H
rKi
SOLDATI E SOTTO-IIFFIZIALI del battei glionc ìlei
®rmo
ATTO A GUIDARLI IN TUTTI GLI ESAMI vanno saRoimasi
^
^
r
Klueta I iirogrnmnil
'' (»
C.OW}\WlO <pw \.l t»T«
-'"bì*.,
OìW
DI
lì;
W*wt#/
f ia^
J.
'*
l'
‘ •
AMTOMIO nir,I,*A
’
«
'
'
•
i
' .
*
' .
capitano
(li
Artiglieria
addcU’o allo
i
Sialo Maggiorai
NATOLI
j^APOIil, Hall» Reale Tipografia IWlIltare
ISSO.
,
1 j
Digitized by
Coogle
Ut ^
‘
vi
i.
V
Ivi, «-«*,»
^
’
*•':•'•'.
.\
•
r f
V
*i
v !
:.
iwK
<
'«'w
.•i-.-.J ’v'.-
‘
T".
*•
;’>V7-
;
i'é
M*vh
» «
s*^
•'.'»
'.
*•
\>
*‘
1
J>
i
.
*..•»»
\>
•.*
*
.-
j
;
jii
,
.*v\
,
.
U
v'-.'
Ù\
\ J.
,..
/•>
*>l. >.,». ? •
*i I ' r
AVVI S 0 1
\
?*'
•
.
«
.
fa^K f*l »»'l
»
JWJ ri\. *.
-
•
l.r
•
•'
-1)
•
»
• .
•
•
»>-ijnr, 'r"t' t,.
-: !?
!
li
»
w.
>t>
*.V
'•
iUla Gqc di, ogni domanda de’^Programnii , si ò nolato la pagina, rarlicolo, il paragrafo, per la 'corrispondiénte
Ma per ben,wddi$fare a’ vari quesiti degli esa-
risposta.
mi , fa jitui d’ nopo studiarne sempre l’ intero capitolo^ * ^ pii.
i‘
fi -•
:
?
.
I.
.
•
»•»
-
»i
..
.jìu^‘
'
i
*
vfiUV:' ;s
n
•
i
,
V
•
’j.
h
u*;
•
»
"*4. iM
^
•
.
-,
»(•--;
*
•*.•
'
i
,
.-4.U}-,
.
..-«t*
^ '»
'
t.»
fO! t
^
V
•
-i
•-
j,,,.
.«
^
‘j;
.
'•
;
Ukìi » f>i
’
*:
f<. t
•
‘
— -i/'-'M:
'..j.M-
••
1'.*;
.
-V 4
•
'/.-if-
"J
-
»
««i
'
'
K '
1*-
*'1
.^sv-
}
^
V:;
«f.
’i
-tlM.
l,
.»«r
.•
.
<
t*
•
;
’’
•"'*
.
•
-
i*
a
-
•
J
r
k
\ .
.
'
'
••
•
•
*•
•
t-
*
t
.••'
-..'t
'
^
l'-‘* |-
»
•**.
•-
»(>
j
— nohv«ita
ib
ib' i'iw'i'f.:
ri4i
~ -.wiU it»*»;.?
•.t*»;
<r .
if^jo
V Vi’
J
9T!0^9
rJbb Mf'twra VTf-, V *
oiié/f
ilr.t .ìTÌìj
^ iHìtLoc.-^ (Mi-
-OÌ.<iShìfc^'
{/J.
'
b*
«
b
A«KtJ((||))
«JÌhU
-
t
Digiti
d by Coogic
— mm HI i
.
i.
,
*
INDICE.
M -
4
.i'
-I
.n :
.
!
.
IV
V
•
r V. '•
f
.
Hfetodo a tenerii dalle Giunte de' Corpi per lo es^me dei diversi . gradi di sotto-uffisiali da caporale a prima sergènte thclusivo ', « composixione delle Giunte medesime a^movato da IS. !it. tl ''^ Re (Ò. G.) nel rfl S Dicembre 1857). VII \ . pafe. Programma di esame pei gradi da caporale' ad alfiere. " XI ‘
;
i
ORDlìiKUZk Di PIAZZA.
I
—
De’ comandaali defle piarle ereataalf Del serVI/io degli uffliSkli Superiori d’ispezione Del servizio degli uflìziali del corpi facoltativi Del servizio delle truppe in generale Del servizio dèlie truppe di casa Reale : e della Guardia Reale Del servizio delia gendarmeria Beale Del servizio delle truppe de’ corpi facoltativi Del servizio della caDell’.online da osservarsi nei corpi per la nomina ÌTl .ser^ valleria vizio ‘di'piazza ^^^Dcll’ asfecmbfca dcllè' guaraie, dèlia' fspczfede*,' creila parata delle medesima Deli’ ort^, è del ^|orH..pe| SMvUitp^^ddlp guardie ne’ loro posti Della*g^n-giiaMid Delie ^arditi alle ^Re
—
—
—
—
—
—
—
,
——
,
—
a’postl priupij^^, deU’inter^4e^,pwgz«^.^o’j)^o^M^ D'e’distaccainenti di'gucr'rd e nelle esterni Delie pattuglie— Delle ronde
—
—
“
SPV#*»
— Ì^Snaa'T'TistTpli^^^^
truppe
—
Delle Della riunioue delle truppe, e dei casi dì allarme e di incendio distribuzioni Degli esercizi delle truppe Dei perDegli alloggi Dei Principi generali d41a disciplina e della subordinaziooe messi Colonnelli Dei Maggiori— DegU, Aiutanti Dei Tenenti Colonnelli Maggiori Dei portadiandiere e portAStenwdi I^i Degli Aiutanti primi sergenti forieri Dei Capitani Dei primi secondi, tenonù > Dei secondi ser^eutii Dei cae degli Alfieri Dei primi scianti Dei snidali Dei caporali Della riunione scomporali forieri dell» Della pavLirocnto, e della apedizione delle guardie Del picchetto guardia di polizìa Della partenza della truppe da una piazza Delr arrivo delle truppe neUe piazze— Dell’ordine (k osservarsi marciando Degli onori nell’ interno del Regno Dei distacoaaenti e delle scorie ,da.l a 156 . .. militari . : .
—
—
—
—
—
—
—
—
—
— — —
—
—
i
—
—
—
—
—
—
—
—
......
.
—
—
..
ORDIKAJm. DI CAMPAGNAJ* i
—
Del servizio degli uffizialì superiori Del modo di comandare e di riPrincipi generali partire il servizio— Del modo di eseguire il servizio DelItelia riunione delle guardie della ispezione e parata delle medesime l’ ordine Degli avamposti Del servìzio delie guardie nei Del santo
—
<
—
—
—
—
.
—
-Digiti-- ’ vi t‘v-’
Googic
—
*
IV
— — Modo
loro posti pi
— Dei cam'
Delle p*l|iglie /dillo ronde •'delie scoperte
di tracciare raMendanieiito
— AUendkmenio
baracche — Dei biracchi — Del governo — — interno
della fanteria
.Dei campi di della disciplina , Principi generali de’ corpi Della guardia di jk)e del servizio lizia Del posto avanzata <dl -fHlUni 'rr7 Del picchetto, da 1S7 a 18Q
—
OBDINASZA amministrativa, a
—
—
'•li;
,
««Igeai»
'll-.M
.Jviifli
Hn.i'-’U .1
-
•!»
CL;,
».
.
Pei ruoli annuali r— Dpi. ruoli anpnqli degli ugmiui— Dei ruoli aoupali de’ cavalli Degli averi in danaro Delle màlricole.-^Dcjlc rassegne ^egli uBiziali e degl’ impiegali''— Dei soprappiii di averi Degli averi in denaro di sotto ulfiziali e soldati Dc| soprappiù di presi Della varie spettanze de' militari Delle spettanze de' in litari presenti in rivista Delle spettanze de’ militari in permesso o con Reai licenza Pelle spettanze de’ militari negli ospedali Delle spettanze de’ militari sotto giudizio Della consegna de’ letti dall’appaltatore alle tmp|ie Dell’ amminiDella riconsegna de’ letti dalle truppe a^ll appaltatori
—
—
—
—
—
—
— —
—
—
—
—
—
strazione interna de’ corpi Dei consigli d’ amminiDogi’ ispettori strazione permanenti Dei consigli d’ amministrazione eventuali Dei distaccamenli-;- Dei comandanti di compagnie o di squadroni Dei rwistri de* conti di massa Della somministrazione degli averi degli umziali somministrazione del ufliziali cd ai solprest ai sotto Della dati— Dello assegno di mantenimento delle eójnpagnìo Del Jiistro o squadroni Dell’ assegno di niasselta'-^Del cónto mensiialc di cassa Delle BUSsisteuze Dt'i generi di dotazione cnotamu bardatura e fesliario Dell’ arraameuto Delle inunizioni da guerra, da 181
—
—
,
— —
—
—
—
,
—
—
—
—
STATUTO PENALE.
—
Del consigli 'di giaris4izione miliUre— Dei Tribunali militari guerra di eorpo Dei consigli di guerra di guarnigione —Dd' consiDei consigli di guerra della guardia pariloi— gli di guerra divisionari Dei consigli di Guerra dei Governo di Napoli —Di'Gaeta--'-‘Oeirafta Delle persone mtlHart —Oidi’ aucorte nriiilare Dei reqti militari Disposizioni generali torità de* superiori militari Della procednra militare Articoli prelimiuart—Della i^zie giudiziaria militare Della notizia officiale Della prova giudiziaria militare e dei mezzi di acquistarla Della ispezione giudiziale Dei rapporti e processi verbaR Dei documenti Degli esami de’ testimoni Degriqterrogatort d^ll’ im-.. Del' tostUnt'o',' d^gP lopotato Della ricognicrone delle persone
Della
—
'
— — — — — — — Disposizioni
qnisiti
—
—
—
—
—
—
—
— —
'
generali per'la convocazfone de'tonsi'gli di g;ùpr-
ra— Della piu ampia istruzione— Del procedimcnto'contro'gli àsseoti— D«R* processnra subitanea
'
— Dei
reati militari, c dellé loCó puniìioni—
— — Delle punizioni de’ loro — Dei castighi militari — Delle niancanzc suburdinqàione — Della infedeltà in fatto di amniinlstràtione e mqoutépliu^ mtlitarc e furti militari — Della diserzióne. da ^7^ ^ p Articoli preliminari
militari , e
elTctli
pene militari ,
tle*
DÉl)fc
di
.
’27
'
— .
,rt( •
,
'
,1
f.
•t’.'lK
'. .
‘f totOI-ifU
-
Mi-*'!
4i
>•'
If'.l
Ordinari e straordioarì da
.•'• <),'(>*i>!51.1H!W)(.'I
•'il
.-s
’-'J
rJijoiiEScL'Xt'tìllX-''''''*
i
'
^7 b àSS
V'
.
o
n i
'v~t
l't
da un capopòsto <|udlndqiial’ da
fórsi
^
-
.
;
J
t
Pelle parti che cem]lòrigono la ch^ahiiA , o' moretto e la pistòla "modo NoittCttclatdffrdflle diverse parti che compondi montarle e smontarle .da a 292 . . . . gono la sella e la brìglia / iitonns il.'Ut •AJ droniifi ,
—
^9
—
ii.iihÌi
II!
*r*’
jT ,•*
•
AMTWfETICA*'*'’'''*''’'
.
i
-
!
— d i
' .
.
'
I*
'
U~
•
IVojuoQi prclimiDari^ DelU nunicràzìoqe --7 Maj^icra^^ Ic&'cre^iU^ìwiwrjr— Ài^uionc degl’ iulcri Sottrazione degl interi, T- JiMli^icazioptj je-
—
—
gl’inleri ^Divisione degl’ interi ‘-•Veciiicazione 'delle AiuatIzÓ zioni degl’interi Dei numeri ipleri concreti , !,osbia deneinianjtr Somma de’ denominati Sottrazionò d«’ dcnpuùaat4rHI|tobzp}ieaz>OMi«>.'dei denominati Divisione de* dMiomig8 ii>>^DeI}e frBzioi|i(:T^.iiémnM\<'.d^le frazioni— Sottrazione delle frazioni Molliplkazione delle^ifzaziaiailf— Divisione delle frazioai alleile. fraùMà .decinuiliirT.SogiiM). idte^d^^'
—
—
—
—
—
— —
mali Sottrazione, de’ decimali-'- MQlMplieazzepnt.de’ dgeilDaUirTnsnMi>sione de’dcoimali -<-.Dei quadcaM e. deU’,aptrazàon%< dcUa,irMÌIice.j^drata Dei cubi e della estraalooa della ga4 jget 4mb<na ^d^Uft lMiwni e proporzioni Delle proporzioni geomeUiclie Delle..pgp])orgipniiaritneiirhe Soluzione di,Ptpl^l«ffli.iarÀlmotkL.^,ft«Mla,dtÌ'/tee' e^NPliee diretta Kegola del tré semplice inversa Ueguia del tre composta diretta Regola del tre regola di società o compagnia Della regola ui'^ciela o' cotiipagoia semplice Della regola di società o compagnia- •ompbssi-.zit.-itegola di alligazione o legamento. Regola di alligazione semplice Regola di alligazione compo-
— — —
—
—
—
—
—
—
—
Rogato idi -Mto fposntosMaiiM'Ràgtìla-dàvMIto'tpiedrìnnb sHfflpIiCei^' Regola di falsa posizione doppia—- Sistema-attuale di'iidsaradCt'-Rd^o di R'opoli , • di Franoio e: rìduiion* delie -une alte alti» -s^ràtodo 'dii^ista
durre -le tese e.melridiiFraifcia inipalmi-napòlitani c vicèveésO'->vàxtuM<' ’i% ../<] . sistema di atelira ia> Siei|ia. -ir i; da’.2 a i372 .
m
'
’
'.VJl-'. 0"": 1
'f
.
!
1—
'!
I-
-
^
-ÌTMiiiin
h'n-!**-.!'»-'
5l>
•
.
f
’
,
:J
..'. III
•.'
^
-illa
.o.-n;..T iMi
I
_
_
,.••1:
fmoì
3vMm
BLEMBNTT PT’OÈ9<!15TR'!A tiiiff
I•I
OilttOft
—
'j'
r.h 6 ;a >-jU
preliminari —.Dcnuiziom -— Degli, ossipuii —iRl .alquàMe su gli augpji„che formano due. rette, che s* iuiprscianp M^JS onante proprietà de! .triangoli MsppUo.a’Iaii cd'agli angp|4,-T:|PgfpM%tà
Pocne
iHtzioDi
—
Verità
nelle rette parallele ,c degli ongpU che forniunu lc rcMe,.(Mrglléìe.qq^gdin sono intcriecate d» una terza retta -r- f)( ,aU.Huc prsszSKt^.tléWffdji .
flcllè
corde delle langenti.^.ep.
— De’ poligoni,
.in .ge)ijraìep;fli,ajqzWRÌe
degli angoli c delle superlicic
.
(la
pagina 373 a 393
1
— VI.— '
r.
—«—a-oO-o- ov M
~
4
'
"'
'
»
t
Derniizioni e nomenclauira de’ principali solidi con IV spiegazione delle differenti pani Di alilatiiibe ^^prietà dflle rette e de’ piani Misura delle superficie de’ solidi. Misure de' volumi de’ solidi e de’ corpi
—
—
—
rg^oniU'
.
.
.
'
psgina QD7 a 408
‘ ,
NOZIONI, DI GEOMETRIA PRATICA.
(-
I
—••••^#8033#'’ ee«n
—
Dei ptinciMli’istrumenti Mr eseguire sulla carta Nozioni preliminari. Dei le costruzioni geometriche c risoluzione pratica di alcuni problemi. principali istrumenti necessari per lattine pratiche costruzioni geomeSoluzione pratica di alquanti prohlemi «ometrici triche sul terroQo. da pagina 409 a 428 sul. terreno
—
—
'
'
MODELLI.
1
—
—
Fog4to -di distrihuzlòne memile-^Pogtfe di prest e féraggi Btato'dl eaMMaggiO'^F’e^iO'di abbigli aiucnfio *- Rneto Mna»le--8taiu Quadro della £orw per gUabbuouStato del Wgam^nto degli uUzieli Mieuta degli araiusii Modello di matricola di uomini e cavalli-^ Stalo nninerativo Mia fòrza
Foglio ‘
.
'di passaggio' »~FogHo semestrale .eanti
—
—
— Situtzioue
l>er la rivista d' Ispezione. iri
opov 'r.()8
-
iii
’J‘J I
giornaliera, da pag. t a'XLVni
'
I
.
II'
•'•.''•'-irjn 'afi
it
t.
1;
lui
oud
.
./i.r.aillli .li
••..CC'lDj’liii).!-
J
| ..
.1
'
'
I )J I.)J
'.'Inolili
j
L
—
‘
^
J
;
.
.
,
i
a
p’"
f
o‘MV<n^}.un
J l'Tvj l4Js.il
'
£.1!
.
;
-
vr^nf'c»'
iÌe,'
ii'jis •
i'io
orV'Vfif
•'tino
fOfc,‘ì
<n;s5<i
HI
lii
i^iiuriT
•'(
,:v’ì
b
9'n<vj'rio'j
-''"'
<.r'I
i;
•*
itoiir, ria
nTij'-ioe
p?]ou-'
ì
’
it't
Lo
t’.LfM'M .
fiii.
Kiic)
iL oIt;uii'»jt ib
o-.-ora
motuua '!.i *>'i2on:tiiu. ivivo» sltuip ifìft f.iips
o ’o
oidb oibiip
i;
.
.
•
cJ ® r'
oqrio Loh oo'ii'
'.r'iHi-a aiii'Uìiioqs/iiuD Lo
.oti’o
viif'iiy
oisrme ^'ifrUrj'n <'
Elis.m tnol oiiD 'rvoii ’j'A ì
.'•T
fnn
oì'V/ •iu'js.-
/
.V- 'Ài*t';'iiutiije hIiì.ZiiKi I..1
.
.
iV'/j
B iiir.iiiii .0
lai.* (.'wiij !o’i) i.-l'T.io
o-i
i”
^
ooijMn
‘ooooo
LiA 'Lean oc|tòo
o)rnoi';iOfjot([ i.'uLihiihr» 'ilr
«a ‘.'>10 rOfpOO li 0)7Kjtll03 Ó itO il) (‘iaoib ,
'inoibr.iipg
fbi'i'jljiif:
-0
!<)((
Eirionqrnoo thj iJoÌjìo? Siipii :; o i.iliijltxii *b oi-iinun ..
,
(.igr.,*-,
.l'jld'
Olioii
<
*\iiUj<i*iv
iimoqno oiib ia«b»t‘»vob
>H'"<
t
\ Dlgilizcd 'by-
CoOglc
METODO.
-
A ùneni Me Giunte óe' Ikj» pa lu esame è' diversi
'
.
gradi
de salto-i&'ali Giunte mede-’
da Caporale a primo Sergente ffltdt^,ivo. é.dé^(isiflòne d^^
sime, approvato da 8. M. il Re (R. l't.u;
b,lu
'w.
'
^
G.*) nel dì
^
,11
:•
I
-uniViiiiiiii
.^1
j
II
Mli
Iflr
;
>ni
...
tiiisii,
fuo-
•
n
5 Dicembre 1847.
'-V
.
.
..
.
-
'
^
•>•--•
I.
r
.1
t ^
-
li
.
..ì,
i
Perchè negli ascensi l’ anllchilà possa Conservare .| 4 ;^ 0 villa preferenza senza detrìmenlo delia proporzionata istruzione} che per ciascun grado è indi^nsabilc , vien prescritto o >c l.“ In ógni corpo sarà stabilita una Giunta di esame , Com<
posta
come segue;
"
ri ^
n tenente colonnello de.' maggiori
ed in sua vece , uno , a scelia del colonnello. . presidente
Due capitani a scelta
del colonnello. . . .
( Un ulOziale subalterno'..
membri segretario
L’ aiutante maggiore quante volle sia il più antico tra capitani prcsidenlc Due Capitani a scelta del capo del corpo, membri I Un ufiìziale subalterno segretario ^ «egrelario non avrà voto. Quelli chiamati a comporre II
tali
Giunte
non saranno esenti
dal regolare servizio che loro spetta. 2.*^
La Giunta sempre ebe dovrà riunirsi lo farà previo or-
dine del corpo , ed in Foogo prescritto dal capo di csso onde , procedere al corrispondente esame. 3." Nel mese di gennaio di ciascun anno si aprirà in <^ni
corpo un esame annuale, neF quale verrà ammesso un nninCfO di candidati proporzionato a quello delle compagnie o sqtrsr-’ , droni , di cui è composto il corpo, cioè un secondo sergente,' due caporali , e cinque soldati per compagnia , o squadrone dovendosi prescegliere detto numero d’ individui per antichità nelle classi rispettive dello intero corpo.
Dk _ od
*'
^/.oogk
,,
i cona^^anli àe] ^orpi si 'faranpo esibire eoo antioipawrae^e per c<^pi;a|ip^cj inandaoti deile compagnie , o squadroni , nel trasmetterle , vi marcheranno le loro ossertasioni circi la' condotta de* propri candidati. Dalla riunione di siflalte note , c dal ruolo de’ sótto* ufEziali del corpo per anzianità , il comandante di esso nomi-* neri coloro eba sono meritcroU di concorrere alio eSiitti^ <pel diversi gradi con la suindicata proporzione. .u ... 4.° I comandauli de* corpi guidati da perfetti seatiaenli di >
n'Qip Jb*.spU«ti.cbe bivi<nsQq esaniioarsi
massinui religiosità e giustizia proiDcbevaiuto la decilions rdel proprio generale ispettore , onde escludere dagli esami coloro i quali avessero conimesse deib^reiterato niODGaniie alte a denigrare la buona condotta ; tenendosi mente perciò non solo alla gravezza , o leggerezza, delle solferte- punizioni' « aa alla natura delle mancauze, relativamente al decoro , .morale< e de5. licatezza da serbarsi da un militane. Detti iodividui poilranne essere abilitati ad esaminnrsì'inel'.trelto successivo ^ qsalora pel decorso di anni due a coutarn dall’ ultima denigrante mancanza avessero dato pruove non dubbie* di esemplare condotta, o’di pdthiva emenda ;obiena'queili che Cossero siati esclusi daU’esa* - «*, <y ^ me6.per delitti Safamanti." ’ Coloro che durante la cabdtdazione commettessero inasc4nBe tali che non avrebbero dato loro dritto ad esaminarsi , forranno privali pel beneficio della eandidasione , conferendosi M’ ascenso agli altri, 'che ^egdlarmóalè li seguiranno in anziani|à< ;<f ° Formate le note de’ candidati il capo dei corpo li annunzierà all* ordine , disponendo puranche là rinoione della Giunta ed il giorno dello esame. CI’ individui chiamati a' poterti <oon-> correre aspireranno a’ rispettivi asoensi ^"cbc li^ salali »a, quello di caporale , i 'caporali a secondi sergènti', potendo) benanche divenir caporal-forieri , ove si esaminassero 'per detta .carien-, i secondi sergenti a primi sergenti , >od a primi sergenti forbri se 'vorranno anche esaminarsi per cpiest’ ultima carica. W’-: ° I capi de’ corpi cureranno con, previdenza di richiamare quegl’ individui che trovandosi assenti per distaccamenti , o coni* ‘
‘
-
r.
i
'
>
lucssioni , Venissero
ad essere Inclusi nel, periodico esame an*
nuqle ^ come pure .nqnparmelleranno l’allontaaameiito dal corpo mese 'precedènte allo' esame,* a coloro che fòsIicéh^
p^
Wf
séro'hella posizione dopninì. ^Quelli che per inevitabile impedimento ,
vgni presenti all’esame,
vi sar^niuo
,,,,
j,
,,,j
non potrànono tro-* ammessi nel venturb^nr^
essendo specialmente vietalo di potersi effeituare esami ' I nel corso dell’ anno. h t*. W'.’A. 7,* La^Ginnta procederà ad ^anpnare gP IndividvJulle ma'*' terie precisate nel relaliyo progranima ^ e fonpedi,' qq
ninio t
•
^
.
•
spondeiilc
numero di quesili por,;ogVi] malcnà,,, ì.qutdi^raBUO
—
II
—
bussolati ostracnùone uno a sorte ^ su cui i candidati rìspondcranuo. Le diuiande che non ammettono variazione di arti8. colo non verranno bussolato. La Giunta dopo di aver enunciato il quesito, si assicurerà se tutti i candidali ló- abbiano <’ ^ <i» jOni'ol ben capilo. ". Ad ogni risposta a voce in iscritto e sòl terreno sarà , applicata dalla Giunta la meritata caratteristica di éftimò, bene;, medioere, male; assegnandosi all’ ottimo due pnn'ti , ai bene 9. Un ponto, al mediocre nessuno.' Un male avrà forza di togliei^
*
:
due pùnti dalla totalità di ranno lo intero esame.
quelli riportati , e '
due oiati'ahnuHt;ii».
I
i-
t'
ip
Sarà dichiarato idoneo colui che* abbia cnmulato un.Tiumerò dimanda contenute
di punti eguale , o al di là di quello delle
nello apposito
programma.
° Il dritto di
candidazione pc’ risultati idonei
avrà
la
du-
rala di due anui.
Tutte
verranno a risultare vacanti nel corso del primo anno saranno provvedute esclusivamente per anzia10. nità da coloro giudicali idonei. I non idonei , c quelli che rinunziano allo esame , potranno essere ammessi al susseguente esame annuale , onde prendere il posto di rispettiva antichità tra gl’idonei per ascendere a’ gradi cui aspirano; ben vero che il numero degl’ individui da esaminarsi al principio del secondo anno non potrà eccedere , esclusi rimasti candidali , quello stabilito per ciascun grado preferendosi sempre 1’ antichità. , " La Giunta di esame nel fare uso del criterio morale per valutare le risposte de’ camlidnti , ed applicare ad esse la comle
piazze che
.
.
i
petente caratteristica , distinguerà se risposte siano originali da
i
difetti
rimarcati in dette
mancanza di conoscenza , o da diil mancare per conoscenza indica
sattenzione , definendosi , che
r ignoranza della materia sulla quale si deve rispondere , ed il mancare per disattenzione dimostra soltanto una distrazione presa,
ma non ignoranza della materia stessa. Con le enunciate norme si procederà ad analizzare ciascuna risposta de’ candidali , ed a proporzionarvi, mediante debita gradazione , la meritata carallcristica , ritenendosi che una innnGanza di disattenzione non impedisce di dare il bene , mentre due della medesima specie vietano di assegnarlo. Per proporzionarsi il male dovranno concorrervi delle mancanze di conoscenza. La Giunta noterà in un apposito foglio le commesse mancanze , per ciascuna risposta affin di facilitare il proprio convincimento non solo , ma per rendere benanche oslcusivi gli elementi di esso ad ogni superiore ricerca.
^ ’
Formerà infine uno stato indicante i suoi parziali giudizi per ciascuna delle risposte , secondo I' ordine dello dìmande riportale nel corrispondente prograiimia , e vi esprimerà del pari il dcTrcìxo
2 ’
"
V'
-
<
)
/
o no» ktoneot
«•bolo’ wviieo ,
11.° Qualora
i
io
ippoupi'osiégo^a Od
r
^
* ,
.
^
^
.
bene del Reai senizio esigesse la conunur Uiioqe di carica iravjan.^i^ àe^geiótei^ed up primo sergente foriere , i comandanti de corpi sono facollati a poterne esporre il
motirÌ’‘ee9 circostaQuaia proposta al proprio generale ispettore debita aj^psoratione. " • r
i
per
b
.
,
Sempre obe i candidati ai oredessero gravati dal giudiaip delle Giunta pohrapoo addurre le loro istanze , previo permesso dei capi de’ corpi > a’ generali di bHgaté eventuali sopra luogo, i quali con l’ analogo divisamento invieranno il reclamo al rispettivo
^oerab ispettore per le prCvvideiua di risulta. 5itd,ù ft.-'.-.
• .
v-,"!^
soilijiim
)
aiOjssv.n{o
onj!».!!!')
’
^
Wf.
W
f„.,
j
-,
ig iui ^
•».
li
eb
e'! )
uili-ji;.',"!
’..'ì
.'l'is
2.ÌJ..I, Kit'
)
(b
,Z
3-ioii,'i)UR
.
Cicifi !*.3
in
A
'111
>b
I
.
’-t.
^;.
-
nj
7 I^V
,s 7 ;ì!o:h ;"r, I
'—rrn’i 'iavr; «(rf-» (i'.'or.’L*. ,<5-<f)i;r-p7
r,.
’.iì''»'»
O'
<JJ 2
gI'UBuìii'I
:jj
’
t
p
.tfif ^
olooiii/' la,
r,n?.
PÌ«.'. '(jr.o ,f-,b
i,t r. f,(t
ànp.r-.nr<^ «i-.qj-q Bl»<)b ingioi
.1
f,J,. ,iÌ 7 /\
oni.'.u tv,,ÌK-:j\; ;
.;*-.HTon«>§
;
3 V:-ìs iOii
P«:ìÌ(,v‘J; .»j. l (17
,1
.:u
•
V
•
n;:
.ibif A
Il
)
•
,
s
... ...
,
-’}?;
t;
,
S
•
il
Ijr:l
I
.
ii>
'
ciL
...t-i'
cl'i?
,obf fijJ;
ìj ' .
3
'Kcivn al',- n-nl, V;f.'o:-a oi. atnl-l * /t.G'.'t ,’G".(ìf .Oku hìsì.vì f lyi.abi c-'iljftvó 'ri', o'j'-h h‘r. bli nri/oO .i«
Il
•
..-'r'i'.tfA-}
't
,f!(s(y*j 33
j
aijni’M 7 t- ,
leij’
inLiiupg r.hijovj r.fbb ìhIj
i 39 l .tra t.éy .CA*I ìkaJ/' sfinmjn^ bb hoyoJF .in
il
9
,on
'
'
\
(I.
,-ri
377 ft:-j»
if>
(007.1 A
,
f
'ji73i};!:ii5 nitri
.1
.
fir.j’
.
.^ 1
:
r-{fr>''.?''o«T!
A
iOTÌ
.TBA tSI n tyoH -ti asi ,rsi .àtn
'C3i)J
RJbvfjiia ;b airneqm (ab
.(£l7t
•
..t:u
f;lh? hir.^ì-ri^fr.i ".R olóoiliA
'*
.
—
XI
»i"'p Ic-'H'
-‘'tv,
MiusiiB omi-iq ca
fi
E IV C O •
Delle
()b^V”tfrtftfemo8 i'vMHnol
domaò^e c^poDdenli'aì progren duesàni^ appérléileii^ allà^ìtó^'’’
‘'^'‘'del’fettÉlione' dd' Treni) pei eradi da Caporale aèlflfiefe nnduaiw-.'^ I-.Lt.> .. V ir f-irtèia' ,
j
'
,
o^wiit
-..8
;tr
'-V'- ir- oini-l'i-i l;
b/^ì
sicoag'a
,»•
.
cq»
insiamfij •*f!'jfaBEÌrib g^fuos'i
no"»
Hsun
Per Pesame di un Soldato da Useend ere a Caporale. (
In Iscrillo
^''
).
Articola r.° Le quattro operatiooi semplici di Aritmetica. I. Addizione. \ '
II.
III.
Sottrazione,
f
Moltiplica,
'
/«.
•
.
«««
a<.\ (Mah. DA »AO, 80a a 515). '
,
j
IV. Divisione. ) Articolo 2.° Rap|iorto regolare dio deve farsi da un capoposto caporale. ( Maruale pao. 43 art. 605, 606). Articolo S.** Rapporto straordinario dì un fatto qualunque pel quale fosse obbligato darne parte al superiore da cui dipende. (Man. da pao. 278 a 281).
; (
A »oc« ).
.
'
Articolo l.°
.
,
'
.
t
.
/
I
Domanda sui vari doveri di un caporale relati-
vameute ai servizi interni della propria compagnia in generale, c riguardo alla sua squadra in particolare. I. Servizio interno del caporale —«Xibretta die aver deve— Cura degli oggetti dì casermaggio , e mobilio della squadra. Istruzione che dar deve alle reclute della propria squadra. (Manuale Pag. 123 ART. 1656, 1659, 1660). li. Doveri del caporale dòpo lo sveglio relativi agl’ iodividui della propria squadra per l’ istruzione , servizio, ò governo. (MaA. PAG. 123 ART. 1661 A 1664). IH. Doveri del caporale di quartiere. (Hanv pao.>126 E 127 art. 1687 A 1700). lY. Doveri del caporale di guardia alle scuderie. (Manuale i' PIO. 127, 128 ART. 1701 A 1712). .o. Articolo 2.” Interrogarsi sulla conoscenza dei vart' pezzi di ;
Digitized by
Googlc
•
b birdatora colia rispettiva nomenclatura e far
coi èveomposta
,
m
Oaconoscere il* modo di bardarsi gli animali. (.PnposTiro niltAnZA FEH U ESEnciZIO a hS NAKOVRB DI AaTlGLlEBIA CAPI.
TOLO IV )•
"’ì
'
ù
.^nO',1
m\ modo di procedere alla rassegna,
Articolo 3.” Interrogai^
degli animali. ( Man. pao. 184 art. 73 e 74). , Articolo 4." Interrogarsi (sull’ istruzione a piede della*’ pianta s^cacizio e lk evolvz. delle rnupdel cavaliere. ,
PB DI CAVALLEBIA). '•.V.;
,1
'
t.
'
lA
A
•
n
,
.
*
•
ti
ioii
.
I
«Ili Hi
j;
..
if.
i
• •
\
* *
•
,^j
"
•
t
.
'»
.
V.
*
V«nl^e«Mupie
a C«^^t]Pal*Aiirlere* In iscriUo ).
(
aiodello A)..;
AriiCfOÌ(op.}«° Foglio. 4i «bianca, ,( 1)Ur.
,
>
Carpetia di presti. ( Manuale modello, B Foglio di .dislribuxiune. ( Man., .uoiuLne C )
Articolo. 2.*^ Artìcolo
Articolo 4.° tfie ‘-qó&ttro operaeioni ^semplici, di aritmetica. Addizione. l. \ ;
'
,
»s-.Sotirnsmfle. III. Moltiplica.^ ,:t )
,
.
,
Divis^po.
IV.
J
I
I,
..
'*
re' ('A voce o; •
Articolo 1."
gnia per .
.
•
••
4
IÌa
»•
,'h
(
ordinario,
servizi,
ordini,'
'
’ '
0’.'
’
•'
'
‘
'
i*
i*
’
,*i
'I/
'j'Jdr.
t
>-
•
i
/4
... *
'•
*
4
vi)
m
•
•
tb
.
,
»*
\
i;
O
-
:
>,!!.
'•
(if-O'-i-;, .MI'S (.
.oi'-
11 »
,1, fi },.
*j. ^
( (
.
«L.,;-. .<
I
W' licrt'tiff). i’,'-.*
»l
Ov.f>
a-i;JDf
,
Articolo 4.9 IL6' ({oattro operlizfonf’'8eiii'pIièi*K!lì àritnietftiil''' n^, t; ,4 •1. Addizione. >
A.n HA ’SbttMnònoi {*/ in. Moltiplica. ( I
’
l<0rlèi?è da' asceiidéi^e a i®.* Scrgcnj(^v\ •
•'
•.>
.1
I*
l*er résaiité d’nit'^ca^djrdl^é '
‘
: :>
‘
ed ogni
Ma».’ pao. ,113 , 114, 117 a 119 abt. 1323,
1338;' lS7d'V IS^®)-'
^
,
'
''*
^
V
'
''*'*
’
Domanda pei vari registri da tenersi in compa-
la contabilità,
altro dettaglio. .
'i; 0, ,. JA --
.
.
,
u'i
,,, ,
^,1/’
si
'
*
da pac. SOO a 3l3)t
U
, 'i
l' '
IV. I Divisiollè.
I.vji
J
,^-t
:•
!
.T.
•I'.
Digitized by
Googl
M
4
— xnt Articolò
2.**
S« di
riguardaci servizio. C ' 2." iOrgeòtà .'Db'vm
'’'»-
i
:i
>
>
<>*. .ni
li
rj'?ari';riiHj“i
eomandanioi nai^- paMuglté'AI^ lorcbè incontrasi eoa un’altra durante la nptt^. t " i: •-•HCnA «2 Ìà*.‘ 735 n. Doveri dcK 2.® scrgowtc nella gttardra di pnlizia. {Jikm» '
? MG. 135, 136 A»T. »820 A 1829).'» 111 .'’ Doveri di un 2.® sergente comandante uh disiaoeomento circa la sua autorità, e carte di cui dovrà.esscr'iBuoko,e do^ veri dopo rientrato al corpo. (Ma^. pao. 150, 151, a^bt. 2067,
2068, 2076).
‘ ,
,
Articolo 3." Rapporto straordinario di un capoposto per un hrUo t|aalunque per il Ij^iale sia nell’ obbligo >di vbmijO' ^aittf al superiore, da cui;dip«iiE|«lB..^MAV».nA.q^,,R73L,A 281. ).^. f. .
A VOW )
(
.
,
,
.
'
.
.
^
^
Articolo 1.® Domanda sui vari doveri di un 2.® 'sergente relaiìvamente al servizio iótetno della compagnia * in 'Reiterale J e circa quello della pr^ria suddivisione in parlictolài^.''’l<’>'*'' I. Doveri del 2.® sergente relativi agli Ijggèiti di claSerhia , Mah. pag. 1 It ' Ì®® aiìt.“ {611, 1618, ed effetti dei soldati. '
A 1616).
»
,
^
'
' .
.
,
.
,
*..i
i;’
Doveri del, 2.®i6erg,cnle di scttiipana-PelatiTV alla riunione per r istruzione , travaglio, ec. ( MAH^ ?»»'. ’Ì20, 121; O-’CI.:'/.'' ART. 16214,1629). ^ III. Doveri del 2-° sergente,^ Aetlimana relativi a) personale , ed animali che rientrano dal travagli, o altri servizi.. II .
.
,
,
,
.
,
^ ;,t. 121 , 123 A^iT. 1635 A. 16&2 ). ...j ,t Articolo 2.° Kespoiisnbilità e c<pit<;> da ricblpfl^ 4e<4^ora]i-
jFAG.
delle
.
rijigpttive, sqwdre.
1613). .
Il
f.-'i'rii
.’j
.111.' .
-.y
(
aj|. ..PAG..
110 i
,i
.i
-,
t
^
-•
Sul terreno
I
**f.
.. ).
.
.j,
^
'''Articolo 'l ,®
120.
^
1011,
rs;.
ti?^
C,.'à
,‘.ì
,, ,
j
,
Modo di 'situare la recluta in?piaul4' a^.sCcondn
dell’ Ordinanza di
Cavalleria ,'e circòstónze da. spiegarsi pcVfibn
piantarla.
Articolo 2.”
Modo da' tenersi
per istruire bene’ una recluta, con la sciabla.’ ’( Ordis. per ,,gu^ esercì zj 'e le'-'evolcz." delee TRUPPE DI CAVALE.). Articolo 3.® Modo di montare e, smpnlarè dal cattanOy'dÈAa‘
'
,
père bardare gli animali,
nUaccarc le mà 9 <tbiu’e' tanto di Artiglieria che di trasporto. ( Ordin, per Gù<)£tiEtk..;£>LEfevoEU^. 0E1.EE TRUPPE ni CAVALE.). t .d.flilaW ed
'
'
j
Dn|ÌtÌ.
'
!
,
Ooogl
‘
XtV.
4
— '
.
•“1
'
h
'
Fer l’esame dl'tui Seeoitdó Serf^nte da, ascendere a Primo, o Foriere maggiore* (
...
la iterino )°.
t
,
,j
.
.('
•
Articolo l.“
v;
1.
Addizione
II.
Sottrazione
con — ftntti» _„J» y,
interi
'• r-
,
J’-'\
Lo quaUfo «peraiioni con i ffaHiF " rt fn
.
'
1-'
/j A'
.
:
H'rfi /
Man. { (
ideaa
na p^o.' §20 Il ik, Moltiplica d’interi con fratti::'L‘-a. 327). Vr .,
.
iv.tDiviaione. , ^ idem ^ Articolo 2.® Esempio di un fogìk) mwjsile di rivista di Gom.
(Man. modeu.o A). r< Articolo 8." Eseoipio di un foglio di sussistenza. (Maanuji MODELLO H). „ , , ; I ^ Articolo 4. ^Esempio.di un fpgliadiabbigliamenlo. YMaNnaLE MOOBLtO E „ /.J,
missario.
‘
-
<
.
'
.
i..li
J
Hv
i
.
.
'I
/
’
"ìi
•
\ .ii.
Articolo 1.? Doveri di un caporale sino a 1,? Sergente taqto in quartiere, che in ^compagnia per tutto ciò (she'd» ciascunp de>-e eseguirsi hèlfe riviste"; distribuzione di presì Wveri , To, raggi , ordinario , tenuta deirabtógliamento, bardatura, e visite.
Doveri del Caporale di rancio. (Man. pao. 12$,' 126
I.
aKT.
1686).’'.:i't ? f"f*
**»
'ii
Doveri<dritForier0»5relali»?»dk-?disl«bBti*w. pao. 122 ART. 1641 , 1644). li.
(Man.
,
Doveri del 2.® Sergente
ni.
foraggi. (Mai», pao. 121 art.
relativi
alla distribuzione dei '
1627).
'
Doveri del 1.® Sergente relativi alla distribuzione del (Mai», pao. 117 ART. 1575 , 1876). V. Doveri del 1.® Sérgeple relativi ai generi che ei distribuiscono agl’ individui , e quelli cjié da esài si ritirano, (Mam., ^ PAG. 117 ART. 1581 )._ VI. Fare una carpetU , o un foglio dj ’chiainata o*unp | Stalo di soprappiù di averi, o di cstrariono d^i generi' ve-' strano.. (Mii»: ridnEtii ;B,’A ; Articolo 2.® Quantità e qualità dei registri nècessari pèrÌKi'’ tenuta ed amministrazione di una Compagnia. ìMak. pag*^Y8 IV.
presi.
'
.
^
^
'
‘
114, 117 A 119 ART? Ì52S,^^1538, •
C
.
.
i,-:
1
m
O'i
5.
I •
I
'I l
DigilizGd by
,
.
— XV — (
Sul terreno
).
Maneggio della sciabla tanto pei sotto udìziali che' pei soldati. (Oroin. per gXi escrcizj r eb evoloz. relee Arlicolo
TRIirre DI CAVALE.). Articolo 2.° Istruzione per attaccare le diverse macchine di e nomenclatura della bardatura. (Progetto DI ORDIHARZA PER e’eSERCIZIO £ EE MAROVRE DI ARTIGLIER. CAPITOLO IV ) Articolo 3,° Doveri di un sotto uiQziale del treno polla ma-
artiglieria, trasporto,
novra
una batteria di artiglieria. (PrÓg. di ordinanza per
di
d'esercizio X le manovre di ARTIG. CAP. IV I. Posto e doveri delle guide nella batteria in colonna per sezione, e per mezze batterie, non che nella formazione in avanti in battaglia. (Phog. di oroin. cap. v parte ui)> >'
Doveri delle guide nella formazione a sinistra iq batessendo la batteria in colonna per ntesze batterie con la cap. v parte lii). ( Prog. di ordin. III. Doveri delle guide nella formazione sulla dritta in battaglia , essendo la batteria in marcia con la dritta alla testa per mezza batteria. (Proc. di ordin. cap. v. parte ih). IV. Doveri delle guide negli aibneamenti. (Proc. di ordir. cap. V. PAR. hi). Articolo 4.° Istruzione della I.* e 2.* classe di cavalleria. II.
taglia ,
dritta alla testa.
( Ordin.
peK
gu esercizj e de evodVz. ni cavale.). '5.
Per Tesarne di un primo sergente per ascendere ad aiutante. T ibli
' .
.
hb
fin (.III
ih, À'riicplo Ì.*‘Òrilinapza,di -
iKriito).
piam.
pel)! ordine e del Santo, ,I„II>
-
r
,%iU ‘
^
i
Job
il:
,
0 (l
l'If
(JHan. aia ì*ag<,2^ .a / \1 .i
II. Doveri dfli’fùqUtqtc nel .miivlzio interno. (Man. pag.. 10 ^ , 109 ART. 1397 A 1400 ). o *'’ III. Doveri doli’ ainlaotc di setliniani. (lytAN. pag. 109 I
-
,
'
lìO ART. 1401 A IV.
chetto
14U).
Doveri dell* aiutante che funziona da subalterno di pic(Manvade PAG. ItjS, idO art- I31i>, 1830 >
fisso.
1831 ). V. Carte delle quali deve premunirsi, un poinaudante di distaccamento , ebe si reca ad altra guarnigione , e suoi doveri nel rientrare al corpo. (Manuale pag. 130, 151 art. 2068
r 2076).
'T‘
T
e
)
Articolo 2.” Oi'dinansa aniinìnistrativa. I . Spèttanza dei s6llo ullizlali , e soldati, che escono dagli ospedali, ò dagli' ospizi civili per raggiuogere il corpo. (Man. " ' PAG. 193 , 194).
Spettanza dei sotto
II.
ufiizìali
e soldati detenuti nelle pri-
(Manuale pagina
gioni del corpo o nella piazza per giudizio. .
J94,;i95)j *'
‘.V ?
Modo come viene' amministrato il'prèst* della HrVippa J
ili.
"
-c
'
(Man. PAG. 208). Cosa
IV.
si
*
‘
,
pratica per gli
cITetti
di
'
vestiario c cuoiame di
un individuo che passa da ,una compagnia all'altra nello Stesso ’ ' corpo. (Man. pag. 219 A«f. 049). ' distaccamenti. ‘(Manuale fa* V. Come souo amihiiiislrati GINA 203). , ‘
'
,
'
i
,,
.
,
‘
Arlicold y.® Slahito’ penale militare.
Composizione dei consigli
1 .' ,
per
guerra
di
‘
giudizio di
il
un soldato lino ad un ulBzialc subalterno. ( Manuale pag. 228 ^ AJRT. 14 A 16). II. Provvidenze, istantanee che si competono ad ogni uDìzìale , e sotto uffizialc nella occorrenza di un reato. ($1aÌ«ualb PAG. 241a 244 akt.'IOB -A 113).* ITI. Delle mancanze di subordinazione. ( Man. pag.‘ 272 ART. 396 E 403 ) rv. Della diserzione semplice. (Man. pag. 273 art. 469 " '1 471 , 473). v. Circostanze che qual ili^iio la diserzione. (Manuale' PAG. 275 , 276 ART. 472 , 474 A 477, 481 '•
‘
;
‘
,
(
‘
V
-
.
i.:
‘
tr.i
'
M.'
ì
f
».
'I'
A vocs ). ?•'
Articolo l.° Sui doveri di un’ulfizialc subalterno circa il ser. vizio interno di 'i.
una Compagnia.
Incarichi degli ulBziali subalterni
nelle
compagnie ,
o
(Man. pao. 113 art. 1534 e' 1565 n. 'Doveri dei comaudanti dei plotoni. Librette che' debbono tenere’, e visite che debbono fare. (Man. pag. 114 art.
negli squadroni.
.•
1537 A 1540).
’
'
.
•
.
i
«
,
^
V.
ui. Cure di un uffiziale relativo Olla nettezza degl'individui del proprio plotone. (Manuale pagiha 114 articoli' 154 1 ^ >
)
1542 ).
r
>•
'
•.
.
II-,.
,
2 .® Sui doveri particolari di un ufiìziaie di settimana.' IV. UfEziale di settimana nella compagnia, o nello squadrone , sua vigilanza, e sua responsabilità. (ManI pag. 114 , 115 ART. 1544 A 1549). Articido
'
‘
’
'
>
Ispezióne che dovrà fare
conio clife dovrà prendere che debbono uscire , e di quelli mancanti alle 'visite. (Man. PAG. 115 art. 1550, 1551 ). ^ V.
di quelli
^
Digiiized by
Googie
—
“* *''•*
'
>
IJt
’r
II ‘(ll!
I
Suoi doveri parlicela ri odia ,qovallei'«i, o KÌgWaiua nel «cnderio. (ftUiruA*» pagina ic
'
\i.
I
servizio interno deile >wincraia
116 AST. I1W2 4 1562.J. r
/ *
•
{
Articolo
•
.
*
'
^ ^ ,
ORDIN. PER CÀVAtiiERIA).
(
Sul terreno ).
'
;
,
Articolo- 2." Doveri dell’ uffizialc del 4reno per
di
nna
.
istruzioné della 1.* 2.^ e 3.* clasèe a cavallo QAI ESCRCiZJ E tR ÌBVOLUZ. URLEK TROPPE »I naitnovra
ballerià di «rtlgtiePia..
_
I. Posto dell* ufficiale dd 4reno nella batteria, in cdonna per sezione , 6 per mezze batterìe Con la drìlla olla teiUni ORBJUNANZA CAP. vj. ^ j. n. Nella batterla che marcia Ìii ayanlì-.in battaglia, ed in ritirala. ( Pr'oO. di ordir. caP., »). ^ all. Doveri dell’ offiziale del Irenft nella roTinaziorie in avanti in colonna par ^zzè baU^icili baltagìia marciando la batteria ,
‘
'
(PhOI^
Ri OR)>lB.
CAP. V ),
ivi Doveri dett‘ uflìziale del ircnó nella fojwaz1aii|e'l|i dritte ed a sinistra la banaglia;asscndò te batteria in colonna, per RV?Jlà di bàiteria e coii la dritta alla,"lesta. (Vroo. m ORÓfR. CaPiTOEO v). V. Doveri delH iniziale del treno nella rormaslaoc in cobattaglia. ^ Vroo. lonpa sulla prima nietà essendo la ballorln “ DI 9RDIN. CAP. v ). ^ vii Doveri dcirulfizialé del trfetlO foinpeudó là bnllerte'*or metà dalla dritte per marcinro a sinistra, essendp.cBsa in bai'* ,
m
•
'
taglia.
pRoo. DI oaniN. cip. v ). Doveri dell’ iiilìzialc del IrCno hllprcb^ Uibniyirìa qsarritirate. (Proo. di onmw. Cap. ’y)» '
,
.
(
VII.
cia in
Articolo
6.'*
Maneggio 'della «clàbla , C.^iislole^luo a 2. "èr-
gente inclusivo. ( Ordinanza ^ER Delle truppe i^i cavale. )
qi,i
ErÉRCizJ t eR ’É*irtÈi;zioKi
fv
Ver resinile «li «m alutiMite ^er «seeiidere ad alflere. t.
\
III
i#crMo;).
'
*1
•
Articolo 1." Beale ordinanza per lo scryjzio delle ptnzze.i I. Del servizio delle guardie uei loro posli..(MAN, pr pac,*
29 A 44). II.
Delle pattuglie. ( Man.
Treno
pa pao. 60 a 63 ). 3
Dk.:iiza^
y
.
iiK
„
•V.
i\st *.
11.
Toiide.
X M/in., ȓ, jai}. .G3,* C9 ),
|
OeHe JiMribùzionù { MiUir, rM. 91, 82.)i'( i)A PA«. 8E * 84 Dei permessi. (Man. pao. 86, 87),
Itegli «liffggi., ( M*ti.
VI.
iti* '
vul/
TU. Dei primi, e secondi leocnli. e do£Ìi aliìc.rt..( M.an, da IM A 116). V TUI. De! picchello. 13S, 134 ( Manuals PAO.
^
PJIGINA
.
,
II. Della guardia di noliiia. (Mak. «A.i'Ap. 13g\'<;S 1. Della. partenza dello. truppe da una piazzai. (Man. ’ PAO. 137 A 141). '
'
ZI. Dello arrivo delle iruppaoin ona piaj^- ( MaNUAtt uà fr PAGINA 142 A U5)v ,
,
:
iSr AHTicoi,j
(^4,»ljA.ui.^AC. ISO,
2Òè'^*1^^07G
^nlioanw per
^.®, Jlealf
, •
l* arnminis(raziop_«, miliiarc.
*• Degli averi in danaro degli ufiÌ7.{àli,e quali cirooslanze darp», driU<^.^XM^?»T *'« Peg'' danaro dcWlIp ufflziali 6 soldati ( Ma,
.
VI
W
.
f
‘
NOAtE PAG. 187).
,
'A
HI. Del soprappiù di presi. (.Man. pag, 188 a 190). IV. Composizione di un consigliò di amuiinislrazione
di
un
reggimento, o di un ballagliene. (Man. pag. 200 a 203). V. Dei consigli di araminisirazìone eventuali .c casi iircui ,
De! lustrò 'dèlie' (ionipàghìè'' mòdo ni àihniiutstrirl’ó'*
VII.
“ tilt. Bit gMéri af ’
éiMlaai^.'TirlaWJ'. V Wr
TLcf
(Man. PAG. 217 a 221 ).
Stiano.
’
'Àrtiòfló'i;*
Specie dei coniigli 'di HUAu: PAG. 228 A 235). Dell’autorità
dei
' '
migrili®'' guerra, e loro comboSiiitmci'CMi-
I.
II.
•»
*
^«toccateénft;- (,MiIs'.;pag:
-H*
stipeèiorr militari.
na 239 ).
(Manche
pagi-
Delle pene militarij Ma», pao, 268 a 271 ( IV. Dei castighi militari. (Man. pag. 271), i» òl. T- Croividenzo ittantaiSB. <iMhé. ìPagjmÌÌÌ41< a 244 A»p. 106 A 11^)- a ti 94. j|Bit ^ii ._.|o; 01ti. Delle mancanze di subordin|iziòne. ( Manuacb Pia4.e NA.. 272.). T1 ... .. Il Qj V
.
irr.
'
.
;
^ |-\
, '
.
;
.
,
.
Il
|,
Della diserzione. ( Man. ;pag. 275 b ..4rtic(iJ(i 4J* Principi di geometria piana.. VII.
276 ).l
i
;
i-
,i
h
<i
I. l.a defitiizione della gennielria piana, c domande. ,ebo. iigiiurdaiio tutte le linee, i Iiiaugolij nuadrilalori ed irtordwo.a i
(Ma.\. PAG. 313 A
my.
> ;
^iu. '
. ,
^
£
•
iA«
J»
.v;\
I
by Google
•
— «. Tracciare
ailla
un
carta-
dati. *''
416 r>i(OBi.Ei(A
Muore
iV;
iu
'»
f tfé '
( Man.jpao,
o
1l'iangrild'''ppo|»<)iko ,
quadrato.- ( Mì!n. rio'. 389 pboÌÌlÌma; ili. Tracciare sul terfeiio *iiua Ì»aèa
soperfieitì dei triangoli , dei rédai^oli , dei '
quadrali, e del cerchio.
(Makuau raq,, $f4,A 8#jS'A*if.' 74»
Anelilo'»." -
Somma desi* interi cól defeimali'. (liG^iiJfe Fifiini 3^8.
1 .
^
(*"
329).
n. Sottraziond degl’interi èe!'decitóaK.''{MAmjÀu'j^AautA •
328 , 329). Moltiplica degl’interi
itf.
Ito!
deeihtaii»
'
AHK
l-'il
'
YMAinriu^ rAoiNA
328). 1. IV.
Divisione
detìinalìi'^(-MAi<nAtÌ! klA<ii«A
degl’interi ^c6i
330 , 8S1
li
f
i,.
Mah? FAa.‘^344' i^ 847)'?'
3. <''<!
(
..
•"'C.'’
.1
009
... f,'
mii :h
'ii.i
JA in
»
Isti
,i;i
wrefl.^ ih snois!.<‘jij«ioD
,v<
ir.:‘';a
j
ih l
o ,
.riiroihuìjJwd O'* «h
s^*£
•’
-
t •
(.'L'i
£i» .li,
.
‘
pegola del' tre inversa.' (Mah.^ rAol‘847'i- Ì49¥.
VI.
\
•'" !
jv(
i
'(
-i
2. V. Regola del tre diretta.
'
''ArlicdTo 1.® Suite divèrse .ordinanze^ ® Dare delle ^toiegazio^l ip. di uno degji.aclioóU sopracèitati
m
W
piam .'.aeH'tffainaozé dellf (ordinaua 4ello ,slat^ . j.-, , ® Doveri ìn'génei^ale ai uh ùffiziàle iu&alterhò riguàr^pnti
roHitaire
'
servizio ìnteriK) wll» compagiiiSjii (MAH.j.,!fAq^ l|J3i) tU Àkir. l'334 A 1*543 • '* / c ^ ^
il
^
^
]|
I
'
•
\
ti
® Doveri particolari di: up"nfi^iàlé~di sé(Uinaàa..(M 4
»«0. U ,* 1 1.6,^,,,
W^
,,l
'
'
.
Ir-.-
'
i.-iL'
•.
J
-vt-viS A o:lS .,OÀ'l ) ,oLv :?,VM..G 'ibCi .<i .
•( 0 £ 9
-
Artieob U® Manòvre -di ulfizialb del trénb..9
,.r
^
iiaa '^tiaUeria'pereiò che<sl^arda un
jai ,r.»7':)
.tinhl; "'
'
i'
i/£»ij Sòatoidègli uffiziali dfel treno -allorefaà lavhrttAria è in battaglia, io colonna per sezione (colla dritta e sibistita 'mielate) ipesAiaMea balleriav^ioòUwidrilMi e sinÌBòra >in tèsta). (Proaspo DI OaQIHAKZA PER l’ ESERCIZIO E LE KAHOVRE DI ARXÙtUC* lUA capitolò if 'h ARIS TEHaA:).:: Ilio .•D'C'k'ssai/- r.llsO t,' li. In avanti in battaglia: eatendo la -batteria hi colonna per mézza jJutteria colla driltar>a'smiiéra -itt.-'teelK.'i(>PaooES]io ni oai.h>> duiaòla capitolo v partm TaasA.).' ->it! .» it •
.
111 .,
A dritta
,
e a sinistra in battaglia essendo
>
la -batteria
iiK Do|J«,'ronde.
Di. G3. A C9 OeHe diBlribuzinni. ( Mav, fao. 51, Degli èlidggi , ( Mi*. Di PM. 8E i 84 ).
IV.
V.
,
,,
I
'
'..j.’/i
,
,
„ ]«
Dei permessi. (Man. |*a 6. 86, 87),.i ìIaM \ yu. Dei primi e secondi tenenti e dogli pliìcri. ( NU.v. da yii PAOINA It» A ,116). . vili. Del picchetto. ( Mancale pag. 135 134).' , IX. Della guardia di polizia. (M.an. DA.iAp. ISS'i'jaipJ, ,*g> E.< DelUjparteuza delle truppe da onai piazzi^. CMan. da PAG. 137 A 141). VI.
’
1
,
,
* 1 Dello arrivo dello lruppa.,ig, unii. pUj(za-(^M anurie da pagina 142 A 143 ). .
.Ì3Ì articola
( 3^an),au:..^*ac.. 130,
.
per .1| araJcninìslPaziopOi raililarc.
•
Degli avéri
I.
vi
danaro degli
in
uffiziòli, e quali circostanze
daifiie.
W
danaro de*^8ollp uffiziali é soldati Ma, « «CALE PAG. 187 ). ni. Del soprappiù di presi. (Man. pag. 188 a 190). IV. Composizione di un consigliò di amminislrazione di un reggimento, o di un battaglione. (Man. pag. 200 a 203). V. Dei consigli di amministrazione eventuali , c casi in cui ' veueono istallali . ( MANr’pAo, 2Óà a 203 ) . “vi. toer distaccainyDtt;' (’M ìn^ jpW VII. Del lustrò ’'dèlle éouip‘òghìc mòdo ni òtadilutslÀ rl'ò’*, ; ,
!,
'
.
,
'
'
^
.Ili.
Dtt g^iiéri UT dtlniiinii!
cuoìllAii/ ,‘Ì
Stiano. (Man, pag. 217 a 221 ). '’'ÀftTC(ló’Ì*^SiaW
Specie dei consigli NOALE PAG. 228 A 233).
di
I.
Dell* autorità
II.
dei
Itù <>eviAi
guerra, e lòro'c^hipoSiiii>nc,‘(Mi.
suneéiori* militari.
(Manuale
pagi-
NA 239). iiT. Delle pene inilitarij (Man. pao* 268 a 271.).;,ila.'. IV. Dei castighi militari. (Man. pag. 271), jh <
'
¥- t?rOTvidenze
ittantaivei
106 A 1J8 ). VI.
272). Vii.
ilo:
diiìsubordinazione.. ,
Della diserzione.
(
I.
I.a
rigtiardiiiio
(Mancale paga*
i3i:sk^
lulle le linee,
i
liipugolij fc'ik.
o; ljj.
,
Man. ;pao- 273 b 276)..
geometrìa piana. defidizione della geomelria piana.,: e
PAG. 313 A 377 ^,
ì‘«i:
Gli
i«..i
.4rlic(iJo 4J*. Principi di
(Maa.
i
;•
jug. yìÌ41. a 244 .art.
.
Delie mancanze
0» na.,
!<iftLtii.
-i
doDiaodc
qiiadi ilalori ciJ
il
efaa
corclijovi
4 4 ;
5I'iA
-
lUt
•>iH
—
Tracciare siiHa caWa- un 1i'iangril<>'';p»|)Ó!lto , o iu an; rio'. 389 moÌ^Ìm* nuAdralo.' ‘ditó;;'tnjinlì dati! ni. Tracciare »u1 te^no 'ima-
u
.
(M
f
Man. ^AG, 416 pAobleiìIa 1^3**»*^' 'ivl' Mùufe delle snperfie»é'dtì-triai»goli , dèi rétìangoli , dei quadrati, e del cerchio. (Mahdaub paq. $$4,4 8#é'A*t',' 74, (
^
7S
A'
•
!
3<t
fji/
4fi- 'iSsJl^u J (1 . . . -• ra, Articolo 8.“ Aritipeb'ca, 1. Somala degl’interi coi decimalr. (MFàwIlk pifliHi 3^8,
H
:
.
-
“
.
329).
“
(
n. Sòttraxlone degl'interi ieordeciinaIf.''(M4KiJ4tB'>AQWA •
328 , 329).
'
.
lU. Moltipliea degl'interi
deeknali.
ttoi
(Mai(uìu‘ 'pagina
'JW A '30«
328). EKvisioné 8S1)J‘'”
IV.
330,
v. VI.
1
:iii
degl' interi Icòì
"r-"
detìaiali. •'
'
(*
Mandasi |iAàiNA
-avf
'39'.
.1
Regola del tre diretta. ( Man? PAO.-^344'if B*?)»*:' Regola del' tre inversa. (Man.^ pao;'* 847‘4 349)'.
t.'ci
»
éyt :}>
Ói!;li
OOS"
^
Irfi
if)
.!>
4
,i;i
ih suoisi<i)i|tuo>T .fi
.rinoilMjJsd
u“ .ù o , oJa'jinjj’.iy." ’
"Articolo l." Sulie divèrse .oi^ìnaoze^
Dare delle tati della prdlnanM
di ODO qfi^j,aciioóu^8oprtcei«
1.**
,
pìazw
roililarè,> 4eRò slatino jieh^^, mì|^e . „ 2.* Dòverf ìn génei^ale di un ùttÌBlale subalternò r!gu¥f^anti ,
il
dell» compagnia, (,M4h,,pao^
serviiqo
1834 a 1843).’
'
U3,
8." Doveri particolari di| un iwutiplè di ammana. s^i
l*,*AG.
Uf-A .yS^AitT.
^.3
<
,1/: t
.
WW«
V )•
.31» .
>i.a
A
..no
.•
j.
jÀ'j rijft.jrf'
C ’{ iòU •
(
Articolo
1;?*
ATanòvre di
Ogs
ma 'haUeria'perdò che>tl^arda un '
uffizialè del treno.'»
t.i
)
.nF,hi;'i?
)<
,
MI. f 1.1 Po8to!dègli idBxiali dal treeo ailorefaè lavfcettCria é in battaglia, in colonna per sezione (colla dritta e si|iiili(a inieA
ala) peemeata batlerm\(iaella 'dritta, e aiioitrBjm lèsta ). (Pao* CanO DI OaOINARZA PEH l'esercizio e le manovre di ABXldUE^ RIA capitolò 'v 'èARTB V'EMa). '..-.'^ > .•iircli'ineil. r.llolf ,<t ' lì. in avanti in Jkattaglia euesdo la J^atlerb in cotona» per mèuailMitteria colla, drittata smtaira i«.nlesl»v'i(PAooesilo di oc* ' .'li. '•( .,1 SlNAhZA CAPITOLO V fA»T« TEMA'.)>.‘ v< batteria: 111.. A dritta , e a sinistra in battaglia essendo la -
v
r
«
-
De|J^ roi»de..CM<»Wf;,ox M. ik C9 ), J Dello JiMribuiioni. ( Maw^ 31,, 82.)i’, V. Degli «ll»ggi. 84). ''i ( Mak„ DA pa«. VI. Dei permessi. (Man. pao. 36, 87). III.
,
'
IV.
‘
8eV
•
TU. Dei primi, e secondi A 116).
<!if/
leocnli. e dogli alacri. i( I>La,n,
PAUINJl liS
da
’-i;
a )3 vui. Del piccliello, ( Majvuals pac. 135 134).' , II. Della guardia di polizia. (Man.. UA>fAp. 18S A ,
' ». Della partenza delfq, truppe da una piazza,. (Man. da PAQ. 137 A 141 ). il. Dello arrivo delle truppa., in 1)1 anuale uà gmt ,pÌA%za. ( " • ^ h' PAGINA 142 A 145 )v ,
.
^
.
,
150, .i SI articola
j^Ac’.
208'?*'*
4lli®^.,^f®iA^!9.,ordioanza per l’ ariuuinls(raziojw,railitaré. I. Degli averi in danaro degli ufiìzlÌili,e nuali'cirooslanze vi daip», drill<f..XM^^^ >>44r ;184 a
J86)-
„
,
*.'• .P^&" *1W'' <4 danaro dè^soup uffiziaii b soldati tWA» .1 .. r ,A NCAIE PAO. 187). III. Del soprappiù di presi. ( Man. pao. 188 a 190). IV. Composizione di un consiglio di amministrazione di un reggimento, o di un battaglione. (MÀn. pao. 200 a 203). V. Dei consigli di amministrazione eventuali ,e casi in cui , ’ pno istallati. ,( Man .“PAO. 208 A 20S t. .
.
.
,
,
•
*;
u
come
—
-
iti')" vili.
sliario.
Dfei gdiidri
-
df dbtàz^bné V'èuolabf^/,‘1yiiyab^^^
(Man, pac. 217 a 221 ),
<**'
'*
*
,
Specie dei concigli di guerra, o loro'cWboiiiifcncVCMiNUALE PAG. 228 A 235). i.
II. Deir autorità dei stipe^iorr knilitari. (ManhAie pagi' NA 239). in. Delle pene militari.^ PIan. pao* 268 a 271 . IV. Dei castighi militari. (Man. pao. 271). hj sili ii Y. ^rinvidenze islantai»B> <iftlAi)i. jPAOJ'jabl a 244 arz. 106 A 118). 3 ... i. :ol Bl! '
.
oj.
Delle mancanze
VI.
NA. 272 ). VII. •
,
(
..
la dcfilli*ione
i iguaidiiiio
oi
.
>
-
,
i
liiiiugolij
pao. 373 A 377J. -
oru-^
Man. ;pag* 275 b 276).oiiv.
geometria piana.. della geometria pianai e
tutte le linee,
,
subordinazione;iM(MAMBAiiBiPA&i.é
.ArliciiJo dJ*. Principi di I.
(
di
ij Della diserzione.
i
-,i
-w.
=
.i
domande .ebiit
nuadrilalori cd
il
corel»io, i '
t:
'
..
4
:(
.-
oy Googic
Tracciare
11 .
cariar un 'li'ìangill<»'';ptt)wWlo , 389 riotó-IM*' * f
HI. Tracciare sul terreno 'ùaà ( Man. FAQ, 416 FIIOBLEIÌA
’
„
1.
.
_
'?c6r’'8énntaRl‘^Y*1iJÀ!Hii^^ Di^ioné dègrìnletf 9«r ... „ _
.
2. Regola del V. tré diretta.;'/ Miii? fìoì‘‘944''M B|T)'J'' Vi." fregola dtef ire inversa. fUtìw." ^ao'.'
9WÌ^9¥.
'
^
l'.t»
»
t'.'l
..
OO’!’
,::.r'.)
k.'i
.'?••
UJA ;r,
.
Irli
,i;s
W!Wf)*: ib SII01S!/;‘'4Ul(iD
.Vi
....i.-)
.!.
:.i
iu
l»nÈa''|iW*'4i<eC;'Wnll' dati; '.V 'S25ff«9^ i'J
Mòlbpliea' ifegl’ interi to! détfSbklli. fHiinriu^‘#AaiHA A '^3^^'*
iltf.
828),
'
o
sulla
flUAdralo.' ( Man; rio.
<r.'.-'.'a
ib
L
.nnoiìac.ìJ’-d U'/
«.b
o , oS.iain””;'}''
’
'Arlicòlo 1.® Suite diver^ .o^inauze^ °
Dare d^W^wie^azio^i Wvdi^UDO. ite^l^si^i'cótAjSopràcd*
dellf nililarè *
DoWr in géne/ale di un uffiziale suBalternò* riguardanti
tati
or^apea m p^ùa .'^ell’orì^naoza 'draiQOtinistfazi^ ^detló ,s^ltl^ó
{le^l^
,
r
servivo joteriw déllaj^ppmpagpij,: JJ9» l.U art. ~ '' I'534 a' 1'543). y.. 3.® Doveri particolari. dì{ U^u^jàle di set^ ;{ H4WÀ-
il
‘
.
.
.(tiu2 A C2S .cjA'i JfiiU.t«H)5pa ).,ab. L' rvUu'ibU
.if
Artieoto uffizialfe
li;.*
aji iit’
m
.
MiSnovre di .Haa 'baUeriaiper ciii cheislguarda un
del trenbi^
.ìiRtiiuc
i.lrju.i.'.a
is> '
.
oi* u Poato^dègli uffizialii del trenoi>aliorefaè laviMtUria è in battaglia, in colonna per sezione (colia dritta e sinistra in tei* sta>).peaii»Mta baltBriai^iOtiUe'.dritla e ainanni lin testa ). (Procreo SI ordinanza per l'esercizio e le manovre di ariiolua RIA capitolò f >iRTÌÌ N'EaaA r.lKiff .«I'J’ li. In avanti in battaglia. eaaeiido la Jiatteria in cotonae per méssa batteria colla driltac.a smi^ra ia.. tesila. i(.Pjiooe*iìo di or* ' .M.bii. DINAWlA capitolo V< parte TEMA'.)>.' -tt '
j
111 ..
A dritta
,
e a sinistra in battaglia essendo
la
batteria
li
« «Hi Ma rinislra rtlla dritte oanmim 'tJ»iTObA v Mhtiì renaa
colonnii’yf'Wm batteria
ìrt
(PKOoffrfo
alla lata.
dj
'
,
Mi jirinw pezao. “(Pbo-
fronte a dritta
Cambiamento di
IV.
^ carro DI OaDlHANZA, CAPITOIO V PAItT» IftaltA)»’ • V. Ctutòiamebto di fronte a dritta atdP <>««* pei*o; <Pkot “1^* ddTto Bi oubutAMA amoto v tPAWB *mwia )* battelfial VI. Fuoco dì ritirata a scacchiera per •
'
'
mcM
cr.;uo2’> '
.
-
.
-
;
•
)
.
.
y •;
t '’!
i-
,;i
•
.
.
i
.•*
•
•>
;-l>
t
’t-
.
tf.';"'-
i
.
.u
‘
l'iit
.,
1
,
'
•'
.
f
i.U t
I
.r
V; »' il»’
‘w '
.i.'f ' v’t
j.i.:
-.(•.VL-
i>v.
t.
A V
.(
vf‘
2
i.f
V<Wi:.
V-.’-rv
.CI',
•'
'
•
l'.
.
il» ,{;tt
b J i ''
i:ij
'
\ -
J.
‘
«.li
;
".s
I
:c!'i
#
i'-'i- i/U-fj
.
,ÌH
.
\ ;'w'
•
>• '
•
.
'
.
:iif j
l'.J
''fn
...-
*•
si.ia-.-i'
b
vililVO
.r-.tìft'
,{ù;'r
..
. '
(.1
•'
•
'
•’„b’
'
n j
''le
is
.
.1
v'
; '
«‘
'.J
.'i
•
V
.rfJ'.tiixt,'
.nii‘-''*K'
:
i.
;
..-v
.'t
i’
•
’.C .
•.
-.r
'
t
..
-i
or'>‘.'
.
:
.M'. t
.
>
i./
X
'iI'tV..
-IVA • J' i
r
‘i;:
ib
i '
.i.1*
-.M
u.-i'.::,
;
\
'
’
•
'
.
"
V " /.r'-o/.'.-
'
' *
-
,
niu
:vj
i'
•
.
f.
.
•
.ifM >~\i •.'l'-.i-iV'.i
.1
,
;Jb; T
fji
é-h' -.J.
.vi
...)»'»
»
.(
t<*ii
i.!
!,
a?;.:»}
'I
••('
vbib{ )
'atài/.ia* if'
t :
;
i
•.
•tté
III
Vri
1'
;,’i
i.i
i.'.oJì-'l
••’
11'
)
.li;r
Jf. II.
;
a'
IV i.»
;
r.*' ,
»/<..• vi, lu
:
.1
I
<ii
.;'r 1
'
13(1.
r
i
.'l'i
r o.i'if.'sv
;
.*«
; »r.
ni
.ii
.
iA.t '
v4t««i
.
" .:
*; .'IV'
1*'
’U.
./
v'cit.-;
,
tf'f
.
\
Uf ù -
V£;j;'.,» .
,,*ii I •
Digitized by
Goqgle
ORDIIVAIVZA '
Di
I
servizio,’ 0
il
'
delle
Reali
‘
truppe
’
j
«•
disdpliM
la '
_
^
•'f
delle ' piazze
(ISSI).
TITOLO J>K
I.
COMANDI, DELLE ISPEZIOm E DELLE DIREZIONI GEMMI ALI.
CAPITOLO
I.
De comandi. Articolo
ix.
D$' comandanti delle piazze eventuali.
16$. i^arà considerata come piana eventuale qualunque citti, o villaggio ove non sia stato da IVoi nominalo un go* vrrnatore o comandante, e che non sia l'ordinaria residenza del comandante le anni di una provincia o valle , scmprechò vi si ritrovi di perinaiicnza, o di trausìto una porzione qualunque delle Heali truppe. L' ufiìziale in attività di servizio più elevato in grado , o più antico a gradi eguali , che si trovi impiegato nella
borgo,
nel borgo o nel villaj;gio vi eserciterà la cariea di comandante di piazza. Un maggiore o capitano poi eserciterà la carica di maggiore di piazza ed uno o duo iiiiìziali subalterni a scelta del comandante vi funzioneranno da ajutanti di piazza. 166. I comandanti delle piazze eventuali avranno le attribuzioni accordate ne’numèri 159, 160, 161 , 162, e 164 ai comandanti delle piazze aperte (I).
città ,
,
,
(1) 159. Il comandante di una piazza aperta avvi le stesse attribuzioni accordate nel numero antecedente ai governatori di esse piazze: cesserà per tanto di esercitarle ove nella guarnigione vi sia un ulBziale impiegato ad essolni superiore in grado o più antico , dovendo io tal caso aver questi il romando snperioro della piazza. Il comandante in questa circostanza ,
Digitized by
—
¥1
mi
.
“ -«.,M-«^^>..e**^
'
.
>
•,';
-,
^
;
,
;
.
spiegazione delle Oermiziuni e nomenclatura de’ principali solidi con MisuDi alqnanjbe <|»cippr^à dflia rette e de’ piani differenti parti Misure de' volumi de’ solidi e de’ corpi ra delle superficie de’ solidi.
—
—
roV»i<Uf
—
.
.
.
,
•
.
^
r
**
*
.
I-
- ..I
.
.da pagina 3»7 a 408
,
^
^
I
,
•'
liti
Itir
f.
'..i
NOZIONI. DI GEOMETRIA PRATICA.
„
•
.
*«»e»^«tS5P 33W' c a n i -
T
„ ; Dei princìMii istramenti per eseguire sulla carta Nozioni preliminari. Dei le costruzioni geometriche c risoluzione pratica di alcuni problemi. principali istrumenti necessari per talune pratiche costruzioni geomeSoluzione pratica di alquanti problemi Romelrici triche sul terrooo. -da pagina 409 a 428 . • • . . sul. terreno • ^
—
—
—
MODELLI.
—
Foglio di distrilmziòne Pt^lo mensile— Poglfe di presi e foraggi Mto dl etnSmaggio-^FegiUt'tli abbigliansente-^ D»>alni aanoale—Staio Qundao’dellu forza per gii abbuou'di paseaggiot— Foglio semealrpW ;^ti Slata del pagamento d^U uUziali Minuta degli aMinsii ModeHo di matricola di uomini e cavaffi— Stato numerativo dàla forza Sitnaz iene giornaliera, do psg. l à XLVIII jier la riv^a d’ Ispezione. '
—
—
—
—
—
'ir,
'
OOOV
,
BIJ?
ili
ii3
('
^
f>
HVt
,
.r.-...,,...,. f.,.!
i*;?
i;
.
•
.
V. •..Of'Vjjlucl.r-
f<
cip
itriiì.i'n
un v’’
f
uuì
.
^
,u J
/
;
..
.
“
il
'.'jh i.
—
JfiTliV')!
r,
‘
o''oir'.’;.-!n
j
o'nriiift
-
«'
1
,
• .
wr:
ut'
tr -u js't
Ljli
mjl-nj
iwis
•.'iuiu'iifti'
iic;
S'n'Pi'non a
*10 orVi'oi 'liiac!
>;irJ
•ry'ol» ori )
;:!
G
i
oi'ifoun -i.i f.tip?.
(ts
V
inMUr.iipe
f'.ijiialjiTi: ,
fiiK-sftirj
r.'n-i»
•''iijì/.qiiKii
ith«o:)3.i ,
.oiii’p.
<>i 2 st!oiri t.
-o
lau
,
olutiii'ip
li;
ohuip
ir,n
Oliai:,*)
u
<.
|..il>iviiirii ‘f. ,
’>
riq ilchio? sììj.ii ì o
t.'iunuui r.jjaò
!iij',.f,
••'i')i(ii
iilj'iii
.
.
''
:.-i'i}".)007i»
Lt4 ’icmi Ov'jtòo j
oinii’ii
oirnot';io.qo k[ iJuLihaha
Ad aoio fOqioa lì ofm-qu-oo
i:ifinnr}moa
.l/;
ih O'iam
tft'.ur.'io
1
oqrji iah ou’i
.'.r'irr-i aif.'itii(o((4;-no3 z.!i'iqs
”
cJ
aiqi’i'ip
(Or» li) t>;jM ah '•l.il'ini'nn o’i'iu.* ló ha
«rio(i, (il
ì'tt'uy
iIbimc lia
oìstm? AinUten
Olla
Olili
riV.-joa
'
i'-'’
/nn
.0Ì07 iiivu ‘lii'ia:
ì
'V;.
<•''''
‘.il
a
.vìi *'?:
^
('''fj
ivo ih ,
ilr
^'ì!!''nl)
limoqin aiib
m')‘lqo;>enn uiohiiavi»i» vjiiiaiiei*:
ii'<it:i')
all'in
,
VII
UU tIi
i 1
u
.!!(
METODO,/: h ‘
-
'
V ; ;Uc
.;lf''l-
'
‘t7
^
A Ungni kle Giunte ìd Corpi per lo esaine de* diversi
gradi
da Caporale a primo Sergente mclt|,!70/ è sime. approvalo da S. M. ,-
ll"V »
1
;
il
do sollQ-£ali
mede-’
delle Giraite
Be (B. G.) nel di h Dicembre 1847,
.JtìQi
M'ii
i-
Wi''
<
fuoi
-
,V
iJK hie
rl'-ìW''»
I.:
U
Perchè negli ascensi
-il
ConservafQ .U.^Ovgla preferenza senza deCrìmento della proporzionala istruzione y i^c per ciascun grado è indispensabile , vien prèserltlo 8 l.° In ógni corpo sarà stabilita una Giunta di esame , eoftil’antichità possa
.
.
posta
.
come segue;
n tenente colonnello
,
ed
in
'
sua vece , uno
da' maggior! a scelta del colonnello. . presidente del colonnello.... membri
Due capitani a scelta
( Un uIBziafe subalterno'..
segretario
L’aiutante maggiore quante volte sia il più anfico tra capitani presidente. Due ciipitani a scelta del capo dei corpo, membri ( Un uffiziale subalterno. segretario
'
V,
non avrà voto. Quelli chiamali a comporre tali Giunte non saranno esenti dal regolare servizio che loro spetta. 2.*^ La Giunta sempre che dovrà rinoirsi lo farà previo ordine del corpo , ed in fnogo prescritto dal capo di esSo onde li
segretario
^
procedere al corrispondente esame. 3.» Nel mese di gennaio di ciascun anno' Si aprirà in i^ni corpo un esame annuale , nel quale verrà ammesso un numefO candidali proporzionato a quello delle compagnie o sqtra'= , droni , di cui è composto il corpo, cioè un secondo sergente;' due caporali , e cinque soldati per compagnia o squadrone di
,
dovendosi prescegliere
dotto numero d' ind/vidui nelle classi rispettive dello intero corpo.
per antichità
V
'
,
^
.
Viik i.
.
^ofta^Dti óp! pnrpfi si <faraoi;io esibire iMitÌQÌfawmi« 4« ebq bivi|nyiQq esamina^ pei^ 'cs^o^alip Ic^j^CD-
maa Janti delle compagnie , o squadrooti , nel trasmeùeric ^ vi marcheranno le loro e6servajjponi^eirc9 ta~ condotta de* propri candidati. Dalla riunione di ti$al(è. dote , e dai ruolo de’ sótto* ufEziali del corpo per ansianilà , il comandante di esso nomi-
derà coloro cfaa sona iseriteTOli di eonriocroce l’alio esamd ipei< divedi gradi la miiidicata. proparzioiM.< .u «r ;.r
n»
4 ° I comandanti de’ corpi guidali da perfetti seatioienU di massioMi' religiosità eigiusùzia .prDtocbeea nat ila decitiottfl <'del proprio generale ispettore , onde esdudere dagli esàmi coloni i quali avessero scommeise delle !Beitesató>naQcaD»> afte a de* nigrarc la' buona condotta; Icncodosi mente r perciò pop solo alla gravezza , o leggerezza, delle sofferte- pnnieienit' ma alla natura delle atancanze , reiati vamenle al decoro , ,itiorale>e de* .
da serbarsi da un tniiitare. Detti tudividui potranno essere abilitati ad esammnrai meb.fareUo suedesiivo ^ qvalora pel
5. licalezza
decorso di anni due a cantaro dall’ ultima denigrante mancanza avessero dato pruove non dubbie* di .esemplare condotta, o/dt positiva emenda ; >tiieno'quclli che fossero, stali esclusi daU’esa* ’ * me per delitti infamanti. jt" « a Coloro che durante la catididazione commettessero nàsCdnee tali che non avrebbero dato loro dritto ad esaminarsi , forranno privati pei beneficio ^ella candidazione , conferendosi <l’ ascenso agliiallri, 'ohCvccgòIarmóntc li seguiranno in anziantlà» "inni
‘
'
i
° Formate le note de’ candidati il capo del corpo li spau^ zierà all’ordine, disponendo pnranche là rianione dellti Giunta, ed il giorno dello esame. Gl’ individui chiamati a' potervi 'Con* «correre aspireranno a’ rispettivi^aseeosi ,< eroe ii,soldirti ^a. quello i caporali a secondi sergènti', pèteodo* benanche divenir caporal-forieri , ove si esaminassero ’ per detta , carieà'y primi sergenti ,.od a primi sergenti forieri i fc|i;.opdi^eerg 0nli a
di p*po'Ble
'
sé Vórràniio anche esaminarsi per quest’ ullina carica. 6 ° 1 capi de’ corpi cureranno cop previdenza di richi.araqrc quegl’ individui che trovandosi assenti per distaccamenti , o commessioni , -Venissero ad essere inclusi nel periodico esame an> nuale ^ come pure .nqn p^rmell^anno l’alloalanameuto dal corpo à nei mese'prèj^^emé allo esame 'coloro che fòsr *
..
.
,
séro'neila posizione ffè'l»nnnl^
'
„
.
,
*15010
(Quelli che per inevitabile Impedimento non potrànooo irò*' igni presenti all’ esame , vi saranno ammessi nel venturo gen7^ ^
essendo 'specialmente vietalo di potersi effettuare csaini ned corso ^ll’anno. - •*' La, Giunta procederà ad esaiitinarc gl' i.ndividpijujJe roa*> tene precisale nel relativo programiiia j e foriDcrù , un t;oect“ spondcnlc numero di quesiti )>ci’ ogni inalciia ,, LquaJi.saranno
lUfto ,
•— IX
—
candidati rispon- * uno a sorti* y su coi dcranuo. Le dimande clic non ammettono variazione <li arti8. colo non verranno bussolate. La Giunta dopo di ater enunbussotati estraendone
ciato
il
quesito ,
si
i
assicurerà se
ben cauito.
•
Ad ogni risjioBta a voce
'
tutti
ì
candidali •'
T
abbiano
lO' •
‘
«
Or» m't
terreno sarà applicata dalla Giunta la meritata caratteristica di Oltìmò, bene;, medioere, male; assegnandosi all’ ottimo due punti, al bene 9. Un punto, ^1 mediocre nessuno. Un male avrà forca di togliei^ “,
,
in iscritto e sul
-
due pùnti dalla totalità di quelli' riportati , e due niali'abtiuHc-u -m ranno lo intero esame. Sarà dichiarato idoneo colui chef abbia cnoiplato' un numerò di punti eguale , o al di là di quello delle dimande contenute ''
nello apposito
i
i
•
programma.
° Il dritto di
rata di
i
candidazione pc’ risultati idouci
avrà
la
du-
due anui.
verranno a risultare vacanti nel corso primo anno saranno provvedute esclusivamente per anziadel10. nità da coloro giudicati idonei. I uon idonei , c quelli che rinunziano allo esame , polrniino essere ammessi al susseguente esame annuale , onde prendere il posto dì rispettiva antichità tra gl’ idonei per ascendere a’ gradi cui aspirano ; ben vero che il numero degl’ individui da esaminarsi al principio del secondo Tutte
le
piazze che
anno non potrà eccedere , esclusi rimasti candidali , quello staper ciascun grado, preferendosi sempre l’ antichità. " La Giunta di esame nel fare uso del criterio morale per valutare le risposte de’ candidali , ed applicare ad esse la comi
bilito
petente caratteristica , distinguerà se risposte siano originati da
i
difetti
rimarcati in dette
mancanza di conoscenza , o da diil mancare per conoscenza indica
sattenzione , definendosi , che
r ignoranza della materia sulla quale si deve rispondere , ed il mancare per disattenzione dimostra soltanto una distrazione presa,
ma non ignoranza della materia stessa. Con le enunciate norme si procederà ad analizzare ciascuna risposta de’ candidati , ed a proporzionarvi, mediante debita gradazione , la meritata caratteristica , ritenendosi che una mancanza di disattenzione non impedisce di dare il bene, mentre due della medesima specie vietano di assegnarlo. l’er proporzionarsi il male dovranno concorrervi delle mancanze di conoscenza. La Giunta noterà in un apposito foglio le commesse mancanza , per ciascuna risposta aliln di facilitare il proprio convincimento non solo , ma per rendere benanche ostcnsivi gli elementi di esso ad ogni superiore ricerca. -
Formerà infine uno stato indicante i suoi parziali giudizi per ciascuna delle risposte , secondo I’ ordine dello dimande riportate nel corrispondente programma , e vi cspriiucrà del jmri il dcTVfUo
2
1
O7
’
t
,
/
w-
io appotiiìi -oUegdWfa' ooi^
tumviAmb
o nour idenm»*
^
.%
^
Qualora il bene jdel Real serviuo esigesse la conunucarica tra'iao'^i^ sejfgeMe ("«d un primo sergente foriere i i cotnandanti de^corpi sono facoltati a poterne esporre 1
."
tackiqe
0 Olir^'C49 circoetaosiaia proposta al proprio generale ispettore
i
per la debita appgovaxione.
Sempre efan i candidali ai «redassero gravati dal giudiaip delle Giunte potranno addurre le loro istauxe , previo permesso dei capi de’ corpi , a’ generali di brigate eventuali sopra luogo « i ^uali con r analogo divisamento invieranno il reclamo al rispet“ tivo generale ispettoro per le provvidenie di rauka. W".; «jb w. > »'».•.« 'tir b ’ié V’.-, .»
.
•
.
.
•»'
.
1
''.lì'.taiinA
*
j'th tjt'.i
''
)
ih
•
’
.iLI)
li
,
»
.i-
tu',
*
(l'ì^
^
(;oe
f„../
..i
.fefcW)
-,1
.MI
^
V
;
ri!i
-
«1,
sv ilii
3V;-il
.hj. t (i-t (i
.
•»
ùtt > .‘i
t
•
.
iJj
-;*,
uii'-
I
i
.jft
>il
;
1 ..-,'
2.ì;.jì
c,;
!
‘..'.i:
A.li
ì->v;;-ì< ‘i
3 ‘‘on 'f(us U}
EÌ.i
..-Vi;.
omjiò
IH/:,
)
\,Z oV'jIìiA
..ic Jvi
'
dii
ni
l'Aiìity;}
ib iTì/ofi ì7<;v
r,!.n^r;iv,-fT3
r.h!\j~tì
K‘
r
)
<ij3
R'* ;.h
ii!:ur,ii!ii» i
i(r<;»<ni
:ù
"fi/)
',:!*'»=>
.
-ft’';.' ira:'
..
r‘'JO'>'
n
•
.li!'!!
-1
;)J'iTf;;fv
O'vràJ^
J
ori
' .
miuÌ
ll'^r'ì'
n r,?j ii.f/t-. j
km; I
,T;a fi’; y.si,„/i lon iio/oU ,ii litlob iub £Si .TUA »30| ir.ilfi) ,v5i‘!/*) , n';fiiÌ7S:-p ib o'cinijr.a l'*b hovoif .iii .(OOTi 4 C8iìt .TSA VSI « . Ij,l3b;j;7i5 Ji/ln ^1^7^13 ili o'Ifiir.qn’l fsb iv*voU .Vi .
•(
1
!ni> iviJc-tn i'i:y,|^y,'
.-in-i'nioi
'
oUn'iW/',
{
r.!'(5
Ì'-«b-,V.nr<^‘!Ó
ch'/on-; VJr>|i nh'! vn sl'r ** '*
'
itìvTia ie
mis
-nvrH' -«YS n:fl fìJioT ?ÌJ. »—
.evficrpt .
tl.u p
i;£'i<il
.-i\-«
'i
f:‘,
O'7'.'h
t'o'.f’it
hiciòii.iìo
tOismsa (9 Ì?oì"s''i?a? 7 "Tiq
iinLfli4p8 niiijOT/j
A
o
(
.oA'i
AJii-irisft:
,,
IOTI •f.
nr.T
ì,nl:
r-v':-r'0?i'7OT!
sii;?? iiir.
g&l •i-’
''.R
.OSI r.tòoijl#.
dI^l
'
.
CiOÒoC
«
rii'
w
« omi'Mi
-
».
,
;» fr
J] li
Ms domands cornspoodeiiti
.Riw- «av;
•?
E^C O
Ofi^
tfrt!a!q*‘V'Y’f?‘»«.>^'4r ;ìf*>^s
*^n/"
^
r5htfrtt.*T
•iftéhFrmj» f'y<r!<i^o1
ai piogrannni di
esai appamneiiu alla lioppa, '"-
. ''^'dal’fiattMlioDe'del' Treno pei oradi da Caporale ad Alfieft radnafo-.’^* f-b ,0! '•>• **’^‘<***^*!'*'<^*i3' j >
t o;joiii
*.."P
i
® •*"
,
©("‘‘ 'i!'
. .f nsj}
-‘aaraseiWb
•
9*-‘
,
o^ftes'i O 09 ilsup
?!or
.
*r
'
c^ii
•
Per Pesame di un Soldato da useendere a Caporale* (
Articolo I.”
In iscrìllo
).
Le quattro operaxioni semplici di Afitmetica.
l.
Addizione.
11
Sottrazione.
m. Alolttplica.
(Mah. da pao, 303 a 318).
IV. Divisione. Articolo 2.° Rapporto regolare che deve farsi da un capoposto caporale. ( Maruale pag. 43 art. 605 , 606 ).
Articolo 8.” Rapporto straordinario di
un fatto qualunque pel
quale fosse obbligato darne parte al superiore da cui dipende. (Mar. da pag. 278 a 281). (
Articolo l.°
A voce ).
Domanda sui vai^ì doveri di un caporale relati-
vameute ai serviti interni della propria compagnia in generale, c riguardo alla sua squadra in particolare. I. Servizio interno del caporale —«Jjibrelta die aver deve— Cura degli oggetti di casermaggio , e mobilio della squadra. Istruzione che dar deve alle reclute della propria squadra. (MaRUALE PAG. 123 ART. 1656, 1659, 1660). II. Doveri dei caporale dòpo lo sveglio relativi agl* individui della propria squadra per l’ istruzione , servizio, ò governo. (MaA. PAG. 123 ART. 1661 A 1664). III. Doveri del caporale di quartiere. (Mar. pag.» 126 E 127 ART. 1687 A 1700). iv. Doveri del caporale di guardia alle scuderie.. (MiROAts !' PIO. 127, 128 ART. 1701 A 1712). ,o Articolo 2." Interrogarsi sulla conoscenza dei vari' pezzi di '
Digilized by
Googic
,
e
.
c^i è oc»itip(^ tr ballava: coH» ii«peltifa'Roi0eneh{ai«)' conoscere »it anodo di bardarsi gli .iDimali. , («I^np« 4 T|ro oi .QnDlHAlfZA PER U ESERCIZIO R hU MAJIOTBS DI aR7I01JRHIA CaPI-
TOlOlv).
'
'
ì
•
"£
'l
:
1
i
1‘.
• ,
.
Articolo 3.° Interrogarsi sul modo di procedere alla rassegna, degli animali. ( Man. pao. 184 arp. 72 js 74). Articolo 4.° Interrogarsi sull’ istruzione a piede della pianta del cavaliere. -( OauiN.'PiiR ì*’ esercizio e ex evolvi. orile raup* •
,
PB DI, CAVALLERIA ).
,
,
.
..
.•>•
t.
,
,
.
,
C--'
2
..
V^jirkll’efMuiie irijui,€^jpor»ÌetdA,a8|ce«^le|^^
a CfHBiw^-forlere. (
.
In iscritto ).
Foglio. 4i vchiantRlar X J)1an. aiqdrllo A). Articolo ,2.^ Carpetia di prest. ( Manuale uodello B).
>
Ariicai(pt'l.r
S.'* Foglio di. distribuzione. ( Man., hopxluo (^). 4.** '£e ‘'qQàttro ’operaeioni Semplici, di aritmetica.
Articolo
Articolo Addizione. I.
^
l )
...
,-,ly
..
,
IV. Divisione.
(
i|
'
''t;
.
'
..
,
H-nv
•
DA PAO. 500 A 3l5)'.
in. Moltiplica.,
*'•
:
(*A VACO %
Articolo 1.” Domanda pei vari registri dn tenersi in compala contabilità, ordini,' servizi, ordih.nrin , ed ogni
gnia per
altro dettaglio, ( Man. pac. ,113 , 1538 ,= 157^'}' 1580).’ '
11.
i'.'
t.ii'.’.
114,
117
!
:.,
119 art. 1523, .
I
II.
'•i','
,
I
'
-n^n
'
..
V-
'
->
’
l*er resanié d’nii'ca]«0jrAlè=.0‘'Ctlnéi^1'.^^^ foriere da aseéudér'è^à It'.* ‘
.
K’
t
.om'i
•
'I
'1.
/tir.*.**;.
,rù. (1 i
t
{ ‘
,5^ ll ,.>^ Ud.. .< OtiCj
.
{
rn licTiutf 7. '{
>
.
•-
*
a-viJLV
Articolo t.^iLè qnzttro operàzitmt-sempliòt'di arittrieliò^!'^ " '.i.uV b il; :. 1»!C ^ 'j, I. ,e Addizione. ooc. N
J.tt 11/ III.
IV.
I
SéltMriónet
f
Moltiplica.
(
Divifioiib.
I.
’/ 4 »
.Vv'
‘t'"'
.t>H 1
“ 1
.7
•'•.••iiii'
Digitized by
—
XII»
Artiedio 2.* Sh di ttb' àdictnlò den'Oidirfaitì»a'^4i‘'Piìi^ che '• ‘m it 'norisoa^n ''h'Ì riguarda il servizio. *
i.
i
*
>
<
'DoVm- dd 2.° 8<ergen(o eomandante una
piMugiiA‘']|t>
lorchè incontrasi con un’altra ducante la .notte. ( Mini dté'.. ’ A 62 ih».- 735 )'. 2.°' sergente 'nella gnardia di polizia. (Mah.' II. Doveri >r ^ ART. A 1829). Mo. 135; 136 III. Doveri di un 2.” sergente comandante un dislaocamento circa la sua autorità, e carte di cui dovrà.. esser munito, e doveri dopo rientrato al corpo. (Mai^. pag. 150, 151 aht. 2067,
"
mo
<
•
‘
'
.
''
2068,2076). Articolo 3." Rapporto straordinario di un follo
capoposto per un tjoalunque per il Ij^iale sia nell’ obbligo di dorim' ^aftO al
superiore, da cui;dipwde.. (MAgt DA ip^« <27S..A 281 ).,
/.
.
n (
;/i
A voce ) <•
‘
Articolo 1.“ Domanda sui vari doveri di un 2.® sergente relaiivamente ai servizio inte»ii'o ‘delta eompsignra < in ^oberale ^ e parlictolaré. circa quello della prmria suddivisione ini particblài^. o o .«kwK lì! -j^^. I. Doveri del 2." sergente relativi agli Oggetti di caserina , ed effetti dei soldati. ,( AIan. pao. '119 ','*120 aht.'' 1611, 1613, I
A 1616).
,
f
II. Doveri del. 2.°. sergente di scUiinatia relativi alla riunione per l’istruzione, travaglio, ec. ( Mah! io'. 120 , 121, ART, 1621 A. 1629), settimana relativi al persoIII. Doveri del 2-° sergente, nale , ed animali che rientrano dai travagli , o altri servizi. 123 ,AHT. 1635 A, 16&3 ). ,»j > ;»!. ,i ( ]\Iaw.,pag. 121, 2.° Responsabilità e cqnlp da riebipfl^B dai «àporali Articolo ,
;
,
,
'
delle ..riap,eUive,,squpdrc.:,,,( M.Ajf. ,pa«.- 119 v120.>Ari*.
1613).
.1
i!
I
• .
-'U
;
'
^^t;Vs'
1611 , i
.
»'
n
Sut ternnó
'"Articolo 1.®
deir Urdindnza piantarla.
Articolo 2.®
Modo dr'^ilua.re |à recliUa.iUjP^ùtJt.a ‘.jdddjsla di ^Càvallerla ,'e circostanze da spiegarsi .pcVnbil'
1^
-
.'
-i
Modo da tenersi
per istruire bene una recluta, con la sciabla.' ( Ordih. per. .oli esercizj e le evoluz. delle truppe di cavall. ). '
,
Articolo 3.® Modo di inonla're e smontare dal cayall0y-,di Sapere bardare gli animali , ed attaccare le pu^Ctiiue' tanto di
che dì trasporto. (Ordin, " LUZ. DR1.LE truppe 01 CAVALL.).
Artiglieria
PERVciii!ietiEfL.iiE''LEievo•
I !.
,ii.-
(P
^
Digiti,!
ed by Coogle
'
4. -
.’it Pi
Per l’esame di' un Seeondo Sergente da« ascendere a Prlmo^ o Foriere Iflf^glore* '
'
(
ì
In iicrltto )°.
r-v-A T":
Articolo 1.® Le quaUro «peraiioni cOn.i frani i' II.
Addjaiooe d* interi con Sottrazioneidem
ili»,
Moltiplica d’interi
j.
r
>> •
IV.. Pirisioiie _
fratti» ti»
-vj.,-; y, VMan», da wo.' 82Q( (
con fratti lii' L
’
*
-i ìileiB
0
•
.
a. 527),
.i
* ... r"‘o^ Articolo 2.® Esempio di un foglio mensile di 'rivista di Pon.
.
.
" . -• miMario. (Man. modello A). Articolo 8," Esempio di un foglio di sussistoiza. (Manualm modello H). g.,., . HArticolo 4.°, Esempio.di un fpgliodi abbigliamento. .(M andaLB modello E.)..„ .v, ' ' ' U. '
,
;
.
'
'
,
ut-
t
.
..
••
.
,
=1
.'l®?,*!
I-
;,'j
.
t.
.
Articolo 1.? Doveri di un caporale sino a .1,® Sergeptè 'taqto in quartiere, che in'jiompagnia per totip ciò p^'^a ciascimp. de\Te eseguirsi' nèlfe riviste "i distr‘ìbuii6iie di presi v/veri ,
lo*'
raggi , ordinario , tenuta deH'abUgliamento, bardatura, e visita.’' I. Doveri del Caporale di rancio. (Man. pao. 125/126 AKT. i'638 ,a 1686 );•":? 't j t^f* **» II. Doveri»(WiFor«r«rrelatìvi?l#ia*5distribntìo«i. (Man. • PAO. 122 AHT. 1641 , 1644), ni. Doveri del 2.® Sergente relativi alla distribuzione dei <' foraggi. (Man. pao. 121 art. 1627). IV. Doveri del 1.® Sergente relativi alla distribuzione del presi. (Man. pao. 117 aet., 1575 , 1576). V. Doveri del 1.® Sergente retativi ai generi che ai distribuiscono agl’ individui , e quelli che da esri si ritirano» fMAff., PAG, 117 Lt. 1581). ^ vt. Fare una carpelta , o un foglio dj , chiamai^ , _o unp" Stato di soprappiù di averi , o di estrazioni d^r gèneri' di ve-' stiario. (MÀw. modelli B , Al,"’É ,^'C). ‘
'
'
’
,
‘
'
Articolo 2.® Quantità e qualità
dei
nécessa ri
registri
tenuta ed amministrazione di una Compagnia. ‘'1538 .9 ART? "<52», 114, .117 A 119
(Man. pag.^118.* '
^
:
,
Mi,-.'»
i.i'
’Wii,'»»»-» •
I
ii >
Im
0‘i
Digitized by
Coogle
,
.
— X» (
Sul tcrreiiu
).
Maneggio delia sciabla tanto pei sotto uffirialì clurpei soldati. (Oroin. per gii esercizi e le Erottrz. nEUE Articolo 1.”
TAt/PPB. DI CAVAI.i:<. ). Articolo 2.° Istruzione per attaccare le diverse
maccbiiie di
e nomenclatura della bardatura. (Progetto DI ORDINANZA PER d’eSERCIZIO £ U: MANOVRE DI ARTIGLIER.
artiglieria, trasporto,
CAPITOLO IV ) Articolo 3,° Doveri di un sotto ullìziale del treno nella manovra di una batteria di artiglieria. (pROÒ. di ordinanza per II’ ESERCIZIO X MANOVRE DI ARTIO. CAP. IV ). I. Posto e doveri delle guide nella batteria in eolonna per sezione, e per mezze batterie, non che nella formazione in avanti in battaglia. (Proo. di ordin- cap. v parto iiz)> II. Doveri delle guide nella formazione a sinistra in battaglia , essendo la batteria in colonna per ntezze batterie con la dritta alla testa. ( Proq. di ordin. cap. v parte Ui). III. Doveri delle guide nella formazione sulla dritta in battaglia , essendo la batteria in marcia con la dritta alla testa per mezza batteria. (Proo. di ordin. cap. v. parte ut)'. IV. Doveri delle guide negli allineamenti. (Paoc. di ordir. CAP. V. PAR. III). Articolo 4.° Istruzione della 1.* e 2.* classe di cavalleria.
( OaDIN.
per
cu ESERCIZJ B LE EVOLtZ. Ì>I CAVALL. )
.
.
Per Tesarne di un primo serseute per aseeiidere ad aiutante. (ilii
iicriuo ).
4 i-'
“-I
À'rticplo I. ^
••iò
h'jvofl
t-
I.*‘Òrdina(izc,tli pii^zzà.,.
peljl.oijdiftB
è^del i>4nlo. X.?Ia{». ì>a
..'I.
^ ga'f?
«t Doveri dp|l’ juvtaqte nel teJjvìzio inleruo. (Man, pao., 10^, 109 ART. 139Y A 1400). j ,,iii. Doveri dell’AÌMtante di .seUìmana. (Min, paq.*i 09',liO ART. 1401 4 IV. Doveri dell* aiutante che funziona da subalterno di pic'
-
'
UU).
chetto
fisso.
(MeNVALE
,
PAO.
.
l'ifi,
1^ ART. 1910, 1839}
ISSI)'. V. Carte delle quali deve premunirsi, un poinaudanle di distaccamento, ebe si reca ad altra guarnitone, e suoi doveri
nel rientrare al corpo.
(
Mìncalb pao. 150,
131
art.
2069
* 2076).
F.ahi
‘
.1P;„
i
’
Articolo 2." Ordinanza amministrativa. Spèlt.'inza dei sbtio
I.
ospedali, o dagli ospiti PAG. 193 , 194).
ufiìziali
e soldati cLe escono dagli
,
per r&ggiuogere
civili
corpo. (Mah.
il
Spettanza dei sotto ufGziali e soldati detenuti nelle prigioni del corpo o nella piazza per giudizio. (Mamials paoina II.
194,193).
,
,
ni. Modo éomè viene* amministrato il 'prèsi* dèfla'^rojipn^ (Man. pao. 208 ).
''
'
Cosa si pratica per gli ciTelli di vestiario e cuoìaraie di un individuo che passa da .una compagnia all’altra nello Stesso ’ ' * corpo. (Man. pag. 2l9 Aaf. 049). ' ' V. Come souo amministrati i distaccamenti. '(Manìiaie paiT.
'
’
,
''
*
gina 203).
.
V
s
Arlicbìó y.® Statuto penale militare'.
,
‘
'
Composizione dei consigli di guerra per il giiidisio di un soldato uno ad un ulEziale subalterno. ( Mancale pag. 228 .. ABT. 14 A 16). II . Provvidenze, istantanee che si competono ad ogni ufiìzialc , 0 sotto uffizialc nella occorrenu di un reato. (^Iancace i‘ PAG. 241' A 244 ART. 106 A 113).' ni. Delle mancanze' di subordinazione. (Man. pag.' 272 '* ' ART. 396 E 403). , ^ , „ IV. Della diserzione s’ómplicè. (Man. pag. 273' art. 469 * ui 1 A 4711 , 473). I.
I.
I
•
•
-
'
'
.
‘
.
.
,
'
•
'
Circostanze
V.
PAo. 275 , '«?• -
clic
qualificano
la
diserzioue.
•'
'
(Mancale'
276 ABT. 472, 474 a 477, 481 ). t
ri.-',; 1
; (
r:i
I».-
>
t
i
'
A vocj ).
Articolo 1.® Sui dovéri di un’ullìzialc subalterno circa il ser. t
vizio interno di
una Compagnia.
*
1.
Incarìchi degli
negli squadrotai.
ullìzlati
subalterni
nelle
compagnie ,
(Man. pao.'-113 art. 1534 e' I5S3')'.''
o
''* *
-
n. -Doveri dei comandanti dei plotoni. Librette che debbono tenere , e visite che debbono fare. ( Man. pao. 1 14 art.
1537 A 1540). ‘
HI.'
•
1
,
^
'
.
Cure di un uHìziale relativo nlla nellesza degl-ifadivi(Manuale pagina l 14 articoli 154Ì1Ì
dui del proprio plotone.
1542).
r
* .
'•
II"
'' '
Articolo 2.^ Sui doveri particolari di un uHìziale di settimana,'
compagnia , o nello squadrone , sua vigilanza, e^sna responsabilità. (Manì^pag. 114 , :• 115 art. 1544 A 1549). V. Ispezione che dovrà fare ,* e conio che dovrà prendere di quelli che debbono uscire e di quelli maueanti alle visite,' , (Man. PAG. 115 art. 1550, 1551 ). , IV. Uiliziale di settimana nella '
'
>
Digitized by
Googl
.
Ì'iìf
'
-
‘Vi. Suoi doveri, parli wlari odia rOavatleiVa, e.itigtlnota nel fagiha servizio interno delle 'oamcrato ic «cnderio. '
^15, 116 AST. 1552 A .Iti (
Sul lerreno ).
«I
Articolo (onniiv.
Islruzioné delta I.* 2.* e 3.
.
PER
GAI
E9CRCUJ
E
clasAe,
a
cavalla
DEtlE TRUPPE »I
IR UVULUZ.
(
™
CiVAtiUUA ).
,
Arikolo. 2.° Doveri dell’ ufiiziaie del Areno per ,uii» mÌMiovra di lina balletià di artiglieria. .
,
I. Posto dell’ ufficiale dd Areno nella lialleria, in colonna .per sezione, è per mezze batterìe Con la dritta alla ttfU. ni OHSXiNARZA CAP. v). u. Nella batteria che marcia in ayanfì- in battaglia, ed in ritirata. ( Pnod. ni oAniK. caF,,,v). all. Doveri dell’ olUzìale del treno polla formazione in avanti batterie in battaglia marciando la batteria in colonna por otezze ' (PhO<V 0' ORIMM. CAP. V ), IV. Doveri dell’ uiTiziale del treno nella foi^nadoite' a dritti in colonna per od a siiiislra io ballaglia.osscndo la bnttenS '
t
,
,
,
.
;
,
di batteria c con la dritta alla lesta.
(Proo-
m
tmófR. eaPi-
loto v). Doveri dell’ pfCzìale del treno nella formazione in colonna sulla prima metà essendo ki batterìa in battaglia. ()*rog> V.
•
DI èlUIIR.
CAP. V ).
,
•
vii Doveri dcU* uUizialé del trtllO rompendo la bntteirlarfMw metà dalla dritta per marciare a yinistrn , essendo essa in bai*, taglia. ( pRoo. m ordir, cap. v ). VII. Doveri dell’ uOìzialc del treno allprc^ù la balicria marcia in ritirata. (Proo. di ordir. Cap. v }.
Articolo
8.'*
Maneggio della scialila , é;pislQle;tiuo a 2."^r.
gente inclusivo. ( Ordirarza per ÌIELLE truppe lil CAVALA.). ^
oi.i
EsJèRcizJ
c
ti:
ièsfdùuzioKi '
^'v,'
..-.p
.
•
-*X.
^
Ver r esalile di tia aiutante i^r ascivn. «Icrc ad alfiere. ^
Articolo I.
1
‘"f
In iscriuo )-
Reale ordinanza per lo scryiiio delle piazj
Del servìzio delle guardie nei loro posti.. (Mar, d'
A A \ 29 Ak 44 ). k
.
II.
Delle pattuglie. ( Mar.
pa pad. 60 A 68 ).
Treno
‘di
.
*
«
'
Iiu tìcIlfl.Topde.X M^w, pi, Delle 4'»lribùzionù Ma?,
»v.
63 1 C9 ).
r«. èl
i
82 .)a' U V { MA^., ua PAa. 88 a 84 VI. Dei penticssi. ( Man. pao. 86 , 87 ). li TU. Det primi, e secondi tenenti e desìi alCert. Man^ V 11 ( da ' rJtoiNA IM A 118). vili. Del picdiello. (Manua'Ù: pao. 135, 1345.' IX. Della guardia di polizia. (Mak. UA>»*p. ISS a ÌS?’) 7' «.. Della parteuz* delle Uuppe da una piazzali 7 Man. dÀ PAO. 137 A 141 ). (
,
.
Degli «lleggi.
•
'
.
,
,
XI. Dello arrivo dello troppaoin gna 'piazza, (M anuaie da PAGINA 142 A 145).
(^f»JiA.LB.J^AC. 150, Ì51 AaTICOI,^
Allic^J^.°iilpalo^_oHi{ianza per ,l| amtuuiislraziOp«t militare.' *’
^^8.
j
VI
®^eri in
danaro degli
daip»^dritt(t.i(;M^?,
uQìzIali, c qualt'cirooslanze
A ,186).. danaro dè^soltp ufflziali fe 'soldati r .
ip, .
NDAIE PAG. 187).
.
ÌMa. .A
.
,
Del soprappiù di presi. (Man. pag. 188 a 190). IV. Composizione di un consiglio di amministrazione di un reggimelo, o di un battaglione. (Man. pag. 200 a 203). V. Dei consigli di araminisirazione eventuali , ,c casi ìa cui III.
Del Insirò délle coràpàghic
VII.
;
mòdo ffi àlbòilnlsli/ìrl'ó'’
'''
ini. DèJ gdtìÒrrtlf dètàzibSd V Òuolairf^.'TOabr^^^ shariq, (Man, pao. 217 a 221 ).
'AHY6(ìé'-yy'Mùl6^^0e mj Wrfev'’^
1 W, TlcF
*•
Specie dei conSiglrdi guWra, o lóro com(iio4liit>nc.‘£MÌi.
I.
KUALE PAG. 228 A 235). Dell* autorità
li.
J^À .
V*
dei
siipefiorr militari.
409 j. >
(ManuAie
pagi-
in. Delle pene militarij (ìMaw. pao, IV.
Dei castighi
268 a 271)a .pift (Man. pao. 271). loi tii,
militari.
.
i
W
'•‘«ntatttev si
01. ^ VI.
'.*1
di
uj
j*agjXS41 A 244 ARjP. i'"
'
subordinazione.
0,
.
i-a
iguardano
(Maa.
defitiizione della
geometria piana ,
tutte le linee,
liÀnugolij
PAG. 373 A 377).,
i
.
1
.
,
Bài
(Mandale paa«« .
Della diserzione. (Man. pag. 275 b .ArticiiJo 4." Principi di geometria piana.. VII.
I. i
<iaiArf.
1
Delie, mancanze
na.272). .
-
j,
jn,
276).,
^
^
.
..
„
e dòmaDde .cks qiiadiilalori ed il tui'olwov; '
i
'
,
'/
Gooi^l
f
È
«. Tracciare
caKa* Un iHangrilii' ,‘p»^o ,
sulla
li quadrato.* ( Ma«: pio'. 389 proumm*' ’ WS III. Tracciare «ul tei^ebo 'Una- «tóa Jgr.i7 (MAK-.^iOf 416 PitOBLÉ^ i:). /Il trìHugoU, « dèi iVi Misare defe superBèié'dei
?*’
o
lu
" daU\
i
I
-
'J9)
-
•
)
dei
)
’
7^^^
quadrali, — Irali, (q dei cerchioV (Mamuaie paqc
.un'jMotif '
*
t
''Ti''
Articolo 8 .“ ArilipeUca^v Saamia dégr interi coi deèioialr. ^ MiftviiÀ TÀfiiHÌL 328,
TEI
329 ).
,t*A-
^"n^'SòUrazionè degl’interi éoì'dèbiinaif.‘'{MAmjÌTJB’>AowA 1'
328 , 329).
'
iW. MoltipHea degl’interi ISoÌ deefttwfl. XMaióìÌm^'paow
OS A
'•
328). 1. iv.
Vdft'
DiTOÌoné degl’ interi 'iqòì '’detìmali. (’MAmjitó’^lóiMA 11.;
S30 , '881).
‘
‘
2. V. Regola del Ire diretta. (Mah. pAOì 944'^ 847)'® TI. Regola dfeT tre inversa. (Man.' pao: 847'ii'449)'.
®
'
3. I
t i'i
.
sii
rjM? ^
’*
c
.....1.'^
.( \oi 1
Jfcirtiiijnc
éi!4‘* we/lV!
OOS
?"
-
»fa
ii>
;a
.i
óiqqaiqoa leQ ,|!i suoisigoqmoO .vi
.anoiìgsjlad
'
‘
,i&
o , ojnotniggo'»
'
’ Articolo l.“ Suite diverse ordinanze. ° Dare delle spiegazioni di ono^^eglj.artioóli sdpritcri* .
m
tati
della ordinanza di piazza .'deH’ordinaoxa di àówùaistrà
militare, e dello statuto pen^.^i^niÌ^W^ 'jtr . ì ” Doveri In géneraie di un ùffiziale subalterno riguardanti .
il
servizio iirierno delia cempagDÌa^j (MA»<^^Aqx
1^^4 A l'543). ® |.Er,SAG.
Doveri
U3, U4 art.
/
ig'o v-t-^ particolari,^i| Un iidK?ialc di MRinianà. .(M4àcÀ^
114 A 116 A^T-
‘
>
iÌ3' '
V .S :
Ni
<
S'd_ie«Biw )-i9p.
8 SS
p
-'lÀO
/ÌTioj,.g*n9a
aun .li
(eES».r Articolo K* Manovre di una " batteria per ciò che riguarda un ulfiziaie del
trenOàS
?a*s
--
?ì'
rishii
ù
isoo
I. Posto degli uffiziall del treno allorebò la batteria è in battaglia, in colonna per sezione (colla dritta e smisira inte^ sta) per.meiza batteria' fonila dritta e sinisOra iu lesta). (PaoCETTO ni oroinakza per n ’ esercizio e le hahovre ni artioue^ il!..' RIA capitolò V'bAKTB TERZA ).it/" II. In avanti in battaglia eszaido la batterla in colonna per mezza batteria colla dritta o sinistra io lesta. ( Progetto ni oa> <
niRANZA capitolo V PARTE TERZA ). III.
A dritta
,
c a sinistra in battaglia essendo
'
la
balleda
A
i
— il ‘la rinialrfl colonna pél ’raeMa batterla colla «Ititi*- , 0 (Pa«>o'fWo n» oaMSAjwa 'tatiTOtb t'MfclB ¥«««* ^ •'li: Cambiaménto di fronte', a dritti wl primo pézio.<Pi»o-* ' * ' OaDISANZA C 1 MT 0 M> V tUlTB TEnla )eSTTO t.^C«(0!>iaménto d5 fronte a dritta avdl’tdt^pétóoi^pRotiB«rB'*Mt*ÉA‘)l CimoiO V ì>i'òltì>i!tAn*A OBrfO P *t<>'' I» ttetiaj VI . Fu«wo di ritirala a scacchiera per _( ’
ìli
alla lesta .
M
'
meM
,
CAP^w » PAETS “*
'
y
•
I.'.i
i
.
'<•
.li
‘
I
’ 1 . > *»
t
ri.i'.r.''. «
. C: I
iij.
'•
j' ÌlV..y’fvri
J
C
e
.
.'.i
''••...i.'i j-'ij
'
.V
•...I,;;-;,'*! •
Ile
.<
'
>::
,
'
I
i.
n
'
.tl'l
f
I
A V S
.(
•:‘ll
rr‘.'
‘m
u.-i',.:;.
'
=•
;.
i
•-^1:
;
!
>
;
.'1
.
.
.11 1
M
‘
l-'
i
/'-'.' ir .
.
yi»
.j.Hf.
ìj liiu .
li-'iini t
V
. ».* i-.
::;,
i
'
.
.
,tiit
'
.i
.
u
1
!ti* j
’i
:v !
;
l f.
i:
U
t
j!
r
ii.'i'.iii';
i-'
•
.> i'..I t'-!/:.;
iris
(jÌmi'»'-'
i
,
'>•‘•>..11
.f
ii ? i
A
ìr./.<l'.>;
,n t
<
1
!
i'
.•
.
°.r .1
«h ;)*j; I 1.1
.>
ijrj
1
..'.'iiiit.;!*
')
.( !,/>*’;
ili
r-lr
I*
ul!-.
iij.-.".'’, I
-
i '.'
- t.-ii » 1-;
i
:
•)
li
.I.
!'I
t,i
:
,IÌ'<
if
l'V .^1
) ..f.i,i ,1
:u.x. ili
'
j
.
.
...f
-
i
1
^'
*"
i.«
? -.1.
.
/'
J.)1.
.Ji.’Vi-
C
'
-
'j
rj
X y i.Uf -.
i!.i
^
è <.'. ; •'•y
fr&l
t
Y
I-'
tf.i'./rtlwii
y
^
:..ì
.( «li
•;U.
.v;
-ij'.ii-
)
j. '.'.'jli
:
'
*;;
V
.
i
.«J-tif;
-,
n»
.1
•
;•
•
\ n
••'’U;
;
:
i.i;.
•/..ili.)
I
^
.
•’
-iv> • U y.
;
'
..w
.'i
'I ,
ai-
i;
Si*f
v _
> •’Cit-i -^'.i
^
.«i
i'ij.-'
'fc'li
-i'-. .5^3
.V
*
l .\_< '
viofr.
A’
*
-V
/,
Digitized by
Goc^le
ORDIIVAIVZA Di4ua
Maestà
il
servii’," e
Reali* truppe
'Me 'piazze
govenio,
pel
delle
J
r
ì la'
disciplim^
(ISSI).
TITOLO Dk’ COMANDI,
I.
DELLE ISPEZIONI E DELLE DIREZIONI CENERALI.
CAPITOLO
I.
De comandi. Articolo iA. D$' comandanti delle piazze eventuali.
16$. oarà considerala come piana cvenltiale qualunque cilU, o villaggio ove non sia stalo da Noi nominato un governatore o comandante, c che non sia l'ordinaria residenza del comandante le armi di una provincia o valle , semprechè vi si ritrovi di pennaiu nza, o di transito una porzione qualunque della Beali truppe. L’ ufiiziale in attività di servizio più elevalo in grado , o più antico a gradi eguali, che si trovi impiegato nella città , nel borgo , o nel villaggio vi eserciterà la carica di comandante di piazza. Un maggiore o capitano poi eserciterà la carica di maggiore di piazza , ed uno o due tiiliziali subalterni a scelta del comandante vi funzioneranno da ajutanli di piazza. 166. I comandanti delle piazze eventuali avranno le attribuzioni accordate ne’ numeri 199, 160, 161 162, e 164 ai co,
borgo,
mandanti delle piazze aperte
(1) 1S9.
Il
(I).
comandante di una piazza aperta avrA le stesse attribuzioni
accordato nel numero antecedente ai governatori di esse piazze cesserà per tanto di esercitarle ove nella guarnigione vi sia un ulùziale impiegato ad cssolni superiore In grado o più antico , dovendo in tal caso aver questi il romando superiore della piazza. Il comandante in questa rircoslenza :
,
1
Digitized by
Coogle
—2— 167. Se ili una piazza eventuale si trovino truppe di divei’se armi, sa'rà di questo preso il coniando con fc norme prcscrKtc a^ nuin. 79ti ; (1) ma le Funzioni di maggiori , ed aiutanti di esse piazze verranno esercitate di preferenza da ufiìziali di Fanteria. 168. Ove la truppa riunita iu una piazza eventuale sìa della il coinandanto di piazza assuForza di un battaglione e meno merà anche le funzioni di maggiore di piazza ; e potrà Farsi a meno della nomina dì un aiutante di piazza allorché la truppa ,
meno numerosa. 169. Gli uFFiziali con comando di truppa, o senza, che si troveranno di semplice passaggio per una piazza eventuale, anche quando Fossero più anziani del comandante dì essa non potranno prenderne il comando : dovrà però osservarsi quanto è
stessa sia
,
prescritto al
num.° 78
(2) circa la ouorificenzu del
comando.
iluuà solamente coiiliiiuare a teucre il del taglio del seri izio (Iella piazz.1 , e dipendere completamente dal camandanle superiore anzidetto. Ciò peraltro DOu avrà luogo quando im tale uflìziale vi sia di semplice passaggio. 160. 1 governatori o comandanti delle piazze aperte, a diil'erenza di quelli non potranno di loro autorità stabilire alcuna regola speciale di polizia per gli abitanti , dovendone lasciare la sola , ed intera cura all’ autorità civile del luogo, salvo i casi s{)ccilicati nel corso
delle piazze di guerra,
di questa ordinanza. 161. Il governatore o comandante di una piazza aperta applicherà, e Farà strettamente applicare le prescrizioni tulle della presente ordinanza in ciò che riguarda il servizio, il governo, la disciplina, la istruzioni, e la polizia delle truppe, nel modo stesso che perle piazze di guerra ò stabilito. 162. I governatori o eomandanli delle piazze aperte dipenderanno dallo autorità medesime e uel modo stesso ehe si 6 prescritto al nmn. 65, (’) pc’ governatori c comandanti delle piazze di guerra. 164. Iu caso d’interna sollevazione, o riunione illegale e sediziosa di popolo alla distanza di cinque giorni di marcia da una piazza aperta, il governatore 0 comandante di essa prenderà le misure di precauzioni necessario alia sicurezza della guarnigione, e del posto affidatogli, c seguirà le norme stabilite nella Mostra ordinanza pel servizio delle truppe in canipagna(1) 795. In assenza del goverHatorc o comandante di piazza, assumerà il comando di questa I' uRizialc più elevato in grado , e più antico della guarnigione che abbia un romando. In eguaglianza di grado ed antichità gli ulliziali dello stalo maggiore della piazza saranno preferiti, indiqueNi de’ corpi focultativi, e Snalmcnte quelli di truppe a piedi ; ma se la cun^ coerenza avvenga nell’ arma stessa, ruflizialedel corpo anteriore iti rango sarà preferito. (2) 78. Semprequando nn ufffzialc generale comunque impiegalo risiede in Il
una piazza , in cui non è presento il comandante le armi nella provincia valle, nè il comandante generale delle armi, ed è più antico in pari
(') AS. I governatori comanderanno le piazze di guerra ad essi affidale sotto la immediata autorità del comandante generale delle armi in quei domini ove Irilasi la piazza. I comaiulanli poi di esso piazeo dipenderanno immediatamente da' comandauti le anni nelle province o valli ove tali piazze tono situate.
Digitized by
Cooglt
,
—s — l'fO.
I
oomaixlanti di {dazee eventuali la cui |>uarnigione sia
composta di truppe cUe fan parte di un esercito di operazione o di un corpo di truppe riunito in una, o più province, o vaili stabiliranno il servizio occorrente con le norme lorp^ prescritte dal comandante di esso esercito, o corpo di truppa,' dal quale esclusivamente dipenderanno per lultociò che riguarda i loro doveri , anche come comandanti di piazze : non tralasceranno per altro di rimettere a’ comandanti lo armi nelle province , o valli dove si trovano , i rapporti della forza , e de' movimenlf delle truppe che sono nella piazza. 171. Quando il comaudcuite o maggiore di nna piazza eventuale ne partirà , il registro de’ posti , c del servizio giornaliero lui consegnalo al comandante o maggiore, che lo rileverà: quando poi non sarà rilevato da alcuno lascerà il detto registro suggellalo all’ autorità civile , ed in mancanza al sindaco del luogo , onde consegnarsi al comandante o maggiore del primo corpo , che in segnilo potrà quivi stabilirsi ; e questi soltanto sarà autorizzalo a toglierne il suggello.
sarà da
TITOLO
II.
DEL SERVIZIO.
CAPITOLO
I.
/>/ icrvizto che i corpi presiar denm nelle piazze.
—
— Art.
•
IT.
Del servizio degli vffizttiU superiori tT itpeaione. 234. Gli iiilìziali superiori,' cioè i coionnelli , tenenti «donneili, e maggiori in attività di servizio di qoalnnquo arma, saranno per giro giornaliero destinati alla ispezione della piazza, Salvo il prescritto ne’ numeri 352 , o 381. (rade e piti graduate del gavematore o comandante dì essa« avràTonoTidcenia del romando . senza poter fare però alterazione alcuna nel servizio stabilito; nè ingerirsi nel dettaglio del comando. Tale onorificenza consisterà nel dare il Santo al governatore o comandante di piazza, e nel ricevere da lui partecipazione delle novità occorse, degli ordini pervenuti la dalf autorità superiore , e di trnclH che localmente dovranno darsi diraroaziaDe dei quali dovrà ^sere preceduta dal seguente formolario * Con o del l’xnleUigema di S. E, il Signor tenente generale D ,
Signor inar-eeciallo di rampo,
ec.
t Digitized by
29lf.
Il
servitio d’ ispetioue coaiiiicetn all'ora dell' ati«rabl«<a
della guardia, e terminerà all’ora «tessa del di susseguente ;
gli
che lo eseguiranno si cbianieranno ujfiziali superiori d’ispezione; e durante il servizio dipenderanno dal governatore o comandante della piazza per lutto ciò che vi ha rapporto. Essi indosseranno il completo uniforme e la sciarpa, nè potranno uscire dalla piazza senza il permesso del suddetto governutoro o comandante, il quale accordandolo li farà subito rimpiazzare. Uscendo da’ loro alloggi dovranno lasciarvi in iscritto l’ indicazione del luogo , in cui potranno essere rinvenuti. 236. Nelle piazze considerevoli e vaste, nelle quali siavi numerosa guarnigione, verranno nominali per ogni giorno due o iiifisiali
tre ufliziali superiori d’ ispezione :
trovandosi questi iu contatto
disimpegno dello loro funzioui serberanno la dipendenza dovuta al grado , ed all’ antichità ; ed il governatore o Oomandanto della piazza ripartirà tra loro il servizio. Nello piazze più piccole ne verrà nominalo uu solo al giorno, 237. Semprequando per la scarsezza della guarnigione, oper altre circostanze, in una piazza o luogo forte non vi siano almeno tre ulfiziali superiori da potersi adibire al servizio d’ ispezione, potrà il governatore o comandante nominare al dissimpegno del servizio suddetto uno o più capitani scelti per antichità tra tutta la guarnigione. Questi capitani alterneranno con gli uiEziali superiori , e saranno esenti da ogui altro servizio di piazza. 238. Gli u&ìzìali superiori che entrano d’ ispezione si troveranno la mattina in casa del governatore o comandante della Ira essi pel
piazza un’ ora avanti la parata della guardia.
Questi
farà loro
consegnare dal maggiore di essa uno stato indicante la stazione dei posti della guarnigione, gli ordini relativi al servizio, ed il Santo. 239. I suddetti ulBziali si porteranno sulla piazza d’armi all’ora , in cui le guardie vi
si
riunirauno , per vigilare ch’esse
vi giungano e si dispongano nell’ordine conveniente, e per farle ispezionare , manovrare, e difilare a tenore degli ordini che darà il
governatore o comandante. 240. Gli ufiìziali superiori d’ispezione dovranno visitare alme-
no una volta sia di giorno o di notte tuli’ posti della guarnigione , onde assicurarsi che il servizio si esegua regolarmente, e che il buon ordino e la polizia siano mantenuti essendo più gli uifiziali superiori d’ ispezione , il governatore o oomandaule i
:
dello piazza assegnerà a ciascuno di essi i posti che dovrà visitare.
241. Yisiler.anno gli' spedali ne’ quali iu qualunque ora dovran-
no essere immcdiulanienle introdotti. Essi avranno la facoltà di farsi dare nomi de’chirurgi , e delle persone ivi destinate di i
guardia nel corso del giorno o della notte, per osservare se siaa’ loro posti e polranno'esaminare tuli’ particolari relativi i
no
agli spedali stessi:
all’ oggetto
nUlreranno loro
notizie bisognevoli.
le
le autorità
e gl’ impiegati soauni-
» Digilized by
e
242. Visileranao forni militari , ed
neri siano di
i
inagatzini di viveri , quelli de' foraggi , i luoghi di distribuzione per osservare se ge-
i
i
buona qualità , e le distribuzioni eseguito con or-
dino ed in regola.
243. Si recheranno
sulle
piazze d’allarme, che saranno loro
designate dallo stesso maggiore della piazza, onde riconoscerle. rilevare se siano ingombre , o vi si trovino ostacoli tali da arrecare impedimento alla riunione delle truppe. 244. Allorquando particolari istruzioni del governatore o coman-
dante della piazza lo impongano, potranno visitare di giorno o caserme per osservare se vi si mantenga il buon’ordine e la tranquillità, potendo anche in questo caso ispezionare le guardie di polizia ed picchetti. di notte le
i
243. I posti di onore saranno esenti dalle ispezioni. 24G. Eseguendo la visita de’ posti dopo il tramontare del sole, la praticheranno in forma di ronda maggiore, con le norme del num. 764 a qual oggetto prenderanno da posto in posto la corrispondente scorta.
247. Gli
ufGziali superiori d’ ispezione nel corso dello loro vi-
site, se sian colonnelli
potranno essere accompagnati da un uf-
subalterno del proprio corpo , e se tenenti colonuellli, o maggiori da un aiutante , o da un porta-bandiera o porta-stendardo del rispettivo corpo. Semprecchè la forza, e le circostanza ilziale
della gunruigionc lo permetteranno , gli uQlziuli superiori d’ispe-
zione saranno accompagnali da una o due ordinanze di cavalleria
0
di
gendarmeria a cavallo.
248. Quando gli' uffiziali superiori d’ispezione si dirigeranno verso un corpo di guardia , la sentinella siabiliia innanzi ad esso griderà all'arme ; la guardia uscirà subito, ed il comandante la terrà al portate armi: i posti di cavalleria usciranno a piedi, ed avranno la sciabla in mauo, o la carabina ai braccio , rimanendo in arbitrio degli uffiziali superiori d’ispezione di ordinare
che montino a cavallo, e vi slieuo colla sciabla in mauo. 249. Gli uffiziali superiori d’ ispezione esamineranno se nei posti sia lutto in regola , e se il servizio vi si adempisca convenevolmente all’ oggetto si assicureranno se le armi e le munizioni sono ili buono stato, e gli uomini tulli presenti , facendone, se occorra , chiamar la visita: prenderanno conto delle senassicurandosi se sono ben collocale ed istruite ne’proprì tinelle ripetere le rispettive condoveri , facendosi se lo giudichino segne in presenza del caporale di posa, e verificandole con quelle :
,
,
,
nel corpo di guardia si assicureranuo in fine che capi abbiano riconosciuto il terreno adiacente , ed immaginato mezzi atti a respingere un’aggressione, o convenevoli per ogni
esisleuli
:
i
posti 1
altro accidente.
.
230. Scorgendo nelle loro .visite qualsivoglia inconveniente,
Digitized by
,
—6— in
nome tlel governatore o comandante
della pisEza
damino
e subito a’ capi-posti , ed altri impiegati militari le dispusitioai che crederanno urgenti , c ne fanno sollecilainenta gli ordini ,
rapporto ad esso governatore o comandante ;
peir
le
cose poi
che non reputeranno urgenti gli chiederanno le necessarie provvidenze. I capi-posti, ed altri impiegati inilitari, ricevendo dalruflìziale superiore d’ispezione degli ordini in nome del governatore o comandante della piazza, li eseguiranno, e ne faranno
immediato rapporto. 231. Accadendo un allarme o un incendio gli ulfieiali sopedal governatore o comanriori d’ ispezione si recheranno subito dante della piazza per riceverne gli ordini. 252. Un’ora prima della parata della guardia si porteranno gli rendein casa del governatore o comandante della piazza, c ranno conto di «juello che avranno rilevalo o eseguito nelle loro visite, e delle disposizioni «he avranno giudicalo di dare.
A R T.
III.
Del servizio degli uffizioli de’ corpi facoltativi. 236. Qualunque
uffiziale de’ corpi facollalivi giungendo in
una
piazza ov’ è destinalo dovrà manifestare gli ordini che avrà riall’ uffiziale più antico o più gradualo della propria arma che quivi si troverà , ed in sua unione si prasenlerà «1 go-
cevuti ,
vernatore o comandante della piazza cui darà conoscenza degli ordini stessi. Se nella piazza sia presente il comandante le armi nella provincia , o -valle , ovvero il comandante generale delle armi in que’ domini , esso uffiziale si presenterà pure ad ©seiloro. Il governatore o comandante delia piazza farà rapporto per le vie ordinarie dell'arrivo di tale uffiziale. 237. Niuu uffiziale de’ corpi facoltativi potrà allontanarsi dalla
piazza di sua residenza, nffiziali
i
direttori
però, i sotto direttori, e
incaricali superiormente del servizio delle rispettive ar-
mi , la cui giurisdizione si estende diro la propria residenza dovendo partirne per affari di servizio , dovranno solo darne notizia al governatore o comandante delia piazza, e questi non potrà opporvisi , nè pretendere di essere informato del motivo
o della durala dell’ assenza , riserbandosi solo di fame rapporto per le vie ordinarie. 258. I direttori de’ corpi facoltativi ne’ casi urgenti di servizio , e ne’ limiti della di loro direzione avranno 1’ autorità di addire da nn luogo alt’ altro qualunque uffiziale o guardia impie-
gato
a’ loro
ordini ,
dandone però conto per le vie gerarchiche guerra. Essi polrauBopre-
al ministro segretario di stato della
poire ancora , per l’organo stesso, que’ traslocameuti di uffizinli
o guardie , che crederanno utili
al servizio.
Digitized by
2!f9. Se lut affiliale, o- guardia de’ corpi facoltativi debba una piazza, sarà in dovere, per l’organo del prò* prio superiore da cui può dipendere , di aolicipalainenle informare il goveraatere e cotuandante di essa degli ordini ricevuti: questi non potrà opporsi alla loro esecuzione se non che ne'casi, ue’ quali egli creda assolutamente necessaria alla sicurezza, e di< fesa della piazza la presenza di esso uiEziale o guardia, doven* do però dar conoscenza a IVoi di tali molivi per l’organo dei
partire da
propri superiori.
260. Quando gli uflìziali facoltativi partiranno da una piazza, nella quale non esista aleun uffiziale o guardia della propria arma dovrànjno' lasciare suggellate; e presso il governatore o coman-
dante della piazza stessa , le carte relative al servizio del materiale doli’ arma. Tali carte saran rimesse al di loro successore, e questi , ovvero il direttore o sotto direttore da cui il servizio facoltativo della, piazza dipende, avranno la facoltà di toglierne il suggello, alla presenza però del governatore o comandante, il quale dovrà fare inventario delle carte suddette , e passar copia 1’ organo de’ propri superiori al ministro segretaria di stato della guerra. Simile copia sarà passala dall’ uffiziale facoltativo per le vie ordinarie al direttore generale, dell' arma ri-
di esso per
spettiva. Il governatore o comandante di una piazza di guerra o UB luogo forte qualunque, esigerà ebe l’ uffiziale di artigliequale per essere il più antico o il più gradualo comanda
261. di
ria
il.
Tarma, non che il comandante locale del genio, formino separaiainetilo dopo qualche tempo di dimora nella piazza , uu ,
progetto di difesa c di approvvisionamenlo della piazza stessa, e gliene rimettono copia. Esso governatore o comandante parago-
nerà tali progetti , e quindi potrà con ambi detti uffiziali , ovvero parlitamenle con ciascuno di essi , discuterli, ed esaminarli. Dopo di ciò egli ne compilerà uno nel modo che crederà più vantaggioso alla difesa
della,
piazza: e
sì
di
quelli che di que-
ne rimetterà copia riserbalamanle al ministro segretario di stato della guerra, per l’organo de’ propri superiori. 267. Gli uffiziali, e le guardie del genio eseguiranno quanto
st/)
è prescritto
nell’ Art.
Gap.* 2.° Tit.° 3.® circa la consegna,
o riconsegna delle caserme , o di altri locali che occupar si debbono dalle truppe e praticheranno le formalità quivi stabilite nel caso che un locale qualunque si debba consegnare ad altri individui q da esM riconsegnarsi. :
,
268. Gli uffiziali di artiglieria , e gl’individui incaricati delia conservazione delie fortificazioni , e degli edifici mHilari di qualunque natura si dirigeranno al governatore o comandante della piazza per tutte le degradazioni che potranno avvenire ne'locali l'iapetUramenle loro affidati, ed esso governatore o comandante
Digituo by Googl '
8
— locale del genio per le
ne passerà conoscenza al comandante
di-
sposizioni di risulta.
269.
E proibito espressamente agli
uffiziali
de’ corpi facoltativi di destinare ad uso diverso bilito pel
tre
militare servizio
i
magazzini ,
fabbriche rispettivamente ad
di trasgressione
il
governatore o
essi
ed
alle
guardi*
quello sta-
da
le forliitcazioni, e le al-
afGdate ;
comandante
dovendo della
in
piazza
caso dar
subito le convenevoli disposizioni per togliersi ogni abuso che su
questo ramo s'introducesse, e farne rapporto per l’organo dei propri superiori. 272. I Comandanti locali de' corpi facoltativi in una piazza di guerra, o in qualunque luogo forte, avranno cura che alla distanza di cinquecento tese dal sopracciglio del parapetto de* cam-
mini coperti più avanzali nella campagna non si apra strada , fosso , o canale , non si trasportino rottami , e non si alzi veruno edifeio senza che ne sin preceduta una Mostra autorizzazione ; e che tanto nelle parti costitutive delj^a cinta , che a distanza minore di cinque tese dal piede delle scarpe interne dei ripari non si costruiscano fabbriche di qualunque natura. Nel caso di contravvenzione riferiranno l’ occorrente al governatore
o comandante della piazza o del luogo forte, onde i lavori suddetti siano prontamente demoliti a spese de’ particolari , che gli avranno intrapresi , senza eh’ essi abbiano diritto a coinpeuso alcuno nel tempo stesso ne avanzeranno rapporto per l’ organo de’ propri superiori , onde provocarsi le Nostre risoluzioni. 274. I comandanti generali le armi potranno chieder conto agli uffiziali facoltativi comandanti la rispettiva arma nelle piazze comprese nel territorio di loro comando , di quanto riguarda il materiale di guerra esistente nelle piazze stesse , o nei luoghi fortiiicati che ne dipendono. Essi uffiziali dovranno renderli informati :
di ciò ch'esiste, e dell’uso e della disposizione delle artiglierie,
e dello stato delle fortificazioni presentando loro l' inventario , cd ogni altra carta , che riguarda I’ oggetto. 275. Lo stesso praticheranno i sunnotiiiuali uffiziali verso i comandanti le armi nelle province o valli , e governatori o comau-' danti delle piazze.
276. I comandanti le armi nelle province o valli , cd i governatori o comandanti delle piazze non potranno impedire la esecuzione degli ordini , che gli uffiziali de’ corpi facoltativi di residenza nelle piazze riceveranno da’ propri superiori : ne’ casi
però
ili
cui giudicheranno esser
tali
ordini positivamente nocivi
alla sicurezza della piazza o della provincia, potranno sospenderne
esecuzione , e farà dell' avvenuto pronto rapporto a Noi per l’organo de’ rispettivi superiori. In questo caso gli auzidetti uIG-
la
ziali
facoltativi
277. Gii
faranno anch’essi rapporto ai di loto superiori. e le guardie de’ corpi facoltativi nella ese-
uffiziali
Digilized by
.
—9— cuzione de’ lavóri ad essi affidati dovranno ubbidire esclusivamente gli ordini de’ superiori della propria arma, c questi nelle di loro disposizioni non potranno allontanarsi da quanto vien prescritto ne' regolamenti vigenti dell’erma stessa. 279. Per ciò che riguarda la conservazione, e custodia dello degli edifici militari , e de’ magazzini addetti al materiale del genio , sarà obbligo del comandante di tale arma nella piazza di far presente al governatore o comandante le prescrizioni in vigore , che applicate al luogo , formar possono dei
fortiGcazioni ,
punti essenziali nelle tabelle di consegna di ciascun corpo di guardia a ciò esso governatore o comandante si presterà , po-' tendo benanco , quando lo crederà necessario, render pubbliche tali prescrizioni con l’ ordine della piazza. :
280. Lo stesso praticherà 1’ uffiziale comandante il materiale per tutto ciò che ha relazione alla di artiglieria nella piazza ,
cnstodia del materiale di artiglieria esistente in essa, e dei locali, ove si conserva. 282. Quando si dovrà eseguire qualche lavoro ne’ magazzini a
>
polvere, l’uffiziale di artiglieria di residenza domanderà una guardia esterna al magazzino durante il tempo che dovrà rimanere aperto , ed il governatore o comandante della piaràa dovrà somministrarla a seconda della richiesta. 283. Lo chiavi de’ magazzini destinati al servizio dell’artiglie•
•
o del genio saranno in custodia delle guardie delle rispettive armi , e quello poi delle caserme , ed altri locali militari saranno presso gli aiutanti di quartiere , custodi , od altri' consegnatari che ne saranno responsabili 284. Le chiavi delle opere di fortificazione, non che quelle delle batterie chiuse ed armate , rimarranno in potere del guar-
ria
dia di artiglieria responsabile del materjale
ivi
esistente.
Questi
dovrà sempre aprire tali luoghi quando gli uffiziali o impiegati del genio vorranno recarvisi per eseguirci visite o lavori. Il governatore o comandanté della piazza potrà per altro disporre che taluna di esse chiavi rimanga presso del comandante della guarrispettivi luoghi fortificati , ed allora dia che ha in custodia nella tabella di consegna di tale posto vi sarà un notnmento dei generi quivi esistenti , con la indicazione dello stato in cui trovansi. Esso governatore o comandante disporrà in questo caso che agli uffiziali, ed impiegati de’ corpi facoltativi sia libero l’accesso i
in
dette opere.
'
283. Le chiavi delle chiuse, e manovre di acqua saranno in degli uffiziali o delle guardie del genio, ammenochò non diano comunicazione dall’ esterno all’ interno della piazza , in questo caso rimarranno in potere del governatore o comandante la piazza, il quale terrà ancora quelle delle contromine; questi farà aprire si le une che le altre ailorquiindo 1’ uffiziale custodia
2
Digitized by
— 10 — genio glie ne farà conoscere il bisogno per la le manovre , o le visite da praticarsi. a86. A’ magassinì a polvere si apporranno tre serrature con diverse chiavi, la prima delle quali verrà consegnata al governatore o comandante della piazza , la seconda all’ uffiziale più gradualo , o più antico tra quelli incaricati del materiale delr arma , e la terza al guardia di artiglieria ; in guisa che tali magazzini a polvere non possano essere aperti senza l’intelligesza , ed il concorso di tuli’ i suddetti individui : e se il governatore o comandante della piazza non potesse personalmente intervenire all’ apertura , de’ magazzini suddetti, destinerà in sua vece un ulliziale dello stato maggiore della piazza per assistervi, non dovendo in verun caso, e per alcuna ragione restare qnelle tre chiavi affidate a due , o ad una sola delle tre persone qui sopra indicate, che ne saranno responsabili. 287. Le riserve, ed i piccoli depositi, che indipendentemente da’ grandi magazzini a polvere dovranno pel consumo giornaliero stabilirsi nelle piazze , avranno due diverse serrature , le di cni chiavi saranno conservate al succennato ufìziale di residenza, e dal guardia di artiglieria, ed entrambi ne saranno responsabili. 288. Accadendo il cambio di un guardia de’ corpi facoltativi, la consegna de' generi in suo potere si eseguirà in presenza del1’ uffiziale dell’ arma rispettiva incaricato del materiale, qualora ve ne sia nno sopra luogo, e con 1’ assistenza del eommessario di guerra , che ne legalizzerà il verbale per le polveriste poi sarà necessario benanche l’ intervento del governatore o comandante della piazza , ovvero di un uffiziale dello stato maggiore di essa, dal governatore o comandante suddetto a ciò delegato. 289. Accadendo la morte di un uffiziale facoltativo nel luogo' di sua residenza , al suggellamenlo delle sue carte , oltre allo persone accennate nell’ Art.° 8.® Cap.° l.° Tit.® 3.', assisterà benanche un uffiziale dell’ arma rispettiva. Tali carte nou potranno essere dissuggellate che alla presenza delle persone medesime. Se nella piazza non vi fosse alcun uffiziale dell' arma, il maggiore di essa darà avviso dell’ avvenuta morte al direttore dal quale il servizio facoltativo della piazza dipende , e questi dovrà subito spedirvi un uffiziale eolie istruzioni da esso lui comandaDlfl
il
manutenuone ,
:
firmale.
Il
suggello alle carte suddette non potrà essere tolto che
presenza dell* uffiziale facoltativo, il quale di unita al maggiore di piazza ne farà inventario , classificandole io tre categorie: saranno nella prima comprese le carte relative al servizio dell’ arma, nella seconda le memorie e le islrazioni particolari alla
raccolte,
o composte dal defunto circa H mestiere, e nella terza
le cario
particolari de’ suoi interessi
quelle contenuto nelle
o nella sua famiglia ; di
due prime classi fattosene un particolare
inventario, rìmarraBUO presso
I’
uffiziale facoltativo,
il
quale tre'
Digiti.:irij
uy Gooj^le
—
11
—
'
farà rapporto per 1’ organo de’ suoi superiori al direllor generale : per le rimanenti si eseguirà quanto è prescritto per le carte di ogni altro individuo militare. 290. Accadendo la morte di un guardia de’ corpi facoltativi si eseguirà il prescritto nel numero precedente, ed a dippiù si suggelleranno tutt' i magazzini eh’ erano in consegna del defunto , inviandone le chiavi ai governatore o comandante della piazza. Gli anzidetti suggelli non potranno togliersi che alla presenza di un uffiziale dell’ arma, il quale di unita al maggiore di piaz* sa, e con l’assistenza del comraessario di guerra procederà alr inventarlo de’ generi esistenti. Tali magazzini non potranno essere aperti, quando anche dovessero da essi estrarsi degli og> getti necessari al Nostro Reai servizio , se non sianvi presenti le indicate persone, e ciò finche, terminato l’inventario de’ generi esistenti , altro individuo del corpo non venga a rimpiazzare il defunto, o a farne le funzioni. 294. Allorquando il governatore o comandante di una piazza
o luogo forte ne dichiari lo stato di guerra o di assedio, Tuffiil più graduato o il più antico tra quelli , che trovano impiegati nella piazza prenderà il comando si del mache del personale dell’arma lo stesso si praticherà nei casi di allarme. Gl’ ispettori , direttori , i sotto-direttori , ed i capi circondari de’ corpi facoltativi saranno considerati sempre
ziale di artiglieria
si
teriale
;
i
come impiegati nelle piazze comprese nella rispettiva ispezione, direzione , sotto-direzione , o circondario. I direttori generali poi in tutte le piazze ove saranno presenti. 296.. Gli uffiziali,;le guardie, ed i custodi del genio avranno libero accesso nelle caserme, negli edifici militari di qualunque
'
natura, e nelle fortificazioni , dirigendosi alle persone cui sono consegna o in guardia : e (|ueste non potranno negarglielo. 297. Le persone comunque impiegate ne’ lavori dell’ artiglie-
in
o del genio saranno munite di un ordine in iscritto del comandante dell’arma rispettiva, col visto del governatore o comandante la piazza, onde poter entrare in tutti, o in una porzione di essi locali. Tale ordine sarà fatto ostensibile alle per% Bone cui, sono in consegna, o al capo-posto di guardia. ria
299. £ severamente proibito, sotto qualsivoglia pretesto, la colpascolo, e la piantagione di alberi nei terreni costituenti nell’ interno delle piazze alla distanza di cin, intorno a' magazzini a polvere , , nelle fossato , ne’ cammini coperti , sullo spallo cc. come ancora la riduzione ad uso di giardini di qualunque delle suddette parli. Non si permetterà che il solo taglio delle erbe nelle debile tura,
il
le fortificazioni
que
lese dal piede de’ ripari
a profitto dell’ amministrazione dell’ orfanotrofio milida eseguirsi con le norme date all’ uopo dal comandante che saranno contemplale nello stabilirsene le
stagioni, tare ,
locale del genio ,
-
ni.
- 12 — -condizioni
di
affilio.
Potranno
pertanto gli
-piantar gli alberi conTcniculi secondo
i
uEfiziali
principi
di
del
genio
fortificazio—
legname provvenicnte da questi sarà pure a vantaggio dell’ orfanotrofio anzidetto, scmprcquando esser non debba icn>
nc
,
ed
il
piegato per
la
difesa della piazza.
800. Si permetterà nelle fessale ripiene di acqua , e ne’cal’affitto della semplice pesca a profitto dell’ anzidetia amministrazione , con l’ espressa proibizione però nali.di comunicazione
di praticarvi ripari, fascinnggi ,
c
le
cosi dette cannizzale else
impediscono la libera circolazione delle acque. Un tale divieto sarà pure espresso nelle condizioni de’ corrispondenti affitti. 303. Gli uifizinli tutti do’ corpi facoltativi eseguiranno quanto viene prescritto per gli altri uffiziali dell’ esercito nel corso della presente ordinanza, e si uniforUieranao poi strettamente alle loro speciali ordinanze, ed a’ loro regolamenti , in quanto concerne la istruzione delle truppe, la manutenzione di queste e degli sta* bilimenti , e quanto altro ha rapporto al materiale , ed al per-
sonale dell’arma; ed i governatori o comandanti delle piazze, non che gli uffiziali impiegati con qualunque comando territoriale vi
daranno pure stretta esecuzione.
A B T.
V.
Del servizio delle truppe in generale. 318. Le guardie che
le
truppe somministreranno saranno ri-
24 ore. Ai posti lontani s’invieranno distaccamenti di forza tale , che gli ulfiziali , sotto-uifiziali e sol^ dati abbiano alternativamente 24 ore di riposo dopo altrettanto di servizio : tali distaccamenti dureranno quattro volte 24 ore, eccetto i casi in cui per positiva urgènza , convenisse prolunlevate periodicamente ogni
garli.
I
distaccamenti in fine che s’invieranno in qualche posto
per tenervi guarnigione dureranno almeno 15 giorni , e la loro forza sarà calcolata sull’oggetto che si ha in mira, e sul servizio giornaliero da prestare , ed in modo che gli uffiziali , i abbiano il numero di notti franche prenumero 323. 319. Il soldato farà otto ore di sentinella nel corso delle 24 ore di guardia , e quindi la forza di ciascuna guardia verrà calcolata sulla base di tre uomini per ciascuna sentinella da fornire: il numero de’ solto-uffiziali sarà calcolalo sulla conoscenza solto-uffiziali , e soldati scritte al
delle
località ,
c sulla necessità di adempiere
a’ vari
incarichi
loro prescritti.
320. Occorrendo , si potrà assegnare ad un posto importante una forza maggiore di quella risultante dal numero delle sentinelle, o si farà lo stesso se il posto fornir debba frequenti o numerose pattuglie , o scorie.
