LE UNIFORMI DEL REGIO ESERCITO ITALIANO NEL PERIODO UMBERTINO VOL II-PARTE 2

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- parte 2




STATO MAGGIORE DELL'ESERCITO .U FFICIO STORICO

GIORGIO CANTELLI '.J

TOMO SECONDO - parte 2

LE UNIFORMI DEL REGIO ESERCITO ITALIANO NEL PERIODO UMBERTINO

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INDICE

CAPITOLO 15

Uniformi della truppa cli artiglieria e del treno di arliglieria CAPITOLO

421

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507

»

547

16

Uniformi della truppa del genio CAPITOLO

»

17

Uniformi ed aspetti ordinativi della sanità militare e del corpo di sussistenza

CAPITOLO 18 Uniformi del personale civile. Giustizia militare e farmacisti Le sperimentazioni di.fine secolo. Modifiche all'unij'orme degli ufficiali, Circolare del 16 maggio 1895, Istruzione sulla divisa degli ufficiali ed. 1903, Atto n. 39 del 1907

Servizio territoriale,

»

583

Divisa del personale civile dipendente dal Ministero della Guerra in epoca Umbertina

»

587

Le sperimentazioni

>>

603

Bibliografia

»

757

Ringraziamenti

»

759



CAPITOLO 15

UNIFORMI DELLA TRUPPA DI ARTIGLIERIA E DEL TRENO DI ARTIGLIERIA


UNIFORMI DELLA TRUPPA DI ARTIGLIERIA E DEL TRENO DI ARTIGLIERIA

Uniformi dei sottufficiali e truppa dall'Istruzione del 1880 Uniforme di panno turchino - Giubba di panno turchino scuro chiusa ad un petto da una fila di sei bottoni di metallo giallo, con spallirù e manopole di panno hirchino scuro; le filettature cli panno giallo guarniscono tutti i contorni della giubba, quelli delle finte tasche, delle manopole degli spallini e del bavero; \l - sugli spallini sono applicati i fregi di metallo giallo costituiti da cannoni e corona; - il bavero è guarnito dalle mostrine di velluto nero filettate di giallo con le stellette di divisa (di panno bianco su panno nero); - i bottoni bombati di metallo giallo recano il fregio di cannoni e granata; - i pantaloni lunghi sono dello stesso panno turchino scuro della giubba, per artiglieria da campagna e treno sono muniti in fondo cli sottopiede (truppa montata), tutti sono guarniti sui lati di filettature gialle; - il chepì è ricoperto di panno turchino scuro con le filettature montanti e la treccia di lana giallh, davanti al centro spicca il trofeo d'arma ed il pennacchietto di crini neri (vedi tabella riassuntiva dei distintivi da chepì); - il berretto di panno turchino scuro per piccola tenuta, è munito di visiera e soggolo per truppa montata, ha filettature gialle e fregio intagliato in panno giallo (vedi tavola dei distintivi da berretto pag. 425 e schema riassuntivo Cap. 12); - la foderina di tela bianca per copertura del chepì si usa in tenuta da campagna; - la tenuta cli tela bianca è confezionata con le stesse caratteristiche dell'uniforme di panno. Era uguale al modello in dotazione alle altre truppe, con le caratteristiche per corpi montati (batterie) o per corpi a piedi (compagnie).

Armamento - Sciabola con dragona, secondo il grado, o daga d'artiglieria; - bandoliera di bufalo giallo con giberna, nei due modelli per sottufficiali e per truppa; - pistola a rotazione con fondina di cuoio e cordellina bianca; - moschetto Vetterli TS per truppa a piedi completo di sciabola baionetta e giberna d'artiglieria, tutte le bu ffetterie sono di bufalo giallo.

Soprabiti - Cappotto per artiglieria da fortezza, costruito in panno bigio (grigio azzurro) con mantellina rotonda in due pezzi, bavero a punte arrotondate con stellette di divisa; - pastrano senza cintolo per sottufficiali d'artiglieria, costruito in panno fino di color bigio (grigio azzurro) con mantellioa in un sol pezzo; - pastrano con cintolo per artiglieria da campagna costruito in panno bigio con mantellina in un sol pezzo. I bottoni sono quelli di metallo giallo bombati con fregio di cannoni e granata. L'aumento di organici sancito dalla legge 29 giugno 1882 portò il numero dei reggimenti d'artiglieria ad un totale di 17; i primi dodici furono assegnati alla specialità da campagna, mentre dal 13° al 17° alla specialità da fortezza. Le innovazioni si limitarono ai fregi di specialità, tutti comunque ebbero nel tondo della granata il numero di recente assegnazione. Le brigate cli artiglieria da montagna, istituite alla fine del 1882, erano già dotate cli un fregio speciale costituito da: due bocche da fuoco incrociate sormontate da cornetta, nella quale si inseriva la granata a

- 421 -


fiamma diritta, dentro la bomba era marcato il numero della rispettiva brigata*, per il resto l' uniforme era uguale a quella delle altre specialità. 11 decreto istitutivo del 1883 attribuiva alle brigate cli artiglieria a cavallo un fregio speciale, esso era costituito eia: due bocche da fuoco incrociate, sormontate eia granata poggiata su due sciabole incrociate. La nappina da chepì era uguale a quella della artiglieria da campagna, però recava al centro l'indicazione della batteria le (1° a cavallo, 2° c ecc ... ) in giallo su fo ndo nero. Sia gli ufficiali che la truppa di queste brigate sostituirono il pennacchietto con il "pennacchio di crini ricadente sulla destra alcuni centimetri al di sotto della spalla". Tutto il personale di questi reparti fu armato di sciabola da cavalleria. Con l'Atto n. 60, pubblicato sul G.M. in data 8/4/1894, il Ministero stabilì che i pastrani dei sottufficiali d'artiglieria e genio dovevano essere costruiti con le stesse caratteristiche dei modelli tenuti nelle scorte di mobilitazione (erano pari al 5% dell'intero fabbisogno). Il provvedimento voleva evitare che si continuasse a non utilizzare le scorte nelle operazioni con i richiamati. Pertanto fu stabilito che tutti i pastrani dei sottufficiali d'artiglieria e genio dovevano essere confezionati come quelli delle scorte di mobilitazione, vale a dire con normale panno da truppa e non più su misura, ma secondo le taglie previste nelle tabelle. NeJ 1894 (Atto n. 95) fu introdotto un nuovo modello cli pantalone per l' artiglieria da montagna. La foggia era del tipo alla zuava, tagliati cioè in modo eia consentire cli poterli infilare più comodamente negli stivaletti (vedi tavola descrittiva). Nel 1897 si decise una modifica al fregio degli uomini cli truppa delle brigate d'artiglieria da costa (costituita nel 1895) e da fo1tezza. Per speciali esigenze cli mobilitazione i militari dei due corpi dovevano portare nel fregio del berretto e del chepì il numero della compagnia, come sulla nappina, anziché il numero della brigata come era stato in precedenza stabilito. Il provvedimento riguardava sia i militari di truppa dell' esercito permanente che della milizia mobile. Solo il 6 febbraio 1899 (Atto n. 26) una analoga disposizione fu estesa anche alle giubbe di panno della cavalleria, artiglieria da campagna e a cavallo, da costa, da fortezza, da montagna, operai e treno di artiglieria ed inoltre il genio ed il treno del genio; anche per questi armi e corpi veniva quindi abolita la filettatura di colore distintivo al petto destro (quello cope1to) ed in fondo all'orlo della giubba, dove è sostituita con analoga orlatura cli panno blu scuro. Alle giubbe dell'artiglieria eia costa, da fortezza, da montagna e operai ed inoltre al genio (escluso il treno ciel genio) furono aggiunti i due spacchi laterali con due bottoncini per parte, eia cui usciva sul davanti il cinturino con giberna e portacaricatori.

* La dizione brigate, usata a quest'epoca, corrisponde oggi organicamente ad un gruppo d' artiglieria. - 422 -


TAVOLA DELL'ISTRUZIONE SULLA DIVISA DELLA TRUPPA (1880)

Giubba per sottufficiali e truppa d'artiglieria.

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Trofeo d 'ottone da chepl.

Fregi per la foderina di tela bianca da chepì.

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Pennacchietw.

Treccia di cordone di lana gialla per caporali e soldati; di cordone misto dorato e di lana gialla per sottufficiali.

- 423 -


CHEPÌ

Il chepì ·sì compone di: un tubo, una visiera, un tondino.

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Fregio di stella per le brigate treno.

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Nappina di lana rossa con disco nero e numero della batteria in giallo.

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Sottogola di cuoio nero.

Disco di stella.

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Le illustrazioni qui riportate sono quelle prescelte nell'Istruzione ( 1880) per descrivere il chepì in tutle le sue varianti, ni.anca il disegno del modello previsto per l'artiglieria, perché nel testo si codificano le differenze in base alla tipologia dei fregi adottati, vale a dire la stella ed il trofeo d 'arma, in questo caso è il chepì del genio che indica l'esatta posizione sul copricapo di.fregio, coccarda, nappina e pennacchieuo.

A - TABELLA INDICANTE GLI ORNAMENTI DEI CHEPÌ GUARNITI DISTINTI PER ARMA · Corpi Arma d'artiglieria Arma del genio Per tutti gli altri corpi che fanno uso del chepì

Trecciuola

Cordoncino

Lana gialla Lana cremisi

Lana gialla Lana cremisi

Lana rossa

Lana rossa

Soggolo

Coccarda

Gialli con cannoni e granata Gialli con appie e granata

Soggolo Soggolo

Coccarda Coccarda

Bianchi lisci

Soggolo

Coccarda

Bottoni piccoli


TAVOLA DELL' ISTRUZIONE SULLA DIVISA (1880)

Art. da costa, oper'ai, 1,ctera.ni.

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Berretto di panno turchino scuro per la tenuta di sen1izio o di fatica dei sottufficiali e della truppa d'artiglieria (jìlettature di lana gialla). Fregio ricamato in oro per sott14ficiali, ritagliato in panno giallo per caporali e soldati.

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CONTO DI DISTINTIVI IN ORO O LANA DA CHEPÌ PER ARTIGLIERIA E GENIO

Qualità delle materie e manifattura

Prezzo delle materie

Sottufficiali

Sottufliciali trombettieri

Caporali

Caporali trombettieri

Trombettieri

Quantità

Valore

Quantità

Valore

Quantità

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Quantità

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Valore

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Gallone in oro alto millimetri 16

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Gallone in lana rossa alto millimetri 16

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Cordoncino in lana rossa e bianca del diametro di millimetri 3 Attaccatura

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Prezzo di costo L. Prezzo di conteggio L.

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0,030 2,370 2,37

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0,048

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0,050 2,438 2,44

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0,050 0,266 0,27

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DISTINTIVO DI GRADO SUI CAPPOTTI, GIUBBE DI PANNO E PASTRANI

sergente

fiwiere

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caporaie maggiore

caporale furiere

caporale

·appuntato

Sulla parte superiore delle maniche, al di sopra delle manopole, sono collocati i distinlivi di grado formati di gal/or ne, galloncino e trecciuola. Il gallone ed il galloncino sono d'oro pei sottufficiali d'ar1iglieria e genio. Il gallone pei caporali ed appuntati è in lana rossa. La trec:ciuola che forma l'intreccio è in lana rossa per lutti indislintamente. Il gallone è alto 1nillimetri 16, il galloncino 6, la trec:ciuola 5. ll distintivo da sottufficiale consiste: per il furiere maggiore, in un gallone, tre galloncini ed una trecciuola che partendo dall'angolo del galloncino, forma un intreccio sull'avambraccio; per il furiere, in un gallone, in due galloncini e nell'intreccio; per il sergente, in un gallone, un galloncino e nell'intreccio. Il distintivo dei caporali ed appuntati consiste: per il caporale maggiore, in un gallone seguito da 3 ordini di trecciola più l'intreccio (tutto in lana rossa); per il caporale furiere, in un gallone seguito da 2 ordini di trecciola più l 'intreccio (tutto in lana rossa); per il caporale, in un gallone seguito da 1 ordine di trecciola più l'intreccio (tutto in lana rossa); per l'appuntato, in un gallone solamente in lana rossa.

-426-


TAVOLA DELL'ISTRUZIONE SULLA DIVISA DELLA TRUPPA (1880) Pastrano con cintolo per artiglieria da campagna.

- Pat'te posteriore.

- Parte anteriore.

- 427 -


TAVOLA DELL' ISTRUZIONE SULLA DrVISA DELLA TRUPPA (1880) Pastrano senza cintol o per sottufficiali d'artiglieria.

- Parte poster t()t'e,

Cappotto per artiglieria da fortezza.

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- 428 -


1880 circa - Caporalmaggiore puntatore scelto d'artiglieria. Completo della tenuta ordinaria (Colf. E. Vitetti).

- 429 -


In alto: dietro della ,;iubba da caporat maggiore. La Lasca sinistra è funzionante. In basso: fregio da controspallina (Coli. E. Vitelli).

- 430 -


In alto: dettaglio del bavero della giubba con stellette metalliche. In basso: dettaglio del pantalone per armi a cavallo, in questo caso artiglieria (Coli. E. Vitetti).

- 431 -


Armi e buffetterie - Base d'armamento della truppa di artiglieria - 10 dicembre 1877 Reggimenti da campagna

Regg. da fortezza

Piede di pace e di guerra

Piede di guerra

Piede di pace

Compagnie operai Piede di pace e di guerra

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INDICAZIONE DEGLI OGGF:rrr ~

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Daga d'artiglieria Moschetto ridotto a retrocarica d'artiglieria concinghia di bufalo o in cuoio annerito Moschetto di fanteria mod. I870, con cinghia di bufalo Pistola a rotazione (mod. Lefoucheux co1ta o da carabinieri reali) con bacchetta, cordoni e fondina Sciabola d'artiglieria Sciabola-baioneua d'artiglieria Sciabola-baionetta di fucili e moschetti da fanteria mod. 1870 Sciabola da fanteria Bandoliera per giberna d' a1tiglieria per sottufficiali Bandoliera per giberna d'artiglieria per caporali e cannonieri Cinturini da cavalleria Cinturini di bufalo mod. l877 Giberne d'artiglieria per sottufficiali Giberne d'artiglieria per caporali e cannonieri di bat~ria Giberne d'artiglieriJ per caporali e cannonieri di compagnia Cmtucce a pallouola da mili. 17 con gr. 3,50 polvere per moschetti ridotto a retrocarica Cartucce a pallottola per anni mod. 1870 Cartucce a pallottola oblunga da mili. 11congrammi 0,67 polvere

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(*) Sul piede di guerra sono armati di moschetto: in ogni batteria da cent. 7 BR (Ret.) eia cent. 9ARC tre serventi per ogni pezzo: in ogni batteria eia cent. 9 BR tutti i serventi dei pezzi; ed in ogni sezione di compagnia del treno destinata ad un parco di divisione o cli corpo d 'armata, 24 soldati. A questi si riferisce la dotazione di 24 cartucce per moschetti ridotti a retrocarica.

- 432 -


AVVERTENZE Reggimenti da campagna l" Sul piede di guerra. - a) Sono armati di pistola a rotazione gli uomini aventi cavallo da sella nelle batterie ed i sottufficiali, caporali furieri e trombettieri nelle compagnie treno, ai quali spettano in tal caso 18 cartucce a pallottola da mill. 11 per individuo. b) Nelle batterie da cent. 7 BR (Ret.) il 2°, 3°, e 5° servente. Nelle batterie eia cent. 9 ARC (Ret.) il 3°, 5° e 6° servente. Nelle batterie eia cent. 9 BR tutti i .serventi dei pezzi, avranno, invece della data, il moschetto con .sciabola-baionetta e la bandoliera con giberna eia caporali e cannonieri di batteria. e) In ciascuna sezione di compagnia ciel treno destinata ad un parco d ' artiglieria cli divi.sionè.:.o ad un parco d'artiglieria di corpo d'armata, N. 24 soldati invece della sciabola di fanteria avranno il moschetto con sciabola-baionetta e la giberna con bandoliera eia caporale e cannoniere di batte1ia. 2° Sul piede di pace. - a) Nel servizio delle batterie attaccate sia per esercitazioni che per riviste e parate, interverranno armati cli moschetti i soli serventi accennati alla lettera b) ciel N. I, dovendo gli altri intervenirvi armati cli sola sciabola-baionetta con bandoliera e giberna. b) Nel caso in cui le batterie debbano cambiare di presidio se il cambio è combinato con marcie, manovre, fazioni campali in unione ad altra truppa, i moschetti esuberanti saranno spediti in casse al nuovo pre~idio, in caso diverso i moschetti saranno portati a tracolla da tutti i soldati sia serventi che conducenti. Quest'ultima disposizione sarà altresì osservata quando le batterie andando alle scuole di tiro non avranno a concorrere con altre truppe a manovre, fazioni campali ecc. prima cli raggiungere la loro sede. e) I soldati delle compagnie treno quando siano mandati ai campi d'istruzione, fazioni campali ecc. v'interverranno colla sola sciabola-baionetta mandando in casse al nuovo presidio o lasciando in quello in cui debbono ritornare i moschetti e le bandoliere con giberne. 3° Gli allievi delle batterie d'istruzione sono armati cli sciabola d'artiglieria. 4° Gli uomini che vestono la divisa speciale, secondo il prescritto dal N. 48 ciel Regolamento dell'Uniforme (Allegato N. 4 al Regolamento di Disciplina), sono disarmati.

Reggimenti dafortez.za 1° Sul piede di guerra. - Le compagnie destinate al servizio delle batterie da montagna avranno i caporali e i soldati armati cli sola daga con cinturino ad eccezione di 24 dei soldati di riserva i quali conserveranno il moschetto cli fanteria modello 1870 colla sciabola-baionetta e giberna. 2° Sul piede di pace. - Nelle compagnie destinate al servizio di batterie da montagna, nelle esercitazioni o quando muovono colle batterie stesse, i caporali e soldati non porteranno che la sciabola-baionetta. 3° Gli uomini che vestono la divisa speciale, secondo il prescritto dal N. 48 Del Regolamento sull'Uniforme (Allegato n. 4 al Regolamento di Disciplina), sono disarmati.

* * * Tanto nell'artigJ ieria da campagna che in quella da fortezza e neile compagnie operai, ogni individuo armato di moschetto o di pistola sarà fornito degli accessori stabiliti pel rispettivo grado ad eccezione dei sottufficiali degli stati maggiori dei reggimenti che non saranno provvisti che degli accessori propri dei caporali e soldati. La dotazione di cartucce intendesi stabilita per gli individui armati di moschetto o di pistola.

ll Ministro - L.

- 433 -

MEZZACAPO


TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (1882)

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Miglioramenti al modello del pantalone per il personale montato d'artiglieria.

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TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (1887)

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Modello della giubba d'artiglieria con le falde rialzate sul davanli, per il personale armato di moscheuo non montato (senza bandoliera) che porta la giberna al cinturino (davanli).

- 435 -


1879 - Gruppo di militari dell'8° Reggimen/0 Artiglieria da cam/Jagna, i soldati sono con il loro capitano e due subalterni (un 1e11ente ed un sottotenente), vestono la tenuta di marcia con tascapane e borr(l(_;cia a 1racolla. La giuhha è già del modello 111odificato (111.od. 1876) perché ha le controspalline mobili co111e la cavalleria, in questa circostanza perà sono prive del jì-egio d'ottone. L' armaniento è cos1ituito da: a) souii!Jiciali e graduati, artiglieri montati, compresi i trombellieri, hanno la sciabolo mod. 33 da artiglieria a cavallo, più la pistola a rotazione con cordellina di cotone bionco; h) truppa armata di daga da cannoniere serventi sui cassoni e guidatori.


/888 circa - Gruppo di mi/ilari d'artiglieria da campagna nelle varie tenute, al centro tre iiffĂŹciali della balleria. Si noia la variame nell'armamento degli artiglieri momati (sciabola d 'a r1iglieria a cavallo mod. 1888).


1880 - Cappotto d'artiglieria. Il suo vero colore è piÚ iendente all'azzurro. Sul dietro si vedono le pieghe in corrispondenza delle corregge interne che servivano a stringerlo.

- 438 -


1880 - Dettagli del cappotto per artiglieria da fortezza. Mancano i bottoni piccoli al paramano quindi è una versione piÚ tarda. Il particolare del paramano ne evidenzia la jÏlellatura turchina ed i distintivi di grado da caporale maggiore. Dietro il cappotto non ha la martingala, per adattarlo alla persona si usava una correggia di cuoio posta all'interno, che scorreva dentro una guaina, si vedono infatti le piegature.

- 439 -


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Fig. 1. Soldato del 2° Regg. Artiglieria da campagna in tenu1afestiva con pastrano e chepÏ completo di pennacchietto, cinge al fianco la daga da cannoniere (Fig. 3). Fig. 2. Sergente maggiore del treno in tenuta ordinaria con pastrano per sottufficiali; la sciabola mod. 33 d 'artiglieria è sotto il soprabito, l'elsa esce dall'apposita fenditura sul fianco. Fig. 4. Caporale d'artiglieria in tenuta di marcia con pastrano arrotolato, il militare è in esercitazione o distaccato per una guardia, porta i pantaloni di tela ed ha il moschetto Vetterli con sciabola-baionel/a. Fig. 5. Particolare del cinturino con borsa porta baionetta mod. 77, in biif'alo giallo per l'artiglieria. Fig. 6. Berretto di panno con il fregio del reggimento artiglieria da montagna.

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- 44 1 -


1895 - Due sergenti d 'arliglieria da campagna, quello in piedi è in grande uniforme con pistola a rotazione con cordellina bianca, bandoliera da sottufficiale e sciabola mod. 1888 per art. da campagna e art. a cavallo. il sergente seduto è in tenuta da libera uscita. Entrambi hanno la dragona da sotu~fficiale.

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1889 circa - Pezzo d'artiglieria da campagna ad una esercitazione. Gli uoniini indossa/lo la tenu/a da campagna con selle affardellate. Il sottufficiale capo pezzo afl-ĂŹanca la testa del traino, alla sua sinistra un tenente guida la colonna.


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1887 circa - Artiglieria do campagna in esercitazione. Servenli di un pezzo da campagna prorlli al fuoco. Un classico esempio di corne veniva portalo l'equipaggiamento in tenuta di marcia. ll primo a sinistra è armato di sciabola, i /re di spalle hanno la daga.


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6b Truppa di ar1iglieria 1884. 1-2. Caporale e soldato in tenuta di marcia. 3a-b-c-d. Giberna per bandoliera da truppa con relativo fregio. 4a-b-c-d. Fregi per le j(Jderine dei chepĂŹ. 5. Ornamenti della bandoliera da truppa. 6a. Fiocco della dragona da .furiere. 6b. Sciabola di artiglieria rnod. I R33 con dragona da sergente. 6c. Sciabola di artiglieria rnod. 1888 con dragona da 1ruppa.

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Istruzioni pratiche dell 'artiglieria - Voi. 2° 1882

Modo di indossare l'equipaggiamento Con l'uniforme di 1mu·cia: la truppa delle batterie è armata di sciabola o daga, porta la "tasca a pane", con dentro la tazza di latta, messa a tracolla da destra a sinistra in modo da rimanere dietro l' impugnatura della sciabola o della daga; anche laborraccia è portata a tracolla però da sinjstra a destra, le tracolle vanno regolate in modo che t!lnto la borraccia che il tascapane vengano a trovarsi all'altezza delle anche. Sul pastrano con cintolo le due tracolle devono passare sotto la 1mmtellina. Segue negli oggetti d'equipaggiamento la bandoliera che si mette da sirustra a destra, viene assicurata sulla persona mediante la linguetta che sta sotto il fregio, questa si allaccia ad uno dei bottoni che chiudono la giubba, in modo che la filettatura ciel petto venga a trovarsi a metà della distanza tra i cannoncini e la granata che guarniscono la bm1cloliera. La giberna viene assicurata con l'apposita linguetta al bottone posteriore sin.istro della giubba o al bottone destro ciel pastrano; la giberna deve collocarsi tra i 4 bottoni poste1iori della giubba, in modo che la sua diagonale (eia sinistra in alto a destra in basso) coincida con la linea che unisce il bottone superiore sirustro al bottone interiore destro, attaccati alla falda posteriore della giubba. I soldati ~mnati cli moschetto lo portano a tracolla, come la giberna (da sirustra a destra), in questo caso laborraccia va spostata disponendola eia clestrn a sinistra. Quando si indossa il pastrano la cinghia ciel moschetto passa sotto la mantellina. Nei casi in cui il soldato porta al seguito tutto il suo bagaglio mette la valigia, il pastrano arrotolato e la cope1ta da campo a tracolla da destra a sinistra, ben aderenti al corpo. Anche la tromba in tenuta di marcia si porta a tracolla eia sinistra a destra con il padiglione rivolto in alto, il bocchino è quindi in basso, bisogna però evitare che vada ad urtm·e con la sella, per impedire che questo avvenga si fascia il bocchino con uno degli occhielli del cordone eia tromba. Qum1clo la tromba è portata a tracolla il segno cli lutto si avvolge alla canna, altrimenti si porta disteso. I furieri mettono la borsa del denaro a tracolla da sinistra a destra. Nei casi in cui il militare indossa il pastrano lo si fa aderire alla persona stringendo la stringa di cuoio della coulisse posta all'interno del pastrano stesso, la giberna della bandoliera ed il cordone della pistola a rotazione devono passare sotto il bavero del soprabito; il cinturino va portato sopra al pastrano, la regola vale anche per gli artiglieri montati i quali sbottonano il dietro del pastrano in modo che la parte centrale copra la valigia e la groppa ciel cavallo, mentJe le falde lateral.i coprono le gambe del soldato. \,

- 446 -


1893 - Plotone volontari di un anno del 24° Regg. Artiglieria da campagna. Al centro posano gli ujjiJ;iali, il capitano in tenuta ordinaria ed il tenente in tenuta di servizio. Gli uomini sono quasi 1ut1i in tenuta di servizio, eccetto il primo a sinislra ed il penultimo a destra che sono in tenuta festiva 1¡m 1 senza pennacchiello. Bandoliera, pendaglio della sciabola e dragone sono in cuoio giallo.


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Fregio tessuto perfoderina di tela bianca da chepĂŹ. '.')

- 448 -


1890 circa - Pezzi d 'artiglieria da fortezza pronti al fuoco. Esercitazione estiva, gli uomini sono in tenuta di tela.


1890 circa - Traino completo (pezzo e cassone) d 'artiglieria da carnpagna. Disposizione degli uomini sul cassone, sul pez.z.o ed i conducenti sul traino.


1890 circa - Balleria da moruagna in linea di fuoco. Gli uomini sono in tenuta da campagna con il pastrano arroto/a10 e portalo ad armacollo.


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1890 circa - Pezzi in batteria sulla linea di .fuoco. 1 serventi sono in tenuta estiva con giubba cli tela. Ancora un ese1npio sul modo di porla re l'equipaggiamento.


1890 circa - Batteria di pezzi da campagna schierata pronta a muovere per l'esercitazione. La classica disposizione degli uornini; in testa al traino a cavallo vediamo il capo pezzo, sui cavalli della pariglia i conducenti, due serventi sono sul cassone e due seduti sull'affusto. L'equipaggiamento individuale è quello della tenuta da campagna.


1890 circa - Addestramento alla guida del pezzo su terreno accidentato. Nessun servente è seduto sul cassone o sull'affi.1sto. Equipaggiamento da campagna con il pastrano arrotolato sull'arcione anteriore. La tenuta è quella estiva con giubba di tela.


1890 circa - Colonna d'artiglieria da campagna in marcia durante un'esercitazione. li sottujjìciale capo pezzo è montato separatamente, è armato di sciabola con equipaggiamento cwnpleto, il pastrano è arrotolato e fissato sull'arcione; al suo fianco è il conducente di testa della pariglia, seguono gli altri conducerlfi e serventi del pezzo.


1890 circa - Colonna con carriaggio del treno.


Grandi manovre del 1892. Pezzi da campagna in batteria pronti al fuoco. Tra i serventi, notiamo di spalle, il trombettiere con la tromba portata a tracolla nel modo prescritto dall'Istruzione.


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. ... 1890 circa - Fanfara di un reggirnento artiglieria da campagna apre lo sfilamento del reparto. li sottufficiale capo musica guida il drappello. La bardatura è quella completa da parata con valigia e gualdrappa con granata e gatlonatura nera. Dietro la fanfara si intravede il colonnello con l'aigrette alla testa del reggimento.


