerra di Etiopia 1935-1936 ". È sembrato opportuno.far precedere l 'esame delle nuove un{formi adottate in quegli anni da alcune note sull'organizzazione n1ilitare dell'epoca e sulle motivazioni che indussero i responsabili del tempo - nel quadro di un cornplessivo progetto di modernizzazione del!' Esercito - tanto a mutare radicalmente la foggia della tradizionale un~fonne grigio-verde, quanto ad adottarne di nuove (come le tenute estive) o ripristinare quelle da cerinwnia già in uso in periodi precedenti, aggiornandone nel contempo fregi, distinlivi e quant'altro ad esse auinemi. Sicuramente il volume soddi~ferà le aspettative di tutti coloro che sono interessati all 'evoluzione delle uniformi militari italiane, siano essi studiosi di storia militare, semplici appassionati o collezionisti. All'autore ed a Nicola Pignato, che ne ha curato la parte in1roduttiva, va il ringraziamento dell' U/jicio Storico per la preziosa collaborazione offerta e la paziente ed innovativa ricerca.
il Capo dell'Ufficio Storico Col.f (alp .) s.SM Massimo MULTAR!
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Abbreviazioni
C. d'A.
Corpo d'Armata.
cl.a.
D ivis ione alpi na.
cl .e.
Divis ione celere.
cl .f.
Divisione fanteria.
g.v.
Grigio-verde
F.d' O.
Foglio d'Ordine, la prima cifra è il numero della disposizione, la seconda indica l'anno.
G.a.F.
Guardia alla Frontiera.
G.M.
Gue1Ta Mondiale.
G.M.U.
G iornale Militare Ufficiale, la prima cifra è il numero della disposizione, la seconda indica l'anno.
R.E.I.
Regio Esercito Italiano.
CC.RR.
Carabinieri Reali.
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Premessa
Non vi è dubbio che tra le innovazioni stud iate ed apportate dal Generale Federico Baistrocch i sin dall'inizio della attività di Sottosegretario, una di quelle che ebbe maggior impatto fu il tinnovamento delle uniformi. Fu infatti alla fine ciel 1933 che il i 1inistero della Guerra iniziò ad apportare, con cinque successive "aggiunte e varianti", notevoli aggiornamenti al Regolamento sull'Uniforme diramato nel 1931 per tutte le armi e servizi (ivi compresi i CC.RR., i quali peraltro, e fino al 2001, sono stati la prima Arma dell'Esercito). Tali disposizioni bastarono a rid isegnare completamente quell' uniforme grigio-verde, che, adottata alla fine del 1908 dopo le proposte di Achille Brioschi nel 1905 e le esperienze del 1907 con il "plotone" grigio del battaglione alpino Morbegno, avrebbe caratterizzato il soldato italiano per i quaranta anni successivi. Essa - nonostante period ici aggiornamenti - si era mantenuta pressoché invariata nelle linee generali fino a che non s i approvò la cosiddetta "riforma Baistrocchi" . Ma, come sempre avviene, e come del resto si era verificato anche nel 1909, vi fu un periodo in cui vecchio e nuovo continuarono a coesistere. Certamente le prime modifiche ad essa relative cominciarono a vedersi dai primi del 1934, tuttavia la nuova uniforme sarà a regime soltanto nel 1935, pur se fino al 1939 s i succedettero continui aggiustamenti. Invero, se con le Aggiunte e varianti N. 2, al capo 111, s i stabil iva l'immediata entrata in vigore delle innovazioni, si disponevano anche ,llcunc norme transitorie. La giubba in uso, ad esempio, poteva essere utilizzata facoltativamente fino al _, 1.12.1934, restando obbligatoria fin quando la truppa avesse continuato ad indossarla. Ovviameme, la stessa poteva essere adattata con alcuni interventi sartoriali , modificandone cioè colletto, controspalline, paramani e bottoni. Ugualmente era possibile fme per i cappotti. Vi furono però delle deroghe: anzitutto, ai Marescialli d ' Italia ed ai Generali cl' Armata fu consentito di portare a vita la vecchia uniforme, e altrettanto avvenne per gli ufficiali mutilati e invalidi di guerra. Una norma 1 lo prevedeva, prendendo inoltre in esame q uanto riguardava gli ufficiali di complemento, quelli in posizione ausiliaria e quelli in congedo provvisorio. Naturalmente gli ufficiali cli complemento richiamati per le esercitazioni estive ciel l 934 dovevano vesti re la nuova uniforme per conformarsi a quella della truppa. Si prescriveva infine che, siccome per gl i ufficiali in congedo non era obbligatoria la grande uniforme, costoro, qualora indossassero la nuova giubba nelle occasioni in cui era prescritta la grande uniforme, avrebbero dovuto aggiungere a quella ordinaria unicamente la sciarpa azzurra e le decorazioni metalliche. Senza dubbio le deroghe previste per q ueste ultime categorie erano state dettate eia motivi cli carattere economico : per gli alti g radi , invece, s i era forse tenuto conto ciel!' attaccamento da alcun i di essi manifestato per quell'uniforme che li aveva accompagnati nella loro lunga carriera. Sta di fatto, però, che quasi tutti, e in pochi mesi, si adeguarono senza problemi alla nuova normativa. 1
1
G.M. U. N. 704/33
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Introduzione Storica
Il periodo che va dal 1934 al 1939 e che corrisponde all' impegno militare, dapprima nella campagna d 'Etiopia e su bito dopo con la pa1iecipazione alla g uerra di Spagna, è anche quello in cui si potè dare iniz io a l programma di adeguamento dell'Esercito di cui erano state gettate le basi ne l 1928. Tale program ma, c he prevedeva l'aumento da 2 1 a 60 delle divisioni mobilitabili, il completamento delle dotazioni e la modernizzazione delle armi e de i mezzi, comportava una spesa ingente, calcolata all'epoca in uno stanziamento straordinario di 8 mil iardi di lire, di cui solo una piccola parte ( 1,6 lVlld) e ra stata concessa fino al 1933. Dal punto di vista politico, nonostante le preocc upazioni per certi atteggiamenti dei nostri vicini - segnatamente Francia cd Jugoslavia, i due paes i confinanti che avevano intensificato nel 1929 i loro apprestamenti militari alle nostre frontiere - s i era ancora in una fase di relativa tranq uillità. Il gene rale Gàzzera, dal 1928 Sottosegretario di Stato e poi, dal 1929 al 1933 Min istro del la Guerra, aveva rappresentato sin dall ' inizio le gravi carenze della Forza Armata e la mancata attuazione del l' ordinamento 1926 2 . L e carenze riguardavano in particolare la mancanza cli quadrupedi per le salm e rie, arti glie ri e mode rne, carri armati e mezzi del genio. G li stanziame nti promess i andava no però di luiti in dieci anni e non consentivano un au mento della forza bilanciata (220.000 uomini). Parte de i fondi erano destinati a lavori difensivi a ll e frontiere. Vi era anche da considerare che la modesta durata de lla ferma, che eia 18 mesi teorici scendeva in pratica fino a 9-6 mesi, con 8 mesi all' anno di forza minima, incideva sull 'adclestrame nto.3 L'efficienza dell'esercito restava comunque estremamente bassa: si riuscì peraltro, nel 193 1, a costituire due divisioni celeri, a migliorare parte de lle armi della fanteria (fucili mitragliatori , bombe a m a no ecc.) e de ll 'artiglieria (traino meccanico e allungamento delle gittate). Si favorì un modesto Livello d i motorizzazione e si passò una ordinazione di 240 carri veloci .4 Non fu trascurato un altro aspetto, formale e sostanzia le ad un tempo: dar luogo ai primi esperì me nti per ammodernare - a venti anni dall'adozione - l'uniforme grigio-ve rde . Intanto, e in attesa c he questo programma lentamente si reali zzasse, la situ azione politica e uropea s i andava dete riorando proprio a nostro danno: nel mentre cercavamo d i instaurare relazioni cli amicizia con Austria e d U ng he ria e si faceva cli tutto per trova re un accordo
2 30 brigate cli fa nteria, su 3 reggimenti, 30 reggimenti di artiglieria eia campagna,
11 pesante campale, 5 pesante e 53 eia costa, trasformazione dei 12 reggimenti bersaglieri in ciclisti, 3 comandi di brigata alpina, 12 1-eggimenti cli cavalleria, I gruppo (poi reggime nto) carri armati ecc. 3 Va comunque osservato che non basta la lunghezza della ferma a valutarne l'efficacia, bensì quanto duran te detto periodo si apprende. 4 Pelagalli. Sergio. Il generale Pietro Gàzzera al ministero della guerrn (1928-1 933), in "Storia contemporanea" 6/ 1989, pag. Hl29 e passim.
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con gli albanesi, sempre più ambig ui, dovevamo constatare ne i nostri confronti una notevole ostilità da parte etiopica, mentre Francia e Germania apparivano sempre più minacciose nei nostri riguardi. L' instabili tà politica della Spagna, per di più , non faceva presagire nulla di buono. Il fallimento della conferenza per il disarmo, la vicenda della Saar, l'ascesa al potere di Hitler vennero a completare un quadro di per sé assai fosco. Nondimeno, quando Gàzzera lascerà la guida del Ministero, il traguardo delle 40 divisioni ternarie sarà stato raggiunto e si potrà affrontare con s uccesso la prima crisi internazionale. Fu allora che entrò in scena il generale Federico Baistrocchi.
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Parte Seconda
Capitolo I IL CORPO DI STATO MAGGIORE
1. Gli ufficiali generali
In questa sezione verranno descritte solo le uniformi degli ufficiali generali dei vari corpi ed armi dell 'Esercito; degli ufficiali generali dei servizi parlere mo invece negli allri capitoli.
I copricapi Il berretto rigido Come abbiamo già avuto modo di vedere nella prima parte, il berretto rigido grigio-verde e quello bianco del l' uniforme estiva, avevano la greca ricamata in canutigl ia argento su fondo grigio-verde mentre quella del berretto per l' uniforme da sera l'aveva ricamata su panno nero . L'aqui la coronata ricamata posta sul davanti del berretto, il cu i colore variava secondi il grado dell' ufficiale, aveva però la croce Savoia posta nel petto sempre in argento.
La feluca Reminiscenza del secolo passato, la feluca dei generali era in felpa nera ed aveva le ali rialzate, bordate da una semplice greca in ricamo d'argento e guarnite internamente da leggere piumette nere di struzzo. I d istintivi di grado erano apposti sull'ala sinistra ed erano i seguenti: • generale cli brigata: una stelletta r icamata in oro su panno rosso; • generale di divisione: due stellette ricamate in oro su panno rosso; • generale cli corpo d'armata: due stellette sormontate da corona, ricamate in oro su panno rosso; • generale designato d'armata: due stellette con corona e scettro, ricamate in oro su panno rosso·, 198 • generale d'armata: tre stellette ricamate in oro su panno rosso; • maresciallo d'Italia: quattro stellette ricamate in o ro su panno rosso; • primo maresciallo dell ' Impero: aquila ad ali chiuse poggiante su fascio littorio ricamata in oro su panno rosso. 199
198 199
G.M.U. 899/35 G.M .U. 240/38
265
Generale cli brigata in uniform.e ordinaria.
S.M. il Re e imperatore Vittorio F:manue/e 111, in uniforme ordinaria da Primo Maresciallo dell'impero. Carmteristici la doppia greca al berrello e la doppia greca con acquila alle manopole. Sulle controspalline di stoffa era ricamata un'aquila coronala con fèt scio, il wrto in oro su robbio.
266
Berrelfo per Le u111formi grigio-verdi da generale con il distintivo di g rado di generale di Co,po d'Armala o designalo d'Armata ed iLjϡegio ricamato in oro. Da notare, come previsto do/le disposizioni, La croce di Savoia in ricamo argen10.
Berre110 da ufficiale generale per le uniformi da sera. L'aquila ha un ricamo diverso dal solito, dovuto solmnen.te dall'estro della ricamatrice.
267
Berrei/o per le w 1.ifnrrni da sera per generale di di visione. In questo caso la Rreca era ricamata su nero.
268
Giacca per l 'uniforme grigio-verde da generale di brigata. Le controspalline sono in metallo biallCO per la grande uniforme, le m.anopole sono prive cli filettatura e le cordelline sono quelle previste per gli i!fficiali generali.
Ufficiale generale in umfonne di marcia con pantaloni corli. La banda ai pan/aloni era nera confilett{1/ura urgen10.
269
Generale di divisione in grande uniforme grigio-verde; con.trospalline metalliche, decorazioni e sciarpa azzurra. Gli ufficiali generali e quelli di S.M. non portavano bandoliera.
Bottone per gli uj]iciali generali, sernpre e 1>er /ulli in rnetallo argentalo.
270
UjjÏciale generale in servizio presso unilà alpine. Con l 'unif<Jrme di marcia porta il caratleristico cappello alpino con penna bianca e distin.tivo di grado simile a quello del berretto da campo (bustina). Da noiare che, al posto degli stivali, calza scarponcini da truppa e fè.1sce mollettiere.
Generale di divisione in uniforme da sera con decorazioni. Spalli11e a frangia e cordelle, come previsto del rexolamento.
27 1
Cappello alpino da genemle di brigata. Aquila identica a quella per il berretto rigido e distinlivo di grado come al berrei/o da campo. La nappina era argentata e la penna bianca, caratteristica questa degli ufficiali superiori e generali.
Con1rospalline metalliche per grande uniforme grigio-verde da Primo Maresciallo dell'Impero. Questo grado era appannaggio di Mussolini e di S.M. il Re.
272
Controspalline per unifòrme es1iva o da sem da generale di Corpo d'Armata.
Controspalline per grande unifonne grigio-verde per generali dal Corpo d'Armata iH su.
273
Corurospalline per grande unif'orrne grigio-verde per generali con di brigata o di divisione.
Con1rospallin.a per generali di brigala o di divisio11e. Ques10 tipo di co11trospalline erano poste solo sulle unif<Hmi grigio-verdi.
274
Il berretto da cmnpo Quando nel 1934 vennero adottate le bustine, i distintivi di grado per gli ufficiali generali fu rono identici a quelli portati sui berretti, con la greca e da uno a quattro galloncini, a seconda del grado, con la corona per Generali di Corpo cl' Armata e con le aqui le in formato ridotto.
Il cappello alpino Gli ufficiali generali con incarichi presso le grand i unitĂ alpine, indossavano il cappell o, sul quale applicavano l'aqui la da generale sottopannata in rosso e gli stessi distintivi di grado utilizzati sulla bustina mod. 35 ; la nappina era la stessa prescritta per gli ufficiali ma in metallo argentato, la penna era di colore bianco.
Gli elmetti Sull'elmetto mod . 16 gli ufficiali generali apponevano l'aquila, simile nel disegno a quella posta sul. coperchio della giberna in dotazione agli ufficiali, argentata o clorata secondo il grado e sottopannata cli rosso; sul lato sinistro cieli' elmetto veniva fissata la nappina in metallo argentato, con la tu li pa per il pennacchio d i airone. D i questo tipo di elmetto esistevano anche, come abbiamo visto, versioni in lamiera sottile, in cuoio oppure in cartone pressato sui quali, oltre alla nappina, venivano applicati sia i freg i metallici, sia quelli dipinti oppure a decalcomania. Sugli elmetti mod .31, s ia nella versione leggera che in quella pesante, i fregi e rano normalmente verniciati o a decalcomania mentre la nappina veniva portata soprattutto su quelli leggeri; il mocl. 33, il rnod. 31-33 di transizione ed i tipi leggeri, detti anche ''da parata" , avevano i fregi in decalcomania oro o argento secondo il grado e la nappina in metallo argentalo dotata di un particolare sistema cl ' aggancio a baionetta. Sull'elmetto rnod . 33 metallico, il freg io veniva dipinto in argento od oro a mascherina, secondo quanto prescritto dal regolamento e non veniva messa la nappina.
Le uniformi Gli attributi delle uniformi degli ufficiali generali erano i seguenti:
- unifor,ne grigio-verde: â&#x20AC;˘ il colletto era cli colore nero con filettatura scarlatta e stellette in metallo clorate, mentre le manopole erano prive di filettatura; â&#x20AC;˘ i botton i erano in metallo argentato decorati da u na panoplia composta da un e lmo, da uno scudo, da una lancia e da una spada; â&#x20AC;˘ le bande dei pantaloni avevano al centro la filettatura argento; â&#x20AC;˘ le controspalline dell ' uniforme ordinaria erano in tessuto d'argento su panno rosso, guarnite dall'aquila ad a li ape rte poggiata su di uno scettro, ricamata in argento su rosso fino al grado di Generale cli Divi sione compreso, in oro, sempre su rosso per g li altri; i Primi Marescialli dell'Impero avevano invece la tipica aquila ad ali chiuse poggiata sul. fascio;
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TAVOLA DELLO STATO MAGGIORE 1. Ufficiali effettivi al Corpo di Stato Maggiore. Fregio uguale a quello degli ufficiali Generali, in oro su grigio-verde per le uniformi estive e grigio-verdi, su nero per le uniformi da sera. i capi servizio portavano l'aquila ricamala su panno rosso carne i generali. Bavero ed attributi per ufficiali di Stato Maggiore. 2. Ufficiali impiegati in servizio di Stato Maggiore (G.M.U. 29/34). Fregio dell'arma di appartenenza con croce oro nel tondino. Uniforme dell'arma di appartenenza, con l'aggiunta dell 'alamaro al bavero. 3. Ufficiali in servizio di Stato Maggiore, in virtĂš della circolare del G.M. U. 690/33. Fregio dell'arma di provenienza con la croce dorata nel tondino. Uniforrni dell'arma di appartenenza, con l'aggiunta dell'alamaro al bavero. 4. Ufficiali impiegati in servizio di Stato Maggiore. Gli stessi del punto 2. Con una disposizione successiva, (G.M. U. 644/35).fu concesso l'uso dell'aquila di Stato Maggiore su tutti i copricapi. L'uniforme rimase quella del corpo di appartenenza, con l'aggiunta degli a.tam.ari.
276
• le spalline metalliche per la grande uniforme erano in lamina argentata ed erano ornate dalla stessa aquila in argento o in oro usata sulle controspalline.
- uniforrn.e estiva: • l'uniforme estiva prevedeva le stellette in metallo dorato, i bottoni e le controspalline uguali a quelli dell'uniforme grigio-verde, ma con i distintivi cl i grado.
- uniforme da sera: • il colletto era in velluto nero, ornato dalla greca ricamata in argento, mentre le manopole, anch'esse in velluto nero, erano però prive cli filettatura; • le bande ai pantaloni erano in argento con riga centrale rossa; • le controspall ine erano identiche a quelle dell' uniforme grigio verde, ma erano montate su panno nero; • le spalline metalliche erano quelle descritte nel capitolo dedicato all ' un iforme da sera.
2. Gli ufficiali del Corpo di Stato Maggiore Prima di affrontare l'argomento riguardante le uniformi degli ufficiali dello Stato Maggiore ciel Regio Esercito, va eletto che costoro erano suddivisi in tre categorie, quelli effettivi, che avevano il grado di tenente colonnello e d i colonnello e che avevano frequentato i corsi della Scuola di Gue1n, quelli in servizio di Stato Maggiore, che avevano invece un grado compreso tra quello di tenente e quel lo di maggiore ed infine quelli in servizio di Stato Maggiore per effetto di una detenni nata disposizione.200 Riguardo ·alle uniformi, g li ufficiali effettivi usavano tutti gli attributi del Corpo di Stato Maggiore mentre, sia quell i in servizio cli stato maggiore, sia quelli che vi erano addetti per effetto cli una dete rminata disposizione, portavano l'unifom1e del corpo, arma o servizio cui appartenevano con i soli alamari d'oro su panno azzurro; 20 1 ai primi fu poi concesso l'uso del fregio di Stato Maggiore. Gli ufficiali in servizio cli Stato Maggiore in virtù della circolare succitata, avevano i soli alamari, continuando a portare l'uniforme dell' arma di appartenenza. 202,203 I copricapi G li uffic iali effettivi e que lli in servizio presso il Corpo di Stato Maggiore, a partire dal 1936, portavanc!, sia sul berretto rigido grigio-verde che su quello bianco, lo stesso fregio previ-
200 G.M.U 20 1 G.l'vI.U. 202 203
690/33 29/34
G.M.U. 2 14 /36
Gl i uffi ciai i che usavano gli alamari di stato maggiore non portavano mai i l disti ntivo del.la Scuola di Guerra in quanto superfluo.
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sto per gli ufficiali generali, sempre però ricamato in oro su panno grigio-verde; sul berretto dell'uniforme eia sera, il freg io era ricamato su panno nero. I colonnelli di Stato Maggiore capi servizio portavano, sul berretto grigio-verde e su quello bianco, il fregio ricamato su panno robbio. Lo stesso discorso valeva per il berretto da campo, ornato anch'esso dal fregio su panno grigio-verde o robbio, mentre gli ufficiali di Stato Maggiore effettivi nelle grand i unità alpine indossavano il cappello alpino con i fregi suddetti. Per quanto riguardava gli elmetti, su quelli mod. 16 si applicava l'aquila in metallo, verni cìata o in decalcomania tutte dorate, mentre su lll' elmerto mod. 33 questa era identica a quella da ufficiale generale, ma dipinta in nero. Le uniformi Gli attributi delle uniformi degli ufficial i effettivi al corpo di Stato Maggiore erano i seguenti: - uniforme grigio-verde:
• • • •
il bavero era cli velluto turchino, ornato dagli alamari ricamati in filo clorato; i bottoni erano in metallo clorato, con l'aquila dello Stato Maggiore in rilievo; le bande dei pantaloni erano nere con una riga dorata al centro; le controspalline dell'uniforme ordinaria erano in panno grigio-verde filettato in oro, con l'aquila cli Stato Maggiore al centro; • le controspalline cli grande uniforme erano in metallo dorato con l' aquila dello stesso colore in rilievo; la sottopannatura avrebbe dovuto essere di colore g rigio-verde, ma spesso si trovano delle controspall ine sottopannate di turchino, colore distintivo del corpo; - uniforme estiva:
• l'uniforme estiva prevedeva le stesse controspall ine dell 'uniforme grig io-verde, con la bordura clorata, la fodera bianca ed i distintivi di grado; - uniforme da sera:
• il bavero era di ve.lluto turchino con l'alamaro in oro, mentre le manopole erano in velluto turchino, senza filettatura; • le bande ai pantaloni erano in oro con riga centrale in seta azzurra; • le controspal line erano identiche a quelle dell'uniforme grigio verde, ma erano bordate in oro e montate su panno nero; • le spalline metalliche erano quelle descritte per la fa nteria ne l capitolo dedicato a ll'uniforme da sera, con il fregio del corpo in metallo argentato sul p iatto.
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Ufficiale di Stato Maggiore in servizio presso le unitĂ alpine. Fregio in ricamo dorato e g radi a "V" rovescio/a come gli a/1ri uJffciuli. E' i111eressan1e notare che, invece di indossare lo mantella dello S.M. turchina con colletto di velluto nem, indossa quella g rig io-verde degli alpini.
Ufficiale di S.M. in uniforme ordinaria con pantalone lungo (fuori servizio o mutila10 ). Stranamente, olrre af.i li alarnari di S.M., porta il d is1in1ivo dello Scuola di Guerra.
280
Fregio da berrei/o per ufficiali d i S.M.
Berretto per le uniforrni estive da colonnello capo servizio del Corpo di Stato Maggiore.
28 1
Bottone per tulti gli i.(!J-ĂŹciali di Sfato Maggiore.
Comrospalline per l'unijòrme es1iva da colonnello capo servizio di S.M.; si noli lajÏleua1ura dorata.
282
Controspalline per la g rande unffr;nne g rig io- verde du 1ifficiule superiore di S.M.; si noti la sottopannaturu azzurra.
283
N
TABELLA N. I
(X)
+"-
S.lVI.E. UNIFORlVII Categoria
Fregio al berretto
Uniforme
Attributi
Effettivo cli S.M_(IJ
Aquila S.M.
Stato Maggiore
Alamari cli S.M.
Impiegati in servizio cl i S.M. fino circ. 633/35
Arma cli provenienza
Arma di provenienza
Alamari cli S.~'l.
Impiegati in servizio cli S.M. dopo circ. 633/35
Aqui la S.M.
Arma cli provenienza
AIamari cl i S .rvr.
Servizio di S.M. circ.690/33
Arma cli provenienza
Arma cli provenienza
Alamari cli S.IVI.
NOTE ( 1) Esclusivamente tenenti colonnell i e colonnell i .
TABELLA N. 2
UNIFORlVIE GRIGIO-VERDE PER UFFICIALI PER LE ARlVII (esclusa Cavalleria) Reparto
Bavero
Ornamento al Bavero
Filettatura controspalline
Filettatura manopole
Filettature bande pantaloni
UflĂŹciali Generali
Velluto Nero
Filettatura scarlatta
Scarlat.to
-
Argento
Stato Maggiore Esercito.
Velluto Turchino
Alamari in ricamo dorato
Orn
-
Oro
Fanteria cli linea
Velluto Nero
Filettatura scarlatta(!)
Scarlatta
Scadatta
Scarlatta
Fant.eria divisione motorizzata( 3)
Panno Azzurro
Fi Iettatura scarlattal 1)
Scarlatta
Scarlatta
Scarlatta
Granatie:-i
Panno Scarlatto
Alamari argentati
Scarlatta
Scarlatta
Scarlatta
Bersaglieri
Velluto Nero
Fiamme due punte cremisi
Cremisi
Cremisi
Cremisi
Bersagl ieri brigata motomeccanizzatPl
Panno Azzurro
Fiamme a due punte cremisi
Cremisi
Cremisi
Cremisi
Alpini
Velluto Nero
Fiamme a due punte verdi
Verde
Verde
Verde
Carristi(1l
Velluto Nero
Fiamme a due punte scarlatte
Scarlatt.o
Scarlatto
Scarlatto
CarristPl
Panno Azzurro
Fiamme a due punte scarlatte
Scarlatte
Scarlatte
Scarlatte
Artiglieric.(4l
Velluto Nero
Filettature arancioni
Arancioni
Arancioni
Arancioni
Artiglieria alpina
Vel luto Nero
Filettatura arancione e fiamme a due punte verdi
Arancione
Arancione
Arancione
Artiglieria divisione motorizzata e brigata motomecrnnizzata (JJ
Panno Azzurro
Filettatura arancione
Arancione
Arancione
Arancione
Genio
Velluto Nero
Filettatura cremisi
Cremisi
Cremisi
Cremisi
Genio alpino
Velluto Nero
Filettatura cremisi fiamme a due punte verdi
Cremisi
Cremisi
Cremisi
Filetrawra cremisi
Cremisi
Cremisi
Crem isi
Genio divisione motorizzata e brigata motomeccanizzataC3J
Panno Azzurro
N OTE (I) Gli ufficiali effettivi n:::i reggimenti vi apponevano la mostrina ciel reggiment.o. (2) Fi no alla circolare del G.ĂŹvl.U.495/36 (3) Dopo la circolare del G.M.U. 495/36 (4) Gli uffic iali effettivi ai reggimenti artiglieria per divisione fanteria, vi apponevano le mostrine dei reggimenti cli fa nteria della divisione.
'fABELLA N. 3
UNIFORlVII NERE PER LE ARMI (esclusa Cavalleria) Arma
Colletto
Ornamenti al colletto
!Vlanopole
Filettature
'
UnĂŹcial i Generali
Velluto nero
Stato rvtaggiore
Velluto turchino
Fanteria
Velluto nero
Fanteria div.motorizzata
Greca argento Alamari in oro
Velluto nero Velluto turchino
-
Vell uto nero
Panno Azzurro
-
Velluto nero
Granatieri
Pan no scarlatto
Alamari in argento
Panno scarlatto con alamari
Bersagl ieri
Velluto nero
Fiamme crenĂšsi
Bersaglieri brig. mot.omeccanizzata
Panno Azzurro
Alpini
Scarlalle Oro(I J
HANDEAI PANTALONI singole
doppie
Argento con riga rossa al centro
-
Oro con riga azzurra al centro
-
-
Scarlalte
-
Scarlatte
-
-
Panno cremisi
-
-
Fiamme cremisi
Panno cremisi
-
-
Cremisj( l)
Velluto nero
Fiamme verdi
Panno verde
-
-
Verdi())
Carristi(2l
Panno nero
Fiamme rosse
Panno. nero
-
-
Scarlatte
Carristi(3l
Panno Azzurro
Fiamme rosse
Panno nero
-
-
Scarlatte
Artiglieria
Velluto nem
Velluto nero
-
-
GiaJlo-arancio
Artigl ieria divisione motorizzata e brigatrc motomeccanizzata<3l
Panno Azzurro
-
Vell uto nero
-
-
Giallo-arancio
Genio
Velluto nero
-
Velluto nero
-
Cremisi
Genio divisione motorizzata e brigata motomeccanizzata<3l
Panno Azzurro
-
Velluto cremisi
-
-
Cremisi
NOTE (I) Non hanno la filettatura alle manopole.
(2) Fino alla ci rcolare- G.M.U . 495/36 (3) Dopo la ci rcolare G.M.U. 495/36
Scarlaue( I) Cremisj(I)
TABELLA N. 4
UNIFORlVII DEI SOTTUFFICIALI E TRUPPA DELLE ARMI (esclusa Cavalleria) Reparti
Bavero e Fiamma filettatura ad una punta Compagnie distrettuali Nero Fanteria fuori corpo(ll Nero Scarlatta Fanteria fuori corpcPl Nero Nera con filettatura scarlatta Fanteria divisionale Nero Fanteria clivisione motorizzata{3l Azzurro Granatieri cli Saclegna Rosso Alpini Nero Bersaglie:·i Nero Bersaglieri brigata motomeccanizzata Nero Bersaglieri brigata motomeccanizzata(3l An.urro Carri veloci brigata motomeccanizzata Azzurro Reggimento :::arri Nero Fant.eria carrista(3l Azzurro Artiglien Nero Artiglieria divisione fanteria(4) Nero con fi lett.ra arancio Artiglieria divisione alpina(4l Nero con fi lett.ra arancio Artiglieria divisione molorizzatal 3) Azzurro con lì lett.ra cremisi Genio Nero Genio divisione fanteria(4l Nero con fi letl.ra cremisi Genio divisione alpina<4J Nero con filett.ra cremisi Genio divisione mctorizzatanl Azzurro con fileu.ra cremisi G.A.F. fanteria Verde con filett.ra scarlatto G.A.F. artiglieria Verde con fi lett.ra arancio G.A.F genio Verde con fìlett.ra cremisi NOTE ( I ) F.d"O. 379/34 (2) F.d' O. 452/34 (3) F.d' O. 495/36
(4) G.M.U. 873/38
Fiamma a due punte
Altri ornamenti
-
Mostrine blu fi l. rosso
-
-
-
Scarlatto
-
Scarlallo Mos:rine divisionali Mos:rine divisionali Alamari in filo bianco
-
Verdi Cremisi Cremisi Cremisi Bianco Rosso Rosso
-
-
-
-
-
tvlostrine divisional i
Verdi -
ìvlostrine divisional i
-
Mostrine divisionali
-
Verdi
-
Mosrrine divisionali
-
-
-
-
-
Filettature marescialli
-
Scarlatto Scarlatto Scarlauo Verde Cremisi Cremisi Cremisi Azzurro Scarlatto Scarlallo Giallo-arancio Giallo-arancio Gi alIo-arancio Gial lo-arancio Cremisi Cremisi Cremisi Cremisi Scarlatto Giallo-arancio Cremisi
Capitolo II LA FANTERIA
1. La fanteria di linea o divisionale e la fanteria meccanizzata I copricapi 11 fregio da berretto applicato ai copricapi della fanteria di Iinea o divisionale, era costituito da due fucili incrociati con al centro il tondino sormontato dalla corona reale. Il fregio era in lamierino d'ottone e recava impresso, al centro del tondino, il numero del reggimento in cifre arabe, evidenzialo in nero oppure in rosso nel caso dei reparti distrettuali; i componenti delle musiche presidiarie avevano la croce nera al posto del numero 204 mentre quelli appartenenti ai battaglioni carri d'assalto di Corpo d'Armata vi apponevano la sagoma di un carro. 205 ,206 T reparti cli fanteria motorizzata avevano lo stesso fregio dei reggimenti di linea, ma con il tondino a forma di ruota dentata, con raggi rivolti verso l' interno. Sugli elmetti venivano posti gli stessi fregi, metall ici oppure verniciati, che sul berretto da campo della truppa erano ricamati in filo cli raion nero. Le uniformi Gli attributi delle uniformi per la fanteria di linea o divisionale e per la fanteria meccanizzata erano i seguenti:. â&#x20AC;˘ l' uniforme grigio-verde aveva il bavero nero, in panno per i sottufficiali e la truppa ed in velluto per gli ufficiali, filettato in panno dello stesso colore per i primi ed in rosso carminio per i secondi; le manopole degli ufficiali erano anch'esse filettate di rosso carminio; â&#x20AC;˘ gli ufficiali dei reggimenti di fanteria motorizzata o per divis ione motorizzata, avevano la stessa uniforme ma con il bavero delle uniformi grigio-verde e nere di colore azzun-o, ornato dalle mostrine reggimentali ;207 â&#x20AC;˘ i bottoni recavano, per tutte le specialitĂ , i due fucili incrociati e coronati in r il ievo; â&#x20AC;˘ le controspall ine della grande uniforme da truppa aveva un fregio metallico costituito, oltre che dai fucili e dalla corona della fanteria, da una mitragliatrice e eia una granata esplodente, poste al centro dei fucili incrociati; le controspalline di panno degl i ufficiali erano filettate di rosso carminio ed ornate dello stesso fregio dei berretti, sia per la fanteria di linea che per la fanteria meccanizzata, mentre quelle metalliche erano filettate d i rosso carminio ed e rano ornate dal fregio della fanteria di linea, oppure da quello della fanteria meccanizzata.
204
G.M.U. 678/33 F.d'O. 268/35 206 G.M.U. 757/35 207 G.M.U. 495/36 205
289
TABELLA N. 5
l\!IOSTRINE DI FANTERIA Tipo Il
Il
D
i
Il
Tipo P
Il
B
Il
Tipo E
A
8
fllit:rag.lieri
290
T.ipoC
Tipo D
B
T.ipo F
B
i Il
Segue: TABELLA
11.