Digilized by
— 13 — 321. Nello stabilire il servizio necessario ad uua piazza si avrà in mcule di assicurarne la custodia e la tranquillità, senza però distrarre la truppa dalla istruzione , c dalle pratiche di disciplina e di proprietà , che formar debbono 1' oggetto costante delle cure de’ governatori o comandanti delle piazze , e de’ capi de’ corpi. In conseguenza si ridurranno i posti ai soli precisamente necessari , e le sentinelle a quelle di un bisogno dimostrato, evitando scrupolosamente qualsivoglia superfluità, e chiudendo r orecchio alle domande che una soverchia precauzione, o de’ motivi frivoli possono far moltiplicare. Ed è Nostro volere, che eccetto i casi preveduti in questa ordinanza , sia assolutamente vietato ad ogni governatore o comandante di piazza , e ad ogni altra autorità militare di concedere ordinanze , sentinelle , scorte armale o disarmate, a piedi od a cavallo, salvaguardie , o altro , a qualsivoglia persona si nella piazza che fuori. Nè dovrà derogarsi a tale precisa determinazione senza Nostro espresso comando. Vietiamo in fine indistintamente ogni abusiva concessione di solto-ufliziali o soldati presso agli uffiziali degli stati maggiori delle piazze , ai commessarì di guerra ed , agli ufliziali superiori che non hanno diritto ad ordinanze, qualunque possa esserne il motivo. S22. Si eviterà pure al possibile di stabilire piccoli posti nell’ interno di una piazza : essi sono pregiudizievoli alla disciplina, e pericolosi in caso di commozione. Delle frequenti pattuglie tratte dai posti vicini potranno tenerne luogo. 323. Si avrà in fine siccome norma costante; che ogni solloufBziale e soldato dì fanterìa^ aver debba almeno tre giorni franchi dopo nno di guardia , e quelli de’ corpi a cavallo un numero maggiore , attese le cure ch’esige il loro servizio interno. 324. In caso di guerra , di assedio , o di urgenti circostanze il governatore o comandante della piazza potrà regolare a suo piacimento il servizio, disponendo all’ uopo indistintamente di tutte le truppe , assegnando al comando de’ posti e delle opere gli ufliziali e soUo-ufnziali che reputerà più idonei, e ritirandoli o cambiandoli quando e come giudicherà convenevole alla sicu'
rezza della piazza.
323. Il dettaglio del servizio da prestarsi in una piazza si staogni primo di mese facendone la ripartizione fra i' corpi
bilirà
norma della forza presente. A quest’oggetto nel giorno suddetto i comandanti de’ corpi o delle frazioni si recheranno in casa del governatore o comandante di piazza, e gli presenteranno lo stato di situazione delle loro truppe, nel quale saranno segnali gl’ individui legittimamente assenti , e quelli che
delia guarnigione a
non sono in ìstato di prestare servizio perchè convalescenti , o reclute
non ancora istruite , o per altre cause. Sulla forza di-
sponibile de’ corpi dal dello governatore o comandante, in prc-
Digiti/
™ by Googl
— 14 — senza de’ sunnominati capi de’ corpi , sarà ripartito il lerviiio tra essi in proporzione della forza stessa. Determinata la fona da fornirsi da ogni corpo o frazione , il maggiore delia piazza inserirà nel suo registro il servizio del mese , onde nominarlo coerentemente a quanto si è Basato. 326. Se molti uffiziali siano infermi, assenti, o mancanti sa< ranno suppliti nel servizio i capitani con gli uffiziali subalterni, e questi co’ solto-uffizìali. Ciò potrà praticarsi benanche allorquando una delle classi fosse sopraccaricata di servizio al para-
gone dell’altra. 327. Se una guardia o un distaccamento di uffiziale fosse per qualsivoglia circostanza comandato da un sotlo-uffiziale, il tamburo o trombetta ad esso addetto nella marcia si situerà alla coda in silenzio , ed ai prendere le armi la guardia non batterà 0 suonerà per rendere gli onori , ma solo per la preghiera , la generale , la
ritirata ,
e per
gli altri tocchi
appartenenti al ser-
vizio.
328.
'
1
I
corpi a
servid straordinari ed eventuali verranno ripartiti
tra
norma pure della lor forza , e nominati a misura del
bisogno, tenendosene però conto, onde equilibrarli. Non dovranno intanto accordarsi ordinanze , guardie, o jposti alle chiese o processioni , non che agli spettacoli straordinari ed ambulanti, se non quando lo richiegga assolutamente il concorso del popolo e la necessità di conservare 1’ ordine , ed anche in questo caso dovranno essere ridotti al puro necessario. 829.' Allorquando in una piazza la guarnigione sia tanto forte da dare a’ sotto-uffiziali e soldati un numero di notti franche molto maggiore dello stabilito ; i governatori o comandanti disporranno che le truppe di fanteria si esercitino nella manutenzione , e nettezza delie opere esteriori, nella costruzione di opere di campagna , ed in simulacri di guerra ; e che quelle di cavalleria , cooperando a questi ultimi , eseguano pure pattuglia e riconoscenze straordinarie.
Art.
vi.
Del servizio delle truppe di casa Reale, e della guardia Reale. 330. Le Nostre Reali guardie del corpo, le compagnie di alabardieri , ed i corpi lutti della Nostra guardia si uniformeranno completamente alla presente ordinanza , ed alla pratica de’ speciali regolamenti da Noi dati ad essi. 831. Gli uffiziali, ed individui tutti che compongono i corpi succennati , dovranno riconoscere , e prestare ubbidienza agli uffiziali di essi più antichi , o più graduati , e comunque impiegati nel territorio in cui si trovano , a tenore di quanto à prescritto per ogni altro individuo del Nostro esercito.
Digilized by
Googl
,
— IS — 83K. Esse truppe forniranno di diritto le guardie di onore Nostra Persona , alla Nostra Famiglia , ai Principi cd alle Principesse del Sangue , e a quei luoghi che sono o potranno
alla
essere da Noi dichiarati e considerati abitazioni e siti Reali. 336. I posti suindicati dipenderanno direttamente da Noi, e quindi il colonnello generale della Nostra guardia disporrà quanto ha rapporto alla loro nomina , ed alla esecuzione del loro servi* zio , esercitando per questo dissimpegno le funzioni attribuite nel corso delia presente ordinanza a’ comandanti di piazza: un mag* giore o altro ufflziale superiore della guardia funzionerà sotto questo rapporto da maggiore di piazza. 1 governatori e comandanti di piazza , gli uffizioli dello stato maggiore di essa , e gli altri ufficiali della guarnigione non avranno ingerenza , nè ispeziona alcuna su tali posti , i quali pertanto , in caso di allarme, ese* gniranno quanto è stabilito nell’ Art” 2.” del Gap.” 2.” Tit. 3.” 337. Se in una guarnigione le truppe della guardia Reale non fossero sufficienti a prestare il servizio indicato al num.* 335 le compagnie scelte de* corpi di linea vi saranno adibite, e durante questo servizio i posti forniti da esse dipenderanno dai colonnello generale della guardia Reale , che ne farà la richiesta numerica ai governatore o comandante la piazza , cui la nomina n’ è devoluta. 338. Se in una piazza le truppe di linea fossero sopraccaricate di servizio , e quelle della guardia Reale avessero eccedenza di uomini franchi , il governatore o comandante della piazza , per I* organo de* propri superiori , ne innoltrerà rapporto al ministro della guerra , il quale prenderà i Nostri ordini perchè una porzione de’ posti della guarnigione venga coperta da truppa della guardia Reale. 840. Se ne’ corpi della guardia Reale debbasi nominare contemporaneamente servizio pe’ posti designati al num.° 335 e per uelli della guarnigione , la nomina di tutti si farà dal comanJ ante della guardia. Se poi debbano i corpi della guardia Reale somministrare esclusivamente posti della guarnigione, la nomina se ne farà dal governatore o comandante della piazza , a quale oggetto si eseguirà il prescritto nel num.” 325. 342. Le truppe della guardia Reale che trovausi di guarnigione in un luogo che non sia Nostra abituale residenza', o che non vi siano state spedite per oggetto speciale faran parte dell’esercito di guarnigione in que’ domini , ed avranno gli stessi doveri e le stesse dipendenze che ogni altro corpo di linea ; non cessando però di far parte della ispezione del colonnello generale di essa guardia. 344. Giungendo Noi o alcuno di Nostra Famiglia, o un Principe o una Principessa del Sangue in un luogo ove si trovano
truppe delia
guardia,
sia
che faccian parte di uu’ esercito di
Digili>-i by
— 16 — guarnigione o dì operazione , sia di un corpo di truppe rìiinitr, saranno esse di diritto addette a’ posti designali al num. 335 ; ma il servizio sarà nominato dal comandante della piazza, ed i posti stessi dopo montati non dipenderanno che da Noi o dalle pci** sono di Nostra Famiglia , o del Nostro Sangue cui sono assegnati. 345. Gli ulTiziali superiori della guardia Reale saranno dal loro colonnello generale nominati per giro al servizio d’ispezione dei posti di cui è parola nel num. 335. 346. I corpi di casa Reale e della guardia Reale, i distaccamenti di essi, non che gl’ individui tutti che li compongono tanto nel giungere in una piazza che nel partirne o passarvi, si nniforoieranno a quanto e prescritto per le altre truppe dello esercito. 347. 1 comandanti de’ corpi della guardia Reale o di frazioni di essi che fossero interamente addette al servizio di piazza faranno pervenire ogni mattina al governatore o comandante dalla piazza ove si trovano , la situazione della forza. •
A n T.
VII.
Del seriizio della gendaimerìa Reale. 350. La gendarmeria Reale , senza venir
distratta dal servi-
zio che rende alla polizia ordinaria , giudiziaria, ed amministra-
sua speciale ordinanza, sarà per lo servizio militare dipendente dai comandanti territoriali , come ogni altro corpo deir esercito. 351. Gli uffizinli , sotto-uflìziali , c soldati della gendarmeria Reale riconosceranno tulli gl’ individui che , facendo parte del Reale esercito , siano di essi più graduati , e li ubbidiranno in tutto ciò che viene prescritto nel corso della presente ordinanza. Essi avranno gl' istessi onori , le stesse preminenze , e lo stesso comando che quelli di egual grado negli altri corpi dell’esercito. 352. Gli ufliziali , e le truppe della gendarmeria Reale in islato di pace saranno esenti da qualunque servizio di piazza, meuochè da quello dei consigli di guerra dovranno non pertanto conformarsi a quanto è prescritto pel governo , e per là disciplina, e polizia delle piazze c delle truppe, e poi servizio interno, con le modificazioni proprie alla qualità dell’arma, ed ai regolamenti speciali da Noi dati. 353. 1 governatori o comandanti di piazze, nei casi di assoluta necessità, potranno ordinare alle truppe suddette di dare in tutto o in parte il servizio di piazza ma ne dovranno dar co; noscenza per l’organo de’ propri superiori, dimostrando l’assoluto bisogno in cui si sono trovati , c gl’ inconvenienti gravi che avrebbe apportato al servizio I’ operare diversamente. 354. Nei casi succennati i comandanti della gendarmeria avrantiva , a’ sensi della
:
Digitized by
,
— 17 — no facoltà di rassegaare ai governatori o comandanti fiiddelti gl'inconvenienti, che nascer potrebbero dalla mancanza di esse truppe pei particolari incarichi loro affidati , ma dovranno immantinente ubbidire, dandone parte ai propri superiori.
356. Semprecchè la gendarmeria dovrà prestare servizio di sarà considerata come tutti gli altri corpi della guarnigione , a seconda del suo rango ira essi , ed interverrà alla parata della guardia. 357. La gendarmeria fornirà le guardie di polizia a’ propri quartieri, i picchetti, e le guardie agli uffiziali generali dell’ arma. Quest’ ultime però, nèlle piazze dove non sicno truppe di genpiazza ,
darmeria , saranno date da’ corpi della guarnigione per giro. 358. Le truppe della gendarmeria Kcale daranno al pari degli altri corpi un ordinanza al governatore o comaudaute della piazza, al comandante le armi nella provincia o valle , al comandante generale delle armi, e ad ogni altro uffizialc generale cui competa. Gli uffiziali generali della gendanneria, c gli uffiziali con comando dell' arnia in una piazza ove non sicno truppe proprie, avranno a seconda del rispettivo loro grado, un’ ordinanza per giro da’ corpi della guarnigione. 359. I comandanti le truppe della geudariucna Reale invie-
ranno
a’ comandanti lo piazze le carte stesse eh’ è. prescritto doversi fornire da tutte le altre truppe dell’ esercito. 360. Essi manderanno ogni mattina all' ora della parata un
aiutante o altro sotto-uffiziale
Dove non esistano truppe
a prendere: il Santo e
dell* arma
,
il
Santo e
1’
l',.<n'diiic.
ordine sud-
detto sarà inviato all’uffiziale col comando dell’ arma. nella piazza, pel
mezzo di un
sotto-uffiziale della
guarnigione.
361. Se un uffizialc, o una truppa qualunque della geudar-merla dovrà uscire da una piazza per alfari di servizio, il comandante dell’ arma dovrà passarne conoscenza al governatore
o comandante della piazza , il quale non potrà impedirlo , nè esigere che siano a lui palesati motivi , o la durata dell’ assenza di esse truppe. 1 comandanti poi delle piazze di guerra i
nei casi di assoluta urgenza riguardanti la sicurezza della piazza,
potranno opporsi alla uscita della gendarmerìa Reale , dovendo però di tale disposizione darne stretto conto al momento. 362. Giungendo in una piazza una truppa qualunque di geudarmeria , sia per far parlo della guarnigione, sia per particolari dissimpegni il comandante di essa dovrà adempire a quanto è ,
prescritto per ogni altra truppa.
363. INiuua truppa di gendarmeria potrà introdursi in una piazza- di guerra per eseguire commessioni del suo istituto, senza la intelligenza del governatore o comandante la piazza stessa, il quale non potrà dispensarsi dal permetterne la esecuzione, ed agevolarla coi mezzi in suo potere , menochè quando fortissime rar 3
— 18 — gioDÌ l’obbligassero ad impedirà-. In (pioslo caso, di cui egfi nV mane slrellamente responsabile , dorrà innoltrarne sollecilaraent&
rapporto ai superiori oiHlinarl. 364. Le truppe di grnd.irmeria nel marciare nell’ interno deft Regno si uniformeranno a quanto è prescritto per le altre tnippc. 365. In caso di allarme praticheranno quanto è ordinato per le altre troppe, ed ey'giiiraiino gli ordini del governatore o co(uandante. 366. I comandanti della gendarmeria faranno mensilmente rapporto dello spirito pubblico , e dei principali avvenimenti ai governatori o comandanti le piarse, o, non essendovene sopra luogo , per l’organo dei propri superiori ai Comandanti le armi nello province o valli. Nei casi estraordinari, che interessar possano la pubblica tranquillità faranno dei rapporti estraordinari, rima-
nendo alla di
loro stretta responsabilità qualunque disguido, che
per368. difetto di
tali
servirio.
circa
conoscense, naseer potrebbe
ai
bene del Rcal
Dovranno inoltre eseguire il prescritto al num. Ili (1)
r avviso da darsi ai governatori o comandanti le piazze di le cittadelle in caso di sedizione o castelli , o forti
guerra ,
,
i
,
rivolta , o di avvicinamento di troppe nemiche. 'Gli ulEzIali o le truppe di gendarmeria si uniformeranno a quanto 6 prescritto nel corso della presente ordinanza, ed alla particolare ordinanza dell’ «irma, cui si conformeranno i governatori o comandanti le piazze comandanti le armi non che nelle province, o valli, i comandanti generali delle armi, e gli i
,
uflìziaii
generali
comunque impiegati
nei territori.
369. Subito che una piazza di guerra, una cittadella, un forte o coslello sarà dichiarato in istalo di guerra , la gendarmeria o nei paesi che ne dipendono, eseguirà completamente le prescrizioni dei governatori o comandanti, per quanto ivi stanziata,
potrà contribuire alle misure da prendersi per la sicurezza di esso luogo forte. In istato di assedio poi, gli ulfiziali e le truppe dipenderanno esci usi va mente e direttamente dai governatori o comandanti suddetti, egualmente che tutte le della gendarmeria
Il comandanl** della gendarmeria, essendo uilìziale, farà parte del consiglio di difesa.
altre truppe della guarnigione.
(ì) Hi. Tutte le antorili rivitì e militari che siano nel capo di cono«no degli avvenimenti specilioati nei It. e IV. {‘) del numero precedente, dovranno sotto la più stretta Vsponsabiliti personale, darne immediato avviso a’ governatori o comandanti delle piazze di guerra cui importi il saperlo.
scere
p] 2.* Quando , dichiaraU la guerra j l’ inimico occupi piazze , campi, o poaizioni distami dalla piazza meno di cinque marce, o quando, essendo marittima guerra, la piazza sia sulla costa. i.* Qiundo, ad una distanza di cinqne giorni di marcia dalla piazza, si. formino riunioni illecite, e sediziose, che sian dal governatore o comandanta reputate perniciose, o di molta conseguenza la
Digilized by
— 19 — A R T.
‘
Vllt.
Del servizio delle truppe de' corpi Jacoitativi. 373. Le truppe dei corpo Reale
di arliglieria ,
ed
corpo
il
de’ zappatori addetto ai corpo Reale del geoio si uniformeraaiie a quanto viene prescritto nella presente ordinanza per le truppe del Reale Esercito , ed allo stabilito nelle particolari ordinanze
armi, cui appartengono. 374. Le truppe di artiglieria nelle piazze ove si trovano di guarnigione , oltre la guardia dì polizia del proprio quartiere ed il picchetto , non somministreranno altre guardie se non quelle agli ufiìziali generali , a’comandauti de’corpi della propria arma, agli arsenali , ed agli altri stabilimenti di artiglieria. Daranno inoltre la guardia alle batterie montate , allorquando la fanteria della guarnigione non abbia la forza da {Htisro adempire un delie
tale servizio.
373. Nella ripartizione del servizio tra le truppe della guar> nigione, quelle di artiglieria per le guardie succennate non po> iranno somministrare se non la metà degli uomini che gli altri corpi proporzionatamente alla lor forza foruiscono pel servizio di piazza : quindi nel caso che pc’ posti anzidetli si richiedesse una forza maggiore , le altre truppe della guarnigione ne saranno incaricate.
376. Allorché per le manovre dell’ artiglieria di una piazza si dovessero impiegare tutti gli artiglieri , o che questi fossero soverchiamente afialicati dal servizio dell’ arma o de' travagli , il governatore o comandante della piazza dovrà esentarli per intero da’ suindicati servizi, e disporrà che siano questi adempiti dalle altre (ruppe delia guaruigione nel miglior modo conciliabile : dovranno però dare sempre la guardia di polizìa a’ piopri quartieri.
377. Le truppe addette
corpo del genio daranno' pel sertrovano la metà degli uomini che, Esse daranno pure le guardie agli uiSziali generali dell’arma, ed ai comandante del proprio corpo , non che quelle di polizia ai propri quartieri , ed il picchetto. 378. Quando esse truppe si trovassero occupate neh’ esecuzione di lavori di loro particolare instituto non daranno alcun servizio di piazza, ma solo le guardie di polizia a’ propri quartieri. Lo stesso si praticherà per gli artefici pompieri ed armieri, i primi de’ quali daranno sempre le guardie alle trombe per gl’ incendi. 379. Allorquando io una piazza non vi siano truppe appar-
vizio, delle truppe
in cui
al
si
le altre truppe di egual forza.
in proporzione forniscono
tenenti
a’ corpi facoltativi
riceveranno
grado
le
guardie
,
gli
ulSziali generali di queste
e lo ordinanze córrispondenli
dalle altre truppe della guarnigione.
armi
al loro .
.
ù:
Digitized by
Coogle
— 20 — S81. Qualora
truppe suddette si trovino in una piazza per del proprio mestiere saranno esenti da qualunque servizio di piazza : la esenzione medesima , eccetto pel servizio d’ ispezione , potrà dal governatore o comandante della piazza accordarsi agii uffiziali facoltativi, allorquando conosco eh' essi siano soverchiamente occupati pel disimpegno dello assistere
le
alle istruzioni
loro particolari incumbenze. 383. Allorché la forza delle truppe appartenenti ai corpi fanon sin sulHclente per la esecuzione delle manovre o dei
coltativi
travagli dell’ arma, l’uffiziale di artiglieria incaricalo del
mate-
ovvero il comandante del genio , cercherà governatore o comandante di essa quel numero di soldati, e che all’ uopo gli necessiteranno: questi verranno giro trai corpi di fanteria della guarnigione, ed a nominati in Bomigliinza degl’individui delle truppe suddette non percepiranno quali costituiscono alcuno aumento di averi per tali travagli , una parte del Nostro servizio sono eccettuati da questa prescrizione i casi preveduti nelle particolari ordinanze delle rispettive arqii. Se i tcavagli suddetti eseguir si debbono nei magazzini a polvere sarà vietato di entrarvi altrimenti che a piedi scalzi , e spogliati da ogni sorta di ferri. 384. Se il governatore o comandante della piazza abbia forti ragioni per non aderire alle richieste di travagliatori , che gli verran fatte, dovrà inoltrarne rapporto per 1’ organo dei propri superiori : gli ufhziuli comandanti dei servizi facoltativi eseguiriale della piazza ,
al
EOtto-uiTiziali
i
:
'
ranno
lo. stesso.
389. I governatori o comandanti delle piazze daranno le guardie o scorte che dagli uffiziali dei corpi facoltativi verranno loro richieste per la custodia degli oggetii di Regia pertinenza, o per vigilare sugl’ individui impiegati nei lavori o travagli. Tale servizio si potrà dare dalle truppe delle rispettive armi, serbandosi proporzione precisata nei numeri 37a, e 377. 390. Le truppe di artiglieria daranno un’ ordinanza al direted al sotto-ilìreltore, ed in mancanza di essi, all’ uffiziale del corpo più antico o più graduato tra quelli incaricati del materiale della piazza. Tale ordinanza sarà un caporale per gli uffiziali superiori, ed un soldatp per gli altri uffiziali. Lo stesso praticheranno le truppe del genio pel dinettpre e sotto-direttore, o per I’ uffiziale che comanda il genio nella piazza. In mancanza di esse (ruppe , I’ ordinanza suddetta sarà daia^per giro dai corpi della guarnigione. 391. L’ordine ed il Santo si manderanno dalia piazza airuCfitiale di artiglieria più aniieo , o piu gradualo quivi esistente per meuo di un solto-uffiziale preso di preferenza dalle truppe Sarà cura di esso uffiziale quando appartenga aJ dell’ arma. materiale d’ inviare l’ ordine ed il Santo suddetto al comandanle la truppa di artiglieria , e co» reciprocamente. la
tore,
Digitized by
,
— 21 — 892. L' ordine ed il Santo saranno inviali all* ufficiale comandante del genio in una piazza per mezzo di un soUo-uffiziale , preso di preferenza dalle truppe dell’ arma.
•
i.
Art.
IX.
Del servizio della cavalleria. •
.893.
cioè
e.d
l
La
cavalleria formerà due specie di
a cavallo
:
esso
si
regolerà sul
servizio ,
a piedi
numero dei soldati e dei
conformemente al prescritto nel num.** 323 , ben inteso però che non dovrà fornire a piedi se non le guar-
cavcilli
presenti ,
die ai propri quartieri , ed agli stendardi ; viene eccettuato il solo caso di somma deficienza di fanteria , e di sovrabbondanza
truppe a cavallo , nella quale circostanza il governatore o comandante della piazza potrà ordinare che dalla cavalleria sian
di
coperti de’posti a piedi per la guardia di piazza: 394. I posti a piedi somministrati dalla cavalleria saran sepa-
da quelli forniti dalla fanteria: se però tutt’i posti della piazza sian forniti dalla cavalleria , dovrà stabilirsi sempre una guardia sulla piazza principale pel buon ordine e per la polizia, ed inoltre una piccola guardia a ciascuna porta. 395. La guardia di cavalleria, che verrà data a cavallo, sarà situata per quanto si può sulla piazza d’armi afiìn di accorrere con più celerità ove se ne presenti il bisogno; e sarà destinato un luogo sulla detta piazza per mettervi al coperto gli uomini cd i cavalli , e per servire di corpo di guardia. 396. L’ ufiìziale di cavalleria , di qualunque grado che monterà In guardia farà tre volte al giorno rapporto in iscritto al comandante della gran guardia, c manderà ogni sera dopo chiuse le porte o dopo la ritirata , un sotto-uffiziaTe della sua guardia a prcodere il Santo , che il comandante della gran guardiagli rati
,
manderà la
in
un biglietto suggellato.
397. Indipendentemente dal servizio della guardia di piazza cavalleria farà que’ distaccamenti che occorreranno al di fuori
di essa.
398. Le guardie di cavalleria a piedi od a cavallo , non si formeranno giammai che in una o due righe , com’ è prescritto
num. 527. 399. I comandanti de’ posti di cavalleria manderanno ad abbeverare i cavalli nelle ore fissate per quest’oggetto ad un terzo per volta. 400. Nell’ interno di una piazza non si porranno vedette se non ne’ casi indispensabili , o preveduti nella presente ordinanza: le guardie a cavallo somministreranno ronansi al loro posto una sentinella a piedi. al
Digilized by
—
— 22 — 401. In caso di allarme o d’incendio, i comandanti de’ podi cavalleria faranno montare a cavallo la loro truppa, e fi condurranno nella guisa prescritta per gli altri posti. 402. Setnprechè il governatore o comandante della piazza crederà necessario di ordinarlo , la guardia a cavallo succennala somministrerà giornalmente un numero di sollo-uffiziali e soldati a cavallo per la scoperta , e questi si recheranno dal comandante della gran guardia onde ricevere gli ordini convenevoli. 403. I comandanti della scoperta faranno sempre il rapporto dì ciò che avranno rilevalo al capitano di chiavi , ed al comandante della guardia della porta per la quale rientreranno. 404. La truppa a cavallo destinata alla scoperta sarà sempre sostenuta da un distaccamento a piedi , che , esplorando anche il terreno , possa per la sua parte proteggere la ritirala lli
della cavalleria.
405.
I
posti di cavalleria si
uniformeranno pienamente a tutto
ciò che sarà prescritto per quelli di fanteria circa le ronde, pattuglie , ed
il
le
servìzio in generale.
CAPITOLO
li.
De/ modo di comandare e ripartire il servizio.
— A K T.
II.
Deir ordine da osservarsi nei corpi per la nomina del servizio di piazza.
442. La nomina dei
sotlo-ufiìziali
pel
servizio
d’armi sarà
I vari giri espressi nelle categorie del ruolo avranno tra essi un ordine di preferenza , che sarà quello stesso indicato al num. 414 (I). Cosicché, il più
praticala dalla testa del ruolo.
(!) 414. Per la fanteria.
Servizio armato. 1. Travagli in tempo di assedio. 2. Distaccamenti per guarnigione
su
i
Reali legni.
3. Distaccamenti per guarnigiune. 4. Distaccamenti a’ posti lontani.
. Scorte. . Guardie.
-
.
7.
Ronde e pattuglie.
8.
Guardie di onore.
9. Ordinanze. 10. Visite agli spedati.
11.
^siglt di guerra. Sert'izio
1.
^
•
-,
disarmalo.
Travagli di qualunque specie.
Dgitized by Google
— 28 amico dei sotto-uffiziali nominati farà prima colonna,
l’altro
ebe
lo
il
servizio 'indirato nella'
quello
segue
nella
seconda, e
cosi consecutivamente.
443. sempre nominalo per la coda del ruolo, e le varie specie di travagli , ove formino varie categorie, avran tra esse una precedenza nella nomina del servizio che sarà anche dall’ultima alla prima. 444. Se ad un sotto-ufKziale spettino nello stesso giorno dN travaglio sarà
Il
versi servizi ,
eseguirà quello di piazza a preferenza
dell’ inter-
no , e quello d’armi a preferenza de’ travagli. 445. I scrvin che un sotto-iiflìziale non avrà potuto adempiere per la causa espressa nel numero antecedente, saranno da esso rimessi, con lo stesso ordine di precedenza, allorquando ricade la nomina del servizio pretermesso. 447. Si avrà per massima generale che un sotto-uflìziale non può esser nominato due volte per uno stesso giro di servizio se tutti quelli compresi nella rispettiva classe del ruolo non l’ abbiano fatto una volta , a menochè si sian trovali legittimamente ,
assenti dalla guarnigione nel giorno in cui loro spettava vizio , 0 ne siano stati esentati per infermità.
448. Pei
il
ser-
che per le cause succennate servizio se ne noterà nel ruolo la cagione, ed
sollo-ufllziali
e soldati
non prestano uti il giro si considererà come passato: si eccettua solo il giro de’ distaccamenti di mare. 449. Qualunque sotto-uflìzicalc nominato di servizio che abbia de’ motivi a credere che la nomina non ne sia regolare, lo eseguirà , e dopo , per organa dell’ iilfiziale di settimana c del capitano della propria compagnia , ne farà rimostranza al maggiore di settimana , il quale , trovandola ragionevole , gliene farà drillo nelle nomine successive ; ma trovando insussistenti gli addotti molivi, ne darà parte al comandante del corpo all’ora del rapporto. 430. I sotlo-iillìziali non potranno cambiare tra di essi alcun servizio che per positiva ragione , e per organo dell’ ufiìziale di settimana , e del capitano della propria compagnia , sarà fatta' presente al maggiore di settimana , il quale trovandola regolare la espórrà al comandante del corpo per 1’ approvazione. 43L L’aiutante di settimana, sotto la sopravvpglianza del maggiore di settimana , manolerrà il ruolo nominativo de’ sottogiusta il modello numero 9 , e li nominerà con le ulliziali , norme prescritte di sopra. 432.
I
subalterni
potranno essere suppliti dai sergenti nel serinfermità , o piazze vuota
vizio di piazza , qualora per assenze , gli iiilìziali suddetti
non potessero avere convenevole intervallo
caporali snppltun servizio e l’altro. In pari circostanze ed’ inteiliranno i sergenti , ed i soltitti antichi morigerali
tra
i
,
,
Digitized by
geuU
caporali p#rò questa agevolaùooe nelia nomina del ser* non potrà aver luogo senza I’ apposito permesso del governatore o comandante della piazza. 453. Air ora dell’ assemblea 1’ aiutante di settimana riunirà i primi sergenti di quelle compagnie o di quelli squadroni che i
;
vizio
somministrar denno sotto-ulBziali
di guardia onde fare estrarre da un’urna adibita a questo uso, i posti da occuparsi, estraendo prima quelli de’ sergenti , e dopo quelli de’ caporali. Se un po> sto di sotto-uiSziale ne avesse altro da esso dipendente anche di sotto-ulBzialc , sarà prescelto pel primo il sotto-ufiìziale più gra< dualo o più antico tra quelli che montano la guardia , escludendolo dal sorteggio. 454. Eseguito il sorteggio, l’aiutante di settimana formerà uno statino nominativo degli uiBziali che sono di servizio , indicando per ciascuno la specie di esso, e per quelli di- guardia 0 distaccamento , il posto al quale debbono luontai'e. In esso slatino si ascriveranno puraneo i solto-uiliziali clic montano da capi -posti , con la indicazione del posto che a ciascuno spella, non che quelli che sono, stati nominati isolatamente , o come capi in qualunque servizio. SilCatto statino, a firma del luaggioru di settimana verrà spedito al maggiore di piazza , immediatamente , onde gli giunga prima dell’ ora della parata o della
spedizione delle guardie. L’aiutante di sotlimana trascriverà gli statini suddetti su di un registro che terrà all’ uopo. 455. I primi sergenti dopo conosciuto il numero di uomini che somministrar deve ogni compagnia o squadrone, ne faranno la nomina per isquadre sopravvegghiali in ciò dall' uifiziale di
settimana : a tale oggetto terranno un ruolo, iu cui noteranno 1 servizi diversi che ogni individuo presta, onde veruno ne venga sopraccaricato più di un altro. La nomina de’ soldati sarà pure per la testa , o per la coda come si è ordinalo pei sollo-uffiziali. 456. Il prescritto ne’ numeri 449, e 450 è applicabile a’ soldati , colla differenza che in' vece di far capo dal maggiore di settimana, si dirigeranno al proprio capitano per organo delr uifiziale di settimana. 458. I sotlo-uffiziali che fanno parte dello stalo minore saprimi sergenti, ranno esenti da qualunque servizio di piazza i ed i caporali forieri lo saranno pure; ma essi marccranuC con le proprie compagnie , o co’ propri squadroni , semprcebè questi eseguir debbano per intero un qualunque servizio di piazza. 459. E severamente vietato di eccettuare, alcuno dal servizio, tranne i sotto-uffiziali o soldati adibiti a’ servizi particolari preveduti dalla presente ordinanza : laddove particolari circostanze obbligassero i comandanti de' corpi ad allontanarsi da siffatta ,
:
massima, ne domanderanno la debita autorizzazione al comandante generala della armi da cui dipendono. „
Digilized by
,
— 25 — 460. Le reclute non laran coniprese nelk forza del corpo di>-spoiiìbile se non dopo quattro mesi dal dì del loro arrivo a’ corpi t di fanteria, e dopo otto di quelli delle altre anni. ^ 462. 1 sotto-uiBziuli e soldati usciti dallo spedale non perfeU sino a che temente ristabiliti saranno esenti da ogni servizio
abbiano riacquistate le forze , e si trovino in istalo di eseguirlo senza pericolo di recidiva. Essi dovranno ricevere questa esenzione dal capo dèi corpo. 465. J caporali de’ guastatori ed i guastatori verranno ordinariamente impiegati da ordinanze , e potranno benanche far servizio da sotto-uffizialì al picchetto , ina saranno esenti da ogni >
servizio di piazza. le
.
’i
<
-
466. Le compagnie di cacciatori dei corpi di linea goderanno preminenze accordate a quelle di granatieri, e per ciò saranno •
destinate agli stessi servizi.
CAPITOLO
•
III. ;
Del modo di eseguire il servizio.
A n T..
I.
’
Dtir lìssemblea delle guardie , della ispezione e della parata delle medesime.
i
1
%
•
474. L’aiutante njaggiore della piazza incaricato di dividere la guardia traccerà la linea, che la parata dovrà occupare, e
<
darà
al
comandante della gran guardia l'ordine di andare a si>
luarvisi : questo lo eseguirà facendo portare le armi alla sua trup-
pa.
Dopo di ciò l’aiutante maggiore suddetto chiamerà succesr
sivamenie le guardie de’ vari posti , le quali , sia che vengano formate da contingenti , sia da un corpo solo, chiamate , porteranno le armi o porranno la sciabla in mano. Dopo tracciala la linea della parala di guardia dal maggiore della piazza , i capi posti formeranno le loro guardie e poscia le faranno situare sull’ allineamento della gran guardia le guardie a cavallo sì situeranno alla sinistra delle truppe a piedi, sull’ allineamento della terza riga. I picchetti che .intervengono alla parata Barando chiamati per ordine di rango de’ corpi , dopo delle guardie ; quelli cioè de’ corpi di, fanteria dopo le guardie a piedi , c quelli > di cavalleria dopo lo guardie a cavallo. 476. Quando la guardia sarà composta di truppe di diversi corpi , resteranno sulla piazza d’armi per giro tamburi o trom:
i
betti si
e la banda di
tilt
solo di essi pel servizio della parala ,
situcrauno. a destra, del sito
«t
che occupa la gran guardia nella
.4
I
’)
* 4
Digitized by
— 26 — •
ed
quella della parala e «ulto «lesso allisi collocheranno due passi diotro la dritta dei rispeUiri posti , e gli altri , condotti dal proprio caporale ritorneranno al quartiere. Il tamburo maggiore , linea di batk-iglia ,
neamento ;
in
quelli poi di guardia
0 sergente trombetta di ogni corpo resterà alla parata prendendo posto dopo dei rispettivi primi sergenti. 478, Allorquando a taluni corpi non sieno ancor noti i posti della guarnigione , e le strade che ad essi conducono , il maggiore di piazza disporrà che le guardie da doversi smontare , quindici minuti prima dell’arrivo delle nuove sulla piazza d’armi , spediscano quivi de’ soldati di ordinanza per servire loro di guide. Questi si riuniranno nella gran guardia , o in altro determinato luogo prossimo alla parala , e quando essa sarà formata , un aiutante maggiore di piazza li situerà dieci passi dietro la guardia , che da ciascuno di essi dovrà essere scortata: allorquando queste si porranno in movimento per deClare , le
ordinanze , portando le armi da sollo-uHiziale , marccranno a tre passi dall’ala della truppa che debbono rispettivamente condurre , situandosi sull’ allineamento di essa truppa dal lato opposto alla guida. 486. I primi sergenti ed i forieri o caporali comandati per l’ordine a norma del num." b06, tenendo un aiutante, ovvero un portabandiera o porta stendardo alla testa , rimarranno formati quattro passi dietro dell’ ultima riga degli uiEziali, avendo o caporali in se1 primi sergenti in prima riga , ed i forieri conda. Essi saranno distribuiti per ordine di corpo, da sinistra a destra. I sotto-ufBziali dei corpi di cavalleria vi interverranno a piedi , ed armati di carabina o moschettone , o colla sciabla in mano , se il corpo non è munito delle armi suddette.
491. Quando il governatore o comandante la piazza vorrà fare «filare la parata ne darà l’ ordino all’ ulfiziale che la cotnandn. 492. Esso ulfiziale darà allora i comandi per caricare le armi , se ciò debba praticarsi da lutti o da porzione delle guardie. 493. Comanderà quindi 1. CffjBj ^osii due passi al rotile.
f
2.
Marcia.
A questo ultimo comando ogni capoposto si situerà innanzi al centro della propria
ne percorrerà
la
linea ,
dì essi potesse fare ,
e
guardia , ed il comandante della parata onde ricevere i rapporti , che alcuno de’ quali darà parte al governatore o
comandante della piazza. 493. A misura che le guardie oltrepasseranno di cento passi governatore o comandante la piazza , i rispettivi comandanti faranno loro mettere le armi al braccio , e le condurranno al posto per la strada più breve , eseguendo il prescritto por le Sruppe in marcia. il
Digitized by -
; -
;U
— *7 — BOI. Ancorché non vi <!a parata, 1* ordine li distribuirà tempre sulla piazza d’arnii, dove ti condurranno, per ciascun cor-
po , il maggiore di settimana , non che i primi tergenti ed i forieri o caporali comandati da un aiutante o porta-lMtidiera o porta-stendardo , dopo la spedizione delle guardie : ne’ giorni però di gran pioggia o caldo , si distribuirà 1* ordine nella cancelleria delia piazza , dove si condurranno gli aùitanrì di settimana di tutt’ corpi , recandosi contemporaneamente i maggiori di settimana dal comandante della piazza per fargli rappasrlo, e prendere gli ordini. Di questa disposiziono intanto dovrà esser dato ordine preventivo. i
A a T.
II.
Deir ordine del Santo. BOB. L’ordine si darà ogni giorno sulla piazza ove sarà la parata della guardia appena questa sarà sfilata. Quando non vi sarà parata , l’ordine si darà dei pari sulla piazza d'anzu, a meno che il governatore o comandante delia piazza non ne prescriva la esecuzione nella cancelleria , o neiromeio della piazza stessa. B06. 1 primi sergenti di tutt'i corpi di guarnigione nella piazza , seguiti ciascuno da un caporai foriere o caporale , si porteranno tutte le mattine ali’ ora della parata sulla piazza d’ar» mi , condotti da un aiutante , da un portabandiera , o portastendardo , e se il corpo cu! appartengono darà contingente alla parala , marceranno al seguito di questo. B08. Il Santo sarà composto di due parole , del nome cioè di un Santo , e di quello di una città : questo secondo si dirà contrassegno. 510. &bilo che la guardia sarà sfilala, il maggiore di piazza prenderà di nuovo gli ordini del governatore o comandante di essa, ovvero di chi lo rimpiazza, e poi farà battere all’ordine da tutt’ i tamburi o trombetti addetti al servizio della parata. questo segno 1’ aiutante maggiore di piazza designato di servizio condurrà i primi sergenti , ed » forieri o caporali al sito ove dovrà darsi i’ ordine , quivi si situeranno conservando l’ ordine che nveano dirimpetto alla parata , l’ aiutante , ed il portabandiera o porta stendardo di ciascun corpo starà innanzi. al centro de’ propri sotto-iiffiziali. Il cennalo aiutante maggiore comanderà: 1. jill’ ordine 2. Marcia. A quest’ ultimo comando I primi sergenti formeranno un circolo nei quale resteranno gii aiutanti : ì forieri o caporali seguiranno il movimento dei primi sergenti , formandone un secondo ; indi faranno il mezzo giro) a dritta f e ijualtro passi al nuovo fronte, e poi presenteranno r arme : i primi sergenti faranno al piede F arme.
A
—
Digitized by
Coogle
,
28 rd
—
5(1. S'introtlorranno nel circolo, il maggiore della |>iazza rni'iggiori di seUimana di ciaaeun corpo i essi formcrauno :
un altro circolo più piccolo nell’ordine seguente: alla demaggiore di piazza sarà il maggiore del corpo di fanteria anteriore in rango con raìulanle del proprio corpo alla dritta dopo di questi con lo slcss’ ordine o ed alquanto indietro secondo l’anzianità del corpo, prenderà posto l’altro maggiore rinchc questo circolo con l’aiutante, e così succrssivameule Venga chiuso dall’ aiutante dell’ ultimo corpo di cavalleria della guarnigione , che dee trovarsi alla sinistra , cd un poco indietro del maggioro di piazza. 512. Il maggiore anzidetto nominerà gli ufTiziali superiori <|ihvi
stra del
:
,
,
,
d’ ispezione ,
indicherà
il
numero e la specie di
ufljziali
,
che
ciascun corpo dovrà somministrare pc’ distaccamenti , le guardie , le ronde , le pattuglie , e per qualunque altro servizio : ordinerà il nOniero de’ posti della piazza tanto interni che esterni , i distaccamenti , le scorte , cd i travagli che ciascun corpo
dovrà formare : nelle piazze di guerra farà conoscere inoltre se per le scoperte dovranno impiegarsi truppe a cavallo, o distaccamenti dello guardie alle porte od alle avanzato ; darà infine gii ordini, le prescrizioni, e gli avvertimenti a tenore del prescritto col n. 504 (1). L’ordine sarà dettato per intero dal maggiore di piazza, e trascritto da’ rispettivi aiutanti dei corpi nei loro registri. Se però 1’ ordine stesso fosse lungo , allora non si darà nel circolo se non il solo servizio e le disposizioni di 1. , 2. pronto adempimento, e gli aiutanti, all’ora che verrà loro indicata dal mentovato maggioro , si recheranno negli olficl della 3.
piazza onde 'trascriverne
il
rimanente.
4.
I
51'S. Datosi l’ordine al circolo della
guarnigione, e ricevuti'
o comandante della piazza rapporti do’ comandanti delle brigale eventuali o dei corpi, esso governatore o comandante farà toccare un rullo che indicherà la fine della parala. Gli uffiziaii de’ corpi attenderanno per ritirarsi che sia didal governatore
i
stribuito l’ordine ne’ circoli particolari.
514. Usciti dal circolo i maggiori, l’aiutante maggiore della comanderà; 1. Rompete il circolo, 2. Marcia. Al primo comando i soUo-uffiziali tutti porteranno le armi , indi i •
piazza
i
(1) SOi. Gli ordiui sncccnnati conterranno i seguenti oggetti ° Il servizio che le truppe debbono prestare. , °
;
Le disposizioni delle. auloriiA superiori che convicn diramare. In
esse saranno inserite tutte le promozioni degli uflìziali , e le decorazioni di cui verranno insigniti i militari. *
Le disposizioni, le prescrizioni, e gli avvertimenti, che il gover-
natore o comandante giudicherà dare. "
Gli elogi c le ammonizioni che ad esempio dovranno rendersi , pubbliche in queste verranno comprese le petre inflitte da’ consigli di guerra agl’ìndiTidui , che compongono la guarnigione.
Digilized by
,>
— 29 — il mezzo giro a dritta, e si serreal secondo comando riprenderanno trovavano pria di formare il circolo. Allora ciascun maggiore , avvicinandosi ai suoi sotlo-uflìziali , ordinerà all’ aiutante di formare il circolo , il che si eseguirà da ciascun corpo co’ comandi stessi di sopra enunciati : entrato in ognuno di tali circoli il rispettivo maggiore di settimana spiegherà in dettaglio gli ordini dati in quello generale nominerà' gli ufilziali del corpo , che dovranno essere di servizio : determinerà il numero de’ sotlo-uflìziali e soldati che ogni compagnia indicherà' o squadrone dovrà somministrare pei diversi servizi le ore degli esercizi, e delle distribuzioni; c linalmenle comu-' nicherà gli ordini particolari che avrà potuto ricevere dal codal brigadiere. corpo o primi sergenti trascrimandante del 1 veranno il tutto nei loro libri di ordiue , dopo di che il mag-
farunnò forieri o coporali primi sergenti ranno su i
la
posizione in cui
:
si
:
:
giore prescriverà all’ aiutante di far rompere verrà eseguito coi comandi detti di sopra.
il
011*0010 ,
il
che' '
Slb. Rotti i circoli parziali , tutti gli ufRziali delle compagnie o degli squadroni rompendo l’ ordine in cui erano alla pa-' rata si avvicineranno a’ rispettivi primi sergenti, ond’ essere informati dell’ ordine , e di ogni altra particolare disposizione, che li possa riguardare. L’aiutante farà conoscere l’ordine agli uffiziali superiori del proprio corpo presenti alla piazza d’armi. 516. Distribuito l’ordine in tal guisa, il porta bandiera o’ porta stendardo di ciascun corpo accompagnerà i sollo-uffiziali al proprio quartiere, nel modo stesso con cui li aveva condotti sulla piazza. Giunti al quartiere r ordine alle proprie compagnie
primi sergenti distribuiranno' a’ propri squadroni. l
i
od
per
comandali
qualche servizio , 'i quali presenti sulla piazza d’armi all’ora' della distribuzione dell’ordine, ne dovranno essere informali mezzo alla loro abitazione per fino di un sotto-ufliziale , che a’
517. Gli
ufiìziali
non si sian potuti trovar
tal
uopo sarà loro spedito dal rispettivo primo sergente; esso sotto-
ufliziale ,
non trovandoli in casa ,
vi lascerà l’ordine in iscritto.
518. L’aiutante di settimana, dopo essere stalo al circolo particolare del corpo, anderà a portare l’ ordine agli nflizialt' superiori, che non si sono trovali sulla piazza d’armro nel quartiere, ed all’aiutante maggiore. '
.
Art.
in.
.
•
•
Del iervizio delle guardie ne' loro posti.
525. Le consegne generali e gli
lo particolari di
ciascun posto;
obblighi generali delle sentinelle c de’sollo-ufliziali , c gl’ in-
ventar! de’ generi saranno stampati o manoscritti , e firmati dal
Digilized by
— 80 — governatore o comandante della piazza. Le prime verranno inda tenersi ailìsse al muro del corpo di guardia dei comandante del posto , e gli altri sopra di altre tavolette da tenersi in pari modo in quello de’ soldati. Se nella guarnigione vi saranno corpi esteri , le consegne , gli obblighi e gl’ inventari suddetti verranno tradotti nelle rispettive lingue, ed incollati su tavolette separate. La spesa occorrente per tali operazioni si farà di Reai conto. 526. Occorrendo procurare l’ arresto di qualche persona, si manderà la di lui filiazione in iscritto e ben contrassegnata a tutt’i posti, i comandanti dei quali avranno il dovere di farla chiaramente nota alle sentinelle. 527. Le guardie , nel prendere le armi , saranno disposte nel seguente modo : quelle di fanteria di sette uomini o meno si porranno in una riga quelle da otto a diciassette, non cono, presi i sotto-uifiziali , in due , ed in tre quelle da diciotto in sopra. Le guardie poi di cavalleria a piedi od a cavallo di cinque uomini o meno si formeranno in una riga , e tutte le alcollale sopra tavolette
tre in due.
528. Ogni comandante di posto si situerà sempre a due passi innanzi al centro della sua guardia , e se vi sarà tamburo, pifsi porrà questo alla destra della guardia. 529. Qualunque sia la forza di una guardia, essa verrà sempre riparlila in due o quattro suddivisioui , allìnchà in caso di azione non resti priva in una volta di tutto il suo fuoco. 530. Quando la nnova guardia sarà a 50 passi dal posto che dee rilevare , il comandante di essa le farà portar le armi , o porre sciabla in mano. 581. In pari tempo il comandante della guardia smontante disporrà che questa prenda le armi , o monti a cavallo , e la farà formare innanzi al corpo di guardia , qualora alla nuova guardia resti luogo da situarsi al suo fronte senza chiudere il passaggio della strada, altrimenti la formerà in maniera che sulla propria sinistra rimanga il terreno necessario per la nuova guardia. 532. Giunta una guardia a fronte o a fianco di quella che deve rilevare , i comandanti di esse si avanzeranno 1* un verso fero , o trombetto
r altro , e si daranno la consegna : ritornati al loro posto chiameranno al fronte i sotto-ulfiziali di consegna. 533.
Il
tra quelli
sotto-ulEziale di consegna sarà sempre il più antico che montano , e nelle piccole guardie comandate da
un caporale , sarà egli stesso il sotto-uffiziale di consegna. 534. Il solto-ulfiziale di consegna della nuova guardia prenderà possesso e consegna del corpo di guardia : a quale oggetto, di unita a quello della guardia che smonta ne visiterà le porte , il mobilio , le tabelle , e tutti gli altri utensili confrontandoli
con r iuYCotario onde assicurarsi se siano in buono sla-
Digitized by
Coogle
— 31 — o so abbiano sofTerto qualche delcriorazione In questo caso comandante del posto ne darà conto al maggiore della piazza , rJu! ne farà avvertito il governatore o comandante di essa, per darvisi riparo a spesa del comandante , c do’ sotto-ufiìzìali to,
:
il
della guardia smontante,
se la deteriorazione sia avvenuta per non se ne sia fatto rapporto. consegna verranno inoltre puniti , qualora si
loro colpa, o se per negligenza I sotto-ullìziali di
trovi deteriorazione ne’ generi consegnati loro. 535. Parliti i sotlo-uffiziali di consegna , i comandanti delle guardie comanderanno Sotlo-uffiztali a fronte. Quello della guardia che monta , se ha più caporali , disporrà che si dividano Ira loro il tempo della guardia in modo che abbiano un servizio uguale di giorno e di notte. Regolerà similmente il tempo della guardia pe’ soldati, in maniera che ognuno abbia a fare, per quanto è possibile, lo stesso numero di ore di sentinella. 536. 11 caporale incaricalo di situare le sentinelle sarà denominato caporale di posa. Esso dovrà prendere la consegna da quello che avrà fatto la posa precedente , e perciò anderanno entrambi a rilevare , colle nuove , le sentinelle che smontar
debbono. 537. Mentre si va facendo la visita del posto da’sotlo-nilìziali di consegna delle due guardie montante e smontante il co, mandante la prima , se il caporale di consegna non è quello stesso di posa , destinerà le sentinelle di prima posa e darà loro il comando Prima posa in avanti ; ed allora il caporale cd i soldati della medesima si formeranno in una riga un passo innanzi alla guardia. Il comandante ne farà la ispezione per assicurarsi se le armi sian cariche o scariche a tenore degli ordini , e guarnite di pietre ben situate e sicure, ed assegnerà il posto in cui ciascuna sentinella dovrà essere situata. Ordinerà poi di rilevare le sentinelle. Allora
il
caporale di posa della
guardia smontante si situerà a sinistra di quello della nuova , e con la posa marceranno entrambi a far la muta delle sentinelle , eseguendola coll’ordine prescritto al numeri 562, 563, c 564 , visitando le garitte , e gli altri oggetti che esser possono in consegna delle sentinelle. Ove queste siano molte , si destineranno più caporali di posa , ed il numero ne sarà fissalo nella consegna particolare del posto. Se 'poi il caporale di consegna è anche di posa , se ne attenderà il ritorno , e si eseguirà in seguito quanto è detto di sopra. 538. Spedita la prima posa , i solto-ulBziali rimasti al fronte saranno rimandati a’ loro posti , le due guardie si porranno pel fianco dritto , quella che monta prenderà il posto di quella che smonta , e questa si situerà , o sul terreno lasciato dall’ altra , o vicino ad essa. 539. Mentre si smonteranno le sentinelle , i comandanti le
,
— sa — ^ue ^ardie visilernnuo insieme gli adili del posto e quello che ,
dovrà montare prenderà
dall’ altro tutt’ i
lumi e le dilucidazioni queste ope-
necessarie pel servizio dello stesso posto. Durante razioni le guardie staranno coll’arme al braccio.
540. Il comandante della guardia che smonta , dopo di avere raccolto le sentinelle , e tutt’ i piccoli posti ad essa appartenenti , ed averli ispezionati farà entrar tutti nelle righe; farà por, tare le armi all’ intera guardia , e pel fianco dritto la condurrà Il comandante della guardia montata farà contemporaneamente portare le armi. 541. Allontanata la guardia che smonta di circa SO passi dal posto, il comandante di essa farà porre le armi al braccio, o riporre la sciabla al fodero , ed accompagnerà la guardia sino al SUD quartiere , eseguendo quanto è prescritto per ogni truppa in marcia. Pie! caso poi che la guardia sia tripolata , afCdcrà ciascun contingente al sotto-ulEziale più elevato in grado per
al quartiere.
ricondurlo.
542.
Il
comandante della nuova guardia , allorquando l’ anSO passi , se a piedi comanderà in
tica si sarà allontanata di
bilancia
f arme
facendo indi collocare le armi alla rastrelliera del corpo di guardia. Se sarà a cavallo farà mettere la sciabla nel fodero, smontare la sua truppa, e condurre i cavalli nella scuderia , dove si toglieranno le briglie , ed allargheranno le cigno ; essendo espressamente vietato di togliere le selle.
543. Entrala la truppa nel corpo di guardia, il comandante leggerà con accuratezza tutte le consegne generali e particolari del posto, istruirà' i soUo-uffiziali di tutto ciò che dovranno eseguire , manderà uno di essi a visitare le sentinelle , ed invigilerà che la tabella degli obblighi generali de’ sotto-uffiziali e
almeno una volta durante la guardia. 544. I sotto-ulEziali di consegna formeranno un piedilista nominativo degli uomini di guardia ripartili per poso essi , col permesso del comandante , manderanno all’ ora stabilita dal maggiore di piazza, alcuni soldati della guardia a prendere le legna , il carbone , l’ olio , o le candele , che debbono somministrarsi al corpo di guardia: i soldati per questo travaglio sorteggeranno tra loro , e coloro a’ quali sarà spettato , lo eseguiranno in berretto, conservando la giberna come segno di servizio ; ma non porteranno giammai le legna o altro sulle spalle, dovendo esister sempre in ogni posto de’ cesti o panieri destinati a questo uso e la coi spesa si farà di Reai conto. , 546. Ne’ corpi di guardia dei sotto-ufiSziali e soldati si situeranno de’ tavolati proporzionati alla forza del posto, de’ tinelli, delle panche per sedere, e dei recipienti per l’acqua. Ove manchino i tavolati si darà la paglia di giacitura. Tutti gli oggetti summontovati saranno somministrati di Nostro conto. soldati sia letta loro
:
Digiti/
™ by Googl
,
— ss — «
U47.
E vrelalo a qiialiinquo
capoposto di tener conversazio' o dì permetterlo ad al,
ne , di giuocare nel corpo di guardia tri.
Egli proibirà severamente che ciò
iifEziali
!>48.
si
facci dagli altri sotto-
dai soldati , c nelle prigioni dipendenti dal posto.
,
Il
comandante di un posto
,
durante
il
periodo
della
sua guardia, invigilerà che soldati di essa adempiano ai loro doveri , passeggerà sovente al di fuori del corpo di guardia , per osservare meglio ciò che occorra , ma non dovrà mai alioiilanarscnc. Farà prendere spesso le ormi alla guardia , purché una pioggia dirotta non lo impedisea , per avvezzare soldati a formarsi prontamente e punirà quei che si mostrassero , pigri. Non permetterà agli uomini di guardia di allontanarsene sotto qualunque pretesto , dovendo i rispettivi compagni portar loro il vitto dal quartiere Cno al posto, scmprechè occorra. Viei
i
terà che i sotto-uQìziali e soldati tolgansi alcuna parte del vestiario o del cuoiame , o depongano lo armi da fianco : i comandanti poi delle guardie di cavalleria manderanno ad abbeverare i cavalli alle ore fissate, ma ad una divisione alla volta.
K49, Setnprequando la guardia deve mostrarsi prenderà le armi , ed ogni soldato si porterà iinmediataincnle al suo sito nella posizione di portale P arme o di sciaòla inviano. Quando inopinatamente si griderà all’ arme essi non saranno obbligati a prendere la propria arme ma bensì la prima che , venga loro alle mani , e si disporranno immediatamente come sopra nel massimo ordine , ed in perfetto silenzio. I comandanti delle guardie baderanno che soldati , nel rimettere le anni sulla rastrelliera , tanto in simili cireostanze che in qualunque altra , lo facciano sempre con ordine. 5o0. Tutta la guardia prenderà le armi ogni volta die debba farsi la muta delle sentinelle purché però non piova , o pio, vendo vi sia un luogo ove riunir la truppa al coperto, se però il tempo sarà cattivo e si mancherà del suddetto comodo , il comandante della guardia si limiterà a visitarla senz’ arme nel corpo di guardia , c quivi farsi presentare armata la sola posa montante. Nel corso della notte si limiterà poi a visitare soltanto la posa che monta. 5S1. Mezz’ora dopo il tramontare del sole la guardia prenderà le armi : il comandante di essa comanderà al piede P arme e né chiamerà o farà chiamare la visita ; indi comanderà alla preghiera Parme, ed in questa posizione farà toccare la preghiera se ha tamburo o trombetto. Al termine di questo tocco , o dopo un tempo proporzionalo alla sua durala, comanderà nuovamente, al piede Parme, indi farà rientrare la gente situando dapprima le armi al luogo ove debbono tenersi la notte. Durante la preghiera le sentinelle a vista del posto presenteranno l’ arme. i
,
*
«
Digiii,.cu
'
€> '
'
— 54 — 552. Allo spuntar del sole la guardia prenderà le armi , e sarà accuratamente ispezionala dal capo posto , onde i soldati siano bene iu assello; indi si faran riporre le armi al luogo ove debbono tenersi durante il giorno , e la gente disfarà le righe. Il caporale di consegna farà poi ripulire il corpo di guardia. 553. Le guardie prenderanno le armi semprequando si approssimerà ad esse folla di popolo , processioni , o altra ceri-
monia di concorso straordinario di gente. Le prenderanno pure all' avvicinarsi di una truppa armata comandata da iiilìziale. Le prenderanno del pari al passaggio di una truppa disannata in molto numero, e le terranno alla posizione dell’ arma al brac-
Le prenderanno infine per rendere gli onori siccom’ è prel.° Cap.“ l.“ Tit.® 4.° 554. Le guardie e le sentinelle terranno le armi al funerale, ed i tamburi o trombetti scordati ne’ giorni di giovedì, venerdì , e sabato Santo , e ciò dall’ ora che dal governatore o comandante della piazza sarà prescritto, sino al suono della gloria. Durante questo tempo si presenteranno nell’ anzidelta positura ogni qualvolta dovranno prendere le armi, ed anche quando dovessero rendere gli onori. 555. I sotto ulEziali o soldati di guardia che meriteranno di primi cogli aressere puniti per mancanze lievi, lo saranno , resti o con altre punizioni , dopo però che saranno smontati , ed i secondi con esser condannati a fare travagli della guardia : per mancanze poi più gravi verranno dal comandante del posto fatti arrestare dandosene subito conto al comandante della gran guardia , o del posto da cui dipende per la intelligenza , e le provvidenze del governatore o comandante della piazza. Dopo smontata la guardia il capo posto ne darà parte benanche al comandante del proprio corpo. 556. I militari che sono di guardia non potranno esser puniti se non per ordine del governatore o comandaute della piazza, ovvero del proprio capoposto, cui dovrà dirigersi chiunque cio.
scritto all’ Art.
i
i
avesse motivi di dolersi
di alcuni di essi
:
essendo a vista del
corpo di guardia non potranno essere arrestati se non per ordine del comandante del posto. 557. Se un sotto-uifiziale o soldato di guardia , allontanatosi dal posto, sia arrestato per qualsivoglia mancanza da lui commessa , sarà condotto alla gran guardia , ed il comandante di questa , mentre prenderà le misure, ed i provvedimenti convenienti al caso , ne informerà il comandante del di lui posto. S59. Non si farà alcun cambiamento o aggiunzione alle consegne particolari de* posti : ne si darà alcun ordine relativo al servizio dei medesimi , se non dal governatore o comandante della piazza; il quale potrà trasmettere verbalmente tali dispo-
Digitized by
— 3S — sizioni p«r l’ organo degli uffiziali superiori d’ ispezione , o de* gli ufiìziali dello stalo maggiore della piazza. I capiposii dovranno conformarvisi, ma potranno esigere dagli uffizioli suddetti di scrivere , e firmare gli ordini de’ quali sono apportatori , e ne dovranno far subito rapporto al comandante della gran guardia , o del posto da cui dipendono. 560. Le sentinelle saranno rilevate da due in due ore. Durante i tempi eccessivamente caldi o freddi , lo saranuo da ora
*
in ora od anche meno ; ma il maggiore della piazza manifesterà questa disposizione all'ordine. 561. Per quanto è possibile non sarà mai situata una sentinella in un luogo donde non possa esser intesa dal suo posto, o comunicarvi per mezzo di sentinelle intermedie. soldati da esso lui con562. 11 caporale di posa, non che 1 2 montanti , che smontanti le sentinelle aiideranuo dotti , tanto 3 4 designato lenendo 1’ arme al braccio , nè alcuno fino al luogo di essi potrà prendere una strada più breve per andare ad attendere il caporale là dove sa di dovere esser situato, o precederlo al corpo di guardia , eccetto la sentinella innanzi alle armi. 563. Le pose saranno formate sempre in due righe , e neir andare a mutare le sentinelle o ritornare al posto renderanno gli onori nel modo prescritto per ogni truppa in marcia: mentre poi si cambiano le sentinelle , nè queste , nè le pose renderanno onori ad alcuno. 564. Il caporale di posa comincerà dal situare la sentinella innanzi alle armi, e questa- sarà la sola non obbligata a seguirlo dopo di essere stata rilevata. Continuerà poi a far lo stesso con le altre sentinelle più lontane , che lo seguiranno coll’ ordine prescritto ne’ numeri precedenti. 565. Quando il caporale di posa sarà arrivalo a distanza di sei passi dalla sentinella che dovrà essere smontata, comanderà a voce bassa i
:
jdllO.
Marcia. Presentate l’ armi. Sinistra, dritta.
Al primo comando la posa si fermérà. Al secondo la sentinella che deve montare avanzerà , e si situerà al lato sinistro ad un passo di distanza da quella che dee rilevare.
Al terzo ambedue le sentinelle presenteranno le armi. Al quarto faranno fronte l’ una verso 1’ altra, e si daranno la consegna con voce bassa , ma chiara e distinta , senza muover la testa o le braccia. Il caporale si avanzerà per sentirla, e farla ripetere dall’individuo che l’ha ricevuta.
Digitized by
— 36 —
2 3
4 Data la consegna I .
.
.
il
caporale
...
posa eoinanderà ;
di
Fronte. Portate
U armi.
Marcia, Marcia. '
Al primo comando le sentinelle faranno fronte. Al secondo porteranno le armi. Al terzo la sentinella rilevata marcerà per seguire il capora> le , e si unirà col rimanente della posa. Al quarto partirà la posa per continuare la muta , o per ritornare al posto. Allontanata la posa , la sentinella nuova situerà ove era la prima , c porrà 1’ arma al braccio.
si
S66. Per rilevare posa comanderà 1. Alto
di
una
vedetta
di cavalleria
il
caporale
:
2.
Al primo
Marcia.
comando la posa si arresterà. Al 2.° la vedetta che
dee monture si avanzerà e si situerà al lato sinistro di quella che esser dee rilevata, ed a contatto: girando poi le teste ì’una verso r altra , verrà data la consegna , clic sarà udita e fatta ripetere dal caporale di posa siccom’ è detto :
indi questo
co-
manderà : 1.
Marcia
2. Marcia.
Al 1.° comando la vedetta rilevata marcerà c si unirà alia posa. Al 2.° la intera posa marcerà per la sua destinazione. 367. I\cl situare le sentinelle, il caporale esaminerà se nelle
o al lato di esse si trovino nascoste corde o altre coso o vi siano pietre da sedersi, o ia ne siano otturale in questi casi farà togliere le funi, le pietre e gli altri oggetti, ed aprire le feritoie. Torpresenterà al comandante del posto nato poi dal suo incarico garitte
atte a favorire la diserzione, fine se le feritoie
;
,
e gli farà rapporto di ciò che avrà scorto, le sentinelle che avesscr commesso falli fossero punite. 568. INiuna sentinella dovrà lasciarsi giammai rilevare , nò dovrà ricevere nuova consegna, se non dal caporale della propria posa, o da altro accompagnato dal comandante del posto. In generale poi, semprequando il caporale di posa, o il comandante dei posto si avvicinerà ad una sentinella per comunicarle un’ ordine o avvertimento , la sentinella starà al portate arme. 570. Le sentinelle avranno sempre la baionetta in canna, e non terranno copri acciarino: porteranno l'arme al braccio, e potranno stare al piede arme nella garitta allorché piove dirottamente. Le sentinelle sfornite di garitte , o di altro ricovero , nelle forti piogge porranno l’ arme sotto al braccio sinistro senle sentinelle rilevale,
onde
za levar la baionetta.
In questa posizione ,
situeranno la pia-
Digitized by
,
.
— 37 — con la mano sinistra, che sarà 1’ arma leggermente inclinata onde , non urti il suolo. Le pose nei suddetti tempi abbasseranno egualmente le armi onde guarentirle dalle piogge, ma aumenteranno le distanze nelle file per evitare di ferirsi. K Blrina sotto l’ascella o terranno >resso la
fa
prima fascetta ,
baionetta
eccettuato da questa disposizione il caso preveduto nel n.° 5a4. S7 1 Non potranno le sentinelle abbandonare le armi nè po-
anche quando si trattengono dentro la garitta : è proibito loro di sedere , leggere, fumare , cantare o fischiare, non che di parlare ad alcuna persona senza uecessità, nè dovranno, nel
sarle
passeggiare, 572. discostarsi giammai dal posto rispettivo più di qiiin: non permetteranno in fine il fumare, nè alcun atto guasto o disordine nelle vicinanze del posto che
dici passi :
indecente ,
guardano.
Lo sentinelle porteranno I’ arma quando sarà giunta a da esse una truppa armata o non armata, una proesequie o altra funzione popolare , o quando passein uniforme di qualunque corpo o classe esse cappellani regi, chirtirgi, o cavalieri de’ Nostri ordini
dieci passi
cessione ,
ranno siano ,
ufilziali
e rimarranno in
siffatta
posizione finché siano stale oltrepassate
Presenteranno le armi alla connata distanza al SS. Sagramento, alle persone Reali o del Sangue, alle Nostre bandiere od a’ Nostri steodardi , a lutti gli ulliziali generali e superiori in uniforme , o che sian soli , o che vadano alla tasta di truppe, a’eomrmessari ordinatori, e commessari di guerra, c finalmente a qnci cardinali, vescovi, ed arcivescovi, pei quali la guardia dovrà prendere le armi a norma dello stabilito al n.° 2154. Si quadreranno , c prenderanno la immobilità alla distanza medesima quando passerà innanzi ad esso un sottu-ullìziale qualunque , od un soldato che sia insignito di medaglie de’ Reali ordini cavallereschi, rimanendo nella posizione dell’ ardi dieci passi.
me ni braccio. In tutti questi casi le senlioelle faranno fronte al lato verso il quale sono incaricale di vigilare, che è appunto quello in cui dovranno situarsi nel ricevere la muta, ed essendovi garitta questo posto sarà al fianco di essa. Dopo eseguilo il 573. movimento d’ arme mireranno in viso la persona che salutano , purché possano ciò fare senza perdere di mira il luogo che sono obbligate di guardare. Le sentinelle del Reai palazzo, o di altri sili destinali per abitazioni di persone Reali , o del Sangue non presenteranno le armi che al SS. Sagramento; alle persoue della Reale Famiglia , c del Sangue , e le porteranno per qualunque ufiiziulc , cappellano , o cavaliere , commessario ec. Allorquando terranno l’arme al funerale o sotto al braccio; nel rendere gli onori , rimarranno nella medesima posizione , quadrandosi però e prendendo la immobilità. i
Quando un ufiiziale generale che non sia in uniforme
’
Digilized by
— 38 — passi per aTantì
una sentinella
,
questa
si
fermerà e porterà le
armi.
574. Battuta la ritirata le guardie , e le sentinelle non renderanno onori ad alcuno, ma solo al SS. SagramentO. All’alba incorni nceranno a renderli di nuovo. 575. Le sentinelle si mniiterranno all’erta e vigilanti, cd osserveranno il più lungi che sarà possibile tutto quello che può avvenire a portata del silo in cui si trovano. All’ oggetto non resteranno nella loro garitta , se non quando il cattivo tempo ve le costringa , ed anche in tal caso ne usciranno quando occorra rendere gli onori al SS. Sagramento , a Moi ed alla Nostra Famiglia , e quando veggansi approssimare truppa o gente armata , o persone in folla. 576. Vedendo o sentendo una rissa vicino ad esse grideranno alla guardia; questo avviso passerà di sentinella in sentinella sino al posto, il di cui comandante distaccherà subito un caporale con uno o più soldati, a seconda delta forza del posto, per acchetare la rissa , od arrestare le persone intrigate nella
medesima. 577. La stessa voce daranno allorquando avranno arrestalo qualche persona , ed allorché per qualunque circostanza abbisognassero di soccorso. Il sotlo-uffiziale accorso darà le disposizioni momentanee che occorreranno , e farà rapporto al capo del posto.
578. Accorgendosi
di
qualche incendio, grideranno al fuoco.
Anche questo avvertimento passerà
di
sentinella
in sentinella
sino al posto.
579. Semprequando la guardia debba prendere le armi , sia per rendere gli onori ai SS. Sagramento , a Noi , alle persone Reali e del Sangue , agli uffiziali generali ed agli altri individui specificati al n.° 553 o per le altre cagioni quivi accennate ; le sentinelle grideranno all'arme, e questa votJb, giunta alla sentinella innanzi alle armi , sarà da questa ripetuta , ed i soldati usciranno prontamente dal corpo di guardia , prenderanno le armi , e sì formeranno con sollecitudiue a norma di quanto è detto al num.” 549 , c frattanto che la guardia sarà sotto le armi , la sentinella resterà al suo postò e porterà l’arme o la presenterà a norma di quanto è detto al n.° 572. 580. Le sentinelle non permetteranno che alcuno si avvicini troppo ad esse , particolarmente di notte. Procureranno quindi, per quanto è possibile , che la gente passi sempre ad una certa distanza da loro , e per davanti ad esse. 581. Le sentinelle situate su i ripari , presso i'magazzini a polvere , agli arsenali , ed altri luoghi la cui custodia sia giu,
dicata importante dal ritirata
ed oscurata
comandante della piazza, dopo battuta la
la notte ,
nell’ avvicinarsi
alcuno
al di
Digitized by
loro
,
,
,
,
,
,
,
,
,
— 39 — posto , grideranno con voce forte , alto e nell’ islesso tempo si porranno nella posizione di preparalo l’arme, senza però arfermata la persona grideranno chi va là? e mare il cane quando questa avrà risposto convenientemente, come per esempio , liffiziale , ovvero sollo-uflìziale o soldato di ordinanza , o chiunque altro si fosse grideranno avanzate ma terranno sempre le armi nella indicala posizione appena poi la persona sarà a portata di essere distinta , se sarà uflìziaie , o altro individuo non militare , e non sospetto lo lasceranno passare : e se sarà un sotto-ufEziale o soldato senz’ armi , o persona non militare o sospetta , la fermeranno e grideranno alla guardia, onde il caporale avanzatosi possa condurla al comandante del posto, il quale la esaminerà, e se sia sotto-uiEziale o soldato si assicurerà del motivo pel quale si trovi fuori di quartiere. Se la sentinella sarà molto lontana dal posto ne passerà la voce sino al corpo di guardia per mezzo delle sentinelle intermedie. Nei :
:
meno importanti durante la notte grideranno soltanto chi va là? c non faranno fermare le persone se non quando esse posti
perturbassero
I’
ordine , o dessero indizio
di
cattiva intenzione :
ma pei sottOrufCziali e soldati non di ordinanza
,
eseguiranno
quanto è prescritto di sopra. 582. Se al ehi va là è risposto caporale di guardia la sentinella griderà passate rimanendo però al preparate l’arme, finché non 1' abbia riconosciuto. 583. Se una sentinella che non sia innanzi alle armi si oda griderà allo rispondere ronda , pattuglia o distaccamento e quindi , per mezzo delle sentinelle intermedie , avvertirà il posto gridando ronda, pattuglia, o distaccamento: assicuratasi poi che la voce è comunicata , griderà alla truppa arrestala passate e rimarrà al preparate l’ arme sino a che non ne sia stata oltrepassata. La sentinella innanzi alle armi conoscendo dall’aAiso che le giunge da altra sentinella 1’ avvicinamento di una truppa griderà caporale fuori della guardia, ronda, pattuglia , o distaccamento. 584. Se al chi va là di una sentinella innanzi alle armi venga risposto ronda , pattuglia o distaccamento , la sentinella griderà alto , che ronda? o che pattuglia? o che distaccamento? Conosciutane la specie griderà caporale fuori della guardia , ronda maggiore , o di ujfiziale o di sotlo-uffiziale, o pattuglia di o distaccamento di ciò si prati, cherà ugualmente , o che il posto sia stato antecedentemente prevenuto dell’arrivo della truppa , o che ne riceva il primo avviso dalla sentinella innanzi alle armi. Il caporale uscito dal corpo di guardia , eseguirà il prescritto per la ricognizione delle ronde , delle pattuglie o de’ distaccamenti. 585. Nelle piazze che non sono di guerra , il governatore
Digitized by
— io — o comandante potrà ordinare che talune sentinelle soltanto eseguano nella notte quanto viene prescritto nel n." !i81 e ciò ,
per circostanze di sicurezza , o per la importanza del posto che guardano. Tutte però nella notte all’ approssimarsi di una truppa armala, grideranno chi va là? ed eseguiranno quanto è detto nei tre antecedenti numeri.
S86. Se una sentinella
notte scorgerà persona che si va là? e non ottenendone rilà? e ciò fino alla terza che rispondere o rcrmarsi continui ad avvicinarsi , la sentinella calerà la baionetta , ed anderà ad incontrarla , onde assicurarsi se ciò avvenga por mancanza di udito, o per effetto di balordaggine, nel qual caso l'arresterà e chiamerà alla guardia : praticherà lo stesso so sia persona sospetta , o che cerchi nascondersi o fuggire ; nja se verrà minacciala , o si vegga sul punio di essere insultata gli farà fuoco addosso c chiamerà parimente alla guardia. Se poi più persone si dirigano sulla sentinella , c dopo la seconda voce non abbiano risposto, nè siansi fermale, essa avvertirà che s« non si fermano farà fuoco, c intanto chiamerà alla guardia, e se le persone seguiteranno ad avvicinarsi malgrado la terza voce, la sentinella tirerà e continuerà a difendersi. K87. Due sentinelle situate nell’ istesso posto , dovendo far fronte, o rendere onori avranno cura di allinearsi, e di esemovimenti necessari; esse però non guire contemporaneamente entreranno iu discorso tra loro , nè passeggeranno mai insieme nella
diriga verso di essa griderà chi
sposta ripeterà subito allo, chi va volta , e se la persona anzi
,
i
Verso io stesso lato.
'
588. La sentinella innanzi alle armi non perderà di vista la rastrelliera sulla quale sono situate, e non permetterà ad alcuno di toccarle, neanche ai soldati della guardia, se il comandante di questa non sia presente, e non l’ordini, o se non si sia gridato all’ arme. Non permetterà a persona ignota di introdursi nel corpo <ii guardia , nè che vi si avvicinino donne , o venilnpedirà pure che queste persone conversino ditori 'ambulanti co’ soldati di guardia: Vieterà infine che s’introduca nel corpo di guardia sottomffìziale o soldato della guarnigione , che non qualora il comandante del posto non no dia il sia di servizio permesso; I soldati che porteranno da mangiare ai loro compagni di guardia non entreranno nel corpo di guardia se non quando faccia cattivo tempo, e manchi altro ricovero, o quando ne abbiano avuto il permesso dal comandante del posto. 589. Durante la notte sarà vietato a chicchessia di passare pe’ ripari ; le sentinelle non lo permetteranno se non alle ronde :
,
e pattuglie.
590. Le sentinelle su i ripari e sulle opere esteriori vigileranno su i fossi , e cammini coperti , nel corso della notte ; al
Digitized by
Googlc
,
— 41 — minimo romore grideranno alto chi va là f
e non otienendo dopo replicalo il grido faranno fuoco e chiameranno alia guardia. 2591. Le sentinelle situale sulle opere esteriori non permetteranno che alcuno passi pel disopra delle palizzate , o salga in cima al parapetto , se non sia accompagnato da un ulBziale dello stato maggiore della piazza , o se il caporale di posa , nel dar risposta
loro la consegna, non abbia individualmeule espresso di lasciarlo Arresteranno tutti quei che misurassero l’altezza dei fossi,
salire.
o tracciassero la pianta della fortificazione o di qualche opera, quando il comandante della piazza non abbia dato ordine espresso di lasciarli operare. 592. Durante il corso della notte , il quale s’ intende dal all’ aprirsi delle porte, le sentinelle situate sulla mura e sulle opere esteriori , quando si troveranno in vicinanza tale da potersi vicendevolmente sentire, grideranno ogni quarto cominciando dal di ora , ed a voce alta , sentinella all' erta luogo , che sarà determinato dal governatore o comandante della piazza, e continuando cosi progressivamente finché la voce ritorni al luogo dond’ è partita. Se una sentinella , anche ripetendo il grido, non riceva risposta griderà alla guardia: un tale avviso trasferito da una sentinella all'altra giungerà sino .al posto , il di cui caporale , uscendo come vien detto nel numero 576 , anderà ad informarsi della cagione del silenzio della sentinella, che non ha risposto, e ad impartire i provvedimenti istantanei senza lasciare d’ informarne il comandante della guardia questi , nel caso che la sentinella che non ha risposto appartenga ad un posto vicino , spedirà una pattuglia ad informare il comandante , c questa nel suo cammiuo non mancherà d’ investigare la cagione del silenzio della sentinella , e di eseguire occorrendo il prescritto a’ numeri 730 , e 731. 593. Le sentinelle dei magazzini a polvere vi staranno colla sola baionetta , o colla sciabla se ne saranno munite, lasciando chiudersi sino
:
il
fucile nella garitta.
594. Dovendosi immettere polvere nei magazzini o eslrarnele sentinelle baderanno attentameole che non ne vada cadendo, e qualora ciò avvenga , ne avvertiranno al momento coloro che la trasportano , non che il proprio caporale. 595. Le sentinelle de’ magazzini di qualunque specie non vi lasceranno entrare alcuno se non dopo di averne avvertito il caporale di guardia , e dopo che il comandante del posto avrà esaminato se le persone, che domandano l’ingresso siano realmente incaricate de’ magazzini , o debbano lavorarvi. , 596. Quando un soldato in sentinella abbia commesso lieve mancanza , verrà punito allo smontare della guardia ; ma se l.v mancanza sarà grave , si farà subito smontare cd arrestare con
la ,
6
•
Digitized bi Cj( "^glt
— 42 — ordine del comandante del posto , per i proTredimenti che oc> conéraniio , vietando Noi agli ulliuali, soUo-uffiziali, e saldali, di mancar di riguardo sotto le più gravi ed esemplari peno , e molto più d’ insultare con parole o vie di fatto , per qualsi,
voglia circostanza una sentinella. Le sentinelle intanto dovran sempre condursi con urbanità e riguardi verso i superiori , ed ogni altra persona , che debbano avvertire.
597. Se una persona militare o non militare insulti con pauna sentinella, questa lo arresterà c chia11 comandante del posto , dopo di aver chiarito l’ avvenimento , spedirà il prevenuto alla gran guardia facendone circostanziato rapporto straordinario , che contenga benanche il nome di coloro che si potrebbero chiamare coma role , o vie di fatto
merà alla guardia.
testimoni.
598. I comandanti de’ posti , pe’ riconoscimenti da farsi imsotto-uffiziali, e per servire da ordinanza piegheranno sempre e per portare rapporti i soldati della guardia più aitivi e capaci. 599. Tuli’ i sotto-iilfiziali e soldati impiegati a recare rapporti a voce o iu iscritto , porteranno l’ arme da sotlo-ufiìziale, non si fermeranno in alcun luogo se non per rendere gli onori prescritti al n.° 2182 (1) , e sceglieranno sempre la strada più breve^ tanto nella gita, che nel ritorno. Essendo incaricati di un foglie baderanno che non si bagni o maltratti , non io leggeranno , nè lo faranno leggere ad alcuuo. 600. Allorquando il luogo cui si spedisce l’ordinanza sia molto lontano , il comandante del posto le consegnerà un biglietto ove sarà segnata l’ora ed il minuto di sua partenza. La persona cui F ordinanza è diretta , nel rimandarla segnerà sul biglietto medesimo, che le restituirà, l’ora ed il minuto dell’arrivo, e i
della spedizione.
601. Le ordinanze suddette, quando saranno prossime alla persona cui dovranno fare il rapporto , si fermeranno, e tenendosi quadrate alla posizione del portale Tarme di sollo-uiliziale , senza muovere le mani o la testa , esporranno il loro rapporto a voce chiara e distinta , ovvero consegncrauuo il foglio. Quando il superiore le congederà eseguiranno un mezzo giro a dritta , marcando tempi , e partiranno al passo ordirlo. Giungendo al posto si presenteranno nello stesso modo al eomandaiile di esso , per fargli rapporto dell’ eseguito. 602. Tuli’ i distaccamenti che si spediscono da un posto, al Toro ritorno si fermeranno innanzi alla guardia , ed i comandanti di essi si recheranno a far rapporto al comandante del i
(1) 2182- Ogni sutto-nOiziale o soldato armato di moschetto o carabicd isolato renderà gli stessi onori prescritti per le truppe armate ed in marcia.
na
,
Digilized by
— 45 — farà indi rienposto , fi quale ispezionerà il dislaccamenlo , o trarne i componenti. su603- I comandanti de’ posti nell'interno di una piazza, alla gran guarbito che saranno chiuse le porle, manderanno il sanlo ed ordini, gli prendere per dia un sotto-ullìziale armalo nel luogo, dal comandante di essa. Questo solto-uRlziale si situerà parata. che gli apparterrà secondo il rango del suo posto nella de po604. Subito che le porte saranno chiuse comandanti le sentinelle di austi invieranno i caporali di posa a situare^ esatmento per In notte ne’ siti destinali questi le istruiranno e visiteranno le a tre dovranno eseguire tamente i
:
di ciò che , sentinelle , facendo loro ripetere la Consegna.
piazza
o nell’ interno della 605. I piccoli posti sulle mura dipenderanno dal posto più vicino comandato da un uffiziale, o dovranno inBotto-udiziale supcriore in grado: a questo posto quali verranno comviare i rapporti ordinari e straordinari , al comandante presi nel rapporto , che il posto principale farà un caporale della gran guardia : tali piccoli posti manderanno ,
i
il s.-inlo dal armalo al far della sera a prendere un solo capodello posto principale; ma quelli ne’ quali vi sia dipenderanno , che rale dovranno riceverlo dal posto da cui
gli
glielo spedirà per
ordini ed
mezzo di un solto-iiifHzialo anche armato.
rapporti al 606. Ogni capoposto invierà costantemente tre saranno spedili posto da cui dipende o alla gran guardia: essi antimeridopo r apertura delle porle o alla diana , alle dieci diane , e dopo chiuse le porle o battuta la ritirala.
607.
I
comandanti
di vigilanza ,
affinchè
de’ posti le
in
tempo di notte raddoppieranno le ronde , e le scnlinclkj
pattuglie ,
sieno eseguile con ogni precisione. , iritire608. Subito che saranno aperte le porle , i_ caporali durante la ranno le sentinelle di aumento, che si saran situate le soglie del e guardia di corpi i , ripulire faranno e notte •
•
, verranno ponti, c l’interno de’ posti : questi travagli i da’ soldati della guardia tirali a sorte. spediranno 609. Seguila l’ apertura delle porte, i capìposli dipendono , per mezzo di alla gran guardia o al posto da cui it rapun sollo-uffiziale , ed in sua mancanza di un soldato , pattuglie , ed il porto della diana , la cassellina delle ronde e e 752. numeri 722 nei , prescritto com’ firme, foglio delle è spedire un soldato 610. Quando venga ordinato a’ posti di rilevarli , si conordinanza per iscorlare la guardia che dee ed osserverà quanto e stalo nel luogo destinalo
porle", fatti
durrà questo
,
numero 478. prenderanno le 611. Al tocco della generale tutte le guardie cavallo: se le armi armi, e quelle di cavalleria monteranno a o Irointamburo essendovi ed Bon son cariche si caricheranno ,
prescritto nel
—u— il toceo. Sarà inoltre aeeree verranno raddoppiate o aumentate le eeor lineile , gecondochè si crederà necessario. 612. In caso di allarme , sedizione o commozione popolare , si eseguirà il prescritto nel numero precedente,
Letto
8Ì
ripeterà immsdiatamenta
Eciuta la vigilanza ,
613. In caso di allarme ogni capoposto manderà subito, secondo la forza del posto, un sotto-ufilziale o soldato di ordì-* nanza alla gran guardia , o al posto da cui dipende ; e questi o confusione porrà sul suo casclietto, per evitare ogni equivoco elmo 0 cappello un cartello col nome in iscritto del posto cui appartiene. Queste ordinanze resteranno nel corpo di guardia del posto ove sono state spedite per ricevere gli ordini , e noq ne usciranno so non per disposizione del comandante di esso. 614. In caso di allarmo i comandanti delle guardie alle porto ,
,
faranno chiudere i rastrelli , e le barriere delle avanzate , ed alzare il primo ponte levatoio , vietando assolutamente l’ ingres* so a chicchessia. 613. Se l’allarme sia ad una porta o ad un posto , i comandanti delle guardie men lontane vi spediranno soccorso senza attenderne l’ordine, avendo però cura di non indebolire trop-
po il di loro posto. I distaccamenti spediti si ritireranno allorquando l’allarme sarà cessalo , o che il posto soccorso abbia ricevuto rinforzi sufficienti a metterlo al sicuro. Il comandante del posto ove l’allarme si è manifestalo, invierà subito ad avvertirne il comandante della gran guardia , ed il governatore
o comandante della piazza per mezzo dell’ ordinanza stabilita numero 613.
al
616. In caso d’incendio il comandante del posto che se ne accorgerà il primo , manderà subito due soldati , ed un caporale per osservare se il fuoco sia pericoloso ; e se questi lo crederà tale ne farà avvertire immediatamente il comandante medesimo, che vi spedirà un altro sollo-uffiziale con sei uomini o più, secondo la forza del posto, e ciò per im]>edire il disordine e >er facilitare primi soccorsi. Non si lasceranno avvicinare al fuogo d’incendio se non coloro che porteranno secchi, trombe, scale od altri strumenti atti ad estinguere il fuoco. I suddetti uomini distaccati faranno ritorno al di loro posto appena arrivati rinforzi della guarnigione al sito dell’ incendio. 617. Il comandante del posto che ha scoperto l’ incendio, nel dare le indicate disposizioni , ne avvertirà pure il governatore o comandante della piazza , non che il comandante dei pompieri e quello della gran guardia , il quale vi spedirà immediatamente un distaccamento più o meno considerevole , secondo la forza. del suo posto, per unirlo a quello già mandatovi dalr altra guardia , perchè , di concerto , impediscano il disordine. Anche questo distaccamento tornerà al suo posto quando i soccorsi della guarnigione saranno arrivati al luogo incendiato. i
i
Digitized by
,
— 45 — Art.
IT.
Della gran guardia. €18. La gran guardia è il posto principale di una piazza: essa debb’ essere il centro del servizio, e verrà stabilita sulla piazza d’armi , o se le circostanze assolutamente lo vietassero, nelle sue vicinanze. Tale posto sarà sempre comandato dall’ufiìziale di truppa a piedi più elevalo in grado o più antico tra quelli destinali a montare la guardia. Nelle piazze ove la guarnigione sia maggiore di un battaglione la gran guardia sarà comandata da un capitano, ed essendo di tre o più battaglioni, monterà con esso capitano un uflìziale* subalterno , il quale, eccettuato il prescritto nel Dum.° 425, (1) sarà il meno graduato ed antico tra quelli che •ontano la guardia , e quindi escluso dal sorteggio. 619. Tuli’ i posti della piazza manderanno i loro rapporti periodici 0 slraordiuari al comandante della gran guardia o direttamente , 0 per mezzo di altro posto da cui dipendono. Tutti gli ordini del governatore o comandante della piazza per posti di guardia saranno diretti al comandante della gran guardia, a di cui carico rimarrà la loro comunicazione. Ove però siano numerosi i posti c frequenti ed urgenti gli ordini da spedire , chi comanda la piazza avrà cura d’inviare alla della gran guardia un rinforzo di uomini per supplire alle ordinanze da spedirsi o già spedite ; trattandosi poi di ordini da inviarsi sollecitamente ad un sol posto , il governatore o comandante potrà spedirglieli direttamente , dandone in pari tempo avviso al comandante della gran guardia. 620. Il comandante della gran guardia invierà ogni giorno tre rapporti al governatore o comandante della piazza. Questi verranno spedili la mattina dopo aperte le porte o alla diana dopo le dieci antimeridiane , c dopo chiuse le porte o alja ritirala. Tali rapporti conterranno , oltre le novità del suo posto , gli estratti di tuli’ i rapporti ordinari, che gli altri posti sono tenuti d’ inviargli e saraii formali a seconda de’ modelli numero 11. Un duplicato di tali rapporti , per mezzo di un sottoufiìziale , sarà pure invialo al maggiore della piazza. i
.
(1).
423. Gli
utTiziali
subalterni ed
i
sotto-nfTiziali di granatieri c cac-
monteranno di preferenza coi propri granatieri e cacciatori, salvo prescritto al num.” 432 (*).
ciatori ii
(*) 432. 8e in caso di numerosa diserzione , di commozione popolare, o di altra grave •ceasioiie , il governature o comandante della piazza giudichi necessario (Il destinare un ulTìziale o un soHo-nflìziale qualunque al comando di un dislacramento di una scorta o di un posto o che debba ciò praticare per qualunque apro servizio, lo farà conoscere all' ordine della piazza: I' ultiziale o solto-iiOlziale destinato ad uno di tali incarichi dovrà eseguirlo quantunque non fosse a lui spedato per giro nel ruolo pertanto ai terrà conto di un tale servizio. Lo slasao s‘ intenda quando il governaloro o comandante suddetto avrà ragioni tal) da chiamare escluiivamenta un sol corpo ad un servisio qualunque. ,
,
,
:
bv Googli
— 4S — €21. Il comandante della granguardia dopo smontalo anderà personalmente dal governatore o comandante della piazza per rendergli verbalmente conto di quanto abbia potuto occorrerà durante il tempo di suo servizio , c quando la guardia smonta di buon’ora, gli recherà il rapporto della mattina; altrimenti gli porterà quello delle dieci , a quale oggetto farà ricondurre la guardia al quartiere dall’ ufilziaìe subalterno, e non essendovene, dal sotto-uflìziale di consegna. I rimanenti rapporti saraa recati dall’ ufTiziale subalterno medesimo , ed in sua mancanza da un sotlo-ulbziale. 622. Se il comandante della gran guardia riceva rapporti straordinari, che giudicherà interessanti, ne farà prontamente rapporto al governatore o comandante , ed al maggiore di piazza , altrimenti li comprenderà nel rapporto generale: eseguirà lo stesso per rio che riguarda il proprio posto. Ne’ casi urgenti , ed in quelli designati dal governatore o comandante , potrà il comandante della gran guardia, o quello di un posto qualunque inviarne r avviso o il rapporto a voce per mezzo di un sotto-uffìziale intelligente e capace. 624. La gran guardia sarà principalmente incaricala del buon ordine e della tranquillità della piazza : tuli’ i posti vi manderanno le persone -militari , che, per aver commesso disordini , fossero stale arrestate.
625. Nelle piazze di guerra le guardie alle porte invieranno gran guardia tuli’ forestieri e le persone non conosciute vi giungano, a norma del prescritto al num." 657. L’iiffi-
alla
i
che
comandante la gran guardia interrogherà tali forestieri , e farà condurre in casa del governatore o comandante lutti quelli provvenienli da paesi di estero dominio. In quanto agli altri potrà il governatore o comandante autorizzare I’ ufiiziale suddetto ad esaminarli e lasciarli passare , qualora giudichi potersi ciò fare senza inconveniente in caso diverso questi li farà condurre al maggiore della piazza, il quale gl’ interrogherà nuovamente, cd eseguirà per essi le prescrizioni date. 626. Il comandante della gran guardia nelle piazze di guerra sottoinvierà al governatore o comandante della piazza tuli’ nHiziali e soldati al servizio straniero , che si presentino per transitarvi o soggiornarvi. 627. Allorché un sotto-uflìziale o soldato, che non sia della guarnigione arrivi con licenza in una piazza di guerra onde soggiornarvi per qualche tempo , il comandante della gran guardia prènderà in iscritto il di lui nome e grado , od il corpo cui appartiene, non che il nome della persona in casa di cui fa conto di andare ad abitare , e la durala di sua lieenza ; specificherà il tutto in un rapporto che manderà al maggiore della piazza , per mezzo dell’ordinanza, cui darà l’ incarico di accompagnarzinle
:
i
vi
il
,
dello sotlo-iilEziale o soldato.
Digilìzed by
Googl
— 47 — il comandante della gran guardia ufficiali delle Nostre truppe, siane grado , che entrino o passino per la piazza : ove tra questi trovisi qualche ullìziale generale^ ne farà al moiuenio avvertito il governatore o comandante. 633. Il capitano di chiavi della piazza, la mattina prima del* r apertura delle porte , e la sera prima di chiuderle si condurrà al corpo di guardia della gran guardia ove , col permesso dèi comandante , prenderà un soUo-ulBziale e quattro uomini arma* ti, ed altri due o più senza armi, e mezz’ora prima dell’ apertura o chiusura suddetta si condurrà seco loro in casa del gover* Datore o comandante , onde ricevere le chiavi che gli verranno consegnate da un aiutante maggiore di piazza. Ricevute le chiavi , partirà immediatainenle con la scorta , e le recherà al cor* po di guardia della gran guardia , dove le porrà sopra una ta* vola. Poscia , in presenza del comandante di detta gran guardia, le distribuirà a’soUo-ulfìzìali ed a’ soldati delle diverse porte, i quali , a misura che giungeranno in esso corpo di guardia , si situeranno secondo l’ordine nel quale i posti sono formati alla parata ; e quindi il detto capitano di chiavi s’incamminerà per
628. Nello piazze di guerra
Boterà nel rapporto qualsivoglia
lutti
gli
il
eseguire di persona
1’
apertura o chiusura delie porle. Ciò adem* .
si restituirà colle chiavi nel suddetto corpo di guardia, e quivi in presenza del comandante della gran guardia numererà se siano tutte; e presa la scorta stessa accennala di sopra si con-
pito ,
durrà all’ abitazione del governatore o comandante della piazza, ove le riconsegnerà aU’ aiutante maggiore. 635. Durante il tempo in cui le chiavi trovansi alla gran guardia , la guardia comandata dall’ ullìziale subalterno o dal sergente si terrà sotto le armi. Il comandante di essa assisterà alla verificazione e distribuzione delle chiavi , ed avrà cura cho ciò si esegua coll’ordine prescritto ne’ numeri precedenti. 636. Subitochè chiuse le porte le chiavi siali ritornate alla gran guardia , il comandante di questa farà battere o suonare la ritirata della guardia dal suo tamburo o trombetto. 637. Il Santo verrà comunicato dal comandante della gran guardia a tutt’i posti interni ed esterni .della guarnigione: ai primi però dovrà pervenire dopo la chiusura delle porte , ed ai secondi insieme con le chiavi ; a quale oggetto , distribuite le chiavi a’sotto-uffiziali spedili a prenderle, il comandante della gran guardia darà loro il Santo in biglietti suggellali, affinchè li consegnino a’ comandanti de’ rispettivi posti. 638. Subito che, dopo la ritirata, saranno giunto alta gran uardia tulle le ordinanze spedile dai posti per la ricezione del G anto , il comandante di essa le farà riunire nel suo .corpo di guardia , ove saran pure sotto- ulfiziali della sua guardia che dovessero portarlo ai posti comandati -da caporali, e non dipeudenti da alcun posto principale ; e facendo formare tutti in cir* i
Digiti^ed by
Googk
— 48 — colo , secondo l’ ordine nel quale i posti sono formati alla parala , dalla sua destra alla sinistra distribuirà loro i biglietti Gootenenle il Santo. 639. Partite pe’ propri posti le anzidetle ordinanze, il coman-
dante della gran guardia farà entrare nel corpo di guardia gli uEBziali subalterni ed i sotto-uflìziali della sua guardia, che abbiano ronde o pattuglie a fare , o che debbano ricevere le ron-
de o'patluglie de’ sotio-uffiziali degli
altri
posti;
e
formandoli
tutti in circolo, secondo il rispettivo grado, dalla destra alla sinistra , facendo esso stesso parte del circolo, darà loro verbal-
mente il Santo. Questi ufOziali e sotto-uffiziali non terranno altre armi che lo spade o le sciable, e nel dare e ricevere il Santo si terranno quadrati questo sarà comunicato dal comandante all’orecchio deir uOìziiile o sotto-ufiìziale alla sua destra, che lo passerà nel modo stesso all’ altro, e cosi passerà di mano in mano Giichà a lui ritorni per la sinistra , e quando non lo ritrovi espresso ;
colle precise
parole
641. In caso
che
di
indicale ,
lo farà
nuovamente circolare.
allarme improvviso o d’ imminente pericolo ,
interessi la sicurezza della piazza ,
il
comandante della gran
guardia avrà la facoltà di far battere la generale senz’ attendere r ordine del comandante della piazza. Dovrà per altro badare di non praticarlo se non in caso di necessità urgentissima, dandone immediato rapporto. 642. Il tocco della Generale; comunque udito, verrà ripetuto da tutt’ i tamburi e trombetti de’ posti. 643. All’avviso di un incendio sviluppatosi in qualche parte, il comandante della gran guardia vi spedirà un distaccamento della sua guardia comandato da un uiBziale subalterno o da uu sergente proporzionatamente alla forza del suo posto. 644. Lo stesso eseguirà quando venga avvertito che un posto sia stato attaccato o insultato. 645. Questo distaccamento ritornerà al suo posto subito che nel luogo ineendiato o al posto attaccato o insultato sian giunti distaccamenti, o soccorsi sulGciciili per potersi fare a meuo di quello spedito dalla gran guardia. 646. Nell’uno e nell’altro di questi casi, il comandante della gran guardia farà rapporto al governatore o comandante ed al maggiore della piazza , e quaudo l’ incendio sia spento , 1’ allarme cessato, o l’atlacco respinto, ue darà parimenti sollecita notizia. 647. Quando le pattuglie condurranno alla gran guardia persone arrestate , il comandante le farà disarmare e custodire nella prigione o nel corpo di<guardia de’ soldati, essendo persone di riguardo , potrà trattenerle nel proprio corpo di guardia. Egli darà subito conto ai governatore o comandante della piazza del nome, e della qualità loro, specificaudo la cagione dell’ arre'
sto ,
ove la circostanza
lo esiga
,
altrimenti
si
riserberà a pas-
sargliene avviso nel rapporto ordinario.
Digitized by
— 4d — A R T.
V.
Delle guardie alte porle ed a' posti principali dell' interno della piazza. \
649.
I
comaDdanti delle guardie alle porte ed ai posti prin*
periodo della guardia , invieranno al comandante della gran guardia tre rapporti per iscritto e da essi lìrnaali , dei quali , uno dopo la chiusura delle porte o dopo la ritirata , l'altro dopo l’apertura dello medesime o dopo la diana, ed il terzo alle dieci antimeridiane. SiHatti rapporti dovranno essere secondo i modelli num. 12 , e verranno portati da un sotto-uiEziale armato, o, in sua mancanza, da un soldato sperimentato , anche armato. In essi rapporti si esporrà quanto sarà occorso ne’ rispettivi posti , si additeranno le pattuglie e le ronde capitate durante il corso della notte, e sì farà menzione di tuttociò che può avere relazione col servizio, colla sicurezza, e col buon ordine della piazza: i comandanti delie guardie alle porte delle piazze di guerra famnno inoltre conoscere ciocche sia avvenuto all’ aprirsi o al chiudersi di esse, e dinoteranno le persone entrate o uscite dalla piazza , che sono state inter-
cipali , durante
il
rogale.
630. Ne’ casi straordinari , che richieggono una pronta provvidenza , faranno subito rapporto al comandante della gran guardia , iuforroaudolo di quanl' occorra. Tali rapporti saranno inviati al modo stesso eh’ è prescritto nel numero precedente. Se però non siano scritti ma verbali , allora si avrà cura di scegliere un sotto-uffizialc o soldato intelligente, a cui si spiegherà con chiarezza ciò ch’egli dee rapportare. 631. Ogni volta che il governatore o comandante di una piazza di guerra uscirà da una porta, il comandante della guardia di essa manderà un’ordinanza ad avvertire quello della granguardia, il quale ne farà immediatamente inteso l’ ufGziale, che dee comandare la piazza in assenza del governatore o comandante. Lo stesso si praticherà allorché il governatore o comandante suddetto rientra nella piazza, aflìnchè , in ogni caso, si sappia con precisione da chi debbano riceversi gli ordini , ed a chi indirizzarsi
i
rapporti.
632. Alla prima barriera delle piazze di guerra si situeranno di esse l’ una sempre due sentinelle a’ due lati della strada :
porterà
il
fucile in
ispalla ,
e
l’altra starà
coll’arme a! piede
ed immediatamente accanto al rastello o alla porla della barriera stessa per esser pronta in ogni
occorrenza a chiuderla.
€33. Alla barriera medesima sarà pure un sotto-uffiziale di consegna fissa, ovvero di piantone per osservare e notare tutte le persone che entreranno o usciranno dalla piazza senza avervi 7
Digitized by
Coogle
— 50 — domicilio , residenza o destinazione , escluse però quelle che per loro abituali interessi frequentino la piazza e siano dalla consegna conosciute. Questo sotto-uilìziale sarà fornito di un registro
somministrato e cifrato dal niag|'iorc della piazza, ove scriverà nomi di tali persone e le notizie che le riguardano, onde trarne i materiali , non solo pel rapporto che farà tre volle al giorno al comandante della guardia della porta , il quale lo includerà nel suo alla gran guardia , ma anche per gli stati, che, a norma del prescritto 'al n.° 828 , (I) dovrà rimettere ogni sera al comando della piazza ed all’autorità civile del luogo. Il capoposto della guardia alla porla visterà ogni sera il registro succennato , non che il primo de’ suddetti stati. 654. I governatori o comandanti delle piazze di guerra proporranno , o chiederanno per le vie ordinarie de' solto-uiilziali invalidi o veterani, che sieno idonei per adempiere all’incarico di sotlo-uflìziali di consegua fissa alle porle; questi saranno nelle occorrenze rimpiazzati da sollo-uffiziali scelti dal governatore o comandante medesimo , nei corpi della guarnigione. Essi governatori o comandanti , quando lo crederanno, potranno supplire alle consegne fisse con sollo-uniziali di piantone , i quali verranno somministrati dalle guardie alle porte. 655. Il sotto-ufBziale di consegna o di piantone sarà autorizzato ad arrestare e visitare le carrette o carri di qualunque specie che usciranno carichi dalla piazza , come pure le carrozze ed altre vetture chiuse , e ciò per osservare se qualche soltoiiffiziale o soldato vi si nasconda per evadere dalla piazza : visiterà egualmente lo vetture, ed i carri coperti ch’entreranno, per esaminare se contengano cose tendenti alla sorpresa. Dovrà pure esaminare le scritture , ed i passaporti di luti’ i sotlo-ufiBziali o soldati , che si presenteranno alla barriera, e vigilerà attentamente , onde alcuno di essi entri o esca furtivamente dalla piazza senza presentarsi al comandante della guardia, conformandosi inoltro a quanto verrà prescritto nel seguilo. 656. Il sotto-ufliziale di consegna , o quello di piantone, allorché si presentino forestieri o gente che viene daH’cstero, militari che non appartengono alla guarnigione o che vi ritornano dopo un’ assenza , o altro persone per le quali abbia ricevuto i
,
dòpo di averne presi e notati i nomi , li da una delle due sentinelle della barriera al co-
particolari istruzioni ,
farà condurre
fi) 828. Ogni sera dopo la chiu.-iura delle porte le consegne porranno nella rennata cassetta lo stato dei forestieri entrati ed usciti dalla piazza nel corso del giorno esattamente copiato dal registro, e vistato dall’uffl-
zialc di
guardia
alla
porta.
medesime rimetteranno Ormato soltanto da esse all’ autorità
Inoltre le consegne
un duplicalo dello stato suddetto
,
civile competente , affinchè questa dal suo cauto alta tranquillità ed alla sicurezza pubblica.
possa
anche
vigilare
Digilized by
'
— SI —
giungendo a convegriderà: conevole distanza dalla sentinella innanzi alle armi mandante , fuori della guardia, voce che sarà ripetuta dalla
mandante della guardia. Questa ordinanza
,
,
sentinella stessa , e l’ordinanza farà trattenere coloro che scoria ìniìno a che il comandante , uscito dal corpo di guardia , non abbia secoloro parlalo ; indi ritornerà al suo posto. Se ì foredetta ordinanza impedirà loro di andare più sollecitamente del suo passo, ed all’oggetto precederà sempre la carrozza o il cavallo : durante questa fazione avrà F arme al braccio. 657. Quando una delle persone indicate nel numero precedente sarà stata condotta al comandante della guardia della por-
stieri fossero in carrozza od a cavallo ,
ta , questi le farà le seguenti
domande
:
Chi siete ? , Qual’ è la vostra condizione ?
Donde venite ? Dove andate?
^
Resterete in città? Dove pensate di alloggiare? Il comandante trascriverà le risposte per darne conto nel rapporto , c poi farà accompagnare da un’ordinanza al comandante della gran guardia quelle fra le persone suddette, che avrà
istruzioni di spedirvi,
congedando le altre.
658. I sotto-ufEziali ed i soldati d’ordinanza, che condurranno gran guardia o da una guardia all’altra, non terranno secoloro discorso, ed interrogati da’forestìeri su cosa qualunque , risponderanno di esser loro proibito il favellare. Non permetteranno inoltre , che entrino in veruna casa o si fermino per istrada; e lungi dall' esigerne la minima cosa , non dovranno neanche accettare quel che spontaneamente venisse loro offerto, e ciò sotto le pene più rigorose. 659. I forestieri di considerazione non saranno spediti alla gran guardia , ma dal comandante della guardia alla porla si manderà immediatamente al comandante di essa gran guardia un rapporto che contenga le risposte date alle domande h>r fatte , affinché questi possa , senza perdila di tempo, informarne il comando della piazza. Il comandante della guardia alla porla conserverà la minuta del rapporto suddetto per potersene fare il confronto in caso di bisogno. 660. I comandanti delle guardie alle porte delle piazze di guerra , dopo di aver interrogati i sotto-uffiziali e soldati, coro’è detto al num.v 6S7 , si faran presentare il passo o la licenza, e disporranno l’ arresto di tutti coloro che non ne saranno muniti , o che non l’abbiano nelle regole; c se questi siano in si gran numero , che , senza indebolire i rispettivi posti , non si possa dar loro scorta sufficiente per condurli alla gran guardia,
le sopraccennate persone alla
Digitized by
,,
— sane arvertiranno il comandante di questa , il quale li manderà a prendere con una proporzionata forza. Quelli poi che avranno le toro carte in regola , saranno inviati alla gran guardia. 661. Gli ufiìziali , dopo di aver risposto alle interrogazioni suindicate si recheranno essi medesimi ad eseguire il prescritto nell’ Or</inafisa di Piazza. 662. Le persone di minore considerazione verranno semplicemente esaminate da’ sollo-udìziali di consegna fissa odi piantone, all’entrare cd all' uscire, nel modo prescritto nel n.*> 657; le risposte da esse date verranno registrate. 663. I comandanti delle guardie alle porte si faranno esibire dalle consegne i registri eh’ esse tengono ; verificheranno se sono in regola, e nel caso che non lo sicno, dovranno passarne l’avviso ne’loro rapporti al comandante della gran guardia. 664. Presentandosi alla barriera di una piazza di guerra qualche tamburo o trombetto provvenicute dall’ inimico, il comandante del posto lo farà entrare nel corpo di guardia dell’avanzata , e ne darà conto al comandante del posto da cui dipende, e questi al comandante della gran guardia. 665. Se si presenti ufGziale parlamentario, il comandante della barriera Io farà scortare a quello di guardia alla porta , il quale eseguirà il prescritto al numero precedente , e si tratterrà seco lui nel corpo di guardia in attenzione degli ordini del
governatore o comandante della piazza. 6(>6. Quando si presenteranno disertori delle
potenze
vicine
od inimiche , non si permetterà loro di confabulare con alcuno, 0 saranno immediatamente condotti al corpo di guardia della gran guardia. 667. 1 disertori dell’estero saranno sempre disarmati prima di essere introdotti nella piazza e giungendone gran numero 1 comandanti delle porte li faranno disarmare e trattenere alla prima barriera la cui guardia prenderà le armi, e manderanno subito ad avvertire il comandante della gran guardia. 668. Nelle piazze di guerra, prima di permettere l^ingresso ai carri o vetture che si presentino per entrare la sentinella , ,
,
della barriera griderà: ferma là basso, il che sarà ripetuto da sentinella in sentinella sino a quella della porla della piazza.
Quest’ ultima impedirà allora 1’ uscita ad altri carri o vetture e non esscndovene tra le porle griderà marcia, il che sarà ripetuto da sentinella in sentinella sino a quella dell’avanzata:
questa allora farà sfilare le vetture alla distanza di trenta passi r una dall’ altra , affinchè i ponti non sieno tutti imparazzali nello stesso tempo, e possa sempre alzarsene uno, ove bisogna.
669. Mentre le vetture entreranno , la sentinella situata alla porla farà mettere in fila quelle che si presenteranno per uscire , in maniera che non vengano ad imbarazzare il passaggio.
Digitized by
85
—
Quando tutte le vetture che arrivano aaranno passate, o che un competente numero di quelle che debbono uscire siasi riunito , la delta sentinella griderà ferma là sopra. Giunta che sia questa voce alla sentinella dell’ avanzata , questa farà fermare le vetture che vogliono entrare , indi risponderà marcia , ed allora la sentinella della porta farà mettere in cammino le vetture, che dovranno uscire con tutte le precauzioni prescritte ed indicate di sopra.
670. So qualche vettura venisse a rompere su di un ponte , una caditoia , o sulla soglia dì una porta , la sentinella all' arme, ed il comandante del posto farà subito alzare gli altri ponti, chiuderà le barriere e terrà sotto le armi la sua guardia finché la vettura non sia tirata via d’ onde si è rotta. sotto
griderà
671. Le sentinelle non permetteranno che alcuna vettura si fermi tra le porte , nè sopra ponti levatoi , nè sotto le cadìtoie , ed impediranno che si trotti o galoppi su i ponti stessi. 672. Quando una vettura od un carro cagioni danno nel suo passaggio , il comandante la guardia ne ordinerà 1’ arresto , e i
ne farà subito rapporto. 673. Le porte di una piazza di guerra così in tempo di pace che di guerra, si chiuderanno mezz’ora dopo il tramontare del
Sole, e
si
apriranno mezz’ora prima del suo spuntare , qualora darsi conto non obblighi ad
una necessità assoluta di cui dovrà alterare questa prescrizione.
674. Un’ ora prima di chiudere le porte di una piazza di guerra , suonerà la campana della città , quando ve ne sia , e non essendovene, i tamburi o trombetti delle guardie alle porte 676. batteranno o suoneranno la chiamata sulle mura, per avvertire coloro che vorranno entrare io città od uscirne. 673. Se vi sarà ordine di lasciare le porte aperte per qualche persona, non si ometterà perciò di chiudere sempre la prima barriera, e di alzare il primo ponte levatoio il comandante 677. della guardia spedirà pertanto il suo rapporto all’ora prescritta ter la chiusura regolare, facendone poi uno straordinario dopo {a 678. chiusura effettiva. Le guardie delle porte, mezz’ora prima della loro chiusura , manderanno al corpo di guardia della gran guardia un sotto-ulEziale con due uomini armati , ed un terzo senz’ armi per prendere e scortare le rispettive chiavi. Se poi la guardia di una porta non fosse comandata che da un caporale , questo vi manderà due soldati , dei quali uno armato. :
Questi sotto-uffiziali e soldati , nel ricondurre le chiavi alla gran guardia , di sera c di mattina , recheranno i corrispondenti rapporti del comandante del di loro posto. Prima della chiusura delle porte , sarà dal posto della porta da cui dipende 1’ avanzata , quando si creda necessario ,
Digilized by
— S4 — spedilo all’ avanzata stessa un aumento di forza, che sarà dello uardia dì notte. Questo aumento sarà proporzionato a’ bisogni S i essa avanzata, ed al servizio che far dee all’ apertura o chiù* 679. delle porte , non che alla sua sicurezza , e si ritirerà il sura
mattino dopo aperte le porte stesse.
Allorquando i sotto-ulCziali e soldati di scorta al capichiavi giungeranno alla porla , il capoposto farà prenarmi alla sua guardia, ne manderà la metà sulle mura per difendere i ponti in caso di bisoguo, formando il rimanente 680. battaglia farà in pari tempo avanzare in accanto alla porta due soldati verso il ponte levatoio , e dopo ciò si procederà all’apertura, o alla chiusura delie porte. La sera il comandante della guardia alla porta darà al tano dere
di
le
:
capitano di chiavi, in biglietti suggellali, il santo ricevuto dalla gran guardia, onde li distribuisca ai posti esteriori. Esso capitano di chiavi , accompagnato dalla scorta, dopo ricevuti i biglietti del santo, si recherà direttamente alla barriera più avanzata , e fattone ritirare le sentinelle, la chiuderà. Ciò eseguito sì porterà a chiudere le altre porle ; e subito che sarà a por681. degli ufGziali , o sotto-uflìziali comaudanli dei posti esteriotata ri
le
biglietti del santo. Altrettanto praticherà verso darà loro ordinanze dei posti lontani , le quali , onde riceverlo , non i
,
mancheranno di trovarsi sulla strada ch’egli percorre. che682. ritorna verso la piazza, chiuderà e farà alzare
i
le altre porte
A misura
o le barriere,
ponti levatoi.
683. Il sotlo-u/IIzialc dì consegna, munito di un fanale, farà lume a chi chiuderà le porle. Dalla guardia della porla o dalle avanzate si spiccheranno dei soldati colle armi in handoliera per coadiuvare alle necessarie manovre: questi ritorneranno col capitano di chiavi. I comandanti delle guardie cui è confidata la custodia delle porte, appena queste. saranno chiuse, si assicureranno se e le serrature sieno effettivamente ben chiuse. i chiavistelli , Nel momento in cui si farà partire la scorta per andare a prendere le chiavi , il tamburo o il trombetto, che si trovi di guardia alle porte , salirà sul parapetto, e batterà o suonerà la marcia per prevenire della chiusura di esse: quando saranno chiuse si suonerà la ritirata. Nell’ allo però della chiusura il detto tamburo o trombetto dovrà tacere , e la guardia osserverà profondo silenzio per ascoltare se ne’ dintorni accada qualche cosa. Dopo la ritirata, e fino alla diana non si haltcrà affatto la cassa, nè suonerà la trombetta delle guardie alle porte , ancorché, le aprissero nel corso della notte, eccettualo solo il caso che debba ripetersi il tocco della generale. Quando passerà il SS. Sagramento le guardie suddette gli renderanno gli onori , ma senza battere o suonare.
Digitized by
^
— ss —
684. Alla punta del giorno tutt’'i tamburi o trombetti di guardia alle porte delle piazze di guerra saliranno sul parapetto , ed ivi batteranno o suoneranno la diana. 685. Prima dell’ apertura delle porte si manderanno a prendere le chiavi nel modo già detto , ed allorché giunge il capitano di chiavi , la guardia di ciascuna porta prenderà le armi si situerà nella maniera prescritta per la chiusnra di esse. e 686. Se la guardia a cavallo somministra sotto-ufiìziali e soldati montali per la scoperta, questi distaccamenti si recheranno dapprima sulla piazza d’ armi , onde il comandante della gran guardia possa dar loro le convenevoli istruzioni. 687. Il comandante della guardia alla porta fornirà sempre un distaccamento proporzionato alla sua forza , ondo accompagnare gli uomini a cavallo di scoperta, e sostenerli in tale operazione. Non essendo però stato comandiito distaccamento a cavallo per la scoperta , il comandante anzidetto vi supplirà facendo uscire col capitano di chiavi un solto-ulEziale , e qualche soldato della sua guardia , istruendoli di ciò che dovranno praticare.
688. Il capitano di chiavi seguito dai soldati necessari per aprire le porte , e dai distaccamenti comandati per fare la scoponti levotoi e le barriere per perta , a misura che passerà giungere alla più avanzala , farà alzare dietro a se gli uni , e i
chiudere le altre. 689. Se il capitano di chiavi dovrà aprire le porte in tempo di notte , non essendovi guardia sulle opere esteriori , it comandante di quella porta lo farà scortare all’ avanzata da un piccolo distaccamento, che vi starà sotto le armi sulla banchetta del parapetto di Ranco alla prima barriera , finché non sia terminalo il disimpegno della scoperta , ed il passaggio delle persone che aspettavano alla barriera per introdursi. 690. Giunto il capitano di chiavi alla barriera più avanzata r aprirà , ed appena uscito il distaccamento incaricalo della scoperta la chiuderà di nuovo. 691. Se nell’atto di questa prima apertura di porte e barriere , il cui oggetto é la scoperta , si presenteranno abitanti o altre persone per uscire dalla piazza o per entrarvi , ciò non sarà loro permesso senza ordine in iscritto del governatore o comandante della medesima , ma si faranno stare a trenta passi indietro del corpo di guardia coloro che vogliono uscire , e a i quali si presenteranattendendo che la scoperta sia terminata senza , novità , 0 lo barriere e le porle interamente aperte. 962. In tempo nebbioso si accresceranno le precauzioni nella scoperta , e non si apriranno intieramente le barriere se non dopo dissipatasi la nebbia cd eseguita nuova scoperta. Intanto la
circa cento distanti della barriera coloro
no per entrare
Digilized by
,
~ S6 — rimarrà col suo comandanltf prima barriera, e l’ altra metà starà sulla banchina del parapetto a dritta , ed a sinistra della medesima. di essa farà cono> comandante la scoperta il Rientrata 693. Bcere al capitano di chiavi ciocche avrà osservato. Mon essen-
metà
della guardia
di fronte,
dell’ avanzala
e presso la
dovi cosa che interessar possa la sicurezza della piazza , esso capitano di chiavi aprirà la barriera e le porto , e farà abbas» sare i ponti. Il comandante della scoperta farà rapporto delle sue operazioni al comandante della guardia alla porta , e questi lo inserirà nel rapporto da fare al comandante della gran guardia. 694. Se la scoperta annunciasse cosa che interessi la sicurezza della piazza , il capitano di chiavi , fattala rientrare, rinchiuderà la barriera e farà passare avviso circonstanzìato dell’occorrente al comandante della porta , il quale darà le disposizioni che stimerà convenevoli , ovvero , senza permettere l’apertura delle porte, farà rapporto straordinario al comandante della gran guardia, ed attenderà le di lui disposizioni. 695. Aperte le porte , e ricondotta dal capitano di chiavi al corpo di guàrdia la sua scorta , fatte entrare ed uscire le persone e le vetture che attendevano sullo spallo o nella città , il comandante della porta ispezionerà la sua gente, c fattala rientrare nel corpo di guardia , farà dare assetto a ciò che potrà occorrere nel vestiario , nel corredo e nella composti’zza. 696. In caso di allarme , i comandanti delle guardie situate alle porte delle piazze di guerra , eseguiranno quanto è prescritto ai numeri 611, 612, 613, 614. Quando l’ allarme venga dal di fuori della piazza , e ciò che abbia luogo in tempo di notte , manderanno la metta delle loro guardie sulle mura, tenendosi col rimanente in battaglia innanzi al corpo di guardia: se poi r allarme avvenga di giorno , si condurranno con metà della forza all’avanzata, faranno chiudere immediatamente le barriere ed alzare ì ponti levatoi, e disporranno che parte della forza lasciata alla porta salga sul parapetto onde proteggere il posto. Procedendo poi l’allarme dall’ interno della piazza, si terranno in battaglia innanzi al corpo di guardia, e faran chiudere la prima barriera se in fine l’ allarme nasca ad un posto vicino alla porta , il comandante di essa non invierà il soccorso prescritto al n.° 613, onde non isguernire la porta stessa. In ogni caso spediranno immediatamente rapporto dell’ avvenuta al comandante della gran guardia ed al governatore o coman-
,
;
dante della piazza. 697. I comandanti delle guardie alle porle , in caso d’ incendio si regoleranno come si è stabilito ne’ numeri 616, e 617 ed ordineranno ai sotto-uffiziali comandanti de’ distaccamenti che spediranno al fuoco , di restituirsi al posto appena arrivati quelli della guarnigione al luogo incendiato.
Digitized by
Coogle
,
^ 87 — 698.
1
comatidanli delle guardie, cosi delle porte , subito
posti ioterni ,
ricevuto
il
come dei
Santo , comunicheraono nel secondo occorrerà , ai
modo prescritto gli ordini ed il Santo
<,
loro sotto-ufSziali , e io daranno in biglietti chiusi a quei dei posti dipendenti , che per disposizione de’ rispettivi comandanti saranno recati a riceverlo, non che ai sotto-uffiziali che dovranno ]K>rtario ai posti , che essendo comandati da un caporale non ne abbiano un altro da potere spedire all’ oggetto.
si
A H T.
VI.
De' piccoli posti interni ed esterni.
699.
I
piccoli
posti
nell’interno
della
piazza ,
tra
i
quali
vengono compresi anche quelli situati sulle mura , dipenderanno dal posto il più vicino comandato da un uffiziale e sotlouIHziale superiore in grado a’ comandanti di essi posti , e gli rimetteranno i loro rapporti ordinari la sera dopo chiuse le porte o alla ritirata , il mattino dopo aperte le porle o dopo la diana , e prima delle dieci antimeridiane, onde questi possa inal comandante della grati guardia. Ne’ casi straordinari gli faran pure straordinari rapporti , c la sera manderanno un sotlo-uOìziale a riceverne il Santo. 700. Nelle piazze di guerra i posti esteriori , e quelli delle avanzale o delle opere distaccate , dipenderanno dal posto di una delle porte principali la più vicina a’ medesimi, scmprechè il comandante del detto posto sia supcriore in grado ai capi di
serirli ne’ di lui rapporti
quelli anzidetti , diversamente gli manderanno i rapporti a solo oggetto di farli passare per mezzo suo al comandante della gran guardia , il quale poi farà loro pervenire direttamente le istruzioni di quanto occorrer possa circa a’ di loro posti. 701. I posti esteriori riceveranno il Santo dal capitano di chiavi allorché questi si condurrà a chiudere le porte, I comandanti de* posti ne’ quali il detto capitano non dovrà recarsi, manall’ avanzata deranno un’ ordinanza , che sia almeno caporale della porta la più vicina al di loro posto , per ripeterlo dal detto capitano di chiavi o da chi io supplirà , o ad incontrarlo^ sulla strada che dee percorrere. 702. I comandanti de’ posti succennati , durante la notte visiteranno spesso le loro sentinelle , portando fanali o lanterne; saliranno benanche le mura o i parapetti per osservare se le sentinelle sugli spalti eseguono il loro dovere. • 703. Ne’ piccoli posti comandati da un caporale sarà esso in pari tempo il soUo-uffiziale di posa e di consegna; ma avendo più sentinelle potrà far funzionare il più antico soldato da ca,
porale di posa.
8
Digilized by
- 58 704- La seuiioella
dell’ avanzata di
una piazza di guerra , zco-
preiido truppa griderà all’ arme , e la guardia zi situerà in una
riga dietro al parapetto quando la suddetta truppa armata o non armata sarà giunta a trecento passi circa dallo spalto o dalia barriera , il comandante del posto manderà quattro soldati con un sotto-ulEzialc a riconoscerla : questi si avanzerà sino a trenta passi innanzi alle sentinelle, e dietro di lui verrà chiusa la barriera. Quando la truppa da riconoscere sarà a portata di sentirlo, egli farà preparare le armi a’ suoi soldati, senza però montare il cane, indi griderà : alto là ed in seguilo chi viva ? e rispondendogli Napoli, dimanderà che corpo? dopo che, qualunque sia stata la risposta griderà per la seconda volta alto là. , 705. Se la truppa anzidetto si ferma e si annuncia di un corpo qualunque della guarnigione, o delle Nostre truppe di terra o di mare, il sotto-umziale si avanzerà solo onde riconoscerla da vi:
cino, non dovendosi fidare dell’ uniforme soltanto, nè de’ distintivi: egli sarà nell’ obbligo di esaminarla accuratamente , dopo di che questi
condurrà il comandante di detta truppa, o l’ulfiziale che uopo destinerà, dal suo capoposto, il quale esaminerà
all’
il detto uffizialc , c poscia lo manderà al comandante della gran guardia , accompagnandolo con rapporto circostanzialo , c per iscritto. I soldati che avranno accompagnato il sollo-uflìziale al riconoscimento detto di sopra, si ritireranno con esso lui , onde riunirsi alla propria guardia dietro al parapetto , chiudendo di nuovo la barriera appena rientrati , e la indicata truppa resterà ov’ è stata fermata , finché il governa« tore o comandante della piazza non abbia mandato il maggiore , o un uffiziale dello stato maggiore di essa per farla entrare. II comandante del posto farà allora aprire la barriera , situerà la sua guardia innanzi al corpo di guardia , ove la terrà sotto le armi finché la mentovata truppa non sia passata. 708. Se il sotto-ulfiziale inviato a riconoscere una truppa , dopo aver gridalo tre volte alto là , scorga che la truppa continui a marciare , farà fuoco su di essa con la sua gente , e poscia ripiegherà sul posto, e chiusane la barriera , si riunirà sollecitamente alla propria guardia, che dietro al parapetto terrà fermo fino all’ ultimo estremo. Frattanto il comandante la guar* dia alla porta farà subito battere la generale , ed eseguirà il prescritto al numero 696 per gli allarmi che provengono dal
egli stesso
di fuori.
707. 11 governatore o comandante di una piazza di guerra emetterà le necessarie disposizioni perchè le truppe della guarnigione, che ne saranno uscite per gli esercizi o per le manovre , rientrino senza soffrire ritardo : in questo caso il sottoufiiziale che anderà a riconoscerle non dovrà condurre al corpo, di guardia della porta 1’ uffiziale che la comanda, mtt dopo di
Digitized by
GoogU:
—
59
—
aYerle riconosciute si riunirà subito colla sua scorta alla guar* dia , ed il comandante di essa farà aprire le barriere e situerà la gente innanzi al corpo di guardia, ove resterà sotto le armi finché la truppa non sia passata. 708. Allorquando per superiore disposizione, qnalche truppa
debba introdursi in una piazza di guerra in tempo di notte, il governatore o comandante di essa ne passerà l’ ordine a quello della gran guardia , il quale lo comunicherà al comandante del posto situato alle porte corrispondenti. All’avanzata di tali porte si
situerà
un nfiìziale dello stato maggiore della piazza, coll’ in-
carico di riconoscere ed introdurre la detta truppa. La riconoscenza ne sarà fatta colle regole di sopra prescrìtte , colla differenza però , che , di unita alla scoperta, marcerà il suddetto uifiziale di piazza , accompagnato da uomini muniti di fanali. La truppa da introdursi si arresterà a trecento passi dalla barriera , ed il comandante di essa sì avanzerà con due o tre uomini armali, ond’ essere riconosciuto; potendo, nel caso che sia un ufBziale generale, inviare all’uopo un uiEziale superiore in sua vece. 709. I tamburi e i trombetti delle truppe ch’entreranno in una piazza di giorno batteranno , e suoneranno la marcia sin dai posti avanzati o dalla prima barriera , ma taceranno in tem-
po di notte. 710. All’apertura delle porte, te , situata all’ avanzata ,
il
posto e la guardia di not-
prenderanno le armi, e situeranno la
metà della forza sulla banchina del parapetto accanto della barriera stessa. Stando in questa posizione uscirà la scoperta, rientrata la quale , e fatti entrare ed uscire gli abitanti all’ uopo riuniti , il comandante ritirerà la gente della banchetta ed eseguirà il prescritto ai numeri 608 , e 678. 711. Allorquando per ordine del governatore o comandante della piazza , si debba in tempo di notte fare uscire dada piazza, o entrare in essa qualche persona , la guardia dell’ avanzata si disporrà nel modo prescritto nel numero precedente. 712. Ne’ casi di allarme o d’incendio, i piccoli posti manderanno unica ordinanza al posto, da cui dipendono, e'niuna alla gran guardia , uniformandosi nel rimanente alle norme stabilite per le guardie in generale. 713. I piccioli posti spiccali da uua guardia la raggiungeranno 1 comandanti di essi dovranno , al di loro ritorno rendere conto di tutto al comandante del posto principale , ed in di lui presenza chiamar poi la vìsita degli uomini seco loro ritornati al posto. 714. I comandanti di pìccole guardie distaccate, ed indipendenti da altri posti nello smontare, condurranno di persona, e col maggior ordine i propri distaccamenti fino ai quartieri del
appena rilevati.
corpo
di cui
fanno parte.
Digili'-j by
~ 60 ^ o comandante della piana darà Ognr maggiore di essa gli ordini e ie istruzioni per le che giudicherà a proposito di disporre. Eccetto i pattuglie casi straordinari , dei quali egli sarà obbligato di far rapporto» le pattuglie saranno sempre proporaionate alla forza dei posti che le dorranno somministrare. 716. Quando l<i cnrailcria darà guardia a cavallo, o terrà un picchetto , il governatore o comandante della piazza, potrà far somministrare da detta guardia o dal picchetto , delie pattuglie a cavallo. Potrà puranco ordinare straordinariamente simili pattuglio , sia nei casi urgend e premurosi , sia per istru715.
Il
mattina
al
governatore
,
zione degli
ufiìziali ,
sotto-uffiziali ,
A R T.
e soldati.
TU.
Delle pattuglie.
718.
717. Le pattuglie ordinarie , prese dei posti interni della ùazza , saranno comandate da un caporale , e composte regofarmente di soli quattro uomini a piedi od a cavallo , il caporale compreso. Le pattuglio di maggior forza verranno comandate da un sergente , ed anco da un ufllziale. Se dovesse ordinarsi un numero considerevole di pat719. o render quelle che debbono fornirsi più forti di ciò tuglie ,
che le guardie possono spiccare , per non aHaticar soverchiamente la truppa, saranno comandati degli ufiìziali, sotto-uffiziali, e soldati in numero proporzionato al bisogno , i quali all’ ora 720. anderanno a riuforzare i posti che debbono fornire le indicata pattuglie.
Tali rinforzi ritorneranno ai loro quartieri all’ ora che
verrà prefissa.
comandante della gran guardia invierà ad ogni pesto nota delle pattuglie che uscir debbono dal medesimo , e le assegnando con precisione l’ora in cui dovrà farle eseguire , e le strade che dovranno battere , e lo avvertirà in fine se debba pervenirgli a tal uopo supplimento di forza.. Per assicurarsi che le pattuglie sieno esattamente adempite, si consegneranno a’ comandanti de’ posti che debbono spedirne, de’ gettoni di rame, latta o cartone, su di cui sarà impresso il numero, e l’ora delle pattuglie stesse. Tali gettoni dal comandante del posto saranno consegnati a’ comandanti delle pattuglie , i quali dovranno depositarli nelle cassette situate in tale o tal altro posto , che sarà loro indicato. In ogni corpo di guardia addetto a ricevere i gettoni delle pattuglie vi sarà una cassetta destinata a tal uso, la eui chiave sarà tenuta dal maggiore di piazza, su di essa cassetta verrà notato il nome del corpo di guardia al quale appartiene^ Il
la
istruzioni per esse,
721.
,
Digitized by
^ 6i — 722. Dopo r apertura delle porte, ipsieme col rapporto della matliaa saranno spedite le mentovate cassette al comandante della gran guardia. 723. Le pattuglie sono incaricate del buon ordine , e della tranquillità della piazza , non che della polizia delle persone militari. Esse porranno mente su di ciò che vedranno o ascolteranno camminando all’ uopo lentamente , ed arrestandosi ad ,
ogni rumore, I comandanti di esse faranno circostanziato rapporto di ogni cosa che avranno scoperta a’ comandanti de’ rispettivi posti , i quali ne faranno menzione nel primo tra quelli a spedirsi da loro al comandante della gran guardia ; ma se si tratti di cose importanti gliene daranno parte all’ istante. 724. Se le pattuglie rimarchino cosa che lor sembra di rilievo, prescindendo dal rapporto ordinario , ne avvertiranno subita il comandante del posto più vicino , il quale ne farà passare immediatamente l’avviso al comandante della gran guardia. 725. Arresteranno coloro che troveranno in rissa, o commettendo disordini , e li condurranno alla gran guardia , dopo di che riprenderanno la strada che loro sarà stata indicala, e nel ritorno al rispettivo posto ne renderanno conto al comandante. 726. Arresteranno parimenti i solto-ulfiziali e soldati che dopo nelle strade senza esser muniti di bio comandante della piazza , a ordinanza : arresteranno in fine i sotto-
la ritirata si trovassero
glietto vistato dal governatore
meno che fossero
di
che all’ora indicata rinvenissero nelle taverne , quando anche non vi facessero rumore. 727. Incontrando un solto-ufllziale o soldato preso dal 'vino, lo condurranno o faranno condurre ài coroo di guardia il piu vicino, ove resterà finche ne durino gli effetti, e per indi esser inviato alla gran guardia. 728. Gl’ individui non militari , che , nello piazze di guerra le 730. cui strade non sieno illuminate , si trovassero dopo battuta' la ritirata de’ paesani senza fuoco o lume , ovvero in atto di commettere disordini , saranno arrestati dalle pattuglie , e condotti alla gran guardia. 729. Se le persone arrestate fossero di un numerò tanto sinilìcante da non potersi senza rischio condurre dalla pattuglia f no alla gran guardia , verranno consegnate al posto più vicino , ove saran custoditi finché il comandante di questo posto ne trasmetterà rapporto a quello della gran guardia. I comandanti, delle pattuglie, cosi nella gita , che nel ritorno baderanno attentamente alla vigilanza in cui debbono esuQlziali c soldati
^
^
esse battuta, ed inforsere le sentinelle situate sulla strada meranno subito il comandante del posto di quelle , che si tro-
vassero in
mancanza , affinché , date le immediate sue provvi-
denze , ne faccia indi rapporto. Nel caso poi che alcuna ne fosso
Digilized by
— 62 -> sorpresa in allo di rolere abbandonare
il
posto,
il
comanda tsl«
due uomini , e si porterà sua darne parte al comandante del posto cui la sentinella appartiene , e questi manderà a rilevarla immediatamente , dopo di che i due uomini raggiungeranno la pattuglia. 731. Se il comandante di una pattuglia troverà che una sentinella abbia abbandonato il suo posto, vi situerà un soldato , ed avvertirà o farà avvertire immediatamente la guardia cui la sentinella apparteneva, affinchè ve ne sostituisca un’altra. 732. Subito che il comandante di una guardia sarà stato avvertito della mancanza di una sentinella , manderà un caporale con un soldato a rilevare quella situata dalla pattuglia , ed il sollo-uffiziale o soldato della pattuglia stessa che sarà andato a darne ragguaglio al posto, riprenderà l’ uomo lascialo, cd anderà a raggiungere la pattuglia al luogo che gli sarà stato indicato. 733. In tempo di notte, nell’ avvicinarsi una pattugli^ ad un posto, sarà riconosciuta siccome una ronda ordinaria, in conformità del prescritto co’ numeri 763, 766, e 767: se la pattuglia però è comandata da un uffiziale, la guardia intera prenderà le armi : il comandante della pattuglia , essendo uffiziale darà il Santo al comandante del posto , che trovatolo esatto gli essendo sotto-uffiziale darà il Santo al darà il contrassegno caporale avanzatosi a riconoscerlo , dai quale riceverà ugualmente il contrassegno. 734. Se il comandante di una pattuglia non dia il vero Santo, si eseguirà quanto è prescritto ne’ numeri 769, e 770 per gli uffiziali o solto-uffiziali di ronda: in egual caso dovrà però viela
pattuglia la farà guardare da
bito
:
tarsi alla pattuglia di avvicinarsi al posto,
e tanto le sentinelle,
che la guardia intera, se la pattuglia è numerosa, l’obbligheranno a trattenersi alla distanza in cui era quando è stata riconosciuta , sino all’arrivo delle disposizioni del comandante della gran guardia. Ove per altro con la pattuglia sia rimasto uno , o piu solto-uffiziali , il comandante del posto prescriverà al comandante della pattuglia di farla ritornare d'onde è uscita. 733. Quando le pattuglie s’incontreranno in tempo di notte, la prima a scorgere l’ altra griderà allo chi va là ? questa risponderà pattuglia, indicando il corpo cui appartiene e la sua qualità , cioè se di uffiziale o sotto-uffiziale , indi la prima si annuncierà egualmente. Ciò verrà praticato in lutt’ì casi, sia qualunque la specie delle pattuglie. Avvenendo però la incidenza non ordinaria che due pattuglie abbiano gridato in un , sol tempo ; allora , non essendo di corpo e specie diverse , il meno antico de’ due comandanti risponderà il primo: se poi di diversi corpi risponderà prima colui che appartiene al corpo posteriore in rango : finalmente se le pattuglie saranno di specie differente , il comandante inferiore in grado risponderà pri-
ma del superiore.
I
Digiti^ed by
Coogle
,,
-r-
ti
—
736. Qualora però le pattuglie che batterauno la stessa stra*
da debbano passarsi accanto, allora si riconosceranno col Santo nel modo prescritto per le ronde nel num." 771 ed i coman,
danti , nell’ avanzarsi per darlo o riceverlo , saranno scortati da due uomini eh’ eseguiranno quanto quivi è prescritto. Se poi la
una ronda , questa riceverà il Santo da quella , e trovatolo esatto gli darà il contrassegno , e se fosse una ronda maggiore , il comandante della pattuglia , dopo di averla personalmente riconosciuta , gli darà l’ intero Santo. 737. Se una pattuglia darà ad un’ altra il Santo o il contrassegno non esatto , il comandante di quella che lo riceve avvertirà l’ altra di esser in errore , e non ricevendone il Santo o il contrassegno corretto , la condurrà al posto più vicino per darne conto al comandante di esso. Questo assicuratosi dell’errore, tratterrà nel corpo di guardia il comandante della pattuglia che non ha il vero Santo o il vero contrassegno , ed eseguirà quanto è prescritto col num.° 734. 738. Se una pattuglia darà alla ronda il Santo non esalto colui che va di ronda la condurrà al corpo di guardia più vicino , ove sarà praticato (guanto è prescritto nel numero precedente ; e se la ronda da il contrassegno non esatto alla pattuglia , il comandante di questa , dopo averla avvertita dell errore , eseguirà pure le anzidette prescrizioni. 739. 1 distaccamenti e le altre truppe armate , che di notte dovessero percorrere la piazza , saranno riconosciute dalle guardie siccom’ è detto per le pattuglie ; ed incontrandosi con pattuglia , ronda , o altro distaccamento , eseguiranno egualmente pattuglia incontrerà
quanto per le prime è prescritto. 740. Le ronde saran fatte ordinariamente da
uflìziali
a tal
uopo comandati nel caso però che la guarnigione sia troppo deoole 741. per somministrarne il numero necessario per le ronde :
di ciascheduna notte , vi suppliranno
gli
ufiìziali
subalterni di
non sono comandanti di posti. Tali subalterni non 742. che una sola ronda in tutta la notte.
guardia che Sàranno
_
A R T. vm. Delle ronde.
ufiìziali se ne comanderanno anche di solto-uflìziali , le quali saranno fatte da quelli di guardia
Oltre le ronde
di
non comandanti di posti , o da solto-ufiìziali nominati a tale oggetto di supplimento. 11 governatore o comandante della piazza regolerà il numero e la specie delle ronde in modo che gli ulEziali non
siano eccessivamente gravati
da questo genere
di scrviaio, e
— 6i — fosse indispensabile , ne darà parie per le vie ordinaEgli ne fisserà le ore secondo le stagioni , e le occorrenze del servizio, e disporrà inoltre che ogni notte il maggiore della piazza, o un aiutante maggiore di essa faccia almeno una ronda , ma non mai ad ore fisse. 743. L’ oggetto delle ronde si è di visitare durante la notte posti o le sentinelle, ond’ esaminare se gli uni e le altre esei guano con precisione , e vigilanza il servizio aflldato loro , e di spiare inoltre tutto quello che pub avere rapporto alla sicurez-
dove ciò rie.
za della piazza.
744.
11
governatore o comandante
della
piazza stabilirà
per
ciascuna ronda di uffizialc il posto donde dee partire , la strada da percorrere , ed il posto ove dee terminare il giro. Nelle piazze di grande estensione tal giro potrà esser regolato in modo che ogni ufilziale non debba scorrere se non la metà o il terzo dei posti. 745. L* uffiziale di ronda prenderà il Santo dal comandante del posto donde ha l’ordine di uscire per cominciare la ronda. suddetto comandante gli darà una scorta, di due uomini armati , ed un terzo disarmato con un fanale : questi verranno Il
rilevati di posto in posto : ove però un posto non abbia sufficiente forza a poterlo fare, continueranno gli uomini medesimi
ad accompagnare la ronda sino al primo posto che sia nel caso di dar loro la muta. L’ uffiziale di ronda starà in compieta uniforme e con la sciarpa, ed ancorché fosse di cavalleria la eseguirà a piedi. 746. I sotto-uffiziali di ronda non onderanno che da un poche verrà loro indicato, saranno armati, e non avranno scorta , ma soltanto un soldato pel fanale ; il Santo sarà dato loro dal comandante del posto , ed anche se sieno di cavalleria anderanno a piedi. In caso di necessità, gli stessi sotto-nffiziali , potranno essere più volte , in una notte medesima , comandati a questa specie di servizio. 747. I governatori o comandanti delle piazze , quando lo giudicheranno necessario , a dippiù delle ronde , comanderanno delle contro-ronde : queste prenderanno una direzione opposta sto all’ altro nell’ora
a quella delle ronde, onde incontrarle nel cammino. Le controronde potranno essere di uffiziali e di sotto-uffiziali , ma non faranno che in tempo di guerra , in circostanze straordinario o per istruzione. 749. Il maggiore del corpo manderà le borse de’ gettoni ai primi sergenti delle compagnie o degli squadroni cui appartengono gli uffiziali da essolui nominati di ronda , affinchè glielo ,
si
• consegnino. 750. Il maggiore della piazza, o l'aiutante maggiore presente prima che questa sfili , darà tanti pacchetti o borse gettoni ai comandanti de’posti che dovranno somministrare
alla parala ,
Digitized by
6S
—
0 sotlo-ulfiziali di ronda nel corso della notte, per quanta
uffiziali
saranno le ronde da farsi in ogni borsa o pacchetto vi sarà la delti uffizìali o sotto-uffiziali nota indicante ì posti , ne’ quali dovranno recarsi, quelli in cui depositar debbono i gettoni o :
'
i
cennato foglio , I* ora della loro uscita , e la strada da percorrere. I comandanti de’ posti non consegneranno agli (iDiziali o sotto'uflìziali gli oggetti aozidelti , nè daranno loro la debita istruzione che nel momento preciso in cui li faranno uscire di ronda. 751. Per vieppiù assicurarsi della esattezza delle ronde, ver-' ranno destinati dei corpi di guardia in dove gli ulBziali e i sotto* uffiziali di ronda saranno obbligati di firmare un foglio all’uopo somministrato ai comandanti dei posti dal maggiore della piazza.. Me* corpi di guardia però, dove saran collocate le sole cassette, le ronde vi lasceranno soltanto i corrispondenti gettoni. I fogli e le cassette suddette staranno nel corpo di guardia del coman*
iirniare
il
dante del posto. 752. Lo cassette ed i fogli suddetti saran portati ogni mattina da un solto-nifiziale o soldato di 'ordinanza dei rispettivo posto, insieme al rapporto della diana , 'al comandante della gran guardia. 753. Gli uffiziali e sotto-uffiziali d! ronda nelle piazze di guerra seguiranno nel loro cammino la banchina del jtarapetto delle opere per cui passeranno. Di dompo in tempo saliranno sul parapetto per osservare ed ascoltare ciò che accade al di' fuori della piazza, e ne’ fossi sottoposti,
734. Se
sotto-uffiziali di ronda scopriranno cosa che intei ne avvertiranno il posto più viquale, occorrendo, vi spedirà un sotto-uffiziale accompagnato da sufficiente numero di uomini , e tale da uon indebolire di molto il posto ; quindi ne informerà subito il comandante della gran guardia , affinchè questo possa dare le con-
ressi la sicurezza della piazza ,
cino ,
il
venienti disposizioni. 735. 1 sotto-uffiziali di ronda , ne’ casi preveduti al numero precedente , dopo di averne avvertito il posto più vicino , ritorneranno immediatamente al proprio posto , e ne dor.-inno conto al comandante di esso, il quale ne farà rapporto a quello della gran guardia , ed anche direttamente al comandante della piazza, se P oggetto sia di rilievo od urgente: in caso centrario lo eseguirà col rapporto del mattino seguente. 756. Se un uffiziale di ronda sorprenderà una sentinella che manchi ai suoi doveri , ne avvertirà il comandante del posto cui quella appartiene ; se poi la sentinella porga sospetto di diserzione , lascerà i due soldati della sua scorta vicino ad essa per
,
impedirne la fuga , e ne avvertirà parimenti il posto onde sia e punita. Se egli dee passar di nuòvo innanzi al posto
rilevata
Digitized by
Coogle
,
,
- 66 — eu! la Sudclenà lenlinella appartiene, ripiglierà i Boldali flelfa sua scorta ivi rimasti , c seguiterà la ronda ; ma se non dee ripassarvi ed avrà preso altra scoria , i soldati aiuidetti aspetteranno il ritorno di quello munito del fanello , c di unita ad esso si ritireranno al proprio posto. Se poi troverà che una sentfncila
abbia abbandouato il posto, vi lascerà momentaneamente un solo invece de' due soldati di scorta. 757. Un sotto-ufUziale di ronda , trovando una sentinella che manchi a* suoi doveri , ne avvertirà il comandante del posto , Com’ è detto nel precedente numero. Se poi la sentinella porg.a soletto di diserzione , si tratterrà vicino ad essa , e chiamerà alla guardia. Questa voce passerà di sentinella in sentinella sino ai posto cui la sentinella sospetta appartiene : affinchè il caporale accorra subito in conformità del prescritto al n.° 576.
Trovando infine una sentinella mancante
il
:
detto sotlo-uffiziale
griderà pure alla guardia, e si tratterrà nel posto della sentinella mancante finché vi giunga il caporale della guardia , il quale vi porrà una nuova sentinella. 758. La prima ronda che sarà ‘eseguita dal maggiore della piazza , o in sua vece da un aiutante maggiore di essa , sarà detta ronda maggiore ; essi uffizioli potranno farla a cavallo senza essere tenuti a smontare in verun caso , e saranno scortati com’ è prescritto nel n.° 745. 759. Quando la ronda maggiore si avvicinerà a 30 o 40 -passi da un posto, la sentinella situata innanzi alle armi griderà alto chi va la? Al che la ronda si fermerà, e tisponderà
ronda maggiore: allora la sentinella griderà ca/ioro/e m jmor11 caporale ne avil il comandante del posto quale farà prendere le armi a tutta la guardia , c In formerà nell’ istesso ordine che in tempo di giorno. Intanto il caporale armato e scortato da due uomini armati , in una riga alla sua sinistra , ed accompagnato da Un soldato disarmato e con un fanale , si porterà senza indugio verso la ronda fermata e giunto a sei passi da comanderà allo , preparate V arme \ ciò si eseguirà questa anche da lui stesso senza montare il cane rimanendo in questa positura finché il comandante del posto , formata la guardia , non gridi ronda avanzi aW ordine. A questa voce il caporale comanderà alia sua scorta mezzo giro a dritta , marcia e rimanendo nella posizione precedente , con la scorta anderà a situarsi quattro passi dietro al comandante della guardia che si avanzerà otto passi innanzi alla medesima , e quivi il caporale comanderà nuovamente mezzo giro a dritta che eseguirà aneli’ esso. Nel tempo stesso la ronda maggiore si avvicinerà al comandante del posto, il qii.-iie , dopo di averne riconosciuto
dia fuori della guardia , ronda maggiore. vertirà subito
,
,
,
,
,
,
,
personalmente
I’
uffiziale ,
darà
il
Santo ed
il
contrassegno.
Digitized by
Coogle
— 67 — 760. Dalo il Santo, il comandante del posto, rivotgendoaì alla guardia dirà , ronda riconosciuta; allora il caporale comanderà ai soldati di scorta portate l'arme e li condurrà sul'» l’ala destra, o sinistra della guardia, secondo che la ronda sia gianta al posto per la sinistra o per la destra , e sempre sulI’ allineamento della prima riga dopo di che riprenderà il suo , posto nella guardia formala. I suddetti due soldati armati , non che quello che porta il fanale, attenderanno che la ronda parta dal posto per servirle di scorta. * 76l. I soldati che han servilo di scorta alla ronda maggiore bì fermeranno eon essa alla voce della sentinella porteranno , le armi, e rimarranno dietro la ronda medesima finché questa non riceva il Santo; dopo di che 1’ uffiziale di ronda, se non :
debba esserne ulteriormente scortalo , comanderà loro mezzo g%ro a dritta, ed essi, eseguitolo, ritorneranno al proprio posto. 762. L’ ulfizialc di ronda maggiore esaminerà se alcuno manchi dalla guardia , e se vi è tutto in regola. Sarà in diritto di prendere c domandare tutte le dilucidazioni necessarie onde assicurarsi che la guardia sia nello stato in cui dev' essere.
76S. Se dopo questa prima ronda il maggiore , o gli a!u> maggiori della piazza ne faranno altre , esse saranno ri" ‘ come semplici ronde di uffiziale. 764. Ogni volta che gli nffiziali generali impiegali in una piazza , governatori o comandanti di piazza , ed tenenti di Re , giudicheranno di fare delie ronde saranno sempre ricevuti siccome ronda maggiore : 1* egual cosa si eseguirà rispetto agli uffiziali superiori a’ ispezione che faranno la visita de’ posti dopo tramontato il Sole. Tulle le anzidetto autorità potranno far la ronda a cavallo, e nell’ eseguirla saranno scortale com’c dello nel n.° 754. Esse, nel rispondere al càt ua /à specificheranno pure la ronda , cioè , ronda di governatore o coinaiidautc di piazza , di tenente di Re , di tenente generale , di maresciallo di campo , o di brigadiere , oppure di colonnello , di tenente colonnello , o maggiore d’ ispezione. 765. Le ronde ordinarie di uffiziali saranno ricevute in pari modo che la ronda maggiore , ma la guardia non prenderà la armi. Il caporale , scortalo come si è detto si avanzerà ad otto passi dal corpo di guardia , e preparerà le armi senza montar* il cane il capoposto uscirà dal posto ed anderà a situarsi quattro passi innanzi al suo caporale , indi griderà ronda avanzi all’ordine. L' uffiziale di ronda darà sempre il Santo al comandante del posto , anche se il di costui grado fosse inferiore af tanti
conosciute
i
i
:
suo , e ne riceverà il contrassegno. Il comandante del posto condurrà in seguito 1’ uffiziale di ronda al suO corpo di guardia ,
onde sottoscriva il foglio , depositi il gettone nella cassetta delle ronde , secondo che vi sia I’ uno o l’altra, e i due uomini ar-
Digili
"
y
Googlc
— 68 — col fanale , allenderunno
per itcorlars eseguiranno il pre761. 766. Se la ronda è (!i sotto-nflìziale, il caporale di guardia, scortato coin’è detto di sopra, si avanzerà ad otto passi dal corpo di guardia, quivi preparerà le armi di unita a’ suoi soldati , senza montare il cane , e poscia griderà ronda di sottoujjiziale innanzi all’ ordine : questi avanzerà c darà il Santo al caporale che si avanzerà pure di quattro passi. Rinvenuto esalto il Santo il caporale darà il contrassegno , e condurrà la ronda , al corpo di guardia del comandante del posto per la firma del foglio anzidetto , o per depositare il gettone nella cassetta, qualora vi sia l'nno o l’ altra: altrimenti il caporale senza alcuna mali , di unita
la
ronda;
all’ altro
gli altri
che Taveano scortata,
scritto al n.”
formalità , la lasrerà passare.