1890 circa - Sfilano i pezzi in parata, in testa l'ujjĂŹciale sul suu morello, 1u11 i indossano la grande un(f'onne.


Musica dei reggimenti artiglieria da campagna (J885) Fig. 1. Sergente comandante della fanfara del reggimento in parata, il sottufficiale monta con la grande bardatura con gualdrappa e valigia. Questa bardatura veniva usata solo nelle grandi occasioni, la gualdrappa di panno blu scuro era bordata di gallone nero ed aveva sulle punte le granate nere. Fig. 2. Particolare della granata per le punte della gualdrappa. Fig. 3. Spallina da sottufficiale con il bordo di trecciola oro. Fig. 4. Modello della tromba per musicanti d 'a rtiglieria. Fig. 5 ChepĂŹ completo di un sottufficiale musicante (trecciola bianca e rossa lungo il bordo superiore) del 5° Regg. Artiglieria da campagna, J• batteria. Fig. 6. Giberna della bandoliera per sottufficiali.

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1890 circa - Continua lo sfilm11e11to dei pe::;:;i con gli artiglieri in grande u11(for111e. Sulla sinistra si intravede la colonnina reggibersaglio per g li esercizi a cavallo con la sciabola.


/890 circa - Sosta di un pezzo da campagna durcmle una esercitazione. Artiglieri in tenuta di marcia con equipaggiamento cornpleto.


TAVOLA DELL'ISTRUZIONE SULLA DIVISA DELLA T RUPPA ( 1880)

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Sacco a biada per treno del genio

Valigia di panno per artiglieria e treno


TAVOLA DELLE ISTRUZIONI PRATICH E DELL'ARTIGLTERTA (1888 - 2° Voi.)

Affa;nl.ollurn onto ordinario della sella per lio.ttcria a cavallo l•~ig. l'

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Le bu11erie a cavallo fanno uso di una sella speciale della, appunper batterie a cpvallo. Si compone di: arcione ferrato con seggio; due cuscine11i sollobanda; un cuscino. 6 riscontri di cinghia: una cinghia corda; un correggia centrale per pastrww; due corregge per corde da foraggio; un correggia con occhiello per gavetta; due corregge laterali per pastrano: un correggia per ga vetta: due stl!{le e due staJ]ìli. Completa la bardatura una bisaccia di tela d 'olona ricoperta di pelo di montone nero ed una copertina sottosella. 10,

- 465 -


TAVOLA DELLE ISTRUZIONI PRATICHE DELL'ARTIGLIERIA ( 1888 - 2° Voi.)

Affardellamento eccezionale della sella. per batteria a o,tvallo

Fig. 2"

- 466 -


TAVOLA DELLE ISTRUZIONI PRATICHE DELL'ARTIGLIERIA ( 1882 - 2° Voi.)

,J'ella-,compÙù; o/ousan,efto

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Arcione.ferrato co!l seggio da sella a cuscinetto

Nomenclatura e cornposizione delle bardature.

Staffe e stciffili di cuoio nero

e:

Cuscinetto da sella con quartieri, fonde , corregge per pastrano


TAVOLA DELLE ISTRUZIONI PRATICHE DELL'ARTIGLIERIA (1882 - 2° Voi.)

seggio con quar1ieri, sull'arcione l'in volJ?imantello

1,

La sella alla draiona era usata dai conducenti delle compagnie treno. A quest'epoca esistevano ancora selle alla dragona di vecchio modello, con il cuscinetto porta valigia assicurato dietro al riscontro alla groppiera. Anche i carabinieri a cavallo le avevano ancora, era comunque materiale in via di elĂšninazione.


TAVOLA DELLE ISTRUZIONI PRATICHE DELL' ART IGLIERIA (1882 - 2° Vol.)

Selle con ca.ppelleuo munite dell'intero affa.rdella,rnento


TAVOLA DELLE ISTRUZIONI PRATICHE DELL'ARTIGLIERIA (1882 - 2° Vol.)

Sella con cap pelletto affardellata con sacco provvisto di l1iada Fi.JZ.2' Prospdi:,,,

Fig. 3•

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TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE UFFICIALE

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TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE ( I 882)

Fregio da. Chepì per UJJ: 1•' e truppa d 'artiglieria da montagna

Fregio cli cannoni e cornett:1.i per coperture da ch epì

F'regio da. berretto per truppa <1 '1.i rtiglieria da mont.agna

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TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (1883)

.Fregio per coperture dn chepì per artiglieria a r.a vali o ... .... f· ··· ~~ . ... ...!~

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TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE ( 1883) PRIMA DELLA COSTITUZIONE DELLE BRIGATE IN REGGIMENTO

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Arf&lùrui'a wcaLlv .Fregw pe-r Cluf';n·

Frt5w th .!errd/zJ per lr!JfJf'a, Flj'- J':"


TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (1887)

Fi·1:/ ,.1~. 4 };I(/"· /,, 6errcllo r,r l,ruf'f"' d 'artigli<'r,:a t<.

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Costituzione del Regg. Artiglieria a cavallo, l 'unico della specialità pertanto la granata non porta il numero ident(ficativo.


TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (1887)

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Costituzione del Regg. Artiglieria da montagna, vale la nota della pagina precedente.

Fr,yio da berrl!lto per lruppu r1·u,·t~j/if;'r1t1, da ninnl,-'Jnr,.·

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1899 - Soldato d'arliglieria da campagna, volontario di un anno. in 1enuta da libera uscita.

- 477 -


TAVOLA DAL GIORNALE M fLITARE ( 1895)

Fregio di chepl per ufficiali della brigate d'Artiglieria da fortezza (*)

F regio dì chepl per ufficiali delle brigate d'Artiglieria da costa (*)

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Allo n. 101 del 1895 - L'alto stahiliva che nella g ranata vi fosse riportato il n.umem della rispettiva brigata . Nel 1897, per esigenze di m obilira zio11eji1 deciso invece che in /ulfi i.fregi fosse riportato il nu111em della compagnia, come sulla nnppina, ta1110 per l 'esercito permanente che per la milizia mobile. (*)Trai fregi da ufficiale e quelli per soflujficiali e truppa 11011 e 'erano sostanziali differenze. Cià che disringueva i freg i da ufficiale era la dora111ra. la .fal/ura ed il numero del reggimento intagliato nella bomba. Per i so1111.fficiali e la tmppa era 1111a semplice lastra d 'o11011e con il 1111mero nella bomba rica vato a pressione.


Fregi da chepĂŹ. Dall'alto verso il basso: artiglieria da campagna, artiglieria da montagna fuori corpo, artiglieria da campagna della milizia mobile, artiglieria da costa, artiglieria da fortezza.

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Fregi da chepĂŹ del treno. In alto; treno d'artiglieria di un reggimento. In basso: treno d 'artiglieria del reggimento a cavallo.

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1896 - Caporale volontario di un anno del 2° Reggimen/0 Artiglieria da costa. Il militare è in tenuta di servizio in quan10 non porta i .fi"egi sulle controspalline, né il pennacchieuo e la treccia al chepì.

- 48] -


TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (1894)

Fig; 1a

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Atto N. 9$ del 1894

Fig. 2" di dietro

1894 - Nuovo modello di pantalone di panno turchino da distribuire al personale dei reggimenti d'artiglieria da montagna. Si indossavano con le calz,a/ure a stivaletto in dotazione alle truppe alpine, sui lati erano guarniti dalla pistagna gialla degli artiglieri.


TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (1894) Atto n. 114

Distin\ivo per Osservatori scelti d'Artiglieria da oo~ e da forklzn

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- 483 -


TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (1894)

Atto N. 60 del 1894 Pastrano da sottufficiali di artiglieria e treno del genio

Pastrano da sottÂľf.6.ciali di artiglieria. 8 treno del genio

Visto di fronte

Scala di l : LO

Visto di dietro


TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (1896)

Atto N. :t.5 del 1896 -Tav. 1" Cappotto d ' a1路tiglicria

Fig. 2'

Fig. 1'

Visto di dietro

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TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (1896)

Atto N. '-~ del 1896 - 1'av. J :2

Fig. 1'

Pastrano con cintolo da artiglieria e treno del genio

Visto davanti

Fig.11•

Visto di dietr~

Scale. I: 10


TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (1898)

·Atto 231 del 1898.

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- 487 -


TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (1900) Atto n. 124 :::;. .

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TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (1899)

.tftto 26 del 1899 .

Hiubba. di panuo da artiglieria. da campagna, a cavallo ~ treno,

Scala di 1: IO

Giubba di pan no da a1·tiglieria da fortezza, da costa o operni.

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- 489 -


TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (1899)

Atto 26 del 1899 Giubba di panno ùa a.rtiglieri:i. da montagna.

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Fregio di cannoni por controspallino da. giubhe ·d'arti~lieria.

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TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (1903)

.Atto 297 del 1903.

Giubba. di panno da. Genio.

Scala di J: JO

Pastrano con cintolo da Artiglieria. e treno del Genio.

Scala di t : tO

- 491 -


TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (1903)

Atto 297 del 1903

Giubba di panno ùa Art.iglieria da fortezza, ùa. costa e operai.

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- 492 -


TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (1903)

Atto 297 del 1903 Battono da Ar tiglioria. Scala di t :

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Giubba di p,mno da ArUglieria da campagna, a cavallo e treuo e da treno del Genio.

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TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (1902)

Fregio di cifra rc~le per giberna del treno del genio.

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TAVOL A DAL GIORNALE MILITARE (1903)

Atto 297 del 1903

Pastrano da sottufficiali d'Artiglieria .e treno del Gen~o.

Cappotto da Artiglieria.

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o 1903 - Pezzo da 7 d'artiglieria da campagna p,vnw a .~filare. Una rara immagine di grande uniforme con bardatura da parata anche per i conducenti e per il solli(fficiale capo pezzo.


1903 - ArliglĂŹere su cavallo montato fuori dal 1raino, sicura111en1e u11 g radualo in 1enu1a da esercil(Jzione con equipaggiamento completo e sella aJJc1rdeflal(J (bisacce, valigia e pastrano sull'arcione).

- 496 -


1904 - Sergente d'artiglieria da campagna in grande uniform e. Sono scomparse le .fÏlellature di panno giallo sulla giubba e l'intreccio a .fiore sui gradi. L(/ sciabola è il mod. I 888 per artig lieria, la bandoliera non è cambiata (da sott1,ifficiale), le controspalline hanno la trecciola oro all'interno della .filettatura. Nell'aspetto queslo sergente ha ancora nwllo dello stile umbertino.

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1904 circa - Gruppo di soldati d 'ar1iglieria ili varie 1enute con i loro uffÏciali. Anche il cuciniere con la rnarrnitla partecipa alla foto ricordo. L'anname1110 è quello dei primi anni del '900, ji,cile 91, sciabola 88 e pistola a rowzione con cordellina bianca.


1904 - Caporale volontario di un anno del 2° Reggimento Artiglieria da.fortezza: è in grande uniforme con cappotto. Porla al.fianco la baionetta del '91 , on.che in libera uscita il militare em sempre armato.

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1904 - Gruppo di militari d 'artiglieria da fortezza posano in grande uniforme (non tutti) per la consueta foto ricordo. L'uffĂŹciale al cen/ro indossa la tenuta di servizio con la giubba da campagna mod. 1900.


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/902 - Gruppo di artiglieri da montagna in esercitazione indossa la nuova uniforme da.fatica di tela di colore "bigio", cosĂŹ: em definito questo colore che in realtĂ era un grigio chiarissimo.


1907 - Soldmo d'anig!ieria da c<1111pag11a in 1e11111a do libera 11sci1a.

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1909 - Anigfieria do campagne,. Volonrario di u11 anno in di visa da libera usci/a. indossa fa tenuta di guamig iune nella versione per a r1ig!ieria. I nuovi ga111hali con le cinghie lwn,w sosti1ui10 quelli del precedente mude/lo "Ardilo". ero110 ancora in uso/ino a ternpi piut1osto recenti. La sciabola mod. 88 por/a clrngona da 1ruppa e pene/aglio. en1mmbi di cuoio.

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/909 circa - Soldato d 'artiglieria da campagna in tenuta estiva da esercitazione. Il militare porta il nuovo berretto distribuito in sostituzione ciel chepÏ. Sciabola e ji¡uslino indicano che è un servente rnontato.

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CAPITOLO 16

UNIFORMI DELLA TRUPPA DEL GENIO



UNIFORMI DELLA TRUPPA DEL GENIO

Uniformi dei sottufficiali e della truppa dall'Istruzione del 1880 Uniforme di panno turchino - Giubba di panno turchino scuro con spallini e manopole di panno turchino scuro, chiusa ad un petto con una fila di sei bottoni cli metallo giallo, le filettature di panno cremisi guarniscono rutti i contorni della giubba, quelli delle finte tasche, delle manopole, degli spallini e del bavero; \..::i - sugli spallini sono applicati i fregi cli metallo giallo costituiti da attrezzi eia zappatore; - il bavero è guarnito dalle mostrine di velluto nero filettate di cremisi con le stellette di divisa (di panno bianco su panno nero); - bottoni sono di metallo giallo bombati con il fregio di appie e granata; - panciotto da truppa è in tela di cotone basino cli color bigio ad un solo petto chiuso da 6 bottoni d 'osso annerito, l'estremità inferiore è coperta eia una fascia di panno turchino davanti alta 20 cm, sui lìanchi 12 cm. Sul petto, all'altezza del terzo bottone, sono praticate due tasche oblique; - pantaloni lunghi dello stesso panno turchino scuro della giubba per il treno sono muniti in fondo cli sottopiedi (truppa montata), tutti sono guarniti sui lati cli filettature cremisi; - chepì ricoperto cli panno turchino scuro con le filettature montanti e la treccia di lana cremisi, davanti al centro spicca il trofeo d'anna ed il pennacchietto di crini neri (vedi tabella riassuntiva dei distintivi da chepì); - berretto di panno turchino scuro per piccola tenuta, è munito di visiera e cli soggolo solo per la truppa montata, ha Je filettature cremisi ed il fregio intagliato in panno cremisi (vedi tabella dei distintivi eia berretto); - foderina di tela bianca per copertura del chepì in tenuta da campagna; - tenuta cli tela bianca, confezionata con le stesse caratteristiche dell'uniforme di panno, del modello comune a tutte le altre armi e corpi.

Soprabiti - Cappotto modello fanteria confezionato in panno azzurrato; spallini e controspallini di panno turchino scuro con filettatura cremisi solo agli spall ini ; il cappotto è chiuso davanti eia una fila di 6 bottoni grandi sem isferici e di metallo giallo, sopra è impresso il fregio di appie e granata; il numero del reggimento, tessuto in filo bianco su fondo nero, è applicato nel mezzo degli spallini; le punte delle due falde anteriori hanno un sistema cli aggancio sul dietro, servono a dare maggiore libertà cli movimento nelle marce; - pastrano con cintolo per truppa del genio, è cli panno bigio (grigio azzurro) è completo cli mantellina ed è lo stesso del pastrano per artiglieria eia campagna; - pastrano senza cintolo per sottufficiali del treno ciel genio, è confezionato in panno bigio fino con mantellina.

Armamento - Moschetto Vetterli TS completo cli sciabola baionetta, cinturino, giberna e borsa porta sciabola tutto in cuoio nero; - per truppa del treno del genio, sciabola d ' artiglieria a cavallo con dragona secondo il grado, pistola a rotazione, come prevista dal quadro d'armamento, completa di fondina di cuoio e cordellina bianca; - sciabola per furieri maggiori di fanteria con dragona ciel rispettivo grado. L' equipaggiamento prevedeva inoltre lo zaino (con cinghie nere) il tascapane e la borraccia.

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TAVOLA DELL'ISTRUZIONE SULLA DlVJSA DELLA TRUPPA (1880)

Gi11,bba di pan11.o

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Pnnciotto da trnppa

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Fregi da controspalline per sottu:fjìciali e truppa (loto A. Boggia).

Spallina della Accademia d'artiglieria e genio di Torino. Il bottone è del tipo da truppa mentre il .fì'egio è una combinazione dei sim.boli delle due armi.

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TAVOLA DELL'ISTRUZIONE SULLA DIVISA DELLA TRUPPA (1880) - - -·-$ I

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Ornarnenti del chepì.

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1885 circa - Soldato volontario di un anno in grande uni;fòrm.e. Appartiene alla I compagnia del 3° Regg. Genio.

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1880 - Caporale.furiere del 1° Reii. Genio in tenuta da lihera uscita. Il graduato cinge alfianco la sciabola da.fanteria nwd. 43, quindi ha un incarico che non prevede l'armamento del fucile.

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1880 circa - Caporale in grande un(forme. La giubba è molto corta, vecchio modello. Aljìanco vediamo la baioneua del Vetterli portata con la borsa in cuoio di bufalo nero; il chepì è completo di treccia e pennacchietro.

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1880 circa - Chepì completo da sotu~fjìciale del 1° Regg. Genio. Purtroppo la nappina non è pertinente. Il numero nel disco dovrebbe essere cremisi.

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Chepì completo da soldato del 5° Reggimento, l'ultimo ad essere costituito. ùi nappina presenta comunque una irregolarità, il nwnero della compagnia doveva essere cremisi non bianco. Anche la tulipa metallica in realtà fu ado1ta alcuni anni più tardi.

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Fig. I

Fig. 2

Fregi da chepì del genio. Fig. J. Fregio da truppa del I° Regg. Genio. Questo esemplare di lrofeo è di dimensioni leggermente inferiori al modello generalmente usato per il chepì, sicurmnente è un fregio per il berretlo mod. /909 adottato in sosliluzione del chepi, aveva infatti nappina e coccarda (Coli. M. Lucarelli). Fig. 2. Fregio da.fuori corpo della milizia mobile (foto A. Boggia). Fig. 3. Stella da chepì. per le compagnie del treno del genio.

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i 887 circa - Profilo e detraglio del .fregio del chepÏ da sotti~fficiale del 4° Regg. Genio pontieri. Originariamente la freccia era mista di cordone cremisi e o,v (foto A. Boggia).

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TAVOLA DELL'ISTRUZIONE SULLA DIVISA ( 1880) Genio.

Berretro di panno con .filettature cremisi

Fregio ricamato in oro per sottufficiali in panno crernisi per caporali e soldati

Fregio di metallo bianco per casermieri del genio

Il berretto fJ{}'eva fascia e filettature cremisi, i bo/toni del soggolo e della filettatura erano da fanteria, bombati e di rnetallo giallo. .,.-···-

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1885 circa - Berre/to da truppa del 3° Regg. Genio per la tenuta da fatica. Non si può dire che questo esemplare del copricapo sia in perfette condizioni tuttavia conserva le caratteristiche e la forma del modello 1880 (foto A. Boggia).

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TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (1883)

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Costituzione del 4° Regg. Genio Pontieri sancii a dalla legge sul!' ordinamento del/' esercito del 30 novembre I 882.

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TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (1887)

Dis tintivo da. barcaìuoli scelti ( J.'

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Distintivo da barcaitioli scelti ( § 24. del/' Ìs!~ìJzione •

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I 880 - Giubba da caporale maggiore con chepì da soldato del 5° Regg. Genio. Un accostamento forzato che serve a dare un 'idea dell'aspetto di questi soldati. In effetti la giuhba, con l'asola sull'angolo della falda anteriore, è del modello che gradatamente scomparve dopo l'adozione del fucile Vetterli mod. 70187. Il chepì invece risale al i 895, data di costituzione del 5° Reggimento (Coll. S. Coccia).

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1888 circa - Giubba da caporale maggiore del genio potremmo dire in tenuta ordinaria se non fosse per la borraccia. Il distintivo di grado è quello in lana rossa indicato nelle tavole del 'Istruzione J880 (Colf. S. Coccia).

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1888 circa - Dielro della giubba e chepi da caporalmaggiore.

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Truppa del genio. Fig . ./. Caporale in uniforme di tela da fatica. Fig. 2. Sergente i.n un(f'orme da libera uscita. Fig. 3. Fregio di panno per berretto da caporali e truppa. Figg 4 -5. Fregi delle speci.ali.tcĂŹ per controspalline. Fig. 6. Fiocco della dragona da sergenti.

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BUFFETIERIE NERE PER SOTIUFFICIALI E TRUPPA DEL GENIO

1880 circa - Cinlurino e giberna mod. 77 in cuoio nero di bufalo completa di borsa porta sciabola-baioneua.

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Fig. J. Soldaw del genio in tenuta di marcia, indossa il cappotto azzurrato. è completamente equipaggiato con zaino affardellato (gavetta, telo tenda e paletti), l'armamento è ancora il TS del \!etterli (Fig. 7); giberna (Fig. 6) e cinturino con baionetta (Fig. 4) sono in pelle nera. Fig. 2. Borsa porta sciabola da fanteria mod. 43 per il personale non armato di moschetto. Fig. 3. Fregi per le foderine dei chepÏ per zappatori e pontieri. Fig. 5. 1883 - Riordinamento del genio, nappina azzurra per specialisti, nappina arancio per televafisti. Fig. 6. Vis/a frontale della giberna.

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TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (1880)

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Calzature speciali per i militari del genio.

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Alla neocostituita specialitĂ dei telegrafĂŹsti ( 1883) .fu assegnato come distintivo la nappina di lana color arancio carico con numero bianco su fondo nero.

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1882 - Divisa dei sottufficiali e truppa della "Brigata Lagunare" del 4° Reggimento Genio p ontieri La fo10 riprodo11a in quesw stampa ebbe larga d(ffusione al tempo della coslituz ione della "Brigata Lagunare''. L'immagine con i soldati in posa nelle loro tenute speciali esaltava il carattere innovativo e specialistico di questo reparto. L'operazione di ritaglio e collage, fatta con l'illustrazione qui riprodotta, ha alterato la disposizione originale dei personaggi, i quali risultavano lutti allineali su uno .1·1.esso pia110. Nella stampa sono rappresentate le varie tenute adotlate, che come si vede erano fortem ente ispirate a quelle della R. Marina, viste le modalità d'impiego del reparto. Il copricapo ricorrente era: a) per i sottufficiali il berretto da marina (Fig. 3, 4 e 9); h) per i graduati e truppa i cappelli da marinaio nelta versione: 1) i11 paglia a larghe tese co11 nastro di seta nera recamela scritta in giallo "4° REGG. GENIO PONTIERI"; 2) in panno turchino scuro, guarnito alla sommità da una nappa cremisi, alla base del cappello c'era poi il nastro di sew con la scriffa ( Fig. 2, 12 e I 5 ). - Divisa di tela di colore grezzo del modello in uso nel Regio Esercito, eccetto il copricapo (Fig. 6 e I I). - Divisa di pan110 turchino scuro stile R. Marina (Fig. 9 e 14), la giubba era a due petti chiusa dava11ti da due file di 4 bottoni di metallo dorato (pensiamo quelli con il trofeo del genio), il collo era aperro e mostrava la camicia con la cravatta di seta nera (Fig. 9), oppure la fascia da collo di tela bianca (Fig. 14): i contorni della giubba, delle patte delle tasche e dei paramani erano filettati di cremisi, anche i pantaloni di pa11no turchino scu,v aveva110 sulle cuciture laterali la filettatura di panno cremisi. - Divisa estiva di tela dello stesso modello della precedente ( R. Marina) con cappello di paglia ( Fig. I), la giubba ha i bottoni d'osso bianco ed è priva delle.fìletta/ure cremisi.

Tenwa da sbarco: a) divisa invernale (Fig. 2) è in panno 1urchino scuro con armamen10 ed equipaggiamento come nei reparti genio del R. Eserçito; la blusa era una sorta di carnisaccio senza solino, con collo a punte arrotondate guarnito di stellette, si indosibva injìlandolo dalla testa, le maniche si chiudevano con un po/sin.o. Pantaloni e cappello ernno di panno turchino scuro; b ) divisa estiva (Fig. J3), era composta dalla stessa blusa di panno turchino scuro ma con il cappello di paglia, era indossata sui pantaloni di tela spianata con stivaletti speciali per il genio, in questo caso lo zaino era sostituito dal cappollo arrotola/o portato a tracolla che faceva anche da contenitore. Tenuw da ponte'per cattivo tempo ( Fig. 8). era una combinazione di indumenri di tela cerata nera (impermeabile, pantaloni e cappello); un 'altra versione della stessa tenuta con cappuccio è fa Fig. 5. Tenura degli ad.derti alle caldaie sui vapori, casacca di tela bianca pantaloni di fustagno nero e berrettino a calolfa nero con visiera ( Fig. 10). Soprabito speciale per sottufficiali, era di panno marrone scuro rossiccio con cappuccio, chiuso da tre alamari di cordone di seta nera con bolfoni ad oliva ( Fig. 3 ). Tenuta di servizio a bordo (Fig. 7 e 12). Tenuta estiva di servizio a bordo per sottufficiali ( Fig. 4), giubba di tela con collo ape rio ad un petto, bottoni d'osso bianco. Camicia, con cravatta di sera fiera. Berretto con visiera modello R. Marina, il fregio in oro è un'elica tra due fronde, sormontata da corona reale.

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1898 - Cappello di feltro per casellan.ti del genio. ll fregi.o non è pertinente al cappello, su questo copricapo si porinfaui, il.fi¡egio metallico da chepÏ con solfo la coccarda nazionale. L'unica testimonianza certa sull'esistenza di ques/U strano copricapo è data da Q. Cenn.i che ne tratta netla sua seri.e di tavole dedicate alle unifonni della.fine '800. Questa versione del cappello ha la.fa.scia (con porta nappina) ed i bordi della falda in pelle, altri li hanno in nastro di seta, altri ancora d{fferiscono per il colore, un beige molto simile al kaki. 1c.1l'c1,

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Modifiche e aggiornamenti successivi all'Istruzione del 1880 Il decreto di attuazione della legge sugli aumenti di organici portò il genio ad una forza cl i quattro reggimenti. Il 4° reggimento genio fu assegnato alla specialità "pontieri". Già nel 1873 le compagnie pontieri erano state tolte al l O reggimento d'artiglieria dove erano incorporate per ridistribuirle nei due reggimenti genio allora costituiti. Nel 1883 fu deciso di raggruppare le compagnie pontieri per costituire il reggimento di questa specialità. Nel suo organico era compresa anche la brigata lagunari d i stanza a Venezia. Per la specialità pontieri fu adottato un fregio eia chepì composto eia due ancora incrociate (in sosti tuzione delle appie) sormontate eia granata a fiamma diritta. Nel tondo della bomba era scavato e smaltato in nero il numero "4" . Il modello di ancora riprodotto era quello delle barche da ponte. ,. Il personale assegnato alla brigata lagunare era destinato ad operare sui b,ittell i in dottizione, quindi come marinai, pertanto i militari di questo corpo ebbero indumenti ciel tipo da marinaio per tutte le tenute. Il modello di camisaccio adottato non aveva però il sol ino, bensì il bavero rovesciato con le stellette di divi sa, lo stesso della giubba di panno dell'esercito. I cappelli da marinaio, sia quello di stoffa che di paglia, avevano il nastro di seta nera con la scritta in giallo: "4° reggimento pontieri ". Il vestiario e la divisa di questi militari era stato studiato in fu nz ione della loro attività. 1:'ra gl i indumenti caratteristici da marinaio spicca un tipo d i soprabito, tagliato a sacco, con cappuccio, chiuso sul davanti da una serie di alamari e bottoni a oliva; un capo ciel tutto si mile al famoso cappotto Montgomery tanto di moda anni fa.

