STORIA DELL'ARTIGLIERIA VOL 14

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Gen. CARLO :MONTÙ

APPENDICE ALLA.

STORIA DELL' AlffIGLIEl{IA ITALIANA VOL UME XIV

I BOMBARDIERI NELLA GOERRA 1915 - 18

« . .. Le ba.1tcr ic <'li bombarcle dovrebbero essere citate ad una ad una J)erchè tutte scppl:ro compiere sempre il loro do1·ere con qne ll'ar<lirn E! q uello spi1·ito di sacrificio che la Specialità impone)> . ( Com.unica.lo Ile/. Comrmclo Eru1Jremo clcl 31-9-.191"/).

EDI'l'A A OUB.A. DELL A BIBLIOTECA D'ART I GLIERH R01'.IA 1951



APPENDICE ALLA

STORIA DELL1ARTIGLIERIA ITALIANA VOLUME XIV

I BOMBARDIERI NELLA GUERRA 1915 - 18



A

r r J0 N D I O E ALLA

S1.'0RIA DELL'ARTIOL-I ERIA. ITALJANA

VOLUME XIV

I BOMBAR D I1~RI NELLA O U ERR A 191 5--18 1

INDTCF, TEMATICO PRH IL VOLU.M.ffi XIV

CAPITOLO I - Dalla guerm di movimenlo alla guerra localiz.zata - La comparsa dei prlm1 lanciamine tedeschi (I « ;vC1neuwerfe1· ») - La nuova difesa passiva costituita dal re ticolalo spinoso ed il bisogno di una. nuova arma per aprire il passaggio a traverso il nuovo ostacolo passivo - Come viene affron talo e risolto il problema in ll'ra ncia ctl .in Inghilfer ra Una Scuola a Dourges - I primi luuciabombc impiegati dagli austriaci e dagli italiani sul fron te dell'Isonzo - L'Italia is tituisce una Scuola cli bombardieri a Suseg:ma - Compiti della Scuola - Il reclutamento del personale della nuova artiglieria cla trincea. CAPITOLO II - L'iudustria nazionale di guerra all'aprirsi del conflitto mo:udlale . Suo sviluppo - Cenni somma ri sul materiale delle bombarde - La bom:batcla da !'IO A . La bombarda cla 58 A . La 58 B - T,a bombarda da 150 e du 320 Tipo M:aggiorn - :La bombarda da 24.0 G • Munizioni, armamenti ed attrezzi - Tiro ùc~lle bombarde • Avver tenze speciali per ìl tit·o - Inconvenienti di tiro - La,ori w terra · Trasporto del materiale - Puntamen to e tiro clelle bombarde - Impiego delle bombarde nell'azione ta ttica. CAPl'l'OLO III - Le prime batterie bombarde costituite dalla Scuola - I Grup1>i ed i Raggruppamenti <li bombar de - Le disposizioni successive del Coma ndo Suvrerno per l'incremento della nuova a r tiglieria da t l'incèa Le prime unità avviate al fronte . L'azione delle bombarde durante l' offensiva sugli Altipiani - JJattacco con gas asftssiantl snl San Michele - J,a preparazione alla 6a. battaglia dc ll'Tsou7,0 - Schieramento delle bombarde dal Sabotino al mare • Compiti ecl obiettivi. CAPITOLO IV - La s~ battaglia clell 'Tsonzo • L'impiego delle bombarde dal SabOtino al mare - Il primo battesimo del fuoco del Corpo dei bombar-

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INDICE n :r-1.\T !CO Pli:it Il,

VOLu?l!E X IV

dled - Gli clielli distrnltori 1:-ulle Linee nemi<:11<' - J}apercura dei nuchi apre la via nlla viLtoria delle nostre fanterie - loJrnismi iod il·ichrnli e colletti vi - La conqnista di Gorizia e del San Michele è suggdla ta dal sangue dt SO uffi ciali e cli 59li g regari bombarùieri - Giudizi espressi sull'azione delle bombarde - E tli.sodt durante la batt:1glia - l.a , .., l'&• e 1t1 9a battaglia dell'Isonzo - Butrano io a7. iouc anche le bombarde da 240 L - Le opcrn¼iOni d i guena nella r egione del Pasnllio - Le due otl'.ens ivc del settembre e dell'ottobre - La conqnlsl:a del cc J'èmcttone » e <lclle posizioni di quo ta 1085 - Parte episodica . CAPITOLO V - La bombarda Van Denreu - C:1mtteristiche essenziall L'orùinameur.o nuovo delle batterie e dei Grn.PJ)l lii borulml'de - Anrucuto delle balterle ùa 240 C e :l,,JU L - Le bombarde d,1 58 B raggruppate iu sezioni di tre armi ciascuna - Assegn az ione delle n uove unità bomba.rdieri alle Grandi UnH:'t - Vasco movimento di uoruini e di materiali - Studi ed esperimenti per i lavori in terra per le posLa¼ioni borubarde - La r otazione del p ersonale che IHt appartcuulu a l Corpo dei bombardi.eri - Proposte per In conservazione ùella Specialità bombardieri nnche in tempo di pace - Sguardo retrospettivo sul primo anno di vita del Corpo dei bombardieri. CAPI'.l;OLO Vl - Aumento cll unifa dcllè Forze Armate - Il graduale aumento <lclle unità bombardie1·i - La bombnrda da 2·10T,. e la bombarda da ·100 Personale destinato alla Scuola <lì Susegana - l 'rogetti e direttive per le opernzioni olieusiw della 1n'imavcru 1917 - Lo i:;cnccllierc delle opernzioni prima veri.li. - Vorgani7.zazione difensiva austriaca - La fortUn¼ione di Ra:;gn1ppamenU e di Gruppi bombardie ri nss~\gnati R.llc Gramli Unitìt che dQvranno partecipare alla 10a battagliu dell'Isonzo - La 1we1la1·azione alla battaglia da pane dei bombardieri - Le vnrle fasi della battaglia sul medi.o Isonzo e sul Carso - Le operazioni sull'Al topiano d i Asiago del giugno HlJ.7 - Le opera:.1loni. n ella r egione del .l:'asubio rimandate. CA l'ITOLO VII - Richiamo alle a X orme d'impiego cl elle bombarde>> - Nuove unità bombardieri da 2-JO A - I lanciabombe da 76 llllll. - L'intenso lavoro di formazione e di addestramento presso la Scuola bombardieri - Le bombarde da 1100 • La prepara7.ionc all'll• battaglia dell' I sour.o - Gl'aude trasferimento ùi unitit di bomba1·diel'i ordiuato dal Comando Supremo dalle Armate degli Altipiani sul fronte del Medio e Basso Isonzo - La bombarda francese da MO - L'organizzn7.ione clifensirn da 'rolmino al mare - JJo schieramento delle bombarde - La l)at.taglia. CAPI'.L'OLO VIII - Attività della Scuola dei bombardieri durnnte e dopo la a Baiusizr.a » - Questioni di riordinamento del Corpo d el bombardieri Rola7.ion c del personale - Le prime noti zie d i una possibile offensivn austro-tedesca da Plczzo al mare - Disposi7.ioni cli tarattere difensivo emanate p er fronteggiare l ' attacco n emico - Tl prologo dell'offensiva iniziata il 24 ottobre . I bombardieri sl battono sulle loro posizioni ed in.i-

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ziano il ripieg:amculo soltauLo élopo d ' avern e t·icén1to l'ordine - F,l)isoo.11 dur:rnte l'offcusirn - J I ripiC'gamento - La cc Helaziouc >> del l'omaud o <ld XLTl Corvo d'.\rnrnta sul t:oruport:rn1euto d1•i bombardieri durante la l'!" tirnla - Le prime disposizioni cm,111:1.tc dal Conrnuclo tlella S<'uola vcr il rionlìnameulo dei H:1ggrup1>nweuti giunti nPi pres,::i tH Snseg:nn:1 - J1 u·asfel'imeuto della Scuola a Sa~suolo · Formazioni di HaJ?grnpp:unent i e <li G1·u1)pi provvisori - La coslituzione di sette Reggimenti bombnnlieri · Le b1·igate bombardieri-fucilieri 1: la loro ent ra ta h1 liuea s ulle Jlosiziòui fld riave . I RaJ?gruppameuri, 1 Gr up))l e le hatterie bombai·llc disponibil i presso le Al'l11a te - Le sezioni cla :\8 H d isponihìli dopo il ripiegamento al Piave - Cousiclerazioni su tntl:o il 1017 e sn ll' altiYilì1 :<rnlra dalla Scuola in tale periodo. CAPI1'0LO IX - La p1·ima l'isc:ossa delle nostl'e .l:'orz1, Armate clopo la bal. tnglia d'al'l'csto , L;,1 battngliu cltii 1< '1'1°<' Jion tl >> :::ull ':tllipiano di Asia~o • I bombardieri riaffermano la lor o fede nPlla ,·ittoria delle nostre armi L'is tituzioue cldl'Ispettormo tlei bo111l.iardied - Suo ordiuamenro - Corn nudi e ,;enizi dipendeuti · La gradua le al.Lna:1.iout' clell'ot·J!:rni co <lei bombardieri fissnto dal Comando Supremo il 4 <lièrnnhre l!l17 - Studi e proposte i11lesi a subordina re l'attuazione del uuo,·o organico a crite ri elastici. meglio risponclculi alla sitnaz!oue ecl alle e;;ig1!11ze clcllu gu<'rrn n riarmo graduale di sei Heggimeu ti bombardieri-fuclllcri - T,n situazi one del Corpo clei ùombanl ieri al 30 moggio 1!)18 - L'Austria preparo uua nno,·a offens iva contl'o l'Italia facenclola prececlere dall'atta cco snlla sella del 1'onalc - La con(] nista dei «Monticelli» clu parte clegli italiani - Hin.;suuto dell'operazione - Concetti clell'offeusirn nemica - L{) schieramento dell e for.r.e ilaliane ccl allea te clall' Astico al 1uare - T,:1 sltuazioue dei Hc:parti bombardieri la i,era del 14 giugno - Gruppi e batleri e bombarde di tutti i calibri ed il 2'> HegJ?imem o bombardieri,fucilieri meritano la cit.t· zione all'Orcliue del Giorno tlell'E!<1?rc it0. CAPITOLO X - Pro\'vcùiillentl organici prc.s:i tlopo la 1.>nttaglia del Pian: . La situazione dei 1.>ombardieri al 30 giugno 1918 - La « JJomba l:'in,·e >J • Situazione rnllitare :sul fro11tn Hali11110 - 11 !)inno on:ens ivo del Com::UHlo Supremo l t:-i li:1uo e lo schle1·atncuto delle due fo1·ze b<'lligeranU - Le uuitì1 di bombard i,wi cbc presero parte nlla battaglia di ,ittorio Yeneto - R elazione dcill' lspettoralo dei IJombnrclleri sullo. c,·cuwnle si!':tcmoziouc <la dars i alla Spcda)ilil borubanlie1·i dopo l'armistizio . IUassumo 1lelle nttività s ,-olle clall'l spetlorato dei bomhurclieri <lal 1c febbraio al :n clicern· bre 1918 - Scioglinwuto cli 1·et1arti bombardie ri - Sc:iogl imento tlella Scuol,1 e <lel Devo,;ito del bombul'cllc1·i 1~ crea zione pro,·yi,;1Jria cli uu Uf·f\ cio Stra lcio.' CAPITOLO XJ - l bombardieri italiani nella .Mut:ech,ui:i Serba • .La cosrltuziooe del LI Gruppo bomhartle - Le azioni di guerra alh~ (Jtinli p resero parle le battel'ie del LI Grnppo · Cn ricordo sui bombar<lil•ri di :llace-

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INDICE TEMATICO PER I L VOL UME XIV

donia di un pubblicista italiano - Episodi di valore individuale e collettivo - Il « Foglio d'O rdine>> n. CCLIX-bis del Comando della 35a. Divisione Scioglimento del LI Gruppo - I morti, i feriti e le ricompense al valor midonia di un pubblicista italiano • Episodi di valore individuale e colletlitare d ei bombardieri del LI Gruppo - Riassunto gener a le della ,forza (ufficiali e truppa) che appartenne al Corpo dei bombardieri durante la Grande Guerra 1915-18, ripartìta per Armi - I bombar dieri morti, f erit i e decorati. EFFE.M ERIDE DEI BQ:)fBAHDlEHI. NO'l'lZIE BIBLIOGRAFICHE E DELLE FONTI PER IL \ 1 0LlìME Xlv. INDICE DEI NOMI. INDICE DELLE ~fATERI E . INDICE D:ELLE ILUJSTRAZ10NlL

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DI

COMITATO

REDAZIONE

PER IL

VOLUME XIV DELLA PARTE QUARTA

I BOMBARDIERI NELLA GUERRA 1915 - 18

t

Prof. Ing. CARLO MONTè GENERALE Dt DIVISIONE

Collaboratore : FLORES Gen. ILDEBRANDO

Segretari di Redazione: FLORES Gcn. ILDEBRANDO (pt·cdetto) ~·rEF.ANELLI Ing. EMILIO

CORRISPONDF.NTI (Scritti, ,nuJmO r le o ri<:Onli versoncili 11nvia,l!i in oun1mUazionc da anticM iiffioiali bombardie·ri,) .

A~DHEAKJ P ., generale: « l\lemoric sul 12° H:iggrnppamcnto bombardieri ,,. ANGELOZZI Il., generale: « A~ioJJi . clel 4° Raggruppamento dal giugno al · novembre J917 ». .ARCHIVOL1'I C., gcnen1le : (< Memorie sul 1±0 Raggruppamento» . .A'CGUSTI G., ten. colonnello: «Dati sulle batterie 150"-, 181.. e 30l a». BAHGAGLI PE'l'RUCCI F .. tcn. colonnello: « Diario cli guena di un bombardiere ii. BASSO A ., generale: « Memorie st01:lcllc del XXX Gruppo >1. BIANCO DI S. SECONDO E., capitano: << .l[emorie e scritti». BIEGO DI COS'l'A BISSAR.A C., colonnello: « Memorie e dati sul VII Gruppo » DIKE'l 'TI M., <·apitauo: (< La 179"- batteria ùal lugllo all'ottobre 1918 n. - « La 270'' batteria dal giugno a l novembre 1918 >l. IIODRIDRO m., tenente: cc Diario, scritti e memorie i>. BOVF) G., colonnello : <( 11 compito delle bombarde nella guerra passata ». BONO M., gene1·ale : « Diario, memorie ed appunti i> . CALVI DI BTDRGOLO C., cnpitauo: ccLa lll5• l>,.t Lteria dal febbraio 1017 :;i). l'aprile ;1018 >>.

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COitRl.SPONDI.H,'l'I

CA Ri\HKATI G. , colouuello : << AP1,rnu1"i e nwmorie snl G·ruppo cla lui conrn nclato faeen te pinte del Raggr uppamento corna11clato dal colonn. K Gi11rn. pietro >> . CAS'.I:ELLANI 19., maggiore : « Memoi:ie P<~rsonali. Articoli necrologici». CHIERA DI VASCO G., tenente : « Mmnorie, appunti, scritti sulla 132"- batteria l> . CILENTO R. , colonnello: « Memorie e dati sul XV Gruppo>> . CIT'.l:ADI.:q E ., col.on11dlo : e< Il IV Gruppo bombarclieri. clal. 3 agos to 1917 alla battaglia del. Piave del giug110 1918» COL ETTI F ., tenente: « Jl mio servi?.io nei bombardieri clal febbraio 1917 al nOl'E!IUbre 1918 ». COSENZA F ., gener ale : « Diario d i guerra >J. CRTSTANI L ., colonnello: « L 'S0 R aggruppamento bombardieri dal J.6 ago:;;to al 26 settembre J.917 >>. · D'AFFLITTO C., ten. colonnello : « Storia di guù1-ra della 90• batteria i>. D'ALBER'.l'AS A., ten . colonn<!llo : <cRicorcli della 68• battel"iH bombatele >>. DAMIANI A., generale: <e Diario cli guerra e memorif! dpi Gruppi XXII e LIII l> . DANELUZZI D., ten. colonnello : e< MernOrie personali>> . DE CAROLIS U., colonndlo : cc La J.()a batteria dal luglio l!l16 al maggio J917>; . DE LUCA G., tenente : « Memol'ie person;.11i )>. TlE MAESTRI A ., colonn ello : « Le vicen de clell'XÌ Grnppo dal marzo 1016 ,tl· l'aprile 1!)17 i>. DR S'.I.'ROTIEL E ., tenente : cc :ì\{emorie " · DIAN G. D ., gener ale : « Hicorcli del XL Gruppo bomba rcle cl all'agosto 19.I.6 al settmnhre 1917 >>. ])!VISI F·., capitano : « La 85• baltcri;.1 bomb:.1rl1C dal maggio 1917 al g iugno 191S». FERRINI F., gener ale : « Memor in persona li >, . FORFORI T., capit:.wo : <e Appuml e elio rio cli. guerra ». GALLINA A., t enente : « Me1norle, scritti e clial"io )) . GAS1'ALDI DI SA.N GAUDENZIO C., capitano : cc Appunti e diario cli guerra>' . GELLI G., colonnello : <e R icordi del XLI Gruppo bombarde». G ENNARELLI L ., colonnello : <e Le vier.mde del XL V Gruppo bombarde ». GIACCONE F ., capita no : ((Dati, u oti½i.e e memorie sulla 131"' e 132" ba.tteria >>. GIAi\{PTET.RO E., colonnello, << Diario, scritti e memorie" · GIRA UD C., av v. rnagg. : « Raccolte ù Collezioni fotografiche» . GTJIDOBO.NO CAVAL CHTNI G·AROFOLI E., capitano: « Diario di guern, della 176• batteria ». LAMBFJH.'l:JNI. A., colonn_ùllo : << Appunti, scritti e memorie person ali>>. S., colonnello: « Appunti, scritt i e notizie " · .LO F OCO M., maggiore : e<Appunti e m emol'ie sul CX Gruppo». M.AL~['ESE E ., gener ale: cc Scritti, memorie, dati e noti½ie » . MAR'.l'INI. F . i\:I., tenente: « Diario di gm~rra ii .

r;rvr

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XI V-


COIW) SPCJNDEr:n

MA1/.½A 11:L, colonnello : <e Cenn i sulk bombanl<' - La 1:i8~ battN·ia bombarcle .,. lVIEHCURl V., 1·en<iute : « Appunti e memo1·ie "· 1VIISET1'1 K , t enente: <e ll:l.emorie e a ppun ti sulle batterie 22a. e 33• )>. i\HX::S-ECI V., gcn<~rale: <e Sci:itti, HH:!mori<! e no t i,1ie su un <.rnppo di batterie da ;1.00 ». MO~~PU' C., generale: e< Cenni sul 9:i Haggrnppament:o bumbatclieri >i. MONTAGNA R ., tenente: e< .Appunti e memorie pen;;ouali .» . MORO l <'., colonnello: <<Hicordi del VlI Urnppo - Tl 2° Haggrupvamen to L'8o Raggruppamen to da ll'ottobre 1.!)17 all'aprile J91.8Jl. ODE'.Fl'l DI MARCOR.GNGO F ., tenente: <e Sc1·i1'ti, memorie e noti½ie sulla 20a batteria.>). ORS.TNI D., ten. colon nello : e< Ri<:<>t'<li della :i" batteria ,; , PALIERI C., colonnello : « Il XIX Gruppo hombar<k ,, . PANIZZERA E., tenente: « Scr ittì, memoi:ie, notizie, info nm.t½ioui >>. PAOLO'l"l'l 'l'., colonnello : « Memor ie ed appunti sul X\7 Il Gruppo>>. PELLIGRA R.. , generale : « Appunti . cl ia ri o e memorie clella 13\l"' e HO" batteri.a». PELLIZZARI V., tenente : <( Apvnnt.i, scri'tt i e llll'!ll1orie relative al VII Gruppo>>.

POMETTI A ., colonnello : <e Bombarde e bombardieri • Confcrcuza lenuta. il lll gennai.o 1922 agl i ufficiali del 19° Heggimcnto a r ligliel'ia i>. HIGHE'.r'l'.I. A., ten. colonnello : ,eMemorie e dati sullù Scuola di Susegana». HIV A l' ., t en. colonnello : « ·te vicende del XXXV Gruprio bombar <.li<?r i » . R.OGGERI G., colonnello : « Memurìe e 110Li,1ie sul XX Xl Il <) ruJmo >>. ROGNET'l'A F., colonnello : « Appunti sulle origin i della. Scuola cli Susega na ·, . SCHIANO U ., colonnello : ccLe vicende del I,I Gruppo nella ?lfaceclonia se.rba "· SER,l k\. B., generale : e< Appunti, m emorie e dati. ». SILICANI A., ten. colonnello : ccIl XXIV Gruppo tJomba rcle al Passo Buole Il VI Grupp o snll' Altipia no <lei S~\tte Comnni. SIT.,VAKO C., colonnello : « ScriLt.i e memorie sul XXI Gruppo» . SIRACUSA S ., tenente : « Di:irio cli guerra, l':C: ri tti e memorie n. SOLBRI G., tfmE•nte : e< Bicordi clell a <15" batteri.ti bombar de». SP..;t~O' F., gener ak : « LT1° Haggn1ppa111<'11lo borubardierì nella battag\i3 del giugno J.918 » . 'l'EODORANJ. E., capita no: <e Appnnti person1,li, scrilli, memorie,,. UBERTIS C., genera.le : <e Appun t i, memorie e dati sul CX Gruppo» . VALLE L ., colonnello : (< n Conte cli Salemi. mi.tragHere e bomba rdier e i> . VALLERI1'I M .. cnvitano: <e ::kritti, m<~mori<~ e appunti sulla :Il" batteria >> VA1'Dl!;K HEUVEL 11:C., colonnello: (( Memorie 1·elatiYe a l CXIV ( h'UP,PO )). VERGANO G ., colonndlo : « n XIV Grnppo dalla sna costitn½ione a l lG ottobre 1910 ». VIGNOLINI N., tenenle: « Memorie, appun t i e monografie >l. 7.A.\ lKONI U ., maggior e : cc i\fomorie sommarie, appunti <i :::critti >l .

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XV -


NO'l'A DELLE .ABBREVIAZIONI

2-JO Ali.

240 alhmgate

2,wc.

2!0 Corte 2,10 Lunghe

240L. 24.0L.A.

Scz. Btr. Gr. Gr. Ris. Ilaggr. (,t. o q.

240 Lunghe con allungamento

Sezione batteria Gruppo Gruppo di Riservn Haggrupparuento Quota o quota

c. s.

Comando Supremo

sold.

soldato

bomb.

bombardiere

capor.

caporale caporale maggiore

cap. magg. sergt. sergt. magg.

serg1ente sergente maggiore

[lSj).

aspirante

sott.

sottotenente

ten. capit.

tenente capitano

magg.

maggiore

ten. colonn .

tenente colonnello

colonn.

rolonnello

Gcn.

Generale

ìl(aresc.

:ìlfarescial.lo

N .13. - I nu meri indkanti i Corpi <1' Annata, i Battaglioni ed i Gruppi cli bombarde sono scritti con cifre rornall(~; i numeri portati dalle Armate, dalle Divisioni, dai Raggruppamen ti, dai Reggimenti, dalle batterie e dalle sezioni bombarde, sono scritte in cifre arabe.

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PREMESSA AL 14° VOLUME

Fin dal giorno in cui dovetti, per ·Causii. cli forza maggiore, lasciare il Comando del 9° Raggrupp·a,nento bombar·de per entrare in un ospeclaletto da callljpo, mi ;proposi di raccogliere quain to più materiale mi sarebbe stato possibile al fine di scrivere e quindi di tramandare ai 11ostri successori quello che .d ai bombardieri era stato fatto ·durante la grande guerra. Ma ultimata la guerra incontrai tali ·e tamte di:ffieoltà, per trad:urre in atto il mio proposito, per il quale roi era iindispensabile poter radunare scritti, notizie e memorie dai varii colleghi, sicchè malgrado ogni migliore mia buona volontà do vetti rinunciarvi, nell'attesa che qualche antico collega mi vo lesse da.re una mapo a, ricercare tutto quello ehe era assolutamente indispensabile per poter descr ivere quello che fu fatto dai varì Raggruppamemti sui diversi fronti delh1 nostra guerra. l!J tanto più si acuì i(n me il desiclerio di poter realiz.zare il mio primitivo proposito allorchè, ,purtro1ppo, tutte le Unità bombardieri furono sciolte e scomparve quindi dagli organici della, noi:,tra Arma quello dell'Artiglieria da trincea,. Solamente qua;ndo il compianfo generale Giacinto Sachero fermaménte volle che al monume11to metalìico all'Arma 1101 stra si accompagnasse il monumernto storico, io mi çlissi che la rn,uova, ma ormai distrutta Specialità bomb;;tr<lieri avrebbe potuto in qualche modo essere ricordata . Ma le difficoltà incontrate e sovratutto la seornparsa immatura. del gen. Sachero fece1·0, per una seconda. volta, ;:irenare le mie speranze seppur non rimmciare all'impresa. Allorqu:rndo però nel 1930 iniziai. il lavoro di ricerca dei materiali per la compilazione della Storia gernerale delF Artiglieri;1 italiana, si riaccese in me la spera,n,7,a che anche la Storia clei bombardieri potesse trovare finalmente la sua realizzazione. Fu allora ehe 1per ,prezioso sugge1'imento ,d el compianto antico · coindiscepolo, collega ecl amico, gen . Emilio Giampietro, -

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l?RE::VIES,SA AL XlV VOLU i\lE

che durante Ja grande guerra aveva brillantemente comµndato un Raggr.uppameinto bombardieri, seppi che il gen . Flores già a.ve,ra fatto 1111 tentativo del genere cercando di ordinare l a (l oeumentazion e che, seppure scarsa, egli era riuscito f-l procurarsi. Ricorsi a.llora al preloèlato gen. Flores ed in pari tempo mi rivolsi al gen. M1altese, fornhtore, Co;rna.nclante, Direttore della Scuo.Ia cli Susegana, e da lui potei ottenere nòn soltanto tutti i mnteriali che egli aveva raccolto (~ conservava, ma altresì avere notizi.c ed' informazioni che mi furono in.vero preziosissime per poter rintl'acci.arl~ superiori, colleghi ed inferiori che, per aver appartenuto alla, Specialità,, potevano forn ire ntili indieazioni in proposito. Qn esto ]µ vorio di ricerca noin fu ,n è facile 1 nè lieve perchè fatto a tanti anni cU distarnm; e però con tali materiali, e con quelli direttamente raccolti e avuti dall'Ufficio Storico del Mini stero della guerra, il ge:n. Flores, sul ceppo del suo primitivo lav,oro, riuseì a ,concretare l'intero volmne -XI V che, pur tra i fragori cli qn<~stn crnc1ita nuova guerra rnondia.le, potè essere definitivamente compiuto in attesa di giorni.i migliori ,per essere pnbbJicato. Pertaa1to, neppnt' così. qnesti seritti vogliono e possono es-· sere ln storia completa del Corpo dei bombardieri, perchè per essere tale la ,cloc nmentazione dovi·ebbe essere estesa ed ampJiata per moclo che le gesta de]]e singole Unità e la condotta dei sfo1goli bombardieri - ufficia li e gregari - potessero tronu·e in essi degna e meritata menzione. Narra,ndo gli aNvenimenti più s;~lienti ai quali parteciparemo i bombanlieri, ed inqnaclrandoli nel1e operazioni di guerra più importa.nti t ra quelle svolte dal nostro Jtsercito, ci siamo is,pirati an o scopo precipuo di re,nderc omaggio alla memoria cli t ntti i combattenti ,clel1a Specialità caduti .sui campi di b_a ttagliµ, e di ri.chianrnre alla memoria dei -snperstiti ciò che essi op(~rarono, al c11i ricordo Panima rivive i pericoli e le sofferenze cli allora, ma si sublima nella fede e ,nell'orgoglio dei tempi vissuti durante la tormenta éli circa tre ann i di sacrifici e di gloria imperitura.

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P.Rf,;è\fESSA AL Xl V VOLUh.lE

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Durante la grancle gu er1·0 fu costante e conch1mato segnacolo in vessillo il bi,nomi.o << F'.AN'l' f( l·U A ~.AR'l'JGLIEH.JA )), e incontesta hilmen te il Corpo ehe pet p-rimo fn , IJ(~r sua <l.cstina :r,ione, p o1-tato a darvi vita ed anima . fn proprio quello dei bombardieri; e 1n on soltanto perc·hè l<~ 11 ostre Unitù -dovettero siste mativamente agire nelle trincee, <~ lah olta anche av;:inti e-cl oltre di esse, ma altres1 perd1è bombal'-diel'i. furono promiscuamente fant i, cava li eri ed ar tiglieri; sic:du~ tutti insieme ind isti,ntnmente furono accomunati ne.l dividc~re i sacrifici, i pericoli, le a,nsie dell'atteS!:1 1 e l'inebriante entusiasmo de.ll'assaJto coronato dal successo. Gli artiglieri, di'ventati 1)()mbnrc1ieri, furono orgogliosi e gelosi del compito ehe veniva loro 1pcr tal modo affidato ,presso i fanti in trincea : le nostre Un irà, risentirono tntro il benefico maggior influsso delle tradi.:r,ioni d ei brilJan ti eava lieri - élragcmi, Ia111deri e cavDHeggeri - trpsform ati anch1 essi in fanti e bombardieri; e furono quot idiani trestimoni del valore vera mente eroico ed infa tica.to delle nostre fa nterie . Al gc,n. B'Jores, a.I gen. Ma ltese e alla memoria cle] gen. Gfampietro esprimo qui t utta la mia più sentita gratitudine, menti-e ~}l'Ufficio Storico del Ministero de]) a guerra rivolgo il più vivo l'ingraziamen t.o che esten do co n rieo1nosceut e pensiero ai colleghi ed amid che fornendo scritti., memorie e ricordi personali, ci permisero cli. dare forma, e sostanza alla ,nos tra narrazione. Ricordando nl popolo it:c1Iia111o ll Corpo dei bombardieri noi speriamo cli. essere r iuseiti a volgruizzare Ja vit a breve, ma pu r cosi ricca -cli gloria militare, cli mi Corpo del quale la P atr.i:1 non de\ e ignorare le alte benemeren,1.e per l'apporto da esso da ti 1 aJla vittoria del 4 novembre 1918. 7

TJellia.gio,

4 dicembre

1941., 0A,RLO MONTÙ

'"" XIX -



CAPITOLO

I

DALLA GUERRA or Jv10VJN\ENTO ALLA GUERRA DI TRIN: CEA---;, LA COMPARSA DEI PRIMI LANCIAMINE TEDESCliI ~ LA NUOVA DIFESA PASSIVA COSTITUITA DAL RETICOLATO SPINOSO ED IL BISOGNO DI UNA . NUOVA ARMA PER APRIRE IL PASSAGGIO ATTRAVERSO IL NUOVO OSTACOLO PASSIVO ~ COME VIENE AFFRONTATO E RISOLTO IL PROBLEMA IN F RAN CIA ED IN INGHILTERRA _, UNA SCUOLA A BOURGES - ( PRIMI LANCIABOMBE IMPIEGATI DAGLI AUSTRIACI E DA GLI ITALIANI SUL FRONTE DELL'ISONZO - L'ITALIA ISTh TUISCE UNA SCUOLA BOMBARDIERI A S USEGANA - COM, PITI DELLA SCUOLA - IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE DELLA NUOVA ARTIGLIERIA DA TRINCEA . . 0

Dopo le prime battaglie <~omhattute nel Belgio e sni campi tli Francia d(~l nord -est, alJ.'inizio della grande guerra, nell'estate del 1914, Je operazioni militari andarono perd(~ndo gra-tl nalmente molto del loro din amismo iuiziale ,per assumere una torma nuova cli lotta avente carattere di logoramente. Con « la corsa al ma-ie )l, c:h(~ sintetizza il tentativo <1i aggi.ra:metnto -dell1orJo est(~rno (lcl fronte cor, fol' ze prelevate dai S(!ttori più tran-· quHli, si iniziò fra i <l ue eontenclenti il progressi vo ablmndono della gnerra di moviuwnto; Je fronti di battag-lia si avviarono nlla srtabili7.zazionc, e 1H « g uer ra cli eol'c1one )) au<lò poi grad ualme.nte esl'enclendosi a11cl1.e negli alll'i sc:ucthicri cl'Eul'Opa non m è110 imp01:tn,nti. Questn. tn110Ya forJlla beHien. nou sca.tnr'l l1n:Un c:rear..ione cli. n nove eonc:czion i stni fog ic h e : i .a II e <~serciti più di n n mid e pi ù battaglieri d' Emopa, ùopo essere sta ri portati e costretti ,Hl « un cqni.libl'io (l'imp otenza >), - irn1ovinata d efi.11 izi.one cl n ta dal gctJ1. Cot~efli - , pressnti dalJa rn~c-essità di Lrovare ,n el terreno una tempovanea prntezione che d11rnnte un ' adeguatn sosta l

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DALLA Gl:ERR,A DI 1'!0VJMIDN'.L'O ALLA Gli ERRA 1)l TRI:-.ICEA

coITTsentisse loro cli fare larga pl'ovvista cli nuove energie, sentirono il bisogno di ricorrere all'uopo ad una serie di lavori. di fortificazione C:ampafo, talora esagerati in esteusio111e ed in profondità. Fu così che in breve tempo, e per centinata ,cli ldlomet ri, dal confine svizzero al Mare del ~ord, sorsero solidi trinceramenti preceduti da vere bnrriere di siepi. di filo di frno : e men.tre gli eserciti belligera111ti, immobiliu;ati dietro mastodontiche opere campali, perdettero la capacità di reagire effica<:em<mtc e di svincolarsi da quegli ostacoli che impedivano ogni ripresa di movimento, d'altro lato i tiri delle a.rtiglierie 8i. di.mostrarono inefficaci contro i reticolati; sicchè ogni tenta rivo di superamento di tali barriere finiva sempre per concludersi con gra.vi perdite, assolutamente sproporzio,n ate ai mod0sti risultati consegU:iti. T·a le situazione :parve da1:e · ull'1 colpo mortale aJJa Te0ria per cui :fino allora. si era ritenuto che l'attacco dovesse sempr·e avere vantaggio sulla difesa: pareva essere ora vicev<>.rsa la difesa che ,per effetto dell'impiego dei reticolati di filo di ferro acquistasse preminemm nella battaglia, e p.oteva quindi sembrare che i reticolati avrebbero fatto vincere le bµtt ..1glie a ma.lgrado .del più sublime eroismo degli attaccanti. Per contrasta,r e il rapido diffondersi di una simile erronea parve,nz.a mon vi era che t rovare un mezzo o:ffensivo capace cli aver ragio,n e dei reticolati : urgeva quindi far ricorso acl un materiale robusto, di costruzione rapida ed eeonornica, di facile trasporto e cli sollecito scrvizfo, sia nei riguardi della bocca da fuoco che dell'affusto, e cbe lanci.asse munizioni dotate ,d i grandi. cariche di scoppio, proietti cioè che, all'atto della loro esplosione, urtando sui reticolati avversari, dovevano essere i•n grado di funzionare ,come potenti bombe e quindi capaci di distruggere ostacoli e bersagli formati da si.epi ,d i fili metallici, sconvolgendoli e rompendoli così. da aprire, attraverso i grovigli spinosi, dei varchi di passaggio per le fanterie attaccanti. Il raggiungimento di tali condizioni e di tali effetti era ·divenuto condizione essenziale alla riuscita degli attacchi; altrimenti si sarebbe r~petuto senza fine lo spettacolo aingoscioso per cui, nell'impeto dell'attacco, ondate cli truppe, nell'impossibilità di superare i retico-2 -


DAI,LA O UERRA Ol ì\IOVL\lE::-l'fO ALI.A G UERRA DI TRINC8A

lati, dovevano forr,atamente arrestinsi mentre le armi. automa tielle della difesa nemica avevano hnon gioco. L'apparizione di siffatta J1UOYa << nrma antireticolati )) non dev'essere pertanto considerata come la riesumazione deDa vecchia bombar<la clel secolo XV, mentre poi non bisog,n a comunque credere che l'averd fatto ri.cOI"so, studiandola ed adottandola, abbia. rappresentato un nuovo · ocl originale ritrovato del momento. Per poco ehe ci si ri porti alla guerra russo-giapponese del 1904-05, e si richiami: alla memoria il largo campo di studi e di esperienze dischiusosi dopo quel conflitto, è facile rintracciare il filo concluttore che allaccia gli ·avvenimenti di allora con quanto è a,pparso una novità sul fro1nte francese nei primi mesi della guerra . Già nella guerra di movimento <:ombattut a allora tra la Russia. e il Giappone, l'impiego di artiglierie ,d i medio e grosso calibro (a Liao-Yang le bocche da fuoco da 149 mm. segufrono le fanterie giappoMsi come .fo altre artiglierie leggere; a Mukden parteciparono all' aziQne addirittura gli obici da, 280) , aveva costituito una rivelazione per le Potenze occidentali d'Europa, che nella dottrio:ia del1a guerra campale segnivall.lo ancora fedelmente gli insegnamenti scaturiti dalh1 esperienza della guerra franco-prussiana ·d el 1870-71. Nella. guerra russo-gia,pponese i due belligeranti, oltre a dare un nuovo indirizzo all'impiego delle artiglierie, ricorsero anche a mezzi offensivi e clifemsivi quali i reticolati di filo di ferro ed i lamciabombe, cbe da. qualche osservatore europeo fu. rono considerati armi sleali, il cni impiego erit da proscriveTsi in una guerra t ra popoli di razza bianca. Naturalmeute 111011 tutti gli Addetti militari europei giudiearono allo stesso modo tali nuovi mezzi; e fu così che in Germania negli anni 1906 e 1907 furono subito inziate esperienze i(n proposito che si conclusero nel 1911 con l'adozione cli un fanciami111e pesante, del calibro cli 250 mm. avente una gittata di 420 m .. e al ·quale fu dato l'appellativo di << Minenwerfer )). Nel suo complesso la nuova arma pesava kg. 1077, lanciava un proietto ,d el peso di circa 100, kg. ed aveva. il compito di fra n-· t umare e distruggere ii1 determinati tr~ttti qualsiasi ostacolo costruito dal difensore, onde agevolare alle proprie truppe at-

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LA COMPARSA DFJt PR°MI LA)INCI AM I l\):) TJDDES()lll

taccm1ti il passaggio uUraverso ai varchi aperti dallo scoppio delle bombe. La nuova armn, fu s nhito Hsseguata a repnrti cli ,nuova for ma;,;ione - una Compagnia per ogmi Dattaglio11e del genio -,

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Fig. 1. - Minenwei-:Cer teclesca pc~sante iu 11ostazioue.

<~ frattttnto è.onth111arono gli s tudi e gli esperimenti di altri

ordigni del genere. Nel U)12 fu sperimentato, e quindi adottato, un tipo medio di minen wcrfer di calibro 170 mm . e con gitb1ta ,di 800 m. ; la bomba pesava :')0 kg. e uel sno complesso l'a1·ma pesava cìrca 800 kg. Con (111 csti precedenti di stud i e di rea]i ;,;~


G L I STUD I P I.;it l : N 1.-:\ N(;IA i\llNr. IN Vi't,\KCJ,\ I:: JN JNG lll L'.l:ERRA

zazioni, nella priru.wera del l!llJ l'Ese1·eito tedesco poteva già. di.sporre d i 70 m inenwP1·fer pesanti cl el l° tipo, e di 116 di tipo m edio. Inizi n.tasi ) ,.1 grande g 11<•na , ili G enna ni n. fu sperirn en tato e a dottato a n ch e un tipo lcg/.!ero cli m i nenwc1fot d i calibro 7G mm., con gi t h1ta di 1.050 m .. capa <·<' cli laneia1·e una bomba cli kg. 4,750; t11e·1 sno compless o q ncsta n n ova nrma ·pesava k rio· · 275 . Qo·ni CoillJ):l [!TlÌa cli rniuen we1·fc1: er a <'Ostiluita. con b 6 a r mi dei tre t ipi e c-ioè era l'orin ata sn 3 Ser.ioni di 2 ni-rni l'una (2 1Pesauti, :.! m e<l ie e 2 legger e) . Pare ch e l' impiego di. 1uineu1werfe r sia s t nto fatto P<'l' la pdma volta d a i t ecles('hi il 1:3 ngos to HH4 all'a t t acco d el ·l'ent e di F lér on nel B elgio . A memoria dei hC' lµ:i s nperstiti. gli effetti dei l a n ciamine furono i!J1 queJhl tircost ,:1111.;1 clan·ero terrificanti; c0m111nque, a confcrnrn della bontù, d ei 1·is nltati eonseg11ili, sta il fatto ch e i tedeschi provYidel'o subito H dare n otevole i11c.rem<'nto ai i-eparti di mine1rn;c1for . tan1 od 1è nel ::ettembre clel 1916 il loro Eser cito ne possedeYa 4ùù p esanti, 674 medi e 1.:H;; legger i; 01c lh 1gosto 1n17 i pes ant i erain n sali t i a 1.38\ i mcdi a 2.331 ed i 1eg-geri n J 2.247 : nel ~<' 1maio mm i rnin cnwerfer rnrcli a cendenrno a :l.47(i ed i leggeri n rn.~!)O e qncsli ultimi nel COl'so cli t al e anno avl'cbbero do n i to tr1ggiunge1·e la c:ospic-ua d'fra. cli 20.000. Il geli. Ro11q11cto·1, ·dell'E~r1·cito fr n,1H'cse, nel la s ua p l'('gevolc opera su « L es C'rnpoumots » nana che dal 1=> scttembl'C al J G novemb1·p 1914, n el ::olo II C01·po cl '.,-\ .1·wata fra ncese cblwro H l amental'si rn.75'7 pctdit,~ dov n te p er In massim a parte ul fuoco ·dei m i ne1rn·erfer ; e a g-gfonge : « i l fuoco cli qnesl"i orcligni oltre a causare di trn zioni e perdite g-tad. c·ol fragore <lcllo scoppio de ll e bombe prodrn·era 1rn effello morale a::sai cle,pdmen tc su ll e t 1·nppe j una sola, cli q11este b ombe cl isttn gµ:e va talvolta mm V(>tntina di metl·i di tennpicno, e 1H forza dell'espl osi one po1vcl'izZt1"a letternlmente i materhlli più vari». Di fron te ni d nnn i loro ai·1'el'ati da cp1estn ,nnovn a 1:m a c1:a ç,

11ntm·ale c·.h.c i fr a1J1.:<'~ tellltasse1·0 una immediata l'ea½ion e ac10pe1·ando, pei- a n alog-o impiego. prim a i mor ta i da 220 mm., poi i cam,oni corti cla 1~5 mm. Gli effC'tti otte11 11ti ton queste ùoecl.J.e cl.n l"u oeo fu 1·0110 not evoli, ma 11 011 esa 11 r ie,11ti : m en I1·e , vi.c>eversa , 1H sitnazione richi <>cleva un n soluzione ndegm1tn e -5 -


GL! STCDI PEH U.\' LA::S:Cl:\ ìl! I NE 1N l!' RAKCJ..\ 8 D i I.\'GlllL'l'EHH A

concreta : il problema ass illainte che si imponeva non poteva limitarsi a trovare una nuova arma capace éli distruggere i minemverfcr, o di neutralizzarne gli effetti : la. nuova SJ)(~<.:iale artiglieria, richiesta dalle nuove esigenze della guerra, doveva innanzi t ut to essere idonea a,d aprire ,d ei varchi per H pn!,:saggio attraverso le cl;if~S(~ a ccessor•ie collo~ate davranlli alle t rincee a vversarie; difese che i tedeschi costruivano co11 reticolati di ferro spinato o co,n grovigli di ferro in nastro t a gliente . Bisognava un b11011a volta porre fine allo spettc1c0Jo deprimente per cui le fanterie attaccant i venivano forzatamente arrestate dai reticolati mentre le raffiche delle armi nutomaHche della . difesa. 1nieteva110 spietatamente vite umane seuza la possibilità di un a reazione; tantochè molti a ttacchi sferrati dalla, fanteria francese 1J1ell' ottobre del ]914 erano stati salllguinosamente respinti. ·dni tedeschi perchè le siepi dei loro reticolati avevano impedit o il proseguime,nto dell'avanzata, dando modo al.le mitragliatrici della difesa di seminare la strage fra le ondate degli attaccanti. Di fronte a q11esti fenomeil1i imprevisti, benchè l'Esertito francese :fin dal 1880 avesse già in servizio un piccolo mortaio ,d i f.acile installaiiion e ·J1 elle opere di fortificazione campale, chiamato cc crapaudeau )), vennero in Francia inizinti studi sistematici per arrestare i danni' ma.tel'iali e morali r>rodotti dalla. nuova arma tedesca ; e nel mese {li a1ovembre del 1914 il Comandante nnchène prese11tò il 1primo tipo di mortaio da 58 mm . il c11i ti.ro diede r is nlta t i assai soddisfacenti. Fu tosto istituita unf.l Sc11 01a a Honrges , ehe assunse il t itolo ·cli cc Oentre cl1inst r•uction artilJerie ·de tranchée >> presso la quale furono con~ tinuati gli studi e gli esperimenti di altri ordigni per trovare una bocca da fuoco che potesse la nciare alla distanza cli almeno 200 m. unn bomba carica di meJenite e del peso di una dieci na di kg., <;hè, scoppia1ndo: riusciss,e a produrre soluzioni di continuità e quindi aprire dei varchi attraverso ai reticolati tedeschi. Fu sotto fa direzione ,del gen. Dumézil che gli studi e gli esperimenti effettuati portarono in u11 primo tempo all'adozione di una bombarda da f>S mm., alla. quale ue seguì a brevissimo tempo una seconda da 240 mm. Ma i tipi che ,presto si gene~

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GU STUDI PER U N LANCIA ~[INE lN FltANCIA 1,; IN INGII TIJ1'EURA

ralizzaro110 furono il mortaio da 5S 'l' N . 1, quello da. 58 1' bis e quello da 58 ·r ~- 2. Ciò che distingueya il mortaio da 58 N. 1 da quella N. 2 era l 'affusto: l'affusto del mortaio da 58 N. 2 era dotato di ma.ggiore solidità,, e ]a bocca da fuoeo poteva lanciare due tipi di bomba: una clu. 16 e una da 45 kg.

Fig. 2. - Bombarda francese ad orecchioni

1n prosieguo di tempo fu pure adottato un mortaio da 240 T corto, e poi un 240 T lungo; e successivamente apparveru il mortai.o da 340, uno da 75, un mortaio ,da, 150 mod. 1915. e poi il mortaio da J50 T mod. 1917 a freno. I due modelli da 58 e dH 240, opportunamente da noì modificati, costituirono i due tipi cli armi adoperati nei primi tempi dai nostri reparti bombardieri.

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GT,I STC!DI PEft l.ì N LANC IA MINE IJS F ltANCB E IN I)IGillJir ERR A

Ri assumendo : Fartigli.eria cla trincea francese, in b!'eve tempo venne costituita colle seguenti bocche da fuoeo : 58 N . 1 bis che lanciava un a bomba da 16 kg.; 58 N . 2 che lanciava ,d ue bombe: u na. da kg. 1G e una da. 45 kg . ; 75 che la11ciava il proi etto cli pari calibro del <.:annone ca,mpale; 150 che laneìava un a bomba da 16 kg . ; 240 d1.e lanciava una b omba da 87 kg. : 340 che lanciava una b omba da 195 kg.

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Fig. 3 . - Bombarde francesi.

P er quanto si riferisce all'assegn azione organica della, nuova Specinlità, d' artiglìc~ria, ogni Divisiolle di fanteria disponeva <li 1 batforia. da 5S su 12 armi (G da 58 N . 1 lJ'is; e G da 58 N . 2),

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GLI STUDI I'ER l .i N LANC.I A ).fl':'<E IN FftAKCIA E IN INGl llUI:EHUA

e cli J ba tteria mista su 12 armi (6 bombarde da 75 e G <la 15ù) : e queste dne batterie ernno alla diretta dipendenza clel Comand ante cl'artiglieri.a divisionale. Alle Armate erano assegnate batt erie da 58 K . 2 sn 12 Hrmi, batterie da 240 su 6 armi e bHtt erie da 340 su 2 armi; <~ però 1ne11tre il numero cli tali armi l])O· teva essere anme111tato ·a seconda della natura. delle operazioni, queste batterie erirn o comnnclate da 111n ufficial<~ sup(~r·i orc l])Osto a1le dirette dipendenze del Cornnnclante d 'artiglieria él' Armata . Di solito i Comandanti ,cli bnttcria di bombarde fnl'ono S(:elti fr a gli ufficia li di. artiglieria da campagna.; i sottotenenti fra i sottufficiali cl'urtiglieria o del treno, dopo che avevano freqne1ntato un apposito corso. Dnrrnnte la gnerrn )' l<:serdto franeese atlottò poi n:nche j} morta.io belga « Van Denren )).

Anche p1·esso l'Esercit o inglese allorchè fnrono noti. p;li. effetti dei rnine;nwerfer tedeschi, · vennero inizi a li stucli ec.1 <~sperimenti, ed in breve anche gli inglesi poterono disp·o ne di tre t ipi di mortai da trincea : leggeri, medi .e pesanti. Il tipo leggero, adatto per accompagmar-e la fautel'ia nel l'avanzata, era él.enominato << mortaio Stokes >); aveva c:nlihi-o ,clj 77 mm., pesava 40 kg. e 1poteva lanciare un a bomba eiJin dl'ica cli 5 kg . fra 150 e ~bOO m . <:on una celerità cli t iro da 20 a 25 colpi al minuto primo. IJ t ipo medio rispondeva bene per battere uppigli tn ttici fortemente orgao1izzati, aveva calibro cli 51 :mm ., pr.snva com plessivamente 1:36 kg. e poteva lanciare una bomlia del peso ,di 26 kg. fra 100 e 500 m . con una velocità di tiro cli 1 colpo ogìili due min uti primi. Il tipo pesante fu costituito col tipo fra ncese da 240. P er il peso dell'ordigno e per le difficoltà di t rasporto 1e 2r.10 vc>n i-vauo postate iij1 localitù facilmente accessibili e quindi poco di·sta11ti d·a buone strade :gli effetti materiali e morali otten1bili dallo scoppi.o della bomba d,a 240 erano assai notevo1i.

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GLI S'.I:l.iUI Ul UN'ARTIGLIEfUA DA '.l'RINCEA IN AUSTltlA

Nell'Esercito inglese ogni batteria. di mortai era formata da, 4 bocche da fuoco : i mortai leggeri erano serviti da personale di fanteria e le battel'i.e facevano parte integrante delle brigate di fanteria; i mortai medi e pesanti erano invece serviti da personale tratto dall'artiglieria, e le batterie medie e pesanti ,costituivan o parte integrante delle Divisioni di fanteria.

L' Esercito austro-ungarico organizzò esso pure un'artiglieria da trincea costituita dai seguenti tipi:

Jm1cia-hari1otti cli due calibri diversi, da 400 mm. e da 500 mm..; erano tubi cilindrici di lamiem che, con una carka cli lancio ,di polvere nera, lanciavano dei barili- di legno cerehiati in ferro, copte.nenti uina carica interna cli scoppio f<n1nata con un esplosivo a base di clorati e muniti cli t re spolette a tempo; b) mortaio rigato da 140 mm. con affusto a ruote, ad avancadca, capaée di J:rnciare a 600 m. una bomba di aeciaio; o) mortaio ad anima liscia di due calibri diversi cla 180 mm . e <]a 220 mm., ainaloghi al precedente, con proietto cli lamiera. carico di potente esplosivo, e munito cli miceia per il fu nzionmnento a temipo ; d) lancia bombe~ ad aria compressa cli due calibri diversi ·da 120 mm . e da 150 mm.; e) lalllciamine ad aria compressa di due calibri clivprsi da 95 mm. e da 65 mm. ; f) bombarda a çodolo -d i due calibri diversi da 95 mm. e da 37 mm . Così. come avveniva in tutti gli altri Eserdti belligeranti, anche nell'Eserc.ito austro-nnga,rico tale armamento di artiglierie da trincea subì cOintinue innova7.ioni e trasformazioni. Og1ni Reggimento di fa11teria aveva illl dotazione 4 bombard<~; ad ogni Divisione · di fa11teria era assegnato 1 Raggruppamento di lanciabombe che comprendeva una treintina di bocche a)

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GLI ST"UDI DI UN ' ARTIG LIE RIA DA TRI NC~lA JN AUSTRIA

da fuoco riunite ~n Gruppi di S o 10 armi ciascuno. Ogni Gruppo aveva collegamento telefonico, oltre che col Comando di Ra.ggruppamcnto, a nche coi Comandi cli Battaglione di fan teria del Settore.

Fig. 4. - Tipo rudimentale di lanciabombe austriaco.

Risulta cla quanto esposto che l'Esercito austro-ungarico era l'unico che, in fatto di lanciabombe, p·ossedesse un vero assortimento cli armi, diverse per calibro, ma sovratutto per destinazione d'imp-iego . . Ri1portiamo per i,ntero una pr oposta fatta dal Comando della 10" Divisione anstdaca, (lt'elclpost 79) ed illloltrata al Comando <lella 5" Armata in data 23 gennaio 1917, che può dare ragione -

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GT;I STl:Dt DI UN' ,m·:rIGLlERTA DA T RI~CJ,JA IN A'GS'.I:RIA

<l<'lla situazione esistcntP. in tale epoca sul fronte dell'Isonzo, quarndo il problema delle bombarde aveva raggiunto in tutti gli Esercit i beJligcranti una soluzione ormai coincretH . COMAKDO DELL'I. E R. SETTORE N. 1 Rifer. al X. J1'7/ U.A. - Op. OG0t~1·m :

I'rovostct circa ie bom-l!a·r de -in serv-iZiO.

(T:'<'ldpost 79 - 10• D.ivisione) 23 gennaio Hl17. A sensi ddl'online n. 30H Op. c1<'1 Coma.nclo clcl XXIII Corpo .si prcst·nta al Comando della. 5• Ar mata la seguente provosta ch'ca le bombarde: a l vresrnte esiste un gran n um<'ro di tipi d iv0rsi cli. bomba rde, ciò c.: l!e da u11 lato r<.'nclc d ifficile l 'ist:ruzione cìd personule, la fabbricaz ione ed .il rjfoJ·n imento de i proietti, e complica d' nllro lat o il loro im11icgo ùipenden Lt~ dul ia <li ver,;a manPgg1' voJ.~ zza dei vezzi dei nwi tipi. S ulla basr ckll' esperj enza f atta :;i può affenn nr e cb e una serj e d i bombanle, asso.lntauJC"nte iiiaclaLte a ll'uso, potrebbe veni.re r adia ta dn ll'armanw.nto. :::;an bbt• particolm:uwnte vantaggfosa l'ado:done cli 1111 lJJJico tipo (li bombarde, per in tm1to di grosso e di grossissimo cali bro e 11ossibilmentc a furn.1ionamell tO IJ!ll' umntico, aYcnti una gitt a ta soverjo1:e a i 1000 rn. In caso d i attacco nen.1ico non s i potrà contare su homùnrcle cli gittnta in · f<•rior <> ai 1000 rn. perchè e~se vnTcbber o a t.r ovars.i. n ella zona bomhnrdata . I noltr e le bomb:n·de a proietto con ca r ica· di scoppio r.iclotta, avendo poch i,;sima dfica cia , ;;i ck lJliono co11sk]erare ass oluta mente prive <l i valore; ed i ntini., le bombarde con carich e cli lancio a pol ver e orc1 Lnar i,:L vengono facilmente scoperte e controbu ttute. Dd mod<·lli a tt uulm<'J lte :i n uso, gu e.lli elle lwuno meglio c:on :isposto sollo : il l an ciabombe cl i p iccolo e U1edio calil.n·o; la bombarda pneuma tica da 12 cm.; la bomba rda pneumatica <hl 15 cm. (R .l:I.) , sel)benc qnes t:' nltim.1 abbi a a ncora una gitta ta r ela tharnen te piccola . L'aclo1.ione del modello d a 15 crn. render ebbe superflu o i l ti po (la 12 cm. qualora la gitt:at,1 ile i primo 1·:1ggi1111 gesse o sorpassa,;se que lla <'l l'I $Cconr1o, e ciò perdi(· la carica elci proiet ti lla 12 l:m . (1 kg.) è troppo ri.clolta e guiu<li <li rioco effetto. Con ciè.i si. semplificherebbe di m ollo r orgaui½za zione. Le bombarde p11cn111aLiche eci n polver e, tanto da S die da !l cm., 11ou souo convenienti ~ia per g itta L.t che PN eliic;ii'ti:t. L,i hnmbarcla da 9 cu.1 . ha anche lo svantaggio della cu rica a })oh-ere. '.l'ulti g li a lt ri rn oclelli potrnbl:lero n nnu.llarsi s ia pei: h1 loro minima gittata, s ia pe1· il loro limita to campo rli tiro, e sia ancora per lo sviluppo d i fumo all'at to dello sprt ro.

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G LJ STUDI DI UN' ARTTGLIE UIA DA TRI NCEA 1N A U ., TJU ,\

(~uinéli cousidernudo i modelli aHnalmente in nso, i<sa r cbl>ero da m antcuere soltanto : i Ja nciagnuw te di piccolo e medio calibro, qnali ra ppresentanti élcl t ipo ]eg-gc:~ro ;

le homlmrde pneu matiche da 1 i:i <'m . ( H .II .) con gittnta ,.1uw.entata, quali ra])l) l'P.scutanti del tipo medio ;

I1,1

I

F.ig. 5. - Bombarda cl a. 225 mm. aus triaca.

la bomba rda pneumn tica (ht. 20 cm . qnale ti po pesante; la bomhnrcla pneuma tica di caiibro superior e a i :io cm., qua le tipo pesa ntissimo. La ric1uzione della vampa nei lanciagrana te crescerebbe cli. mol to i l rendimento di tn li pezr-i. Sarebbe JJOi con veniente il muniziona mento segneu te : bomb<~ esplotlen ti, bombe incendia r ie e hombe venetkhe, riSt)ettiva mente i n n 1m1orto <li 5 a 2 a l. I Comandi cl i B ri ga ta e <li Grnppo cli hombnrd<~ cld Sotloset torn I conm ni· chèranno a quest·o Comando il loro parer e basat o sùlle csverienze fa t te.

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ES PER OvlEN'.L' i E ,' ,'l'tJDI IN l'l'ALIA

Allo scoppio della guerra europea del 1914 tutti gli Stati belligeranti dovettero affrontare e risolvere un identico pro bl.ema : quello di dover adeg11are la procluzione delle provrie i ndustrie di guerra. alJe necc~sia: it:1 sempre più crescenti dei rir:;fJettivi ltserciti ; e, natnralnwute, Je differenze esistenti fra ,loro per potemialità. :f:i11a1nziarin, per dispolllihilità, ,di materie prime, e per svilu1Ppo già, raggiunto dalle preesistenti industrie di p:;1ce, portarono ,i vari :Paesi a differenti soluz,ion i. In nessuno ,ckgli Btati responsabili. dell'immane conflitto erano state fatte previsioni sulla eventuale ,d urata della guerra. e sulle forme che essa, uvrebbe assunto come lotta fra i due gruppi di grarndi Pote1Jze ; ,, tantomeno si era preveduto quale cospicuo contributo avreb- . bero apportato alle operazioni guerresche le var'ie scienze applicate, e particolarmente la, metallmgia, l' automobilismo, la 1elefonia ~on e senz,a :fili, l'aerouautica e le molteplici realizz,azioni della. chimica. I n Italia, paese meno provvisto di mer,r,i e_di materie prime, e perciò di solide e a,degnatarnente attrezzate industrie private, la 1preparar,ione alla. guerra do.vette essere fatta talvolta con improvvisazio1ne, p1'ocedell1~o passo pHsso con i bisogni imposti dagli a,,venimenti e sempre in aum ento : fu così. che per il sovrapporsi (li pr-0blemi urgenti, ·che imponevano la. più sollecita soluzione, f:' per la necessità, sovra.tutto nei primi tempi, di a{)ottare e att nare complessi provvedimenti d'ordine diverso, non fu possibile presso di noi <li organir,z,are fin dappri;ncipio una bra nca inclustriale pesante che permettesse cli iniziare quasi subito l a costruzione de11e ,n uove artiglierie da trincea. Appena comparvero sui campi di I<'ra ncia i primi minenwerfei:· tedeschi, il nostro Ispettorato generale d'artiglieria fece c~;:::.eguire molteplici prove per t rasformare in lanciabombe i vec('hi mortai di bronzo da 87 mm. e da 149 G. Negli. esperimein ti di tiro effettuati co111 tali bocche da fuo co furono impiegati proietti-bombe di peso variabile tra i 16 ed i 100 kg. ; ma, per la ricerca del meglio? ogni attività. degli organi competenti fu limi.fata al so-10-campo degli -Btudi, ment re d'altro l ato si s.perimen-

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ESPEU fMENTI. rn S'rCDI IN JT;\LlA

tava1no alcuni tipi di lanciabombe presentati da diverse Ditte al Ministero della Guerra. La Ditta Ansa.ldo precedette le alt.re nel presentare due tipi dj mortai da 75 mm.: uno leggero ed uno pesaillte, entrambi ad anncarica : il leggero a.veva uo1a gittata di 400 m . circa, e lanciava, una bomba ,cli 11 kg. ; il pesante, invece, con gittata fino ai 600 m., lHnciava una bomba del peso di 28 kg. Nei primi mesi del 1915 l'Ansaldo presentò inoltre una nuova bomba1·da che, prendendo il nome dalla Ditta stessa, si chiamò << Bombar-da da, 50 Ansaldo )). Gli studi che accompagmarono le esperienze eseguite con tale bombarda, e le proposte affocciate in conse guenza, non portarono ,:;1, nulla ,cli conclusivo anche perchè si. era in attesa delle risultainze degli studi sul materiale Dumézil che un gruppo cli illostri u:Okiali d'artiglieria era andato a com1Piere in Francia . Infatti, il magg. Enrico Maltese, ufficiale cli S.M. proveniente dall'artiglieria, era stato destinato dal Comando Supremo a capeggiare la missione inviata a Hou1·ges; la quale, dopo avere -colà. esalllinato .e sperimentato i lanc-iabombe d.a 58 e da 24,0 francesi (che già avevano fatto le loro buorne prove nel 1914 sulla fronte occide.ntale) prOJ)Ose di apportarvi alcune modifiche e ·a dattamenti, ed· intanto chiese, é ottenne, la disponibiJità cli alcune batterie cli tali due bocche da fuoco da, impiegare a t itolo di prova snlla nostra fronte. Fu così che la, missione- guidata dal Maltese ritornò in Patria, porta,Hclo seco qualche batteria di qu elle nuove· armi. Frattanto l'Italia ern.tra,éa in guerra i.l 24 maggio 1915 e-d esordiva nella 1" BA'l"l'AGLIA èlell'Is01I1zo con una tattica di slancio garibaldino che mal si adattava all'accresciuta potenza ecl alla micidiale efficacia clelle armi automatiche-, sovr·a tutto al largo impiego fatto dagli austriaci di fitte siepi di reticolati metallici. Fu contro questi nuovi e po~lerosi mezzi di difesa che andarono a cozzare le nostre valorose fanterie, e spesso i loro fJssalti costarono veri. torrenti di sangue senza riuscire a raggiungere gli obbiettivi desigmati. Era l'inizio del diuturno e faticoso calvario asceso poi dalla Pa1n teria italiana i1n trenta. niesi cli asperrima lotta, lungo il qu/3.le ogni ta-ppa fu segnata .aa enormi -sacrifici cli sangue : era il -15-


J:JSPERlM&N'l'l E STuDI IN ITALIA

prezzo clel riscHHo <.:heFJtnlia pagava ,cl.opo trent ' anni cli a} lean,r,a coi teckschi. ! Auchc nella, 2'' BAT'l'AGLIA dell'I sonzo le perdite ,dell a Fa111te1·ia italiana si er:mo aumenta te. L'impiego di :pin:r.e tHgliafìli, di bombette e di tubi ripieni cli gelntina esplosiva si erano mosfrati ,clel t utto insufficienti ad aprire la strada alle oncla,te di assalto, che in utilmcinte si susseguivano contro le linee austriac,hc . Cosicchè il Coma ndo Supremo italiano nelle << Nuove dir et tive per il proseg uimento delle operazioni )) 1 mentre 01xlinava cli desistere dalla tnttica gariba ldina, prescr iveva che alla distru.. zione dei rctir:olati e delle OJ)ere cli difesa nemiea, anzichè col t iro deHe a ttiglierie, si provvedesse applicando i criteri che valg<rno 1per la g-uerra cl'assedio. Ed è {la, quell'epoca che comineiò a trov:ne impi ego u n lurieiaibombe « Tipo :Maggiora)) che ei·n stato prcseutato fin dal luglio di quell'anno 1915, e la cui cara.tt cris tica e1'a quella dì sfrnttm·e um1 miscela di gas acetilene e di aria come carica di lnncio della bomba.. Oltn~ al t ipo Maggiora, che in prineipio ebbe il calibro cli J50 mm., fu presentato in quel periodo a111.che un « Lanciabombe Torretta)>, e poi apparve 1111 nuovo tipo Maggiora di calibro ~-:20 mm. Le officin e Franco Tosi cli Legnano, le ?\1Iiani e Silvestri cli Milano, le o:ffieine Nazionnli di Savigliano e quelle Ansaldo fnrono interes<:;a te a]Ja. rapida costruzione di bombarde e di bombe, ed a Cirié si cokt.itt1ì una prima Scuola per l'istruzione su] servizio dei la111ciabombe. A qnesta, Scuola, verso la. fine cli set tembre 1915, affluirono alcuni uin.ciali, 300 grad uati (sergenti, eapornli maggi mi e eaporali) e 650 militari di truppa forniti dai Reggimenti d'artiglieria dipendenti dai Cor1pi d 1 .Arrnat a di Torino, Aless andr ia, Mila no e Genova . Nella prima decade del successivo ottolm ~ quella « Direi ione delle ·esperienze d'artiglieria. )) inviava nJla r, on te 34 sqm1clre, composte~ comp lessivamente di 8 ufficiali, 34 gT:Hlnnt i e 1Bù u omini cli truppa, acldestrnte nell ' impiego clcJ l c bomhn rcl.e fra n eesi cla 58 e dei la111ciabombe M:ag· giora : cli t n1i sqm1cl1·e 1~1età, raggiunse la 2" .A rmnta in T.Mine, e metà la 3"' Arn1nta a P ortogr ua ro. I n ottolm? il Coma ndo Supremo ilaliauo ordinò fa eoslitu zion e di 1111 << Campo di esperienze >> a B r a z,z,ano, 111e1Jc vicinanze <li Cormons, per raccog-Iieni gli c lementi .inviati cl.a Cirié e per - · 16 -


1ST1T UZI 0NJD IN ITM,IA D'UKA SCUOLA l:'ER Il0Ml3ARDlE:1H

perfezionare e ge:nerali.zzare l'addestramento nel maneggio dei lanciabombe fr a. ufficiali e militari di truppa, che per turllo furono comanda ti a istrujrvisi: a. Brazzano, fraltanto, si svolgeva anche l'addestramento all'nso delle bombe a mano; ed a corsi ultimati, il personale faceva ritorno alle rispettive grandi Unità di [)rovenicnza pee generalizzare l'insegnamelllto ricevuto. La scelta cli Brazzano quale centro d'istruzione era significativa. : poichè la, più solida organizzazione <lifcnsiva austrinca era quella che doveva essere fr onteggiata cl.all'Armata del Duca d'Aosta, era più che m1tur~ile che la preparazione dei mezzi per affrontare e superure gli ostacoli -della difesa, e l'addestrament o per il loro miglior impiego venisser o fa tti. ~1elle ·T etrovie della 3.. Armata . Va però r ilevato che oltre al centro di preparazione ·d i Cirié, era sorto a nelle a Spilimbe1·go un campo sperimentale per l'addestra.mento nel servizio della nuova arma ,da trincea e nell'uso delle bombe a mano. Tutto ciò preludeva all'istituzione di una vera Scuola per i. bombardjeri. ; istituzione che il Comando Supremo attuò colll foglio N . 62-69 del 17 novemb re 1915, di cui si r~porta illltegralmente il contenuto. COMANDO SUPREMO

Ulliclo Tecnico N. 6269 17 novembre 1915 0GGE:l'TO:

Tsl'ituzione di

mia

Sc,wla. di tiro per bombarcliei·i.