767. Ne’ piccoli posti di otto uomini, ed anche meno numecomandati da sotto-uflìziali , le ronde saranno trattenute questa si avanzerà alquanto verso la ronda preparando l'arme per impedirle di giungere sul posto prima che la guardia siasi posta sotto le armi , il che si eseguirà per qualunque ronda comando al poi di ronda avanzi rosi ,
dalla sentinella invece del caporale:
:
all’ ordine che. darà il capoposto , la detta sentinella farà mezzo giro a dritta , porterà l'arme c ritornerà al suo posto. 768. Se una ronda maggiore riconoscerà erroneo il Santo o il contrassegno che gli darà il comandante di un posto , si farà esibire il biglietto speditogli dalla gran, guardia , o dal posto dal quale dipende, per verificare donde nasca lo sbaglio, c so troverà che sul biglietto non sia notato il Santo distribuito all’ordine , correggerà Terrore, dando il vero Santo al comandante del posto di ciò ne farà rapporto al governatore o comandante della piazza, finita la ronda, c questi punirà coloro la di cui colpa abbia causato T errore. Il comandante del posto ne renderà conto nel tempo stesso a quello della gran guardia , o dei posto dal quale dipende , inviandogli in uir biglietto suggellato il nuovo Santo ricevuto. 769. Quando il comandante di uua guardia troverà erroneo il Santo datogli da un uiliziale di ronda , lo avvertirà della inesattezza , lo farà entrare nel corpo di guardia , e ne informerà il comandante della gran guardia , che all’ istante ne renderà conto a quella della piazza , dal quale riceverà ordine , o di dare il vero Santo all’ uffizialc di ronda , alGuchc continui il suo giro, o di farlo tradurre al suo posto sotto custodia. Lo stesso praticherà il detto capoposto allorquando T uffizialc di ronda creda aver da esso lui ricevuto non giusto il contrassegno , onde si possa conoscere donde parte T errore , correggerlo e punire T autore. 770. Avvenendo quanto è detto di sopra ad una ronda di :
-T 69
—
koUo-ufBziale, il caporale che la riceve la coudtirrà al comandante
del postOj il quale la esaminerà , e farà rapporto al comandante della gran guardia o a quello della guardia della quale di-
pende, osservando ciò eh' è prescritto al numero precedente. 771. Quando s’incontrino due ronde di qualsivoglia specie, la prima che scoprirà l’altra, alla distanta di 33 in 40 passi griderà allo , chi va là? l’altra si fermerà c risponderà rotula, indicandone la specie, indi la prima si annuncierà , ed avvicinatasi alla seconda le darà o si farà dare il Santo. Nel darsi il Santo gli uomini di scorta si arresteranno a 10 passi gli uni dagli altri , e prepareranno le armi senza montare il cane: gli ulBziali o sotto-ufHziali di ronda si approssimeranno per comunicarsi il Santo medesimo. Sarà norma costante che la ronda di grado inferiore dia il Santo all’ altra e ne riceva il contrassegno , ove il Santo sia in regola. gradi eguali 1’ uffiziale o solto-uiBziale del corpo posteriore in rango darà il Santo come sopra. Le ronde ordinarie però incontrando la ronda maggiore, dopo di averla riconosciuta personalmente , le daran sempre il Santo ed il contrassegno. 772. Se una ronda incontri una pattuglia od un distaccamento , si eseguirà quanto è indicato nel numero precedente ; il comandante della pattuglia o del distaccamento si avanzerà pel Santo , scortalo da due soli uomini , e darà sempre il Santo alla ronda ricevendone il contrassegno. La ronda maggiore , però , dopo di essere stala personalmente riconosciuta , riceverà sempre il Santo ed il contrassegno. 773. Se una ronda, incontrando una ronda di specie o grado inferiore , una pattuglia o un distaccamento , ne riceva il Santo non giusto , lo avvertirà dapprima dell’ errore ; ma non venendo questo corretto condurrà la ronda , la pattuglia o il distaccamento al posto più vicino , ove si eseguirà il prescritto al num." 737. 774. Se una ronda ordinaria dia il contrassegno non esalta ad una ronda o pattuglia o ad un distaccamento , si eseguirà il prescritto al num.® 73B. 775. I sollo-uUìziali di ronda , al termine di essa, ne faran-
no rapporto al rispettivo capoposto ,
il
quale lo includerà nel
suo rapporto della diana. '
t
A B T.
IX.
De diuaccamenli di guerra, e delle partite, 776. I governatori o comandanti delle piazze di guerra non potranno giammai mettersi alla testa dei distaccamenti o delle partile, che per oggetto qualunque si faranno uscire dalle piazze stesse.
Digitized by
— 70 — i governatori o comaaspediscano dei distaccamenti , dovranno , sa it poa-
777. lu (]ualuiu|ue circostanza che «lauti siuldelli
cliicderiic prima l’ aiitorizzaiiouc all’ autorità da cui dipendono , o dargliene Hiimediato rapporto. 77S. Non potrà giammai uscire dalle piazze di guerra por distaccamenti , partite , sortite , od altro oggetto una forza maggiore della quarta parte della guarnigione. 779. In tempo di guerra , e quando una piazza è dichiarata
•ibile ,
,
in islato di blocco o di assedio,
i
distaccamenti o le partite che
ne usciranno per iscoperte , o ricognizioni , o per far scorreria o tolto di viveri , o per altri oggetti , si regoleranno cou le nor-
me prescritte nella ordinanza di campagna. 780. IVe’casi
nel
additati
numero precedente,
o comandante della piazza, o
l’
potrà scegliere per
i
comandare
il
governatore
questa dipende distaccamenti , o le partite quei
autorità da cui
soggetti che crederà più capaci purché pel di loro grado o per , la di loro antichità siano in diritto di comandare gl’ individui lutti
sotto
i
di
loro ordini.
781. 1 governatori o comandanti avranno sui dislaccanieuli o sulle |)artitc uscite dalla piazza la stessa autorità che sul resto della guaruigioiie.
\
782. Ogni comaiidanlc di distaccamento, o partita verrà munito dal governatore o comandante della piazza, o dairautorìlà superiore che lo spedisce di un ordine ostensibile , firmato e , uiuuitu di bollo , e nel caso che esso distaccamento debba sudil comandante avrà degli ordini simili, ma in bianco, onde riempirli c munirne comandanti delle rispettive frazioni. 783. Nel caso che un distaccamento od una partita spedita da una piazza faccia del bottino sul nemico, sarà questo aspor-
dividersi,
i
talo nella piazza
stessa , e quivi esaminato dal governatore o co-
mandante, c quando venga giudicato legale, sarà venduto a protruppa suddetta. Ma se il distaccamento o la partita rientrar non possa nella piazza doud’ è uscita debba ricove, e rarsi in un’ altra piazza il governatore o comandante di questa , bllo della
potrà decidere della legalità del bottino.' 784. La vendila del bottino si farà all’incanto dal maggiore con l’ assistenza del corainessario di guerra , e sul prodotto di essa venditi si riterrà il cinque per cento che sarà ripartilo fra gli uflìziali dello stalo maggiore della piazza in proporzione de’ rispettivi gradi ; sono eccelluali da questa ritenuta della piazza
gli
oggetti che verranno comprali per Nostro conto. 783. Sarai! compresi nella vendita tult’i generi presi al Demi» co, eccello le armi , che si considereranno di Nostra proprietà. 786. TI prodotto della vendita del bollino fallo sul nemico da Una porzìoue qualunque delle Nostre truppe si distribuirà con la segueute
proporzione
:
D;o;t;.ffi by
Coo^U
,
^ 71 — parti SCI Ad Hti ufiìzialo generale comandante la truppa. Ad ogni altro uffiziale generalo che ne abbia fatto .
.
parti 40 parte, o colonnello comandante la truppa Ad ogni altro colonnello che ne abbia fatto parto, o parti 30 tenente-colonnello comandante la truppa Ad ogni altro tenente^colonnellu che vi abbia appar* partì 24 tenuto , o maggiore comandante la truppa Ad ogni altro maggiore, o capitano col comando della parti 19 truppa Ad ogni altro capitano, o ad un subalterno col comando della truppa parti 12 Ad ogni altro subalterno che ne abbia fatto parte, o ad un sotto-uffizi'ale fino a secondo sergente con comando, parli & Ad ogni sotto-uOìziale fino a secondo sergente , c ad ogni caporale con comando parti 4 Ad ogni altro caporale parti 2 Ad ogni soldato, tamburo, o trombetto parte 4 787. Tutto il contante e le chincaglierìe di qualunque genere che un sojdalo prenda sul nemico gli saranno esclusivamente devolute. E strettamente proibito di spogliare il nemico , c dt lacerare o togliere le spalline, i galloni, o altro distintivo dalr uniforme degli ufiìziali , sotto-iiflìziali e soldati prigionieri. 788. Coloro che avran venduto ne’ paesi di passaggio o nelle campagne gli effetti presi all’ inimico , e coloro che li avran ricevuti o comprati , saran riputali e puniti primi come ladri ed i secondi come occultatoci. 789. Qualunque porzione dì truppa che a fronte dell’ inimico *
i
sosterrà quella alle prese col medesimo parteciperà della distribuzione del prodotto di una preda. Lo stesso se due o più distaccamenti cooperassero uniti, o si sostenessero a vicenda in un attacco.
TITOLO
III.
CAPITOLO 1. Della polizia e governo delle piazze.
A R T.
JI.
Della polizia e del buon ordine delle piazze.
82o. Le persone non militari , che venissero arrestale dalle guardie del buon ordine negli spettacoli , o in altri luoghi pubblici saranno per ordine del governatore o comandante della piazza rimesse sempre tra ventiquattro ore al più tardi all’ autorità ordinaria.
Digitized by
72 926. 1 sollo-uffìziali di consegna alle porle delle piazze lil guerra eseguiranno csatlamento quanto viene per essi prescrilto nell’ Ari.® S." Gap.® 3.® Til.® 2.®, cd ogni sera alla chiusura dello porte porteranno il loro registro al comandante della guardia della porla rispettiva , mostrandogli lo stalo dei forestieri mirali , ed usciti dalla piazza nel corso del giorno , affìnchè <]uesli
possa verilicarlo o firmarlo.
828. Ogni sera dopo la chiusura delle porte le consegne porranno nella cassclla (che è in vicinanza della sentinella alla porta deir abitazione del governatore o comandante, o innanzi alla armi della gran guardia ) io stalo dei forestieri entrali ed usciti dalla piazza nel corso del giorno esattamente copialo dal registro , 0 vistalo dall' uOlziale di guardia alla porla. Inoltro la consegne medesime rimetteranno un duplicalo dello stato suddetto , firmalo soltanto da esse all’autorità civile competente, alfinchc questa dal suo canto possa anche vigilare alla Iraiiquillilà ed alla sicurezza pubblica. 833. Gli ufilziati di qualsivoglia grado cd arma , entrando in una piazza dovranno presentarsi al governatore o comandante, se essi siano di grado eguale o inferiore a quello della mentovata autorità, ma se di grado superiore manderanno soltanto ad avvertirlo del di loro arrivo sia oralmente , sia in iscritto. Lo comandanti le armi nelle province stesso sarà praticato verso o valli allorquando un ulTiziale giunga nel luogo di loro residenza: so in fine un ufiizialc vada a soggiornare per qualunque motivo in un luogo ove non sia truppa ne darà notizia al comandante le armi nella provincia o vallo corrispondente. 834. I solto-ulTiziali e soldati saranno solamente obbligali di presentarsi all’ autorità militare del luogo ov’essi giungono, nel caso che non essendo piazza di guerra non abbimi dovuto eseguire il prescritto al numero 660. 833. Qualunque militare che giunga in una piazza ove non per risedervi o passarvi , dovrà far conosia il di lui corpo ,
i
,
,
scere al m.iggiore della piazza
specificando
e
gli
altri
839.
il
la
indicazione del suo alloggio,
nome della contrada
particolari
atti
il
,
numero dell’ abitazione,
a farlo agevolmente rintracciare.
maggiore di piazza terrà un registro di lull’i solto-uflìziali, e soldati che vi verranno con licenza o commessione: adessi, in vece dèi rispettivo passo ritiratogli, darà un foglio stampalo o manoscritto segnalo dal governatore o comandante , nel quale sarà spiegata la durata della licenza o commessione , I’ ora in cui la sera dovranno ritirarsi a casa , ed il permesso di uscire dalle porle. Questo foglio si rinnoverà ogni mese, e quando lali individui dovranno raggiungere corpi , si restituirà loro il primo passo, o la licenza, c vi si apporrà nel piede, o nel dorso un certificalo della loro condotta, c dell’epoca del loro Il
i
t
-
— 75 arrivo, e della partenza firmalo dal governatore o comandanie, ovvero dal tenente di Re,,o dal maggiore della piazza. 840. I militari che trovansi con permesso in una piazza saran-
no sottoposti alla disciplina militare come le truppe della guarnigione , e verranno puniti a proporzione dei disordini che commettessero. 11 maggiore della piazza sarà tenuto d’ invigilare a farli partire in tempo opportuno , e per coloro che trascurassero di eseguirlo , se uffizioli ne farà rapporto al governatore o comandante , >1 quale darà le provvidenze necessarie , onde farli raggiungere i corpi , e se solto-uffiziali o soldati li farà arrestare, e ne farà parimente rapporto ad esso governatore o comandante , il quale ne avvertirà i corpi rispettivi , e curerà di farveli giungere sotto scorta. 841. 1 militari che si trovano in permesso non potranno avanzare domanda alcuna che riguardi il di loro stalo militare se non per organo dei propri superiori. Solo quelle che riguardano proroga alla licenza per causa di malattia potranno avanzarsi pel canale del governatore o comandante la piazza , o del comandante le armi nelle province o valli in cui si trovano : queste autorità potranno far visitare i militari suddetti infermi, c nello circostanze di malattie poco evidenti per misura di disciplina, , far passare allo spedale gli uifiziali , ma dovranno sempre in<
viarvi
i
sotlo-uifiziali
0 soldati.
843. Le persone non militari ritrovate dalle rondo o pattuglie nelle strade in atto di commettere disordini , o arjestale da qualunque militare nella flagranza , o quasi fltigrnnza di un delitto verranno condotte alla gran guardia , o al posto più vicino per essere in seguito quivi trasferite ; e da colà nel termine di 24 ere, d’ordine del governatore o comandante della piazza ,.coneegnate all' autorità ordinaria competente. 854. Ogni militare che ne punisca un altro con gli arresti ne darà parte al comandante del proprio corpo , il quale avrà -
cura , se
l’
arrestato
non
sia
da ossolui dipendente ,
d’ infor-
marne il comandante rispettivo. ‘
t
A R T,
•
-
V.
Degli tpedali. 882. Verrà comandato all’ordine
ogni
giorno per giro un
capitano in tutta la guarnigione per fare la mattina e la sera , la visita degli spedali militari o civili ; nelle guarnigioni poco
numerose potrà nominarsi in vece un uffiziale subalterno. 884. L' uffiziale di visita agli spedali esaminerà con la massima cura se i militari ammalati siano 'temi li con proprietà, o bea trattali in tuU’ i vari rami , e ue raccoglierà le domande ed
10
Digitized by
Googk
,, I
— 74 — i
reclami. Egli potrà visitare le distribaxioni ,
i
medieioirii , le
ed ogni altra cosa. Ove io creda potrà , farai accompagnare nella sua visita da un impiegalo dello spe* dale , e farà al governatore o comandante della piazza un rapporto in iscritto conforme al modello numero IS di quello che ordinazioni ,
i
letti
nulle sue visite avrà rinvenuto ed osservato ; recandoglielo per-
sonalmente nel giorno susseguente a quello del suo servizio un’ora prima dell’assemblea della guardia: ma so vi sarà cosa importante e premurosa si porterà al momento a dargliene rapporto anche in iscritto.
^8S. Gli uffiziaii superiori d’ ispezione visiteranno gli spedali
come è detto nel num.° 241. Essi esamineranno ne’ piu minutiverificheranno se , gl’ impiegati negli spedali o spedaletti militari siano al loro , posto, e potranno, perciò farsi esibire i registri che occorreranno loro per la esecuzione di una tale ispezione. Eseguiranno la visita di giorno o- di notte , dovendo in ogni ora aver libero accesso n^li spedali stessi. particolari la tenuta degli ammalati militari
tutti
886. Gli uffiziaii superiori d’ispezione , e gli uffiziaii di vi-> agli spedali si assicureranno della qualità de’ generi destinati per le distribuzioni non che de’ medicinali , e trovandoli di non Duona qualità li faran custodire da uno de' sotto-uffiziali di piantone onde don vengono cambiati , e ne avvertiranno il governatore o comandante della piazza. 888. «Ad ogni uffiziale sarà dato 1’ ingresso negli spedali ove si curano ammalati del proprio corpo , e ciascheduno potrà incaricarsi della buona tenuta di quelli della sua compagnia o del suo squadrone ; bene inteso però eh’ essi uffiziaii osservando cosa non regolare , non potranno portarne doglianza agl’ impiegati dello stabilimento , ma solo farne rapporto al comandante del rispettivo corpo. - 890. Semprequando un uffiziale qualunque , sia o non sia di servizio si voglia introdurre in uno spedale per eseguirvi una visita ne prenderà U permesso dal comandante di esso , se essendogli superiore in grado si ritrovi presente nello spedale sita
altrimenti che
ne manderà o lascerà avviso.
A B T.
IX.
Dei contigli di guerra. ^
.
I
'
r
9S8. I consigli di guerra si terranno nel modo , nelle forme, e colle regole stabilite nello statuto penalo militare : i governatori o comandanti delle piazze, i comandanti le armi nelle province o valli , ed i comandanti dei corpi vigileranno, ciascuno per la parte che li riguarda , onde si esegua quanto in esso statuto viene stabilito.
<
Digitized by
— 7S — 959. Le autorità auzidettc si presteranno ali’ invito dei presi* dei consigli di guerra circa la guardia da somministrarsi ai luoghi di loro riunione , cd il comandante dì essa guardia eseguirà quanto gli verrà prescritto dal presidente. Esse autorità invieranno paranco gl’ individui richiesti siceome testimoni. 960. Sarà permesso , salvo casi preveduti dalle Nostre leggi penali , a tutte le persone militari e non militari di assistere ai consìgli di guerra , ma i soli militari vi potranno intervenire con le armi corrispondenti al proprio uniforme. Tutte però , qua* lunque sia il loro grado o la loro condizione , dovranno restare col capo scoperto , e serbare rispettoso silenzio. «lenti
i
CAPITOLO li. Della polizia e del governo delle truppe nelle piazze^
A K T.
I.
Deila polizia e disciplina esterna delle truppe.
9G3. Tutti gli uilìziali del Nostro esercito, di qualunque grado essi sieno, i sotto-uffiziali o soldati, c tutti gli altri individui delle Nostre truppe riconosceranno gli ufBziaJi generali sotto il comando dei quali si troveranno, i comandanti territerìali, gli ulBziali dello stato maggiore dello esercito , e quelli dello stato maggiore delle piazze dove si trovano, e qualunque altro supe-ì riore che ficcia parte di una guarnigione , o che vi sia di passaggio con incarico di servizio , dovendo ubbidir loro e dipenderne in tutto ciò che concerne l’ autorità loro attribuita colla presente ordinanza , circa la onorificenza del comando.
964. La subordinazione e la ubbidienza saran complete da un grado all’altro com’è detto al num. 1125, e dovran serbarsi anche verso più anziani del grado medesimo nelle circos4(nze specificate al num.° 1126. 978. Sarà vietato a tutt’i sotto-uffiziali e soldati di uscire da una piazza di guerra senza un biglietto giusta il modello num." 14 firmato dal comandante della compagnia o dello squadrone, dal maggiore del battaglione , e dal comandante del corpo , e munito del bollo del corpo stesso: e del Visto del governatore o comandante della piazza. In questo biglietto sarà indicato il nome e grado dell' individuo cui si rilascia , c la sua durata , eh’ esser non potrà maggiore di un mese , terminata la quale, dovrà essere rinnovato. 1 governatori o comandanti delle piazze, cd i comandanti dei corpi non daranno un numero maggiore dì dieci di tali permessi per ogni compagnia o squadrone. , i
,
Digillzed by Gunjjlc
,
— 76 —
'
<
979. Dopo la
rilirafa sarà egualmente vietato a Cutl’i solfo-uf>
non essendo di senza un bìglrelto firmato e vistalo come nel nninercr precedente giusta il modello num.° 15. I comandanti dei corpi, ed i goveroatori o comandanti delle piazze , avendo presente il numero dei travagliatori ed assistenti, (ureratino che tali biglietti filiali
e soldati di uscire dai propri quartieri ,
tervisio’,
limitino al minor numero possibile. Saranno esclusi da tale prescrizione quei corpi, pei quali altrimenti viene prescritto nelle particolari ordinanze delie armi éui appartengono.
si
981. Ogni solto'ulfiziale o soldato che venga sorpreso con una che non contenga il proprio nome sarà punito, e le sarà egualmente se esca dalle porte senza biglietto. 984. Uua truppa schierata in battaglia che abbia, alle sue spalle un posto di guardia , aprirà un intervallo , è disporrà la sua li- . dei suddetti biglietti
nea''in modo da lasciar sempre sgombro il terreno innanzi alla guardia stessa , onde non ne sia annullato lo scopo. 985. Se varie truppe marcino nell’ interno della piazza, esse dovranno seguire l’ ordine primitivo o accidentale in cui trovan-
essendo vietato assolutamente di cercare di sorpassarsi riin in marcia , quella che difila nel puqto d’ incontro non potrà essere interrotta dall’altra , che dovrà attendere l’ intero passaggio della prima. Presentandosi infine contemporaneamente due truppe allo sbocco di una strada avrà la precedenza quella comandata da ufiìziale o sotlouffiziale di grado maggiore , ed a gradi uguali quella del cor|>o anteriore in rango. Sarà eccettuala da queste prescrizioni una truppa che riceva ordine di recarsi sollecitamente ad un punto dato ; ma il comandante di essa dovrà informare di tale ordino i comandanti dello truppe che nelle succennatc circostanze in, si
,
r altra. Se poi due truppe ^ incrocino
già
contrasse.
987. I distaccamenti che marciano in tempo' di notte neir interno dì una piazza saranno muniti del Santo , ed osserveranno ncll’incpnlrarsi con guardie , distaccamenti , ronde , o pattuglie quanto è prescritto col num.“ 739 : venendo percontati risponderanno : Distaccamento di ( specificheranno il grado del co-
mandante ) del corpo di/
.
.
.
Abt. Della riunione delle truppe
II.
e de'casi di allarme e d’incendio.
990. Quando tutta la guarnigione dovrà prendere le armi o montare a cavallo si batterà o si suonerà immediatamente la generale, poi l’assemblea od il buttaselle, e finalmente la chia-
mata od a cavallo. So una sola porzione della guarnigione dovrà prendere le armi o montare accavallo, invece della generalo si bat-
Digilized by
,
— 77 — ter& o suonerà l'assemblea o il buttaselle, e qninéi la ebiathata od a carallo nel quartiere della truppa , che deve prendere le armi,
991.
I governatori o comandanti delle piazze formeranno delle
istruzioni generali pei casi di allarme , nelle quali prenderanno in considerazione tutte le circostanze varie che possono accom-
pagnarli o produrli , e le disposizioni , che a seconda dèi casi occorrerà dare. 11 giorno stesso in cui nn corpo giungerà nella piazza faran tenere al comandante di essa una istruzione particolare , nella quale sarà specificato quanto ha rapporto a ciascuno di questi accidenti , ed alla parte che dee il corpo prendervi ; cosicché le truppe sappiano con somma precisione quanto dovranno eseguire, se la guarnigione cambia , diminuisce , aumenta , o se i corpi passano da un quartiere ad un altro , sarà rinnovata , sccondochè potrà occorrere , siffatta istruzione , e nel giorno istesso delle cennate mutazioni , o al più tardi nel giorno seguente , il governatore o comandante della piazza farà condurre i capi de’ corpi su i luoghi a ciascuno -destinati nel caso dell' allarme , affinchè i corpi stessi possano recarvisi sollecitamente e senza confusione. 992. Tutti gli uffizioli superiori ed i comandanti de’ corpi o delle frazioni di essi riconosceranno esattamente il -terreno adiacente alla piazza di allarme del loro corpo , ed i suoi accessi per poterlo nel bisogno occupare e difendere nella maniera più propria , è giusta le regole militari. 993. Le truppe della guardia Reale che si trovassero in umv piazza , in caso di allarme eseguiranno quanto per gli altri corpi è prescritto, dipendendo dal governatore o comandante della piazza. Se però si trovi nella piazza la Nostra Reai Persona, o altro individuo della Reai Famiglia si spediranno alle Reali abitazioni que’ distaccamenti che verranno prescritti; c nel caso che non tutt’i corpi della guardia Reale siano impiegati in questo servizio , i comandanti di tali truppe faranno conoscere ai governatore o comaudantc della piazza la forza che rimarrà ad essi disponibile; e questa riceverà, come il rimanente' della guarnigione , il posto di allarme , e le corrispondenti istruzioni , dipendendo dal governatore o comandante suddetto. Il colonnello generale però de’ corpi della guardia si recherà aU’allarme presso la Nostra Persona presso il Reai Principe Ereditario. , o 994. Le truppe della gendarmeria Reale che nel momento dell’allarme non si trovino occupate in dissimpegni delle loro particolari funzioni prenderanno le armi ed eseguiranno quanto , '
dal governatore o
comandante della piazza sarà loro ordinalo.
995. Trovandosi nella piazza permanentemente , o eventualmente la Nostra Reai Persona, il governatore o comandante di essa per organo de’ propri superiori , se presentì , dovrà sottoporre le cennalc j'stniziooi por l’ allarme alia Nostra svulone.
— 78 — la caso di allarme poi egli si porlerà personalmente a farci mp' porlo dell’accaduto, onde ricevere le disposizioni che crederemo dare , e ch’egli comunicherà nel Nostro Nome. Esso governatore
o comandante, ed i comandanti parziali de' di versi corpi di truppa eseguiranno parimente quegli ordini , che nel Nostro Reai Nome riceveranno da uno de’ Nostri aiutanti generali j ovvero da un iiifiziale alla Nostra immediazione, dovendo si gli uni che gli altri , ove ne siano richiesti , mettere in iscritto e da essi segnati
tali
ordini.
996. Lo stesso si praticherà per la Persona di S. A. R. il Principe Ereditario, pel comandante generale delle armi di quella parte de’ Nostri Reali domìni in cui la piazza è situata , pel co-s
mandante dell’ esercito sulla frontiera , e pel comandante le armii nella provincia
997. Situate
o valle da cui le
la piazza dipende. truppe no’ vari posti di allarme
.
ir.i
co’ rispettivi
superiori alla testa , saranno pronte ad eseguire gli orche loro verranno dati , o inviali dal governatore o co-
iiHiziali
dini ,
mandante della piazza , senza che la differenza di grado o di anzianità appartar possa ostacolo a questa prescrizione. 998.
I
posti
eseguiranno ciò che è stato
loro prescritto nel
Capo 3.* Tit.® 2.® e quanto potrà essere loro indimito più particolarmente nelle istruzioni di chi comanda la piazza, il quale avrà cura di additare a’ piccoli posti non suscettibili di difesa o di venire rafforzati , il posto più considerevole , o il corpo di truppa sul quale dovranno ripiegarsi ; esser dovendo principio generale di guardarsi attentamente dallo sperperare le truppe in piccole frazioni che possano agevolmente sorprendersi , e disarmarsi o distruggersi. -,y , ^ 999. Il governatore o comandante della piazza , lutti gli uIS-
ziali
medesima che non abbiano una e tulli gli uffiziali di qualunque grado
dello stalo maggiore della
data destinazione locale ,
od arma , che non abbiano truppa o destinazione particolare, in caso di allarme si condurranno al corpo di guardia della gran guardia ; ogni corpo vi manderà subitor uu uQìziale di ordinanza. lOOQ. Gli ulBziaji generali che si troveranno nella piazza sa^ ranno con prevenzione informali delle disposizioni particolari che li riguardano pel caso di allarme, e quelli impiegati al comando di truppe , se meno graduati o meno anziani del governatore o Comandanle delU piazza , si recheranno a’ posti ad essi designati. 1' generali poi più anziani o più graduati del detto governatore p comandante della piazza all’ allarme si recheranno pure alla gran guardia, ove il governatore o comandante la puzza darà le disposizioni che crederà convenevoli con là di loro intelligenza. Ove però le circostanze della piazza, la natura delle armi e la posizione della truppa, lo esigano. Noi contiamo che lo zelo dal quale i Nostri uffiziali generali sono ani-
,
— 79 — mali farà eh’ asti si esibiscano ad assumere quegFincarichi, che possano efficacemente contribuire al vantaggio del diottro servizio , conformandosi al piano generale dell’ allarme , ed alle prescrizioni che darà il governatore o comandante della piazza il quale avrà cura di renderneli continuamente informati. 1001. Se però l’ allarme avvenga in sito ove trovisi la Nostra Reale Persona , il Principe Ereditario , il generale in capo
deir esercito sulla frontiera , o il comandante generale delle anni in una parte de’ Nostri domini, tult’ generali che non hanno comando di truppe si recheranno presso di Noi, o delle descritte persone e quelli che hanno truppe saranno alla loro testa. i
,
1002. Gl’ impiegati nelle amministrazioni , negli offici ed in altri stabilimenti militari , o che alle cose militari abbiano rap* porto > aH’allarme si condurranno a’ loro posti in tali amministrazioni, offici o stabilimenti, c ciò o eh' essi siano militari o che no. 1003. Se il governatore o comandante della piazza per ragione positiva di salute non potesse uscire dalla propria abitazione , farà trovare alla gran guardia l' uffiziale di maggior grado dello stato maggiore della piazza , il quale in di lui nome comunicherà gli ordini , ed eseguirà quanto è prescritto ne’ numeri precedenti. Nel caso però che la malattia lo rendesse inabile anche alla direzione delle operazioni , egli rassegnerà il comando a chi lo segue di diritto. 1004. I governatori o comandanti delle piazze , quando lo crederanno a proposito, faranno battere la generale all’improvviso , o di giorno o di notte , per giudicare cosi dell’ clfelto .
delle disposizioni generali e particolari date pei casi di allarme,
e della prontezza delle truppe nell’ eseguirle. Ciò pertanto si praticherà solo quando non sia riputalo pericoloso di far conoscere
il
posto di allarme delle truppe..
i
1003. La generale sarà battuta prima dalla gran guardia, il comandante della quale non la farà toccare senza 1’ ordine del governatore o comandante della piazza , eccetto 11 caso di un imminente pericolo , che interessi la sicurezza della piazza, o di un grande incendio. Esso governatore o comandante. però nelle urgenze la farà battere dal tamburo che crederà, e ue spedirà in pari tempo l’avviso al comandante della gran guardia. 1006. Accadendo uella notte un allarme corpi porteranno secoloro indispensabilmente fanali. A questo effetto a ciaschedun corpo si daranno delie lanterne o de’ fanali per ogni compagnia o squadrone da provvedersi a spese del Nostro erario, e da con,
i
i
a’ corpi nel modo istesso degli altri generi di dote. 1007. Nel caso di commozione o di sollevazione di popolo il governatore o comandante de]la piazza farà prendere le armi ad una parte o all’ intiera guarnigione, secondo la maggiore o mi-
segnarsi
nore urgenza del caso. Darà all’ autorità civile quell’aiuto o as-
uigiiized by
Googlc
— 80 — che gli domanderà , r^dandoai sulla fom della guar> nigioBe • e sulla necessità di tenere sempre per principio rarariabile un grosso di truppa riunito e disponibile: rinforzerà la
lìMéiiia
guardie alle prigioni, alle carceri ed a’bagni , e spedirà de’distaccamenti per custodire la casa della città , i magazzini dei paesani , gli stabilimenti , gli ediCc! pubblici ed ogni luogo che potrebbe essere minacciato dall’avidità e dalla licenza popolare, il tutto a Borma del bisogno e delle sopraddette considerazioni. 1008. Si darà per consegna alle guardie ed alle sentinelle di Bon usare vie di fatto se non nel caso di ultima estremità, di non far fuoco sul popolo, che quando esso venisse ad attaccarle , o quando intraprendesse a forzarle né’loro posti, od a portar via o distruggere le persone o le cose commesse alla loro custodia. 1009. in caso di rivolta o di sedizione per parte della guar* nigione tendente a turbare l’ordioe, od a distruggere la disciplina e la subordinazione, il governatore o comandante della piazza userà la massima fermezza , e prenderà al momento tutti gli espedienti i più vigorosi ed atti a calmarla. 1010. Se poi la commozione o sedizione non si arresta al rimo ordine, 'die a tale oggetto ne verrà dato nel Nostro Reai Kiome , vogliamo e comandiamo che si faccia unire un consiglio di guerra subitaneo da chi comanda la piazza per giudicare nel momento i colpevoli , e quindi immediatamente eseguire la sentenza. ioti. 11 governatore o comandante della piazza regolerà 1012. colle autorità civili competenti , a seconda de’ regolamenti vigenti , lo precauzioni da prendersi in caso d’ incendio ; e nella casa della città , nei corpi di guardia e nelle caserme , sarà Affissa una istruzione da aggirarsi su di ciò che ciascuno dovrà fare in simili
occorrenze.
Quando l’ autorità civile avrà dichiarato di essere i 1013. suoi mezzi insuIRcietiti ad estinguere il fuoco, cesserà di pren» dere ogni minima- ingerenza nelle disposizioni da darsi ; e l’au< torilà militare emetterà esclusivamente 1014.
analoghi*
all’ oggetto.
gli
ordini
che crederà
L’ autorità civile si limiterà allora al solo
mantenimento del buon ordine, e della polizia delle persone e delle cose non militari , secondando anc^ in ciò le disposizioni dell’autorità militare.
In ogni pianterreno di caserme , di conventi o di case ove l’ acqua possa comodamente pren, situeranno botti o altri grandi recipienti pieni di acqua. I macellari in caso d’ incendio saranno obbligali di por-
on distanti dai Intubi dersi ,
si
tare nei luoghi , che verranno loro destinati , tutt’i cuoi delle bestie uccise
da essi di fresco.
lOlS. Gli abitanti , che avranno cavalli da tiro o carrette , saranno obbligati di somtninistrare gli uni e le altre in caso d'in-
;
!
•
G<-
— 81 — '
trombe e gii allrezsi necessari. A (ale eirelto governatori o comandanti delle piazze di guerra , iioii che le autorità civili competenti oc avranno uno stato rd proprietari stessi di cavalli da tiro , e di carretto dovranno essere istruiti ed informati a tempo del luogo dove ceiulio per Irosportare loliccilamenle le i
i
,
spedirle
nei casi
di
Anche
bisogno.
gli
uflìziali
della
piazza
dovranno, esser prevenuti de’ luoghi , ove poter cercale tali ca> valli o carrette , laddove proprietari non si presentino nel silo di riunione stabilito dopo l’annunzio dato: che perciò l’autorità civile dovrà rinnovare il uoUmento e Irasinetterne un duplicato agli olTici della piazza il primo giorno di ciaschediin mese, distinguendovi i nomi de’ padroni degli animali a delle carrello suddette, ed sili jie’quali sono riperibili. lOlG. B.illula la generale sarà cura delle autorità civili di far tenere In strade sgombro facendone ritirare gli abitanti , e<l ordinando di chiudersi tulle le. botteghe o porle. Se ciò aCcaderà nel corso della notte , gli abitanti della città saranno' ancora obbligali sotto rigoroso castigo di mettere i lumi alle lìnestre od ai balconi che nelle loro case hanuo aspetto alla strada pubblica, in caso d' incendio saranno a ciò tenuti gii i
i
.
abitanti prossimi al luogo.
Art.
III.
Delle disti iùuzùmi.
1017. Gli uomini destinali alle distribuzioni vi si recheranno in ordine , formali ed accompagnati dai corrispondenti e soKo-uilìziali , c da qualche uomo aroaato per conservarne il buon ordine. 1018. Se le distribuzioni debbano farsi fuori della piazza, sarà dal governatore o comandante di essa comaiidela per ciascun corpo una corrispoiideuto scorta armala , ciò potrà benanche prescriversi eseguendosi le distribuzioni nella piazza , ove circostanze particolari lo rendano necessario. 1019. Le scorte si situeranno alla testa ed alla coda degli uomini inermi. 1020. Le varie truppe che debbono recarsi alle distribuzioni , potranno, a seconda degli ordini del governatore o comandante della piazza , riupirsi' in un medesimo luogo o marciar direttamente al sito ove si esegue la. distribuzione. Si eseguirà però sempre la prima supposizione se debbono uscire da una
sempre
iifliziali
,
piazza di guerra.
1021.. Se stribuzione glia dei
sì
le varie trup|>e
che debbono marciare ad una di-
riuniscono , saranno situate
corpi , 0 marceranno
al
nell’ ordine di
batta-
modo stesso come se fossero 11
Digitized by
.
— 82 — «rmale. Gli iiomiiti poi di ciascun cor(>o tcrberatino tra ossi r ordine de’ rispettivi battaglioni o squadroni , o dello rispettive
compagnie. )022. Giunti gli uomini al luogo della distribuzione si scliiorcranno in battaglia , nò alcuno potrà allontanarsi dal suo poanderà ad esaminare se sto. L’ uilìziale , dì unita ali' aiutante ,
generi siano di buona qualità , cd i pesi o le misure giuste. .1023. Osservandosi frode o abuso per parte degli appaltatori
i
comandante della truppa ne farà iniinediala0 magazzinieri , inento avvertire , per mezzo dell’ aiutante o di un sotlo-uffiziale, il commessario di guerra cd il comandante del cor|>o. 1024. Il commissario di guerra dovrà rendersi immantinente al luogo della distribuzione , ed ove siavi frode , abuso o mancanza da parte de’ fornitori o distributori , proce<lerà a qnauto ò ii
prescritto dalla ordinanza amministrativa , e da’ regolamenti in vigore. Il governatore o comandante della piazza ; ove lo gìudiclii a proposito, farà rapporto dell’ avvenuto a’ rispettivi superiori.1023. Allorché tutto sia in pronto per la distribuzione , la prima compagnia o ii primo squadrone anderà al luogo della somministrazione , ed il foriere o chi lo rimpiazza riceverà generi competenti , rimanendo responsabile di ogni errore. Seguiranno per ordine le altro compagnie o gli altri squadroni. 1026. Se molti corpi prendano di uno stesso silo le loro distribuzioni , si stabilirà dal maggiore della piazza un turno, onde i
1
corpi siano preferiti per giro : per incominciare questa opera-
zione non dovrà attendersi un corpo non giunto ancora , nè potrà mai interrompersi la distribuzione incominciata ad un corpo per l’arrivo di altro che nell’ordine dovea precederlo. 1027. Eseguendosi la distribuzione nell’ interno di una piazza, gli uomini di ciascuna compagnia o di ciascuno squadrone saranno ricondotti al quartiere dai rispettivi sotlo^uflìziali a misura che la distribuzione sarà stata per essi fatta , e sena’ attendere le altre
compagnie o gli altri squadroni ;
ma se si faccia fuori
della piazza , o cjie , facendosi nell’ interno, e si sia giudicata necessaria una scorta armata , allora non mareeranno isolati ma
uomini dello stesso corpo , e saranno ricondotti dalla
riuniti gli
scorta al
modo stesso che per recarvisi.
A B T.
IV.
Degli alloggi. di qualsivoglia arma che debbano alloggiarsi borgo, villaggio, piazza o otta de’ fiostri dominili
1028. Le truppe in qualche di
o di stazione , verranno collocate con preferenza nei o nelle caserme appartenenti al ramo militare, od a comuni , secondo le prescrizioni vigeuti.
transito
'quartieri rispettivi
Digitized by
Googk
,
— 83 — 1030. Nc’ luoghi ove non esislcraono nè quartieri, nè cao dove , essendovene , si trovino occupate tutte dalla giiariiigioDc , lo truppe saranno alloggiate nelle case degli abitanti , non ostante qualunque privilegio , concessione od ordi-
so rm e ,
nanza in contrario; e non esclusa qualunque città, villaggio, 0 proviucia ove tali esenzioni abbiano avuto luogo per lo passalo ; essendo Nostra vojoqtà , die in virtù della presente ordinanza r ospitalità dovuta alle Nostre truppe prevalga su di ogni altra considerazione. 1031. Le case pertanto cEellivaoiente sotto-uUìziali e soldati , siano
' .
occupote da
uffiziali
in servizio siano al ritiro, saranno
escluse dagli alloggi , eccetto il caso di assoluta mancanza di locale , nel quale, d’altronde, siamo certi che tali militari accor-
reranno spontaneamente a dar ricovero a’ loro compagni. 1010. Gli aiutanti ed i portabandiera o portastendardo avranno ognuno una stanza, il più che sia possìbile a portala dei loro battaglioni. 1011. Il primo sergente foriere , il tamburo maggiore , il sergente trombetta ed il capo banda, awàn.DQ ancora una stanza per ognuno , se sarà possibile , altrimenti alloggerauno insieme. Lo stesso s'intende pc’ veterinari e pe’ Inaniscàlchi. 1042, 1 caporali de’ tamburi ed il caporale de’ guastatori a de’ trombetti alloggeranno insieme. 1043. Gli stromcnllsli alloggeranno insieme in una o più stanze , a seconda del Ipro numero e della località. 10i4. li prevosto avrà uua stanza a portala delle prigioni del corpo. 104!). Gli artigiani avranno anche una stanza per essi. 1046. 1 secondi sergenti alloggeranno con le rispettive sezioni , i caporali con le squadre , ed i tamburi , piiferi o trom',
il ca|K>ral foriere con la prima primo sergente avrà in fine una stanza separata a compagnia o delio squadrone , la quale servirà benanche da magazzincllo. 1047. Per quanto si potrà , solto-ulTizìaU ed i soldati ammogliati verranno alloggiali in luoghi separati ed occuperanno di preferenza, e di unita alle lavandaie, le camere a piau terreno. 1030. Nelle caserme, e ne’ padiglioni le camere saranno numerale ; vi si seguerà purauco il nome o il numero dei battaglioni , delle compagnie , e degli squadroni , cui sono addette, ovvero il grado e nome della persona che vi abita , p infine la indicazione dell’ oggetto cui il locale è destinato, come, sala di disciplina, prigione, mensa, sala reggimentale, ec. 1060. 1 letti da somministrarsi dagli abitanti ai sollo-uifiziali ed ai soldati saranno formati ciascuno di un pagliariccio, di una coperta, di un guanciale c di due lenzuola. Èd a dippiù, detti
betti alla testa de’ loro plotoni ;
squadra.
11
portata della
i
,
Digilized by
— 84 — abitami dorranno fornire nd ogni individuo
o un banco, cd una
tavola,
sotto-uffizinli
1
il lume ^ ima aodia non dovranno, in
alcun caso, dormire nello stesso letto co’ soldati. 1061. Le truppe alloggiate nelle case degli abitanti cuoceranno e mangeranuo l’ ordinario per isqnadre: si sceglierli perciò per abitazione del caporale di ogni squadra la casa più adatta, e comoda pel detto uso beninteso , che non saranno gli abitanti di esse case tenute a somministrare utensili di cucina , n6 fuoco alle truppe di guarnigione ma quando esse saranno di ;
;
transito , oltre
il
lume c fuoco
agli uffiziali , sotto-uffiziali
e
,
dovranno anche somministrare le pentole piatti , ed ,
soldati
i
utensili di cucina , di cui
mancassero. 1068. Non dovranno le somministrazioni fatte alle truppe sortire se non che pel solo proprio uso. 1069. Quando le truppe verranno alloggiate presso gli abitanti , gli ullìziair saranno tenuti di dare ai padroni delle case le ricevute di tutte le somministrazioni , che verranno fatte nd essi ed ai loro domestici , indicandovi lo stato in cui sono generi ; àlRnchò alla partenza del corpo , si possa , con simili ricevute , comprovare le deteriorazioni , che essi generi abbiano sofferto per incuria e farsi dal comandante del corpo eseguire rigorosamente il rimborso del danno , siccome anche si praticherà per ogni altro genere che siasi perduto. I comandanti delle compagnie o degli squadroni escgniraiino lo stesso pei gealtri
i
,
,
neri so.nministrati a’ rispettivi sotto-ulEziali e soldati. 1070. Niun militare, di qualunque grado, potrà pretendere dal padrone della sua casa nulla di più di quello clic si trova stabilito di sopra.
1072.
L’uiliziale e gli altri iudivìdni venuti anticipat.amente per
non potranno, in alcuna maniera, mischiarsi nella nè esigere preferenza alcun genere a questo riguardo; dovendosi limitare, nel bisogno , a presentare le loro doglianze a chi comaiidn la piazza. 1076. Le autorità comunali, nello spedire biglietti li uniranno in pacchetti separati per compagnie o squadroni, c per cavalli di una battaglione o corpo, onde tulli gli Uomini ed stessa squadra , di una stessa compagnia , di uuu stesso battaglione, squadrone o corpo siano alloggiali in case contigue I’ una cd i sergeuti ulDziali siciio vicini al rispettivo all’altra, e gli squadrone , od alla rispettiva compagnia , onde trovarsi sempre gli
alloggi
ripartizione o destinazione dei medesimi, di
i
i
a portata d’ invigilare al mantenimento della disciplina.
Art.
vi.
Degli esercizi delle truppe.
1087. Le truppe adempieranno colla lunssima esattezza nei vari loro esercizi , quanto viene prescritto dalle Nostre ordinan-
’
Digitized by
~ 8S — manovre , rimanendo assolutamente vieminima parte , sotto qualsivoglia pretesto
ze per gli esercizi e le tato di alterare
in
quanto in esso c stabilito. 1088. I comandanti territoriali , e gli uilìziali generali assisteranno il più sovente che sia possibile agli esercizi delle truppe da essi dipendenti , baderanno scrupolosamente alla esecuzione del prescritto nel numero precedente , castigando con severità i contravventori , e faranno conoscere per le vie ordinarie i progressi della istruzione di ciascun corpo. 1089. Sulla domanda dei comandanti dei corpi il governatore 0 comandante della piazza accorderà il permesso una volià per sempre per gli esercizi che si dovranno eseguire nell' interno di . essa ; ma quando le truppe dovessero esercitarsi fuori della piazza, 1 lofo comandanti nc dovranno avere un apposito permesso vòlta per volta dal governatore o comandante anzidetto, cui indicheranno I’ ora , e la porta dalla quale debbono uscire c rientrare , afOnchè questi faccia pervenire alla guardia di essa porta l’ordine di lasciarle uscire, e rieiiirarc poi senza ritardo, dopo di averle fatte riconoscere nel modo prescritto al numero 707. 1090. I corpi riceveranno ogni anno la polvere ed il piombo necessari pel tiro al bersaglio , e le mniiizinui a salva per Io evoluzioni a fuoco , a norma del prescritto nella ordinanza dclr amministrazione militare. 1091. I comandanti territoriali, e quelli delle brigale eventuali, vigileranno che si eseguano sì l’ esercizio al bersaglio, che le evoluzioui a fuoco , e nel caso che dello circostanze Io vietino , cureranno che non si chieda rimpiazzo per le munizioni non consumate. 1092. Quando le truppe debbono esercitarsi iti simulacri di guerra fuori della piazza , governatori o comandanti nu dai
ranno lo disposizioni necessarie. 1093. Ndia primavera
e
neirantnniio
delle passeggiale inilituri , è per
ognuna
i
corpi
eseguiranno
dr
esse
dovranno ri-
superiori ordinari la descrizione del terreno piircorso, delle evoluzioni eseguile , e di ogni alira coreoslanzu. In tuie iiiellere ai
operazione pertanto non potranno pernottare fuori del luogo di loro guarnigione senza un permesso speciale. 1094. Oltre a tuli esercizi, nelle |>iazze di guerra si faranno
ogni anno dei simulacri di attacco c di difesa delle piazze medesime costruendo oli' uopo taluno dei lavori che nell’assedio e nella difesa debbono praticarsi , ed eseguendo uua o più delle ,
principali operazioni ad essi relative. il governatore o comandante della piazza sia supecomandante od a’ comandanti delle truppe della gnurha rapporto al simulacro auzidcllo sarà da esso disposto di unita al comandante dell’ artiglieria , cd a quello
1095. Se riore al
iijgionc , quanto lui
Digilized by
— sedei genio. Essendo poi nella piazza un ufltziale su|teriora al go* vcrnalorc o comandante di essa , si conccrlerji tra queste du« autorità quanto sarà convenevole al simulacro. 1096. In ambi i casi il progetto delle operazioni, c la spesa
occorrente saranno sottoposte
all’ approvazione
del Nostro mini*
stro della guerra, che ordinerà di liberarsi i fondi corrispondenti. 1097. Nelle piazze di guerra sarà designato un terreno atto
a costruirvi opere di campagna , ed i materiali necessari per ogni anno nelle epoche che stabilirà il governatore o queste comandante della piazza si lavorerà a tali opere , che saranno dirette dagli ufUziali facoltativi , cd eseguite da travagliatori forniti dai vari corpi della guarnigione; di cui tutti gli uffìziali dovranno esser presenti al lavoro , e prender notizia della traccia , dello dimensioni , della costruzione , e dell' uso dì ta'ii ope:
re , soinmettendo ai propri superiori
annotazioni raccolte
le
e
osservazioni analoghe. 1098. Nelle piazze aperte od eventuali si eseguirà solo il pree le opere costruite potranno seritto nel numero precedente essere armate, e quindi attaccate o difese, concertando le operazioni con gli ufliziali dell’ artiglieria e del genio. Le somme necessarie all’ uopo saranno chieste c liberate com’ è detto al numero 1096. lo
,
Art.
vili.
De' permessi. 1113. I permessi per un tempo maggiore di due mesi Terranno accordati da Noi , e si denomineranno Reali licenze. Il Nostro ministro segretario di stato della guerra potrà accordare fino a due niesi di permesso , e prorogare quelli dì la o 29 giorni per un tempo non maggiore di 29 giorni. 1114. l 'comandanti generali delle armi, cd il colonnello generale della Nostra guardia , potranno accordare 29 giorni di permesso agl’ individui da essi dipendenti. I governatori delle .piazze , i comandanti delle province, o valli , i comandanti le divisioni d’ istruzione e l' ispettore della gendarmeria Reale , accordar ne potranno 13 giorni. I comandanti delle piazze , e quelli che vi hanno il comando superiore , non che i comandanti le brigate d’istruzione ne potranno accordare otto, e soli quattro i comandanti de’ corpi o delle frazioni di essi ; salve rimanendo le prescrizioni de’ permessi da accordarsi dal ministro della guerra pe’ domini oltre il faro. 1113. Tutte le autorità menzionate nel numero precedente non accorderanno siffatti permessi ,. se non vengano chiesti i>cr le
vie gerarchiche. .
«
.
Digilized by
— 87 — 1116. Niun militare potrà fare uso di una Nostra -Reale licenza , o di un permesso ottenuto da una qualunque autorità , senza r adesione del governatore o comandante della piazza della di cui guarnigione fa parte. E niun militare potrà uscire fuori de’ limili della guarnigione Suddetta senza il permesso di esso , governatore o comandante , il quale non lo accorderà che a richiesta dei comandante del corpo. 1117, In generale poi ^ niun militare potrà allontanarsi dalla sua guarnigione per far uso di Reali licenze o permessi senza che ne abbia il passo in regola , a firma del governatore o comandante della piazza , e vidimato dal commessario di guerra, salve le prescrizioni enunciate nell’antecedente numero. ,
CAPITOLO HI. Del governo
,
della disciplina e del servizio ùìterno de corpi. ,
&
A a T.
j.
Principi generali della disciplina e della subordinazione.
1124. E Nostro volere che le regole di disciplina stabilita da Noi in questa ed in altre ordinanze, e negli statuti militari, siano osservate scrupolosamente dalle Nostre truppe ^’e che qualsivoglia pratica tendente a diminuire od attenuare , anche nella menoma parte , la loro efficacia sia severamente punita , siccome quella che tende ad affievolire la forza dell’ esercito, la quale trae vigore principalmente dalla disciplina , e dalla esatta osservanza delle leggi. 1125. Ogni militare sarà tenuto alla subordinazione , al rispetto , ed alla ubbidienza verso chiunque è rivestito di un grado superiore al suo. Questa subordinazione , sarà completa da un grado all’ altro ,-nè differirà menomamente , anche nei gradi piu ravvicinati , da quella che si deve a’ primi della gerarchia militare. Tutt’ i militari più elevati in impiego la esigeranno dai
'
dovranno tributarla nel modo stesso ai loro suqualunque il corpo , l’ arma , od il posto in che
loro inferiori , e periori , siane si
trovino.
1126. La subordinazione, il rispetto, e la ubbidienza stessa dovrà praticarsi tanto in servizio , che fuori di esso. Oltre a ciò, in tutto- quel che ha rapporto al servizio , od alla polizia in generale , trovandosi insieme sotto-uffiziali o soldati di qualsivoglia i meno ètichi dovranno ubbidire al più an-
corpo od arma , tico ,
come sé fosse rivestito di un grado più elevato.
Digilized by
— 88 — 1127. Ogni or«]iuc dato da mi superiore sarà immedialamenle e JeUeralmenle eseguilo dagl’ iureriori , senza ritrosìa , mormorazione od iiiterpciraziuuc di sorta alcuna ; dichiarando Noi responsabile dell’ordine la sola nutoiilà donde emana: non sarà quindi permesso a colui che deve ubbidire di arrestarne o cam-
biarne per nulla
la esecuzione.
Queir infi-riore che giudicherà fondutamcutc essere l'orlui ricevuto non conforme alle Nostre ordinanze ; O di crroiied applicazione rispetto ad esso , potrà innol trarne doglianza , dopo però avervi data piena e compiuta esecuzione ; dovrà pertanto chiederne il permesso al superiore immediato , il quale non potrà impedirgli di ricorrere al superiore comune. 1 128.
dine da esso
1129. barà considerata come grave contravvenzione la svogliatezza , e la mancanza di sollecitudine nella esecuzione degli ordini ricevuti , c siccome reato il disprezzo degli ordini stessi , la loro inesecuzione . e specialmente il mormorarne o sparlarne in presenza degli inferiori. 1130. Gli ordini ricevuti non dovranno esser comunicati su non a coloro ai quali sia assolutamente necessario, onde farli eseguire : sarà punito quel militare che li paleserà ad altri , senza bisogno. 1131. 1 rapporti contenenti la esecuzione di un ordine qua-
lunque si faranno in termini. chiari e distinti, senza ometter circostanza che potesse interessare il servizio o il disimjieguo , della commessIoDC avuta. 1132. Qualunque militare ricevuto un ordine, ne rimane , direllamenle respousabile : in conseguenza deve impiegare tutl’ i SUOI mezzi , e tutte le risorse da escogitarsi onde eseguirlo pie-
namente. Vogliamo quindi che il rapporto , quantun(|ue fatto , a tempo debito , di un disordine di una irregolarità o di nu ,
ordine non adempiuto non discolpi chi lo fa , se non quando , possa egli provare di essersi al possibile adoperato jier rimediare il disordine o superare le difficoltà che vi si frappo,
nevano. 1133. Siccome i superiori debbono vigilare severamente su zpJanlo risguarda la condotta e la vita decente e morigerala dei loro subordinati, così, questi ultimi,
li
ubbidiranno anche ne-
gli ordini
che riceveranno per oggetti reputati particolari , e ciò, lauto in servizio che fuori di eSso, iu qualunque tempo e luogo, ,
ita
pùbblico ,0 privato.
1134. Ogni militare che non sia sotto le armi sia di giorno sia di notte , allo scorgere dovunque un superiore del proprio o di altro corpo che si diriga verso di lui o stia per pas, sargli dinanzi dovrà mostrarsi con esso riverente ed ossequioso rizzandosi in piedi so giacente o seduto compoueudosi , e ,
,
,
,
,
salutandolo collo
norme prescritto.. L’ inferiore inoltre , che iu I
I
' .
Digilized by
,,
— 89 — qualunque luogo e circostanza ha motivo di parlare al superioavrà bassa la voce , si asterrà dal gestire , o muoversi ed adoprerà que’ modi di dire , che la educazione insegna usarsi verso persone cui debbesi sommo rispetto. Riguardo poi agli ulBziali ed ai sotto-uffiziali , di qualunque grado , destinati ad impieghi o corpi sedentanei , od al ritiro , non che quelli che abbiano graduazioni, o semplice onorificenza militare , gl’ inferiori , ancorché in attività useranno verso di essi quel rispetto, che , oltre alla superiorità del grado , è dovuto alla loro età od a’ loro lunghi servizi. Ed essendo i succennati ossequiosi procedimenti essenziale obbligo dei militari e segno non dubbio di loro educazione , ordiniamo che qualsivoglia superiore , penetrandosi che la divisa che veste è Nostra , nello scorgere un inferiore che a tanto mancasse di adempire , debba immediatamente punirlo con gli arresti , aggravando la punizione , s' è in suo potere , o facendone convenevolmente rapporto , se la omissione procedesse da apparente mancanza di rispetto. 1135. militare che debba dare un ordine o far eseguire un servizio qualsivoglia , ne chiederà permesso al superiore immediato , che trovisi presente ; e questi , per la scala gerarchica , ne farà giungere la domanda al superiore più elevato che possa trovarsi anche presente. Tale prescrizione si esere ,
guirà in qualsivoglia circostanza. 1136. Vietiamo assolutamente a qualsivoglia superiore di usare verso i Suoi subordinati attico parole indecenti, ingiuriose, o riprovate da una distìnta educazione , dovendo sempre trattarli con bontà e giustizia , non solo per serbare la dignità conveniente a persone , cui la gloria e la sicurezza dello stato viene ma benanche per servire dì esempio agl’inferiori. I
affidata,
superiori avranno cura in ogni caso di corrispondere a’ segni di
ossequio che si tributano loro
:
le punizioni eh’ essi infliggeranno
dovran sempre muovere da puro sentimento di dovere , ed essere conformi alle prescrizioni delle Nostre ordinanze ; premie-
ranno ed encomieranno coloro che nell’ adempimento de’ propri doveri
si
mostrano più accurati , o che si distìnguono per atti o civile virtù ; proporranno lai soggetti ad esempio onde elevare l’ animo , ed introdurre una nobile emu-
di militare
degli altri
lazione.
1138. Sarà punito severamente quel supcriore che tollerasse commettersi in sua presenza atti indecenti o disordini senza reo castigarli , volendo Noi che , por principio generale, sia pure responsabile del disordine, della inesecuzione delie leggi, e di qualunque inconveniente , il superiore di maggior grado od antichità , che , trovandosi presente all’ allo ; non lo abbia primerli
represso o punito.
1139. Ogni inferiore , nel presentarsi ad un superiore per afJ2
Digitized by
Coogle
— 90 — fari
di serTizio , sia nella di lui abitazione , sin altrove , dovrà
vestire
l’
iiniforroe prescritto.
1140. Ogni militare che voglia innoltrare una domanda o un reclamo , che a cose militari abbia rapporto , dovrà indirizzarsi suo superiore immediato , il quale ; per la catena gerarchica farà giungere tale domanda o reclamo al capo del corpo , o ad
al
altri
superiori più elevati.
1141. Vietiamo assolutamente ad ogni supcriore di trattenere domanda innollrata da un militare , anche se contenesse reclamo contro un superiore qualsivoglia; ove però la domanda sia concepita in termini poco rispettosi o indecenti , dovrà il superiore restituirla al petitore’, prescrivendogli di moderarla , e se questi ricusi , lo punirà.., e darà corso alla domanda , specificando tale circostanza nella sua
sotto qualunque pretesto alcuna
informazione.
1142. Le domande tutte saranno scritte sulla metà del foglio, onde lasciarne la metà sinistra per le informazioni. A piè della
domanda sarà la data C la firma rasa. 1146. Ove senza la intervenzione dei superióri intermedi voun sotto-uffiziale o soldato comunicare col capo dei corpo dovrà ottenere il permesso dal suo capitano ; c se un individuo qualunque , per nifari di servizio o particolari , voglia indirizzarsi ad un uSiziale generale , ad altra autorità superiore o estranea al comandante del corpo , od anche a Noi medesimi , dovrà ottenerne il permesso del comandante stesso , il quale apporrà il suo semplice visto alle suppliche che in tal modo inglia
si volessero. Tali permessi non potranno ricusarsi. 1147. Niuna domanda potrà venir sottoscritta da più individui. 1148. Non sarà permesso innoltrar domanda tendente ad ottener cosa già negata se non dopo l’elasso di un anno dalla negttiva se questa provieu^ da Noi , e di sei mesi se da qualsivo*
noltrar
glia autorità.
1162. Niun militare infliggerà castigo ad un suo subordinato quando trovisi presente ad altro di grado a lui superiore , ma dovrà in tal caso dirigersi a quest’ultimo onde sia castigato il colpevole , potendo , in caso di rifiuto , innoltrarne rapporto con le norme stabilite al num.° 1128. Il divieto succeunato deve intendersi quando chi vuole infliggere castigo , e chi dee riceverlo siano cosi vicini al di loro superiore , che questi possa udirli. 1164. Ogni sotto-uffiziale che punisca un individuo militare, dovrà darne conto al proprio supcriore immediato , onde nc giunga il rapporto al comandante del corpo. 1166. Fatto il rapporto di una punizione al comandante del corpo , questi soltanto avpà la facoltà di minorare od aggravare il castigo', c colui che lo avrà imposto non potrà chiedere che venga mitigato od accresciuto.
Digitized by
^
— SI —
.
1166. 1 detenuti nella sala di disciplina e nella prigione , ee« celto quegli sotto giudizio , faranno ogni giorno almeno quattro ore d’ istruzione con le armi e col bagaglio : saranno a tal uopo nominali de’sotto-uffiziali di picchetto per ciò eseguire sotto la vigilanza del capitano di picchetto. Ne’ corpi di cavalleria assisteranno pure al governo , e potranno essere adibiti a governare
anche i cavalli degli assenti. 1169. Qualunque militare, dopo espiato
da un superiore, dovrà presentarglisi
castigo inflittogli
il
onde assicurarlo di sua emenda che si ripromette , e ne riceverà con sommessione le ammonizioni ; e se anche il castigo , non ,
mortificazione e della
muova direttamente dal capo
del corpo , l’ individuo che 1’ ha espiato dovrà per lo stesse ragioni presentarsi puranche ad esso.
Art.
II.
De’ colonnelli. 1171.
I corpi delle Nostre Reali truppe sono afiBdati ai cone sono a Noi compiutamente responsabili. 1172. L’autorità dei colonnelli abbraccia tutl’ i rami di ser-
lonnelli : essi
vizio , istruzione , disciplina , manutenzione , ed amministrazio-
ma senza appesantirsi ne essi dovranno dirigerne l’ insieme minuti particolari, che assorbirebbero con poca utilità il loro su tempo. Cureranno che in ciascuno di questi rami si eseguano :
,
i
scrupolosamente le prescrizioni delle' Nostre ordinanze , e gli ordini emanati da’ superiori da cui i corpi .dipendono , -senza ad> cuna innovazione o alcuno cambiamento. * 1173. Ogn’ individuo del corpo dipendendo dal colonnello, egli però lascerà a tutte le autorità in lui si concentreranno ciascun uiBziale e soltp'-uffiziàle il libei'o esercizio delle funzioni , e delle facoltà inerenti al dissimpegno. dei particolari incarichi , che dalle Reali ordinanze sono loro attribuite o concedute, nè permetterà che se ne sottragga sotto alcun pretesto la menoma parte tal esercizio sarà pertanto da esso lui vigilato e corretto nell’andamento non meno che nei risultamenti. 1174. Emanano dal colonnello tutti gli ordini; a lui si debbono tutt’ i rapporti ; ogni domanda dev’essere ad esso lui diretta, o se indirizzata ad altro superiore, pel di lui organo e col suo parere innoltrata. 1173. Tutti gli ulfiziali subalterni faranno rapporto ai loro capitani , questi al maggiore del proprio battaglione , il maggiore al tenente colonnello , e questi al colonnello , il quale in tutto ciò che possa interessare il buon ordine e la disciplina del corpo, darà conto al comandante della brigata , qualora , il corpo faccia parte di una brigala eventuale , ovvero al governatore o comandante della piazza. La stessa regola dovrà im'
:
'
Digitized by
,
- 92 — mancabilmente osserrarsì non solo pei rapporti , ma benanche per le domande , licenze , e grazie personali da sollecitarsi dagli ufEziali del corpo ; e solo allorché alcuno di essi si trovi distaccalo , o incaricato di particolare commessione potrà dirigersi senza intermedio al comandante del corpo. 1176. Quando un corpo forma parte di una brigata eventuale , il capo di esso , ne’ giorni che non vi sia parata , si condurrà alle ore dieci della mattina in casa del comandante della brigata per rendergli conto di ciò che sarà occorso nel corpo di suo comando dopo l’ antecedente rapporto , consegnandogli nel tempo stesso la situazione della truppa con le mutazioni , e con r additamento delle novità avvenute nel di precedente. Gli presenterà inoltre le varie domande che avesse a fargli. Essendovi poi parata , i colonnelli dopo sGlata la guardia si presenteranno ai rispettivi brigadieri, daranno le situazioni e le domande anzidette , e l’ informeranno delle novità occorse. 1177. Il brigadiere riceverà col rapporto giornaliero la notizia delle punizioni inflitte , ove queste siano superiori a quattro giorni di arresti semplici o di rigore. 1178. 11 colonnello riceverà ogni mattina 'dal tenente colonnello il rapporto di situazione del corpo con le mutazioni , e le indicazioni di tutte le novità , e di tulli gli avvenimenti , non
che
le varie
domande.
1179. 1 colonnelli ogni primo giorno di mese dovranno preEontare al governatore o comandante della piazza , nella quale si troveranno di guarnigione la situazione della forza per la ripartizione del servizio, siccom’ è prescritto al num.° 325 , e rimettergli periodicamente tutte le altre carte di cui è parola
al
num.» 973 (1). (1) 973.
I
comandanti dei corpi dovranno rimettere al governatore o
comandante della piazza in mi si trovano le situazioni c gli stati di cui è parola al num.° 74 (*) ; dovran fargli tenere inoltre i rapporti delle visite della diana e della ritirata , e quelli delle mutazioni giornaliere e delle punizioni eh’ escludono dal servizio. Essi dovranno poi direttamente, 0 per r organo dei brigadieri comandanti le brigate eventuali , renderlo informato di ogni avvenimento relativo alla disciplina e polizia , che interessar possa il buon ordine , e la tranquillità della piazza gli somministreranno infine su tutti gli altri oggetii qualsivogliano , le notizie ed' 1 rapporti che lor verranno chiesti, sia per la intelligenza di esso governatore 0 comandante, sia per essere da questi trasmessi alle autorità superiori. :
(’) 74. I governatori o comandanti le piazze di guerra al primo di ogni mete Tioeveranno da' comandanti le truppe che Tormano la loro guaruigionc, la situazione della forza con l’ additazione de’ movitnenli , delle punizioni che inlerestar possono la disciplina, e de’ risullamenli delle scuole teoriche, e pratiche, giusta il modello num.° 3. Al primo di ogni anno ne riceveranno poi in quadrupla spedizione de' stati dettagliati della condotta, entità, ed agibilità degli uffiaiali , aiutanti , e porlabandiere , o portastendardi , giusta il modello num.° 4.Le istesse carte riceveranno da’ direttori , c sotto-direttori dell' artiglieria e del genio, o da’ comandanti locali del genio, e del materiale di artiglieria per gl'ùldividili da essi dipendenti , che fanno parte delle rispettive guarnigioni.
Digitized by
Copgle
— 93 — 1180. Dovranno , se richiesti, inviare ad esso dei rapporti e tutti gli altri rami di servizio , sia per uso del ridetto governatore o comandante , sia per trasmettersi alle autorità superiori. Trovandosi il corpo riunito ad una brigata eventuale , di tali rapporti o notizie si farà richiesta al comandante la medesima , e pei suo organo ne verrà fatta la spedizione, r 1181. In generale i colonnelli si presteranno alle richieste dei comandanti territoriali ,'^er tutto ciò eh’ è relativo alle facoltà delle notizie su
ad essi attribuite nella presente ordinanza. 1182. I comandanti dei corpi non potranno assentarsene senza 1183. dei rispettivi superiori : nè potranno giammai contempermesso oraneamente far uso di permesso il comandante del corpo , e P ullìziale che nell’ordine regolare dee rimpiazzarlo. I colonnelli avranno somma cura che gli uffiziali vivano decentemente , siano morigerati , e si astengano dagli alti, 1184. dalle parole , e dalle abitudini , che ad una classe si nobile, che ad esempio è prefìssa altamente sconvengono ne sopravveggbieranno in conseguenza la condotta nei minuti particolari , tanto in servizio che fuori. Coi rapporti periodici ed eventuali ci faranno conoscere per l’ organo dei superiori i diportamenti di tutt’ i loro subordinati terranno registro delle di costoro onorevoli azioni , e degli elogi che avranno meritati per atti di civili o‘ militari virtù, o per lo esalto adempimento dei loro doveri , non che delle punizioni che avran sofferte. 1 1 83. Nelle riviste annuali d’ ispezione speficheranno le particolari circostanze , la condotta , ed i servizi di ciascun umzia1186. le. In queste proporranno per le uscite quelli tra essi , che per acciacchi , o per altre cagioni non potranno più far parte del loro corpo. Faranno inoltre conoscere quali siano meritevoli di asceusi , onde potersi esclusivamente tener presenti nelle promozioni , e quali infine meritano particolari ricompense , specifi1187. candone con chiarezza i motivi. Baderanno attentamente all’ abbigliamento degli uifiziali 1188. sia decente , ben tenuto , ed esattamente conforme ai moonde delli , vietando assolutamente ogn’ innovazione o aggiunzione, che distruttiva della necessaria uniformità, lo è puranco della economia particolare. Le stesse cure avran pure per la bardatura, e per le armi , cose eh’ esser debbono solide , e di uso. Vigileranno sulla qualità e sul numero dei cavalli degli uffiziali , onde coloro che servir deano a cavallo , possano farlo con utile e decoro. Faranno che ogni ulfiziale sia provveduto dei generi necessari per una marcia , affinchè dovendola inopinatamente intraprendere nulla ad essi manchi di ciò che ai bisogni di un mi:
litare si
addice.
Digitized by
,
— 94 — 1189. Esigeranno che ogni ufEziale possegga una copia delteNostre ordinanze , e dei regolamenti riguardanti l’ arma cui appartiene.
1190. Avranno somma cura che gli ulBziali non facciamo spese non siano forzati a contrar debiti,
superiori ai loro mezzi , onde
e puniranno
i
trasgressori. In caso di malattie
dispendiose ,
o
quando debba un
uffiziale equipaggiarsi o montarsi , il colonnello permetterà che contragga debito lifóderato da scontare col ' terzo del soldo.
1191. Vietiamo severamente qualunque assegno superiore al un uflìziale , e Vogliamo che in caso sequestro rimangano sempre immuni le armi , i cavalli , le decorazioni di ordini cavallereschi , e le medaglie , i libri gli , strumenti matematici , e gli oggetti di abbigliamento , equipaggio , e bardatura necessari al regolare servizio. 1 192. I giuochi di azzardo sono assolutamente vietati ed i , capi dei corpi vigileranno attentamente onde questa prescrizione sia eseguita , castigando severamente i trasgressori. 1193. Alle riviste d’ispezione colonnelli faranno conoscere gli uffiziali che han debiti al di là del prescritto ne’ numeri preterzo del soldo semplice di di
i
non che coloro che siano più volte incorsi nel fallo del giuoco onde darsi da Noi le disposizioni convenevoli. 1194. Gli uiliziali superiori dovendo vigilare sul costume, e sulla economia degli uluziali daranno esempio di regolarità e cedenti ,
,
,
morigeratezza.
1195. I colonnelli apporteranno massima cura nella scelta ed educazione dei sòtto-ufTiziali , onde questa interessante classe adempia a’ suoi doveri con intelligenza , serva di modello a’ soldati e possa fornire ottimi
ufiìziali.
1196. Cureranno che i soldati siano istruiti nelle pratiche del c conoscano paranco teoricamente i loro obblighi c doveri ; vigileranno che la condotta , e la morale dei medesimi sia regolare c decente , il contegno onorevole ; e che contraggano di buon’ ora la sveltezza ed il brio che si bene convengono al di loro stato. mestiere ,
1197. Avranno massima vigilanza che uulla manchi a’ soldati quanto loro si deve j che gli averi siàn loro scrupolosamente consegnati , senza che sotto alcun pretesto possano praticarsi su di essi altre ritenute che quelle prescritte dallo statuto penale e dall’ ordinanza amministrativa ; che in line si faccia diritto ai fondati reclami dei medesimi. 1198. Vogliamo poi che i capi de’ corpi infondano ne’ loro subordinati i principi , e facciano osservare le pratiche di Nostra Religione , e che curino onde le reclute , e gli uomini non abbastanza colti siano istruiti ne’ suoi Santi precetti. 1199. I colonnelli inspireranno nelle truppe loro affidate sendi
Digilized by
Googlc
— «3 — tìmenti di onore , di atlaccamento a Noi , di zelo pe’ propri doveri , e quella elevatezza di animo che spinge alle grandi im-
prese , e fa sprezzare
i
perigli. E^si avran sempre in mente
che
comandano uomini della Nostra Reai divisa insigniti , ed a’ quali e la tranquillità dello stalo, l’onore del Trono, e la lor gloria sono affidali. 1200. E vietato al colonnello di palliare o nascondere le mancanze de’ suoi subordinati, specialmente se sian gravi, o se quantunque di lor natura leggiere , sicno reiterate , il che soprattutto negli uffiziali mostra svoglialezza o poca delicatezza , cose sommamente disdicevoli , c perniciose. Gli sarà poi imputato a colpa se sottragga alla dovuta pena alcuno colpevole di reato. 1201. Sarà strettamente responsabile il colonnello , che non si usino parole , gesti , od atti ingiuriosi od offensivi contro ì subordinali , e punirà severamente chi trascorresse in siffatti eccessi disdiccvoli alla buona educazione , ed alla dignità del superiore, e che mostrano particolare risentimento , incompatibile colla severità ed impossibilità della disciplina. la sicurezza
1202.
I
castighi
applicate secondo
il
militari
e le punizioni di disciplina saranno
regolamento corrispondente. Ma
t
castighi c
le punizioni superiori all’ arresto di rigore pe' solto-uffiziali e sol-
dati, ed all’ arresto semplice per gli narsi che dal solo capo del corpo.
uffiziali
non potranno ordi-
1203. 11 colonnello pria di ordinare che s’ infliggano castighi .maggiori degli arresti di jrigore esigerà dettagliato rapporto del fatto che costituisce la imputazione del fallo , e lo farà accuratamente verificare dall’ aiutante maggiore^ o da altro uffiziale a .sua scelta, e sotto un tal rapporto da rimanere io archivio, emetterà per iscritto il castigo. 1204. Al cominciare di ogni primavera rinnoverà le istruzioni di dettaglio per gli uffiziali , che comanderà o farà comandare sotto la sua direzione da un uffiziale superiore in ciò che sia maneggio delle armi , marcia , e modo di dare i comandi , e nei egli potrà dispensare da que* corpi a cavallo nelle varie classi sta scuola gli uffiziali di età molto avanzala. 1203. Gli uffiziali che giungono al corpo , c specialmente coloro che potessero esser novelli al mestiere delle armi , vcrranuo indistintamente esaminati su tulle le pratiche c teorie riguardanti i doveri dell’ uffiziale e laddove il colonnello li trovi scarsi o ,
:
dcflcienti su tali articoli ,.li
commetterà alla istruzione di un uf-
a sua scelta. 1206. Ogni quindici giorni almeno gli uffiziali saranno riuuili per la scuala teorica. 11 cDionncllo potrà delegare a tal uopo il
fiziale
lenente colonnello o altro uffiziale superiore a suo piacimento: una stanza isolata nel quartiere , ed
le conferenze si terranno in all’ uopo
disposta , o nell’ abitazione del colonnello o di altro nf-
Digilized by
,
— 96 — (ìziale superiore. Gli uffiziali saranno interrogali sui particolari della istruzione , sulle eyoluzioni , sul servizio di piazza , sullo
statuto penale e sui doveri amministrativi ,
onde assicurarsi ehe conoscano a fondo , e sappiano praticare , ed applicare le NoAllorquando il colonnello li conoscerà suiEcientemente istruiti sui rami succennati, ne dirigerà la istruzione sul
stre ordinanze.
di campagna , sulla fortificazione passeggierà e su i , vari modi di applicare le evoluzioni , e le truppe alle molliplici circostanze di guerra.
servizio
'
1207. Due volte il mese si estrarranno a sorte tre uffiziali da capitano in giù , che spiegheranno o comanderanno sul terreno tre evoluzioni ad un battaglione. Della idoneità da ciascuno di essi dimostrata in questa operazione si farà parola nel rapporto mensuale. 1208. I sotto-uffiziali ne’ tre mesi di primavera verranno riuniti ogni giorno per esercitarsi al maneggio delle armi, alla marcia , non che a tirare al bersaglio , alla scuola di divisione e di plotone , ed a quella de’ comandi in quanto a quelli di cavalleria dovranno passare inoltre per le varie classi. L’ aiutante maggiore , che potrà essere rimpiazzato , o secondato da altro uffisiale a scelta del colonnello , sarà incaricato di questa istruzione. Indipendentemente da ciò , dovranno i sotto-uffiziali essere riuniti in lutl’i tempi , almeno duo volte la settimana , nell’ora che il capo del corpo giudicherà convenevole, ond’ essere istruiti nelle ordinanze , é nelle teorie necessarie al dissimpegno delle :
loro funzioni.
1209. E siccome è Nostro Volere che la classe summentovata renda degna di aspirare alla carriera di uffiziale , cosi Vogliai colonnelli prescelgano abili uffiziali onde istruire nella geometria , nella fortificazione , nel rilievo del terreno e nel disegno topografico , quegl’ individui tra la enunciata classe , che si mostrino suscettibili a meritare questo distinto grado. colpnneili faranno conoscere 1210. Alla rivista d'ispezione
-
si
mo che
i
que’ sotto-uffiziali , che per istruzione , decente modo di vivere e buona morale siano meritevoli di divenire uffiziali, specifican-
do i loro servizi e meriti. 1211.
verranno esercitati ogni giorno , sia riuniti^ sia
I corpi
in dettaglio , tranne il sabato designato esclusivamente alla pulizia in generale, i giorni festivi, quelli eccessivamente caldi , piovosi o freddi non che gli altri in cui circostanze particolari ,
ne impedissero la pratica ; ma in questo caso i comandanti dei corpi ne faranno rapporto. Questa istruzione potrà ridursi a tre volte la settimana , qualora si conosca , che la truppa e gli uffiziali sono istruiti a segno da non aver bisogno se non di conservarsi nel possesso della loro
buona istruzione.
1212. Le reclute , finché non passino ad esercitarsi col balta-
Digilized by
— 97 — gliene , faranno gli- esercizi tuU’ i giorni , eccellualo il salalo : nei tempi piovosi , frigidi od estuanti li faranno al coperto ; nella intelligenza però che la loi-o corporale istruzione non debba ec*
cedere
il
periodo di cin<]uc ore nella intera giornata. esservi una scuola uorinulc , ove
1213. In ogni corpo dovrà i
soUo-uflìziali
si
ca , cd i soldati numerare. 1214.
I
perfezionino nella calligrafia, e iicll’ aritmetipiù svelti apprendano a leggere , scrivere e
capi de’ corpi cureranno che
cappellani istruiscano
i
tuli’ i sotlo-uffiziali e soldati nel catechismo di Nostra Santa Re, ligione^: ed ordineranno degli esami , onde giudicare del profitto de’ vari individui , o dello zelo degl’ ìslriiUori.
1215.
Una volta la settimana si farà lettura alle compagnie,
agli squadroni riuniti di quegli articoli dello statuto penale e , di questa Nostra ordinanza, che più particolarmente risguardano i soldati : i capitani li spiegheranno ed maggiori si assicure, i
ranno che
i
soldati siano in
tutto ciò che a’ loro doveri
si
modo istruiti a sulfieicuza in
tal
appartiene.
1216. 11 colonnello si assicurerà che alle reclute ne’ 15 giorni loro arrivo al corpo sia stata data lettura e spiegazione degli articoli dello statuto penule che dilfiniscono i reati mili, tari e ne stabiliscono le punizioni.
dopo il
1217. Nella siale, avendone l’agio, farà istruire nel nuoto i i soldati prendendo le necessarie precauzioni ,
-
soUo-ulBziali ed
contro gli accidenti ; a qual uopo farà che una o più barchette si trovino nel luogo del bagno c girino intorno ai nuotatori: , ne’ corpi di cavalleria
i
soldati
addestreranno puro alla scuola
si
del nuoto a cavallo.
1218.
colonnello siccome presidente del consiglio di amministrazione ne dirigerà tutto I’ andamento , e iic sopravegghierà flUentamente luti’ i rami, onde gl’interessi del Nostro erario, e 11
quelli degl’individui siano assicurati c guarentiti. Egli delegherà i
membri del consiglio a speciali
indagini ed esami , od a diri-
gere tale o tal altro ramo. Vigilerà che registri siano esattamente manutenuti ed al corrente documenti in ffgola, e le pendenze attivate. Sarà sua cura di riunire il detto l^nsiglio alle i
,
i
epoche prefisse dalla Nostra ordinanza per l’ amministrazione, e semprequando lo giudicherà necessario. Egli proporrà gli oggetti da discutervi, e dirigerà la compilazione del verbale di delibcrazioDc. E sebbene per la comune responsabilità abbia ogni membro del consiglio pieno e libero diritto alia discussione , il colonnello baderà che questa si faccia in modi e termini convenienti al rispetto cd alla decenza. 1219. 11 colonnello avrà cura ebe gli uifiziali di dctlaglio tengano i loro conti sempre al corrente ; a quale oggetto li csaminel-à
frequentemente , e' li confronterà co’ registri del consiglio, e 13
Digilized by
,
— OS — compagnie o degli squadroni. Riscuoterà poi dal iiffiziali di dettaglio , o da ogni individuo incaricato di un ramo di ammiu'istrazione un rapporto giornaliero
con quelli
delle
quartiermastro , dagli
c dettagliato delle loro rispettive operazioni. egli
fisserà
anno ,
la
forma ed
il
sesto
,
l)i
questi rappòrti
onde riunirli in volumi per
e per materia.
1220. Uivisicrà
di
tempo
eh’ è presso gl’ iudividiii ,
in
tempo tutto il materiale dèi corpo o nelle caserme , onde
ne’ magazzini
assicurarsi della esistenza , e manutenzione di esso, non che della esatta tenuta delle
librette individuali , dei registri di compagnie
o squadroni , e de’ registri complèssi vi. 1221. Sarà sua cura principale che le armi siano in ottinao stato , e le munizioni da guerra al completo e ben conservate, le pietre focaie di buona qualità ben tagliale ed accuratamente situate , e che ogni sotto-ufliziale e soldato oltre quelle che sono alle armi , ne abbia sempre un competente numero nella giberna. 1222. Ogni sabato si farà la ispezione ai sacchi o valigiotti questa sarà passata dai capitani dapprima , indi ed alle armi dai comandanti de’ battaglioni. Il colonnello assisterà talvolta tali ,
:
o delegherà per esse il lèiionte colonnello. Egli ordinerà che siano rivistati specialmente ogni volta de’ generi che designerà onde r esame ne riesca viemaggiormente accurato. Riceverà rapporto di tali visite, ove non le passi egli medesimo. 1223. Il colonnello sarà responsabile che le domande pe’ rimpiazzi de’ vari generi siano inoltrate a tempo debito , e, che siano esattamente formale, c proporzionale a’ bisogni reali delle truppe , ed allo stato de’ fondi che debbono pagarli. 1224. Sarà responsabile principalmente , e con essolui il consiglio , della buona qualità , e della esalta quantità de’ generi che visite ,
,
si
ricevono.
1223. Curerà che il vestiario sia giornalmente riparato, ma allorquando crederà necessario doversi eseguire grandi rialti ne chiederà 1’ autorizzazione all’ ispettore , e seguirà le norme che in assunto gli verranno date. 122G. Veglierà allcntameute alla nutrizione del soldato , assicurandosi lai volta personalmente che le somme destinate al rancio sicno esattamente impiegale i generi di buona qualità , e le ,
compre c gli acquisti
eseguili senza contratto o monopolio , e che soldati scelgano a lor piacimento i venditori. 1227. Allorquando per ragione della variazione de’ prezzi dei commestibili , egli creda necessario di cambiare la proporzione stabilita dall’ ispettore Ira" il danaro di tasca e quello da spen, dersi pel rancio ne farà immediatamente rapporto ad esso ispettore onde sia variata dovendo in ogni tempo il rancio ed il pane somministrare nulriincuto suQìciente al soldato: se poi l'ispettore non sìa sopra luogo potrà far egli stesso quelle modificazióni i
,
Digitized bv
Gf
'.jlc
,
- 99 — ma dovrà dargliene iminediatamente rapporto. 1228. Avrà somma cura che cavalli sian ben tenuti c ben nutriti , e che i foraggi siano di buona qualità e distribuiti per
che giudichi TaBtaggio$e al soldato , i
'
intero.
1229.
colonnello presceglierà dalle compagnie fucilieri gli cooveuevoli per le compagnie granatieri c cacciatori , ir
uomini prendendo notizia sulla loro condotta, ed istruzione da' capitani delle compagnie degl’ individui prescelti , e da’ rispettivi comandanti de’ battaglioni egli consulterà puranche capitani delle compagnie ov’ è la vacanza. < 1230. Si destineranno alle compagnie scelte i soldati di co:
i
'
nosciuta morale e probità , che siauo istruiti completamente , e che non abbiano soU'erto castighi gravi. 1231. 11 passaggio alle compagnie scelte sarà annuncialo alr ordine del corpo. L’viscìta di nn sotlo-ulEzialc o soldato da una di queste .compagnie sarà considerata come punizione ed annunciata colle causali anche
1232. Vacando
all’ ordine.
de’sottò-u/lìziaii ,
il
colonnello istituirà l' esa-
me tra gl’individui della classe inferiore con le norme del regolamento. Tra
colonnello presceglierà i più antichi : terrà pertanto presente la condotta, e le particolari circostanze , che potessero far meritare preferenza od esclusione. Aon potrà intanto promuoversi a caporale un soldato , che abbia meno di 12 mesi compiuti di servizio nella fanteria , e 18 nella cavalleria. Concorreranno a questa carica soldati nominali da ciascun comandante di compagnia o squadrone , di cui dovrà far conoscere in uno stalo le particolari circoslniuo. Il colonnello sceglierà tra nominati quelli che giudicherà ammettere all’esame. In ogni concorso non vi saranno mai meno di sei candidati per ciascuna carica da provvedere. 1233. I porlabandiere , portastcìulurdi e gli aìutauti saranno promossi con le norme del regolamento speciale. 1234. La destinazione degli uiliziali alle compagnie scelte dovendo considerarsi siccome contrassegno di gràndissimn fiducia e ricompensa lumino^ a’ servizi prestati , i colonnelli proporranno per tali posti ufilzinli clic ne siano pienamente meritevoli: saranno preferiti in conseguenza coloro che sì sicno distinti in azioni di guerra , che contino campagne , che abbiali servilo con zelo , e con intelligenza , c siansi distiuli al comando delle compagnie , c die siano stali in cuiiipagnio scelte. In circostanze eguali l’ antichità darà la preferenza ; alle compagnie leggiero i
riconosciuti idonei
il
i
i
i
r attività e la sveltezza saranno coiidizioui
indispensabili.
1235. Se il corpo si divida in frazioni eguali, il colonnello uurcerà o rimarrà con quella che gli verrà prescritta o di pre,
ferenza col primo ballaglionc : dividendosi in frazioni disuguali, marcerà di preferenza con la maggiore.
Digilized by
— 100 — 1236. Le nintricole ,
i
ruoli c la cassa ^
dovran tempro Irò*
varsi col colonnello.
1237. La cassa ,
bandiere c gli stendardi del corpo saranno riposti nell’abitazione del colonnello, ma ov’egli per ragioni particolari volesse altrimenti disporre , dovrà ottenerne l’autorizle
zazione del comandante della piazza. 1238. Nelle riunioni degli nllìziali , essi si porteranno nell’abitazione del colonnello , o nel luogo da essolui designalo. 1239. I colonnelli saranno responsabili dell’ esatta osservanza del divieto delle visite di corpo in qualunque circostanza. Essi vigileranno pure onde non si faccino lettere di complimento in occasione delle festività di Pasqua , Natale e Capo d’ anno , nè tollereranno che si usi il titolo dì eccellenza , se non con quelle dignità cui sia da Noi espressamente concesso , come viene prescritto nel Cap.“ 1.“ Arl.“ 1.° del Tit.“ 4.“ 1240. In caso di assenza, il colonnello sarà rimpiazzato dal questi però dovrà inviargli i rapporti di sitenente colonnello tuazione , partecipargli le novità di qualunque genere , e chiedere il di luì parere sullo domande e su gli aifari di qualche momento , salvo il caso di urgenza se però il colonnello uscisse dai conlini dei Mostri domini , il lenente colonnello sarà dispensato da questi obblighi. 1241. In assenza o mancanza del brigadiere comandante una brigala eventuale, il più antico comandante del corpo della brigala stessa non potrà senza Nostro ordine pretendere alcun comando su gli altri capi di corpo. ‘
:
:
.
1242. Quanto è prescritto pei colonnelli sarà eseguilo dagli superiori comandanti corpi di un sol battaglione , ed da luti’ i comandanti di corpi.
ufSziali
i
in generalo
A R T.
m.
Dei tenenti colonnelli. 1243.
mento tulle
lo
Il
sotto
tenente colonnello comanderà in secondo il reggigli ordini del -colonnello , di cui secondar dovrà
incumbenze e funzioni.
del colonnello egli praticherà quanto è 1240. 1245. Gli ordini del colonnello saranno il più che possibile diretti al Icuente colonnello , il quale li diramerà e sì assicurerà
1244.
Nell’ assenza
dello al niun."
della loro esecuzione. I rapporti , reclami , le domande e le comunicazioni perverranno ‘al colonnello per 1’ organo del lenente colonnello. 1246. Allorquando il tenente colonnello debba dare degli ordini da se, sia per urgenza , sia pel dissimpegno d’ incumbenze i
Digitized by
— 101 — >d ceso
lui
affidale ,
li
darà ciò non pertanto
nome del co"
in
lonnello.
1247. Ogni ninttina nell’ora stabilita , dopo aver ricevuto dnl di settimana il rapporto , averlo verificato , ed avervi apposte le proprie osservazioni ed addizioni , si reciterà dal co> lonnello a presentarglielo di unita all’ anzidetto uffiziale superiore, all’aiutante maggiore cd all’aiutante di settimana. Allorquando il tenente colonil colonnello avrà emesse le sue risoluzioni , nello le trasmetterà subito , e darà le disposizioni perchè siano eseguite. Quando il colonnello lo permetterà , potrà essere rim-
maggiore
piazzalo in questo incarico dal maggiore di settimana. 1248. 11 rapporto con le decisioni del colonnello , e da esso date le dir lui firmalo rimarrà al tenente colonnello il quale , sposizioni convenevoli , lo serberà nell’ archivio del corpo da rapporto si estrarranno le notizie relative alle punizioni, che saranno annotate "nei rapporti quindicinali, dovendo quelle su;
tale
periori a quattro giorni di arresti semplici o di rigore essere registrate puranco sulle matricole , c su i registri speciali ; se ne trarranno iufinc le notizie che h<in rapporto alle inulazionj ed ni
movimenti , di cui tulle le carte ed- i documenti corrispondenti dovranno trasmessi pure al tenente colonnello che fattone l’uso convenevole li conserverà nell’archivio. 1249. li colonnello darà al tenente colonnello gli ordini da
esser
,
>
comunicarsi al corpo; quelli originalmente trasmessi dulie autorità superiori verranno , dopo pubblicali , conservali dal lenente colonnello suddetto nell’ archivio del corpo ; si praticherà lo stesso
per
regolamenti, decreti
tuli’ i
di
p-cscrizioni che forman leggo c * rie operazioni del corpo.
massima,
le circolari
cd altro
norma dell’ andamento dèlie va-
1230. Il lenente colonnello', a meno che non sia altrove occupato , dovrà trovarsi alla parala della guardia del corpo. 1251. Ogni qualvolta 1’ intero corpo prenderà le armi, il maggiore di sellimann lo riunirà ; dopo di che, in attenzione dell’arrivo del colonnello, ne assumerà il comando il tenente colonnello questi farà prendere la. immobilità alla truppa col co:
mando di attenzione al presentarsi del colonnello
,
cui rimclicrà
forza sotto le armi , accompagnandolo nella ispezione della truppa , se giudicherà passarla , e fmalnienle chiestone il permesso, invierà a prendere le bandiere, o gli stenlo stato della
dardi , e
1252. dardi
si
comanda
suo posto. corpo , subilocchè le bandiere o gii stentenente colonnello assumerà di nuovo il c farà rientrare le compagnie o gli squadroni nello
si
recherà
al
R ienirando
il
ritireranno ,
il
,
caserme. 12.S3.
Il
lenente colonnello è incaricalo della tenuta dei se-
guenti libri e registri.
Digitized by
Coogle
— 102 — 2.
Libro degli ordini dei comandanti territoriali, c di ogni
1
altro coinandunic di truppa. 3. 6. “ Libro degli ordini del corpo.
3.0 llegistro delio stato civile degli
uffiziali.
4.° Ruolo di aiiticbità degli ufiiziali. 7. 8. ° Registro delle punizioni iuOitte agli uffiziali. 9. “^ Ruolo per antichità dei sotto-uffiziiili coll' additamenlo «Ielle
compagnie o degli squadroni ,
10. stanze 11. di cadauno.
e
delle particolari circo-
12. “ Ruoli del corpo. ”
13. "
Matricole e rassegne. Registro delle situazioni.
°
Registro delie mutazioni.
°
Registro de’ permessi.
°
Isterico dei corpo, e giornale di
-
•
marce ed operazioni
militari.
Registro delle azioni di militare o * civile 'virtù , che onorano o contraddistinguono qualche individuo in particolare, o il qprpo intero. 1234. Egli avrà la iniziativa di tutte le operazioni necessarie alla tenuta di tali libri. 1233. Il colonnello passerà nelle di lui mani, onde conservarsi ncU’archivio del corpo, tutt’ i documenti , ordini c tutte le altre °
.
^
carte relativo agli oggetti contenuti ne’siinnotati libri e registri,
originalmente, sia in copia da lui firmala onde poterli tenere e fornire alla autorità amministrative, ed altri i le carte prescritte, che tutte esser debbono formate negli offici del tenente colonnello , e da esso lui verificate. 1236. Ogni mattina riceverà dalle compagnie o dagli squadroni per mezzo dei forieri dello stato minore per mezzo del portabandiera o aiutante che. n’ è incaricalo, c dal quartiermastro per lo stalo maggiore tutte le notizie che risgnardano le mutazioni ed movimenti del giorno precedente , onde stabilire la situazione giornaliera , che col rapporto dee presentarsi al colonnello egli avrà cura che ne’ rapporti che costoro gli presenteranno le mutazioni e le punizioni siano con precisione e laconismo espresse a dorso della situazione giornaliera. Mezz’ora dopo la parata primi sergenti si porteranno da esso lui per ricevere le notizie e gli ordini di quanto riguardar possa il personale delle compagnie o degli squadroni f su questi dati formerà pure all’ epoche stabilite gli siali di mulazioni da indirizzarsi al comraessario di guerra , e ad ogni allra autorità. sia
al corrente ,
documenti e
,
i
:
i
1257. Riceverà
>
le
relazioni
numeriche degli spedali
c dal primo chirurgo quella degli ammalali reggimentale, con le mutazioni.
1238. stali
I
biglietli
di
trattati
militari,
nella sala
passaggio agli spedali esser dovranno vi-
dal leiumtc colonnello, e registr.ili nel corrispondente libro.
Digilized by
108 1289. Tutte le domande di generi di vestiario, armamento, bardatura , dote , munizioni foraggi o sussistenze dovranno essere esaminate e Ormate dal tenente colonnello, c da lui sommesse al colonnello. 1260. 1 passi per qualunque licenza saranno vidimati dal tenente colonnello , e registrali. Gl’ individui che *rieiitrano al corpo o che vi passano dovranno pure presentargli le loro carte di via, e gli ordini di passaggio, onde prendente registro, ritenendo quelle necessarie all’ appoggio delie riviste. 1261. Le filiazioni o gli stali di servizio da rilasciarsi per qualunque ragione dovranno essere forniti , e vidimali dal lenente colonnello. 1262. Gl’individui assenti dal corpo, ma eh’ esser deano compresi nella rivista , avranno cura di far pervenire al lenente colonnello documenti bisognevoli all’ uopo. 1263. Il tenente colonnello è incaricalo dell’ esame delle qualità , e de’ documenti de’ coscritti , de’ volontari e de’ cambi.* >
i
.
1264. Dirigerà' l’ uffiziale
incaricato
casermaggio nello
del
esercizio delle sue funzioni.
1263. Sarà sua cura di vigilare alla esecuzione del servizio interno , ed alla polizia delle truppe nelle caserme , non che alla tenuta de’ registri delle compagnie o degli stpiadroni , e degli uifiziali di dettaglio, ed in line al magazzino, al casermaggio cd alla convalescenza, 1266. Il tenente colonnello , ove sia ciò comandalo dal colonnello , s’incaricherà della istruzione teorica e pratica del cor-> po , e dì qualsivoglia altro ramo, di cui gl! venga da esso lui 1268. affidata la direzione e vigilanza.
1267. Gli soniinetterà costantemente
tutte
le osservazionj che
gvrà fatte su i vari rami di servizio , e gli 'fornirà tutt’ i luuii derivanti dalla situazione e variazione della forza , onde servir di controllo alle operazioni del quartiermastro, c degli uifiziali « di dettaglio. Il tenente colonnello vigilerà che comandanti dei baN adempiano con precisione i loro doveri , che il maggio-^
-
taglioni
re di settimana ,
ì
il
capitano ed
i
subalterni
di
picchetti stiano
ed eseguano i loro incarichi. 1269. In caso di separazione marcerà ordinariamente colla frazione ove non è il colonnello. In questo caso. rimetterà all’ulfizialc superiore eh’ è col colonnello tuU’i libri c registri in suo potere. 1270. In caso di assenza maggiore di 8 giorni , le funzioni del tenente colonnello saranno esercitate dal maggiore piu aotico , che però non Insccrà il comando del suo battaglione questi al ritorno del tenente colonncllò gli darà conio di .tutte le opere in sua assenza eseguite. a’ loro posti,
:
Digitized by Googli
-<«
104
Art.
— it.
Dei maggiori. 1271. Nei corpi di piu balUglioni ciascheduno di essi sarà afad un maggiore che ne avrà specialmente il comando (1). Il colonnello ripartirà i battaglioni tra i maggiori ma non po, trà cambiarli senza il permesso dell’ ispettore dell’arma. 1272. Ogni maggiore è incaricato delia disciplina , istruzione, tenuta e manutenzione del proprio battaglione , èssendone responsabile al colonnello, per 1’ organo del tenente colonnello; egli dovrà su questi vari rami esercitare un’attiva e continua vigilanza , onde assicurarsi personalmente che tutti siano in regola, e cbe l'andamento ne sia conforme alle Nostre ordinanze , ed ai regolamenti e voleri del capo del corpo. 1273. Si applicherà principalmente a conoscere le circostanze degli uQìziali e solto-ulBzìaii del proprio battaglione, la loro condotta , istruzione ed abilità , onde proporli alle varie incumbenze , cui il colonnello vorrà destinarli , o dare a questo le dilucidazioni , che potrà domandare sul conto loro. 1274. Vigilerà accuratamente sull’amministrazione delle compagnie , e degli squadroni sulla nutrizione degli uomini c dei cavalli , sulla tenuta e nettezza degl’individui, sulla manutenzione di tutti i generi di Regio conto o del corpo,, su i loro fidato
-,
'
rialti
ec.
1273. Avrà cura che tutt’i registri delle compagnie e degli squadróni siano tenuti al corrente , ed in regola. 1276. Verificherà e firmerà le domande die dalle compagnie o dagli squadroni si fanno pei generi di qualunque specie; si assicurerà che generi che si ricevono siano di buona qualità, ed al numero ordinato , farà distribuire è segnare nei registri e nelle librelR; quelli che le compagnie o gli squadroni ricevono. l'277. Passerà col rapporto giornaliero tutte le domande che s'indirizzano al colounello e vi apporrà le sue osservazioni ed il suo parere visterà poi tutte le domande che si diriggono ad ; i
autorità superiori.
1278. Dividendosi il battaglione il maggiore marcerà o rimarrà con quella porzione che gli verrà per ordine assegnata. 1279, I maggiori assenti saranno rimpiaczati nel comando del battaglione dall’ aiutante maggiore s’ è presente c se questi non .
;
più antico capitano del corpo , dal più antico capitano del battaglione , che però non lascerà il comando della compagnia è
il
(1)
I
Corpi di cavalleria s’iDteodouo divisi in battaglioni,
scuno è formato da due squadroni. Le brigate di rano pel servizio siccome battaglioni.
di'flui
cia-
artiglieria si conside-
Digilized by
— 105 — o dello squadrone. Nel caso che il colonnello giudicasse operare eitrimenti , dovrà chiederne
1280. Allorquando
gli
l’
autorizzazione.
uIBziali
debbano riunirsi per
recarsi
dal colonnello o altrove, i maggiori riuniranno quelli del proprio battaglione, e li condurranno dal tenente colonnello. 1281. in ogni corpo di più battaglioni sarà nominato un maggiore di settimana esseodovene degli assenti il colonnello potrà adibire a questo servizio 1’ aiutante maggiore s’ è il capitano più antico del corpo , o uno o più capitani più antichi , anche se non abbiano per la vacanza dei maggiori assunto il comando dei :
i
battaglioni.
1282. Il servizio del maggiore di settimana incomincerà dopo domenica , e terminerà alla stess’ ora*, e perciò tanto il maggiore che trasferisce un tal servizio , quanto quello che lo imprende , dovranno trovarsi presenti alla parata del giorno suddetto , alBnchè l’ uno comunichi , e l’ altro riceva le nozioni di tutti gli ordini dati nel periodo della scorsa settimana sull’ andamento del servizio , tanto dal comandante del sGlata la guardia della
corpo , che dalla piazza. 1283. 11 maggiore di settimana , sènza preterire alcuno dei doveri che lo riguardano pel comando del suo battaglione , è specialmente incaricato; l.° di quanto ha rapporto alla distribuzione ed esecuzione del servìzio di piazza , curando la manutenzione dei ruoli corrispondenti , die sono presso l’aiutaote maggiore e l’aiutante di settimana , e della corrispondenza colie autorità della piazza per quanto al servizio stesso ha relazione: 2.° della distribuzione ed esecuzione del servizio interno : S.^della polizia e del governo dell’ intero corpo ; 4.° della riunione e spedizione dei rapporti di ogni specie , e della
trasmissione degli
ordini.
1284. Alle ore otto delta mattina, e nell’estate alle sei il maggiore di settimana riunirà nel locale a ciò designato in quartiere l’aiutante maggiore , c l’aiutante di settimana per ivi compilare il rapporto generalo mediante rapporti , che il detto aiu’ tante avrà dovuto ricevere dalle compagnie o dagli squadroniEsso maggiore apporrà sul mentovato rapporto le sue osservai
zioni e domando, lo firmerà, c seguito dai ridetti individui si recherà dal tenente colonnello , cui rassegnerà il rapporto o le sue verbali osservazioni. 1285. Nel caso che si mancasse di locale , o che il corpo avesse caserme divise , potrà la connata riunione aver luogo nelI’
abitazione del maggiore di settimana.
1286.
Il
maggiore
di
settimana dirigerà 1’ andamento del ser-
vizio , in generale , e la esecuzione degli ordini del colonnello; si troverà presente a tutte le visite alle riunioni , agli esercizi, ,
ed
ai
governi nc’ corpi a cavallo , a
meno di
positivo impedi-
14
Digitized by
— 106 — mento derivante dal dissimpegno di altro servizio egli ispezio* nera la guardia pria che esca dalla caserma ; e dovendo sfilare se poi la parata ha luogo dalla medesima assisterà alla parata sulla piazza d’armi, ed il corpo fornisce per intero la guardia, esso maggiore a cavallo vi condurrà la truppa. 1287. Egli farà che si suonino o battano esattamente i vari :
:
tocchi prescritti dall’orario alle ore quivi stabilite, giusta i modelli num.° 16. * 1288. Ispezionerà i distaccamenti comandati da capitani che escono dal quartiere , o vi rientrano. .
Art.
v.
Deyli aiutanti maggiori.
1289. Nei reggimenti di fanteria c cavalleria 1’ aiutante mag^ giore sarà destinato a secondare il maggiore di settimana nelle sue funzioni, e ne’ suoi incarichi. 1290. Egli manuterrà il ruolo degli ufiziali pel servizio di piazza e per quello interno , non che il registro delle situazioni al modo accennato a’num. 439, e 440 (1) onde additare al maggiore di settimana quanto ha rapporto alla nomina e distribur zione del servizio. 1291. Le eategorie de’ servizi interni saranno disposte come quelle del servizio di piazza ; il picchetto ne formerà la prima, Nella nomina de’ vari servizi interni si osserveranno le norme prescritte per quello di piazza.
(t) 439. In tuli’) corpi del Beale esercito l’aiutante maggiore manu^ terrà , sotto la vigilanza del maggiore di settimana , un ruoto secondo il modello prescritto al num.° 417 (*) pel servizio che prestar deano gli saranno ad esso molo aggiunte le categorie occorrenti per la nomina de’ servizi interni specificati nel Tit.° 3.° Cap.° 3.° formando una
ufflziali :
serie distinta da quelli di piazza. In esso ruolo saranno annotati tutti gli ullìziali del proprio corpo grado per grado , situati ciascuno secondo sua antichità che risulta dalla data della patente o lettera di avviso. Per la nomina del servizio il ruolo si considererà' diviso in tre classi , di cui la prima comprenderà gli ullìziali superiori la seconda i capitani , la
,
c
r ultima i primi e secondi
tenenti e gli alfieri.
aiutante maggiore manuterrà del pari un registro di situail modello num.° 8 , in cui ue inscriverà giornalmente la forza e le mutazioni onde conoscere l’ effettivo presente , e (2)
440.
I.’
zioni del corpo , giusta
,
ripartire in
conseguenza
il
servizio
proporzionalamcnic
traile
compagnie
e tra gli squadroni.
(17. I ruoli poi servizio saranno stabiliti a forma di stali, e comprenderanno aliretinnie calogorie per quanti giri dclibnim inserii v isi , rinianeiidane delle altre in bianca po' servizi straordinari, giusta il modello n." ò Tali ruoli serviranno per nominare il servizio. {')
Digitized by
Gorbie
— 107 — 1292. L’aiutante maggiore assisterà a tutte le riunioni del corpo , nelle quali sarà specialmente incaricato di assegnare le cariche alle suddivisioni , e di vigilare allo scompartimento di que*•
sarà eseguito dall’ aiutante. , che 1293. Veglierà alla esecuzione di tutte le regole d’interno goed alla trasmis,
ste
verno , alia riunione e compilazione de’ rapporti
sione degli ordini. 1294. Indirizzerà al maggiore di settimana i suoi rapporti, ed in assenza di questo al tenente colonnello , o al colonnello. 1293. Sarà specialmente incaricato delle operazioni della polizia militare pei reati commessi nell’interno de’ quartieri e delle caserme.
1296. La istruzione teorica e pratica de’sotto-uffiziali gli verrà non che la loro polizia in generale , e la vigilanza su
affidata , tutti
gl’individui dello stato minore.
1297. Egli -sopravvegghierà, e dirigerà la istruzione delle reclute.
1298. Ogni sabato riunirà gli
assistenti ed
i
travagliatori , ed
assicuratosi che ninno ne manchi, gl’ istruirà o farà istruire. 1299. La mattina seguirà il maggiore di settimana al rapporto. 1300. Terrà nota degli uffiziali e sotto-uffiziali di settimana e di quartiere ,
o di guardia alle scuderie ,
.
non che di tutti gli
ordini , e delle consegne risguardanti l’ andamento del giornaliero servizio interno , ond* essere sempre in grado di poter dare in quanto a ciò tutte le dilucidazioni , che il maggiore di set-
timana sarà per domandargli. 1301. Nel corso della giornata potrà ordinare la visita dei presi in quartiere e nelle camerale , non che de’ sotto-uffiziali di settimana e di quartiere , o di guardia alle stalle , affine di assicurarsi se alcuno dei primi abbia osato deludere la disciplina , o qualcuno dei secondi siasi abusivamente allontanalo dal
quartiere.
1302. Potrà, ogni qualvolta lo giudicherà necessario, ispezionare , tanto di notte che di giorno la guardia di polizia , le sentinelle, ed i piantoni da questa forniti , facendosi però accompagnare dal caporale di posa : potrà del pari visitare le camerale onde assicurarsi della polizia , e del buon ordine delle medesime. 1303. Invigilerà sull’ uffiziale di picchetto fisso , sull’ aiutante di settimana , e sul prevosto , e prenderà cura di quanto ha rapporto alla manutenzione del corpo di guardia di polizìa, ai generi , alle consegne , alle
tabelle ec. esistenti
non che nella camera di picchetto , locali nell’interno del quartiere,
1304. Si assicurerà che cizi ,
facciano
i
i
nel
nelle prigioni
ed alla
,
medesimo , ed in
altri
polizia di tali locali.
detenuti ed i presi vadano agli eser-
travagli c la polizia i.utcma senza eccezione al-
cuna , che ricevano la corrispondente nutrizione ed il denaro di
Digitized by
i
— 108 — saccoccia , che vi sian tenuti in conrormilà del prescritto in queche all’ora stabilita dal comandante del corpo
sta ordinanza, e
prendano aria : esso nc ascolterà le querele , e laddove le trovi fondale , ne rassegnerà il contenuto al maggiore di settimana , affinchè sia fatta loro giustizia.
1305. Semprechè l’aiutante maggiore non debba in assenza del comandante del corpo succedergli nel comando , nelle marce per l’interno del Regno, precederà il corpo nei luoghi in cui dee pernottare , soggiornare , o rimanere di guarnigione, affine di preparare gli alloggi quartieri ec. 1306. Ordinandosi dei campi d’istruzione, vi precederà la truppa alla testa del dislaccaniciitp di accampamento onde tracciare il campo , a quale oggetto tale distaccamento sarà provveduto del bisognevole per silfatta operazione. 1307. L’aiutante maggiore noi reggimenti in battaglia ed in colonna si situerà alla destra del colonnello o comandante dèi ne’ corpi di un battaglione prenderà corpo , due passi indietro il posto asseguato al 2.” uffiziale superiore nell’ ordinanza degli . esercizi e delle mauovre. 1308. Si avrà cura di assegnare ai corpi di un batlagiioné aiutanti maggiori che siano più anziani de’ capitani del battaglione stesso. Essi aiutanti maggiori saranno incaricati della esecuzione de’ doveri assegnati al lenente colonnello , ed al maggiore di settimana. I comandanti di questi corpi potrauno per:
tanto assegncire parte de’ secondi annotali doveri al capitano di picchetto , nel caso che particolari circostanze rendano ciò indispensabile.
1309. L’aiutante maggiore sarà rimpiazzato da un capitano a del capo del corpo , che però non lascerà il comando compagnia o del suo squadrone.
scelta
della sua
Art.
X.
Degli axutanli. 1397. Gli aiutanti avranno autorità diretta su tuU’ i solto-ufdel corpo , per ciò che ha rapporto al servizio , ed alla ne studieranno l’ indole ed il carattere , ne vidiportamenti , e ne dirigeranno ì progileranno i costumi ed fiziali
disciplina : essi
i
gressi nella istruzione teòrica e pratica.
1398. Ogni aiutante è sotto agli ordini diretti del maggiore del proprio battaglione , cui dovrà secondare in tutto ciò eh’ è relativo al disimpegno delle di lui funzioni nel battaglione. 1399. Gli aiutanti saranno pure incaricati di sopravvegghiare i diportamenti de’ sotto-uffiziali c soldati, benché fuori delle caserme.
Digitized by
Coogle
,
— 109 — 1400.
Uno degli aiutanti , a scelta del capo del corpo, sarà
ne vigilerà la tenuta , la poe la disciplina ; ne amministrerà la su^istenza , ne terrà i non che gli altri registri a somiglianza di quelli delle compagnie o degli squadroni , ne dirigerà infine la istruzione incaricato dello stato minore : egli
lizia
ruoli ,
militare.
1401. Ne' corpi di piu battaglioni sarà nominato per giro un il di cui servizio incomincerà appena sfi-
aiutante di settimana ,
lata la guardia della domenica. Egli sarà specialmente agli or-
dini del maggiore di settimana , dell’ aiutante maggiore e del capitano di picchetto pel disimpegno de’ doveri a questi assegnati: non dovrà pertanto trascurare gl’ incarichi relativi al proprio battaglione.
1402. L’aiutante di settimana si riceverà dal suo predecessore ruolo del servizio de’sotto-ulfiziali ; lo stato dei sergenti di setdi quartieri e di guardia alle scuderie, il libro degli ordini del corpo e delia piazza che dovrà tenere al il
timana , de’ caporali
corrente ; cd infine le- varie consegue c disposizioni. 1403. L’aiutante suddetto dovrà esser presente a tutte le visite , o riunioni generali o parziali del corpo, alla partenza delle guardie , de’ distaccamenti , delle partite e de’ travagli ; alle riunioni di classi o di reclute per gli esercizi ec. , e , ne’ corpi a cavallo , a’ vari governi. 1404. Non potrà assentarsi dal quartiere, senza ordine o per-
messo de’ superiori. 1403. Si recherà ogni mattina a prender l’ordine alla piazza,
ma
il comandante del corpo potrà sostituirgli un portabandiera od un primo sergente nei corpi di un sol battaglione , quando il bisogno degli altri servizi non gli dessero il tempo necessario a poter disimpegnare un obbligo sifiatto. 1406. Giungendo ordini in quartiere , dovrà curare che siano immantinente passati a conoscenza de’ superiori corrispondenti e nel caso di urgenza assoluta, non trovandosi presente nè il maggiore di settimana , nè l’ aiutante maggiore , nè il ca-
pitano' di picchetto , potrà previo permesso dell’ uffiziale di pic,
chetto fisso , dare esecuzione
leremenle
si
all’ ordine
n]icde$imo , mentre ce-
comunica a’ superiori.
1407. Terrà nota degl’ individui cui è permesso di star fuori quartiere dopo la ritirata ; a quale oggetto i permessi accordati saranno dagl’ individui ad esso lui presentati di questa nota darà copia all’ uinziale subalterno di picchetto fisso ogni giorno prima della ritirata , onde questi possa annotarvi 1’ ora in cui è ciascuno rientrato , e tenerne conto nel suo rapporto. 1408. Tutt’ i sotto-uffizi.ili e soldati di servizio nell’ interno delle camerate e delle scuderie , sono sotto la vigilanza, cd agli ordini dell’ aiutante di settimana che dovrà assicurarsi se adempiano esattamente loro doveri. :
,
i
Digitized by
— na — 1409. L’ aiutante di sellimana
dovrà osservare atteiitaménic
non appartenenti al corpo , che s’ introducessero nelle caserme , e vigilarne le pratiche c gli andamenti egli vièlerà che vi s’ introducano vagabondi ^ o venditori di generi gl’ individui
:
nocivi alla salute del soldato : farà rapporto di quanto è analogo a questa prescrizione al capitano di picchetto pe’ necessari
provvedimenti. 1410. La mattina riunirà i rapporti delle compagnie o degli squadroni , non che quelli delle guardie di polizia , e compilerà il rapporto generale sotto la direzione del maggiore di settimana , che accompagnerà al rapporto. Alla visita della sera recherà all’ uffiziaie di picchetto fisso i rapporti de’ primi sergenti per la compilazione de’ rapporti , che questi dovrà formare. 1411. Riunirà la guardia assegnando i posti ; riunirà indi i sotto ulHziali per l’ ordine e li condurrà alla parata o al luogo ove si dà l’ ordine. 1412. Detterà l’ordine allorcjuando , non essendovi presente o l’ aiutante maggiore , debba distriil maggiore di settimana buirsi
al circolo dei sotto-uilìziali.
1413. Potrà
visitare
i
presi nelle camerate,
onde assicurarsi
della loro presenza.
1414. Accompagnerà il maggiore di settimana, e l’ aiutante maggiore nelle visite che faranno nelle camerale , e negli altri locali del quartiere.
1413. L’aiutante che segue quello di settimana, dovrà coadiuvarlo nel servizio generale del corpo egli sarà specialmente incaricato della riunione degli uomini di travaglio, e della trasmissione degli ordini agli uffiziali superiori non presenti al cir:
colo ,
non che ai cappellani , ai chirurgi
,
ed agli altri ufliziali
che fanno parte dello stato maggiore. 1416. Allorquando il capo del corpo lo giudicherà convenevole , potrà ordinare che uno o più portabandiera o portastendardo facciano il servizio di settimana con gli aiutanti.
1417. Gii aiutanti saranno rimpiazzati dal portabandiera o portastendardo del proprio battaglione e non essendovene, dal primo sergente foriere sotto le armi , e nel servizio dal primo sergente più antico. Ne’ corpi di un battaglione l’ aiutante dovrà disimpegnare tutte le funzioni assegnate all' aiutante di settimana il comandante però del battaglione lo farà aiutare dal portabandiera , dal portastendardo o dal primo sergente foriere , cui ne affiderà una porzione , senza però stabilire giro di ser;
vizio Ira essi.
Digitized by
Coogle
,
— Ili Art.
XI.
Dei porlabandtere e portastendardi. !
1418. Ogni porlabandieva o portastendardo sarà specmlmente incaricalo del casermaggio del proprio battaglione , sotto la direzione dell’ uilìziale di dettaglio a ciò destinalo, dovendo. alr uopo corrispondere co' forieri , che dirigerà e sopravvegghierà nelle loro operazioni relative a tale ramo. 1419. 1 portabandiere o portastendardi ne’ corpi di più battaglioni saranno nominati di settimana per giro , e durante tale servizio , che comincerà dopo sfilata la parata della domenica seconderanno l’ aiutante di settimana nelle sue funzioni. 1420. Il portabandiera o portastendardo di settimana è specialmente. incaricato delia polizia e dei buon ordine delle scuole rcggimentarie , e della mensa dei sotto-ufDziali : egli riunirà gl’ individui che debbono assistere alle suddette scuole , curerà le distribuzioni degli oggetti necessari , la nettezza dei mentovati locali , c quant’ altro vi abbia
rapporto ,
dirigendosi ordi-
nariamente al lenente colonnello per l’occorrente in proposito, e pei casi momentanei all’ uffiziale superiore di settimana , o al capitano di picchetto. 1421. I portabandiera o portastendardo potranno essere addetti a secondare temporaneamente gli uifiziali di dettaglio, o ad altre commessioni ne’ vari rami del servizio e dell’ amministrazione , a norma del bisogno e della di loro abilità. 1422. 11 portabandiera o portastendardo è rimpiazzato sotto le armi dal primo sergente foriere , e pel servizio dal primo sergente più antico.
A R T.
-
XII.
De' primi sergenti.forieri. t
1423. stribuiti 1’
I
primi sergenti forieri saranno dal capo del corpo di-
nelle varie olficine dì scrittura del corpq stesso, dovendo
uffiziale incaricalo dei
ruoli averne
sempre uno presso di sè.
faranno allo spesso assistere i primi ed alle istruzioni , onde non obbliassero il servizio d’ arme c potessero nelle circostanze rimpiazzare l’ aiutante , o il portabandiera o portastendardo nelle manovre : essi saranno esenti dal servizio o dal governo. 1425. Noi corpi che non hanno bandiere , i primi sergenti forieri porteranno le banderuole. 1426. .1 primi sergenti forieri possono essere rimpiazzati da un caporal roricre a scelta del capo del corpo negli incarichi di scrittura , c dal primo sergente più antico nelle manovre-
1424.
sergenti
1
capi
forieri
de’ corpi
agii
esercizi ;
Digilized by
Googk
,
~ 112 — Art.
XXI.
De' Capitani.
1486. Ogni compagnia di fanteria sarà, pel servizio interno divisa in due plotoni , quattro sezioni ed otto squadre : i plotoni saranno comandati da uffiziali subalterni, de’ quali ossendovene dippiù , il meno graduato rimarrà a disposizione del capitano. Ogni sezione sarà comandata da un sergente , ed ogni squadra da un caporale. Il primo sergente ed il foriere saranno ,
presso
il
capitano.
1487. Le reclute saranno egualmente ripartite nelle squadre, i travagliatori ec. , cosicché prendendosi le armi , risultino esse al possibile della medesima forza. In ogni compagnia si terrà lo stato della ripartizione succennata , a seconda del modello num. 14, ed ogni volta eh’ essa prenderà le armi dovrà presentarsi nell’ ordine ivf segnalo ; cioè , due squadre formeranno la sezione : due sezioni il plotone, ed i due
non che gli operai ,
plotoni la divisione di
manovra. 1489. Ogni squadrone sarà ripartilo in quattro plotoni , comandalo ciascuno da un uflìziale , che avrà sotto di sè un secondo sergente ; ogni plotone in due squadre alla testa di ognuna sarà un caporale ; pel rimanente si eseguiranno le norme accennale al num. 1487 per la ripartizione dello reclute , degli operai ec. non qbs de’ poliedri onde nel formarsi lo squadrone , plotoni di manovra sian composti da due squadre. ,
,
,
i
1490. Nelle truppe de’ corpi
condo
facoltativi lo scompartimento se-
premessi principi sarà coordinato alla formazione organica delle compagnie. i
1496. Egli farà distribuire in sua presenza i generi di vestiario,
cuoiame , bardatura ec. a’ soldati , dopo di averli segnati col marchio della compagnia o dello squadrone , annotandoli contemporaneamente negli stali complessivi , e nelle librette indivi-
di
duali in presenza
di’ ciascun individuo , cui quest’ ultima sarà immediatamente restituita sì negli uni che nelle altre sarà segnato il mese (jjella distribuzione , c la durala. 1506. I cavalli saranno riparliti dal capitano ai solto-uilìziali e soldati dello squadrone , dando i migliori ai primi : non permetterà in seguito che vi sì apporti alcun cambiamento senza ordine del colonnello , o che giammai sì tolga , senza positiva cagione , il cavallo , all’ uomo che lo mantiene con cura. 1622. Il capitano dovrà manulenerc con somma cura il giornale o mano corrente della compagnia o squadrone , il conto aperto il libro d’ordine, il registro delle punizioni, e quello di rancio , il registro de’ fogli di presi pane e foraggi , ruoli e :
,
i
le
rassegne , e la matricola. Egli n’c responsabile
ni
coman-
Digilized by
.
— 115 — datilo del baltagliona. Il 1.° sergente ed il foriere sono a’ suoi e per eseguire ogni altra scrillura ordini per (Questi bisogni della compagnia (1). Curerà che gli uffizioli da lui dipeadeuii si adibiscano tratto tratto all’ esame ed alla compilazione della scriltora di compagnia o squadrone , onde istruirsi nella loro manutenzione, ed essere in grado di rimpiazzarlo alle occorrenze. 1^23. Farà inoltre che tali uffiziali abbiano de’ registri su di cui inscrivano giornalmente tutte le muuizioni e novità dei loro plotone non che quanto ba rapporto alia sua amministrazione: ivi trascriverai! pure gli ordini ebe contengono massime, il capitano vigilerà che tali registri siano al corrente. IS26. Tutte le domande degli uffiziali , Boito-uffiziali e soldati della compagnia o dello squadrone dovranno essere presen,
,
tate al capitano egli vi apporrà la Sua firma sotto quella deil’ individuo' che chiede per indi passarle al comandante del bat. , taglione. :
Art.
XIII,
Di’ primi « .secondi Unenti , e degli alfieri. 1ÌSS4. I primi' e secondi lenenti , e gli alfieri nelle compaincaricati dì un egual servizio interno , della di cui esecuzione risponderanno al capitano , il quale potrà pure incaricarli de’ diasimpegni relativi a’ rami di servizio ad esso lui affidali , onde esserne secondata. 1ÌS33. Oltre alte incombenze particolari che il capitano può assegnare a talc o tal altro ullìzialO delia sua compagnia o dal suo squadrone, ognuno di essi ha 'due speciali incarichi, il comando cioè del plotone , ed il servizio di setliraana.
gnie o negli squadroni saranno
(1) La mino corrente o gioraflc della compagnia o dello squadrona couliene numero ventuno siali riuniti in un libro che ne prende il ouma. Pei corpi di cavalleria >i è aggiunto il numero de’ siali necessari pe’ registri de’ Cavalli , della bardatura cc. L’indice della mano correute fc ^Situazione giornaliera della forza Registro degli Alle e basse Ricezione giornaliera del pane e presi hoirìdì alla coavalescenza -^Registro degli Uomini all’ospedale Registro degli uomini con licenza o con permesso— Registro degli uomìoi al diRegistro degli uomini in sconto Registro de’ travagliatori di piazza Generi di capunizione Registro delle sospensioni de’ solto-uffizialì sermaggio Utensili di compagnia Generi (fi dotazione di caserma Registro noMunizione da guerra Registro delle riparazioni d’ armi minativo del servizio ròe giorsalnienle si presta —Ristretto del registro della matricola Slato de’gencri di vestiario, cuoiame, dote ed armamento introitali dalla compagnia nel corso del Bilancio mensile de’ generi di vestiario, cnoiarac, dote ed armamento esistenti presso la compagnia alla prima del mese di,.... per rilevarne la resta effettiva alla (ina del luddetlo mese.
—
—
—
—
'
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
‘
-
Ifi
Digitized by
Coogle
w- 114 -sf 1^36. Anthialamlosi gli uffiziali dovranno darne parie al proc ^rio capitano , il quale se l’ infermo sia di settimana lo farà noto all’ ulfizialo che dee rimpiazzarlo. 1537. Ogni uflìziale subalterno sarà speciaitneate pesponsabi)à al suo capitano degl’ individui del proprio plotone , della manutenzione del di loro vestiario , cuoiame , cd armamento , dei generi di dote, della bardatura e tenuta de' cavalli , del loro governo , nutrimento , e della loro ferratura. Egli dovrà inoltre dirigere i solto-ulTiziali addetti al suo plotone , vigilarne la condotta , assicurarsi della loro istruzione, e far si che dissimper gnino con accortezza e zelo il proprio dovere. 1538. Egli terrà in un libretto lo stato nominativo degji individui componenti il plotone , con la speciCcazionn delle pacT ticolari circostanze di ciascuno , non che lo stato di tuli' ger Beri ad eglino appartenenti c quanto altro ha rapporto. alla loro amministrazione. Ivi traserivcran j)urc gli ordini che eeqtengar pò massime. 1539. Dovrà fare frequenti visite per assicurarsi che tutto sia mantenuto in buono stato , e^ dare le convenevoli disposizioni; farà eseguire piccoli r[a»Ì , C rapporterà poi tutto al capitano, 1540. Ne’ corpi di càVaìferia visiterà ogni settimana la ferra' tura e la bardatura. 1541. Dovrà ogni giorno visitare il suo plotone, sia o non sia di settimana ; cccellochè quando trovisi di servizio. 1542. Farà che gl’ individui del suo plotone indossino bian:chcria dì bucato almeno una volta la seltimitna , si radano la barba nuando occorra , e si mantengano corti i capelli; che si lavino le mani cd il viso frequentemente , non che i piedi ogni li giorni ; che sì taglino le unghie , e che sì» loro earabiiita la biancheria da letto ogni 15 giorni ,- c la paglia ogni 3 mesi. 1543. Il comandante di plotone sarà rimpiazzato dàll’iifliziale rimasto disponibile , o in mancanza di altro, dal secondo sergente più antico del plotone medesimo. 1544. Gli uiiìziali suddetti alterneranno tra essi in ciascuna compagnia o in ciascuno squadrone pel servizio di settimana. Questo servizio verrà comandato dal maggiore di settimana , ini
i
.
'
cominccrà della testa , non
verrà' interrotto
se
non quando la
compagnia o lo squadrone sia ripartilo in frazioni ; e rimarrà .sospeso mentre l’uno o l’altro trovansi per intero sotto le armi; dovendo il capitano .rispondere di luilo ai superiori in slffalla circostanza.
1545. Il servizio di settimana incominccrà rala della domenica.
1546. Gli
ulTizialì
di settimana nelle detti.
dopo sfilata la pa-
subalterni al seguilo faran pure il servizio
compagnie o negli squadroni cui saranno ad-
Non essendovi però die un solo iifiìziale nella compagnia
Digitized by
Coogle
^ 113 — b bélió squadrone , egli si considererà come di settimaDa edutia meno clie il comandante del corpo non destini un uP> bsialc di altra compagnia o di altro squadrone , od un portabandiera o portastendardo per- coadiuvarlo. 1547; Avverrà lo stesso allorquando la compagnia o le squadróne sia ripartito in caserme separale e distanti cosicché con una 0 più frazioni non rimanga addetk* che un solo uICzialc suniiata ,
,
baltefnd;
,
1548. L’udlziale di settimana dovrà trovarsi presente a tutte o straordinarie della compagnia o dello squadrone. Vigilerà alla, ripartizione 'del prcst, a quella del pane vorifkherà la spesa di rancio assisterà alla preparazione o distribuzione del medesimo, e scriverà. di proprio pugno le visitd , e riunioni periodiche
,
,
sull’ apposito libretto le
corroborando
somme spese all’oggetto, ed il lóro uso,
Terrà cura della uéttezza delle canterale, del pulimento de’ locali o dei generi, c dello scompiurlimeuto ed assettamento di questi uc' luoghi conveoevoli. 1549, Sarà responsabile di ogni inconvcnieulc che polcsso acbadere nella compagnia ò nello squadrone. 1550. Ispezionerà gli uomiui che debbono montare la guardia , o che debbono riunirsi- per qualsivoglia servizio ; a quale effetto questi gli verraunò presentali dal sergente di settimana. Egli poi condurrà primi al luogo dcstiualo ucl quartiere per il
lutto colla sua lirina.
‘
!
lo scomparlimetilo delle guardie.
1551.
Farà iiolameuto degli uomini che uscir possono dal quartiere , e munito di sua firma per mezzo del sergente di settimana lo farà presentare con gli uomini stessi all’ uffizlalc di prenderà conto de’ manciiuti alle visite , c delfisso ora in cui taluno dì questi siasi ritirato , e ne farà rapporto. 1552. IVella cavalleria assisterà alle disU’ibuzioni del foraggio , cd al govt:riio de’ cavalli , e vigilerà clic gli oggetti di bardatura siatio ben tenuti , ed al di loro posto. Si troverà presente nell’ atto in cui debbobsì abbeverare i cavalli ; ed avrà 1-ura che ciò si esegua senza disordine ; non permetterà che nell’ andare all’ abbeveratoio si facciano trottare o galoppare i cavalli j assegnando de’ -sotlò-uifiziali lungo tq righe so l’acquata è lontana. Se i cavalli per bere debbono entrare nell' sct|ua , avrà- cura che al ritorno siano asciugali. Baderà infine che alle picchetto
:
1'
'
Ore stabilite
I
cavalli infermi siano visitali c medicali.
1553. Prima della parata di guardia darà conto al capitano ogni punizione, assenza.; mancanza cd altra novità, e gli sommetlcrà tutte lo- domande , i reclami ce, 1554. Se il capitano faccia coftosecré che non si rtelierà in quartière , 1’ ufiizialc di settimana dovrà portarsi al di luì alloggio per questo rapporto a meno che non venga oulurizzato ad di
,
Inviarglielo iu iscnllo.
>
-
Digilized by
— 116 — fei
liOSK. N«*caii straordinari o rilevanti 1’ uCTiEÌale di •ellimana recherà personalmente dal capitano , o vi spedirà , se tratte-
nuto da
affari di servisio ,
un solto-ulBziale
,
onde
informarlo
'
dell* occorrente.
1S56. Egli dipenderà direttamente dal capitano di- picchetto, dall’ aiutante maggiore , e dal maggiore di settimana cui farà rapporto di ogni novità , e di ogni visita o ispezione. Della visita della mattina , dovrà inviare anche rapporto all’ uffitiale di picchetto fisso.
1657. Interverrà alla parala della guardia , in quartiere
'
,
o
sulla piazza d’ armi,
1668. Curerà che ogni sera dopo la visita si legganogli ordini emanati dalie autorità superiori , e li spieghérà. 1669. In assenza di altri uffiziali istruirà alle ore prescritte la compagnia o lo squadrone. 1660. Nella visita degli effetti da praticarsi il sabato curerà che tutto si trovi ben disposto, ed in regola al giungere del capitano.
1661. Veglierà su e su
i
quartiglieri
i
e
sotto-uHìziali di settimana e di quartiere,
guardie di
le
stalla ,
onde siano al loro
posto , ed eseguano i loro doveri : e si assicurerà che gli uomini di picchetto siano sempre in ordine , e pronti a marciare. 1662. Avrà cura che ad ogni ora Je armi ed il bagaglio dei e soldati sieno disposti in conformità del prescritto
solto-uffiaiali ^
ai numeri
1672, 1673 , e 1674.
A a X. HIT. De primi sergenti. ».
(
1671.
Il
primo sergente
vigilar
dee
alla condotta
militare e
privata de' sotlo-uiBziali e soldati della propria compagnia^ o del
proprio squadrone. 1672. in assenza degli
squadrone ,
uffiziali
ma sempre ne porterà
comanderà la compagnia o lo i
dettagli
polizia , della tenuta , della disciplhia ,
sussislcnza etc. ,
e ne custodirà
di lutt’ i oennali articoli verso
i
del servizio, della
della istruzione , della
generi. Egfi sarà responsabilo
qualunque nlfiziale della compa-
risponderà poi al solo capitano di quanto rapporto a}!’ amministrazione; anche su questo ramo non man-
^uia o dello squadrone Ìla
cherà pertanto di dare agli altri, uifiziali della compagnia o dello squadrone , non che a quelli cui è affidato qualche dettaglio aminiaistrativo , le notizie che potessero loro ^bisognare. 1674. Airenirare nelle funzioni, il primo sergente verffidierà la esistenza , e lo stato di tuli’ i generi appartenenti alla
com-
pagnia e allo squadrone , che trovansi segnati na' registri e sulle
Digilized by
- ut — libreUe iudÌTiduali , osserfaudone puraneo io italo ràpetia a|l« durate , e poscia farà rapporto in ogni occorrenza al capitano^
cui è direttaineate responsabile di, tutto il materiale. Praticherà lo stesso ogni sotto-ufliziale destinato temporaneamente a rim* piazzare un primo sergente. 1B7S. Ogni cinque giorni riceverà dal quarlier-mastro il prcst pei cinque giorni susseguenti , mediante il foglio di prest firmato dal capitano , al quale consegnerà la somma. ISZfi. Ogni mattina , prima dell’ora del rancio, consegnerà ai sergente di settimana la parte del prest da distribuirsi agli individui , e questi gliene farà ricevo , mediante un piccolo statino della forza eh’ è a rancio: in es$o saranno scritte le rite* nule autorizzate , delle quali il primo sergente farà introito ondo darne conto ai capitano. 1577. L'importo della spesa del rancio., coU’apposita carpetia >
da esso lui firmata, e dall’ ulliziale di settimana, sarà passala al ca* porale del rancio copia di tale carpetta , firmata dal caporala e dall’ uffiziale auzidetto , rimarrà presso il primo sergente. 1579. Presenterà al capitano, ogni giorno di distribuzione, il bono pel pane, pé’ foraggi e per ogtti altro genere da riceversi, e, dopo che questi lo avrà firmato lo recherà al quarticrrraastro, :
dandone copia
al
solto-uifiziale
incaricalo della distribuzione.
Terrà registro di tali somministrazioni nel giornale della com* pagnia o dello squadrone , su cui le totalizzerà mensilmente. 1580. Inscriverà immancabilmente ogni giorno sul registro anzidetto tutte le mutazioni avvenute agli uomini ad a’ cavalli, tiun che tutti gl’ introiti ed esiti di generi , e di ogni altro og* getto relativo all’ amministrazione dovendo tal registro essere ogni sera al corrente. 1581. Noterà sulle librette , non che nel -conto aperto , in presenza de’ soldati e delfulfiziale di settimana, i generi ebe loro si distribuiscono, u quelli che si ritirano dai medesimi, e farà che tali librette stiano irremovibilmente presso di loro; ,
della qual cosa sarà direttamente e strettamente respeosabile al
proprio capitano. 1583. In conformità delle norme stabilite col num.° 1508 (1) noterà dietro i vigl ietti di entrala agli ospedali o alle sale reggimentali
i
generi che gli uomini conducono secoloro : e que&
(1) 1808.. Il capitano si assicurerà che a dorso dei biglietti di entrata spedale , o di passaggio alla sala reggimentale sia notata la roba
alto
quivi portata dagl’ individui , rimanendo presso il primo sergente nota degli effetti che lasciano di quest’ uhima sarà data copia conforme, vidimata dall' uffiziale di settimana , all’ uomo che va allo spedale. I generi rimasti saranno conservati nel magazzino della compagnia o delle squadrone , o in quello del corpo , a seconda delle località-, • degli erdhai del comandante dì esso e però per gli nomini assenti , sia per ospe' dalia sia per licenza' maggiori di 18 giorni gli effeiti dovranno de, pesiiarst ai magazzino del corpo. :
;
,
Digitized by
.
.
— liscile lasciano nella la
durata,
compagnia o
nello squadrone
,
segnandone
.
Ib84. Avrà cura della conservazione del bagaglio, dull’at* inamenlo, c della bardatura di tali individui, c della consegua di essi generi al magazzino del corpo. lìiSS. L’ uflìziale del magazzino verificherà lo stalo de'generi elio gli si consegnano, éd il sesto, e la compilazione uniforme degli statini di versamento , giusta i modelli approvati ; e Urinerà gli ultimi restituendoli al primo sergente copia di esso , firmala da quest’ ultimo rimarrà nel sacco coi generi che si depositano in magazzino : inoltre , su di ogni sacco , involto ec. vi sarà notato il nome j il cognome e la compagina o lo squa* dronc cui il proprietario di tali oggetti appartiene. 1586. Dovrà il primo sergente versare in magazzino , nel più brQvc termine possibile , il bagaglio degli uomini riformati, disertati , passali ad altri corpi , condannati , congedati , morti cc. , ed in appoggio di tali versamenti vi sarà il còrrispondente stato o processo verbale prò vvisorio,'sotlascrilto dall’ uflitiale di settimana , non che la libretta dell’ uomo j chiusa e :
,
firmata dal capitano.
1587. Per gli uomini clic passano ad altre compagnie o ad squadroni farà in dojipio i corrispondenti statini di passaggio , che conterranno la nota dei generi che sccoloro portano colle rispettive durate , e ne riscuoterà la ricevuta sotto di uno di essi statini dal capitano corrispondente. Tuli statini compilati secondo il modello nel sesto pi'cscritto , e visitali dai co, mandante del battaglione , saranno presentati all’ uffiziate del magazzino pel trasferimento de’ generi nel registro generale. 1588. I generi di trasto de' disertori rimarranno allo squadrone , ond’essere , per le cure del consiglio , venduti al maggiore offerente ; il prodotto sarà versato al mantenimento. 1589. Le anni degli assenti saranno custodite dal primo sergente , il quale avrà cura che siano unte di grasso , c sovente ripulite per mezzo dogli uomini in arresto o' di altri , che col j permesso del capitano nominerà per giro. 1594. Il primo sergente farà presentare dal sergente di settimana al chirurgo nella sua visita, la uota degli uomini amma^ latij nelle camere ne’ casi urgenti Io farà- avvertire subito. , e 1595. Tuu’i sotto-uffiziali c soldati che debbono iuuollrare domanda o reclamo, dovranno chiedere permesso ni primo sergente. 1596. All’ora stabilita al unni.® 1514 (1) il primo sergente altri
un'ora dopo lo sveglio il capitano riceverà (1) 1514. Ogni' mattina dal primo sergente un rapporto della forza c delle yariazioui^ che , dopo averle csainiualo, ed'avcrvi aggiimic le sue osservazioni, e le domande di quanto possa occorrere agl’ individui da esso lui di|)cndciUi , firmerà ed invierà pel primo sergente' medesimo airalutaule di scUimana . per la compilazione del rapporto generale.
Digitized by
^ 119 -, capitano nel suo alloggio . onde presentargli 'rapporto giornaliero , npl quale saranno segnale le mutazioni
|[iavcà recarsi dal il
del di precedente , lo
domando cc.
1S97. Dovrà prender l’ordine nel modo stabilito al numero cd inviarlo con un s«llo-itf, fiziale a qite' subalterni non presenti alla parala e die siano Icgit-r timamente impediti. 1698. Alle ore 7 1/2’ della mattina , c nella stato alle 5 1/2, si presenterà all’ aiutante d! servizio nel locale a ciò designalo , onde somministrare ni maggiore di settimana tutte le dilur cidazionr e ’^le notizie die abbisognassero per la compilazione del
506 , recarlo, al proprio capitanò
rapporto generale.
1599. Il primo sergente terrà il rnolo pel servizio de’ soldati, obe nominerà com’ò detto al num.° 455. Nominerà puranco i pei servìzi interni della compagnia o dello squadrone , ed ogni individuo di travaglio, di picchello, distaccasotto-uflìzlnli
mento ec.
'
1600. Il pripao sergente darà conto airuUìzinle di settimana quanto avvenga, ed informerà pure i comandanti de’ plotoni di quanto ha rapporto alle loro particolari incumbenze. 1602. Di ogni visita farà rapporto, e questo, firmato dal-
^
di
settimana, s’invierà all’ ullìzialc superiore di sclìinon che all’ ulGzialc subalterno -di picchotlo fisso per , * quella della ninltinn. 1605. Avrà la chiave delle casscltine delle monizioni , e curerà attentamente che siano riposte in luogo sicuro : distribuirà i pacchetti di cartocci agli uomini di guardia , e li riprenderà attentamente al loro ritorno , verificandone lo stato. Riempierà le cartucce di latta prima di consegnarle agli uomini , e lè Visiterà al ritorno. Distribuirà del pari le munizioni a s.alva, 1609. I primi sergenti si dovranno trovare presenti alle riunioni delle compagnie o degli squadroni , marciare con essi , c trovarsi, puranco a tutti gli esercizi : nella cavalleria saranno esenti dal governo. l'ùffiziale di
mana
,
A n T.
XIV.
secondi sergenti. -»
r
1611.
I
secondi sergenti
delle proprie
vigileranno
su
i
caporali c soldati
compagnie o de’ propri squadroni
in
tulio ciò clic
doveri, essendone responsabili
a’ primi ser-
ha rapporto ni
lori
genti , ed agli
uffiziali
de’ rrspellivi plotoni.
1613. Nell’ interno della propria compagnia o del pfoj>rio squadrone saranno obbligali a due disimpegni diversi , l’uno- re-; laiivo al
comando della propria sezione nella
fanteria , e del
Digitized by
,
— 120 — |^r«prio plotone nella cavalleria ;
a
l’ altro
al servizio di
scUima—
per questo ultimo alterneranno tra loro. 1614. Ogni secondo sergente, sotto l’ autorità del rispettivo ullìziale , dirigerà luti’ i particolari risguardanli 1’ andamento in> terno della propria sezione o del proprio plotone , vi manterrà l' ordine e la disciplina sosterrà colla sua autorità»' quella dai , caporali e li avvezzerà a comandare con dignità, e fermezza. :
1615. Terrà il ruolo della intera compagnia o dell’ intero squadrone , non ebe del plotone di cui fa parte , e lo stato dei generi ch’ esistono presso gli uomini della sua sezione , o del suo plotone sul quale noterà le variazioni ogni qualvolta ne ac> cadano. 1616. Veglierà
alla
conservazione ,
manutenzione e nettezza
di lutti gli oggetti , ed alla collocazione de’ medesimi
ne’ posti
convenevoli : baderà che i generi di panno , compresevi le co> perle , siano battuti e spazzati ogni sabato ; che le armi , la bardatura ed il cuoiame siano netti , ben tenuti ed al di loro posto ; che tutt’ i generi di vestiario siano bene indossati , a propri, e che, senza la minima dilazione, vi si facciano i pie* coli accomodi necessari ; che , almeno ogni domenica , siano cambiate le biancherie ; che i capelli sian tenuti netti e corti le unghie tagliate , le barbe rase a tempo , i piedi lavati ogni IK giorni , che i detenuti ed i convalescenti fruiscano delle stesse cure , iucaricandoDC loro caporali ; che i letti siano convene' voimeute -piegati e coperti; il bagaglio disposto sulle mensole; le camere spazzale ; i vetri lavati : le mura nette e bianche ; i cartellini ed ogni altra cosa affissa al muro conservala , e ricambiata al bisogno. 11 sabato farà disporre convenevolmente su i letti tutto il bagaglio per la ispezione, 1617. Semprequando la compagnia o lo squadrone dovrà riunirsi , il secondo sergente di ogni sezione o plotone farà anticipatamente preparare soldati , passerà loro la ispezione nei più uunuli particolari , darà le disposizioni convenevoli , e poi farà rapporto dell’ occorrente all’ uffiziale cui dovrà presentarli. 1618. Di quanto occorra nella sezione o nel plotone , non i
i
ebe delle mutazioni , perdile , degradazioni di oggetti , riparazioni necessarie , e di ogni altro farà rapporto verbale al rispettivo uffiziale , allorché questi si presenta in quartiere: 1621. Il servizio del secondo sergente di scUiinaua incomincerà dopo sfilala la guardia della domenica. ^ 1622. Il secondo sergente di settimana sarà particolarmente cui seconderà nella esecuzione di luti’ i particolari di polizia e disciplina interna , ed al quale dirigerà i suoi rapporti verbali. 1623. La mattina farà alzare gli uomini appena toccalo lo sveglio baderà pertanto che in qualsivoglia stagione le tele o 1# agli ordini dell’ uffiziale subalterno di settimana
;
Digilized by
,
— 121 •— vetrate delle finestre non siano aperte pria che gli uomini sien» fuori di letto e vestili. 1624. Sarà presente a tutte le visite, ed in raso di assenza del primo sergente e dell’ uffiziale di settimana, le farà egli stesso. 1625. Ne’ corpi a cavallo si recherà alle stalle appena toccato io sveglio , onde assicurarsi se i caporali , e soldati di guardia visialla stalla abbiago appagliato , e facciano il loro dovere ronzali , e riceverà dalle guardie di stalla i terà le cavezze , rapporti , per indi compilare il suo per la visita del mattino. 1626. Veglierà pure alla nettezza delle scuderie. Manderà all’ abbeveratoio i cavalli governati , e baderà che vi vadino in ordine , al passo , e serbando convenevole distanza. 1627. Assisterà alla distribuzione dell’orzo di cui verificherà la quantità , e farà sì che venga dato contemporaneamente a :
i
i cavalli di una medesima stalla ; che degli uomini si trattengano accanto alle mangiatoie , e non si appagli se non dopo consumato l’ orzo non lascerà le scuderie che dopo averle fatte
tutt’
;
spazzare esattamente.
1628. Nell' intervallo tra i governi vigilerà le guardie di stalla, facendosene ripetere le consegne ; e baderà che non si sprechi la paglia o il fieno. 1629. Farà riunire dal caporale di quartiere gli uomini destinati alle varie classi d’istruzione, li farà preparare convenevolmente , gl’ ispezionerà e condurrà al luogo di riunione ; farà altrettanto per gli uomini di travaglio o di distribuzione , vigilando che siano provveduti de’ generi bisognevoli ; potrà però farli condurre al suddetto luogo dal caporale summentovato ; lo stesso praticherà per gli uomini che possono uscire a diporto inviando con essi la nota firu)ala dall’ ufBziale di settimana. 1630. Alle ore stabilite presenterà alla ispezione dell’ uffiziale di settimana gli uomini di servizio , dopo averli esso stesso ispezionati e fatti mettere in assetto. Nelle truppe a cavallo baderà puranco alla ferratura, insellatura ed al carico. 1631. Distribuirà giornalmente, alla presenza de’ caporali delle squadre o dei plotoni , il danaro di tasca agl’ individui , e baderà attentamente che su tale danaro non si esegua alcuna ritenuta
non prescritta.
1632. i
I caporali di
soldati di guardia
quartiere ed
alle stalle ,
i
quartiglieri ,
i
caporali ed
dipenderanno da essolui: quindi
sarà egli responsabile dell’ adempimento
de’ loro doveri verso
i
propri superiori. il
1633. Baderà alla polizia e tranquillità degli uomini durante tempo che staranno nelle camerate , e curerà clic presi non i
ne escano. 1633. Baderà attentamente che gli uomini di ritorno in quartiere non si tolgano o sbottonino 1’ uniforme se non dopo es16
Digilized by
— 122 — sersi sufEcienlemenie asciugati;
che smontando da cavallo , doo
tolgano le selle prima del tempo prescritto ; che queste siano poste ad asciugare appena levate da sopra ai cavalli , ne siano battuti e nettati i pannelli prima di essere rimessi al di loro i cavalli siano accuratamente asciugati. 16^. Al ritorno delle guardie o dei distaccamenti nelle camerate , visiterà le loro armi prima che le pongano alla rastrelliera , onde assicurarsi se sono state scaricate ; ritirerà le munizioni , e le consegnerà al primo sergente. 1637. Si assicurerà che le armi cd il bagaglio de’ caporali e soldati , la bardatura , le casse dei tamburi , le trombette e gli altri utensili di compagnia e squadrone stiano sempre nel modo
posto , c che
nel corso della presente ordinanza. 1638. I secondi sergenti di settimana, eccetto il giro dei distaccamenti , saranno esenti dal servizio di piazza , e quindi non prescritto
dovranno giammai assentarsi dal quartiere, a meno
di
ordine
espresso.
A H T.
XXVI.
De caporali forieri. 1641. Il caporal foriere sarà specialmente agli ordini del primo sergente , sotto la ^i cui direzione manuterrà i registri delia compagnia o dello squadrone , e formerà gli stati , le situazioni o le altre scritture che giornalmente occorrono. 1643. Darà conoscenza al sergente di settimana dei travagli comandati , non che degli uomini necessari per la spesa del rancio , per la ricezione dei viveri , del pane , dei foraggi ec. 1644. Riceverà le distribuzioni , e sarà responsabile di qualunque errore su questo ramo: consegnerà il pane, e gli altri oggetti agli uomini corrispondenti , c ritornato in quartiere , ne <
farà la distribuzione :
rimetterà
p'oi
il
foraggio
al caporale di
quartiere , onde farsi distribuire dall’ uflìziaie di settimana.
1645. Sarà specialmente incaricato della manutenzione del libro d’ordine , e ne darà lettura agli uiliziali della compagnia o dello squadrone egli trasmetterà loro, in mancanza del primo sergente , gli ordini eventuali o straordinari. 1648. Sarà specialmente incaricato dei particolari. del casermaggio della propria compagnia o del proprio squadrone , e quindi terrà registro di tutte le circostanze da inserirsi nello stalo ebe fa parte del registro giornaliero. :
Digilized by
-- 1S3
A R T.
— XXVII.
De caporali. 1655. I caporali di una medesima compagnia, o di uno stesso squadrone, alterneranno tra loro pel servizio di quartiere e di scuderia , eccetto quelli che rimpiazzano un secondo sergente nel servizio di settimana od il foriere ; non pertanto dovranno diservizi di squadra e di rancio. simpegnar sempre 1656. Ogni caporale terrà un libretto in cui sarà inserita la lista de’ soldati delia sua squadra per ordine di antichità , ed , uno stato de* generi di vestiario , cuoiame , dote ed armamento che loro appartiene , non che della corrispondente bardatura : sarà provveduto sempre dell’occorrente da scrivere. 1659. Ammaestrerà le reclute della propria squadra nel modo di disporre il bagaglio ne’ sacchi o valigiotti , non che nel servizio interno ; nel modo di montare , smontare , e ripulire le armi e gli arnesi, e, nella cavalleria, le istruirà inoltre in tùli’ particolàri del governo , non che nel modo di bardare il cavallo. Dovrà parimente insegnar loro doveri di rispetto verso i superiori , ed il modo di salutarli , sia in servizio , sia fuori i
,
'
i
i
di
esso.
1660. Diunita
al foriere
esaminerà
gli oggetti
di casermaggio
e mobilio della propria squadra , e ne formerà uno stato dettagliato , rispondendone per la parte che lo riguard*.
1661. Allo sveglio farà alzare e vestire gli uomini della'sua squadra, ne chiamerà la visita, farà alzare i letti, piegar le lenzuola e le coperte. 1662. 11 caporale farà conoscere al secondo sergente della soldati che nella prosezione o del plotone di cui fa parte , pria squadra ammalassero , ed in caso di urgenza ne avvertirà il secondo sergente di settimana.' i
1663. Gli farà conoscere gli uornini mancanti alla visita, e l’ora nella quale sono rientrati colorò che mancavano a quella della vità ,
sera precedente ; gli farà puranco rapporto di ogni noe di ogn’ ispezione. i rancieri al caporale dì rancio appena toc-
1664. Manderà
calo lo sveglio , farà preparare all* ora prescritta gli uomini che debbono esercitarsi colle varie classi , c ne’ corpi a cavallo, al tocco della tromba, riunirà gli uomini della propria squadra muniti de’ morali e trasti corrispondenti , insieme a’ quali si recherà ol luogo del governo: baderà alla quantità della biada che ognuno prende nel morale. si
1665. Avrà cura che ì soldati sì lavino il viso e le mani, taglino i capelli , e si radino ; che assettino 11 di lor bagadopo averlo accuratamente spazzato ; che scopino le came-
glio
Digitized by
Googlc
,
— 124 — rate , netliuo le tavole c gli utensili , preparino le camelie ed ogni altra cosa necessaria per la distribuzione del rancio. Farà poi , che gli uomini di servizio preparino le armi ed il vestiario. Nella cavalleria si eseguirà quanto è detto di sopra appena
uomini del governo. 1666. Baderà alla tranquillità ed al buon ordine delle camerate , castigando o facendo castigare coloro , quali le disturbassero. Vieterà che nell’ interno di esse si battano generi tramandanti polvere ; che non vi si fumi ; nè si sporchino le tavole da letto. Allorquando i soldati rientreranno dal servizio baderà che non si spoglino immantinente ; che consegnino le munizioni che ripongano i loro eQ'etli al sito ordinario, e che abbiano scaricate le armi. 1668. Visiterà talvolta i sacchi o valigiotti , onde assicurarsi tórnali gli
‘
i
:
della
esistenza
de’ generi
,
ma se il proprietario non sia pre-
sente , eseguirà tale visita in presenza di uno o più quartiglieri o del il sergente della propria sezione
dopo averne prevenuto
proprio plotone. 1669. Ad ogni visita , se la compagnia o lo squadrone non si riunisca , ogni caporale chiamerà quella della propria squadra , dando parte delle novità al rispettivo secondo sergente. 1670. Toccato il .silenzio farà spegnere i fuochi, se ancor ve ne fossero , e baderà che i recipienti per 1’ acqua sieno pieni , che non esca più alcuno dalla camerata , e che tutti si pongano a letto. 1672. Il caporale di ogni squadra baderà che i' generi dei fanteria sieno disposti come siegue : Sull’orlo anteriore della tavoletta della mensola sarà
soldati di
affisso
un cartellino col nome c numero di matricola del
soldato cui porzione di tavoletta appartiene. Il sacco chiuso col cappotto avvolto sopra , sarà su di essa , tavoletta coll’ apertura all’ infuori , e col suo mezzo sul detto cartellino , alla sua dritta vi starà la gamella. Il sacco a pane e la fiasca staranno appese per le corregge al piuolo di sinistra; nel primo il soldato riporrà la biancheria sporca , non che i piccoli utensili necessari, alla pulizia , essendo vietato situar cosa alcuna sotto al saccone. Il caschetto o berrettone coperto della incerala sarà situato , a destra del sacco. Il cuoiame starà appeso al piuolo di dritta con la giberna coperta dal coprigiberna di tela bianca al disotto, cd il budriere con la sciabla al di sopra. 1 fucili o moschetti saranno alla rastrelliera con la canna al fronte ; le baionette capovolte , ed infilzate pel inanico alle bactal
<
lietle
;
il
cane scoccato , e lo scodellino aperto. I fucili avran-
no sempre la pietra focaia.