5
MOSTRINE DI FANTERIA
REGGIMENTO
DENOMINAZIONE
lVIOSTRINA TIPO
COLORE A
COLOREB
l o_20
RE
A
NERO
SCARLATTO
30_40
PJEMONTE
B
SCARLATTO
-
50_60
AOSTA
c
SCARLATTO
NERO
70_30
CUNEO
B
CREMISI
-
9°-1 0°
REGINA
B
BlANCO
-
11°-12°
CASALE
13
Gl.ALLO
-
[30_ ,40
PINEROLO
D
NERO
SCARLATTO
15°-1 6°
SAVONA
c
BIANCO
NERO
17°- 18°
ACQUl
c
GIALLO
NERO
19°-20°
BRESCIA
c
CREMISl
NERO
21°-22°
CREMONA
A
VERDE
SCARLATTO
23°-24°
COMO
B
CELESTE
-
26°
BERGAMO
e
CELESTE
SCARLATTO
27°-28°
PAVIA
e
VERDE
SCARLATTO
29°-30°
PISA
D
NERO
VERDE
31°
SIENA
A
NERO
GIALLO
33°-34°
LIVORNO
B
ARANClO
-
35°-36°
PISTOJA
c
ARANCfO
NERO
37°-38°
RAVENNA
A
BIANCO
SCARLATTO
39°-40°
BOLOGNA.
c
BIANCO
SCARU\.TTO
4 1°-42°
NlODENA
A
BIANCO
CREMISI
43°-44°
FORLI'
A
BIANCO
CELESTE
45°-46°
REGGIO
A
BIANCO
VERDE
47°-48°
FERRARA
A
CELESTE
SCARLATTO
49°-50°
PARMA
A
CELESTE
13lANCO
291
Segue: TABELLA n. 5
MOSTRINE DI FANTERIA
REGGIMENTO
DENOMINAZIONE
MOSTRINA TIPO
COLORE A
COLORE Il
51 °-52°
ALPI
B
VERDE
-
53°-54°
UMBRIA
VERDE
BIANCO
55°-56°
MARCHE
CELESTE
BIANCO
57°-58°
ABRUZZI
VERDE
NERO
59°-60°
CALABRIA
c c c c
SCARLAT TO
VERDE
6 1°-62°
SICTLlA
A
SCARL ATTO
VERDE
63°
CAGLTARl
A
SCARLATTO
BIANCO
65°-66°
VALTELLll'\JA
D
NERO
BIANCO
67°-68°
PALERJ'vlO
D
NERO
CELESTE
69°-70 °
ANCONA
D
NERO
GIALLO
71 °
PUGLlE
BIANCO
VERDE
73°-74°
LOMBARDIA
c e
BIANCO
CELESTE
75'' -76°
NAPOLI
BIANCO
CREMISI
77°-78°
TOSCANA
c c
SCARLATTO
BIANC O
79°-80°
ROM/1.
A
SCARLATTO
GIALLO
8 1o - 82°(*)
TOR INO
e
C ELESTE
GIALLO
g3o_g40
VENEZI A
c
CREMIS I
CELESTE
85°-86°
VERONA
A
CELESTE
GIALLO
g7o_ggo
FRIULI
c
C ELEST E
NERO
89°-90°
SALERNO
A
CREMISI
BIANCO
91 °-92°
BASILICATA
c
CREMISI
BIANCO
93°-94°
M ESSINA
A
GIALL O
SCARLATTO
1 15°-116°
TRE VISO
E
GIAL LO
ARANCIO
151°-152°
SASSARI
E
BIANCO
ROSSO
157°- 158°(*')
LIGURIA
E
ARANCIO
TURCHLNO
225 °-226 o(** )
AREZZO
F
GIALL O
TURCHll'\JO
23 1°-232°
AVELLINO
F
ROSSO
GIALLO
-
NOTA ("') 82° cos tituito il I O l ugl io I 938 (* ':') 158°-226° costi tuti il 1° marzo J938
292
Soldato di fanteria della divisione "Lupi di Toscana", come testimonia lo speciale distintivo al petto. E' molto interessante notare l 'uso regolame11tare della vecchia mostrùw pentagonale co11. bottoncino. Successivame11te verrà cambiata con quella reuangolare.
Caporale di fanteria 11.011 apparreneme a reggirnenri. Per quesli fanti era prevista la rnostri11.a ad 1111a punta, la "pipa" rossa. Questa disposizione durò pochissimo; dijèwi fu sostituita da quella 11era bordata rosso già nel 1934. Anche gli ufficiali, per un brevissirno periodo, se non inquadrati nei reggimenti, por1arono la r11os1rina ad una punta. Due particola rifà: il jì-egio sulla bustina, portato parz ialmen./e coperlo e la camicia probabilmente nera, senza cravatw.
293
Maggiore del fi8° reggimen10 fante ria "Palermo ". Anche se .fà parte di un reggim.enrn, come si nota dal numero nel 1011di110. 11011 porta ancora le mostrine reggimentali, il cui uso.fu intmdot/o a partire dal /936.
Tenen/e de/1'8 / 0 reggimen10 fĂ nteria "Torino''.
294
lt
â&#x20AC;˘ Sottotenente di .fèmteria non inquadrato. Il bavero è in velluto nerofilettato di carminio come le controspalline.
Bottoncino da berrelto per ufficiali di.fanteria.
295
I
Sottotenente di un reggimento di jl111teria per divisione motorizzata. Camtteristicu il havero azzurro co11 la mostri11u divisionale; gli appartenenli a ques1i reggimemi avevano tulle leJĂŹleuature come In fanteria divisionale. con il havero azzurro.
296
Tn~f'eo da berre//o della fanteria meccanizzata, per w1iforme grigio-verde o esti1:a.
Controspalline per !e uniformi estive da ienenie colon.nello di.fĂ nteria.
297
Corurospalline per la grande unijòrme grigio-verde da ufficiale i11fe riore.
Fregio da berretto in metallo giallo per il persmwle dei distretti, carne evide11zia10 dal 11.11,nero di colore rosso.
298
Contmspa/lina per unU'orme do sera da ienente difan1eria.
Elmelto rnod.33 per i /JattaglĂšmi carri d 'assalto difa111eria (C.M. U 735/35).
299
• gli ufficiali di fanteria fuori corpo, ovvero non inquadrati nei reggimenti, avevano la fiam ma rossa ad una punta al bavero come la truppa; 208 nel 1934209 la fiamma fu soppressa e gli ufficiali ebbero così il bavero di velluto nero filettato cli rosso carminio senza alcuna mostrina, mentre i sottufficiali e la truppa adottarono una nuova fiamma di panno nero fi lettata di rosso. • gli ufficiali adottarono subito le nuove mostrine cli forma rettangolare, mentre la truppa conservò quelle cli vecchio modello tagliate a punta e guarnite da un bottoncino; fu solo nel 1935 che anche loro ebbero le nuove mostrine.2 10 I reparti di mitraglieri avevano le mostrine a strisce bianche e rosse, mentre le compagn ie distrettuali avevano una mostrina rettangolare azzurro scuro filettata d i rosso; • le controspalline dell'uniforme estiva degli ufficial i e dei marescialli erano filettate di rosso carminio ed ornate dal fregio con i distintivi di grado per g li ufficiali, e dai soli distintivi di grado per i marescialli; • l'uniforme da sera aveva il colletto e le manopole di velluto nero filettati del colore distintivo; • le spalline metalliche erano quelle descritte per la fa nteria nel capitolo dedicato all'uniforme da sera, con i I fregio del corpo in metallo argentato sul piatto.
TABELLA n. 6
SPECIALITÀ DELLA FANTERIA SPECIALITÀ
REGGIMENTI
GRANATIERI
1°,2°e3°
BERSAGLIERI
I 0 , 2°, 3°, 4°, 5°, 6°, 7°, 8°, 9°, 10°, 11 ° e 12°
ALPINI
l 0 , 2°, 3°, 4°, 5°, 6°, 7°, 8°, 9° e 11 °
CARRISTI
1°, 2°, 3°, 4° e 31°
2. I reggimenti di granatieri I copricapi Il fregio da berretto applicato ai copricapi dei granatieri era costituito da una granata con fiamma dritta a nove lingue, ricamata in oro e "paillettes"; il tondino era in panno nero con il numero 1, 2 o 3, ricamato in oro al centro. La truppa ·aveva un fregio simile, ma in lamierino d'ottone con il numero impresso nella bomba ed evidenziato in nero; sulla bustina, il fregio era simile a quello ciel berretto ri gido degli ufficiali, ricamato però in filo di raion nero e col numero in ottone.
zos F.cl. O. 379/34 209 F.cl' O . 452/34 210 F.cl' O. 186/35
300
Tenente del 2° reggimento "Granatieri di Sardegna" in uniforme di marcia. Al braccio lo scudetto in smallo della 2 Ja Divisione "Grmwtieri di Sardegna".
Uniforme da sera da capi1ano del 2° reggirnento Grana1ieri.
30 1
Alarnaro da 1.dficiale dei g ranmieri. E ra porwro s11 turte le u11ijimni, ad eccezione delruniforme estiva, e sul cappotto.
Bottoncino da berretw per t,tfjiciale dei granai ieri.
302
Conlrospallina metallica per la fi rande uniforme g rigio-verde da ufficiale irtfe riore dei Granai ieri.
Capitano del 2 ° reggimento GranCllieri. S ul bavero scarlauo i particolari alamari in argento.
303
"Placca granmina". Tipico dis1intivo apposw sulle giberne grigio-verdi dai Granatieri (grande unifun11.e).
La vista della parte posteriore evidenzia il passante dove veniva messa la linguella della giberna. Il piccolo gancio superiore si andava ad incastrare nella cucitura superiore dellu liniuetta, per la chiusura della giberna.
304
In questo gruppo, oltre a dei soldati ji-ancesi, si possono scorgere alcuni granatieri con il caraueristico alam.aro e la camicia mod.35, con chiusura lampo e.fiocchelto.
305
Il fregio da applicare sugli elmetti degli ufficial i era in metallo clorato sul modello 1916, a decalcomania oppure dipi nto in nero a mascherina, sui modell i 1931 e 1933; la truppa aveva il fregio sempre dipinto in nero a mascherina.
Le un(formi Gli attributi delle un iformi per i tre reggimenti di granatie ri erano i seguenti : • L'u niforme grigio-verde degli ufficiali era caratterizzata dal bavero di colore scarlatto ornato dai caratterislici alamari, ricamati in argento su panno dello stesso colore e dalle controspalline filettate pure di scarlatto ed ornate eia un fregio simile a quello del berretto; le controspall ine metalliche per la grande uniforme erano fregiale dalla granata con fiamma grande ed erano sottopannate di scarl atto; • i bottoni erano ornati dalla granata a fiamma p iuttosto larga; • l'uniforme dei sottufficia li e della truppa aveva caratteristiche simil i, naturalmente con g li alamari in panno bianco dal disegno p iù semplice; su ogni giberna, ne lle occasioni p reviste dal regolamento, veniva apposta la cosiddetta "placca granatina" in metallo giallo, di fo rma ottagonale sormontata eia una granata fiammeggiante e recante un'aqu il a coronata ad ali aperte, con l' iscrizione "GRANATIERI", il tutto in rilievo; 2 11 Le controspalline da truppa recavano il fregio a granata, con la fiamma a nove lingue mol to al largata; i tamburini dei reggimenti granatieri, quando erano inquadrati, portavano sulla manica sinistra un distintivo particolare,2 12 costituito da sei strisce sagomate di panno dai colori alternati, scarlatto e bianco, cucite su di un s upporto cli panno bianco, che veniva poi fissato a lle controspalline mediante dei laccio li d i stoffa; • l'uniforme estiva era simile a quella degli altri ufficiali e sottufficiali, con le varianti costitui te dai bottoni e dalle controspalline filettate cli scarlatto, che recavano i simboli della specialità; • l'uniforme nera aveva il collelto e le manopole di panno scarlatto, entrambi ornati clagl i a lamari d'argento, e le spalline t ipo fanteria ornate dalla granata metallica in rilievo, a fiamma dritta.
3. I reggimenti alpini I copricapi Gli a lpi ni abbandonavano raramente il caratteristico cappello, sostituendolo con l' elmetto per la truppa e con l'elmetto o con il berretto rig ido per gli ufficia li, nelle occas ion i previste dal regolamento; •g li ufficiali 110 11 lo portavano mai abbinato all'uniforme ordinaria grigio-verde, all'uniforme estiva oppure all'uniforme da sera. Il freg io applicato al cappe llo alpino era quello tradizionale, l'aqui la poggiata su ll a cornetta, a sua volta posta su due fucili incrociati, leggermente modificato nella forma dopo la Prima
2 11 2 12
306
G.M.U. 112/03 G.M.U.674/39
Cappello da rnaresciallo degli alpini, con grado a '' \!" rovesciata e nappina in lana. La fmtura era simile a quella degli uj)ĂŹcioli; successivamen.le anche i se,genti rnaggiori ebbero il cappello con la sopraffa scia in seta de~li ufficiali e dei marescialli.
Ciuh/Ja per le uniforrni grigio-verdi da sor1otenente degli alpini. Cara11eris1iche fiamme a due punte verdi.
307
Capitano del 3° Rgl . alpini in u111forrne di marcia con cappello.
308
Contmspallina per g rande u111fo rme grigio-verde da ufficiale inferiore degli alpini.
Particolare della.filettatura alla m mwpo/a per le un!fo n ni grigio-verdi degli alpini.
309
Souotenente di un reggimento alpini, in umjorme ordi1wria grigio-verde co11 il berrerto rigido.
Sof/1({/iciale del/' 11° reggimento alpini, in uniforme ordinaria con herrerto rigido.
310
\ ,
\
Ufficiale superiore deg li alpini, in umfonne di marcia grigio-verde, Non è visibile lafmzdina portata probabilmeme dietro.
3I 1
Guerra Mondiale; il fregio era in ricamo d'oro con il tondino nero per gli ufficiali ed i sottufficiali ed in filo di raion nero con il tond ino verde per la truppa.2 13 Le nappine applicate al cappello della truppa, dei sottufficiali e dei marescialli erano in lana bianca, rossa, verde e turchina per i battaglioni e cremisi per i serv izi divisionali. La truppa dei reparti alpini non aveva in dotazione il berretto rigido né quello da campo.
Le unUormi Gli attributi delle uniformi per i reggimenti alpini erano i seguenti: • l'uniforme grigio-verde aveva il bavero di colore nero, in velluto per gli ufficiali e in panno per i sottufficiali e la truppa, con le fiamme a due punte verdi; gli ufficiali generali comandanti le Divisioni alpine portavano anch'essi le fiamme vercli. 214 Sulle controspal line della truppa veniva fissato lo stesso fregio del cappello con l' aggiunta di un cannoncino. Le filettature alle manopole e la filettatura centrale alle bande dei pantaloni degli ufficiali erano cli colore verde; • i bottoni avevano lo stesso fregio ciel cappello in r ilievo; • l' uniforme estiva aveva le controspalline filettate d i verde, sulle quali, per i soli ufficiali, appariva il fregio ed i distintivi di grado; • l'un iforme nera aveva il colletto di velluto nero guarnito dalle fiamme di panno verde, le manopole di panno verde, le controspalline metalliche sottopannate verde e decorate dal lo stesso fregio del cappello in ri lievo; le spall ine a frangia avevano il fregio del corpo in metallo argentato.
4. I reggimenti bersaglieri 1 copricapi Il fregio metallico da bersagliere aveva un disegno diverso se destinato agl i ufficial i oppure alla truppa; la differenza era nella parte inferiore del calcio dei fucili, semplice per la truppa, con una specie di "ricciolo" per gli uffici al i. ln,ogni caso, il fregio era costituito dalla cornetta poggiata su due moschetti incrociati, con una granata al centro, sormontata da una fiamma leggermente rip iegata verso sinistra; al centro della granata era impresso, in nero, il numero ciel reggimento. Il fregio metall ico veniva portato esclusivamente sul cappello piumato, mentre quello ricamato in oro per il berretto rigido degli ufficiali e dei marescialli ne riprendeva la forma, ma aveva la fiamma della granata molto più grande e ricca. I sottufficiali e la truppa dei reparti carri veloci della brigata motomeccanizzata vi portavano la sagoma di un carro veloce215 nel tondino; di q uesto fregio esisteva anche la versione eia truppa
312
213
F.cl'0. 117/35
2 14
F.c!' O. 78/36
2 15
G.M.U 727/36
TAVOLA RELATIVA ALLA BR1GA.TA MOTOMECCANIZZATA DEI BERSAGLIERI (CARRI VELOCI)
2
1
3
1. Fregio per copricapo degli appartenenti alla Brigata mo10meccanizzata dei Bersaglieri (G.M. U. 727/36), siniile a quello degli altri reggimenti bersaglieri, ma con la sagoma di un carro veloce nel tondino, al posto del nurnero. Leggendo la circolare richiamata, appare chiaro come gli appartenenti a questa Brigata, almeno i sottL~fficiali e la truppa, non indossassero i copricapi dei bersaglieri; la circolare in questione elenca ù~faui i vari fi'egi da berretto e più precisamente: • Ji'egio stampato per berretto da libero uscito da truppa: i her.mglieri non usavano il herretto da libera uscita, ma il cappello con le piume; • Ji-egio ricarnato in rayon nero per berretti a busta mod.35 da truppa: i bersaglieri non avevano bustina, ma il.fez. 2. Bavero per giubba da bersagliere indossata dagli appartenenti alla Brigata. 3. Nuovo tipo di bavero adottato per tutti i reparti meccanizzati, motorizzati e carristi a partire dal 24 giugno del 1936, (G.M. U. 495/36) dopo che era stato adottato dal Corpo Aurornohilistico (G.M. U. 233/36).
313
Fregi mela/lici per cappello da bersagliere. Quello del/'8° reggimen10 è per .mtwfficiali e truppa, quello del 5° è per i(ffìciale. Il disegno era sim.ile, le differenze e1w10 11ella forma del calcio del.fucile e nel numero che per gli ufficiali era ùuagliato, 111.emre per la truppa e somiffi.ciali era slampato.
Tenente dei bersaglieri che indossa ,ma " inesiste111e " grunde uniforme g rigio-verde. f)ijalli, men.tre sciarpa azzurra, bandoliera e decorazioni sono pertinemi. le spalline erano 1.1.rnte solo sulle unijòrmi da sera. Su questo tipo di uniforme erano previste solo le conlrospalline me1alliche, senza distintivi di grado.
3 14
Sottotenente del!' I I O bersaglieri, in uniforme ordinaria grigio-verde con herretto.
Gruppo di i(!fĂŹciali dei bersaglieri in 11111/om,e di marcia con elmetto mod. 33. Da notare ht truppa, che porta le speciali giberne e la camicia con la chiusura lampo efiocchel/o mod. 35.
3 15
Bersagliere in una "strana " unifonne mod. 34. D!fĂ tti, ol!re ad avere la carnicia bianca, mai ulilizz,ata dallo truppa, indossa una giubba a 4 bottoni. Spesso le fi;to eseguite presso s1udi fotog rafici non so110 indicative; era nonna/e infa1ti, far indossare ai "clienti", dei capi di vestiario e degli onwrnenti di fantasia.
Aspirante ufficio/e dei bersaglieri con w1.iforrne ordinaria con pan/alone /un.go. .fĂŹwri servizio.
316
Cordoni per la grande uniforme grigio-verde dei bersaglieri.
Controspalline per / 'unifonne es1iva da tenente colonnello dei /Jersaglieri. Le .1¡1elle11e bordate di nero sono s!Cae probabilmente prese da qualche uniforme da sera e ricucite su queste grigio-verdi.
317
Controspalline per le un(f'orm.i grigio-verdi da comandarlle di un. reggimento bersaglieri.
CrmtrospaUine metalliche da ufficiale inferiore dei bersaglieri, per la grande uniforme grig io-verde.
318
Be rretto per le uniformi g rigio-ve rdi da colonnello dei bersaglieri. La presenza della once denota che I '1.(/JĂŹciale
non era in forza ad un reggĂšnenro.
319
ricamata in filo di raion nero, da apporre ai berretti a busta mod.35 che, a quanto pare, in questi reparti sostituì va il fez da bersagliere. La stessa circolare del 1936 stabiliva, sempre per la truppa di questi reparti, l'adozione del fregio metallico con il carro veloce nel tondino da apporre al berretto da libera uscita che, d i regola, i bersaglieri non avevano in dotazione; dall'esame delle due circolari del 1936,216 appare chiaro che i bersaglieri della brigata motomeccanizzata, pur indossando l'uniforme con tutti i fregi della specialità, portavano però i copricapo prescritti per gli altri reparti del Regio Esercito. Lo stesso discorso vale per gli elmetti: fregi metallici oppure dipinti su quelli mod .16, mentre sui modelli success ivi il freg io era dipinto in nero a mascherina; gli ufficiali dei reparti carri veloci facevano spesso dipingere sull'elmetto il fregio con la fiamma uguale a quella del tipo ri camato sui berretti. I bersaglieri della brigata motomeccanizzata portavano dipinto sull'elmetto il fregio eia bersagliere, con la sagoma del carro veloce nel tondino; 217 a bordo ciel mezzo corazzato costoro indossavano inoltre il casco in cuoio guarnito dal piumetto da bersagliere.
Le uniformi G li attributi delle uniformi per i reggimenti bersaglieri erano i seguenti: • l'uniforme grigio-verde aveva il bavero di colore nero, in panno per i sottufficiali e la truppa ed in velluto per gli ufficiali, con le fiamme a due punte cremisi; gli ufficiali avevano le filettature alle manopole e alle bande dei pantaloni cli panno cremisi. Gli appartenenti alla brigata motomeccanizzata adottarono nel 1936, sull'uniforme grigio-verde,218 il bavero di colore azzurro ; • i bottoni recavano la cornetta impressa in rilievo; • le controspalline metalliche erano sottopannate di cremisi ed ornate dal tipico fregio da bersagliere, in metallo argentato; sulle controspalline per la truppa c'era, a rilievo, il fregio eia bersagliere al quale, per la truppa dei cmTi veloci della brigata motomeccanizzata, veniva aggiunta la sagoma di un carro veloce nella granata; • un ' altra caratteristica dell'unifonne della truppa e dei sottufficiali fino al grado di sergente, erano i classici cordoni lungh i circa due metri, costituiti da un fascio di fili semplici di cotone, rivestiti da un intreccio d i tre fi li di lana pettinata a due capi leggermente ritorti; alle estremità, il cordone era ripiegato su se stesso per un tratto lungo due o tre centimetri ed era munito di passanti fi ssi in fili cli lana ritorti ed intrecciati a reticella. Ciascuna di queste ripiegature teneva a luogo un rosone del diametro di 70-7S millimetri, intrecciato a tre corde di fili di cotone e rivestito con fili di lana; la corda centrale del rosone era costituita da un ritorto di due corde, con un filo di ferro sottile all'interno. Il roso ne di destra si sovrapponeva ed era cucito a quello di sinistra. • j bersaglieri calzavano sempre guanti di colore ne ro; • l'uniforme estiva aveva le controspalline filettate di cremisi e fregio identico a quello del copncapo;
2 16
G.M.U. 495/36 e 727/36 G.M.U. 42/37 2 18 G.M.U. 495/36
21i
320
TAVOLA DEI CARRISTI
1
2
3 1. Fregio per copricapo dei battaglioni carri d'assalto di C.d 'A., simile a quella della fanteria con al centro un piccolo carro in rnetallo ciorato. Le un(forrni erano come quelle della.fanteria. 2. Fregio per reggimenlo carri armati. Essendo un solo reggimento, il personale portava il tondino completarnente ricamato in oro. Le un/formi erano come quelle della.fanteria. 3. Fregio per anteria carrista. Il 13-09-36 vennero creati 4 reggimenti di fanteria carrista, per cui il tondino del trofeo cambiò, divenendo nero con il nurnero arabo del reggirnento di appartenenza (vedi anche G.M. U. 728/36). Con circolare G.M. U. 495/36, tutti i reparti ,notori zzati ebbero il bavero azzurro e cosÏ anche la fanteria carrista, che smise il bavero nero della fanteria, sostituendolo con quello azzurro.
321
Berretto p er le uniformi da sera da so1101enente del 4° Rgt. fanteria carrista
322
Ufficiale inferiore di .fanteria carrista in 11nijòrme di rnarcia con berretto. Il havem è azzurm con le fiamme rosse.
Gruppo di idficiali difan1eria carrista in uniforme di rnarcia, alClmi con herretto ed altri con husti11.a.
323
Colonnello comandanle titolare del 3° Rgt. fanteria carrista, in grande uniforme grigio-verde con elmetto. Sull'elm.etto mod. 33 di tipo leggero, porla il piccolo pennacchio.
Capitano di jĂ nteria carris1a in serviz.iu di Sfato Maggiore. L'uj]iciale indossa l 'uni/orme da seru.
324
Controspallina mewllica per grande uniforme grigio-verde da ufficiale infe rio re di fanleria carrista, sottopannate di rosso.
Controspallina dell'uniforme estiva da tenente della fanteria currisla.
325
Controspollina per le uniformi grigio -verdi da ufficiale infe riore di fanteria carrista.
Berreflo per l'ulllforme estiva da sottotenen1e del 4 ° Rg1. fanteria carrista.
326
• l'uniforme nera aveva il colletto in velluto nero con le fiamme cremisi e le manopole di colore cremisi come le bande ai pantaloni; le spalline per l'uniforme nera recavano sul piatto il fregio della specialità, in metallo argentato. Gl i appartenenti alla brigata motomeccanizzata adottarono nel 1936, sull'uniforme nera,219 il colletto di panno azzurro .
5. I reggimenti carri armati, successivamente reggimenti di fanteria carrista
I copricapi Il fregio da ufficiali e marescialli della fanteria carrista era composto da un cannone ed una mitragliatrice incrociati, con al centro la granata esplodente a fiamma dritta, che ebbe inizialmente il tondino in ricamo eforato pieno; nel 1936, con la creazione di altri reggimenti, il tondino divenne di colore nero, con il numero del reggimento in metallo dorato. I sottufficiali e la truppa dei reparti carri d'assalto delle divisioni motorizzate portavano la croce nel tondino del fregio, 220 che aveva sotto cli sé un carrello con cingolo. Per i graduati e per la truppa, i fregi suddetti erano in lam ierino d' ottone sui berretti da libera uscita ed in ricamo di filo nero di raion sui berretti da campo; Sull'elmetto il fregio era, al solito, dipinto in nero a mascherina; 22 1 ricord iamo che la fanteria carrista, come d'altronde tutti i reparti carri, aveva in dotazione il casco in cuoio per il quale non era previsto alcun tipo di freg io. Le uniformi
Gli attributi delle uniformi per i reggimenti carri e, successivamente, per i reggimenti di fanteria canista erano i seguenti: • l'u niforme era inizialmente quella prevista per la fanteria di linea, con il bavero nero e le fiamme a due punte rosso scarlatto; nel 1936222 il bavero divenne azzurro come quello cli tutti i reparti motorizzati , ma conservò le fiamme a due punte rosse. Le controspalline ebbero la filettatura rossa ed il fregio simile a quello del copricapo, mentre quelle metalliche, sottopannate di rosso scarlatto, furono ornate dal fregio tipico dei carristi in metallo dorato; • i bottoni riprendevano il fregio ciel copricapo, il cannone e la mitragliatrice incrociati e la granata a fiamma dritta con il cingolo; • l'uniforme estiva aveva le controspalline sottopannate cli rosso, ornate dal fregio dei carTisti; • l'uniforme nera aveva inizialmente tutti gli attributi prescritti per l'arma di fanteria, sostituiti, a partire dal 1936, da quelli dei carristi, ovvero il bavero azzurro con le fiamme a due punte scarlatte, le filettature rosse e le spall ine con il fregio dei carristi in metallo argentato.
2 19
G.M.U. 495/36 G.M.U. 910/36 e G.M.U. 247/37 22 1 G.M.U. 42/37 222 G.Ivl.U. 495/3 220
327
Capitolo III
LA CAVALLERIA
La cavalleria era composta essenzialmente da quattro diverse specialitĂ , i dragoni, i lancieri, i cavalleggeri ed i carri veloci, alle quali si aggiungevano le scuole, i depositi ed i palafrenieri, ognuno dei quali, a differenza delle altre armi, s i distingueva per il proprio colore distintivo. I colori suddetti sono riportati nelle tabelle allegate al presente capitolo.
I fregi da copricapo Il fregio dei primi quatt.ro reggimenti cambiava a seconda del tipo di copricapo sul quale veniva applicato; sugli elmetti veniva infatti dipinta in nero la stessa croce che, in versione metall ica, ornava, come abbiamo visto, l 'elmo cli grande tenuta; sui berretti e sulle bustine si applicava invece la granata con fiamma dritta a sette lingue, nel cui tondino veniva posto il numero d ' ordine ciel reggimento, l '"1" per Nizza Cavalleria, il "2" per Piemonte Reale Cavalleria, il "3" per Savoi.a Cavalleria e il "4" per Genova Cavalleria. I reggimenti di lancieri , al contrario, avevano lo stesso fregio su tulli i tipi di copricapo, due lance incrociate sormontate eia corona reale, con disco centrale sul quale era impresso in nero il numero d'ordine del reggimento, ossia il "5" per i Lancieri cli Novara, il "6" per i Lancieri cli Aosta, il "9" per i Lancieri di Firenze, il "1 O" per i Lancieri cli Vittorio Emanuel.e II; il g ruppo Lancieri di Milano ebbe la croce al posto ciel numero fino all'aprile ciel 1940 e, success ivamente a quella data, assunse il numero "7".223 Anche i reggimenti cavalleggeri avevano lo stesso tipo di fregio su tutti i copricapi , la cornetta sormontata dalla corona reale con il numero impresso in nero, il " 12" per i Cavalleggeri di Saluzzo, il " 13" per i Cavalleggeri di Monferrato, il "I 4" per i Cavalleggeri di Alessandria, il " 15" per i Cavalleggeri di Lod i,224 il "I 9" per i Cavalleggeri Guide. G li appartenenti al gruppo Cavalleggeri cli Palermo ed allo squadrone Cavalleggeri di Sardegna portavano la croce al posto ciel numero. Per quanto riguarda i fregi dei reparti carri veloci, occorre differenziare quelli inquadrati nei reggimenti cli cavalleria ed i gruppi inseriti nelle divisioni celeri , che sono stati trattati nella sezione dedicata ai bersaglieri. II personale degli squadroni carri veloci ciel reggimento Guide portava un freg io simi le a q11ello dei cavalleggeri, con l'unica differe nza dei cordoni e del fiocco, che erano posti in basso, al centro della cornetta; le fotografie coeve smentiscono il regolamento, mostrando dei fregi diversi, con la cornetta d i forma particolare e la corona posta piĂš in alto, che rimasero in uso fino al 1943.
223 224
F.d.0. 98/40 Il reggimento fu sciolto nel l 936.
329
TAVOLA DEI CARRI VELOCI l. Fregio per copricapo e bavero del 5° squadrone carri veloci di un regr;imento di lancieri. (G.JYJ. U. 800/36) Il fregio era quello del reggimento, con la sagoma di un carro annato nel tondino; per il resto, l'uniforme era quella del reggimento. 2. Fregio per copricapo e bavero del 5 ° squadrone carri veloci di un reggirnento di cavalleggeri. (G.M.U. 800/36). 11,fregio era quello del reggùnento con la sagoma di un carro armato nel tondino; per il resto, l'wuforme era quella del reggùnento. 3. Fregio per copricapo e bavero dei gruppi squadroni carri veloci del reggùnento cavalleggeri "Guide ". Ilfregio venne adottato con la circolare G.M.U. 191/34 ed era leggermente diverso da quello della specialità, con i fiocchi pendenti sotto la cornetta. Le "Guide" si erano lrasfonnate in " reggimento scuola carri veloci" nel 1934; l'anno seguente, i tre gruppi carri veloci vennero assegnati alle tre divisioni "celeri". 4. Fregio al berretto e bavero dei gruppi squadroni carri veloci delle divisioni celeri. Con la trasformazione da reggimento scuola a gruppi squadroni carri veloci, i nuovi reparti adottarono un nuovo fregio da berretto (G.M . U. 111135) ed il bavero con le jìmnrne a due punte, anziché a tre. Spesso nel tondino del.fregio appariva il numero del gruppo squadroni, al posto della sagoma cli carro armato.
330
/
Capiumo del 5° rq~gimenio Lancieri di .Novara i11 wuforme ordÚwria.
332
Uniforme grig io-verde da ufficiale inferiore del 5° reggimento Lancieri di Novara. li bavero e le filettature alle controspalline sono bianche, corne previsto dal regolamenlo.
B erretto per le uniformi grigio-verdi da tenente del 5° reggimen/o Lancieri di Novara. Il 11umem 11ell'interno del tondino è ricamato w izichÊ essere in rn.etallo giallo.
333
Tenellte del 4° reggirnento Genova Cavalleria, dotaw di bavero di colore giallo.
Berrei/o per le uniformi grigio-verdi do maggiore del 4° reggimento Genova Cavalleria. La jÏamma del trofeo, molto sirena, dovrebbe essere costiluita da set/e lingue.
334
Giubba per le uniformi g rigio-verdi per un ufficiale superiore del 14° reggimento Cavalleggeri di Alessandria. Si noti il caratleristicu bavero nero co11..fiamrne a tre pu11.te arancioni.
Controspallina da ufficiale inferiore dei cavalleggeri. Tutti i reggime11.ti di cavalleggeri avevano La filettatura alle controspalline nera, salvo il reggime11.to Guide, che l'aveva bianca.
335
Controspalline da uj]iciale inferiore del 6° reggimento Lancieri di Aosla, l'unico con le filellcaure scarlatle ulle co11trospalline.
Berretto per le uniform.i grigio-verdi da maggiore delle Scuole di Cavalleria. Oltre alle scuole questo copricapo era por/u/o e/ai palafrenieri, dagli istruttori di equitazione in servizio alle scuole e dal perso11ale, soitufficiali e truppa, della Scuola Carri Veloci. In seguito venne ado!ta/0 anche dagli lffficiali di artiglieria facenti pane dei deposili cavalli stc1llo11i e dei centri rifornimento quadrnpedi, che avessero ejfelllwto il deJĂŹnitivo passaggio nella specialitĂ . In precedenza costoro portavano il Jrofeo dell'ultimo reparto di artiglieria in cui avevano /Jrestato servizio, ma con il tondino arancione e la croce al cenrro.
336
Bot!On.cino da berretto per gli ufficiali delle scuole.
Berrei/o per le uniformi g rigio -verde da maresciallo dei cavalleggeri.
337
Bottollcino do berrei/o per gli ufficiali dei cavalleggeri.
Berretto per le umformi grigio-verdi. appa r1enu10 probabilrnen.fe allo squadrone carri veloci delle "Guide ", vista la forma de/fregio.
338
Berretto per le unifonni grigio-verdi da maresciallo dei gruppi carri veloci per divisioni celeri.
Controspallina metallica p er g rande unif o nne g rig io -verde da l(tficiale Ăšife rio re del reggimento Genovu Ca v(ll/eria, con sottopamwtura g ialla.
Controspallina me1allica p e r grande uni.f<Jrme g rig io- verde da uj.ficiafe inferio re del regg ime nto Co va/leg geri Guide, con SOl{OJJ{l/1/Wturu /Ji(ll1 C{l.
339
Controspallina metallica per grande uniforme grigio-verde da l(f/friale inferiore del reggimento Lancieri di Aosta, con sottopannmura scarlatta.