Allo scopo di rneglio organii~are l 'impiego clei lanciabombe che, pel modo con cui fu a II retta trunente effettuato, p r esen ta notevoli deficienze ed ba già dato luogo a dolot·osi inconvenienti, dispongo che sia istltuìta una Scuola d.1 tiro per bombarclieri. E ssrt avr à i seguenti scopi: 1 ) unificare i centri d'istruzione oggi istituiti per ragioni d ' urgenza provvisor iamente presso enti non perfettamente idonei ; 2) studiare il più opportuno impiego dei l anciabombe clei var i tipi adotta ti; 3) orgallizzarc i reparti eia destinarsi al ser'l'izio del lanciabombe; ,J ) 1~crfcziouare eventualmente j materiali dei lanciabombe in modo da reuder e più sicuro il loro u so; 5) espe rimentare eventualmente i lanci:lbombe cli nuovo tipo;

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lSTl'l' lJZIONE DEU,A SCt:OLA DI SC-,lièGANA

Il) costituire un ceutr o cli rit'orni meuto <Ii uomiui e ma te1·iali per il servizio dei lanciabombe. La Scuol a di tiro si com porrà di: a) una clirei,ione ; b) un comando di re.parto cou personale perma nente della M.T. pe r la dlisc'iplina, amm inistrazione ed equi.paggiamento del per sona le da is truire ; o) un ufficio materiale per il colla udo dei materi a li, per l'amminis trazione dei mater iali cli cons1uno, e per la manu tenzione e ca rico di t utti i materia li ; cl) un p iccolo labor a to rio-officina capace cli eseguire qualclle 1·iparazioue o piccole modificazioni. a i va ri materiali. La Direzione E:'adt composta. da - 1 ufficiale su periore d'a1tiglie r ia - dir ettore; - 1 u lliciale inferiore d'a r t iglie ria - addetto ; - 3 ufficiali inferiori cl':ntiglieria - istruttori; - · 2 marescialli di maggiori tà ; - 2 s critturali, 2 t elef:oni.sti, 2 ordinanze d' uflìcio. II reparto sarà comandato da un capitano con 2 sub11lterni della M:.'l'. ed avrà il seguente personale stabile : l maresd allo di compagnia ; •i sottuflìciali ; 10 graduati; 50 soldati ell il persona l e cH truppa clell'Ut:fìcio materia le e Labora torio. Al repa rto verri.t a ssegnato il personale da is truire nella misura che sarà stabilila per provveder e al ser vizio dei n uovi la nciabombEi. L 'Ufficio materi.a le sarà retto cla un uf.Iicialc inferiore ch e disporrà d i: l ragioniere ; di 2 maresda lli gua rda -materiali; 2 scritturali; 2 piantoni e 2 ordinanze cli u fficio . Il Labor atorio d iretto cla l ca po-tecnico, sa ri1. a lla dirett a dipendenza JCl l'Offici o materiale e cUsporrà. cli : 1. <;a po-operaio (sott ufficiale); 2 fuci.nato:i: :~ aggiustatori; 2 falegnami e 2 srngnlni. La loci1lità più op por lùna sarà. ln seg uito $tabilii:a . Tn Ho il personale adibito a l s~~rvizio la nciabombe, <:omrmis<i quello d ella Scuol a , porterà sul bra ccio s inistro apposito distintivo.

Il 5 dicembre il Comando Supremo completava le dis posizioni precedenti con la seguente notificazione in viata al Comando generale -cl'attiglieria, : COMA~DO SUPRB.MO Ufficio 'l'ccnico N. 0918 5 dicembre Hllf.; O GGtll.'1'0 :

Sc·uola, di Uro per l!oniba,rdie·ri.

I n relazione al la Circolare di questo Comando n. ()26!) del 1.7 n ovembre u .s ., mi pregio comunicar e a codesto Coma ndo clrn in base alle disposi7.ioni illl[)ar-

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ORO.-\N I ZZA½lONE DICI H0PARTI J10)[13ARD1ER1

tile, la Scuola di tiro pe1· bombardie1·i a nà la sua i:.ede alle llfandre, a :! km. dalla stazioue Iel'ro,iaria di Su::;egau:.i . à clatare dal 15 dicembrn comincierà ad flflluil'e il personale s tabile che verrh immcùia lameute is truito, e nella prima ./lec·alle di gellllnio potranno sernhiltro iui:da rsi i r eg-olari co rsi u ' lstn1zionc. A Dfrettore della Scnola ho nomi nato il nrnggìorc d':nt lglìeria :VCfll trHe cav . EIU·ico, e sono iu corso le destim1zioni degli altri ufficiali adcl<:>tti. A. complemento delle not izie comunicate con la suddet ta Circolare f accio conoscl\l'C che la Scucia bombardieri avrìL anche il compito di uclclcstrnre gli ufli<-iall cli fanteria n ell'uso clei laucfabombe meno lmportancì e <leile bombe a muno, e pertanto Yi sarann•> ad ibiti auclle uffici:1li istruttori cli fanteria e del gento.

L ' impiego dei lauciabombe in ge nere, dopo clrn :saranno costituiti i rnri n ipnrti cli bombardieri, i-arù posto 11llt1 clipcnden¼r1 dei vari Cornuud i. d' a rti.glicria , ecl in tal caso io conto cli valermi dell'opera di codei:.to Comnnùo Gencnile per inYigllare affi11chè tale impiego ::.:ia effettuato con uniformità cli cri terio, secondo le norUìe ch e s aranno ùa questo Comando emanate. L'impiego elci lanciabomlJe meccanici e delle bombe a mono, elle conto cli disciplinare anch'esso con oppo,-ite disposi,1ìoni, snrù messo invece alle dlr>cn denze dei Comnncli del g<'nlo delle grandi 'Cnità, e ad esso sovrailltendcn't il Comnml o geuerale del genio. Mi varrò an ch e dell'opera dei Comandi generali d'ar tiglieria e del genio per invigilare l'nndameuto della Scuola e dell' opera clell' Isveltorato clelle <'O· struzioni per quanto ha r!Clesso con l e mansioni tecniche afli<lale allo S<.:uolo. stessa.

Frattanto il Comando Supremo Italia1110 si rivolgeva al Mi11istero della Guerra roncretamclo, nell a lunga Circolare qui -cli seguito riportata, le disposizioni relative all'organizzazione dei r €1parti bomlrnrdieri. COMANDO SUPREMO U tlicio Orclìnnmento N . 10.667 R .S. H gennaio J !JlG

Ooowrro : O r g111ni.zz(l;z-ione ilei revarti.. li ombarcUe-ri. In seguito alla ingente quantità cli bombarde, <li cui l'B.V., o.dcr encl o a i miei desideri, ba or dinato la commer,sa, verremo prossimamente a disporre cli Più che d uemila bombartlc, la cui orga nizzazione occorre p1·cclisporre seuza indugi, se 11011 vogliamo 1·ltunlarne l'entrata. i n a zio ne, che tanto gioverìL alla nostra offensiva . E' un n uovo e grave p roblema organico che occorre affrontare, ma lo oou dubito elle esso potrà Yenlre convenientemente e sollecitamente risolto. Pm· trascuniodo le armi da t rincea cli piccolo calibro e Ili minore eilìcacia, che dovrebbero nnche in avvenire essere dìr ettameute servite, come ora avviene,

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ORGANIZZAZlONJD DEI TtEJPAU'l'I llOMBARDIEJRI

dalle truppe st~~sse cli fanteria dislocate in trincea, resta pur sempre a provvedere a l servizio delle seguenti bombarde dì maggior et.licacìa, in parte già allestite ed in parte in allestimento : - bombanle Ansaldo cla 50 N . 100 - bombarde francesi da 58 » 108H - bombarde Maggiora da 150 )) 100 - bombarde francesi da 240 )) 52,1 - bombarde Maggiora da 320 )) 200 Totale K. 2010 Tali bombarde dovranno necessa riamente essere riuni te in uni tà tattiche (Batterie), le quali potranno; a s.~conda del calibro comprendente, da un massimo di 12 a un minimo dì 6 arn1i. E precisamente ritengo che debbano costituirsi: 7 batterie bombarde .Ansaldo da 50, su 12 pezzi (84 pezzi + l6 di riserva); 70 batterie bombarck ;francesi da 58, su 12 pezzi (8-iO pezzi + 26! dì riserva); 8 batterie bombarde )laggìora da J.50, su 8 pezzi (6'1 pezzi + 36 di riserva); 70 batterie bombarde francesi da 2-10, su 6 pezzi (420 pezzi + 104 di riserva); 25 batterie bombarde Maggiora da 320, su 6 pezzi (150 pezzi + 50 cli riserva); E cioè, 180 batterie in totale, pur lasciando mm riserva cli bombarde largamente sufikiente per proHedere alle sostituzioni necessarie ccl all'istruzione delle indispensabili trup11e di complementb. Ho fatto già studiare lu costituzione delle singole batterie, costituzione che appare dallo specchio (non 1Jllegato). I critet·i coi quali si studiarono le formazioni sono: l) avere unità non molto pesa nti, di facile comando e frazionabili in Sezioni; 2) a ve1·e n personale strettamente necessario per il servizio dei pezzi e per rifornimento a braccia delle munizioni per un consumo meclio di due a tre ore cli fuoco metodico; :l) avere iJ. carreggio strettamente necessario per trasporto dei materiali e di una prima scorta di munizioni: detto carreggio, messi in lJatteria i pezzi, dovrà poi servire pel trasporto delle munizioni dal più vicino centro cli rifornimento s ino alla località prossima alle batterie, da cui si inizia JI trasporto a braccia o con carrelli; 4) assegnare alla riserva il {)CTsonale necessario per i vari servizi, per i lavori cli appostamento delle batte1:ie, pel trasporto dei proiettili, ecc. Inutile dire come la pratica esperien:r.a potrà richiedere modificazioni, nuche notevoli, alle formazioni proposte, le quali è pur necessa rio accettare nra come indispensabile base cli studio e cli predisposizione.

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ORG ANIZZAZIONE D~11 JU)PARTI BOMHAlm lEHI

Dal cìtato specchio n . 1. risu lta come per le 180 batterie occorrano : - circa 900 ufilchtl i (capi!ani e subalterni); - circa 20.000 uomini di truppa; - circa ti.800 quadrupedi d i truppa; - circa 2 .iJOO fra carri e candte. Le cifre anzidette mettono in chiara. luce l'import anza del problema e le clitncoltit che s i affacciano per risol ver1o, (liliicoltit special mente gra vi per quanto concerne il personale. I nu tile dire i nfatti che per il caueggio si potrà ricorrere largamente a lla r eq uisizione. la quale dovrà pure far f ronte ai quad rupedi occorrenti che gi.ì non fossero disponibili pi·esso i Depositi. I'er questo lato r itengo anzi che l'or ganizzazione ùclle batterie possa effe ttuarsi senza ostacolo . Ma ben diversa è la questione del personale, -poi.chè essa presenta difficoltà non lievi che dovr anno tu tta via, a qu alunque costo, essere .su per ate. Numer icamente non è diffi ciie riun ire i 900 ul'lìciali i nferiori oc:correnti, truendolì essenzialmente dai subalterni cli complemento e di M.T . tultora disponibili e d a quelli che otterranno prossimamente h1 promozione acl ufficiale. Ma la soluzione del problema appare più a rdua, quanélo si tenga conto, come è necessario, della qualità, per cbè l'impiego delle tJat terie di bombarde dislocate, come debbono essere, in p ri missima linea, r ichiede ufficiali a u torèvoli, esperti, animosi, che sappiano tenere nei loro reparti la necessaria stil · dezza n elle più gravi circostan:1.e del comba ttimento. D'al tra parte, l'impiego delle bombar éle esige anche capaciti1 nel risoln~i:e problemi di tir o e per ciò cognizioni cli balistica, e richiede a ltresì buona pratica degli esplosivi. Occorrerà per ciò ricorrer e unicamente ad ufficiali d'artiglieria, i qualì r iceveranno l'istruzione speciale sull'uso delle bombarde p resso l'apposita Scuola. Si dovrà inoltre, per assicurare ai reparti bombar dier i 1ft coesione e la saldezza cH cui si è eletto, r icorrer e almeno per una parte degli ufficiali, acl elementi sufilcie.utemeute anziani o almeno già p r ovati al fuoco. P ropongo per ciò ch e almeno 360 nfficialì - e cioè 2 per ciascuna batteria da costi tuire - si ano tnJt ti dalle Unità. mobilitate. Essi potr ebbero essere effettivi o cli complemento, purchè energici ed a u tor evoli, e verrebbero sostituiti, nelle Unit à già mobilitate, dagli u1'ticiali già ora cli.sponibili o cli n uova nomina, dai qu ali si trarrebbero pure gli altri ufficiali, circa 500, occorrenti per completare le batterie cli bombarde. Nei 360 uffìcialì predetti sono compresi anche i Comandanti cli batteria, che potrebbero essere capitani per uu terzo dell.e battel'ie ((iO) e tcnentì. a.uziani per gli altri clue terzi. I 60 <'apit ani anzidetti dovrebbero poi, com<~ accennerò in seguito e qualora se .ue riconoscesse la n ecessità, assumer e il comando di Gruppo e verrebbero per ciò scelt i t1·a quelli pHl anzia ni. Non meno difficile che per gli ufficiali è la questione di trovare i 26.000 uomfni cli truppa inclispensahili, cifra che è anzi n otevolmente inferior e alla reale necessità, se s i tien C()nto dei n umerosi complementi che occorrer à aver pronti p er tenere a n umero reparti così esposti. Non poch e sono poi le esigenze anche per la qu alità degli uomini di t r uppa ,

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ORGANIZZA Z IONE DE-I RIDPAU'l'! BOM BAHDIBRI

voichè il set'vizio in tali B atterie richiede uomini volonterosi., giovani e r o. busti, tenendo conto p er questo, clello sforzo nec:essario pel maneggio ctelle grosse bombard<! e pd trasporto dei loro pesanti proietti. Anche per la t ruppa con viene e videntemente ri correre all'artiglieri a, e inoltre, come per gli ufficiali, occorrerà trnne parte della forza dai r eparti ruobili tati, onde a vere clemen ti. già provati, b<m disciplinati, cli sicu ro atlida mento. Preferi bilmente dovrebbero essere chiamati nei r eparti bomhanliel'i elementi volontari o, in difetto di qnesti., sorteggiati fra gli elementi p iù giovani e più rohnsti. A sostituire il eletto personale, a completare le ba lter k ed a costituire truppe d i cornpl eruento, :,i dovrà ricor,rer e : a,) a uomini delle varie Specialità cl':ut iglieria gii1 istruiti e tuttora cli.sponibili presso .i Depos iti ; li) a uomini cklle varie Speciulità d' artiglieria di classi tuti-or a i n conge.do; e) a .1·eclute de lle val''ie Specialità d' at'tiglieria, sia della terza categoria delle classi 1886 e 1887, s ia clella prima, seconda e terza categol'ia della c·lasse 1896, sia dei 1·if.orrnati e ri vedibili delle classi 18\J2, 113,, 01 , e sia ancorn in av venìre, cleHe varie clas;:;i (ter7.e c,ttegori e, r iformati e ri vedibili) elle dovra,nno ess<~rc successivamente chiamale a lle a rmi. Poicl.Jè il matei:iale giuugm:à. al la Sc:uola grad ua lmente, anebe il personale vi dovrù a.COulre a misnr a del IJisogno, ciò che pe rnwttei:ù per l'a])fnmto, cli fan~ asseg1rn me11to r1 ncl.Je sni vari conliugcnti da istruire, ili cu i a lla lettera o). Con l'isern.1 quindi di meglio precisa r e le epoche in cui ti eletto personale dovrà essere disponibile - dipende11temen te · dalle epoch e in cu i giungeranno alla Scuola le bombarde - si pnò petò fin d'or a affermare elle occoner à porre a disposizione della. Scuola, già vel'sO la f.inc del corren te mese, circa 2.000 uomini e che, successinuuentc, occorrei·it, in ciascuno dei success ivi mesi di febbraio, marzo, aprile e nrnggio a,·er disponibili, per poterli inviare gradualmente all a Scuola stessa., circa 8.000 nomini, e cioè un totale di 34,000 uomini. L'ultimo contingcmrc di 8.000 uomini servi rebbe come trnppa cli complemento, In ogn'i modo, è cla preveder e jl graduale !.'i.chiamo di (·utte le cla ssi di artiglieria, c:ompresa qu ella 18TG, t uttora in congedo. Bisognerh. anzi, chiam ar e subito qualche classe, se la f or7.a a ttualmeu tc disponibile presso i J>epositl nou f osse sutiicieute a fal' fronle a i primi bisogni. .Faccio, a ta le rigmnclo, nota r e come la costi. tuiione dei r eparti bomb;:trdieri concorra a nch'essa iHl esig<' re la sollecita c:h iarnata alle a n n i d elle ter1.e categorie liel 1885 e del. 188,t , c-hiamn ta che ho già. proposto col. foglio 9.511 R.S . del 19 clicùmbre u.s. P rima cli affrontare la tra tta:doue liell'argon1ento c1 truppa» debbo far i:m~sente la necessità di assicurare co1wenientemen te - con un'ac:en rata scelta del personale - l'elemento opera io, indispensa bile per il regol:ire f11117.io1wmen to delle battel'ie.

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ORGANIZZAZIONF;

nrer

REl'AP.'l:J BOMBAHD IERI

il./ler;<Uo tt . 1.

Lu prepal'a7.ionc di t ut to il l)crsona.le occonw.te per i reparti bombardieri verrii. aflicla.ta, come ho eletto, all.'a11posita Scuola., t estè costituitasi in localith « Le j\faudre >> ptesso la sta1.ione di Susegana, e la cni. direzione llo al1ìcluto al rnagg, d'artiglieria (in servi-,io cli S.;M.) CflV . i'lfaltese. Alla Scuola clo\'l'à aH\nire tut to il m,1.teriale cli ogni sor ta occorrente pe1· le halterie, cosicellè pl'esso la Scuola s tessa dovranno esser e pr eparate, organizzale e 11101.Jililate le sin~ole hattnl'ie (1). Sarà questo nu compito uon lieYe, verchè oecon erà, in b1·eve tmnpo, 11011 soltanto istruirn il personale, ma auclle :Conclerlo organicameule - in modo, per quauto possibile, p erfe tto - nell e nuove \Jni til.. Rilengo iudispensa bile _,. 11Ilo s<:opo appuuto di. 11H,~glio amalgamare jJ personale, cbe g iunger à. alla Scuola d alle più svariate proreni<inze - che si crei un ,·el'o COHl'O DI BOMJ3AHDIJ:;RI . :1ssolutamente autonomo cd a cui t utti gli uomini - n flìciali e truppa - passino 0ffet.tiYi. Occorre per ciò creare, a fianco della. Scucla, un DEPOSITO del Corpo oombal'dieri, il quale : cb) provveda ad ann11inist rare e d a prendere iu J'o1·7,a, come effettivo a l Corpo, tutto il .personale af.fiuente all.l Scuola; I!) r iceva e tenga. in carico i matEiriali occorrenti per la Scuola e le dota7.ioni ùei Yal·i l'eparti da costituire ; e) ammiJ1istri i repa r ti stessi - che non si saprebbe a l trimenti cla chi far amministrare - anche quando siano mobilitati ecl iUYiati alla fronte; d) concorra, con h1 Scuola, alla prepara1.ione del personale delle Batterie, spc<:ialmente per quanto concerne le Riserve delle J.Ja tterie stesse. Sitl'utto provvedimento, oltre ad ess<'!re di evlclente utllità pratica, è quasi indispensa.b ile ver quamo concerne l' amministrazione e non mancherebbe di a ,·ere i migliori effetti anclle per ottenere una salda compagine d elle batterie. Il persona.le vestirebbe l'uniforme dell'artiglieria d u fortezza (2), ma ,lovrebbe .a.ver e un J)l'oprio fregio nel berretto (per esempio la granata piena e la fi amma diritta). Inoltre al personale delle batterie cli combattimento ed a qnello incuricato <'IE!l rifornimento cl.elle munizion i, dovrebbe esser e <;oncesso - tenendo conto del servi7.io gt·a.voso e pericoloso <;be essi farnuuo - nn adeguato sopl'assolclo, nonchè uno speciale distin t ivo da portare al J.Jra ccio . l'er quanto .dgnarda l' org,m iz1.azi(mC del Deposito - il quu le aHebbe sede con veniente a Nervcsa - esso ùovn~bbe cornprcudere : ci) un Comandante ciel Deposito (maggiore d'artiglieria in P .A. Egiilio (1) Il can eggio p~~rò coi n ,lati.vi q1,uulrupecli e C()Uc1 ucen t i occorrerà venga raccolto pr esso opportuni D(ipositi e<l in vi.a to f)Oi all a Scuola poco prima della etl'ettiva mobilitirnione d elle si ngole batterie. (2) Tranne i conducent i che cl.ovrebh(n-O a vere l'uniforme <li artiglieria cht campagna .

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ORGANIZZAZIOJS"E DEI REPARTI BO:Ml3ARDIER1

Guiclotti) ed un Comandante della Compagnia Deposito (capitano d'artiglieria in P .A. sig. Oreste Ilecherini) che vennero già richiesti a codesto Ministero (Direzioae Generale Personale Ufficiali), essendo indispensabile la loro opera alla Scuola anche nel presente periodo prep!tra torio; b) un relatore (ufficiale superiore d'amministrazione); e) tre capitani d'amministrazione (<lirettore dei conti - magazzino . matricola); d) sei subalterni d'amministrazione ; e) sottufficiali, gradua.ti e uomini di truppa, .i n misura cla determinare, ed ai quali in parte si è già provveduto, sia direttamente, sia ricbiedendoli a C?desto Minis_te_ro (Direzi911e Generale Leva e Truppe). Allegato r~. 2.

L'allegato n. 2 determina le dotazioni di eqnipagginmento e di servizio generale occorrenti per' 1~· batterie bombardieri. Per quanto concerne l'armamento del personale, parrebbe utile che esso venisse dotato di pistola e di un coltello-pugnale. Se ciò non fosse possibile, occorrerà ;f'omire il personale stesso del moschetto 70/87 da ridurre però, col noto metodo recentemente proposto, al caHbro 6,5. Stabilite così le linee generali per l'ordinamento delle batterie bombardieri, resta ancora a vedere se s ia necessario ecl opportuno ra.ggruppare le batterie in Unità superiori. Non pare dubbio - se si pensa cl.ie ogni Corpo cl' Armata, .a d organizzazione completa, potrà disporre di almeno J.O o J 2 ba tte1·ie, ·e che ta luni ne avranno certamente assai di più - (;he le necessità d'impiego, quelle del rifomimento munizioni, e le stesse necessità disciplinari ed amministrative, comportano almeno la formazione dei Grnppi di batteria. Tuttavia il fa re anche sùltanto i Gruppi composti di 5 batterie, Gruppi che riuscirebbero assai pesanti, esigerebbe subito la costituzion<~ di :io Comandi di Gruppo e renderebbe sempre meno consiglh1bile cli addivenire a nuov<~ promozioni di subalterni al grado cli capiti:mo. Ritengo per ciò suffici0.nte - in 1?1·imo t~mpo - assegnare ad ogni Comando di artiglieria di Corpo d'Armata un ufficiale superiore d'artiglieria, con due subaltemi addetti, incaricato cli sovraintendere ai reparti bombardieri del Corpo d'Armata . . Si potrà poi, se in pratica il provveclimento si paleserà necessario, costituire due o tre Comandi di Gruppo ed un Comando cl i. Reggimento in ciascun Corpo d'Armata. Potrebbero allorit ~ capitani - che ont si assegnerebbero, come ho detto, ai Comandi di liO delle batterie da costituirsi - assLtmere il Comando dei Gruppi, mentre l'ufficiale superiore, ora addetto al Comando cli Corpo d' Armata, potrebbe divenire Comandante di Reggimento.

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ORGANIZZAZIONE DEI Rl•lPARTI BOMllAltDirnRl

Sono certo che l'E.V. vorrà tutto disporre perchè quanto ho esposto possi, avere sollecita e completa attuazione, per il che occorre e-?S(~nzialmente: 1) predisporre la chiamata a tempo opportuno delle classi occorrenti; 2) far allestire i materiali di ogni specie costituenti le dotazioni dellE: batterie; 3) predispone per la requisizione del carreggio e dei quadrupedi ; .t) costituire come ente autonomo il Corpo dei bombttrdieri e come unità amministrati-va il Deposito della Scuola bombardieri.

Il giorno successivo 15 gennaio, lo stesso Comando Supremo trasmetteva ai divc~rsi Comandi interessati la seguente Circolare 11. 10.695 colla quale tracciava le direttive inerenti alla raccolta. del personale occorren te all'orgainizzazione della l!luova Specialità dei bombardieri. Alla Circolare soprariportata del Comando Supremo 8Ì fa seguire inoltre Ja, Circolare n . l .167 del 4 febbraio H)16, del Ministero della Guerra, a carattere esecutivo, -che integra le ,di1·ettive <lel Comando Supremo. COMANDO S,UPREMO

Ordinamento e 1Iol>ilitazione N. 10.695 15 gennaio 1.916 OGGETro:

Persona,le ve1· 1·eparti bomòa,rd-iet'i.

Verso la fine del corrente mese si inizierà la regolare costituzione cli numerose batterie di bombarde (da. 320, da 240, da l.50, da 58 e da 50). Ciò indipendentemente dai vari tipi d'armamento tht trincea - di vario genere e di minore efficacia - già in distribuzione e che, cli massima, . continueranno a mantenere l'att11ale organizzazione e ad essere servite çlalle truppe stesse che occupano le trincee. L'organizzazione di siffatte batt~}rie vie.ne affidata all'Arma d'artiglieria che verrà. così a comprendere la. nuova Spedalità dei BOMBARDIERI. Occorrono per le anzidette batterie circa 900 ufficiali e circa 26 .000 uomini cli truppa, dei quali circa 4,.000 sottuflìciali, caporali maggiori e caporali. Buona parte degli ufficiali subalterni sarà tr atta da quelli tuttora esuberanti e da quelli che otterranno prossimamente la nomina di aspirante : buona parte dei graduati e dei soldati sarà tratta dagli uomini istruiti disponibili presso i Deposi'ti, dalle classi tuttora in cougcçlo e· cla quelle che si stanno istruendo.

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OltC ,\KlZZAZ lOX0 01,:1 RElP ARTI BO M BAHDTl•;nr

.ì\Ia ii e,·i<1ente ]:, uecessi1i1 cli n on attinger e soltanto a siffa tte f onti e di dare alle batter ie cli bombarde - clestluute ad operar e in J)l'imissima linea un solido nncleo di personale cap'.lcc, volonteroso, ben clisdplinato e g ià r otto alle faticlie ed ai pericoli <lella guerra. Talì nuclei do \'l'anno c:sr;cre for nit i clall'eserdto mobilitato. Si llo,·rauno ner ciò trm-rc - :;rndnalmen te - dalle Unità d' artiglieria mobilitate, i seguenti u tlici:di : a) 14 lcnenli colonuelli anziani cbe ,errauno addetti ai Coma ndi d'artiglieria d i Corpo ù',\rnwta per d iriger e ll 5cr vi;do delle batterie cli bombarde e che potrunno ~·Y~n lualmen tc in seguito assumer e il Comando •li Haggruppameulo, o R t'ggimcnto, di batte rie di bOIUba r cle; 11) 00 capitani, scelti t r a i piì1 a nr.iani, elle i1ssumerebber o ora il Coma ndo cli batteri::i, ma che potr:mno event ualmente iu seguito a ssumer e jl Comand o di Grt1 P1lO; e) J20 tene1:li scelU tra quelli di maggiore anziaUit:\; dl 1$0 teu.~uli, sottoteu<•nri <~li! a!<p ir,rnl.i. E ' lJ l'ùièribil e clw gli uflki a ii anziclPt ti siauo voloulari. lu difetto ùi volou. u,r .i , quN<tn Comamlo ripa r tir:1 u umc1·ic,1 men te tra le gramli Unità gli u fficiali <la ass\'gnur c ai repa rti bombardi~ri. e i Com:>ndi cli grandi Unit:ì prov,e(leranuu a <l esiguarc col crilcr ic, r'!(!ll·unr.ianità gli ufficiuli d i eui a li t lettern I,) e o) e col so1.·teg-g io di al tr i. Gli. u lllc:iali. cli cui alla l etter a Cb) sr11:anuo desii;uali cln r1nesto Comando, <l'accordo col Coma ndo p;encrale cl'ar t iglieri:.t. P er il 1>ersonul(' di trn1>pa douanno esseni designali in ciascuna Cnità d'ar tiglie r i~1 (Latte r ie eia c:mnpagna, ;Jesa nti cnmpali, a cavallo, cla mon ta;:uu, someggi,11·c, batlei:le cl' assedio o cli d ifosa, compagni e da forte:c6a non au..:r,r n s<·iolte in batter ie) : 1 sergente o <;apoml maggiore, 2 caporali e 15 solcl:1ti destinati a f:n passaggio, gradua lmente, nlle batterie di bombarde. <.Hl uomini cli Lru[)pa. do n a un·) essere preferib ilmen te ,·oloutari : i n difetto ùi volontn ti, dovrann o esse re designa li per sorteggio tra gli uomini delle clui,:--i ascritte all' Esercito P<' rmanen te (<lai 1 6 al 1895) a,·eudo però cuni di escludere n <'lle batterie dn cnmpa~na ed u ca,·allo, gli indidclui meuo robusti. J,a sccilta e la desigu:izionC' del pe rsonale dovrà essere fatta al più presto . I Coma ndi tl i ,\rmu ta, quelli di Col'po cl'Arm ata autonomi, il Comando g<'nerale di caYallerla. i Comandi delle piazzeforti alla <liretta clipeudenza <lel Comando Supremo, vorranno colla mnssinrn possibile sollecitudine : 1) Ld <\grafare q uan t i de i dipendenli uffi clt1li distinti n ei g rnppi b) , t ), d) cli cui sop ra - accetti no hl dt!stiuazione ai reparti borul>ar clieri: 2) im·iare l'elenco nominativo d <•i 1wecletti ullìciali ; :l) inYia re un eleueo gracl ua le-1ii1merico degli uomini cl i t ruppn a ppa r te. n enti n Ile Unità dipendenti cl<'St inati u ;C,n· pa r te delle bu tl:crie bomba rclier l. Come si è accennato, l' assegnazione clcl per Mnale (ulUciali e truppa) alle batteri<' hombal'<ller i a n-er n\ g radua lmente a 01 is11ru d el bisogno. I va ri Comandi clovrauno tc•11crsi prouti n soclcH;;farn i111mecliatumcut0. le l'ichieste cl el persoual<' che, a llo scopo ,crrauuo :,;11cce5sivamente fatte a codesto Comando.

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OIWANl½ZA¼ IONID Dl~ l HEX'ARTf IlO).lHARDIKRl

Il personale cosi richiesto vc'.tTà tosto invia to alla Scuola bombardieri, s tan. zia ta n ella localitit cc Le Manctre ,l 11re11so la &ta1,ionc cl.i Smwgana. Alh"t sostituzione di si!Jatto personale (ulliciali e truvpa) Yerrà proVYeduto nei mocli eonsueti. MINIS'l'ERO DELLA GUERRA

Roma, ,J. febbra io J916

N . llli'ì G- · Circolare OGw::rro: Or(lcbnizw.zionc delllL S110,;ial i.lc1 cl'cwtifllieria. ùom./Jarcl-ieri.

Su conforme proposta del Coman do Supremo si è determina ta la costitu· zione provvisoria ciel Corpo dei bombardieri, che formeri1 una nuont Speciali tà dell'Arma d'artiglieria. Salv.o ulteriori prevedibili modificazioni., il detto Corpo sarà gradatamente costituito Dno a raggiungere il numero com1)lessivo cli 180 bat terie, 11rovviste d i lJornba rcle di Yai:io calibro e forma te s11 6, su S e a n<:11e su J 2 vezzi ciascuuit. La forma:tione organica di ogni batte1·i;1. sarà qnclla risultante chi.Ilo specchio allegato. Alla preparazione tecnica clel pc·r sonale ed all'amministraziolle clel Corpo provvederanno una Scuoia bombardieri - già istituirn., <:om'era noto, .1 hla ndrc:, presso Susegana - ed un Deposito bombardieri che sa.1·11 formato a Nervesa ('l'reviso). Qnesti due en.ti pei:ù r;ou avrnllllo au tonomia a mministrntiv,t, ma funzion.enmno c:ome distaccamenti del Deposito del 30° arLigU.eria, tlul quale saranno a mministrati. Ciò in r ela:t.:ione anche a quanto sta.bilito con la Circolare cli questo segretariato generale n. 580 G. in data 23 genn:.lio corrence anno. Uf.liciali. e t ru1}I)a saranno tratli esclus ivamente dalle varie Specialità «:lel· l' At'111a cl'ttrtlglieria, dando la. preferenza a coloro. che ne fttccim10 volontaria domirnda e teneuclo presente che gli uomini cli truppa dovranno essere cli ro· busta costituzione. Dei 900 uflkiali circi1 che occorrernnuo alla nuova spec.ialità : 360, clì vario . grado, saranno clesign(tti dal Comando Supremo, togliemloli clalle Un ità mo· bilitat<~ alla sna clipcndenza, nelle quali però dovranno essere sostituiti con altrettanti sottotenent i da iuYiarsi da qunsto Ministero. (Direzione generale Personale Ufficiali). '.Cauto i eletti sottotenenti quanto gli altr i 560 ntlicht.li dello :;,tesso grado necessari a. completare grachl.tamcnte l'organico clel Corpo bombardieri. vel.'i:a uno tratti, sia cla quelli altualmen.le dispon ibili presso i centri cli mobilitrizìone di artiglieria o <:omanclati al conm cl'.istru:,;ione militare ill genere che ha lu0go a '.L'orino, sta de i sot totenenti di compl0n1ento cl'.11:tiglieria che prove1:ra nuo ùal corso ora in Yhl di s,·olgimento vresso la H . Accad emia )'[i . litare, sia iuiiue clai r;:ubalterni r1i complemento e cli milizia lenitorialc éla ri· chiamarsi da l congedo. La truppa occorrente cornph>ssivamente pet· jJ Corpo bombardieri, compresa una riserva cli 8.000 uomini cli complemento, è cli circa :~!.000 nomini che clo· n anno però essN·e for niti a. nuclei SUC'<:essivi clell n forza cli S.000 uomini ciascuno e che, salvo prevedibili ruodifìcazioni, dovranno essere inviati al Deposito bom.

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OilC:ANIZZAZIO:NE l)EI RElP..\RTl Il0l1I BARD1Iml

bardie1·i alla finP. dei mesi di febbuio, marzo, aprile e maggio corrente anno. Erssi sar:rnno tratti dal clispOJli1)iH d i pronto impiego att ualmente esistenti p r esso .ì centri cli mobilitazione d i ar tiglieria e dall'aliquola di reclute della classe 1S96 che rimarranno esuberanti a lla costituzioue delle nuove U uiti'1. Con tuli elementi il ~linistero (Direzione geuerale Leva e Truppa) provvederà ul fabbisogno dei primi tempi : in seguito si. farà luogo, occorrendo, al richiamo di classi d' artiglier ia ancora in congedo. A! quadrupedi e carri sarà pro vved uto dall'Intendenza generale con le riserve cli cui <lispone presso i d epositi d i rifornimento ; fatta eccezione per i can ·i-lrngaglìo e r ela tivi t1uimentl, a cui provvederà la Di.L·ezione genernle di Artiglieria di questo ;Ministero. Gli uoruini saranno per ora a rmati di fucllé 70/87, salvo ulteriori provvedimen ti ch e saranno studiati dal ::l:finistero (Sottoseg retariato Armi e ::1:Iunizioni} per dctermin:ue q unle armamento si possa assegnare in definitiva alla nuova Specialità . '.rnt li gli uoruini del Corpo bombardieri. , estiranno l'uniforme dell'artiglieria eh fortezza - trauue i conducenti , ?b e vestiranno quella (!ella Specialità da campagna con uu fregio a l berrcLro conforme al modello r a!lìguni to nell'allegato 3. In oltre il 1:>ersonale delle batterie di combattimento e quello incaricato del rifornimento delle m unizioni l)Ol'ter à snl braccio nn distintivo conforme al modello allegato. Il Ministero (Dir ezione generale sen·izi logistici ed urumi· nistrati 1'i) pr ovveder à all'11llestimcnto del suddetti distintivi. I 1ni1teriali cli eq uipaggiamento e cli ser.i7.io generale da assegm1re a ciascuna batteri a di bOmbarde risulra dallo specchio allegato . I bombardieri uppartCllcnti ulle baltcr ie di combattimento e quelli incaricati del rifornimento munizioni :wranno cliritlo ad nno speciale soprassoldo. In relazione alle suindicate disposizioni le Din'zioni g(•nerall interessate d el .011nistcro aclot1:etanno senza lnclugio i proYvedimenti di loro competenza e aderfrnnno alle richieste che loro per ,·cuissero dal Comando Supr emo e dal Comando clclla Scuola bomburdieri.

1-'ntte le disposizioni fin qni ripor lnte non vnnno cornsiclerate qoale noioso rieipilogo di nna documentazi one~ lrnrocra tka del tempo, intesa, a far crescere le pagin e delln n arrazione ; esse, invece, co titui cono l a ba e fondamentale su cui poggiò l 'istit uzione del Co1·po dei Bomhal'dieri, donde partiron o i pl'i m.i passi che condussero poi a form are gratl1rnlme11te quella poderosa organb:zazione cli uomi.ni e di rnez½i. ,da cui l' E sercito operante t ras e nuovi e pode1·osi elementi <li forza , fa ttori 1non seconòft1''ì. delle vittoi-ie sul fronte dell'Isonzo negli mrni 191G e 17. -- 28 -


OIWANI2ZAZIONEl DillI REPARTI B0).1BARDlETU

Form-aziione delle ba.tte·r!ie <li òom.barcle d,a, 58 A · da, 58 B S'IJ 12 bombao·de Quadr upedi da

:., Q)

DI COi\U3A'l"l'IMlDNTO

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l3AT'l'ERIA

e p Comandante (Cap'itano o Te· ncntc) . . . . . . . . . Ufficiali so 1:>ulternl o .Aspiranti (di cui il Sottocomandante ha il cavallo) . . . Sergenti (1 di contabilità e 1 operaio) . . . . . . . Cuporu1 magg. o cap. ai\1t. di

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Sanità . . . . . Ciclisti . . . . . . . . 'l'ddonis ti e. s tendi/il.i . . . Capi pc:,1zo (Scrg. magg. o Scrg. cap. rnagg. o Caporali) . .

Strventi

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12 48

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Portafer.iti

4

Bombarde

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Totale della batteria di comb. . . . . . . .

4

71

12

2

2

RISERVA DI BATTERIA

Comandante .Aspirante)

(llfl:.

Sub.

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Serg. magg. o Sergf!ute . Cap. magg. o èap.

Soldati . . . . AU,evo ruaniscalco Alli(VO opn-uio . Attendenti Conclucfnt.i Cano bagaglio . Can:ctte tipo leggero

1

1 1

1

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26

Quadru1wd i da tiro di riserva

2

Totale della r iserva l'ota1.e clena Batteria .

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29 -

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3


ORGAKIZZAZ IONE DEI RIDPAR'.l' [ BOMllAnomRr

Formiazione èlella. baUeria dia 240 C

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IlATTEHIA DI COMBATTHfEN'l'O

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[)Ollifmclante - Ca.pituno . . l:ff . S11balt. o Asp. di cui H sottocomandante ha. .il cavallo . . . . . . · Sergellti (l di contab. e 1 011eraio) . . . . ·. . . Cn p. magg. o Gt1pot t\k cli san itù. . . . . . . Ciclisti soldati .

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'l'elr.>fonist i e stc>ndifili . . Capi prnzi (2 Se1·g. rnagg., 2

Scrg., 2 Cap. mugg.) . . Scrvrnti (di cui G caporali) l'orta ftriti Ilombanlc

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H ISERVA DI BA'.l.'TERl.A.

Comandante (Subalt. o Asp.) Uflic. addetto alle munizioni (S ob. o As pirantP) . Sc-rgent i maggiori . . . Capor. magg. e Caporali Soldati . . . . . Allievo maniscalco ~'\.llicvo sellaio Attendeuti Conducenti . . Onno bagaglio . Carrette tipo legg01·0 Quadrupedi di r isetva

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40

20

4:

2 H1

'l'otale della riser va 'l'otale della BltUeria .

- ,

l

6 169

-

30

2

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1

47

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47

6

1

20

2

1

20

7


IS'fi'rrztoNJ.; OIDLLA SCUOLA or SU SEGANA

Men.tre cominci nva, l'attua7.:ione del precletto prograpima riguardante il reclutamento del ])(~rsonale, il Sott.OS(~greta.riato per le Armi e )'[uniz_ioni del Ministero della Guena procedette alla commessa di bocehe da fuoco e di bombe dei t ipi cli più rapida costruzione. Ancor prima che 111el nov(~mhre-dicernbre 1915 si ,provvedesse . all'istituzio~1e ·d ella Scuola di Susega na, e quindi alla creazione cl el nuovo CMpo dei bombardieri, già precedentemente nell'autunno del l!J15, coi diversi tipi di materiali allestiti da talune DHte proponenti, e coi campioni importati dalla Fra ncia (tipi: << Maggiora >>, « 'J'orretta >>, « èla 58 ~ . 1 >> e «··cl a 58 7Fis >>, « da 24(} ))), per cur a del Comandò della 3a Armata, erano stati costituiti 21 reparti, che fnrono assegmati a. ,d eterminate gruncli Unità, mobilitate, come appare da] seguente prospetto, e la. cui arnnuirar.ione fu poi definitiva nel maggio del mm.

~·;'°

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Il 1° genn aio 1916 giunsero a Susegana 27 ufficiali e 362 milit ari di truppa, che costit uirono il pl'imo nucleo di perso . 11\ale 1perrnanentc, at torno al quale, in prosieguo di tempo, andò completan·dosi l'organico del persona.ìe della Scuola. Va. subito l'ilevato che detta Scuola, p ur avendo rapporti d' indole tattica con gli Uffici del Comando· Supremo, per ragioln i di territoria1ità dipendeva dal Ministero della Guerra, il qua1e i nfatti in data 23 gennaio 1916 trasmise al1e autorità, territoriali in teressate le seguente Cir~olare· di notificazione: A clatare da l 1° gEmnaio conente è stata isti.tuita a « Le :M:andre l> pres:::o Susegana (Treviso) una Scuola cli tiro per bombardieri. In attesa che l a Scuola stessa - con la emanazione delle disposizioni concernenti la costituzione cl ella nuova Specialità d'artiglier ia BO:.\:lBARDIE IH venga conferita autonomia amministr:1tiva, si determina cJ.1e essa renda i conti al Depos ito del 30° artiglieria cla campagna, dal quale sariL provvisol'iamente amministrata. Il Comando del Corpo cl' Armata cli Verona vorrit impartire le conseguenti disposizioni al Ceuti:o di mobilitm•,ione interessato.

-

81-


ISTITU ZTON!<l D1%LA SCUOLA Dl S USEGANA

El&n1c-0 ,a,

clelle batterie provvisorie dii bo1nbardle p,reesistenU quene <,"CJs-t-it'U-ite p•oi dalla, Soiwla e.ii Siisega11i,a

N. della r N. dei batterla pe;:,zi

Specie della bocca da f uoco

I

I

Unità alla quale e ra assegnata

Data d i scioglimento

mortai da 58 B mortai cla. 58 A

12• Divisione

25- 0-1916

lanciabombe 'l'onetta mortai Maggiora

12• Div:iSione

21-11-1916

mor t~.i da 5&A mortai da 58 B

13• Divisione

25-6-1916

2 4

mortai cla. 240

21.'' ' Divisione

25- 6-1916

morta.i dà 58 A mortai da 58 B

31" Divis ione

2-5- 0-1916

mortai da 58 A mortai da 58 B

31" Divisione

2.5- 6-1916

1

206"

4

mortai da 08.A

IV Corpo d' .i\rroata

25- 6-1916

207"'

4

mol'tai da 58A

IV Corpo cl' Armata

17- 5-l916

208"

8

lanciabombe Torretta

IV Corpo d'Armata

17- 5-1916

1 1

mortaio da 240 mortai cla 58 D

32• Divisione

9- 5-1916

210•

4

mortai cla 58 B

lG• D;visione

25- 6-1916

21l•

6

mortai da 58 D

14a Divisione

212•

3

mortai cla 58 A

ia .i\rmata

17- S-l,_916

213•

3

mortai. da 58 A

l" Armutti

17- 8-1916

l" Armata

17- 8-1916

200•

{

3

j

8

201"

f

2

202•

t

20B•

1

4

2043

{

2

205•

{

2

209a

f(

1

25- 6-1916

4

mortaio da 240

215"'

4

mor taio cla 240

l" Armata

17- 8-1916

216"'

3

mortai da 58 B

l" Annata

17- 8-J 911"ì

217•

3

mortai <la 58 B

l"' Armata

l.7- 8-1916

21" Divisione

25- 6-1916

2J.4a

218"' 2H)a

f

4

{

9

mortai da 58 A mortai da 58 B

f

3 4

mortai da 58 A rnortu.i da 58 B

29a Divisione

25- 6-191.6

4

mortai cla 58 D

2::;a Divisfone

25- 6-19l(i

l 220a 21

102

-

32 -


ISTITUZIONE or::Lr~A SCUOf,A D I ::\USEGANA

SuHa Scuola di Susegana verrà ora detto quel tauto che può lnmeggia-rne le caratteristiche e le sue :finalità, tenuto conto del periodo storico in cni nacque e si sviluppò. Tenuto presente l'a11damento arcuato dello sehieramento delle nostre forze terrestri all'inizio dell'entrata in guerra del1'ltalia, appare subito che la zona ,de « J,e Manclre )) aveva il privilegio di t rova,rsi a.I centro dell'arco i,n prossimità, .ai un'importante arteria ferroviaria che poteva consentire rapidi s1postamenti di persomale e di materiali verso la periferi a, dell'arco stesso senza creare incagli al complesso movimento ferroviario che già saturava il tronco 'l'rcviso-Conegliano. Nfa vi è éli più : la wna prescelta, oltre a disporre in larga. misura cU alloggiamenti e locali da potersi adibil'e a usi diversi, consenti.va. fa, preparazione di. adµtti ,c ampi di tiro per le varie esperienze e per le esercita zio,ni di addestramento del personale, e compretndeva spazio più che suffieiente 1per la costruzi01ne di manufatti cla adibirsi a baracche-rieoveri per gli a11oggiamenti della truppa, e per magazzini vari. Tutto e.iò concon<w::t, (come poi si. ebbe a constatare) ad agevolare il complesso lavoro cli orga.nizzazione e di formazione del nuovo Corpo dei bombardieri ed a ren{le1'e rapido l'addestra - mento e lf1 preparazione del personale. Il primo ordinamento della Scuola compres(~ : 1 Comando, avente alle sue dipet11denze : a) l ufficio cl'istruzio111e, ti.ri ed esperienze; b) 1 nfficio materiale; o) 1 Compagnia 1perma.nente; c'b) 1 ufficio di amministrar,ione. Il Oorn:rndo della Seuola era costituito da : 1 Comandante, 1 aiutante maggiore, e 2 o più ufficiali mediei ; 1'~1:(fido ist1~uzipni, tiri <~d esperienze comprendeva : 1 capitano (capo nffi tio), 1 ufficiale addetto, un numero v::i riabile cli uffkiali istrottori, e 1 uffioiale al poligono; l'Ufficio materiule ave.va : 1 eapitano (capo ufficio), 2 o più uffididi nddetti, e l nffidale tecnico Direttore del la bora torio ;

3


1S'.fl'l 'UZIONE I)ELJ,A SCUOI,A DI SUSEGA1'A

la Compagmia permanente aveva : 1 Com,1nèlante (capitnno), e 3 o più ufficiali subalterni; l'Ufficio cl'ammiJJi straz.ione avev::i : 1 cap o ufficio (capitano), e 1 o (Più ufficiali di amrninistl'a1;ione (contnbilità, cassa, matricola e magazzino) Il primo per sonale inviato a costHuii-e la Sc uola di usegaorn, fu cos'i 1.· ipa rtito. : Ooruan do : magg. -d 'art. in servi½io di S.M. Maltese Enrito, sottot . d 'a r t . Finzi R uggero (u:fficiale addetto), sottot. me,dico Yalente dr. I',1 010 (ufficiale medico), sottot. nrnclico Mig n a11 i dr. Vi ttm·io (ufficiale mecli.~o) . Uffi C'io istr11zio111i, t iri ecl esp criPllZC : capit. d'a1•t. Tosatto ~iJvio (cnpo 1111:kio), sottol. d'art. Bonetti Guido (ufficiale a ddetto), isfruttOl'i sottotenc11ti d' art. : OalzavH1·n Giuseppe Rferra AJdo - Gi ornnal'cli Eugenio - Antonino GioYauni - ~ini ('resc:entiino - Oremigni Pietro - Bar:wtti }ludo - Co1·si Luigi - Vaccaro Ln igi - Fumelli Aldo .. M11 ccafcr ri Petron io, addetto al poligono cli liro: Hinistral'io Giorgio. Uffic:io mnter ialc : sottotenenti d'art igUeria: ~ Q..1t,\LO. ~ l m.& TTgn (ff. capo ufficio). Spiga R a·im onclo (seevizi te!'rnici e lnboratol'io), Visd1i Ar naklo (ser vir,i tecniC'i e laboratorio). Compag:ufa pe1·rnane:nte: sottoten('JHi d ·:ntiglieria : L avap:ni,n i Ecloanlo (ff. Comandante}, HonarcJli V'ittnl'io, Cnldano (;lnseppe. J>almc AlbHto . Uffi('io d ' aunninish'aziOJte: 1° cnpitano (l 'arn m. ~ icoli Dante (capo uflkiio), sotioL d' art . Maceagno Alfredo (ufficiale a,cldetto) . Le pd111e cl.iJ·cltiv0 (tanto ciel Corn :i nclo Sn·premo fJ.Uan lo clel Ministero <le11a Guc>LTH) sulhl tOHtitnzione clrlla 1rnova ~Jwtin J.it~ d'artig li eria lasci:wa,no i11t1·aneclerc 1111 gra<lnale ma rapido !-viluppo che a v1·ebbc a ss unto il Col'po cl.ci hombar,cli eri. B per ciò, pari alle necessitit C'l1e 1nrombM·ano furo110 i concetti ai quali venne infot mata 1 01·ganizzazicrne della Scuola . che assuns<' subito le caw1tteristic·h e cli nn Yl'l'O Ol'p:ani s mo di gnern1, do,·e forrnn, ~ sost:11rna si fu sero nelln maniel'a più complc• la e dinamie:i ,

-- 34 -


IS'.L'l'l'UZlONE DELf,A SCUOLA DI SUS l,GANA

onde creare uin meccanismo capace di formare, con la indispensabile disciplLna e con la necessaria coesione e nel più breve tempo possibile, tante Unità organiche corrispondenti alle pressanti richieste del Comando Supremo. La parola d'ordine era che, iper la primavera del 1916, all'atto della. ripresa delle grandi operar,ioni militari, l'Esercito italiano aveva bisogno di poter dispor-re di un tnnmero considerevole di reparti della 1rnova artiglieria ·da trincea, per affrontare con successo gli apprestamt·!nti difensivi ·del nemcio preceduti da ostacoli :p assivi rappresentati da duplici, e talvolta a1nche triphci siepi di ferro spinato; ed all'uopo la Scuola doveva fo rurnre e addestrare molte batterie di bombarde che avrebbero dovuto sconvolgere e neutralizzare tali ostacoli a.prendo sufficienti Y;uchi dl passaggio alle fanterie attaccanti. 'raie necessità fu la nota preclorninain te a.Jla quale si ispirò il giovane Comallldante clella Scuola ·di Susegana; e con la 1parola e con l'esempio riuscì a, trasfondere in tutti i suoi collaboratori la. propria attività, fattiva ed intellige111te, :intesa. a superare tutte le difficoltà, ed a, rendere possibile e facile anche agli a1tri un'opera quanto :mai difficile e complessa .

La solur,ione ,del complesso pi'Oblema relativo al JJersonale, come prospettato nelle prime clirettive del Comando Supremo e nelle disposizioni cli ca.rattere esecutivo emanate clal Ministero della, Guerra, ,n on poteva andare esente da difficoltà non trascura bili, particolarme111te cli carattere psicologicomor:ale. Il Corpo clei bombardieri, creato clal nulla, mancava, di qualsiasi tradizione, fattore che rinsalda lo spirito di 001ìpO e stringe tutti (ufficiali e truppa) i,n un fascio solo -c1i volontà e -cli forr,e. Premesso che le bombarde avevano il compito precipuo di coopera.re durante la batt aglia con la. Fanteria, e di dividere con essa la vita logomnte della guerra di trincea , era mecessario sviluppare e radieare nei quadri e 01ei gregari della, nuova Specialità il senso cli una profonda devozione al dovere, uno spirito COSl.

-

35 --


If;'l'ITUZION"1 DELl,A fiCCOLA

()I

SG,EG.\N,\

di atlività e cli C'Ollabou:izi.one instancabile. e forte abitu dine a1la discipJi11a, sostanzinle oltre ii qnella formale. Bisogn ava quindi. formare spiriti forti e docili, resistenti alle f'::ttiche dotati cli larga adattabilità a tutte le contingen1-e cli nna vita dura per Ul()ll piegare di fronte agli elementi dissolventi della, gnena : doti queste che abbondano uel nostro soldato. ma che spesso sono HDo stato latente, e occ·one quindi. sapel'le eccitare, stintolarle, scuoterle e farle q11incli operare. oa·1 risveglio d i. tante virtù, frutto cli una. pre:pan1zione ai-sidua, intensiva. eospnrsa di infìa1ite cliffkoltà, sarebbe p oi sboC'da to lo « spirito <li Corpo ». potente fatto1·e di amalgama fra gli clementi più eterogenei, fra volont~. più recalei.tra1nti e men o ·<lispost<' a sacrificare la propria inclh id nalità fisica e raziocinante al servizio di una ca.usa ta)yolta ignorata, incompresa, o 11011 thiaramente comprensilrile. ~!H , dal dire al fare ... .. L a rigide;m1 cle1le modalità di l'erlntamcnto del personale bombardieri che presniveva cli nttingerr. soltanto ai i-cparti di a,r tiglieria ::tl fl' onte ècl ai cent1·i di moliilitazione ,d ell' Ai-ma nool inconh-ò anon1 ]'appron1zione di tutti: ftwvi ehi la criticò come quella che non permettevi! agli ;1ppartP11enti a tntte le altre Armi di 1potc1· passare uel nuovo ('orpo p ortn ndovi, volontari, J'entusiasruo della 110,·ità e dl'lla passione eroicu. e qnincli faciJitallldo quell'amalgama tni si t\ prima .icc:ennato; fuvvi chi in vece l'npprovò senza restrizioni; e pn'ichè, t rattavasi di mili nuoya Specialitù d'artigliet·ia, era logico che a costituirla fo~sero per primi chiama ti gli a 1·tig1ied. Acl ogni modo è certo che l'allont:mamento d'autoritù, clnl fronte di uffic'inli e gregari t1 a I r>roprio repal' to con cui ciascnno era entrato iu, guerra , <>ra uno str1.tppo Yiolent o a1la ,it a dssnta i:n conlllll'l-C co11 snpcrio1·i e co1upng-ni c·oi. qnali (i.110 allm·a si e 1: :i condiviso l'o1·goglio (.li vantai·c ghì., diversi mesi cli fr0inte: e quindi l'amarezza del distac-eo nnebbe Jasciato traccie p1·ofonde nell'animo cli coloro che rnnivnno avviati a Rusegana . Pn i provenienti dai. <:entri cn mobilitazione cli artiglicl'ia le c·o11clizio11i. d ì sphito sal'<>bbero ~tate aur·he mcuo liete: 11novi atfotto alla guerra, noJ1 ::mrebbe stato agevole supplire aD'um.ana sensaziolle di patèma ·d 'animo gc-m erata dall'ignoto, ed all'effetto <li. 1preYCll· zìoni anche e ngerate, r he si ei-ano sparse sulla nno,·H Rpcci11-

le

-

:!G -


LA SCCOLA DE I B0":118ARD11':RI DI S lJ SEGAKA

li tà dell'Arma e sulle nnove armi, sui pericoli presentati da,l loro im1pj ego, e sul prohlenrnti<.:o loro rendimento. lll proposito in questa Storia. sc6tta cla bombardieri per bombar dieri, non sia discàro rfrortlare qui qna,nto nJl ora si dieeYa e si scriveva : << ••••• liom,barcl,iere

è quella. oosa

che s-i fonna a 8 11 seymw) che dopo qllt(tlche setti11M11<i t 1,i

lo

trO'V'Ì

s1.tl ' ' Oorrier " ! ))

Incl11hhiarnentc se si fossero destinati alla Scuola d i Susegana reparti di truppa orgunieameute costituiti e già,. inquadrat i dai loro uffic.:fali, il compito clella Scuola stessa sal'ebbe stato facilitato, e 1,eso anche di più sollecito il <.:<msegui.mento dei fini prefissati; e poichè propr1o in <JlH~ll'epoca, o quasi c:ont emporaneamente, era stato ordinato lo scioglimento di 22 Squadroni di eavalléia e l'appiedamento di 4 Divisio1n i di cavalleria, così, specie per 1a forma zione delle prime lOO batterie bombarde, richieste dal Comando Supremo per la iprimavern del lHlG, si s('lrebhe con va ntaggio potuto destinare a costituire il Corpo dei bombardieri le predette Unità organiche di cavaJlel'ia, che nella . IlUOYH Specialità avrebbero portato qnell'alto senti mento del dovere, quel forte spirito di sacrificio _e quel generoso fervore cava1leresco che costi.t niscono il geloso e glorioso retaggio della nostra cavallerin. Ma se senza 1wevisioni sempre realizzabili così si fosse operato, sarebbe Btato poi più difficile il ripristina re le disciolte Unità, di cavalleria allorchè - come effettivamente avvenne - si dovettero d mett er) e a cavnllo. ~l\.:d ogni mo{lO ciò che più import.a qui cli rifovare si è che se pure i eompiti assegna ti alla Scuola ,d i Susegana fnro110 molti, difficili e complica ti, il Comando de11a ScnolH ed il Oomanclante si climo:;;tral'ono degni deBa fi.dncia in essi riposta, e si 1p afosaro110 veramente all'altezza della situazione, ma]grad.o che la complessità dei numerosi fin i da perseguire e degli scopi da raggi.un· gere li ponesse ne11a c0inclizioa1e cli non potersi tracciare un programma. completo di clirettiYc e quindi svilupparlo in modo regolare e sistematico . Sotto 1n pressione cl<~gli anenimenti, la eoncezionc che ma.g- -:37 -


LA SCUOLA DI.JI BOMHARDIEHf DI SUS0GANA

giormente fece presa snlJe decisioni del Comando Supremo per conservare all' Artiglieri.a la, nuova S pecialità da trincea, fu Ja certezza che, affidando agli a-rtiglieri il servfaio delle nuove artiglierie da trincea, questi avrebbero certamente portato nella 1nuova Specialità il tradizional e spirito d'Arma. Questa fondata previsione però non fece dare soverchio valore acl altri elementi che costituivano il lato negativo del IPl'Oblema. Un' orgaui;,;zazione, nata con carattere t umultuario, nella quale entrav!,u10 a fa1·ne parte elementi proYenienti dal fronte e dai 01umerosi Centri di mobilitazione dell'Arma d'artiglieria, non avrebbe evitato hl grnve <.:risi cui si va i11contro quando si tratta di istruire, addestrare,. inquad1·are ecl ,amalgamare elementi che di colpo ùebbono mntare vHa ed abitudini. La rigidezza de11e modalità di. reclutnmento avrebbe aggravato il compito, già ponderoso, del Comandante della Scuola se ITT ell'applica.zione essa non fosse stata contemperata in modo ed iin misura. opportune, permettendo così di ,c onispondere alle richieste del Comando Supremo che già nell a p1·imave1·11 clel. 1916 voleva poter disporre di una prima massa di un centinaio di Unità di bombardieri. Come si avrà occasione di .rilevnre in segnito, i programmi di acldestl'ame11to del personale e di fo rma,,,ione delle batterie bombardieri ricevevauo im1rnlso e snbh·ano modificazioni di adattamento dall<' vke11 de èleD::i guenu G dalle oscillazioni delle operazioni sni vari RPttori del nostro fronte. Cosicchè si può ritenere che il graduale potenziamento del1a Scnola di Susegana, e talune possibilità da essa ,r aggiunte nel 1917 ra1)presentassero il diagramma "clell 'ànaamento della guerra nl fronte itali ano e del progressivo con solidHmento e ampliamento dell'organizzazione ind11Striale del nostro P aese. OonsideralHlo le eccezionali difficoltà in mezzo a cui sorse, visse e si sviluppò la Scuol a bombardieri, e r iandando co:n la moote ai complessi problemi che giornalmente richiedevano una rapida, soluzione per soddisfare alle sempre crescenti esigeo17,e della nostra gnena, ancora oggi - anzi, oggi più che nllora ci sentiamo p1·esi da profondo senso di ammirnr.ione e di gratit.udiJ1e per chi, per tanti mesi, ebbe l a forza di [)Ortare sulle sue spalle uma somma di responsabilità cos'i graYi, mettendo in luce -

38-


IL DEPOSITO DI N~"JIWESA

solide virtù organizzative; dimostrandosi in og,ni momento intelligente e infaticabile in terprete non solo delle direttive superiori, ma anche dei reali bisogni creati ed imposti dall'ora storica che si attraversava.

