ORDINE MILITARE D'ITALIA

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ORDINE MILITARE D'ITALIA

ROMA 1991 STABILIMENTO GRAFICO MILITARE GAETA

UFFICIO STORICO DELLA MARINA MILITARE

I N DICE GE NERALE

Prefazione

Premessa

Ordine Militare d ' Italia

Storia de ll'O rdine

D escr izion e delle insegne

Concess io ni a Bandiere e Stendardi d e ll a M.M.

1815 - 1855-56 1860-61 1866 1866 1878 - 1896 1900 1911 -12 1915 18 1935 -36 1936-39 1939 1940-45 1989

Istituzione dell'O .M .S .- Ruolo degli ins ign iti

Cam pagna di Crimea

Campagna della Bassa Italia

Campagna Navale in Adriatico Lissa Moti di Palerm o

Concess ione speciale a Benedetto Brin

Campag na dell 'A O. ( Eritrea) Missione di pace a Candia Ca mpagna dell ' E.O. (Cina)

Co nfl itto ita lo turco

1° conflitto mondiale

Cam pagna etiopica

Ope razi o ni militari in Spagna

OperaZioni militari in Albania

2° co nflitto mondiale (lO giugno 1940 -8 settembre 1943)

Guerra di Liberazione- 9.9. 1 943-25.4.1945

Missione Nava le nel Golfo Persico

Pag. 9 13 17 18 33 41 51 59 65 97 107 113 119 125 135 145 167 213 219 225 235 291 299

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-I decorati delle Mar in e alleate

-Co nferimenti nelle varie classi dell 'O.M.I.

-Compendio statistico

Allegati Statuto dell ' O.M.S.

Ricosriruzione dell ' O .M.S. Ripartizione in classi dell'O.M.S. Riordinamento dell'O.M.I. Statuto dell'O.M.l. Organ i D irettiv i degli Ordini

Indi ce a lfabet ico

Pag. 305 351 359 365 385 395 399 405 413 423

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PREMESSA

Con la compilazione dell 'ope ra "l Decorati della Marina", ho voluto tributare agli insigniti un più completo riconoscimento degli alti meriti acquisiti in guerra ed in pace, tramandando le loro gesta ai po s teri , e , contem p o ranea ment e, prod ur re un lavoro veramente esaustivo s ulla particolare materia t rattat a.

Contrariamente a quanto s i potrebbe supporre a prima vista, non è stato facile rìtrovare tutti i d at i che so n o stati r ip ortati (decret i, relazio ni s ui fatti, loca li tà e data dell'azione , nome deg li insigniti ed Unità navali sulle quali essi era no imbarcati) per offrire un corpus di dati che e rano dispersi pre sso Enti div ers i , spesso sepolti tra mille altre carte non pertin ent i.

Ma il criterio scguìto che più debbo sottolineare, è quello di aver voluto riportare per la prima volta anche gli insigniti di Medaglie d'Argento e di Bronzo al V.M .. Questo è stato voluto non solo per rendere l 'opera intrinsecamente p iù comp leta, ma anche per evidenzia re come la linea divisoria tra i mer iti dei decorati con le 'l massime ricompense (O. M.S ./I. e M.O.V.M.) e quelli insigniti con Medaglie d 'Argento e d i Bronzo a l V.M. è assai sottile e spesso oscillante più in alto o p iù in basso a seco nda de ll e c ircostanze pol it iche, b e lli che e sociali de l momen to.

Mi sia co nsentito qui ricordare , soprattutto ai Lettori più giovani, quali e quanti fattori hanno inevitabilmente influenzato, in tutti i Paesi de l mondo ed in ogni epoca, la sce lta de ll e d ecoraz io ni da confe rire per un a tt o di valo re. Il cri terio di sempr e , ovv iamente, è stato quello di insignire con decorazioni di più alta distinzione coloro che av eva no dimostrato maggior eroismo e / o maggiore in iziativa ed avvedutezza ta t tic a d i fron te al ne m ic o.

Ma il " pesa re" con fine senso della misura ogni singolo caso non fu certamente compito facile e talvolta si sono date- rip eto, in ogni te m po e luogo- valutazioni di v erse per la s tessa e ro ica az io ne, c on cede n d o le deco r a zi o ni mag giori no n so lo a premiazione dell 'atto eroico compiuto ma per ottempera re anche a particola ri esigenze di ca r attere socio politi co.

In pr imi s ha se m p re gi ovato a i d ecora n d i l' e ve n tu ale b e n evole nz a perso na le del Sovrano o del Comando SuprCCllO, nei loro confronti o in quelli della loro famig li a.

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Sono quasi sempre intervenuti criteri di opportunità di natura diversa come, ad esem pio, stimolare con alto riconoscim ento dato ad un singo lo co m battente distintosi in azione, l'incerta co mbattività di tutto il Repart o; risollevare g li animi dopo un a sconfitta; dop o una vittoria de cisiva largheggiare in ricompense; di stribuirne alcune al termine di un'ispezione alle truppe al fronte come atto di regalità; pareggiare con un certo numero di decorazioni ad una Forza Armata quelle ben più numerose gene rosamente confe r ite all'altra.

D i fronte a tant a varietà e drammati cità di vicende , e sop rattutto di front e a tanti innum e r e vo li att i di va lo r e, è stata avvert it a la necessità di rip o rtare scrupolosamente tutte le decor az ioni: O.M.S ./I., M.O.V.M., M.A.V.M., M.B.V.M. e quel le concesse al Valore di Marina, conferite fino al1990, completando le motivazioni di molte delle più alte conferite a Bandi ere, Un ità e Corpi con le relazioni originali dell e pro p oste e d egli avve nim en ti per i quali esse furono confe rit e. Purtroppo per alcune decorazioni concesse a persona le st ran ie ro non è stato possib il e co m p letarle con le motivazioni in quantO non rintra cciate.

Il mio pensiero riverente, e certamente quello di tutti i Lenori, così come va indirizzato ai valorosi che videro i loro meriti ri conosciuti e premiati, va anche a co loro che non ebbero tanta fortuna, perc hé scom pars i senza c h e nessuno potesse riferire quanto di eroico aveva no compiuto , ch iusi nei locali macchine e caldaie, nei depositi, nelle nori e, e in tutti i mill e locali delle navi e dei somme rg ib ili affondati. Quanti furono? Certamente moltissimi, ma di loro nulla può essere scritto, e le dimensioni dell'opera rimangono quelle, peraltro rilevanti, che si pubblicano.

Il q u a dro statistico che è stato compilato e che abbr accia un period o d i c irca 200 anni, co nsente per la prima volta di leggere un comp e ndi o d i tutte le moti vazion i, così da ricavarne un 'immagi ne fortemente incisiva del cospicuo e gen e roso tributo di dedizione a ll a Patria di cui sono state capaci le generazioni che ci hanno preceduto, ed offrire, a ltresì, un ampio e significativo spaccato della storia degli uomini di mare ed una vas t a co noscenza dell 'e roico sac riJ ic io sempre dimostrato anche dai più um i li marinai, ponendo nel suo g iu sto va lore l 'opera e la strategia anc h e dei Capi e l' impi ego dei mezz i n eg li spec if ici fatti d 'arme.

Ad ogni famiglia d'Italia, che a ll a gloria e alla grandezza della Patria ha offerto il contr ibuto di sangue dei prop ri cari; a tutti que i cittadini che hanno servito la Patria nei ranghi d ella Marina Mil itare , in pace o in guerra, e a tutt i c oloro che pe r un a lo ro partico lare mocivazione affett iv a s i se nto n o legati a ll a grande famig lia dei "Marinai d'Ita li a" dedi co ques to m io umile lavoro, affinché da ll a sua lettura possano trarne con forto , coraggio e nuovo amore.

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Ringrazio l'U.S.M.M . per il prezioso contributo di notizie fornitemi, l'Ufficio Onoreficenze e la 10a Divisione Documentazione di Mariper:>, la 7a Divisione della Direzione Generale per il Personale dell'Aeronaulica, l'Ufficio Storico dello S.M.E., l'Ufficio Sror ico dell'Arma dei Carabinieri, l'Ufficio di Segreteria dell'Ordine Militare d'Italia e quello dell'Associazione Nazionale decorati di M.O.V.M. per la loro disponibilità e collabo razione Roma, li gennaio 1991

Onorino Onone Miozzi '

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L' ORDINE MILITARE D ' ITALIA

Il concetto d i "ricompensa" per azioni di valore sia n e ll a difesa della persona del "principe" sia in quella dei suoi possedimenti nacqu e con l'instaurarsi delle prime strutture soc ia li. Un feudo, un principato, un regn o, una nazione, comunqu e ogn i struttura pir a midale con un vertice, una ba se e s tadi intermedi costi tuis ce una possibilità di benefici e largit i e ricevuti.

Le "onorifice nze" (il termine deriva dal latin o tard o h onorificentia) sono i segn i esteriori dei quali è a utorizzato a fregiarsi co lui che ha ben meritato pe r un a tto di valore sia in campo militare c h e civile.

Nell'evoluzione socia le e politica dell ' Ita li a, la prima decorazione al "Valore Militare" venne istituita da Amedeo Vlii di Savoia appena ebbe convert ito il tito lo comitale in ducale, pe r favore del re tedesco Sigismondo, costituendo , 1'8 ottobre 1434, l'O rdine cava ll eresco di Sa n Maurizio (collegato al culto del martire c ristiano) . Fu questo un Ordine selenivo al massimo al quale potevano appartenere soltanto "uomini egregi e di età provetta, lungamente e laudamente ese rcitati in ono rate militari fazioni ".

Sa rà Ema nu e le Filiberto di Savoia, il grand e resta uratore del dominio saba udo , a dare nu ovo impulso all'Ordine che per quasi un secolo non aveva avuto p iù nomine a Cavalieri. Egli , infatti , a s imilitudine di Cosimo I de ' Medici , duca d i Tosca na , che ave va istituito l'O rdine Militare di Santo Stefano, rifondò l'Ordine eli San Maurizio , ma con altre rego le e con altri fini (liberare il mare dai pirati, co mbattere i nemici della Fede, avere a disposizione una schiera di nob ili accorpati in·"milizie") . A tal fine, dopo la rinun c ia in s uo favore da parte di Giannetta Castigliani d e l Gran Magistero d e ll 'Ordine cava ll eresco d i San Lazzaro Cl), avvenuta il 13 ge nnai o 1571 , il 13 nove mbre 1572 un mese dopo la promulgazione della Bo lla di p a p a Grego rio XIII , datata 16 OHob re 1572 , che sanciva la fusione dei due O rdini -Ema nu e le Filiberto, (l) L'O rdine era nato a Gerusalemme, in un ospedale per lebbrosi , al tempo del 1° regno latino dei Crociati (1100). Nel 1113 Papa Pasquale n riconobbe ufficialmente l'Ordine e Pio IV ne sanzionò diritti e privilegi.

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co n Magi s trali Pate nti del 22 gennaio 1573 , cost ituì l 'Ord ine Sacro e Militare dei Santi Maurizio e Lazza ro , assumendone il Gran Magistero con facoltà di eredità del litolo in perpetuo per i suoi s u ccessori . Il nuovo Ordine ve nne dot ato di beni, furon o s tabilite nuove norme per l' a mmjssione dei Cavalieri , create le inseg ne ed i manti C2), fu stabilita la sede della chiesa conventuale nel castello di Torino per i servizi di terra e un 'altra sede per il servizio di mare a Nizza e fu stab ilit o che le due galer e Piemontesa e Marga rita fossero, con la bandi e ra dell 'Ordine , poste al servi z io d i pap a Gre gori o XIII in lott a contro i turchi.

I s u ccesso ri del vincitore di San Quintino, Duchi di Savoia, in seguito Re di Sic ilia, poi di Sardeg na e più tardi d ' Italia perfezionarono lo Statuto d e l duplic e Ordine, co nciliand o n e le ca ratteri stic he originarie con i tempi: infatti con Regi e Pate n ti del 9 dicembre 1831 Carlo Alberto dec ret ava "... doversi le decorazioni dell'Ordine con cedere a meritevoli per servizi militari e civili ... ", abol e ndo ogni distinzion e in rel az ione ai titoli nobiliari, e sta bilend o nuove n o rme p er la con cessione, in armonia con lo Statuto sabaudo.

Nelle diffic ili giornate del ge nn aio-febbraio 1793, qu a ndo la pressione ese rcitata da lle armate ri vo lu zio n arie fran ces i mettev a in seri a diffic o lt à la difesa dell a Sa rdegna che, come prima il Piemonte, stava per essere sopraffatta ed il Regno saba udo ca nce lla to, Vittorio Amedeo III istituì, dopo la riuscita impresa mili ta re dell a di fesa d e ll ' Iso la di La Madda lena, un ".. . pubblico e p e rmanente o norific o c ontras segno ... " pe r premia re qu e i sottu ffi c ia li e quei sol da ti che s i erano dist in ti in azioni di segnalato valore , altrimenti esclusi dal regolamento per l'a ssegnaz ione di una decorazione dell 'O rdine d e i SS Mauri z io e La zzaro.

Pertanto, nel Regno sardo-piemontese, prima dell'istituzione dell' Ordin e Mili tare di Savoia, la concessio ne delle decorazioni in ricono scimento di particolari meriti a l valore militare e ra regolata da due div e rs e as segna zioni: per gli ufficiali l'O rdine d e i SS . Mauri z io e La zza ro n e i s uoi vari g radi, e per la bassa for za il conferimento di una medaglia in oro o in argemo, a seconda dell 'importanza dell 'a zione compiuta.

STO RIA DELL'O RDINE

L'Ord ine Mili tare d ' Itali a prende la sua o ri gine dall 'O rdine Mi litare di Savoia, istituito da Vitt o ri o Emanuele T Re d i Sardegna, con Regie Pat e nti del 1 4 agost o 1815 .

Per ri com pensare gli atti di segnalato va lore p e rsonale in battaglia esisteva no già, nello Stato sa baud o, le Medag lie al Valo re Militare (in oro e in arge nto) istitui te d a Vitt orio Amedeo liJ ne l1 793 e r ipri st inate da Vittorio Ema nu el e I il 1° aprile 1815; mentre per gli uffi c ia li , in ri co noscime nto di spec iali bene merenze militari in guerra e in pace , era prevista la concess ione dell'Ordine dei SS. Mauriz io e Lazzaro.

(2) Nel 1603 Carlo Emanuele I modificò l'abito e le insegn e dando una nena preferenza alla Croce di San Maurizio su quella di Sa n Lazza ro.

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Tale O rdin e e ra però destinato a premiare anche servigi resi allo Stato nel campo della cu ltura, de ll a sc ienza e delle attività civili e, pertanto, nello Stato sabaudo mancava una r icompensa specifica c he premiasse l'ano di valore congiunto alla perizia militare.

L' istituzione del nuovo Ordine colmò tale lacuna in quanto con esso si aveva il proposito di premiare quei capi militari di vario grado che con più spiccata p erizia c forte abnegazione avessero co ntribuito al successo di un'impresa. L'ordine divenne "di fatto " la massima decorazione militare, estesa anche ai bass i gradi della gera rchia militare ed alla truppa nelle classi di Milite e di Cavaliere. La decorazione all'Ordine Militare di Savoia si distingueva da tutte le altre in q u anto destinata a premiare congiuntamente s ia il valore s ia la perizia ; la stessa, in quanto massima deco razi o ne militare, godeva di parti co la re prestigio e considerazione così da venire, nell 'ordine dell e precedenze, prima delle medaglie e delle croci al valore militare. Poteva essere conferita, n e i vari s uoi grad i, anche più volte alla stessa p ersona che in missioni belli c he o comunque in operazioni di carattere mil itare di notevole utilità , compiute in periodi di non belligeranza, avesse dato prova di parti co la ri ca pa c ità di co mando e di valore o avesse espletato con successo funzion i d i g rado s up e riore Nel caso di azioni di guerra, particolarmente distinte e gloriose, compiute da Reparti e Un it à della FF. AA., poteva esse re conferita alla Bandiera la Croce d i Cava li e re dell'Ordine, ma non d ecora zioni di classi super iori.

Poiché è poss ibil e che in guerra il vero merito individuale resti sconosc iuto o che non venga attr ibuito a co lui cui realmente s p etta, fu stabilito che l'o norificenza non p otesse essere conferita sul ca mpo di battaglia , ma soltanto dopo aver compiuto una lunga e minuz iosa inchiesta sui fatti e previo giudizio favorevole del Consiglio dell'Ordine.

Nell' impossibilità di valutare anenta mente tutte le azioni di valore che potevano dar luogo all'assegnazione di tale onorificenza , lo Statuto prevedeva che l'Ordine no n potesse essere aperto che a persone che si fossero " distinte in battaglia o in altro fatto di guerra, con qualche azione valorosa, prudente, segnalata, personale, evidente e tale che poteva omettersi senza mancare al proprio dovere ed onore".

Capo e Gra n Maestro dell'Ordine fu nominato lo stesso Sovrano, e dopo di lui g li eredi a l trono.

L'o norifi cenza co ns isteva in una croce piana bordata in rosso, d 'o ro o d'argento, avente su l recto una c roce bianca in campo rosso e sul ve rso il nome del decorato e la data d e ll 'az io ne.

La croce c ircondata da una corona d'alloro smaltata in verde e so rmontata da un a corona d'oro o d 'argento, pendeva da un nastro turchino c he era il co lore de ll a coccarda portata dall e a r mate sabaude.

Le d eco razioni dell'O rdin e erano suddivise nelle seguenti quattro classi:

P- Cavalieri d i Gran ·Croce, portanti l'onorificenza in oro a traco ll a da destra a s ini stra , e s ul peno, a sinistra, ricamata in argento, una stella co n la c ifra "V. E." e co l motto: al Merito ed al Valore;

za- Commendator i, p o rtanti la decorazione d 'oro pendente al collo;

3a- Cava li e ri , portanti la decorazione d ' oro appesa al peno con roseua in n astro; 41 Militi , con decorazione d'argento al peno senza la rosetta.

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A su a vo lta la decora zione e ra co niata in tn.: diverse di me ns ioni : g rande p e r Cavalie ri di Gran Croce . media per Commendatori<:: piccola pt:r Cava lieri e tv1iliri. Alle azioni personali di valore era riservata la Croce di 1" Classe; quella di Y classe ,·eniva concessa ai co!llandanti di distacca m enti c he si fos se ro d istinti sia per va lore p e rsom1le .s ia n e lla cond m:: ione di opt'raz ion i d i gu e rra d d re parto a l loro co m ando; q u el la d i 21 c di Classe erano assegn nte a i comandanti di reggimento . d i d ivis ione c di armata che si fossero distint i personalmente nella conduzion e di oper-JZioni complesse.

La co nsegn a al decorato nvv eniva con pa rtico lare solennità cd in p rese nza dell a tru ppa sc h ie rata. Era prev is ta anche u na rend ita vita li z ia men s ile, m e n tre alla rn on e del decoralO gli e re di avevano l' obbli go di restituire l'o nori fkenza all'Ordi ne stesso.

Con l'istituzione dell'Ordine ,vlilitare di Savoia venne abrogata, con R.D. l'i ago s to 181 S, la c once ssione de ll e Me dag li e a l V..M.; coloro c he ne era no già i n possesso f u rono auto ri 7.7.::tti a c h iedere la sost it. u 7.ione con la nuova ins eg na , venen do iscr itti all'Ordine nell e se guenti clas si :

decorati d i Meda g lia d'Argento al V. M. = -+ 4 C la sse dei Militi; d ec orat i di Medag lia d 'Oro a l V. M. = iscritt i a lle tre Classi superiori a second a del l' im p o rtanza d.e ll 'a 7. io ne pe r la quale era s tata conce ss a la decorni one e del grado ri vestito.

La facol tà di chiedere la sos tituzion e d e lle medaglie fu este sa ai decorati dell'Ordine d ella Croce d i Ferro dell 'ex Re gno d 'Italia, Ordine ist.it.u ito da Napo leone Bonapane il 6 giugno 1805 c, dopo la Resta u raz iont' , mantenu to in vigore d:d l'Austria co n varianti nell e c roci e nd nastro color ara n c io. che ebhe i bordi azzurri an 7.iché \'t:rdi <3) ed agli insigniti dell'Ordine: de lla T.egion d'Onore, anch'esso cre ato dal Bonaparte il 19 maggio Hl0 2, rico n ferm:1ro, con Ordinanz a de l 9 lug lio 1R 14, da Lu ig i XVJ TT e p oi mante n uto da t utti i Gove rni di Francia e tutto ra vigente (4).

Agli insign iti dell'Ordine Sac ro e Mili tare dei SS. ;\laurizio e Lazzaro fu con cesso. su ri chiesta , di otte nere anche la Croce dell 'O rdine Militare di Savoia, purché s i trovas sero an cora ' ·.. . ili se1vizi o a ttivo al nostro servizio milifar·e .. . ·· e p rovasse ro di es se re stati ins ignit i dell'Ordine dei SS. Mauri7.io e Lazz a ro "... per un 'a z ione militare distinta e rara o per la seg nalata condotta tenuta in un fiato determinato , non già per i lunghi sewigi militari o per la loro con dotta militare in generale ':

Ne g li Annuar i Uffi ci a li re la t iv i all ' Arma ta sa rda p e r gl i anni 18 18 l:. 18 1 <), p ub b licati da ll a Stamperia Rea le di Torino nel 1820 , risultano insign iti 620 m ilita r i n ei vari gradi ; tra questi figu!".mo. in particolare , 16 Co mmendaton· ( tra i quali Feli çe Co:.tantino di Caste lnuovo , Ignazio Tlwon di Re vd , Giorgio And rea Des Geneys e Gaetano Dem ay ; lì O Cavalie ri ( tra cui Do m e nico Mille lir e, Cesa re c T omm a so Zon z;J) e 434 lv!iliti, 1O dei qua li appartene nti all 'Arma ta T\ a val e sa rda e a i reggimenti dell'Artiglieria di Marina. Co n si dera n d o che dall'is!ituzione dell'Ord in e fino al 1820. in a ssenza dt:i fa ui belli ci, non furon o co n fer ite deco ra7.ioni , è ev idente che i 620 in s ign it i dov evano es se re m ilit ari g ià d e co ra ti d i Medag lie a l V. M., d i Croci d e ll'Or din e dei SS. Maurizio e Lnzaro, d e li:J Cro c e d e ll a Corona di Ferro, della T.egion (3) G li i ta li an i i n sig niti d i q u t:M'<)rd i nc' furono l. l 71 , , di cu i 9 1'i u ffi ciali e 259 sottu f f k i al i e 1-0 ldati . ('t) furono insigniti ·t l 3 italiam di çui 349 ufficiali e 64 sonuflìd:tli

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d'Onore e che non tutti i decorati di ques t i ordini optarono per le in seg n e del nuovo O rdine i'v1ili ta re

Le decorazion i dell'Ordine però, s ia per effetto d e l s ucc essivo lungo pe r iodo di pace goduto da l Regno di Sardegna, interrotto solo dall a breve e g lo rios a spedizione nava le d i Tr i poli de l 1Hl5, s ia per le rigide condizion i impos te al conseguim e nto di tale decorazione , non furono quasi ma i confer ite, e l'Ord in e Mili tar e d i Savoia r imase illustre ma sterile testimone di fede e bravura.

Affinché gli att i mer itori d i vem coraggio m ili Lar e aves sero la d is tinzione pubblica che, o ltre ad onorare chi ne era insign ito , fosse anche di sti m olo per gli altri m ilitari, Carlo Albe1to, rinnovando e completando le precede n ti d isposizioni , con Reg io Vig li etto 26 marzo 1R33 ristabilì la concessione delle medaglie a l V. !vl es ten d endola a tu tt i i militari di qualsiasi grado

Vo lendo poi ridare lu s tro ed importanza all'Ord ine Militare di Savo ia , Vitto rio Emanuele Il , con R.D. 28 settemb re 1855, n 1114 , concedeva ques ta decoraz ion e anc h e per "alcuni casi speciali'·, ossia , "per azioni di valore anche compiute in temp o di pace", e stabiliva n u ove regole da apportarsi allo Sta tuto orig inario. nel rispe tto delle Classi d elle deco raz ioni; quesre risu ltarono var ia te solo ne ll a p arte

Croce eli C:\\ aliere dcll'f) rel i nc t'vlilirarc di Croce el i :VI i li rc de trordìnc :Ai !t ran: d t vo i a
L.l-

riguwdante la 2a Cl:tsse. nt:l la quale i Co mmenda lor i furono divis i in la e 2a Class e, l'Art 18 de llo Statuto. anch·esM> modificato, contemplava la possibilità di conferire la Croçe di Ca,·alieri anche alle bandien: dei Corpi.

Le innova zioni successivamente apportate allo Sta tuto dal R.D. 2H mar zo l85ì n. 2116, modificarono la Y C lasse cl el ia Croce: i Co mm endatori non furono pitì s ucklivi-;i in P e 21 Classe c venne creata una Classe. indudcndo ora anche la Croce:: per "Gr:tndi Ufficiali'·.

La decorazione, come previsto dallo Statuto dd 18 1 '5 , ebhl: una divvrsa colora zione del nasrro, o ra di color az zurr o tr<lmezz:Ho da una banda rossa " in p:1Jo" (azzurro er a il colore delle bandiere pi emontes i di Amedeo VT ed il rosso rappresentav:.t il campo di slondo della Croce Sabauda)

Anche l insegna fu mo dific.H:.t, la Croce , di smalto bianco çon punte triangolari, fileuaw d'oro. ebbe su l reçto a l centro. uno scudetto ro sso con la c ifra reale ''V. E.", due !-ida bole in oro inc rocime e la dara 1855: sul \'e rso su sfondo ro!-iso, campeg gia,·a io stemma Sabaudo çircondalo d:llb scritta "al Merito Milirarc , mentre la C·oce fu contornata da un serto di quet\ ·ia d'al loro

Il R.D. del 20 ottobre 1H94. n. 462 ntodificò u llc.: riormenre lo Statuto abro gand o l'Articolo 17 e sostituendo con un articolo unico che decreta \ a le decorazioni di Camliere e di LJ.ffìcia/e e sempre pot per quelle di Gran Croce e di Commendatore. SOIIO co uferite SI/ proposta del Hinistru della Guerra. sentito il parere del Consiglio dell'Ord i ne ,

Tale ir1110' a:lione fu aauara con l'intt.•nto di aumt:mare il numero dei ca ndidati e di ridurre uileriormente il tc.:mpo di approYnione d<'ila pratica

Una nuova var iante allo St;ltu to del 1815 s i ebb e c on j)l)ecrcto Lu ogotene nzi <lle del 6 luglio 1919. n. 1R48, co nvct1ito in Legge il 2..f lug lio 192.? e puhhli c.a to sulla (-;anerra Ufficiak n. 187 dell'H agosto dello stesso anno.

Con questa legge veni\':1 il nume ro chiuso dell e p ens ioni da conce ders i a i deco rati dell' Ordine che, per i singo l i gradi, era cos ì s tabi li to:

Croce di Ca\·:ilicre 625

Croce di l ' fficiale l <!O

Croce di Comrnenclalore 56

Croce di Grande Ufficial e 25

Cava liere di Gran Croce 12

La legge esrendeva il dirino alla rendita mensile vita lizia anche alle vedo\'e ed ai figli minori dei decorati. Con l e Di s rosizioni tle l 1° l uglio 1927. fu conn:sso il d i ri tto a ll ib re u o ferrov ia ri o gratu it o Mocl. "A" c ''A Bis '' anche; ai decor;Hi non pill in sen·izio.

Ll Legge d el ì dicembre 1939 n. 2053. aumcntnva il nuo1ero chiuso per i decorali dell'Ordine n<:i grado eli Cavaliere portando lo da 625 a 700 .

Dopo il secondo confliuo mondiak:, con la caduta dell:1 monarchia sa baucla e l'av\'l'llto della costituzione repubblic:.tna, il 2 gennaio 19'1 7 fu emanato il Dccrero Legislati\'O del Capo Provvi so rio dello Stato, in cui all'Art ì. si legge :

"Con E?/letlo / 0 gennaio 1947 l'Ordine Mi li tare di Sauoia ass u merà la delw mina z ione di Ordine Militare d'Jtalia. rimanendo inalterato il suo statuto

2.2-

ORDI\"E .\1ILJTARE Dl SAVO IA

C:l\·aliere di Cran Cron:

Cr<lCr Plac c a

Croce d i Gra n ù'lJffi:dalc

Plac c a di G rand 'U ffizi alc

ORD
NE
LI TA RE Dl
I
MI
SAVO IA

ORDINE MILJTARE DI SAVOIA

Cron: di l Jffizialc Croce di Comrnendawre Croce di Cava li ere

Naturalmente, le decorazioni già conferite non perdevano la loro legalità ma passavano tutte al nuovo Ordine che conservava le prerogative peculiari del O.M.S. ; inoltre, i decorati , iscritti ora all ' O.M.l., potevan o ancora portare le vecchie in segne.

Tale concetto fu ribadito con la Legge de l 9 gennaio 1956, n. 25 "Riordinamento dell'Ordine Militare d 'Italia", che, oltre a descrivere le modalità per la concessione della decorazion e (5) riconfermava la possibilità c he le stesse decorazioni potessero essere conferite anche "per azioni di carattere militare compiute in tempo di pace' , ed anche alla memoria. Al riguardo è interessante no tare che già in precedenza, anche in mancanza di una norma specifica, furono insigniti della Croce di Cavaliere due Ufficiali caduti sul campo: nel 1860 il maggiore del Corpo dei Volontari Filippo Magliavacca e n el 1866 il luogotenente di vascello Ernesto Viterbo , caduto in combattimento il 20 luglio sulla Palestro. Troviamo l' applicaz ione di questo articolo , nella concessione della Croce di Grande Ufficiale a l Genera le dei Carabinieri Carlo Albe rto Dalla Chiesa, Alto Commissar io per la Sicilia, ucciso in un'imboscata il 3 settembre 1982 a Pa lermo.

L'Articolo 2° riconfermava quanto già decretato dall'Artico lo unico de l D.L. 2 gennaio 1947; stab ili va che tutta la documentazione relativa ai decorati dell'Ordine Militare di Savoia fosse trasferita nell'Ordine Militare d'Italia , e che i decorati , fregiandosi del distintivo dell ' O.M.I. mantenessero le loro decorazioni , assegnazioni , anzianità di Classe e relativi diritti che ne derivavano. Il Presidente della Repubblica fu nominato capo dell ' Ordine Militare d ' Italia mentre il Ministro della Difesa assunse gli incarichi di Cancelliere e Tesoriere dell'Ordine

PGr evidenzi are meg lio la continuità dei due Ordini fu nominato un Consiglio composto da un Presidente e da 11 Membri, di cui 8 effettivi e tre supp lenti, nomi nat i tra gli ufficiali in s.p.e. o in congedo , decorati de ll 'Ordine, con pari rapprese n tanza nelle tre FF.AA..

L'Articolo 6° confermava la facoltà di conferire la decorazione alle Bandiere dei Corpi e l'a rticolo 9° decretava la riconferma del numero chiuso delle pensioni da erogarsi ai decorati dell 'Ordine. A tale proposito venne fissato il numero stabilito con la Legge del 24 giugno 1923 e modificato dalla Legge del 7 dicembre 1939 n. 2053, che per i singoli gradi risultava essere:

Croce d i Cava li e re 700

Croce di Ufficia le 140

Croc e di Commehdatere 56

Croce di Grande Ufficiale 25

Cavaliere di Gran Croce 12 (5) Decor.vJone assegnata per azioni distinte c.:ompi ute in guerra da Unità delle ff. AA nazionali di terra , di mare e de ll 'a ria o da s ingol i militari ad esse appartenenti, che avessero dato s icur.1 prova di perizia, di se nso di responsabili tà e d i valore.

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Mentre è rimasta inalterata la preesistente ge rarchia cavalleresca , l' ins e gna è stata riproposta modifi c ando nell 'originale, lo s c ud e tto centrale che reca va , s ul rec to du e sciabole incrociate con le date 1855 e 1947 in c ampo rosso , sul verso la si gla "R.I. " ( Repubbli ca Italiana) in campo bianco, contornata da una fascia rossa con la scritta "AL MERITO MILITARE". Anche la Croce, nei tre massimi gradi , era sormontata da una ghirlanda d'alloro e di quercia .

La prima assegnazione delle Croci avven n e in occasione dell'intervent:o p ie montese n ella guerra di Cr imea (1855-1856). Durante quel conflitto furono creati Cavalieri di Gran Croce il re Vittorio Emanu e le II , l'imperatore di Francia Napoleone III , il luogotenente generale Alfonso La Marmora , il maresciallo di Francia Aimable Jean Jacques Pèlis ier c il generale inglese Gia com o Simpson (i tre Comandanti delle Armate alleate op e ranti in Crimea )

Negli anni dal 1856 al 1870, periodo di grandi rivolgimenti politi c i in Europa e d'intensa attività operativa militare, nd quale s i inquadra l'epopea del nostro Risorgimento, le Decorazione dell'Ordin e furono concesse per le attività militari che s i conclu sero con l' Unità d'Italia. I più illustri tra i decorati di questo periodo furono: Giuseppe Garibaldi (Croce di G rande Ufficia le-1859), Nin o Bixio (1866), Raffae le Cadorna (Cavaliere di Gran Croce-1870) ed il grande ammiraglio Eugenio di Savoia Carignano (Cavaliere di G ran Croce 1871). Durante l'Unità d 'Italia, fino alla grande guerra mondiale 1914-1918, le decorazioni , n e i vari gradi, furono confe rite p e r la repressione del brigantaggio nell 'Italia meridi o nale , per l'Ordine pubblico, p e r le azioni compiute nelle Campagne coloniali ( Eritrea e Somalia 1878-18 96) ed in occasione del conflitto itakr-turco del 1911-1912.

Tra le concessioni ci furono anche due casi particolari: il primo nel187 7, quando Francesco Crispi ebbe la Croce di Ufficiale per "militari benemerenze nella Campagna meridionale " (unico civile decorato), e il seco ndo nel 1878, quando per "distinti servizi " resi non in occasione di fatti bellici, l'ispettore del G e nio Militare Navale Bendetto Brin venne insignito della Croce di Comme ndato re

Durante il primo conflitto mondiale furono decorati dell'Ordine alcuni reparti combattenti: l'Arma de ll a Fanteria ebbe la Croce di cavaliere e pertam o fur o no autorizzate a fregiarsi della "divisa " le Bandie re di 282 Reggimenti di Fant e ria , 2 di Granatieri , 21 Battaglioni di Bersaglieri, 19 Battaglioni di Alpini e il 23 ° Reparto d 'Assalto. In quello stesso conflitto vennero con c esse , a militari italiani ed alleati , 25 insegne di Cavaliere di Gran Croce, 31 Croci di Grande Ufficiale, 64 di Commendatore, 186 di Uffic ial e e 661 di Cavaliere.

Ne l period o fra le due grand i guerre (1919-1939) l'O.M.S. fu conferito per i fatti d'arme in erenti a ll e Campag ne di Libia e di Et iopia, per le Operazioni militari in Spagna e per quelle d'Albania, mentre nel corso del 2° conflitto mondiale, compreso il periodo della Guerra di Liberazione, la decorazione fu conferita, nei vari gradi a 661 mmtari delle tre fF.AA

L'alto numero di decorazioni dell 'Ordine c onfe rito ai Comandanti di vari o grado delle FF.AA. di terra , di mare e del cielo nel co rso di un conflitto perduto, quale fu quello sostenuto dal 1O giugno 1940 all '8 settembre 1943 e nella guerra di Liberazione, non perdono del loro significativo prestigio nei riguardi di quelle concesse in a ltri vittoriosi conflitti sostenuti, in quanto l'es ito di una azione non intacca il valore ed il sacrificio di coloro che l'hanno sostenuta.

30

Fra le Bandiere ins ign ite dell'O M.I., oltre a quella dell'Arma della Fanteria, figurano anche le Bandiere d'Arma della Marina (2 concessioni), della flottiglia MAS dell'Alto Adriatico, del Battaglione "San Marco" (2 concessioni), dell'Arma dei Carabinieri (4 concessioni), della Cavalleria, del Genio Militare, della Guardia di Finanza, del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, del Rag-gruppamento italiano per la Forza di Pace in Libano e di 19 Legioni della disciolta M.Y.S.N ..

L'Ordine Militare d'Italia e la decorazione di più alto grado della Repubblica, seguita nell'ordine dalle Medaglie al Valore Militare (Oro, Argento, Bronzo e Croce di Guerra). I decorati delle FF.AA., devono usare, nell'uniforme ordinaria, il relativo d istintivo, consistente in un nastrino con i colori dell'Ordine che, per rune le Classi ad eccezione del "C:avaliere". reca sm-rappo.,t:t. in ascendente, una stelletta d'argento o una, due o tre stellettt> d'oro. disposte m:ll'oruinl..! :.cgul.:11ll.::

Grande Ufficiale

Commendarore

DELL'ORDINE MILITARE D ' ITALIA

Ufficiale Cavaliere

Le decoràzioni del l' Ordine conferite a pa1111c d:lll'anno uella sua istituz ione fino al1989 sono le seg u e nti

A militari ita l ioni:

Cavaliere di G ran Croce

83 110 26 1 665 2.49 5 26 per un totale di 3.640 decorati

l l ' l l l l -4,.,.. . , · .
Cava li e re di Gran C roce
Croce di Grande Ufficia le Croce di Commendatore Croce di Ufficiale Croce di Cavaliere Croce di Milite 31

A personalità straniere:

Cavaliere di Gran Croce 55

Croce di Grande Ufficiale 32

Croce d i Commendatore 73

Croce di Ufficiale 184

Croce di Cavaliere 338

Le decorazioni dell'Ordine conferite dal 1855 al termin e del secondo conflitto mondiale ad ufficiali stranieri alleati, che per la loro opera di comando e per il valore dimostrato nei combattimenti hanno meritato questa alta decorazione al Valore Militare , sono somplessivamente 732. Fino ad oggi, considerando anche le 360 Croci di Cavaliere, di cui furono insignite le Bandiere e gli Stendardi di Arma e di Reparto, sono state conferite 4.000 decorazioni dell ' Ordine; di queste ben 413 sono state assegnate ad uomini e Bandiere della Marina Militare (comprese le 86 dec o razioni assegnate ad ufficiali di Marine straniere) suddivise nelle seguenti classi:

Cavaliere di Gran Croce 14

Croce di Grande Ufficiale 13

Croce di Commendatore 34

Croce di Ufficiale 95

Croce di Cavaliere 247 Croce eli Milite 10

Le Bandiere decorate sono:

Bandiera d 'Ar ma della Marina Militare (o delle Fo r ze Navali): due concessioni: R.D. 27.1.1937- D.P. 9.1.1989

Bandiere del Reggimento Marina "San Marco ":

P concessione: R.D. 20.11.1920

2a co ncessione: D.P. 4.12.1951

3a concessione: alla Bandiera delle Forze di Pace in Liban o; durante tale operazione il Battaglione San Ma rco costituì l'Unità più compatta e più impegnata del Raggruppamento

Bandiera della Flottiglia MAS Alto Adriatico:

P concessione- R.D. 18.2.1928

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DESCRIZIONE E D IMENSIONI DELLE DECORAZ ION I DELL'O.M.I.

l'Classe: Cavaliere di Gra n Croce , consta di:

a) una placca d ' argento di 8 5 mm di diametro a forma di stella, con otto gruppi di raggi intaglia ti alla maniera dei brillanti con sovraposta la Croce dell'O rdine, in o ro, d i 50 m m. Viene portata a l petto, sul lato s ini stro .

b) u n a Croce in oro a quattro brac cia ugua li e lancio late , d i 60 m m d i dia me tro, sm a ltata in bianco e fr a q u es te u na gh irl a nda, a des tra d i q u e rc ia e d a s in is tra d'all o ro, s malta ta in verde e in te rca lata da b acc he sma ltate in rosso. Nel cent ro, in oro, d u e sciabo le incroc iate con p u nte rivo lt e in a lto e tr a q u este, sopra, la da t a di fondazione de ll 'Ordi n e "1855" e, sotto, q ue lla di rifondazione "1947", in campo rosso cerc hi ato in oro; sul rovescio in oro , la scritta "R.I." ( Repubblica Italiana) in ca m po bianco, contornata dalla leggenda "Al Merito Militare " su fasc ia rossa. La Croce è sormontata da una corona, la metà a sinistra di quercia e la metà di destra , d i alloro smaltata in verde. Questa Croce , appesa a un nastro turchino con striscia rossa "in palo" a tre bande uguali di 101 mm , viene portata a forma di sciarpa, dalla spalla destra al fianco sinistro.

za Classe: Croce di Gra nde Uffi c iale, cons ta di:

a) u n a pl acca uguale a quella di Gran Croce, m a di 75 mm d i d ia me tro, co n s ovraposta una Croce d i 40 mm , da p o rta rs i co me la prece de nte s ul la to s inistro de l petto; b) Croce d i Co mm e ndatore da p o rta rs i a l collo.

31 Classe: Croce di Commend ato re : uguale a quella di Gra n Croce, di 50 mm di diametro , da portarsi appesa al collo con un nastro con i colori dell 'Ord ine , di 50 mm di larghezza.

33

Classe: Cavaliere Uffic iale :

Croce uguale alle precedenti ma di 40 mm e sormontata , inve ce c he d a ll a corona, da un t rofeo di a rmi , bandiere e c imi e ro in oro.

La Croc e, ap pesa a l n a str o d ei co lori dc ii 'O rd in e di 37 mm , viene po rt a ta al la to si nistro d el pe tt o, con prcce d e n 7.<1 su tutte l e a ltre d <:corazion i e o norifi cc n ze .

5a Classe: Ca valiere:

Croce uguale alla precedente ma senza trofeo; s i po rta come la prc.: ce d ente.

34
INSEGN E DELL ' ORDJ'-iE i\-lll . ITARE D'ITA LI A Croce di (ìramn ; ffic iale Caval ie r e di G r<Hl Croc e Croce d i Gr:, nd' l lfficb le: Plac c a Cava li ere di Croce : P lacc a
II\SEGNE
NE
D'ITALIA
DELL ' ORDI
MILITA RE
CrOCl' d i l 'ffkialc Croco: di ComJllt• n d aw re Croce di C;o\•a li .,rt:

'

RICOMPENSE AL VALORE

BANDIERE DELLA MARINA MILITARE DECORATE DELLA CROCE DI CAVALIERE ALL 'ORDINE MILITARE D ' ITALIA

BANDIERA D 'ARMA DELLA MARINA MILITARE

Concessa con R.D. 26 novembre 1911 alle Forze da Sbarco della R. Marina e successivamente, con R.D. n. 708 de l 12 maggio 1939 , Art. l, designata Bandiera della R. Marina, venendo poi comunemente denominata anche "Bandiera delle FF.NN.".

CROCE DI CAVALIERE DELL'O.M.S.

1 {J Concessione

"Durante la Campagna d'Africa, per virtù dei capi e abnegazione de i gregari, assicurava con l'azione dei suoi mezzi le comunicazioni marittime, concorrendo efficacemente al successo delle operazioni che davano alla Patria l' Imp ero".

Guerra italo-etiopica, 3 ottobre 1935- 5 maggio 1936.

( R.D. n. 193 de/27.1.1937)

2{1 Concessione

"Forza Navale inviata in missione di pace nelle acque del Golfo Persico, teatro di cruenti avvenimenti bellici, conduceva per 15 mesi una intensa protratta attività operativa a protezione delle Unità mercantili nazionali, cui garantiva condiz ioni di piena sicurezza, ed a salvaguardia del diritto alla libera navigazione in acqu e interna z ionali. Mantenendo un comportamento costanteme nte improntato ad una rigorosa equidistanza fra belligeranti ed onorando le più elevate e nobili tradizioni militari sul mare, dava significativo contributo al processo di pacificazione nell'area e alla affermazione dell'immagine e del prestigio dell'Italia nell ' intera regione".