Mancando le rastrelliere , i fucili si terranno appesi al muro
Digitieed by
Coogle
.
— 12S — accanto ai capezzale , col calcio allo insù , ponendo le baionette nel budriere e non essendovi le mensole , i generi si sospenderanno a’ chiodi che si avrà cura non sian tanto grossi da deteriorare il muro. 1673. Nella cavalleria caporali di squadra faranno eseguire ,
,
i
quanto appresso. 1
cartellini
Taligiotti , ed
sella , a
come nel numero precedente ; i terranno costantemente attaccali alla in luogo mollo lontano altrimenti ordinato ; in questi casi si
saranno situati i
cappotti
si
meno che queste non sieno
dai letti , o non venga situerà la mantiglia piegata in quattro sulla tavoletta , e su di la roba che non entra nel valigiollo , ed il valigiotto stesso : a destra si porrà l’ elmo o caschello colla visiera all’ infuori , ed il cappotto piegato a destra della mantiglia , o se non v’ è luogo , sotto il caschello, o l’elmo. Le anni da fuoco si terranno alle rastrelliere ,e situale come si è detto per la fanteria. Appesa ai pinoli della mensola starà la giberna, la bandoliera , e la sciabìa ; quest’ ultima sarà nuda ed incrociata col fodero. La biancheria sporca , ed i piccoli utensili si terranno nel sacco a pane appeso al pinolo di sinistra , dove starà pure la fiasca : a piè del letto , appeso ai lato dritto , si terrà il sacco a biada , nel quale , ben ligaio , si riporrà la distribuzione appartenente al cavallo di ogn’ individuo; a sinistra sarà il trasto nel morale. 1674. Le selle non si terranno mai ove si dorme , eccello il caso di assoluta necessità ; non pertanto vi staranno il più vicino che sia possibile. Esse si sospenderanno in modo da preservarle dall’ umido e dallo stropiccio ; la sopraccinghia dovrà essere di maniera avvolta attorno alla sella da leuerue piegate in 'dentro le falde : sul fondo sinistro s’incollerà un cartellino indicante il nome ed il numero di matricola del soldato cui la sella appartiene. Nella stanza delle selle staranno le briglie appese al muro , e sotto queste gii stivali. 1673. Il caporale , sia di fanteria o di cavalleria , sarà presente alla distribuzione del denaro di tasca , che H secondo sergente di settimana farà agli uomini delia sua squadra. 1676. Baderà che ogni domenica gli uomini indossinola biancheria di bucato ; e se questa è lavata per le cure dei capitani, la riceverà il sabato dalle lavandaie , e la distribuirà. 1678. 11 caporale di rancio sarà nominato ogni giorno; egli, riceverà dal primo sergente il danaro per la spesa del rancio e la corrispondente carpetta. 1679. Si farà indicare dal sergente di settimana gli uomini destinali per la spesa del rancio , e quelli per la imeina. Riunirà i primi all’ ora prescritta , e , sotto la scorta del subalterno , o di un portabandiera o portastendardo destinato di spesa,
es8<i
Digitized by
- 126 — condurrà od eseguirla : accompagnerà gli altri all* ora pre*' scrina alle cucine per apprestarvi il cibo. Nello spendere baderà alla qualità dei commestibili , e che non siano pagati più del dovere , nè comperati forzosamente in un dato luogo , dove meglio preferiranno i soldati. Avrà la responsabilità diretta li
ma
queste prescrizioni , non che dell’ attrasso o della mancanza di pagamento , o di ogni altro disordine che potessero commetdi
tere gli spenditori.
1680. lliccverà i combustibili dal magazzino del corpo, essendo vietato di farsene l’ acquisto con le somme destinale pel -
rancio.
1681.
I generi comperali per l’ordinario saranno riposti in in un cesto con serratura il caporale di ordinala consegna al caporale di quartiere in presenza sergente di settimana , il quale allorquando dovranno i detti
una cassa o rio
del
:
ne farà
generi inviarsi alla cucina , ne veribcherà la esistenza , e la qualità , e , presente il caporale di quartiere e quello d’ ordinario , li farà consegnare a’ rancieri. 1682. I rancieri saranno comandati per giro: il loro numero sarà proporzionato al bisogno , e fissato dal capo del corpo : essi saranno vigilati dal caporale di rancio; indosseranno degli abiti all’uopo destinati, e che saranno conservati 'nelle camerate. Le marmitte e gli altri utensili saranno mantenuti colla massima nettezza : i vasi di rame saranno vietati , a meno che non fossero esattamente stagnali e sovente. 1683. Il caporale di rancio baderà alla distribuzione del rancio nelle gamelle : farà recare il vitto a’ detenuti ed agli uomini di guardia , se così è prescritto , non permetterà che si conservi rancio se coloro che dovrebbero esser presenti manchino senza giusto motivo; ma farà cautamente conservarlo per coloro i quali per legittima causa, o perchè di servizio, sieno assenti.
1683. Terminala la cucina il caporale di rancio farà pulire e riporre al posto loro le marmitte ed ogni altro arnese , farà spazzare e nettare le cucine , delle quali cose ne darà conse-
‘
gna al caporale nominato di rancio pel di seguente , e farà spegnere i fuochi. 1686. Prima di minestrare il rancio presenterà la carpetta delia spesa all’ ufGziale subalterno di settimana , (he dopo di averla verificata , sarà nel dovere di trascriverla di proprio pugno nel libro a ciò destinato. 1687. In ogni compagnia o squadrone sarà nominato giornalmente , e per giro un caporale di quartiere se però le caserme fossero divise, ve ne sarà uno per ogni frazione. 1688. Il caporale di quartiere, durante il giorno , sarà sempre in «niforme , sciabla e berretto , nè lascerà la caserma se :
«
non per ordine.
Digitized by
Coogle
— 127 — 1689. Il suo servizio coinincerà appena sfilata la guardia y e prenderà da colui che rileva , in presenza del secondo sergente di settimana , la consegna di tutti gli oggetti che trovansi nella camerata ; dopo di che farà rilevare i quartiglieri del di precedente, i quali, in sua presenza, daranno la consegna a' nuovi. 1690. I quartiglieri sono specialmente a’ di lui ordini :.egli baderà che uno di essi sia sempre accanto alla porta della camerata , e che non permetta ad alcuno di uscirne con generi di qualunque specie , senza autorizzazione. 1691. Allorquando nella cavalleria le selle e gli altri arnesi Steno in una stanza separata , egli ne avrà la chiave , e non permetterà che alcuno vi entri se non in sua presenza , o di
un quartigliere. 169^. Farà spazzare le camerate , ripulire gli utensili , ed ogni altro genere , riempire i vasi dell’ acqua , nettare , e preparare i lampioni da’ quartiglieri , o da uomini comandati di travaglio, o in fine dà’ servi di pena. Baderà che nulla si alegli è responsabile della loro teri o si sporchi nelle camerate
'
:
nettezza c proprietà.
1693. I presi in quartiere gli sono consegnati, ed egli avrà 1697. cura che non escano senza ordine , e che siano riconosciuti dal quartigliere eh’ è alla porta.
1694. Se vi sono travagliatori nelle camerate , baderà che si 1698. occupino indefessamente degli accomodi , e che non escano dalle medesime senza bisogno o permesso de’ superiori. 1699. Di qualunque avvenimento darà parte al secondo sered in assenza di questi , o degli altri sudi settimana compagnia o del proprio squadrone , al1700. di picdietto fisso. { uffizinlo Àirasscmblea riunirà gli uomini destinati pe’vari servizi, gl’ ispezionerà, c presenterà al secondo sergente di settimana. 1701. Riunirà gli uomini nominali di travaglio o di distribuzione c li presenterà al sergente di settimana vigilerà che nelli cui è assegnata la pulizia delle sale , delle camerate e S e’ corridoi la eseguano diligentemente. Riunirà paranco gl’individui che debbonsi istruire nelle varie classi , gl’ ispezionerà e presenterà al secondo sergente di
gente
,
)eriori della propria ’
,
:
settimana.
In ogni squadrone sarà giornalmente nominato, per giro , un caporale di guardia alla staila. I soldati di guardia alla stalla dipenderanno direttamente da essolui. Questo servizio
comincerà appena sfilala la guardia. 1702. Il caporale che monta prenderà da quello cui rileva la consegna di tutti gli utensili quivi esistenti, c trovandone alcuno rotto o guastato ne darà parte al secondo sergente di sclI.
Digitlzed by
Coogle
— 128 — limaoa. Numererà
vedrà se le cavezza sono bene accomodate sulle loro teste , ed essendovene in cat* i
cavalli in iscuderia ,
livo stato le farà portare al sellaio acciò le accomodi , dandone contemporaneamente parte al mentovato secondo sergente. S'informerà dei cavalli che sono -al beneficio , e delle particolari
prescrizioni ed avvertenze da tenersi presenti.
1703. Osservando che qualche cavallo non appetisce , o dà segno di malaltia o dolore, ne darà subito parte al ridetto secondo sergente , il quale ne informerà tosto il maniscalco. 1704. Curerà che le. stalle sieno spazzi a dovere, e che i cavalli non abbiano letame od urina sotto ai piedi : farà tenerne le finestre aperte , eccettochè ne’ freddi eccessivi , o quando altro
il sole batta su i cavalli. 1705. La sera dopo la ritirata , dalie guardie di stalU farà cavare e distendere le lettiere , e raccorle il mattino dopo lo sveglio , spazzandosi attentamente lo stabbio. 1706. Non permetterà che nelle scuderie si accenda fuoco, si Cuini o che persona estranea vi si trattenga. 1707. Farà accomodare i fanali nelle scuderie, e prenderà cura che durante la notte si tengano accesi. 1708. Farà appagliare , e di notte , e di giorno i cavalli
nei giorni estuanti
tutte le volte
che sia necessario.
1 709. Non farà uscire alcun cavallo dalla scuderia senza ordine espresso del superiori. 1710. Baderà che i soldati di guardia alla scuderia stiano vigilanti , onde i cavalli non si alTunino o facciano danno , e che azzuffandosi siano al momento acquietati. Allontanandosi per qualche cagione alcuno de* soldati stessi , ne chiederà immantinente il rimpiazzo al secondo sergente di settimana.
1711. Assisterà al governo , e passerà la notte nella stalla. 1712. Di qualsivoglia avvenimento darà conto sollecito all’ anzidetto sergente.
A B T. mi. De' soldati. 1727. Allorquando uscirà di quartiere, dovrà comporre esattamente il suo vestiario, e mantenerlo netto senza alterarne menomamente la postura , o mutarlo nelle strade camminerà con compostezza, col corpo dritto, e con quella eleganza e quel brio che sì ben convengono a chi è rivestito della Nòstra Reai divisa: eviterà le risse, i luoghi scandalosi ed indecenti , nè si accompagnerà se non con persone oneste e bene apparenti: non fumerà giammai in istrada all’ udire il tocco della generale si recherà immantinenti al quartiere, avvertendo per istrada tuli’ i compagni che incontrerà. :
:
Digilized by
a
— 129 — T729. Avvenendosi di giorno o di notte in quelsivc^lie persona della Rcal Famiglia o del Sangue , o in un uffiziale generale o, superiore , farà fronte e saluierà , restando nella sueeeir-
nata positura , e colla testa rivolta verso il soggetto eui rende r onore, finché questi non lo abbia oltrepassato di cicca dieci passi. Saluterà poi senza fermarsi tutti gli altri ufiàiali o sotlouQìziall , non che la sentinelle innanzi a cui passerà, li saluto si eseguirà portando la mano dritta alla visiera dei caaebetlo o elmo , o accanto al dinnanzi del cappello o berretto. Incontrando il SS. Sacramento s’ inginocchierà e sciloprirà il capo co’ movimenti deir erozùne arme. Trovandosi armato isolatamento in via eseguirà il prescritto al num.” 2182; iofine se abbia il solo cuoiame indosso non saluterà con la mano , ma ai arresterà e quadrerà per gli uQlziali superiori e generali > é per Noi e per le persone della Nostra Famiglia e del Sangue; e maecerà quadrato per tutti gli altri. Eniraudu uiCziali nelle camerate si leverà meno che non aia coricato in letto, e si quadrerà 111 piedi senza salutare colla mano. 1730. Nomiuale giudice in un consiglio di guerra pregherà i aolto-uffiziali o anche gli ulfiziali della compagnia o dello squa-
drone di dargli spiegazione degli articoli dello statuto penale militare che han rapporto alle di lui funzioni cd alle circostanze ,
degl* imputati ; nella riunione starà cdn decenza e con rispetto, presterà attenzione a quanto vi si legge 0. porla, e nel date il suo voto seguirà i dettami della legge , e della propria coscienza , senza dare ascolto a verun’ altra considerazione qualsivoglia r essa sia. 1732. Essendo alloggiato presso gli abitanti dovrà usar con essi buone maniere, e far di lutto onde recar loro il minore incomodo possibile ; gli è poi vietato , sotto le più severe pene di esigerne qualsivoglia cosa a dippiù del prescritto. 1736. In ogni camerata sarà giornalmente nominataun numm'o di quartiglieri , che nou sarà mai minore del doppio -di quelli necessari alla custodia interna delle camerate. 1737. Ogni mattina appena sfilala la guardia il sergente di settimana farà smontare gli antichi da’ nuovi quartiglieri , ricevendosi ddi primi esattamente la consegna. .
,
’
1738. I quartiglieri saranno in abito di quartiere, cd indosseranno la sciabla, e non avendone terranno la baioitetta nel budriere , nò potranno muoversi, sia di notte, sia di giorno dalla camerata ; essi saranno assegnali due per due nei rispettivi luoghi donde invigilar debbono la parte di camerata , che verrà loro indicata: il caporale di -quartiere di quattro in quattro ore darà loro la muta. 1739. Eglino dipouderanno diretlamcnte dal caporale di quartiere.
,
' ,
17
,
Digilized by
— 180 — 1740. Ai quartiglieri son dati in custodia tutt’i generi esrgtentr non permetteranno cho alcuno tocchi il sacco o valigiotto non suo , o prenda le armi dalla rastrelliera senza il permesso di un superiore. Impediranno che nelle camerate si giuochi , si fumi o si commettano disordini. Baderanno altresì che le lampadi siano accese all’ ora stabilita , che nei corso della notte non si estinguano ; che le finestre e le porta stiano chiuse , e vengano aperte alle ore stabilite, e che le camerate siano sempre nette , ed generi al di loro posto. 1741. Impediranno l’uscita ai presi, che lor verranno espressamente additali dal caporale di quartiere , non che l’ ingresso a persone estranea, ed a’ soldati di altri corpi, ammenoché non ^ abbiano un permesso. 1742. Allorquando un uffizialc si presenta nella camerata, il quartigliere si quadrerà, e griderà: Compagnia o squadrone, visita del signor maggiore , capitano , tenente ec. : a questo avviso lutti ^i uomini presenti si alzeranno in piedi e si quadreranno. Durante poi il tempo che l’ nffiziale si trattiene nella camerata , il quartigliere rimarrà quadrato accosto alla porta di essa, 0 al posto che gli sarà designalo nel montare. nella camerata. Quindi
i
'
A H T.
XII,
scompartimento ,
f)eiìa riunione , dello
e della spedizione
delle guardie.
'
,
prima dell’ assemblea della guardia, gli uo-
I7S6. Mezz’ora mini di servizio saranno riuniti dai caporali delle rispettive squadre, ispezionali, e quindi presentali -al secondo sergente dì settimana , che gl' ispezionerà aneli’ esso , e fornirà delle corrispondenti cartucce , ìndi li presenterà all’ uflìziaie di settimana. Questi rettificherà diligentemente le suddette ispezioni, e puni-
rà quei sotto-nffiziali , difetto nel vestiario ,
i
quali abbian
armamento , ec.
tollerato
o non marcala
-
1787. Al tocco dell’assemblea l’uffiziale di settimana formerà gli nomini da montare di servizio nel numero di righe competenti , e vi assegnerà il primo sergente siccome guida, il caperai foriere da rimpinzzamento , ed i sotto-iilFziali che montar denuo dì servizio da serrafile , e così li condurrà al luogo di riunione della guardia. I primi sergenti ed i forieri saranno armali ed i primi avranno il libro a ordine sul petto sotto la :
fascia della gìnerna.
1788. L’ aiutante di settimana, disporrà in colonna le suddivisioni formate dai contingenti di ciascuna compagnia o dì ciascuno
squadrone , serbando tra
esse
f ordine
progressivo che hanuo
ne’ battaglioni , c colla distanza di dieci passi da guida a guida.
Digiti.:ci-;
bv t
'glc
— 151 — 17K9. Disposti
comanderà
gli
uomini come sopra ,
l’
aiutante maggiore
:
Àlleusiono. 2. Portale l’arme (o sciabla in 3. Indietro aprite le righe. 1.
mano).
4. Marcia.
Ciò eseguito, l’ufiìziale superiore di settimana ispezionerà la truppa, ed occorrendo darà le convenevoli disposizioni; dopo di che ordinerà all’ aiutante maggiore di far serrare le righe. Questi ne darà i comandi , al. primo dei quali gli uiBziali di settimana lasceranno le suddivisioni , che rimarranno comandate dai primi sergenti* 17G0. Serrate le righe , l’aiutante di settimana farà serrare la colonna , s’ è di fanteria , in massa sulla testa o sulla coda,
a
norma del locale 1. -
,
e poi comanderà
:
Pel fianco dritto a dritta
2. Sotto ulEziali a’ vostri posti 3.
Marcia
braccio l’arme ( nella fanteria). tutti usciranno dalla co* raddoppiato : quelli di guardia si onderanno a situare dirimpetto al centro del lato dritto della colonna , a sei passi di distanza da questa , disponendosi in prima riga i sottoulEziali capi posti e quelli Che sono i più antichi ne’ posti Co4.
AI
lonna
terzo
A.1
comando i solto-uflìziali
al passo
mandati da uffizioli ,
gli
altri
in. seconda riga.
1 primi sergenti cd i .caporali forieri si situeranno sul fianco due righe per ordine di com-
sinistro della colonna , formali in
pagnie o squadroni.^ in modo da. rimanere dirimpetto e paralleli che occupar dee. la parata. 1761. L’. aiutante di settimana incominccrà a chiamare i vari posti coll’ordine nel quale debbono disporsi alla parata: il capo posto o chi lo succede, in ciascuna guardia chiamata f porterà i’arme e farà un passo innanzi; gli uomini che compor deb*bono il posto porteranno pure )’ arme , ed al passo raddoppiato anderanno a situnrglisi dirimpolto, e verranno disposti dall’aiutante nel numero di righe corrispondenti alle prescrizioni del nurn." 327 e per ordine di statura: l’aiutante stesso si assicurerà se ne manchi alcuno , situerà, gli altri sotto-uffiziali al sito corrispondente., e poi ordinerà al capo posto, o a chi no fa -
alla linea
le veci , di condurli al
luogo designalo per
^
la formazione della
parata.
1762. Nell’ordine di hattaglia delia' parata , la gran gnardia avrà la dritta e seguiranno i posti di piazza secondo l’ordino in cui vengono chiamati : alla sinistra sarà il picchetto, se dovrà intervenire alla parata ,'indi la guardia dì polizia, la guardia alle bandiere o a^li stendardi , le guardie di onore , ed piantoni. ogni servizio interno , in fine le ordinanze cd i
Digitized by
— 152 — .
1765. Formata
la lìnea della parata ,
ogni sottO-nilìziale di corrispondente , ed
servizio anderà a situarsi accanto al posto i
capi posti in prima riga alla dritta della guardia
rìspeltira ^
numerandone dapprima gli uomini. 1767. L’ufGziale che comanda la parata farà toccare un rul> lo ; a questo i subalterni di settimana e tutti gli altri uiiìziali presenti alla parata si disporranno dirimpetto la linea innanzi ai primi sergenti nell’ ordine prescritto al num. 48fr. 1768. La ban,da ed i tamburi o trombetti si situeranno a dritta della parata , e quelli di guardia dietro la dritta dei rispettivi posti.
1769. Ciò disposto l’ulBziale che comanda la parata darà la voce di Attenzione > farà portar le armi o porre sciabla in ma* no , ed allineerà la parata. 1770. Nel caso che il colonnello o altro superiore voglia ispezionare la parata, sì faranno aprir le righe. Terminata la detta ispezione , se venga ordinato di fare eseguire il maneggio d’ armi o qualche evoluzione , I’ ufliziale succenuoto darà ì comandi necessari. In fine farà caricare le armi , se ciò debba eseguirsi da tutta o p.irte delia parala , e poscia l’ufiìzialc incaricato dello sfilamcnto comanderà : 1. Capiposli due passi al fronte
2. Marcia.
Al 2.° comando ogni capoposto si situerà innanzi al centro ed il comandante della parala ne pereorrerà la linea, onde ricevere i rapporti, che alcuni di essi della propria guardia ,
potessero fare. 1771. La guardia sfilerà per avanti agli uifiziali generali o superiori presenti , e colui che la comanda l'accompagnerà fin-
dopo di che si situerà dirimpetto ad truppa. La banda , ed i tamburi o tromarresteranno dirimpetto ad essi uffiziali , battendo o suonando la marcia durante lo sfilamento. 1772. Uscite le guardie dal quartiere , i rispettivi capiposti le coiidurraunD ai posti corrispondenti. 1773. Sfilata la guardia, se si debbano comunicare degli ordini 1’ uffizìale che ha comandato si presenterà all'uffiziale più elevato in grado, e presone il permesso, farà battere all’ordine. Se però la parata sia stata eumandata da un uiliziale di guardia, ché
li
avrà oltrepassati
:
essi sull’ altro lato della
betti
si
r aiutante maggiore che col debito permesso farà batterlo. 1774. Battuto all’ ordine l’ aiutante di settimana condurrà i luogo ove deve darsi^ 1’ ordine , e< comanderà 1 Air ordine
sarà
,
soUO'uifiziali al
:
.
.
2.
A questi
Marcia.
comandi
si
formerà
num.° 514. Elntreranno in esso,
il il
con le norme del maggiore, l’ aiutante oiagcircolo
Digitlzed by
Coogle
,
— I3S —
'
giora , e r aiutante di settiioana , e vi ai delterannò gii ordini/ e le disposicioni da comunicarsi alia truppa indi si romper» ; il circolo co* comandi : 1.
Rompete il ciretdo.
> 2. Marcia. 1775. Se il capo del corpo vorrà comunicar cosa agli
uffi-
siali ,
li farà disporre in circolo, altrimenti farà, battere un rullo che indicherà il termine della parata ed ognuno di essi ,
prenderà notisi» degli ordini da’ riattivi solto-umziali : l’ aiutante ne darà comunicazione agli uiiuziali superiori. 1776. Nel caso che T ordine contenga cose da eseguirsi o da conoscersi prontamente gli ufEziali di settimana faranno forma, re nelle camerate le compagnie o gli squadroni e ne daranno , gli ordini della piazza e del corpo. , 1,778. Ogni volta che dovrà darsi un ordine il tamburo od , il trombetto di picchetto suonerà all’ ordine a questo segno i : primi sergenti ed i caporali forieri si uniranno nel luogo a ciò destinato, e, formalo ^il circolo, vi si detterà quanto occorra. I primi sergenti assenti vi saranno rimpiazzali da' secondi sergenti di settimana , ed
i
forieri da’ caporali di quartiere.
1779. Un aiutante, portabandiera,'' o portastendardo recherà 1’ ordine agli udìziali superiori che non sono stati presenti alla parata , ed all’aiutante maggiore. 1780. Al capitano, se assente all’ora della parala, sarà recalo l’ ordine dal foriere ed in assenza di questo da un ca, porale. •
1781; Gli
ufiìzìalì
subalterni comandati per qualche servizio
che siauo siati ieglilimamente assenti dalla parata , ne saranno informati da un solto-uffiziàle al modo prescritto al mim." 517. 1782. L' aiutante di settimana avrà cura di far avvertire i i chirurgi , ed il quartiermastro allorché negli ór, che loro riguardi.
cappellani ,
dini vi sia cosa
'
Art.
Mxi.
Del pictàetlo. li SS. In ogni corpo verrà giornalmente nominato un numero ulBziali , soito-uilkiali e soldati di picchetto. 1785. Dal pit^helto si trarrà ogni servizio comandalo iinprovgli individui che marccranno saranno immantinente rimpiazzati con altri cui spetti per giro. 1788. Il picchetto sarà considerala siccome il primo de’ ser-
di
visaineiiIeT
vizi
interni : esso inconiiócerà
1789. di
Il
picchetto
dopo sfilala
primo de’ subalterni uoininali
di
guardia. picchetto,
la
si- dirà
fisso.
Digitized by
— 134 -1792. Il picchello sarà pronto a marciare ad ogni cenno : i BOUo-uIOziali e soldati sldranno seotpre in uniforme e berretto^ indosseranno il cuoiame , cd avranno in pronto lo armi e la bardatura ; la notte deporranno il solo cuoiame , e situeranno le armi al capezzale , o in fasci nel mezzo delle camerate , potendo dormire su i rispettivi letti. 1797. All’ora stabilita per la uscita degli uomini nominali per la spesa del rancio , per la distribuzione del foraggio , del pane , o di altro genere , o in fine pei vari travagli , questi uomini , condotti da’ rispettivi sotto-ufliziali , si uniranno nel luo< go indicato , ove si troveranno puranco le scorte , i forieri , il portabandiera o portastendardo, o gli uillziali nominati all’uo* po. Il capitano di picchetto , secondalo dai subalterni di picchetto e dall’ aiutante di settimana, farà numerare , e formare gli uomini in due righe , ed egli stesso gl’ ispezionerà , onde assicurarsi se siano nella tenuta prescritta , e se abbiano gli arnesi necessari per contenere generi , se i boni sieno in regola per le distribuzioni, e se 'sia pronto il danaro, per la spesa finalmente ripartirà le scorte', cui , se (ìa d’ uopo , darà le debite istruzioni, cd in fine farà partire- la gente. 1798. Ritornati gli uomini dalla spesa o dalla distribuzione , il capitano di picchetto esamipprà i generi e ne confronterà , le quantità con le carpette o coi boni. 18Q0. Gli uomini comandati pe’trav.igli , al loro ritorno , dovranno presentarglisi per essere ispezionali , c quindi rimandati alle camerate. 1801. I distaccamenti che escono dal quartiere dovrannousscr da lui ispezionati quelli però che dovranno esserne assenti più di 15 giorni, o che siano comandati da capitani, lo sai
:
:
ranno dal maggiore di settimana. 1802. Le. guardie ed distaccamenti comandati da sotto-uffiziali , rientrando in quartiere dovranno presentarsi al capita, no di picchetto che l’ispezionerà; si assicurerà che. le armi siano scaricate , ne riceverà i rapporti , e poi l’ invierà nelle cai
merate.
1803. In tulle Io suddette ispezioni il capitano di picchetto potrà farsi supplire dall’ ulHziale di picchetto fisso.
1808. Il capitano dì picchetto farà puranco delie ronde nel-r I interno del quartiere per osservare se il servizio si faccia in regola. Tali ronde si eseguiranno come quelle della piazza , e
saranno ricevute dai scorta cd
il
fanale
interni siccome ronde maggiori. La prenderanno dalla guardia di. pulizia. il capitano di picchetto debba, per ser-
posti
si
1814. Nel coso die
vìzio, assentarsi dal quartiere, l’aiutante di srltimana avverltrà immantinente quello die lo segue per giro onde rimpiazzarlo.
Digitized by
— 133 — A H T.
XXXÙ. ’
Della guardia di polizia.
"
'
.
'
'
I
1916. La guardia di polizia dipenderà specialmente dal maggiore di settimana , dall’ aiutante maggiore , c dal capitano di picchetto , e verrà comandata dall’ uulziate subalterno di picchetto fisso , il quale si metterà alla sua testa da capo posto' quante volte prenda le armi o si formi. Le consegne di questa guardia verranno stabilite dal capo del corpo e t’uffizìale che la comanda eseguirà put'e quelle che gli verranno prescritte dagli auzidetti ufBziali , o comunicate dall’ aiutante di settimana. 1817. La guardia di polizia renderà gli onori, ed eseguirà i doveri generali prescritti ad ogni altra guardia. Passando innanzi ad essa il capo del corpo , la sentinella alle armi griderà Guardia in riga , e la guardia si formerà senza armi , e pren-
derà la immobilità al comando di attenzione. 1818. Le sentinelle alle porte del quartiere,
oltre a' doveri generali specificati nell’ Art. 3.®, Cap. 3.® Tit. 2.°, avranno altresì per consegna, 1.® D’impedire ch’entrino venditori di frutta , o altre cibarie senza il permesso dell’ udiziale di picchetto fisso , che dovrà , prima di accordarlo , visitarne la qua2.® Di non fare introdurre bevande spiritose , donne non lità conosciutele generi immondi: 3.® Dì vietar 1* uscita a qualunDi non perque persona che abbia seco involti o fardelli mettere che alcun sotto-uffiziale o soldato esca dopo la ritirata, o prima dell’ ora stabilita per l’uscita comune; e di far presentare al capo posto tutti coloro che rientrassero dopo la ritirata , qualora il sotto-ufiiziale di piantone trascurasse di avvertimeli : 5.® Di non permettere l’uscita ne’ corpi di cavalleria ad alcun soldato col cavallo: 6.® Di badare che dalle finestre del quartiere non si getti roba , avvertendone , se ciò avvenga , if caporale : 7.® E dì vietale 1* uscita ài sotto-uffiziali c soldati consegnati ed alle reclute senza scorta. 1820. Il secondo sergente della guardia di polizia vigilerà che i caporali ed i soldati eseguano i loro doveri. 1821. Il detto sergente terrà lè chiavi della prigione, e della sala di disciplina che non consegnerà se non per ordine dcll’uffiziale comandante- il posto , a cui si dovranno dirigere supe-
.
:
:
i
della ispezione de’ detenuti , ad esso si dirigerà puranco il prevosto tutte le volte che l’ esercizio del suo dovere comporti di avvicinarsi ai presi. Egli non riceverà , nè farà uscire alcuno da tali luoghi senza f ordine dell’anzidelto tifilzialc. Allorquando li dovrà aprire, sarà sua cura di apporvi un numero competente di sentinelle. Baderà che sian portati a tempo debito i ranci ai detenuti, c che questi stiano tranquilli, non riori incaricati
Digitized by
,
,
— 136 — manchino di acqua , e che si faccia la necessaria pulizia nella detenzione , visitandoli perciò il mattino e la sera. Impedirà che si dia loro vino , non potendone avere che parcamente all’ ora del rancio. Se qualche detenuto chiegga di parlare ai superiori , esso sergente curerà d* innoltrame la domanda per mezzo dell’ uiSziale comandante la guardia medesima. Prima che il prevosto faccia uscire i presi , pei motivi additati al mim." 1166 esso sergente ne chiamerà la visita; come pure avvertirà 11 chirurgo se taluno ne sia ammalato. Praticherà la stessa visita allorquando il prevosto li condurrà. Vieterà infine a chicchesia di trattenersi in colloquio co’ detenuti senza perlocalità di
messo
loro
'
dell’ uffiziale
aperti
i
comandante il posto. scortalo da qualche uomo della guar,
Dopo la ritirata
1822.
dia , chiuderà
le
porte ed
soli sportellini
i
del quartiere ,
cancelli
lasciando
capo del corpo
ne’ sili prescritti dal
battuto lo sveglio , aprirà poi le porte ed
i
cancelli.
1823. Nel caso debbansi chiudere le scuderie , il seconda sergente di guardia ne custodirà le chiavi per indi farle aprire nell’ ora prescritta. Baderà che nell’ annottarsi si accendano le lampadi nelle scuderie , e che .durante la notte non si estinguano. 1 824. Di buon mattino il secondo sergente , dietro, richiesta del prevosto , e col permesso dell’ ufiìziale di guardia riuuirà i detenuti , quelli che sono ai servizi ignobili , e gli uomini di travaglio , onde la pulizia del quartiere venga eseguita : l’ uffiziale di picchetto fisso potrà assegnar loro , se fia d’ uopo,
una
scorta.
1823. Battuta la uscita ispezionerà gli uomini che escono , onde assicurarsi della loro tenuta e proprietà , e li conironlerà
con le liste firmale da’ rispettivi uiHziali di settimana , delle quali, sollo-uffiziale che li conduce , dev’ essere estensore. 1826. Esaminerà diligentemente ogni estraneo che si presenti por entrare in quartiere e, non permetterà che vi abbiano ingresso persone soapelle , vagabondi venditori , o donne non conosciute. Farà accompagnare le persone che chiedono di uffiziali dimoranti nel quartiere e le persone di riguardo che volendo entrare ne facciano domanda. 1827. Dopo la ritirata farà porre berretti di quartiere alla il
,
,
,
i
guardia.
1828. Dopo il silenzio farà chiudere le osterie , c spegnerne i
fuochi.
j
.
1829. Nella' nelle il comandante del posto farà fare al sergente di guardia delle ronde nell’ interno del quartiere , onde assicurarsi della traiiquillilà c del buon o!*(l ino , non. che della vigilanza delle scnlincllc tali ronde saran falle come quello di :
piazza.
^830.
Il
subalterno
di
pìccliuUo
fisso
farà
eseguire
le
aii^i.
Digilized by
— 187 — dette pretcriiioni da polizia di suo
tulli gl’ individui
componenti
la guardia di
comando , e presiederà a tolte le operazioni del
secondo sergenle. I rapporti della sua guardia saranno diretti al capitano di picchetto. Egli passerà .la notte nella stanza del ptc« chetto , o se questa disti assai dal corpo di guardia de’ soldati di polizia , starà hi altra stanza prossima ad esso ; ivi potrà fare uso di un letto da campo con materasso, ma non potrà spo^ gliarsi.
f
1881. Allorquando si situeranno dei sotlo-uiBziali di piautone per vigilare su di un qualche sitò , per adempire dappresso ad
una parte de’ doveri insegnati al sergente della, guardia di po* ch'entrano o escano , o per baderà che conoscano la loro consegna, sian o tolti via alle ore stabilite , e ne riceverà i rapporti
lizia, per riconoscere gl’individui allr’ oggetto , egli
rilevali
che inserirà in quello della guardia di polizia. Tali rapporti sa.r t ranno inviali al capitano di picchetto. .
.
CAPITOLO IV. Del goverm e della ditciplina delle truppe movimento.
in
AltTlCOZO
\ ;
I.
Delia partenza delle truppe da una piazza. '
-
! .
.
-
i
^
comandante di una troppa che riceve l’ ordine di partire provocherà dal governatore o comandante lu piazza gli ordini opportuni perchè gli ammalali che sono negli spedali, veti* gano visitati dai professori del corpo è degli spedali stessi, ond# avere uuo stato nominativo da essi sottoscritto di quelli tra gl’in* fermi impossibilitati a metlersi in movimento. Farà puranchévJ* silare dai chirurgi del corpo , hi presenza del maggiore di s^> limana, gli nomini che Irovansi alla sala reggimentale, o convalescenti nelle camerate onde formarsene' tre liste, di cui una comprenda gli uomini , che potendo camminar lentamente, pr0b ceder debbono la partenza della truppa I* altra- quelli da non potersi altrimenti trasportare che sulle vetture ; rullima infine di quelli che passar si debbono agli spedali locali.' Queste liste saranno soUoscrille dal primo chirurgo, e vistate dairenuncialo 1891$.
11
j'
;
i>.. uffiziale s^eriore. 1896. Farà che i comandanti fc compagnie o gli squadrotfi esaminino con particolare cura lo stalo della calzatura di ògn’in‘
<
dividuo , per far liberare voli ,
a’ soldati le sommiuislraziooi bisognecJ eseguire gli accomodi occórrenti. Ogni soldato di truppe IS
Digilized by
— 138 ~ a pìedt arri almeno un paio, di buone scarpe, ed una solalura nel sacco. Le scarpe nuove» o riparate dovranno essere stale messe almeno per un giorno, onde assicurarsi che calzino bene, e non ' ' feriscano i piedi. ~ 1898. I comandanti dei corpi a cavallo ordineranno inoltre in ciascheduno squadrone il cambiamento dei ferri vecchi dei cavalli , e la provvista dei ferri nuovi , dei chiodi per la marcia; curando che ogni maniscalco sia provveduto del bisognevole. 1899. Faranno esaminare colla massima accuratezza i cavalli
>
infermi , di cui si lascerà indietro il minor numero possibile ^ dovendo rimanere con questi , sotto gli ordini di un uffiziale, o un sotiO'uiEziale sperimentato, gli uomini occorrenti per' averne cura. 1900. Allorquando una truppa riceverà ordine di partire da una piazza , ogni compagnia o squadrone depositerà nel magazdi
..
armi che sono al di più degli uomini
zino
le
ed
generi degli assenti.
i
I
alti
alla
mancia,
I.
1902. Gli effetti che non debbpno entrare ne’sacchi o valiloro è permesso di conservare , sagiottì de’ soldati , ma che ranno riuniti per' isquadra ogni compagnia o squadrone , aggiuntivi gli oggetti di uso comune , ne farà una balla , la quale, segnata col titolo del corpo, e col numero della compagnia o dello squadrone , sarà rimessa al magazzino che ne prenderà ' notamento. , 1903. Gli effetti del magazzino , convenevolmente imbairali , intitolali e numerati , saranno dall’ ufBzial»., del materiale con:
segnati al conduttore degli equipaggi. 1904. Ogni primo sergente consegnerà parimente al conduttore degli equipaggi una cassa contenente tutt’J libri, i registri, e le carte della compagnia o dello squadrone. Égli non conserverà presso di se che il libro dell' ordine , e la mano cor,
«nte.
•..
1
.
190!». Gli uffizioli di ciascuna compagnia o di ciascuno squamane riuniranno i loro equipaggi , che da uu sotto-uffiziale saranno consegnati ai conduttore suddetto insieme alle casse di
è fatto parola al numero precedente. Il bagaglio di ciadovrà consistere in una o due casse d^e dimea&sato da* regolamenti appositi. Lo stalo maggiore riunirà pure il suo bagaglio , che sarà da un aiutante consegnato al conduttore. L’ aiutante incaricato delle stalo minore cui
si
scun
uffiziale
aioni , e del, peso
imballerà e consegnerà al modo stesso gii. oggetti di perlieienza degl’individui dello stato minore , che non debbono esser da>
Wo trasportali.
j
i
>
,
k
.
1910. I trasporti, per quanto è. possibile, dovranno essere preoedeuleiaUa partenza, e. consegnati al conmuiore,^ il quale li farà custodire, siluanido gli animali, in qual-
jviccolti la. sera
Digitized by
Googl
— 1S9 — ch« stalla', a i carri gli equipari' i» aiti chiusi • guardali da '
sentioelle loraile dalla truppa destinata per iscorta
degli equi»
paggi 1916. I comandanti delle truppe chfl' tnarcerànno pel regno regoleranno sempre l'ora della partenza sulla lunghezza delle giornate , e sulle stagióni e ciò ad oggetto di risparmiare vp^ quanto sia possibile , gli effetti deli* eccessivo caldo, o freddo agli t uomini ed ai cavalli. 1918. L’aiutante maggiore , « altro uiEziale scelto dal comandante della truppa , sarà nominato per gli alloggi t questi di unita ad un aiutante, portabandiera o portastendardo, pati tirà più ore prima dell’ ora fissata per la partenza dei corpo ) conducendo seco il caporale foriere ’o altro sotto-ufEziale, e due soldati di ogni compagnia o Squadrone , affine di preparare il •
>
.
;
<
nuovo alloggio. L’uffiziale ed soUo-uffiziati summentovatì foranche meranno il- distaccamento degli alloggi il quale pòlrà i
,
precedere di un giorno
partenza della truppa , -qualora sia noto, che nel luogo- di' arrivo non riesca facile la pronta esecuzione di quanto è necessario. Il comandante del corpo darà all’ uffìziale degli alloggi il foglio di via , che sarà all’ uopo -stala
commessario di guerra locale. Tale uffìziale Sarà incaricalo di quanto ha rapporto agli alloggi del corpo. 1920. Il comandante della scorta sopravvegghieià gli equipaggi. Il conduttore degli enuipaggi sarà sotto ai 'di lui ordini per la polizia , pel buon ordine del eonvoglio , e pe# la custodia degli oggetti caricativi , de’ quali però sarà egli estdusiva. i-v mente responsabile. 1921. 1 convalmenti e gli altri soldati destinali a precedere. la marcia , si uniranno ordinariamente due ore prima della generale , dell’ assemblea , o del buttasene, ed auche più presta se il comandante del corpo lo giudichi , e-si porranno in cammino sotto la condotta di un chirurgo , o di una scorta , comandata a quest’ oggetto ; e ciò , per guadagnare strada , e rendersi in buon ordine al luogo di transito. Il solto-uffisiaJe capo della scorta prenderà nota dei nmni e delle crnupagnie o degli squadroni dei ridetti convalescenti , onde obiamarne la -visita nel bilito dal
>
•
i
'
*
corso della marcia. . 1922. Ne’ corpi di cavalleria , i onnvalescenli ed l earàlli informi saranno riuniti insiemè , q condotti Con eguale ordine e ,
precauzione: marcerà con essi,’ oltre al chirurgo, anche un maniscalco. I soUo-uffiziali' incaricati di custodirli avranno dura che i detti cavalli infermi non sieno montati. 1924. Subito che le truppe saranuo uscite dai quartieri , ri precederà alla riconsegna 'delie caserme. r 1925. Nel caso che si rinvengano piancanze o degradazioni; verranno queste rimpiazzate a spese del corpo , facendosene pet> '
Digitized by
— uo — ciò dall’uffixUla del genio il corriapondonio tlalo ntioiMiv» «i > pressi delle tariffe npprovate. 1927. Ore poi la truppa noa curi la riconiegna , si far&^iioR
pertanto
il
verWe de’ danni e delle mancanse con le stesse for-
malità , facendovi assistere un altro ufEziale della gnamigioao per tutelare gl’interessi della truppa partita. ^ 1928. Si procederà quindi alla riconsegna de’ mobili , utene letti , con le norme prescritte , rilasciandosene dal maggiore di piana il verbale di consegna. 1929. Saranno restituiti dagli uffixiali e dalie truppe i mobili , gli utensili ed i letti loro somministrati dal comune o dagli abitanti , a cui dovranno rimborsare al momento le perdite 0 degradasioni , senxa di che gl’ interessati potranno dirigere le loro doglianze al capo del corpo , che sarà in dovere di far sili
i>
prontamente giustizia ai di loro fondati reclami. 1933. All’ora fissata per la marcia di un corpo, se questo 1 solo nella piazza , i tamburi o i trombetti batteranno o suoneranno la generale ; se poi vi sono altre truppe , batteranno il tamburo o l’ assemblea o il butlaselle. Trascorsa mezz’ ora , il trombetto di picchetto batterà un rullo , o suonerà la chiamata. A questo s^no le compagnie o gli squadroni usciranno dalle loro caserme o da’ loro alloggi , con armi e bagaglio. Nel primo caso si formeranno innanzi al quartiere , e nel secondo si renderanno nel luogo destinato per la riunione del corpo. 1937. I sotto-uffizioli ed i loldali agli arresti semplici staranno al di loro posto lungo la marcia, e vi staran pure i sotto-uffii
ziali
e soldati condannali ai servizi ignobili. I sotto-uffiziali e sol-
marceranno colla retroguardia , e quelli di cacammineranno a piedi. In fine i sotto-uflìsiali e soldati
dati in prigione valleria
sotto giudizio potranno ,
se occorra ,
questi saranno disarmali :
il
marciare legati , e solo prevosto , che marcerà pur esso con
la retroguardia , risponderà particolarmente de’ medesimi. Giunta
la truppa alla {àrmqla., ciascun individuo riprenderà la sua puRtsione. In' mancamòi di prigioni militari , o di locale custodito»
gl’individui sotto giudizio saranno depositati nelle carceri civili ove s’ invierà una guardia.
1938. Ogni truppa in marcia sarà sempre preceduta da una immediata vanguaraia, spiccala , ne’ corpi di fanterìa, dalla compagnia cacciatori del battaglione cui tocca la testa della colonna: in mancanza di cacciatori verrà formala di fucilieri : essa non ai allontanerà più di cento a centocinquanta passi dalla truppa cui precede, e spingerà jananzi a sè, a cento passi, una punta di sei uomini , comandata da un sotto-uffiziale, che a cinquanta passi in avanti spiccherà due esploratori. Avrà anche una retroguardia della stessa forza , nonùnata come la vanguardia del baltaglione che ài alla coda della colonna e somministrata corno , )
, j
Ui ~ opra nella fanteria
:
la detta retroguardia
non ti scosterà più
coda dell’ ultimo battaglione la di forza della vanguardia e della retroguardia sarà regolata in ragione delle vedute del comandante della truppa in movimento. 19S9. Nelle truppe a piedi potrà essere comandalo un toUoullìziale per compagnia, ai quali sarà ordinato di marciare tra affine di spingere innanzi gli uoil corpo e la retroguardia , mini pigri, e quelli rimasti dietro per qualche momentaneo bisogno. Per altro se fra i mentovati individui ve oe fossero taluni sorpresi da qualche male , o spedati in modo da non essere piu in ìstalo di proseguire la marcia , questi sotto-uffiziali non dietro di loro li costringeranno a marciare , ma li lasceranno alla discrezione del comandante la retroguardia. Questi curerà (li unirli sotto la custodia di qualcuno dei ridetti sotto-uffiziali, onde farli riposare alquanto, per indi metterli nuovamente in centocinquanta passi dalia
:
cammino, o per attendere i darri, e farvi salire quelli tra essi impossibililati del tutto a marciare a piedi. 1940. Giunto il corpo alla distanza di dugenlo passi fuori Io, spalto, o l’abitato, il comandante farà fare alto, ordinerà un’altra visita , e mancando degli uomini manderà qualche sottouffiziale della compagnia o dello squadrone cui appartengono onde farne ricerca. Questi sotto-uffiziali , una coi saldati che avessero potuto rinvenire , si uniranno alla retroguardia , colla quale roarceranno finché , all’ ora del grande riposo , non raggiungano le proprie compagnie o i propri squadroni , e non polendone rinvenire alcuno , ne daranno conoscenza al comaadaute la scorta degli equipaggi. Il comandante dei corpo farà, iodi togliere le baionette , o riporre le sciable al fodero , e preso r ordine di marcia , si porrà in cammino. 1941. Gli equipaggi con la corrispondente scorta usciranno dalla piazza roezz’ ora dopo la partenza del corpo , e prima di uscire il comaudanle di essa scorta farà visitare gli alloggi e le osterie per ricondurre seco i soldati che avessero potuto tratte-, nervisi , e mancandone taluno ne farà rapporto al comandante
della piazza.
,
'
^
1946. E vietalo agl’ individui dì collocare i propiì secchi sui i sotlo-ufiìziali vigileranno onde niun soldato se lo tolga da dosso , ed essi stessi ne daranno l’esempio. 1948. I carri appartenenti all’equipaggio degli uffizialt verranno del pari obbligali di marciare con quelli della truppa , e le persone , qualsivogliano., incaricate particolarmente della custodia de’ generi di qualche uffiziale , dipenderanno del tutto carri dell’equipaggio:
dal
comandante della scoria.
..
1949. .Ogni distaccamento o frazione di corpo , nel partire da una piazza, seguirà le. norme date precedcolemeote pei cor. pi che partono , con le proporzioni « modificazioni derivanti dalla sua forza e composizione. ’
.
Dicilized by
— ua — .(•
.
*
..
Art.
t
‘
''
"5
ni
Delt art'tvo della truppa nella piazza.
'
•
>
;
1962. L’alloggio sarà. sempre chiesto per la forza effettiva ; però non se ne prenderanno i biglietti che pe’soli presetili gli eccedenti si conserveranno nella casa di città , divisi in ; pacchetti corrispondenti alle rispettive compagnie o a’ rispettivi squadroni, onde all’arrivo degli ullìziali , sotto-uffiziali , e solina
vengano loro somministrati sulla domanda del governatore o comandante della piazza. 1963. I biglietti degli uifiziali sotto-uffiziali e soldati di ogni compagnia o squadrone verranno riuniti in un pacchetto ^ che sarà consegnato al rispettivo sotto-uffiziale di alloggio il quale appena lo avrà ricevuto si porterà a visitare gli alloggi dei suoi uffiziali , ed a riconoscere la posizione di quelli dei sotto-uffiziali c soldati : all’ arrivo poi del corpo , facendosi ritrovare sulla piazza ove questo dovrà formarsi, consegnerà il pacchetto suddetto al suo primo sergente. L’ aiutante conserverà egli stesso dati assenti ,
,
,
i
biglietti
di
alloggio degl’individui' componenti
lo stato
mag-
giore e minore , cui ne farà personalmente la distribuzione. 196Bv Alloggiando le truppe nelle case de’ particolari è vietàto di 'Occupare locali diversi da quelli assegnati a ciascuno nei biglietti , sotto pena di severo castigo ed è altresì vietato di cambiare alloggiò senza permesso del capo del corpo. ’l.96&. f Sotto-uffiziali o soldati non potranno esigere che nei loro alloggi siano altri generi oltre quelli prescrìtti nell’articolo
degli alloggi , nè
quello
che gli abitanti li forniscano di altro che dr ’
ivi
stabilito.
1970. L’aiutante si occuperà dell’ assettamento del quartiere, o della verifica degli alloggi, se questi sono presso gli abitanti.'' 1971. Arrivata la truppa in prossimità della piazza, e dopo dì essere stata riconosciuta , nel caso che la piazza sia di guerra , il comandante dì essa truppa la farà schierare in battaglia, onde farne ripulire e rassettare il vestiario, non che ogni altro I arnese , e chiamarne la visita. 1972. Se gl’ impiegati doganali volessero visitare’! secchi della truppa , lo dovranno eseguire durante questo alto , ed allora il comandante del corpo farà aprire' le righe , porre i sacchi a terra ed aprirli ; ciò eseguito , tre dei suddetti impiegati , accompagnati da altrettanti uffiziali del corpo , uno per ogni riga, procederanno all' anzidetta visita , e -qualora alcuno mauirestassc il sospetto che un sotto-uffiziale o soldato aver potesse sopra di sè qualche genere di contrabbando , 1* uffiziale che lo accompagna farà alf istante visitare da un sotto-uffiziale la persona indicala , Verificandosi il sospetto, la ferà arre'
1
.
I
I
..
Digilized by
i
- U8 — Lo ilesio
stare fidandone subita parte al comandante del
eseguirà pe'soUo-ufBuali e soldati di cavalleria, i quali unoQ<teranno perciò di sella , e terranno aperto insanii ad essi il aligiotto. L’ eguale procedimento potrq aver luogo verso i domestici degli uflìziali , e gli equipaggi de’ corpi , in presenza
si
Sempre di un uiEziale a ciò destinalo.
<.
1977.
1974. La truppa entrerà nella piazza col maggiore ordine possibile; eseguendo quanto è prescritto per le truppe in marcia. primo arrivo della truppa, 1’ aiutante ed i sollo; Al ufBsiali destinati per gli alloggi , si faranno trovare nel luogo dove dovrà schierarsi. 1978. L’aiutante spedirà un solto-uiBziale o soldato all’ incontro degli equipaggi del corpo , per guidarli al luogo che sarà designato per la loro riuoione. Quindi , il conduttore li farà convenevolmente disporre, ed all’ ordine che ne riceverà dal capo del corpo li farà scaricare.- Esso conduttore farà poscia la consegna degli oggetti alle-persone cui di dritto, riprendendo ricevi all’uopo emessi. La scorta degli equipaggi non'ne lascerà la custodia, che dopo.es(^uita coaipiutameiilo- tale operazione. 1984. Nel caso che 'la truppa debb’ alloggiare presso gli abitanti ogni compagnia ò squadrone sarà condotta nella contrada .
ove SODO stabiliti
i
suoi alloggi dal proprio
sollo-ulfiziale inca-
ricato di questo servizio.
1985. 'Tutt’ i soUo-uillziali dovranno seguire la propria coiiv pagnìa o lo squadrone , ed assistere allo stabilimento di ess< nelie caserme , e' dei cavalli nelle stalle ; ma se la truppa sia alloggiata presso gli abitanti, il comandante di ogni compagnia o' squadrone , giunto al luogo indicatogli dal proprio sottouffiziale , farà comandare dal primo sergente gli uomini che sono chiamali alla esecuzione di qualche servizio interno , « quindi eseguirà la distribuzione de’ bighetli ai- propri uffiaiaU /c sergenti , consegnandone ad ogni caporale ì biglietti per gii •- <> uomini che compongono la sua squadra. 1987. I biglietti degli uomini che, marciando col ccirpo , por una' qualunque ragione noA siano eotrali, con esso nella -piazzd, per saranno riuniti in pacchetti compagnia o^squadroiie , pd inviati al comandante la guardia di polizie, cui si preseatetanno i
-
'>
uomini suddetti nell’ entrare nella piazza , onde riceverlii^i 1988. Ogni capo squadra condurrà in seguilo i suoi soldati destinalo , formando uno statino delle abitar rioni che iudividualmeule essi occupano , del quale ne passerà immantinenli copia al proprio primo sorgente. 1990. Trovandosi degli errori , o delle difficoltà nella distri-
gli
nell’ alloggio loro
f
buzione degli alloggi , il sotto-Hiffizialo incaricalo di essi si porterà nella casa conuiiiale per farli dirimerc dall’-ageute della comune, che, vi dovrà .rimanere in permanenza. -
.
.
.
j
Digiti/ 1-./ by
Googl
— IM — 1991.
Stabilito
r allodio di ciascuna compagnia o dì ciaiou-
no squadrone , il rispeuivo primo sergente ne farà uno stato • nel quale comprenderà ancora gli alloggi degli ufficiali > e che rimetterà all’aiutante: questi ne formerà uno generale per l'intero battaglione , comprendendovi benanche gl’ individui dello
maggiore e minore , proprio battaglione.
stato
1992. Distribuiti
gli
e lo consegnerà al comandante del
uffiziali ne* rispettivi
alloggi ,
cureranno
cavalli di cui si sono serequipaggi del corpo : quivi si troverà l’aggiunto al conduttore , il quale, dopo averli confrontati colle corrispondenti ricevute , restituirà queste agli ulRciali. Se però trovi un animale gravemente ferito , o una vettura danneggiata , dovrà conservar la ricevuta ed unirla al rapporto da farne al maggiore di settimana, il quale ne informerà il capo del corpo onde , in caso di reclamo , possa farsene il , carico convenevole a chi di diritto. 1993. L’aggiunto anzidetto restituirà a* vetturini, o carrettieri i trasporli o gli animali ricevuti dagli uffiziali , e quelli presi in fitto a conto del corpo, pagandone loro il prezzo alla presenza di due (iiasionari del comune , dai quali ritirerà dichiarazione firmata ed indicante la restituzione, ed il pagamento avvenuto. Tali documenti gli serviranno per conteggiare le somme , che siccome abbuonronto gli verranno all’ uopo libe-
d’ Inviare viti al
i
carri , le vetture ,
luogo ove sono
riuniti
od
i
gli
rale dal «raartier-mastro.
1995. Un’or.'i dopo l’arrivo del corpo si batterà la fascina: a questo segno i sergenti di settimana riuniranno nelle caserme, o nel locale d’onde le compagnie o gli squadroni si sono distribuiti per gii alloggi gli uomini nominati per le distribuzio, ni , e pel rancio , che . ispezionati dagli uffiziali di settimana, verranno da essi condotti nel locale stabilito per la di loro riunione.
>
1997. Quando la troppa sarà alloggiata presso
gli
abitanti ,
rancio si farà per isquadre negli alloggi de’ rispettivi caporali , i quali saranno responsabili nel buon ordine, e della tran-
il
quillità de’ loro soldati.
1998.
-
'
potranno recare alle loro si cha i rispettivi soldati abbiano mangiato il rannei corpi a cavallo , sieno stati eseguili i governi e le I
sergenti di settimana
abitazioni subito
cio , e ,
distribozioni occórrenti.
1999. Gli altri sergenti , due ore dopo che le compagnie o squadroni sono entrali negli alloggi , eseguiranno delle vio sezioni per assicurarsi che il tutto , sia in ordine, sentire le lagnanze de’ soldati, e farvi diritto. 2006. Ogni distaccamento o frazione di corpo, nel giungere in una piazza , riceverà gli alloggi e vi si stabilirà con le ra, gli
site a’ rispettivi plotoni
Digitized by
— UU — gole generali
prescritte pe’ corpi , e
eoa le modificazioni con-
Tenienti alla sua forza.
A a T.
IV.
Deir ordine da osservarsi marciando nelF intemo del Regno. 2018. Nell’ incomiociare la marcia di un corpo di fanteria , suo comandante avrà cura che la truppa cominci per serbare nel passo una cadenza più lenta della prescritta , in modo che giunga , dopo un certo tempo , alla cadenza del passo naturale. 2019. Le guide cureranno egualmente la uniformità del passo , e qualora , per qualunque causa , venissero ad alterarsi le ordinarie distanze , non dovranno ristabilirle se non successivamente , affinchè gli uomini non vengano defaticati da frequenti cambiamenti di celerilà. 2020. Durante la marcia i tamburi , o trombetti saranno alla testa de’ rispettivi battaglioni o squadroni , e ve ne sarà uno alla coda della colonna. il
2021. Ogni qualvolta degli ostacoli, o altri accidenti obbligassero le truppe verso la coda a doversi fermare, l’ufllziale superiore o altro che serra la colonna ordinerà al tamburo o trombetto ivi assegnato di toccare un rullo , che sarà ripetuto fino alla testa , la quale dovrà subito fermarsi , ed il superiore che avrà giudicato della necessità di arrestarsi, darà o farà date conoscenza del motivo al comandante del corpo. Subito che la coda è pronta a potersi rimettere in cammino il tamburo o trombetto suddetto toccherà altro rullo , che ripetuto egualmente fino alla testa , avvertirà di doversi riprendere la marcia , la quale si ricomincerà da tutta la colonna allorché questo tocco si batterà dalla testa.
2022. Ogni qualvolta si dovrà fare alto dalla testa della colonna , si comincerà a rallentare il passo , e quindi si batterà un rullo che sarà ripetuto fino alla coda. 2028. Ogni battaglione avrà sempre un tamburo o trombetto pronto a battere o suonare , sia per sostenere la marcia , sia per ripetere gli anzidetti annunn. 2024. Durante la marcia si avrà cura , che niuno esca dalie righe o file, conservandovi l’ordine stabilito. 2025. Se qualche soldato di truppa a piedi debba necessariamente , per suo particolar bisogno , allontanarsi alquanto dalla truppa , lascerà il fucile ad un camerata , e se per tale circostanza fòsse obbligato a trattenersi soverchiamente , ne avvertirà il proprio caporale , il quale lo accompagnerà alla distanza di venti passi dall' uno de’ fianchi della truppa , per fargli quindi raggiungere la compagnia al più presto possìbile. 19
Digitized by
Ufi 2026.
—
Un soldato a cavallo, nella circostanze prevedute Hai
precedente numero , dovrà lasciare il suo cavallo al soldato cha gli è vicino , ed eseguire il prescritto pe’ soldati a piedi. 2027. Se poi il soldato , sia a piedi , sia a cavallo debba ri-
manere indietro , perche colpito da indisposizione che lo inabia continuare la nnarcia , allora il caporale ne darà parte al proprio capitano , il quale potrà disporre che si trattenga per
liti
secondo le circostanze, a’ sotto-uffiziali che seguono la truppe di fanteria , od alla retroguardia , facendogli ritenere il suo fucile o cavallo. 2028. Durante la marcia le truppe a piedi porteranno le armi a volontà , e senza baionetta , com* è detto al numero 1940, esnei sendo espressamente proibito di portarsi il calcio all’ insù tempi piovosi le armi si porteranno sotto al braccio. Le truppe a cavallo terranno la sciabla nel fodero. 2029. Le armi da fuoco non saranno cariche, mcnochè quelle de’ sotto-uIGziali , e degli uomini di vanguardia e retroguardia. 2030. Quando la truppa attraverserà do’ boschi, ode’ luoghi intrigati , si avrà maggior cura di far serrare le file , onde impedire r allontanamento de’ soldati : nel passar poi per luoghi abitati si riordineranno le file , le truppe a cavallo porranno la sciabla in mano , le truppe a piedi le armi al braccio , ed i tamburi o trombetti batteranno o suoneranno. 2031. In ogni ora si farà un breve alto non maggiore di quindici minuti ; a metà di cammino una fermata più lunga , che per altro non durerà più di una ora, ed infine ad una quaN che distanza dal luogo ove si deve pernottare , o rimanere di guarnigione si farà 1’ ultimo alto prescritto al num.” 1971. 2032. Non si farà mai alto ne’ boschi o luoghi coperti, o nelr abitato , e laddove ciò sia indispensabile , si situeranno de’ sol* to uiEziali di piantone a’ convenienti luoghi per impedire a’ solriunirsi ,
:
dati di allontanarsi.
2033. A’ piccoli alti, le truppe a piedi faranno al piede ar* ed i sotto-uffiziali avranno cura che i soldati assettino i che durante la marcia abbiano osservato di essere scomposti. Al grande alto si potrà disporre dal capo del corpo che i sotto-uffiziali ed soldati tolgansi loro secchi , e che si formino fasci d’ armi si baderà allora ebe i sncchi non vengano posati nel fango , e che si destinino delle sentinelle alle armi,
me
,
sacelli
i
i
i
e
si
:
faranno rimettere le baionette.
,
2034. Le truppe a cavallo ad ogni alto porranno piede a terra , ed i sotto-uffiziali baderanno che al bisogno si stringano le cinghie , o si rassetti il carico. All’ ultimo allo poi gli uomini si ripuliranno , ed i cavalli saranno messi in assetto. 2033. Al grande alto , ogni comandante di compagnia o di squadrone farà chiamare la visùa , e darà parte degli uomini
Digilized by
— 147 — Assentì al comandante del proprio battaglione , e questi al capo del corpo, il quale farà verincare dall’aiutante se tali iioiniiii si trovino coi sotto-uffizialì che seguono la truppa , ovvero uniti Alla retroguardia , ed a seconda de’ rapporti che ne riceverà , darà le disposizioni convenienti. 2036. La vanguardia distaccata , il distaccamento degli alloggi , e gli equipaggi con la corrispondente scorta eseguiranno degli alti con le stesse norme contemplate ne’ precedenti numeri. 2037. Il comandante la retroguardia , che aver dee cura degli uomini rimasti indietro , ad ogni alto , farà che coloro i
quali sono in
istato di farlo ,
raggiungano
corpo
il
:
al
grande
ed all’ ultimo alto invierà al capo del corpo un rapporto degli uomini rimasti presso la retroguardia e che per essere inabili ,
,
a marciare abbian dovuto riunirsi agli equipaggi accennando per cadauno il nome , e la compagnia o lo squadrone cui ap,
,
partiene.
2038. Al rullo che indicherà dopo ciascun alto di doversi rila marcia , i sotto-uiliziali baderanno che ogni soldato riprenda il suo sacco , ed il fucilo , ove li avessero lasciali. 2039. Le truppe in marcia nell’ interno del Regno renderanno gli onori prescritti per le truppe in marcia nell’ interno delle
pigliare
piazze.
2040. Nel luogo ove la truppa deve pernottare o rimanere sia oppur no una piazza , si eseguirà sempre prescritto ne’ due precedenti articoli : nel secondo caso però
di guarnigione , il
si
terranno presenti
2041.
le
seguenti modificazioni.
L’uffiziale incaricato degli alloggi si dirigerà alle au-
comunali , onde fissare gli alloggi , e si farà da esse esibire gli stati delle abitazioni , di cui è parola ne’ numeri 105S e 1036 (1) , onde cercare che la truppa sia alloggiata nel mitorità
glior
modo possìbile.
2042. Dopo di aver fissati gli alloggi , eseguita la loro distribuzione , e prese tutte le misure onde siano preparali i generi necessari pel rancio della truppa , e per le distribuzioni ad essa spettanti , riconoscerà 1’ abitato ed il suo esteriore di unita all’ aiutante, fisserà il locale ove la truppa dovrà riunirsi in caso di allarme , onde stabilirvi il posto della guardia di polizia , la quale sarà considerata siccome la gran guardia del paese , e ne adempirà gl’ incarichi. Esso ulfiziale stabilirà pure i piantoni necessari per impedire che i soldati si allontanino.
(1) 1035. I comandanti le armi nelle province o valli avranno cura che nei luo^i di stazione militare le autorità comunali formino uno staui di alloggio , sulle basi dello sUibilito nei due precedenti numeri. 1030. In ogni comune poi al conoscersi 1’ arrivo di una truppa si pra..
ticberà lo stesso.
Digitized by
— 148 — 2043. Ciò eseguito stabilirà la vanguardia distaccata nel posto suddeKo , non che i piantoui , dando le consegne occorrenti , le <]uali esser dovranno per iscritto. 2044. Si porterà poi all’ incontro del corpo e lo condurrà al suo entrare nel paese al locale da esso prescelto per la riunione in caso di allarme , dove il comandante spiegherà la truppa in battaglia , facendo porre al piede l’ arme , permettendo ai soldati di posare i socchi , e facendo porre la sciabla al fodero, e piede a terra a quelli a cavallo. 204!i. Si batterà quindi l’ ordina, onde comunicare alla truppa lo disposizioni del capo del corpo , ed i bandi , se ve ne fossero ; si nomineranno gli uomini di servizio pel giorno seguente sia per la marcia , pel picchetto e per le distribuzioni. 2046. Si daranno le analoghe disposizioni onde il picchetto fornisca i piantoni , c le pattuglie che si stimerà doversi fare per contenere la truppa , e che non si possono dare dalla guar< dia alla
di polizia. Tali pattuglie o piantoni si porteraimo sempre guardia di polizia , dal di cui comandante riceveranno lo ed al quale faranno i rapporti di ogni novità.
istruzioni ,
2047.
Il
capo del corpo disporrà quindi che la truppa entri
norme stesse prescritte nell’ articolo del passaggio delle truppe per le piazze. 2048. Esaminerà poscia personalmente o farà esaminare da un ufiìziale superiore a sua scelta se le precauzioni prese e le con, segne date per la tranquillità , e sicurezza della truppa siano sufficienti , e darà in risultaraento di tale conoscenza le analoghe disposizioni. Ne’ luoghi aperti , ed in vicinanza della frontiera aumenterà le precauzioni. 2049. Egli ordinerà delle ronde che potranno eseguirsi dagli negli alloggi con le
uffizioli di picchetto e disporrà che il maggiore di settimana , esegua l’ ispezione de’ posti , che il capitano di picchetto li vie eh’ entrambi nella notte eseguano se £a d’ uopo, anche
siti,
,
essi delle
ronde.
2050. Se la truppa ha quartieri separati stabilirà il luogo di
°
riunione del picchetto.
2051. La guardia di polizia resterà al suo posto finché la truppa non siasi rimessa in marcia , e quindi rimarrà di scorta agli equipaggi, eseguendo il prescritto a’ numeri 1941 , 1942 e 1943. 2052. Nei giorni di riposo la guardia di polizia quella alle , bandiere ^ od agli stendardi e le altre nominate saraoDO smon* , tate con le norme stesse che per le guarnigioni. 2053. In marcia
il
servizio di settimana dei sergenti si limi-
terà alla
visita della sera alle distribuzioni, ed al rancio , dovendo ogni sergente essere incaricato di tulfi più minuti par-
ticolari risguardanti
il
proprio plotone ,
o la propria sezione.
Digitized by
,
— U9 — 201(4. I BoUo-u{Bziali si assicureranno che ogni giorno i soldati da loro dipendenti si occupino della nettezza e del buono stato delle armi , e del Testiario , e che perciò ricucino le magliette ,
i
bottoni,
le slalTe ,
facendole rimpiazzare al bisogno:
che facciano accomodare le scarpe o gli stivali , ec. 2055. Ne’ luoghi di soggiorno veglieranno onde il cuoiame ,
imbiancato, le giberne pulite, gli abiti battuti, ed accomodati con cura , e le scarpe o gli stivali ingrassati , e completamente riattati. Ne’ corpi a cavallo vigileranno pure che la bardatura sia pulita , ed unta , i cuscinetti delle selle battuti , ed asciugati , ec. ec. 2056. Faranno pure una ispezione alle munizioni , e credendolo necessario , quando il tempo lo pernteUa , e previo il permesso del proprio capitano le faranno esporre per qualche ora al sole , badando che siano riposte su locali sicuri e non umidi. 2057. Ne’ suddetti giorni di riposo i capitani cureranno che i rispettivi primi sergenti , aiutati da’ caporali forieri mettano al corrente i registri , d preparino tutte le carte e gli stati , che loro potranno abbisognare in marcia. 2058. Il capo del corpo disporrà , che i veterinari , e maniscalchi eseguano delle visite a’ cavalli , badando in esse di rimettere le ferrature , e di curare i cavalli che fossero feriti richiedendo all’ uopo il ministero del sellaio che sarà presente sia
a tali
visite.
2059. Disporrà parimente che ogni chirurgo faccia una visita compagnie , o agli squadroni del proprio battaglione per le prescrizioni di nettezza di cui è parola al num.° 1897 (1), 2060. Simili visite si faranno da’ veterinari e maniscalchi ai cavalli , badando in esse di rimettere le ferrature , e di curare i cavalli che fossero feriti , richiedendo ali’ uopo il ministero del
alle
,
,
sellaio che sarà presente a
2061. di
Il
tali
tenente colonnello,
dettaglio , nei suddetti giorni
visite.
quarlier mastro e gli uIBziali faran porre in corrente i re-
il
ad essi affidati , preparando pure le carte di cui abbisognar potessero nella marcia. 2062. Ne’ giorni di riposo ed in quelli di marcia la ritirala verrà battuta o suonata il più presto possibile , ed al rullo del silenzio , uon sarà permesso ad alcun sotto-uffiziale o soldato gistri
franco di servizio di uscire dalla propria abitazione. 2063. La disciplina verrà rigorosamente osservata in marcia, ed ogni comandante sarà responsabile de’ disordini commessi in viaggio , o ne’ luoghi di transito.
(1) 1897. I comandanti le compagnie o gli squadroni vigileranno personalmente alla scrupolosa esecuzione di mite le prescrizioni di nettezza necessarie al benessere dei loro soldati nella' marcia , potendo perciò domandare al comandante del battaglione che il chirurgo gli assista all’uopo
Digitized by
.
ISO le
—
2064. Le (ruppe -a cavallo si uniforrneranno al preieriUo per truppe a piedi , con quelle modificazioni che il servizio spe-
ciale dell* arma renderà indispensabili.
2065. Il comandante di una truppa che giunga in un paese ove non sia nè permanentemente nè eventualmente un comandante di piazza , ne assumerà il comando , anche se vi si debba fermare per una sola notte , ed adempirà nell’ interno di esso quanto è prescritto pei comandanti di piazze eventuali. 2066. Il comandante di una truppa , giungendo in una provincia o valle diversa da quella ov’ era prima stanzialo, invierà rapporto al comandante di essa , e gli spedirà la situazione della forza : se poi abbia a stabilirsi allora
i
snl di
lui
territorio
gl' invierà
rapporti , ed ogni altra carta.
Art.
V.
1.
De’ distaccamenti e delle scorte.
2. 3.
2067. Ogni comandante di distaccamento , qualunque siasi il 4. suo grado, sarà, a questo solo titolo, rivestito di tutta l’autorità attribuita al comandante di un corpo per quanto ha rap5.
porto al servizio , alla
disciplina , alla
polizia ,
ed alla istru-
zione.
2068. Il comandante di un distaccamanto inviato a tener guarnigione , dovrà essere munito delle seguenti carte 6. ° Dell’ordine di partenza, e di una istruzione in iscritto ;
sull’ oggetto del distaccamento , 7. " Di un foglio di via.
e sul servizio che prestar deve.
8. ® Se il distaccamento passa il Faro , aver deve la cessazione di paga per tutti gl’ individui che compungono il distacspecificala per gradi.
camento , ®
nenti
il
Di un piedilisla nominativo di tutti gl’individui compodistaccamento , diviso per compagnie o squadroni , e di
uno stato di antichità dei sotto-uffiziali. ® Di uno squarcio delle matricole
di altro squarcio delle , rassegne de’ cavalli con la indicazione al margine dell’ uomo che monta ciaschedun cavallo , di uno stato dettagliato del vestiario, ed armamento di ciaschedun uomo , che comprenderà , pei corpi a cavallo , la bardatura , e la massa , ed in fine di un nolamento degl’ individui che godono soprappiù di averi. ®
Di un quaderno
riceve , e che paga ;
d’ introito ed esito delle somme che ammenoché questo ramo esser non debba
sotto la vigilanza di un consiglio di amministrazione eventuale. ® Di un quaderno per annoiarvi le distribuzioni di ogni
genero. ®
Dj un quaderno d’ introito ed esito dello munizioni , dek
Digitized by
Googl
—m—
9.
l'armamento, dei generi di
Testiario e delle bardature che può
ricevere. 10.
11. Di un quaderno per amministrare le somme che gli verranno assegnate sulla tangente del mantenimento. ° Di un quaderno di corrispondenza. ” Infine di un proporzionato numero di tutt’i fogli in istanipa che potranno abbisognargli. 2069. I sopra descritti stati , e quaderni si diminuiranno dal comandante dei corpo a seconda della forza , e della durata del °
distaccamento. 2070. 11 comandante del distaccamento sarà provveduto di un corrispondente numero di pezzi d’ arme di ricambio da servirsene pe’ riatti. 2071. Si nel partire da una piazza , che nel giungervi o passarvi , come ancora nel marciare per l’ interno del Regno , si \ uniformerà al prescritto ne’ precedenti articoli di questo capitolo. 2072. Tanto in marcia che nel luogo di sua destinazione , osserverà scrupolosamente le istruzioni ricevute , e le norme circa l’ordine del servizio, e le regole di polizia, di disciplina e di amministrazione stabilita al corpo, si per le visite, che per la tenuta , la istruzione , le punizioni , le medele , ec. , non che pe’ foraggi , per la ferratura , ec., e non polcndovisi conformare letteralmente, sommetterà all' approvazione del comandante del corpo le modificazioni necessarie ad alcuno dei summentovati oggetti, e le circostanze che a ciò lo costringono. 2074. Invierà al comandante del corpo , all’ epoche da esso prescritte , un rapporto generale e dettagliato dì quanto concerne il distaccamento , e la sua situazione , informando parimente il tenente colonnello , ed il comandante del proprio battaglione di tuttociò che riguarda le di loro particolari attribu.
zioni.
n
2075. AI ritorno di un distaccamento di solto-ufilziale al proprio corpo , sarà ispezionato dal capitano di picchetto.
2076. Rientralo un distaccamento al corpo ,
il
comandante
di esso consegnerà al
colonnello i certificati di condotta , e quelli risgnardanti la riconsegna dei quartieri che ha occupali , e della
corrispondente mobilia , de’ letti , ec. , che avrà dovuto avere , ai termini del prescritto nei numeri 1926, 1928 e 1942 facendogli in pari tempo rapporto in iscritto di quanto può riguardare il distaccamento. Un consimile rapporto farà pure al lenente colonnello. Darà conoscenza a’ comandanti delle compagnie o degli squadroni che avevano uomini o cavalli nel distac-
camento di quanto può interessare gli uni e gli altri sotto il rapporto della condotta, dell'amministrazione, della sussistenza , del vestiario , dell’armamento della bardatura lo fine, , , ec. nel più breve tempo, finalizzerà ogni conto co’ comandanti suddetti col quarlier-mastro e con gli ulfiziali di dettaglio.
Digitized by
,,
—m^ comandante di un distaccamento destinato a lervir di scorta si troverà con la sua truppa all’ ora prescrìtta nel silo 2077.
Il
all’ oggetto
accennatogli.
2078. Se la scorta fosse di onore, il comandante la medesima , in mancanza di funzionario incaricato di annunciarne r arrivo , si presenterà alla persona da doversi accompagnare od a quella che n’ è incaricata , onde riceverne le istruzioni analoghe al disimpegno del suo incarico. 2079. La truppa intinto rimarrà in battaglia dirimpetto all’ abitazione della persona cui si addice la scorta , o del luogo ov’ è il corteggio che attende , per eseguire quanto le sarà prescritto. Il comandante della scorta vigilerà che tutti gl’ individui che la compongono si comportino con decenza , eseguendo ciò ch’egli avrà loro ordinato. Gl’individui pertanto della scorta stessa non riceveranno ordini se non da' propri superiori , dovendo le autorità qualsi vogliano dirigersi sempre al comandante di essa qualora abbian cosa a prescrivergli. Terminata la sua , missione , non si ritirerà se non dopo di averne avuto il permesso dall’ anzidetto personaggio , o dall’ incaricato della cerimonia. 2080. Se poi il distaccamento scortar debba un convoglio , farà caricare le armi alla sua truppa prima di partire , si farà sempre precedere da una piccola vanguardia per due in trecento passi , onde perlustrare il terreno , assicurarsi a tempo degli ostacoli che incontrar si possono , fare sgomberare la strada ec. 11 rimanente della scorta starà a’ fianchi ed alla coda del convoglio.
2081. Se l’incaricato della condotta del convoglio, sia più antico o graduato del comandante della scorta del convoglio , questi dipenderà interamente dagli ordini suoi.
2082. Se poi il convoglio sia composto di macchine di artio di oggetti di pertinenza di quest’ arma , il guardia avrà la cura e la responsabilità di scegliere il locale per parcarvi le macchine , di regolare 1’ ordine della marcia , gli alti ed i riposi , e di stabilire i luoghi ove dovranno situarsi i posti , e le sentinelle che custodir lo denno. Il comandante della scorta si uniformerà a questi suggerimenti , ma coglieria ,
di artiglieria ,
manderà egli solo le truppe del convoglio. 2084. Se poi al comandante della scorta sia affidata la cura del convoglio , egli farà che i carri , o le vetture conservino tra di esse la distanza di quattro passi e se sono in gran numero , le
dividerà in più sezioni , cd avrà su
di esse la
massima vi-
gilanza.
2085. Disporrà sempre l’ora
di partenza
in
modo da giun-
gere pria di sera nel luogo di fermala , e durante la marcia farà abbreviare gli alti ragionevolmente necessari per rinfrescare
Digitieed by
— isi — gli aniinali , noo permettendo
in
quel tempo
ad
alcuno ìndi*
viduo della scorta nò ad alcun vetturale di allontanarsi dal posto assegnatogli. 2086. Se qualche vettura rimanesse in dietro , farà arrestar* ,
convoglio nache questa
lo raggiunga : se la vettura abbisodì riparazione la lascerà in consegna ad un solto-uffiziale ma se giudichi la vettura ina, in cammino rimettersi bile a ne distribuirà il carico sulle al, il
gni
con una corrispondente scorta
tre , ove sia possìbile , fìuchè aver non ne possa il rimpiazzo dal comune il più vicino ; ove poi il carico sia di natura da non potersi suddividere , lascerà la vettura con una guardia , e spiccherà persona per averne un’altra. 2087. Dovendo pernottare in qualche paese eseguirà il prescritto per ogni altra truppa , ma all’ ultimo alto si porterà personalmente a riconoscere il locale dove il convoglio dovrà parcare ; e se vi sia presente un comandante di piazza, eseguirà ciò di concerto con essolui. Le autorità militari , o comunali forniranno , ove sia possibile , de’ locali chiusi per conservar* le vetture o gli oggetti convogliali. 2088. Condurrà quindi il convoglio nel prescelto locale, dove disporrà le vetture nel migliore ordine possibile, ed in modo da potere con facilità riattaccarvi gli animali , c riprendere la marcia. 2089. Non permetterà che gli animali sieno distaccali dalle vetture , se non quando le medesime sono stale convenevolmente situate.
2090. Allorché lutti gli animali , ed loro conduttori avranno sgomberalo il locale occupato dalle vetture , nominerà una guarc destinerà il numero di sentinelle dia per la loro custodia ì
,
indispensabili alla sicurezza del convoglio , (issando le rispettive
consegne.
2091. Curerà che
alla
guardia suddetta sìa dato un locale a
portala del convoglio , per polervisi ricoverare. 2092. Durante la notte eseguirà , o farà eseguire delle visite,
o ronde per assicurarsi se la guardia ; e gli
le sentinelle «seguano
ordini dati loro.
2093. Anche quando nel luogo di
transito vi sìa
una guar-
nigione , il convoglio verrà custodito dalle truppe di scorta , il cui comandante ne rimarrà esclusivamente incaricalo , senza che il governatore o comandante della piazza possa alterarne le
di
prescrizioni.
2094. Se
il
distaccamento infine fosse incaricato della scorta
il comandante di esso prima della partenza farà , armi in di toro presenza , e formerà della sua truppa tre parti proporzionatamente alla forza : una di esse marcerà alla testa , una alta coda , e l’ altra verrà ripartita su i fianchi.
di
detenuti ,
caricare
le
20
Digilized by
r- 1IÌ4 2099. Giunto
iu
un luogo di
Irauiilo visiterà le prigioni
mi-
litari e le civili , e trovandole capaci ed atte ad esser custodite , vi depositerà i detenuti , ritirandone ricevo da’rispettivi custodi; c , dove lo creda , destinerà pure alle prigioni stesse una guardia
prosa dalla sua truppa , onde aumentarne la sicurezza : qualora poi non vi fossero prigioni , o che esscndovene si giudicassero
comandante incapaci di custodire o contenere i detenuti , farà egli assegnare un locale per rinchiuderveli , e vi destinerà una proporzionata guardia, cui darà tutte le consegne che la prudenza gli suggerirà per assicurarsi della custodia do’ dedal si
tenuti.
2101.
Arrivato
al
luogo di destinazione consegnerà
i
dete-
nuti a chi di dritto, facendo ad ognuno di essi l’aggiusto di quanto gli era spettato si presenterà quindi all’ autorità cui è :
alEdata la vigilanza de’ detenuti ,
e gli farà circostanziato rap-
porto per iscritto di quanto gli sarà occorso nella marcia riguardante detenuti stessi. Copia di tale rapporto farà tenere al comandante del proprio corpo. i
TITOLO IV. DEGLI OKORI
,
E DELLE CERIMOME. m~^-m
CAPITOLO
I.
Degli onori.
Art.
I.
Degii onori militari.
2105. Le truppe in marcia si schiereranno in battaglia per rendere gli onori al Santissimo Sagrnmento. 2104. Quando il SS. Sagraraenlo passerà a vista dei posti di fanteria o di cavalleria , essi ptenderanno le anni , e gli renderanno gii stessi onori prescritti ai pum.° 2102. 2106. Le sentinelle a vista delle quali passerà il SS. presen* teranno le armi , ma non faranno all’orazione , non dovendo tralasciare la cura della propria consegna.
2109. Quando Noi passeremo innanzi ad una truppa schierata, essa presenterà le armi , e s’ è a cavallo porrà la sciabla in mano ; gli ulfiziali generali , o superiori , le Lindiere e gli stendardi saluteranno tre volte , e la banda ,
i
trombetti
o
i
tamburi suo-
Digitized by
Googl
«
—
ISIS
neranno , o balleranno la marcia la truppa riprenderà la primiera sua posizione dopo che Noi arremo oltrepassato di SO pasti :
una delle sue ali. 2 1 10. Le truppe in marcia si arresteranno, e si schiereranno
,
in battaglia per renderci gli onori suddelti. 2111. I posti prenderanno le armi, e ci renderanno gli onori stessi.
2112. Le sentinelle presenteranno le armi. 2129. La Regina, il Reai Principe Ereditario, e la Reale Principessa Ereditaria, riceveranno dalle truppe schierate, o in marcia , dalle guardie , e sentinelle, gli stessi onori prescritti per la Nostra Persona.
2130.
I
Principi e le Principesse Reali , cioè
i
Fratelli Ger-
mani , le Sorelle Germane , eu i Figli del Re , o del Principe Ereditario , riceveranno dalle truppe schierate o in marcia , e dalle guardie , e sentinelle innanzi a cui passeranno gli stessi onori prescritti per Noi ne’ numeri 2109 2110, 2111 e21J2: però le bandiere, gli stendardi, e gli liffiziali generali o superiori saluteranno una sola volta. 2131. Ove nella piazza si trovi la Nostra Persona, la Regina , il Reai Principe , o la Reai Principessa Ereditaria , le truppe , o guardie non presenteranno le armi pe’ Principi , e per le Principesse Reali , e le bande , ed i trombetti o tamburi suoneranno o batteranno la chiamata in vece della marcia. 2136. Durante il tempo che le guardie si stanno rilevando non renderanno onori se non al SS. Sagramenlo , ed alle Per,
sone Reali. 2139. Battuta la ritirala , le guardie, le sentinelle, e le truppe schierate , o in marcia non renderanno onori se non al SS. Sagramenlo. 2162. Semprequando le bandiere o gli stendardi passino per innanzi una truppa schierata, questa presenterà le armi e toccherà la marcia : gli uffiziali generali o superiori saluteranno tre volle. Se però la truppa abbia le bandiere o gli stendardi porterà solo le armi , e toccherà la marcia , lo stesso eseguiranno le guardie. Le sentinelle presenteranno le armi alle bandiere ed agli stendardi.
2164. Le truppe in marcia porteranno le armi senza fermarsi, allorché incontrino una processione , de’ Principi o delle Principesse del Sangue , e degli ufiìziali generali o superiori : 2163. Porteranno parimenti le armi nell’ incontrarsi con altre truppe armate ,
ma quelle comandate da uffiziale o sotto-u£Bziale
inferiore in grado , ed a gradi uguali quelle del corpo dì rango posteriore saranno le^prime ad eseguirlo. Se ambe le suddette
truppe abbiano tamburi o trombetti batteranno , in pari tempo la marcia.
o suoneranno
Digitized by
— 1K6 — 2166. EsMndo comandale da uffiziali porteranno le armi , e batteranno , o suoneranno la marcia nel passare avanli ad una guardia o altra truppa schierata in battaglia che sia egualmente comandata da uiEziale , ma porteranno solamente le anni se la guardia , o truppa suddetta sia comandata da un sotto*uffiziale. 2167. Ove poi le truppe suddette sieno comandate da sotto* ufiBsiali porteranno le armi alle sentinelle , alle guardie ed a qualunque truppa schierata in battaglia. 2168. Le truppe in marcia o schierate che per pioggia dirotta abbiano
le
armi sotto
ranno coir armi nella gramento.
al
braccio , nel render
stessa posizione,
gli
onori rimar-
ammenoché pel SS. Sa-
Digilized by
46. Il servìzio d’ ispezione si nominerà per brigale. 47. Gli ufiìziali superiori d' ispezione dipenderanno diretta-
mente dal generale comandante la brigala per quanto riguarda il
di loro servizio.
48. II capitano dello stato maggiore o del generale darà loro la nota de’ posti.
l’
niiitante di
campo
49. Tutt’ i posti somministrati dalla brigala non che i picchetti saranno sotto la sopravveghianza dell’ uilìziale superiore d’ ispezione.
61. Potrà essere incaricalo del comando di sti
tulli gli
avampo-
della brigala.
62. Riunirà le guardie c
le farà defilare.
CAPITOLO II. Del modo di comandare e di ripartire il servizio. 82. Il servizio sarà comandalo per brigale. 84. I vari servizi in campagna formeranno allreltanli giri dii quali verranno classificali come nell’ordinanza di piazza, ed il servizio verrà nominato nel modo che è detto quivi. 86. Ogni servizio sarà contato siccome fatto , se la truppa per rsso comandata avrà defilata dalla parata della guardia.
versi
Digiiized by
Coogle
— 1K8 — CAPITOLO III. Del modo di eseguire il servizio.
A R T. ! Principi generali. 90. Le truppe accantonate si conFormeranno interamente alle prescrizioni dell’ordinanza di piazza , salve le modificazioni che i
generali comandanti crederanno apportarvi
per
le
circostanze
locali: queste saranno fatte conoscere all’ordine.
,
Art.
n.
«
Della riunione delle guardie della ispezione e parata dello medesime.
91. Le truppe accampate eseguiranno la loro parata di guardia per brigata innanzi il fronte di bandiera , o in altro sito designato dal generale comandante. 95. Le gran guardie di avamposti potranno riunirsi separatamente ed in ore diverse, o partire dai propri quartieri.
Art.
.
rir.
Dell’ ordine.
94. Gli ordini verbali saranno inviati per mezzo degli uffizioli maggiore dell’esercito, degli aiutanti di campo e degli di ordinanza, ai quali tutti sarà applicabile il prescritto al n.° 226 dell’ordinanza di piazza. Questi medesimi porteranno di stato
utfiziali
ordini importanti ,
gli
i
quali potranno essere suggellati.
96.
Quando gli ordini suggellati saranno recati da sotto uffi-
o
soldati di ordinanza la soprascritta dovrà indicare il luogo
ziali
e l’ ora della partenza , e nella ricevuta si dovrà segnare il luogo e l’ora dell’arrivo. 97. 'fali ordini potranno aver forma di lettera , ma si preferirà le stile di ordine puramente. 100. Tali ordini pe’ corpi verranno sempre diretti alla loro guardia di polizia. In ‘assenza de’ colonnelli saranno rimessi ai tenenti colonnelli , e mancando questi agli ufBziali superiori di settimana , i quali daranno al momento le necessarie disposizioni. Ne^ corpi di un battaglione il capitano di picchetto fi rieeverà , e i’ uffiziolo di picchello nelle frazioni de’ corpi.
Digitized by
Googl
,
— 1S9 — 109. Gli ii£5ziali iucaricali d> portare ordini , specialmeoM a corpi lontani distaccati , saranno scelti tra quelli meriteToli di somma confidenza , e che possono essere informati del con* tenuto negli ordini stessi. 110. Un uffiziale spedilo in missione
in
paese occupato da
accompagnato almeno da due cavalieri ben montali; egli eviterà i luoghi abitati, preferirà le traverse
posti nemici dee essere
alle grandi strade , e si riposerà il meno che sia possibile ed in luoghi segregati ; nelle strade che sembrino pericolose si farà precedere da uno dei cavalieri. Dovrà essere sempre pre-
parato a lacerare i dispacci e farli sparire o anche inghiottirli, ed avere in pronto delle risposte accorte alle domande che il ne-
mico potrà
indirizzargli sull’ oggetto di suà missione e sulla situazione dell’esercito. Egli infine non si iascerà atterrire da qualsivo-
glia minaccia.
Aht.
IV.
Del santo. 111.
li
santo verrà composto
com’è detto nell’ordinanza di
piazza , e servirà a far conoscere le truppe tare le sorprese. Potrà al santo
cd
alla
tra loro e ad evicontrassegna aggiun-
una terza parola che sarà comunicata alle sentinelle ed a coloro che debbono passare innanzi di esse per esserne ri-
gersi
conosciute ; questa si dirà parola di ricognizione : alle circostanze sarà rimpiazzata da un segno. 115. Ai reggimenti 1’ uffiziale superiore di settimana sarà incaricalo di comunicare il santo suggellalo a’ comandanti delle gran guardie , e degli altri posti , i quali lo trasmetteranno verbalmente, s’è possibile ai posti secondari, e distaccati. 116. Dopo la ritirata l’ uffiziale superiore anzidetto darà il uffiziali di servizio , durante la notte agli aiutanti maggiori , ed agli aiutanti , al subalterno di picchetto fisso ed ai-capiposli che ne dipendano. Costoro saranno all’uopo riuniti in circolo sul fronte di bandiera , ed il picchetto darà gli uomini necessari pel circolo esterno. 118. Quando il santo si perde agli avamposti, o che una diserzione faccia temere che sia comunicato al nemico, il comandante di essi. ne darà subito un’altro, e nc avvertirà immantinente i corpi , ed i posti vicini , ed i generali.
santo agli
Aht. Déffli
119. Gli avamposti sono
V.
avamposti. le
guardie avanzate che un corpo la sua posizione,
di truppa spicca intorno di se per assicurare
Digitized by
~ 160 — suo accampamento, suoi quartieri. È loro, 1.” impedire che il nemico giunga improvviso sul coroggetto po principale 2.° cercare di conoscere la posizione del nemico stesso: 3.° spiarne le mosse: 4.° vietare infine qualsivoglia comunicazione clandestina tra essolui , e la truppa. 120. Il generale comandante potrà disporre che un corpo o una riunione di più corpi copra il fronte ed i fianchi del campo : questa truppa dovrà in tal caso disporsi in gran guardie e posti in modo analogo a quello che verrà ne* numeri seguenti stabilito , ed i corpi che sono dietro , prevenuti di ciò spiccheranno solo qualche piccolo posto innanzi il fronte. Ma se non vi sia alcuna prevenzione particolare ogni brigata provvederà alla propria sicurezza situando suoi avamposti , de’ quali il brigadiere stabilirà il numero la forza e la posizione. In un corpo distaccato o isolalo tale dovere incumbe al suo comandante. 121. Ciascun reggimento di fanteria, e di cavalleria sia qualsivoglia il numero dei battaglioni , o degli squadroni da cui vien composto, ed anche un corpo di un sol battaglione, darà agli formalo da quel avamposti un distaccamento di un capitano numero di uffiziali , sotlo ufiìziali , e soldati clic il suo oggetto, e la forza del corpo che lo fornisce renderanno necessarie, non obbliando per principio , essere quattro uomini bisognevoli , a mantenere una sentinella , o una vedetta. 122. Ogni avamposto stabilirà una gran guardia, de’ posti secondari, e tal volta de’ posti distaccati. 123. Per quanto sarà possibile le gran guardie saranno formale di fanteria , e di cavalleria , la prima arma servirà a sostenere , la seconda a scoprire , e quindi questa fornirà le scoperte le ricognizioni , i posti distaccati , e le vedette. Ma se la scarsezza della cavalleria lo comandi , ovvero la natura del terreno lo permette , si assegneranno solo dei cavalieri in piccol numero a ciascuna gran guardia , e questi serviranno alla pronta il
suo cnrapo ,
il
i
:
:
i
,
.
trasmissione degli ordini , e dei rapporti , alla comunicazione ed a qualche altro servizio «dallato alla loro quantità.
127. Le gran guardie debbono situarsi con preferenza in luoghi donde scoprasi molto tratto di paese , e nel quale sieno ascose al nemico , onde questo giudicar non possa della loro posizione e della loro forza. Se vi sia una comunicazione principale che debbasi osservare o difendere , ovvero un inforcainento di molte comunicazioni interessanti si situeranno ivi pres-
so;
ma se non vi sia tale posizione determinata si allogheranno
il centro del terreno che debbono custodire , evitando di avvicinarle soverchiamente ad un bosco o ad un terreno coperto , ed io generale di stabilirle ore esser possano
verso
sempre
agevolmente sorprese. 128. La distanza della gran guardia dal corpo che la spicca
Digilized by
— 161 ^ dipende dalla natura del terreno , dall’anna di cui è composta, e da altre circostanze che impediscono determinarla in modo as> soluto; dee però esser tale, che investita e forzata a ripiegara possa avverlire il corpo principale con tanta anticipazione, che questo prenda le armi e si disponga alle o£P<;se pria che il ue< mico gli giunga addosso. Ne’ terreni coperti, intricarlo montuosi si dovranno ravvicinare al corpo principale , sp*^cialmente se gli abitanti parteggino pel nemico. Ma se occorra situarle molto presso al nemico e a sua vista converrà che al cader del giorno vadano ad occupare un posto -indietro meglio coperto. 129. Se le gran guardie debbano stabilirsi molto lungi dal
corpo principale converrà situare de’ posti intermedi che ne assicurino le comunicazioni e ne proteggano la ritirata. Tali posti saranno somministrati dal corpo principale, e si situeranno con preferenza agli sbocchi delle strade delle vallate o de’boschi che mettono capo sulla comunicazione principale tra il corpo e la gran guardia, o sui ponti sulle strade o in altri luoghi difficili per ove questa passar dovrebbe ritirandosi. 130. Le gran guardie di raro si copriranno con trinceramenti , e solo per ordine del generale , che in questo caso farà somministrare stromenti ed anche lavoratori perchè 1’ opera sia contpiuta nel giorno medesimo in cui è ordinata. Le gran guardie però situate in pianura ed esposte agl’ insulti della cavalleria potranno coprirsi con abbattute d’ alberi con fossi o con altri ostacoli.
131. Situata una gran guardia, prima cura del comandante non che de’ generali ed uffiziali che l’ hanno accompagnata , esser dee di aver notizie del nemico procurandole per ogni mezzo deve poscia riconoscersi la di lei posizione ed il di essa,
,
:
terreno che si occupa , esaminando le strade gli sbocchi guadi i ponti ed ogni altro accesso per ove il nemico può giungere sul posto o sul corpo principale, e pe’ quali si può girne a lui. 132. Questa ricognizione porta a determinare il numero e la forza de’ posti secondari, la loro posizione, ed il numero delle Beatinelle che debbono fornire ; e finalmente fa conoscere so i
occorra stabilire posti distaccati. 133. I posti secondari e distaccati , tanza , saranno comandati da uffiziali loro forza totale dovrà essere
tale
secondo la loro imporo da sotto-uffiziali. La che un terzo circa dell’in-
tero avamposto rimanga per gran guardia. 134. Oggetto de’ posti secondari si ò di occupare delle posizioni innanzi la gran guardia donde si scopra mollo tratto di terreno , o di guardare delle comunicazioni per ove il nemico giunger possa sulla gran guardia o sul corpo principale , o degli acressi laterali indispensabili a custodire. 135. La loro distanza dalla gran guardia dipendo dalla natura
21
Digitized by
— 162 — terreno, dall’arma da cui sono composti e dalle circostanze;
(Il-I
sempre però la comunicazione con la gran. guardia esser ne dee spedita c sicura ; tale comunicazione potrà nelle occorrenze assicurarsi con un piccolo posto o con una sentinella intermedia.
136. I posti secondari che fossero situati mollo lungi dalla gran guardia , ovvero in posizioni troppo esposte o scoverle , prenderanno ali’ avvicinare della notte una situazione più ravvicinata e più coperta. Tale movimento si eseguirà in silenzio, od al favore dell’ oscurità , e sempre dopo che la gran guardia abbia eseguito il suo. 137. I posti secondari spiccheranno
le sentinelle;
queste sa-
poco intraprendente ranno semplici so il lnrre.no sia sgombro il nemico, non ostile la popolazione , agguerrita la truppa ; al,
trimenti 'saranno doppie.
138. Le sentinelle dovranno vedersi
tra loro
o vedere il po-
sto , specialmente quelle che gli sono innanzi , o almeno esserne
Dovranno in
udite.
oltre le estreme di ciascun
posto
comuni-
care con quelle del posto vicino o della gran guardia, se questa non abbia lutto il suo fronte coperto da posti secondari , onde l’ insieme delle sentinelle formi un cordone non interrotto: in silTalta maniera tutto il terreno affidalo all’ avamposto sarà • spiato c custodito. 139. Le sentinelle avranno un posto designalo per la notte allorché si giudichino troppe discoste dal posto o troppo scoperte esse si renderanno a tale nuova posizione al cadere del giorno , dopo che il posto avrà presa la situazione di notte, e quando ne riceveranno l’ordine. 140. Oltre le gran guardie ed i posti secondari potranno situarsi de’ posti distaccati. Spinti questi mollo innanzi verso il nemico ne osservano più da presso le operazioni , e sono perciò in caso di avvertirne pronlamenie i posti secondari e le gran guardie. 141. I posti distaccali saranno tratti dalle gran guardie e ver:
ranno
situati
dagli uffiziali superiori che stabiliscono quelle. In
terreno aperto saranno composte a preferenza di cavalleria ; e numerosa ed occorra cautelai’si contro un nemico intraprendente , si moltiplicheranno in modo che le vedette eh’ essi spingono formino una catena continuata altrimenti cia-i scun posto avrà le suo vedette che non comunicheranno se non se quest’arma sia
:
fra
loro.
142. Essi posti
si
situeranno in posizioni ove sia agevole evi-
tare le sorprese , e donde si possano conoscere con sufficieolc anlicipazipne i moviménti del nemico, c che abbiano spedila e
sicura comunicazione col posto che li spicca.* 143. I corpi isolati dovendo vigilare una circonferenza mollo estesa in
pr^orzionc
^clla loro forza
,
preferiranno coprirsi con
Digilized by
Googl
- 163 — posi!
distaccali :
questi si comporranno di uomini scelti e si
geranno la notte mollo innanzi
spin-
sullo strado per ove il nemico può recarsi ad attaccare il posto , o su quello per le quali può girarli o tagliarne la ritirala si situeranno specialmente alla riunione di molle strade o ne’ luoghi donde si scopre mollo ter;
reno.
cangeranno sovente posizione, si per non essere per sopravvegghiare allivamenlo vari punti.
Essi posti
sorpresi ,
si
1-44. Gli uomini destinali a’ posti distaccali durante il loro servizio non lasceranno le armi, non accenderanno fuoco, non si abbandoneranno al sonno, e se di cavalleria non appiederanno: perciò che potranno essere rilevali ogni quattro o otto ore. è
145. Per la facile trasmissione degli ovvisi di notte tempo i posti distaccali saranno provveduti di segnali convenuti per annunciare ravvicinare del nemico. In siffatto caso essi posti, dopo essersi assicurali che il segnale è stalo avvertito, si ritireranno per istrade anticipatamente riconosciute o designalo su de’ posti laterali, donde a giorno andranno a raggiungere la gran guardia. 146. Lo sentinelle o le vedette avendo per oggetto principale osservare il nemico e dare avviso sollecito de’ di lui movie di custodire sì attentamente il terreno da non permettere che alcuno lo traversi inosservato dovranno essere situate in posizioni donde possano scoprire da lungi senza però interrompere la catena che formano fra loro. Occorre al possibile asconderlo al nemico profittando di un muro, di un albero, di una siepe, di una eminenza o di una piega di terreno in , modo però da non perdere di vista ciò elio debbono osservare. Si deve evitare di avvicinarle troppo ai .luoghi coperti donde possono essere sorprese. 147. Se si debba situare una senliiiella o una vedetta si lungi da non potere comunicare col posto il comandante di esso distaccherà un caporale e quattro uomini per fornirla. Potrà invece raddoppiarsi la seiilinella stessa onde l’iina delle duo vada
di
menti
,
,
,
,
,
,
il posto, mentre l’altra rimane ad osservare: oppure potrà stabilirsi una comunicazione per mezzo di segnali convenuti con anticipazione, siccome l’elevare in alto un pannolìno un cascelto o altro oggetto , dando a ciascuno di queste cose un significato speciale. Lo vedette possono per l’ oggetto suindicato percorrere nuo spazio determinato. Durante la notte le sentinelle saranno meglio situate nei luoghi bassi donde si discerne più agevolmente quel che avviene sulle alture. 148. Oltre i casi contemplati al numero 137 potran pure raddoppiarsi le sentinelle allorquando debba sopravveghiarsi attentamente largo tratto di orizzonte cho in allora si ripartirà tra le due, p quando si debba spedire un qualche avviso, arrestare nn qualche individuo, oude 1’ una rimanga mentre l’altra va. Tale precauzione è puranco necessaria in terreno frastagliato
ad 'avvertire
Digilized by
— 164 — iotricalo e di aspetto ineguale, e
pestose favorevoli alle sorprese :
durante le notti oscure e temmentre l’ una i recessi i nascondigli i ro-
io questi casi ,
sentinella osserva, l’altra percorre
vesci delle strade incavate etc. In line un posto sieno insuiiìcienli a custodire
quando tutti
gli
uomini di
gli aditi
si
asse-
gnerà a ciascuna delle sentinelle un tratto di terreno da percorrere e vigilare , e tali sentinelle , che diconsi volanti , incrociandosi nel cammino che verrà stabilito dal capoposto, suppliranno alla scarsezza degli uomini e manterranno la necessaria
concatenazione.
160. Situato un avamposto potrà il comandante della gran guardia rettificare la posizione de’ posti secondari e distaccati, e delle sentinelle o vedette , facendone rapporto. 166. I geuerali’ comandanti le brigale e gli uilìziali superiori d’ ispezione , o i comandanti degli avamposti , daranno a' comandanti le gran guardie le consegne e le particolari istruzioni sulla vigilanza
necessaria alla loro posizione, sul servizio da pre-
stare, ed infine sulle disposizioni
da prendere in caso di attacco e
di ritirata. I comandanti le gran guardie daranno le loro istruzioni e le consegue a'comandanti de’ posti secondari e distaccati. 168. 1 soli geuerali comandanti e i di loro capi di stato mag-
giore potraiftio , oltrepassando gli avamposti , cangiarne la posizione ed impiegarne le truppe.
Art.
vi.
Del servìzio delle guardie ne' loro posti. 159. I posti secondari e distaccati (num.° 122 ) dipenderanno dalle vanguardie di avamposti o da’ posti che le spiccheranno. Nello stabilire i posti intermedi ( num.° 129 ) si disporrà se debbano dipendere da. una granguardia o considerarsi isolali. Gli altri posti esterni del campo, siccome guardie a’ magazzini parchi luoghi di distribuzione ec. dipenderanno da' posti principali o saranno isolati a seconda delle circostanze. 16Q. Tuli’ i posti principali ed isolati corrisponderanno col maggioro di settimana del proprio corpo , inviandogli i rapporti periodici e straordinari, e ricevendone gli ordini ed il santo : tale corrispondenza sarà analoga a quella che l’ ordinanza di piazPrescrive doversi avere tra i posti e la granguardia, dovendo r umziale superiore anzidetto considerarsi siccome il centro del servizio del corpo.
161. Se vi sia un uifiziale superiore comandante gli avamquesti riceveranno da lui gli ordini ed il santo , , ma faranno rapporto , ed a tale comandante ed all’ uifiziale superiore ,
posti
di settimana del corpo.
Digitized by
,
— 165 — 163. I capiposti riceveranno le consegne e le istruzioni alla parata della guardia o dal capoposto cui rilevano: 1 posti secondari e distaccati le riceveranno da’ capiposti da’ quali dipendono. 164. Ogni capoposto, sia che ne rilevi un altro, sia che nrtonli per la prima volta , riconoscerà con cura il terreno intorno al posto , esaminandone tutti gli accidenti e tutte le comunicazioni ne' più minuti particolari , onde conoscere per quali strade il nemico può giungere a lui , e quali siano i mezzi per validamente opporsi ai suo attacco nelle varie circostanze quali sorprese abbiausi a temere ed in che modo si possano evitare; quale sia la via da tenere essendo forzato alla ritirata , e come questa debba eseguirsi , quali siano le comunicazioni co’ posti laterali , con quello da cui dipende , e con gli altri da’ suoi dipendenti , e finalmente col corpo principale , onde la circolazio^ ;
ne de’ rapporti e degli ordini sia sicura e spedila. 165. Il comandante di un posto situerà la guardia nel sito ove dovrà portarsi nel caso fosse attaccata e farà conoscere tutte le disposizioni da prendersi in siffatto caso ed il modo come dovrà eseguirsi la ritirata. Stabilirà i posti secondari e distaccali 'che dovesse fornire ( n.° 122 ) e le sentinelle necessarie alla sicurezza del posto ed agli oggetti designati dalla consegna. 166. Farà che de’ solto-uifiziali ed anche de’ soldati conoscano le comunicazioni co’ posti vicini e col corpo principale, onde avvalersene all’ uopo. 167. Esaminerà le consegne de’ posti da essolui dipendenti cui darà le necessarie istruzioni si nel caso che venissero attaccati e si per quello in cui dovessero ritirarsi , assegnando la strada per siffatta operazione ed il modo da eseguirla. 168. Spedirà un’ordinanza al posto dal quale dipende, e non dipendendo da alcuno all’ uffìziale superiore di settimana del corpo cui appartiene ; tali ordinanze potranno secondo le circostanze essere doppie o triple , e serviranno alla comunicazione ed a scortare le novelle guardie allordiè andranno a rilevare le antiche.
•
^
169. Se il posto dovrà trincerarsi si porrà mano all’opera immantinente , onde l’ opera sia compiuta nel giorno stesso ; se debba semplicemente coprirsi contro un insulto ciò si praticherà al
momento.
170. In tulle le precedenti operazioni il capoposto avrà in mira la sicurezza del posto , e la esecuzione della consegna , e delle istruzioni che avrà ricevute nel montare ; ambo cose delle quali egli sarà strettamente responsabile potrà per tanto fare delle modificazioni a quel che si fosse praticato dal suo prede' cessore. le
171. Eseguile le precedenti disposizioni il posto potrà posare armi , e se è di cavalleria appiedare. Le armi saranno di-
Digitized by
^
•
__ 166
sposte in fasci ,
c se
il
—
posto è trineeralo
si
appoggerauno al
parapetto. In ogni caso si cercherà guarentirlo per quanto è possibile dalla pioggia e dall’umido, specialmente le piastrine
apporrà uua sentinella. 172. 11 generale comandante
u vi
si
la divisione o il capo del suo il comandante la brigala e TulIIziale superiore potranno dare degli ordini e delle istruzioni o ana’ capiposti nei casi urgenti potranno che delle nuove consegne , farne altrettanto gli ulliziali dello stato maggiore. Sempre però i'capiposti dovranno di tali ordini ricevuti dar notizia alle autorità da cui dipendono. 173. Tutti i capiposti dovrauno fare nòta la loro consegna agli uffiziali di stato maggiore , agli ufiìziali superiori del proprio corpo ed a’ generali che lo chiederanno. Essi capiposti dovranno puraiico somministrare a’ cennali uffiziali tutte le notizie che avranno raccolte e gli schiarimenti che potranno fornire. posti situati per la sicurezza del corpo principa175. Tuli’ le , sia sul fronte sia sui ilanchi ed anche alle spalle del campo , oltre i doveri derivanti dalle particolari consegne , infor-
stato
maggiore,
d’ ispezione
i
meranno colla massima prontezza
posti vicini e quelli da cui ì dipendono e l’ uffiziale superiore di servizio del loro corpo , dei movimenti e della marcia del neraieo , non che degli attacchi che sostengono o che temono. Esamineranno inoltre le persone che attraversano la linea de’ posti e specialmente quelle provvenienti dal di fuori ^ ed arresteranno quelle non munite di passaporti firmati da generali conosciuti. Arresteranno puranco i soldati vivandieri bagaglioni domestici che cercano oltrepassare la linea stessa. In fine faranno condurre innanzi il generale i paesani o contadini che si presenteranno per entrare , anche so
apportassero viveri , a meno di prescrizioni contrarie. 176. Il comandante di un posto non potrà ricusare di lasciarsi
un altro a motivo di aver questi minor forza 7 o di essere comandalo da persona di grado a lui inferiore. Non dovrà però cedere il posto ad una guardia che non sia del suo Corpo o della sua brigala , a meno di annuncio precedente, o di un ordine in iscritto recato dalla guardia stessa. Se la truppa gli è del lutto incognita 4ion la lascerà avvicinare al posto senza un ordine preciso ad esso lui diretto. 177. I piccoli' posti prenderanno le armi di notte tempo per qualsivoglia ronda pattuglia o truppa che si avvicini. 178. Le sentinelle e le vedette renderanno gli onori , eccello il solo caso che fossero soverchiamente vicini al nemico. 179. I posti renderanno gli onori prescritti ( ordinanza di piazza ) ma gli avamposti in ciò fare non suoneranno nè tamburo nò tromba: se però sieno a vista del nemico non renderanno onori e ne preverranno la persona cui sarebbero dovnti. rilevare da
Digilized by
— 167 'ISO. La sentinella alle armi per far prendere lo. armi ai posto chiamerà senza gridare , fuori la guardia. H grido di allarme si adoprcrà nel solo caso di essere investili dal nemico. ISl. Gli avamposti dovendo assicurare la truppa dalle sorprese , gli uomini che li compongono non dovranno nella notte abbandonarsi al sonno , potendo solo riposarne una metà con le armi aliato, mentre l' altra rimarrà vigilante ed armata. Le truppe di cavalleria terranno i cavalli imbrigliati , c gli uomini ne avvolgeranno le redini al braccio, nè potranno dormire. 183. Ae’ posti distaccati gli uomini passeranno la notte sotto le armi od a cavallo , e solo ad. un piccolo numero di essi potrà accordarsi un qualche riposo purché non abbiano ad es, sere rilevali dopo quattro o otto ore. 18(5. I fuochi delle granguardie e de’ posti esser debbono celati al nemico , e quindi allorché non sicno coperti da un muro da una eminenza da un bosco o da ajtr’ oggetto , dovranno accendersi entro fossi cavali all’ uopo. I posti distaccali ed in generale tulli quelli che possono mediante il fuoco far conoscere la loro posizione o essere sorpresi , non dovranno accenderne; 187. Sarà talvolta utile stabilire de’ fuochi apparenti per ingannare il uemico sulla vera posizione de’ posti ; tali fuochi saranno alimentati da sentinelle volanti. E potranno pure accendersene in que’ luoghi che per la scarsezza di gente non potes-
'
,
sero occuparsi.
188. Ter estinguere sollecitamente il fuoco al bisogno, sia per ingannare il nemico-, sia per evitare una sorpresa , dovrà aversi sempre in pronto un muechio di terra se sia possibile ,
bagnata.
Un’ora Innanzi il giorno tuli’! posti prenderanno le armi. 190. Le sentinelle saranno sempre pronte a far fuoco o le vedette avranno un’ arma da fuoco alla mano non tireranno però se non quando distingueranno chiaramente il nemico , ondo 18!).
:
non cangionare falsi allarmi. Ove per altre credessero ogni resistenza inutile dovran pure tirare onde avvertire il posto , la cui salvezza può appunto da ciò dipendere. 191. Le sentinelle o le vedette scorgendo nella notte avvicinarsi una 0 più persone eseguiranno il prescritto dall’ ordinanza di piazza. So però non venga risposto al secondo chi va là, o che
le
persone cerchino fuggire o vogliano oltrepassare la caGne si mostrino sospette , lor si farà fuoco addosso.
tena , o in
E tireranno puranco lo sentinelle e le vedette su chiunque cerchi passare
al nemico o voglia violentemente introdursi nel campo. 192. Le sentinelle c le vedette all’ approssimare di una ronda o di una pattuglia grideranno (ilio, chi va là , e. non la lasrCrauno passare se non dono di averla riconosciuta so però debba nascondersi al nemico la loro posizione si sosliluirauuo dei se,
:
Digilized by
— 168 — DoTrnnno allora le sentinelie o vedette faro un segno cui si risponderà con altro segno convenuto. 193. Le sentinelle che sieno inseguite non dovranno ripie»
gnali al ehi va là.
gare direttamente sul posto , specialmente se questo sia di pie* dovranno giungervi per un circuito , ondo il nemico ed ingannarlo s’ è possibile
cola forza ; sibbene
trattenere più lungamente
sulla posizione del posto. 194. I capiposti visiteranno sovente le sentinelle , e giudicandolo necessario , ne situeranno delle nuove ovvero caegeranno la posizione delle esistenti. Essi si faranno accompagnare dal caporale di posa , onde far ripetere la consegna da ciascuna sentinella ,
rettificarla
occorrendo , ed assicurarsi che conosca i se-
gnali di cui è incaricata , e quello al quale dovrà ritirarsi. 195. Se durante la notte si presenti una truppa innanzi un
posto, per entrare nel campo sarà fermala e riconosciuta ana-
logamente al prescritto dall'ordinanza di piazza. Se l’ufEziale che la comanda sia ben conosciuto dal capoposto', ovvero apporti un ordine in iscritto , si lascerà passare , inviandone avviso al maggiore di settimana in caso contrario si vieterà alla truppa di avvicinarsi al posto , se ne spedirà il comandante scortato all’ iiffiziale superiore di settimana i po, e si preverranno sti vicini onde sieno all’erta. 197. Durante il giorno le truppe che si presenteranno per entrare saranno riconosciute, e se ne darà avviso all’uifiziale superiore di settimana , dal quale si riceveranno gli ordini cor:
rispondenti.
198. Niuna truppa potrà uscire dal campo se non sia comanun ulBziale superiore conosciuto , ovvero apportatrice di un ordine.
data da
'
199.
I
trombetti
prime sentinelle,
ed
i
parlamentari saranno arrestati dalle
le quali lor faranno girare il volto dalla
banda
opposta al campo : essi saranno bendati al bisogno : un sottouffiziale rimarrà seco loro ad oggetto d* impedire che comuni-
chino 201.con chichessia , e per procurare d’ingannare la loro curiosità col mezzo di accorte risposte. Il giungere di questi sarà annunciato com’ò detto all’ordinanza di piazza. Il capo-posto ricevuti i dispacci di cui fossero apportatori , ne darà ricevuta e congederà i/nmanlinenle il parlamentario. 200. Se converrà trattenere il parlamentario , sia perchè attenda una risposta , sia perchè si creda abbia potuto raccogliere delle notizie che importi tenere nascoste, sia perchè abbia sorresa^ la truppa in qualche movimento , ciò si eseguirà con garE 0 e senza permettere alcuna comunicazione con esso lui. Presentandosi de’ disertori saranno disarmati e trattati com’ è detto all’ordinanza di piazza. I comandanti delle granguardie lor faranno delle interrogazioni su tutto ciò che inte-
..gk
— 169 — puole la sicurezza del posto. Su sicno in gran numero non si lasceranno avvicinare se non successivamente e con pre* cauzione , e loro si assegnerà un sito a qualche distanza dalla guardia ove saranno sopravveggbiati. Al far del giorno verranno spediti all’ uilìziale superiore dì settimana che gl’ invierà al comandante della brigata , donde , dopo le convenienti interrogazioni , saranno diretti al quartier generale della divisione.
ressar
202. Ogni posto avrà le sue particolari istruzioni , che fisseranno la resistenza che far dee, ed il modo in cui dee eseguire la sua ritirata. 203. Al momento che un posto sarà attaccalo o minaccialo di
esserlo ne darà avviso
all’ uiSziale superiore
di settimana ,
cd
o co’ quali ha rapporto. comandante di un posto fortificalo dopo di averne ri* conosciuto r interno e l’ esterno spartirà il servizio e le opere tra gli ulfiziali ed i sotto-uffiziali , formerà una riserva e darà le a* posti laterali
208.
Il
le istruzioni per tuU’ i casi che potrà prevedere ; supporrà pura nche un attacco , e disporrà la sua truppa alle difese , ad oggetto di prepararla a sostenere il conflitto sia di giorno sia di notte. 209 Ne’ tempi nebbiosi raddoppierà la vigilanza, e cangerà sovente l’ora delle ronde e delle pattuglie e la loro direzione. 210. Non potranno avere accesso nel posto nè stranieri nè disertori nè parlamentari , e se alcuno di questi ultimi dovrà
passare in vicinanza del posto sarà bendato. 211. Non si ammetterà la nuova guardia se non dopo di averla accuratamente riconosciuta fuori del posto.
212. Attaccato il posto , il comandante avviserà da se medesimo a’ mezzi più energici di difesa, senza attendere ordini o l( ncr consiglio. 213. Allorché pel consumo di tutte le munizioni da.guerta e da bocca , o per la perdita della maggior parte della guarnigione il comandante si vegga nell'assoluta impossibilità di prolungare la difesa , inchioderà i cannoni c cercherà raggiungere l' esercito sorprendendo di notte tempo o attraversando a viva
forza
i
posti nemici.
214. Ogni comandante
di
un
posto
trincerato al ritornare
della sua difesa giustificherà la sua condotta, e la necessità della ritirata :
il
generale in capo , ove lo giudichi ,
potrà , analo-
gamente al prescritto a’ numeri 148 e seguenti dell’ ordinanza di piazza nominare una commissicme per esaminarlo, e quindi proporzionare castighi o le ricompense meritate. i
Art. vii. Delle pattuglie , delle ronde e delle scoperte.
216. Le pattuglie e le ronde avranno lo stesso oggetto e sì eseguiranno in modo analogo al prescritto nell’ ordinanza di
22
'
Digitized by
—
—
I7rt
piazza ; esse verranno fornite dalle gran guardie e da’ posti priocip.'ili , i cui comandanti ne regoleranno il numero sulla forza della truppa e sulla precauzione
ragione della distanza in cui è
il
che si crederà necessaria , in nemico , della facilità che ha
di giungere al posto e di assalirlo , delle disposizioni avverse o
favorevoli degli abitanti , infine del complesso delle circostanze che render possono le truppe opposte audaci o circospette. 216. Il comandante del posto fisserà c riconoscerà le strade che le pattuglie e le ronde dovranno percorrere , facendosi accompagnare da’solto-uffiziali o da’ soldati che poi dovranno condurre le une e le altre. 217. Alla punta del giorno le pattuglie saranno più frequenti che nel rimanente della giornata esse non si limiteranno a percorrere dintorni del posto, ma andranno alla scoperta con tutte le possibili precauzioni, onde esaminare le strade incavate, :
i
le sinuosità del
terreno
c
tutti
luoghi coperti
i
atti
a celare
r inimico ; avran cura pertanto di non farsi tagliare e di non impegnarsi in una lotta discgualc ; imb atendosi nel nemico faranno fuoco e cercheranno ritardare la marcia. Mentre le pattuglio sarao fuori posti rimarranno sotto le armi ed a cavallo. 219. Le pattuglie di scoperta del mattino rienireraiino a giorno avanzato, e solo dopo il loro l'itorno si ritireranno le sentinelle di notte, ed i posti prenderanno la posizione di giorno: essi si unirormerauno a quanto verrà detto all’articolo delle i
,
scoperte giornaliere.
220. Allorché il terreno permetterà avvicinare le vedette nero'che senza essere scoperti , e che per inolivi particolari si prescriva alle pattuglie di oltrepassare la catena degli avamposti
,
i
posti secondari e distaccati
,
e le sentinelle c le vedette
saranno prevenute, oltre di che si prenderanno tutte lepreOlili’ evitare qualche abbaglio al loro ritorno. 221. Le ronde e le pattuglie saranno riconosciute, ricevute al modo eh’ è dello nell' ordinanza di piazza però non vi saranno gettoni nè fogli da filmare se non ne’ campi permanenti e per ordine speciale le ronde non avran fanali , infine le ronde maggiori daranno il santo al pari di tulle le altre. 222. Ogni ronda o pattuglia oltre il santo cd il coulrasegno , avrà una parola o un segno ond’ essere riconosciuta dalle Senlineile innanzi alle quali dovrà passare le quali senza di aver ricevuto esaltaineule Luna o l’altro da un uomo che solo si avvicinerà ad esse , e che riceveranno colle armi pronte , lor non permetteranno durante la notte ed anche di giorno, se non riconoscano la truppa o se ciò non venga ordinalo, di passare oltre, la caso di resistenza o di sospetto tireranno per avvern->
cauzioni
:
tire
il
posto.
224. Se una ronda o una pattuglia non dia il santo o il con-
Digitized by
—
- ni tirassegno esalto sarà arrestato dal comandante del posto, il quale
ne farà subito rapporto per le ulteriori disposizioni. 225, I comandanti delle pattuglie e gli ulEziali o sotto-u£5ziali di ronda nel rientrare faranno rapporto di ciò che avranno os* servato , e principalmente firanno conoscere quanto concerne la configurazione del terreno percorso , la maggiore o minore vigilanza del nemico, ed il modo come dal posto si esegue il servizio.
226.
I capiposli
nel rapporto
diana
della
>articolari del servizio delle ronde e pattuglie
foro mezzo ottenute , ed essendovi cosa
di
specificheranno i e le notizie per ne faranno
rilievo
rapporto straordinario.
TITOLO
III.
DELLA POLIZIA E DEL GOVERNO.
CAPITOLO
I.
Della polizia e del governo delle troppe nei campi e negli accantonamenti.
—
Articolo
i.
De' campi. \
276. 11 sito uve uuu truppa si stabilisce sia sotto tende , sia entro baracche, sia a cielo scoperto dicesi campo. Distaccamento ,
di
campo appellasi la riunione
degli individui incaricali di.pre-
parare il sito ove una truppa dee fermarsi. 285. L’ ufiìziale che com^pda distaccamenti farà situare delle salvaguardie a’ villaggi alle case a’ magazzini ed occorrendo , a' pozzi che si debbono conservare; tali salvaguardie all’ ariivo de’ corpi saranno rilevate dagli uoniini destinati a questo servizio. 290. Il maggiore di settimana nominerà il servizio , secondato dall’ aiutante maggiore e duli’ aiutante ; si distribuirà iudi r ordiue alle compagnie o agli squadrcui ; in fine 1’ ufiìziale superiore di settimana riunirà c spedirà le guardie. 292. I travagli per la legna foraggi i viveri ed distaccamenti pe’ lavori saranno riuniti dietro fasci. 294. Se si sarà presso al nemico il picchetto rimarrà innanzi il fronte di bandiera sotto le armi sino al ritorno de’ travagli ; in silfatlo caso potrà essere riuforzato con uomini presi, in ciascuna compagnia. i
i
i
i
Digilized by
Coogle
- 17* — A R T.
II.
odo di tracciare f atfendamento.
1^1
297. La estensione del campo esser dee eguale ai fronte della truppa che dee occuparlo.
298.
Un uomo occupa nella
riga circa
19
pollici
Tallo circa tre piedi ; sarà quindi facile valutare la
nn ca, estensione
nna truppa schierata conoscendone il numero delle file. Una tenda per truppa ha 12 piedi dì larghezza e 18 di profondità nel senso paralello all'apertura essa contiene 15 fanti ovvero 8 cavalieri. 308. Ogni capitano avrà una tenda che sarà piantala nel prolungamento della fila di dritta della sua compagnia o del suo primo mezzo squadrone ; gli ufiìziali subalterni avranno le loro nel prolungamento della fila di sinistra della compagnia o di quella del secondo mezzo squadrone. 309. Gli uffiziali superiori avranno una tenda per essi ed una di
306.
:
pc* loro domestici.
310. Ogni battaglione avrà
una tenda
pel vivandiere e pel
picchetto avrà un cavalletto o cd una tenda per gli ufiìziali.
un fascio per le armi
consiglio.
312.
11
313. La guardia di polizia avrà un fascio d’ armi ed una tenda per battaglione pe’ detenuti. 314. Il distaccamento della guardia di polizia potrà avere una tenda.
315. Le tende ed i fasci della guardia di polizia e degli ufiìdi picchetto saranno per la fanteria nella linea delle cucine Ira la prima e la seconda compagnia , ne’ corpi di un battaglione ed in quelli di due o tre in situazione simile dietro il
^ziali
secondo battaglione. Per la cavalleria
poi saranno
nella linea
de’ fasci d’ arme verso il centro del reggimento. 316. La tenda del distaccamento della guardia di polizia sarà rìmpetto il centro del corpo che la spicca. 318. L’ufBziale che marcerà col distaccamento di campo se-
gnerà con
pali
o frasche la linea direttrice del campo nell’ al-
lineamento che dall’ ufilziale di stato maggiore gli sarà dato. 319. Segnerà poscia ben perpendicolarmente a tale linea le strade grandi e pìccole ed indi le linee di profondità e con , de’ paletti
il
posto delle aste de* fasci di arme , e delle aste delle
tende delle compagnie, avendo per queste ultime l’avvertenza di situarle nel senso della loro lunghezza, onde le aperture siano sulle grandi strade. Finalmente segnerà il posto delle tende
degli uffiziali e dello stato maggiore e minore regolandosi per la loro distribuzione con le tavole annesse al presente regolamento , e sulle dimensioni delie tende loro assegnate.
Digilized by
— 178 — 820.
li
cennato uffiziale andrà poscia
al deposito delle tende,
'
OYe mediante la sìtnazione della forza del corpo saranno desti* nate le tende necessarie ;
le
quali gli saranno
conseguale me-
diante ricevo. 328. S21. Le tende saranno trasportate al campo e poste in or* dine onde distribuirsi per le cure de’ distaccamenti di campo. Giunta
truppa sul
la
terreno e posta in
battaglia pa*
si spiccherà un caporale per ralellamente al fronte del campo compagnia o squadrone con un corrispondente numero di uomini onde prendere i fasci d’arnie, che saranno prontamente ,
piantati. vari servizi si spediranno degli uomini a 324. Nominali prendere le tende questi saranno condotti da’ soUufiìziali del quali lor faranno situare le tende distaccamento di campo , sul suolo accanto il posto ove dovranno piantarsi. 328. Spedite le guardie e nominali i servizi le armi si ripori
,
i
<
e quindi disfatte le righe gli uomini franchi si ranno a situeranno accanto lo tende rispettive. 326. Le bandiere o gli stendardi saranno piantati al centro fasci ,
*
de’ fasci , consegnandoli alla sentinella. Se la cavalleria non abbia fasci Io stendardo sarà portato alla tenda o baracca del colonnello. 327. Un numero di soldati sarà destinato a piantare le tende dello stato minore e degli ulRziali. Allorché il comandante del corpo vedrà esser tutto all’ordine, o quando gli verrà ordinato, farà toccare un rullo , al termine del quale , si alzeranno e pianteranno le tende. 328. L’ aiutante maggiore baderà alla esatta situazione delle tende delle compagnie; gli aiutanti a quella delle tende dello
minore e degli uffiziali. 329. Dietro la bandiera o lo stendardo saranno per le cure due cavalletti per ap* poggiarvi r insegna nella notte. 330. I tamburi saranno piramidali innanzi la bandiera. 331. Il terreno del campo sarà immediatamente nettato o ri* pulito sino a 30 passi oltre la linea de’ fasci d’ arme. 332. Il terreno delle tende degli uifiziali sarà nettato dagli uomini che ne piantano le tende. 334. Allorquando dovrà levarsi il campo , dopo i segnali per
stato
del portabandiera o portastendardo situati
>
riunione della truppa si batterà la fascina , alla quale si strap* peranno i picchetti e le aste e si terranno le tende pronte ad abbattersi , il che si eseguirà al rullo. Le tende si riuniranno per compagnie o per gli squadroni , e degli uomini saranno nominati per ricondurle al deposito ove so ne farà la riconse-
la
gna , rimanendo a carico del corpo i guasti o le perdite. 338. Niun uffiziale potrà stabilirsi nelle abitazioni che trovansi
Digitized by
— 174 — nel terreno occupalo da una brigata anche se sieno vuote , senta una espressa autorizzazione del comandante della divisione.
Attendamento deità fanteria. 340. La fanteria accamperà d’ ordinario per mezze compagnie; ogni compagnia avrà due file di tende situate perpendicolarmente al fronte di bandiera e separale tra loro da una grande strada : le tende di una compagnia saranno separale da quelle della vi* cina per mezzo di uua piccola strada la quale sarà sempre di se però la forza delle compagnie sia così tre passi di larghezza ristretta che la grande strada risulti meno larga dì cinque passi, in allora si accamperà per' compagnie. 841 La larghezza delle grandi strade varierà al variare del per indicare il modo di determinarla si fronte del battaglione farà uso di un esempio. 342. Se i plotoni di un battaglione abbiano 12 file l’intero sarà di 137 file fronte ne e quindi di 130 passi circa or le sei compagnie avendo 12 file di tende situale nel senso di loro larghezza , queste occuperanno 72 passi e cinque pìccole strade ;
.
:
;
ne occuperanno 13, in tutto 87 passi i quali sollratli da 130 daranno 43 passi per le 6 grandi strade , e quindi 7 passi circa per ognuna di esse. Con questi dati sarà agevole tracciare fronte del campo ed assegnare la posizione delle file dì tende. 343. Per determinarne la profondità occorre conoscere il nusuppongasi che sia di tre. 344. Le lìuee dì profondità si tracceranno paralelle a quella fasci d’ arme cui de’ per conseguenza occorrerà menare delle j perpendicolari, sulle quali si prenderanno le disianze come segue: Dalla linea de’ fasci d’arme alle prime tende . 13 passi Tre tende e due intervalli tra tenda c tenda 33 Dall* ultima tenda alle cucine . Dalle cucine alla linea degli uffiziali di compagnia. 13 la
mero delle tende di cui ciascuna fila esser dee composta
;
.
.
.13
Dalia liuea precedente a quella dello stato maggiore e minore. . . . Dalla lìnea precedente a quella de’ vivandieri e -.
cavalli
.
.
.
.
.23
.
.
.
.
.23 100
Dalla linea precedente alle latrine degli ufiìziali.
Da queste alle latrine de’ soldati ( se queste non possano stabilirsi innanzi
il
fronte ; nel qual caso di-
.30
sieranno 100 passi dai fasci d’arme) . . Da’ fasci d’ armi al distaccamento o posto avanzalo della guardia di polizia
....
200 478.
Digilized by
— 175 — 345.
l
tendini pe' fasci d’armi saranno situati rimpello le file
delle tende delle
compagnie rispetli?e.
Art.
III.
De campi di baracche. 363. Allorcliò
la
truppa dovrà ricovccare
entro
b'iracche
il
campo si traccerà, sia per la finteria, sia per la cavalleria , in modo analogo a quello stabilito per lo allendamento salvo ,
i
cangiamenti che la differenza Ira le dinicusioni ' delle tende e quelle delle baracche può apportare.
Art.
IV.
Dei bivacchi. 36S. I luoghi ove la truppa dovrà soggiornare allo scoperto saranno scelti con preferenza in terreni asciutti , coperti ed in vicinanza de’ siti ove trovansi i viveri ed foraggi. 369. La fanteria schieratasi in battaglia sul fronte di bandiera , dopo aver fatte uscire e situare le guardie stesse prescritte pel campo , formerà i fasci d’ arme : indi fallo il mezzo giro marcerà indietro' per 15 passi , ed arrcsl.atasi si ordinerà a' plotoni impari di conversare a sinistra, ed a’ pari di converplotoni faranno fronte sulla sare a dritta ; ciò eseguito tutt’ prima riga , e tra fila o fila si frapporranno due passi di dipreudendole a sinistra quelle de’ plotoni impari , e a stanza dritta quelle dei pari. Si avranno cosi le grandi c le piccole strade di compagnia le quali verranno tracciate dai sacchi che gli uomini poseranno a terra. 370. I fuochi si accenderanno nelle grandi strade. 371. Tutti gli altri individui si disporranno in modo analogo alla traccia dell’ attendamento. Ed al modo stesso si situerà la guardia di polizia ed il suo posto avanzato. i
i
,
Digitized by
— 176 — CAPITOLO III. Del governo
,
della disciplina e del servizio interno de corpi.
Art.
I.
Principi generali.
473. l rapporti sugli avvenimeuti di qualche importanza saranno trasmessi immantinente dal subordinalo al suo capo. 473. Se particolari circostanze rendessero penoso il servizio i capi de’ corpi coll’ approvazione del brigadiere potranno sostituirvi quello di giornata. 477. Delle tre visite giornaliere quella prescritta al numero 1841 dell’ordinanza di piazza cioè quella prima di mangiare il rancio si eseguirà verso il mezzodì , sarà sempre fatta in arme , e tulli gli umziali vi si troveranno presenti. 478. In essa si faranno dal maggiore di settimana aprire le righe , ed i capitani ispezioneranno le armi , facendo , rapporto
di settimana ,
delle riparazioni necessarie ; iiiGne
si
nominerà
il
servizio pel
si leggeranno gli ordini. 479. Alla visita della sera gli uifiziali ed i sergenti di settimana faranno l’ispezione de’ fasci d’armi. Se il tempo sarà cattivo c che la truppa sia sotto baracche il maggiore di settimana farà che le anni vi sieno riposte. 480. Dopo la visita dell’alba i soldati prenderanno le armi dai fasci , le netteranno e ve le riporranno sotto la vigilanza
di seguente e
de’ subalterni e de’sott’ ufTiziali di settimana.
481. I caporali di
settimana
alla
strade tra le tende o baracche , ed
innanzi fiziale
i
fasci
il
diana faranno ripulire le terreno sino a 40 passi
d’arme; questa operazione sarà
vigilata dall’uf-
subalterno di picchetto fisso.
482. La riunione degli uomini di servizio e la loro ispezione si farà nelle strade tra le tende o baracche avrà in mira , ed principalmente le armi e le munizioni. La riunione del servizio si farà innanzi il fronte di bandiera donde , se vi sarà parata , di brigata o di divisione si marcerà pel luogo di riunione.
Art.
IV.
Della guardia di polizia. 491. La guardia di polizia di un reggimento sarà composta da due secondi sergenti due tamburi o troniquattro caporali , ,
Digilized by
— 177 — e dal numero dì nomini che sarà necessario per le sene le paituglie da somminislrare. . 492. In un battaglione isolalo tale guardia sarà di due secondi sergenti, tre caporali, due tamburi o trombetti o de’ soldati ne> belli I
linelle
cessar!.
493. Questa guardia dipenderà com’è dello nell’ordinanza ed avrà gli stessi doveri quivi speciGcali. 494. Tutt’i tocchi saranno suonati dal tamburo o trombetta della guardia di polizia , ma la ritirata e gti altri tocchi che riguardano il campo intero saranno suonali da tutti tamburi 0 trombetti riuniti e dalle bande che sì situeranno innanzi il fronte dì bandiera , ed al segnale che ne darà il corpo di dritta 0 quello che ne avrà avuto l’ ordine» La diana sarà suonata dal tamburo o trombetta della guardia di polizìa eh’ è alla dritta del campo in prima linea , c ripetuta dagli altri. 493. Si distaccheranno dalla guardia di polizia un sergente, due caporali ( uno in un battaglione isolato ) un tamburo o trom* betta ed un numero di uomini sufficienti per le sentinelle , che sarà almeno di dodici. Questo distaccamento formerà un posto avanzato innanzi il centro del campo , c potrà avere le armi di piazza
i
cariche.
496. L’ ulfiziale subalterno di picchetto della polizia del
fisso
sarà incaricalo
campo sotto gli ordini del capitano di picchetto;
egli riunirà tutto il servizio interno ed anche quello esterno , e farà rapporto al capitano di picchetto , il quale darà parte di tutto al maggiore di settimana. 497. La guardia di. polizia darà le seguenti sentinelle. Una alle armi. Una al comandante del corpo.
Tre innanzi il fronte di bandiera di ciascun battaglione , una alla bandiera o allo stendardo. Tre , cinquanta passi dietro le tende dello stato maggiore
dì cui
minore. Una in ciascun Iato del corpo nell’ intervallo che lo se* para dal vicino , e se il corpo è alla dritta ò alla sinistra della linea una dippiù sol lato scoperto. 498. I detenuti , e gl’individui agli arresti di rigore saranno consegnali alla guardia di polizia ; la sentinella alle armi li custodirà , ed il sergente ne sarà responsabile. 499. Oltre le consegne generali le sentinelle della guardia
e
avranno le seguenti particolari. 500. Quella alla bandiera o stendardo , di non permettere che si: tocchi l’insegna se non dal portabandiera o portastendardo , o dal sergente della guardia di polizia , allorché si prosenterà seguilo da due uomini armati. 501. Quella del capo del corpo , dì prevenirlo sia di giorno
di polizia
23
Digilized by
— 178 »>a di notte di (jualumiuc fuori di esso.
movimento straordinario nei campo o
S02. Le scnliuelle innanzi il fronte non faranno prendere le anni se non in presenza di un soUiilF.zialc o uffiziale : queste sentinelle e quelle situale sui fianchi cd alle spalle del campo vigileranno onde alcun soldato non ne sorta con un cavallo o con un’ arma senza essere accqmpagnato da un soltuffiziale ; esse impediranno a’ sollufiiziali ed a’ soldati di uscire nella notte, eccetto per andare alle latrine ; infine arresteranno nel giorno le persone sospette che cerchino introdursi nel campo o girino intorno di esso, e nella notte chiunque voglia entrarvi , anche se soldato di altro corpo. !503. Gl’ individui arrestati saranno inviati al capitano di pic-
chetto , il quale l’ interrogherà ed occorrendo li spedirà all’uffiziale supcriore di settimana. 304. Alla visita della sera il capitano di picchetto ispezionerà la guardia di polizia e ne esaminerà le armi : 1’ ulDuale subalterno di picchetto fisso andrà ad ispezionare il distaccamento di guardia al campo. 303. Il sergente accompagnalo da due uomini armati piegherà In bandiera c la coricherà sui cavalletti all’ uopo situali alquanto
ludìclro de' fasci.
306. Nella notte avrà cura del silenzio e della tranquillità del nel modo eh’ è detto nell’ ordinanza di piazza per quella ,
campo
del <|uarticre.
307. Alla diana la guardia di polizia prenderà le armi e sarà il subalterno di picchetto! fisso ispezionerà il posto
ispezionala :
avanzato.
A R T.
V.
Del posto avanzato di polizia. 308. gli
Il
avanzalo di polizia dipenderà dal capitano , dapicchetto e da quello di picchetto fisso , c.pel considererà come dipendente dalla guardia di polizia:
po.sto
ulCziali di
servizio
si
uomini che lo comiiongouo non potranno alloulanarsehc sotto alcun pretesto. 309. In un reggimento di due battaglioni il posto avanzalo fornirà durante il giorno quattro sentinelle , delle quali tre al((uauli passi iunauzi il posto, rinipelto la dritta il centro e la sinistra del reggimento , e la- quarta innanzi le armi. In un reggimento di tre battaglioni le Miitinelle saranno ciiiqne. Tali scnliiielle saranno situate in modo da scoprire innanzi di loro alla maggior distanza possibile. Avranno per consegna di non lasciare oltrepassare la loro liuea da alcun soltuffiziale i> soldato ; gli
Digitized by
— 179 — comandatile del posto della marcia di qualsivoglia truppa che si diriga nel campo o di arrestare le persone di avvenire
il
sospetlc che cercassero entrarvi , il sergente farà condurre tali persone al comandante della guardia di polizia , c lo farà pre-
venire appena vodrà avvicinarsi una truppa armata. 510. Alla ritirata il posto prenderà le armi e saranno situale
due senlinelie di aumento. 511. Se durante la notte il servizio richiede che alcuno oltrepassi la linea dello sentinelle ,
il
scortare sino ai sergente del posto
capitano di picchetto lo farà
avanzato , che lo farà ac-
compagnare al di fuori della lineo. 512. Alla diana
posto distaccato prenderà le armi, si titireranno le sentinelle e si eseguirà la ispezione. 513. In un battaglione isolato il poeto distaccalo darà tre sentinelle , una alle armi c due innanzi il fronte , e non vi saranno il
aumento. 514. Ne’ reggimenti accampati in seconda linea posti distacsaranno situati dietro la coda del campo. 515. Nel caso sia reputato necessario si situeranno altri pio-' coli posti intorno il campo , onde formare un doppio cordone «li sentinelle ; questi posti dipenderanno ugualmente da quello di polizia e saranno visitali dalle medesime ronde e pattuglie. sentinelle di
i
cali
A K T.
VI.
Del picchetto. SIG. 11 picchetto sarà formato nel modo eh’ è prescritto nella ordinanza di piazza ed avrà gli stessi doveri: dipenderà dal co-
mandante della
brigata e
dall’ uffizialc
supcriore
Potrà pertanto formarsi dagli uomini destinali
d’ ispezione.
di servizio
il
di
seguente. 517. Gli
ullìziali sotluOìziali e soldati di picchetto che marceranno per qualunque servizio, pria della ritirala saranno rimquelli poi che marccranno dopo la ritirata non si rimpiazzati :
piazzeranno se non per ordine espresso. 518. Allorquando il picchetto prenderà le armi si formerà a sinistra della guardia di polizia , ove sarà il cavalletto o il fascio per le sue armi. 519. Per riunire il picchetto durante la notte I’ aiutante maggiore c r aiutante di settimana ne preverranno gli ufBziali ; questi quali chiameranno i soldati , c ciò si eseguirà sottufriziali i senza slrepido c senza toccar cassa o suonar tromba, 520. Il picchetto della cavalleria sì riunirà nel caso iu cui sìajiiiigi dal campo , o mollo vicino al nemico; in alcorpo il lora starà a cavallo , dovrà rimanere al bivacco ed il colonnello i
Digitized by
— 180 — ne determiaerà la situazioDO t
i
cavalli
rimarranDo sellati e ca-
richi.
i>21. Gli ulEziali di picchetto
passeranno la notte nella tenda
il comandante della brigala rimanga solo quello di piccbello fisso eoa qualche ordinanza per chiamare gli altri.
sir uopo destinala : potrà per tanto perincllere che vi !>22.
L’ uDlziale superiore di settimana farà riunire più volte
il giorno il picchetto onde ispezionarlo. Esso uffiziale superiore destinerà le ronde e le pattuglie guardia di polizia od il posto avanzato dovranno sommiiiistu'ire gli ulEzialidi picchetto ne ordineranno aoch’essi quando le crederanno necessarie , e visiteranno sovente le sentinelle. dii: i. Le guardie di polizia , i posti avanzali ed i picchetti prenderanno le armi e renderanno gli onori allo persona cui
durante
che
in
:
souo dovuti.
Digitized by GocJgl
.
^ 181 —
ORDIIVAIVZA -
Della 'Ammiiiislrazione Eoilitare del Regno delle due SicEie del 29 Giugno 1824. «
«a » o-4-o4 <a»*» »
LIBRO I.
TITOLÒ V. OE'HCOlSrai PER LE SPETTANZE GENERALI.
CAPITOLO I.
Dé ruoli annuali. SKZIONE
‘
I.
Disposizioni preliminari
Art. S9.
I ruoli annuali saranno stabiliti pel registro di tutte
che importano aumento o diminuzione di soldo , o bassa della forza degli uomini , e de’ cavalli. Art. 60. I ruoli degli uomini saranno separali da quelli del
le variazioni
alta
cavalli.
Art. 61. Tutl^I ruoli verranno divisi in
modo che ve ne sia
uno per lo Stato ipaggiore e minore , ed uno per ciascuna com* pagaia o squadrone. Art. 62. La tenuta de’ ruoli annuali per parte del Ramo della Guerra sarà aflìdata a’Commlssarl di guerra ; lo sarà per quella de’ corpi a’ Tenenti colonnelli, ed ovo costoro non esistano, agli Uifiziali più elevali di rango dopo il Comandante del corpo. TuU’ i ruoli dovranno essere firmati da’ Commissari di guerra: Art. 63. I ruoli del corpo e de’Commissari di guerra si daranno di Nostro Regio conto dall’Intendenza generale dell’ Esercito.
Quelli delle compagnie o degli squadroni
si
pagheranno dai
rispettivi Capitani sulr assegno de’ lustri.
Digilized by
r-
182
rr-
SEZIONE IIDa Ruoli annuali degli Uomini. ~
Art. 64. Nello
uomini ,
gli
t
stabilii'si
le caselle
di
o nel rinnovarsi
i
ruoli annuali de-
ognuno di essi saranno numerate dalla
prim.i fino all’ultima. Gli uflìziali ,
i
chirurgi , ed
i
cappellani ,
non
avranno nu-
meri designati. Gli altri individui da aiutante sotto-uDiziale inclusivaraente ia sotto vi
saranno notati per classe e per ordine
di anzianità.
1 tamburi , i pifferi guastatori precedele trombette , ed , soldati. ranno Ogni nomo sarà contrassegnato dal numero progressivo che i
i
gli
appartiene nel ruolo.
Per r aumento degl’individui che potrà accadere nel corso sarà lascialo in ciascun ruolo dopo ogni grado un numero di caselle vote uguale al doppio del numero degl' individui , clic forma il completo del grado stesso. Gl’individui che sopravverranno dopo la formazione dc’ruoli, verranno iscritti al seguito del grado rispettivo e la loro situazione nella propria classe per rango di anzianità non avrà luogo che alla rinnovazione del ruolo dell' anno che siegue. Per coloro che passano da una compagnia o da uno squadrone all’altro dello stesso corpo, nel ruolo deJia compagnia o dello squadrone nuovo si farà menzione del numero delle caselle che occupavano nella compagnia o nello squadrone dai dell’ anno ,
quali sortono.
Quelli poi che per qualsivoglia motivo cesseranno di far parte dello stato maggiore o. minore del corpo , o di una compagnia o di uno squadrone, saranno cassati dal ruolo, ed il loro nu-
mero resterà voto fino all’ ultimo dell’anno. Gl’individui che ritornano alle compagnie o squadroni, dopo di essere stati cassati da’ ruoli , prenderanno un numero nuovo, ‘
ajipresso agl’individui del loro grado.
Art. 6S. I ruoli degli uomini verranno chiusi allo spirare di ogni anno , notandosi nella fine la positiva esistenza della forza di ciascuna compagnia o squadrone all' epoca del 81 dicembre inclusivo , la qual esistenza sarà iscritta in prospetto nel ruolo del nuovo anno, come base della forza del primo gennaio. Art. 66. Chiusi così i ruoli degli uomini , saranno rimessi quelli del Commessario di guerra all’ Intendente generale delr Esercitò e quelli del corpo resteranno nel proprio archivio. ,
Digilized by
,
— 183 — .
m.
8 E z I o n B
De' Ruoli annuali da’ cavalli. Art. 67. I ruoli de’ cavalli saranno divisi e mimérali còme quelli degli uomini , aggiungendo ad ogni cavallo il nomero di marca che sarà progressivo per lutto il corpo , e s’ imprkiiarà
a fuoco sulla coscia opposta a quella in cui esistesse la marca della razza. Oltre questa marca ad ogni animale sulla s|ialla dritta ' si dovrà benanche imprimere la lettura iniziale del corpo. Quelli de’ cavalli e de’ muli del Treno saranno complessivi e divisi in due porzioni , notando i cavalli nella prima porzione , ed muli nella seconda. Art. 68. I ruoli de' cavalli e de’ muli saranno chiusi in ogni anno e depositati ne’ rispettivi archivi colle istesse norme prescritte per quelli degli uomini ; e colle uguali regole de’ medesimi saranno formati quelli del nuovo auno. i
C A P IT0 L0
II.
Delle Malricole, Art. 69.
Le matricole sono
registri complessivi delle filia-
i
zioni , de’ contrassegni , de’ servizi, delle onorificenze, c -delle
punizioni de’ sotto-ulfiziali e de’ soldati. Di queste matricole n’esisterà una per corpo, ed un’altra ne sarà mantenuta in controllo nelle rispettive Ispezioni. Ciascun individuo vi sarà indicato con un numero che conserverà fino a che farà parte del corpo. Art. 70. L’ nlEziale superiore incaricato delle filiazioni degli lo stesso che quello de’ ruoli annuali. Art. 71. II suddetto Uluziale supcriore mensualmente per mezzo del Comandante del corpo farà tenere alla propria Ispe-
uomini sarà
zione l’ estratto delle promozioni , delle punizioni e delle altre novità , delle quali si deve tener conto nelle malricole. Art. 72. Le matricole bisognevoli a’ corpi ed alle Ispezioni si daranno di nostro Regio conto , firmandole il Ministro della
Guerra nel principio c nella fine. Quelle delle compagnie o souadroni saranno provvedute dai rispettivi capitani sul fondo de^luslri. .
/
-
.
I
,
,
\
Digitized by
— 184 — CAPITOLO
III.
Delle rassegne. Art. 73. Pc’ segnalamenti , per l’ctil, e per le mutazioni ed
che accadano a’ cavalli de’ diversi corpi di cavalleria , saranno stabiliti ne’ registri di rassegne. Questi registri nel Treno saranno unici e complessivi tanto pe’ cavalli, che pe’muli. Art. 74. Le misure prescritte nel capitolo antecedente per le matricole saranno ancora applicabili a’ registri di rassegne.
altro ,
LIBRO IL DELLE SPESE DI PRIMA CLASSE,
TITOLO
I.
DEGLI AVERI IN DENARO E DEL PREST.
CAPITOLO
I.
Degli Averi in denaro degli UJJiziali e degl'Impiegati. Art.
17 . Sotto il nome di averi in denaro degli ulHziali e desono compresi. soldo semplice netto della ritenuta dei monte vedovile :
gl’ impiegati militari Il
Il
soprassoldo ; di alloggio e mobilio,
di foraggi,
E le indennità
di
rappresentanza,
di spese di officio.
Art. 78. Gli averi in denaro si accordano dalle tariffe o per e secondo le commrsintero o nelle porzioni corrispondenti sioni
che si esercitano.
Art.
79.
Il
soldo,
il
soprassoldo, e le indennità di alloggio
e mobilio, e di foraggio si ragguagliano sul grado effettivo delr uffiziale , ancorché costui eserciti temporaneamente o due incàrichi , o funzioni maggiori del suo grado.
E le indennità per rappresentanza
,
e per spese di
officio si
danno non al grado , ma alle funzioni o che queste si esercitano titolarmente , o provvisoriamente. ,
Digitized by
— 188 — '
Art. 80. L’ uffiziate chti dii^inpegna aimultancameote’due <nLa drillo a]le spese di officio dell’ uno e dell’ altro in-
Garichi ,
carico , riterrà
ma delle due rappresentanze che possono esservi addeltei una sola
,
e propriamente la maggiore.
Art.. 81.’ Le graduazioni militari , comecché si accordano per
semplice onorificenza , non danno drillo ad averi maggiori dèi
grado
'
elfcllivo.
•
Art. 82. Gli uffizioli che fanno parte dell'armata dovendo essere pagati in ragione del servizio che prestano , saranno divisi in quattro classi relativamente alla percezione degli averi '
'
-,
cioè :
'
—
,
piena attività. Prima Classe commissioni sedcntanee. Seconda Classe attenzione di destinò. Terza Classe
'
— — —
Quarta Classe Sono di prima classe genio ,
di
artiglieria,
riforma.
gli
uffizioli de’ corpi
attivi , quelli del
p dell’ officio topografico , il commessarialo
guerra, gl’impiegati negli ospedali , la giunta di rimonta, e tutti gli altri che prestano un servizio di piena attività, e sono sempre pronti a marciare, ed a servire in altre destinadi
zioni.
,
Alla seconda classe appartengono gli uffiziali in commissioni sedentanee, ed In attività di servizio locale. Tali sono gli uffiziali
delle piazze, quelli degl’invalidi, de’ veterani, dpglì ar-
veterani o lillorali , dell' alta corte militare , de’ consigli guerra permanenti, e dell’ orfanotrofio militare., i-, Fanno parte della terza classe 'gli uffiziali che attendono de/ stinazione , sia di piena attività che sedeutanca. E la quarta classe comprende gli uffiziali che si riformano '
tiglieri
di
,
,
'
dairailivilà.
Art. 83. Gli
soprassoldo
uffiziali
di
prima classe goderanno
, *o il soldo
!