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Armi e buffetterie - Base d'armamento delle truppe del genio REGGIMENTI DEL GENIO Pontieri, zappai.ori e ferrovieri

Treno

Piede di guerra

Piede di pace

Piede di pace e di guerra

INDICAZIONE DEGLI OGGE'ITI

Daghe d'artiglieria :Vloscheui di fanteria mod. I8i0 con ci nghia in cuoio annerito Moschetti ridotti a retrocarica d'artiglieria con cinghia in cuoio annerito Pistola a rotazione (mod. Lel'aucheux corea o da C1rabinieri Reali) con baccheua. cordoni e fondina Sciabole d'artiglieria Sciabole dasouufficiali di fanteria Sciabole-baioneuc di fucili e moschetti da fanteria mod. 1870 Sciabolc-baioneue d'artiglieria Sciabole di fanteria Bandoliere per giberne da treno per souufticiali Bandoliere per giberne da treno per caporali e soldati Cinmrini dacav,1llcria Cinturini di cuoio mod. 1877 Giberne da treno Giberne d'artiglieria per caporali e cannonieri, senza trofeo Cartucce a pailbuola eia mili. 17 con grammi 3,50 polvere per moschetti ridotti a retrocarica Cartucce e pallouola oblunga da mili. 11 con grammi 0.67 poi ve.re

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(") Sul piede cli guerra sono armati di moschelH.> 12 uomini per ogni sezione delle compagnie treno destinate ad un parco del genio ùi corpo d' armata: a questi si riferisce la ùota,.ione cli 24 cartu cce per moschetti ridotti a retrocarica.

AVVERTENZE I " In tempo di guerra N. 12 soldati cli ogni sezione delle compagnie treno destinate ad un parco del genio di corpo d'armata (lvranno invece della sciabola cli fanteria il moschetto ridotto a retrocarica, con sciabola-baionetta non che la bandoliera con giberna eia treno per caporali e soldati. 2° I soldati delle compagnie treno dovendosi recare ai campi d'istruzione, fazioni campali ccc., v' interverranno colla sola sciabola-baionetta inviando entro casse al nuovo presidio o lasciando presso quello in cui fara nno ritorno i moschetti e le bandoliere con giberne. :1° Ogni individuo armato di moschello o pistola sarà fornito degli accessori stabi lit i pel ri spellivo grado ad eccezione ùei souufficiali degli stati maggiori dei reggimenti che saranno provvis ti soltanto degli accessori propri dei caporal i e soldati. La dotazione di cartucce intendesi stabilita per gli individui arm ati di moschello e cli pistola. 4° Gli uomini che vestono la divisa speciale, secondo il prescritto dal N . 48 ciel Regolamento sull'un iforme (Allegato N. I al Regolamento di disciplina), sono disarmati. li Ministro - L. MEZZACAPO

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TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE Atto N . !JC ,lr.l t897. Atto N. 74 rlel !896,

Fig. 2~

Distintivo _clA. t,0Jegr11.fisti trasmettitori

Distintivo da telegrafisti trasmettitori del genio

e Granrlt:za natu-rale

Nei distintivi da telegrafista trasmettitore lo scettro sta ad indicare i telegrafisti trasmettitori effettivi. Ăˆ ricamato (incluso lo scettro): in oro per i sot/.ufficiali, in lana rossa per caporali e soldati.

¡Scala di

J: 6

Questo distintivo, nella prima versione, era ricamato in lana rossa e rimase in uso per gli allievi telegrafisti trasmeltitori.


1890 circa - ll 4° Genio Pontieri in esercitazione. La truppa è in tenuta dajèi.tica. Parte indossano l'uniforme di tela e parte quella di panno. Gli ufficiali sono in tenuta di servizio e tutti montati. Nel 1895 venne stabilito che gli 1~fficiali del genio nelle istruzioni tecniche dell'arma e durante i lavori calzassero, con l'un(forme ordinaria e di marcia, lo stivaleuo alpino sui pantaloni; in questi casi potevano inoltre "deporre la sciabola''.


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1890 circa - Treno del 4° Genio Pontieri con una delle barche da ponte in esercitazione. 1 conducenti sono in tenuta estiva con la giubba di tela. Il sergente è montato accanto alla barca con l'uniforme di panno, infondo vediamo un tenente e due soldati che indossano il cappotto.


Vestiario speciale per i militari del geruo. Sintesi delle disposizioni emanate in vari Atti del G.M. del 1885 e del 1889 Personale in serviz io sulle locomotive stradali. "È approvato ad uso dei mil itari di truppa del genio incaricati del servizio delle locomotive stradali un vestiario speciale composto cli: a) giubba d i fustagno nero; b) un paio di pantaloni d i rus tagno nero; c) un cappotto di panno marrone scuro; d) un berretto d i pelle di capra con visiera piana. Per i mi litari della brigata lagu nare veniva approvato (4° reggimento genio) un tipo di vestiario da distribuire ai • soldati addetti al serviz io di barcaiolo, il corredo si componeva cli: a) berretto di panno blu; b) una camicia di flane lla bl u: c) un berretto di tela cerata; d) un gabbano di tela cerata; e) un paio d i pantaloni di tela cerata; t) un cappello di paglia. Su lla camicia di flanella blu i caporali, appuntati. trombettieri e barcaiol i scelti della brigata lagunare devono portare i rispettivi distintivi i quali saranno uguali a quelli della divisa ordinaria, e verranno apposti fra la spalla ed il gomito della man ica sinistra della camicia, in modo identico a quello stabilito per i d istintivi dei graduati di truppa dell a Regia Marina, con l'avvertenza che i caporali e gli appuntati cui s petti il distintivo da barcaiolo scelto porteranno questo un poco al di sopra dello spazio formato a "V" ciel loro distintivo di grado. Gl i oggetti componenti i vestiari speciali anzidetti, eia considerarsi come parte del materiale in dotazione ai reparti, saranno indossati solo quando gli uomini debbano attendere al loro speciale servizio e secondo la stagione, come verrà ordinato dal comandante del reggimento o per i lagunari dal comandante della brigata".

Ristrutturazione dei reggimenti dell'arma del genio e costituzione del 5° Reggimento Genio (minatori) L'approvazione delle nuove tabelle gradual i e numeriche cli formazione, stabilite per il Regio Eserci to dal R. Decreto ciel 23 novembre 1894, determinarono dapprima il riordinamento del 4 ° reggimento genio (pontieri), s ubito dopo ne scaturì la nascita del 5° reggimento, la cui costi tuzione ru sancita dal R. Decreto del I O novembre 1895, con cui veniva assegnato alla special ità minatori. ln tanto anche gli a ltri reggimenti del genio, il I 0 , 2° e 3° assumevano la formazione per loro prevista dalle tabelle organiche n. 36 e n. 37 (legge 23 novembre I 894) prendendo le seguenti denominazioni: I O e 2° reggimento genio (zappatori); 3° reggimento genio (telegrafisti); 4 ° reggimento genio (pontieri). Alla cosgtuzione ciel 5° reggimento genio (minatori) contribuivano gli altri reggimenti nella misura qui di seguito indicata: Dal I O reggimento genio passeran no al 5° reggimento genio stato maggiore della S3 brigata stato maggiore della I" brigata ciel 5° rgt. stato maggiore della 6" brigata stato maggiore della 2" brigata del 5° rgt. 13• compagn ia zappatori minatori I• compagnia del 5° reggimento 14• compagn ia zappatori minatori 2" compagnia del 5° reggimento 3" compagnia del 5° reggimento I compagn ia zappatori minatori 16• compagni~ zappatori minatori 4" compagnia del 5° reggimento 17" compagnia zappatori minatori 5" compagnia ciel 5° reggimento 18" compagn ia zappatori mi natori 6" compagnia ciel 5° reggimento

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Dal 2° reggimento genio passeranno stato maggiore della 5" brigata stato maggiore della 6" brigata 13° compagnia zappatori minatori 14" compagnia zappatori minatori 15" compagnia zappatori minatori 16" compagnia zappatori mi natori 17" compagnia zappatori m inatori 18• compagnia zappatori minatori

al 5° reggimento genio stato maggiore della 3" brigata del 5° rgt. stato maggiore della 4" brigata del 5° rgt. 7" compagnia del 5° reggimento 8" compagnia del 5° reggimento 9• compagnia del 5° reggimento I o• compagnia del 5° reggimento I I" compagnia del 5° reggimento I 2" compagnia ciel 5° reggimento

La 3• compagn ia treno del 3° Reggimento genio era destinala a formare la compagnia treno ciel 5° Reggimento.

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/897 circa - Una compagnia del 4° Regg. C e11io Po111ieri posa per la classica fo ro ricordo. Al centro il comw zdante con i suoi ufficiali (tulfi in tenuta di servizio). Gli uomini indossano varie cornbinaz.ioni della tenuta d i fatica . in 1ela in panno e mista, il soldato a destra. seduto in terra, calza ili stivaletti speciali, poi abbiamo ancore. salvagente, megafoni, /rombe e biciclette.


TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE Atto 2U del 189.'i Giubba di panno da genio.

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1900 circa - Foro analoga alla precede111e. ritrae la compagnia wppalori del 4° Genio. La giubba è il modello /899 (filettature rido/le). L'amwmento è il TS 11wd. 91 con baionetta. Abbiwno una buona varie1à delle tenute. Ci so,10 gli ultimi chepì. Anche in questo caso un paio di bicicle11e comp/e1ono il quadm delle

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/905 - Soldato del 2° Regg. (Jenio in tenuta da libera uscita con cappotto. Sul bavero porta le rnostrine deWarma secondo le recenti disposi-z,ioni. Ăˆ il corredo detto "di modello comune " distribuito alla fanteria. genio. sanitĂ e sussistenza, cambiavano solo le rnostreggiature sul bavem.

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CAPITOLO 17

UNIFORMI ED ASPETTI ORDINATIVI DELLA SANITÀ MILITARE E DEL CORPO DI SUSSISTENZA


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UNIFORMI ED ASPETTI ORDINATIVI DELLA SANITÀ MILITARE E DEL CORPO DI SUSSISTENZA

Ordinamento ed uniformi della truppa di sanità militare La legge sull'ordinamento del regio esercito del 1873, nell'articolo 36 stabiliva che le compagnie cli sanità militare erano ''istituite per attendere al servizio degli ospedali militari e delle ambulanze militari cli campagna''. Il numero delle compagnie eia costituire doveva essere pari al numero delle direzioni ~egli ospedali militari cli divisione. La forza numerica, in tempo di pace, doveva adeguarsi alle esigenzé,\ li servizio degli ospedali militari di divisione. Le compagnie venivano poste agli ordini degli ufficiali medici degli ospedali e degli ufficiali in comando delle ambulanze, queste unità a loro volta erano poste alle dirette dipendenze degli ufficiali medici direttori d'ospedale o del servizio ambulanze. Con questa legge erano state isti tuite 16 direzioni cli sanità militare con altrettante compagnie, una per ciascuna divisione. La legge ciel 22 marzo 1877 aveva portato il numero delle direzioni cli sanità militare e delle compagnie a 20. , Con l'ordinamento Ferrero del 29 giugno 1882, il numero delle direzioni e delle compagnie venne ridotto a 12, una per ciascun corpo d ' armata. Il riordinamento delle compagnie cli sanità militare venne infine sancito con il decreto del 5 giugno 1884 il quale stabiliva che: Art l - "Alla data del l O giugno 1884 le attuali 20 compagnie cli sanità saranno ridotte a 12, in ragione cli una per ogni corpo d'armata territoriale. Art 2 - In ogni corpo d ' armata la compagnia di sanità militare sarà effettiva alla direzione clell ' ospeclaJe principale presso la sede ciel comando del corpo d'armata. Art. 3 - Alla stessa data saranno riordinate anche le compagnie cli sanità della milizia mobile, in ragione cli una per ogni corpo d'armata". Le compagnie cli sanità militare, ridotte a 12, prendevano la numerazione dei corpi d 'armata fissati in base alla nuova circoscrizione territoriale militare, con sede nelle città d i questi comandi. La numerazione eia assumere e le sedi dei comandi erano indicati nella seguente tabella: la compagnia - Torino 2• compagnia - Alessandria 3" compagnia - Milano 4" compagnia - Piacenza 5" compagnia - Verona 6a compagnia - Bologna 7a compagnia - Ancona 8" compagnia - Firenze 911 compagnia - Roma 10" compagnia - Napoli I I" compagnia - Bari I 2" compagnia - Palermo. I direttori di sanità militare dovevano provvedere a ripartire il personale nei servizi cli sanità mili tare presso i corpi d'armata. Le compagnie cli sanità militare erano effettive alle direzioni degli ospedali principali che avevano sede nei capoluoghi dei comandi di corpo d'armata, esse dovevano inoltre provvedere al servizio sanitario nei rispettivi corpi d'armata, mediante distaccamenti. Il personale cli sanità militare, in congedo illimitato, era effettivo alla compagnia di sanità, dell'esercito permanente, che a sua volta dipendeva dal coqx, cl' armata del rispettivo clistretlo. Le compagnie di sanità della milizia mobi le venivano riordinate sulla base di una compagnia per ogni corpo d'armata ed una per la milizia speciale di Sardegna.

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Le compagnie di sanità militm·e della nliHzia territoriale erano ordinate come prescritto dal decreto che ne prevedeva la costituzione, in base alla nuova circoscrizione tenitoriale militare (legge 17 maggio 1883, Atto n. 123). La ricostituzione delle compagnie cli sanità militare stabiliva l'assegnazione di soldati portaferiti effettivi tanto alle compagnie di sanità dell'esercito permanente che della milizia mobile. Con il riordinamento delle compagnie cli sanità militare e l'attuazione della nuova circoscrizione territoriale militare, andavano in vigore quelle disposizioni sulla mobilitazione che sancivano la costituzione delle sezioni di sanità e degli ospedali eia campo.

Istruzione sulla divisa dei sottufficiali e truppa del corpo di sanità militare 1880 Già nell'ordinamento Ricotti del 30 settembre 1873, la truppa della sanità aveva ricevuto la sua divisa che nelle li nee generali corrispondeva a quella della truppa di fanteria. Più tardi, nel 1879, con la sostituzione della giubba di panno azzurrato con quella cli panno turchino scuro, la divisa del corpo aveva assunto le seguenti caratteristiche: l) giubba di panno turchino scuro con collo, manopole, spallini e controspallini di panno nero; la filettatura scarlatta guarniva tutto il bordo esterno della giubba, le finte tasche, il bavero e le mostrine di velluto nero, le manopole, gli spallini ed i controspallini . Sulle punte del bavero, sopra le mostrine, erano applicate le stellette di panno bianco. I boltoni erano lisci e bombati cli metallo bianco da fanteria; sugli spallini era appl icato il numero della compagnia, tessuto in fi lo di cotone bianco su fondo nero. 2) Pantaloni cli pan no bigio, del modello per armi a piedi, con la filettatura scarlatta lungo le cuciture laterali esterne. 3) Chepì con fusto coperto di panno turchino scuro, con la trecciuola applicata lungo il bordo superiore, i 3 cordoncini montanti e treccia tutto in lana scarlatta. La nappina semiellissoidale di lana bianca con numero rosso su fondo nero; sul davanti, il fregio era costituito dalla stella a cinque punte di metallo bianco recante nel disco mobile la croce di Savoia in rosso; la coccarda con i colori nazionali era fissata sotto la punta superiore della stella, in modo che la circonferenza risultasse tangente al bordo superiore ciel chepì. 4) Cappotto di panno azzurrato ad un sol petto, chiuso da una fila di bottoni lisci e bombati di metallo bianco da fanteria; le controspalline e gli spallini erano di panno turchino scuro, questi ultimi con la filettatura rossa, erano inoltre guarniti dal numero della compagnia, tessuto in cotone bianco su fondo nero. Sulle punte del bavero erano applicate le stellette di panno bianco. 5) Bertetto era in un sol pezzo cli panno turchino scuro, con il bottoncino liscio bombato cli metallo bianco posto sul lato destro, il cordoncino di guarnizione era cli lana rossa, ma senza soggolo. Il fregio era: - per i sottufficiali una stella ricamata in argento, con cerchio in argento e disco bianco recante al centro la croce in seta rossa; - per la truppa la stella di panno rosso con cerchio ricamato in lana bianca e disco bianco con croce di Savoia in lana rpssa.

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Uniforme di tela bianca L'uniforme di tela era ciel modello da fanteria, la giubba ad un petto ripeteva la foggia di quella in panno, chiusa davanti da una fila cli bottoni bianchi d'osso, il bavero era guarnito dalle stellette cli panno bianco su fondo nero; i pantaloni quelli per armi a piedi con relative ghette della stessa tela.

Armamento Fin dal 1877 la truppa di sanità era stata dotata di una speciale sciabola a sega che in effetti era più un attrezzo che un'arma vera e propria. Il 26 gennaio 1884 si stabilì che questa sciabola fosse distribuita ai

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portaferiti muniti di "tasca di sanità", in ragione cli uno per ogni battaglione di fanteria o bersaglieri, uno per ogni compagnia alpina e sei per caporali e appuntati portaferiti degli ospedali e sezioni di sanità . Il resto del personale secondo i casi o la sciabola baionetta del Yetterli o la sciabola da fanteria mod. 1843. Le modifiche all'uniforme dei sottufficial i e truppa della sanità, introdotte con l'adozione del modello comune, sono riportate nel Cap. 13. Le uniformi degli allievi subirono una ulteriore modifica, come si riscontra dalla serie fotografica dipinta a mano ciel 1899, il pantalone grigio azzurro da fanteria veniva sostituito dal pantalone di panno turchino come la giubba, g uarni ti di bande di panno amaranto, poste lungo le cuciture laterali. La nappina era rossa con centro bianco e croce rossa nel mezzo. Gli allievi avevano ormai una più precisa connotazione da uffici ale medico.

Divisa degli allievi medici della scuola di applicazione di sanità militare Un decreto del Ministero, approvato in data 1° gennaio 1884, stabiliva le modifiche per una nuova divisa degli allievi della scuola cli sanità militare. li provvedimento aveva lo scopo di conferire anche agli allievi quelle distinzioni cli divisa che solo di recente erano state attribuite agli ufficiali del corpo sani tario militare.

La vecchia divisa L'uniforme indossata fino al gennaio 1884 era caratterizzata da: - giubba del tipo da fanteria con le filettature scarlatte (agli spallini, controspallini, paramani, coJlo e finte tasche), le stesse filettature guarnivano il cappotto di panno azzurrato (paramani e spallini) e lungo le cuciture esterne dei pantaloni di panno bigio. Gli allievi portavano come segno distintivo della loro condizione una trecciuola d'argento applicata lungo i bordi del bavero, sul chepì e sul berretto i corcloncini, la trecciuola e la treccia erano cli lana cli colore scarlatto.

La nuova divisa degli allievi medici La giubba era di panno turchino scuro, del modello da fanteria eccetto che: il collo era completamente cli velluto cli seta color amaranto, senza trecciuola d'argento lungo il bordo; le filettature (alle manopole, spallini, controspallini, fin te tasche e contorno) erano tutte di panno amaranto, inoltre spallini, controspallini e manopole erano d i panno nero, nessun fregio era applicato sugli spallini. Le punte del bavero erano guarnite con le stellette di divisa; i bottoni erano di metallo bianco, lisci e bombati come la fanteria. Il cappotto era di panno azzurrato, come la fanteria, con le filettature cli panno amaranto ai paramani ed agli spall in i; s ul bavero aveva la mostrine di velluto di seta amaranto con le stellette di divisa, i controspallini e spallin i erano di panno turchino scuro, i bottoni sia piccoli che grandi erano ciel tipo cli metallo bianco come la fanteria e la cavalleria. I pantaloni erano di panno bigio ciel modello da fanteria con la filettatura cli panno amaranto lungo le due cuciture laterali esterne. Il chepì era ricoperto cli panno turchino scuro come la fanteria, con coccarda e sottogola di cuoio nero, i corcloncini montanti, la trecciuola lungo il bordo superiore e la treccia erano cli lana amaranto, i d ue bottoni laterali erano lisci e. bombati di metallo bianco, come fanteria e cavalleria; la nappina era semiellissoidale di lana bianca con la croce in seta rossa s u fo ndo bianco, il fregio era la stella di metallo b.ianco con il disco mobile recante al centro la croce rossa; nessun pennacchietto era previsto per gli allievi medici. Il berretto di panno turchino scuro con le guarnizioni di cordoncino di lana color amaranto, il bottone sul lato destro era liscio e bombato, di metallo bianco come la fanteria; il berretto non aveva sottogola, il fregio sul davanti era la stella a 5 punte di panno amaranto, il cerchio era ricamato in lana bianca con elisco centrale bianco e croce rossa al centro. · In esecuzione dell'Atto n. 4 del l O gennaio 1884, le direttive sulle modifiche approvate e le note di aggiunta nell'Istruzione sulla divisa della truppa, f-t1rono diramate con l'Atto n. 45 ciel 17 marzo 1884.

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1880 - Soldato delle compagnie di sanità in grande unijèmne come si vede d~fferisce dalla fanleria solo per i Ji·egi del chepì (stella e nappina). Sugli spallini si intravede il numero della compagnia (bianco su.fèmdo nero).

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1885 circa - Fig. I. Soldato delle cornpagnie di sanitĂ in lenuta ordinaria festiva. Sugli spallini e sulla nappina il numero della rispettiva compagnia. Fig. 2. Sciabola a sega con relativa borsa in dotazione ai portaferiti. Fig. 3. Fregio per il berreuo di panno. Fig. 4. Nappina per gli allievi della scuola di sanitĂ .

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1892 - Tre .suldali di sanità nella 1enuta da Libera uscita con cappotto. Quello seduto a sinistra porla wzcora le stelle/le di panno. Sugli spallini non si vede alcun numero, si trafla quindi di personale che non è in forza alle compagnie.

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1905 circa - Allievi della scuola di sanità in tenuta di marcia pariecipano ad una esercitazione. Ad eccezione dello zaino, il resto dell'equipaggiamento individuale è compie10. La nappina del chepì è serniellissoidale di lana rossa, con il centro bianco e croce rossa nel mezzo.

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1905 circa -Allievo della scuola d'applicazione di sanilĂ mili/are in tenuta di servizio. Il bavero della giubba era di velluto di seta amaranto. Nessun fregio era portato sugli spallini, anche la s1el/a sul berretto era color amaranto.


1905 - Soldmo della sallitĂ rnilitare in tenuta da libera uscita, sul havero le nuove mostrine. La nappina porta il numero bianco su nero della compagnia cui è assegnalo il militare. Ăˆ l 'uniform e di modello comune a fanteria, genio, sc111i1cĂŹ e sussitenza (vedi Cap. i J j.

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Un esemplare di fregio per chepĂŹ da truppa.

Pro/ilo del chepĂŹ da caporale del co,po di sanitĂ militare completo (Casa dei Veterani di Turate).

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1905 - Chepì da caporale del co,po di sanità militare. È l'ultima versione del chepi, la nappina è semillissoidale con centro nero e numero bianco ( vedi Cap. 13 ).

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Solda!u di saniuĂŹ con l'uniforme grigioverde. Una f<Jlo scherzosa che ci mos1ra il modello di camice prescritto per il personale in servizio nelle strulfure della sanitĂ militore.

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/900 circa - Camice di 1ela grigia detto "iabbano ", il corrispettivo della moderna tuta da lavoro, veniva distribuito tanto al personale della sanità quan.to ai soldati della sussistenza, dell'artiglieria e del ienio che facevano lavori pesanti. Qui il gabbano è nella versione per la sanità .

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TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (MOD. 1878)

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Nuove dotazioni per il personale della sanilà militare. Tasche da portaferiti per il soccorso sul campo con lampada per interventi notturni.


TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (MOD. 1878)

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Particolare della tavola precedente. Lanterna per il soccorso sul campo.

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TAVOLA DA L GIORNALE MILITARE (MOD. 1878)

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TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (1878)

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Nuo ve dowz.ioni per la sanità militare.


TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (1878)

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TAVOLA DAL GIORNALE MTLTTARE ( 1878)

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TAVOLA DAL GIORNALE MlLlTARE (1878)

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TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE ( 1878)

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Borsa con attrezzatura chirurgica da campagna.

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Borsa per strumenti di sanità.

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'TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (1900)

Modificazioni alla carretta di sanità., Atto 130 del 1900.

Fianco destro della carrette.

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TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (1897)

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TAVOLA DAL GIOR NALE MILITARE (1900)

Parti di barella. per t::asporto di feriti in campe.gna M. 1897,

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Corpo della sussistenza militare Dal riassetto dei preesistenti Corpo di Intendenza militare e della Azienda Generale di Guerra dell'esercito piemontese, scaturirono il Corpo di Commissariato e quello degli ufficiali contabili dell' esercito italiano, in pratica gli ufficiali al cui comando erano poste le unità della sussistenza. In particolare al Corpo del commissariato mi litare era stato affidato il compito cli sovrintendere ai servizi della sussistenza, dei foraggi, del casermaggio e degli altri approvvigionamenti dell ' esercito. Fino al 1882 i documenti ufficiali (ordinamenti e istruzioni sulla divisa) non dam10 alcuna indicazione circa la forza, i requisiti e la divisa previsti per il personale di truppa addetto ad operare nei vari centri di attività delle sussistenze. L'ipotesi più probabile è che i militari vi venissero assegnati come aggregati, quindi per quanto attiene all'uniforme, mantenevano quella dell'arma o corpo di appartenenza . Finalmente con la legge del 29 giugno 1882 (sull'ordinamento del Regio Esercito) neH' Articolo n. 46 si stabiliva che: "le compagnie cli sussistenza sono istituite per attendere al servizio dei panifici ed in parte a quello dei viveri in tempo cli pace ed a quello delle sussistenze militari in campagna. Esse sono in numero cli dodici. La loro forza numerica in tempo cli pace è adeguata ai bisogni ciel servizio, ed a quello che si calcola occorresse per il serv izio di campagna. Sono comandate eia uffici ali contabili, sotto l' autorità dell'ufficiale commissario direttore della località in cui hanno le loro stanze". A seguito di questa legge, con un successivo R. Decreto del 18 luglio 1882, si approvavano le tabelle graduali e numeriche del Regio Esercito, la n. 34 fissava la consistenza del personale previsto in forza per le sussistenze militari e per le 12 compagnie di sussistenza.

SUSSISTENZE MILITARI 5 maggiori contabili 30 capitani contabili 55 tenenti e sottotenenti contabili 90 totale 60 scrivani locali (personale civile dell ' Ammin istrazione della Guerra).

J2 COMPAGNIE DI SUSSISTENZA Ufficiali 12 capitani contabili 48 tenenti e sottotenenti contabili 60 t@.tale SOTTUFFICIALI E TRUPPA 12 furieri 96 sergenti 48 caporali magg iori 12 capora) i furieri 96 capon,iÙ 96 appuntati 1389 soldati 1749 totale Con la Nota n. 116 ciel 1883 il Ministro Ferrero impartiva le istruzioni che stabilivano per la prima volta le caratteristiche de lla divisa dei sottuffic iali e dei militari cli truppa appartenenti alla sussistenza. Praticamente il corpo assumeva una sua specifi ca identità come gli altri soldati. La divisa prescritta era quella della fan teria di linea, ad essa erano state apportate le seguenti varianti: - giubba di panno turchino scuro con collo, paramani, spallini e controspallini di panno nero, mostrine al bavero di velluto nero con stellette di divisa, tutte le filettature erano in panno scarlatto (ai paramani , al bavero alle mostrine, alle finte tasche, alle spalline e controspalline e lungo tutto l'imbusto). - pantaloni cli panno bigio con filettatura di panno scarlatto lungo 1e cuciture esterne.

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TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (1883)

Fregio per coperture

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1885 circa - Fil!,. I. Soldato effettivo ad una delle 12 cornpagnie di sussistenza. veste l'uniforme ordinaria (con guanti bianchi) ed è ar111010 di sciabola da fanteria rnod. 1843 con borsa di bufalo bianco. Fig. 2. Berret10 di pan.no per la tenuta di servizio e di fatica. Fig. 3. ChepÏ completo da soldato della sussistenza. Una piccola modifica verrà apportata nel 1894. in quella data venivano approvati nuovi rnodelfi di cappotto per i militari di fanteria di linea e genio, fu allora deciso che il numero della compagnia, posto sugli spallini dei soldati della sussistenza, doveva essere bianco e non piÚ giallo (sufondo nero).

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N. 35 - Tabella graduale e numerica di formazione del personale per le sussistenze mi litari e delle 12 compagnie di sussistenza

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TRUPPA

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110

268 [25 [146

-1900

Sottufficiali (furieri maggiori, furieri o sergenti) Caporali maggiori Caporali maggiori o caporali di contabilità Caporali maggiori, caporali, appuntati o soldati meccanici Caporali Appuntati Soldati Totale truppa

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( I ) 99 dei 159 scri vani locali sono addeui alle di rczioni territoriali di commissariato.