*

-X·

*

Frattanto, un argomento di principale importanza che si prospettò subito al Comancla,nte della Scuola cl.i Susegana fu quello di coo1cretare al più presto e net tamente la. somma· del lavoro principale al quale porre mano, preeisando la dpaf'.tizione di attribuzioni e di responsabilità 1per spianare la strada ai primi passi della Scuola : solo così l'opera <lei singoli collaboratori sarebbe risultata meno im1;rncciata e incerta, e quindi più reòditi:zia . . Come si è visfo, l'ente Scuola efa stato diviso in due branche: la Scuola di Susegana, e uai Deposito della ScuDla istituito a Nervesa di Piave. La Scuola nacque ufficialmente il 1° ge111inaio 1916; il Deposito iniziò la sua vita. ai primi di febbraio. Al Deposito fu assegnata la funzione cli Centro di raccolta, di immatricolazione e di ripartizione del persona1e che il Ministero della. Guerra, avrebbe dest1nato per l'organizzazione e la formazione delle Unità bombardieri, inon che il compito di a.mmi,n istrare il Oomain,do della Scuola e tutti i reparti che si sarebbero· costituiti; suceesshramente lo stesso Deposito fu inca,r icato anche di provvedere all'istruzìone dei nuclei di complementi della Specialità da inviarsi al f.ronte. Al comando clel Deposito venne destinato il maggiore cl/artiglieria A u1aklo Lambertini, che tenine 1poi molto lodevolmente tale carica fino al teriniine della, guerra . Primo collahorntore del Lambertimi fu il tenente d'artiglieria Orlando Scarsi, giovane ufficiale dotato di otti,rna mente organizzutriee_ Infatti , nel bHilamme di Nervcsa, lo Sca.rsi, oltre ,1d assumere il com.anelo cfolla compagnia provvisoria costituita cogli eterogenei elementi colà pervenuti, costituì una serie di uffici resi necessari dal graduale e rapido sviluppo JJreso dal Deposito della Scuola . Dopo tre mesi di permanenza a Ner-39 -


COll!Pl'l:l DELLA SCUOLA Dr Sl:SIW ANA

vesa, lo Scarsi ottenne ,cli partire per il fronte e partecipò' valorosa.mente alle azioni del Oolbriccon e delle Alpi di Passa del 1916, ed alla 10" BNr.r.Ac:r.,u dell'Isonzo con la 192" batteria bombarde nella regione di SaJcano. A.Ila Scuola invece fn riservato il compito di istruire e cementare i reparti., di curai·e le esercitazion i e le esperienze di tiro, di gestire tutto il materiale di a.rmamento delle batterie, di sperimentare i nuovi materiali e di compilare le Istruzioni ~'.elative alle Sipecia-Jitù. A questa eomplessa funzione della Scuola veninero a sommi1-rsi graduahn.en_te altre forme di attività ed alt ri compi.ti, tra, cui quello del coJlaudo -d i tutti i ma.teriali da trincea (bombarde, bomb€!, eél. armamento ]eggero da trincea assegnato alla fa nteria), dell'istruzione di successivi gruppi di Unità di fanteria, per l'abilitazione all'i.mpiego delle varie armi da tri,ncea, nonchè il mandato cli formare speciali. Unità di fanti incaricate -dell'impiego di Jandabombe (Thévenot, Stokes, ecc.). Per effetto delle diverse ftmr,ioni assegmate a ciascuna delle due branche, la truppa, presente al Deposito oscillò continuamente nel numero; talvolta la forzn dei gregari ivi raccolta fu -p iù numerosa di quella prese.nte presso la, Semola. stessa,; per gli ufficiali, invece, per ragioni. a-ddestrative e disciplinari, la maggior parte restò sempre coneentrHta a Suseganµ. Gli -U:ffi.ci del Comando della Scuola furono installa.ti i1n alcuni immobili requisiti presso la stazione ferroviaria di Susegana.· A Mandre, località, o)rossima al paesetto ·di Santa Lucia di Piave,· esisteva. un'antica e grandiosa, fattoria -dei conti -d i Oollalto, che divenne sede dell_a, Scuola. L'immobile, opportunamente e rapidamente trasformato, cotnse111tì di -d are alloggio a circa 200 ufficiali e ad oltre un miglia.io di. gregari. Acca nto agli ambienti a,dibiti a camerate sorsero anche -uffici cli batteria, sa,le per conferenze, un salone per fa m_ensa u.flkiali, e una quantità di magazzini; in breve furono erette grandi tettoie e baracconi in legno, e la forma di yita dell'ambiente fu. subito ca.ratterizzata da un 'attività, e -da un dinamismo veramente ecce.zionali. Col personale di cui già si è fatto c<~nno, la Scuola potè pertanto imbastire l'inizio -della propria attività. Il primo reparto organico della Scuola fu costituito dalla. 44"' Compagnia -d i ter-

40· -


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ritoriali da fortezza (Compaguiu di Lovadina), la quale fu addetta ai lavori ·d'impiHn1·o ecl al funzionamento clei vari servizi. Fra. Deposito e Scuola. aia cq11e subito - e andò sen1pre accentuandosi in seguito - quella corrente di affiatamento e di cooperazione che fu il fattore essenziale dei successi conseguiti clalla nuova, e poderosa organizzazione. :Nello svo.lgimento delle varie istruzioni, inizialmente, per ovvie ragioni, la tru1ppa. fu tennta separata ,cla,gli ufficiali; successi.va mente tru-ppa ed ufficiali, orga,nicamente inquadrati, intraprendevano esercitazioni di insieme a earattere app1ieativo, svolto dapprima sul campo di Susegana e poi su terreno accidentato e coperto dal vicino Montello. In queste ultime si aveva modo di compiere marcie di avvicinamento, prese. cli posi7,ioni, prep~razione del tiro ed eseeuzione pratico-adclestrativa del fuoco impiegando bombe inerti e scoppianti (1) .

(1) D'ora innanzi pe1· brevitit, con ht cleuomina7.ione <e Scuola bombardieri » si intende indicare il complesso clei c1ue centri di Susegana e <li Kervesa; invece per far riferimento alle forme <li attività svolte da ciascuno dei due centri, si fari.i ricorso alla clenominazi.one della sola località di Susegana oppure cli Nervesa. -· 44 :--


C..U'ITOLO Il L'INDUSTRIA NAZIONALE DI GUERRA ALL'APRIRSI DEL CONFLITTO MONDIALE - SUO SVILUPPO ----, CENNI SOMMARI SUL MATERIALE DELLE BOMBARDE - LE BOMBARDE: DA 50 A, DA 58 A, DA 58 B, DA 150 E DA 320 TIPO MAGGIORA LA BOMBARDA DA 240 C. --, MUNIZIONI, ARMAMENTI ED AT: TREZZI - TIRO DELLE 80.MBARDE AVVERTENZE SPE= CIALI PER IL TIRO ~ INCONVENIENTI :DI TIRO - . LAVORI IN TERRA_ TRASPORTO DEL MATERIALE - i PUNTAMENTO E TIRO - IMPIEGO DELLE BOMBARDE.

Come è noto, in Italia in tem1Pi 110rmali il materiale bel-· lico veniva allestito da. un numero li;mitato cli Stabil imenti militari provvisti di scarse maestranze. Nel complesso tu tta l'or· ganizzazione dell'industria, cli guerra, era costituita da 2 Arse· na.li di costruzione d'artiglieria, 4 Officine di costruzi.o:nc, 2 Pabbriche d'armi, 1 Spolettificio, 2 La.b oratori pirotecnici: 1 Laboratorio di precisione, 1 :Polverifici.o~ 1 Direziooe cli esperienze e 14 Direzicrni d'artigUe1·ia. Durante il periodo della neutralità italiana questa. organizzazione bellie;a non fn modificata; e quiudi alla Direzione generale -cl'lu1:iglicria e genio restò asseg:uato il compito che già aveva, e cioè di provvedere al soddisfacimento di materiali e r ifor niment i vari del R. Esercito. P <~rò fn studiato il modo di aumen tare la proclm~ione: e poichè a.l cli là, di certi limiti non si potna. andare, eos·ì fn gioc·ofo1·za r·icorl'ere all'indnstria 1privabr; la quale pertanto no11 aveva in generale l'attrezzatura e l 'espe~ rienza per assieurare una prodnr,ione che per quantità, e qualità rispondesse aJle esigenze imposte dalla situar,ione. Si dovette (Per ciò ricorrere a lJa mobilitazione delle incl ustrie con l'inq ua~ dramellltO di tutte le forr,e industriali nazionàli, e lo Stat o ne assunse hl direzione ecl iJ contJ>olJo, faccmdo sorgere nuove~ of:fi-

4-5 -


IL MATERIALE BOMBARDE

cine e facendo attrezza,re quelle preesiste.11ti in relazione alla produzioné da dare. Il 9 luglio 1915 fu costituito un « Comitato supremo per i rifornimenti delle Armi e munizioni)) col compito di deliberare uella maniera più larga e sollecita su quanto potesse occorrere per i rifornimenti di mezzi di guerra; e nel contempo fu cren.to anche il Sottosegretariato per le Armi e Munizioni, alla cui dipendenz,a, passarono la Direzione generale di artiglieria e geni.o e l'Ispettorato delle cost ruzioni d'artiglieria. Intanto Ja potenzialità degli Stabilimenti militari cominciò ad essere gradualmente aumentnta, e anche gli Stabilimenti ausiliari ebbero un incremento fortissimo . Di questi ultimi, 91 lavora vano per fa produzione di materiali metaJlic;i, 489 per le laYorazioni meccaniche, e c-ir(:a 400 erano impiegati nella preparazione e confezione -d i es1plosivi., prodotti chimici, iin.d ustrie minerarie estntttive ed industrie varie. PPr tal modo l'Italia si mise in grado di produrre per proprio conto nrtiglierie cli grosso, di· medio -e cli piccolo ea,libro, proi.e1;ti, ar.·mi portatili e mitragliatrici; e quando la guerra stabj]j7,zata impose la eostrur,ione cli nuove armi destinate ad infraugere le difese accessorie, fu iniziata. anclrn ~a costruzione di lanciabombe e la fabbricaz ione delle bombarde. Le bombarde, sui modelli venutiei dalla Prmicia, e o,pport.unamente modificati e perfer,ionati, cominciarono ad essere costruite interamente cla Ditte private che le inviavaillo direttamente alla Scuola. La commessa alle Ditte veniva fatta dall'Intendenr,a ge1wrale : una cinq1urnti,n a, di Ditte provvedevano allo allestimento d·elJe bombe, il c,1ricamento interno delle quali ven1iva però praticato da tre Stabilimenti diversi a seconda del tipo di esplosiYo da impiegare (Esplosivo S. - E chò - Sabulite). Con siffatta orgnn.ir,zazione, continuamente migliorata e ,perfezionata, nl1a fine del 1916 l'Italia potè approntare al suo Esercito 1D4S bombarde, oltre a m.igliaia e migliaia -di altre armi. All'inizi.o del suo funzi onamento la, Scuola bombardieri -disponevf:L cli scarso materiale per armare le prime Unità, ed il poco disponibile era assai vario e <:on caratteristiche diverse. -

46 ...:.....


IL MA'fERIALE nOlllBAHDE

La bombarda da 50 A (Ansaldo), già spel'imentata nel 1915, fu adottata all'atto della costituzione della, Scnola bomba,r dieri, e comprende.va una bocca da fuoco, una. cnlla e un affusto. La bocca da fuoco <li calibro 50 mm. en1 scorrevole in enlla e munita di freno con ricnperatore. Nella parte posteriore la bocca da fuoco portava una culatta con t appo di culatta applicato a vite per l'innesto <lell'otturatore. Alla e:111Httn poi era solidale u11 ·ap pencl.ice inferior e per l'at tacco dell'asta del fr eno. Il 1prirno tipo portava, il graID.o-focone, ed in segnito venne poi applicato il congegno a percussione. La culla era forruata da un manicotto di bronzo in cui scorreva la bocca da fuoco nel movimento di rinculo. L'affusto aveva :forma. a ca,ssa cilindrica con quattro maniglie per il tra porto, ed aveva due t r m·erse alle quali erano assicurati due alo(J'li ad orerchion iere e soprnorecehionerie; sulla orecchioniera, destra, era. a,p plicato utn settore .a'auesto dell'in clinazione coJ1tro. cui agiYa il chiaYistello a leY:t clella culla. Il peso complessivo dell a bombarda in batre1·ia ern di kg. 2:W; la bomba lan ciata dalla bomlrnrda Ansa ldo, all'atto clello scoppio, si frantumava in grosse schegge e quLndi poteYa e sere efficace 110n solo contro reticolati, rna anche contro bc>1·:-;ng-li anil, ,ati . Un mo te1·iale rlte per la sua pratici1ù e potenr.a cl' iru1piego trovò largo favm'e dei 111oslri tecnici fu quello Yeuutoci ùalla F:r~mcia, ecl il nostro Comando Supremo ne ractomnnclò l',ul•>· ,1io01e per un duplice or,dine di motivi : ICt) pel' la gaYanzia offerta dalle esperienze già, fatte sui campi di battaglia; 7J) perchè polcndo ricevere cl.alla Fntncia :umi e pm'ti d'armi cli t:::ili morta i già intr odotti nel suo Esercito, sm'ebbe rh1scito assai più agcyo)e all'ltaJi a di ac·c·eler:u·c hl costituzione della JlllOva Speci'nlità d'a1'tigliePia da trincea senza attendere che l'Ind11 sti-i.a nnzionale potesse ·Ùll solH renderci indipenclente dall'estero. Segncn<lo tali direttive, 11ell'autn11n o del 1.91:'i si ebbero i St'guenti tipi fran cesi : Bombarda da 5S A (ex D umézil n. 2) di al'ciaio su affu~tc, 1·igido, co 'tituito da due fianchi cli ghisa separabili, co11 vuoti e nervature per il passaggio clcll' astina e [)er ricevere i. hrncci clel colla1·e. L'affnsto poggiava su una piattaforma fatta a cassa -

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con foro pe1· il passaggio della spina d'unione, munita cli due maniglie di maneggio . La parte posteT'iore della piattaforma. poggiata a volta, trovava ,contrasto nello scudo d'appoggio; il

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painolo era formato da tre tra verse i 11 rovere (di cui la eeliltrale ern, ferrata) che venivano incastrate in apposito sca.vo in trincea. La bocca da fuoco, con profilo esterno cilindrico verso la cu1a.tta, si avvitava ad un massello di culattri portante un tubo-

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orecchioni destinato a l'icevere la spina d'unione della bombarda e dell'affusto alla piattaforma. A metà circa della cain na ·era allogato un collare con bracci -guida, il quale veo1i.va fissato ad essa da una vite di 1pressione. SuÌla parte cilindrica della ca1111a era praticato il grano-focone. Presso i nostri Stabilimenti l ' affusto venne modificato coll 'aggiu nta <li un congegno ,d i pooteria io.1 elevazione, simile a quello dell'a:ffnsto da 70 mont. Il paiuolo fu adattato in modo

. Fig. 10. - Bombarcla da 58 il.

che piattafo1·ma, affusto e bocca da fuoco formassero un tutto unico nei movimenti sul paiuolo. Il peso complessivo della bocca da, fuoco in batteria, era cli circa 468 kg. Bombarda da 5t B '(ex Dumezil n. 1); di acciaio, di calibro uguale alla precedente; con affusto di un sol pezzo, di forma a base circolare con corona. cli ritcgmo e con due fian chi muniti di foro per il passaggio clella spina, e cli una fi nestra-guida eia-49-


JL MAT]]JUAJ, E BOMBARDE

scuno, l a quale era sagomata a settore per ricevere i bracciguida del coll111'e dell a bocca ,cl a. fuoco. La piattaforma era di la.miera. di feno a founa quadrata, con quattro camere di ma-

F·ig. J1. - Bombarda e bombe da 58.

F ig. 12. - Bombarda da 58 A modificata .

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IL :MNJ,ERlALE BOMBA!tDF.l

neggio; era provvista di un incavo circolare per contenere la ba.s e deH' affnsto, un p·aiuolo a. ·quattro staffe per l'unione alla piastra copri-l})iattaforrnu : qnest'ultima serviva a contenere la coroina della base circolare dell'affusto e orn permetteva il movimento ci.r<:olare. Si notavano in essa alcuni incavi, una :finestra, una spinetta e due ehiavisteJli a catenellµ per l'unione alla piattaforma, e due manigJie per il trasporto. Facevano part~ ,della. bocca. da fnoco : una piastra-freno co~1 maniglia per :fissare l'affusto do1)0 il puntam<:mto; una spina per fissare la canna all'affnsto, più uno · scudo d'appoggio e una traversa di legno. La canna comprendeva una parte cilindrica avvitata. a caldo al massello di culatta forato ,per 1H sua lungt1ezza per dare passaggio a11:1 spina. d'umione, su cni era praticato un foro-focone . Sul vivo della. vola,t a si notavano due intagli per dare a.ppoggio al quadrante a. livello nel punta1ncnto in elevazione. Peso complessivo della bocca. da fuoco in ba tteria, 208 kg . Entrambe queste due bocche da fuoco conservarono il sistema di caricamento dalla volata per t utta. la durata per cui restarono in servizio.

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Nel luglio del 1915 venne presentato m1 tipo di la,nciabombe che prese il nome dall'inventore : tipo Maggiora. Oaretter4;tica essenziale di questa uuova bocca da. fuoco era quella di sfruttare una miscela di gas acetUene e di aria quale carica. di faucio deJla bomba. Essa comprendeva un tubo di lancio, un gasogeno e un ca.valletto. Il tnbo di lancio, dello spessore cli 3 m:m., aveva un diametro interno di 150 mm . ; portava al1a base un collare eon fori di unione per l'unione alla camera di scoppio mediantebulloni a. vite. La camera. di scop1pio aveva forma cilindl'ica, di dia.metro maggiore di quello del tubo di lancio: serviva. a contenere la miscela esplosiva di lancio. Nella pa1.·te posteriore si notava U!l1 piede di appoggio; anteriormente portava una corona <li bulloni a vite per l'unione al tubo di lancio. La camera di scoppio contenev,a i dispositivi per regolare l'accesso del gas, •per l'immissione dell'aria esterna e per l'uscita ,dei prodotti -

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IL l:lf.ATERTATA~ BOMBARDE'

della combustione, e p€r p1.·ovocare l'infiammazione della miscela. Nella parte interna porta.va inoltre un'asta a vite, a lunghezza regolabile, :fissata, alla facci.a ,p osteriore della camera di scoppio. Anteriormente l'asta, terminava con un sostegno trian-

l<'ig. 13. - Bombarda cla 150 mm. tipo Maggiora.

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H, MATERIALE BOMBARDE

golare con tro cui andava ad appogginrsi la parte posteriore del govern ale della bomba, la qn al e poteva assumere una posizione più o n1euo avanzata a seconda dell'accorciare o meno dell'asta.. Il gasogeno ern un comune gen eratore di gas acetilene, formato da ·due campa~1 e; un a generat riee e una volu.metric~. La r:.am ·

Fig. ;I.4. - Bombarcla da 320 mm. tipo Maggiora .

pana generatrice port ava, un t ubo di carica ed era attraversata lungo l'asse da un' asta. verticale portante due bossoli: uno bucherellato per contenere il carburo cli calcio, ed uno a fondo chiuso per chiudere idraulicamente il tubo di carica. La ca mpana generatrice serviva a contenere e dosare il volume di gas necessario per lanciare la bomba. Un tubo di gomma univa le dne campane che potevamo comunicare aprendo un rubinetto a tre vie. Il ca.valletto serviva, a dare le ·d iverse inclinazioni al tubo di la ncio (da 35° a 45(>) ed era u nito alla, bomba,r,d a medi.a.lllte un collare a vite. Oltre al lanciabombe da 150 mni., fur ono adotta.ti altri esem1plari presentati ,daJ1o stesso inventore del calibro da -

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IL MATERTAU~ I30)IBA!WE

320 mm. Quest:ullima differiva dalla 1:iO per Hverc hl carn era di

scoppio cli for·ma ferie a. I difc>tt i rileva ti nei tiri di esperienze (scoppio deJJa. ca111,11a e scarsa efficac-ia tlell,1 bomba) 11g-gerirn110 l'fibbandono di s iffatto materiHle. Va pel'ò rileYnto che, att<>sa la ùeficieuza di lrrnciabombe più potenti, fimo a che i nostri RtnbUimenti non furo110 in g1·aclo di fornirci le 240 O, si aclottù i.l tipo )[aggio1·n , clw però yenne ben presto eliminato .

Fig. Ll. - La l>omhnrcla <la ~-10 C.

Pertanto il materia le cla trincea e;he <lo,eva aff'<> 1·mm·si. per la robuster.r.a <leJla sua · struttura, per sicurezza d'impiego e per potenza fn inrncc la bomba rd a cla 240 (ex I>11mézi1 -B;1tig1nolle). Essa, ern costituita dn uu tnbo d'a<·eiHi.o avvitato il caldo ad. un nrnsseDo d i cula tta aù 01'ecc hioni: u metà lunghez1.a del tubo era fissHto nn collare per il pnut,11nento in elevazione, che soste-

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lL MATERfALE BOMBARDE

11eva un albero trasversale con due rocchetti dentati e due ma novelle. Inoltre n collare portava due alloggiamenti ,per la spinafreno con volantino per fissare la canna nelle varie iinclinazioni assunte 1nel puntamento in eleva:r,ione, e nella posizione di traino sul ca rrello porta -bombarda . Alla canna eraino uniti oltri due {'.Ollari di manovra. : uno in volata e uno in culatta . I primi esemplari. eùtrati in nso da noi furono a r-nricamèùt(> dalla vo) ata, <~ per ciò sulla parte su peri ore della cnla tta e1·a vi praticato il foro-focone. Successivamente negli esemplari costruiti dalle nostre officine, alla cnlatta soHta fu applicato nn vitcme con camera. di caricamento e foro -focone; poi nel vitone fu allogato nn congegno a percussione, e si venne all'uso del hos-solo metallico con1e ver tutte le altre artiglierie a retrocarica . Naturalmente la bomba veniva introdotta nell'anima élelln bom.ba.r:cla da.Ila, volata_ L'uso dell'e>tturatore in culatta costituì urna notevole inuo vazion-e appoi·tata, al mortaio 2Ml T francese, e 111011 fu Ja sola; perchè in seguito si ottennero a.Itri notevoli [Jerfezionamc~nti, quale quello dell'aggiunta, cli ùn tubo per allungare la canna onde avere una maggiore gittata, e si reali:r,zò così la 240 L. L'affusto era di llin sol pezzo, formato cla una. base <~ due :fiancate con orecchioniere e sopraorecchioni. La base presentava un foro circolare per il passaggio del maschio della piattaforma, clue COl'<Jile circolari per f~re da guida al movimento di rotazione dell'affusto sulla piattaforma, e una vite a galletto con suola. di contrasto per fissare l'affusto dopo effettuato il p untr1.lllen.to in <lirezione. La piHttaforma era in lumiera di ferro : ad essa era applicato un cerchio, graduato in senso contrario a quello delle lancette dell'orologio, diviso i~1 quattro qnnclranti cli 100 pnrti l'una: portava un maschio perno di rotazione dell'affusto, nna eorona d'appoggi.o ,p er le guide drcolari della base clcJl'affusto, ed aveni sei vomc~ri di unione per le traverse del paiuo)o. Completavano il tutto due piastre copri-piattaforma fatte a settore. Il painolo era formato da ci.nque tra.verse e due battenti di quereia; ogni traversa portava all'estremità una maniglia di trasp01:to per parte, e du e ehia viste))i a ga lletto per t ra tte11cre i denti della piattaforma. I ,due battenti erano mnniti cli clne -

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VAHJ}; Sl;'E<;m Dl HO)l l!E

m ao1iglie dasc:uno. per il trasporto. Col paiu ol o Ye11iYano in olt1·e usate quattro coppie di calzatoie di leg110 e t re conpie di pie· chetti. di fen·o . La stabilitiì, di t ntto il congegno clnnrnte l'esec:uzione del tiro era ottenuta con l'u so di un telaio di legno rhe venh a istemato s ulla spian ata d ella piazzuo]a ch e doveva rice,·ere la bomb1Hcla·; sul telaio · poggiava la piattafol'ma. Talvol ta, comp11tibilmcnte col tempo e coi mat el"inli disponibili, le p iazzuol c Yer.b·ano costrui re i n c<'mento onde dare maggior e resisten r,a ;1lla bn se di appoggio di t utto il sis tema. L a. bocca <la fuoco , c·ompletata di t utte l e parti soprnn omina te, pesava lG quintali. Nell'a lJegato r rn petto di pag. 57 sono r i<:01·dnte le pl'O:p1·ietà balì tiche delle b ombar de finora descri tte, nm1cltt'i le <:a1·atterist iche snlle mu nizioni e sn lle c:ni ch e <li lanrio, e cioè sono ·l'iportate tntte le ,notizie ch e in teressno,o le vari<' b ocche da fnoco di cui furono ai·mate l e nostre Unità bollllrnrdieri costituite n el H>J6, eccezion fatta pet la bombarda i ra~giorn. La bomba Jan ci,atii da qnestn bom barda Ma ggiora c.:ra formata da un Lnbo cilirnli>ico cli lami era a fo1·:ma d i barilotto C'h i nso da cl.ne disch i; p esa ,·a kg. 6,500 e tontenen:1 una c·aric-a in terna cli sabuli te del peso cli 3 kg. I p1·imi esemplari di taJc b omba furono sprovvisti di spoletta., e p er ciò l'accension e della, caricf:l cli scoppio si oLt.cmern mediante l'uso di min miccia alla qual e si comunicava il fuoco al momento di introd urre l a bombn n el lnbo di lancio, un pò prima, cioè cl1e l a miscefa d i p1·oiezione avesse espulso la. bomba completamente fuori d ell'arma. Nnturalrn ente tale sistema era troppo pdmitivo, e q uincli pericolosissimo : infatti spesso, o per imperfetta combi nazione della m iscel a esplosiva, o p er un'accelerazione n el funzio(I1amento della miccia n-clop e t·nta p er comunicare J'accen sione alla carica in terna di scopp i o della bomba. o p e1· altre cau se 11 011 empre ben accertate, nvveniva che la bomba o n on riceveva In spint a s n:fficientr per arrivare sul bersaglio, od . altrim e:nti seoppiava prematuramente e talvolta, anestandosi sul pan1petto dell a piazzuolu , scoppiava non solo intemp estivam ente, ma a n che pericolo. ainente per i serventi. T ali irregol:uità di f unv.iona men to provoca.rono infu Lti danni e disgr,a1de al personale, e si giustifica p el' c:iò la foucla-

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VARIE SPF:C l @ DI BOMDl'l

Pl'oprietà òal,istfohe delle lJ01nbanoo più ge11e1·al,iz.~ate MUN IZIONI

Bocche da fuoco

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80 btllistitc 1,5 X 1,5 X 1,5 12 110 btlllstite 1,5 X 1,5 X 1,5 ballstite 15 1135 I 1,5 X 1,5 X 1,5

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(esclusa la Théven ot)

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YARJP. S PECLE DI 80MHE

tczza della sfiduc.ia <·hc si. gener-alizzò ben presto sull'impiego ,d i siffat to ordigmo . .Ma nell'uso della bombarda )faggiora vi era poi un alt ro inco111veniente non meno grave : la mancanza di stabilità deHa bomba, snJla traiettoria . Si credette cli ovviare ai due predetti ilJlconvenienti introd ncenclo l'uso della spoletta Thévenot, <.;he veniva avvitnta ;11 ,d isco anteriore del - bal'ilotto prima di effettuare il ca6cameuto dell' arma; inoltre n ella parte posteriore della bomha fu applicata una coda, della lunghezza <li circa 20 cent imetri, il cui peso, spostando alquanto indietro il centl'o di gravitìt cleUa bomba, ne favoriva l'impennaggio, impedendone cosi i.1 1·otolamcnto nell'aria : ciò malgrado la frequ enza degli s<.;oppt del tubo di la.ncio e l a non completa soppressione degli a ltr·i gra vi incon, enienti ai quali si è accennato, 1POl'ta1·on o all'a.bbancloi.110 di questo tipo cli lan ciabombe. 11 lanciabombe To1-retta ideato e pl'ogettato dal ben n oto artigliere Alfredo Torretta, era, ad avancarica, fol'mato da un tubo tli a ccia io clel calibro ,d i G5 mm. munito di due solchi elicoid ali; porta va un foro-focone e posteriormente due orecchioni. Al t ubo di lancio era applicalo un Drco d entato per il p un tamento iii eleyazione, nn per c ussore, un <~spulsore di innesco e nn pic<'olo quadrante :i pendolo. L'affusto era forma t o da una, piattaforma cli legno a due maniglie ed era munito di nn vomero. Sulla piart aformH l'imanevano fissati un cuneo porta01'eccl110J1i e un rocchetto che, comandato da nu vo~an1tino, iugran,1va col settore ,d entato per dare l'inclinazione. La bomba era cli ghisa, a fraiturn prestabilita, mu[lita di spoletta a percussione; aveva una cadca interna di 105 gra;:nmi di balistite compressn ; al <'ent ro della parte iposteriore portava un piuolo ci.linclrico per trattcn e1·e nna piccola carica di polvere nera. Il lanciabombe Torret ta poteva lanciare aa,cb e U1n proietto illuminante tipo Longo . La <:al'ica di lancio era costitnita <la. polvere 01e111:L e bH listite : la polvere nera stava racchiusa in un sacchetto, la balistite era sistemata invece in eiliuidretti cli ca rtone cli dimensioni diverse e q11i1ndi di capacità e <li p eso variabili. La gittata era compresa fra nn minimo di 350 met ri e un massimo di 700 mctl'i.

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Pt.: KT.\.:I IE,:\l'J'O DELL0 BOM D.\RDE

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JJ pu11tamento delle bombarde, a somiglianza di qnanto ];)l'a· ticasi con qualun que ar tiglieria, veniva efietluato in direzioo.e ed in elevazione di.rettam ente al bersaglio oppure con l ' ausilio di fa lso scopo che pot eva essere uaturale o art ificia le : è ·a rilevare p erò eh<~ il t ~po Maggiora ecl il tipo Van Deuren sp aravan o a,d inclinazione fiss a . Nel p unfa mento al bersa glio - puntament o diretto - il puntatore, i,;l ando df'ino nlla bombarda, dir igeYa l a linea di mira al segno mediante oppol'tuni. spostamenti clcll'affusto sulla piattaforma (p untnmen t o in direzione) . Quan do dalla piazzuol a non ern visibile i.I bersagli.o si h'::icciava ,a me1,zo clello squa dro prisma o con altro strumento adatto, un alli1n<'Hmento parallelo al fronte del l>ersag)io, e su t ale allineamento veniva collocato il falso scopo (palina o disco ben visibile) su cui veni va diretto H puntamento in ditezion e (punta mento i1ndiretto); poi con semplici calcoli cli com·ergenza si r icavaya l ' angolo di direzione d a dare solla piattaforma onde portare l'asse della bocca cla fuoco dfrett o s ul bersaglio. Il 1punt.amento in eleva zione i nvece, ta1T1to nel puntamento diretto come in gnello incl.iretto, veniva praticalo con l 'impiego di· un quaclrHnte a livello. sul quale vf?n iva segnata l a graduazio1n e dell' angolo corrisponclem.te aDtl distanza. del bersaglio, fa. cenclo poscia cent rare la ùo11a del livello. Gli attrezzi pi ù comu ni usati per tabilire la direzione nel puntamento indiretto erano : il fiJo a piombo, il triangolu di corde, un compasso gr adu nt o, lo squadro prisma, il goniometro, e 1 in seguito, la bussola goni ometrica per batterie di bombarde t ipo « Vernc1·'s Pattern)) , str·um<~IIlto che aveva le dimensioni di un comune 01·ologio t ascabile. Il puntam<.'nt o in direzione, per ovvie ragioni, veniva normalmente effettuato col sistema i1ndiretto. Sebbene il servizio delle bombarde, per l a loro semplicità, non richiedesse tan te eme e tant.e attenzioni quante occorrono invece per un ' ordin aria artiglieria nelle svariate contingenze d'impiego, tuttavia l' esperienza fatta durante l'esecuzione pratica del tiro :.rve, a insegnato ak1me utili norme d a seg-uirsi on de -59 -


RlPAHI T::,.f 'l'l~RT!A, CAYEHJ\li:, Al?POS'l 'A:ò!EK'.L'I

confc1·il·e r egola,r itù, al thn e chn·c gar:rnzia di sicure;r,1,a inel setvizio in ba tteria. I n sostanza non si d0Yen1 'l)i-etencle1·e dal materiale un rendim e11to superiore il quello possibile, altl'imeinti. si sarebbe :finito per fa lsare lo scopo per cni la bombarda era sorta ; ed oltte a danneggiare sensibilmente il ma teriale, se ne sarebbe compromessH ogni possibile efficada successiva. n complesso cli « Avvertenze Generali », comuni a tnHe le bom.barde, conte1Jevano Jc morme du osserva1·si prima del tiro (verifica della stabilità, della postazione, dell'anima della borea da f uoco, clel focone, ecc.) ; e le norme da seguirsi d urante il tiro (verifica dello stato ·d ella cinica di lancio, della sua sistemazione nel ùaricmuento, Yerifica clelJe alette della bomba, delle spolette e del modo come Jn bomba Yeniva introdotta dnlla volata della bombarda) . Nel caso ·cli m1101cata partenza, del colpo, aspettare alcuni secondi prima cli avYic-inarsi nl pezzo; procedere con molta cautela all'aeeertmuento cl.elle canse che avessero prodotto lo scatto a vuoto. Erano infine indicate norm e da osser-..-arc dopo il tiro, consistenti im unn accnrata visita alla bocca da. fuoco, effettuandone la pulitnrn e Ja lubrificazione, e 11n·onede.ndo inoltre Hl rio rdinamento delle bombe già, allestit<' per il tiro. I 1 oichè Ja bombarda ern un 'arma di costituzione semplice e rustica , appunto per questo era necessario non trascurare l'eseeuzione di frequenti e attente Yisite al materiale, sovratutto prima. e durante i.l tfro per constatare che tutte le paeti fossero ben con nesse e clic i vai-i chiavi telli e volamtini a vite fossero ben chiusi e serrati, onde evita1:c danneggiamenti ai complessi cd alle singole parti del materi ale e garentire così la sicurezza e l'incol umità del person::1Jc che Yi staYa attorno cl.m ante l'esecuzione pratica del tiro.

La grande e potente efficaci a 1•aggil101ta dai perfezionamenti introdotti nelle armi e nei proietti rese necessario di r iconcre largamente alfa. for tificazio11e campale : e per ciò l'impiego delle -

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)JEZ7.I DI TH .\ SPOWl'O

bombard e impose la co t1·nzione di a,ppostamenti, di galleri e e di caverne per garentii'e il più possibile l'incolumità dei servénti dal fuoco nemico e ·dagli event1iali accidenti ·d el proprio tiro. I bombardieri, per gene1·ale consenso, artefici pl'imi del snccesso., erano votati ad un molto probabile se 110n sicuro sac·l'ificio (così come dovette constatarsi nei ])rimi tempi) per ([uanto riguardava sovratutto le posizioni e le postazioni cl.elle nuovissime al'mi con cui si era unicamente mirato all'offesa, trascurandone a1quanto la pl'otezione clifonsiva. Ma, dopo la presa di Gori:r.ia, la dura esperienza fatta sni campi della lotta, Je perdite a-n1te nel (Personale ed i da n ni snùiti dal materiale impo ero e suggerirono proyveclimenti che servirono a prevenire il ripetersi di tali incidenti. Sui provvedimenti attuati e sui perfezionamenti gradualmente raggiunti sarà tenu l'o parola dopo la mirrazione della 9" battaglia dell'Isonzo, limi.tanc1oci (lui a ricordare alcu ne modalità per il trasporto del materia le e dando poi un cenno sui Criteri di impiego dell e borri.bar-de. ·

All' atto clella costituzione delle prime batterie homha1·de, (come appm·e dagli speC'chi di fo1'D1azio11e delle singole Unità) i mezzi per trasportare le armi e le munizioni si riducevatno a due: ìa. tra?:ione n11i11rn le a me¼zo tli c·.anette, e il someggio me clia01te muli mnniti di basti opportunamente sagomati. Le vett me a tl·azione animale erano carretti!- ·.di" dimeusic,mi diverse, tutte a dne r note, tra i.nate da un quacl rupede a stanga e uno cli rinforzo. Le carrette e1·Hno di dne ti1Pi : pesanti, del peso di cit'ca 500 kg.; e leggc1·e. del peso di circa 400-kg. Su una carretta pesan te si poteva c:nicare nn peso di circa 950 kg. t ra armi e bombe; sullH cm·retta 'J egget·a il peso netto del ma teriale no.n cloveya superal'e i :590 kg. L'a ssegna:r,ione del numero delle car1·ette ù. eiascuna, batteri a era st::Ha fatta con tn.le eri.terio: e per dò una carretta legger::i. ti:asportava normalmente 2 bombarde piccole al completo, con 2 cassettoni di armamenti ed· altri oggetti; oppure 1 sola bombarda completa , coin cassettoni di armamenti. e eirca. 16 bombe piccole. -

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MElZZI DI Tl!ASL',ORTO

P e1· il tra sporto di una bombarda da 240 O al completo occorrevao10 ti-e ca rrette legger e, sn ciascuna de)]e .quali si cari cnva un peso non superiore ai 550 kg . Quand o si avevano in distribnzione ta n ette p es:rnti, allota per il tl'as1porto ·d i un a. bombarda gta n<le al completo hastaYano d ne carrette. 11 rifornimento delle munizio-ni vcnivn effettu at o con gli stessi mezzi : ll!Ha c:nrettn gra nde poteva pol'tare 20 CHSSe di bombe di piceolo cnlibro (2 b ombe per c:assa }, peso medio circa

1,'ig. 16. : ì\fa teri,,le da 2-10 lrasponaw s u carrette leggere.

900 kg., opprm.' 10 bo1nbe da s·, k g.; c:olla carretta piccola si poteyano ~i-;1sportarc J 2 casse cli bombe p icco le, o 6 di bombe gra.ncli. Il tl'aSJJOrto del ruaterfaJe medi,111tc sorucggio era regolato in mo,do che il qua<hupcd e, compreso il peso del bnsto, non portasse sul cl otso un peso snipel'i ore ni JGO kg . ; per i basteJli i.l p eso veniva l'idotto n 120 kg. IJ materiale di piccolo ea libro p oteva esser e traspor tat o anche a spalle fa<.:eJ1Clo nso di a ttacchi 1·on fascie cli tela m.uuite di gainci (tipo spallaeci). Praticament e questi mezzi consentivano ai bombai·dier i d i seguire la fainteria ne1l'avanr.ata, trasportando però un numero assHi Jimi.tato di bombe. Sul finhe del 19J 6, presso i reparti bombal·<lieri dislocati

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:1\10ZZI IH TRASPORTO

nel territorio de]]a 3" Armata, il trasporto delle mn11izioni dal posto di sca.rico, più prossimo alle postazioni , a quello delle riservette cominciò ad essere~ fatto a mezzo di barelle per bombe (per le bombe da 58) e di una speciale slttta per bombe (iper le bombe da 240) : questi nuovi mezzi era no stati allestiti clal Laborat orio d'art iglieria deJl' Ar;mata, (l'ordine del Dnca d'Aosta. Le esperie1nze acqui site in <.:irca nove mesi di guerra sugge'

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F ig. 17. · Trasporto di ·una bombarda éla 58 su piattaforurn.

rirono inoltre altri provvedill.lenti intesi ad elilllilhn e le manchevole~ze che c-nratterizzano ogni 01·ganiu;azione sorta dnlrimprovxisà:i;i.one. And1e l'assegna zione éli notevo]e n umero di quadrupedi fatta a ciasc.un reparto delln 1rnora Specialità., se aveva dato alle batterie unn relativa i,udipend.enza, presentava però i. suoi incon venienti : ll<~gH spostamenti nott1mni con l'in evitabile lentezza di mnrcia, spesso si venivano n sntnnu·e itinerari percorsi da reparti di alti·e Armi ehc si. muovevano nella zona; nei movinH~ntj diurni iuvec:e si offriva no beJ'sagli ben vìsibili agli osservatori nemici, provof·anclo l'intervento del]'artigliel'ia, a vversaria , che aveva così. buon giuoto snll<~ nostre colorme in mareia. Anehe questo problemn , come si vedrà in seguito, trovò graduale soluzio ne man mano che i Comandi. di

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CRl'l'lilRI D'IMPI EGO OEl,LE BOMBARDE:

grandi Unità mobilitate potero(l1o disporre di un ·discreto nu . mero di automezzi. Per quanto ha tratto aJ1'im1Piego della nuova Arma, la manca.nza di una vera esperienza pratica non aveva consentito ,n essuna raccolta di ·disposizioni particolari che potessero servire cli norma nelle varie coo1 tinge11Ze cli guerra. Le prime direttive, emanate dal Comando Supremo sui« Criteri d'impiego delle bombarde >>, apparvero ai primi di luglio 1916 in un fascicoletto precedute da una Premessa che si riporta qui integrahùente : perchè le bombarde diano tutto il rendimento cli cui son capaci nella guerra di trincea, è necessario che, in relazione alle proprie caratteristicÌìe, trovino impiego armonicamente coordi1mto all'azione · cleUe al tre A rmi. Nell'annesso fascicolo ho all'uopo fatti riunire i criteri essenziali su cui deve fondarsi l'impiego di questi nuovi e potenti mezzi d'offesa. ·.; Tali criteri fondamentali devono essere opportunamente adattati alle svarìa tissime circostanze di tempo, cli l uogo e di situazione i)et,-:Ìnizititi'va dei ('o. mandi cui le Unità cli bombarde so,no assegnate.

Il fascicolo constflva çli einque capitùli con a1111nesse due tabelle e tre tavole .: il capo I era intestato : generalità; il capo Il: concor~o delle bombarde nella azione · tattica; il capo III : il tiro delle bombarde: il capo IV: postazione delle batterie, ins tallazioni , rifornimento delle munizioni; il capo V : clipenclenza delle unità di bombarde per l'impiego. · Complessivamente iu 24 paginette erano raccolte nonne sufficienti per l'impiego delle bombarde, riferite alle bocche da fuoco allora adottate, e cioè : bombard.e da 50; cla 58; da 150; da. ·2,lO e da 320 mm. :Nelle due 'l'abelle erano r i~1ssunti i dati relati vi al materi.a.le e quelli è,\ efficacia relativi alle bomj)e da 50: dtt 58 e da 240. Nelle tre Tavole era riportata la rappresenta1>.ione schematica cli una in. stallazione per bombarcla, l'appostamento per bombarda da 58, e l'appostamento per bombarda in terreno roccioso.

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G,J .-


CAPITOLO

III

LE PRIME BATTERIE BOMBARDE COSTITUITE DALLA SCUOLA _ I GRUPPI ED I RAGGRUPPAMENTI Dl BOMBAR.DE __ LE DISPOSIZIONI SUCCESSIVE DEL COMANDO SUPREMO PER. L'INCREMENTO DELLA NUOVA ARTIGLIERIA DA TRINCEA ~ LE PRIME UNITA' AVVIATE AL FRONTE-· L'AZIONE DELLE BOMBARDE DURANTE L'OFFENSIVA SUGLI ALTIPIANI ~ L'ATTACCO CON GAS ASFISSIANTI SUL SAN MICHELE ;.......c. LA PREPARAZIONE ALLA 6"' BATTAGLIA DELL'ISONZO - SCiilE• RA.MENTO DçLLE BOMBARDE DAL SABOTINO AL l\'lARE COMPITI ED OBBIETTIVI. .

, PI'ima che si illlizi.asse l'a.fliuenza del personale assegrnato dal Ministero deD.a Gnerra, il Comando della Scuola, con gli elementi provenienti dai. sorteggiati f.ra, le batterie di artiglieria al fronte, e coi volont.-ui che erano accorsi in buon numero, aveva potuto realizzare un primo mirncolo riuscendo, alla data del 23 febbraio, a formare le prime quattro batterie, ad acldestrarle e ad inviarle poseia sul fronte della 3' Armata. Dette batterie avevano 1preso il numero progressixo da 1 a 4, e concorsero a costituire il I Gruppo bombardieri, cli cui assnnsc il comando H capit. Pagliazzi. Armamento di queste prime Tl nit.\ fu il materiale da 50 Ansaldo, unico cli. pl'onta distribuzione. Frattanto il Com.anelo Supremo ordinò alla Scuola che le Unità hombardiel'i, in fo1:mazion<~ presso di es!:la, assumessero una munera:òone in c:onti.nuazione di quella testè iniziata, lasciando alla Scuo]a il compito cli fissare tale assegnazione numerica; raccomandò di evita1:e ogni indicazione relativa al caHbro ed al tipo di hombnrda per ciascuna ba t teria onde evitare ·difficoltà ed errori nel recapito della posta ,d iretta ad ufficiali e gregaridi tali reparti, ed invitò per ultimo la Scuola stessa a -

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LE ['Rl:MID BAT'.rEnIE DI no:MDARDE

dare anriso al Comando S11p1'emo ed è\ qnello dell'lntende,nza di mano in mano che Je ba lterie di bombarde r isultavauo costituite. Ai reparti provYisori di ]anciahoml>e non coslituiti a Susegana. (di cui già si è fatto cenno) il Comando Supremo assegnò il numero progressivo da 200 a 220, men tre alle Utnità di Jun ciabombe assegnate organicamente ai R eg-g-imenti cli fant eria , e ser,ite con personale t ratto dni Reggimeuti stessi, non fu dat a alcuna numerazione. Il 28 febbrai o 1p arti p er )a 3" Armatn, il II Gruppo boml>arclieri formato dalle batter·ie 5", 6" e 7", comandante il capit . Mattei[li. Il 10 marzo, mentre i lnvori di formazione delle 1nuove Unità e l ' adclestramc~nto de] personale fervevano iutensame11le, il Comando Supremo trasmetteva il seguente foglio n. 15.3G8 che si trascrive integralmente ond e seguire i graduali sviluppi r elat.h·i al Corpo dei bombardieri: e< Le prime 30 batterie <li bomba rde venallllo assegnate alla 3"' Armata. Esse verranno ·f'ormate In 3 Raggnt!)pumen.ti (J 0 , 2° e 3°) dl 10 batterie ciascuno agli 01·dini, rispe tti vnmente, ù ci ten. col. Rcnzi, Baldi e Festn.. Alla riunione delle batterie in Gn1ppi (3 o '1 batterie) si verrà gradualme1;1te come si è accennato nella Circolare 10695 del l (i gennaio. Delle ao batterie, le prime 7 sono armate cou bombarde cl.n 50 tipo .Ansaldo (1), le altre vengono istruite sia nell'uso ùcllc borobarcle cla 58, sia nell'uso delle bombarde da 240, e verranno a rmate coll'uno o coll'nlt1·0 tipo ùì nrma, a seconda dell'affluenza del materiale alla Scuola. Potril cosl succedere che i Ragg ruppamenti vengano aù cs!sere :formali con battel'ie esclusivainente, o prevalentemente, dell'uno o dell'altro ti po, w entre si ha evidente convenieuza Cli ripartire equamente nei ,Raggruppnmemi - e per ciò sulla fronte - le batterie dei vari tipi_ Il Comanclo della 3a Armata ,orrh per ciò, n momento opportuno, disporre quei passaggi di batterie <lall'uuo all'altro Raggruppamento elle ritenessero convenien ti ».

AlJa Oircola1·e surriporta t a il Oom,rn do Supremo fece poi seguire, a distanza cli qnalclte giorno, nuove direttive in merito alla costituzione dei R aggn1ppamenti, elci Gruppi e cldle batterie ·d i bombard e. (1) Le prime batterle armate col materiale da 50 Ansaldo furono le seguenti: l", 2a, 8•, 4", 50, 6• e 73•.

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BO:MBAHDE

Cominciata l'aff111enza alla Scuoln del primo nucleo di 8.000 uomini di truppa, e inquadrato il personale secondo le formazioni già :fissate (ogni batteria ,d a 50 A tipo Ansa]clo compren·· deva 5 ufrìciali, 125 numini di trup1pa, J 2 bombarde, 33 eavaUi (di cui due da sena. per utficiali), 1 c·arro a qnattro r11ote e 13 carrette piccole a due ruote; le prime U111ità costituite, Hl completo di uomini e di quadri, e provviste soltanto di qualche arma <1 scopo d'istruzione, furono distaccate in centri non lo11tani da Susegana, restando sempre alla <lipcnd enzH del Comand o clella Scuola. Siffatto provvcdiruento, ment1'e va)s<~ a sfollare alquanto l'ambiente della Scuo·1a, evitando un eccessivo addensamento di Unità,, sei·vì a snellire ]' attivifa, della Stuola- stessa che a.v(-'Va bisogno di lavorare in pieno senza ìntoµpi e senza attriti. De centrate le attribuzioni e le respo•n sabilità, l'ingranaggio complesso deJJa ~cuola assunse un .ritmo veramente fattivo e scorrevole. I primi distaccamenti ,cli Unitù allontanate da Susegana ebbero per sede le regioni cli Oderzo, di. Salll Polo e ,di Ormelle. Naturalmente, l'addestramento non poteva essere~ ehc sommar·io, e ogini r eparto procedeva attivamente a.I lavoro cli aflia tamento e cli amalgama <lei vari suoi elementi. PurtrolJ)po la mancanza di 1111a adeguata attrezzatura delle nostre industrie ,d i guerra. si ripercuoteva sulla rapida efficienza delle nuove batterie perchè la costruzione cleJle armi e delle rn unizioni (bombarde e bombe), malgrado la sollecitudine e le cure del Sottosegretariato Armi e Mm1izioni, procedeva con lentezza. Allo scopo di evi.tare possibili coa1gestionamenti. <li uomini e di materiali presso la Scuola, il Comando di essa istituì nella regione del Piave una Zona, cli attesa, presso la quale venivano avviate le batterie per continuare le loro istnrnioni. Infatti, il 7 marzo, fn avviato in tale Zona il III Gruppo (Comandante capit. Battistoni) colle ba tterie 8", 9" e 10"', raggiumto il giorno 24 dal IV Gruppo (Comandante capit. Squilloni) colle batterie 11", 12" e J3". I due Gruppi, alla :fime del mese, raggiunsero poi la. Zona della 3" Armata . Intanto 1'11 marzo si era accesa la. 5" BAT'l'AGLIA dell'Isonzo, che si protrasse :fino al giorno 29. Nella regione di. S. Martino -

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del Carso e del S. Michele gli austriaci, occupando [)Osizioni clomia1nnti ben sistemate a difesn,, cont inu avan o i, teinerc in scacco le nostre fanterie (che inutilmente avevano tentato di procedere oltre) causa l'esi tenza. cli difese passive contro )e <1uali il fuoco delle nostre artigliel'i.e, assai scnrse cli numero, aveva ottenuto limitati effe tti. Col fuoco incrocinto di numetose anni automatiche ben postate, e col luncio -di. barilotti -bombe, che pl'oclucevano molto fra casso ma, fortuou1tameute, poco danno c:oi loro scoppi, gli a ustl'iaci ritene,·ano che le l 01 o linee Cossero imprencli bili. Ma. una mattina della prima -decade cli mnrw (conte rifel'irono poi alcuni prjgionieri), u11 poderoso e iinatteso t iro tli i10 tre bombarde ba ttè una <loloro. 11 s,eglii1 al nemico ; sfondò ricoveri, distrusse e da1rnep;giò i 1'eticola ti, producendo anche a,otevoli perdite cli 11omi1ni. La cosu mise in allal'me il difensore: comin ci~,·a un:era, nno,a per la guet·ra di posiziouc sul fronte italiano ! J\fa non bastnvn : il mattino d el 9 marzo, un n11ovo epi~odi.o, nssai sigll ificativo, fec e capire agli austriu<'i che Ju SUPJJOsta im prendibilità delle lor o Jiuce era uJJa illn··ione ! Tnfµtti, una sezione bomùurcle della 6' batteria, che si era, post ata arditarneute sulla pl'irna line11, i,n un attacco i,mprovviso riruase tl'aYolta ,<)all' irnienza 1wntica e dovette abbandouare le armi. }:fa l' ::i bbanclono fil soltanto temporaneo; perchè l'ufficiale ehe comandava, la sezione, 1·io1'dinate le squ nd re ,dei. serventi armati -d i fu cili e di bombe a mano, le guidò alla riconquista dei pezzi e riuscì perfettnmc.nte nell'intento; anzi, appena rito1mato pacl1·one dPlla posi,r,io11e, fece riaptire il fnoeo snl nemico vicini ssimo, ingenerando sgomento e fuga generale per tale sno atlo di audacia e temerità,. Qn esto briUante episodio, <:he già costituiva, una nnova af:fermazione dei bombard ieri, diede però 1·agionc ai richiami che il Comando Supremo faceva in data 15 marzo circa l 'impiego a spizzico delle batterie bombar<lc, scdveindo: fale impiego è cln proscriversi, ma occone iuYcce utìllzzare il grnuùc effetto morale che poti-à ottenersi con l'apertura clel ( uoco contemporaneo e cli. so1·))resa, a momento opportnno, di tutte le ba llcrie bombnrdc ùisponlbilì, ot1'cnenclo in tnl moùo, oltre il coucentramento degli efl'. etti nello spazio e nel tempo, altrésl n vantaggio che le posizioni delle bombarde clifficiùnentc potrnnuo essere prontamente indi~·iduntc e ùisturbate dall'a rtiglieria av.ersaria.

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TRASFERI M l•:.:,ITI DEI BOi lBAIUHERI IN ZONA DI GU!ò;R TIA

Ai [H'irni di apr ile - cioè: dopo soli tre mesi dalla <;ostituzione de1la Scuola. - anche il V Gruppo, (Comand ante capit. (}andini) colle batterie 14", 15a e lG", dopo una ventina di giorni di permanenza- in Zona di attesa, r agginnse la. Zona della 3" Ar· mata,. Va notato che de)]e 16 batteri.e formate, soltanto 14 erano al comp.l cto del loro a rma mento; e doè f; col materiale Ansaldo, 6 col materhile da, 58 B, 1 col materiale da 58 A, e 1 eol materia le da 240 O, mentr(~ le altre 2 erano in at tesa deH'armamento. Coi p1·imi 3 Gruppi venne costituito il 1° Raggl'Uppamento, ehc ebbe sede a Cormons; c:oi 4 Gruppi successivi venne costituito il 2" Raggruppamento, d1e fu destinato nei Settore dcl.l' XI Corpo d'Armata, :f:r·o11teggia11t<~ le posizion,i del S. l\'lkhe)e. Frattanto va rilevato un particolare importaJ1tissimo : il Comando S upremo aveva stabilito che nella ,c ostituzione dei Gru,ppi e cfoi ~ aggruppamenti venissero considerat i ,d ue momenti : nn primo momento cli preparn zion~, di aff1uenza. e di sosta d(~lh~ hatter:ie in Zoo1a di Armat a, nella formazione data dalla Scuola; e un secondo momento d'impiego, momento che <.loveva essere preceduto dalla necessità di ragg;ruppare le batterie i.n dipendenr,a dei bisogni tattici prima ,cli destinare i Gruppi ed i Raggruppa menti alle grandi Unità.. Q.uesti due momenti, inevitabili, stavano a rappresentare due fasi essenziali per c,ni dovevano passare le Unità bombanlieri; tantochè si introdussero le denominazioni ,cli (( Gruppi provvisori )) e« Gru,p pi tattici )) per distiI1gnere l e formazioni nssunte dai Gruppi bombarde nei due pre-detti momenti . La Sc:uola formava le Batterie di bombardieri, le nrmava; col m.ateri ale cli cui. potevH- di sporre, e le inquadrava formwndo i Gruppi. provvisori, invi11ncloli poscia in Zone cli Arma tn; i Gruppi, cli massima, rimanevano alla di.pendernr,a ,disciplin are del c:apitano più an ziano fra i Comandanti delle batteri e forma nti il Gruppo, che frattanto conse1·vava, ainche il Comando della pro1p.ri.a ba tter.ia . Drnrant e questa. fase i .rapporti fra, batterie ed. a,ntoritù superiori venivano svolti attraverso il Comando prov·visorio del Gruppo; e più Gruppi provvisori, dislocati nena stessa 7,ona, di Armata, passa,vano alla dipendenza di t enenti colon01elli anziani dell'Arma d'artiglieria designati dal Comanclo Su-

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TRASF·ERU. !.J•;NTI DE I

no11n.mDnm r

I N Z0::-SA DI G UfilRRA

premo in qua.Jità di Comandanti di Raggruppamento. I Comandi cl' Armata assegnavano i Gruppi Provvisori ai Corpi d' Armata . La costitur,ione dei Gruppi tattici (definitivi) avverniva sol~ t anto aJ. momento di dover impiegare masse cli bombarde in opera~ zioni offensive. Allora poteva,nsi verificare due casi : a,) o gli elemen ti (batteri.e) clrn passavano a forma re i Gruppi Ta ttici a.pparte!llevano allo stesso Corpo cl' Ar-·

nwta, ed allora 1fl loro costituzione ·delì.nitiva rima,n eva di competenza. dei. Comandi di Raggruppamento bombarde; b) o gli elementi di Clli sopra si trovavano ,d islocati in

Settori cli Corpi cl' Armata èl.iffer(~nti, -ed allora la for mazione dei Gruppi '!'a ttici rimaneva cli competeiflza dei Comandi d'artiglieria, cl' Armata . La formazione dei Gruppi Tatti ci. ri.spondeva a criteri d'impiego di.pendente da ben note condir,io,n i cli situazione, di obbiettivi e di terreni; e pertanto-, in lin ea cli massima, i Gruppi Ta t~ tiei avevano per ciò una in<lividualitù, cli guerra affatto specifica, ed al eomando cli e~i venivano assegnati maggiori o ca1pita11i anzian i quali Oomanclarnti effettivi. Il capitano arrniano, nominato Coma ndante di Gruppo 'l'attico, lasdava allora il coma1nclo della propria batteria a.ll 'ufficiale clesig11ato ad asi:::umerne il com.anelo, e rispondeva soltanto ,del nuovo coma ndo di cui era stato investito. La formaz.ionc cli Gruppi 'l'attici (come è facile intuire), dava luogo ad un rimameggiarnento fra le Unità, hombardieri presenti n el Settore del fronte, trasferendo batterie da un Gruppo all'altro dello stesso Raggl'uppamento, oppure facendo addirit-· t ura cambia1·e Raggmppamento a quelle Unitù, che dovevano concorrere a tale formazione. Va rilevato però che se questi passaggi rispondevano bene alle esigenze d'impiego per 1111 raziou[:lle sfruttament o delle caratteristiche dei cli.ver·si ealibri. delle bombarde, essi però riuscivano esiziali al consolid::imento dei vincoli discipli.nari , tanto necessari per amalgamnre e per legare i Comandanti cli. Gruppo con quelli deJle batterie·dipendenti; e ciò perchè non si può sop-

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'IRASl?Elt J)J0NTI DE I BOJl.fB,IROIEH T lN ZON;\ DI OU l•;RJ{A

primere la .forza morale che pl'OYieue dalla continuità di clipen-cleuza fra superiol'i ed inferiori, la qmile mette in grado i va.ri elemein ti gera1·chiti di conoscersi e di app1·ezzarsi, creando quelle conenti di stima, di simpatia, cli affetto e di fiducia che si tra..ducono poi in completa cledi7,i.one ,d i ogni forza <.li volontà dei dipendenti alla volontà ciel s111pe1·iore, e rendono assai agevole l'azione di comando. No11 è a d uhitare che a ciò 110n si ponesse mente ; tuttavia talune nece~sità della gnerra bnponeva110 spesso la condliazione di. elementi troppo in antitesi fra loro, tanlochè bisognava fare nsst~gnamento su lb comprensione, sullo spirito <li sacrificio, sul sentime11to del dovere comuni a t utti, per neutra lizzare ogni elemento negatho, per far prevalere 1'ag-ioni cbe talvolta nom el'ano da tutti COlllpletnmente comprese. Devesi. poi ticordare che l'organizz11zio1J1e ciel Corpo <lei bombardieri doveYa rispondere 1:11 conc·elto fondameutale di mettere a disposizione del Comnn<lo Supt·elllo il maggior numero possibile di battcl'ie deria Specia li.tà 1p<'r essere impiegate come massa cli sfondamento nelle bHttaglie offç,nsfre. E per ciò l'asscgn:rnione di Unità cli bombardieri alle grandi Unità aveva carattere soltanto trao1sitoi-io giacchè il Comando Supremo, a momento oppo1·tuno, ne ordinava il concentramento rnei Settori di impiego. E' cosi rhc si spiega il caleidoscopio attnn·erso al quale passavano Raggn1ppamcnti e Gruppi cli ùombarde, senza che i Comandi di Corpo d' Atmata e <li Divisione riuscissero il più <!elle volte a far seutil·e la loro azione di interessamento bene.fico esplicata sui vai·i Corpi e reparti ,delle altre A.i'mi che costituivano orga~1i camente la grande Unitù,. Alla Yigilia cli un ' azione offensirn le apparizioni e le improvvise partenze cli reparti bom harclie1·i dal1e linee delle fanterie costituirono la nota pre1l01n.inanLe del1a situazi one : tal·volta J1eJ corso cl<'ll'o:ffensirn stessa fnrono effettuati sposi.amenti improvvisi per coJmnre lac une in dete1'minati ettori clove la presenza di tali me,.:zi. ,di distnizinue veniva giudicata necessaria. Da ciò qnel nomadismo tanto deprecato, C'he originava un consumo eccessivo di energie fisich e e morali non selllpre con adeguato compenso I

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TRASFl~IUMENTI DEl BOMIHRDJEUI IN ZO::'<A D l GUERRA

* * * Il 23 marr.o il VI Ornppo (capit. Bonclett i) con le batte1·ie 173, J8", 19a e 20"' parti per l a Zona di i:tttesa, e il 6 aprile raggiunse la 3• Armata . Il 28 marzo partì per la Zon a di attesa anche il VII Gr111ppo (capit. Biego) con le batterie 21", 22" e 23"', ecl jl 7 aprile raggiunsero il fro nt e clella 3" Armata. li'rnttanto alcuni clementi del III Gruppo, ,umati di bombarde di piccolo calibro, venivano avvia t i aJl a regi.one del Pasubio. l•'ra il 1° e 1'8 di nprile p nrtirono per la ~ona cli attesa: l 'VIII Gruppo (ca,pit . Savarino) con le batterie 2-.1:.., 25'", 2(?, z 7a; il I X (cllpit. T nsini) con le batterie 28", 29' e 30", e il X (capitano V11-yra) con le bntterie 31", 32", 33" e 34". Nella prima deca de di apl'ile 1916 il Coman<lo Sup1·emo 010tiucò alla, Scuola bombardieri il fabbisogno nurne1·ico delJe batterie orf·orrent i per le inunàn enti operai,ioni offensive ]U'IJgo l 'I sonzo. Coi nuovi mezzi ·di cui poteva ormai disporre, ]a Scuola intensificò il lavoro cli form azim1e di n uove ba tterie bomllnnl e, e fu questn u na fase cli intensa attfrità. sviln))lpata ·i secoudo criteri. pra Lici e ben aderenti alle necessità della g;oer ra. Defillliti i compiti spc~ttanti alla Scuola, il graèlui:1Je pro eesso di formnr.ione e la partenza ùelle nuoYe "Cnilà furono così regolati : un cornplesso <li cirea 30 battel"ie (350 ufficiali, 7. 000 nomiui e 700 quad rupedi) veniva <lislocato t ra Snsegana e Nervcsa . Di qncsto complesso, 12 batterie in stato cli avanzato addestramento risiedevano a Susegana; le àltre 1 Unità, solta,nto abhozzu te, rimanevano a ~el'vesa . L a parton za cli ogni Gruppo efficiente da Susegann per la zona di gncrnt davn luogo allo spostamento cli un eorrispomlentc Gn1ppo da Nerv<•su a Susegana, e nel frattempo n Nei-vesa veniva aùbozr.ato uu nuovo Gruppo. P er rendere 1più rapido l'ad destrament o dei reparti formati, fu istituito nella regione del }fontcllo un nuovo poligono di t iro c1·ove le batter ie, prima di lasdH re )a Sc110la , 11eJla forrna,zioo1e 01·ganica completa, si recaYano a compiet e csercila,l\ioni di mar·-


TRA SFERIMEN'rI DE I BOMilAHOlEilI IN ZONA DI GUE'll!lA

eia, istruzioni d i presa di posizione ed <'Sercizi di t iro contro bersagli che riproducevano al vero reaJi elementi e situazioni di guerra. In t ali tiri venivano <.:ousumate m unizioni cla guerra. Grazie a questa ammireYol e orga1nizznzioaie, dnrante il mese di aprile 19J6, la Scuofa potè an-iare in Zona di attesa, e poi in q uella delle Armate, le seguenLi "CnitLl <li bombarcliel"i: il J5 aprile lascia, Ja Scuo.la l'XI Gr11ppo (cnpit. Castellani) con le batterie 35", 36·, 37" e 89\ seguìto a. distanza di cinque giorni dal Comando clel XII Gruppo (capit. Rigoni) incarirn to di inquad rare batterie <..:he, pe1· ragioni t attiche, erano state stace:ate dai rispettivi GrnpuJi ìnovvisOJ>i. Nella stessa, gionnata dc] 20 a prile p a rte il XIII Grnppo (capit. Flaia,n i) con le batterie 3 \ 40", 4ia e 42'; il 26 parte il XIV Gruppo (capit. Vergano) con le batterie 48", 44\ 45" e 46"; i1 27 parte il X V Gruppo (capit. Cilento) con le batteri.e 47", 48", 4!)" e 50"; iJ 2,9 parto110 : per Ala iJ XVI Gruppo (capit. Ha1·beris) con le batterie 51', 32', 53a e 54\ e per E dolo il 1.·-vn Gruppo (capit. Santoro) cou1 le l>atterie. ri5'. 5G" e 57". Procedendo con ritmo sempre più accelerato, il 4 m aggi.o partono per la Zona di attesa : il 1.-VIII Gruppo (cq.pit. Agati) con le batterie 58", 59' e 60\ il XIX Gruppo (capit . ~l atteilii) con le batterie (W, 62" e 63\ noncltè la 64" ba tteria del XX Gruppo. Dopo breve ·osta, il XVIII Gruppo raggiu,nse poi ] a zona {lel1a ] " Armata . Frattanto l a Scuola mol>ili t irva aJtri cinqne Comandi cli R aggruppamento : il 3" col ten. col. Baldi ; il 4° c:ol ten . col. Cocozza; iJ 5" col col. G1·aziani L odovico; il G col r-ol. li'Jotteron e il 7° col ten . col. GazzinL Di {letti Comandi, tra la fin e ùi aprile ed i primi di maggio, alcuni raggiunsero le zone cli Armata 1per inquadrare i Gruppi di bombarde im ciascnna <li esse disloeati; altri sostarò1n o in Zona cli attesa per l 'inquadramento dei Grnppi ehe ancora si trovavano in f ase ,d i completamento e cli 1.Hldestramento. Il 20 ma gg'io lasC'ia1·ono la Scnola, il XX Gruppo (capitano Niuttn) con Je batterie 6:i" e GG& (mentr e la 64" a vevn già prece·du to fin dal giorno 4 dello stesso mese); e il À'"XI Gruppo (capitano Varnnini) co1n le batterie 67\ 68a e GD". Questi clue Gruppi furono avviati nella zona della 4" ;\ rmata in Ca<lore. 0

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'.l'Iti\.SFERDrn.KTI DEI BO~IBAROIEIU I.K ZONA DI GUER ll A

Nel contempo alti-e battel'ie furono im·iate a rinfor zo di Gl'uppi già al fronte, e cioè : la 70· a Ohiop ris, a rinfor zo ò.el II Gruppo ; Ja 71" a Mìrnz:ano al I II Gr uppo; la 73" a Gra uglio a l VI Gruppo; 1a 74" H S. Giorgio di N ognro; e co11 ta1e provvedimento i quatt ro Gruppi passarono alla, formazione su 4 batter ie ciascuno. Riass umendo il Inver o fatto dalla S wola d aJla fine di fcb-· braio al 10 maggio 1916, esso 1·isulta ver amente poderoso : la for mnzione e mobilitazione di 7 ('omandi di R aggrnppamento, di 2J Comandi cli Gruppo e di 74: ba t terie stavano a dimostra r e che l 'impegno di appron ta re 100 ba tterie di bomba rd ieri entr o la p l'ima vera del 191G si a nel :ffa assoh-enclo regola rmen le e alacrcm t•nte.

