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NATALITÀ , MORBILIT À E MORTALITÀ

DURANT E L' ANN O DELL'INVASIONE NEL COMUNE DI VITTORIO di Giuseppe Toffolon e Mi c hele De B e r tolis

La nostra ricerca non è stata semplice perché la documentazione che abbiamo reperito è molto poca: essenzialmente i registri di nascita e di morte presenti negli archivi del Comune e qualche documento presente ancora neli' archivio dell ' ospedale civile.

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Durante tutto il periodo dell'occupazione l ' ospedale civile ha sempre funzionato non è mai stato dismesso da ospedale civile, ma ha funzionato a pieno ritmo, vi s i curavano principalmente i civili ma anche qualche militare.

Comunque neli' archivio dell ' ospedale c'è ancora documentazione relativa ali ' epoca della Grande Guerra; non ci sono vere e proprie cartelle cliniche come le intendiamo noi adesso; c'è qualche scheda, qualche biglietto di entrata e uscita dall'ospedale, da cui si può. evincere qualche diagnosi sufficiente per dare un ' idea complessiva su natalità, mortalità e morbilità.

Come detto l'ospedale ha sempre funzionato, non venivano curate solo patologie organiche di ambito intemistico o chirurgico, ma anche in campo psichiatrico.

I dati non sono semplici da commentare perché comunque la popolazione durante il periodo dell'invasione ha subito una trasformazione. Nel momento dell'invasione ma anche nel periodo immediatamente precedente chi ha potuto, chi aveva la possibilità economica o anche chi aveva un mezzo di trasporto, e per mezzo di trasporto intendo anche un semplice carretto e un asino, sono sfollati e sono andati al di là del Piave.

Quindi , la popolazione che era rimasta in sede era la più povera , quella quindi che aveva meno risorse. A questa si aggiunse la popolazione più povera del cosiddetto Quartier del Piave che si era spostata verso questa zona .

Una popolazione che aveva non solo problemi economici , ma anche problemi di salute.

Come dicevo l'ospedale non curava solo civili ma anche qualche militare come si può dedurre dai dati ricavati dai registri e dagli atti di morte presenti in Municipio.

Tra l ' altro i registri di cui siamo in possesso non sono registri originali, in quanto questi sono andati distrutti, sono stati ricostruiti nei cinque anni successivi, dal 19i9 agli anni 1922-23; sono stati ricostruiti e rifatti quasi completamente.

Nei registri di morte abbiamo trovato, nell'anno dell ' invasione , i decessi di 86 militari , di cui 15 tedeschi e 71 italiani. Dati sul tipo di malattie o tipo d i interventi chirurgici che venivano eseguiti nell ' ospedale non ne abbiamo.

L' unica notizia che abbiamo è che , comunque, l'ospedale civile è stato fatto funzionare con personale medico militare sia italiano che austriaco in quanto anche i medici, quelli che vi lavoravano prima , erano sfo llati in sieme all ' altra popolazione.

Chiaramente non si tratta di tutti i militari morti a Vittorio Veneto in quell'anno perché, probabilmente , i morti assistiti da strutture assistenziali militari non risultano p oi registrati nella documentazione comunale.

Altro dato: la natalità che c'è stata dall ' ottobre del1917 all'ottobre del1918: s ono stati registrati 466 nati , di cui 43 nati illegitt imi . Nati illegi ttimi a quel tempo voleva dire nati da donne non spos ate. I figli da donne sposate , anche se il marito era al fronte da tre anni , comunque venivano registrati come nati legittimi.

Comu nque la percentuale degli illegittimi sul totale dei nati è altissima , è più di u n 10 %.

L a spiegazione che abbiamo trovato noi è che in zona si fosse sviluppata, come succe de sempre in simili frangenti qu ella che s i chiama " prostituzione di g ue rra".

Pros tituzion e dote, n el sens o stretto, in cambio di alimenti, magari per mantenere i bambini o g li anziani che c'erano a casa.

No n ri su ltano notizie di operazioni (tipo quelle che si sono se ntite nei Balcani ultimame nte, puli zia e tni ca o v iolenze di massa sulla p opo lazione invasa).

Qu es to fe nom eno è s tato descri tto ne l secondo conflitto mondial e , ma n el primo almeno n<m ri s ulta esserc i s tato in maniera eclatante.

Morbilità. Dati non n e abbiamo, ma alcune valutazioni possiamo farle s ulla base d egli atti di nascita. Questi, riferiti ai nati del 1918 , sono stati ricostruiti e registrati soltanto nel 1921.

Co me morbilità probabilmen te non c'è molto da aggiungere ai dati citati dalle precedenti relazioni ; le p a tologie e r ano sopra ttutto dovu te a mal nutrizion e e denutrizione, poi alle mal a ttie infettive di c ui s i è già parlato e si parlerà più diffu s amente in questo conveg no.

Altro dato che siamo riusciti a ricavare è la mortali tà c he c'è stata in quell'anno: sono s tati quas i 2 .000 morti fra la popolazione civile.

I d a ti reperiti , analizzati, ci hanno fatto giungere all a conclusione c he più o meno fra la popolazione maschile e femminile, nelle di verse fasce d ' età , è più o meno comparabile eccetto per la fascia di e tà cen trale .

Qui l a mortalità fra la popolazione femminile era enormeme nte più elevata di quella m asc hile.

Le spiegazioni c he abbiamo tro vato sono due: i masc hi , in buona parte , e rano in gu e rra , primo e secon do perch é le donn e assistevano tutti gli altri ammalati e quindi e rano sicuramente più esposte al contagio e quindi più predisposte a co ntrarre. Ulteriori dati non è stato possibile reperire nei registri custoditi presso gli archivi del Comune di Vittorio Veneto.

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