Note

I graduati di truppa provenienti dai volontari di un anno sono in soprannumero al quadro dei graduati di truppa stabi lito dalla presente tabella. Il riparto degli ufficiali fra gli stabilimenti, la nomina dei comandanti delle compagnie ed il riparto del personale di truppa fra le 12 compagnie cli sussistenza sono farti per disposizione del Ministero della guerra. Sono compresi ·2 capitani contabili, 3 ufiìciali subalterni contabili, 8 sottufficiali e 10 scrivani locali per l' amministrazione delle compagn ie di sussistenza e delle direzioni cli commissariato. La forza degli uomini di truppa delle compagnie di sussistenza può essere modificata per disposizione ministeriale, secondo le esigenze del servizio. I sottufficiali che si trovano nelle condizioni volute dal regolamento sullo stato dei sottufficiali, possono essere promossi furi~ri o furieri maggiori per anzianità di grado e di servizio, in base al prescritto dal detto regolamento. Roma, Addì 11 gennaio 1891. Visto d ' Ordine di S.M. Il Ministro della guerra E. B ER'fOLF.- VIALE

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Specchio indicante il riparto organico delle 12 compagnie di sussistenza ( l l gennaio 189 1) PERS0);ALE 0 1TRUPPA PER LA SORVEGLIANZA, LA OISCIPI.INA EU IL SERVIZIO TECNICO

PERSO);AI.E DI TRUf'I',\

(effettivo alle compagnie o fisso} per il servizio generale f - - - -- - - -- - - - - - - -- .-- C-ap-,-,r,·ll-i --r----.-- - , -- - - - - -- -.-- - - ----,.-- - - - ~ ---1 (aggregato e rinnovnbile) 21 Sottufficiali Capora r1 l maggiori ;;; .Appun1m1. .So,I Ja11.

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(I) Ai magauini d i minor importanza non wno assegnati sottofficiali guarda rnaga2.2.ino. (2) Sono oggregati alle compag nie di suss istenza cd ai plotoni distaccati da q uesti in più di personale indicato per il servizio ge nerale, gli attendenli degli uffic iali contabili addetti alle compagn ie, gli attendenti degli ufficial i superiori commissari delle direzioni d i commissariato che si trovano al la sede de lle compagn ie o de i plotoni e gli attendenti degli ufficial i superiori contabil i consegnatari di stabilimenti. (3 ) sono compresi 8 s<.>l luffic iali scritturati presso il Consiglio d'amministrazione de lle compagn ie.


Il fregio del chepì era la stella a cinque punte di metallo giallo, con croce cl i Savoia al centro. La nappina era d i lana gialla con il numero della compagnia in giallo su fondo nero. L'armamento previsto era la sciabola eia fanteria modello 1843. Come si può notare questi elementi distintivi corrispondevano in linea di massima a quelli della d ivisa degli ufficiali contabili che li comandavano. Anche se questi ultimi avevano come colore ciel corpo le filettature azzurre invece di quelle scarlatte da fanteria. Nonostante i progressi fatti, il decreto che affronta più dettagliatamente tutti gli aspetti ordinativ i ed organ ici della sussistenza fu approvato I' 11 gennaio 1891 (nuova tabella graduale e numerica d i fo rmazione delle 12 compagnie di sussistenza), si compone di 27 punti di cui riportiamo solo i più salienti. La forza complessiva e la ripartizione per gradi ciel personale delle compagnie erano riportati nella an nessa tabeUa n. 35, mentre numero e sedi delle rispettive compagnie erano contenuti nello specchio d i ripartizione organica. La normale assegnazione del personale delle compagnie nei vari stabilimenti e servii.,b della sussistenza, in ogni corpo d' armata era una prerogativa del direttore territoriale di commissariato. Le compagnie di sussistenza si componevano di effettivi ed aggregati . Gli effettivi erano tutti i graduati e gl i appuntati, soldati, macellai, panettie ri , mugnai e meccanici. Gli aggregati erano gli appuntati e soldati destinati al disimpegno del servizio generale negli stabi limenti delle sussistenze e nelle compagnie ed inoltre gli attendenti degli ufficiali. Le compagnie ed i plotoni di sussistenza, composti di effettiv i ed aggregati, erano comançlati eia uffi ciali contabili. sotto la diretta autorità dei direttori territorial i di commissari ato. ' I direttori di commissariato esercitavano, sulla compagnia da loro d ipendente, le attribuzioni di comandante cli corpo per la disciplina e l' andamento del servizio. In tempo di pace il personale effettivo ed aggregato delle compagnie di sussistenza aveva l' incarico di far fun zionare gl i stab ilimenti militari delle sussistenze (panifici, gallettifici, molini, magazzini viveri, fo raggi e materiali , laboratori, ecc.) e cli forni re i servizi delle sussistenze militari nei presidi , ai campi, alle grandi manovre. Oltre alle istruzioni proprie del servizio previste secondo l'attività svolta, si dovevano in1partirc a tutti, effettivi ed aggregati, le istruzioni prescritte dal Regolamento cli servizio interno della fanteria. I sottufficiali (eccetto i furieri maggiori, i furieri ed i sottufficial i guarda magazzino forniti dal Ministero) erano scelti tra i caporali e caporal i maggiori effettivi alle compagnie di sussistenza. Di preferenza si trasferivano, come effettivi alle compagnie, i mili tari che fossero forniti dei req uisiti richiesti e che fossero già in posizione di aggregato nelle compagnie stesse. Le reclute delle compagnie di sussistenza venivano prese da tutti i distretti ciel Regno, senza limi tazioni. I militari eia aggregare alla compagnia cli sussistenza di un corpo d ' armata venivano scelti dai corpi di fanteria cli linea del corpo d ' armata stesso. I militari eia aggregare alle compagnie, per disimpegnare il servizio generale, dovevano avere un anno cli servizio effettivo, per essere abbastanza istruiti come soldati ed avere tenuto buona condotta. Per l' assegnazione alla sussistenza si preferivano i militari che prima cli anelare sotto le anni avevano esercitato il mestiere di panettiere, macellaio, pastaio, facchino , mugnaio, muratore, macchinista o meccanico. Gl i uomi ni da aggregare alle compagnie di sussistenza vi passavano con tutto il loro equipaggiamento individuale, escl use le armi, le buffetterie e le munizioni, queste venivano ritirate dal magazzino delle compagnie del corpo, per essere restitui te quando il militare faceva rientro al reggimento o distretto. I comandanti delle compagnie di sussistenza facevano distribuire agli aggregati il cin turino e la sciabola da fanteria. ' Gli aggregati addetti al servi zio generale rimanevano nella compagn ia di sussistenza non più di sei mesi e per una sola vol ta. Ogni due mesi si effettuava il cambio cli un terzo dei militari aggregati per il servizio generale. Il prolungamento dei sei mesi poteva avvenire solo quando: a) i militari diventavano attendenti degli ufficiali contabili o dei commissari; b) se erano in promozione e quindi diventavano effettivi; c) quando il reggimento cli appartenenza veniva destinato ad altro corpo d'armata con cambio di guarnigione.

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1907 - Sussis1enza in a/li vitĂ durante le manovre. UfjĂŹciali ispezionano il rancio prima della distribuzione, I.e marmitle sono collocate negli appositi contenitori per il trasporto. Siamo in un reggimento difanteria alle grandi manovre. li primo solda10 a sinistra indossa l'ampio camice da lavoro, gli altri /'uniforme di Lela.


1907 - Gruppo di cucinieri, in tenuta da fatica, prepara il rancio durante le grandi rnanovre. I militari indossano l'unif'orme di tela, i tre al centro, portano il ga/Jbano, l'altro soldato accanto si protegge con un arnpio grembiule.


Per quanto concerneva le istruzioni sulla formazione delle truppe di sussistenza della mi lizia mobi le e della territoriale, il decreto rimandava agli Atti n. 213 e 230 ciel 1888. Sebbene questo assetto della sussistenza fosse già sostanzialmente definitivo, tuttavia nel breve volgere cli qualche anno vennero apportate alcune modifiche migliorative. Nel 1895 fu pubblicato sul G.M. un Atto dal titolo: " riparto organico delle compagnie di sussistenza". La tabella grad uale e numerica di formazione delle direzioni territoriali di commissariato e del le compagnie di sussistenza, la n. 45 del 23 dicembre 1894, veniva così modificata per la parte che si riferiva al personale cli truppa: 148 sottufficiali 12 caporali 69 caporali maggiori 86 caporali maggiori, caporali e soldati meccanici 263 caporali 1322 soldati J900 totale truppa. La ripartizione organica delle 12 compagnie di sussistenza risultava dallo specchio annesso all'atto. L'Atto n. 7 del 1891 "ordinamento delle compagnie di sussistenza", già modificato con la pubblicazione del Regolamento di servizio interno per le compagnie e g li stabili menti delle sussistenze militari (30 dicembre 1893) risultava così abrogato. Q uesto vitale settore dell ' organismo militare continuerà a svi lu pparsi insieme al resto delle forze armate, come risulta dagli ordinamenti successivi, raggiungendo nella struttura militare quella posizione l'importanza dei suoi compiti e delle s ue fu nzioni gli conferivano. Le un iformi riguardanti gli anni 1903- 1907 (il modello comune per fanteria, genio, sani tà e sussistenza) sono riportate nel Cap. 13.

/905 circa - Gruppo di miliwri del 62° Negg. Fanteria. È il personale del deposito reggimentale di cui tre sono gli 11/Jìciali contabili, tre P,li scriwini locali (in bo1ghese), il resto sono sottufficiali e soldati addetti al servizio dei magazzini.

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CAPITOLO 18

UNIFORMI DEL PERSONALE CIVILE Giustizia militare e .farmacisti LE SPERIMENTAZIONI DI FINE SECOLO MODIFICHE ALL'UNIFORME DEGLI UFFICIALI, CIRCOLARE DEL 16 MAGGIO 1895, ISTRUZIONE SULLA DIVISA DEGLI UFFICIALI ED. 1903, ATTO N. 39 DEL 1907



SERVIZIO TERRITORIALE

6 ottobre 1888 - "Disegni della bandiera da inalberarsi sugli edifici militari" Secondo quanto prescritto dal Capo IV, libro terzo, del Regolamento per il servizio territoriale di seguito vengono date le Avvertenze e gli annessi disegni relativi alla bandiera nazionale da issare sugli edifici militar.i.

Avvertenze L'asta è cli larice rosso colorata in azzurro, da un'estremità termina con un fiocco e freccia dall ' altra con uno sperone di ferro.

Bandiera di l " categoria ASTA - Il diametro cieli' asta è di 80 mm, la sua lung hezza varia eia 8 a 10 metri , secondo le caratteristiche dell'edificio. Il fiocco e la frecc ia sono realizzati in d ue parti di lamiera cl ' ottone dello spessore di 1,5 mm stampate ed unite insieme con saldatura forte . A circa 40 mm dal fiocco è attaccata mediante anello una rotella d i legno di bosso dove scorre la corda che serve a manovrare la bandiera. Ad una certa distanza dallo sperone si applica un manicotto di ferro, munito di uno o due anelli che servono a fissare i capi della corda. Al manicotto sono collegati due o tre tiranti per tenere l'asta in posizione incl inata o verticale ed anche ben ferma nel punto dove si vuole che sia esposta. DRAPPO - Lo "stendardo" è costruito con sei teli di stamina (tessuto cli lana pettinata ritorta nella catena e semplice nella trama), di cui due sono verdi, due bianchi e due rossi, la loro altezza è di 1,27 m per le bandiere di l" categoria. La parte libera del verde è cucita ad una striscia di tela cruda di canapa forte, la quale ripiegata racchiude una parte della corda che serve a tenere lo stendardo unito all 'asta, questa corda è lunga 11,30 m (per le bandiere cli I" categoria) è termina da un capo con un occhiello e dal! ' altro con una semplice legatura cli spago. Su i due lati della parte bianca del drappo è applicato lo scudo di Savoia con croce bianca in campo rosso e contorno di gallone azzurro, lo stemma è sormontato da corona reale ricamata in lana gialla e arancio, a punto incrociato a spina, così da presentare due dritti. Lo stendardo si unisce all'asta per mezzo dell'occhiello della sua corda che si inserisce a sua volta nel gancio della corda dell ' asta, questa può essere lunga eia 12 a 16 metri , e scorre nella rotella di legno fissata sotto il fiocco.

Bandiera di 2° categoria -

Il diametro clelUtsta è di 60 mm: la lunghezza dell'asta varia eia 6 a 7 metri ; l' altezza dei teli che formano il drappo è di 0 ,77 metri; la lunghezza della corda inserita nel verde è di 9,30 metri; la lunghezza della corda cieli' asta varia da lO a 12 metri.

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Regolamentazione sulle caratteristiche delle frecce delle bandiere di tutti i corpi

(Alto n. 107) Servizio Territoriale - 24 maggio /895 Nonne per le iscrizioni eia apporsi sui gambi delle frecce delle bandiere dei corpi e per le medaglie cli cui possono fregiarsi. Il Ministero della Guerra stabilisce che ciascun corpo avente bandiera deve portare scritto sul gambo della freccia: . a) sotto quale nome è stato formato; la prima formaz ione è considerata quella da cui data l'anzianità di quel corpo nell' esercito, come da disposizione ufficiale. Non si deve tener conto di costituzioni precedenti. Per i corpi provenienti dal! ' Armata Sarda va preso il quadro di anzianità ciel 30 agosto 1823: b) nomi assunti successivamente ed in quali anni; e) a quali fatti d' armc ha preso parte; d) la data di concessione della bandiera solo per Accademia Militare, Scuola Militare e Legione Allievi Carabi nieri. In base a queste regole i comandanti possono cli volta in volta sottoporre all'approvazione del Ministero Je loro proposte sia per bandiere nuove che per aggiornamenti alle vecch ie .

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BANDIERE PER GLI EDIFIZI MILITARI Atto 11. 209 del 1888

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1895 - Esempio di puntale di bandiera corne prescritto nel 1860. È la porle sacra che reca inciso sulle facce del gwnbo nome e gesta del reparto. li drappo troppo logoro si sostituisce. la banda attorno al globo recava la scritta: ''Regio Esercì/o Italiano". Questo modello di .fi'eccia rimarrà di prescrizione fìno alla vigilia della 2" guerra mondiale.

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DIVISA DEL PERSONALE CIVILE DIPENDENTE DAL MINISTERO DELLA GUERRA IN EPOCA UMBERTINA

L'Istruzione in vigore era sempre quella pubblicata il J7 novembre 1871. Tutte le leggi sull'ordinamento dell'esercito, cominciando eia quella fondamentale ciel settembre I 873, riportarono sempre, insieme alle tabelle organiche cli armi e corpi anche quelle riferite ai: "Personali civili dei servizi vari dipendenti dall'Amministrazione della guerra". Questa lista coincideva in gran parte con l'elenco del personale contenuto nell'Istruzione sulla divisa degli impiegati civili , il quale, rispetto al 1871, fu successivamente aggiornato, con l'aggiunta delle Istruzioni sulla divisa del personale della giustizia militare e dei farmacisti militari, avvenufi<! rispettivamente nel 1877 e 1880. La legge sull'ordinamento dell'esercito del 1882 riporta al CAPO III le seguenti categorie del personale civile allora in organico: a) Giustizia mi litare; b) Ingegneri geografici e topografici cieli' Istituto geografico militari; c) Professori e maestri civili nelle scuole militari; d) Farmacisti militari; e) Ragionieri d ' artiglieria; t) Ragionieri geometri ciel genio; g) Capi tecnici d'artiglieria e genio; h) Scrivani locali ed assistenti locali; i) Assistenti locali del genio. Eccetto i professori e maestri civili, tutte le altre categorie sono contemplate anche nell'Istruzione sulla divisa del personale civ i le.

Divisa del personale della giustizia militare Con il R. Decreto cieli' 11 lugl io 1877 veniva approvata la nuova divisa per il personale della giustizia militare, i precedenti decreti ciel 1849 e del 1855 furono pertanto aboliti. In sostanza con questa istruzione, giunta con notevole ritardo rispetto alle altre, si estendeva anche al personale della giustizia militare l'uso dell'uniforme adottata per gli ufficiali con la Riforma Ricotti. Da quel momento la vecchia tenuta piemontese veniva abbandonata. L' uniforme degli uffic iali commissari fu il modello cli divisa prescelto per questa categoria di funzionari ed impiegati civili. Vediamo ora la descrizione degli effetti di corredo nella stessa sequenza data dal decreto. CAPPELLO - Ăˆ di feltro nero a due punte, il vecchio modello da ufficiale cli stato maggiore delle piazze; le guarnizioni sono di metallo clorato per gli ufficiali del Pubblico Ministero, cli metallo argentato per il personale detle Segreterie, tanto presso il tribunale supremo di guerra e marina che presso i tribunali militari territoriali. La foggia ciel cappello quindi era rimasta la stessa ma senza la guarnizione cli piume nere lungo le fal de (tipo generali). , Nella nuova versione il cappello era sormontato eia un pennacchio a salice di penne nere. Lo stesso pennacchio era cli piume bianche per J' avvocato generale e per i suoi sostituti avvocati generali militari; per l'avvocato generale era inoltre previsto anche un pennacchietto o aigrette bianco, retto da una nappina sferica cli tortiglio d'oro sormontato eia una tulipa a foglia d'oro. BERRETTO - Era stabilito che fosse ciel modello per ufficiali commissari, con analoghi corcloncini sulle cuciture (Je tre montanti e quella del tondino), la sopraffascia invece era cli velluto turchino alta 3 cm. Dentro la sopraffascia venivano applicati i distintivi, diversi secondo l'assimilazione di rango al

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corrispettivo grado militare ciel funzio nario per l'avvocato generale ed i suoi sostituti avvocati generali , la sopraffascia portava i ricami della fig . 6 della tavola, sormontati da una o due trecciuole secondo il grado. Per gl i avvocati fiscali e sostituiti avvocati fiscali di t• e 2• classe il ricamo della sopraffascia era uguale a quello indicato per le manopole della giubba (pag. 591) senza fascio sormontato eia un numero cli lrecciuole corrispondenti al grado. Per i sostituti avvocati fiscal i di 3• classe era previsto solo il ricamo dentro la sopraffascia. Sul davanti il berretto era guarnito dal fregio, quello indicato nella fig . 3, eia appli,c are in modo che la base della corona venisse a trovarsi su un terzo dell ' altezza del berretto, così eia tenere completamente scoperta l'estremità ciel fregio. Gli altri clementi che componevano il berretto dovevano essere come quelli previsti per gli ufficiali commissari. con la variante dei bottoncini del sottogola, che invece presentavano le caratteristiche indicate nella fig. 15 delle tavole cieli' Istruzione. GIUBBA - Per colore, forma e dimensione era in tutto simile a quella degli ufficiali commissari, le falde però erano un po' più lunghe. li bavero era di velluto di seta turchino, con punte leggermente arrotondate, veniva guarni to da un ricamo del tipo indicato nella fig. 1 per l'avvocato generale militare e per i s uoi sostituiti avvocati general i militari; il ricamo de!Ja fig. 2 era invece portato eia lutti gli altri funzionari. Le manopole della giubba erano anch'esse di velluto cli seta turchino fatte a punta, quelle dell'avvocato generale e elci suoi sostituti avvocati generali erano sormontate dai ricami delle tig. 5 e 6. Quelle che per gli avvocati fiscali e sosti Lui li avvocati fiscali di la e 2• classe erano invece sormontate da un ricamo e dai galloncini corrispondenti all'assimilazione di rango come nella fig. 7, pag. 591. Per il sostituto avvocato fiscale di 3a classe, le manopole erano sormontate dal solo ricamo. l distintivi per le manopole dei funzionari della segreteria, assimilati ai gradi di ufficiale inferiore, erano costituiti eia una, due o tre trecciuole (secondo il grado), della forma cli quelle poste sopra il ricamo nella fig. 7; i galloncini avevano le dimensioni di quelli usati dagli ufficiali dell 'esercito. I bottoni di metallo avevano lo speciale fregio del corpo, come indicato nella fig. 13, pag. 677. Le finte tasche sulle falde superiori della giubba portavano i seguenti fregi: - quella dell'avvocato generale e sostituiti avvocati generali avevano il ricamo della fig. 10; - quelle di tutti gli altri funzionari erano guarnite eia un cordoncino come nella fig. 9. NODI - l nodi dei fu nzionari assimilati al grado di ufficiale generale erano in oro, della stessa forma di quelli porta.ti dai general i dell'esercito. Per i funzion ari assimilati al grado di ufficiale superiore erano stati adottati i nodi riportati nelle fig. 12 e per gli altri quelli della fig . 11. CONTROSPALLINE - Erano di velluto turchino con ricamo: - per gli assimilati il grado di ufficiale generale come eia fig. 14; - per tutti gli altri funzionari erano confermi alla fig. 11 . Tutti i ricam ~ distintivi, fregi , bottoni, cordoni, trecciuole e galloncin i erano: - in oro per i ·funzionari del Pubblico Ministero, tanto presso il tribunale di guerra e marina che presso i tribunali militari territoriali e marittimi ; - in argento per tutto indistintamente il personale di segreteria. CORDELLINE - L' avvocato generale militare ed i sostituti avvocati generali militari portavano le cordelline cli canutiglia d'oro, fatte a due trecce, della stessa forma e dimensioni cli quelle prescritte per i generali dell'esercito, quindi erano anche portate allo stesso modo. PANTALONI - Erano di panno turchino scuro, con bande lateral i cli panno azzurro larghe 4 cm, confezionati come quelli degli ufficiali superiori cli fanteria. Le bande per l'avvocato generale militare ed i suoi sostituti erano di gallone d'oro. Tanto i funzionari ciel tribunale s upremo che quelli dei tribunali militari , durante la pubblica udienza potevano indossare pantaloni senza bande.

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CINTURINO REGGISCIABOLA - Per i funzionari del Pubblico Ministero era del modello stabilito per gli ufficiali d'artiglieria e genio (metalli e pendagli in oro); - per il personale di segreteria sarà del modello da uffi c iale di fanteria (pendagli e metalli in argento) . Sciabola, dragona e guanti saranno come quelli prescritti per gli ufficiali di fanteria, per i parificati a generale la sciabola sarà del modello da generale . BARDATURA - Il funzionario destinato al seguito dell'esercito, a cui veniva assegnalo il cavallo, poteva far suo della bardatura del tipo da ufficiale di fanteria; il fregio sulle tasche da sella era costituito da corona reale su croce di Savoia con sotto lo scettro (vedi pag. 512). Le fibbie e gli altri ornamenti metallici della bardatura e delle briglie erano in oro o argento secondo il colore dei distintivi del funzionario. Con la nuova uniforme le tenute dei funzionari erano due: \.J

GRANDE UNIFORME - Per l' avvocato generale militare - Cappello con pennacchio e pennacchietto bianchi, giubba con cordelline e nodi, cinturino con pendagli e dragona oro. Per i sostituti avvocati generali militari - La stessa uniforme, meno il pennacchietto o aigrette. Per gli altri funzionari - Cappello con pennacchio, giubba con nodi , cinturino con pendagli in oro (od in argento) e dragona oro. UNIFORME DI MARCIA PER TUTTI - Berretto coperto da foderina di tela bianca, g iubba senza nodi e cordelline, cinturino con pendagli neri e dragona di cuoio . Si potevano indossare gli stivali sopra i pantaloni, purché giungessero poco sotto il ginocchio. Con l'uniforme di marcia, i funzionari potevano sostituire il colletto e la cravatta con una sciarpa di stoffa bianca. La grande uniforme veniva indossata dal personale della giustizia militare quando interveniva alle pubbliche udienze ciel tribunale e quando presenziava a cerimonie ufficiali, alle quali i civili partecipavano indossando " l' abito d ' etichetta". L'uniforme cli marcia veniva indossata solo quando i funzionari erano al seguilo delle truppe mobilitate. Poteva essere portata anche in caso di trasferte o missioni per servizio, però in questo caso il berretto no n aveva la foclerina cli tela bianca. In tutti i casi diversi eia quelli qui specificamente indicati il personale della giustizia militare usava l' abito borghese. ABITO DI GALA - Gli ufficiali del Pubblico Ministero rnilitare avevano facoltà di portare l'abito cli gala prescritto dall'articolo 2 ciel R. Decreto del 6 marzo 1849.

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TAVOLA DAL DECRETO DEL GIORNALE MILITARE (1877)

Fig. I

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Fig. 2

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Fig. 4

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TAVOLA DAL DECRETO DEL GIORNALE MILITARE ( 1877)

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II

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TAVOLA DAL DECRETO DEL GIORNALE MILITARE (1877)

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TAVOLA DAL DECRETO DEL GIORNALE MILITARE (1877)

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- 593 -


1880 circa - Fun zionario della segre/erio assimila10 al grado di 1,effĂŹciale inferiore (A rch. A. Bartocci).

- 594 -


Specchio d'assimilazione cli rango a grado militare del personale della g iustizia militare Denominazione graduale

Assimilazione di rango a grado militare

Avvocato generale militare

Tenente generale

Sostituto avvocato generale militare di I" classe Sostituto avvocato generale militare di 2" classe

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Avvocati fiscali militari cli l' classe Avvocati fiscali militari cli 2' classe Avvocati fisca li militari cli 3' classe

Maggior generale Colonnello

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Sostituti avvocati fiscali militari di J• classe Sostituti avvocati fiscali militari di 2• classe Sostituti avvocati fiscali militari di 3• classe

Tenente colonnello Magghlre Capitano

Segretario principale di 1" classe Segretario pri ncipale di 2• classe

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Maggiore

Segretari di I" classe Segretari di 2" classe Segretari di }' classe

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Capitano

Sostituti segretari

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Tenente

Sostituti segretari aggiunti

Sottotenente

V" d'ordine d i S.M. Il Ministro della guerra

L. MEZZACAPO

1880 circa - Esemplare di Jìnta lasca con il ricamo per la giubba dell'avvocato generale militare e dei suoi sostituti (Coli. E. Vitetti).

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1890 circa - Cappello da grande uniforme. senza pennacchio, per gli t(tficiali del pubblico ,n inistero (guarnizioni oro), il pennacchio era di penne nere a salice (Colf. A . Bartocci).

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I R80 circa - Cappello, senza pennacchio, della grande unif'orrne per il personale delle segreterie (guarnizioni di metallo bianco) (Coli. A. Bartocci).

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1885 circa - Funzionari della segre/eria (assimilati al grado di ufficiali iriferiori) in grande uniforme (Coll. A. Barrocci).

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Fig. 1

Fig . 2

Fig. I. Vis/a fronwle del berrelto da avvocato jiscale militare di /" classe ( colonnello j . La cupola di 1elo bianca (tondino e f ascia) è porre integrame del herrelto. non è wwfoderina, si tmtta quindi di un berrello per la tenuta coloniale, forse appcrrfenuto ad uno degli ufficiali de f/cr commissione d 'inchiesra costituita dopo i fatti di Adua. Fig. 2. 1895 - Prc~filo del berrelto da segretario della giustizia rnilirare assi111ilato al grado di ca/Jitano.