Comrospallina per grande uniforme grig io- verde da lruppa dei cavalleggeri. Queste coni rospalline pentagonali avevano, nella parie posteriore, tre anellini che venivano inseriti in altrettante asole presenti sulle controspalline in panno. Una forcina rnetollica le assicurava alla conIraspa llina.
340
Controspallina metallica per grande uniform.e grigio-verde da ujjĂŹciale iJ~feriore delle scuole con sot10parma1ura arancione.
Cavalleggero del 12° reggimento ;<Sa/uzzo". Treccia gialla, bavero in panno giallo e mos1rine a tre pun/e nere. Camicia bianca, sciabola e gambali a stecca 11 011 regolamen1ari.
Allievo 1.1/]ĂŹciale della Scuola di Cavalleria in w1/fonne di marcia con elmetro. 7lp ico f reRio all'elrnetto e bandoliera g rigio-verde per i reparti a cavallo.
341
Berretto per l'um/orme estivo do maggiore del repar10 corri veloci del 19° reggim.ento " Guide " . li fregio era leggermente d1fferen1e da quello dei cavalleggeri; i fiocchi si 1rova110 s0110 il tondino, a differenza degli altri reparti, che li portavano spostali la!eralmente.
/
Particolare del bavero e della conlrospallina delle uniformi nere da sotlotenente del 4° reggimento "Genova Cavalleria ".
342
Particolare pos/eriore e delle rnanopole dell 'w1.ifòrme di "Genova Ca valleria".
Freiio da berretto 11ero del / 2 ° reggimento " Cava/leggeri di Suluzw ". Carne si vede in questo cuso i fiocchi era.no sposwti verso l'esterno della come/fu.
343
Cavalleggero delle "Guide " in gmnde uniforme grigio-verde. Bavero azzurro, fiamme e treccia bianche
344
1
I. Controspallina per u11iforme 11em da sottotenente dei reggirnenti Cavalleggeri, escluse le "Guide".
2. Controspallina per u11iforme nero da maggiore del 2 ° reggim.ento "Piemonte Reale Ca valleria".
3. Controspallina per uniforrne nera da sotwtenerue del 4° reggimemo "Genova Cavalleria" con .fìletlatura gialla. 4. Conrrospallina da J" capitano del 6° reggim.enw "Lancieri d 'Aosta " confi!ettatum scarlatta.
345
Secondo le disposizioni del Giornale Militare, i sottufficiali e la truppa degli squadroni carri veloci del reggi mento Guide non avevano più in dotazione il col bacco; nella descrizione dei freg i da berretto, si fa infatti sempre e solo riferimento al berretto da fatica ed al berretto rigido da parata e eia libera uscita, che costoro non avevano in precedenza. Il personale inquadrato nei gruppi delle divisioni celeri ebbero un nuovo tipo di fregio per tutti i tipi di copricapo, composto dalla cornetta coronata sovrapposta a due mitragliatrici incrociate,225 con la sagoma di un carro veloce al centro. Il personale inquadrato nelle unità cani veloci dei reggimenti lancieri e cavalleggieri portavano il fregio reggimentale, con al centro la sagoma di un carro veloce.226
A differenza delle altre armi, le scuole d 'arma avevano un freg io specifico e comune a tutti i copricapi, composto dalle lance incrociate, dalla cornetta e dalla granata a fiamma dritta, con la croce di Savoia nel tondino; questo particolare fregio era usato anche dai palafrenieri, dag li istruttori di equitazione in servizi o presso le scuole e dai sottufficiali e dalla truppa del la Scuola Carri Veloci. Gli utlìciali di artiglieria facenti parte dei depositi cavalli stallo ni e dei centri rifornimento quadrupedi, vestivano l'uniforme delle scuole e dei depositi ma solo qualora fossero transitati definitivamente nella specialità. Per quanto riguarda il personale fuori corpo della cavalleria, il Ministero valutò I' opportunità di dotarli cli un'uniforme propria, emanando di conseguenza alcune disposizioni in proposito, tra le quali quella del 1935,227 in base alla quale veniva adottato un unico freg io per tutti i copricapi, costituito dalla cornetta coronata con la croce nel disco. Nel 1938 228 venne stabilito che i fuori corpo in servizio presso i comandi di brigata e presso i comandi delle divisioni cli cavalleria, usassero l'uniforme con tutti i fregi prev isti per l'ultimo reparto in cui avevano prestato servizio. Le uniformi Gli attributi delle uniformi per i reggimenti cli cavalleria e dei reggimenti carri veloci erano i seguenti: • per i colori distintivi dei reparti che, come già detto, erano diversi per ogn i reggimento e che nel periodo eia noi trattato cambiarono spesso, si rimanda il lettore alle tabelle inserite alla fine cli questo capitolo; • i bottoni recavano impresso in rilievo il fregio della specialità ovvero la granata con fiamma dritta per i primi quattro reggimenti , le lance incrociate e coronate per i lancieri, la cornetta coronata per i cavalleggeri , per i reparti cmTi veloci e per il personale fuori corpo e le lance, la cornetta e la granata per le scuole; • il personale dei gruppi carri veloci facenti parte dei reggimenti ne indossavano le uniformi,229 ni,entre quelli appartenenti ai reparti carri veloci delle divisioni celeri si distingue-
225 G.M.U.
111/35, 23 1/37 e 272/35 G.M.U. 800/36 227 F.ct.O. 343/35 228 Fcl.O.1 8/38 229 F.d' .O. 350/35 226
346
vano per le fiamme a due punte bianche applicate sul bavero azzurro; 230 questi erano gli unici reparti di cavalleria con fiamme a due punte, probabi lmente per non confonderli con il reggimento Guide. • il personale fuori corpo cli cavalleria aveva il bavero in panno bianco con fiamme a tre punte nere e la filettatura nera alle bande dei pantaloni.23 1 • sulle controspalline della truppa erano applicati i fregi della rispettiva specialità, simili a quelli dei copricapo; i primi quattro reggimenti avevano la granata con la croce cli Savoia nella bomba; • le spalline a frangia, del modello per armi a cavallo, erano ornate dal fregio della specialità in m~t,illo arg<:ntMo posto sul piatto.
230
G.M.U. 11 1/35 con foglio d' ordini 343/35 e abrogate con foglio cl' ordini 18/38.
23 1 Adouatc
347
w
TABELLA N. 7
-J::,. 00
UNIFORJVIE GRIGIO-VERDE DEGLI UFFICIALI DI CAVALLERIA Reggimento
Bavero
Ornamenti al bavero
Filettature alle manopole
NIZZA Cavalleria
Panno cremisi
-
Cremisi
PIEMONTE REALE Cavdlcria
Panno scarlallo
FiIettatura panno nero
Scarlatte
SAVOIA Cavalleria
Velluto nero
-
Nere
GENOVA Cavalleria
Panno giallo
-
Gialle
Lancieri cli NOVARA
Panno bianco
-
Bianche
Lancieri cli AOSTA
Panno scarlatto
-
Scarlaue
Gruppo Lancieri di 'vIILANO(IJ
Panno cremisi
-
Nere
Cremisi
Panno arancione
-
Nere
Lancieri di VITTORIO E\,fANUELE II
l'anno giallo
-
Nere
Cavalleggeri di SALUZZO
Panno giallo
Fiamme nere
:Jere
Cavalleggeri di MONFERRATO
Velluto nero
Fiamme cremisi
Nere
Lancieri di FIRENZE
Cavalleggeri di ALESSANDRIA
Filettature alle controspalline
Bande ai pantaloni
Fregio
Numero d'orcl. o croce
Cremisi
Cremisi
Granata
I
Scarlatte
Scarlatte
Granata
2
Nere
Nere
Granata
3
Gialle
Gialle
Granata
4
Bianche
Bianche
Lance
5
Scarlatte
Scarla11e
Lance
Cremisi
Lance
6 7
Arancione
Arancione
Lance
9
Gialle
Gialle
Lance
10
Gialle
Gialle
Cornetta
12
Cremisi
Crc:rnisi
Cornetta
13
Velluto nero
Fiamme arancioni
Nere
Arancione
Anncione
Cornetta
14
Cavalleggeri di LODJi21
Panno scarlatto
Fiamme nere
Nere
Scarlatte
Scarlalte
Cornelia
15
Cavalleggeri GUIDE
Panno azzurro
Fiamme bianche
Bianche
Bianche
Bianche
Cornetta
]9
Squadrone Cavalleggeri della SARDEGNA(3J
Panno scarlatto
Fiamme nere
Scarlatte
Scarlatte
Scr.rlatte
Cornetta
Croce
Squadrone Cavalleggeri della SARDEGNA Hl
Panno scarlatto
Fiamme bianche
Scarlatte
Scarlaltc
Scala11c
Cornetta
Croce
Gruppo Cavalleggeri di PALERM0(5J
Panno giallo
Fiamme scarlatte
Nere
Gialle
Gialle
Cornelia
Croce
SCUOLE-DEPOSITI-PALAFRENTERl FUORI CORP0(6J
Panno arancione
-
Arancioni
Arancioni
Anucioni
Scuole
Croce
Panno bianco
Fiamme nere
-
-
J\ere
Cornelia
Croce
Panno azzurro
Fiamme due punte bianche
-
-
-
-
-
CARRI VELOCI l'ER DIVISIONE CELERE
NOTE ( I) Fino all'apri le del 1940 portarono la croce (2) Sciolto nel 1936 (3) Adottate con foglio d'ordini 338/36 (4) Adottate con fog lio d'ordini 241 /38 (5) Abolite con disposizione G.M.U. n.539/38 (6) Adottate con foglio d'ordini 343/35 e abrogate con fog lio d'ordini I 8/38
TABELLAN. 8
UNIFORMI NERE DEGLI UFFICIALI DI CAVALLERIA Bavero
Ornamenti al bavero
Filettature alle controspalline
Manopole
Rande ai pantaloni
Filettature alle manopole
NIZZA cavalleria
Panno cremisi
-
Cremisi
Cremisi
Cremisi
-
PIEMONTE REALE cavalleria
Panno scarlatto
Filettatura panno nero
Scarlatte
Scarlalle
Scarlatte
-
-
Reggimento
SAVOIA cavalleria
Velluto nero
-
Nere
Nere
(I )
GENOVJ\ cavalleria
Panno giallo
-
Gialle
Gialle
Gialle
-
Lancieri di NOVARA
Panno bianco
-
Hianche
Bianche
Bianche
-
Lancieri di AOSTA
Panno scarlatto
-
Scarlatte
Scarlatte
Scarlatte
-
Gruppo Lancieri di MILANO
Panno cremisi
-
Nere
Nere
Cremisi
-
Panno arancione
-
Nere
Arancione
Arancione
-
Lancieri di VITTORIO EMANUELE II
Panno giallo
-
Nere
Gialle
Gialle
-
Cavalleggeri di SALUZZO
Panno giallo
Fiamme nere
Nere
Nere
Gialle
Gialle
Cavalleggeri di fv!ONrERRATO
Velluto nero
Fiamme cremisi
Nere
Nere
Cremisi
Cremisi
Cavalleggeri di ALESSANDRIA
Velluto nero
Fiamme arancioni
Nere
Nere
Arancione
Arancioni
Cavalleggeri di LODI(2)
Panno scarlatto
Fiamme nere
Nere
Nere
Scarlatte
Scarlatte
Cavalleggeri CĂŹUTDE
Panno azzurro
Fiamme bianche
Bianche
Azzurre
Bianche
-
Squadrone Cavalleggeri della SARDEGNA (3l
Panno scarla(lo
Fiamme nere
Scarlatte
Nere
Scarlatte
-
(4l
Panno scarlatto
Fiamme bianche
Scarlalle
Nere
Scarlatte
Scarlatte
Panno giallo
Fiamme scarlatte
Nere
Nere
Gialle
Giallo
Panno arancione
-
Arancioni
Arancioni
Arancioni
-
Panno bianco
Fiamme nere
-
-
-
Lancieri di FIRENZE
Squadrone Cavalleggeri della SARDEGNA Gruppo Cavalleggeri cli PALEJU,.,10
(SJ
SCUOLE-DEPOSITI-PALAFRENIERI FUORI CORPO (fll
NOTE (I) Nere con bordi laterali e pistagna centrale scarlatta (2) Sciolto nel 1936 (3) Adottate con foglio cl 'ordini 338/36 (4) Adottare con foglio d'ordini 24 1/38 (5) Abolite con disposizione G .M. U. n .539/38 (6) Adottare con foglio d'ordini 343/35 e abrogate con fogl io d'ordini 18/38
-
w
TABELLA N. 9
V,
o
UNIFORME GRIGIO-VERDE SOTTUFFICIALI E TRUPPA DI CAVALLERIA Reggimento
Bavero
Ornamenti al bavero
Filettature alle controspalline
Treccia al colbacco
Filettature per i marescialli
Fregio
NIZZA Cavalleria
Panno cremisi
-
Cremisi
-
Cremisi
Granata
1
P!El"v10NTE REALE Cavalleria
Panno scarlatto
Filettmura panno nero
Scarlatte
-
Scarlatte
Granata
2
SAVOIA Cavalleria
Velluto nero
-
Nere
-
Ne1e
Granata
3
GENOVA Cavalleria
Panno giallo
-
Gialle
-
Gialle
Granata
4
Lancieri di 1\0\/ARA
Panno bianco
-
-
Bianco
Bianche
Lance
Lancieri di AOSTA
Panno scarlatto
-
-
Scarlallo
Scarlatte
Lance
5 6
Gruppo Lancieri di MILAN0(1l
Panno cremisi
-
-
Cremisi
Cremisi
Lance
7
Lance
9 10
Numero d'ord. o croce
Panno arancione
-
-
Arancione
Arancione
Lancieri cli VITTORIO EMANUELE IT
Panno giallo
-
-
Giallo
Cìialle
Lance
Cavalleggeri di SALUZZ0
Panno giallo
Fiamme nere
-
Giallo
Nere
Cornetta
12
Cavalleggeri di MONFERRATO
Panno nero
Fiamme cremisi
-
Cremisi
Ne~
Cornetta
13
Nere
Cornetta
14
15
Lancieri cli FIRENZE
Cavalleggeri di ALESSANDRIA
Panno nero
Fiamme arancioni
-
Arancione
Cavalleggeri cli LODWi
Panno scarlatto
Fiamme nere
-
Scarlatto
Nere
Cornetta
Cavalleggeri GUIDE
Panno azzurro
fiamme bianche
-
Bianco
Bianche
Cornetta
19
Squadrone Cavalleggeri della SAl{DEGNA(3J
Panno scarlatto
Fiamme nere
-
ScarlaLto
Cornetta
croce
Squadrone Cavalleggeri della SARDEGNAl4i
Panno scarlatto
Fiamme bianche
-
Scarlatto
Nm Ncr,~
Cornetta
croce
Panno giallo
f iamme scarlatte
-
Giallo
Ner~
Cornetta
croce
Panno arancione
-
-
Arancione
Arancioni
Scuole
croce
Panno bianco
Fiamme nere
-
-
Nere
Cornetta
croce
Panno azzurro
Fiamme due punte bianche
-
-
-
-
-
Gruppo Cavalleggeri cli PALERJvlOl. 5ì SCU0LE-DEPOSITf-PALArRENIERI FUORI CORP0(6l CARRI VELOCI PER DIV ISIONE CELERE NOTE ( I ) Fino all'aprile ciel J9L0 portarono la croce
(2) Sciolto nel 1936 (3) Adottate con fog lio d'ordini 338/36 (4) Adottate con fog lio d'ordini 24 1/38 (5) Abolite con disposizione G.M.U . n.539/38 (6) Adottate con fog lio d'ordi ni 343/35 e abrogate con foglio d' ordini. 18/38
TABELLA N. 10
CARRI VELOCI Specialità
Colletto
Azzurro con fiamme a tre punte bianche
Cavalleggeri con liocco centrale(I)
Numero 19
5° squadrone reggimento lancieri
Reggimento cli appartenenza (3)
Lancieri
Carro veloce
5° squadrone reggimento cavalleggeri
Reggimento cli appartenenza i3)
Caval Ieggeri
Carro veloce
5° squadrone reggimento dragoni
Reggimento cli appartenenza
Dragoni
6) Numero· reo·crimentd bO
Divisioni celeri
Azzurro con fiamme a due punte bianche (4)
Cornelle con due mitragliatrici incrociate <2l
Carro veloce (7l
Brigata motomeceanizzata
Nero con fiamme a due punte cremisi
Bersaglieri
Carro veloce
Brigata rnotomeccanizzata
Azzurro con fiamme a due punte cremisi (SJ
Bersaglieri
Cairn veloce
(3) F<l'.O. 350/35 (4) G .M.U . 111/35
(5) G.M .U. 495/36
(6) Fregio a l braccio sinistro (7) Talvolta veniva posto i l numero del lo syua<lrone.
v,
Attributi al fregio
Cavalleggeri Guide
NOTE (]) G.M .U. 191/34 (2) G.M .U . 111/35
I..,.)
Fregio al berretto
Capitolo IV L'ARTIGLIERIA
L'arma di artiglieria e ra costituita dalle specialità tradizionali, che cambiarono denominazione nel corso degli anni, ossia:
• i reggimenti cli artiglieria eia campagna divennero "reggimenti di artiglieria per Divisione di Fanteria"; • i reggimenti cli artiglieria pesante divennero "reggimenti di artiglieria d'Armata"; • i reggimenti di artigl ieria pesante campale divennero "reggimenti cli artiglieria di Corpo d'Annata"; • il reggimento cli artiglieria misto di Sardegna ed il reggimento leggero di artiglieria vennero sciolti nel 1934; • i reggimenti di artiglieria da montagna divennero "reggimenti cli artiglieria per Divisione Alpina"; • il reggimento cli artiglieria a cavallo divenne "reggimento di artiglieria per Divisione Celere"; • il reggimento di artiglieria motorizzata divenne " reggimento di artiglieria per Divisione Motorizzata"; • il reggimento artiglieria da costa fu sciolto nel 1936. l reggimenti cli artiglieria contraerei mantennero la propria denominazione. I fregi eia copricapo I fregi da apporre sul berretto rigido, sulla bustina e sul cappello alpino, in ricamo per gli ufficiali ed i sottufficiali e metallici per la truppa, erano i seguenti: • artiglieria da campagna o per Divisione d i Fanteria: due cannon i incrociati con granata a fiamma sfuggente verso sinistra; • artiglieria pesante campale o di Corpo cl' Armata: due cannoni incrociati con granata a fiamma dritta; • artiglieria pesante o cl ' Armat:a: due cannoni incrocia ti con granata a fiamma drilla e cinque palle cli cannone tra i cannoni e la granata; • artiglieria contraerea: due cannoni incrociati con granata a fiamma sfuggente verso sinistra ed una coppia cli ali posta tra i cannoni e la granata; • regg imento misto della Sardegna: due cannoni incrociati con granata a fiamma dritta ed una coppia di ali posta tra i cannoni e la granata; ne ll a bomba della granata e ra impressa la croce di Savoia; • artiglieria a cavallo o per Divisione C elere: due cannoni incrociati con granata a fiamma sfuggente verso s inistra, sovrapposti a due sciabole incrociate; fi no al 1° ottobre 1934 il fregio ebbe la croce cli Savoia impressa nella bomba che fu sostituita, a partire da quella data, dal numero ciel reggimento i mpresso in nero;
353
Trr4èo da berrei/o da 1,([jìciale del 2° reggirnen10 artiglieriu da costa. La specialitàjì.1 sciolta nel /936 e fatta confluire nella M. V.S.N. .
Trofeo da berretto per le uniformi da sera dell'artiglieria ,neccaniz.zata.
354
Berrei/o per le uniformi grigio-verdi da capitmw di artiglieria per Divisione Fanteria.
Berretto per le uniformi grigio-verdi da sottotenente di artiglieria di Corpo d'Armata.
355
Berrelfo 11er /'uniforme g rig io-verde da maggiore di artiglieria per Divisione AIJ)ina.
Colonnello appartenente al 13° Rg 1. Ar1iglierio Divisione " Grana/ieri di Sardegna". BenchÊ non piÚ in.forza al reggimento, come d imostra la croce nel tondino del fregio, continua a porla re gli alamari da granatiere.
356
Giubba per l'uniforme grigio-verde da ufficiale inferiore del 13° Rgt. d.f "Granai ieri di Sardegna " .
Tenen!e di artiglieria del 23° Rg1. per d.f "del Ti11wvo" in uniforme di marcia con berrei/o.
357
Aspimnte di artiglieria del 40° Rgt. per d.f "Caprera" in grande uniforme. L'aspirante non indossaFa mai tu handoliera.
Artigliere in uniforme per la libera uscita. Le ali posre sul trofeo del berrei/o 1es1imonicmo la sua appartenenza ad un reggimen10 antiaereo. Normalmente il fregio di questi reggimenti aveva la j ia111111a rivolia a sinislra, con la punta leggermente in. alto. Probabilrnenle si /ratta di un trofeo di ar!iglieria per d.f opportwwrnente modificato con l'aggiunta delle ali.
358
Artigliere alpino in unifonne di marcia. Le nwstrine nere filettate di g iallo-am11cio datano la fotogmfia alla .fine del 1937: a par1ire dal 1938. infatti. vennem adottate le fiamme verdi degli alpini sul bavero nero .file1ta to di g iallo-arancio.
Artig liere di un reggimenlo per Divisione Celere, g ià reggirnenw e, cav{ll/o. L'tmicu ogge110 regolamentare è il chepì; il resto, c/(11/a camicia bianca alla giubba a qua//ro bottoni, la sciabola e i gmnbuli, sono Jì.iori ordinanza.
359
,
.
Ar1ig!iere di un reparto someggialo. Si notino il cappello alpilw, il fi-ef;io dell 'a rrig lieria per d.f e fu nappi11a rossa con disco nero e numero g iallo.
Ufficiali, sottufficiali e truppa di un g ruppo sorneggialo di un reggirnento di artiglieria per cl.f Gli ufficiali porlano il cappello con nappina come quelli degli alpini e jĂŹ-egio del 'artiglieria per d.f o da campaglla; La truppa porta il cap pello con lo stessojĂŹ-egio. ma in ricamo nero e la nappina 1vssa cmz disco nero e numem giallo.
360
I. Controspallina per l'uniforme grigio-verde da ufficiale iliferiore di un reggĂšnento di artiglieria per d..f. In questo caso la pn<fi/atura tende piĂš al g iallo chiam, cosa che in arliglieria accadeva spesso. 2. Controspallina per l 'unifo rme grigio -verde da cornandante di reggi1nen10 ar1iglieria per d.f. Profilatura gial!o-arancio.
3. Con1rospc1llina per l 'un iforrne g rigio-verde eia ufficiale il1feriore di un reggimento cli artig lieria per Divisione Alpina. 4. Controspallina per l'unif'o rme g rigio-verde da ufficiale inferiore cli un reggimento di artiglieria cli Corpo d'Armala.
5. Controspallina per grande unif'o rme da maresciallo cap o di un reggimenio d i artiglieria d'Armata.
36 1
Artigliere in uniforme p er la libera uscita con berrelfo rigido.
Ar1ig!iere alpino con le mostrine di arliglieria. La nappina era verde con disco nero e numero giallo; al braccio lo scudetto divisionale meta!!icu per Divisio11.i Alpine, vemiciato di verde.
362
Caporale di ar1iglieria alpina in un(fĂ nn.e mud. 34 con i nuovi gradi adottati nel 1939, ma ancora con la mostrina tipo artiglieria.
Tenente di artiglieria d'Armata, non inquadrato in reggimemi. L'unUorme indossata è quella ordinaria con
berretto.
363
Berretto per l'uniforme grigio-verde da lenente colonnello dei servizi tecnici di ortiglieria. Il tondino in ricamo dorato ha sempre identificato 11e/ Negio Esercito i servizi temici o le speciali!Ă rappresentate da un unico reggirnento.
364
I.
Controspallina per grande unifor1ne grigio-verde da ufficiale inferiore di artiglieria per Divisione di Fanteria.
2. Controspallina per grande uniforme grigio-verde da uffic iale inferiore di artiglieria di Corpo d 'Armala. 3. Co11trospallina per grande uniforme grigio-verde da ufficiale inferiore di artiglieria d 'Armata.
4. Controspallina per grande uniforme grigio-verde da ufficiale inferiore di a rtiglie ria per D ivis ione Alpina.
365
/
Uniforme da sera da tenente di cmig lieria meccanizzata. Cara11eris1icu il colletto azzurro dei reparti 1notorizza1i e 111eccw1izzm i: per il resto, a/tributi comuni agli ufficiali di ariig/ieria.
366
1
1. Controspallina per un(fònne da sera da sollolenen te di artiglieria meccaniz.z.ata.
2. Comrospallina per le uniformi da sera da 1° capitano cli artig lieria per Divisione cli Fanteria.
3. Controspallina per le uniformi da sera da colonnello comandante di artiglieria di Cmpo d'1\rmata.
4. Nappina per cuppello alpino di artiglieria per Divisione Alpi110; i g ruppi somegg iati p ortava110 la nap/JĂ&#x2122;lCI rossa con il disco nero e il numero g iallo.
367
• reparti someggiati dei reggimenti di artigli eria per Divisione di Fanteria: indossavano il cappello alpino con il fregio dell'artiglieria per divisione di fanteria, recante il numero del reggimento del quale facevano parte; • artiglìeria da montagna o alpina: un'aqu ila poggiata su di una cornetta posta all'incrocio di due cannoni, ricamato in filo di raion nero e con il tondino verde; 232 questo tipo di fregio veniva portato dagli ufficiali e dai marescialli su tutti i tipi di berretto rigido e su l cappello alpino; • artiglieria da costa: due cannoni incrociati sovrapposti a due bandierine anch'esse incrociate, con granata a fiamma dritta molto aperta; • reparti trasporti dei reggimenti artiglieria: stella a cinque punte coronata; per la truppa questo tipo di fregio fu abolito nel 1934. Gli ufficiali del ruolo di mobilitazione usavano il fregio del reparto presso il quale prestavano servizio e, se fuori corpo, usavano quello dell'artiglieria per Divisione di Fanteria; • artiglieria motorizzata: due cannoni incrociati con una ruota di trattore sormontata dalla fiamma sfuggente verso sinistra;233 i reparti della brigata motomeccanizzata avevano lo stesso freg io ma senza il numero identificativo. Questa disposizione valeva anche per il freg io dipinto sull'elmetto,234 che aveva al posto del numero i sei raggi della ruota; • personale civile addetto alla vigilanza ed alla custodia dei depositi cl i materiali esplosivi: indossava l'abito civile ed il berretto da libera uscita della truppa, con il freg io d'artiglieria per Div isione di Fanteria ricamato in lana g ialla; 235 • ufficiali dei centri rifornimento quadrupedi e dei depositi cavalli stalloni, provenienti dall'artiglieria: avevano il fregio dell 'ultimo reparto in cui avevano prestato servizio ricamato in oro, con il tondino cli colore arancione e la croce in oro al centro; 236 • ufficiali del servizio tecnico: avevano il freg io dell'artiglieria per divisione di fanteria ricamato in oro, con il tondino p ieno. I fregi applicati sugli elmetti mod. I 5 erano in lamierino d'ottone, mentre quelli dei due modelli successivi di elmetto, il mod.1931 ed il mod.1933, ven ivano dipinti in nero a mascherina. l marescialli, i sottufficiali e la truppa dei reparti di artiglieria alpina avevano sul cappello la nappina in lana rossa con disco nero, sulla quale era ricamato in giallo il numero della batteria o le lettere iniziali ciel reparto; a partire dal 1935,237 le nappine divennero di colore verde ma conservarono sia il disco centrale nero, sia il numero o la sigla ricamati in giallo. Le lettere furono le seguenti : • comando di reggimento: "CR"; • comando cli gruppo: "CG" • reparto munizioni e viveri: "Rl\iIV"; • deposito: "D".
232 F.d'O. lJ 7/35 233 G.M.U 881/35 234 G.M.U. 247/37 235 F.cl'O. 427/34 236 F.cl'O. 4 1/35 237
368
F.cl' O.I 17/35
I reparti someggiati conservarono sul proprio cappello alpino la vecchia nappina rossa con disco nero. Le uniformi Gli attributi delle uniformi per i reggimenti di artiglieria erano i seguenti: • gli ufficiali ed i marescialli avevano il bavero della giubba grigio-verde in velluto nero filettato di giallo-arancio come le manopole; la filettatura ai pantaloni era di panno gialloarancio; gli ufficiali dell' artiglieria alpina avevano sul bavero le fiamme di panno verde tipiche degli alpini;. • 1 sottufficiali e la truppa avevano il bavero di panno nero con una fiamma ad una punta, comunemente chiamata "pipa", nera filettata di giallo-arancio; nel l 938 238 fu disposto che la truppa dei reggimenti di artiglieria per divisione di fanteria sostituisse la fiamma ad una punta con la mostrina dei due reggimenti di fanteria che facevano parte della d ivisione. Nello stesso modo g li artiglieri alpini dovevano mettere le fiamme a due punte cli panno verde direttamente sul bavero nero filettato giallo-arancio. • i reparti cli artiglieria delle Divisioni Motorizzate e della brigata motomeccanizzata avevano il bavero azzurro con le fiamme ad una punta dell'artiglieria. • i bottoni erano g li stessi per tutte le specialità, ornati dai due cannoni incrociati con la granata in rilievo, ad eccezione dell 'artiglieria alp ina che aveva su i bottoni lo stesso fregio del cappello; • le controspalline della truppa erano ornate dai fregi metallici simili a quelli dei be1Tetti di libera uscita; • le controspalline degli ufficiali e de.i marescialli avevano la filettatura e la fodera di colore giallo-arancio; su quelle degli ufficiali erano applicati gli stessi fregi ricamati dei berretti. Le controspalline metalliche da grande uniforme erano sottopannate di g iallo-arancio ed ornate dagli stessi fregi, ma in metallo; • l' uniforme nera aveva il colletto e le manopole cli velluto nero filettati di giallo-arancio, le filettature alle controspalline e le bande ai pantaloni di panno dell o stesso colore; gli ufficiali di artiglieria delle Divisioni Motorizzate e della la brigata rnotomeccanizzata avevano il colletto d i panno azzurro con fil ettatura giallo-arancio. • le spalline a fran g ia erano del tipo da cavalleria, con il piatto ornalo dal fregio della specialità in metallo argentato anche se spesso veniva utilizzato per tutte le specialità quello dell'artiglieria per Divisione cli Fanteria.
238
G.M.U. 873/38
369
TABELLA N. 11
REGGIMENTI DI ARTIGLIERIA TIPO
Reggimento ed eventuale denominazione
Divisio ne Fanteria
1° Cacciatori delle Alpi
Divisione Fanteria
2° del Metauro
Divisione Fanteria
3° di Fossalta
Divisione Fanteria
4° del Carnaro
Divis io ne Fanteria
5° cli Superga
Divisione Fanteria
6° del l'Isonzo
Divisione Fant.er·ia
T Curtatone e !Vlontanara
Divisio ne fanteria
8° del Pasubio
Divisione Fanteria
9° ciel Brennero
Divisione Fanteria
I 0° del Volturno
Divisione Fwn eria
l I O del Monferrato
Divisione Fanteria
12° ciella Sila
Divisione Fanteri a
13° Granatieri di Sardegna
Divisione Fanteria
14° delle Murge
Divisione Fanteria
15° del !\fonte Nero
Divisione Fanteria
16° Sabauda
Divisione Fanteria
17° della Sforzesca
D ivisione Fanteria
18° ciel Gran Sasso
Divisione Fanteria
I 9° cli Gavinana
Divisione Fanteria
20°del Piave
Divisione Fanteria
22° Vespri
Divisione Fanteria
23° del Timavo
Divisione Fante ria
24° Peloritana
Divisione Fanteria
25° cieli' Assietta
Divisione Fanteria
26° del Rubicone
Divisione Fanteria
27° cli Legnano
Divisione Fanteria
28° ciel Monviso
Divisione Fanteria
29° cli Cosseria
Divisione Fanteria Divisione Fanteria
30° Leonessa 40° C:aprr.rn<
Divisione Fanteria
42° Sabratha(ll
Divisione Fanteria
43 ° Sirte( 1J
Divisione Fanteria
44° Marmarica(ll
D ivisione Fanteria
45° Cirene(I)
NOTA ( I ) Reparti situati in colonia
370
1
)
TABELLA N. 11
Segue: REGGilVlENTI DI ARTIGLIERIA TIPO
Reggimento cd eventuale denominazione
D ivisione motorizzata
2 1° Po
D ivisione mo torizzata
46° Trento O
Divisione A lpina
I Tauri nense
D ivisione Alpina
2° T ride ntina
D ivisione Alpina
3° Ju]ia
D ivisione Alpina
4° Cuneense
Divisione Al p.ina
5° Pusteria
D ivisione celere
1° Eugenio d i Savoia
D ivisione celere
2° Emanuele Filiberto Testa d i Ferro
Divisione celere
3° P rincipe Amedeo Duca d'Aost.a
Corpo d'Armata
10
Corpo d'Armata
20
Corpo d'A rmata
3c
Corpo d 'Armata
40
Corpo d 'Armata
50
Corpo d ' A rmata
6"
Corpo d' Armata Corpo d'Armata
70 go
Corpo d'A rmata
90
Corpo cl' Armata
10°
Corpo cl' Annata
11°
Corpo d'Armata
12°
Corpo cl' Armata
200( 1)
Corpo cl ' Armata
2 1o(I J
D'Armata
-
D'Armata
-
D 'Armata
-
D'Annata
-
D'Armata
-
C o ntraerei
-
Contraerei
-
Contraerei
-
Contraere i
-
Contraerei
-
NOTA (]) Reparti situati .i n colonia
371
Capitolo V
IL GENIO
L'arma del genio aveva subito a partire dal 1915 trasformazioni organ iche ed incrementi di forza tali da non trovarne di simili per le altre armi, e ciò a causa delle sue specifiche caratteristiche tecniche e tattiche; le nuove invenzioni, quali la n1clio e le trasmissioni in genere, avevano infatti completamente mutalo la metodologia cli guerra, per cui, a differenza delle altre armi, lo studio relativo ai reparti del genio è strettamente legato a queste trasformazion i. L'arma ciel genio comprendeva regg imenti del genio propriamente detti , reggimenti di pontieri, reggimenti di minatori, reggimenti di ferrovieri e battaglioni e compagnie del genio alpino; nel periodo in esame, i reparti cli telegrafisti e cli radiotelegrafisti non esistevano a livello cli reggimento ma facevano patte integrante dei vari reggimenti. In ogni reggimento erano presenti le varie tipologie le quali, anche se ciò non era previsto da alcuna disposizione, usavano i fregi tipici della propria specialità anziché quelli ciel reggimento al quale appartenevano. I fregi da copricapo I fregi delle varie specialità erano i seguenti: • • • •
reggimenti del genio: due asce incrociate con granata a fiamma sfuggente; reggimenti pontieri: due ancore incrociate con granata a fiamma sfuggente; reggimenti minatori: due martelli incrociati con granata a fiamma sfuggente; reggimento ferrovieri : due asce incrociate con granata a fiamma sfuggente con sotto le asce una ruota alata a raggi; il tondino dei fregi in ricamo era pieno, così come la bomba della granata dei fregi metallici era priva di numero; • telegrafisti: due asce incrociate con granata a fiamma sfuggente, con l'aggiunta dì saette intorno alla granata; • radiotelegrafisti: due asce incrociate con granata a fiamma sfu ggente, con l' aggiunta cli saette intorno alla granata e di un motore; I reparti del genio per Divisione Alpina ebbero come fregio un'aquila ad ali aperte poggiante su cli una cornetta posta su due asce incrociate; 239 molti ufficiali ne portavano tuttavia uno d iverso, probabilmente il primo tipo cli fregio in assoluto prescritto per la specialità, nel quale l'aquila poggiava di rettamente su un terne.lino posto sulle asce incrociare. Per gli ufficiali ed i marescialli era p revisto l' uso s ia del berretto rigido grigio- verde sia ciel cappello alpino, mentre la truppa aveva il solo cappello alpino con il freg io ricamato in lana nera ed il tondino verde; la nappina era in lana cremisi con disco nero e numero ricamato in lana bianca.
