LE OFFERTE DEGLI ITALIANI PER LA RICOSTITUZIONE DELLA GRANDE ARMATA DOPO LA CAMPAGNA DI RUSSIA

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Le offerte degli Italiani per la ricostituzione della Grande Armata dopo la campagna di Russia.

UFFICIO l'!tTORICO

Le offerte degli Italiani per la ricostituzione del la G r ande Armata dopo la campagna di Russia.

(Fregio pe-r la t'>trta Mi telegrnmmi 1<lln Orantln .\rmata)

Le ojjei1:e <legli ltalian i per la 1r'icostituzioue rlella G1·a nde A 1~'fnafa, dopo la ca,u1pa,g1ut di Russia.

La Grandf' Annata, 1·idotta, dopo la disaslro.~a rampogna di Rusttia, a poche migliaia di uomini, non <'ra che un'o111bra, dieil'o la q11nle, stanche pel lungo cammino, .'li affannavano le t'Olonne i•u,vse, impotenti a raggiung~rla.

Napoleone aveva lasciato a Smorgo11i il comando dell'e.~e,•rifo e, i·elocemente, lii era dii-etto a Parigi.

Poco p1·ima della mezzanotte del Il:/ dicembre 1812 egli giunge alla capitale, varNt la .qoglia delle Tuilerie.~, contempla nella culla il 1·OJleo vi.'!o di suo figlio donnente, prende poche ore di riposo, ed il mattino dopo i;i dedica a di8po1-re f1ttlo per la ricostituzione dell'e.~erl'ito, colla ferma fede di d<tre alla l 111•ancia la soddisfazione di una coMplefa 1·ivincita.

Quando, awo1•a nel c11ore della Russia, egli p1w;entiw le ingenti perdite di uomini e di materiali che la Grande A,·mata av,·Phbe subìte, aveva dispo,~to pe1·chè nuovi contingenti fos.'!f'1'0 chiamati ed iHtruiti, e que,'!tO rni1'abile lai:oro, e questa più mirabile pret'idenza, permiseru che al 1·iaccende1wi delle 08tilità egli avesJJe ,movamente in campo im• ponenti forze da cont)'(lppon·e al nemiro.

La sicU?·ezza nelltt riu.~cita lo anima e, quando la defezione del generale Yorck lo priva dell'aiuto delle forze pru,~.~iane, ltingi dall'aurP tin momento di 11conforto o dz dubbio, colla più Jlerena fiduria, tloma11cla ali' Impero nuovi sac1·ifizi, nuovi soldati, nuovi mezzi.

Si assiste alloM allo Hpettacolo grande di una nazione, che, pur &sene/o e.~aw1ta, in uno slancio di patriottùmio, manda i suoi figli, irl

"

parte giovanetti, a dife11clere la pah·ia minacciata, a rendicare i mo1·ti di Ru.~sfo. E le prodncie d'Italia .~oggefft alla Pra ncia, ed il regno italico, ed il regno di Napoli renrano a11rh'essi denaro, anch'e.<tsi mandano soldati .-;ui campi di Germania, ttmmii-erolmente fedeli in quel tempo di defezioni e di tradimenti.

Nel 1·egno italico il Melzi, col suo tatto squi.~ito prepara l'opinione pubblica, perchè sia olfuto al l'esare francese riò che que;,ti apei·tamente desidera e celatamente richiede, e prende accordi col minish·o della guenYt perchè le compagnie dipartimentali di 1·i.m·va sieno Mimolate a domandare di e.vsere inqzwdl'afe nell'e;,ercito cli campagna e .~ul'l'ogate ni>i dipartimenti con altrettanti repm·ti, formati colla riserva della co1;crizione. E la cosa l- ftinto abilmente pl'epamta, che città, municipi, enti e privati danno arna, cm:alli, denari, e 1:a,·i empi di 1·iNe1·va fan110 anche domanda di e.vse1·e inviati a batte1·ai nei campi di Gn·mania, re-iterando ampie dic-hiarazioni di fedeltà. e di non dubbia fede nei proNsimi e più grandi trionfi, che m:rebbero vendicato ciò clututti chiamcn:ano il tradimento di Yol'C·k e la malafede britannica. A tanfo era riuscito Napoleone col (ll.~cino del suo prestigio e col ti11101·e che incuteva nei suoi Hudditi, anche nel momento in cui la fo,·itmtt stanca, sembl'ava decisa ad abbandonarlo.

Alla prima metà. di febbraio del 1813, dipartimenti e funzionari del regno italico at·evano già .~ottoscriflo o/fel'te per 19.'19 c-<wali,eri equipaggiati e -montati, 955 cavalli per corpi di cm,.alle1·ia e /J91 camili da fii-o, olfre ad ingenti ,'iomme di danaro. Ai primi di aprile le o/fel'te sa/frano già a 2016 cai:alieri, a :/689 cai;alli, a circa 600.000 lfre in denaro contante, ed a grande quantità di armi e mate1·ie p1·ime per confezionare ve.'Jliario.

I dipartimenti del 1·esto della penisola, 11oggetti alla Francia, opportuname11te sollecitati, non rimanevano 8econdi a quelli del 1·egno ifalfro: co11unis.vioni compo.'(fe di alti pe1•.~onag9i ,'ii 1·ecavano a Parigi p<o· felicita ,·e il Noi:rano, ed intanto affluicano numerose le offerte di denari, di camlli e di armati. Genova da sola offrù:a 136.000 lire e qualche centinaio di cavalli per il treno, e più tardi altre 65.000 lire pe1· l'equipaggiamento delle gu(ll·die d'ono1·e j Firenze, stimol ata dal sindaco Pucci, darn uno "'quadrone di cavalieri i Roma, l'etema ribelle, 01·ganizzarn per opera del BraNrhi due xquadroni; tutte le altre città com•o1·1·eMno generosamente, e pP1wino i più piccoli comuni xi riunivano per o/f,·fre all' I111pero al11ieno un carnlin·e, e, pe1· quanto lo permetteva la loro potenzialità fì.nanzia,·ia, piccole .~omme di dena1·0.

A dare un· idea del coneor.w> di tuffi gli ltalia11i, dai più rirchi ai più poveri, dai più potenti ai più tl'mili, .~i è qui raccolto una pcll'il' dei. 1wmerosi.~si111i indh·izzi, coi quali città, enti, conzt1ni, c01 11i dell'e.\el·· cito accompagna1·ono le loro offerte.

Mirabile sforzo di 11n popolo, grandioxa compartecipazione ad una delle più grandi imprexe dello lfCOl'80 sel'olo.

Indirizzo della città di Varallo e suo distretto.

Uniti nella tio.la comunale di Ve.rallo li signori podestà e sindaci di questo oa.ntot:e.

Rammentati tutti gli atti ufficiali inserti ne' pubblici giome.li, il podestà di Ve.rallo ha espost<?:

Signori,

La straordinaria inclemenza del clima fece tioffrire al grande e;1ercito notabili perdite, ed i pubblici fogli annunziarono altresi il perfido tradimento del generale pru1:1siano.

TI nemico fondò qualche sperartza su queste sventure, ma l'impareggiabile genio del Grande Napoleone saprà deluderle.

Già tutti li dipartimenti del vasto Impero francese fanno pervenire a Sua Mae1:1tà le loro oiferte onde contribuire all'esecuzione de' vasti suoi disegni; gli italiani e noi stessi dobbiamo imitarli.

Io perciò propongo signori, d' umiliare alla Maestà Sua la spontanea oiferta di dieci uomini a cavallo vestiti, ed equipaggiati.

Li signori congregati applaudendo ai premessi sentimenti hanno adottato la proposizione.

La presente offerta sarà trasme1:11m dal sig. podestà. di Vara.ilo in nome delle comuni componenti quest-0 cantone al signor cavaliere barone prefetto dipartimentale per essere inoltrata a Sua Eccellenza il signor conte ministro

dell'interno colla. preghiera di sottoporla al più grande de' monarchi, onde si degni di accettarla coll'usata sua clemenza.

Fatto, chiuso e firma.to li 25 genna.jo 1813.

B. Pansiotti, podestà.; Gio. Batt. Orelli, sindaco ; Del Signore, sindaco; Bracchi, sindaco; Zaccoli, sindaco; Antonini, Anziano f. f. sindaco ; Ferraris, sindaco; Balma, sindaco; Fari, Anziano f. f. sirtdaco; Mamo, sindaco; Antonietti, sindaco; Fiorone, sindaco.

Indirizzo della città di Reggio.

Sire,

Gli abitanti della vostra città di Reggio e i rappresentanti de' comuni del primo cantone del dipartimento del Orostolo che hanno avut-0 sempre Fonore di essere fra. i primi nella devozione verso l'augusta vostra persona et che ebbero in tutti j tempi contrassegni di predilezione dalla Maestà Vostra, vi hanno sempre accompagnato colle più fervide felieitazioni nella vostra campagna, ed hanno sparse lacrime di consolazione, allorchè, v'inte1:1ero restituito alla vostra capitale, trionfatore di tanti pericoli.

Penetrati da tali sentimenti ad altro essi non aspira.no ohe a mostrarsi sempre più degni del titolo che loro vi degnaste com.partire di cari al vostro cuore, allorchè onoraste di vostra presenza. queste contrade.

Essi umilia.no e.Ila Maestà Vostra, l'offerta di dodici cavalieri armati ed equipaggiati, supplicandovi, o Sire, di accoglierla come un tributo della loro devozione e del loro amore per voi.

Reggio, gennaio 1813.

Orazio Capilupi, podestà di Reggio; Antonio Bezzantii sindaco di Vezzano; Antonio Raimondi Zaneletti, sindaco di Oà del .Bosco di Sott-0; Andrea Bagnoli, sindaco di Albinea; Mario Messori, ainòaco di Bagno; Mognani Filippo, sindaco di Curia.go; Giuseppe Fornacciari, sindaco di Bagnolo; Luigi Magnani, sindaco di Oà del Bosco di Sopra; Luigi Ferrarini, sindaco di Quercil)la..

J11dirizzo del co11siglio co111trnale della IJltona città di Bre11cia a S. M. 1. e R.

Sire.

Impaziente questo consiglio comunale di mandare ad efietto i sentimenti, che in nome della buona città di Brescia foxono manifestati a Vostra Maestà Imperiale e Reale coll'indirizzo del 21 corrente, ha nella seduta d'oggi unauimemente e per acclamazione deliberato di portare a numero trenta gli uomini a cavallo armati ed equipaggiati da o:ffrir1:1i spontaneamente all' Imperiale e Reale Maestà V01:1tra, onde col volontario ed unanime concorso generale risarcire le perdite che per soli accidentali infortuni ha potuto soffrire il vostro grande esercit.o.

E vegga pure l' Europa essere un 1:1010 il voto di tutti 1 popoli dello Impero francese e del Regno d'Italia, quello cioè di combinare ogni sforzo e non calcolar >1acrifìci, per ottenere finalmente una stabile, ed onorevole pace.

Fortunati 1 sempre leali bresciani, se verrà coronato dal sovrano gradiment<J anche questo benchè tenue pegno dell' inviolabile et costaute loro fedeltà e devozione.

Di Vostra Maestà Imperiale e Reale; Umilissimi, obbedientit>Simi e fedelie11imi sudditi Brescia, 25 gennaio 18Ul.

Fè, membro e delegato del consiglio comnnale; F. Maggi id.; Balucanti podestà; Mociui, segretario.

I11dfrizzo della città di Sondrio.

Sire,

Gli abitanti della vostra comune d1 Sondrio non sent.ono che il bisogno dt rinnovarvi l'espressione della loro devozione, e di comprovarvi la loro riconoscenza; sudditi fedeli, ed interpreti del pubblico vot.o osiamo offerirvi o Sire, quattro uomini a cavallo. Degnatevi di accettarli qual novello pegno del noi;tro amore. Questi, associati ai prodi, e da voi guidati ripareranno senz'altro ai danni, che l'intempestivo ingrato clima ha solo potuto portare

ali' armata. Essi dititruggendo ogni avanzo di perfidia faranno provare ai nemici, che il nazionale coraggio non è estinto, e che il sentimento di gloria infiamma ancor più i 11ostri cuori.

Sondrio, gennaio 1918.

Bonfandini, podestà presidente; Canovo, podestà; Piani, Nogh'lra, Ajli, sindaci; Guicciardi, segretario.

Inclirizzo della città cli Lodi.

Sire,

La vostra città di Lodi e gli abitanti del suo 1° cantone sempre più bramosi di distinguersi nel dar prove di fedeltà, e di devozione all'augusta persona, osano di offerirvi otto cavalieri montati ed equipaggia.ti.

Degnatevi di accettare l'offerta, e questi pubblici atti attesteranno alfa posterità. quanto apprezzaste le di1uostrazioni di attaccamento che vi esternò questa popolazione fino dai primi istanti, in cui il vostro genio tutelare raccolse su queste sponde il piu bel lauro delle vòstre vittoriA, e si mostrò degno di reggere i destini dell'Italia.

In allora, che gareggiammo con quei mezzi, nhe erano in nostro potere per assicurare alle invitte vostre legioni la conquista di queste co-ntrade, e fo allora, che fra il tumulto del1e politiche opinioni stette questa città fedele baluardo ai petti generosi dei prodi che seguivano le vostre bandiere.

Sono scolpiti profondamente nei nostri cuori i sentimenti, coi quali vi degnaste allora distinguere questa città, che buona fu da. voi riconosciuta, e con ispeoiale munificenza rinlnnerata.

Crebbe da q\1el punt.o colla vostro. gloria il nostro amore, e questa gioventù in ogni incontro, e ad ogni cenno sta pronta ad offrirsi vole11terosa per combattere contro i vostri nemici. Il nostro braccio e il nostro cuore sono devoti alla vostra persona.

Lodi, 23 gennaio 1813.

Mancini, podestà di Lodi ; Beltrametti, t:1indaco di Pandani ; Pollini, sindaco di Crespi!ttica; Barni Corrado, sindaco di Dovera ed Uniti; .Moroni, sindaco di Agnadello; Ma.riconti, sindaco di Corte Pala.sio; Corti Giuseppe Ant., sindaco della comune di San Zenone; Pietro Roda, sindaco di Spino; Pietro Monojetti, sindaco di Lodi Vecchio.

ALLEGATO n. 5

Indirizzo della città di Rovereto.

Sire,

Gelosi della gloria delle armi di Vostra Maestà, compresi di sdegno pel tradimento del generale Yorck, appena abbiamo inteso che i comuni dell'impero francese non solo, ma anco del regno d' Italia si affrettavano unanimemente ad umiliare a Vostra Maestà Imperiale e Reale delle spontanee esibizioni, noi pure non esitiamo a concorrervi per quanto comportano le nostre forze, offrendovi sette cavalieri armati ed equipaggiati.

Supplichiamo umilmente Vostra Maestà a, degnarsi di accettare questa nostra. offerta e di riguardarla come una prova del nostro attaccamento e della nostra fedeltà.

Siamo col più profondo rispetto, o Sire, di Vostra :Maestà

Umilissimi, obbedientissimi e fedelissimi sudditi.

Roveredo , 26 gennaio 1818.

Cristoforo Birbi, podestà di Rovereto ; Lorenzo Maruni, sindaco di Villa. Lagaima; Luigi Fontana, sindaco di Romarolo; Carlo Martini, sindaco di Calliano; Giuseppe Valle, sindaco di Folgiaria; Benedetto Toazzi, sindaco di Volano; Giuseppe Stoffella, sindaco di Vallarsa; Antonio .Peterlini, sindaco di Terragnolo; Simone Bando, sindaco di Aldieno.

Indirizzo della città di Trento.

Sire,

Non vuole il cantone di Trento essere fra gli ultimi del vostro regno d'Italia, a rinnovarvi quei sentimenti d'inviolabile attaccamento, ch'egli ha sempre nutrito, ed esternato in tutte le circostanze alla vostra augusta. persona

E perchè corrisponda a tali espressioni qualche atto speciale, che confer mi alla Maestà Vostra la loro sincerità, secondando il nobile ardore di q11esti vostri sudditi., vi supplica di aggradire l' offerta di nove uomini a cavallo, i quali uniti agli altri de1 regno possono coi prodi della grande na-

zione partecipare dell'onore di riparare a quelle perdite, cui per la sola inclemenza della stagione è andata soggetta la vostra cavalleria.

Si lusinga questo cantone che Vostra Maestà Imperiale e Reale si degnerà di accogliere benignamente, questo pegno dell'illimitata devozione ed inviolabile sua fedeltà.

Della Maestà Vostra Imperiale e Reale

Umilissimi, obbedientissimi servitori e sudditi fedelissimi

TI Podestà e i sindaci del 1° cantone di Trento. Trento, gennaio 1818.

Tommaso Rungg, podestà di Trento; Giovanni Giovannini, podestà di Pine ; Giacomo Leonardi, sindaco di Civezzano ; Tomma110 Villotti, sindaco di Segonzano ; Giuseppe Belluti, 1:1indaco di Terlugo; Giuseppe Sontacchi, sindaco di Meano; Giuseppe Carpella, sindaco di Yezzano; Girolamo Poli, sindaco di Mattarello; G. Batta Oraziadei, sindaco di Calavino; Girolamo Filippi, anziano f. f. di sindaco d'Abbiano; Gasparo Crivelli, 1:1egretario.

Indirizzo <li!lla cfttd di r·ero,w.

Se la ferocia d'una stagione oltre modo perverl:!a ed impreveduta, potè, o Sire, sospendere per un istante i vostri trionfi nel suolo nemico, vedrà questi al nuovo cimento, che ::,enza il concorso di una forza elltranea all'umana possanza non v'ha esercito atto a resistere contro l'armi ognor vincitrici dal vcstro genio condotte.

Se la perfidia di un traditore potè scemare il numero delle truppe a voi alleate; le costanti prove di fedeltà de' vostri sudditi vammuo certamente a ripararne ogni perfiùia, ed il canton di Verona penetrato dai sentimenti d' indignazione che ispfrano le nere trame del comune nemico, ardisco offrirvi diciotto uomini a cavallo, che uniti alle invitte legioni 'l'ostre i danni risarciranno del clima e dei tradimenti.

Degnatevi, o Sire, di accogliere quest'umile offerta, testimonio del più puro attaccamento, e della devota sudditanza del YO!$tro popolo.

Di Vostra Maestà

Umilii:1simi, divotist1imi e fedelissimi sudditi.

Verona, gennaio 1818.

Ignazio Guastrava, podestà di Verona; Orazio Sagramoso, podestà di Levio; Mazzi Luigi, sindaco di Sona; Montre1.1or Giovanni, in ass.

H, del sindaco; àgnoletto Domenico, sindaco di Ronco; .Arrigoni, sindaco di S. Giovanni Lupa.toto; Orti G. Battista, sindaco di San Martino; Giuseppe Impari, segretario in capo.

Indirizzo della cittd di Oologna.

Sire,

Il popolo di Oologna sempre esultante nell'udire le tante famose gesta operate da.Ila formidabile destra di Vostra Maestà, vi ammirò fin dal punto che la rinomata giornata campale di Arcole, ove sorge un glorioso monumento eterno dell'immortal vostro nome, decise della sorte d'Italia, nel 17 novembre 1797 terminata in questo te1Titorio.

Sire, noi dobbiamo, a nome di questi nostri amministrati, rinnovarvi gli inviolabili loro giuramenti di fedeltà , devozione ed attaccamento verso l' augusta vostra persona, ed il vivo sentimento che nutrono di cooperare con tutti i maggiori sforzi al grande oggetto cui tendono le eminenti vostre mire.

Questo popolo nel Consacrare a Vostra Maestà tutto se stesso, bramerebbe di avere grandiose risorse, e mezzi senza limiti, onde soddisfare a pieno i propri desideri, ed equiparare le offerte ali' estensione del loro cuore.

Egli supplica Vostra Maestà di degnarsi di accettare l' offerta di due cavalieri armati ed equipaggiati oltre a quella di 2 altri cavalieri, e di 400 napoleoni d' argento (2000 fr.) umiliatavi ieri a nome di tutto il cantone; o:llèrta tenue, è vero, ma però spontanea, nascente dal solo amor rispettoso e proporzionata alle forze degli offerenti.

Ooroni le brame della popolazione di Oologna la vostra generosa grandezza nell'accettarla.

Gli abitanti di Oologna e delle comuni del cantone porgono nel prostarsi ai piedi del trono, incessanti voti al cielo pel maggiore esaltameuto della Maestà Vostra.

Dato dal comune di Cologna, dipartimento Adige, li Zl gennaio lbl3.

Cavazzow, podestà; Poggiato, sindaco; Adamo sindaco.

Indirizzo tiella città di Padova.

Sire,

Gli abitanti della vostra città di Padova si gloriano di essere tigli di quegli antichi Padovani , il cui fedele attaccamento al Romano governo, citato ad esempio da Cicerone, tornar fece va.ne le arti raggiratrici de' suoi nemici. Forti a.i loro doveri ne ripuli:1arono le suggestioni, e con straordinari sforzi, nuove armi, e nuova gente somministrarono al Romano esercito, dando i primi a' Traspadani un esempio che tii gloriarono di emulare.

Degnatevi, Sire, di permettere a noi loro discendenti, di rendere eguali prove di fedele attaccamento alla causa di Vostra. Maestà, e compiacetevi di accogliere l'offerta. di sedici cavalieri armati ed equipaggia.ti.

Sarà sacro aj Padovani ogni incontro di dimostrare la profonda loro devozione alla augusta vostra persona.

Padova, h 22 geooaio 1813.

Girolamo da Rio, podestà; Giulio Pettenello, savio municipale; Antonio B<'lzetta, savio municipale; Gi11Seppe Dondi Grologio, savio municipale; Marco Zigno, savio municipale; Aloise lrassano, savio municipale; Alessandro Ma.coppe, segretario.

Indirizzo della città cli Vicenza e delle conmmni rlel .rno primo cantone.

Sire,

Gli abitanti di Vicenza e delle communi componenti il primo suo cantone, che non cedono ad alcuno nella fedeltà, nell'amore e nel profondo rispetto verso il loro augustissimo sovrano, sono ani111ati dal ben giusto entusiasmo di compartecipare di quella gloria, alla quale aspiravano i suùditi fortunati di questo regno; i pode,ità e sindaci delle stesse comuni, interpreti della volontà dei loro ammini1:1trati, osano di supplicare la Maestà Vostra a volere accogliere le ingenue proteste di simili sentimenti, e uel tempo stesso l' offerta di dieci cavalli bardati, con altrettanti cavalieri arma.ti ed equipaggiati.

Aggradite, o Sire, questo tratt.o di spontanea sudditanza, determinato dalla pura volontà, ed in cui prenderà parte tutto il regno, accogliete i fe-

lici preludi di una lunga serie di vittorie inseparabili dal vostro valore e le felicitazioni di un popolo che solo aspira all' onore di meritarsi la predilezione di Vostra Maestà.

Vicenza, gennaio 1818.

Francesco Anguissola, podestà di Vicenza ; Giuseppe Cavalassare, podestà di :Montecchio Maggiore; Serafin Gonzato, sindaco di Brendalo; Domenico Secondiu, sindaco dì Arcugnan; Giovanni Lerioli, sindaco di Longar; Girolamo Mezzali.va, sindaco di Bolzan; Orisost<Jmo Crisante, sindaco di Sovizzo; Stefano Biasioli, sindaco di Bressanvido ; Pietro Miotello, sindaco di Casta Bissara.

lndfrizzo della buona città di Venezia.

Sire,

Gli abitanti di questa vostra buona città vi seguirono col più affezionato animo nei lontani campi del valore, e della vittoria; ma con vero giubilo intesero il ritorno di Vostra Maestà in mezzo ai suoi popoli.

La. gloria ha accompagnato sempre le vostre armi, ed invano li nemici del continente spererebbero di trar profitto dallt1- straordinaria contrarietà del loro clima e delle cupe loro trame.

I popoli che hanno la sorte di vivere sotto le vostre leggi vogliono sostenere con tutti gli sforzi gli alti vostri divisamenti, diretti a dai- pace ali' Europa, e Venezia non ultima fra le vostre città principali, nei sentimenti di devozione e di amore verso la Maestà Vostra, osa fin d'ora offrirvi con tutti li mezzi, che sono in suo potere, qua.rantUI10 cavalieri armati ed equipaggiati.

Piacciavi, Sire, di accogliere coli' usata vostra. benjgnità le riverenti espressioni dell'incorrotta nostra. fede, e costante devozione. Venezia, li 23 gennaio 1818.

Bartolomeo Girolamo Gradenigo, podestà; Vincenzo Bianchini, savio; Vincenzo Gfrolamo Gradenigo, savio; Alessandro Gritti, savio; Baldassarre Torniello, savio ; Francesco Zon, savio ; Bellato, segreta.rio in capo.

Indirizzo della cittd di Chioggia.

Li due podestà del comune di Chioggia e del comune di Pellestrilla che form1no il cautnn::i di Chiogg1c1., si souo in quest'oggi uniti nelle stanze della municipalità. di Chioggia, e calcolando quanto si debba e al sovrano e al governo, e qnali siano i sentimenti di fedel tà, di os::1eqnio e di riconoscenza, nonchè di attaccamento ali' augusto sovrano dei suoi amministrati, e certi che il voto, cd il genio delle rispettive popolazioni è quello di non cedere ad alcuno altro comune in zelo ed in energia per la causa pubblica, si sono convenuti di offerire spontaneamente a Sua Maestà l' Imper1ttore e Re a nome del cantone di Chioggia nel dipartimento dell'Adriatico, che rappresentano, otto soldati di cavalleria montati ed equipaggiati a carico del cantone.

Ed a tal'effetto saranno pregate le superiori autorità a cui col presente proce::1so verbale sarà rassegnata questa oblazione a volerla prontamente scortare e farla aggradire alla Maestà Sua. Letto, approvato, firmato per le sua e:iecuzione.

Ohioggia, li 23 gellllaio 1813.

Carlo Lisatti, p<'destà del comune di Chioggia: Scarpa Aquilino Giuseppe, f. f. di podestà di Pellestrina.

Indirizzo della città di Udine.

Sire,

Allorchè la voce universale delle popolazioni dominate dalla saviezza delle vostre leggi gareggiano nel portare ai piedi del vostro trono voti ed offerte ; allorcbè la più graude delle nazioni pre130nta lo spettacolo di un santo entusiasmo di devozione, ed amore, gli abitanti della città di Udine e delle comuni del suo cantone non ultimi per desiderio ardentis8imo di comprovarvi ohe sono essi pure animati da eguali sentimenti, osano offerirvi venticinque cavalieri armati ed equipaggiati.

Degnatevi, Sire, di accogliere I' umile loro offerta, e di credere che

non misnreranno mai nè mezzi, nè sacrifici, onde ml\ggiormente testimoniare alll\ Maestà Vostra Imperiale e Reale la fedeltà e la devozione loro.

Della Maet1tà Vostra Imperiale e Reale

Umilibsimi e fedelis,mni servi e sudditi

Udine, 25 g1>nnaic, 1813.

Ml\ttioli Gi1ùio, podestà di Udine; Giovanni Oliasi, sindaco di Cosoco; Tosoni, t1indaco di Lestiffo; Savoni Giuseppe, sindaco di Mortegliano, Della Rovere, sindaco di Meretto d1 Zomola; Romano Girolami, sindaco di Pasian Schiavonesco ; Sabatini Stefano, sindaco di Ruzzuola; Cancianimi, sindaco di Reana; Cernazai Giuseppe, sindaco d1 Tricesimo ; Agricola Vincenzo, sindaco di Trevignano.