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Divisa dei farmacisti militari Con l'ordinamento Ricotti, attuato con la Legge 30 settembre 1873, i farmacisti militari italiani venivano assegnati alla categoria del personale civile dipendente dall'Amministrazione della guerra. Pertanto la Nota n. 105 del 12 dicembre I 873 stabilì che gli stessi farmacisti militari, dal 1° gennaio 1874, cessassero d i portare le stellette sul bavero della giubba e della mantellina, essendo mutata la loro posizione giuridica. La Nota inoltre ordinava l'adeguamento delle loro divisa a quella del personale ,civile, sancita dalla specifica Istruzione, diramata il 17 novembre 187 1. Le modifiche adottate per l'adeguamento erano le seguenti: - le manopole della giubba cambiavano forma, diventavano dritte; - i distintivi di grado prescritti erano dei semplici giri di gallone senza intreccio a fiore, come disposto al n. 3 dell' Istruzione per i civili; - in gran montura facevano uso delle spalline di cordone ad intreccio, come indicato al n. 6 dell' Istruzione per civili. La Nota in questione non prescriveva altri cambiamenti, quindi dobbiamo intendere che per il resto l'uniforme non mutava, mantenendo così le caratteristiche precedenti, ovvero era simile a quella degli ufficiali medici; giubba e pantaloni erano di panno turchino scuro, le bande d i panno azzurro, iI fregio del berretto era ricamato in oro ed era rimasto quello con i caducei (fig. 1 del! 'Istruzione del 5 agosto 1871 ), quindi anche i metalli erano oro (gradi, filettature al berretto, bottoni e controspalline). Sempre per deduzione dobbiamo dire che anche il berretto dei farmacisti rimase di panno turchino scuro, come nel passato, poiché non è tra gli oggetti della divisa da modificare; il personale civile portava invece il berretto di panno azzurro. Con l' adozione della nuova divisa per gli ufficiali medici (22 ottobre 1879) nacque il dubbio se anche i farmacisti dovessero continuare a seguire le prescrizioni dell'uniforme previste per i loro colleghi, sia pure adattandole a personale civile. li Ministero intervenne il 22 febbraio 1880 ricordando che l'uniforme dei farmacisti militari era sempre quella fissata dall'Istruzione del 5 agosto 1871, a cui erano state applicate le seguenti varianti: a) Berretto - il fregio ciel berretto non era la stella, ma il trofeo ricamato in argento i cui eiettagli erano riportati nella fig . I allegata; b) Giubba - era un po' più lunga rispetto al vecchio modello, come stabilito per gli ufficiali del Regio Esercito il 29 giugno 1879; le manopole erano dritte anziché a punta, i distintivi di grado in argento erano applicati attorno alla manica, al di sopra della filettatura ciel paramano, per i funzionari ed impiegati aventi assimilazione di rango consistevano in: - sottotenente, un gallone alto 1,8 cm; - tenente, due galloncini alti 1,3 cm; - capitano, tre galloncini alti 1, 1 cm; - maggiore, un gallone alto 3 cm ed un galloncino alto 1 cm; - tenente colpnnello, un gallone alto 3 cm e due galloncini alti 1 cm. II bavero dell~ giubba non portava le stellette; c) Mantello - il mantello nella combinazione di cappotto e mantellina era abolito, rimaneva di prescrizione solo la mantellina; d) Controspalline - sono conformi al modello stabilito nelle fig. 1, 2 e 3 dell'Istruzione 17/11/1871, si portano con la grande uniforme e sono formate da: - un cordone attorcigliato in argento per gli assimilati a rango cli sottotenente; - due cordoni attorcigliati in argento per gli assimilati a rango cli tenente; - tre cordoni attorcigliati in argento per gli assimilati al rango di ufficiale superiore. Le controspalline si applicavano all'abito mediante un bottone a vite, posto dalla parte ciel collo mentre dalla parte della manica c'era un travetto di filo nero. ln grande uniforme i farmacisti portavano il chepì, dello stesso modello di quello prescritto per gli ufficiali medici ma senza pennacchietto, il fregio sul davanti non era la stella ma il trofeo indicato dalla fig. 2 del!' annessa tavola.

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TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE - 22 FEBBRAIO 1880

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LE SPERIMENTAZIONI

1895 - Un esperimento sulle dotazioni di vestiario ed equipaggiamento effettuato a Roma presso il 69° Regg. Fanteria. Nell'ambito dell'attività di sperimentazione, condotta dalla commissione presieduta dal generale Heusch, furono fatte delle prove per l' adozione di nuovi effetti di vestiario ed equipaggiamento che miravano a modernizzare la tenuta della fanteria cli linea. Le foto qui riprodotte confermano quanto già Quinto Cenni riferiva sull'episodio, nelle pagine della \..:i sua " Illustrazione militare Italiana" (l O maggio 1895, n. 205). Per questa esperienza fu scelta la 12" compagnia del 69° Regg. Fanteria, il I ed il II plotone. TI nuovo equipaggiamento proponeva uno zaino più piccolo e leggero, perché privo del contenitore delle munizioni di riserva, .si era scelto cli sistemare le cartucce in sei giberne (quattro piccole davanti e due più grandi sul dietro) portate al cinturino, quest'ultimo si completava con le bretelle per sostenerne meglio il peso. Un altro aspetto del cambiamento proposto riguardava invece l'adozione cli un cappello d~ feltro nero, simile a quello portato dalle truppe al pine ; il fregi o per il copricapo era costituito da un trofeo in lega d 'argento (packfond), formato da due fucili incrociati con un disco nel mezzo che recava inciso il numero ciel reggimento, tutto era sormontato da corona reale. TI fregio era analogo, anche se un po' più tozzo, a quello che la stessa commissione aveva approvato per gli ufficiali d i fan teria. Il cappello aveva sul lato sinistro, sopra la fascia cli cuoio lucido, una nappina che sembra essere metallica, completata dall'innesto della penna con sotto la coccarda nazionale; il distintivo di grado era a "V" rovesciata, applicato sul cappello con le stesse modalità degli alpini. Secondo guanto riferisce Q. Cenni, il Il plotone ebbe il trofeo ciel cappello in panno rosso con il numero del reggimento in panno bianco, ma di questo fregio non esistono documenti fotografici. I militari di truppa avevano tutti la mantellina da alpino al posto ciel cappotto. Quanto alla giubba c'è da dire che: a) distintivi di grado sulle maniche, per sottuffic iali e truppa, erano privi dell' intreccio a fiore; b) filettatura scarlatta solo ai paramani; c) bavero guarnito da mostrine a due punte di panno rosso, come i bersaglieri e gli alpini; cl) in alcune foto, però, i militari portano ancora su] bavero le mostre ed una punta cli velluto nero filettate cli rosso, cioè ciel vecchio modello; e) i pantaloni lunghi erano portati dentro gli stivaletti per truppe a]pine. Per gl i ufficiali: a) cappello - tipo truppe alpine, con la coccarda nazionale sotto il fregio e non sotto la nappina, come la truppa; b) giubba - i gradi conservano l' intreccio a fiore sulle maniche; c) mostrine sul bavero - rosse a due punte. L'esperimento non ebbe comunque esito positivo, per sottufficiali e truppa tutto rimase come prima, mentre per gli ufficiali furo no attuate quelle modifiche che sono riportate nella circolare n. 10 1 del 1895.

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1895 - Soldato dei plotoni sperimentali del 69° Regg. Fanteria. !\I bavero della giubba porta le mostrine rosse a due punte, la mantellina è da alpino. il cappello invece sernbra piÚ una copia simile ma non uguale (Arch . G. Bosco).

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1895 - Capor(l[e del 69° Regg Fanteria nella tenuta sperimen1ale. In questo caso il militare porta sul bavero della giu/J/Ja le vecchie rnosire di velluto nero. Moltu interessanti i det1agli di fregio, nappina e coccarda sul cappello.

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1895 - Caporalmaggiore dei plotoni sperimentali del 69° Regg. Fanteria. Al bavero della giubba porta le mostrine rosse a due punte, la mantellina è da alpino. Il cappello in questo caso corrisponde di piÚ al ,nodello da alpino; al fianco il militare porta una sciabola da fanteria mod. 43, i pantaloni sono messi dentro gli stivaletti. Si tratta di una rara inunagine a.figura intera di questa sperÚnentazione (Coll. E. Vitetti).

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Fig. .l. Fregio da bombetta adottato nel corso della sperimentazione del 1895. Fig. 2. Altro particolare dell'innesto della penna, diverso da quello indicato dalle foto. Fig. 3. Fregio per berretto da ufficiale della sperimentazione del 1897. Fig. 4. Fregio per berretto da truppa della sperimentazione del 1897. Studi e ricostruzioni di E. Chiappa (Coll. E. Vitetti).

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I R97 circa - Un esempio di sperimentazione per la sostituzione del chepÏ. Il nuovo copricapo è indossato da un lenente e porta davanti un fregio da fanteria completamente cambiato. Vedi particolari del fregio nella pagina precedente (Coli. E. Vitetti).

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1897 circa - Soldato di fanteria con il nuovo copricapo sperimentale presentato nelle due versioni: per la tenuta di marcia e per la RIW1 de uniforme. Ăˆ quasi un berretto moderno. Particolari del fregio a pag. 607.

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Una proposta sperimentale, l'elmo-berretto del 1899 TI cronista della "Tribuna Illustrata", nel supplemento della domenica pubblicato il 23 luglio 1899, informa i suoi lettori circa un esperimento in corso per l'adozione di un nuovo copricapo militare. Il chepì, che portavano utlìciali e soldati, fin dal suo primo apparire era stato accolto da critiche cli ogni genere; tutti i tentativi fatti nel passato per sostituirlo non erano approdati a nulla. Ora finalmente nelle vetrine dell' Unione Militare di Roma era esposta l'ultima proposta cli copricapo che sembrava particolarmente riuscita. L'elmo-berrelto, così era defin ito il copricapo, era stato progettato dal maggiòre Ettore Yespignani ciel 69° reggimento fante ria di stanza nella Capitale, con questa sol uzione egli intendeva sostituire tanto il berretto che il chepì. Nella versione prevista per gli ufficiali , il copricapo doveva essere confezionato in pelo cli foca oppure in feltro a pelo; come per la truppa, era munito di paranuca e di foderina di tela bianca. Nell'intenzione di chi l'aveva progettato il copricapo offriva il rispetto al chepì i seguenti vantaggi: a) esteticamente più valido; b) sta bene a tutti senza restrizioni imposte dalla fisionomia ciel volto o dalla conformazione della testa; c) non è deformabile perché è floscio; d) è più pratico nel servizio di campagna in quanto il ~uo paranuca consente di proteggersi meglio da pioggia o sole; e) è provvisto cli un "aerospiro" (foro di aerazione) posto alla sommità che consente una buona circolazione dell' aria; f) riduce la visibilità del soldato da lontano ; g) è cli facile manutenzione. Il cronista conclude dicendo che forse sarebbe opportuno fare un esperimento sull'uso di questo copricapo distribuendolo su vasta scala, la cosa consentirebbe di valutarne meglio i pregi, senz'altro maggiori rispetto "al i' attuale infelicissimo chepì". Per dovere di cronaca dobbiamo dire che il 69° Reggimento Fanteria 11011 era nuovo a questo tipo cli esperienze, stando a Roma aveva contatti più diretti con lo stato maggiore ed il Ministero.

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1899 - l'elmo-berretto come presentato sulle pagine della "Tribuna Illustrata". 1 bottoni del sottogola del copricapo da truppa sono piuttosto grandi e portano al centro il numero della compagnia a cui appartiene il rnilitare.

Riassetto delle uniformi degli ufficiali - Le sperimentazioni e la circolare del 16 maggio 1895 L'urgenza divenuta ormai improrogabile, di realizzare una Istruzione sulla divisa degli ufficiali (3 gennaio 1891), aveva portato alla pubblicazione di un documento redatto troppo frettolosamente, con tutti i difetti e le inesattezze già descritte. La più clamorosa fu comunque quella riguardante il modello di berretto prescritto per gli ufficiali di fanteria e dei corpi assimilati. I disegni della relativa tavola erano sbagliati, in quanto La sopraffascia, che doveva combaciare con il bordo inferiore ciel berretto, risultava invece spostata più in alto di circa 1 cm. Gli ufficiali naturalmente si attennero al testo del decreto, facendo confezionare il berretto con l'errore della tavola. A quel punto al Ministero non rimase altra soluzione se non quella di autorizzare l' uso di questi copricapi fino a consumazione (circolare del G.M. 16 gennaio 1892). L'obiettivo dichiarato, della Raccolta delle disposizioni sulla divisa degli ufficiali, era stato quello di stabilire un punto di riferimento valido per tutti, tuttavia i tempi già erano maturi per introdurre nuovi cambiamenti migliorativi. Nel 1895 la commissione di studio presieduta dal generale Heusch aveva il compito di esaminare e proporre una serie di modifiche alle uniformi degli ufficiali. ln questa sede la commissione propose, tra le altre cose, 1' adozione di una piccola tenuta detta "modello 95", da indossare nel corso dell'attività di servizio interno, adclestrativo e di campagna. Si trattava di un completo composto di giubba e pantaloni, questi ultimi potevano essere di panno bigio o turchino scuro, secondo i tradizionali abbinamenti stabiliti per le diverse anni e corpi, le bande laterali

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1895 - Sottotenente del 42 ° Regg. Fanteria in tenuta di servizio. Siamo alla vigilia di alcuni mutamenti importanti. Il berretto e la giubba sono ancora del modello codificato dall'Istruzione del 1891, rispettivamente con.fregio di numero e corona e con tutte le filettature al collo, ai paramani ed alle falde. Al fondo del pantalone si vede il sottopiede di panno previsto per gli ufficiali non montati. La bicicletta è probabilmente il vero soggetto della foto.

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erano per tutti sostituite da una semplice filettatura di colore distintivo, la foggia era quella dei pantaloni da indossare con stivali (per gli ufficiali montati) o con gambali o con stivaletti alpini (per ufficiali a piedi). Per la giubba invece ci si ispirò al comodo modello già in uso in colonia, con le due liste verticali di panno sul petto, collo in piedi guarnito non solo dalle stellette di divisa ma anche dalle rispettive mostreggiature; i distintivi di grado si portavano solo sulle controspalline cli stoffa, si trattava di stellette in oro o argento, secondo l' arma o il corpo dell'ufficiale. La giubba era confezionata in panno turchino scuro, che poteva essere anche quello da truppa, con paramani dritti e cintura alla vita dello stesso tessuto; la giacca era ad un petto, chiusa davanti da una fila cli 5 bottoni metallici. L' uso della cintura di panno era comunque facoltativo. Con questa tenuta era consentito calzare i guanti cli pelle nera (altra novità), ma non sotto le armi. Il berretto era per tutti cli nuovo modello con sopraffascia di velluto nero alla base (eccetto la cavalleria e l' artiglieria che già l'avevano). La giubba da campagna "mod. 95" si presentava come un indumento sobrio e pratico,wroprio per questo offriva il vantaggio cli essere molto meno soggetta all'intensa usura dei molteplici disagi dell'attività di servizio cli un ufficiale. Inoltre, il fatto che fosse priva di tutti quei costosi ornamenti , che guarnivano invece l'attuale giubba "mod. 79" a due petti non solo consentiva di realizzare un qualche risparmio ma anche di essere più in ordine con la tenuta delle circostanze ufficiali. La proposta per l'adozione di questa "piccola tenuta" fu accolta piuttosto sfavorevolmente negli ambienti militari, quindi l'esper.imento proseguì per la giubba soltanto. . La blusa, come veniva chiamato questo modello di giubba, fu indossata dai soli ufficiali di fanteria e per breve tempo, infine rimase di prescrizione solamente per gli ufficiali alpini ed i loro medici, che la indossarono fino al 1900, quando verrà sostituita eia un modello di giubba eia campagna destinato a durare fino al 1930. Nei suoi quaderni di appunti Quinto Cenni annota che nessun uffic iale portò mai i pantaloni con le filettature al posto delle bande; anche i guanti neri ebbero vita breve ed unicamente per gli ufficiali delle armi a piedi. Sicuramente la giubba-blusa da campagna "mod. 95" fu gi udicata troppo dimessa e troppo borghese, in effetti le mancava quel tono mili taresco a cui gli ufficiali non si sentivano di rinunciare. Non dimentichiamo che portare l'uniforme era considerato un onore ed un privilegio che non si poteva svilire. Nei documenti ufficiali non è rimasta traccia di questa sperimentazione, le uniche testimonianze ci giungono dai quaderni di Cenni, poi dalle pagine della "Tribuna Illustrata" e dal catalogo del) 'Un ione M ilitare. Si tentò anche di sostituire il chepì con un altro copricapo, non sappiamo però cosa venne proposto e, certo non era la prima volta che si tentava questa sostituzione, comunque l'operazione non portò ai risultati sperati. Il resto delle proposte studiate dalla Commissione presieduta dal generale Heusch furono presentate al re dal Ministro generale Mocenni, approvate e poi pubblicate nell'Atto n. 101 del 16 maggio 1895, con esse si modificava l ' lstruzione del 1891. Il Decreto non è accompagnato dalla consueta relazione a S.M., tuttavia le ragioni cli questi cambiamenti le troviamo esposte nell'articolo apparso sul supplemento illustrato della 'Tribuna Illustrata" del 31 marzo 1985. Secondo quanto riferisce il cronista, la commissione del generale Heusch aveva ricevuto l'incarico cli modernizzare le divise militari di uffic iali e soldati, ricercando soluzioni adatte a renderle più pratiche e razionali, si tentò quindi di ridurre tutti quegli ornamenti che non sembravano affatto essenziali. Questa era la tendenza generale che si stava manifestando in tutti gli eserciti moderni, lo sviluppo delle armi di precisione ed a lunga gittata rendeva necessario togliere al nemico bersagli troppo evidenti. Pai1icolare attenzione era ri:"olta all'arma di fanteria, perché più direttamente interessata a tutte queste innovazioni. In questo contesto vanno quindi ricercate le ragioni di certe semplificazioni introdotte con il Decreto del 16 maggio 1895, come l'abolizione delle filettature di colore distintivo dalle giubbe degli ufficiali o l'estensione del berretto della cavalleria agli ufficiali cli tutte le armi e corpi, con 1' eccezione degli ufficiali generali e degli ufficiali dei carabinieri reali. Questi provvedimenti, che erano riduttivi per lo spirito cli corpo e le tradizioni militari, furono comunque controbilanciati eia altri di segno contrario riguardanti in particolare la fanteria, infatti venne introdotto il nuovo fregio eia berretto per gli ufficiali e le mostreggiature rosse a due punte sul bavero della giubba. C'è tuttavia un altro aspetto importante da considerare, eia questo momento inizia un graduale cambia-

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1895 - La nuova giubba da campagna mod. 95 come appariva sulla tavola della "Tribuna Illustrata".

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Giubba da Campagna per Ufficiali Alpini.

fliut,t,,, fio ( 'amJH((Jlla pe,· C/Ji<'ioli , 1/piui.

GIUBBA O' ESTATE PER UFFICIALI D'OGNI ARMA. J

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1898 - La giubba da rnmpagna mod. 95 presentale, sul cawlogo dell'Unione Militare per gli ufjìciali alpini ed i loro medici.

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1902 circa - Un raro esemplare di giubba da campagna mod. 1895, qui è nella versione per ispettore capo della guardiaforestale con incarico dijimzione. Gli unici a mantenere questa giubba nell'esercito jimmo gli iifjÏcia/.i degli alpini ed i loro ufficiai.i medici. Con l'adozione della giubba da campagna mod. 1900 questo tipo scomparve dalle dotazioni (Coli. S. Meconi).


J896 - includiamo anche questo tenente di .fò1zteria .fi"a le curiosità delle sperimentazioni, egli indossa una quasi bombetta da alpino con rel(lfivu ji·egio, la nappina porta un pennacchio da cacciatore d'Aji"ica e le falde sono rnpovolte all'ingiù. Per il resto l't,!f/iciale è in tenuta di marcia con tanto di pistola a rotazione e cordellina di seta nera.

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mento della foggia dell'uniforme. Le g iubbe cortissime degli anni 1880 diventano più lunghe, i pantaloni lunghi ed attillatissimi si fanno più comodi, gli ufficiali montati iniziano a portare gli stivali sui pantaloni, i berretti erano meno striminziti, i distintivi a fiore delle maniche diventano più allungati ed ellissoidali. C'è in tutto questo l'influsso della moda sia militare che civ ile, in definitiva l'aspetto dei nostri ufficiali si fece più serio e meno spavaldo. Con queste disposizioni il generale Mocenni introdusse un nuovo termine nella nomenclatura militare: "fiamme", le mostreggiature per il colletto della giubba degli ufficiali fatte ad una, a due, a tre punte allungate proprio per la loro forma vengono defin ite fi amme. Seguiamo ora l'esposizione degli argomenti nella sequenza data dal Giornale Militare Ufficiale. Nel primo paragrafo viene codificata la foggia del berretto, unica per tutti gli ufficiali; il copricapo era confezionato in panno blu scuro ed era caratterizzato dall'avere alla base una sopraffascia cli velluto nero, che a sua volta era filettata lungo il bordo .inferiore nei seguenti colori : siato maggiore: velluto turchino; genio: velluto cremisi; corpo sanitario: velluto amaranto. Per tutti gl i ufficiali delle altre armi e corpo la filettatura alla base della sopraffascia era del colore delle bande dei pantaloni. TI berretto con la fascia di velluto nero alla base era già di prescrizione fin dai primi anni 1870 per gli ufficiali di cavalleria ed artiglieria. In pratica questo modello fu esteso a tu tti gli ufficiali. I distintivi cli grado rimasero immutati ed erano posti al di sopra della fascia di velluto, cosa che ne consentiva una migliore lettura. Le due cuciture laterali e quella posteriore del berretto erano g uarnite da un cordoncino di 2 mm cli spessore, d'oro o d'argento, secondo i bottoni dell'uniforme; solo gli ufficiali dì cavalleria mantennero queste filettature del colore della banda dei pantaloni. Con questo modello dì berretto scomparve la filettatura d'oro o d'argento tutta intorno alla cucitura del tondino superiore del copricapo, tale filettatura in passato era stata una prerogativa degli ufficiali di fanteria e corpi assimilati, stato maggiore e corpo sanitario. Tutti i fregi del berretto furono conservati eccetto i seguenti: a) ufficiali di fanteria: fregio in ricamo d'argento, composto da fucili incrociati con disco centrale recante nel mezzo il numero del reggimento, il tutto sormontato da corona reale; b) ufficiali dei distretti: fregio eia fanteria ricamato in argento come sopra, çon il numero del distretto ricamato in oro nel disco; c) ufficiali delle compagnie disciplina e degli istituti militari cli pena: fregio da fanteria come descritto nella lettera a) con corona reale ricamata in argento nel disco. cl) ufficiali delle brigate cli artiglieria da fortezza: fregio ricamato in oro composto cli cannoni incroc iati, due moschetti pure incrociati su cui poggia una granata con fiamma piegata a sinistra con al centro il numero della rispettiva brigata, lo stesso fregio di metallo dorato era portato sul chepì solo che la granata aveva la fiamma diritta; e) ufficiali delle brigate cli artiglieria eia costa: fregio ricamato in oro composto di cannoni incrociati, due banderuole incrociate a punta su di esse poggia una granata con fiamma piegata a sinistra con la centro il numero della brigata, lo stesso fregio cli metallo dorato era portato sul chepì solo che la granata aveva la fiamma dritta; f) ufficiali che non sono in organico ad un reggimento o distretto quindi coloro che sono aiutanti cli campo, ufficiali applicati di stato maggiore, addetti agli ispettorati e alle direzioni, gli effettivi delle scuole militari, a clisposi:itone del Ministero: conservano sul berretto, chepì, cappello o colbacco il fregio della rispettiva specialità sostituendo al numero la croce di Savoia che sul berretto sarà ricamata su fondo nero; g) ufficiali del corpo veterinario: il chepì è ornato cli un pennacchietto nero come quello degli ufficiali ciel corpo san itario con identica nappina e tulipa. Nulla cambiò per i fregi dei copricapi degli ufficiali dei depositi allevamento e dei depositi cavalli stalloni , stella argento con croce d i Savoia al centro sul colbacco, sul berretto stella ricamata argento sormontata di corona reale e croce di Savoia nel elisco. Il nuovo fregio eia berretto per gli ufficiali cli fanteria era destinato per il futuro ad avere grande cliffusiope, giungendo fino ai nostri giorni anche se senza corona e con il disco centrale trasformato in una granata. Sui berretti della truppa restava la stella con il numero ciel reggimento, mentre rimaneva invariato per rutti (ufficial i, sottufficiali e truppa) il fregio del chepì la stella di metallo argentato con il numero del reggimento al centro. Altra innovazione destinata a protrarsi nel tempo è quella che poneva la croce cli Savoia al posto del

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TAVOLA DAL GIORNALE NIILITARE Atto n. 10 1 (1895)

Fig. 1a

Fregio di berretto per ufficiali di Fanteria: di linea

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Scala di 1: 1

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TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE Atto n. 101 (1895)

o Fia,m ma per bavero dalla giu~b:( degli ufficiali del Corpo di Stato Maggiore d'Artiglieria e del Genio

Finmma per bavero della giubba degli wTtoiali della milizia territoriale di Fanteria e degii Alpini

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1895 - Berretlo da souo1enente del 14° Regg. Fanteria con le caratteristiche del nuovo modello (Colf. M. D'Orazio).

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1896 - Tenente aiutante maggiore del/'8° Regg. Fanleria in tenuta di servizio è montato perchÊ al seguito del suo colonnello. l 'ufficiale indossa la divisa prescritta dalla circolare n. 101, con guami neri.

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1896 circa - Tenente aiuta,ue maggiore del 3" Regg. Fanteria in tenuta ordinaria.

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1896 circa - Maggiore dell'80° Regg. Fanteria in tenuta ordinaria (riprod.fot. A. Boggia).

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1896 - Sottotenente del 2" Regg. Granatieri nella tenuta ordinaria stabilita dalla Istruzione del 1895; scomparsa delle filettature scarlatte alla giubba e sopniffascia di velluto al berretto. L~t disposizione dei bottoni che chiudevano la iiubba era rimasta immutata (Arch. L. Barone).

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1895 - Berretto da sottotenente del / 0 Regg. Granatieri secondo le prescrizioni dell'Atto n. 101. Il fregio però è rimasto del vecchio modello (Coll. M. Lucarelli).

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1898 circa - Ten. aiutante maggiore del 2° f?egg. Granatieri in tenuta di servizio (Coli. L. Barone, riprod. fot. A. Boggia).

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1899 - Colonnello comandante il 33° Regg. Fanteria in un({onne ordinaria con cappotlo. Il colonnello porta sul bavero le stelleue da aiutante di campo di S.M. Gran parte dei colonnelli comandanti di reggimento era aiutante di campo on.orario del re.

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1895 - Berretto da colonnello comandarue dei bersaglierijiwri co,po. I distintivi di grado determinano una nwggiore altezza del berretto.

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1895 - Berrel(o da colonnello comandante dei bersaglieri, un altro particolare del fregio sottopannato di robbia come i gradi.

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1895 - Berretto da capitano dei bersaglieri secondo le nuove prescrizioni.

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1900 circa - Berretto da ten. colonnello di Stato Maggiore, dettaglio dei nuovi bottoni adottati per il corpo nel 1895 e della filettatura sul bordo inferiore della sopra/fascia di velluto (Coli. M. D 'Orazio).

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1907 - Berretto da capitano di cavalleria applicalo di Stato Maggiore. La jÏlellalura lungo il bordo Ú\feriore della sopraffascia è di panno bianco, quindi il capitano appartiene ad uno dei reggimenti che hanno questa profilatura sul berretto (Coll. M. D ' Orazio).

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1880 circa - Vari modelli di pantaloni da ufficiale di fanteria, cambiano le tonalità cli colore e la foggia, da sinistra, il primo e il secondo hanno le fibbiette del sottopiede in cuoio, quindi sono per ufficiali con grado da capitano in su; il terzo è un pantalone corto da usare con gli stivali, l'ultimo è probabilmente da allievo di collegio o scuola militare in quanto le bande anche se sbiadite risultano cremisi, comunque la tonalità di colore del pantalone è del tipo da sottufficiale tendente al grigio (Coll. L. Barone).


I 895 - Nuova un~forme degli 14fĂŹciali difanteria.

Dettaglio del bavem con le nuove _fiamme di panno scarlatto.

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1894 - Colonnello comandante del 19° Regg. Fanteria in grande un(forme. ll pennacchio ha già assunto dimensioni maggiori rispetto alla norma (riprod. fot. A. Boggia).

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I 895 - Giubba da ten. colonnello di fan le ria, è priva di tutte le fiJellalure scarlatte. Si tratta di un ufficiale in posizione di servizio ausiliario, quindi il bavero è completamente di vellulo nero senza mostrine e senza jÏlel/alure. Le .f,-anie delle spalline sono chiuse (Coli. M. D 'Orazio).

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I 895 - Giubba da ten. colonnello del 48° Regg. Fanteria vista da dietro. Anche le finte tasche sono senza la filettatura scarlatta (Coll. M. D 'Orazio).

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1898 circa - Ten. colonnello del 37° Regg. Fanteria in uniform.e ordinaria con lo spencer di nuovo modello ad un sol petto. L'ufficiale ha scelto la versione con gli alarnari piÚ elaborati come si usavano sulle uniformi degli ussari, un particolare che contribuiva a rendere piiÏ elegante questo indumento (riprod. fot. A. Boggia).