239 F.ct'O. 152/36
373
Berretto per l'uniforme grigio-verde da colonnello comandante titolare del 2° reggimento genio.
Berrei/o per l'uniforme grigio-verde da maggiore del / 0 reggimento genio minatori.
374
Berretto per l'uniform.e grigio-verde da tenente dei telegrafisti. l reggimenti telegrcifisli e mcliotelegndisti scomparvero con la riforma del 1920. ,na le specialitĂ rirnasero nell'interno dei reggirnen.ti genio.
Berretto per l'uni/orme grigio-verde da maggiore del genio ferrovieri. ,~¡ssendo la specialità composta du un solo reggimen!o, il tondino è in p ieno ricamo dora/o; qualora l'u[ficia/e avesse lasciato il reparto, il tondino sarebbe divenuto nero con croce dorala al centro.
375
Berretto per l 'un(forme es1iva da 11wggiore del 5° reggimento genio. Nessuna disposizione prevedeva che il trrdeo fosse sottopanna10 in bianco, ma non è raro trovare deiji·egi di quesw.fè1ttura.
Berretto da capilano del genio per Divisione Alp ina; inizialmente il_fi-egio era p ri vo di corn.etta.
376
Tenente del 2° reggimento genio minatori in uniforme di marcia con /Jerretto.
Giubba per l 'un(/onne grigio-verde da itfficiale inferiore del genio, con la caralleristica.fĂŹlettatura cremisi.
377
Colo1111ello comandante del/ '8° reggimemo genio in unifòrme ordinaria: .fi·egio sollopannano in robbio e di,1·tintivo di grado con .filetti grigio-verdi.
Geniere del 12° reggir11ento in uni/orme da libero uscita con berretto rigido.
378
Controspalline metalliche per la grande 11rufonne grigio-verde da 11.J]ĂŹcia/e inferiore dei .ferrovieri del genio.
Controspalline rnetalliche per la g rande uniforme grigio-verde da 1,1/Jiciale inferiore del genio.
379
Controspallina per u111fòr111e g rig io-verde da uj]ìciale i11feriore del genio prmlieri; al pos10 delle asce c 'emno le ancore.
Comrospallina p er l'1111ijònne grig io-verde da 11.f]ìciale inferiore del genio telegrajisti.
380
Controspallina per ulllforrne estiva da colonnello del genio.
Controspallina per umfonne da sera da colonnello comandwue del genio ferrovieri.
38 1
Controspallina p er la g rande u11/fèmne da rnaresciallo capo del genio.
382
Non sappiamo quali fossero i numeri apposti nel tondino dei fregi; alcuni ebbero la croce, mentre i battaglioni genio per Divisione Alpina ebbero certamente il numero corrispondente alla divisione di cui facevano parte. J reparti trasporti inquadrati nei reggimenti erano comandati da ufficiali ciel genio, che ebbero il fregio tipico delle vecchie compagnie treno in ricamo d'oro, la stella a cinque punte coronata con il tondino nero fregiato dal numero di reggimento; non tutti gli ufficiali, e special mente i giovani sottotenenti, usarono questo tipo di fregio ma preferirono quello dei reparti ciel genio. Sugli elmetti mod. 16, sia gli ufficiali che la truppa portarono il solito fregio, in metallo oppure dipinto, tipico ciel reggimento mentre sui modelli successivi i fregi erano esclusivamente dipinti; a proposito di elmetti, occorre precisare che fra i pochi reparti che furono certamente dotati del mod.31, vi furono i due reggimenti del genio pontieri. Le uniformi Gli attributi delle uniformi per i reggimenti del genio erano i seguenti: • l'uniforme degli ufficiali e dei marescialli ciel genio aveva il bavero della giubba grigioverde in velluto nero, la filettatura alle manopole ed alle bande dei pantaloni di panno cremisi; quelli dei reparti ciel genio per Divi sione Motorizzata e per la brigata motomeccanizzata avevano il bavero di panno azzurro con le fiamme ad una punta nere filettate di crem1s1; • gli ufficiali del genio alpino mettevano sul bavero nero fil ettato cremisi, le fiamme cli panno verde due punte, tipiche degli alpini; 240 • i sottufficiali e la truppa ebbero anch ' essi il bavero nero, ma in panno e con la fiamma ad una punta dello stesso colore, filettata di cremisi; la truppa de i reparti del genio per le divisioni di fanteria aveva il bavero della giubba di panno nero filettato di cremisi, con la mostrina dei due reggimenti cli fanteria della divisione cui appartenevano, così come i militari ed i sottufficiali del genio alpino, i quali vi misero le fiamme verdi degli alpini; • il disegno dei bottoni era diverso per gli ufficiali e per la truppa; i prirni avevano un trofeo composto dall'elmo di Minerva, simbolo cli sapienza, dallo scudo, per la difesa, dal mantello, per la protezione e dalla lancia, per l'offesa, racchiuso dall'iscrizione "GENIO MILITARE". I sottufficiali e la truppa avevano invece i bottoni decorati dal le due asce incrociate con granata; • le controspalline degli ufficiali e dei marescialli avevano la filettatura e la fodera cremisi e, per primi, i fregi ricamati simili a quelli del berretto; le controspalline metall iche di grande uniforme erano sottopannate di cremisi ed erano ornate dal freg io della specialità in metallo dorato. • le controspalline della truppa erano ornate, nelle occasioni previste dal regolamento, dai fregi in lamierino d'ottone simili a quelli dei berretti da libera uscita; • l'uniforme nera aveva il col letto e le manopole di velluto nero fi lettati di cremisi e le bande ai pantaloni pure color cremisi; le spalline a frangia, del tipo da cavalleria, avevano co-
240
G.M.U. 873/38
383
me freg io sullo scudo la corona reale in metallo bianco anche se, in barba ai regolamenti, venivano usate delle spalline ornate dallo stesso fregio del berretto, sempre in metallo argentato. Nel 1933 241 un certo numero d i uffic iali, di sottufficiali e d i genieri furono comandati p resso le unitĂ d i pompieri civici per frequentare i corsi di addestramento pompieristico e, a tale scopo, furono adottate anche delle uniformi speciali.242 L' uniforme grigio-verde degli ufficiali venne sostituita da una in panno turchino scuro di tag lio identico a quello dell ' uniforme ordinaria, con i pantaloni lunghi dotati di risvolto ed il bavero dello stesso colore della giubba, con filettatura cremisi; le controspalline erano in pan no turchino scuro filettate cremisi ed ornate dal fregio del gen io ricamato in oro. Con la grande uniforme venivano usate le controspalline metalliche sottopannate cli cremisi e decorate con il fregio del reggimento cli provenienza. I distintivi cli grado erano gli stessi usati suil'uniforme grig io-verde, in oro su panno turchi no; i bottoni erano quell i del genio . Il berretto rigido in panno turchino portava gli stess i distintivi cli grado p rescritti per quello dell ' uniforme nera ed il fregio ciel genio ricamato in oro su panno turch ino, recante nel tondino il numero del reggimento cli provenienza. I sottufficiali e la truppa ebbero un' u niforme particol are, adatta ai compiti che dovevano svolgere, solamente nel 1938; i tipi di uniformi erano le seguenti: â&#x20AC;˘ uniforme turchina da l ibera uscita: costituita dal berretto a busta, dalla g iubba mod. 37 con cinturino, dai pantaloni lunghi e dal cappotto; â&#x20AC;˘ uniforme di fustagno grigio scuro: costituita dal berretto a busta, dalla giubba mocl. 37 e dai pantaloni lunghi.
I berretti a busta, confezionati con panno turchi no alto 1 metro e 30 centimetri oppure con il fustagno grigio scuro alto 70 centimetri, erano costituiti eia una fascia, da una parte s uperio re cucita longitudinalmente e da una sopraffascia, ed erano foderati in tela di cotone e guarniti da un'alluda di pelle annerita; sul davanti del berretto turchino era cucito il fregio, in ricamo dorato per i sottufficiali ed in ottone per la truppa, mentre su quello cli fustag no il fregio era r icamato in raion giallo o rosso r ispettivamente. Entrambi i tipi di giubba erano simili a quella grigio-verde mod. 37, compreso il cinturino e la fibbia, ma prive del tascone alla cacciatora; solo quell a in panno turchino portava le fiamme ad una p unta cli velluto nero fi lettate cli cremisi. Anche i due tipi pantaloni lunghi erano dello stesso tagl io, dotati di risvolto alto circa tre centimetri. Il cappotto turch ino era ad un petto di quattro bottoni di frutto nero a due fori ed aveva il dorso tagli ato in un pezzo unico; era dotato di maniche terminanti con una manopola rovesciata e di quattro tasche, delle quali due a l petto con asola e bottone e due alle falde con alette. Con la cosiddetta "uniforme da incendio", costituita dal vestimio in fustagno grig io scu ro, venivano utilizzati vari altri capi quali l'elmo in cuoio da incendio, il giaccone di cuoio nero, i guanti a tre dita e gli stivaloni.
24 1 G.M.U. 24 2
384
461/33 G.M.U. 379-380/38
Il giubbone in cuoio, assegnato inizialmente ai soli carabinieri motociclisti,243 venne adottato successivamente244 anche dal personale suddetto, privo però della pelliccia interna; venne anche adottata una serie di distintivi di grado da applicare ad angolo ai vertici del bavero, ovvero245 una striscia rossa per i caporali e due per i caporal maggiori, una striscia clorata per i sergenti e due per i sergenti maggiori. I guanti a tre dita erano confezionati con pelle di agnello tinta in nero 1ucido e foderati internamente con flanella di lana color nocciola; 1' imboccatura era guarnita da una striscia di pelliccia di agnellino, alta circa 80 millimetri I guanti erano composti dal corpo, dorso e palmo, e da tre dita, pollice, indice ed uno unico per il medio, per l'anulare e per il mignolo; erano dotati di un cinturino che serviva a regolare la chiusura del polsino, cucito a contatto della striscia di pelliccia di agnell ino, dalla parte ciel palmo. Gli stivaloni infine erano confezionati a mano con pelle cli vacchetta nera, ingrassata ed incerata. I genieri distaccati presso le unità cli pompieri ebbero un particolare distintivo da braccio di disegno uguale per tutti ma di materiali diversi , due scuri incrociate e sormontate dalla granata su pan no turchino, ricamate in oro per gli ufficiali ed i sottufficiali, in filo di cotone mercerizzato rosso per gli altri. Nell'ambito della specialità ferrovieri del genio, vi era una piccola unità che gestiva una linea ferroviaria, la "sezione esercizio di linea" (S.E.L.), il cui personale aveva in dotazione delle uniformi cli colore turchino. L' uniforme dei marescialli246 comprendeva infatti il berretto a busta mod .35, il berretto rigido, la giubba, i pantaloni corti con filettature, i pantaloni lunghi senza risvolti ed il cappotto, tutti di taglio identico a quelli regolament:ari ma confezionati appunto con il panno turchino e con alcuni eiettagli diversi, ossia: • il cappotto247 era privo dei cinque bottoncini che chiudevano lo sparato posteriore aperto sotto la martingala; • il fregio della special ità applicato ai berretti era in metallo dorato, anziché in ricamo . L'uniforme dei sottufficial i e della truppa della sezione, anch'essa confezionata con il panno turchino, comprendeva248 il berretto a busta ed il berretto da truppa per la libera uscita mod.35, la gi ubba da truppa mocl. 37 con cinturìno, i pantaloni corti per armi a piedi mod . 35, i pantaloni lunghi da truppa, le fasce gambiere da truppa mod. 29 ed il cappotto eia truppa; tutti questi capi cli vestiario erano di taglio identico a quelli in dotazione a coloro che frequentavano il corso pompieristico militare,249 con il fregio della specialità ferrovieri del genio in lamierino d'ottone.
243
G.M.U. 821/35 G.M.U. 84/36 245 G.ìvf.U. 255/34 246 G.tvl.U. 39 1139 244
247
G.M.U I 13/35 G.M.U. 392/39 249 G.M.U. 379/38 248
385
TABELLA N. 12
REGGilVIENTI GENIO SPECIALITÀ.
REGGIMENTI
GENIO
1°, 2°, 3°, 4°, 5°, 6°, 7°, 8°, 9°, 10°, 11 °, 12°, 20° (a) e 21o (a)
PONTIERI
1o, 20
MINATORI
1o. 20
FERROVIERI
UN ICO
NOTA
(a) Di stanza in colonia
386
Capitolo VI GLI STABILilVIENTI MILITARI DI PENA LE TRUPPE DELL'ELBA E LE TRUPPE DI ZARA
Gli ufficiali addetti ai reparti militari speciali degli istituti militari d i pena di Gaeta e Porto-
ferraio avevano, come unico distintivo del proprio incarico, la coroncina in metall o argentato nel tondino ciel berretto. La truppa indossava l' uniforme della fanteria, con il bavero di panno nero ornato dalla fiamma ad una punta scarlatta e con le controspal line fregiate da una sigla in lamierino cl' otlone, " l 0 R.M.S .", "2° R.lVI.S." e "3° R.M.S."; 250 nel tond ino del freg io ricamato in nero vi era la corona di filo bianco. Per i reparti cli stanza nell'isola d'Elba furono adottate le seguenti disposizioni: 25 1 • i fregi su i berretti erano q uel li delle arm i di provenienza, con la croce nel tondino; • il bavero era di colore nero senza filettatu ra ma con le mostrine di artiglieria, (gruppo di artiglieria) del genio, (plotone misto genio), ciel tipo mitraglieri FIAT, rosse con tre strisce verticali bianche, (battaglione mitraglieri) e ciel!' arma cli provenienza; (militari ciel deposito misto per il contingente di leva assegnato direttamente al deposito) • sul braccio sin istro era cucito lo scudetto da braccio (ved i distintivi divisionali). Le truppe cli stanza nel la città cli Zara indossavano l'uniforme prescritta per la Guardia alla Frontiera (G.a.F.), con lo speciale scudetto cucito sulla manica sinistra della giubba; a questo proposito un dubbio rimane: non sappiamo, infatti, se il reparto d i bersaglieri che ne faceva parte, avesse il bavero della giubba con le fiamme cremisi oppure di panno verde con filettatura di quest' ultimo colore.
250 F.cl'0.276/36 25 1
F.cl' O. 293/38
387
Capitolo VII I SERVIZI
Prima d i affrontare la descrizione delle uniformi in dotazione ai componenti dei vari servizi del Regio Esercito, occorre sottolineare come gli ufficiali appartenenli a reparti dotati di copricapo speciale, vi dovessero applicare il fregio del rispettivo servizio.252 Esaminando inoltre alcune fotografie, in cui sono ritratti degli ufficiali in servizio presso reparti alpini, appare evidente come costoro usassero il fregio ciel servizio sormontato, non dalla corona reale, ma dalla tipica aquila dei reparti da montagna, oppure addirittura il loro stesso fregio con il tondino bianco con croce rossa, se medici, con croce azzurra, se veterinari, con croce oro su viola, se commissmi. 1. Il servizio sanitario
Il servizio sanitario comprendeva gli ufficiali medici, i sottufficiali e la truppa cl i sanità e gli ufficiali farmacisti, la cui uniforme, del tutto simile a quella delle altre armi dell'esercito, presentava tuttavia delle particolarità.
I fre!li ed i distintivi cli !!rado I fregi degli ufficiali medici erano d iversi da quelli dei sottufficiali e della truppa di sanità; i primi avevano la stella coronata a cinque p unte in ricamo cl' oro con il tond ino bianco fregiato dalla croce rossa, sovrapposta a due caducei - la verga con il serpente attorcigliato - mentre i secondi avevano lo stesso fregio privo cl i caducei e ricamato in oro per i sottufficiali e in filo nero per la truppa; g li ufficiali farmacisti avevano un fregio costitu ito da due caducei incrociati con il tondino a fondo bianco, fregiato dalla croce rossa. G li ufficial i generali appartenenti al corpo sanitario avevano lo stesso fregio degli altri generali ma sottopannato cli amaranto; l' ispettore del corpo era di norma un Tenente Generale (Generale di Divis ione) proveniente dagli ufficiali medici . Gli stessi fregi, con la croce rossa per gli uffici al i medici, per i sottufficiali e per la truppa cli sanità e con la croce nera per i farmacisti, erano dipinti a mascherina su i vari modelli cli elmetto. Come abbiamo avuto già modo di notare, i galloni distintivi ciel grado posti sul berretto rigido degli ufficiali e dei marescialli appartenenti ai servizi, erano separati oppure bordati, nel caso dei marescialli e dei sottotenenti, eia filettature del colore distintivo, in questo caso l'amaranto. Le uniformi Gli attributi delle uniformi per il corpo sanitario erano i seguenti : • La giubba grigio-verde dei medici aveva il bavero in velluto amaranto, mentre quel la dei farmacisti lo aveva in velluto nero, ornato da fiamme ad una punta amaranto; le filettature
252 F.cl' O . 22/36
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So1101en.ente medico in uniforme ordinaria con cappotto.
Giubba mod. 34 per l 'uniforme grigio-verde, da capitano medico. I gradi sulle m.anopole son.o sottopann.ati in arnaramo.
390
Soldato di sanità in unifonne da libera uscita. Come al so/ilo, essendo ww foto fatta in studio, è stata abbel/ira dalla cam.icia bianca non regolamentare.
Berre/lo per l 'unijòrme grigio-verde da capitano del co1po medico. I JÏ!elli del distintivo di gmdo sono di colore amaranto.
391
Berrei/o per l 'uniforme g rigio-verde da maresciallo del COipo sanitario. I marescialli dei servizi e gli aiuwnti di ba11aglia avevano i gradi bordati del colore del servizio o de/I 'arma.
Cappello alpino appartenente ad un tenente medico in servizio presso un g ruppo sorneggiato di un reggimento di artig lieria per Divisione di Fanteria: il fregio regolamentare avrebbe dovwo essere, in questo caso, quello del servizio di appartenenz(I nw, spesso, come appare evide111e, g li ufficiali utilizzavano quello del reparto p resso il quale p restc1vww servizio, con gli attril;uti dell 'i111piego nel fondino.
392
Particolare del distintivo di grado per un ufficiale del corpo sanitario; il distintivo di grado ha ijĂŹlelli divisori in amaranto.
Berretto per l'uniforme da sera da colonnello medico. TI fregio sottopanna/0 ill robbia indica che /'ufficiale è a capo di w1 servizio. li disii11tivo di grado sul berretw 11ero llOll doveva avere le jile11a1ure del colore distinfivo. ma si è riscontra.LO, su alcuni di questi berretti del servizio sanitario. com e questa norma fosse spesso disaliesa.
393
Controspalline per uniformi estiva e da sera de tenente generale ispet/ore del corpo sanitario.
Controspalline per grande uniforme grigio-verde da ufficiale gen.erale rnedico.
394
Con!rospalline per l 'uniform.e g rigio-verde da ufficiale superiore medico.
Fregio da berrelfo per ufficiali chimici;fĂ rmacisti.
395
/
Berretw per l'wiifonne grigio-verde da sottotenente chimico-farmacista. Il grado è.filettato nel colore distintivo.
396
Spiegazione della tavola LXXX del Giornale Militare Ufficiale circolare n. 0 175 del 1934 La circolare in questione definiva l'aspetto dei due fregi da elmetto per la Sussistenza e per gli ufficiali di Amministrazione. A parte le dimensioni quasi simili, la differenza sostanziale era costituita dalla mancanza della croce nel fregio per gli ufficiali di Amministrazione. Successivamente, un"'errata corrige", pubblicata sempre sul G.M.U., sanciva la modifica dei fregi. Quello con la croce al centro, alto 80 mm e largo 57, era ora per gl i ufficiali di Amministrazione, mentre l' altro, senza croce, alto 78 mm e largo 56, era per la Sussistenza.
Circolare 11. 175 del /934
TAV LXXX
Circolare n. 175 del 1934
FREG IO PER UFFICIALI
FREGIO PER SUSSISTENZA
D I AMMINISTRAZIONE
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397
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alle controspalline ed ai pantaloni erano per tutti di colore amaranto, mentre le controspalline metallicbe per la grande uniforme, montate su panno amaranto, erano ornate dallo stesso fregio dei berretti, in metallo dorato. Le manopole, come d'altronde era prescritto per le giubbe degli ufficiali di tutti i servizi, erano prive di filettatura; gli ufficiali generali avevano il fregio da ufficiale medico sulle controspalli ne ed .i gradi alle manopole montati su panno amaranto. I bottoni erano fregiati per tutti , ufficiali medici e farmacisti, sottufficiali e truppa cli sanità, dalla stella coronata; I marescialli avevano sulla giubba cli grande uniforme le controspalline filettate di amaranto ed ornate dallo stesso fregio del berretto, in metallo clorato. I sottufficiali e la truppa avevano il bavero della giubba di panno nero ornato dalla fiam ma ad una punta amaranto e, nelle occasioni previste dal regolamento, le speciali controspali ine metalliche pentagonali con la stella a cinq ue punte coronata e racchiusa tra due rami, uno cli alloro ed uno cli quercia. L'uniforme estiva aveva i soliti attributi, con le controspalline bordate di amaranto, compresi gli ufficiali generali, ed ornate dallo stesso fregio ciel berretto. l'uniforme estiva le controspalline grigio-verdi filettate in amaranto ed ornate dallo stesso fregio del berretto; L'uniforme eia sera aveva il colletto identico al bavero della giubba grigio-verde, sia per i medici che per i farmac isti, mentre le manopole erano cli vell uto nero con fil ettatura amaranto per entrambe le categorie; le controspalline erano in panno ne ro foderate e filettate di amaranto e fregiate dai distintivi cli grado e dal fregio ricamati in oro; le spalline a frangia, del modello da cavalleria, avevano sul piatto il fregio ciel berretto in metallo argentato e smalto rosso, anche se spesso gli ufficiali med ici portavano ancora il vecchio fregio pre1933, ossia un semplice caduceo in metallo argentato, disposto orizzontalmente.
2. Il servizio veterinario
I fregi ed i distintivi cli e:raclo Il freg io dei veterinari era identico a quello dei medici con un ' unica differenza, costituita dalla croce di colore azzurro su fondo bianco, così come cli colore azzurro erano le filettature ai galloni distintivi cli grado del berretto rigido; lo stesso fregio con croce azzurra veniva dipinto a mascherina sui vari modelli di elmetto. Le uniformi 253
Gl.i attribtll~ del le uniformi per il corpo sanitario erano i seguenti : • la gi ubba grigio-verde aveva il bavero cli vell uto e le filettature alle controspalline ed ai pantaloni di colore azzurro, mentre le controspalline metalliche per la grande uniforme,
253 li servizio veterinario non disponeva di sottufficiali né di militari di truppa e ricorreva, quando necessario, al personale dei reggimenti di cavalleria o d' artiglieria.
398
ControspallÚw per la grande un!fòr111e grigio-verde da L!!ficiale inferiore veterinario, come indica il sollopanno azzurro.
Controspallina per le uniformi da sera da maggiore ve1erinario.
399
Particolare del colletto e dellafilellatura al/e controspalline azzurri e dei bottoni per le unijòrmi da sera dei veterinari.
-
•..
• • ' • ' ' '• • • e
Uniforme da sem da veterinurio. Le mal!opole sono fi lettate del colore distintivo.
400
--
Berrel/o per l'uniforme g rigio-verde da colonnello cornalldante del Commissariato.
Controspallina per unifòrme grigio-verde da ufficiale Ú1feriore del Co1po di Commissariaw. Il bollo11cino aveva uno scudo in rilievo con in/orno l 'iscrizione "COMAIISS1\R!ATO 1'v!ILITARE".
401
Con1rospallina per g rande uniforme grigio-verde da 11ffĂŹciale inferiore del Corpo di Comrnissariato.
Inizio della secon.da guerra rnondiale. Gruppo di ufficiali del Corpo di Cornmissariato; vi sono ritrarti anche ufficiali di sussistenza con mostreggiatura azzura ad una puma.
402
Ufficiale di sussistenza, carne dimostra la fiamma ad una pwua sul bavero; il 10ndino del fregio era azzurro con croce d'oro.
Soldato della sussistenza con il numero della compagnia nel.fĂŹ'egio del berrei/o rigido.
403
montate su panno azzurro, erano ornate dallo stesso fregio dei berretti, in metal lo clorato254; • i bottoni erano quelli stessi prescritti per i medici ed i farmacisti; • l'uniforme estiva aveva le controspalline grigio-verdi filettate in azzurro ed ornate dallo stesso freg io ciel berretto; • l'uniforme nera aveva il colletto, le filettature e la banda singola ai pantaloni di panno azzmrn e le controspalline in panno nero, foderate e filettate di azzurro ed ornate dai distintivi di grado e dal fregio, ricamati in oro; le spalline a frangia, ciel modello da cavalleria, avevano sul piatto il fregio del berretto, in metallo argentato e smalto azzurro.
3. Il servizio di commissariato Il servizio comprendeva il commissariato propriamente detto, composto eia ufficiali e da marescialli e la sussistenza, che prevedeva anche i sottufficiali e la truppa, riuniti in compagnie. I fregi ed i distintivi di grado Il fregio da berretto per gli ufficiali commissari era costituito eia un tondino di. colore viola bordato d'oro, caricato di una croce e racchiuso tra due rami di palma, anche questi in ricamo d'oro; i galloni distintivi di grado erano filettati di viola; il Maggior Generale Ispettore (Generale di Brigata) aveva l'aquila sottopannata dello stesso colore. Gli stessi fregi venivano dipinti a mascherina sui vari modelli cli el metto. Gli ufficiali, i marescialli ed i sottufficiali della sussistenza avevano un fregio in ricamo d ' oro costituito dalla stella coronata con il tondino azzurro, ornato dal la croce in oro per le prime due categorie e dal numero della compagnia255 in metallo dorato per i sottufficiali; la trnppa portava invece lo stesso fregio ma in lamierino d'ottone e con la croce impressa in nero nel tondino. Le filettature ai galloni distintivi di grado erano azwrre; sugl i elmetti256 veniva dipinta la stella coronata priva di croce al centro Le uniformi Gli attributi delle uniformi per il commissariato e per la sussistenza erano i seguenti: • la giubba grigio-verde degli ufficiali commissari aveva il bavero in velluto e le filettature alle controspalline ed ai pantaloni di colore viola, mentre quella degli ufficiali e marescialli della sussistenza aveva il bavero di panno nero ornato dalla fiamma ad una punta azzurra, così come azzurre erano le filettature alle controspalline ed ai pantaloni; sulle controspalline venivano apposti rispettivamente il fregio del commi ssariato e quello della sussistenza; • la g iubba dei sottufficiali e della truppa di sussistenza aveva il bavero di panno nero con le fiamme ·ad un a punta azzurre; le controspalline da grande uniforme erano ornate dalla stella coronata e racchiusa tra due rami, uno di alloro ed uno di quercia, il tutto in rilievo;
254
Nel serviz io veterinario non esistevano ufficiali generali e qui ndi la carica di ispettore era ricoperta normalmente eia un colonnello . l .'i.'i G .M.U. 678/33 25 (' G .M .U. 175/34 e successiva modifica nell'errata corrige
404
Ufficiale d i arnministrazione in unifo rme ordinaria grigio-verde.
405
Controspalline per le uniform.i da sera da tenente del Corpo di Amministrazione.
Controspallina per l'uniforme estiva da capilano del Corpo di Amministrazione. Il tondino è nero e lafile1tatura azzurro scuro.
406
• i bottoni degli ufficiali commissari recavano al centro uno scudo con la croce cli Savoia, sormontato da una stella a cinque punte e racchiuso tra due rami di alloro; tutt'intorno al fregio centrale vi era l'iscrizione "CORPO DI COMMISSARIATO MILITARE"; i bottoni per la sussistenza avevano lo stesso fregio presc1itto per i medici, i farmacisti ed i vete1inari; • l'uniforme estiva aveva le controspalline grigio-verdi filettate in viola per i commissari ed in azzurro per la sussistenza, in entrambi i casi ornate dallo stesso fregio del benetto; • l'uniforme nera dei commissari aveva il bavero in velluto viola, le manopole in velluto nero, le filettature e la banda ai pantaloni viola; le controspalline erano fi lettate e foderate di viola ed erano ornate dallo stesso fregio del benetto e dai distintivi cli grado; le spalline a frangia erano del modello da fanteria, col fregio ciel corpo in metallo argentato; • gli ufficiali della sussistenza avevano il colletto in velluto nero con fiamme ad una punta azzurre, le manopole d i panno nero, le filettature e la banda ai pantaloni azzurre; le controspalline erano filettate e foderate d i azzurro ed erano ornate dallo stesso fregio del berretto e dai distintivi di grado; le spalline a frangia erano come quelle dei commissari con il fregio della sussistenza in argento.
4. J1 servizio di amministrazione I fregi ed i distintivi cli g:rado Il fregio del servizio d'amministrazione, composto esclusivamente eia ufficiali, era costituito dalla stella coronata a cinque punte con il tondino nero recante la croce in oro su nero, mentre le filettature dei galloni distintivi di grado erano di colore azzutTo scuro; sugli elmetti 257 veniva dipinto a mascherina lo stesso fregio dei berretti, alto 80 rnillirnetri, con la croce nera al centro. Le uniformi Gli attributi delle uniformi per l'amministrazione erano i seguenti: • la giubba grigio-verde aveva il bavero in velluto nero con filettatura azzurro scuro, simile a quella dei pantaloni e delle controspalline, sulle quali spiccava il fregio ricamato in oro, la stella coronata con il tondino nero e la croce; • i bottoni per tutte le uniformi erano ornati dalla stel la a cinque punte coronata; • l'uniforme estiva aveva le stesse controspalline della giubba grig io-verde; • l'uniforn1e nera aveva il colletto e le manopole di velluto nero, entrambi filettati di azzurro scuro e la banda ai pantaloni dello stesso colore; le controspalline erano filellale e foderate di azzmTo ed erano ornate dallo stesso fregio del berretto e dai distintivi di grado; le spalline a frangia erano come quelle dei commissari, con il fregio dell' amministrazione in argento.
5. Il servizio della giustizia militare 11 servizio della giustizia militare era composto esclusivamente da ufficiali che percorrevano due diverse carriere, quella dei magistrati e quella dei cancellieri. 257
G ..tvl. U. 175/34 e successiva modifica nell'errata corrige.
407
Berretto per l'uniforme da sera da Regio Sostituto Avvornto Generale Militare della Giustizia Miliiare. Cli i(UĂŹciali J;enerali portarono inizio/mente !"aquila so11opanna /a di nero su tutti i berretti; successivamente fu sollopannata in grigio-verde, ma certmnen.te sul berrei/o nero continuarono a por/are l'aquila ricamata su nero.
Contmspalline p er l'uniforme estiva c/(1 Regio Vice-Avvocato Militare o Giudice re/more di l " classe della Giustizia Militare, gm do equipa ra/O a colonnello.
408
Controspallina per la grande uniforme grigio-verde da Regio Avvocato Genernle Militare, comandan/e del Corpo della Giustizia Militare. Gli altri ufficiali, con rallgo di generale avevano il tr<4'eo in ,netal/o wgenta/0.
Berretto per l'uniforme grigio-verde da Regio Vice Avvocato Militare o Giudice Relatore di 2° classe (categoria 1nagistrati) della Giustizia Militare. con il.fi¡egio istituito nel I 936.
409
Berrerto per l'uniforme grigio-verde da cancelliere di 1° classe (categoria cancellieri) della Giustizia Militare.
4 10
I fregi da copricapo ed i distinti vi cli grado Il primo fregio eia berretto, in ricamo clorato e comune a tutti, risaliva alla Prima Guerra MoncliaJe258 ed era composto da un tondino nero coronato sul quale era ticarnata in oro un'aquila romana, racclùuso tra due rami di quercia e posto al disotto di due fasci incrociati; nel 1935259 il fregio dei cance llieri venne diversificato, non tanto nella tonna ma nel ricamo dei fasci, che divennero d'argento. Queste disposizioni durarono tuttavia pochissimo tempo; l'anno successivo infatti,260 i cancellieri riebbero il freg io con i fasci in ricamo d ' oro, mentre i magistrati cambiarono completamente tipo di fregio; il tondino nero venne soppresso, l'aquila coronata fu racchiusa direttamente tra le due fronde d i quercia, mentre i fasci rimasero invariati . Nella categoria dei magistrati erano presenti ufficiali con il rango di generale, che ebbero inizialmente l'aquila a l berretto ricamata in argento o in oro per il Tenente Generale Capo Servizio (Generale di Divisione) e souopannata cli nero; 26 l nel 1936262 questa disposizione fu abrogata e anche costoro adottarono l'aquila sottopannata di rosso. In realtà questo tipo di fregio fu effettivamente ricamato su panno grigio-verde oppure su panno nero nel caso dell'uniforme di quel colore, così come le filettature dei galloni distintivi di grado furono di colore grigio-verde. A proposito dei distintivi cli grado, questi erano identici a quelli degli altri ufficiali anche se non tutti i grad i erano presenti nella scala gerarchica; nella tabella allegata al capito lo viene indicata le corrispondenza cli grado con gli ufficiali delle altre armi, corpi e servizi. Le uniformi Gli attributi delle uniformi per gli ufficiali dell a giusti zia mil itare erano i seguenti: • il bavero della giu bba degli ufficiali generali era, per i magistrati ed i cancellieri, in velluto nero filettato cli scarlatto, mentre gl i ufficiali superiori ed inferiori di e ntrambe le categorie lo avevano in velluto nero senza fi lettature; le controspalline erano grigio-verdi senza filettature, ornate dallo stesso fregio del berretto, ad eccezione degli ufficiali general i i quali, al posto dell ' aquila, portavano il fregio dei mag istrati ricamato in argento oppure in oro per il Tenente Generale; • i bottoni portavano a rilievo due fasci incrociati; • le controspall ine metalliche per la grande uniforme erano sottopannate di grigio-verde ed ornate dallo stesso fregio di quelle in panno; • i pantalon i erano fi lettati in a rgento per gli ufficiali generali e in oro per g li ufficiali della categoria de i magistrati; i cancellieri non avevano alcuna filettatura; • l'uniforme nera aveva il colletto ed i paramani in vell uto dello stesso colore, le controspalline fode rate di nero ed ornate dallo stesso fregio de l berretto e dai distintivi di grado; • i pantaloni neri erano dotati di banda dello stesso colore, filettata esternamente in argento per gli ufficiali gene rali e in oro per gli uffic ia li della categoria dei magistrati; i cancellieri non avevano alcuna banda ai pantaloni. 25R G.M.U. 80/18 259 F.c!' O. 354/35 2 (,0
G.M.U. 489/36
26 1
F.cl' 0.354/35
262
G.M.U. 489/36, F d' O.1 8/36
411
Ujjicia/e del Cmpo Automobilistico in un(fònne di marcia con berretto.