,
il
e le indennità corrispondeuti alle commissioni che '
' disimpegnano. . Quelli di seconda classe 'percepiranno ài soldo semplice , le indennità di alloggio e mobilio, e le spese, dT officio clie possono essere annesse alla loro commissione. Gli altri poi di terza e di quarta classe avranno i) soldo attribuito dalle tariffe al di loro grado e classe senz’ altro. 'Art. 84. Gli uffiziali che per Nostra grazia speciale passano i'
al
seguilo de’ corpi attivi ,
che
i
ili
dovendo prestar
lo stesso ser,vizio ,
goderanno al pari di costoro il soldo ,.il soindennità di alloggio e mobilio , c di foraggi -o in denaro, secondo cho competono al corpo cui
proprietari ,
jirassoldo , c
natura ò
l’
,
sono addetti." Art. 83. Gli ufiiziali di terza o quarta Classe f- non essendo tenuti a fare verun servizio, potranno domiciliare iciuporauea,
>
24
Digitized by
.
r- 186 mente ove più loro conviene , nell’ interno del Regno forò , previa l’ approvazione ministeriale. Art. 86. Gli U£Bsiali di terza Cla^ , essendo in aitenzione di destino , possono non solamente passare al ritiro , ma bensì promiscuamente proporsi per impieghi sedeetanei o di pien’aU tività.
Art. 87. Gli Ullìziali di quarta Glasse , o siano i RiforiDati, non possono essere addetti ad impieghi o commissioni di servizìo, se prima non ascendano alia terza Classe. Potrà da Noi .accordarsi loro la pensione di ritiro, qualora lo giudicheremo conveniente , e qualora ne abbiano essi i corrispondenti requisiti. Art. 88. Qualunque destinazione che importi aumento , o diminuzione del soldo semplice di qualunque classe, dev’essere da noi autorizzala. ,
CAPITOLO». 1.
2. 3.
De’ goprappiù di averi. ^
4. 89. I soprappiu di averi Art. degli ullìziali e degl' impiegati militari consistono ne’ soprassoldi straordinari , c nelle gratìGcazioni che si devono pagare agli individui assieme cogli averi 2.
prima classe dello Stalo discusso della Guerra. sulla 3. Tali sono 4.
il
soprappiu del soldo di Sicilia , la graliGcazioiie
delle medaglie di <
Lombardia ec.
Art. 90.
Gziali
Il soprappiu di averi ed impiegati che sono : ® Negli ospedali.
ec. si
libera soltanto a quegli uF-
'
® Nella casa de’ malti. , ® Presenti al corpo o alla di loro destinazione di piena ,
attività
o sedentanca.
® Assenti con Reai licenza e col godimento del soldo. , 8.® S sospesi dal loro grado per disposizione economica. Quindi non debbono goderne temporaneamente : 1 ® Quelli eoa Reai licenza senza soldo. ® Coloro chó passano alla quarta classe. ' I condannati a pene correzionali militari senza esser esclusi dall’ armala. ® Quelli di libertà provvisoria per effetto dì sentenza. 8.® I sospesi da’ loro gradi per sentenza. 6.® E quelli sotto giumzio. Per questa ultima classe però il soprappiu di averi resterà in
deposito Gno all’esito dei giudizio;
se
questo
sarà favorevole
agi’ imputati verrà loro liberato , altrimenti resterà in dell’ Erario.
Art. 91.
Il
dritto
al
soprappiu d’averi
si
beneGcio
perde deGnitiva-
racnte :
Digitized by
Googl
,
— 187 —
1.
Per le pretnozioni o p«’ passaggi ad un grado, cui le il soldo ed il soprassoldo in somma uguale , o maggiore di quella del soldo , del soprassoldo c del soprappiù di averi goduti nell’antecedente grado o desti4. nazione. 5. ° 6. Per la perdila del grado alluale. 3.” In caso di ritiro con pensione. . Si eccettua da queste regole il soprassoldo per la medaglia di Lombardia. ° Per le condanne criminali. *
tariffe2. in vigore attribuiscono
"
Per
**
E nel caso di congedo assoluto
l’
internizione di servizio derivante da diserzionesia coll'onore dell’ uni-
,
forme o senza. Art. 92. Gli ufBziali , e gl’ impiegati che non per loro volontà , ma o per scioglimento di truppa , o per effetto di nuovi sistemi , non potendo più rimanere nella destinazione dì pien’ attività , debbono provvisoriamente passare alla terza classe in at~ Unzione di dettino , durante il tempo che rimarranno in questa
,
conserveranno
il
soprappiù
d’averi
eh’ è da considerarsi
àir individuo per un servizio particolare , com’ è quello prestato nel decennio in Sicilia , in Lombardia ec.
dato
CAPITOLO
III.
Degli averi in danaro de' goUo-uJfiziali e toldali. Art. 93.
averi in danaro de’ sotto- uffizialì da aiutante sono quelle che loro si danno per proprio vitto , e per la * governo de' cavalli.
Gii
sotto-uffiziale inclusivamcnte in sotto , e dei soldati
assegnazioni , ferratura e
il
L’assegno pel
vitto si
denomina Preat.
'
E quello per la ferratura e pel governo de’ cavalli si conosce sotto
il
nome di attegno di mattetta.
Art. 9-V. Gli assegni di rettiario e di manUnitnenlo, abbenchè si
liberano in ragione degli utunini , non si annoverano però fra
danaro della truppa , perchè non sono di proprietà . degl’individui, com’ è quello di massella. Art. 95. Pe’ corpi della Gendarmeria Reale ^ e dell’ Ausilia-
gli averi in
non che pef le due Reali Case degl’ lavalidi , in quanto osservare le reed agli assegni in denaro , si . gole stabilite ne’ particolari loro Statuti. ria ,
^bono
al prest
4
a
Digitized by
Googl
CAPITOLO IV.
’M
V
Del sojmissoldò per f anzianità di iervizio.
'
Art. 96. Ogni solto-ufiìzialc da primd sergente ioclusivamen le in sotto , ed ogni lannburo , Irombetla , artefice e soldato , che abbia servilo dodici anni nei corpi attivi , compresi gli Alabardieri , e le guardie di Polizia del nostro Reai Palazzo , avrà dritto al soprassoldo per anzianità. Art. 97. L' anzianità di servizio sarà divisa in due periodi. 1.° Periodo, dopo, dodici anni c un giorno di servizio, e per questo si darà il soprassoldo giornaliero di un grano. ’ 2.® Periodo , dopo diciotlo anni ed un giorno di servizio, e por questo si darà il soprassoldo di due grana al giorno., Art. 98. Ciascun periodo di servizio non dovrà ''essere interrotto nè per diserzioni, nè per condanne, nè per congedi as'
'
soluti.
Art. 99. L’ aumento di servizio stabilito per meriti di campagne o ferite , e pe’ Napoletani che servirono in Sicilia nel-' l’ intervallo del 14 Febbraio 1806 al 23 Maggio 1815 , non ,
sarà posto a calcolo ne' perìodi suddetti. Art.
100.
soprassoldo per l’anzianità di servizio sarà com-
Il
preso nel conteggio particolare del soprappìù di prest , e si ac* corderà nel modo seguente Al momento che uno o più individui abbiano compiuto ^li anni dodici o diciotlo di servizio allivo , e siano inoltre moniti delle altre circostanze prescritte, i rispettivi capitani ne faranno in tripla spedizione gli stali di assiemo, che indieberannò il numero del ruolo annuale, quello di matricola, il grado, il nome e cognome , l’ entrata al Nostro Reai sei^zio e le osser'
<
’
vazioni.
•
.
Questi stati colle firme dell’ ufficiale superiore incaricato delle matricole , e del comandante del corpo si passeranno ai proprio <
ispettore , il quale dopo di averli falli comprovare colle matricole , e con <gli altri snoi registri, apporrà la sua approtazione
e conservandone uno pel suo archiviò , ne respingerà due al corpo , uno de’< quali servirà' all’appoggio della rivista , e< 1’ al>>
'
conserverà in archìvio. Gl’ individui ammessi a tal beneficio dopo le indicate fòrmalità
tro
si
>
nomineranno gli
a
goderne dal giorno’ in cui avranno compiuto
anni prescritti di servizio.
*
<
.
C A PITOLO V. Del soprappià di preti. Art.
101.
naro stabiliti
1
solto-uffiziali
ptft
ed
i
solcati, olire gli averi in de-
ciascun grado dulie tariffe, potranno benanche
Digitized by
189
^
godere dei soprappi il di averi, eh' essendo individuale si distili-' gucrà col titolo di soprappiù di presi, „ Il soprappiù del presi comprenderà ; i t,
.
La differenza fra il presi delle tariffe rapportalo a quello goduto una volta in tempo di guerra , e conservalo in tempo di pace per grazia speciale appunto come si osserva per gl’ in,
I
,
l.°
dividui pervenuti dnir anlico esercito di' Sicilia. 1. 2.° Il soprassoldo per l’anzianità di servizio, e le gratifi2. cazioni straordinarie per le medaglie d’ onore e per qualunque altra Nostra concessione. 5. I02. Il soprappiù^di presta compreso il dello soprasArt. 6. soldo per r anzianità di servizio , si libera per giornate a quei Bolto-ulfiziali e soldati soltanto : < 1. " Che sono negli ospedali militari o civili per curarsi. 2. ° A quelli che esistono nello easa de’ matli. 3.° A quelli che transitano nell’ uscire dagli ospedali per . 3. '
'
<
‘
raggiungere i corpi. A.” A coloro che trovansi imbarcati. ” Agli assenti con Beai licenza e col godimento del soldo. ” Ed ai presenti al corpo o alla loro' destinazione attiva i
o sedentanea. Quindi non debbono godere temporaneamente di tal beneficio: ° I
condannati a pene
correzionali
dall’ armala.
•
senza essere esclusi '
' ,
° I sollo-uffiziali
che sono sospesi dal loro grado per una
punizione economica o per, sentenza. 3. *
,
K gl’ individui sotto giudizio.
4. importo però deL soprappiù di presi per quest’ ultima classe L’ 5. resterà in deposito per liberarsi all’ imputalo risultando innocente , o lasciarsi in, caso' diverso in beneficio dell' Erario. Art. 103. Il dritto poi al soprappiù di presi ed all’ anzianità di servizio ].°
si
Per
perde definitivamente: grado di aiutante solto-ulfiziale o
lc„ promozioni al
uifizialc. gl’ individui ottengono^ un grado o una , destinazione j a cui le attuali tariffe assegnino il presi uguale o maggiore della somma- del prest e del soprappiù del presi go-
2.” Allorquando
duto
nell’ antecedente
grado o destinazione.
Si eccettuano per questi casi
il
soprassoldo per l’ anzianità di
che si perde soltanto nella promozione ad aiutante solto-ufiìziale o ad ulfiziale , é la gratificazione per la medaglia di Lombardia. ° Per le condanne criminali. ” Per l’ interruzione di servizio derivaste da diserzione.' “'Nel'caso di congedo assoluto, sia coll’onore dell’ uni-* ' ' forme o senza. •’ ^ servizio
<
'
•
Digitized by
^
6.
190
,
—
7. ®
Nella
perdila
dì
un dato grado di soKo ufficiale pas>
andò alla classe de* soldali. ® Ed in caso di ritiro con pensione. Si eccettua però da queste due ultime prescrizióni la gratificazione per la medaglia di Lombardia.
TITOLO
II.
DELLE VARIE SPETTANZE De’ MILITARI.
'
CAPITOLO!.
Dìspogizioni preliminari. r 104. Siccome i militari debbono essere pagati de' loro ed indenoità in ragione del servizio che prestano , cosi nel presente titolo si prescrivono le doro varie spettanze rapportale ai casi del servizio e della loro assenza. Art.
soprassoldi ,
soldi ,
CAPITOLO
II.
Delle spettanze de’ militari presenti in rivista. 10S. Ogni militare eh’ è portalo nelle mensnali commissario di guerra , prende gli averi stabiliti dalle suo grado e per la classe a cui appartiene. Art. 106. Per gl* individui de’ corpi le firme apposte nei rispettivi fogli di rivista contestano non solo la loro, esistenza , ma bensì il regolare servizio che hanno dovuto prestare nel mese precedente. Art.
riviste di
tariffe pel
La verifica dell’ esistenza è devoluta esclusivamente a* commissari di guerra.
,
E quella del servizio prestato appartiene a’ superiori del corpo,
CAP1T0 L 0
VI.
Delle spettanze de’ militari in permesso 0 con Reai licenza.
1
117. Gl’ispettori avranno la facoltà di accordare de’ permessi temporanei per la durala non maggiore di quindici giorni. Il minisirn della guerra l’oivrà per quelli di 29 giorni o di due mesi , potendo prorogare quelli di 15 o di 29 giorni per altri 29 giorni soltanto.
Art.
'
Digilized by
— 191 ~ I
permessi
due mesi dati dal Ministro si potranno sola-
dì
mente da Noi prorogare. Art. 118. I permessi manieri di due mesi si accorderanno da Noi , e si chiameranno Reali licerne. I permessi in cpianto agli uOlziali non potranno oltrepassare .
>
co^
ed il quarantesimo in decimo' di quelli presenti al , quanto a’ soUo-uffiziali e soldati, re’ soli casi di urgenza il mU nistero della guerra potrà dispensare a questa prescrizione. il
I commessarì di guerra non ammetteranno i permessi che oltrepassino il numero stabilito , e pei quali non siasi data la dispensa dal ministero per motivi urgenti. Art. 119. i permessi di 15 o 29 giorni, le proroghe a’ medesimi , e quelli di due mesi s’ intendono accordati coi godimento di tutti gii averi ed indennità , escluso il pane , purché si ritirino in tempo, opportuno , come si prescriverà in seguito. Art. 120. Per Reali licenze si dovrà esprimere nello rispetlife concessioni se gl’ individui debbano o nò godere dei soldo
o del presi. Quando si tralascia questa condizione , le licenze s’ intendono accordate senza il beneficio del soldo o dei presi, nè si darà luogo ad interpetrazioni posteriori. Per quelli cne otterranno la concessione del soldo o del presi e si ritirano in tempo abile , se sono ufiìziali , avranno P abbono dal giorno di loro partenza pe’ loro cavalli , o che l’ abbiano in natura o in danaro , pel soldo semplice della propria classe , c pel soprappiù di averi , e se sono sotto-iiffiziali o soldati, avranno l’abbono del presi semplice e del soprappiù di presi. Art. 121. Per gl’ individui andati in permesso o con reai licenza , sia col godimento del presi o senza , gli assegni di vestiario , di massella , di manleniroenlo si abbonano sugli aggiusti della tesoreria individui stessi sieusi ritirali , quante volte gl’ in tempo opportuno. . Art. 122. Chiunque ollerrà,o un permesso, o una Reai licenza di qualsivoglia durala col godimento del soldo , del presi, o senza , potrà farne uso fra lo spazio di due mesi immediati .
.
a q^uello della coocessione. spiralo questo termine , il permesso o la Reai licenza resterà annullata , e per usarne dopo l’ individuo dovrà avere una nuova grazia.
Art. 123. Allorché un individuo nel tempo i^efisso di sopra vorrà profittare del permesso ottenuto , dovrà farne uso dopo la rivista del comraessario di guerra , vale a diro , nel secondo iorno del mese e se partirà più tardi , il permesso s’ inlenSera abbreviato de’ giorni scorsi da quello della rivista sino a quello della partenza effettiva: giacciié; in ogni caso dovrà tro:
varsi presente nella
rivista
che segue.
Digitized by
-i
192
—
Arti^' 124.' La proroga dì 29 momi ai dève nputaire a teobtìnuazìone del permesso : quindi l’ individuo sarà dispensato soltanto della 'rivista del mese susseguente , giacché IS giorni o 29 giorni di permesso e 29 'giorni di proroga non permettono che di essere assente ad una sola rivista. -
'
.
Art.
'
125. Le regole stabilite di sopra pe’ permessi fino a
29
giorni , e per le proroghe a’ medesimi sì osserveranno parimente
per le nostre Reali licenze’ di tempo
due mesi , maggiore , e per le proroghe de’ medesimi. ' Ari. 126. Ógn’ individuo di qualunque grado che partirà con permesso o con Nostra Reai licenza , dovrà presentarsi al conipe’ permessi di
messario di guerra che avrà l’obbligo di notare sul passo a tutte '
lettere la giornata di sua partenza.
'
Ritornando l’ indivìduo dovrà del pari presentarsi al commesil quale prenderà ragione del suo ritorno segnandone ,
sario ,
*
la data sul passo.
Quando
‘
l’
individuo nel partire non
sario di guerra ,
si
presenterà al comiiics^
allora nella rivista del mese posteriore alla sua
partenza sarà notato come partito il giorno 2 del mese precedente , cd abbenchè al ritorno si presenterà al cominessario di guerra in tempo opportuno , non potrà avere il richiamo del tempo eh’ è stalo assente. Viceversa quando nel partire 'si sarà presentalo al commessarìo di guerra , ma' nel ritorno noti abbia fattó lo stesso, al‘
'
'
'
lora 'si noterà ritornato dal permesso ò dalla Rcal licenza nello stesso giorno della rivista , in cui il commessarìo di guerra lo troverà presente , senza ricevere l’ abbono del tempo in cui è stalo assente.
•
*
' ,
127. Ogni nflìziale che abusa del permesso o della Reàl o che questo abuso sìa acedduto di Fatto, o che debba cosi notarsi per l’ oscitanza dell’ individuo nel non essersi presentalo al commessario di guerra , non avrà dritto ad alcun ricitiamo tanto 'per sé, che pe’suòì cavalli , ma ripiglierà suoi averi dal primo giorno del mese in cui passerà in rivista presente , e in cui si noterà per la giornata del ritorno -nel corrispondente foglio di rivista , purché la sua presentazione nell’atto della rivista sul terreno non avrà eccedalo il secondo Art.
licenza,
i
^
mese , dopo quella in cui dovea ritornare e presentarsi al com’ messario. .
Quando 1’ nfliziale che ha abusato o del permesso o della Aeal licenza , rìtomérà fcui
dopo
la terba rivista
doToa ritornare al corpo ò al suo
successiva a quella in destino',
sì
noterà in ri-
vista colla giornàta del suo ritorno, ma si porterà senipre zoralo colla espressione': ha bisogno della Reale abilitazione, c
ripiglierà
servire.
i
suoi avòri dalla data del dctrelo
che
lo 'riabilità
a
" .
•
1-.
h..
('i-.ogle
,,
— 19S — o loldal! , che lenza legittimo al corpo o alla loro destinazione i dieci giorni immediati al termine del permesso o della Beai licenza accordala loro , dovendo essere considerati come disertori a tenore dell’ ordinanza penale , avranno dal giorno del loro ricupero il trattamento degli uomini sotto giudizio. Provando poi validamente la legittimità della causa che loro ha impedito di ritornare in tempo abile , potranno essere riabi* litati con Nostr’ ordine speciale , dal giorno però che si sono restituiti al eorpo e senza verun richiamo. Art. 129. Dalle misure prescritte nel presento capitolo sono Art. 123. Que’soUo-uffiziali
impedimento ai presentano classi
eccettuati gl’invalidi, pe’quali si starà al loro statuto particolare.
CAPITOLO VII. Delle spettanze de' militari negli ospedali. Art. 130. Gli ullìziali che godono gli averi o di prima o di seconda classe, durante il tempo che saranno curati negli ospedali militari, o negli ospizi civili, avranno dritto al soldo semplice della propria classe , al soprappiu di averi , se lo godo-
no , ed all’ indennità di alloggio e mobilio.
Da tali percezioni si riterranno le giornate di ospedalità in quella proporzione che non eccedano mensualmente il terzo del di loro soldo semplice , qualunque sia il costo che ne ricaderà verrà loro liberato all’ ospedale o all’ ospizio , ed il rimanente egli aggiusti mensuali , senz’ attendere che sortano dai detti stabilimenti.
Se gli ullìziali godano razioni di foraggio o in natura o in denaro
. le riceveranno pe’ primi due mesi soltanto dell’ ospefacendo però costare validamente al commessario di guerra l’esistenza dei loro cavalli. Art. 132. Pe’ sotto-ulGziali e pe’ soldati esistenti o negli ospe^ dali militari , o negli ospizi civili , quante volte i commessari di guerra contesteranno la loro esistenza mensnale , si libereranno gli assegni in denaro del vestiario, del mantenimento e della massetta , come se fossero presenti al corpo , e tutti poi dovranno lasciare il pane , e gli averi in denaro , conservando solamente il soprassoldo di Sicilia , dell’ anzianità di servizio e le gratiCcazioni per le medaglie di onore. Si escludono da questa misura gl’ invalidi , ed i sotto-ulllziali e soldati di gendarmeria , pq’ quali si devono osservare le pre-
dalità ,
scrizioni de’ loro statuti.
Art. 133. Gli ulRziali e gl’impiegati sortendo dagli ospedali militari , o dagli ospizi civili non avranno dritto ad alcuna indennità o trattamento straordinario per ritornare al loro destino,
25
Digitized by
,,
— 194 — Avranno però l'imbarco franco, il
'
is
.
dovranno oltrepassare
Faro.
134. I soUo-uilìziali dagli aiutanti inclusivamente in sotto, ed i soldati di' escono dagli ospedali militari o dagli ospizi civili , avranno pe' loro transiti a titolo di sussistenza , cioè ì soldati r indennità di grana diciotto al giorno, ed i soìto-uffiziali Art.
denaro , qualora eccedano le sudgrana IS giornaliere. Per queste giornate di transito non avranno nè il pane , nè altro , ma conserveranno soltanto il soprassoldo di Sicilia e di anzianità di servizio , e le gratificazioni per le medaglie di onore , e gli assegni di massetto , di vestiario e di mantenimento. Gli appaltatori , o gli amministratori degli ospedali militari avranno l’ obbligo di pagare le suddette indennità per le giornate , che devono impiegare gli ammalati guariti per raggiun-
i
di loro rispettivi averi in
dette
gere
loro corpi.
i
1 cominessarì di guerra incaricati del servizio degli ospedali secondo il bisogno faranno Tordinativo all’appaltatore o all'amministratore , descrivendo il grado , il nome ed il cognome la compagnia o squadrone, l’epoca dell’uscita dall’ospedale o dall’ ospizio , il numero de’ transiti , e l’ ammontare del soccorso da darsi. Il ricevo della parte prendente al di sotto di quest’ ordine servirà di documento a tale spesa. Ili dorso del biglietto di sortita si apporrà dal commessario di guerra la nota de’ transiti , pe’ quali si è data l’ indennità. Questi pagamenti si faranno agl’ individui per l’ intero numero de’ transiti che si contano dal luogo degli ospedali o dagli ospizi alla residenza de’ corpi , e si abboneranno come un ,
articolo di spesa addizionale alla contabilità dello stabilimento,
*
non essendo tenuto nè il corpo, nè l’appaltatore o l'amministratore
a verun rimborso nel caso
che
l’
individuo morisse o
disertasse per istrada. ’t
CAPITOLO Vili. Delle spettanze de militari sotto giudizio. Art.
13S. Gli
uifiziali
e gl’impiegati detenuti, tanto se siano
giudicabili dai cousigli di
guerra, che da’ tribunali ordinari, purché non siano stali sciolti dal cingolo militare , goderanno il soldo semplice senz’ altro se lo avevano o se percepivano , averi maggiori pria di essere sottoposti al giudizio : in caso diverso continueranno a godere il trattamento di prima.
Costoro saranno pagati per conto della guerra dalla tesoregenerale o da’ suoi sostituti colle regole stabilite pe’ corpi
ria
e per gli uifiziali isolali.
Digilized by
,,
— 195 — Art. 136. I soltO'uffiziali ed i soldati detenuti nelle prigioni de' corpi goderanno gli averi di 'presenza. Quelli nelle prigioni delle piazze , purché siano sottoposti ai consigli di guerra , o che facciano o no parte di un corpo
avranno dritto al sussidio giornaliero di grana dodici senz’altro, ed
alla giacitura e custodia
da imputarsi sulla prima classe dello un grano al giorno, e mezzo per la paglia
stato discusso della guerra , a ragione di
cioè mezzo grano pei piccioli utensili ,
quando non vi sono tavolati. 137. I sotto-uQìziali ed i soldati ristretti nelle carceri per custodia, ma giudicabili da’ consigli di guerra, go*
Art. civili
deranno il sussidio giornaliero di grana dodici , anche impu> labili sulla prima classe dello stato discusso della guerra. Entrando medesimi negli ospizi civili, si pagherà dalla guerra il loro trattamento, secondo che ricade negli ospizi civili stessi. Art. 138. 1 sotto-ulBziali ed i soldati sottoposti ai tribunali ordinari , o che si trovino ristretti nelle prigioni militari o che sieno detenuti nelle civili , goderanno a carico dell’ interno i
,
la razione diaria stabilita pe’ carcerati pagani in salute.
Entrando negli
saranno
per conto del* r interno colla razione fissata pe’ detenuti pagani ammalati ; entrando poi negli ospedali militari , il ramo della guerra dovrà essere rivaluto da quello dell’ interno soltanto delle spese, a cui ospizi
civili
trattati
ricadono le giornate de’ pagani curati ne’ rispettivi ospizi civili. Art. 142. Gl’ individui di qualunque classe , che sortiranno dal giudizio come innocenti, avranno dritto al richiamo soltanto de’ soprappiù di averi , o di prest , o della differenza della pensione di ritiro , di cui poteano trovarsi in possesso
prima
di essere stati sottoposti al giudizio.
Quelli che ne sortiranno , o per non costare le accuse , o per non esservi luogo a procedimento, non avranno dritto ad
ma soltanto dal giorno della sentenza goderanno dovuti al loro grado , secondo la destinazione che riceveranno , o la pensione di ritiro. Art. 143. Gli ufiìziali dell’armata che dopo il giudizio saranno messi in libertà provvisoria, fino a che non saranno definitivamente sciolti dal giudizio , non dovranno prestare servizio e percepiranno il soldo semplice e l’indennità di alloggio e mobilio del loro grado, se li godevano prima di essere sottoposti al giudizio , o il trattamento di prima se era minore e non avranno dritto ad alcun richiamo. Pe’ solto-ufiìziali e pe’ soldati messi in libertà provvisoria non si farà verun richiamo ma ripiglieranno i loro averi e soprap, pi ù di prest dal giorno della seutenza. alcun abbono , gli averi
Digilized by
— 196 — CAPITOLO U. f B 2 I 0 N B
II.
Dilla censigna da' letti dell’ appaltatore alle truppe. Art. 262. Tosto che giunge la truppa in una piazza , il co* mandante militare del silo darà l’ordine all’ agente dell’ appaltatore de’ letti di farne la sommininistrazione nel giorno seguente quando non si possa eseguire nel giorno medesimo dell’ arrivo.
La richiesta nel numero de’ ietti si farà ^al cotruppa , giusta lo stato della forza , e sarà commissario di guerra incaricato de’ ruoli della truppa medesima. Art. 264. La spettanza dei Ietti sarà stabilita sulla forza di BOtto-ulHzìali e soldati, che fan parte del corpo, esclusi i distaccamenti. Nel caso, che l’appaltatore non abbia il numero sufficiente di ietti ad una piazza per farne la distribuzione a coloro , che vi hanno dritto, somministrerà quelli a due piazze. In mancanza poi di letti a due piazze , due di quelli ad una saranno valutali , per un Ietto a due piazze. Art. 265. Le consegne dei ietti saranno falle dagli agenti dell’ appaltatore a’ rispettivi comandanti le compagnie o degli squadroni con lo intervento dell’uffiziale incaricalo del dettaglio. Le ricevute saranno fatte genere per genere con le firme marginali de’ capitani, e co’ totali a tutte letture segnate dal consiglio d’ amministrazione , dall’ uffiziale incaricato, e dal commessario di guerra , che risponde della spettanza. Pe’ distaccamenti , che non hanno consiglio d’ amministrazione il comandante del distaccamento firmerà i ricevi. Art. 266. I comandanti delle compagnie o degli squadroni essendo responsabili de’ generi , che distribuiscono ai propri individui , dovranno notare nei ricevi lo stato dei generi medesimi con tutte quelle particolarità , che facciano distinguere la degradazioni derivanti dal consumo ordinario da quelle prodotte per incuria. Art. 267. Le variazioni, che accadono nei generi nel corso del mese , o per ricambio , o per altra ragione , si notano appiè de’ ricevi esistenti da rinnovarsi alla fine del mese. I contruboni sono vietati come origine di disordini. Art. 268. La consegna della paglia fresca si eseguirà con le medesime formalità esprimendosi il peso stabilito. Art. 269. Il trasporlo della paglia a’quarlieri si farà a spese deir appaltatore. Sarà poi cura della truppa di trasportare lungi dal quartiere la paglia vecchia per bruciarla. Art. 263.
mandante
della
vistata dal
Digilized by
Googlc
,
— 197 — Art. 270. Le tavole e gli Ecanni delle lettiere saranno parimenti trasportali a spese degli appaltatori
dai magazzini ai quartieri.
A sue spese ancora si trasporteranno nei quartieri per la prima volta che si consegnauo , le coperte, le lenzuola, sacconi ed traversini. Nel seguilo poi soldati saranno nell’ obbligo di prendere ,
i
i
i
dai magazzini , e restituire gli anzidetli generi per ricambio o per qualunque altra ragione.
SEZIONE ui. «
Delle riconsegne de' leHi dalle truppe agli appaltatori. Art. 271. Allorché una truppa deve partire da una guarnigio-
ne
o deve occupare un altro quartiere della stessa guarnigione, , il comandante della piazza ne avvertirà , commessario di guerra, cd ordinerà ad un aiutante della piazza stessa di assistere alla riconsegna dei letti da fsrsi dalla truppa all’agente dell’ appaltatore nell’ora determinata. Il comandante della truppa dal suo canto disporrà , che l’ ulCziale incaricalo di dettaglio, ed i capitani, ciascuno per la propria compagnia o squadrone eseguano la riconsegna. Art. 272. Qualora non vi siano mancanze, nè degradazioni derivanti da incuria , o qualora il corpo di comune accordo ne paghi r importo all’ agente deH’appallatore , la restituzione della ricevuta al corpo servirà di documento della riconsegna fatta in regola. 11 processo verbale di riconsegna firmato dal commessa-
ma con diversi generi
il
rio di guerra dall’aiutante
di piazza, dall’ ufiizialc incaricato del corpo, e dall’agente dell’appaltatore, si rimetterà al co-
mandante della piazza , come documento deH’esccuzioue de'suoi ordini per la riconsegna.
Art. 273. Nel caso che vi sono mancanze o degradazioni e non già da consumo ordinario , e il d’ accordo coll’ agente dell’ appaltatore , ciascuna
derivanti da incuria ,
corpo non sia
due parli chiamerà un perito, ed il commessario ne chiederà un terzo al Sindaco del luogo per decidere le quislioni. Il corpo pagherà il perito da esso chiamato, c gli altri due saranno soddisfatti dall’agente anzidetto. I generi mancanti o le deteriorazioni saranno valutale a norma delle tariife , e secondo lo stato in cui dovevano essere nell’ atto della riconsegna. Riguardo alle degradazioni esse saranno definite con chiarezza, affinchè si possa conoscere, che sieno state prodotte per negligenza della truppa , e non già per regolare consumo , e si specificherà ancora se esse rendano inutile qualche genere , o se possano ripararsi. Art. 274. Essendo obbligo dell'appaltatore di consegnare le delle
,
Digitized by
,
coperte senza macchie, del pari senza macchie.
i
corpi dovranno consegnarle ‘
mante , nelle lenzuola , nei traversini e nei sacconi, che non derivano da regolare consumo, i teli lacerali giusta lo stato ia li pagheranno all’ appaltatore , Per
le lacerazioni poi nelle
si Irovano’ tali generi. Art. 27S. Gli oggetti dichiarati inutili per incuria del corpo, ritireranno dal corpo medesimo per vendersi a profitto di coloro che sono condannati a pagarli all’ appaltatore.
cui
si
,
Valutato l’importo delle inancanze, o delle degradazioni, il consiglio di amministrazione ne farà il carico ai comandanti le compagnie o degli squadroni, i quali ne faranno eseguire il disconla a quegl’ individui , cui si può imputare la colpa delle perdite , e delle degradazioni de’ generi. Art. 276. Presentandosi dall’ appaltatore alla Tesoreria l’anzidello processo verbale , nel quale secondo la tariffa è valutato r importo delle mancanze o delle degradazioni , se ne farà a
somma corrispondente , che si dedurrà dal primo abbuonconto degli averi che si darà al corpo. Il Consiglio di amministrazione dal suo canto ne farà il carico ai Coquali ne faranmandanti delle oompagnie o degli squadroni , no eseguire il disconto a quegl’ individui , cui si può imputare la colpa delle perdile o degradazioni de’ generi. Art. 277. Nel caso di partenza di una Truppa, se il Comandante della medesima per incuria non facesse eseguire la riconsegna dei letti secondo le norme prescritte , o non vi lasciasse un (Jffiziale incaricato , il Comandante militare del luogo nel riceverne avviso darà i provvedimenti opportuni , affinchè letti sieno custoditi nelle caserme abbandonate , e nel tempo islesso destinerà un Cffiziale di un corpo qualunque a far le veci di quello già partito , ed essere presente al processo verbale , che si formerà dal Commissario di guerra con l’ intervento di un Aiu-
lui liheranza della
i
i
tante della
Piazza ,
e dell’ agente
dell’ appaltatore.
L* importo
mancanze e deteriorazioni rinvenute sarà pagato dal Comandante della truppa che ha commesso sì grave trasgressione. A tal effetto il Comandante militare del luogo per le vie regolari ne farà rapporto al Ministro della Guerra provocherà , che da Noi altre misure di rigore. Art. 278. Ne’ luoghi ove non esista nè Comandante militare nè Commessario di guerra, il. Sindaco eseguirà ciò che sta predelle
ed egli stesso compilerà il processo verbale , destinando una persona proba per rappresentare gli interessi della truppa a fronte dell’ agente dell’ appaltatore.
scritto nell’ articolo precedente ,
Art.
279. L’agente dell’appaltatore nel conoscere la partenza che gli sieno stati riconsegnali i letti, si dirial Comandante del luogo o al Sindaco, se quello non
della Truppa , senza
gerà tosto
DIgitized by
Coogk
,
— 199 — etisia , per far custodire la caserme) fincliè cesso verbale.
non ti faccia il pro-
Ma se i’ agente anzidello s’ introduca nelle caserme prima di un tal alto , perderà ogni dritto a compenso.
LIBRO V, DELL’AMMINISTRAZIONE INTERNA DE’ CORPI.
CAPITOLO
I.
Disposizioni preliminari. Art. SSl. L’amministrazione interna delle compagnie e degli squadroni , è affidata ai rispettivi Capitani sotto la sorfeglianza de’ consigli d’ amministrazione. Quella de’ corpi in generale è devoluta alle cure , e alla re,
sponsabilità del consiglio suddetto
sotto la direzione dei propri
Ispettori.
Art. S52.
I
consigli di amministrazione
hanno in loro aiuto
gli uffizioli di dettaglio
ed i quartier-maslri , o gli appoderati. Ciascun capitano à in aiuto gli uiBziali subalterni della propria compagnia. Art. SS3. I Consigli d’amministrazione si
zioli del
proprio corpo ,
formano dagli uffi-
come si additerà qui appresso.
Ciascun membro dovrà inoltre, disimpegnare lutti gli altri carichi annessi al suo impiego. Art. 354. De’ due uffiziali di dettaglio assegnati a ciascun corpo di Fanteria e Cavalleria ,
come indicano
le relative piante or-
ganiche , uno resterà in Napoli per gli aggiusti e per le altre commissioni che gii affiderà il Consiglio dì amministrazione, e l’altro seguirà il corpo coll’incarico del materiale vaie a dire, del vestiario, del cuoiame, della bardatura, dell’ armamento delle munizioni da guerra e del casermaggio. Gli Uffiziali di dettaglio si cambiano da tempo in tempo , facendosi rientrare nelle compagnie o squadroni. Art. 555. E pei distaccamenti cbe non avranno un consìglio , eventuale , i capi di essi dovendo portarne gl’ interessi, avran, no ancora l’incarico del materiale. -^Art. 556. In quanto alla Gendarmeria Reale sarà distaccalo dalle compagnie cbe ne hanno meno bisogno un Uffizìale subalterno, il quale assisterà presso le Officine e presso l’ Ispettore generale dell’Arma, come Uffiziale di dettaglio. Art. 557. I Quartier-maslri, gli Appoderali e gli Uffiziali di det-
Digilized by
.
— 200 — propongono esclusivamenle da’ Consigli di amministra» Guerra tra la classo si approvano dal Ministro della ilone , che i Quarlier-mastri degli Uffiziali subalterni ; ben inteso però laglio
li
e
islessa arma soltanto possono prendersi da altro corpo , ma dell’ Costoro saranno tenuti soltanto di fare il servizio amministra-
tivo inerente alla loro commissione.
CAPITOLO
II.
Degl' Ispettori. Art. Sa8. Gl’ Ispettori indipendentemente dal comando, e dalla e sorveglianza sulla disciplina , istruzione , o tenuta
direzione
Truppe ad essi affidate , sono ancora le Autorità , che superiormente dirigono e sorvegliano gli andamenti de’ Consigli di amministrazione. Essi ancora sono essenzialmente i tutori degli interessi dei delle
soldati.
Art. 539. Nelle compagnie delle Nostre Guardie del Corpo, e degli Alabardieri , gl’ Ispettori ne saranno i propri Capitani. Per le altre Armi e Corpi del Nostro Reale Esercito, gl’ Ispettori
dovranno avere una Nostra nomina speciale.
CAPITOLO EZIOHJ;
III.
I.
De consigli (P amministrazione pennanenti. Art. 560. In ogni corpo, quando esso è riunito in un sol luogo, o negli stessi domini , esisterà un consìglio di amministrazione
permanente iucaricalo e responsabile della parte amministrativa^ e dello esalto impiego de’ fondi che si danno al corpo. Gli agenti del consiglio in quanto ai pagamenti, alla tenuta quardella scrittura , ed alle liquidazioni delle spese , saranno i
tìer>mastri , e per la costruzione , la distribuzione , ed i conteggi di diversi articoli del materiale saranno gli uffiziali incaricati de’ rispettivi dettagli.
La composizione di ciascun consiglio permanente sarà
:
Digitized by
— 201 — Per ogni Beggimenio di Fanteria o di cavalleria della guardia o della linea. Il
Colonnello
Il
Tenente Colonnello due Maggiori
I
Presidente. l
Membri. |
II Il
Capitano più antico Qnarlier-Mastro
)
Segretario.
Per ogni battaglione de' Cacciatori. comandante I due Capitani più antichi non escluso
Il
II
-
Presidente.
.
.
\
\jgm],pi
.......
Qiiartier-Maslro.
Segretario.
Art. 561. La composizione di ciascun Consiglio permanente sara:
Per ogni Reggimento di Fanteria o di Cavalleria della Guardia o della Linea, Il
Colonnello
Presidente.
Il
Tenente-Colonnello
)
I
due Maggiori
>
II
Capitano più antico Quartier-Mastro
Il
Membri. Segretario.
I
ì
Per ogni Battaglione di Cacciatori. Comandante Presidente. -I due Capitani più antichi , non escluso TAìu- ^ t tante Maggiore . Il
.
•
.
J1
Quartier-Mastro
Il
Capitano
I
due
.
.
.
.
.
.
j
Segretario.
Per ogni Compagnia di Gendarmeria.
II
Presidente.
Uffiziali
luogo.
più anziani esistenti
nel capo) j^jg^ibri
.
i
i
Quartier-Mastro
Segretario.
Per la Brigata degli Artejici Armieri e degli Artejici Pompieri.
I
Comandante. . . , due Capitani più antichi
II
Quartier-Maslro
Il
'
Presidente.
<
Membri. Segretario.
26
Digilized by GocJgle
— 202 — Per ogni Reggimento di Artiglieria a piedi. Il
Colonnello
I
due
,
Presidente.
ufBziali superiori più anziani , che si' \ trovano presenti nel luogo di residenza f
del Consiglio
I
I
due Capitani più antichi
II
Quartier-Mastro
.
.1
.
,
.
Segretario.
Pel Treno della Linea. Il
Comandante
Presidente
Membri.
I quattro Capitani II
Quartier-Mastro.
.
.
.
.
.
.
.
Segretario.
S62. Ciascun consiglio dovrà essere costantemente al suo completo. I membri assenti dalla guafnigione o mancanti , compreso il Presidente , si rimpiazzeranno dagl’individui che li sieguono immediatamente in rango di anzianità o in grado. Art.
Quartier-Mastro , come Segretario del consiglio , scriverà ogni principio di deliberazione i nomi de’ membri presenti loro ed accennerà gli assenti col motivo , ed
II
in
al consiglio ,
i
rimpiazzanti.
Art. S63. Ordinariamente
il
consiglio
si
adunerà due volte
al mese.
Art. 564. Le adunanze del consiglio si terranno in casa del Presidente, che è il depositario delle casse e de’ registri di contabilità.
non potranno intervenire che gl’ inOve però occorressero delle alpersone , queste vi saranno ammesse , ma prima delle deliberazioni dovranno uscire dalla sala di adunanza. Art. 566. Nel consiglio il Presidente prenderà il primo posto. Il Quartier-Mastro siederà dirimpetto al Presidente. Gli altri membri si collocheranno alla destra ed alla sinistra del PreArt. 565. Ne’ consigli
dividui chiamati a farne parte.
tre
secondo il loro grado cd anzianità. Art. 567. Gli oggetti da porsi in deliberazione nelle adunanze verranno proposti dal Presidente. Però ogni membro del consiglio avrà il dritto di proporre quanto altro egli crede conveniente al bene dell’ amministrazione. Art. 568. Le deliberazioni si prenderanno a porte chiuse. Tult’ membri avranno il voto deliberativo. Il Segretario non avrà voto. I meno antichi , o gl’ inferiori di grado saranno i primi ad emetterlo. Le deliberazioni saranno prese a pluralità di voti. I membri però che saranno di opinione diversa da quella sidente ,
i
Digitized by
— 203 — «dottata
per
maggioranza ,
registro delle deliberazioni
il
avranno la facoltà di scrivere nel motivo , per cui discordano dagli
altri.
'
Le firme dovranno indicare il nome do. Queste
si
graduato ,
o
faranno una
sotto’ 1’ altra
meno antico.
il'
,
cognome
,
ed il gra-
cominciando dal meno
Quartier-mastro segnerà alla parte sinistra, e nell’istcssa linea che il membro meno anziano, li’ ulBziale che presiede', dopo il grado aggiungerà 1’ espressione Presidente. Art. 569. Essendo i consigli di amministrazione stabiliti per dirigere , e per sorvegliare la sola parte amministrativa de’ corpi , non che la contabilità che ne derivà , essi cosi non potranno dal
Il
sotto vérun pretesto ingerirsi negli oggetti di servizio , di polizia e di disciplina.
Art. $70. Tutte le
somme in denaro appartenenti al corpo
;
i documenti di -credito, e le carte essenziali saranno conservate in una cassa depositata presso il Presideote del Consiglio. Questa cassa sarà chiusa à tre o cinque chiavi , vale a dire, i membri del consiglio , ciascuno de’ quali sarà una chiave. quando un membro del consiglio non può intervenire
per quanti sono il
depositario di
Allora
a qualche seduta per motivi giustificati, sarà nell’ obbligo di far passare la sua chiave al Presidente che la consegnerà al1’ ulBziale chiamato per rimpiazzo. In un’ altra cassa saranno conservati i registri e le altre scritture dell’ amministrazione. Art. $71. Qualunque partita di numerario dovrà essere depositata in cassa al
momento che si riceve.
L’estrazione di denaro, o di un documento qualunque dalla
cassa non potrà farsi senza l’espressa deliberazione del Consiglio. Art. $72. La mancanza materiale del denaro dalla cassa si paga a proporzione di soldo da lutt’ i membri , salvo le pene
maggiori nei casi di malversazione o
di frode contemplate dalle
leggi militari.
CAPITOLO IV.
V
Dei consigli d amministrazione eventuali. Art. $73. Nei corpi qualunque, quando una porzione di truppa in numero uguale, o maggiore di due compagnie, per oltrepassando il faro , al, lora s’ istallerà un consiglio eventuale composto ognuno di tre membri i più elevati in rango, compreso il presidente. il consiglio permanente risiederà nella porzione , ove è presente il colonnello o il comandante il corpo , e l’ eventuale nel-
un tempo determinato va distaccala
r altra porzione.
Digitized by
,
— 204 — 11 consiglio even(ualc proporrà un ufficiale suballerno per ap< poderale temporaneo , e costui , durante tale incarico eserciterà presso il medesimo quelle stesse funzioni, che il quarlier-maslro esercita presso il consiglio permanente. Art. 574. L’ Ispettore , o il Comandante di Brigala , ed in 1. assenza di essi il Colonnello , o il Comandante del corpo , o chi Io rappresenta , prima che partirà per oltrepassare il Faro della Truppa che debba amministrarsi dal Consiglio la frazione 2. eventuale, le passerà una rivista di rigore che avrà per prin-
3. eipali oggetti : ° Di esaminare tanto coll’ispezione del
uomo,
ogni
di
relativamente
i
delle
Cavalleria
che
interrogazioni , se
abbiano dei reclami a fare.
soldati °
conto particolare
agl’individui di
hanno la massella , quanto col mezzo
Di' verificare se le mucciglie de’sollo-uffiziali e de’ sol-
dati siano fornite de’ generi prescritti da’ Regolamenti. °
E di assicurarsi
cuoiame ,
della
che tutte
bardatura ,
le parti del vestiario , del e dell’ armamento siano in buono
'
stato.
Dopo questa rivista egli unirà il Consiglio di amministrazione permanente , onde prendere
con esso le misure
adattale a far
dritto a’ reclami , e provvedere a tutte le ripartizioni o rimpiazzi
che saranno giudicali necessari. che si distaccano al nu, mero eguale o maggiore di due compagnie , o squadroni , vengono ad avere aggiusti di massella , cosi nel dividersi esse dal Consiglio permanente riceveranno i fondi di tale assegno depositati in cassa e che appartengono a’ soldati. In quanto poi all’ assegno di mantenimento , come questo si libera al Consiglio permanente per la totalità di tutto il corpo, il medesimo così previa l’ approvazione del proprio Ispettore , provvederà al bisogno delle truppe che si distaccano. Art. 375. Determinate le somme da consegnarsi al Consiglio eventuale , e stabilitisi per esso i corrispondenti registri , il Consiglio permanente distenderà processo verbale di tutte queste operazioni , facendo particolare cenno delle somme' consegnate. Questo processo verbale sarà trascritto benanche sul relativo registro delle deliberazioni del Consiglio eventuale, o sulla prima pagina del registro di contabilità del distaccamento. Art. 376. Dovendo le truppe essere pagate direttamente ne’Domini ove passano , cosi il Consiglio eventuale dal giorno in cui cominciano questi pagamenti , avrà ruoli , riviste , aggiusti di paga, di presi , e di massella, e contabilità separata: avrà inoltre una cassa chiusa a tre chiavi. A tal elfello dovranno essere numerati e cifrati dal Commesregistri relativi alla contabilità. sanìo di guerra tuli’ de’ generi
Come però le truppe di Cavalleria -
i
Digilized by
Googl
,,
— 203 — Art. 377. Il Consiglio eventuale partirA munito di una libretta cifrata dallo Scrivano di Razione , che vi additerà a tutto lettere la giornata , dalla quale le Troppe che si distaccano debbono cominciare ad essere pag.ite nc’ Domini ove passano. Art. 378. Il consiglio di amministrazione permanente avrà sempre il dritto di chiedere a’ consigli eventuali delle notizie, ed occorrendo , un conto esatto di tutte le spese rapportandone gl’ inconvenienti all’ ispettore. Art. 379. Il Consiglio eventuale trasmetterà in ogni mese al corpo gli stati di mutazioni , onde porre questo in grado di te< nere al corrente i suoi registri di filiazioni e di rassegne.'' «
SEZIONE
III.
2?e’ dislaccamenli.
Art.
380. Quando si distaccane porzioni di truppa dal luogo
di residenza de' rispettivi consigli o permanenti , o eventuali queste frazioni distaccate, qualunque sia il loro numero,
allora
saranno amministrati da’ capi di distaccamenti
in
quanto ai soli
,
averi degl’ individui , al pane ed a’ foraggi giornalieri : ma di tutte queste percezioni però in ogni mese si dovrà dar conto a’ rispettivi consigli.
I comandanti di questi distaccamenti avranno due quaderni
uno per la corrispondenza , che equivalerà a quello delle deli* bcrazioni , e l’altro per l'introito, ed esito del danaro. Questi due quaderni dovranno essere cifrati , 6 numerati dal commessario di guerra. Inoltre avranno ancora la libretta cifrata dallo scrivano di pagamenti. razione per registrarvi Art. 381. Le riviste, c gli aggiusti delle frazioni di truppe amministrate dal solo comandante saranno concentrati nelle riviste e negli aggiusti della truppa sottoposta al consiglio permanente o eventuale , al quale appartiene il distaccamento. Il rispettivo comandante concentrando l’ amministrazione di tutta la truppa a lui affidata , dovrà provvedere al pagamento delle porzioni , distaccate o da se stesso, o per mezzo della tesoreria generale , o de’ suoi sostituti. Nel secondo caso dovrà sempre precedere la domanda officiale de’ membri, del consiglio di amministrazione col visto del commessario di guerra da pervenire alla tesoreria , o a’ suoi sostituti con anticipazione , e prima dell’ epoca in cui si stabiliscono le liberanze di abbuonconto. , i
Digitized by
,
~ 206 — CAPITOLO IV. De comandanti di compagnie o di squadroni. Art. S8S. I comandanti delle compagnie o degli squadroni tono incaricati e responsabili dell’ istruzione , disciplina , sussistenza e
buona tenuta de’ loro individui , e perciò devono diri-
gere questi dettagli con ordine ed economia sotto l' autorità degli utuziali superiori , prendendo particolare cura , che le somministrazioni dovute alle loro truppe siano fatte con esattezza , e nelle qualità e quantità prescritte da’ regolamenti. Essi sono garanti verso il consiglio d’ amministrazione delr impiego del danaro appartenente a ciascun individuo della
compagnia o squadrone. Art. S86. I comandanti anzidctli essendo responsabili della conservazione, e del mantenimento di tutt’i generi, tanto delcon la massima accortezza l’ uomo , che del cavallo terranno registrati tutti questi articoli in un libro unico , onde riesca per essi agevole l’ invigilarne minutamente ogni parte. Questo registro sarà chiamato conto aperto. Art. S87. I comandanti stessi avranno il registro delle filiazioni degli uomini , e quello delle rassegne de’ cavalli , a fogli volanti però e simili a quello del corpo. Art. ^88. In ciascuna compagnia si nominerà un ufBziale subalterno di settimana , il quale rappresenterà il capitano
loro
quando non è presente. Art. 589. Siccome la suddivisione delle compagnie c degli il ben essere squadroni ha per mira principale la pulizia la , buona tenuta de’ soldati , e I’ amministrazione interna cosi gli ,
,
ufBziali subalterni
nelle loro divisioni,
ed i sergenti nelle pro-
prie suddivisioni terranno uno stato , in cui saranno scritti i nomi e cognomi degli uomini, e la situazione del vestiario, del
cuoiame, della bardatura, e dell’ armamento, onde facilmente invigilarne la conservazione, e renderne conto a' superiori. Questi stati saranno rinnovati in ogni anno , dopo la verifica del comandante della compagnia o squadrone.
Digitized by
— 207 —
TITOLO IL dell’ amministrazione in denaro de’ corpi.
CAPITOLO
I.
De registri de’ conti di cassa. Art. S90. I registri su de’ quali poggerà la contabilità in de-
naro dei corpi , saranno i seguenti 1.
Delle deliberazioni.
2.
Di cassa.
3. Dell’assegno di
:
mantenimento.
4. Dell’assegno di vestiario.
E dell’ assegno di massetta
pe’ corpi di cavalleria. , Questi registri devono essere cifrali e numerali dal commesed indispensabilmente si devono conservare
5.
sario di guerra ,
in cassa. Art. 391. Il quarlier-mastro siccome in ogni mese totalizza i boni delle paghe e del presi , ed in ogni mese ancora dà al consiglio di amministrazione il conto documentalo della sua amministrazione , versando in cassa il denaro di avanzo , egli cosi stabilirà il suo giornale , o sia la tenuta della sua particolare scrittura nel modo che crederà più utile per lui , nè il consiglio deve riconoscere , o sanzionare questo giornale. .
CAPITOLO
II.
Della somministrazione degli averi degli uffizioli. Art. 392. Gli averi ed distrìbiiiscono
il soprappiù di averi degli uiBziali si pospostamente e per mese al momeuto che si ri-
cevono dalla tesoreria. Art. 393. Il quarlier-mastro giustifica alla cassa la spesa degli averi , e dei soprappiù di averi che somministra mensualmeute
con un foglio nominale, nel quale gli ulfiziali ricevendo il denaro sono obbligati di firmarsi al margine della loro indicazione. Quelli che sono distaccali faranno delle ricevute separate. Art. 394. Il comandante del corpo è autorizzalo in linea economica a far estinguere con disconti mensuali i discreti debiti degli uiBziali. 1 discouti per misure economiche del corpo resteranno ai quarlier-mastro , il quale ne rimborserà i creditori , secondo gli sarà stato prescritto. L' uffiziale però resta cautelato di tali
Digitized by
— 208 — rilasci mediante il suo libretto di paga , nel quale il quartiermastro niensuaimente è tenuto di registrare di suo pugno la somme che ritiene e quelle che gli paga.
CAPITOLO
III.
Della somministrazione del presi , ai soUo-uffizialt ed ai soldati. Art. S9S.
Il prest si estrae dalla cassa in ogni quindicina , dà al quartier-mastro a titolo di abbuonconlo. comandanti di compagnie o di squadroni lo ricevono in ogni cinque giorni , e con anticipazione mediante uno statino classiGcativo con le variazioni occorse nella cinquina scorsa. Art. S96. Del prest spettante a ciascun individuo si fanno due porzioni, una di esse sarà addetta all’ordinario, e l’altra si darà all’ individuo come danaro di saccoccia. L’ ispettore regola questa suddivisione corpo per corpo, aven-
e
si
I
do presenti le circostanze locali e
le proposizioni del comandante del corpo. Golia parte del prest addetto all’ ordinario si compra il vitto, del denaro di saccoccia il soldato farà quell’uso che meglio crede. L’ escludere qualche individuo dall’ ordinario , è nella sola facoltà del comandante del corpo. L’ uiBziale incaricato della spesa farà comprare i commestibili nella pubblica piazza ed ove meglio convenga agl’ inte,
ressi dei soldati.
In ogni compagnia o squadrone esisterà ostensibile a chic* chesia il libretto della spesa giornaliera dell’ordinario, che giorno
per giorno dovrà essere verificato e segnato dall’ uffizinle di settimana. In questo libretto si nota nell’ introito il prodotto della porzione del danaro lasciato dagl’individui, e nell’esito si registreranno la qualità ed i prezzi de’ generi comprati. Art. S97. Dopo la fine del mese o propriamente quando il
commissario di guerra ha confrontato la rivista , i comandanti compagnie, o gli squadroni consegneranno al quartier-mastro soprappiù del prest, e del pane da essi dato ai loro individui , indicando al margine di ognuno le rispettive mutazioni. Il quartier-mastro dovrà con-
le
le distribuzioni nominali del prest e del
frontare queste distribuzioni coi fogli di rivista , c rettificarne i calcoli essendo responsabile di qualunque errore , ò poi restituirà a’ riferiti comandanti i ricevi delle sei cinquine conteggiandoli particolarmente col totale delle distribuzioni, le quali si de-
positeranno in cassa dallo stesso quartier-mastro in appoggio del suo rendiconto mensualc. Un altro foglio di distribuzione numerativo si farà po’ foraggi che si danno in natura a’ corpi di cavalleria.
Digitized by
.
— 20d — CAPITOLO IV. Dello assegno di manienimenlo Art. S98. L’assegno di mantenimento è destinato pe’ rialti e
5. pe' diversi bisogni dei corpi in generale. Art. S99. Gl’ introiti di questo assegno sono : 1
e di
La tangente liberala dalla tesoreria.
2." Il prodotto della vendita di tutl’i generi di dotazione vestiario usciti di durala ed inservibili. 6. °
Il
prodotto della ritenuta giornaliera de’ travagliatori.
4.° La metà del compenso che ritraggono i sotto 7.
ed
i
uffiiiali
8. soldati destinati per l’esazione delle imposte, per le com-
parse* de’ teatri , per le solennità di chiesa, e per le altre funzioni pubbliche, dovendo l’altra metà distribuirsi agl’individui. !>.” La sesta parte del denaro che ricevono gl’ individui inapiegati ne’ lavori pubblici de’ ponti , delle strade , fortificaziodovendo il rimanente somministrarsi agl’ individui stessi.
ni ec.
” La sesta parte del lucro de’ musicanti per le feste pro, cessioni pubbliche ec. ” Il prodotto della vendila del letame. " Ed infine il prodotto della vendita del cuoio de’ cavalli morti. Art. 600. Co’ diversi introiti dell’assegno di mantenimento si deve provvedere tra le altre cose. Ai lustri delle compagnie o squadroni. Alle grandi , e piccole riparazioni dei generi di vestiari. Alle grandi e piccole riparazioni degli oggetti di bardatura. Al riatto dell’ armamento deteriorato per servizio e non per incuria del soldato. All’ olio bisognevole per l’ illuminazione interna delle caserme. Alla compra delle pietre focaie. Alla somministrazione delle legne per l’ordinario. Agli utensili necessari per la polizia delle caserme e delle
scuderie.
Agli oggetti necessari alla distribuzione de’ foraggi. Alle spese del trasporto del denaro pe’ distaccamenti posti nei luoghi ove non esistono i ricevitori , e non si possono far loro spedire , le liberanzc dalla tesoreria. Alla gratificazione per quelli che meglio colpiscono
^
il
ber-
saglio.
Ai barili bisognevoli caserme. la
per trasportare
l’acqua dei
pozzi alle
Finalmente, a tutte le altre spese impreviste che riguardano buona tenuta dei corpi, e de’ soldati. 601. I diversi corpi del Treno, attesa la natura del loro
Art.
27
Digitized by
— indipendentemcnlc
servizio , troiti ,
J!10
—
dagVi obblighi descritti per gl’ in-
dovranno
e per le spese sull’assegno di mantenimento,
ancora versare negl’ introiti : 1.
prodotto della vendita de’ ferri inservibili. 3. ° E quello de’ generi di bardatura usciti di durata 2 l.° 2.
Il
ed
4.
inservibili. 5.
Ed inoltre dovranno provvedere 6. ° °
:
A’ ferri nuovi ed alle tramutature. A’ rimpiazzi della bardatura.
°
Al lavatorio della bocca de’ cavalli e dei muli.
°
Air untapiede per li medesimi. Al grasso ed alle funi de’ carri ,
°
carrette
e
traini
di
dolasione. °
Ed alle piccole riparazioni che occorrono
viaggio riparazioni consia’ carri, carrette e traini, mentre le grandi stenti 1.in accomodi di ruoto spalancate , di sdangbe e di assi rotti si eseguiranno dagli arsenali per conto del Nostro Erario. A 2. quest’oggetto i suddetti corpi riceveranno dalla Tesoreria generale l’assegno di mantenimento proporzionato a'ioro bisogni.
SEZIONE
in
I.
Del lustro delle compagnie o squadroni. Art. 602.
Il
lustro delle
compagnie, e degli squadroni con-
siste :
* Nella
cera, nerofumo, e bianchetto,
bisognevole ai
soldati. ”
Nella mercede al barbiere incluse le spese dei raso! e del sapone. S.” Nella carta , carpette , fogli di rivista statini di presi, ed ogni altro registro , e stampe occorrenti. 4.* Nella lavatura delle camice calzabrache stivaletti di , cotone , e sottocalzoni di tela. Nelle scope , lampade , lucignoli , ed altri piccoli utensili per la polizia delle caserme , e scuderie. Questi oggetti saranno provveduti per le cure dei rispettivi comandanti di compagnia o squadroni , colla tangente meosnale che si preleverà dall’assegno di mantenimento ragguagliato per ogni uomo che fa parte dell’effettivo , cioè a grana 13 per quelli dei corpi della guardia., e 14 per quelli della linea. Pei distaccamenti tripolati d’individui di diverse compagnie o squadroni , i consigli di amministrazione faranno pagare ai capi di essi una quota corrispondente pe’ suddetti oggetti dimi-
nuendola alle rispettive compagnie o squadroni. T3na carpetta firmata dai comandanti di compagnie o squadro-
Digilìzed by
Googl
,
.
— 211 —
ni documenterà la spésa mensuale dei segno di mantenimento.
lustri ,
a carico dell’ as-
La tangente mensuale da prelevarsi dall’ usscguo di mantenimento per le spese di Officio del Quartier-Mastro sarà di ducati due per ogni compagnia e ducali due e grana Art. 603.
,
,
venti per ogni squadrone. Con questa tangente il Quartier-Mastro dovrà
provvedere a tutte le spese di scrittoio occorrenti tanto pel suo Officio , che pel Consiglio di amministrazione. Il solo ricevo del Quartier-Mastro basterà per giustificare la spesa. Art. 604. Le spese mcnsuali di Officio da darsi sul mantenimento all’llffiziale Superiore incaricato dei ruoli c delle matricole , saranno di grana ottanlaquallro per compagnia , c di grana novanta per squadrone. Il ricevo'di detto tlffiziale servirà all’appoggio di tale spesa. Art. 603. I Consigli di amministrazione proporzioneranno ^ la mensuale tangente coll' approvazione dei proprio Ispettore , da prelevarsi dal mantenimento per le spese di Officio de’ due Uffizialì di Dettaglio , a seconda delle incumbenze ch’esercitano. Art. 606. Ne' corpi che hanno banda, un Uffiziale a scelta del Consiglio di amministrazione s’ incaricherà della direzione , disciplina e tenuta dei Musicanti.
Le spese di alta paga saranno quello convenute nelle rispetcapitolazioni
tive
da approvarsi dall’ Ispettore ,
e
si
giustifiche-
il quale ranno col ricevo degl’ individui firmato' dall’ Uffiziale certificherà che costoro nel corso del mese hanno adempiuto ,
Per condizione espressa sarà stabilito nelle capitolazioni , che ogni musicante deve comprarsi c mantenersi colla sua alla paga lo strumento che suoua. I Sergenti Trombetti , ed i Caporali Trombetti saranno benanche capitolati dall’ Ispettore , e goderanno le corrispondenti alle paghe a carico dell’ assegno di mantenimento. Art. 607. Per le grandi riparazioni da eseguirsi alla fine di ogni anno , i capitani formeranno uno stalo iadfeante le riparazioni , delle quali abbisognano i generi di vestiario e di cuoiaa' loro doveri.
me
,
di
Questi
cui è fornito ogni individuo. stati saranno presentati al comandante del corpo , per-
chè se ne avvalga nel verificare sta , li
i
,
con accurata e rigorosa rivi-
bisogni esposti , e quindi da luì modificati, ed approvati al consiglio di amministrazione. minute riparazioni si faranno nello interno delle compa-
rimetterà
Le
gnie o degli squadroni da’ soldati , per quanto c possibile ovvero da un operaio della compagnia. Se però una deteriorazione qualunque derivasse dai soldati e da negligenza de’sollo-uffiziali per non averla fatta riparare ,
Digitized by
— 212 — in
tempo ,
allora quella spesa
si
farà sul presi di saccoccia di
colui che ne sarà incolpato.
Art. 608. I generi che i sotto iilllziali e soldati vendono, o perdono per molivi non giustificati si debbono rimpiazzare a loro spese , salvo le punizioni stabilite dalle Ordinanze di disciplina. Art. 609. Tulle le allre spese a carico del mantenimento si giustificano cogli ordinativi de’ Consigli di
amministrazione ,
co’ ricevi delle parti prendenti , standosi alle
e
norme che anno
per anno gl’ispettori daranno nelle loro riviste co’ lumi dell’ espcrienza , ed a seconda delle circostanze dei corpi ; ben inteso che di queste disposizioni annuali si dovrà prendere registro nel libro delle deliberazioni del Consiglio di amministrazione anche per norma del Commessario di guerra che interviene al rendi• conto mensuale del Quarlier-Maslro. Art. 610. Quando una porziune di truppa si distacca dal corpo , c che si amministri per le cure del consiglio eventuale, o per quelle del capo di un distaccamento , allora lo assegno di mantenimento per gl’ individui distaccati sarà compreso negli aggiusti della porzione eh’ è amministrata per le cure del consiglio permanente, il quale coll’approvazione dell’ ispettore assegnerà alla porzione distaccata la rata mensuale da prelevarsi dallo assegno totale del corpo.
capìtolo vi. Dell' assegno di massella. Art. 612. L’assegno di massctta è stabilito per la ferratura e pel governo de’ cavalli. Esso è di proprietà degl’ individui , ed in conseguenza se ne
porterà un conto a parte da’ rispettivi comandanti di squadroni. Art. 613. Colla prima messa stabilita dalle tariffe per ciascuna recluta che si ammette , sarà cura de’ consigli di amministrazione di far provvedere ogni uomo de’ seguenti generi , che dovrà poi mantenere al completo. 1. Sacchini di olona pe’ generi con correa di cuoio. 1. Corda a foraggio. 1. Sacco di olona per la biada. 1.
Appannatoio.
1. Morsetla
con correa di cuoio.
1. Brusca. 1.
Striglia.
Forbice da cavalli. Pettini da cavallo. Spugna. 1. Scatolette per grasso. 1.
1.
1.
'
4. Ferri per cavallo.
Digilized by
Googl
— 213 — Ari. 614.
Il
Qualier-maslro pagherà a misura che occorreran-
no le spese a carico della massella degl' individui , mediante ricevi nominali firmati dai Capitani col Si paghi del Cornati-
i
dante del corpo. Questi ricevi saranno totalizzati per compagnia o squadrone in un solo anche nominale alla fine del mese col Visto del detto Comandante , per servire di documento al rendiconto del Quarlier-mastro, ed i parziali ricevi saranno annullati a tutte lettere dal Quartier-mastro , e restituiti ai Capitani medesimi , onde aversene ragione nella verifica e nel bilancio del conto individuale di massella da farsi ogni semestre in presenza del Maggiore , come sarà detto. Art. 615. Quando i consigli pel miglior vantaggio de’ soldati credono di far un partito di una durata qualunque con qualche fornitore , per avere i generi di buona qualità , e con risparmio allora i comandanti di squadroni faranno comprare i generi dal medesimo ed il quartier-mastro glieli pagherà volta per volta senza farne un deposito , nè formare una contabilità particolare , giacché la scrittura della cassa non si deve complicare pei piccoli generi , che i soldati debbono acquistare al momento del bisogno. Art. 616. In quanto a’ ferri de’ cavalli i rispettivi consigli di amministrazione faranno di tanto in tanto co’ propri maniscalchi dei parliti da doversi sanzionare dagl’ ispettori , ben inteso che il costo de’ ferri nuovi e delle Iramutature dovrà esser unico, qualunque sia la taglia de’ cavalli, dovendo stabilirsi per condizione principale che i ferri vecchi debbono restare a beneficio de’ maniscalchi , ed in easo di perdita dovranno pagarli i soldati al prezzo che si stabilirà sul partito. In questi conveni si dovrà benanche prevedere il caso de’distaccamenti , a’ di cui capi il maniscalco avrà l’obbligo di pagare i ferri , c le tramutature che i medesimi faranno eseguire sopra luogo da’ maniscalchi pagani. Art. 617. Per ciascuno sotto ufiìziale e soldato di cavalleria nel libretto del vestiario si registrerà benanche il conto di massella , ed i comandanti di sqiiadroui volta per volta vi registreranno i generi che si .somministrano agl’ individui col rispettivo importo , e le somme ad essi pagate per eccedenza dei fondo. S' intende per completo il fondo di massella , quando l’ individuo ha cumulato dodici carlini sul suo assegno, ed inoltre ha il completo de’ generi in buono stato. Art. 618. I comandanti di squadroni in ogni semestre alla presenza del maggiore procederanno alla verifica , ed ài bilancio delle spese sul libretto di ciascun individuo , e ne sottoscriveranno i risullamenti. Art. 619. Se un sotto-ulEziale o soldato cessa di appartenere al corpo o per congedo assoluto per essere passato ad altra , o destinazione , egli riceve per intero il suo fondo di massella.
Digilized by
Coogle |
— 214 — Quelli però che passano ad un altro corpo di cavalleria ricevono soltanto la porzione eccedente il proprio fondo , il quale verrà rimessa dal consiglio dell’ antico corpo a quello che riceve 1’ uomo. Art. 620. Morto , cassato da’ ruoli , disertato , o fatto prigioniere che sarà un soldato , o un sotto uQìziaie , il suo aggiusto di massetta sarà stabilito dicci giorni dopo della di lui assenza, avanti al capitano che farà rettificare il trasto del medesimo , generi ritrovali. e farà vendere i
prodotto della vendita de' generi , unitamente al residuo denaro derivato dall’ aggiusto fatto, sarà versato nell’assegno di mantenimento pe’soli cassati da’ ruoli , disertati, e fatti prigionieri, giacche pe’ morti se ne farà l' uso additato dall’ ultima loro volontà , o si darà agli eredi, y Art. 621. I debiti lasciati sul proprio fondo dagli uomini morti, fatti prigionieri , disertati , o cassati da’ ruoli , saranno rimborsati dall’ assegno di mantenimento , deduzione fatta dal prodotto Il
in
dei generi venduti.
S'intende che i ferri nuovi riposti nella sacchina del trasto sono di proprietà del soldato , ma i vecchi appartengono al maniscalco.
CAPITOLO VII, Del Conto mensuale di cassa. Art. 622. Ne’ giorni 1 e 16 di ciascun mese il Quartier-Mastro riceverà dal Consiglio di amministrazione le somme approssimativamente necessarie per le spese correnti della quindicina. 1 bili
membri del Consiglio , siccome sono direttamente risponsafondo , che si versa nella cassa , lo sono del per qualunque somma che lasciassero in potere del Quartier-
di qualsisia
ari
6[astro al di là de’ bisogni presuntivi del corpo. Art. 623. Nel registro di cassa si noteranno in preisenza del Consiglio per ordine di data senza cancellature o trasposizioni, tutti gl’ introiti ed esiti del corpo a conto corrente , vale a dire, nella
pagina sinistra tutti gl’ introiti , c nella dritta tutti gli esiti.
Art. 624. Il Quartier-Mastro per tutto il giorno quindici di ciascun mesd darà al Consiglio di amministrazione il conto documentato del denaro ricevuto nel mese precedente ed a questo rendiconto deve intervenire il Commessario di guerra , come Nostro Commessario , il quale siederà dirimpetto al Presidente. Il Quartier-Mastro presenterà’ al Consiglio di amministrazione un bilancio volante a guisa di curpctia co’ documenti giustificativi delle spese. In questo bilancio saranno additale all’introito le diverse partite colla data , all' esHo tutt’ i pagamenti classifi-
Digitized by
— 21S per rubriche , c
cali
nella risulta
il
Quartier-Mastro dichiarerà
aver pagato o aver ricevuto dalla cassa la somma che resterà dovendo o avanzando. Questo bilancio da conservarsi in cassa, sarà firmato dall’intero Consiglio, e quindi trascritto
nel libro
delle deliberazioni. Il
Consiglio verifica
le
spese
ed ammette
quelle autorizzate
da’ Regolamenti. Il Commissario di guerra ha l’obbligo preciso di fare le sue osservazioni fiscali su tutte le spese , che in parte o in lutto gli sembrano suscettibili di qualche cccczione'in quanto al rito, ai calcoli, alla legalità de’ documenti , ed all’osservanza de’Regolamenli. A tale oggetto quando troverà a ridire , scriverà le sue postille , c ne darà conto direttamente al Ministro della
Guerra per lo ulteriori disposizioni.
Se il Quarlier-Mastro risulterà avanzando , la cassa gli pagherà subito il di lui credito , e lo porterà come ultima partita di esito nel registro di cassa , addizionandosi alle altre ; se poi rimarrà dovendo , pagherà nel momento alla cassa il suo debito , che sarà dedotto dalla somma degli esiti notati nel registro di cassa. Cosi i documenti di sposa jiresentati dal Quartier-Mastro equivalcranno in ogni mese al totale delle partite di esito portate nel registro di cassa. Art. 62S. Il commessario di guerra bollerà col suo suggello, cd apporrà il suo cognome in piedi di tutti i documenti di speso ammesse dal Consiglio , il quale li farà riporre nella cassa delle
.
scritture.
Art. 626. Nel mensuale rendiconto che si dovrà distendere a nome del Consiglio , sarà scritto processo verbale nel registro delle deliberazioni , dal quale se n’estrarrà una copia firmata dal Consiglio e dal Commessario di guerra per rimettersi all’Ispettore. Art. 627. Il registro di cassa sarà chiuso mese per mese, dopo dì essersi preso il conto dal Quartier-Mastro , e bilanciando gli esiti con gl’introiti si noterà il residuo effettivo di cassa con una succinta dimostrazione divisa per cespiti , onde il Consiglio ne abbia sempre presente la situazione. Il residuo però del mese
di
dicembre non si unirà
se
non alla ricezione degli aggiusti di Tesoreria
introito esito
il
Art.
al bilancio del
susseguente gennaio , dandosi o per ,
credito di saldo che risulta dagli aggiusti , o pef debito di saldo quando gli aggiusti Io porteranno. il
628.
Il
Quartier-Mastro qual Segretario del Consiglio è
incaricato in ciascun
mese di dividere le partite d’ introito e di esito corrispondenti a’ diversi assegni , ricavando gl’introiti dalle
spettanze abbonate
negli aggiusti della
pervengono , e gli
esiti
Tesoreria a misura che
dallo spese già fatte e conteggiate.
Digitized by
.
— 216 —
TITOLO
III.
Dell’ wnmmiatr azione in maleria de corpi.
CAPITOLO I. Delle sussistenze. Art. 629. Essendosi parlalo nel Titolo VII. del secondo Libro del modo , con cui l’ appaltatore generale deve mensualmente totalizzare le sussistenze date a' corpi , onde conteggiarle colla Tesoreria generale , in questo Capitolo si prescrivono le misure per la distribuzione , e pei conteggi particolari de’ generi , che nel corso del mese si ricevono dalle compagnie o squadroni. Art. 630. Per le somministrazioni di pane , legna , carne , aceto , ed altri viveri in natura saranno stabiliti i boni corrispondenti secondo i periodi fissati per ciascuna distribuzione. Questi boni firmati da’ comandanti delle compagnie o degli squadroni verranno rimessi al quartier-mastro per la formazione del bono complessivo del corpo da formarsi dallo stesso Quariier>roasti' 0 Art. 631. Ogni capitano noterà nel suo registro di dettaglio, i boni di sussistenza ebe rilascia. Art. 632. Per la ricezione de’ generi da’ diversi magazzini de’ fornitori sarà destinato un ufiìzialc per ciascun corpo. Art 633. I Commissari di guerra destinati al servizio delle sussistenze dovendo intervenire personalmente a tutte le distribuzioni , dovranno badare essenzialmente che queste si eseguano con ordine e con le condizioni prescrìtte. Art. 634. Arrivali generi in quartiere se ne farà la distribuzione individuale alle ore prescritte da’ regolamenti interni .
i
de’ corpi. .\ queste distribuzioni dovranno intervenire gli ufilziali di set> timana delle compagnie o squadroni. •L’orzo, o r avena sarà distribuita agl’individui per le tangenti spettanti a’ loro cavalli , vietandosene la distribuzione in massa Art. 633. Alla fine del mese il Quarlie-Maslro resiluendo ai Comandanti di compagnie o di squadroni i boni parziali n’ e-
sigerà
i
totali.
Digitized by
~ *n — CAPITOLO IL Degeneri di dotazione cuoiame bardatura e vestiario. Art. 636. Nelle caserme di ciascun corpo sarà stabilito un loagazzUio ove saranno depositati e conservati tutti i generi di dotazione , cuoiame , bardatura e vestiario , come pure gli utensili di scuderia , e medicamenti , e quanto altro appartenga al corpo e che non sia indossato dagli uomini. La custodia ed i conteggi del magazzino verranno afSdati all'ufQziale di dettaglio, il quale dovrà vegliare attentamente alla sicurezza e conservazione de’ generi , avvalendosi dì quei mezzi
che gli verranno accordati dai comandante del corpo e dal consiglio
di amministrazione.
Art. 637. Sono parlitamente fissate le spettanze de’ generi di armamento , dotazione , cuoiame , bardatura e vestiario e le rispettive durate.
Art. 638. La contabilità di tutti i generi di armamento , dotazione , cuoiame , bardatura e vestiario sarà tenuta a conto
aperto ,
ma sarà chiusa definitivamente in ogni sono.
L’ ispettore lo verificherà e lo sanzionerà
anno per anno nel-
r atto della sua rivista. Art. 639. I registri sopra i quali poggerà la contabilità di ciascuno de’ detti rami , e che dovranno essere cifrati e numerati dal commessario di guerra , saranno seguenti. 1 .* Registro d’ìutroito ed esito Per r uffiziale di dettaglio de' generi nuovi ed usati. 2.0 Registro generale per verificare generi di prima messa e di rimpiazzo. 3.” Registro de’movimenti generali de'generi in servizio, ove si riporteranno i risultamenti delle situazioni annuali. Per le compagnie o sguadroni— 1.® Registro di ricezione e
—
i
i
distribuzione de’ generi. 2.® Libretti de’ soldati, aggiungendovisi per la cavalleria
ì
generi del trasto. Art. 640. I documeuii che dovranno giustificare gl’ introiti cd esiti de’ rami di contabilità sono i seguenti. 1.* Processo verbale di Per grintroiti de’ generi nuovi
—
spedizione , e quello dell’arrivo e della ricezione de’generi che SI acquistano fuori la residenza del corpo. 2.® Processi verbali d’ immissione quando i generi si ac, quistano sul luogo. Gli stati de’ generi distribuiti Per gli esiti de'generi nuoci dal magazzino nominativamente allo compagnie o agli squadroni.
— —
Gli stati de’generi riservali Per r introito de’ generi usati in magazzino dalle compagnie 0 dagli squadroni. 28
Digitized by
— 218 — 1°
Gli stati nominativi de'gcPer l’esito de generi 'vsati— 3. neri fuori durata distribuiti agli individui passati ad altri corpi ed ai4,congedati. 2.0 Processi verbali di diserzione. ” Gli stati delle
impiegali a
i
grandi riparazioni pe' generi fuori durata
uso.
lai
” Eli
processi verbali di vendita de’ generi fuori durata.
Gli siali nominali formali d.i’ comandanti di compagnia o squadroni dinoteranno l’esistenza de’ generi che indossano i solfine dell'anno. Art. 641. L’ ulliziale di dettaglio volta per volta noterà ne’ suoi registri ogni versamento de’ generi in magazzino , tanto di quelli che si acquistano , che di quelli che si restituiscono dalle compagnie o dagli squadroni pe’ congedali , disertali , passali ad al-
dati alla
tri
corpi ec.
Art. 642. Qualunque versamento di generi in magazzino dovrà essere avvaloralo da una deliberazione del consiglio di ammini-
compagnie o squadroni del pro-
strazione , eccello quelle delle
prio corpo. Art. 643. servibili ,
Le distribuzioni de’ generi tanto nuovi
,
che usali
dovranno effettuarsi mediante l’ ordine del comandante
del corpo. Art. 644. Nelle distribuzioni
i generi usati esistenti ne’ magazzini saranno impiegali a preferenza , ond’ evitare che i corpi si trovino vestili di generi nuovi, e ne’ magazzini' non esistano
che generi usali. Art. 645. Tanto nelle distribuzioni pe’ rimpiazzi , quanto per quelli di prima somministrazione alle reclute, ed agl’individui , che vengono da altri corpi ec. si terrà il seguente metodo. I comandanti delle compagnie o degli squadroni compileranno in doppio gli stati nominali quali indicheranno i generi do:
i
vuti agl’individui.
Questi stati saranno presentali al comandante del corpo ; il naie dopo averli falli verificare co’ registri esistenti presso l’uf2 zi.ile incaricato di dettaglio , e conoscendo cosi la situazione de’ generi tanto nuovi, che usali esistenti in magazzino, assegnerà ad ogni compagnia o squadrone secondo la forza un numero propO' zionato di generi usati , completando la distribuzione con gentri nuovi ed avendo sèmpre di mira runiforinilà della tenuta.
Nelle distribuzioni
sollo-uffiziali
i
veranno in preferenza
Una copia
di
tali
i
vante
la
compagnie scelte rice-
e le
generi nuovi.
stali
marrà presso r uflìziale
di
muniti del ricevo corrispondente
ri-
documento comprocomandanti delle com-
dettaglio , ' qual
distribuzione, c l’altra presso
i
pagnie o degli squadroni, per distribuire quindi i generi agl’ individui , pei quali saranno stali somministrati.
Digitized by
,
— 219 — eoniaDdaiUi delle compagnie o degli squadroni, generi dal magazzino per farne la distribuzione, non solo dovranno notarli nel loro conto aperto , ma nell’ atto, che li consegneranno agl’ individui pei quali sono stati sommi* nistrati , esigeranno che alla loro presenza i primi sergenti ne faooiano analoga nota sópra i libretti di essi individui. I generi dovranno essere distribuiti nello stesso giorno che sono somministrati dal magazzino. Art. 647. I congedati , e quelli , che passano al ritiro deb* bono lasciare al corpo tutt’ i generi di vestiario , che si trovano avere in durata , ed essere vestiti con generi fuori servizio
Ari. 646.
dopo ricevuti
scelti
tra
i
I
i
migliori esistenti in magazzino.
Art. 648. Gl’ individui che passano da un corpo all’ altro dovranno lasciare al corpo dal quale sortano tutti i generi di cui
sono fomiti. Affinchè gl’ individui suddetti non eseguano il loro trasferimento sprovvisti di tutto saranno vestili con generi fuori duche a tal uopo- saranno distribuiti dal magazzino colle norme prescritte pe’ congedali , mediante uno statino che sarà rimesso colle altre carte al nuovo corpo , il quale ritirerà questi ^
;
rala
generi facendoli rèstare nel suo magazzino per vendersi poi insieme cogli altri. Art. 649. Gl’ individui che passano da una compagnia o da uno squadrone all’altro dello stesso corpo, portano seco loro tutt’ i generi di cui sono forniti. 1 generi di bardatura seguiranno i movimenti del cavallo o mulo. Siccome tali passaggi non devono produrre alla Gne delr anno veruna differenza nella specie , nella quantità , o nella durata dei generi , così ogni Comandante di compagnia o di squadrone formerà in tripla copia uno stato, il quale esprimerà i
i
generi-, di cui l’indivìduo è fornito e la rispettiva durata.
Un
esemplare di questo stato servirà di documento al Comandante delta compagnia o squadrone da cui esce l’ individuo, onde portare in diminuzione i generi di cui era vestito , il secondo al Comandante della compagnia o squadrone ove l’individuo sarà passato , onde portare sul relativo registro in aumento i generi, de’ quali è provvisto nella stessa specie , quantità e durata indicata* sullo stato di passaggio , ed il terzo stato Grmalo da’due
Comandanti servirà all’ Uffiziale di dettaglio per documento del suo conteggio. 'Art. 650. 1 versamenti .per lelba^e neri usciti di durata , ed inservibili
di
già
ogni specie , e pei gesi faranno
rimpiazzati
Gae di ogni mese , mediante i corrispondenti stati in dopDi questi stati Grmati da’ comandanti delle compagnie o pio. squadroni , e dall’ uffiziale incaricato del dettaglio , uno rimarrà presso l’ uffiziale suddetto per la sua nonna, e l’àirà presso de’comaudauti delle compagnie o squadroni in prova del versamento.
alla
Digilized by
,
—m— Art. 6!S 1 . La perdita de’ generi asportati da’ disertori ed il rersamento in magazzino dei generi lasciati , saranno comprovati da un processo verbale. Ne’ generi lasciati d<i’ disertori e di quelli rimasti presso la compagnia o squadrone per gli uomini cassali da' ruoli , 1’ uffizialc incaricato del dettaglio ne farà introito nel registro , indicando nel versamento la causa de’ primi , e de’ secondi. I generi poi che il disertore non riporterà al corpo, saranno rimpiazzali a sue spese, salvo le altre punizioni dell’Ordinanza penale.
Art. 6S2. Nel caso , che un disertore rientrando al corpo portasse con se tutti , o in parte i generi da esso asportali , il comandante dovrà farli versare in magazzino , e poscia farli dal magazzino stesso distribuire alla compagnia , nella quale sia stato ammesso il disertore rientrato , assegnando ad essi , inteso il capitano della compagnia o squadrone ove è passato quel, r individuo , quelle durate , che giudicherà dì poter ancora per-
correre
i
generi raedesiuii.
Art. 653.
I capitani rilasceranno agli uomini posti sotto giugeneri più vecchi loro bisognevoli , ritirando gii altri che non conviene far loro indossare nelle prigioni. Questi generi ritirati rimarranno in deposito presso le compagnie o squadroni per somministrarsi agl’individui se saranno assoluti dal giudizio, o per versarsi nel magazzino del corpo se saranno condannati.
dizio
i
Art. 634. Gl’ individui , eh’ entrano seco loro generi di quartiere.
all’ ospedale
porteranno
i
vanno in permesso , riterranno tuli’ generi che indossano, una seconda camicia, ed il sacco a pane , meno il cappotto , il cuoiame , e l’ armamento. Art. 633. Quelli , che
Art. 636.
generi
degl’individui
i
morti
per malattia contagiosa saranno bruciati colle formalità sanitarie in seguito di autorizzazione firmata dall’ ulEziale di salute , che ne dovrà comI
provare
il bisogno. verbale di questo alto si formerà dal commissario di guerra. generi , che indossano gl’ indivìdui congedati per malattia contagiosa si lasceranno agl’ individui stessi e quelli che potes, sero sopravvanzarc saranno bruciali , dopo essersene conseguita l’approvazione, come si è detto di sopra pe’ generi de’ morti. Art. 637. Le prescrizioni dell’articolo precedente sono appli-
II
I
cabili anche a’ generi di bardatura de’ cavalli abbattuti per male contagioso. I generi da bruciarsi sono la cavezza ed il trnslo completo di cui si sarà fatto uso durante la malattia e di più il pan, nello della sella e la cigna , ove nella malattia avessero avuto
contatto
col cavallo ; ben inteso che l’ imporlo de’ generi del debbe essere bonificato al soldato che governava cavallo sull’assegno di mantenimento.
Irasto bruciato il
V
.oogle
— 221 — Art. 6S8. La rendita de’ generi usciti fnori durata e non buoni
nè pei congedati , nè per riparazioni od altro uso dovrà essere autorizsata dall’ Ispettore, dopo che avrà approvato gli stali delle
grandi
riparazioni.
I Consigli di amministrazione perciò dovranno chiedere tal* autorizzazione , quando presentano gli stati delle riparazioni generali , accompagnandovi la deliberazione , nella quale avranno progettato la vendita. li
processo verbale di vendita servirà a comprovare quali ge-
neri
si siano venduti e ciò che se ne sia ricavato. A questa vendevono assistere i Membri del Consiglio immancabilinente,
dita
ed il Coromessario di guerra , a volta per volta se ne dovrà dar parte all’ Ispettore. 1 generi venduti saranno portati in esito sul registro coll’ indicazione : venduti secondo il verbale , ed il ricavato dalla vendita sarà versato nell’ assegno di mantenimento. Art. 659. I Consigli di amministrazione dovranno vegliare all’ esa tta tenuta dei registri di dettaglio, su de’ quali sì tengono al corrente le somministrazioni de’ generi di vestiario , di cuo*^ lame , di bardatura ec. ed ogni qualvolta lo credessero conveniente pe^ buon andamento di. questa essenzialissima parte di servizio economico , potranno eseguire il confronto del registro di magazzino con quelli delle compagnie o squadroni, onde-)s-
sicurarsi
non solo dell’ esattezza di essi , ma eziandio della stretta
osservanza delle misure dettate dalla presente Ordinanza. Questo confronto è di assoluto dovere prima dell’ epoca della chiusura definitiva di ogni anno.
CAPITOLO m. Deli’ armamento. Art. 660. Le Sale d’ armi somministreranno le armi portatili a tuU'i corpi dell’Armata, agl’ Instituti di educazione militare, ed a qualunque altra forza che si attiverà temporaneamente. Art. 661. Tutti i corpi conserveranno l’armamento su! piede dei loro completo di pace. Quelli poi che si porteranno al piede di guerra , riceveranno l’ aumento a proporzione dell’ effettivo presente. Quando saranno ridotti sui piede di pace o subiranno diminuzione nella loro pianta organica, depositeranno nella Sala d’ armi di Napoli , o in quella più vicina un numero di armi in istato di servizio uguale alla bassa , dopo di averne ottenuto l’autorizzazione del BUnistro della Guerra. Se' un corpo ha una bassa considerevole , e si trova perciò
imbarazzato pel trasporto delle sue armi, dovendo fare un lungo viaggio , potrà coll’ ordine del detto Ministro versare in istato di servizio quelle che superano nella Sala d’ armi più vicina.
Digitized by
— 222 — corpi hanno ricevuto il completo del 662. Allorché armamenlo sul piede di pace, non possono domandare arnai che a misura di un aumento della forza che deve armarsi. Art. 663. Le domande di rimpiazzamenlo delle armi perdute o portate via da’ disertori , oppure riconosciute inutili , saranno fatte per mezzo dell’ Ispettore all’ epoca della sua rivista annuale. corpi per essere di nuova formazione o Art. 664. Quando per altre ragioni straordinarie non hanno il completo delle armi sull’ eOettivo preseute, e d’altronde non possono attendere l’epoca della rivista d’ispezione., ne faranno le dimande separatamente. Gli stati di richiesta saranno firmati da’ rispettivi Ispettori ed in Campagna poi da’ Comandanti delle Divisioni attive. Ma di Consigli uestc somministrazioni intermedie dell’ anno sempre S amministrazione saranno obbligati di dar conto agl'ispettori, Art.
i
loro
i
i
i
.
la di
cui rivista acclara, e mette in regola il conteggio dell’ar*
mamento da un anno all’ altro. Art. 663. Qualunque somministrazione di armi dev’essere or* dinata esclusivamente dal Ministro della Gueara. Art. 666. La firma da apporsi dal Conmiessario di guerra sugli stali di richiesta certifica soltanto
Art. 667. Allorché d’ anni ,
l’esistenza degli uomini.
un corpo rimetterà delle armi in una Sala saranno verificate con un prò*
le riparazioni necessarie
cesso verbale formato dall’ Ulfiziale di Artiglieria incaricalo della Sala d’armi o da quello incaricato del Materiale di Artiglieria nella Piazza in presenza di un Ulfiziale del corpo , o di altra
persona destinata dal corpo stesso pe’ casi di assenza o di partenza , e colle formalità prescritte da’ Regolamenti. Il prezzo delle riparazioni o de’ pezzi mancanti caricherà si è occasionalo dal al corpo sull’ assegno di mantenimento,, se servizio , o a chi me ha la colpa , se per negligenza , a giudizio dell’ Ispettore.
Art. 668. I comandanti de’ distaccamenti e delle compagnie o squadroni sono responsabili delle armi degli uomini entrati alr Ospedale , ed inviali con permesso , le medesime devono essere ritirate dagli stessi comandanti, ed iu seguito da questi rimesse all’ ulfiziale di dettaglio per aversi cura della loro conserva, zione nel magazzino del corpo , quante volte le compagnie ne
abbiano di troppo. Art. 669. Le armi perdute saranno rimpiazzate con quelle dell’ ultimo modello sopra il soldo de’ comandanti de’ distaccamenti , delle compagnie o degli squadroni ,.e degli uifiziali di dettaglio del corpo. 1 suddetti ufiìziali o .comandanti potranno in seguilo ripetere lo importo da coloro , che sono stati la cagione di tali perdile. Se la perdita risulti da un naufragio , o da altro avvenimento, e servizio straordinario , in tal caso il pagamento non avrà luogo , che per le sole perdile per negligen za. r
.
y
— Z2S Art. '670. Giammai non debbono essere a carico dell’ erario le perdile dell’ armi da fuoco , e da taglio , che siensi portale via da uomini che disertano dai quartieri, dagli ospedali, e dalle guardie ma bensì il loro costo deve rimanere a carico del corpo , e per esso a chi li dato luogo all’ asportazione.
In quanto alle armi bianche si ammetteranno le perdite di quelle , che asportano disertori autorizzati a portarli. i
Anderanno poi a carico del nostro erario le perdite delle armi da fuoco c da taglio trafugate dagli uomini che sono in ,
che marciano isolatamente , c che disertano marciando col corpo, o’con distaccamento, quando l’ asportazione sia stata provata nel giudizio, o con altri mezzi di evidenza. Art. 671. L’Ispettore nella sua rivista di armamento, nella quale sarà accompagnato da un uflìziale di artiglieria , richiamandolo dalla Piazza vicina , ed in mancanza sua da un armiere del paese, farà verificare il calibro delle armi, c la grossezza delle canne nel loro rinforzo per conoscersi quali si debsentinella ,
bono reputare fuori servizio , e domandarsene il rimpiazzo.
La verificazione del calibro delle canne si farà per mezz'odi cilindri calibratori , e saranno riformate e marcale rolla lettera R. quelle in cui il piccolo cilindro non potrà entrare, e quelle in cui' il grande entri troppo facilmente. I cilindri piccoli debbono avere il diametro minore di un punto di quello della rispettiva arma , che si misuri , ed i grandi lo debbono
due
avere maggiore di
tre punti.
Egli' verificherà inoltre l’esistenza delle armi cosi in poterò dei soldati , che ne’ tnagazzìni, se esse si trovino in buono stato, e se la loro tenuta sia invigilata da’ rispettivi incaricali. Dopo la rivista l’Ispettore dirigerà al Ministro della Guerra il processo verbale di questa visita colta domanda del rimpiazzo delle armi riformate. Art. 672. Dipendendo 1’ accrescimento del cilindro delle armi , o la diminuzione della grossezza del loro rinforzo da una mal’ intesa pulitura e la minorazione del calibro delle armi stesse dalla negligenza di coloro , che le anno 'cosi ricevute , l’ irnporlo perciò delle armi riformale alla rivista d’- ispezione sarà pagato dai comandanti di compagnie o di squadroni che soffriranno la ritenuta del quinto del loro soldo , sino all’ estinzione del pagamento.' I comandanti stessi poi si rivaieranno sopra coloro , che hanno ,
,
‘
,
occasionato i guasti. Art. 673. Allorché i corpi riceveranno i rimpiazzi delle armi riformate alla rivista d’ Ispezione , essi consegneranno 1’ ugual numero delle armi riformale completo de’ loro pezzi, ed i rimpiazzi
Art.
si
daranno 674,
IjC
in armi nuove , e dell’ ultimo Modèllo. armi somministrale a’ corpi mediante pagamenlo
Digilized by
— 224 — saranno da
essi soddisfalle al
prezzo islesso che importano alle
Manifatture militari. Art. 67S. Le spese per lo trasporto delle armi nuove e delle riformate si faranno per conto del Nostro Erario. Art. 676. Per le armi bianche si eseguirà lo stesso, che si è prescritto nei precedenti articoli per le armi da fuoco , dovendosi nelle riviste dell’ ispettore riformare quelle rese inutili per
una
o per altra ragione. saranno somministrali a’ corpi nella restituzione delie armi riforraalc complete de’ loro pezzi. guardamagazzini di arti677. I Direttori , gli uifiziali cd
mal I
intesa pulitura ,
rimpiazzi
i
glieria
noteranno sopra un
libretto
di
armamento
de’ corpi
la
indicando la data dell’ordine della somministrazione , ed il modello delle armi ; a questo effetto gli ulGzìali incaricali del corpo lor presenteranno il libretto di armamento conforme al modello esistente , e saranno in obbligo di segnare il nolamento medesimo su gli uguali libretti quantità che loro ne daranno,
guardamagazzini. i Art. 678. Tulli i pezzi necessari alle riparazioni, ed alla tenuta delle armi de’ differenti corpi , dovendo prendersi direttamente dalle manifatture Reali , ed essere esaltamenti; conformi a’ modelli adottati , i consigli di amministrazione de’ corpi indirizzeranno le lorò domande all’ ufGziale di artiglieria Ispettore delle nostre manifatture Reali , donde i pezzi devono acquistarsi, e dove devono essere contrassegnali avanti la rimessa. Il prezzo non potrà eccedere quello che costa nella fabbrica stessa ricavalo dal dettaglio di costruzione. Simili domande non potranno farsi che dopo ottenuto l’ordine del Ministro della Guerra. La presso
somministrazione de’ suddetti pezzi sarà eseguita dopo il pagamento del loro importo. Gl’ Ispettori nelle loro riviste si assicureranno dell’ adempimento di tali prescrizioni. I pezzi che non troveranno contrassegnali dalle nostre manifatture , li faranno subito rimpiazzare a spese di chi ne ha la colpa , non polendo in questi casi essere
pezzi che o quelli acquistati altrove, o quelli forgiali corpo , il di cui travaglio deve essere limitato accomodi , che gli debbono essere pagali colla tariffa
tali
dall’ armiere del a' soli
delle nostre manifatture.
Art.
679. Tutte
le prescrizioni additate nel presente Capitolo
avranno la loro piena ed intera esecuzione in tempo di pace o di guerra, allora quando rimarranno le truppe nell’ interno del Regno. Nel caso di guerra fuori del Regno, il generale in capo ed il comandante dell’artiglieria si concerteranno per modificare il regolamento in ciò che è necessario ai bisogni dell’ armala, avendo sempre presenti i mezzi atti ad impedire per quanto sia possibile 11 grande consumo delle armi.
,
t
.l'dgk
— 223 — Ogni corpo che rientrerà in accantonamento o in guaroigione, la
finita
Campagna , è tenuto, nel ricevere il foglio di via per
riloraare ,
dì far verificare la situazione del suo armamento, e nei dieci giorni che sìeguono il suo ritorno in ambi i casi, di domandare il rimpiazzo delle armi necessarie, in vista dello stato dell’ effellivo di uomini della suddetta situazione del suo ar, e
mamento. Domanderà ugualmente l’ordine di depositare nelle Sale d’armi quelle eccedenti il completo di pace, o il suo effettivo, e da tal epoca si uniformerà alle disposizioni di sopra stabilite pel
tempo
di pace.
CAPITOLO IV. Della munizioni da guerra.
Art. 680. Le munizioni da guerra saranuo somministrale ai corpi da’ magazzini d’ artiglieria. Art. 681. Le munizioni di prima dote saranno date ai corpi dell’ armala nella quantità , e nel modo prescritto per le armi da fuoco , e del calibro delle medesime ; computando però 60 cartocci a palla per ogni uomo di fanteria , e 30 per ogni uo-
mo di cavalleria. Art. 682. La polvere per consumo delle cariche e scariche degli uomini, che montano le guardie, si distribuirà per quadrimestre , alla ragione di una oncia napolitana per ciascun uomo effettivo portato presente nella rivista del primo gennaio , primo maggio , e primo settembre di ogni anno. Art. 683. Le munizioni per gli esercizi in dettaglio si distribuiranno ai corpi attivi alla ragione di 12 once di polvere c 20 di piombo per ciaschedun uomo portato presente in rivista al primo maggio di ogni anno , dietro la situazione di presenza stabilita dai
Art. 684. nelle grandi si
commissari di guerra. I cinquanta tiri a salva per' ciascun uomo presente manovre a fuoco , che si fanno 3 volle all’ anno,
distribuiranno sull’effettivo risultante dalla rivista del primo
aprile.
Per questi tiri a salva si farà sempre uso della polvere avariala , qualora ve n’ esiste.
'
La polvere ed il piombo , tanto pel bersaglio che grandi manovro a fuoco , potranno essere date a’ corpi in cartocci confezionati, allorché nelle Piazze e ue’magazziui in di artiglieria ve ne sia un eccedente approvvisionamento ; caso contrario ciascun corpo se li farà , caricandone la spesa Art. 685.
per
le
assegno di mantenimento, sul quale dovranno comprare benanche ^ pietre focaie.
al rispettivo
Digitized by
— 226 — Alt. 686. Noli
inuniiioni che
li
terrà
non sieiisi
mai conto
nell'anno tegnente dell*
ricevuto nell’anno precedente.
Art. 687. Pel servizio regolare dell’annata
,
e per
qualche
si somministreranno le pietre focale n ragione di un ventesimo del numero de’ cartocci. Art. 688. Le munizioni per servizi urgenti ed impreveduti si corpi dietro gli Comandanti forniranno a’ ordini de’ di Provincia, o di coloro che potranno ordinarne il movimento , c degl’Ispettori pei corpi di guarnigione in Napoli , e ne sarà menato buo-
distribuzione straordinaria
no il consumo in forza di un verbale segnato dalle autorità che lo contestino , e sanzionato dal Ministro della Guerra. Art. 689. Pel servizio regolare dell’armata, e per qualche distribuzione straordinaria , si somministreranno le pietre focaie a ragione di un ventesimo del numero de’ cartocci. Art. 690. Allorché le munizioni liberate straordiuariamcule
non saranno state impiegate in un servizio verificato , Corpi uc faranno la restituzione a’ magazzini di artiglieria formandosi un processo verbale contestante il loro buono stato di servizio. i
,
Aht. 691. I Corpi dell’Armata, allorché si sciolgono o soffrono una diminuzione nella loro pianta organica, depositeranno o restituiranno nello stato di servizio ne’ magazzini di artiglieria , da contestarsi con processo verbale le munizioni di prima , doto corrispondenti alle armi da fuoco , che dovranno i corpi medesimi restituire alle Sale d’ armi. Art. 692. L’ Ispettore nelle sue riviste di armamento farà verificare le munizioni di prima dote, in riguardo al loro calibro, alla qualità e quantità della polvere facendo cambiare le inu, tili , con altre di Nostro conto , se l’ inutilità dipende da cagioni eventuali , o facendole rimpiazzare a spese di colui che , 0 stato cagione di essersi deteriorate o inutilizzate. Art. 693. Ogni ufllziale o guardamagazzino di artiglieria che somministrerà munizioni da guerra di qualunque specie a’ diversi
corpi dell’ Armata, le annoterà su libretto delle munizioni de’ corpi stessi , che verrà contemporaneamente presentata per quest’ oggetto,
domanda
,
cd indirizzerà in
al
Ministro della Guerra
piedi della quale dovrà esservi
cato , e firmalo dalla persona che ricevere le munizioui.
•
il
il
copia della
ricevo per dupli-
corpo avrà
incaricala per
Art. 694. Nel mese di gennaio di ogni anno i Consigli di amniinistrazione di ogni corpo dovranno dirigere al rispettivo Ispettore uno stato generale delle munizioni ricevute, e rendere
coalo sommario del consumo.
T
— 227 —
STATUTO Penale
Militare
per
Regno
lo
( f8
—
delle
due
Sicilie
» ).
«»-Ìr-«l
LIBRO]. GIL'RISmZIONE MII.TTARE.
Dltl.I.A
Anxicotl ^REr.lMi:<ARt.
La
giurisdizione mililare , è ima eccezione alla giuAri, 1. risdizione ordinaria. Questa eccezione ha luogo sempre die si tratta di giudicare i reati militari diiìnitiyi nello statuto penale militare. Ari. 2. La punizione dei reali militari, è commessa a’ tri*
bunali , ed
a’ superiori
militari.
TITOLO de’
Ari. 3.
I
I.
aiBCNALI MILITAHT.
colpevoli di
qualunque reato militare
pace saranno giudicati
iii
tempo
di
«
corpo, di guarnigione,
di
Ì
di divisione.
da un’ alta corte militare. Art. 4. Ogni consiglio di guerra di corpo, di guarnigione, e di divisione , sarà composto di un presidente , e setto giudici ( del grado voluto dallo statuto penale , c che sarà in ragione di quello dell' accusalo ).
Presso ciascun consiglio
vi
sarà
un coinmessario del Re
,
cd
un cancelliere. di guarnigione saranno verranno nominati dal Re. I presigiudici degli denti de’ consigli di corpo e di divisione, cd
Art. 3.
I
soli
presidenti de’ consigli
permanenti , e conio
tali
i
Digilized by
^
— 228 — anzidetli, consigli di
corpo , di guarnigione
e
di divisione ,
sa-
ranno nominali da quelle autorità miiilari alle quali H presenta statuto ne conferisce le facoltà. ArU 6. I cororaessari del Re ed i loro sostituti saranno permanenti e come tali verranno pure nominati dal Re. Art. 7. 1 soli commessari del Re de' consigli di divisione saranno esclusivamente addetti al disimpegno de* doveri del loro ulBcio. I presidenti de’ consigli di guarnigione ed i commessari del Re de’ consigli di guarnigione c di corpo , e tutti i sostituti che dovranno essere di un grado inferiore a quello dei commessari del Re , oltre questo servizio , potranno disimpegnarne un altro anche di attività. Art. 8. I cancellieri saranno sotlo-ulBziali prescelti da’com* raeSsari del Re , ed approvati dall’ autorità alla quale spetta la ,
,
nooiiua de’ consigli.
CAPITOLO
I.
Dei consigli di guerra di corpo. corpi dell’esercito di uno, o più battaglioni Art. 9. Tutti o di divisioni di cavalleria , avranno un consiglio di guerra, che prenderà il nome del corpo stesso. Art. 10. I consigli di guerra di corpo procedono contro gli i
aitivi ,
ufiìziali
subalterni , solto-ufBziali, e soldati presenti al corpi, di
qualunque arma, a’batlaglioni attivi di fanteria ed alle divisioni di cavalleria , pei reati militari commessi nei luoghi, ove si trova di guarnigione , o distaccato il corpo il battaglione , o
la divisione di cavalleria ,
Art. 11. di corpo ,
presidente, ed
a cui appartengono
i
colpevoli.
giudici
del consiglio di guerra
saranno nominati per turno
tra gl’individui presenti
Il
i
al corpo al quale appartiene l’accusato , ed in proporzione del 'grado del medesimo.
Art. 12. Il commessario del Re de’ consigli di guerra di corpo, sarà un capitano, o subalterno, il quale sarà istruttore del processo , ed eserciterà nel consiglio di guerra le funzioni di relatore , e del pubblico ministero. Art. 13. Allorché i battaglioni aitivi di fanteria o le divisi divideranno il commessario del Re tito, sempre col primo battaglione , o alla prima diviil generale che comanda la bribattaglioni e le divisioni fanno parte dele,
sioni di cavalleria
lare rimarrà sione.
Avvenendo questo caso,
gata della quale
i
gherà un ulBzi.'ile subalterno per esercitare le funzioni di cómmessario del Re, presso il seconda battaglione, o la seconda divisione.
Art.
14.
Il
presidente di h" consiglio
di guerra di
corpo è
Digitized by
,
- 229 — un maggiore , ed in mancanza no presente.
di questo
il
più antico capita-
Art. IS. Per giudicare un tenente , saranno giudici quattro capitani e tre tenenti : in caso di mancanza di uno dei quattro capitani si supplirà col più antico dei tenenti presenti al corpo. Per un sotto tenente saranno giudici due capitani, duo tenenti , e tre sotto tenenti. Per un sotlo-uIGziale, saranno giudici, due capitani, due tenenti, un sotto tenente, e due sotto-ufRziali del grado dell’imputato. Per un soldato , saranno giudici due capitani , un tenente , un sotto tenente , un sotto-uilìziale , e due soldati. Art. 16. Il comandante titolare o interino del corpo o bat, taglione a cui appartiene 1’ imputato , potrà presedere al consiglio di guerra , qualora gli spelli per turno o per essere il , solo del grado prescritto. Art. 17. La nomina del presidente, e dei giudici, dei consigli di guerra di corpo , appartiene al comandante del corpo
medesimo. Art.
18. Avverso le sentenze de’ consigli di guerra di corpo
non competerà altro rimedio che il ricorso all’ alta corte militare. Le sentenze che dichiarino l’accusato non colpevole, non .
saranno soggette ad alcun ricorso.
CAPITOLO II. Dei consigli di guerra di guarnigione. Art. 19. In ciascuna provincia o valle vi sarà un consiglio di guerra di guarnigione , che prenderà il nome della provincia
o valle.
Art. 20. Il consiglio di guerra di guarnigione sarà competente a giudicare i capitani di qualunque corpo , ed i correi e complici di corpi diversi , tanto esistenti quanto non esistenti nel luogo ove è stato commesso il reato. Giudicherà in oltre qualunque militare non appartenente a corpo , o appartenente a corpo non formato in battaglione o a’ battaglioni di riserve, ed alle compagnie di depòsito.
>
,
Art. 21.
Il
presidente del consiglio
uIEziale superiore;
di guarnigione sarà
un
ed 'il commessario del Re sarà un ufihialc
superiore , o un capitano. Art. 22.
Il
ed eserciterà
commessario del Re sarà
istruttore del processo, nel consiglio le funzioni di relatore e del pubblico
come è prescritto nell’ articolo 12 pe’ commessarì del Re de’ consigli di guerra di corpo.
ministero ;
Art. 23. I giudici del consiglio di guerra di guarnigione la-
Digitized by
»
— 250 — ranno nonoiuali dal comandante della provincia o valle per turno anzianità , tra gii uffiziali esislenli nella medesima. fi grado di giudici varierà secondo quello dell’ accusato.
di
SEZIOKB
I.
Di‘i consigli di guerra divisionari.
Art. 24. Dovendosi giudicare individui da uifizialc subalterno competenza de’ consigli di guarnigione , i giu-
in giù ne’ casi di dici
da nominarsi ,
a’ termini
dell’ articolo
precedente , saranno
de’ gradi stabiliti pe’ consigli di guerra di corpo.
o più capitani , saranno giudici nel consiglio di guerra di guarnigione quattro uQìziali superiori c tre capitani. Nel caso che mancasse uno de’ quattro Art. 2a. Dovendosi giudicare uno
ulRziali superiori ,
vi
si
sostituirà
il
capitano più antico tra
quelli presenti nel luogo della convocazione del consiglio.
Ari. 26. Delle sentenze de’ consigli di guerra di guarnigione
non si ainmellc , all’ alta
Di
nel caso indicato
nell' articolo
18, gravame
corte.
tutte le altre sentenze
non
indicate
nel citato articolo se
ne potrà portar richiamo all’ alla corte. Art. 27. In mancanza del presidente titolare, il consiglio, in seguito di ordine del comandante della provincia o valle , sarà prcseduto dall’ uflìziale superiore il più elevato in grado , ed il più antico , esistente nel luogo della convocazione. Art. 28. I consigli di guerra divisionari sono chiamati per giudicare gli uiliziali superiori , e gli uflìziali generali. Art. 29. 1 membri de’ consigli divisionari varieranno in ragione del grado dell’accusato. Art. so. Dovendosi giudicare un maggiore , il consiglio di guerra sarà prcseduto da un colonnello. I giudici saranno quattro tenenti colonnelli e tre maggiori ed in caso che mancasse :
nella divisione il numero de’ tenenti colonnelli prescritto, si supplirà co’ due maggiori più antichi presenti nella divisione. Art. SI. Per giudicare un tenente colonnello, il consiglio di guerra sarà- preseduto da un generale. I giudici saranno quattro colonnelli e tre tenenti colonnelli : ed ove mancasse il
numero de’ primi , a due di essi verranno
surrogati altrettanti i più antichi della divisione. Art. 32. La nomina de’ membri de' consigli divisionari è di attribuzione del comandante della divisione militare , il quale tenenti colonnelli
dovrà nominarli per turno di antichità tra tutti gli uflìziali esistenti nella medesima divisione ove accade il reato: e qualora non vi esistessero , potranno chiamarsi dalle divisioni più vicine.
Digitized by
— 231 — CAPITOLO
III.
Dei consigli di guerra della guardia reale. Art. SS. Per giudicare un colonnello , il consiglio di guerra torà preseduto da un generale. I giudici saranno scelti tra’ generali e colonnelli , procurando , per quanto è possibile , che il numero de’ primi sia maggiore di quello de’ secondi. Art. 34. Per un brigadiere o maresciallo di campo , il consiglio sarà presedulo da un tenente generale. I giudici saranno nominati tra’ generali. Art. 35. Pel giudizio di un tenente generale , il consiglio di guerra sarà composto da otto tenenti generali e preseduto dal ,
più antico di essi. Art. 36. Ne’ casi indicali negli
34 e 35 la no33 mina di tali consigli sarà fatta dal comandante in capo del reai esercito tra tutti gli ulfiziali esistenti nella divisione ove dovran convocarsi, ed in mancanza, tra quelli delle divisioni limitrofe: e qualora nè pure in queste si trovasse il numero sufficiente , la
articoli
,
nomina potrà cadere sugli uffiziali delle altre
divisioni e di
qualunque altro luogo del regno. Art. 37. Le decisioni de’ consigli divisionari, quando a’ termini degli articoli 18 e 26 ammettono richiamo, verranno, a richiesta del condannato o de’ commessarl del richiamo all’ alta corte militare.
Re
,
portate per
CAPITOLO IV. De Consigli di guerra del governo di Napoli. Art. 38. Nel governo di Napoli , oltre
i
consigli
guerra
di
guarnigione secoadi corpo vi sarà uno o più consigli di e verranno convocati da’ condochè sarà credulo necessario ',
,
:
sigli
di
divisionari secondo
i
casi
coulcinplatì nel presente statuto.
Art. 39. Le prescrizioni de’prccedenti capitoli intorno. a’cousigli guerra di corpo , di guarnigioni e delle divisioni , sono co-,
moni a’ consigli di corpo,
di guarnigione e divisionari del goNapoli. 11 generale governatore di Napoli avrà su’ consigli di guerra del governo aiTiJalugli le stesse facoltà e gli obblighi stessi che il presente stalutU conferisce ed ìngiuoge a’ coman-
verno
di
Ari. 40.
danti delle divisioni militari nella parte giudiziaria militare. 11
comandante della piazza di Napoli ,
la parte giudiziaria militare ,
avrà sugli
iii
ciò che. riguarda
aiizidetti
consigli le fa-
coltà accordate a’ comandanti delle proviiicie.
Digitized by
— 282 •— CAPITOLO V. Piazza di Gaeta. Art. 41 .
La piazza di Gacla , emendo esclusa
dal
comando
e da quello di divisione militare, avrà, oltre i corpo, il suo consiglio di guarnigione ed i consicome il governo di Napoli. Art. 42. 11 governatore della piazza di Gaeta , in ciò che riguarda la parte giudiziaria militare , avrà la facoltà ed attribuzioni de' generali comandanti delle divisioni militari; ed il tenente del Re quelle di comandante di provincia. Art. 43. La nomina de’ membri de’ consigli della piazza di Gaeta sarà fatta in conformità del prescritto ne’ capitoli I e II di provincia
consigli di gli
divisionari ,
di questo titolo. Art. 44. Per la guardia reale oltre i consigli di corpo da , convocarsi nei modi prescritti vi sono nelle residenze del Re dei consigli di guarnigione e divisionari colla giurisdizione , , pe’ soli
individui della guardia ,
nigione , c di divisione divisioni militari.
consigli di guarche hanno o valli .componenti le i
nelle province
Art. 45, Fra il capitano delle guardie del corpo ed i colonguardia , il Re destinerà quello che dovrà avere su’ consigli di guerra della stessa guardia le attribuzioni accordate a’ comandanti delle divisioni militari nella nelli ispettori-generali della
parte giudiziaria militare.
Fra’ marescialli di dettaglio della guardia medesima sarà destinato dal Re quello che dovrà avere le facoltà di comandante di provincia o valle nella parte
giudiziaria militare.
Art. 46. Per la nomina dei membri de’ consigli di guerra della guardia reale verrà osservato qua nt’ è stalo prescritto per
guerra di corpo, di guarnigione e divisionari. Art. 47. Se uno o più individui appartenenti a’ corpi della guardia reale, distaccati ne’ reali domini al di là del faro, do-vessero essere giudicati da un consiglio di guarnigione , quel comandante generale delle armi nominerà il presidente cd giudici tra gli ufiiziali della guardia colà esistenti ; e qualora ne mancassero de’ gradi prescritti , supplirà cogli uOiziali degli gli altri consigli di
i
altri
corpi della guarnigione.
Il commessario del Re sarà quello del corpo al quale appartiene l’accusalo di maggior grado ; ed in uguaglianza di gradi, quello del corpo al quale appartiene l’accusato di maggior età.
Se' il delinquente fosse un alabardiere, il commessario del Re sarà quello del corpo di fanteria della guardia colà- distaccalo. Art.
48
.
£ in facoltà
del
comandante generale
delle armi
Digitized by
— 2SS — nomina do' consigli divisionari
ta
,
per giudicare individui della
guardia medesima de’ gradi prescritti negli articoli '30 e 81Art. 49. Pe’ casi (iT complicità d’ individui della guardia con uelli di altri corpi deU’ esercito il consiglio di guarnigione , 2el luogo del reato procederà contro lutti gli accusati ed i ;
corpi della guardia in concorrenza con quelli della guarnigione somministreranno i giudici .per turno ed in proporzione della forza rispettiva. La nomina de’ giudici in questo caso sarà’ fatta dal coroan"
dante della provincia o valle. Art. 50. .1 gravami avverso le. sentenze do’ consigli di corpo, di guarnigione, e contro le decisioni de’ consigli divisionari della
guardia reale , saranno anche portati all’ alla corte militare.
CAPITOLO VI. Dell' alia carie militare. Art. 51. Por tulio il reale esercito tare, che risiede dove fa permanenza
vi
è un’alta cèrto
il
Re, cd è composta 'di.
raili*
un presidente e di’ undici giudici ordinari, oltre di altri cincone straordinari per supplire gli ordinari sospetti, assenti o impediti. Il presidente sarà il comandante in capo dell’ esercito o altre ,
generale che il Re nominerà a farne le veci. I giudici sono generali di tulle le classi. L’alta corte militare ha un segretario generale relatore. Questi avrà un sostituto che lo supplisce e lo coadiuva nelle suo iflcumbenze unitamente a quel numero di ulRziali che si credo '
necessario ai lavori della segreteria. Art. 52. I giudici si ordinari che straordinari , il segretario generale ed il suo sostituto saranno permanenti , e come tali nominati dal Re. Art. 53. L’alta corte militare è istituita per mantenere l’esatta osservanza delle leggi e per richiamare alla loro esecuziono , i
consigli di guerra che se
'
ne fossero allontanati.
I gravami avverso le sentenze dei consigli di guerra di guarnigione della fanteria , o d'ella guardia o divisionari qualunque
sono devoluti
all’ alla
Le decisioni
corte militare.
dell’alta
corte
militare
non ammettono alcun
richiamo. L’ alta corte militare
si
occupa e decide benanche
gli
affari
relativi al
contenzioso dello staro civile dei militari e della discussione dei reclami che si riferiscono all’anzianità degli uffiziali. Art. 54. L’alta corte militare il disposto nell’ art. 18, , salvo annulla luito le decisioni de’ consìgli di guerra , nelle quali l.“ sicno state violale le
forme essenziali del rito;
30
Digitized by
— 2S4 — 2.° siasi manifeslameulc coutravvenulo al testo delie leggi
e de’ decreti. In questo caso
>
darà luogo
si
rinvili nel modo determinato
al
nel presente statuto. Art. SS. Ne’ giudizi dell’alta corte militare
segretario generale esercita le funzioni del pubblico ministero. Art. 56. Allorché l’alta corte militare avrà annullala la deil
dovrà inviare la un consiglio di guerra di corpo cognizione della causa al consiglio di guerra di guarnigione della provincia o valle in cui fu proll'erita la decisione annullata. T-ile consiglio sarà composto de’ membri nominali a’ termini deli’ art. 24. Per le decisioni annullate da’ consigli di guarnigione, il rinvio sarà fatto ad un altro consiglio di guarnigione composto di membri diversi , ma dello stesso grado di quelli che decisero la prima volta , da nominarsi dal comandante della provincia cisione di
o
,
valle ove fu prolferito
il
giudizio
annullato.
La nomina di .
membri
incluso il presidente , sarà fatta per turno Ira gli , ed individui che esistono nella provincia o valle. Interverrà in tale consiglio da commessario del Ile quello della rispettiva divisione militare, o un suo sostituto, a scelta del comandante generale della provineia o valle medesima.
tali
ufBziali
Trattandosi del giudicato di un consiglio divisionario , il rinad un altro consiglio divisionario composto di ma dello stesso grado di coloro che protferi, la decisione annullata, da nominarsi dall’ autorità mede-
vio sarà fatto
membri diversi rono
sima che nomiuò l’altro consiglio. In questi casi il commesserio del Re sarà destinato dal comandante in rapo del reale esercito presidente dell’alta corte militare,
delle provincie
o
valli
quelli delle divisioni
che
del Re
tra’ coinmessarì
compongono la divisione
,
o
Ira
vicine.
Art. 57. Nell’alta corte militare
non
potrà trattarsi alcuna
causa per l’esame delle sentenze de’consigli di corpo, o guarnigione , se almeno non sia presento il numero di otto votanti. In caso di assenza del presidente la sua sedia resterà .vota , ed il
di
più antico de’ giudici di maggior grado presederà. Art. 58. Allorché l’alta corte dovrà esaminare la decisione un consiglio divisionario , il suo numero di dodici volanti
dovrà esser completo ; prcsedendo in assenza del presidente giudice di maggior grado, cd a gradi ugnali, il più antico. Art.
59.. L’alta corte militare
veglia
su' lutti
i
il -
consigli di
guerra di qualunque specie , ha il dritto di censurarli c sindacarli , ad istanza de’ coramessari del Re , .delle parli, o di uOìzio e per tulli i reati che membri de’ consigli di guerra potessero commettere nell’ esercizio delle loro incudibenze giu;
i
diziarie , potrà l|alla corte ordinare
che un intero consiglio ,
Digitized by
Googl
,
— 23S — o taluno do’ tuoi membri, sia IradoUo in ginditio , deslinando a questo effetto un consiglio di guerra competente al grado degli accusali , aiiciie fuori della divisione militare «Ila quale essi appartengono. Art. 60. 1 conflitti di giurisdizione dn’ consigli dì guerra tra loro verranno decisi innppelliibilinenle dall', alla corte militare. l*e’ casi espressi
ne' dite
precedenti sarà bastevole
articoli
il
numero di otto volanti.
TITOLO DULL’AUTOniTÀ DEI SOPERtORI
,
II.
E
DELLA COMPETENZA
DEI TRIBUNALI MILITARI, Art. 61. La competenza dei tribunali militari, & limitala ai reali
militari diflìnili dalla legge.
L’autorità dei superiori punisce disciplina nel
le
coulrovcnzioiii di mijilarc
modo stabilito nello statuto penale militare.
CAPITOLO
i:
-
.
Dei reati viililari. Art. 62.
Sono diebiarati reati militari
:
l." I reati che la persona commette conlA) la disciplina, o la subordinazione militare , e contro le leggi speciali della
La caratteristica di questi reati consiste tmicameiite nella violazione di quelle regole , e di quei doveri militari. che obbli-
milizia.
gano soltanto lo stato delle persone militari, non degl*
cit*
tadini e che interessano soltanto il buon’ordine della milizia. ' 2.° 1 reali commessi dai militari in atto del servìzio^ militare per oggetti relativi allo stesso servizio , e quelli di qualunque natura commessi dai militari in^quartiere, nelle fabbriche militari di armi , nei colleggi , e nelle scuole militari , nei castelli , nei cànipi' , c luoghi di riunione di truppa per oggetto di guerra p vi' istruzione nell’ allo di riunione e sotto le anni nelle fortezze , e .piazze chiuse , nelle quali non vi sia un governo civile , ed in qualunque altro luogo militare chiuso da Irincerameuio , mura o fossi. I militari che per isliluzioue particolare del loro corpo, come a, dir», gendarmi di fucilieri reali , o per carica, o tempora'
Jieameute, sono addetti ad un Servizio cooccruentc uu ramo qualunque di pubblica amministrazione, diverso. dal ramo miItlare sono esclusi dalie disposizioni del presente numero, pei reaU commessi in oggetti relativi al suddetto servizio.
Digitized by
.
— 236 —
3. ” Tulli quei
e quello- conlrovenrioni commesse della propria guarnigione , per non si può a lermini delle leggi, eserazione pubblica senza islanza della parie privata. “ L’omicidio, la ferita, o l’ingiuria commessa in qua-
4. da persone
delilli ,
mililari nei limili
la persecuzione dei qual»
cilare
1’
lunque luogo da un militare senza complicità alcuna di pagani. Art. 63. Fuori dei casi preveduti nell’articolo precedente* tulli gli altri reali che la persona militare commette sono dichiarali reati pagani. Per questi reali l’ imputalo è sottoposto 1.
ai tribunali ordinari , alle
ferme ed. alle leggi penali come lutti
gli altri cittadini. Nondimeno in tempo di guerra quando l’armata 2.si trova fuori del regno , le persone che la compongono,
e quelli che sono addetti
al di lui servizio
o seguito, saranno anche pei reali pagani. potranno solamente procedere contro le persone pagane ne’ due casi seguenti : ° pe’ reali commessi nel recinto chiuso de’ castelli e delle piazze forti in tempo di assedio, e 6nchè dura l’assedio se giudicati dai tribunali militari
Art. 64.
si
I
tribunali militari
trova intanto sospesa la giurisdizione civile :
° pe’ reati che si commettono dagli abitanti de’ paesi nemici occupati dalle armate reali contro la sicurezza delle armale , o contro gli ordini speciali de’ comandanti : e per gli
di
altri
reati
zione
civile.
Art. 63.
qualunque specie, se
si
trova sospesa la giurisdi-
Se di un reato siano imputati individui militari ed come complici , o come rei principali il ,
individui pagani ,
giudizio sopra tutti apparterrà al tribunale ordinario. Art. 66. Ne reati tra loro connessi de* quali uno è carat, terizzato reato militare , e 1’ altro reato pagano , procederà il tribunale ordinario. Art. 67. Se
uno stesso reato sia .stato commesso da più in-
dividui mililari ,
ma in modo
che per uno debba procedere il
tribunale militare , per 1’ altro il tribunale ordinario; zio apparterrà sempre al tribunale ordinario.
il
giudi-
un pagano diventa militare, o un miiitare padopo commesso il reato , continuerà àd essere compe-
Art. 68. Se
gano
-,
tente a procedere contro l’ imputato quella stessa autorità che era competente allorché fu commesso il reato. Art. 69. Se un militare è imputalo nel tempo stesso di reati
pagani , procederà prima il tribunale comla pena più grave. Nel caso che non fòsse dichiarato colpevole di questo reato, sarà
militari e di reali
petente pel reato che merita Tiftipulato
rimesso all’altro tribunale per essere giudicato dell’ altro reato. Art. 70. L’ arresto de’ militari prevenuti di reati pagani sarà «seguilo per mezzo del supcriore militare da cui dipendono. N«1 caso della flagranza , o quasi-ilagranza le autorità ordi,
Digilized by
Googl
~ *S7 — narie arresteranno
il
militare colpevole ,
rioielierlo al rispettivo comandante aposizione dell’ autorità ordinaria.
ma dovranno che
niiiitarc
subito
lo terrà a di*
Art. 71. I militari che dovranno essere giudicati dalla giu* risdizione ordinaria per delitti o contravvenzioni , saramio tenuti in custodia da’ rispettivi superiori militari sino alla decidtffiniliva. Ne' giudizi per misfatti staranno nelle prigioni militari, per essere consegnati alla giurisdizione ordinarla dopo il formale mandato di arresto della gran corte criminale che
sione
dee giudicarli. Art. 72. 1 militari che dovranno essere giudicali da’ tribunali ordinari, pendente il giudizio, non polrauno far uso della di* Tisa militare. Essi riceveranno gli averi che i regolamenti militari accordano agl’individui militari dell’ esercito sottoposti ad una processura , durante la medesima , e dietro l’ esito del giudizio. Art. 73. Le decisioni pronunziate da’ tribunali ordinari sul conto de' militari accusali per reali di loro competenza, verranno comunicale a’ comandanti di provincic o valli , onde ne dieno conoscenza a chi si conviene : e viceversa i consigli di guerra per mezzo de’ commessali del Re ne daranno conoscenza alla competente autorità giudiziaria del luogo deli’ ultime domicilio del giudicato-
CAPITOLO
1.
ai
II.
'
Dalle persone miliiari.
2.
Art. 74. Tra le varie persone militari, che per reati miliiari termini deli’ art. -62 , vengono sottoposte alla propria giurisdi-
zione sono compresi, tutti gl’individui dell’ armata di linea di qualunque grado sia di fanteria di linea, sia della guardia reale, sia della cavalleria sia di altro corpo o arma. Art. 75. In tempo di guerra , quando l'armata o un corpo di essa -è in marcia o in accantonamento ; ed anche in tempo di pace , quando è formalo, un campo per oggetto d’istruzione, e r armala o un còrpo di essa si trova ivi accampata , sono considerati come militari , per ciò che riguarda la giurisdizione militare ,
i
seguenti individui :
” gl* impiegali della tesoreria, i segrelnrt ed i commessi delle amministrazioni militari , che seguono la truppa nella mar-
cia , nell’ accantonamento
o nel campo:
®
i vettiirnli , mulattieri , carrettieri con^uttieri di car, impiegati al trasporlo dell’artiglieria , munizioni , viveri e foraggi della truppa che si trova in* marcia, nell’ accantonamnto o nel campo , o impiegali nella provvista delle piazze
in iilalo di assedio :
Digitized by
,
— 258 — 4. 3.° i guarda-magnzziiii <li arttgticrìa, e quelli di vÌTerl foraggi per le dislribuziuui alla truppa die si trova in marcia, accantonamento o nel campo : iicir 5. " gl’ incaricati litari
o nel campo
gli artefici , operai ,
marcia e
:
vivandieri ,
munizionieri
presso truppa in marcia, nell’accantonamento o nel campo. Art. 76. Essi sono in conseguenza sottoposti al foro mHitare **
la
delie requisizioni e delle contribuzioni mi-
pei servizio c per le provvisioni della truppa in
nell’ accantonamento
pei delitti , e per le contravvenzioni indicati nel num.” l’
articolo
militare.
62 purché nell’ atto
del-
reato indossassero la divisa
del
'
-
.
Art. 77. Se una corte criminale crederà-di essere eompetente per un reato pel quale stia procedendo un consiglio di guerra, o questo creda di sua competenza una causa per la quale proceda una corte criminale , può ciascuna di queste due autorità che vuol sostenere la sua giurisdizione , esporre iu una dichiarazione motivata le ragioni della sua competenza. Fra le ore ventiquattro la corte criminale per mezzo del proeurator generale , ed il consiglio di guerra per mezzo dell’ uCBziale che fa le -funzioni del pubblico ministero , la farà passare all’ autorità che crede incompetente. Art. 78. Se questa non cede alle ragioni che le sono stale addotte , ne esporrà ì motivi in un’ altra dichiarazione responsiva che farà pervenire all' altra autorità Ira le ore ventiquattro per mezzo del procuralor generale , o dell’-ullìzialc incaricato del pubblico ministero.
Da tal momento sì dirà esistere couflillo di giurisdizione fra le
due autorità. Art. 79. Le quistioni di competenza
di
corpo e
fra’ consigli
le autorità inferiori alle corti criminali ,
di
guerra
non posso-
no elevarsi in Conflitto se non per mezzo de’ consìgli dr guarnigione, c delle stesse corti, da’ quali dipendono, le autorità modo di sopra indicato. Il consiglio di cop|>o in questi casi si rivolgerà al consiglio guarnigione per mezzo dei coinmessario del Re dei corpo medesimo, adduccndo le ragioni sopra le' quali fonda le sua inferiori , e nel di
-
>
pretese.
Se
la corte
o
consiglio di guarnigione .crederanno ingiusta
il
le pretensioni delle autorità inferiori , queste si allo loro decisioni.
conformerauuo
'
Art. 80. Ne’ Ire giorni dopo che si è elevato il conflUlo, i procuratori generali e gli ufliziali incaricati del pubblico ministero trasmcUcratiuo al segretario dì stalo ministro della giusti-
competenza , perche còmpclonte suprema corte .di giustizia , la quale
zia tulle le carte reialivb alla quislione di te rimetta
alta
Digitized by
,
— 239 — deciderà del conflitto , o deciderà in pari tempo della validità atti che potranno csicrc stali fulti dall’ autorità dichiarata incompetente.
degli
Pendente
la decisione del conflitto,
sarà in facoltà dell' au-
torità che avrà intrapreso l’ istruzione del processo , di continuarla , onde non periscano le prove del reato. Art. ^1. In qualunque parte del giudizio , anche dopO' che dalla suprema corte di giustizia sarà stato deciso sul conlliilo se d’ autorità che procede nell’ allure , trovi che per fatti nuovamente sviluppati la 'coinpclcnza spetti all’altra; allora con
una dichiarazione motivata rinvierà a questa il processo , perchè giudichi del reato
di
sua competenza.
CAPITOLO
III.
Dell autorità dei superiori militari.
>
.
Art. 82 E accordata al solo comandante iti capo dell’ esercito , Dei casi che crederà urgenti, la facoltà di sospenderà dalie sue [unzioni senza attendere un giudizio , qualunque uffiziale di qual si voglia grado; ma dovrà farne immediatam^nle •* rapporto al Re. Art. 83. Ogni generale colonnello o comandante titolare o interino di reggimento corpo o truppa di qualunque arma avrà la facoltà di punire gl’individui che dipendono dai suoi ordini co’ cnstighi militari stabiliti nell’ articolo 368 di questo statuto , e di farlo tradurre iit giudizio. presso il consiglio di guerra competente. Art. 8-f. Ogni comandante di un distaccamento di qmilunque forza potrà punire con gli arrosti semplici , o di rigore gl’in-
,
,
dividui che dipendono dai suoi ordini. Art. 85. Ogni ufllziale potrà imporre l’arresto semplice a tulli gl’individui del proprio reggimento o corpo a lui subordinati. Art. 86. Ogni solto-uflìziale avrà la facoltà d’ intimare l’ arresto agl’individui del. proprio reggimento di grado inferioro , a lui, ed anche di grado uguale, sé si trovino sotto i^sUoi ordini ma dovrà darne parte immcdiatamciile al comuu supcriore. i . Art. 87. Geueralmente ogni militare ha.il diritto d’inviare in
arresto qualunque individuo dell’esercito che sia di
grado -inferio-
re a lui ; ma se l’ individuo mandalo in arresto nou dipende dagli ordini suoi , dovrà darne parte al superiore del medcsiuio. ... Art. 88. Ogni superiore militare potrà obbligare quelli che
dipendono dai suoi ordini a rendergli conto dei castighi y.c degli
arresti ai quali avessero soggettalo
Art. 89. Per tutte le altre punizioni un regolamento approvalo dal Re.
i
loro inferiori.
di disciplina
si
•
eseguirà •
Digilized by
— 240 —
TITOLO
III.
DISPOSIZIONI GENERALI. Ari. 90. I correi e complici di gradi diversi verranno tulli da quel consiglio di guerra che , giusta il presente statu-
giudicali
competente a giudicare il più elevato in grado tra essi. 1 consigli di guerra, quando dovessero figurare prio pe’ casi di conflitto di giurisdi, tione, o per procedere contro gli assenti, o per qualunque altro motivo , saranuo rappresentati dal presidente e dal coininesto , sarà
Art. 91.
ma della nomina de' giudici
sario del Ite.
Art. 92.
l
sioni militari tivi
'comandanti delle provincie o valli , e delle divipotranno essere nominali per figurare ne’ rispeta misura de’ loro gradi, secondo la
,
consigli di guerra,
nomina dell’ autorità cui appartiene. I cominessari di guerra saranno giudicati dal conguerra , che dovrebbe giudicare il militare del grado, l’ onorificenza e non avendo grado onorifico , ; uello del grado al quale sono assimilati nel rea I decreto de’ 28 3 i novembre 1817. Art. 94. Gl’ impiegati della reai segreteria di guerra e del supremo comando saranno parimente giudicati dal consiglio militare di guerra , che dovrebbe giudicare il militare a cui nel citalo decreto de’ 28 di novembre 1817 essi sono assimilati. Art. 95. Me’ giudizi de’ suddetti individui dell’amministrazione
Art. 93.
siglio di
del quale ha
come giudici tre 'uffiziali dell’ amminimedesima del rango dell’ accusalo , in luogo de’ tre nel consiglio Che dovrà giudicarli.
militare, iuterverranno strazione
giudici di grado inferiore ,
Art. 96. Tutti griudividui soggetti alla' giurisdizione militare, militari nè assimilazione a gradi mili-
cho non abbiano gradi
saranno giudicati da un consiglio di guarnigione compe, ad un sotto-ulfìziale. Art. 97; 1 giudici dell’alta corte militare si ordinari, che straordinàri, il segretario generale e suo sostituto, i presidenti
tari
‘
tente
guarnigione , commessarl del Re ed i loro sosaranno nominali sopra proposta del comandaule in capo
de’ consigli di stituti ,
i
dell’esercito presidente dell’alta corte militare. Art. 98. 1 commessarl del Re , ove non abbiano sostituii ,
saranno rimpiazzati da un abile uffiziale del grado de’ sostiuiti, a scolta dell’ autorità alla quale compete la nomina del consiglio. L’autorità medesima , salvo il disposto negli articoli 27 e 51, dovrà nominare i surrogati a quei membri del consiglio di guerra , cho per qualunque causa non potessero intervenire al giudizio.
Digitized by GocJgle
~ ìii LIBRO IL DELLA PROCEDUBA MILITARE. «
M t»
«f«»
ARTICOLI PRELIMINARI.
Art. 99. Nella procedura militare si distinguono le operailoni della polizia militare da quelle della giustizia militare. Le prime precedono essenzialmente le seconde. Art. 100. Le operazióni della polizia militare tendono ad assicurare le prove del reato , e del delinquente. Le operazioni della giustizia militare hanno per oggetto U istruzione del giudizio , c la pronuuziazione della sentenza. Art. 101. La polizia militare si distingue in polizia di disciplina , correzionale , giudiziaria , militare. Art. 102. La polizia di disciplina mi/cVare ha per oggetto la costante conservazione dèi buon ordine nell’ esercito , e l'adempimento de’ doveri militari negl’individui che lo compongono. Art. 103. La polizia correzionale militare è quella graduate autorità che la legge attribuisco a’ superiori militari, per casti-'*' gare le contravvenzioni alle regole di buon ordine , ed a’ doveri militari, commesse dagl’individui del rispettivo comando. Art. 104. La polizia militare giudiziaria perseguita i reali militari che la polizia di disclipliua non ha potuto prevenire j he raccoglie le prove, e le rimette cogl’ imputati al consiglio
..
'
di guerra incaricato di giudicarli. Art. 103. La, conservazione del buon ordine nell’ esercito , ed il castigo dèlie contravvenzioui. commesse da’ militari, formano il
soggetto de’ règolauienli di disciplina ,
da stabilirsi a norma
deir articolo 89.
•
.
,
,
.
TITOLO
I.
DELLA POLIZIA GKJDIZIARIA MILITARE. Art.
106.
•
‘
'
Le funzioni della Polizia Giudiziaria Militare com-
prendono le provvidenze istantanee , e l’ istruzioni preparatorié del giudizio. Art. 107. guenti.
Sono considerale provvidenze
ta/an/anee. ,
,
le se-
l.° Impedire la fuga del delinquente, colto nella fiagranza,
o quasi flagranza
dell’ atto
criminoso.
Dicesi essere in fiagrante delitto colui eh' è sorpreso mentre
SI
Digitized by
- 2i2 — rommelle
l’
atto criminoso
o viene inseguito dall'offeso come au*
loro del Reato. In 2. quasi Jlayranza & colui
|)opo1o 3. o
che
in
ch’ò inseguito dalle grida del tempo e luogo vicino al Reato Militare è tro-
vato aver presso di sè effetti , armi , strumenti o altri oggetti 4. e segnali valevoli a farlo presumere autore del Reato. ° Procurare che dall’ atto criminoso o dall’ attentato non 5.
nasca danno imminente o ulteriore. “
Raccorre
pruove che emergono, o vengono sull’istan-
le
somministrate da qualunque persoua. “ Assicurare che non periscano le prove che risultano , dalle tracce lasciate dall’ atto criminoso , e dagli oggetti che vi te
hanno rapporti. ” Formare atto della dichiarazfone .
,
,
del
ferito ,
in
caso
d’ imminente pericolo di vita.
G.“ Interrogare
Art.
108. Pei
ma nei
l’
imputato prima che entri nelle prigioni.
reati Militari
commessi fuori dei
recinti mili-
guarnigione , ogni agente della polizia è autorizzato a dare tutte le provvidenze istantanee specincatc nell’articolo precedente. uIGziale sotto ufGziale e dell’esercito potrà secondo le Ogni occasioni dare quelle provvidenze espresse nel N.“ l.° e 2.“ tari ,
della
limiti
giudiziaria militare ,
dello stesso articolo.
Art. 109. Ne’reati militari accaduti neU’ambito delle piazze d’ar-
mi con popolazione, e dentro i limiti delle guarnigioni, il dovere di dare le provvidenze istantanee è comune agli aiutanti delle piazze ed agli agenti di polizia civile ^ dovendo in tali occasioni le due autorità prestarsi scambievoli aiuti per l’ adempimento di esse. Art.’
110.
IV reati
delle guarnigioni
militari
che succedessero fuori de’ limiti polizia civile sono esclusiva-
gli agenti della ,
mente
incaricati
di dare
le
provvidenze
istantanee mentovate
107 , ancorché si trattasse di reato che per le leggi vigore appartenesse alla cognizione de’ tribunali militari. 111. Tutti gli uffiziali dell’Esercito, che avessero eseguito tutte o parte delle provvidenze istantanee menzionale nelr articolo 107 dovranno formare un rapporto per iscrìtto; eJ unito agli atti che avranno compilati , ed agli oggetti di convenzione., se ve no fossero , lo rimetteranno ai rispettivo superiore (1). . nell’ articolo
in
Art.
.
,
(1) Rapporto degli uffiziali , delle provvidenze istantanee (‘)
'
.
.
i
quali avessero
date o tulle,
ò parte
(*) Tutte le parale stampate in cantiere corsivo non ‘debbono far parte delle foroMle , nia servono per indicare le variazioni. , .
Digitized by
o
.
— 24S — Art. 112. Gli Agenti della polizia civile , che ne* fatti crimì* minosi appartenenti al giudizio de’ trilninaii militari aveisero date tali provvidenze istantanee , dovranno stenderne il processo verbale , e farlo sollecitamente pervenire al comandante della provincia o valle ,
il
quale , trovando
reato di
il
competenza
di
Al Signor Colonnello o qualunque altro comandante del corpo al quale appartiene V uffiziale che fh il presente rapporto.
Piana di ..... Il ...
i
Signore
In atto
indicherà la funzione che si stava esercitandOf reato verso le ore sono stato chiamato da «... oppure .... alle esclamazioni che venivano da sono accorso o pure è venato £ F. a riferirmi o .... a querelarsi a denunciarmi che narrerà il fatto con quelle circostanze , che esso presenta. Indi proseguirà . . Per dovere del mio grado , mi son «libito portato sulla faccia del luogo ..... 5e avesse avuto tempo di farsi accompagnare dalla forza ne farà menzione Ivi giunto ho trovato . .... si designerà a parte a parte tutto ciò che si i rinvenuto relativo al reato commesso Se la persona che ne viene imputata au/rice ti trovasse sulla faccia del luogo , e fosse colta nella flagranza, e quasi le s'intimerà l’arresto , e si fìirà arrestare dalla Avendo quindi osservato che il inìlilarc N. N. forza e si dirà . ... oppure era nella flagranza nella quasi flagranza del reato a commesso a danno di . . gii ho imposto gli arresti . pure ..... ho ordinato alla forza di arrestarlo. L’ho in seguito interrogato per qnal motivo veniva inseguito dalle grida perchè si trovasse in quel luogo con queldel popolo 0 Istrumciito atto a farlo supporre reo r arma .'.... o , e si
mentre chi fa il rapporto si è avveduto del
.
.
.
'
.
'.
.
.
. . domandato su i segui , e sugli oggetti clic si .sono trovati sulla sua persona allo a farlo sospettar reo si avrà sempre di mira ( nel fare le seguenti domande quanto ti pre»<rive nella tezione S Capitolo 3." Titolo I.° del Libro 3,“ dello statuto penale'} il medesimo: ha ti trascriverà fedelmente la sua risposta.^ risposto Ho quindi prese le dichiarazioni degli offesi o. dei danneggiali A. B. ec. . non che delle persóne ihc Si sono trovate presenti all’ eccadoto ,'lé quali sono. medesime Le hanno aseerito. ciò che si contiene sulle carte che le coinpiego ( tanto le dichiarazioni degli offesi , età dei teetiment dovranno redigerti separatamente a norma ((egli articoli f.TZ 187 '.dello statuto
o infine
.
,
.....
^
.
.
.
.
.
.
' penale ). Si enuncierà iti seguito qualunque disposizione che si sia data’per far tettare il disordine , e aetieurar» le tracce lasciate dall' atto cri* minato, . . , , . ti chiuderà infine il preeente rapporto coàie tegueil Queste sono le provvidenze da me date^ e olio pernici tei ano le circor rimetleudolc nell’ atto stesso siaiize , non manco di rendergliene coulo '
.
,
le
dichiarazioni da
me prese
adempimento ^del mio oovere
per le ulteriori (*).
di
lei
dispoisizioni
od
iii
'
Qualora qualche ufBiia'.e , o aollo nlBaiide detTasercito aveate dàte-alcuMa delle provvidenze eaunciate ai numeri 1 e 2 dell' articolo 107 ne fqrè egnaliiwnto rapporto al superiore cui diliendn , rimelicndo quegli nggoni di convinzione, elio ” < ' -, :i arrosserò rinvenmi. (*)
Digitized by
,
,
— aw'— Coniiglio di guerra di corpo , trasmetterà al comaudoote del corpo corrispondente il suddetto processo verbale insieme cogli oggetti di convinsione , per l' ulteriore procedimento. Ne’cusi di competenza de’ Consigli divisionari , tali alti ed oggetti di convinzione , se ve ne fossero , saranno rimessi al comandante della rispettiva divisione militare per l’oggetto stesso. Dovendo procedere il Consiglio di guarnigione , le suddette carte ed oggetti verranno trasmessi al rispettivo commessario del Re , a’ termini dell’articolo 117. Art. 113. L’ istruzione preparatoria del giudizio militare conlieoe la notizia officiale le
prove,
il
costituto de’ rei.
CAPITOLO Della notizia kt\, 1 14. alla
I.
officiale.
La notizia ofBcinle , ebe dà principio ed occasione
procedura militare, dee
pervenire
al
Consiglio di guerra
rispettivo per via di ordine del
comandante del corpo , della provincia o valle , o della divisione. Art. IIS. I Consigli di guerra di corpo, di guarnigione e divisionari , procederanno per ordine de’ comandanti de’ corpi delle provincie o valli, o delle divisioni rispettive, a’ quali do> vranno rivolgersi i superiori militari enunciati nell’ articolo 83 pe’ reali di competenza degli anzidetli Consigli. I comandanti de’ corpi , delle provincie o valli , e delle divisioni , non potranno negarsi alle richieste du’mentovati superiori. Art. 116. L’ uffiziale comandante del corpo , o quello che comanda sul luogo , il quale per via di rapporto , processo verbale , querela, notorietà pubblica, o altrimenti avrà- acquistata conoscenza di un reato militare , farà mettere l’ incolpato in istato di arresto qualora non vi si trovi di già per essere stato colto in flagranza , 'o quasi flagranza.
Art.
117.
'
Ognuno di tali comandanti darà
le proprie attribuzioni ,
ordine
poscia, secondo per. iscritto al commessario del
Re del Consiglio di guerra rispettivo
di procedere alla islru, sione preparatoria del giudizio; rimettendogli a tal line tutte le
carte e gli oggetti che avrà riuniti.
Dell’ordine di procedere dato al comraessario del Re, lo stesso comandante ne passerà contemporaneamente notizia al presidente del Consiglio di guerra rispettivo. Art. 118. Il commessario del Re dovrà ricevere la formale querela , se vi sarà parte querelante. Trattandosi di ferite ed
Digitized by
— 24S — altre offese , dovrà
uecessariamenle
sentire
l’
offeso ,
qualora
uesta formalità non si troviisse g'à eseguila dalle persone iii> J icate negli articoli 108 , 109 e 110. In mancanza di querela ti procederà ugualmente alla istruzione preparatoria ed al giudizio. Àrt. 119. In pari tempo il comme^rio del Re trattandosi di soldato è solto-uinziale , si farà rimettere dal superiore rispettivo la filiazione ed un certificato sulla condotta dell’ imputato ; e per gli ufiìziali ed altri individui che non hanno filiazione il certiiicato dei superiore dovrà contestare il grado e la condotta dell' imputalo.
Art. 120. L’ordine di procedere alla istruzione con tutte le carte annesse , la querela , se vi fosse , e la filiazione col cer* tificato di condotta e grado deil’ accusalo , formano la base della istruzione scritta che prepara il giudizio militare. Art. 121. Il commessario del Re si occuperà subito di porre in ordine la pruova giudiziaria.
CAPITOLO
II.
Della prova giudiziaria militare e dei mezzi di acquistarla. Art. 122. La prova giudiziaria mililare consiste nel dimostrare un fatto qualunque nel modo prescritto dalla legge. La prova giudiziaria riguarda la esistenza del reato , c lo
scoprimento del reo. La prima si dice prova generica , o sia corpo de! delillo. L'altra prova si dice specìfica o sia dell’ autore del reato. Art. 123. Le pruove $i ottengono per mezzo. 1.® Di rapporti , c processi verbali. 2." D’ ispezioni giudiziali. 3.* Di documenti. 4.® Di esame dei testimoni. 5.® Delle risposte dell’ imputato, agl’ interrogatori giudiziali. 6.® Della ricognizione delle persone.
CAPITOLO III.
,7
Dei rapporti , e processi verbadi. Art. 124. Pei rapporti , e processi Verbali verrà praticalo uanto , è presente nell’ articolo 3.® Tuli alti verranno soscriitì
Jall’autorità militare che gli avrà compilali, e nel termine di ventiqualtr’ ore verranno 1
modo indicato
ne’citati
Uusinessi
all' autorità
competente
nel
due articoli.
Digitized by
,
.
— 246. — S K Z 1 O N S Ditlla
11.
.
.
'
ispezione giudiziule
12S. Io quei reali militari che lasciano tracce sensibili
Art.
dopo la loro coosumazioDe , la prova tendente a dimostrarne r esistenza si distingue da quelle che ne indicano T autore , e dee ottenersi per mezzo della ispezione giudiziale. Se tale prova si fosse assicurata dagli ufGziaii delia polizia giudiziaria dei luogo del reato , la giurisdizione militare si servirà degli atti dovendo supplire alle mancanze , se ve ne fossero compilati e se gli atti ne fossero capaci. Art. 126. Qualora poi tale pròva generica debba formarsi dalla giurisdizione militare , il coramessario del Re , accompapagnato dal suo cancelliere , e scortato dalla forza militare che ;
sarà a sua disposizione per questo oggetto , eseguirà l’ ispezione giudiziale, sempre coll’ intervento di due testimoni che potranuo essere due uomini della stessa scorta. Art. 127. Nello eseguire l’ispezione giudiziale, si osserva e si lutto ciò che può avere relaziono alla esistenza del reato militare , a’ suoi distinti caratteri ed alle circostanze. 1.“ Si raccolgono le notizie e gli oggetti tutti che possono
descrive
servire allo scoprimento del fatto criminoso , e che possono es> sere a carico o a discarico di chi lo abbia commesso. 2.° Decsi esattamente descrivere il tempo ed il luogo ove .
trova ij corpo del delitto. 3." È necessario che si assumano le ii\formazioni per l’indicazione del soggette passivo del reato , riguardo alla sua persona , patria , età , costumi , ed a tutto ciò che può contribuire si
allo scoprimento delle relazioni tra l’offeso e 1’ offensore , onde venire in cognizione della causa del reato. Art. 128. Ne’ reali militari di fatto permanente, l’attenzione delr inquisitore militare debbe esser diretta a verificare il corpo del delitto.
in
tutte
La descrizione del medesimo debbe esser circostanziata le sue parli. Questa dee assicurarsi per mezzo di due depongono di veduta
il reato del quale è rimaosservazione ordinaria di un uomo dotato di il fatto suddetto .possono essere im, piegali a questa pruova quelli che sono testimoni idonei di ogni altro fatto. Tali testimoni firmeranno il processo vèrbale da di-
testimoni che
r orina. Se
sta
retti
stendersi per le
l’
sensi basti a scoprire
l’
ispezione giudiziale dal commessario
loro deposizioni
del
Re ; e
non saranno ricevute in alto separato.
Art. 129. Quando il giudizio sul fatto richieda la perizia di una facoltà , o di un’ arte qualunque , la prova del corpo del delitto
di
periti.
fatto
Tale è
permanente dovrà farsi col detto contesto di due la pruova che ha luogo nel fatto permanente de-
Digitized by
•
— 247 — omicidi e delle ferite commesse con qualimquc istrumenlo , degli stupri, delle falsità, delle frazioni violente ed altri casi
gli
di
uguale specie. Similmente questa stessa prova s’intende
casi
prescritta in tatti
i
ne’ quali più é diverse facoltà entrino' nell’ esame del corpo di queste parti dovrà essere veriGcata e
del delitto. Ciascuna
provata
col detto di due testimoni periti nell’arte rispettiva. Qua-
lora intervenga che fatti ordinari e fani di perizia concorrano nel medesimo corpo del delitto ; iti tal caso la prova' generica si acquieta col concorso di entrambe le due specie di testimoni. Tali sono casi di ritrovamenti di uomini morti per delitto , della sepoltura di essi , e di ogni altro reperto di fatti.criminosi. Art. 130. L testimoni periti faranno le loro deposicioni per ,
i
via di
una diehiarasìone , a parte del processo verbale dell’ ispe-
zione giudiziale del commessario del Re, in cui si farà menziono dell’ intervento de’ periti senza ripetere il dettaglio, della loro perizia. Tali dichiarazioni saranno accompagnaté dal giuramento. Art. 131. Ne’ casi di -ferite e di omicidi, i periti idonei sono due cbirurgi , o pratici di chirurgia , che con approvazione esercitino 1» loro facoltà. Costoro descriveranno il numero , la circonferenza , la qualità e la profondità delle ferite; come pure daranno il loro giudizio sulla qualità delle armi, con cui sono ztate-iatle. In coso di morte del ferito i chirurgi dovranno necessariamente esaminare il cadavere , e farne la sezione in presenza .del commessario del Re , per riferire non solo sulla qualità
delle, ferite ,
ma eziandio sul loro effetto visibile, sugli or-
gani dell’ uomo estinto , e su di ogni altra circostanza che vaglia a far conoscere la vera cagione della morte dell’ offeso. Art. 132. L’osservazione del cadavere 'e la sezione del medesimo avrà sempre' effetto in tutti casi di morte , ne’ quali sia dubbia F esistenst del reato, e roassimameale quando si dubita di morte cagionata da veleno. Della sezione ed osservazione del cadavere dovranno i chirurgi farne giurata dichiarazione separata , quante voile abbiano precedentemente osservato io stesso i
ièrito vivente.