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J895 - Chepi da ten. colonnello di fanteria. Dettagli delle spalline e della giubba di cui si intravede sotto la bottoniera la fodera rossa (Coli. M. D'orazio).

Dettaglio del chepĂŹ con foderina di tela per la tenuta di marcia. Sul lato vediamo i cordoncini per stringere lafoderina.

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1895 circa - In una sola immagine di un circolo ufficiali di presidio si ritrova riunita la quasi totalità delle diverse categorie di iifficiali. Il primo ufficiale da sinistra è di fanteria della milizia territoriale, è in servizio (stellette), poi seduti abbiamo due ufficiali della R. Marina in riserva, tre generali, un colonnello dei carabinieri reali delta riserva (bolloncini sul collo) ed un tenente colonnello difanteria in servizio.


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I 896 - Sottotenente di ca valleria di linea in tenuta da parata, impossibile decifrare se si tratta di Nizza o Pie1non1e Reale. illdossa l'un(f'orme dell 'uftil1ia prescrizione con s1ivali sui pantaloni. la bardatura da parata invece è rimasta immutata.

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1899 - Una /Jineta della Versilia. Il comandante ( al ceruro in piedi) del Regg. Lancieri di Novara con i suoi ufficiali alle manovre es/i ve.


1895 - Sottotenente dei Cavalleggeri Monferrato I 3 in tenuta ordinaria come prescritto dalla circolare Alto n. 101. Oltre alle ,nodifiche previste dalla disposizione ministeriale .notiamo che la giubba degli ufficiali di cavalleria aveva subito un altro cambiamento. !rifatti la disposizione dei bottoni, quindi la chiusura del petto, è molto divaricata verso l'atto, caratleristica che .fino ad allora avevano avuto solo gli ufficiali d'artiglieria e deL genio.

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1895 - Giubba da tenente del Reggimento Cavalleggeri di Umberto 23 secondo le prescrizioni dell'Atto n. 101. Qui il dettaglio del ca,nbiamento dell'abbottonatura è ancora più evidente. Certamente questa mod(fìca si realizzò gradatamente, non con le giubbe che tra il 1896 ed il 1897 venivano adattate alle nuove disposizioni, ma con quelle di nuova confezione realizzate verso il 1899 (Colf. Costumi d'Ar1e).

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1892 ( /9febbmio) - Cifi·a per g li uj]iciali componenti fa casa militare di S.A.R. il Conte cli Torino. Su ordine di S.M., il rn.in.istro a vverte che la cffi·c1, adortata per g li u[lìciali componenri la Casa milirare di S.A.R. Vittorio Emanuele di Savoia Conre cli Torino, è quella indicata nellafìgura e clol'1wmo.fregiarsene nei modi srabiliri dall 'Istruzione sulla divisa.

Nella pagina aJìw1co: 1896 circa - Il Come di Torino, maggiore in. Piemonte Reale. in gmnde unift)Jme. È lo tenuta per le cerimonie, senw sciarpa azznrra. \/itrorio Emal!uele porta tutte le onorifìce nze che gli competono, cof!are e placca def!a SS. Annunziata; sciarpa e placca cle fl'urcline di SS. Mauri:;io e Lll':::;.aro: placca dell'ordine della Coro,w d'Italia. Si vede chiaramenre che le corregge def!a sciabola sono artaccare direflamente alle cwnpanelle, senza moschettoni; la giubba ha /'ahbottomrllHa divcrricata in alto. Il Com e di Torino diPenlercì generale ispettore del/ 'arnw di cavalleria (Coli. t. \!irerti).

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SCH,EMA RIEPILOGATIVO DELLE VARIAZIONI APPORTATE NEL CORSO DEGLI ANNI (1876-1902) ALLE MOSTREGGIATURE DELLA TRUPPA DI CAVALLERIA R.D. 16.11.1876 - Ripristino delle colorazioni distintive per i reggimenti di cavalleria

l colori cambiano per: COtpi

bavero/mostre

manopole/filettature giubba

- Montebel.lo: - Saluzzo: - Caserta: - Piacenza: - Guide:

verde/senza velluto nero/gialle velluto nero/scarlatte velluto nero/verdi celeste/bianche

velluto nero/verdi velluto nero/gialle velluto nero/scarlatte velluto nero/verdi celesti/bianche

corpi

bavero/mostre

man.opole/jĂŹ.lellalure giubba

- Montebello: - Piacenza:

verde filettato scarlatto/senza nero filettato scarlatto/verdi

verdi/scarlatte velluto nero/scarlatte

bavero

manopole

Nota n. 263 del 15.9.1883

Atto n. 93 del 25.4.1898

- Savoia: filettature scarlatte filettature scarlatte - Montebello: soppresse le manopole verdi tornano ad essere di velluto nero C)

Atto n. 26 del 6.2.1899 - Montebello: abolita la filettatura scarlatta alla giubba che diventa verde - Piacenza: abolita la filettatura scarlatta alla giubba che diventa verde - Casertarte manopole di velluto nero cambiano in panno scarlatto

Atto n. 86 del 18.4.1902 Invertiti i colori ai baveri di: - Sai uzzo che diventa: mostre nere/bavero giallo - Piacenza che diventa: mostre nere/bavero verde Cambiano le manopole solo alla truppa cli: - Umbe110 I: diventano nere filettate di bianco (in precedenza erano bianche filettate di celeste) - Vicenza: diventano nere filettate cli bianco (in precedenza erano bianche filettate di rosso)

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Lit cartolina qui riprodotta è databile intorno al 1914, nell'ultimo riquadro abhianw infatti il Reggimento Cavalleggeri di Palermo 30. È interessante notare la mod(fi.ca al bavero di Savoia Cavalleria che non ha più la.filettatura scarlatta. Questa è rimasta solo al paramano.


numero del reggimento nel tondo del fregio degli ufficiali fuori corpo. 1n base alla precedente Istruzione (1891) gli ufficiali che si trovavano in posizione cli fuori corpo sostituivano il fregio ciel corpo o arma di appartenenza con una stella metallica con croce di Savoia nel tondi no, sul berretto portavano un analogo fregio di stella ricamata e sormontata da corona reale, il tutto era dello stesso metallo delle spall ine e bottoni cieli ' uniforme. Per quanto attiene all'artigl ieria è interessante notare che i fregi da berretto per i militari di ogn i grado avevano sempre la fiamma della granata ondul ata e rivolta a sinistra mentre il fregio rneta.llico de] chepì aveva conservato la granata con la fiamma diritta. In altre parole l' orientamento della tìamma o Ja sua forma non .indicavano una specialità dell'arma come oggi ciò era chiaramente indicato dalle specifiche componenti del fregio quali ad esempio la cornetta per l'artiglieria da montagna, le sciabole incrociate per l'artiglieria a cavallo, i moschetti per l' artiglieria da fortezza e le banderuole per quella da costa. Il secondo paragrafo clell' Atto n. 1Ol elenca lL1tte le modifiche da apportare alle giubbe degli ufficiali che sono: a) soppressione di ogni filettatura alle giubbe eccetto gli uffic iali generali e quell i de i carabinieri reali che mantenevano le attuali; le eccezioni per gli ufficiali delle altre anni sono: l) gli ufficiali ciel reggimento cavalleria Savoia (3°) conservano la filettatura al bavero; anche gli ufficiali del corpo invalidi e veterani, cli commissariato, contabili e veterani conservano il bavero orlato del1' attuale filettatura; 2) fiamme di panno scarlatto sul bavero della giubba degli ufficiali di fanteria, di foggia e dimensioni identiche a quelle da bersagliere. Nei numeri 11, 12 e 13 di questo stesso paragrafo si prescrive un nuovo ornamento sul bavero della g iubba degli ufficiali di Stato Maggiore, artiglieria e genio: " il bavero sarà ornato sul davanti da due fiamme vuote a tre punte il contorno è ricamato sul velluto a punto obliquo con canutiglia opaca della grossezza di 2 millimetri". Su questo tipo cli mostreggiatura la documentazione è quasi inesistente, tanto che si era pensato ad una mancata attuazione del provvedimento. In effetti l'uso di queste mostreggiature fu revocato il successivo mese di ottobre, per questo se n'è poi persa la memoria. In tempi recenti invece, sono venuti alla luce alcuni ritratti fotografici di ufficiali che hanno su l bavero della giubba queste fiamme, li abbiamo qui di seguito riportati per testimoniarne, con un raro documento, la loro pur breve esistenza. Per gli ufficiali del gen io venivano prescritti bavero e paramani di velluto di seta cremisi. Anche per gli ufficiali del corpo sanitario le manopole passavano dal velluto nero al velluto amaranto, gli ufficiali del reggimento di cavalleria Caserta (17°) cambiavano le manopole di velluto nero con quelle di panno sec;arlatto. Inoltre per lo stato maggiore e per il commissariato veniva rinnovato il fregio impresso sui. bottoni della divisa. Sempre in tema di cambiamento di colore fu deciso di modificare le bande dei pantaloni degli uffic iali degli alpini e dei reggimenti di cavalleria Montebello (8°) e Piacenza (18°) da scarlatte che erano divennero verdi. Fu inoltre concesso a tutti gli ufficiali cli portare fuori servizio guanti cli pelle nera eccetto per quelli dei carabinieri reali che li conservavano bianchi. L'adozione drelle fiamme sui baveri delle giubbe degli ufficiali comportò una riduzione delle dimensioni delle stellettdli divisa il cui raggio fu ridotto a 14 millimetri, fu inoltre prescritto che qualora le stellette venissero applicate sui baveri o fiamme di colore bianco o giallo dovevano avere un bordo piano di color nero della larghezza di 1 millimetro. Fu anche prescritto che lo spencer, indumento di uso facoltativo, fosse confezionato a un sol petto sempre per gli ufficiali che erano autorizzati ad usarlo. I pendagli della sciabola furono modificati a tutti gli ufficiali, cambiando la pelle di bulgaro rosso in pelle nera verniciata, cambiò anche il sistema di attacco al cinturino per cui si adottò un gancio, l'unica eccezione a questa disposizione furo no i carabinieri reali. Il paragrafo 10 dell ' Atto n. 101 dà una completa regolamentazione sull'uso delle calzature speciali da abbinare con le varie tenute. Alle riviste in tenuta di marcia o nelle esercitazioni gli ufficiali p6tevano far uso di stivali, gambali o stivaletti alpini tutti da portare sopra i pantaloni, tale prescrizione era valida anche per gl i ufficiali della linea e dei bersaglieri. Gli ufficiali di cavalleria nella grande uniforme sotto le armi per riviste o servi zi a cavallo dovevano portare gli stivali sopra i pantaloni, anche se la circolare non

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ne fa specifica menzione sappiamo che per questa esigenza specifica furono adottati dei pantaloni da cavallo cli nuovo modello più larghi ali' altezza del le cosce, erano i pan tal on i a sbuffo particolare che si accentuerà ai primi del Novecento e caratteri7.zerà tutte le uniformi militari fino alla 2 3 Guerra Mondiale. Tale modello di pantaloni sarà codificato per la truppa dei reparti montati clall' A tto n. 86 sul G.M. del 1899. Per gli ufficiali degli alpini e del reggimento d'artiglieria da montagna era obbligatorio l'uso dello stivaletto alpino portato sopra i pantaloni con l'uniforme di marcia e nella grande uniforme sotto le armi. Gli ufficiali montati cli questi due corpi dovevano comunque indossare con la grande uniforme sotto le armi stivali o gambali. Per gli ufficiali delle armi a cavallo era inoltre prescritto che qualora fossero in servizio montati dovevano portare la sciabola appesa al lato s inistro posteriore dell ' arcione della sella, ciò era possibile con il gancio reggipendagli descritto al n. 26 del paragrafo 9 di questo atto. I disegni del gancio e i eiettagli della sella sono descritti nell'Atto n. 86 ciel I 896. Per gli ufficiali della Milizia Mobile, che ind§>ssavano la stessa uniforme dei colleghi dell ' esercito permanente con l'inversione del colore del fregio, valevano tutte le disposizioni sull'uso delle calzature sopra i pantaloni già descritte. Per gli ufficiali della Milizia Territoriale erano prescritte le seguenti modifiche alla giubba: a) per tutti era soppressa ogni filettatura di colore distintivo, solo gli ufficiali del corpo sanitario mantenevano la filettatura cli velluto amaranto al collo della giubba; b) il bavero e le manopole della giubba degli ufficiali di fanteria è ornato davanti da due fi amme ad una 1 punta di colore scarlatlo, per g li ufficiali, degli alpini la stessa fiamma è cli panno verde; cl) iJ bavero della giubba degli ufficiali cli artiglieria è ornato s ul davanti eia due fi amme a due punte cli panno giallo, quello degli ufficiali ciel genio è ornato da uguali fiamme cli panno cremisi. Anche per gli ufficiali della Territoriale valevano le norme s ul tipo di calzatura dettate nel paragrafo I O cli questo atto. Le modifiche sancite dal l'Atto n. 101 del 16 maggio 1895 s arebbero inderogabilmente entrate in vigore dal 1° gennaio I 896-97 per gli ufficiali in servizio permanente ed il l O gennaio 1897 per quelli in congedo, nel frattempo era consentito agli ufficiali cli indoss are la nuova o la vecchia divisa, oggetli promiscui potevano essere usati solo in tenuta cli marcia o in quella ordinaria. Agli ufficiali che dovevano togliere la filettatura delle giubbe era consentito di sostituirle con una "orlatura" cli panno nero per usare la giubba fino a consumazione. Alcune modifiche, cli poco successive alla pubblicazione deHa Istruzione sull'uniforme degli ufficiali del I 89 I, non erano state comunque riportate nell'Atto n. I Ol del 1895. Infatti, il 20 aprile del 1892 era stata decretata l'abrogazione ciel grado cli colonnello brigadiere, quindi della relativa uniforme; da questo momento i colonnelli comandanti cli brigata di fanteria o cavalleria: "non porteranno pi i:1 l'elmo eia generale, inclossano I' uniforme dell 'arma di appartenenza conservando la sopraffascia del berretto color robbio e le righe di seta color robbio nei gradi del chepì e fanno uso del pennacchietto di garza bianca (aigrette) come i colonnelli comandanti". Qualche mese più tardi, ed esattamente il 25 settembre I 892, veniva regolamentato l'uso dei diversi colori di panno da usare per i cappotti degl i ufficiali : a) panno az7.urrato: per i generali (compresi i medici e i commissari) stato maggiore, fanteria, invalidi, veterani e corpo contabile; b) panno bigio: cavalleria, artiglieria, genio e veterani; c) panno blu scuro: medici e commissari. I I bavero era dello stesso colore e tessuto ciel resto del cappotto, le manopole erano ribaltate e sul petto erano praticate due aperture con tasche, s ul fianco s inistro era inoltre praticata una apertura verticale per il pasiFtggio dei pendagli della sciabola, sul dietro il cappotto era segnato dalla martingala. Nello stesso anno fu adottato per gli uffic iali montati un nuovo modello di speroni detto alla scuderia, erano muniti di cinturini sopra e sottopiede, era inoltre previsto che fosse fissato un tassello cli cuoio sul tacco dello stivale per far appoggiare lo sperone. Queste disposizioni, anche se non furono riportate nell'Atto n. 101 del 1895 fanno parte delle varianti alla Istruzione del 189 I.

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1895 circa - Ritratto del Duca d 'Aosta in grande uniforme da colonnello d'artiglieria. La foto risale all'epoca delle nozze. Come il Conte di Torino porta le onor(fìcenze che gli competono, quale membro della famiglia reale. La sciarpa è quella della placca dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro. Le frange delle spalline sono libere e l'abbottonatura della giubba è divaricata, come previsto per gli uffìciati d'artiglieria.

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1895 - Grande uniforme da sottotenente d'artiglieria da costa. Come prescritto dall'Atto n. IO/ la giubba ha perso le filettature alle manopole e alle finte tasche, è rimasta solo quella del bavero.

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1895 - \lista del diet.ro della giubba da sottotenente d'artiglieria da costa con gli ornarnenti della grande uniforme.

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Bol!(mi d'artiglieria.

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1898 circ a ChepĂŹ da capillmo d' artiglieria da cos la. Non assegnato ad un regg irnento il tondino della g rana ta porta la croce di Savoia.

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1895 circa - ChepĂŹ da sottotenente d'artigliera da campagna. Mancano la nappina ed il pennacchietto nem con la tulipa.


TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (25 GIUGNO 1895 - NUOVO FREGIO DI SPECIALITÀ PER L'ARTIGLIERIA)

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L'Alto del 25 giugno 1895 stabiliva che nella bomba fosse riportato il numero della brigata. Successivamente ( 15 aprile 1897) il Ministero decideva, per esigenze di mobilitazione, che gli uomini dell'artiglieria da costa e da fortezza (esercito permanente e milizia mobile) portassero nel fregio il nuinero della compagnia, per la truppa lo stesso che avevano nella nappina.


TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (25 GIUGNO 1895 - NUOVO FREGIO DI SPECIALITÀ PER L'ARTIGLIERIA)

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Vale la stessa nota della pagina precedente sul numero riportato nel fregio. Nel 1897 (15 aprile) le brigate delle due nuove specialità nella milizia mobile avevano come fregio: - sul chepì: stella di metallo bianco con numero della compagnia in nero nel disco mobile; - sul berretto dei sottufficiali: stella di panno bianco con cerchio e numero della compagnia ricamati in lana gialla; - sulla copertura di tela del chepì: numero della compagnia.


1895 circa - Berreuo da sottotenente del treno d'artiglieria (Colf. M. D'Orazio).

- 659 -


1895 - Sottotenente d'artiglieria in grande uniforme. Sul bavero della giu/Jha notiamo le strane mostrine introdotte dall'Atto n. 101 destinate ad avere breve vita. Adouate il 16 ,naggio saranno abrogate l'8 ottobre dello stesso anno (1895), dopo appena 4 mesi e mezzo (Arch. N. Barone).

- 660 -


Capitano del / 0 Regg. Genio con le strane.fiamme prescritte dall'Atto n. 10/ e portate per pochi m.e si insierne ai guanti neri (Arch. C. Di Somma).

- 661 -


1895 - In alto, giubba da soltotenente del genio secondo le modifiche all'Istruzione (8 ottobre) precedentemente diramata con l'Atto n. IO/ del /6 maggio 1895. Scomparvero le strane fiamme e tornò in uso il collo con la filettatura di velluto cremi.si, soppressa però dalle manopole e finte tasche ( Coli. E. Vi.tetti, foto S. Coccia). Di lato, de!laglio della manica con i gradi da colonn.el/o.

- 662 -


Dietro della giubba da colonnello con le varianti del 1895, nessunajĂŹleuaiura allefi.nte tasche (Coli, E Vitetti,foto S. Coccia).

- 663 -


Giubba da colonnello del genio con le spalline da grande uniforme, dietro della giubba da sottotenente con spalline (Coll. E. Vitetti, foto S. Coccia).


1895 - Tenente del 2° Regg. Genio in tenuta di servizio con S/Jencer (riprod. fot. A. Boggia).

1895 - Fuori corpo del genio in mantello (riprod. fot. A. Boggia).

- 665 -


TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (25 GIUGNO 1895 - NUOVO FREGIO PER LA BRIGATA FERROVTERI DEL GENIO)

o Freeio ài chepl per uflìciali della brigata ferrovieri do! Gonio

Freeio ài berretto por ufficiali à.ellà . ., brigata ferrovieri del Genio _,

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L<1 granata del.fregio è liscia di metallo o ricamata in oro. Il 25 aprile 1897 la brigata ferrovieri del genio della milizia mobile aveva come fregio:

- sul chepì: stella di metallo bianco con disco mobile senza numero; - sul berretto dei sottufficiali: stella ricamata. in argento senza disco; - sulla copertura. di tela del chepì: stella con disco interno senza numero.

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1895 - Sottotenente medico con la nuova tenuta ordinaria come si può notare dalle caratteristiche del berretto e della giubba ( riprod. fot. A. Boggia).

- 667 -


1896 - Modello della fondina adottata per il revolver da ufficiale. Si porta appesa ad un cinturino indossato sopra la giubba da campagna. Il revolver a sua volta aveva una campanella sotto il calcio a cui si assicurava la cordellina di seta nera.

- 668 -


Atto I 7 f1 del t!JOO.

Ora oata. por faldo dctl'11.bito

degli O!'JloiaU dei eaubi11iorl ru.li,

Cifra por CAprit.a1&ebo della 11olle. do,i:H Uffici•li dei <Arabioieri rea li.

Ora.naf.t. Pet bHretto, da Uf8oiaH del c~rabìolui roali.

Pu oappi4U.O da oapfl•llo decH Utoeiali ilei oara.hiniui l'f:&li,

Alla morte di Umberto I vengono pubblicate sul Giornale Militare le tavole con le caratteristiche del nuovo monogramma reale da apporsi sui vari fregi ed ornamenii. degli ufficiali.

- 669 -


TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (1900)

Pfl' c·u.14r•pt,1. d,l Mn.OI a.e,u l 1(ii<:illi ~u oe,,l 1.,-m.., eorpo, "eloo t, ..,.,., d, l c•nbia,w-l nt.U • di •di.c:U..ri•.

Le cifre del nuovo sovrano.


TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (1900)

Ì'--/·~ I [ i

\ \

\ ' ·, l'e.r el mo da Oftlcio.li di can\ltrd

Por band<olieu. da UffkialJ di u v .. lltrill ,

Dil.tiDthro apaelale por allìini doi Colltci militari, dalla Scuola ed Accademia m.Uita.rt:. (Ci)ro. r,a.11t , corona ric:4molt 6• oro o l4na gla.Uo, t11Mmtro di •eColto orgtNCotD).

Le ciji·e del nuovo sovrano.

- 671 -


TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (1900)

Bottone por ba.vero per Ufficiali in posi.ziona di sorvizjo n.usilia.rio, di complemento e di l'iaerTa..

Per Aiutanti dl campo ed Ufficiali d; ordinanza diS.M.

Per oor<lelline e rispettivo nodo di spa.Us. per Generale ainta.nte di camp• .diS, M.

Cifre per bavero degli Ufficiali Aintanti di campo od Ufficiali (rordinanz& onorari di 9. li., in congedo.

Per spalline d egli Ufllcia.li snporiori aint"'\1-U cli campo di

Le cifre del nuovo sovrano.

- 672-

s. ],t,


Giubba da campagna per ufficiali delle varie armi 1900 (Atto n. 266) - Adozione di un modello speciale di giubba detta "eia campagna"; la giubba poteva essere confezionata con vari tipi di panno, ma sempre cli colore blu scuro (panno cheviot, pettinato, loden, ecc....), il suo uso era esteso agli ufficiali di tutte le armi e corpi, eccetto i carabinieri reali. Questo nuovo modello di giubba, semplice ed elegante, era priva cli vistosi ornamenti e consentiva di mimetizzare e confondere opportunamente gli ufficiali con la loro truppa durante le operazioni di campagna. L'ufficiale poteva finalmente disporre della giubba a due petti come cli un indumento dignitoso, sempre in ordine, che gli consentiva cli presenziare a eventi sociali, manifestazioni o cerimonie militari nel g iusto decoro. In questo modo non era più necessario ricorrere, come in passato, al solito trucco di abbottonare la giubba a sinistra per mantenere in migliori condizioni il petto sinistro, quello che ufficialit;i,ente si doveva esporre. La giubba eia campagna era confezionata ad un petto, chiusa sul davanti da 7 bottoni piatti di osso neri, essi erano nascosti sotto la finta, un doppio gallone di lana nera largo 1,2 cm guarniva il petto, scendeva sui fianchi e si fermava sul dietro, segnando il punto vita, al centro cli esso erano disposte sei piccole pieghe con spacco centrale; il nodo del gallone sul petto e la curva che formava sul fianco nascondevano le tasche. TI bavero era uguale a quello prescritto per la giubba a due petti per tutJe le armi ) e corpi. Il decreto in questione autorizzava gli ufficiali a ricavare la giubba eia campagna modificando quella a due petti; per questa ragione inizialmente si dovette mantenere l' intreccio a fiore sulla mancia (perché togliendolo rimaneva comunque un vistoso segno della cucitura) però era formato eia un galloncino di lana o seta nera largo 6 mm, quindi era meno evidente. Le controspalline erano della stessa stoffa della giubba, fermate da due bottoni piani di osso nero. Le filettature delle controspalline erano previste solo per gli ufficiali di cavalleria dei seguenti reggimenti: Nizza, Piemonte Reale, Genova, Cavalleggeri cli Foggia e scuola di Cavalleria; in questi casi erano quelle prescritte per le manopole della giubba a due petti. I generali portavano controspalline di gallone argento con gli stessi distintivi di grado dell'uniforme ordinaria. Le manopole della giubba eia campagna erano dello stesso panno del resto della giubba senza filettature, lungo il bordo superiore erano applicati i galloncini a "V" dei distintivi di grado che potevano essere in oro o in argento. Più tardi, quando i gradi con l'intreccio a fiore scompariranno definitivamente (25 dicembre 1902), i gradi verranno indicati solo dalle stellette poste sulle controspalline. L'uso della giubba da campagna era obbligatorio con l'uniforme di marcia e in tutti i servizi sotto le armi , eccetto quelli dove era prevista la grande uniforme. La giubba da campagna era destinata a rimanere a lungo nel corredo degli ufficiali che la indosseranno fino alla riforma ciel 1935. Atto n. 96 del 1902. È prescritto che per la divisa degli ufficiali di fanteria di linea vengano usate le speciali mostrine con i colori delle brigate sul bavero del.la giubba a due petti e di quella da campagna. Gli ufficiali fuori corpo non porteranno né le mostrine di brigate né le fiamme a due punte scarlatte, al momento in uso, ma il bavero di velluto senza mostrine. L'uniforme degli ufficiali era stata codificata con una nuova edizione della "Istruzione" per la divisa degli ufficiali del R. Esercito approvata il 14 ottobre 1903 su proposta ciel Ministro Ottolenghi. Come previsto il testo dava una de~crizione particolareggiata degli oggetti cli divisa e di bardatura, mentre le norme relative al loro uso erano contenute nel "Regolamento sull'Uniforme" che era parte integrante ciel "Regolamento di Disciplina". In sostanza l'Istruzione del 1903 descriveva una uniforme degli ufficiali ancora Umbertina sia pure con le dovute modifiche.

- 673 -


1900 - Sottotenente del 71 ° Regg. Fanteria con la prima versione della giubba da campagna.

- 674 -


1900 - Primo modello di giubba da campagna mod. 1900 da sotrotenente dei bersaglieri, sui parwnani c'è ancora l'intreccio a flore di galloncino in lana nera, men1re il grado è indicato dal galloncino a ·'V" in oro. Il berrellO non corrisponde al grado della giubba è conwnque dello .1·1esso periodo.

- 675 -


1900 - Vista davanti della giubba da campagna ,noci. 1900 da sottotenente dei bersaglieri.

- 676 -


1900 - Giubba da campaf?IICI m0tl. 1900 vista da dietro.

- 677 -


1900 - Ufficiali del 2° Regg. Granatieri in tenuta di servizio, indossano la prima versione della giubba da campagna mod. 1900, con i galloni dei gradi lungo il bordo dei paramani ( riprod. fot. A. Boggia).


1900 circa - Capitano di fanteria in tenuta di servizio rnontato, indossa la nuova giubba da campagna.


()

1900 - Chepì da sottotenente ciel 1° Regg. Granatieri. Nuovo fregio da chepì per i reggimenti granatieri. Il copricapo è sempre dello stesso modello, è la vecchia granata che fu ripristinata (Coli. L. Barone).

- 680 -


1900 - J granatieri sul colle dell'Assietta .1¡otto il cippo che commernora l'eroismo delle "guardie" nell'omonima battaglia combattuta nel '700 (Coli. L. Bamne, riprod. fot. A. Boggia).


ISTRUZIONE SULLA DIVISA DEGLI UFFICIALI DEL REGIO ESERCITO (14 OTTOBRE 1903).