Indirizzo della città di Belluno.

Sire,

Appena il grido del tradimento pervenne alle sponde della Piave, che questa popolazione esternò sentimenti d' illimitato amore a Vostra Maestà Imperiale e Reale e ardente desiderio di concorrere colla vita e colle sostanze alla conservazione di quella gloria, che il gen!o vostro ha portato ad un grado di elevatezza superiore alla umana natura.

Alla verità di queste espressioni, e di questo straordinario entusiasmo, lllliCO effetto dell'amore e del nobile orgoglio ohe Vostra Maestà sa ispirare alle nazioni, ardiamo di unire una prova di fatt-0 1 offerendo a Vostra Maestà sei uomini a cavallo equipaggiati.

Degnatevi, o Sire, di gradire qnesto umile contrassegno di devozione e attaccamento all'augusta vostra persona.

Belluno, gennaio 1818.

Agosti, podestà di Belluno ; Cecco, sindaco del comnne di Capo Mo:nte ; Gappani, sindaco di Sedico ; Fiala.ne, sindaco di Limana; Vigna, sindaco di Puo11; P. Liso, sindaco di Farva; Molin, sindaco di Znmble.

l11dirizzo della città di Bassano.

I comuni del cantone di Ba!lsano si prostrano ai pieùi del loro monarca e lo supplicano non isdegnare l'umile offerta di otto cavaliE>ri i quali anelano l' onore di essere parte dei custodi del trono più luminoso e più giusto, e assalitori gagliardi e intrepidi de' suoi nemici.

Questi comuni vi hanno, o Sire, essi medesimi veduto più volte sulle rive del loro Brenta, circondare le giovani tempie di lauro trionfale, ed hanno ben conollciuto che quel lauro doveva essere quello del primo fra gli eroi.

Tanto presagio si è cangiato in avveramento eterno santissimo.

Alla paterna vostra munificenza, o Sire, alla luce perenne della vostra gloria, e al comrlesdo delle grandi memorie stampate altamente nei loro cuori, e destinate ad eredità inviolata delle generazioni, essi unanimi SJJOD· tanei votano sostanze, sudori e vita.

Di Vostra Maestà Imperiale e Reale, Umilissimi, obbedientillsimi, fedelis11imi sudditi. Bassano, li 23 gennaio 18lii.

Bombardini, podcatà del 1° Bassano; Lago Domenico, podestà di Rossa; Col!tantino Baroni, sindaco di Rossano; Chemia, sindaco di Carpene; Martinato, sindaco delegato di Cismon.

Indirizzo della cittd di Treviso.

Il podestà di Treviso ha fatto conoscere a tutti i signori sindaci dei comuni componenti il primo cantone }'offerte state fatte d'altri sudditi di S. M. specialmente in Francia, a.ffi.ne di dimostrare !a. propria divozione non solo ma l' interesse che han110 al conseguimeuto dei fini, che la stessa Maestà Sua a comune bene si è prefissi, e quindi calcolata la tenuità dei mezzi, che può o:flrire il cantone, in paragone all'ampiezza del desiderio universale ha propol!to di oflrirle quindici cavalieri equipaggiati a dimostrazione soltanto dei propri sentimenti.

Sentita appena la proposizione fu accolta col più vivo entusia-amo da tutti, dimostrando ognuno in particolare, e tutti in complesso di essere disposti di fare anche tutto quel più, che piacesse al sovrano per I' onore

della nazione italiana e per la maggiore prosperità degli e,1erciti comandati da lui.

Applaudita questa risoluzione se n' e steso processo verbale in dicia11sette originali atlinchè un esemplare rimanga presso ciascuna municipalità del cantone, ed uno ne sia trasme:,;i;o al t1ignor cavaliere bnrone prefetto del dipartimento, del che fu incaricato il podestà di Treviso, pregandolo di far aggradire al governo col mezzo della competente superìorità questa offerta, ed instando percbè dove venga accolta, siano date qudle istruzioni, che valgano a mandarla ad e.fletto.

Fatto, e chiuso il presente proce~ao verbale , a Treviso il 26 gennaio 1818.

Nasoimbeni, podel:ltà di Treviso; Pasini, sindaco di Maserada; Savon, sindaco di Breda; Bavonga, sindaco di Feruga; Barliscan, sindaco di Cherro ; Pagnosin, sindaco di Paveglia.no ; Hintelli, sindaco di Coral; Pelosi, sindaco di Jambaghei; Ximonetti, !!indaco di M.orzen; Farcoli, sindaco di Monester ; Michelin, sindaco di Ignana.; Biutto, sindaco di Sperazigo : Badini, Findaco di ZenFon; Bor::-iero, :;indaco di S. Biaso; Radaelli, sindaco d1 Rocada.

Indirizzo della t'ittd di Asiago e dei comw1i del distrPtto.

Sire,

Noi siamo dii;cendenti degli antichi Cimbri rifugiatisi un tempo in quel:!ti inospiti monti, e conserviamo ancora la lingua e I' iudofo leale e fiera dei nostri maggiori. I passati governi ebbero prove constanti del valor nostro e della nostra. fe<leltà, e riguardal'ono poi sempre con occhio parziale la popolazione di sette comuni vicentini.

Il governo di Vostra Maestà ci ha colmato di benefici anco di recente, nè ci fu dato finora. di poter segnalare l'eterna nostra riconoscenza. Ora. che un grido universale chiama gli Italiani all'armi contro i nemici della granÒPzza del nome vostro e della nostra. felicità, poveri come siamo, ma. ricchi di cornggio e di robustezza, osiamo offerire, a. Vostra Mne8tà colle broccia nostre, sette cavalieri armati ed equipaggiati. Indurati nelle fatiche ed avvezzi ad un clima eguale a quello della Ru&:;ia noi resh;teremo contro le intemperie della. stagione e la ferocia de' nemici, verso.udo intrepidi fin l'ultima l:!tilla di sangue per la difesa del vostro n·ono e 1ier la conservarione della vostra dinat1tia.

Degnatevi o Sire di accogliero questi senti menti di devozione, di fedeltà

di amore ver110 l' Aug1111tit1sima peraona vostra che la popolazione di sette comuni vi esterna per not1tro mezzo, e di ammettere tra tante nazioni che hanno l'onore di combattere sotto le invincibili vostre bandiere, anche i discendenti degli antichi rnmhri.

Di V 011tra Maestà

Umilissimi, obbedientissimi, fedelissimi 1mdditi

Asiago, 25 gennaio 18m.

Colpi, podestà di Asiago ; Tescari, podestà di Lusiano ; Cerato, podestà di Znego ; Mamisi, sindaco di Gallio ; Frigo, sindaco di Roana ; Del Pozzo, sindaco di Roizo ; Marcolongo, sindaco di Fosa; Girandi, sindaco di Conco ; Piccotto, sindaco di Crosara ; Bernardi, sindaco di Valle S. Florìan ; Cl1emìn, sindaco di Campese ; .Fevazzi, sindaco di Mals~a; Panozzo O11tare, sindaco di Tresche Conca.

Indirizzo della cittci di Schio.

Sire,

I podestà e sindaci componenti il cantone di Schio, penetrati dalla più viva indignazione per la perfidia del tradimento del generale prm1~iano si unirono per esternarvi il loro attaccamento, la loro fedeltà. e la devozione loro, cono1:1cendo es1:1i che la felicità dei popoli dipende dalla gloria del loro sovrano, hanno determinato di oifrire a Vostra Maestà Imperiale e Reale soi cavalieri arma.ti ed equipaggiati a. spese del cantone medetiimo, protestando in pari tempo di esser pronti a qualunque sacri.fizio ove si tratti di concorrere aù eseguire quanto piaces:Je alla Maestà Vostra di prescrivere.

Ben fortunati saranno li sottoscritti, se Vostra Maestà Imperiale e Reale vorrà degnardi di riconoscere in sì mit1era offerta, quale sia lo spirito che li anima per la sua aug1111ta persona. !:ichio, 2:l gennaio l!U3.

Nicoletti, podestà di S~hio; LMter, pa fo:Jtà di Y11.lli; B,Jrgo, siudaco di Asiago; Corvà, sindaco di Torrebelvicino; D,1lle Rutfo, sin laco di Torre ; Miranda, sin,laco di Menam, sindaco di Canalaro.

Indirizzo della città di Lonigo.

Sire,

I vostri fedeliasimi sudditi di Lonigo e delle comuni componenti il distretto, che accolsero, e ristorarono più volte le vostre truppe, e segnatamente dopo essere stati i loro colli spettatori della famosa battaglia d' A:roole, banno veduto, col ridivivo onor d'Italia, esaltato il loro comune al grado di capo distretto, e segnalatane l'epoca. da. quel trionfa.] monumento che dalle paludi d'Arcole estolle la glorm volltra all'immortalità.

L'immagine incancellabile di questi portenti tiene occupato l'animo dei vostri umilitlllimi sudditi di Lonigo, e vi ridesta ognor più viva l' ammirazione per l'eroe guerriero, la venerazione per l'augustissimo sovrano e l'amore pel padre dei suoi popoli.

Desiderando essi esterna.re col fatto i sentiment.i di fedeltà e di amore onde sono animati verso la sacra vostra persona, supplichevoli, implorano la grazia di potervi offerire oltre tre uomini a cavallo montati ed equipa~giati a spese del comune di Lonigo, tre altri cavalieri armati ed equipaggiati a spese delle comuni del cantone, e 600 Napoleoni d'argento (3.000 fr.) .

Degnatevi, o Sire, di accett.are quest'umile offert.'\ e riguardarla come un pegno d'amore, di devozione dei buoni abitanti d1 Lonigo e del cantone.

Lonigo, 26 gennaio 18U!.

llars iglio, podestà di Lonigo ; Faggioni, Vanzo, Pieriboni, Renier, i;avi ; Brunelli, sindaco di Montebello; Pagma, sindaco di Montorso.

Inilfrizzo della cittcì <li Feltre.

Sire,

Al doloroso inaspettato annunzio del nero tradimento commesso dallo sciagurato generale Yorck, penetrati dalla più viva indignazione i fedelissimi sudditi di Vostra Maestà Impimale e Reale il padestà, i 11indaci del cantone di Feltra, e mossi d'altronde dal pii1 ardente desiderio di esternare in qualche modo l'inviolabile loro attaccamento, fedeltà ed a.more verso la sacra vostra persona, osano implorare dalla clemenza di Vostra Maestà che venga accettata l'umile offerta ch'es:ii vi fanno di quattro cavalieri equipag-

giati e di aggradire altresi le devote, e 1:1incere assicurazioni, che niun sacrifizio sarà loro pesante, o,e confluir possa alla felicità dello Stato ed alla gloria dell' invitto loro monarca.

Di Maestà Vostra Imperiale e Reale. Gli umili,;simi, devotissimi, osseqniosi;1simi e fedeli1osimi 11udditi.

Feltre, 28 gennaio 1813.

Lucio de l\Iezzan, podestà di Feltra; Scope! Giovanni, sindaco di Serru; Dezordi, anziano di Villabirena; Andreina, sindaco di Cesio; Demmi, sindaco di Suspivolo; Giovanni Reci, anziano di Santa Giustina.

Indirizzo della città cl' Este.

Sire,

Il nemico ha combattuto col favore dello straordinario suo clima. lCa il vostro valore, e i sommi mezzi che v'offrono i vostri fedeli sudditi vi permettono una nuova campagna gloriosa.

Non v'è angolo del vostro Impero, nè del vostro regno in cui il loro amore 1,er l'augusta vostra persona non si manife11tì con sommo entusiasmo. Animati da eguali sentimenti, gli abitanti d · Este e delle comuni del cantone, seg11eudo :,1pontanei, l'esempio degli altri osano, o Sire, di offrirvi otto cavalieri armati ed equipaggiati.

Piacciavi, Sire, di accogliere questa umile loro c,fJerta insieme all'omaggio di devozione, di fedeltà e di attaccamento che professano alla sacra vostra persona.

Este, gennaio 18lil.

Nicolò Bolclri, podestà di Este; Battista Lazarini, anziano di Cinto; Cfiuseppe )forinetto, sindaco di Sant' Elena; Giovanni Ra.imondi, 11indaco di Ripovana; Pietro Zanetti, sindaco di Barbona; Francesco Marinelli, sindaco di S. Urban; Zopelari Antonio, sindaco di Pranenza; Busson Santo, anziano di Valle di Villa; Graziato Giov. Batt., sindaco di Rigolo; Passnrello, sindaco di Pon:;o; Magnnna Domeuico, sindaco di Ospedaletto ; Carlo Gusolla, sindaco di Lozzo.

Indirizzo della città di Legnago.

Sire,

Gli abitanti di Legnago e delle comuni del cantone festosi di el!sere tra li sudditi del regno d'Italia, fondato da Vostra Maestà, anime.ti da sentimenti di devozione, e di fedeltà e del più vivo desiderio di darvene una prova, osano, o Sire, di offrirvi, n. 9 uomini a cavallo montati, equipag• gia.ti e mantenuti a loro spese.

Questo tributo per quanto tenue essere post!a, si lusingano che verrà ac• colto con benignità dalla. Maestà Vostra. come un pegno di quell'amore che banno giurato di conservare verso l'augusta vostra persone. a costo di qualsivoglia sacrificio. Qual glorie. sarà per il cantone di Legno.go di poter dire:

S M. be. accolto le. nostra offerta..

Li podestà ed i sindani della comunità del cantone rappresentanti la. popolazione del medesimo si prostrano e.i piedi del trono d1 -Vol!tra Maestà.

Legnago, 2-1 gennaio 1813.

Peccorari, podestà di Legnago; Castellani, podestà di Ceree.; Degani, sindaco di Sanguinetto; Rimarcati, sindaco di CB.llaleone; ltialberti, sindaco di Oppeouo ; Faccini, sindaco d' Isola Porcarizza; Ce.rme.gna• ni, sindaco di Ro\"'ercb1era; Brizz1, sindaco d1 Terrazzo; Benedetti, sindaco di Minalbo; Cadi, sindaco di Sonaigo; l\Iontres11\ anziano di Bevila.equa.

Indirizzo della città cli C1mto

I podestà e sindaci delle. città di Cento, e delle comuni del distretto penetrati dalla più vi va indignazione pel tre.dimen to del generale prmi::1iano, hanno sentito ad un tempo t1viluppa.rsi un sentimento di devozione, e di fedeltà verso l'augusto loro monarca Napoleone I. Quindi riuniti spontanea• mente nella residenza municipale della comune di Cenb>, uno di e::isi con• sulte.te le circost,anze del cantone, e sull'esempio ancore. della grande nazione, he. proposto di offrire e. Sua Maestà Imperiale e Ree.le numero quattordici cavalli montati in attestato di amore e di att(lccamento a S. M. umiliandole analogo indirizzo.

Tutti gli altri signori podestà e sindaci hanno unitamente aderito a tali sentimenti e seduta 11tante è stato da essi compilato il proposto indinzzo.

Tutti i membri hanno firmato il presente verbale processo. Cento, li 25 gennaio 1813.

Giulio Cesare Dandini, podestà di Cento ; Vincenzo Rovelli, podestà di Pieve ; Pietro Marozzi, podestà di Malalbergo ; Ant. Rameoni, sindaco d'Argelato; Pietro Pelagatti, sindaco di S. Giorgio; Michele Cussini, sindaco di Santa Maria Induno ; Giuseppe Rocarati, anziano di Galliera.

Indirizzo della città <li Fermra.

Sire,

La fedeltà e l'amore verso l'augusta vostra persona., lo. brama di com1,iuta felicità alla quale il possenu- vostro genio im1~rterrito ai tradimenti e agl'oltraggi steti1:1i di natura, vuol guidarci, costringendo i nemici del continente alla pace, gia infiammano i cuori di tutti i sudditi vostri; immenso è il loro numero ; ma una t;Ola la volontà ; un solo grido echeggia ; siam vootri, disponete, re11cleteci degni di voi.

Uosi pure esc:lnmano o Sire, gli abitanti della vostra città di Ferrara. e delle comuni del suo cantone. E ..si gareggiano cogli altri vostri sudditi dedicandoi;i a voi, e vanno più d'ogni altra festosi che ìn mezze ancora e.i terribili dit;astJ:i sofferti p<>r l'impelo de' fiumi, sentono ardentissimo il desiderio di tlemre con ogni possibili sforzi ai supremi vostri cenni, e spontanei li prevengono osando di offrire a Vot1tre. Maestà. dodici cavalieri armati ed equipaggio.ti.

Possano i nostri amministrati tentando di corrispondere ai sublimi vostri disegni, partecipare agl'effetti della clemenza ,·ostra. Sire, lo ripetiamo concordemente : noi siamo tutti vostri perchè vogliamo es8ere felici, gloriosi, sicuri.

Di \"o,;tra. Maestà Imperiale e Reale. U ini.lii,isimi, obbedientiHsimi fedelissimi sudditi.

Ferrara, li Zl gennaio 1813.

Girolamo Oignara, podestà di T!'errara; Francesco Riuani, sindaco di .Marrara : Faut1tino Rat~a, sindaco di S. Martino ; Antonio Centue-

let, anziano, pel sindaco di Tnmcolino; Giuseppe Mazza, Riudaco di Poggio Renatico ; G. Cappati, anziano, pel aindaco di Rave.Ile ; Gaetano Nagliati, sindaco di Banza ; Filippo Nigrisoli, sindano di Cona; Giovanni Borselli, sindaco di V'igara110 Majnnrda.

Indirizzo della cittct di Manto-i;a.

Sire,

Mentre la nazione francese su tutti i punti gareggia con patrio entusiasmo in generosità di offerte per provare quanto sia dii;posta a concorrere all'adempimento delle vostre grandi viste, le quali tendono ad assicurare la felicità de' popoli, e la quiete dell'Europa intiera, gli abitanti della buona città di Mantova e di tutto il cantone sudditi fedeli di Vostra Maestà, cui tanto debbono e da cui tanto ancora sperano, osano d1 offerirvi dodici cavalieri armati ed equipaggiati.

Degnato,i, Sile, di accogliere questa offerta come una prova di fedeltà, devozione, di ricono!lcenza e di amore per voi do' vostri buoni mantovani.

Permetteteci poi di dichiararci pronti ad impiegare tutti i mezzi che sono in potere nostro per cooperare ai 1:mblimi vostri divisamenti.

Permetteteci infine di isperaro che la presente ingenua e calda dichiarazione venga accolta con berugno sguardo dalla vostrn. patema clemenza. Gli umilissimi, ubbidientissimi, fedelissimi sudditi e servitori Mantova, 28 gennaio 1813.

Giulio Gnen-ieri, podestà; Antouio Lonihi, savio pel podestà ammalato di Roncoterraro ; Pietro Boldini, sindaco di Ca1:1tellaro ; Pittro Sualleri, sindaco di Ca1:1telbelforte; l!'rancesco Benintendi, savio; Nicolò Gozoldo, taavio ; France!lco Zanetti, ;,11,. v10 ; Giusep1,e N'obis, savio; Giuseppe Bronzi, 1,nvio ; P. Codde, segretario.

I111lirizzo della cittct di Crema a Sua, Maestct Impe1·iale e Reale.

Sire,

La città cli Croma e le Comuni componenti il cantone primo, commosse ùalle vicencle reso pnbbliche col memorando bollettino n. 29, seguendo l'e-

sempio dello. città dell' Impero e della capita.le del Regno osano offrire alla Maestà Vo,.tra sette cavalieri monta.ti e ve::ititi a loro spesa.

Non ostante l'ampiezza de' mezzi che sono a di1:1pot1izione dell'estesa vostra possanza ci sarà molto soddisfacente se Vostra Maestà Imperiale e Reale, coll'innata. sua clemenza non isdegnerà questo contra.sdegno d'amore e di devozione dei fedeli sudditi di que!lto cantone.

Della Sacra Imperiale e Reale Maestà Vo::1tra.

Gli umilissimi e fedelii;simi sudditi. Crema, 23 gennaio 1813.

Nicola Rosa.gli, podestà di Crema; Francesco Balotto, savio; Francesco Faniru, ~vio; Roberto Sanseverino, savio; Pergani, sindaco di Serginano; Marcantonio Sanseverino; Giovanni Barbati, anziano; Agostino Magri, sindaco di Trascorre; Pietro .Bariolo Giroldi, sindaco.

La &uo,w cittlt di Bowgrw. a S1ui Maestà Imperiale e Reale.

Sire,

Coll'indirizzo che il Podestà di Bologna, interprete di sentimenti del Municipio ha avuto l'onore di umiliare ai piedi del trono, ha egli manifestato li sentimenti da quali è compresa la vostra buona città di Bologna, e la viva 1,ma brama, di dar prove della sua fedeltà, e dell'affettuoso suo attaccamento a V. M. I. e Reale.

A questi sentimenti che sono pur quelli del consiglio comunale di Bologna e de' sindaci del primo cantone, si fanno essi coraggio di aggiungere l'offerta di quaranta cavalieri montati ed equipaggiati.

Possano essi, Ltniti ai prodi del grande esercito, faf conoscere a voi, o Sire, ed all'Europa intera, ohe nel cuore degl' Italiani giammai verrà meno in qualunque circo11tanza l'amore della gloria e l'interes1,e del 1,uo sovrano.

Andrà gloriosa Bologna, se Vostra Maestà si degnerà di accettare l'offertn spontanea che il consiglio comunale et i 1-<iudaci suddetti pieni di devozione e di ossequio osano umiliarle.

Bologna, gennaio lE\18.

Giuseppe Malvasia, prnsidente consigliere, e savio municipale; Bianchetti, podestà i Panzacchi, sindaco; Cacciari, sindaco; D. Galletti, 11indaco ; Capelli, sindaco ; Calzolari, sindaco ; Andrea Fabbri, sindaco ;

Dalbello, sindaco; Mattio]i, sindaco; Silve,itri, sindaco; Luigi Bravi, sindaco ; Luigi Cesarini, anziano per il sindaco di Castagnolo l\faggiore; Francesco Bovio, consigliere; Antonio Malvezzi, consigliere ; Francesco Tinti, consigliere comunale; Pietro de Lucca, consigliere comunale; Baldassarre ::M. Gnudi, consigliere comunale ; avvocato Vincenzo Peéruzzi, consigliere comunale; Alessandro Pozzadini, consigliere comunale; Clodoveo Cavalca, consigliere comunale; Francesco Boschi, consigliere comunale ; Francesco Guidotti, consigliere comunale; Francesco Ranuzzi, consigliere comunale; Girolamo Cospi, consigliere comunale, e savio municipale; Cesare Ales. Scarselli, consigliere comunale; Vincenzo Malvezzi, consigliere comunale; Raffaello Giacomelli, consigliere comunale ; Benedetto V.ittori, consigliere comunale ; Petronio Rovatti, consigliere comunale ; barone Luigi Albergati, consigliere comunale, e savio municipale ; il consigliere di Stato A. Quirini, prefetto del Reno ; Ragani segretario in capo della municipalità.

Inclirizzo della città di Faenza a B. M. Impe1'iale e Reale.

Sire,

All'annuncio delle vicende del vostro grand'esercito, cagionate non già dal valore de' nemici ma dall'inclemenza della stagione a dal tradimento, tutte le città di questo vostro regno si diBpongono spontaneamente ad allestirvi sti:aordinarie risorse ; tutte gareggiano con nobile emulazione per tri• butarvi gli omaggi del loro amore, della loro fedeltà, ciella loro devozione. Dappertutto la gioventù è pronta ad unirsi sotto le vostre bandiere per combattere a fianco di que> Prodi che il vostro genio> il valore vostro ha avvezzati alla vittoria.

Ventisette giovani del primo cantone di questo dipartimento mercè la spontanea contribuzione dei comuni che lo compongono, e di alcuni tra fa. coltosi possidenti sono già pronti ad impugnare le armi a combattere per l'onore della nazione, e per la difesa del vostro trono.

Noi ne facciamo l'offerta a Vostra Maestà, degnatevi di aggradirla. Apprendano una volta i nemici de!la tranquillità dell'Europa che la dinastia da voi fondata può tutto contare sull'amore de' sudditi.

Di Vostra maestà

Umilissimi, divotissimi> servitori e sudditi fedelù1simi. Faenza, 25 gennaio 1813.

L. Caderchi, podestà di Faenza; O. Vitelloni, podestà di Bagno Cavallo ; Farini, podestà di Rassi ; Francesco Drei, sindaco di Grana-

rolo i Passolini Nicolò, Magnani Dionigi, Severo]i Girolamo, Roverelli Antonio, Tommaso Gessi, Naldi Zauli Dionigi, savi; Carlo Villa, segretario.

Indirizzo della città di Forlì.

Sire,

Non cosi tosto giunsero a notizia degli abitanti del cantone di Forlì le offerte d'uomini arma.ti a cavallo umiliate a Vostra .Maestà dalle capitali del vostro impero, e del vostro regno che si destò nell'anima loro il nobile desiderio di emularle.

Sire, io adempio con vera gioia all'incarico ingiuntomi di offrirvi, otto cavalieri armati ed equipaggiati a spese del cmntone medesimo.

La comune poi di Forti unita al ceto de' maggiori estimati e commercianti osa offerirvi altri sei cavalieri armati ed equipaggiati a proprie spese. Noi porgiamo i più fervidi voti all' Imperiale e Reale Maestà Vostra perchè si degni nell'accettare l'offerta, che il cantone e la com une di Forlì umiliano al suo trono, di riguardarla come wia sincera garanzia, ed un pegno prezioso del profondo rispetto, e dello zelo che i suoi abitanti si fanno un sacro dovere di professare all'augusta vostra persona. Umilissimi, ed ossequiosissixni fedelissixni servi e sudditi.

Forli, genna~o 1818.

Luigi Paolucci, podestà di Forlì e ciambellano di V. M.; Lodovico Clifanelli, podestà di Forlixnpopoli; Mambelli, podestà di Meldola; Gaddi, Papi, Prati, Roberti, savi.

Indirizzo della città di Imola.

I podestà e sindaci del cantone d'Imola si sono radimati presso il podestà della città medesima, e dopo dj aver ognuno di essi rinnovate le pro-

teste di fedeltà e di amc,re i,el loro adorato sovrano, hanno unanimemente deliberato le COl!e ireguenti :

1 ° . - li cantone d' Imola iu attestato della propria fede e devozione a S. M. Imperiale e Reale offre per le sue armate il numero di dieci cavalli montati.

2°. - Gli uomini, i cMnlli, 11 vebtiai-io. le bardature verranno 1:!0W· mi11istr ati a speae del cantone mediante una sovrimposta sul censo del 1813.

8°. - Un' i ndirizzo a S. M. I. e R. umilierà. ai piedi del trono ,1uesti sentimenti della illimìtata devozione, della indelebile riconoscenza, dell'amore più intenso degli abitanti del Cllntone d'Imola, pei quali la M. S. verrlL supplicata ad aggraclire ed accettare la spontanea offerta di questo tenue e cli qualunque altro maggiore sacrificio per la prosperità e l a gloria llaziouale.

4• . - Gli uomini :,aranno somministrati dai comuni nella seguente proporzione :

I mola tre, Castel Bolognese due, Castel S. Pietro due , Ca1:1lel Guelfo uno, ~lordano uno, Cantalupo Selice e Dozza uniti, uno.