Golfo Persico, settembre 1987 dicembre 1988.

(D.P 9 gennaio 1989)

CROCE DI CAVALIERE DELL'O.M.I.
43-

BANDIERA DEL BATIAGLIONE "SAN MARCO"

Concessa con R.D. n. 708 del12 maggio 1939.

CROCE DI CAVALIERE DEll'O.M.S.

1 11 Concessione

"Per la valorosa condotta tenuta durante la guerra 1915-1918".

(R.D. 20 novembre 1920)

BANDIERA DEL BATIAGLIOm; "SAN MARCO"

CROCE DI CAVALIERE DEll'O.M.I.

2{! Concessione

"Pe r l' alto valore e l'ab negazion e insuperati che distinsero il co ntegno dei suoi reparti, nei molteplici fatti d 'a rme, ai quali part eciparono durante la Cam pagn a dell'A.S. dal 1941 al 1943, chi ariss imo esempio di c i ò che possono tradizioni elette e spirito militare fervidamente assimilati".

(Africa settentrionale -1941-1943).

F.O.M. n 115 ( Art. uni co) del 4 dicembre 1951 -Dec reto Presidenziale 6 marzo 1951, Registrato alla Corte dei Conti il 19 april e 1951 , Registro n. 175 Difesa Marina, fogli o n. 269.

D.V.M. 144/bis

44

3" Concessione: a ll a Bandiera del Raggruppamento Italiano per la Forza di Pace in Libano (Btg. S. Marco).

"Inviato in terra libanese nell'àmbito di una Forza Multinazionale di Pace , dava prova di efficienza militare e di sa l da disciplina, prodigandosi , per diciassette mesi , in complesse operazioni per la protezione dei camp i palestinesi minacciati di sterminio ed in multiformi, inc essant i a ttività umanitarie, assistenziali e di pacificazione in un'area di c ru e nti scon tri fra opposte fazioni.

Pronto ad ogni sacrificio, scriveva fra disagi , in sidie e pericoli, una fulgida pagina di generoso altruismo, di ardimento ed abnegazione imponendosi al rispetto dei contendenti e suscitando l 'amm irazione dei Pa esi a ll eat i impegnati a Beirut e del mondo int ero".

Beirut , 26 se ttembre 1982 - 26 febbraio 1984 .

(D .P 25 febbraio 1984) ..

CROCE DI CAVALIERE DEll'O.M.I.
45-

PROPOSTA PER LA CONCESSIONE DELLA CROCE DI CAVALIERE DELL'ORDINE MILITARE D ' ITALIA ALLA BANDIERA D EL "RAGGRUPPAMENTO ITALIANO PER LA FORZA DI PACE IN LIBANO".

l. Il Raggru ppamento Italiano per la Forza di Pa ce in Libano durante diciassette mesi d 'impe gno in terra liban ese si è prodigato in un'opera incessant e a favore delle popo lazioni di Beirut ed in un a rischiosa attività in nome della pace mondiale.

2. Le funzioni ed i com piti istituzionali affidati al Contingente Militare Italiano, moltiplicatisi nel tempo e divenuti sempre più complessi e difficili hanno impegnato tutti i militari in azioni costantemente pericolose che hanno richiesto concrete manifestazioni di virtù militari e att i di va lore spinti si no all 'es tremo sacrific io , come test imonia n o un Caduto e se ttantacinque feriti.

3. - Ravvisando nel complesso delle attività svolte dal Con ting ente Militare Italiano a Beirut i presupposti volu ti dalla legge 9 gennaio 1956, n. 25, il Signor Ministro propone che la Bandiera del Raggruppamento Italiano per la Forza di Pace in Libano venga insignita della Croce di Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia con la seguente motivazi o ne:

" Inviato in terra libanese nell'ambito di una forza multinazionale di pace, dava mitabile prova di effr.ccienza militare e di salda disciplina, prodigandosi per diciassette mesi, in complesse operazioni per la protezione dei campi palestinesi minacciati di sterminio ed in multiformi, incessanti attività umanitarie, assistenziali e di pacificazione in un 'area di cruenti scontri fra opposte fazioni.

Pronto ad ogni sacrificio, scriveva fr-a disagi, insidie e pericoli, una fulgida pagina di generoso altruismo, di ardimento e abnegazione imponendosi al rispetto dei contendenti e sus citando l'ammirazione dei paesi alleati impegnati a Beirut e del mondo intero"

(Beirut 26 settembre 1982- 26 febbraio 1984).

4. Qualora la succ itata proposta venisse accolta la ricompensa sarà consegnata dal Signor Presidente della Repubblica, in forma solenne, nel corso d e ll a ce rimonia di sa luto a l Contingente Militare Italiano, che avrà luogo a Livorno domenica 26 c.m ..

D'ordine del Ministro IL CAPO Dl GABINETrO

r
46

BANDIERA del COSMOS:

Concessa con disposizioni Ministeriali e sancita poi con R.D. 22.12.1917

Flottiglia MAS alto Adriatico: CROCE DI CAVALIERE DELL'O.M.S.

"Nell'ultimo anno di guerra le Unità della Flottiglia MAS dell'Alto Adriatico si prodigarono in azioni guerresche che rifulgono come esempio di tenacia , di ardimento e di va lo re (Buccari e Pola ). Con azione pronta e decisa due MAS attaccavano una squadra nemica ed affondavano la nave da battaglia austriaca ·Szent Istvan· provocando il fallimento di un proposito concepito dalla flotta avversaria per travolg ere i nostri appostamenti ne l Canale di Otranto (Premuda)".

Alto Adriatico, dicembre 1917- n ovembre 1918.

( R.D. 18febbraio 1928)

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RELAZIONE CHE ACCOMPAGNAVA LA PROPOSTA DELLA CONCESSIONE DELL ' ORDINE MILITARE DI SAVOIA.

SIRE,

Con Regi Decreti del 22 dicembre 1917 la M.V. si è degnata concedere la bandiera di combattimento alla Flottiglia MAS dell ' Alto Adriatico e co ntemporaneamente la medaglia d'oro al valor militare a detta bandiera, con la seguente motivazione:

"Per le ripetute prove di ardimento date dalle unità che la compongono nelle varie importanti missioni di guerra compiute dall ' inizio della campagna , e particolarmente per la brillante spedizione di attacco e di distruzione della nave nemica ·Wien. nella munita rada di Trieste (notte 9-10 dicembre 1917)'.

Ma le audaci imprese della Flottiglia MAS qui non si arrestano , che anzi , spronate dall 'ambito riconoscimento Sovrano, le unità della Flottiglia MAS diedero successive prove di va lore conseguendo i maggiori risultati materiali e morali di tutta la nostra guerra marittima.

Basti ricordare:

La spedizione di Buccari effettuata da tre MAS nella notte dell ' l l al 12 febbraio 1918 c on una navigazione di 100 miglia in acque nemi c he ap prestate, per la natura dei luoghi, a facile difesa;

Il valido aiuto dato nella incursione contro Pola del 14 maggio per il forzamento del ·Grillo· di Pellegrini e del 1° novembre 1918 per l'affon damento della ·Yiribus Unitis· durante le quali i MAS sostarono sotto il molo foraneo della Piazza forte nemica per provvedere al ricupero degli arditi che le effettuavano;

La posa di numerosi campi minati presso le coste nemiche per rendere pericolosa la rotta consueta al naviglio nemico;

Gli agg uati compiut i nei punti più delicati del traffico austriaco sotto la costa deli'Istria e della Dalmazia;

Lo sbarco e l'imbarco di nostri informatori in territorio avve rsario.

Ma l' episodio che maggiormente induce ad un riconoscimento d e lla pre ziosa opera dei MAS, e per gli effetti conseguiti, è quello dell'affondamento della nave da battaglia austriaca Szent Jstvan, comp iut o a Premuda il 10 giugno 1918. A parte la perdita di una unità così importante inflitta alla Flotta

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avversaria, g iova rilevare che lo scontro di Premuda troncò nel suo co rso, l 'effettuazione de l piano in grande stile concepito dal Comando Austriaco cioè que ll o di sfo nda re lo sba rramento d el Canale di Otranto.

Queste azioni così predare mi inducono a sottoporre alla benevola co nsideraz ione della M.V. l' opportunità di tributare alla Bandie ra di com battimento della Flouiglia MAS dell'Alto Adriatico un riconoscimento tangibile d e l Sovrano compiacimento e perciò avanzerei la proposta che la detta Bandiera venisse insignita della Croce dell ' Ordine Militare di Savoia con la segu ente motivazione: "Nell 'ultimo anno di guerra le unità della flottiglia MASsi prodigarono in azioni guerresche che rifu/gono come esempio di tenacia, di ardimento e di valore (BuccariPola). Con azione pronta e decisa due iWAS attaccando una squadra nemica ed affondando La nave da battaglia austriaca ·Szent Istvan ·, provocarono il fallimento del piano co n cepito dalla flotta avversaria (Premuda) "

(Alto Adriatico, dicembre 1917 novembre 191 8).

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ISTITUZIONE DELL'O.M.S. (1815 ) RUOLO DEGLI I NS I GN IT I

Con la data del 14 agosto 1815 , con la quale ven n e istituito l'O rdin e Militare di Savoia, e fino a l 1825, in m ancanz a di fatti d'arme che ne giustificassero la concessione, vennero iscritti e d insigniti dell'Ordine i decorat i di m e d ag lie al valore e tutti coloro che, d eco rati dell 'O rdin e della Coron a di Ferro dell'ex Regn o d'Italia e dell ' Ordine della Legion d'Onore in s ig n iti nel periodo ant ec edente alla Restaurazione , c he avessero cons eguit o tali ricomp ense ·pei loro serviz i milita ri · e fosse ro poi passati al ·militare servizio atti vo• del Regno di Sardegna. Fu inoltre co ncesso di ott e n e re, a domand a, la Croce d e ll'Ordine Militare di Savoia agli in signiti dell'Ordi ne Sac ro e Militare dei SS. Maurizio e Lazz a ro, in aggiunta a quest' ultim o, purché ancora in attività di serviz io.

Per la Marina, nel periodo preso in esame, furono in signiti dell'Ordine , nei tre gradi, i seguenti militar i che p e r i l oro titoli, risult ano così iscrit ti:

CROCE DI COMMENDATORE

COSTA NTIN O di CASTELNU OVO Felice

Maggior e Genera le, Comandante della R. Ma r ina di Villafran ca

Cavaliere del Sacro Ord ine Militare dei SS. Mau rizio e Lazzaro.

DEMAY Gaetano

Maggior e Genera le , Comandante 2° Reg gimento Artiglieria Marina

Caval iere del Sacro Ordine Militar e dei SS. Maurizio e Lazzaro.

DES GENEYS Giorgi o

Com a nd ante in Capo d ella R. Marina

Cavalie re di Gran Croce de l Sacro Ord ine Militare d e i SS . Maurizio e Lazzaro.

THAO N di REVEL Ign azio

Comandant e Ge nerale d e ll a Divisione di Genova. Vicerè e Luogotenente Gen e rale del Reg n o in Sardegna

Cavaliere di Gran Croce del Sacro Ordine Militare dei SS. Maurizio e Lazzaro.

53-

CROCE DI CAVALIERE

B USSO LI NO Gi us ep pe E nri co Fran c esc o

Maggiore Generale l 0 Se g retario d i G ue r ra e di Ma ri na

Cav a liere de l Sacro Or din e Mili ta re de i SS . Maurizi o e Lazz aro.

CE VA di N UC ETO

Enrico

Ca pitan o dello Reg gi me nto Eq ui pag gi Rea l Ma rin a

Cav ali ere d e l Sa cro Or d in e Mili tare dei SS. Mauri z io e Lazza r o.

D EMAY Fra n cesco

Aiutante Maggiore de l 2° Reggimento Artiglieria Marina

Cavaliere del Sacro Ordine Militare dei SS. Maurizio e Lazzaro .

MAURAND Fra nce sc o

Luo g ote nente di Vascello

In c ommut az ion e d e ll a M.A . c o nce ssa gli c on R. Vi g liett o d el 6 a p rile 1793.

MIL LELIRE Domeni c o

Luo g ote ne nte di Vas c e ll o

In c ommuta z ion e dell a M. O . con c ess ag li c o n R. Vigli e tto in dat a 6 a prile 1793 .

-54

MORAN

Sottotenente di Bordo

Non si hann o n otizie né del Decreto di nomina, né del fatto d 'arme o del titolo che n e determ inarono la concess ione e, pur apparendo nell'elenco d eg li in s ignì del 1818 , non risu lt a, per lo stesso anno, nell 'elenco militare della R. Marina, né fra quelli deco rat i di medaglie al valore.

Per lo stesso è sconosciuto anche il nome di battesimo.

NICOLIS di ROBILANT Giovanni Batti s ta

Maggiore Genera le l 0 Segre tario di Guerra e di Mar in a

Cavaliere di Gran Croce del Sacro Ordine Militare dei SS. Mauri zio e Lazzaro.

ORNANO Gioanni

" Capita no di Fregata

In commutazio n e della M.A. al va lor e.

PALLAVICI NI di PRIOLA Valentino

Capitano Battaglione Navi

Cavaliere del Sac ro Ordi ne Militare d e i SS . Maurizio e Lazzaro.

REY di VI LLARE Y Gi u se ppe

Ca pitano di Va scello

Cavaliere del Sacro Ordine Militare dei SS. Maurizio e Lazzar o.

55-

RICCA di CASTELVECCHIO Francesco

Colonnello 1° Reggimento Equipaggi Rea! Navi

Cavaliere del Sacro Ordine Militare dei SS. Maurizio e Lazzaro.

SCOFIE RO Giovanni Battista

Capi t ano 2° Reggimento Artig li eria Marina

(Non si conoscono i titoli ed il relativo decreto per la s ua iscr izione nell ' Ordine).

ZICAVO Giuseppe

Luogotenente di Vascello

ZONZA Cesare

Pilota , invalido nella Rea! Marina

In commutazione dell a M.A. al Valore concessagli co n R. Viglietto 24 apr il e 1793.

ZONZA Tommaso Nocchiere

In Commutazione della M.O. e della M.A. al Valore concesse rispettivamente con R Viglietto 31 agosto 1811 e R Viglietto 31 m arzo 1795.

'
-56-

CROCE DI MILITE

ALIBERTI NI Antonio

Marinaio

In commutazione della Medaglia d'Argento a l Valore concessagli con R. Viglietto 6 aprile 1793.

CAISSON Francesco

Capo ca nn oniere di Marina

In commutazi one della Medaglia d'Argento a l Valore c oncessagli con R. Viglietto 6 aprile 1793.

DI NEGRO Domenico

Capitano 2° Reggimento Artiglier ia Marina

FERRETTI Andr ea

Nocchi ere GARIDELLI di QUINCINETO Carlo

Tenente 2° Regg im ento Art iglieria Marina

GIRIBALDI Pao lo

Tenente della Divisione Artiglieria da Costa

RAMBALD I Sebastiano

Cap itano 2° Regg imento Art iglie ria Marina

-57

RAPALLO Gi ovann i Battista

Tenente Colonnello Divisione Art. da Costa

Ca vali e re del Sacro Ordine Militare dei SS Maurizio e Lazzaro.

SPINOLA Giuseppe Tommaso

Capitano 2° Re gg im e nto Artiglieria Ma ri na

Cavaliere del Sacro Ordine Militare de i SS . Maurizio e Lazzaro.

ZUCCHITTA Francesco

Capo Canno nier e di Marina

In commutazio n e della Medaglia d 'Argento al Valore concessagli co n R. Viglietto 6 aprile 1793.

Nota: Per tutti non si hanno notizia dei singoli Decreti di nom i na e per alcuni neppure il titolo che ne d e te rminò la co n cessione.

58

CAMPAGNA DI CRIMEA (1855

-1 856)

ALBINI Giuseppe

Vice Ammiraglio

"Per militari benemerenze quale Presidente del Consiglio consultivo di Marina".

(R.D. n. 19 de/12 giugno 1856)

CROCE DI GRANDE UFFICIALE ALL'O.M.S.
61

DI N EGRO Orazio

Capitano di Vasce ll o P Classe

"Per militari b e nemere nz e quale Comandante la Sq uadra in Oriente " .

( R.D. n. 20 de/12 g iug no 1856)

P ELLETTA di CORTANZONE Emilio

Co ntr a mmira g lio

"Per militari b e nemer e nz e quale Comandante Generale d e ll a Marina".

( R .D. n . 20 del 12 gi u g n o 1856)

SERRA Francesco

Contrammiraglio

"Per militari benemere nz e quale Segretario Generale d e l Ministero della Marina ".

( R .D. n. 20 dei 12 giugno 1856)

l CROCE DI COMMENDATORE DELL'O.M.S
62

CROCE D I UFFICIALE DELL'O.M.S.

ALBI N I Giovanni Battista

Capitano di Vascello P Class e

"Per militari benemerenze".

( R.D. n. 21 de/12 giugno 1856)

ALBI N I Giu se ppe

Vice Ammiraglio

"Pe r mili tari benemerenze quale Vice Ammiraglio nella R. Marina". In commutazione della Croce di Cavaliere.

(R.D. n. 16 del26 maggio 1856)

CEVA di NUC ET O Amedeo

Capitano di Vascello P Classe

"Per m ili tar i ben e meren ze".

( R.D. n. 21 del12 giugno 1856)

I NCISA di C AMERANA Vincenzo

Capitano di Vascello di zaClasse

"Per militari benemerenze".

(R.D . n. 21 del12 giug no 1856)

63

PELLETTA di

"Per militari benemerenze quale Comandante Generale della R. Marina". In commutazione della Croce di Cavaliere.

(R.D. n. 16 del26 maggio 1856)

RICCI Giovanni

Capitano di Vascello di 23 Classe

"Per militari benemerenze".

(R.D. n. 21 de/12 giugno 1856)

64

CAMPAGNA DELLA BASSA ITALIA

(1860-1861)

Assedio di Ancona Ass edio di Gaeta

Fatti d 'a rme di Mola d i Gaeta e del Gariglia n o

CAVALIERE DI GRAN CROCE

11 l '·' Il
\, l

SAVOIA CA RIG NANO Eugenio Grande Ammiragli o

"Pe r militari benemerenze nell'assedio e resa di Gaeta".

(R.D. n. 165 de/2 6 ottobre 1871)

69

CROCE D I GRA NDE UFFICIALE

r l

PELLIO NE di PERSA NO Carlo

Ammiragli o Comandante

"Per militari benemerenze, quale Co mandante la Squadra d'assedio ad Ancona ".

(R.D. 17 novembre 1860)

73

CROCE DI COMMEND ATORE

ALBINI Giovanni Battista

Contram mirag li o

"Comandante della pir ofregata ·Carlo Alberto •, per l ' intelli gen za ed il valore con c ui si distinse nei fatti d 'a rmi del Garigliano e Mola di Gaeta "

( R.D n 63 de/1° di ce mbre 1860)

77

CROC E DI UFFICIALE

ACTON Guglielmo

Capitano di Vascello l a classe

"Pe r essersi distinto n e i fatti di Gae ta del 22 gennaio 1861".

( R .D. n. 71 de/19 maggio 1861)

ANGUI SS OLA Amilcare

Contrammiraglio

"Per militari benemerenze".

In commutazione della Croce di Cavaliere conferitagli co n Decreto 30 gennaio 1862.

(R. D. n. 105 de/5/uglio 1863)

BURRONE LERCARI Feli ce

Luogotenente di Vascello l a classe

"Per essersi disti nto nei fatti di Gaet a del 22 gennaio 1861 ".

( R.D . n . 71 d e /19 maggio 7861)

CACACE Raffa ele

Capitano di Fregata za classe

"Per essersi dist in to nei fatti di Gaeta del 22 gennaio 1861".

(R.D. n. 71 d e /19 maggi o 7861)

CASTIGLIA Salvatore

Contrammiraglio

"Per militari benemerenze " .

In co mmut azione d e ll a Croce di Cavaliere conferitagli con Decreto in data 3 0 genna i o 186 3.

(R.D. n. 102 de/5 marzo 1863)

81

CIVITA Luigi Matteo

Capitano di Fregata

"Per l' intellige nza ed il valo re co n cui si disti nse n e i fatti d 'a rme di An c ona, del Gar iglian o e di Mola di Gaeta ".

( R .D. n. 61 d e/21 novembre 1860)

D ' ASTE Alessandro

Capitan o di Vasc e ll o

"Pe r l'intelligenza ed il valore co n cui si distinse nei fatt i d'arme di An co na, del Garigliano e di Mola di Gaeta ".

(R.D. n. 61 del 21 novembre 1860)

D ' AMICO Edoardo

Capitano di Vascello 2a classe

"Pe r essersi distinto n e i fatti di Gae ta del 22 gennai o 1861 " . (R.D . n. 71 de /19 maggio 1861)

FAUSSONE DI CLAVESANA Ales sandro

Capitano di Vascello

"Pe r l' intellig e nza ed il co raggio con cui si distinse n e ll e operazioni che , dopo pochi giorni di blocco e di assedio, determinaro no la resa della Piazza di An con a avv enu ta il 29 se ttembre 1860 ".

( R D. n. 56 del 3 ottobre 1860)

FAUSSONE DI CLAVESANA Alfredo

Capitan o di Fregat a l • classe

"P e r essersi distinto n e i fatti di Gaeta del 22 gennaio 1861 " .

(R.D. n. 71 d e i 19 maggio 1861)

82-

GALLI DELLA MANTICA Baldassare

Cap itano di Fregata

"Per l 'i ntelligenza ed il va lore con cui si distinse nei fatti d 'a rme di Ancona , del Garigliano e di Mola di Gaeta ". (R.D. n. 61 de/21 novembre 1860)

GIRARD Donato

Capitano di Vascello l a classe

"Per essers i distinto nei fatti di Gaeta del 22 gennaio 1861". (R .D. n. 71 del 19 maggio 1861)

GIRIBALDI Odoardo

Luogotenente di Vascello 1i! classe

"Per essersi distinto nei fatti di Gaeta del 22 gennaio 1861". (R.D. n. 71 de/19 maggio 1861)

LAMPO Camillo

Capitano di Fregata 2.a classe

"Per essersi distinto nei fatti di Gaeta del 22 gennaio 1861". (R.D . n. 71 de/19 maggio 1861)

MARTIN! FRANKLIN Ernesto

Cap it ano di Fregata 2a classe

"Per essersi distinto nei fatti di Gaeta del 22 gennaio 1861 " .

( R D n. 71 de/19 maggio 1861)

83

MARTIN! Federico

Capitano di Fregata

"Per l'intelligenza ed il valore con cui si distinse nei fatti d ' arme di Ancona, del Garigliano e di Mola di Gaeta ".

(R.D. n. 61 de/21 novembre 1860)

MILLELIRE Antonio

Contrammirag lio

"Per essersi distinto nei fatti di Gaeta de l 22 gennaio 1861 ". (R.D. n. 71 de/19 maggio 1861)

PACORET de St. BON Simone

Capitano di Fregata za classe

"Per essersi distinto nei fatti di Gaeta del 22 gennaio 1861".

(R.D. n. 71 de/19 maggio 1861)

PROVANA del SABBIONE Pompeo

Capitano di Vascello

"Per l' intelligenza ed il coraggio con cui si distinse nelle operazioni che, dopo pochi giorni di blocco e di assedio, determinarono la resa della Piazza di Ancona avven u ta il 29 settembre 1860".

(R.D. n. 56 de/3 ottobre 1860)

RICCARDI di NE TR O Vi tto ri o Em a nu ele

Capitano di Corvetta

"Per l'int e lligenza ed il coraggio con cui si dist ins e nell e operazioni che, dopo pochi giorni di blocco e di assedio, determinarono la resa della Piazza di Ancona avvenuta il 29 settembre 1860".

(R.D. n. 56 de/3 ouobre 1860)

-84-

SIVO RI A lessandro

Capita n o di Fregata 21 classe

"Per essersi distinto nei fatti di Gaeta del 22 gennaio 1861 "

(R.D. n. 71 del19 maggio 1861)

VITAG LI ANO Ru ggero

Capitano di Fregata 2ll classe

"Pe r essersi dis tinto nei fatti di Gaeta del 22 gennaio 1861 " .

( R .D. n . 71 d el1 9 maggio 1 861)

WRICHT Alessandro

Capita n o di Vascel lo P cl asse

"Per i distinti servizi da lui resi durante l' assedio di Gaeta gennaio 1861 " .

(R.D. n. 86 del20 ottobre 1861)

- 85-

C ROC E DI CAVA LI ERE

ACTON Emmerico

Luogotenente di Vascello l a classe

"

Per militari b enemerenze per essersi distinto nei fatti d'arme di Gaeta (22 gennaio 1861)".

(R.D. n. 71 de/19 maggio 1861)

ALBINI Augusto

Luogotene nt e di Vascello

"Per militari benemerenze per essersi distinto nei fatti d'arme di Gaeta (22 gennaio 1861)".

In commutazione di una 3a Medaglia d ' Argento al Valore concessagli per lo stesso fatto.

(R.D. n. 90 de/30 gennaio 1862)

ANG U ISSOLA Am il care

Capilano di Vascello nel Corpo dei Volontari

"Per militari benemerenze nella Campagna dell'Italia Meridionale nel 1860".

(R.D. n. 74 de/12 giugno 186.1)

ANSALDI Gio . Batta

Capitano di Fregata 2a classe

"Per militari benemerenze per essersi distinto nei fatti d'arme di Gaeta (22 gennaio 1861)".

(R.D. n. 71 de/19 maggio 1861)

89

BAUDINI Carlo

Luogotenente di Vascello l a classe

"Per militari benem ere nze per esse rsi distinto nei fatti d'arm e di Gaeta (22 gennaio 1861)".

(R.D . n. 71 de/19 maggio 1861)

BERTELLI Luigi

Luog otene nte di Vascello l 1 classe

"Pe r militari benemerenze per esse rsi distinto nei fatti d ' arme di Gaeta (22 genna io 1861) "

(R.D. n. 71 de/19 maggio 1861)

BERTO NE di SAM BUJ Federico

Luogotenente di Vascello za classe

"Per militari benemerenze per esse rsi distinto nei fatti d ' arme di Gaeta (22 gennaio 1861) "

( R.D. n. 71 de/19 maggio 1861 )

BUGLIONE di MONALE Luigi Augus to Capitano di Corvetta

"Per militari beneme renze quale Comandante la Corvetta ·Monzambano..".

(R. D n. 56 de/3 ottobre 1860)

- 90 -

CANEVARO Fe li ce Napoleone Al berto

Luogotenent e di Vascello 29 classe

"Per militari benemere n ze per essersi d ist in to nei fatti d'arme di Gaeta (22 gennaio 1861)".

( R.D. n. 71 de/19 maggio 1861)

CONTE Amedeo E doardo

Luog otene nt e di Vascello

"Per militari b e n e merenze ne ll a Campagna d e ll'It a li a Mer idiona le de l 1860".

(R.D. n. 48 de/27 maggio 1860)

' CASTIGLIA Salvato r e

Capo di Stato Maggiore della Flottiglia nel Corpo dei Volontari

"Per militari benemerenze nella Campagna d ' Italia Meridionale n el1860" .

( R D n. 74 de/12 siugno 1861)

DINO DINI D e met ri o

Capitano di Corve tta

"Per l' inte llì ge nza ed il valore con cui si distinse nei fatti d 'a rmi di An co na (29 settembre 1860) quale Capitano di Corvetta Coma nd a nt e in 2l! la pirofregata Carlo Alberto •"

( R .D. n . 61 de/21 novembre 1860)

91

DORIA Giulio

Commissario di l a classe

"Per militari benemerenze per essersi distinto nei fatti d'arme di Gaeta (22 gennaio 1861)".

(R.D. n. 71 del 19 maggio 1861)

DUCLOZ de PIAZZONI Achille

Luogotenente di Vascello

"Per distinti serviz i resi alla posizion e dei Capuccini (Gaeta) ove comandava una sezione di artiglieria da sbarco" .

In commutazione della Medaglia in Argento al V. M. concessagli con R.D. l o giugno 1861.

( R.D. n. 79 de/18 agosto 1861 )

FAUSSONE DI CLAVESANA Alfredo

Capita no di Corvetta

"Per militari beneme renz e quale Capitano di Corvetta dì Stato Maggiore della R. Squadra".

(R.D. n. 56 de/3 ottobre 1860)

FINCATI Luigi

Luogotenente di Vascello 1a classe

"Per militari benemere nze per essersi distinto nei fatti d'arme di Gaeta (22 gennaio 1861)".

(R.D n. 71 de/19 maggio 1861)

92

FOSCO LO Vincenzo

Luogot enente di Vascello 2a classe

"Per militari benemerenze per essersi distinto nei fatti d 'a rme di Gaeta (22 gennaio 1861) ".

( R. D. n. 71 del 19 maggio 1861)

GALLI DELLA LOGGIA Augusto

Capitan o di Corvetta

"Per l' intelligenza ed il va lore con cu i si distinse nei fatti d ' armi d e l Garigliano (1, 2, 3 e 4 novembre 1860) qua le Capitano di Corvetta Comandante del piroscafo ·Tripoli •".

( R.D. n. 61 de/21 novembre 1860)

GIRI.,BALDI Odoard o

Lu ogotenente di Vascello

"Pe r militari benemerenze per essersi distinto nei farti d'arme di Gaeta (22 gennaio 1861) ".

( R.D. n. 71 de/19 maggio 1861 )

L AMPO Camillo

Capitano di Fregata

"Per l ' intelligenza ed il valore di cui diede prova nei fatti d'armi del Garigliano e di Mola di Gaeta (1-4 novembre 1860) quale Capitano di Fregata d i 2" class e nello Stato Maggio re General e de ll a Marina , Comandante in 2a della piro f regata ·Maria Ade laide•".

(R.D. n. 65 de/3 gennaio 1861)

93

LEONCINI Stefano Medico di Vascello

"Pe r milit ar i benem ere nze per essersi distinto nei fatti d'arm e di Gaeta (22 gennaio 1861)".

(R.D n. 71 de/19 maggio 1861 )

LO VERA di MARIA Giuseppe

Luogotenente di Vascello l a classe

"Per militari benemerenze per essersi distinto nei fatti d'arme di Gaeta (22 gennaio 1861) " .

(R.D . n. 71 de/19 maggio 1861)

MAGNAGHI Gio. Batta

Lu ogotenente di Vascello 21 classe

"Per militari benemerenze per essersi dist into nei fatti d'arme di Gaet a (22 gennaio 1861) " .

(R.D. n. 71 dei 19 maggio 1861 )

MALDINI Galeazzo

Luogotenent e di Vascello 28 classe

"Per militari benemerenze per essersi distinto nei fatti d ' arme di Gaeta (22 genn aio 1861)".

( R.D. n. 71 dei 19 maggio 1861 )

- 94 -

MANOLESSO-FERRO Cristoforo

Lu ogotenente di Vascello l a classe

"Per militari benemerenze per essersi distinto nei fatti d 'a rme di Gaeta ( 22 ge nnaio 1861) "

(R.D. n . 71 del 19 maggio 1861)

MARTIN FRANKLIN Ernesto.

Capitano di Corvetta

"Per l' int e llig e nza ed il va lore con cui si distinse nei fatt i d'armi del Gar ig li ano (1, 2, 3 e 4 novembre 1860) quale Capitano di Co rvetta Comandante la cannon iera ·Veloce·".

(R.D. n. 61 del 21 novembre 1860)

ORENGO Paolo

Luogotenenre di Vascello l a classe

"Pe r militari benemerenze per essersi distinto nei fatti d ' arme di Gaeta (22 gennaio 1861)".

(R.D. n. 71 de/19 maggio 1861)

PAOLUCCI G iuse ppe

Capitano di Corvetta

"Pe r l 'i ntelligenza ed il valore con cui si distinse nei fatti d'arme di Ancona (29 settembre 1860) q uale Capitano di Corvetta Comandan te in 2a della pirofregata Vitto ri o Emanuele•"

( R .D. n . 61 del 21 novembre 1860)

95-

PELLIONE di PERSANO Ernesto

Sottotenente di Vascello

"

Per militari benemerenze p e r essersi distinto nei fani d ' arme di Gaeta (22 gennaio 1861)".

(R.D. n. 71 del19 maggio 1861)

PEPI Roberto

Luogotenent e di Va sce llo l a classe

"Per essersi distinto durante l' assedio di Gaeta (13 febbraio 1861)".

(R.D . n. 72 del 1 ° giugno 1861)

PIOLA CASELLI Giuseppe Alessandro

Capilano di Co rvetta

"Per i servizi prestati so tto il Governo dittatoriale della Sici lia e pe r la perizia , l'ardire ed il co raggi o spiegato sotto il fuoco nemico mentre co mandava la nave da guerra s icul a ·Tukery (13 agosto 1860) "

( R.D . n. 60 dei 17 novembre 1860)

RACCHIA Carlo

Luo gotenente di Vascello P classe

"Pe r militari benemerenze per esse rsi distinto nei fatti d 'a rme eli Gae ta (22 gennaio 1861)".

(R.D. n. 71 del 19 maggio 1861)

TRUCCO Gioacchino

Luogotenent e di Vascello 21 classe

"Per militari be nem erenze p er essersi distinto nei fatt i d 'a rme di Gaeta (22 gennaio 1861)".

(R.D. n. 71 del 19 maggio 1861)

96

CAMPAGNA NAVALE IN ADRIATICO (1866) ( LISSA)

CROCE DI UFFICIALE

..

ACTON Emmerico

Capitano di Fregata

"Per le prove costanti di va lore date quale Comandante la pirofregata Re di Portogallo· nella fazione del18 e 19luglio co ntro le batterie che difendevano l'e ntrata del porto San Giorgio e per i fatti d 'a rmi del 20 detto, contro l a Squadra austriaca , nel quale , ferito al capo, continuò a re s tare sul posto " .

(R.D. n. 134 de/15 agosto 1867)

DEL CARRETTO Evaristo

Capitano di Vascello

"Per essers i molto distinto qua le Comandante la corazzata .. Maria Pia·• nell'attaccare il 18 luglio 1866 la batteria int erna di Porto San Giorgio e specia lmente il 20 detto, avendo impedito alle Corazzate nemiche di correre sulle fregate di legno ".

( R.D. n. 134 del 15 agosto 1867)

MAMELI Giorgio

Vice Ammiraglio

"Per militari benemerenze " .

In commutazione della Croce di Cavaliere concessagli in data 10 luglio 1866.

(R.D. n. 157 de/15 giugno 1870)

ROBERTI Amilcare

Capitano di Vascello

"Comandante la corazzata ..san Martino .. , venne incaricaw il 18 luglio 1866 di attacca re la batteria interna di Porto San Giorgio. Il 20 detto sosteneva nella battaglia navale il·Re d ' Italia•. Si è molto distinto nelle due circostanze, essendo encomiato da tutti".

(R.D. n . 134 de/15 agosto 1867)

101

CRO CE DI CAVALIERE

CHIN CA Domenico

Capitan o di Fregata

"Accorreva ovunque il bisogno lo richiedeva con sangue freddo e cor agg io degno d e ll a più grande ammirazione , trovandosi specialmente in un nuvolo di proiettili ad attaccare l'a n cora cadente a prora (1866 )".

(R.D. n . 134 de/15 agosto 186 7)

DEL SANTO Ettore

Medi co di Fregata

"Medico di Fregata, addetto alla pirocorazzata -Formidabi le· perch é framezzo la mitraglia andava a ra ccogliere i feriti persino in coperta".

( R.D. n. 134 del 15 agosto 1867)

VAGLI ECO Demetrio

Luogot e n e nte di Vascello

"Lu ogo te nente di Vascello addetto alla p irocorazzata ·Formidabile • perché s i co mporr ò assai bene e fu gravemente ferito ".

(R .D. n. 134 de/15 agosto 1867)

VITERBO Ernesto

Luog o t e n ente di Vascello

"Lu ogo te nente alla pirocorazzata ·Pales tro .. perché gareggiava di eroismo con s uo Comandante (mo rto il20 l uglio 1866)".

( R .D. n. 134 de/15 agosto 1867)

105

MOTI DI PAL ERMO (1866 )

CROCE DI CAVALIERE

BE UF Luigi

Capitano di Fanteria di Marin a

"Capitano d i Fanteria di Ma ri n a per la s ua bella condotta nel giorno 19 settembre 1866 r. ella repressione dei disordini avvenuti in Palermo , in cui, ferito gravemente al braccio, rimase al suo posto , finché una seconda ferita alla gamba lo obbligava a farsi trasportare all'ambu lanz a".

(R.D. n. 129 del 9 maggio 1867)

111

CONCESSIONE SPECIALE . (1878)

CROCE DI COMMENDATOR E

BRIN Benedetto

Ispetto re del Gen io Milita re Navale

"Per i suoi distinti servizi, ed in specie per gli studi fatti e per l ' opera p r estata nella costr u z ione delle Navi ·Duilio• e ·Dandolo•" .

( R .D. n . 198 de/24 luglio 1878)

117

((CAMPAG NA DELL'AFRI CA OR IE NTALE" (Eritrea) (18 7 8 1896)

l'' l l l l Il l

CROCE DI CAVALIERE

BORRELLO Carl o

Capitano di Co rve n a

"Per militari b e n e merenze quale Capita n o di Corvetta nella R. Na v e "Lombardia,".

( R.D. de/14 giugn o 1896)

123

MISSIONE DI PACE A CANDIA (1898)

CROCE DI COMMENDATORE

"Per militari benemerenze quale Comandante in Capo della Squadra avale Internazionale a Candia".

(R.D. n. 791 de/1° giugno 7898)

129-

CROCE DI CAVALIERE

AMORETTI Carlo

Capitano di Vascello

"Pe r i militari benemerenze, per aver fatto pane delle navi internazionali a Candia: 1896 1898 " .

(R.D. n. 821 del ?luglio 1898)

CARNEVALI Albert o

Capitano di Vasce ll o

"Per militari benemerenze, per aver fatto parte delle navi internazionali a Candia: 1896 1898 ".

(R.D. n. 821 del 7 luglio 1898)

MIRABELLO Carlo

Capitano di Vascello

"Per militari benemerenze, per aver fatto parte delle navi internazionali -?Candia: 1896-1898".

(R.D. n. 821 del 7/uglio 1898)

133

CAMPAGNA DELL'E.O. (Cina) (1900)

CROC E DI UFF ICIA LE

CANDIANI Camillo

Contrammiraglio

"Pe r militari benemerenze nella Campagna di Cina".

(R.D. n . 8 de/21 agosto 1901)

139

CROCE DI CAVALIERE

SJRIANNI Giuseppe

Tenente di Vascello

"Per militari benemerenze quale Tenente di Vascello in servizio in Estremo Oriente (Pechino 1900)".

(R.D. n. 3 del 14febbraio 1901)

-143

CONFLITTO ITALO-TURCO (1911-1912)

CROCE DI GRANDE UFFICIALE

FAVARELLI Luigi Giuseppe

Vice Ammiraglio

"Per la cosciente responsabilità che seppe assumersi , ordinando con risolutezza il bombardamento e la immediata occupazione eli Tripoli, fatta dai marinai in attesa dell'arrivo dell e trupp e, e per la co rag giosa e sap iente direzione delle forze navali, che tanto utile procurarono ai fini della guerra contro l'Impero ottomano s in dal s uo principio, così all'inizio in qualit à eli Comandante in Cap o de ll a II Squadr a, come dopo nel comando supremo delle Forze Navali".

(Mediterraneo, 1911-1912).

VIALE Leone

Vice Amm iraglio

(R.D 16 marzo 1913)

"Assunto al difficile incarico politico militare di Comandante in Capo delle Navali nella gue rra contro l' Impero ottomano, dimostrò co stantemente coraggio e perizia somma, sia nelle varie operaz ioni che ci resero padroni del mare Egeo , sia negli attacchi ai forti dei Dardanelli .. e nella orga nizz a zio ne e condotta dell'intera flotta, così da farne rifulgere in ogni circostanza la potenza ed il valore".

(Mediterraneo, 1912).

(R. D 16 marzo 1913)

149-

CROCE D I COMMENDATORE

AMERIO d'AS TE STELLA Ma r cello

"Coma ndante in Capo della II Squadra nella seconda fase della guerra nel mare Egeo, si distinse per coraggio e perizia nell e varie operazioni che ebbe a preparare o ad eseguire a Sm irne, a Samos, ove dimostr ò energia e fine intuizione della s it uazion e internazionale, ed in partic o lar modo nel coadiu vare e fficacement e il ge nerale Am eg li o e la s ua divi sione nella brillante conq uista dell'isola di Rodi".

(Mediterra neo , 191 2).

BOREA RICC I Raffae le Vice Ammiraglio

( R.D. 16 marzo 1913)

"Sbarcato d ' impro vv iso a Tripoli, rapid amente e completamente prese possesso della città e riorganizzò sollecitamen te i servizi, acquistandosi con tatto e serena fermezza la fiducia della popol azione. In momenti diffi c ili e con poch e forze diede valid e disposiz ioni pel mantenim en to dell'ordine e per la imm ed iata resis tenza agli attacchi del nemico . Diresse con molta abilità la sped izione per l'occupazione dell 'es t remo occidente della Libia e quella per l' occu paz ione della costa di Mis urata e di Zuara. Nell'azione di Busheifa, col s uo imm edia to interv ento, permise ch e lo sbarco s i effettuasse senza danni od inconvenienti".

( Libi a, 1911-1912).

(R.D. 16 marzo 1913)

153

CAGNI Umberto

Capitano di Vascello

"Dal momento in cui i primi marinai posero il piede a terra , occupando il forte Sultanieh, sino all'arrivo delle truppe del R. Esercito, la sua condotta non fu che un succedersi di chiarissime prove di sapere militare, nell'organizzare e disciplinare la presa di possesso e la difesa della ciuà in diverse e difficili contingenze, e di freddo ed illuminato coraggio nelle operazioni di guerra, alle quali fu sempre presente, trasfondendo in tutti il suo sp irito animatore, che seppe d'operai e fuochisti improvvisa re buoni e valorosi soldati". (Tripoli, 5 13 ottobre 1911).

(R .D. 16 marzo 1913)

SAVOIA Luigi Duca degli Abruzzi Contrammiraglio

"Per la grande rapidit à co n c ui seppe organizzare i se rvi zi di crociera delle sue navi al principio delle ostilità contro la Turchia, dando costanteme nte prova di co ra ggio e perizia. Fu lo spi rit o animatore delle diverse brillanti operazioni delle cacciatorpediniere e delle siluranti. (Ionio , 1911 ).

(R.D. 16 marzo 1913)

THAON di REVEL Paolo

Contrammiraglio

"Per la cos tante attività, il co rag gio e la perizia dimostrati al comando di una Divisione Navale durante tutta la guerra, distinguendosi in particolar modo nell'attacco alle fortificazioni dei Dardanelli , ma più ancora nella faz i one compiuta a Beirut, che egli personalmente comandò e diresse, n ella quale , in circostanze difficili di ordine internazionale , affondò le due navi da guerra turche rifugiate in porto, con l'esecuzione piena degli o rdini avuti e con i ntero successo".

(Mediterraneo, 1911-1912).

