I Gruppi di Difesa della Donna, 1943-1945
L’archivio dei Gruppi di Difesa della Donna: il progetto e la ricerca
BARBARA BERRUTI
Storica, Vice Direttore Istituto piemontese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea “Giorgio Agosti” (Istoreto)
In occasione del 70° anniversario della Resistenza, la Struttura di missione per gli Anniversari di interesse nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha sostenuto il progetto dell’ANPI sui “Gruppi di Difesa della Donna e per l’assistenza ai combattenti per la libertà”, un movimento politico nato nel novembre del 1943, trasversale ai partiti politici e aperto “a tutte le donne di ogni ceto sociale e di ogni fede politica e religiosa”. Nel giugno 1944 i GDD vengono riconosciuti dal Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia “come organizzazione unitaria di massa che agisce nel quadro delle proprie direttive” e il CLN “ne approva l’orientamento politico e i criteri di organizzazione e ne apprezza i risultati finora ottenuti”1. Durante la prima fase di elaborazione del progetto sui GDD è stato individuato nel fondo Tempia, depositato presso l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”
Donne nella Resistenza in Enciclopedia dell’antifascismo e della Resistenza, vol. II, Milano, La Pietra, 1965, p. 127 e segg.
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