6°. - Ogui municipio sc,::,tenà ::,cparatamente la s1·e1>a dell'arruolamento del 8UO cuntingento, e ne farà. Cijll,!etto nel preventivo del 1813. Tutto il l'itnanente <lella spesa verrà. soste11utu. sull'eatimo dell'intero cantone.

La present~ deliberaziot10 viene :rnbordinata al signor consigliere di ~uno prefetto dl'l Reno, perchè si compiaccia implorarne la suprema. approvazione.

Imola, dallo. resiùenzn 1nunioipal;, allll ore llo(lici meridiane dl•l giorno 26 gennaio 1813.

Piofro Faella, podt'stà di Imola i Pietro Pasi, podestà di Ca;,tel S. Pietro; DomeJJico Mateucci, ti(,vio, delegate, del 1,ode1:1tà di Castel Bologneae; Luigi SatJdn, poàes111 di Castel Guelfo; Domenilo Belleudi, sindaco di Mordano ; Andrea Brini. sind11.c·o di Cantalu1,o Selice; Michele dal1'0,isa, siJJdaco di Dozza.

Indirizzo della città rii Rai:n111a.

Il tradimento del disertore generale prussiano, ha eccitata In più viva indignazione nel cuore di tutti i n,stri !.ludditi, ed ora li raccoglie ai piedi del trono colle prove pii1 deci..e di frùeltà e cli attaccamento verso la sacra vol'tm persona.

D,wranno pur finalmente 1 nostri nemici convincersi che ogni loro tenebroso attentato è un nuovo stimolo al nostro amore verso di voi.

Noi vi offriamo quattordici uomini a cavallo montati a nostre spese.

Degnatevi o Sire, di accettare la nostra offerta, e di assicm·arvi, che niun sagrificio ci costerà caro per conservare la vostra gloria, da cui unicamente dipende la nostra felicità.

Siamo col più profondo rispetto

Umilissimi devotissimi ed obbedientissimi servitori, e sudditi fedelissimi,

Ravenna, 26 gennaio 18l3.

Carlo Arrigoni, podestà; Tommaso Della Torre, Pietro Desiderio Pasolini, Federico Rasponi, Giovanni Malagolo, Ippolito Ra.sponi e Pietro Saporetti, savi ; Lorenzo Miserocchi, segretario.

Indirizzo della città di Lugo.

Gli abitanti del cantone di Lugo nel dipartimento del Reno, i quali non sono ultimi per a.more e fedeltà verso la Maestà Vostra, sentono il dovere di riprotestarvi i ::1entimenti de' quali, sono penetrati e di u1niliar1i a piedi del trono, colla dichiarazione che non vi sarà per essi loro sacrifizio, a cui di buon grado non siano per prestarsi, onde vedere compiuti i voleri di Vostra Maestà.

Interpreti de' sentimenti de' nostri amministrati, noi ci gloriamo, o Sire, ùi offrirvi un tenue, è vero, ma sincero atte.;itato del nostro attaccamento e della nostra fedelt.\ nel tributo di dieci cavalieri montati ed equipaggiati, supplicandovi umilmente di accoglierlo con bontà.

Possano i nostri desideri venire esauditi! possa questo pegno di amore e di devozione di questi vostri fedelissimi sudditi essere gnulito dalla Maestà vostra, il che forma l'unico scopo de' nostri voti.

Lugo, gennaio 1813.

Giacomo Maria Ricoi, podestà di Lugo; Vincenr.o Graziani, podestà di Cotignola ; Cesare Spadini, podest.à. di Fusignano ; Luigi Foschini, pode stà di Massa Lombarda; Mauzieri, segretario.

Indirizzo della cittcì di Cesena.

Sire,

La città di Cesena, non uHima fra le città del vostro regno d' Italia, per obbedienza., 11er devozione e per gratitudine verso l 'a'.lgusta vostra persona, osa di offerirvi sette soldati a cavallo destinati all'onore di dividere gli allori delle invincibili vostre falangi. Il comune poi, e capo luogo di questo distretto vi supplica, o Sire, di accettare inoltre due cavalieri, che la nostra città anela di poter unire alle fila de' guerrieri, che d'ogni parte vi preparano l'amore e l'a.ttaccamento dei fortumiti vostri sudditi.

Ben comprendiamo che mal si conviene alla grandezza vostra, e alla immensità delle vostre risorse sì picciola o:fferta, ma se eguale ai sentimenti de' nostri cuori fosse la limitata circoscrizione de11e nostre forze, maggiori, anzi infiniti sarebbero i contrassegni di particolare afrezione, che col più vivo trasporto umilieressimo all'augusta vostra persona .Deguatevi, o Sire, di gettare dall'alto del vostro soglio uno sguardo di paterna clemenza su questo tenue nostro tributo, e di accogliere le rilipettose proteste dei vostri fedeli sudditi di questo cantone, che 8JJlbiscono al pari degli altri vostri popoli del regno d' Italia, di contribuire con tutto il poter loro alla llmiliazione del comune nemico e allo sviluppo degli alti vostri divisamenti.

Siamo, Sire, col più profondo rispetto I vostri umilissimi, obbedientissimi, fedelissimi servitori e sudditi.

Cesena, 24 gennaio 1813.

Giuseppe Masini, podestà. di Cesena; Paolo Mazzola, Chiamonti Nicola, Romagnoli, Cedrini, Banodi, Galeffi, Montali, savi; Serafino Quanotti, segretario.

Indb-izzo dljlla città di Rimini.

Sire,

I rappresentanti municipali del cantone 1° di Rimini, mossi dal nobile entusiasmo ohe ora distingue la nazione francese, osano offrire alla Maestà Vosha in i,egno della ossequiosa loro sudditanza otto cavalieri armati ed equipaf{giati, i quali andranno superbi di unirsi alle invitte falangi del grande

esercito. Ninn sagrificio, rincrescerà mai aglr abitanti di que,;to cantone, ed ognuno sarà pronto ad intraprendere quella carriera, cui sarà chiamato dal beneaugurato destino che il sommò degli eroi prepara alla nazione.

Degnatevi, o Sire, dall'altezza del vostro trono di abbassare un benigno sguardo a queste contrade, e vedrete che ogni popolo è realmente penetrato dal sincero ed intenso amore per l'augu:,ta vostra persona.

Di Vostra Maestà Imperiale e Reale, Umilissimi, de,otissimi ed obbedientissimi servitori e sudditi fedelis• sim~.

Rimini, 25 gennaio 1818.

Valerio Nani, podestà di Rimini; Guido Guidi Gianini, podestà di S. Arcangelo; Luigi Zuletti, sindaco di Verrucchio; Giuseppe Sa.vini, savio; Antonio Zavagli, savio; Feder ico Carradori, savio; Nicola Serpien, segretario.

Indirizzo della città di Senigallia.

Si.i·e,

La nazione italiana ridonata dal vostro genio al! 'antico splendore, riposta n°l rango delle più rispettate nazioni, sa che tutto a voi deve e che senza voi ritornerebbe nell'antico suo avvilimento.

Penetrati da questo innelebile seutiment-0 i buoni abitanti di Senigallia e delle comuni del suo cantone vi supplicano, Sire, a permetter loro di offerirvi dieci cava!ieri armati ed equipaggiati e di deporre al real piede le più vivfl proteste di attaccamento e di ardente desiderio di fa.re qunlunque sagrificio per la vostra 1:1acra persona, per la vostra augusta famiglia., per la gloria dell' Italia e della Francia.

I Galli furono già i fondatori di questa città e nuovo vincolo di discendenza ci unisce ai Francesi. Il Meta.uro ùhe scorre non lungi ci addita tuttora Asdrubale e la sua sconfitta, ed il valore e la fede italiana. Questi, Sire, formano tuttavia il caril,ttere, e con ']_nesti siam pronti ad accorreM dovunque ci sia concesi!o di darvi novelle prove di devozione e di fedeltà. Umilissimi, devotissimi, ed obbe,Jientissimi sudditi, Senigallia., 25 gennaio 1818.

Grossi, pode:ità di Sinagallia; Alandini, Lauei, Giacomi.

I ndirizzo tlell<t città <li Pesaro et S. M . I . e R.

Sire,

Nel momento che le città. dell'impero vostro, danno riprovo ben degne della lor sudditanza. e dello 1:1pirito nazionale di cui sono a.nimato, umili1mdo al trono sovrano dello offerto spontanee, 1' I talia non può tardare ad adibire eguale omaggio di de,oziono o di rispettoso attaccamento verso la sac:ra. persona dell'Imperiale e Reale M\\,està Vostra, e a farvi conoscere quanto e1:1sa. a pprezzi, colla gloria. vostra, l'onore di nazione, cui l'avete innalzata.

Il cantone di Pesaro non potendo tollerare di essere fra gli ultimi a darvi prove di fedeltà. e di amore osa ,mpplicarvi di pN·mettore, che die ci u omini a. cavallo, somministrati ed equipaggiati a. spello de' comuni componenti il cant,one medesimo, t-1ieno ammessi sotto le vostre b andiere.

Umilis~imi 1 devotissimi, obbligatissimi servi e sudditi, Pesnro, 26 gennaio 1818.

Odoardo Machizorli, podestà di Pesaro ; Lodovico Vauzi, sindaco di Gradara.; Gio . Mnccioli, sindaco di S . Angelo; Ilario Giovanelli, sindaco di Mombaroccio ; Luigi Cerui, sindaco di Montelabate ; Domenico Marcbioni, sindaco di Zomba.

Citt<l di Perno.

I11rlirizzo llel con3iglio comunale <t S . .1l1. I. e R.

Sire,

Allorchè il consiglio comunale di Fano conobbe che se gli presentava. una fortunata. occasione di attestare ali' augusta vosfra persona., profondi di lui sentimenti di amore, di rispetto e di leale sudditanza, non esitò nella. p iù e n ergica esultanza. cli dare a V. M. I. e R. un tenue, ma sincero pegno di 1:1ua nobile ambizione, oil'orendo oltre ai cinque cavalieri equipagg ia.ti di già presentati dal municipio por le invitte anni di V. l\I. altri cinque cavalieri egunlmonte forniti, èho in unione alle gloriose a r mate di Vostra Maestà dividano l'onore d'es:1er partecipi de' trofei loro destinati sott.o la condotta del piit grande e prode capitano .

Il consiglio nel!' umiliare questo tributo ai piedi del trono, supplica ardentemente V. M. I. e R. di aggradirlo come nn attestato !!incero di a.more e di devozione.

Di Vostra Maestà Imperiale e Reale, rmilis.iimi, devotissimi, obbidienti!lsimi e fedelissimi sudditi, Fano, gennaio 1813.

Michelangelo Borgorelli, podei,;tà di Fano; Leonardo Castracane, BRvio; Cesare Simonetti, savio i Giuseppe Lotricchi, r,avio; Nicola Portacasa, consigliere presidente ; Gio. Paolo Ferri, Giacomo Simouetti, Pietro Serafini, Dome11ico Forastieri, Giov. Oup11is, Girolamo Monaldi, Nicola Merga11ti, Paolo Fabbri, Lauro Bonaguai-dia, Gio. Larci, Giacomo Lotreochi, Antonio Maggini, France:<co Guar<linucci, Giovanni Palazzi, Giacomo Ferri, Agostino Mogini, Gio. Paolo Sancì, Domenico 'l'omasini, Fortunato Ma1:1ini, Francesco Mo!letti, llernaroini Magnini, Zaccaria Bonaccozzi Bonaparte, Pietro Corbelli, Evonge)it;ta Torelli, Giov. Cardella, Giambattista ]'abbi-i, Giovanni Bellini, consiglieri.

Indfrizzo del consiglio c01mmale della città di Crbino, a /:,'. M. I. e R

Sire,

I vostri sudditi offrono ovunque le proprie braccia, e dimandano l'onore di una bandiera onde partecipare così agli splendori della gloria del più illustre, del più grande de' monarchi.

In tali circostanze anche gli abitanti della. città di Urbino e delle comuni òel suo cantone ardono di non meno nobili sentimenti, e vorrebbero pur superare se medesimi prestando opera al com1eguimento de' voti universali.

Permettete dunque o Sire, ch'essi umilino nl vostro augusto trono coll'offerta dì sette cavalieri armati ed equi11nggiati le as:,icurazioni di amore fedeltà e divozione, che vi profesbSno, pronti sempre di tutto intraprendere onde meritare la continuazione della sovrana vostra benevolenza. Umilissimi, devotissimi fedelii;simi servitori e sudditi, Urbino, li 26 gennaio 1813.

F. De Pretis. savio f. f. d1 pode!ltà d'Urbino; G. Patrizi, sindaco dell'lbola del Piano; P. Oe.ccaroli, sindaco di Davoletto; M. Sertori, si11daco dell '.Anùitore; Bartolomei, sindaco di Sasso-Corbaro.

Indirizzo della città di Lordo a 8. M. I. e R.

Sire,

Fin dall'ora che Bi seppe a quali di1:mgi e pericoli la Maestà Vostra andò ad espo1Te la sua sacra persona., onde i.empre piit consohdare la gloria. e I' indipendenza. dell' Italia, vivii;simo fu il dei;iderio dei cittadim di Loreto e delle comuni componenti il cantone di mostrarsi riconoscenti all'interesi.e che la Mae11tà Vo11tra Bi degnava. prendere per la comune felicità. Ma da quali sentimenti uon souo stati essi penetrati allorquando giunse n loro la. notizia che per un momento il nemico Rveva potuto riportare favori da.I rigol'e della !Stagione? E:;1:11 ad altro non hanno diretto le loro mire, che a. conc·rrrere l er quanto 1,otevano alla umiliazione del nemico stesbo, onde fargli conoscere che co8a abbia a temere dalla fedeltà de ' sudditi d' Italia. ver~o il loro augu1:1to sovrano.

Animati da tt.l: ;,entimenti i cittadini di Loreto e delle comuni del cantone or;ano umiliare al trono della :Maestà Vo1:1tra. le loro suppliche, onde voglia. degnars_i di accettare l'oflerta di cinque cavalieri armati ed equipaggiati, e di ammetterli a l'onore, cui anelano d1 unile tutti i loro ~forzi per dimostrare in fatto, clic i;ono rr0nti a quals:1n1i 1,acrificio, che fosl:!ero per ricl.uedere le circo!ltanze.

Quest'omaggio di fedeltà e <lì divozione, o Sire, sarà ben fortunato se i.,ar/1 fatto degno dell'aggradimcnto della Maelltà Vostra.

Loreto, 28 gennaio 1813.

Geuuaro Polari, pode:ità; Js.co1•0 Quarautolli, 1:,egreterio mu1•icipale; Giacomo ~iva, pode11tà di Cal:ltelfidardo ; Kiccola Scoccia, podestà di Monte Santo.

Indirizzo d~lla città di Je.~i e del suo cmilone.

Sire,

Rel momento, che vot cercate di maggiormente consolidare la felicità de' vostri popoli coll'annientare i ptogetti del nemico, le vostre comuni di Je::1i e del suo cantone Yi rinnovano i ;;entimenti più decisi della loro riconoticenza e<l osano offerirvi undici carnlieri armati ed equipaggiati.

Se non possono eseguire sforzi dl'gni dPI nome vor1tro, vo11:liate, o Sire, accogliere le proteste che vi fanno della loro obbedienza. e della più ardente brama d'incontrare qualunque sacrificio per vieppiit testimoniarvi la fedeltà che vi giurano.

Possano i loro devoti sensi portati da noi, che mercè vostra le rappre1:1entiamo, essere con degnazione ricevuti dalla magnanimità del vostro paterno cuore.

Della Sacra I. e R. M. Umilissimi, devotis1:1imi, e sudditi fedelissimi, Jesi, gennaio 1813.

Emilio Ripanti, podestà di Jesi; Pio Menicucci, Domenico Canti, savio f. f. del podestà di Castelplanio ; Sebastiano Doctolono, sindaco di Monte Carotto; Feliciano Calocei, sindaco di à!Riolati; Luigi .Beraùucei, anziano delegato pel 1:1indaco d1 Monte Roberto.

Indirizzo della città di Macerata.

Sire,

La città di Parigi. capitale del vostro Impero, ha presentato a Vostra Maewth una offorw. per cinquecento uomini a cavallo.

Qnesto tratto lodevole, che fa prova àella fedeltà, dell'attaecamento, e della devozione dl'I popPlo france,1e alla imcrn vostra peri;ona, incoraggisc:e le popolai:ioni anche dei piccoli comuni a spiegare a Vostra. Maestà quelle offerte, che sono proporzionate alle Joro forze.

I municipi di Macerata, di ~font~ Olmo, di Monte Lnpone e di Petrioto componenti il primo cantone nel clistrett.o primo, dipartimento del Musone, osano di umiliare ai piedi di Vostra Maestà Imperiale et Reale la presente supplica, colla quale domandano a titolo di ~razia. che la Maestà Vostra, o Sire, si degni di accettare dal dett-0 cantone ,iei uomini vestiti e sei cavalli bar'1ati.

Di Vostra Maestà l; milìssimi, devoti~dimi e f&lelis,iimi sudditi :.'\facernta, gennaio 1813.

Giuseppe Lepariui, pode1:1tà di Macerata; Ugolini Antonio Clemente, i;o. de,it.-\ di ::\!onte Olmo; Lorenzo Basvecchi. savio, per il podMtà indi. sposto di Monte Lnpone; Gi!\cinto De ~obili, sindaco di Petriolo.

lllclirizzo della rittà di Ancona.

Sire,

Osia1no di \unilie.re a piedi del vostTo trono un processo verbale da cui risulta. la parte che prende la città d'Ancona e tutto il cantone alle circonstanze impreviaibili, rui fu esposto l'esercito della vittoria.

Abbiate, Sire, nell 'offerte che vi fa il cantone di Ancona di Aedici cavalieri armati ed equipaggiati, una riprova del suo ll,ttaccamento all'augusta vostra persona, e del tiuo interessamento alla prosperità delle vo1,tre falangi.

Degnisi, la Maestà Vo>1tra di accogliere con questi sinceri sentimenti il giuramento che le rinnoviamo della nostra fedeltà e della not1tra. devoz.ione.

D el l'lfonte, savio per il podestà impedito; Bracchi, podet1tà di Monsavito; Domenico Severini, savio, per il signor podestà di Monte M,,rciano, impedito; Giacomini, sindaco di Chiaravalle ; Papis, Hindaco ili Gugliano; Pat1lin' 1 1:1ind11,c<, di Caleonare; Vincenzo Gior~etti, deleg11·0 del signor sindaco di Polverigi, malato.

In dirizzo del Consiglio comunale della città <l' Ancona a S. Jf. /. ,, R.

Sire,

La rappresentanza legittima della comune, il nostro consiglio, facendo plauso ai sentimenti che vi abbiamo umiliato col precedente indirizzo e coll' offerta che abbiamo osato di fare, si è oggi convocato e ha deliberato, che oltre il contingente cantonale vi si supplichi di accettare altri venti uom1111 a cavall o equipaggiati ed a.rmnti

11 municipio che è chiamato a questo glorioso incarico sentì tutto l'onore di umiliare a Vostra Maestà Imperiale e Reale, le sue ferventi istanze perchò si degni di accogliere colle no::1tre oflorte le proteste rinnovate, e sempre ingenue dello. fedeltà e dell'attaccamento degli Anconetani.

Ancona, 'Zl gennaio lP.18.

Pi etro Mileri, podesti\; Pietro Pichi, savio; Luigi RiMtti, f!l\Vio; C'a.rlo dol Monf;p, savio; Giuseppe Reppi, savio, Pietro A~i, savio e ::ipec1ale !!E'• gretario.

Indirizzo della cittd di Urbino.

Dietro autorizzazione ottenuta dal signor vice prefetto, si è oggi straordiuariamente convocato il consiglio comunale, il siguor Fulvio Corboli, presidente del cousiglio ha fat.to conoscere ai signori coadllllati che nelPattualità delle circostanze, in cuì le città dell'Impero francese e del regno d'Italia gareggiano nel dare a S. M. I e R. l'auguHto nostro monarca, delle prove di fedeltà e di devozione, Urbino non dovea rimanen!ene indifferente a. fronte di tanti Lenefit:i che gli sono stl\ti impal'titi. Quindi ha domandato che si stenda a nome del consiglio un indirizzo a S. M. I. e R. 1rnpplic11ndola di accettare altri sei uomini a cavallo equipaggio.ti, che con quelli offerti dal signor podestà, interprete dei comuni i;entime11ti. formano il numero complessivo di dodici.

Il iugnor f. f. di podestà, avendo appop:gintn la mozione del signor vresideute, ed avendo dimoi;trato ai ,;1~nori ('onvocati che questa era la più prl-'zjo~a circoi,t1mza pe.r dare una prova dell' intere1:1samento, che ognuno 1wevii pPr la prosperità nazionale, venue adottata f, pieni voti, e ~ennero pure ad un1)1J imità deputati il signor presidente del contiiglio ed il signor podestà per clir·igere, ed umiliare il suddetto indirizzo al trono sovrano, 1mp11licando la clemenza di S. M. I. e R. aù accettare l'offerta la quale, bencbè tenue. nullamfno dimostra da quali sensi di riconoscenza sia animato il po1,olo 'C'rbinate.

!•'atto in Urbino, li 00 gennaio 1813.

}'rancer,co De Pretii;, pode~tà F. F.; Fulvio Corboli, pre1:1idente.

Inrlirizzo dellu citt<l di Recannti.

Sire,

L'infame generale pruE"siano, mancando alle leggi dell'onore e del dovere, ha congiurato colJa i;haordinaria at:1pre71.0, del clima e questa sola combinazione ha potuto obbligare alla ritira 1a gli invincibili eserciti di Yostra Maestà.

Tale inaspettato avvenimento uoo diminuiHce per alcun grado l'ardore delle vo11tre truppe, e l'energia de' vostri popoli, e di gran lunga si sono ingannati i notitri nemici, 1-lC altrimenti !l'attendono.

Noi sottoscritt.i podestà. de' comuni, che compongono il seconno cantone del primo distretto del dipartimento del M usane nel vostro regno, o Sire, interpreti della volontà de' nostri amministrati afferiamo a Vostra Maestà I. e R. quattro cavalieri montati ed equipaggiati. Recanati, gennaio 1813.

Cendalneri, f. f. di podestà a Recanati; Ql1adrini, podesta a Monte Cassiano; Consoli, podestà a Monte Fano.

Indirizzo della città di Fossombrone .

Sire,

Gli abitanti della vostra fedele città di Fossombrone, e dell'intero cantone, commossi d'indignazione alla noti?:ia del tradimento del generale prussiano si sono convoca.ti nelle persone de' loro rappresentanti per esibirvi la vita e ]e sostanze a garaur.ia della loro devozione illimitata, e del loro attaccamento all'augusta vostra persona, ed alla voi;tra dinastia.

Mi è dolce l'incarico che ricevo dalle autorità cantonali di prega1·e la clemenza di Vostra Maestà ad accettare la piccola spontanea offerta di cinque volontari a cavallo armati eù equipaggiati.

Degnatevi o Sire, ùi aggrarllre con essa le nostre proteste di fPdeltà, di obbedienza e di a.more.

Fossombrone, '%1 gfmnaio 1813.

Lattauzi, podestà; Francesco Ascani, sindaco; Ortensi Giuseppe, sindaco; Guerrieri, sindaco; Romiti, sindaco; Sorchiotti, sindaco.

Indirizzo de/l,i città di Camerino.

Sire,

Il podestà ed i sindaci del cantone di Camerino, interpreti dei sentimenti di tutti i loro amministrati, ardiscono di mettere ai piedi del glorioso vostro trono insie1mt alle loro sincere proteste di ubbidienza, fedeltà ed illimitato atta-ccamento, l'offerta di cinque cavalieri montati ed equipaggiati.

Possa la Maestà Vostra gradire questo attestn.to di devozione troppo doYuto al rigeneratore dell'Italia, e possano i vostri ca.merinesi avere l'occasione di dimostrarvi che non sono affatto indegni di esRere sudditi del più graude degli eroi.

Camerino, li 28 gennaio 1818.

Pietro Oliviero, podestà di Camerino i Bozzoni, sindaco di .Fiastra; Giuseppe Marini, sindaco di Pievetorina; Tommaso Fabri, sindaco di Valimarra; Venanzio Conti, sindaco di Pievebovigliana i Andrea Ricci, sindaco di Serravalle; Venanzio Giusti, sindaco di Pioraco: Gaspare Botta, .sindaco di Serrapetrona.

Indirizzo della città cU Gubbio.

Il signor Jabiani Carlo, podestà di Gubbio dietro opportuna autorizzazione, avendo convocato quest'oggi il cousiglio comunale ad una straordinaria seduta, ha parlato ne' seguenti termini:

Signori,

Mentre la capitale del gtande Impero, con atto generoso e magnanimo esternava tutta la sua indignazione contro il ribelle del suo Re, e della patria, e l'interessamento che prendeva per la conservazione dell'onor na1>.ionale, offrendo spontanea 500 cavalieri montati ed equipaggiati, tutta. l'estensione di quel vasto territorio poche ure sooBBa dal medesimo impulso è accorsa colle sue coorti, e con alh·e offerte le più esemplari, per cosi porre il suo sovrano in istato di far marciare al nemico h'ecentom.ila valorosi combattenti.

La capitale del regno d'Italia, fatta appena conscia degli imprevidibili casi sopravvenuti, convocati i suoi comizi, ha rassegnato nuove proteste della sua devozione, fedeltà e sudditanza al monarca, e lo ha supplicato di. accettare l'offerta di cento uom.in.i di cavalleria. montati ed equipaggiati. L'intero regno ha spontaneamente seguito con ammirazione lo ste1:1so impulso

Questo comune non doveva sicuramente esser l'ultimo, ed io come interprete, e rappresentante di questa popolazione, conoscendo quanto grande sia sempre stato i°l suo amore, e la sua fedeltà al sovrano, secondato dai si14nori :;indaci del cantone, prevenendo il generale sentimento, offersi sette

cavalieri, egualmeute montati ed equipaggiati da trar1:1i sopra tutto il cantone, accompagnando que1:1ta dimostrazione di devozione con un umile indirizzo.

Desidero che ognuno di voi approvi quallto si è da me finora eseguito, ed esterni le sue generose risoluzioni, giacchè devonsi calcolare è vero le proprie circostanze, e forze, ma quanto più vistosi sono i sacrifizi, che si tauuo in certe occasioni pel sovrano, altrettauto aumentasi il diritto al suo amore.

Io poi mi farò un pregio di far cono:.cere a chi 1:1petta quai 1:1udditi vanti il sovrano in questo comune. Da voi solo attendo di sentire stabilito il numero cui opinate di portare l'offerta, riB.ettendovi prima, che gli :;forzi generali di cui i;i dà ora sì luminoso esempio sono quelli, che daranno la. pace la più onorata e la più durevole.

Li :;ottoscritti di unanime sentimento dichiarano di approvare nou solo tutto ciò che si era operato dal signor podei;tà, e eorpo municipale ma anzi, 1:1ebbene si vedet-isero impot>sibilitati ad eReguire quanto n,amente desideravano, interessavano il medesimo a far conoscere, che il numero offerto ioi;se portato a dodici, locchè 11arebbe la debole prova, che l'intero co111!iglio de1:1iderava si da.-;,,e al proprio attaccamento, amore e fe<leltà al sovrano. Gubbio, ill ~enoaio 1813.