S e ,non ehe, meint1·e alla Scuola si procedeva senza sosta aJl a forma zione ed nll'addest1·nmento cle]] e nuove U n ità, una duplice cri ·i minacchl\·a di fr ustl'are i frutti di così labor iosa altività : da un la to il Comando Suipremo annunziava che, per dcudenza <li personale, per qua le-be t empo n on avrebbe potuto asseg-n:11·e a 'lla Scuola gli uflicia li occone,nti ad iuqu ad rare le 111 11ove battP.i-ie in fo1·mazione : dall'altra , il Sottosegretal'iato delle Armi e 1Iunizioni noti:6.eaYa i ritnr<li con cui le Ditte costl'Utt rici di ma terial i l'isponél.evano a gli impegni pr esi. L e or cli11azioni c1 i nrmi, fa tte appe1rn istituita la S cuola al1e va rie Ditte, che m·ernno dimostrato di essere in gr ado di assumer e la lavor azione, erano state le scgne,nti: bombarde da 58 A n . ùGO ; da 08 R n. G50; da 24,0 n. 475; e cioè i1n t otale 1.785. Al 30 apl'i Je fa RC'UOlH avrebbe dovuto r ice,·ere : 310 armi da 5 13; 90 da 3 A e 14~ ùa 240 ; rna viceyer a a tale epoca le ·pedizioni fatte alla Scuola <lal 1° genn a io 1916 solllmavano solt anto a 222 a rmi. d a 5,.' B; a 18G da 58 A ed a 40 cl n 240. Si l'ilevava quindi una sens ibil e -deficienza ,d i a1·mi da 240 · m a ciò che aggraYava 1n situnzione era anche l a lente7,za nel.l ' aJlestimen to delle mnuizioni; lentezza che (' 1:a d a a ttribuirsi a deficienza cli a ttrezza t ul'a, sia per la lavorazione delle bombe e sia p er la pi-eparazione e confer.ione del1 e cariche cli lancio. Non era certo nè il caso nè il momento di mettersi a segnare il passo, proprio allorchè gli eventi andava no aggravandosi e face ndosi minacciosi ecl iineerti per la 1Prevecl ibile e preannu n-

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LA IlOMBAftOA

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MAGGIOHA

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ciata offensiva nustl'iaca dal T renti:no. A maJi estremi si dovette prmrreclcrc qni11cli facendo rkorso a rimedi estremi. Rtante la deiicic~m,, a <H armi, s 1wcialme nte di q nel1c di ma ggior calibro, si ricorse ad 11na hnga adozione cli bombard e tla ~20 ad acetilene tipo Magg'iora. A 1J11 clli c·he iµ; nornva,n o eerte renJtù contiu genti, il rilo1mo all'aclozione clel tipo :Maggiora dovette sembrare un

Fig. 18. - Bombarda da 32.0 mm. scoppiata.

provvedim ento non pel'fettamen te logko; ma vi·cevel'Sa la semplicità, di laYOl'azione e quind i Ja fadlitit {li produzione di qu est:arma ne i mposero per ripiego u_na. la rga. r iesumazione; e f u così. che nel maggio afflnirono a Bnsc•gana molte di tali armi. All'atto ,d el collnnd o i ris ultati fu rono però tutt'id t ro che buoini : . scoppii di t ubi ecl inegolari t ù. ,d i flrnzionamento {lel miscugli o che a<loperavasi come cariea cli l alflcio, acceJ1tuatono la s:6:ducia che ufficiHli e gl'egari delle batteri.e gic'L n n trh~ano per tale arma; menLre d'altl'a pai·{e il 1·iconlu del regolare fu nzionamento clella bombarda -da 2-10 e1·a tropp o vivo neJln mente di tutti 1p er non farne rimpia.ngere la manc.:an za . -

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CORS I PEm 1; Ff<'ICIAU DI CAVALLER IA

Cosiccllè si doYelte abbandonare ogni iden di sopperire, sia put'e per poche settim:rne, alla temporno1 ea insufficiernm di ai-m i da 240 con bombarde ad acetilene. Conseguentemente la crisi dell'armamento delle ba tterie non fn cl el t ntto superata. P C'r quanto ha tra tto a]]a defìcienr.a di ufficiali, il Comando Supremo risolse il problema - e lo 1·isolse ben e - istitucDdo corsi spc~ci ali per ufficiali di ca ,a ll eria destinati a l <·ornando delle batterie di bombarde. IJ prirn.o di questi corsi :;;i svolse dal 2G maggio al 5 lu glio, e vi p artecip:nono 63 t<~uenti a11r.iaui di cava lJerin; un secondo corso fu svolto dal 20 ottoùl'e al 30 novembre dello stesso a J1no, e vi presero parte 22 lenenti della, stessa Arma. 101 detti co1·si. ì"enivnno irnparti le tahrne istruzioni teoriche, necessal'io fonda. mento d'istruzione tecuico-p1·ofession nle per com au1danti di bat~ ted a ùomb;u-<l e, no11chè mo lte istruzioni pl'atiche, integrate da complete <~serci tazioui tatlic.:hc <li batteria in teneno val'io, nelle quali nltime ciascun ufficiale el'n chiamato sncccssh·amente a varie funzioni, gl'adualmente cr esce111ti, e cioè da quella di capoJ)<' zzo a qn elln ·di comandirn te d i batteria . Il materiale delle batterie, d ur ante tali cse1citar.ioni, er a ervito da t ruppa pe1' le sole mansioni di fati ca, con assoluta escl usione lli qualsiasi gra.<lu at o. lntan to a, fine api-ile il Sottosegr etariato cleJJ e Arm.i e iVfu nizion i notifica,·a al Comnnùo della Scuola la mecessità, che presso di ci,sa si inizinsse nnch<~ il collaudo dell e bomlrnrcle e delle bombe, la cui fabbl'icazionc era stata eomlllissiona ta a Stabilimenti privati 1111zionali. . (~nesto nuovo compito se costituì per la Scuola un m10,·o onere 11011 t1·ascu1·nbilc, le cliede però J.a possibilità di. svolgere con maggiol'i mezzi e co1n minore spes a h,clckst ramento delle battcl'ie che si andanrno costituendo, e cli fare ricorso a tu lti gli nccorgirn enti per n tilizz:ne per ese1·citazi oni cl i tiro il largo rn uni zionanwnto <lcstin1lto ai collaudi delle bocche cla fuo<·o e delle bombe, da~1do, nel contempo: modo al Comando della E1cu ola cli stu<liare il comportam ento d ei vai-i materiali pel' pre<:isarne le cin·atte1·istiche tecniche e tattiche onde sugge rire perfezionamenti, pi-oporre modificazioni e ancJ,te per compilare le varie Jstrnzioni..

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L'OfivENS IVA AUS'.1'RIL\CA DAL TREN'.rtNO

Generalizzan closi sempre più l'uso d i armi e di. mezzi offeIJ sivi cl.a trincea, il Comand o Supr emo ordinò che presso la Scuola affluissero anche gruppi <li ufJleiali delle diverse Armi appartenenti alle gra,n di Unità, mobilitate per prendere conos·cenza delle nuove armi da tr>incea, per ricevervi un preciso orien tamento sulle caratteristiche cli eSS(~ e sul loro impiego per poterli poi di.vu.lgare i1lle Unità di provenienza e render11e più rapicla. e pratica la conoscenza e più s icuro il maneggio in g-uerra. Cominciarono così a ginngerc a Su.segann, un uflkiale inferiore per ogmi Reggimento indi.visionato, cli. fanteria , bersag]i(~ri e cavallet·ia (appiedati) , e per ogni Battaglione {li alpini, bers·a glieri ciclisti e R. Guardie di Finanza, collo scop o di addestrarsi nell'impiego ta ttieo dei lanciabombe, clc~lle bombe a mano e degli altri mezzi ecl. artifizi da g11 erra da trincea; e poter quindi, al loro ritorno ai Corpi, fungere cla istruttor i dei. loro colleghi e della truppa . Tali corsi di divulgazione e formazione cli istruttori furono sei ed ebbero la durata clt di.cci giorni ciascuno; vi presero parte complessivamente : 158 uftì.ciaJi di fanteria, 31 {li bcrsagJieri, 75 di alpini, 16 di cavalleria, ·dei re1parti appiedati, e 12 de1la R. Guardia di Finanza . Frattanto veniva, continu ato l'adclcstl:amento delle Unità già costitui te : il 13 maggio la Scnofa faceva partire per la 3a Armata le batterie 75", 76" e 7'7" e-d avviava alla l" Armata le batt erie 78", 79", SO" e 81"; partivano inoltre per raggiungere la 4" Armata il XXII Gruppo (capit. 'l'ommasini) con le butterie 82"', 83\ 84•, 85", 86" e 87''. Il giorno 18 partiva per la 4" Armata an che il XXIII (}ruppo, forma to dalle battel'ie SS", 8!)", 90· e 91", e comal.tl.da,to da] capi.t. Dian. Il mattino del 15 ma ggio aveva inizio l'offensiva ·~rnstriaca sugli Altipinn i. Nei primi giorni cli lotta violentissima, · snJle posizion i attaccate il numero delle batterie d i bombardieri era ancora Jimitato; m a nei giorni. suceessivi afflui.r-01110 in quel Settore minacciato diversi Gruppi e batterie di bombarde p ur rimanendo p erò la massa 1preponclera01te dei bombardieri sempre sul :fronte dell'Isonzo, dove la- nuova Specialità. doveva avere fra breve il suo glorioso battesimo. Mentre della p artecipazione dei bombardieri all'offensiva -

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L'01•·FI-:NS!Y,\ .\ USTRI.\C.\

DAI.

'l'llEx·.rn,o

del 1'rentino sarà, fatto cenno j1n segnito, qni r iteninmo opportuuo di completa1·e le notizie rig uardanti il periodo òi più itntenso e poderoso favo1·0 d ella Scuola che va dn lla metù, di maggio ni pr-imi di agosto, l'il.eva ndo come l'opera infaticabile del Comandante, l'azione infotiea t a degli istruttori e l o spirito animatore di um.ciaJi e gregal'i. ·d estinati uila nuova Spedalità,, coincorsero potentemente a crear e ben presto uell'ambiem te della Scuola un clima spirituale wramente bello, fatto di quell a fie rezza tenace e di queH' ei-oica a nclacia , l'etaggi gelosi delle due Armi che per l a foi-mazione dei bombardieri el'ano state coinne- . state in un felice connubio di aiHticb.e provate virtù mili tari. R idotto il periodo .ai rp errnanenza a. Susegana a ,d ue o tre settimane, le batterie pai-tivano per il fronte con un ncldeslra m en to appena sufficiente, ma animate cla spirit o aggressivo e da forte volontà, dotate e.li una coesiolle e di u n a:llìatamento vera mente ammir evoli. L 'azione sole1'tc di ufficiali e graduati, svolta illl siffn t to clima cl e1la Scuola mentre vi gi ungevq l'eco ùelle gesta eroiche <l.'ei nostri soldati di.e si brittevuno s ugli Altipia ni , valse a rafforzare rapidamente nei ùombardieri il sentimento ,del dovere, ra(lica nclo e s\'ilappando in tutti uno spirito di sncrificio altamea1te commendevole. Fu così che i reparti bombardieri, che lasciavano la Sc11ola per r aggiun gere la li1nea tlel fuoc o, poterono portare con loro tanle virtù e ta1Jta forr.11 d'animo quante era.a o necessa1·ie per anda1·e ilicontro alla battaglia , al pericolo ed anche alla morte, col deliberato pi-oposito di acconere sulle linee più ava nzate 1per sommar e i propri sfoni a quelli delle fanterie e riuscire a r icn cciare cl al suolo ,d ella P atria le bal,cTanzose truppe austro-ungarich e. . Il 24 maggio partirono d a Susegana. : il XXIV Gruppo (capit . Silicani) con le batterie 02a, 93" e 94"; il XXV Gru ppo (capit . P oDone) con le bntterfo 95\ 96a, 97a e 98a; e il XXVI Gruppo (capit. Vi.teJli) con le batterie 99a., 100", 101~ e 102"'. Nellft giorn ata ·clel 27 seguirono i Comandi di Gruppo XXVII (capit. Bernocco), >.'X VJII (capit. F orfori) , e XIX (capit. Gisotti). e 13 batterie rrrnmera te dalla 103" al lit U5" ; e tra fa :fin e del mese ed i primi di gi ugno la Scuola mobilitò altri 5 Comandi cli Ra ggruppnmento: 1'8° (col. Carlesimo), il 9° (co-

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L'OFFENSIVA AUSTRIACA DAL TRENTINO

lonnello Serina), il 10° (col. Ame111duni.), 1'11° (ten . col. Oocozza), e il 12° (col. Scaràno) . Il 1° giugno lasciò la Scuola anche la 116"' batteria, alla quale il 3 giugno segoirono : il Comando ,d el XXX Grup;po (capit . Basso) con le batterie 1173, 118", 119" e 120" ; 1' 11 giugno, diretto nel 'l'rentino, il Coma ndo ,d el XXXI Gruppo (capit. Conestabile DelJa Staffa) con le batterie 121", 122", 123° e 124"; il giorno 14 rn.osse a:nche il XXXII Grnppo (capit. Profumi) con le batterie 125", 12(>", J27"' e 128". Il mattino del 22 giugno partì per l a 7,ona di attesa il Comando del XXXIII Gruppo (ten. eol. Montù) con le batterie 129", J303, 131" e 132" : questo Gruppo rimase acl Arcàde per tutto il mese di luglio, ed in questo periodo il ten. col. Montù venne cl.alla Scuola incaricato di speeiali Istruzioni agli ufficiali di cavalleria ; {lopo di che il Comando del Gl'nppo venne assunto dal eapit. Gobbi ed il te,n. col. Montù IJ)assò al Comando d.e l 9° Raggruppamento . Il 25 giugno par~ì. il comando del XXXIV G~'uppo (magg. Bernoeco già del XXVII Gruppo, sostituito dal capit. l'avari) con le batterie 133", 134", 135"' e 136", le qnali anelarono a rinforza.re i Gruppi XXXIII, XVII e XIII) . Seguirono poi a distanza le seguenti parte111,e : 1'8 luglio il comando del XXXV Gruppo (capit . Siciliall1i) con le batterie 137", 138"', 139", 140" e 142·'; il 10 luglio il coma nel o del XXXVI Gruppo (capit. Riva) con le batterie 141", 143" e 144"; e il giorno 19 il XXXVIII Gruppo (capit. Scalese) con le batterie 149", 150", 151"' e 152"'. 'l'ra il 1° e,d il 2 agosto ,partirono dalla Scuola per la zona di guerra altre 12 batterie nume1;ate dalla. 153' fino alla 164", non ingruppate. Nella prima ,deca<le cli agosto la Scuola aveva quindi non soltanto attuato in pieno l'ordfoamento dei bombardieri volnto dal Comando Supremo, ma, l'aveva .superat o. Ai primi di quel mese il Corpo cl,ei bombardieri comprendeva già 12 comandi di Raggruppamento, 38 coma ndi di Gruppo e ben 161! batterie.

* * * Con le direttive inviate alla Scuola nel mese di api-ile, il Comando Supremo -aveva assegnato a-J la l" Armata 2 Raggrup-

79-


L'OJ•'FIO::'.'.SI\-A AvST&L\CA DAI, 'l'REN'l'I NO

pameHti di 1Jornbat1l e, ciascuno s n 12 batterie. Nel momento in cui gli austl'ia<:i s[enarnuo l'offensiva s ugli Altipiani , la Scnola ave,;-a mobil itato dl'ca unn sessantina di batterie, di cui sola~ mente 34 si t rovav:11110 in e fticiema completa (6 batterie da GO A, 10 batterie da 240, G batterie cla 5 A e 12 batterie ù:1 58 B). A metà maggio la qu asi totalità, dei re1parti bombardieri in viati al fronte grnvitavn verso lo scncch.iere isou tino. •L a sera del 14 maggio la situ azione delle bombarde sul fronte clall a l " Arrnnta era la. seguente : comando 5" Raggruppamento (col. Graziani) a Thiene presso il eomainclo ,~el V Corpo d'Armata : 35" D ivision e : XV GrupJlO (capit. Cilento) a.i Rocd.oni di Co t 11 cl' Agu1. co11 le segnenti ha tterie : 4 '" da, 240 a Cim a Ca mpiluzzi, 49" da. 240 n Monte Milcgna q nota 1604, 50" <la 240 a l\falga ì\folon, 79" da 240 in mnrcia dH, Piovcne (in ai·mum.ento); 15" Di visione : XIV Gruppo (capit. Vergarno) a rrhiene con le scg-nenti battel'ie : 4::5" da 240 a Pioveine (in a 1·mamento), 46a da 5' A a Pio,-eu c (in armamen Lo), 47• cla :-; B a 1' iove11e (in armamento), 7 'n da 58 B a Hocchette (in m·mamento); 37a Divisione - XVI Gr u1)po (capit . Barberis) con le batt<~1·ie !51\ ~2", 53" e 540. i c ui personali. ,erano ai lavori così 1·ipatti ti : 100 uomini a T a lpina, fiO uomj ni a Sain t a O<~cili.a. J 00 nomini a nrentoni<.;o , J 20 nomini a Co ni Zugna. Jl mattino ·del 13 maggfo la. Scuola aveva, notificato al Co~ mando ·del 5° R agg1·11,ppawento la parlenza <li altr e batterie da Susegmia pe1· il Trentino (vedi fig . n . 19 - Schizzo 1 - << Regioni dove operarono i (;1·nppi bombar<lieri Xl V, XXI e XXXI d urante l'ofrensh-a del maggio H>IG») . Data taJc situazion e, H.l primo urto nemico, p<~r i11eluttabili necessità del momento i bombarclieri furomo forzatamente so1·presi dagli anen imenti, e a nche le bat terie sopraggiunte nei -

80-


Rnggriip7,:H11rt'e•nto

é/,(jlle i t111ità bomba1·àie,,,i <~ loro assegnazione

i11iz iale fatta dal Co11V1111d'o Sup remo 11eU'a1wile del 1916 in base cil fah7Jisogno ccl alla vresuniiblile disponibilità Raggrup- 1

Gruppi

))amen ti

l•

2-

3',

40

50

}

j

I II

l" -

2« -

5a. ..

6" -

III

8" -

IV V

VI VH

j

VIII

j

XI

IX X

XII

70

S<•

9•

100 110

a:!1. - ::iz.. - 3~.. - 34a :lG" - ,n• - 76• . il8• - ;19,, - 40" - 77a

4,;a - -16" - -17" - ,S• 48" - 49" - 50" - 793

It

XVII

} }

i i ~

xx

XXC

xxu

XXJ Jl

XXIV

xxv :XXVt XXVII

51• - 52• - 5-1• - 53a 5,j• - 5Ga. - 570. - 80" 58" - 59• - GO• - 81•

01• - c;za. - (130, - s2a 0-1• - 05&- 6(ia - 83a. 67& - r.s• - 69• - 8'1& 8:j•, . 86" • 87• - 88° S!Jn.. !l0"' • 91" - 92"' 93a · 9.µ. - !);;a - 96" !)7" . 98" - !)00, • 100"10)" • 102• - 103° - 104" 10.3• • 1 OC,a. - 1Oi• - l(k(la

XXvTH XXTX

109" • JJO" - 111" • 112• u :-:• . J1 4;, - 1J ua.. l.16" 11, • - 118" - 110• · J20a.

XS:XT

)21 • • 1223 - 123• • 12,111 12.,.. • ·126a. - 127• • )28• .I 20:1 • 1303 • 1:11 " - J.32"

xxx

XX X JI

XXXllI

4 1·aggr uppam<'nti 12 grnppl 48 butter le

;j;j a -

{

XIX

totale :

21• - 22·' - 2:l" - 74:.t 2.J:• - 253 - 2G" - 27" 2sa .. 29 3 - ;1011, - 7 ;3:i.

41" - .J2a. 4~.1, - -14..

XV (U

:l<> ARMATA

13• - 72a J-1"' - J ;3,, - 1 (\n - 170 1~a - 19a. - 20• - n• lJ." - 12"

XIII

XVI 00

oa -

Il• - 1• 7a - 70" 10" - 7Ja

. XIV

xv

Grandi Un ità cui erano assegnati

Batterie

I

1& A.R )lA'.l'A

tot ale : 2 r nggro ppamenti 6 gn11)pi 2-1 batterie

4• ARMATA tot ale : 2 ra ggruppamenti O gr1111vi 24 batterie

2• A Ri\Ll.T A

totale :

a raggruppnm <'nti 9 gruppi 3G bnttu·ic

ZOK.\ CAR::-i!A 12<>

j

:XXXI V

xxxv

X\XVT

rn3n - 1a:!4" · i:l,i" - 13G" 187" • 138• - 1H9" -- H O" 141 ., • H .2a - 14:3,, - 144•

(i

81 -

totale : 1 rn ggr uppamento

3 gruppi 12 ba lttrie


L'OF'l?ENSIVA AUSTRIACA DAL THENTiNO

giorni successivi all'inizio dell' offensivH, ebbero un impiego tumultuario: e non poteva essere diversamente. Comunque, -di fronte al pericolo, le prime prove fatte dal nuovo Corpo furono sanguinose, ma superbe e glorios<~ assai. Dall'opuscouo « L'opera svolta. dalle batterie del 5° Raggruppamento bomhardieri negli anni cli guerra 1916-17 )), ,d el col. Ludovieo Gri'!ziani, Co,nandante di Raggrup(Pamooto, si rilevai che: « nella giornata del 18 maggio la 48" batteria, comandata dal ten. Mnratorio,

da Cima Campil.uzzi, unitamente a truppe <li fanteria, contrattacca alla baionetta le posizioni di Costa d'Agra, e nell'azionc percle circa nn ter?.o dei suoi effettivi. La MJa. batteria, t<m . Vanoni, lOfta aspramente a M. :\faronia, a M. Carnpiluzzi e poi a Laghi., e perde circa metà degli effettivi presenti. In tale contingenza si clistinse il Comandante del G·ruppo, capit. Cilento, decorato poi cli medaglia di bronzo al . val or militare perchli col suo fermo cd esemplare contegno otteneva dai propri dipendenti efficace contributo alla difesa <li importanti posizioni impiegandoli come fucilieri i>.

M:a dell'episodio -clelJa 48' bat teri.a bombardieri è fatto cenno anche dal gcn. Schiarini. ,ne] volume <<L'Armata del ~rrent ino )). Scrive ]o Schiarini : d'impeto, la celeritit e la forza numerica ddl'n ttacco ottengono quivi (a Costa d'Agra, teuuta da un Battaglione del (i!J 0 fanteria) piì1 rapidi progressi. .Superata. la linea delle vedette e sorpresi in parte i plotoni di prima linea nelle ca l'ernc~ semidistrutte dal bombardamento, alcuni reparti , engono catturati. Costa cl' Agra cacle in mano del nemico nonostante l'energica tlifesa opposta da due Compagnie del genio (4,6a. zappatori e 17• minatori). Ma cogli avanzi di queste truppe, di. un'altni Compagnia del ()9o fanteria e della !lS• batteria bombardieri si riannoda un poco più indietro una nuol'a difesa a cavallo della Forcella Campiluzzi. E così passa la notte in attesa cli rinforzi )). 0

In quanto alla parte svolt a, -clal XIV Gru1ppo, è noto che nell'attesa dell'arrivo dell'armamento delJe dipendenti batterie, il Com.andante -del Gruppo, nei gi.cmJi preeedenti all'offensi.va nemica aveva eseguito faticose ricogmizioni coi Comandanti di ·r eparto per la. ricerca clèlle posizioni da occupare con le armi. La sera del 12 maggi.o il persoin ale delle batterie 45" e 4:7'' aveva infatti ricevuto l'ordine di rnggiung·ere Malga J?ratclle per esegnil'e i lavori deHe postnzi.oni da, preparare a,1 limite occidentale del Bosco Varag-na, presso il posto del eomallldo di Gruppo a circa due chilometri ·d al costone di Marcai. _, 82 -


I/OFFENSI VA AU STRIACA DAL THEN'.rlNO

M:a gli evein ti precipitano : iniziatasi l'offensiva fmche alla testata di Va] cl' Assu, le batterie 4.5a e ~b7", non essendo ancora in efficienza) ri<:cvono dal Com andante del Settore l'ordine éli ripiegameinto. E' cla ril<~va re che in tale frangell.lte il personale delle batterie del XIV Gruppo non subisce passivamente la, situazione : 120 uomini della 4(>" e 78", armati di VetterJi, rieevono l'ordine di occupare ttlcune t1·incee per proteggere Buitle : il rimanente ,p ersonale è adibito al trasporto di fel'iti anche di altre Armi. Il Coma.nel.o di Gruppo col ca.i'I'(!ggio ·delle batterie si trasferisce a Ohèrtele, dove trovasi il Comando deJla 34°' Divisione, e si mette a disposizione cli tale Comando. Il gior11 0 22 il person ale <leile quattro batteri<~ S, rinnisce nei pressi. cli Asi ago. D'ordine superiore, togliendo 60 bombardieri cla ciaseuna, delle batterie, si forma. un nucleo di. 240 uomini armati di Vetterli, che vh~ne mandato a. M. Erio a disposizion(~ ,del Coma.ndo di quella zoll.la. Il n ucleo di. bombardieri. è rigorosamente inquadrato e ne prende il coma.JHlo il Oomf;Lnda hte di Gruppo (veéli: fig . n . 20 - Scb i½½O U - « Dislocazione del XVI Gruppo bombarde fil 14.{;.rnrn ))). }'fa . gli eventi precipitano; ed il reparto di bombardieri-fucilieri, gi mnto all'imbocco del pon te sull' Assa, presso R oana, è fer mato élal gen . iV.[urari-Brà, che fra un'ora farà, saltare il IPOnte, precludendo così ai bombaròieri ogni possibilità di rito1·no. Abbandon ato il progetto della difesa di iVL Eri-o, il Comando della Divisione ordina, al Gruppo cU ripiegare s u Sasso e poi. su 'l'hiene, do•n de il giorno 2H esso i ntraprend e le marcie di trasferì.mento s u Selve di Treviso per iJ riordinamento delle batterie. Nessuna, aziolflc fL fuoco compiono le batteri.e del XIV Gruppo, 1na ]e vicende ·dolorose di quei giorni, gli spostamenti tumult uari compiuti sotto le offese dell'artiglieria nemica, che sferzava éla tutte le parti, fa vista ·d i sipettacoli deprimelllti in mezzo alla successione ,d i ordini e contrordiui, t utto. dò può bastare per mettere alfa prova lo stato di nervi di uffi.ciali e truppa, ma soprntutto per spcrimc~ntare la. coesione spirituale di questi valorosi bombardieri che pagano il primo tributo alla Patria con una djecina. di feriti. Il Comandante di GnllP))O ca.pit. Vcr-

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L'Ol•'FENSIVA AUSTH.TACA DAL 'l'RIDNT'lNO

gano, è decorato di medaglia di. bronzo al valor militare •per il wntegno tenuto in qnei giorni (vedi fìg. 11. 21 - Schiz:I,() III << Dislocazione del XV Gruppo bombarde al H.5.191G ))) . Non meno dramm.atica. è la pinte assolta dal XXIV Gruppo che, partito dalla Semola il 24 maggio, ginnge ad Ala il giorno 26. Il ca,pit. Silicani, comandante del Gruppo, precedendo le batterie coi rispetti vi comanclmnti, si reca. a compi ere ri.cognizioni a Passo :Buole. Dopo effettuati lavori sommnri, le batterie raggiung01l0 il Passo, e trn il 2 e il 3 giugno sono in efficienza. Questo Gruppo diventa, per qualche tempo, il cacciatore nQtturno: dura.nt.c il giorno le batterie taeiono, ma di notte lanciamo bombe per salve di batteri.a: sono venti , trenta bombe cfl.e cado1T10 contem poraneamente sul ripido versante di VaHarsa per co~pire truppe in movimento e per renclc1°e penoso agli austria ci. il servizio dei rifornimenti. Allo schianto cleg·li scoppii. ,cli ogmi saha si accompagna il rotolamento cli massi roceiosi nelle due vallette sottostanti, hmgo le cui pendici si sa che vi si trovano aggrappati alcuni battaglione del 3° Reggimento tirolese. Dal basso salgono frattanto mli strazianti di colpiti, lame1nti di agonizzanti, rantoli di morenti. Di giorno s i fanno studi sul terreno e si preparano sorprese : durante la notte si svolge un programma di reazioni violente. Dopo aver ricercato U posto di Comando della. prima linea nemica , lo si scopre sotto un eno1:me roccione siporgente lungo il versante di Vallarsa. Si stu-d ia, allora e si trova la posizione adatta per portarvi una bombarda da 58 A. Uma sera, per sorpresa, la bombarda apre il fuo eo, e 11) settima, bomba lanci ata cade nel segT10. Un fuggi fuggi generale si irradia dal posto -colpito; molti nemiei · sono sferzati e colpiti. da violenti raffiche cli mitragliatrici. La manovra viene ripetuta ]a sera suceessiva con gli stessi risulta ti, ed alla luce del giorno è possibile rDevare lo scempio umano fatto sulla posizione nemica: un vero carna!o l Gli austriaci ripiegano dopo aver s ubito perdite vavissime: il merito -cli tale nrretramelflto nemico viene riconosciuto ai bombardieri del XXIV Grup1p o.

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L'OFFEN SIVA AUS'! 'lìl ACA DAI. TllENTIKO

Anche per l'oceupa½ione del forte i\Cattasson e è ancora una. bombarda che prepara l'azion(•. Una, uotte, -dopo stndjato il t eneno e le po~sibilità che se ue possono tra n e, a mezzo di corde si cala 11ml bomh:ncla su lltn roccio11e sottostante clal quale (\ possibile far ca dere bombe su ll'ope1•a avvel'Sal'ia, elle è an cora tenuta <la un pic·C'olo p1'esiclio austriaco. Una discret a -00tnzione di bombe e un piccol o reparto d'assalto sono pure cnlati a mezzo di <:orde: al matti no, appena spunta l'alba , )a bombarda apre n fuoco, obbligando i difeu. ori a tenersi l'ipar:lti: do·po eseguito un tiro violento, al segna le stabilito, la bombarda tace : si dà l'assnlto, cd il presidio nemico si arrend e senza colpo fel'ire. Fl'aLtanto va pure l'icorclaLo che co111 le tn1ppe che il Comando Supremo invia a 1·incnJ,.,o delle 1J11ità. provate in oltre quindiei giorni di lotta, ac<:onono anC'he G1·uppi di battel'ie bomhn r-cle . Sn I I'asubio è inviato il XXXJ Gruppo con le Battel'ie 121", 1220., 123" e l U .. : si occnp:rno posizioni appena abbozzate, che l'artiglieria austriaca martella inesol'abilmein tc con grossi e medi calibri, sc:on volgc11do postnzioni , rovinando bocche cla fuoco e provocando intendi e scoppii di ri ervette e <1i ùepositi di bombe. Cosicchè 11ella rontroffeusiva da noi sfenat a a metà giu gno, pa1·ec:chie batteri e <li bomùarclieri 1p ai·tecipuno alle operazi001i cli guerra e subiscon o perdite non trnscurabHi nel personale, e danni notevoli 111 el materiale . D1m:mte lo stesso periodo la lotta si ri.a cccncl(~ nnche in Vall' Astico, e J)ella r<>gione di Velo le batterie del XXI Gruppo (67", 68", 69" e , 4"), spn rate t ntte le boJUbe, e no,n pot<~n clo avere immediato rifornimento, formano plotoni di bombardiel'i-fanti io1quadrati dn uiliciali ùella Rpecialit.\; e armati di f ucile e muniti cli bombe a mnno partecipano a episodi gloriosi.. Anche a M. Spil i bombardieri della 20"' batteria, come giù, a lVI. Giove queJli della 1190., meritano elogi Yivissimi dai Comandi di fanteria pe1· l'efficaee con col'so dato dall a Specialit.\ non soltantc> col fuoco delle bombanle, ma urn l ' intervento diretto nelle azioni d i urt o e arnlla lotta co1·po a co1·po. -

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L'AT'l'ACCO AUSTRIACO SUL CAIU:W DEL

29

GTCGNO

HJ1G

E mentre le operazioni sugJi AlLipiani vnnno esaurendosi, un avvenimento note\'ole si svolge sul fronte del B asso Isonzo, nel quale il nnovo Oo11po clà nuovo contributo di sacdfie:io e cli valo1•e. Il mattino del 2n giugno, n1ella speranza tli alleggerice l a pressione ehc gli italinni esercitn,·ano particolarmente contro le lin ce nemi<-he del Oa.l'so, gli auf'lil'iaci sferrano un atfacco con gas 11sfissianti nel Settore del S. }[ichele e cl.i S. ìVfal.'tfoto su un fronte <li circti 1.500 lllet ri. Troninsi melln zona ben 12 batterie <li bombardieri. Dato l'uDarme, le truppe investite dai gas subiscono perdite gl'avissirnc: tuttavin Ja reazi~pe è immecliatq : tra, gli spasimi ·de l soffocamento e 1'i11evitabilc frannnisehiamento di uomini, di a1'1Jli e reparti di,e1·si, alcnni bomharclie1·i corrono alle bombarde e aprono il fnoco sul nemico l1 pochi metri cli tli stam~a; altri imbracci,.1110 il fnciJ e s i uniscono Ili fanti per fro11ì<'ggi a r e la situazione, che è veramc•nte gn1,·e. alle G.000 perdite cfrca ubìte dalle truppe clell'XI C'orpo d' ,\ 1·mata, i bmnbardiel'i vi eOJJtribuis<·ono in vnl'ia misnr.a.; e, come -cl i coms ueto, la pt'\ecent11 fil<~ degli 11flkiali mol'ti è s1Proponio~1.a La alle perdite degli uomini di truppa . Il ten. Tnt\'agliui, i sottot<.'n . Crespi e Santo11i, e l'aspirante Salomone cado110 c:n]pkli da nsfìssìa, e con essi mo tti borubardiel'i. Gli alti di vnlorc ignornti sono numerosi: qual<.:11110 di essi resta a. confermare che, anthe nella <lolorosa e,·enieuza : i bombnrdieri hanno fatto, e lwne, il loro <love1·e. E per dò ai n umerosi encorn1 solenni concessi per la <·ir<:ostanza , v::mno aggiunle anche clne medaglie cli ù1·011zo al va)or militare concesse ai due fratelli A lll'elio e Qnintiuo }lollìca , i qnali, du ra nte l 'att aceo con gas, l'inrnsero s ulla lin ca a <lil'igere ecl a dare a 11imo ai serventi fin o all'nnivo della fna tl cria. Riassumiamo J'el<>neo delle lmttcrie cli bombar dieri che si trovnvano sulJe linee Httac:cate dai gns, eon a fianco le perdite in morti. sul c11 rn.po uv11 Le da ciasenna -di <'l'-Se, ri levand o purtroppo di 110n poter pl'ecisare q11 cne che si ebbero rnei giorni successi Yi iu coni-egucnza degli effetti venèfic:i dei gns aspira t i il rna1'ti1110 del W giugno.

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L'ATTACCO AUSTRIACO SUL CARSO Dl~L

numero della batteria

GI UGNO

J916

morti n ell'a¼ione

2a

3

7a 25:i.

8

4

32•

2 11 3

72•

ssa. 5a 2!)" 70"

5 10 4 6

7Wt

i'i

147:1

5

l!I•

12 Batt.

TOTALI

29

I

lll

Facendo un bilancio dell<~ pel'dite subite dal Corpo dei bom. barclieri dal 1.5 maggi.o a metà lnglio J.916 (offensiva austriaca e confroffensiva italiana sngli .Altipiani, e azi,one ,d el 29 giugno sul S. Michele) si arrin alle cifre seguenti, invero molto significati ve : in

ufficiali tru1ppa

morti combatt.

feriti

1.9

21

92

84

clispersi

totale

40

8

184

Queste cifre sono significative pcrchè va tenuto calcolo che normalmente su.Be limee ogni batteria ·d i bombardieri aveva una forza numerica mai superiore ai 50 o 60 nomini tra ufficiali. e gTeg·ari, mentre ln, rimanente massa, una volta terminati i. lavori cli preparazione, era avviata aJl<~ :R.iscrv<~ di batteria dislocate in fo11Hlo VHlle Isonzo o altrove, ma sempre a molte ore di marcia cl.alle posizioni. Quindi la percentuale delle perdite, calcolata. in relazione alla forza dei preseinti, risultò quasi sempre superiore a quell a delle altre Armi , tavolta a nche a quella della stessa fanteria. Prima. di chiudere il capitolo si riporta la motivazione della -

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L 'ORGANIZZAZ ION~:; Dl!:LLA SCUOLA DI SUSEGANA.

medaglia -d'argento a.I valor militare concessa al colonn. Lodovico Graziani per gli avvenimenti del Trenti,no: al Comando di un Raggrnppumento di bombarde, con instancabile attività, intelligente inl.ziativa e costante sprezzo clel pericolo, affrontò e vinse gravi cliflicoltà, spesso recandosi , per meglio assolvere il proprio mandato, in punti in· tensamente battuti dal fuoco nemico, cooperando con ogni energia alla bnona riuscita d elle azioni ed infondendo slancio e vigore n ei. dipendenti reparti. Mirabile es<impio delle p iù elevate virtù militari. (Altopiano di Asiago, maggio 1!116-giugno ;J.917j .

F ig . 22. · Colonn. Lodovico Grazia ni..

Da tale significativa motivazione è facile int uire la graYitù ·della. situazione affro111tata dai bombardiel'i nei giorni dell'offentiva. del maggio 1916, e il concorso dato dal nuovo Corpo alfa resistenza opposta dalle nostre truppe per cui andò fa llita la grande offe111siva nemica.

aJla

Prima di procedere a1la 1ia1'l'azio11e ,dei fatti che 1portarono ($a battaglia ,clell'Isonr.o, r iteniamo doveroso tornare all'or-

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L'OHGANIZ½AZTO;,.IE DEL LA

scuor.,A DI

SUSEGANA

ganizzazio(l'le raggiuuta dalla Scu ola di Susegana per fard un'idea concreta su eiò ehe i111 breve divenne quell'Istituto sorto cla1 ,nulla. La necessità segnalata dal Sottosegretaria to Armi e Munizioni 111el mese di aprile 191G, ehe la. Semola dovesse dai primi giorni clel successivo mµggio provvedere direttamente al collaudo delle bombarde e cfolle bombe, consigliò di costituire a Conegliano un grande ·cl<~posi to ·di bombe, mentre presso la Scuola venne formato un Deposito centrale e nn Arsein ale <li armi da t rincc~a al quale cominciaron a far capo le cliver::;e Ar-· mate per i bisogni clel caso. L'ordinam enfo clel1a Scuola era il seguente : a) Gruppo istruzioni e mobilita?.ione (i n stretta collaborazi one con la Commissione cli collau do e con l' U1lieio materiale) : Gruppi. cli baltcric i u corso d' istruzione, Complementi in corso cl'istrnzionc, Corsi speciali per la truppa. Operazi.oni cli mobilitazion e, Carreggio. b) Grnppo servi,1;i : Movimento materiali, .Autodrappello, Servizio lavori, SeziOJl\~ officina. o) Direzione corsi : Utlicia li addetti ai corsi., Allievi ufficiali, UHicia li cli cor si suppletivi, Dflkiali del corso di applicazione. cl) Deposito di Nervesa.

Completava l'orclinnmento di cui sopra U(l'la serie di uffi.ci aventi fu nzioni specifiche, qu ali : l) 'Officio tiri ed esper ienze,

2) 3) 4) 5) 6) 7)

TJflicio Ufficio Ufficio Ufficio Ufficio Ufficio

sanitario, amministrazione, movimento uflìciali, postale, difesa antiaerea, fanteria (U.C.) .

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P.nOnROMI DELTA.

BAT'l'AOLTA DEI,L' ISONZO

L'Ufficio fanteria era incaricato delle istruzioni e delJe esperienze dei materiali di fanteria, ,delle fo1:ma7.ioni ed istruzioni di sezioni lanciabombe, del 1V(usèo e ,degli Affari vari. A fianco di tutti questi U:ffi.ci :funzionavano una Sezione Storica, e una Ser,ione Personale . A sua volta il Comando della Seuola per dare corso alle in~ finite pratkhe di cui era investito, si trovava in diretta corrispondenza coi seguenti E nti : A.) Comando Supremo:

Utlicio ordinamento e mobilitar,iolle, Uflìcio tecnico, Ufficio disciplil'ia, avanzamento e gius tizia, Ulli<:io affari vari. B ) Sottosegrdariato Armi e Mu nizioni (div(muto poi Ministero Armi 0 Munir,ioni) , C) Tn tencfour.a genera le. lJ) fli.rozion.e t msporti.

Ohi tn on ha partecipato a ope1~azioni milit ari della grande guerra, e con artificioso lavoro mentale si affaticasse a costruire il fenomeno g uerresco a ttraverso. fo molteplici narrazioni ,d i 0pi~ sodi ricorda ti da tanti attori supet·stiti, non riuscirebbe mai a scorgere ed a, comprenclere talun i lati dranmrntici della vita. del combattente 11el pedodo che precede l 'a zione, e tainto meno di quella ehe si vi ve - ammesso che la morte non la, strornchi presto - durante le complesse fasi della, battaglia. Ma se- non riesce facile raccogliere e coordinare ]e sensazioni. più salienti del combattente in ge1J.1ere, assai maggiore fatica è r ichiesta per esprimere i lati ·d rammatici della vita. ,del bombardiere, sia, nella fas e preparatoria alla battaglia che in quella. del combattimento; perchè se la prc~parirnione alla batta glia è tormento e st renua fatica per ufficiali e gregari di qualsiasi Arma, iper il bombardiere costituì. sempre una prova veramente angosciosa e snervante, ch<~ soltanto una particolare fOJ'7.a d'animo, un profondo sentimento del dovere ed uno spirito cli sa crificio non comune poterono far superare. -

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PROOHO'.\ fT DE LJ, A

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!:\ATTAG LIA DEr,T/JSONZO

I nfatti l' attività del homba1·diere nella fase ùi preparazione alla battaglia, ebbe earattel'istiehe non comnn i alle altri Armi. L'esecuzione .di lavori di scavo per costruire caverne, per aprire gallerie e per spia rnu·c postazfoni su eui sistemare le ;1rmi; l'apertura di camminamenti di collegamento e ,di transito tra le postazioni delle bombaNle cd i ricoveri de1le munizioni; il trasporto e U collocamento a sito del pesante armament o e mu nizionamento, obbligarono il bombardiere a disim1p egnare i mestieri più svnl'iati, .)rn.provvisanèlosi minatore, falegname, sterratore, mura Lor<~, inec<':anito, elettfieista, . mu lat tic~re, stradino, per diventa re poi. eombatte1Jte soltanto dopo assieurata la messa in efficien za clei mezzi di eui doveva valersi per iniziare la ba ttaglia. Eppnre, quest'essere dalle multiformi attività, diventato eombatten t<~, r estava poi stl'Umento ohbNlie11te e disdplinato nelle mani dell'nffieiale, che 1ne padrorn~ggia'./a, meravigliosamente gli istinti , le faeoltù, e le volontà anche nei momenti più (nnozionanti e più gravi della lotta. I n numerosi casi - non infrequenti - , cnrnnclo ]a minnc·ci;, di inopinate inJJ ltrar,ioni rn~miche ,n elle nostre Hne<~ si appa]esò pericolosa a] pu1nto di v<~dere sommersa la di/:esa disperata del fante, il bombardiere imbracciò il fucile e co) pro·prio petto fece argine alla baldanza dell'attaccante, concorrendo va l.iclameinte a ricacciarlo sulle posizioni di partenza. Aoiche 11ei freqnenti or1deggiamenti delle linee (particolarmente dove talvolta un solo ordine di <<cavall i cli Frisia >> divideva i comba ttent i delle due parti), nel coneit amento della lotta corpo a corpo, pressal o-·dalla Yiolenza ,<léll'attaceo a fo1clietreggiare dalla postazione dove aveva collocata la sua bombarda , il bombardiere, in t aluni casi drammatici, non esitò fi lanciarsi allH risc;oss;1 con l<~ bomb<~ a mano per rieo,n quistare l 'arma temporaneamente àbbanclonata; e, ricorn1uista t aJa, riprese il fu oco· a breve dista nr,a , in curante di sacrifi.cnrsi pnr di stro,ncare ogni forma di a ud.neia nemica. E tfol pari, dopo assolto il compito dell'apertura d i varchi per agevolare la marcia innan7.i de11a fa n teria , anr,ichè rimanere in attesa di ordini, spesso si caricò il materiale snlle spalle e seguì la fanterie per essere pronto ad appoggiarne fazione negli svi:t uppi successivi; oppure, col fueil e in pngno prefer-ì correre all'assalto coi fa nti, nndanclo incontro alla glo1'ia, i:n~ spesso anche ... alla morte. -

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6"

PRODHOM l DELLA

BA'1•rAGLIA DEl.,L ' I SONZO

Il profondo cameratismo sorto fra bombardieri. e fanti, nae·<1ue al primo apparire delJe bombarde snlle linee avanzate della fanteria, dove la vita in comune della trin cèa, coi suoi pericoli

F ig. 23. - Tl'aspol'to a spalla pm· cambiare di posi:i;ione col materiale composto.

e coi suoi sacrifici, valse a stabilire frn fanti e bombardieri stretti vincoli ,d i affetto e cli fratE~l lanza, <la cui ebbe poi inizio fa formazione di quella collan:t cli episodi di caJneratismo ]e cui maglie, sa ldate eol snngue ge1neroso cli tanti valorosi, costituirono il serto della gloriosa tradizione che i bombardieri crearono col valore e col saJ1gue al loro giovane Corpo, alla nuova Specialità deH' Arma d'artiglieria . L'offensiva austriaca sugli Altipiani aveva. trovato la nuova artiglieria ,da t rincea allo stadio cli. [Jrima formazione; tuttavia la condotta tenuta dai bombardieri ,d urante la seconda quindicina. di maggio e nel mese di giugno clel mm fo il prologo glorioso al quale fecero sèguito gli avvenimenti che portarono alla conquista. della testa <li ponte di Gorizia . -

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PRODIWMI DEl',LA

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U A'l 'l'AGLTA Dl~r.r/1SONZO

E non meno importanti fm·ono le lotte sostenute dai hom bardieri durante le tre spallate c:hc l'Esercito italiano portò contro i difensori del Ga1·so nella 7", 8" e 9a battaglia dell'Isonzo. ·» «·

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La p1·ima gra,n dc offensiva sul fronte italià!10, alla quale il Corpo dei bomha1idieri partecipò in la rga misura , fu quella dell'agosto J 916, ·C01n ehinsasi con la conquista della testa tli ponte di Gorizia e del S. :Mkhele. Fu in taJi operazioni r..he per la prima volta si videro impiegati iiumerosi Gruppi cli bombarde di piccolo e di grosso calibro, rigorosamente inquadrati in Raggruppamenti. orga11icam.entc~ fo rmati 1per la circostauza. L'impiego, prima sporad ico, e~ poi tnmnltuario delle bombarde - caso veri:6.catosi durante l'offensiva nnstriaca sugli Altipiani - non aveva pot uto fino allora suggel'ire norme per la compilazione di un a precisa ,dottrina d'impiego della nuova artiglieria da t ri11cea; e neppure le esperiern~e fatte sui campi cl.i Francia potevano fornire elementi concreti ,d' impiego delle bombarde, essendo i1n quello scaechiere tanto diverse le condi:r,joni del terreno . sul quale comba,ttevano i franco"'inglesi. Soltanto la 6" battnglia dell'Isonzo, preparata e organizzata. col concetto .a.i aver ragione dell' or gani7,zazione difensiva austriaca davanti a, Gorizia e sul Carso, 1p otè cl.are la misura <li dò che anche in avvenire si poteva chiedere e ottenere ·d alle bombarde nell'a7,ione offensiva. Infatti nei dodici giorni durante i quali si accese e si sviluppò la battaglia, tutti i Comandi interessati poterono studiare ed acquisire le caratteristiche ·cl.elle bombarde, e dedurne i criteri d'impiego intesi a conseguire i massimi effetti cli distruzione materia le defforganizzazione difensiva nemica, ed H produrre i noltre notevoli risultati montli che diventfHono sempre più importanti nel prosieguo della guerra . Durante la M ttaglia il nuovo Corpo fece inoltre larga espel"ienza del proprio valore con largo sacrificio di sangue; e con la dottrina. di guerra i bombardieri cominciarono a crearsi una -

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PROnROMI DELLA

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BATT.\GLTA Dl•:LL'I S0'.'<½0

l oro h'aclizim1e ed a sc1·h·er<· pHgine di glol"ia nella loro 8ioria; Stol'ia che i:.i rendei·:\ meglio eomprensibil e inquadrandofa J1el comples ..o delle opc1·azioni di ~uenu svoltesi sn l fronte it:1lim10 . g per dò, a lmncggiarc la fo1·ma di :t tthità gtwrre ca dei llombar<.lieri nella guerra contro l' Austl'ia, la c:ompa1·tec~pazio1J1e del giovane Corpo alle molteplic:i ar,io1li. ,cli gncl'ra vcnà inserita nel fatto generale di ogni batb1gli:1 in moùo cla far l'ilevare le rngioni d'impiego <lelle bombarde, gH obbietliYi ad esse assegnati, lo schie1·amento assuuto e gli effelti l"Onseguiti. E cominciamo clai pi-ec:edemi cli Godzia. ci.o<'! dal periodo i11 cui, :nrestat:1 l' offensiva nemi<·H sugli Altipiani. il Com:rnclo S11p1'cmo i.talia110 ne stavn Jiqnidnnd o 1c ultime conseg-uen½e. *

y:,.

+:-

IJ fallimento clcll'offensiva austriaca del Tl'entino, e l'offensiva. russa in Galiz'ia nvevano crea.tn nJl'Eserdto nustroun.gnrico una situazione gnrve, e le for ze deln mpel'o vennero per c1ualche tempo a troval'si 11ella impo sibilità di esercit:.11·c mi11accie di. qualclrn entitù, sul fronte italiano. l'er r iò il gPn. ('adorna pensò di approfittare di tale stato di cose~ per tnH.lune in a tt.o un disegno <lel qua le si cl'a a lth-amen te interesi-a to fin dall'inve1·no del 1!)15-16. Era intendimento del gen. Caclo1•,na. cli attnC'ca1·e 1H testa <.li ponte di Gorizia con una vigorosa offe11siva e di eonq 11istm·e il Monte Snbotjno e il Podgora, J'icaccia11Clo gli austriaci s1111a. sponda sinistra clell'Isorn~o; postia, agpoggiato ai due predetti capisaldi, dare una vi olenta spallata sul Carso onde ottenere nua migli.01·e sistema7,ioo1e delle nostre lince nella regione cli S. Martino e del S. ;Michele. Alla buona riuscita cli siffatto disegno doYevano concorrere tre fatt ori : soli<la, pl'ep:naziou e di me7,zi e tl.i spiriti ; st udio particolareggiato ,clell'orgnniz7,azione difensiva nemica ; azione cli so-rpresa . Nella preparazioue dei mezzi materiali, dopo le esperienze fatte nelle prec<•denti offen sive, me ancla'ni aggiunto nn HUovo : l'impiego delle bombarde per distruggere gli ostacoli matel'iali (che in passato avevano anestate le fanterie attaccanti a po~94 -


PRODROMI DELLA

62.

BA'I'l'AGLIA OEfJL'JSONZO

chi passi daHc t rincee nemiche) ed a1Prire così il passaggio alle ondate di assalto. Per la prepara zione degli spir iti non mette conto di so:ffermai·si ad elenca r e i metodi di formazione spirituale e cli a clclestrmne11 to profossi oniafo delle t rnppe : il conseguìto merayigli oso successo è più cloqueute cli ogni de cdzione particolareggiata.. P e1· ottenel'e la sorpresa il Comando Snpremo italiano 1·icorse 9-cl uno <lei soliti. especlie,n.ti cli g nerra : fece di:ffon<lere Ja notizin che ]e trnppe itnliaue anebbeto svolto un 'offen iva in Val Sugana e nella regione di Vul1e S. P ellegri1no. A tendere cl'edibile la :notizia, a metà luglio lo ste, so gen. Cudorna si recò a fare un giro d'ispezione al :Passo di Rolle con parte del suo Stato Mnggiore; poi p l'ima d(!lla :fine cli quel mese, si iucont1:ò a Feltre col Cnipo del GoYemo. Dopo gli avvenimenti sup;li 1\ hipi,mi , gli aust1·iflci ritenevano cJie l'Esercit o ita1ia1no non si tro,asse in condLt.ioni di com piere a½ioui in gern{le stile, e le voci eorse sn una p1°ossillla offensiva, italiana in Val Sugana concorser o quindi a fat' loro escludere la p ossibilitn, cli uma n ostra of'Censiva snl fr o11 te dell'Isonzo. Si 11remette che appena <.: hi nsasi la 4" bn ttagli a delJ'Isor,zo ai primi di 1110Yembr e clel 1915, il Comando Supl'emo italiano aveva dato mano a uni~ g1:a ndiosa opera. di ri organizzazione delle nostre forze; aveYa disposto per avere una sufficiente aliquota di artiglierie di grande potenza p er la, p1·i.mavera del 1916, ed aveva inoltre istituito la Scuola dei bombardi eri per poter disporre di un fol'te numero di batterie di bombarde onde affront are e sfon dare Ja complessa. sistemazione difensiva <·he gli austriaci ayeva1110 1preparato su quasi tntto il fronte {le]~ l'Isonzo, e, in modo veramente eccezionale, ]ungo il medio e basso I sonzo . I ntu n to gli obbiettivi verso i quali Fl~~scrcito italiano doveva tendere alla ripresa delle operaziòni primaverili rima•nevuno i soliti: il )frz.li, il VodiJ , le alture di S. M:ad a e ,cli S. J,ucia, il Monte Sabotino, la cortina che da. Va l Peumi ca si distendeva. fino al l'ocl gol'a, il S . Michele e tutta la Ji.inea ùi alture che dal S. Michele arrha,a fino al m al'e, ad oriente <li ::\fon falcone.

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PRODROJ\H DELLA

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BATI:AGLIA f>ELL'JSONZO

JLe nuove clirettive date dal Comando Supremo italiano cirea la nuova tattica da seguire nell'avanzata verso le posi:doni nemiche avevano sviluppato ed accr(~sciuto negli ufficiali di tutti i gradi una tendenza che prima era stata assai scarsa, e cioè l'accurato st udio cl el t erreno. Inoltre, nella predisposizione dei rne:r,zi di lotta e nel loro coordinamento nelle varie fasi dell'attacco, comindarono a prevedersi le modalità da seguire nelle eve11tnali possibili circostanze onde portare le truppe attaccanti sotto le posizioni della difesa, facendo largo uso ,d i camminamemti coperti per neutraJi7,7:are sensibilmente gli effetti del fuoco delle armi automatiche avversarie. Quest i ,n.uovi metodi cli addestntmento, attua.ti e perfezionati durante i « periodi ,cli retrovia >> delle Unità mobilitate, andarono sempre più genen1lizzandosi, e :finirono col dare una fisionomia del tutto nuova alle operazioni offonsi.ve svolte dal nostro Esercito neJl'estate del 1916.