Come nella precedente edizione del 1891, anche questa Istruzione riordinava, raggruppandole in un unico testo, tutte le modifiche della divisa degli ufficiali approvate fino a quel momento, dall'Atto n. 101 del 1895 al 1893. Le carenze della precedente edizione sembrano, questa volta, tutte superate, non solo nella trattazione ma soprattutto nella qualità ed estensione della parte grafica, che possiamo definire esauriente. Viste le difficoltà incontrate nel repeJire una copia del manuale completa cli tutte le sue tavole, si è preferito in questa sederiproporne tutte le illustrazioni, accompagnate però dalle tabelle riassuntive dei distintivi e dei fregi, giacché il testo è stato in gran parte affrontato in precedenza, nell'analisi dei singoli decreti. La pubblicazione dell'Istruzione era in qualche modo preannunciata da un aggiornamento del regolamento sull'uniforme (allegato 1 del regolamento di disciplina), apparso sul Giornale Militare il 23 gennaio 1903. L'adozione dei nuovi indumenti (giubba da campagna per gli ufficiali/divisa dei marescialli, uniforme cli "modello unico" per la truppa) rendeva necessario rivedere i criteri che ne regolavano l'abbinamento per le diverse tenute. Le combinazioni previste diventavano quattro: - ufficiali: grande unifonne, uniforme di marcia, uniforme ordinaria e piccola uniforme; - truppa: grande uniforme, uniforme di marcia, uniforme ordinaria, uniforme di fatica. L' uniforme ordinaria degli ufficiali prevedeva: berretto, giubba a due petti , ci nturino di cuoio, dragona di cuoio; la piccola uniforme era come l'ordinaria ma con la giubba da campagna. Come già detto, la giubba a due petti era destinata a diventare l'uniforme da società degli ufficiali (1934).

- 682 -


Tabella 1, indicante le principali particolarità per le quali si differenziano le divise degli ufficiali delle varie armi e corpi (I)

Armi e corpi

4

Unìtiali gentrali

Accessol'i ed ornamenti

Cinturino

Bandoliera e giberna Cappouo

Chepì

Cordcl·

o mantellina

o copricapo

linc

(colore

corrispon-

del panno)

dente

azzurrato

elmo

azzurrato

chepì (con

di panno o

di ,•elluto (3)

Spalline

13

14

15

1.6

17

bigio

nodi

in argento

rosso scMlauo

d'argento

turchino scuro

da fanteria (imp. d'avorio) da fanterfa

dorate

in oro

turchino

bigio

da fameria

d';;1rgen10

in argento

111rchino scuro

da bersaglieri

tlomc

in oro

rosso scarlatto (per le mostrine ,.. la tabdla 43 ) rosso cremisi

d'argento

in argento

verde

d'argento

in argento

del panno)

10 d'argento

Il

12

da generale Staio maggiore

(2)

Sciabola

(colore

7

5

metallici Pantaloni

d'oro

pennacchiclto

bianco) Fanteria di lif1ea,

granatieri e distretti

a1.1.urrato

chepì

turchino scuro cappe.Ilo (non hanno da bersaglieri

Bersaglieri

cappouoJ azzurrato

Alpini Ca\•alleri:.i

d"argcnto

cuoio

bigio

naturale Artiglieria

d'oro

cuoio nero

bigio

fanteria

cappello da alpini elmo o colbt1cco

bigio

chepì (con

turchino scuro

da fanteria

dorate

in oro

giallo

111rchino scuro

da f:mtcria

dorate

in oro

rosso cremisi

1urchino sruro

da fanteria

d'argento

in argento

amaranlo

bigio

da

d;;i ca,•allcria

vario ( v. tabella 5')

pennacchieuo w::.ro)

Genio

bigio

chepì (con pcnnan:hicllo nero)

Mo::dici

turchiJ10 scuro chepì (con pennac.chieHo

nero) turthino scuro

t:hcpì

turchinù scurn

da fanteria

dorate

in oro

àll'.UITO

Concabili

azzumllO

chepì

higio

da fanteria

dorate

in ow

à27.UJ1'0

Veterinari

bigio

chepì (con

bigio

da cavalle.ria

d'argemo

in argento

à7.1.Ul1'0

higiù

per in\'alidi e

d' argento

in argento

rosso cremisi

Commissari

p.;1111:lCéhÌCllO

nero)

llwalidi e veterani

azzurrato

i.:hcpì

veterani (4)

( I) Oltre gli oggetti indicati in questa tabella, fanno parte della divisa degli ufficiali anche i seguenti, i quali sono identici per tutti g lt:ufficiali: calzatura, colletto, guanti, mantellina impermeabile, sciarpa, spence1; speroni, stellette. Queste ultime però sono dorate per gli utfo:iali generali, inargentate per gli altri ufficiali. (2) Gli accessori cd ornamenti metallici, ai quali si riferisce la colonna I 6", comprendono: bottoni e bottoncini, distilllivi di grado applicmi al copricapo, fregi e fllet1i del berretlo (fatta eccezione per la cavalleria). e del chepì, treccia per chepì e colbacco, nappine, tulipa per pennacchiiuo e, per gli ufficiali generali (grande uniforme) e per quelli di stato maggiore, anche le bande dei pantaloni e l'ornamento alle finte tasche de/La giuh/Ja a due pelli. Comprendono inoltre il fermaglio della mantellina, le fibbie ed i bottoni gemelli dei sottopiedi dei pantaloni lunghi, le parti di metallo del cinturino per la grande uniforme. (3) Per gli accessori ed ornamenti di panno o di velluto ai quali si riferisce la colonna 17" vedansi le indicazioni particolareggiate delle Tabelle 3\ 4" e 5". (4) Gli ufficiali trasferiti nel corpo invalidi e veterani dopo il 1° gennaio 1888 possono far uso della sciabola da fanteria.


Tabella 2 - Descrizione dei fregi per i copricapo degli ufficiali AR!vll, CORPI e specialità

BERRETTO Fregio ricamato in oro od in argento (v. Tab. l3, col. 163) 2

1

Ufficiai i generali (eccettuati quelli medici)

o

V,

v;

2 oe e

Aquila reale di Savoia con in petto la croce in campo rosso, sormontata dalla corona reale (fig. 7a) (I).

-

Come per gli altri ufficiali medici.

-

"'c.. Ufficiali generali medici

o</;

CAPPELLO, CHEPÌ, COLBACCO Fregio di metallo dorato od argentato (v. Tab. 1'1, col. 168) 3

Stato maggiore

Come per gli ufficiali generali (fig. 7a).

Stella cli metallo argentato a cinque punte con sopra l'aquila reale di Savoia in metallo clorato (fig. 38a).

Granatieri

Granata con fiamma (fig. sa).

Come contro (fig. 39a).

Due fucili incrociati con disco centrale som1ontato dalla corona reale (fig. 93 ) .

Stella a cinque punte colla punta più alta disposta nella direzione deJI' asse della nappina (fig. 40a).

Come per la fanteria di linea.

Come per la fanteria di linea: ma la stella è cli metallo clorato.

Cornetta poggiata su due moschetti incrociati, avente nel mezzo una granata con fiamma (lig. 10a).

Come contro (fig. 31a).

Cornetta, poggiata su due moschetti incrociati, sormontata daJla coronata reale (fig. 13a).

Cornetta poggiata su due moschetti e su due strumenti da zappatore, incrociati, riuniti da rami di quercia, sorn1ontata dall'aquila reale di Savoia (fig. 29a).

Fanteria di linea

o

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V,

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·5.

Distretti

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Q.)

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Bersaglieri

(.)

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Alpini

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( pdm; 4 ,egg.

' lancieri

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Granata con fiamma (fig. W ).

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altri regg.

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o

Due lance incrociate con elisco centrale sormontato dalla corona reale (fig. 15a).

Come contro (fig. 59a).

Cornetta sormontata daJla corona reale (fig. 16a).

Come contro (fig. 60a).

Due cannoni incrociati, sormontati da una granata con fiamma (fig. 17a).

Come contro (fig. 41 a).

Due cannoni incrociati, sormontati da una cornetta, avente al centro una granata con fiamma (fig. 18a).

Come contro (fig. 42a).

o

'.\

cavalleggeri

ii)

C:

o

C: C:

"'o.. o

V,

.~ ]

o.o

~

( d, c,mpagn, (=etru,co ;J u,no) ecl ufficiali non appartenenti a reggimenti o a brigate autonome da montagna

(1) Per i lenenti generali che coprono o coprirono la carica di comandante titolare di corpo d'armata, od altre con-ispondenti, il fregio del berretto è ricamalo in oro (v. n. 154).

- 684 -


Segue Tabella 2 - Descrizione dei fregi per i copricapo degli ufficiali ARMl,CORPI e specialità

BERRETTO Fregio ricamato in oro od in argento (v. Tab. 1a, col. 16a)

CAPPELLO, CHEPÌ, COLBACCO Fregio di metallo dorato od argentato (v. Tab. ia, col. 163)

1

2

3

a cavallo (ecceuuati gli ufficiali inferiori del treno) (I)

o

Due cannoni incrociati. sormontati da una granata con fiamma. appoggiata su due sciabile incrociate (fig. 19a).

Come contro (fig. 43a).

Due cannoni incrociati sormontati da una granata con fiamma, appoggiata su due bandiere a punta incrociate (fi g. 20a)

Come contro (fig. 44a).

Due cannoni incrociati, sormontati da una granata con fiamma, appoggiata su due fucili incrociati (fig. 21a).

Come contro (fig. 45a).

o :B

Due scuri incrociate, sormontate da una granata con fiamma (lig. 22a) .

Come contro (fig. 46a).

Due ancore incrociate, sormontate da una granata con fiamma (fig. 23a).

Come contro (fig. 47a).

Stella a cinque punte, colla punta piì1 alta disposta verticalmente, sormontata dalla corona reale (fig. 243, 25\ 26a e27a).

Stella a cinque punte, colla punta più alla disposta verticalmente nella direzione dell'asse della nappina (lig. 403 , 49a, 503 , 51 a).

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...

<l) V,

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·a. da costa

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5

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, da fortezza

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C:

{ notte.le spedaWà, eccettuato

pontieri e treno

<l)

pontieri

·.3 o. ..o o

......

u

oe:

J

C: ro

o.

Depositi allevamento e cavalli stalloni, Ufficiali inferiori del treno (artiglieria e genio), Ufficiali delle fortezze, Medici, Commissari, Contabili, Veterinari, Corpo invalidi e veterani.

::,

-3

e <l)

e:

oC:

~ o.. ~

( l) Gli ufficiali superiori del treno portano il fregio della rispettiva specialità.

- 685 -


Segue Tabella 2 - Descrizione dei fregi per i copricapo degli ufficiali l 0 • Gli ufficiali di fanteria, cavalleria, artiglieria e genio (compresi queJli dei depositi di allevamento e cavalli stalloni e quelli del treno) portano al centro della granata, disco o cornetta che fa parte del fregio: • il numero del reggimento, se appartengono ad uno dei reggimenti contraddistinti da numero; • la corona reale, se appartengono agli stabilimenti militari di pena (fig. 11 a e 48a); • la croce di Savoia, se non appartengono né ai reggimenti né agli stabilimenti predetti (fig. 12a e 49a). Sul berretto, il numero, la corona o la croce sono ricamate in argento od in oro co'm e il resto del fregio, su campo di panno nero; per gli stabilimenti militari di pena però la corona è sempre in argento. Sul chepì, il numero è intagliato in smalto nero, la corona o la croce sono invece in rilievo ed in metallo argentato per tutti gli ufficiali delle quattro armi. Gli ufficiali d'artiglieria o del genio che appartengono all'artiglieria da montagna ed a cavallo, alla brigata d'artiglieria da costa della Sardegna ed alla brigata ferrovieri del genio, le quali non sono contraddistinte da numeri, portano la granata completamente ricamata in oro sul berretto, liscia e piena sul chepì. 2°. Gli ufficiali del personale permanente dei distretti, compresi quelli che fanno uso della divisa dell'arma da cui provengono (n. 2), portano sul fregio il numero del distretto, ricamato in oro (anche se il fregio è in argento) per il berretto, intagliato in smalto nero per j) chepì. 3°. Per gli altri ufficiali valgono le indicazioni contenute nel seguente specchietto:

UFFICIALI

NEL FREGIO DEL BERRETIO

NEL FREGIO DEL CHEPÌ

Delle fortezze

Croce di Savoia òcamata in oro su campo di panno nero (fig. 24a).

Croce di Savoia di metallo argentato, in rilievo (fig. 49~).

Medici

Croce scorciata ricamata in seta rossa su campo di panno bianco (fig. 26a).

Croce scorciata di smalto rosso in campo di smalto bianco (fig. soa).

Commissari

Croce di Savoia ricamata in oro su campo cli panno azzurro (fig. 24a).

Croce di Savoia di metallo dorato su campo di smalto azzurro (fig. 49a).

Contabili \compresi quelli che temporane~nente fanno uso della divisa dell'arma cli provenienza, vedi 11. 2).

Croce di Savoia ricamata in oro su campo cli panno nero (fig. 243).

Croce di Savoia di metallo argentato, in rilievo (fig. 49a).

Veterinari

Croce di Savoia ricamata in argento su campo dii panno azzurro (fig. 24a).

Croce di Savoia in metallo argentato su campo di smalto azzurro (fig. 49a).

Scudo di Savoia ricamato in argento su campo di panno rosso (fig. 27a).

Scudo di Savoia in rilievo (fig. 51 a).

Invalidi e veterani

'.\

- 686 -


Tabella 3, indicante la stoffa ed il colore degli accessori ed ornamenti appl icati ad alcuni oggetti cli divisa degli ufficiali

Sopraffascia

Armi, cor1>i e s pedalità

2

3

Sopraffascia di panno scarlatto senza filettatura su ll a quale è appl icato il d ii;ti ntivo del grado

velluto nero

1

.

'5" ~

eb

~

.~ ~

::; U ni forme ordi naria

Stato maggiore Granatier.i F,111teria d i l inea e di streni 13ersagl ieri

; ·:a velluto turch ino

-= ~ ] 3 :s- o~ ·~ ~

Stoll'a e colore

Bavero (2)

6

Sempl ici o doppie 7

8

9

panno scarlatto

doppie

gallone d' argento

Ornamenti del bavero 4

Manopole

Filettatura delle manopole

5

fi Iettatura di panno scarl atto e ricamo d 'argento

velluto nero e ricami d'argento

vel Juto nero

lileuawra di panno

vel luto nero

pan no scarlatto

doppie

panno scarlatto scarlatto

velluto tu rchi no

-

vel luto tu rchi no

d'oro

semplici

gall one d'oro

velluto nero

panno scarlatto

panno scarl auo

alamari d'argento

panno scarlatco

-

semplici

panno scarlatto

velluto nero

pan no sca rlatto

vel Iuto nero

mostrine per le brigate (v. cab. 4") (3)

velluto nero

panno scarl atto

semplic i

panno scarlatto

velluto nero

pan no crem isi

velluto nero

fiamme cli panno cremisi

panno cremisi

-

semplic i

panno crem isi

velluto nero

pan no verde

velluto nero

fiamme di panno verde

panno verde

-

semplici

panno verde

vel Iuto nero con fiamme cli panno verde

doppie

(v. cab. 5")

panno bigio

i~

( ved i tabella 5a)

Cava ll eria Artigl ieria

-,a

Genio

,.=

Medic i

"2 "e:

r:

~

]

panno giallo

velluto nero

filettatura di panno gial lo

vell uto nero

panno giallo

sempl ic i

panno giallo

panno bigio

vcllmo cremisi

ve ll uto nero

fi lctcacura di velluto crem isi

velluto nero

velluto cremisi

sem pl ic i

pan no c remisi

panno hig io

ve ll uto amaranto

-

velluto nero

velluto amaranco

sem pl ici

panno amaranto

velluto nero

panno azzurro

velluto nero

ti leuatura di panno azzurro

vel Iuto nero

pan no azzurro

semplici

panno azzu rro

vellu to nero

panno azzu rro

velluto nero

fi leltatura di panno

vel luto nero

panno azzurro

doppie ,., .

panno azzmro

panno bigio

semp lici

panno cremisi

vell uto nero

3

Veterani

Bande

vell uto nero

~B

A lpini

Commi ssa ri e contabili

a due pelli ( 1)

da campagna ed a due pelli

e sua filettatura Bavero

' Grande uniforme

.3 .2

vell uto amaranto

v;,,

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" ·~

L,

822UJ1'0

e

In valid i e veteran i

Mantellina

Pantaloni

Giubba

Berretto

[

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panno c remi si

vel Iucn nero

fi lenacura di piJn no crem isi

velluto nero

p,\nno cremi si

-

(1) La giubba da campagna ha le manopole dello stesso panno della giubba e soltanto per gli ufficia li generali esse sono filettate con panno scarlatto.

(2) Il bavero del cappotto è fatto dello stesso pan no di ques to e non porta fiamme, fileltature né altri ornamenti. (3) Gli uffic iali di fanteria non appartenen ti alle brigate e quelli dei distretti non portano alcun ornamento al bavero della giubba.


Tabella 4 - Mostrine per il bavero della giubba degl i ufficiali di fanteria di linea appartenenti alle brigate Brigate

N. d'ordine

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16

17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 2~ 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41

42 43 44 45 46 47

'.\

Re Piemonte Aosta Cuneo Regina Casale Pinerolo Savona Acqui Brescia Cremona Corno Bergamo Pavia Pisa Siena Livorno Pistoia Ravenna Bologna Modena ForlĂŹ Reggio Ferrara Parma Alpi Umbria tlfarche Abruzzi Calabria Sicilia Cagliari Valtellina Palermo Ancona Puglie Lombardia Napoli Toscana Roma Torino Venezia Verona Friuli Salerno Basilicata Messina

Colori del gallone Nero con righe scarlatte ai lati Scarlatto Scarlatto con riga nera al centro Cremisi carico Bianco Giallo Nero con riga scarlatta al centro e filetti scarlatti ai lati Bianco con riga nera al centro Giallo con riga nera al centro Cremisi carico con riga nera al centro Verde con righe scarlatte ai lati Celeste Celeste con riga scarlatta al centro Verde con riga scarlatta al centro Nero con riga verde al centro e filetti verdi ai lati Nero con righe gialle ai lati Arancio Arancio con riga nera al centro Bianco con righe scarlatte ai lati Bianco con riga scarlatta al centro Bianco con righe crenĂšsi ai lati Bianco con righe celesti ai lati Bianco con righe verdi ai lati Celeste con righe scarlatte ai lati Celeste con righe bianche ai lati Verde Verde con riga bianca al centro Celeste con riga bianca al centro Verde con riga nera al centro Scarlatto con riga verde al centro Scarlatto con righe verdi ai lati Scarlatto con righe bianche ai lati Nero con riga bianca al centro e fi letti bianchi ai lati Nero con riga celeste al centro e filetti celesti ai lati Nero con riga gialla al centro e filetti gialli ai lati Bianco con riga verde al centro Bianco con riga celeste al centro Bianco con riga celeste al centro Scarlatto con riga bianca al centro Scarlatto con righe gialle ai lati Celeste con riga gialla al centro Cremisi carico con riga celeste al centro Celeste con righe gialle ai lati Celeste con riga nera al centro Cremisi carico con righe bianche ai lati Cremisi carico con riga bianca al centro Giallo con righe scarlatte ai lati

- 688 -


Tabella 5, indicante i colori per la divisa degli ultĂŹciali di cavalleria Giubba

4

Filettatura delle manopole 5

Bande dei pantaloni, filettatura della sopraff'ascia e filetti del berretto 6

senza fiamme

panno cremisi

-

panno cremisi

panno rosso scarlallo

senza fiam me

panno rosso scarlatto

-

panno rosso scarlallo

Savoia (3)

velluto nero filettato di panno rosso scarlallo

senza fiamme

velluto nero

panno rosso scarlatto

Genova (4)

panno giallo

senza fiamme

panno giallo

-

panno giallo

Novara (5)

panno bianco

senza fiamme

velluto nero

panno bianco

panno bianco

Aosta (6)

panno rosso scarlatto

senza fiamme

velluto nero

panno rosso scarla110

panno rosso ' scarlallo

Milano (7)

panno cremisi

senza fiamme

velluto nero

panno cremisi

panno cremisi

Montebcllo (8)

panno verde

sen?.a fiam me

velluto nero

panno verde

panno verde

panno arancio

senza fi amme

velluto nero

panno arancio

panno arancio

Emanuele Il ( I0)

panno giallo

senza liamrne

velluto nero

panno giallo

panno giallo

Foggia (I 1)

panno rosso scarlatto

velluto nero

velluto nero

-

panno rosso scarlatto

Saluno (12)

panno giallo

velluto nero

velluto nero

panno giallo

panno giallo

da campagna cd a due petti

a due petti

Reggimenti 1

Nizza (I) Piemonte Reale (2)

Firenze (9)

Bavero

Fiamme

Manopole

2

3

panno cremisi

\l

panno rosso scarlatto

Vittorio

Monferrato ( 13)

.

,

velluto nero

panno crem1s1

velluto nero

panno cremisi

panno cremisi

Alessandria ( 14)

velluto nero

panno arancio

velluto nero

panno arancio

panno arancio

Lodi (15)

panno rosso scarla110

velluto nero

velluto nero

panno rosso scarlatto

panno rosso scartano

Lucca (16)

panno bianco

velluto nero

velluto nero

panno bianco

panno bianco

Caserta ( 17)

velluto nero

panno rosso scarlatto

velluto nero

-

panno rosso scarlatto

Piacenza ( I8)

panno verde

velluto nero

velluto nero

panno verde

panno verde

Guide( J9)

panno celeste

panno bianco

panno celeste

-

panno bianco

Roma (20)

velluto nero

panno bianco

velluto nero

panno bianco

panno bianco

Padova (2 1)

panno cremisi

velluto nero

velluto nero

panno cremisi

panno cremisi

panno arancio

velluto nero

velluto nero

panno arancio

panno arancio

panno bianco

panno celeste

panno bianco

-

panno bianco

panno bianco

panno rosso scarlatto

panno bianco

-

panno bianco

) panno arnncio

senza fiamme

panno arancio

-

panno arancio

Catania (22) Umberto 1(23) Vicenza (24) Depositi di allevamento cavall i

.

Depositi di cavalli stalloni

- 689 -


BANDOLIERA PER UFFICIALI DI CAVALLERIA. TA ''· I Frn. 1. -

Hamloli~ra prr la g1·amle 1111if01·11w (~ 2).

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Ra)l{loliN·a 11r1· la nniforurn di ma1·cia, piccola Nl or<linaria (~ 2J .

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Is/1'1tzione. d-ivi1a 11jtidali.

- 690-


TAv. II · BANDOLIERA E GIBERNA PER UFFICIALI D'ARTIGLIERIA. Fw . ~. ~ Ba1ulolic1•11, 11er la gramlo uniforme (~ 2).

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Randoliera 1ier 1o uniformi 11i marcia, 11fo(',ola ed ordinaria (~ 2).

- 691 -


1"11;.

Fw. 6. -

:5. -

TAv. .III

Berretto (~ 3).

Ricamo cl'argcnt-0 (\\ 6, n . .16)

(distintivo cli gnulo por berretto d'ufiìciali generali).

FREGI PER BERRETTI (\\ 3, n. 17). Fw. 7. -

Uffici1ili gcncmli e tli stato maggiore. i--- ·· -

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- 692 -

Jl'rn. 8. -

Granatieri.


FREGI PER BERRETTI (§ 3, Fiu.

Jl.

1U linea. -·--:

17).

u. - Fanteria _ MJ

, F,,;. 10. -

TAV-

FREGI PER BERRETTI

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T,1.v. V

n. ' 17).

Bf1-,;aglie1·i.

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Fio. 15, -

Fw ; 16. -

Lancieri (6 ult iwi reggimenti).

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Cavalleggeri.

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F10. 11. -

~ta blllnumtl tullitari ,U pena..

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·· - 61 Fw. 12, U!llciall 11011 a).l).lal'tenentl ai reggimenti.

F1G .

:.. .. - :w·- .......; FJG, 13. -

Alpini.

4.0 · - - ·----,

··········-····-r---······-r

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Fw. H. -

L a ncieri (J prlwi reggi1oenti) .

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17, -

Artiglieria ,la campagna.

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F io. 18. -

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Artiglieria <la montagna. 60 _

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FREG~ .PER BERRETTI TAV.

FREGI PE.R BERRETTI

VI

VII

(§ 3, n. 17) . . ., _,

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TAY.

(~ 3, n. 171 .

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Fin. 20. -

Artiglieria a cavallo.

~ -- -- ço ··-

:

FIO. 2S. - Genio, )IODtiP.ri.

Artiglieria ila costa.

Fw. 2-1. - D•po~lrn alìr vam•nto cavalli stalloni, !ol'tl'zza, r.ommi~l-9.ri , conta bili , Vf.tPrinar i.

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Ai:tlglleria da. fortuza. ··--

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Genio

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Fw . 2ft _;_ Medici.·

PHh 25. - . Tr.-uo .

· (tutte le specialità, eccett-0 pontieri e treno).

I

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FJG. 28. -

Ca111H~llo cla a.l11ini (~ 5,

11.

2H) .

Fcn . '.J!). -

1<'1•4\gio l)C.1'

cn.ppdlo Ìln. alpini(~!), n. 28).

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J<~w . 30. -

- 695 -

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Ca111•cllo da. hrrsagliHi (~ G, n. 32).

-

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TAv IX ]!'regio e cocrar1l11, 11cr ca1111cllo <la bersaglieri (9 li, n. 33).

Fw._31. -

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FIG. 33. -

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'Frn. 32. (\\ 4,

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St.ivale 21).

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7 - Jstruzùme d,fvji;a u.f!iciali,

- 696 -

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Ca11pott-0 (~ 7) ,

80 --· ·· _

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l!,IG.·37.

Coccarda J)Cr cltc11ì (~ 8, n. 50).

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40 ~

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l!'w. 35. - Na.Pl)inc (~ 8, n. ,1!)). (con pennacohietto) (senza pennacchiotto)

Fw. 36. -

Stato maggiore

(\\ 8, n. 49).

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1..- .(i ·=;---· ··~ii".-,

FREGI PER CHEPÌ. Fw. 38. -

tilnfo mnj!;;.dorc.

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- 697 -

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TH. XI

TAv. XIII

FREGI PER CHEPÌ.

T,1.v. XII

Frn. 42. -

Fio. 44. -

Artiglieria da montagna. (

Frn. 40. - Fanteria tli linea, tl'eno tl_'.ytiglie.ria e Ml genio.

.AJ,Ugliel'ia 1ln costa.

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Fio. 11. -

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FJG. 45. -

Artiglieria <la cnmpagna.

• - - - - - - - 77 • .•

.1'7

Fw. 43. - : Artiglieria a cavallo.

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- - - - - - - - .jJ - - - - - - - - - - - - - -

Artiglieria tla fortn.zn.

-:.e


FREGI PER CHEPÌ.

'rAv.

XIV

Fio. 46. -

TAV.

Genio {tutte le epeolalità eccetto pontieri

treno).

II

. . . . - - . - - ._- - . - - ' - ··1

Fw. 48. -

,..

xv

Fw. 4U. - Depos.ito all~vament!) cavalli stalloni. fortezza, commi~sari, contabili, veterinari.

Stabilimenti militari 111 pena .

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I

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- · - - · -80 ~·. - -~·-- - - - - · . ---

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Frn. 47. -

-·--

.. - - -·-- · · ·- -- - -

Genio, pontieri.

-- ---- --- ----·· 1 I

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li'IG,

50. -

Fw. 51. -

Medici. ·1

I

I I

luvalhll e veterani.

--- · · ··· ··· ···· ··ì i


TAV.

!ì'IG. 52.

'l'rcccio. Jler cJw1iì (§ 8, n. 52).

Frc:. 5::1. - Pcnn1tcchietto 11cr ufficiali di sto.t.o maggiore (~ 8, n. 5-i).

XVI

Fw. 5'1. - Jlennacchi«~tto artiglieria, gcuio, rncilici, vcterinal'Ì (~ 8, n. M).

F1c:. 55. -

Cinturino (\\ 9, n. 58).

·-· ··· · · · · · · - · · · .. . ... · · ---- ·_· · · · ··ò ·-:.· ),··e ·o : :"::~: .....

F IG. 56. - J>cn<laglio cavallcl'ia (~ O, n. 6'1).

l!'w. 57. - Colbacco (\\ lU, n. 65).

l)

FIG. 58. -

- 700 -

(§ 10, n. 65).


FREGI PER COLBACCO (§ 10, n. 67).

FIO. 59. -

Fw. 60. -

LQ.ncieri.

Cavallei;gel'i.