Americo Galeotti, 1>residente; Carlo Jnbiani, podestà; Benamati Fabrizio, Benve<la.ti Aletisandro, Della Porta Giovanni, ,Janucci Giu1:1eppe. Fabiani Sebastiano, Armanui Antonio, savi.

Indirizzo della città di Fermo.

Nella ;;ala municipale di Fermo il 29 gennaio 1813 gli infrascritti signori podestà e 1:1indttci delle comuni compone11ti il primo cantone di Fermo i di cui animi, uonchè quelli <lei rispettivi arumiuistrati, e concitb.dini Ri souo bentosto e tacitamente avvicinati, hanno unicamente prei;o il partito di dar 1n prova a S. ~I. della :;incerità de' loro i,;eutimenti, e prendendo anche e:;erupio dai bravi abitanti dell'Impero sul genere delle loro offerte, hanno convenuto di propone a favore dell'armr,ta per le attuali i;ue cirl!ostanze la i;omministrazione, osl:iia il dono di s0tte cavalieri montati ed equipaggiati.

Re::sterà ora d'impegnar l'autorità superiore, affine si degni di umiliare al trono di S. 1\1. queste devote e ~iucerii;simc otfe1 te, ed improntare dalla

bontà somma de1 nostro augustis~imo monarca, il favore che vengano esse nccett.'l. te.

Il presente verrà quindi originalmente inoltrato al no>!tro Sig. Cav. prefetto emeritissimo perchè voglia ~raziare gli offerenti d'istradarlo al suo destino.

Sempronio, pode:;t.-\ f. f. di Fermo; Trevisani, podeHtà del Porto di Fermo ; Guerrieri, savio, delegato del podestà di Rubbiano; Monti, sinrlaco di Altidona.; Mercuri, sindaco di Lapedona; Galli, sindaco di Grottazzolina; .Ta.copini, sindaco di Paussano ; A.belle, segreta.rio.

Lo ville De Todi à S. M. l'Empereur et Roi.

Sire,

A une époque a.ussi mémorable où toutes les communes du grand Empir" rivalisent eutr'elles pour présenter à votre auguste tròne les respectueux hommages de leur fìdélité, de leur sonmis~ion. on de leur attachement à votre per1:1onne sacrée et à celle de votre precieux fils le Roi de Rome, votre très d~vouée ville de Todi, qt1i ocoupe un rang di~tingué d11.n1:1 l' hi11toire, se fait ~loire d 'ètre une de~ premières à vou~ sapplier d'agréer le faible, mai1:1 sincère hommage qu'clle vient vous offrir.

Le cou"eil mnnicipal <le cette commune, qui, par un effet de votre souvernine bienfai::1ance, a été réunie à vostre vnste Empire, et doit dé:1ormais e n partager les destinées, nt1rait cm trahir Ics devoirs le,1 plus Racrés, si, dnm; cette circonHtance, il n'eut donné des témoigna.ges de!! sentimens qui l' animent et qui sont le pa.trimoine héré lita.ire dea habitl\o s de ce territ-0ire; et s' il ne se fut roontré digne de l'honneur que V. M. 11, daigné nccorder À. cette co1nmune en la faisant chef lieu d'a.rrondissement. Le con:reil, pénéll'é des l!P.ntimens que J)l\rtagent tous lei! habitam:1 au uom dPs quels il parie, vient offrir avec le plus vif empre!lsement A V. M. I. et R. huit c1waliers montés, armés et équipés.

Dam; votre grandeur, dans votre bienfaisance. da.ns votre générosité, Sire, vouEi daignerez, apprécier cet hommage bien moins par sa. propre valeur que par l'expression qa' il offre de la Joyauté et dn bon esprit qui animent vos fidèles sujE1ts.

Agr6ez, Sire, avec bonté du haut de votre troue, le plus puis11ant de la Terre, ce faible tribut du dévouement, de la soumissiou et du zèle de cette ville, immuable da.ns sa. fìJélité aux engagemens qui la lient heurensement a.ux intérèt:-i de votre monarchie .

(Suivent les signaturc,s).

Todi, JanviPr 1813.

Indirizzo della città di Forlì.

Il signor podestà ha manifestato, che il ceto de' maggiori estimati, e de' commercianti gli ha. fatta sentire l'intenzione d'offrire a S . M. I e R. due uomini armati ed equipaggiati a loro spese.

I signori savj hanno applaudito a questa nobile proposizione, ed animati sempre dal medesimo spirito di devozione e di fedeltà verso l'angusto monarca., banno unanimemente convenuto, che si debba aumentare per parte dell'intero comune di Forlì la quota d'uomini che gli appartiene a tenore dell 'offerta, che il cantone ba umiliato alla stessa Ma.asta Sua il 26 corrente. Quindi hanno stabilito, che per parte del comune di Forli il numero d'uomini da offerirsi alla Maestà Sua. sia. raddoppiato, e che il podestà debba spiega.re nell'indirizzo da umiliarsi, che la città ed i maggiori estimati, e commercianti di Forlì, si fanno un dovere, ed una gloria, di tributare alla Maestà Sua sei uomini a cavallo in più della quota cantonale, che si è assegnata, dichiarando che il numero totale che offre la città di Forlì è di dodici inùividui armati ed equipaggiati come sopra.

Confermate le quali cose, si è chiuso il presente processo verbale, rimanendo incaricato il signor podestà della. corrispondente esecuzione.

Forlì, li 27 gennaio 1813

L. P aolucci, A. Ga.ddi, P. L. Papini, P. Prati, S. Roberti, G. Balducci, Sa.vorani segretario.

indirizzo della città di Ascoli.

Sire,

Non abbisognava. l'Italia del recente Juminoljo esempio del primo popolo dell'Universo, per venire eccitata a tributarvi o Sire, i sentimenti ingenui, profondi, immutabili della fedeltà, della devozione, dell 'amore, ond'essa è penetrata verso la Mae:ità Vostra Imperiale e Reale. . Il cuo re degl' Italiani o Sire, è a voi interamente consacrato: essi sono gelosi della vostra gloria, adoratori del vostro genio unico; ed a voi dedicando le sostanze ed il sangue, altro non fanno, che rendere al benefico, e generoso autore di ogni loro bene una parte di ciò che ne hann~ ricevuto

I nostri concittadini, ed amministratori si fauno, o Sire, 11 dovere prn

più sacro di umiliarvi per nostro mezzo l'offerta di otto cavalieri armati ed equipaggiati. Non isdegnate, o Sire, di accoglierla insieme all'omaggio di devozione, di fedeltà e di amore all'augusta vostrd, persona

Ascoli, gennaio 1813.

Ricci Angelo, sindaco di Maltignano; Marsili Emidio, anziano di Ancarano, per il sindaco impedito; Francesco Lazi, sindaco di Venerotta.; Innocenzo Castelli, sindaco di Mo7,zano; Ruffini Giacomo, sindaco di Montacuto; Rocca.tani Antonio, sindaco di Acquaranta; Pietro Priori, sindaco dì Venegranda; Fenzi, sindaco di J!'olignano; Sappa Giacomo, anziano di Monte Gallo, per il sindaco impedito; Pascali Facondo, sindaco di Comunanza.

Indirizzo della città di Osimo.

Sire,

Se al lieto annunzio che la Maestà Vostra marciando di vittoria in vittoria raccoglieva il frutto degli altri disegni che per l'indipendenza dell'Italia, e la felicità del continente poteva soltanto concepire la vostra mente sublime, si manifestò nei cittadini di Osimo un sentimento di ammirazione insieme, e di riconoscenza, e ne dieron segni di pubblica esultanza, quanto viva non fu in essi poi la sensazione nell'udire, che l'improvviso eccessivo rigore della stagione potè recar vantaggi all'inimico, e che l'infame tradimento si univa ancor ond'arrestar per un momento la immensa serie dei vostri trionfi. Uno solo allora fu il voto di tutti, ed unanime fu il pensiero, quello, cioè, di contribuire, per quant'essi pot.eano, a far conoscere all' inimico, che nulla v'è di resistibile al vostro genio, e nulla di più dolce al]' Italia, che di unire, e raddoppiare tutti i suoi sforzi per la gloria dei vostri eserciti.

Questo sentimento, ch'è pur generale di tutte le comuni del regno anima però in un modo speciale le comuni di Osimo e Filotrano che, ardiscono umiliare al trono di Vostra Maestà le loro preghiere onde voglia degnarsi di accogliere l'offerta di cinque cavalieri montati ed equipaggfati. Sire, non vi è sacrificio quantunque grande che i loro abitanti volontariamente non s'incontrerebbero per lo splendore delle vostre armi e per la sicurezza d'Italia.

Degnatevi perciò di o.ooettare quest' umile tributo di fedeltà e di amore verso l'adorate. ed augusta vostra persona.

Osimo, 27 gennaio 1813.

Zalleoni, f. f. di podestli. di Osimo; :Sonifagi Aurelio, podestà di Filc,trano ; Vitale Cesari, segretario municipale,

Indi?'izzo della cittd di Corinaldo.

Sire,

Il rigore del clima ed il tradimento hanno cagionato momentaneo da!lno alle vostre vittoriose falangi. Ma il vostro genio, l'amore dei vosu; sudditi, e le immense vostre risorse vi ripareranno. I vostri buoni abitanti di Corinaldo e delle comuni del cantone sono disposti per la vostra gloria a qualsiasi più. arduo sacrificio.

Miratene intanto, o Sire, una te.nue prova nell'offerta ohe supplicano

Yostra Maestà di accettare di sette cavalieri armati ed equipaggiati.

Noi siamo pronti a seguitarli, e ad accorrere tutti, ove la voce del grande e l'onore nazionale ci chiamerà.

Corinaldo, gennaio 1813.

Orlandi, f. f. di podesta di Corinaldo i G. Brunevi, sindaco di Monte Novo; P. Giorgi, sindaco di Mondavio ; V. Sbrozzi, sindaco d' Orciano; G. B. Pierpaoli, sindaco di Sim Giorgio; G. Bolbussi, sindaco di Monteporezio.

Indirizzo della città di Fabriano.

Sire,

Gli abitanti di Fabriano e delle comuni del suo cantone ad esempio deJla capitale del ,ostro Regno , ed in 1'ropo1 zione delle deboli sue forze, m;ano oflerirvi sei ca-rnlirri orma ti ed equipaggiati. Degnatevi, o Sire, di

accogliero beuigaamente <J.Ud.ito liave loro tributo di fedelt,\ o di amore per l'augusta vostra persona.

Sire, voi ci avete re11a una :1nua e politica civilizzazione; voi ci avete aperta la stra.da dell'onore e della gloria; voi e.i avete protetta la religione de' padri nostri nel tempo ste:1i10 che stava per esl:lere calpestata dalla sedizione, e dall'intrigo, è dovere per ciò che la no:1tra devozione, e riconoscenza ci renda. coraggiosi a. spargere il sangue nostro, per sostenere il vo• lltro trono.

Sire, noi pugneremo per voi. L'interno del vostro regno è tranquillo. 1 VOiltri popoli vi a.mano. Essi a,3pirano il momento di rovescia.re le mire ile' no:1tri nemici, e di vederli impallidire. · Fabriano, 29 gennaio 1813.

Serafini, podestà di Fabriano; T.1,3si, poùe:1ta di S,,,,.,3oferrato; Sacchini, llindaco di Fo,isa.to; Baldieri, i;indaco di t-,igillo; Carloni, sindaco di Correto; Latini, sindac:> di Collamato; Castreca, B:1Uomi, savj di Fabriti• no; F. Fabi segretario municipale.

Inclirizzo rMla città di Guastalla.

R\dunatisi questo giorno 26 gennaio sotto la pre::1idenza del signor Francedco Tirelli, pode:lià di Gullllt..1lia, tutti i capi de' municipi che compongono questo distretto.

Il >1ignor podedtà Tirelli, ha preso la parola nei seguenti termini : Signori,

L'esempio della grande nazione francese, che si è mai ;;empre clistinta. nel dar prove di leale attaccamento al suo sovra.no, eccitlw deve anche iu noi uno spirito ùella pii\ viva. emulazione.

Per,iuaso ili di pien11mente a,i3econdare i vivi,;::iimi desideri di questi nostri amministrati, propongo, signori, di tributare all'eroe del secol nostro, al nostro liberntore, e difensore, a.ll'nugnsto nostro mouarca una offerta spontaneo. che, nel testificare il nostro più sincero attaccamento alla. sua. persona, faccia conoscere la riconoscenza che questo di11tretto professa 11,i segna.lati i1umensi benefici, di cui lo ha ricolmato.

In uno divisamento sarebbe dunque che si potes,iero offerire cinque nomini compitamente eqnipaggia.ti, e montati di ca.vallo bardato a spesa generale de' comuni di questo cantone.

Tale proposta essendo stata pienamente approvata, e collaudata dagli nl-

tr1 signori capi dei municipi interrenuti a questa adunanza colle espressioni man ifestanti il maggiore entusiasmo e la più riva compiacenza si è deliberato di eottopol'h\ al signor prefetto del dipartimento; e d'interessarlo, col massimo impep;no, a fa r si che questo tributo qualunque che viene dal cuore di questi sudditi fedeli sia aggradito, e che ne venga superiormente approvata l'ehecuzione.

I n seguito di che i signuri intervenuti sono passati assieme col prefa to signor podestà Tirelli presidente, a finr.are il presente di pl'oprio loro p ugno e carattere.

G iuseppe Galeazz1; Martignoni, podestà ; Paolo Bartolini, podestà; F. Tirolli, podestà di Gua;italla, presidente .

L es maires des commwnes de.~ ditferw.~ cantons du 1·oyamnB d'I talie à s. ,V, l' Empe1·eur et Roi.

L o'\'ere .

Martrneugo

Sarnico.

B reno

E dolo

V arese.

L u vino.

Macap;no

Vil{giù

G avirn.te

Introbbio

2 cavaliers mont6s et équipés

3 id. id . id.

3 id. id. id.

6 id. i'.1. id.

4 id. id. id.

4 id. 1d. id.

3 id. id. id.

l id. id. id.

2 id. id. id.

6 id. id. id.

1 id. id. id. Asso 2 id. id. id.

Merate. o id. id. id.

Mis,;aglio

3 id . id. id. Ogiouo.

4 id. id. id. Novale.

Al zano.

4 id. id. id.

2 id, id. id.

Campo S. P iero . 6 id. id. id.

Monselice . 4 id. id. 1d .

T eolo

P iazzola

B attaglia

4 id. id. id.

6 id. id. id.

3 id. id. id.

M i!'ano . 4 id. id. id.

Montagnana 7 cavaliera monté::1 et e<1uipés

Cavnrzere 3 id. id. id. A1lria 4 id. id. id. s. Donà. 3 id. id. id. Loreo 2 id. id. id. Mestre. 3 id. id. id. Dolo. G id. id. id. Clusone. 4 id. id. id. Grandino s id. id. id. Rogno 4 id. :.d. id. Cnistelfranco 6 id. id. id. Cittadella 3 id. id. id. Thiene 6 id. id id. 1\111!0. 2 id. id. id. Bnrbano. 2 id. id. id. Camisano 4 id. id. id. Arzignano. 4 id. id. id. Asolo 6 id. id. id. l\Inrostica . ,1 id. id. id. Valdagno 4 id. iò. id. Romagnano 6 id. id. id. Canobbio 2 id. id. id. Vogogna s id. id. id. Agogna. 6 id. id. id. Mede 8 id. id. id. Mortara. 6 id. id. id. S. Nozaro de Borgondi 4 id. id. id. Garlasco 6 id. id. id. Boretto. 6 id. id. id. Correg,zio 5 id. id. id. Scandiano . 2 id. id. id.

213

LeB maires de.~ commune.~ d,es diflérents cantons <lit royaume cl' Italie d S. Jf. I. et R.

Canton de Piadena 2 cavaliers montés et équip é::1 > CnsaJmaggiore 6 » » > Codogno 7 > >

> Ca,mlpui:!terlengo 6 cavahers montés et équipés

> Borghetto

S. Angelo

Panllo

Par delibératìon du 25 Janvier les maires des communes du disctrict de Ceneda, Serravalle, Valdobbiadene, 11 cavaliers montés et équipés.

> Montebelluna

Pergin.e

Les maire.~ dtis commzmes des ditferenR districts Id cantons du royaume d'Italie, cl S. M. l'Empereur et Roi.

Canton de Piove et Conselve 31 cavaliers montés et équipés. ,, Mede, Robbio, Arona, Orata, Domodossola, Cameri, GaUiate, 25 cavaliera armés et équipés.

> Ba<lia P ole!:line, Cerea, Legnano, 7 cavalieri; armés et équipéd.

> Portogrual'O et Aquileia, 9 cavaliera armé1-1 et équipés

• Revere , Ostiglia, Goito, Sabbionetta, Borgoforte, Borrolo, Castel Sermide, Vrn.dana, Gonzaga, Marcaria, Castiglione delle Stiviere, Roverbella, Yolta, Cannetto, 43 cavaliera armé.i et équipés.

> Montecchio, Carpinetti, Minozzio, Castelnuovo ne' Monti, 11 cavaliera moutés et équipés

> Comacchio, 4 cavalier,; montél! et équipés.

• Mirandola, Finale, Sassuolo, Carpi, Monte Fiorino, Fagnano, 28 cavaliera armés et équipés.

> Lia.no, Vergate, Bazzano, S. Giovanni in Persiceto, Budrio, Fontana, Porretta, 40 cavaliera montés et équipés.

Canton de Camerino, Saludeccio, S. Angelo in \'ado, Pergole. Cagli, :Uontalboddo, Urbania e Fossombrone, 28 cavaliere armés et équipes.

" Bagnaca-vallo, Russi, Meldola, Br11:<ighella, S. Agata, Savignano, l\fonteseconclolo, l\fercato Saraceno, Macerata J+'eltria, 8. Leo, Cercia, Ce:;ena, 37 ca.aliers armét1 et équipés.

" Mel, Longarone, Pieve cli f'adore, Auronzo, Toblach, Fonzaso, Fiera di Primiero, Quer, Agordo, 19 cavaliera armé1:1 et équipél'l.

• Borgo, Denno, Stenico, Troire, Mori, Riva, Caldaro, Ala, Egna, Condino, Co.valese, 29 cavaliere armes et équipés.

" Gemona, Cardi, S. Pietro, Cividale, Graditwa, Cormons, Rigolano, 27 cavaliers montés et équipés.

" Pordenone, Sacile, Ariano, S. Vito, Spilimbergo, Maniago, Valvason Travesio, 28 cavaliert:1 montés et équipés.

" Civitanova, Matelica, Cingoli, Troja, Rocca Contrada, Sanseverino, Tolentino, Palazzata, 24 cavaliera montés et équipés.

> San Ginesio, Montalto, SI\Ilt' Elpidio, Offida, Montegiorgio, Sornano, Ripatransone, San Benedetto, 30 cavalieI'fl montés et équipés.

> Bondeno, Fieseo, Ariano, Ficarolo, Portomaggiore, Copparo, Crespino. Lendinara 30 cavaliera montés et équipés.

» Romano, 4 cavaliera montés et équipés

• Chiavenna, Morbegno, Ponte, Tirano, Bormio, 16 cavaliers montés et équipés.

,. Cropetto, Tar vis, Tolmetto, Paluzza, Am1,ezzo 1 Moggi, San Daniele, Codroipo, Lati1-ana, 26 cavalien1 montés et équipés.

» Lecco, 4 cavaliera monté et équipés.

ùs maires des communes des ca11t<m11 d11 cléparlrn1rnt de l'Olona ( royau111e d' Italie) à Sa Maiesté l' Empereur et Roi.

Monza. 7 cavalien1 montél! et équi1,~s

Abbiategrasso 6 id. id. id.

Gorgonzola 6 id. id. id.

Seregno 5 id. id. id.

Vimercate 5 id. id. id.

Melegnano 4 id. id. id.

Carate 3 icl. id. id.

Rho 3 id. id. id.

Melzo. 2 id. id. icl.

I grandi <iignitarii del ltegno d'Italia a S. ftf. L'Imperatore e Ht!..

Sire,

Non sono i popoli 1,oli di Franc ia, che esultino al ritorno di '\·. :M. nella capitale del 1:1uo Impero.

I popoli del vostro Regno d'Italia hanno ancb'e1:11:1i la loro parte in queato commovimonto di gioia, di tent>re7.za, di amwirazioue.

Figli dello Htesso padre, a sovrano, uno solo è I' interes,-e che Cl unisce tutti intorno alla !:'aera YO1:ara per..ona; quello dt'lla sicurena e della gloria comune.

Sire, BÌ : anche i popoli del vostro regno d' Italia sfln tono I' intere11se della gloria, dopo che merrè vostra, elevati all'onore del rPgno e fatti per le i1:1tituzioni Yostre una nazione, i;ono !ltati ch111111Rti a parte delle grandi vo,-tni imp1rfe. Voi n 'ayete e, Si1e, una provo, c111a al cuor vostro, nell 'ardorfl, con cui la Gioventù Italiana ha 11eguito fin qui le 'vittoriose vo!ltre aquile ne' campi della guerre; e que11to nobile 1,entimento non anima meno i rnagii:trati e gli ordini tutti del regno nel volenteroso, ed unanime concor:;o loro in tntto ciò, che, o compimento de' vo11tri alti disegni, le circo• stanze, e i tempi rendon o necPsBBrio.

Quando un giorno la pace sedN à arbitra sola della felicità d'Europa, e èa rer tutto si ripeterà, che questa fu opera \'OMtra, gl 'Italiani godendone i b('ati frutti, 11otranno dire con verità; noi pure abbiamo fotto qualche cosa Jier questa gr11ade opera.

Ma quest.o ancora, o SirP, è uno de' tanti benefizi, che il generoso, e magnanimo cuore di Vostra :Maestà ha. fatto ai 1iopoli del voRtro Regno.

Permettete adunque, che ,e ne siAno ri1ietute le giuste azioni rli grazie C<'n quel pieno sentimento, che il devoto, fedflle, e riconoscente filiale amor nostro c'ispira

Lontani dnll'augm;tn vostra persona, privi della preseu7.a dell'ect'elso principe, che ò fra noi I' i111agine vo1-1tra, non meno nva sta 11c' nostri cuori la forza del vo;.tro genio diYino. E:;a~o ci è innanzi ognora i ei;,-o ci anima, ci dirige, ci ai;sicura; e ne sentiamo daperh1tto, e in tntti gli istanti la maestà.

Il vostro cc,nsigJio di Stato av('va bi<'ogr:o, o Sire, di dare qualche sfogo agli E-ffetti. t'he vi,,is1,1mi in siDgC'lar modo gli '\"engono destando le pre;;en ti cfrcostanze.

Dopo una campagua, che nou ha esempio nella storia delle guerre, e cbt- 1,r-r diYit,amento profondo, e per generosa. costanza sarebbe il fatto più svlendido della 1-1toria vctiha meravigli(lsa, se fortunati ma~giori eventi, pre• 1ia.n1ti già nel vostro RJ>irito, non dov('bl:'ero occ111 aine ben presto il poi;to;

vedervi as:1iso ::iul vostro trouo tenendo iu mia mano l'aug1tsto pegno delle 11peranze del mondo; e con l'altra segnando nuovi ordini per la sicurezza de' vostri popoli; Sire! è questo uno 1:1petta.colo, che dempe il vo1:1tro consiglio di stato di un misto di affetti, che invano cercherebbe di e1:1primere. Ma il nome di Napoleone ripetuto altamente fra uoi; que::!to sacro, ed immortale nome, fatto segnale della t1icurez7.a, et della gloria nostra, è quello ancora, che 0t1prime i 1:1entimenti della uostra devozione, e della fe. deità nostra, delle no,itra riconoscenza, del nostro amore, e di quel profondisllimo 011:.equio, che rechiamo iu omaggio a' piedi vostri.

Umili1:1,1imi, Jevotissimi, o:ise,1uio.,i1:1simi servitori e sudditi fedelissimi.

!\(ile.no 7 gennaio 1818.

Il cancelliere guardasigilli, duca di Lodi; il gran maggiordomo, conte Fenaroli ; il gran ciambellano, duca. Litta ; il gran :,,cudiere, <:onte Caprara; il ministro della giustizia, conte Luosi; il ministro dell'interno conte Vaccari; il mini1:1tro delle fì.mtnze, conte Prina; il ministro della guerra, conte Fontanelli ; il ministro del te~ro, conte Birago; conte Strigelli, conte Bernardi, conte .Maestri, conte Giovio, Guasta villani, conte Scopoli. barone Barella, conte Paravicini d'Adda1 Sanfermo, Colle, Cossoni, Polfrance1,chi, Lnini, Pedrazzini, Bergnani, Paltaviciui, Soprau1ii, Balbo, Fagnani, Valdrighi, Compagnoni, Riva, Nani, Brunetti, G. M. Ca,:cia, Cru,tti, Tornielli, Cu,itodi, Borghi, Brebbia, Re, consiglieri anòitori.

Il segretario generale, Compagnoni.

REGNO D' l'fALIA

DAL PALAZZO DEL SENATO lL GIOR:-ìO 29 Gli:NNA10 1813

IL PRESIDX-:NTE ORD~ARIO DEL SE:,,"ATO CONSULENTE

a S. E. il sir;. Conte Aldini Mfol$tru Segretario di Stato del Regno d'lt«lia.

Appena si è spari;a tra noi la tristis:iima nuova della perfida di1:1erzione cli un.a parte degli alleati di S. M. e l'animo mio e quello insieme di tutti i rispettabili miei colleghi fu compreso <lalla più alta indi~nazione; e nel tempo stesso tutti a gara manifestarono il più ardente de>:Jiderio di emulare quant' ò in loro i geuerJsi 8forzi dell' impero e di cooperare con ogn.: lor

ò5 poij."'8. a' sublimi disegni di Sua Mae11tà. Questo t!entimento i:ICritto nel cuore di ciaimun di noi non attende per euunciar:1i solennemente che la prima convocazione dol senato, non mi es.iendo permes:-10 di radunarlo, senza i,peciale autorizzazione, che negli statutari giorni del dieci e del venti di ciascun mese. Ho volato, Eccellenza, farla consapevole di ciò per ogni ùuou fine ed acciocchè, occorrendo, sia noto a S. :ll. che il suo Senato d'Italia nor1 code a chicchessia in divozione ed in fede ed affretta coi voti il momento di darnele, quante più per hù t1i posso1:o, non dubbie prove. Ai lumi che le fo.rono chietiti dal sig. Conte Cancelliere prego Vostra Eccellenza di aggiungere se l'offerta del Senato Conservatore di cinquecento cavalieri armati fu fatta col mezzo di particolare Indfrizzo a S. M. ovvero col farsi iscrivere come gli altri nei registri.

Attendiamo dalla gentilezza di V. E. sollecito riscontro anche per mia particolare direzione ed intanto mi onoro segnarmi colla più alta stima e distinta considerazione di V. E.

Il consigliere Pctradisi

R. Arch. di Stato di Bologna. Carte Aldini.

L<, Corte dei Conti del Regno d'Italia a S. J[. Imperatore e Re.

Il felice ritorno di V. M. alla capitale del grande Impero se ricolmò di gioia la Francia intiera, non eccitò minore esultanza nelle popolazioni e nelle magistrature del reguo d'Italia.

La Corte de' Conti, Sire, la più l'ecente delle sapientissime vostre istituzioni partecipa con singolare traaport.o alla comune allegrezza.