(R.D. 16 marzo 1913)

154

CROCE DI UFFICIALE

CERRINA FERONI Giovanni Capitano di Vascello

"Invia to, n el dicembre 1912, a dirigere le operazioni delle nostre navi nel Mar Rosso, si dovette alle sagge direttive eli lui se quelle operazioni furono sempre coronate dal più completo successo. Attuato un rigoroso blocco delle coste dello Yemen, fece eseguire bombardamento di luoghi fortificati e di accampame nti nemici, procurò la cattura di navi ottomane, e, prepa ra ta con intelligenza e m ilitare perizia l'operazione di Kunfida, ottenne l 'a nnientamento di turre le unità nemiche stazionanti nel Mar Rosso".

(Mar Rosso , 19 12).

CORSI Camillo Contrammiraglio

(R.D. 16 marzo 1913)

"Quale Capo di Stato Maggiore dell'ammiraglio Viale, Comandante in Capo delle Forze Nav a li , e qua le Comandante della P Divis ione della I Squad ra , egli coadiuvò il suo capo in ogni fase della guerra nel mare Egeo , distinguendosi nell ' occupazione eli varie isole e particolarmente n e ll 'a ttacco dei fort i a ll ' imboccatura dei Dardanelli, dimostra n do in og n i circostanza coraggio e perizia".

(Med iter:-an eo, 1912).

(R D. 16 marzo 1913)

157

"Avuta la mis s ione di occupare Derna , con du sse le operazioni di pre liminare bombardame nto, Io sbarco, la presa di possesso e la organizzazione dei primi reparti a terra , con grande oculatezza e singolare perizia militare, co mpiendo brillantemente la missi one affidatagli, malgrado serie difficoltà incontrate pel m a re grosso in pericolosi approdi. Derna, 17-18 ottobre 1911.

Durante l ' attacco delle opere dei Dardanelli , batteva e fficacemente con la sua divisione i forti di Sehd ul Bahr e di Ertogrul, sotto il fuoco intenso delle ope re nemic h e. Dardanelli, 18 apri le 1912.

Diresse l ' occupazione delle isole di Kalimno , Leros e Patmos, provvedendo opportunamente ad assicurare i l buon successo de ll e operazioni. Kalimno , Lero , Patmos , 12 maggio 1912 ".

(R.D. 16 marzo 1913)

158-

CROCE DI CAVALIERE

BELMONDO CACCIA Enrico

Capitano di Vascello

"Comandante di spiagg ia alla presa di Bengasi, organizzò e diresse le difese con perfetti criteri di sbarco dell e truppe ed i successivi rifornimenti, in cattive condizioni di mare e sotto il fuoco nemico, contribuendo con la sua intelligente attività e col suo coraggio personale al felice esito della giornata". (Bengasi, 19 ottobre 1911).

(R.D. 16 marzo 1913)

BISCARETTT DI RUFFIA Guido

Capitano di Fregata

"Pel modo come diresse le operaz ioni di guerra della squad rigli a di cacciatorpediniere che comandava nelle acque dell'A lbania e per il valore dimostrato nel combattime nto di S. Giovanni di Medua, dove, benché ferito, tenne il coma ndo fino ad azione compi uta " . ... (San Giovanni di Medua, 5 ottobre 1911).

(R .D . 76 marzo 1913)

CUSANI VISCONTI Lorenzo

Capitano di Vascello

"Comandante della Piazza Marittima di Tobruk a l principio dell'occupazione, organizzò sap ientemente la difesa coadiuvando in modo esemplare le forz e dell'Esercito e della Marina. Ordinò varie rapide contrastate ricognizioni ne ll 'interno riuscendo di verse volte a tagliare le linee telegrafiche del nemico. Nei casi di allarme fu sempre primo ad accorrere, esponendosi in prima linea". (Tobruk , ottobre 1911 febbraio 1912).

(R.D lettera H de/5 aprile 1914)

161

DENTI D I PI RAJNO Sa l vatore

Capitano di Corvetta

"Per le rip etute prove di se reno c oraggio nelle d iffi c ili circostanze in c ui s i trovò in parecchi e delle ascensioni, spesso so tt o il fuoc o del nem ico; specialmente per la arditi ss ima ri cog nizione fatta sul ca mpo di battaglia 1 ' 8 giug no 1912 a Zanzur, ad onta del tempo avverso e da ll a n eb bia, che l'o bbligar o no a tenersi assa i basso sul n em ico con ev idente gravissimo pericolo. Prima come Co mand ante di un dirigibile, poi come Ca po di tutt o il repart o e Direttore del cantiere aeron a utico di Tripoli , rese conti nui, preziosi se rvizi; com pì 34 asce nsioni , di cui due fino a Zuara, du e fino ad Aziziah, trov a ndosi tal vo lta in diffi c ili mom e nti per le improvvise manch evole zze del materi a l e e per danni di fucilate nemi c he. Con le ripetut e ricog nizi oni, oltre ad accogli e re larga m ess e di utili notizie , o ltre a bombardare con efficacia i camp i n e mici pot é rilevare dati molto esa tti per la com pila z ion e di un pregevo le sc ritto dei dintorni di Tripoli".

(Tripoli , di ce mbre 1911 - lu gli o 1912).

(R.D. 16 ma rzo 1913)

FRANK Angelo

Capitan o di Fregat a

"P rimo a sb a rcare con le co mp agnie della R. Ma ri na (5 compagnie con 5 can non i) so tto il tiro della fucil eria nemi ca, veniv a v iolenteme nte attaccato da forze s up eriori; condusse con intellige n za e va lore esemp la re l e forze ai s uoi ordini per qua s i tutta la g iornata , fin quando ca deva ferito sul campo di battaglia".

(Bengasi, 19 ottobre 1911).

( R .D. 16 marzo 1913)

162

GIAVOTTO Mattia

Capitano di Vascello

"Co mandante della R. Nave Garibaldi·, dovendo catturare e distruggere due navi nemiche nel porto di Beirut , diresse la manovra e l'azione guerresca della propria nave e conseguì, in pochi minuti ed in circostanze di luog o che esigevano grande serenità di comando ed acco rtezza e precisione di tiro, la completa distruzione del nemico ". (Be irut , 24 febbraio 1912).

(R.D. 16 marzo 1913)

LE ONARDI di CASA LINO Michelangelo

Capitano d i Vascello

"Comandante della R. Nave Francesco Ferruccio• , dovendo catturare e distruggere due navi nemiche nel porto di Beirut, diresse la manovra e l 'az ione guerresca della propria nave e conseguì, in pochi minuti ed in circostanze di luogo che esigevano grande serenità di comando ed ... accortezza e precisione di tiro, la completa distruzione del nemico " . ( Beirut, 24 febbraio 1912).

(R.D. 16 marzo 1913)

LOBETTI BODONI Pio

Capitano

di Fregata

"Per oltre dieci mesi prestò con la sua nave un servizio proficuo e laborioso, compiendo nell'alto Mar Rosso una efficace c roci e ra, durante la quale colò a picco una cannoniera turca e provocò il disarmo di altre tre unità nemiche, riducendo così di un terzo le forze turche in mare". (Ma r Rosso , 1911 -1 912).

( R .D . lettera li del5 apr·i/e 1914)

163-

ORSINI Pietro

Capitano

di Fregata

"Diresse con profonda abilità mar ina r esca il primo e i successivi sbarchi a Derna, contrastati da l mare violento . Occupata la città, la tenne con pochiss ime forze , dando prova di singo lare pe rizia militare, specialmente in una ard ita e di fficile ricognizio n e alle sorgenti dell'Uadi di Serna, che diede ottimi risu ltati. Esercitò con tatto, intelligenza e fine senso di opportun ità po li tica e m il itare le funzioni di Comandante Superiore e Governatore di Derna, provvedendo con rapidi tà alla prima organizzazione dei servizi civili (Derna, 16 28 ottobre 1911). Quale Ufficiale in 2a della R. Nave ·Pisa· durante la guerra , concorse efficacemente alla buona organizzazione della nave e al buon governo del personale". (Mediterraneo, 1912).

(R D. lettera H de/5 aprile 1.914)

PALADINI Osva ldo

Capi t ano di Fregata

"Comandante della R Nave "Piemonte• ed avendo sotto i suoi ordini anche due cacci at orpediniere, d iresse e coordinò la ricerca di cannoniere nemic h e in località irte di d ifficoltà idrografiche, predispose e condusse l'azione con prontezza e perfe tt i cri teri mil itar i, facen d o sì c he nessuna delle otto unità nemiche potesse sfuggire a ll 'opera delle nostre artig lierie, che ne produssero il completo annie n tamento '' . (Kunf ida , 7 gennaio 1912).

(R.D 16 marzo .1913)

- 164-

PONZIO Emanuele

Tenente eli Vascello

"Come direttore del cantiere dei dirigibili a Tripoli, diede opera ammirevole di energia e di instancabilità , nel dirigere ogni lavoro d ' impianto , di costruzione e di esercizio nel cantie re dei dirigibili, nel provvedere con oppor t uni ripieghi ad ogni deficienza. Come Comandante di dirigibili compì 45 ascen sioni , di c ui alc une notev o lissime, sia per la durata e la difficoltà del volo , sia per la quantità di utili notizie dare al comando. Eseguì un comp leto rilievo fotografico dell ' Oasi di Zuara , fece esperimenti di ti ro con bombe a mano, ecc .. Portando in ogni circostanza il prezioso contributo della sua intelligenza , della sua tenace volontà e del suo sangue freddo nei momenti più difficili".

(Tripoli, dicembr e 1911 -otto bre 1912).

(R.D. 16 marzo 1913)

SCELSI Guido

Capitano eli Corvetta

"Comandante d el reparto Dirigibili in Libia, d iresse il trasporto e l'im pianto a Tripoli, tra gravi difficoltà, dell'hangar dei dir igibili e di tutto il parco aerosta ti co; con ferma fede provvide alla sollecita ricostruzione dell'hangar, quand o il primo fu dis t rutto dal ventO. Poi con la sq uadrigli a dei dirigibi li P.2 e P.3, affrontando continui g ra vissimi pericoli, eseguì meravigliose ascensioni riportando - pri mo n e l mondo - il terrore nei ca mpi nemi ci; r acco lse notizie preziose s ull e forze e sulla dis locazione del nemico; fornì dati e prese fotografiche utilissime per la costruzione della carta del terreno attorno a Tripoli; eseguì infine la magnifica navigazione lungo tutta la zona cos tiera da Tripoli fino a Capo Macabenz".

(Tripolitania, 1911 -1912) .

(R.D. 16 marzo 1913)

165

TRIANGI Arturo

Ca pitano di Vascello

"Presidente della Commissione d'Imbarco a Napoli, nei primi mesi dell a guerra, orga nizz ò e diresse con illuminati crit e ri ed eccezionale energi a l'imbarco del Corp o di occupazione della Libia ed il traffico per i suc cessivi rifo rniment i.

Assunto in seguito il comando della ·Carl o Alberto·, prese parte attivissima a tutte le operazioni cos tiere di guerra che si svolse ro in Tripolitania, in ogni occasi on e di validissimo appogg io all e truppe ope ranti , e co ntribuì con la sua perizia militare e marinares ca, co l suo coraggi o pe rso nale , con la sua ferma volontà, al successo dell e nostre armi " . (Libia, 1911).

( R.D 16 marzo 1913)

VALLI Giulio

1° Tenente di Vasce llo

"Coine Comandant e del repart o dirig ibili di Tripoli, diresse in mod o veramente encomiabile tutto il servizio aerostatico, ca n tiere, asce nsion e, esperimenti ecc .. Come Comandante di d ir igibili compì 55 ascens ioni, di cui alcune note volissime per la durata e la difficoltà d e l volo, per qualità di utili notizi e fornite al co mando, e per largo contributo nella rettifica delle carte d e lla zona attorno a Tripoli. Condusse a termine una numero sa se rie di espe rienze sul lancio di bombe, sul rimorchio di ae roplani co me bersag li o, s ulle segnalazioni con truppe ecc., dando in ogni circostanza tutt a l'o pera sua, se nza risparmi o, tutto il co n co rso prezioso d e lla sua intelligenza, della s ua tenace volontà e del s uo coraggi o e sangue freddo nei momenti più difficili".

(Tripoli, luglio 1912 ottobre 1 9 12) .

(R.D. 16 marzo 1913)

166-

l o CONFLITTO

MONDIALE (1915-1918)

CAVALIERE DI GRA N CROCE

SAVOIA Luigi Duca degli Abruzzi

Vice Ammiraglio

"Comanda nt e de ll 'Ar mata Nava le , diede sagaci e pronte d isposi zioni per il salvataggio, attrave rso l'Ad riati co dell 'esercito serbo, sotto l 'incalza re degli avve nimenti: con spirito altamente direttivo seppe frustare ogn i sforzo nemico diretto a controbattere sul m are questa diffic ili ssi ma operaz ione, a trarre a salvamento un esercito d i centocinqua ntamila uomini".

(R.D n. 138 del 7 febbraio 1924)

THAO N di REVEL Paolo

Vic e Amm irag li o

"Capo di Stato Maggiore della Marina e Comandante in Capo delle Fo rze Navali mobilitate dal febbraio 1917, nell a suprema dir ezione della guerra marittima in Adriatico , e nell ' azione bellica ovunque eserc it ata da mezzi della Regia Marina, ha dato alta prova di singolare perizia, somma energia, pe rspicuo a pprezzamento delle situazioni belliche. Nonostante la gravità e la persistenza delle insidie nemi che, mercé i provvedimenti da lui ordi n a ti e le mirabili virtù della n ostra gente di mare, i traffici marittimi hanno potuto svolg ersi così da assicurare in ogn i tempo al Paese gli indispensabili rifornimenti. Con fervo re e tenacia ha provve duto all'app re s tamento di mezzi complementari di offesa, che meglio conve nivano alle pe c uliari caratteristiche della g u e rra co mbattuta in Adri atico e d alla preparazione degli uomini che co n l ' impi ego di essi h a nno inflitto al nemico perdite gravissime, e cir co nfu so di gloria imp e ritura l a Marina Italiana. Sotto il suo alto comando la R. Marina ha portato va lidis simo contributo alla Vittoria".

(R.D. n. 110 d e l 1° giugno 1919)

171

CROCE DI GRANDE UFFICIALE

,

CAGN I Umberto

Vice Ammiraglio

"Incaricato di una importantiss ima mission e, con costa nte se n so di equilibrio, chiara percezione delle cose, giusto tatto ed opportuna energia, in mezzo a difficoltà di ogni genere, sia di ca rattere militare che di a ltr a natura, la portava a compime nto con somma perizia".

(R.D. n. 106 del5 gennaio 1919)

SAVOIA Luigi Duca degli Abruzzi

Vice Ammiraglio

"Ha dimostrato in ogni occasione grande energia e cospicue doti di comando navale". (24 maggio 1915- dicembre 1916).

(R.D. n. 38 de/29 dicembre 1916)

THAQN DI REV EL Paolo

Vice Ammiraglio

"Ha retto le cariche di Capo di Stato Maggiore della Marina e di Comandante di una Piazza militare con singolare energia e perizia , im primendo efficacissima att ività alle forze da lui dipendenti ". (24 maggio- dicembre 1916).

(R.D. n. 39 del 29 dicembre 1916)

175

CROCE DI COMMENDATORE

CERRI Vittorio

Vice Ammiraglio

"Per più di due anni quale Comandante in Capo del Dipart im ento e della Piazza Marittima di Taranto , e poscia come Comandante in Capo interinale dell 'Armata, in periodi di intensa attività bellica, con opera assidua e tenace di preparazione e di direzione assicurava la mass ima efficienza ed il perfetto funzionamento dei mezzi di difesa e d ' offesa e dei servizi complementari, recando validissimo contributo alla Vittoria". (Taranto, dal febbraio 1915 all'll marzo 1918).

(R.D. 8 marzo 1928)

CIANO Costanzo

Capitano di Vascello

"Ispettore dei MAS, con intelligenza e perizia attendeva si no all'inizio alloro m iglioramento, mentre nello stesso tempo preparava con grande fede ed amore i comandanti che dovevano portare alla vittoria le piccole ... unità. Nell'ultima spedizione di Pola,studiò dapprima il congegno con il quale i due eroi riuscirono ad affondare la nave ammiraglia della flotta nemica ed accompagnò la spedizione sino sotto la diga di Pota, a tt endentone fino all 'a lba il ritorno". (31 ottobre- 1° novembre 1918).

(R.D. 13 gennaio 1919)

CORSI Camillo

Vice Ammirag li o

"Ha eserc it ato il comando navale ed ha ret to l a carica di Capo di Stato Maggiore della Marina con singolare energia e perizia e con elevato spirito militare ".

( R .D. 29 dìcembre 1916)

179

CUSAN I VISCONTI Lorenzo

Vice Ammiraglio

"C omandante in Capo dell'Armata durante l 'u ltimo pe r iodo di gue rr a, presiedeva con c hiara intelligenza e se re na attività alle molteplici azioni svoltesi felic emente n e l Basso Adriatico. In particolare per il bomb ardamento della Base n ava le di Durazzo, che presentava difficoltà non com uni , impartiva direttive così chiare ed illuminate che l 'azione veniva condotta a termin e nel modo più efficace e brillante".

( R.D. 9.febbraio 1919)

CUT I :--J ELLI REDI NA Emanuele

Vice Ammiraglio

"Ha esercitato il coma ndo nava le ed il comando di una Pia zza militare ma r ittima con int e lligente e proficua att iv it à e con elevato spirito militare"

(R D. 29 dicembre 1916)

MILLO Enrico

Vice Ammi r aglio

"H a esercitato il coma nd o na vale con int e lligente e proficua attività e con elevato sp iri to militare " .

(R .D . 29 dicembre 1916)

180

PALADINI Osvaldo

Contrammirag li o

"C omandante d i una Divisione, impartiva alle sue navi sapienti dirett ive e brillantemente , con la p iù alta per izia, le conduc ev a al bomb ardamento di una bas e navale nemica con sereni tà, avvedutezza, pront ezza di de cisione, esse ndo fino all'ultimo l'animato r e de ll 'a zione , condo tta a termine con la più grande precisione ed effica ce esecuzione".

( Duraz zo, 2 ot to bre 1918) .

PRESBITERO Ernesto

Vice Ammiraglio

(R .D. 9 febbraio 1919)

" Ha te nut o il co mand o de lla sua Squadra dimostrando di possedere un grado elevato di perizia milita re e marinaresca".

(R.D. 29 dicembre 1916)

SECHI Giovanni

Contra mmirag li o

"Ammiragli o d i viva intelligenza e vasta c ul tu ra, lavoratore fecondo ed instancabile, fu del Capo di Stato Maggio re della Mari n a collaboratore prezios o e devow. Dedicò tutte le sue energ ie alla perfetta riuscita di ogni op e razio ne eli guerra sino al definitivo tr ionfo delle n ostre armi".

(R.D. 15 novembre 1918)

181

CROCE DI U FFICIAL E

ACTON Alfredo Contrammiraglio

"Co mandanre di Divisione impart iva, con int elligenza e prontezza , ordini per tagli are la strada a unità nemiche ed attaccarle . Imbarcatosi su dì una na ve alleata, assumeva il dir e tto comando de lle forze oper anti, riusciva con opportun e d isposizio ni a rintracciare il nemico e, preso contato con lui in favor evole posizio ne , a mant enerlo sotto il tiro, causand ogli danni rilevanti e, rimanendo per lungo tempo con la sola nave ammiraglia a controbattere il tiro di tre incrociatori nemici. Colpita da siluro la nave su cui trovavasi imbarcato, dava esempio di coraggio e sangue freddo , impartendo tutte le disposiz ioni per il rimorch io della nave in porto".

(B asso Adriati co, 15 maggio 1917).

(R.D. 9 febbraio 1919)

BURZAGLI Ernesto Capitano di Fregata

"Ass unta la carica di Sottocapo di Stato Maggiore funzionante Capo di Sta t o Maggiore del Comando in Capo dell'Armata, vi ha dedicato con dèvozione esemplare tutto il corr edo delle sue q ualità di int elletto e della sua p e ri zia militare e di comando , riuscendo co llaborato prezi oso del Comandante ]n Capo dell 'Armata".

(Ma ggio 1916- marzo 1917).

CIANO Costanzo Capitano di Vasce ll o

(R.D. 28febbraio 1918)

"Dopo aver a lun go stud iato con int e lli genza, amo re e tena ce fidu c ia i mezzi e il modo di forzare il porto di Po la, accompag nava il pic colo reparto destinato al forzamento s i n presso alla entra ta della base n emica e quivi, nonostante l ' intenso fuoco, si tratteneva sinché in seguito a convenute segna la zioni non risulta va accertato il felice esito dell'impresa e la sua permanenza appariva inutile " . (Pola, notte s ul 15 magg i o 1918).

(R .D. 14 g iugno 1978)

185-

CUSAN I VISCONTI Lorenzo Co ntrammiraglio

"Nell 'esercizi o de l comando naval e e nella ca rica di Capo di Stato Maggiore dell 'Armata ha dimostrato ferm ezza militare ed elevate qualità marinaresche".

(R.D 29 dicembre 1916)

D EN TICE Alfredo

Cap itano di Vascello

"Assunse e tenn e il coma ndo di un reggim e nto di marinai in prima lin ea riuscendo ad organ izzarlo sul fronte co mbattente e a consolid a rl o in breve tempo con posizioni rese forti ss i me dalla densità dei lav ori difensivi apprestati sotto la sua direttiva. Dotato di grande energia fattiva e di espe rime n tato va lore, esercitò il suo comando dando costante prova di spiccate qualità morali e militari, per cui le truppe alla sua dipendenza traendo esempio da lui s i comportarono con strenuo va lore nei combatt imenti che s i ebbe ro in quella zona e cost ituirono un vero baluardo che valse ad a rgi n a re ogni tentativo di inv as ione nemica".

(Co rtellazz o, n ove mbre 1917- aprile 1918).

( R.D 3 giugno 1918)

DENTI DI PIRAJ NO Salvato re Capitano di Va sce ll o

"P reposto al coma ndo di Aeronautica d e l basso Adriatico, seppe co n intelligente, alacre att ività preparare ed organ izzare le forz e aer ee a ll a sua dipendenz a, info ndendo, col person a le ese mpio di ardim e ntose spedizioni , alto sp irit o di sacrificio e serena fiducia nel successo a tutt i i dipendenti , in modo d a otte nere notevolissimi risultati per va lore e ut ili tà guerresca ".

( Basso Adri at ico, dicembre 191 6- marzo 1918).

(R.D. 18 dicembre 1919)

186-

FOSCHINI Antonio Capitano di Vascello

"Comandante eli un importantissimo complesso eli artigliere della R. Marina installate su natanti nella difficile zona lagunare della fronte, accuratamente preparando e sfruttando genialmente e con a rdit ezza i mezzi a sua disposizione assicurava, in mirabile accordo con le truppe dell ' Esercito, un potente concorso alle artiglierie del Corpo d'Armata nelle varie azioni svoltesi sul Basso Piave, rendendo possibile, con la grande efficac ia ottenuta, la resistenza alla inva sione nemica, la riuscita del nostro contro attacco e del pieno successo finale della conquista delle lin ee de l Piave Nuovo, dando costante lumin osa prova di potere o rg an izz ato re, di profondo sape r e tecnico e tattico e di sereno va lore". (Basso Piave, 15 giugno 16luglio 1918).

(R .D. 19 settembre 1918)

LOBETTI BODONI Pio Contrammiraglio

"Ha te nuto il Comando Su pe rior e Nava le dell'Albania in co nd iz i on i difficili dimostrando mo lta fe rmez z a e molto spirito di organizzazione. Col suo intervento persona le in azioni eli guerra, ha messo in evide nza doti spiccate eli ene rgia, riuscendo di esempio eli alte virtù militari ai propri dipendenti e con tribuendo va lidamente ad appoggiare le operazion i svolte dagli alleati e dalle regie truppe in quella zona di guerra". (Albania).

(R.D 18 dicembre 1919)

187-

MARZOLO Paolo

Contrammiraglio

"Comandante militare mari tti mo a levanle di Porto Lignano, in difficili contingenze seppe con ch iara visione dei bisogni, con pratica intelligenza, con serena tranquillità ed energia, attuare i provvedimenti ne cessari e dirigere e coordinare l'opera dei suoi dipendenti, riuscendo a contras tare, nei limiti del possibil e, l'avanzata nemica, mettendo in salvo gran parte del materia le bellico che g l i era affidat o e distruggend o il rimanente in modo che nulla efficiente di esso è rimasto in mano al nemico".

(Litorale f\ord Adriatico, ottobre- novembre 1917).

(R.D. 3 giugno 1918)

MOLÀ Vittor io

Contrammirag li o

"Comandante di Divisione, in occasione del bombardamento di una base navale nemica conduceva le sue unità in mare con direttive di un'armonia sì perfetta da permettere la massima combinazione delle azioni in guisa che, se il combattimento navale si fosse svolto, questo sarebbe stato indubitament e in modo brillante effe ttuato " .

(Durazzo, 2 ottobre 1918) .

(R.D 9febbraio 1918)

188

Capitano di Vascello

"Ha tenuto nel m o do più lodevole l'importante ca r ica di Capo di Stato Maggior e d e ll a 2il. Sq u ad ra e successi vamente della 1ll Squadra, esplicando in essa ra re doti di abilità e di competenza, e dando prova costa nte di prontezza eli decisione e di vedute larghe e s ic ure in guisa da esse re collaboratore prezioso del suo Com andante in Ca p o. Le sue spiccate qualità hanno avuto campo di affermarsi splend idamente specie nell'organiz z azione del serv i zio di rifornimento alla Serbi a ed al Montenegro e d in occasio n e dell'esodo dell 'eserc it o serbo e del presidio nostro di Durazzo ". (1915 1916).

(R.D. 23jebbraio 1918)

PIGNATTI MORANO Carlo

Cap itano di Vascello

"Per la peri z i a, l 'a more e l 'entusiasmo col qua l e seppe studiare e preparare in ogni suo partico l are e coragg iosame nte di persona diri gere la spedizione eli attacco e di distruzion e de ll a nave nemica Wien nella munita rada di Trieste".

(Rada d i Triest e, nmte 9-10 dicembre 1917).

( R.D. 22 dicembre 1917)

189

PONZA di SAN MARTINO Gustavo

Capitano di Fregata

"Mot u Proprio Sovrano"

"Per avere, in difficilissime condizioni, svolta una missione particolarmente delicata con intelligente prudenza e fermezza ed avere con pronta decisione e saldo animo condotto abilmente in sa lv o la propria nave sotto un violento fuoco di artiglier ie e mitragliatrici".

(R. Nave Etna, Novorossisk, aprile 1920).

(R.D. n. 119 de/3 giugno 1920)

SIRIANNI Giuseppe

Capitano di Vascello

"Comandante di un reggimento di marina da lui mirabilmente preparato ai più duri ed audaci cimen t i, nella offensiva iniziata il30 ottobre forzato con grande ardore e valore il passaggio della bassa Piave operando poi in una zona difficilissima per la particolare natura del terreno e le tenaci, molteplici difese nemiche , lo condusse in sei aspre giornate vittoriosamente oltre lo Stella , facendo ricco bo ttino di armi e prigionieri e con tribuendo grandemente alla cattura di ingenti forze nemiche in ritirata su Cervignano " . (Basso Piave, 30 ottobre- 4 novembre 1918).

(R.D. 17 maggio 1919)

-190-

Vice Ammirag li o

"Durante la guerra t e nn e il comando di una D ivis io n e Navale, indi quello del Dipartime nt o marittimo di Taranto ed infine il Comando in Capo della Squad ra di Battaglia, portando in ognuna di tali cariche l 'ab ituale sua energ ia e l'intelligente su a attività. Con animo nobilmente ed e ntusiasticamente inteso allo adempimento del suo dovere, provv ide a lla perfetta orga nizzazione delle forze al suo comando , curando, con ammirevo le ed assid u a o pera , la massima efficienza del materiale nonch é l 'esemp la re d isc iplina e la pi e na istruzione tecnic o- pr ofessionale deg li e quipa gg i. Co n la s ua op era contribuì al raggiung ime nt o della v itt or ia final e, p e r ave r sa puto mantenere la Squadra d a Battaglia se mpre pronta ad ogni e ve nto, obbligando così le forze navali n erpiche a res tare inut i li?. zate n e lle mu n ite loro basi".

( Ba sso Adriat ico, 1916-17 - 18).

VALLI Giu li o Capitano di F rega ta

( R.D 78 marzo 1920)

"Co mandante di aeronave eseguì b rill anti operazioni di guerra su l ne mi co. Preposto a ll ' istruzion e del persona le aero naut a e di av iazion e , seppe pr e parare i combatte nti aerei a salda br av ur a, se re n a fiducia e alto s pirito di sac rific io. Comanda n te di aeronauti ca dell'A lt o Adriatico, u tilizzò e diresse l e forze aeree di quell ' imp ortante se tt o re, ottenendo ful g id i s uc cessi, c he co ntribuirono notevolment e a ll a v itt or ia" . (Basso Adr iatico, settemb re 1915- novembre 1918)

( R .D . 18 novembre 1919)

19 1

CROCE DI CAVALIERE

..

ARCAN GELI Lui gi Capitano di Vascello

" Ha tenut o il comando della R. Nave .. fe rrucc io• a lungo ed in modo altamente lod evo l e Ha diretto l'occup az io n e di Santi Quarant a ed organizzato e condotto l'o perazione merita nd o se ntiti elogi e dando prova di abilità m a rin aresca, di tatto e di rar e q ualità organizzatrici".

(Sa nti Qu aranta, ottobre 1916).

(R.D. n. 64 del28febbraio 1918)

BELLAVITA Spiridione

Ca pitano di Fr egata

"Comandante la Squadriglia Cac ciatorpediniere ·La Masa· prima dell 'a n data in vigore dell ' armistizio, attraverso zone effettivamente minate, con la probabile minaccia .dei sommerg ibili tedeschi segnalati per radiotelegramma e quella di p ostazio ni nemiche nel lit o r ale italiano non anco ra occupato dal nostro Esercito, ed in cond iz ioni atmosferiche avverse, co ndu ceva brillantemente la sua squadriglia a ll'occupazion e e reden.., z ion e di Tri es te".

(Alto Adriati co, 3 novembre 1918).

(R.D. n. 115 del 22 gennaio 1920)

BERTONELLI Francesco

Ca pitano di Fregat a

"Comandante di Flo ttiglia MAS, con int e lli ge nt e e straordinario ardimento conduceva , in pieno g iorno , una dell e sue sq uadriglie sotto il fuoco di batteria e di cacciatorpediniere nemici, all'attacco ravvicinato di questi ultimi e di pirosca fi alla fonda, lancia n do t utt i i siluri con ottimi risultati , malgrado un a d ell e sue unità fosse stata colpita. Alt o e se mpi o ai suoi eli cosciente va lore e di perizia marin a resca".

(Du ra zzo, 2 ottobre 1918).

( R.D. n. 103 del9jehbrai o .1919)

195-

BONAMICO Tullio

Capitano di Corvetta

"Dall'inizio della guerra al Comando di somme rgibile e squadriglia sommergibili dava prova in ogni circostanza di serenità , di ardimento e di alto spir ito di organizzazione. Nell'ultimo anno di guerra al Comando della Flottiglia sommergibili dell'Alto Adriatico con fermava tutte le sue belle doti riuscendo ad utilizzare nel modo più attiv o ed efficiente le unità poste alla sua dipendenza ed ottenendo, con le sagg ie direttiv e da lui date per le missioni di sommergibili, l'affondamento di una unità avversaria " . (Alto Adriatico, anni 1915-16-17-18).

(R.D. n. 110 bis de/24 maggio 1919)

BORGHESE Rodolfo

Capitano di Corvetta

"Destinato a sua domanda al Comando del Bartaglionc Bafile che per recente avvicendamento era in buona parte formato da gente non provata né allenata alla guerra, lo porta va in breve tempo ad un alto grado di preparazione della quale diede fulgida prova n e ll a battaglia della riscos sa. Nel passaggio del Piav e, che eg li eseg uì alla testa del suo battaglione sotto micidial e fuoco nemico , nel raggiungimento dei vari cbbiettivi assegnati, ed infine nell'ardita ed abile manovra di aggiramento dell'ala sinistra austriaca a Marano Lagunare, confermava le sue belle doti di slancio, intelligenza, sprezzo del pericolo e di sicuro ascendente su tutti i dipendenti " . (Basso Piave, 3-4 nov embre 1918).

( R D. n. 110 bis del 24/uglio 1919)

·- 196

BRUZZONE Romolo

Capitano di Co rvetta

"Negli otto mesi più aspri e duri della nostra guerra terres tre, direttore del tiro delle batteri e navali , dedicava a queste ogni facoltà ed energia , e, co lla s ua opera di aniglierie valente , illuminato e valoroso, contribuiva n e l m odo più efficace a fermare dapprima l ' invasore, posc ia ad opporgli un ' in crollab ile resistenza e finalm ente a ricacciarlo a l di là del Piave " . (Capo Sile Cortellazzo, novembr e 1917 -luglio 1918).

( R .D. n. 11 7 de/18 marzo 1920)

BUCCI U mberto

Capitano di Fregata

"Capo di Stato Maggi ore di Divisione Navale in comb att imento , coa diuvava brillantem e nl e il suo ammiraglio e dava prova di calma, freddezza e serenità di g iudizio in ogni fase dell ' azion e".

( Basso Adriatico , 15 n ov embre 191 7).

(R.D. 5 agosto 191 7)

CACACE Adolfo

Capitan o eli Vascello

"Orga nizzatore e Comandante di gran numero di batlerie di Marina sul front e di un'Armata, co n instancabil e o pera attese a perfezionare l'artivil à, facendone uno strumento che, in co ncorso con le artiglie rie dell ' Esercito, fu valido coope ratore dei success i dell'Arm ata" . (Carso, 1915 1917).

( R D n. 64 de/28fe bbraio 1918)

197

CAVAGNARI Dome ni co Capitano di Fregata

"Attraverso lo stretto passaggio fra Zadubaki e Punta Bian ca penet ra va risolutamen te col cacciatorpediniere Orsini nel porto fortificato e base navale di Lussin Piccolo , in piena efficienza militare, e lo occupava con forze es igue prima dell'entrata in vigore dell 'arm istiz io , d im ostrando di possedere q u alità di tatto p olitico, energia e retto discernime nt o. Compiva anche altra missione da Venezia a Fiume attraverso zone minate mai percorse e sotto la minaccia di sommergibili tedeschi". (L u ssin Picco lo , 4 novembre 1918).

( R.D . n. 110 bis del 24 luglìo 1919)

CECC HERI N I Venanz i o Teneme di Vascello

"Comandante di un Gruppo di Artigli eria, concorreva con valore e ab ili tà amm ir evo li al felice esito delle nostre ope ra z ion i. Assunto vol o nt a riam e nte il comando di una pattuglia di marinai , occu pava per primo Caor l e , proseguendo poscia nella s u a mi ss i one eli apr ir e la via lungo i ca nali interni alle fanterie e alle artigli e ri e d e ll a R. Marina. Vinta og ni resistenza ca tturando prigionieri e cannon i, g iun geva ad impedire a l n emico l a com pleta distruzione delle porte di Bevazzana, in parte già inutilizzate, riuscendo poscia , sotto il tiro di fucileria, acl aprirle comple tamente, rimuovendo ogni os ta co l o per l 'avanzata de ll e nostre truppe".

(Corte ll azzo- Caorle- Be vazza n a, 30 ottobre- 4 novembre 1918).

( R. D n. 110 bis del 25 luglio 1919)

198

CIANO Alessandro

Capitan o d i Vascello

"Quale Co mand ante Superiore nava le de l Dodecanneso, in un momento particolarmente difficile , e seg u iva ardit e missioni nell'interno dell 'An atolia, prima dell ' occu pazion e intera lleata ; procedeva con ra pidità ed audacia all'occupazione di molteplici località , e, durame tutta la s u a permanenza in Asia Minore , dav a prova in ogni cir costa nza di fattiva ed int e lligente operosità, di giusta co mprensio n e d e ll e situazion i, di energia ed ardire" . (Marzo luglio 19 19).

(R .D. n . 114 de/18 dice mbre 191 9)

CIANO Arturo

Capitano di Fregata

"Q u a le direttore d e i Se rvizi Aerei della Piazza Marittim a di Venezia, co n sagacia, att ività in stancab il e, corag g io e tat to , superò grav i e rinnovantes i diffic o ltà, partecipa nd o a ttivam e nt e a ll e operazio ni di o ffe sa e di difesa antiaerea e portand o i se rvizi a lui affid ati ad una effic ie nza tale da costitui re un reale e p rez i oso contributo a i mezzi di offesa e di difesa n e ll ' Alto Adriatic o " . (Piazza Mari t tima di Venez ia, 191 5-1916).

( R D n. 50 del 5 agosto 1917)

CIANO Costa nzo

Capit ano di Fregata

"Mot u Propri o Sov rano"

"Pe r ave r ideata , preparata e guidata di persona l' audace spedizione n ella lontana e munita Rada di Buccari, dando nu ovamen te mirabil e esemp io di ardim ento e d i pe ri zia". (Notte su l 10-11 febbraio 1918)

(R.D. n. 71 de/1'8 maggio 1918)

199

CITO FILOMARINO d i BITETIO Luigi

Vice

"Co mandante in Capo della Piazza Marittima di Venezia , in criticissima situazione per il rapido avvicinamento nemico, con alto sentimento affrontava le più gravi responsabilità e con serena ed illuminata fermezza provvedeva alla messa in difesa della laguna veneta ". (Piazza Marittima di Venezia, novembre- dicembre 1917).

(R. D. n. 140 de/26 giugno 1924)

CONZ Ugo

Cap i tano di Vasce ll o

"Ha contribuito con operosità intelligente e con molto zelo agli studi di organizzazione dei piani strategici. Ha esegu ito in modo lodevolissimo numerose missioni in Adriatico". (1915).

(R.D. n. 64 del28febbraio 1918)

DE FEO V i ncenzo

Capitano di fregata

"Da ll 'inizio de ll a g u erra a l Co mando di sommergibile e squad ri g li a d i sommerg i b ili dava in og n i cir c o s t a n z a prova el i serenità, di ard imen to, d i inte lli ge n za e d a lto s pirito di org anizza z io n e . Ne ll ' ul t imo anno d i guerra a l Comando de ll a flot t iglia so m merg ib il i ne l Med io Adriat ico confermava tutte le sue be ll e doti , r iuscen d o ad utilizza re ne l modo p iù efficace le un i tà poste a ll a s u a d ip e nd e n za ed ottenendo colle saggie direttive da lui date per le difficili m issioni da compiersi dentro i canali minati della Dalmazia, che due volte venissero affondate unità nemiche" . (Medio e Basso Adriatico, 1915 16-1 7 18).

(R.D. n. 110 bis del 24 luglio 1919)

200

DENTICE Alfredo

Capitano di Fregara

"Destinato per o ltr e due anni nella zona di occupazione d ipendente dal Comando eli un'Armata, ha in og ni circostanza dato prove eli per so nale valore n e l co mpi e re ardite incursioni a eree sulla costa nemica e nel provvedere allo spegnimento di frequenti ince ndi sviluppatesi nel Can ti ere di Monfalcone dal fuoco ne mi co; di esemplare energ ia ed attività n e l dir igere tutti i se rvizi d a lui dip en denti; di sagacia, di perizia, di ardimento nel disimpegnare in circosta n ze difficili le sue mansioni di c ap o, dimos trand o di possedere elevate doti eli carattere c sp e cchiate v irtù militari".

(Monfalcone, 15 giugno 1915-9 febbraio 1916; Grado , 9 febbraio1916luglio 1917).

(R .D. n. 64 del28fe bbraio 1918)

DUCCI Gino

Capirano di Vascello

" Ha port ato largo contributo con le sue doti di in gegno pronto e perspicace, associate a non comune operos ità, nella Direzione del Servizio d.e i piroscafi re quisit i, del nav igli o ausiliario e del Servizio del personale e de l mat e ria le del naviglio da batt ag lia. Assunto alla carica eli Sottocapo di Stato Maggiore del Comando in Capo dell 'Ar mata, h a dimost rato di possede re ott ime q u alità organizzat rici " . (191 5- 19 16) .

(R.D. n. 64 del28febbraio 1918)

FO SC HI NI A ntoni o

Capir an o d i fr eg ata

''Du rame olt re 17 .mesi, in mezzo a difficoltà di ogni g en ere, se pp e, con rara energ ia ed imellig ente organizzazione, mantenere in soggezione numerose batterie nemiche, sì da per mett e r e a ll e n os t re fante rie le loro brillanti azioni offensive , respingendo tutti gli attacchi del nemico col t iro pr ec iso d e i s uoi 62 pezzi di medio e gro sso cali bro ". (Basso Isonzo, sette mbre 1915- novembre 1916).

( R.D n. 50 d el 5 agosto 1917)

201

GALLO Riccardo

Capitano di Fregata

"Quale Comandante di Esploratore, con sano accorgimento e con fermezza d 'a nimo superiore ad ogni elogio, attraversando zone minate e mai percorse dalle nostre navi provvide alle prime relazioni con le po polazioni delle Isole Curzolari, al trasporto ed alla sistemazio n e dei primi Reparti della R. Marina, riuscendo ad effettuare l'occupazione delle isole stesse prima dell'entrata in vigore dell ' a r mistizio".

(Basso Adriatico, 2 novembre 1918).

GENOESE ZERB I G iu se ppe

Capitano di Vasce ll o

(R.D. n. 103 del 9febbraio 1919)

"Qua le Comandante dì Esploratore , con sano accorgimento e con fermezza d'animo su p e riore ad ogni e l og io, attraversando zone minate e mai percorse dalle nostre navi provvide alle prime relazioni con le popolazioni delle Isole Curzolari , al t rasportro ed alla sistemazione dei primi Reparti della R. Marina, riuscendo ad effettuare l'occupazione delle isole stesse prima dell'entrata in vigore dell 'a rmistizio".

(Basso Adriatrico, 2 novembre 1918).

GHÉ Albe r to Tenente di Vascello

(R.D. n. 103 del9febbraio 1919)

"Comanda nte de ll a Staz io n e di Idrovolanti del Varano, dall'inizio della guerra, s uperava notevoli di fficol tà tecniche, climatiche e d ' is olame nto , per portarla con sap iente organizzazione, n e l più breve tempo a l ma ssi mo grado eli effice nza. Distintos i in numerose az ioni di guerra compiu te da ll a sua Sq u a dri g lia , in occasioni poi di circos tanze assai diffic ili in cu i ve nnero a trovars i quasi tutti gli Ufficiali e g r an part e d e l personale de ll a stazione, dimostrando spirito, di sac rifici o ed ab n egazione, adottava con serenità, ene rgia e sagac i a, tutt i i provvedim e nti necessari, pur tro vandosi in condiz i on i di sa lute co m promesse".

(Basso Adriatico).

(R.D. n. 107 del17 maggio 1919)

202

GRANAFEJ Aslan

Tenente di Vascello

"Durante 12 mesi, con s lancio mirabil e, autacemente instancabile, con genialità di mezzi, sistemò numerosi pezzi di medio calibro nelle posizioni più avanzate , più scoperte, ottenendo di arrecare danni continui e notevoli al nem ico ed impedirgli di contrattaccare le nostre offensive, accorrendo ovunque, co ll 'esem pio e co n il suo straordinario sangue freddo. Mantenne sempre in soggezione il nemico, nonostante che i suoi pezzi fossero sommersi per le pi ene de ll 'Isonzo ". (Monfalco ne - Basso Tso nzo , no vembre 1915- dicembre 1916).