•
Art. 133. Nel processo verbale deHa ispezione giudiziale dovrà farsi una esatta descrizione- di tutti gli effetti, armi , islrumenli , carte , ed altri oggetti , o segni valevoir a fare verisimilmenle presumere l’autore del reato. Tali oggetti, o segni, qualora non fossero mobili , richiedessero perizia di arti ; o facoltà , saranno riconosciuti da due periti che ne faranno sepa' rata dichiarazione avvalorata dal giuramento. Art. 134. Se le tracce del reato militare fossero su di oggetti mobili , o gli effetti rinvenuti fossero delle cose mobili che non avessero caratteri certi ad essere distinte, il commes-
Digitized by
— 248 — •ario del
Re dorri procedere ai suggcilamento
,
onde
prtspn-
tarne r identità. Le cautele del suggellamento sono , che due testimoni sieno presenti a tale formalità , e che prima dell’ apertura riconosca*
00 r integrità e l’identità delle impronte de’ sigilli. Art. 135, L’ispezione giudiziale si debbe eseguire con uguale impegno di scoprire il reato, e di trovar l’innocenza; dovemlcsi aver di mira unicamente la verità, ciò eh’ è l’oggetto delta procedura criminale. In ogni rincontro , e soprattutto ne* casi dnbbl , il commes~ dei Re dee raccogliere tutte le notisie , ed anche gli og* getti che possono valere tanto a carico , che a discolpa df chi faa commesso il reato, o ne viene supposto l’autore. Art. 136; Nell’ atto della visita giudiziale il commessario del Re , a seconda del bisogno , fa comparire tutte le persone che possono dare indizi sopra la causa, o gli autori, oi complici del reato. Nc’casi di morte, di cni sia ignota o sospetta la cagione , chiamerà specialmente i parenti ed i vicini del defunto, quelli che avevano correlazioni con lui, e 'quelli che si fossero trovati in sua compagnia nel tempo prossimo alla sua morte. ^ Art. 137. Le dichiarazioni delle persone che compariscono chiamate , come nell’ articolo precedente sono distese sommariamente safTio
,
in quinterneltq separato dal processo verbale della ispezione , e
fanno firmare dalle medesime ; ed ove non sappiano scrivere , ne sarà fatta menzione. Art. 138. In conformità delle regole stabilite , il commessario del Re compilerà il processo verbale d’ ispezione giudiziale, che verrà firmato da lui , da’ testimoni intervenienti e dal cansi
celliere.
Art. 139. Nel caso di omicidio, se il cadavere non è riconosciuto da alcuno, si farà trasportare ed esporre almeno per ore venti,
quattro in luogo pubblico e frequentato, per ottenerne, se sia possibile, la ricognizione. Art. 140. In lutti i cast in cui la qualità del luogo forma una circostanza aggravante , scusante , o esplicativa del fallo criminoso , il coinmessario del Re dovrà farlo riconoscere e deaeri vere, o da due semplici testimoni , o da due periti , secondo il bisogno, e giusta la regola stabilita negli articoli 428 e 129. Art. 141. Forma parte della pruova generica degli omicidi quella della morte e sepoltura dell’ ucciso. Questa prova si ottiene colla fede. del registro de’ morti, o in mancanza , col detto di due testimoni che attestino di aver riconosciuto il cadavere, e di averlo vedalo seppellire.Arl. 142. Sospettandosi reato sul cadavere di un uomo sepolto , per eseguire sullo stesso l’ ispezione giudiziale , si farà disollerrare e riconoscere da’ becchini che Io hanno sepolto , se
Digilized by
Coogle
,
— 249 — riconoscibile ; e non potendosi riconoscere , te ne ftirà men« zionc nel processo verbale del disolterrameoto , che dovrà distendersi dal conimessario del Re. Art. 143. I periti nc’casi di stupro, e nella ricognizione de* gli elFetti che possono seguirlo , sono promiscuamente i chirurgi , i medici c le ostetrici pubbliche. Il commessario del Re può scegliere gli uni e le altre , secondo lo qualità delle persone sulle (filali dovranno fare l’osservazione. 1 periti ne’ casi di falsità son quelli che per ragion del loro ufficio sono obbligati a conoscere 1’ autenticità de’ caratteri c delle carte , delle quali si contende. Art. 144. In generale sono periti legittimi delle vario specio di prove generiche coloro, la facoltà o l’arte de’ quali abbia servito di mezzo , o sia stala l’oggetto del fatto criminoso. Art. 143. Nel caso che i periti destinali per la prova generica non convengano nel medesimo giudizio , il commessario del Re dovrà aggiungere alla ricognizione un altro perito per disìa
rimere
la parità.
Art. 146. I periti formeraimo le loro dichiarazioni giurale , 1. a senso dell’ articolo 130, e le firmeranno. Se i periti fossero illetterati , il loro giudizio verrà scritto dal cancelliere ; cd essi
giureranno alla presenza 2. sarà falla loro i
lettura.
del
commessario del Re , dopo che uc
Un tal atto che farà menzione di essere
periti illetterati , verrà firmalo dal cancelliere e vistalo dal com-
1. messario del
Re.'
Art. 147. Per quei reati che non lasciano alcun segno sensibile , e perciò detti di fallo transitorio non ha luogo l’ ispezióne2.giudiziale , perchè per tali casi là cognizione del fatto si confonde con quella della persona c quindi la prova del corpo :
•
del delitto diviene suppletoria. Art. 148. La prova del corpo del delitto è suppletoria ; ” quando il corpo del delitto di sua natura permanente
consumato , in modo che non lasci alcun segno d’ umana evidenza : come nel caso dell' omicidio seguito collo abbruciamento del cadavere e la dispersione delle ceneri ; '° quando il fatto sia df sita natura transitorio che non , lasci tracce o segni d’umana evidenza. Art. 149. La prova suppletoria ne’ sopraddetti casi si, ottiene per mezzo di deposizioni di testimoni ne’modi seguenti : ° por gli omicidi in cui il cadavere dell’ ucciso siasi involalo , 0 in altra maniera distrutto , coesiste la prova in genere nella prova della esistenza e mancanza dell’ ucciso dall’ ultimo giorno in cui fu veduto, fino al giorno della incominciata siasi
processiira : ^^ pe’ furti , nella prova della esistenza c mancanza della coso rubate; e so questa non possa ottenersi , tiene luogo d’i«
32
Digilized by
— 2S0 — g$nere la buona fama di cui godo
il derubato, ed il di hii con* questo immediato. Art. laO. Quando manchino tali argomenti, o quando sieno talmente generali che non possano soinministraro alcuna pro-
l't/i genere trovandosi confuso colla prova della specie , o sia della reità dee il magistrato rivolgere a questa tutta la sua attenzione , onde portare nella prova del delinquente e del reato militare il maggior
babilità della esistenza del fatto, allora
,
grado di certezza. Art. ISl. Quando ne’ reati militari si uniscono fatti perma1’ inquisitore proverà nenti c fatti transitori ciascuno di essi con quella specie di prova , che è propria della lor qualità perciò nell’ adulterio la sola pruova pcrmaiieute essendo il vincolo del matrimonio, la fedo di esso costituirà,!' j/i genere per,
:
manente. I\e’ furti
• .
con frattura, con incendio, con
;
iscalala e
con
al-
tre simili circostanze , dovrà l’ inquisitore assicurare l’in genere
permanente delia qualità aggravante , cd attenersi al suppletorio pel furto.
Per la diserzione , la parte d’ in genere permanente consiste nella qualità militare del disertore ; c quindi si prova colla Jiliazione del medesimo. ,
Ne’ delitti d’ insubordinazione , di discorsi oltraggiami, e d’ingiurie verbali , la parte perinaneiìlc consiste nella qualità militare deir insubordinato , e di colui che soffre rinsnbordiiiazione. Questa
tale
qualità
si
giustifica colla Jiliazionc e co’ certificati
de’ superiori intorno al rispettivo
feso ; cd in lai guisa
grado delf olleusorc e dell’of-
pratica iu simili casi : dovendo gl’ inquisitori per la parie transitoria del reato militare procurarne la si
prova per mezzo dc’lqstimonì.
,
SEZIORE
in.
De' documenti. Ari. 152. Se dall’ispezione giudiziale risultino mezzi di propc’ quali si rende necessario passare a visite domiciliari ; o , se la natura del reato sia tale che dalle carte , o da altri og-
va
delf imputalo , o altrove, si possano ricavare mezzi di prova ; il commessario del Re eseguirà la visita de’ luoghi suddeUi. Art. 153. Il cpmincssario del Re accompagnalo dal cancel-
getti esistenti nella casa
da sufficiente scorta c da due testimoni , si porla in delti luoghi, onde farne la visita: cd a fino di gareiilire le succese perchè nulla venga trafugalo , o intruso , userà tutte le ojiporluuo cautele sigilli incendo apporre anche
liere ,
,
sive operazioni ,
;
i
Digitized by
— 281 —
^ tlì
uflìcìo , ove occorra e convenga ,
nel
modo
prescrìtto nel*
articolo 134.
l’
Art. 131. Quando si dovranno torre i suggelli per esaminare le carte ed altri oggetti, l’imputalo dovrà esser presente : ed ove
non fosse in potere della giustizia , assisterà a questa ope-
egli
razione un
ullìziale del
corpo
dell’ imputato
,
da richiedersi
al
rispettivo superiore. Qualora poi rimpulato non appartenga ad alcun corpo, oa corpo non esistente nel luogo dell’inquisizione , il comandante militare del luogo destinerà un ufliziale , per intervenire per
parte dell’accusato nell’atto che si levano i sigilli. In tale for* inalila i testimoni assunti nel suggellamento riconoscono prima l’integrità ed identità delle impronte del sigillo, e quindi as* sistono all’esame dello carte, ed alla ricognizione degli oggetti: operazioni che dovranno sempre eseguirsi dal coramessario del Ile colle prescritte cautele e formalità. Art. 153. Se nell’ esame delle carte se ne trovassero di quelle che potessero valere , sì a carico , che a discolpa dell’ imputato, il commessario del Re dovrà porre in margine di ciascuna pagina la sua finiia , dovrà numerarle , e dovrà farle firmare e nel caso dall’ imputato , o da altro che assista in sua vece che r imputato presente non sapesse scrivere, ne sarà fatta men:
zione.
Art. 156. Sè le carte "per mancanza di margine non permettessero l’adempimento del precedente articolo, il commessario del alla quale appone il suo sigillo c la , sua firma; facendola eziandio hrmaro' dall’accusato , o da chi
Re vi unisce una carta assista in di lui vece.
Art.
Contro il
l’
157. Tulle le carte e gli oggetti , si in favore, che saranno con apposito elenco uniti agli atti: imputato ,
cancelliere sarà rispOnsahile della conservazione di essi. Arti 158. Se la natura degli oggetti , I’ uso e la qualità ,
debba del
essere
verificala
col
giudizio de’ periti ,
il
Re ne commette la perizia a persone esperte.
comniessario Egli fa pri-
ma una esatta descrizione degli oggetti da riconoscersi: indi fa praticare le ispezioni e gli esperimenti opportuni. Il processo verbale in questa parte vien firmato da’ pertts me-
desimi. Art. 159. Di tutte Io operazioni enunciale ne’ precedenti articoli si fa menzione nel processo verbale della visita , ebe vien firmato da’ testimoni , dal commessario del Re e dal cancelliere^
La scrittura e gli altri oggetti materiali possono medesimo , cd il corpo del delitto come nei moneta , di detenzione cd asportazione di armi proio pure gli ogbite , di falsità dì scritture , ed altri casi simili getti e le scritture costituiscono la prova ili un altro reato, del Art.
160.
cosliUiire casi
il
reato
:
di falsa
:
Digitized by
— 252 — danno argomento. Nel primo caso 1’ oggetto materiale 0 la scrittura formano il corpo del delitto e la convinzione del reo: nel secondo divengono semplici mezzi di prova e di quale
essi
njanifeslazìone del reato.
SEZIONE
IT.
,
Degli esami de' testimoni. Art. I6I. Uno de’ più importanti mezzi di prova nelle cause criminali consiste nella deposizione de’ testimoni. Quindi le persone clic nel rapporto , processo verbale , querela , o che iu altra maniera vengono indicale come informale del fatto criminoso di cui si forma l’ istruzione , saranno dal commissario del Re nominale in una noia che presenterà al presidente del consiglio di guerra.
Art. 162. Ogni persona dotata di retti sensi e di sana mente può essere chiamala come testimonio , qualunque sia la sua condizione o dignità ; c non potrà ricusarsi a prestar la testimo,
nianza di un fatto che sappia. Art. 1G3. I catturanti dell’ imputato possono far testimonianza nel giudizio che si esegue per la causa medesima dcll’arreslato. Le donne sono capaci di render testimonianza in tutti i reali militari. Le eccezioni contro di esse sono le stesse di quelle che possono allegarsi pc’ testimoni maschi. La testimonianza degl' impuberi sarà ricevuta come una notizia slragiudiziulc.
Art.
1G4.
I
consanguinei ed
affini
del reo sino al quarto gra-
do civile , non possono essere costretti a deporre contro io stesso. si estende allo stessa grado pe’ testimoni parenti
Tale esenzione
dell’ accusatore.
La parentela si giustilica colle fedi
de’ registri
della nascita c de’ matrimoni.
Art.
1GÌ>.
La disposizione dell’ articolo precedente si estende
ancora agli avvocati c procuratori che per ragion del loro ufficio abbiano avuto cognizione del fatto pel quale si procede. , Similmente non possono essere costretti a far da testimoni i medici , ccrusici ed altri uffiziali di^ sanità come pure gli speziali, , le levatrici cd ogni altra persona depositaria per ragion del , proprio stato ò professione , de’ segreti che loro si affidano, eccetto ì casi ne’ quali la legge gli obbliga a farsene denunziami. Art. IGG. Gl’inimici capitali de’ rei gl’ infami di fatto odi , drillo ^ i mandici che abbiano inquisizioni anche leggerissime , quelli che con qualunque alto abbiano violato l’ indifferenza propria de’ testimoni , sono incapaci di far testimonianza. Ari. 167. Gl’ impedimenti presentii negli articoli 164, 1G5 e 166 cessano , quando le persone nelle quali concorrono, sieno
Digilized by
Googlc
— 25S — testimoni necessari del fallo , o di qualunque circoslanta esplicativa dello stesso ; eccettuali però sempre i nemici capitati , a gli avvocati e procuratori , quando questi ultimi dovessero interrogarsi di fatti , la di cui scienza dipendesse dalla confidenza messa nella loro persona e nella loro difesa. Art. 168. I congiunti diventano testimoni tra loro ne’ reali pubblici commessi dagli uni contro gli altri i detenuti ed i servi di pena , nelle prigioni e ne’ luoghi di pena le meretrici , ne’ lupanari : i mendici , in tulli i casi che manchino alla >rova altri testimoni. 2 In lutti i casi in cui la necessità renderà idonei siffatti testimoni , il commessario del Re cercherà nel tutto insieme delle prove, come supplire alla prevenzione che altronde nascerebbe dalla qualità di essi. Art. 169. Essendo l’ istruzione preparatoria un processo d’ ìnTestigazionc , non debbono il presidente ed il commessario del Re, che sono incaricati di formarla , andar cercando con minutezza quali testimoni sieno eccettuali dalla legge ; perchè se cosa vi :
:
è di superfluo , può ben esser risecala , allorché si tratterà del dibattimento , nel quale si fa il processo di dimostrazione , essendo quivi solamente necessario che la nota de’ testimoni sia formala a’ termini della legge. Art. 170. Tulle le persone chiamale in contesto da’leslimonl dovranno essere necessariamente esaminate purché esse entrino in una parte del fatto, e non sieno nominate per incidenteArt. 171. Divengono parimente testimoni necessari i soci del reato , quando si ottenga la loro confessione ; ed appartiene al ,
criterio del giudice
Art. 172. signiti ,
d.il
il
pesar la forza de’ loro delti.
Niuna carica esenta gl’individui che ne sono infar testimonianza di
un fatto che lor sia noto
:
ma
non tulli indistintamente possono essere chiamatf a deporre avanti commessario del Re del consiglio di guerra. Alcuni di essi , a ragione della loro dignità e considerazione personale , non sono obbligati a rispondere che a quesiti scritti dal commessario del Re. Costoro sono
il
presidente ed
il
i
consiglieri di stato ;
i
segretari di stato ministri ;
i
segretari di stato ;
i
capi di corte ;
i
capitani generali ;
i
lenenti generali ;
i i
reggenti e consiglieri del supremo consiglio di cancelleria ; presidenti ed i procuratori generali della suprema corte
di giustizia , della gli
gran corte de’ conti e delle gran torli civili ;
arcivescovi ed
i
vescovi ;
gl’ intendenti nelle provincie
o valli da essi amministrate.
Digilized by
,
2S4 Ari. 173. Oltre lo persone indicale nell’ articolo precedente, delle altre hnvvene 1. di
,
dalle quali
si
possono non già per ragion
2. ina per cifetto delle circostanze , carica ,
scritte in forza d’ interrogazioni fatte
esigere le risposle
anche in iscritto.
Costoro sono “ gli agenti ed incaricali residenti nell’ estero ; ° tutte le |)crsone che occupano cariche la cui residenza , non potrà lasciarsi senza permesso di uuo de’ ministri , o del
comandante in capo dell’ esercito.* Ogni altro testimonio dee personalmente comparire , sentarsi al presidente del consiglio di
e preguerra , che lo ha chia-
malo. Art. 17-f. Occorrendo di chiamarsi testimoni militari , se no debbono fare per iscritto le richieste a’ rispettivi superiori dei corpi cui appartengono ; o a quei superiori ove si trovano di
non appartengono a corpo , o non esistesal quale appartengono. Trattandosi di chiamare testimoni pagani , le richieste si faranno dal coinmessario del Re, ne’ domini al di qua del Faro, residenza , qualora sero presso quello
all’ autorità
e nelle
di polizia civile del
valli al
di
là del
l’autorità competente del
luogo ove dimora il testimonio;
Faro tali richieste si dirigeranno alcomune ove dimora il lesliinonio.
So si tratterrà di chiamare individui che appartengono ad un’ amministrazione , o corpo qualunque , la richiesta dovrà indirizzarsi al superiore del corpo , o dell’ amministrazione. Tali richieste si faranno con lettere di iifRcio del commessario del Re, delle quali se ne farà registro negli alti dell’istruzione.
Art. 173. Se chiamalo il testimonio nou viene , ne produce scuse Icgillirao della sua mancanza , se ne renderà informala r autorità, per mezzo della quale fu fatta la citazione di comparsa , che userà contro il testimonio renitente a comparire quei mezzi di rigore stabiliti dalla legge per aslringervelo. Art. 176. Quante volle però per mezzo di cerlificalo di un iilfiziale
di sanità
si provi l’ impossibilità in cui sono i leslimon! presenza del presidente o del commessario del cd il coraraessario del Re , o questo solo ne’ casi di sua incumbenza , si recheranno unitamente al , cancelliere , alla dimora del testimonio infermo per riceverne ,
di
comparire
Re ,
allora
alla
il
presidente
la deposiziouc.
Qualora poi si
il testimonio infermo o impedito a viaggiare , trovasse in luogo distante dalla residenza del Consiglio di
guerra , sarà
in facoltà del presidente incaricar dciresame dello stesso l’autorità di polizia civile residente nella dimora del te-
stimonio , b pure commettere 1’ esame del testimonio assente al commessario del Re di altro Consiglio di guerra più vicino o , ai comandante di un corpo o distaccamento, per mezzo del co-
— 2SS — Diandanlo della provincia o vallo , secondo che riuscirò più age> vole 0 convenienle alla regolarità del servizio. Una tale ddogaziono potrà farsi in tutti i casi di assenza di testimoni , sempre che non emerga il bisogno di procedere all’atto di ricognizione o di affronto : nei qual caso la presenza del testimonio è indispensabile. Art. 177. I quesiti da farsi al testimonio assente, o impedito a viaggiare, saranno scritti dal commessario del Re , e tidimaii dai presidente del consiglio di guerra. A’ detti quesiti verrà unito un prospetto de’ fatti e delle circostanze che possano
porre
in
grado
delle altre
1’
di ben regolarsi , e di soggiungere ove dalle risposte del testimonio risultassero
esaminatore
domande
,
necessarie per maggior chiarezza della processura. 1. Art. 2. 178. Il presidente ed il commissario del Re assistiti dal 3. cancelliere debbono sentire i testimoni venuti all’esame separa4. tamente l’uno dall’altro, purché talora non occorresse confrontra loro.
tarli
,
L’ esame de’ testimoni dovrà farsi sempre fuori della presenza egualmente che del querelante c di ogni estranea persona. dell’ imputato ,
179.
Art.
L’esame
de’ testimoni
si
divide in quattro parli
essenziali : “ '’
°
"
Art.
scere
la
Presentazioni :
Domande preliminari : Domande sulla causa, o sia esame propriamente dello: Conclusione 180. La presentazione de’ testimoni consiste nel riconolegalità della venuta del testimonio, c l’identità della :
sua persona. Quindi dovrà spiegarsi , se egli sia. uno di quelli descritti nella nota formata dal commissario del Re, a’ termini 'dell’ art. iGl o fosse chiamato in contesto da altro testimonio esaminalo , o presentalo dalla parte querelante. Art., 181. Alle dimando preliminari dee precedere l’avverti-
mento al testimonio di. dire la verità , c di parlare senza timore. In seguito sarà richiesto di dire il suo nome, cognome genidomicilio , patria , e condizioni. Indi gli si domantori età derà se sia domestico , parente , o in alcun modo congiunto ,
,
,
,
delle parti , ed in qual grado. .Art. 182. Le domande sulla causa debbono consistere in un Le Cfic cosa sapete del delitto dialogo che comincerà altre interrogazioni sorgeranno dalla natura del fatto , dall’ andamento , o dagli accidenti del discorso. 11 presidente cd il commissario del Re si asterranno sempre di far domande indirette e suggestive , quelle cioè nelle quali è compreso il lenor delle risposte. E permesso però di fare osservare al Icsliinonio le in:
verisiiniglianzc c le coulraddizieni del discorso , nelle quali forse
Digitized by
,
— 256 —
'
cade ; e po[r& obbligarsi a dimoslrare la varila di quel che ds> pone. Ogni deposizione dee chiaramente contenere la causa della scienza , o sia il mezzo onde il testimonio ha acquistata la notizia del fatto. Quindi dovrà spiegare, se abbia veduto, o se abbia inteso , il fatto o il discorso che narra. Art. 183. Il presidente del consiglio di guerra ha la facoltà di sperimentare colla detenzione qualunque testimonio che ricusi di dire la verità , comcchè convinto di saperla. I casi in cui debbono testimoni essere condotti alla verità per questi mezzi, c la misura con cui possono i presidenti usarne , son rimessi alla loro prudenza ed alla loro probità. Art. 184. Intesa la deposizione del testimonio, il presidente la farà distendere dal cancelliere con quell'ordine di dialogo, che ha avuto luogo fra loro. Indi ne farà far lettura al testimonio , gliene spiegherà quelle parti che mai non intendesse e quindi gliela farà in sua presenza sottoscrivere ; e nel caso che non sapesse scrivere ne sarà fatta menzione. Il presidente il commissario del Re ed il cancelliere firmeranno aneli’ essi. Art. 185. Allorché il fallo che dà luogo al procedimento di un consiglio di guerra , sembra abbastanza provalo co’ documenti e detti di testimoni presenti , il conimessario del Re di , concerto col presidente potrà tralasciare di ascoltare i testimoni assenti che saranno da loro giudicali meno essenziali o su, i
,
,
perflui.
Art.
186. Se
il
testimonio non intendesse
la lingua
italiana
sarà' destinalo dal presidente un inlerpelre da cui esigerà il , giuramento preliminare di fedelmente tradurre : giuramento cha ripeterà anche nella lingua del testimonio. Il presidente comu-
nicherà
le
dimando per mezzo dell’ interpetre
al
testimonio , e
r inlerpelre comunicherà le risposte del testimonio al presidente. La dichiarazione sarà scritta per intero nelle due lingue. Cosi r originale^ che la traduzione verranno sottoscritte come sopra si è detto. L’ inlerpelre non sarà preso nè da testimoni nella medesima causa, nè tra gl’interessati? s E z I o N B
V.
DerjV intérrogakn delf imputalo. Art. 187. L imputato arrestato o che si presenterà volon, tariamente nel principio o nel corso dell’ istruzione preparatoria del giudizio , ‘riceverà un primo inleerogatorio sia dall’ aiu, tante della piazza , aiutante-maggiore o agente di ,
vile
che
sia dal
polizia ci-
lo arresterà ne’ casi preveduti degli articoli 111 e 112, commessario del Re , qualora l’arresto segua dopo iu-
Digitized by
,
s
— 257 _
,
cominciata l’ iuformozione. L’ iuterrogatorio detl’ accusalo dea raggirarsi sul motivo del di lui arresto, o della sua spoulauea presentazione. Questo interrogatorio nel caso di arresto dovrà riceverlo prima che entri nelle prigioni , c sarà ristretto alla dimanda , se sappia i motivi del suo arresto. In caso che si presenti , la dimanda sarà, perchè siasi volontariamenie pre-
sentato,
y.
^
Art. 188. Se l’ imputato dice d’ignorare la cagione dei suo,, arresto , l’ ufEziale che lo ha interrogato , gliela manifesterà. Se rispondendo alla prima interrogazione adduca per motivo dell’arresto, o ddia presentazione, il reato di cui viene imputato; potrà l’ interrogante passare alla seconda dimanda, cioè , che sappia del reato stesso. Se l’incolpato, rispondendo successivamente alle suddette inlerrogazioui passi a confessare il reato , allora l’ ullìziale che lo interroga potrà fargli tutte quelle domande che suggerirà la narrazione stessa del fatto. Àrt. 189. Secondo l’ordine del suddetto dialogo, il cancel,
,
,
liere distenderà la confessione dell’ imputato ,
che l’ul&ziale in-
terrogante gli farà leggere e sottoscrivere; e nel caso non sappia scrivere , se ne farà menzione , facendogli sulla stessa prestare il giuramento. , Art. 190. Se il reo , confessando, comprendesse altri noi suo reato , gli sarà ricordata là santità del giuramento , e gli si avvertirà che dovrà un giorno ratificare il suo detto alla presenza di quello che nomina , e cl^e forse colla istruzione regolare del processo potrebbe essere verificato il contrario : nel qual caso rimarrebbe convinto di falso. Se l’ imputato persista nella sua ,
,
.
confessione, ciò dovrà notarsi dal cancelliere, come pure dovrà notarsi , se e^li si ritratti , o si modifichi. Art. 191. Se l’ imputato sarà negativo, qe sarà disteso un atto dal cancelliere , cifrato dairumziale interrogante. È per-
messo al medesimo dì dire tutto quello che voglia sulle imputazioni che egli sa , o che presume essergli state fatte. Di tutto quello che dice ,’ ne sarà formata alto dal cancelliere; e se avrà allegato circostanze minoranti , o esclusive del reato , e ne avrà indicato le pruove , se ne terrà conto nel corso delle informazioni , per quanto possa condurre all’ accerto, del vero. Art. l'92. Se l'imputato non intendesse la lingua italiana, sarà destinato da chi fa l’interrogatorio un inlerpetre , e verrà eseguito rinterrogalorio per mezzo dell’ interpetre medesimo colle
forme prescritte nell’articolo 186 dì questo statuto. Art. 193. Se il testimonio, o l’oiteso,,o il complice o correo , non conosca l’ imputato , o non sappia specificarne il nome e cognome , ma lo indichi solamente in una maniera imperfetta; il commessario del Ro jed il presidente non potranno chiudere r istruzione , sé prima non faranno riconoscere da essi la persona dell’ imputato. 33 ,
Della ricognizione delle persone. Art.
194.
La ricognizione si farà alla sola presenza del pr«>
Re , e del cancelliere. 19S. Si dovranno scegliere almeno cinque persone ap> consimili all’ imputato. Niuna delle saddelle nota a colui che dovrà fare la ricognizione. persone debbe essere L’ imputato dee frammischiarsi fra esse, scegliendo il posto che gli piacerà. Frattanto la persona che dovrà fare la ricognizione sarà ritenuta in una camera separata , senza che comunichi con alcuno , e senza che possa vedere ciò che si opera nella camera dello sperimento. Art. 196. Quando sarà già pronta la fila degli uomini , tra quali r imputalo , il testimonio, l’offeso, o complice verrà introdotto ed avvertito dell’ oggetto della sua chiamata. li commessario del Re gli dirà che vegga , se tra quegli uomini siavi colui che nella deposizione indicò pel solo nome o cognome o pe’ soli connotati personali. Se dichiarerà di riconoscerlo ; il commessario del Re gli ordinerà di toccare con mano la persona , che dice di aver riconosciuta. Se erra nella indicazione sarà ciò spiegato nel processo verbale , o sia atto della ricognizione. Quindi al testimonio, o complice che fa la ricognizione, si deferisce il giuramento. U testimonio , o complice firmerà r atto , e lo firmeranno con lui il presidente y il commissario sidenlc , del commessario del
Art.
prossiroalivamente
del
Re ed il cancelliere. Se non sa, o non pnò scrivere, ne
sarà fatta menzione.
CAPITOLO IV. Del costituto ^
degl’ inquisiti.
'
'
199. Acquistata la prova co’ mezzi accennali nell’artil’inquisito dovrà èssere introdotto al cosltVu/o, libero Il presidente comincerà ad avvertirlo che già presa I’ informazióne del reato di cui è imputato; e perciò lo ammonirà a rispondere con verità alle interrogazioni che gli Verranno fatte. Indi lo interroga lo stesso presidente. Il commissario del Re può fargli dèlie dimando nel corso Art.
colo
123,
da qualunque legame.
è
stala
del costitnto.
Art. 200.
La prima interrogazione da farsi all’ inquisito, sarà,
perchè si trova sottoposto al giudizio. Da questa prima si passerà alle altre che somministreranno le di lui risposte. Se l’inuisito sarà negativo dopo le ammonizioni reiterate del prèsiJente di dir la verità , sarà della negativa fatto un semplice
Digitized by
,
— 259 — ^
Mriìficato dal cancelliere , e cifralo dal presidente e dal cotn-:
missario del Re , e l’ inquisito sarà rimandato alla prigione. Sulla negativa non si esigerà giuramento. Art. 201. Quando l'imputato ccmfessi o interamente il suo reato ; o con qualità sieno scusanti , sieno aggravanti per se > ,
o ohe comprenda altri nel suo reato o aggiunga qualità scusanti o a^avanti per gli altri se gli farà prestare il giura;
,
mento sulla sua confessione.
'
Art. 202. Se l’ imputalo ricusi di rispondere o si finga muto, presidente io avvertirà che non sarà interrogato in alcun’ altra parte del giudizio. Di tale circostanza ed avvertimento si distenderà un atto in nome del presidente che sarà firmato dal medesimo , dal commissario del Re , c dal cancelliere. r inquisito ricusi di sottoscrivere una deposizione Art. 203. già fatta , gii si farà l’avvertenza, che si avrà come sottoscritia. Di una tale dichiarazione si formerà un atto , che sarà firmato ,
il
,
^
dal cancelliere, e cifrato dal presidente c dal commissario del Re. Art. 204. Allorché vi sono più inquisiti dello stesso reato essi sono costituiti separatamente l’ uno dall’ altro.
Se
l’
inquisito
non intenda la lingua italiana ,
sarà destinato
presidente un interpetre. Il costituto verrà eseguito colle forme prescritte nell’ articolo 186. Sarà lecito all’ imputalo dì ed il presidente ricusare la persona nominala , come sospetta
dal
:
‘
trovando ragionevoli gli addotti motivi dovrà eleggerne un’ altra. Art. 20S. Di tutte le circostanze deposle nel costituto , che possono chiarir la verità ricercata , e di tutte le pruove certe e perentorie del vero , che produrrà un imputalo , si a carico, che a discarico , dovrà tenersene tutto quel conto che la giustizia richiede.
.
.
,
..Art. 206. La confessione dell’ incolpalo è un elemento di convinzione valutabile col crilerÌQ morale , come ogni altro mezzo di prova del fatto che costituisce l’oggetto del giudizio.
TITOLO n. '
DEL GIUDIZIO MIUITAHE.
'
CAPITOLO ,
II.
Dispotiziont generali per la convocazione de’ cornigli di guerra.
Art. 217. .sario del
Nel terzo giorno del termine a difesa il commesper la nomina ,
Re farà la riimiesla a chi convenga
de’ membri del consiglio
da convocarsi. perché nell’ ordine del Saranno quindi date le disposizioni
Digitized by
— 260 — giorno
Bussegbente
sia pubblicata la
nomina de' membri dello
che verrà comunicata all’ accusato. Art. 218. I congiunti ed affini fra di loro, fino al quarto grado civile , non potranno esser membri di uno stesso consistesso ;
glio di guerra.
Niun congiunto o affine dell'accusato , o della parte offesa , grado civile , potrà essere membro del consiglio dl'guerra, che dovrà giudicarlo. Niun sotto-ufficiale , o soldato potrà essere nominato giudice, se non sa leggero e scrivere , e so non conta tre anni di servizio. Art. 219. Sarà lecito ad ogni accusato di ricusare uno dei giudici del consiglio di guerra col solo giuramento in parola d’ onore , senza addurre alcun motivo ; purché la ricusa si faccia veutiqiialtr' ore prima di radunarsi il detto consiglio : ma non sarà lecito di ricusare il presidente, o più di un giudice, senza addurne la cagione. Art. 220. Tutte le cause di ricuse diffinite dalla legge pof tranno allegarsi dagl’ imputati contro qualunque membro del cousiglio dì guerra , che dovrà giudicarli. 'Art. 221. I motivi di ricusa de’ membri de’ consigli dovranno allegarsi 'nel termine di ore ventiquattro dopo la comunicazione della nomiua fatta all’imputato. Scorso un tal termine, s’intenderà che egli non abbia alcun membro del consiglio in sofino al quarto
•
'
'
'
spetto.
Art. 222. Ogni membro del consiglio di guerra, incluso il pre^sidente , avrà un voto decisivo, escluso il commessario del Re. I
*
Questa parte del giudizio non è che l’espressione dell’ inticonvinzione prodotta nell’ animo de’ gradici dal complesso
ma
delle prove.
.
Ciascun giudice pronunzia il sub voto col sentimento della certezza morale prodotto in lui da’ mezzi di prova raccolti se, condo le leggi , e valutati col senso comune. L’ intima convinzione che determina il giudizio sul fatto , nella lingua del foro chiamasi criterio' mora^. Il criterio morale non ha luogo nell’ applicazione della pena. Il criterio di questa consiste nella comparazione del fatto già accertato col caso previsto dalla legge. li rapporto de’ termini della definizione dei fatto colla ipotesi dell’articolo penale è invariabilmente fissato ^ questo regola 1’ arbitrio del giudice in quella parte del giudizio che applica la pena al reato. Art. 223. Là pluralità assoluta de’ voti calcolata sul numero de’ membri votanti del consiglio di guerra formerà la decisione. , Art. 224. Ne’ giudizi per reati che importano pena di morte,
perchè possa aver luogo
la dichiarazione , che
V accusato è co/-
Digilized by GoCJgle
•
t
261
—
joevo/e , dee contenere almeno due voti di più di quelli cbe m sono pronunziati o per lo non consta abbastanza che sia col-
pevo/e
,
o per F innocenza dell’ imputato.
Art. 22S. In ogni caso di parità assoluta dì voti , avrà seio> luogo il parere più mite. Se i voti saranno divisi in tre porzioni , in modo che nella deliberazione risulteranno le tre risposte espresse neU'artìcolo 267 ; e se la formola e coìpecola non abbia la pluralità assoluta di voti, e la formola non è co/< peìoole non ne abbia per lo meno la metà , si ba per adottata
pre
la formola: JVon consta abbastanza che sia colpevole. rt. 226. Se per qualche improvviso caso , dopo comincialo il dibattimento , uno de’ membri del consiglio di guerra non po> tesse votare , non si sospenderà la deliberazione ; ma allora il voto del presidente , qualunque sia la causa , avrà forza di due voti , purché sìa egli del sentimento più mite. In diverso caso passerà come un sol voto , ed avrà luogo la decisione secondo le regole stabilite. Se l’impedimento accadesse in peraona di più di un giudice, allora sarà sospeso il dibattimento, sino a che sarà svanito l’ impedimento , » saranno surrogati altri giudici. Nel primo caso potrà proseguirsi, dandosi lettura di tutto quello, che si era precedentemente fatto : nel secondo caso il dibattimento sì comiucerà da capo. Art. 227. La riunione del consiglio di guerra si farà nel luogo indicato dal presidente. I membri dei medesimo vestiti in completo uniforme, ed avendo in loro potere' le rispettive patenti vi si porteranno dopo udita la messa dello Spìrito Santo.
A
'
CAPITOLO V.
Della più ampia istruzione. Art. >296. Quando il consiglio di guerra, dichiara che non costa abbastanza che l’ accusato sia colpevole , ed ordina cbe siano prese più ampie informazioni , dovrà assegnare le ragioni, e specificare ciò che rimane a farsi. Art. 297. Il presidente ed il commessario del Re , seguendo le tracce indicate dai consìglio dì guerra , e tutte le altre cbe crederanno utili allo sviluppo della verità , esamineranno nuovi testimoni ; rintracceranno tutti i nuovi argomenti che potessero esservi, si in aggravio, cbe a discolpa dell’accusato; ed ecci-
teranno gli ufiìzìali della polizìa del luogo del commesso reato, e qualunque altro pubblico funzionario a somministrarne degli -
,
ulteriori.
Anche il' querelante e argomenti e mezzi
di
1’
offeso
possono somministrare nuovi
provai
L’ accusato poi potrà produrre ancb’ egli
tutte le
prove vt-
Digilized by
— m ~< tevoH a dissipare T accusa , e chiedere che si procedasi giudi-* zio di assoluzione.
Art. 29S. Qualora i duovì mezzi di prova raccolti dagl’ istruì* ad avvalorare le prove che il consiglio di guerra trovò insufficienti, e ne somministrassero de’ nuovi in appoggio delle accuse , il commessario del Re chiederà al presidmite dei consiglio , che l’ accusato sia posto in islato di arresto , ove
tori fossero atti
non si trovale di già. Eseguito r arresto , l’ accusato sarà interrogato dal presidente .
nuove prove emerse contro di lui , e se lo crede opportuno, anche sopra quelle che già esistevano. Dopo questo nuovo interrogatorio si compie la nuova istruzione ne’ modi ordinari. Art. 299. Se non si fossero conseguile delle maggiori prove contro r accusato , ma anzi egli avesse prodotto nuovi argomenti a propria difesa , per cui facesse istanza pel giudiùo ; allora si compie l’ istruzione sopra i mentovati argomenti. Tanto nel primo , che nel secondo caso sarà radunalo il <mnsiglio di guerra , dove saranno chiamali in preferenza quei membri che aveano opinato per la più ampia istruzione , nel caso che fossero presenti sul luogo ; e da questo consiglio sarà sulle
--
>
pronunziata la decisione diffinitiva. Art. 300. Quando la prima sentenza del consiglio avesse posto r accusato sotto custodia per un dato tempo , spirato il termine prescritto, il commessario del Re dovrà fare istanza per l’esecuzione del nuovo giudizio. Se non sono sopravvenute nuove prove , r accusato sarà messo provvisionalménie in libertà. Se r istruzione non è compiuta , il consiglio di guerra potrà prorogare il termine prefisso nella sentenza per un tempo che non sia maggiore di mesi tre , ovvero potrà mettere l’ imputato in libertà provvisionale. Art. 30). La disposizione del precedente articolo non impedisce che r imputato possa in progresso venir soggettato ad un nuovo giudizio , ove eqiergessero nuove pruove , fino a che non cessi l’azione penale in forza di un giudicato tffie dichiari dissipata r imputazione.
CAPITOLO Vili. •
.
Art.
Del procedimento contro gli assenti. 328. Quando l’ incolpalo soggetto alla giurisdizione mi-
fosse assente , per non essersi potuto arrestare , o che dopo r arresto , o dopo di essersi presentalo , si sia sottratto, o finalmente dopo di essere stato messo in libertà .provvisionale non siasi presentato . ad ogni richiesta della giustizia miliUirc, ha luogo contro al medesimo il giudizio contumaciale. litare
Digiiji-:-
by
Googk
,
— 263 — commessario del Re , dietro 1* ordine ricevnto dal comandante militare , a norma dell’ articolo ItS rìchiederi dal presidente del consiglio di guerra rispettivo , che sia spedito contro r incolpato assente la citazione a preientarsi. La citazione a presentarsi si spedisce a nome del consiglio di guerra competente , rappresentato dai presidente e dal cominessarìo del Re. Art. 330. La citazione chiama l’ incolpato , perchè venga tra Art.' 829.
Il
giorni quindici a presentarsi innanzi al presidente del consiglio di cui viene
di guerra competente, per rispondere alle cose, incolpato.
Questa citazione verrà pubblicata all’ordine del giorno del della provincia o valle dove è stato commesso il reato , e si rimetterà all’ autorità giudiziaria della patria di domicilio dell’ imputalo perchè sia affissa alle mura della di lui , abitazione , se ne abbia , e di più notificata al di lui prossimo congiunto fino al terzo grado , se vi esista , ed in mancanza di congiunti , c di abitazione propria , verrà affissa alla casa co-
capoluogo
munale. Art. 331. La risposta dell’autorità giudiziaria del luogo, di aver adempito a quanto viene prescritto nell’ articolo precedente colla minuta della citazione forma parte dell’ istruzione prepa, ratoria del giudizio contro gli assenti.
Art. 332. Durante
il
termine della citazione a presentarsi, il
residente ed il commessario del Re non lasciano di compire F istruzione preparatoria dei giudizio.
Art. 333. Qualora l’incolpato voglia ubbidire alla chiamata del magistrato , e tema forse dell’ esecuzione degli ordini di arresto precedentemente dati , si provvede di un salvocondotlo delr autorità giudiziaria della sua patria, o domicilio, ^cbe sarà
valevole per quei numero di giorni che gli sia necessario per portarsi alla residenza del consiglio di guerra che lo ha chiamato. ' Art. 334. Se spirato il termine della citazione non si è pre-
modo è pervenuto nelle mani della giustiprocede al giudizio in contumacia.. Le formalità che si debbono eseguire contro i contumaci , soùo quelle medesime prescritte contro gli accusati presenti , colla dìuerenza che quando l’ accusalo è contumace , la formolo dell’ interrogatorio non ha luogo , e nelle altre forme bisogna omettere tutto ciò, che suppone l’accusato presente in tutto quello che può farsi in sua presenza. Art. 336. Le sentenze de’ consigli di guerra contro i contumaci non avranno < altri effietti , che quegli stessi che dalle leggi si attribuiscono a simili giudizi proiferiti dalle corti -criminali dei regno. sentato , nè in altro
zia , si
..
Art, 33S.
Art. 337. Nessuno in qualità di difensore o patrocinatore può pre-
Digitized by
— 264 — i' imputato contumace. Possono comparir* i parenti e gli amici del contumace per iscusare la sua assenza , e domandare per lui un termine a presentarsi , qualora provino che egli è nell’ assoluta impossibilità di farlo nel termine
«enlarti per difendere
della citazione. Il presidente ed
il commessario del Re , se trovano legittima guerra la scusa , sospendono la convocazione del consiglio di per quel tempo che determineranno , avuto riguardo alla qua-
ed alia distanza del luogo. Ogni qualvolta il contumace pervenga nelle mani il giudizio contumaciale si avrà come non fatto, e si procederà come pe’rei presenti. Ma se sul progresso del tempo sia tolta la possibilità di ascoltare in dibattimento i testimoni già esaminati ; si avrà dal consiglio di guerra la giusta
lità
dello impedimento giustificato ,
Art. 338.
della giustizia ,
ragione delle loro deposizioni.
CAPITOLO IX. Della processura subitanea. Art. 339. Esigpno un pronto esempio quei reati che ppr la loro gravità , e frequenza , come rivolte , sedizioni , diserzioni frequenti o di più individui ed altri , possono più da vicino interessare la militar disciplina e la sicurezza delle truppe.
Ad impedire le funeste conseguenze di simili reati , verrà adoperato un più spedito giudizio che si chiamerà subitaneo. Art. 340. Qualunque consiglio di guerra di corpo di gnarnjgione o divisionario può esser convocato in modo subitaneo. Art. 341. Siccome ordinariamente più colpevoli dello stesso modo subitaneo , cosi il conguerra sarà composto come è prescritto nell’ art. 90. Art. 342. Qualora un consiglio di guerra di corpo, o divisionario dovesse giudicare in modo subitaneo, il presidente ed i giudici saranno tutti in una volta nominati a’termini della legge. Se debbe in tal modo giudicare uà consiglio di guarnigione, reato dovranno esser giudicati nel siglio di
si ‘nomineranno
i
giudici prima d’incominciare l’istruzione del
giudizio.
commessario del Re sarà quello del consiglio da convocarsi ; ed il cancelliere sarà scelto dal medesimo, nella classo Il
corrispondente.Art. 343. La
.*
nomina de’ membri del consiglio di guerra suagl’ imputati che dovranno giudicarsi.
bitaneo sarà notificata
Essi potranno col solo giuramento in parola di onore ricusare un solo de’ votanti , o addurre nel termine di un' ora contra ciascuno di essi le cause di ricusa ammesse dalla legge. Queste saranno nel momento discusse e decise dallo stesso consiglio di guerra.
Digilized by
— 26 S — *' A’ membri riconosciuti sospetti saranno surrogati altri dairaulorità medesima che ha nominato il consiglio. Art. 344. Lo stesso consiglio di guerra subitaneo dopo la convocazione prenderà sollecitamente una ìnFomiazione sommaria , formando la prova generica , esaminando i testimoni , e
costituendo gl’ imputati. Si passerà quindi alla elezione del di* tensore. Art. 34S, Il commissario del Re apporrà la rubrìca, ed indi darà comunicazione al difensore delia informazione sommaria. consiglio di guerra stabilirà il termine di poche ore per il difensore potrà da tal punto comunicare cogrimputàti. 346. Scorso il termine a difesa, verrà eseguito il gindizio colle norme stabilite nel capitolo III del titolo II di que<i sto libro , e nel modo che verrà specificato dal regolamento per le formolo de’ giudizi militari. Art. 347. Le decisioni dei consigli di guerra radunati con modo subitaneo non ammettono -richiamo all' alla corte militare , c vengono eseguite nello stesso termine che il rispettivo consiglio II
la difesa,
Art,
stabilirà.
Art.
348.
Il
i comandanti di qualunque avranno 1’ autorità guerra competente al grado de-
comandanle in capo dell’esercito ,
delle divisioni militari ,
c
generali
gl’ ispettori
arma , quando la circostanza lo richiegga di ordinare che
il
consiglio di
,
proceda col modo subitaneo. La stessa facoltà viene accordala a’ generali di una riunione di truppa accampata e accantonata per formare un campo. Sono però tali generali e comandanti obbligali di subito dimostrare all’alta corte militare l’urgenza del bisogno ebe gli abbia determinali a siffatto spedienlo di rigore. gl* imputati
r
LIBRO III.
.
DEt REATI MILITARI , E DELLE LORO PUNIZIOM. -
-
AUTICOU PnElilUINAHI. Art.
352. Le controvenzioni ed
con casli,£;hi e pene militari. 353. È una eontrovenzione punita con castigo militare.
i
reati
militari
vengono pu-
niti
Art.
Art. 354. l.° nita
la
violenza della disciplina
È veato militare t
Ogni violazione dello leggi particolari della milizia, pu-
con pena militare. 2.0 Ogni delitto o misfatto , che
la
legge dichiara di com-
petenza militare. .34
Digilized by
,
— 266 — Art. SSif. Le pene militari sono applicale in seguito di un giudizio militare. Art. 356. i castighi militari sono ordinati dai superiori in conformità del capitolo 4.” del titolo 2.® del libro 1.” Art. 3S7. Ogni misfatto , o delitto sottoposto ad un giudizio ma non preyeduto nel presente statuto , sarà punito conformemente alle prescrizioni delle leggi penali in vigore nel
j,
militare ,
regno. Art. 338. Le pene stabilite nelle leggi del regno produrranno a’ militari condannati da’ consigli di guerra gli stessi effetti che producono a’ pagani condannati dalle corti criminali. Art. 339. Tutte le pene che per le leggi del regno arrecano interdizione da’ pubblici u Ilici , o l’ interdizione patrimoniale, privano il militare condannato, da aiutante in su, dell’onore di più servire nelle armate del regno. ,
Art. 360. Le pene correzionali stabilite nelle leggi del regno arrecherauno la privazione del cingolo militare , quando sieuo inflitte per furti o falsità. In ogni altro caso i condannali non 3. ed i consigli di guerra cesseranno di appartenere alla milizia commuteranno le pene correzionali nel modo seguente. .. l.° La prigionia che non oltrepassa il mese, in arresto di :
rigore. 4.
2 ° La
prigionia
che non
oltrepassa
l’anno,
in servizi
ignobili pe’ soldati e solto-uflìziali , da’ quali la prigionia , oltre
questo
termine,
sarà
pel di più dell’anno espiata, servendo
ne’ battaglioni provvisori sino al termine della condanna.
Per gii ullìziali e le altre persone addette, all’ esercito ed al suo seguilo , sarà espiata in un castello , c produrrà la sospen-, sione d’impiego, durante il tempo della 'condanna. ® L’ammenda potrà aver luogo contro gli ullìziali, e solto-uflìziali; essi la sconteranno con quella parte de’ loro averi, che può esser sequestrata , a’ termini della legge. I soldati non saranno sottoposti all’ ammenda , ma in vece verranno soggettali a’ servizi ignobili , in ragion di giorni cinque per ogni ducato di ammenda.' ® Il confino e l’esilio territoriale avranno luogo pe’soli ullìziali ed altri individui attaccali all’ esercito ed al suo seguito: pc’ soldati e sotto-ufiìziali saranno queste pene commutate in servizio ne’ battaglioni provvisori-. ,
Art.. 361. In
tulli
i
casi ne’ quali le leggi del regno prescri-
vono' una pena infamante , i consigli di guerra , in vece di questa , soggetteranno il condailnato alla degradazione. ' Art. 362. Per tutti i reali contro le leggi generali del regno comrhessi ne’ quartieri , castelli, fortezze, piazzo chiuse, corpi di guardia , regi palazzi della capitale e delle ville ,
bastimenti da guerra , arsenali ,
c
siti
reali
qualunque altro luogo mili-
Digilized by
— 267 — taro , o sotto ie armi ed in servizio , oltre la pena stabilita dalle leggi del regno , i sollo-uffiziali e soldati rei soffriranno •
1’ esacerbazione
lirsi
di
iin
numero di
giri di
baccbelle , da stabi-
dal consìglio di guerra a misura della maggiore o minore
gravità del reato. Art. 363. I tribunali militari, in ciò che possa riguardar» la volontà , lo stato e l’ età degl’ inquisiti , il tentativo , la recidiva e la complicità , osserveranno nel giudizio le regole che le leggi penali del regno stabiliscono per l’ applicazione ed esecuzione delie pene , secondo il tempo e l’ imputabilità dell’ azione ; salvo quanto incatenili casi stabilisce il presente Statuto. Art. 364. La condanna ad una pena correzionale profferita dalla giurisdizione ordinaria contro un militare , se sia per furti ,
0 falsità , lo priva dell’onore di 'servire nella
milizia: in ogni
nitro caso produce la sospensione dal cingolo militare pel tempo della pena , espiata la quale , rientrerà a servire nell’ esercito. Art. 36S. Ogni militare condannalo per misfatto da una corte
ordinaria , per effetto della stessa condanna si ha come di fatto, senza 1.alcuna formalità , di già degradato. Art. 2. 366. Tulli i bandi , ordini del giorno ed altri regola3. menti4. che il comandante di un esercito , o di una divisione in 5. campagna farà promulgare avranno forza di legge militare , ed 1
6. tribunali militari 7.
nel giudicare
i
si
atterranno alle leltorali espressioni di essi
contravventori.
8.
9.
TITOLO I. ‘
DELLK PUNIZIOM
E De’ LORO EFFETTI..
JIILITAKI ,
10.
Art. 11.367. le pene militari sono: °
la
“
r ergastolo
® ®
,
morte.;
.
.
;
lavori forzali perpetui : lavori forzali leuiporanei ;
i
i
® la
reclusione ;
® Ja
degradazione ;
® la
.
,
.
,
‘
•
-
'
destituzione, o sospensione d’impiego per gli uflì-
ziali ;
®
i
®
1’
®
servili ignobili ,
o
la
detenzione in castello;
aumento dì tempo di servizio i")
baccbelle , ® il passaggio a’ battaglioni provvisori per un tempo determinalo , le
,
‘
\
/
pe’ soli sollo-uflìziali
e soldati. .
J
_
La degradazione, la destituzione e la sospensione d impiego per gli ufiìziali , le baccbelle , 1’ aumento di servizio ed il pas-
Digitized by
— 268 saggio a' battagiioDÌ provvisori possono essere pronunaiali insieme ad uuB delle pene criminali ne’ casi determinati dal preStatuto. sente 2. 3. Art. 4. 368. I castighi militari sono:
bacchette che non eccedono cinque giri per cento
le
1
uomini ; ° la
sospensione e destituzione pe’sotto-ulEziali ; ( ° gli arresti semplici, e di rigore; * i servizi ignobili da sci giorni ad un mese ; 3.° tutti gli altri castighi prescritti dal regolamento di disciplina ,
da pubblicarsi
a’ termini
dell’ articolo
89 del presente
Statuto.
CAPITOLO
I.
Delle pene mililari. Art. 369. Il militare condannato a morte da un consiglio guerra sarà fucilalo. Art. 370. Se più individui dell’ esercito incorrono nella pena di morte per lo stesso reato militare commesso in complicità , i consigli di guerra dovranno condannarli secondo la legge ; e quante volle condannati non fosla sentenza sarà eseguila sero più di due. Oltrepassando questo numero , da due fino a da sette a dieci sei la condanna sarà eseguila centra un solo la condanna sarà eseguita centra due , da dieci fino a quindici sarà eseguita centra tre, e cosi successivamente. Per gli altri condannati si sospenderà l’ esecuzione, e saranno raccomandati alia sovrana clemenza per una' commutazione di pena. l 'consìgli di guerra dopo la condanna- faranno con un allo distinto e ragionato la raccomandazione suddetta , e designecondannati conlra.i quali si esegue la sentenza, ranno in esso e quelli pe’ quali si dee sospendere , avendo riguardo alle circostanze aggravanti o attenuanti che possono concorrere contro o a favore de’ medesimi. Nel caso dì egual reità per tulle le circostanze , la condanna si sospenderà per coloro che hanno minor tempo -df servizio militare ed in caso di ègual servizio si sospenderà per coloro che hanno minore età , standosi per queste notizie alle ma(ricole del reggimento. La disposizione del presente articolo avrà luogo solamente in tempo di pace. In tempo di guerra , quando i condannati a morte per lo stesso realo sono due , sarà egualmente eseguita la sentenza ma oltrepassando questo numero , si tirerà la sorte con un dado , e se ne faranno morire uno da tre fino a sei, due da sette fino a dieci , tre' da undici fino a quindici , c cosi successivamente. di
i
,
,
i
:
:
Digilìzed by
Googl
— 269 — Ari. 371. fìcio
capo del completo è sempre escluso
Il
del sorteggio e della sospensione ,
dal l>ene*
a’ termini dell’ art.
pre-
cedente , ma farà nitmero perchè ne godano gli altri cotirchò due che riessendo il compioto composto di ire individui , mangono , tireranno la sorte tra loro in tempo di guerra , e ne sarà raccomandato uno iu tempo di pace. Art. 372. Quelli che dopo tirata la sorte, rimanessero esclusi dalla pena di morte dorranno soffrire il massimo del secondo grado di ferri ed i consigli di guerra in questo caso dovranno raccomandare tali condannati alla sovrana commiseratione. Art. 373. Ogni militare che a’ termini dell’ articolo 3S7 verrà condannato alle pene criminali profferite dalle leggi del regno le soffrirà negli stessi luoghi e modi che le soffre ogni ;
i
’
,
,
:
,
,
,
pagano condannato dalle corti ordinarie alle pene medesime. Art. 374. La degradazione oltre la privazione del cingolo militare porta seco la perdita delle decorazioni , delle pensioni ri-
muncratorie , c la perpetua interdiziono del servizio militare dei pari che da’ pubblici offici. Art. 375. La destituzione dell’ uffiziale porta seco la privazione del cingolo militare. Il destituito rimane pagano. La condanna della deslitnzionc si esegue , comunicandola alr ordine del reggimento cui apparteneva ruffiziale destituito, come
anche all’ ordine generale della guarnigione, o del campo |)rc> scrivendosi che niuuo consideri più il destituito per uffiziale deL
r esercito. Art. 376. La sospensione degli uffiziali sarà data all’ordine del Corpo del Campo o della guarnigione che porla seco la privazione delle insegne del grado rispettivo , e nel tempo della stessa non potrà essere chiamalo , nè considerato uffiziale. L’ uffiziale sospeso sarà in. arresto Semplice , dorante la sospensione percepirà il terzo del soldo. Art. 377. La pena de’ servizi ignobili consiste nell’esercizio de’ lavori necessari al servizio delle caserme, degli ospedali cd altri stabilimenti
militari.
condannali ai servizi ignobili durante la pena sono interda ogni servizio d’ armi del pari che dalle prerogative che vi sono annesse , c da qualunque avanzamento. Non possono uscire che sotto scorta del luogo , ove son destinali a servire ignobilmente. Per lutto il tempo della condanna vestiranno r abito di quaiticrc, portando sulla manica del braccio sinistro le lettere S. I. iniziali delle parole servizi ignobili. Art. 378. L’aumento di tempo di servizio, al quale saranno condannali i disertori presentati , sarà da’ medesimi prestato in un corpo diverso da quello da cui saranno disertati, da destinarsi dal comandante in capo dell’ armala , non esclusi batI
detti
i
taglioni provvisori.
Digitized by
— 270 — La pena
Art. 370.
delle
bacòhetle non eceedérà
giammai
quindici giri per dugenlo uomini , che senza inlerrallo saranno dati nello stesso giorno , qualora il condannalo possa soffrirli senza pericolo della vita : nel qual caso la pcua dovrà cessare,
come interamente eseguita. Questa pena non arreca iufamìa , e quindi la soffriranno coche debbono continuare a servire nella truppa. Le bacchette verranno date nel modo prescritto nel regolamento per l’esecuzione delie pene militari. Il militare che ha sofferto le bacchette ; uscirà da’ corpi regolari , c passerà a’ battaglioni provvisori per restarvi tutto il tempo determinato dalla condanna , o che si giudicherà conveniente di farcelo restare , a senso dell’ articolo S del reai decreto de’ 6 di dicembre 1817 sulla formazione de’ nominati battaglioni. Art. 380. 11 passaggio a’ battaglioni provvisori stabilito pe’ soldati arreca a’ solto-uiliziali la destituzione : c quelli che vi saranno destinati / dovranno servire da semplici soldati per- tutto il tempo che vi resteranno. Art. 381. 1 lavori forzati temporanei hanno tre gradi. Il primo comincia dagli anni cinque , e termina a’ dieci. 11 secondo comincia dagli undici, e termina a’ venti. a’ venticinque. 11 terzo comincia da’ ventuno , c termina Secondo le leggi penali del regno , la pena de’ lavori forcioè de' ferri , o del presidio. Lo Statuto zati è di due sorte penale militare applica sempre quella de’ ferri , c perciò verrà avendosi loro
,
,
indicala sotto questo
La
Art. 382.
nome.
reclusione
avrà
la
durala da cinque a dieci
anni.
383. La sospensione d’ impiego per gli ulEziaii non verrà applicata per più di un anno , salvo che non /esse conseguenza a’ termini del n.® 2,® dell’ ardì una commutazione di pena ticolo 360. Art. 384. La .durata della pena de’ servizi ignobili pe’ soldati e sollo-ufliziali , c della detenzione in castello per gli uflìziali ed altri individui attaccali all’ esercito ed al suo seguilo, non è maggiore di un anno , uè minore di un mese. Questa pena porla seco la sospensione d’impiego., durante Art.
,
il
tempo della condanna , per gli
siderali
ufQziali ed altri individui con-
come tali nell’esercito. I sotto-ufiiziali restano destituiti. L’aumento di tempo di servizio non sarà maggiore
Art. 383.
di otto anni. Il
*
servizio ne’ battaglioni provvisori per
condanna di un con-
guerra non eccederà due nnni , salvo che non fosse per effetto di commutazione di pena a’ termini del n.° 2.® delr. articolo 360. La pena di morte, dei lavori forzali , e della re386. Art.
siglio di
Digilized by
— 271 *clusionc è applicabile tanlo ai soldati qaanld agli ulllziali , cd altri iadiridui attaccati allo esercito ed al suo seguito. Art. 387. La pena della bacchetta viene stabilita pei soldati , e sotto ufCziali : questi verranno destituiti prima di essere asBoggettati a tal punizione.
CAPITOLO
II. /
Dei castighi militari. Art. 388. II castigo delle bacchette , diUerendo dalla pena delle bacchette pel solo numero dei giri , verrà eseguito nel modo che si esegue la pena militare della stessa specie. Art. 389. La sospensione d' impiego , c la destituzione del di lui grado alla presenza della di lui compagnia riunita nella caserma. Dopo ciò il sospeso o destituito si mette in riga coi soldati. Il
sotto-uOlzialc destituito , continuando a servire sarà suscct*
libile di ascensi.
La sospensione d’ impiego non eccederà la durala di un mese. Il
sotlo-uffiziale sospeso riceverà gli averi di semplice soldato,,
e come soldato servirà alla coda della propria compagnia. Du> rante la sospensione resterà in arresto' in quartiere. Art. 390. Il sotto-uflìziale sospeso riceverà gli averi di semplice soldato , e come soldato servirà alla coda della compagnia rispettiva. Durante la sospensione , resterà in arresto in. quartiere.
La differenza degli averi .del solto-uffiziale sospeso sari» agalla somma giornalmente destinata per ordinario della
giunta
compagnia alla quale
I’
appartiene.
Art.
391. L’ulSzialc soffrirà Tarreslo semplice nella propriai casa , da cui non potrà uscire , che per solo oggetto di militare servizio , c previo- permesso del suo superiore. I sotto-uffiziali e soldati soffriranno l’arresto semplice nella caserma della propria compagnia , dalla ' quale non potranno i^cire che per motivi di servizio o d’istruzione,, o per andare a messa , colla propria compagnia nei giorni di festa. La durata dello arresto semplice non eccederà un mese. Art. 392. L’ uffizialc soffrirà l’ arresto di rigore in una stanza separata nel quartiere a quest’oggetto destinata , o in un castello del luogo, ove trovasi di guarnigione. Art. 393. I sotto ullìziali , e soldati soffriranno lo arresto di rigore nelle prigioni destinale per tal’ oggetto. Essi dovranno uscire tutte le mattine per andare all’ istruzipne. Art. 394. Il castigò dei servizi ignobili verrà espiato dai sotto-uillziali , e soldati nelle caserme del corpo al quale appartengono,.
Digitized by
,
— 27» — CA P I T0L0
IV.
Delle mancanze di subordinazione. \
Art. 396.
E realo di mancanza di subordinazione ogni offeia
fatta dall’ inferiore al superiore
con delti ,
gesti
,
e vie di fatto,
ed ogni resistenza agli ordini , ricevuti dal superiore in materia di servizio ,
o disciplina militare.
Un militare è considerato superiore di altri militari volle che egli abbia
il
comando sopra di essi
,
)
tutte le
quantunque il
grado non fosse maggiore. Ari. 397. Ogni militare che , scrivendo o parlando al suo Supcriore , userà espressioni poco rispettose , sarà punito cogli arresti di rigore. Ma se usasse de’ termini insultanti , essendo uiliziale , verrà destituito: e se ciò accadesse mentre l’insultato c r insultante fossero insieme sulle arme, e diservizio, l’ufiS-
di
lui
ziale insubordinato sarà punito colla reclusione.
Se tali reati venissero commessi da un sotto-ufiìziale , nel caso sarà destituito ; nel secondo soffrirà dicci giri di bacchette per dugento uomini , oltre la destituzione ; e nel terzo sarà condannalo alla reclusione cd a dieci giri di bacchette per
primo
'
.
dugento uomini.
É se
reo fosse un semplice soldato , ne’ due primi casi giri di bacchette per dugento uomini , e nel pena del primo grado di ferri e quindici giri di bacchette per dugento uomini. Art. 398. Ogni militare che fuori servizio minacciasso un superiore , sarà punito co’ ferri in secondo grado ; ma la minaccia in atto di servizio sarà punita col terzo grado de’ ferri. Art. 399. Le vie di fatto e le ferite di un inferiore verso la persona del superiore saranno punite colla pena di morte. Art. 400. Per nessuno de’ sopradotti reati potrà servire di scusa i’ essere stalo il colpevole precedentemente insultato dal soffrirà
il
quindici
terzo caso la
superiore.
,
.
Art. 401.
Il superiore però che con’’ violenze gravi o altri , avrà provocato l’inferiore a mancargli di subordinazione , sarà punito come complice dell' insubordinato. Art. 403. Ogni resistenza individuale agli ordini de* superiori, riguardanti II servizio o la disciplina , verrà considerata mancanza di subordinazione semplice. La disubbidienza combinata di pm individui sarà considerata rivolta.
modi
illeciti
Digilized by
Googl
,
,
— in — CAPITOLO VI. Della infedeltà in fallo di amministrazione e manutenzione militare, e defurli militari. j
Àrt. 434. al
militari
I
suo seguito
,
priato danari ,
ed
altri
individui addclli
di reai servizio dalla tesoreria generale, da
ne, o da un capo militare in
all’
esercito ed
convinti di aver dissipato , o di essersi approed altri generi loro affidati per oggetti
elfelti
,
un'amministrazio-
saranno puniti colla pena de’terri
secondo grado. Art. 433.
Il
militare che rubasse vestiario , correamc , arma*
mento , o averi di altri militari , Art. 436.
compagni , o vata
Il
militare
sarà punito colla reclusione. a’ suoi superiori
che recasse danno
inferiori , appropriandosi danari ,
ragione
affidatigli
da’ medesimi ,
sarà
o effetti di pri-
punito co' servizi
ignobili.
Art. 437.
Il
militare convinto
Art. 438.
Il
furto di utensili , armi e munizioni di artiglie-
una o più armi bianche somministrate a fui, o a suoi compagni, di reai conto , sarà punito colla pena de’ ferri in primo grado. ria nelle
armate, negli arsenali,
di
aver
venduto
ne’ magazzini ,
nelle conserve
delle piazze e de’ forti, ed in tempo del trasporto di neri , sarà punito colla pena de’ ferri perpetui.
tali
ge-
furto di altri attrezzi militari sarà punito colla reclusione. Art. 439. Il soldato , o sotto-ulfiziale , che senza permesso
Il
del suo superiore vendesse tutti o parte degli effetti somminidi reai conto, sarà punito col castigo delle bacchette, ed obbligato a rimpiazzare co’ suoi averi i generi mancanti. Quei militari che senza permesso de’ loro superiori comprassero tali generi da altri militari, saranno puniti co’servizì ignobili , e perderanno il prezzo , restituendo la cosa comprata. Art. 440. Quel militare , o altro individuo impiegato all’esercito o al suo seguito , che avrà formato e presentato uno stato di situazione al di sopra del numero degl’ individui effettivamente presenti, sarà punito colla reclusione, e condannato a restituire ciù che avrà preso di più di quello che era dovuto in ragione degl’ individui presenti. Art. 441. Qualunque individuo apparlencnte all’esercito, ed incaricato , per ragion del suo impiego , di verificare gli stati di situazione per la somministrazione degli averi , convinto di connivenza con colui che avesse fatto o presentato uno stato di paga o di distribuzione , portato al di sopra del numero effettivo presente , sarà punito colla reclusione , ed obbligato a risarcire quello che per suo mezzo sarà stato somministrato al
stratigli
33
Digitized by
— 274 — di là di
quanto era dovuto alla truppa >
o agl’ individui
com-
presi in detto stato. Art. 442. Il militare che in
qualunque modo concorresse, o facesse delle agevolazioni , perchè in una rivista producenle paga o altro avere vi fosse incluso .alcun individuo non apparteuenie al corpo o distaccamento che passa in rivista , sarà punito co’ servizi Ignobili. Art. 443. 11 militare , o altro individuo impiegato all’ eserche facesse passare in rivista producente paga o percezione di foraggio di reai conto , o che facesse passare foraggio a’ cavalli ed altri animali noir appartenenti accorpi a’ quali per dritto sia dovuto , sarà puuito in conformità dell’ articolo precedente. cito ,
Art. 444. Quel soldato
che sotto qualunque pretesto si laun corpo al quale non ap-
sciasse Indurre e passare rivista in
partenesse elfellivamentc , sarà condannato alla pena di quindici giri di bacchetta per dugento uomini. Art. 44S. Qualunque furto commesso da’ militari , o da altri individui attaccati all’esercito ne’ quartieri , campì, fortezze, arsenali , accantonamenti , bastimenti da guerra , o altri luoghi militari , verrà considerato come furto che un domestico commette iu qualunque luogo a danno del suo padrone , e come tale sarà punito. _
Art. 446. Ogni guarda-magazzino , distributore , o manulen(o.''e di viveri e foraggi per le distribuzioni da farsi alle ar, mate , e nelle piazze iu istato di assedio ; ogni vetturale , mulattiere , carrettiere o conduttore di carriaggi impiegati al trasporto dell’artiglieria, de’ bagagli , viveri
e
foraggi delle ar-
mate 0 piazze forti, che sarà convinto di ,aver venduto o distratto a suo profitto una porzione degli oggetti affidati alla sua custodia, manutenzione e condotta, sarà punito colla pena della reclusione, e condannato alla restituzione de’ detti oggetti. Art. 447. Ogni munizioniere , guarda-magazzino , distributore , manutentore , fornaio ,
o macellaio che sarà convinto di aver distratto a suo profitto generi o utensili , destinati ad attivare il suo servizio, sarà punito colla pena della reclusione, e condannato alla restituzione degli oggetti da lui distratti. Art. 448. Ogui munizioniere , guarda-magazzino , distributore , manutentore , o fornaio dell’ esercito , che sarà convinto di aver alterato i generi suoi o quelli affidati alla sua custodia , colla introduzione di materie estranee di una qualità inferiore a quelli forniti dall’ amministrazione , sarà punito colla pena della reclusione. Art. 449. Ogni muniziouiere , fornaio, o altro manutentore che sarà convinto di avere colla sua negligenza lasciato guastare >o corrompere genere, foraggi, grani, di viveri e foraggi ,
Digitized by
Googlc
— 278 — o farine affidato
alta sua cura o .manutenzione, sarà punito co’ servizi ignobili , c condannalo a rimpiazzare i generi guastati per sua negligenza. Art- 450. Ogni munizioniere , distributore , o fornaio di un armata , o di una piazza in islató di assedio , convinto d’ infedeltà nel peso o nella misura dello razioni de' viveri e fr» raggi , sarà punito colla pena de’ servizi ignobili , e condannato a pagare il prezzo delle razioni mancanti da lui fornite .
.
'
nella distribuzione.
4SI. Ogni munizioniere incaricalo della distribuzione e somministrazione della carne all’esercito , convinto di aver distribuito o somministrato delle' carni , il di cui spaccio è proiArt.
bito
da’ regolamenti
di
polizia ,
sarà
punito colla pena della
reclusione.
Se egli ha macellalo o distribuito carne di animali infetti di malattia contagiosa , sarà punito co’ ferri in secondo grado. Nell’ uno e nell’ altro caso egli
sarà condannato a rimpiaz-
zare le carni proibite.
CAPITOLO VII. Della diserzione. 469. E disertore ogni soldato o soli’ ufEziale , che senza permesso de’ superiori abbandoni le sue bandiere ed J1 sno corpo , e non avendovi fatto ritorno ne’ due giorni successivi a quello, in cui avrà mancato, seguiti a mancare all’appello dèi Art.
terzo giorno. .
-
Art. 470. E disertore ogni soldato, o sott’ uffiziale , ch’ essendo di servizio , siasi allontanalo da un posto , in cui era di guardia o da un corpo , o porzione di truppa in marcia , 6 distaccala , e che manchi all’ appello del mattino del seguente
giorno. , Art. 471. E disertore quel soldato, o sott’ uffiziale , che venga sorpreso od arrestato fuori dei limili- della guarnigione, o di quelli stabiliti dai bandi dell’esercito, quante volle gli abbia ' oltrepassati senza permesso de’ superiori. 1 limiti della guarnigione saranno stabiliti dal Sapremo Comando dell’ esercito a misura dei luoghi , che occupa la truppa
ed a misura dello stato di disciplina ed altre
circostanze della
medesima truppa. Art. 472. E disertore quel militare che in tempo di pace, uscirà d’ arme , da un forte' , da una caserma o da un campo trincerato , scalando le mura , o uscendone in qualunque
da una piazza altra
maniera , senza passare per le porte , e per le vie ordi-
narie.
Digitized by
— 276 — È disertore ogni soldato, o sottuffiziale
che senza , un’impedimento insormontabile non si. presenti al suo corpo , o destino nei dieci giorni , che succedono al termine di un congedo. Act. 474. Ogni militare , o altro individuo attaccato all’ esercito o al suo seguito , il quale passerà al nemico senza 1’ au> Art. 473.
lorizzazione in iscritto de’ suoi capi sarà riputato disertore al ne-
mico. Art. 473. Sarà riputato disertore al altro individuo attaccato
senza ordine o permesso
all’ esercito
nemico ogni militare , o o al suo seguito il quale ,
in iscritto del suo superiore
avrà ol-
comandante della truppa , di cui fa parte sui lati da’ quali si potrebbe comunicare al nemico. Art. 476. Sarà ugualmente riputato disertore al nemico ogni militare, ed altro individuo attaccato all’esercito, o al suo seguito che uscirà da una piazza, assediata o investita dal nemico , o da un campo trincerato , o da qualunque altro luogo chiuso o
trepassato
i
limili stabiliti dal
,
fortificalo per
ragione di guerra , senza aver
ottenuto
il
per-
comnndanle rispettivo. Art. 477. Quel militare, che allontanatosi dalle bandiere commetta furto con violenza , o con minacce di far uso delle armi di cui è asportalore , o si renda colpevole di furto sulle pubbliche strade sarà considerato disertore , ancorché fosse ritornato al corpo , al quale appartiena, prima di spirare i termini prescritti , per la consumata diserzione. Art. 480. Qualunque diserzione in tempo di guerra sarà punita
messo
in iscritto dal
colla morte.
Art. 481. Si considera diserzione in tempo di guerra l’abbandono
quando sia fuori del regno per ragione di guerra , o in qualunque luogo dell’ interno del proprio corpo , o destino militare ,
nel caso di doversi guardare dal nemico , o sulle coste del re-
gno in tempo di una guerra di mare. Art. 482. Si a per diserzione in tempo di pace l’ abbandono
ed allontanamento dal proprio corpo , o destino militare nell’interno del regno , o su di una frontiera lontana dal teatro della guerra. v * Art. 483. La diserzione in tempo di pace viene punita , se-
condo
le qualità
o le circostanze che l’ accompagnano.
Digilized by
- 277 — oooooooooe
ESEMPI! Di npputi oifati e stainliiail da
•
'
ksi è un caj«]iosli> qaalu»{ii:.
ESXUPIO
'
I.
Guarnigiooe di
POSTO DI
Rapporto al signor maggiore di piazza.
Ho
ricevuto la consegna def corpo di guardia dal caporale 13.° di linea. Confrontando però la tabella ho ri-
N. N. del
trovato mancanti i seguenti oggetti e verificato la garitta l’ho osservata guasta iir più siti e colle feritoie chiuse. Tutto ciò mi pregio rapportare in dissimpegno del mio dovere.
iV. Jf.
Il capoposto caporale del reggimento
ESEUPIO
II.
Guarnigione di
POSTO DI
Rapporto della diana del di In adempimento al mio dovere le fò conoscere che non appena si sono aperte le porte si è presentato al posto il signor tenente colonnello N. IN. del 1.* di linea, quale uffiziale superiore d' ispezione ed in nome del signor comandante la Resi
Piazza mi ha ordinato di situare un’ altra sentinella al di la delle mura cento passi distante dal piede dello spalto , colla espressa
consegna di vietare , sino a noveli' ordine , l’entrata nella piazza a chicchessia. Il
capoposto
N. N. sergente del reggimento
Digitized by
,,
— 278 — E8B HFIO
ni.
.
Rapporto straordinario al Comandante del posto di
Suonando le ore 4 della mattina è giunto al posto il capitano di chiavi, ed io sono uscito alla scoverta. Nulla ho osservalo che possa grandemente interessare la sicurezza della piazza ; ep* però nelle adiacenze del sito A.... si vede una riunione di gente disarmala , ma numerosa oltre 1’ usalo. Tanto mi onoro sommcttere alla di lei superiore intelligenza.
ESEMPIO Non appena
IV.
son presentati alla barriera 20 disertori dall’estero, che ho fatto disarmare , e chiudere nel con>o di guardia. ncsto iu aspettazione delle sue superiori disposizioni. aperte
le porte si
ESEMPIO V. superiore intelligenza ed in discarico del mio dovere debbo rapportarle che il soldato N. N. della mia guardia, mentre era di sentinella alla poivcrista è disertalo con tutte le armi.
Per
la
di
lei
Dagli abitanti vicini mi si è fatto supporre , cbe sino alle ore 9 I si è veduto tranquillamente passeggiare intorno al posto.
ESEMPIO
VI.
Al momento che sono le ore 10 antimeridiane si è presentalo alla barriera un trombetta provveniente dall’inimico. lo lo ritengo nel corpo di guardia dell’ avanzata in attenzione dei suoi superiori ordini.
ESEMPIO
VII.
che un attruppamento di popolo si era già formato alle vicinanze del posto ed essendomi recato sopra luogo ho ritrovato in rissa i due sol4.° dati N. N. del reggimento di linea. Mi onoro quindi inviarli arrestati a colesta granguardia per quelle misure, e provvidenze che élla stimerà opportuno di dare. Alle ore
precise
23
sono
stato avvertito
ESEMPIO
vin.
V
In punto che sono le ore 5 pomeridiane si è a me presentato r uilìziale parlamentario N. N. ed io sotto sicura scorta lo invio a lei pel dippiù che stimerà conveniente.
Digitized bt'
Cooglc
.
— 279 — ESEMPIO
II.
'
^
Mi
corre il dovere di rapporl.-irle per la di lei superiore in< teliigeoza e per quelle disposizioni e provvidenze che vorrà dare, che circa le ore 4 pomeridiane poco distante dai posto di guardia una pattuglia di gendarmeria à arrestato un soldato della mia
guardia.
Finora non mi è riuscito di saper la vera causa , che ha dato motivo ad un tale arresto. ,
ESEMPIO!.' Erano toccate le ore due della sera quando una dirotta pioggia obbligava la sentinella n.° 4 di rimanere nella sua garitta. 11 grido però alla guardia mi ha fatto correre nella fossata del castello , dove ho arrestato il soldato N. N. del 3.° reggiineolo di linea che voleva scalar le mura , e l’ ho chiuso nel corpo di guardia. Resto in aspettazione delle sue ulteriori , e superiori disposizioni.
ESEMPIO
XI.
All' istante è giunta la notizia al posto che si è appiccato il fuoco nella strada e propriamente nel palazzo del signor N. N.
'
Ho distaccato un caporale
c due uomini per impedire il di, primi soccorsi. Il soldato N. N. che le consegnerà questo rapporto è stato da me spedito alle ore 5 precise.
sordine e per
facilitare
i
ESEMPIO
XII.
La sentinella messa sul bastione S. Carlo ha arrestato un tal di si
cognome P. . perchè voleva in compagnia di altre due, che son dati alla fuga , c mediante un cordino , misurar 1’ al-
*tezza del fosso , e forse prendere altre notizie sulle fortificazioni della piazza.
Adempio al dovere di spedirlo alla granguardia , attenzione delle ulteriori e superiori disposizioni.
ESEMPIO
e resto in
XIII.
Nell’ampiezza del bastione P... al momento che sono le ore tre pomeridiane precise si è già riunita gran quantità di popolo, la quale aumentandosi ancora, potrebbe minacciar la quiete pubblica. Io non ho tralasciato di raddoppiare la sentinella che è sull’ avanzata tutti gli Uomini della .guardia son riuniti n sottp ,
Digitized by
— 280 — anni , e resto in aspettazione delle superiori provvidenze « che vorrà compiacersi di comunicarmi.
le
ESEMPIO
XIV.
Ora che sono le ore cinque antimeridiane la sentinella del* l’avanzala ha dato il grido di all’ arme perchè ha scoverto un distaccamento di alquanti soldati che sembrano la vanguardia del corpo che già
si scorge alla quasi distanza di tese.... Resto in aspettazione dei superiori ordini che si piacerà co-
municarmi sul proposito. Es £MP IO
XV.
Analogamente alle istruzioni ricevute vi spedisco scortato da un sollo-ufiìzinle il sig. N. N. clic alle ore 8 antimeridiane si è presentalo alla barriera. Non ho tralasciato di fargli le seguenti dimande ed Ella no vedrà qui appresso le risposte ricevute. ,
,
,
D. Chi siete? R. Sono il Sig. N. N. D. Qual’ è la vostra condizione? R, Militare al servizio dell’ Austria. D. Donde venite? R. Da Vienna. D. Dove andate. R. Penso di andare in Napoli. D. Resterete in Capua e per quanto tempo ? R. Resterò sol poche ore. D. Dove pensate di alloggiare ? R. In casa del Signor P. P.
'
,
,
Ho stimato regolare di rilasciare gli altri individui eh’ erano in
compagnia del sig. N.
N
;
e resto in attenzione dei superiori
ordini.
ESEMPIO
XVI. /
La pattuglia da me comandata , uscita dal posto alle ore al sonar della mezzanotte dopo di aver percorso le
è rientrata
strade A.-B. C. Da per ogni dove ho ritrovato la massima quiete e la più profonda tranquillità, e solamente passando innanzi la bottega M... situala nella strada N... ho inteso alquanto rumore causato da piccolo altercOi avvenuto- nella famiglia del hettoliere P
che per altro non ha avuto nessuna conseguenza.
Digitized by
— 881 — xm.
s s fi M p 1 o
Le spedisco per mezzo del soldato N.... il presente straordinario rapporto , onde avvisarle che circa 200 passi dal posto da Lei comandato, e precisamente nella direzione M... si sentono
tali
grida da lasciar credere
tra gli abitanti
ed
i
il
cominciamento di forte rissa
militari.
mi diriggo verso quel sito, ma non tralascio di sottomettere alla di Lei intelligenza che la mia pattuglia ai compone 10
,
di
solo 3 uomini.
ESEMPIO
XVIII.
Dopo circa quattro ore
rientro al posto , avendo percorsa , che Ella si è piaciuta indicarmi. Mi son veduto nell’ obbligo di arrestare e condurre alla Gran Guardia i soldati M. N. P. de’ reggimenti... A. B. C. perché sonato le ore tre della sera erano ancora riuniti nella bettola Q... ed il Caporale N... che a notte assai avanzata girava per le strade mentre non era munito del corrispondente biglietto vistato dal signor Comandante la Piazza. reggimento S... avendolo incontrato 11 soldato poi R... del nella via P... assai preso dal vino, ho dovuto condurlo con gran fatica nel più vicino corpo di Guardia F... tutte
le strade
ESEMPIO
xu. •
Incominciato appena il giro colla mia ronda e salito sul parapetto... B... del bastione D... ho chiaramente veduto che molta gente di' armati e disarmati si è già riunita nella fossala M... e ne ignoro
la
vera cagione.
Nè ho giù dato avviso al Comandante della
vicina
guardia
e sono rientrato al posto per farle rapporto e dirle a vira voce quanto ho ossee vatd.
N....
36
— 282 — JS S
EM PI O
XI. (1).
Granguardia di Piedimonlo in alto (2)
— Rapporto
straordi-
nario delle ore..,, del di....
Signor Maggiore.
Al momento che vi spedisco
il
presente rapporto col sergente
N. N. , cioè alle ore.... è giunto 1’ ufiiziale N. N. come parlamcntafìo del nemico , il quale dice di aver I’ ordine di parlare solo col nostro generale comandante la divisione. In attenzione quindi de’ vostri ordini, lo trattengo nel posto, e per impedire che alcuno avesse comunicazione con lui , sarò sempre in sua
compagnia.
'
Il
N.
JV.
jdlfiere
Capoposto
del 6.° Reggimento di linea, \
ESEMPIO
XXi.
presente occasione , e vi spedisco scortati da quattro soldati e dal sergente N. N. dieci disertori , i quali si son presentati a posti avanzati alle ore... .Dalle varie interrogazioni fatte
Tolgo
la
loro, circa quanto poteva interessar la sicurezza della granguarho rilevato; per altro par che essi, potrebbero darvi il nemico quanto intende di operare. , e
dia , nulla
suIHcienle notizia circa
ESEMPIO XXII. In adempimento del mio dovere debbo sottomettere alla di Lei inteliigcnza quanto il caso mi ha fatto vedere e che pur mi sembra meritare tutta la superiore considerazione, li venditore
N. N. che tiene la bettola alle spalle della chiesa A precisamente dove ban preso quartiere lo due compagnie del Reggimento B... vende a’ soldati il vino assai guasto ed adulteralo. 110 voluto prender conto del prezzo , e l’ ho ritrovato assai forte 111 proporzione della qualità giacché ò di grana 4 ogni carafa. ,
^1) Gli esempi che seguono , sono tutti rapporti straordinarii da farsi iu campagna , e pc’quali fà d’ uopo dimostrare una intelligenza maggiore, segnatamente a fronte del nemico. E si seno supposti taluni , come conseguenza di avvenimenti sopravvenuti al posto , altri qual conseguenza
degli ordini ricevati nell’ occuparlo. (2) Si ria della
suppone un accantonamento situato nella pianura di Santa MaPiana ,
il
di cui quartier generale è in Sessa.
(
Veggasi la carta
di Zannoni. )
Di^'tized by
283
^
Nella bettola poi P... ai vede raccolta si gran quantità di cattive frutta, che è utile, anzi iudìspensabile di non lasciarle mangiare da chicchesia.
ESEMPIO
XXIII.
Non erano ancora sonate le ore.... del raallino
o colla mia , pattuglia composta di 18 soldati c due caporali mi sono dato a perlustrare il terreno che mi c stato indicato, cioè quello che si sinistra prolunga verso la nostra e giunge sin all’ incontro dei Rivo degli Arcati col rivo della Travata. Il nemico tuttora si tiene tranquillo nel suo campo , la linea de’ posti avanzati è quella stessa di ieri e niente ho veduto elio possa annunziare alcun preparativo di marcia o di azione. In contrario la continuazione de’ lavori di terra ed i trinceramenti a’ posti secondari situati sulla dritta del suo campo e nella direzione... lascia, supporre che voglia ancora per qualche tempo
rimanersi sulla difensiva. Rientro al posto al momento che sono le ore... del mattino...
ESEMPIO IIIV. In sollecito adempimento del mio dovere , debbo rapportarle comandata dal caporale N. N. e composta di sei soldati dol Reggimento l.° Ussari si ù presentato al posto ed in cambio di darmi il santo ed il contrassegno della giornata me ne ha dato un altro del tutto diverso. Io l’ ho per intera ritenuta al posto , c nel darne parte delr avvenuto , resto in aspettazione de’ superiori ordini che vorrà compiacersi di comunicarmi sul proposito.
che circa le ore .... una pattuglia
ESEMPIO
,
XXV. «
Al momento che sono lo ore... del malliiio , rientro al posto colla mia ronda. Posso , assicurarle che il terreno situato sulla nostra dritta è a^i svarialo, e con sufficienti boscaglie sicché potrebbe il nemico procedendo dalle allure di Roccamonfina trarne profitto per ;
un ardito colpo di mano contro i nostri posti secondari Da quel che ho potuto scorgere, mi è sembrato che il servizio all’ intera linea de’ posti avanzali nemici è fatto colla maggior vigilanza possibile, talché non mi è riuscito di avvicinarmi al di là delle.... tese. E debbo assicurarlo che durante il mio giro non ho incontralo persona, che avesso potuto darmi notizie più particolari dei come si tiene nel campo , qual si è la sua attuale forza , quali sono i suoi disegni. Massimo é il terrore che ha saputo spargere nelle adiacenti campagne.
Digitized by
284
ESEMPIO
— ZITI.
MJ corre l’obbligo di ragguagliarvi^ che in questo moineuto la linea de' nostri posti avanzati, è stata assalita
sulla
sinistra
La quale salendo per il rivo di Cascano, par che abbia il pensiero di tentare un ardito colpo di mano, ed impossessarsi di quelle gole ; giacche forte oltre i due^ cento cavalli , non ha nò fanteria nè artiglieria che possa so> dalla cavalleria nemica.
stenerla.
Mi trovo di aver già dato avviso , con un simile rapporto , Capitano della granguardia vicina , del movimento incominnemico , e continuerò a tenerlo avvisato di quanto al-
al
ciato dal
può avvenire.
tro
ESEMPIO
ZXVII.
In continuazione dell’ ultimo mio rapporto speditovi alle ore... col sergente N. N. mi corre l’ obbligo di ragguagliarvi , che la linea de’ posti avanzati che era alla sinistra della granguardia , non avendo potuto resistere a’rcpiicati assalti de’cacciatori nemici, dopo di averla riunita a’ due posti che erano intermedi, l’ho ritirata nel villaggio di Piemonte in alto , ove pongo tutto in opera per respingere almeno i primi assalti del forte nemieo , anzicebò in un sol tratto retrocedere verso il campo. La cavalleria leggiera nemica, che più volte ha tentato di sjmntar la nostra posizione, non ha avuto altro rioforzo, ed ignoro la ragione perchè in un subito sia andato a riunirsi ad una colonna di fanteria , che muove sulla fronte del nostro campo. La quale par che forte oltre i 3000 uomini di fanteria , preceduta sempre molti cacciatori ,
«la
r due
mena seco una batteria di 6 pezzi leggieri
obici.
Non posso darvi maggiori particolari scito di fare alcun prigioniere al
,
porche non mi è riuil terreno che è
nemico, ed
ne’ dintorni del posto , poco o nulla si presta , per scovrir mollo
da lontano.
Ordine del canapo innanzi Sessa.
j
N. N. con quaranta cacciatori del I battaglione deil’S.® c con 12 dragoni dei Reggimento Re, occuperà il posto distaccato di Lauro od oggetto di osservare il terreno che
I
dal sito detto
j
c covrir meglio
3
Egli è prevenuto, che una partita di cavalleria nemica di olire 60 cavalli , ha occupalo, il villaggio di S. Castrese.
»
j
L’Alfiere
,
li
Fasani il
si
prolunga sino
al
villaggio Àrecarl,
fianco dritto del campo.
n
1
Se il posto è attaccato sulla fronte , il comandante ne darà
Digitized by
— 28 » — )
j
1 >
a i > I
> I
i X X
X X
X
campo , o alla granguardia vicina , mediante qualche ordinanza a cavallo , e dopo di aver opposta una suflìciente resistenza , senza mai comprometter la sorte del distaccamento si ritirerà sulla granguardia che è verso la dritta del campo , nella direzione del villaggio di Cupa. > Ma se il nemico di giorno , movesse con bastanti forze , e venisse ad attaccarlo «olla dritta , avvisato il campo in una guisa qualunque , opporrà la maggior resistenza possibile onde dar tempo alle truppe accampate di prendere learmi,.c.d incominciar le loro operazioni. £ quando la mancanza delle avviso al
munizioni , la perdita di molti soldati, o altra fortissima causa, r obbliga .alla ritirala, non mai si dirigerà sulla granguardia vicina, ma per le vie laterali, poco curando la lunghezza del cammino, si porterà a Roncolisl prima, e quindi per le alture a Tuora di Sessa e quindi sui quartiere generale. i Per gli attacchi che il nemico può tentare di notte , il comandante del posto si atterrà parimenti alle stesse prcserizioni, soltanto ne avviserà campo ed posti vicini, gittnndo il
i
per aria tre razzi incendiari. » L’ uOìziale giunto col suo distaccamento al villaggio di Lauro c riconosciuta la posizione in tutti i suoi particolari , fa il presente straordinario rapporto. X
ESEMPIO
XIVIII.
Per debito di uflìzio , c per la sicurezza del posto alle mie cure affidato, vi fo conoscere che la forza del mio distaccamento è debole per osservare l’intera pianura che da li Fasani si prolunga sino al villaggio Arecari, nè può opporre in lutti i principali punti una valevole resistenza. Ilo fallo occupare da un dislaceamciito composto da un sergente 12 cacciatori c 6 dragoni il punto dello li Fasani , che considero come un posto avanzalo di osservazione ; ina la rimanente fanteria basta appena per fornire una seiupliec linea di sentinelle , cd dragoni obbligali a rimaner sempre a cavallo, non sono in numero buslautc per comunicare almeno fra loro. Non saprei immaginare come si potrebbe segnatamente di notte essere al coverto delle sorprese che il nemico può tentare. 11 i
terreno adiacente al posto è niente variato , non posso stabilirò de’ posti secondari , e 1’ ultima gran guardia situata alla dritta di‘1 campo, è circa mezzo miglio indietro a li Fasani, ed un miglio dal piccolo villaggio di Lauro ; sicché non posso ravvicinarmi ad essa, senza lasciare indifeso ed inosservato il bosco cd il villaggio. 11
bosco sulla
allo fusto
dritta
come c
,
del
villaggio di Lauro., esteso, folto e di
può dar grau vantaggio al nemico
,
j>er sor-
Digitized by
— 286 — prendere
posto , e quindi gettarsi sulla dritta del
il
campo.
Il
rivo degli Arecari è troppo piccolo per essere di ostacolo a’ suoi
movimenli. Ed il villaggio di Lauro avendo poche case di so* lida fabbrica, essendo circondalo dal bosco e dall’aperta campagna , non è facile a difendersi su tutta la sua estensione. Il solo convento B... situato nel centro del villaggio Io domina in parte , ed è grande e capace di esser fortificato tanto , da opporre in esso un’ultima e valorosa resistenza. Al punto detto li Fasani , vi son quattro dirute abitazioni , le quali non offrono nell’adiacenza alcuna posizione , dalla quale si potesse scovrire assai da lontano il nemico. Il terreno nel generale è piano e coltivalo e quello segna, tamente che è tra li Fasani e Lauro , è si uguale , che la cavalleria nemica può senza difficoltà alcuna piombar a sua volontà sul posto , 0 sulla granguardia. Ed è possibile che le vedette e le sentinelle non abbiano tempo , per darne avviso alla granguardia o pure al campo , atteso la lontananza in cui sono, e la mancanza dì siepi mura fossi ec. che potessero porle in alcun modo al coverto. Mi sembra quindi necessario , die la dritta del posto si appoggiasse a delle artificiali difese , le quali nel caso attuale potrebbero essere le tagliate di alberi , che si farebbero nel bosco. Si può circondare con un piccolo fosso e qualche trinceramento , almeno la parte del villaggio che è verso la pianura; preparare il convento in guisa, che ad ogni evento possa servire come ultima difesa al posto ; ed è necessario aumentar la forza del distaccamento tanto che possa eseguir siffatti lavori , fornir delle continue pattuglie di fanteria e più ancora di cavalleria , e tener fermo contro il nemico , se non con deciso vantaggio, almeno per un sufficiente tempo. Infine sarebbe necessario che il posto fosse sempre provveduto dal campo per tre o quattro giorni di viveri ,. giacche il villaggio non offre nessunissima risorsa , ed i soldati debbono ricercarne con fatica e pericolo sì personale che del posto , fin sopra lloncolisi c Corigliano. ‘
ESEMPIO di
oltre
60 soldati
dèi bosco. di
gio
tal
sito ,
tutti
XXIX.
momento , che sono
le ore,... una forte partita di fanteria., assale il mio posto dalla parte Le tagliale di alberi che già erano situali per difesa respingere e con vantagini pongono nel caso di
In questo
gii
attacchi
che può tentare sì debole forza. Ma poiché
nella direzione inedia tra S. Cnstrese ed il bosco , si avanza una
colonna di circa 200 uomini c 200 cavalli cosi ho ordinalo che non appena siffatta colonna oltrepassa il villaggio , il posto ,
Digilized by
,
— 287 — IC(n{yo pio* li Fesani si ritiri nel villaggio 'di Lauro. Atteso il voso non ho potuto ultimare lo scavo del fosso , e quanto altro aver ideato , epperò come le difese del convento son quasi rinite, cosi secondo la direzione che il nemico darà a’ suoi attacchi potrò decidermi a ritirare il distaccamento sulla granguardia che è alla dritta del campo , o pur continuare la mia difesa nel villaggio di Lauro prima , e poscia tra le mura di quel recinto che può ora considerarsi come un vero ridotto chiuso. •
E&EUFIO
XXX.
«
Nell’ urgenza in cui sono di farvi conoscere
nuto al posto alle mie cure affidato,
quanto è avve-
spedisco
vi
col sergente
N. N. il presente rapporto straordinario per dirvi, che avendo nemico ha diretto dalla dritta e dalla fronte del bosco , quando lo numerose sue forze si sono impossessate del bosco, ed un distaccamento di ca* Valleria si è mosso da S. Castrese ho riunito tutto il distaccamento nel villaggio di Lauro, dove avendo pér più di un ora prolungata la difesa atteso il micidiale e rigoroso fuoco di due resistito e respinto più volte gli assalti
che
il
,
pezzi deir artiglieria nemica , sono stalo obbligalo a rinchiudermi con tutti i soldati nel convento. Con difficoltà potrei esprimervi il valore e la costanza illustrala da tutti gl’ individui componenti il mio distaccamento , nel
respingere i replicati assalti che dalle ore... alle ore.... più di 400 han diretto contro quell’ ultima nostra difesa , e
soldati nemici
poco han curato il fuoco di nioschetteria e di artiglieria. Epperò all’ imbrunir della sera ho avuto occasione di scorgere , che ben 20 soldati eran morti o feriti , e che le munizioni eran quasi finite ; ed allora anzicchè dare ascolto alle proposte del nemico ^ in adempimento delle precise istruzioni avute, mi sor aperto per le montagne , una strada , fino al quartiere generale , lasciando alla sua generosità quelli feriti che non hanno^potulo seguirmi.
quanto
In attenzione de’ vostri ulteriori ordini vi rimetto la situazione indicante la forza attuale del mio distaccamento c le perdile sofferte.
ESEMPIO
XXXI.
ò giunto col sergente N. N. del 7.° Reggimento di linea un vostro espresso , che m’ impone di raggiungere al più presto possibile coll’ intero distaccamento la divisione , la quale da S. ^Marra della Piana inseguc il nemico Alle ore.... precise,
ini
movendo verso il Garigliano; Sollecito de’ miei doveri vi spedisco col ,
all’ esatto
adempimento
sergente N. N. il presente slra-
Digitized by
— 288 — ordinario rapporto, per darvi conoscenia che il Capo dello Slato
Maggiore (in dalle ore.... mi ha ordinalo di essere di scorta ad un forte convoglio di munizioni clic da Sessa muove per rag< giungere la divisione. E poiché l’ liffiziale N. N. di artiglieria che comanda il convoglio mi ha fatto sentire , che non prima delle ore.... precise potrà porsi in movimento, così io conto di raggiungervi verso le ore.... al più tardi, se pur qualche inconiro col nemico , o altro particolare evento non ritarderà il • nostro movimento. Intanto per debito d’ ulBzio , mi trovo di aver già passato a conoscenza del Capo dello Sialo Maggiore , quanto mi avete ordinato. Resto in attenzione di novelli ordini.
Digilized by
,
,
,
,
,
,,
— 289 —
IVOMEIVCLATURA Di' pezzi
del
fucile ,
modo
di
montarlo
e
smontarlo.
Q»»
tKP
«
CAPITOLO I. Del fucile o del moaeheilo. 1. D. In quante parti si divide il fucile f U. Il fucile si divide iu molte parti. Eccone le principali. La canna , la cassa i fornimenti, la piastrina le parti esterne. 2. D. Che cosa è la canna. ,
R. La canna è quel tubo dove s' intromette la carica, e co* con la parete esterna per mezzo del canaletto di lumiera {focone). 3. O. Cosa è la cassa del fucile. R. La cassa del fucile , c queUa parte che incassa e tiene ferma la canna. 4. D. Qttali sono i fornimenti o guarniture del fucile? R. I fornimenti , o le guarniture del fucile , sono il òoeea~ glio , la granatiera la cappuccina , c le rispettive molle come pure la controjnastrina il soltoponle il ponte , battenti in unica
:
i
del calcio. 5. D. Cosa e il boccaglio ? ,R. Il boccaglio è quell’ ordegno che alfascia il lembo dal fusto e la canna. 6. D. Cosa è la granatiera f R. La granatiera è quell’ ordegno che avvince la canna nel il
grilletto
la piastra
mezzo del fusto. 7. D. Cosa è la cappuccina? R. La cappuccina è queir ordegno che stà dove il canale comincia ad essere coperto dalla cassa. 8. D. ^ che servono le molle di guarnitura f R. Le molle di guarnitura s’ incastrano nel fusto con punta trasversali , e tendono a frenare le fascette. 9. D. Cosa è la eontropiastrina ? R. La contropiastrina è quell' ordegno che modificato in S della bacchetta .1
si
applica nel verso opposto della piastrina , e serve di ritegno
a
due grandi viti che perciò si dicono di contropiastrina. 10. U. Cosa è il sottoponte, o lo scudo? R. Il sottoponte o lo scudo è quell’ ordegno che ha due 37 ,
,
Digitized by
,
— 290 — rÌBohi pe^>eii<}icoiari alla sua lunghezea , ì quali di unito al nodo
posicrioro del ponte ,
danno appoggio alle dila « per impugna-
re con fermezza l’arme. 11. D.
R.
Cosa è il ponte f ponte è quell'ordegno
Il
R.
clic
covre
il
grilletto.
D. Cosa è il grUhtlo, grilletto è quell' ordegno che coùipresso mette in moto
12.
Il
10 sparatolo.
13. D.
R.
Il
Cosa è il battente della sottoguardia ?
battente della sotloguardia è identico a quello della gra-
ambedue si prestano per disporre Tarme in banche passa per entrambi. D. Cosa è la piastra del calcio? calcio del fucile si guarnisce cou una piastra piegala R. a squadra , e fissata da viti a legno. 13. D. Che cosa è la piastrina ( piastra, acciarino , e da taluni anche fucile ) , e quali ne sono le sue parti principali? R. La piastrina è quell’ ordegno che si aggiusta alla cassa di ogni arma da fuoco portatile , e serve ad accendere la civa ,
uatiera , ed
doliera , mediante la correggiuola
14.
11
.
c dar fuoco alla carica. Le sue parti principali sono la cartella 11 bacinetto, la martellina, il cane, la noce, la briglia, lo sparatolo 3 molle e 7 vili , senza comprenderci la vite del ca-
ne
nè le due di contropinslrina. 16. D. .Cosa è la cartella, o il corpo della piastrina ? R. La cartella , o il corpo della piastrina è quell’ ordegno che ,
sostiene nelle, rispettive posizioni tutti
i
pezzi della piastrina.
17. D.
Cosa e il bacinetto? bacinetto o lo scudetto j scodellino, è quella parte della . piastrina in cui si mette la civa. ^
R.
Il
18. D. Cosa è la martellina, o .batteria? R. La martellina , o batteria , è quella parte della piastrina che cuopre il b>iciuctto. 19 D. Cosa è il cane. R. Il cane della piastrina è quel ferro che Ira le mascelle .
rinserra la pietra foeaìa.
20. D. Cosa è la noce ? R. La noce è quel ferro quasi piatto , dal quale piti particolarmente dipende V operazione del far fuoco. 21. P. Cosa è la briglia? R. La briglia copre la noce senza conturbarne il inoviiucpto. 22. D. Cosa è lo sparatolo ? R. Lo sparatolo è quell’ordegno conformato a gomito il di cui ramo lungo va compresso dal grilletto , ed il ramo corto t
,
denti delia noce. 23. O. Cosa sono le molle ? R. Le molle sono delle fasce di acciaro , piegale ed alTidale al corpo della piastrina , ciascuna da una vile e da un perno. artiglia
i
Digitized by
— 291 ^ 24. D. Quali sono le parti esterne del fucile f R. Le parli esterne del Fucile sono la bacchetla
c
la
ba-
ionetta.
2 5. D. Cosa è la bacchetta f R. La bacchetla è i’ ordegno necessario per intasar la carica nella canna del fucile.
.
..
26. D. Cosa è la baionetta ? R. La baionetta è quella specie di robusto pugnale di acciaio , che s’ inasta alla bocca del Fucile e produce gli dl'etli della picca (I). ,
CAPITOLO
II.
Del modo di monlare e smaniar e il fucile. 27. D. Come si deve smontare il fucile / R. L’ ordine che si deve tenere nel disgiungere i peni di un fucile è il seguente. Bisogna I. togliere la baionetta , IL la bacchetta , 111. ie due viti della coiilropiaslrina , IV. la coslropiaslrina , V. la piastrina, VI. la punta del battente di sottogiiardia , VII. la punta del grilletto, Vili, il ponte , IX. il grilletto X. il boccaglio , XI. la granatiera , XII. la cappuccina,XIII. la vite della culatta, XIV. la vile dello scudo, XV. la canna , XVI. il bottone di culatta. 28. D. Come si deve montare il fucile f R. I suddetti |)czzi si debbono connettere con ordine contrarie , cioè incominciando da XVI. il bottone Hi culatta , di poi XV. la canna , dopo XIV. la vile dello scudo quindi la vite^ della culatta, la cappuccina , la granatiera ee.29. D. Come si disgiungono ipezzi componenti la piastrina ^ R. 1 pezzi componenti la piastrina si disgiungono cui seguente ordine. I. S’ iiicominccrà dallo staccare la molla dello sparatolo, II. lo Sparatolo, HI. la briglia , IV. la noce, V. il cane, VI. In molla reale , Vii. la martellina Vili, la molla della martellina , IX. il bacinetto, X. la vite del cane, XI. la mascella mobile del cane. Si badi però che per isvitare 41 molle , si deve usare il nuovo tiramollc , il quale ne frena l’elasticità con vite di pressione. ,
,
I
D. Cotne si debbono connettere, i pezzi componenti la piastrina f R. I pezzi componenti la piastrina , si debbono connettere con procedimento inverso , cioè incominciando da XI. la mascella mobile del cane , dipoi X. la vile del cane , dopo IX. il bacinetto e quindi la molle della martellina , la martellina ec. 80.
(1)
Quando la baionetta non è inastata alla ranna
dero di suola,
<-on
,
si
porta in
uii fo-
puntale di ferro.
Digilized by
— i92 — CAPITOLO III. Del fucile a percussione. 31.
D. In che differisce il fucile a percussione da quello
a pietra f K. Il fucile n percussione (al quale oggi da noi si li adoltalo se ne sono armali (aluni battaglioni di cacciatori , poco o niente differisce da quello a pietra. Nella piastrina soltanto manca il bacinetto la molla dell’ acciarino s la l’ acciarino e la vile , , ti
vile ; ed il cane diversamente conformalo non tiene la pietra, ed invece è di un sol pezzo, ed in punta è incavato onde ballers caminetto che si trova situato sulla culatta. Nel congegno interno poi della piastrina si osserva soltanto un terzo iutaceo alla noce. 32. D. Come si scompone il fucile a percussione ? R. Il fucile a percussione si scompone perfettamente coma il fucile a pietra par. 27 ). ( 33 D. Come si connettono i pezzi del fucile a percussione ? H. Nello stesso modo del fucile a pietra ( par. 28 ). 34. D. Come si disgiungono i pezzi della piastrina a pereussione f R. Si toglie prima la molla reale , e la vite , dipoi la molla dello sparatolo e la vile, lo sparatoiu e vile, la sopranoce e
sul
.
vile ,
la
vite della
noce e
la
noce , ed allora cade
il
cane dalla
piastrina.
SS. D. Come si dehhono connettere piastrina del fucile a percussione f
i pezzi
componenti la
R. I pezzi componenti la piastrina del fucile a percussione , debbono connettere con procedimento inverso , cioè incominciandu dal cane la noce , la vile della noce e così in seguito.
si
Digilized by
ARITMETICA NOZIONI PRELIMINARI.
CAPITOLO
I,
1 D. Che cosa è grandezza o quantità ? R. Si chiama grandezza , o quantità ogni cosa che pub avere accrescimento o diminuzione. Adunque le lunghezze le superfi* eie, i corpi , le velocità, i tempi sono delle quantità. E per esempio una compagnia o squadrone di soldati può essere accresciuto aggiungendovi altri soldati , e può essere anche diminuito togliendone alcuni. Dunque quella compagnia quello squadrone di soldati , che nitrimeuti pur si chiama numero di soldati, per esser capace di aumento , o di diminuzioni è una .
quantità.
2. D. Quante specie di grandezze o quantità vi sono? R. In generale vi sono due specie di grandezze , o quantità, quantità contìnua , e la quantità discreta. 3. D. Quale è la quantità continua? R. S’ intende per quantità continua quella le di cui parti son talmente unite che formano un tutto continuato, come sarebbero le linee , i corpi , o pure una piazza , una strada. 4. D. Quale è la quantità discreta? R. S’ intende per quantità discreta quella che si considera come r unione di più parti uguali o di più cose simili, e che si chiama benanche numero. Cosi il numero delie miglia com* prese nella distanza fra due città , o il numero de’ ducati che compongono una somma di denaro , si dicono quantità discrete. 3. D. Quale è la scienza che si occupa delle quantità continue , e quale ddle discrete ? R. La Geometria si occupa delle quantità continue , e l’ aritmetica si occupa delle quantità discrete ossia de* numeri. 6. D. Cosa è dunque la scienza dell’aritmetica? R. L’aritmetica è la scienza de' numeri: essa ne considera la natura e le proprietà ed il suo scopo è di dare i mezzi fa, cili sì per rappresentare i numeri, che per comporli e decomporli ; ciò che altrimenti pur si chiama calcolare. 7. D. Cosa s’ intende per unità ? 38 la
— 29i — Onde avere una idea esatta de' numeri bisogna saper pri-
R.
ma cosa mai s’ intende per unità. una quantità che si prende ( il più spesso ad arper servire qual termine di paragone per tutte le quantità una stessa specie. Cosi quando si dice tale oggetto pesa cinque libbre, la libbra è l’unità, alla quale si paragona il peso dell’ oggetto; e parimente quando si dice tale strada è lunga dieci L’ unità è
bitrio )
di
miglia,
il
miglio è l’unità alla quale si paragona la lunghezza
delta strada,
D. Cosa s’ intende per numero f R. Il numero esprime di quante unità e parti 8.
una
di unità
qualunque quantità è composta. 9. D. Cosa s’intende per numero intero? R. Se la quantità è composta di unità intere il numero che l’ esprime si chiama numero intero ; cosi per esempio il 7 il 12 il 2S sono numeri interi , e per essi si possono indicare selle soldati, dodici cavalli,
venticinque ducati,
D. Cosa è il numero semplice
10.
e quale
numero com-
il
posto.
R. De’ tre numeri citali 7 , 12 , 2S il primo si dice semplice perchè non oltrepassa il nove e gli altri si dicono composti. 11. D. Cosa s’intende per numero astratto? R. Un numero che si enuncia senza indicare la specie dell'unità, come quando si dice semplicemente tre o tre volte quattro • si chiama un numero astratto. 12. D. Cosa s’intende per numero concreto. R. Allorché nell’ enunciare un numero si enuncia nel tempo stesso la specie dell’ unità , come quando si dice quattro libre, cento botti, in tal caso quel numero si chiama numero concreto. ,
DELLA NUMERAZIONE. 13. D. Cosa è mai la numerazione? R. La numerazione è l’arte di esprimere i numeri mediante una quantità limitata di parole e cifre. 14. D. Quali sono i caratteri e le cifre che si usano nella
numerazione? R.
1
caratteri
,
razione attuale , e qui sotto indicate.
le cifre di cui si fa uso nella numeparole de’ numeri che rappresentano sono
o sieno le
zero , uno , due , tre , quattro , cinque , Sei
0
2,3,
4,
.5,
,
sette., otto ,
6,7,
8,
nove
9,
modo con queste cifre si esprimono numeri;? R. Per esprimere tutti gli altri numeri xon queste stesse ci* 15. D. In qual
i
Digilized by
,
— *9S — (re
ti
è convenuto che di dieci unità se ne farebbe una sola, si darebbe il nome di decina , e che si conterebbero
alla quale
come si contano lo unità , cioè se ne farebbero due decine tre decine quattro decine ec. ec- fino a 9 decine; che per rappresentare queste novelle unità di decine si userebbero le stesse cifre che per le unità semplici , ma che si distinguerebbero dal sito che occupano mettendole alla sinistra di quelle che dinotano
le decine
le
unità.
..
Per rappresentare quindici che contiene una deeina e cinque unità si scrive cosi 15, ventitré che contiene due decine e tre unità , si è convenuto di scrivere così 23, cioè le cifre
le2
che sono le decine si sono messe alla sinistra delle cifre 5 e S che sono le unità. Per rappresentare quaranta che contiene un
numero esatto di decine e nessuna unità si scrive 40, raelteudo un zero alla dritta del 4, e così si nota che non vi sono unità semplici. Si può con questo mezzo contare sino a noyantanovc inclusivamente.
Dopo 99 si può contare fino a noveccntonovantanove con un cioè di ogni dieci decine si compone una, sola unità che si chiamerà centinaio , perchè dicci volte dieci fanno cento , si conteranno queste centinaia da uno fiuo a nove, e si rappresenteranno con le stesse cifre ; ma si situeranno alla sinistra delle decine. Cosi per indicare sellecentoquarantanovo che contiene sette centinaia quattro decine e nove unità, si scrive 749, cioè la cifra 7 sta alla sinistra del 4 che rappresenta le decine. Settecentonovo che contiene sette centinaia, nessuna decina, e nove unità , si scrive così 709 , cioè si mette un zero al sito delle decine che mancano. Se le unità anche mancassero, si metterebbero due zeri: cosi per indicare settecento si scrive cosi 700. Dopo noveccntonovantanove si può contare nel modo stesso fino a novemilanovecenlonovantanove facendo di dieci centinaia un unità che si chiama mille , perche dieci volle cento fanno mille , contando queste unità come precedentemente c rappresentandole con le stesse cifro situate alla sinistra delle centinaia. Così per dinotare seimilaotlocentoventiqualtro si scrive 6824 ; per dinotare seimila e quattro si scrive 6004 e per seimila si metodo simile,
,
6000. Continuando in tal guisa a contare dieci unità di un istesso ordine, in una sola unità, c di situare queste novelle unità in luoghi di più in più avanzati verso la sinistra, si viene ad esprimere in un modo uniforme e con dieci cifre soltanto tutti i numeri interi ed immaginabili. 16. D. Quale si è dunque la proprietà caratteristica di sif-
scrive
numerazione? R. Dalla numerazione che abbiamo esposta , la quale è puramente convenzionale , risulta che una cifra situata alla sinistra
fatto sistema di
Digilized by
,
_ 296 — rappresenta un numero dieci un altra o seguila dal zero grande di quando era sola. Una cifra seguita da due altre o da due zeri , dinota un numero cento volte più grande di quando era sola. Una cifra seguila da tre altre o da tre zeri dinota un numero mille volte più grande di quando era sola. di
,
,
volte più
E cosi proseguendo innanzi. Adunque la cifra scritta sola, non accompagnata da altra, esprime il suo valore proprio di unità ; se poi trovasi nel secondo luogo, vale di decine, nel terzo centinaia, nel quarto migliaia, nel quinto decine di migliaia , nel sesto centinaia di migliaia , nel settimo milione , nell’ottavo decine di milioni nel nono cen-
-
tinaia di milioni ec.
MANIERA DI LEGGERE I NUMERI. 17. D. Cosa si fn per ben leggere un numero qualunque ? R. Per leggere un numero espresso da quante cifre si vuole si divide, procedendo dalla dritta alla sinistra in ternari a ciascuno de’ quali si dà il nome di unità, migliaia, milione ec.eciec.
La prima cifra di ciascuu ternario ( procedendo sempre dalla dritta ) avrà il nome del ternario , il secondo quello delle de-> cine , ed il terzo quello delle centinaia. Cosi procedendo dalla come se fosse solo e si pronunnome di questo stesso terno per
sinistra , si leggerà ogni terno
sierà alla fine di ciascuno
il
:
esempio volendo leggere il numero segueule SAI , 689 , 523 in dove il primo terno a sinistra rappresenta i milioni il secondo le migliaia ed il terzo le unità , si dirà trecenloquarantaseltemilioni seicentottantanovemila cinquecento veutiirè. 18. D. Quale si è dunque la -divisione- di ternari ? K. Generalmente la divisione di ternari è la seguente, unità decina centinaia semplici , unità decina centinaia di migliaia unità decina e centinaia di milione , unità decina centinaia di migliaia di milione, unità decida centinaia di bilione ec. ec. sic-
ché contando dalla dritta alla sinistra di un numero dopo ogni si mette una virgola , sulla settima cifra cadono i mi-
tre cifre
e si suole metter sopra l' unità , alla tredicesima i bilioni e si suole metter sopra il numero due, alla diecianovesima i trilioni e si suole metter sopra il numero tre ec. ec. 19. D. In quale altro modo si suddivide un nuqiero di più lioni
cifre ?
R. I francesi ritenendo le stesse cifre nel combinarle cambiano sempre di denominazioni di tre in tre cifre, e considerano il migliaio come una denominazione da non più riprodursi do, po il secondo ternario , alla settima cifra viene il milione e mettono sopra r unità , dopo il milione alla decima cifra viene il bilione e mettono sopra il numero due, alla tredicesima il ,
Digitized by
,
— 297 — iriiìone e mettoao sopra il numero tre ec. ec. Secondo questo sistema si contano soltanto unità decina e centinaia semplici , unità decina e centinaia di migliaia , unità decina e centinaia di milione, unità decina e centinaia di bilione, unità decina e centinaia di trilione ea. ec.Adunque il numero seguente
325 1 807309245084006095 nel primo caso
si
divide nel seguente
8
2
modo '
'
1
3,251,807,309,245,034,006,095 e si legge tremila , duecentocinquantuuo trilioni, oltoccntosctlemila , trecentonove bilioni , duecentoquarantacinquemila , trentaquattro milioni , seimila , novantacinque ; e nel secondo c:tso si divide nel seguente modo
6
5
4
2
3
1
3 , 251 , 807 , 309 , 245 , 034 , 006 , 095 e
si
tre
legge sestilioni
quatrilioni ,
,
duecentocinquantuno
trecentonove
quintilioni.,
ottocentoselle
duecentoquarantacinque
trilioni ,
bi-
lioni , trentaqiiattro milioni , seimila , novantacinque.
20. D. In quale altra guisa può esprimersi un numero qualunque ? R. Oggi tutte le nazioni usano le cifre arabe per dinotare diversi numeri , ma ciò non pertanto ben può esprimersi un numero qualunque , con differenti cifre alle quali si assegna -
i
istesso valore di quelle arabe. In fallì se colle lettere scritte nella seconda seria s’ indicano numeri ad esse corrispondenti nella prima serie. l’
i
0,1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9. ro,n,o,p,q,r, s,t,u,v. il valore del numero 6789 sarà espresso da s t u v. I ne, gozianti usano spesso un tale artifizio per occultare il valore delle loro merci. Ed i governatori generali i comandanti de'distaccamenli, o de'posti di guerra, possono avvalersene , per non far conoscere la forza della truppa , che hanno sotto ì loro ori
dini e più particolarmente volendo occultare di un arma qualunque gli approvisionamenti le munizioni ec. 21. D. In qual modo esprimevano i romani diversi numeri? R. I romani non avevano cifre apposite per la scrittura dei numeri , ma usavano le lettere del loro alfabeto diversamente situale. Ecco i numeri principali con la loro corrispondenza in cifre arabe ; i
I , 1
,
X , L , C , 13 , CID , 103 , CC133 , 5 , 10, 50, 100, 500, 1000, 5000, 10000.
V
Digitized by
— 298 — quelli caratteri , i Romani indicavano anche lutti i numeri intermedi, servendosi di un’altra convensiene , cioè che un carattere di eguale o di minore valore posto dopo s* intendeva aggiunto , e posto innanzi s’ intendeva sottratto , come qui sotto
Con
si
osserva.
II , III,
•
•
IV, VI, VII, Vili, IX, XI , XII, XIV, XV, XVI, XIX, 7 , 8 , 9 , Il , 12 , 14 , 15 , 16 , 19 , ,
2 , 3 , 4 , 6
XX, XXX, XL, LX, XC, ex, CXX, CXLVII, CI3I3CCCLI 20,
30,
40,
60,
90, 110, 120,
147,
1851
Alle cifre ID, CIO indicante 500 , e 1000 si sono anche
sosti-
D, M, dimodoché il numero 1851 si può benanche scrivere così MDCCCLI. tuite
le lettere
Digitized by
— 299 —
11 x2 X o
{«<33
1 11
1 Q 4 ® ‘XS X x2
XXX oe
90
uS
89
LXLIX
00 ^ Xcc
LXLVIII
80 LXL
LXXX
>4
XIX 61
XXIX
29
18
XXVIII
28
XXXIX
39
XLXI
49
LIX 59
48
S QO ^ 00—
VIU vili
8
XVIII
38
XLVIII
LXIX
>
69
LXXIX
LXXXIX
99
>
LXXXVIII
X®
XXX
79
78
98
X
>4
MODERNI.
VII
7
XVII
17
XXVII
27
XLVII
47
XLVI
46
LXVII
67
LXXVII
LXVI
66
LXXVl
77
LXXXVII
87
LXLVIl
97
1
96
M
X
X
ROMANI
XVI 16
XXVI
26
XXXVI
36
86
76
LXXXVI
LXXV
75
85 LXXXV
LXXIV
74
LXXXIV
ij-"
LXLVl
1000
1 NUMERI
> V5 XV 15
X « x«
XXV 25
XXXV
35
XLV 45
24
XXXIV
34
XLIV
44
AH tfi
23
XXXIll
XLIII
43
LUI 53
ij «5
LXLV
95
d8
DEI
> IV
*
XIV
14
XIII
13
XXIV
LXIV
64
84
X® 49
QUADRO
S
XXIII
33
Sn ..
11 S CM
XII
12
XXll
22
XXXII
32
XLIl
42
(N S jsn
X« 49
LXII
62
LXXIII
73
LXXII
72
LXXXIII
83
LXXXIl
82
LXXXI
81
LXLIII
LXLII
93
92
[ XS
XXI
21
XXXI
31
XLI 41
111111
x„ SS Xt49
11
Digilizetì by
Googk
f
— 300 — CAPITOLO
II.
Delle quattro operazioni degli interi.
ADDIZIONE DEGÙ INTERI. 22. D. Cosa s’ ìolende per addizione. L’addizione è una operazione , mediante la quale dati più numeri omogenci.se ne ritrova altro uguale a tutti presi insieme , e che si chiama somma. Gli aritmetici per esprimere con brevità una tale operazione usano il segno (uguale), il quale dinota che numeri, fra quali è posto quel' segno sono ef(più) per indicare la somma fettivamente uguali; ed il segno che deve eifeltuirsi. Cosi p. e. 8-f-S=:lS, 9-{-6 lS, e si dice otto più cinque uguaglia tredici , e nove più sei uguale quindici. Le due somme de’ numeri dati , in questi casi sono 13 e 15. 23. D. In qual modo si esegue l’addizione de’ numeri Quando i numeri che si vogliono sommare hanno una sola cifra , non vi è bisogno di alcuna regola. Ma se i numeri da aggiungersi sono composti di più cifre , la somma deve eseguirsi aggiungendo le unità semplici alle unità semplici , le decine alle decine , le centinaia alle centinaia , le migliaia alle migliaia. In tal guisa la somma de’ numeri composti di più cifre diviene
=
i
+
la ripetizione della
=
somma de’ numeri di una sola cifra.
Cosi per esempio volendosi
sommare i tre numeri 2312 , 243,
3431.
2312 243 5431 '
7986 Si incominciano a
sommare le unità dicendo 2 e 3 fanno 5
ed 1 che fanno 6 c si scrive questa cifra sotto la stessa colonna si dice 1 e 4 fanno 5 e 3 fanno $ che si scrive sotto la stessa colonna delle decine. Alla colonna delle centinaia si dice 3 e 2 fanno 5 e 4 fanno 9 e sì scrive sotto. Infine nella colonna delle migliaia si dice 2 c 5 fanno 7 che parimenti scrive al di sotto. Il numero adunque 7986 ritrovalo mediante tal operazione è la somma di tre numeri proposti poiché contiene le unità le , delle unità. Si passa alla colonna delle decine e
,
Digilized by
— SOI — le cenlinaia ,
decioe ,
le migliaia
,
che siiccetsiTameiate abbia*
mo sommate.
Ma può accadere che la somma delle uuilà semplici sorpassi il numero 9; allora essa sarà composta di due cifre, c c>mterrà una o più deciue, c queste ultime apparteueudo al secondo luogo dovratiuo .iggiuDgcrsi alla somma delle decine. So anche la somRia delle deciue sorpassa il 9 , allora è seguo che contiene qualche centinaio, e dovrà questo aggiungersi alla somma delle cen-
tinaia ,
e così di seguito.
Nella somma de’qualtro minieri seguenti 6903, 7327. ^
785Ò,
9ì»S,
6903 785S-
933 7327 23037 somma.
come nell’ altro esempio per la dritta, c sì 4 fanno 7, e 3 fanno 10, e 7 fanno 17, si scrivono 7 unità sotto la prima colonna , e si ritiene la decina per unirla corbe unità ai numeri della colonna seguente che sono anche delle decine, l’ussanio a questa seconda colonna si dico i che si aveva dalla prima somma e 0 fa 1 , c 3 son 6 e 5 fanno 11 , c 2 fanno 13 scrivo 3 sotto la colonna attuale, c ritengo per la decina una unità che aggiungo alla colonna seguente, dicendo: 1 e 9 fanno 10 , cd 8 fanno 18, e 9 fannò 27 e 3 fanno 30; pongo 0 sotto questa colonna, e ritengo, per le tre decine, tre unità che unisco alla colonna seguente, dicendo parimente 3 c 6 fanno 9 c 7 fanno 16, c 7 fanno 23, scrivo 3 sotto questa colonna , c come non vi è altra colobna,^ così scrivo a sinistra le due decine, il numero 23037 è la somma de’quattro numeri proposti. 24. D. Quale c dunque la regola generale mercè la quale dì più numeri se ne ritrovi la somma? R. La regola generale per ritrovare la somma di più numeri interi è la seguente. Si scrìvano ì numeri dati in guisa tale che corrispondano le unità, le decine, le centinaia cc. dell’ uno, colle unità decine centinaia ec. dell’altro, indi- si tiri una linea orizzontale. S’incominci dalla dritta, ed unendo le unità de' numeri semplici, il numero che si ha se non eccede il 9 si scrive sotto la linea in corrispondenza delle medesime. Ma se eccede il 9 c contenga una u più decine, si noti soltanto il numero semplice, c le decine si aggiungano a quelle che sono nella seconda seria verticale; si prosegua in pari guisa per tutte le altre serie, c si avrà un numero composto il quale ha le unità ledecineec.ee. in corS’ ìuoomincìa ,
dice 3 c sole
le
39
Digitized by
— 3oa — rispondenza deile unità decine cc.
ne iudica
il
la
somma.
Cosi in questi
de’ numeri dati due altri esempi.
ec.
9843S21 6324 89424 329 2364822
34692098 543208643 2196421 56789209 3459487
12304420
640345858
ohe
e
numero 12304420 esprime la somma di primi cinque numeri 1’ altri 640345858 esprime di cinque secondi numeri.
dati, e
SOTTRAZIONE DEGLI INTERI. 25. D. Cosa è mai la sottrazione de’ numeri interi. La sottrazione de’numeri interi è una operazione per cui dati due numeri , togliendo dal maggiore il minore si vede di quanto l’uno supera l’altro, e si determina cosi l’ avanzo, il quale chiamasi residuo o differenza. 11 segno (meno) indica la sottrazione de’numeri tra’ quali si trova. Cosi p. e. 8 9 2=7 e si dice otto meno cinque uguale tre e nove meno , due uguale sette. I due residui in tali casi sono 3 e 7 mentre due numeri 8 e 9 si dicono sottraenti e 5 e 2 si dicono i soltrattori. 26. D. Come si esegue la sottrazione? R. La sottrazione de’numeri di una sola cifra è facile ad esc* guirsi a memoria. Ma ne’ numeri composti di piu cifre si sol* traggono le une dalle altre le unità della stessa classe, cioè dalle unità semplici le unità semplici , dalle decine le decine , dalle centinaia le centinaia e cosi proseguendo dalla dritta alla sioi* tra, l’operazione diviene una semplice ripetizione della sottra* zione de numeri di uqa sola cifra. II.
—
—
— 5=3. i
i
Volendo sottrarre da 798 346 scrivo questi due numeri al della stessa maniera che nella somma l’ uno dell’ altro , ,
di sotto
798 sottraendo 346 sottrattore 452 residuo. Incomincio per sottrarre le unità tra di loro , e dico ; da R 6, resta 2. Passo alla colonna delle decine, e dico, da 9 tolto 4 resta 5. Ed infine alia colonna delle centinaia dico da 7 tolto 3 resta 4. Il numero 452 ritrovato con questa ope* razione è il residuo che si cerca , poiché esprime la differenza tolto
dello unità delle decine e delle centinaia dei
due numeri
dati.
Ma quando in queste parziali sottrazioni la cifra del sottrai* è maggiore della corrispondente nel sottraendo , si ag* giungano a queste dieci unità , che si hanno , prendeudo , col tore ,
Digilized by
— SOS — pensiero, una unilà dalla vicina cifra n sinistra, la quale deve, per questa ragione , essere considerata come diminuita di una unità nell' operazione seguente. Si vuol sollrarro 7987 da 27646 , si scrivono numeri come si vede. i
27616 sottracndò 7987 sollrattore 196'i9 residuo.
Come non si può togliere 7 da 6, si aggiungano a 6, dicci una unità dal numero vicino 4 c si dirà 7 tolto da 16, resta 9, che si scrive sotto 7. Passando alle decine non si dirà più 8 , tolto da 4 ma 8 tolto da 3 soltanto per* chò per l’imprestilo fatto il 4 si è diminuito di una unità, e come noo si può togliere 8 da 3, si aggiungono nella stessa maniera al 3 , dicci unità prendendo una unità dalla cifra 6 , resta 3 , che si che è sulla sinistra , e si dirà 8 tolto da 13 scrive sotto di 8. Passando alla terza colonna si dirà parimenti 9 tolto da 3 o piuttosto 9 tolto da 13 (prestando come sopra) resta 6 , che si scrive sotto il 9. Alla quarta colonna si dirà per la stessa ragione 7 tolto da 6, o piuttosto da 16, resta 9, che si scrive sotto il 7 e come non vi c niente a sottrarre nella quinta colonna si scrive sotto questa colonna non già 2 perchè si è imprestala una unità su questo 2, ma soltanto 1, c si avrà due numeri proponi. 19639 per il residuo tra 27. D. Quale è dunque la regola generale perchè dall due numeri interi se ne ritrovi la differenza? U. La regola generale della sottrazione , è la seguente Si scrive il numero maggiore sopra il minore , in guisa che cor* rispondano esattamente nelle colonne verticali le unità colle unità, le decine con le decine le centinaia con le centinaia ec. si tiri una linea orizzontale. S’ incominci poi dalla dritta andando alla sinistra , e dalle unità decine ec. ec. del numero maggiore si tolgano le unità decine c<;. ec. deL-numero minore, e si notino unità , prendendo
,
,
,
i
;
i
residui.
Ove però qualche cacatlere
del
numero superiore sia
minore del suo corrispondente inferiore , si prenda dal carattere immediatamente prossimo sulla sinistra una unità , la quale nel luogo seguente vai dieci , c ad esso aggiunto , se ne sottragga Si badi però nel continuar l'operazione di diminuire di una unità il carattere superiore da cui questa si è presa. Così uc’due seguenti esempi.
la cifre inferiore.
320985432 233698316
843704368 682319832 '
161 184736
“85287116
11 numero 161184736 è il residuo du’ primi due numeri dati come 83287116 lo è de’ due secondi.
Digitized by
— 804 — MOLTIPLICAZIOxNE DEGLI INTERI. 28. D. Cosa ò inni In mollipHcazioiie ? R. Moltiplicare un numero per un altro vale prendere il primo due numeri tante volte per quante unità sono nell’altro. Cosi moltiplicare 4 , per 3 siguifìca prendere Ire volte il nitmero quattro, o pure quattro volte il numero tre che è lo stesso. Il numero che si deve moltiplicare si chiama il moltiplicando , quello pel quale si deve moltiplicare si chiama il moliplicatore , ed il risultato dell’operazione si chiama prodotto. Il moltiplicando , ed il moltiplicatore si chiamano anche fattori del prodotto ed il segno della moltiplicazione ò così talché nel citato esempio 3 e 4 sono i fattori di 12, perchè 3 12. 29. D. Come si esegue la moltiplicazione de’ numeri semplici? Secondo l’idea data, la moltiplicazione può eseguirsi scrivendo il moltiplicando -tante volte per quante unità sono nel rooltiplicalore , ed in seguito eseguir la somma. Ad esempio pes moltiplicare 7 per 3 e 9 per 4 si potrebbe scrivere di (|uesti
X x4=
7 7 7
9 9 9
36
E Io sommo 21 o 3G risultanti bero
i
prodotti delle
da questa
due moltiplicazioni.
addiziono , sarely-
Ma quando il moltipli-
catore fosse considerevole, l’operazione cosi replicata diverrebbe lunghissima. Si è adunque ricercato il metodo di giàngere a questo risultalo per una via più breve. Per moltiplicare i numeri i più composti , si replica più volte l’ operazione , c sempre si moltiplica un numero di una sola cifra
per un numero di una sola cifra. Bisogna dunque esercitarsi a il prodotto de’ numeri semplici , il che si ottiene nel la qui annessa tavola , che dal tuo inventore Pitagora è stala chiamata Pitlagoriea. trovare
minor tempo mediante
Digilized by
Coogle
— 803 — TAVOLA PITTAGORICA. 1
2
3
4
3
6
7
8
9
2
4
6
8
10
12
U
16
18
27
3
6
9
12
13
18
21
24
4
8
12
16
20
24
28
32
36
3
10
13
20
23
30
33
40
43
6
12
18
24
30
36
42
48
34
7
14
21
28
33
42
49
36
63
8
16
24
32
40
48
36
64
72
9
18
27
36
43
34
63
72
81
La prima calonna di questa tarda si ottiene aggiungendo successivamente una unità. La seconda aggiungendo 2 , la ter* za 3 e cosi di seguito. Con essa si ritrova il valore di un numero semplice moItipIN cato per un altro puranche semplice , prendendo i due fattori uno nella linea orizzontale, e l’altro sulla verticale, il prodotto sarà quel numero eh’ è nell’incontro di queste due linee. Cosi ti vedrà che il prodotto di 3 per 9 è 27 , di 3 per 8 è 40 cc. Tornerà però sempre assai più utile di mandare a memoria i
prodotti de’ nove- numeri semplici.
30. D. Come si esegue la moltiplicazione quando uno de’ duo fattori è un numero composto. Quando un fattore è semplice c l’ altro è composto , dopo di aver scritto il primo sotto l’ultima cifra a destra del secondo, e tirata una linea orizzontale , si moltiplichi il fattore semplice per ciascun carattere del composto , andando da destra a sinistra, e sotto la linea tracciata si notino i prodotti che non ol'trepnssino il 9. Se ve ne sieno che superino questo numero, si notino soltanto i loro eccessi , e questi si aggiungano al prodotto prossimamente vicino. Cosi ne’ due seguenti esempi. Fattori
8 K 7 6
Fattori
9 4 5 G 7
8 Prodotto
6 8 6 0 8
Prodotto
5 6 7 4
2 G
0 3 2
,
— 806 — Nel primo cr.so si moUipliclii
il
6 per I’ 8 o del prodotto 48
r 8 sotto la linea , c le 4 decine si aggiungano al seguente prodotto. Si moltiplichi il 7 per 8 c poiché il prodotto si
noli
S6 unito alle 4 decine fa 60 si nota il 0 è le 6 decine si uni* al prodotto del 5 per 8 che è di 40 c per conseguena si avrà 46 scritto il 6 si serberanno 4 decine, che aggiunte al prodotto del 8 per 8 che è 64 danno 68 il quale numero si scriva interamente sotto la linea , stantechè non v’ha altro carattere da moltiplicarsi. Laonde dei due fattori 8576 ed 8 il prodotto totale sarà 68608, e nel secondo caso il prodotto de’ due fattori 945672 e 6 sarà 5674032. 31. D. Come si esegue la moltiplicazione quando tutti e due i fattori son numeri composti? fattori numeri composti , si dovrà R. Essendo amendue procedendo da destra a sinistra fare successivamente con ciascuna scano
,
i
cifra
quanto si è
prescritto nel
caso precedente
cioè
bisogna
moltiplicare tutte le cifre del moltiplicante per le cifre delle unità
che sono nel moltiplicatore , dopo tutte le stesse cifre del moltiplicante bisogna moltiplicarle per quelle delle sole decine , e si scriverà questo secondo prodotto sotto il primo ; ma come deve esprimere il prodotto delle decine , cosi si scriverà la prima cifra di questo prodotto sotto le decine; e le altre cifre sempre verso la sinistra. Parimenti il terzo prodotto si scriverà sotto il secondo, ma avanzando anche di un posto perchè rappresenta il prodoto delle centinaia , e così di seguito. In tal modo saranno l’ uno sotto l’ altro , ed il primo supererà H secondo di un luogo a destra , il secondo parimenti il terzo , e così fioo all’ ultimo. Ciò fatto sommati insieme i prodotti parziali si avrà il prodotto tota* le. Cosi ne due seguenti esempi. Fattori
8 7 6 5 4 4 6 5
4 3 8 2 7 0 5 2 5 9 2 4 S 5 0 6 1 6 Prodotlo
4 0 7 5 9
1
1
4 5 6 7 2 2 3
Fattori
Prodotto
1
0
1
3 7
9
13 4 4
1
6
0 5 0 4 5 6
0
Nel primo caso si moltiplichi il fattore maggiore pel 5 che esprime le unità dell’ altro fattore , di poi per 6 ossia per le decine , e finalmente per quello delle centinaia 4. I prodotti particolari 438270, 525924, 350616 sono scritti in guisa che il primo incominci dal luogo delle unità, il secondo da quello drile decine, il terzo da quello delle centinaia, c poscia sommati coH’istesso ordine cui si sono notati, la loro somma 40759110 sarà il prodotto cercato. Parimenti nel secondo caso sarà 1050456 il prodotlo de’ due numeri 45672 e 23.
Digilized by
— 807 — 32. D. Può talvolta abbreviarsi l’operazione ì Talvolta avviene che nei due fattori vi sono de’ «ri all’ ultimo , ed in tal caso questi ji possono tralasciare nei prodotti parziali ] e sì scrive soltanto nel prodotto totale il numero de’zeri che sono ne’ fattori. P. e.
6450 90
S19000 400
S 78 700
20760000
Nel primo caso la moltiplicazione si è fatta tra due numeri 643 e 9 e dopo il prodotto 5787 si sono aggiunti due zeri i
i
che erano ne’ due fattori; e nel secondo esempio la
moltipli-
cazione si è eseguita tra i due numeri 519 e 4 e dopo il prodotto 2076 si sono situati i cinque zeri che erano ne’ due fattori dati.
DIVISIONE DEGLI INTERI. 33. D. Cosa è mai la divisione. R. La divisione è una operazione in cui di due numeri disuguali, osservando quante volte il minore entra nel maggiore se
ne trova un altro che indica in quante parti luUe uguali al numero più piccolo , si è diviso il numero maggiore. Ossia si ,
trova quel numero il quale contiene taule unità , per quante volte il numero maggiore contiene il minore. Il numero da dividersi si chiama dividendo , divisore quello pel quale si divide, e quoziente quello che si ha dall’operazione. Due punti ( ) esprimono il segno di divisione ; e signIGcauo che numeri tra quali son situati debbonsi dividere 1’ uno per l’altro. Cosi p. e. 64 : 16 4, e si dice otto diviso per quattro uguaglia due. Questi numeri si scrivono come qui sotto. fattori del divipoiché il divisore ed il quoziente sono dendo , si può fin d’ora conchiuderc che, in una divisione ualunque il divisore moltiplicalo pel quoziente deve dare il :
i
=
£
i
S ividendo. Considerando tre numeri 64, 16 e 4 come -il prodotto cd i fattori- di una moltiplicazione si c già detto di sopra che il prodotto 64 contiene tante volte il moltiplicate 16, quante miità si contono nel moltiplicatore 4 ; o siccome la divisione ha cosi potrà anche per oggetto di trovare quest’ ultimo numero dirsi che la divisione ha per oggetto di trovare il numero delle volte che il 16 è contenuto nel 64, ed in generale la divisione è quella operazione per mezzo della quale si cerca di conoscere quante volte un numero c contenuto in un altro. Per trovare quante volte il nùmero 16 è contenuto nel 64, i
,
potrebbe adoperarsi
64
la sottrazione ripetuta ,
come segue
— 16 = 48 — 16 = 32 — 16= 16 — 16 =
:
0.
Digitized by
— SOS — dalla quale operazione
risulta
che
il
16 è contenuto quattro
61 , perchè tolto quattro volte dal 61 si è avuto un Per mezzo della divisione si giunge più presto a questo risultamento , onde può dirsi che la divisione è un ab* volte nel
resto zero.
breviazione della sottrazione. Inoltre , il prodotto 61 ^uò anche considerarsi come il 1 ripetuto 16 volte , perchè ripetere quattro volte il 16 è lo stesso che ripetere 16 volle 4 ; e quindi il numero 64 può supporsi composto di 16 parti eguali , ognuna delle quali è un 4. Quando 1. si divide 64 per 16 l’operazione si riduce dunque a decomP9ITC2.il numero 64 in 16* parti eguali , e trovare ..il valore di
una di quelle parti , che sarebbe 4. Ciò posto 3.
si
vede che la
divisione può considerarsi anche come una operazione nella quale
un numero dato in tante parti eguali , quante unità sono contenute in un altro numero dato. Dunque la divisione si può riguardare sotto tre aspetti diversi ; " La divisione è quella operazione per la quale dato un prodotto ad uuo de' suoi fattori, si cerca l'altro fattore. ° La divisione è quella operazione per la quale si cerca quante volle un numero è couteuuto iu un’ altro. ° La divisione è quella operazione per la quale si cerca di decomporre un numero dato in tante parli eguali , quanta unità si contengono in un’altro numero dato'. Nella divisione di 64 ‘per 16 il quoziente 4 può avere perciò tre significati: l.“ esso è l’altro fa'.lore di 64 che si cercava; 2.“ esso dinota il numero delle volle che il 16 è con3 ° esso è una delle 16 parli eguali in cui si tenuto nel 64 si
cerca di decomporre
;
è diviso getti
il
64.
E importanlo di ben couqireudere questi tre og-
della divisione.
34. D. Come si esegue la divisione allorché il divisore è un numero semplice ? R. Per eseguir siffatta operazione , si suppone che già si sappia ritrovare qu:iute volle un numero di uno o due cifre contiene un numero di una sola cifra. È questa una conoscenza già acquistata , quando si sanno a memoria i prodotti di numeri che hanno una sola cifra. Vi si può anche giungere facendo uso della tavola Pitagorica. Per esempio se si vuol sapere quinte volle 74 coulieue 9, cerco il divisore 9 nella prima linea, discendo verticalmente Cnchè incontro il numero più prossimo a 74, che è 1% , allora il numero 8 che si ritrova dirimpetto a 72 nella prima colonna c il quoziente che cerco. Ciò premesso , ceco come si fa la divisione di un numero che ha molle cifre per un altro che ue ha una sola. Si scrive' il divisore alla sinistra del dividendo e si osservi quante volte il primo si contiene nell’ ultimo carattere a sinistra del divideu* ,
,
do
,
ovvero ne'duc ultimi se mai un solo fosse minore deU’en-
Digitized by
— 309 — xtdeUo divisore , c si noti il quoziente sotto del divisore, svendo prima tra i’ uno e 1’ altro tiralo una linea ; indi si moltiplica questo quoziente trovato pel divisore ed il prodotto che si ha sotto il numero già diviso si sottragga dal medesimo a si ponga la cifra susseguente del dividendo , che per non dimenticarsi si segni con un puntino si divide allora il numero risultante da tale unione pel dato divisore ; e si ripete una tale operazione finché non vi sono altri caratteri sul dividendo. Ciò si vedrà più chiaramente negli esempi seguenti. scritto
sulla dritta di tal residuo
Divisore 6
965424
13453 Div.®
Dividen.
8
12
120678
Quoziente 2242 \
16 16
s2S
= =54
24
4S
B 13
= 62
12
56
1
= 64 64
Nel primo caso poiché l’ unità non si può dividere per 6 si divide il 13 e si scrive sotto la linea del divisore il quoziente 2 che si ottiene da questa prima divisione. Si moltiplichi questo 2 pel 6 ed il prodotto 12 scritto sotto del 13 e sottratto dal medesimo, si noti il residuo 1. A destra dell’ 1 si cali il 4 , col segnare sul medesimo carattere un puntino , e diviso il 14 pel 6 e notato il quoziente 2 a destra dell’ altro 2 si moltiplichi per 6 ed il prodotto 12 sottratto da 14 dà il re, siduo 2 , a destra del quale si cali il 3. Si divido il 23 per 6, ed il quoziente 4 , scritto a destra del secondo 2 il prodotto 24 si toglie da 23 ed a dritta del residuo 1 si cali I’ ultima cifra 3. Il quoziente 2 che si ha dividendo il 13 per 6 si scrive a destra del 4, cd il prodotto 12 tolto da 13 lascia un residuo di 1 , il quale per non essere più divisibile si scrive a fianco del quoziente totale con metterci sotto una lineetta cd il divisore 6. Sicché il quoziente della divisione tra due numeri dati sarà 2242 j. E nel secondo esempio dividendo con l' istesso metodo il numaro 965421 per 8 il quoziente sarà 120678.
cosi
i
40
Digilìzed by
— 310 — SS. D. Come si esegue la divisione allorcliè divisore e dividendo hanno più cifre ? K. Si prendono sulla sinistra del dividendo tante cifre per quante possono contenere il divisore , o ritrovato questo primo quoziente divisore , si moltiplica per lo stesso il prodotto
si
scriva sotto
si
toglie dalle cifre distaccate dal dividendo, ed accanto al residuo
si abbassa
il
la cifra seguente del dividendo. Si ripigli allora' nel
mo-
do stesso l'operazione finché non più restano cifre nel dividendo. Così ue'due seguenti esempi.
2567890 23
166327
23.
14
\
1
14 •
1
1116Ì7
11809
= 26
=25
23
14
= 37 23
113 112
U»
= = 127
•138
126
= 109
==1
92
170 161
==y 36. D. Come puù talvolta abbreviarsi l'ojicrazionc della divisione? R. Avviene talvolta die all’ estremità del dividendo c del divisore vi sono dei zeri, cd allora se ne sopprimono nell’ uno c nell’altro l’istcssa quantità, c si esegue la divisione come se non vi fossero questi zeri , però si mettono in seguito del quoziente. P. e. ,
4330000
40
4
626000
»
300
3
108260
175300
.
33 32
22
= 10
= 16
21
8
15
20 20
= IO
——
=1
»
9
Digitized by
- 511 — E ael primo caso la divisiono
si esegue come so due numeri dati fossero 433000 e 4 ed accanto al quoziente 1082l> aggiunge un zero , o nel secondo come se i duo numeri a dividersi fossero 3260 o 3 , cioè togliendo duo zeri al dividendo e duo al divisore ed aggiungendoli alla dritta del quoziente 1733 sicché il vero quoziente do’sccondi numeri dati diviene 173300. i
si
CAPITOLO
III.
erijicazione delle quatlro operazioni degli interi. 37. D. Come si vedo se nel sommare più numeri interi astratti sia commesso errore. R. Dopo di essersi eseguita l’addizione si separi con una lineetta orizzontale uno de’ numeri dati , o per più faciltà si rimanenti ; indi dalla prima scelga il primo e si sommano somma si toglie la seconda, ed il residuo dovrà dare il primo numero cioè quello che si è separalo dagli altri. Cosi no’ due si
,
ì
,
seguenti esempi.
4 6 2. 3 3 8
4 2 4 3 6
TTT
"2
"4
2 3
T TT 6 4 som. uguale Residuo T TT
TTTTY 4 3 2 4 2 6 Residuo TYTYY 8
"Ó*
som. 2. som. 1.
som.'
1.
3
2.
TYYY 3 2 0 7 4 6 5 9
3 6 7
7
6
Nel primo caso l<v somma dei numeri dati escluso il solo primo numero 4243(1 è 3674 la quale tolta dalla somma che si aveva avuto cioè 46130 si ha il residuo 42436, cioè il primo numero dell’ addizione quindi sì è certo che l’ operazione è ;
esatta.
Nel secondo caso la prima somma si è creduto esser 484784 seconda somma è 32426 e la loro 'differenza è 432338 che per non essere il primo numero tra quelli dati dimostra chiaro la
l’ operazione. Ed invero rettificando la somma si vede che esser deve 494784 invece di quella precedente 484784. 38. D. Come si vede se nel sottrarre due numeri interi si
di essersi errato
sia
commesso errore.
R. Eseguita
la sottrazione
,
residuo, il risultato deve essere
432 856 4 0 8
1
6
1
somma il numero minoro col
il
numero maggiore. P.
-
24695
somma
si
Residuo
4 3 2 8 5 6 uguale
5
c,
678945 364231
3 4
1
4 7
1
4
Re^id.
somma 3 7 7 8 9 4 5
Digitized by
— 812 — caso la somma del sottraltore e del residuo è 432856 , cioè il sollraendo quindi 1’ operazione è esatta. Nel secondo esempio la somma del soUrattore c del residuo è 577894S
Nel primo
diverso dal sottraendo , adunque la sottrazione fatta è erronea. £d in verità si vede che da 6 togliendo 3 resta 3 e non quattro
come si era scritto, sicché il vero residuo è 5314714.
39. 1).
Come si vede se nel moltiplicare due numeri interi ti
sia commesso errore,
R. Si divida il prodotto avuto per uno dei fattori , e se si ha per quoziente l' altro fattore , si è certo di non essersi errato. P. e.
34567
5
’
21456
5
32
172835
42912 64368
34567 15
21455
6865é2 64
B 22 20
b46
B 28
32
25
B 33
144 128
30
B 178 35 •
J
160
B 182 160
B = 22 = sr Nel primo caso essendosi moltiplicato 34567 per 5, una yolla che il prodotta 172835 diviso per 5 dà per quoziente 34567 cioè r altro fattore si è certo ohe l’ operazione è esatta. Nei secondo esempio il prodotto 686582 poiché diviso pel fattore 32
dà per quoziente 21455 diverso dall’ altro fattore dato, così ben può dirsi essersi errata l’operazione. Ed in verità nel rettificarla si ritrova che il prodotto che si domandava era 686592 in cambio di quello 686582 che si credeva il vero. 40. D. Come si vede se nel dividere due numeri astratti interi si sia commesso errore. R. Si moltiplichi il quoziente pel divisare e si aggiunga il il risultato di tale operazione dà il dividendo , la divisione si ò bene eseguita. P. e.
residuo, se ve n’ è stato , se
Digilized by
Coogle
- 313 ~ Divisore
Dividendo
65842 64
1
8230
--
8
-
t= 18
16
65840 2
<=24 24
65842 uguale
== Divisore
36
42852Ì 36
1
Qtiozienle
1
2 Residuo.
Dnidendo
1903 36
c 68
71418 35709
36
13
325 324
428521 Prodotto
= =121 108
= 13 Nel primo caso il prodotto del quoziente della divisione 8230 pel divisore 8 , essendo 6S840 cd aggiuntovi il residuo 2 poiché si ha il dividendo cioè 65842 si è certo che l’ operazione è esalta. Lo stesso dicasi del secondo esempio.
CAPITOLO IV. Dei numeri interi concreti , ossia denominaii. 41 D. Come si eseguono le quattro operazioni de'denomìnati. R. Per hen eseguire le quattro operazioni de’ numeri denominati , è necessario prima conoscere il valore delle monete , de’ pesi , delle misure ec. ec. , secondo i diversi paesi le diverse nazioni ; non che il valore delle une in relazione colle altre del proprio genere. E perciò ne indichiamo qui le principali, usate presso di noi , segnatamente nella capitale del regno. .
Digilized by
Coogle
— 314 —
MONETE Rame
Argento 10 Ducato
Carlini
5
Ducalo
Tari
2 Ducalo
Patacche
10
10
Grana 20 Grana SO Grana
Cavalli
Argento
Oro
Oncia
2 Ducali 3 Ducati 6 Ducali .IS Ducali
=
Zecchino
=
Oncia doppia ,
— =
Quintupla
Decupla
10 Cavalli
30 Ducali
PESI 83i Once
100 Cantalo
Rotola
40 Tomolo
Rotola 12
20
20
Libbra
Once
Trappcsi
Acini
MISURE Canna
8
12
Palmi 2 12
Once 60
S Minuli
.
'
10 Punti
Carro Bolle Barili Caraffe
1
60' 60" 24 Giorno Ore Minuti primi Minuti secondi Moggio in Napoli 48400 palmi quadrali.
SOMMA DE’ DENOMINATI. 42. D. Come si esegue la somma de’ denominali ? U. Per eseguire iin« tale operazione fa d’uopo che i numeri sieno tulli dello stesso genere non polendosi per esempio un ,
numero di soldati ed un numero di ducati riunirsi per formarne un lutto, ed è necessario conoscer bene qual relazione serbano fra
loro
Digilized by
— SIS — che si vogliono sommare; cioè quante unità della spe* eie miuore costituiscono una di quella della specie maggiore. Una volta ciò conosciuto si dispongono le cifre in guisa che quelle lo qiiATitità
di lina stessa specie corrispoudino nella stessa verticale, c tirata una
linea orizzontale
l’operazione. Si determinino sepa* dell’ infima
s’ iiicoininci
ratamente de varie somme incominciando da quella
specie , le quali se avviene che contengono una o più unità della specie prossimamente maggiore, si uniranno queste alla somma se* guente , notando sotto la linea solo il dippiù. In tal guisa con* tinuando l’operazione si avrà la somma richiesta. Ciò si renderà vieppiù chiaro con un esempio.
