Massimiliano Savorra DA OSSARI A SACRARI. IL MONUMENTO AL FANTE E LE RETORICHE DELLA GRANDE GUERRA
Mai la Nazione ebbe più grande cimento, più universale partecipazione, più fondo abisso e più alto vertice. (RENZO BoccARDI, Il monumento al "Fante" sul San Michele, «L'Alpino», 5 dicembre 1921) Ritenete che si debba erigere il monumento-ossario sul Monte San Michele o credete sufficiente alla glorificazione del Fante Italiano l'Altare della Patria? (Chi domanda la parola? Per la gloria del Fante Italiano, «Il Popolo d'Italia», 26-31 dicembre 1921)
Celebrare o piangere? Nelle icastiche parole del racconto affidato ai giornali, all'indomani della fine del conflitto mondiale, Federico De Roberto faceva rivivere <<nell'orrore della guerra l'orrore della natura»: la rappresentazione dei fanti che marciscono nelle trincee era impietosa. Non una macchia d'albero, non un filo d'erba tranne che nel fondo delle vallate: lassù un caotico cumulo di rupi e di sassi, l'ossatura della terra messa a nudo, scarnificata, dislogata e rotta. Gran parte delle trincee s' eran dovute aprire spaccando il vivo masso, a furia di mine: il monte delle schegge aveva dato il materiale per i muretti e il pietrisco era servito a riempire i sacchi-a-terra. L'acqua mancava del tutto e doveva essere trasportata a schiena di mulo, nelle ghirbe, insieme con i viveri'. Negli anni immediatamente successivi alla Grande Guerra l'euforia del ritorno alla pace si trovò così a convivere con il dramma dei milioni di caduti, tanto che alle solenni celebrazioni si affiancarono toccanti commemorazioni, espressione dell'eterna riconoscenza verso il sacrificio dei soldati scomparsi in battaglia2. L'Italia fu tra i primi paesi a istituire nel 1919 una ricorrenza, il 4 novembre, per ricordare la Vittoria 3 , e allo stesso tempo - accanto al pathos delle simboliche e spettacolari parate ufficiali - fin da subito gli italiani sentirono la necessità di rievocare il valore dei giovani militari che avevano perso la vita con la creazione di innumerevoli associazioni di ex combattenti e comitati di parenti delle vittime4, auto-costituitisi per elabo-