(R.D. n 50 d e/5 agosto 1917)

GRENET Carlo

Capitano di Fregata

'·Di in gegno pronto, lavoratore instancabile, ha reso utilissimi servizi e nella circostanza specia lment e dei rifornimenti alla Serbia ed al Mont eneg ro e n el l 'evaquaz ione di Durazzo, la sua fervid a ed illuminata operosità ha portat o efficace, prezi oso con tributo alla orga nizzazion e ed al felice risultat o della impresa, distinguendosi in operazion i guerresche della costa dal ma t a " . 0915-16-17).

(R .D n. 64 del28febbraio 1918)

GRIXO NI Francesco

Capitan o di Fregata

"Q ual e Comandante di Esplo ratore, con sano accorgim ento e con fermezza d ' animo superiore ad ogni elogio , attraverso zone minate e mai percorse dalle nostre navi provvide alle prime relazi oni con le popolazioni delle isole Curzolari, al trasport o ed alla sistemazione dei primi Reparti della R. Marina , riuscendo ad effe ttuare l'occupazione delle isol e stesse prima dell 'e ntrata in vigore d e ll'arm is ti zio". (Basso Adriat ico , 2 novembre 1918).

( R.D . n. 103 del9febbraio 1919)

203

Capitano di Fregata

"Comandante il Reg io Cacciatorpediniere G. C. Abba · prima dell ' andata in vigore dell ' armistizio, attraverso zone effettivamente minare , sotto la minaccia di possibili attacchi di sommergibili tedeschi e quella di postazioni a terra, brillantemente entrava a Parenzo (!stria) e l 'occupava". (Alto Adriatico, 3 novembre 1918).

(R.D. n. 115 del 22 gennaio 1920)

INSOM Enrico

Tenente di Vascello

"Riconfermava, nell'offensiva d e lla riscossa, tutt e le belle doti di s lan cio, int e lli genza ed di ardire delle quali aveva dato r ipetutamente prova durante la guerra, acce ttando con èntusiasmo e serena fiducia qua lunqu e missione gli ve ni sse affi d ata sia in terra che in mare . Partico larmente s i distingueva n ell'azione di aggiramento dell'ala sinistra austriaca attaccata a Muzzana, dove, con un distaccamento di ardit i, sbarrava la r itirata a forze numerosissime. Chiuso da tutti i l a ti e costretto ad as ser ragli arsi in una casa, vi resisteva per una notte intera sinché, attaccato da un reggimento e da artiglieria, ultimate le munizioni , veniva sopraf fatto. :'-Jel giorno stesso, con i suoi arditi riusciva a sfuggire alla cattura". (Basso Piave , 3 4 novembre 1918).

(R.D. n. 110 bis de/24 luglio 1919)

MARSILIA G i useppe

Capitano di Fregata

"Co l massimo entusiasmo e coscienzioso sentimento h a diretto per più eli un anno il Servizio Aeronautico d e lla R. Mar in a a Va ll ona, se mpre in sta n cab il e nella prepa razione professionale e mora le de l personale dipendente. Nel la occas ione dell 'avanzata dalla Voiussa al Seme ni , h a posto la massima cura ed energ ia p e r essere sempre pronto a ll e richieste di impiego di ae re i, o ttenend o dall e Squadriglie alla sua dipendenza il massimo rendimento , con ri s ultati superior i ad ogni elogio". (Basso Adriatico, maggio 1917- luglio 1918).

(R.D. ?l. 103 de/9jebbraio 1919)

204

MOLÀ Vittorio Contrammiraglio

"In condizioni difficili organiz z ò l ' Ispettorato Difesa Mobile della R. Marina sul fronte terrestre di Venezia, mettendo lo rapidamente in grado eli contribuire efficace mente alla difesa del se ttore affidatogli, e, qua l e Ispettore, dotato di a lt e qualità militari e di instancabile e sagace attività, ne dire sse energicamente il funzionamento, rendendo la Brigata Marina valid o baluardo contro i tentativi di invasione nemica sul Sile". (Venezia, novembre 1917- giugno 1918).

( R.D n 88 del19 settembre 1918)

MORTOLA Gius e pp e Cont rammiraglio

"Per quasi due anni a lla direzione dell'importantissimo servizio della difesa del tr affico marittimo commerciale , diede pro va di ch iara intelligenza e di operosità assai fattiva, rendendo segnalati se r vizi al Paese. Sia all'inizio , nell'organizzazione del difficile compito, e successivamente nel fronteggi a re, con disposizioni nu ove energicamente attuate, la mutevole situazio n e ca us ata dai cambiam e nti di s istema nell ' offensiv a dei sommergibili n em ic i, dimostrò di poss e d e re se mpre pronte zza di d ecisione ed illu minato giud izio. Alcuni provvedime nti da lui studiati e rapidamente applicati , per la dife sa del traffico, vennero imitati dagli alleati, ed il suo g iu sto discernimento unito ad una fattiva opera di studio e di organizzazione in un serviz io completamente nuovo, contribuirono a limitare, per quanto possibile , le gravi perdite della marina commerciale" .

( R. D. n. 114 dellB dicembre 1979)

205

NAVONE Lui gi

Capitano di Vascello

"Incaricato della posa delle ostruzioni retalì esplosive nel canale dì Otr anto , diress e persona lmente e per lunghi mesi il difficile lavoro nonché l'approntamento del material e e con notevole spirito prati co, por tandovi un contributo mirabile di studio e dì espe rienza , in modo da superare ogni diffico ltà tecnica e marinaresca e da smentire le scettiche previsioni sulla possibil ità eli stendere una così considerevole lin ea di ostruzioni. I ri sultat i pratici raggiunti nella difesa contro i sommergibili nemici , hanno confermato la bontà e la utilità della s istemazi one. Fu durante tutto il periodo del lavoro animato da alw entusiasmo e di ful gido esempio di operosità ai propri dipendenti".

( R.D n 103 de/9 febbraio 1919)

PIAZZA Venceslao

Capitano di Vascello ·

"Ha diretto l ' importante servizio delle ost ruzioni retali , del tutto sco nosciuto in precedenza, portandolo a un g ra do di sviluppo notevoli ssimo, e vincendo difficoltà di ogni genere. Ha studiato ed eseguito diverse ostruzioni retali ed ha diretto le operaz ioni di messa a posto di ostruzioni esp losive. Durante l 'esecuzioni di dett i lavo r i, fu sempr e fulgido esempio di abnegazione, di disciplin a ed operos ità, riu scendo ad ottenere dai s u o i dipendenti il massim o rendimento, dirigend o personalmente per intere settimane i lavori di posa nella zona di passaggio dei sommergibili n emici, e specialmente esposta alle sue incursioni offensive " . (R.D. n. 88 del19 settembre 1918)

PIGNAT TI MORA NO Carlo

Capi tano di Vasce ll o

"Motu Proprio Sovrano"

"Quale Comandante la flottiglia silurante dell 'Alto Adriatico divisava , e con diligenza e perseveranza grandi , predisponeva e coraggiosamente di persona dirigeva il forzamento della maggiore base nemica ". (1-2 novembr e 1916).

(R.D. n. 33 del20 no vembre 1916)

206

PO Guido

Capitano di Corvena

"Pe n et rava nel porto di Abbazia , sbarcandovi un pl otone di marinai, con una mitragliatrice, prima dell ' entrata in vigore dell ' armistizio. Compiva po i altre missioni sulla costa ist r ian a e dalmata e n elle isole adiacenti, attraverso zone minate e mai percorse, dimostrando di possedere ottime qualità militari e marinaresche , e rendendo seg nalati servigi". (4 novembre 1918).

(R.D. n. 110 bis del 24 /uglio 1979)

POMA Pio

Cap itano d i F regata

"Prima addetto a ll o Stato Mag g iore del Comando d e lla 4a Divisione, poi passato, dopo breve permanenza a bordo della R.Nav e ·E. Fi l iberto·, a disposizione de l Comando del Corpo d'occup azione d'Albania e prepo sto alle batterie della Ma rina, ha tenuto la carica con lod e, sì da meritare tre spec iali rapporti dalle autorità dell'Esercito pel suo spirito di iniziativa , per la rara competenza nei servizi d ' artiglieria e per la sua instancabile operosità. Addetto successivamente al Comando in Capo dell 'Armata, ha reso anche ivi utilissimi servizi quale preposto al servizio del tiro " . (1915-16-17).

(R.D. n. 64 del 28febbraio 1918)

P ORTALUPP I Lui g i

Cap itano d i Fregata

"Qua le Coma n da nt e di difesa ant ia e rea d e ll a Piazza Marittima d i Venez ia, con sagacia, a tti v it à in s tancabile , c o ra gg io e tatto, superò grav i e r in novantisi difficoltà, pa rtec ipa n do attivamente a ll e operazion i d i offesa e d i difesa ant iaerea e po rt a nd o i se rvizi a l ui affidati ad una efficienza tale da costituire un reale e prezioso contributo ai mezzi di difesa della Piazza Marittima di Venezia".

( Piazza Marittima di Venez ia , 1915 16).

(R.D. 5 Agosto 191 7)

l
207

RICCIARDELLI Egidio

Capitano di Corveua

"Per l'attività continua e geniale con la qua le durante 24 mesi disimpegnò , per il primo, l'inca r ico di direttore del serviz io dei treni armat i, riuscendo ad organizzare in modo perfetto, ed a rendere grandemente efficiente nel minor tempo possibil e, una istituzione del tutto nuova sia in Italia che all'estero . Per merito della sua energia , del suo entusiasmo e dell'instancabile attività che prodigò nell'organizzazione della nuova istituzione , i treni armati mai mancarono a qualsiasi attacco fatto da un naviglio avversario alle nostre coste dell'Adriatico, ed in parecchie circostanze riuscivano ad infliggere gravi danni al nemico ". (Ancona, 1915-17).

(R .D. n. 103 del9 febbraio 1919)

RIZZO Luigi Capitano di Corvetta

"Motu Proprio Sov rano "

"Comandante di una sezione eli piccole silurant i in perlustrazione nelle acque di Dalmazia, avvis tava una poderosa forza navale nemica composta di due corazzate e numerosi cacciatorpediniere e , senza esitare, noncurante del grande rischio , dirigeva immediatamente con la sez ione all'attacco.

Attraver sava con incredibile audacia e somma perizia militare e marinaresca la linea fortissima delle scorte, e lanc iava due siluri contro una delle corazzate nemiche, co lpendol a rip e tutamente in modo da affondarla.

Liberavasi con gra nde abilità dal cerch io di cacciatorpe dini ere c he da ogni lato gli sbarrava il cammino, ed in seguito e cannoneggiato da uno di essi, con il lancio di una bomba di profondità lo faceva desistere dall ' inseguimento , danneggiandolo gravemente".

(Costa dalmata, notte sul 10 giugno 1918).

(R.D. 18 giugno 1918)

208-

ROBERTI di

Tenente di Vascello

"Con sereno entusiasmo e con sa l da convinzione mat.urata ne l lavoro paziente e nella coraggiosa attività aviatoria eli molti anni, fu mirabil e maestro ai giovani aviato ri d i guerra da l ui comandati, ispirand o li alla costante abnegazione e addestrandoli alla fidente audacia con la quale essi hanno potuto conseguire i più alti e meritati successi".

(Alto Adriati c o ) .

ROTA Ettore

Cap itano di Vascello

( R D n. 10 7 de/ 17maggio 19 1 9)

"Coll'opera attiva e d instancabile, sorre tt a da elevatissimo sentime nto del dovere , c o ntribuì efficacemente all a vasta e complessa org a ni zz azione di tutti i se rvizi o c correnti per l o sgo mbero del material e e d e l personale fra la foce del Piave e Porto Lign a no ed all ' esodo d e ll a p opolazione civil e . Mente calma e fattiv a , o rganizzò mezzi e dife s e p e r mettere in effici e nza l a laguna settentrionale della Piazza di Venezia e la zona della difesa marittima, rivelando in tali compit i doti eccezionali di carattere e di energia".

(P iazza di Venezia, ottobre 1917- giugno 1918).

( R .D. n . 103 del 9/ebbraio 1 9 19)

SAVO IA Ferdinando GENOVA, Principe di Piemonte Capitano di Vascello

"Quale Comandante di Esp lo ratc;>re, con sano accorg im ento e con fermezza d'animo superiore ad ogni elogio, attrave rso zone minate e mai percorse dalle no s tre navi, provvìde alle prime relazioni con le popolazioni delle Isole Curzo lane , al trasporto ed alla sistemazione d e i primi reparti della R. Marina , riuscendo ad e ffe ttuare l' occupazione dell e iso le stesse prima dell 'e ntrata in vigore dell 'a rmistizio " . (Basso Adriatic o , 2 novembre 1918).

(R.D. n . 103 del9febbraio 197 9 ) 209-

SCAPIN Giovanni Battista

Capit ano di Fre gata

"Motu Proprio Sovra no " "Comandante la Flottig lia MAS di Venezia, con amore, perizia ed intelligenza ne mantenne l' alta effice nza pr ende ndo parte personalmente a tutte le spedizioni più importanti ed ardite . Condusse il galleggiante col quale venne affondata la nave ammiraglia dell a flotta nemica sin so tto la diga di Pola , atte nd endone il ritorno sino all'alba". (31 ottobre- l novembre 1918).

(R.D. n. 105 de/13 gennaio 1919)

SIMONETTI Diego

Vice Ammi ragli o

"Q uale Comandante Superiore delle forz e navali dislocate nelle acque dell'Albania e dell 'Alto Epiro, concorse efficacemente con ottimi risultati e con personale intervento alle operazioni svoltesi da l marzo a tutt o l'ottobre 1918 in stretta collaborazione col comando dell e Regie truppe , particolarmente distinguendo si nella organizzazione della difesa di Vallona e di vari punti della costa, nella protezione dei numerosi convogli, nell e operazioni tattich e per battere dal mar e la Malakastra, nella occupazione di Durazzo e nell 'a ppoggio alle truppe in avanzata sulla linea dei Matihi. In ogni occa sio ne confermò le sue elette qualità di animo, di intelletto e la sua compe tenza professionale, otten end o con l e forze alla sua dipendenza il raggiungimento di importanti ob iettivi militari ". (Ba sso Adriatico, 1915-16-17-18).

(R.D. n. 110 bis del 2 4 luglio 1919)

SLAGHEK Luigi

Capitano di Frega ta

"Co mandante del R. Cacciatorpediniere ·G. C. Abba · prima dell ' andata in vigore dell ' armistizio, attraverso zone effe ttivam en te minate, sotto la minaccia di pos sibi li attacchi di sommergibili tedeschi e quella di postazioni a terra , brillantemente entrava a Parenzo (!stria) e l'occupava". (Alto Adri atico, 3 novembre 1918).

(R.D. n. 155 de/22 gennaio 1920)

210

STA RITA Pietro

Capitano dì Corvetta

"Comandante il Regio Cacciatorpediniere ·Audace • pr ima dell'andata in vigore dell 'armistizio, in cond izioni atmosferiche avverse, auraverso zone effettivamente minate, sotto la probabile mina ccia di so mmergibili tedeschi e quella di postazio n i nemiche sul litoral e italiano non ancora occupato dal nostro Ese rcito, cond u ceva valorosamente il cacciatorpedi n iere di suo comando all'o c cupazione e redenzione di Trieste " . (Alto Ad riatico, 3 novembre 1918) .

(R.D. n. 715 de/22 gennaio 1920)

TAN GA Gio. B atta

Co nt ramm irag li o

"G i à d i st intosi qua le Comandante l a Squadriglia Abba, in un anno di asp re crociere nel l 'Ad ri a ti co in s idiato (14 luglio 1915-14 Luglio 1916), con mirab il e perizia ed in t repi d ezza, superando ardue difficoltà di nemico e di navigazione , trasportava e sbarcava in Tri este redenta le prime truppe italiane".

(Alto Adriatico , 3 novembre 1918).

( R.D. n. 135 de/14 giugno 1923)

T ODISCO Carlo

Capitano di Vasce ll o

"Comanda n te di Ba ndi e ra , c on intellig enza e p rontezza m i rab ili coa d iuv a va l' Ammiraglio nella prepar a zione e d esec u z io ne di un a miss ione di guerr a, di mos tra ndo in ogni circost a n za l e s u e q u alità di an im o se re no e d i sp iri to org ani zz at o re. Quale Co mand a nt e d i nave capo fil a d e ll a Di v isione, co n gr a nde a bilità marin a resca po r tava la s u a n ave sotto il fu oco n em ico, attravers o zone minate, e infondendo in ogni d ipendente entusiasmo, se pp e o tten e re o ttimi ris ul ta ti da l ti ro d i bombardame n to".

(Durazzo, 2 ottobre 1918).

(R.D. n. 103 de19febbraio 1919)

211

VACCANEO Cesare

Capitano di Vascello

"Comandante di sommergibili e di Squadrigli a di somme rgibili dall'inizio della guerra dava, in ogni c irco sta n za, prove di serenità, eli a rdimento, di int elligenza e d i a lto sp irit o d'organizzazione. Tali belle doti confermò durante il tempo in c ui coprì la carica di Comandante la Flottig li a Sommergibili Alto Adriatico, riuscend o ad utilizzare nel modo più efficace le unità poste alla sua dipendenza, tra le quali era una squadriglia di sommergibili inglesi. Quale Comandante di Flottiglia di Torpediniere dell'Alto Adriatico, nell'ultimo periodo della guerra, presiedette intelligentemente alle numerose azioni comp iute dal naviglio sottile, partecipando a molte delle più difficili e rischiose" . (Alto Adriati co, l 91 5-16 -17 18) . (R.D. n. 110 bis de/24 lugli o 1919)

VETTORI Gustavo

Capitano di Fregata

"Quale Comandante di Esploratore, con sano accorgimento e con fermezza d 'a nimo superiore ad ogni elogio, attraversa nd o zone minate e mai percors e dalle nostre navi, provvid e alle prime rela z i oni con le popolazioni d e ll e Isole Curzolari, al trasport o ed alla sistemazione dei primi Reparti della Regia Marina , riusc endo ad effe ttuare l 'occupazione delle isole stesse prima dell'entrata in vigore dell'armistizio".

( Basso Adriatico, 2 novembre 1918).

VISCARDI Alberto

Capi tano di Vascello

(R.D. n. 103 de/9 febbraio 1919)

"Preposto alla Direz ione dei Servizi Aeronaut ici del Basso Adriatico con intelligente , alacre, tenace attività, seppe preparare ed organizzare le forze alla sua dipendenza, infondend o nei suoi aviatori alto spirito di sacrificio e serena fiducia nel successo, in modo da ottenere risultati notevolissimi per valore ed utilit à"

(Basso Adriatico, 1918).

( R.D n. 110 bis del24luglt:o 1919)

212

CONFLITTO ITALO -ETIOPICO

(1935-1936)

CROCE DI CAVALIERE

Ammiraglio di Divi sio ne

"Ammiraglio preposto alla dire zione di tutte le operazion i che si sono svolte nel porto di Massaua, durante il periodo di preparazione della campagna e in quello seg uente delle operazioni, seppe in modo mirabile vincere le difficoltà dovute al progressivo au ment o di traffico ed alle crescenti necessità d e ll 'imp resa , nonostante la contrarietà del clima torrido e le iniziali insufficienze dei mezzi di ogni gen e re.

Curò la messa in difesa della città contro le possibili offese dal mare e dall'aria.

Fu di costante esempio per spirito di sacrificio, perizia, intelligenza e tenacia nel lavoro".

(Massa ua, maggio 1935- marzo 1936).

(R.D. n. 210 del 7 ottobre 1936)

PINI Vladimiro

Ammiraglio di Squadra

\" Sottocapo di Stato Maggiore della R. Marina , con fervida tenacia , predare intelligenza e somma perizia militare, disimpegnava l' alta funzione direttiva inerente alla preparazione de i mezzi ed al funzionamento dei servizi della R. Marina , in dipendenza dell'impresa d'Africa".

(Campagna italo etiopica, 1935-1936).

(R.D. n . 210 ciel 7 ottobre 1936)

TUR Vittorio

Ammiraglio di Di visione

"Comandante della Divisione Navale in A. O., con instancabile attiv ità e perizia preparav a le forze navali dis locate in q uei mari e ne manteneva la perfetta efficie nza , fronteggiando saldamente la situazione connessa con le operazioni militari della campagna !taio-Etiopica ".

(Campagna italo-etiopica , 193 5-1936) .

(R.D. n. 210 del 7 ottobre 1936)

217

OPERAZIONI MILITARI IN SPAGNA (1936-1939)

CROCE DI CAVALIER E

MARGOTTINI Carlo

Capitano di Vasce llo

"Motu Propri o Sovrano"

"Ufficial e d i provato valore intellettual e e di ca rattere, dava nuov e prove di alta capacità profe ssionale e dì personale ardimento in terra di Spagna, cooperando allo sv iluppo e alla riorganizz az ione sociale, politica e militare delle forze nazionali dell ' Isola di Maio rca, organizzando re s istenze ai tentativi di invasione rossa , validamente co ntribuendo alla occupazione di Ibiza ". (Palma di Mai orca, 15 luglio 4 agosto 1937).

(R.D. n. 233 del 7 dicembre 1939) '

223
OPERAZIONI MILITARI IN ALBANIA 0939)

'

CAVAGNARI Domenico

Ammiraglio d'Armata

"Motu Proprio Sovrano "

"Capo di Stato Maggiore de ll a R. Marina, ha svolto opera tenacemente dinamica e di sicura fede per la preparazione , la continuità e la condotta delle operazioni che riaffermarono e conclusero il trionfo della Patria " .

(R.D. n. 229 del 31 luglio 1939)

229

CROC E DI CAVALIERE

BIGLIARDI Candido

Capitano di Fregata

"Motu Proprio Sovrano"

"Uffi ciale di e levate virtù militari militari, ha co llaborato va li damentecon ferma fede, spir ito di abnegazion e, intelligente attività- all'organizzazione e alla mobilitazione delle unità, dei mezzi e dei servizi, per operazioni conclusesi col trionfo della Patria".

( R.D. n. 229 de/31/uglio 1939)

LEGNANI Antonio

Ammiraglio di Divisione

"Motu Proprio Sovrano"

"Ufficiale Ammi raglio di elevate virtù militari , ha collaborato validamente -con ferma fede, spirito di abnegazion e, intelligente attività- all'organizzazione e alla mobilitazione delle unità, dei mezzi e dei servizi, ·pe r operazioni concluses i co l trionfo della Patria".

(R.D. n. 229 de/31 /t,t,g/io 1939)

RICCARDI Arturo

Ammiraglio di Squadra

"Comandante in Capo della P Squadra Navale, ricevute l e direttive per una grande operazione di sbarco o ltremare, ne curò in brevissimo tempo l'organizzazion e, rivelatasi ai fatti perfetta; ne comandò e dires se l'esecuzione, svoltasi brillantemente, nel breve giro di poche ore. Ogni difficoltà marinaresca fu superata, ogni velleità di re s istenza travolta , tutti gli obbiettivi raggiunti nel brevissimo tempo stabilito, spianando così la via alla felice risoluzione d'un grande evento storico".

(C oste d'Alban i a, 1-7 aprile 1939).

(R.D. n. 226 de/1° giugno 1939)

233-

Ammiraglio di Divisione

"Motu Proprio Sovrano "

"Uffici ale Ammira g lio di elevate virtù militari, ha collaborato validamente -c on ferm a fed e, spirito di ab ne gaz i one , int e llig ente attiv it à- all' or gan iz zaz ione e alla m ob ilitazione delle unità, dei mezzi e dei servizi, pe r op e razi on i conclu se si co l tri onfo d e lla Patria".

( R.D. n . 229 de/ 31 luglio 1939)

23 4

'

2° CONF LI TTO MONDIALE

(lO giugno 1940 8 settembre 1943)

CROCE DI GRANDE UFFICIALE

IACHINO Angelo

Ammiraglio d'Armata

"In due scontri navali affrontava con vantag giosi risultati strategici le forze navali avversarie. In altre azioni costringeva il nemico a ripiegare senza avere raggiunto i propri obiettivi e ad evitare il contatto. Nelle numerose navigazioni di guerra, manovrava con abilità e perizia le proprie navi, resistend o co n successo ai replicati attacchi aerei che fortem e nt e cimentavano l e sue formazioni in mare. Dava se mpre prova di elevata sere nità , chiarezza di comando, senso di resp onsab ilità e ponderato ardimento".

(Mediterraneo, 14 ottobre 1941-5 aprile 1943).

(R.D n. 321 de/24 novembre 1947)

239

CROCE DI COMME NDATO RE

CAMPIONI Inig o Ammir ag li o di Squadra

"Coma ndante in Capo della 1 a Squadra Na vale durante la preparazione e nei primi sei m es i di guerra, ha ten u to il co man do con sereno ed alto senso di responsabilità, portando dapp rima la Squad ra ad alto grado di efficienza b e llic a e con ducendol a poi per due vo lt e co ntro il nemi co a Punta Stilo ed a Capo Teulada. In ent rambi questi com battimenti h a dato prova di elevate qualità di capo , otte nendo succ ess i di grande val o re tattico e d etico contro forze prepond era nti.

Successivamente , nella ca rica di Sottocapo di Stato Maggio re della R. Mar in a ha collaborato con sagace operosità alla condotta della gue rr a in mare".

(11 giugno 1940 22 luglio 1941).

(R.D. n. 260 del12 8ennaio 1942)

DA ZARA Albe rt o Ammiraglio di Squadra

"Comanda nte di Divisione Nava l e che aveva già precedente mente condotto al fuoco ed al succ e sso, svolgeva intensa attività be lli ca dedicando il suo dinamico entusiasmo e la n otevo l e esperienza di gue rra in mare a l sod disfacente impiego dei suoi in cro ciatori. In num e rose mi ss ioni di gue rra contrastava e neutralizzava co n abilità di manovra e valoros a d ete rminazione rip et uti attacchi aerei e subacquei. Co n ferm ezza e profondo se n so del dovere adempi va ag li impegni assunti con l 'a rmistizio e, quale ammiraglio più anziano pren deva i pr im i con tatti con le auto rità na vali anglo a merican e otte nendo di co nt inua re dopo pochiss imi giorni l 'attività bellica p e r la rinascita d e ll a Pat ri a" .

(Med it e rraneo , 26 g iugno 1942- 9 se ttembre 194 3).

(D. P. n. 321 de/24 novemb re 1947)

243

Ammiraglio

"Comandante di Divisione Navale comp iva numerose missioni a difesa de l traffico, m a novrando brillanteme nte l e proprie unità ed i convogli scortati per evitare numerosi attacchi nemi ci, nel corso dei quali dimo strava se rena fermezza ed elevato sprezzo de l pericolo. Ass unt a s uc cess i vamente la carica di Sottocapo di Stato Maggiore Aggiunto della Marina, recava in tale incarico lo spirito vivificatore del suo entusiasmo, de lla fatt iv a ed in tellige nt e ene rgia e di elev ate virtù di comando, unicamente a lunga esperienza di guerra in mare".

(Me dit erra n eo centro-orienta le Stato Magg iore, 10 aprile 1942- 25 luglio 1943).

(D.P. n. 327 del13 maggio 1948)

244

CROCE DI UFFICIALE

ACCORETTI Enrico

Ammiraglio di Squadra

"Capo di Stato Maggiore di Squadra Nava le, si adoperava efficacemente a migliorare, su Ha base della propria esperienza bellica, la preparazione delle unità nav ali e co ntribuiva validamente alla condotta di esse nelle operazioni in mare. Capo Reparto Operazioni di Supermarina vi recava il fattivo contributo della sua vasta esperienza di guerra acquisita a bordo. Comandame di Divisione Nava le dedicava ogni energia per manten e re le più potenti navi della Flotta in condizione di preparazione spirituale e materiale tali da consentire che in ogni eme rgenza la Marina p otesse fare sicuro affidamento su l nucleo principal e della flotta. Forte del s uo prestigio , indiri zzava menti ed animi dei dipendenti allo spirito della più perfetta disciplina e in aspro scontro aereo -navale era di esempio ai dipendenti per sereno coraggio e sentimento del dovere".

(Supermarina , 27 gennaio 7 aprile 1943- Mar Mediterraneo, 7 aprile 1943-9 settembre 1943).

(D.P. n. 321 del24 novembre 1947)

BARONE Pietro

Ammiraglio di Squadra

"Comandame Militare Marittimo della Sici l ia, ha preparato e fatto eseguire con pieno successo complesse e svariate operazioni offe nsive nelle acque del canale di Sicilia e ha messo le basi dell'Isola nelle condizioni più idonee per appoggiarvi l'ingente traffico di rifornimento diretto in Africa settentrionale , contribuendo così efficacemente al favorevole sv iluppo della no st ra g uerra navale " (Giugno 1940- novembre 1942).

(R.D. n. 289 del24 dicembre 1942)

247

BIANCHERI Lui gi

Ammiraglio di Divisione

"Nelle successive cariche di Coma n dante Milita re Ma rittim o dell 'Ege o, di Comanda nt e di Di vis io n e Na val e e Isp e t tore T orpe dini e re, dirigeva uomini e mezzi affidatigli con indomita fede, affrontando co n bravura scontri navali e po rta ndo sempre un a personale im pronta di aggre ssiv ità, co rag g io e spirito din am ico".

(E geo, 15 luglio 1941- maggio 19 42 Tunisia, 1O novembre 1942 8 febb ra io 1943 - Mar Mediterran eo, 9 febbraio 1943- 9 settembre 1943). (D.P. n. 32 1 del24 novembre 1947)

BONETII Ma rio

Ammiraglio di Divisione

"Co man da nt e Mi litar e Ma ritti mo oltr e mar e, o rg anizzava e d attu ava la difesa del fronte a terra di importante base navale, infondend o nell'animo dei suoi d ip ende nti , scos so dalle difficili con dizi on i di vit a e dall e vicen de bellic h e, nuo va ene rgia e d entus ia smo. Att accato da forze preponderanr i avversarie, opponeva con o gni mezzo acc anit a resist e nza, res ping e ndo ogni invi to di capitolazio n e, di st ruggendo tutti g li impianti e battendosi fino a quando la sch ia cc iante superi o rità dell ' avversario non av eva ra gione d e ll e ultim e difese"

(Ma ssau a, 25 dicembre 1940-8 aprile 1941 )

(D.P. n. 32 7 del13 maggio 1948)

248

BRIVONESI Bruto

Ammiraglio

di Squadra

"Ispettore di navig li o A.S., potenziava con la sua frequente presenza in mare, nei sistemi tattici, nel miglioram e nto del materiale, nell'all enamento del personale, l'efficienza di quell'impo rtante mezzo di difesa ottenendo not evo li risultati. Comandante in Capo di Dipartim ento Militare Marittimo divenuto, per l'accentrarsi degli eventi della guerra, di prima linea, dirigeva le difese e le organizzazioni belliche con solida energia e fermezza. All'atto dell ' armistizio con decisa opera di comando, otteneva obbedienza agli ordini e la continuità nel funzionamento di tutti i servizi militari e civili del territorio comp reso entro la propria giurisdizione".

(Supennarina, Ollobre 1941- 5 ap ril e 1943; Taranto , 6 aprile 1943-9 settembre 194 3).

(R.D. n. 321 de/24 novembre 1947)

DA ZARA Alberto

Ammiraglio

di Divisione

"Motu Pr oprio Sovrano"

"Coma nd ante di una Divisione di incrociatori leggeri, inviata ad agire contro un convoglio scortato da forze navali s up e riori, affrontava il nemico con es tr e m a risolutezza e grandissima ab ilità in acqu e dov e molteplici in s idi e vincolavano la manovra.

Stretto i l contatto a breve distanza , imp egnava duro e lungo combattimento , arrecando al nemico gravissime perdite e danni, e provocando in cooperazione co n l 'Arma Aerea la dispersione e la quasi totale distruzione del convoglio''.

(Med it erraneo centrale, 15 giugno 1942).

(R.D. n. 279 del25 giugno 1942)

249

"Comandante in Capo della Squadra Sommergibili, nel difficile e silenz ioso periodo di preparazione alla guerra di ede la sua fede animatrice , la sua pronta intelligenza, la s ua profonda com p ete n za in ogni ramo pe r fondere in un blocco unico macchine, armi ed uomini. In diciotto mesi di guerra, sotto il soo Comando, l'arma subacquea infli sse al nemico la perdita e la inutilizzazione di un rilevante tonnellaggio , assicurò l' uso di rotte vitali, apportò validi aiuti a ll e al tre Fo rz e Armate, operò co n fre dd o eroismo contro le più munite basi navali avversarie".

(1 0 giugno 1940- 10 dicembre 1941).

(R. D . n. 278 del 26 maggio 1942)

IACHINO Angelo Ammiraglio di Squad ra

"Com a ndante in Ca po di un a Squadra Navale e poi d i du e Squ a dre riun ite , h a tenuto il comando con fermezza , e n ergia, alto senso di responsa bilit à.

A Capo Teulada ha condotto le sue navi al fuoco co n d eci sio ne ed acco rte zza, infligg en do a l nemico ingenti danni; nel co mb attimento de l Med it e rran eo orientale, trovatosi in pr ese nz a di forze n e ttam e nti pre valenti per numero e pe r qualità, ha diretto il complesso delle azioni c he ne s on o derivate da nd o rinnovata prova delle s ue e levat e doti di Ca po e di combattente".

(2 5 lu g lio 1940- 13 ottobr e 1941 ).

(R. D. n. 260 de/12 ge nn aio 1942)

250

LEGNANI Antonio

Ammiraglio di Squadra

"Comandante in guerra per un anno di una Divisione di incrociatori, ha compiuto in m odo esem plare numerose mi ssioni per protezione del traffico e per attacco a posizioni cost iere nemiche e ha partecipato ai combattimenti di Punta Stilo e del Mediterraneo orientale , dimostrando in ogni occasione elevate doti di Capo e di combattente " . (11 giugno 1940 20 gi ugno 19 41)

(R.D. n 265 del 2 marzo 1942)

MATIEUCCI Pellegrino

Ammiraglio di Divisio ne

"Dopo aver assicurato con opera appassionata ed instancabile , attraverso notevoli diffi coltà di tempo, di ambienti e di mezzi, il potenziamento delle basi marittime e la organizzazione difensiva del litorale libico a protezione del nostro traffico e dalle offese navali ed aer ee nem iche, ha saputo tenere, con intelligente e vigile azione di comando e col per sona le esempio di capo sereno , coragg ioso e tenace, sempre alto lo sp irito del personale dipe ndent e e sa lda l'efficienza tecnica dei suoi mezzi e far fron t e alle impellenti esigenze deriv anti dallo sgombero della Cirenaica e da ll a successiva risco ssa delle no stre armi". (Africa settentr i onale , ottobre 1941- febbraio 1942).

(R.D. n. 278 de/26 maggio 1942)

251

OLIVA Romeo

Ammiraglio di Squa dra

"Comandante in 2a d i Squadra di Sommergibili , si dedicava con chiarezza di vedute e sicuro senso strategico alla organizzazione ed all'impiego dell 'arma subacquea che ha ottenuto numerosi notevoli successi in tutti i ma ri. Comandante di Div isione Navale dimostrava belle doti di orga nizzatore. Caduto il Comandame in Capo in seguito ad offesa nemica, egli si assumeva la responsabilità ed il compito di fare adempiere leal mente alla Flotta le direttive dell'armistizio".

(Comando in Capo di Squadra So mmergibili, l 0 agosto 1940-24 aprile 1943 Mediterraneo , 24 aprile 1943- 9 settembre 1943).

(R.D n. 321 de/24 no vembre 1947)

PALADINI Riccardo

Ammirag li o di Sq uadr a

"Co mand a nte in Capo della 211 Sq uadra Navale, durante la preparazione e nei primi mesi di guerra, tenne il comando con senso di co r aggiosa responsabilità. La sua opera appassionata di potenziamento dei mezzi e degli spir iti s i rivelò sopratutto nel combattime nt o di P un ta Stil o, dove tutte le divisioni del gruppo di avanguardia da lui dipendenti, s i distinsero p er prontezza di ma n ovra e di iniziativa, seguendo l'esempio d i quella da lui personalmente ed a nim osamente condotta al fuoco. Nella carica successiva di Comandante in Capo del Dipartimento marittimo dello Ionio e de l Bass o Adriatico orga ni zzò e diresse il traffico co n l 'A lbania, assicurandone il massimo rendimento e tenendo fronte alle com pl esse esigenze derivanti dalle operazioni militari contro la Grecia" . (11 giugno 1940-30 aprile 1941).

(R.D. n. 260 del12 gennaio 1942)

252

PARONA Angelo

Ammiraglio

di Divisione

"Comandante di Divisione Navale , curava con grande perizia la preparazione tecnica e morale delle sue unità effettuando con successo numerose missioni superando il cont ra sto bellico con fe rm a serenità, p e ri z ia di manovra e pr o ntezza di decisione. Quando, in seguilo a massiccio e prolungato attacco di quadrimotori, la nave di bandiera veniva gravemente colpita e ridotta in precarie condizioni, riusciva con personale intervento e coraggiosa energia ad attua re efficaci misure, evitandone la perdita".

(Mediterraneo, 1 7 aprile 1942-24 maggio 1943).

(D.P. n. 321 del24 novembre 1947)

'

SANSONETTI Luig i

Ammiraglio

di Squadra

"Sottocapo di Sta to Mag g iore de l la R Marin a clal24 luglio 1941, ha conferm ato le migliori doti di organizzatore attivo ed accorto già messe in luce al comando di una Divisione Navale. Di cara ttere deciso ed ene rgico, di solida preparazione professionale, ha portato un cont ribut o notevole di intelligente attivil à nella condotta generale della guerra in mare " .

( Lu g lio 19 41- gennaio 1943).

(R .D . n. 294 del 26 marzo 1943)

253

SOMIGLI Odoardo

Ammiraglio di Squadra

"Sottocapo di Stato Maggiore della Marina nel periodo precedente all ' at tuale co nfl itto e ne l primo periodo del s uo svolgime nt o, ha portato un alto contributo di azione organizzativa e direttiva nella preparazione e nella mobilitazione della Marina e nella condotta dell e operazioni in mare. Dall ' aprile 1941 Comandante in Capo del Dipartimento Marittimo dello Ionio e Basso Adriati co, ha po rtato, con intelligente fermezza ed e le vato spirito organizza tivo, la preparazione e la difesa del territorio di s u a giuri s dizi o ne a l p iù a l to grado di efficienza, con speciale cura delle basi di Taranto e di Brindisi. Ha co nfermato nei suo i inca ri chi le p iù elevate doti di Capo". (Giugno 1940- ge nn aio 1943).

(R.D. n. 294 del26 marzo 1943)

T UR Vittorio

Ammiraglio d i Squadra

"Comandante in Capo delle Forze Navali Speciali assegnate ad operazioni di sbarco, portava rapidame nt e i l comp lesso dei me zzi e deg li uomini a lui affidati al più alto grado di efficienza.

Dopo aver br illan temente esegu it o operaz ioni d i sbarco in Grecia e nelle Isole Ionie to rnava, con nu ova esperienza e nuovo vigore, a preparare le Forze a l s uo comando ad ulteriori e più difficili prove.

Ordinata l'occ u paz ione d ella Corsica d a part e dell e truppe italiane, de c ideva di ent rare con la sua nave ammiraglia nel porto di Bastia e di sce nd ere per pr imo e s olo a terr a per pa rla me nt are col Capo militare de ll a città.

Diri geva poi con a mm irevo le rapidità la cost ituzion e dell e teste di sbarco con numerosi contingenti, consente nd o l'immediato afflusso di grand i u ni tà te rrestri e non permette nd o così a ll e guarnigioni dell'isola di o rganizzare una qualsiasi forma di resistenza all'occu pa zione " . (G iu gno 1940- novembre 1942).

(R.D n. 289 del24 dicembre 1942)

254

CROCE DI CAVALIERE

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ACCORETTI Enrico Ammiraglio di Divisione

"Capo di Stato Maggiore di Squadra Navale, ha assolto le sue funzioni con esemplare dedizione e spirito di sacrificio, mostrandosi sagace co l l abo ratore d e l Comandante in Capo.

Ha preso parte ai com battimenti di Punta Stilo, Capo Teulada e del Mediterran eo Orientale, dando prova di elevate virtù militari".

(11 giugno 1940- ottobre 1941).

(R.D. n. 265 de/2 marzo 1942) 'l

BERGAMINI Carl o Ammiraglio di Squadra

"Comandante eli una Divisione di n u ov e co razza te, riusciva in br ev issim o tem p o a portarla ad un a lto grado d i e ffi c ie nza bell ica , me rcè l a s ua ins tancabile energia ed illuminata attività, e d essendo anche Capo di Stato Maggiore di una Squad r a Naval e, partecipava a l combattim ento di Capo Teulada, dando prova di esemplari virtù militari. Ripreso il comando della s tessa Divisione, dopo aver asso lto con brillanti risultati un importante incarico, partecipava a due delicate azioni di guerra " . (11 giugno- 14 dicembre 1940 , 12 luglio- ottob re 1941 )

(R.D n. 265 d e / 2 marzo 1942)

25 7 -

"Comandante la zona militare marittima dell'Egeo, si prodigava nell 'o rganizza re e potenziare le sistemazioni a terra e nel gui d are e comanda re i mezzi navali ai suoi ordini. Infaticabile, entusia sta, instillava nei suoi Stati Mag g io ri ed equipaggi tenace volontà d i vittoria.

La violazione d e lla baia di Suda , l a ri co nqui s ta di Castelrosso, l'o cc upazione delle Cicladi , di Samo, Nica ri a, Fumi e Creta attestano la brillante at tivit à d ella pi cco la ero ica Marin a d e ll ' Eg eo" . (Iso l e Egeo, 7 dicembre 1939 - 15 lu glio 1941).

(R.D . n. 259 del20 novembre 1941)

"Comandante e Capo Squadrigli a di Cacciatorpediniere e successivamente Co ma nd an te di incroc iat ori , rivelava in più di ventotto m es i di Coma ndo ope rativo, non comu ni doti di coraggio, aggressività, freddezza ed ascendente personale. Svo lg eva ini nterrotta attività di gu e rra supe ra nd o sempre con vantaggio il contrasto avversario a n che quando sulle to rm e ntate rotte de ll 'Afri ca Se ttentrional e esso e ra divenuto sove rc h iante. Capo di Stato Maggiore dell e For ze Navali di protezione al traffico , co n profonda es peri e nza el i gu e rra ed ins tancabile atti v ità , s up era nd o dif fico lt à eli ogn i genere, contrib ui va notevolmente alla difesa delle comuni c azioni m ar ittim e ed a l tra ffico d e i rifornim e nti".

(Medite rr aneo, 21 no ve mbre 1940 8 se ttemb re 1943).

(Decreto Presidenziale n. 333 l 0 dicembre 1948)

In com mu tazione d ell a Med ag lia in Argento al V.M. confer itagli con R. D. 26 settembre 1942 .

258

BOBBIESE Antonio

Ammiraglio di Divisione

" Comandante di Marina Bengasi ha risolto con ent usia smo ed in stancabile attività g rav iss imi problemi deriv a nti dal rapido sviluppo di tutti i servizi di sua g iuri sd izione, e ha dato il co ntributo prezioso d e ll a sua competenza ne lla sistemazione delle batterie per la difesa delle linee di comunicazione delle truppe operanti. Durante i numerosissimi attacchi aerei contro Bengasi e nelle frequenti visite a basi marittime dipendenti , soggette a continui bombardame n ti aerei, ha dato costante prova di calma e sprezzo del perico lo. Su ccess iv amente, nell'incarico di Comandante del Settore Militare Marittimo di Teodo, con sagac ia ed energia s i è prodigato nel rafforzame nto della n ostra posizione nelle terre di recente conquistate".