Quando a :fine di gingno il gen. Cadorna rilevò che la continuazione èlBlla nostra controfl:1ensiva sugli Altipiani Sii. sa-rehbe risolta, in un inutile logor-ìo delle nostre forze, dispose che gran parte ,delle Unitù raccolte nella pianura vicentima riprendessero alla spicciola.ta la via dell'Isonzo ;e nel contempo preavvisò la Scuola di Susegana. cU allestire ntpidarnente il maggiore numero di batterie di bombarde da 240 1per dirigerle a. tempo ·debito nella zona della 3•· Armata. Per l' offensiva da svolgersi dal Sabotino al mare il Comando Supremo a.veva assegnato alla 3"' Armata 76 batterie di bombar·de, così riparti.te: ~ rn batterie al VI Corpo cl' Armata; 20 all'XI; 7 al XIII e 9 al VII : un complesso di 768 armi dei calibri da 50 A., da 58 ,"-, <la 58 B e da 240. Di tutta la massa di bombarde ,preventivata per l'offensiva, nella zona della 3" Armata si trovavano però soltanto 39 batterie :occorrevano quindi oltre 37 batterie che il .C omando Supremo richiese a talune grandi Unità, e cioè : -

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PRODROM I OELL ..\

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BAT'J:AC{LTA DELI/cSONZO

Tot. 6 bat:t. a.Ila 5" Armata G batt. da 240 al XXVI C . cl'Arm . 10 batt. da 240 11 ba tt. da 58 Tot. 21 ba tt. 7 ba tt. da 58 Tot . J.0 ba tt. al XXIV C. cl' A rm. 3 l,a tt. cla 240 Tota.li J9 h;:itt. da 240 18 batt. da 58 Tot. 37 batt. Il lllOYimPnto delle predette• 1: nità ve1·so l'Isonzo, iniz-iato il 27 luglio, ebbe termine il 5 agosto . ~rrulasciando la parte di spettanza alle altre Armi che dovevano partecipare~ a11'offensiva, qoi di seguito sa.rà r iassunta · la parte~ svo:ita da i bombardic~ri, e, più particolarmente, dai Oolllanclanti cli Raggruppamento e di Gruppo, e dai personali delle batterie che si trovava110 già, schierate lungo il front(~ della 3a Armata. ]~'in dalla prima -decade di l uglio, all'insaputa del nemico lungo il basso Tsouzo erano -sta ti ripresi a t.tivameute i lavori di postazione :per le nuove bi:itteric assegnate, ed i bombardieri già schientti sulle lince dell 'A.rmat n svolsero una magnifica attività, preparando piazzuole 1 osservatorii, r iservette per bombe, linee di comunicazione ecc. 'l'ale periodo fu caratterizzato da due fasi hein distinte : nella prima fase , per una parte fu esegnìto lo studio dell'organizzazi one difensiva a ustriaca, con particolf:lre riferimento al numero, alla natura ed al carattere delle difese passive, di qu elle attive e d el loro evE!ntunle armamento; mentre d'altro .Iato venne studiato e conetetato il piano dei lavori da eseguirsi in t elnzinne allo schierarnento dei differenti calibri da impiegare : nella seconda fase furono att11ati i lavori delle postuzioni 1 il traspo1·to de]]e munizioni per prepar are i n tempo i depositi cli bombe assegnate a1le singole. ,p ostazioni, e la messa in efficienza delle batterie nuove arrivate. La prim a fase, delicata. e laboriosa, fu di competenza dei Comandanti -cli R,a ggruppame,n to, c·oadi uvati dai Comanda nti di Grnppo: essa c~l,be per· oggetto nna s<'rie di ricognizioni csegnìte per lo studio pflrticoforeggiato clelle lince nemiche, pel' il r iconosci.mento degli obbiettivi. e per la determinazione delle zone~ cln nssegnn rsi a dasenn Gruppo. 7

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PR0Drt0"1I DELL,\

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HA'l" I'AGLIA OELL'ISONZO

Il concetto a'azione dei Comnndi superiol'i, messo in rapporto all'organizzazione clifensivn nemka , doveva suggerire i rriteri per la determinazione dei calibri delle bombarde, del loro schieramento e del conseg,1ente impiego. I Hingoli Comandanti di Gruppo, nella ;1,ona l:l ciascuno asseg1naia, segntti ,d ai Gomandanti cli reparto, dovevano approfonclfre Jo stuclio ,dei <'liversi obbiettivi e i-ipartil'li fra le batterie dipendenti. I lavori della seconcla fase, come sarà, detto in seguito, in teressarono in modo esscm,iale gli ufficia li ed il pet'soualc di truppa che Yi furono addetti: inaturalroente in questo periodo conclusivo gli stndì e le investigazioni irnlle posizioni ricmiche · non cessai·ono. Il ti-atto cli fronte nusiriaco che interessò gli studi, le ricognizioni e l'attnazione dei la vori dei bombardieri nell'offensiva, dcll'H,gosto 1!)16 comprendeva la testa di ponte di Gorizia e 1n zoma. Carsira periferica. La testa cli poin te di Gorizia era C:Ollllpresa nella regione situata sulla, destr-H ·cleJl'Isonzo, fra il Sabotino e il terreno ad ovest di S. Andrea , ed eta formata da. due piJ astri: il Monte abotino a nord e il ~fonte Podgora a sud, raccordati cln una cortina collinosn sviluppantesi fra la testata cli Val I'eumica e il Grafenberg. Era difes a ,d al XVI Corpo cl' Arru;lta austroungarico. Froo1teggiava le Ji.nec ausn·iache il VI Corpo d'Armata italiano, schierato dal Monte Sabotimo alla piana di Lucinico (Villa Fausta), le cui Divisioni di prima schiera risnltavano allineate n_e l segnente ordine di succ:essione : 15" Divisione: nella zona del S;1boti11 o, cla quota 507 fino al torrente Peumi<:a

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(Casa ,Abete); 2·1" Divisione: a sucl tlclla precedente, a cavallo c1ell"abitato di S. Floriano, dal torrente Peumica (escluso) fino a qi1otn 121, a occidente cli Peuma; 11" Divisione : nella zona di Gr-ufenberg, da quota J21 a quota 240 del Podgora; 12~ Divisione: nella zona del l'odgora, dn quota 240 a Villa Fausta sull'Tsonzo; In seconda schier a il Corpo <l'Armn ta dispoucv:, delle Diri:::ioni -13 11 e 47".

La zona periferica 'ai-sic:n eomprende,a uùa fascia profonda circa, 10 chilometri; si distendeva, clal Vippacco al mare, ed ern -difesa dal VII Corpo ll' Armata austro-wngarico.

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PRODRO~H N;LL,\

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IlA'Y.rAGLTA Df.LL'ISONZO

Di fronte a eletta zo.n a si nlliuenvalllo 8 C01·pi cl' Armata italiani nell'orcUne seguente : XI Corpo cl' Anua t,t : dallo sfo<:iamento del Vip pacco nell 'Isorn:o alla liuea Castelveccbio-Castelnuovo. Era composto di 2 Divisioni: la 22"' a nord e la 21" a snd, elle si .salda vano al parallelo Gradisca-Sdraussima-J3osco Ferro di Cavallo; XII.C Corpo cl' A1:mata : compreudcvlt 2 Reggimenli cli fanteria distesi fra Castelnuovo e Poh1220, nonebè: la :31, Divisione che raggiungeva la linea Soleschiano-Sei Busi; VII Corpo d 'Armata : era schie.rato nel Set tore da M. Sei Busi a l mare, e comprendeva: la 16• Divisione distesa da M. Sei Busi a quota 61 (nord <li Monfalcone); e lu 14"- D·ivlsione che prolnugavn la linea da quota. Gl (esclusa) a l mare.

La Riserva d'Armata crn costituita dai Corpi d'Armata VIII e XXVI . I n merito all'impiego delle bombarde nena imminente offensiva, il Comando del VI Corpo {l' Ar;m ata, in data 27 luglio, aveva emanato le seguenti disposizioni: I Comancfanti cli Divisione fiss<~ranno i.n modo preciso ed assoluto ai Comandanti cli raggruppamen to i tratti nei quali deve essere prodotto il varco nelle difese nemiche; detti Cornauclan.ti stabiliranno poi quali batterie debbano concorrere all'apertura cli ogni singolo varco, e quindi preciseranno sul terreno alla loro volta ai Gruppi ed alle batterie i limiti entro i quali deve essere aperto il varco. Insisto su qu<~sto punto perehè sia a tutti ben noto che non ammetterò alcun equivoco al riguardo. Il munizionamento delle bombarde da 240 sarà di (lO a 70 colpi per bombarda. Data la cadenza di 8 colpi all'ora per bombarda, ha quindi il munizionamento 1ier S ore cli fuoco. Il munizionamento delle bombarde da 58 sarà cli 70 a 90 colpi per arma . Occorrerà prefissare per le batterie da 2'10 gli altri obbiettivi che debbono essere battuti una volta ottenuta l'apert1na. dei varchi, tenendo presente la poca precisione di tali bocche da ;fuoco e la vasta azione dùlle bombarde. Le batterie di bombarde leggere e pesanti, appena avvenuta l'inuzione delle fanterie debbono senza esitazione essere spinte avanti per guarnire nuove posizioni.

Nella prima decade di lnglio, -d ai Comandanti di Raggru1ppa;mento e di Gruppo bombarde schieniti sul fronte della 3" Ar-

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1:'ROOU02'fl D1~LJ11\

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BA'J'L' AC,LIA D li:LL'ISONZO

mat a el'a stata inizi11ta una serie di l'ieoguizioni iutese ad approfondire la conos<:enza dell 'o rganizzazione dif'C'nsirn :111striaca , a valuta rnc la c;apat'ità cl i r esistenza ed n SC'oprirc i mezzi reattivi on de avere tutti gli elementi J1eCcssari pet' concretare lo sc-h ie1·amen t o delle bombarde, per assegn11re i ca libri meglio adatti agli obiettivi da ,di struggere, e per <le:finiL'e i Jav ol'i delle postazioni da prepm·a1·e. Lavoro Jnn go e penoso qu ello delle ritogn i?:i.oni ! 'l'ah-olta. per cogliere il d<'tta glio cli alcuni tratti cli linea awersaria ocCOl'Sero giol'nate intere : biso~na va s(nggh·e alla Yigil,lll¼a 11emic·a, agli ossenat orii sopra( ntto, per evi tare a l hnmi 1weuH1tmi: e si fa('en1 per ciò l"icol'so a 1partie olari preca11zio11i. :Xon di 1·ado il ricognitore. rn ggiu11t o il r<~tieoln t o n emico {lovett e ri-manere immobiliz?:ato per intere ore, C'Operlo dagli nnfratti del terreno. p1·en d endo posi.¼ioni. iD<·omode p er poter osservare le mosse della scntinel1a il nstdaca, seguh·ne gli i ti11e1'a l'i e stn diare le fo1·me <l ell a t rinl'ea di fron te . Ed il sole al'clen te . come la terra diventata visC'ida dagli atquaz:.-;oni scn ri catisi n ('ll a zona, n on esercit,n·ono mai akuna infl11enz11 comunque depi-e sin1 su colo1·0 che era no ine aricati cli. compic~re 1111a tanto dPlicatn e pericolosissi iua operazio11e. Dop o lii prima metà <li I uglio gli studi fatt i ~u1la 01·g;a11iz . 7.azione d<,1la testa di p onte cli (;ori7.ia e l ungo la zona pel'iferi<- r,. cai·sita fm·ono r ias:,:;unti i11 « }(eworie si ntetiche» per nna chiara co110:r,cn:.-;a ai Com andan ti in sott'ordin e, e con lfl scorta cli siffatte « Memo1·ie >) ven ue1·0 <:ontinuate le l"icecche, 11gginng<>ndo agli elem enti noti gli e1emen ti n uovi, a ggior nn nclo sem pre meglio le ya rie situazioni nemiche. E cco aknni <la ti relativi. nll'orga ni7,zazione difeusirn llell a te la di pon te di G-otizia e deJla Tegi.one pel"ifei-i<-a ( '::i rsirn (wdi ug. n. 24 - i,;:ch izzo IV - « L a testa cli ponte cli Gorizia. ~ii-t<:mm:ioue difensi Yn itxliR 11a ecl austriaca aJl' inizio cleIJ'offeni-;i\·n del 6.8.H>lG ») . (< i t rincel'aiueuti s <.::1vati a !)L'Otezione ùi Gori¼ia, e che <·os til11h·auo la testa cli ponte, seguirnno uno S'l"il uppo lineare partendo dall:i sponclu clestra tlell'faouzo - sotto quotn 572 del Sa boti.uo - clisteu<lenclosi fino all"altezza del l' abitato ùi S. Andrea . I calllsalcli <I.ella d ifeso i:om t>tenllcvano: la regione tlel Sabotino nllo e basso; la l'egionc di Orsla,·i:1 , corupresa fra Quo ta 188 a sud di Maòonuinn, e <1uota J21;

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1.00 -


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PRO!>H0:\11 f)EI.LA

TIA'l'l'AGLIA DEl.l.' TSON ½(J

la r egione di l'eum:.1 a cavallo al Vallone dell'Acqua, pa r tente da quota 121 finn a l caposa ldo di ()uo ta 157 (Grafcnb<irg); ln r l:'gione del Poclgora e clel CalYario, ;, Ila q ua le si a llacciava la parte pia neggia nte pr ospiciente all'abitato d i Lueinico. I l tratto di trinc~~a anstriaca scavato lungo le JHirnl ici orientali del Sobolino, raggiun ta la quota 572 - il Dent ino - scavalcarn la cresta e seguirn la rlil:ezioue n orcl -est ~ud-ovest; tlopo formato un snlicn te a qno ta 290, d i fronte alla posizione di :lfai;si_Rocciosi, assumeva direziom~ merìtliana fino a C. Abete. La li nea avent carnttère <li con tinui tà ed er a precedu tn da un ol.'Cline cli Cavalli <li F ris ia. La quota ii72 er,t stata rafeornala cla un m u ro a secco dietro il quale si 11otavnno elemen ti rli gallerie e <li cavem e . li complesso veni Ya denom inato e< F ortino Alto». Anche il salien te cli quota 2!)!) er a. st(tto raffor~m to con muretti a secco, <~ la posizione era <lcnomina ta « Fortino basso ll . Dal ]j'ori.ino Alto parLiva u n camminamento in fu nzione di linea cli a rroccamento, e all(la.va a collegars i a l Siepone, c:amrninamtmto mascherato c:hc lambiva le pendici del M. Sabotino e si pr ol11nga1·a :fino a Villa Vasi. Detto cammin mnen to nel sno per corso aveva tre r11111i che /1.ll<lavano it ra<:<:or<larsi alla 1Tinc<~a di prima linea, a qu ote differen t i: il primo ramo er a denominalo Camminamento Alto, e si inseriva nella trincea a Y(tn:>.at a a quota '175; il secondo ramo s i iuseri nella linea a qnot(t ,I50, ecl . <-> r a clelto Ciunmiuamento medio, mentre poi il t erzo ramo, chiamato Camminamento bnsso, sboccava nella liuea avanzata a quota ,JOO. Posta:tioni per lanciabombe e per a rmi automati<:he erano stalc pre]):Hate in abbond anza, ed i riforn imen t i snl Sabotino venivano effettuati med ia nte telef eriche che dal F ortino Al to era no distese lungo le pernlici ori.entali. del monte, anestall(losi ,mlla. :,poncla destr a dell' Jsow.,o.

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"J,,p linea. di difesa ~nprnclescritta era frointeggiatn dalle t r n,ppe delhl 45" Divisione itnUana. Dopo C ..Abele la trincea austriaca proseguiva con a ndamento meridiano fino a raggiungere la quota 188 t1i Osta.via, forma ndo intorno a<l essa un vero cavosal<lo <lifensivo; poscia seguiva. le pernlici del terreno collinoso passando per quota 133 fino a quota J21. ~\folte caverne, postazioui e bocche di gallerie si notavano nella regione di quota 188, e<l i Cavalli cli Fl'isia che preccdcvnno fa t rincea >:i p r<isentavano ;1ssai solicl1. Acl oriente di tale linea gli aus triaci avevano rafforzala l'altum cl<~l 1.lo~so cii Rosniaco, clal quale partiva una trincea a lta, parallela a <India bassa, a lla. qna le andava poi a r accorclai:si a sud cli quota 121. Numerose posta½ioni per lanciabombe, per armi antomatiche e aperture di caverne veni v:m o 1:ilevatr~. Fronteggia vano questo t ra tto di li nea a ustriaca le truppe clella 24" Divisioue i t alhrna . Dopo quota 121 la linea t1·ince1:ata [tnstri::tt:a ri([i l'entava scml)lice, sempre prece<1u ta <la solidi rc~ticolati ; e, <lopr> aver segnato nn sensibile rientrant e a cavallo al Vallone dell'Acqua, raggi u ngeva quota 157 (Cava), allargandosi pqscia verso oc<.:i<len te in un ampio saliente attomo all'abitato <li Grafenberg, e termi nando con il caposaldo cld Na s o <lei l'odgora. L 'estremità del saliente

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PRODROll!J. DELLA

6"

BA'l'l'AGLIA DELL' I SONZO

del Grafenberg era d enominata il Fortino. in ragione clei lavori elle n erano stati fatti : sl uotavuuo 11osta;r,ioni per armi automa tiche e PN' l nucinboinbe, e molte aper ture di gallerie e tli ca,·erne. Tutta questa zona prendeva nome dal ce~tro abitato di PeuijJa, che g li austriaci <lifesero valorosamente opponendo r esistenze che ,·cnirnuo fa\·orite dal terreno, cosparso di clementi cli sorpresa . A renùere ùiflicoltosa l'avanzata in tale Settore, sul fondo del Vallonù del l'Acqua i Cavalli cli F risia erano sti1ti nmmassnti in nbboncl.lnza (n•cti fig. n. 25 - Schizzo n. Y - cc ~istemaziom• dif ensiva Haliann ed a u:;triaca stù ()ur~o nll'inizio ùelJ'offeuxin, dl'l (i.S.1010 >)).

FronteggiaYa que~to scttor0 1'11" lHYi sione ilaliana . Completavo la testa di ponte di Gorizia il :,:isteurn difens ivo che dal Kaso del P oclgor a . per CapJ)c•lla Dlrnta e quota 186, raggiungern la linea ferr oviaria Gorizia-Cormons ; dopo di c·he un t riplice ordine d i trincera111C·nti a sud ùella fenovia, fra questa e la sponda des tr a dell'Insozo. (orma ,·,1 un salien te a ventaglio assai robusto. A pa rtire da Casa Dlrntn la linea clifensl\·a cliventarn doppia fino alla linea ferroviaria; la posizione del Castello ciel Poclgora ern stata potente· mente organizzn.t:1, i l trinc:1•rameuto alto comprendeva mol te postazioni per lanciabombe e per bombarde <li meclio e ù i gro,;so calibro. Nella zona perif('rica Cat·sìca 11 margine occidcnt11le dell ' a ltopiano aveYa per cintm·a avanzata una t riucea a trait.o coutiuno partente• rlalla sponcla si· uistra del Vi ppacco fino a ::;. Gionnu1i cli Duino. Il trinceramento era prot1•tto sul davanti da tratt I cli Ca n11li cll Fri~ln altPrnati <la sic•pl cli reticolati di ferro spinato. Di fronte a t'eteùno. per uua ln ntbczza di circa 500 metri, lungo 11 Costone Viola. era stata scavat.'l una seconùn trincea ; l'altura di Doschini era protetta eia elem<•u t i stuc:cati, <·. qualche chll.ometro più utl orieute, a. partire dalla sponda s inistra <lei Vippacco, i<i staccava un'altra linea rafforzata <'ntro lil qual<• r estnrnno circuite le qnnttro Cime del 'S. :.)11chele. Anc:he da. vanti a S . )in rlino del Carso la. linea marginale em st.'\ta rnfforza ta da un duplice ordine di tri11cèe; a sud <li S . }lartino s i stacca rn unn linea contiuua cli trillceramcnti che per Ma reottì uJ-Doberd<> passa va a occidente del M._ TJè. be li, ai piedi del q1rnle tale linea andan1 acl Innestars i :1llu linea margiuale. Ln linea m3rg-in11le pres<'nta ra i mportanti ri entrnn ti, fra cui que llo di S. Martino del Carso, prote lto cht lrincea profonda, preceduta eia una s iepe di reticolato di ferro e da un duplice ordine di Cavalli di Frisia. Lungo questo tratto di lillea. erano state rilev:.1te molte postazioni per a nni automatiche, per lauciaboruuc e ])er cannone-in!. D a ,ermegliano a qnorn 61. ad est d i S. Polo, la linea 11011 preiwnta va a lcu11(')1è cli particolare, rn:1. nel t ratto successivo, inve(·c. sulle pen dici del M. Cosicll, si rilevevnno posluzioui per lanciabombe e per artiglierie l('ggere. Caratteristiche complesse si rilen\ n1uo anche nel tratto compreso tra i piedi del Debùli e ln ferrovia Gorizia -'l'rieste. Era questo uno dei Setto ri p iù sensibili tlr l fronti• nemico : postazioni per arti· (1) Vecli Schizzo n. V f.uori testo.

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102 -


8istem.1a-zionre a.u stJri(l;O.a a'l 31 liiglio 1916 : Elermen,t i noti -a l Oomamdo della 3• Armnta sotto tale àafu Elenwn:ti es:istie·n ti P ostazioni mitrag!lat r.

Vedette

Osservat. Artigl!er.

Lancia bombe

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VII CORPO D'ARMATA l(i•

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PRODRO)LI DELL.\

RA'l'J'.\ UL IA nELL '1 ~0::-rzo

glieri e cli medio e grosso calillro, per armi a uloma liche e pc,· laucinhombe enrno state prepar ate con lar~hczza di pre,·isioni : not izie raccolte da prigionil'1·i di guerra coucordurnno ueU'afl'erm:ne clll' ad Orirnte dcll'Tiernrnd:1. scairÌionatc 1iuo all a l'unta di Duino, e rano schier~1te n11me1·0Sl! a r tig-lk.-ie p1:r la llifesa clella H cglonc cli Liscrt. l ,lati con tenuti 11cll o :,;pccchio all ega to completano le notiY,ic racc•>ltc.

Chi ha visitat o il fro11 tt> d ell' Ii-::onzo, e d el Carso in particolare, sia d111·a11te d 1e dopo la g>nrnùe g11ena, 111nrnettc1·à s0nza r isel've eh e s 11 11ess11110 c1Pg1i .sc:nc·d1iel"i di gue1·Pa cmopei gli E serdti cl e.ll ' IutesH d ovettero at'frl)lltan' difficoltù Pll ostal'Oli come quelli c he 1 E~ercito it:1lia110 n:ffron lò e s np<'rò 1wr mettere fuori causa le forr.e ,d ell' lmpe1·0 a 11 stro -11ngari<:o. No11 è snper.lluo rileYal'e . a propo8ito clell'assctlo clifcusiYo cli Gorizia , ciò ch e 11e sni\·eya il magg. Bubnel'. dell'Eser cito a.ustri 111co : 1

<1 la tef;ta di ponte di Gorilda <·oi-litui;;<'e una Yera mostr.i della motlcrna for-

t iflca:i;ione che j desi<k r osi di 11 ppl'encl1•rc visilaun per conosce rne l 'organ1¼-

zazione ».

~on è H creclc1·p che i n ull to <:iò Yi foss ero deHe csage1•azioni, e tanto meno si deYC fi ll])fJO l'l'e che ncl1 a rcgionP llel Car o e del Dasso I sonzo gli n u,,tl'iad HYesse1·0 preparato cli meno. ~on si può clisconosccrp iJ merito d1e s1wtta ai ,d irigenli tecnici austril'lci pc1· aver saputo ttasforrnare il terreno del ronfinc <'Ol l ' Italia iill 1rna bal'!'iera i11 s01·mun t ::ibile: ma va t enuto preseute che, s pecialm<'nte dal Vi pp acco a ] mare, In natura aveva dato all' Anstria i maggiori cloni pe1· res if:!tere. nncb e c:on pochi mezzi, alle offensive dei p iù aggn erriti Esereit·i d'Emopa .

La secoJicla fase di prepm·a zione alla batlllglia fu cara tte rizzata dall' i11ten f'!ifìearsi dei lavori pcl' completare le postazioni occupate dall<• batterie gh\ sc·hierate s ul fronte della 3• Armata ; e p er la costnizione dcl1e pia zzn o le e ri coveti. occorrenti a Ue batterie che dovevano nrl'i n,1,1·e dagli altri Set tori del fron te . Q nesto inconsueto dinrnmisruo, p art k ol armente $Ili t r atti

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PHODR0'.\11 DELLA

6"

BATTAGLIA DELL '1SO?\ZO

di linea da nfo~stire alle battP.rie assenti, 1·iehiese q11ukhe pl'e· cauz-ione: le squadre dei lavoratori fnrouo avvieinate alle zone di lavoro durante la notte, e, seguendo n,n regoht re tur110 di. avvicenclumento, in 11n primo tempo si laYorò di 110tte, riserYtmdo le ore diurne al riposo dei lnvoratori ed all'osservazione continua delle posizioni nemkhe. SipPsso cli g-iorno, stando al riparo, f nrono eseguiti quei lavori che potevano compiersi. senza essere visti (preparnzione <li gratied ed. allestimento di altri materiali ,cli 1:in~stim~nt.o. e<.:c .) : per la t:ircostnuza risposero assai bene i maschennnenti che in <~po<:he pre<:edeuti <~rauo stati collocati cln spec:ialisti d1>l genio lungo determinati itinernri; rnasehernmenti dw oe<:nltnn1no agli osservatori tenestl'i i mo-· Yirn.e uli <li uomini e cli materiali c.;he si svilnppavano sulle Ji nee avanzate come snlle imrnecli.ate retrovie . :Xat01·<1lmente vi t~ra S('mprc l'osserrnzione a<~rea 11ernic!-l, eontro la qnnle il mimetismo parve r isponde1·e abbastanza henc : cournnq11e, i movimenti dmnnte le ore del giorno furono ridotti Rllo stretto indispensabile, fino a eliminarli del tntto . 'l'osto che si ebbe acquistata cognizione sicura delle abitudini degli austriaci - ehè, clu1'ante tntta la g ncna , si dimostrarono assai metodici - si cominciò a h1vorare anche in clete1·111inate ore del giorno, sen7.a però trnscnrare talune elementari preeanzioni cli sicure½,rn. ane:be qunnclo, l])er ore eél ore de]]a giornata, sulle posizioni anstriaehe parve cessata ogni forma di vita . Allor·a gli uffi.dali bornbar<lic>ri. comandati H dirigere ed n sorvegliar<~ i lavo1·i, non si limita\·ano a q11esto duplice eom.pito. ma l'aHernava110 con nn~a<:enrata osservazlrnne r ivolt-a alle linee aut.istanti. Col ean11oeehiale bP-n nder<mt<~ alle orbite scorrevano lentame,n te punto per puuto il terreno, sforzand osi talvolta cli aver-e e:onferrnato dagli ocf:hi del corpo quello che semb1·ava loro, o supponévau10 él i intra\·edel'e eop;li occhi ddla meute. Il silenzio ed il vnoto che si notavano sn] davanti erano rotti dal rmnore sorèlo e eupo degli atttezzi da lnvoro; e la sen snzione mist.priosa di una minaccia sempre in potemrn tetncva gli animi in continuo stato di teU1sio11e : u1rn macehi a sul terreno rimosso di fres<.:o; ,m movimento frettoloso di quaknno die aveva attraversato di corsa un camminamento noto; un Cavnllo cU Frisia C'ollof'ato là. dOYe primn mancava ; nn nnovo -

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t.>HODRO)[I DELLA

BA'l'l'AGI,lA DEU . 1 !S01'7.0

elemento di filo di ferro spinl:lto disteso tla"rnu1ti al saliente della trincea posta a poche diecine cli metri.. ., bitto concorreva a tendere maggiormente la cur i osità, dell'osservatore, stimolandone l'attività ed il desideriò <li r icerca; tutte cose che ogni sera veniva010 ria sunte in note ed appunti scl't~polosamente trasmessi ai Oornirndi s uperiod a compimeo1to cleJla giornata . Talvolta, con un sole d1e dardeggiava, tm n1 more metal~ lico p1·oclot.to dal ronzare dei motori di aeroplano venne rilevato dalle squach·e che attendevano ai la,·ori; <~ subito sorse una voce a tranquill izzare i lavoratori : « è un tL·kolore )) ; oppul'e : « sono 11ostri Caproni che si dirigono sulle linee anstl'iache ». Un senso di sollievo accoglieva la, not izia; tutti si sentivano come protetti dall 'alto, ed allora la lena raddoppiava, il la~ voro di scayo e cli sbrecciarn.ento di roccie assumeva un ritmo più in tPnso: e. tra motti faceti. talvolta non soverchiamente castigati, alcuni eanticchianmo sottovoc·e quakhe l'itor,nello dei ta11ti shocciMi claJla veria umoristica del nostrn combattente. Q.u audo i1nre<·e il r011zare del motore percuoteva l'aria con un suono Ainistrnrnente noto. la voce d ell'uffidale si levava p1·onta ad ammò11ire: « è un nero eroe-iato; fermi tutti e ben addossati alla, parete ùello sc·avo )). Il silenzio toruava p er incHnto, un senso di malcelata i,nquietuaiue si leggeva sul viso di tutti, l'amarezza del ricordo di quant o era avvenuto altra volta, dopo l'appnrizione dell'« uccell,1ccio », ingenerava una, 1proeccnpazio11c ehe trovava giu stifica:done 111ella sicura mina cciH che si acldensa,·;:i snlla test:-i dei lavoratori. In fatti, non· di ra<lo era accaduto che mentre dueava il roteame~1to dell'apparecchio austriaco sulla loro testa. un ìbilo iwproniso, seguìto <la Ho scoppio cli quale he shrap11el, aveva segnato l'i11izio di un giuoco che poi ebbe un tl·iste epilogo. L'artiglieria anstl'i.aca, messa sull'avviso dall'aeroplano, com.ineiava a fruga re il terreno coi suoi colpi, obbliga,nclo a sospendere i lavori. Molti colpi scopp iarono talvolta senza drrnni: ma non di rado qualcuno di e si rolse anche nel segno; e qmmdo il giuoco parve prolirngarsi oltre il SOJPportabile, s i dovette chiedere l'i.nt el'vem.to di quale.Ile batteria amica per la ritorsione. Tale int ervento fin iva per provocare una sparatoria di alcuni minuti; -

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PRODRO:\fl DELLA

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HA'f'l'AGLJA Dli:LL 'ISONZO

interi tratti di linea erano messi in al.I.arme; poi, gradatamente, tutto to1mava tranqui11o: venivano allora sgombrati i colpiti, ed il lavoro veniva ripreso. Di regola l' ora del crepuscolo, anche neUe giornate trascorse alqnainto agita te, portava seco il ritor110 alla calma. Potendosi muovere con nna certa libertà, venivano collocati a sito i materiali di rivestimento; si raccoglievano gli oggetti da lavoro, e V(~ni va p.r:edisposto per il domani. Frattanto giungevano gli uomi1ni col rancio e con la posta; e l' avvenimento 1 lungamente atteso, si ripeteva con una nota di comtm~ intimo compiacimento tutte le sere. Mentre veniva distribuito il rando, il personale venoto ·d alla Riserve dava conto delle noti?;ie raccolte dieti'o le linee dei combattenti: ricevendone in cambio quelle occorse sulle posizioni. Fra un boc cone e l'altro qualcuno leggeva in fretta la lettera o cartolina ricevuta da casa; qnalche altro si ritraeva in disl))arte per concentrarsi e poter cosl meglio assaporare il contenuto del foglietto che gli tremava fra le mani; c'era chi dava una guardata al (<quotidiano>> di data no,n troppo recente e, soffermandosi ai titoli vistosi: li ripeteva ad alta voce ai vicini intenti a raspare col cucchiaio gli ultimi residui di pasta rimasti sul fondo della gavetta . :ìVfan mano che i ricov(~ri per le munizioni acquistavano consistenza e capacità per allogarvi le bombe, se ne ini.ziò il trasporto sulle linee, effettuandolo di notte. Ogmi sera, quindi, a-cl ora prefissata, l'arrivo delle munizioni - dove concli.zioni di strada e di distanza <lalla linea nemica permettevano ai veicoli di spingersi :fino alle riservette - · era reso noto dal pulsare dei motori degli. autocarri. Quando le linee dei combattenti erano troppo ravvicinate, e quando mancò og'l1i possibilità ,d i far avanzare gli a utoearri verso le post~rnioni, i. veicoli furono arrestati a distanza, e il trnsporto delle bombe dovette essere effettuato a spalla d' uomo. Il trasporto. delle bombe da 58 non presentava <lifficoltà: ogni bombardiere se ne caricava una sulle spalle, e la fila dei portatori si snodava silenziosa sotto la vigilanza di ufficiali e di graduati; il trasporto delle bombe da 240 richiese, invece, sempre particolari modalità a causa del loro :peso. Per ognuna -

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DELLA

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cli ta li bombe O(·conern l'opera di <lue po1·ta tori : i quali , ru trnili di ll!JI bastonr e cli C'On.la fo1·J11ata a !;1(·éio, ~ospell<leva11 0 la borubn al bastone Je <: ui est 1·emi tù ,·eni,a no al1 appoggiarsi sulle spa lle dei portat01·i . Q11anclo Je ('.On d izioni a t 1uosfo1·ic h.e si man tenevano bu011e, il mo,·im ento l'i t1!'-<:ì a bbastauza spedito, se p ure gra niso; ma t al vol ta al C',1ld o soffl)('a1nte del giorno .·egui1·0J10 se1·,1le bnie lornwntat e da in1p1·0YYise precipita zi o!}l.i atmo-

Fig. 26 . • '.l'nlS[)Ol'tO di l)Ombe :1 S[):1lla.

sferic· he: ed i11 tal c·,1su Yi olc11 ti acquazzoni, tla~ellamlo il ,iso ecl i.l (·01·1po elci pm:t a tori, 1·ese1·0 il m oYirnen to penoso ed estenuan te . .Fra 111 mota che appc, aJ1ti,a le scnrpe 1 ed i rip;agnoJi cli ac·qna che in½u ppnrn no vestiti e biaJtehed a penetrando per il collo, l a forza e la b11 on 11 , olon t ù, dei braYi e for ti ùornbardiel'i furo no messe a <]urn proYa . L a teno e il grasso drlle l>ombe impa state dnll'a<:<) UH (' da l sndo1'<' abllomlilllte, si Lrasform anu10 fo1 nna sost anza appic<:ic11ti<:da che alternn1 le sembianr.e

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PR0DR0).It DlèLLA

I\NJ'TA(:I.TA Ol':LT/ISON7.U

umane, acceleranclo il consumo del restiario Nl il logo1·anH~nto delle energie fisiehe dei soldati. :N'on m:wearouo neppure Je notti in cui alla benignità delle condfaioni atmosferiche fecero (hl contrapposto improvvise e vio,l ente reazioni austriache. Talvolta le misure pruclenzia,li per sfuggire alla vigilanza nemiea uon fnrono suffie:ienti a scongiurare s<n·prese, e ciò perchè qualche involontaria im:prudenza telefonica aveva concorso a provocarla. A11ora in mezzo all'oscu rità, Totta, dai. lampi prodotti dallo scoppio di proietti, J1011 mancarono episodì clrammatki che avrehhero potuto avere svi l uppi imprevisti. !invece il senso della disciplina e dello spil'ito di Corpo, e l;antorevole parola d(~ll'nffieiale pl'esente fecero risolvere in motti sarcastici qualche minaccia ineombente; e anche qnanclo si verificarono perdite ;negli nomini, dal sacrifieio del compngno caduto ogni bombardìe-re trnsse incitamento a raddo1ppiare i propri sforzi e a desiclci-arc prossimo il giorno della prova per ripagare il nemico clel sangue fatto versare, così come dimostrarono sempre di saperlo fare i bombardieri. Questa vita torme111tosa e sfibrante si protrasse intensa mente per unn ventina di giorni: costruzione di osservator1, preparazion e cli linee di collegamento, armamento delle posta zioni formarono il complesso delle atti.vità conclusive alla preparazione {l,ella grand e battaglia. Un movimento intenso caratterizzò le prime giornate di agosto; il C'aldo soffoen01te di quei giorn i, anziehè appesantire il ritmo del lnvoro e renderlo più lento, parve iuvece accrescere la forza e 1H Yolontù, di uffidali e di gregari. Sul1e postazioni ,delle bombarde, al pal'i di qu nnto si sentiva lungo le lirn~e dei fauti, si attendeva con im1p azienza i1 giorno della prova, <~ t utti etano animati da nna fede sicura ne1la vittoria alfa quale avrebbe i,n hii-ga misura cont1·ilmito il fnoco della nnoya e po-tente ai:tiglieria <hl trincea.

L'attacco ('hc il Comnnclan te della 3" Armata intenclevn portare contro le linee a nst1:inehe dal Sabotiuo al rnnre doveva essere sferrnto il mattiino del (ì ngosto <·on <lne azioni simultanee ·-

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PRODR0)1I DEU,A

6"

TJAT'l'AGLIA DELL'ISONZO

F ig. 27. - Occupazione di posizioni da una Sezione da 240 C.

F ig. 28. - Traspo r to di m1:1 bomb:mln dn 240 C su carrelli.

·- 110 -


P.ROOR())1T DELTA

6"

B:\'l'T AG L I A

OE LJ..'J SON ZO

principali, e con un'azione secondaria. Le ·d ue a1.j()!ni principali dovevano essere dirette : una eontro il Sabot ino e l' altra contro il Podgora; l'azione secondaria avrebbe dovuto svolgersi contro la cortina, che r aecoréla i clue capisaldi ora dett i. Volendo operare di sorpresa, era stato clisposto che : nella. mattinata del 4 agosto truppe del YH Corpo cl' Armata attaceassero le linee austr·i ache ac1 ori.entfi di Moufaleone, proseguendo poi l'a:done per tutta la· giornatR successiva; b) il mattino del G agosto, con temporaneamente all'inizio dell'offensiva contro la testa di ponte <li Gorizia, l'XT. Corpo cl' Armata attaccasse le linee clel S. Michele per richiama re su di sè il massimo delle forze nemiche ; o) nella stessa gfornata le artiglierie del XIII Corpo d'Armata svolgessero intensa azione cli fuoco a vantaggio dei clue..·corpi d'Arma ta laterali.

a.)

P er rendere più agevole la riuscita dell'offemsiva, il Comando Supremo dispose i1J1oltre che nella giornata del 6 agosto le artiglierie del II e del IV Corpo sviluppass<~ro nna vigorosa azione di fuoco collo scopo cl'irìgannare l'avversario sul vero punto di attacco e renderlo incerto nello spostamento delle riserve. P,er quanto ha tratto con l 'impiego delle bombarde, a[Ppena terminate le ricoguizi.oni sul d ispositivo nemico, i Oomand!:tnti di ra,ggruppamento e di grnppo furono convenuti presso i rispettivi Comandi di Di:visi:one di fa nteria. per studiare e definire lo sch~era.:mento da far assumere ai repa.rti bombardieri. L'ordine cli battaglia assunto dai bombardieri la sera del 5 agosto viene riportato dallo specchio che segue. La determinazione degli obbiettivi ]u ngo il fronte da a ttaceare dalle truppe del VI Corpo fu concretata. ,divide!l}do tutto il Sett ore in nov<~ zone d'irr u½io1n e attravetso le quali doveva no poi. passare le ondate di attacco. Dette Zone furono r ipartite fra le Divisioni dipendenti. Alla 45" Divisione furono assegnate le seguenti: I Zona : sul versante del Sabotino verso l'Isonzo, II Zona : alto Sabotino, III Zona : medio Sabotino . -

111 -


Ordrì.ne cli batta,glia clelle bom.b.arde z.a. sera. del 5 a,gosto 1916

I

GRUPPO

240 C

58 A

58 B

Raggruppa- -- - - , , - - - -- -- - I - - -- - --,--- 1 - -- -- , - - mento e nome Il N Nome ciel b tt . del com andante . coma ndante a ene umi batterie Hmi

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6"

PRODROMI DELLA

BA'l'TAGLIA DEf.1L'ISONZO

Nella I Zona d'irruzione per l'aipertura dei varchi. avrebbe dovuto agire nna Oompag11ia, serv:endosi cli tnbi-mina, : essendo stato escluso per questa 7,ona l' impiego di bombai-de, il mattino del 6 il coloirnn. Badoglio, che comandava la colonna d'attacco di sinistra, chiese ed ottenne J' autotizznzione di non inizia re subito P.azio11e.

Fig. 29. - Tipi di carrelli per il trasporto del materia le da 240.

Nella II 7,onn il v;in:o da aprirsi doveva avere un'ampic~zza di circa, 200 metri, e 1·imanere compreso fra il camminamein to alto ecl .il camminamento medio del Saboti.no; l'apertura doveva avere origine ad 11na diecina cli metri a mont<~ ,del cammi.riamento alto. Nella III Zona i.I vatco doveva essere aperto a monte del Fortino Basso, e cioè dal va 11once1lo i.nterme-di o alle due Zone (incluso) :fimo n quota 310 inclusa, per una estensione di 2-00 metri circa : operat o 1111 tal e varco si doveva tendere · a-d allargarlo. All'apertura del varco 1tella II Zo,na fu destinato il XXII Gruppo bombard-e composto <hille batterie :na e 111" da 240, e 32" cla 58 A. le q11ali presero posizione, nell'ordine di successione 8

11:3-


PRODROMI DELIA

6"'

BATTAGLIA DELL'J SONZC

trascritto, ad occidente cli <1uotn :-;13, e precisa.mente tra eletta · L'azi.one di distruzione degli ostacoli e dell'apertura dei varchi nella III Zona vernne affidata alle batterie del X Gruppo. schierate fra quote 325, 204 <> 239, nel seguente ordine: 45" batteria da 240 ; 33', 59" e Sr? di:1 5S A; e 34" da 58 B.

qnota, e quota. 325.

Fig. 30. - Posta zione nei pl'essi di Casa Abete.

Nel Settore di attacco della 24a. Divisione erano comprese le Zone IV e V (quota JSS e quotn 165, rispettivam ente a nordest ed a, sud-est <lcll'a hitnto di Oslnvia), che furono assegnate r-ispettivament<~ all'XI ed al XH Gruppo bombarde. Le batterie -- 11'1 -

{I


G"

1)nomwè\11 u:·:1.1,.\

nxr'rAur.1A DHr.r.'1:-;oKzo

dell"XI Gruppo (G,.. da 240; 3G\ 76" e 93a. d11 :i~ A: e 37• da 58 B) si schicraro110 lra Val l'eumic~-., La Madmrniua , il Lenzuolo Bian<·o e quot::i J15 : il cnrnpito ad ,esse affid11 lo consisteva nell' n pril'e un vrnco di ci1'<·11 17.iO m ell'i <li esten~ione n elle difese ,di quota 1SS.

Fig. 31. - Sis te111:1¼ione cli nna posuw.ione ùa 58.

L e batteri(> clcl XH Ornppo (77" e 82" da 240; 39" e 100" <la 58 A: e 40" da 3S B ) furono sc-hierate lnngo il Vallone cl,el1' Acq n a , tra quota 11:3 e q not a 1J 2. Col loro fnoeo si dovevatno sfondare le difese a OYest cli Oslavin ed aprh·e la via all'ondata ·diretta. su P enma, e succcssi varnr'nle all'I sonzo . -

11;:; -


PHODRQ)l[l DELLA

6"

BNrl'AGLIA DI::LL'J ~O!S'ZO

Nel Setto1·e cli a ttacco c1ell"ll.. DiYi sio11e enrno (·omprese l e Zone d'irr nzio11e VI e V Il (P em.na-qll ot n HiO-Y nllone ctelrAcqun Gtafc~nberg-quota 1!>7-Fortin o-quot a 20G). Le dn e 7,one si salda Ya u10 a cnYallo al Yallone cle1l' Acqu a e per ciò gli 11us1Ti,1c:.i avevano p1·ovvecl11to a difenclere tale ptrnto cli suturH C'ollocando due ordi,ni di 011valli di Fl'i si ::, pl'eceduti da una siepe di filo sipin ato. ObbiettiYi essenzinli: il sa li e11te II oceicl ente di P Pnmn e la li nea dife11si va t1'a quota 1!>7 e 206 clel O r HfeJ1be l'g . • • I

Fig. 32. - P reparùzione clel tl1'0.

Alla di stl' nzione d elle (Jifese del saliente di P euma fu cle_tinato il Vll Grnppo, r:he s<·hic rò le prop1·ie battel'i.e da quota 1.22 (a norcl del Y allon<' (lell'Ac·qun) ,dht testatn <le] V nlloo1r:dlo Groìna , neffoi-dine di suc<·ef-!".ione seguentP: 9a batteria cln 5, A: 2" da 50 A: 28" e J l2" da :MO . J\ lla clistruzio,ne cldln Ji,1wa del <, n1fe11 berg fn d rsti nato il XXY[U Gruppo, le <:ui b,,tterie (117" cla ;, A; 47" .e 7S" cl n 24.0; 1

- 116 -


PRODRO)ll DELI,A

6"

BA'rl'AGLIA Dl::LL'rso:xzo

22" e 74" ,da, 58 A : 21"' dn rss B, e 4" da 50 A) furono sehierat(~ dal rnJloncelJo Groh1n fino a qnota 200, cli fronte al Naso del Fol'tino. Nel Settore di atta<·c·o de11a 12" Divisione erfmo c·01nprese le Zone cl'h1cnrsione VIII (q11ota 240 del M. Podgora) e IX (quota 184 del M. Calvario e il Castello clel rodgora) . La Divisi one disponeva. di 2 Gruppi bombal'de: il I e il XXV. Le batterie del I Gruppo (107'' e 'ila d.H 240 : 108" ,d a :58 A; l" e :3" cla 50 A : e 97" <la 58 A) assnnsel'o uno schieramento a scaglioni fra quota 20G c., quota S5; quelle del XXV Gruppo (7\ lOW e 104'' cla 240 ; 99" e HO" da 58 A) furon o schierate acl. arco d.i cerchio, da quota 85 fi,no alla. sponda destra dell'Isonzo, di fronte all'abitato cli S. Andrea. La bat terie da 240 risnltm.·0110 a nord della 1i1Jlea ferroviaria Cormons~Gorizia, qÙeJle -cli piccolo calibro furono postate a c•st di Lucinico, a sud {1eJla linea ferrata. Obbiettivi. essenziali do· Yeva no essere: Caippella Diruta; Oaste1Jo di Podgora e Naso cli Lucinico. Contro la linea marginale carsica i Gruppi cli bombarde assllinsero il seguente schiernmento : XI Corpo cl' Armata : - la 22" Divisione aveva per obbiettivi il Costone Viola Alto e Je quattro Cime <leJ S. Mi<:hele (ehe gli :nistriaci avevano R011damente Ol'ganizzati a difesa). Essa disponeva. di 2 Gruppi di bombar·de : Il rv ed il VI (eomplessivamente .13 batterie) , che furono schierati partendo d::iBa parte sud della linea ferroviaria Rnbbia~Sagrado fino alla regione di Bosco Ferro di Cavallo. L'ordine di successione, comi.nciando <la nord, risultò il seguente: per le batterie del IV Gruppo: 13" e 125" da 240; 12a <la 58 A ; 2" e 122" da 58 B ; 5" da 50 A e 115"' cl.a 58 A. ; seguivano le ba tteri.e del VJ Gruppo nell'ordine : 20,• da. 240; 19" da fi8 A ; 18" da 58 B; 73" da fiO A; 113"' da 240; e 114" da 58 A. - Il t ratto di linea austriaca fronteggia to dalla !IJ.,Ostra 21" Divisiotne si presentava piuttosto complesso cli fronte a S. Martino del Carso e nel saliente che si proten-deva verso il Bosco Cappuccio : da detta località fino n tquota 144 Ja linea trincerata non offriva, grandi <lif-

-117 -


PRODHOMT 01':Ll,A

6'"

IIA'l'TAGLIA Dt-:Lr/r sO)IZO

fie:oltà. La Divisione d:s:po11cva del II Gruppo bombarde, le cui batterie assuins1:1·0 il seguente i::chieramento. disponendosi a c·i1 p;lio11i: 1/ 2 della 46" b atteria da 240: 70" e 7~" cla 5,_ A: 7a e J 21• da :-;R H : altra 1/ 2 del1a 4G" bath•Pin dn 240; G" da f>O A ; 116" clt1 GS A..

Flg. :!3. - llaltei·ia cla :iSA in Vili I'e nm l<:,L

Gli obbiet tivi delle b ombai-d e d o,·eyan o essere i trinceramenti che <:ircuivuno S . Mattino, il cimite ro omonimo t~ il t1;atto cli li11 ea trincerata estc 11den tesi f-1 raYaDo al para11clo passirnte p er Castelnuovo. XIII Co1•po cl· A rrnata : il tratto cli f ro11te austriaco fronteg giato clnl XHI Corpo na stato d ivi.so in Settore di sinistra ed in Settore della ;Jt.• Dh·isione: - il Setlo1·e di ::;inistra aveva limitato sviluppo, ed il Conrnnclo cli esso disp oneva de l XIV G1·11ppo bombarde (bat tel'ie ma e 17a da f5~ A, e ~7' da fi~ D). il quale la

- 1m --


PRtlUlWM I DF. LLA

BAT'!A(:LJA DEl,1.' 1SONZO

sera d<•l 2 ag-<. to an.•,·a riceYoTO Ci bombm·<le da ~-!O, che furono ripartite fra le B11lt<>rie .LGa e 1.7n_ Sic<.:lm1 c la. 87" batteria , d'ol'cliu c s uperiore fo t en11 l a iin rise1·va a ~.tlkclo (e 11011 partecipò alla battaglia d<>l (j agosto), lo schiei·am<>nfo del XIY <-ìl'l1ppo alla sera clcl .""; l'i~ultò

Fig. 3J. - Bombarda cla 240 C ill postaziouc scoperta.

il seg-uente : 3 a nui cl a :!110 nel.l a clo]ina Pirus; 4 armi da :i8 A nella tl olina Be1·ardi, e altrn 4 armi <la $$ A 1Uell;1 clolin;i F1·c1xd1e; 3 armi da ~40 fmo110 postate nella cloliu a Ac:eti: 4 armi <.la G8. A. nella dolina Sncchi; e n ltre 4 arrni <la G:=;A furono allogate ineJla dolina Landahornbe. Obbi ett ivi assegnati nl (: ruppo : tl'incEe Nuove Celle: trirn·ee dei< :\I m·ti : ddol lino ,elci Mor ti; snlil'nte cli qnotn lG4 : e lH hincen Nuove Ft'asc·he. -

119


Il Settore dell a 31a Dri:visione, compreso frH In strada P olazzo-Marcottini e il p:u-allelo M. Sei Bn i-Dobe1·,dò, clispoineva del V Gruppo bombard:e, com,posto delle batte1·ie 15~ da riS A, 14", 95" e 142"' da 58 B : obbiettivi : i tl'inceramenti antist anti alle nostre po~i7.ioni. VII Cm·po cl ' Armata: - i"l fronte di. schi<~ra me11to <~ra ripartito fra le Divisioni l(J° a, nord e ·14• a sud. iascuna Divisione disponeva di J Gruppo: l' VIII G1·11ppo alla. 16· Divisione composto delle batterie 25" e 26· da 58 A e 27" da 58 B; il XXXV Gruppo alla 14" Divisio11e, composto delle batterie : 24a e 33a da 240. 10", 58", 69" e ]20· da 58 B . ObbiettiYO dell'VIII Gruppo il tl'atto di Unea nemica di fronte a Ronchi: obbiettivo del X}..'XV Gruppo le pendici del M. Dèbeli, le quote 121 e 85 lino a. l\fandrin. seconda. -

-120 -


CAPITOLO

IY

LA 6" BATTAGLIA DELL' ISONZO L ' IMP IEGO DELLE BOMBARDE DAL SABOTINO AL MARE ~ IL PRIMO BATTE= SIMO DI FUOCO _, GLI EFFETTI DISTRUTTORI SULLE LI NEE NEMICHE - L'AP ERTURA. DEI VARCHI APRE LA VIA ALL A VITTORIA DELLE NOSTRE FANTERIE ~ EROISMI INDIVI• DUALI E COLLETTIVI - LA CONQUISTA DI GORIZIA E DEL S . MICHELE E' SUGGELLATA DAL SANGUE DI 80 UFFICIALI E DI 596 BOMBARDIERI -. GIUDIZI SULL'AZION E DELLE BOM= BARDE - EPISODI DURANTE LA BATTAGLIA - LA 7", L'8& E LA 9a BATTAGLIA DELL' ISONZO - E NTRA NO IN AZIONE AN• CHE LE BOMBARDE DA 240 L _,. LE OPERAZIONI DI GUERRA NELLA REGIONE DEL PASUBIO -., LE DUE OFFENSIVE DEL S ETTEMBRE E DELL'OTTOBRE - LA CONQUISTA DEL « PA• NETTONE » E DELLE POS IZIONI DI QUOTA 1985 ...... PARTE EPI• S ODICA.

SuJJH battagli a cli Uol'izin , m·µ:01ue11lo gi.'L ampiame"te tn]ttato c1a autorevoli scrittori militati, e da llloi ,11Jchc cles<:l'itta, sarà detto qui <J uel tanto che pu ò essere suffieiente a. inqnndru r e J1 ell' a zion e ge11cral e la p nrte an1ta dal Corpo -dei bombarclieri 1 e per dai-e alla nanazio11e la m1.1s.·inrn obhietthità, ~i farà richiamo a docu-1ùentnzioni ufficiali, corn e ,d<~l pari sarnorno riportati giudizi espressi da ~nitt ol'i italiani e straniel'i - <·omprcsi guelJi anstl'iad - perclH~ la narrazion e ch e segue r;i ppr esenri S:.toria Yera e non u n a i1ari·a~i0.ne r omanzata . cc La vittoria di Gorizia l'u ' conseg uita col fatth'o cont·nrso delle bombarde n : f[Uef':t'affel'lnazione non n10l rsseì'e m1 eser Yizio di n10ta esnltnr.ione a detriln<>nto dei .m eriti spettanti nll P. altr e Armi e C'or·pi ehe prese;•cf' pm·te ,ilJa gr,ir.icle ha tt,1µ. Jia: e!':-;a risponde n. u na realtù, <·onsa(Tata nelle R elazioni nflì.ciali italiana e anstr-iaea snJla l.. inttaglia di Gorizia, alle quali si fa ricorso onde avvo lorare il g iudhio sovraespresso . -

121 -


LA

6"

13.\·rrA< ;L IA OELL 'J SUJS'ZO

Di ce fa R e lazi c 11e ;111~tl'ia e:a (Yol. Y. il)agg. 30 e 40): la notte stù 6 agosto era t r ascorsa in coruplesso trnnquilla, ma in cst"rerua t en sìoue. Nel ma t tino domenicale, il cielo estil'O era chiaro e sereuo. Atl uu t rntto alle 6.J 5, su Lu tta la fronte da 'l'olmino fino alla cost11, l'artiglieria ittlliana <' le bombèlnle sferrarono un f uoco cli estrema violenza; nopo br eve tempo, le alt ure clel i\L Sabotino fino aih1 11i:111ura cli L adnlco e ln dtlil lii Gorizia coi i;;nol sobborghi fra Salcauo e S . An<l1·ea, {mono avrolte clal fumo e dalla poln ~r e. Dagli oss1•rrntort sull<' colline ad est della conca cli Gorizia non si scorse più, lJen presto. che un'enorme nube cli fumo d::illu qua le uscint il l nono <lei <·a nnouc e in cui un lena rn no i hunpi prodotti dalle nm1pe <lei proietti e dalle lJomhardn, e cl:1 1 loro scop pio a i pun li cli arrivo. Con terupoi-aneament<>. si clenuono n ell\1 ria i miagolii delle traiettorie dei proietti di grnsso calibro delle batteri e itul iane p er la lolln l.0111:111..1; cn·o iettl che :111tlav:1110 a colpire molto al cli là della Cl'oute di comliattimcu to I,• sedi dei Comandi. par:ilizia,·::ino le comunicazioni, (lis tnrha\·auo il 1110\·imento ::;ulLP rii• <li nccci,so alla fro11 1·e e 111·oducerauo ;;compi g-li n c)!li abllati l: U<'gli a<·earnpameuri dem,I cli risern• e cli <·enh·i tli riforniuwnro .

l 11 11wl'i ro a Ila p1·epa1·aziottr- pei- la con q nista del , 'abot i·no

Jn « Relazintte itnliann )) (nndo s tor ico cl el Mi11ist e rn cl elJa (., tt e rra. yol. III. tomo :1" bi~) 1·ipni-ta :

r11 sncc1•;:so cosi rapido t> 1otalitario nel Settore del Sabot ino non si ;;pief!hè r(•bbP ;;;011:.1.1 Cl>lloNeere la [>C' rfeU:1 e 111i1rn,1iosa rn·ep,11·a½i<me - mate riale e spirituale - ch<' per lunghi me;;i e con g r nnclc perizia costi tu ì la base neces:<aria clt•I risul ta to i mma11(;:1hilt>. <:on l ribu ì uon poco a mauteu erc elen1to il motalc delll' trup1w la <:onosC'enza 11rntka della potenza distru ttirn del le bombarde, che per In prilllri rolta sa rebbero f'<ta 1·1· imp iegate s ul <·:1mpo cli bat 1·agll:1. C'Oll q

Il ten. c·ol. ½ingales, in u11:1 su n p1:egiata ::Vfonogrnfia s u hl nista cli (-;-ol'izia ( Cffkio :a.torico del 1Iinil:lt cro della nnena,

l!):2;',). nana nclo d c) ti ro di prep11razionc cl.ell'artigli e1·ia a lla

i'e!;ta cli ponte cli Go1·biia. ~Cl'ÌYC : ... alle on• i elci giorno 6 Yeune inizia to il tiro clell<: artiglierie ; esso ,·cmie <llretto. in un a prima fa se, a sconvolgere le sedi clei Comandi a ustriaci, I col1,,gam(•n t i. i nocli stradaU. i pa;;saggi obbligati, i ponti sull'I:;ouzo e gli osscrYn torf; la giornata, l impidissima , consentiva la buona ossen:17,iuuc clei t iri.; <id i primi tisultati .furouo subllo segnalati efficacissimi. lu una S('Concla f:1se, iniziata alle 8, entrarono in azione tutte le artiglierie e le bombarclc p er <lim:n1ggere le difese nemiche e prepamrc i va rch i per l'inuiioue delle fan terie.

-

]22 -


LA

6"

BA'I'J:AC: LI A 01':T.L' 180NZO

Fn una preparazione cli fuoC'o possen te t' ca·cli:iat:1 qual non ,;i era mai an1rn nelle azioni precedenti: lo spettac;olo grnndioso delle linee austriacbe in"l"estltc, scon volle e a YYilUL1Jll1 re llal tu r bi ne tli fiamm(' e cli fumo rinsa ldò uclle t ruppe la g raucle fiduc:ia n el huou esito \lplla ùa t ta;.rlin.

Fig. 3.3. - rn c;olpo d"inquaclramelllo e-on la 210 C.

Su)l'o1·a prec:isa <lell"inizjo cle l tiro di preparar.ione dell'artiglieria italiana . le d tw R elazioni nou Ri t 1·0Yano cl'ac:c:ordo; c·om.nnquc, il fno (' o delle ùomb,11·cl c comii1ciò alle oL·c 7 pel' pel'mcttere l'a ggiustam en to del tito. Chi dert<' il st>gnale? 'rutti i sellol'i tace vano ... E \l ecco s uonare lo ,-1ormr1. Comill(:iarouo le bomùa L·cle

('on ubbn i, con rugli, con ;;cllianti C'on r ali sui torsi I'<'sunti : 'l'rallaìlannto iu aria , 1~ poi giù s t repi1:audo. A clirnrare le t rincèe . •\ stritola re i sassi. A f ondere ! reticolati (1). (1) V. Locom, cla Lo f:;uyro r/.i S. Gorizia..

]2:~ -


I,.\

6"

13:\TTAC,LlA DELL'ISONZO

[nfatti, alle 7 drC'n, un c:oro potente ùi migliah1 cli boct:,he da fuoco , intona t o. dopo un a notte cli qnasi as olulo silc>nziu, 1·encle più impr<'ssioorn111te lo spaventoso frastnouo che riempie cli nlu!Hti tnttn la regi011e dal 8abotino al mai·e . Le YRmpnte l>nl en a no a tt>ntinaia qnasi s in111ltaneamente : 1nin>le biauc·astre fumig11no l ungo c·hilometl'i cli trinceramenti clietl·(i i cui cigli sono .1ppi::1ttate le homln1rcle . Si scorgot110 le bombe ustendere quasi a faticH il primo ramo della loro traiettoria, diven tare al verf"i<.:<~ di essa grossi pun t i ne1·i sospesi nel vuoto, t' poi precipitare .rapidamente snlle linee austriache e spari.re fra cumuli di sassi e cli tena come inghiottite da una voragine fumante. Dopo pochi istan ti sch ill nti violenti si sommano al rombo assordante delle artiglierie mentr e de111se colonne cli rottami 1 fra bagliori rossastri, salgono al cielo. La terra semhl'a in pnda n u na violent a eruzio11e tellurica. Osserva ndo il tiro delle bornbnrcle da q11alche C'en tina io di metri dietro il fronte ùel loro schieramento, si può abbracciare con lo sguardo un ampio settore dell a battag'lia. : il ritmico Yolo delle bombe appare come nn lnncio di volatili effettuato da inesauribili colomlmie co1locate dfllle pendici occidentali del Sabotino a11 a pia n a cli L udn i<'o. J;} pe1' ciò lo spettacolo, u1<•lla sua imponente ordinamrn, riesce di una s uggestività. seve1·a ed im1pre~sionante. Le siepi dei reticolati nu!><t r-htd, investite dagli scoppi clelle bombe, si scprnrciano, si rontor<·o110 e si aggrovi.g'linn<>, si fondono e sono abbattu te: hl bufera cleJ fooeo scompiglia, 1·iaccu mula e disperde · i · mat eriali fra11tu mati : in mezzo alla 1·idda, delle esplosioni nna dia boli ca oper a distr uttrice torment::l 111 tena . E' .lo schianto, .è l.-1 fine cli ogni (·osa, è la rnorte inesol'abile che,· pari a implaeabile vaJangH, colpisce e annienta ogni fo1·ma cli vita . Dagli 0SSel' vatori pilÌ avaiÌzati g'ià si rilevano forti soluzioni di c·ontinuità. uttra verso i reticolati austria ci : è .la da per la qnale fra <piakhe ol'a p<isserà la Yittoria italiana. Verso Je 8.30 t utta l' artiglieria 11ustriaea comincia a reagire con ritmo sempre crescente ; e mentre il tiro delle sue bocche• dn fuoc·o pesa11ti risulta in nn primo ternpo alqnau t o disperso {' cliso1·din ato, vic:eversa i 1pic('oli calibri luiarno preso ii frugare r abbiosamente il tN-reno, <~verso Je !), le poi::;izioni oc<.;u pate dalle -

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L,I.

6a

IlAT1:AOL IA oi,;1,L '1 S ONZO

nostr e bombarde diventano il bersaglio preferito cli centinaia di bocche da fuoco avversarie cli tutti i calibri: e iJ duello diven t a. serrato .

F ig. 30. - Lu distruzione clei r etll'o lali sul l'otlgora (agoslo J91(\).

For:r.a bomlJarclierc, DiceYa110 le t rince1·c. Colme cl"elmi e cli bu lo nette : 'l'u stronca , 'l'u rimescola, ' l'n cu.oclt-1 la galleUa; B poi noi !)alzeremo Striugeuclo la bnioueu n Sul forno ftunante ; J.'oi noi i-:ar.ien ,mo ì\ell' agape a rt<·~a c1:1 1'a uh1, $ulla ta vola clell'a lto1)iauo, ~ulla tonl~lia di por pora . ( 'hc ::;i stcmlc fumnnrlo ( 1) .

Proietti di p:rosso calibro, bombe incendiarie, salve di sln·npnels anstriaC'i sfer¼ano C'On o tinazione le linee sulle quali c·0rubatt01no i bombardie1·i ; qualch e posta?:ione è presa in pieno. t t·avolgendo fra le m 8<·cric nomini e m ateriali; t entativi di foH:eJ1cU sono presto affrontali e soffoc-ati : q u a lche bom.b11rda scoppia, facendo Yit time fra il pcrso•nn le che Je . t a atto1·110.

" (1) V. LoccH:r, già citato.

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I ntanto anche qualche osserrnt orio di gruppo e di bntterin. comincia ad essere rolpi lo, seppe]]eHdo sotto le rovine Comandanti e gregar i. Colpito è l'os ervatol'i o del Comando del 12° Ra.gg1.·uppamento a qnotn 192 del Saboti.no. Il comanda nte, colonn . Bcarm-10 , fel'ito 111ortahne11te, nell,1 mattinata del giorno S soccombe in nn ospeclalctto da campo.

Fig. 3, . • f 'ololln . Gi11H']}]}c ~o:flrano.