In tanta lontananza dell'augusta vostra pel'ilona, e da quella dell'ottimo principe che vi rappre,,enta, i magistrati di quel:lta Corte uon hanno cessato di accompagnarvi coi 11entimenti della lor più grande ammirazione, e del loro vivissimo e rispettoso attaccamento.

E mentre eseguivano l'onorevole atIHatogli incariev di verificare e giudicare i conti tli •1ne:1to r·\~110, era a,l e.,i:1i continnameate pres·"tte li.i gran· dezr.a delle imprese, la gravezz,\ delle fatiche ed i pericoli che per la con,301iJazioue della pubblica. felicità incontravate; e qnin 1li incessanti e vivissimi i loro voti per la protiperità. delle vostre armi e per la. gloria della Maestà Vostra.

Degnatevi, Sire, di a 1Jcogliere coll'impareggiabile vo:1tra clemenza quc::1te

nostre sincere espre:;,,ioui dell'omaggio della noi;tra fedeltà, della nostra obbedienza et della. nostra devozione.

Gmilis,;imi. dcvofo,:-iimi, ossequiosissimi servitori e 1rndditi fedelis.'3imi

Milano, 8 gennaio !BUI.

De Bernardi; P. P. Sabatti; Sommaruga; Pnmpnri, Busti, Ungareli, Teulié, Pallavicini, G. Beccaria, Arrigone, 81Jve., Nogbera, Pecchio; Znccoli, Brivia, Franchetti, Juquart, Oantoni; Crespi, procura.tor reale ,e;euerale; Orombelli, cancelliere in capo.

Indirizzo rlf'lla Corte di Ca.~sazione a Sua ,lfae.~ià Imperiale e Reale.

Sire,

!lln1tre in t11tti gli ordrnì, e in tutte le cl,,ssi d~llo ,,nato 11i eccita la nobile gara di dare alJn MaeRtà VoBfra pro,·e onorevoli di amore e di fedeltà concorrendo all' numenter di quella forza imr on ente che voi preparate per dom11re i nemici, e procuraro ai 1'0Htri popoli una pace dignitosa, e durevole, la Corte di Cas~azione del Regno d'Italia seguendo l'impulso di que' i:;entimenti di cui è profondamente penetrata per la sacra cat1sa. del trono, e <lella patria, supplica Yostra MaeHtà a volersi degnare cli accogliere benignamf'nte la ris1iettosiHf:'ima offerta che si affretta umi]jarvi di dodici cavalli bardati per nso dell'esercito.

L' omo~gio è tPnuc in confronto del vivo desiderio, che nutre questa Corte di poter òare mag-giori testimonianze del massimo suo attaccamento all 'a11gmsta vostrn pen!oua; ma e1,so diverrà grande se la clemenza vostra, più die l'entità dell'offerta, vorrà onorare di magnanimo aggrndimento gli intimi l:iensi del cuore che l'hanno animata.

X ella rioIce firlucio che Y ostra 1\faei;tà s i degni accettare l'umile tributo che la Corte di Cai;f:!az1one del vostro Re,.-n o <l'Italia ardii:ce di offrirvi, rinnova a' pierli del trono la protesta ossequiosa del suo tJiuceri,;~imo affetto, e della sua inviolabile fedeltb.

Gli umilissimi s1:1rvitori e fedelissimi sudditi Milano, ;() gennaio 181:-l.

Ped.roli, primo 1,residente; :Kegri, preRidente; De Lorenzi, Tonni, Fedele Sopramii, Pi?:zotti, Ci1,ot.ti, Villata, Luigi Sopransi, Giovanni Bazetta, Repossi, Ragazzi. Pele~atti, Predahit'si, Scaccabaroni, Luini, membri della corte di cassazioni,; Vnldrighi, regio 1n·ocuratore gener~le; Boiaotti, regio procmatore generale s011tituto.

Indirizzo della Corte clei Cvutl.

Non è molto tempo che la vostra Corte de' Conti vi ha espresso la sua viva indignazione per l' inaudito tradimento di un generale di una potenza amica, la commozione universale risvegliatasi per le circostanze attuali.

Nell'atto che portava a' piedi dell'augu.sto vostro trono il tributo della sua fedeltà, del suo amore, della illimitata sua devozione, essa incerta volgeva in mente, come in seguito alle espressioni de' suoi sentimenti, potesse afferirvi, o Sire, cosa che dimostrasse col fatto il suo buon volere ed il rispettoso suo attaccamento alla sa.era vostra persona.

La somma bontà colla quale la Maestà Vostra si degna di riguardaTe La Corte de' Conti l' ha tolta dalla perplessità in cui si trovava, nella lusinga che la vostra paterna clemenza, non avrebbe sdegnato l'umile offerta di dodici cavalli bardati che son da noi messi a disposizione del ministro della guerra.

Degnatevi, o Sire, di aggradire questa tenue, ma sincera offerta, e questa grazia ohe umilmente imploriamo, servirà alla Corte come di un sacro pegno della sovrana boutà colla quale gradite i suoi i;ervigi, e di stimolo maggiore all'adempimento de' suoi inviolabili cloveri.

Umilissimi, devotissimi, os,;equiosissimi servitori et sudditi fedelissimi Conte de Bernardi, 1° presidente; Sabatti, presidente; Sommaruga, presidente; PamJ:1Uri, Busti, Ungarelli, Teulié, Pallavicini, Beccaria, An-igoni, Silvo., Nochera, Sommaglia, Sanner, Pecchio, giudici; Zucooli, Brivio, Oantoni, Calderari, Frnnohetti, Jaqnart, Rada.elli, Mantegazza, Bella.ti, Ferrari, Missaglia, Piazza, Marani, Mat·ini, Giusti, Maderni, Rossi, Orelli, GiusiJaui, Meraviglia, ref.irendari; Orombelli, cancelliere in capo.

Regno d' Itali<t.

Indiriz1>:o del consiglio di stato del Regno ù'lt!l.lia a Sua Maestà. Imperiale e Reale.

Sire,

Il consiglio di stato del vostro Regno d'Italia, pochi giorni addietro espre:ose alla Maestà Vostra coi sensi di fedeltà, di amore e d' inviolabile

r,s

devotit:1simo attaecamento, che l' uniscono alla sacra vostra persona, quelli aneura della viva commozione in esso, e negli ordini tutti del regno eccitata per ]11 circostanze attuali.

Fin d'allora et<so volgeva in mente come aggiungere alle sue espressioni alcuna 001:ia, la quale i limiti della naturale ima posizione non rendes~ero troppo dii;ti.nte, ni- dalla pienezza. di suoi desideri, nè dalla dignità del monarca.

La bontà di cui la Maestà Vostra. si degna onorarlo, lo ha tolto da questa esitazione. E>iSO ha detto a sè medesimo, che il auo Re avrebbe in ogni ca.flo np1,rezza.to il buon volflre. Ha quindi determinato di afferire a V. :r,r. trenta cavalli bardati, che saranno posti a disp0!1izione del ministro della guerra per l'armata.

Kon rimane, ,, Sire, 11e non che piaccia alla M. V. di accettare questa nmile oflei·tn, che qualu11que sia, viene da cuori, che sono tutti vostri.

È questa gra1ia, che il Com,iglio di stato implora dalla clemenza. vostra !:!O\Tana; e che sarà per esso un nuovo peguo preziosissimo di quella bontà, con cui In. Meel:!tà Vo1Stra suole gradire i suoi servigi, e l'omaggio, che anche Oj!gi le rinnova, della sua leale devozione, del imo amore, e dell'ossequio suo profondissimo.

Umilissimi, devotissimi. osl:!equiosissimi servitori e sudditi fedelissimi.

:\1ilano, 00 gennaio 1818.

,Seguono le firme).

Indirizzo del presicicnle ordinario del Seuato del N1·g110 d' Itali(( a 8. ftf. I. e R. 8ire,

I !lenatori del vostro regno cl' ItaliR mi hanno destinato RJI' altissimo onore di pre~entare ai piedi del trono di V. M. I. e R. l'offerta di cento cavalli bardati.

Se 110n hanno potuto, o Sire, i membri del Senato presentarsi fra i primi the si mostrarono 1;olleciti di cooperare al i;oste~o del trono e della patria, 11eristrno è, che prima di essi ue abbia l:lentit-0 vivis8imo desiderio; nè giammai si ~- aspettato da noi con eguale impazienza l'epoca conceduta nlle no,itre ordinarie convocauoni .

Sire, se la vostra clemen:11a si degna di accettare questo contrassegno della nostra devozfone e del nostro attaccamento, estimandolo non per se stesso, ma per lo zelo e per la fedeltà. di quelli che ve lo porgono, i voti del senato saranno compiuti oltre ogni nostra speranza, e al di là. di ogni misura.

Ben conosciamo, o Sire, ohe nella lotta che va a continuarsi, forse ne abbisognav-ano mezzi straordinari al vincitore d' Europa per assicmarsi il trionfo, ma confidiamo non di meno che l'ardore generoso, ond' oggi s' in• fiammano gli animi de' sudditi vostri, abbia finalmente da persuadere ai nemici. che non vi ha forza al mondo che possa oflendere un imperio protetto dal vostro genio immenso, potente per una copia inesauribile di forze e di prodotti, e ra.ssodato sopra basi solidissime dall' amore che vi professano i popoli, che si gloriano di prestarvi obbedienza, nei quali sentimenti non si lasciano vincere da veruno gli Italiani, i quali riconoscono e riveriscono in voi il padre, il fondatore ed il conservatore provvidentissimo.

Di Vostra Maesta Imperiale e Reale. Umilissimo, servitore e suddito fedelissimo

Milano, 11 febbraio 1813.

Il conte Paradisi, presidente ordmario del senato consulente.

Lette-ra tiella camera cli commercio, arti e manifatlu1·e di Milano, al signo1· conslgUere di Stato prefetto del dipm·timento d'Olona

La nohile gara colla quale, tutti i fedeli sudditi di Sua Maestà l' Imperatore e Re, accorrono con spontanee offerte a dimosti:are 1s illimitata. loro devozione verso la sua sacra persona non è minore degli altri nel ceto dei negozianti.

Comunqne men florida per l 'attualita delle circostanze la situazione del commercio, vede la camera, e con essa veggono i principali commercianti, che le cure dell'invitto monarca tendono appunto ad assicurare, ed ove fìa d'uopo conquistare questo stato di floridezza e quindi più doveroso riconoscono l'omaggio spontaneo da o:fferirsi al trono.

Cinquanta cavalli d' attiraglio sono l' oggetto delle loro offerte , e se le anzidett-e circostanze J)l'e.figgono un limite a quPst' att-0 d'omaggio, nes•

snno certamente, ne soffrono la devozione, la fedeltà e l'attacco.a:nento loro.

Sperano e~i che il signor cont1igliere di st.n.to, e prefett-0 d'Olona vorrà fare Ili modo che pervengano a piè del trono questi sentimenti, e queste deliberazioni, che ad altro non W!pirano che a renderai accette presso 8. M. l'Imperatore e Re.

Milano, o febbraio 1813.

Per il President.e Oarli

Oroc~ Segretario.

In<liriz::o d~lla camera di com11urcio della città di .Modena a S. 1lf. I. e R.

Sire,

I commercianti della vostra fedelis,lima città di Modena si reputano fortunati d1 v•tere coll'organo della camem di commercio nel loro particolare, esprimere auch'essi appiedi dell'augusto vostt-o trono 1'nmore e la viva riconoscenzl\ di cui sono profondamente penetrati tutti i sudditi di Vostra Mae:it.à, venio l'o.11gu::1ta vo::1tra persona.

In atteslat-0 della lealt.t\ di questi sentimenti v1 supplicano, con tutto l' o:,;sequio, di voler aggra•lire l' offerta sebben tenue, ch'e:l::1i vi fanno di quattro oovalieri equipaggiati per il :.ervizio de' vostri eserciti.

Se la comune di Modena gode il vantaggio di avere nel suo seno una camera di commercio, egli è dalla voo1tra clemenza che ne riconosce il benefizio.

Sire, i commercianti di questa città vi so.ranno sempre gmti e fedeli, e troverete in eo1di ,iempre eguale la buona volontà di concorrere con ogni sforzo poo1sibile al mantenimento della glorio. vostra, e della nazionale

Sadini Ohlofredi, prefetto presidente; Francesco Abboreti, Giuf!eppe Tori, Giovanni Vieti, Francesco Ferrari. membri component i In Ca.mera.

La Oamera di commercio, arti, manifatture di Venezia. Venezia., 10 febbraio 1813.

Unitasi la- camera di commercio, arti e manifatture in straordinaria seduta coll'intervento di tutti i membri che la compongono, fu proposto e per unanime acclamazione adottato di o:fferire in nome della camera stessa, e del commercio di questa comune venti cavalli da tiro, onde palesare i sen• timenti di fedeltà, amore e devozione che nutrono verso l'augusto sovrauo gli individui. del corpo mercantile.

E il preseute darà accompagnato al signor consigliere di stato prefetto supplicandolo, onde sia dalla sovrana clemenza benigna.mente riguardata ed accolta. la devota offerta.

Treves, vice presidente; Doxarà, Vivante, Zanoma, Verona, Ba.rbarin, 'ramossi, Galvani, Malta, Zoppetti, Papadopoli1 Alberti segretario.

Oittà di Padova.

Indirizzo de' presidenti delle amministrazioni d' Acque nel dipartimento del Brenta, a. S. M. I. e R.

Sire,

Non è sazio questo dipartimento d'aver manifestato con l'organo de' suoi municipi la lealtà de' propri sentimenti e l'espansione de' propri cuori. Vorrebbe poter esso moltiplicare le sue forze e presentare alla Maestà Vostra I. e R. sotto tutti que' rapporti che lo legano per dovere e per riconoscenza alla sacra vosh·a persona, le prove di quel vivo entusiasmo di cui è animato nella circostanza la più interessante per la gloria, e la felicità della nazione.

Quei possidenti stessi, che poco fa riuniti assieme ad ogni altra classe di questa. fedelissima popolazione sotto le rispettive comunali ra-pp1esent.anze, hanno chiesto l'onore di presentarvi un numero di combattenti, vi scongiuriano, o Sire, in qualità d'interessati nei comprensori così saggiamente tutelati dalla. liberalità delle vostre leggi, d'aggradire l'offerta di altri

dieci uomini a cavallo ad irrefragabile riprova della loro fed.,.ltà, e della loro suddita venerazione.

(Seguono le :firme).

Regno d'Italia.

Indirizzo de' professori dell'Università di Pavia.

Sire,

Tutte le città, o Sire, e tutti gli ordini del vostro Regno d'ltali&. gareggiano colla Francia in offerù·vi cavalli, ed armati, e già i vostri nemici rendono inutile ogni perversità di clima, e d'uomini contro la possanza fondata sul vostro valore e sull'amore de' vostri popoli. In questa gara d'amore pel suo sovrano i professori della nostra università di Pavia sentono quanta parte loro le spetti per la riconoscenza ancora alla vostra munifica proteuone e per la gloria delle lettere. Es!:li vi supplicano di aggradire l'offerta di dodici cavalli bardamentati che hanno l'onore di presentarvi, confidando che la Maestà Vostra Imperiale e R-eale non vorrà misurare la pienezza della loro devozione dalla tenuità dell'offerta.

Siamo col più profondo rispetto di V. M. I. e R.

Devotissimi ed umilissimi sudditi

Pavia, Z7 gennaio 1813.

I Professori della R. Università di Pavia

(Seguono le firme).

Omaggio dell'Università. di Padova.

A Sua Maestà Imperiale e Rea.le.

Sire,

La Vostra Rea.le Università di Padova altamente penetrata dalle inevitabili, imprevisibili vicende del vostro esercito, e più acerbamente ancora sdegnata del perfido tradimento di colui, che abbandonando vilmente le vostre armate, si gettò fra le file nemiche, fa voti rispettosi e sinceri per la vostra salute e per la vostra conservazione. Il solo rigore del clima poteva per un momento rendere baldanzosi i vostri nemici, ma essi avranno presto a pentirsi e sperimenteranno il valore del vostro braccio potente che saprà punire il delitto, umilia.re l'orgoglio dei barbari e far conoscere che difficilmente si può a lungo lottare col più grande capitano del mondo . Animata da questi sentimenti la vostra Reale Università di Padova vi offre due cavalieri montati, armati ed equipaggiati. Ella fu impaziente di darvi questo doveroso tributo fino dal primo momento che ha potuto traspirare che questo dipartimento si disponeva a sì nobile e generosa azione. L 'Università, destinata a mantenere e a promuovere lo spirito pubblico, doveva dare la prima, e non attendere da altri l'esempio.

Degnatevi di aggradire questo atto spontaneo del nostro cuore, del nostro attaccamento e della nostra illimitata devozione.

Padova , 24 gennaio 1813.

Sire,

Gli studenti della vostra Reale Università di Padova, desiderosi ed impazienti di seguire l'esempio dei loro affettuosi Professori, per darvi un tributo del più verace e tenero attaccamento e della più profonda e rispetto!!a devozione alla Vostra Sacra Imperiale e Reale persona, vi offrono due cavalieri montati, armati ed equipaggiati. Degnatevi, o Sire, di aggradire questa testimonianza del loro cuore innocente e sincero, ohe io ho l' onore di umiliare in loro nome ai piedi dell'Augusto Vostro Trono.

Di S. M. I. e R.

Padova, 25 gennaio 18li;l.

Umilissimo, devot., ubbidientissimo suddito

Antonio Oollalto della R. Università di Padova.

Indirizzo degli ufficiali, sotf/ 1tfficiali e soldati componenti la compagnia <iipa1·timentale cli riserva deW Adda a sua Maestà Imperiale e Reale.

Sire,

La compagnia di riserva del dipartimento dell'Adda è stata compresa dal più alto dolore e dalla più nobile indignazione allorchè ha sentito, che il clima, poi la perfidia, la viltà ed il tradimento hanno portato disastri nella vostra armata, e rallentano un istante il compimento òi quei disegni che la sola sublimità di vostra mente è capace di concepire, il solo vostro sogno d'intraprendere, la sola vostra possanza di consumare.

Il desiderio universale delle coorti, che le move a supplicare Vostra Maestà d' essere unite al vostre grande esercito, è pure il nostro. Vostra Maestà si degni di esaudire le nostre preghiere suggerite dal rispettoso attaccamento all' augustissima vostra persona, felici noi se ci sarà dato di mostrare col fatto, che lo. compagnia di riserva di questo dipartimento è composta di veri soldati, impazienti di gloria e sudditi fedelissimi di Vostra Maestà.

Sondrio, li 'Z1 gennaio 1813.

lSeguono le firme)

Indfrizzo della compagnia dipartimentale di ri.serva del dipartimento del Mella .

Sire,

Mentre le coorti dell'Impero marciano coraggiose contro i vostri nemici, potranno mai rimanere nell' ozio le compagnie di riserva del vostro regno d'Italia? Ah! voi non soffrirete che la storia lasci dubitare un giorno che gli Italiani, cui deste una patria. e rendeste partecipi della vostra gloria non sieno spontaneamente concorsi nè a 00.(IServare l' una nè a difendere l'altra.

Sire, i B resciani non abbisognano di noi, essi han sempre saputo resistere alle perfide insinuazioni degli inte r ni perturbatori dell' ordine, e colle Guardie nazionali costudire i propri confini.

Chiamateci, o Sire, chiamateci o. far parte de' vostri eserciti, a con-

quietare la pace, a rintuzzare l' orgoglio de' vostri nenuc1. Sappiano essi anche da. noi, che l' intemperie dei climi e la perfidia non sono mini11tre della vittoria. Questa continuerà a i;eguire le vostre onne fra tante nazioni valorose, conoscitrici delle proprie forze e interamente consacrate alla. patria ed alla vostra augusta persou11.

Brescia, 2.", gennaio 1813.

(Seguono le firme degli ufficiali, sott'ufficiali e soldati).

I ndirizzo degli ttfficiali sottufficiali e Mldati della compagnia dipartimentale di riserva del Jfincio a S. Jl. I. a B.

Sire,

La. compaguia. di riserva del .i\Iincio che, dalla sua istituzione ba. prestato i suoi servigi fedelmente nell'interno, aml,i1:1ce ormai di milita.re sotto le bandiere, ed incontrar l'onore nel campo, collocata essa in questa piazza forte, dove ha ognora. sott'occhio l'esempio de' valorosi soldati di linea., circondata. da una popolazione piena di attaccamento all 'inntto suo monarca, onorata dalla stima e dall' affetto d1 questi cittadini, e da.Il' approvazione espre11sa dalle superiori antor.ità politiche e militari per la condotta fin qui tenu ta, sente il bisogno ed ,1 coraggio di avanzare questa preghiera alla Maestà Vostra, e vorrebbe pure non essere delle ultime nè a. farla pervenire infìno al vostro trono, nè ad essere esaudita dalla vostra. clemenza. :Mantova, li 2J gennaio 1813.

Gli umilissimi, obbedientissimi e fedelissimi sudditi (Seguono le firme).

Regno d'Italia.

Indirizzo della compagnin dipartimentale di riserva dell'alto Po.

Sire,

Quel nobile entusiasmo di cui sono infiammati tutti coloro, che hanno l'onore di militare sotto i voHtri gloriosi vessilli anima, o Sire, anche g!'individui componenti la comp11gnia dipartimt-ntale di riserva dell'Alto Po.

Si degna per tanto V. M. Imperiale e Re:Je di permettere ch'essi umiglino innanzi al vostro trono il loro vivo de1:1iderio d'essere accomunati agli altri fratelli d'armi, onde prestare pii1 importanti tiervigi, e rendersi compartecipi della gloria derivante dalle magnanime vostre iutra.prese.

Animati dalla somma clemenza. di Vostra Maestà si lusingano che vi compiacerete benignamente accogliere questa rispettosissima. loro dimanda dettata. dalla. piena loro devozione e fedeltà.

Si rassegnano col più profondo oAsequio

Cremona., li 28 gennaio 1813.

(Seguono le firme degli ufficiali).

Regno d'Italia.

Indirizzo della compagnia dipartimentale di riserva del Basso Po.

Sire,

Gli individui tutti della compagnia dipartimentale di riserva del basso Po attendono con tanta impazienza il momento di essere chiamati alla grande armata., che ardiscono di prevenirlo, supplicando umilmente Vo!!tra Maestà Imperiale e Rea.le di accelerare il compimento de' loro desideri.

Accogliete, o Sire, quest' atto spontaneo della compagnia medesima come nna dimostrazione sincera di quell'amore che sente per il più gl'ande de' monarchi.

Ferrara, 27 gennaio 1813.

(Seguono le firme degli ufficiali e sott'ufficiali).

RPgno cl'Jtali<t.

ln,lirizzo della compagnia dipartimentale di riserva del Reno.

Sil'e,

Gli ufficiali, sott'nfficiali e soldati della compagnia di riserva del Reno, già da un anno chiamati al servizio nell'interno del regno, banno sin d'al-

l ora vivamente desiderato di potere al fianco de' veterani soldati 1:1agrificare la propria vita pel servizio di Vostra Maestà Imperiale e Reale.

Egli è per tanto che la compagnia intiera vi t1upplica, o Sire, ad ac• cordarle la grazia di far parte dell' armata attiva, e si chiamerà felice se Vostra. l\fae:1tà si degnerà di concedergliela.

(Seguono le firme).

Indirizzo della compagnia dipm·timn1tale di riserva del Panaro.

Sire, '

I soldati della compagnia di riserva del Panaro, dividendo i Aenhmenti dei propri ufficiali anelavano già da tempo di partecipare alla gloria di se• guire in campo lo invitte bandiere di Vot:1tra Maestà . Ora la notizia dei danni accagioaati ari una porzione delle vostre armi dalla intempestiva asprezza del clima, e il detestabile atto di perfidia del generale prussiano, li spinge a pronunciare piii altamente questo loro voto ed implorano unanimi di poter far parte de' vostri eserciti. Sire, metto ai piedi del trono di Vo.stra. Ma_està l'umile ma ardente loro domanda. Degna • tevi d'esaudire e d'onorare del prezioso vostro aggradimento l'espressione della illimitata devozione, ed attaccamento di questi giovani militari. Sono delle. Maestà T'ostre. Imperiale e Reale, umilii:isimo, devotÌdSimò, fedelissimo suddito

Modena., 25 gennaio 1818.

Girolamo Tadini Odofredi, prefetto del dipartimento del Panaro, colonnello comandante la compagnia. di riserva.

Indirizzo <le/la compagnia rlip rtrtimentale tli ri.•erva del Orostolo.

Sire,

Fino dall'istante, in cui i coscntti della compagnia della riserva in quE>~t-0 dipartimento del Crostolo, furono destinati al servizio interno, cu•

pido rivolsero lo tiguardo ai campi della gloria, e tutti arsero del fuoco della emulazione. Resi ora consapevoli dell'esacrabile tradimento del generale prussiano, si riputerebbero lieti, ed avventurati, qualora per la suprema clemenza di Vostra Maestà chiamati, e riuniti alla Grande Annata, potessero nel più cupo seno delle truppe ostili ra~giuugere i codardi, che voh1ero le spalle ai vessilli della glorie., inseguirli, disperderli, annientarli.

Nell'umiliare noi a Vostra Maestà questo non meno spontaneo, che cocente desiderio abbiamo l'ardimento di supplicarla a riguardarlo siccome una emanazione necesi;aria di quell'entu!liaamo nazionale che la rigenerata Itnlia non può non sentir di continuo rammemorando di aver dato Natali aU' Eroe, che per duplice ministero della virtù e delle. fortuna ricompo1:1e il mondo turbato, e seco ricondusse al trono la religione e la filosofia. Di Vostra Maestà Imperiale e Reale.

Sire,

Umili~simi divotisllimi, obbidientissimi e fedelist!imi sudditi.

Reggio, lì 26 gennaio 1813.

Bonaventura Lorenzo Zecchini. prefetto, colonnello comandante la compa• gnie.; Caaolini, capitano ; Gianotti, tenente.

Indirizzo degli ufficiuli e sott'uffeciali della compagnia dipartirwmlale di ri.~er-va clel Rubicone a S. M. I. e R.

Sire,

La compagnia di riserva del Rubicone vorrebbe aver corrisposto degnamente ai doveri che la Maestà Vostra Imperiale e Reale le ha imposti destinandola ad un i;ervizio interno. Ei:;sa intantc. ha acquistata la pratica degli esercizi, e l'm.o della Yita militare.

Gli individui che ora la compongano non hanno che un de:iiderio ed è quello di poter dividere colle altre schiei-e dell'esercito i pericoli e la gloria delle armi.

Questa è la ricompensa che implorano, que:1ta è la preghiera che umiliano al vostro trono.

Degnat.evi, Sire, di esaudirla onda possano provarvi sul campo la gloria, la devozione, la fedeltà, e l'amore da cui sono tutti animati per l'augusta voBtra persona.

Forli, 6 genr.iaio 1818.

(Seguono le firme).

Indirizzo della compagnia dipai·timentale di riserva del Musone a S. M. I. e R.

Sire,

Nel moment-0 che i sudditi italiani di Vost1·a Maestà anelanti di concorrere alla vendetta per gli oltraggi causati dalle intemperie e dalla natura agli invincibili eserciti vostri, offrono se stessi, cavalli, oro e ferro, la compagnia dipartimentale del Musone, che ba già l'onore di appartenere alla armata vostra, non può dispensarsi per sentimento il più vivo, ed il più deciso di ofuirsi a dividere gli allori coi bravi che si trovano al campo della gloria.