(30 ottobr e 1940- 10 ottobre 1941).

(R.D. n. 265 de/2 marzo 1942)

BRIVO NESI Bruno

Ammiraglio d i Division e

"Comandante Sup e rior e di Marina in Libi a, svo lgeva durante no ve mesi di operazioni belliche opera sagace , avveduta, appassionata, assicurando, anche ne ll e co ndizioni più difficili , la difesa delle coste, i tra spo rti marittimi, i socco rsi a ll e navi sinistrate. In ogni occas ione clava indi scusse prove di co r aggio personale e di sprezzo del pericolo, infondendo nei dipendenti , con la paro la e con l 'ese mpio , la fiducia nel vittorioso esito d elle operazioni".

(Lib ia , giugn o 1940 febbraio 1941).

(D.L n 3 18 de/31 mm·zo 1946)

259

BRIVONESI Bruto

Ammirag l io di Divisione

"Durante i sedici me si del suo comando in guerra di una Divisione di corazzate, ha esegui to numerose missioni ed ha partecipato al co m battimento dì Punta Stilo, durante il quale la sua Divisione ha sostenuto l'urto principale delle forze nemiche.

In ogni circostanza ha dato prova di elevate doti di coma ndo e di ardimento".

(Giugno 1940- ottobre 1941).

(R.D. n. 265 bis del 24 agosto 1942)

CASARDI Ferdinando

Ammiraglio di Divi sione

·"Per quattordici mesi comandante in guerra di Divisione incrociatori, ha eseguito numerose missioni per la protezione del traffico, per bombardamento di posizion i costiere ne mich e e per la posa di sbarramenti in zone fortemente insidiate, ed ha diretto valorosamente il combatti mento di Capo Spada contro forze nemiche prevalenti, dando sempre prova di e levate doti di capo e di co m battente".

(11 giugno 1940-31 agosto 1941).

(R D. n. 265 de/2 marzo 1942)

260

CAVALLINA Gaspare

Capitano di Corvena

"Comandant e di sommergib ile, in lungo arduo periodo de l conflitto 194043 e ffettuava numerose missioni di guerra in acque fortemente contrastate dal nemico. Animato da elev ato sentimento del dovere, era di e sempio ai propri dipendenti per sereno coraggio e spirito di sacrificio".

(Med iterran eo cent ral e, 10 giugno 1942- 8 senembre 1943).

In c ommutazione della Medaglia in Arg e nto al V.M . pubbli ca ta a Bollettino D.V.M. 103 (pag. 7) allegato al F.O.M. 2 lu g lio 1946.

D.V.M. 139 (D .P. n. 348 de/30 maggio 1950)

CONTI Giorgio

Capitan o di Vascello

"Co mandante di incrociatore e poi di na ve da battaglia , con ardimento e perizia effettuava e portava a ter mine numerose, importanti e difficili mi ss ioni di guerra e di scorta a convogli in acque insidiate e sotto la sorveglianza nemica.

In ogni cir cos tanza dava prova di alto senso del dovere, noncuranza del per icolo e d e levat e virtù militari e marinaresche".

(Ma ristat , Attendolo •, Duilio•, Maristat, 10 giugno 1940-8 settembre 19 43).

In comm uta zio ne della Medaglia di Bronzo al V.M. pubbli cata sul Bolletti no D.V.M. 64 e della Croce al V.M. pubblicata sul Bo llettino D.V.M. 60.

D.V.M.139 (D.P. n. 348 del 30 maggio 1950)

261

CUZZI Camillo

Capitano

di Corvena

"Durante trentasette mesi di ininterrotto imbarco su unità operanti, dava costantemente prov a di entu s iasmo, sprezzo d el pericolo e non comuni qualità organizzative , assicurando la piena efficienza delle sue navi. Quale co mandante di Torpediniera dimostrava n e i numerosissimi scontri col nemico , nel corso di ben sessantaquattro scorte a convogli diretti oltremare e nell'intensissimo logorante servizio a cui quelle Unità furono sottoposte, eccezio nali doti di coraggio, freddezza, prontezza di d ec isione e spi rito combattivo".

(Mediterraneo, 10 giugno 1940- 8 settembre 1943).

In commutazione della Medaglia in Bronzo al V.M. conferitagli co n D.L. 12 aprile 1946.

(D.P. n 33 dello dicembre 1948)

D'ALOJA Temistocle

Capitano

di Vascello

"Comandante di important e Bas e Navale oltremare, riconquistata al ne mico, la portava in brevissimo tempo a d alto grado di efficienza. In oc casion e di te ntativo di sbarco ed att acco contro la base e ffettuato da forze di mare e di terra, dop o int enso bombardamentO aereo, impiegava con prontezza di decisione ed alta perizia le unità ed i mezzi a dispo sizione, imp e dendo alle unità avversarie il forzamento del porto e va lidamente concorreva a frustare l'audace impresa del nemico che ebbe a subire rilevanti perdite in navi e uomini".

(Tobruk, 14 se tt em br e 1942).

In comm uta zio n e della Medaglia in Argento al V.M. conferitagli co n R.D . 22 aprile 1943.

(D .P. n. 321 del 24 novembre 1947)

262-

DAVISO di CHARVENSOD Carlo Capitano di Vascello

"Durante la guerra contro la Grecia diresse il traffico con l'Albania e comandò le unità destinate a proteggerlo, dando prova di tenacia, di prontezza di decisione, di alto senso di responsabilità, di sereno sprezzo del pericolo e s up erando brillantemente le più grandi difficoltà derivanti dall'intensità del movimento, dall'esiguità dei mezzi, dal rigore eccezionale dell'inverno ". (8 dicembre 1940- 31 maggio 1941).

(R.D. n. 265 del 2 marzo 1942)

DE COURTEN Raffa e le Ammiraglio d i Divis ione

"Portava ad a lt o grado di perfezione i metodi di impiego delle armi subacquee , contribuendo anche ai progressi tecnici nella loro costruzione e dava vita e anima all'organizzazione dei mezzi d'assalto durante il primo anno delle ostilità, studiandone l' impiego nelle due mirabili imprese di Suda e di Malta. Success ivam ente al coma ndo di Division e navale compiva con essa var ie e b e n condotte operazioni e come Comandante del Gruppo di appoggio di importanti nostri convogli per la Libia, manovrava tanto abilmente le sue unità da sventare num erosi e insistenti attacchi diurni e notturni di aerosiluranti e bombardieri nemici. Esempio costante di decisa energia , spirito combattivo, elevatissime qualità di comando" . (lO giugno 19 40- 10 aprile 1942).

(R.D . n . 278 del 26 maggio 1942)

263

DE PACE Vittorio

Contramm ira glio

"Comandante di Squadriglia CC. TI. particolarmente impiegata nella scorta a convog li diretti oltremare e nella difesa al traffico, dimostrava nelle numerose missioni elevate virtù di co mando , contrastando con effi cacia ed abilità manovriera l ' offesa avv e rsaria effettuata con largo impiego di f o rze aeree e s uba cq uee ed infliggendo perdite al nav iglio contrapposto.

Nell'ultimo periodo del conflitto, teneva il comando di incrociatore pe sante, nave ammiraglia della VIII Division e Navale, con il quale svolgeva int e nsa attività bellica, las cia ndo il mare dopo trenta mesi di partecipa z ione attiva alle operazioni".

(Mediterraneo, 14luglio 1940-8 ge nnai o 19 43) .

In commutaz ione dell a Medaglia in Argento al V.M. conferitagli con R.D. 26 se ttem bre 1942. (D.P. n. 344 dei r dicembre 1948)

DI FURIA Romolo

Colonnello dei CC.RR.

"Co mandante dei CC.RR . per la Marina, ha reso, durante lo svolgersi di tre guerre, s eg nalati servigi a difesa d e ll 'efficienza bellica dell'Armata.

Noncurante dei più gravi ri sc hi personali, e present e ovunque la sua opera di Capo av veduto ed ardito si appalesava necessaria. Volitivo , en e rgico e deciso, valicando i limiti del suo servizio, ha sa puto assumersi, in var ie circostanze, responsabilità ass ai gra vi , impiegando i dipendenti, entusiasmati dalla sua fede e dall a completa sua dedizione al do ve re , an c he in vere c proprie azioni di guerra a fianco di reparti da sbarco della R. Marina". (lO gi ugn o 1940- gennaio 1943)

(R .D. n. 294 del26 marzo 1943)

264

Ammiraglio di D ivisione

"Ufficiale Ammiraglio di vasta cultura e di provata ca pacit à, al Com a ndo Mili tare Ma rittimo di importante scacchiera operativo, dispo n eva co n alto spirito d ' iniziativa e decisi one il perfett o coordiname nto dei mezzi navali e delle difese da sbarco destinati alla occupazione delle isole d e ll a Dalmazia e d a ll'i mmed iato presidio de ll e stesse, in armon ica cor relazione con l 'avanzata delle truppe d e lla 2" Armata. Completat a con mirabile rap idità l ' occupazion e mediant e il saga ce, intelligente sfruttam ento dei m ez z i a disposizione , dell e rise rve e de ll e un ità catturate all ' a vve rsa rio , ass umev a il Comando Militare Marittimo della zon a costi er a e delle iso le conquistate , provved e ndo alloro imm ed iato potenziamento e alla difesa a mare, perfez ionando così la su a opera dedicata a maggi o ri glorie della Patria".

(Po la, ottobre 1940- Dalmazia , ottobre 1941)

(D .P. n. 335 del 7 maggio 1949)

FASANO Felice

Tenente Generale Genio Naval e

"Ufficia le Ge n era le d e l Ge nio Nava le di provata espe rienza, n el delicato incaric o di Ispettore dei servizi de l Genio Nava l e pr ess o lo Stato Maggiore della R. Marina , impegnava le s ue migliori en erg ie al perfezi on ame nto dei se rvi zi, sv ol gendo a bordo e n e ll e b asi a te rr a opera te n ace , co m petente e appassionata . Accorrendo incessantemente ove p i ù util e e r a la sua pre se nza ed indispensa b i le il diretto intervento per la pro fon da conos c enza de l mater ia l e e deg li u omin i, r e n dev a p rezios i servizi alla Marina , talv o lta dete rminanti per la felice riuscita dell e ope razioni in mar e"

(Territorio n azionale , 10 g iu gno 1940 -8 settembre 1943 )

( D.P. n. 33.5 del 7 maggio 1949)

DI G IAMBERARDINO Os ca r
- 265 -

FERRERI Emilio

Ammiraglio di Division e

"Preposto a ll 'Uffic io Traffic o di Supermarina , organizzava e dirig eva il tra ffi co oltremare , riu sce nd o a d otte nere il massimo rendimento n e lle più difficili c ondizioni. Quale Capo di Sta to Maggiore d e lle FF.NN. da battaglia imbarcato sulla na ve ammiraglia, assolveva le importanti funzioni e fronteggiava l'a sp ro co ntra s to balistico con ese mplare dedizione e s piri to di sac rificio m ost randosi valo roso, sereno, saga ce collaboratore del Comandante in Capo. Pa rtecipava ai combattimenti na va li del 22 marzo e d el 15 giugno 1942 " .

(Su p erm arina , 10 giugno 1940-10 g e nnai o 1942- Mediter raneo, 22 ge nn aio 1942 5 a pril e 194 3 Co mando Sup rem o, 6 ap ril e 1943-8 se ttembre 1943). (D.P. n. 321 del24 novembre 1947)

FIORAVANZO Giuseppe

Ammiraglio di Division e "Uffi cia le Ammiraglio di elevata d ott rin a, esp e rto in tutti i ca m pi militari, dava al Com a nd o Supremo una continuata collaborazione per risol ve re il pro ble ma basilare della cooperazione ae r eo-nava le nel Mediterran eo . Apportava così un prezi oso co ntributo all a condotta o pera tiva d e lla guer ra con risultati che l'e spe ri enza ha ampiam e nte contro ll a ti. Lavoratore instan c abil e , rapido e preci s o, g e niale ha dato in og ni cir costanza prova delle più el ett e d o ti spirituali e pro fes s io nali " . (M ag g io 19 41 - febbraio 1942).

( R.D. n. 278 de/26 maggio 1942)

266-

FONTANA Sergio

Contrammiragl io

"Destinato in Libia Orientale dapprima quale direttore delle operazioni di sbarco e successivamente quale Comandante di Marina a Bengasi, assolveva per quindici mesi suoi com piti con se reno ardi ment o, riuscendo ad assicurare il funzionamento delle nostre basi avanzate no n ostan te l ' intensa e frequente offesa aerea nemica, ed a forn ire un concorso di vit ale efficacia per le ult eriori ope razi o ni delle n ost re trupp e. Rimpatriato e preposto all'ufficio Traffico di Supermarina, con oculate predisposi zioni nelle fasi operative più delicate riusciva a superare le difficoltà frapposte dal nemico e dai mezzi limitati , cont ribuendo ne l modo più efficace agli sv iluppi della nostra attivit à bellica".

(Luglio 1940 dic emb re 1942).

(R.D. n . 302 de/9 giugno 1943)

FOR ZA Ernesto Capitan o di Vascello

"Coma ndante di Flottiglia MAS e s u ccess ivamente di Mezzi d'Assalt o, eseguiva con vittorioso es ito numerose miss ioni in acque particolarmente e fortement e dife se. Durante la sua lunga attività belli ca dimostrava di poss e dere doti eccezional i di coraggio ed elevate v ir tù di comando " (Mar Mediterraneo, 27 novembre 1941-4 maggio 1943-1 o novembr e 1943- 3 giugno 1945).

( D.P. n. 321 de/24 novembre 1947)

267

FRATERNALE Athos

Capitano di Corve tta

"Co man dan te di sommergibile oceanico, effettuava con sereno ardimento ed elevato spirito aggressivo una lunga missione di guerra in Atlantico nel corso della quale affond ava tre navi mercantili nemiche per co m plessive 22.600 tonnellate di stazza. Confermava durante l'audace crociera preclari doti di coraggio e di perizia e superbe virtù militari ".

(Oc eano Atlantico , 11 febbraio- apri1e 1942) .

D.V.M.l39 (D.P. de/30 maggio 1950)

In commutazione dell e seguenti decorazioni al valor militare:

-Me daglia di I3ronzo al Valor Militare , s ul campo- prima concessione: Medit erra neo -A tlantico , 10 giugno 1940- 9 giugno 1941- det ermi nazione 5 marzo 1946, sanzionata con decreto luogotenenziale 12 apri l e 1946 , registrato alla Corte dei Conti 1'8 giugno 1946 , registro n. 7 Marina , foglio n. 100 (B ollettino D.V.M. 104, pag. 5, allegato al F.O.M. 7 settembre 1946).

-Medaglia di Bronzo al Valor Militare , sul cam po- seconda concess ion e: determinazione 11 aprile 1944, sanzionata con decreto luogotenenziale 12 ap ri le 1946, registrato alla Corte dei Conti 1'8 giugno 1946, registro n. 7 Marina, foglio n. 100 (Bollett ino D.V.M 104, pag 6, allegato al F.O.M. 7 settembre 1946).

(D.P. 21 settembre 1955)

268-

"Comanda nte di Squadriglia Cacciatorpediniere particolarmente impi egata nella scorta a convogli diretti oltremare e nella difesa del traffico , dimostrava, nelle numerose missi oni, elevate doti di comba ttent e e di Comandante, ne utralizzando sempre, con l'azione e la manovra, il contrasto avversario effettuato con frequ e nte impiego di mezzi aerei e subacquei ed infliggendo perdite al naviglio contrapposto. Nell'ultimo anno di conflitto, al Comando di CC. TI. di Squad ra e del Gruppo Incrociat ori Leggeri, svolgeva intensa attività bellica ed assicurava il più alto grado di efficienza dell e Un ità dipendenti".

(Mediterraneo, 10 giugno 1940- 8 gennaio 1942- 12 apr il e 1943 - 8 settembre 1943).

(D. P. n. 321 de/24 novembre 194 7)

GELO NES I Gregorio Tenente Generale Medico

"Capo della Sanità Militare Marittima , ha rapidament e portato il Servizio Sanitario della R. Marina al più alto g rado di effici enza per superiore organizzazione ed approntamento. Animatore fervido ed instancabil e, ne regge e guida le com plesse attività dando in ogni settore il prezioso contributo del suo sapere e della sua matura esperienza tec nico-militare. Silurata la R. Nave Ospedale «Arno" mentre egli vi era imbarcato per missione ispettiva , diresse, con esemplare spi rito di iniziativa e con virile sprezzo del pericolo , le operazioni di sa lvataggio , in avverse condizioni di mare e di temp o. Nella sua qualità di Capo e di scienzatO, si è affermato quale valoroso esponente delle gloriose tradi zion i del Corp o Sanitario Militare Marittimo".

(10 giugno 1940- gennaio 1943).

(R .D. n. 294 de/26 marzo 1943)

269

GIARTOSIO Carlo

Ammiraglio di D ivisi one

"Capo Ufficio Piani dello Stato Maggiore della Marina dava fattiva nella pre parazione e co n dotta della gu er ra sul mare. Nelle s ucce ssiv e cariche di Comandante del Gruppo CC.TT. di Squadra, di Comandante del Gruppo Navale in A.$. e di Comandante Su p e riore di Marina in Libia, dava ripetute prove di coraggio, fermezza e di alta capacità".

(Roma, gi ugn o 1940- novembre 1942- Mediterraneo centrale, maggio 1942 luglio 1942- Africa settentrionale, luglio 1942- marzo 1943).

(D.P n. 321 del 24 novembre 1947)

G IROSI Massimo

Contramm iraglio

"Comandante di Corazzata da 35.000 tonnellate ne comp letava l' addestramento, portandol a ad e levat o grado di efficienza, appalesatosi in numerose missioni di guerra. Colpita gravemente l ' Unità in porto da a ere osilura n ti, lim itava con la s u a opera di comando e la sua intelli ge nte direttiva i danni e, benché menomato da gas tossici, ne cu rava in tempo assai breve- il ripristino nonostante la persistente offesa aerea avversaria. Successivamente chiamato a l Comando Su premo , dava in venti mesi di attività prez ioso contributo agli stud i p er la condotta della guerra navale. Compiva numerosi voli di guerra per missioni nei vari scacchieri op era tivi dando se mpre prova di sp iccata capacità tec nica e di valore p erso nal e. Si distingueva nel success iv o incarico di Capo Reparto Operazioni di Supermarina, che ten eva fin o all'armistizio" .

(Territo r io nazi ona le- Egeo Africa settentrionale, lO giugno 19408 se ttembre 1943)

(R.D. n. 335 del 7 maggio 1949)

270

IMPERIALI Riccardo

Capitano di Fregata

"Ufficiale Superiore di elevate qualità militari dimostrava, in più di trenta mesi di imbarco in guerra , di posse dere doti non co muni di coraggio, aggressività e spirito di iniziativa. Sottocapo di Stato Maggiore di FF.NN. e quindi Capo Squadriglia di Siluranti eseguiva i propri co mpiti brillantemente e con perizia, infondendo nei dipendenti un alto sp irito combattivo".

(Mediterraneo, 10 giugno 1940- 8 settembre 1943). (D.P. n. 327 del 13 maggio 1948)

JANNUCCI Marino Contrammiraglio

"Comandante di unità coloniale operanti in mari lontani , dimostrava spiccate virtù militari e di comando, ottenendo in brevissimo tempo la perfetta preparazione del personale e del materiale . In condizioni ambientali particolarmente critiche, riusciva a sottrarre la sua Nave alla cattura conducendola in porto amico, dopo lunga e perigliosa navigazione, co ndotta co n ec cez ional e bravura, attraverso passagg i e zone di mare sottoposti alla stretta vigilanza del nemico. Assunto il comando di base oltremare di appoggio a sommergibili alla condotta della guerra, metteva in evidenza esemplari doti di organizzatore e di Capo. Dopo aver nu ovamente sottratto la sua unità alla cattura e forzato anco ra una volta il blocco nemico, la co ndu ceva in porto alleato ove svo lge va intensa attività belli ca ne ll 'u ltimo periodo di guerra".

(Mar Rosso, 10 giug no 1940- febbraio-marzo 1941; Oceano Indiano ed Oceano Pacifico, mar zo 1941 - novembre 1943).

In commutazione della Medaglia in Argento al V.M. ·sul campo• pubblicata a Bollettino D.V.M. 19 (pa g . 10) allegato al F.O.M . 7-8 settembre 1941.

O.V.M.142 (D .P. n. 353 de/6 marzo 1951)

271

"Comandante Superiore della R. Marina in Libia, sebbene vivamente ostacolato dalla quotidiana offesa aerea nemic a e dalle insidie navali, organizzava con rara perizia i convog li cost ie ri di rifornimento e otteneva il massimo s frutt amento dei porti della Cirenaica e in particolare di quelli della Marmarica, che, appena riconquistati dopo lunga ed aspra battaglia, concorreva a rimettere rapidam ente in istato di oppors i alle offese da mare. Attaccato, nottetempo, un porto importante della Marmarica da forze da sbarco appogg iat e da intenso bombardamento aereo, da mezzi navali da sbarco e da reparti da terra, assumeva il comando della piazza soprai nt endendo all'impiego dei vari mezzi. Venivano annientate o costrette alla resa tutte le truppe nemiche sbarcate, affondate tre unità da guerra nemiche e catturate imbarcazioni , prezioso materiale b e llico e centina ia di prigionieri " . (Africa settentrionale 13-14 settembre 1942 - 15 novembre 1942) .

( R.D. 26 marzo 1943)

"Destinato in Comando di base marittima rioccupata e di vitale importanza per il prosieguo dell ' attività delle truppe ope r ant i, sormontava ogni ostacolo per riportare la base stessa alla massima efficienza. Nonostante l 'accanita offesa nemica , manifestatasi con numerosi bombardamenti aerei diurni e notturni, e per quanto liev emente ferito in du e diverse occasioni , continuava ad esp li care il proprio in carico senza soste, con serena fermezza ed oculato ardimento, trascinando con l ' esempio i propri dipendenti e riuscendo a d otte ner e da tutti il più e levato rendimento. Manifestatasi success ivament e la n ecessità di sgomberare nuovamente la base , con fredda e precisa determinazione impartiva e faceva eseguire tutte le disposizioni necessarie per salvare il personale e i ma teri a li mobili, e lasciava personalmente per ultimo la lo ca lità stessa dopo averla resa inutil i zzabile ai fini del nemico incombent e" . (Africa settentrionale , febbraio-novembre 1942).

(R.D. n 302 del 9 giugno 1943)

272

MARENCO di MORIONDO Alberto

Ammiraglio di Dìvisione

"In un lungo periodo di comando di una D ivisione di incrociatori in guerra, ha compiuto numerose missioni , prendendo parte attiva al combattimento di Punta Stilo e dimostrandosi in ogni occasione Capo ardito e sagace".

(11 giugno 1940-17 giugno 1941).

(R.D n. 265 del2 marzo 1942)

MARINI Giuse ppe

Capitano di Vascello

"Co mandante di Cacciatorpediniere di Squadra dall'inizio del conflitto, svolgeva per circa un anno intensa attività bellica partecipando con bravura e perizia a vari combatt imenti navali. Assegnato all'Ufficio Piani di Su permarina , partecipava con molta competenza alla preparazione delle operazioni navali. Assunto succ ess ivamente il Comand o di Squadriglia CC.TI. lo teneva per l 'ultimo anno del conflitto, conclud endo con successo num erose scorte di convogli e rischiose pose di sbarramenti. Durante scontro aereo -n avale restava in zona esposta al nemico fino al completo recupero dei naufraghi di corazzata affondata " . (Med iterran eo, 10 giugno 1940- 8 maggio 1945).

327 del13 maggio 1948)

273

MATTEUCCI Pellegrino

Ammiraglio

di Divi s ione

"P er sette mesi comandante in guerra di una Divisione di incrociatori , ha eseguito numerose missioni, partecipando ai combatt im enti di Punta Stilo e di Capo Teulada, in cu i sono emerse le sue elevate doti di comandante e di combattente.

Ha successivamente co nfermato le sue brillanti qualità di Ca po ene rgico e di organizzatore avveduto in Africa Settentrionale, quale Comandante Superiore della R. Marina".

(Mediterraneo, giugno-dicembre 1940 - Africa settentrionale , l 0 aprile-15 ottobre 1941).

(R.D. n. 265 del 2 marzo 1942)

MAUGERI Francesco

Ammiraglio di Divisione

"Comandante di In crociatore nel primo periodo del conflitto, compiva numerose difficili missioni di guerra, dimostrando doti non comuni di coraggio ed abilità. Prendeva parte a scontri navali, portando arditamente al fuoco l'incrociatore al suo comando.

Capo Servizio Informazioni de llo Stato Maggiore della Marina dava no tevole impulso a tale importante settore di attività bellica, ottenendo concreti risultati sia nell'attività offe nsiv a sia nel contro-spionaggio Secondo le direttive ricevute, contribuiva notevolmente alla conclusione delle fasi preliminari dell'armistizio".

(Mediterraneo, 10 giugno 1940- 7 maggio 1941 Roma, 8 maggio 1941 8 settembre 1943).

(D.P. n. 321 de/24 novembre 1947)

274

MEDICI del VASCELLO Giacomo

Commissario

Straordinario per i porti della Cirenaica

"D esigna to quale Commissario Straordinar io per i porti della Cirena ica e principalmente per Bengasi, l a cui sollecita rimessa in efficienza costituiva elem ento operativo fondamentale per la alim enta zione ed il potenziamento del fronte di battaglia, rapidamente inqu adr ava in s ito il diffi ci le problema tecnico e, superando con ammirevole tenacia ostaco li di ogni gen e re, lo port ava a compimento.

Sprezza nte del pericolo, seppe esse re di esem pio ai s uoi dip ende nti nell e ci rcostanze più difficili , che riperutamente si manifestarono per effetto dei b ombardam enti nemici ; durante il tent ativo di sbarco a Tobmk del 14 settembre, fu tra i prim i ad accorrere sul post o e died e opera efficace per il ristabilim ento dell 'o rdine.

Arr ecava così, grazie a lla sua elevata perizia tecnica, sorretta da una tenace volont à e ùa preclari doti organizzative e di carattere, un prezioso contributo allo svolgimento delle nostre operazioni di guerra ". (Africa settentrionale, febbraio-ottobre 1942).

(R.D. n. 302 de/9 giugno 1943)

275

MINOTTI Gastone

Capitano di Vascello

"Dest inat o al Comando Supremo fin dall ' inizio dell e ostilità, organizzava l'impo rt antissimo uffi c io d e lle comunicazioni e lo dirigeva per venti mesi riuscendo ad assicurare i collegamenti operativi con i più lontani fronti, compiendo, per tale se rvi zio, numerose e rischiose missioni in zona di operazioni. Co ntri bu iva anche in modo notevole alla risoluzione di importanti problemi di collaborazione aereo-navale nel campo operativo. Durante la campagna albanese, nell'occupazione di Cattaro, comandava per serte mesi un a squadriglia di cacciatorpediniere, riuscendo, fra l' altro, a catt ura re tre sommergibili nemici. Ritornato appena convalescen te di ferita riportata in comba ttim ento a Ca p o dell'Ufficio comunicazioni a l Comando Supremo, dedicava di nuovo la sua opera alla so lu zione di vari problemi e specialmente di quelli relativi ai collegamenti per la difesa co ntra e rea e all'impiego di radiolo cal iz zatori, apportando un notevolissimo contributo anche in tale importantissimo campo". (Giugno 1940- gennaio 1943).

(R.D. n. 302 del9 giugno 1943)

MIRTI DELLA VALLE Enrico

Ammiraglio di Divis ione

"Assegnato ad un comando d i base navale avanzata faceva fro nte con pien a risp o ndenza al rapid o sviluppo di tutti i serviz i dipendenti in centro logistico di pr eminente importanza strategica. Comandante di incrociatore e di squadr igli a di cacciatorpediniere effettua va num ero se missioni di guerra e sco rt e convogli in acque fortemente insidiate dal nemico. Animato da e levato sentimenlo del dovere, dimostr ava in ogni circostanza sereno coraggio e spirito combat tiv o " . (Mediterraneo, 10 giugno 1940- 12 n ovembre 1942).

In commutazione d ella Medaglia di Bronzo al V.M. •Su l campo•, pub blicata a Bollettino D.V.M. 104 (pag. 2) allegato al F.O.M. 7 se ttembre 1946.

D V.M. 142 (D.P. n. 351 de/30 novembre 1950)

276

NOMIS di POLLONE Amedeo

Ammirag lio di Divisione

"In importante incarico operativo allo Stato Maggiore della Marina, dava prova di non comuni qualità organizza tiv e. Coman dan te di Cacciatorpediniere di Squadra dirigeva personalmente le missioni più rischiose delle infaticabili unità ai suoi ordini , dimostrando freddo valore e spiccate virtù di comando in numerose missioni di scorra a convogli e durante scontro navale. Comandante Supe riore delle Torpediniere, ne curava con sicu ra competenza l 'efficienza e l'impiego, ottenendo in ogni circostanza , con l'azione e l'esempio , il massimo rendimento da equipaggi e navi ormai logorati da lunga attività e soverchiante contrasto. All'atto dell'armistizio, con pronta iniziativa assumeva il comando di Nav iglio Silurante conducendo lo fuori dal settore e nei porti meridionali fino ad aggregarlo al resto della Flotta nazionale".

(Mare Mediterraneo, giugno 1940- settembre 1943).

(D.P. n. 321 del 24 novembre 1947)

NOTARBARTOLO di VILLAROSA Luigi

Ammiraglio

di Divisione

"Comandante del la Piazza Militare Marittima di Trapan i, con inte lligente e virile azione di comando, ha potenziato in breve tempo tutti gli apprestamenti difensivi ed offensivi della Base mettendola nelle condizioni più idon ee a fronteggiare le dure es igenze della guerra. Durante un periodo di intensa attività bellica ha esp licato opera preziosa per il felice risultato di delicate operazioni in zona insidiata dal nemic o ed ha organizzato e diretto con pieno successo l'intenso traffico delle piccole unità addette al rifornimento dell'Africa settentrionale e delle Isole Pelag ie, e contribu endo in maniera efficace a favorire le nostre ope razioni navali e ad ostacolare quelle nemiche".

(30 agosto 1939- 11 marzo 1943).

(D.L. n. 312 de/26 marzo 1945)

277-

OLGENI Alessandro

Con trammira glio (a)

"Dopo aver provveduto con c ura ass idua e melicolos a alla preparazione offensiva, difensiva e logistica del Settore militare marittimo di Tobruk, n e manteneva il comando durante le prime sette settimane di guerra , quando i violenti rabbiosi anacchi nemici si susseguivano quasi se nza tregua eli giorno e eli nott e. Accorreva sempre per primo dove la furia nemica rendeva necessario soccorrere i feriti o i naufraghi, spegnere incendi , salvare materiali o impedire l'affondame n to eli natanti. Confermava successivamente quale comandante di Marina Trip oli le più elette doti eli perizia e di coraggio, dando costante f u lgido esempio di instancabile attiv it à. Com an dat e militare marittimo a Pola , prodigava le s ue energie migliori nell'organizzazione e nella dir ez ione eli importanti servizi co nne ss i con le nostre operazioni belliche navali". (10 giugno 1940- l 0 nov em bre 1941). (R.D . n. 265 del2 marzo 1942)

PARMIGIANO Alberto

Capitano di Vascello

"Co mandante di Incrociatore che aveva portato ad elevato grado di efficienza, partecipava a tutt e le grandi battaglie navali, affrontando arditamente l'agguerrito avversario e riu sce nd o - con audacia pari alla sua elevata perizia- a sup e rare se m pre con successo, anche nelle p iù ardue contingenze, il tenace contrasto aereo navale nemico. In vent idu e mesi di ininterrotto Comando dava prova d i grande bravura , recando alla riuscita d e lle compless e operazioni il decisivo contributo sua perizia e del potenziale bellico rapp resentato dalla grande unità da lui ottimamente comandata".

(Mediterraneo, 10 giugno 1940- 8 sett e mbre 1943).

In commutaz ione della Medaglia in Argento al V.M. confer itagli con R.D. 26 settembre 1942.

(D.P. n. 333 de/1° dicembre 1948)

l'
278

PARONA A n gelo

Ammiraglio di Divisione '

"Dopo aver co mandato per 13 mesi le forze subacquee italiane in Atlantico, organizzandone la base e regolandone l'impiego in collaborazione con il Comando dei somme rgi bili alleati, passato successivamente al Comando di una Divisione di incrociatori, com piva con essa varie e ben con dott e operaz ioni e la port ava brill antem ent e a l fuoco nella prima e nella seconda battaglia della Sirte. Esempio costante di decisa energia e di spirito combattivo". (Zona di operazio n i, settembre 1940 marzo 1942) .

(R.D. n . 273 del27 aprile 1942)

PATRELLI CAMPAGNANO Vittorio

Tenente di Vascell o

"Ufficiale in 2a e successivamente comandante di sommergibile operante in Mediterraneo, nel periodo più ard uo della guerra 940-43, effettuava numerose ardite missioni di gu e rra in acque fortem e nte insi diate da l nemico. Esempio in ogni circostanza per sprezzo del pericolo e spi rito aggressivo".

(Acque d el l a Tunisia ed Algeria , 10 g iu gno 1942-8 settembre 1943).

In commutazione della Medaglia in Bronzo al V.M. pubblicata a Bollettino D.V.M. 101 (pag 8) a ll egato al F.O.M. 22 maggio 1946.

D.V.M.139

(D.P. n. 348 del30 maggio 1950)

279-

PECORI GIRALDI Corso

Capitano di Vascello

"Capo di importante servizio di collegam ento all'estero con Comando operante e Comandante di Raggruppamento Navale com posto di forte n umero di unità so ttili , con instancabile attività ed intelligente inizi ativa superava le gravi difficoltà che si opponevano nell'espletamento del difficile incarico e contribuiva not evo lm en te al po tenziamento b e llico ed al successo delle operazioni. In diciotto mesi di successivo comando di Nave da Battaglia, reca va all'esito del guerra sul mare il de c is ivo con tributo della potente Unità comandata, assicurandone la efficienza malgrado il continuo soverchiante contrasto aereo dell'avversario. In aspro prolungato scontro aereo na va le opponeva ad ae rei provvisti di nuova efficacissima arma, vigorosa reazione di manovra e di armi respingendo con tangibile successo ogni attacco".

(Egeo settentrionale -Mediterraneo, 10 giugno 1940 8 settembre 1943). (D.P. n. 327 del 73 maggio 1948)

PERUCCA ORFEI Emanuele Filiberto Capitano di Corvet ta

"Imbarcato per trentaquattro mesi su un ità operanti, dava prova in ogni circostanza di slancio, di spiccate qualità organizzative di eccezionale bravura. In lungo periodo di Comando di Siluranti d esti nat e a servizio di scorta su lle tormentate rotte dell'Africa settentriona le; nella organizzazi o ne, nella direzione e n ell' impi ego di speciali grupp i antisommer gibili ; nei du r i scontri che n e seguirono; nella intensissima logorante attività, dimostrava belle doti di Comandante e superava sempre co n suc cesso l'aspro contrasto con l'avversario".

(Mediterraneo, 10 giugno 1940 8 se ttembre 1943) .

In commutazione della Medaglia di Bronzo al V.M. conferitagli con D.P. 14 gennaio 1948 . (D.P. n. 333 del l 0 dicembre 1948)

280-

POLACCHINI Romo lo

Capitano di Vascello

"Iniziatesi le osti lità contro la G recia, al Comando di un gruppo di unità destinate a proteggere il traffico con l'Albania, assolse l'arduo comp ito con assoluta dedizione ed elevato senso di responsabilità, superando con tenacia e perizia non comuni le ingen ti diffico lt à derivanti dall' in tensità del t raffico, dall a esig uità dei mezzi , dall'insidia nemica e dall'avversità della stagione eccez ion almente sfavorevole.

Successivamente come Capo di Stato Maggi ore del Comando Superio re delle Fo r ze Italiane Subacquee in Atlanti co prima, e poi come Capo Gruppo dei sommerg ibili dislocati in quella base, concorse con la sua azione energica e sagace e con l'esempio personale ad affe rm are contro il nemico il prestigio delle armi italiane".

(Basso Adriatico- Oceano Atlantico, 28 ottobre 1940- novembre 1941). (R.D. n 265 del 2 marzo 1942)

PORZI O GIOVANOLA Guido

Ammiraglio di Divisione

"Coma ndant e di una Divis ion e di inc rociator i compiva co n essa varie e ben condotte operazioni. Passato po i al coma nd o di una Divisione di corazzate la portava brillanteme nt e al fuoco nella prima batta gl ia della Sirte. In ogni circostanza dava p rova di elevate doti di comando e di ardimento".

(lO marzo 1941- 10 aprile 1942).

(R.D. n. 278 de/26 maggio 1942) 281-

RICCATI di CEVA Leone

Capitano di Vascello

"In trentadue mesi di ininterrotto imbar co su unità operanti, dapprima come Capo di Stato Maggiore di Divisione Incrociatori, su cc ess ivamente quale Comandante di Incrociatore adibito a lunghe ri s chiose missioni d i scorta e rifornimento d e lle truppe operanti in Africa Settentrionale , dava continua prova di elevata capacità di Comando e di solide virtù di combattente".

(Mediterraneo , 10 giugno 1940- 15 marzo 1943).

In commutazione della Medaglia di Bronzo al V.M. conferitagli con D.P. 14 gennaio 1948.

(D.P. n. 333 de/1° dicembre 1948)

ROSELLI LORENZINI Giuseppe

Capitano di Fregata

"Comandante aggiunto e successivamente Comandante di sommergibile trasferitosi in Oceano attraverso stre tto braccio di mare fo rtemente vigilato dai mezzi offensiv i di prospiciente piazzaforte navale dell ' avversario, effettuava lungh e e pericolose missioni di guerra compiendo oltre ci nquemila ore di mo to in acque notevolmente insidiate. Esempio di elevato sp irito combattivo e fermo coragg io".

(Atlantico, 2 ottobre 1942-8 settemb re 194 3).

In comm utazion e della Medaglia in Argento al V.M. pubblicata sul Bolle ttino D.V.M. 117, (pag. 5), all eg ato al FOM 21 feb braio 1948.

D .V.M 139 (D. P. n. 348 del 3 0 maggio 1950)

282-

ROUS ELLE Umberto

Capitano

di Vascello

"Comandante di Incrociatore pesante per 28 mesi di ininterrotta attività operativa cond uce va con grande capac it à e bravura la propria nave in numerosissime ardue missioni di g uerra , recando ai risultati ottenuti sul mare il not e vole contributo della efficace continua partecipazione alle operazioni di Unità di così elevato potenziale bellico. Distintosi in scont ri navali con avve rsari o agg re ss ivo e superiore di mezzi, affrontava sempre con successo l'aspro contrasto".

(Mediterraneo , 7 lugli o 1940- 8 gennaio 1943). (D.P. n. 327 de/13 maggio 1948) '\

RUTA Francesco

Capitano

di Vascello

"Dura nte ventitre mesi di imbarco, susseguenti ad importante incarico tenuto presso lo Stato Magg iore della Marina, dimostrava stando al Comando di Incrociatore pesante poi di Nave da Battaglia - eleva te virtù di comando, dando sostanziale apporto al riuscito svolgimento delle operazioni. In contras tata missione di scorta, col pita la sua nave da siluro, m algra do la pronta manovra effettuata per ev itarlo , riusciva, con elevata perizia e bravura somma a riportare l' unità alla base. Esempio in ogni circostanza per le sue elette qualità di Com andante".

(Mediterraneo- Stato Maggiore, 10 giugno 1940-8 se ttembre 1943).

In commutazione della Medaglia in Argento al V.M. conferitagli con R.D. 16 marzo 1942.

(D.P. n. 333 del J0 dicembre 1948)

283

SA LVES TRONI Mario Capitano di Vascello

"Capo di Stato Maggiore di Se tto re Militare Marittimo olt rem are dava e nergi co impulso a l rafforz amento degli apprestamenti difensivi e of fensivi del Settore e della Base Navale c he poté cos ì assolvere i suoi numerosi e di fficili compiti fino all'ultimo , malgrado i quotidiani e fu riosi attacchi aerei avversari. Investita la Piazzaforte da pre ponderanti forze avve rsa rie , cooperava efficace m ente alla difesa de lla Base predispo nendo e d att uan do la distruzione di num e rosi impianti ancora esis tent i. Il s u o esempio, il suo coraggio e il suo elevato entusiasmo contribuirono in sommo gra d o a lla stre nu a difesa della Piazza".

(To bruk, 7 agosto 1940- 22 gennaio 1941).

(D.P. n. 327 de/13 maggio 1948)

SANSONETT I Luig i Ammiragli o d i Squadra

"C omandante di D iv isio n e di Incrociat o ri, ha portato al fuo co le sue navi nei combattimenti di P unta Stilo, Capo Teulada e del Mediterraneo Orientale, dimostrando nella prep a razione e ne ll ' azione a lte d oti di a n i matore e di Capo abile, ardito e deciso".

(1 1 giugno 1940 -20 a pril e 1941) .

( R .D. n. 265 del 2 marzo 1942)

284

SCHIAVUTA Ma ri o

Capitano di Vascello

'·Ha dato prova di singolare perizia e di grande energia nella difesa contraerea e costiera di Va lona durante le ostilità contro la Grecia. Vincendo con resempio personale e con l'incitamento le ingent i difficoltà derivanti dalla deficienz a dei mezzi, dalle f requenti incursioni aeree del nemico e dal rigore invernale, ha te n uto fronte alle imperiose esigenze del mo mento ed ha assicurato il regola re r ifornimento delle nostre forze operanti. Ha organizza to r ap id a m e nte ed ha comandato lo sbarco di nostre truppe a Po rt o Edda, s ul roves cio dell a lin ea nemica, contribuendo no tevol mente con la perfe tt a rius c ita di una a z i o n e di so r presa a l cro ll o d e l fronte avve rsa ri o" .

( Va lona, otto b re 1940 - 3 1 mag g io 194 1) .

(R.D. n. 265 del 2 marzo 1942)

SESTINI Sesto

Capitano di Vascello

"Co mandante di .\lave da battaglia, successivamente Capo di Stato Maggiore di Sq u adra e po i di Divisione Navale, nel corso d i ventiquattro mesi di guerra effettuava nu m erose missioni di guerra in acque particolarmente cont ro ll ate dall'ins idia avversa ri a, cont ribuendo con fe rmezza e bravu ra al s uccesso de ll e operazioni. Nell'importante prima ba tt ag li a nava le de ll a Sir te po rt av a al fu o c o la co razzata al suo Coma n do, d ist inguendos i per a rdim e nto. All ' Ar mi st i z io, Capo d i Stato Magg io re di i m p or ta nt e D ip a rtim e nto Marittimo , fro nt egg iava la d iffic il e s it uaz io ne con p artic ola re ta tto e se r en i tà, sì da ott e n e re l ' in co lumi tà d e i se rvizi da lui d ipe nd e n t i, co ns e ntendo così la imme di ata ripresa opera t iva de ll e FF. NN . ne ll a gue rr a di libe razione " . (Med ite rr a n eo- Te rri to rio n az io n a l e, 10 gi u gno 1940- 8 set te m bre 1943).

I n commutazione della Medaglia in Bronzo al Valor Militare confe ritagli con Decrero Presidenziale 14 gen n aio 1948.