Giubba per l'w1iforme grigio-verde da s01tme11ente del Corpo J\utomobilis1ico. Il distintivo di g rado, diversamente dagli al!ri servizi, non è .1ot10pannato del colore distillfivo.
412
Conlrospallina per grande uniforme grigio-verde da l(/jĂŹciale inferiore del Corpo Alllornobilistico.
,,,
.
Soldato del Corpo Automobilistico.
413
Maresciallo del Servizio Automobilistico. Il .fi·eiio al berrei/o è quello di vecchio rnodello, così come le fic11nrne al bavero so1w di colore marmne.
Fregio del !?aggruppamento Trasporti. Era porla/o come controspallina per la irande uniforrne dalla truppa e dai soflujjìciali, nwrescialli esclusi.
414
Au1iere in un.iforrne di marcia con berrei/o da carnpo. Le _fiwmna a due punte sono nere, mentre il bavero è azzurro.
TABELLA N. J3
REPARTI CORPO AUTOlVIOBILISTICO Numero d'ordine
Denominazione
l
Centro automobilistico
Torino
2
Centro automobil istico
Alessandria
3
Centro automobilistico
M ilano
4
Centro automobilistico
Verona
5
Centro automobilistico
Trieste
6
Centro automobilistico
Bologna
7
Centro autornobiIistico
Firenze
8
Centro automobilistico
Roma
9
Centro automobili stico
Bari
IO
Centro automobilistico
Napoli
ll
Centro automobilistico
Udine
12
Centro automobilistico
Palermo
13
Centro automobili stico
Cagliari
xx
Autogruppo
T ripol i
XXI
Autogruppo
Bengasi
A utosezione mista
Rodi
-
Sede
4 15
6. Il Servizio Automobilistico, poi Corpo Automobilistico I fregi da copricapo cd i distintivi di grado Nel periodo da noi trattato, i fregi del Servizio Automobilistico, divenu to, nel!' ottobre del 1935, "Corpo Automobilistico", subirono diverse e successive modifiche. Inizialmente solo i sottufficiali e la truppa ebbero un fregio particolare, costituito da una ruota coronata ed alata con sotto due saette per parte, poggiante su d i una cornetta, al disotto della quale vi erano dei nodi Savoia, mentre gli ufficiali continuavano ad usare il fregio dell'arma, corpo o servizio dal quale provenivano, aggiungendo nel tondino la sagoma cli un'automobile in ottone. Nel 1936263 venne adottato un nuovo modello di fregio, il cui uso venne esteso anche agli ufficiali e che risultò costituito dalla ruota raggiata e dentata posta tra due ali stilizzate e sormontata dalla fiamma dritta, recante sotto di essa due saette per parte ed un nodo cli Savoia; nel tondino di colore nero veniva posto il numero ciel centro automobilistico in ottone. Sempre nel 1936 si iniziò a dipingere il fregio a mascherina anche sugl i elmetti metall ici .264 Le filettature dei galloni distintivi di grado al berretto degli ufficiali e dei marescialli erano di colore grigio-verde. Le uniformi Anche in questo caso occorre distinguere due periodi temporali ben precisi, quello che va dalla riforma del 1933 fino al 1936, durante il quale gl i ufficiali indossarono l'uniforme dell'arma, corpo o servizio dal quale provenivano, mentre i sottufficiali e la truppa ebbero la giubba con il bavero nero ornato da una fiamma ad una punta cli colore marrone nocciola, e quello successivo, che vide l'adozione di una specifica tenuta comune. Gli attributi delle uniformi del Corpo Automobilistico, a partire dal 1936, furo no i seguenti: • la giubba ebbe pe r tutti il bavero azzurro, colore dei reparti motorizzati, caITisti compresi, con fi amme nere a due punte e le fi lettature alle controspall ine ed ai pantaloni pure di colore azzurro; sulle controspalline era applicato il fregio ciel corpo in ricamo d 'oro; • le controspalline dei sottufficiali e della truppa ebbero inizialmente il freg io del servizio, sostituito poi da quello del Corpo Automobilistico; • i bottoni erano ornati dallo stesso fregio del berretto; • l'uniforme estiva aveva, p rima del 1936, le controspalline dell'arma, corpo o servizio di provenienza; sostituite poi eia quelle sottopannate e fi lettate di azzurro ed ornate dal fregio della specialità; • l'u niforme nera seguì le stesse regole; fino al 1936 fu quella dell ' arma, corpo o servizio di provenienza, dopo quella data e bbe il colletto in panno azzurro con fiamme a due punte nere, manopole in velluto nero filettate d'azwrro e la banda ai pantaloni di panno dello stesso colore, le controspalline foderate e fi lettate d'azzurro ed ornate dallo stesso fregio del berretto e dai distintivi cli grado; • le spalline a frangia erano del modello per armi a piedi, con il fregio della specialità in metallo argentato.
263
G.M.U. 233/36
264 GJ,il.U. 465/36
4 16
Controspalline per la grande t,1/'l(/orme grigio-verde da sottote11ente maestro di scherma, soltopannate di hianco.
!3erre/lo da sot10/e11ente maes/ro di scherm.a: il tondi110 doveva essere nero anzichĂŠ g rigio-verde ed il g rado doveva essere JĂŹle1w10 di bianco.
417
Fregio regolame!ltare da sotwtenente maestm di scherma.
418
BerretlO per l 'uniforme g rigio-verde da capitano di fanteria in f orza al Servizio Chimico 1\lfilitare. Gli 11fficiali del servizio portamno sernpre il rmfeo dell'arma di provenienza, con il drago fiamnieJ;giame nel tondino.
Giubba per l'uniforme g rigio-verde, con attriburi per la grande uniforme, da l(fficiale inferiore di f anteria in f orw al Servizio Chimico 1\1/ilitare. L'uso di queste mostrine.fu sancito per gli ufficiali da un foglio d'ordine e, per la truppa, da una disposizione apparsa sul Giornale Militare.
419
Berretto per l'uniforme grigio -verde da capirano di artiglieria in forza al Servizio Chimico Militare.
Soldato del Servizio Chimico Milirare in uniforme da libera uscila con. giubba nwd.37. Il berrello non è per1inente con l 'unijòrrne, poiché, oltre ad essere di un panno diverso, è om.ato da un fregio sirnile a quello dei so111,(fjìciali, con. la croce nel/'esagono al posto del caralteristico drago fianuneggiante, aHziché da quello regolwnentare in lamierino d '011one con l 'esagono dipinto cli /lero.
420
7. ll Centro Chimìco, poi Servizio Chimico Militare J fre2:i da copricapo cd i d istintivi di grado I fregi utilizzati dal Centro Chimico, divenuto in seguito Servizio Chimico Mi litare, rappresentano un'anomalia per il Regio Esercito Italiano essendo di quattro modelli completamente diversi tra loro, per gli ufficiali, per gli aspiranti uffic iali di complemento, per i sottufficiali e per la truppa e cioè: • gli ufficiali avevano sempre il fregio dell'arma o corpo da cui provenivano, con un piccolo rlr;ir;n in mei-alln dorato racchiuso nel tond ino; • gli aspiranti ufficiali di complemento avevano il fregio prescritto per la fa nteria, con lo stesso drago nel tondino;-76-:i • i sottufficiali avevano un drago in ricamo d'oro, che emetteva ed era avvolto dalle fiamme; • la truppa aveva un esagono impresso in nero su fondo di ottone, sormontato dalla fiamma pure in ottone ripiegata a sinistra ed ornato dalla croce di Savoia impressa in nero al centro. Tutti questi fregi erano applicati esclusivamente sui berretti rigidi e da campo; per la truppa il fregio sulla bustina era ricamato in fi lo nero. Il fregio dipinto con vernice nera sull'elmetto era invece comune a lutti ed era costituito dal1' esagono con fiamma e croce al centro. Quando vennero create le compagnie ch irnichc nelle Divisioni Alpine, i sottufficiali e la truppa ebbero un fregio particolare, ricamato in fi lo nero per la truppa ed in oro per i sottuffi ciali,266 costituito dall'aquila poggiata sull'esagono, che era bianco bordato di nero ed era ornato dall a croce in raion giallo, posta al al centro; le compagnie chimiche vennero distinte inoltre dalla nappina cli lana nera26ì posta sul cappel lo . Le uniformi Gli attributi delle uniformi del Corpo Chimico erano i seguenti : • gli ufficiali indossavano l'uniforme dell 'arma o corpo cli appartenenza, sul bavero della quale furono autorizzati ad apporre, nel l 935,26S le speciali mostrine ciel servizio chimico, che e rano costitu ite da una bombola fiammegg iante ricamala in argento su velluto nero con quattro saette poste alla base della fiamma, dove c'era la stelletta. Per il resto, filettature, bande, manopole, rimanevano quello del reparto di provenienza. Gli aspiranti ufficiali portavano l' uniforme di fanteria con le speciali mostrine; 269 • Per i sottufficiali e la truppa fu adottata la stessa mostrina ma ricamata in filo bianco anziché argento; 2ìO
265
Fd'O. 115/39
266
G.M.U. 6J 3/38
267
F.d'O. 261/38 268 F.d'O. 41 l/35 269 Fd'O. l 15/39 270
G.ìVl.lU. 447/37
421
• Le filettature per i marescialli erano di colore nero; • Le controspalline da grande uniforme grigio-verde per la truppa ed quelle solite pentagonali, con a 1ilievo il drago fiammeggiante.
sottufficiali erano
8. Gli ufficiali maestri di scherma e direttori di banda I fregi da copricapo ed i distintivi di grado I maestri di scherma avevano un freg io costituito da una sciabola ed un fioretto incrociati, racchiusi in uno ovale di panno nero bordato d'oro e coronato, a sua volta racchiuso tra due rami di quercia; il distintivo di grado al berretto era composto da un gallone da sottotenente profi lato esternamente di bianco. I direttori di banda avevano al berretto il fregio della fanteria con la croce nel tondino. Le uniformi Gli attributi delle uniformi per i maestri di scherma erano i seguenti: • La g iubba grigio-verde aveva il bavero nero con fiamme ad una punta bianche e le filettature bianche alle controspalli ne, ornate dallo stesso fregio del berretto, ed ai pantaloni; le controspalline metall iche erano foderate di panno bianco e recavano anch'esse il fregio del berretto, in metallo dorato; • sul braccio sinistro della giubba grigio-verde ed estiva veniva applicato un fregio, costituito dalla sciabola e dal fioretto incrociati ricamati in filo clorato; • sui bottoni era riprodotto il fregio da berretto; • l'uniforme estiva aveva le contrnspall ine d i panno grigio-verde filettate di bianco, con il distintivo del grado cli sottotenente ed il fregio ricamato in oro;. • l'uniforme nera aveva il colletto in velluto nero con fiamme ad una punta bianche, le manopole della stessa stoffa e colore con filettatura bianca ed la banda cli panno bianco ai pantaloni ; • le controspalline erano foderate e filettate di bianco ed ornate dallo stesso fregio del berretto e dal distintivo cli grado di sottotenente; 271 • le spalline a frangia erano ciel modello da fanteria, con il fregio ciel berretto in metal lo argentato. I direttori cli banda indossavano la stessa identica uniforme prescritta per la fanteria, con una piccola cetra ricamata in oro sul braccio sinistro; i pantaloni dell' uniforme nera erano tuttavia ornati da una sola. banda di panno scarlatto.
27 1
422
I maestri cli scherma avevano tutti il grado dì sottotenente.
TJ\BEL
UNIFORMI GRIGIO-VERDI PF Corpo o Servizio Sanitario \/eteri nari o Commissarialo
Corpo o Servizio
Bavero
1v1cdico
Velluto amaranto
f-armacislico
Fiamme amaranto ad una I
Velerinario
Ve]luto azzurro
Commi sariato
Velluto viola
Sussi ·ten7.a
Fiamme azzurre a due pt
Amministrazione
-
Velluto nero
Maestro scherma
-
Velluto nero
Automobilistico l\·1ilitare
-
Panno azzurro
ìv1agi trati
Velluto nero
Cance llieri
-
Giu tizia ìv1ilitarc
LAN~14
:R GLI UFFICIALI DEI SERVIZI
)Llllla
nte
Ornamento al bavero
.Filettatura alle controspalline
Bande ai pantaloni
-
Amaranto
Amaranlo
Amaranto
Amaranto
-
-
Anurro
Azzurro
-
Viola
Viola
Az7.urro
Azzurro
-
Pilcllatura azzurro scuro
Azzurro scuro
Azzurro scuro
Fiamme bianche ad una punta
Bianco
Bianco
Fiamme nere a due punte
Azzurro
Azzurro
-
-
Oro
-
-
-
TABELLA N. 15
UNIFORMI DEI SOTTUFFICIALI E TRUPPA DEI SERVIZI navcro e filettatura
Fiamma ad una punta
Fiamnrn a due punte
Altri ornamenti
.Filettature per i ma res eialii
Corpo sanitario
Nera
Amaranto
-
-
Amaranto
Sussistenza
Nera
Azzurra
-
-
Aaurra
Servizio automobilistico
Nera
ĂŹVlarronc
-
-
-
Azzurra
-
l\"cra
-
An.urra
Nera
-
-
Reparti
Corpo mnomobilistico militare (I ) Servizio chimico
N OTA
( I) G.M.U. 233/36
Bomba con fiamma
Nera
TAVOLA n. 16
UNIFORMI NERE PER I SERVIZI SpecialitĂ
Colletto Cl)
Ornamenti al colletto
Filettature
Banda semplice ai pantaloni
)vfcdico
Arnaranto
-
Amaranto
Amaranto
Fannacisla
Nero
Fiarnma ad una punta amaranto
Arnaranto
Amaranto
Commissariato
Viola
-
Viola
Viola
Sussistenza
Nero
Fiamma ad una punta azzurra
Azzurra
Azzurra
Amministrazione
-
Nero
Filettatura azzurra scuro
Azzurra scurn
Azzurra scuro
Veterinario
-
Azzurro
-
Azzmra
Azzurrn
Maestri di scherma
-
Nero
Fiamma ad una punta bianca
Bianche
Bianca
Direttore di banda
-
Nero
Filcllatura scarlalla
Scarlallc
Scarlaua
Automobilistico
-
i\zzurro
Fiamma a due punte nere
/\ zzurrc
Aaurra
Magistrati
Nero
-
-
Nera con filettature esterne clorate ĂŹl J
Cancellieri
Nero
-
-
Corpo Sanitario
Commissariato
Giustizia ]Vlilitare
NOTI\ (1) argentate per i generali (2) di vell uto escluso il Corpo Automobili stico
-
TABELLA N.17
CORRISPONDENZA DEI GRADI DELLA GIUSTIZIA MILITARE Regio Esercito
Categoria lVlagistrati
Generale di C. d' A .
R . Avvocato Generale Militare
-
Generale cli Divisione
R . Sostituto Avvocato Generale Mi li tare
-
Generale cli Brigata
R . Avvocato Ivli litare
-
Colonnello
- R. Vice Avvocato Militare - Giudice relatore d i 1° classe
-
Tenente colonnello
- R. Vice Avvocato Militare - G iudice relatore cli 2° classe
Cancelliere Capo presso il T1ibunale Supremo Militare
Maggiore
- R. Sostituto Avvocato :tvlilitare - Giudice istruttore cli 1° classe
Cancelliere Capo cli Tribunale Militare
Capitano
- R. Sostituto Avvocato M ilitare - Giudice istruttore di 2° classe
Cancelliere di 1° classe
- R. Sostituto Avvocato Militare - G iudice istruttore di 3° classe
Cancelliere di 2° classe
Tenente
Sottotenente
426
-
Categoria Cancellieri
Cancelliere di 3° classe
Capitolo VIII LA GUARDIA ALLA FRONTIERA (G.a.F.)
La Guardia alla Frontiera, istitu ita il 20 dicembre 1934 ed ordinata in sett ori di copertura, era articolata su tre anni, la fanteria, l'artigl ieria cd il genio.
I copricapo. i fregi ed i distintivi di grado A differenza degli altri reparti del Regio Esercito, i sottufficiali e la truppa dei reparti G.a.F. avevano in dotazione dei ben-etti rigidi di tipo diverso, la cui fascia era in panno verde per mostreggiature anziché grigio-verde, così come verdi erano le filettature ai galloni distintivi di grado degli ufficiali; solo nel 1940272 ai reparti G.a.F. venne concesso l'uso ciel cappello alpino guarnito dalla nappina, ma privo della penna. I distintivi di grado per gli ufficiali ed i marescialli erano gl i stessi prescritti per gli alp ini con le filettature verdi, mentre le nappine erano di tipo diverso; quelle da ufficiale erano infatti prive cli tulipa, mentre quelle dei marescialli, dei sottufficiali e della truppa furono inizialmente in lana "senza nurnero, con la parte centrale color verde e con striscia periferica del colore del! 'arma (scarla!ta per la fanteria, giallo arancio per l'artiglieria, cremisi carico per il genio). Omissis.", sostituite, qualche tempo dopo, da altre di metallo verniciato, i cui colori rimasero invariati ma alle quali venne aggiunto un cordoncino in metallo giallo, posto tra la striscia esterna ciel colore dell 'arma ed il centro di colore verde. I fregi, applicati in un p rimo tempo sul berretto rigido e poi sul cappello alpino, erano quelli della rispettiva specialità, in lamierino d'ottone per la truppa, in ricamo cli filo di metallo bianco clorato per i sottufficiali e di filo di metallo clorato per gli ufficiali ed erano così d iversificati: • reparti di fanteria: due fucili incrociati con disco centrale, sormontati da corona reale; • reparti di artiglieria: due cannoni incrociati sormontati da una granata con fiamma diritta, appoggiata su cinque proiettili sferici; • reparti ciel genio: due scuri incrociate con saette, sormontate eia una granata con fiamma ripiegata a sinistra. Tutti i fregi citati, ad eccezione cli quelli cl' artiglieria che, al contrario, erano distinti dal numero arabo del reggimento, riportavano impresso nel disco il numero romano del settore d ' appartenenza, dipinto in nero sui fregi da truppa, ticamato in filo cli metallo b ianco dorato per i sottufficiali e in filo cli metallo clorato per gli ufficiali; in entrambi i casi su tondino verde vivo, il colore distintivo della G.a.F. I reparti mitraglieri avevano un fregio particolare, costituito dall'aquila ad ali spiegate con un disco tra le zampe che poggiavano sul profilo di una mitragliatrice, il tutto ricamato in filo nero o in filo di metallo dorato.
272
F.d'O. 121/40
427
Giubba da t,dficiale inferiore del genio G.o.F, co11 il carallerislico bovero verde jĂŹle11a10 in cremisi; controspalline per grande unif'onne con sottupanno crem.isi.
Freg io per il berretto da ufficiale del IX settore G.o.F, con il nwnero romano s 11 panno venie. ( IX Settore, Susa)
428
S0Lda10 del III settore G.c1.F si noti il berrei/O con la fascia verde ed il bavero dello stesso colore con la .filettatura rossa dellafĂ nreria (llf Settore, Vinadio).
Soldmo di fanteria G.a.F in uniforme per la libera uscita.
429
Mitrafotlier~ C.a. F. Anche se non appare su nessuna disposizione, esisleva il jÏ¡egio da mitragliere cmnposto da un'aquila tipo alpini, con una mitragliatrice tra le zampe. Per il res10 unijòrme era quella de/1a fanteria C. a.F.
Fregio da berretto per truppa del/a.fanteria della G.a.F
(XXVI Seaore, \lilla del Nevoso).
430
Nappina di tipo metallico per la fanteria della G.a.F . La G.a.F indossò il cappello alpino a partire dal /940, senza la penn.a. Spesso però il regolarnento fu ignorato e la penna comparve con la nappina tipica degli alpini.
Controsp allina p er un(f'orme estiva da maggiore di artiglieria della G.a.F . Il 1rofeo era quello dell'artiglieria d 'armata.
43 1
Trofeo, distinti vo di grado e sottopan110 da sottoteneme d'cm iglierio G.o.F.
Cappello a lpino da sottotenente de l 9 ° reggimento d 'arriglieria G.a.F. . Gli appar1e11enti a quesii reggirnenti portctva110 il numero arabo sul 1ondino verde. Questo cappello porta abusivamente la penna prescritta per g li alpilli. accessorio vietato per la G.a.F.
432
.Nappi11a di / 0 tipo per sottufficiali e truppu dell 'artiglieria G.a.F. in lana giallo arancio e disco verde.
Nappina di 2° tipo. per sottufficiali e truppa dell'artiglieria della G.a.F i11 rnetallo smaltato di verd e con bordo arancione.
433
Berretto per l'uniforrne grigio-verde da sottotenente del genio della C.a.F.
Fregio da herretw 11er sottufficiali ed ufficiali del genio del V settore della G.a.F (V Setwre, Tctgia).
434
Trofeo da berrel/o per la /ruppa del genio del XXVJJJ set/ore G.a.F (XXVIII Sellore, Zuara, Libia).
Nappina di tipo me /(/1/ico per 1ruppa e s01tuffi.cia/i del xenio della G.a.F..
435
Sugli elmetti veniva dipinto il fregio della specialità , il cui tondino era di colore verde e riportava, in nero, il numero ciel settore in caratteri romani oppure il numerçi romano ciel reggimento, per i reparti di artiglieria. Le uniformi L'unica differenza sostanziale tra la giubba grigio-verde dell 'esercito e quella dei reparti G.a.F. era costituita, oltre che dallo scudetto cucito su lla manica sinistra, dal bavero in panno verde comune a tutti, ufficiali generali compresi; le filettature, i bottoni, le controspalline cli panno e quelle metalliche erano identiche a quelle prescritte per i reparti di fanteria, d'artiglieria e del genio. La circolare pubblicata dal Mini stero della Guerra in data 24 luglio 1939 stab ilÏ , in analogia con quanto già determinato poco prima (Ministero della Guerra-Gabinetto, prot. n . 50350 del 19 giugno 1939) riguardo all'uso della mostrina divisionale da parte degli ufficiali dei servizi organicamente assegnati alle divisioni, che gli ufficiali medici e di amministrazione ed i maestri di scherma in forza alla G.a.F. oppure assegnati alle truppe di Zara, portassero alla g iubba grigio-verde il bavero verde con la fi lettatura rispettivamente cli colore amaranto, azzurro e bianco.
436
TABEL
UNIFORlVII UFFICIAlJ DELLi REPARTO
BAVERO
FILETTATURA AL BAVERO
Fanteria(2J
Panno verde
Scarlatta
Artiglieria
Panno verde
Arancione
Genio
Panno verde
Cremisi
\ledici
Panno verde
Carminio
ĂŹ\facstri di scherma
Panno verde
Bianca
Ammini. trazione
Panno verde
Azzurro scura
NOTE
L'uso del bavero cli panno verde venne esteso con lettera ciel I O settcmhrc 19~ vizi inquadrati nelle unitĂ dcola G.a.F.. ( I) solo sull' uniforme nera. (2) compre i i rnitragl ieri.
NOTA PER LE UN!fORf\1f NERE: - Le manopole erano nere per tutti. - Le bande ai pantaloni neri erano doppie, singole per gli ufficiaii dei servizi.
[A l\f. 18
~
GUARDIA ALLA FRO'NTIERA FILETTATURA ALLE CONTROSPALLINE
FILETTATURA ALLE MANOPOLE
BANDE AI PANTALONI
Scarlatta
Scarlatta
Scarlalla
Arancione
Arancione
Arancione
Cremisi
Cremisi
Cremisi
Carminio
Carminid 1)
Carminio
Bianca
13 ianca( 1)
Bianca
Azzurro scura
Azz.urro scuro11 l
Azzurro scuro
9 (Mini. cero della Guerra, Gabinetto, prot. n. 75630) anche agli ufficjali dei ser-
Capitolo IX IL CORPO MILITARE DELLA CROCE ROSSA ITALIANA (C.R.I.)
fl C01vo Mili Lare della Croce Rossa Italiana comprendeva gli ufficiali medici e farmac isti , g li ufficiali commissari, gli ufficiali contabili, i cappellani, i ministri del culto ed il personale di assistenza.
I fregi da copricapo I berretti rigidi del personale della C.R.I. erano identici a quelli previsti per gli ufficiali, per i sottufficiali e per la truppa della sanità militare, ovviamente con fregi e filettature ai galloni distintivi di grado diversi , ossia: • i fregi per gli ufficiali med ici e farmacisti erano gli stessi prescritti per i loro colleghi ciel Regio Esercito, mentre per il colore delle fi lettature ai galloni distintivi di grado, anziché l'amaranto, il regolamento citava il cremisi, tonalifa p iù scuro dell'altra; • i commissari ebbero inizialmente un fregio in ricamo dorato composto eia una stella a cinque punte coronata, dalla quale uscivano delle foglie legate in basso, con al centro croce rossa in campo bianco; successivamente il fregio venne modificato togliendovi le foglie e racchiudendolo tra due rami di alloro . Le filettature per i galloni distintivi di grado erano viola; • per i contabili il fregio era quello previsto per gli ufficiali cli amministrazione del Regio Esercito, ma con il LOndino bianco fregiato dalla croce rossa; le filettature per i galloni distintivi di grado erano azzurre; • i cappellani avevano sul benetto rigido grigio-verde lo stesso fregio dei cappellani del Regio Esercito, mentre i galloni distintivi di grado erano sottopannati di rosso. I sottufficiali e la truppa avevano la stella a cinque punte, con il tondino bianco e la croce rossa al centro, ricamata in oro per i primi ed in raion bianco per i secondi. Sull' elmetto veniva dipinto un unico freg io comune a tutti, la stella a cinque punte bianca con la croce rossa al centro. Le uniformi Le uniformi degli ufficiali della C.R.l., pur simi li a quelle dei colleghi del Regio Esercito, presentavano le caratteristiche seguenti : • le stellette al bavero ebbero, fino al 1936, la croce rossa in rilievo su fondo bianco, sostituite in quell'anno dalle semplici stellette ciel Regio Esercito; • gli ufficiali medici avevano il bavero in velluto e le fi lettature alle controspalline, alle manopole ed ai pantaloni cremisi; il fregio sulle controspalline era quello dei medici ciel Regio Esercito;
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Milite del C01po Milirare della Croce Rossa Italiana; al braccio destro il caralteristico fregio per la truppa. al berretlo la stella bianca con la croce rossa nel tolldino.
Il primo tipo di JĂŹ-egio da herreao per i Commissari del Corpo Militare della C.R.I. .
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Berretto da sottotenente cornrnissario del Co,po Militare della C.R.l.: il gallo/le distintivo di gmdo è bordato di crernisi. rnentre il fregio è del secondo 1ipo.
Berretto per l '1rnifonne grig io-verde da capitano contabile del Corpo Mili1are della C.R.J.. Si noli il ji-egio, cos1i1uidalla stella coll cmce rossa su tondino bianco e le.filetlalure az.wrre ai dis1in1ivi di g rado.
10
441
• gli ufficiali farmacisti avevano il bavero in vellut:o nero con fiamma ad una punta in velluto cremisi e le filettature pure cremisi; • gl i ufficiali commissari avevano il bavero in velluto e le filettature cli colore viola; • gli ufficiali contabili avevano il bavero in velluto nero e le fiamme ad una punta in panno dello stesso colore, filettate cl ' azzurro. • i cappellani seguivano le stesse regole stabilite per quelli ciel Regio Esercito e ciò sia per quanto riguardava l'abito talare, che per l'uniforme di tipo militare. • i bottoni erano comuni a tutti ed erano fregiati dalla stella coronata. Le uniformi dei sottufficiali e della truppa erano analoghe a quelle del Regio Esercito, con la giuhha grigio-verde carat:teri ·u .arn dal ha vero nero con la fo1mma ad una punta rossa, propria della sanità militare. Le controspalli ne per la grande uniforme dei marescialli erano fil ettate di rosso e recavano al centro la stella a ci nque punte coronata in metallo dorato, con la croce rossa in campo bianco al centro; le controspalline di grande uniforme dei sottufficiali e della truppa erano simili ma, a differenza di quanto prescritto per i parigrado del Regio Esercito, erano prive del supporto pentagonale metallico con il fregio della specialità, sostituito da un disco coronato con croce in rilievo racchiuso tra due rami di alloro, il tutto in lamierino d'ottone. Attributo indispensabile per tutto il personale della Croce Rossa era il bracciale internazionale di neutralità, costituito da una fasc ia bianca con croce rossa, che aveva ali ' interno un timbro con lo stesso numero di matricola della tessera di riconoscimento.
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TABELLA .
CORPO MILITARE DELLA C Corpo
Bavero
Ornamenti al bavero
rv¡l edici
Cremisi
-
1:arm acisti
Nero
Fiamma cremisi
Commissari
Viola
-
Contabili
Nero
Fiamma nera filettata di azzurro
File¡
Ornamenti e filettature per I unifonnc degli
NOTE: ( I) Tondino bianco con croce rossa
rv. I 9
ROCE ROSSA ITALIANA
:tature e bande ai 1>antaloni
Fregio alle controspalline
Cremisi
Srellacoronata con caducei(1)
Cremisi
Di ¡cJ con coronaecaducei( 1)
Viola
Stellacoronata con serto di alloro(1)
Azzurra
Stella coronata(!}
lifficiali del corpo rnilitare della C.R.I.
Capitolo X IL SOVRANO JVIILITARE ORDINE DI MALTA (S.M.O.M.) P rima di descriverne le uniformi, 273 occorre precisare che ìl Sovrano Militare Ordine di Malta comprendeva c inque categorie di ufficiali , gli ufficiali cavalieri o direttori, gli ufficiali medici, gli ufficiali farmac isti, gli ufficiali segretari ed i cappellani, le cui uniformi differivano da quelle dell'esercito per i fregi e per i distintivi . I copricapi , i fregi ed i distintivi di grgQ.Q • tutti gli ufficiali , ad esclusione dei cappellani mil itari, avevano il fregio costituito da un disco di panno rosso bordato d'oro e coronato, racchiuso tra due rami di palma ed ornato dalla croce ottagona o di Malta, in metallo argentato. • i cappellani indossavano gli stessi tipi di copricapo stabiliti per i loro colleghi del Regio Esercito; • i galloni distintivo cli grado erano quelli degli altri ufficiali, con le fil ettature del colore distintivo, ovvero: grigio-verde per gli ufficiali cavalieri , cremisi per gli ufficiali medici, azzurro per gli ufficiali farmacisti, viola per gli ufficiai i segretari ed i cappellani; • i bottoncini del sottogola avevano la croce di Malta in rilievo; a questo proposito abbiamo notato come, su tutti i berretti del corpo esam inali, non vi sia mai il tipico bottoncino da sottogola con le due linguelle, bensì un bottoncino di misura leggermente superiore, fissalo nel modo usato per i be rretti di modello precedente; • gli attributi per il berretto bianco estivo erano gli stessi, mentre per quello nero, non prevedendo il regolamento alcuna filettatura a i galloni distintivi di grado, presumiamo che non vi fossero differenze cromatiche a distinguere le varie categorie; • il fregio per i sottufficiali e la truppa era d'ottone ed era composto dalla croce ottagona coronata e racchiusa tra due rami di palma; il fregio per i berretti da campo era identico, ma ricamato in filo nero con ìl tondino rosso fregiato dalla croce bianca; • sull'elmetto, tra i quali il più diffuso fu il mod . 1931, la truppa portava lo stesso fregio previsto per i berretti, mentre gli ufficiali ebbero due tipi differenti, la croce di Malta bianca sormontata da corona dipinta in oro sugli elmetti mod . 1916 ed un disco dipinto di rosso con la croce bianca, sugli elmetti mod. 1931 e 1933. Le uniformi
Le uniformi del corpo militare S .M .O.1\!I., simili a quelle ciel Regio Esercito, erano ornate eia un distintivo comune a tutti, cucito sulla manica destra, al disotto della spalla, che era costituito da un disco coronato di panno rosso bordato cli ricamo dorato, al cui inte rno vi era la croce di Malta ricamata in filo bianco.
273
Vitelli E.G . "La spada e la croce - li Sovrano Mi litare Ordine cli Ivlalta" in "IJ/1\NA ARMI" gennaio 1999, pp. 28-35.
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Elmetto in cuoio da I.(/jĂŹciale dello S.M. O.M.. Nel periodo in questione il ji-egio era uguale per tutti i ruoli.
E/me/lo rnod. 16 co11 .fi¡egio dello S.M. O.M.. Questo tipo di elrneuo fu uti/izzmo anche dopo !"adozione del mod.33.
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Contmspal/ina per uniforme grigio-verde ufficiale superiore dello S.Af. O.lvi., ruolo Direttori, con sottopannatum nem.
â&#x20AC;˘ Controspalline metalliche per gmnde uniforme Jirigio-verde da ufficiale superiore dello S.M. O.lv!.; la so/topanna/ura nera identifica un ufficiale Direttore.
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Bottoncino da berretto per tutti gli ufficiali dello S.M.O.M.. Gli ufficiali dello S.M.O.M. usavww, per il sottogola. un botto/le piĂš grande rispetto a quello regolamenta.re, per di piĂš privo di gambo e cucito direttamente su di esso.