.."

-"--_ _...,[ Fm. G~- -

N•ppine l"'•

:,ba,:: . ,.

c..- _, __-__:J

(§ 10, n. (ì9).

'J'reccia 1-.e1· Mlbacr,0 (~ 8, n. 53 e ~ 10, n. 71) .

J<'ro. 63 . . -

Frn. 62 . ...,.,. Penna tlcr colbacco I~ 10,

11.

70).

. ·---.·

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8 -

111trnzi<me di1,ixa ·11.flìdal i.

- 701 -


TAY.

Fw. 64. Cordclline Ilel' ufficia.li generali

XVIII

(§ 12,

}l.

76).

Fw. GG. Dragone per In grancle uniforme I~ 13, n. 80). ( Stato mc,.ggini·c) .

Uff. sup.

(Fantc,·ia, 11udfoi, l>c,·saglicri, <wmmisscwi, C<:c.) .

Capit Uff. . sup.

Subalt.

Ca,Pit.

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-1 II

__ _.!

. .. ,

F1a. G5 • Cortfolline 1wr nfficiali tli stato maggiori' (~ 12, n. 78:.

(A,·ti[llicri<t e genio).

(C'avallc?'ia).

Uff!Jsup.

Capit.

Subalt.

Uff sup. Capit.

Subalt.

I 1

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- 702 -

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TAv. XIX

Elmo da generale

FH;, (;8. -

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FrG. 6i. - D1·agone ili cnoio (§ 13, n. Sj.

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- 703 -

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TAv. XX

-l.I'.'l ~ lll o (l"I cn.v1tlkria (~ fa, li. 88).

fi\J. ~-

F1t: . 70. {~\ 13,

~ -··'

I

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- 704 -

)J.

88).


GIUBBA A DUE PETTI !§ 16,.

Bottoni.

:rw.

i2. -

Ulliclalì generali .

FIG. 7~. -

UUiciall tli stato maggio~.

t1··· ·, r~i' . • .

.

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~1,;} '

-···i.. ......

F1c . 74. -

..

. .....1.

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Benaglltri.

F1,;. 75. -

Arliglicria.

.....r

) J.ct] F1G. i(I. -

\.j

Genio .

Fw. 77. -

C<in1111is,sa1•i.

r··t

I

• j_ ____ _ }'1,;.

Fio. 79. - }'late ta,oehe per att. geaerall.

78. -

Bottoni lisci.

Fio. 80. - }'inie 1'8Che 11er 011: df Mtate 1111gglore.

Fio. 71. - Ginbi,6 a 1Iue petti per la11teria I§ 16J (per cavalleria, artiglieria e genio, vedi §' 16, n. 97) .

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TAV.

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XXI

- 705 -

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TAV,

xxm

Ornamènti al bavero.

Frn. 8G. - Contr~)lalllne per n!!lciall gene.l'all.

Fro. 82. -

Rfoamo ptr generali.

Alamari per granatieri.

F1<•. Si. -

Fro. 8~. -

XXIV

(~ 16, n. 103).

(~ 16 e 17).

Fro. 81. -

TAV,

DJSTINTIVI DI GRADO

GIUBBA A DUE PETTI E DA CAMPAGNA

Mostrine ~r fant~rlit.

Manopole 4,btlntlvl ,li grado l~l' nttlclall generall.

Frn. 88. :- Ulliciali snperiori.

:::i

tl_~·:= =:;__.• l:!11 . . . .. .

Frn . 84. -

Fiamme JW>r .al11inl e bPI'!<llgliP.ri.

1,'ir..

...... ........................ -1 .

___ ---· Fw. 85. -

..

Fiamme 11er eavallerl11. //,(/

:--·--ti}() - ·

--

. I

S!l. - U!li<:iali Inferiori.


T.\V.

.F w. 90. -

xxv

Oiabba ola cam1,agaa {§ 17).

}'1,.;.

93.

/

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.. .... ... ,·

Fio. 95. -

Mantellina hnpermeabile 1\1 l!O).

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I i X

Fw. 94.

- 707 -

';,_···-··---~'l Fw. 91. -

Giubba da cam11ag11a (§ 111. Fw. !12.


1i',4;. !)ij, . 11:uula JICI, Iianta\0111 . · r ullicinh l l D'triorc ili st.11to ma.,~ l~ 2J, U, 12 ),

J;o'tG. \) 7.

SCIABOLE (§ 22);

XXVII 'l'AY. • ' VH.:. !JS. _ In>J)ngualurn Ilei' her1;aglieri.

!.!!.} __ , ..,,

;;.- .. . i,,/_. --~ F1.:. ()!J.

'• - · - ·

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/903 - Il Duca d'Aosta in grande uniforme da maggior generale. Anche in questo caso abbiamo le tre onorificenze spettanti ai membri della fam.iglia reale, gran collare della SS. Annunziata, SS. Maurizio e Lazzaro e Corona italiana. Questa un/(orme cosĂŹ prestigiosa era un retaggio del periodo umbertino, rimarrĂ prescritlafino al 1907 (Arch. M. Lucarelli, riprod. fot. A. Boggia).

-720-


1905 - Maggior generale in gran montura. Una delle ultime immagini di t~fficiale generale con l'un(forme umbertina delle grandi parate. Sembra che l'el1no fosse stato idea(o dallo scultore e pittore Stanislao Grimaldi del Poggetto. Il costo dell 'elmo era di 185 lire mentre il pennacchio costava 65 lire. L'artista era anche l'autore di una serie di incisioni molto note, che commemoravano la I Guerra d'indipendenza.

- 721 -


1900 circa - L'elmo da generale con il monogramma di Vittorio Emanuele Ill. Questo elmo era stato creato nel 1873 in occasione di una visita di stato di V. E. II in Austria e Gerrnania. A quell'epoca l ' unico copricapo degli ufficiali generali era il berretto che conferiva un aspetto piuttosto dimesso al re ed al suo seguito, il contrasto era ancor più stridente nel conji·onto con il fasto del cerimoniale militare prussiano. Nacque così questo elmo, per conferire un aspetto più consono alla dignità militare. Sappiamo che per l'occasione fu solo Vittorio Emanuele II a portarlo.

- 722 -


1900 - Vittorio Emanuele lii sale al trono. Qui lo vediamo ri1ra110 i11 gran tenuta, sul collo della giubba il ricamo si avvolge su una fascia a tre righe, lo stesso distintivo porla/o da Urnherto I.

- 723 -


I 904 circa - Roma. Il re passa in rassegna le truppe schierate, il fasto delle cerimonie militari conserva ancora l'imponenza del periodo umbertino. Un contributo determinante volto ad esaltare questo aspetto veniva proprio dalle uniformi. Notiamo che i coraz.zieri della scorta non portano ancora il guidone reale.


1903 - Giubba da ten. colonnello di stato maggiore completa con tutti gli ornarnenti per la grande uniforme. La fog gia si è modificata (collo.alto,falde lunghe) ma l 'uniforme mantiene tutti i distintivi del corpo, compreso l'uso della scia17Ja portata al contrario. Tuttavia i paramani non hanno la fÏleuatura di cordoncino dorato, come prescritto dall'istruzione 1903 (Coli. E. Vitetti).

- 725 -


1903 - Ufficiali del I O Regg. Granatieri, indossano tutta la gamma di soprabiti in dotazione per gli iitficiali: cappotto, spencer, soprabito di cautchouc e mantellina.


1903 - Ujjiciali del 2° Regg. Granatieri nelle tenute: ordinaria di servizio, grande uniforme e tenuta di marcia, comuni agli altri ufficiali dei corpi a piedi.


1903 - Ufficiali del 46° Regg. Fanteria netta tenuta di servizio con mantellina e nella tenuta di marcia.

- 728 -


1900 - !l !?_eggimento Cavalleggeri Roma con lo stendardo in testa si prepara a s,/ilare. Dietro i due sottufficiali di scorta alla bandiera.


1903 - Capitano del 3° Regg. Genio in tenuta di servizio. Con il nuovo fregio da berretto è scomparsa la corona reale sopra la fiamma (riprod. fot. A. Boggia).

- 730 -


L'Atto n. 39 del 1907 (Disciplina militare) sancì una serie cli modifiche a questa Istruzione che riguardavano in gran parte la divisa degli ufficiali generali. Il decreto abolì infatti la grande uniforme composta eia elmo piumato. cordelline, giubba con le greche ricamate in argento sul colletto, paramani e finte tasche ed anche il pantalone con le doppie bande di gallone argento. Con la nuova grande uniforme i generali indossavano: il berretto, le spalline metalliche di nuovo modello e la giubba con i pantaloni della uniforme ordinaria cioè senza ricami e con le bande scarlatte ai pantaloni. li decreto autorizzava inol tre i generali di fanteria di linea, comandanti di brigata a portare le mostrine del proprio corpo sul colletto anche quando erano definitivamente trasferiti ai distretti o erano messi in posizione ausiliaria, con queste mostrine però il colletto era privo della filettatura scarlatta. Le nuove spall ine metalliche adottate per i generali erano in lastra d'argento, i distintivi d i grado erano posti sul gambo ed erano costituiti da: una stelletta di metallo dorato per i maggiori generali, due per i tenenti generali, tre per i generali d'esercito; la frangia, lunga 4 cm, era cli grovigliola lucida di grossezza 2 che era unita sul fondo, lo scudo era guarnito da un giro di greca applioato intorno; gli aiutanti di campo portavano sullo scudo le cifre del sovrano o del principe alla cui casa militare appartenevano. 11 berretto degli ufficiali generali mantenne i suoi tradizionali attributi: sopraffascia scarlatta con greca ricamata in argento, fregio cli aquila sabauda coronata ricamata in argento sul panno rosso, il berretto aveva tondino e montanti filettati cli cordoncino argento; la novità per il copricapo era tuttavia costituita da un nuovo tipo cli fregio. Per alcune categorie cli uffic iali generali l'aquila del berretto doveva esser~ ricamata in oro proprio ad indicare la speciale funzione o incarico dell'ufficiale, il decreto prescriveva l' aquila ricamata in oro nei seguenti casi: - per i tenenti generali capi cli S.M. dell'esercito; - per il primo aiutante cli campo generale del re; - per i titolari di corpo d'armata; - per il comandante in capo titolare dell'Anna dei carabinieri reali; - per gli ispettori delle armi di artiglieria e genio; tutti questi generali erano assimilati al rango di comandanti di corpo d'armata. Molto probabilmente la decisione di abolire la vecchia uniforme da generale fu determinata anche delle esigenze estetiche del sovrano, quella pomposa uniforme con l'elmo piumato non contribuiva certo a renderlo più imponente anzi il contrario vista la sua statura ridotta. D'altra parte sappiamo anche che il re era un uomo dai gusti molto sobri infatti, quando salì al trono, egli mantenne sul ben-etto il fregio dell'aquila da generale quale egli si sentiva, invece della stella con corona che avevano portato suo padre e suo nonno. L' Atto n. 39 abolì le corclelline anche nella grande uniforme degli ufficiali cli stato maggiore. Sulla giubba a due petti usata per la grande uniforme degli uffic iali di tutte le armi e corpi furono tolte le trecciuole oro e argento che ornavano le spalle quando non era previsto l' uso delle spalline metalliche con frangia, al posto delle trecciuole si stabilì di mettere delle controspalline di panno uguale a quello della giubba con i distintivi di grado, perché non avendo più l'intreccio a fiore con i gradi suJle maniche diventava difficile capire il rango cieli' ufficiale. r distintivi cli grado erano quelli già adottati per la grande uniforme coloniale e con la giubba da campagna mod. 1900. Si trattava quindi di stellette ricamate o metalliche disposte al centro della controspallina in numero di una per il sottotenente, due per il tenente e tre per il capitano; la stessa cosa avveniva per gli ufficiali superiori solo che la controspallina era bordata di gallone oro o argento (come le stel lette) secondo i bottoni dell'uniforme. Era il sistema di distintivi di grado rimasto in uso nell'esercito italiano fino al 1.970 circa.

- 731 -


Distintivo di grado per ufficiàli inferiori e superiori. Fig. 1a

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1907 circa - Generale di brigata nella nuova grande uniforme. Le spalline metalliche erano state appena adottate, recavano i distintivi di grado per sopperire alla mancanza dei ricami. li berretto non era piĂš.floscio ma semirigido.

- 733 -


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1907 circa - Una parata in occasione di qualche ricorrenza ufficiale. I segni di un graduale distacco dallo sii/e umbertino sono piuttosto evidenti specie nel generale. Al suo fianco un colonnello dei carabinieri comandante di legione, dietro ufficiali di tutte le anni, sul fondo le /ruppe ammassate, è quasi un acquerello cli Cenni.


1907 - Ufficiali generali alle manovre. L'ufficiale a sinislra con il soprabito di tessuto cautchouc è il Conte di Torino.

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1907 circa - Vittorio Emanuele Ili nella nuova grande uniforme per gli ufficiali generali, l'elmo piumato è scomparso insieme alle cordelline ed ai ricami sul collo paramani ejÏn.te tasche.

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1907 circa - Viflorio Emanuele ili in una/010 ujfĂŹciale riprodotta come ccmolina.

- 737 -


1909 circa - Colonnello comandante del 32° Regg. Fanteria in grande uniforme, sul bavero della Riuh/Ja sono applicate Le nuove mostrine con i. colori delle brigate di fanteria. Il berretto sostituisce il chepÏ, rimasto solo ai granatieri e all'artiglieria a cavallo.

- 738 -


1908 - Il colonnello comandante !'80° Regg Fanteria in grande uniforme. Si erano ormai cre()fe le condizioni per riservare l'uso de/fa giubba a due pe!ti alle grandi occasioni cerirnonie, parate e rappresentanza. Con il passare del tempo, il completo con fa giubba a due pelli si trasformerà ne/fa grande tm(f'orme da cerimonia ( 1934).

- 739 -


1906 - Il col. Merli Miglietti comandante del Regg. Piemonte Cavalleria negli anni 19061913 sul bavero e sul piatto delle spalline le insegne di aiutante di campo di S.M. Abbiamo già riscontrato che l'incarico veniva co1lferito alla gran parte dei colonnelli comandanti di reggimento. La bottoniera della giubba è quella detta "a corazza ", con i petti divaricati in alto. ùt bandoliera è un bell'esemplare del vecchio modello. Tra qualche anno le aquile stampate in lamiera d'argento saranno sostituite ( I 915 circa) da quelle più resistenti in fusione.

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1900 - Elmo da colonnello cornandante di uno dei /Jrimi quattro reggimenti di cavalleria. Nella mandorla porta il monogramma di Vittorio Emanuele lii.

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1904 - Sottotenente del Reggimento Savoia cavalLeria in grande uniforme per parate.

- 742-


1906 - li capilww Caprilli, padre dell' equitazione moderna, ritratto con il ,nodello de.fi.nitivo di giubba da campagna ,noci, 1900, li bavero della giubba e la JÏle11a 1ura delle controspalline sono del colore distinti vo del Genova Ca valleria (4°),

- 743 -


1903 - Giubba da grande uniforme di un sottotenente (vedi spalline) dei Lancieri di Novara. in ques/a giubba la disposizione della bottoniera è rimasta quella del vecchio modello, come si può notare in alto i bottoni non partono dalla attaccatura della manica. La bandoliera porta ancora l'aquila stampala in lamierino d'argento.

- 744 -


1903 circa - L'alfiere (regg imento non identificato) in primo piano, prende in consegna lo stendardo dal suo colonnello. Grande un(f'orme e bardatura da parata.

1903 - lt Reggimento Cavalleggeri di Udine 24, schierato a piedi con lo stendardo assiste alla cerimonia della consegna di una decorazione al capitano medico.

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1904 - Schieramento di cavalleggeri in parata ( riprod. fot. A. Boggia).

- 746 -


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Fig. 2

Fig. 1

COipo veterinario militare 1890/1907 - Ques/0 confronto diretto tra i due ritratti ci dà una idea del processo evolutivo dell'esercito. Si tratta della stessa persona. Fig. f . MaiRiore veterinario in tenuta ordinaria ( 1890). Fig. 2. Colonnello ispettore del corpo veterinario militare in grande uniforme; il fregio del berretto è sottopannato di robbio cosl cornei galloni del distintivo di grado.

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Fig. 1. Allievi in tenuta di servizio, vestono l'uniforme da truppa di cavalleria compreso il pastrano bigio, la giubba turchina è a 6 bottoni, la trecciola argento guarnisce il bordo del bavero, controspalline di panno turchino senza fregi, pantaloni bigi con doppia banda turchina. Le filettature del berretto sono celesti, la stella non è molto decifrabile. Fig. 2. In grande uniforme con giubba a due petti gli allievi hanno già l'aspetto da ufficiali. I pantaloni sono guarniti di doppie bande celesti.


1904 - Gli ufficiali di un Reggimento Bersaglieri radunati nel cortile della caserma. Sono tutti in divisa ordinaria o di servizio, il colonnello è al centro del gruppo con gli stivali.


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1907 circa - Giubba sguarnita da iifficiale commissario. La giubba a due petti era prescritta come grande uniforme o come ordinaria (1903). Si portava con le spalline metalliche a frange, anche perchÊ dopo la scomparsa dei gradi a fiore, era l'unico sistema di indicazione dei gradi. Nel 1907 però il Ministero decideva che la giubba a due petti, quando era indossata come tenuta ordinaria nelle visite di dovere, nelle presentazioni, per rappresentanza e simili,

- 750 -


doveva portare i distintivi di grado sulle controspalline di panno (come la giubba da campagna). La giubba a due petti qui riprodoua è proprio un esemplare ,nodijÏcato per l'applicazione delle prime controspalline di panno. Sulle spalline irifatti, oltre al foro del bottone, troviamo dalla parte del!' attaccaiura della manica i bottoni automatici per fissare sul lato esterno le controspalline con le stellette (Colf. Costumi d'arte).

- 751 -


/902 - Nuovo modello di mostrina da ufficiale con i colori delle brigate di fanteria. U1 mostrina segue l'andarnento del collo della giubba, è compleia di bottoncini e stelletta, i suoi colori sono quelli del l O e 2" Regg. Fanteria brigadieri del re.

1909 -Alarnari da paramano (grandezza naturale) adottati per la giubba degli ufficiali. Per comm.emorare i duecenanni dalla.fondazione, avevano le stesse caratteristiche cli quelli portati sul collo.

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- 752 -


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TERREMOTO AVEZZANO

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'CAMPAGNA LIBIA .

CAMPAGNA

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CAVAI.I ER~ .MAUR.1·~1Ati Ò

Le disposizioni che disciplinano l'uso delle decorazioni sono diramate molto tardi. La 11or111ativa è co111enuta nel punto 11.. 16 del !?ego/amento sull 'uniforme (allegato 11. 1. al Regolamento di disciplina militare). L'Atto 11. 189 del 1895 stabiliva: "Le decorazioni possono essere sempre portate con qualsiasi uniforme". Sono d'obbligo: le decorazioni nazionali e le medaglie commemorative con la grande 1111iforme. In caso di riviste passate da ufficiali generali o visite di dovere si portano con qualsiasi uniforme. Le decorazioni al valore militare e le commemorative si portano in guerra, Ile/le marce d i 1rasferimento, nei servizi armati esterni (tranne le eserci/(/zioni) e nelle riunioni con cara/lere difeslività militari.


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1907 - ChepÏ da tenente del 21° Regg. Fanteria è la foggia dell'ultimo modello portato. Dove la visiera assume dimensioni eccessive. Era soprattutto questo particolare che lo rendeva esteticamente sgradevole.

- 754 -


/907 - L'ultimo modello di cappello a "hmnhetta'' per i reparli alpini, è carailerizzato dalla falda pialta, benchÊ siuarnito rende bene t'idea della foggia.

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BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

Gen. Alessio CHAPPERON, Organica Militare fra le due guerre (1814 -1914), Stabilimento Poligrafico per l'Amministrazione della Guerra, l 92 1. Enciclopedia Militare, Istituto Editoriale Scientifico cli Milano, 1933 . Diario di.fine secolo. Domenico Farini 1891-1899 (atti parlamentari). Tip. ciel Senato della Repubblica, Roma, 1961 . Nicola MARSELLI, La vita del Reggimento (osservazioni e ricordi), S.M.E. Ufficio Storico, 1984. Emilio DE BONO, Nel!' esercito nostro prima della guerra, Ed. Mondadori, 193 l. L'esercito italiano dall 'unità alla grande guerra (1861 -19 I 8), S.M.E. Ufficio Storico~'"'l980. Charles MARTEL, Military ltaly, London, MacMillan and Co., 1884. I(/ustrazione Militare ltaliana. Annate 1887-1894. Direttore Q. Cenni, Vallardi, Milano. La rivista di Fanteria. Fascicolo IV, Roma 30 aprile 1895. La nuova uniforme. I distintivi dei graduati di truppa. La rivista di Fanteria. Fascicolo XI. Roma 30 novembre 1895. L' uniforme degli ufficiali in congedo. Sinossi di arredo militare (Scuola Militare). 2° Corso Allievi Aspiranti Contabili. Anno ·,1899- 1900. Lit. G. Pizzolotti , Modena. Prontuario del tiratore italiano. Parte Prima. lllustrato da l J3 incisioni intervallate nel testo. Capitano Fea Costantino. Tip. Eredi Botta, Roma, 1884. Giornale Militare Ufficiale. Annate dal 1870 al 1907. Nelle voci: armi e buffetterie, divisa e vestiario, disciplina, equipaggiamento, ordinamento. Atlante del materiale d'Artiglieria e Genio. Annate 1872, 1874, 1876, 1883, 1886, 1887, 1890, 1892, 1893, 1894, I 896, 1897, 1899, 1902; Tavole illustrative di: buffetterie, armi ed equipaggiamento. Servizio del vestiario e del corredo militare durante l 'anno 1878. Maggiore Generale Cesare Croce. Ministero della Guerra, 188 I. Storia delle Armi. Le Armi individuali dell'esercito italiano. Castelli. Scuola d'applicazione cli Torino, 1865. Istruzione sulla divisa della truppa delle Armi di Fanteria, Cavalleria, Artiglieria e Genio. Ministero della Gueffa, Roma, 1880. Tip. degli Stabilimenti Militari di Pena, 1880. Allegato sulla divisa dei sottufficiali di Fanteria, Cavalleria, Artiglieria e Genio. Allegaro sulla divisa degli allievi di Accademia, Scuola e Collegi. Istruzione sulla divisa pei RR. Carabinieri. Ministero della Guerra, Roma, 1880. Tip. degli Stabilimenti Militari di Pena. lstruzione sulla divisa dei/i uffì.ciali dell'Arma dei Carabinieri Reali. Min istero della Guena, Roma, 1884, Tip. C. Voghera. Regolamento sull'uniforme. (allegato n. l al Regolamento cli Disciplina). Ministero della Guerra, Roma 5 aprile I 873. Regolamento sulla divisa del Corpo R. Fanteria Marina U.ffì.ziali - Bassa Forza. Supplemento n. 8 G.M. della Marina 1873- Roma 1873. Raccolta delle disposizioni relative alla divisa degli ufficiali. Dispensa n. 4. Parte Prima. Giornale Militare Ufficiale. 31 gennaio 1891. Istruzione per la divisa degli i{/fìciali del R. Esercito in servizio attivo ed in congedo. Ministero della Guerra, Roma 14 ottobre 1903. Tip. C . Voghera. Regolamento d 'esercizio pel Corpo dei Carabinieri Reali, Torino, 1873. Tip. G. Cande)etti. Regolamento di esercizi per i Carabinieri Reali. Ministero della Guerra. Edizione 1891 e 1892. Tip. C. Voghera. Regolamento di esercizi e di evoluzioni per la Cavalleria.

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RINGRAZIAMENTI

A chiusura dell' opera sento il dovere di rivolgere un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo lavoro. L'apporto dei loro consigli si è rivelato prezioso nella ricomposizione dì un difficile e complesso mosaico. In particolare rivolgo il mio grazie: Dott. Stefano ALES, M.llo Guido ANTONlAZZI, Sig. Luciano ANTONINI, Dott. Anselmo ALIBERTI, Dott. Luigi BARONE, Sig. Ruggero BELOGI, Sig. Guido BOSCO.. Teo. Col. AngeloI BOGGIA, Dott. Sergio COCCIA, Col. Mario DI MARTINO, Dott. Marco D ' ORAZIO, Prof. Marco FR'.ANCHINI, Sig. Enrico LUCATTONI, Cap. di Corvetta Stefano MECONI, Gen. Ubaldo PERRONE CAPANO, Dott. Giuseppe PERUZZI, Sig. Alessandro PICCININJ, Gen. Rodolfo PULETTI, Avv. Paolo ROSSI ZORZOLI, M.llo Rodolfo ROTASSO, Sig. Marco TORELLI, Dott. Eugenio VIOLA, Dott. Marcello ZINGALES, inoltre l'archivio e collezione dell ' Avv. Alfredo BARTOCCJ, del Dott. Carlo DI SOMMA, del Dott. Maurizio LUCARELLI, del Conte Ernesto VJTETTI; i Musei: Storico cieli ' Arma dei Carabinier( (Gen. Umbe110 ROCCA M.O.V.M.), dei Bersaglieri (Ten. Col. Romano ALESSANDRINI), Museo dell'Arma di Cavalleria, della Fanteria (Ten. Col. Gianni CALDERAN), Istituto di Storia del Genio (Gen. Sergio DAMJANI), Museo del Risorgimento di Voghera (Sig. Giuseppe BECCARJ), il Comando Generale cieli' Arma dei Carabinieri Uff. Storico (Ten. Col. Vincenzo PEZZOLET) e Comando ciel Reggimento Corazzieri, il Quirinale (Amministrazione del patrimonio Sig. Domenico MJCHELINI). la Casa di Riposo dei Veterani cli Turate, la Biblioteca d'Artiglieria e Genio. All'amico Sig. Nazario BARONE esprimo la mia gratitudine per il contributo speciale pervenuto dal suo vasto archivio, nonché dai suoi preziosi consigli ed incitamenti. Un pensiero particolare, oltre al grazie, è rivolto alla memoria ciel Gen. Valerio GIBELLINI ed all'amico Ernesto CHIAPPA, entrambi scomparsi, eia cui ho ricevuto incoraggiamenti e sostegno di grande competenza. Desidero inoltre manifestare il mio apprezzamento al Col. Enrico PINO, Capo dell'Ufficio Storico S.M.E., per la instancabile collaborazione fornitami eia tutto lo "staff' nel corso di questa lunga ricerca, in particolare al Col. Nicola DELLA VOLPE, Ten. Col. Roberto DI ROSA, ai Magg. Antonino DI GANGI e Michele TEDESCHI, ai Cap. Fi lippo CAPPELLANO e Amedeo CHIUSANO, agli aiutanti Maurizio SAPORITI e Daniele PRINARI, quest'ultimo autore della fotografia sulla sovracoperta e di numerose altre delle uniformi .

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INDICE

CAPITOLO 12 Fanteria e corpi assimilati

Fanteria e corpi assimilati nell'Istruzione sulla divisa della truppa delle armi di fanteria, cavalleria, artiglieria e genio ( 1880) Uniformi dei sottufficiali e truppa. Le modifiche successive all' Istruzione del 1880 CAPITOLO

La transizione al grigioverde. La tenuta di guarnigione

199

. »

267

»

311

))

421

»

507

»

547

17

Uniformi ed aspetti ordinativi della sanità militare e del corpo di sussistenza CAPITOLO

»

16

Uniformi della truppa del genio CAPITOLO

]19

15

Uniformi della truppa cli artiglieria e ciel treno di artiglieria CAPITOLO

))

14

Uniformi delle truppe cli cavalleria CAPITOLO

\'.J

7

13

Truppa di fanteria. Le trasformazioni dell' uniforme dal 1900 al grigioverde

CAPITOLO

Pag.

18

Uniformi del personale civile. Giustizia militare e farmacisti Le sperimentazioni di.fine secolo. Modifiche all'uniforme degli ufficiali, Circolare del 16 maigio 1895, Istruzione sulla divisa degli ufficiali ed. 1903, Atto n. 39 del 1907 Servizio territoriale .

»

583

Divisa del personale civile dipendente dal Min istero della Guerra in epoca Umbertina

>>

587

Le sperimentazioni

>>

603

Bibl iografia

»

757

Ringraziamenti

»

759

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