10 10 Ducati Cari. Gra.
24 88
5
7
33
32 46
146
3
6
8
IO Cavalli
Canne.
Palmi.
3
213 32
6
12 S 10 Oucu Min. Pun. 8 4 7
349 85 (328
6 8
ì~
2
"254
6
4
2
6
Nel primo caso la somma de’ cavalli è 17 sicché si nota il 7 c si aggiunge un grano alle altre le quali insieme* fanno in tal caso 16 grana quindi il 6 si nota ed il carlino si unisce a 5. 3. 4 carlini per cui si hanno 13 carlini, il 3 si
7,2,6,
si aggiunge un ducato all’ ultima somma che sommata dà 146 ducali. Adunque la somma totale sarà per conseguenza dì 146 ducati 3 carlini 6 'grana e 7 cavalli. Parimenti nel secondo 6 on* esempio la soipma che si cerca è 2S4 canne 6 palmi ce , 2 minuti , 4 punti.
noti e
,
SOTTRAZIOIS’E DE’ DENOMINATI. 43. 'D. Come si esegue la sottrazione de’ denominati ? K. Per eseguire la sottrazione de’ denominati bisogna che i numeri siano dello stesso genere, non polendosi )>er esempio da un numero di bolli di vino, togliere un numero di bolli di olio, ed è parimenti necessario di ben conoscere quante unità della specie minore costituiscono una di quelle della specie maggiore. Ciò premesso per eseguire la sottrazione si scrive il numero minore sotto il maggiore, si principia dalla dritta e proseguendo la sinistra si eseguano tante sottrazioni particolari , per quante sono lo differenti specie di colonne ; se dal numero supc* non si può togliere l’ inferiore , si prenda una unità dalla colonna immediata a questa e sì unisca per quanto vaie P. c.
verso l'iorc
8 Canne Palmi C25 5 324 6
300
7
12
5
10 Pun.
4
6 7
10 Ducati Carlini 871 4 354 6
4
9~
516
Once Min. 3
4
2
Ò
7
10
10
Grana
Cavalli
7 9
8
7
6~
4
Digitized by
— 316 —
'
Nel primo esempio da 6 punii non se ne possono togliere T per cui si prende un minuto del 4 il quale vale 10 punti per cui dal 16 tolto il 7 si ha il residuo 9. Cosi parimenti da 3 minuti non potendo togliere 4 si prenda un’oncia dal 3 la quale essendo l’ istesso di 6 minuti cosi dall’ 8 tolto il 4 si noti il resìduo 4. Da due once tolto 2 once il residuo è zero. Da S palmi non potendo sottrarre 6 si prende una canna dalla cifra vicina la quale perchè è l’ istesso che 8 palmi cosi dal 1 3 tolto il 6 sì ha il residuo 7. E per le canne proseguendo la sottrazione si ha il residuo di 300. Adunque il risultato della sottrazione dicesi essere di 300 canne 7 palmi zero once 4 minuti e 9 punti. L’ istesso dicesì per l’altro esempio dove 516 ducati , 7 carlini 7 grana c 6 cavalli è la differenza. Cosi parimenti nell’esempio seguente. 12
10
Lib.
Once
Drara.
‘817 97
9
7
0
Acini 17
11
9
2
19
3 Scrupoli
20
j f t
0, D, S, A. 7 0 18
”*719 9
)
che si cerca è libbre 719 once 9 dramme 7 scru0 acini 18.
la differenza
poli
MOLTIPLICAZIONE DE’ DENOMINATI. 44. D. Come si esegue la moltiplicazione quando un fattore ò un numero denominato e l’altro un numero astratto? R. Nell’ eseguire tale operazione non è necessario che i due fattori siano dello stesso genere, perchè il prodotto sarà sempre dello stesso genere del moltiplicando, ed il moltiplicatore figu-
rerà da
numero astratto. Per esempio volendo conoscere il costo
23 tomoli di grano al prezzo di ducati 2 per ogni tomolo, moltiplicherà 2 per 2a ed il prodotto 30 esprimerà ducali come il moltiplicando 2 ; e quantunque il moltiplicatore 23 sia
di si
un numero concreto , pure esso qui serve ad indicar soltanto il 2 deve esser ripetuto 23 volte.
che
Ciò premesso per eseguire la moltiplicazione si moltiplica l’intero astratto per l’ infima specie del denominato, incominciando dalla dritta alla sinistra e si noli il prodotto, di poi mano mano sì moltiplica per tutti gli altri numeri- e sempre di ogni prodotto parziale si tolgono i numeri costituenti la specie prossima per unirla a questa come unità, e
8
12
S
si
nota
il
10
Canne Palmi Once Min. Pun. 23 6 3 4 3
solo avanzo. Così p. e.
10
10
Ducati Carlini Grana 32 7 6
8
190
2
7
1
0
~T96
5
6
io Cavalli
8 6
~8
Digilized by
— 317 — Nel primo caso molliplicaódo S punti per 8 si hanno 40 quindi si scrive il zero e si aggiunge il punti ossia 4 minuti 4 al prodotto di 8 per 4 che è 32 e 4 fan 36 ossia 1 minuto e 7 once le quali aggiunte al prodotto di 8 per 3 ossia 24 si hanno 31 once, ossia due palmi o 7 once; e continuando a moltiplicare 1’ 8 per 6 si hanno 48 palmi e 2 fanno 30 ossia 2 palmi e 6 canne le quali aggiunte al prodotto delle canne i
;
,
190. Adunque il prodotto della moltiplicazione dice essere di 190 canne 2 palmi 7 once ed 1 minuto. Lo stesso dicasi pel secondo esempio 43. D. Come si esegue la moltiplicazione allorché ambi i fattori sono numeri denominati? R. Se i fattori sono ainendue denominati , come p. e. dovenquesti sarà di
si
:
dosi moltiplicare
Grana 25
Ducati 12
Cavalli 3
per
Canne
Palmi
6
5
Once 4
12 ducali 25 grana e 3 cavalli tutti in cavalli, cioè si dice le 25 grana equivalgono a 230 cavalli, i 12 ducati equivalgono 1200 grana o 12000 cavalli adunque sommati questi tre numeri la somma 12253 cavalli vale lo stesso che il primo fattore. Parimenti , si riducano le 6 canne 5 pai. 4 once tutte in once pcriocchè si dice 5 palmi equivalgono a 60 once, 6 canne equivalgono a 48 palmi, o 576 once, adunque sommati i tre numeri 4 , 60, e 576 il secondo fattore dato equivale a 640 once. Una volta eseguita siffatta riduzione per in
lai Caso
aversi
il
si
riducano
i
risultato della moltiplicazione basta moltiplicare
12253
per 640 ed il prodotto in seguito 7841920 sarà quello che si cerca. E poiché dall’ennunciazione della proposta moltiplicazione , appare chiaro che si vuol conoscere le 6 canne 5 pai. e 4 once, supposto ogni canna costare 12 ducati 25 grana e 3 cavalli quanto costano , in tal caso si riduca un ducalo in cavalli che sarà 1000 , la canna ridotta in once dà 96 , moltiplicali questi numeri si noli il prodotto 96000. Si divida il primo prodotto 7841920 per 96000 ed il quoziente 81 saranno i ducati , il residuo che resta da tal divisione cioè 6492 si riduca in grani moltiplicandolo per JOO , ed il prodotto 659200 diviso per 96000 il quoziente 6 indicheranno i grani, E parimenti il ,
residuo di tal divisione cioè 832 , ridotto in cavalli sarà 8320 che diviso per 96000 -poiché non di alcun quoziente , si dico il prodotto cercalo di 81 due. 6 gr. Ciò per altro assai meglio si vedrà colla divisipne de’ denominali.
essere
41
Digitized by
6
,
— SIS — DIVISIONE DE' DENOMINATI. 46. D. Come si esegue la divisione di un numero denominato per un intero ? R. Dovendosi dividere un numero denominato per un intero si divide ciascuna specie del denominato per l’intero, ma s’ incominci dal più grande , affinchè se in alcuna divisione vi rimane un residuo , il medesimo ridotto prima in unità della specie che immediatamente segue , ad essa si unisca. I quozienti parziali in tal guisa ottenuti si scrivono ne’ rispettivi luoghi sotto il
divisore e sarà cosi eseguita la divisione. P. e.
Due. Cari. Gra. Cav.
37 86
6
9
8 ,
Due. Cari. Gra. Cav. 8 6 2 3
.
In quest’esempio il 37 diviso per 6 dà il quoziente 6 ed il quali aggiunti a’ 6 segnati residuo è 1 ducala ossia 10 carlini per dai nel dividendo si hanno 1 6 carlini che divisi per 6 danno quoziente 2 e per residuo 4 carlini ossia 40 grana le quali unite alle 9 grana segnate sul dividendo si hanno 49 grana , che divise per 6 danno il quoziente 8 e per residuo 1 grano cioè 10 cavalli i quali aggiunti agli 8 del dividendo divengono 18 cavalli che divisi per 6 danno il quoziente 3: sicché il ’
i
quoziente
dell’ intera
divisione
si
dice esser
6 ducati 2 carlini
8 grana 3 cavalli. Talvolta però avviene che la prima specie non si può dividere pel dato numero del divisore, allora bisogna ridurla a quella che immediatamente la segue , e se qtiesta neppure è .
.
suscettibile di contenere
il
divisore ,
si
passa
all’ altra
imme-
Digilized by
— 319 — diala
,
e
finché
cosi
si
ha un
numero maggiore
del diri-
sore- P. e.
Dividendo Can. Pai. One. 12 5 7 101 pai.
Divisore 17
Min. 3
85
Can.
Pai.
Onc.
Min.
0
5
11
sH 17
16 199 onc. 17 pai.
Quoziente
29 17 12 63 51 12
Non polendosi por 17 dividere le 12 canne si riducano a pai» mi ,
uniscano agli altri 5 ; per cui diviso per 17 il loro aggregato che è 101 pai. si avrà per quoziente 5 palmi e per residuo 16 palmi. I quali ridotti ad once ed unite alle altre 7, fanno 199 once , che si dividono per 17 si nota il quoziente 11 once e le rimanenti 12 si riducano a 60 minuti, più 3 minuti che sono nel dividendo si hanno 63 minuti i quali divisi per 17 12 danno per quoziente 3 di minuti. Quindi l’intero quoziente e
sì
—
sarà, zero canne 5 palmi 11 ouce'3 minuti
—
di minuti.
.47. D. Come si esegue la divisione di due nura. denominati? H. Si abbiano a dividere due numeri denominati tra loro come p. e. conoscendo che 81 due. 68 gran, e 4 cavai, è il costo 6 canne 5 pai. e 4 once si cerca il costo di una cannai In lal caso li 81 ducati 68 granale 4 cavalli ridotti a- cavalli danno 81684. Parimente una canna è Tislesso che 96 once e moltiplicato per 81684 si ha il prodotto 7841664. Le 6 canne 5 palmi e 4 once ridotte ad once danno 640 once-, un ducato vale 1000 cavalli ed il prodotto dì questi numeri è di' 640000. Si divi>da il primo prodotto 7841664 per questo secondo 640000 ed il quoziente 12 indicherà i ducali; il residuo 161664 ridotto in grana fa 16166400 il quale diviso per 640000 dà il quoziente 25 che indica le grana , e finalmente il residuo 166400 ridotto a cavalli dà 1664000 il qu^le diviso per 640000 dà 2 di
Digitized by
320
,
cavalli per quozieDte.
—
co»lo quindi di una canna è ducati 12,
11
25 grana e 2 cavalli. Cade a proposito l’ osservare che se per l’ addizione e la sottrazione degli interi astratti e denomiuati , debbono i numeri essere omogenei ; per la moltiplica e divisione possono essere deir una c dell’altra specie. »
CAPITOLO V. Delle frazioni.
48. D. Quale è l’origine delle frazioni? R. Le frazioni hanno origine dal resto della divisione. Sia
da dividersi 33 per quattro. Questa operazione consiste nel dividere il 33 in quattro parti uguali. Il quoziente è 8 ; ma questo numero non è contenuto quattro volte esattameule nel 33 , poiché vi rimane un unità ancora da dividersi in quattro parli •
uguali.
Immaginando esegaita la divisione dì questa unità in quattro una di esse parti , ossia la quarta parte dell’uuità
parti uguali si
scrive così ,
- ; ed
i
numeri 4 'ed
che
1'
unità
linea , indicano
separati
1
da una piccola
è divisa in quattro parti uguali,
sì
1
e di queste parti se
presa una. L’espressione - che si pro-
n’ è
nunzia un quarto dicesi frazione, ed aggiunta
ni
da 8-, che rappresenta l’esalta quarta parte
33.
di
quoziente 8 r
49. D. Cosa s’intendo adunque per rotto- o frazione? R. S* intendo per numero rotto ovvero fratto o frazione quella espressione numerica che esprìmo una o più parti uguali di quelle in cui si suppone divìsa l’ unità. Cosi p. o. se di una unità divisa in quattro parti uguali, se ne debbano prendere 3, ciò
s'
indicherà con una frazione la quale sì proferisce con dire
tre quarti c
si
scrive cosi-» ^
,4
50. D. Cosa s’inlcndc per rotto di rotto, o fraziono di frazione? R. picesi frazione di frazione o rotto di rotto quella quantità, la quale esprìme una o più parti non di una unità , ma di un’altra frazione. Cosi p.
c.
2
*
di
-
di ducati, dinota ’
4
di
un ducato-
.
.
v
che si
•
debba .prendere fa metà non di un ducato intero ma .
.
di - parli
.
Digilized by
,
^
-o 321
*
t
$1. D. Cosa
s’ intende
per numeratore , e denominatore di
una frazione? R. Ne segue da ciò che per indicare qualsivoglia frazione vi vogliono due numeri, de* quali uno denomina in quante parti uguali si è divisa l’ unità , e 1’, altro indica quante di sitfalte parti se ne debbono prendere. E perciò che il primo si cbia-;
ma denominatore ed il secondo numeratore. Adunque si chiama denominatore il numero inferiore che dinota in quante parti si è divisa l’ unità , e numeratore l' altro numero che indica 5
quante parti se ne sono pre%e. Cosi nella frazione - il denomi* natore è 6 ed indica che l’unità e stata divisa in 6 parti ugnali, ed il numeratore è 3 , ed indica che se ne sono prese b parti. Il numeratore ed il denominatore, insieme considerati, si chiamano
anche i termini della
frazione.
52. D. Quali sono i rotti o frazioni' vere ? . R. I rotti o le frazioni vere e legittime sono quelle che hanno il numeratore minore del denominatore. Tali sono per esein*
13
7
-
ec.
P>o
53. D. Quali sono i rotti o frazioni spurie o apparenti? R. I rotti o le frazioni spurie o apparenti sono quelle che hanno il numeratore uguale o maggior del denominatore. ,
Tali sono p. e. - , 5
È ben renti ,
7
0
12 ec.
8 ’ 11
osserva che con ragione tali frazioni si dicono appagiacché quando il numeratore è eguale al denominasi
tore , allora gnifìca che
la frazione 1’ unità
è uguale
all’ unità.
Per esempio -
si-
è 6tata divisa in cinque parti delle quali se
ne sono prese cinque
;
cioè si sono prose tutte e per conseguenza
valore della frazione ò la stessa unità. Quando poi il nume* ' 9 ratore è maggiore del. denominatore come nella frazione - iq o tal caso r unità si c divisa in 8 parti egnali , e siccome di queste parti non se ne possono prendere più di otto, cosi essendo il numeratore 9 maggiore di 8 , bisogna supporre che due unità
il
sieno state divise ognuna in otto parti uguali , e per formare 9 la frazione si siano prese tutte le parti della prima unità
ed una delle parti della seconda. La frazione adunque è maggiore dell’ unità , e questa conseguenza sì desume ancora^dal ri^
flettere
che - rappresenta
1*
ottava parte di 9
,
la
quale
tiene dalla divisione di 9 per 8 che dà per quoziente ,
1
si
ot-
- •
Digilized by
,
— 322 — 34. D. Quali sodo
colli
i
spuri molliplici esatti dell* uniti e
i non molliplici esatti dell’ unità? R. Quando il numeratore di un rotto spurio è un moltiplice esalto del denominatore, il rotto sarà moltiplice dell’ unità ed in contrario non essendolo il numeratore del denominatore
(]uali
18
8
>
nemmeno lo sarà il rotto. Così p. e. r
nel primo ca-
>
so , perchè realmente eseguendosi la divisione di 8 e 18 per 4
hanno
e 6
si
due
rotti i
i
due quozienti
interi
2 e 3 ed in contrario nei
23
^6 — eseguendosi la divisione vi restano i residui 1 e 3 9
sicché
due quozienti non sono
molliplici esalti dell* unità e
nemmeno lo sono rotti. 53. D. Come si riduce una o più frazioni ad avere un dato i
denominatore ?' R.' Poiché la frazione equivale al quoziente di una divisione, di cui il numeratore è il dividendo ed il denominatore è il divisore, è ben chiaro che se amendue le parti di una frazione si moltiplicano o si dividono per un numero qualunque non si altera il suo valore. Così p. e. se nella frazione "*
6
3
- si moltiplicano ambi
i
4
membri per 2 si avrà -che è perfeto
temente lo
stesso di -
in 8 parti uguali
divisa
perché
cioè
- dinota
dere 3.
l’
la
prima frazione dinota l’unità
dovendone prendere 6 ;
3
unità divisa in
la
seconda
4 parli uguali dovendone pren-
Ed infatti se p. e, si pone l’unità
= 24,
sarà l’islesso
| O ' ^ 3 che 18 parli e - è parimente uguale a 18.. Cosi ppre se la fra'
.
6
zibne
—
si
divide tanto
il
numeratore quanto
si avrà
perfettamente uguale a — 13 3
r unità uguale a 30,
il
denominatore
2
6
per 3
In
•
effetti
ponendo
—6 sarà = a 12 parti e 2- sarà parimente
uguale a 12 parti. Ciò premesso, un tal prineipio fa cotioscere, che un num. intero o fratto che sia, può ridursi ad avere un dato denominatore. Cosi p. e.
12 il
numero 12 è 1* istessò che la frazione -j- la quale moltipli-
cata per qualunque numero si il numeratore che il denominatore, non si altera di valore, e perciò volendo per esempio dargli il de48 24 „ ec. Per 1 istesso principio nominatore 2, 4 ec.si cambierà in— , ^ 4 «
“
‘
...
Digitized by
— 923 -> un numero qualunque di diverse frazioni può ridursi ad avere 2
r istesso denominatore. Cosi p. e. sti
3 >
8
uguali a que-
j> g
altri rotti.
2x8x6 4x8x6
8x8x* 4x8x6
3x4x6 4x8x6
cioè sono perfettamente uguali alle tre frazioni "2 lOO 60
Ì2Ò
120
120
Locchè mena alla seguente regola pratica per ridurre più frazioni allo stesso denominatore ; cioè di moltiplicare ogni numeratore per tutti i denominatori escluso il suo , e porre per comune denominatore, il prodotto di tutti i denominatori delle frazioni date.
K6. D. Come sono tra loro le frazioni che hanno lo stesso denominatore, o lo stesso numeratore? R. Atteso l’origine della frazione (par. 48), è agevoi cosa il notare che di due frazioni che hanno lo stesso denominatore è maggiore quella, che ha il più grande numeratore; e viceversa di due frazioni che hanno lo stesso numeratore, è minore quella che ha maggiore il denominatore. Cosi p. e. - è maggiore di - giacche 1' unità è divisa in 8 5 o parti nel primo rotto e se ne prendono 4, e nel secondo è pure 7
divisa
in
81
parli
7
.
ma se ne prendono 3 c -è minore di- giac-
cbè nel primo rotto si prendono 7 parti di una unità divisa per 9 , e nel secondo rotto si prendono anche 7 parli di una unità divisa per un numero minore , per cui le parti sono maggiori. 57. D. Quale è il segno per indicare che una frazione è maggiore , o è minore di un’ altra ? R. Il segno per indicare che una frazione è maggiore di un altra è così e per indicare che una frazione è minore di un altra si usa quest’ altro segno <.
Adunque nel primo caso si scrive - > di - e nel secondo
^
g*
SOMMA DELLE FRAZIONI. 58. D. Come si esegue la somma delle frazioni ? R. Più frazioni si sommano tra loro riducendole prima allo denominatore, poscia sommati i numeratori si scrive sotto il comune denominatore. P. e. volendo sommare le frazio-
stesso
ni seguenti
4"^6+r
Digilized by
.
— 324 — Si riducono prima allo stesso denominatore cioè la prima di*
——
3x6x3 5x4x3 e la terra viene - la seconda si cambia in 4x6x3 6x4x3 sarà
-
^ ^
,
54 .. — 60 -j-— 59. 162
°
tali
,
moltiplicazioni
~
avranno le fra-
tre numeratori , la
i
Ed eseguendosi la divisione di 162
72
si
48
-t-— e sommati
« ^8 „ 1 2 ossia 2 - sara
te
.
;;
Eseguite
•
3x6x4
noni
.
.
la
somma sarà
per 72 , il quozien-
somma cercata.
4
i2
D. Come si esegue la somma delle frazioni unite agli interi? R. Se le frazioni si trovano unite a degli interi , si sommano prima gli interi e poscia le 'frazioni , le quali so nell’ unirle tra loro contengono degli interi questi si sommeranno con gli altri. P. e. o 1
o
•
„ 224
«3
„
48
2HL»=13^=141I^=UÌÌ.
60.
384
384
384
24
può bcnanclie ridurre l’intero o rotto lutto a rotto, e allora l'operazione si esegue come nel primo esempio cioè quando si hanno solo delle frazioni. Si
SOTTRAZIONE DELLE FRAZIONI. D. Come si esegue la sottrazione di due frazioni ? R. Due frazioni si sottraggono tra loro, riducendole prima allo dal numeratore maggiore il minore, e ponendo sotto il residuo il comune denominatore. P. e. volendo eseguir la sottrazione delle due seguenti frazioni
stesso 61. denominatore , di poi sottraendo
7
i
_
8 7
Si riducono allo stesso denominatore sarà la stese la prima , '
7X7 — - c la seconda 5x8 adunnue la sottrazione deve esc7x8 7x8
che -
sa
*
.
.
guirsi
^
,
tra
,
le
,
... 49
40
56
56
due frazioni
9 — 56
D. Come si esegue la sottrazione di due frazioni che sono unite agli interi ?
si
la
R. Se le frazioni sono unite agli interi, allora la sottraziouc esegue considerando l'intero maggiore da sottraendo ancorché sua frazione sia minore dell’ altra, perchè prendendo una unità
Digi:
=>.iby
•
— 32S — deir intero e riunendola alia sua frazione ^ quella che si avrà, sarà sempre maggiore di quella che accompagna l’intero minore , e sottraendo gl’ interi tra di loro e le frazioni dopo di essere state ridotte allo stesso denomi oatorc peraxione. P. e.
2
E poiché 6
4
1
6j— .t—
Vale lo stesso che
—4=8
““
15
^
prende
si
*
1
1
alla frazione - si avrà 6 - esser lo stesso che
5
1
potendosi
“
da - sot-
una unità ed aggiungendola
dall’ intero 5
— 3- = 4-32 — — ora
3
dunque ®
”” ^"7 V'ogliasi ora sottrarre da ^ g trarre
sarà eseguita l’o-,
si
.1
3
4 - e perciò 5 -
5
3
7
7
: ’
le due frazioni ridotte allo stesso deno-
frazioni minatore si cambiano nelle uguali °
interi è
2x7,
e
2x7
sicché
—e3— residuo degli — è requello delle due frazioni è — adunque
la sottrazione
1
4
dovrà eseguirsi
,
il
1
;
il
siduo che si cercava: Si può benanche ridurre 1’ intero e la frazione ad un solo rotto j ed eseguire allora la sottrazione tra le due frazioni,. Cosi nell’ esempio citalo
“2
^ 7
“2
~"l4
7
14~14~S4‘
MOLTIPLICAZIONE DELLE FRAZIONI. 62. D. Come si esegue la mnlliplicazione delle frazioni ? R. La moUipiicaziooe delle frazioni si esegue molliplicandu scambievolmente i numeratori ed i deoominatori ; e la frazione che avrà per numeratore il primo prodotto e per denominatore il secondo é il prodotto cercalo. P. si e. debba moltiplicare 3 5 - per — il prodotto de’ due numeratori è 1$ quello de’ denomi-
adunque
natorì è
24,
menti
prodotto
il
di
|
è per
^
il
prodotto che
si
corca ; c ptiri-
è uguale ®
Digitized by
— 326 ->
63.
D. Come li esegue la tnoUìplicacione delle
fraiioni
cbe
ODO unite agli interi f H. Se le frazioni s<mo unite agli interi , l'operazione si esegue moltiplicando l’intero per l’ intero, ciascuno intero per la frazione dell’ altro , e le frazioni fra loro ; o più facilmente si riducono
gl’interi e rotti tutti a rotti, si fa la
delle frationi ed in seguito si
moltiplicazione
separano gl’ interi. P.
e.
S;X4; = 3x4+5X5-MXj+jX1*40
— — = 12 -H—30 H 30 4 30 = 12-+--— =18 — Ed 30 30 4 8 64. operando nel secondo modo ha 3 — X 4 — che 6 5 « 29 _ 881 _ 6
16 1» 20 1 „ -4Cioè uguale a 12 -1- •— 4e riducendo i rotti allo stesso 6 o 30 78 96 191 20 ,„11 ,
j . denominatore •
,
.
si
vale lo stesso
DIVISIONE DELLE FRAZIONI. D. Come si esegue la divisione delle frazioni. R. La divisione delle frazioni si esegue moltiplicando il numeratore della frazione dividendo, pel danominatore della frazione divisore , ed il prodotto sarà il numeratore della frazione quoziente ; si moltiplichi poi il denominatore delia frazione di65. videndo pel numeratore della frazione divisore , e si avrà il denominatore della frazione quoziente. P. e. si debbano dividere * 3 8 jper eseguendo come si è detto si ritrova essere il risultato .
g
= —10; =— 20 4x
della divisione ==:
e parimente in questo seco:
8
66.
do esempio -
:
— il, quoziente delia divisione sarà~. Si osser
che i due punti segnati tra le frazione é il segno per che una deve- esser divisa per l’ altra.
dimo-
strare
D. In quale altra guisa si pub eseguire la divisione di due frazioni ? R. Si rovesci la frazione divisore , ed indi si moltiplichi numeratore con numeratore denominatore con denominatore , e si avrà il quoziente richiesto. P. e. nel primo caso
3_8_3 6 3x6 _18_9 6.~4^6""4x8 *“ 20 ~ io’
7
D. Come si esegue la divisione quando le frazioni sono unite agli interi ?
R. Dato poi il caso che le frazioni sono unite agli interi, si
Digilized by
— 327 — riducono a lemplici espressioni frazionarie e quindi si esegua la dÌTÌ8Ìone tra le frazioni e dipoi
7^. 6*
31
”4’“b'^4
separano gl’interi. P. e.
si
34 *
19
tS5
“”136‘~136
8
CAPITOLO VI. Delle frazioni decimali. 67. D. Cosa sono i rotti o frazioni decimali? R. Si dicono rotti o frazioni decimali quelli i di cui deno* minatori sono i numeri 10, 100, 1000 , ec. ec. cioè a dire
-L
^
_L
io’ 100 ’ 1000
a
^
si è discorso nel capitolo precedente sono dette frazioni decimali. poiché i denominatori delle frazioni decimali crescono secondo i numeri 10, 100, 1000 éc. è facile H vedere che esse serbano una legge simile a quella degli interi ; in fatti siccome dieci unità fanno una decina , e dieci decine un centinaio
differenze delle altre frazioni dette di cui
E
.
10
— 1
,
cosi 10000
fanno
10
1000 1000
—— 10
1
,
fanno
,
100 ’ 100
,
fanno
— 1
10
€8. D. Come diversamente possono scriversi le frazioni decimali? R. Nelle frazioni decimali se il numeratore ha tante cifre uanli zeri sono nel denominatore , il primo carattere a sinistra S ìnota parti decime dell’ unità , il secondo centesime , il terzo milles.ime , il quarto decimillesime ec. Sieno date perciò le frazioni decimali
i .
.
^^^ a— — —
le quali ridotte .allo stesso
,
3
,
denominatore equivalgono
somma è
300
2000
,
30
,
8
' ,
eia loro
2538 tOflOO
cioè due mila cingu$cenfoirenÌQÌlo dieemilesimi.
Nella quale frazione il 2 dinota parte decime dell’unità , il il 3 millesime, 1’ 8 diecimillesime. Da siffatta ordinata successione che hanno i caratteri decimali si è tolto il vantaggio di scriverli senza denominatori, e per distinguirli dagli interi si tramezzano con una virgoletta , cosi per esempio 4 , 336 si legge quattro interi é trecentotrenlnsei
8 centesime ,
E se non vi sono interi' si supplisce con. un zero, cosi p. e. 0 , 734 significa zero interi e settecento cinquantaquattro millesimi. Pongasi pérò sempre mente , che nel leggere i decimali fa d’ uopo supporti il coirispondente denominatore. ,
millesùni.
Digilized by
~ 328 ~ .
il
quale
compoue ilcll* unità seguita da tanti eeri quante sono
si
le cifre del
decimale istcsso ;
soltanto
386
cosi per esempio
4
336 1000
si scrive
734
4
,
,
e
f^a^ione
la
si
scrive
0 , 784a Epperò
dovendosi indicare de’ decimali mancanti di qualche parte p; e. 69. lÓÒÒ ’ lÒÓÓÓ
denominatore bisogna porvi
tanti zeri alla sinistra
delle cifre , per
quante sono le parti mancanti; e perciò le citate frazioni si scriveranno .0, 0098, 064; e 0,
D. Quale
regola
altra
generale si ritrae
dalla natura
stessa delle frazioni decimali?
Poiché
R.
^èr
istessn
che
^
è chiaro
che
ai
esprimerà ristesse quantità decimale o che si scrive 0, 7 ovvero 0, 70 oppure 0, 700. E perciò non si altera il valore di un decimale se a destra-dei medesimo si aggiungeranno quanti zeri si vogliono. In verità tanto è prendere sette decine di un ducato j cioè sette Carlini , quanto settanta centesimi di un ducato cioè settanta grana.
ADDIZIONE DEI DECIMALI. Di Come si
70.
R. Per eseguir decimali in guisa
csrgijc
la
somma delle frazioni decimali?
R somma delle frazioni decimali, si scrivono
i
che le unità dello stesso ordine si trovino situate nelle stesse colonne verticali cioè le parti decime colle , decimo lo centesime colle centesime le millesime colle millesime. Ma se decimali-sono uniti agli interi, questi separati da quelli mediante ‘una virgola, si scrivono coll’ ordine solito, cioè i
lo
unità sotto le unità
decine sotto
le
le
sommano SI
decine ec. Ciò fatto si
i caratteri delle serie verticali, nella stessa guisa che è detto de’ numeri interi , e sarà così eseguita l’addizione P. e. t
f
7,
0i
»omma
8044 0
6 7 2,
•
,
0,
?
8,
3 2 6
4,
1
1
4 2 4
00123 6 S 3 8 7 4 2
8, S 2 8 4 3
SOTTRAZIONE DE’ DECIMALE 71. 1
p. Come si esegue la sottrazione de’ decimali?
R. Si disponga il decimale minore- sotto al maggiore ordine clic si e detto per l’ addizione. Che
istesso
se
e neli
deci-
Digilized by
, .
— 329 — mali sono uniti agl’ interi , questi si separino colla solita virgola, e poi si fa la sottrazione come se fossero tutti interi. P. es
0,74368 0 43934
43,33441!
21,8743
^21, 46013
Residuo
Residuo
0,
3
0 6 1 4
MOLTIPLICAZIONE DE’ DECIMALI. 72. D. Come si esegue la moltiplicazione de’ decimali ? R. Sieno i decimali soli o uniti agli interi , si moltiplicano
come se fossero tott’ interi , e dopo si separano dal pro-
tra loro
dotto , verso di
la dritta , tanti caratteri decimali quanti son quelli
ambedue i fattori. Che se i caratteri del prodotto non sono
sufficienti per distaccare questi ultimi, si aggiungono de’ zeri sulla
sinistra del prodotto , e così sarà eseguita fa moltiplicazione. P. c.
0,3345
3,028469
0,0 0 8 4 1
3 3 8
0
1
3 7 3
0
10033 0 0
0,
1
4, 2 3 i
3
2 0 1
1
.
0 8 3 4 0 7
10036938 2
1,
27
8 8 7 6
042887
Nel primo caso il prodotto contiene soltanto sei caratteri, giacche è 113780, ma in ambedue i fattori vi sono otto cifre decimali , quindi si sono aggiunti due zeri a sinistra per avere il vero prodotto della moltiplicazione. E nel secondo si sono separate otto cifre dalla dritta.
73. D. Quale osservazione convien fare circa la moltiplicazione de’ decimali ? R. Relativamente alla moltiplicazione de’ decimali vi è da osservare. I. Il prodotto ohe nasce moltiplicando un decimale per un è sempre un decimale p. e< Q , 0Ò022 9 , 923 3= 0, 00020306. II. Il prodotto che si ha moltiplicando un decimale per un
X
decimale
intero , può costare di decimali , e d’interi uniti a decimali p. c.
0, 00032x44 III.
intero
mali p.
343
=
x =
0, 01408; e 0 , 82 6 4 , 92. prodotto che si ha moltiplicando un decimale per un decimale; può essere di decimali e d’interi e deci,
Il
e e.
53 , 00014 ,
X 0 00051 X 0 0280500714
x 6,81=2,34945. IV.
Il
per interi 7 , 0154
,
,
t
0
prodotto che si ha moltiplicando interi a decimali o decimali , costa .sempre d’ interi e decimali p. e.
X8
,
21 =3 22 , .319434.
Digilized by
Coogle
>- 830
^
DIVISIONE DE’ DECIMALI. 74. D.
Coma si esegue la divisione de’ decimali?
R. Si esegue la divisione delle frazioni decimali , come se fossero numeri interi , e si noia solo la differenza , delle cifre decimali del dividendo su quelle del divisore. Ma se si voglia un quoziente più esalto , ovvero il divisore eia maggiore del dividendo , si aggiungono a questo dei zeri alla destra , finché si creda necessario , e poi si esegua la divisione per avere il quoziente cercalo P. e.
Divisore
Dividendo
82,56
243,H497 227 92
7,48 Quoziente
= 15629
,
13024
= = 126037 20648
= =3-:ì:9 Dividendo
0 00075 O, 00075000 ,
000696
0 , 0862 Quoziente
c=540 522
>=180 174
Nel primo caso il quoziente è 748 , ma le cifre deciniali del dividendo son quattro quelle del divisore son due , sicché la , differenza è di due cifre , e perciò si sono staccate I’ 8 ed il 4 cd il quoziente della divisione si dice essere 7 , 48. Nel secondo esempio poi il divisore essendo maggiore del dividendo a dritta di questi si
sono
situali tre zeri ,
e dopo si é eseguito
la divisione. Il quoziente avendo tre cifre dei , e la differenza caratteri decimali del dividendo su quella del divisore, essendo , di quattro cifre decimali si è dovuto aggiungere un zero a sini,
stra, ed
il quoziente della divisione si è ritrovato 0, 0862. Che se voluto continuare la divisione, per aver un quoziente più prossimo al vero, bastava mettere alla dritta del dividendo
si avesse
altri
zeri
che avrebbero dati altrettante cifro nel quoziente.
Dlgliized by
Googk
4
— 831 — 75. D. Quale osservaiiooe convien fare circa de’ deqimali ?
divùioM
la
R. E da osservarsi nella divisione de’ decimali. quoziente che si ha dividendo un decimale maggiore per un altro minore, costa d’interi, e decimali p. e. 0,232: O , 0029 == 80 ; e 0 , 294 ; 0 , 0043 68 , 37. II. Il quoziènte di un decimale minore diviso per un altro maggiore , e sempre un decimale p. e. I.
Il
=
0, 000014 : Ò 6421
= 0002
KOOA
4
quoziente che si ha dividendo un intero per un decimale, è sempre d’interi , e d’interi e decimali p. e. 135 O , 0015 = 90000 ; e 84 : 0 , 074 1135 , 13. lY. Il quoziente che si ha dividendo interi e decimali per decimali : è composto d’ interi ; o pure interi e decimali p. e. .• 87 , 16: 0, 4358=200; e 14 , 07 : 0 , 981 14, 45. V. Il quoziente che si ha dividendo interi e decimali per interi e decimali ; ma gl’ interi, del dividendo maggiore di quelli del divisore , si compone d’ interi , o interi e decimali p. e. III.
Il
=
=
=
1407: 12, 191 1, 154. VI. Il quoziente che si ha dividendo interi e decimali per interi e decimali , ma gl’ interi del divisore maggiore di quelli del dividendo, è sempre composto di soli decimali p. e. 339460
14, 4197: 115 , 003=0, 08 1760030
CAPITOLO VII De quadrati e della estrazione della radice quadrata. 76. D. Cosa s’intende per quadrato di la radice quadrata di
Rimerò e cosa è
lin
un numero ?
R. Se un numero qualunque si moltiplica per se stesso il prodotto che ne risulta dicesì quadrato di questo numero ed il numero rispetto al quadrato dicesi radice quadrata. Così p. e. ,
;
X =
7 49 è quadrato di 7 è '49 giacché 7 radice dì 49; il quadrato di 49 è 2401 giacché è l’ istesso 49 è la radice quadrata ;di 2401. il
qu^te due operazioni si scrive
:
7"=49el/49
l’ istesso
7 è la
49x 49 = 2401 E per
indicare
' ,
=7
E si dice il quadrato di sette è quaràntanove, e la radice quadrata di quarantanove i Selle. Quindi elevare un numero a quadrato , lignifica moltiplicarle
Digitized by
— 532 — per se stesso ; eJ estrarne la radice quadrata , vale il determinare uba quantità numerica tale , che moltiplicata una volta per se stessa , dia il quadrato , ossia il numero dato. Or poiché tutti i numeri possono moltiplicarsi per loro stessi , c non tutti i numeri sono veri quadrati così la prima operazione è sem; pre eseguibile , e la seconda può farsi o esattamente , o con approssimazione , determinando il numero prossimo , cioè il massimo quadralo contenuto nel numero dato. 77. D. Come si ottiene il quadrato di una frazione, o di un intero unito ad una frazione? R. Il quadrato di una frazione si ha facendo il quadrato tanto dei numeratore quanto del denominatore ,, P. e. volendosi il *
3
quadrato di - bisognerà moltiplicare
mente 3 per 3 e 4 per 4
3
j
3
per - , c conseguente-
ed il quadrato cercato sarà ,
Che
—
•
se la frazione è unita a qualche intero , per averne il • quadrato , la maniera più breve , è di ridurre prima l’ intero c -
frazione a semplice espressione frazionaria,
la
cd indi formare
come nel precedente case il quadrato tanto del numeratore che del
denominatore P. e. si cerchi il quadrato
3
3
dì 9 -
,
poiché 9 -
33
che —
c l’ islesso
il
suo quadrato sarà 39
X 39 _ 1321 ^
t
4x4
“ìe’
78. D. Comò si estrae la radice quadrata da un numero intero? R. Indicheremo la regola pratica ,per estrarre da un numero
ma a ben eseguire siffatta operazione , bisogna mandare a memoria i quadrati de’ numeri quali sono qui appresso indicati. intero composto la radice quadrata ,
semplici j
i
1
2*
3
4
S.6
1
4
9
16
23
Per estrarre d' uopo : I.
•
la
‘
radice quadrata da -
7 49
36
8
9'
64
81
un numero composto fa
•
V
Dividere il dato numero in binari
incominciando dalla
dritta alla sinistra. ,
Dall’ultimo binario a sinistra , si deve estrarre la radice uadrata esatta o prossima , e questa sarà il primo carattere li.
Jella radice. III. Di questa radice se ne formi il quadrato , e questo si primo binario. IV. Si segna al lato del residuo il secondo binario , ma se ne separa con -una virgoletta la prima cifra a dritta.
sottrae dai
Digitized by
,,
— 333 V. Si divìda il numero che ne risulla , dopo di aver sepa'pel doppio del carattere della raI* ultima cifra a deslra ,
vuta dice
ritrovata
,
il
quoziente sarà
l'
altro carattere della radice
' dimandata. , VI. Questo quoziente si scrive lauto a dritta che sotto al doppio della prima radice, c si moltiplicano qiiesli due numeri, il prodotto si sottrae dal residuo più l’ intero secondo bìuario. Yll. Si cali r altro binario , c se né separa con una vir-
goletta J’ ultima cifra a dritta , ìndi si dividano le cifre abbassate meno quella separata , pel doppio de' caratteri dèlia radice rinvenuta ; il quoziente sarà 1’ altro carattere della radice. Finalmente si scrive a dritta e sotto del doppio dei due primi caratteri della radice, l’altro carattere rinvenuto; si moltiplichino questi due numeri , cd il prodotto si sottragga dall’ intere cifre': seguitando sempre l’operazione in tal guisa si ottiene la radice quadrala di un numero com])oslo cd intero P. c. Si vogli la radice quadrata di 539-19023 , e quella di già.
'
15768954. 53, 94, 90, 25
= rad. (7345) e 15, Ve, 89,74 = rad. (3971)
49
= 49,4 42 9
= 659,0 585 6
= 7342,3 7342 5
00000
,
•
1
143 3
15 76 89 74 69 9
0
i
RO A OiSjO
429 1464 4
621
62 1
787
=558,9
7
550 9 5856 14685
5509 7941
= =807,4
5
73425
'
794 1
1
= 133
7941
Nel primo caso si divida il num. 53949025 in quattro classi ognuna di due caratteri, per mezzo delle virgole. S’estragga dalla prima classe 53 la sua radice quadrata prossima 7 e si ; il 7 nel posto della radice. Sotto il 53 si scriva il 49
noli
[uadrato del 7 ; poscia , fattane la sottrazione ,
si
noli sotto la
il residuo 4 , ed a deslra del 4 si scriva 1’ altra classe immediata 94, per avere il primo dividendo 49. A sinistra dì 494 si scriva il primo divisore 14, ch’é il doppio della radice 7 si divìda 49 per 14 e si noli il quoziente 3 si a destra del 7 nella radice, che a destra del divisore 14. Sotto il. 494 si scriva 429, eh’ è il prodotto di 143 moltiplicalo per 8; po-
?inea
,
,
peia
,
fattane la sollrazioue ,
si
noli sotto la linea
il
residuo 6<>j
43
Digilized by
— 334 — ed a destra di 65 si scrìva l’ altra classe immediata 90, per avere il secondo dividendo 654. A sinistra di 6590 si noti il secondo divisore 146 , che è il doppio della radice già rinve* nula , ossia di 73 e fatta la divisione si noli il quoziente 4 sì a destra del 73. nella radice, che a destra del divisore 146.
6590 si scriva 5856 , eh’ è il prodotto di 1464 moltiper 4 ; poscia , fattane la sottrazione , si noti sotto la residuo 734, ed a destra di tal numero si scriva l’altra classe 23 , per avere il terzo dividendo 7342. sinistra del terzo dividendo si scriva il terzo divisore 1468 , eh’ è il doppio della radice 734 ; si divida il terzo dividendo pel terzo divisore, e si noti il quoziente 5 si a destra del 734 nella radice, che a destra del divisore 1468. Finalmente sotto il 73425 si scriva 73425, eh’ è il prodotto di 14685 moltiplicato per 5; e perche , fattane la sottrazione il residuo è zero , sarà 7345 la radice esatta del numero. 53949025. Nel secondo esempio poiché vi resta il residuo 133 il numero 3971 sarà la radice più prossima di 15768974. 79. D. Come si estrae la radice quadrata di una frazione? R. Per estrarre le radice quadrata di una frazione più casi si distinguono. Quando ambo termini della frazione sono quadrati perfetti ; ed allora estratta la radice quadrata dal numeratore e dal Sotto
il
plicato
linea
il
A
',
i
denominatore , cerca P. e.
si
avranno i due termini delia frazione che si
Che se il solo denominatore è un quadrato perfetto-, dal numeratore si estrarrà la radice quadrata prossima , e dal denominatore quella esalta. P. e.
So il denominatore neanche c un quadrato perfetto , si moltiplicheranno
i
due termini
della frazione per
il
denominatore
moltiplicato tre volte per sé stesso il che non cangia in verun modo
valore della frazione , ed estratto allora si dal numeratore come dal denominatore la radice quadrala , la quale sarà esatta pel
il
solo numeratore , essa radice disierà dalla radice vera per
una
differenza trascurabile. P. c.
/8^ /3x6x6xf>__
/1080 _.Ì2_«
y 6~y 6x6xftX6“r 129U~3«~9’ / /0 X X X / _ ~ y —F X X X F 6
33
•
23
2»
23
25
93730
30f.
23
23
23
390023
323
'
Digilized by
— 855 —
80.
D. Come «ì estrae la radice quadrala da un intero unìfo ad una Fraziono ? H. Si estrae la radice quadrata da un intero unito ad una Frazione , riducendo lutto ad una espressione Frazionaria, c po> scia 81.operando come ne’ paragrafi precedenti. P. c.
D. Come si vede se nell’ estrarre la radice quadrata da un numero qualunque, siasi o no erralo ?
R. Per vedere se nell’ estrarre’ la radice qimdrata da' un numero qualunque , siasi o no errato , conviene inalzare la stessa radice a qiia^ato , se un tal quadrato c uguale al numero da cui sì è estratta la radice , è segno che non si è errato. Peni» se il numero da cut si è estratta la radice non ò quadrato, perfetto conviene in tal caso aggiungervi anche il residuo rimasto nell’ estrazione della radice. Così ne’ due esempi messi al -paragrafo 68. si è certo che 7345 è la radice di 53949025 perchè
=53949025 7345x7345 82,
e 3971 è
;
la
radice
15768974, giacché 3971x3971 t= 15768841 cd il
residuo 133
si
ha
il
numero dato 15768974.
prossima di aggiuntovi
,
CAPITOLO Vili.
-
De cubi e dell'estrazione della radice cttbica,1). Cosa s’intende per cubo di un> numero e coso è la radice cubica di un numero ? R. Se un nura'aro qualunque si moltiplica per se stesso , ed prodotto risultante da tale moltiplicazione si moltiplica per il r istcsso numero, questo secondo prodotto diccsi ciibo dèi nu-
mero
,
e questi rispetto al cubo
cubo di 3 è 27 ,
giacché 3 cubica.
dice
esser
la radice
27
27
27
X X = 16983'c
bica.
sì
dice radice cubica. Cosi p.'e. il
X X = 27 .T
Il
il 8 si e di 27 di 27 è 16983 giacché numero 27 è la radice cu-‘
3
cubo
dì questo
Per. indicare queste due operazioni
jT’,
o pure (3)*
si
,
scrive.
= 27e l/ 27 =
3.
,
Quindi elevare un numero a cubo , sìgniiìca moltiplicarlo |>el suo quadrato, ed estrarne la radice cubica , vale lo stesso che determinare una quantità numerica tale , che moltiplicata due; ' ’' voile per se stessa , dia il cubo ossia il numero dato. ^ Or poiché tutti i numeri possono sempre moltiplicarsi pei loco, quadrati , e non tutti i numeri seno perfetti cubi ; cósr si può sempre trovar il cubo di un dato numero , e viceversa la ra-
Digilized by
^ 356 — cubica di un numero può aversi , o etatlamente i o, con approssimaaone^ cioè determinando il massimo cubo che esiste <licc
pel
numero dato.
83. Come si ha il cubo di una frazione T R. Il cubo di una frazione, sì ha facendo.il cubo tanto del numeratore quanto del donoininatorc. P. e. per avere il cubo di 3
3
0
'
-bisogna moltiplicare jper— e conseguentemente 3 per 9 e 4 27
per 16, ed
il
,
.
cubo cercato sarà »
84. D., Come si ha il cubo di una frazione unita ad un intero ? R. Se la frazione è unita a qualche intero , per averne il cubo, la maniera più breve, è di ridurre prima l’intero e la frazione , a semplice espressione frazionaria , ed indi formare come nel caso precedente , il cubo tanto del numeratore che del / 2 denominatore P. e. si cerchi il cubo di 2- perchè questa esprcs-
S
Siene è uguale a —
'
il
suo cubo sarà .
8X8X8 3x3x3
.
,
812
,
.
"ÌF'
83. D. Quale è la regola per estrarre un numero intero composto?
radice
la
cubica da
R. Indicheremo la regola pratica per estrarre Ih radice cubica da un numero intero composto , ma per ben eseguire una tale operazione, fa d’uopo mandare a memoria i cubi de’nii* meri semplici , che sono qui appressa indicati nella seconda linea.
12845
1
8
27
64
1
25
6
216
Volendosi da un numero intero
7 843
’
8 9 512' 729
qualunque , estrarre la
ra-«
dice cubica. I.
Si divide in ternari incomineiando
dalla'
dritta alla
sini<
e per quanti sono i ternari tante cifre avrà la radice. Dall'ultima casella o ternario, che può costare anche di un numero minore di. ci^rc , si estragga la sua radice cubica esatta od approssimativa , e questa sar.à il primo carattere della radice ; indi la medesima si elevi a cubo si sottragga dalla prima casella , e si noti il residuo. II. Si abbassi vicino al resìduo il secondo ternario, e si separino con una virgoletta le due prime cifre a dritta , indi si prenda il triplo del. quadrato del primo carattere della radice , e questo passi per divisore delle dette cifre , meno quelle separate , il quoziente sarà il secondo carattere della radice.III. Si faccia il triplo quadrato del primo carattere della radice , e sr moltiplichi pel secondo ; il triplo quadrato del seeonstra .
Digilized by
,
— 8S7 — dò e si moilipliehi pel prisn)
;
ed
il
cubo del secondo carette*
ma scritto in giiisa questi numeri che ognuno
re ;
particolari , superi
de’ prodotti
un luogo a dritta , ed
il loro prò* dotto totale si sottrae dalle intere cifre. IV. Si cali ricino a questo residuo 1’ altro ternario , e si separino come sopra le due prime .cifro , indi si prenda il triplo quadrato de' due caratteri della ritrovata radice , e questo ra ad essere il divisore delle dette cifre , meno quelle separale ed il quoziente esprimerà il terzo carattere della radice. V. Si scrivano sotto del divisore con l’ordine detto di sopra, il triplo delle due prime cifre della radice moltiplicate pel terzo carattere della stessa , ed il quadrato del terzo carattere , e la l’
altro di
somma si moltiplichi pel terzo carattere della stessa radice.
loro
O pure si faccia
il triplo quadrato de’ due primi caratteri della radice , e si moltiplichino pel terzo , ed il triplo quadrato deiterso e si moltiplichi per le duo prime cifre , ed il cubo del tarzo carattere , scritti che ognun di <juesti parziali prodotti su> peri r altro d’ uu luogo a dritta e cosi di seguilo.
P,
e.
la
radice cubica del numero 275386202216.
275, 886, 202, 216
radice 6506.
216 593,
108
275386 274625
12675
7612 275 386 202 274 625 OCO
1267500
761 2022 275 386 202 216 275 386 202 216
000 000 000 000 In tale esempio si estragga da 275 la radice cubica 6 , e sì noti nel luogo della radice. Si scriva sotto 275 il 216 cubo del 6 , e fattane la sottrazione , a. destra del residuo 59 si noti il 3 primo carallere della classo seguènte , per avere il primo dividen-
do 593; si scriva il primo divisore 108 triplo prodotto del quadrato della radice 6 ; e poscia diviso il primo dividendo 593 pel primo divisore 108 , si noti nella radice il quoziente 5 a destra del 6. Sotto a 275386 si noti il 274625 , cubo del 65 e fattane la sottrazione, a destra del residuo 761 si noti il 2 primo carattere della classe seguente, per avere il Secondo dividendo 7612. A sinistra del secondo residuo 7612 si noti il secondo divisore 12675 , il quale nasce dal triplo quadrato di 65 e fattane la ;
;
Digilized by
— 838 — divisione , si scriva nella radice il quosienlc sero a destra del 8S.
274628000 cubo della radice 680; o fattane la sottrazione, a destra del residuo 761202 si noti il 2 primo carattere della classe che siegue per avere il terzo dividendo 76120022. À sinistra dell’ anzidetto terzo dividendo si noti il terzo divisore 12678000, che è il triplo quadrato di 680 e fallane la divisione, si noti il quoziente 6 nella radice a destra del 680. Finalmente sotto 278386202216 si scriva il 278386202216 cubo di 6806 , e fattane la sottrazione , non essendovi alcun residuo ; ciò dinota che 6806 sia la radice cubica esatta del nuSotto
278388202 si
noti
il
mero dato. 86. D.
Come si estrae la radice cubica da una
frazione or-
dinaria ? la radici cubica da una frazione ordinaria bisogna distinguere. I. Allorché araendue i termini della frazione data sono cubi perfetti , ed in questa supposizione si estrae la radice cubica sì dal numeratore che dal denominatore , e di questi numeri se ne formerà una frazione che sarà la radice cercata p. e.
R. Per estrarre
tre casi
27
123
2
IL So della frazione proposta solamente il denominatore è un quadrato perfetto , allora bisogna moltiplicare ambo i termini della frazione proposta , per la radice quadrata dei denominatore , dalla risultante frazione , si estarrà la radice cubica , la quale safà esatta pel solo denominatore,'?, e. '
‘•7
/-1
I
6t
[/ = ,/7x8 64x8 ~
312
“
3
’
termini non cubi perfetti , né il denominatore un quadrato, in tal caso bisogna moltiplicare ambo i termini della frazione proposta , pel quadrato del denominatore , ed indi dalla risultante frazione , estrarne la radice cubi-
IH. Essendo
ca,
amenduc
i
quale sarà esatta pel denominatore solamente P. e.
la
./M_./32 x 78 x 78 ra
,
87. D.
~
-78
X 78 X 78 ~
Come si estrae
la
./194688
radice
474382
“ 78 “
cubica
da
29
•
‘
3()
una frazione
unita àgi’ in^ri ?
R. Se .vi sono degli interi uniti a|Ia frazione , si converte il tutto ad una espressione frazionarla e l’operazione si riduce allora
l’
ad estrarre la
istesso
che
—8
radice cnbica da una
frazione P. e.
la cui radice cubica è — ossìa
2
^ ^ ^
l42
Digilized by
— SS9 — 88. D.
Come ei vedo se nell’ estrarre la radice cubica si
•
commesso errore ? R. Per vedere se nell’ estrarre la radice cubica siasi o no er< rato , converrà inalzare la stessa radice a cubo. Se un tal cubo è uguale al. numero , da cui s’è estratta la radice , è segno che non si è errato. Però se il numero da cui si è estratta la ra> dice , nou è cubo esatto , conviene in tal caso aggiungervi il residuo cosi nell’ esempio del paragrafo 8S , si è certo che 6306 è la radice cubica di 275S86302216 giaccliè 6306 6506 6506=273386202216, mentre di 65386239 il n.° 402 si dice, esse-
X
X
re la radice cubica prossima, giacché 402x402x402c=64994808 ed aggiuntovi il residuo 421431 ai ha 63386239.
CAPITOLO XI. Delle ragioni e propórzioni.
.
.
89. D. Cosa s’intende per rapporto o ragione tra due grandezze ? R. Il paragone di due grandezze o quantità omogenee, dicesi rapporto o ragione. Le grandezze paragonale si dicono in generale termini della ragione , e più particolarmente , la prima si chiama aulccedente della ragione , e la seconda conseguente. Quindi è che volendo paragonare due grandezze omogenee espresse co’ numeri 6 e 3 , sarà di esse 6 l’ antecedente c 3 il OQn< seguente. Il paragone si esprimerà dicendo la ragione di sei a tre , c suole scriversi frapponendo due punti tra i’ antecedente ed il conseguente cioè 6 3 e si dice per brevità sei sta tre90. D. Quale è la ragione geometrica e quale l’ aritmetica ? R. Òr poiché due grandezze omogenee possono paragonarsi cir-, ca la quantità di esse, o pure notarsi di quanto l’ una ecceda l’altra , perciò vi sono due specie di ragiono geometrica cioè , o per quoziente , ed aritmetica ossia per differenza. La prima indica quante volte l’ antecedente contiene il conseguente; e la seconda di quanto 1’ uno differisce dalt’ altro. 91. D. Cosa è l’esponente o quantità di una ragione? R. Si chiama esponente o quantità della ragione quel numero che indica questo quoziente o residuo. Cosi nella ragrooe di 6 : 3 il numero 2 sarà 1’ esponente, n la quantità della loro ragiona geometrica, ciò clic si ottiene dividendo l’antecedente 6 pel conscguente 3 , o più in generale- formando iinà frazione che ha' per numeratore 1’ antecedente c por denominatore il conscguente :
cioè -• Sarà poi
che 6
si
—
.3
ha soUraendo
la
quantità della dall’ anlnccdcatc
loro r.igione il
aritmetica
conseguente , o
,
cioè d.t
3.
Digilized by
Coogle
,
•
— 340 —
92.
D. Quando due ragioni ai dicono uguali? K.
Si
dicono uguali due ragioni , (qualora
uanlità sono uguali , e
si
dirà
i
loro esponenii o
una esser nnaggiore o minore
Seli’ allra , secouduchè la quantità o l' esponente dell’ una sarà maggiore o pur minare
Cosi per esempio* 3 e di 12 : 4 si diranno Uguali le ragioni geometriche di 9 perchè amendue hanno per quantità 3 , e la ragion geometrica di 9 3 si dirà maggiore dì quella di 8 : 4 poiché la prima ha esponendo il 3 e la seconda ha il 2. Similmente sono ugnali per 93. le ragioni aritmetiche 8 i 2 e 16 : 10 perchè la quantità di di quella dell’ altra. :
:
ambedue è 6; epperò la ragione aritmetica di 7 : 2 si dirà maggiore di quella ìli 5 : 3 ; stantechà la quantità della prima è 5 quella della seconda è 2. D. Quale è la ragione semplice e quale la composta ? R. Una ragione si dice semplice , se il paragone è di due sole grandezze : si dice poi composta ^ se la sua quantità è il prodotto della quantità di più ragioni semplici. 94. Conlrasegnino intanto 12 a 4 , e 4 a 2 , due ragioni geometriche semplici; sarà
— ovvero 3
la quantità
di
12 a 4 ; e
- ovvero 2 la quantità di 4 a 2
sicché la ragione che ; 2 ha per quantità il prodotto di 3 2 ossia 6 , si dice composta dalle ragioni dì 12 a 4 e di 4 a 2. D. Cosa s’intende per proporzione? R. L’ uguaglianza di due ragioni viene altrimenti detta proporxione , la quale del pari può essere geometrica o aritmetica^ secondocbè le ragioni sono della prima o della seconda specie. Adunque 12 sta a 6 come 8 sta a 2 sarà uua proporzione geometrica^ è 4 sta a .3 come 9 sta ad 8 sarà una proporzione aritmetica. sarà
‘
N.
X
CAPITOLO X. Delle proporzioni geometriche. 93. D. In qual modo stiole scriversi una proporzione geometrica. R. Essendo uguali le ragioni geometriche di 6:2 e di 10:3 formeranno esse una proporzione e si dirà sei sta a due , come dicci a cinque ciò che suole anche scriversi in tal guisa 6 : 2 10 S
=
o puro 6
:
2 :: 10
:
3 , o che vai lo stesso -
:
=—
96. D. Cosa s’ intende per ragione diretta, e ragion reciproca? R. Due quantità si dicono essere tra loro in ragion diretta quando al crescere , o al diminuire di uua corrisponde un proporzionato accrescimento o diminuzione dell'altra. Così p. e. se una canna di panoo costa 12 ducati 3 canne dello stesio ,
Digilized by
Coogle
— 841 — panno costeranno 60 ducali. Si dicono poi due quantità essera in ragion reciproca, o inversa, semprequanto alr accrescimen» lo di una, corrisponde una uguale diminuzione dell’ altra ; po> sto p. e. che una raddoppi , o sì tripla , l’ altra si riduce ad una metà , ad una terza parte e viceversa. Cosi p. e. di un panno necessario per costruire degli uniformi per soldati se 4 ne prenderà nn numero di canne doppio triplo secondo che , la larghezza del panno sarà metà o terza parte di una prima ,
,
specie , rimanenlo tutte
cose uguali. Da ciò nasce che nelle proporzioni geometriche le due ragioni si diranno dirette , se l’antecedente della prima ragione essendo maggiore o minore del suo conseguente , i antecedente della seconda è puranco maggiore o minore del suo conseguente. E si dirà poi una ragione reciproca di un’ altra , se a proporzione ohe I’ antecedente della prima è maggiore, o minore del suo conseguente , l' antecedente della seconda è minore o maggiore del suo conseguente. 97. D. Cosa s’ intende per proporzione discreta e proporzione continua ? R. Ogni proporzione relativamente a’termini che la compongono dicesi discreta qualora le quattro- grandezze o termini della proporzione sono lutti differenti tra loro come in quella citata di 6 : 2 10 : S. Continua poi dicesi quella proporzione formata da tre termini , di cui quello di mezzo fa le veci di conseguente nella prima ragione e di antecedente nella seconda. Cosi p. e. le altre
=
S
:
4
=4
2.
:
98. D. Quale si è la proprietà principale della proposizione geometrica f R. La soluzione della più parte de’ problemi aritmetici, tiene alla proprietà principale della proporzione geometrica, ed a poche illazioni derivanti dalla stessa. Cioè in ogni proporzione geometrica , il prodotto de’ termini estremi, è uguale a quello de’lermini medi. Che tanto avviene è facile a vedersi con degli esempi. Sia infatti In proporzione 12 ; G 10: S ; saranno uguali le frazioni di
=
O
e
-r- ,
le
quali rimarranno altresì uguali se
O
J medesima denommaziooc , .
,
.
.
.
,
cioè
,
sara
12x6 = 10x6; ma 12x8 è
X
il
riducono alla
si
—
—
—12x5- = —10X8- e perciò bx5 6x5 :
prodotto de’ termini estre-
mi della proporzione, e 10 6 è quello dei termini medi; sicché è vero quanto si è enuncialo. 99. D. Quali conseguenze si possono dedurre da tal proprietà? R, Le illazioni elio si ricavano da tal proprietà , c che menano alla più sollecita risoluzione de’ problemi aritmetici sono ,
le
seguenti. I.
Per conoscere
se quattro
grandezze formano una propor-
44
Digilized by
Coogle
— 542 — termini estremi ed i ier> mini medi, e vedere se questi due prodotti sono Jiguali. II. In ogni proporzione geometrica se s' invertono termini di ciascuna ragione cioè se il conseguente si passa antecedente e r antecedente conseguente, o anche si paragona l’ antecedente all’ antecedente ed il conseguente al conseguente , i quattro termini rimangono sempre proporzionali. Infatti nella proporzio* 5 : 10 10 5 invertendo i termiui si ha 6 12 ne di 12 6 degli estremi 6 10 è uguale a 12 in dove il prodotto 5; e io stesso avviene se la proporzione si scrive iu quest’ altro mosempre 12 do cioè 12 : 10 6. : S dove S 10 III. Si forma una ragion composta da più ragioni semplici dirette , moltiplicando gli antecedenti tra loro , ed i conseguenti tra loro. Così p. e. la ragion composta di 6 3 di 8 4 sarà quella di 6 8 3 4 cioè 48 : 12 , e quella di 4 2 di 8 : 6
xiona geometrica , basta moltiplicare
i
i
=
:
:
X
;
X
:
X
X = X
=6
di
=
:
X
;
:
10:4 sarà 4x8x10:2x6x4 cioè 320:48. IV. E si forma la ragion composta di più ragioni dirette o di
altre reciproche
,
moltiplicando gli antecedenti di quelle dirette
pe’ conseguenti di quelle reciproche , ed i conseguenti delle ra* 'ioni 'di rette per gli antecedenti di quelle reciproche. Quindi {a ragion composta della diretta di 10 : 5 e della reciproca 2 : 3
sarà
10x3
:
S
X2
ossia
30
:
10 ;
la
quale può anche otte-
nersi trasmotando la ragion reciproca in diretta, e moltiplicando gli antecedenti tra loro ed i conseguenti tra loro; e ciò perchè in ambedue i casi la quantità della ragion composta è la stessa, adunque la ragion composta della diretta di 2 3 e delle re-* ciproche di 4 8 e di 10 6 sarà cioè quella di 96 120. V. Si rinviene l’estremo ignoto in una proporzione geometrica discreta , moltiplicando i due medi , e dividendo il pro8 :x(l); dotto per t.altro estremo. Cosi per esempio 6 : 18 18 8 x=±= 24; dove il termine ignoto per essere l’ ultimo :
:
:
2x8x6:3x4x10
;
=
— —=
della proporzione
si dice anche quarto proporzionale. VI. Si rinviene uno de’ termini medi ignoti , in una proporzione geometrica discreta , dividendo il prodotto degli estremi
pel medio noto. Cosi p. e. 16 : 18 :: z : 24 ; x
dove r ignoto per essere al terzo posto dice anche terzo proporzionale
della
=
=6
proporzione ,
;
si
VII. Si rinviene il quarto proporzionale , in una proporzione geometrica continua , con moltiplicare il medio per se stesso , o
(i) I
numeri ignoti s’ indicano con le ultime lettere dell’ alfabeto cioè
Digilized by
6
,
.
— Ui — che vale lo stesso ,.inaUarlo a quadrato , e dividerlo per l’estreino cognito. Cosi p.
:
8 :: 8 : x ,
x s=
t= 4;
= 8:4; x = ^^^-? = 16.
x:8
ed
16
e.
VII. Si rinviene
termine di
il
o che
mezzo ignoto ,
vale
una proporzione continua , il medio proporzionale in moltiplicare gli estremi , e dal prodotto estrarne la radice
lo stesso
con
=
=
=
=
fluadrata. Cosi p. e. 16 i x 4; x 8. l/ 16x4 J/64 ben facile il vedere perche si debba cosi operare ; imperocché moltiplicando i termini estremi, si viene ad avere un prodotto uguale al quadrato del termine medio , e quindi estraendo da questo , la radice quadrata , la stessa deve dare il medio :
:
E
proporzionale dimandalo.
CAPITOLO X. Be//e proporzioni aritmetiche 100. D. Come si suole scrivere una proporzione aritmetica 7 R. La equidifferenza tra due ragioni date, si scrive 10. 6: 18. 14 e vìen proiferita 10 sta a 6, per differenza , come 18 sta 14; e può 14. la stessa proporzione benanche scriversi cosi 10 18 6 101. D. Quale è la proprietà principale della proporziono
— = —
aritmetica ?
R. In tutte le proporzioni aritmetiche , avviene che la somma de’ termini estremi, è uguale a quella de’ termini di mezzo. In nella proporzione 10 . 18 . 14 potendo essa rappresen:
effetti
—
6s=18 tarsi per 10 'quantità, si aggiungano
— 14 è chiaro, che di
fatto di valore. Quindi sarà 10
+
+
se a
tali
uguali
comune 6-|-14 non cambiano af-
— 6-|-6-j-14 = 18 — 14
6 +14
14=18 6 cioè 24=24; ma 10 e 14 dinotano i 10 termini estremi della proporzione, e 18 e 6 dinotano quelli medi dunque è vero quanto sopra si è enuncialo. 102. D. Quali conseguenze si ricavano da tal proprietà ? R. Le conseguenze che si ricavano da tal proprietà sono le
ossia
seguenti. I. Per conoscere se quattro grandezze formano una proporzione aritmetica , basta vedere se la somma de’ termini estremi è uguale a quella de’ termini di mezzo. II 1 termini di una proporzione aritmetica se s' invertono cioè il conseguente passa antecedente e viceversa , o anche se si paragona antecedente ad antecedente e conseguente a conseguente, quattro termini sempre rimangono proporzionali. Infatti nella proporzione 10. 6: 18. 14 sì ha 6. 10: 14. 18 giacché .
ì
6
-I-
18
= 10
-4-
14 e sì ha pure 10. 18 :
6.
14.
Digilized by
Googlc
6
6
,
•— 544 — III. Si possono sempre ricarare i termini ignoti di quqlsiasi equi-
differenza. Nella proporzione discreta basta addizionare i due termini medi , e dalla somma di questi sottrarre l’estremo cognito, che il residuo sarà l’estremo ignoto. P. e. 10. 6: 18, z; 10=: 14. Essendo poi l’ignoto uno zsarà uguale a6-|-18 due estremi , e sotde’ termini medi, si rinviene con addizionare trarre dalla somma di questi, il medio noto; la differenza darà l’ altro medio ignoto ; 10 . x 14 . z sarà uguale a 10 p. e. 6 uguale cioè a 18. Nelle proporzioni continue , si -f- 14 determina un estremo ignoto raddoppiando il medio e togliendo l’estremo conosciuto, la differenza darà l’altro estremo. P. e. 10 . 6 X io tal caso x sarà =s 12 10 2. E volendo ritrovare il termine medio bisogna sommare gli estremi e pren-
—
i
:
—
.
— =
;
.
la
metà. P.
12
derne
e.
10.x:x.2, x sarà =-- = 6. 2
’
CAPITOLO XI. Soluzione de’. Problemi Aritmetici103. D. Cosa s’intende per problema aritmetico? 11 problema aritmetico è quella quistione che esige una soluzione mediante le regole dell’ aritmetica.
R.
104. D. In quante classi possono dividersi problemi aritmetici? R. I problemi aritmetici quasi tutti fan parte delle proporche dalle varie regole mediante le quali si risolvono si chiamano 1. Del Tre ovvero Aurea. i
zioni geometriche , possono divìdersi in quattro classi ,
!
2. Società. 3. Alligazione.
4. Falsa posizione. 105. D. Di queste regole quale è la regola principale, dalla quale le altre quasi ne dipendono? R. Di queste quattro regole la principale, da cui le altre quasi ne dipendono, è la regola del tre, cosi detta, perchè ne’problemi con essa risoluti , i termini dati sono tre o a Ire possono ridursi, e da essi bisogna venire in cognizione del quarto proporzionale incognito. Essa si divide in quattro classi , cioè regola del tre semplice diretta , regola del tre semplice reciproca , regola del tre composta diretta , e regola del tre composta reciproca.
CAPITOLO XII. Regola del tre semplice diretta. 106 D. Come si risolvono i problemi appartenenti alia regola del tre semplice diretta? R. I problemi appartenenti alla regola del tre semplice di-
Digitized by
— 34S — si risolvono con una proporzione geometrica , nella quale due ragioni sono semplici e dirette. Cioè se il primo termine della proporzione è maggiore , o pur minore del secondo termine , il terzo parimenti è maggiore o pur minore del quarto ; o pure il ‘primo termine essendo maggiore o minore del terzo, il secondo è parimenti maggiore , 0 minore del quarto. Ed è questo il necessario ragionamento che conviene fare, prima che un dato problema si riconosca essere della classe di quelli che si risolvono con la regola del tre semplice diretta. Si avverti però , che non appena enunciato un problema aritmetico, dopo di aver veduto a qual regola si appartiene , bisogna I. Distinguere le grandezze date e quelle che si cercano. numeri contrassegnanti le grandezze date sepaII. Notare ratamente , mettendo quelli che indicano le grandezze dell’istessa
retta , le
,
i
specie ,, in corrispondenza tra loro. III. E necessario esaminar la ragione che passa tra la grandezza cercata , e la sua omogenea, se è semplice, o composta , diretta,
o reciproca delle ragioni in riguardo alle altre grandezze omogenee. lY. Da si fatto esame si ricavino le proporzioni, che si possono avere , e per semplicità del calcolo si fa in modo che numeri da ritrovarsi, sieno di ogni proporzione il quarto proporzionale. V. Finalmente si trovino i quarti proporzionali. Ciò meglio si vedrà ne’ seguenti esempi. Problema I. Un sergente maggiore ha ricevuto dal suo quartier-mastro , per prest giornaliero di 7S soldati , la somma di 9 ducati ; si domanda per 168 soldati quanto deve avere ? Si dispongono tutti i termini del problema, come qui sotto si osserva , ad oggetto di avere un’idea chiara di quei che si conosce , e di quel che si va cercando. i
Primo numero di soldati Secondo numero di soldati Prima somma avuta ducati Seconda somma che si cerca»
75 168
9
X
In seguito si vegga se le ragioni della proporzione , sono tra loro dirette , o invèrse , il che facilmente si scorge ragionando in tal guisa. La somma da darsi per prest ai soldati ò maggiore , se maggiore n’ è il numero ; ed al contrario è minore, se essi sono in minor numero; quindi la ragione delle somme per prest , è diretta di quellè de' soldati ; in guisa che essen-
do il secondo numero di soldati maggiore de^ primi, dovrà par rimenti esser maggiore la seconda somma che si cerca. Per cui il problema appartiene alla regola’ del tre semplice diretta , e risolve con la seguente proporzione , la quale è conseguenza Se 75 soldati hanno avuto per prest 9 ducati , 168 soldati quanto avranno , e quindi la proporzìo^
si
del ragionamento seguente.
Digilized by
=
.
— 346 — ne sari 76
168 : : 9
:
;
x
;
e quindi x
= 168x9 75
1512
20
75
12 e
ducali
se
ovvero 20 ducali 1 carlino e 6 grana.
;
Per esser cerio di aver bene operato , fa d’ uopo osservare il prodollo de’ due estremi della proporzione , è uguale a 40
75x20 —
Or
de’ medi.
quello
quindi 20 ducali
1
1312, e 168x9=1312
carlino e 6 grana è la
somma cercala.
Problema II. Per comprare canne 13 - di un dato panno
,
1 si
sono pagati ducati 109
si
cerca quanto bisogna pagare per
aver 27 canne del medesimo panno. quantità di panno canne
13
Seconda quantità di panno canne
27
Prima
Primo
prezzo della prima quantità.
.
-
109 —
.
X
Secondo prezzo della seconda quantità che si cerca. Poiché se maggiore , o minore , è la quantità di panno che si vuole , tanto più , o meno , danaro si deve pagare, è chiaro che la ragione del danaro è diretta di quella del panno. Laonde il problema si risolve come nell’ esempio antecedente , cioè con fare. 13
:
^
27
:
:
109
:
al
quarto proporzionale.
^
Qui però é necessario di osservare, che essendovi nella proporzione alcuni termini composti d’ interi e frazioni , conviene prima ridurli tutti ad espressioni frazionarie ; per cui si ha 61 210 , ,
— 27
.
al
:
.
il
quale e
— 61
so per si
.
;
quarto proporzionale
,'27 ^219 ...
,
5913
cioè
ritrova essere
il
le frazione ridotta
61
diviso per -j-; o sia a
uguale a
x—= 4
23652
.
quoziente uguale a ducati 193 e
a carlini e gran»,
essere 193 due. 8 car.
6 grana e
.
divi-
ed eseguendosi tal divisione
si
avrà
il
53
La qua
quarto termine ^
51
'
5913
j
,
—
Problema III. Per fare 43 rotola di polvere ci vogliono rotola
36 - di salnitro. Per farne cantala 40 , e rotola 32 , quanto
salnitro vi bisognerà 7
'
.
Digilized by
,
.
— 347 — proporzione dicendo ;
S’ isliluisca la
e quindi i
=
2^2
:
36 ^
:
40, 32
x ;
:
86-x40,32
—
40
e
tola
70rdi salnitro.
rotola
43
32
—— 32.70- Sicché per fare cantaià
polvere
di
ci
vorranno cantala 32 , e ro-
5
Problema IV. Un capitale di 3800 ducali all’ otto per cento che rendita annua dà ? La proporzione da stabilirsi è 100
:
^
8 x 3800 = 8o X e X =—
8800
:
30400
= 304
Problema V. Una rendita di ducali 304 all’ otto per 100 da qual espilale proviene? La proporzione sarà
8
:
100
:
;
304
:
x e quindi x
= 304x100
30400
REGOLA DEL TRE SEMPLICE INVERSA. 107. D. Come si risolvono i problemi che appartengono alla regola del tre semplice inversa? R. I problemi di questa regola , si risolvono fissando una proporzione nella quale le ragioni ambedue semplici , sono però inverse l’una dell’altra; come si vede da’ seguenti problemi. Problema I. In una piazza assediata , si è alimentato per 3 mesi un presidio di 3200 uomini ; si vuol sapere in un anno coH’istessa provvisione, quanti soldati si potranno alimentare. S Primo tempo mesi ........ Secondo tempo mesi 12
Primo presidio Secondo presidio si cerca.
5200
X
Poiché è chiaro che quando maggiore é il numero de’ soldati componendo il presidio , tanto meno è il tempo che pub durare la provvisione, ed in contrario se minore è il numero de’ soldati , maggiormente dura la provvisione; cod la ragione de’ tempi è reciproca di quella de’ soldati. Quindi per fissare la proporzione, si riduce prima la ragione reciproca a diretta facendo il conseguente antecedente , e l' antecedente conseguente e si avrà in tal caso 12 : 5 5200 x quarto proporzionale , che sarà il
=
:
numero de soldati che si vuol sapere. Ed x =s
= 2190, Sicché
il
— =— —
8X5200
26280
12
12
numero de’ soldati che si cerca c 2190.
Digilized by
348
-
Problema largo palmi
—
Un sotto •uffizinle per un cappotto, di un panno
II.
Sj vi ha impiegato palmi 11 74
8- ,
soltanto palmi
Prima
Si
desidera
sa-
3
ma
pere per farsene un altro consimile, quanti palmi
un panno largo
di
vogliono?
vi
larghezza del panno palmi
Seconda larghezza del panno palmi
Prima
quantità del
panno palmi
II? 3
X
Seconda quantità che si cerca. Essendo chiaro, che quanto più è largo il panno, tanta minor quantità vi s’ impiega , ed al contrario quanto meno è largo il panno , tanto più ce ne vuole per formare uno stesso cappotto ; cosi le quantità de’ panni sono in ragion inversa delle larghezze de' medesimi panni. Quindi si risolverà questo problema facendo come nel precedente esempio 3 2
:
5 7 :: 11 - : i', e 4
riducendo
si
ha 4 35
iS
23 trova moltiplicando^
33 — x, ed o
23
7
I
lutti
i
termini
ad
— per — ed
ciò che dà per quoziente
quarto termine
il
palmi 19 -ri
o
si
805 il
prodotto
dividerlo per
che ridotto a palmi è uguale
14 a
espres-
3
sioni frazionarie,
palmi 19 ed once 2 che sarà
il
panno
O*
t
che si desiderava conoscere. Problema III. Conoscendosi che il rapporto tra la lira di Francia ed il ducato Napolitano , e come 24 100 ; si cerca quanti ducati fanno 2786 lire. Essendo la lira di Francia minore del nostro ducalo, è chiaro che la medesima quantità di danaio dòvrà più volle contenere la lira che il ducalo; e tanto maggior numero di volle, per quanto il 100 contiene il 24. Laonde il numero delle lire ;
è, in ragion reciproca di quella di fare come
100 ; 24 :: 2786
:
24 a 100 , e perciò bisognerà
x , ed x ’
=
27S6 100
= 668 due.
e 64 gra.
Problema IV. Quaranta soldati in 22 ore liauiio costruito trinceun trinceramento di campagna si domanda un simile ramento volendo costruirsi in 7 ore , quanti soldati fa d’ uopo ,
impiegarvi ?
Per lo stesso, IrinccraraenlQ c ben chiaro che , quanto tnino-
Digilized by
— 5*9 — è il numero de’ soldati , laut’è maggiore il tempo da impiegarvi. Sicché la ragione de’ tempi è reciproca di quella dc'sol-
-rs
ìlati ,
e
la
proporzione da fissarsi è 7
66
:
22 :: 42
:
x e quindi x >=
.
7
REGOLA DEL TRE COMPOSTA DIRETTA. 108. D. Quali sono i problemi che si appartengono alla re^ gola del, tre compósta diretta e come si risolvono? R. 1 problemi che si appartengono olla regola del tre composta diretta sono tutti quelli che si risolvono mediante una proporzione , in cui una ragione è composta da due, entrambe dirette. Ciò meglio si vedrà cou i seguenti esempi. Problema I. Quindici soldiiti hanno scavato in 2 giorni di tempo 19 canne di fosso ; sì vuol sapere ‘ifi soldati iu 9 giorni quante canne uc scaveranno ?
Primo numero di soldati Secondo numero di soldati Primo tempo giorni S(K!onJo tempo giunii Primo scavamento canne ...... Secondo scavamento si cerca.
15
SG 2 9 19
X
lo tal caso si paragoni in prima la ragione della quantità <K Boavamcuto con quella de’ soldati , supponendo per uu momento che il tempo sia sempre lo stesso. E jioìchè quanto maggiore è il numero de’ soldati , tanto è più lo scavamento , e quanto minore si è il numero, meno è lo scavamento che possono fare nel medesimo tempo , cosi ben può dirsi essere gli scavamenti nella ragion
diretta de’ soldati. Si paragoni iu seguito l'istessa ragione degli scavamenti col tempo , supponendo che il numero de’ soldati sia l’istesso. E perchè più c il tempo che s’impiega maggiore è la quantità dello scavamento che si ha , e quanto meno è il tempo che s'i.npicga dal medesimo numero de’ soldati , tanta minor quantità di lavoro si ha ; si vede che la quantità di scavamento , è in ragion diretta de’ tempi. Or nel presente caso , essendo disuguali tanto il numero dei soldati che i tempi , la quantità dello scavamento sarà iu ragion Composta della diretta de' soldati , e della diretta dei tempi. Ma la ragion composta si ha par. 99 moltiplicando antecedente con antecedente, e conseguente con conseguente delle ragioni componenti quindi la proporzione da fissarsi sarà la soguenle. Come il primo numero di soldati moltiplicato pel tempo primo , sta al secondo numero di soldati moltiplicato pel tempo secondo, coti la quantità del primo Karaiueuto , sta al quarto ;
43
Digilized by
— 850 — 36x9
45 x ed x proporzionale che si cerca cioè 15x2 14380 43 334 43 36 9 =: 486. Ciò che indica il miuguale ° 30 30 18x2 mero di canne del fosso che scaveranno 36 soldati in 9 giorni. Problema II. Ducati 75 in due anni han dato il guadagno di ducali 12, si cerca ducati 300 in quattro anni qual guada* ;
:
x
X X
gno daranno ? Facendosi l’ istesso ragionamento del problema precedente e poiché trattasi di guadagni simili , cosi saranno essi in ragion composta della diretta ragione del lunnero dc’ducnti 75 e 30, e della diretta ragione de’tempi 2 a 4. S'istituisca dunque la proporzione , dicendo 75 300 4 : ad i numero cercato; 2 12
X
X sarà =*
ed
X
;
^
^ \ uguale ducati 96. Sicché ducati 300 ^
73x2
daranno il guadagno di ducati 96. han lanciato in una Problema IH. Dieci mortari in 8 ore 230 bombe ; si vuol sapere in 9 ore con 16
in qualro anni
,
piazza assediata
mortari, quante bombe
si
potranno gettare nella stessa piazza?
Primo numero de’ mortari 10 Secondo numero de’ mortari 16 Primo tempo ore 8 Secondo tempo ore 9 Primo numero delle bombe 230 Secondo numero delle bombe che si cerca.
X
Con un r.igionamcnto slmile all’ antecedente si giunge a ve* la ragione del numero delle bombe lanciale, e quelle
dere , che
che
si
cerca , è composta
dalla
ragione
diretta
de’ mortari e
de’ tempi , cioè
10x8 16x9 ;:230 x ed x = :
230x 16x9
:
10X8
33120
nguale 80
= 414
REGOLA DEL TRE COMPOSTA INVERSA. 109. D. Quali sono i problemi clie si appartengono alla regola del Ire composta inversa e come si risolvono? R. 1 jìioMemi che si appartengono a tal regola , sono tutti quelli che si risolvono, fissando una proporzione, incoi v’ha una ragion composta da una diretta c da un’altra reciproca. Prnble.iiii I. Lu fosso lungo 60 canne , è stato scavalo da 24 soldati ili 22 ore; si vuol sapere in quanto tempo 15 soldati ne scaveranno 95 canne luogo?
Primo fosso canne Secondo fosso canne.. Primo numero di soldati Secondo numero di soldati Primo tempo ore Secondo tempo che si cerca.
60 96 24 15
22 ' .
X
Digilized by
— SUI — momento , che il numero de' soldati sia
Si supponga per un
ambedue
e si paragoni la lunghezza dei fossi con quella de’ tempi. E poiché quanto più lungo è il fosso, più è il tempo che s’ impiega a scavarlo , e quanto è meno lungo, tanto meno tempo «i vuole per scavarlo, sono dunque i tempi in ragion diretta della lunghezza de’ fossi. Si supponristesso in
casi,
i
gono ora di uguale lunghezza
fossi
i
numero de’ soldati
,
,
e
paragoni la ragione che maggiore è il
si
£ chiaro
de’ soldati con quella de' tempi.
meno tempo ci vuole per scavare
il
fosso,
ed al contrario diminuendo i soldati, il tempo conviene che ere» sca ; quindi la ragione de’ soldati è inversa di quella de’ tempi; ma essendo vari si la lunghezza de’ fossi che quella de’ soldati, la ragione del tempo dato a quello che si cerca , sarà composta dalla diretta della lunghezza de’ fossi , e dalla inversa del numero di soldati che s’ impiega. E poiché la ragione inversa si riduce a diretta , con fare l' antecedente conseguente ed il conseguente auteeedenle , per cui la proporzione da fissarsi sarà, come la lunghezza del primo fosso moltiplicato pel secondo numero di soldati, sta alia lunghezza del secondo fosso moltiplicalo pc’primi soldati , cosi il tempo primo , a quel che ri cerca, cioè.
60
X lo 96 X 24
«0088
:
„
::
22
;
I,
e
quindi
x
96 X 24 — —22 =— vO X
s=a
lo
=1= 2 giorni „ 7 ore lo niiuuu primi. .
.
Problema II. Con G cannoni Paiib-ms si son tirati contro una si cerca in quanto tempo con
batterla', in cinque oro 200 colpi ;
10 cannoni delio stesso calibro si tireranno 600 colpi f Primo numero di cannoni Secondo numero di cannoni Primo numero di tiri Secondo numero di tiri Primo, tempo ore Secondo tempo che si cerca.
6 10
200 600 6
X
Con un ragionamento simile a quello fatto nel problema antecedente ,
si
vedrà che
la
ragione da’ tempi ,
della diretta de’ tiri, e della reciproca del
sicché
la
è
composta
la
numero
de’ cannoni
proporzione sarà
200x10:600x6
::
6 x ed x :
800x6x8
18000
200x10
2000
Problema III. Per fare gli uniformi a 128 soldati di un panno largo palmi
6^, ti sono impiegate canne 162. Si
vuol
sape-
Digilized by
—
JÌJ2
re per fhrc (le’siiuili uniforrai a
-
480 soldati, eoii un panno lar*
gn palmi 4-'quante canne si richiedono? À
Primo numero di soldati Secondo numero di soldati
128
486
del panno palmi
.
6 -
Seconda larghezza del panno palmi
.
4 ^
Prima
larghezza
A
162 Primo numero delle canne Secondo numero delle caune che si cerca. X.
Esaminando questo problema, si vedo facilmente che le can> ne date, sono a quelle che si cercano , in ragion composta dalla diretta de* numeri de' soldati , e dalla reciproca della lar-'
ghezza de’ panni. Laonde bisognerà stabilire questa proporzione , trasmutando la ragion reciproca in diretta
128
X 4,1-2 486 X 6,1>a :
1368
8SS
di
162
,
:
X ed
x
—— = 486x6Ìx162 128x44
«=»
canna ; cioè uguale a 86S canno 2 palmi 4 once
e mezzo. 110. D. Come si redo se nella soluzione di tali problemi delta regola del Ire composta diretta o inversa non si è erralo ? R. La pruova per esaminare , se siasi operato bene nella regola del tre composta diretta o reciproca, la quale dal numero dei termini nel quesito , rolgarmenic si chiama regola del cinque, dei sette ec. , è la medesima di quella del tre semplice ; poitermini cogniti si riducono parimenti a tre , ed il ché tutti quarto si ritrova similmente con moltiplicare il secondo pel terzo, e dividere il prodotto pel primo. Laonde è chiaro che anche in queste , una volta ritrovato il numero che si cerca , e messo i uatlro numeri in proporzione il prodotto degli estremi esser 3eve uguale a quello de’ medi; quando ciò avviene, si è certo di aver ben calcolalo. i
CAPITOLO XIII. Della redola di società , o compagnia. 111. D. Quali problemi si appartengono alle regole di soo compagnia? R. A questa regola appartengono lutti qiie’ problemi , i quali mirano a dividere iin numero , in parli che abbiano tra loro '
cietà
una data ragione.
Oa preso un tal nome, dall’uso nelle
grandissimo che se ne fa compagnie di commercio e si distingue in semplice quando
Digitized by
— 8SS >le
somme contribuite da* soc!, non hanno differensa di tempo/
e composta se
v’ ha
benanche differensa nel tempo che le dato
somme sono state impiegale.
DELLA REGOLA DI SOCIETÀ 0 COMPAGNIA SEMPLICE. 112. Come si risolvono i problemi che si appartengono alla regola di società semplice. R. I seguenti problemi faranno conoscere , il metodo che si tiene per risolvere tutti quelli spettanti alla regola di società semplice. Problema I. Tre negozianti han costituito una banca di du> cati 2000. Il primo vi ha impiegato ducali 658 , il secondo 300 ed il terzo 842. Essendosi guadagnato 280 ducati si domanda quando spelta ad ognuno. li lucro 280 ducati, si è fatto per l'aggregato di tutti e tre i capitali impiegati ; e poiché la ragione de’ lucri è diretta di quella de’ capitali cioè essendo maggiore il capitale maggioro è il lucro, e viceversa, è chiaro che il guadagno dì ciascuno di essi, deve esser contenuto nel guadagno totale, per quanto il suo fondo è contenuto nel fondo totale. Perocché chi avesse fornito per esempio la metà , o il terzo del fondo , avrebbe evidentemente dritto alla metà , o al terzo del guadagno. Per avere quindi il guadagno che spella à ciascun socio , si farà la proporzione seguente , il fondo totale , al fondo particolare, come il guadagno totale , al guadagno relativo che spetta a quel tale fondo. Nell* esempio proposto si avranno dunque le seguenti proporzioni
2000 658 280 2000 300 280 2000 842 :: 280
:
al
:
:
ai
:
:
al
:
Moltiplicando
guadagno del primo negoziante. guadagno del secondo. guadagno del terzo.
secondo termine di ciascuna proporzione pel il prodotto pel primo termine , si troverà 92 due. 1 car. 2 gra., al secondo 42 due. ed al leizo 145 due. 8 car. ed 8 grana. E per vedere se si é bene operato si sommano tre guadagni , ì quali giia* dagni uniti insiemi poiché fanno l’ intero lucro di 280 ducati si é certo che non é corso alcun errore nell’ operazione. Problema 11. Un quarlier mastro , deve distribuir la somma di 150 ducati a 320 soldati , quali sono divisi in tre compa* gnie , delie quali la prima ne ha 96 , la seconda 100 , e la terza 124. Si vuole sapere quanto spella a ciascuna, compagnia. il
terzo , e dividendo
spettare al primo negoziante
i
i
Si fissano
le
seguenti proporzioni
96 :: 150 a quel che spetta alla prima compagnia. 820 520: 100:: 150: a quel che spella alla seconda compagnia. 320: 124:: 150 a quel che spelta alla lena compagnia. :
;
:
Digilized by
— 554 — E fatte le operazioni ti vede che la prima compagnia deve avere 43 ducati , la seconda 46 dncati 8 carlini e 7 grana e mezzo, e la terza 38 ducati 1 carlino e 2 grana e mezzo. Le quali tre somme riunite insieme fanno la somma data di 130 ducati. Problema HI. Tre negozianti A , B , G , mettono in società la somma di ducati 300; però convengono tra essi, che sulla percepir dovesse A per metà , B pel terperdila o guadagno ,
,
C pel quarto. Terminala la speietà, si trova che sull’ansomma sitisi fatto il guadagno di ducati 36. Si cerca il guadagno spettante ad A , B C.
zo , e zidclta
,
quale è
,
Iti
Si notino
rotti-,— , — , c si moltiplichino
i
2
4
3
insieme
lutti
i
2X3X4 =
il prodotto di 24. Del 24 si prende il 12 per la sua metà , 8 pel suo terzo , e’I 6 pel suo quarto. Sarà, la somma di 12-1-8-1-6=26. S' istituisca la proporzione dicendo
loro denominatori. Sarà
26
:
12 : : 36
26
:
8
: ;
36
:
I2x 36 :
sta al
quarto 20
=-^ =
su al quarto
li — = 11 6 30 8 4 -— =— 8— = = 8-—. 20 20 13 >M>
26
6
:
:
:
36
Sicché sarà quello di
no
i
C
:
sU al quarto * il
guadagno di A
= 8 lo
,
le quali
= 16 lo8
,
Iti
quello di B
= 11 lo 1
--
,
tre porzioni sommate insieme fan-
'
36 ducati.
DELLA REGOLA DI SOCIETÀ 0 COMPAGNIA COMPOSTA. 113. Come si risolvono i problemi che si appartengono alla regola di società composta? H. Gli esempi che seguono faran praticamente vedere in qual modo si risolvouo Uli problemi.
Problema I. Tre negozianti han fatto una banca di negoil primo vi ha posto ducali 14 per 3 mesi , il secondo 190 per tre snesi , il terzo ducati 72 per 18 mesi. Essendosi guadagnato 200 ducali , ciascuno domanda il suo guadagno relativo al capitale impiegato , ed al tempo che l’ ha tezio ,
ducati
nuto in società. la questo problema
il
guadagno
spettante a ciascuu
socio ,
è proporzionale al prodotto del suo capitale , pel tempo che lo ha tenuto in commercio ; cioè quando son diversi i capitali ed i tempi , i guadagni sono in ragion composta della diretta dei
Digitized by
Googl
— sss — d’uopo moltiplicare ciascun catempo che si è impiegato , e formar di tutti prò* dotti una somma prima di fissare le proporzioni. Ciò che eseguito nel nostro esempio si ha pel capitali e de’ tempi ; quindi fa pitale pel
i
14x 5=
Primo. Secondo. 190
70
x 3= S70
72x 18= 1296
Terzo.
,
e la somma di questi tre prodotti parziali caso le proporzioni da stabilirsi saranno 193f)
:
1936
:
70:
:
200
:
200 x ed X
:
x ed X
sarà 1936.
70X200_
‘
1937 le
:
1296:
:
:
:
200
:
x ed I
576
1936
4
’
1930
=
1936
X 200 _
‘^'’«^^"“
tal
1
»
19;{«
570
570
In
576
= 13388
1936
576 , ’
4 1036
quali spettanze particolari , sommate tutte danno 20000 grana,
cioè 200 ducati. Problema li. Tre giuocalori A , B , C fanno insieme nel giuoco un banco di ducati 1300 , con mettere A ducati 300 , B ducati 430, C ducati 570. Terminata la prima ora del giuoco ; A ritira la sua porzione , B se la ritira terminata la ter-
C (Inalinenle si alza dal giuoeo , terminata l’ora quinta. Si cerca sapere essendo stala per tulle le cinque ore, sempre l’ istessa
za ,
la fortuna del giuoco , ed essendosi in tutto il giuoco perduta la' somma di ducati 400 , quant’ è la perdita di ciascuno dc’tre
giuocalori
A
Essendo
le
diversi
i
B,
,
C.
perdite , qualora son divèrse le quantità poste e ili ragion composta della diretta delle somme ,
tèmpi
impiegale, e della direita do’ tempi ; si deve in questo caso, distribuire l’intera perdita, nella ragione, che ha la somma de’ prodotti delle quantità lasciale, moltiplicate per tempi rispetr tivi. Sicché essendo i
X = 800 430x3= 1290 570X5 = 2850 Somma = 3440 300
1
.
le
proporzioni saranno
le
8440 300 ='400 alla perdila di A 3440: 1290 400 alla perdila di B 3440 2850 400 alla perdila di C. :
;
'
seguenti
= =
>
P
. ,
Digitized by
856 Per
Is
qual cosa taranuu
300x400
di
A
di
1200x400 B _
27 due.
3400
116
3400
di
C
2850
—
la {ierdila
X 400
21
2 fi UUC* p mOM (] 1 1
3440
CAPITOL 0 XIV. Regola di alligazione o legamento. 114. D. Quali sono
i
problemi che
si
appartengono a
lala
t egola ?
Una tal regola
ha per oggetto la risoluzione di que'problemi , in cui date pia sostanze miscibili , si vuole con un prezzo intermedio tra il maggiore ed il minore avere un composto con parti proporzionate u quelle date. Tale regola si suole da alcuni dividere in semplice quando le sostanze miscibili sono due, c composte quando sono più di due. K.
,
,
,
REGOLA. DI ALLIGAZIONE SEMPLICE. 115. D. Come si risolvono i problemi dell’alligazione semplice? problemi che appartengoR. Il modo come vanno risoluti no alla regola dell’alligazione semplice , è quello indicato nei segiienti esempi. Problema 1. Si vuole un barile di vino di 24 carliui, e poiché vi sono due qualità, cioè di 30 e di 16 carliui, cosi nelr aversi un barile misto delle due qualità , si cerca sapere qual parte vi debba essere della prima e quale della seconda, perchè il composto costi 24 carlini. Epperò per ben comprendere come vanno risoluti siffatti problemi , è necessario di riflettere , ebe se le differenze del prezzo intermedio , da’ prezzi delle date qualità di vino, fossero uguali, il barile si dovrebbe comporre miglior , mezzo con quello della qualità , e mezzo con la qualità inferiore , e ciò perchè di quanto il valore di mezzo barile della prima qualità , supera la metà i
del prezzo dato, altrettanto
il
valore del mezzo barile della se-
conda qualità manca dall’ altra metà.
Ma essendo tali differenze
disuguali , la porzione del vino migliore , deve essere tanto
mag-
giore della porzione del vino inferiore , quanto la differenza del prezzo di quello' del medio , è minore della differenza del prezzo di questo dall' ittesio medio valore. E per 1’ opposto , tanto più
Digilized by
.
— 357 — piccola , quanto raozidelta differenza prima , è maggiore della seconda differenza. Quindi le porzioni che debbono comporre il tutto debbono essere fra loro in ragion reciproca di tali differenze Ciò premesso nel problema enunciato , si rilrovi la differenza tra il prezzo medio 24, ed il massimo 30 ch’è 6 , c siscriva tal cifra a lato del prezzo minimo 16 ; e la differenza 8 tra il medio ed il minimo , si scriva vicino al prezzo massimo. La (quantità del vino migliore , esser dee a quella dell’ inferiore qualità , come 8 a 6 ; e se il tutto come nell' esempio è un barile, questo diviso in 14 parti uguali quanto appunto indica la
somma di tali differenze , di queste parti migliore, e
prima
^ saranno
del
vino
— della qualità inferiore, o che vai l’istcssa - della
qualilà e - della seconda.
Che poi il barile debba effet-
tivamente comporsi delle indicate porzioni ,
si
vede osservando
4
se
3 prezzi di - del miglior vino , e ~ di quello
i
della
qualità
danno i 24 carlini. Ciò si ottiene fis^ sando le proporzioni; se un barile del vino migliora costa 30
inferiore , uniti insieme
4 carlini, - quanto costerà?
B se un barile
dell’ iuferior
vino ,
3 costa
16
carlini
,
~ quanto costerà ?
.
j
1 : 30
,
„
:
3 7
X ed X .
120
..1
=-y =s 17 48
„ 6
7
7
B poiché la somma de’ due quarti proporzionali ritrovati prezzi
17 - e 6 - è uguale a 24 carlini ,
il
,
o sia dei
problema è
stalo esattamente risoluto.
Problema II. Si vuol formare un cannone di bronzo. Ogni cantaro di rame paro, cotta dneati 87, e qoeliddi stagno purificato ducali 67. Si cerca sapere quanto rame purificato c quanto stagno anche purificato si deve mettere, per ogni cantaro acciò il bronzo del cannone costi 85 ducati il cantaro ,
,
Prezzi
Differenze
78
18
83 67
.Somma delle
2 differenze
20 46
Digilized by
Coogle
,
—
3S8
—
E poiché la porzione di rame per ogni càntaro alla
me
,
deve stare
porzione di stagno, come 18; 2, o che ral lo stesso co* 9 : 1 perciò se si suppone un cantaro diviso in 10 parti
9 di tali parti dovranno essere di rame, 1 9
ed
una
di
stagno,
— di rame e ~ di stagno. ° 10 .
cioè
, ’
10
REGOLA DI ALLIGAZIONE COMPOSTA. 116. D. Come vanno risointi i problemi che appartengono alla regola di alligazione composta? R. Il modo di risolvere i problemi dell’alligazione composta è quello indicato ne’ seguenti esempi. Problema. Si desidera nna libbra di metallo per grana 38; ma misto di piombo che costa grana 29 , di rame che costa grana 52 , e di stagno grana 43 ; si brama conoscere la quantità di rame , di piombo , e di stagno necessario , per formare la dimandata libbra. Si prenda il 29 per prezzo Gsso da paragonarsi col medio e con ciascuno degli altri dati , cioè si trovi la differenza tra 29 e 38 ch’è 9 , e si scriva al lato del 52 ; trovata la differenza tra 38 e 52 eh' è 14 si scriva al lato del 29 , indi la stessa differenza 9 tra 29 e 38 si noti al lato del 43 , e quella tra 38 e 43 eh’ è 5 si noti al lato del 29. Finalmente , rinvenuta la somma di tutte queste differenze , si ha Prezzi dati
62 43
Prezzo medio
38
9
V..
9
9
i 7 I 9 a 7
14-1-5
29 j '
Frazioni
Differenze
[
Somma delle differ. 37
Adunque si vede che in ogni libbra del metallo addimandato vi
~
dovrà entrare
di
rame
di stagno e
* l
di piombo ; si sta-
biliscono allora le seguenti proporzioni
^l:52:•.^:® ed ®=ij^ = 12f« ,
:
43 •• -1SI
y, ed y
I;
9 .. 17
3,
1
•
•
• •
e
= ijU = loii
z=»/^ =14H 38
>
Se poi si prenda il 52 per prezzo Asso da paragonarsi col medio, 0 con tutti gli altri, la differenza 14 (tra 52 e 38 ) si noti al lato del 29 , la differenza 9 ( di 38 e 29 ) al lato del 52 , la differenza 14 ( di 52 e 38 ) al lato del 43. Or poiché 38 iion è intermedio tra 52 e 43 ma minore di ambedue.
Digitized by
/
— 559 — e per coniegucnza non si può togliere il 43 «lai 38, si prenda la difTerenza del 43 sui 38 ch'ò 5 e si noli al lato del 52 col
segno
— per dinotare che dee
sottrarsi
52 Prezzo medio
38
.
.
.
.
.
.
.
.
.
j
43
)
29
9 , cioè vi rimarrà 4 ;
Differenze
Prezzi
... 9— 5=4 ... 14 ) ... 14 ( ,
)
Frazioni 4 1 a
_
li 1
a
« 1 « T 1 %
1 1
“
1 «
82
( “
Adunque nella miscela
vi
sarà
— %
di
rame >
—
7 7 ^7*^* stagno , e
piombo e Le proporzioni da fissarsi sono allora le seguenti
di
a
1
52
1
43 :: Z 9
1
29 ;; 1 79
Z 6
a-, ed
•t
or
edi, z ,
= -H-= 6 .S = ^V = 18 f} .
e
38
Ed ecco che la della libbra può esser formala benanche da rame , -/g di stagno , e
di
W
di
piombo-
CAPITOLO XV. Regola di falsa posizione. 117. D. Quali sono i problemi che si appartengono alla falsa posizione? R. I problemi , che si appartengono alla falsa posizione sono quelli in cui divider si debba un dato numero in parli, che abbiano tra loro alcune determinate ragioni, ma vi manca però qualche termine per poterle ridurre alla regola generale di proporzione. E siccome il detto termine può idearsi a volontà , e quasi sempre è falso, ma è però di guida, per lo scovrimento di quel che si cerc.'ì cosi , una tal regola si dice essere di falsa posizione. E sarà semplice allorché con una sola posizione si giunge a risolvere il problema , composta o doppia allorché vi é di bisogno di stabilir due o più posizioni.
REGOLA DI FALSA POSIZIONE SEMPLICE. 118. D. In che
modo si risolvono
i
problemi che apparten-
gono alla regola di falsa posizione semplice? R. Benché toli problemi si possono sempre risolvere prendendo un numero a volontà , e per cosi dire all’ aszardo non
Digilized by
— 360 — di
meno conviene sceglierlo secondo le condisioni che si enun-
ciano nella quistione , perchè il calcolo allora diviene assai più facile. La pratica regola a tenersi nella soluzione di tali problemi , meglio si vedrà cogli esempi seguenti.
Problema
l.° Si voglia ritrovare
un numero di cui la metà
terzo ed i due quinti sommano insieme 148. In tal caso, ben si vede che il numero ignoto deve essere esattamente divisibile , per due , per tre , e per cinque , poiché la somma di tutte le parti deve essere un numéro intero. Si prenda dunque il 30 che è il più piccolo numero divisibile per i sopra espressi numeri , sommando la metà , il terzo ed I due quinti , cioè 15 , 10 , 12 si ha 37 e quindfsi stabilisce la seguente proporzione 37 sta a 148 come 80 sta ai numero il
che SI cerca. Adunque 37 : 148
: :
30 : x ed x :=
— —=
120.
Ed infatti la metà di 120 è 60 , il terzo è 40 ed i due quinti sono 48 , i quali tre numeri sommati fanno appunto 148. Problema 11. Un Principe Reale lascia la sua fortuna a tre reggimenti ne dà al primo il terzo , al secondo due quinti , e 32000 ducati che restano , al terzo : si domanda quale era la fortuna del defunto , c quale parte spetta a’ due primi reggimenti. Ben si osserva , che la fortuna che si vuol sapere , deve esser divisibile per tre e per cinque. Si prende adunque il numero IS , dal quale togliendo il terzo 3 ed i due quindi 6 si ha la somma 11. ed il residuo 4. La proporzione a stabilirsi sarà dunque se 4 dà 82000^ 13 quanto darà ? Cioè 4 : 32000;: 13 ; X
,
ed X
—— = 120000. = 32000x15 4 r
Le parti adunque degli eredi sono 40000 , cioè il terzo di 12000 48000, cioè i due quinti di 12000, e S2000; le quali ,
sommate tutte e tre fanno 120000.
REGOLA DI falsa POSIZIONE DOPPIA. lld. D. Come si risolvono problemi che appartengono alla regola della falsa posizione doppia? n. Per risolvere tali problemi , si prenda un nomero ad arbitrio , che sarà la prima posizione, si vede se sodisfa alle condizioni del problema , il che se avviene , un tal numero sarà quello che si cerca ; in contrario se ne noteranno gli errori. Indi si faccia un’altra posizione, e dopo di averla osservata in i
quanto alle condizioni del problema ,
si
segnano benanche
gli
errori : e questi errori se saranno ambedue in più , od in meno dal numero di ciascuna posizione, si diranno simHi; dissimili
poi se uno è in più , e P alCìro in meno. Ciò posto , di questi errori se ne prenda la differenza se son simili ^ e la somma »e
Digilized by
— 361 — dissimili , e si stabilisca la proporzione ; come questa differenza,
somma degli errori , alla differenza delle due posizioni cosi uno degli errori al quarto proporzionale , il quale aggiunto a 0
,
quella posizione da cui è derivato l’ errore che fa le veci di terzo termine nella proporzione , se mai è stato in meno , o pure tolto dal medesimo s’è stato in più; darà il vero numero di-,
mandato.
Problema I. Un ufiìziale dello stato maggiore , spedito per ricognizione in un paese nemico , fa un (juinto del viaggio a piedi , un terzo a cavallo', e si sa che cosi caminando ha percorso €4 miglia. Si vuol sapere di quante miglia era l’ intero viaggio , quante miglia ha fatto a piedi , e quante a cavallo. In questo problema il termine mancante è il numero delle miglia dell’intero viaggio, il quale conosciuto che si è, riesce facile determinar le miglia percorse a piedi e quelle a. cavallo,
..Il
giacché si sa che queste due quantità sono nella ragione di » ad -*
supponga essere stato l’ intero viaggio di 13 miglia ; e poiché di 13 la quinta parte è tre , e la terza è 5 , perciò altrettante sarebbero state le miglia percorse a piedi, che quelle a cavallo , e per conseguenza la somma loro sarebbe di 8 ; ma doveva secondo l’enunciazione del problema essere di 64, perciò si è errato in meno 36. Si supponga ora che il viaggio sia stato di 30 miglia , e poiché il suo quinto è 6 , cd il suo terzo è 10 , perciò si avrebbe 16 e non 64 , dunque si é anche questa volta errato in meno 48 , ed essendo gli errori siSi
mili
si
stabilisce la proporzione.
Diff. degli errori. DifF. di posizione.
8
=
13
:
Un errore,
56:x;edxsl03
quale aggiunto alla posizione 15 da cui l’errore ò derivato si ha 120. Ed in verità il quinto di 120 è 24, il terzo é 40; e sommati questi due numeri si ha 64. Se invece di prehdere 56 si fosse preso 48 la proporzione sarebbe stata ed x 8 : 13 :: 48 , 1 90 ed aggiunto alla posizione 39 da cui l’errore è derivato, si sarebbe parimenti avuto 120. Problema II. Domandato ad un capitano , qual fosse la forza della sua compagnia , rispose, due terzi sono i soldati, tre quarti 1 sotto ufiìziali , e solo otto gli ui&ziali. Ora si cerca quale si è mai la forza della compagnia. Si supponga che la forza che si cerca sia di 120 uomini, i due terzi saranno 80 , il quarto 30 , e gli uffiziali non sarebbero più 8 , ma bensì 10 , in conseguenza l’ errore è di 4- 2* il
.
=
supponga che sia la forza di 84 , i due terzi sono 36 , il quarto è 21 , che sommati fanno 77 , e di unito agli 8 ufiìziali Si
Digilized by
= — S62 — ti
ha 8S , per cui
renze dissimili
la
1*
errore è in più
uno , ed essendo le diffe-
proporzione sarà
Somma degli errori. Diff. di posiz. Un errore. 8
:
2: xedx
36
E poiché r errore è stato in più
,
72 =— 3
24.
così il 24 si deve sottrarre da
120 per cui 96 è il numero cercato.
Un risultamento simile si ottiene fissando l’ altra proporzione Somma degli errori. Diff. di posiz. Un errore. 3
:
36
1 : X
ed X
=-^O = 12.
quale unito ad 84 dà parimente 96. Che 96 poi adempie alle condizioni del problema , è ben facile il vederlo ; giacché i due terzi sono 64 , più il quarto che è 24 , più 8 si ha 96. Problema III. II presidio di una piazza di guerra , si com-
il
pone di fanteria cavalleria ed artiglieria. La forza della fanteria è di 4000 uomini quella della cavalleria é la metà dell’in, fanteria e deir artiglieria uniti insieme , e 1’ artiglieria é la terza parte della fanteria , e della cavalleria presi insieme. Si vuol sapere la forza della cavalleria e quella dell’artiglieria. Si supponga per un momento che la forza dell’ artiglieria sia di ISOO , sarà in conseguenza la cavalleria e la fanteria 4SOO, e poiché si sa che i soldati di fanteria sono 4000 saranno perciò 600 quelli di cavalleria. Ed il doppio cioè 1000 dovrà uguagliare i soldati di fanteria e di artiglieria; ma questi giusta la premessa supposizione sono 6600 ; dunque si è errato in meno
4600. Si suppongono i soldati di artiglieria 3000 , quelli di fanteria 0 cavalleria saranno 9000; ma la sola fanteria si compone di 4000; quindi la cavalleria sarà di 6000; ma il doppio 10000 deve essere uguale alla fanteria ed artiglieria cioè a 7000 , quindi si è errato in più, 3000. Or fissando le analoghe proporzioni poiché la prima posizione moltiplicato pel secondo errore è 1600x3000 4600000 la seconda posizione moltiplicato pel primo errore è 3000x4600 13600000, sommati questi due prodotti si ha 18000000 , il quale numero diviso per 7600 somma degli errori sarà la forza degli artiglieri 2400. Unito questo numero a quello dinotante la fanteria del presidio cioè a 4000 , c presone la metà , la forza della cavallerìa sarà di 3200.
=
,
=
Digilized by
Googl
,
— 363 — CAPITOLO XVI. Sistema attuale di misure del Regno di Napoli e di Francia e riduzione delle une alle altre. 120. D. Quale è l’ attuale sistema di misure di Napoli. R. Nel paragrafo 41 abbiamo indicate le sole misure usate dalla Napoli prima dell’ultima legge del 6 aprile 1840. Ecco intanto la 'disposizione di tal legge che onorerà sempre il regno di Ferdinando II. ( 1.* La base del sistema metrico è il palmo, settemilesima 1 parte di un minuto primo del grado medio del meridiano ter> restre, ovvero settemilesima parte del miglio geografico d’Italia I o miglio nautico di sessanta al grado. Esso sarà diviso in > parti decimali , e dieci palmi costituiranno una canna. f La canna lineare, la canna quadrata, e la canna cuba sono > le unità di misura di lunghezza , di superficie , e di solidità > per tutti gli usi. La prima è eguale a 10 palmi lineari , la j seconda a 100 palmi quadrati, e la terza a 1000 palmi cubi. c Rapporto col sistema metrico decimale: 100 metri uguagliano > 378 palmi ; onde un palmo è eguale a metri 0,26455. a 2.° L’ unità superficiale delle misure agrarie sarà il mog> gio di 1000 palmi quadrati , o sia un quadrato che abbia 1 per lato 100 palmi , o canne 10. Esso sarà diviso in parti città di
>
decimali.
r unità delle misure dì capacità per gli Esso equivale a tre palmi cubi, e si divide in 2 mez4 quarte , o pure in 24 misure , ciascuna delle quali eguaglia il cubo del mezzo palmo. La misura degli aridi sarà praticata sempre a raso e non a colmo. c 4.” 11 barile è 1’ unità di misura di capacità per alcuni dei liquidi, come il vino, l’aceto, l’acqua eie. , e si di* vide in 60 caraffe. Esso equivale ad un cilindro retto del diametro di un palmo, e tre palmi di altezza. c La botte si compone di 12 barili; ed è perciò eguale ad un cilindro retto dì tre palmi di diametro c quattro palmi c
I I
> 1
1 s
>
> >
3.‘ Il tomolo è
aridi.
zei/e o in
di altezza. c 5.° L’ olio sarà misurato
sempre a peso , a canlaia cioè , Rei commercio a minuto potrà misurarsi a capacità: lo misure dovranno essere di fi* 1 gura cilindrica, e corrispondenti al peso di olio che debbono alla gradi del termometro ccnj contenere temperatura di 20
s a rotola ed a frazioni di rotolo. I
s
tigradi.
«
parti decimali:
I
taro
ic
6.°
si
Il
rotolo è l’unità di misura de’ pesi, e
compone
la di
sua millesima parte è
100
ì\
si
dividerà in
trappeso.il ran.
rotola.
Digilized by
Coogle
,
S64 I
~
Rapporto col sistema metrico decimale
un rotolo è eguale
:
1
a chitogrammi 0,890997.
)
t
20 e 736 trappesi alla temperatura di gradi 16,144 del termometro centigradi ( 12,92 di Reaumur ) , e sotto la pressione barometrica di palmi 2,866 ossia di 28 pollici
j
(0,'""76).
(
1
Un palmo cubo d’acqua distillata pesa in Napoli, nell’ aria
rotola
« Uh volume di acqua distillata corrispondente al cubo di f di palmo pesato in Napoli nell’ aria , alla temperatura di 16“| centtqradi=12'‘^ di Reaumur , e sotto la pressione equivale a 12 rotoli. barometrica di 28 poi. ( 7.° Sarà tollerato per ora , e sino a nuova disposizione s cbe per i soli usi farmaceutici sia adoperato il pe») della libs bra colle attuali suddivisioni r. In conseguenza di tale legge il sistema di misure usato nel Regno di Napoli è il seguente. s
» >
.
l.“
Misure lineari.
V
Canna , di dieci palmi. Palmo, unità di misura. Decimo , Centesimo Millesimo
decima
ossia .
.
.
.
.
.
centesima millesima
2.“
Misure di superjkie.
Canna quadrala di cento Moggio , unità di misura per le misure agrarie, e(^uivalcnte ad un quadrato che abbia per lato cen* e che contenga diecimila
to palmi ,
.
.
.
Palmo quadrato, minima unità di Decimo , Centesimo Millesimo
.
.
.
.
.
)
palmi quadiatt.
l
/
misura.
decima
ossia .
\
/
centesima millesima
8.®
parte di palmo quadrato.
Misure di volume pei solidi. r
Canna cubica ,
di mille
palmi cubici.
Palmo cubico, unità di misura. Decimo Centesimo
1
>
di
palmo cubico.
Millesimo )
Digilized by
,,
,
— 4.*
Tomolo
S65f
Misure di capacità per gli aridi.
unità di misura ,
di
palmi
tre
cubici
:
Mezzetta , metà
Quarta , quarta parte del tomolo Misura , ventiquattresima parte S.° Misure di capacità pei liquidi. Botte di dodici barili. Barile unità di misura.
Caraffa , sessantesima parte del barile, 6.® Misure di peso.
Cantalo di rotoli cento. Rotolo unità di misura
Trappeso millesima parte del rotolo. Decimi Centesimi Millesimi
121 11.
.
Il
di trappeso. j
D. Quale si è l’ attuale sistema di misure usato iu Francia. sistema di misure usato iu Francia è il segucute. 1.®
Misure lineari.
Meriametro , di diecimila \ f Chilometro di mille ,
Ettometro ,
di cento
metri.
ì
Decametro, di dieci ) Metro, unità di misura. Decimetro ,
decima
\
Centimetro ,
centesima millesima
\
Millimetro ,
parte del
meuo.
S
2.® Misure di superficie. di centomila Cbiliaro , di mille 1 di cento > ari di diecimila Ettaro ,
/.
Decaro ,
)
di mille
)
di mille
Aro, unità di misura di superficie Deciario decima parte 1 Centiaro centesima S Decimetro quadrato Centimetro quadrato Millimetro quadrato
\
metri quadrali.
di cento
di dicci
>
uno decima
\
di
centesima millesima
f
metri quadrali. ,
.
.
,
parte di un metro
(
quadrato.
47
Digilized by
—m^ S.”
Mùur» di volumi dti tolidi.
L’ uuilà di misura per i volumi è il metro cubico, suddivide in decimetri , centimetri e viillimetri cubici.
tbe li
4." Misure di capacità per aridi e liquidi. Mirialitro , di diecimila
Ettolitro,
Decilitro ,
decima
uno
metri cubi. j
decimo
*
di
Decalitro , di dicci di
di
f
}
di cento
Litro, unità
di dieci
i
Chilolitro, di mille
centesimo I
j
un metro cubo.
misura. \
Centilitro, centesima)
Millimetro, millesima )
parte del litro
diecimillesima centomillesima millionesima
parte del metro cubico.
5.° Misure di peso.
Metro cubico di centomila
Miriagrammo di diecimila Chilogrammo di mille Ettogrammo di cento
grammi.
Grammo, unità di misura. Decigrammo , decima Ceutigrammo centesima ,
Milligrammo
millesima ^
à
\
parte dal
grammo.
j
Digilized by
Googl
.
.
— 367 — 122. D. Quale si ò il rapporto delle misure legali del regno a quelle di Francia e viceversa.
u. Il rapprlo delle misure legali del Regno a, quelle di Frano viceversa è quello indicato nell’ annesso quadro , dove nella prima e seconda colonna si veggono le misure napolitano ridotte
cia,
in quelle di Francia , e nella terza e quarta sono quello di Francia ridotte in quelle di IVapóli.
Misure lineari , di superficie
,
e di volume.
MISURE
RIDOTTE
MISURE
RIDOTTE
del regno ,
in metri.
francesi.
in palmi.
Misure lineari.
Palmo Decimo
a
1
Centesimo Millesimo
0,26455
Metro
3,78
0,026455
Decimetro
0,378
0,002646
Centimetro
0,0378
0,000265
Millimetro.
0,00378
Misure di superficie. Mètro quadrato
Palmo quadrato
0,069987
Decima
0,006999
Decìmetro
Centesimo
0,0007
Centimetro
Millesimo
0,00007
Millimetro
Palmo cubico.,,.,
0,018515
Metro cubico
Decimo
0,001852
Decimetro
0,000185
Centimetro! 13
14,2884
I
1,42884
quadrati.
0,112884
>
0,014284
pai.
Misure di volume.
Centesimo llillesimo
.
,
„
54,010152 5,401015
/
“ 0,000019
Millimetro |
cubici.
0,540102 palmi
0,05401
Digitized by
,
~ 368 ~ Misure di capacità per gli aridi.
MISURE del regno,
Tomolo
RIDOTTE in
litri.
55,5461
2,3143S
Misuro
MISURE
RIDOTTE
francesi ,
in tomoli.
Ettolitro
1,800338
litro
0,018003
Misura di capa citò pei liquidi.
MISURE del
regno.
Borile
CaraDa
RIDOTTE in
litri.
MISURE
RIDOTTE
francesi
1
43,625
0,727083
Litri.
in barili
«'«2292» {I in caralic
1,375359 I
Misure di peso.
MISURE
RIDOTTE
MISURE
RIDOTTE
del regno.
in cliiloframnii.
di francia.
in rotoli.
Rotolo
0,8909972
chilograiDmo
1,1223378
Trappcw
0,000981
grammo
0,0012234
Digilized by
Coogle
— S69 — CAPITOLO XVII. Modo di ridurre te tese e metri di francia in palmi napoletani e viceversa. 123. D. Qual si è il rapporto delle antiche misure di Francia a quelle nuove? R. Per la intelligenza di tante opere militari , nelle quali sono misure di Francia , si rende indispensabile di conoscere benanche il vero valore delle antiche misuro di Francia, paragonato a quelle attualmente colà in uso, e tal state adoprate le antiche
rapporto si osserva nell’ annesso quadro.
RIDOTTE IN NUOVE.
ANTICHE MISURE.
1,94904
metri.
0,32484 0,02707
/ .
0,002256
f
di metro.
1
3,79876
metri quadrati.
0,105521
l
0,00073278
t
di
metro quadrato.
0,00000509 ì 7,40393
;
0,034277 0,00001983
metri cubici. 1 i
0,93132 litri.'
0,489506 chilogrammi. r
124. D. Come si determina il valere di un numero qualun-' que di metri in palmi napolitani e viceversa? 1 .° R.- In generale se di un rapporto indicante il valore di una unità di misura in parti di un’ altro si prende l’ espressione reciproca , questa indicherà il valore della seconda unità di misura in parti della prima. Sapendosi per esempio , che 1"'"'*=3,7S , palmi ( par. 122 ) se ne potrà subito conchiudere che palmi , se thr “etri o altrimenti , sapendo che 1'’”*""’ ne conchiuderà che di metro. E facile dar ragione di questa regola osservando che la proposta uguaglianza si può sempre
=
=
=
Digitized by
GoogU
^ 370 — vece = 3,78 X X
cangiare in una proporzione; in
palmi, sla
si
può
scrivere
eguaglianza ^palino ..
.
di
g
due
lyg ;
1
^
falli
in
,•
di
l™''™
1
prodolli
si
da CUI , per
1"''"
= 3,78
1'“*'"'
e qiie-
,
cambia nella proporzione la
licne
regola del Ire, si olvalor che si ò in-
dicalo nel quadro annesso al par. 122. Ciò premesso, vediamo con alquanli esempi come si riducono le
misure di Francia
Problema I. politani
in
palmi napolilani e viceversa. 20 melrl a quanli palmi na-
Si voglia conoscere
corrispondono?
Si stabilisce la necessaria proporzione dicendo se un metro è uguale a 3 palmi c 78 centesimi, venti metri e che saranno uguale? 74.60 74 6. 1 3,78 :: 20 x e quindi i := 3,78 Problema li. Si vuol conoscere 74 palmi napolilani e 6 decimi a quanli metri di francia corrispondono ? Si stabilisce la proporzione dicendo se 3 palmi e 78 centesimi uguagliano un metro , 74 palmi e 6 decimi a quanti metri corri-
cioè
:
=
X20 =
:
•
spenderanno, cioè si. farà 3,78': 123. D. Come si riducono
1 :: le
74.6 ; x ed is=s Francia in
tese di
74.6 — ^ o-7o
20. na-
palmi
politani e viceversa ?
R. Allorché in Francia fu stabilita legalmente la misura del metro, convenne definirla per mezzo di una misura già esistente a tutti nota , come la tesa con le sue suddivisioni, e si disse 3'’"‘''.0'’'’*.11*'",39G ; da questo rapporto, rovesciandolo , si ottenne la tesa espressa in parti del metro , che ridotto in frazione decimale ,
sarà
S'’".0'*'.ll''”,296 =0'",S 13074 poiché si sa che ogni tésa e sei piedi e quindi 1'”"" 0,5 18074"', ed 1"'“==
=
Ciò premesso conoscendosi oggi il rapporto delle misure atFrancia col palmo napolitano ( pai. 122 ) con questi soli
tuali di
qualunque numero di tese di francia in viceversa. Eccone alquanti esempi. Problema III. Si vuol conoscere 5 tese di Francia a quanti
dati , si potrà ridurre
palmi napolitani e
.
palmi napolitani corrispondono. Si riducono prima le tese in metri di Francia. Or nel par. ( 123 ) si è detto che una tesa di francia uguaglia un metro e 94 centesimi è chiaro che 5 tese uguagliano 1,94x5 9 metri e 7 decimi. Ma nel paragrafo 122 si è detto che 1 metro era S palmi e 78 centesimi , adunque si dirà come nel primo problema se 1 metro è 3,78 palmi , 9 metri e 7 decimi quanli palmi saranno e perciò
=
1 : 3.78
9 , 7
:
x ed x
= 3.78 X 7= 36, 66 9,
Problema IV. Si vuol conoscere 36 ,
,
^
palmi c
G. di
1000
palmi *
napolitani a quante tese corrispondono.
Digilized by
Coogl
— 671 — Per lo slesso ragionamento si riducono prima palmi in un palmo è uguale zero metri 264 millesimi (par. 122 ) 36, 666 sarà uguale a 36,666x0,264 9, 679. Si stabilisce allora la seguente proporzione se 1 metro c 949 millesimi è uguale ad una tesa ( par. 123 ) 9 metri 679 millesimi a quante tese saranno uguale cioè 1 ^ 949 1 :: 9 , 679 : X , V 9,079 „ -r-— ed A a circa 5 tese. i
metri dicendo se
=
:
= 1959 =
.
.
‘
126. D. Quale si è il sistema approssimativo che in pratica tiene, per le misure lineari^ nella riduzione de’ metri in tese di Francia e viceversa ? R. IVella pratica intanto per la riduzione dei metri in tese, e viceversa , è prevalso , per le sole misure lineari , 1’ uso di considerare ogni metro , come se fosse composto di solo ire piedi, e quindi ogni tesa poiché equivale a sei piedi così si considera come se costasse di due metri t non ostante che come sopra si è notato ogni metro eguaglia in realtà piedi 3,07844, ed ogni tesa metri 1 , 94904. Ciò si è fatto per rendere assai più facile riduzione : stante che le differenze che si hanno dal vero rapporto tra la tesa ed il metro non si scostano gran fatto dai risultamenti che si ottengono con questo modo abbreviati, E cosi operando per ridurre le tese in metri basta moltiplicarle per due, e viceversa i metri per ridurli a tese bisogna dividerli per due. Cosi per esempio 29 tese si dirà subito sono uguale a 50 metri e 60 metri sono uguali a 30 tese. 127. D. Quale è il calcolo pratico ed approssimativo per ridurre la tese di Francia in palmi napolitani e viceversa. R. Essendo il palmo ridotto in metri uguale 0,26455 (par. 122) ed essendo il piede ridotto in metri uguale a 0,32484 (par. 123) si può considerare il piede uguale a circa un palmo ed e , quindi la tesa per essere 6 piedi si pub considerare per 7 palmi c Adunque avendosi un numero di tese di Francia per ridurle approssimativamente a palmi napolitani basta moltiplicarle per 7f c nel caso contrario bisogna dividere il numero di palmi per onde avere il numero delle tese. 7 I 128. Cosi per esempio 16 tese di Francia si dirà che equivalgano a circa 120 palmi , giacché 16 per 7 ^ 120 , e 150 palmi napoletani eguagliano circa 40 tese di Francia, perché 150 diviso si
=
per7|=40.
CAPITOLO XVIII. Ailuale sistema di misura in Sicilia. D. Quale è l’ attuale sistema di misure in Sicilia 7 R. Con una Legge del 31 Dicembre 1809 le misure di Sicilia furono ordinate e diTinile come segue.
Digitized by
, ,
.
,
—munità di lunghezza, si divido io 12 once, l'oncia 12 linee , la linea in 12 punti. Una canna ò eguale ad
Il /;a£r/i 0 ,
in
8 palmi. il mìglio equivale a 8760 palmi , e si compone di 4S corde: corda contiene 4 catene e la catena 4 canne. L’ unità delle misure agrarie è la salma , la salma si divide in 4 bisacce , la bisaccia in 4 tomoli , il tomolo in 4 mondelli, il mondello in 4 corazzi il carozzo iu 4 guarii. , La misura di capacità per gli aridi è il tomolo e si divide in 4 mondelli il mondello in carezzi , quarti e guarligli sempre di 4 in 4. La misura di capacità pe’ liquidi è il guartaro , e si divide in 20 guarlucci , il quartuccio in 2 caraffe, la caraffa in 2 bicchieri- Due quartari formano un barile , e 32 barili una botte. lì unità di peso è il rotolo ; si divide in 30 once , 1’ oncia in 8 dramme la dramma in 3 scrupoli , lo scrupolo in 20 grani, il grano in 8 ottavi. La libbra è di 12 once , èd il cantaro di 100 rotoli. 129. D. Quale è il rapporto del palmo siciliano a quello napolitano ? 40 R. Il palmo siciliano corrisponde a del nostro palmo ed
la
—
in conseguenza
il
palmo napolitano c uguale a
4t — del palmo
siciliano.
130. D. Come si riducono le misure lineari di Sicilia in quelle napolitane e viceversa ?
R. Il rapporto de' due palmi essendo
40
— per avere
i
numeri dei
l
'
*
40
.
palmi siciliani
ridotti a
viceversa per avere
i
gna moltiplicàrli per
napolitani bisogna moltiplicarli per— è
palmi napolitani
ridotti
in
siciliani biso-
—
Problema I. Si vuol conoscere 12 palmi siciliani a quanti palmi napolitani corrispondano. Si dirà se un palmo siciliano ò 40 palmi napolitani , 12 palmi siciliani saranno uguale a 12
'40— X
—
= 141^ = “ 11 7 »
Problema II. Si voglia conoscere quanti palmi siciliani corrispondano? Si dirà se
liano, 15
IH
palmi
un palmo napolitano i uguale
napolilanr
41 — del palmo
palmi napolilani saranno uguale a
a
sici-
15x^= 7^
15. 3.
Digilized by
Coogl
— 87S —
ELEMEBTTI DI
POCHE NOZIONI PRELIMINARI. D. Di che traila la scienza che dicesi Geometria e come si distingue relativamente agli usi d quali si destina ? R. La Geomrtria c una scienza , che ha per oggetto tulio 1.
ciò che è misurabile, come le linee le superficie ec. ec. Si dislingue in geometria sublime eil in geometria elemenQuesta poi si partisce in geometria teoretica ed in geometria pratica. 2. D. Di che tratta la geometria piana o teoretica^ o altrimenti detta speculativa? R. La Geometria piana teoretica o speculativa della quale teniamo parola, tratta del modo come risolvere, c dimostrar le verità delle proposizioni geometriche. 3. D. Cosa s'intende per deJìnizione_ e cosa s' intende, per
tare.
assioma ? R. S’ intende per definizione, ciò che dà il significato di una parola , per mezzo di altra, diversi dalla parola che si definisce. L’Assioma poi è quella verità die non ha bisogno di dimostrazione.
CAPITOLO
I. •
Definizioni.
•
.
4'. D. Cosa s' intende per punto matematico ? R. Per punto matematico , s’ intende il minimo oggetto che nè si possa immaginare. Bisso non ha estensione , cioè non ha lunghezza , nè larghezza , nè grossezza, ma si considera come il '
principio d’ ogni lunghezza.
'
5. D. Che cosa è la linea 'matematica? R. La linea matematica , è quella che s’ immagina passare da un punto ad un altro , senza percepire altro che la sola ’
estensione in lunghezza. 6. D. Cosa s’intende per linea data o linea indeterminata _
e quali sono i termini della linea ? R. Linea data , s’ intendo quella linea di cui ne sono asse-
gnati
i
limiti.
Linea indeterminata, è quella che non ha limite,
48
Digilized by
— 374 — '
e perciò può tra«;iarsi di quella lunghezza che si vuole, essendo' sempre i termini ad arbitrio di tarla più lunga, o più corta. della linea sono i punti.
E
7. D. Cosa è la linea retta e cosa é la linea curva f R. La linea retta è la più breve tra quante possono unire un punto ad un altro ; sicché fra due punti dati non si può condurre che una sola linea retta. Ogni linea che non ò retta nè composta di linee retta , si chiama linea curva. Adunque A B
F
è una linea retta , C D E una linea spezzata , o composta di linee rette , ed U I G è una linea curva. 8. D. Cosa è F angolo piano ? R. E l’ inclinazione che nel piano hanno tra loro due linee le quali scambievolmente si toccano e non son poste per dritto, ossia non formano una sola linea. Tale è lo spazio indefinito compreso tra le due linee A B , A G che si toccano nel punto A (fig. è.). 9. D. Quat è V angolo piano rettilineo , curvilineo > o mistilineo ? R. Un angolo piano è rettilineo, allorché è racchiuso da due linee rette come BAC (fig. 2, a ) , é curvilineo , allorché è racchiuso da due linee curve come DEE ( fig. 2, b) , èmiElilineo allorché è racchiuso da una lìnea retta e da una linea curva come GUI ( fig. 2 , c ). 10. D. Come si cniàmano le linee che formano un angolo , come il punto or’ esse s incontrano^ e carne s indica un angolo? R. Le linee che formano un angolo , si chiamano lati del1’ angolo ed il punto ov’ esse s’ incontrano , si chiama vertice , dell' angolo. Le linee A B , A G , sono perciò i Iati dell’ angolò ( fig. 2 ) , ed il punto A n’ è il vertice. L’ angolo poi ( iìg. 1 )
s’indica , talvolta colla sola lettera del vertice
À,
2.*)
( n^g«
BAG , o GAB ; avendo cura di mettere mezzo la lettera che dinota il vertice. 11. D. Quando una linea retta dicesi perpendicolare ad un' altra e come si chiamano gli angoli che si formano f R. Quando una linea retta incontra un’ altra , in guisa che gli angoli conscguenti sieno fra loro uguali ; l’ una dicesi perpendicolare all’ altra , e gli angoli di cui è parola si dicono talvolta con le tre lettere
in
angoli
retti.
Gosl se la retta
AB ( fig.. 3 ) incontra
e gli angoli conseguenti ABC, e ABD,'Sono
fra
1’
CD
altra
loro
uguali
ognuno di questi angoli è un angolo retto , e la linea retta AB vien detta perpendicolare all’altra CD. 12. D. Quando una linea retta ^ si dice obliqua ad uiF altra linea retta?
R. Una linea retta si dice obliqua ad un'altra^ allorché rincontra in un punto , ed è ad essa inclinata , piu da un lato che dall’ altro, talché t due angoli conseguenti sono disuguali.
Digilized by
Googl
,,
—m Cosi ie rette EB ed FB ( (ìe. S.a ) sono obliqae alla linea retta CD dal perciib gli angoli EBC, EBD della prima ed FDD, FBG della seconda sono tra loro disngualì. di questi due angoli formati dall* incontro di due rette
E
oblique uno di essi si dice angolo ottuso , e l’ altro si dice angolo acuto. 15. D. Cosa i intende per angolo ottuso, e cosa s'intende per angolo acuto f R. Ogni angolo EBD o pure FBC ( 6g. S.a) maggiore dell’angolo retto ABD o ABC , è un angolo ottuso ; ogni angolo EBG 0 FBD minore dell’ anmio retto ABC o ABD è un angolo acuto. 14. D. Quali sono le linee eanvergenti e quali le divergenlit R. Si chiamano linee convergenti , quelle che partendo da
'
‘
<
r
•
differenti ,
rette
BA GA DA EA
sì
punto , tali sono chiamano poi linee
dirjggono allo stesso
punti
(fig. S.b)
si
le
di*
vergenti , quelle che partono dallo stesso punto e prendono direzioni differenti , e tali sono le rette ah, ac , ad, ae ( fig. 3.b ) 15. D. Cosa s'intende per linee rette tra loro parallele f R. Due linee rette si dicono parallele , allorché essendo si* tnate nel medesimo piano , non possono incontrarsi a qualunque distanza si prelonghin<> 1* una e l’ altra , e d’ambo i versi.' Tali sono le rette AB , CD , c lo altre AC , DB ( Gg. S.c) le quali se si suppongono, prolungate all’ inGnito e per qualunque '
'
verso non mai s’ incentrano. 16. D. Cosa s' intende, per piano, o per superficie piana? R. Il piano , o la soperGèie piana è quella Ggura su cui si concepisce che si possa sempre applicare una linea retta in ogni, verso, e che per ciò trovasi terminata per ogni parie da lìace e tiene lunghezza e larghezza ( Gg. 4.*). 17. D. Cosa s’ intende per perimetro d' una figura piana, e quando la figura piana dicesi rettilinea, curvilinea o mestdinea? R. Si chiama perimetro , il limite intero di una Ggura piana ossia la somma di tutte le linee da cu! essa Ggura è terminata. dicesi Ggura piana rettilinea , allorché il suo perimetro è formato da linee rette ( Gg. 4.a ) , corvilinea allorché il suo perimetro è formato da linee curve ( Gg. 4.b ) , e mìstilinea , allorché il suo perimetro è formato da linee rette e da linee
E
curve ( Gg. 4.c ). E sempre sono le linee e gli angoli. 18.
le
parti
componenti
D, Qua? e il triangolo equilatero,
il
tali
Ggure
triangolo isoscele
ed il triangolo scaleno ? R. Il triangolo equilatero , é quello che ha i suoi tre lati uguali , cosi ( Gg. 5. a) il triangolo ABC, è equilatero, giacché 1 tre lati AB , BC , CA sono uguali tra loro.. Il triangolo isoscele è quello di cui due soli lati sono uguali, cosi (Gg. 5. b), il
triangolo
ABC é isoscele
,
giacché
il
lato
AB é uguale al lato
Digitized by
— S76 — AG./ II U'iangolo scaleno è quello che ha i'suoi tre lati disuguali cosi (lig. S c ) il triangolo ABC, il quale ha tulli i tre lati disuguali tra loro è un triangolo scaleno. 19. D. Quando un triangolo dicesi rettangolo , ottusangolo, 0 acutangolo ? R. Un triangolo dicesi rettangolo , allorché ha un angolo 6 a ) dicesi rettangolo perchè retto.; còsi il triangolo ABC (fig. l’angolo B AC è retto cioè la retta BA è perpendicolare ad AC. Un triangolo dicesi acutangolo , allorché ha tutti e tre gli angoli acuti così il triangolo ABC (fig. 6 b ) dicesì acutangolo perché i tre angoli BAC , ABC , ACB sono acuti.. E finalmente un triangolo dicesi ottusangolo , quando 'uno de' snoi tre angoli è ottuso, cosi il triangolo ÀBC (fig. 6.c ) dicesi ottusangolo perché è ottuso 1’ angolo CAB. 20. D. Quali e quante sono le Jigure che si distinguono fra 1 quadrilateri f R. Fra i quadrilateri, si distingue l." Il quadrato, il quale ha gli angoli retti ed i suoi quattro lati uguali, cosi fig. 7 a) ABCO è ( un quadralo, giacché i quattro lati AB, BC , CD, DA sOno uguali tra loro, e gli angoli ABC,. BCD, CDA, DAB sono retti. 2.° 11 rettangolo , altrimenti detto quadrato lungo tiene i lati opposti uguali, ed suoi angoli retti così ( fig. 7 b ) ABCD è un rettangolo , giacché gli angoli, ABC, BCD, CDA, DAB sono retti. 3.° 11 parallelogrammo ha i lati opposti paralleli senza aver gli angoli retti così (fig. 7 c ) ABCD é un paralleloramano , perché AB é parallela a D(j , ed AD é parallela a CB. f rombo , ha tutti i quattro lati uguali e gli angoli due ottusi e dqe acuti cosi ( fig. 7 d.) ABCD è un rombo , perché i lati AB, BC, CD, DA sono uguali, i due angoli ABC , ADC sono acuti e gli angoli BAD B(ÌD sono ottusi. E finalmente il trapezio , ha due soli lati paralleli , così ( fig. 7 e ) ABCD è un .
<
>
i
I
trapezio, sul
perché de’ suoi quattro
lati
AB è parallela a CD.
21. D. Che cosa è ii cerchio? R. Il cerchio, o circolo, é lo spazio racchiuso da una linea curva descritta nell’ intero giro da una linea retta che si muove intorno ad uno de’ suoi estremi , fisso ed immobile , e che si chiama centro del cerchio. La linea curva che determina il cerchio , si chiama circonfereiizu , o periferia del cerchio ; la linea retta , che restando immobile con uno de’ suoi estremi nel punto chiamato centro , e coll’ altro estremo ha descrìtto l’intero giro, si chiama raggio del cerchio. La (fig. 8.* a) rappresenta un cerchio , Id di cui linea AHBDE è la circonferenza il punto C , é
il
centro , e la retta
AG è
il
raggio (1).
(t) Talora nel discorso, si confonde il cerchio, colla sua circonferenza, ma sarà sempre facile ristabilir l’esattezza dell’ espressione , ricordandosi che il cerchio è una superfìcie , e perciò ha lunghezza e larghezza , mentre la circonferenza non è che una semplice linea curva.
Digitized by
Googl
— 377 82. D.' Cosa i il diametro e cosa è il mezzo cérchio f R. Si chiama diametro una linea tirala da un punto all' altro della circonferenza di un cerchio o che passa per il centro, tale è la retta AB ( fig. 8. a ); csi chiama mezzo cerchio, quella figura contenuta dal diametro e dalla metà della circonrcrenza, come la figura A H B o pure A E D B ( fig. 8. a ) la quale si racchiude tra il diametro AB e la semicirconferenza AIIB , o tra lo stesso diametro AB , e 1’ altra semicirconferenza ADB. 23. D. Cosa s intende per arco di cerchio e yuali sono le ' corde , o sottese' dell’ arco ? R. L’arco del cerchio, è una porzione qualunque della circonferenza , come sarebbe FIIG , o pure AED (fig. 8. a). La corda poi , o' sottesa dell 'arco , è qualunque linea retta come FG , o pure AD (fig. 8. a) che unisce le due eslrcniilà‘
F li G , ed AED. 24. D. Cosa è il segmento del cerchio ? R. 11 segmento del cerchio , è la superficie , o porzione di cerchio, compresa fra l’arco e la corda (I) , tale è ( fig. 8.b ) la supeficie compresa Ira la corda AD e l’arco AED. 25. D. Cosa è il settore del cerchio? R. Il settore del cerchio , è quella porzione , che resta compresa fra un arco e ducjaggi tirati all’estremità dell’arco. Così CDE (fig. 8.c) è un settore del cerchio, perchè formalo dalr arco DE e da’ raggi CD , CE. 2C. D. Cosa è la secante e la tangente del cerchio , e come si chiama il punto dove la tangente tocca il cerchio? R. Si chiama secante del cerchio , qualunque linea che incontra la circonferenza in due punti; tal’ è la retta FG ( fig. 8. a). Si dice poi tangente del cerchio quella linea retta, che si stende tutta fuori della circonferenza di un cerrliio, c toccandola in iiu punto solo se si prolunga da ambe le parti di tal puulo , non più incontra la circonferenza: tal’ è In retta IL (fig- 8. a). Il punto nel quale la linea retta IL tocca la circonferenza, si chiama punto di contatto.
degli archi
M
CAPITOLO
li.
.
Degli assiomi. 27. D. Quanti sono gli assiomi nella geometria piana? R. Gli assiomi nella geometria piana possono ridursi a sette, seguenti. e propriamente sono I. Le grandezze uguali ad una terza sono Uguali tra loro. i
(1) .àlla
chi
medesima corda FG
FGU FE DG ,
;
(fig. 8,a)
e per conseguenza anco
corrispondono sempre due ardue segmenti , ma s’ intende
sempre parlar del minore , a meno che non si esprime il contrario.
Digitized by
,
— 378 ~ H, -A grandezze uguali , aggiunte grandezze uguali , le som*
me sono uguali. HI. A grandezze uguali sono uguali. IV. A grandezze uguali , eomine sono disuguali.
tolte
grandezze uguali,
i
residui
i
aggiunte grandezze disuguali , le
y . A grandezze uguali , tolte grandme disuguali , i residui , soD disuguali. VI. Il tutto è uguale alle sue parti prese insieme. VII, Il tutto è maggiore di ciascuna sua parte.
CAPITOLO III. Di alquante verità su gli angoli che formano due rette che s intersecano. 28. D. Come sono fra loro gli angoli retti? R. Gli angoli retti sono tutti uguali fra loro. La retta AB essendo perpendicolare all’altra CD ( fig. 3. a ) gli angoli ABC ABD saranno retti ed ugnali fra loro, perchè è evidente che Io spazio CAD non può essere diviso in due parti uguali in diversa maniera dalle rette AB e CD. 29. D. chi è tignale la somma de' due angoli adiacenti, che una lima retta fa quando ne incontra un’ altra qualunque ? R. E uguale a due angoli retti. La retta EB , per esempio (fig. 3. a) incontrando la retta CD, fa con questa i due angoli EBC , EBD adiacenti , la di cui somma è uguale a due angoli retti perchè tal somma è uguale a quella di due angoli ABC ABD. Quindi se un angolo di questo c retto , l’ altro lo sarà del pari, e se la linea DC è perpendicolare ad AB , reciprocamente AB sarà perpendicolare a DC , e finalmente tutti gli angoli consecutivi CBE , EBA , ABF , FBD essendo la loro som' ma eguale a quella de’ due angoli adiacenti EBC , EBD , sono tutti presi insieme anche uguali a due angoli retti. 30. D. Come sono fra loro gli angoli opposti al vertice di due rette che si intersegano ? R. Sono uguali fra loro. Le due rette AB , DE ( fig. 9 a ) intersecandosi tra loro nel punto C, formano quattro angoli ACE,
A
ACO DCB BCE ,
,
;
di essi gli angoli
ACE DCB opposti al ver,
tice C SODO uguali fra loro , del pari che gli angoli ACD , ECB C anco apposti zìi vertice G sono uguali tra loro. SI. D. chi equivalgono i quattro angoli formati intorno ad un ^unto' da due rette che s’ intersegano; ed in generale a chi e uguale la somma di tutti gli angoli che intorno ad un punto si formano da un qualunque numero di rette che s’ iiKonirano ?. R. Equivalgono insieme a quattro angoli retti. Imperocché
A
Digitized by
è
— 579 — ACE,BCE (iìg. 9.a ) presi insieme equivalgono a BCD hanno lo stesso e gli altri due ACD BCE ACD dunque ACE i quattro angoli
angoli
gli
due angoli retti valore
,
,
,
,
,
,
,
BCD sono uguali a quattro angoli retti. Ed in generale se quante rette si vogliano AE CD CB CF (fig. 9.b) s’incon' ,
,
,
treno in un punto G la somma di tutti gli angoli che ne ri* sultano è uguale a quattro angoli retti , poiché se si formassero ai punto G quattro angoli retti , col mezzo di due linee perpen* dicolari tra loro , lo stesso spazio sarebbe occupato tanto dai quattro angoli retti , che da tutti gli angoli successivi ACB, BCD
DCE ECP FCG GCA.
CAPITOLO IV. Di alquante proprietà de’ triangoli rispetto a’ lati ed agli angoli. 32. D. In ogni triangolo un lato qualunque coni è per ni* spetto alla somma degli altri due? R. E secipre minore. Nel triangolo ABC (Gg. 5. a.b.c ) il lato
AB è sempre minore di AC-t-CB ed
il
lato
33. D.
,
il
lato
AC è minore di AB+CB,
CB è minore di AB -h AG.
A quanti angoli retti è uguale la soriana dé ire
angoli^di un triangolo ? R. E uguale a due angoli retti Cosi ( Gg. S. a.b.c ) nel triangolo ABC, la somma de’tre triangoli ABC, BCA, CAB è uguale a
due angoli retti. 34. D. Due lati qmlunque d’ un triangolo, come sono tra loro? ,
o
due angoli,
R. Di due lati d’un tri.'ingolo il maggiore è quello eh' opposto all’ angolo maggiore e reciprocamente di due angoli d’ un triangolo , il maggiore è quello eh’ è opposto al lato maggiore. Cosi nel triangolo ABC ( Gg. 6.c ) se l’angolo CAB è maggiore dell’angolo AGB, il lato BC opposto al primò angolo, è maggiore del lato AB opposto all’ angolo minore. Se il lato BC è maggiore del lato AB, l’angolo CAB sarà maggiore dell’angolo ACB. Se il lato AB è uguale al lato AC ( Gg. 5.b ) l’ango;
lo
ABC è uguale all’ angolo ACB, e viceversa essendo l’angolo
ABC uguale all’ angolo ACB
il lato AB è ugnale al lato AC. Adunque nel triangolo isoscele ABC ( Gg. G.b ) per essere i due lati AB ed AC uguali , gli angoli opposti alla base ABC
ACB saranno del pari uguali. 33. D. Quando due triangoli possono dirsi perfettamente uguali ? R. Due triangoli sono perfettamente uguali I. Se hanno un’ angolo uguale com{ireso fra due lati rispettivamente uguali. Cosi
ed
Digilized by
— 880 — 10 ) il Iriaiigolo ABC uguale all’allro DEF e 1’ angolo BAC è uguale all’angolo EDF ed i lati AB ed AG sono uguali a’ lati DE , DF. 11. Sono due triangoli benanche perfeltamenle nguali se hanno un lato uguale , adiacente a due angoli rispettivamente uguali. Così ( lig. 10 ) il triangolo ABC è uguale all’altro DEF se il lato AB è uguale al lato DE ed i due angoli ABC, aCB ( Pig.
sono uguali a’ due angoli
DEF DFE* III. Due triangoli sono ,
perfettamente uguali se hanno i loro tre lati rispettivamente uguali. Cosi ( fìg. 10 ) i due triangoli ABC, sono uguali se i tre
DEF
AB,BC,CA sono rispettivamente uguali a’tre lati DE, DF, EF. Or ciò è vero in tutti i tre casi enunciati, dal perchè due tcinngoli ABC, DEF possono esser posti l’uno sull’allro, in modo che lati
i
perfettamente coincidono. 36. D. Quale altra denominazione si dà a’ lati del triangolo rettangolo e quale è la loro proprietà caratteristica ? R. Il lato del triangolo rettangolo , opposto all’ angolo retto, si chiama ipotenusa , c gli altri due lati che comprendono l’angolo retto del triangolo rettangolo, diconst cateti. Cosi nel triangolo ABC ( fìg. 6. a ) essendo retto 1’ angolo in A , il lato BC opposto a quest’ angolo è l’ ipotenusa , ed AB , AC sono i cateti.
E la proprietà caratteristica di ogni triangolo rettangolo ,
è
quadrato latto sull’ ipotenusa è uguale alla somma dei fatti sopra gli altri due lati , ossia sopra cateti. Adun6. a ) rettangolo in A, il quadrato costruito sul lato BC ossia sull’ ipotcnusa , è uguale alla somma dei quadrali costruiti sopra gli altri due lati AB ed AC. Quindi il quadrato costruito sopra uno di questi due cateti , è uguale al quadralo dell’ ipotcnusa , meno il quadrato dell’ altro cateto.
che
il
quadrati
i
que nel triangolo. ABC ( lig.
— 2 — 2 =2 BC=AB-+-AC Vale — 2 — 2 — 2 — 2—2 — 2 ed AC = BC — AB. AB == BC — AC a
diro
,
ABC
37. D. In un triangolo fig. 6.b se V angolo C è acit( ) quadralo del lato opposto all' angolo C , coni è rispetto alla sómma de' quadrati de' due lati CB che compren, dono il detto angolo f R. E minore; e se si abbassi AD perpendicolare sopra BC, CD, la diRerensa , sarà uguale al doppio del rettangolo to , il
AC
—
in
BCx
—
__ 2 2 2 modo che si avrà AB=aAG-l-BC :2BCxCD (1),
—2 — 2
—
AB AC ole. indica il quadralo che ha per lato AB ; AC eie. 11 prodiitio poi della linea BC per CD , che sì chiama ancora il reltangolu che foi'111.1 con esse rette , non è altro che il numero delle unità lineari contenuto in BC, moltiplicato pel numero delle unità lineari contenuto in CD. (I)
,
si
Digitized by
,,,
— 381 — 38. D. In un triangolo jéBC {ig. 6. c), te l’angolo in jl i ottuso, il quadralo del lato opposto a quest’angolo, com’ i relativamente alla somma de’ quadrati dei due lati AC , jàB che comprendono l’ angolo CAB? R. E maggiore ; e se «i abbassi CD perpendicolare sopra
BA , la differenza sar» ugnale al .doppio del rcllaugulu BàxAD;
—2 — 2—2
BC= A(T-+- AB
sicché si avrà
2AB
X AD. ‘
CAPITOLO V.
'
Proprietà delle velie parallele e degli angoli che Jbrmano le velie parallele quando sono intersegate da una terza retta. 39.. D. Due linee rette perpendicolari ad una terza, come sono tra loro ?