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La giubba dell'uniforme grigio-verde degli ufficiali era caratterizzata dal bavero dello stesso colore ornato da mostrine rettangolari, lunghe 70 millimetri e alte 30, di colore diverso a secondo della categoria cui l'ufficiale apparteneva, ossia: • in velluto nero filettata d ' oro, per gli uffici ali cavalieri o direttori ; • in velluto cremisi filettata in nero, per gli ufficiali medici; • in velluto azzurro filettata in nero, per gli uffic iali farmacisti; • in velluto viola fileltata di crem isi , per gli ufficiali segretari. I bottoni recavano la croce di Malta in rilievo. Le stellette erano caricate cli un tondino rosso, sul quale spiccava la croce cli Malta bianca. Le controspalline cli panno avevano lo stesso colore delle mostrine ed erano ornate dallo stesso fregio del berretto, mentre quelle metalliche per la grande uni furrne grigio-verde recavano la croce di Malta argentata sormontata dalla corona dorata. Le bande ai pantaloni erano di panno nero con filettatura centrale dorata per gli ufficiali cavalieri, cremisi per gli ufficiali medici, azzurra per gli ufficiali farmacisti e viola per gli ufficiali segretari. L'uniforme estiva era anch'essa identica a quella del Regio Esercito, con le controspalline ornate dal fregio sim ile a quello del berretto e dai distintivi d i grado, sottopannate di bianco e filettate ciel colore della categoria cui apparteneva l'ufficiale. Anche l ' uniforrne nera era uguale alle altre, con il colletto e le manopole nere, entrambe fi lettate ciel colore distintivo, le controspalline metalliche foderate di panno del colore distintivo e fregiate dalla semplice croce d i Malta in metallo argentato; le spalline a frangia, del modello da cavalleria, recavano in rilievo la croce di Malta argentata sormontata dalla corona dorata. I pantaloni neri avevano le bande doppie, larghe ciascuna circa 35 millimetri, del colore distintivo, ad eccezione degli ufficiali cavalieri, che avevano le bande d'oro con filettatura centrale scarlatta; gli speroni erano in metallo giallo per gli ufficiali cavalieri ed in ferro lucido per gli altri . L' uniforme dei maresciall i, pur simile a quella degli ufficiali, presentava le differenze seguenti: • il gallone distintivo del grado al berretto era filettato di rosso, mentre i bottoncini del soggolo erano lisci; • la giubba gr igio-verde aveva il bavero in panno nero, ornato da una mostrina rettangolare rossa fi lettata cli bianco; • i bottoni erano dorati e lisci; • i pantaloni erano ornati eia due bande di panno nero, con filettatura centrale rossa; • le controspalline erano fi lettate cli rosso ed ornate dalla croce di Malta in metallo argentato, mentre quel1e della grande uniforme erano cli panno nero, con la croce dell 'Ordine in metallo eforato; • il distintivo del Corpo cucito sulla manica destra era identico a quello degli ufficiali; • l'uniforme estiva era ciel tutto identica a quella dei marescialli del!' esercito, con le controspall ine filettate di rosso. I sottufficiali e la truppa indossavano la stessa uniforme dcli' esercito con il bavero nero e le speciali mostrine rettangolari rosse fi lettate di bianco; con la grande uniforme erano previste le controspalline ornate dal freg io simile a quello del berretto. Sulla manica destra veniva cucito lo stesso distintivo degli ufficiali ma ricamato in nero, con croce ottagona bianca su fondo rosso; il bracciale internazionale di neutralità, portato sulla manica sinistra come per il corpo militare della Croce Rossa, era composto da due strisce di uguale larghezza, una rossa in alto, con la croce di Malta bianca ed una bianca in basso, con la croce rossa. I sottufficiali , in determinate situazioni, potevano portare i gambali neri come la truppa, ma solo qualora ne fosse dotato tutto il personale del reparto .
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UFFICIALI DEL SOVRANO : .
Gradi del R. Esercito
Ruolo medici
Ruolo farmacisti
Sottotenente
Medico assistente di 2° classe
Farmacista d'1 ?_ 0 eIasse
Tenente
ìvfedico a sislenlc di 1° classe
Capitano
Medico capo
Farmacista capo
.Maooiorc bb
Vice ispettore medico(1)
-
Ten. Colonnello
Ispettore medico
-
Colonnello
Sanitario capo
-
NOTE:
( I) grado abolito nel 1935 (2) grado istituito nel 1935
Farmacista di IO eia:
~LAN. 20
VIILITARE ORDINE DI lVIAI:fA
se
Ruolo segretari
Ruolo direttori
Assistenti spirituali
Segretario di 2° clas ·e
-
-
Segretario di I O classe ..,
-
-
Segretario cap<P )
Vice direttore unità ospitaliera
Cappellano
-
Direttc,re unità ospitalicra
Cappellano capol2)
Ispctlore amministrativc/ 2)
Ispettore generale
-
-
Direttore generale
-
Capitolo XI L'ASSISTENZA SPIRITUALE
A fianco dei cappellani mili tari cristiani ed evangelici, nel Regio Esercito svolgevano il proprio ufficio anche i rabbini , che curavano l'assistenza spirituale per i militari di religione ehraica; questa s ituazione cambiò naturalmente nel 1938 a segu ito delle leggi razziali, in base alle quali i coscritti di religione ebraica furo no esonerati dal servizio militare. Una prima regolamentazione riguardante l'uniforme dei cappellani avvenne nel 1930 quando vennero codificati due tipi di uniformi, l'abito talare e l'uniforme militare. L'abito talare era quello prescritto per l'ordine cui apparteneva il sacerdote, con il colletto ornato dalle stellette in metallo argentato, dorato per i cappellani con rango da ufficiale generale, recanti una croce dorata in campo verde; nel 1935 questo tipo di stellette venne abolito e sostituito da quelle in dotazione agli ufficiali dell'esercito. Le controspalline erano interamente di panno nero per i cappellani assimilati agli ufficiali inferiori, ornate da un galloncino dorato per quelli assimilati agli ufficiali superiori e in tessuto dorato per quelli assimilati agli ufficiali generali; il cappello era quello ecclesiastico a cupola con gli specifici distintivi di grado, sul q uale non doveva essere applicato alcun freg io anche se molti sacerdoti vi portavano il fregio ciel proprio reparto. L'abito talare veniva utilizzato anche come grande uniforme, aggiungendovi una fascia in seta nera da stringere in vita, alta 25 centimetri e guarnita d i frang ia dello stesso colore; come soprabito veniva indossato un corto mantello, il ferraio lo. Nel momento in cui i cappellani erano al seguito cli reparti mobilitati indossavano l'uniforme completa prescritta per il reparto al quale erano assegnati, con l'aggiu nta delle stellette cli tipo speciale usate sul talare, delle controspalline color porpora, una tonalità violacea di rosso, e di una croce ritagl iata di panno rosso, alta e larga circa 12 centimetri, che veniva cucita sulla tasca superio re s inistra del la giubba. Successivamente, queste uniformi vennero parzialmente modificate ed i cappellani ebbero in dotazione sia il berretto grigio-verde che la bustina, sui quali venne applicato un fregio particolare, ricamato in oro e composto da u no scudo a fondo rosso coronato, fregiato dalla croce e racchiuso tra due rami di alloro; i galloni distintivi cli grado, posti alla base della cupola del cappello, erano filettati di porpora. Le controspall ine erano filetta te di porpora ed ornate da un fregio che, pur simile a quello del berretto, no n era racchiuso tra i due rami di alloro ma dentro una serie cli nodi di Savoia. L'unica dispos izione riguardante gli assistenti spi rituali cli religione ebraica274 ristabi liva l'uso ciel fregio per le controspalline e per il berretto, istituito per la categoria nel 1915 (Circ. n. 4848 ciel 28 settembre 1915) e costituito dalla stella cli David ricamata in rosso su fondo bianco e applicata nell tondino del fregio ciel reparto cli appartenenza.
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Lettera del tvfinistero della Guerra - Gabinetto - n. prot. I0579/2 del 28 ottobre 1935 .
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Cappellano con il grado di tenente in uniforme di marcia. Sul berrei/o da campo lo speciale fregio con la croce in campo porpora, racchiusa in un serto di foglie; sulle controspalline il serto di foglie veniva sostituito da una serie di nodi Savoia. Le fiarnme al bavero fanno pensare che fosse in servizio presso un reggimento di bersaglieri.
Cappellano con il grado di tenente, in serviz io presso un reparto di alpini. Indossa l'uniform.e di marcia co11 il cappello ornato dal _fi-egio proprio del suo incarico; oltre a questo, 11e vennero w ilizza1i allri con l'aquila al posto della corona, oppure quello dei reparti alpi11i con il rondi110 porpora ornalo dalla croce i11 oro.
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Questo tipo di .fregio per berrei/i da cappel/0110 era del 1u110 .fuori ordinanza da!o che, al posto dei due ra111i di alloro. vi sono i nodi di Savoia: questo .fregio era abi1ualrnen1e applica/o sulle coni rospalline.
Con1rospalline da cappellano con grado di uj.fìciale ù;/ériore. Come si Fede i!Jì·egio era diverso da quello do berretto.
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Cappellano in abito talare sul quale spiccano i distintivi di gmdo al paramano, e /Jerreuo da cainpo. Si notino le .1·rellette al colleuo.
Riproduzione del fregio per gli assistenti spirituali di religione e/Jraica. istituito con lettera (Ministero della Guerra - Gabinetto - n° protocollo 10579/2) del 28 ottobre ciel / 935, ma in realtà già adottato durante la Prima Guerra Mondiale (circ. 11 ° 4848 del 15 seflembre 1915).
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La stessa circolare stabiliva anche alcu ne regole destinate ai rabbini inviati in servizio in Africa Orientale; l' uniforme doveva essere quella del reparto con il quale venivano mobilitati, con le controspalline di panno nero, le filettature alle bande dei pantaloni scarlatte e con l'aggiunta cli un distintivo da applicare sul lato sinistro del petto, di smalto bianco fregiato dalla stella di David rossa.
TABELLA N.21
ASSISTENZA SPIRITUALE CORRISPONDENZA TRA I GRADI
Cappellani l\ililitari
Regio Esercito
ORDINARIO .M ILITARE
GENERALE DI DIVIS IONE
VICARIO GENERALE
GENERALE DI BR IGATA
ISPETTORE
TENENTE COLONNELLO
1° CAPPELLANO CAPO
1° CAPITANO
CAPPELLANO CAPO
C APITANO
C APPELLANO
TENENTE
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Capitolo XII SCUOLE ED ACCADEMIE
Il Regio Decreto Legge 1723 del 1934, che aggiornava l'ordinamento del Regio Esercito, al1' art. 12 elencava i quattordici istituti d 'istruzione allora in attività e che erano i seguenti: • • • • • • • • • • • •
i Collegi M.ilitari di Napoli , di Roma e cli Milano; la Regia Accademia di Fanteria e Cavalleria; la Regia Accademia di Artiglieria e Gen io; la Scuola d i Applicazione cli Cavalleria; la Scuola di Applicazione di Fanteria; la Scuola di Applicazione di Artiglieria e Genio; la Scuola cli Applicazione di Sanità Mil itare ; le Scuole Centrali; la Scuola di Tiro di Artiglieria; la Scuola di Guena; la Scuola A llievi U fTiciali di Complemento; la Scuola Allievi Sottufficiali.
1. Le accademie ed i collegi militari
Gli allievi dei collegi mi litari e delle accademie militari avevano in dotazione le uniformi seguenti: un iforme ordinaria da libera uscita, composta da: • • • • • • • • • •
benetto rigido; gi ubba; camici a bianca; cravatta di raion nera; pantaloni lunghi con risvolto, oppure corti con pistagna colorata; scarpe basse nere con uose bianche, oppure stivaletti tipo "derby", oppure gambali a stecca per gli alliev i ciel corso cli fanteria; cappotto; guanti in pelle marrone; daga per gli allievi dei corsi di artiglieria e genio, baionetta per gli altri; sciabola per i soli "al lievi scelti" o "capi scelti", con attributi in cuoio.
Uniforme per servizi armati, composta da: • elmetto mocl.33, oppure berretto rigido con soggolo abbassato;
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Berreuo da ullievo dell 'Accodemia Militare, corso di ar1iglieriu e genio.
Allievo dell'Accademia Militare, corso di fanteria. A.I bavero la caraueristica trecciuola in filoto melllllico hia11co, d ivenuta poi di rnetal/o giallo.
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In questo fotografia appare evidenle la convivenza Ira le vecchie e le nuove uniformi: il reparto di allievi sfila indossando la nuova giubba con il bavero rovesciato aperto, me,ure gli uJlĂŹciali indossano ancora I' el111et10 mod. /9 I 5. Si noti il pennacchietto posto sul herretw rigido degli allievi in grande uniforrne.
Gruppo di allievi dell'Accademia di Arriglieria e Genio in visita in Francia. Il secondo allievo a sinistra porw le tre barrette che indicarono,jĂŹno al 1939, gli allievi capo scelti. Dopo il /939 questo sis1ema.fu sostituito dai dislilllivi a " V" .
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I
r. _
...
'
Gruppo di allievi del corso d 'Accademia di Ar1iglieria e Genio.
,4/lievo ufficia/e di artiglieria. Si 11.0/i sul braccio la ci.fra d 'onore riservata a 1u11i coloro che, per un periodo di sei mesi, non subivano ins1,(/]ìce!lze nelle votazioni né commettevano ù1/i·azioni disciplinari.
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Allievi della Scuola Militare di Roma. L'allievo al centro mostra chiaramente la pistagna colorata sul pa,ualone lungo.
Allievi della Scuola Militare di Roma. L'ufficiale istru/lore ritrai/o al centro della fotografia indossa l'uniforme del reparto di provenienza.
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Scuola Militare di Roma, allievi in parata. Oltre allajè1scia di lutto, si nori la ciJi·a d'ono re al braccio.
Particolare della borsa per fu baionetta in dowz,ùme agli allievi delle Accadernic.
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Caporali allieFi soltuj]iciali di artiglieria. Portano i gambali per armi a cavallo, il fregio metallico tipo truppa al berretto e la sciabola mod. 71129.
Allievi ufficiali di fanteria. La giubba è grigio-verde mentre i pantaloni sembrano essere quelli in tela dell'uniform.e da fatica. Al bavero leJÏamme dellafimteria.
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Caporali allievi di fanteria, con le fasce mollettiere, lo scudetto divisionale e le controspalline di grande uniforllle.
Allievo del genio. li fregio sembra essere ricarnato in raion giallo; si noli il 1ipico gal/oncino cucito intorno al bavem.
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• • • • • •
giubba; camicia grigio-verde; cravatta in raion nera; pantaloni corti; gambali a stecca oppure stivali; buffetteria eia truppa.
Grande uniforme, costituita da: • ben-etto rigido; • giubba con controspalline speciali e trecciole, queste ultime solo per gli allievi dell'ultimo anno di corso delle scuole militari; • camicia bianca; • cravatta cli raion nera; • pantaloni lunghi con risvolto, oppure corti con pistagna colorata; • scarpe basse nere con uose bianche, oppure stivaletti tipo "derby", oppure gambali a stecca per gli allievi del corso di fanteria; • cappotto; • guanti in pelle bianca; • daga per gli allievi dei corsi d i artiglieria e genio, baionetta per gli altri; • sciabola per i soli "allievi scelti" o "capi scelti" con attributi da grande uniforme. Uniforme eia interno e da esercir.azione, composta da: • • • • •
berretto a busta mod. 37; giubba mod.39; camicia grigio-verde cravatta di raion nera; pantalone lungo o corto per gli allievi dei Collegi Militari, oppure pantalone da cavallo per gli allievi delle Accademie; • stivali per gli allievi delle armi a cavallo e fasce mollettiere per g li alliev i delle armi a piedi; • buffetteria per armi a cavallo, oppure per armi a piedi per la sola uniforme da esercitazione degli allievi delle Accademie. Un iforme di fatica in tela cotone grigia, composta da: • giubba; • camicia cli flanella grigio-verde con c hiusura lampo mod.35 per gl i allievi dei Collegi e camicia del modello con bottoni e colletto staccabile per i sol i alliev i delle Accademie; • pantaloni corti o lu nghi ; Passiamo ora ad esaminare in dettaglio i vari oggetti che componevano le uniformi fin qui descritte.
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I copricapi Il copricapo in dotazione agli. allievi dei tre Collegi Mili tari era il chepì ricoperto di panno castorino grigio-verde, del tutto simile a quello dell'artiglieria celere, dal quale si differenziava per l'assenza dei distintivi cli grado e per il colore cremisi del bordo superiore, dei fi letti e della treccia priva di ghianda; la nappina in lana, anch'essa di colore cremisi, aveva il centro nero sul quale appariva il numero romano identificativo del Collegio tessuto in lana bianca, "I" per Napoli, " II" per Roma ed " III" per Milano. Il fregio, in lamierino d ' ottone ed applicato sulla coccarda tricolore, era costituito da una stella a cinque punte con tondino, su l quale appariva la croce in metallo liscio su fondo rigato. G li allievi delle Accademie ebbero anch'essi in dotazione il chepì fino alla riforma Baistrocchi, sostituito dal berretto eia libera uscita simile a quelli della truppa del Regio Esercito ma con i fregi in ricamo clorato ed i bottoncini ciel soggolo di metallo dorato, lisci; il fregio variava a seconda del corso al quale l'allievo era destinato, ossia: • gli allievi del corso di fanteria avevano il freg io della fanteria; • g li allievi del corso d i cavalleria avevano il fregio delle scuole di cavalleria, la granata con cornetta e lance; • gl i all ievi del corso di artiglieria e genio avevano una granata con fiamma sfu ggente sovrapposta a due asce e a due cannoni incrociati. Tutti i fregi erano inoltre ornati dalla croce in metallo dorato applicata nel tondino nero. Nelle occasioni previste dal regolamento, il berretto veniva guarn ito da un piumetto di crine nero, corto e dritto, il cui gambo veniva inserito in un'apposita taschetta di cuoio aperta lungo la cucitura superiore. Il berretto da campo o bustina mod. 37, differiva dal mocl. 34 per i seguenti particolari : • il panno era il diagonale grigio-verde, • la sopraffasc ia era circolare, • il copri nuca e cop riorecchie erano orlati con doppia p iegatura, • la fodera era in satin di cotone grigio-verde, • l'alluda era di pelle naturale. I fregi per la bustina degli all iev i delle Accademie erano gli stessi previsti per il berretto rigido, mentre gli alliev i dei Collegi Militari avevano una stella a cinque punte in ricamo cli filo cremisi, con al centro una croce bianca; l'elmetto mod. 33 riportava lo stesso fregio del corso del1' Accademia, dipinto in nero a mascherina. Le giubbe La giubba indossata dagli allievi delle Accademie e da quelli dei Collegi M ilitari erano di taglio identico a quelle degli ufficiali dell 'esercito, in corclellino grigio-verde e con il bavero in velluto nero, ornato da ste llette in alpacca a rgentata a superficie zigrinata e filettato di scarlatto per il corso di fa nteria, di bianco per la cavalleria, di giallo arancio per l 'artiglieria e genio e d i cremisi per gli allievi dei Collegi; era priva di filettature alle manopole ed aveva i bottoni in metallo clorato che, per gli allievi delle Accademie, riportavano un fregio diverso a seconda ciel corso frequentato, mentre per gli allievi dei Collegi Militari erano lisci. I fregi sui bottoni degli Allievi del le Accademie erano i seguenti: • due fuci li incrociati e sormontati eia corona reale con elisco centrale recante la croce, per gli allievi cli fanteria;
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• la cornetta coronata con la croce al centro, per gli allievi cli cavalleria; • la granata con croce nella bomba, sovrapposta a due asce e a due cannoni incrociati, per gli allievi d 'artiglieria e ciel genio. Le controspalline mobili in cordellino grigio-verde, usate sulla g iubba per l'uniforme ordinaria e per servizi armati, erano prive di qualsiasi fregio e cli filettature, ad eccezione degli allievi dei Collegi, che le avevano di colore cremisi. Con la grande uniforme tutti usavano delle controspalline simili guarnite da un gal loncino d'oro cucito lungo i bordi e eia un nodo di Savoia, disposto lungo l'asse maggiore e ricamato in oro. La giubba per l'uniforme interna e da fatica mod .37275 era di taglio s imi le alla precedente, ma con i bottoni di frutto grigio-verde, le controspalline semifisse prive di filettatura e di freg io ed il bavero cli panno nero guarnito dal semplice distintivo degli allievi ufficiali, la trecciola in oro cucita lungo il bordo esterno; nel 1939276 questo tipo venne abolito e sostituito dalla giubba mod. ·1939, la cu i unica di fferenza con il modello precedente era costituita dalla bottoniera coperta. La giubba per l'uniforme da fatica interna era identica a quella in dotazione alla truppa del Reg io Esercito, con l'unica differenza costituita dalla treccio la dorato applicata intorno al bavero. I pantaloni
I pantaloni in dotazione agli allievi erano di due model li, entrambi lunghi, identici a quel li per gli uffic iali, con risvol to alto 3 centimetri per gli allievi dei Collegi 277 e 4 centimetri per quelli delle Accademie, con filettatura del colore distintivo. I pantaloni corti, denom inati ufficialmente "pantaloni mod. 37", erano anch' essi simili a quelli da ufficiali; per gli allievi delle Accademie erano filettati del colore distintivo, mentre quelli dei Collegi Militari non avevano filettatura. Oltre a questo tipo di pantalone, ne esisteva un altro identico ma provvisto cli rinforzi cuciti all'interno dei gambali, all'altezza del ginocchio. I pantaloni per l'uniforme da fatica interna potevano essere lunghi o corti, entrambi cli cotone bigio, simili a quelli del la truppa del Regio Esercito. I cappotti Al momento dell'entrata in vigore della riforma, gli allievi delle Accademie avevano avuto, in sostituzione della mantellina, il cappotto278 di panno castorino grigio-verde ad un petto con bottoniera coperta cli cinque bottoni di frutto a quattro fori , dotato cli bavero rovesciato ornato dalle sole stellette e dalla trecciola in gallone dorato e di manopole diritte, sulle quali erano applicati i distintivi di grado per gli allievi istruttori, scelti e capi scelti.
275
G.M.U. 875/37 G.M.U. 341/39 277 In realtà, anche se la disposizione uflìciale prescriveva il risvolto alto 3 centimetri, gli allievi dei collegi idossavano il pantalone senza risvolto. 278 G.l\tl.U. 2 11/33 276
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Posteriormente, all'altezza della cintura, era cucita una martingala in due pezzi, lunghi da 24 a 26 centimetri, munita di due bottoni metallici grandi con le asole corrispondenti, al disotto della quale era ricavato un piegone aperto dotato di cinque bottoni piccoli di metallo e cli altrettante asole; le tasche erano quattro in tutto, due interne, a taglio verticale sul petto e due a taglio orizzontale con patte, sui fianchi . Sul fianco sinistro del cappotto era praticata un'apertura che permetteva il passaggio dell'arma bianca. Poco tempo dopo, il cappotto mocl.1933 venne confezionato sempre su misura, ma 279 con un tipo di panno castorino di qualità più pregiata e dotato di bottoni 280 grandi e piccoli in ottone ossidato, tutti ornati dal fregio del rispettivo corso, ossia: • due fucili incrociati e sormontati da corona reale, con un disco al centro recante la croce, per gli allievi di fanteria; • la cornette coronata con la croce al centro, per gli allievi di cavalleria; • la granata con croce nella bomba, sovrapposta a due asce e a due cannoni incrociati, per gl i ali ievi di artiglieria e del genio. Quattro anni più tardi questo modello venne soppresso e sostituito dal cappotto mod .1937, 281 il cui uso fu esteso anche ai Collegi Mi litari e la cu i unica differenza rispetto al modello precedente fu la chi usura a due petti di tre bottoni ciascuno, identici al tipo precedentemente in uso. Le calzature O ltre a quel le normalmente usate, gli allievi degli Istituti Militari d'istruzione ebbero in dotazione282 un paio di scarpe basse al cromo allacciate ed un paio di stivaletti tipo "derby" mod. 37, riservati questi però agli allievi delle Accademie; identici a quelli in dotazione ai carabinieri, erano allacciati ed avevano sia la suola che il tacco guarniti da chiodi, rispettivamente a testa levigata e a testa smussata. Per gl i allievi dei Collegi furono poi adottate le uose mod.39283 di tela bianca a cinque bottoni. Le camicie La "camicia di tela bianca da g iorno mod.1937"284 era di taglio s imile alle altre, con due sol i bottoni anteriori e con tre bottoncini su ciascun polsino. La camicia grigio-verde, simile a quelle da truppa, aveva il colletto amovibi le. I distintivi Gl i allievi dei Collegi Militari,285 che frequentavano l'ultimo anno di corso, mettevano sulla giubba della grande uniforme una trecciola costituita da due trecce separate e da un tratto di cor-
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G.M.U. 337/33 G .M.U. 562/33 281 G .M.U . 252/39 2 2 8 G .ivL U. 878 e 879/37 283 G .M.U . 410/39 284 G.M.U. 877/37 285 G.l'vl.U. 519/39 280
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done libero, da due puntali e due pendagli; sia il cordone che la treccia erano in filato di metallo clorato screziato di cremisi mentre i due puntali, di forma conica, erano in ottone e recavano, nella parte superiore, il monogramma reale "V.E." coronato ed il fascio littorio in quella inferiore, posto tra rami di alloro. Distintivo caratteristico degli all ievi delle Accademie e dei Collegi era la trecciola cucita intorno al bordo esterno del bavero delle uniformi, argentata per i Collegi Militari286 e dorata per le Accademie; a partire dal 1933 la trecciola divenne dorata anche per g li allievi dei Collegi Militari. I distintivi di grado furono costituiti, fi no al 1939, da una, due o tre barrette di galloncino dorato cucite parallelamente all' orlo superiore delle manopole, rispettivamente per g li allievi istruttori, per gli allievi scelti e per gli allievi capi scelti ; a partire da quell'anno, 287 questo tipo d i galloni venne sostituito da altri, simili per numero e colore, ma a forma di "V". Un altro distintivo particolare era quello costituito dalle cifre reali "V.E." coronate, che veniva cucito sulla manica sinistra a significare che l' allievo non aveva riportato insuffic ienze scolastiche nĂŠ punizioni per sei mesi consecutivi; se l' evento si ripeteva piĂš di una volta, al disopra della cifra veniva cucito il numero arabo co1Tispondente in metallo bianco. L'armamento G li allievi cieli' Accademia cli Fanteria e Cavalleri a avevano in dotazione la sciabola-baionetta del fucile mod.91 con un particolare tipo di borsa288 in cuoio nero, dotala di moschettone in ottone nichelato per l'aggancio al la cintura, mentre gli allievi cli artigl ieria e genio, stando a quanto affermano alcuni autori, usavano la daga cli artiglieria; a questo propos ito infatti, la circolare che ne stabiliva l' adozione e che la definiva ufficialmente "borsa reggi-sciabola", ne citava due tipi, una per la daga di artiglieria (la tagl ia) ed una per la sciabola-baionetta del fuci le mod.91 (2a taglia) che, in realtĂ , differivano l'una dall ' altra solo per la forma dell' intaglio del passante in cui passava il bottone del fodero. In realtĂ , dopo la riforma Baistrocchi, tutti gli allievi ebbero la sciabola-baionetta mocl.91 ad eccezione degli allievi scelti e capi scelti, i quali ebbero la sciabola da ufficiali con gl i attributi in cuoio, sia per l' unifo rme ordinaria che per quella eia libera uscita. Con la sci.abola-baionetta del fucile mocl.91 veniva portata, in grande uniforme, una particolare clragona289 costituita da un laccio di gallone piatto tessuto a scacch i d i colore azzurro Savoia, largo 16 millimetri e lungo 175, guarnito da un fiocco cli seta dello stesso colore, con la testa ed i prim i giri della frangia in oro.
2. Le Scuole Allievi Ufficiali di Complemento e le Scuole Sottufficiali. G li allievi ascritti a questo tipo di scuole indossavano l'uniforme da truppa del proprio reparto, al contrario degli allievi ufficiali medici e veterinari, i quali portavano l 'uniforme da uffi-
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G.M.U. 652/32 G.lvf.U. 749/39 288 G.i\1f. U. 652/33 289 G.M.U. 594/34
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ciale, ovviamente priva dei distintivi di grado, sosLituiti dalla trecciola clorata intorno al bavero, cd i pantaloni senza alcuna banda nĂŠ filettatura; gl i allievi veterinari portavano, solo sull'elmetto, il fregio delle scuole cli cavalleria ed erano armati di sciabola mod. 71 . Per quanto riguarda i fregi e le filettature, gli allievi di fanteria avevano quelli della fanteria cli linea, gli al lievi di cavalleria quelli delle scuole cli cavalleria, gli allievi d' artiglieri a quelli dei reggi menti d'artiglieria per Divisione cli Fanteria e gli allievi del genio quelli dei reggimenti del genio divisionale; il tondino era in tutti i casi fregiato dalla croce in metallo dorato. Gli allievi ufficiali medici , veterinari e farmacisti avevano i fregi e gli attributi tipici ciel proprio servizio. I distintivi Gli allievi scelti portavano 290 un galloncino a "V" rovesciata cucito sui paramani, al disotto ciel grado eia caporale, mentre gli allievi ufficiali portavano, al pari degli al lievi delle Accademie e dei Collegi Militari, la trecciola cucita al bavero di tutte le uniformi, cappotti compresi; per gli allievi sottuffi.ciali291 la trecciola non contornava tutto il bavero, ma si interrompeva al l'altezza del bottone delle controspall ine.
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G.M .U. 85/36 98/38
29 1 G.:tvl.U.
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Parte Terza
I REALI CARABINIERI
Prima della riforma Baistrocchi, gli ufficia li dei Carabinieri Reali indossavano escl usivamente uniformi di colore turchino scuro con giubba a doppio petto, da campagna con gli alamari al petto, il hen-etto a "tuho" nero oppure il cappello con pennacchio, definito impropriamente "feluca". Il fregio dei berretti era costituito dalla granata in ricamo d'argento, inlerno compreso, ma con la fiam ma, il bordo e le cifre reali d'oro; i galloni d istintivi di grado erano in argento. Il cappello era dotato di cappio, sul quale spiccava la granata in metallo argentato con la fiamma e le cifre reali nella bomba clorate. I marescialli, i sottufficiali cd i sempl ici carabinieri avevano anch'essi in dotazione le uniformi di colore turchino scuro, con l'eccezione cli alcune categorie, che indossavano i pantaloni grigio-verdi; tutti i di sti ntivi, i fregi eia copricapo ed ì bottoni erano in metallo o in ricamo d'argento ad eccezione dei : • marescial li maggiori, i quali avevano al cappello la granata in metallo dorato, al berretto la granata ricamata in argento con fiamma in ricamo d' oro screziata di seta nera e le cifre pure in ricamo cl' oro; • i marescialli. ed i maresc ialli capi , che avevano le cifre in ricamo d'oro all'interno della granata. Nell'aprile del 1934, con la IV serie delle "Aggiunte e Varianti" al regolamento sull' unifo rme del 20 luglio 1931, furono adottate per gli uffi ciali le nuove uniformi, che ebbero un taglio adeguato a quelle dei pari grado delle altre armi , corpi e servizi del Regio Esercito, anche se non vennero adottate uniformi di colore grigio-verde. L' innovazione più importante riguardò il modello di berretto, simile a quelli degli ufficiali dell'esercito, e la giubba, che ebbe ora il bavero rovesciato e aperto, le controspalline cli tipo diverso ed un nuovo sistema per i distintivi cli grado; venne anche aclouara l'uniforme estiva b ianca, che rimase comunque cli uso facoltativo e soggetta alle stesse limitazioni imposte agl i altri ufficial i e fu consentito, fino al 31 dicembre 1935, con la piccola uniforme, l'uso facoltativo della vecchia giubba eia campagna, sempre e solamente però in presenza di truppa che indossava la vecchia uniforme. 292 Un'altra importante novità, infine, fu quella riguardante i bottoni, divenuti ora simili a quelli degli altri ufficiali, ma fregiati dalle cifre reali in rilievo. Le uniformi dei marescialli, dei sottufficiali e dei carabinieri subirono, in linea d i massima, le stesse modific he, ad eccezione dei botton i che rimasero q uelli del tipo precedente; i vecchi soprabiti vennero adattati alle nuove esigenze, modificandone il bavero ed i distintivi di grado.
292
La nuova uniforme era obbligatoria solo quando la indossava anche la truppa.
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Capitolo I
LE UNIFORMI DEGLI UFFICIALI
Nel momento in cui entrò in vigore la riforma Baistrocchi, gli ufficiali dei Carabin ieri Reali avevano in dotazione: • la grande uniforme, l' uniforme da visita, l'uniforme da cerimonia, l' uniforme ordinaria e l'uniforme cli marcia; • le un iformi estive, che comprendevano la grande uniforme, l'uniforme eia visita e l'uniforme per equitazione. La composizione di queste uniformi era la seguente: Grande uniforme:293 • cappello con pennacchio; • abito di grande uniforme con spalline a frang ia, corclelline e decorazion i; • bandoliera con giberna; • sciarpa; • pantaloni lunghi oppure corti, con gambali o stival i, per il servizio a cavallo; • cordelline; • guanti in pelle li sc ia bianca; • sciabola con gli attributi per la grande uniforme; • mantella. Uniforme da visita: • berretto rigido; • giubba a doppio petto con nastrini delle decorazioni; • pantaloni lunghi ; • sciabola con pendagli e dragona in cuoio; • guanti in pelle liscia bianca; • mantella o cappotto. Uniforme da cerimonia: • berretto rigido; • giubba a doppio petto con spalline a frangia, decorazioni oppure nastrini delle decorazioni ; • camicia bianca con colletto rivoltato, floscio o inamidato; • pantaloni lunghi; • sciabola con attributi per la grande uniforme; • guanti in pelle liscia bianchi; • sciarpa azzurra, ma solo se erano portate le decorazioni;
293
Era la ~tessa prevista d:il regolamento del 1931 .
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Uniforme ordinaria: • berretto rigido; • giubba con bavero rovesciato; • camicia bianca con colletto floscio o inamidato, oppure grigio-verde in occasione di servi zio esterni in genere, a cavallo o in automobile; 294 • cravatta di seta nera opaca, oppure grigio-verde; • pantaloni corti con gamba! i o stivali; fuori servizio ed in servizio ali' interno dei comandi o di uffici, erano permessi i pantaloni lunghi; • sciabola con pendagli e dragona cli cuoio; • guanti marroni; fuori servizio erano facoltativ i i guanti bianchi. Le uniformi estive erano così composte: Grande uniforme: • berretto rig ido bianco; • g iubba bianca con controspall ine d i panno e decorazion i metalliche; • camicia bianca con colletto inamidato; • cravatta cli seta nera opaca; • pantaloni bianchi lunghi con risvolto; • scarpe basse bianche con calzini dello stesso colore; • sciarpa azzurra; • sciabola con attributi di grande uniforme; • corclelline; • guanti bianchi. Uniforme ordinaria: • berretto rigido bianco; • giubba bianca con controspalline cli panno e nastrini di decorazioni; • camicia b ianca con colletto floscio, limitatamente alle ore diurne; • cravatta di seta nera opaca; • pantaloni bianchi lunghi con risvolto; • scarpe basse bianche con calzini dello stesso colore; • guanti bianch i. Uniforme da visita: • berretto rigido bianco; • giubba bianca con controspalline di panno e nastrini di decorazioni; • cam icia bianca con colletto inamidato; • cravatta di seta nera opaca; • pantaloni lunghi neri con bande, filettatura e sottopiedi; • stivaletti neri con fasce metalliche di sperone; • guanti bianchi.