(D.P. n . 333 del 1° dicembre 1948)

285-

SITTA Ludovico

Cap itan o di Vascello

"Ha validamente cooperato, con passione viva e con fede che non ha mai vac illat o , col Comandante Milit are Marit t imo in Albania, durante il con flitt o italo -greco. Dotato in alto grado di spirito organizzativo e di senso di responsabilità, inte rpre tand o fedelm e nte e prontamente le direttive impartite g li , ha efficacemente co nc orso al pot enz iam ente dei port i di Albania, che, att raverso ingenti difficoltà, tennero fronte in ogni momento alle esigenze dell 'Ese rcit o o perante . Ha anima to l e masse dipendent i e n e ha mol tipli cato le energ ie con l 'esempio del suo fred do co raggio, s i che il ritmo dei lavori non ebbe sosta n eppure sotto i più viole nti attacchi aerei del nemico " (Albania, ottobre 1940-31 maggio 1941).

(R.D. n. 2 65 del 2 marzo 1942)

SOLARI Arturo

Capitano di Vascello

"Al Co mand o di In crocia tore in trentun missioni di guerra, asprame nt e contrastate, dava prova di elevata perizia e di indomito valore, facendo d e ll a s ua na ve un per fett o e ffici e ntissimo strum e nt o di g uerra . Part eci pav a a vittorioso scontro n ava le infliggendo duriss im e per di te all'avversario e confermando le più elevate virtù di Comandan te . Al Co ma ndo d i import a nte Arsena le Mililare Ma rittimo, ne curava l 'e ffici enza pur sor to i reinterati a tt acc hi aerei avversari".

(Med iterra neo- Te rritorio naz ion ale, 10 giu g no 1940- 9 sette mb re 1943).

In co mmut azi one d e ll a Med ag lia in Argen to a l V.M . corrit agli co n H. D . 7 novembre 194 2.

(D. P. n. 333 del 1° dicembr·e 1948)

286-

SPAGONE Gino

Capitano di Fregara

"Comandante del Gruppo Sommergibili in A.O.I. , dirigeva con opera assidua e tenace le operazioni relative al trasferimento delle unità in un a base atlantica, attraversando zone intensamente insidiate dal nemico. Assunto il comando di uno dei sommergibili, compiva la navig az ione oceanica di eccezionale durata, superando con indomita volont à, elevatissima abilità professionale e sereno ardimento le difficoltà incontrate e dando prov a, in ogni circostanza, di superbe doti di organizzaLOre e animatore".

(Mar Rosso, Oceano Atlantico: marzo-maggio 1941).

(R.D. n. 265 del 2 marzo 1942)

SPORTIELLO Ettore

Ammiraglio

di Squadra

"Comandante Militare Marittimo in Albania, svo lse opera ininterrotta ed appassionata per fronteggiare la complessa situazione derivante dalle ostilità con la Grecia, assicurando il regol are rifornimento dell e nostre truppe operanti. Nella fase final e della campagna, organizzò du e spedizioni per Cattaro ed Antivari e Ragusa, e raggiunse eg li stesso, con gravissimo rischio p ersonale e contemporaneamente alle truppe operan ti, Cattaro. La s ua azione ri soluta ed energica valse ad assicurare all'Italia il possesso d e ll e numerose navi da guerra e mercantili della Marina jug'oslava e di tutti gli impianti esistenti nella base".

(Albania, 28 ottobre 19 40- 31 maggio 1941 ).

(R.D. n. 265 del 2 marzo 1942)

TOSCHI Elios

Capitano Genio Navale

"Id eatore e rea lizzator e del mezzo subacqueo d ' assalto con esso partecipava ad ardita rischi osa azione di guerra ap rendo la serie degli e roici tentativi, num erose volte coronati da fulgido successo, di forzare le basi navali nemich e".

(Mediterraneo, settembre 1940).

(D.P. n . 333 de/1° dicembre 1948)

287-

TARANTINI Manlio

Ammiraglio di Divisione

"Co mandante di gra nde Arsenale di guerra della Marina Militare, assicurava per oltre due anni l ' efficienza delle Squadre Navali operanti da quella base, ottenendo sopratutto, col ripristino di cinque corazzate in utili zz ate da siluri, risultati di tangibile portata bellica. Comandante quindi di Setto re Militare Marittimo o ltremare, respingeva le ingiunzioni nemiche intese a bloccare il naviglio in porto ed ordinava alle Unità Navali ed alle batterie d e lla Marina di reagire con le armi al movimento offensivo nemico. Valoroso coma ndante, fermo e sicuro, egli seppe infondere nei suoi dipendenti alto spirito combattivo " .

(Taranto- Durazzo, 10 giugno 1940 10 settembre 1943)

(D.P. n. 327 de/13 maggio 1948)

VICIDOMINI Fed erico Contrammiraglio

"Destinato da ol tre otto anni al Reparto Mobilitazione Di fese e Servizi dell'Ufficio di Stato Maggiore della R. Marina, ha retto il peso della parte marinara della pr eparaz ione logistica di quattro guerre , e ha portato in modo br ill a nte il contributo della s ua intelligenza e della sua preparazione allo sviluppo dell'organizzazione periferica della Marina". (l o settembre 1933- 10 aprile 1942).

(R.D n. 26 maggio 1942)

VIETINA Massimiliano Contrammirag li o

"Comandante di Settore Militare Marittimo , dedicava tutta la sua instancabile energia e la sua spiccata competenza al potenziamento offensivo dell'importante settore infondendo in tutti , con la sua intelligenza ed assidua opera, ma soprattutto con l'esempio, arden te fede e ferv ido entusiasmo. Attaccato da soverchianti forze terrestri, navali ed aeree nemiche, difendeva l a posizione tenacemente e valorosamente opponendo fino all ' ultimo una st re nu a resi stenza". (Tobruk, 27 luglio 1940- 22 ge nnaio 1941).

(D.P. n. 321 de/24 novembre 1947) 288-

"Comandante per più di un a nn o di Cacciatorpediniere, svo l geva intensa a ttività partecipando a vari scontri navali. Nella fase più contrastata della g uerra assumeva il coman do del Reggim ento ·San Marco• effettuando lo sbarco in Tunis ia e ri stabi lendo, con deciso e tempestivo intervento dei propri marinai, situazioni incerte e pericolose. Durante i sette mesi di lotta in Tunisia, assolveva con il Reggimento ·San Marco· compiti di notevole portata, riuscendo a mantenere efficienti e compatte fino all'ultimo le forze ai propri ordini e dimostrando elevate qua lit à di comando".

(Mar Mediterraneo, lO g iugno 1940-23 giugno 1941 Tunisia, 19 novembre 1942- 9 maggio 1943).

(D.P. n. 321 de/24 novembre 1947)

"Ca p o dei Servizi de l Genio Navale de l Coma ndo in Capo della lll Squadra Naval e e s uccessivamente de l Comando in Capo dell e Forze Navali, durante tre anni, a sua richiesta ininterrotti, provvedeva con grande perizia, con iniziativa ed elevato spirito di sac rificio all'organizzazione e funzionamento dei servizi da lui dipendenti. Partecipava inoltre a numerose missioni di guerra ed ai più importanti scontri aereo-navali del conflitto 1940-1943. Più volte, in delicate e gravi situazion i create dalle offese nemiche al nostro nav ig lio in vari combattime nti, si prodigava con a rdim ento ed a lto senso d el dov e re per la conservazione e sa lv ataggio di nostr e unità nava li " . (Comando in Capo de ll a 1e Sq uadr a Navale- Coma ndo i n Capo delle FF.NN. , 10 giugno 1940- 11 giugno 1943).

In commutazione delle seguenti ricompense: Croce di Guerra al V.M. conferitagli con R. D. 29 gennaio 1942; Medaglia di Bronzo al V.M. con feritagli con R.D. 31 ottobre 1942; Croce di Guerra al V.M. conferitagli co n Decreto Presidenziale del 14 gennaio 1948 .

(D P. n. 335 del 7 maggi o 1949)

289

ZANNONI Franco

Contrammiraglio

"Nel corso di oltre 23 mesi di guer ra aspramente combattuta al comando di incrociatori, in numerose e difficili missioni dava prova di sereno , cosciente coraggio e di perfetta preparazione professionale. Con prontezza di reazione, e sicu rez za nella manovra sventa va innumerevoli insidie dal mare, dall' aria e subacquee. Quale Comandante di incrociatore impegnato in un l ungo , aspro e vittorioso combattimento contro forze prevalenti, conduceva la sua nave, fatta segno alla viole nt issima azion e offe nsiv a del nemi co, con perizia, slancio e serenità, infligg endo le più gravi perdite all'avversario e contribuendo così validamente all'esito vittorioso del combattimento " . (Me diterr aneo, 10 giug no 1940-19 novembre 1942; Pantelleria, 15 giugno 1942).

In commutazione della Medaglia in Argento al V.M. di cui all ' allegato al F.O.M. del 24 ottob re 194 2. (D. P. n. 344 de/1° dicembre 1948)

29 0

GUERRA DI LIB ERAZIONE

(9 settembre 1943- 25 aprile 1945)

Il 'l l

CROCE DI CAVALIERE

Capitano eli Corvetta

"Ufficia le di elevati sentime nti e di forte caratte re, portava il contributo della sua vivida intelligenza, della sua capacità e della sua decisione nell 'organizzazione e nell'assolvimento di importanti missioni in territorio occupato dal nemico, il cui felice risultato influiva al buon esito di operazioni militari.

Pur fra rischi di ogni s pecie , ricercato dagli organi informativi nazi-fa scisti, traeva dalla sua inesausta fede, tenacia di propositi e di opere , riuscendo con cosciente sprezzo del pericolo ed eccezionale abilità a p e rsistere nella lorta intrapresa, fino alla liberazion e della Patria".

(Lotta pa rtigian a, 15 ottobre 194 4-3 maggio 1945).

(D.L. n. 319 de/6 aprile 1946)

FOSC ARI Adriano

Capitano di Vasce ll o

"Durante l'ultim o ciclo operativo della guerra di liberazione d'Italia , a l comando di un Reggime nto , riafferm ava altissime doti di valore personali, capacità di comandante, sicuro ascendente sugli uomini. Durante azion i durissime che impegnavano l'intero Reggim ento, dimostrava ser eno corag gio, sicura visione dei compit i, abilit à di manovra. Il suo Reggimento rinnovava in aspri combattimenti terrestri, la glo rio sa tradizione delle Fant e ri e di Marina ".

(Val Senio, 3 marzo 2 ap rile 1945- Valle Santerno e Sillari, 3 aprile12 aprile 1945 C. Ortica, M. dei Merca ti, M Bello, M. del Re, 12 -17 aprile 1945).

(D .P. 321 de/24 novembre 1947)

295

RE Luigi

Capitano eli Fre ga ta

"Com an dante della difesa di Piazzaforte Militare Maritt im a isolata ol trem are, o rgani7.Zava co n somma p e rizia i se rvizi d ipen de nti adeg uandoli alle es igenze di u n a spro, sanguinoso conflitto. Ne l corso di sove rchi ame , diuturna prolungata offensiva aereo -na vale sferrata contro l ' isola che sol a - osava sfidare, res istendo, l ' intero potenziale bellico n em ico dello scacchiere, affi ancava nella direzione d e ll a lotta , co n asso lut a dedizione, il proprio Comandante Sup e ri o re , dando prova, n e l corso di epica difesa protrattasi per ci nq uantadue giorni, di ero ica fe rm ezza, sommo ardim e nto ed elev ate virtù di comando" .

(L ero , 8 se ttembre 1943- 16 nov e mbre 1943).

(D .P. n. 335 del 7 maggio 1949)

SPIGA! Virgilio

Capi tan o di Fr egata

"Co mandante di difesa contro-aerea a m a re in 52 gi o rni di as pr a lotta dimostra va sald a pr epa razi one profess io nale , lucido eq uili br io , s pi r ito di inizia tiva , coraggio e geni a lit à nell'impiego di m ezz i a lui affid a ti " .

(Lero, 8 settem bre- 16 nove mbre 1943).

(D.P. n. 327 del 13 maggio 1948)

296

TESI Augusto

Capitano di Vascello

"Comandante di Marina, organizzava e dirigeva tutti i rifornimenti per la Sici li a, curava la raccolta e il deflusso dei militari evacuati dall ' Isola e organizzava la difesa delle spiagge ca labre, dando prova, malgrado estesa, continua e violenta offensiva aerea ed in momenti di estrema difficoltà e con pochi mezzi, di qualità non comuni di coraggio, fermezza e capacità organizzativa. Designato successivamente al comando del Reggimento San Marco·, ricostituito per partecipare alla lotta di liberazione, lo istruiva ed addestrava portandolo a l combattimento in perfetta efficienza e partecipando con valore e perizia a numerosi scontri".

(Calabria, 25 ma gg io 1943 - 9 se t tembre 1943- Fiumi Rapido e Metauro, l o novembre 1943- 24 febbraio 1945).

(D. P. n. 321 de/24 novembre 1947)

297-

MISSIONE NAVALE NEL GOLFO PERSICO (1989)

CROCE DI CAVALIERE

MARIANI Angelo

'·Comandante del18° Gr uppo Navale Italiano nel Golfo Persico, per 12 mesi esercitava tale incarico in situazioni operative di pa rticolare difficoltà , agendo con ecceziona le capacità , infaticabile dedizione e grandi ss im o equilibrio. La sua azione sempre intelligente, tempestiva ed appropriata co nsen tiva il più efficace svolgimento della m issione affidatagli, ri sc uotendo unani me riconoscimento in ambito nazi ona le ed estero.

Brillante figura di comandante, contribuiva a mantenere alte le tradizioni ed il prestigio della Marina Militare e del Paese. (Golfo Persico, settembre 1987- agosto 1988).

(D.P.R 19 genna ·io 1989)

l
303

PERSONALITÀ DI MARINE

ESTERE DECORATE DELL'ORDINE

MARINA BRITANNICA

CAVALIERE DI GRAN CROCE

LYO NS Edmond o

Vice Amm ir ag li o

( R.D. n . 1 4 d e l 6 genn aio 1856)

RUS HWORT H JEL LI COE j o hn

Ammiragli o (R .D . n. 56 d e ll 'Il o tto bre 1917) (M.P. So v r an o)

CROCE DI GRANDE UFFICIALE

BEATTY David Ammiraglio

( R.D . n . 56 dell"Jl ottob r e 19 1 7)

CROCE DI COMMENDATORE

MADDE N Ch a rl es Edwa r d Ammiraglio

(R .D. n. 56 d ell'l l o ttobre 1917) (M.P. So v r a n o)

309

CROCE DI UFFICIALE

TYRCHITT YORKE Reginald

Co mmod oro (R.D. n. 56 dell ' l 1 ottobre 1917) (M.P. Sovrano)

MARK Kerr Contrammiraglio (R. D. n 70 del 26 aprile 1918)

WAR Kelly Commodoro (R.D. n. 94 de/15 nove.mbre 1918) (M.P. Sov rano )

CROCE DI CAVALIERE ADDISON A.P.

Capitano di Vascello (R.D. n. 47 dell ' J 1 luglio 1917)

EVANS

Capitano di Vascello (R.D. n. 48 de/24 luglio 1917)

310

MARINA CANADESE

"Ammiraglio canadese, dotato di alte virtù militari ed umane , fu Comandante del Naviglio Canadese di scorta ai convogli p e r l'Europa; convogli che assicurarono il flusso degli equipaggiamenti e del vettovagliamento anche delle Forze Armate e della popolazione civile italiana.

Il popolo italiano difatti ebbe a giovarsi di notevoli aliquote degli approvvigionamenti canadesi posti a disposizione dagli Alleati per le necessità italiane.

La decorazione conferita intende essere anche un riconoscimento alla cordiale colla b orazione fra le due Marine durante la c oobelligeranza italiana " . ( D.P. n . 3 5 6 d e l 5 agosto 1951)

DI COMMENDATORE
CROCE
313

MARINA FRANCESE

CAVALIERE DI GRAN CROCE

HAMELIN Fe rdin ando Alfonso

Ammi raglio (R .D . n. 26 d e l 29 agosto 1856)

DESFOSSES Romano Giuseppe Vice Am miraglio ( R .D. n. 94 del27maggio 1860)

RIGAULT de GENQUILLY Francesco Carlo Vice Ammiraglio ( R D. n. 94 del 25 maggio 1862)

CROCE DI GRANDE UFFICIALE

FURI EN DE LA G RAVI ÈRE France sco G ioa nni Pietro Co ntrammira g li o ( R .D . n. 47 del22 marzo .7860)

BONET W ILLAUMEZ Luigi Edoardo Co ntrammiragli o (R.D. n. 48 d e l 27 marzo 1860)

317

CLAVAND Andrea Paolo

Contrammiraglio (R .D. n. 48 del 27 maggio 1860)

I CHENNE Amabile Costa nte Cont rammiraglio (R.D. n. 48 del 27 maggio 1860)

CHAIGNEAU Francesco P aolo

Contrammiraglio ( R.D. n. 88 del3 novembre 1861)

CROCE DI UFFICIALE (R.D. n. 48 de/27 maggio 1860)

DE PR ENDHOMME de BORRE Francesco G iu seppe

Capitano di Vascello

DEVOULX Luigi Camillo

Capi tano di Vascello

CROCE DI COMMENDATORE
318

OHIER Maria Gustavo Ettore

Capitano di Vascello

BONET Ado l fo Carlo Em ili o

Capitano di Vascel!o

MART IN Gioacchino Francesco Giulio

Capitano di Vascello

PH I LIPPES de KERHALLET Ca rl o Maria

Capitano di Vascello

COUPOEUT-DESBOIS Amato Augusto Elia

Capitano di Vascello '

MEQUE T Eugenio Luigi Ugo

Capitano di Vascello

FISQUET Theodoro Augusto

Cap it a n o d i Vasce ll o

EXCLEMANS Giuseppe Maurizio

Capitano di Vascello

DE LARO CHE KERANDRAON Francesco Giovanni Ma r ia Augusto

Ca pit a n o di Vasce ll o

319

ROZE Pietro Gustavo

Capitano di Vascello

BOURGOIS Simeone

Capi t ano di Vasce ll o

FERCOL de LEYOITZ Luigi Giovanni Battista Maria Giuseppe

Capitano di Vascello

SAUVAN Pietro Vittorio Marcellino

Ca pi tano di Fregata

DURAND SAINT AMAND Luigi Pietro Gustavo

Capitano d i Frega t a

LEPS Maurizio Edoardo

Capi t ano di Fregata

DUVEYRIER Bachazar Sperat

Capitano di Frega ta

MOUMELAT Andrea Teodoro Fr ancesco Alberto

Capi tano di Fregata

SAGOT DUVAUROUX Luigi Achille

Capi tano di Fregata

MIQUEL de BIN Leone Clemente Filippo

Capi t ano di Fregata

320

FOULLIO Y Piet r o Luigi Riccardo

Cap itan o di Fregata

CROCE DI CAVALIERE ( R.D. n. 48 de/2 7 maggio 1860)

MORET Luigi Enri co

Luogotenente di Vasce Il o

DE ·LARMINAS Carlo Ferdinando

Luogotenente di Vasce ll o

MARIA Jacque s Eloi '

Luogotenente di Va sce ll o

PICARD Gi ovanni Maria Spirito

Capitano di Fregata

MASSILO N Giovanni Giuse ppe Maria Capitano eli Fregata

DE G UILHERM Y Enrico Alessa ndro Emanuele Benedetto Ca p itano di Freg a t a

LAUTHEAUME Paolo E rnesto Ale ss io Capitano d i Fregata 321-

BERTIER Luigi Augusto

Capitano di Pregata

BONIE Carlo Giu se pp e

Capitano di Pregata

AIGUIER Gi useppe Marco Alfonso

Capitano di Fregata

BACHME Ca rlo Giuseppe

Capitano di Fregata

LAGÈ Giov a nni Teo bal do

Capit a no di Fre gata

ALLEGRE Antonio Paolo Ales sa ndro Feliciano

Capitano di Fregata

DE JOUSLARD Michele Luigi Isi doro

Capitano di Freg ata

CHASTENET Pi etro Ale ssa ndro Te odo r o

Capitano di Freg ata

CHAPERON Carlo Enrico

Capitano di Fregata

ALLEMAND Francesco Ippolito

Capitano di Fregata

322

BUREL Francesco Andrea Antonio

Capitano di Fregata

BO URDAI S Edmo Adriano

Capitan o di Fregata

RICH E Tropez Charles

Capitano di Frega t a

LEBLANC Michele Regis

Capitan o di Frega ta

FEVRÈ de PEROUX Carlo Giulio Ippolito l o Lu ogotenente di Vascello

HO USSART Luigi Edmo

Luogot e n ente di Vascello

DELAFO N D Pietro Antonio

Luogotenente di Vasce llo

COTTIN Luigi Emilio Alessandro

Luogote n e nt e di Vascello

MASSOT Giova nn i Alfonso Federico

Lu ogotenen te di Vascello

MABO N d e BEA U LIE N Luigi Carlo

Lu ogotenente di Vascello

323

JUIN Luigi

Luogotenente di Vascello

GRIVEL Luigi Antonio Rischi!

Luogotenente di Vasce ll o

PIERRE Pietro Giuseppe Gustavo

Luogotenente di Vascello

CONTE Andr ea Edoardo

Luogotenente di Vascello

AGUILLON Vittorio Francesco

Luogotenente di Vascello

JEHEUNE Paol o Augusto Francesco

Luogotenente d i Vasce ll o

324

MARINA GIAPPONESE

CAVALIERE DI GRAN CROCE

YAMAMOTO I so r oku Grande Ammiragli o

(R.D n. 303 del14 giugno 1943) (M.P. Sovr ano)

327

MARINA STATUNITENSE

CAVALIERE DI GRAN CROCE

Grande Ammiraglio

"Tecnico militare di profonda preparazione, di altissima capacità, di vasta esperienza contribuì, in posti di somma responsabilità, al successo delle operazioni che Le Forze Armate americane condusse ro nella seconda guerra mondiale, affinché, sul mondo potesse risplendere per tutti la fiaccola della libertà.

Per l'eccezionale decisivo apporto della sua personalità alla vittoria degli Alleati ha bene meritato per la causa della civiltà". (7 dicembre 1941-2 settembre 1943).

(D.P. n. 326 de/13 aprile 1948)

NIMITZ W. Chester

Ammiraglio

"Comandante in Capo delle Forze Navali degli Stati Uniti nel Pacifico e, successivamente, Capo delle Operazioni Navali della Marina statunitense, dimostrava superbe doti di organizzatore e di comandante, contribuendo in modo determinante alla vittoria delle Nazioni Unite ed alla liberazione del Territorio italiano invaso dal nemico " . (8 settembre 1943- 6 maggio 1945).

(D.P. n. 324 del4 dicembre 1947)

333

Ammiraglio

"Ufficiale Ammiraglio di elevatissime qualità militari e professionali, già distint osi nel corso della guerr a di liberazi one italiana per bravura e capacità organizzative, successivamente Com anda nte d e ll e Forze Navali degli S.U. in Mediterraneo ed infine Capo delle Operazioni Navali, con chiara visione degli avvenimenti mondiali e profonda conoscenza dei p roblemi navali mediterranei, contribu iva validamente alla collaborazione della Marina it a liana e degli Stati Uniti d'America nel quadro del Patt o Atla ntico ". (maggio 1949 marzo 1950).

(D.P. n. 347 de/ 31 marzo 1950)

KING J Ernest Ammirag li o

"Capo delle Operazioni Navali della Marina degli Stati Uniti, con illu minata azione di organizzatore e di co mand ante, dava preminente contribut o a lla vittoria delle Nazioni Un ite ed alla liberazione del Territori o italian o invaso dal nem ico.

Nel quadro della sua o pe ra vittoriosa, sosteneva con autorevole fermezza l'attiva collab orazi one della Marina italiana alle ope razioni militari alleate. Rend eva così possib ile l 'efficace concorso delle Forze Navali italian e al trionfo degli id ea li d i demo craz ia e di lib e rtà ". (8 settembre 1943- 6 maggio 1945).

(D.P n. 324 de/ 4 dicembre 1947)

334

CROCE DI GRANDE UFFICIALE

Ammiraglio

"Comandante brillante ed ardito di Forze Navali ed Anfibie Alleate in Mediter raneo ed in Pacifico, durante il periodo della cobelligera n za italiana e sino alia conclusione del conflitto mondiale , ha dato eccezionale contributo alla vittoria, dimostrando alta capacità di Capo e indomito valore".

(13 ottobr e 1943 -ottobre 1945).

(D.P. n. 329 de/18 ottobre 1948)

337

CROCE DI COMMEN D ATORE

"Ammiraglio di grande valore, di magnifiche qualità militari, di grande capacità professionale , quale Capo di Stato Maggiore aggiunto del Comando in Capo della Flotta del Pacifico , du rante tutto il periodo di cobelligeranza dell'Italia, ha portato altissimo contributo alla vittoria degli Alleati e quindi alla liberazione de l suolo della Patria dal tedesco invasore. Successivamente, in occasione della sua permanenza al Comando delle Forze Navali degli S. U. in Mediterraneo, ha dimostrato possedere a l te virtù di Capo e di esse re valido e profondo conoscitore delle necessità della Marina Militare italiana".

(Oceano Paci fico, novembre 1943- settembre 1945; Mediterraneo, feb braio 1948- maggio 1949).

(D.P. 28 maggio 1949)

341

CROCE DI CAVALIERE

MUSMANNO Micheal

Capitano di Vascello

"Uffi cìa le Superiore della Marina statunitense, partec ip ava come vo lontario nella 5a Armata Americana a tutta la campag na per l a lib eraz ion e del territorio italiano. Co n mul t i fo r me attività, si dist in g u eva a Salerno , a Minturno, ad Anzio sia partecipando a combattimen ti, sia compiendo ardite e rischiose missioni.

Assegnato ad un "G ruppo di Combattimento " italiano, concludeva con esso, dopo aver guadagnato sul campo una decorazione al Valore Militare italiana , la lunga dura lotta per il trionfo della lib ertà e della giustizia".

(Sa le rno 1943- Bo l og n a 1945).

(D.P. n. 338 dellO giugno 1949)

345

MARI NA TEDESCA

RAEDER Erich

Grande Ammiraglio (Motu Proprio Sovrano)

"Neg li anni della pace, so tto il peso degli iniqui trattati , con fede sempre accesa e con studio alacre, rinn ovò la Marina da gu erra germanica per i destini del suo Paes e.

A capo della Flotta, ha dimostrato con sapi enza ed audacia senza limiti l 'imp iego dello strumento poderoso, che aveva creato, nella più grande guerra mod erna .

Illuminati dalla sua fed e, fiduciosi delle sue virtù di Ca po geni a le, gli uffi c iali e gli equipaggi al suo comando hanno porta to l'offesa e la vittoria nei mari più lo ntani dalla Patria, avvi ci nando ogn i giorn o di più il radioso epilogo dell a dura lotta intrapresa con tro la coa lizion e antifascista e l 'avvento nel mondo d e lla pace con giustizia".

(R.D. n. 269 del 4 aprile 1942)

CRO CE DI COMMENDATORE

DÒNTTZ Karl

Vice Ammiraglio

(R.D n. 25 7 del 7 novembre 1941)

CROCE DI UFFICIALE

WEICHOLD Eb e rhard

Vice Ammirag lio

(R.D. n. 260 del 5 aprile 1942) (M. P. Sovrano)

CAVALIERE DI GRAN CROCE
349

GODT Eberhard

Ca pitano di Fregata (R.D. n. 257 del 7 novem bre 1941)

LOWTSCH Wern er

Contra mm iraglio (R.D. n. 291 del 28febb raio 1943) (M P. Sovrano)

CROCE D I CAVALIERE
350

CONFE RIMENTI NELLE VARIE CLASSI DELL'O.M.I. (ex O.M.S.)

INDICE GENERALE DEllE CONCESS IONI

A BANDIERE E STEND ARDI

-Bandiera d'Arma della M.M. (de nominata anche delle FF.NN.):

l a concessione: R.D . 27 gennaio 1937

211 concess ione: D.P. 9 gennaio 1989

- Bandi e ra del Regg imento Ma rina "San Marco" :

P concessione: R.D. 20 novembre 1920

2" concessione : D.P. 4 dicembre 1951

3a concess ione: D .P. 25 feb braio 1984 (concessa alla Bandiera del Raggruppamen to Italian o per la Pac e in Libano nell'àm b it o del qual e ha operato.il Battaglione "Sa n Marco").

Bandiera del COMOS ( Flottiglia MAS Alto Adriatico):

P concessione: (R . D. 18febbraio 1928)

353

CONFERIMENTI - NELLE VARIE CLASSI - DELL'ORDINE MILITARE D ' ITALIA (ex ORDINE MILITARE DI SAVOIA)

1815-1825: Croce dì Commendatore 4 Croce dì Cavaliere 15 Croce dì Milite lO

1855-1855: Corpo di Spedizione in Crimea

Croce di Grande Ufficiale 1 Croce di Commendatore 3 Croce di Ufficiale 6

1860-1861 : Campagna della Bassa Italia Cavaliere eli Gra n Croce l Croce eli Grande Ufficiale l Croce di Commendatore l Croce di Ufficiale 23 Croce di Ca va li ere 33

1866 Campagna Navale di Lissa Croce di Ufficial e 4 Croce di Cava liere 4

1866 Moti di Palermo Croce dì Cavaliere l

1878 Croce di Commendatore l

1896 Ca mpagna del! 'Africa orientale (Eritrea) Croce dì Cava lie re 1

1898 Missione di Pace a Candia Cro ce di Commendato re 1 Croce di Cavaliere 3

1900 Campagna dell 'Estremo Oriente Croce di Ufficia le l Croce dì Cavaliere l

- 355 -

1911 -1912: Conflitto !taio -Tu rco

Croce di Grande Ufficiale 2 Croce di Commendatore 5 Croce di Ufficiale 3 Croce di Cava liere 14

1915-1918: 1° Conflitto Mondiale Cava li ere di Gran Croce 2 Croce di Grande Ufficia le 3 Croce di Commendatore 9 Croce di Ufficiale 16 Croce di Cavalie re 50

1935-1936 : Conflitto !taio -Etiopico Croce di Ca va li ere 3

1936-1939: Operazioni Militari in Spagna Croce di Cavaliere l 1939 Operazioni Militari in ALbania Croce di Grande Ufficiale 1 Croce di Ca vali ere 4

1940 1943: 2° Conflitto Mondiale Croce di Grande Ufficial e l Croce di Commendat ore 3 Croce di Uffic ia le 16 Croce di Cavaliere 67

1943-1945 : Guerra di Liberazione Croce di Cava li ere 5

1989 Missione Navale nel Golfo Persico Croce di Caval iere l

356

MARINE ESTERE

Marina britannica:

Cavaliere di Gran Croce 2 Croce di Grande Ufficiale l Croce di Commendatore l Croce di Uffic iale 3 Croce di Cavaliere 2

Marina canadese: Croce di Comme n datore l

Marina .francese: Cavaliere di Gran Croce 3 Croce di Grande Ufficiale 2 Croce eli Commendatore 3 Croce eli Ufficiale 22 Croce di Cavaliere 33

Marina giapponese: Cavaliere di Gran Croce l

Marina statunitense: Cavaliere di Gra n Croce 4 Croce di Grande Ufficia le l Croce di Commend atore l Croce el i Ca vali ere l

Marina tedesca: Cavaliere d i G ra n Croce l Croce di Commenda to re l Croce di Ufficiale l Croce di Cavaliere 2

357

Marina italiana:

Bandiere : Croce di Cavaliere

Uomini : Cavaliere di Gran Croce Croce eli Grande Uffic ia le Croce eli Commendatore Croce di Ufficiale

6 3 9 27 69 Croce di Cava liere 203 Milici 10

To tale decorati 327

Marine stranie1·e:

Ca va liere di Gran Croce 11 Croce eli Grande Ufficiale 4 Croce di Commendatore 7 Croce di Ufficiale 26 Croce d i Cava liere 38

To t ale decora t i 86

RIEPILOGO
358

COMPEND IO STATISTICO

ORDINE MI LITARE D I SAVOIA E D' ITALIA

CONCESS I ON I

Cavaliere Grond.: Com m. Uff. Cav. Mìl Tota le G. Croce Ufficiale

1815 : Ist ituz ione dell'Ordine = = 4 = 15 10 29

1855-56 :Guerra di Crimea = l 3 6 = = IO

1859 61 : Campagna Bassa Italia l l 1 23 33 = 59

1866 : Li ssa = - .. 4 4 = 8

1866 : Moti di Palermo = = = = 1 = 1

1878 : Conccss. a B. Brin = - l = = = l

1878-96 : Er it rea = = = = l = 1 1898 :Candia = l = 3 = 4 1900 :Cina = = = l 1 = 2 1911 -12 : Conflitto italo-turco = 2 5 3 14 = 24 1915-18 : 1° Conflino m o ndiale 2 3 9 16 50 = 80 1935 36 : Guerra italo-ctiopica = = = = 3 = 3 1936-39 : O .M.S . = = c = 1 = l "1939 : O M in Alb a ni a = 1 = = 4 = 5

1940 43 : 2° Confl itto mond iale = l 3 16 67 = 87

1943 45 : Guerra di Liberazione = = = = 5 = 5 1989 : Mjssione Navale Golfo Persico = = = = l = l a Bandiere e Stendardi = - = = 6 = 6 Decorati di Mar in e es te re 11 4 7 26 38 = 86

Totale 14 13 34 95 247 lO 4 13

361

ALLEGATI

ORDINE MILITARE DI SAVOIA STATUTO

Allegato l

NOTIZIE STORI CHE E PR I NC I PALI DISPOSIZIONI LEGISLATIVE RIGUARDANTI L'ORDINE MILITARE DI SAVOIA

L' Ordine Militare di Savoia fu istituito dal Re Vittorio Emanuele l il H agosto 1815.

La decorazione di Cava liere e di Milite d e li 'Ordine stesso poteva essere asseg nata soltanto a "u ff izi a li , bass'uffiziali, e soldati i quali si fossero distinti in battaglia o in altro fatto di guerra con qualche azione valorosa. prudente, personale evidente e tale che poteva emettersi senza mancare al proprio dovere ed all'onore".

Però s ia per effetto d i un lungo period o di pace goduto in seguito dal Regno di Sardegna, so lo interrotta dalla breve e g loriosa spedizione di Tripoli, sia per speciali condizioni imposte al conseguimento di tale decorazi o n e, essa non venne mai confe rita.

Vittorio Emanuele Il con Decreto 28 set tembre 1855 determinava nuove norme per l'assegnazione delle decorazioni d i quest ' Ordine. decreto che in segui to s i riport a integralmente con la relazione ufficiale a S. \11. il Re del genera le A. La Marmora po ich é essa precisa chiaramente la stor ia, le vicende, gli scopi di questo pregiato ed ambito Ordine Cava lleresco.

R. Decreto 28 settembre 1855, n. 1114,pel riordinam en to dell 'Ordine Milit are di Savoia.

Si re. Non appena salpava da questi RR. Sta ti il Corpo d'Esercito alla volta di quell'O rient e, dov e ag li ant i c hi fasti dovea aggiungere nuovi titoli di g lo ri a, V. M. si degnava di manifestare al riferente il s uo intendimento di rist a ur a re e far rifiorire l 'Ordin e Militare di Savoia. Era m e nt e di V. M. di associare una grande istituzion e milit are ad una delle epo c h e più so lenni del present e seco lo , e dar nel tempo s tesso all'ese rcito una nuova testimonianza dell 'a ffetto c he Ella nutre per quei fo rti c he illustrano la Patria lon tana , affrontan do con eg uale costanza d 'an im o non solo i rischi comuni a tutte le guerre, ma ancora quelli specalissimi di una lotta veramente meravigliosa e singolare.

Il riferent e recass i a g rato dover e di adempiere gli Ordini Sovrani.

È antico nella Vostra R. Casa il suscitare coll ' ese mpio gli egregi fatti di guerra, ed il ricomp e nsarli con nobili premi. Tacerò le amp ie concess ioni

367

di feudi e dir itti s ignorili e titoli che fu rono n e i seco li a n dat i le ricompense so lit amen te adoperate . Accennerò solo qu e ll e particolarmente istituite dai Vostr i illustri Antecessori .

Amedeo VI, quatt ro anni prima che muovesse alla glo ri osa spedizione di Orieme contro i Bulgari, per guiderdone dei pi ù sublimi se rvizi , spec ialmente di guer ra. istituiva l ' Ordine del Collare , deuo più tardi q u ello della Annunziata, dei più amich i e pregiati d ' Europa.

Emanuele Filiberto, gran riformatore della Monarchia nell572 restau ra va l'O rdine eli San Maurizio, e poco dopo lo univa a quello eli San Lazzaro, co ll o scopo principalmente d ' aver una mi li z ia "nobi le, onorata ed e letta , c h e n on so l o per obbligo di suddito, ma per voto eli re li g io n e, g li fosse devota, ed a c ui potesse se nza troppa spesa dell 'e rario d is tribuire ri co mpense " .

L'ord ine prosperò , ed a mano a mano c re bbe co i de s tini de ll a monarchia , abbra cc iando non solo i se rv iz i milit ari , ma an c h e i c iv ili.

Durante le ultim e guerre ciel secolo scorso, per pre mi o pei fatti eli valo re, s i d is tribuivano Medaglie d 'O ro o çi 'A rgento, come sco rges i da l rego lamento in data 21 maggio 1793.

Vittorio Ema nu e le Timmaginava u n a più la rga ed o n orevole ricom pensa a ll e segna late fazioni di guerra , ed ill 4 agosto 18 15 creava l'Ordine Militare eli Savoia.

Però . sia per effetto della pace , interrona appena dal la gloriosa ma brevissima spedizione di Tripoli, sia per le condizioni fo rse t roppo strette, im poste al conseguimento delle deco razioni. esse n on furono quasi mai più conferite, e la Croce eli Savoia ri mase illu st re ma sterile testimonio di fede e bravura.

Pe r la qual cosa il magnanimo re Carlo Al berto ri stabi li va ne l 1833 le Medag li e d 'O ro e d 'A rgento al Valor Militare per premio a generosi. fa tti ope rat i in g u erra e d in pace da militari: ed aggiu n geva a ll e me dag lie un sorras so ldo, il c ui valsente ven n e raddoppiato dalla Legge cie l 3 1 d ice mbre 1848

Le sud d ette medaglie serv i rono a ri compe n sar e i mo lt i atri di va lo re c h e segna la rono la g loriosa benché sventurata campagna de l 1818 e que ll a b reve de l 1849. La d eco ra z io n e di Savoia , fo rs e p e r la seco nda de lle ctusc accen n a te , n o n fu co nferita.

Ma se l e medaglie so no i n v idiato compe n so agli a tli d i pe rso n ale co ragg io, non sembra n o adeguato g uide rdon e alle ard it e cci importanti fazioni di guerra condotte nell'eserciz io di alcun co m a nd o mi li tare co n forze più o meno grandi. Si aggiunge che esse non possono ven ir con fe rit e più di due vo lte alla stessa perso na , e quindi n o n possono servire che a premiare ruuo al più due atti di va lore.

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Per altra parte non so lo l 'Ordine Militare d i Savoia è cad ut o in dissuetudine, ma, come è costituito, offre d iffi coltà sovente in superab ili per ricompensa re a tempo, né se rve a premiare quei servigi, quantunque distintissimi , che un milita r e può rendere anche in tempo di pace.

L'Ordine Mauriziano poi è destinato a ricompensare ogni specie d i servigio reso allo Stato: quindi non può avere agli occhi dei militari quel pregio che avrebbe certa m ente una decorazione esclusivamente destinata per lo ro.

Mentre una parte delle Vostre Forze di terra e di mare sta, o Si re, lottando con bravura e costa nza in quell'Oriente ben noto già alle a rmi ed ai na vig li italiani , parrebbe o pportuno rifondere l'Ordine Militare di Savoia, a llargand o n e in modo l e co ndizioni da servir di degna ri compensa non solo alle azioni persona li , ma altresì alle imprese di guerra condotte con forze più o meno cosp icue e d ai più distinti servigi resi anche a lt riment i nella milizia.

A qu es to sco po mira il decreto che il riferente ha l 'o nore di so ttoporre alla M. V: Esso si appoggia essenz ialm ente s ull e seg u e nti bas i: l 0 Stabil ir e l e condizioni d'ammi ssione a ciascuna classe dell'Ordine, sia p e r se rvigi di guerra, sia per quelli di pace, in modo c h e s ia proporz ione tra classe e classe , né si passi dall'una all'altra senza nuovi e seg n a lati motivi; 2° Conservare alla decorazione il massimo prestigio face nd one precedere la concessio n e dal parere di u n Consiglio, e tuttavia pel tempo di guer ra e pei casi straordinari ri se rbare a V.M. il modo di premiare subito serv ig i molti distinti.

Con questo intendime nto s i propone di distribuire l ' Ordine in 4 classi, cioè: Gran Croci , Commendatori di l 3 e 2 a classe, Ufficiali e Cavalieri.

Si conserverebbe all'O rdine il titolo di Savoia sia per indicarne l'origine sia per riguardo a questa nobile parte dello Stato donde in com in ciò la potenza della Vostra gloriosa stirpe.

Si proporrebbe di tramezzare il nastro azzurro d'una li sta rossa, innestando cos ì il colore in cui campegg ia la Croce sabauda a l co lore azzurro storico di Savo ia che co mparve g loriosamente sulle bandiere . nazionali in Ori e nt e, ai te mpi di Amedeo VI, il che servirebbe anche a di s tinguerlo da altri o rdini s tranieri in cui solo campeggia l ' azzurro.

La croce bianca in campo rosso porterebbe nel mezzo da un lato l e iniziali id e ntich e del fondatore e del ristoratore dell'Ordin e e nel rovescio la data dell'istituzione e lo scopo della medesima.

Le ins eg n e delle varie classi dell 'Ordine furono d ivisate di modo che sia una notevo le g ra duazione dall'una all ' altra. All ' inseg n a da Comme ndatore di prim a classe sarebbe aggiunta una stella s ul pett o: essendo questo il grado più e l evato c h e s i co n ce derebbe in tempo di pac e . La Gran C roce sarebbe ri se rbat a ad em inenti se rvigi prestati in guerra n e ll 'esercizio d ' un coma ndo da uffi cia le gene ral e.

369

L'istituzione di un co nsiglio , il quale verifich i i fatti ed esamini i tit oli dei candidati assicurerebbe l'imparzialità e crescente decoro e pregio all' Ordine. Si propone t riennale, sia perché V. M. abbia quest ' altro mezzo di ricompensare i servigi militari s i a perc h é in certe occasioni molti m ili tari distintissimi non potrebbero far part e d e l cons iglio.

Si propon e poi c h e il consiglio emetta il s u o voto a modo di giurì perc h é ess o deve conoscere i fatti intorno ai quali sa rà s pesso imposs ibil e raccogliere prove lega li, il cu i valo re non può venir co nv en ie ntemente apprezzato se non da militari ono rati c he co n sulti n o la propria cos cienza.

Tratta n dosi poi di fatti il cui merito deve essere manifesto, la condizione dei due terzi dei suffragi accrescerà bensì il prestigio della de corazione, ma non porterà inciampo al vero merito.

Per ac c re sce re pregio alla decorazi o n e, V. M. restringerebbe la prop ria prerogativa , con s ultando per la qua si totalità dei ca si il consiglio Ma pare necessario di far qualc he eccezione a questa mag n anima id ea, s ia per provvedere a ll e prime nomine n ecessa ri e a ll ' impianto dell'Ordin e, sia per fatt i seg n a lati su l campo d i battaglia.