, ·.isioui tragiche si snsseg-nono COJI i111p1'ession ante rap~clitù: ma fa .r. erczza e )o sL111tio ,clei liomba r clieri non rall entano, arn~i r al'<lOr<' li aumenta. «Bomba'.>> è la yoce che chiama chi è incaricato cli cal'i car e la bombarda . Due bombardieri, madidi di sudore . nnnel'iti da1la poher<' delh1 terra sollevata cln ogni colpo spfl r n to . coli le Jabbq1 arse dal cnldo della, battaglia, si a pprc sa no alla bocca ùe]]a lJombarda e le caccia no in gola uu boli<le aletto cli olt l'e 80 kg- ., al qual e vic11e immcdiatnmente anitata 11.1 spoletta. R ettificato il puntamento in òirer.ione ed in ekni1,ion e. il tapo -J)ezzo ripete con voce concitata il comando ... pezzo! ... foc !. .. L'a tmosfe1·a, già sntnra ,li ,apori che r endon o difficile la, -

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LA

6a

BATTAGLIA DEJ, T.'I SOKZO

respirazione, invasa dn nn m11ggìto cupo e htcerante. dhrn con violenza, sollevando nm·ole d i terra smossa. Partito il co~po, senza preoccupazione di qnello cbe aYYiene intorno, In squadra si prodiga in 1n1m<~rose operazioni d1e preludono nl 1.:olpo successivo. 'rutti i. borub'a rdieri sanno che è la loro giornata ! Il compagno caduto nell'a dempimento del dov<~re, )'ufficiale ferito mentre dirige il tiro stando allo se:o:perto, la piazznola colpita in pieno e sconvolt a dal eolpo nemico, sono episodì ai quali ci si abitua ... ; ma il euore dei superstiti sussulta profondamente. Ed allora, l'anima umana, pur tanto sensibile al minimo spettacolo ,cli dolore e di pena altrni, ruggisce nel sno intimo, simile a fiera ferita . Si desidern la veudctta, c-he soltanto una bomba diretta al segno può so<ldisfare: la maggiore cura con cui. viene spolve1·uto il bolide alato, e quindi introdotto nella canna; la 1prernura neJl'iuneseado; qnnkhc frase inconpre01sibile pronunziata a. de(l1ti stretti ·clal tiratore. costituiscono il eommiato, la parola d'online snssnnatn n quel poderoso ordig110, che fra breve po1'terù, lo ~eornpiglio e ln morte sulle linee antistanti. Q,ualcnno della sqnadra, pe1· m1l1a preo(·cupato delle schegge o delle pallottole nemiche ehe sihila no attorno, ardisce montare sul parapetto per osservare l'effetto di quel colpo. Rilevata la densa e:olomia cli rottami saettata cli rosso, innalzatasi sulla trincea nemica, ritorna presso i commilit oni col sorriso sulle labbra, con un'aria soddisfatta : l a vendetta è stata fatta ! Ma Ja tragedia. continua; la morte :falcia senza pietà : attorno a qualcl1e bombarda rima1w soltanto il capo -pezzo, che non si perde d'a1nimo e <.:ontinun dn solo a disimpegnare le fnn7,ioni dei suoi homhardi.el'i coJ!piti, c011clinvato spesso dal Comandante di Sezimrn per non raJJentarc la. cadernm ,del fuoco : altrove, :fle1·iti Jegg<~ri ricusnno di recarsi al prossimo posto di medicazione per :f.al'si curare; qualche fasciat11rH sommaria viene eseguita sul posto, aiutandosi tcciprocamente e senza ahbr.rnclonare Ja. pi;1zzuola.: il bombardiere è convinto che allontanarsi dall'arma mentre si combatte, sia pure per breve tempo f> pe1· cause di forza maggiore, sarebbe una diserzione! Ah! chi non ha visto i bombardieri. d urante la battaglia, non potrà mai immaginare {}llali altezze sublimi era eapace di -

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IlA'l 'l'AGf, 1.\ DELt}1 SONZO

raggi1111g-e1·e tah"olta l 'allima di quei p1·o<l i ! Yei momenti di maggfor<' tragicl ici.tà,, )a potenza della bombanh1 , che ci11 scun o sentiva cli amnre tome cosa sacra e cara 111 s uo C' llOl'e, es a sola a,ern la virtù cl i nssol'bi1·e tuUe le einel'gie JHC'ntali e fisiche de i combattenti c he Je stnvano 11 ttor.110. Ecco in che modo si manifestava lo spirito cli Corpo. che i pi ù llnmerosi avevano p01tato ec:o ,·enendo dalle batterie delle altre Rpedalità, cli ar-tiµ: liel'ia. che altri avev,rno recato ·dai lirillan ii s quadroni di ta valle1·ia, e ch e 1·11tti i 11011 artiglieri aYevano a[)l)l'(~So clai 11 novi C'Otnrn.ilitoni bombardieri coi quali si erano be.n ptesto abit nati H concliYiclere pel'icoli e Jimitazi(ltn.i, soffere11:;,;e. rnticbe e dolori. Inta nto i f a111ti, soggiacernlo a 'fl a ~nggestione cl ell'impo11ente spettacolo. anzichè tarsene al riparo in attf'sa che anche per es. i giunga l'oi:a dell'ass-alto . non paventano ]e . t.hegg·~ e h.e miHgolnno in tutte Je clil'ez-io ni : fenni dietl'o il ciglio della tl'inC"ea. osset·n1110 commossi ii quadro memoranclo, e g-iiì c·orrono collo sgu.:nclo all'itiner,1rio d1e fra non molto clovra111no 1w1·tonere sorto l'arco ,1l e]l e nosh·e amkh e fraiettorie pel' ragf:'iu11ge1·e al più p1·esto lr posi:doni nemic·he.

Fin nmm l e <.>l'e 12 il tiro delle bomlrnPde ('0~1serva la sua (:H(lernrn senata: poi Ya il lang11 i<l endo fin o a c·e::;sm·e clcl tutto . T1·a le 1:l e le 1:2.!30 si ha mez:;,,·01·,1 di 80~ta : 1n prima fa e di~ slrntth a è terminata : bii-ogna ol'a flc<'ertal'e gli effetti <lel Cuneo s ngli obbietti vi nssegna t i; ma l 'a da si nurntienc nncora opaca e lii.sogna che trastorra qnalclie mi uuto . Og-ni C onurnclo di Gl'nppo bombardieri fa fn1ttanto uscire il suo ufficia le esp lou1to1·e per l a vel'ificn <lei var('hi e quin<li riCerfre. l\ifome11to gn1ve qmmto altri mai! Affaticati tlalla tensione cl i nerri geJl(~rata dal delicato com1pito acl essi aflS('g"nato, qnesti fi eri soldati. prima cli muovere dall 'osservn torio .se ambiauo 1mo s~1111 l'<lo m o l·l o siguHkativo C'oi colleghi: « In borea al lupo» ! è il saluto augurale elci came1·ati, che il più delle yolte può rssere ]'ultimo. Quindi . i c:akano l'elmetto snlla testa < 1. dopn 1111 sa I n1'o ris 1wttoso al snperiorc, (<'he ben comp1·ende 1H gravità clel monwnto e la clisdpli na t a tl eC'isic ne -

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BATTAGLIA DET.L'ISOr; ZO

con mii essi vnnno ad affrontai·e il perieolo ... la morte ... ) seguiti {ln imo o due gr·c~ga ri esploratori, si uniscono all' nfficiaJe di l'anteria d.e l Bnttaglione, eh('\ dovrà fra breve itffrontar(~ l(~ élifc:•se avversarie. Noncnran1"i della grm1d ine di colpi con C'Ui il nemico continua a marte]]are il terreno antistante a11e pro1wie linee, essi si dirigono verso i reticolati austriaci per rilevare éla vidno gli dfetti del fuoc:o di distruzion<~. L'avan,,;nta ò fatta ton tntti gli accorgimen ti per sfllggire alle offese. Talvolta,, quando la morte non travolge tutti ne) gorgo ctelflnferno in cui spariseono nomini e eose, i s uperstiti, spinti dall'alto senso del dm·ere e dallo spirito cli sacl'ificio, procedono impavidi : il dovere imrn.nzi tntto ! Intanto il tiro clelle artiglierie e delle ho1nhnrcle viene ripreso <laHe 12.30 alle 14 .: poi si ha una seconda pausa, e si ripetono qnindi le ricognizioni per accertare lo stato delle difese nemiche. Lnngo il fronle sul qna.le hanno agito i Gruppi XXTJ e X viene accertata l'apertnra di dne ampi varchi: 1111 0 fra. il Dentino ed i.I Camminamento alto, l'al tro Hll'altezza. del valloncc~llo presso il F 'o rtino basso : la linen nemica risulta interamente scolllvolta, i reticolati ri.1si al snolo. Ne l Settore cli Osluvia il terreno ecl i reticolati risultano completnmente scompiglinti. ; in qualche tratto però ì grovigli cli fili di ferro ed i piechetti ·d i sostegno si sono ammucchiati così ,d a preset11ture qualche diflkoltà ad una rapida avanzata del]e fanterie. Davanti alle trincee clel Grafenberg i varchi risulta no interamente aperti, men tr(~ contro le difese del Peuma occorr-enì. anc·01·a :lavornre con le bomba rd e. ~ella re~ gione del Oahario le difese nemiche appaiono s nflkienteme nt(, abbattute: sul Calvnrio e sul Podgora gli effetti del fooc:o sono stati buoni; 1però rn~cessita completare l'opera di distruzione pe1' Hgevolare l'anrnzata della fanteria; e poich.C::· lo scatto dellr fanterie è st nto fissato pe1· fo ore lG, coffi riman e aneora cii-ca un'ora e mezza di fu6co coll cni si spera di a11me111tat,c la distruziòne delle linee anstriache. Intanto prigion ieri austriaci, scampati miruf·olosamente all a morte si presentano snl fronte del Cahal'io in nno stato di abbrnthnento (~ di completo ebetismo. Oon ge1,ti, {·on frasi jnc-om])l'e11sibili dai più, si sfor%an o cli esprimere lo sgomento prodotto dal bombarèlamento i.taJia110 nelle lilH P n nstriache. Hnehr frn re 1

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·129 ()

9


parti :fino allOl'a considerati come i più solidi della duplice Monarchia . Sul fronte del Sabotino però, eon un anticipo cli 20 minuti, nuclei di frunti sca,valcuno il para.p etto delle proprie trincee e ini-· ziano la corsa verso gli obbietti vi designnti. Le 1prime ondate della 45"' Divisione in 40- minuti ruggiungono la quota 609 ,d el Sabotino con uno sla ncio che Gal)riele cl' Annunzio sintetizzò: Fn come l'ala che non lascia impronte Il primo grido aveva già prE:so il monte.

Le bombarde da 240, nei limiti consentiti, allungano il tiro; ma poi debbono sospenderlo quasi subito per non colpire le nostre fanterie : le bombarde di piccolo calibro si ,p reparano a seguire la. fanteria. Ondate di fanti , fattesi marosi travolgenti, investono le linee antistanti straripando, seinza che il fuoco dell'artiglieria della ò ifesa riesca ad arginarli.. Sul Podgora e sul Calvario si vedono tronconi di piant<'! mutilate, superstiti alla tempesta <l i tanti mesi di lotta ed al violento uragano scateinatosi dalle prime ore del mattino ·del G·a,gosto: hanno le sembianze di esseri umani con Je bracda protese e pa'.l'e che chia.miino con segnali i fanti della 12" Divisione .a correre lassù. QueJle figure isolate, sopravvissute alla distruzione di t ante ore di bombardamento, sembrano simboleggiare gli spiriti di tanti caduti su quel terreno così aspramente conteso per mesi e mesi. QueJle ;1lture sono ormai il sacrario della fa nteria italiarw ; e quei tronconi sono gli ultimi superstiti di un ,d ispe· rato eroismo, che stavolta si rinnova, alla luce di una vittoria che ri1pagher11. il saingue di tanti soldati d'Italia caduti su quelle pendici. Scende iJ crepuscolo della prima giornata, e la, lotta lungo la cortiina J:>euma-Oslavia -Grafenberg diminuisce d'intensità. Nella notte akune batterie cli bombarde di piecolo calibro si portano innanzi ·con ,poche muni7,ioni, sollecitamdone il rifornimento. Non meno aspra nè me-110 ricea cli emozionanti episodi è stnta la ba,t taglia svoltasi sul fronte Carsico. -

UlO -


LA

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BATTAGLIA DELL'ISONZO

Rotto lC' Cime d<;I S. Mi<:helc, tlava11ti a 8. :Hal'tino, fanti e bombardieri halllno valorosamente sommati i 101·0 sforzi, i loro sacrifici cli s m1gne per traTolgeTe le clifeRe austriache; ma la rea zione 11 ernfra non pn ò tar<lnl'e. Jnfatti in seratn, il OomHndo della

Flg. 38. - Quota 85 !'<uJ Carso dopo l'apertura di rnrchi (agosto 1916).

Ison zo Armée, n ella illusione di poter dominare ancora la situazione, emana alle sne tn1p1)c iJ seguente Ordine del giorno : Il nemico pnssa ;;;u quas i tulto il fronte a<l uu att,.cco decisivo e cerca un successo finale. Io ml a.,petlo dalle mie lru1111c che gli :;la prc11arata degna accoglienza e ,·enga respinto senza cbe ne rimanga un r esto. La situazione genernlc richiede cbe t utte le nostre vosizioni, difese tcnucerncntc per oltre un anno, riwan~,mo nelle noSLL'e mani. lo nutro fiducia <.:hc il mio volere rli,cnga realtll. La ,·itto1·ia clev'<'ssere nostra . - Colonn. gen. Bonooncrr.

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Ia1fatti il mart ino <l el 7, g li 1rngher esi mu onrno aJlH 1·iscossa 1:1 contrH th1e('an o \'igorosamente, sostenuti nel modo più valido da t n tta l'nrtigJi er ia 1·imast H clispoui bik d1e cl n ra11tc l a notte si è aumentata di a lcu11e batterie fatte atc:onere d a alti-i 8 ettori. La l otta si 1·iacc< J1 de cp1iucli ostinata s u cpinsi l'ill t<~r o fron t<> d ' at tacco : u111 a serie cli ,;iolrnti contrnttacc:hi sono sferra ti per la rieo11quista clel Sabot ino e di Oslavh,. : lf-1 1p10t a 188 cli Oslavia è defii1itiYa1Ucnte con q nis lata verso le ore 8. L otte aspl'e si SYOlgono attorno e n el Yillaggio di Gn1fenl><>1·g : triltta i-i ili ar.ioui svoltesi a ra ggio assfl i l'is t retto i u c ui i bomba r tliel'i 11011 possouo più portar e un con1tribnto di fuoco con le bombarde; ma, :p te enti e vi<:io1i, conror rono a t ener a l to lo spi 1~ito delle fan terie 1 all e <pia li spesso si uniscono conibattendo essi pure da fanti. A nche nei giorui snccessivL mentre i Hostri Comandi pl'éClis p ong ono pe1' l'afflueinr.H d i l'iuforr.i s ni tratti cli front e sui qua l i ·n n emico tenta auc·ora resist<'l'C. mm imponente massa di n omini <: cli materiali. n ostri si l a ncia e si iust alh1, sulle p osir,ioni :i vau zate n emfrh e p er affe1·mare la C'onqnista dellr qn a ttro Cim<> del S. :Michele. per rnfforr.111'e le lin ee cl<~Ll' Altopian o di D ohertl.ò abbarndonate <lngli n n~trhH·i, e per oltrcpassnrc l 'nbit ato di Gorir.i a oecnpanclo l a zon n nel oticn te dc1Ja ('ittà,. A nch e i•ll questa n uova fflse i l compito d.ei hom.bn t'(lieri eon 1i11n a : fin o ::i tbc la fanteria a Yanr.a e im·o11 trn resi:;;tenzl:' . la bombar.da - « Jn :fida 1111ccJhi clelln fa11te!'i n >> come h, eltinu:Hì Gabriele d' Anm111r.io - n on può nbbanc1011a1·e il ca mpo della l otta . E pc1· ciò mwhe 1Pt'l' i ùu111ba 1·<li cri il l>Hlzo i n nanzi doHù essere fatto sup e>1·1m{lo gl'ancli diflko lt ù. <·ombn tt<~n(l o, soffl'<>JH.l o. e ... fo·rs'mH·he. rnoreuclo. « Remp 1·1:1 p i ù o lt1·e » è la p.u·oLI d 'ordine . Coskdu\ quan do nella ~iournla deJ 17 aµ-osto lu h,1 ttnµ;lia va smorza n d osi. !)nasi t-nttc le battcr·i.e di bornl>nrcll:'. c·h e lumno par tecipato a lla lotta di questi aocliei gi orni. si sono p1·oi<>ttate sulle l inee ,wa nr.ate cl.ell e fanterie ed ivi atti v,n neul e a ttencl on o al l oro rapicl o r iordinamento <>d a ] 1·afforr.n m ento del1e llllOY<' p of<ir.ioni. : la C'ornplessn rete ·<lrlle comnn kazio11i è giù, sta In clistesa; il rno,imento febbrile del rifoI'llirnento è in p iena nttivitiì., : sulle nnow lilwe rngg-iunte, fauti, a r1ig'lied e bombar0

-132 -


C0 i'\:';IDJ~i-: ,\Z J0);[ S U LLA

J-\AT'l:'.-\CL'A DJ-,u/ rSONZO

<lieti nl!lnO r imettell(losi in potenza per poter a ffronhue h1 p1·os~inrn prova .

:Ln (? bartag.li a dell'Isonzo costituì pet i boillban1ieri un battesimo glorioso'. Co l l'icor<lo sempre Yho della fulgida tra(li,,;ione a·rntn in Cl'c1lihì, clall' Artiglieria ita.liam1 di rutti i tempi, (' del fati<licn motto « S1e;., ,rPrrn F.D O\T i\Q"C ~;. )) deffAnna mache (cl i cui fecero l'im1pen1 LiYn eHtegodco deHn loro Spech1Iit~) i bombardieri si mostrarono ovunque e sempre animati dà 11n fol'te spirito di sncrHìdo e cln una ln1ldnnza che divcunero poi 1·i<.:onosc-iute ed mnmirat<' p1·erogative <lel Corpo . In {) uesto prinw impiego a massa <1elln nuovn artiglieria cla trincea, i,n c;ni combntterono 320 nfficinli e circa 15.400 gregari (tale ern la forza presente dei bon1bardieri_sune lin ee il mattino del G agosto), le perdite snbìte dal personale (e qui riportatt~) stp_nno a clirnost1·are jl consiclereYole apporto c:hc i bombardieri -clie<lero a'lla vittoria. truppa

ufficiali Gruppi di bomb ardieri

Corno d'Armata

\"T

XI XTIT

VIT

~XII - X - XI - XII VIT. - XXVIII - ;r

xxv

H

lV - VI XIV - V

VIII -

xxxv -TOTALI

morti

I

ferit i

_.,

16S

1:~

67

l<H

(i

10

72

5

14

78

r.2

J14

482

28

10 B

28

I

feriti

9:)

l(i.

-

morti

To t ale generale

67()

Superfluo oglli commento ! A completare l'elo<pwnza delle pre<l ette cifre si ripor-tu la seguent e dimostrazione~ delle nostre bombnrcle scoppiate o eolpite cl.1H11ntc Fa,,;ioue dall'artiglieria nemiea, ripartite per Corpo d'Armata e distinte per calibri :

-

133 -

/)


COri81DillflA ZJ.0Nl .';l: LLA

-

6~

l!Nl".1.'AGLJA Ol'll, L'JSONZO --·

Tipi di bocche da fuoco

Corpo cl'Annnta

I

50 A

I

Totale 58 B

58 A

I

V1

10

12

•>-) .,_

XI

28

27

1(i

xnr vu

--

-

Totali

HS

-

240

I

18

20

-

1

'j

.,...

-IB

J-

G

,14

- ,)

180

Non sarà snperflnu rilevare <·he i maggiori da,J1,ni si ebbero a co11statare nella f ase di ava11zata delle batterie snl le !lluove linee raggiunte dalle fan terie. J)o,·endo pl'oceclere s u terreno scope1'to e lungo itiner ari noti agli austriaci, l'artiglieria della difesa ebbe bu on ginoco sn i Yari st:nglioni (l nrante i nostri graduali spostamenti in ava,n ti, m e,ntre condi½ioni parti colari di terreno e ragioni tecniche non consentiro110 all'artiglieria italiana di neutra1izzare a s 11f'fkienz11 il t iro tli quella ,1\'Yersaria; ciò costituì 1111 n delle 1t1gioni pi-e<:ipue delle perdiTP subite nel persona.l.e e 111 el material e. Il prospet to c.he segue contiene la dimost razione de1le bombe lanch1te -dalle bombarde clei singoli Corpi d 'Arrnarn su tutto il fronte di batta glia. -Corpo d 'Armata

Bombe da. 50 A

I

58 B

I

58 A

I

TOTALI 240

\"I

2.920

-ì.4-10

8.J.24

2.865

18.349

XT

883

7.955

481

J..167

10.486

XITI

-

3.092

66

368

3.526

\'ll

-

1.073

966

600

2.639

3.803

l<i.5ù0

9.637

5.000

:15.000

TùTALl

-1.34 -


CONSIDl~RAZTON T SULLA

6a

BA'l'TA(: LIA DELL'ISONZO

1n11ume1·ernli fm·on o gli episodi di val.or<' n el persoli ille, sepza <listinzione di g1·ad o o di fun1/.ionc : di essi, p erò, per ca use fiwili n intuirsi. soltanto 1.r na parte limitata. ebbe l'onore della pnbb lidtà, <:Ol1S}1cra ta :nel B ollettino ufficiale delle r icompt1 11:-:e ~I Yalor militai·<' coJ la pubbli<:azione dei 11omi dei bombar di~;{ che, 11eJl'ad<~mpime11to del dovere, ebbero la ventura di non manere anonimi in m<'zzo al tumulto cl<> ILa battaglia, cleHa gloria e della morte, ed ebliero <l'altra parte la for t nna di capita-r e sotto superiori, pronti e cliligCJ1ti nel segnal a re gli atti di Yalore. degni di premio tornrinti dai propri i,nferiori. Se la pl'epm·azi one alla battaglia, nel s uo 1-itrno actelera t o e il1tensivo, aveni costi tuito un l avoro g1·avoso. nello s vilt1ppo d elia l otta., Jn << gara a far meglio)) f n la parola d'ordine corsa lungo tutte le po~tazioni occupate <la i bombardieri: il cont0gno di 'I utti gli nfficia Li fn magnific o : ch 1scu110, uella sfe1·a dcJJe p rn pric a ttribu zioni. selJ)pe cointemperare l'ardire ed il sen o clella re~1;ons,1bilitù colla <:ompeten~a tecnica e p 1·ofession ale. Cornnudan ti di R.ap;µ;n ,ppamento e cli G1·uprJo, instancabili n ell'opera di prepnra~doue e di <:oorclinamento òegli sforzi di tutti i <.liJH:11de11ti, scpipero in p o('hj gior11i anuilga rrune tanti elem ent i cli proYenienzc di,er. e, rius<·endo a tostitnire quella macchina 11c1derosa che fr:rntn m ù le <Uf.ese nemiche ed aptì la strada ;dla

·1f

fanteria. I Coma11danl'i di batte1·ia, preotcnpati sovra tutto di tend,~r e il tir o ra1p idarn f' ute cl.istn1ttore <' di ·dare ai loro dipe11cln ti l'esempio incitatore ecl i) <·on fol'to tostante ·della loro Yi(·i11a·11za. l'innuzinro110 fin dall'inizio della battap;Ìia atl ogni 111.isnrn p reta ur.io.na le di copertnn.1, e si espo. ero eon alto sentim<>nto (lel dovere nlle offese cl el fnoc6 nc~mi<·o pe1· osi-ervare il tiro delle proprie bombarde, e rend el'lo n elle i-tH:cessive fasi della battaglia sempre più acle1·ente a))e cs ige~ne della l:'anterin . Eroici furono i capi -pe:7.w. s empre srmeci ti nell' adempimento delle loro fo111/.ioni. pieni d i sfaneio e cli uuiana ca1 itù u cl socc.:on ere µ;li nomini deHa .I.oro s()_nacl 1·a, sanifi.tanclosi ta lvolta. genero amcute per 1ibe1·are dalle macerie i traYolti tl.igli

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CONSIDf~R,\ZJONI S T: LLA

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DA'l 'l'.-\ GL!A 1)1-:1.L'rno;szo

scoppi. o pp1· 11rntraliz:.rnre gli effett i c·,n1:-:,1ti cln bombe intc11clial'i (• <:he 11\iunc·ciaYa,110 di far sa ltare fa postaziOlll' . P1·ocli fn1·nno i ::;erventi 11e]]'esec nzi.011e p1'ati(·11 del tin>: rutti, eon rai·a l'01·za ,d'111lirno e con ammirernle s1pirilo di abuc gazio11<•. seppero affron lare e s11pe1·nre supodrnmen lP lr.1 gic: Ile ~it1rnzioni, <·on l'animo proteso solt,rnto aJl'11d<>mpinwmo del don•rc, unica molJH potente c-he OlJCl'<Ì da nu!1'aYiglioso 1·eag;eule in ognj 1'11 se delI._1 ba ttagJin. Inl'a ti<"a bil i i porla ordini e tutti i bombardieri nddetli al de]ka to senizio delle eomnnkaz:inni. Che tlil·e poi -clr.g-li ufficiali e cld gregai-i PSplorntol'i? Come esp1·illlcre c-011 adegunte ])Hl'ole i:a11slc1·0 loro (·ontcgno. il pr ofondo seutirn euto de l (loyere dal quale furo1Jo srmpre animati, parti<-olannente n eff ot tl gnlYC i n cui usti.vano cl:ii l'icoye1·i per reeal'si acl acceda1·e gli effetti d el fuoco -ùeDe bnmha1·de s11lle difese accesso1·it· utemi<-he? Al llleìmen to ch e ne 1·iceyenrno l'ordine , esi-i us<.:inrno senza esita1.ion c ch1l 1·ipar-o, pi eni di fede e di giO'\'anile bald anza, clisiposti all'olocausto <l elJa loro esnbcrante g iovi1nczza, persuasi clc.lln 11ecessilù che la ]oro missione fosse compinta ml og11i co8to, e rifr~ reu<lo e-on co:,;c-ienziosa esattezza ogni pm·ticolare t he pol(•ssc i,nte1·essarc l'azio11c de11 e bomba r de. Qu anto eroismo ignorato . .. . ma non speso però invn110 ! Ma su tale n rp;ome11 to si rito1·11erà tra pu<:o. Oggi. a distanza di oltre u 11 tren tennio cl,1i fatti sopi-aria sn nti, se i n omi di Oslavia, de] Podgora, clel S. Mithele, di S . ìV(artino del C,uso, <l el Debeli , di Doùe.1·clò e di MonfaleolJe sollo restati per i <:ombattenti di ognti Arma un ricorclo perenue deJJ a lotta e1·oirn e senza sosta <lella l!rancle guerra, gli stes i 11omi, nell'animo d'ogni bombardiere, rie ,·ot·ao10 ansir infinite e ore dra-rnmatiche vissnte accanto alla. prop1·ia born bai·da, compagn a cli fol'Za e di fed e nei momenti più ernozi on,rnti ùdla battaglia. (·Hoi-ia irnpcl'itura vada dunque a tutti i bomlwnli eri ca duti nella grnnd e p1·ovn ! Col sncri:ficio <le11a Jol'o vita essi l11sciaronoai compagni s upel'stiti un'ereclità irupone11te <1i Yil'tù miJi tari ch e ml e n formHre al loro Corpo la be11a tl'mlizioue che non morrà, fino a quando l' amo1·e per la P11 t1·ia e .l' onol'e miJitnre restcrnm1 0 11n sac1·0 p ntr imonio a nche 1wr le future geuerazioni. -

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e

.l, ig. 3\).

Dolina trn Cas tel nuovo e :\'lan:ottin i (10 agosto 191G).


CON.SIDF.RAZIONI SC I,LA

6•

BA-l'l'AGLTA DELr/JSOì'-ZO

Sulla reale effic;rnia <lell'azio!J1.e svolta, · dalle bombarde in tutta la battaglia di Gorizia si occuparono ufficiali austriaci, sia immediatamente dopo gli avvenimenti, e sia a guerra :finita, iin moltissime pnbblicazioni. In sosta117,a, alla. battaglia di Gor-izia, la cc magistrale opeta cli assetto a difesa>~, -tanto decantata da.I magg. Flubner, non resistette alla, prova clel fnoco delle bombarde italiane. La quasi totnlità delle caverne, le poderose masse coprenti, e tnUa la teoria di materiali -da costruzione itupiegati in coperture blindate ed in altri apprestamenti difensivi.. . tutto fu raso al suolo : i sacchetti di Jerra e le assi, crollando, seppellirono migliaia di difensori e misero inna111zi tempo allo sco1perto le trnppe che avrebbero dovuto rincalzare i reparti di prima linea, già cosi maltrattati e inebetiti dal fuoco delle bombarde. In nn referto di alcuni ufficiali anstriaci catturati nella 7• battaglia del1'Isonzo si legge: · Purono giomate tristissime, di scoramento, per la Isonzo Armée qttelle dell'agosto 1916 ! La clifesa fu infranta, più che dal cannone, dalle bombe delle bombarde che schiacciarono parapetti, blindamenti e tutto quanto fino allora era stato l'itenuto inclistrnt tibile. La d ura prova fatta suggeri ai nostri Comandi l'nboliiione dei lavori mastodontici, tanto vantati nei Campo trincerato cli Gorizia; e si fece ricorso ad organizzazioni meglio rispondenti al terreno ecl alle armi che adoperavano gli italiarii.

R dieci amtl dopo la hattaglia, il colonn. von Pohl, già Capo cli S .M. de.lln Divisione 58" che difendeva Gorizia, narrando « eome Gorizia andò perduta >> nella R!eìollipost .del G agosto 1926, scriveva : L'attacco degli irnlianj il 6 agosto giunse inaspettato. Alle 7 di mattina l'a.r tiglieÌ'ia italiana cominciò con· un tiro violento di prepa1·azione sulla riva clell'Tsonio e suUè. · sedi dei Comand.i, Alle ore 16, dopo nove ore di bombardamento la fauteria - iniziò l'attacco. Il tiro . delle a r tiglierie e quello delle bombarde di grosso calibro, che allora rappresentarono nna novità, avevano avuto effetti potenti : non soltanto le trincee ecl i reticolati, ma anc!J.e le caverne in vista ernuo stare distrntte, specialmente sul Sabotino, pilastro della nostra posizione.

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COì'>STDEnAZIONl SULT,A

6"

UAl".rAGI, IA DEI,L' I SONZO

Tra gJi nflki.nli cattun1ti sul fronte di Oppa<:c.:hiasella-qnota 208 si trova.v ano tT'e osservatori. d'artiglieria apvartenenti rispettb·amente al 20° Reggimento obici <·mnpnli, acl nna batterifl del VI .cl'a fol't<~z~m e al 9° Reggimento pesante (Groppo Pocldany) . L'nfficiale del Gruppo pT'edetto si trovava al noto osservatorio di quota 208 nord ed il sno Gruppo eJ·n fo1·mato da 2 battel'ie : nna. da SO mm. e l'altra da 150 mm. InteT'T'ogati, qu~~F.!,ti uflìc•iah ham10 onanimemellte affermato che. per quanto il tiro delle ai-tip;lierie ih1liane fosse buono, i ris ultati C'On esso conseguiti nel terreno carsico, S[>ecialmente coi cannoni, r isnJtavano inferiori· a quanto si sarebbe potuto ritenere. perchè le trincee cavate illl roccia, con parapetti poco visibili e bassi, sono bersc1gJi troppo difficili da colpire; mentre poi d'altrn parte le trnppe in 1·ise1'va nelle -doline e addossate <:ontro le pareti. alte taYolta una diecina di metri, sono pressocbè imulnera bili. Perdite invece ingenti furono ca usate cl'al tiro delle bom· ha t·de, le qnali, per il loro tiro cm·vo , e:11 tr}lil1 o clappertu tto e col~ pi aC"ono bersagli rite1111ti assolutamente al sicur o da qualsiasi o:lles,a,. Uno degli in tenogati aggi nngeva che LI 9 di agosto, durante le fluttuazioni de))a 6a battaglia dell'Isonzo, e1·a caclnta nelle loto mani ima ree.ente Istrnzione italiana sulla Ol'ganizr,azione delle bombarde, Istrur,i011e ehe e1·a stata studiata e meditata <lagJi austriaci, e che ayeva aiper to loro gli occhi sull 'importnnza straordinaria che questn n nova A l'ma ha assunto presso )'Esercito italiano. Lo stesso ufficiale nemico dichiarava che il Comando au. striaco, pur essenclo impressionato dagli effetti terrificanti di questo mezzo cli offesa, e pur avendo compreso che era necessario impieg::irlo largamente nelle guerre cli posizione, er a ben lÙ111gi dal credere che rnell' Rsercito italiano, ultimo arriva to nel gràn,d'e conflitto, l 'organi1,zazio11e ùci reparti bombardieri avesse raggiunta ta nta perfezione! Da 11 11 altro notizial'io del 20 agosto 1916 si desumono altri gi udizi austriaci non meno imp01·ta11ti snUe bomb:ucle. Du rante la 6· battaglia cle)]'lsonzo le perdite austriache subite dai re-

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F ig. ,10. - Una dolina t r a Castelnuovo e i\:farcottini conquistata il 10 agosto 19l(i.


C01'S10ERAZI0::>; T 1'llLLA

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IH'.l' TAnL' .\ DELL'ISO.N7,0

parti del ' 24:° e del 41'' Reggimcuti t1i fanteria sul Xad .Logem furo1110 gravissime. Un maggiore ,d el 24\ fatto prigioniero, parlando con un capitano cl.ello stesso Reggimento nella camera di riunione {1el baraceamento ufficiali al Campo di Bag11aria, esprimeva il suo profondo d'olore per aver v<~duto dissolversi come la neYe al sole i bei ba,t taglioui del 24° falc ia ti dal fuoeo spaventevole delle. bombarde italiane; ma soggiungeva, ·nonostante tutto, la 1posizione si sarebbe potuta rnantenel'e se il 41° Reggimento fosse stato più saldo e tenace nella difesa . Sono le bombarde, eselarnn,v a il predetto maggiore, che lwl)lno rovinato 1u nostra linea, quelle mal<~tte bombarde che producono le più grandi rovine, che ,demoralizzano la, truppa, che spez,millo i nervi più saldi: che inebetiscono e fanno impazzire. Ohe arma terribile! Noi in (lll<~sto eampo ci siamo lasciati preeede1·e dagli italiani e non so se riusciremo a raggiungel'li tanto presto >). Un gruppo di prigionieri, terrorizzati .f~ ·d emoralizzali dal fuoco delle bombarde, affermavano che l' azione delle bombe delle bombarde è di grnn lunga più efficaee d i quella dell'artiglier-ia : i proietti cl'artiglieri~ non rovinano normalmente che le trincee, me,ntre invece le bombe che cascano dal cielo, e arrivano dove non possono arrivare i proietti d'artiglieria, a differenza delle granate e degli shrapnels (che talvolta non scoppiano) esplodono tutte quante e non sono preannunciate dal sibilo dei p1·oiet ti in arrivo, per modo che gli nomini non fanno in t c~mpo a mettersi al riparo. Un 11:fficiale, ca<1nto prigioniero 11ell'o:ffensivn di agosto 1916 raccontò che molti snoi sol<lati (del 41° fanteria), deptessi dall'effetto terrificante del bombardamento, 1101n obbedfrano più agli ordini degli ufficiaJi; e qualche reparto fece chiaramente inten{lere agli ufficfali ed ai grndnati <:he essi no,n volevano sacrificarsi senza scopo, e che dal momento che la linea era stata sfondata non c'era altro da fare che arrendersi. 1~' del resto interessaillte riportan~ anche ciò che il Comando della, Brigata granatieri cli Sardegna riferiva al Comando della 23" Divisione di fanteria circa Fazione dei bombardieri, con suo foglio del 15 ngosto 1.916, n. 1.lW. Nel periodo in cui la Brigata granatieri cli Sardegna è stata impegnata sul S. :VIichele ririma, e poi successivamente sino alle alture orientali del Val·

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EPISODI DI VALORrn INl)lVIDCALEJ

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COLL!ilT'l'IVO

Ione, si è potuto chiaramente constatare l'effetto prontamente distruttivo delle bombarde, sia delle batterie da 58 come cli quelle da 210 mm. L'ostacolo che si è sempre frapposto t ra noi ecl i nostri nemici, l'impossibilità di scendere ad una guerra colllbattnta in campo aperto, che meglio potrebbe far valere le spiccate qualità aggressive del soldato italia no, era rappresentato dal reticolato. Dacchè sono swte adottate ed usa.te nella guerra di t rincea le bombar<k, è risultato e vidente che' nessun altro mezzo più di quello in questione, produce effetti .morali e de<:isamente disastrosi sulle truppe nemiche; come nessun altro mezzo produce effetti materitìli j)iù poderosi, schiantando e Slllinuzzando i reticolati, anche se profondissimi ed ingegnosamente eretti. La portata massima cli tiro efficace delle bombarde di grosso calibro è tale cla poter esso sostenere e seguir<~ per qualche tratto anche l'avanzata delle fanterie. Non voler riconoscel'e che l a liberazione chtlla torlllentosa guerra cli trincea è stata in parte fomita, e lo può essere del tutto, dall'impiego delle bombarde, sarebbe come non voler vedere ciò che è evidentissilllo. Ritengo mio imprescindibile dovere se.gnalnre il concorso efficacissimo cli questa nuova Anna e cli queste n uove armi che se sapientemente. usate e ra. zionalmente impiegate, potranno ancora rendere servizi proficui qua nto quelli già resi. 11:Ca perchè ciò sia, occorre sl cliimo me¼zi adeguati allo seopo ; che si diauo alle Unità bombardieri uomini e mez¼i in numero suflicieute per trasportal'e e pia¼zare le bombarde. Si deve ottenere garanzia di trasporto ;facile e cli rapido impiego. Occorre pl'ovveclere che il munizionnlllento sia nbbonclante e che l'avvicinamento dei pesanti proietti alle bocche cla fuoco i;ia eseguito in modo Ol'ganico a cui:a dei bomba rdieri slessi.. La Brigata granatieri cli Sarùcgna ha votuto avere il concorso delle bat. terie di bombarde per soli due giorni· e ne dea vò profitto <~ vantaggio apprezzabilissimi pei risultati conseguiti. Fu appunto in (}nesto breve periodo più ancora che in quello precedente del S·. Michele, che il sottoscritto ebbe a notn re i pregi ed i <1ifetti delle homharcle. Egli ritiene per fermo che se gli inconvenienti segnalati (che sono cli natura organica e non tecnica) saranno rapiclamente presi in considernzione ecl eliminati, si sarà aclcÙvenuti alla soJuzi.one vi ttol'iosa del problema cli distruggere le clifese nemiche ecl in special modo i reticolati. - n Conw.-1ula.nte la Brig<ita. : P n;N;:,qELLA.

Lumeggiare taluni episodi vissuti dai bombardieri durante la battaglia de11'agosto mm, considerati collcttivHmente .come nell'azione dei singoli, è certamente argomento avvirncente e sug-

gestivo; cl'altI'onde, data l'indole di questo lavoro, la mancata tratta,zio1ne cli ciò che fu la cc vita 11rtistica )) - diciamo così --

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:81:'lSODI DI VALORE ! NOIVIDL\LID 0 COI.LE'TTIVO

la forma cli attività, professionale clel1a nuova artiglieria da trin cèa prim a e durante l a battaglia, sar ebbe u11 fatto inconcepibi1e. Perciò, n ell'intento cli g<.>neralizzare iJ comportamento dei bùmbarclieri ,dì.n'ante tutta 1a guerra, si comincier à a fa r r ie.:hiamo agli avvenimenti svoltisi clnranf.e la 6" battaglia dell'Isonzo; avveinimenti., d'altronde. comuni a quasi tutti i tratti di fronte sui quali operarono le bombarde. Sarà una serie di quadretti drammatiei, spesso tragici 1 che sfilerà davanti agli occhi della mente del lettore: quadretti soffusi sempre di lma_ luce d1 gloria immortale i111 eni gli attori figureranno talvolta inquadrati nelle loro gerarehie: tnl 'a Jtra saranno i sin goli che nel suggestivo ed' infuocato ambiente della battaglia operano atti assai sn,p eriori al semplice adempimento del dovere co,n la abittrnle loro disciplina e snbor dinazione. Co1mmque l 'insieme è la storia autentica del nuovo Corpo, ehia-mato ad esordire a massa nella grande hattaglia che port ò alla conquista cli Gorizia e del S . Michele. E noi , mentre con eommossa perplessità ci accingiamo a riYi vere con lo spirito le ansie, i drammi ed i sacri:fiei di a]]ora, per 1111 senso di {lovcrosa obbiettività, credialll o opportuno premettere che le p oche cita.r,ioni che s<~guono so:no state r ile,·ate, senza pregiudizi di personalità da mettere i111 evidenza, dai diversi Bollettini nfficiali di ricompense al valor militare, nelle eui pagine i lettori potranno t rovare nomi e motivazioni delle r icompense concesse ai bombardieri: i HolJettfoi stessi ,potranno quindi suffragare i si111tetici a vvenirnenti che snrnnno qni di seguito riportati.

Ogni Arma combattente, ipartiC'olarmente nel combattimento, ha esigenze e forme app1·opriate da. applical'e e da oss,e rvare nella, bntta-glia; esigenze e forme d1e sono intonate ai rapidi e mutevoli avve,n iirn~nti della lotta, e d1e per ciò si appalesano còn tinte or più or meno ,c lrammatiche, ma sempre ,d ense di contenuto spirituale . Durante In battaglia nn imperativo categorico al eggia vibrainte sulle linee di tutti i combattenti: una sola parola d'ordine aecomnna sforzi. :fisici. e mentali per tra durre in r el)ltà, una _ , 143 -


ElPJSODI DI V,\l.ORE IKDIVJDUAL8 E COLL.FffTIVO

meta che ò raspira1-ione romLrne: la vittoria! « Tutti per uno e nno per tutti )l è la pa rola cl 'orcline superio1'e, nlla quale va sacrifì.cata ogni ip reocc upazione cl.i possibili per(l ire. A. eiò si perviern~ cou un forte spirito -di Cotpo, con, un ben ra,dicato canwratismo d'Armi, d'onde trne vita e forza la cooperazione, che è c-onrn11n11za cli sforzi e cli voleri tesi unica mente alla renlizznzione tlaJl'imperativo del Capo supremo. Quindi og11i A rrna combattente cl'eve sforzarsi éli eompiere fi no alt'estremo i.l proprio mandato. c·he e~ ·1a paroln d'ordine per tutti. · Per il Corpo dei bornharclieri, nato solrauto ,çl'a sette mesi, la parola {l'ordine formufata eome un (( Credo élelJa Sipeeialità >} nell'atto della sna costih17.ione. era stata ptecisa e concisa : aiutare la fanteria a superare la Zona della morte, e facilitarle comunque la vittoria! Quesra, dunque, e nessun'altra, fu la parola d'ordine· nlla qnn le: eorrisposero degmamente , ovunque e sempre, t utti i bornbai'die1:L ed i fatti che segnono stunno a dimostra.r )o . R inizh1rno il nostro nssnnto sofformanélnèi irmnnzi t utto in devoto raccoglimento i:t i pi< di clelle Cime cl.el S . Miehele, calv(lrio delle fanterie italiane daffi11b,io delln nostra entrata in guerra1.. I bomlia rclie1'i che com.batterono in qnesrn zoua appartein evaal Raggruppr-nnento del colo.1111. Giampietro, comandnnte valo-roso, intelligente ed entusiasta del Corpo, nel cpiale era entrato volontari.anwnte fì.in dai primi mesi della sua c;osti.tnzione . La medaglia ,d·'nrgrnto al nilor militnre a l ni coucessa a battaglia ultimata, oHre a l'HIJ'Pl'esentare nn adeguato riconoscimento dell'opera, cornpinta {inl Capo, pdmn e dnn:mte le varie fasi della. lotta, volle E.'ssel'e anche un JW( 1Di.o d'onore ai suoi bombardieri che ne avevano raccolta ('\ renlizznta la parola cli f ede JJella vittoria. Siamo frfJttnnto a poehi passi dnlln Conea Camnr,zini: t utto <~ rimboschito e tappezzato di Yerde; tnttaria esiste an cora qualche rudero che illumina e fa 1JYivere q1wkhe dcorclo tragico . Siamo sul terreno di sehieramento clelfo batterie di. bombard'e del II Gruppo. Ohi ha eornhattnto in <piesto Rettote ricord<~rà come, dopo la lotta asprrrirn.a dei giorni. ,precc~clt'llti. il mattino del 0

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E)['JSODI 01 VALORI-: IKDffIDUALE 0 COU.ETTIYO

9 agosto le nostre yalorose fant erie stessero per a,;,ventarsi defi.11iti vamente contro le linee for tem ente frantnmate clclhl difesa, lll('ntre l'artiglieria austriaca continuava a t'empe ta re di colpi lP. post.Hzioni occu1pate dalle bombarde. All'imp1·ovviso un proietto nemico di me<lio calibro cade snlla, Sezione clelJa 4G'' batteria. comn1Hlata clnl sottotem. Ma11cci, e colpisC'e in pieno una bom-

Fig. 41. - Colono. Emilio Giampietro.

barda caricn, già pronta a f..tr fuoco. Avvenuto lo scoppio prematuro delh1 bomba, e quindi del tubo -d i limci.o dell'arma, l'intei-a p ostazi one è sconvolta, e molti. uomini della squadra dei serve111ti, usti011ati e fel'iti, vengono travolti dalle nu.1ce1'ie, ment1'e un incendio si propaga 1·apid11mentc e mi1naccia di e~tendersi Hlla riservetta cl.elle nu11iizioni. Il capo-pezzo, sergente Rcar·dilii, fel'ito piuttosto gravemente, consenando intatta là coscienza del proprio rl'overe, anzichè pensare a. s<~, si prodiga a soeco1Tr.1·e i , uoi nomi ni. fùrn.:hè cade esausto. Il capor ale BriJli frattanto si buttn coraggiosamente fr n le fiamme per isolarle, e col bombardie1·e ,Taehino, 1porta-feriti, si moltiplica in mille modi per sH,lvare alcuni. feriti.. Ma l ' inc·encl.io investe una bomba l'imnsta nei p1·essi della piazzuola e la fa scoppiare, straziando il corpo del J achino, e ustiona ndo e ferendo anche più gravemente il Bl'illi. Il sottonen. 1Iauccj, già ferito egli pm e. dirige le operazioni cli. spegnimento e cli soccorso dei feriti : ma, preocc: n10

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EPISOD I DI VALOitP. I ND IV lDU ALf,; 0 COLLE'f TIVO

i:i:=1rnlosi di rimett ere in effic:ienzn la Rezione, forma una squ·acha ridotta e oi-di11a la ti presa del fn o<:o c·oll' nltn1 bomba1·da che ePa r ima sta ilrcol ume. gsempio sublime cli nlto sentimeuto ùcl cloYer c !

Dal R. l\fichelc sping-hnnoci sul Costone Yioln . DaYanti agli occhi della nw nte si presenta nna visione prodigiosa : vediamo a ncor a il map;g. Boncletti, Comanda nte clel YI Gi-uppo, seguire

Fig. ,12.

'l'enente Urnbe1-to Di :mnlello.

le oncla tc dei fant i della Briga ta Bresdn , e portarsi inna nzi 1·.: pidame11te in cer ca di nnoYe iposi r.ioni per le sne batrel"ie hombarcle di pict:olo c- ali bt·o, Hlle quali rratta 11lo soUeci ta le nec:l.'ssarie ope1'azioni J)el" aff1·etta,11ne il lwlzo avnnti. ::\Jn i s noi ('o.rnan tlant i cli batteria. pm fra 1 'ernozicme <lt'gli ereJlti che prPcipitnn o, hanno g;iù iu tuilo il vo lere de] loro Capo prima nnc<11·n tli l"i<:eYerne r ordine: il ten. D i Miniello. Comanclantf clel.lll 114" batte1·i;r, nl nne d i prPcecl eJ·<~ altmie sne bornbarcl1' Lle:-;tillrni<' n seguire la famc•1·in, è già. mwi to con la prima onclata d ' ,11 taeco ... per compi e re 1ina sommnria ricognir.ione deJh1 nuoYa po-

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H6-


EP I SOnt DI \',\ LORF: INDIYmC'AU} E COI.I,EJT'fl\"0

!': izio11e . ?Ifa. nell'a tro ardito di ('On tln ne a termine la

S LUl

mis -

F-ione , cuc1e c: olpito n JlWl't P eia 0110 shrnJJ 11 el nemi<.:o. An<:he ulle posizioni clclfa 1," b11(terfa si stanno facell(Jo i prepnl'atiYi per- il balzo iunanzi. ecl iJ C'ornan cfon te, cnpit . Poli.dori. clopo aYer <la to le <lirettiYe ~l :,;:otto<:oman clantc . r nccoglie nlcu ni homhnl'cli e1i. li in<JrnHlru <:oJ sot t on cn . S olinas, e, dopo hreYi par o1<> di in cifamento, H guidn ani mosamente verso l' al-

Fig. 43. - Capit . Ogo De Carolis.

tura che il1 te01de poi fnr o(·(·L1p:ne aUe sue bombarde; ma dopo pochi p assi è i m ·estilo cla nnu poderosa. m icicliale r affica di proietti nemiei; sebbene mor t aJ.m ente colpito: continna ad incitare i s uoi nomini fin o a che esala l' ultimo l'espho, e con lui cadono g1orio8ameute n nchc il Solin as e molli gregari . ·Meno sfort1rnato dei eollegh:i è il c·npit. tli caYaJleria D e Cal'olis, Cornnuda11te cl.ella 1!)" batteria; il quale egn e egli p ure l a prima 011<.1ata di fout:i per scegliere 11na ,p oshdoue ava,m;ata; viene fer ilo 1 mn ciò rnalg1·ado non si arrende alle p1·<>ssi oni di coloro che lo attorniano e lo vou ebbm·o alJ ontnn are ; e può cosi compiere bl'illa n tcmenle il suo man cl a to 1·ima11endo fermo ed impa ssibile a l pr opl'io posto . -

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.. EPISODI DI VALORI~ IND IVlDU ALPJ lll COLUJTTIVO

Questo valol'oso nffic:irde, proveniente d11ll' A1·ma di cava 1, leria, a, somiglianz11 di tanti altri snoi colleghi tn1sferiti durnnte lil grande guc-na 1.!11.5-18 nel ('orpo dei born bal'<.lieri, portò la s ua nota prettamente personale di cnvaliere invitto, tli a.ndac·e comandante al quale i suoi dipendesuti si sentivnno legati, oltre che da rapporti cliseiplinari, da un senso di particolare a ttaccamento a chi, infl.cs ibile e severo con se stesso, sa1peva poi essere liuono cogli altri, sc·ernlcndo fino agli nmili eome una benedizione. Guaeclanclo sulla 11ostra sinistl'~ì sc:orgiamo Bosc·hiui. Altr·i ricordi ed altri a1'ti di er oismo . Il mnttino del 7 agosto, mentre repa1·ti de)]a nostrH fanteria p1·essati da m1 c·ontrnttacco nemieo sono obbligati a ripiegare cla una l1·ince11 da poco occupata, il sottoten. ·M arra, elle con mia Sezione della 13" batteria el'ù ril1scito a p ortarsi innanzi snperando tatiehe e •p ericoli, è in prociillto dì perdere le sue bornbar·cl e. Egli. c:on la vision e netta cli ciò che può e tleve fare, rµccoglie rapidamente un gruppo di serventi armati di fn eili; e mentre con essi trattiene il nemico che rn·anza pl'emcinclo, ordina frattanto a due cau_)orali di. smont ai·e i tubi di lancio ·delle sue due bombarde per portarli indietro : l a manovra è riusdta in pieno; il Mnrra l'ipiega coi suoi borubn1·clieri su una trincea reti-ostan te, portando seco uomini e tubi di lancio. Ma nella tessa mattinata e nello stesso Settore avviene nn tiltro episodio non meno significativo. Un reparto della nostra fanteria deve attac·c,ue B oschini Alt o. Il so ttoten . Pappalnrclo, clelln 12" lrnttcria, ricevuto V01·cline di preparare l',1ttaec:o col f uoco delle sue bombaede, si. 1J)Ol'ta allo scopei-to i e, inhinto il fuoco, batte le difese rnemiche <li. Boscltini. l\[a l 'artiglieria au striaca, prende a <·ontroba ttere le qnatteo bombarde del Pappalardo, che pur sotto i colpi nemici, con l 'esempio e con la pnruln incitntrice, tiene fermi al fnoeo i i:>UOi bomb111·dicri che riescono così in pieno ad appoggi.a1·e efficaeemenie l 'nvanr.ata della fal 1teria; fì.n cl~~ lo stesso Pappalardo e ,·ari suoi dipendenti cadono colpiti a morte a ttorno alle loro bombr.rncle ! Nella fase preparatoria della battaglia, sul fronte del V I Corpo il nrnttino clel 6 agosto le postnzioJ1i della 40a ùatteri a sono fatte seg-110 a violento tiro cleJl 'a rtigli<~ria nemica: un colpo ,cli medio calihl'o prend e in ,pieno ]a postnzione di una bom barela -148 -


Fl1:'ISOD1 DI V,\L()Rlè IND1VIDU,\LID E COLLETTIVO

da 58 B e l' interra, ferendo aJe1rni serventi e seoHvolgell(lo .la piazznoln. Il sottoten. Durazza110, Comandante la Sezione, dopo aYer disposto per lo sgombro dei fe riti, ristabiliste l'ordine fra. i snoi uomini , e ripreinde così ben presto H fno to colle altre tre bombarde. A poca distanza combatte la Bti'' batteria bombarde, (·omandata dal ten. Laviosa . QlH~sto valoroso nfficia1e, ferito e grondante sangue, si fa medicare .somma1·iapiente al più prossimo posto cli meclieazione> riror11a11do quindi subito a ripre·n dere· il comaindo delle sue bombarde fra l'rnnmirazione commossa dei suoi dipendenti. SnUe posizioni del Lcnzuo1o Bhrneo il mattino del G ngosto la 100" Batteria ha le eornnnicazioni telefonithe interrotte fra la linea· dei pezzi e l'osservatorio de1 Comanélaute; inoltre, l'osservatorio stesso è to1pito in pi.eno e sconvolto. :i\ientre il Comamdante, te,n. Bonavolta, si sposta e proYvede a far ristabilire il collegamento coi pezzi, il Sottocomandante, sottoten. Cerva, senza esitazione, si ,porta aJlo scoperto ed assume il comando dell'intera lin ea delle bomba r de per coordinarne e -dirigenne il tiro, mentre funziona da orga110 di col.legamento fra l'osservatorio e hatterin il caporal maggiore Dal Monte, facendo la spola attraverso un terreno scoperto e fortemente battuto . Di fronte a11e posizioui del Podgora , già, state battute -d alla ~YP batteria bombarde, il mattino clell'8 agosto vengono rilevati nuovi reticolati collocati c!al nemico d1ll'ante fa notte. Per ottenere rnpidi risultati anche sn quem, iJ sottoten . Bolognini norn esita a portare a11o scoperto due a1·mi de]]n propria Sezione, riuscendo a rea1izzam1e la distruzione . La fanteria muove quindi per ]'attacco: il Bolognini, trasdnato dall'entusinsmo, si unisce ai fanti per correre all 'assalto; mH cnde colpito a morte appeina raggiunta ]a linea nemi<:a . . E si potrebbe continna1·e aneora con una lunga, a naloga elencazione, , che rischierehhe -d i diventare forse monotonu per i lettori, ma viceversa a 1tarnente edncat.iva per tutti e per ognuno. Rievochiamo ora qualche episodio verifica tosi nell'a.vanz11.ta. 'l'utti i bombardieri sa,pevano che il loro compito durante la battaglia non doveva limitarsi alla sola apertura dei varchi nei reticolati. nemi.d : il cameratismo d'Armi imponeva ad essi an -

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ElP l SOO I Dl V,\LOUI': INOIVI OL'ALE E COLLET'flVO

<·li<' una pe rseveranza negli s forzi e nei sacrifi ci. Ui:;dt e le ondate di fa,r1ti, si cloYeva marciHre alle 101: 0 spa ll e• pe1· i,oslenerle ; talYOlta nece sitan:1 lJn h a r e unitamente al (a nte e p i-oce d er c con lui gomito a gomito : tal'n ltl'a bisogm,vn acl diritmra preC'cclerlo co l ma teriale in spa l'la pel' prPpm·u1·e il rn10Yo balzo s 11l « tencuo -della morte». A qnest o er a stat o ed uca to il bomllHrdie r c : e fn per effetto di q u e ~t a prevarazionc s piritunle addC'strati...-a r::he nel pomeriggi.o del f, ::igosto, qnu nclo le ondate di l'a11ti eon1i ncinr <rno a <lil~g a r e d a J Ba boti n o al V ippac·C' o, <' clnlle 1wndid o<:ei <len ta li d ell ' Altop ia n o Ca rsic·o w 1·so le ...-ctt<~ <·011 t ese del R . .\fiC'hcle, di R. i\fartillo, cli T>oberdò e del n ebeli. t utte le bntte1·ie Jeg·gere non esi taro n o a ,portarsi imuinzi. s<>11za che 11 110 s o lo dei nol-ltri bomba rdi P1·i climo trasse comunque i1wert<•z;i;11 clo n irn ai sic mi. p e ritoli da affronta i'(~. Essi s i p r eo('(:nparono soltan to cli nrnntener e sPm.prr la loro n1.ion p nclcrente alle n ecessitù cl<'l li1 fa11 teria. per spia narle la s t rada e pe1· continuarle l' a ppog-;.i:io mrntre la nostra linea cli bnttagli,1 an(larn sempr<' più a<l<los-SH n dosi a qu ell a a ustrian1. 'Cn cenno su lk gesta c:mnpi nre d a lle halter ie Lom barde ,le] X Gruppo clal G al J6 aµ; o~ lo riassume la st<n-ia cli 111.tta la ~pccialità <lnrirnte la battaglia. Gli epis odi 11nrneros i <li ya] ore e cli s;pirito d i s acrifi cio :fiori ti chnaJlte il gn1d nale. ma gn1 ,·oso t.r asferime n t o di qnclle l'inqne el'Oif'he ba tterie. <11111~ regione {l e] Sabotino fin snJI11 linea .Raleat11,e1-R . Ca terina-(~1·,1:i;igna , <.: osti.tuiSC'O'llO nn a delle p ngin e più Jurnb,os e ci el C'orpo elci bomliindieri. e la m othazi o n<' - tl !'] tutto au!':tna. m a sm;t;:in zialmeut e se1:i.a, efficnee e pen .nasiv,1 - <:he accompagma la m edaglia èl ' argen t o al YHl or militare c011<·essa Hl magg-. C astellani.. Comanda nte di Gruppo, l'èl('<·hiude d a sola q uanto può ba !'-l·,1re pc,1· compre n dere l ' opera to di c1ue1Je battel'ie . Dfre ·111 m otin1zione p e r i.l mog-g. Cas te llani: « Comandn nte d i 1m Gruppo di bom b:H de, s upera ndo grn ,·i <lifficol tà, con intnlligeute (' pron ta 1tzione cli ('omanclo riu sci in ogni COHl:lngen,-;a a <l:11:e etlicace contrihulo nl f elice es iro clellc 011el'allioni » . ()I. Sa botino, S . Cate rina, 6-1 G :igosto 191G).