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F.d ' O. 8/34: la camicia e la c ravatta grig io-ve rdi erano obbligatorie anche q uando l' uffici ale partecipava a cerimonie o a funzioni per le quali g li ufficiali de ll 'esercito presenti indossavano l' uniforme di marcia.
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Uniforme per l'eq uitazione: • berretto rigido bianco; • giubba bianca con controspalline di panno e nastrini cli decorazioni; • camicia grigio-verde colletto floscio; • cravatta grigio-verde; • pantaloni neri corti; • stivali o stivaletti con gambali e speroni; • guanti bianchi. Passiamo ora ad esam inare in dettaglio i vari oggetti che componevano le uniformi fin qui descritte.
I copricapo Il cappello Questo copricapo veniva e viene spesso definito impropriamente "feluca", mentre in realtà, in tutti i documenti ufficiali e nei regolamenti coevi veniva usato esclusivamente il termine "cappello". D 'orig ine ottocentesca, negli ultimi cinquant'anni non aveva subito particolari modifiche se non nel monogramma reale. Confezionato con feltro nero, il cappello era a punte ed era costituito da due tese, quella di sinistra alta circa 13,5 centimetri e quella di destra 11 centimetri, ambedue ornate da un gallone in seta nera operata, largo 5,5 centimetri. Sulla tesa di destra era applicata la coccarda tricolore in seta, del diametro di 9,5 centimetTi, alla quale era sovrapposto il cappio in lastra di metallo argentato, lungo 11,5 centimetri e largo sei, costituito da due segmenti decorati ciascuno da diciannove ordini cli tre squame e da una panoplia d'armi ; al centro ciel cappio veniva applicata la g ranata in metallo argentato con fiamma e monogramma reale clorati, mentre al fondo, che era arrotondato, spiccavano lo scudo di Savoia coronato e racchiuso tra due rami di quercia, in rilievo. Le due punte del cappello, lunghe 10 centimetri e larghe nove, erano bordate dallo stesso gallone delle tese ed erano ornate da sei tortiglioni in grovigliola d'argento. Sul cappello veniva montato il tradizionale pennacchio, costituito da piume ricadenti cli colore scarlatto quelle superiori e turchino quelle inferiori.
TI herretto rigido
Gli ufficiali dei carabinieri usavano lo stesso modello di berretto dei pari grado del! ' esercito, confezionato però con il panno cordellino cli colore nero e sul quale venivano applicati gli stessi distintivi cli grado degli altri, ma in gallone d'argento e con le fil ettature nere. Il fregio era costituito dalla granata con fiamma sfuggente ricamata in oro su panno nero, il cui tondino era d'argento, ornato dal monogramma reale in oro. I bottoncini ciel soggolo erano in metallo argentato, con il monogramma reale in rilievo.
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Ufficiale dei RR. CC in uniform.e es1iva, idenlica o quelle degli altri b(fjĂŹcia1i del Regio EsercilO; ilfregio del berretto era spesso su fondo nero. l distintivi di grado al berretto emno in argento conjĂŹlettature nere.
Gruppo di RR. CC. a piedi in. grallde unifrmne. La 1nancanza del pennacchio fa pensare che si tratti di allievi carabinieri, oppure che il gruppo indossi la grande uniforme rido/la.
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Maresciallo dei Carabinieri in unijrmne ordinaria.
Qucs1a squadra di Carabinieri ha appe11a vinto un trofeo di tiro (lo scudo in primo piano); i marescialli indossano !'unifo rme ordinaria co11 la sciahola con attributi in cuoio, i carabinieri hanno fa bandoliera ed il.fitci!e da Iiro.
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Il berretto a busta La bustina295 era identica a quella degli ufficial i dell'esercito ma confezionata con panno nero e profilata d i rosso lungo l ' attaccatura della cupola alle fasce laterali; il fregio era lo stesso prescritto per il berretto rigido.
L'abito di grande uniforme e le giubbe L'abito di grande uniforme Confezionato con panno castorino cli colore nero, era a doppio petto e munito di falde; anteriormente era a taglio curvo e posteriormente era incavato alla cintura, in modo tale da adattarsi perfettamen te al corpo. Il busto, lungo fino all' incavo dei fianchi, aveva due file equidistanti ciascuna di nove bottoni di metallo argentato, semisferici e lisci; internamente, sotto le asole e al fondo fino al pu nto di incontro con le falde, la parte anteriore era guarnita eia una striscia di panno scarlatto che andava a confondersi con l'origine delle falde stesse. La parte poste1iore dell'abito aveva due bottoni uguali agli altri, applicati sulla cucitura che la univa alle falde, che servivano a determinare la lunghezza ciel busto e a segnare la divisione delle falde, che erano lunghe quanto il busto, colletto compreso. I lembi anteriori descrivevano, scendendo, una leggera curva prima incavata e poi sporgente mentre quelli posteriori, sovrapposti sotto i bottoni, scendevano divergendo leggermente in linea retta in maniera tale che, in fondo alle falde, venivano a trovarsi sovrapposti, lasciando scoperta la granata cucita sulla fa lcia sottostante. 1 lembi erano guarniti tutt' intorno da una striscia di panno scarlatto, la cui estTemitĂ era ornata da una gpnata in ricamo d'argento con il monogramma reale . Le falde erano foderate cli panno scarlatto e munite ciascuna di una tasca verticale a tagl io ; in al to, all ' attaccatura del busto, vi erano due finte tasche orizzontali figurate da una mostra a tre punte dello stesso panno dell'abito, cucite al congiungimento dell e falde con il busto. Le maniche, di med ia ampiezza, recavano cuciti, a 5 centimetri di distanza dal bordo inferiore, tre bottoni uguali agli altri ma piĂš piccoli; le manopole erano a punta, di panno nero con filettatura scarlatta mentre il colletto, anch'esso di panno nero, era filettato dello stesso colore lungo l'orlo anteriore e supe1iore. S u ciascuna spalla era praticato un foro ed era cucito un passante in cuoio, utilizzati per fissare le spalli ne a frangia. L'abito era, ornato eia due alamari per parte sul collellu, ricamati in argento a catenella con asola formata di palma, branca e nappo e guarniti di stelletta in metallo argentato, con sottile orlo nero; le manopole erano anch' esse ornate da due alamari simil i, fatti in modo eia segu ire l' angolo della manopola stessa.
2 'J 5
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G.M.U. 2 15/36
Giubba per la grande uniforme Questo tipo cli giubba veniva indossato dagli ufficiali dei carabinieri in tutte le circostanze e con le stesse modalitĂ previste per l'uniforme nera degli ufficiali dell'esercito . Confezionata con il panno castorino nero, era s imile anche nel taglio a quella degli altri ufficiali ma aveva nove bottoni cli metallo argentato per parte anzichĂŠ sette, il colletto nero dritto anzichĂŠ rovesciato, con l' orlo superiore filettato cli scarlatto e guarnito dai doppi alamari in ricamo d'argento e le manopole a p unta nere filettate di scarlatto. I bottoni erano ornati dalle cifre "V.E." coronate e racch iuse in un cerchio fo rmato eia nodi di Savoia. Le contros palline mobili in panno nero erano fil ettate di scarlatto ed erano guarnite dai d istintivi cli grado in argento e dalla granata, simile a quella del berretto rigido; gli ufficiali superiori avevano le controspalline bordate da un galloncino d'argento. G iubba per l'uniforme ordinaria Simile nel taglio a quella delle altre armi, era di panno diagonalino nero con il bavero di castorino dello stesso colore, ornato eia un solo alamaro in ricamo d ' argento simile a quelli dell'abito di grande uniforme ed il collo filettato di scarlatto; le manopole erano anch' esse fi lettate cli scarlatto ed i bottoni erano gli stessi della giubba cli grande uniforme. Le controspall ine erano nere con fi lettatura scarlatta e recavano al centro la granata ricamata in oro con il tond ino in argento sul quale spiccavano le cifre "V.E." in oro; le controspalline degli ufficial i superiori erano bordate eia un galloncino d'argento. Sulle maniche della giubba venivano applicati gli stessi distintivi di grado degli uffici ali cieli' esercito, ma tessuti in argento. Tpantaloni Gli ufficiali de i carabinieri avevano in dotazione tre diversi tipi cli pantaloni, i pantalon i lunghi con bande e sottopiede, i pantaloni corti con bande ed i pantaloni lunghi senza bande e sottopiede. I pantaloni lunghi con bande e sottopiede erano cli foggia identica a quelli degli ufficiali delle altre armi, in panno diagonal ino nero, ornati eia una doppia banda in panno scarlatto; i sottop iedi erano in cuoio, rivestiti cli panno scarlatto, fissati al fo ndo ciel pantalone mediante bottoni gemelli interni e fibbi e esterne in metallo nichelato. Questo tipo di pantaloni veniva indossato esclus ivamente con l'abito d i grande uniforme mentre con la giubba di grande uniforme si usavano dei pant:aloni identici ma che, oltre alla doppia banda, avevano anche una fil ettatura centrale dello stesso colore. Anche i pantaloni corti erano cli taglio identico a quello degli altri ufficiali , d i panno diagonalino nero e ornati e dalla doppia banda e dalla filettatura centrale di panno scarl atto. T pantaloni corti venivano indossati con l'abito di grande un iforme per il servizio a cavallo e con l' uniforme ordi naria in qualsiasi circostanze di servizio. Fuori servizio oppure in servizio nei comandi ed uffic i, gli uffici al i potevano indossare, facoltativamente con l'uniforme ordinaria, dei pantaloni lunghi di panno d iagonalino nero privi di bande colorate e provvisti di risvolto.
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I soprabiti Il cappotto Il cappotto di nuovo modello adoLtato nel 1934296 era identico a quello degli ufficiali del Regio Esercito ma era confezionato con il panno castorino nero ed aveva i bottoni di metallo argentato lisc i; nel 1936297 il cappotto venne dotato di fodera anteriore, applicata ad iniziare dal primo bottone e fino al fondo, e posteriore, applicata per l'intera lunghezza delle falde, entrambe in panno scarlatto. Nel 1938 infine, i bottoni lisci vennero sostituiti dal tipo con le cifre "V.E." ed i nodi cli Savoia usati sulle giubbe. 198 La mantella Anch ' essa simile a quella degli altri ufficiali, era di panno nero, aveva il colletto in velluto dello stesso colore e la fodera anteriore di panno scarlatto; il fermagl io, identico nel disegno a quello posto sulle mantelle dcgl i altri ufficiali, erano in metallo argentato.
Uuniforme estiva L'uniforme estiva degli ufficiali dei carabinieri era anch'essa identica a quella degli altri ufficiali con le differenze rappresenLate dal berretto, con fregio e galloni distintivi di grado uguali a quelli ciel tipo in panno nero, dai bottoni in metallo argentato e dalle controspalline cli panno nero fi lettate cli scarlatto ed ornate dal fregio a granata e dai di stintivi cli grado in argento.
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G.M.U. 884/34 G.M.U. 939/36 298 G.M.U. 728/38 297
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Capitolo II LE UNIFORJVII DEI MARESCIALLI
I marescialli, secondo quanto stabilito dalla Serie V delle "Aggiunte e Varianli"del maggio 1934 al regolamento sull'uniforme del 1931, ebbero in dotazione la grande uniforme e l'uniforme orclimJria, al le quali si aggiungevano la grande uniforme e l'uniforme ordinaria estiva, entrambe faco ltative. La composizione di queste uniformi era la seguente: Grande uniforme: • cappello con pennacchio; • abito d i grande uniforme di panno turchino con spalline a frangia, cordelline e decorazioni; • bandoliera; • pantaloni lunghi oppure corti di panno turchino, con gambali per il servizio a cavallo; • guanti bianchi; • cinturino con sciabola e dragona. Unifonne ord inaria: • berretto rigido; • g iubba con bavero rovesciato; • camicia bianca con colletto floscio o inamidato, oppure grigio-verde in occasione cli perlustrazioni; • cravatta nera; • pantaloni lunghi in panno turchino per i carabinieri a piedi oppure corti in panno grigioverde per i carabinieri a cavallo; con questi ultimi si usavano i gambali in cuoio nero oppure gli stivali con il gambale morbido; • guanti bianchi; fuori servizio erano faco ltativi i guanti marroni. Le uniformi estive erano così composte: Grande uniforme: • berretto rigido bianco; • g iubba bianca con controspalline di panno e decorazion i metalliche; • camicia bianca con colletlo inamidato; • cravatta di seta nera opaca; • pantaloni bianchi lunghi senza risvolto; • scarpe basse bianche con calzini dello stesso colore; • sciabola con attributi di grande uniforme; • cordelline; • guanti bianchi.
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Uniforme ordinaria: • berretto rigido bianco; • giubba bianca con controspalline di panno e nastrini di decorazioni; • camicia bianca con colletto floscio, limitatamente alle ore diurne; • cravatta di seta nera opaca; • pantaloni bianchi lunghi senza risvolto; • scarpe basse bianche, con calzini dello stesso colore; • guanti bianchi. Passiamo ora ad esaminare in dettaglio i vari oggetti che componevano le uniformi fin qui descritte.
I copricapo Il cappello con pennacchio Era identico a quello degli altri sottufficiali e carabinieri , ad eccezione dei marescialli maggori, i quali avevano la granata sul cappietto in metallo dorato. Il berretto rigido Simile a quello dei sottufficiali dell ' esercito, era però confezionato con il panno turchino per vestiario da carabiniere alto m.1,40 ed era foderato con tela cli cotone tinta in nero per fodere; tutt'intorno al la fascia veniva applicato un galloncino di filo argentato screziato nero, distintivo di grado comune alle tre class i in cui era ripartito il grado. Il fregio era diverso a seconda ciel grado, ossia: • maresciallo maggiore: granata ricamata in oro, con fiamma screziata cli seta nera; • maresciallo capo: granata ricamata in argento, con il monogramma "V.E." ricamato in oro; • maresciallo: granata ricamata in argento. I bottoncini ciel soggolo erano lisci, cl i metallo argentato.
L'abito di grande uniforme e le giubbe L'abito di grande uniforme Identico a quello dei sottufficiali e dei carabinieri, ma con i distintivi di grado costituiti da stelle a cinque. punte ricamate in argento su panno nero poste all'interno delle manopole: una stella centrale per il maresciallo, due, in linea orizzontale, per il maresciallo capo e tre, a triangolo, per .il maresciallo maggiore. La giubba La giubba per l'uniforme ordinaria dei marescialli era di tagl io identico a quella degli ufficiali ma era confezionata con "panno turchino per vestiario da carabiniere", aveva le manopole a
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punta e le controspalline entrambe filettate di scarlatto, queste ultime ornate solo dal distintivo di grado. S ul bavero, privo di filettatura scarlatta, venivano posti gli stessi alamari dei sottufficiali e de i carabi nieri. I bottoni erano gl i stessi dell 'abito di grande uniforme, lisci, in metallo argentato.
I pantaloni I pantaloni lunghi di panno turchino con banda per marescialli dell'arma a piedi
Erano confezionati con il solito in panno turchi no per vestiario da carabiniere, avevano tre tasche, due laterali ed una posteriore ed una banda d i panno scarlatto laterale.
I pantaloni corti mod. 38 di panno turchino con bande per marescialli dell'arma a cavallo299 Confez ionati anche in questo caso con il panno turchino delle giubbe, erano indossati dai marescialli dell 'arma a cavallo ed erano composti da due gambali, da due gambaletti e da una c intura. I gambali erano a taglio amp io alla coscia e stretti al ginocchio, mentre i gambalelli, dal fondo dei gambali giungevano fino al collo del piede; le bande laterali erano in panno carlatto, larghe circa 40 millimetri. Lungo le cuciture esterne dei gambali, a circa 45 millimetri di distanza dalla cintura, erano aperte due tasche verticali.
I _pantaloni corti di _panno grigioverde _per maresci all i dell' arma a cavallo300 Confezionati con il panno grigio-verde per truppa, erano in dotazione ai marescialli dell'arma a cavallo ed avevano lo stesso taglio cli quelli turchini , ma con le bande di panno nero. I pantaloni lunghi di panno turchino senza bande Di uso facoltativo fuori servizio e all'interno cli uffici e comandi, erano sim il i a quel li per i maresciall i dell' arma a p.iedi ma privi di bande colorate e provvisti d i risvolto.
L'uniforme estiva
L' uniforme estiva dei maresciallii dei carabinieri era anch'essa identica a quella de i p ari grado dell'esercito, con le differenze rappresentate dal berretto con fregio e gallo ni d istintivi cli gra-
299 G.1\,1.U. 325/39 3oo G .M .U. 253/39
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do uguali a quelli del tipo in panno turchino, dai bottoni in metallo argentato, dalle controspall ine di panno nero filettate d i scarlatto ed ornate dai distintivi di grado e dagli alamari in argento al bavero.
I soprabiti
Il cappotto con cappuccio cli panno turchino, mod.33 30 1 Era identico a quello per carabinie ri ma aveva due tasche sui fianchi con patte chiuse da un bottone centrale, un'apertura praticata sul fianco sinistro per i pendagli della sciabola, le controspalline fisse senza filettatura ma con i distintivi di grado, e la fodera di satino anzichĂŠ quella in cotone tinto in nero.
30 1
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G.M.U. 715/37
Elmelfo mod.33 dei RR.CC.. Le disposizioni del Giornale Militare (ed. 1938) speci/ĂŹcavano che /'el111e110 fosse brunito, non verniciato di nero; il fi-egio frontale fu adotwto anch'esso nel 1938 (G.M. U. 186/38). Su!f'elmetto grigio-verde mod. 16 e mod. 33, il trrJeo era dipinlo di nero ed aveva le dimensioni di quello previs/0 dalla circolare del G.M. U. 175/34.
Berretw da capitano dei carabinieri. Confezionato con il con/e/lino, era simile a quello dei colleghi del R.E. con i distintivi di grado ed i bolloncini del soggolo in argento, anzichĂŠ in oro.
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Cappello da uj]icia!e dei Carabinieri. Nelle occasioni previste dal rego!amell/o veniva guarnito con un pennacchio ricadente di penne rosse e turchine.
Cappello da Carabiniere a piedi e a cavallo utilizzato fino al grado di maresciallo; il pennacchio non era previsto con lo gronde un/forme ridotta nĂŠ per gli allievi carabinieri.
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Cappello da carabiniere con il pemwcchio per la banda ed i 1ro111be11icri; il.fregio in me1a llo giallo eru quello destinato ai rnarescialli.
Cappello da carabiniere con telino; veniva utilizza/O con l 'uniforme g rig io-verde per i servizi presso i comcmdi, per quelli d'ordine pubblico, per quelli d'onore e duranle i paltugliam enti.
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Carabi11ìere con il berretto ado11a10 nel /935, confe::.ìo1w10 co11pa111101Urchì110 per ves1ìario.
Partirofare del fregio per carabinieri fi110 al grado dì ap/JU/1/a/O compreso. Era i11 111e10/lo bia11co stampalo, con il 111011ogran111w reale in rilievo.
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Capitolo III LE UNIFORMI DEI BRIGADIERI, DEI VICEBRIGADIERI E DEI CARABINIERI
I sottufficiali ed i carabinieri avevano in dotazione la grande uniforme, l'uniforme ordinaria e l'uniforme di fatica. La composizione cli queste uniformi era la seguente: Grande uniforme: • cappello con pennacchio; • abito di grande uniforme con spalline, cordellìne e decorazioni; • pantaloni lunghi di panno turchino oppure, nei servizi montati, pantaloni corti dello stesso tessuto e gambal i neri; • cinturino con sciabola e dragona ; • guanti bianchi; • bandoliera. Uniforme ordinaria: • berretto; • giubba; • camicia bianca con colletto bianco inamidato o floscio; durante il servizio di perlustrazione, la camicia era grigio-verde; • cravatta nera; • pantaloni lungh i in panno turchino per i carabinieri a piedi o corti in panno grigioverde per i carabinieri a cavallo; col pantalo ne corto si usavano i gambali in cuoio nero o gli stivali di tipo flosc io; • guanti b ianchi , di pelle marrone fuori servizio. Uniforme di fatica: Era in tela, cli modello analogo a quella in uso per la truppa de lle altre armi. Passiamo ora ad esaminare in dettaglio i vari oggetti che componevano le un iformi fin qui descritte.
I copricapo Il cappello con pennacchio Era confezionato con il feltro nero indurito e rinforzato agli orli da un filo di ferro ramato, rivestito da un sollile nastro di cotone.
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Aveva due punte, quella di destra lunga da 125 a 130 mill imetri e quella di sinistra da 120 a 125 mill imetri , entrambe larghe alle estremitĂ c irca 80 millimetri e due tese, quella anteriore alta in media 130 millimetri e quella posteriore 180 millimetri , guarnite da un gallone in tessuto operato cli colore nero; la distanza fra le due tese era di circa 40 millimetri. Nella parte posteriore della tesa anteriore venivano cuciti due passanti d i feltro sovrapposti de i quali quello superiore serviva per fissare il cappi o metalli co, quello inferiore per il pennacchio. La calotta era munita di d ue fori d'aereazione per lato con anello metallico e retina, era foderata con stoffa di cotone nero e recava cucito, al centro della parte superiore, un passante in pelle cli vitello annerito e due campanell e in metal In, utili:aate per lo scorrimento del sottogola in cuoio. La base dell a calotta era protetta da un'alluda di pelle di montone marocchinata. alta da 40 a 45 millimetri. li cappietto era in packfon o argentone302 di forma renangolare con l' estremitĂ inferiore arrotondata ed era costituito eia due parti, distanti tra loro circa sci millimetri , ognuna delle quali era formata da 34 squame in rilievo a tre festoni; la parte arrotondata era ornata da un fregio stampato in rilievo costitui to dal lo scudo di Savoia coronato racchiuso tra due rami di quercia, legati al centro da un nastro. Il cappietto era lungo in tutto c irca 150 millimetri e largo da 45 a 47 mil li metri: al centro. spostata verso il fondo, veniva fissata una granata in argentone con collo ed orecchiette, sormontata dalla fiamma rivolta a s inistra e mu nita al rovescio cli due gambi. li fregio era alto circa 45 millimetri, mentre il diametro della granata era di 18 milli metri . La coccarda, di forma circolare, era formata da due pezzi di nas tro tricolore a doppio dritto, cuciti tra loro coll' ordito di cotone bianco ed il ripieno di lana, ad eccezione della parte bianca, che al rovescio era cli cotone; il diametro della coccarda era cli circa 97 millimetri, dei quali il rosso ed il bianco erano larghi da 7 a 9 millimetri ed il verde, che era la parte centrale, da 32 a 34 millimetri. Il pennacchio era cli pen ne corte tinte in turchino e rosso scarlatto, legate attorno ad un gambo di filo cli ferro addoppiato e rivestito di stoffa incerata; il pennacchio era alto da 360 a 370 millimetri, mentre la parte scoperta del gambo misurava dai 70 agli 80 millimetri. Il pennacchio dei trom bettieri e dei componenti della banda era di penne bianche e scarlatte. Con la grande uniforme ridotta il cappello era privo di pennacchio; gli allievi carabinieri indossavano sempre il cappello senza pennacchio. Il berretto rii.:ido303 Confezionato con panno turchino per vesti ario da carabiniere e foderato con tela di cotone tinta in nero per fodere, era s imile a quello dei marescialli, ma era privo di disti ntivi di grado; il fregio a granata era in argentone lucidato, con il monngrnmma "V.E ." in rilievo su fondo sabbiato; i brigadie1i ed i vicebrigad ieri avevano invece lo stesso fregio dei marescialli, ma interamente ricamato in argento .
302 Lega composta dal 60% di rame, clnl 20% di nichel e dal 20% di zinco. JOJ
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G.M.U. 8 19/35
L'abito di grande uniforme e le giubbe L'abito di grande uniforme per sottufficiali e carabinieri Identico per il taglio a quello da ufficiale, era perè'i di panno turchino per vestiario da carabiniere, aveva il colletto privo di filettatura ornato da alamari di disegno diverso ed aveva freg i e spalline anch'essi di tipo diverso. Gli alamari, formati da un pezzo di gallone di filato di metallo bianco argentato, con l'ordito di cotone bianco, arrotondato anteriormente e ripiegato a formare un triangolo posteriormente, erano guarniti da una frangia addoppiata di filato di metallo bianco argentato, i cui fili erano doppi, attorcigliati fra loro. L' alamaro era lungo, frangia compresa, circa 135 millimetri e alto da 15 a 16 millimetri. Le quattro granate con la fiamma dritta a sette lingue, applicate al fondo delle falde, erano ricamate in argento su panno nero. Lungo la linea superiore delle manopole erano applicati i distintivi di grado per gli appuntati, per i brigadieri e per i vicebrigadieri, sottoforma di combinazioni di gallon i e d i galloncini a "V" rovesciata, cuciti su panno turchino e così diversificati: • appuntati : un gallone e due galloncini tessuti in lana rossa; • vicebrigadieri : un gallone ed un galloncino tessuti in argento; • brigadieri: un gallone e due galloncini tessuti in argento. I bottoni erano bombati e lisci, di alpacca argentata. Per la grande uniforme ridotta l'abito era lo stesso privo però di spalline a frangia, che venivano sostituite da controspalline mobili di panno turchino, foderate ed interamente filettate di scarlatto e dotate di bottoncino a vite, simi le agli altri. L'abito di 2:rande uniforme per musicanti L'abito dei m usicanti, pur identico nel taglio e nel colore a quello dei sottufficiali e della truppa, era ornato, al colletto ed alle manopole, da ricami che rappresentavano una cetra con base piramidale sormontata da una stella, dalla quale uscivano quattro foglie di alloro; dalla curvatura superiore della cetra, si staccava un ramo di alloro a 17 foglie e 13 bacche. La lunghezza del ricamo era di circa 155 millimetri, la larghezza del ramo di alloro di 35 millimetri e quella della cetra di 33 millimetri. Il ricamo sulle manopole rappresentava sempre una cetra a base piramidale sormontata da una stella, contornata in basso eia un ramo d'alloro più piccolo dell'altro, a 9 fogl ie e 5 bacche; un altro ramo di alloro con 18 foglie e l O bacche lo sovrastava. Il ricamo era lungo circa 125 millimetri e largo 55; la cetra era larga circa di 40 milimetri . Alle fa lde erano applicate, al posto delle granate, quattro cetre s imili alle altre ed ornate da due rami di alloro con 11 foglie e 2 bacche ciascuno, che usc ivano dalla base della stessa cetra. 11 tutto era ricamato con filato, canutigl ia, pagliette e scudetti di metallo bianco argentato su panno turchino. L'abito di f!rande uniforme per allievi carabinieri Identico a quello dei sottufficiali e dei carabinieri era però interamente di panno turchino,
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privo di qualsiasi filettatura e guarnizione di colore scarlatto; il colletto era p ri vo d i alamari e guarnito solo dalle stellette metalli che. La giubba mod. 33 La g iubba in questione, che nonostante la denominazione ufficiale di "mod. 33", venne effetttivamente adottata solo nel 1937,304 sostituĂŹ, nel corredo dei sottufficiali e dei carabinieri, il vecchio giubbone cli panno turchino. Confezionata con l'abituale panno turchino, la giubba era costituita dal corpo, dalle falde, dal faldino, dal bavero, dalle maniche, dalle controspalline e dalle tasche. li corpo era costituito da una parte anteriore, che aveva gli sparati con i risvolti aperti sul davanti e da una posteriore, che comprendeva anche il fianchetto ed era munita di quattro piccoli bottoni, due dei qual i applicati ai punti di unione con il fianchetto ed il faldino e due posti sulla cucitura cli unione ciel faldino al fianchetto, a circa 350 millimetri cli distanza dal fondo della giubba. Su llo sparato anteriore sinistro erano praticate quattro asole equidistanti tra loro mentre lo sparato di destra recava altrettanti bottoni in alpacca lucidi, bombati e lisci, cuciti in corrispondenza delle asole. Le falde avevano una forma leggermente arcuata ed erano unite alla parte anteriore della giubba ed al fianch etto; il faldino era munito di c inque cuciture a macchina, distanti tra loro circa 10 mi llimetri Le tasche erano sei in tutto, dell e quali: â&#x20AC;˘ due al petto e due alle falde a taglio orizzontale, provviste di pattina con bottone; quelle sulle falde erano dotate di apertura orizzontale posta sotto la pattina, utilizzata per la sciabola e la pistola ed erano inoltre rinforzate da triangoli di pelle cuciti agli angoli; â&#x20AC;˘ due interne, entrambe sul lato s inistro, una al petto ed una piĂš in basso, sulla falda. Le maniche avevano le manopole a punta in panno turchino con filettatura scarlatta lungo l'orlo superiore e tre bottoncini applicati lungo la cucitura posteriore; i distintivi di grado erano g li stessi previsti per l'abito cli grande uniforme. Le controspalline erano mobili , d i panno turchino, fi lettate e foderate di panno scarlatto, munite di rinforzo e di linguetta interni e di bottone a vite. Sul bavero trovavano posto gli alamari ricamati in filo cli metallo bianco argentato, lunghi c irca I00 millimetri, alti da 8 a 9 mi llimetri e con frangia lunga eia 32 a 34 millimetri , guarniti da stellette rnetaliche profilate di nero; gli allievi carabinieri avevano la sola stelletta, mentre per i musicanti era presente la solita cetra con la stella ed i due rami intrecciati costituiti eia fogliol ine, ciascuna delle quali terminava con una paglietta d i metallo bianco argentato uscenti da un lato della cetra e dalla punta superiore della stella.
I pantaloni
I sottufficiali ed i carabinieri avevano in dotazione diversi tipi di pantaloni a seconda del servizio svolto, ossia: â&#x20AC;˘ pantaloni lunghi di panno turchino con banda, per carabinieri a piedi;
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G.lvl.U. 326/37
• • • • • •
pantaloni lunghi di panno turch ino con fi lettatura, per allievi carabinieri a piedi; pantaloni corti cli panno turchino mod. 38 con bande, per carabinieri a piedi; pantaloni corti cli panno turchino mod. 38 con pistagne, per allievi carabinieri a piedi; pantalon i per carabinieri ciclisti ed automobilisti; pantaloni corti grigio-verdi con bande, per carabinieri a cavallo; pantaloni corti cli panno grigio-verde con filettatura, per allievi carabinieri a cavallo.
I pantaloni di panno turchino con bande per carabinieri a piedi Adottati nel 1927, 305 erano confezionati con il panno turchino per vestiario da truppa, lunghi, con risvolto interno alto dai 20 ai 25 millimetri; erano composti da due gambali guarniti di una banda cli panno scarlatto larga 40 mm circa e da una cintura, al di sotto della quale si apriva, su ogni lato, una tasca a taglio verticale.
I pantaloni di panno turchino con filettatura per allievi carabinieri a piedi Identici a quelli per i carabinieri, se ne differenziavano per avere la filettatura scarlatta larga 5 millimetri , al posto della banda.
l pantaloni corti cli panno turchino rnod. 38 con bande per carabinieri a piedi Confez ionati con il solito panno turchino, erano composti da due gambali ampi alla coscia, eia due gambaletti stretti al g inocchio, cuciti in fondo ai gambali e che g iungevano fino al collo ciel piede e eia una cintura; sulle cuciture esterne, 45 millimetri al disotto della cintura, erano aperte le tasche a taglio verticali. I pantaloni erano ornati da due bande laterali in panno scarlatto, larghe circa 40 millimetri.
I pantaloni corti di panno turchino mod. 38. con pistagne. per allievi carabi nieri a piedi306 lclentici a quelli per i carabinieri, se ne differenziavano per avere la fi lettatura scarlatta, larga 5 millimetri, al posto della banda. I pantaloni per carabinieri ciclisti ed automohilisti 307 Si trattava deg]i stessi pantalon i corti di panno turchino mod .38 con bande in dotazione ai carabinieri a piedi.
I pantaloni corti di panno !!rigio-verde per carabinieri a caval lo Questo modello di pantaloni, tipico dei reparti a cavallo, confezionati con il panno grigioverde e cli taglio simile a quello dell 'analogo pantalone in panno turchi no con bande, erano previ-
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G.Ivl.U. 65 1/27 G.M.U. 325/39 307 G..tvl.U. 491/39
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sti per l' uniforme ordinaria dei carabinieri già nel regolamento del 1931; i gambali erano ornati da due bande di panno turchino. I pantaloni corti di panno grigio-verde per allievi carabinieri a cavallo Si. trattava degl i stessi pantalon i in dotazione ai carabinieri a cavallo, ornati però da una p istagna di panno turchino.
I soprabiti Il cappotto di panno turchino per carabinieri motociclisti308 Confezionato con panno turchino da carabiniere, era ad un sol petto di cinque bottoni grandi cli frutto a due fori, bombati e di colore nero, equidistanti fra loro, tagliato dritto ed ampio e lungo poco sotto al ginocchio. Il bavero era rovesciato sulle spalle ed aveva le punte anteriori leggermente arrotondate, menti-e le mani che erano provviste cli manopole con martingala e due bottocini , per stringerle al polso. Era dotato di tasche verticali sui fianchi chiuse da un bottone, e di una tasca orizzontale con aletta. La parte posteriore era composta di un sol pezzo. Il cappotto era dotato cli fodera in pelliccia di agnello al naturale, mentre maniche e tasche erano foderate con flanella grigia. TI cappotto di panno turchino con cappuccio mocl.1933. per carabinieri reali a J)iecli ed a cavallo309 Il cappotto mocl. 1933, confezionato con panno turchino da carabiniere e foderato fino a metĂ busto, era a doppio petto, con ampi risvolti al bavero e a falde lunghe. Era costituito da un corpo, da un bavero, da due maniche e da un cappuccio mobile. Chiuso da due file cli quattro bottoni grandi di alpacca argentata, bombati e lisci, ai quali se ne aggi ungevano altri due simili, posti sotto il collo ed utilizzati per la chiusura totale del bavero, il cappotto aveva su ciascun fianco una tasca a taglio orizzontale provvista di aletta e rinforzata da triangoli cli pelle nera alle estrem itĂ ed una tasca interna obliqua, sempre a taglio ; le falde erano foderate con panno scarlatto, a partire dalla seconda asola e fino al l'orlo inferiore. Lungo la cucitura del le spalle erano applicati due passanti cli panno turchino, nei quali veniva introdotta la linguetta della controspallina che era dello stesso panno ciel cappotto, filettata e foderata con panno scarlatto. Sulla parte posteriore ciel cappotto, all'altezza della vita, era applicata una martingala con due bottoni e dpe asole corri spondenti, che serviva a raccogliere ed a fermare le due pieghe laterali mentre lo sparato centrale veniva chiuso grazie a cinque bottoni piccoli, simili agli altri. Le maniche erano munite cli manopole mobili a punta filettate di scarlatto, fermate alla manica mediante un bottone a pressione di metallo.