R. Sono parallele tra loro. Le rcito AC
,
BD ( iìg. 11 ) sono
dunque parallele, perché perpendicolari alla slessa retta GH. 40. D. Se due linee rette fanno con una terza due angoli interni , la di cui somma è uguale a due angoli retti , come sono tra loro? R. So due lince retlo AC,BD ( fig. 11) fanno ron. una terEF due angoli interni CGF , DFG , oppure AGF , BFG di cui somma sia uguale a due angoli retti , le linee AC BD saranno parallele. 41. D. Se due rette parallele, sonò incontrate da una terza la somma de' due angoli interni a chi equivale? R. Equivale a due angoli retti. Le due linee rette parallela' AG, BD ( Gg. 11) essendo incontrate da una terza EF , la somma de’ due angoli interni CGF , DFG oppure AGF, BFG sarà uguale a due angoli retti. 42. D. Se due rette parallele vengono incontrate da una terza retta gli angoli esterni a chi saranno uguali? R. Saranno rispettivamente uguali agli angoli interni ed opposti. Le due parallele AC, BD ( Gg. 11 ) intersecalo dalla retta EF, formano gli angoli esterni CGE EGA , EFD , EFB che sono rispettivamente uguali agl’ interni ed opposti EFD, EFB, EGC, EGA, vale a dire l’angolo CGE è uguale all’angolo GFD
za la
*,
EGA = GFB
,
EFD = EGC
,
EFB
= EGA.
43. D. Gli angoli alterni formati da due rette parallele che vengono incontrate da una terza , come sono fra loro ? R. Sono uguali fra loro , cioè le due rette AG, B13 iotersegale della terza retta EF l’angolo GFD, è uguale all’angolo AGF Gg. 11) e r angolo BFG è uguale all’ angolo FGC. ( 49
Digitized by
— 382 — 44. D. Due rclle che ìnconlrnte da una terza , hanno l’ ùntolo esterno uguale all' interno ed opposto , oppure gli angoli alterni uguali , come sono fra loro ? 11. Sono parallele. Cosi ( fig. 11 ) le dpe rette AC , BD essendo inrontrale dalla rolla EO , se avviene che I’ angolo esterno EGC è ugnale al suo inlerno ed oppósto GFD , o puro gli angoli alterni AGF e GFU sono uguali tra loro , la retta AC ' è jiarallcda alla retta BD. 4’j. D. Due lince rette AC BD ( fìg. 12 ) parallele ed una terza GII come sono fra loro ? II. Sono parallele tra loro cioè AC in tal caso è benanche parallela a BD. 46. D. Se due rette sono parallele^ e da due punti ad ar'
.
,
,
.
_
atrio presi in una di esse , s' innalzano due perpendicolari come saranno tra loro queste perpendicolari? R. Uguali fra loro. Cosi se le due rette BD , AC ( fig. 12 ) sono parallele , ed alla retta AC si alzano le due perpendicolari , GII queste rette saranno nel medesimo tempo eguali fra di loro , c perpendicolari alTahra retta parallela BD. E.'da ciò si desume che le rette parallele sono da per tutto egualuVentc distanti ; sicché non mai possono incontrarsi. .^1 . .
CAPITOLO VI. Di alcune proprìelà de cerchi
,
delle corde
delle iangenli , ec. 47. D. Tutte le rette , che partono dal centro di un cer. chio , e terviinano ad un punto tptalunque della sua perifecome sono tra loro ? R. Tutte le linee rette , le quali partono dal centro di un cerchio , c vanno a terminare alla periferia , sono uguali fra loro , poiché sì è detto , che il centro è ugualmenle distante da qualunque punto della periferia ; c queste rette tutte si chiamano raggi , 0 semidiametri , perocché tutti si possono considerare come generatori del cerchio ; come benanche uguali tra loro sono tulli i diametri di un medesimo cerchio, perché sono doppi del raggio. 48. D- Come resta diviso il cerchio e la circonferenza, da un diametro qualunque ? R. Ogni diametro divide il cerchio e la sua circonferenza , in due parti uguali. Cosi il diametro A B divide il cerchio AFBE ( lìg. 8. a ) nelle duo parli AFB ed AEB uguali fra loro ; corno del pari la circonferenza A F B è uguale alla circouferenza AEB. 49. D. Nel cerchio com’ è la corda rispetto al diametro f R. Ogni corda è sempre minore del diametro, donde se ne ria ,
Digilized by
Coogl
,
— 885 — òhe la massima linea rctin, clic si possa aJaltare in un tÌTcliiOv'C uguale al suo diametro. •" bO. D. Qual’ è la maggiore e quale è la minore d* tulle le corde f U. Di tutte le corde tirate in un cerchio , la maggiore ò (juclla che, più si avvicina al centro , e la minore è quella che più se ne discosta , ed inoltre le ugualmente lontane dal centro sono tutte* uguali fra di loro. Sia la corda A B ( (ìg. 13 ) eguale alla corda E , esse saranno ugualmente lontane dal centro , vale a dire, le perpendicolari C G, CF che dal centro si abbassano su di esse , sono fra loro uguali. Sia inoltre la corda 51K maggiore della corda DE sarà questa più lontana dal centro, di quello che lo è la MIl , cioè la perpendicolare CI abbassata dal centro su di H , .è minore della perpendicolare CF abbassata dal centro sulla retta D E. b I D. Come sono fra loro le rette che si tirano ad un cerchio da un punto preso fuori di esso ? R. Di tutte le rette tirate ad un cerchio da un punto fuori di esso, la maggiore è quella che passa pel centro, e le altre diminuiscono a misura che si allontanano da questa retta. Cosi fig. 14 ) al cerchio AEBD essendo tirate did ])uulo F preso { FG FII , sarà FB la maggiore fuori di esso le rette FB , perchè passa pel centro C , FG maggiore di FU , ed FII mag' giore di FM. Sono poi uguali tra loro quelle rette , che sono ugualmente distanti dalla retta che passa pel centro. Cosi (fig. 14) la retta FR. è uguale alla retta FG , perchè ameuduc sono ugualmente distanti dalla retta FB , o che vai lo stesso perchè lo perdico^ lari CF e CQ abbassate dal centro C su queste rette sono uguali^ Finalmente le due rette FO ed FN , le quali toccano il cerchio o passano pel pufti ossia le sono tangenti ne’ punti 0 ed to F , sono uguali tra loro c son minori di qualunque. altra retta la quale interseca il cercliio , e passa pel punto dato.-- i? b2. D. La perpendicolare inalzata all' estremità di Un rag^' gio qualunque , cosa è al cerchio f R. E tangente al cerchio. Tal’ è la perpendicolare FN inalzata dall’estremo N del raggio NC (fig. 14) come parimente FO si dice essere tangente al cerchio , perchè perpendicolare inalzala dall’ estremo O del raggio OC. ,
'
D
,
M
.
,
,
FM
•
.
N
,
,
,
S3. D. Da uno stesso punto della periferia, quante tangenti condurre al cerchio ? U. Una sola. Così (fig. 14) dal punto N si può tirare al cerchioAEBD solo la tangente NF, c dal punto O solo la tangente OF. b4. D. Da un punto fuori la periferia di un cerchio, quante tangenti si possono condurre al cerchio ? U. Due sole tangenti e sono uguali tra loro. Cosi ( fig. 14)
si possono .
~ 884 — F li possono condurre al cerchio ÀEBD solo le tan> genti FO ed FN, ed FO è uguale ad FN.
dal punto
KS. D. Quale è il rapporto ira il quadrato fatto sulla (anqénte ad un cerchio, ed il rettangolo fatto dalle parti della secante allo stesso cerchio e tirata dallo stesso punto? R. Nel cerchio AEBD ( fig, 140 se dal punto F preso fuori . della periferia si tira la tangente FN e la secante qualunque FRH sarà sempre il quadralo fatto sopra FN uguale al ret-
tangolo
fallo
da FH ed FR e si dice FN*=FII xFA.
CAPITOLO VII. Dì poligoni in generale e di alquante proprietà necessarie per la loro misura. 56. D. Oltre i triangoli , i quatrilateri ed i cerchi altre figure si considerano nella geometria piana ?
quali
R. La geometria considera benanche le proprietà di tutte le altre figure piane, che hanno cinque o più lati, e che si dicono poligoni regolari , perchè hanno lati ed angoli uguali. Ed ogni il nome dal numero de’ suoi lati ; e si chiama perciò , trilatera , o triangolo , ogni figura rettilinea , di cui il
iigura prende
suo perimetro è formalo da tre lati, ed è questa la più semplice di tulle le ligure ; si chiama quadrilatera allorché è formalo da esagoquattro lati ; pentagono , se è formato da ciuque luti no, se è formalo da sei lati , e finalmente si chiama mollilalcra o poligono , ogni Ggura di cui il suo perimetro è formato da -,
più di quattro lati. 57. D. Quando una figura dicesi equilatera e quando equian-
gola ? R. Una Ggura dicesi equilatera quando ha tulli Iati uguali come sarebbe il triangolo equilatero , il quadralo il pentagono i
regolare, l’esagono ec. ec.
E dicesi poi
equiangola
allorché
ha soltanto gli angoli uguali come sarebbe il rettangolo il pentagono regolare ec. ec. 58. D. quanti angoli è uguale la somma degli angoli di ogni figura regolare? R. E uguale al doppio numero de’ lati meno quattro. Ed applicando tal principio si vede che nel triangolo , il doppio numero de’ lati è 6 meno 4 si ha la somma degli angoli uguale a due retti (par. 33 ). Ne’ quadrilateri il doppio de’ lati è S meno 4 dà 4 per la somma de' quattro angoli. Nel pentagono il doppio numero de’ lati è 10 meno 4 dà 6 per la somma di cinque angoli, nell’esagono il doppio numero de’ lati è 12 meno 4 la somma de’ 6 angoli è uguale adunque ad 8 retti ec. ec.
A
I
Digitized by
— 38S — K9. D Cosa i la diagonale di un quadrilatero e cerne per essa resta diviso ? R. Si chiama diagonale la linea , che unisce vertici di due angoli non adiacenti di un quadrilatero: tali sono tutte le linee .
i
AC
,
BD nella (figura 7.a.b.c.) e per esse
il
quadralo
il
ret-
il parallelogrammo rombo restano divisi in due il triangoli uguali cioè ABC è uguale DBG ( fig. 7.a.b.c.d. ) 60. D, Cosa è l’altezza d' un triangolo , di un quadrata di un rettangolo di un parallelogrammo d’un trapezio. R. L’ altezza d’ un triangolo è la perpendicolare abbassata dal vertice d’ uno de’ suoi angoli sul lato opposto ad esso angolo che si prende per base del triangolo. Cosi nel triangolo ABC G.b ) la perpendicolare esprime la sua altezza, qualora ( fig. considerasi per base del triangolo il lato BC , e parimente , lo perpendicolari BD, CD dinoteranno 1’ altezza del triangolo, se Nel quadrato ciascuno dc’suoi si prendano AC, AB per basi N’el rettangolo si può prenlati può dinotare la sua altezza dere per altezza , ogni lato adiacente a quello che si considera per base.- Così nel rettangolo ABCD (fig. 7.b ) se si prendao BC ne dinoterà la sua altez0 pur CD per base , ,
tangolo ,
AD
— —
AD
AB
e se si prenda AD o BC per base', AB o CD ne indiL’ altezza d’ un parallelogramcherà r altezza del rettangolo mo , è la perpendicolare che misura la distanza di due lati op<
tezza
—
posti , ovvero che v.Tle lo stesso, è la perpendicolare abbassata
da uno dei vertici degli angoli del parallelogrammo sul lato opposto. Tali sono le perpendicolari DF CH AG, DI ( fig. 7.c ). Lo stesso ‘dicasi pel rombo. — L'altezza del trapezio poi è la ,
,
suoi lati paralleli , o che vaio lo perpendicolare tirata fra stesso, è la perpendicolare abbassata da uno de’ vertici de’ suoi angoli , sul lato opposto parallelo. Nel trapezio adunque ABCD la perpendicolare EF ne dinota la sua altezza, come ( fig. 7. e ) del pari le perpendicolari e CH. , 61. D. In ogni triangolo ogni retta parallela ad un lato come divide gli altri due P 11. In un triangolo qualunque ABC, fig. IS ) la retta EF ( rimanenti due lati CA e CB essenilo parallela all’ altra AB , del Iriangolu saranno divisi in parti proporzionali , cioè A E sià ad F.C come BP ad FE, ossia se AE è doppi.i o tripla di EC anche BF sarà doppia o tripla di PC. Ed è pur vera la proprietà inversa cioè se nel triangolo ABC ( fig. IS ) avviene che AE sta ad EC come BP ad FC la retta EF deve essere parallela all’altra AB. 62. D. Cosa s' intende per triaìigoli simili, e quali sono i caratteri della simiglianza de’ triangoli ? R. Si chiamano triangoli simili quelli che hanno gli .angoli rispettivamente uguali ed lati omologhi proporzionali, l’cr lati i
DG
i
i
Digilized by
— — 886 — >’ inlciiJono quelli che hahno la medesima posieions e che sono adiacenti ad angeli uguali. Or quando due triangoli sono equiangoli ed loro lati omologhi SODO proporzionati , essi saranno simili. Cosi dunque i due avendo gli angoli in A. B. C (riaugoli ABC , ( fig. 16 )
omologlii
i
DEF
D , E , F essi triangoli saranno simili. che hanno i lati rispettivamente paralleli sono sono equiangoli. Cosi i due triangoli ABC , DEF parallelo al lato DE, il lato AC ( lig. 16) avendo il lato AB parallelo a DF , e CB parallelo a FE saranno simili tra loro. III. 1 triangoli che hanno un angolo uguale compreso Fra lati proporzionali saranno simili. Cosi i due triangoli ABC, DEF se hanno per esempio l’angolo in A uguale all’an( Gg. 16) golo in D ed AB sta ad AC come DE a DF , o pure l’ angolo in B uguale all’ angolo in E ed^AB BC ; DE EF o Gnalmentc l’angolo in C uguale all’angolo in F ed AC: CB DF: FE essi triangoli sono simili. lY. I triangoli che hanno tutti i lati omologhi proporzionali sono simili. Se dunque ne’ due triangoli ABC, DEF avviene che AB: DE :: AC DF :: CB : FE i due triangoli sono simili. y. Due triangoli sono simili quando hanno i lati rispettivauguali agli angoli in II.
t
I
triangoli
simili poiché
:
:
:
mente perpendicolari. Cosi i due triangoli ABC , fde avendo il lato fd perpendicolare ad AB d e perpendicolare ad AC ed , Fé perpendicolare a CD essi Irangoli sono simili. 63. D. Due poligoni qualunque quando sono simili e due poligoni regolavi d' un medesimo numero di lati , come sono fra loro.
R. Due poligoni qualunque sono simili, quando hanno gli angoli rispettivamente eguali , ed i lati omologhi proporzionali. Due poligoni poi regolari c d’ un medesimo numero di lati , sono sempre ?iraili. Prendiamo per esempio i due esagoni regolari ABCDEF , abedef 17. b ) La somma degli angoli es( Cg. sendo la medesima nell’ una c nell’ altra figura , ed essendo uguale ad otto angoli retti (par. S8 ) l’angolo BAF è il sesto di questa somma, come pure lo è baF ; dunque BAF=baf: l’ islesso succede degli altri angoli sicché questi poligoni. sono , equiangoli. Di più per la natura di queste Ggiire poiché AB BC =CD... ed ab l>e cdsi avrà AB ab BC bc CD cd.. Dunque due poligoni hanno gli angoli uguali Cd i lati omologhi proporzionali per cui sono simili.
= =
=
:
:
:
i
Digilized by
— 387 — CAPITOLO Vili. /iisoluzione di alquanti problemi.
Problema I. Dividere la rella dola AB ( (ìg. 18. a) in due parti uguali.
Da’ punti A e B come centri e con un raggio qualunque sempre maggiore della metà di AB si descrivono due cerchi, i quali s’intersecheranno ne’ due punti D ed E ugualmente lontani da’ punti A e B ; pei due punti D E si tira la linea DE, ,
,
,
questa taglierà noli
la
linea
AB in due parti uguali nei punto C. Si
che non è necessario di descrivere per intero
i
due cer-
ma solamente quella piccola porzione vicina a’ due punti D ed E come IL MN GH PQ. Problema II. Da un punto A ( fig. 19. a ) dato sulla rella CB
chi ,
d’ incontro
,
,
,
alzare una perpendicolare a questa retta. Si prendono punti C e B ugualmente distanti dal punto dato dai punti C e B come centri , e eon un raggio mag, giore di 6A , di poi centro B e con un. raggio maggiore di BA si descive l’arco di cerchio £F , similmente centro C e l’ istesso raggio si descrive l’arco di cerchio GH , si unisce il punto intersezione de^due archi col punto A la retta DA , sarà la perpendicolare richiesta. So però si dovesse elevare una perpendicolare dall’ estremo della linea BA, ( Cg. 19. b) che non si può prolungare, perche i
A
D
termina all’ orlo del foglio dove deve praticarsi la costruzione, converrà in tal caso prendere ad arbitrio al di sopra della indicata rella AB , e fra i punti A e B un punto E qualunque , dal quale come centro , e con la distanza EA come raggio , si
un cerchio ACF , il quale segherà la linea AB nel punto si congiungano i punti D ed E con la linea DE , che pro, lungata va ad intersecare il medesimo cerchio ACF nel punto F,
descriva
D
congiunga la retta FA, questa sarà la domandala perpendicolare. Problema III. Da un punto dato fuori della rella BD , abbassare una perpendicolare sopra questa rella ( (ìg. 20 ). Dal punto A , come centro , e con un raggio suiBcicnlcmcnto grande e tale da iulcrsegare la retta data , si descrive un
si
A
cerchio, che taglia la retta BD nei due punti B e D, si segna in seguito un punto E egualmente distante dai punti B^ eD, 0 che vai e congiunta istesso, si divide BD per metà in E AE sarà questa la perpendicolare cercata. Si noli che non è l’
necessario di compiere il cerchio , tersega la retta ne’ due punti.
,
ma soltanto
l’
arco Gnchè in-
Problema IV. Al punto A della linea AB ( (ìg. 21) fare- un angolo uguale all’ angolo dato EDF. Dal vertice D dell’ angolo dato come centro, c con un rag>.
Digilized by
,
— 388 — ad arbitrio si descrivo t’arco.EF cho tcrmiua ai due lati dell’angolo, dal punto A come centro, e con un raggio AB uguale a DE, si descriva l’arco indeCiiito BC ; si prenda poi un raggio uguale alla corda EF e dal punto B , come centro, l’are con questo raggio si descriva un arco , che taglia in co BC si unisca AG; 1’ angolo BAG sarà uguale all’angolo ,EDF. Problema V. Dividere un angolo, o un arco dato , in due gìo
G
parti uguali. 1. Se bisogna divider l’arco AB ( fig. 22 ) in dite parti uguali , dai punti c B come centri , e con uno stesso raggio si descrivono gli archi GII , IL , PQ, RS, ebe si tagliano ne’ punti cd IN; congiunta MN, questa retta dividerà 1’ arco AB per mel,ì nel punto E, 2. So poi bisogna dividere in due parti uguali l’angolo ACB come cen( lìg. 22 ) si comincia dal descrivere, col vertice C tro , c con un raggio qualunque l’arco AB, di poi diviso quest’arco per metà nel punto E la retta CE , la quale unisce il vertice col punto medio dell’ arco , dividerà parimente l’ angolo
A
M
ACB in due parti uguali. Potendosi coll’ istessa costruzione suddividere ciascuno degli angoli o degli archi per metà, si viene in tal guisa a dividere l’angolo o l’arco in quattro, in otto ec. parli uguali. Cosi per
esempio essendosi diviso l’arco AE e l’angolo ACE ( Cg. 22 ) per mefà mediante la retta CD, sarà l’arco AD quarta parte dell’ arco AB c l’ angolo ACD quarta parte dell’ angolo ACE. Problema FI. Per un punto dato E ( fig. 23 ) condurre
una parallela alla linea retta data AB. Dal punto A , come centro e col raggio AE qualunque si ,
descriva l’arco indefinito EO ; del punto E , come centro e col medesimo raggio si descrive l’ arco AF ; si faccia centro cd
O
un raggio uguale ad AE
descrive un arco di cersi unisca EF , questa' retta sarà parallela alla retta data AB. Problema FU. Sia data la retta AB e si voglia dividere in parti che abbiano un dato rapporto come ad esempio quella di 1 a 2. Al punto A della retta AB (fig. 18.b)si facci un angolo quaintervallo
chio
il
q\ia!e taglierà
l’
arco
,
si
AF nel punto F
AD
lunque BAC , si prenda la retta a piacere, e di poi riportandola sulla si tagli doppia di e , si unisce dal punto si tiri parallela ad EB sarà AF metà di FB c quindi la retta data AB si è divisa nelle parti AF ed FB che sono tra loro come 1 a 2.
DE
D
DE
AD
DE
DF
Problema FUI. Sopra una data
retta costituire un triangolo
equilatero.
24 a ) BC la retta data , si faccia centro B intervallo BC si descrive un arco di cerchio DE, similmente centro C intervallo BC un altro arco di cerchio FG, il quale incontra il primo Sia
( fig.
Digilized by
— S89 — «reo nel punto A ; unite la retta AB , AC , sarà ABC il trìan* goto il quale è costruito sulla retta data , ól è equilatero, glac* chè i suoi tre lati sono uguali.
Problema IX. Sopra una data retta
costruire
un triangolo
isoscele.
Sia ( fig. 24 b ) BC la retta data , fatto centro B ed un intervallo qualunque, si descrive un arco di cerchio DE, di poi centro G l’
istesso intervallo, si descrive
tra
il
chè
uh altro arco FG, il quale incon-
primo nel punto A , unite le rette BA AC , sarà ABC il
triangolo
il
quale è costruito sulla retta data, ed è isoscele per-
AB=AC.
Problema X, Costruire un triangolo uguale ad un dato triangolo scaleno. Sia BC la retta ed il triangolo dato. Si taglia la retta BC uguale ad MP si faccia centro B ed intervallo una retta uguale ad si descrive un arco di cerchio DE, centro C ed in, tervallo una retta uguale a PN si descrive un altro arco FG il quale incontra l’altro nel punto A ; unite le rette AC, BA; sarà B AG il triangolo il quale è costruito sulla retta BC, ed è uguale al triangolo dato giacché i suoi tre lati sono uguali a ,
MNP
MN
MNP
tre lati
MP, MN, NO.
Problema XI. Costruire sopra una data retta un quadrato. la retta data , si eleva dal punto A la peruguale ad AB , si eleva da B e si taglia , perpendicolare BC , e si taglia BC uguale ad AB , si uniscono i punti D e C, sarà ABCD il quadrato costruito sulla retta AB perchè gli angoli sono retti ed i quattro lati uguali. Problema XIJ. Costruire sopra una data retta un rettangolo. Sia ( fig. 7 b ) AB la retta data , si eleva dal punto A la permaggiore o minore di AB , si pendicolare si taglia , e e B le perpendicolari DC , BC , alle rette elevano da’ punti ed AB ; sarà ABCD il rettangolo costruito sul lato AB perchè i quattro angoli sono retti. Problema Xlll. Trovare il centro di un cerchio , o di un arco dato. Si voglia per esempio ritrovare il centro del cerchio BDCF (fig. 20) o pure il centro di cui un arco qualunque BFC. Si prendono a piacere nella circonferenza, o nell’arco dato, tre punti B , F , G , si tirano , le rette FB , e FC, si dividono ed H, si alzano da queste rette in dite parti uguali ne’ punti alle due rette FB, FC; uesti punti le perpendicolari GA ed S punto A , ove queste perpendicolari s’ incontrano , sarà il cen-
Sia ( iig. 7 a ) AB
tendicolare
AD
AD
fa
AD
AD
D
AD
G
HA
tro del cerchio FBDC , o dell’ arco dato BFC. Problema XIV. Per un punto dato nella circonferenza di un
cerchio , condurre una tangente al cerchio dato. del CerSia il punto dato ( fig. 14 ) sulla circonferenza
N
«0
Digilized by
— 890 — chio AEBD. Si ritrova il centro C del cerchio dato , ti tira il innalzato a questo raggio la raggio CN , e dal punto dato perpendicolare NF , essa sarà la tangente richiesta. Proèlema XV. Da un punto dato fuori la circonferenza di
N
un cerchio j tirare una tangente al cerchio. Sia ritrova
F il punto dato fuori del cerchio AEBD ( fig. 2S ). Si centro C del cerchio dato si unisca le retta FC e il
,
0
O
come centro ^ e dal punto divida per metà nel punto ; col raggio OC si descriva un cerchio il quale taglierà la cir-
si
conferenza data nc'due punti G ed H si uniscano le rette FG ed FH e saranno queste le due tangenti che si possono tirare dal punto dato F al cerchio AEBD. Problema XVI. Costruire sopra una retta un pentagono regola* re uguale ad un pentagono dato. Sia ABCDE il pentagono regolare dato ed AB la reità (fig. 17 a). Si tagli la retta AB uguale ad ab. A’ punii A e B estremi della retta si formino gli angoli BAE ed ABC uguali agli angoli bae, abc, di poi centro A intervallo AB e centro B intervallo BA sì tagliano AE BC uguale ad AB, al punto E estremo della AE sì formi r angolo AED parimenti uguale all’ angolo abc si tagli ED uguale ad AE , si unisce DC sarà ABCDK il pentagono regolare costruito nella retta AB ed uguale a! pentagono abcde , lacchè i lati AB , BC , CD , DE , EF sono uguali ad ab , f c , cd , de , ef. ,
CAPITOLO IX. Divisione della periferia del cerchio , e rapporto tra il dwnelro e la circonferenza. .
64. D.
Come si divide la circonferenza di un cerchio ?
R. Ogni circonferenza dì cerchio si divide in 360 parti uguali che si chiamano gradi; ogni grado si divide in 60 parti uguali che si chiamano minuti primi ; ogni minuto primo si divide in ^60 parti uguali che si chiamano mimili secondi e cosi di seguito. S’ indica il grado col segno zero messo sul numero , il minuto primo con una virgoletta sui numero , il minuto secondo con due virgolette ec. Cosi per esempio volendo indicare che r arco FG (fig. 8.* ) è di 34 gradi , 3 minuti primi e 6 se34®. 3'. 6". condi si scriverà arco FG 65. D. Quale è il rapporto tra la circonferenza del cerchio ed il suo diametro? R. La circonferenza del cerchio sta al suo diametro , approssimativamente come 22 a 7. La circonferenza del cerchio sì suole
=
Digilized by
— 891 — indicare col simbolo n (1). Chiamando^ dunque d il diametro di un 22d
cerchio, qualunque si avrà II: ds=22 : 7, elperciòns-y—-Se dun>
que
diametro d si suppone eguale all’ unità
il
B 3 - = 3,14189
=
I, si avrà
n
1
a
eie.
dandogli un’approssimazione in decimale.
Per facilità ne’calcoli, si confiderà però II 141
22
o pure uguale a 3,
millesimi.
CAPITOLO X.
t
Della misura delle linee ^
degli archi, degli angoli , e delle superficie. _
66. D. Coma si misura una linea reità T R. Misurare una linea retta , vale lo stesso che trovare il rapporto numerico di essa retta con un’ altra presa per unità di misura. Cosi supponiamo che cercasi di misurare la linea retta AB ( (ìg. 26 ) , e che 1’ unità di misura venga espressa dalia retta CD , vale a dire che questa rappresenta una tesa , una canna , un palmo , o dieci tese , quattro canne , tre palmi ec. Allora se la retta CD è minore di AB , si porterà la CD sulla AB tante volte quante può esservi contenuta , per esempio due volte e col resto BE. Si porterà in seguito il resto BE sulla liretta CD tante volte quante può esservi contenuto ; una
nea
volta , p. e. col resto GD. Questo residuo si porterà su di EB tante volte quante può essere contenuto. E così si continuerà finché si abbia un resto che sia contenuto un numero esatto di volte nel suo precedente. Per esempio se si trova che sarà la comune è contenuto due volte esattamente in EB , uguale ad 1 , si avrà misura delle due linee proposto. Sia 3; 2 ; ma CD è uguale ad EB -t-GD ; dunque CD; sarà hiB dunque sarà uguae poiehè AB contiene due volte CD 8: sicché il rapporto delle due linee AB e CD le 6-|-2 è quello di S a 3. Se dunque CD rappresenta una tesa , AB
GD
DG
DG
E^=
sarà uguale a
=
+
=
cioè a
2 tese , 4 polliei. Se CD rappre-
senta 10 tese , AB sarà uguale
8x10
—^— = 26
tese ,
4 pollici.
67. D. Come si ottiene il perìmetro d' un poliamo qualunpief R. La misura del perimetro di un poligono quàtunque , si
(1)
È questa una parola greca la quale si pronnntia pi.
Digilized by
=
,
— S92 — ha misurando separatamenle ciascun lato di essa figura, la Soni'*
ma di tutte le unità esprimendo la misura di essi lati , darà il perimetro
del
poligono.
Così
( fig.
e.
p.
27 ) del poligono
ABCDEFGH supposto che AB sia uguale a 4 BC == 3, CD=5, perimetro DE = 2 EF = 3 FG = 6 GH = 7 HA = 5 ,
,
,
+ +
,
,
,
il
34-64'7-4-5=6 cioè a 35. Ne’ polisarà 4-+-3-+-5 2 goni equilateri cioè quelli che hanno tutti i lati uguali , basterà moltiplicare il numero esprimendo le unità di uno de’ lati , pel numero de’ lati. Cosi so uno de’ lati di un triangolo equilatero, è uguale a 3 , il perimetro di esso triangolo sarà uguale a 9, se nel lato di un quadrato è 4 il suo perimetro sarà 16 , se uno de’ lati di un pentagono regolare è uguale a 5 , il suo perimetro sarà uguale a 25 , e cosi vìa discorrendo. E per la stessa ragione volendo il perimetro di un rettangolo ipialtinque ABCD, essendo i lati opposti uguali, (fig. 7.b) bisogna misurare i due lati AB e BC e prenderne il doppio; e parimenti del parallelogrammo ABCD (fig. 7. c)bisogna misurare ì due lati AB e BC e raddoppiandoli si avrà l’ intero perìmetro. 68. D. Come si misura la circonferenza di un cerchio? R. Il contorno di un cerchio , e sìa la sua circonferenza, si 22 ha moltiplicando il diametro di esso cerchio per —.(par. 65)
Quindi volendo (fig. 28.) la circonferenza del cerchio ABCD, il cui raggio è 5 e quindi il diametro èj 10 , la circonferenza sarà uguale
a
69. D.
lOX Y==-y-= 81-Come si misura un arco qualunque?
R. La misura di un arco qualunque , si ha rapportando quest’arco alla sua circonferenza, e notandone la ragioqp perchè in tal caso conosciuta la circonferenza, è facile venire in cognizione dell’ arco. Cosi supposto che vogliasi conoscere l’ arco EO del cerchio AEBD ( fig. 14 ) il di cui raggio è 6 unità , e supposto che r arco EO sìa la settima parte della circonferenza ; poiché la circonferenza
è uguale
ì2Xy
22
eguale a 12 Xij- *1 lutto diviso per 7 ossia è uguale a
sarà
1’
arco
22
12x—
Ma se l’arco non è contenuto un numero esalto di volle, come ad esempio un arco sia di 57” non essendo 360” , ossìa ,
la
circonferenza intera divisibile esattamente per 57, si cercherà il rapporto dell’ arce alla circonferenza nel modo stesso
allora
che si è detto per le linee rette
66 ) , conosciuto questo rapporto , e conosciuta la circonferenza , si conoscerà l’ arco. Cosi ad esempio vogliasi misurare l’ arco AB dèi cerchio ABCD ( fig. 28 ), Si porta l’arco AB sulla circonferenza tante volte ( §.
Digilized by
,,,
- 393 — p. e. 6 volte e col resto AEI e supponiamo 'che vi sia , contenuto una volta e col resto FB , si porta quest’ arco FB sul che supposto vi sia contenuto esattamente AE e rimo resto , Jue volte , si sarà così ritrovato il rapporto dell’ arco alla circonferenza in numeri. Difatti essendo Efi contenuto in ࣠due volte , se si esprime FB con 1 , AE sarà espresso da 2 , ma l’ arco AB contiene una volta AE più FB , sarà dunque espresso da 3 , e la circonferenza contenendo l’ arco AB , 6 volte piu AE , sarà dunque espressa da 3 6 -t-2 20 , dunque la circonferenza sta all’arco come 20 3. Se quindi la circonferenza
quante può esservi contenuto ,
quest’ arco
àE si porta sull’ arco AB
X
s
:
ÀBCD si suppone uguale a 30, l’arco AB sarà uguale — x 30 70. D. Nel generale come vengono misurati gli angoli e quanti gradi tiene V angolo retto? R. Gli angoli nel generale sono misurati dagli archi intercetti fra i lati, e descritti dai vertici come centri e con raggi
E
ciò perchè , l’ angolo al centro del cerchio e l’ arco intercetto fra i suoi lati , hanno un tal legame , che quando 1’ uno aumenta o diminuisce, in un rapporto qualunque , l’al,
uguali.
-
tro aumenta , o diminuisce nel rapporto medesimo , si può dunstabilire una di queste grandezze per misura deli’ altra : laonde si può prendere l’arco BF per la misura dell’angolo BGFj ( fig. 29 ) , e 1’ arco EF per quello dell’ angolo ECN. Bisogna solamente fare attenzione quando si paragonano gli angoli fra loro , che gli archi , i quali servono loro di misura siano descritti con raggi uguali. Qr se nel cerchio ABED (fig. 29) si considerano due diametri AB , ED perpendicolari fra loro la circonferenza resterà divisa in quattro parti uguali , poiché retti e perciò i quattro angoli ACE , ECB , BCD , DCA sono uguali, e gli archi AE , EB , BD , AD che misurano essi angoli, come ora si è detto , e che hanno i loro vertici al centro saranno pure uguali fra loro. Essendo quindi la circonferenza di 360 gradi , ciascuno di questi quattro archi , sarà uguale
que
e perciò
l’
angolo retto eh’ è misurato da uno di
questi archi , sarà di 90°. 71. D. L’angolo al centro o alla periferia di uti cerchio da
chi vien misurato? R. L’ angolo BGF formato da due raggi BG , GF , del cerchio AEBD ( fig. 29) si misura dall’ arco BF , mentre l’ angolo
o detto altrimenti iscritto al cerchio BEAD ha per misura la metà dell’arco BF compreso IVa i suoi lati,
BAF alla periferia
,
poiché è uguale alla metà dell’ angolo BGF. Cosicché se l’arco BF
Digitized by
,,
—m— è U sesta parte della circonferenza BDàE, sarà Tangolo BGF uguale *
360 a 60 gradi e l’angolo BAF uguale alla metà di -^uguale cioè a 30°.
L'angolo nel semieerehio a chi é uguale? R. È uguale ad un angolo retto. Imperocché l’angolo AFB ( lig. 29 ) iscritto nel semicerchio , avendo per misura la metà della mezza circonferenza AEIB ossia 90” , sarà un angolo retto. 73. D. Come si misura la superjkie di un poligono in generale , ed in particolare quella di un rettangolo ? R. Il quadrato è stato scelto per la misura delle superficie a cagione della sua regolarità. Si prende per unità quello che ha per lato 1’ unità lineare ; in tal guisa , una canna quadrata è un quadrato che ha per lato una canna , un passo quadrato ha per lato un passo. Ciò premesso , misurare una superficie qualunque , è lo stesso , che cercare quante volte essa contenga il quadrato prèso per unità. Se questa superficie ha la figura del rettangolo ABCD ( fig. 30 ) si potranno subito collocare nel senso della sua lunghezza , tanti quadrati eguali ad a b c d , quante volte il lato a b sarà contenuto in AB ; in tal modo si formerà una fila di quadrati , che potranno ripetersi nel rettangolo , tante volte , per quando la larghezza di esso rettangolo conterrà il lato del quadrato a b c d; e si conosceranno cosi le unità lineari contenute nel rettangolo ; mentre il numero totale 72.
1).
.
'
de’ quadrati
contenuti nel rettangolo ABCD , sarà eguale al prolati contigui di questo rettan-
dotto de’ numeri contenuti ne’ due
golo. Sulla figura il primo iato contiene cinque parti , c l’ altro due ; sarà dunque il numero dei quadrati contenuti nel rettan-
Ne siegue da ciò, che la misura di qualsiasi rettangolo si ha moltiplicando la lunghezza per la sua larghezza. 74. D. Come si misura la superficie di un qualunque triangolo? R. La misura di un triangolo , o sia quella della sua superfi-
golo S volte 2.
cie ,
si
ottiene moltiplicando la base del triangolo , per la metà
della, sua altezza.
Sia ABC
(fig.
6.b ) un triangolo qualunque,
di cui cercasi misurare la sua ala , si
abbassa la perpendicolare
o superficie. Dal vertice À
AD sul lato GB preso^ per base
;
1
il
prodotto di
CB per - AD darà
l’
area o la superficie richiesta.
O pure preso AG per base del triangolo
la superficie è uguale , AG moltiplicato per la metà della perpendicolare BD ; o finalmente è uguale a BA moltiplicato per la metà di GD. 75. D. chi è uguale la superficie di un quadrato, o di
a
A
’ un parcdlelogrammo ? . R. La superficie di un quadrato è uguale al quadrato di un suo lato. Quella di un parallelogrammo qualunque , è uguale al prodotto della sua base per l’ altezza. Adunque la superficie del
quadrato
ABGD ( fig. 7 a. ) è uguale al quadrato di AB, che
Dir.;ti7 :
by Google
-- 89S
—
supposto essere uguale a Ire unitA , la superficie del quadralo sarà 9. E nel parallelogrammo ABCD ( fig. 13 ) , la sua area o superficie , si ha moltiplicando il lato AB, preso per base, per r altezza DF , o pure il lato BC per la perpendicolare o altezza AG. Cosicché se AB contiene 8 unità , e DF , 6,1’ area del parallelogrammo sarà uguale ad 48 unità quadrate. 76. D. La superficie d’ un trapezio a ehi è uguale? R. La superficie d’ un trapezio ( s’ intende sempre a basi parallele) ha per misura il prodotto della somma de’ suoi due lati paralleli per la metà della sua altezza. Sia ABCD un trapezio (lìg.7.e ), di cui i Iati paralleli sieno CD ed AB ; 1* aia di questo trapezio si otterrà molliplicaudo CD AB per la metà dell’ altezza CH. Se AB contiene p. e. 9 unità , DC , i3 , CH , 6; si avrà l’ area del trapezio sommando 9 e 13 , e moltiplicando la loro somma 22 per la metà di 6 , o sia 3 , sicché 66 unità quadrate
8X6:=
è la superficie del trapezio dato'ABCIX 77. D, Come si ottiene la superficie <T un poligono qualunque ? R. La misura della superficie d’ un poligono qualunque si ha facilmente , risolvendolo in triangoli per mezzo delle rette che si conducono da uno de’ vertici de’ suoi angoli a* vertici degli ’
,
poligono. Trovandosi così diviso il poligono in calcolerà di essi separatamente 1’ area misurando
altri angoli del
triaugoli , il
si
lato sul quale s’ abbassa la perpendicolare e la perpendicolare
islessa
:
la
somma delle superficie
la superficie del proposto poligono.
dà adunque ABCDEFGH
di tutti questi triangoli ,
Sia
il poligono di cui cercasi misurarne la sua superfi( fig. 27 ) cie. Si conducono dal vertice le rette , , , ,
A
AG
AC
AD AC
AF
resterà esso poligono divìso ne’ triangoli ABC, ACD, ADE,
,
AEF
,
goli ,
AGÙ
AFG
,
darà
quella del poligono proposto.
,
la
somma delle aree di tutti questi trian-
78. D. Come si ottiene la superfieie di un poligono regolare qualunque, come pentagono esagono cc. ec. ? R. La superficie di un poligono regolare qualunque come ad esempio del pentagoni ABCDE (fig. 17 a) si ha misurando i triangoli EAB , EBD , DBC ne’ quali resta divìso il pentagono per le rette
'
EB , DB. Ma i tre triangoli essendo tutti uguali , basterà
uno di essi e moltiplicato il valore per conosce quale è la superficie del pentagono. Similmente volendo conoscere la superficie deli’ esagono ABCDEF (fig. 17 b), basterà determinar quella di un triangolo FAB ed il valore mollìplicarlo per quattro , giacché l’ esagono resta diviso in quattro triangoli uguali mediante le rette che sì tirano a diversi vertici. Ma nel primo come nel secondo caso la superficie di questi triangoli è uguale al prodotto della perpendicolare OG per la metà di ciascun lato ( par. 74 ) : adunque 1* area del poligono
ritrovare le superficie di tre si
Digilized by
~ 896 — regolare qualiinaue si ha moUiplicaudo il suo contoroo per la meli della perpendicolare abbassata dal centro del cerchio che passa pe’suoi angoli sopra un lato qualunque. 79. D. chi è uguale la superficie di un cerchio ? R. La superficie d’ un cerchio , è uguale al prodotio del qua* 22 drato del suo raggio , moltiplicato per il numero costante
A
—
ossia
casi
pel rapporto della circonferenza
adunque
cui raggio
EC è uguale 10
cando il quadrato di 10 per
al
si
,
avrà
diametro §. 66. Cer-
AEBD (.fig. 29 ) il di
cerchio
del
la superficie
la
medesima , moltipli-
2200 22 22 2 cioè 100 X — X—^ = 314 — ,
unità quadrale.
A
80. D. ehi è uguale la superficie di un settore circolare? R. La superficie di un settore circolare è uguale al prodotto del suo arco per la metà del suo raggio. Cosi nella (fig. 29) la superficie settore BGF del è uguale all’ arco BF moltiplicato per la metà di BG che è il raggio. 81.,D. Come si misura un segmento di cerchio? R. E evidente che l’area del segmento BHF ( fig. 29) è uguale air area del settore GBHF meno quella del triangolo BGF. Or r area del settore è uguale all’ arco BF moltiplicato per la metà FH, sicché quella del BG, e quella del triangolo è | BG
di
segmento sarà uguale ad
X
BFx^ BG — ^BGxFHG.
Digilized by
Googk
~ 597 —
IVOZIOIVI D I
GEOMETRIA SOLIDA CAPITOLO!. Definizioni , e nomenclalura de'^incipali solidi con la spiegazione delle differenii parti. 1. D. Cosa è la linea orizzontale o di livello, e quale è la linea che jiicesi inclinata? R, Linea orizzontale , o di livello apparente , è quella che tocca , ò che taglia ad angoli retti , una linea che s’ immagina tirata dal centro , alla superficie della terra.
La linea AB ( Tav.2.‘. fìg. 31 ) è una linea orizzontale , perchè terra, taglia ad angoli retti la linea , che dal centro C della
CD
va
punto
al
G della sua superfìcie
,
la quale superficie si
con-
sidera essere propriamente quella del mare.
Tutte le linee pa-
AB come sarebbero le EF
CD ec. sono anco
rallele alla retta
delle linee orizzontali.
,
Ogni altra linea che non è orizzontale di*
cesi inclinata.
2. D. Due rette nello spazio , quante posizioni possono fra loro avere ?
H. Due rette le quali loro avere tre posizioni.
si
trovano nello spazio ,
possono fra
La prima cioè di essere concorrenti. La
seconda di essere parallele , cioè che prolungate comunque si vogliano da ambi i sensi, non s’incontrano giammai. La terza di
non
nè parallele , nè concorrenti. D. Una retta nello spazio quante posizioni può avere riad un piano ? R. Una retta nello spazio , j>cr rispetto ad un piano può essere
8.
'
spetto
,
avere due sole posizioni, cioè o di parallelismo o di coucorrenz.i, 4. D. Quando una retta c parallela ad un piano , e i icc~ versa un piano quando è parallelo ad una rètta ? , 1\.
Una retta è parallela ad un piano Ceomctria
.
,
quaudu non può in51'
Digiiized by
,
— 398 contrari», a qualunque distauza ambedue si prolungano ; e re** ciprocamenle il pi^oo si dice in tal caso essere parallelo alla linea retta. Cqsì per esempio ( fig. 32 ) la retta è parallela al piano AB , c questi è parallelo alla retta dal perchè
MN MN
una e l’altro prolungati da qualunque verso non mai s’incontrano. 5. D. Quando una 'reila dicesi concorrente con un piano? U. Una linea retta dicesi concorrente con un piano , qualora essa ed il piano , o pare i loro prolungamenti s’ incontrano. I*
6. D. In quanti modi una retta può incontrare un piano? I\. Una retta può incontrare un piano, e perpendicolarmente o obbìiqnamente. ' 7. D. Quando è che una retta dicesi perpendicolare ad un
piane e quando dicesi obliqua al piano? K, Diccsi una retta per|>endieolarc ad un spiano , se è perpendal suo piede si tirano nei piano u (he vai lo stesso è solamente perpendicolare a due rette le ijuali partendo dal suo piede , sono tirale nei piano , e non sono
dicolare a tutte le rette che
j>cr drillo.
...
Una retta la quale concorrendo con un piano , ha con queuna posizione diversa dalla
perpendicolare, v.ien chiamata per distinzione retta obbliqua. Sia AB. un piano e CD una retta con esso còncorrcnle nel (ig. 32 ), Questo punto si, chiama piede puutp D della retta CD, se 'dunque dal ])untn D s’immaginano tirate nel piano quante rette, si vogliono DC , DII, DG DP , DE; la linea letta CD sarà perpendicolare al piano AB, se risulta perpendicolare a tulle queste rette, o solamente se è perpendicolare alle due rette qualunque DE, DQ le quali dal piede D sono tirate nel piano AB , e sono tra loro messe ad angolo cioè non per dritto. Ogni altra retta DF che passa pel punto F fuori del piano AB ed è diversa dàlia retta CD , dicesi obbliqua al piano AB. 8. D. Casa s'' intende per linea verticale? U. S’intende per linea verticale, quella retta perpendicolare al piano orizzontale; la direzione di uu qualunque filo a piombo da r idea di una linea verticale. 9. D. Cosa è il piano orizzontale ? ^ la nostra 11. Quel circolo il quale intorno intorno termina vìsfa , diccsi orizzonte , ed ogni piano che è a quello parallelo piano orizzontale dicesi piago orizzontale. Un altra idea del si ha subito dalla superficie delle acque tranquille del mare, e (|uiudi da qualunque altro piano ad esso parallelo., 10. p. Quando tra loro due piani diconsi paralleli? sto
.
'
11.
Due piani diconsi paralleli tra loro , quando non p<>ssono qualunque distanza si prolungano l’uno e l’ altro. due jfiaui AB , CD ( fig. 38 ) > quali da qualunque i iulcudouu prolungati iiun mai s’incontrano,
incontrarsi a
Tali sono verso
s’
Digitized by
— 399 — 11. D. Cosa è
r intersezione^ eomme di una retta' con iin
piano? R. L'ialerseziono comune di una cella con un piano è nn lì^. S2 ) r intersezione della retta CD col pi.ìnn (
punto. Così
AB è il punto D , c quello delle rette CE piano AB sono punti E Q ec. i
CQ ec. collo stesso
,
,
12. D. Cosa è l’ intersezione comune di due piani? R. L’ intersezione comune di due piani allorché s’ incontrano, é
una linea retta. Cosi ( fig. Si) l’intersezione de’thie piani AB
DC
è
,
la retta
MC.
13. O. Da chi viene misurato V inclinazione di una retta con un piano ? R. L’ angolo CQD ( fig. 32 ) formato dalla retta CQ c dall’ altra
QD
,
che
unisce
il
piede
D della perpendicolare CD col
ponto Q incontro della obliqua CQ col piano AB , si chiama angolo d’ inclinazione della retta CQ col piano AB. 14. D. Da chi vien misurata, l” inclinazione di due piani che s’ incontrano , e quando due piani sono perpendicolari ? '
R.
-
L' 'inclinazione di duo piani che s’incontrano , si misura rette, le quali partendo da uno-stes-
dall’angolo formato da due so.
punto della loro oomunc sezione-, sono una
r altra
neH’altro ,
in un piano e ed entrambe- perpendicolari alla detta copiani si dicono per-
mune sezione. Se quest’angolo è retto, pendicolari tra loro , se non è obliquamente..
retto.,'
MC tra no e to qualunque G ,
, ,
la
CD ( fig. '34) che s’iocon-'
loro., comune
preso
nella
s’incontrano-
.
Siano adunque i due. piani AB, sia
i
due piani
i
retta
Beziouc.
MC
sì
,
da un pun.conducono albi
-Se
medesima due perpendicolari GF
GH , giacente l’ una nel piano , l’angolo FGH misurerà l’inclina-' , zione de’ due piani dati. Se quest’angolo FGU è retto, i duo piani sono perpendicolari 1’ uno all’ altro, se è ottuso o acuto i due piani saranno obliqui Ira loro, 15. D. Cosa è l’angolo solido? R. Lo spazio angolare , compreso da (re o, pifi angoli ptani che si riuniscono in un medesimo punto ; dicesi angolo solido. Il punto di comune concorso si chiama vertice, i. lati degli angoli piani , diconsi facce dell’ angolo solido. Così i’ angolo- solido SàBC f fig. 35 ). è formato. dalla xiuaione degli angoli piani ASC , BSC j -ASB, che ne sono le faccia , S ù il vertice dell’angolo solido ed AS, SC , SB ne sono i iati. , 1 6. D. Cosa s' intende per triodo ? ^. R. L’angolo sofido ohe vien formato da tre soli angoli niani si chiama nuche triedo. Cosi fig. 35 )J’angolo solido SACH-sì ( chiama ancora triedo dal perchè è formato ala tre angoli piani
AB e l’altra nel piano CD
-
ASC
,
BSC
,
ASB.
-
.
f
Digilized by
Coogic
— 400 — 17. D,
'
Quando è che un'angolo tolido diceti rettilineo , eùrmiaiilineo f
vilineo , o R. L’ angolo solido dicesi rettilineo , se i lati sono delle li* Dee rette ; curvilineo , se i suoi lati sono delle linee curve, mi* Btilineo, se
i
lati
sono alcune linee curve , alcune linee
rette.
18. D. Cosa è il solido detto poliedro f R. Si chiama solido poliedro , o semplicemente poliedro , ogni solido terminato da piani, o facce piane, le quali son termi* nate da linee rette. 19. D. Cosa è il prisma f R. Il prisma è un solido terminalo da due figure piane ret* tilince
perfettamente uguali e parallele , e da tanti parallelo**
,
grammi , che si distendono fra figure.
I
i
lati
paralleli delle
poligoni uguali e paralleli che terminano
due
dette il
prisma ,
dicoDsi base , e di esse una è la base superiore , e 1’ altra è r inferiore ; gli altri parallelogrammi presi insieme costituiscono
ciò, che si chiama superficie laterale,' del .prisma. Le rette ugnali che terminano i parallelogrammi, diconsi lati del prisma. Per costruire questo solido. , sia ABCDE un poligono qualunque ( fig. S6 ) ; eguale e parallelo all'altro poligono FGHIK; se si uniscono i vertici degli angoli omologhi di questi due po* le facce APGB , tigoni con le rette AP, BG , Gii , DI , ,
EK
BCGH ,'DGHI, REDI, ed AEFR comprese ira lati paralleli dei due poligoni , saranno dei parallelogrammi , ed il solido cosi formato ABCDEFGHIR sarà uu prisma, di cui poligoni ABCDE, i
FGHIR ne sono le basi e propriamente ABCDE la base iniè* ed FGHIR la tase superiore. riove ,
,
/ 20. D. Quando un prisma si dice regolare f R. Un .prisma si dice regolare , quando le basi sono de’ polloni regolari. Cosi ( fig. &6 ) il prisma ABCDEFGHIR si dice «ssere un prisma regolare, perchè le sue basi ABCDE ed FGHIR, seno due peRtageni regolari. 21'. i). Cosa è r altezza di un prisma f R. L’ altezsa di un prisma è la distanza delle sne basi , o che vai lo stesso la perpendicolare abbassala da un punto della base superiore, sopra il piano della base inferiore. Tale sarebbe la perpendicolare mn ( fig. 36 ) abbassata dal punto m che è nella base
snperioro
FGHIR
,
sulla base inferiore
ABCDE.
22. D. Quando un prisma si dice retto P R. Un prisma si dice retto , allorché suoi lati AF , BG CH, DI, ER ( fig. 36) sono perpendicolari ai due piani delle basi; i
ed allpra ciascuno di questi lati è uguale all'altezza del prisma. In ogni altro caso il prisma si dice obbliquo. 28. D. Quando un prisma dicesi triangolare, guadrangolare , pentagono , escono ec. ? H. Un prisma è triangolare , quadrangolare pentagono esa* ,
,
Digilized by
Coogl
— 401 — gono ec., secondo che la base è un irìansolo , on quadrila le^ ro , un pentagono , un esagono. Così (fig. 3/ ) il prisma ABCDEF* si dice triangolare perchè ha per base il triangolo ABC; il prisma ABCOEFGH ( fig. 38 ) si dice quadrangolare , perchè ha per base il quadrilatero ABCD c il prisma ABCDEFGHIK ( fig. 36 ) si dice pentagono perchè la sua base è il pentagono ABCDE ec. 24. D. Quale altra denominazione si dà al prisma quadrati' golate f R. Il prisma quadrangolare , chiamasi anche parallelepipedo. Tale è il solida ABCDEFGH (fig. 38 ). 23. D.' Quando il parallelepipedo dicesi rettangolare ? K. Il parallelepipedo è rettangolo allorché tutte le sue facce sono rettangoli. Cosi ( fig. 38 ) il parallelepipedo ABCDEFGH è ,
,
rettangolare , perchè le sue facce ACEG, BDFH, CDGH, ABEF
sono lutti rettangoli. 26. D. Cosa è il cubo f R. Tra i parallelepipedi rettangoli, si distingne il cubo , che è quel solido compresoda sei quadrati eguali tra loro. Così (fig. 39) ABCDEFGH è un cubo, perchè le sei figure che lo ra(;chiudo-•
no
,
tutti
cioè ABCD , EFGH , ABEF , DCGH , quadrali , ed uguali tra loro.
AECG
,
BFDH sono
27. D, Cosa è la'piramide ? R. La piramide è un solido formato da più piani triangolari , i quali partono da un punto , e son terminati ai differenti iati d' un medesimo poligono. Così ABCDES è una piramide fig. 40 il di cui poligono ABCDE si chiama la base della ( ) , piramide; il punto S u’ è il vertice, ed il complesso dei triangoli ASB , BSC , CSD , DSE , ESA formano la superficiè laterale della piramide.
28. D. Quale è l’altezza della piramide f R. li altezza della piramide , è la perpendicolare abbassata dal vertice sul piano della base , prolungato se occorre. Cosi la retta SM è l’altezza della piramide SABCDE , ( fig. 40 ) ed S' m’ è r altezza della piramide S' A' B' C' D' E' ( fig. 41 ). 29. D. Quando una piramide dicesi triangolare^ quadraU' '
golare etc.P R. La piramide si dice triangolare, quadrangolare etc.. secondochè la base è un triangolo, un quadrilatero etc. Cosi ( fig. 42 ) la piramide SACB si dice essere triangolare perchè la sua base è il triangolo ABC , la piramide SABCD ( fig. 43 ) si dice quadrangolare perchè La sua base è il quadrilatero ABCD ec. 30. D. Quando una piramide dicesi regolare , o retta , e viceversa irregolare o obliqua? R. Una piramide è regolare o retta , quando la base è un poligono regolare , e net tempo stesso , la perpendicolare ab- . Lassata dal vertice sui piano della base , passa pel Centro di essa
Digitized by
,
.
— 402 — chiama
in tal caso, l'asse della piramiAvvenendo il contrario , per una , o per tutte due queste condizione , la piramide, si dice irregolare o obbliqua. Cosi (Gg. 40) la piramide SABCDE si dice regolare o retta perchè, la sua biise ABCDE è un pentagono regolare , e la perpendicolare della base; c la piramide S' A' B' C' D' E'. passa pel centro ( Gg. 41 ) si dice irregolare o obliqua perchè la sua .base è un poligono irregolare e la sua perpendicolare S' m' cade fuori il centro de.lla base A' B' C' D' E'. 31. D. Cosa è il cono retto? R. Se un triangolo rettangolo SAB (Gg, 44^ si fa girare intorno uno de’ suoi cateti per esempio intorno al cateto SA, descrivendo l'altro cateto AB un cerchio , c l’ ipotcnusa .SB una SuperGcie. curva il solido SCDBE risultanle da tal rivoluzione , terminato dalla siiperGcic piana CDBE eh’ è un cerchio e dall’altra curva SBC , dicesi cono retto. Il cateto immobile SA dicesi asse del cono, o pure l'altezza del cono, 1’ estremo superiore S dell’asse , n’è il vertice ; qualiinqjie retta ,.la quale unisce il vertice S con un punto della periferia delta base , dicesi lato e la superficie SBC descritta dall’ ipotenusa SB , chiamasi siiperGcie curva del cono. Questo cono poi SCOB si dice cono retto perchè l’asse SA è perpendicolare al piano della iiasc CDB. 32. D. Qual è il cono obbtiquo , quale n’è l’ altezza ed in che digerisce la sua generazione da quella del cono retto ? B La generazione sopra indicata è particolare , perchè appartiene ai soli coni retti a base circolare. Se poi si voglia la generale formazione del cono , basta far muovere una retta S'B', (Gg. 4’a) la quale si noiiiiua generatrice, e che stando sempre Gssa in un punto S', dato fuoridei plano della base B' C' D' E'; scorra nel suo mòto intorno la curva della detta base , la quafe si chiama direttrice. L’asse cioè la retta la quale unisce il vertice col centro della buse , s’ è perpendicolare alla base , si genera il eono retto , altrimenti s.i ha il cono obbliquo. L’altezza poi del cono obliquo, è la perpendicolare S' A' abbassata dal vertice S' sul piano della base C'D'B'. 3.3. D. Cosa è il cilindro retto? 11. Se si fa rivolgere un rettangolo ABCD Gg. 46 ) intorno ( ad uno de’ suoi lati AB, restando questo immobile, il solido prodotto da questa rivoluzione, si. chiama cilindro retto. In tal movimento lati AD , BC restando sempre perpendicolari al lato AB descrivono dei cerchi uguali DPH , CGF , che si chiamano le basi del cilindro ; mentre il lato CD descrive la superGcie, convessa del cilindro CDEF. La linea immobile AB si chiama l’asse del cihndro o pure l’altezza.
base. Questa retta,
si
de.
SM
M
;
;
i
,
Digitized by
Googl
è
— 408 — 34. 0. Co$a è il cilindro oòliquo , sua generazione dal cilindro retto? ^
R.
ed
in
che differisce la
L' esposta generazione è tutta particolare al cilindro- retto,
ma per avere la generazione di un qualunque ciliudro
,
couviene
immaginare una retta A' B' ( iìg. 47 ) la quale concorre nel piano di una curva F'C'G'Q', e si muove luugo questa curva con moto sempre a se stessa parallela. Se questa retta detta generatrice è perpendicolare al piano della curva si avrà il cilindro retto altrimenti si ha il cilindro obliquo A'B'E'F'G'C'. paralLa retta che si tira sulla superiìcie convessa del ciliudro lela sempre alla generatrice e si dice lato del cilindro. 35. D. Cosa è la sfera ? una superficie curva, D. La sfera è un solido terminato da sono ugualmente distanti da uu puulo indi cui tutti punti terno che si chiama centro. Si può immaginare che la sfera sia prodotta dalla rivoluzione di un mezzo circolo AB.C intorno al diametro AB ( fig. 48 ) ; poiché la superficie descritta con tiene tulli tal movimento suoi punti ugualmente distanti dal' centro E. 36. D. Cosa è il raggio ed il diametro della sfera , e come sono fra i soli raggi ed i diametri della medesima ? K. Il raggio della sfera è una linea retta condotta dal centro ad un punto qualunque della sua superficie; il diametro poi ,
,
i
,
,
i
•
,
è quella linea retta che passa pel centro , e termina da''ambe le parli alla superficie della sfera. Tolti raggi della sfera sono uguali tra loro; e lutti i diametri sono del pari uguali e doppi i
del raggio.
CAPITOLO
II.
Di alrpiante proprietà delle rette e de’ piani. 37. D. Quale è la più corta distanza da un punto
ad un
piano? La
un punto ad un
piano ,
è la perpendicolare abbassata dal punto sul piano. Così ( fig. 32 ) la più corta distanza dal punto C al piano, AB , è la perpendicolare CD. 38. D. Tre punti che non sono per dritto , sono sempre in 11.
più corta distanza da
un piano? tre punti R. Tre punti sono sempre iu un piano. ‘Cosi R (fig. 33) sono sempre uel piano CD ; e quindi uu , segue , che per due rette le quali s’ iotersegauo , vi passa sempre un piano, cosi per le due rette PQ c QR vi passa il piano CD. i
P, Q
Digitized by
.
^
_ 404 —
39. ìi.'Dal piede di una retta obliqua ad un piano , quante rette si possono tirare , le quali mentre sono nel piano , sono
perpendicolari alla retta obliqua ? R. Una sola retta. Così (fìg. 32) alla retta F'D obliqua al piano AB , dal suo piede D , si può soltanto tirare la retta DB la quale è nel piano AB , ed è perpendicolare alla retta F'O. 40. D. Se una retta posta fuori di un piano , è parallela ad una retta che è nel piano , come sarà al piano ? R. Essa retta sarà parallèla al piano. Cosi ( fìg. 33 ) suppo* sto che la retta PE che è nel piano CD, sia parallela all' altra retta NN. che è nel piano AB , sarà la retta PQ anche parallela al piano AB. 41. D. Se da un punto di una retta parallela ad un piano si abbassa su di questo tuia perpendicolare , questa come sarà alla retta ?
R. Sarà, benanche perpendicolare alla retta. Cosi ( lìg. 33 ) supposto che la retta PQ sia parallela al piano AB , e dal punto ah* , sarà che perpendicolare alla retta PE. 42. D. Se una retta è parallela ad un piano, quante rette si possono tracciare nel piano tutte parallele alla retta dataf R. Se la retta PQ ( ug. 33 ) è parallela al piano AB, si po* Iranno in questo piano, tirare infinite rette MN, PQ ec. tutte parallele ad AB. 43. D. Qualunque piano, il quale passa per una retta perpendicolare ad un altro piano , come è rispetto a questo piano f R. Tutti i piani i quali passano per una retta perpendicolare ad un piano , sono perpendicolari a questo piano. Cosi ( fig. 34 ) la retta IIG essendo perpendicolare al piano AB , il piano DC, sarà e qualunque altro piano il quale passa per la retta , perpendicolare al piano AB. 44. ,D. Se una retta è perpendicolare ad uno de' due piani paralleli tra lorb , come sarà all’altro piano? R. Sarà benanche perpendicolare all’altro piano. Cosi ( fig. 33 ) la retta QM , supposto che sia perpendicolare al piano AB , poiché il piauo' AB è parallelo al piano CD ; sarà fa retta anche perpendicolare ai piano CO. 45. D. Se una retta è perpendicolare a due piani , come sono questi piani tra loro ? R. Sono paralleli. Cosi (fig. 83) supposto che la retta sia perpendicolare a’ due piani AB c CD sarà il piano AB pa, rallelo al piano CD.
Q si è abbassato QM perpendicolare al piano AB
QM
UG
QM
QM
Digilized by
— 403 » capì tolo ih. Misure delle superficie de’ solidi. ,
-t
46. D. Nel generale come si ottiene la superficie d’ un polie^ tiro qualunque} R. La superficie d’un poliedro, essendo un’aggregato di più superficie piane finite , non ri è dubbio , che determinandosi
r aia di ciascuna di queste superficie , secondo quello che si è detto ( Geometria piana capitolò X. ) colla loro somma si ot' tiene la totale superficie del ' poliedro. Or perchè l’ arca di mia superficie piana, si ha moltiplicando due delle sue diverse diinensioui ; se dunque le superficie che còmpoOgono un poliedro sono molte; è chiaro che per averoé ia superficie totale , bisogna solamente sommare molti prodotti. siccome più prodotti , qualora hanno un fattore comune , la somma si può esprimere con un sol prodotto, del quale un fattore è quello comune , e l’ altro è la somma de’ fatiori disuguali ; cosi bisogna osservare , se ne’ prodotti ohe dinotano le superficie , parziali , delle quali si compone quella di un dato poliedro , vi sia qualche fatture comune , nella quale ipotesi , assai più facilmente si troverà la toUlé superficie , cd in caso contrario convien seguire il metodo generale sopra indicalo. 47. D. jd chi è uguale la superficie del prisma retto a basi parallele, ed a chi è uguale la superficie ai un parallelepido? R. La superficie laterale , di un prisma retto a basi parallele è uguale al prodotto del perimetro della sti<i hose per l’ altezza. Sia ABCDEPGUIK ( fig. 36 ) un prisma retto a basi parallele , la sua superficie sarà uguale ( ÀE -4- ED -t- DC 4- GB -fBA cioè al perimetro della sua base ABCDG per un suo lato qualunque che è l’ istessa altezza del prisma. Or come ogni parallelepipedo è benanche prisma, cosi la sua superficie si ottiene moltiplicando il perimetro della sua base per
E
•
)xCH,
l’
altezza.
Adunque la superficie del parallehqiipedo ABCDEFGH
(fig. 38) è uguale ( AB-t-BD-t-DG-|-GA ) xBF, Ma AB è uguale a CD e CA è uguale a DB perchè sono lati opposti del parallelogrammo ABCD, sicché si semplifica l’espressione e^si dice che la superficie del parallelepipedo è uguale ( 2AB-f-2BD )xBF. Se il prisma fosse un cubo come ABEFCD6U ( fig. 39 ), la totale superficie , essendo formato da sei quadrali uguali , se si chiama A il UUo di uno di essi per esempio AB la loro somma sarà espressa da 6 A , che moltiplicata per l’altezza del prisma die è benanche, A sarà prodotto è la il quale superficie del cubò ABEFCDGIi. -,
ÀX6A
48. D. Come si ottiene la superficie lidia piramide? K. La superficie laterale di una piramide rcgoliirc, qualora le
Geometria
^
l>2
Digiiized by
— 406 — altrimcote son pur chiamate apoteme ) , abbassano dal vertice del solido , su i lati della base, e eoe dinotano le altezze de’ triangoli componentr la piramide , sono uguali ; si ottiene luolliplicaudo il perimetro della base per la metà deli’ apotema. Così (fig. 42) la superficie laterale della piramide triangolare e regolare SACB, è uguale ad(AC-i^CB
perpendicolari , ( ch^
le quali li
.
-»-AB)xjSF 49. Di Come si ottiene la superjìeie di una piramide obliqua? R. La piramide obliqua cioè quella iu cui le apoteme non touo uguali, per ‘averne la superficie laterale, bisogna sommare le superficie de’ triangoli ebe )a compongono, eia somma sarà 50. la superficie domandata. Adunque la superficie laterale delia piramide obliqua uou ha ne può avere un espressionexoslante, e soltanto può -dirsi che è uguale alla somma dé' prodotti di ciascun lato de’ triangoli eomponenli la piramide, per il terzo
della rispettiva perpendicolare.
-
>
'
,
'D. A chi è uguale' la superficie curva del cono retto? R, La superficie curva del cono retto , è uguale al prodotto del perimetro della baso, per la metà del lato del cono. Adunque SBDG essendo un cono retto ( fig. 44 ), la' sua superficie , è uguale alla circoufereuza CDBG della sua base, moltiplicala per la metà di SB eh’ è uno de’ suoi lati. 51. D. chi è uguale la superficie curva del cilindro^ retto? R. La superficie curva del^ cilindro retto , è- uguale al prodotto della circonferenza della sua hase per la sua altezza , o ,
A
sia pei
suo
lato.
Adunque DHPCGQ ( fig. 46 ) essendo un cilindro ietto , otterrà -la sua superficie, moltiplicando della sua base, per il suo lato CD.
la
circonferenza
si
FGG
A
62. J>. chi è uguale la superficie di una sfera ? R. La superficie di una sfera , è uguale al prodotto della circonferenza del cerchio massimo, cioè di quel cerchio che con la sua rivoluzione si suppone di aver generata la sfera pel , diametro della stessa sfera. Così la superficie della sfera ABDÈ (fig. 48 ) è uguale alla circoufereuza del cerchio massimo AMB , moltiplicata pel diametro AB. Or poiché la superficie di un cer* chio è uguale al prodotto della circonferenza per. la metà del raggio ( Geometria Piana ) e il diametro è uguale a quattro volte la metà dei raggio , così la snperfieio della sfera , sarà uguale a quattro cerchi massimi : cioè la superficie della sfera ABDE è uguale a quella di quattro cenehi AMB.
Digitized by
Googl
— 407 — CAPITOLO IV. Misura de volumi de solidi
y
e de’ corpi rotondi.
SS. D. Come »i màurano i solidi in generale f 'R. Si misuraDO i solidi in generale, per metri, per tese per canne cobe , e per parli di tnelri di tese o per canoe cubiche. B metro cubo ba IO decimetri di altesza, sopra 10 di largheua e 10 di spessesra. Per avere la sua solidità in parli di metro, biso« gna moltiplicare la larghecza per Tallezsa, ed il prodolto rooltiplicarlo per la lunghezza ; cesi 10 per 10 da 100 , e 100 moltiplicato per 10 da lOOO decimetri cubi , che contiene il metro cubo. 6iasctra decimetro si suddivide in contimelri o io millimetri ec.
Lo stesso ò per la tesa cuba , essa contiene 172S pollici cuIl pollice cubo si divide in 1728 linee cube la linea cuba , divide in 1728 ponti cubi ec. La canna cuba si divide in 512 palmi cubi , il palmo cubo, si divide in 1728 once cubiche ec. v 54. D. Come si ottiene il volume di un poliedro qualunquef
bi.
si
R. Qualunque sia un poliedro , potendosi dividere in piramidi , ritrovando i volumi di questo , indi sommandoli , si. otterrà 11 volume del dato poliedro: so la divisione può eseguirsi io lai guisa
che
i
prodotti , esprimenti
i
volumi delle piramidi parziali , ab-
biano un
fattore comune, si potrà l’ operazione .rendere più fasi dovrà eseguire una sola moltiplicazione , ed una sola somma. 55. D. Come ti ottiene il volume di un prisma a basi pa~
cile, perchè
-
vaitele?
R.
volume di un prisma con
ba moltiplicando la superGcie della base per rattezza. Il volume adunque del prisma ABCDEFGHIK (lìg. 36 ) è eguale alla superficie Il
della base
basi parallele , si
ABCDE moltiplicata per l’ altezza MN. Così supposto
essersi misurata la base e trovata di
tezza
160 palmi quadrali, se I’ alIMN è di 6 palmi, si avrà pec la misura del volume dal
prisma, 6X160=960 palmi cubi. 56.. D. A chi è ugnale il volume di un parallelepipedo? R. Il volume di uu qualunque parallelepipedo, è uguale come nel prisma, al prodotto della tupcrlicie della sua base per l’altezza. Sia ABCUEFGH ( lìg. 38) un paralielcpi|)edo il suo volume ill^lipiicando la superficie della sua base ABCD per 1’ altezza sì'' avrà A.E. Or supponendo che le dimensioni della base , -siano AB:=6 tese 5 piedi 8 pollici., e BD=5 tese 4 piedi 6 pollici, e la sua altezza AE sìa uguale 4 (esc 3 piedi 9 pollici, .
per aversi il prodotto cercalo , si ri.lucoiio le ire dimensiobi iu pollici e si scriverà 500 pollici da moltiplicarsi per 414 pol,
Digilized by
— 408 — liei y
ciò
per
SS3 ,
207000 pollici y e moltiplicato haano 68931000 pollici cubi. Per avere i piedi
che dà si
per
prodéllo
'
divide questo prodotto per 1728 , si avrà per quoziente 39890 piedi cubi, e 1080 pollici cubi. E volendo conoscere le tese si «livide questo quoziente per 2iO, e si hanno 184 tese, 146 piedi , 1080 pollici cubi. Dunque il voluiue del parallelepipedo
cubi
si
è di 184 tese cube, 146 piedi. eubi, 1080 pollici cubi. dimensioni del solido , sono date in eannC , e parte di riducono tittle ad once , ed il risultato delle moltiplicazioni , si divide prima per 1728 , e poi per 'ól2. 67. D. Come st ha il volume di una piramide re^oìaré ? R. Il volomo una piraniidc regolare qualunque ABCDES { fig. 40 ) si ottiene moltiplicando la superucie d«ma sua base ABCDE , per la terza parte dell' altezza SM. Se la piramide è triangolare come SABC ( Cg. 42 ) il suo volume sarà uguale alla superfìcie del triangolo ABC per la terza parte dell’altezza SM. Se è quadrangolare come SABCD ( Tig. 43 ) il suo volume sarà uguale alla superficie del quadrato ABCD per la terza parte proposto
^
le
canne ;
si
‘
SM.
dell’altezza
68. D.
'
j
A
chi è uguale il volume del cono retto f volume di uu cono, è uguale al prodotto della superficie della base nella terza parte dell’altezza. Adunque il volume del cono se DB (fig. 44) è ugnale al prodotto della superficie CDBE perla -terza parte di' GA. Supposto adunque essere di. 20 palmi l’al'tezza SA del cono SCDB, ed il raggio della sua base di 7 palmi;
R.
Il
x — 7 x 22 = 22
la superficie di questa base , sarà itguale 49
164 palmi quadrati
(
cap.
X geo. pia. §. 79), e quindi
il
a
vo-
lume del couo sarà uguale 164 X-r palmi cubici. «5
Come si ottiene il volume del cilindro retto ? Volume del cilindro , si ha moltiplicando la superficie 'della base per l'altezza. Sia FGGEGD (fig. 44) un cilindro a base circolare , il suo volume , sarà uguale alla superficie del cerchio FGG, moltiplicato jHsr la sua altezza AB. 60. D. Jl volume di una sfera a -chi è uguale? ' R. Il volume di mia sfera, è eguqle alla sua superficie, 59. D.
R.
Il
moltiplicata per la terza parte del raggio.
Sia DAEB una sfera (fig. 48) il di cui raggio sia di 7 pai* mi , la sua superficie essendo eguale a quattro cerchi massimi Geo. solida §. 62 ) e la superficie del cerchio il di cui raggiò è di 7 palmi, essendo uguale a 164 palmi quadi^li ( geo. 164 pia. §. 79 ) sarà dunque uguale a 4 616 palmi quadrati, c quindi' il volume della sfera , sarà .uguale' (
X
7
616
=
*
X palmi .
cubi.
.
Digli:-.*:
Googic
0
r409
IV
OZI o rv I DI
/
GEOMETRIA PRATICA ED ALCINE PfiiTlGDE COSfRtZIOIil Siili URTI E Sii TERREA
CAPITOLO I. Nozioni preliminari.
"
1 . D. Cosa s' intende per geometria pratica ? R. La geometria pratica , ha per oggetto d’ insegnare ed eseguire , col soccorso degl' islrumenti , sul terreno , quelle ope> razioni che la geometria teoretica insegna ad eseguire sulla carta , colia riga e'I compasso. 2. D. Che cosa è il punto Jisico e cosa s’intende per punto dato o per punto di vista ? R. Il punto fisico, è la più piccola parte della materia, o il più piccolo oggetto che la rista può distinguere e si marca , perciò sulla carta e sul terreno colla punta del lapis , o di altro strumento aguzzo. Per punto dato s’intende poi quel punto, che in un modo qualunque si assegna in qualche silo ; e punto di rista , s’ intende un oggetto che si ossecra in un luogo qualunque , e che serre per effettuire una misura, per dirigere il morimento di una colonna di truppa ec. ec. 8. D. Cosa s’ intende per punto inaececsihilef R. Uua piccola marca , un segno un oggetto , che si ossecra in un silo dorè non yi si può perrenire , dicesi punto inac-
cessibile.
4. D. Che cosa èia linea Jisica, o visibile f R. La linea fisica , o visibile , è una seguala di punti fisici, prodotta dallo scorrere d’un punto fisico, e che sulla carta si rappresenta con dell’ inchiostro , del lapis ec. , e sul terreno ,
con un cordino, con
iin
piccolo solco ec.
»
Digitized by
— 410 CAPITOLO II."
c
De principali istrumenii per eseguire sulla caria le costruzioni geometriche e_ risotuzione pratica di
alcuni problemi. >
D. Cosa i la scala geomelrkaf R. Qualiinqiio dbogiiò nel generale, deVassere aceompagnttfo da lina nota , che dimostra in qual proporzione sia la figura coir originale , a fin di averne un^ esalta idea, e poter al biso* gno riprodurre l’ originale medesimo. Quest* è il vero senso che si deve dare , allorché si sente chi una pianta è disegnata , se* condo il rapporto di una linea per tesa , di un centimetro per metro , o in qiinliinquc altra guisa. Si può dire più semplicemente , che la pianta è disegnata nella sca'la d’ un centesimo , ciò vuol indicare che tutte le linee oppure d’ un millesimo '
S.
'
prese sulla pianta , tili
dcbl^S
essere
cento volte , e mille volte di cui esse offrono
grandi, per rapprcApnare la'iuoghezza
Ia figura. Ma.il più dellc^ volley,
si
preferisce di unire al dise*
gnò una scala , formata d’ una linea retta divìsa in parti uguali, ciascuna divisione della quale è numerata, ad oggetto d’ indi* care quanto una lunghezza presa sopra la pianta, vale in pie* di, in tese, in metri ec. Cosi (Tav. II. fig. 49) AB è una scala, o
che vai lo stesso , c la grandezza che deve occupare sulla carta metri , di tese , o di palmi , e per esempio, uguale a dieci. Si divide primieramenlc questa linea iq due pani uguali , di coi ognuna offrirà cinque metri o S tese ; indi suddivisa ciascuna metà in cinque parti , e si avrà la grandezza, che dovrà occupare un metro, o una tesa; finalmente si divide in sci parli lo spazio lineare che rappresenti una tesa , e risulteranno i piedi ; o pure sarà falla in dicci la divisione se tritUasi di metri , e si avranno decimclrr. Ed allora volendosi per esempio 4 metri c 6 decimetri si porterà una delle , parti del compasso che qui appresso descriveremo, sopra la ci-
un dato numero di
i
fra. 4 ,
c l’altra sulla sesta divisione presa
al
di
là dello zero.
6. D. Cosa è il regolo o riga, ed a che serve? R. Il regolo o riga , è quello istrumcnto mediante il quale si conducono delle .linee rette , sopra una superficie piana. Il regolo è sovente formalo di una lamina lunga e stretta di le-a gno , di ferro , o di oltonc ed tagliala a sgembo. E ciò per impedire che quando si segnano delle linee' con l’inchiostro, questi non si spanda su la carta medesima. 7. D. Cotne mediante la riga si fa passare sulla carta una linea retta fra due punti dati ? R; Colla riga si fa passare una linea retta fra due punti dati,
uigilized by
Coogle
— 411 ^ applicando il suo orlo presso a' due punti, e facendo scorrere lungo la stessa un lapis , o pure una penna bagnala d’ in* chiostro , o l’ estremo di uno slruqienlo aguzzo , o pure il così detto tiralinee. 8. D. Cosa è la squadra , ed a che serve f R. La squadra cumuiieuteute è un iriaogolo
rettangolo di
legno odi ottone, siccome si vede nella (Tav.ll.Gg. SO). Con questo strunuento si conducono delle perpendicolari o delle parallele facilissimaoifBte. Così se trattasi d'elevare dal punto B della una perpendicolare a questa retta , basta applicare uno ietta
AC
de’ lati
dell’ angolo retto della
squadra , sulla
linea
retta
AC
,
guisa che il punto B sia il vertice della squadra , SÌ avrà la la linea lunga l’ altro lato BO della squadra. Se trattasi di abbassare ad AC una perpendicolare dal punto II bisognerà allora applicare un lato della squain
chiesta perpendicolare tirando
,
dra Sulla
retta
AC, e l’ altro in guisa che, passi pel punto D, ti-
rando allora la retta DB, sarà questa la perpendicolare cercata. 9 . D. Cotne col soccorso della squadra e della riga si può condurre sul foglio del disegno una jiarallela , ad uaa retta ,
data ?
.
R. Volendo colia squadra condurre aduna retta AB una pada un punto D (Gg.'Sl ), si soprapporrà uno de’ lati
rallela
della squadra sulla retta data ,
e si farà combaciare sotto l’allro
una riga la quale tenuta ferma nella sua adottata situazione , si farà scorrere la squadra , iu guisa che il lato s’avanzi Sempre parallelamente a se st^o , fiuebè vadi ad incontrare il lato ,
DC
luogo. questo >uoto dato D; tirando allora la linea retta della squadra , si sarà coudolLa la parallela alla data retta..
fato
D.
Cosa è il compasso? R. 11 compasso, è un islrumeuio , con cui si descrivono i cerchi , e si misurano le lunghezze. Ve n’ha di varie sorte, ma quelli che interessa di conoscere , è il compasso ordinario, il quale è formato di due aste di ottoue , termioate iu puhle di acciaio, e congiunte ad una estremità in un nudo, o cerniera, che dicesi testa del compasso , mediante la quale le due oste si aprono e si chiudono , arrestandosi con dolcissimo fregaipeihr to , le punte ove occorre. 1 due pezzi soii, riuniti loediaute un perno , ed una rotella a vile , che può slriugersi a piacere.. Vi è un altro compasso , di cui una delle aste è a punto di ricambio: la punta di acciaro che la termina, in' vece (ftss^r^ saldala all’asta, q confermata ad una estremità in guisa., da JO,
poter enlrare iu un (ora praticalo nell’ asta di. ollone , dello stesso calibro , e che mediante una vile di pressione , si .Gssa .
può sostituirsi alia punta, un fuslQ col ( lapis ) per descrivere alcune circouferenze , o anche, al bisogno un fusto più. luogo dell'altra asta del com: la
punta aU’asla. Nella
stessa guisa
,
Digilized by
— 4M — pano per descrivere le circonferensé più grandi , o liual-* menle un tiraKnea per tracciare le linee inlore o punteggiate. 11. D. Come si descrive stilla carta col soccorso tf un cotmiasso , una circonferenza di cerchio? R. Per descrivere una circonferensa di cerchio sulla carta me,
,
diante il compasso^ e propriamente mediante quello di cui-una dalle aste è a punte di ricambio; basta stabilire la punta di acciaio
punto assegnalo per centro , e fare scorrere I’ altra punta quale v’è applicato il lapis, o il tiralinee bagnato d’inal centro ; finche torna ai punto d’ onde è partito la prima volta. 12. D. Cosa è il yuadranle riportatore, e juale si è il suo al
alla
chiostro , attorno
uso? R. Questo istrumento, serve a tracciare sulla carta degli an-oppure a misurare la graduazione di da due linee rette. Esso è di metallo , oppure di corno trasparente e gli si dà la figura di un semicerchio (fig. $2) il cui centro è segnato da una intaccatura fatta sui diametro; e la circonferenza è divisa iu gradi, minuti primi minuti secondi. , 13. D. Come si traccia sulla carta un angolo qualunque, o pure un angolo di un dato numero di gradi ? R. Per tracciare su di un foglio un angolo qualunque basta tirare mediante la riga due linee le quali s' iniersegaiio in un punto. Ma quando si vuoi tracciare un angolo di un dato nugoli di data grandezza ,
quelli formati
mero di
gradi , p. e. di 33 gradi , è necessario applicare il quadrante riportatore come si vède nella ( fig. 32 ) facendo poggiare il diametro sopra la retta data AB , sulla quale supponiamo che si debba costrilire il proposto angolo , e ponendo il centro A nel punto ove per ipotesi deve essere il vertice , dell’ angolo ; indi noverando sulla circonferenza del quadrante riportatore , il numero 33 gradi assegnati , si perviene ad un punto G , il quale congiunto col vertice dà l’ angolo CAB che si volea tracciare. Collo stesso metodo si può conoscere il valore di un angolo già descritto sulla carta CAB, applicando cioè il- riportatore, in guisa che il diametro del quadrante poggia sulla retta AB , ed il Centro A sul vertice dell’ angolo dato e po, scia si osserva a qual divisione del riportatóre , corrisponde il punto G che è nel lato CA dell’ angolo dato CAB; supposto che cada a 35 gradi per esempio , si è certo che l’angolo CAB è di 35 gradi. 14. D. Come si divide un angolo o un arco per metà, e come si traccia sulla carta un triangolo , un quadrato un rettangolo ? R. Sulla carta sì divide un qualunque angolo o arco’ per metà, e si traccia il triangolo, il quadrato, il rettangolo, iiiediaole la riga
ed il compasso , ed eseguendo tutte le costru.
Digitized by
e
— 41S — V , Vili , IX, X , XII. ( fieOinelfia Piana ). 15. D. Come H traccia sulla carta un pentagono regolare? R. Si tiri la reità AB ( fig. 53 ), e poiché l’ angolo del pencioni indicale ue’ problemi
tagono uguale a - di un angolo
( Geometria
retto
Piana
arti-
colo 58 ) cioè 128 gradi , cosi o mediante la costruzione indicata nel problema IV (Geometria Piana) o mediante il quadrante si costruisce l’ angolo BAE di 128 gradi (1) e di poi si taglia AE uguale ad AB, similmente si faccia l’ angolo AED di 128 gradi e si tagli ED uguale ad AE , si faccino gli angoli EDC , DCB uguali a 128 gradi e tagliando DC, GB uguale ad AB sarà ABCDE il pentagono che si vuole. 16. D. Come si traccia mila carta un esagono regolare ? R. Si tiri la retta AG ( fig. 55 )- e perchè l’ angolo dell’ esa-
gono è uguale a
|
di
un angolo
cioè è uguale
retto
a 120
gradi , cosi parimente mediante le costruzioni indicale nel pro( Geometria Piana)., o coll’ aiuto del ^adrante, si costruisce l’angolo BAF uguale a 120 gradi e si taglia AF
blema IV
AB, e ripetendo la stessa costruzione , facendo gli angoli FED EDG DGB lutti di 120 gradi e tagliando FEs=EDs3DG==GBs=AB sarà ABGDEF l’ esagono che si vuole. uguale ad
,
,
,
CAPITOLO
•
III.
Dei principaliislrumenti neces9ari per talune pratiche ^
costruzioni geometriche sul terreno.
Cosa sono i così detti pnlletli perchh servono? R. I pallelti sono dei pezzi^ di legno, non. più lunghi di 12 in 15 pollici. Eisi servono a segnare i punti sul terreno, e fissandone molti sul suolo , si tracciano anche le linee rette. 18. D. Cosa sono i pali o pertiche ed òche s’ adopr ano? H. I pali 0 pertiche, son dei bastoni lunghi da quattro fino 17. D.
'
,
J[l) Dovendosi costruire gli angoli maggiori dell’angolo retto , «otn'e p.' e. quello di 128 gradi bisogna determinar prima mediante il quadrante l’angolo di 38 gradi , e poscia aggiungendovi l’ angolo retto , cioè quell» di 00 gradi clip tiene il quadrante si ha T angolo di 128 gradi. O pure a costruirsi praticamente sulla carta supposto essere IGU l’angolo di 38 gradi (fig. 3t ) , essendosi inalzata la pcipendicolorc Gl. alla retta GII , l’angolo IGI. essendo uguale a due angoli IGU ed KGL cioè 38 gradi più
90 gradi sarà di 128 gradi cioè precisamente I’ angolo del penlagon» quale deve essere quello di
Geometria
BAE
,
AED cc.
.
,
J
r
.
53
Digitized by
,
^ 414 — a sei piedi , di cui uu estremo è aguzzo , e l' altro ha una fen dilura , capace di ricevere un pezzo di carta , o luti’ altro oggetto , che beò si distingue a qualche distanza , e serve cosi da seguale. Si usano i pali e le pertiche , per prendere il prolungamento delle linee , o per tracciarle in una grande estensione.
A
19. O. che si adopera il cordino ? R. Il cordino si usa in varie occasioni , per descrivere dei cerchi sul terreno , per tracciare delle linee , e per misurare le distanze. Per maggior faciltà , il cordino che si usa per le misura
è di sufficiente lunghezza , ^diviso in tese e piedi, od in canne e palmi ; le prime indicate da doppi nodi in contatto , ed i secon* di da un sol nodo. 20. D. Cosa è Pasta grande o piccola , ed a che serte t"' H. L’asta grande o piccola , è una riga ben dritta , della lunghezza di una tesa o due tese , suddivisa in piedi , pollici , linee; o se è lunga una canna o due canne è divisa in palmi ed in once , e serve a misurare le distanze sul terreno. Essa fa l’ìslesso ufficio della scala geometrica ne' disegni sulla carta. L’asta grande viene anche denominata doppia tesa , come la piccola si denomina semplicemente la tesa. 21. D. Cosa è il piorhhino , e quale vi è il suo uso ? R. Il piombino è uu pezzetto di' piombo , il quale sì fissa all’estremità di una cordicella , e serve per trovare le perpendicolari e per verificare le verticali. Cosi volendosi in un dato punto del terreno , ergerò un palo verticale , bisogna farlo combaciare col piombino , il quale tenendosi sospeso con una mano, cade sul punto ove va conficcalo il palo. 22. D. Cosa è l’ arckipensolo e quale riè il suo^uso? R. L’archipensolo è uno strumento , composto ordinariamentq di una specie di squadra di legno ACB ( fig. S6 ) , al cui vertice è attaccato un filo, che tiene un pezzo di piombo all’ estremo, e la metà del la traversa AB è segnato con un forte tratto da ambedue i suoi lati. Si usa per tracciare degli angoli retti per situare dei corpi verticalmente sopra un piano, per verificare l’orizzontalità de* piani , e piu particolarmente si usa per le piccole livellazioni per inalùre ed abbassare delle perpendicolari. 23. D. Cosa è la squadra di agrimensore ed a che serve f R. La squadra dì agrimensore , poco atto per disegnare i terreni molto disuguali , offre molti vantaggi per disegnare i terreni uguali , per elevare od abbassare le perpendicolari dai punti inaccessibili ma più particolarmente serve per misurare gli angoli. Questa squadra e composta da un cerchio di rame , di circa B pollici di diametro , diviso in quattro parti uguali da due diametri che si tagliano ad angolo retto , ed alla estremità dei quali sì elevano perpendicolari al lempo, quattro traguardi fermati , per mezzo di vili ( fig S7 ).
uiQ
- : oy
GoOglc
— 41S — 24. t). Che cosa è la tavoletta pretoriana , eommemente pur chiamata pUmcettaf R. Gli angoli sul terreno , si rilevano speditamente con la tavoletta pretoriana , istrumento
il
quale ,
è forse
il
più
utile
per figurare qualsivoglia silo. Si compone di una tavoletta quadrata ( fig. S8 ) , sostenuta da un piede in cui sono an^
nessi tre bastoni. La costruzione del sostegno della tavoletta , è tale da potersi comunicare un movimento dolce di rotazione, senza /che perda la posizione orizzontale , che deve sempre conservare durante il corso delle operazioni. Per usar poi questo strumento v' è di bisogno di una livella che serve per dare alla tavoletta la posizione orizzontale , d i una riga di ottone, la quale deve avere a'suoi estremi due tra~ guardi. 25. D. Che cosa è la livella , e perchè serve ? B. Per determinare prqticamenle quanto un punto qualunque del terreno sia superiore o inferiore ad un altro , e per porro una superficie qualunque in sito orizzontale , si possono usare varie specie d’istrumenti dette livelle. La più semplice è una squadra BÙC ( fig. 59 ) che porla all’ estremo d’ uno de’ suoi lati un filo , sostenente un piccolo piombo , ed avente sopra di questo lato -un vuoto , in cui possa oscillare il detto piombo , e su cui corrisponde una linea incisa ab esattamente perpendicolare al-
r altro lato AG. La figura 60 poi rappresenta la forma più comune della livella de’fabbricatori detta livelli di pendio. La quale è benanche una sul squadra con un filo a piombo che cade dal suo vertice
A
vi è un arco di cerchio diviso i lati della squadra e minuti. Affinchè essa sia esatta, bisogna che il filo del piombo ÀF , allorquando cade sul tratto segnato nella traversa BC , sia perpendicolare sulla linea BC , lo che s’ avvera quando le distanze EB ed EG sono uguali fra di loro , cioè il punto F estremo del filo a piombo si ritrova nel mezzo di BC. Queste due livelle , si usano però solo per le linee molto brevi , e nelle operazioni alquanto più estese , viene ad esse sostila quale • è composta di un tubo di tuita la livella ad acqua latta , di rame o por di ottone , piegato a gomito ne’ suoi duo estremi, ai quali sono soprapposti due tubi di vetro , o pur di cristallo b, d (fig. 61. ) Vi si versa tant’ acqua , o ancor meglio un liquido colorato , fino a che questo liquido appaia nei due tubi di' cristallo. In allora seguendo le leggi dell’ equilibrio le superficie contenute in ciascun tubo b , e d, sono de’ fluidi
lato BC. Tra in gradi
,*
,
medesimo piano orizzontale allorché la livella è sopra un piano orizzontale. 26. D. Cosa è P asta di mira , e perchè si usa f R. L’asta di mira serve per disegnare i determinali punti del nel
Digitized by
Googic
,
— 416 — E
un ordegno formalo da due terreno, ed anche per la livellazione. righe AB , CD ( Gg. 62 ) di legno di zappino , o di noce cecca, ed aventi la stessa lunghezza. Sono talmente disposte tra loro queste due righe , che la correndo con dolce attrito riga
AB
,
la
CD si può alzare ^ o abbassare, perun corrente, praticato nel mezzo della
quale è destinata
a poggiare con la sua base BE
terreno , ed ivi sostenuta dalla mano dell* operatore , si • regge verticalmente. Ciascuna delle due righe ha circa l’altezza di una canna , e questa lunghezza è segnata in palmi , once e minuti sulla riga
sopra
il
immobile AB , cominciando là divisione da 'A verso B o se è luqga una tesa è suddivisa in piedi pollici e linee. In cima della riga mobile, vi è situata una mira M, consistente in un palmo quadrato di cartone , o di legno sottile , o meglio ancora di latta , diviso in due metà , una di 'color bianco , e l’ altra di
un colore oscuro.
•
CAPITOLO IV.
.
,
Soluzione- pratica di acquanti problemi geometrici sul terreno. . »
Problema /. Condurre praticamente sul terreno una retta fra due punti dati. Dal punto A al punto B debbasi tracciare una retta (Gg. 63).
,1
,
Si pianti .un’ asta
ciascuna estremità della retta , e si distenda un cordino tra i dati punti A, e B; luugo questo cordino si traccia un piccolo solco , con uno strumento aguzzo , in'
mediante il quale solco si avrà la traccia della linea dimandala .Se questa linea dovrà essere di una grande lunghezza , ossia che i punti A e B , siano molto distanti , in tal caso converrà segnare molti punti intermedi fra le due estremità ; lo che si esegue collocando nella linea varì pinoli, in guisa che mettendosi a qualche distanza dietro del primo questi nasconde per^ , feltamente gli altri come si osserva nella (Gg. 63 ): ciò riuscito si è certo che segnando il solco tra i piedi di tutti i paletti cosi Gssati si sarà tracciata sul terreno la retta domandata».
Problema II. Prolungare la lìnea 64 ) per quanto si vuole. -
AB tracciata sul terreno
( G^.
bi Gara piantare in prosieguo dei due paletti tro paletto in guisa che l’operatore situandosi -•>
A e B un’aldietro
quello
A
e guardando verso B , non lo scopra. Seguendo questo , metodo, cioè col Gssare nell’istesso modo degli altri paletti in prosieguo sempre , una linea può essere prolungata a piacere e potrà poi suddividersi in tante parti quante se ne vorranno» Se però il prolungamento deve spingersi molto a lungo , in tal caso per la picciolezza dei paletti , essendo difficile allinearli
Digitized by
—
417
—
bene bisognerà in vece piantar dei pali O" delle pertiche, conficcarle sul terreno coli’ estremo aguzzo , ed applicarvi all* altro estremo , tra la fenditura che v’è praticata, un piccolo quadrato di carta, onde meglio distinguere il segno. Tali pali con facìità si possono allineare fino ad una grande distanza . Che se poi
si
avessero le aste di mira bisogna usarle a preferenza,
come qneile cbe danno una- maggior esattezza all’ operazione. Se però nel prolungare la linea AB (fig. 64) s’incontra -un ostacolo precisamente nella sua direzione come per csunipio la casa M , o qualunque altro oggetto H quale impedisce di vedere i paletti che bisogna piantare pel prolungamento dì AB ; allora al punto B s’ inalza BC perpendicolare ad AB e tanto al punto G si eleva CD perlunga da oltrepassare l’ostacolo pendicolare a GB e dal punto D , sì abbassa DE perpendicolare a GD , si tagli CD uguale a GB , il punto E sarà allora nel prolungamento di AB e quindi a partire da esso si può proseguire r operazione onde prolungare la retta data, e nell’ incontro di ulteriori ostacoli si ripete sempre l’islessa operazione.Problema III, Descrivere sul terreno una circonferenza
M
di cerchio.
un paletto al punte che vuoisi per contro; su di esso passi il cappio d’un cordino tanto lungo, quanto esser deve raggio del detto cerchio : all’ estremo del cordino si adatti un altro paletto ,- o un corpo aguzzo , e tenendo il cordino sempre teso, si giri il paletto d' intorno al centro del cerchio e calcandone la- punta sul terreno > si avrà la traccia della circonferenza desiderata. Problema IV. Da un punto dato su di una linea retta tracciata sul terreno , elevare a questa retta una perpendicolare. Dal punto A dato sulla retta BG (fig. 6S ) che si suppone tracciata sul terreno , si vuole alzare a questa retta una perpendicolare. Si piantino nei- punti B e G , presi ad uguale distanza dal Si pianta
si il
punto A , due paletti , poi si liga in B un cordino dì una lunghezza maggiore di BA , e si descrìva sul terreno l’archetto DE,
e passato poi il cordino all’ altro paletto situato in G , sì deal punto scriva un altro archetto : , ove questi archetti tagliano , si pianti un paletto, e con ciò la linea tirata
FG
M
AM
sì
due punti M ed A sarà la perpendicolare cercata. Se debbasi elevare ui^ perpendieolare , all’ estremo
tra
i
A della AB (fig. 66) e questa retta non può prolungarsi al di si può usare quella stessa costruzione indicata là del punto A retta
4
(§- Problema II Gap. Vili. Geometria Piana ) , o meglio ancora prenda da A verso G una lunghezza per esempio di sei piedi, sci canne , sei palmi, o sei tese ec. e si piantano in A e G due indi si leghi a quello G un cordino per esempio di 10 paletti
si
:
Digitized by
^ 418 — piedi, 10 canne , 10 palmi o 10 lese cc. ed un alleo ptir esempio di 8 piedi 8 canne 8 palmi al punto A , si distendono egualmente entrambi questi cordini , o pure si tracciano due cordini e si pianti un paletto al loro pun* due archetti con to d’ incontro D sarà DA la dimandata perpendicolare. Si possono ai numeri precedenti 6, 10, 8, sostituire gli altri 3, 5, 4; opporre però badare , che sempre il cordino più lungo, deve esrer quello .che si oppone all’angolo retto. In generatesi potranno sostituire altri numeri , i quali abbiano però la condizione , che il quadrato del lato opposto all’ angolo retto , ossia il quadrato delr ipotenusa che c il lato maggiore sia uguale alla somma dei quadrali degli altri due lati minori ossia de* cateti ; qualità fondamentale del triangolo rettangolo. Cosi nei primo caso il lato DC essendo 10 il suo quadralo sarà lÒO ed i due cateti AG ed loro quadrati saranno 36 e. 64 la di cui somessendo 6 ed 8 ma è uguale a 100. Problema V. Cercasi abbassare dal punto A , dato fuori della retta BC tracciata sul terreno , una perpendicolare a questa retta ( fig. 67 ). Si pianta al pnnto dato A un paletto , e si leghi a questo un cordino sulficientemente lungo si tenda questo cordino obliquamente , per sino a che il suo estremo incontri la linea BC al punto B ; ivi si pianti un altro paletto : tenendo poi teso il cordino si porli l’estremo verso G , finché, incóntri* in esso punto la linea BC; e si pianti, l’altro paletto in C. Poscia si misura col cordino la retta BC , se ne prende la metà e nel punto D si pianti un paletto ; la linea AD tracciata, tra i due punti A e D sarà la perpendicolare alla retta BC abbassata dal punto A. Problema VI. Al punto A della retta AB tracciala sul terreno , si vuole costruire un angolo uguale all’angolo dato DEF. Si fissa un paletto nel punto A, ed un altro nel punto E (fig. 68) , poi si misuri una lunghezza qualunque AB uguale intervallo AB , e centro E intervallo ad EA , e fatto centro EA si descrivono due archi di cerchio , col cordino si misura i
:
AD
i
:
A
AF
la distanza
uguale DF un
descriva con centro B e con un intervallo arco di cerchio , ed al punto d’ incontro G , col,
e
si
r altro arco si pone un paletto
AC come
;
tirando allora le due rette AB,
angolo BAC sarà uguale
l’
,
Problema VII. rallela alla retta
Si
AB tracciata sul terreno (fig. 69).
un paletto in C , ed un
Si pianti
all’ angolo dato
DEF.
menaré dal punto C una retta pa-
voglia
altro in
'
un punto qualun-
AB per esemplo in D. Si abbassi dal punto C la perpendicolare CE sulla retta AB e dal punto D di questa retta, si eleva la perpendicolare DG e misurata. la CE si riporli que della
retta
,
,
sopra
la
DG
,
allora
messo
un
passare una retta pe’ plinti C e
pinolo
nel
punto
G facendo
G sarà CG la rolla parallela od AB.
Digitized by
,
-- 419
—
Proldetna Vili. Dividere un'angolo pur mela, c costruire sopra una retta ub triangolo, un rettangolo , un pentagono cc.
La Soluzioue di questi problemi sui terreno e
quella
istcssa
che si usa per la pratica costruzioue sulla carta, e le necessarie costruzioni sono le istesse di quelle indicate nei problemi V , Vili, IX, X, XI, XII (Geometria Piana Gap. Vili.) Problema IX. Dato un piano qualunque fa d’uopo mediante a bolla d’ aria , vedere se sia orizzontale. Si situa uel piano una livella , se la bolla d’ aria resta prcr cisamente nel mezzo della livella , il piano sarà orizzontale in questa prima posizione , ed iiì tal caso bisognerà situare la livella in uti altra direzione , che sia quasi perpendicolare alla prima , ed osservando parimenti die la bolla d’aria è benanche nel mezzo , si è sicuro che il piano proposto è orizzontale. Al contrario , se tanto non avviene in una di queste due prescelte posizioni , si è certo che il piano non è orizzontale ma bensì la livella
inclinalo.
Problema X. Determinare mediante l’archipensolo , se una sii> perficie
di
terreno di piccola
estensione ,
sia
orizzontale ,, o
pur no.
Perchè col soccorso dell’ archipènsolo , si possa in campagna verificare se una superficie di terreno di piccola estensione sia o pur no orizzontale, basta situare lo strumento sulla detta superficie in una direzione 'qualunque ed osservare se il filo a piombo cada nel mezzo della base, qualora ciò avviene, si ,
,
dà allo strumento un'altra direzione quasi perpendicolare alla prima , se |I filo a piombo è benanche verticale , la superficie del terreno sarà orizzontale. Se in una delle due posizioni prescelte, il filo a piombo dell’archipensolo nou si ritrova verticale , si
è certo che la superficie del terreno
non
orizzontale
è
ma bensì inclinala. Problema XI. Misurare praticamente la distanza che passa tra due punti accessibili. Il mezzo più semplice e nello stesso tempo il più esatto , per misurare una linea retta , dopo ebe si è tracciata sul terreno, è quello -di misurare la distanza, mediante due bastoni di legno ben secco i quali sieno stati con somma diligenza divisi in quella unità di misura che Vuoisi adottare, sia la tesa, 0 il metro, sia la canna il palmo , o pure il passo. Si distende una cordella nella direzione della linea da misurare la quale suole distinguersi da un sufficiente numero di pinoli c si dispongono due bastoni , punta a punta lungo la cordella cominciando dal primo estremo di essa ; poi si toglie il primo e si ripone in seguito del secondo. Con alterno movimento si continua ad operare., finché si perviene all’altro estremo della "
.
,
,
:
i
,
linea , usando la diligenza di evitare nel successivo collocamento
— 420 — de’basloui, ogni urlo che potrebbe muovere quello su eui si appoggia il susseguente , e di porre i baslotù orizzontalmente , cd in guisa che alla punta del precedente bastone , corrisponda
'
-
a piombo, l’altro che segue. Sovente in vero , si possono trascurare alcune di queste mi* nule precauzioni , ma non è giammai cosa molto sicura , il so* stiluire a bastoni una cordella , la cui lunghezza può ad ogni momento variare , per la inegual forza con cui può essere distesa. Ad ovviar tali inconvenienti , taluni, fanno uso di una catena di ferro , ai di cui estremi sono due anelli , i quali si fissano sul terreno con punte di ferro , guernite da manichi di legno , che si chiamano pungoli.
Dopo di essersi tracciata
la linea
da misurarsi , due uomini
portano la catena, quello che precede innanzi ha in mano tutti i pungoli , che sogliono esser dieci , e dopo di aver di« stesa la catena sul terreno nella direzione della linea , ne pianta uno nell’anello che guida. Fatto ciò, solleva la catena, e si rimette in cammino , finché l’ uomo il quale porla l’ altro estremo , pervenga al pungolo conficcato nel terreno , e v’ affidi 1' anello da lui condotto. Allorquando in questa seconda posi'ìùt zione , la catena è stata tesa dall’ uomo che cammina innanzi, l’ altro raccoglie il primo , e si vi pianta il secondo pungolo , porta nella situazione del secondo, che parimenti toglie. In questa guisa passano successivamente i pungoli , in potere di quegli che va appresso la catena , il quale allorché le avrà raccolti tutti , si avrà la certezza ebe la misura sarà stata collocata dieci volle di seguilo , dal primo punto dì partenza , fino a quello ove il secondo uomo. sarà giunto; allora questi rende ì pungoli a quello che precede , e l’ operazione continua coll’ istesso ordine di prima. Piotando con attenzione ogai decina di catene , si allontaneranno gli errori di conto , che potrebbero m aver luogo sul di loro numero. Problema XÌI. Come praticamente si misura il perimetro di un poligono qualunque ? Suppongasi che praticamente si debba misurare il perimetro del poligono ÀBCDE (fig. 76). Una volta fissato i picchetti a’ vertici A , B , C , D , E degli angoli del poligono si ripete' la precedente operazione pròna per la retta AB , di poi. per BC , CD , DE , CA la somma di tulle queste parziali misure sarà quella del perimetro del poligono dato ABCDE. Problema XIII. Misurare la- distanza tra due punti, de* quali' ,
.
’
un solo è accessibile. Suppongasi per csempip che un cannope del nemico sia situalo. in
M (fig, 70) al di là di un fiume, e vogliasi conoscere la sua distanza dal punto A. Piantalo
un palo nel punto A, si segni sul
terreno una linea qualunque, come AB al di.cui estremo B si fissa
r-
—
42^1
uo altro' palétto: Tale linea AB deve essere non minore del quarto della suddetta distanza AiVt approssimativamente valutata: si piantino i pali C, nelle direzioni di àM, e BM, indi si preoda AE
D AM
nella traccia di 10 tese per esempio, e si pianti un paletto nel E , di poi si fornai alla retta AE ed al punto E l'angolo
punto
AEF uguale ad EAB retta
AB,
infine
si
ossia
,
tira
si
misurano
retta
la
le rette
EF parallela alia
AB, EF , AE. Poiché
AB^EF = AM:AE (Geometria Piana Gap, VII art. 61 ) sarà ABxAE „ AM = — — Supposto che misurata la retta AB sia ritrovala .
,
si
.
di
120 lese , ed EF di 15
;
= 180
sarà
lese.
Ben si vede esser questo benanche il caso applicabile quando si deve misurare la distanza tra due punti accessibili agli estremi, mentre dall’ uno non si può andare all’ altro. Perocché supposto che si voglia la distanza de’ due punti E ed M (fig. 70) mentre dall’ uno non si può andare verso l’altro, una volta che si è ritrovala la distanza AM togliendo la AE che sempre si può mi-
EM
surare si avrà In distanza die si voleva. Problema XIV. Determinare la larghezza di un fiume , avendo soltanto pletlì ed il cordino. Si scelga il punto B non mollo, lungi dulia sponda GII, (fig. 71) e si prenda su quella opposta il punto vista , di per esempio una casa , un albero , una pietra ec.; si tracci la liqea AB, si ritrova quale è In distanza MA, come si è fatto nel problema precedente e di poi si facci I’ angolo MBA uguale ad ABE si tagli 6E uguale alla ritrovata lunghezza di BM, e dal punto E si abbassi EC perpendicolare ad AB la quale prolungata dovrà incontrare il punto e ciò per 1’ uguaglianza de’ due triangoli MBC , CBE, si misura la disUnza del punto C ai punto e riportata sopra CE si tagli CF uguale a CDS sarà per conseguenza i
M
M
D
FE ugnale a DM cioè iig<iale alla larghezza del Gume. Problema alla sola sua base,
Misurare un altezza qualunque mediante la sua ombra.
accessibile
Mancando di qualunque strumento gradualo , si può conoscere un altezza mediante l’ombra solare eh’ essa getta sul ,
piano sottoposto. Sopra uua parte la più uguale dei terreno , a meglio ancora sopra di una tavoletta orizzontale, si situi un bastone verticale AF ( fig. 72 ) ed in uu medesimo, istante , si
D
ne’ quali terminano le ombre rispettive i punti B e , della torre AB per esempio e del bastone EF. Misurate le distanze
marchino
AB , EID e
la
lunghezza del bastone ,
zione , ED;
EF
= AB;
l’
al
si
stabilisca la propor-
quarto proporzionale
EF X AB
che sarà
altezza richiesta : e ciò per la ragione che le ombre gettale nello
stesso momento
Geometria
da due corpi sono proporzionali alle loro altezze.
54
Digitized by
,,
— 422 — ProiUma XFI. Dclororinare la diSerenn dì livello tra due A B per mezzo di una livellft ad acqua. Si situi la livella CP nel mezzo de' punti A e B ( Bg. 73 ) ,
pUDli visibili
•
,
situano due aste di mira a’ punti A e B. In tal caso mirando a traverso della livella verso il punto A , per mezzo di un segno convenuto , si farà alzare o abbassare la mira j finché- il raggio visuale passi esattamente per il suo mezzo allora si ferma l’ asta mobile per mezzo la Vite di pressione e si legge nella .divisione laterale dell’ asta , qual numero di canne palmi , once c. minuti, sìa contenuto dal piede del1’ asta al mezzo del cartone e questa sarà l' altezza Aa , che , si noterà sopra un registro destinato per uso della livellazione. Senza spostare il piede della livella , si mirerà verso il punto b situato nel mezzo della mira , ed ottenuta nella stessa guisa del terreno ,
e
si
l’altezza Bb ,
si registrerà al pari della prima. La differenza tra le due altezze Aa , Bb sarà la differenza di livello Ira punti A e B: i
ed il punto più alto sarà quello cui corrisponde l’asta- più corta. Se però il terreno o per altra ragione non si può piantare la livellà che in un solo silo A si farà allora una< sola osservazione e la differenza di livello dì dne punti A e B si ricaverà nel modo seguente. Situata la livella nel punto A ticale
punto B. Dal
nel
punto
( figì
74 ) si situa
C si
dirigga
il'
l'asta ver-
raggio
oriz-
Cb che passa pel mezzo b della mira. Poi sì osservi l’altezza Bb dell’ asta , e si misura per mezzo di un filo a piombo zontale
l’altezza
mn che serba
il
raggio orizzontale sopra il terreno Au.
La differenza di queste due altezze , Bb ed mn dinoterà quanto punto al quale corrisponde l’ altezza minore e quindi la differenza di livello de’ due punti dati A , e B. Problema XVII. Determinare tra duo punti la differenza di sìa più allo quel
livello
mediante
l’
archipensolo.
'
metodo che si adopera per determinare la differenza, di due punti A B ( fig. 75 ) allot^chè non si ha la
Il
livello tra
livella ma l’ archipensolo è il seguente. Si alzi nel punto A che è tra’ punti dati il paletto Ab la di cui cima sia piatta, lo stesso si faccia ai punto C si poggia sù 'due paletti una doppia tesa sulla quale vien siluatQ l’ archipensolo e si abbassa o sì alzi il paletto Cc finché la doppia tesa sì ritrovi esser orizzontale , cioè fin quando l’ archipensolo fieno il filo a piombo nel mezzo. In tal caso misurato i due paletti Ab , Cc come nel problema precedente la loro differenza' sarà la differenza tra due punti A e C. Ripetendo l’ istessa operazione i
tra
i
C
e B si ritroverà benanche la loro differenza di si conoscerà quella tra i due punti dati. operazione ripetuta più volte , c sempre tra distanze
punti
livello, e quindi Siffatta
non maggiore della lunghezza della doppia tesa, dicesi livellare il
terreno.
Digilized by
Coogl
^ 445 ~ Prolfkina T^//7. Dclertnioare la differenza di livello (ra due punti invisibili À e B. Si prescelga quella direzione che più comodamente conduca da A verso B , e che obblighi a fare il minor numero possibile di osservazioni. Supposto che la Knea AMPB ( fig'. 76 ) sia la direzione adottata , si prescelgono in essa le stazioni L , M, N, P, O, R, le quali costituiscono una serfe di livellazioni , unite in modo tra loro , che ciascuna è legala con la precedente per mezzo di una medesima asta , la quale serve nel tempo stesso per l’osservazione a destra in una stazione , e per l’osservazione a sinistra nell’ altra. In ogni stazione si dovrà situare la livella , a distanze pres> sochè uguali dalle aste , e dopo di aver diretto il raggio oriz* si dovrà zontale , verso la mira situata a sinistra misurarne r altezza , e notarla sopra uno schizzo simile a quello che presenta la figura , e poscia si fa l’ osservazione a destra. E pasall’ si stazione altra non deve una seguente rimuosando da , vere r asta dal- silo ove si ritrova , ma solamente si dovrà sollevare , o abbassare la mira , secondo il bisogno. So in qualche stazione, non si- può situare lo strumento nei mezzo, in tal caso l’altezza della livella. terrà luogo, di una delle due altezze verticali delle mire , si osserverà che ogni asta, all’ infuori della prima e l’ultima , abbia due numeri uno a destra , e l’ altro a sinistra , per dinotare le rispettive osservazioni fatte a sinistra ed a destra.. I
Fatta la somma de’ numeri notati a destra delle aste , e quella de’ numeri notali a sinistra , la diiferenza di sìlfaUe somme , die B. Avvernoterà la differenza di livello de’ punti estremi
A
tendo che se
la
prima somma sia la maggiore , H punto A si-
tuato a sinùtra , sarà più basso di.B: viceversa risultando la prima somma minore deU’aJlra, il punto B sarà più basso del
punto A. Per darne -un esemplo, serviamoci dc’num. seguali nella iigura. Le altezze verticali segnale
Le altezze verl-icah segnate. -a ministra verso il punto ’
•
pai.
one.
a destra verso il punto B sono
A sono
min.
4
2
3
3
0
2 3
9 2
0 0
!
2
0
3
1
2
19.
B.
r
.
1
Dìffertnza
>
23
.
7
.
3
19
.
B
.
1
4
.
2
.
1
mi li.
pai.
onc.
2
0
0
4
fi
2 G
0 0 9
8
8
4 4 4
237
7.
5
-
Digitized by
«4 Diinqti» il punto B ù più basso di A di 4 palmi, 2 once', e |2 minuti. sono tutti presi in una P , O, punti L , Quando , , rapprèsenta quella che stessa direzione , la figura , si avrebbe , se si tagliasse il terreno con un piano Verticale con-
M N
i
R
ALMNPFB
dotto nella data direzione. Queste specie di figure , sono chiamate tagli o sezioni del terreno , e pur anco profili. è,
Cosi pure col vocabolo pendio, fra due punti del terreno, s’intende ordinariamente il rapporto fra la distanza di questi punti,
c la differenza delle loro altezze ossia colTa differenza di livello. Problema XJX. Determinare I’. inclinazione di un piano qualunque mediante la livella di pendio. Sia dato il piano AB (fig. 77) obliquo all’orizzontale e si voglia conoscere la misura dell’angolo ABC, cioè l’angolo cbe rsso piano AB fa col piano orizzontale BC. Si situi sul piano AB la livella a pendio bac , ed accuratamente si osserva il filo a piombo su qual punto dell’arco va a cadere. Supposto che cade sul punto S si vegga la corrispon* dente divisione dell’arco, calcolandola dal punto rnedio r, ed allora sarà l’arco rS la misura dell’angolo che si cerca. Che se quest’arco è di 10 gradi per esempio, di altrettanti gradi sarà r inclinazione del piano AB , col piano orizzontale BC.
Problema XX. Levare con la plancetta il contorno del poin un terreno uguale , e del quale si conosce il solo lato AB perchè solo capace di esser misurato e sul quale si può operare (fig. 78). Si situi la plancetta al di sopra del punto A, e dopo di averligono ABCDE situalo
un foglio di carta si metta orizzontalmente la tavoletMN , mediante una divella o una squadra. Si prenda un punto a che sia in corrispondenza con A , e si dirigga I- alidada al picchetto situato in B , e tirando sul foglio del disegno la retta indefinita ab , gli si daranno taule parli della scala , per quanti sono i metri , In canoe , palmi ec. .contevi disteso
ta
i
nuti in
AB.
Cosi a cagion d’esempio se
parie del vero , ed due metri.
AB si
disegno deve essere la decima è misurata 20 metri ab dovrà essere il
di
In seguilo si dirige l’alidada a’ punti C, D-, E per ottenere i raggi ac , ad , ae al di sopra della plancetta , di poi si dovrà portare la plancetta nel punto B , e ripetere la medesima operazione falla al punto A , per determinare i raggi bc bd , bf quali mediante l’ intersezione con primi raggi , verranno a determinare punti c , d , e. In tal guisa la figura abede che unisce questi punti sarà simile alla, forma che ba il terreno ABCDE. Problema XXI. Determinare la pianta di un terreno senza la ,
,
i
i
i
plancetta e coll'aiuto del solo cordino e dei paletti
Digitized by
— in — Sia ( fig.
A B C D E terreno del quale se ne Voglia la pianta 79) si tiri la retta A B. Si abbassano le perpendicolari il
CG, ER D II dai vertici c
Ai poi
perpendicolari , del pari che
la
G K, HR. Ciò fatto a
m
,
si
ritrovate
si
A B
,
A G, GR
,
misurano
A B
,
tutte
c la distanza
foglio del disegno
prendono sulla scala tante in
si
retta
tracci sul
parti
RU c
queste A C,
la retta
,
per quante se ne sono
trasportate
sulla
retta
punti g, k, h m. Alzale le perpendicolari gc am si avranno Re , hd e riportate su di esse le parti che si sono ritrovate in ,
i
,
G G, R E, HD si avranno'! punti g, d, e, che congiunti oon a b la figura aedbe rappresenterà
Problema XXll. Fare
il
i
punti
pianta de| terreno dato. profilo di un terreno di cui si è le» la
vata la pianta , per una direzione di corto intervallo. Sia APB ( fig. 80) la direzione secondo la quale si cerea il profilo di un terreno irregolare e limitato tra i punti A e B. , Si situi la livellò nel punto P , quasi nel mezzo de’ punti rstremi A , c B ; e poi si vada situando successivamente l’asta di mira ne’ punti A, C, D, E, F, B, situati in una medesima direzione ; dirigendo sempre lo stesso raggio orizzontale ^ senza, mai spostare lo strumento. Indi si misurino l’altezza OP della livella , l’altezza Aa , Cc, Dd ec. della mira, e le distanze orizzontali, che si frapponpunti A , C , D ec. Fatto no registro di questi vagono fra lori , o piuttosto segnatili sopra uno schizzo , simile a quello della figura ; si tiri sopra il foglio di disegno una retta oriz* zontale ab , sulla quale si prendano delle parti ac , cd , dp ec, rispettivamente uguali alle distanze orizzontali , e ciò per mezzo di una scala già costruita per uso del disegno. Da’ punti a , c, d cc. alzando delle perpendicolari sulla retta ab , si prendano su di esse delle lunghezze rispettivamente uguali alle altezze ver^ licali della mira, 1 punti estremi A, C, D ec. rappresenteranno il corso del terreno , e la sua ineguaglianza. Problema XXIII. Costruire praticamente sul terreno degli angoli di un determinato ninnerò di gradi e praticamente conoscere i gradi che si contengono in un angolo tralciato sul terreno con il solo cordino cd i paletti. Per costruire sul terreno un’angolo dato, (quando non si paletti ed il cordino , bisognerà hanno altri strumenti che consultare la seguente tavola, il cui uso è dall’angolo di 60 gradi fino a’ quello di 160 gradi, che sono gli angoli di cui ordinariamente si costruiscono in campagna; essi vi sono seguati da ^ in ^ gradi. Si fa uso in campagna ancora degli angoli 30.°, ma i primi si sanno costruire retti , degli angoli di tirando due linee rette l’ una perpendicolare all’altra, i secondi si ottengono- dividendo gli angoli retti per metà, rd i terzi \ dividendo per metà gli angoli di 60." i
i
Digilized by
;.
... .
TAVOLA PRIMA. Tavola risguardunte le corde per costruire gli angoli da 60,0 yino a 160.“
CORDE VALUTATE
60. . . r
65..... 70..... 75 80 85.....
CORDE VALUTATE
la
in piedi
piedi, pollici e lince
c millesimi 'di piedi
Piedi Miti, di piedi
GRADI.
Pie,
Poi.
Linee
10. 10.
0.
li.
5.
0... 11... 8... 1...
12.
8.
2. 10. 6.
10.
10. 11. 12.
65
14. 14.
8.
100
15.
3.
105
15.
10.
no
16.
4.
115 120 125
16.
10,
3... 1... 8... 11... 10... 3.. 7... 5...
17. 17.
8.
10. ..
8.
130
18.
1.
6.. 8...
135 140 145.... 150..... 155 160
18.
5.
6. .
18.
9. 0.
6... 10...
18.
19.
19.
3.
9. .
19.
19.
6.
8.
3,. 4. .
19.
19.
90
12. 13.
1.
La prima colonna della tavola
12. 13.
14.
746. 471. 175. 856. 512. 742.
.
14. 15.
15,
16.
16. 17. 17. 18. 18. 19.
19.
321. 867. 383. 868. 820. 740. 126. 47S. 794. 074. 318. 526. 696.
‘
indica l’angolo ,
la seconda lunghezza delle corde , corrispondenti in piedi pollic.i'c linee, il calcolo di un raggio di 10 piedi; e nella terza i delti piedi pollici e linee , sono ridotti io decimali onde facilitarne l’uso. Si voglia dunque costruire al punto A della linea AB un’ angolo di 80.“ Bisognerà prendere AB di 10 ( fig. 68 ) tiedi , che è la lunghezza del raggio col quale si è calcolala fa esposta tavola , e poi piantare in A e B due paletti , indi lc« gare appunto A un cordino lungn 10 piedi , ed al pùnto B un’altro di 12 Apiedi , 10 *pollici, c 9 linee ovvero di 12 piedi 1 S5Ó e ( valore della corda trovata Della tavola aozidetta per
la
sotto
1000
Digilized by
,
.
— 427 — ìuiìno bisogna tendere ambo i cordini . Ai punte dei medesimi cordini s’ incontrano , si pianterà un paletto , e la* linea àC farà allora colla retta AB
r angolo di SO”. ) ; punto G ove le
un’angolo di 80“.
PrMema XXI T. Misurare praticamente un angolo tracciato sul terreno.
La tavola medesima , dà il mezzo come conoscere quanti gradi contiene un’angolo dato. Sfa l’angolo BAC ( Itg. ^8) già tracciato sili terreno , e di cui se ne vuol conoscere il numero de’-gradi die contiene. Si prendano AB , AG di 10 piedi, e si piantino due paletti, uno iu B , l’altro in C ; sì misura la corda BC , e suppongasi essere di 12 piedi , 10 pollici , S linee , ossia 12 piedi, 8S6 millesimi ; si cerchi nella tavola qual’ è l’angolo corrispondente alla succennala corda j e si troverà per r appunto l’angolo di 80.” sicché l’angolo BAC è di 80.® Se nella tavola non si trovi esattamente il valore della corda BG , si vedrà a quali angoli di quelli notati in essa , più si avvicina , ed approssimativamente si avrà cosi la misura delr angolo dato Probi. XXV. Vogliasi misurare il terreno terminato da linee rette ABGDE (Cg. 81). Primieramente tirasi una lìnea retta AMN della direttrice che tocchi esternamente s’è possibile il terreno, ed oltrepassi con i
suoi estremi gl] angoli più sporgenti di esso; da’ due_, punii due altre diretsi elevano due perpendicolari , o sia dipoi si conduca perpendicolare a queste due ed
M ed N trici
MP
NQ
,
retto e parallela alla prima , un altra linea direttrice PQ , che lutti gli anil terreno in un retlangolo ; finalmente da le corrispons’ abbassano s^ra le direttrici , goli del terreno
chiude
,
denti perpendicolari Bb Cc,
Dd, Ee le quali dividono in
trapezi,
cd in triangoli rettangoli lutto lo spazio compreso fra il rettangolo MNPQ ed il perimetro del proposto terreno ABGDE. S’ incomincia in tal caso a misurare le basi , e le altezze di questi tulli se ne calcoleranno le superficie, in conformità delle regole di sopra assegnate ( Geo. ^ pia. cap, quindi se ne riunirà la somma, per dedurla daH’araa . ) ; del retlangolo MNPQ, e Indifferenza sarà la misura del proposto terreno , qualunque sia l’ irregolarità della sua figura. Problema XXVI. Misurare approssimativamente una figura tracciata ?ul terreno di cui il perimetro non è tutto rettilineo. Si è supposto nel problema precedente che il perimetro sia composto da linee rette , ma se del terreno da misurarsi
triangoli e trapezi, dei quali
X
,
non lo è , allora si cercherà di racchiuderlo in uba figura relliiinea , che di poco ne differisca , siccome vien mostrato nella ad eseguirsi , mercè il fig. 82) lo che sarà sempre agevole ( grande aumento dello
linee rette nel
contorno del terreno ed al-
Digitized by
Coogle
— 4«8 — il perimetro ABCOEFG sì può appróssimatiTanicuiu dire esser pure la misura del contorno dvl terreno. 11. Rapportare sulla corta una figura qualnii> Problema
(ora misurando
XXV
(|iie
misurala sul terreno.
AM
sia uguale a 40 teso sul terreno la lunghezza , e che la scala del disegno ( fig. 79 ) dinoti la lunghezza di 10 lese. Si tirerà allora sul foglio del disegno , una retta, am lunga quattro volte la della scala ; inoltre supposto essersi misurate sul terreno le rette AG, GII, HK, RL, e trovale eguali a 4 lese , 8 tese , 6 tese , 6 tese , e le perpendicolari BG , GII , FR DL uguali 6 tese , 7 lese , 8 lese, 9 tese si
Supponiamo che
(li
,
,
prime
compasso , e si
prenderanno sulla scala
le
adatteranno
am; e da' punti g,-h, k , sì
1t!
sulla retta
distanze
col
elevano
bg , eh ,‘kf, Id , le quali sulla scala del diprendano uguali a 6 tese, 7 lese , 8 lese, 9 tese con. a,b,c,d,ea f, con delle rette, la figura
perpendicolari
segno
si
giunti
i
iibcdef
che ne
punti
risulta
;
sarà sìmile a quella misurata sul terreuo
ABCDEP. Problema XXVIII. Rapportare sul terreno una
figura data
sul disegno.
Si retta
cercherà
di
dividere
la
data
figura
am ( fig. 79 ) e delle perpendicolari bg
tanti trapezii a triaugoli ;
non che le rette ag
,
gb
indi ,
sulla scala del disegno , si
misurate
per
, ,
mezzo
eh , fk ,
della
di , iu
i|uesle perpendicolari ,
bk, kl col compasso , e rapportatele trasporteranno sul terreno , nel se-
guente modo. Supposto essersi trovala col soccorso della scala geometrica am 40 tese, ag 4 tese , gh 8 lese , bk 6 tese , .kt =: 6 tese , bg 7 lese , fk 6 lese , eh 8 lese , di 9 lese. Si tirerà sul terreno una retta AMb= 40 lese, su di essa si prenderanno le parti AG, Gl^, HR, RL uguali a 4 lese , 8 tese ,' 6 lese , 6 tese , dai punti G , li , L , si ele,
=
=
=
=
=
=
=
=
R
RF
GB , HC , , LD , uguali a 6 tese, 7 tese, '8 lèse, 9 lese, e fiuàlmente , -faeendo passare delle rette pei punti A , B , C , D , E F , la figura ABCDEIF che ne risulterà tracciata sul terreno j sarà perfetlauicnle simile a quella abedef indicata sul foglio del disegno. veranno le perpendicolari
Digitized by Goc3gl(
Modello A. ( Foglio mensile
per la rivista di Commissario. )
GU.VRXIGIONE DI
REGGIMENTO COMPAGNIA
BiTTAGLIO>'E
Foglio
di Rivista passala al
..
... al primo del mese di
dal Commessario di Guerra D.
ruolo.
NOMI
del
e
Numero
.
.
.
(a)
MUTAZIONI GRADI.
c
Movimenti.
COGNOMI.
(a) Kotj. Questo è il foglio di chiamala mensile della Rivista di Commessario per la Compagnia c volendolo per Io Stato Maggiore e Minore basta ìadicarlo nel sito ove sta scritto batlagliotie e eofnpngnia. Fani. 1 :
Digitized by
. .
.
KlCJPlTOtAVOSS DEllJ FOHtJ.
tl
PRESENTI
PER MEMORIA.
c come pres
INDICAZIOISE Mancanti di
i u
C
4?
u
© 9i ©
giiistificaz.
o
I
de’
ò
> ©
©
compie
ce
CB
K
ce
GUADI.
©
c
a.)
.2 *35
0.
M
e
’5d
X
3
(X.
c
Distaccati.
*i
ce
o c
s1
CB
5
K
«.•
ir
c
<
©
ospedale.
sx Presenti.
O al
£ ©
CJ < .
TOTAI.E.
Manca
©
L'flìziali.
1
Totale.
•
Truppa. /(
-s
Totale.
BILANCIO della FORZA.
DETTAGLIO. Era la forza al
ulTiz.
irup.
ufliz.
trup.
| 1
Alte. .
totale. Basse.
:
.
-
.
1
,
Desta la forza al l.” .
;
11
Commeii. di Guerra.
i
il
•
!
t
•
‘
Comandaule.'
lucarlc. de’ ruoli.
Digitized by
Coogle
ll(
Modello B. (
Foglio di Presi )
ANNO
keooimento
E S E
BATTAOLIOSE
di
foglio di PiiEsrr. Val
COMPAGNIA.
al
s .3
S 'S. O «5 i S.5 .
(/}&.& •S es
o r
Averi per classi per gl’ interi 3 giorni, cioè:
^ i: — Gm ^21 x S co t> p u 5 o— £« 2e o s w O z s
GRADI.
ft>
“I a
Presènti All’ Ospedale
Totale.
TOTALE. Da aggiungersi secondo le mutazioni dietro notate
In permesso In giud. fuori corpo
TOTALE generale Da dedursi come dai dèliag. che segue alla pag. dietro
Effettivo
Resta netto...
Dithiaroiio qui sottOscriHe Goihandanie la somma di due d^spcttanze diverso dovute agli uomini
OuMtier Mastro del
.di
aver r|cevutO dal
m abbiwuconto del presi dal. . .al .... andante
mese.
Digilized by
Googlf
ir
MlVTJZtOSI jrrF.SUTR DÀL
annuale.
ruolo
del
Numero
Digitized by Googli
Modello E. ( Foglio di akhigliammto. )
BATTAGLIONE
BATTAGLIONE
Nominale d' Abbigliamenlo pel
COMPAGNIA
Semestre ISS
Digilized by
rt
CASCHI.
CAPPOTTI. N0MI
© « x>
O
Matricola.
c
GBADI.
iO cc
£ a
idem.
idem.
“O
di
idem.
idem.
idem.
COGNOMI. Numero
a.
<
t£ .2
Febbraro
Aprile Marzo
Maggio
Giugno
5
m:
Digitized by
VII
GIAMBERGHE.
DISTINTIVI.
PANTALONI DI PANNO.
STIVALETTI.
fiERSETTE.
'•
•
•
A
•
-
1
\
Digitized by
tlll
CRAVATTIM.
PANTALONI BIGI. ec. ec
GIACCHE.
n
ec.
2
fi?
«36
So e
«sa
e
« ••
> *1
iti
cj
Aprile.
*
Marzo.
«
Febbraro.
0
m
Giugno.
e
(
05
|
|
•
c c
c Genere.
Genere.
Genere.
2."
1.”
2.*
È C.I
o 6
•o
•c
0
o
£ È 8^
È V
e
o
•a e
Idem.
1
£
e o
£
*t3
2.”
•
e
c4
<N
«ìn
e 01
1
*
i
•
i
i
•
I
1
1
1
1
I
Digitized by
Modello D. (
IX
Stato di Casermagqio di una compagnia. )
REGGIMENTO BATTAGLIONE. Stalo de’segucnli generi di Casermaggio esistenti presso
1
RICEZIONE
EPOCA
V E n S A M E YT O
1
I 9 5
Sr!
<
LANA FERRO
5 u H
Ùm
Iti Iti
©
TRAVERSINI
es (d
5
TU.VVERSINI
.NJ
P.AGLIONI
P.VGLIOM
COPERTE
ir
fi.
© ©
ir
SCANTtl
| | || |
1
letto
o poslo
s 0
t/j
0)
2
"S. un
o 3 •3
ai)
<6
2
e
3 S
Anno
lA
.2
M
1 1
posto
posti
(A
o
posti
tA
o posti
posto
posti
c;
un
ad
duo
a
c> un
due
a
due
*3
a
a
ad
(lue
*o
a
H a
w
a
a
e
c
posto
c9
1 1 111 es
-A
a
1a
s.
e
«
un
ad
posti
due
a
posto
un
ad
posti
due
a
posto
un
poslo
da
un Tavole
ad
ad
1111 1 1 cS
es
-
Fani.
2
Digitized by
Modello C.
X ( Foglio
di distribuzione de' generi del magazzino. )
REGGIMENTO
Battaglione. Bilancio de' generi di
Cappotti
DETTAGLIO.
Mesi a percorrere. (HI 47 4H 45
U 43
Vesliario del
Pantaloni rubi
Giacche
Mesi a pereorrcre.
Mesi a per
e< i14 23 i± i \ 20119 ec I2ill|i0
9
Restava al 1.° Gennaio 18 Ricevuto dal Magazzino Idem pel soldato N. N. in rimpiazzo di qiH'Ili venduti , perduti o consumati pria della durala prefissa . Prolungali di durala. . . . Venuti da altre Compagnie.
Totale dell’introito unito alla resta Versato in Magazzino Si deducono i generi venduti , o perduti dal soldato N. N. Di'diizioiie de' generi bruciati, giu sta il verbale , del soldato N. N. morto di malo conlaggioeo . . Asportato dal disertore. . . . Dedotti per altrettanti prolungati in durata Passati ad altre compagnie. . Rimasti presso gl'individui .
Consumali
TOTALE Generale dell'Esito. Resta
al
1."
Febbraio.
Passaggio di durata.
.
TOTALE RIUNITO
Stabilito
(a) I
.
.
da me Comandante la suddetta Compagnia la presente Situazione
corpi aggiungeranno o varieranno tali categorie a seconda de' generi che hanno.
Digitized by
XI
Compio NiA. mese di Gennaio /S
VESTIARIO bige.
correre
8
7. ed
Pantaloni
Scarpe.
Camice.
Sole, (a)
.Resi a percorrere.
Uesi a percorrere.
Mesi a percorrere
Mosi a percorrere.
U 23 22 2t 20
6
di cotone bianco.
It)
ec
5
4
3
2
1
ec 6
5
4
3
2
t
ec
G
a
4
3
2
do’ generi ili Vestiario esistenti presso la stessa all’ epoca del 1.* Febbraio 18 Il
1
ec
...
Comandarite la Compagnia
Digitized by
. ,
Modello F.
XII
( Ruolo annuale. )
ANNO COMPAGNIA 0 SQUADRONE. Ruolo nomiiialivo dogli Uflìziali c do’ sottu-ulllziali e soldati della suddetta compagnia o squadrone per l’anno 18 ....
Coiiiposizione della forza all’epoca del 1.® gennaio. esimila dal ruolo precederne.
PUESE.Ml. l.MHCAZIONIi
alla
spedale.
de’ gradi
a. ’S
o
Capitano
Primo Tenente . Seeuiido Tenente .filiere
Totale..
Primo Sergente.. .Secondi Sergenti Ca|Kiral furiere.. Ca|)orali
Tamburi Tromba .\pprendislu. . . . liiinstalure
Soldati
Tnlale.
t
me Commessario di Guerra incaricato della rivista del presente Ruolo degli uomini per l’ anno nel numero
Stabilito da
suddetto Corpo di
il
Ufliziali, e di
.N.°
sotto-nlfìziali e soldati. k.
Il
il
1 .“
Gennaio
Coimiiessario di Gueiia
Digitized by
I.
L A I
Z I F F U
'OjquiojiQ
ojqtuJAO.Si
Gennajo...
1.”
HTV10.I.
1
COGNOMI.
1
1 1
^ “
À
H
s à
un ao
uuldeidas
c
1
•OUBJAOS UlOIS -soonojujiiv
1
!l>
B!|iJ!S !P iiaM)
BlIUBqUlO'l !P u!|2lipoH
1
’oieuuoo
•oiBjqqoj
’OZJUiV
•8|udv
'oiSSsiv
oiiSiuo
•oi|2iri
•o)SoSv
•Djqojio
di
al
'djqtuanas
MLTAZlO.VE
C
'7i
b>
«8
P s
*5
<8 fi.
fi
(/>
O
S o CJ
E
a
S
C9
'a .2 *N
SOPhAPPlÙ
averi.
E
ULTIMA
NOMI
—
J.
XIII
'
$
Digitized by
SOLDATI.
E
SOTTO-UFFIZIALI
JIV
Digitized by
al
passare
nel
individuo
sottonotato
il
seco
asporta
che
, dote
,
.
cuoiame
vestiario
di
generi
segnenti
de’
Stato
1
H O Cj
u s o
ODOOIJ
‘SoiaqiO
-eojaqigitjoj
onog
'93iuie3 'iaoz[B9
moieiuea
sfed 9jnie|OS
’aSiq oqqnjo
'(Siq
’iqoQBiq iao|eiuBj
Kfl
•9113JJ9a
lOinsACJD
H ’
< M
> „’n e8j9quiB!o
'Oiqiu 9ao|B)(iBd
e
GRADO.
iineno
COGNOME.
'oiioddo3
llfed
'eujiieds 9 auuojnixx
NOME
Biooijisui ip ojauinj^
t
•
,
Soldato
2 ar
i
1
q;
0
O
espresso.
sopra
di
e
durata
,
quantità
qualità
della
espresso.
sopra
durata
II> di
•c
s
della
qualità
,
quantità
2 « "a e
3I* 2 ^ I s s
o_
_o
a p
XV
Comandante
il
II
Comandante
il
Napoli
'
Napoli
Jl
Digitized by tjOOgle
XVI
REGGIMENTO B1TTAGLI0^E
Stato de’ generi
f.
d.
che asporta seco
passa al Reggimento
il
sottoscritto individuo,
B
GENEBI
f.
d.
NOME
r idem.
GBADI
c
paia. bigia.
COGNOME.
Cravattino.
Pantalone Bonetto.
Camice.
Coturni
Giacca
N.
Soldato
N.
Dichiariamo Noi qai sottoscritti Membri 'componenti il Consiglio di
Amministrazione del suddetto Beggimento aver consegnato individuo
i
suespressi generi
f.
d. perchè passato al
al
sopradetto
Beggimento B
Napoli
Il Consiglio di Amministrazione
DigitU:i“d by
Googic,
.
Modello H. (
XVII
Foglio di Sussislenza
)
AKGOIME5TO
ANNO
BATTAGLIONE
MESE DI
COMPAGNIA
FOGLIO DI DISTRlBtZIONB.
Foglio nnminaUvo dc’golto-iiflìziali o soldati che nel corso del mese di ..... . han fallo parte della suddetta compagnia con l’indicazione delle mutazioni e de'mozimenli rispettivi e con l’ammontare degli averi corri apoodenti a ciascuno di essi | non che delle razioni di pane ad essi dovute pel mese suddetto.
il ^ «
SPETT.4!«ZE GloBlVAUKRF.
M’!UERO
AUMUVTAIE
che godono alcuni individui
delle giornate.
individuale per tutto il
w 6
olire il presi, cioè
Anzianità
l-s
di servizio.
^
o §S
SaE
a
uy
*
«
'£*9
13
giT £ £
SI
& D G
d.Ig
D. C.
Ricapitolazione degli averi spellanti a riaseuna classe eompresa nel presente foglio, c riporlo delle giornate di presenza pel drillo di pane. AVF.ltl, cioè:
nil'OllTO delle
CLASSI.
giornate
ifl -«
di
e
Totale.
presenza.
Presi.
1 •r"
D. G. D. G.
D.
G
Totale..
Dichiaro io qui sottoscritto Comandante della suddetta compagnia di aver riccrnlo dal Quartier Mastro del suddetto corpo la somma di Ducali imporlo del presento foglio di distribuzione riguardante gli averi spettanti agl’individui della mentovala coiripagnia pel mese di dello anno. Dichiaro inoltre di aver ealrallo numero razioni di pane per tanto che n» corri spomi ano alla della compagnia giusta il lolali delle giornate di presenza
Fani.
3
Digitized by
Googlc
Modbixo I;
xriii (
Quadro dell’ abbumoonlo )
GUARNIGIONE DI
Quadro della foru del suddetto abbuoncouii del mese di
per regolare gli all’epoca del tanto degli averi degli Uffiziali che del
truppa.
la
| i | || Il
1
T i.
1
4
SITUAZIONE
o
della forza CI reli uliziali.
1
averi.
ìb
denaro.
o
INDICAZIONE
a
di Bapprescntanza comando.
V e de’
Soprassoldo.
in di
'Sq
ao
•1
Soprappiu
Foraggi
Totale.
Soldo.
3
<
GRADI.
g « 1»
Totale.
D.A-C 0.6 C
a*
D-GC D.G*C D G-C D'G’C D GC
'
-
'
•
Totale.
SEGUITO
.1
^
»
1-
•
Totale abbuonconlo pergliUflìuali... •
Digitized by
.
..
XIX
AVERI DELLA TROPPA. /.it
SITUAZIONE
Presi
della forza della Irup.
INDIC.VZIONE
V
'>
ri
Per
di
Totale.
quanti
W
;
*
(orifTa.
a
u'
de* gradi.
2
ai
1
D.G.C.
D.G.C.
1
\
Totale abbuonconto della truppa..
•
SEGUITO
Totale Generale.,
Nota. Pe' corpi che godono il pane in denaro, si porterà raumciilo •otto la robrica del soprappiù di averi , come pure per altre conces-
Soprappiìi di averi
Mantenimento Vestiario Massetto (per la cavai.)
Assegni di
sioni particolari.
Altra- Negli abbuonconli si debbono considerare come presenti i distaccamenti , quantunqne non avessero giustificato ancora la loro
Totale abbiionconto di truppa
A
esistenza.
11
li
Commissario di Guerra
OPER.VZIOM DA ESEGUIRSI DALLA REAL TESORERIA. Rifiorto del Totale dogli
Ay»I!|
;
.
D.
.
.
.
I).
Generale
.
.
D.
Ulllziali. .
Truppa
LIBERANZE I.N ARBUONCONTO. Averi degli Ulllziali pel
mese
Prima quindicina di prest e soprappiù di presi . Prima quindicina di assegni Seconda quindicina di presi c soprappiù di presi Seconda quindicina di assegni .
.
.
.
.
.
.
.
D. D.
D. D,
1
Digitized by
Googlf
Modello K.
XI (
Sialo del pagamento degli averi per gli UJj^ziali )
itjss L n i
UEGGIME.NTO Stato de’ Signor! Ufliziali del suddetto a’quali si corrisponde il soldo, soprassoldo , ed indeiiDiti diverse loro dovute ucl suddetto mese , ed anno.
quicianre
COGNOMI.
per
r, Firme
NOMI
Carltteaui Vero da Noi Meiabri eomponeoti il Cooaiglio di Amminiairtiione del ^addetto legglmento il presente foglio di pagamento , il di coi ammontare netto •Ile eomnetoue ritenuM a favore del Tesoro ammonta a Ducati Tlapoii li Consiglio di Amminislmiions
Di •
i
by Google
m
Modello L. ( minuta
.
agijiusli per la Scrit ania ili Razione )
TESORERIA GENERALE.
REGIA SCRIVANIA DI RAZIONE.
REGGIMENTO
_
'
I
.
Aggiusto in denaro pel mese di
anno
Digitized by
liti
ANNO REGGIMENTO Aggiusto
stabilito dalla Regia 1.* del mese di il
passata
Scrivania di Razione per le spettanze del cd a norma de' Reali Stabi,
. 1 ^ Heattunlo generale della forza , giusta i fogli di rivista , esclusi quelli
LJg.
.
^
^
U F F I Z I A L 1.
1 COMPAGNIE Colon.
0 Colonnello.
C9
Maggiore. Capitani.
SQUADROrtE. Tcn.
cJ &>
d
StatoMag.emiu.
« ^
( 1
Ili d; (fi {
« >
)
«^ no/ \
Totale .... Seguito. . .
——
—
———
—
.
Totale generale
.MJMKRO DEGL’ L>D1VTDL’1 1
,
che hanno dritto alla prima messa di vestiario Per la ravalleria ) (
1
'
,
e della massetto.
•si
COMPAGNIE Reclute
0 SQUADRONI.
ammesse
S c =
•
£-1
Stato minore.
ili! .
eè « ( 1 i
2ii
« T3 f
;« o
(a) Per la Cavalleria ed il Treno, dopo le varie categorie degli uomini bisogna metterci quelle per gli animali divise in l'IBziali , Truppa , Mule di Regio Conto.
Digilized by
ni II
MESE Dì eorpo pel ceniialo limenti e tariffe in vigore.
suddetto
mese , regolato
sulla
rivista di
Commessario
Digitized by
XIIV
Spettanza
AVERI DEGLI UFFIZIALI.
dello
Stalo Hag.
A\K1U
ALI
per ano di ofa< cU»*t.
C ’i 4>
G R A G 1.
Si
O
o
.2
o
« c
29
m a
C9
B
•o
£
•a
c
*o
Ò
s
2 X
3
Colonnello'
INTERA CLASSE.
IB
•%
o.
S
iKstr
O
« L. c.
*5c
u
en
2
ee A.
<
fa
«B
ò
3
6
c
2 "o
e
X
'w>
(Q ba Cb.
’5b
c
tu
a
o
H X X <
*«
i**
....
Tenente-Colonnello Maggiori Aiutante Maggiore Tenente Quar.Mastro Cappellani . . Chirurgo . . Chirurgo . . Capitani .... .
i'rimo Tenente Secondo Tenente .
Allieri
Seguito,
Totale
.
I
1
ABBONI. Per gratiflcaziouc al Cuminessario del Re
t
:
Digitized by
IXVI
o
S
g ’Sb” “
Aiutanti Portabandiere l.° Sergente foriere.
.
.
.
Tamburo maggiore .... Profosso Caperai tamburo Caporale de’ guastatori
.
.
Capobanda Musicante Grancassa
,
cassa rullante
e piattini
Armieri Sarto c Calzolaro
.....
AUMENTO. Per soprappiìi di prcst*giusta
il
corrispondente
foglio di rivista.
umero
'
T3 I C5
DEDUZIONE.,
Liquida spettanza
,
Digitized by
Googk
XXVII
Digitized by
,
XXIX
Spcuania generale del corpo.
Riporto
.
V
Abboni calcolali sul numero delle piazze risultami dal premesso rcassunlo generale ricavalo dai corrispoudenli fogli di rivista.
Per sola
INDICAZIONE
memo-
OGGETTO.
degli
ria.
abboni.
Da abbonarsi al
corpo.
Vestiario
Mantenimento
.
.
.
Massella (per la cav.)
Ueassuntu generale delle giornate , che danno drillo alle razioni di pane , viveri e foraggi del presente mese giusta 1 fogli di rivista, da tenersi presente nell’ aggiusto dì provvisione trimestrale.
NUMERO DELLE GIORNATE dritto
pane.
gior-
COMPAGNIE
di delle
che danno drillo alle razioni. Di VIVKRl
DI FORAG.
danno
0 razioni
Squadroni.
che
gli
la
la
Numero UlTiziali.
per
per
per truppa.
truppa.
nate alle
Stato maggiore Stato minore
ei>.2
)
n o V
sii Totale generale.
Il
Capo di sezione Totale delle spettanze del corpo.
Digilized by
X» Ricapitolazione degli averi pel mese di
SPETTANZA STATO MAGGIORE E TllUPPA.
GENERALE
DEL CORPO.
Stalo Maggiore
.
.
.
,
Stato Minore
Compagnia, Squadrone In In
In
In <
In In
In
In
In.
In
In
In
In
In
Digilized by
Coogle
XXXI
Dimostrazione comparativa della spettanza, co’ carichi da farsi al Corpo.
Spettanza
Onerale del corpo.
Riporto della spettanza Riporlo della risulta in credito pel mese precedente trimestre Riporto del credito della sussistenza del Totale
.
CARICHI. Riporto del debito del mese precedente
A
Idem del debito delle sussistenze del da
N."
•
a
u
n
»
»
ti
N
»
»
un»
Ricevnto dal corpo con liberanze
I
»
»
i)
u
m
»
»
»
•
Bisulta del mese di
D.
questo Corpo in della somma quali saranno nel secondo aggiusto di io
A
li
Il
Vizio da
Capo di Sezione
me Capo di Riparlimento
Lo Scrivano di Razione
Verificato dal Controllo per risultato di Il
vizio da
'i:
di
in
i
u
j»
»
Secondo il presente aggiusto resta di ducati
trimestre
per
in
Capo di Sezione
me Capo di Riparlimento Vizio
da me Controlore Generale
Digitized by
soLojnt.)
e
de'
,
sono-vrpiziAU
db
{M^ricou
M.
Modello
,
XIXll
USCITA
CAMPAGNE
DATE
dello
ed
,
Osservazioni.
corpo;
al
,
ha l’
allo
arrivo
che
anteriori
domicilio.
nomina.
quelle
ed
ultimo
l'individuo
servizi
comprese
motivo
,
/
filiazioni
cagionata.
corpo.
al
anteriori.
appartiene.
e
contrasegni.
ojduinj^
nienza
dell’
ultima
vi
sono
Decorazioni
quali
c
de’
loro
genitori
loro
provve-
cui
de’
nelle
al
corpo
c
data
azioni
luminose
individuo
c
dettagli
dogli
individui
dell’
arrivo
e
compagnia
DATA
GRADO
Ferite
Battaglione,
COGNOMI
NOMI
E
’duipjo
•
Digilized by
Coogle
.
) 0 Modello
(
) Autorità.
altre
ed
Brigata
di
Comandante
,
Piazza
per
la
Reggimento
del
giornaliera
Situazione
(
REGGIMENTO
del
epoca
all’
Reggimento
suddetto
del
forza
della
Situazione
1
1
UE‘
PRESENTI.
i1
CLASSIFIC.4ZIO.NE
-c N FOB
L.A
ESISTE
COM'
Kw ^5 < tr. >-3
iL
•niBioj,
9
C<
C.
E
bt
K b 'I1U0SS8
MSap‘101
lìi
*otzipni^
'OSSduiJdd nt
111
’ssiuimo;)
*ncoi>o)sia
*vzua3so|
•6AU03 uf
Iddlux !i8!*ni.i
rddnjf.
BtJdnj.f,
MVizui.l
Bndn.ix
n«!*an rddiuj.
eil(lii.i.l.
MCIZHI.1
eddiux
ìi«!^nn
uddiijx
«ddiux
UI9PI
’d.\OJ)|C
oispadsQ
Bddaix (b)
!I«!B!1I.1
Bdcliijx (b)
!i«!*nn
Bddnjx
I|8!2Bi:l
Bddii4,i.
eddnjj.
neizmi
Bildiux
U«!*!ll.l
vddlux
un
nsìi'nii
‘o8od| |op
>I«|0X
*i?«e3iii}tuj.ijui
a. e.
a
N b b 9 'oiafduioD 1»
'dJdfsa ,A«np 0)9iduioa if
BTJOj
•»iiv
•OSSBfl
•i88o ,p S2J0.I
•j4ar !p
..
•
1 1
1
1
1
*
«S
et
u a
ci CJ
o
'o)
'
.s
s Ij
3
’c .2
rT’,
4
*
il
dippiù
per
la
Cavallrria,
cioè
dopo
la
categoria
Truppa
viene
quella
di
Cavalli.
XXXIII
c es
C et B o
a a
CJ)
o
Fani.
aggiunga
Si (a)
Digitized by
V
Modxu.0 N. ( Stalo numerativo delia forza per la rivista
CORPO Stalo numerativo della forza del suddetto
Corpo all’epoca
Totale,
XXXV annuale d’ lipexiane. )
per la Rivista d’ ispezione passata
del
VOWHI.
ANIMALI.
CATAL.
o a Ufiziali.
Ufiziali.
ANIMALI. CAVAL.
0 a
Conto
6 R. cè
Truppa.
1
UOMINI.
I2 C£3 Ufiziali.
Muli
il
Truppa.
Conto
ó R.
p td
Muli
di
Digitized by
«XVI
Modflio S.
REGGIMKNTO
COMPAGNIA.
Ricapitolazione della compagnia in plotoni, sezioni e sptadrone.
Capitanò D. Alfitre D.
A A.
B B.
Primo Sorgente Q Q. Caporalo Foriere
I.'
T T.’
PL0T 0
E.
Primo TcBcnte D. N Jf.
PRIMA SBZIOKR.
SECONDA SBZIOIÌE.
M M.
Seconde Sergente N N.
Secondo Sergente
i.*
Squadra.
2.* Squadra.
A A.
Caporalo K K.
Caporale
3.* Squadra.
4,* Squadra.
0 0.
Caporale 1 1..
Caporalo
B B. soldato. C C. idem. BD. idem. E E. sarto. F F. ralzokto.
GG. tamburo. '•t
2.*
Secondo Tenente D.
N N.
TERZA SEZIONE.
CCARTA sezionìi.'
SecoudS Sergente H H.
Secondo Sergente P P.
Squadrai Caporale
R R.
•
PLOTONE.
6.* Squadra.
Caporale 3 S.
7.* Squadra.
Caporale
V V.
8.* .Squadra.
Caporale
X X.
Digitized by
Digitized by
Geogle