La mednp)ia cl ' arg-en to a l n d or militm·e coucessa al s otto tene nte Fnrin:1 tci. della B:i" bn tte1fa. fn a c1egn a t o pre mio al -

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EPISODI D I VALORE lKDlVIDU ALE 19 COLLE'ITIVO

valore del]'uffidale; il quale, ric(wuto l'ordine di nprire il fuoco con la Sezione cli. test a che marciava pre<:edeudo Je altre, si portava animosamente in posizi011e con due armi sotto le raffiche della fucileria nemica.; e, iniziando prontamente U primo lancio ai. bombe quasi a brueiapelo dafl ' avversari.o, rendeva tempestivo e marcatamente efficace il suo intervento nell'azione. Colpito , poi da 1paUa. nemita cadeva valorosamente snl rampo nei pressi di Snlcano nella giornata del 14 agosto. Dove per condizioni di si.tnazione e di terreno non era stato possibile spinge1:·e sufilcielltemente avanti. le batterie di bombarde - particolal'mente quelle di grosso ealibro - , non mancarono atti meravig1iosi pet ardire e per sprezzo del pericolo: i.n proposito ò doveroso inna nzi tutto riportare l'episodio veraniente singolf:tr(~ {li cui. fo attore principale il ten. Znc<:arello, della 112" batteria. Uscite )e ondate di fanti contro le alture del Podgol'a, il mattino cleJFS ngosto, le bombarde della 112" batteri.a prima aJlungarono il tiro, ma prest o dovettero cessarlo per non eolpire le nostre fanter.i.e. Insofferente ,d ell'attesa nella forzata inerzia, il ten. Zncearello raccoglie una quindicina di bombardi.eri, fa loro i rn braceiare il fncile, <.' con spre½zo cl.el pericolo e eon rara 1 )erizia li guida e riesce a sorprendere un distaccament o nemico che occupa le trincee del Podgora. L'aggressione aYviene con nnà violenza. inanclita; gli attaccanti si riversano con tale impeto nella trincea avversaria così c1a an nkhilire ogni capaeitt1 di resiste1n za ... ; ed al Zuec:Me Jlo riesce possibile cli cattu.rare 9 uffieia li, 300 nomini di trnppa e 3 carni10ui ! ! ! · Nel Settote ,della 12" Divisione, nella stessa gioruata dell'S, anche presso la 72." lJatteria, vien.e orgnnizzato un nncleo di horn ba.r"clieri, ai qnali, attraversancl.o la zona battuta dalla uostrn artiglieria; ò affidato iJ eompito pericoloso <li raggiunger(~ nna trincea austria(·a e sorprendervi il difensore. Coma1nda iJ nucleo il sottoten. B.tavi, e fra i. pattngliatori trovasi il caporale Montnna rini, giù. ·d istintosi in altre op(~razioni risehiose ed audaci. All'ora fissata la pMtnglia esce dalla postazione cl.elle bombarde : e avviandosi rapidamente ve1.·so 1n linea nemi ~a (doYe i ·d ifensori si sono rifngiati in una t:nerna) si imbatte im alcuni cannoni abbandonati cl.agli anstriaci. 11 BraYi. 11e fa tiYol-

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EPISODI DI VALORE lNDtVID-CAT.,E E COLLETTIVO -·- .·

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gere le bocche verso la caverna e intima quindi fa, resa agli avven~ari che h occupano, riuscendo così a catturarli tutti, com presi i 3 0a.nno01i. Attorno ai ruderi di Oppacchiasella, dal 0 al 12 agosto · si sono trasferite la 16" e la 17" batteria del XIV Gru,ppo, eh<~ già hanno gareggiato in valore ed ardire nei giorni precedenti. Nei giorni 12 e 13 una Sezione per batteria apre il fuoco contro Je nuove linee nemiche : il mattino del 15, dopo tredici giorni di int ense azioni cli fu oco e di faticosissime marcie -cli spostamento, un colpo nernieo cade sul posto di Comando de1Ja 16" batteria e fel'isce gravemente il capit. Almansi, il sottoten. Franchi e il sergente Moriafò. Anche la, 17a. batteria, che si. è trasferita uel Vallone, perde il sottotcn. Garbato, e 4 gregari colpiti a mol'te, mentre il sottoten . Mulè e alcuni bom barclieri rimangono feriti . Nella stessa giornata, mentre una seconda Sezioo1e cl.ella 17" batteria st a, eseguendo lavori di postazioni presso il cimitero di Oppncchiasella, rimane ferito il sottoten, Tamburelli . R per chiudere {:on gli episodi collettivi, non sarà superfluo ricordare in che modo sia avvenuta la conquista -di quota 121 nel Sett ore della.14" Divisione. llil questo Settore il mattino clel 6 agosto le bombarde hanno aperto s11ffi.cienti varchi 1per consentire alla fanteria di a,vanzare alla conquista cli quota 8f>. Attacchi e contrattacchi si alternano nella giornata e si protraggono fin verso le l'7 se1nza mutare la situazione clel mattino. Nella giornata del 7 su tutto il fronte del VII Corpo cl' A.rmata viene svolta violenta azione cli fuoco da parte della sola artiglieria, e nella giornata dell'S vengono compi ute ar.éJite operazioni <li pattuglie. Il mattino del 10 ·agosto l'az~one offensiva viene ripresa su tutto il fronte di questo Oorpò cl' Armata e· l' attacco deve tendere alla COJnquista -d i quota 121. La difesa resiste tenacemente e manda a vuoto i nostri reiterati attac,c hi. Cosicchè alle ore 16,30 le artiglierie, in seguito ad ordine ricevnto, cessano fuoco. Si premette che il Comando del XXXV Gruppo bombardieri ha alcuni osserv;itori ava,n zati a quota 85. Verso le ore 17 da uno di detti osservatorii viene rilevato che truppe austriache (da 250a 300 uomini) avanzano arditamente su quota 121. Il capit. Riva ordi.na senz'altro alla 10• batteria bombarde. comanda.ta dal capit . di cavalleria Dario Vivaléli Pasqua (che

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EPISODI or VALORE I~DIVIDUALE E COLLE;"rr1vo

trover-emo aucora Conurn<hw1te cli batteria bombarde nella battaglia del mHggio 1917, e che si co1nporte1·à, colla sua abit1rnì<> b1'avur·n) , di aprire il fuoco su quegli arditi ,e fratta nto ne i11 .. forma i Comandi snpeJ.iori. Le pri me bombe laneiate.cad.o no sul rovescio di quotH. 121 e jprocluc:0110 1111 effetto 1ncraviglioso: gli attaccanti, sorpresi e terrorizza ti -cla1lo se-oppio delle bombe, gettano le armi e eo1-ro110 verso le 11ostre linee per arrendersi. Sono 13fi nomini eh<~, in nno stato compasshmcvole, vengo110 a costitnirsi prigionieri! Soltanto dopo il pro1kuo risultato cli tale iniziativa del capit. RivH , la 10" batteria cessa il fuoco . NeJla notte sull'll pattng'lie di bombardieri e di cavalieri avan½ano sn quota 121 e la occupano : .~rnl rove~do de11'nltura vi<~,rn~ r-Hevato 1111 dedalo di galleri.e e di caverne eon sbocchi, ben dissimulat i e protetti, verso le noRtre ]i11ee, e in t:,li caverne si rinvengono c·H{laveri e feriti a nst1'iad, nonchè un nucleo cli uomini ,non feriti, ma inebetiti. Il fuoeo delle bombarde del ca,pit. Riva aveva operato il nÌiraeolo riuscendo a contene1'e il tentativo nemico, mentre l'effet to materia1e e morale prodotto dall ' improvviso intervento della ·10• batteria aveva fatto naufragare l 'ardita mossa nemica . Cosi la quota 121 potè essere occupa,ta senza spargimento di sang ue e senza bisogno cli svolgere operazioni in stile. Era 1na tura le che mentre ufficiali e trul))pa gareggiavatno in valore e pertinada nell'adempimento del dovere, nell'ambiente snggestivo della .lotta anthe i singoli dovessero sentirsi soggiogati da una forza arca1rn che doveva spingerli a-d atti di meditato eroismo. E' per effetto di tale suggestione che il mattino del 7 agosto il bombardiere Taglihlnie, app artet1e1ite al Comrnndo del 1° R.aggruppamentQ bombardieri, si offre volotntariamente ad affrontare e far tacere una mitràglintriee austria.c~ che, cla una postazione del Poclgora, c-ontinùa''a sventag}iare ·r:ifficlv~ ,~li paJ1ottole conJro, le nostre posizioni avanznte_ Il ''l'agliabue riempie il suo ta scapane di bombe e si spimge da solo in un elemento avanzaço delle nostre linee, e di là comincia a laneiare bombe contro la postazione d(ùl'amh1 insidiosa. Il giuoco non clma a lnngo: la miti•agliat.riee è colpitH 1 e<l i rnitraglieri 1;avvisano miglior partito q1wJlo cli abba,ndon ar.e il ricovero, nel qual e poi il Tagliabue i rrompe per :primo, segoito cl.a nlc:uni fanti. -

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EPISODI DI VALOIH, TìSotYIDt.:M.l<J E COLLB'f 'fl\'0

Anche iJ hombnrcliere All ievi, del Comando del 2° Raggruppamento, incarie ato del servi7.io cli collegamento. elettrizzato dagli avvenimenti ehe si svolgono attomo a lui, parte in testa ::L un nucleo di fanti e si landa contro una trirn:ea nemica : è alle prese co111 un gruppo cli austriaei; adopera il fu tile u modo di clava, pi.echia, urla, minaccia, s'impoue ... :firn.:hè riesee ,1 tra scinare seco n na quinclitin a di 1)rigio11i<~ri, fra cui alcnni nfficiali. Tl capora l(~ Rkc-i, faeente parte di una p,1tt11glia cli rico-gni~io1H\ segne nno dei s noi ufficiali: e poichè l'avan?:ata deve for?:atament e effettuarsi bafafl111do cli r iparo in riparo, sfruttando i piccoli ap1pigli che> offre il terreno, in nn certo momento egli trovHsi distacca to da'JJ'ufildale e Yiene !'irtonclato da un grnpp(~tto di m1striaci: ma più :udit o degli accerchi.atoi'i, ·comincia n rotc~are il f4llO fnc-ile colpe11cloli e inti.midernloli, e riesce così. ad apri1'si la ;-ia e a raggiungere l'nfficiale., che a poca dista nza. con 1H pistoJa i,n p11gno~ si fa strada fra altri austriaci; i quali, snpponenélo <:he l'arri;-o del eaporale Ri(·d preJ.nclesse all'imminente inte1·Y(~nto di alt1•e numerose forze italiane, si affrettarono a u1cttersi in s,-1ho ri riranclosi pr<~cipitosamente. Il sottoten. f:hiron. clella 11:i" batteria) d1e già, 111ei giorni della ba ttaglia ,weva dato sempr e es(~rnpio mirabile di sereno coraggio col re<;ar~i per hl migliore esplicazione d el sno ma ndato ~1ei !f)unt i maggiormente hattuti dal fnoeo nem.ko, il mattino -del 1G ngosto, sdJJe 1wncliei del Kacl :Logern, me,utrn si portà sotto li:' .linee nemiche peP s-t·oprire la posirnzione cl.i 111w mitragliatrice avversaria, cade colpito a rnorte . Il sottoten. Fazio, della 20a ' batteria, p<~r assecondare l' a7,ione della fa nteria, il mattbia dell'R agosto sotto i.ntens{l fuoco neruico si porta avnu ti allo sPoperto eo111 una bombarda per postarla nella loca li tù, preser itt agli : vi riesce, e l])Uò aprire il fuoco; ma ben presto, e dopo aver dato mirabile esempio di calma e cli serenitù ai s11oi soldati, eacle fra essi colpito a morte, continuando fino all' nltirno ad intitai·e i suoi bornbardiel'i . Il t(~ll . Levi, della G" hntteri.a, nella regio,Jl e di R. }for tin o nel Carso, ricevu1o l'ordine di portarsi innanzi (·on nna Rezione per postarla n fianco a]la fanteria , con corngg-io esemplare esegue l'ordine ricen1to e 8t ahilisc·e il proprio ossen·atol'io s n nn albero -

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PRfll~AHAZ l01't.; ALLE OPERAZIONI ,\ T;TUN.KALl

a breve distanza thd nemico: ferito. rim,rne· snl pol'!to fino a che l'azione non ha av11to il suo epilogo. Ciò dH~ ò r:tato dport;1to fin qui c:ostituisce solta nto nn a parte - e non C<~rlo la più cospicua - (lei tanti c~pisodi cli coraggio, cli. valore e -cli stoicismo eroico riguardanti i bombardieri in quella battaglia: tnttnvia sembra a noi che q11esti pochi possano basti.tre per lf.l dimostrazione del uostl'o asserto; e 1wrò ci riserviamo di 1·i tornare sull',ugonH~uto alla chi11sa del.le « Tre spa.Ila.te s11l CHtso >> per Pi.corclare e segna l;:1re ancora a ltri atti di a ndaeiu,, cl i ardimento e cli prodezza the completano e fa111nn degna corona R quelli fiu qui l'iportatL

Passando orn all'offensiva antuuna]e italian a, sarù fotto c:enno delle tre s1rnlla te del Carso . Ln dttoria di Gm'i,,ia, anche se d1i11sasi cou 1101 grave scacco inflitto alle forze dell'Imp<~ro anstro-1rngnric:o, 1non costituì per l') talia un avvenimento di enratfore riso lutivo delln g11Pr1·a . I mezzi di eni si disponevn, duraillte e subito dopo la battaglia , $i .erano r ivela ti insufficienti, e per ti.ò e1:a ma ncnta la possibilità c1L sfrutht1·e il successo in maniera condnsiva. Le alti.ne del K Gabr·iele) clel S. J}anielè , cli S . Caterina e del S. }fareo erano rimaste neJle mani ,d egli austriaci. e da esse poteva venire graw~ mi11ac·cia a tutta ln eonta Gorizià1na, e in modo pai'tieolare alla stesl'-a -città di Gorizia) e.:he rappr<~sentava, un pegno di inestimabile~ valo1·e morale. Non era qnindi cla escln<lere che l'Anstria ; ton nna imm.ediata e yiolenta reazione, volesse e potesse <la 1111 rnom.c.'n to llll' ultro tentarne la 1konquista. A,ndie sul 8ettore Cai·siC":o le o•p erazioni militari Nvolte nell'agosto non aveva no portato al raggiungimento degli obbiettivi prefìf::&a ti : il Monte 'l're Rtelle e l'I-Iermadn, capisal<li f'lie dom ina no l'intc>ro altipi.ano cli Cornen dal Yipnceo al mare, ernuo sempre in possesso clell'Anstri n: quindi 1H sitnnzione italiana, anehe dopo le COJHJniste cli ({orizin e del ~- }Iichele, era rimastn assai pre<·ar ia . L 'A nstTia, rinn1tasi <lnlla soPpresa e cla]Jo s ea eco 11101:ale, poteva rip1·E1nclere l'iubr.iatiYa delle operazioni. e 1·icac -

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PRl1)P.·\R,\½.IONE ALLE OPEfL\ZlOì\'l XCTTJ NN..\L I

dare gli italiani oltre Isonzo: e tale ripresa poteva essere consigJintR e favorita dal cnspic110 sehi eramento cli intiglierie di eui il mareseia llo BoroeYich disponeva nl tergo delle sue Jinee difensive; schi.eraruento d1e eousentiva rani.di e poderosi concent1'amenti cli fuoco cltll Vipaecn al mare, che permettcwa di te n ere sotto il tiro i po,nti suJl'lsor1zo, e rendeva possibile a11 ' nv-versario cl.i svolgere un'azione di grave disturbo sui movime,nti che le truppe ita.lirrne andnv.rno svolgendo lung-o ]l, immecliate loro retrovie. Bisog1rnva q11in<li non farsi preYenire e ccmservare l 'iniziativa aJJche per il prosiegno delle~ future operaz-ioni: urgeva con cretare un chiaro eo111cetto d'azione e attuarlo al più presto per uscire dallo stato cli pr·eca rietà, cara tterizzato -da11o schieramento assunto dalle trnppe ita]j~,ne dal Rabotino a MJonfako,ne do;p o gli avvenimeriti de11a prima quinclicirùi di agosto. Tale eventualitù era stata iJJtravveduta clal gen . Cador,rn:i- duranté lo sviluppo de11a hattagli::i , e gli si proSJpettò inevitabile dopo gli avveni.nie1nti del 12 di. agosto ad oriente di Gorizia, e dopo il earattere assunto claHe operazi011i anche sul Carso. Il Ca-dorna non sarebbe stat o alieno dal far rieorso ad una ripresa vigorosa a breve scadernm, op(~rando a hlrgo raggio ve1·so obbiettivi lontani; nrn Yi e.ra,no rag-ioni gravi che si opponevano a J realizzo cli 1rn siffatto concetto : n parte il J1on traseura bile logorìo subìto clalJ'Es(~rcito itnliano duran te le operazioni sugli Altipiani, mwhe la G'' ha ttaglia dell' I so1izo, ancora in corso, aveva ri.clotto sensibilme11te gli effettivi delle graoHli Unità che vi stava110 -pai;tedpanclo, mentre difettava1110 eomplementi istruiti; .sovra tutto, permaneva l a éleficienza qua.n titati.va cli artiglierie capaei cli. preparare e sostenere l'azione delle fanterie. Bisognava q11indi rimrnciare a qunlsiasi azion e im grande stile, e ndaharsi invece alla necessitù, di raeeordare i fronti cli attacco, drcoscrivendo le future mosse entro ]imiti strettarne nh' tattici ,pur cli no n lasciarci prevenire daH' avversario . Infatti iJ Comando Supremo itaH:rno, in data l7 agosto aveva emanate le Direttive per la sospensione e per la prossima r·ipresa de.lle operar,i011i ol tre Isonr,o, con la seguente premessa, : T combattimenti svoltisi in questi ultimi giorni llanno chiarito che le lim~c :su cui l 'avversario ci contrasta l'nltel'iore anmzat a oltre l'Tsornr.o 11011 srmo

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Ptf!.:PAR.W,JONE ALLE OPEH.\ZIO~J .\\"TL:1':--ALI

scm1)lici t)osizioui Ili r etroguardia, ma v<•1·c e vroprie linee forti licate, twr a,er ra{?ione tlelle quali occone. come la luuga espedeuz:t ha ormai imwgua to, una prep11 razione dell'attacco metodica e completa.

Seguivano poi varie prescrizioni dirette ai Comandi della 2" e della 3" Armata, fr~ cui quella che fissaYa come in un primo tempo la riptesn offensiva dovesse effettuarsi sulla fro nte delln 2" Armata per impadronirsi dell<' altUl'e ad est ed a nord di Gorizia, con p1·ecedenza alla <:,onquista cli que1le di S. Jfarc.:o: mentl'e poi in nn secondo tempo avrebbe oper ato la 3" Armata per avanzare decisamente suU:Alti[)iano Carsico. Se non che tali direttive del giorno 17 agosto s ubil'ono 1rna sostanzi.a le moclifi.cnzi.one con a ltl'O Onlill e él'el 2G dello stcS!;< 1 mese. Nelle I stl.'11zioni spec-in li pe1· In ripr< s,a o1'fens iv.1 inviate al ConH!nclo della 2" Armata j] 17 11gosto, il Comimdo Supremo, per quanto si riferin1 alle bombarde. ,1'ent cos1 disposto : 0

Bomùn1·de e:; l!oinlic rcfo.t.h;c. - Si consicleriuo n clisposbdoue <Lella 2• Armata tutte le ùombarclc da 240 d i c-ui dispone prcsei1Le1Ucnte la 3a Arma ta (il tr:isporto di tali bombe per :1 lt ro - cou qnello delle artiglierie - non si farebbe che all '11 ltimo momento) . Si \'CCht se il unmero di homblll'<le èli cui per 1111 modo verrebbe a clisvo1Te 1:t 2"' Armata. messo ill rapporto con i com pili dn

assoherc, risulta. sufficiente. Si preparino iu ogni modo numerosi apposta· menti (nou è cln esclude re si possnuo far atlluire nltre armi fra non molto). Anclte qui li computo sommario del muniziou1tmeuto occorrente - presa per base la netta assegmt¼ione cld tratti da sconrnlgere fra le batterie adibite :1 tale i:-cou,·olglmeuto - den:! <'Sser c• non cou crìtcrt cli tempo, ma coi cl'iteri numerici fomiti flull' Is1Tuzione, dw sono tl<'stmti da es1wrlr nr.e <:OH· crete.

Ma neJle « Val'i;inti )) alJe dir1~ttìve 1l el 17 agosto 1!)1G - trnsmei:;se in datn 2:5 dell o stes::-o mese ,ii Comnncli della 2" e della 3a .Armatf1 - il ('ornando , uprern o italiano im·er-ti l'online cli attuazione delle imminenti opel'il'l.ioni, presnivenclo che ne·1 primo tempo doYent avYenfre l'anrnzata della Ha Armata sul Oa1·so; mentre l'oc-c-upazioJ1e delle nJtnre nel est cd a 1Lo1·cl <li Go 1·izia, con precedenzn a qnella a.elle alture di S. )farco, avrebbe do,uto aTienire nel ucc:e si,·o secondo tempo. P et· éffetto <li tali Vnifonti, le due Al'mate <.lovevnno: 3°' ArnuJ t a : attneca r c il fro111te M. 1'rc Stclle-Herrnada col pl'esu ppoi-to di poter esc1·cit:.uc in m1 primo tclllpO una 1

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]5'i -


.l:'Rt-:1:'ARAZIO~E ALLE OPF.BAZIONI XCTUNNALI

1naggiore press,ione ,·erso il rnn1·gine settentrionale, per nna più facile corn1riista del M. Tre Stelle; avvenuta fa quale sarebbe .l 'ioscito più agevole investire da nord e da ovest il baluardo clell'Flèrmacla, e farlo cadere. 2• Arma~a : nel tempo c:he la 3" Armata andava svilupparn)o il compito sopradeseritto, la 2• Armata doveva clarc un vf-1 li<lo concorso eol fuoco delle sue artiglierie . Conscgoìto il successo su)]a froa1te Carsica, sarebbe ~rato i ni1.ia to il seC'oudo rempo nel quale 1H 3" Armata aYrebbe dato il co11c01·so del fuoco delle sn<~ artiglieri.e e delle sne bornbarcle, e mamenuto così impegnato il nemico sul Ctirso, lasciandolo ineerto sulle nost re vere inte•m:ioni . Per l'inrersioue de]la manona progettata il 17 agosto, ain che per le bollllHHclt• f11rono dati ordini {liTersi dn queJli ripol'tn:ti pN!cecle11tt' rnente . ]11 conseguewm delle Varianti 25 agosto ern il Comando della 2• Armata c.:lte oi-n doveva cedere a quello della 3" ,\ l'lllHtn tntte le IJom barde ·di grosso calibro e fa maggior pane <li qu.e lle <1i pic-C'olo c·,llibro; te nendo presente che tali a.1.·mi, dnto il loro c-,m,ttcre crninentementc offensivo, non clebbono, salvo e-asi c~cce,-ion a li, e~serc 11c~ce::.\'-arie per la difesa. Vvttnazionc~ di queste nltirne Direttive tliede loogo a(l una sede di 01Pcrmdoni militari che ebbero cinaldie soluzione di continuità, e per ciò fnrono con>;i-é\ernte come tre battnglie nettamente clistiute l'una clnffaltra, ,e che assnm;ero la denominazione di 7", S"' e H" hattnglia dell'li:!omo, eomùattute rispetti vamente fra il J 4, ed il 17 settembre, fn1 il 10 e il 13 ottobre, e tra il 31 ottobre e il 3 di. ])(Wembre.

All'atto che v<~ninrno sospese le operazioni della 6· battaglin dell'Isonzo, le nostre truppe si erano mantenute a stretto contatto col nemi.eo mediamte 1.1ua li111ea di osservazione molto av,an7,ata, seguHa nel alcune> centinaia cli metri -èl.a u,n a seconda linea clw andava consolicl a ndosi giorno per giorno (vedi fig . in. 44 - Schizzo VI - <C Lin ee clifensi.ve del Carso ad oriente clel Vanone. L e tre spallate sul Carso))) .

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PHEC'.\RAZJO);E ALLE 01:'EH.\7.10);1 .\ CTt.: ;-;);ALl

I] llUO\'O Stliit>l'HlllentO ll11SU'it1 <; 0 HYe r.1 inizio a quota :r7, ad OC"cidente della Sella di Dol : si . ,·olgevn ln11g;o le pendici occiclcntali c1e·1 Y<>liki l( rih e tll'l S. <:abri ele . sa liYa a quota 307 de]] ' flltma cli ~- Cnrel'iJJH . e, tou ll'µ-p:e1·a di re;,,ioue cli snd-o,·est, scendeva nella c.:onu1 Clol'iziami. tr1 1cnclos:i nel m·est cli quota J2G di Grazigna e delle altnre di 'l'iYoli: fornbiva le penditi occidentali t1e·1 i\I . San :MnH·o--f-:olH' r ) te>nend u~·i a d 1·ca ;;oo metri ,ld est clelh1J>itato -<li Ye1· to jbn. raggim1~e11 cl o posc:ia R nc<:oglhrno, Pri Stanti e l'allnrn cli 8 . Oraclo <li )foma. etettn a picc·olo fortilizi o . Dopo H. Orndo Ja linea (li difesa ,rnsnia(·ll m oJJt irni r,:ulla do1·s11le collinosa l'l1e s i stencfo in clirPzione d(~ i pn ea:Ueli clella altura del Kad Log<'DJ fino ;illa clcp1·essio1H' di Dol'imbergo. Questn linea cli aJrnre l1.1 erri.re cle 11 'ahe;,,r.a media tli 400 metri e fonna Jn dntnra settp11tri011ale llt' l L',-\._It0pi a1.11o Ca1·sico : il Veliki K1·ibiu·k, il J-'Hiti . il Oolnek. il Ti-ij<>RJ1rk e lo ~tol e1·ano altl'ettanti osse1·,·,,1tol'ii dai qua li i1 neu1.irn <10 111i11,1va t anto il Sett ore gotizi:rno come 11ncllo ear~dto. l,n reg'io1w ('al'Sicn nel ést del YHllcme. ticc11 di (lo li11 c e iu tersee:ata cln mm fitta rete tli lUll1'<'1ti a i::e<·co . (the i11 tempj normali dowYano r,;eni1·r a t egolal'c lo sc·olo c.lrlle ac-<1ne piova ne onde nnre tanti pi<:MJi ap])C?:?:a1J1e>J1ti ili tene110 coltivabili) si [)re. t ani H a i b en e pe1· una O!-tina l::i . tenace dit'ei::a . L' ubicar.ione dei muretti. pel' Jn 101·0 molteplice r.;compartizi one, srn n;1 a rnpprescnt:we da so l11 un co mplpsso èli elem<.'nti cli linea tri n<:crata atti a spezzare ln shinc:io di () 11alsi11 si atL11c·co, obblig,rndo le 011clate cli assalto 11 clcYi<11'e dagli obliietti\'i iinclic-ati . <' m:igin:mdo 1m'ine,itabile totturn di to<>Si<.ne nei rc'parti degli assc1Jitori, che - come ebhe poi a ve1·i fi cal'ia;i l'ep li<·atarne11 te - finivano per c·aclere sotto il fuoc·o m.ic·i cl i nle dPlle armi automati c·he, abilmente tennte c.: elatc <hn·aJHp J'azio.1H• dcJLutigJi e1·ia e c.lelle bomba1·cle, e snbinrno iueln ttabil mente perdit e gr,IYi . Da S. Cìra<lo e.li )lernn fa Jinen saliv,i iJ Y('1·sanle sett<~.11trioQJale -nella dorsa·l( -c·oJ linosa giù ci1·ata . snpernnclo fa cnista frn il Nacl Logern e iJ Yeliki Kri.bnk: si dirigeva s u Loqui;,,za, <·he ]asciHYil a d1·<.:a :iOO m.et ri ad oriente: posc·ia si diste11devn verso OppacchinselJa. lellen<losi. a ci1·ca :iOO mrtri acl est cli detto abitato; rasentaYn ,hl ovest le cai:-e cli NOYH Ya s, saliva sul.le al1

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PREPARAZIONE ALLE OPF:RAZIONI AUTUNKALf

ture 208 nord, 208 sud e s u quota 144; d iscendeva, dall'altura di Pietra Rossa, e per quota 77 arrivava nella regione del Lisert. Le trincee nemiche erano in g1·ain p ute scavate nella, roccia, proteLte da masse di sacchetti a terra, ipesso ricopeti.e da blindam enti meta llici e cintate da semplici, e, talvolta, da doppie Ji111ee di reticolati assai ben disshnula te, così da sfuggire al la nostra osservazione. Nell'organi½½ate a difesa la regione del Carso, già. pl'irua della presu cli Gorir.ia, gli austriaci avevano costituilo due Ji.nec che distavano circa 4 kilometri l 'una dall'altra· ma - copie ebbe poi II rileval'si durante le azioo1i autumrnli, e secondo le informazioni date dai prigionieri ca tturati ~ ogni linea , a 700 od 800 metri più a orie1nte aveva 1,ma linea s ussidiaria, i cui lavori di messa in efficienza er,rno già abbasta1I1z·a av;mti.. I 11 ogni coppia di linee, le due linee erano collegate da camrni,namcnti. cope1ti, e s nlla Jinen sussid iaria trovaYano posto le numerose mitragliatrici ed i v·a ri lancia.bombe che dovevano cntral'e iin azione ront1·0 gli attaccaut.i nel periodo di maggiore crisi della azi one; cl'altroude, la nostra artiglieria e le nostre bombarde, igmorando l ' nbicàzione di quelle armi, non potevano quindi avere effica cia su cli esse per distn1ggede, o. quanto meno . per nentralizzan1e gli effetti clel fuo <: o. Oltre ana poderosa organir,za zioue difensiva <lel terreno. il Comando anstl'iaco, ili aumento alle forze cli cni disponeva durflllLe la battagli.a cli Gorizia, nveva 1·icevuto le Divisioni 28\ 44a e ri7" con le relat ive attiglieri('. Oosicchè prima cli iniziate la 7a battaglia dell'Isom:o . nella zoJrn di Gorizin si troYarnno dislocH,ti u1111 sessao1tiua -cli Battaglioni , ci.rea nna oLtantina di. battel'ie con nna rinquantinn di bombarùc e lanciabombe, e ona sess11ntina cli mi.tragliatl'ici. Nella regione settentrionale del Carso, iperno il M. 'l're Stel1e , si h:ovavano 32 Battaglioni, 41 batterie di diYersi calibri e un discreto nnmero. (non potuto precisare) cli l::rn ciabomhe, dj bombarde e di mitragliatrici; nell a l.'e·· gione me1·iclionale d<>ll'al1ipiailo èli Oon:ien era stata accertata la presernm di 22 Hattnglioni. di una Yentinn di batterie. con larga aliquota cli bombarde e cli mi.tragliatri<.:i. Complessivamente, p0r orp:a ui½;r,ar,ione clcl teneuo e pe1· te1nadt ù, di uomini. l'Austria si n on1ni in c-01H1ir.ioni di poter op-

160 -


LA

7'

BA'l'TAGLIA DELL'ISONZO

porre vaHda resi.s teuza ad u na nostra avauzata vel'so 'J'1·iest e; e per ciò l a preparar,ioue cla pinte uostra , prima di tipre,ncle1·e 1D loUa , avrebbe r i<·hiesto tempo 8111ìkiente per stuùiare e conoscere il disposi tivo nemico onde predispone i fil(~zzi di oif.esa i n quantità e <l isloc:azi011e adegu a te per ri.uscire a supera re t11tte le difficoltà, ('he si sarebbt•i-o incontra te. :M a poiclH' i tempi dovettero essere abbrevi ntL era natn r ale che nella iinsnffk iente p repara r,io11e si nasc'. Oll<l<>sse il germe clell' insuc<:('SSO.

Dal J7 agosto aJ rn s<'ttem ln·e, Yigilia della ri presa dell'offensiva , trascorseto 2fi g iorni, d m ante i quaJi, da par1·e nostra. r;;i lavorò in defessamente anche sott o le intempel'ie c:he impei-versavano in tutta ht 1·egione . .Per trarre in inga nno il Coman<lo nemico e ,d eviarne l.'nt tern-:ione e gli sforzi. il 31 agosto n Comando Sup1:emo itnlin 11 0 fece divulgare la 110tizia. di una nostra a1,ione imminente i n Val Suga na a com pleml!nto delle opera½ioni che c~rano in pieno sviluppo 1nelle Alpi di Vassa . Ma il ginoco non riuscì in pieno . I nb:111to il Comando della 3" Armata, 1p ci- attuare fl pi.ano d'a,r,ione eh1boi-::1to; nveva deciso di attaccare con la, si nistrn avanti, scegliendo come di rettrice n tile la cresta d ella clo1·safo Nad L ogem-Faiti-Golnek : f'OJ centro i ntencfovn conquistare !>orlo meridionale cle]]' Altipiano Carsieo., aiutato in -c-iò da11'µzione del.l.'estrema d esti-a; la quale, schie1·ata contro l'Hermncla e ri chiamando sn di sè parte delle forze e del fooeo 11emfro, HVJ'Pblw agevola t a ln riuscita della manovra . L e forze messe a cli&1)osi1,ione d.c~lla 3a Annata pe1· ln ripr esa del.le ope1'azion i irnl Oai so er a no così c:ostit nitc~) a cominciare da nord : 0

XI Co1·po d' Arm::ita, fo r mato su 4, Divisioni, <li cui 3 i n

li11ea . F u aumentato ,d i alLre 2 D ivisioni per ali rneutare ]' a7.ione durante k fa si di sviluppo . Era schierato <l:nl Y i ppacc-o alla strada OppacchiaseHa -Cfastagnevi r,7. n . - 161 11


T,A

7"

BA'I'I:AGLIA DET,L ' ISONZO

· XIII Corpo ò' A rma ia~ sn 2 Divisi.ani. Ne fu aggiunta nna terza. Era sehierato daUa rotabile suddetta al lago di Doberdò. VII Corpo -cl' Armata, su 2 Divisioni di fanteria e 1 Divisione di caval1e1:ia appiedata . Fu aumentata -di. 1 Brigata di fanteria . Bra schierato <lal lago di Doberdò al mar e. I n r iserva d'Armata furono tenute 2 Divisioni e 2 O r uppi di bombarde , l di 5 e 1 di 3 batterie. La sera del 13 S(~ttembre, s11lle linee delle Divisioni di 1p rima schiera si aveva lo schieramento di bombarde indicato 11ello Specchio che seg·ue. De1le rimanenti batterie bombarde dis ttibuite lungo il fr()lnte di guerra è nota soltan to Ja dislocazione delJe segnenU U nità, : VIII Corpo d'Armata : II Divisione : 12° Raggruppamen to bombarde (eolon uel1o Renzi) ; VII Groppo (magg. Bi.ego) : 49", 126"' e 128" (la 240 : na, 36" da, 58 A : 21" dn 5S B ; composte rispettivamente da JS, da 24 e da 10 armi : totale firmi 52: XI Gruppo (c.ap . De Maestri) : 4S•, 50"' e 79a da 240 : 40" da f>S A; 87• e 76" da 58 B; composte rispettivamente da 18, da 7 e {'la 24 armi : totale armi 49; 12"' Divisio111e : XII Gn1ppo (cap . R.igo11i) : 23", 2S"', rn1•, 1.62" da 240 : 29\ 100" e no~da 58 A : 188" e 145"' da 58 B; composte rispett ivamente da 23, da 32 e da 21 armi : totale armi 7G ; totale armi del 12° Raggruppamento : 177. 46" Divisione : 4° R aggruppamento bombarde (eolonnello Baldi) : Batteria hombard,~ : 67"· da 240 composta di 6 armi; XXXVII Gruppo (cap. Santoro) : 6.. e 73' <la 240; 59\ 108" e 109· da 58 A; composte- rispett ivamente da 12 e 36 armi : totale m:mi 48; totale armi del 4" R aggruppamento : 54. -

162 -


fkhie111a11ven,t o d1elle bom,barde lo s,e,,r u d,e l 13 sette,m,ùre 19lt> s-n l fronte dJella R" Jlr,mi,aita ()

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BA'.L'J.'A(;L JA DELI/ JSONZO

Settote d i Snga : bat terie !>S" e BO" ila i>S B del lJ Gruppo,: ;Umi 20 : Settore ~frzJi -Voclil: batteria (i2• ,la ;;R B: Settol'e Oigini-Ca unle: hatte1'h t 7:3" da :SS B tfol XYIJI

Grupp o; dH Glolnrn a H n.lganijva : lwtte1·i.e : BB"' da ;'58 A: 22"' e 3(? da 58 B del 0° Haggru ppamer1to; 10" Di.vi s ioJ1c : batteria B4"' {la :-i8 B . :Yellc D fretti Ye gea1eraH del Comando ileHa 8"' Armata (~l'n sta to r i1p etntH1nentc r af·c·omamlato ai Comandi di Corpo cl' Armata e d i Di.visione che) tanto nell' i mpiego éleH' artigli.eria propl'iamen te det t a, c1uan to pe1· f]OeJlo delle homl>arùe , il eoucetto i11formativo clown1 essere cp1e1Jo a massa, e le bom barde ùoYcYano· integrare l 'a i i one clell' art iglieriH . 1 Comandi del le grancli U 11it\ i11 c-011siclerazione del tempo asRcai Jirnitnto di c· ni poterono disporre, non fnro110 in grado tli far effc>tt ruue fH:cnrnti stucl i cl cl te1Tcno e dell e posb-:io1J1i avversarie . L'esi:;:;ter,1,a delie linee :;:nssidiai'iC 1·inu1sc per d ò q 1rnsi del t u.tto sco11usd11 t.:i . e per c·i.ò l'ar tigli.eri,:1 e Je b01nhanle , dnraute i tre giom i d i Jotla seguiti élnl ]4 al 1·, s elternlwc. n on pot erono produrre g li effett i cli clistrur,ioue che sare bbe stat o neces sa1·io reali zr.;ne per fncilibn·e la ,·i t toifa ali.a fanteria . Si p1·(~1Uette C'he dopo le Yicen cle tlella h a ttnglia dell' agosto lR <llrnsi totnlitù. dei repart i bombn1·clie1'i d oYette s upera re nn periodo ·di crisi (ineYi tabile dopo nn nvveni mento cli guerrn clorato nrrn di eci1w cli g ior·ni) non comune per Ja :nnoYa ;:;:,pee:in lità ehe si era gi."t, prodiga ta lurgamente P<'l' il conseguimento

delln vittoria . 'l'ra t.ii-1 vasi cli riordina re 01·ga11kmnc~n te i i-epn l'tL <li pr0vveèl ere a ll a rimessa i n effiei<Jllza dell<' armi d<~teriorate <~cl nlln sostitll7;ione di quelle se-oppiate o c:olpite ,clal fnoco nemito; ma. sovra t utto. dopo l e sa11g11 in ose prove fatte, s,uchhe stato uec:essario fo 1· tesoro degli tlllrn1acstramenti scat ui:iL i da cp1ella prima n,done a massa. svoli a daHe bombanlc . Vavammta verso l ' i·n terno clcll 'i\i,l nipiano Carsico r ichiedeva cln]]e hcuuhnrde una prepnra zioue tcrnic-u e tattica più -

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nATT.\ULTA DE LL 'lSO~ZO

1:1c:curntn : ne nunrc-ù fatnlrnente il t <'.rnpo, e ciò corn'Ol'se H far fallire~ i.I disegwi <l el Cornan clo S upremo italiano. Anc-h.e per fa 7"· lmttHglia del.l 'Isonzo furono fissate le zon e cFirrurii.one d ella fao.it<~ l'Ìa ecl i Rettori nei <p1nli avr ebbe tlovuto nvYenir'e l'npertnrn cki Ya1·,c hi. Snl frmi t<>. d.ell'Xl ('oJ'po l<' zone ,cl'i rrrnr.ion e c!ra110 trn : una 1prineipale, o di sinù,tra, clcll'ampi ezza di circ·n 800 metri, a cavallo alla dorsale Llel Vehld: e clne secondarie. Di <rueste ultime una fn <leita <·cJttrafo, de1l'nillpiezza d i circa 600 wetri ·- su11a <lirc~ttr·ke P eC'ink:1 ,<p10ta 308 - ; FaJti·a cli destra . parallelamente nJia rotabile cli Oppa<:<:hinseJla - secondo la élfrdtrice 'l'en:en ca -C'are ,cli Pi<>tra - clel:Farnpiezza di cin:a 000 metri. ComplPssivamente dnnqne il frninte d'azi one dell'XI C<,1·po aveva un'mnpiezza <li tir<·a dn erni.la metti: ogn i zona d'irn1zione fu éli vis11 i11 2 Rettori , e ciastmio cli questi ru ppresentanl 1rna direzione <l'attaec:o, e q11indi un Yarco dn aprire. I Rettm·i. erano i seguenti: 1° Settore : Ran Gradn: 2° Rettore: )ìad Logem; ,1:ssegnati alfa 23" Dhi~i011e; B° Settore : (p10ta 2fi3; 4, Rettore : Lo<p1izza ; asseg11w ti alla 2r Divisione; :? Settore : Segeti. ; G Settore : Oppucchiasella; assegurnti alln 22• DiYisione. Snl fronte del XIII Corpo furono designnte due zone d'ir0

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ruzion e : fa prima, Oppacchi.aseJla -)ìova Vas, a,eYa u11'nmpi ezzu di circa l.000 metri; Ja seconda , di 11g1rnle nnupiezzu , comprendeva U terreno compreso fra q110tn 208 nord e 208 snd.

Il VII f'orpo, Lnvec<~, cnn ln 16" Dhil'<ione doveva a ttace:H'c riso)utanwn te la quota 144 e numtenere il colJegamento

con la. élestrR del XUI Corpo lnngo ]a lirnea Relz-Doberdò -qnot a 70-quotn 1,b; la 1.4" Divisione doveva t enere sotto violento fnoto le quote 77 e ;i7 ed H Cnsel1o fe1Toviario della linea GoriziaTriestc, e pi-oce<lere energicaw<>nt(~ in t nlc direr,ione tosto chl' la 16" ni.visione avesse~ raggiunta )a quota 14,4.

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BA'I"J:AGLJA DELL'ISONZO

I1 mattino del 14 settembre, qnantunquc le <:omlizioni atmosferi.che fossero tutt'altro che favorevoli, fra le 6 e le 7 ha inizio i] tiro di preparazione contro gli obbiettivi lontani, sugli osservato1·.i e sulle zone di raccolta delle t ruppe ,d ella difesa; (' quasi subito _a nche le bombarde aprono il fuoco , che verso le 8 raggiunge la massima intensità sugli obbiet tivi assegnati. Sono previste due sospensioni di fuoco : u,na alle 10,30 e una ane 12,30. Prima {lelle 10 l'atm.osfera diventa opaea : uua bassa 11nvolaglia ostacola assai la visibilità degli ossenatori terrestri e cli quelli aerei. Verso le 10,30 escono per la prima volta 1€' pattug1ie di esplorazione clei sùngoli Gruppi per accertare éla vieino gli effetti raggi.unti dal fuoco . Le notizie riporta te sug-· geriseono l'immediata ri;presa del fuoco sui reticolati. Alle 13 sono nuovamente inviate le patt.11g.Iie di esplont:;,;io,ne. Da] e.:omplesso deHe osservar,ioni fatte, r is ulta che nel Rettore di San Grado di Merna i Y,nchi sono stati aperti; lo stesso è avvenuto a qnot a 263; ma viceversa snl resto dcJ fronte delJ' Armata molti reticolati son quasi i,ntatti, o po<.:o danneggiati. rl'uttavia a.Ile Or<:' 15, secolldo gli ordini fissflti, aYYien e lo scatto ,delle fante rie. Intanto, poco primn delJe ore .12 l'ln'tiglieria austriaca, dopo ·di a vere esegnito fino allorn <lei tiri piuttosto disordinati. sparpagliand oli su tutt o il fronte, inir,ia concentramenti vigorosi cli fuoco sul roves('io delle nostre linee dove s i trovano le batterie di bombarde e dove soino ammassate l e fant<~rie ehe dovranno fra qualche orn ini:;,;iare l'attacco . Verso le J 4 comincia una pioggerella sottile e fasticliosa) ed alle rn baJzano dalle t r incee Ie prime ondate delle nostre fanterie. Sul fronte clell'XI Corpo viene eonquistata quota 265 e due linee di t rincee esistenti a circa 200 metri a occidente clrl · Veliki Kribak. T ruppe del XIII Corpo 1·aggi.nngono ed oc:cupa no Nova Vas e quota 208 nord; ma , verso sera, assoggettate ad un violento concentrnmento di fn()(·o nemico, non riesc:0110 a conservure le .

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posizioni ragginnle, e son o eosll·ette a tilor llare s ulle lin ee cl i parten:,;a. L' atta<.:co <lcl Y Il Co11p o a quota 14-1 i1 sangninosame11 Le eontrastato. e l'a lrura rim ane in p ossesso dei difensori. Il matti un del l i\ dop o a spt"<lt l otta , col cattivo tempo <.:he a n cora rende cliffici'le 1ft visibilitù e il coorùin a mento clell'ar.ion e clei vari reparr .i. Yi en e conqni ·lata Paltura cli ,'an Grado di lVJerna , che ò poi mante nuta n rnalgra clo dei vio len t i eontrattacchi i n11tilrne11te trill ati da l 1wmico. E ' l' u nica tonquista della giornata, ruenne le opposte~ a r tiglierie sviluppano intense azioni di fuoc: o c·he pnJClucono pt>rdite sensibi li ai dn e belli ger anti e rendon o vane le i-ear.i oni e le tlivet'sioni ten tate <la n e clue parti. L·a]ba del giorno 1G spunta con uu1 cicl o tetso e ser en o, · <.: h e vie11 e in terpretato (la i n ostri soldati (che ta nto harn10 già sofferto n ei gio!'lli preccclenti pe1· la violenza d t>l liro d e) l' artiglieria a n ersari,1 P per l'inclemenza clcllH sta gione) . c·omc prometten te a uspicio ,per il eonsegninlCinto di buoni l'ii-11ltati ; e p er d ò c:0 11 .i-innovato an!M e viene! 1•i pr esa l'avan½a t n ·delle fanterie su tutto il fro1de : e l'ar tig1ieria ne appoggia effic;wemen te l'azion e. Qu ale- be fnt½ io11e di batteria di bombarde di pic:<:olo c:a libro non esi ta a p ottarsi avnnt i sulle linee nvan:r.ate della fanteria per e:olJ)i re cla Ykino ricoveri e ripa ri avversari. <" be erano ~tati accertati nei clne g-i o1·ui precedeuti. L ' HY,rnza ta aTT iene p er ò s u terreno seopetto e ben not o a gli au s triaci ; <.;osicchè il lor o fno co riesce mic-idi ale . ('om nnq ue, le poRizioni <li San Or ado soiuo salcla men t<> consern1tc e migliorate : e così aniene auch e a quot a 265 ; il te1-ren o occ upato attorn o a Oppa cc hiasella vien e nrnpliato per <·i1'c·a ~00 metl'i acl est dell ' auita to: viene conquistata e saldamente tenuta Ja qnota 208 s nd : le t ruppe della l W D ivisi one r ,1ggin11g-0110 1e. linee nemk he ~tcl ove8t d i q u ota 144 , ma 1'altnrn riman e rpl'r ò ancor a 1wl.le 1nai1i degli anstriaci. NelJa g iorna ta del 17 la l otta eonti nua sn t11lto il froute : l' artigli eria a uSlt1·icl(·a <:ontrobì.ltte en <>J·g-icaruen te l a 11ostr a , e le postn½ioni ocn1pa te d alle b omba r de son o vio]cutemente col. pite. Vt•r·o le 10 nel Rettore òi L oqnir.z,1 - tt'tTPno · cli schieram en to delle ha ttf'J'ie d el X Gru ppo bornbanle - nn proietto di pic.:eol o ealibl'o au s tri11(·0 pen etr·,1 n eff osservatorio clel Corna nclc, di Gruppo, e S<' t1 zn scoppi art' coJp isce a Ila g11111ha si 11istra iJ 1

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DA'l:l'AGf,IA DELL'lSOì\;ZO

magg. Castellani) <:he 'Viene tosto trasportato ad un posto di meclicazioue a un centilrnio di metri dietro In Hnea di fuoco; e pokhè già si mamifestano i ì:>-egni d<~l tetano) non si pone tempo i n mezw per efl'ettnal'e ]'amputa½i.one dell'arto. Il mugg. Castellani so1pporta stoicamente l'operazione; ma la enncrena fulminante ha già, cominciato il suo processo distruttivo, e già si mimifestano i segni preag011iei: alla insistenza dei medici di affrettare n suo traspol'to su un autocfl.r ro, :il maggiore con rnoltn serenità dite: << No, non voglio andarmene, morirò

l<'ig. 45. - Capit. Rrni.clio Citstcllani.

rini, questo è il pos to della vittoria >) ! Ciò detto, redina la testa da un lato, e me111trn la vita fisica tragicamente scompare~, il suo spirito ascende nell'olimpo degli eroi e prende posto fra coloro che, morendo per la Patria, hanno compiuto la più alta e nobi1e missione . NeUa notte su] 18 settemb1.·e la salma del compianto magg. Oastel1ani vi ene trasportata a Gradisca e inumata in quel cimitero. La morte eroica comporta alfa memoria del maggiore una seconda medaglia d'argento a] valor militare co1n la seguente motivHzione : <e Comandante di un Gruppo cli bombarde, rneutn~ con rnit'abile sprezzo clel pericolo, da un ossenatori o improvvisato in prima linea dirigeva eél osse1·vava il t iro delle sue batterie per sgombrare la via a lle fanterie sull'obbiettivo

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13A'f'J:A GLL\ l)lèLL'IS0;'1ZO

designato, venha colpHo mortal111E!Hte cla scheggia lli grana ta 11emi<',1: preferendo morire su l <:ampo dell'onm·e, rifinla Ya cli f:n:;i trn;;;portan! "·

I l Cournndante del 2° Hng:grnppmuento bombarcl.ie1·i, colonn. Giampietro, dal q1rnle il C'astelh11li <lipendeYa tatti<:amente, clcttù la scg11ente e pigrafe d H trasn·iyersi ~11J h1 laipide eretta amo1·cv olmente dni suoi ùombnrùieri al mngg-. <'astcllnni : << (lui vive la vita degli eroi il m.1gg. ('o..,!dlnni 8111ictio <la granata austriaco abbattuto il 17.H.l!JlH - iuuan¼i a lle ,sun bombarcle - e,;ernpio luminoso di tenace coraggio».

Del rnagg. CasteJlani s i <' giù fatto parola narrando gli avveninu~nti de]la G" battagUa de.ll'lsonzu. 11 valoroso ufficiHle facev-a allora parte dc] t ~" RHggrnppmne11ito bombnrdi<~ri ed aveYa in linea l<~ batterie i-a1J fro11te della 4:i"' Divisione : ai primi di settembre e1',1 stato trnsl'eri.to s ul fronte delln 2!3 Divisione, e quindi al 2° H ag-µ;rnppnme,nln .

Fig. -16. - Cappd lano mili t,He Chi o(klli Dou j'farlo .

Avendo ac:cennato al :2° Ragµ;rnppmn euto, comnnclatn dal colo11111. Giampic)tro, e nel qnnle il clfornn1ismo ed il Yalnre dc~l comanda nte si ernno trn8fusi nel più rndicato ì:lpii-ito comhnttivo dei suoi nffieinli, e uel p iù profondo senso cli cliscipliuato coraggio ùei loro bombardieri, è tloYeroso dire nna parofa élel~ l'opera confortatri<:e e irwil'Rt-rfre ~voltn <lal eappell nn o 1:1ili -

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ll:UTAG L IA UELL'JSONZO

tare del 2° R aggruppamento, tenente Ohioclelli Don Mario: missionario Bonomelliano . E'g li mrn fu soltanto e sempre il consolatore cli quanti ricorrevano a lni per aiuto e per consiglio - ver o, persuasivo mission ario fra tanti uomini isolati e lontani dalle loro fa. miglie e dalle proprie case, - ma costanteme111te fu anche un efficace, prezioso co]]aboratore elci Comandi nell'impartire con persuasiva , affascinante parolil Ji'istruzione morale alla 'truppa in trincea e nelle posizioni dfetro le linee; e molte ·volte poi fu collega e commilitone di coloro che si trovavano nelle linee più avanzate e nelle batterie più esposte : ed allora colb parola e coll'esempio 1 111el santo nome di Dio e nel sacro seutimento cli Patria, riusciva ad incuorare i presenti ed ot tenere che ciascuno, fermo al proprio posto, eontinuasse impavido il proprio dovere, sfidando la morte che con essi Don Ohiodelli valorosame11 lf~ nffrontava.

Quella ste:-sa sera del 17 settembre il gen. Oaclonrn ordin a va Ja sosp<:nsione delle operazioni per 01~ga!llÌ7.7.are valida men te ]e posi,,,ioni eonquistnte e per preprirarsi. a ri1wenclere l'offensivn. <l opo nna n11 ova pre1parazione da compi<~rsi ne.I più breve tempo po~i;:ibi.le, compatibi.le con la necessità, di ren<l erhi perfetta . 1n una Kota tnismpssn a.I Comrnndo del1a a" Armnta nella giornata del 17 settembre snllc~ eause che concorsero a r-endel'e il s nccesso assai lirnitllto e non in proporzione delle perdite avute, il Comando Supn~mo eosì si esprimenì : Ila indubbiamen te avuto, in tutt<> ciò, assai (]annosa influeuz:.l l'aYere iniziato le oper1u,ioni in condizioni atmosferiche assai poco favorernlì . Ciò ba reso assai a leatorio l 'effetto del t h:o delle bombarde, vcmendo così a. r en dere meno p ronto, meno sicuro e meno perfetto il verifica1:si cli un a delle condizioni essenzialì: l'aper tura delle breccie nei r eticola.ti. Ha inolt re ridotto in misul'a sicu ramente grande l'efficacia dd t iro cli demolizione per parte rlelle batterie d'ogni calibro, rendendo ora diflkile, 01·,.1. impossibile l'osser vazione dei risultati. Ra infine opposto una insormontabile dillicoltit a ll' im piego dei proietti a gas ai;fissianti, pr inmtloci così cli un prezioso mezzo per neutra l iz.-

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PRIWAltAZIONID ALL ' 8 BA'.tTAnLlA DELJ)IS0N7.U

zare l'azione delle :ntiglierie nemiche mc•uo suscctu,·e cli es:.Pre dirC'ttamente colpite con tiro cli controbatteria o di neu tn1lizzaz i,me.

Nei quattr-o giorni cli azi one. talune batt erie <li bombarde ebbero il 2;-; % del persona.le messo fuori combattimento e in qualche batteria t ale aliq not a raggi muse auche il fiO %. Furono lanciate cir ca 4.000 bombe clH ~40. e (i.000 cli piccolo ca libro.

A'J)peau1 termiuata ln 7a battaglia d ell' Isonzo, m entre parte clelle trnpp<~ com p letava110 la sistemar.ion e clellc linee raggiunte. migliorandole e raffoi-zanùole, ebbe 1pt11·e i nizio un i ntenso movi mento <lovuto allo spo, t ame nto irnnanzi di artiglierie, di bombarde. cl i m m1izi oni e cli mate1·i111i d' og11i specie; inoltre furono intensi ficati gli studi e Jc ric:oguizioni snlle 11110,·e lineP austriache ch e, tanto nel Selt o1·e Gori;r,iano c·ome sul fronte C'a rsic:o, el'a~10 st11 te accresciu te e n 1ffon:ate . Le fon::e aust'ro-nnga 1·id1e 11el Retrni·<' Gorigia n o, <lalla Sell,1 <l.i Dol al Yippac<·o, erano 1·appr esentnre da truppe del 1.-VI Corpo cl' Armntn e comprendevano 33 Bat taglioni, 150 pezzi leggeri e :')2 pezzi pesnnti. Snll' Altipiano Oarsi<-o , 11el Settore dal Yipacco a X ova Va~. si t r ovava no ~G Battnglioni, 12 pezzi leggeri e fi3 pesnn ti; dil Nova V as al nrnre erano allineati 30 H attagJio11i. llS pezzi lep;g:eri e :-w prsnn ti , in Riserva si tr-ovarnno una dit'C:in a di Ba ttaglioni. Da parte italia na, 1p1·i ma <lella fi11 e cli settembre vien e provvedu to a lla sostituzioll(' llc-Ue U JJih't Jog,orate dall'azione precedent e, e il 1rnoyo s ehie1·amen to ehe prelude nlhl n u ova offensiva risulta come segue : Settore c+o1·iziano : n 'l1or d il XXV I Corpo fo1·maro ~ n 2 Dhisioni e una riserYa : 43° D ivisione schierntfl 11 <·avnJJo alla li11ea cU :i lture tra q uotn lG:i e qnota 174 :id es t di Bor go Fratta (Gol'izia) ; 48' Divii:;ione schier atH <lal parallelo ,li Tivoli (qnota 100) a quello <li S. Andren tli Gorizia. -171 -


PH l~l'.\R ..\½1 ():-.'E ALL ' ' l!.\T T.\ (; LJ .\ DELJ.'I~o:-.zo

YIH ('orpo <l'Arm ata

l'lll :! DiYis ioni : 11 " I>hiRimw i:.c-hirrnt~1 dnl p,naJJeJo cli ~- Amll'ea a qnoh, G:J <li V crtojba: 12" D hisi oue . 1·hiPrntn <lall' ahilalo di Y ei-tojba al \'ippacto. Rettm·<' Cnrsiro : Xl C'ol'p o 1l',\1·111nrn :=-11 J Oi Yisi01ii: 4fl" DiYis ion e t1·a 1\1p r11a e il pnralklo pni:::-irnte poco a !'; lld di qn ota 212 tkl X ocl Lng-r111: -J.:-i" Tl i\'hdone t 1·a q11ot;1 :.W:i e ,prnta 2GB n ow st del J>ednka: :li " J>h·isinnc t 1·n q not a :!li3 e il pm·a ll<~.ln ,li :-:.eµ;<~tj ; :!:!" I>irision e tra i l pa1,1ll t>lo cl i ~ eg-eti e qu c•]lo di Op-

•p n e<: hia se ll n. :\Il i ('orpo <l'A r 111atn s 11 0 l>ivisioni : 47" D'h-isio11e <lall"abirato cli Opp,wrhia :-:pJ] a a No,·a \ 'n s C0lll]ìl'CS0: :~J" "J >i,·ii::io11 e dalla p,trtP ~11(1 dl'll'al>i lato di ~onì Ya s a l Jl,11'.-dlplo cli Honeti: ,n• l)idsiouc> lla H o neti tino n ll,1 sponda set tent1·ionale ciel lag-o cli llnbe1·ùò. VII ('01·po 11.' ,\1·11wt.1 s u 2 l>iYisi oni di fantPl"ÌH e I Bri gata cli c-arnJle1·ia a ppiedHtH : l(i" J)his inll<' trn qnnt n 20~ s 11 él e il hlgo di J'i etra R oi:-i;;n : 1-J! l Jhi8ione d al lng-n <li Pic•tni Hos~,l al mare . Nel frnl" tempo . 111<• 11 ti·e s ul rro n te <;m-b;ia110 e ('arsico f erYon o l prcparnt i \"i 1w1· hl proF:sinw offensiYa, ];i Rtuola di Ruse µ:11nn i11via iJ1 tenitm-i o c1 e·11a :J" A rnu1ta le prime 10 bntterie cl a 240 con (·amw a lJ nll~a ta. L tiri cli e8prrie11r.;1 cli () 1wsta nnova botc·n da fllnc-n. es eg-niti ::ml i\lontello e 1wl ]etto dc'I Piave, h an 110 llat o i-is u I Lati irnpoi-t anti: con fa 1111on1 bomba r da. <:he ,·e n,ì 1p oi <le110111ina ta 240 (.' ..-\. ((·Ol'ta aJJu11g:ah1) la gittat,1 n tile snpe1·a i .:!. 000 rnpt r i. e pel' eiò m1 d 1e c·rn11 ]e bo 111 ha1'Cl c> sarù cl ' ora in 11;111zi possibile. <lalhì steF: ,ì posizione, llatterP snttessiYe linee ne111ld1e e q nill(li n11c·he qll elle d 1e si 1Tm·,rno acl 1rna 1wte ,·0Je dhit anr.a fra loto <' ei a Ile q n,ìli th iora Jn clil'esa è riusc-ita sp~si:;o a i-<.>. istere tnnt1·n gli att,wd1 i '1e1Je nostre fmdc>J"ie. sft>n-anclo poi -

J'i2 -


1:'HBJPARAZIONE

MA.'8

BAT'l'AGL l A Df:ìLL'ISON½O

violenti eontrattacc:hi che han no inflitto gTavi perclite alle tru ppe atta,e canti, obbligandole ta volta a retroee<lerc sulle linee di partenza. Quattro di queste 11uove batterie sono state otte,nutc trasformando altrettante batteri(-! da 240 C (corte) ; trasformazione praticata con la sernpJice ap:giu11tn di GO centimetri ,cli tubo al tubo cli lanci.o che, come si s n, è lnngo metri 1,M5, p01·tnndone

Fig. 47. - La bornùar(la ,d a 2,10 a lln ng:ita.

così la lunghe½J.a totale a metri 2,()5 . L'aggiunta pohwa essere applicata aH'anna anche allorehè èssa era in post.a½ione, e le bombe impiegate, anzichè pe&are 87 kg. , erano r ispettivamente del ,peso di kg. 71 e kg. G7. La parte cli tubo cli allungamento aveva un diametro interno leggermente supe1'iore a quello ùcl t nbo cli. lancio, e portava tHl u na cstremitù, una flangia a llnl~ loni, ehe, j•nsieme con la fl,rngia a bulloni del tubo di lancio, serviva n unir<> fo <ln e pa1·ti lli eanna (1) . L'impiego <li qnesto nnoYo tipo di homktrde da :340 C. A. , neJl ' im.mi.uer.a cl.ell'offensiYa iu prc~parazioHe, aYvalorerà m::iggionneute la scmpr(~ crc~seente cunYi11zione che tali nrrni. distrutt ive debbano <.·sscr-e anmentnte. (1) I clati ùalistic:i ù i que;.;ta uuorn arurn sono g-iì1 sw t i l'iport;1li iu calce al prospetto allegmo al capitolo pi:ecedente.


PHB)l'ARAZ101'1 E ALL'8 HAT'rAGL JA Olèl ,L'ISONZO

Infa tti, allle<H'H priuu1 clell\ • battaglia, il Comando Supremo italiaino ha già, iclento 1111 nuovo orclinarucnto che intende conferire nuod nume11ti nl Corpo clei bombardieri; e in data 8 ottobre lo notificn nl l\fiuistero <1rlla Gue1·1'a. L e nuove idee del

Fig. -! 8. - .J!:i,;perim(•utn cli tiro ron la ho111bi1r<la cla 240 nlluug-ata. Scopp io clclla bomba cl:1 G7 kg.

Hpo so110 i1 frn t!o <lell e recenti esperip11ze fatte coo le bom-

bal'cle sul c.:a1Upo di battaglia, <·onohoratc dagli studi é clalle pPove che la Sc110Ja di ~ns<'gana C'Ontin11ava H 1·ni.:togliere nella diutnrm1 sua complcsi-,a atth-ità. -174


PRl!lPAIMZIONI~ ALL'8 DATTAGLlA DELL ' I80K7.0

Sc:l'iYent il romando Supre:iuo : L'aumento delle bombanle cli grosso calibro è c·ow,igliuro dalla <'Onsider azione che ta li anni non sono cli facile trasporto, nè faeili a collocarsi in posizione . Ma l 'aumento cl.elle bombnrtle appari.! non soltanto or,portnno, ma necessari o, quando si teuga conto del f:.ttto essem,iale <'11e le no,itre fauleri e. col prolu11garsi della guerra, vanno inevjtaùilmente diminuendo di cOìcieuza pel graduale peggioramento dei quadri e · per l' im·ecchìame11to e la minore istruzione degli uomini di truppa. ltiesce qnludi indispensahil ù ri nvigorire sempi:e più quell'appoggio materiale e moral e che è clato alle fa Ùtl't·ie cfall <> arliglicrie e - forse oggi in misura a nche maggiore - dalle bomburde.

~fa già nelJe due ba ttaglie c:ombattnle nell' agosto e nel settembre, si andaYa accentnando la tendenza (che diYe11 t a1' a poi abituale fe111om e110 cli malinteso criterio) cli no11 rlar treg ne ai reiparti bombm·clieri. Rpesso era avvenuto che singole bntterie e interi Gruppi cli bomb:nde d opo di a,e1· esegniti Jnnghi e> penosi lavori p e1· scavare ca,crnc, per ~1ppro11tare piazzuole, e clopo avei· effettuato depositi cli bombe, cli stese lince te]efouiche <~ preordinati posti di corrispondenza, - imp1·on-isaw e11te ricevernno l 'ordin e -cli abba ndonate le posizioni preparate 1pct raggiu1ugere altri Se~tori del fronte cl.i guer ra , pPl' ri cominciare cioè a scavai·<' di giorno e cli notte, a buC'ar pic~fre ed n far mine, a pim1tar telai ed a trasportare lJombe. E aJlol'chè era giunto finalmente il sospirato giorno clelhl battnglia, ,dopo aver apprto i Yarc-hi ~ opel'Rzione che comportò semine morti e fel'iti. bombul'Cle scoppiat< e distr11tte dal f'noco nemico - senza neppure avere il tempu di tlll1 attimo cli ri(Poso, e sovr:1 tntto cli cline un suluto ai commi-· litoni ca<.luti, r eparti. bombnrcliel'i ricev<WHno giù or,clini di immc~diato spostamento: e in fretta e fu 1fa venhano pigiati colle loro nrmi su antocani. e scaricati <:Ome zavo1·1·a nelle nuove localit:'t loro assegnate: ricomirn·iaYano rns1. nuove ansie. nuove fatiche. 11 novi sa critici. Spesso, tacendo i rimpianti pel' i ln-,·01·i csC'gniti se111za a ,·erne potuto sfrutta re l'utilità., tanti reparti bomhardh•J'i riprenclevan(\ la Via Crucis; e raggiunto il nuoYo Comando <lal quale venivano a ,d ipendere, e p.1·esi i poel1i orcliui. si se11tivano 1·ipetere il solito l'itoJ'l1ello : << b:i sogna ùn· presto >> ! In sintesi, tnle era diventata la vita di gnena dei bombm·dieri : vita di zingal'i 0

-- n5 -


PHlJll~ARAZlONE ALL'S BATTAGL I.I 1)~11, L'l!::iONZO

sempre in moto e semp1·e iu moYiwento , a11<:he i-e pet tntti gli n1tri In <:arattcl'is1 icn gnena di t1·inc:ea s i l'isolveva in una staticità snervante ! ì\Ia S<' la bombar da ,wern affe1·mata la sua <:anitteristica di eminente atnrn per l'offensiva, nvcva a 11cl1e dimostrato cl 'i. avere cle1le esigenze che 110n ·pute\'auo essere uas('nrate s<~ nout si volc>yano rompromettel'e g-li c•fl'etti del1a sua azione. RisognaYa quindi evitare il più possiliile lo .spostmneni o cli 1·cparti hom l1urdiel'i da un ' A1·mata ,1l1'altrn : sia per consentire a ciascuua gl'm1de Unitù di potei· clir-pone . in li1wa cli mn .. .i'ima, di nn cong1·110 nu -

F ig. ,H). - EJlell i li<'ilo :;;coppio cli una homba da /-li kg.

men) d i l,atteri e di bornt,,nde 1·itc•11nto s1d'firiente 1w1· svi lupp,ne eia sofa in un <lato momento. (o :-.imulbuwurnente n<l altra g-i-anclC' 'Gnitù) .1zioni ofl'ensiw i n gT,1rnle 8\ile: sia pet <lnl'e J,1 ne('eSs m·ia stidiilitiì alla 1rno,·n nrt ig-li el'in ,h, t1'i·m·ra ornle coul'erire

maggio1·e eilfra c-in Hlla ~11a ,1:r.i011r di Cu1wo. L 'a111ne11to ci<·~ide1·ato in<:ontrnYa pci·ò ostacoli cli i1t<lole <liYeT'Se, fra c ni la iliffi1·nhù, cli t1·0,·n re i <'apitnui éb1 dei-li 11;11·si n l c·o1na11do dene 11110n' 1Jatte1·ie th1 forman.:i.

- 1,n - ·


r.'8"

HAT'fAC',L TA

DELI.'rno~:r.o

Per risnlYere il complPsso problemn il gen. Undorrw proJH)· neva a l Minist<~J'O : Avrei p~r cìò éledi:;o cli attuare l'anrm~nto desider:11:0, in parte, portanrlo da 6 a 8 l_e llombarcle delle batterin cla 2'10, ed in parte provvedendo al servizio delle bombarde cla 58Il esistenti , mediante semplici Sezioni. u tilizzando invece i Comandi delle attuali 46 batt erie da 58n per cos tituire i Comandi di n uove batterie di maggiore po lenza . Non verrebbe in vece mnta ta l:t c:o:::tituzioue delle battEirie da 08 A, che ritengo c:onveuiente m,rnt•~ncre in discreto n umero, pe rchè esse - tenendo anche conto dell' efficienza clel p roietti.le cla ·15 kg. cbe possono lancia r e - i,;i prestano a;:sai l,mw ad opportune combinazioni cl'impiego colle altr<~, e perchè la lo ro r elativa ma neggevolezza {i indispensabile in alcuni t erreni. Si 1·inu11cierebbe invece àlle bombard~~ d' a lt ro t ipo, che si impic~gllerebbero sino ù consumn zio ne cld mezzi e del munizionamento esistente.