Degnatevi, Sire, di accogliere, e di a.gradire i voti spontanei della intera compagnia che mi pregio di comandare, e permettetemi, ,m'abbia l'onore di dirmi col più profondo ossequio.

Della Mae8tà Vostra.

Umilissimo, divotissimo e fedelissimo suddito.

Maoerata, 10 febbraio 1813.

Galardi, capitano.

Regno d' Italia,.

Indirizzo della compagnia dipat·timentale di 1·iserva del Metauro.

Sire,

I sentimenti di amore, di fedeltà, e di devozione, che gl'individui componenti la compagnia dipartimentale di riserva del Metauro hanno per l'augusta vostra persona gli anima a supplicarvi, perchè sia loro concesso di darvene una prova sul campo della gloria.

Accogliete, Sire1 le loro suppliche ùegnandovi di chiamarli alla Grande Armata, cosi darete loro il mezzo di assicurarvi sempre più della loro fedele sudditanza.

Di Vostra Maestà Imperiale e Reale.

Umilissimo e fedelissimo suddito.

Ancona, 'Zl gennaio 1813.

Serre, capitano.

Indirizzo degli ufficia.li, i:ott'ufficiali e soldati compon1mti la compagnia dipartimentale di riserva fleL Tronto.

Sire,

Fu mai sempre animata la compagnia di riserva del dipartimento del Tronto d'ardente desiderio di dimostrare coi fatti la. fedeltà sua. somma, la. devozione illimitata, l'attaccamento inalterabile che professa. all'augusta vostra persona.

Gli ufficiali, sott'ufficiali e i:;oldati della. compagnia medesima invasi dal più sincero entusiasmo per convincere Vostra Maestà di tali sentimenti, e per indurre la somma bontà vo,1tra a riceverne una indubitata. prova. di spontaneo, e concorde animo, riunitisi in apposito luogo hanno tutti colla. massima. gioia apertamente manifestato la decisa loro ansietà. di servire il sovrano in qualunque illimitato tempo, ed in ogni sorta di servigio anzi più attivo, e più utile a.Ilo Stato, e che per un onore immenso lo rit~rrebbero, ove .al seguito della vittoriosa armata si degnasse Vostra Maestà. di chiamarli.

:Fermo, 3 gennaio 1813.

(Seguono le firme).

Indirizzo del prefetto 1>el dipartimento del Brenta in nome della compagnia di 1·iserva dipcirtimentale.

Sire,

Allorchè i coscritti della riserva del 1811 furono destinati a formare le compa,..."'Ilie di riserva del dipartimento del Brenta, vi accorsero a gara 1:1perando di essere tosto organizzati per essere chiamati dalla Maestà Vostra a dividere le fatiche e gli allori dei corpi di linea sul campo della. gloria.

TI caldo voto del loro cuore non è stf\to finora esaudito, ma la speranza di non e,ssere indegni dell'onore a cui aspirano, fa si che ora si permettono di supplicare la Maestà Vostra a vole~i degnare di chiamarli ad un servizio attivo, onde possano avere l'occasione di offerirle non dubbie prove della loro devozione, dell'amore e della fedeltà di cui le rinnovano il giuramento.

\·ogliate, o Sire, accogliere con bontà la rispettosa istanza di questi buoni soldati i quali sperano di potervi provare la loro riconoscenza sul campo di battaglia.

Di Vostra Maestà Imperiale e Reale. Umilissimo, divotissimo ubbidientis1:1imo 1:1ervitore e suddito fedelis• simo.

Pauovn, li 25 gennaio 1813.

Ferdinando Porro

Prefetto del Brenta.

I ndirizzo del prefetto dd dipartimento dell'Adige, in nome della compagnia dipartir,umtale cli riserva.

Sire,

Il nobile vanto di militare sotto lo stendardo della vittoria infiamma il cuore d'ogni vostro suddito fedele, e l'ardente brama di fiaccare l'orgoglio bri tanno e di rintuzzare la nordica baldanza. colà la spinge ove l' inclemenza del clima, ed il piì1 reo tradimento ritarJarono il corso de' vo,,tri trionfi.

I voti dei popoli italiani non sono punt.o diversi, o Sire, da quelli de' Francesi, e Ile nell'impero le coorti sono impazienti di segnalarsi sul campo d ella gloria, le compagnie di riserva del vostro regno anelano a dividere coi loro fratelli d'armi le fatiche, i parigli e gli allori.

Testimonio dell'ardore, con cui qnel!ta compagnia di riserva dell'Adige aspira già da gran t.empo all'onore d'entrare ne' ranghi de' prodi, ardisco di portare ai pie,li del trono di Vostra ;\faestà. i fervidi suoi voti; degnatevi, o Sire, d'accoglierli come tributo spontaneo della illimitata nostra fedeltà, e de\·ozione alla sacra vostra peniona, e del no1:1tro amore per l'augusta vostra dinastia.

Di V01:1tra Mael!tà ltuperiale e Reale.

U milisiiimo, devotissimo, fedelissimo suddito. Verona., 23 g<mnaio 1813.

TI con1:1igliere th stato, prefetto, comandante la compagnia di riserva del dipartimento dell'Adige.

Ant.onio Sinancini.

I11clirizzo degli ufficiali, sott'utficiali e soldati della compagnia tiipartime11tafo di 1·iser1:a <folla Piai:e a S. M. I. e R.

Sire,

Da sei mesi noi sil\l.Do el:iperti nel maneggio delle armi, e da sei mesi i nostri voti tendono ad o.vere un posto t1otto le bandiere che V. M. guida alla vittoria. Ma il servizio interno del dipartimento, che abbiamo cercato di disimpegnare con diligenza ho. fatto tacere i nostri voti.

Ora siamo inoperosi, e non 11appiamo reprimere la piena dei sentimenti, che fa de,ozione all'augusta vostra perbona, o Sire, e l'amore della gloria. suscita.no nei nol:ltri petti. ·

Felici noi, o Sire, se gettato uno Hguardo sopra questo umilis::iimo indirizzo n degnaste a chiamarci di far parte della grande armata.

( Seguono le firme ).

LetieM scritta a S. A. Imperiale il Vice Re, dagli ufficiali, sott't,fficiali e .~oldati della compagnia dipartimentale del dipartimento del Bacchiglione.

Altezza Imperiale,

Ad imitazione delle coorti francesi gli ufficiali e sott'ufficiali e soldati della compagnia dipartimentale di riserva del Bacchiglione anelano ad essere guidati sui campi della gloria a dar pro,·a del loro valore, della loro fedeltà, e della loro devozione al più grande capitano, ed al più grande monuca del secolo.

La suddetta compagnia osa di manifestare questo suo desiderio a \"'. A. I. supplicandola di volerlo far conoscere a S. M. I. e R. e di volerle impetrare l'alto favore di raggiungere i suoi compagni d'armi al Grande Esercito, coi quali sono impazienti di dividere i pericoli, le fatiche e gli allori. Vicenza, li 25 gellllaio 1813.

(Seguono le firme degli ufficiali, sott ' ufficiali e soldati).

I ndirizzo <lella compagnia dipartimentale rJ.i riserva del Tagliamento a S . M. I. e R. Sire,

La compagnie. di riserva del dipartimento del Tagliamento non fa in quest'istante che un voto, essa ha bisogno di esprimerlo a V. M. e piu vivo ancora di sperare eh' Ella si degni accoglierlo, cioè quello di esser chiamato a far parte dell'Armata attiva, e a darvi prove, o Sire, sui campi dell'onore, della divozione e dell'attaccamento che professo. alla vostra augusta persona.

Siamo col più profondo rispetto di V. Maestà Imperiale e Reale. Umilissimi, obbedientissimi, fedelissimi servitori e sudditi.

Per gli u.ffì.ciali, sott'ufficiali e soldati della compagnia di riserva del dipartimento del Tagliamento.

Treviso, 26 gennaio l813.

D el Mayno, prefetto e colonnello; Sormani, capitano ; Plebj, tenente.

L ettera scritta dagli ufficiali, sott'ufficiali e sold,iti della compagnia di• partimentale di riserva del Pa.sseriano al sigiwr ccrnsigliere di stato prefetto del P(l.sseriano, colonnello del_la compagnici medes'ima.

Mentre i soldati italiani acquistano gloria sui campi dell'onore, e agog nano di parteciparvi, gl 'individui tutti della compagnia di riserva di que• sto dipartimento, invidiano la sorte di coloro, i di cui voti saranno esauditi.

Il voto pert:mto dei medesimi, è quello di provare la devozione lc>ro al più grande dei Cesari, nè credono di vederlo maggiormente compiuto, se n on allora quando fosse loro accordato di far parte dell'armata attiva, e di cogliere gli a.llo1·i della vittoria sotto gli ordini di S. A. I. l' ottimo P rincipe.

Le piaccia, signor colonnello, cli umiliare a S. E. il signor conte Ministro della guerra la viva brama della compa.g11ia di riserva e sia certo della indelebile nostra riconoscenza.

Udine, 2-2 gennaio 1813.

(Seguono le firme).

Indirizzo di!gli ufficiali sott'ufficiali e soldati della compagnia dipa1·timentale di riserva dell'Alto Adige a S. JJ. I. e R.

Sire,

La compagnia dipartimentale dell'Alto Adige penetrata di somma devozione i,er Yotitra 1\Iaetità, arde di im1,azienza e di desiderio di dividere coi tmoi fratelli d'armi le nobili 1 et peno!le fatiche del vostl'o Grande Esercito. Ufficiali, Sott'Ufficiali e i;oldati tutti non formano che un medf,simo "·oto; essi dei;iderano di pron.re a. tutta. l'Europa, che Vostra Maestà quanto è ammirata., e formidabile per il valore de' soldati 1 altrettanto è grande e potente per l'amore dei suoi fedelissimi sudditi. Essi sono pronti a vertiare tutto il loro sangue per la prosperità della '\"'Ostra famiglia., per la. gloria del ,·ostro nome, e per il conseguimento della pace, e dello. tranquillità generale della nazione, a cui é diretta l'ardua generosa vostra impresa.

Degnatevi, o Sire, di ei;aud1re le loro suppliche ed aggredire, i :;entimenti ingenui ed OMSf'quiosi, con cui si dicono d1 Vostra Maetità. Umilisi;imi, obbedientiJ38imi servitori e sudditi fedelis1<imi.

(Seguono le firme,.

Indirizzo df',qli ufficiali, sott'ufficiali e ,Qo[dati compo11e11ti il reggimento della Guardia della città di Venezia.

Sire,

Il re~,11;imento della guardia della. città di -Venezia che riconosce la sua formazione dal provvido decreto dj Vostra Maestà Imperiale e Reale, del 27 gennaio 1808 si è i,empre lusingato con viva impazienza, e con ardente desiderio d'esser chiomato sul campo della gloria a dar luminose prove di devozione e di fedeltà all" augusta vostra pen,ona. Sire, unn campagna decisiva. contro i nemici eterni della felicità de' popoli va ad aprirsi ; i vostri fedeli sudditi componenti la guardia della città di Yenezia si fanno coraggio in questo momento di umiliare ai piedi del trono il più fervido voto d'ottener da V. M. I. e R. 1 ralto onore d'ei;sere a parte degli allori che va a cogliere la Grande Armata.

Degnatevi, Sire, di appagare le brame del corpo il quale non cede a nessun altro in devozione, riconoscenza ed affezione per Vostra Maestà Imperiale e Reale.

Gli umilissimi, fedelissimi, ossequiosissimi sudditi. (Seguonc, le fume).

Indfrizzo degli individui componenti la cornpagnici de' zappatori Pompie,·i del.la buona città <li Milano a Sua Maesta Imperiale Il Reale.

Sire,

Il principe che sì degnamente qui rappresenta. V. M. I. e R. con decreto 10 dicembre 1811 ha commesso alla -çostra buona città di Milano la formazione d'una compagnia. dei zappatori Pompieri, specialmente incaricata del servizio d ·estinguere gli incendi.

Questa compagnia vennt'I tosto organizzata. con robusta gioventù volontaria fornita dalle arti proprie alla sua istituzione.

Sire, questa compagnia. è composta di Giovani che, nella. maggior parte non oltrepassano li 20 anni, e che per l'istruzione ricevuta, oltre all'essere istruiti nel loro istituto sonosi anco formati soldati, unanimi implorano da V. M. la grazia di accorrere a rimpiazzare nelle file de' vostri prodi, alcuni di que' vacui, che stravagante stagione vi ha cagionati.

Sire, noi vedremmo con dolore e rammarico, 1;e per solo oggetto della nostra istituzione che può intanto da qttesti abitanti essere supplita come per lo addietro, fossimo tenuti lontani dal far parte della Grande Armata, e dal non essere dalla. M. V. guidati alla gloria, che li vecchi e nuovi soldati vanno ad acquistarsi col combattere, vincere, e rinserrare nelle remote contrade l'inimico russo.

Sire, ordinate che deposte le nostre macchine idrauliche, ci vengano rimessi invece dei cannoni da condw·re iri mezzo ai vostri battaglioni e con essi vomitare la morte contro l'audace scita.

JIIentre tributiamo a V. M. questa supplica della nostra somma divozione, e fedeltà, formuliamo i voti più ardenti perchè daDa vostra esimia clemenza sia esaudita, e allora col grido del vostro nome immortale marceremo uniti ed intrepidi come ci gloriamo di essere.

::i.filano, 18 febbraio 1813, dalla Caserma delle Grazie.

(Seguono le firme).

Ville de Turi11

Sire,

Frappé par des grands évènemens, le sentiment public se dirige de tout part vers V. Majesté.

L'\ ville de Turin ose implorar dans ce mouvement général un accueil favorable à son dévouement particulier. Cette bonne ville, Sire, se permet d'offrir à V. Majesté soix!\nte ehasseurs et 11oixante ehevaux, avee l'armement et l'habillement du ehevalier, et elle renouvelle aux p1ed1;1 dn trcme le voeu de ses babitans pou.r concourir dans tout ce que réclameront J'interet et la gioire de l' Empire.

Daignez, Sire, agréer o.vee bonté cet hommage, il est adressé à Votre 1\fajesté par la reconnaissance, 1'amonr et une inviolable fidélité.

De Vostre Majesté le1:1 très humbles, très devoués et trés fidèlee sujets.

00 janvier 1813.

(Suivents les signatures).

8. A. I. le Prince Borghese, gmwerneur général des départemms <m delà des Alpe.~ , à S. E. le ministre de la guerre.

Tu.rin, 21 d6cembre 1812.

M. Je due de Feltra. Les cohortes organisées dans mon gouvernement viennent à me prier de fa.ire parvenir aux pieds de S. M:. l' Empereur, le voeu qu'elles forment d'etre appellée3 à la. G1·ande Armée.

J'ai iufiniment de plaisir à vous transmettre leurs adresses en vous priant d'en présenter l'hommage à S. M.

J e vous renouvelle M. le due . Camilla.

Ville d' Alexa.ndrie, 4 fevrier 1813.

Sire,

Pendant qne ces coutrées reteutissent du cri d'indignation contre nn traitre et des accens de l'amour, du respect, et d'une noble confiance da.ns son auguste souverain, le conseil muuicipal de votre bonne ville d' Alexandrie, se trouve heureux d'avoir dans les formes munioipales, un moyen de vous exprimer les sentiments dont il est témoin et dont il et¼t vivement pénétré lui mème pour Votre Majesté.

Le ciel, Sire, semble oonduire à. sa perte une horde de barba.rea dont votre génie a déjà su délivrer notre beau pays, les elemens et les saisons out donné à son audace des éspéra.nces trompeuses; elles seront démenties par l'amour de vos peuples et la valeur de vos soldats.

Votre Ma.jesté nous à. dit ses partes avec cette grandeur d'àme qui n' a1J · pe.rtient qu'à Elle, nous n'eprouvons qu' un be:ioin, c'est de concourir à les réparer. Tel est le voeu gén1kal daua un département nommé par la vietoire et tout plein des souvenirs qu'y la.issa Votre Ma.jesté. Déjà l'empressement de notre jeunesse nous assure que leur ardem· et leur bon esprit seront. Jignes dea sentimens qui ont dicté l'hommage.

Le conseil municipal supplie Sa Majesté d'agréer l'offre de treize cbasseurs montés et équipés avec l'expressiou de l'amour 1 du respect et du dé,ouement des habitans de i;a bonne ville d'Alexandrie, dont 11 se félicite d'etra le fidèle interprète.

Baoiocchi ma.ire et président l De Negri, Malazzi, Sappa, Caldi, Faa di Bruno, Ci·rnlleri, Traversa , Marrocchi i Pastore, Ila.rozzi, Ruca, Deamicis, Caliga.ria, Ferrari, Boretti , Frasca, Castellone, De Merlani 1 Massola, Perrattone.

Alexandrie , 00 Janviér 1813.

Ville de Moncalier.

Ad1·esse à Sa Majesté.

Sire,

Le corps municipal de la ville de Moncalier ( Po) soumet au:x: pieds du trfme de V. M. !es senti men s de la plus vi,e indignation qu'il a ressen-

tie à l'annonce de l'action perfide des généraux Yorck et Masllembrach qui, oubliant tout à la foia ce que des chete d'ar:mées doivent à leur souverain et à l'honneur. ont déserté avec leurs coq>s à l'ennerui.

La ville de Moncalier, de 8.000 habitans, regrette d'ètre si limitée dans ses moyens et dans ses ressources de ne pouvofr offrirà V. M. dans cette circonstance tout ce que le coeur de chacun serait djsposé à faire pour vous prouver, Sire, 1:1on entier dévouement à votre auguste 1>ersonne; jalouse cependant d'ètre classée parmi celles qui concourent à réparer !es pert.es que la grande armée à éprouvées dans cette campagne, voua supplie d'egrée-r l'offre de quatre hommes de cave.lerie montés et équ1pés.

Que Votre Majesté l'econnaisse dans cette faible chose l'empreflsement que se fidèles sujeta de la ville de Moucalier ont de concourir au soutien de son tr011e et de l 'houueur de la nation.

Moncalier, 2:l ja.nvier 1818.

Vincent Gariglio, Gino Costero, Gay, Canduco, Gajn, Boggietto, Cavalla, Fantini, Baggietto, Bourgon ma.ire.

Vilfr de Suze.

Sire,

La ville de Suze et ses habitants malgré leur pauvreté Aont fiera de 110 trouver dans l'heureuse position de pouvoir faire à V. Majesté I' oftre de quatre cavaliere armés, montés et équi1lés pou.r concourir à réparer leR petteEI causé à la grande ermée per les rigueur de la saison.

Puisse, Sire, Votre bonté agréer cette offre comme un témoignage de l'attachement que lei. Suziens ne ceaseront d'avoir pour votl'e personne sacrée et votre auguste famille.

Et ont tous les membres sigué.

Ville de Busca.

A S. M. l'Empereur et Roi.

Sire,

C'est a.vec le plus vif enthousiasme que les fidèles habitans de la ville

de Busea ont 1é:iolu de supplier V. M. d'agréer l'offre de deux cavaliere montés et equipée à leurs fra.is

Puisse ce faible témoignage de leure sentimens vous prouver, Sire, que il:1 n'ont pour eux rien de plus cher que la gloire de V. M. et celle de leur pays.

Nous sommes, etc.

Allodi, mai.re; Botassi, Paoletti, Turinetti, Bruna, Lombardi, Garello, l\Iina, Simonti, Miola, Vena, Ramonda, Gallo, Bernardi.

Yille d'Alba.

Sire,

C'était bien à la capitale de ]'Empire françai fl, heureusement placée autour du tròne, qu'appnrtenait l ' honneur d'offrir la première un hommage suggéré par le desir de forcer les ennemis de la. France à une paix solide, qui assure la prospérité au plus grand des Empires; mai& si, .11ar l'avantage d'une position plus favorable, on a pu exprimer plus t6t dee sentimene de dévo,1ement à V. M., on n'a pas eurpassé ceux dont nous sommes animés. Kotre ambition est mnintenant., oomme dans toute autre circonstance de merite d' ètre placés sur la première ligne des plus fidèles sujets de V . M.

Daiguez egréer, Sii-e, comme un tribut de nos sentimene, troia cavalien1 équipés et montés que nous osons offrir à V. M.

Nous sommes, etc.

Veglio-Castelletto, ma.ire, Brun-Cusan adjoint; Como, adjoint, PatriziSiaguello, Cravier, B elli, Gioelli, Demagistri, Deabute, Fontana, Como, G11.gliardi. Sica, Settimo, Roffitti.

Ville de Peveragno.

A. S . M. l'Empereur et Roi .

Sire,

Le conseil municipal rle Peveragno, interprète des voeux dea habitans de cette commune dépose, Sire, à vos pieds l'offre de deux cavaliere mon-

t:és et équipés; heureux si cette offre est accept.ée avec bont.é par V. M. I. et R . comme un gage de l'amoUr et du dévouement sana bornes que nous lui portons.

Nous sommes avec le plus profond respllet.

Pecollo, adjoint , Abate, Campana, Tosello, Campana, Batassi, Basso, Gondolo, .Berse~io.

Ville de Oherasco.

A S. M. l'Empereur et Roi.

Sire,

La ville de Cherasco, fìère d'avofr possédé dans son sein V. M. I. et R. lorsqu'elle y signa la paix, à la suite de ses immortelles campagnes d'Italia, s'empresse de venir déposer au pied du trtme, avec l'expression de la fidélité et du dévouement de ses habitans envers V. M. l' offre de qnatre cavaliers a.rmés montés et équipés.

Ces soldats reunis, Sire, à caux de vos invincibles légions, -irout bientòt venger sur )es ennem;s de la France les ma.ux que leur a~reux cliroa.t lui a causés, et conquerir une paix glorieuse.

Icheri de Saint Grégoire, maire; Gianolio, .Meana., Coda, Tarichi, Bogetti, La.quelle, Motta-Solar. Marengo, Elena, Debenedetti, De~a.nti-SaiutHubert, Bernero, Merindol , Core, Asse!, Tur:chi, Adamo-Prun, Cuniberti, Costa.magna, Vercellon, Viberti, Teobaldi.

Ville cli!, Coni.

Sire,

Le cri de guerre et d'indignation qu 'un noble enthousiasme a fait enteudre sur les bords de la Seine, a retenti sur les rives de la. Stura. Les habitans de la ville de Co ni, pleins dli désir de rivaliser de zèle avec tona les bons Françnis, aspirent, dnns ces circonstances, à pl"on ver

leu1· fidélité à leur ;;ouYeraiu. C'est le c11ractèrc dout ils s'honoreut et qui les diNtiugne depuis tant de siècles.

Animés de ces sentìmens, lei:ì membres du conseil munic1pal, interprète1:1 des voeux de leurs coucitoyens, viennent prébenter humblement au pied du trone de Y. M. l'offre de vingt cavaliel'B montés et équipés.

O'è1:1t un feìble témoignsge de leur amour, Sire, mais il aura tout le prix qui lui manque, si vous daignez l'agréer comme un gage du dévouement deH fìdèleH 1:;ujets qui l'oifrent à V. M. I. et R. Nous sommes avec un respect san,1 bornes, Sire·,

De Votre Majesté Imperiale et Royalo, Le très humbles, très-obéissans et très tidèles serviteurs et sujets.

Les membres du conseil muuicipal de la viJle de Coni

Uoudolo-La Riva, adjoint ; Michel Audisio, Charles Bonelli advocat ; Joseph Cappa, Joi;eph Darbesio, Paul Bonada Yignola, Jncques Ruffino, De11tefan1s, avicat; Lungua Afono, Claude Cottolengo, secretai1e; Jean Bapti;;te Centillìno, Joseph Yital, Paglifrei;, Et:enne Pecollo, Pierre Fancois quaglia, Ange Rini d'Andon, Yeutre, Jeau-Ange Giubergia, Yic·1c,r Dalmasos-Saint Defendent.

1·me d" Trino.

Heureux le monarque qui compte autant de 1,ujets dévoués qu'il y a d 'ho111mes soumis à. aes lois. L 'enthousiasme injmitnble dont la France est animée, et !es cri1:1 d'ind.ignatic>n qu'a exrité!:I la défoction du c:hefdes troupes 1•ru1-siennes, 11ont une l'reu,·e bieu édntante. que l 'amour de votre gloire et celle de vos arroes forment l'objet du ,oeu général da vaste Empire que vous a,ez fondé.

Puisse l' élon spontanil qui 1:1ignale a11x yeux de l' univers la fidélité que le>.1 Françait- ont vouée it Y. AL, Jier~uader à l'Angletene que la 1,ertìdie ei;t impuis!:<8nte, lorsque ]es peuplet1 i<ont dévoués à leur souverain ; que l'or, l'intrigue et la. ~éduction, sont des moyens ,·ains et ii;utiles, quand une nntir,n irra11<l<· et puii;;,,oute, animée d'un seul <'1:1rrit, vent coni<olider 1:100 ltc,uhenr, en arlermil:'1S11Dt un trone que ]es baut11 foits, el 11lu1:1 eucore le~ qualités héroique>.1, qui brillent au plus haut degré dani,1 V. M., ont fixtl Hur des bal:!el:l qu'aucune pnissance humaine ne pourra. renverser.

Le1:1 membres du con:1eil municipal de la ville de Trino, jaloux de témoigner à V. M:. les sentimens d'admiration et de souJUiBBiou qu'ils nourris.ieut dan1:1 leur coeurs, la prient très-hmnblemeut de vouloir bien a~éer l'otlre ùe troi1:1 cavaliers armés e• équipés.

Puisse ce fa.ibla tribut, Sire, qne no111J mettons à vos pil¼lls, llltlriter votre 1:1atisfaction et vous prouver que tom~ les peuples que avez ap• pelé;; à iaire partie J~ l'Empira sonr. pr~tJ à fai.re tout~ 11ori., ,le sao1·ifices pour votre gioire, l'écla.t et la splendeur du tròne.

Antoine Fracal!si, prètre ; Frauy<Jid Feua.rotti, prètre ; François Berta, Jo:ieph Albal:lio, PMcal Mor.inino, Frauço1t1 C,wigiolio, Ohade,i Ca.roelli, Joseph Gua;ico, Oh~rles Moraniuo, Joseph Bovio, Fraoçois Viale, Fruuçois Ca.rlevero, Ftllix Montagnini, Hiacinthe Bria.nda, Pi.erre Ca,;telli, Yincent Montagnini, François Olivel'i, Jaoques }'l'icerri, Charle:1 Osen~a, Dominique Caldera, J ean B1ginello, J oseph Ormea., Obarles l<'raca8s:. Fracassi, ma.ire et président.

Ville d., l'erceil.

Ce jourd'hui vingt deux du inois de janvier de l'au mil huit cent treize Je1:1 membres du coniieil municipal de la ville de Verceil s' étant réuuis danl:I la i;a.lle ùo la. ma.i.rie, l'autorisation l:lollicitée par M. le ma.ire. ce dernier leur a donné connaissance des piéce.i coutenues danti le Moniteur du 12 de ce mois, ainai que de fa délibération rendue le mèrne jour par le corps mnnicipal de la ville de Paritl ; ensuile de quoi il a demandé i,i les habit:mti de Vercéil, q11i ::i'houorent de rivaliser avec elle d' amour et de fidélité à l'augusta souveraiu qui rògle uos destinées, ne sera.iflnt point 1lisposé~ à suivrc led nobles imp11lsiom1 qu'ont animé ce corp:;, re1:1pectaLle, eu fuisa.nt une offre volontaire et spontanée telle que !es moyens de la ville ponrraient le permettre.