In que st' ultim o caso trattandosi di premiare subito fatti seg n alati bensì ma operati da so lo , ovvero con poche forze, pei quali riu sci reb be difficile radunar prove sufficienti e troppo lungo sottoporli all'esame del consig li o, si propone che V. M. s i riservi di conferire la deco razione di Cavaliere a n che per mezzo de ' coma ndanti dell ' Esercito, sotto ce rte rest rizioni di tempo.

Ma per non togli e re a l vero merit o, che p e r isbag li o o per sventura potess e rimaner ob li ato, il mezzo di farsi far ra g ione, si am m e tterebbe l a facoltà di reclamare d e ntro un ce rt o limite di temp o, purché il reclam o sia approvato da i supe ri o r i.

Si ris erverebbe poi al consiglio di emettere il s u o parere intorno ai fatt i meritevoli della Gran Croce, e della Croce di Comme ndatore , perché ess i n o n possono esse re se non fatti importanti e facili a provarsi , e per a ltra parte non s i potrebbe ro sotto porre s ul s ito ad una commiss ion e s p ecia le senza pericolo di p e rditempo od altri in conve ni enti.

Lo stesso s i dica p e r quanto riguard erebbe la concessione di C roce a ll e bandiere.

Finora V. M. n o n porrebbe destinare all'Ordine Militare di Savoia se non il so pr avanzo d i quei fondi , dei quali ha facoltà di disporre indipendentemente dal pot ere leg islat ivo. Ma è s per abile che il Parlamento coadiuvi l a M. V. a compi ere con una adeguata dotazione lo scopo dell ' Ordin e . Al lo ra sarà il caso di rego lar la concessione di so pr asso ldi co n isp eciali provvedimenti.

370

Tali sono i princi p a li punt i d'u n d ivisamento che aprirà al Governo una nobile via per ricompensare i servig i militari distinti e stimolare a virtuosa emulazione.

La M. V. che, come soldato e generale prese tanta parte nelle gloriose azioni del 1848, e si ebbe il petto fregiato delle due Medaglie al Valore, coronerà le molte ed uti l i riforme mil i tari effettuate felicemente sotto il suo Regno, ove si degni elargire la Sovrana sua approvazione al seguente decre to.

R. Decreto mediante il quale è ricostituito l'Ordine Militare di Savoia.

VITTORIO EMANUELE II , e cc ., ecc., R E DI SARDEGNA.

Vi sto l 'art ico lo 78 d e llo Statuto fondam e ntal e de ll a Mona rc hi a; Volendo dare a ll e Nost re Armate di ter ra e di mare, di cui parte sta ora combattente n e ll 'Or i en te, u n nu o v o e cos tante pegno di affetto che va lga a ricompensare i n obil i se r vi gi degli uni, s ti molare l ' emulazione negli a ltri; Abbiamo ordinato e o rdin iamo quanto segue:

Art. l.

l. L'Ordine Militare di Savoia, fondato dagli statuti del14 agosto 1815 , è ricostituito nel modo seguente : Art. 2.

2. L' O rdine Militare di Savoia è p articolarmente destinato a ricompensa re i servigi distinti resi in gue rra d all e Nostre t ru ppe di terra e di mare, né po t rà ve n ir confe ri to i n tempo d i p ace , se n o n c h e nei casi speciali indicati agli articoli 19 e 20 de l p rese n te d ecreto.

Art. 3 .

3 . No i Ci d ic hi a ri a mo Capo e Gran Maestro d e ll 'O rdi ne Milita re d i Savoi a, e dopo No i lo sa r a nno i No stri su c c e ssori a l trono .

Ar t. 4.

4. L'O rd ine anz idet to co n sta d i qu at t ro classi:

S. La prima è dej Gran Croce.

6. La seconda è dei Commen d atori, suddivisi in Commendatori di prima e Commendatori di seco n da class e .

371-

7. La ter za è degli Uffic iali.

8. La quarta dei Cavalier i.

Art. 5.

9. La forma e l e d im ensio ni dell e croci, dell e stelle e del nastr o sa ra nno determinate nel di seg no annesso al presente d ec ret o, e d 'ordine Nostro so ttoscritto dal Ministro della Guerra.

Art. 6.

10. I Cavalieri portano la Croce dell ' Ordine sul petto a sinistra, pende n te da un nastro azzurro tr a mezzato da un a li sta rossa in palo.

11. Per gli Ufficia li la Croce è pend e nt e s ul petto a sinistra , di st int a da quella di cavalie re, in co nformità del dis eg no citato all'art. 5.

12 La Croc e dei Co mmendatori di seconda classe è so rmont a ta da un trofeo con un a co ro n a in oro, ed è portata pe nd ente d a l coll o sul petto, sostenuta da un largo nastro del colore d ianzi stab ilit o.

13. I Commendatori di prima classe portano la Croce stessa c h e quell i di seco nd a classe , e nel medesimo modo appesa, e si fregiano inol tre il petto a s inistra di un a stella in argento co lla Croce nel mezzo.

14. I Cavalie ri di Gran Croce portano ad a rmacollo dalla s pall a d es tra al fianco sinistro una g ran fascia dello stesso co lore turchino tram ezzato in rosso, dalla qu a l e penderà la Croce so rm onta ta dal trofeo e dall a coro na, e d inoltre s i fregeranno il petto a s ini stra d i una gran d e stella di argento orla ta d 'o ro , dentro la qua le brillerà la Croce dell'Ordine , sormontata in c iascuna dell e aste di coro n a d ' oro.

15. I Commendatori ed i Cavalieri di Gran Croce portano in piccola d iv isa, se mplicem ente appesa a ll 'occ hiello d e ll 'abito a s inistra, la croce distintiva della classe loro , ridotta bensì alla stessa d i me n s ione di quella d e i cava li e ri.

Art. 7.

16. Il soprassoldo c h e ven iss e annesso a ll a concess ione della decorazione di ta luna classe dell'Ordine Militare di Savoia può com ulars i col soprassoldo a nnesso alle Medagl ie al Valore Militare, istituite con regi o viglietto del 26 di marzo 1833.

17. Il milit are che, dopo conseguita una Croce dell ' Ordine, n e ottenesse un 'altra di class e s up er iore, porterà solamente quest'ul tima. Similmente rite rrà soltanto il soprassoldo annesso ad essa.

372-

Art. 8.

18. Cancelliere e tesoriere dell'Ordine è semp re lo stesso Ministro della Guerra .

19. È segretario un militare in attività od in ritiro , il quale appartenga ad una delle classi suddette Ad esso sarà assegnata per tale ufficio l'annua provvigione di lire mille sui fond i dell 'Ordine.

20. Il segretario è nominato da Noi. Art. 9.

21. L'Ordine ha un Consiglio composto di sette membri da Noi nominati fra militari in servizio attivo od in ritiro, che appartengono a taluna delle quattro classi del medesimo, e preferibilmente alle due prime.

22. I membri così nominati per la prima volta saranno rinnovati per estrazione, c ioè: due dopo il primo anno, due dopo il secondo anno, tre dopo il terzo.

23. l membri che entreranno nel Consiglio dopo la prima volta siederanno nel medesimo per un triennio.

24. Noi Ci rìserbiamo la facoltà dì riconfermarli dopo il primo rrìennio. Art. 10.

2.,5. Il Consigli o è presieduto da quello dei suo i membri ch e appartenga alla classe più elevata dell'Ordine, ed a parità di classe chi sia più anziano.

26. Il Consiglio è convocato dal Ministro della Guerra per l'esame delle pr.oposte e dei richiami relativi all'Ordine.

27. Il parere del Consiglio Ci è sempre ra sseg nato dal Ministro stesso. Art. 11.

28. Il Consiglio delibera a modo di giurato ed a maggioranza eli voti.

29. Ogni membro ha un solo voto.

30. Per l a va li dità della delibe razione è necessario il numero d ì c inqu e membri presenti.

31. Ed ove per guerra, od altro straordinario motivo questo numero non si potesse riunire . Ci riserviamo dì provvedere al caso mediante la nomina di alcuni supplenti , sce lti bensì però sempre fra i membri dell ' Ordine .

Art. 12.

32. La Gran Croce è escl usivamente destinata a premiare i servizi eminenti resi in guerra.

- 373 -

33 . Può aspirare alla medesima que l generale d'armata o luogotenent e gene rale, amm ir aglio o vice ammiraglio che, esercitando un comando d e l suo grado, abbia colle forze a lui obbedienti compiuto un'impresa segnalata e molto utile allo Stato, la quale dimostri straordinario coraggio e singolar perizia.

34. E similmente può as pira re alla Gra n Croce, nel med esim o caso e co lle stesse cond izioni, quel maggiore generale o contrammiraglio che eserciti un comando superiore al suo grado.

Arl. 13.

35 . Pu ò aspira re:

l o Alla Croce di Commendatore di prima Classe : a) l' uffiziale generale che, esercitando un comando del suo grado o supe ri ore, abbia , colle forze a lui obbedient i, compiuta una fazi one distinta per coraggio e perizia; b) e colla stessa ora detta condizione, il colonnello che eserciti un comando superiore al suo grado;

2° Alla Croce di Commendatore di seconda Classe: a) il co lonnell o o tenente colonne llo che, ese rcitando un co man do del suo grado, abbia soddisfatto alle condiz ioni pur ora mentovate; b) e così pure un maggi ore che eserciti un comando superiore al suo grado;

3° Alla Croce eli Ufficia le: a) il maggiore che, ese rcit ando u n comando del suo grado, abbia soddisfatto alle condizioni poc'anzi accennate; b) e cos ì anch e il cap it ano che soddisfaccia alle medesime, eserc it an do un co mando s u per iore al suo grado .

Art. 14.

36 . Può aspirare alla Croce di Cavalie re quell 'uffiz iale che, ese rcitando un comando del suo grad o, avrà in gue rr a coll e forze a lui obbed ie nti , ottenuto un risultato distint o per il valore ed utilità opp ure si sia dis tinto con un'azione personale di valore.

37 . Può asp irare pure alla Croc e di Cava li ere que l militare di qualsiasi grado, il qual e, trovand osi g ià de corato eli du e Medag l ie al Valore Milit are, s i fosse distintO in guerra per una sp len dida az ione perso n a le .

38. L'uffiz iale eli qualsiasi grado, già fregiato della decorazione di una classe dell 'Ordine, può aspirare a quella della classe su p eriore nel caso eli nuove azioni seg nalat e.

374-

Art. 15.

39. Come per meritare le ri com p ense accennate nei due precedenti artico li non è n ecessario rimaner feri t o, così una ed anche più ferite riportat e in un fatt o d 'a rm e non dànno di per sè diritto a ta li ricompense se il militare non ha a l tro titolo a ll e medes ime.

Art. 16.

40. In guerra la Croce di Cavaliere può venir co nferita prese prima sommarie informazioni, dal generale i n capo ed anche dal comandante di una piazza investita dal nemico, oppure dal comandante di una divisione che oper i isolatamente , semp re qua nd o questi e quegli siano per tal fine particola rment e autorizzati per Reale Decreto.41. In tal caso la croce deve essere conferita subito dopo il fatto, od almeno nei tre g iorn i s uccess ivi al m edesimo.

41. In ta l caso l a croce deve essere confer it a subi to dopo il fa t to, od a lmeno nei tre gio rni s uccesivi al med es imo.

42. Scorsi i tre giorni dopo il fatto, cessa ai coma ndanti ora detti la facoltà di cui si tratta.

43. Chiunque nondimeno creda aver diritto alla decorazione può richiamare in via gerarchica presso il Ministero della Guerra, il quale ne farà esaminare il ri chiamo dal Consig lio dell'Ordine.

44. Non saranno però a mmessi quei reclami i qual i non sieno confermati dai super io r i e d appoggiati dal gene rale in capo, e sieno post er iori di tre mesi al fatt o .

Art. 17. 0)

45. Riservarine i casi indicat i agli articoli 16, 20, 28, la decorazion e di Cava liere e di Ufficiale, e se mpre poi quella di Gran Croce e di Commenda to re , sono conferite da No i s ulla prop osta del Ministro della Guerra inteso il parere de l Consiglio dell'Ordine.

46 . Le decorazi on i co ncesse n el caso divi sa to nel paragrafo 41 sono poi da Noi confe rmate.

47. Sia i reclami individuali sia le proposte de l Ministro della Guerra per croci e soprasso l di, andran n o corredati di una relazione esatta de l fatto compila to dal comandante del distaccamento o corpo, e co nfe rm a ta dal comanda nte d ella brigata o divis ion e, il quale dovrà ass umere in proposito precise inform azioni.

(1) Mod ifica to da l R. Dec reto d el 20 ottObre 1894, n . 462.

375-

48. Il generale i n capo vi unirà il proprio avviso.

49. Trattandosi d i decorare lo stesso generale in capo, la proposta è fatta dal Ministro della Guerra.

Art. 18.

50. L'anzia nità in ciascuna classe dell'Ordine è determinata dal giorno n el quale avvenne il fatto che meritò la decorazione; e, trattandosi di de corazioni concedu te giusta il tenore dei paragrafi 52, 53 e 64, dalla data del decreto di co n cess ione.

51 . Nel caso di una fazione ve r amente di stinta e gloriosa di gue rr a, operata da un nerbo di truppe non minore di un reggimento, Noi Ci riserbiamo di concedere la Croce di Cavaliere alle bandiere, giusta il par e re favorevole del Cons ig li o dell'Ordine.

Art. 19 .

52. In tempo eli pace, sulla proposta del Ministro della Guerra e se ntito il parere de l Consiglio dell ' Ordine, possono conferirsi l e insegne de ll 'O rdine: a) a quei militari che facciano qualche eg regia az ione di valore, e s i trovino n e ll e condizioni div isate negli articoli 13 e 14;

b) ai militari benemeriti per invenzione, perfezionamenti, lavori ins ignì e di comprovata utilità, nonché per servizi importanti nell'alta amministrazione militare.

Qualora per effetto di pace prolung a ta venisse il num ero dei membri rid otti a m e no di vent icinqu e, dietro parere del Consiglio dell'Ordine, potranno esse re nominati a lt ri venticinque militari , sce lti fra i più benemeriti p e r distinti serv iz i, e degni di speciale ricompen sa, preferibilme nte fr a co loro c h e presero parte alle campagne di guerra.

Art. 20.

53. Ci riserbiamo l a facol tà di conferire di proprio moto le insegne de ll 'Ord in e:

a) sul campo di battag li a, quand o Ci piacesse in tempo di guerra d i coma ndare in persona l ' Esercito; b) ai p ri ncipi del sang ue che abbiano preso parte ad una o più campagne, o con tino d ieci anni di servizio nell 'ese rcito ;

376

c) ai sovrani e pri n cip i s t ranieri; d) ai mi l itari st ra n ie r i be ne mer iti dello Stato per servizi resi in guerra.

Art. 21.

54. I funzionari dei diversi servizi amministrat iv i e sanitari di terra e di mare, i quali secondo la loro istituzione si trovino ragguagliati ad un grado militare, sono ammessi al conseg u imento della decorazione dell'Ordine nei casi e modi dianz i divisati, ciascu n o secondo il g rado a cui sia assimilato.

Art 22.

55. Salvo il caso di d i m iss ione vo lo n ta r ia accettata dal Re, l 'uffiziale decorato d i una Croce de ll 'Ord ine Mil ita re d i Sa vo i a perderà il d i ritto d i fr eg iarsene ed il sop rasso ldo ann es sovi , ove ve n ga p ri va to de l suo g rado milita re per le cause spec i ficate a ll 'A rt. 2 d e ll a Le gg e 25 maggio 1852 s ull o sta to deg l i uffiziali.

56. Saranno pure p r ivat i della C roce e de l soprassoldo i militari contro i quali venisse da un tribunale pronunciata pena infamante, o che s iano comunque diventati indegni d i app art e n e re all'esercito, giusta la legge sul reclutamento.

57. Rimarrà sospeso il diritto di usare le insegne dell ' Ordine e di goderne il SORrassoldo a qualunque militare durante il tempo che si troverà sottoposto ., a processo criminale innanzi ad un trib u nale militare o civile , o starà scontando la pena del carcere, oppu r e si troverà per punizione nei cacciatori franchi; né in simili casi pot rà il militare essere ristabilito in tale diritto se non in seguito a Nostra Regia a p provazione.

Art. 23.

58. Sia co i fond i de i q u a li potre m o di spo r re, s ia co n que ll i c h e fosse ro per formars i di poi p er mezz o di l e ga t i , d o n azio n i ed a ltr i asseg n a m e nti , saranno stabi li t i sop rass ol d i a nnui ai m e mbri d e ll e q u a ttro classi d e ll 'O rdin e, i n q u e ll e p ropo r zioni e sotto norme e condizioni c h e sara nn o p os te ri o rmente da No i dete r m in a te

Art. 24.

59. Morendo un membro q ualunque di q u est'ord ine, i l soprassoldo, di c u i pe r avventura si trovasse il me d esimo provveduto, verrà corrisposto a ll a di lui vedova durante il suo stato ve d ovile, ed i n mancanza di questa, ai figli minori d'anni 15 cumulativa m e n te, e finché il più giovane di essi giunga all'età di 15 an ni compiuti.

377

Art. 25.

60. In dipendentemente dal grado militare di cui fossero rivestiti i membri dell'Ordine Militare di Savoia, sono dovuti loro gli onori militari , secondo la rispet tiva loro classe; cioè: di uffici a le, ai caval i e ri ed uffi ciali; di ufficial e super io re, ai commendatori d i seconda classe; di uffi ciale generale, ai commendatori di prima classe ed ai Gran Croce

61. Il saluto militare però non è dovuto se non a chi porti, oltre il nastro, anche la croce.

Art. 26.

62. Le concessioni di Croce, coi rispettivi motivi, sa ranno poste all'ordine del giorno dell'esercito e pubblicato nel Giornale Uffcia le.

Art. 27.

63. Gli attuali membri dell'Ordine Militare di Savoia continueranno ciascuno nel risp e ttiv o grado e soprassoldo. Ma mu teranno la Croce onde sono fregiati nelle nuove in segne col presente decreto stabilite, facendo uso i commendatori di quelle assegnate ai commendatori di prima classe , i cavalie ri e militi di quell e assegnate alla quarta classe.

Art. 28.

64. Per la prima istituzione dell'Ordine ed insed iamento del suo Consiglio, Ci riserbiamo di conferire un certo numero di Croci di ciascuna delle quattro classi dell ' Ordine.

65. Sono abrogate le disposizioni contenute negli statuti dell 'Ordine Militare di Savoia 14 agosto 1815.

Ordiniamo che il presente d ecreto, munito del s ig illo dello Stato, s ia inserto nella ra cco lt a degli atti del Gov erno, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osse rvare.

Dato a Torino , addì 28 settembre 1855.

Pe r Sua Maestà il Re EUGENIO DI SAVOIA.

GIACOMO DURANDO . 378-

R. Decreto 28 marzo 185 7, n. 2116, che porta a cinque le classi del/ 'O rdine Militare di Savoia.

VITTORIO EMANUELE II

RE DI SARDEGNA, DI CiPRO E Di GE RUSALEMME

DUCA DI SAVOiA E DI GE!\OYA, PRiNCiPE DI PIEMONTE, ECC.

Visto il Nostro decreto del 28 settembre 1855 , co l qua le abb iamo ricost itu it o l 'O rdin e Militare di Savoia; Su ll a proposta d e l Nos tro Ministro segretario di Stato p e r g li affa ri della g uer ra, Cance lli e re dell ' Ordine prementovato: Abbiamo o rdinato e o rdiniamo quanto segue:

Art. l. L'Ordine Mi li tare di Savoia si comporr à d 'o ra in poi di c inque classi: la prima co ntinuerà ad essere quella dei Gran Croce; la seco nda sarà dei G randi Ufficiali; la terza quella dei Com mendat o ri , i quali cessano di esse re s uddi vis i in co,mmendatori di prima ed in commendatori di seconda classe; l a quarta sarà quella degli Ufficiali; l a quinta quell a dei Cavalie ri.

Art. 2.

Gli att u a li Comme ndatori di prima classe pre n d eranno il titolo di G randi Uffi ciali d e ll 'O rdine, ed apparterranno così alla seco nd a delle sum m e ntovate classi.

Art. 3.

Le insegne di Grandi Ufficiali dell'Ordin e Militare di Savoia sa ranno quelle stesse c he sono stab ilit e pei Commendatori di prim a classe del s ummentovato Nos tro Decreto del 28 settembre 1855.

Le insegne di Commendatore saranno quelle in o ra s tabilite pei Co m mendatori di seco nd a classe.

Gl i uffizia li ed i cavalieri continueranno a fregiarsi delle insegne attua l mente s tab ilit e dai paragrafi 10 e 11 del po c'anzi ment ovato Nostro Decreto.

379

Il predetto Nostro Ministro della Guerra è incaricato dell 'esecuzione del presente decreto che, munito del sigillo dello Stato, sarà regi strato sul contro llo generale, pubblicato ed inserto nella raccolta degli atti del Governo.

Dato a Torino , addì 28 marzo 1857.

VITTORIO EMANUELE.

R. decreto 20 ottobre 1894, n. 462, portante la sostituzio ne dell'Art. 17 del R. Decreto 28 settembre 1855, relativo alla ricostituzione dell'Ordin e Militare di Savoia.

UMBE RTO I

PER GRAZIA DI 010 E PER VOLONTÀ DELLA NAZJOJ\E RE D'ITALIA

CAPO E GRAN MAESTRO DELL ' ORDINE MILITARE DI SAVOIA

Visto il Regio Decreto 28 settembre 1855 , relativo alla ricostituzi o n e dell'Ordine Militar e di Savoia; Sulla proposta del Ministro della Guerra , ca ncelliere dell'Ordin e medesimo; Abbiamo decretato e decretiamo: Articolo unico. All'articolo 17 <1) del s uddetto R. d ecreto è sostitui to il seguente: Riservatine i casi indicati gli Articoli 16, 20, 28 ed i casi urg enti che saranno a Noi direttamente segnalati, la decorazione di Cavaliere e di Ufficiale, e sempre poi quella di G ran Croce e di Commendatore, sono conferite da Noi sulla proposta del Ministro della Guerra , se ntito il parere del Consiglio dell'Ordine.

(l) Restano quindi abrogat i i punti 46, 47, 48 e 49 che prima faceva no parte d ell'Art. 17 .

380

Ordiniamo che il presente Decreto , munito del sigillo dello Stato, sia inserto nella Raccolta Ufficiale delle Leggi e dei Decreti del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Dato a Monza, addì 20 ottobre 189 4.

UMBERTO.

MOCENNI.

Conversione in Legge del Decreto Luogotenenziale 6/uglio 1919, n. 1847. concernente il numero massimo delle pensioni da concedersi ai decorati dell'Ordine Militare di Savoia (24 giugno l 923). (Ga7.Zt:lta Uffic i ale, n. 187 del 9 agosto 1923)

VITTORIO EMANUELE lii

PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZIONE RE D ' ITALIA

Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato; Noi abbiamo sa nzi onato e promulghiamo qua nto segue:

Articolo unico.

È convertito in legge il Decreto Luog. 6luglio 1919, n. 1847, concernente il numero massimo delle pensioni da concedersi ai decorati dell'Ordine Militare di Savoia , colle modificazioni risultanti dal testo seguente:

Art. l.

Con effetto dal l 0 dicembre 1918, le pensioni ai decorati dell'Ordine Militare di Savoia non possono eccedere per i s in go li gradi dell'Ordine stesso i limiti seguenti: per il grado di Cava liere 625 per il grado di Ufficiale 140 per il grado di CommendatOre 56 per il grado eli Grande Ufficiale 25 per il grado di Cavaliere di Gran Croce 12

Nel numero massimo delle pensioni per il grado di Cavaliere non vanno comprese le pensioni spettanti a i reggim ent i e repa rti dell'Arma di Fant e ria

381

in virtù dell'Art. 2 del R. Decreto 28 novembre 1920, ema nato in applicazione del precedente Decreto 5 g iugno 1920 co l quale fu concessa la Croce di Cava li ere dell'Ordine Militare di Savoia a ll 'Arma di Fante r ia.

Art. 2.

Venendo a morte un membro dell'Ordine Militare di Savoia, l 'assegno di cu i egli era provveduto verrà corrisposto, entro i limiti di numero fissati dall'art ico lo precedente, alla vedova e ai figli minorenni, secondo le norme che regolano la riversibilità dei soprassoldi annessi alle ricompense al valore.

Ordiniamo che la presente, munita de l sigillo d i Stato, sia inserta nella racco lta uffi cia le delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarla come legge dello Stato.

Dato a Roma, addì 24 giugno 1923.

VITIORIO EMAt\UELE.

A. DTAZ A. DE STEFANl THAON DJ REVEL.

Con recente disposizione ministeriale dal l 0 luglio 1927 viene esteso il diritto al libretto ferroviario modello A e A-bisai decorati dell ' Ordine Militare di Savoia non in attività di serviz io.

Legge 7 dicembre 1939-XVIII, n. 2053 concernente aumento del numero di pensioni da concedersi ai decomti dell ' Ordine Militare di Savoia.

VITTORIO EMANUE LE III

PER GRAZIA DI DIO E PER VOLOKTÀ DELLA KAZIO:--JE RE D ' ITALIA E DI ALBANIA IMPERATORE D'ETIOPIA

Il Senato e la Camera dei Fasci e delle Corporazioni, a mezzo delle loro Commissioni legislative, hanno approvato: Noi abbiamo sanzionato e promul g hiamo quanto segue: Art. l.

Il numero massimo delle pensioni da concedere ai decorati dell'Ordine Militare di Savoia per il grado di Cavalie re viene e levato da 625 a 700.

382

Nel detto limite sono comprese le pensi oni di riversibi lità e sono escluse le pensioni annesse alle decorazioni concesse e da co ncedere alle bandiere delle arm i, corpi e reparti militari.

Art 2.

Verificandosi d e ll e vacanze nei gradi superiori dell'Ordine, potrann o essere co nce sse pensioni in soprann um ero nei gradi inferio ri , nel limit e numerico delle vacanze stesse .

Art. 3.

Con decreto del Ministro per le Finanze sa ranno introdotte nell o stato di previsione della spesa del Ministero della Guerra le variazioni occorrenti a lla esecuzione della presente legge, che ha vigore dal l o luglio 1939-XV II.

O rdiniam o c he la presente, munita cie l s igill o dello Sta to , sia insert a nella raccolta ufficiale delle legg i e dei decreti del Regno d'Ita lia , mand ando a chiunque spetti di osservarla e di far la osservare come legge dello Stato.

Data a Roma , addì 7 dicembre 1939-XVIIL

VITTORIO EMA!\' UELE.

MUSSOUNJ [)J REVE L.

383

RICOSTITUZIO NE DELL'O.M .S.

Allegato 2

REGIO DECR ETO M EDIAN TE IL Q UA LE È RICOSTITUITO

L'O RDINE MILITARE DI SAVOIA

VITTORIO EMANUE LE II, ECC . ECC., RE DI SARDEGNA.

Vis to l ' a rti co lo 78 dello Statuto fondamental e della Monarchia; Volendo dare alle Nostre Armate di terra e di m are, di c ui p a rt e sta ora combattendo nell 'O ri ente, un nuovo e costante pegn o d i affetto c h e valga a ri compensa re i nobili se rvigi degli uni, stimolare l 'em ulazi o n e negli a ltri. Abbi a m o o rdinat o e ordiniamo quanto segue:

Art l.

l.- L'O rdine Militare di Savoia, fondato dagli Statuti del14 agos to 1815, è ricostituito nel modo seguente.

Art. 2.

2. -L' Ordine Militare di Savoia è particolarmente destinato a ricompensare i servigi di sti nti re si in guerra dall e no st re t ruppe di terra e di mare , né pot rà venir co nfe ri to in tempo di pace , se n on che nei cas i speciali indic ati dag li Articoli 19 e 20 del presente Decreto.

Art. 3.

3.- Noi Ci d ich ia riamo Capo e Gr an Ma es tro d e ll 'Ordi n e militare di Savoia: dopo Noi l o sa ranno i nostri successori al trono .

Art. 4 .

4. - L'O rdin e anzidetto consta d i quattro classi.

5.- La prima è dei Gran Croci.

6. - La seconda è d e i Commendatori , suddivisi in commendatori di prima e comme ndatori di seconda classe.

7. La terza è d eg li Ufficiali.

8. La q u arta dei Cavalieri.

387

Art. 5.

9.- La forma e le dimens ion i dell e c roci, delle stelle e del nastro sarann o determinat e nel disegno a nnesso al prese nt e decreto, e d'ordine Nost ro sottosc ritto da l Ministr o della Guer ra. ·

Art. 6.

10.- I Cavalieri portano la Cro ce dell'Ordine sul petto a sinist ra, pendent e da un nastro azzurro tramezzato d a una lista ros sa in palo.

11.- Per gli Ufficia li l a Croce è pende nte sul petto s ini s tro, di s tin ta da quella d i c avaliere, in co nfo rmità del disegno citato dall'Art. 5.

1 2. La Croce dei Comme ndat ori di seco nd a classe è sormontata da un trofeo con una corona in oro, ed è portata pendente dal co llo sul petto sost enuta da un largo n ast ro del colore d ia nzi stabilito.

1 3.- I Commendatori di prima cl asse portano la Croce stessa che qu e lli di seconda classe , e nel medesimo mod o appesa, e si fregiano inoltre il petto a sinistra di una s tella in argen t o colla Croce nel mezzo .

14 I Cavalieri di Gra n Croce portano ad armacollo dalla spalla destra al fianco si nistro una gran fascia dello stesso colo re tur chino tramezzato in rosso , da ll a quale p enderà la Croce sormon tata dal trofeo e dalla corona, ed in o lt re s i fregerann o il petto a s ini stra di una grand e ste lla in argento orlata d'oro, dentro la qua le b rillerà la Croce dell'Ordine , sormon tata in ciascuna delle aste di corona d ' oro.

15. -I Commendatori e i Ca va li eri di Gran Croce portano in pi ccola divis a, semplice ment e appesa all'occhiello dell'abito a s ini st ra, la Croce distintiv a de lla classe lor o, ridotta bensì alla stess a dimen s ione di quella d e i cavalieri .

Art. 7.

16.- Il soprassoldo c h e ve nisse annesso alla concessione della deco razi o n e d i taluna class e dell'Ordine Militare di Savoia può cu mularsi co l soprassolclo an nesso alle medag lie al Valore Militare, isti t uit e co n Regio Brevetto 26 mar zo 1833.

17.- Il militare che , dopo conseguita una Croce dell'Ordine, ne ottenesse un ' al tra di classe super io re, porterà solame nte q u est 'ult ima. Similmente riterrà soltanto il soprassoldo annesso ad essa .

Art. 8.

18.- Il cancelliere e tesoriere d e ll' Ord ine è s empre lo stesso Ministro d ella Guerra.

388

19.- È segretario un militare in attività od in ritiro, il quale appartenga ad una delle classi suddette. Ad esso sarà assegnata per tale ufficio l'annua provvigione di lire mille sui fondi dell'ordine.

20 Il segretario è nominato da Noi.

Art. 9.

21.- L' Ordine ha un consiglio composto da sette membri da Noi nominati fra militari in servizio attivo od in ritiro, che appartengano a taluna delle quattro classi del medesimo e preferibilmente alle due prime.

22.- I membri così nominati per la prima volta saranno rinnovati per estrazione, cioè: due, dopo il primo anno; due, dopo il secondo anno; tre, dopo il terzo.

23.- I membri, che entreranno nel consiglio dopo la prima volta, siederanno nel medesimo per un triennio.

24.- Noi Ci riserviamo la facoltà di riconfermarli dopo il primo triennio.

Art . 10.

25.- rt Consiglio è presieduto da quello de i suoi membri che appartenga alla classe più elevata dell'Ordine; ed a parità eli classe , che sia più anziano.

26. -Il Consiglio è convocato dal Ministro della Guerra per l'esame delle-proposte e dei richiami relativi all'Ordine.

27.- Il parere del Consiglio Ci è sempre rassegnato dal Ministro stesso.

Art. 11.

28. Il Consiglio delibera a modo di giurato ed a maggioranza di voti. 29 . Ogni membro ha un sol voto.

30 . Per la validità della deliberazion e è necessario il numero di cinque membri presenti.

31. -Ed ove per guerra, od altro straordinario motivo, questo numero non s i potesse riunire, ci riserviamo di provved ere al caso, mediante la nomina di a lcuni s upplenti , sce l ti bensì però sempre fra i membri dell'Ordine.

Art. 12.

32. La Gran Croce è esclusivamente destinata a premiare i servigi eminenti resi in guerra.

33.- Può aspirare alla medesima quel generale d'armata, o luogotenente generale, ammiragl io o viceamm i raglio, che esercitando un comando del

389

suo grado, abbia colle forze a lui obbedienti compiuto un ' impresa segnalata e molto utile allo Stato , la quale dimostri straordinario coraggio e singolar perizia.

34. E similmente p u ò asp ir are alla Gran Croce, n e l medesimo caso e co ll e s tesse cond izioni, quel m a ggi or ge n erale o cont ra m m iraglio, che eserc iti un co m ando superio re a l su o g r ado.

Art. 13.

35. Può aspirare:

l o alla Croce di Commendatore di prima classe:

a) l ' ufficiale generale, che esercitando un comando del suo grado o superiore, abbia colle forze a l ui obbedienti compiuta u na fu nzione distinta pe r c ora ggi o e pe r izia;

b ) e co ll a stessa o r a detta co n dizione, i l co lo nnell o che esercit i un comando s u periore al suo g ra d o

2° alla Croce di Commendatore di seconda classe: a) il colonnello o tenente colonnello , che esercitando un comando del suo grado , abbia soddisfatto alle condizioni pur ora mentovate; h) e così pure un maggiore che eserciti un coma n do superiore al s u o g rado .

3° a ll a C roce d i Ufficia l e : a) il maggio re che, es erci ta n do un coma n do d el suo grado, abbia sodd isfa tto alle condiz ioni poc'a n z i accennate; b) e così anche il capitano che sodd isfacc ia alle medesime , esercitando un comando superiore al suo grado.

Art. 14 .

36. Pu ò aspira re a ll a Cro ce di Ca va li ere que ll ' uffi cial e che, esercitando un c o m ando d e l s uo g ra d o, avrà in gu e rra co ll e fo rze a lui obbedien ti otten u to un ri s ulta t o di s tinto per va lo re e d utili tà, oppure si s ia d is tint o co n u n a az ione personale d i va l ore.

37. Può aspirare pure alla Croce di Cavaliere quel militare di qualsiasi grado , il quale , trovandosi già decorato di due medaglie al valor militare , si fosse distinto in guerra per una splendida azione personale

38. L'ufficiale d i qualsias i g rado già fregiato de ll a d eco razione di una classe d e ll 'Ord i ne può as p ira re a q u e ll a de ll a classe s uperi ore nel caso di n uov e azi o ni segna l a t e.

390

Art. 15.

39.- Come per meritare le ricomp ense accennate nei due precedenti articoli non è necessario rimaner ferito , così una ed anche più ferite riportat e in un fatto d'arme non danno di per sè diritt o a tali ricomp e nse, se il militar e non ha altro titolo alle medesime.

Art. 16.

40.- In guerra la Croce di Cavaliere può venir conferita, prese prima sommari e informazioni , dal ge nerale in capo, ed anche dal co mandante di una divisione che operi isolatamente, sem pr e quando questi e quegli sian o per tal fine particolarmente autorizzati per R. Decreto.

4 1. -In tal caso la Croce deve essere confe rit a sub it o dopo il fatto, od almeno nei tre giorni successi vi al medesimo.

42. - Scorsi i tre giorni dopo il fatt o, cess a ai comandanti ora detti la facolt à di cu i si tratta.

43.- Chiunque n ond ime no creda aver diritto alla decorazione pu ò ri chiamare in via gerarchica presso il Ministero della Guerra , il quale ne farà esaminare il richiamo dal consig lio dell 'O rdine.

44.- No n sarann o però ammessi quei reclami, i qu a li n o n sieno confermati dai s uperiori ed appogg iati dal gene rale in capo e s i e no posteri ori di tre m es i al fatto.

Art. 17. (l)

45.- Ri serva tin e i casi indicati agli a rti co li 16 , 20, 28 , ed i cas i urg enti che sa ranno a Noi d i rettame nte segnalati , la decorazion e di Cava liere e di Ufficìal e, e sem pre poi qu e lla di Gran Croce e di Comm endatore, sono con feri te da No i su lla propo s ta de l m inistro della guerra, sentito il parere d e l Consig li o dell'Ordine.

Art. 18.

50. L'a nzianità in c iasc una classe d e ll 'O rdine è det e rminata dal giorn o nel qual e avven ne il fano che meritò la d ec orazione: e, trattandosi di d ecorazioni co ncedute giusta il tenore dei numeri 52 , 53 , 64, dalla data d e l Decreto di co ncession e.

51. -Nel caso di una fazione ve r ame nte distinta e glor iosa di gu erra op e rata da un nerbo di truppe non min o re di un reggim ento, Noi Ci ri serviamo d i co ncedere la C roce di Cavaliere a ll e bandiere, g iu sta il parere favorevol e d e l Consiglio dell'Ord ine.

(1) Così approvatO con R. Decreto 20 ouobre 1894, n . 46 2. Restano quindi ab rogati i numeri 46, 47 , 48 c 49 che prima facevano parte dell ' Art. 17 su riportato.

391

Art. 19.

52.- In tempo di pace, sulla proposta del ministro della guerra , e sentito il parere del Consiglio dell'Ordine, poss ono conferirsi le insegne dell ' Ordine:

a) a quei militari, che facciano qualch e eg regia azione di valore , e si trovino nelle condizioni divisate negli Arti co li 13 e 14;

b) ai militari benemeri ti per invenzi oni, perfezionamenti, lavori in s ignì, e di comprovata utilit à, nonché per servizi importanti nell'alta amministrazione militare.

Qualora , p er effetto di pace prolung ata, venisse il numero dei membr i ridotto a meno di ve nti cin que , dietro parere del Co n sig lio dell 'O rdin e, potranno essere nominati altri venticinque militari, scelti fra i più benemer iti per distinti servizi, e degn i di special e ricompensa, preferibilmente fra co lo ro che presero part e alle ca mpagne di gu erra

Art. 20.

53. Ci ris e rbi amo la facoltà di conferire di proprio moto le insegne dell ' Ordine:

a) s ul campo di battaglia quando Ci piacesse in tempo di guerra di coma ndare in persona l ' esercito;

b) ai pri ncipi de l sang ue che abbiano preso parte ad una o più campagne, e contino d iec i anni di servizio n ell'Ese rc ito ; c) ai sovrani e principi stranier i; d) ai militari s tr a nieri benemeriti d e ll o Stato pei servizi resi in g u er ra .

Art. 21.

5 4 . -I funzionari dei diversi servizi amministrat ivi e sanitari d i terra e di mare, i quali seco nd o la loro istituzione si t rovino ragguagliati ad un grado militare , sono ammessi a l co nseguiment o de ll a decorazione d ell'Ordine nei casi e modi d ia nzi divisati, ciascuno secondo il g rado a cui sia assimilato .

Art . 22.

55. Salvo il caso di dim issione volontaria accet tata dal Re, l'u fficiale decorato di una Croce dell'Ordine Milit a re di Savoia perderà il dir it to di fregiarsene e il soprasso ld o annessovi , ove venga pri vat o del suo grado militare per le cause specificate all'Art. 2 della Legge 25 maggio 1852 su ll o stato degli ufficiali.

56 . Saranno pure privati della Croce e del so prassoldo i militari co n tro i quali venisse da un tribunale pronunciata pena infamante , o che s ian o comunque diventati ind eg ni di appartenere a ll 'esercito giusta la l e gg e s ul reclutamento.

- 392 -

57.- Rim a rrà sos peso il diritto di usare le in segne dell'Ordine e di goderne il soprasso ldo a qualunque militare durante il tempo che s i troverà sottoposto a processo c riminale innanzi ad un tribun a le militare o civi le ; o starà scontando la p ena de l carcere; oppure s i troverà per punizione nei cacciatori franchi; né in simili casi potrà il militare esse re ristabilito in tale diritto, se n on in segu it o a Nost ra Regia approvazione.

Art. 23.

58. -Sia co i fon di dei quali potremo disp o rre , sia con quelli che fossero per fo rm ars i di poi per mezzo di legati , donazioni ed a ltri assegnamenti, saranno stab iliti soprasso ldi annui ai membri d e ll e quattro classi dell 'O rdine in qu e ll e proporzion i e sotto norme e condizioni che saranno posteriormente da noi d ete rminate.

Art. 24.

59.- Mo re ndo un membro qualunque di quest'Ordin e, il so prassoldo, di cu i per avve ntura s i trovasse il medesimo provveduto, verrà co rri s posto alla di lui vedova durante il suo stato vedovile, e d in mancanza di questa, ai figli minori d'anni 15 c umulativamente , e finch é il più g iova n e di ess i g iun ga a ll 'età di an ni 15 co mpiuti (1)

Art. 25.

60. - Indip endenteme nte dal grado milit a re, di cui fossero rivestiti i membri de ll 'Or din e Militare di Savoia, sono dovuti l oro gli onori militari secon d o la rispettiva lo ro classe , cioè: di Ufficiale ai Caval ieri ed Ufficiali ; di Ufficiale su peri ore ai Commen datori di 2a classe; di Ufficia le generale ai Commendato ri di la classe e d ai Gran Croci.

61. Il sa luto militare però non è dovuto se n on a chi porti, o ltre il na s tro, anche la Croce.

Ar t . 26 .

62.- Le co n cession i di Croci, coi rispettivi motivi , saranno poste a ll 'o rd in e d e l gio rno dell 'es ercito e pubblicate nel Giornale ufficiale.

(l) le pensioni non sono più riversib ili alle vedove e agli orfani del decorato V legge n. 369 dell5 dicembre 1961 , con la quale viene limitato il numero delle pensioni da concedersi ai decorati, nonché l'Art. 61 del regolamento 24 novembre 1899, n. 6568 , per il collocamento dei militari in aspettativa, in riforma e a riposo e per la presentazione delle domande di pensione e di assegno

393

Art. 27.

63. -Gli attuali membri dell ' Ordin e Militare di Savoia continueranno ciasc uno nel rispettivo grado e soprassoldo. Ma muteranno la Croce, onde sono fregiati, nelle nuove insegne col presente Decreto stabilite , facendo uso i commendatori di quelle assegnate ai Commendatori di l il classe, i Cava lieri e i militi di que ll e assegnate alla 4a classe.

Art. 28.

64. Per la prima istituzione dell'Ordine ed in sediamento del suo consig lio , ci riserbiamo di conferire un certo numero di Croci di ciascuna delle quattro classi d ell'Ordine.

Art. 29.

65 .- Sono abrogate le disposizioni contenute negli statuti dell 'Ordine militare di Savoia 14 agosto 1815.

Ordiniamo che il presente Decreto , munito del sigillo dello Stato, sia inserto nella ra ccolta degli atti del Governo, mandando a chiunque s petti di osservarlo e di farlo osservare.

Dato a Torino , addì 28 settembre 1855.

Per S." M il Re EUGEN IO DI SAVOIA.

GIACOMO DURANDO.

- 394 -

RIPARTIZIONI IN CLASSI DELL ' O.M. S .

Allegato 3

R. DECRETO PER LA IN CLASSI DELL'ORDINE MILITARE DI SAVOIA

Vi sto il Nos tro Decreto de l 28 s ettembre 185 5, co l quale abbiamo rico stitu it o l 'O rdin e Militare di Savoia;

Su ll a propos izion e del Nostro Ministro Segretario di Stato per g li Affari della Guerra, Cance lliere dell'Ord i ne prementovato ; Abbiamo ord inato ed ord ini amo quanto segue:

Art l.

