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NAM Anno 3 (2022), Fascicolo N. 12 Storia Militare Contemporanea (Novembre)
Fig. 1 – Afghanistan. Abitanti di un villaggio con l’anteprima di una carta di produzione occidentale delle loro terre e dei pascoli, 2008 (da D.E. Batson, Registering the Human Terrain, cit., fig. 32 a p. 69).
sua preparazione e le sue conseguenze sono state e sono da sempre – come è scontato fuori dal mondo accademico in particolare italiano (e non solo) della disciplina Storia dell’architettura – aspetti fondamentali della vita degli uomini, in Occidente come in Oriente, nel Vecchio e nel Nuovo continente. Ma anche perché proprio gli ultimi trent’anni hanno dimostrato in maniera incontrovertibile, dopo la fine della Guerra fredda e nuovi grandi conflitti ovunque, che l’ignoranza o la rimozione culturale di essa e del suo portato imprescindibile nell’antropizzazione M. Caperna, M. Docci, M.G. Turco, cur., Scritti in onore di Gaetano Miarelli Mariani), pp. 261-272, che a sua volta riprendeva temi già affrontati in P. Spagnesi, Castel Sant’Angelo, la fortezza di Roma. Momenti della vicenda architettonica da Alessandro VI a Vittorio Emanuele III (1494-1904), Roma, Palombi, 1995. Ringrazio l’Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio di Roma – e per esso il generale di brigata Sergio Damiani e il dottor Renato Lambiase che a suo tempo mi aprirono le porte dell’Istituto, e oggi il suo direttore attuale (il generale di brigata Giulio Milone), che a distanza di tanti anni ha rinnovato quella disponibilità – per il supporto a questo lavoro. Ringrazio inoltre l’Ufficio Storico della Marina Militare, e per esso l'allora capo Ufficio (il capitano di vascello Gianluca De Meis) e il capo Sezione editoria (il capitano di fregata Marco Sciarretta) per la loro apertura culturale e per avermi concesso di consultare e riprodurre le fonti da loro custodite.