Le8 conseiller:i municipanx ont accueilli la proposition a.vec euthousiMme et animés des plu:1 vifs sentiment:a d'amour et d'attachement d'une part. et pénétré:l de l'autre d'uue j~te indagnation par suite des commurucations qui lem· ont été fa.atea, sent1ibles au cri de l'honMm· national inspiri\ par la gloire immortelle de leur auguste monarque, ont voté ptu· acclamatiou que la ville de Verceil ne aerai jamai8 la dernière à suivre !es exewples d'honneur et de dévouement à son auguste Emperenr, 11t ont déliberé à l'uunnimité que la. ville de Verceil t'era une offre spontnnée de dix cavalier;; arméa et é,1nipés, que M. le baron préfet ;iera. prié de préseuter cette otfre à

S . .M.. I. et R.; que cette présentation 1:1era accompagnée d'uno adrel:lti(.I rédigée séante tenante :

L'adresse a été adoptée dans le teneur qui suit :

Si la ville de Paria, qui a le bonheur de pot-1séder votre personne sacrée, ii' est estimée beureuse de vou!I exprimer la première ses sentimens d'amour, de fidélité et de dévouement, la ville de Verceil, reculée à la frontière de !'Empire, s'e!itimera plus heareui;e encore si elle a le bonheur de n'ètre point la dernière à humilier aux pied~ du tròne !es mcmes sentiment.i qu'a dèployés la ville de Paria, sentimentt1 que ni ]es di!!tancel!, ni autre force majenre ne pourra jnmaiM atténuer dans les coeurs de vos fidèles sujet.s.

La ville do Verceil, en i;uivant l'exemple de la capitale, offre à \". M. I. tlt R. ilix c~valierd arméi; et éqmpés, et osa so flatter qu' elle daignera agréer ce fe.ible hommage de son amour et de son dévouement.

La ville de ,erceil prie hnmblement V. M. d'accueillir la marque de dévouoment qu'eUo ose lui présenter avec la mome bonté avec la.quelli.: elle a daigué o.gréer l'offre du corp!! municipal de sa bonne ville de P.iris, et out tous les mb."llbres signée le procès verbal de la séance.

De Rege, de Gilllenga. Oha.de:1, Zuccbi. M·1.thieu, Rottari ~,eruc, Algie.ti Luc. Autoine, Felix Marie Bo!!co, Anicet Bottin, Dénis Beglia., Costa Olement, Vet·gl\ Charle81 P .fosèph Provana, Augustin Cutlani, Oésar Corbetta, F. Arborio, me.ire et président.

Ville de Saluces.

Sire,

Animés pt\r le !lentiment de la plus noble émulation, celle de partager avec les a.utrcs villetl de l'Empire le bonheur d'offrir à V. M. une marque 8ponta,1ée de notre dévonement et de notre amour, daus cette circonstance où l'honneur et le devoir réclament un développement de forces capable de maitr1ser les dvènem(lns, nous osom1, Sire, tmpplier V. )f. d'agréer l'offre de huit cavahers monté::l et eqnipés, qui, réunis à cenx qne l' eID1iretS1:1ement de vos fidèles sujets vous présente de tou11 les points de votre Empire, ooncourreront à l'accomplissement de vos vastes projets pour la gioire de la France, et mont.l'eront à l'Europa étoun(ie ce qne peut sm· nos coeurs

84-

le be1min dc t1éconder lell eflorts de votre génie, qui nouri a élevé à un si haut degré de splendeur.

Nous sommes, etc.

Buglioni, mai re ; Novelli Coarazze, Rayneri Lagnasco. adjomt.s i Garneri, Poeti, DellR Ohiet:1R Isasca, Olliva, Turbiglio, Ceva, Peretti, GuJliuo, Bruno, Verrone, Buglioui, DPmicbelis, Galleani, Gullìno, Depeta!!si, Fiorito, Garneri, Bodoni, Giortlanino, Bottini.

Ville de Plg11erol.

Exrait de IR délibérahon du conseil municipal de la ville de Pignerol.

Co jourd'hui 23 janvier 1813, réuni extraordinnirement dans la i;alle ordinaire ne t:1es séances, le c011seil municipal, sont intervenus MM. les conseiller1:1 signéi:i au bas da présent, qui se sont érigés en com1nission, souH la pnfaidence de M. le Maire, pour pouvoir délibérer smvant )es instructions de la circulaire du 3 juin 1806, attendn la non intervention des autres conseillers, pour motifs reconnns légitimes, et le non ancore remplacement fait des dix places vacantes de conseillers.

Le conseil, interprète des i;entimens de fìdélité et de dévouement de touH les habitans de cette ville pour notre angu1:1te monarque, desirant de i,ieco!lder ses vue!! paternelles par tous les moyens qui sont en son pouvoir; es1•érant qu' ils seront considérés comme une marque d'attachement respe• ctueux que la population de cette ville s'empresse de donner à son souve • rain ; après avoir mtlrement exnmiué ses moyens a déliberé :

1° S. M. sera suppliée d'agréer l'offre de cinq cavalierl:! montéll et éq:tipéH.

2° Le conseil ose es1,érer que l'offro qu'il vient de foire sera agrée par S. M. I. et R. et il se borne à témoigner le plus vif regret de ne pouvo1r, dnns cette circonstance particulii-re, faire dea offres plus fortes.

3° Extrait de la vréllente ana ndre:-i;é a l'autorité impérieure pour l'effet que de droit.

Audifred, maire prétndeut; Louis Armand, JC1seph Fenveluò, Ant. Dnrdena, Rafìn, Costar.ti, Gnt-1-,ard Jof:'seroud; Jooeph Fratinery, Bian{'hi di Po1naret, etc.

T'ille de Bra.

Le coniieil ruunicipal de l& ville de Bra supplie l1umblement V. M. d'agreer l'offre de cinq cavaliera montés et équipés; et l'assurance qu'elle trouvera toujours les habitans de cette ville, dont le conseil est l' interprète, prilts à soutenir par tons lenn, moyens, la <lignité de son troni', celle de H0n auguste dynastie, et le deg1é de gloire a11quel elle a éMvé son vaste Empire.

Puisse cette marque de dévouement etre agrée par Vous, Sire, comme un faible u·ibut de tout ce que voufl doivent vos fìdèle::1 sujets, les membres dn conseil wunicipal et les habitans de la ville de Bra, pleins d'admiratiou et de reconnaissance pour V. M. I. et R.

Nous Hommes, etc.

Martnco llloriondo, adjoint an maire; Valfre, Baldi, Rerra.lunga, Icheri, Ma.labaìla, Capel. Craveri Santo, Ricb1,ri-Mo11t-Richeri, Boim, Brizio, Vigna, Oraveri, Ferreri, Saraceno, Ornveri, Bruno, Audisio, Comitan, tino, Bonino, Serra.

l "ille de Mo11dovL

Sire,

Les hobitans de la ville de Mondovì, témoin!:I des premiers triomphe,i de V. llf., pourraient-ils restar indiflérents quand tout !'Empire témoigne à son auguste chef son amour, son <lévouement et sa fìdélité? Xon, Sire, ils ont été indignés de la trahisou coupable d'un ]!\che µ:énéral el ils n'aspirent qu'à 1•rouver au plus grand des rois que rien ne peut leur couter pour le ruaintien ùe l:!O. gioire.

Les tHomen1:1 conju1és ont frappé la cavalerie de la. Grauùe-Armée, une indigna défection a fo1mé qnelques vicles ilans i;es rang11; qu'une cavalerie plus nombreuse, que de nouvelles légionf! réparout ce1:1 pertc11, et aillent bientot prou,er à no.s ennemis que le11 rigueurs de leur apre climat et la astncieus& politique de leurs alliés ue peuvent amìter longtemps les triomphe1:1 du géuie.

Le COUtieil municipal de Mondovì, organe de1:1 voeux de se11 conc1toyens, vient supplier V. llf. I. et R. d'agréer l'otfre qu'il oRe lui fa.ire de sept

cn.vo.lieri; armés et équ1i,e:,. Placez !es da11.~ ]e,i rang,; de tant d'honueur, et lenr patrie jouira avec délice de la gioire de 11es enfants.

Le chevalier de Garmagnan, maire; Saint-Quentin, Frangia, adjoint: le chevalier Clerici-Roccaforte, Grassi-8ainte-Cristi ne, Rayneri, Beccaria Monasilero, Barberi, B1,sso, Zucchi, Barberi.,, Bruno, Mart-01li, Ferron. Bongioanni, Clerici-Prazzo, Bianco, Fea, Beccaria, Thomatiti, Trombett,\, Lauza, Chiara-Vasco.

Ville de Racconis.

Sire,

La ville de Racconis s'empre~se d•offrir à. V. M. I. et R. qul\tre cavaliera arméd et équipés, cornme un faible gage de l'e.mour et de la fìdélité de ,;es habitans.

Ces 11entimentil, Sire, le!! animerout sans casse, et anoun sacri/ice ne leur coO.tera pour en couvainc-re leur souverain et leur père.

Andreis, maire; Bmmatti, Pasohetta, Sartoris, Piasoo, Jesio, Str11a, Golia, AccMtello, Chìava,..sa, Grm1i-Lap1é, Ribotta. Moro11ino, Ca.-itagno, Barge. Bu::icatti, P"ca, Jesio, Barrera, Porchietto, Candello, Ribotta.

Ville de Savilla.n.

Sire,

Les habitans de \'Otre fìdèle ville di" Savillan n'ont pu appreudre 81\DS indig11ation la trRhision d'un géuéral qu• s'est couvert d'un opprobre éternel, en abandonuant l'armée de V. M. nn m~pris de ses devoir,i enver" vous, euvers !:lOll roi et envar.i l'honneui·.

Jaloux de vous té111-iigner le11r dévonement sans borne.,1, ils m1l'nt con-

jnrer V. M. I. r,t R. d'agréer l'otlre de h11it citvaliers m()nté.i, arm~• et ~ uipés.

A lfieri, a,\joi11t a.u ma.ire; Regia adj.; Paletti, Rodello, Siccardi, Denina, Liugmi,, Abate, Rufin Galtiera, Cravatta, Soaparon, Prouelli, Relrnu ,len~(), Ro•'li, B oinno, Feraud, Cbauletti, Alberti, B esi;è, Arrigo, Fontanr,ve, Tnpparelli, Turletti, Novfllli

Ville de Fossa11.

RirP,

La ville de Pa.riH a été e::1,iez bet1rense pour pouvoir offri 1· à V. M !es pt·emiers tribut!l d'un amour et d'un dévouement que partagt>ut v1vement tona 8et1 fidèles suJets; mais celle de Fost1an aurait trvp dA rPl.{ret.8 11 i V. M. ponvait douter des sentimenti de ses habitaus tous prèt.-1 à cousacrer leu r H bi,ms et leur exit1teoce pou ~ sout,mir votre glorie et celle de la F ra n ce.

Il::1 ot1ent vouH suppli.er, SirA, d'agréer l'offi·e de sept cavahen; montti,;, armé e et équipés.

P u iilHe-t-elle étre acceptée avec bonM par V. M. comma un faible témoignage d e leur inviolable fidélité

Viterbo, mairn; MLoile, Quaglta, a,,joints; Bianco, J. !nardi, Gerba.ldi, ,Tesauro, Viterbo, ~egri, Ferrar,, Celebrini, Biaggia., Ba.us,;eri, .Jettu, Camburzano, Baracco, Ferrerì, Gerbaldi.

Ville de Geue11,

Sire ,

Qnand le zèle et l'amour des Français volent à devant d e V. Majesté l mpériale et Royale, votre boune ville de Gones se plaint d'òtre réléguée loi n du centro de !'Empire et de ne pouvo1 r de:1 pretniàres fa.ire eoteudre

son dévft11erue11t. Mais, l't•ru1u·1•fl;ement e1-1t le mème !li ln distauce eHt inò~le et vous nP clai.;sez pas le sujets de ,otre vaste territoire, tl'aprè1-1 l'é,ipace qu 'il fa11t que leun, voeux yi,rcoureut pour 11rriver à. V. Majesté. Sire, la où le géoie et la rnleur peuYent combattre, la France a 1-1es rei:<Sources a1-1surée,i, il n'y faut rien ajonter.

Là <'Ù l'ennemi a nccepté J.,s batailles conduites par vous, l 'armée françnii<e a triomphé, mais l 'incPndie des co1iitales, les r1woges nffreu.ic des pro-vince,;, l'odieuse trahison, voilà les armes nouvelles qu'n employé le génie du mal qui dirige uos tmnemil'l, et les gran1la fleam, de la nature out semblé repoudre un moment à Hl\ ,·oix sinistre.

A ce genre extraor<linaire de perilt1 Y. Mnjel.'té oppot1e de:; uoun-lles reasounetl et l'armée dPi; nc,uwllPt; ,ertus. Sire, qu'il boit pElrmiB à ,·otre peuple de concourir à vos ,·ues rsr quelque démonstration de sou zèle. La ca,·aleriP a souffe1 t, le patriotisme de la nat1on va la reprod11ire encore plus brillante. Votre bonne Yille cle Gfnes ,mpplie Vo;.tre M11je11té d'agréer son offre respecteuse ;le quatre vingt cavaliers équipé,; et montés à ses frais; fière si vous lui 1wrmettez d 'ajouter certe pt:t1tP troupe d'élite aux nombreux enfa11s qu 'elle a ninqÉ-8 souH vos drapl"nux et smu1 vo,; pavilloni:1. (U•nP!<, 22 Jn1nii>r 1813.

Le maire Serra. Doria, Balbi, Gror•allo, Srinc,Ja, Cattaneo, Sauh, Spinola, Pareto, Adorno, Tealdi, Dealberthi, Dongo, Tollot, Morando, Oneto e De r'ilippi.

Villi' de Sm;o11e

\ ~- M. l'Empereur et Roi.

Sire,

L'indigna tion la phtll profonde a rcmpli )es coeurll de vos fìdéles :,ujets, les habitans de la ville de Savoue, à la nouyelJe de la rébellion infame du traitr!' qui a méronnu ROD de,·oir et son hom:ieur. Agent de la perfidie de l'emiemi implac·able du Continent, il a cru tlervir à llE'll vnel:i. Malhew-eux! il 11 hat6 le moment de la ven~Pance du peuple fra11çail:i. Elll'I sera grande, prompte et terrible

Lc1 c-ri de l'honneur retPntit d'une extrrmité à l'autre de re v1H,te Empire. fondé por votre génie tout puissant, ,·i-.;-ifié par ,·os bienfa ;t.-. immenseR, couvert par votre égide immorteile. Des l'lentimem:1 d'amour, de l'f'ron-

8H nai&.auce et de ùevouement se mt1lent à. ce uoble enthoudia.sme que des circonstances imposantes viennent d'exciter. La ville de Savone, Sire, eilt des plus dévouées à le. personne t1acrée de V. M. La misère et l'oubli ava1ent ftétri son e.ncienue t1plendeur. V. ~1. a daigné l'appeler à une nouvelle vie par det1 moyens aux quels la nature mème paraissait opposer des obst'\cles int1urmontables Des grandes ro11tes pmt iquéet1 à travers les rooherd rles Apenius, font couler danti son seiu la prospérito et l'aboudanee. Des établit1semeus magnifiques garautissent la sftr eté pnblique, ouvreut un asile a l 1iudige11ce, et extirpant la mendicité, délivrent le sol du département de ce B.eau de la société; cependant ce ne sont là. que les premiers liie11faitd dont la ville de Savone jouit ùepu1s qu't1ll e repose à l'ombre tur.elaire de votre gouvernement paterne!. La prédilection tonte particulière que V. M. a de.igné témoigner toujourt1 pour oette ville, ple.cée sur la prem1ère marche de ses triomphes, lui en &t!Sure ancore de plus grands. Elle aperço1t dans l'avenir le 1·etour de cette pert1pective brillb.nte de bonheur et de gioire, qu.i réffèohissait sur elle le plm:1 bel eclat an comn1e11cemeut dn XV1m11 siè•le sous la protection Ùed mone.rques fran~•ais.

Sire, le souvenir de ce:, jourt1 de gioire 88 re.ttache à. l' époque préttente. La ville de Se.vone voit dan1.1 V. M.. un régénerateur et un père. Com• ment vous exprimer toute la force de l'amour et du dévou.ement de vo:1 e n fan,.?

I}exemple donné par la capitale de votrù Empire, dans une circonstauc.:e où l'honneur nattonal tremit sur 18<1 manoeuvres perfi1les de l' A..ngleterre, et pou1:1Se avec énergie un cri de p;11erre unauirue, a excitè les habitam:1 de votre ville de :,j.1voue à l'imiter. Fière de parta~er des sentimens aui:;si 110bl es, elle supphe V. M. ,l'agréer l'offre de dix homme1:1 de cavalerie, moutés et éqnipés. Que V M. daigne agréer cette marque de l!Oll aèvouement , elle e:it le gage de:1 sentimens qui animent toU::J ses he.bitans. Leur amour et l eur fìdélité n'ont point de borues. 111:1 seront prèt,s à les confirmer par le sacrifica de leur vie, 111 l'honneur nationo.l et la e;loire de votre tròne l 'exige.

Les cout1eiller:1 municipaux: out tous sigué le procès verhal de la lléance.

L M ,ùtedo, me.ire, prés1dent ; Coui, Aliberti, Asten~o, Boselli ; Chiaparriuo, Colonna, C•irte::ii, Gavotti, Carlevari, Belloro, Bartoli, Daveri, Pezzani, F. Pico, J. Pico, Pertusio, Destephauis, Muzio, Gherardi, Becchi Carlevarino, Delfino, Giraud, Cappa et Nervi, secretaire.

Ville de Sarzane.

Sire,

Si 1:100 éloiguement du ceutre de l' Empire n' n point rermis à votre ville de Sa.rzana d'ètre la. première à vous offrir des témoignage1:1 d'attachement, de fidélilé, de dévouement, elle ne sera. sana doute poiut la deruièl'e.

Le coeur dt'I se1:1 babitans, sensible à la voix de l'honneur, applaudit à l'offre qu'en leur nom son conseil municipal Olle fait-e à Y. M. de qua.tre cavalier.; monté.i et équipés.

Faible secours. il e8t vrai, mais proportionné à ses forces, et grand a;;,;ez si, agrée par vous, Sire, il peut ,·ous 1,ersuader que 11i la ville de Sarzane oe peut rivaliser avec les p1incipales de l'Empite, elle !es égale du moina, si elle ne les surpasse en fidélité, 0Léis1:1ance et dévouement à. votre auguste personne, et à cet enfant chéri 1 l ' espoir de !'Empire entier.

Que les ennemis de votre gloire apprennent en tremblant qne votre puu,sance n'est. pas seulement dans votre armée, mais dans l' attachement de vos sujets et que ces atteintea qu'ils s'efforcent, quoiqu'en vain, de porter à vc,tre puis1:1ance, ne sont pour vos peuples qu 'un encourap;ement de plus à la. défonùre au prix de leur existence.

Et out tous le.s membres signé le procès verba.l de la. séance.

Fa.it au palais communal de la ville de Sarzena, l' an et jour que de1:1~11s.

D. Bernucci, maire; Joseph Ma$:ni, Frn11çois Antoine Beza, Antoine Beland, Ignazio Ferrarini, Giu~eppe Grassi, Matteo Cattaneo, Gio. B~tt. ,a.lenti, Frauçois Amati, Nitolns Capitani, L. Ressi, D. Berghini, Charles Jenuccio, G. Caccbinelli, François Ba.cci conseillers municipt1ux.

Ville de Chiava1i.

L'an 1818, le 24 du mois de janvier, à dix heures, le conseil municipal de la ville de Chia.vari, assemblé eu le loca! ordinaire de ses séances, à. la d:iligence de monsieur le maire, d'après l'autorisation qu'il en a obte11ue de monsieur le préfet en personnes de MM. Tenoglio Rolland, maire

!ll et i,résiden1: Bénoit banguinetti, r,1etre Jeau Baptis!t> Soìl,anili, Jean Lnc Sanguiuetti, Jean Baptiste Botteghi. Joseph Zncario Repetto, JC\l:!eph Campodonit.o, L. Banca.lari, François Massa, Pierre Podestà; Mongiardini Ange, Boggìano Louis François, François Canepa, Jean Cai,itAgnino, Louit! Botto. ,Tean André Botto.

:Mo1111ieur le maire président a ouvert la lléance par le discour ciaprèx:

Me1,1:,ieurs, vous avez vu par les papiers publice la dét!ertion d'un chef, qui oubliant tou1:1 leli devoir,1 1 s'est rendu traitre à t!On souverain, à 1:18 patrie, à sO11 gé11éral. Je mete dam1 ce moment sous vos yeux une délibération du co11t1eil mumcipnl da la ville de Paria, où vout1 aperceHez l'indignation que cette action a excitée, et les preuvee d'attachement et d'nmour que les Français doivent donner à lenr auguste eouvernin. Déjà l' exemple de Parit-1 est t1uivi par une foule d'nutre1:1 villes et commnues. Celle de Chiavarì re::1terait elle en demeure l' ne prouverat-elle pa!! de1:1 sent.iments aus8i 11oblet1 't ne donuerat olle pae la prem1òre l 'éveil à l'enthousiasme de touU>s les commnues du df!partement? Non, on ne tiaurait le croire. YouR sentez tous le besoiu de prouver à S. M. à la patrie commune, que nous 11omme~ digues de faire partie du grand Empire

.Te propose au conseil municipal de faire une adresse à S. M. I. et R. et de la prier d'accepter l'oftre de dix <'avahers montés, armés et équ1pés.

Cetre propositiou ayant été approu\'~e par acclamatiou; il II été de suite redigi\ 1'ndreHse dout la teueur suit:

e!ire,

La gioire de !'Empire français, dont vous ètes l'auteur immortel doit triomphcr de tout, quelles que soient les démarches des perfides, et les efforts, qui vont etre les deruiers, de ses ennemis.

Le dernier det1 sujets de\, M. regrette en ce moment la faible::<se de se:, moy~ns qui is'oppose à l'ardeur de ses désirs généreux.

La commune de Chiavnri espérnnt que vous dnignerez agréer les preuves de !>OD attachement à votre auguste personne, plus par les sentiments qui l'animent, que par la grandeur de l'offre qui l'occupe, met sous vos drapeanx dix cavaliera montét1, armés et équipés, qu'elle vous supplie d'accei,ter sons votre égide, afiu de concouris aux nouveaux triomphes et à la c·ommune veugeance. Que cette universel concours apprenne aux ennemis tromi:és, que le peuplc de la France est vraiment digDe de Napoléon le Grancl.

Le conseil munici11al délibère que la présente adresse soit portée en <'orps à monsieur le préfet, avec prière de la faire parvenir anx pieds du tròne.

(Suivent 1es signatures).

Par délibérationa des 23, 24 et 25 janvier, les maires des cantone d' A.equi, Spigno, Visone, Nizza, Saint Stefano- Belbo, Castelletto, d'Orba Dego et J urit!e, dép. de Montenotte, ont voté l'offre de quaranta cavaliera montét-1 et équipés.

Castelfranco di Sopr11 1 cavaliers armés et équipée

Cocool\to, Costigliole, Castelnuovo d'Asti, Mombercelli, Montech1aro, Montasio, Tigliole, S. Do.mia.no, Villanova., Oanelli, Portocoma.ro, Rocca. <l'Arezzo 61 cavaliert1 montés et éqnipas.

Cm1ale 8 cava.her:, montés et équipés.

Moncalvo, Gabiano, Montemagno, Montiglio, Pontestura, Saint Sauveur, Ticineto, ?>fosignano, Villanova 40 cavaliera montés et équ1pé:1.

Ville de Plab;a11ce

Sire, depuis longtemps l' en11emi du continent, le gouV'ernement britaunique, n 'est connu que par la perfidie de son cabinet, et par les malheurs des penples, qui pròtent l'oreille À. sa politique. Un général d'une puissance alliée de V. M. est à la fois un nouvel exemple, et une nouvelle victime de la mauvaise foi.

Sire, notre jeunesse est préte à se rnllier à celle de tout )'Empire e~ arme:1 dallt! ce moment, pour voler sous les ordres de V. M. à des nouvelles victoires, et conquérir la paix, si chère à votre coeur paterne!.

La voix de l'honneur, Sire, a parlé aussi ha.ut parmi le:J sujets de votre bonne ville de Plaisance, que da.ne lei:! autres capit.ales de votre va.ste Empire. Elle s'estima heureuse, si V. M. veut bien agréer le dévouement de toutes les classes des habitants, et 1>t>rmettre que la partie de sa jeunesse, qui s'offre volontairement avec taut de zèle puisse ètre enrolée sous

les dra.pe1\Ux do V. l\1. et souteuir la gloire du nom fra.nçais et la prépon<Urance de vo:1 armes. Elle offre à V. 11. vingtcin;iue cavaliers nnné::1 et éqnipé11.

Nous, sommes, Sire, etc.

Le ma.ire, adjoints et membre11 du conseil municipal de la bonne ville de Plaisance.

Torepti, faisant fonctiona de maire; Tauviny, ndjoint, Scotti Artoine, Soprani Nicolatt, le chevalier Scotti Daniel, le baron Anguissola. d' Altoy, Co,:ita adjoint, Dominìque Scatti de Sarmato, Antoine Fabri, 1o~erJi1111nd Landi, Charle1:1 Nova, Go.zola, Grassi, Tedesr.hi, Baledini, François, lligot, Scotti Angui!-lsola, etc.

Ville di! Parm~.

Sire,

Il y a deul.'. an::1, une députation du département du Taro eut le bonheur de portar aux pieds du trone de V .M. les 1:1entimens de re11pect, de dòvonement et. d'amour de sei:1 fidèles et heureux sujet1:1; aujoUl'd'hui votre bonue ville de Panne, profondémeot péoétrée d' indignatiou contre le cnbi11et britanniqne, dont la perfidie vient de faire éclater un attentar inoni dan1:1 !es annales de la. guerre, en pruvoquaut à la trahison nn géuéral d' une puii,;sance votre a.lliée, vou11 do>mnnclo, Sire, de daigner l'associar à la veugeance que vod armes l!;lorio11se1-1 obtiAndrnnt bientòL

Nob·i, jeune-.se, Sire, n'a pas eu be,ioin d·aµpel. Xoud lui avons dit seulemout: « L'enuemi du Continent a outragé l'honneu1· rlu nom 1''rao~ai1,1, et méeonnu In puiss,rnce de !'Empire. Napoléou va conduire Ùll nouvdles phalangcs aux champ:-1 de la ~ar:na• e , et D)trejeunease s'est écriée: Guerre l Victoire ! Vive l'I~mpereur Napolérm !

Sire. votre boUlle ville d,, Panno prie V. :;\f. d'agrl•er le 11ombre de vini;i;tcìm1ue cavalieN moutés eu témoigua_ge de J'nmow·, dn llé\'ouemeut et de la fìdì>lité de Hes habitnns.

P. S. Sallani 7 Bodoni, Ortalli, 8'llla, Magawly, Pazzoni, Ortalli, Herm1foègilde, Bertioli, Brizzi, S11.rbariui, Buspaggiari, Ziliani, Paaini, Mauri, Vacco, Votagni\, Mazzani, Ta~oni, Ventura., P.illavicini, Manara, Rot111., Bonadi.>i, Cantelli, Fer1linand, Cantelli Loui~, Tova1.zi, Bor,ii, Ugoletti.