L'O rd in e Militar e di Savoia si comporrà d 'o ra in poi eli c inqu e class i :

La prima co ntinuerà acl essere que ll a dei Gran Croci;

La seconda sarà dei Grandi Ufficiali;

La t erza quella dei Commendatori, i quali cessano di essere sudd ivisi in Cornmendato1"i di prima ed in Commendatori di seconda classe;

'

La quarta sa rà quella degli Ufficiali;

La quinta quella dei Cavalieri

Art. 2.

Gli attual i Com m endatori di prima classe pre nderanno il t it olo eli Grandi Uffic ia li de ll 'Ordine, ed appa rt erranno così alla seconda delle s ummentovate classi.

Art. 3.

Le in seg n e d i G randi Ufficiali dell'Ordin e Militare di Savo ia sa r a nn o qu e lle stesse c h e so n o s t a bilite p ei Commendatori di prima classe d e l summcn t ova t o Nostro D ec reto del 28 sette mbr e 1855.

Le in seg n e eli Commendatore saranno quelle in o r a s t ab ilit e pei Commendatori di seconda classe.

Gli Ufficiali cd i Cavalieri co ntinuerann o a fregiarsi de ll e insegne at tualmente stabilite da i numeri 1 0 e 11 del p oc·anzi mentovato :"Josrro Decreto.

397-

Il predetto nostro Ministro dell a Guerra è in ca ricato d e ll'esecu zione de l presente Decreto che, munito del sigillo dell o Stato, sar à registrat o s ul con troll o ge nerale , pubblicato ed in se rt o nella ra cco lta d eg li atti del gove rno.

Dato a Torino , addì 28 marzo 1857.

VITTOR IO EMANU ELE.

A. LA MARMORA.

39H

•,

RIORDI N AMENTO D ELL ' O.M.I.

Allegato 4

RIORDINAMENTO DELL'ORDL E MILITARE D ' ITALIA

La Camera dei Deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato; IL PRESIDENTE DELLA REPU!313LICA

Promulga

la seg uente legge: Art. l.

L' Ordine Militare d ' Italia ha lo scopo di ricompensare mediante il con ferimento di decorazioni le azioni distinte compiute in guerra da unità delle Forzè armate nazionali di terra, di mare e dell'aria o da singoli militari ad esse appartenenti, che abbiano dato sicure prove di perizia , di senso di responsabilità e di valore.

Le decorazioni dell'Ordine Militare d'Italia possono essere confe rit e anche per operazioni di ca rattere militare compiute in temp o di pace, quando siano strettamente co nnesse alle finalità per le quali le forze militari dello Stato sono cost ituite.

Le decoraz ion i de ll ' Ordine Milita re d'Italia possono essere conferite anche la memoria.

Art. 2.

L' Ordine Militare d'Italia raccoglie e custodisce tutte le documentazioni relative ai Decreti dell'Ordine Militare di Savo ia.

I Decorati dell'Ordine Militare di Savoia sono trasferiti nell 'O rdine Militare d ' Italia , s i freg iano dei distintivi di questo e mantengono le loro decorazioni , assegnazion i e anzianità di classe e i diritti che ne derivano.

LEGGE 9
n. 25
gennaio 1956,
401

Art. 3.

Capo dell'Ordine Militare d'Italia è il Presidente d e ll a Repubblica.

Ca nce lliere e Tesoriere dell'Ordin e Militare d ' Italia è il Ministro per l a Difesa.

L' Ordine ha un Cons iglio composto da un presidente e da undici membri , di cui otto effettivi e tre supple nti. Il presidente e i membri del Consiglio son o nominati tra uffi c ia li in servizio permanente o in conge do , decorati dell 'Ord ine , co n una u gua le rappresent a nza delle tre Forze Armate.

È Segre tario dell'Ordine Militare d'Italia un generale di brigata o un colonnello dell ' Esercito , e corrisponde nt i gradi della Marina e dell ' Aeronautica , in servizio permanente o in congedo , appartenente ad una delle classi dell 'Ordine.

Art. 4.

L' Ordine Militare d ' Italia comp r ende cinque classi: Cavalieri di Gran Croce; Grand i Ufficiali ; Co mmendatori; Ufficia li ; Cavalieri.

Lo statuto pre v isto dall ' Art. 12 della presente Legge fissa le condizioni per il co nferimento delle s ingole classi di decorazioni e stab ilisce il modell o delle in seg ne e d e i na st rini corrispond e nti a ciascuna classe.

Art. 5.

Le decoraz ioni dell'Ordine Militare d ' Italia sono conferite con De creto del Presidente della Repub blica, su prop osta del Ministro per la difesa, sentito il Cons ig lio dell'Ordin e, sa lvo quanto s tab ilito dal succ ess ivo Art. 6.

Art. 6.

Le decoraz ioni dell'Ordine Militare d'Ita lia possono essere concesse, con Decreto del Presidente della Repubblica s u proposta del Ministro per la Difesa, a milit ar i stra nieri benemeriti dello Stato it aliano per servizi resi in guerr a.

Agli anz idetti militari non è corrisposta la pension e an nua di cui all'Articolo 8.

402

Art. 7.

Nel caso di azioni di guerra particolarmente distinte e gloriose compiute da unità delle Forze Armate di terra, di mare e dell'aria, può essere conferita ·alla Bandiera · la Croce di Cavaliere dell ' Ordine Militare d ' Italia ma non decorazioni di classi supe ri ori.

Art. 8.

Alle decorazioni dell'Ordine Militare d'Italia è annessa la pensione annua nella misura stabilita dal l a Legge 27 marzo 1953, n. 259. Tale pensione è cumu labile con gli assegni annessi alle Medaglie a l Valor Militare.

Il decorato dell'Ordine Militare d'Italia al quale s ia concessa una decorazione dello stesso Ordine di classe pi ù elevata perc ep isce la so la pens ione re lativa a questa u l tima

Alle Bandiere decorate di più croci di cava li e re competono tutte le corri spondenti pensio n i.

Art. 9.

Le pensioni ai decorati dell'Ordine Militare d'Italia non possono eccedere, per le singole classi, i seguenti limiti: per la classe di Cavaliere di Gran Croce 12 per la classe di Grande ufficiale 25 per la classe di Commendatore 56 per la classe di Ufficiale 140 per l a classe di Cavaliere 700

Nei suddetti limiti so n o comprese le pensioni di reversib ili tà e sono escluse le pensioni annesse alle decorazioni concesse a ll e Bandiere de ll e armi, corpi e repa rti militari.

Verificandosi delle vacanze nelle cl ass i s up er iori d e ll 'Ordine, potranno esse re co n cesse in sopran numero nei g radi inferiori, ne l l im ite numerico de ll e vacanze stesse.

Art. 10.

Alle pensioni an ne sse alle decorazioni dell'Ordine Militare d'Italia si applicano le disposizioni dell'Art. 18 del Regio Decreto 4 novembre 1932, n. 14 23.

403

Art. 11

Il militare appartenente a ll ' Ordi ne Militare d'Italia cessa di far part e dell'Ordine nel caso che sia privato del suo grado m ilitare.

Le disposizi o ni relativ e alla perdita delle medagli e e de lla Croce di guerra al val or mili tare c ontenu te nella Leg ge 24 marzo 1932, n. 153 , sono estese, in q u a nto applicabili, ai deco rati dell 'O rdine Militare d'Italia , sos tituito il Consiglio dell ' Ordine alla Co mmission e prevista dall 'Art. 7 di detta legge.

Art. 12.

Lo statuto dell'Ordine è approvato con De creto del Pr esidente della Repubblica, su proposta del Ministro per la Dife sa.

La pres en te legge, munita del sigi ll o dello Stato , sarà in se rita nella Racco lta uffi cia le delle l egg i e dei d ecreti della Repubblica it aliana.

È fatto obb ligo a chiunque spett i di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.

Data a Roma , addì 9 ge nnaio 1956.

GRONCHI.

Visto, il Guardasigilli: Moro. Segni Taviani- Gava.

404-

STATUTO DELL'O.M.I.

Allegato 5

STATUTO D ELL'ORDI NE M I LITARE D'ITALIA

DECRETO DEL PRES I DENTE DELLA REPUBBLICA

12.2.1960

Approvazione de ll o statuto dell ' Ordine Militare d 'Italia.

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visto il Decreto del Capo provvisorio dello Stato 2 gennaio 1947, n. 4, concernente cambiame n to de ll a de n o min az ione dell'Ordine Militare di Savoia in quello di Ordine Mil itare d ' Ita lia;

Vista la Legge 9 ge nn a io 19 56, n 2 5 , s ul rio rdi namento de ll ' Ordine Mili tare d'Ita li a;

Vis t o l'art. 87 de ll a Cos titu z ione;

Sull a proposta del Min is t ro per la Difes a;

D ecre ta: Articolo unico.

È approvato lo statuto dell ' Ordine Mihtare d 'Italia , composto da quindici articoli , che visto e firmato dal Ministro per la Difesa , viene allegato al presente Dec reto.

Il presente Decre t o sarà co m u ni cato alla Co r te dei Conti per la registra7.ione e pubblicato su ll a Ga zze tta Ufficia le della Repubblica italiana.

Dato a Roma, addì 12 febb ra io 1960 .

F.to G RONCHI And reo tti

Registrato a ll a Co rte d ci Co nti , a d dì 7 magg io 1960

Reg istro n 73 Ese rci to, fog li o n 391.

407

Gazzetta Ufficia le n. 139 del 7 giugno 1960

STATUTO DELL' ORDI NE MILITARE D ' ITALIA

Art. l.

G li scop i e gli o rgani dell ' Ordine Militare d ' Itali a sono quelli indicati nella Legge 9 genna io 1956, n. 25.

Art. 2.

Il pr es id e nt e e gli a l tri componenti del Consiglio d e ll 'O rdin e Militare d ' Italia so n o nominati con Decreto del Presidente d e ll a Rep ubblica, su proposta de l Ministro per la Difesa. Allo stesso modo s i procede a lla nomina d e l Segretario de ll 'O rdine.

Art. 3.

Il presidente e gli altri com ponenti del Consiglio durano in carica tre anni e possono essere ri confe rmati.

La sostituzione dei co mponent i il Cons igli o non può superare, di volta in vo lta , un terzo del loro numero.

Art. 4.

Il Consig li o dell'Ordine esprime parere sulle proposte di co nferime nt o delle decorazioni trasmessegli dalla Cancelleria d e ll 'O rdin e e su ll e questioni int e ressant i l'O rdine stesso.

Il parere de l Cons iglio è sottoposto al Presidente d e ll a Repubblica, Capo dell 'O rdin e, per l e sue determinazioni, su proposta d e l Mini s tro per la Difesa, Cancelliere e Tesoriere de ll ' Ordine.

Art. 5.

Il Co ns ig li o de li be ra a scrutinio segreto ed a m agg io ra n za di voti.

A parità di vo ti il parere del Consiglio si considera favorevo le a ll a concessione.

Per la validità delle deliberazioni è ne cessaria la presenza di a lmeno sette componenti il Co ns iglio, compreso il presidente.

408

In assenza del presidente, i1 Consiglio è presieduto dal membro più elevato in grado e a parità di grado dal più anziano.

Art. 6.

La Gran Croce è esclusivamente destinata a premiare i servizi eminenti resi in funzione di effettivo comando in az ioni belliche o, comunque, in operazioni di carattere militare.

Tale decorazione può essere concessa al Generale di Armata dell' Esercito e ufficiale di grado corrispondente della Marina e dell'Aeronautica che in guerra o, comunque in operazioni di carattere militare, abbia esercitato il comando ottenendo r is ul tati tali da farlo considerare benemerito della Nazione .

La Croce di Gran d e Ufficiale e qu ella di Commendatore possone essere conferite a ll ' ufficiale genera le o am mir aglio che per capacità, valore e ardire nella concezione dell'impresa e per la responsabilità assunta con l'impartire l' ordine di esecuzio ne abbia validamente contribuito a l felice risultato eli un'azione bellica o, comunque, eli un'operazione eli carattere militare eli singo lare importanza e eli notevole utilità.

Le Croci di Ufficiale e eli Cavaliere possono essere conferite all'ufficiale il quale, esercitando il comando o assolvendo l ' incarico devoluto al grado rivestito o a quello su peri ore, abbia, con intelligenza , lodevole iniziativa, perizia , senso di responsabilità e coraggio, contribuito alla riuscita di una operazione bellica o comunque di una operazione di carattere militare di notevole utilità.

La Croce di Cavaliere può essere altresì conferita al militare di qualunque grado il quale durante un'azione di guerra assumendo un comando superiore a quello proprio del suo grado e dimostrando sp iccata perizia e s ingolar e valore abbia va li da me nte co n co rso a r iso lvere favorevolme n te un a importante azione be llica a ll a pre s enza d el n em ico.

La Croce eli Cava li ere alla «ba n d iera• è conferita nei casi indicati dall'Art . 7 della Legge 9 gennaio 1956, n. 25

Art. 7.

L' ufficiale di qualunque grado già fregiato della decorazione di una classe dell ' Ordine può ottenere il conferimento di quella di classe superiore ove acquisisca nuove benemerenze contemplate nel presente statuto.

409-

Art. 8.

L'anzianità di appartenenza a ciascuna classe dell'Ordine Militare d ' Italia è determinata dalla data del fatto d'arme o dalla data in cui ha avuto termine l'operazione di carattere militare che ha dato luogo a lla concessione della decorazione.

Art. 9.

I decorati delle varie classi dell'Ordine Militare d'Italia, con la grande uniforme, portano:

se Cavalieri o Ufficiali, la Croce di Cavalie re o quella di Ufficiale sul petto a sinistra; -se Commend atori, bi comme nda pendente dal collo tenuta dal nastro; - se Grandi Uffic iali, la croce pendent e al co llo ed una stella d'argento sul petto a sinistra; se Cavalieri di Gran Croce, la croce pendente dalla fascia posta ad armacollo dalla spa ll a destra al fianco sinistro e la stella dell'Ordine sul peno a s inistra.

Con l 'uniforme ordinaria i decorati portano i nastrini corrispondenti alle insegne.

Il decorato che dopo conseguito una croce dell'Ordine venga insignito di altre classi superiori porta tutte le insegne e i nastrini relative ad esse.

Le bandiere si fregiano di tutte le Croci di Cavaliere ad esse concesse.

Art. 10.

Le Croci dell' Ordine Militare d'Italia sono conferite ai militari delle Forze Armate nazionali in seguito a proposta formulata dal superiore immediato del militare o da altro super iore più elevato.

La proposta deve essere formulata entro il termine di sei mesi e pervenire alla cancelleria dell'Ordine entro un anno dalla data del fatto d'arme o dalla fin e dell'operazione di carattere militare cui la proposta si riferisce, salvo per la Gran Croce che di massima, non viene concessa se non a guerra conclusa o ad operazioni di carattere militare u ltimate.

Art. 11.

Indipendent emente dal grado militare eli cui è rivestito il decorato dell'Ordine Militare d'Italia che porti visibilmente le insegne dell'Ordine ha diritto agli onori militari previsti per:

gli ufficiali infe riori, se Cavaliere o Cavali e re Ufficiale;

410-

gli ufficiali superiori, se Commendatori; gli ufficiali generali, se Grande Ufficiale o Gran Croce.

Art. 12.

La consegna dell'insegna dell'Ordine Militare d'Italia si effettua in forma solenne e possibilmente da parte della più alta Autorità militare competente per territorio.

Art. 13.

Le concession i di decorazioni dell ' Ordine Militare d'Italia sono pubblicate nei bollettini della Forza Armata alla quale appart iene il militare, l' unit à o la bandiera premiata.

Art. 14.

Per il co nfe rimento delle decorazioni dell'Ordin e Militare d'Italia a militari stranier i benemeriti dello Stato italiano per servizi resi in guerra, si osservano le disposizìoni eli cui all'Art. 6 della Legg e 9 genna io 1956, n. 25.

Art. 15.

Le caratteristiche delle decorazioni per le rispettive classi di cui all'Art. 4, primo comma, della Legge 9 gennaio 1956, n. 25 sono specificate nello allegato al presente Decreto.

Visto il Ministro per la Difesa Al\'DREOITI

411

ORGANI DIRETTIVI DELL'ORDINE

ALlegato 6

l) Gran Maestri dell'Ordine Militare di Savoia

-Vittorio Emanuele I Re di Sardegna

Carlo Felice Re di Sardegna

Carlo Alberto Re di Sardegna

- Vittorio Eman ue le II Re di Sardegna

Vittorio Emanuele II - Re d'Italia

-Umberto I Re d ' Italia

dall4.08.1815 all3.03.1821 dal23.03.1821 al27.04.1831

dal27.04.1831 al 23.03.1849 dal23.03.1849 all7.03.1861

Vittorio Emanuele III Re d ' Italia

-Umberto di Savoia Luogotenente del Regno d'Italia

-Umberto II Re d'Italia

dall7.03.1861 al09.01.1878 dal 09.01.1878 al29.07.1900 dal 29.07.1900 al 05.06.1944 dal 05.06.1944 al 09.05.1946 dal 09.05 .1946 al10.06.1946

2) - Capi dell'Ordine Militare d'Italia

On. Enrico De Nicola Capo Provvisorio dello Stato

On. Enrico De Nicola Presidente della Repubblica

On. Luigi Einaudi Presidente della Repubblica

dal28.06 .1946 al 05.12.1947 dal 05.12.1947 all'll.05.1948 dall'l1.05.1948 al 29.04.1955

ORGANI DIRETTIVI DELL'ORDINE DAL 1815 AD OGGI
415

On. Giovanni Gronchi Presidente della Repubblica

-·On. Antonio Segni Presidente della Repubblica

On. Giuseppe Saragat Presidente della Repubblica

On. Giovanni Leon e Presidente della Repubblica

On. Sa ndro Perti ni Presidente della Repubblica

- On. Francesco Cossiga - Presidente della Repubblica

3) - Cancellieri e Tesorieri dell'O.M.S.

Mini stro della Guerra maggiore gen. Durando Giacomo

- Ministro d e ll a Guerra -generale d 'A rmata Ferrero della Marmora Alfonso

- Ministro della Guerra- generale d'Armata Fanti Manfredo

Ministro della Guerr a reggente luogotenente gen. Ric aso li della Rover e Alfredo

Ministro della Guerra -luogotenente gen. Della Rover e Alessandro

Ministro della Guerra -luogotenente gen. Petiti di Roreto Agostino Luigi

Ministro della Guerra luogotenente ge n. Della Rover e Alessandro

Ministro della Guerra -lu ogote nente gen. Petiti di Roreto Ago s tino Luigi

dal29.05.1955 all ' 11.05.1962

dal12.05.1962 al 28.12.1964 dal 29.12.1964 al 28.12.1971 dal 29.12.1971 all' 8.07.1978 dal 09.07.1978 all' 8.07.1985

dal 09.07.1985 al continua data di entrata in cari c a 28.09.1855 16.06.1856 22.01.1860 12.06.18 61 28.09.1861 06 .03.1862 08.12.1862 28.0 9.1864

416

-

-

Ministro della Guerra- luogotenente gen. De Genova di Pettinengo Ignazio

Ministro della Guerra luogotenente gen. Cugia Efisio

Ministro della Guerra -luogotenente gen. ThaondiRevelGenova

Ministro della Guerra maggiore gen. Bertolè Viali Ettore

Ministro della Guerra -lu ogotenente gen. Govone Giuseppe

- Ministro della Guerra - luogot enente gen. Ricotti Magnani Cesare

Ministro della Guerra tenente generale Mezzacapo Luigi

Ministro della Guerra tenente generale Bruzzo Giovanni

Ministro della Guerra - tenente generale Bonelli Cesare

Ministro della Guerra tenente generale Mazé de la Roche Gustavo

Ministro della Guerra- tenente generale Bonelli Cesare

Ministro della G u e rra contrammiraglio Acton Ferd inando

- Ministro d e lla Guerra - maggiore generale Milon Bernardino

Ministro della Guerra contrammiraglio Acton Ferdinando

Ministro della Guerra tenente generale Perrero Emilio

30.12.1865 22.08.1866 04.04.1867 27.10.1867 14.12.1869 07.09.1870 25.03.1876 24.03.1878 19.10.1878 19.12.1878 14.07.1879 13.07.1880 27.07.1880 21.03.1881 04.04.1881

417

Ministro de ll a Guerra- tenente generale Ricotti Magnani Cesare 23.10.1884

Ministro della G u e rra tenente generale Bertol è Viali Etto re 04.04.1887

- Ministro de l la Guerra- maggiore ge n e ral e Pe ll oux Luigi 06.02.1891

Ministro de ll a G u e rr a tenent e generale Mocenni Stanislao 15.12.1893

Ministro della Gue rra tenente generale Ricot ti Magnani Ces are 09.03.1896

Mi nis t ro della G uerra maggiore ge n era le Pe ll o u x Luigi 14.07.1896

Mini stro de ll a Gue rra tenente genera l e Asi n ari di S. Marzano Alessandro 14.12.1897

- Min istro della Guerra - tenente generale Mirri Giuseppe 14.05.1899

Inte r im del Ministro della Guerra tenente generale Pelloux Lui g i 07.01.1900

- Ministro della Guerra - te n ente genera l e Ponza di S. Martino Coriolano 07.04.1900

Ministro della Marina ed interim a l Ministero della Guerra vice ammiraglio Morin Costantino

Mini s tro della Guerra tenente ge n era l e Ottolengh i G iu se ppe

-Mi nistro d e lla Guer r a -tenente generale Pedott i Ettore

Ministro della Guerra tenente genera le Majnoni d'Ant ignano Luigi

Mi n istro della Guer ra -tenente generale Viganò Ettore

Ministro della Gue rra tenente gene r a le Casana Severi n o

27.04.1902 14 .0 5. 1902 03.11.1 903 24.12.1905 29.05.1907 29.12.1907

418

-

Ministro della Gu e rra - tenent e generale Spingardi Paolo

Ministro della Guerra - tenente generale Grandi Domenico

Minist ro de ll a Guerra- m aggiore generale Zupelli Vittorio

Min istro della Guerra tenente generale Morrone Paolo

Ministro d e lla Guerra tenente generale Giardi no Gaetano

Mini s tro della Guerra tenente general e Alfieri Vittorio

Ministro della Guerra- tenente generale Zupe lli Vittorio

Ministro della Guerra tenente generale Cav iglia Enrico

Ministro della Guerra tenen te generale Alb r icci Alberico

Ministro della Guerra on . deputato Bonom i Iva n oe

Mini s tro della Guerra on. deputato Rodinò Giulio

Ministro della Guerra- on. deputato Bonomi Ivanoe

Mini s tro della Guerra on. deputato Rodinò Giuho

Ministro della Guer ra on. deputato Gasparotto Luigi

Ministro della Guerra on. deputato Lanza di Scalea Pietro

Mini st ro della Guerra on. deputato So leri Marcello 419-

04.04.1909 24.03.1914 11.11.1914 04 .04.1916 29.11.1917 29.11.1917 20.03 .1918 17.01.1919 23 .06.1919 13.03.1920 21.05.1920 15.06.1920 02.0 4 .1921 04.07.1921 26.02.1922 31.10. 1922

Ministro della Guerra maresciallo d ' Italia Diaz Armando

Ministro della Guerra generale C. d 'A. Di Giorgio Antonino

Ministro della Guerra on. deputato Mussolini Benito

Ministro della Guerra generale C. d 'A. Gazzera Pietro

Ministro della Guerra- on. deputato Mussolini Benito

- Ministro della Guerra -generale C. d'A. Sorice Antonio

Ministro della Guerra generale C. d'A. Orlando Taddeo

Ministro della Guerra on. deputato Casati Alessandro

Ministro della Guerra on. senatore !acini Stefano

Ministro della Difesa on. senatore Brosio Manlio 4) Cancellieri e Tesorieri dell'O .M.!.

- Ministro de ll a Difesa- on. deputato Facchinetti Cipriano

Ministro della Difesa- on. deputato Gasparotto Luigi

Ministro della Difesa- on. deputato Cingolani Mario

-

Ministro della Difesa - on . deputato Facchinetti Mario

31.10.1922 30.04 . 1924 04.04.1925 12.09.1929 22.07 .1933 25.07.1943 15.02.1944 18.06.1944 21.06.1945 09.12.1945 data di entrata in carica 14 .07.1946 04.02.1947 31.05.1947 15.12.1947

420

Ministro della Difesa on. deputato Pacciardi Rodolfo

Ministro della Difesa on. deputato Codacci-Pisanelli Giuseppe

Ministro d e lla Difesa on. deputato Taviani Emilio Paolo

Ministro della Difesa- on. deputato Segni Antonio

- Ministro della Difesa - on. deputato Andreotti Giulio

Ministro della Difesa- o n. deputat o Tremelloni Roberto

- Ministro della Difesa- on. deputato Gui Luigi

Ministro della Difesa- on. deputato Tanassi Mario

Ministro della Difesa- on. deputato Restivo Franco

- Ministro della Difesa - on. deputato Tanassi Mario

Ministro della Difesa- on. deputato Andreotti Giulio

Ministro della Difesa on. deputato Forlani Arna l do

Ministro d e ll a Difesa o n. deputato Lattan z i o Vito

Ministro della Difesa- on. deputato Ruffini Attilio

Ministro della Difesa on. senarore Sarti Adolfo

Ministro della Difesa on . deputato Lagorio Lelio

23.05.1948 16.07.1953 17.08.1953 01.07.1958 16.02.1959 23.02.1966 24.06.1968 27.03.1970 17 02.1972 26.06.1972 14.03.1974 23.11.1974 30.07.1976 19.09.1977 14.01.1980 04.04.1980

421

Ministro della Difesa- o n. senato re Spado li n i Giovanni

Min istro della Difesa on. deputato Gaspari Remo

Ministro della Difesa on. deputato Zanone Va lerio

Ministro della Difesa - on. deputato Mart in azzoli Fermo Mino

Min istro della Difesa on. deputat o Rognoni Virginio

04 .08.1983 17.04.1987 27.07. 1987 22.07.1989 27 .07.1990

422

INDICE ALFABETICO

Acco retri Enrico, 247, 257

Acton Alfredo, 185

Acton Emmerico, 89, 10 1

Acton Ferdinando, 4 17

Acton Guglielmo, 81

Adclison A. P., 310

Aguil lon Vittorio Francesco, 324

Aiguier Gi u seppe Marco Alfonso, 322

Albini Au gusto, 89

Albini Giovann i Batti.sta , 63, 77

Albini Giuseppe, 61, 63

Albricci Alberico, 419

Alfieri Vittorio, 419

Alibertini Antonio, 57

Allegre Antonio Paolo Alessandro Feliciano, 322

Allemand Francesco Ippolito , 322

Amerio d'Aste Stella Marcello. 153

Amoretti Carlo, 133

Andreotti Giulio, 421

Angu issola Amilcare, 81, 89

Ansaldi Giovanni, 89

Arcange li Luigi, 195

Asinari di San Marzano Alessandro, 418

Bachme Carlo Giuseppe, 322

Baron e Pietro, 2 17, 247

Bauclini Car l o, 90

Beauy David , 309

B e ll avita Spiridione, 195

Be lmondo Caccia Enrico, 161

Bergamini Ca rl o, 257

Bertelli Luigi, 90

Bertier Luigi Augu sto, 322

Beno lé Viale Ettore, 417, 418

423-

I3ertone di Sambuj Federico , 90

Bertonelli Fran cesco, 195

Beuf Luigi , 111

Biancheri Luigi, 248 , 258

Bigi Lu ciano, 258

Bigliard i Can d ido, 233

Biscare tt i di Ru ffia Guido, 161

Bobbiese Antonio , 259

Bonamico Tullio , 196

Bonelli Cesare , 4 17

Bonet Adolfo Carlo Emilio, 319

Bonet Wi ll a u mez Luigi Edoa rdo, 317

Bonetti Ma r io, 248

Bon ie Carl o G iu seppe, 322

Bonom i Ivanoe , 419

Borea Ricci Raffael e, 153

Borrello Carlo, 12 3

Borghese Rodolfo, 197

Bourdais Edmo Adriano , 323

Bourgois Si meone , 320

Brin Ben e d e tt o, 117

Brivo n es i B runo, 259

Brivonesi Bruto, 249, 260

Brosio Manlio , 420

BruzzoGiovanni , 417

Bruzzone Romolo , 197

Bucci Umberto , 197

Bugli on e di Monale Augusto , 9 0

Bure l Fr a n cesco Andrea Antoni o , 3 23

Burro n e Le rcari Felice, 81

Bussolino Giuseppe Enrico Francesco , 54

Burzag li Ernesto , 185

Cacace Adolfo, 197

Cacace Raffaele, 81

Cag n i Um berto , 1 54, 175

Caisson Francesco, 57 424-

Campioni Inigo, 243

Candiani Camillo, 139

Canevaro Felice Napoleone Alberto, 91, 129

Carlo Alherto, 415

Carlo Felice, 415

Carnevali Alberto, 133

Casana Severino, 418

Casarcli Ferdinando, 260

Casati Alessandro, 420

Castiglia Salvatore, 81, 91

Cavagnari Domenico, 198, 229

Cavallina Gaspare, 261

Caviglia En ri co, 4 19

Ceccher ini Venanzio, 198

Cerr i Vittorio, 179

Cerrina Feroni Giovanni, 157

Ceva di Nu ceto Amedeo, 63

Ceva eli Nuceto Enrico, 54

Chaigneau Francesco Paolo , 318

Chaperon Carlo Enrico, 322

Chastenet Pietro Alessandro Teodoro, 322

Chinea Domenico, 105

Ciano Alessandro, 199 Ciano Arturo, 199

Ciano Costanzo, 179, 185, 199

Cingolani Mario, 420

Cito Filomarino di Bitetto Luigi, 200

Civ it a Luigi Matteo , 82

Clavand Andrea Paolo, 318

Codacci - P isa n e lli G iuseppe, 42 1

Cono lly L. Richarcl, 337

Conte Amedeo Edoardo, 91, 324

Cont i G io rgio, 261

Conz Ugo, 200

Corsi Camillo, 157, 179

Cossiga Francesco, 4 16

Costantino di Castelnuovo Felice , 53

425

Cottin Luigi Emilio Alessandro , 323

Coupo e ut Desbois Ama to Augusto Elio , 319

Cugia Efisio, 417

Cusani Visconti Lorenzo , 161, 180, 186

Cutinelli Rendina Emanuele, 180

Cuzzi Camillo, 262

D'Aloja Temistocl e, 262

D'Amico Edoardo, 82

D'Aste Alessandro , 82

Daviso di Charvensod Carlo , 263

Da Zara Alberto, 243, 249

De Court en Raffaele , 244, 263

De Feo Vincenzo, 200

De Genov a di Pettinengo Ignazio, 417

De Guilhermy Enrico Alessandro Emanuele Bene detto, 321

Dejouslarcl Michele Luigi ls icl oro, 322

Delafond Pietro Antonio , 323

De Larminas Carlo Ferdi nand o, 321

De Laroche Keranclraon France sco Giovanni Maria Augusto , 319

Del Carretto EvaristO, 101

Della Rovere Alessandro, 416

Del Santo Ettore, l 05

Demay Francesco, 54

Demay Gaetano, 53

De Nicola Enrico, 415

Denti Di Pirajno Salvatore, 162

Dentice di Frasso Alfredo, 186 , 201

De Pace Vittorio, 264

De Prendhomme de Borre Francesco Giuseppe, 318

Desfossès Romano Giuseppe, 317

Des Geneys Giorgio, 53

Devoulx Luigi Camillo, 318

Diaz Armando, 420

Di Furi a Romolo, 264

Di Giambera rdino Oscar, 265

426

Di G iorgio Antonino, 420

Di Neg ro Domen ico, 57

Di Neg ro O razio, 62

Dino D i ni Demetrio, 91

Donitz Karl , 349

Doria Giulio, 92

Ducci Gino, 201

Ducloz de Piazzoni Achille , 92

Durando G iacomo, 416

Durand Sa int Amand Luigi Pietro Gustavo , 320

Duveyrier Bachazar Sperat, 320

Einaudi Luigi, 4 15

Elia Emi li o, 295

Eug e nio di Savoia Carignano , 69 Evans, 310

Exclemans Giuseppe Maurizio, 319

Facchinetti C ipriano, 420

Facchinetti Mar io, 420

Fa lango la Mario, 250

Fanti Manfredo , 416

Fasano Felice, 265

Fau sso ne di Clavesa n a Alessan dro , 82

Fau sso ne di Clavesa na Alfredo, 92

Favarelli Luigi Giuseppe , 149

Fercol de Leyoitz Lu ig i Giovanni Battista , 320

Fe rdinand o d i Savoia Genova , 209

Ferreri Emilio, 266, 4 17

Pe rrero de ll a Marmora Alfonso, 416

Perrero Emil io, 417

Ferrett i Andrea, 57

Fe vr é d e Peroux Carlo Giulio lppolito, 323

Fin ca ti Lui g i, 92

Fiorava n zo Giuseppe, 266

Fisquet Theodoro Augusto, 319

Font a na Sergio, 267

Fo rlani Arnaldo, 42 1

Foscari Adriano , 295

Foschi ni Antonio , 187, 201

4 27

Foscolo Vin cenzo, 93

Forza Ernes to, 267

Foullioy Pietro Luigi Riccardo , 321

Frank Ange lo, 162

Fraternale Athos, 268

Furien de la Gravière Francesco Gioanni Pietro, 317

Galati Giovanni, 269

Ga lli Della Loggia Augusto, 93

Ga lli Della Mantica Baldassare , 83

Gallo Riccardo, 202

Garidelli di Quincineto Carlo , 57

Gaspar i Remo, 422

Gasparotto Lu igi, 4 19, 420

Gazzera Pi e tro, 420

Gelonesi G rego rio, 269

Genoesi Zerb i Giuseppe, 202

Ghé Alberto, 202

Gi ardino Gaetano, 419

G ia rtosio Carlo, 270

Giavorro Mattia, 163

Girard Donato, 83

G iri bald i Odoa rdo, 83, 93

Giribaldi Paolo, 57

Girosi Massimo, 270

Godt Ebe rh a rd , 350

Govone G iu seppe, 417

Granafei Aslam, 203

Grandi Domenico, 419

Grenel Carlo, 203

Gr ive l Luigi Antonio Risclil, 324

Grixoni Francesco, 203

Gronchi G io v a nni , 4 16

G ui Luig i, 42 1

Hamelin Ferdinand o Alfonso , 317

Heukensfeldt Slaghek Fabbri Luigi , 20 4

Houssart Luigi Ed mo , 323

lachino Angelo, 239, 250

428-

!acini Stefano, 420

Ichenn e Amabile Costante, 318

Imp e riali Riccardo , 271

Inci sa di Camerana Vincenzo, 63

I nsom Enrico , 204

Jannucci Marino, 271

Jeheune Paolo Augusto Francesco, 324

Juin Luigi , 324

King]. Ernest, 334

Lagè Giovanni Teobaldo, 322

Lagorio Lelio, 421

Lampo Cam ill o, 83, 93

Lanza d i Scalea Pietro , 4 19

Lattanzio Vit o, 421

Lautheaume Paolo Ernesto Alessio, 321

Leahy D . William, 333

Leb lanc Michele Regis, 323

Legnani Antonio, 233, 251

Leonardi eli Casilino Mic h e langelo, 163

Leoncini Stefano, 94

Leone G iova n ni, 416

Leps Maurizio Edoardo, 320

Lyons Edmond, 309

Loberti Bodoni Pio, 163, 187

Lombardi Giuseppe, 272

Lovera di Maria Giuseppe, 94

Lowis ch Werne r, 350

Luigi d i Savoia, duca degli Abruzzi , 154, 171 , 175

Mabon de Beaulien Luigi Carlo, 323

Maclcle n C ha rl es Edward, 309

Mag n ag hi G i o. Batta, 9 4

Ma jn o ni d'Antignano Luigi , 418

Maldini Ga leazzo, 94

Mame li Giorgio, 101

Manfredi Giuseppe, 272

Manolesso-Ferro Cristofo ro, 95

Marenco di Moriondo Alberto, 273

Margottini Carlo, 223

429

Maria jacques Eloi, 321

Mariani Angelo, 303

Mark Kerr, 310

Marini Giuseppe, 273

Marsilia Giuseppe, 204

Martin Gioacchino Francesco Giulio, 319

Martinazzoli Fermo Mino, 422

Martini Federico, 84

Martini Franklin Ernesto, 83, 95

Marzolo Paolo, 188

Massil on Giovan ni Giuseppe Maria, 321

Massot Giovanni Alfonso Federico, 323

Maugcri Francesco, 274

Mau r and Francesco, 54

Matteucci Pellegrino, 251, 274

Mazè dc la Roche Gustavo, 417

Medici de l Vascel l o Giacomo, 275

Mequet Eugenio Luigi Ugo , 319

Mezzacapo Luigi, 417

Millelire Antonio, 84

MilJelirc Domenico, 54

Milon Bernardino , 417

Millo Enrico, 180

Minotti Gastone, 276

Miquel de Bin Leone Clemente Filippo, 320

Mirabello Carlo, 133

Mirri Giuseppe, 418

Mirti De ll a Valle Enrico, 276 Mo cen i Stanislao, 418

Molà Vitto ri o, 188, 205

Moran , 55

Moret Luigi Enrico, 321

Morin Costant i no, 418

Morrone Paolo, 419

Mortola Giuseppe, 205

Moumelat Andrea Teodoro, 320

Musmanno Michael, 345

430

Mussolini Benito, 420

Navone Luigi, 205

Nicolis di Robilant Gio. Batta, 55

Nimitz W. Chester, 333

Nomis di Pollone Amedeo, 277

Notarbartolo di Villarosa Luigi, 277

Ohier Maria Gustavo Ettore, 319

Olgeni Alessandro, 278

O li va Romeo, 252

Orengo Paolo, 95

Orlando Taddeo, 420

Ornano Gioan ni, 55

Orsini Pietro, 164, 189

Ottolenghi Giuseppe, 4 18

Pacciardi Rodolfo, 421

Pacoret de St. 13on Simone, 84

Paladini Osva ld o, 164, 181

Palac.lini Riccardo, 252

Pallavicini c.li Priola Valentino, 55

Paolucci Giuseppe, 95 '

Parmigiano Alberto, 278

Parona Angelo, 253, 279

Patrelli Campagnano Vittorio, 279

Pecori Giraldi Corso, 280

Pedotti Ettore, 418

Pelletta di Cortanzo ne Emilio, 62, 64

Pe ll ione d i Persano Carlo, 73

Pellione di Persano Ernesto, 96

Pelloux Luigi, 418

P ep i Roberto, 96

Pertini Sandro, 416

Perucca Orfei Emanue le Filiberto, 280

Petiti di Roreto Agostino Luigi , 416

Philippes de Kerhallet Carlo Maria, 319

Piazza Venceslao, 206

Picarc.l Giovanni Maria Spi riro , 321

431

Pierre Pietro Giuseppe Gustavo, 324

Pignatti Morano Ca rlo , 189 , 206

P ini Vlad imiro , 217

Piola Case lli G iu seppe Alessa ndro , 96

Po Guido , 207

Po lacchin i Romolo, 281

Poma Pio , 207

Ponza di S. Martino Co ri o lano, 4 18

Ponza di S. Martino Gustavo, 190

Ponz io Emanue le, 165

Porta luppi Luigi, 207

Porzio G iovanola Guido , 281

Pr esb itcro Ernes to, 158, 181

Pr o van a d e l Sabb ion e Pompeo, 84

Ra cc hi a Carlo, 96

Raede r Erich, 349

Ra mb a ldi Sebas tiano , 57

Rapa l lo Giovanni Battista, 58

Re Luigi, 296

Rey di Villarey Giusepp e , 55

Res tivo Franco , 42 1

Ricasoli della Rove re Alfredo, 416

Ri cca di Caste lv ecchio Francesco , 56

Riccardi Arturo, 233

Ri cca rdi di Net ro Vittorio Emanuele, 84

Ri cca ti di Ceva Leo n e, 282

Ric c i G iova nni, 64

Ricci a rd e lli Eg idio, 208

Ri c h e Trop e z Charles, 323

Ri co tti Magnani Cesare, 417, 418

Higault d e Genq uilly Francesco Carlo, 317

Rizz o Luigi, 208

Rob ert i Amilcar e, 101

Robcrti di Caste lvero Giova nni , 209

Rod in ò Giulio , 419

Rog n o ni Virginio , 422

Ro se lli Lore n zini Gi useppe , 282

432-

Rouselle Umbe rto, 283

Rola Eu ore, 209

Roze Pietro Gustavo, 320

Ruffini Attilio, 421

Rushworth jell icoe John, 309

Ruta Fra n cesco, 283

Sagot Duvauroux Luig i Ac h ill e , 320

Salvestroni Mario, 284

Sa n sonetri Luigi, 253 , 284

Saragat Gi u seppe, 416

Sa r t i Ado l fo, 421

Sa u van P i et ro Vitt o ri o Ma rcelli n o , 320

Scap i n G i ova nni Ba ttista , 210

Sce ls i G uid o, 165

Schi avuta Ma ri o, 28 5

Scofie ro G iova n n i Ba tti st a, 56

Segn i Anton io, 4 16, 421

Serra Francesco, 62

Sechi Giovanni, 181

Sestini Sesto, 285

She.r man n P. Forrest, 334 , 34 1

Simonet t i Diego, 210

Siriann i Giuseppe, 143, 190

Sivor i Alessandro, 85

Sitta Ludovico, 286

Sl ag hek Luig i, 2 10

So lari Art uro, 286

So la ri Em ili o, 19 1

So ler i Ma rce ll o, 4 19

So mi g li O d oa rdo , 23 4, 254

So ri ce Ant o ni o , 420

Spa d o lini G io va nni, 4 22

Spago n e Gi n o, 287

Sp igai Virgilio, 296

Spi n gard i Paolo, 4 1 9

Sp ino la Giuseppe Tommaso, 58

Sport iello Ettore, 287

Starita Pietro, 211

433

Taylor Woo-Grant Har o ld , 313

Tanassi Mario , 421

Tanga Gio. Batta , 211

Tarantini Manlio , 288

Taviani Emilio Paolo , 421

Tesi Augusto , 297 di Revel Genova , 417

Thaon di Revel Ignazio , 53

Thaon di Revel Paolo, 154, 171 , 175

Todisco Carlo, 211

Tosc hi Elios, 287

Tremelloni Roberto, 421

Triangi Ar tu ro, 166

Trucco Gioacchino , 96

Tur Vittorio, 217, 254

Tyrchitt Yorke Reginalcl, 310

Umberto l , 4 15

Umberto di Savoia, 415

Umber to II, 4 1 5

Vaccaneo Cesare, 212

Vaglieco Demetrio, 105

Valli Giulio, 166, 191

Venori Gustavo , 212

Viale Leone , 149

Vicidomini Federico , 288

Vieti na Massimiliano , 288

Viganò Ettore , 418

Viglie ri Al fredo , 289

Viscarcli Alberto , 212

Viragliano Ruggero , 85

Viterbo Ernesto , 105

Vittorio Emanuele I , 415

Vinorio Emanuele II , 415

Vittorio Emanuele III, 415 War Kelly , 310

434

Weichold Eberha rd , 349

Wright Alessandro, 85

Yamamoto lsoroku, 327

Za mbon Ugo, 289

Zanone Valeria , 422

ZannoniFranco, 290

Zicavo Giusepp e, 56

Zonza Cesare, 56

Zonza Tommaso , 56

Zucchitta Francesco, 58

Zupe lli Vittorio, 419

435-

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