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G.M.U. 480/33 G.M.lJ. 866/36
Il cappuccio, di panno turchino foderato di scarlatto, era provvisto di cinque asole grazie alle quali veniva agganciato ad altrettanti bottoncini d'osso nero cuciti sotto al collo del cappotto; l'orlo esterno del cappuccio era provvisto di guaina, in cui scorreva un cordoncino di lana nera. L' impermeabile nero con cappuccio mobile per carabinieri31 0 Di uso facoltativo e acquistato a proprie spese, l'impermeabile era confezionato con paramatta di lana e cotone nero, era a doppio petto e veniva indossato con i risvolti del bavero aperti; veniva chiuso tramite due file di cinque bottoni di frutto nero a quattro fori per parte. La parte posteriore era tagliata in un solo pezzo di tessuto dritto ed era m unita di uno sparato lungo 65 centimetri, provvisto di un ampio soffietto di tela nera gommata e di due bottoncini di frutto neri con asole corrispondenti; le maniche avevano al fondo una martingala lunga 15 cm. con asole e bottoni ed un polsino interno di tela nera con elastico. Sotto le ascelle erano praticati tre fori d 'aereazione, con occhielli di ottone verniciati di nero. L'impermeabile era provvisto di cintura in parramatta con doppia fibbia a due luci di metallo ossidato, sorretta da due passanti applicati ali' altezza della vita, e cli tasche verticali sui fianchi con taglio per il passaggio della sciabola e della pistola. Il cappuccio, tagliato in due parti unite mediante cucitura e provvisto di un legaccio che sconeva attraverso un passaggio aperto nella sua parte superiore, veniva fissato a quattro bottoncini di frutto cuciti sotto il collo dell'impermeabile li cappotto cli panno turchino con cappuccio mobile mod. 35 per carabinieri della Sarde!Zna311 Composto da un corpo, da u n bavero, dalle maniche e dal cappuccio mobile, questo tipo di cappotto era tagliato a doppio petto con due file di tre bottoni cl' uniforme per parte, ed era foderato anteriormente con panno scarlatto. Sul fianco destro era praticata una tasca a taglio verticale ed uno spacco per il passaggio della pistola, mentre sul fianco sinistro vi era un'analoga apertura per la sciabola; le maniche avevano le manopole dritte e rivoltate. Il cappuccio, foderato di panno scarlatto, era provvisto di cinque asole utilizzate per agganciarlo ad altrettanti bottoni di frutto nero cuciti sotto il bavero e di una guaina con cordoncino di lana nera. All'interno del cappuccio, al centro della paite superiore, era cucito il maschio di un bottone metallico a pressione, il cui riscontro, cucito sul dorso del cappotto, serviva per tenere il cappuccio aderente alle spalle quando non veniva utilizzato. La mantellina impermeabile312 La mantellina, che era in realtĂ la fodera del mantello da carabiniere, era di uso facoltativo ed, in quanto tale, veniva ceduta a pagamento ai carabinieri.
310
G.M.U. 330/38 928/35 312 G.M.U. 158/32 3 11 G.M .U.
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Confezionata con tessuto di cotone tinto in nero solido, veniva impermeabilizzala mediante applicazione di uno strato di materiale idrorepell ente. La mantella per carabinieri a piedi Confezionata con il panno turchino per vestiario da truppa era cli taglio simile a quella da ufficia le ed era foderata internamente con panno scarlatto. Sotto al bavero, ornato dalle stel lette metalliche, era applicato il fermaglio in metallo argentato costitu ito da due parti separate, maschio e femm ina, foggiate a forma cli conchiglia; sul maschio era saldato un uncino lungo circa 30 millimetri e largo 5, al quale corri spondeva, sul la femmina, una catenella ad otto maglie dello stesso materiale, lunga in totale 80 millimetri circa. La mantella _per carabinieri a cavallo Identica a quella dei carabinieri a piedi, era però provvi sta di una corta mantellina di panno turchino cucita sotto il bavero, la cosiddetta "pellegrina".
TABELLA N.l
CORRISPONDENZA DEI GRADI TRA RR.CC. E R.E. DEI SOTTUFFICIALI E DEI NIILITARI DI TRUPPA
498
Reali Carabinieri
Regio Esercito
A ll ievo carabiniere
Soldato
Carabiniere
Caporale
Appuntato
Caporal maggio re
Vice brigadiere
Sergente
Brigadiere
Sergente maggiore
Maresciallo d 'alloggio
Maresciallo ordinario
Maresciallo capo
Maresciallo capo
Maresciallo maggio re
Maresciallo maggio re
Aiutante di battagl ia
Aiutante di battagli a
Sott1~fjiciale dei Carabinieri co11 il berretto rig ido mod. 35, identico per flllli i carabinieri ed i sottufficiali, si d/fj'ere11ziava per il fi¡eg io e, 11el caso dei marescialli, per i distintivi di grado.
Fregio in ricamo per il berreuo rnod.35 dei vicebrigadieri e dei brigadieri; i rnarescialli avevano il rnonogramma dorato.
Berretto rigido da sott11fficiale dei Carabinieri. li fregio ricamato in att,e11to e la 1nancanza di disti11tivi di g rado, ne testim.oniww l 'a/Jf)artenenza ad un vice-brigadiere o ad u11 hrigadiere.
499
Giubba di grande uniforrne da tenente con controspalline in panno. Il disegno era simile a quella degli altri t({ficiali del R.E., ma con il colle/lo dritto e le metallerie argentate.
Particolare delle controspalline e del ricamo al colle!to per la giubba da grande uniform.e; i distintivi di grado erano in arge!lto, mentre la granata era in ricamo do ralo con disco argenia10, come il fregio da berretto.
500
Co11trospalline per la g iubba di grande unifbrme da tene11te, con fi-egio simile a quello del berretto, gradi in {//;รงento efiletratura scorla.tta, ques/o tipo di controspallina veniva portata anche sull'umforme hicmca.
Giubba per la grande uniforrn.e da tenente colonnello dei RR.CC. , con parricolare delle spalline in 1netallo argentato, tipo cavalleria, senza alcun f regio sullo scudo.
50 1
Reparto dei CC.RR. a piedi schierato con la bandiem di guerra; gli l(fjĂŹciali ed i due carabinieri dietro di loro indossano la grande unifonne, mentre i militi allineati d{ll/a seconda fila in poi indossano la grande un!forme ridotta, caratterizzatata dall'assenza del pennacchio al rnppello e delle spalline a f rangia sull'abito, sostiluile dalle controspalline mobilijĂŹlellate di scarlatto.
Maresciallo dei Carabinieri in uniforme ordinaria, co11. dragona e pendagli in cuoio alla scialJOla.
502
Ufficiali dei Reali Carabinieri in uniform.e ordinaria con sciabola di cavalleria.
Vicebrigadiere, maresciallo e allievo soltufjiciale in uniforme ordinaria; l'allievo sottufficiale porw la f ondina con la piswla a rotazione agganciata alla cin!ura dei pantaloni, sollo La giubba.
503
Carabiniere in un{f'onne ordinaria, con la quale poleva essere indossatu la carnicia grigio-verd e du rante le pe rlus trazioni.
Vista posteriore di un abito d i grande uniforme ridou a per carabinieri.
504
Capitolo IV GLI ACCESSORI
Le bandoliere I ,e bandoliere per 2:li ufficia li .
Le bandoliere degli ufficiali rimasero le stesse in uso prima della riforma Baistrocch.i, del tutto simili a quelle prescritte per gli ufficiali di cavalleria e di fanteria ma con il gallone tessuto cl' argento e vergato da tre righe di seta turchina; sul coperchio della giberna veniva applicata la granata in metallo argentato, con il monogramma reale clorato e fiamma sfuggente in metallo dorato. Le bandoliere per i marescialli. Anche i marescialli conservarono le bandol iere che avevano in dotazione, quella in panno bianco latte fod erata di pelle dello stesso colore, bordata di galloncino in argento ed ornata eia una specie di mascherone con catenelle terminanti a freccia e eia un piccolo scucio fregiato clall' aquila con la bilancia e la spada, e quella in cuoio nero; per entrambi ĂŹ tipi, la giberna era in cuo io nero lucido con il coperchio bordato di metallo ed ornato dalla granata, entrambi in metallo lucido. Le bandoliere per i sottufficiali e per i carabinieri. Le bandoliere in dotazione ai sottufficiali e per i carabinieri, una in cuoio imbiancato e l'al tra in cuoio nero, rimasero invariate rispetro al periodo precedente, cosĂŹ come le vecchie giberne a cassetta ricoperte in cuoio opaco ed ornate dalla granata in ottone sottopannata d i scarlatto. Le bandoliere per i musicanti. Erano le stesse in dotazione ai sottufficiali ed ai carabinieri; la giberna, che in realtĂ era una tasca porta-spartito, era costituita da una scatola di latta saldata ai lati e rivestita esternamente con pelle di montone e da un coperchio realizzato in cuoio nero sagomato, al centro del quale era fissato il fregio in ottone argentato, raffigurante una lira musicale.
I cinturoni e le fondine per pistola G li ufficiali dei Reali Carabinieri usavano il cinturone in cuoio nero filettato d i scarlatto con fi bb ia in metallo luc ido e fondina in cuoio nero, mentre i carabinieri utilizzavano, oltre alle s uccitate bandoliere, anche quelle in cuoio grigio-verde delle altre arm i; le fondine per la pistola a rotazione erano in cuoio o in tela.
505
Dall'esame di fotografie coeve, appare evidente, inoltre, l'uso ciel cinturino con giberne in dotazione ai reparti cli fanteria dell'esercito.
Le sciabole Le sciabole per gli ufficiali La sciabola in dotazione agli ufficiali dei carabinieri era quella da cavalleria mocl. 73. Le sciabole per i marescialli Le sciabole in dotazione erano di due tipi, uno per i marescialli dei carabinieri a piedi e l' altro per quelli a cavallo; i primi usavano la sciabola rnod. 29, i secondi la mod. 71/29, entrambe con impugnatura di ebanite. Le sciabole per i sottufficiali e per i carabinieri a piedi e a cavallo I carabinieri a piedi usavano la vecchia daga rnod.14/34 con il fornirnento in ottone ed arco di guardia semplice ed appiattito; l'impugnatura era lavorata in modo da simulare una lunga cappetta e varie scanalature, mentTe la lama era piatta, larga, non molto curva e dotata di filo e di punta. Il fodero era in cuoio nero, con puntale e cappa in ottone. I carabin ieri a cavallo usavano la sciabola mocl. 71. I brigadieri ed vice brigadieri a piedi, fuo ri servizio, usavano la sciabola mod. 29 da fanteria, quelli a cavallo la 71/29 da marescialli. Le sciabole per i musicanti Tutto il personale delle bande, dal maresciallo fino al semplice carabiniere, avevano la sciabola mod. 29 eia fanteria che, per i soli marescialli , aveva l' impugnatura in ebanite.
Gli attributi per le sciabole Le dra2:one Le dragone degli ufficiali erano le stesse prescritte p er gli ufficiali delle altre armi e corpi dell 'esercito. Le dragone dei marescialli, dei brigadieri, dei vice brigadieri, degli appuntati e dei carabinieri erano cli due tipi, per la grande uniforme e per uniforme ordinaria, cosĂŹ diversificate: â&#x20AC;˘ per i marescialli: la dragona cli grande uniforme aveva il laccio in gal lo ne turchino vergato da una riga centrale dorata, la nappa in lana turchina con le due estremitĂ tessute in oro e la frangia costitu ita da fili ritorti di lana turchina, ai quali erano sovrapposti due giri di filato d ' oro; per l'uniforme ordinaria la dragona era identica ma con il laccio in cuoio nero;
506
â&#x20AC;˘ per i brigadieri ed i vice brigadieri: la dragona di grande uniforme aveva il laccio e la nappa interamente in lana turchina, mentre la frangia era costituita da fili ritorti di lana turchina ai quali erano sovrapposti gruppi di fili d'oro; per l'uniforme ordinaria la dragona era identica, ma con il laccio in cuoio nero; â&#x20AC;˘ per i carabinieri e gli appuntati: la dragona di grande uniforme aveva il laccio, la nappa e la frangia interamente in lana turchina; quella per l' uniforme ordinaria era identica, ma con il laccio in cuoio. Il personale cli qualunque grado appar1enente alla banda aveva un unico tipo di dragona, interamente scarlatta e costitu ita dal laccio, vergato al centro eia una riga d ' argento, dalla nappa con le estremitĂ guarnite eia una riga dello stesso gallone d ' argento e dalla frangia di fili di lana ritorta, ricoperta da due giri di fili d 'argento.
I penclae:li
I pendagli degli ufficiali erano identici a quelli dei pari grado del le altre armi, ricoperti però di gallone d'argento e con tutte le metallerie argentate; per i marescialli , i pendagli erano di cuoio nero, bianco per i sottufficiali dell ' arma a cavallo e per i sottufficiali musicanti.
Le spalline Le spall ine per e:li ufficiali Erano identiche a quelle degli ufficiali delle armi a caval1o ma in metallo argentato. Le spalline per i sottufficiali e truppa
A differenza dei colleghi dell' esercito, i carabinieri indossavano le spalline metal liche il cui modello era rimasto praticamente invariato da circa un secolo. Le spalline erano in metall o lucido ed erano composte dal gambo e dallo scudo con la fra ngia. Il gambo era ornato eia undici squame a tre festoni stampate in rilievo, la prima delle quali, larga circa cinque volte le altre, era decorata da un disegno curvilineo pure in rilievo; lo scudo, che era cli forma ovale e a superficie leggermente convessa, era ornato da una riga dello stesso metallo impressa in rilievo a poca distanza dal bordo esterno; era completato dalla frangia sciolta, in fi lato di cotone arricciato di colore bianco, lunga circa 80 millimetri. La spallina era parzialmente foderata di pelle nera zigrinata ed era provvista di piastrina metallica mobile a cui erano saldati i vari tipi di frangia; veniva poi fissata all'abito tramite un perno a vite munito di controdado cd un gancio piatto, entrambi in ottone, che si infilavano ri spettivamente nel foro e nella traversa in cuoio p resenti sulla spalla. Le spa11ine per i vicebrigadieri ed i bri gad ieri, pur simili a quelle descritte, avevano il piatto ornato da due righe in rilievo, una interna cordonata di metallo lucido e l'altra esterna, piĂš piccola, cli cordoncino cli seta turch ina; la frangia era in filo d i meta11o argentato. Le spalline dei marescialli, simil i a quelle dei carabinieli, avevano il piatto ornato da due righe cordonate in ri lievo di metallo argentato e la frangia esterna, lunga 85 mil1imetri, pure in filato cli metallo argentato, mentre quella interna era in filo cli lino imbiancato.
507
Le spalline per i musicanti erano le stesse per tutti i gradi ed avevano la frangia esterna ad un solo giro, composta cl i tortigli di filato di metallo bianco argentato e di filato ricoperti di seta rossa, lunghi circa 45 millimetri e disposti a tre fili alternati; la frangia interna era formata da due giri di frangia di lana scarlatta lunga circa 55 millimetri, mentre il cuscinetto era in tessuto tinto d i scarlatto.
Le cordelline I -~ corclelline per gli ufficiali Erano costituite da una treccia d'argento in canutiglia mista brillante con i capi in cordone semplice attorcigliati nel mezzo; i puntali erano argentati per gli ufficiali inferiori, dorati per i primi capitani e gli ufficiali superiori. Le cordelline per i marescialli Erano costituite eia un fascio di fi li semplici di cotone bianco, rivestiti eia un tessuto a maglia di cotone a sua volta ricoperto da un tessuto a maglia di filato di metallo bia nco argentato, ritorto a 4 capi, formanti un cordone lungo non meno di 7 metri, vergato da tre righe di seta ne ra, poste ad eguale distanza fra di loro. Il cordone suddetto formava due trecce, una lunga 650 millimetri circa e l'altra 520 mili i metri, ciascuna delle quali era posta tra due cordoni addoppiati lunghi 460 millimetri e terminava in un pendaglio cli cordone semplice lungo 200 millimetri, che si attorcigliava tre volte su se stesso. Il puntale era di lastra di alpacca argentata in due pezzi, uno dei quali , il vero e proprio puntal e, era lungo 70 millimetri, aveva forma conica ed era munito di 12 scannell ature e di 3 fori all'imboccatura, mentre l'altro era una una ghie ra con 4 scannellature; entrambi erano rinforzati da un'anima di legno. Le cordelline per i brigadieri ed i vice-brie:aclieri Erano costituite da un fascio di fili semplici d i cotone bianco rivestiti da un tessuto a tratti alternati, lunghi c iascuno da 70 ad 80 millimetri, a maglia di seta nera ritorta a 3 capi e di filato di metallo bianco argentato ritorto a 4 capi, con le punte dei pendagli a maglia di filato d 'argento. Jl cordone suddetto formava due trecce, una lunga 600 millimetri e l'altra 480 millimetri, ciascuna delle quali posta tra due cordo ni addoppiati, lunghi circa 450 m illimetri, terminanti con 1m corrlone semplice, lungo da 200 a 2 10 mill imetri, attorcigl iato per tre volte su se stesso. I puntali erano uguali a quelli dei marescialli. Le cordelline per i carabinieri Erano costituite da un fascio di fili semplici cli cotone bianco rivestiti da un tessuto a magl ia di fili di lino imbiancato ritorto a 8 capi; il cordone suddetto formava due trecce, una lunga 680 millimetri e l'altra 530 millimetri circa, ognuna delle quali posta tra due cordoni addoppiati, lun-
508
ghi circa 390 millimetri, terminanti con un cordone semplice, lungo da 230 a 250 miillimetri, che si attorcigliava per tre giri su se stesso. l puntali erano uguali a quelli dei marescialli. Gli all ievi carabinieri non portavano cordelline. Le corclelline per i musicanti Erano costituite da un fascio cli fili sempl ici di cotone bianco rivestiti da un intreccio di 4 fi li semplici di filato cli metallo bianco argentato e da 2 fili di lana scarlatta ritorta a 3 capi; il cordone suddetto formava due trecce, una lunga 660 l'altra 51 O millimetri circa. Ciascuna treccia era posta tra due cordoni addoppiati, lunghi circa 41 O millimetri e tenninanti con un pendaglio di cordone semplice lungo da 265 a 285 millimetri, attorcigliato per tre giri su se stesso. I puntali erano uguali a quelli dei marescialli.
Le calzature Mentre gli ufficiali dei carabinieri usavano gli stessi tipi di calzature dei colleghi delle altre armi, i sottufficiali ed i carabinieri dell'arma a cavallo calzavano gli stivali o i gambali; i primi erano identici a quelli degli ufficiali e dei marescialli dell 'esercito, mentre i gambali erano ciel tipo a stecca,3 13 il cui uso venne successivamente esteso anche ai carabinieri a piecli. 31 4 I sottufficiali ed i carabinieri dell'arma a piedi indossavano invece le fasce gambiere mod. 29 315 confezionate con panno turchino, foderate con tela tinta in nero, orlate e cucite con filo di cotone mercerizzato e munite cli nastro di cotone nero, che venivano abbinate agli stivaletti allacciati mod.30,316 in pelle di vitello o vitellone conciata al cromo, di norma privi di chiodatura, i quali rimasero in distribuzione fino al giugno del 1939. 317 li mod.30 aveva sostituito gli stivaletti mod .26, simili a quelli mocl.25 per armi a piedi e a cavallo dell'esercito, ma con i gambaletti piĂš alti. l carabinieri avevano inoltre in dotazione altri due tipi di stivaletti, quelli mod.37 tipo derby, gli stessi che calzavano gli allievi delle Accademie Militari, e quelli a gambaletto mod.32, i quali venivano indossati con l'uniforme grigio-verde insieme alle fasce mollettiere di quel colore ed erano utilizzati anche dagli allievi delle Accademie Militari, dai sergenti e dai sergenti maggiori delle varie armi clell'esercito.318 Lo zaino Lo zaino in dotazione ai carabin ieri era composto eia uno scheletro, eia una copertina e da un sacchetto per cartucce. 313
G ..M.U. 422/39 G.M.U. 422/39 31 5 G M.U. 260/29 e 363/39 3 16 G.M.U. 394/30 3 17 G.M.U. 42 1/39 rn G ..tvl. U. 896/3 3 14
509
Lo scheletro era in legno di p ioppo, ricoperto di tela cli cotone bi anca e munito, nella parte superiore, da una cassetta per le cartucce; la copertina era in pelle di montone. Gli elmetti Gli elmetti erano gl i stessi in uso presso i reparti dell'esercito, con il fregio dipinto con la solita vernice nera; 3 19 alcuni ufficiali, ino ltre, portavano sul l' elmetto anche il fregio metal lico. La prima disposizione in cui veniva sancita ufficialmente l'adozione degli elmetti mod . 33 per i carabin ieri,320 prescriveva che questi fossero bruniti e non verniciati di nero, muniti di sottogola in vacchetta nera al cromo ed ornati dal fregio pitturato con vernice argentata ; in seguito venne adottato un freg io di dimensioni maggiori.32 1 Dall' esame di numerosi esemplari di elmetti mocl .33 appare chiaro tuttavia, come questa disposizione fosse disattesa, forse perchĂŠ era molto piĂš economico verniciare gli elmetti di nero.
3 19
G.M.U. 175/34 161/38 G.M.U. 186/38
320 G.M.U. 321
510
Alarnaro per bavero della giubba di panno turchino per carabinieri, per sottujjicia!i e per marescialli.
Alamaro tipo sottufficiali ricamato su panno scarlauo, utilizzato per le un(form.i grigio-verdi degli ufficiali.
5 11
Alamari in ricam.o per il bavero dell'uniforme ordinaria e per il colletto dell'abito di grande ullifòrme dei musicanti.
Ricamo sulle manopole per l'abito di grande un(fonne dei musicanti.
512
Uj'ficiali generali e/e{{ 'esercito france se passano in ri1'ista un reparro d i R eali Carabinieri: si 11ori1w g li e/meli i mod.33 dipinti cli nero e la 1ipica bandoliera bianca.
Reali Carabinieri, granatieri e soldatiji-micesi; il carabiniere in primo /JĂ&#x152;ww indossa la giubba tu rchina, la camicia
e la cravatta grigio-verde.
5 13
Giubba i11 panno turchino mocl. 33 vista a,ueriore e posteriore.
514
â&#x20AC;˘
Brigadiere in g rande uniforme. Si noti la caratteristica sciabola mod. 29 per brigadieri e vicebrigadieri a piedi, usata fuori servizio; in servizio portavano la e/aga. La dragona era turchina con nappa oro e blu.
Da questa f oto, che ritr{le due carabinieri a piedi ed un mi/ile di pubblica sicurezza, si evince la differenza tra le dragone da carabiniere, con la ,w ppa completwnenre turchina, e quella per vicebrigadieri e brigadieri, rurchina cd oro.
515
Dragona da grande unif'orrne per i marescialli.
Dragona da grande unijĂ nne per vicebrigadieri e /Jrigadieri.
516
Dragona /Urchina da grande uniforme per carabinieri ed appuntati.
Dragona in cuoio nero e nappa 1urchi11a per carabinieri.
5 17
Dragona per carabinieri e sottufficiali rnusicanti.
Pendagli per i cambinieri e sottufficiali, marescialli esclusi, dei reparli a cavallo. T rnarescialli dei carabinieri portavano la dragona come i rnarescialli del Regio t :serciro, in cuoio nero. Tutti i musicanti li ponavano come i nwrescial/i, ma in cuoio bianco.
518
Particolare delle cordelline da maresciallo; quelle per brigadieri e per vice-brigadieri eremo a settori alternati bianchi e neri, mentre gli appuntati e i carabinieri le fJOrtavano cornp!eJamen/e bianche. Gli allievi carabinieri non avevano cordelline.
Particolare della giberna da maresciallo.
519
Bandoliera da maresciallo. Parr;colare del mascherone.
Bandoliera da 111arescial/v. Particolare dello scudo.
520
Tenente dei Reali Carabinieri in uniforme da 11wrcia grigio-verde, priva di cinturone con pistola; L'urujiJnne è quella del Re?,io Eserci10 salvo per il bavero che è del colore di fondo . Si noti la JÏlettatura ai paramani, al colle/lo ed alle controspalline. Bottoni, ?,mdi ed alamari in metallo arge11tuto.
Gruppo di RI?. CC. in uniforme grigio-verde. !11vece della bandoliera poruuw le g iberne in cuoio grigio-verde.
521
Berretto per l'un/form.e grigioverde da capitano dei NR.CC..
Repar10 dei RR.CC. schierato per la rassegna di un Generale di Co1po d'Arma/a. L'ufficiale con l'elmetto porta la giubba con il bavero grigio-verde, men/re quello con il berreuo da campo ha invece il bavero di velluto nero. I carabinieri in uniforme grigio-verde portano la bandoliera a due tasche, in cuoio dello stesso colore.
522
In questa.foto di "uniforme " c'è veramente poco.1 In prim.o piano il sottotenente dei RR.CC. con la giubba nera, la cam.icia e la cravatta grigio-verde, il sottiç/jÏciale con l'un(forme nem e la camicia bianca, mentre la truppa indossa quella grigio-verde.
523
Capitolo IV L'UNIFORlVIE GRIGIO-VERDE
L'uniforme grigio-verde venne distribuita solo in occasione della guerra in Africa Orientale e solo alle sezioni mobilitate ed assegnate alle grandi unità; sul territorio nazionale e durante il periodo oggetto di questo studio, la grigio-verde rimase di uso facoltativo per gli ufficiali. Gli ufficiali avevano in dotazione due soli tipi d'uniforme, l'ordinaria, che doveva essere indossata a diporto nelle ore antimeridiane e in servizio presso i comandi, gli uffici e gli stabili menti e quella di marcia, obbligatoria durante i servizi isolati fuori residenza, a diporto montando a cavallo, in automobile, in bicicletta oppure in motocicletta ed infine sui campi ostacoli d i presidio. La composizione cli queste uniform i era la seguente: Uniforme ordinaria: • • • • • • • •
berretto rigido; giubba con nastrini cli decorazioni; camicia grigio-verde con colletto floscio; cravatta grigio-verde; pantaloni grigio-verdi; stivali o gambali; sciabola con pendaglio e dragona cli cuo io; cappotto o mantello nero.
Uniforme da marcia: • • • • • • • •
be1Tetto da campo o berretto rigido; giubba con nastrini di decorazioni; camicia grigio-verde con colletto floscio; cravatta grigio-verde; pantaloni corti grigio-verdi; stivali o gambali; cinturone nero filettato cli rosso con pistola; cappotto o mantella nera.
Gli ufficiali del le u nità mobi litate indossavano lo stesso cappotto in panno grigio-verde dei colleghi dell'esercito ed il cinturone in cuoio marrone con relativa fondina.
I copricapi Il berretto rigido ed i berretto da campo degli ufficiali e dei maresciall i erano identici a quel-
525
li prescritti per i pari grado dell'esercito, ma con i gallo ni distintivi cii grado in tessuto metallico e le stellette in ricamo, entrambi d'argento. Una circolare emanata dal Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri Reali autorizzava l'uso del berretto da campo grigio-verde con la stessa filettatura scarlatta prescritta per l'analogo copricapo di cordellino nero. Una seconda circolare pubblicata subito dopo conteneva un'aggiunta e variante che l'aboliva; non ci è quindi possibile stabilire con certezza se il berretto eia campo effettivamente adottato e di stribuito, fosse quello con la fi lettatura scarlatta oppure no. I fregi da apporre su entrambi i tipi cli copricapo erano identici a quelli applicati sui berretti rigidi e da campo di cordellino nero, naturalmente ricamati su panno grigio-verde. I sotlu fficiali ed i carabinieri indossavano il berretto da campo negli accantonamenti e durante la libera uscita ed il cappello coperto dal telino grigio, fissato con tre bottoni per lato, durante i servizi presso i comand i, i servizi d ' ordine pubblico, i servizi d'onore ed i pattugl iamenti ; in entrambi i casi, il fregio era cli ridotte dimensioni ed in raion nero, con le cifre reali ricamate in filo bianco. Per quanto riguarda l'elmetto mod. 33, almenclo stando alle fotografie dell'epoca, furo no utilizzati sia quelli verniciati cli nero col fregio argentato sia quelli grigio-verdi con fregio dipinto in nero.322
Le uniformi Il taglio delle giubbe grigio-verdi era identico a quelle in clorazione ai pari grado dell' esercito. Gl i ufficiali ebbero in un p rimo tempo, almeno stando a delle fotog rafie scattate in occasione della partenza per l'Africa Orientale, il bavero di velluto nero filettato cli scarlatto ornato dal1' alamaro a foglia della giubba di cordeli i no nero, sostituito in seguito eia quello dei sottufficiali ricamato in argento su panno nero, come testimoniato da una dispensa pubblicata dal Comando Generale dell' Arma dei Carabinieri Reali; le manopole e le controspalline mobili , ornate dalla classica granata ricamata, erano entrambe fi lettate cli scarlatto. Un' altra variante alla giubba da ufficiali , che appare anch'essa in alcune fotografie datate 1935 e scattate ancora in occasione della partenza per l'Africa Orientale, aveva il bavero grigioverde fi lettato di scarlatto e guarnito dall 'alamaro eia sottufficiale ricamato su panno scarlatto. I bottoni erano quelli dell' uniforme o rdinaria d i panno corclellino nero. I pantaloni corti da cavallo, anch'essi identici a quelli dell' esercito, avevano le bande di panno nero con fi lettatura centrale scarlatta.323 Le giubbe per la truppa ed i sottuffic ial i avevano il bavero di panno nero con i tipici alamari e le manopole a punta, sulle quali ven ivano cuciti g li stessi galloni distintivi di grado prescritti per l'uniforme turchina.
322 G.M.U. 175/34 323
526
Con l'uniforme ordinaria grigio-verde, g li ufficiali indossavano il cinturone di cuoio nero bordato di rosso.
Bibliografia
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527
Ringraziamenti
•
Maggiore Giovanni BALBONE
•
Colonnello Ruggero BELOGI
• •
Giorgio CANTRLLT
•
Dott. .Maurizio LUCARELLI
•
.
Franco MESTUR INI
•
Dott. Domenico ROMANO'
•
Marco TORELLI
•
Conte Ernesto G. VITETTI
DotL Marco CARNEVALE
Dott. Marco PITTALUGA
per le fotografie eseguite presso il conte E .G. Vitelli s i ringrazia il sig. Alberto Gori .
529
Indice PRESENTAZIONE ............ ............................................... . .. ...... ..
3
ARRRRVTAZTONI
5
PREMESSA ... ....... .
7
INTRODUZIONE STORICA . .. .. .............................. ......... . .... .. .
9
PARTE SECONDA CAPITOLO I IL CORPO DI STATO MAGGIORE ..... .. ... .. .. ................ ... ...... ........... .. ......... .. ..... ....... ...............
265
/ . Cli ufficiali generali. ..........................................................................................................
265
2. Cli ufficiali del Corpo di Stato Maggiore ..........................................................................
278
CAPITOLO II LA FANTERIA............................. ............ .......... .... ..... ................. ... .... .. ............... .. ......... ...............
289
/ . Lafimteria cli linea o divisionale e la fanteria rneccaniz.zaw ............................................
289
2. l reggimenti di granatieri...................................................................................................
300
3. 1 reggim.enli alpini ..............................................................................................................
306
4. l reggimenti bersaglieri.............. ........................................................................................
3 12
5. l reggimenti carri armati, successivamente reggimenti di fanteria carrisLO ......................
327
CAPITOLO Hl LA CAVALLERIA ....... ... .................... .. ...................... .. ... .................. ................ ............................
329
CAPITOLO IV L'ARTIGLIERIA. ............ .................. ......... .. .. ........................ .... ............... ....... .......... .......... ... ......
353
CAPITOLO V IL GENIO. ................................ .... ..... ....... ............... .... ............... .. .. ....... .... .... ........ ....... .. .. .. .............
373
CAPITOLO VI · GLI STABILIMENTI MILITARI DI PENA, LE TRUPPE DELL'ELBA E LE TRUPPE DI ZARA.. ...... .. ... ................... ................................
387
CAPITOLO VII I SER\ìlZI ... ........ ............................... ........ ... ..... .... ... ..... ...... .... .... ................................ .............. .....
389
1. Il servizio sanitario. ...........................................................................................................
389
532
2. il servizio veterinario .........................................................................................................
398
3. Il servizio di commissarialo ...............................................................................................
404
4. ll serFizio di anuninistrnzione ............................................................................................
407
5. li servizio della giustizia militare.. .....................................................................................
407
6. Il servizio automobilistico, poi corpo autonwbilistic:o .......................................................
416
7. TI centro chimico, poi servizio chimico miliwre .................................................................
42 1
8. Gli 1cfficiali maesJri di scherma e dirertori cli banda.... ......................................................
422
CAPITOLO VIII LA GUARDIA ALLA FRONTIERA (G.A.F.) ................................................................ ............
427
CAPITOLO IX IL CORPO MILITARE DELLA CROCE ROSSA ITALIANA (C.R.I.) ..................................
439
CAPITOLO X IL SOVRANO MILITARE ORDINE DI MALTA (S.l\1.0.M.) .................................................
445
CAPITOLO XI L'ASSISTENZA SPI RITUALE. ................................................................ .. ........ ...................... ...
45 1
CAPITOLO XII GLI ISTITUTI DI ISTRUZIONE MILITARE ...................... ..... ................................................
457
I. Le accademie ed i collegi militari ......................................................................................
457
2. Le scuole allievi 1ifficiali di complemento e le scuole solfujjiciali .....................................
469
PARTE TERZA - I Reali Carabinieri CAPITOLO I LE UNIFORl\U DEGLI UFFICIALI ......................................................... .. .. ..............................
475
CAPITOLO II LE UNIFORMI DEI MARESCIALLI.............................................. ...........................................
483
CAPITOLO III LE UNIFORMI DEI BRIGADIERI, DEI VICEBRIGADIERI E DEI CARABINIERI ........
491
533
CAPITOLO IV GLI ACCESSORI. ...................... .... ... ..... ............................ .. ................................. ...................... ...
505
Le bandoliere ..........................................................................................................................
505
I cinturoni e le fondine per pistola. ........................................................................................
505
Le sciabole .................................................................................... .........................................
506
Gli at!ributi per le sciabole....................................................................................................
506
Le spalline ..............................................................................................................................
507
Le cordelline ........................................................................................................................... Le calzature ............................................................................................................................
508 509
CAPITOLO VI UUNIFORME GRIGIO-VERDE.......... .. .... .. ... .... .. ..... ................................................. ........... .... .
525
BIBLIOGRAIâ&#x20AC;¢IA ............................................................................................................................
527
RINGRAZIAJVIENTI .....................................................................................................................
529
534
lm.wg.'n;Jzionc • Swmpa
@eo, 00159 Rorna • Vin I. Pettfnc,1g;r1, 31/33 • Tcl. Oo.13588200 • Fn:,: 06~385693 1r1fo'.iFStilgraf1ca.co01 • www.stilgrafica.com Fimlo di stampare nel mese di Ottobre 2005