Panne, le 2-1 janvier 1813.

n-1

I11dirizzo del comune di Felino (Langhirano).

Sire,

Il comun~ d1 Felino compreso del più vivo sentimento di sdegno contro i nemici di Vostra }fopstà e dell'Impero non i,a in quale altro modo dare una prova del suo sincero attaccamento a Y. M. che offrendogli inttieme agli altri comuni del cantone quattro cavalieri montati.

In questo momento rimpiango di aver cosi poche risOniC da non potere dare una prova pìù luminosa a Vo,1tra MAestà.

Il comune su11plica la Maestà Vostra di aggradire con la piccola offerta i i-noi profondi sentimenti di amore e devozione che si protesta con tutto c1 ore.

Felino, 27 ge-nna.io 181!3

Città di Firenz(:..

A. Sua Maestà Imperiale, e Reale.

Sire,

Non presagivano, o Sire, i vostri uem1ci, cui più assai che il 'l"alore del braccio, e i calcoli profondi, e combinati del genio, accordò un'omb ra di fuggitivo \'antaggio l'aver per alleati un suolo inospitale, e de:-erto, un cielo tetro ed im·lPmente e la cieca ferocia I non presagivano, che questa s arebbe stata l'epora del vostro pil\ Hplendido, e più gradito trionfo.

E qnal'altro momento, o Sire, awl>te giammai più caro, e pii1 bello pel vostro cuore, rli quello in cui l'11moro dei vo:itri sudditi nsHit1pa.ndosi intorno a quel trono incrollabile, cl.te il vo>1tro valore innalzò, che il vostro genio tra1:1cendente sostiene, con uno slancio universale, e spontaneo l'lerobra chiedt1rvi a grandi grida il diritto di sviluppare, senza conoscere misure, o confini, tutte quante pur sono le forze immense de! vostro impero, di offrin·1 tutti gli ine1:-austi suoi mezzi, e di i-ottopors1. ove l'uopo lo chiegga, a11che a tutti i sacrifìzi, che il vostro cuore vorrebbe pur risparmiare, onde fare alta, pronta, ed immancabile vendetta dei disal'ltri, cui l'inclemenza della stagione, e del clima, e per la barbarie inconcepibile,

e rivoltante di 1m uemico, che festeggin ed illumina i t1noi trionfi cou I' inceudi{) dello l'IUO ca11itali, la voHtni norrlica armata non ha gunri soggiacque. Questa epocn grandiosa, 11erc:hè gravida certamente di nuove glorie per uoi, Hchiud1> agli occhi di 'Vostra Maestà 11110 1:1pettacolo commovente per un lato, eil imponente pf'r l'altro, lo ,pettar·olo c-ioè dt>ll 'amore, r.he mf'ritate, della forza che poi;seòote. Tn mezzo a questo toccante e 1:111blime spettacolo i vo,;tri occhi pntf'rni non ricercheral'l10 inrlnrno i VO:itri sudditi To11cs11i. La vostrn buona città di Firenze, su eui versat1te a piena mano i favorì, cmi conservaste l'antico non deturpato tesoro della :ma liu~a avrebbe cr1)1luto di essere iugrata, 1:1e fo1:11:le stata l'ultima a comparire, e distinguersi in 1111esta _gara di .,forzi e di amore, a farvi conoscere da qual' alto e profoudo senl-!o di Hdegno è stai.a all' istorio dei nordici trn.dimeuti compre:;a e a domandarvi iu .sommn di dividere c on le altre buone cittll l'onore di offrirvi llll draµpello di t>letti ca,Talieri, che somigli110 in valore, quelli, che ella forma,·a nei tempi, in r: 1 : ella era l 'A teue d'Italia non mf'no pella coltura dt'lle lettf're, che pello splendore delle sue vittorie. Armando il brn.ccio di qur-><ti 1,:i:•vani ra'\'alieri 11oi diremo loro qunu•a mes.He di gloria possano rln voi guidati rnr·cogliere, rd esigeremo da essi i;iull'altare della pat.ria il sacramento solPnne di spargere tutto il loro sangue per voi, e per veudicare, et punire l'onta, e l'obbrobrio del pii1 vile, del piti inaHpettato dei tradimenti, che I' idtoria dei genero li ribelli abbia offerto giammai.

Se il voi:;h-o braccio formidabile, e poderoso 01,erando con piccoli me1.zi talvolta grnurlii,.,;i~imi fatti, ba. 1:1balordito i contemporanei con una serie prolungatn. a· inauditi prodigi che potranno per avventura sewbrarn ai posteri favolosi, quali auHpic-ati successi uoi dolibiamo dal vo,itro olimpico genio Hperare og~i, che la tenera devozione dei vostri sndditi tante forz('. o tanti mezzi a ,·ostra dispo!:lizione dispiE'ga ! Ah si ! Que1:1ti auguri, o Sire, che Hono Hui lalibri, e nel c11ore di tutti quelli che governatE' non torneranno ,·ane. Le nostre speranze, i nostri voti, come il nostro amore sono tutti in voi, e per voi, che l:JJ)ingendoli agli alti de!:ltini, cui le voHtre !IU· blimi conr-ezioni vi chiamano, mostrerete con nuove meraviglie all'Europa, e alln. perfida e dispettosa Albione, cbA sotto la guida di un'abile capitano, e di un ~ran monarca, potente trnll'amore dei suoi 1:1t1dditi u~ualmente che 'per la forza immenl!a delle sue anni, una perdita momentanea. non fa che preparare dei trionfi brillanti e durevoli. Umilissimi e fe:ielissi ni servi, e imdditi di V. ll. I. e R.

A. Latour Duvin, preHidente, auclitorc al coul!iglio di Stnto, il conte Pugl-e, tiiud,u·o di -Firenze; Girolamo Ifartolomei, Leon Battist.~ Alberti, Pietro Benvenuti, F. Romei, .Pietro Praz;r,iui, l,orEmzo Belùinel, G. B. Ilelloui, A .llezzeri.

ViUe de Lib<mrne.

Sire,

Le con,,.cil muuicipal dc la. viJle de Lib'.lurne, 11ui p:irtnge !Ps senti mont.~ d 'amonr et 1fo resp<'ct dc tonte le Frnnc·<'> ponr V. ::U. I. et R, a unanimement délibét·é rle lni offrir trois chns!'lenrs, n1·més et équipés. Daignez, Sire, accueillir avec bonté ce témoigul\ge du chh·ouelllent de In ville de Libourue à 11011 sonverain et à 1'otat.

Nous smnmes avec le plus profond respect,

Sire,

Vo1-J trè:•H~ournir1 et très fidèle,; sujel:8, les membres du con<1eil municipal dc h villo de Libournc, I. Malescot, adjoint; 0;1- Lacaze, runire; Lemollllier adjoiut, .J. A.ujoy Decary, Fayard, J. ;'\Ierlet, Chaperou aio~, Gourreau, .l!'r .Be<·heau, I<'ourcauù G. Defargue, Couton, Ohaperon Raullia.c, Pnris etc.

Libourne, le 21 janvier 1813.

Ville de Pise.

A. S. Majesté impérialc et roya.le.

Sire,

L' infamie d'Yorck, l!II. trahison au aouverain et a.ux droita sacrél! de. l'alliance ont excité danti 1101:1 coeurs la phu; vive indignation: 1lll làohe qui était capable de préferer le::1 horde1:1 dcli e:.cl:i ve:1 de In Rui;:>ie au.x phalanges de citoyenl! françai-4, ne méritait, plus l'bonneur de combattre 1:1oui; vos drapeaux. La trahison l'1L separé de nous, et nous ,mmmeH bien éloignéH de regretter :!IL perte. li a changé con tre l'infami., le>1 laurier>1 qne votre génie 1ni préparait; mait1 vous trouverez, Sire, plu1:1 ùe 1,1oldats fidèle1:1 eu France, que de ooux séduits par i,a perfidie.

L'Amonr de la gioire dont ,·ous avez remJJ1i l'Eùrope pari? sufli,..amment n.u coem· de vos sujets pour leA déci,ler /1 la défeudre 11uel qne ,mit le sacrilice t1ui le1u en coùten,.1t. Yoti:e 1,1;énie, et vo,i res,i.,urCt'.i 8011t t11lleme11t inépuìr;Bhlel-ì qne, mnlgré le1:1 inju1:1t.icos de la fortuue, von1:1 n 'avez be-

eoin de leurs effort.s: et ne reste plus autre chose à foire que de cousterner toujourt1 davantage les enoemis clu Continent daus les projets in::,011,-~R qu' ilt1 <•nt formés de triompher.

La ville de Parit! a tracé au ret1te de l'Europa la manière de coufondre ccux qui ont osé a1,puyer leurs c1:1poird à la trahison. Nous 1wont1 senti combiPn son exemple est digne d'etre suivi par les autret1 ville>:1, et nomi n'an,us pu noull défendre de donner à l'Univers 11ne preuve de notre amour pour la patrie et pour vout1.

::ìire, In conl'lcience dP notre faiblesse ne nou~ a jnmai,; été au!lsi })<'l'nnte qu '"Ile I'a oté en cettA cirrou~t11nc<>. Qne pourrion, -nou~ vouH offrir qui soit digue cle ,ou::i si ce n'est. uotre zi\le? Des réfiexionR dl',airnt 4'11e.ll ~omprimi>r les gouéreux l'lrntimHnt.s ,lont nous sommet1 pénétrés? Votre l,onto a ra..q,.nré entièrewent 110,; ,loutes, et uous a encouragés à vons 1h·maude1· dli pouvoir concourir à réparer ]es portes que l'armée a essuyées en :mite ,le la désertion dn corps pru:s:sien.

La ville de Pise vou11 offre dix-buit co.valiers équipés, pret11 à so rE'll· dre où votre voix !es appelora.

Daignez d'agrt\er, Sire, cette mnrque cl'attachemeut, et d'y envisa~er l'entbousia~me de la gloiH' que votre ~énie a excité i,..rmi )es Tosram1.

Ruschiu maire; 8anti Jogg1, Dal Borgo, Così, Bernai-di, Pe!lciolini, Del Josta, Rosselmini, Loronzani, Baldasserini, Bussagli.

Città d'A1·ezzo.

Corpo Municipale della città d'Arezzo (Arno) - Seduta delli 14 gen naio 1813.

L 11\Illlo milleottocento tredici, e questo giorno ventiquattro gennaio.

Eisendo adunati pre-.ia l'autorizzazione del 11iguor prefetto del dipartimento, nel palazzo del munic-ip10, e nel numero voluto dalle leggi il sindaco ed i eottot1critti Membri uel Comugho municipale d'Arezzo dipartimento del1' Arno,

Il !liudaco ha rappresentato clie la città di Pari~i ha offerto gratuitamente a S. M. 1' Imperatore 600 uomini di crwalleria montati ed equipaggiati, o che le altre città dell'impero hanno inùtato a gara l'esempio di tale offerta in proporzione dei loro mezzi.

Egli ha osservato, che la città d 'Areuo che riconosce tante beneficenze da Sua MaeRtà 110n sarà certamente l'ultima a seguir l'esempio della capi-

tale ed ha invitato il ron$iglio municipale a prendere su di ciò nna deliberazione della fedele e generosa proposizione, rhe esso rappresenta. Il consiglio ha in consoguenza deliberato e delibera per acclamazione generale.

1° Una offerta spontanea di quindici uomini di cavalleria montati, ed equipaggiati a spese della comune di Arezzo, sarà fatta a Sua Maestà l' Imperatore per mezzo del signor prefetto del dipartiment.i.

2° Un estratto di qn ..,,ra deliberazione sarà i-ime,;so al più presto al signor sotto prefotto <lol c·iTconùario di Arezzo, nJlinchè egli 1a pnrtecipi al signor Pretetto ùelL\.ruo, vn umiliarla quindi al trono di Sua Mo.està per l'organo di S K il ?IIinisfro tlell' interno.

Fatto al palazzo municipale d'Arezzo l'anno, me.se e giorno sud<ietti.

Della Fioraia, 1:1indaco; Brozzi segretario; N. Gamnricci. S. Tnvoui, 'l'c• mrui.-:i, Ottavio, \'ivur,•llo, Fabbri, U. RoAsi, A. Dic,'i, G. ll. Alhergotti, Ant. Loreti, M .l!'abbroni, G. Ubertiui, G. Alliotti, P. Baldiuozzi, A. Guillicllini, G. Bacci, A. Albergoni, A. Severi.

Città di Sesto (Amo).

Maestà Imperiale e Reale.

Sire,

Il com1iglio municipale della comune di SeRto capo luogo del cantone, circondario di .l!'irenze, dipartimento dell'Arno, penetmto dall' istes1:1i seuti• menti del consiglio municipale della vostra buona citt.à di Parigi vi supplica umilmento d1 accettare ùue cavalieri montati, ecl equipaggiati, che vi offre in te1:1timouio.nzo. del fidcle attaccamento, che nutre per la sacra persona delln Maestà Vostra, e per l' Augmito vostro figlio il Re di Roma, ed in riprova dell 1 iudignu1.ione che ha eccitato in loro il vii tradimento del ge• nerale d'Yorck.

Noi 1'Ji11mo col più umil rispetto, e sommissione di Vostra Maestà I mperiale e Reale.

Umilissimi, obbedientissimi, e fedeli imdditi. Pezzati, Barberi, Balùat,gi, Grassi, MinucC'i, Corsi, Paletti, Marchionne, Synanci, Brunelli, Jartini, Jnnciulacci

Per il sindaco assente. Cordi, aggiunto presidente.

Citl<l <li Pellegrino (Arno).

Sire,

Gli abitanti dt'llla comunità del Pellegrino in attestato del 1:1incero at taccamento alla vostra sacra persona ardil:!cono offrirvi due cacciatori a cavallo montati, equipaggiati, ed armati a tutte loro spese.

Saranno eMi pienamente felici se vi degnate, o Sire, di accettare questo picco! tributo, avvalorato bensi dal \'Ìvo cd arJente desiderio di veder conservata la gloria delle vo1:1tre vittoriose falaugi, quella del n~to impPro france.'!e e finalmente di veder punita la perfida del ribelle ~eneralE.1 prmisiruJo.

Ual municipio tlt<I P111legrin o, 21 g1>nnaio 1813.

G iorgi sindaco.

Ville de Pistoie.

Sire,

La ville de Pistoie s'étant distinguée de tous tems pour son dévouement au prince et au gouvernement, ce qui lui a mérité le titre glorieux de très-fidt\le, jaulouse de rivoliser avec les autres villes de !'Empire dans les eentiments d'arnour et de respect pour votre auguste :Maje1:1té, et dans l'empressement pour la prol:l~rité de vo1:1 armées, en applaudisant aux mesure1:1 ~nergiques qni doivent nou1:1 co11quérir la paix, 1mpplie V. M. d'agréer l'offre de huit cavaliera annés et éguipés, en 1:1e flattant qu'elle daignera accepter cet homm.age de i,on attachement pour la personne de V. M., et pour la gioire et la prospérité da !'Empire.

Toloméo, maire et président; Jean Mari, Jozzi, sécrétaire <lu consail; J. Cuilli, ,J. Puccini J. Amati, J. Prançois Banchieri, J. Cellesi, N. Gelli, J. Bugiani, Andrea Bertoni, Cofime Trincj, Nicolo Banchieri, C. Paolli, Riajù1i, etc.

Vil[1, de l'rat-0 (Arno).

Sire,

Le corp::1 mun:cipal de ,otre commune de Prato dépose aux piedfl <111 tròne de \'otre Majesté le triùnt dP 110n nmour, dP son attachPment à votre auguste pPrsonne.

Que vou8 soyez au centro clP voa immenses Etats on à Ja tete de vos armée"', vous pouve1 toujour,-. S:re, com1-tn sur l"obéil'-strnce et la fìdélité de vos sujets, qui 11out pri•ts à s011te11ir dnn1:1 vofre au~ste et sacree p<'r• sonne, et dans votre famille impériale, la ~loire et la puissance de l'Ero11ire.

C'e11t pourquoi, en ùéposant anx pied de votre tròne nos seutimPnts sincères et inaltérables, nous vous prions ti 'accepter l'otlrP de q11atorzE\ cavaliere, arméi; et équipés: offre que notre }Jeu de moyens nous euipèche de faire i,lus grands.

lfozzoni, maire: Antoine Valentini, Luigi Marzoni, Antonio Bastogi, Luigi Cosiuis Benoit Cecconis, 1''rancesco Novellucci, Ant. Luigi del Bo, Filippo Regnaàovi GiuHPppe Ilenim Nicola ?tfochi, .Tean Pellegrini, ,J<>rome Gini etc.

Roma, 25 febbraio 1813.

Il Duca. Braschi Onesti. Ufficiale della Legion d'onore, Gran Croce dell'ordine Imperiale della Riunione, sindaco della città di Roma.

Vista la deliberazione ùel consiglio municipale del 23 genuoio passato concernente l'offerta a S. "M. I. R. di 240 cavalieri della buona città di Roma.

Visto l'ordine del signor Prefetto del Dipartimento, col quale sollecita dal Comune di Roma a realizzare l'o1forta sopra i11dic1~ta . Considerando l'urgenza della co:;a, rhe meriti\ tutta l'ntHYità J>Ol!!'ibile ed ogni incoraggiamento.

Ha deliberato.

Saranno presi li 200 cavalli o cavalle già contrattati con l'approvazione del signor Prefetto il 22 corrente febbraio al prezzo di frnnrhi USO l' u110.

Per la montatura degli uomini e cavalli l!i pagherà 1il governo, la l!Om· ma e~ ci verrà notitkata dal 1:1iguor Prefetto per la spesa occorrente.

Ad oggetto di a, ere con più sollecitudine l'intento ed il compltlto degli uomini e111biti, san\ acl:ordnta uua gr11ti1ìciazione di franchi ;-,QO a ciascun volontario, che si pre::!enterà per ascril"t'I"?ji nella oavalleria come sopra esibita.

Sarà egualmente accordata nna gratific-azione di franchi 35 per ciascun volontario a quelli che li presenh•rauuo.

Se vi saranll'l dep;li individui della Guardia niunicipale, che vorranno arruolarsi in quei:,ta cavalleria, sarà a cia~cun <li f'SSÌ accorclata 1rna gratiti cazioue di franchi 4.00 la.iciando a dispc,~i,1ione del C01·po municipale ultri franchi 13."> 11er impiegarle nell'incoraggiamento degli indivi<lui che dovranno rimpiazzare in detto corpo quelli, che ne sortiranno.

Sarà provveduto a tutte le i,pese OCLOrrenti si per 11re1,11rare le scuderie e caserme, che per gli attrezzi delle uue e delle altre, come pPr le spese dei letti fino alla partenza.

Per l!Ollecitare l'arruolamento ::iar:ì. spedito un capitano dello guardin municipale ne' circonvicini circondari per nnuolal'e dei volontari cut• volet:1sero ascriversi in r1ue,itn cavalleria.

Sino a che 110n sarà presa dal governo determinazione por l'accasermamento e disciplina di questi uomini, i,aranno Ji medesimi collocati nella caserma della guardia municipale ai Triintfffi, ove iu luogo di razione ed altre spese sarà provvit,oriamente dato un franco al giorno per cial:lcun individuo.

La presente delibel'azioue 1,uà rimest1a al signJr Prefetto per l'a1,pro• vuione, ed iu seguito comunicata al signor Ric.evitore marn"ipal& per la ei,ecuzione.

Fatta al municipio di Roma il giorno ed anno sud1letto.

Il Sindaco, 11 Duca di Sora.

Approvato da noi prefetto Tournon.

(Bolli del comune <li Roma e della. Prefettura di Roma) .

La, città dl Romn. ,, 8. ,li. l'Imperatore e RI!. 8ire,

ll consiglio municipale della ,01:11 ra b11011a cittA <li Roma penel rnto J 'indignazio11e uelr udire il tradimento ,li un ge11e1·ale com·rndante un'arumt.a del vo1Jtro alleato il qanle abbandonawlo la causa r·he gli era comune coi YO· lltri guerrieri ha osato firmare una tranl:lazione particolare ll colpevole col

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nemico, penet.r,ito dalln importanza 1-1empre più grande cli t1econdare i vostri ,;forzi gloriosi, diretti a garantire h quiete e la civilizzazione dell'Europa e procurarle un rip0!!O certo ed imperturbabile sino agli ultimi suoi contini, vi domanda il perme~::10 di contribuire per quanto è in lui al pronto rii,jtabili mento od aumento ùi ciò che è necessario a r1coutlurre le vostre a<! uile, col ritornare della nuova stagione propizia snl cammino loro famip;lia.re della vittoria pregandovi di accettare duecento 'lllf\t'allt.'l cavalieri montati.

I Romani invidiprauno la sorte dei loro figli che marceranno sotto i vostri augusti vel!silli e potranno provar il loto attaccamento ed il loro 1lesi,lerio ,li consacrarvi le fortune e lo vita. I voti unanimi ed in,;thncaùili con cui nccorupngniamo tali omaggi pClr la prosperità del grande Impero e del massimo Imperatore ,;periamo pre:senterauno a S. M. 11uelli dei nostri 11011ti1neuti pei quali soli Roma non acconsente <li el:!llere seconda tra. le città alle VOJ:1tre leggi soggette.

Fatto e :sottoscritto dal conisiglio municipale della città di Roma il ~3 gennaio 1813.

Il duca Braschi Sindaco 1

TI duca Hforzi Oesarini aggiunto.

Il duca di Sora.

Il principe Galmelli Origo.

Filippo Albani.

Valentino Portonaro.

I coll.l:liglieri municipali, Marii;cotti, Ceva, Agostoni, Chigi, Palombi, Angelotti, Petrarca, Lamberti, Sampiero, Sciarra, Bonelle., l\fa,simo Rospigliosi, Valentini, Bolognetti, Porta, Lavaggi, dnce. di Bracciauo, Celestini.

Per copia conforme il sindaco duca Braschi.

Oggi domenica 27 dicembre, a mezzogiorno S. M. l'Imperatore e Re, circondato dai principi ~rau di~nitari, cardiuali, ministri, ùni grandi utlìciah della corona, gran,h aquile della legion d'onore, e dagli ufficiali di sel'vizio presso S. M. ha ricevuto nella tia.la del trono, al palazzo delle Tuileries la corte imperiale, la. quale à stata con,lotta a quest' udiem:a da un maestro c,i un aiutante di cerimonie, introdotta da S. E. il gran maestro, e presentata a S. M. •h S. A S. il principe Arcicaucelliere d"ll' Impero.

Dopo quest'udienza, S. ~I. ha ticevuto la depntazioue del collegio elet-

tora)e del dipartimento di Roma, compo;ita dei Signori Luigi Marconi presidente, aggiunto al Sindaoo di Roma;

Del principe Paluzzo Altil'ri, proprietario,

Del marchesa Giuseppe Torlonia, proprietario.

Questa deputazione è atata condotta ed introdotta. nelle forme ordinarie, e presentata da S. A. S. il principe vice grande elettore.

Il signor Marconi, p residente di queRta deputazione, ha indirizzato a S. M il discorso seguent.e:

e Sire,

e Lu città di Roma, e il suo dipartimento hanno l'onore di offrire a « Vostra Maestà Imperiale, e Reale l'omaggio della loro fedeltà, ed obbec dienza, ed i voti più sinceri per la gloria del voi;tro trono, e la prospec rità della vostra augusta dinastia. Da voi, o Sire, ottenne Roma il sublime e grado di seconda città dell'impero, ed a suo maggiore splendore da voi e fu dato il titolo di suo Re all'oggetto delle più tenere vostre cure, delle e grandi sperauze dei Romani, e dell'Europa intiera, titolo di cui fu adorno e Romolo per il suo valore, e Numa per la sua religione. Da voi i Romani «riconoscono il segna.lato favore, d'essere 1:1tati tosto ammes,;i a godere dei die ritti d ' una legi slazione fondata dal VO!ìtro genio, e protetta dall'invitto vostro e braccio. Hanno essi dopo tanti secoli veduto con esultanza adunarsi nel e Campidoglio quegli antichi comizj, che diretti da più salde leggi, allontac nati dal favor dei partiti, soi1tengono la civile libertà, innahando lo. glorio. e del trono, ed asswurano la prosperità dell'Impero, il concor::1O degli eletc tori alla convocazione da Voi decretata, la rapidità delle operazioni clel e collegio, lo. concorde armonia dei suoi membri, l'obbedienza infine alle leggi, e e lo. venerazione per i vostri Sovrani Decreti sono un sicuro pegno dei e sentimenti, e del cuore doi Romani. Essi non ismeutiranno giammai il noe me dei loro antichi Padri, e mentre alcuni combatteranno sotto le vostre e vittoriose bandiere, altri coltiveranno le arti per eternare con magnifici e monumenti le vosh·e gloriose gesta e tre.smetterne la memoria alla più ree mota posterità. A render Roma compiutamente felice, o Sire, non resta, e che l'onore della vostra pre::1enza, ed il contento di vedere la sagra vm1tra • persona assisa in trono nella reggia cli Cesare. Da questa ascolterete le e ripetute gue acclamazioni e scorgerete i celebri monumenti t-alvati dalle e rovine del tempo, e ridonati alle Belli Arti dalla Sovrana vostra munifìc cenza. I l'omeni ,,i cingeranno lafroute de l sempl'e verde Alloro, ed il Voc stro ingresso nel Campidoglio 1:,arà il più solenne il più applaudit-0, il più e meritato di tutti i trionfi, sebbene tanto famosi degli antichi duci, ed ime peratori. Degnatevi o Sire, di accogliere, e gradire questi unanimi "Oti « di Roma, e del suo dipartimento, che siamo stati incaricati ùi presentare « ai pied i del vo:itro augusto trono ,.

Aclre.~.qe ile la 2u cohort,; n S . .,}I. l' Emper1<w·, datée ,L~ Rome le 14 janviu 1813. Sire,

Les officier,:1, S01.l:i ollìoiers et ~oldat,; de la 28 oohorte, jaloux de donner à Votre Majesté des preuves tlo leur dévouement, sollioitent l' h onneu r d'etra appelés à la Grande Armée. Sire, qu' il nolli! soit penni>\ de rejoin1ll'e vos aigles victorieases, de combnttre les euuemis de l'Europe, et de partager la gioire immortelle de votre Hrande-Année .

Daip;nez, Sire, nouli accorder la graca que nous imploront1, et V. M . pourra oonnaìtrc le zèle, le couraJ:?;e et l'amour de ses fidèlea et tres-humbl88 sujeb;.

(8nivent le,, 1:1ignature,:1 des oftìcicrs; t:1ons -offioiers et solda~)- '

Pnr clélibératfo11 eh, co11&eil nw11icipal,

Ville de Velletri offre 7 cavalier., monMs arméd et é,1uipes Canton de Pofi 1 cavaliers montés et équipéi!

Ville d' ,\.;sisi .

3 id. id. id. Canton de Marino. 2 id id. id . id. Ripi

1 id. id. id. id. ViJle Corsa

1 id. i,l. id. Comm, Loro. 1 id . id . id. id. Lippismo 1 id. id. i<l . id. Lu!.{uano. 1 id. id. id. id. U1terna id id. id . id. M.outefo.llo

2 id. id. id. il. Vaiano

2 id. id. id. i,l. Pietra Lunga

1 id. irl. id . id. Preggio 1 id . id. id. id. Paasignnno, Luciano, Tuoro 1 id. id. id.

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