Intanto la immiJH~nte ripresa offonsivn, per gH obbieltivi. a::-· segnati ai singoli Corpi d' Armata e per le direttive impartite dal Comando Supremo italiano, può co11siderarsi come la prosecuzione della battaglia del settembr e. Alle ·direttive del Comando Supremo per la r ipresa dell e opera7.ioni offensive fecero sèguito gli ordini dei Comandi de1ln 3" e clelfa :!" Armata, thr~ si possono riassumere com<~ segue : 3" Armata : l'XT Corpo . sehiel'ato ,d al V ippa<:to ad Oppaechiasella, procederà nell'avanzata verso est, segu<~1ncl o come di r ettrice del movimento la dorsn le Na d Logcm-Fa,iii. Sarà, eondiuvato daJ XIII Oorpo che 01p eta snlla destra, il qnale spingerà, innanzi la propria sinistra e i) centro: obbiettivi cld clue Corpi d' Arma ta è la linea Volkovnjak -·Veliki K rib-ID1cli Log--fald.e orient a li -clell'nltnra <li <piota 208 sncl : ill(li procedere verso Castagrn!vizza : il YTI Corpo, all 'a l a <l estrn, <l ovrà <"Ompletare l' occnpnzion e {l ell'aJtnra cli quota 1"4 e dovrà. inoltre as secondare l' azioDe del XIII Corpo. 2a Armata : PVIH Corpo, a settentrione del Yip pntto, deve attac-177 12


J:ivluiera,ne11fu delle uom f1arde nell '';:!,' l,,a lfu.ylia cl,cll'fso.11.w 240 e e 240 O.A.

GRUPPO

XX VI

Vlll

j

~

i

40 Colonnello 46·' Baldi

Nome del comandante

n.

armi

batterie

4311

li• 12• Colon nello 12" l{enzi

I

58 B

50 A

batterie

armi

batterle

arml

btr. armi

(l

(i

:i:xxvn cap. Su11tol'o

86

t \J

fW

t:ap. Sangi ovanni 4R•-:i0-' ·79• car,. D<' Mn(•stri .....

18

Xll { \'II

cap. Rigo ni magg. Diego

23 29••-100"·110"

XL

n

11T

xur

.. .

,a

I

11 l 9 =.;===;===='"===

cap. Dinn lrn7"·1G8•-169"cap. Bouclett.i ,1Sa-20a.-113a cap. Batti;;toni l OO-l 911 -2-1•-114•

18 121 " 14 133"·14Ga 24 11a...1:?

cap. Flniani

18 14•-<16• 12 .'°'' ·01"'·122"·J41"

Gr. His.

41"-42•-116•

2~"'-ooa

48

4(}~

18 9a.3(;:i.

I XT

58 A

-----:----

Raggruppamento e nome del comandante

143"-

32 v.JS•-14:;" 24 213

I 09 I

24

18 31

21 10

7G 52

t":t

l[~ ·. ·. 1

12 7•

24 24

a,;

12::; 0 -1::m.. 48 9.Ja

...

. ..

5a ...

7 ...

72 S.5 72

l ;'i ~ ,

= =1=5~ ·-=-'-=-1= 1=s=o*I = =1=2= = =i= I , ,1= ,. ='= == o~~= ' _E__L11-.2 XT I l

~

17• Go :J4• Colomwllo :J;;n lflott('l'Oll

XLY XXII 1

c.ap. V<'sgano

17°-71•-77" <:aJJ. Tomrnasb1i 139& l' ('?) magg. l 'agliazzi 47 11-HO" 7

1(;•

Vll

l

S•

Co~ouuell~, 14,, Cnstam

Or. Ri:<. VIll

( x xxv

l xsv

l S 39•-H•-130• 12 8:}1 -1:t0•-144.. 12 :12"

36 (iHa

12 3ga.5ga

7

rnagg. G-llanlini l,':l1•-1Ci<l"-

. . . 3°-93•-09• 12 25•-2(1•-2711.

ca p. Montanari H !J"·"IG1Ja-165" 8•-100•

17 132"'·"153" 12 .....

<'ap. Pollone

30 1t,,,.g7a

5

...

...

J soJ ... j ...

!

19

;i 48

186 10 37

2G

- -l= = = =l-±~ l= =--====/,l=-= 1==-l,--=41===1= =s=__! = 68 I T otali g,•1H'r. I l;J J ,J:! / 246 / 36 I aor; /

I

2-l

1100

48

S9 12

4

I 48 I ... li ... I

157

20

I I I !

883

2J(i

1

7


L'8"

n,vrrAGLIA DIDLL 'ISONZO

Schiem11w11.t o de'i reparti, 7Joni.b.oi ·di.el'i '11ell1S" lm.t ta.[Jlfr1 clell)Ison..zo ed oùbiettfrì r, c1i.asc-iM110 ass.C,(J'nat?i Ordine di successione nello schieramento e posizioni occupate

Obietti vi assegnati

(;7a bHtt. - :,;111Je pendici occidentali di q. 174 on:;t

1 trincernm cnti a ust.riaci di g. 174 r,,;t

XXXVII

Da Hor d

le linee del S. )farco dR

xv

Lungo la sponda dt!Stra della Vertoibizza, tra il torrente e la r otabile s. Pletro-Vcrtojba: 4ga.5()-,.79a.

I r eticolati e le trince.e del Sober

XI

200 m. a. est dell'ul>ltato di Vertojba : 1oa.37a.7(;a

I reticolati e le trincee antistanti

XII

Sulla. spondt1 destra della :Vertoibi:w.a, I t eticola t i ed .i trinceramenti cli su due scaglioni : uno arretu·ato, schieq. 86 (due ordini d i trincee) rato a cavallo alla rotabile di Dol e· nje-S. Andrea (2'J"·29•-28"'-l6J.a e 102"-) ; e l'al tro più avanzato (29"-100•-noa. e 145-) tra il torrente e la rotabile Vertojba-Biglia

. VII ,

Schierato su due scaglioni : uno arre- trinceramenti e r eticolati che coprono la q. 88 e la 76 a nord di trato (49"·126• e 128") a sud di DoBiglia lenje ; l'altro più avanzato cli cit·cR 200 m. rispetto al precedeJJte (9•-36a.

Gruppo

;i sud lungo la spo11du sjnistra della Vertoihiiza: :'ì!J"'-108•-109•; 500 m. a est della linea « Borgo Vienna-Man icom io l> di Gorizia. Poi (ia e 73" n ei pressi del cim it ero cli s. P ietro di Go-

(J.

J71

:.~ q. 185

tjz ia.

e 21•)

90" postatl1 nei pressi di San Grado. Seguono, ad est dellt1 linea S. Grado q . 213 del Nad Logem : 7• e 1070. 108" e 1/2 dell.a 121" 1 /2 121" e 16\)a

Il caposaldo cU « Poggio P elato» -

VI

A sud di q. 213 : ln 113" e la 18"S.uccess'ivamente : l a 20"', l a 133• e la 1,UJa.

I r eticola ti

ti ~ud cli q. 265 del Vel iki Kribn.k r r etieolati a sud di q. 253

III

A est della rotabile q. 18'7 - Oppacchia-

Concor so all'apc!rturR del varco di q. 253 (11ord-ovest del Peciuka) « Zona d'irruzione >> a ove;;;t d ·i Loqu:izza

LX

sella : 1.0"' a nord-est di q . 187 : 13..·24"·12" 114•-115• e J.9" sul prol tll1gamento delle prt?cedenti XTTT

A est della rotab ile q. J.87 - Oppacchia.sella, di c·i rca 300 n1. :;isternate fra le doline ivi rsish!nti :

-179 -

l • zona cl' irruzione}) a sud-est di S.. Grado. Ln e< Zona. d' inu-

ziom\ >) s ucccss'iva. La ·« Zona d'irruzione)) di q . 243.

« Zona d'in1.1zionc )J a sud-ovest di Loquina


L'8"

'chierameuto dei r e1)([rfi 11el/', • Ha ttaylia dell'Tso11.: o ed obbiettixi (! c;ios<•n110 asse!Jnoti,.

(Seg ue) :

Grnppo

BA'.I."l'AGLI,\ D.ffiLL' rsONZO

schieramento e posizioni occupate Ordine dl successione nello

Obiettivi assegnati

re i ornt <l'irrrnd o11e ll cli <J· ~00 <e 7.nna d'inu zione ll del Dollnone

42•·4)"·5"' 11(i•-.J3• I' ,J.J.ro

cli Tercenca « Zona d ' jrr111.i onc ii di q . 201 XJ\'

Di ·it r o ltt linea Vn,;: 1:io, e 17• ;{!l• e

01>r1acchia;;dla-Kovu

,ia

il Noni Vas La liuea di tr: incee a o,·esl di Xova _vas

, .,. (' 'ii•

XX II

l)istesc tra F1•rl rti e Boncti: 1'1-!'•·8:i•· 1 ;;9a.(iO• e 1.1.8

l

Di;;tl"l' lra lloneti <' il lago di Dob<'J"· dì> : :}2a·38o. e :;s• tra Bonr t i t' q . K>; 47• r· HO" a :s utl clelle prC'dd tc· A m·i<'JJte del D<'I.Jdi, fra q . 1Cl e il lago

cli P ietra Ro.-<"a su due lince : una avanzata (25•-2(1• e 27•J, l'ultra più arrrtr11ta (1H1"' 1• lGl\"') XXXY

Da q. l21 a q. 8Ti: 1.JH•-154• ,, rn:;• StlC'CC'sS ivanwntc•: 132•-153°-1-19•-WO•· lii]•

:XXY

t'

r,<· ti· i ncee ccl i reticolati tra il e< l•'oi:tìno >> ed il « Hidolli no >) Le t riucc>c t rn il « Ricl ottiuo l> e

L<' lin ee m•m ìclle ùi q . 108

11

nord

trinccr anwnti a est cli q. 208 l<llcl

Le quattro « 7,onc> cl'hTll?.ionP n di q. 14-!

1 t.r ìn cer:1 m C"ntl ccl i rC'ti<:ol ati

c·om(lr<'Si frn q . 57 e q . 77

J .,2a

~ t>i [ll't'"si di << 711,m dria (' 10/i"'

l',·ima " : 8•

II

<<

Cast>Un f11T0Yiario » 1• <r. T7

care le p m~izioni a<l est d el t Ol'rente Y e1·toibizza <·cm

con azione cli sfo1 1(l amento (qnote 102.rnfl-J.02 su<l-10:t e 07). L ' Hzione <li <1nesto Corpo cl'Armnlu dovrà coll conYerge1·e alquant o a sinist 111, fa ceHclo perno l'ala s inistra drl XXYI Corpo, aJ qnale compete co11t)11 istare le posizioni a d orient(' di S . Pi et1·0 <li Ool'ir.i:-1. Alle du e Armate ye,ngono pertanto ,issegnate molte bntt cl'ie di medio calih1·0, di tni alcn ne tlon;:1 rn10 tonconc•re a lla dil-il r11zjonc u nitanwlltc alle bomhnrcle; l e aHrc clonnnno esegu il'r t iri tli controbatteria e <li in tel'Clizioue lo11tnna. L'ordin e cli. bal(ng-Jii1 dell e bombard e per cletln off'eus irn,

- ] o-


1.'8" DATIAGLL\ DELL'ISO~ZO

stmlj a to <~ pl'edisposto dai OommHli ,d i Raggruppamento e cli. Gruppo si rileva dnll'arlegnto prospetto ul quale viein e unita 111na dimostrm:i.011e g-rafi<-n <lell'online di s uet(~ssione delle varie batterie c·on gli obbiettivi a ria:-tmw assegnati . Oltre ai reparti hombm·dieri assegna ti aJJe singole Divisioni di fanter·ia, alln 3" Armnta fnrono assegnati 2 Gruppi di ri serva rnppres(!utat i dalle hntt<~rie ~4' e 90" da 240, e dalla 70\ 01", 122" 141", :i", n3• e 00• <lfl :;~ A, c.:011 1111 <·omplessiYo di 57 unni; coskdu; il totale delle bombarde disponibili p(~r 1'8" battaglia clell'IsoQ1zo n11rn1ontava a 8S:J; armi.

Dal J S al :30 settern bre le condizioni ntmosferiche e metereologiche erano ·é liventak val'iabilissime : l' alternarsi di giornate relativamente serene con altre dense di n ebbie acqnose e cli ,piogge fitte, nou distolse i bombardieri dal grave compito acl essi. affidato; con qualunque t empo, e anche di notte, si lavorò intensamente a completare °le postar,ioni appena abbozzate dopo il balzo avanti, e per <:ostrnirne di nuove per le batte.l'ie ehe sarebbe1·0 giunte negli. ultimi giorni del mese. Le ricogni.zioni per lo studio delle 1rnove linee nemiehe .riuscirono moltG> laboriose per le intemperie, particolarmente per le :fitte nebbie che limitavano la vista a breve di.stan za. Le arnti.zie raccolte dai prigionieri erano state scarse, e non .p oterono essere convenientemente controHate in modo diretto. sia per la pi oggia e pc~r· ]e nebbie, e sia ,per il nnmero limib1 t~ ·delle ore diurne di cui si poteva .disporre. L'a utunno si avanzava a grandi pnssi., e bisogmava :fissare la data ,cl'ini½io delle opera7.hrni che cl'altro1ncle era strettamente legata a quella cle Ha completa eflìcienza del le Unità ehe cl ovevano prendervi parte. Il Comando deJla 8" Armata, nelle Direttive i11Yiate ai Oomandanti di Corpo d ' Anna tu dipendenti in clnta 23 settembre, premetteva eh<~ l'irruzione delle fantel'ie dovrit e1Iettuan,i i,ulFintera fronte cli attacco con scatto irresistibile e simultaneo. No n è quindi il caso cli fissare parziali o limitate zone di inuzione, ma di spanare in1·ece la via alla fonteria possibil-

-

181 -


L'8•

BAT'l'AGLIA DELL'lSQ)IZQ

mente sull'intera .f ronte di attacco. Natnrn.lmeute gli c:ece:donali tratti nei quali Io sconvolgimento delle cli.fese ncmi<'he non fosse completo, 11011 clona!lllo arrestare la simultaneltiì dell'att:aceo.

E soggiungeva. : per ottenere H completo spar,r,ameuto clell<1 liuee aYYe1:sarie nessuna mauc:llevolezr,a o imperfer,i.one clen~ as;:olntamente tollerarsi uclla preparnr,ioue e nel l'attività delle artigliel'ie e clelle bombarde a tale compito cleslinate...

Non va dimeuticato che, appeina cessaLa la 7' Laltagli.a dell'Isonzo, l'artiglieria austria<.:a continuò acl essere attiva e,;;eguendo quotidianament e <.:011centi-amenti di fn o<.:o stil.le nostr-e nuov<~ liinee avam:ate 1 e spesso anche s ulle Petr(wie : l ' asse:;;tùmento delle ornoYe linee da noi raggiunte diecl.(~ luogo ad 1111a serie di a½ioni locali, frammentarie , che ebùc~ro partif-o1are vio]e11za nella regione clel Pm·tino (R ciu-a 200 rnc~ti-i ad. est cli Op1pa<:chiasella), di q11ota 208 sud e di q uota 144, mentre sul resto del fronte veuivano svolti i consueti tiri delle opposte artiglierie. Ci.ò non pertanto i born.barcliei-i1 n sollligliamm di q na nto era stato fatto dagli aJtri Co1·pi ecl. Armi <:ombatteaiti, rni$ero a contributo ogni. loro mig.l iore e1wrgia fisica e ~piritnaJe per essere in grado cli co1npiere il pl'Oprio dovere nel giorno della battaglia. Quando il. feryore mm parve bastevole, n sopperire a l.l'ilisufn.denza materiafo <lel tempo, tn]uni comandanti. di batteria uon indugi;uono a stabilire i !Pt'Opri ossc~rv.atori sulle linee delle Yed ette della fanteria per (!ssere meglio in grRclo cli dirigere ed osservare i'l tiro delle• propr·ie bombar-de: mol te batterie cli 1picc0Jo calibro postarono le loro armi nelle t rincee clellR fanteria ,e non manca1.·ono ufficiali. osse1·rntor-i ehe andarono a collocarsi a breve distHnzn dai reticolati nemici per poter riferire cou maggiore esattezza. s 111l' 1mèlameuto e Sl11Pe:ffic-ada del fno<:o delle homba1rde . E che i bombardieri awssci-o l.worato seriamente. faeendo sforzi veramente non eomnni.. (superando talvolta sè stessi) lo si può ri.lentre dagli c~ffctti <:crnseguiti c·oJ loro fuoeo durm1tc i tir'i di aggh1stamento <dfoit1uiti nel ptmiePiggio <lel 4 cli ottobre ,e nelle prime 01·e del ma ttino s1.wc·essi,·o da gran parte della massa di bomlnn-cle assegna te nlle :Dirisioni d<>Ha 3" Armat.i. Come .s i sa, Fini1/,io <lell' offe1nsin1 en1 stato fissnto per il -

] 82 -


L'8' BA'ITAGUA OELL'ISO.K'ZO

giorno 5 cli ottobre. Il 1nattino del 4 le artiµ:lietie tli medio e grosso calibro c.:omi1ìc:iarono i tiri cli !lcmolir.ioa1e per proseguire l'indomani h1 vera preparazioue per lo ~wntto de.I.Le fanterie, d1e doveva a vvenirc a.lle ore lii <fol µ;io1·110 i>. La masl$.tnrn pa,rte dell e batteri<~ cli bomb11r!lc i uiz,iò i , tiri di aggiustamento dopo le ore 14 del 4 e li ri,presc il mattino del :-;, quando le <:On<fod.0111i atmosferiche arn.htvano faeendosi sempr(~ più difJ:kili. ·Fatta qualche rai·a eec-czione, le bom h,n·de si limitatJ:ono ul so.I.o J'uoto cl i aggiusturneuto : tnttaYia clni risultati otte nuti, e che (~ra no stati rileva ti da pattugli.e cli fanteria e cla nffieiali bombar<lieri :Hlibiti a tale se1·vir,io , il Comando d'artiglieria deHa. 3" Armatn i!1e inferì ehe, se le bombarde fnsseto passate al fnoeo di cffka<:i11 . avrebbero potuto c:onsegnii-e g-li attesi effetti distruttivi sn tl1.tta la fronte; risultati ehe, per debito d'imparzialità si riporta010 integralmente. dopo d i averli rilevati cln n11a Relazione <'he in data 9 ottobre delto Comando ·d'artigliei-ia tr~u,mise 111 Comando della 3"' Armata.

Settore clell'Xl Corpo cl' Armatn : fronte della 49• Divisione : aperti nell'obbieLtil·o assegnato molteplid va r<:hi. L'azione svolta c'lai bomba nlieri merita un encomio seri tto clel Comandante della Brigata Na))o'.i al Comandante del XL Gruppo; fronte ctell:.t 4t,a Di visione: difficili concli¼ioni n tm()sferiche nella ma tri nata clel 5. Le hatterh~ del VI Gr uppo riescono a.cl ap1:ire nella linea inclicat..1 un ,·,n-co cli J OO metri nel reticola to. sconvolgendo la trincefl austrlaca in c01Tis11onden7,a del Yarco aperto; fronte della 21"- llhisi01ie: il gio1·n<.J •i vengono eseguiti tiri dulle I.Jombarcle e aperti var<:lti in <;Orrisponclenzfl clel Ridottino (fronte clelia T.lrigarn. Pisa'> <' Lu conisponclen7,a del Xa::<o (fronte della Brigala Tiegina). NPLJa nolte sul 5, d ' orcline ùd Comitnclo clel /l0° fanteria, sono 1~1'fe tlua li til'i in co1Ti;;:pon<.lt:117,n del H iclorti no. La. 10" ùit Lteria cla 240. coi tubi cli lando allungati, ,1gginsta il Hro sulla dolina di quot,t 172, a sml-c>,-;t di Loqni¼r.D, e s nlla seconclfl )inc•a m mica in corri:::JJouclPu7,a clell\1sse cl'irrnziuu·~~ della ,15"' Di visione ; 0

:f' l'on te clc>.lla 22" l)his ionc : sul fronr e clclla Brigala Brrn;da (20> fau teria, viene aperto un Yarcc1 cli ,lO metri, e clisrruHo il Lratto cli trincea co1Tispon<l< me ; più a 1<11<.l Yengono aricrti un altro varco cli :10 metri e altri piccoli Y:1rc·hi di a01pie7,7,a <la ~- :t 8 metr i ciascuno. Nel tratto prospiciente nUa Unefl oc·c·npata dal Battaglione del 1.9° fanter ia il relicolato risult,1 spinnatr1. e poco cliscosto clalhl posta¼ione arnnr.:1ra di una 1J,1 l 1.eria, n na 11ar!.e ckl re!icol;,ro ,·iene a;;porlalo c:on funi 0

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L'8° llA'l'TAGUA DE LL'ISONZO

clagli ~lessi bombnnlie1·1. Sul Lratto di l~enam (4So fanteria) i reticolati e mente clistn1tti. T nJc nlierwazionc è fauterln al Comanùantc dello Brigata

Settore del X I II Corpo

linea rn·osvicieutc alla Brigata le t1·iucee risultano completafatta <lal Comarnlaulc del ,18• Ferrnra, geu. Rocca.

a·Arma la

fron te ùella 47• Di\·isiouc: su 11uei;to tratto cli fronte (13rigata Scsia a nord e Brigata l'escara a s utl) oltr e a i tiri di agglnstawen to, uci giomi ,~ e u souo escg11ili anche Uri di efficacia e souo state laudate 11 . 327 bombe da U O, n. 58G da JG kg. e n. 17!i dn ·15 !,g. cln lle :i8A ; n . 720 bombe da l ll kg. dalle 5S l3 coi seguenti risultati : il primo ordine cli r <~ticolato su l lato lll>J·cl-est clel E'or t ino ù del tnuo sconYolto; sul lato oves t del Forliuo i r eticolali sono ,,;mossi e si rilcY,lllO quattro soluzioni cli 1,onthmitò dell' ,m1piezza dni qua ttro ai ci11(1uc mPt l'i ('iascuna; altre aperture si l:llc 1'au o tra il :Fo1·tino e la strada Oppacchiasella-:Kon1 Vns. I reticola ti collocati da n 1nti a Xorn Vas, ba ltuti per un tr a tl o di 250 mctl'i, 1ne:-:enlano HO metri cli apertura. e :1llri 55 metri cli reticolati risnllano scoun,lti : risu1lt1no ancora in piedi 25 metri cl i reticolati; froute della 34• Divis ione: coucllzioni atmosferiche sfavorevoli n ella gior nata clel 5. J. ungo il Lratto ù.i cor tina tra quota 208 norcl fino all'altezza del Vallone cli l.loneti le difese nemiche risul t nuo comp)l!taillcnle sconvolte. Davanti a quotn 208 no rd risulta a1>erto nn rnrco dell'ampiezza di 80 melri, e f<Oluzioni cli eontiunllà <li la rghezza varlabìlc sul rimanente trntto cli fronte; dietro i reticolati anche le corrispoucleuti trincee r isullano graYementc colpite e convolt.e. Lungo la lìneu tra l'osservatorio bliuùato (andnto 1>oi di:;tl'Utto) di quota 208 e ~orn Va:; i reticolati sono colpiti J)Cl' un lungo tratto, e cioè : a comiuclnre cla nord si rilevil un primo tratto distrutto, seguito da uu tracto di 2.0 metri ancora composti; immediatamente dopo 1wgoe una soluzione di cont inuit:ì. cli 100 metri, e poi qualche altro picco):) tratto con fili e paletti ancor:1 in piedi e infine un altro arupio tratto cbe risnlta completamente d istTnlto. Comple:;;siva meule sono state lanciate n. JG7 bombe da 240 di 87 kg. l'una; u . 6 1 cla 16 kg. e u. òG da 45 kg. dalle bombarde cla 58 A; e n. 96 cla 16 kg. dnllc 5813 . L'arUglierlil pesa.nte austriaca ba battuto con violenza le postazioni delle batterie (XXTI Gruppo) :;:enza arrecare n otevoli danni; fronte della 33" Divisione: su questo t r n.rto d i fronte l'<)secuzioue del fuoco s i è svolta il giorno d c1alk ore 14 a lle J7, e il giomo ii dalle dalle 7,:~o alle 9,'15. I risulb1ti 1'ile,·a1i sono stati i seguenti : lungo la strada da Bonet i u quot11 208 sud. de i r eticolati 11repar atl dal nem ico se ne ,·eclouo in piedi picc oli tratti. Snlla (.IUOta 208 sucl propriamente detta, traune una I)!J 1·tc centrn lc, tutto 1l r cclcolaLO 1·isulta distrutto. Il tratto <:entrale <li quota 208 sncl trorn11dosi assai pros-

1.84-


r./8" HA'f'rAGLll D19LL'IS0NZO simo alla prima linea irnli.1u:1. il tiro d<'llc bombarde nou ha pocuto essere s 1·i1uppato con maggiore l11tc11siti1 per tema di colpire le nosLre -fanterie; ve rrà co11111le tatn la cll:;tru:r.iouc dai lanci:t-torpelline n ettica. Nel t·ilnanen te t ratto, cl nl V.t llone Ilonel'i a <Jnola 208 . s i ril urn un nmpio nuco; di fronte alle trincee oc·c·npa1e dalla 12~ Compill):llla clel lli0 fanteria sono stati col1>ili i Carnlli <li Fri:::ia distesi l>Pr uoa lungh e:w;:1 di mw Yeutina cli m etri. Col pi s p:1 raLi : J.5 1 bomllc cla 87 !,g.; 534 bmulJ<· da l ii k g. l,lll('ia tc d all e 58 A; 1• 101 bom lH· da JH kg . lan ciate clalle 58H .

~ettort• del VII t 'orpo d '...-\ 1·11 iata : froute <le ll,i JG• Divisione: n e lla ~iorna1 u ciel ·1 i tiri <l i :tggiuslamenw Yengouo esegui ti thl :{ llattel'ie da 2-10 C e clu 1 ba ttPrin cla 240 CA, uouchè da .l banerla tla 58 A. :'.\ella uotte sul ;; il fuoco ,·iene riprciso soltn n t.o da · 2 baLL~·J·il' (la 2-1IJ <·. Si rilernn o ,·:u·chi :11>eni sul peuctio uonl e sucl lii qno1a J44 : i i.rill('('ntlllenli nemici ris nlrn no tutti sc:ou1·olli . l i ( ·oornnclmlle dell a Di dsion e elogia l'opera d e i bombardieri; froute della 1.1a Dil'islonc : i tiri 1·('ugouo e><('guiLi il giorno .J. isolrnuto da 2 batterie cla 2-10 G. tla 2 batterie da 240 U A, e tla :! batterie cla GSA. 81 rilcrnuo ,\fl~·rti i varchi s u quota :n e n ei t ra rt i a n orcl 1:cl a sud di Quota 77. Le t1·iucee <lel Casello f<•no ,·i:Hio (\ () uelle <li quo ta 21 risultuno sconrnlle. e h11·1th<' solmd oni <lì t:onlinnllì1 si rill'Ynuo nei reticolati. Il 111:ntiuo <le! ;;, caui;,a le dilficili coudi:r.ioni di ,·islhilitù, il Uro p rot:ecle 1wima c·on le nte7,:r.,1; poi è fatto cessare del Lnlto.

Decisn In 1·ipr csn 1lcH'azio,1w per il giorno 10, rn~Jla matti•n.ata d el 9 le intip;Jierii> di medio c·aUhro ap1·0110 il hrn<·u sui ca pisaldi del dhipositiYo a ustria co e lo continuano qUè1Si fino all'imbr·umire. L'a1·tiglieria clclfa difesa reagisc(' con vio1e11za . Il nrnttino successivo, poif-li~ la nebbia che domill a qnasi 1Per intero il campo cli b nttap;Ji a Y:ì man rn,Hrn clissipnn dosi , le nostre. artiglie1·ie, e qu in di tutte le bcnnhai·<le, iniziano il fuoco d i clistl'l1zio1w su tutto il fro n t<', meno c·he sullfl 11nota 208 s ml, su <·ui p ermatne os tiliata u na den sa n nvoh1gli.a. Ru .lle zo1w ptescelte per le irruzioni batton o gli obid J)<'. anti <·Hmpali e le bombarde . L'artiglieria nnsh'itt<· a i:lmnent a tl' intensit;\ la s ua reazione m,111 ma no che si approssimn l' orn clello sc-a t.to ile.I le nosti·e fan ~erie. Le pattngfo, nsdte a ri levai·e g;li effet ti di i:li~t1·11zioi1e t1'a

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L'8•

BA'! TAGl, l A OELL ' JS0NZO

le 10,30 e Je ll, rifel'iscono c he quu si ll11ppertut Lo i ris nlt a ti so no socl disfacenti. Viene a llora chl n oi l'ipl'eso pìù i11ten sam entc il til-o di distruzicme d1e si protra e fimo alle 14,:m, 01·a in c ni la fa ntc 1·ia muove all' att acco Sll Lutto il fron te dell'Ar ruah1. Le 011<.l.lte Ù' attaceo, con uuo shrn cio m.er a vi g.li.oso, rag-giung ono 11er pri mo lmho l a prima line,1 nellii<:a : ma ben presto l'ficlono sotto il fu o<·o di Jrn 111e1.·osi 11i <li cli a 1·mi a utomatith e. m olli Llci qn nli completamente ig-norati. ~ei p ressi di NO\'a Y as lr n o. tl·e pr1·d i te sono t,1lmeJJte sensibili. pet c·ni il rnoYilHP nto Lli aninzat H deve fonat am enre a1Test a1·si. Qu a lche p1·ogresso i nvn:e Yiene reali;1,;1,,1to Juugo il fr a tto di linea tompr <>so fra il Dèbeli e quota 20, s ud, d orn ak111n i 11t1('l r i ili ·nos tri arditi si spi11µ: oll o fi n 11 c>i prt>ssi cli .fa mia110. n ma ttino ,l elrl l t n1.to·if c·a1u1io di ba t taglia è nn-olto llclla rnebbia . AJc: 1u1i rc>p atli di fanti, g uidnti eia. a1·<liti nffid,ili, ap p 1·ofi t tan 1l o delh1 s <·a r·sa d sibilitù. si spingono ad ori ente del V aJ1011c , oltrep .issa11 0 l'n hita ro ,li Loq nizza, qnasi del t ntto d iroc:c·H to, occ11 pa110 i-irgéti e i-pi nµ:ono ardite p1111tnte vprso Lulrn tic. e ver so B ll<li Log. Il mattino d<'l l~ ìa lotta <:011ti1n ua asprn : i1 11emico a pi.ù ri pr·es,, teuta vi olen t i collt rn Hacchi app ogginti llfl numerosi con ten tr amenti d ~ fuo(·o <l°Hrtiµ:liel'ia ano i-coipo ,mche cl.i cop1:il'c n l'ipiegam e ntò e)le ,rn ch ù acl e:ffetrua l'e d m·ante la nottr . P rima ùi ser a d p1·<>n,de .la p iog-g ia : fni i cln e ;1vversa r i si (\ 1t no vn m e n te ris ta bilito l ' eq uililn·io d<> l le ro1·ze, tak hè insister e nella lotta è da nnoso p e1· en t 1.·m.11hi. Il Comawlo S nptem.o ord imi la sospensione dell offcnsini per oq:rn n izzate vaJirlamente le posi zio.ni (·On qni sta te e pe1.· p1·ep a 1·ars i n ri preudc1·e l ' offen siYa tra nna quindfriua cli giorni. La seni <lel J 2 J;i li npa 1·aggi u11ta clngJi il a li,rni h a i l seguente svi111 ppo : gomi to che il Vi p p acco fa ad occiden te di R a('<:ogJiaiw pl'ima di ri cc,e l'e la Yer toibi r.za ; falcl<" ocC'i,lental i d el V f'liki K1.·iha!' e <1el P eciuka (c:on 1111 snliente ablrnsta m a mc1 r e;a to d avanti al le po~ir.i o11i rli Oppae(' hiaJ-<elfa). B n cli .LogN ova V ns . qnot 11 :30~ sncl . fin o a qn ot a S:5 acl est d i _\ [on fakone. D u r ante t ulta ra,,ione le hoiub:1Hle ha n.no l an ,·i n (o 11.000 bombe da 2-rn e 22.000 di p il'(·ol o c·ali1J1·0.

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]~tì -


C0ì\S1DERA¼J0i\"l SULl/8a HATTAlJLlA DELL'ISON ZO

L'inir,io del fnu co di clis.tl'llzione avvenuto il mattiuo dc~l 4, avendo svelato al nemi co gli inten<li1nenti del Comando italia no, fece accorto n Bor·oevieh snlla imminente riprcsn offensiva; e qnindi da parte nostra non era il caso di fare pi.ù assegnamento snlfa possibilit.ì, <li rea lizzrtre la sorpr esa. No:n va dimenticato -che 1n grande attiYitù, sYolta dalla nostr<1 il T'tiglicria fin dai pl'irni cli ottobre n1 ppr(~sentò un sintomo evidente dell'avvfr inarsi della nuova battaglia: e Horoevieh. in una relazione s<:l'itta il 14 ottohre potè infatti affermare che per Jui l'S" battagli<t era <.:ominda ta fin dal 2 cli ottobre. Oosicchè :il gi orno 10 eg-Ji era più che pront o a sostenere il nuovo urto'Le perdite pn tite dagli a nstriaci nei gionni ·de1l'azione, e lo slancio clegli itaJiani. irnpressionarono il Boroevich ; cosiedH~ in um1 Re.lnzio11e tl·us1uessa al Comando Snprerno a 11 stro-1mgarico il l6 di ottohrt~. egli ~<TiYeva : . .. il nemico è cliYentato un altro dallo scorso anno; esso ha molto imparato, si ii giovato di tutte le esperienze clella moderna tecnica cli guerra, e ha cercato di clare ai suoi attacchi carattere analogo a qnello negli a ttacchi fnrncesi sulla Souuna. . . . nna nuova ba ttaglht, ·che è <la prevedersi non lontann, non si potr<'bbe sostenere che con estrema. cliflicol ti1..

Anche durante l'Sa ba ttaglia ebbero a ri.petersi, in 1proporzioni fOl'se magg'iori delle volte p recedenti, gli stessi errori di valutnzione fatti dn talu ni nostri Comandi uell'impiego delle bombarde; e1·rori c.he ebbero conseguenze gra.vi per le ingius ti:fi-cate perdite s nbitc <l ai reparti. boml>arclieri in uomini e materiali. La. Sc11oln cli Su sega na non avc~va maucato ·di sostenere fin dai pdmi t empi il principio eh<~ le beimbarde avrebbero dovuto essere impiegate a masi-:a , cowe mrn Yera artiglicrin d'assedio di pit('ola gittat a, <:ontro i più importanti, resistenti e vicini osta~ coli della clife1,a .11emiea. J~ tale pl'i ncipio è stato poi saur,iona to dai « Criteri d'impiego)) nei nmncri 3. S, 3G e 37. Non va dim<~Dti<·ato che i pdmi ma teriali ed i. primi insegnament i snll'impit~go delJe liombarclc f'i vennero dalla F ranei.a ed il Regolam(mto cli m1:1110vra dell'artiglieria cln trin cea tnmcere (mar zo H)Hi. Tirolo L pap:. 2ì cli<:(~YH : - 187 -


C0NS1DE:R.\Zl0N I SULL

·x•

R.\'l'Tl.(;l,L\ nEr.r/ISO:-'.l,O

l'artiglieria da trin<'ea è iu r ealti1 uu·a rligli<'r ia pe><:lll te cli tiie;col:t gitt ntn , nel!n ('Jnal<• l'inc:on \'l'llieute dl:'1111 rli minu:done cli gittala i• eo111ppn;;:1to <lal ~rande rPnclim cnto delle bombe rom <' e< 1.rn spo1·tatriei cll esp losil'l " ·

E più inan ti: rartiglicria <ln rrince,1. i• pel' c:iiJ <:hhrniat.t ad a ver e uu·assal grande f unztone ucll'ofi'enslva; <'SSa den• essp1·e in1))it>gata come una potente artiglieria pesante ma ad nna piccola clistanza , e iu ogni op<~ra?.ione vi è modo cli pl'eYcclere e di cletcrmiuarc la sua missione (·on pitma analogia a quanto si fa per l'artiglieria tl n campa gna e• pel' l' ai·tiglie ri n p r;.:im 1·e . T:1 le a1·tiglieria eta trincet1 sarà quindi posta agli ordini diretri del colonnt?llo Comandante l 'nl'tìgti eri :t di visionale, incar icato di 1:egolurne l' impiego secondo i principi geucl.'ali enunciati nell ' Tstruzione ckl :20 noYembrc l!ll:i sull 'impiego dell'artig lier ht JJl'Santc.

E più an111 t i nncora : l' artiglieria cla n ·i1wP.a dovr:ì sempte essere irnpieg:1ta a massa, ed ogni sua ar.ione dovrà e:<s(•rc combinata con u n'azione dell ' a r t iglieri a; ìl cann on e copl'ità l'entr ata' in azione dcl i ' artiglieria da trincea, la proteggerà e potrà quindi inttiggere llrlk ve r:llir<> a l nemico ehe t:l'l'Chi ,lì riparare i clau ui ca11sn1i llall' a1·riglier ia <la 11·inn•a .

Quc. ti prindpi c·he ('()l.l'a 11 tori t,ì., clerivaute da uu:1 più lunga e la rga es1wr-i enza \·eniva 110 acl a ,·rnl0l'a 1·e il n iterio <lell'im pieg-o n ma ssa :·rnggePi to dalla Rcrnila ili. Rnsegana. e s an zion a to dal nostro ( 'omà n <lo Rnprc>mo, j] pi ù delJt> -rolt e ,n o~, fllrono pc1· nnU:i app]frnti cl a 11oi. AlH.:hc per qui:111to lia t 1·atto ai la vori di postazi011c, l 'I st1·t1zi.011e fri111c('se, n p,1g. 12, tratti:tn <l <> clell' i.nstal.lazi.oue delle bat-

ti>ri t> bomba l'de, <1icen1 : per nna batterla (lii 5S cli 12 pezzi, occorrono da 20 a 25 giorni ; . .. l'install.:1zioJ1<! com pletu (li nn n hn t l (!ri n da 2-10 di li pez¼i tic-hied t• u u:1 \"(•n tinn ,) i

j!'iorni.

~ei 11ostl'i ten·eHL spiéea ta mente mon t;ini, t;tli limiti mm poternno ce1·to essel'e mino1'i. "Ma t a li esigeuzc n o n volen1no essere rieonosC'i nte chi taluni · nostri Comandi, e t alora np clcr irn l'On o situazioni im.11ossibili, com e 1111ena cr c11ta a 1in Corniun tln nte cli nn G1'1tp/l)o cli bombar de ehe dal ptoprio Com::mcl.aute cli Division e ricevette ordi ne <li dovere in una sola not te t ra s pol'tm·e cl.a fon clo Yalle, <·ol pres t·ritto mnnizionnm euto , un ' in-188 -


CONSIDERAZIONI SULL'8" HAT'l'Al; I,1:\ n E r, L'lSONZO

tera batteria di bomlrnrcle da 240 su Moute Spi1n (quota rnn-:1:. nella regione del N oveg·no) , e nella stessa sola notte effettut1re contemporaneamente i lavori n ecessari per la messa in batteria. in modo cla essere p1·onto ad aprire il fnoeo all'indomani! Mette pe1: ciò conto cli ti·ascrivere il eontenuto di nna Riservatissima personale avent e per oggett o : « Devi.azione d'in tenti inell'impiego delle bon1bar<le )) cl1e il Comando Supremo italiano in data 17 ottobre J01fi iuviò ai C'omandnuti cli Ar · mata e di Corpo cl' Annata, al Comandante della Zoua Car·niH; e, per conosee11r,,1,. a] C<nnmH'lante gencrah~ d(!ll'artiglieria: Una parte della forte climinmiione di efildem1:.t a eni va iucontro la mass:i di bombarde dopo ogni azion<' oft'en:::in1 (perdite cli uomini e materiale. lo!!:·) · ramento di armi, corummo cli. mun%i.oni) ò im•,·itabilmente clon,ta acl imprescindibili 1·agioni d'impiego, ma mm parte 11011 t1:ascurnhile è clovuta invece a cause elle si possono, e per ciò si debbono evitare. Persiste nel esempio il mal vezzo di svelare le postazioni <l ellti bombatele faccuclole ent:rare in aziou,~ prima del tempo stabilito per il Lil·o cli rlistrnzione. Uesicl<?1·0 che su qu esLv · punto non si faccia più la solita raccomanclazione generica, mn nn esplicìto e netto divieto. Si. .impiega.no talYolta le bombarde per tiri. cli interdizione. Quantunque lo scopo essenziale cli queste armi s in quello di clist ruv.ione, uim certa. i(l r · ghezza di idee potrebbe trarsi e> co.nsentirne l'impieg() anche in tiri cli sba rramento vicini, in Yista tlella sicura loro eOìcncht maceria le ~i morale aneli~ in tali circostanze. Peraltro, là nostra comple_ssiYa. disponibili.tit in armi e mnnir,ioni (sovnt tutto in queste uHime) non ci consente nssolutamente questa deviazione clM compiti normali senza comprometter e la vos:,-:ibil.Hit cli .a ltre 11zioui il bt·eve 1,cadenza . P1·ego cllmqu<·~ evitare che <:011 le bombante si fa cciano tiri di intercfo:ione, tanto più che a qnesti tiri si prestano egrep;iameutc le a 1-tigli~~rie leggere. Lo 1,postmncmto inna111,i delle borubanle, prp,·isto cl.alla vigenti' Istruzione, sia ordinato nei poehi c:isi in cn i ve1·:1me.ntc conYenga, limitatamen te ai tipi di bombarde suscettivi di. agevole tra$ J}Orto. Si tenga presen te ehe le batterie cli bombarde durante. q11est;t erisi di laborioso spostamento. subiscono genera.l· mente forti clnnni in pura perclita. Lo sposta.mento innanzi, dopo rlistrutt,~ le prime dHese. ;;:ia clnnqne l'eccezione non la regola; e l'eccezione sia consenti.la solo (Juanclo sin pEir consiglia rl;1 il presumi!Jil.e bilancio cli danni e cli van raggi concreti ((]i!'<truzione innucdiata cli altre cli1'ese ollre le pri01e) . Si r<?agisea in ogni moclo conn·o ln. tenden za, elle purtroppo si delinea in p ratica, ad at t rilrnire alle batterie! cli Mmbarlle i eompiti delle batterie cli accompagnamen to ; le prime devono ess~~re, per regola. sottratte al più presto ad ogni ot'f<>sa nemica, non apvena abbiano adempiuto il compito cli distruzione clt<i nù costituisce la ragione d'essere.

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18t) -


l'REPAR.\7.10:SE ALLA

9•

B.\T'l'.-\GI.IA DELL'JSO:SZ.0

Questo è impe1·io>-:1meute ,·oluto ,mchc da ragioni or g:rniche, poichè mentre i bisogni della guerra esigono un continuo ampliamento dcll'organizr.azlone clei bombardieri. le clifficoltÌ\ cli for ma re ed in(}naclrnre tali r·ciparti si fanuo tlt gio1·no in giorno pH1 acnte .

.Appe1J1a s,pen Wsi rsa barrng'1ia dell'l,;onzo, g li. austrinci si eran o affrettati a sistc>mare a difesa le nuove linee arretrale che a veYa no <lovnto oc<·nprue d11ra11te il lol'o ripiPgame11to, e c he, nel Rettore Goiiziano, ,wen1110 iniz1io lhl q 11ota 16G (pendici mericliow11i ·<li. ~- Catei-i11a). seg11 iYaJ10 1111a dire¼ione me1·.icliana e s·.i s dJn ppanino Hd ,west cli. q n n1 a l~G, <li qnot.u 174 a oriente cli T h·oli. e rag-gi nngeY,lllo quota ~(i cle] R. Marco d'onde Hssmnc~yano <lireziorw g<'·llernle di SlHl ~ncl-oYest. fin o a quota 1G2, per seguite postia Je pell<lid oc:c·iden tHJi cleJlH r egione collinosa di Biglia. spi ng-enclosi fin o aH'abitato cli R accogliano . ll 1:0.!Jegarne.n to Lli questo Rettm'e coli que]] o Carsico avYcnirn poto acl orient<> cli qnota 1~6 <li S. Grado) clO\·e la liuea cli ti-incernme nti ~n peran1 "la dorsal e c:o1Jinosa d 1e fa dn cintura setteo1t1·ionalc all' AHipi.11 10 <li Come11, e si diste11devn, se· gnendo una direzione da noi-d a sncl , a oc:cidentc del Veliki Kriba c, ,clel I'ec:inka, attraversaucl P l 'abitato <li L oqnizza e mantenendosi ad un C·f>nti naio cli metri n ocdc'lente di Hudi Log e cli Lnkatic : posc·ia f01·1Uaya nn salieme assa i pronun 7,iato verso ovest, Jambin1 ]e fol<le oi-i entn]i tli quota 208 su d e di quotn 144, montarn s ulle alinre di qnot11 57 e <li. qnotn 77, <> quindi, toccnnclo il Casello fono\"i;irio. 1·aggi un geYa Bagni nellH pianura de.• l Lisert . La situazione delle forze n11sti·i,1 the fl"ll press'n poco la segnellfo : _, nel Rettore Go1·izia110 , nnoye Unitù cla poco solJ)r ng· gimite a ,·eya110 clato i1 <·ambio ad altrettante ritirate dal fro11te per esscl'e l'iortlinate . l' peH·iò unn a éli variato esistern rispett o alln si tu azioue del 10 ottobre; nel Settore Carsico. im·ece, la forzn preesistente era stata amnent ::ita cli 11na cliec-ina cli BHtt agJioni. -

190 -


rrrn:P.\IL\ZIO~E ALI.A

9"

BATI'AGLIA DELL'JSO)< ZO

Da. p arte del Con1a11do italiano il Hi ottobre erano stati. emanati gli ordini per la ripresa dellè operazioni: la data d'inizio €!l'a fissata per il mattino clel 24 dello stesso mese, oppnre alla successiva prima g'i(mnata favorevole per l'nttacco . Comunque, tale giornata sarebbe stata ùeterminata dalla :3" Armata. Il .fronte di attacco venfra limitato al tratto di linea compreso dal S. l\Jarco al mare, ed il concetto direttivo dell'a?:ione rimaneva lo ste~so dell'azione precedente . Conseguentemente i] compito principale rimaneva assegnato aneora a1la 3"' Armata , menfre la 2a avrebbe assolto 11111 compito dimost ra tivo, che iperò iniplicava l'intervento clelJe fanterie al1o scopo di distogliere forze austro-unga riche dal fronte del Carso . A tnle scopo il Coma ndo deHa 2" Armata uveva. deciso di operare su un fronte di nn migliaio di metri e attaccare le posizioni cli quota 171 e di quota 174 allo shocco di Val clelle Rose (Rosenthal) frn O. Vulem10, ad est di Borgo Fra t ta, e C. Diruta (ad occidente cli Belpoggio). L a direttrice <l'atta<:<:o doveva essere la rotabile Gor:izi.a-Aisovfa:r,a. Per ciò l 'VIII Corpo d' Armata doveva. rompere il fronte nemico a. est di Vertojba e avanzare fino a raggi.ungere il eostone ehe da quota 123 tn ord si SYilu1ppa :fiino a quota. 89, ed inoltre nttnc~cai.'e il tr;:itto di fronte che da quota 89 raggiunge l 'abitato di Biglin . P ertanto Jo sehieramento deUe forze italiirne messe in Jinea per la nuova offensiva era :

za.

Armata: XXVI Corpo cl' Armata : 4<.l• Divisione allineata cfalla rotabile cli Bo1·go Carinzia -Bersaglio mili tare, alla rotabile Bol.'go Vienna-Aiso\·izza; J8" Divisione: <lalla rota.bile di Aisovizza al parallelo passante a ciJ·ca 500 metri a sud cli S. Pietro dì Go rizia.

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Corpo cl' Armata:

11" Divisione distesa dal 1iarallelo fino alla parte meridionale dell ' ahilato di Vel.'tojba; ,1(i'' DiYisione prolungava 1'11"' fino a raggiungere il Vippacco; 12" Divisione doveva rimamir<i in riserva nel Settore Lucinicol\L Fortin-Savogna-S . Anclrf!a .

·19:1 -


E'IlFCl·;oF,N'l l ALLA ~)" BA-r:nOLTA m:u.'JSONZO

8" Armata :

XI Oo1°po d'Armata : 49• Divisiouc 45a Divisione 22• DiYisione tl• Dil'i.sione vizza ; 21• Dhisione

dal Vippacco cln quota 21G elfi. quota 2G3 cla .Loqui7.7.a

a quota 2.Jfi del 1:ad Logmi;

a quota 2(13 cle( Nacl Logern;

itll'abitato cli Loquizza ; alla rotabile Oppacchiasella-Castagne-

in riserva attorno a Gradisca.

XIII Corpo ·d 'Armata: 47" Di\'isione clalla rotabih~ di Oppaechi!1sella al parallelo di :\'ova Vas ; :.l-1"' Di1·isione dal parallelo predetto u: quello · cli Boueti-Lucalic; 33« Divisione dal parallelo di Lukatic a quota 208 nord; Brigata Caltanissetta in riserva fra Pola7.?:0 e Recl ipuglia.

VII Co1·po d'Armnt.a: 16"· Dil'isione da quo la 20S nord al lago cli P ie tra Ros;;;n ; 1-1''· DiYisionc dal lago di Pietra Rossa a} mare. Tu IOserrn d'Armala si t rovavano il XIV Corpo ( DiYisioni 19• e :3:1"') e il XXIV Corvo d'Annata (2:l• e 2-8• DiYh<ione).

L'ordine di. hattagJia dei reparti bombardieri appare dal seguente prospetto, ~d qua le è allegato uno S:pecchio inélicainte l'ordine di sehien11nc·11to delle singole batterie eoll'i11 clicazione degli obbiettivi assegnali ai singoli Hrnppi bombarde.

Prima di. riasstmH~re lo svilnppo delle operazioni di guerra svoltesi fra iJ 24 ottobre ed il 4 novem ln·e, (~ necessario mettere in rilievo 1H reale si.tnazione in <'Ili vennero a frovarsi i l'epnrti bombardi eri che era·no stati asseguati a1le Divisioni di fanteria dest inate nd attual'e il Piano {lel Comand.o Supremo italiaino; il quale, nell'intento di ngevolare il eompito assegnato alla 2"' .A1·mata, 11ei gioJ'ni che precedettero la battaglia , aveva fa tto aumentare l'a1iq11ota di bombarde del XXVI Corpo d'Armata. Pertanto alla 43a Divisione era st ato nggi.nnto l'intero Gruppo B(~l'-

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30


PR,ECEDENTI ALLA \}" IlAT'l'AGI,fA Ol~L L'ISONZù

Sohieramento dei repa·rti bombarcl:ieri nella 9• battagl'ia delF l sO'n~o Ordine di successione nello schieramento e posizioni occupate

Gr UPl)O

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- - -- -- - -

XII

da norù a sucl, i11 dm' sca.glìonl : !J0~-103•-156• tra qu. 165 e <J- 174 ovest G7•-l311 e 55" ad ovest cli q. 174 ad est clella linea :Rorgo Vienna (q . 82) a «Caser ma » : :;!)•-108"-10!)a :'\!('i p ressi del ciwiu ro di S. Pil'tro di Go r izia : 6" 1• 7:3a Su clne scaglioni : uno a vauzn to d i<'Lro la l inea fenovim:in : · 1-07°-34°-147• (a nord -fst di q. 711) In i-<tcondo scaglione, sulle p1 ndici nord di q. 9G : 56"·5• e 61° Ad oriente della Vcr toib'i:i.za: 48°-40«-:fi:o A s tl<l di Sober ln 7!1~; a 200 m. a est dell'abitato di Ve1·tojba: 50° e 76• (oltl·e la Vertoibizza) Le stesse posizioni r1<'11'8" battaglia

VT I!

Le .ste1:;:-:c posizioni clell'Si• battnglia

XL

Le J)O.-<izioni giit occupate ndl'8 1 battaglia

XXI

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Obiet tivi assegnati

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%:ona d'irruzione di

c. Vulcano

Le d ue l ince cli trJncec avanti a (']. J74 rst e dnvanti a '.rivoli « ½ona d'irruzione il del <e Bel Poggio» « ?:ona d'irruzione» di c. Diruta J L1·inc€r amcnti cli << O dei due

Pini>l

11 caposaldo di q. 100 ed I trineiTam~nti sotto q. 227 dl'l San Marco T n t icolatl e le t rincee dl Sobcr I r·etJcolati ecl i tl·incero.menti prospicien ti alle posizioni delle batteri e I reticolati ed i trincer amenti di q. 80 a est d i Dolenjc l trincerament i di Q. 70 a Nord rii B iglia T..<) linee di « Po~gio P elato»; le trincee a sud cli « Poggio Pelato» fino n g. 240 del ~a d Lo-

g-cro Vl

XXXI

Su due ,;caglioni a sud di q . 24U del Xucl Logem : 72•-122a e 146• qm ilo av:n1zato; 18•-l!l• e 203 <J llCllo r etr oi,,ta nte Sul prol 11ngarue11to delle batter ie ùel VI gruppo : 2•-4•-(la

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Le 1>0sizioni occupiìte nell'Sa battaglia

XTV

Le 11osizioni occ upate nell'S• battaglia

XXII

A or it'nte di Nonl Vas : 114•-85•-120-'-

VIII

xxxv xxv

1:3!)fi-09•-na. Dolìrn· a est delln r otabile di Nova VasLago di Dober cl 1> : 32•-38"·58.a.47a.14oa Le 1>0sizioni occupate nell'Sa bn ttaglia Le uos!zioni occu pate n cll'Sa battaglia Le 11osizion i occupate n ell'S• battaglia

-1H4 -

tri ncrr amenti a occidente del Vrli ki Kribnk Ln seconda lli1rn del Vdild Ki:i bnk esi!,ten te s ul margine occidentale del « Bosco n c 11ore ii Le linee da L-Oqoi:i:za (compresa) fino alla r otabile di Oppaccbias<:11:1 LC' l i11ee tni (]. 202 (rotabile di Oppacchins('lla) e q. 200 (s ud o,·est di Iludi Log) Le linee daYanti n Luk atic

f tl'i nr.t>rnm('ntl fra q. 200 del Nacl Bregom e q. 208 sucl T,<' liJwe n emiche cli q. 144

Gll obbiettivi drll'Sa. battaglia Gli obbict.tivi <1<'11'8"' battaglia


PRJ::cr,;DEN'l'I ALLA

9"

BA'ITAGLIA DELL'ISONZO

nocco, portando la totalità delle armi. disponibili da 6 a 51; aJJa 48" Divisione era stato assegmato, oltre al XXXVII Gruppo . di cui già disponeva nella preceden te 8" battaglia, anche il XVII Grll!PPO composto di 54 bombar-de di diversi calibri ; cosicehè, mentre .aH'S"' battaglia dell' Isonzo col predetto Corpo d'Armata avevano partecipato 99 batterie di bombarde, alla 9a. battaglia le batterie bombarde impiegate salirono a 105. E volendo precisare meglio la situazione dell'intero Corpo dei bombardieri alla vigilhL della 3· « Spallata sul Carso))., va r ilevato che il numero di batte1·ie bombarde, le quali, dalla fondazione della Scuola. di Susegana avevano effettivameinte affluito al fronte, ammontava ora a 155. A :fine ottobre le 155 hatforie comprendevpno : 3 batterie da 50 Ansaldo (delle 7 preesistenti, 4 batterie erano state scioltr nei mesi cli settembre e di ottobre) .; 38 batterie da 58 B; 48 batterie cl a. 58 A ; 5G batterie da 240 C ; e 10 batterie da 240 O A. Di questa massa, di bombarde, 38 batterie da 240 O, 10 batterie da 240 O A, 36 batterie ,d a 58 A, e 21 batterie clf:t 58 J3 partecipa-r ono alla battaglia. I n altra. stagione e in <liverse condLdon i atmosferiche molto si sarebbe potuto a ttendere dall'impiego di lìll1 complesso così poderoso ,d i artiglierie d:a trincea; ma, a parte ciò, va tenuto presente che il Comando austriaco, ammaestrato dalla <lura esperienza. fatta dagli avveIÌimen ti che avevano provocato la perdita di Gorizia, era assai più vigilante ed aveva provveduto·a forni.rsi .di uno schieramento di artiglierie di grossi e medi calibri capace {li permettergli violente ed efficaci 1·t~azioni di fuoco non appena 1H s·ua osservazio1ne aerea. gli segnalasse movimenti sulle nostre linee e sulle retrovie. Dopo l'S"' battaglia, se molte batterie di bomba,rde conser varo110 le 101·0 postazioni, e poterono quindi provvedere alla dP<lrazione dei da nni patiti durante i giorni di lotta, dopo Ja. successiva 9" battaglia qunsi fa. metà di q ne11e che vi parteeiparono dovet tero rapiclame;nte portarsi innanzi per ,preparare nuove postazioni, nuovi ricoYeri, 111uovi osservatori, nuovi depositi cli bombe e nuove linee di comunieazione. Disponendo di 10 Unità, armate con fa nuova bombarda da 240 O A, dove condizioni di i errcno lo consentirono, Jo schieramento delle bombarde fu effettuato wnchc" in profond ità per megJio poter corrispondere alle -

195 -


l'Hl<:Cl~DEN'.I'[ ALI.A

9"

BA'l'rAGLIA l)l';LL 1 1SONZO

1isigen;r,e de1la battaglia: hatre1·e colle bombe g li e lementi dellH pl'ima e (l.t>lla f'le <·orHla ]inea ncrnirn senza esser e obbligati n cambiare posizione era cliYentata' nna m>c·cssità: ed a tale ptincipio si ispirnrono talnui ( 'ournmhtnti (li Grnppo e cli Haggrnppame11 to nel risolvere il !J)l'Oblerna <li. im.piego. Jn ta•nto, men tre si hworaYa sulle po:izioni, ton nnoYi aniYi di mate1·iaJi dalla Rr-uola si p1·on-etkrn alla so. tituzione delle a1·mi clistrntte o scoppiate d111·1rnt<~ .la pl'e<:edm1te battaglia, e e.oll e disponibiJitiì e~islenti si p1·o<·edern H reintegrare a taltme batterie akunP d<1lle armi rnai1c·,111ti. 1'ali opel'nzioni <li ripianamento J)et<Ì 11011 furono compl ete com e si pnò l'i.°kvare clal Prn spctto (li sehi<11·,1111ento cl eHc ya1·ie TJ.Hitù. cl.nl qnale l'is nl tano i qnantituth·i di ;i n ni c-11<' ciasc u n (~ruppo aveva in efficienza alla ·vigili~t de ll' azi one. L n nuo,·a preparazione intanto, olt1·e c·be dalle intemperie, fu ostacolata a11c·he dal tiro nemico . C'hc in qnalclte giornarn l'Ìusd cli /.\Tin·e 111 o lrstia e quindi <li grnvissimo intrnlc-io ni 111,ori.

MeJ1tl·e <lai v,nì ::-ìnpePi mi. ('oui;irnli ~i ent <·ominu,1 rn e11te assill ati dnl m onito di ... cloyer J',1l' !presto. nel'la foga ciel Jayo1·0 le Ol'e 11ott11r11e non crnno meno altiYe di quelle diurne; ma poic;h è vi sono esigc11:1.e faii rlt<' e m01·:1li dH' Jn buonn \'O'louU\,. Jo spirito di i:;,H·l'ifi cio e l 'ab11egazi01w non ùnst ano c1 sodclisfa1·e. tO!-Ì per p l'cpararc ad<~g:1rntmnr11 te e m.:~icnrn t'<' il rnig-liore interYento del f n<1<'0 deIJe bomhanle mdla i111111ine111·c, a:àoue sa rebbe per lo me:no oc·c·orso <'li conmwe1·e 1tei s noi pm·ti.cohn·i il clisposi ti rn clifen. ·iYo nemko ,rnalogamcnte a qnanto <>rasi fatto prima della bnttaµJia ili (;ol'izia. ] invece, q11esto e lPm ento i11cl.ispensabile mancò in :;p·an pnrte p e1· difetto <lì tempo e pe1· c·olpa cl P.i. f'<•twmeni a tmosfetic-i elle, spN·ialmente 11el111 tN'za clc<·ade di ottobre. ostaeolnton o assai la f·ornpJessH 1iltidtù d1e t utte le 11osl1·c• tl'uppC' anda vnorn svolg-e])(lo l'<nll<' line e ,li bnttngli.a. l\folte baHerie ili bomùarde . <·be prC'sero 1p osizion0 i:mllc rh<> a('q11itrinnse dell,1 Y ertoibi;r,za , nella tev:i;a dec·n{le cli ottobre Yissero gi01·11atc dl'fninua tiche. 110n solo 1' no11 tanlo pe1· <,ffcHo <leJ lH caccin spiet::11':1 al.la quale <lnll'aniglieria a11slriac·::i rrn fatta segno ogni mocleMa

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['r:J·:CEDl':NT! ALLA

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BATTAGLIA DEJ,L'lSO:::SZO

uostn1 foi-ma -cli ntt iYihì, lavoratha, q uanto per le co11seguen¼<:: c:agio ua tc~ cla]Je aLl1oncl a11ti e Yiolentt~ predpit.lzio11 i atmosfc•ri<.:he, che pr0Yoc·m·0110 Lt p iena e q 11i1ndi .In st nll'i-parnento dc] torreute. Allora, mHlnk c1i melma invasero i cc:nnrni. unmeuti e le postar,ioui che enlllo in c:orso cli prepara'.f.ione, e per qtrn lc·he notte uffic·inli e ti-nppa <li..reparti bomha1·die1·i, immersi nel fango fiaw nlla tiintun1. dovettei-o htvor:ne per Ji.ber:ue armi e liombe rlal f,111g-o. d ie HYe,·n inn1so pinz.z;uole e 1·iservette : e proc:edei·e a)acrerueute H nuovi ecl a:ff1:etlat i ·1avori pe1· la nuova sisternn:;:ione dn clnn;i n1Je bomhi\l'(fo . F1·atta 11to i darnri cli qnei gi01·ni uon si Jimitnrono al solo mateiiak~ : 1;e1p ai:ti d i fanti, soqn·esi rn~l]a uotte da onda(e di fan go, ebbero vittime per a1:f.ogarnerno; e la Yit.n ass1111sP così lalYoJtn cara tte1·e cli vera t ragedia. Naturnlmeute ta nti. dolOl'osi, lllH nrn:hc~ gl oriosi Ppisocli di qnei giorni, H R.nmigJi nrnm dei molti che rendevauo la g-ner-ra sull'Isonzo e s n] U:nso nsi-iui più <lu rn c:he in nltri Rettoti del fronte, restarouo a ll orn eircoscritti nell'ambito clel1a graude l.,1nità aJla qnale a p parte,n evano ]e vittime dei vep,1 rti direttamente colpiti : si ern in guerra; sì lott;;1va non so lo col nemico c:h.e si avevn cl i fronte. e (·Il e non ·dava mai tregua; ma bisognava. aneli.e fa1·e i <·outi cogli elementi deJla nmnra, che 11ell'aut11n110invrrrn> del J !1Hi-·1'7 fur oino di nn'inc:lemenza senza pari . Lo stiDfriclio delle pel'Clite era <.: on tinno, e gli incidenti di yario ca.rattere <~l'ano n]]' orcline de] gi.Ol'n o: nttraverso il telefono la notificazione giMnalieni cl.eJle novità fatta ai s 11pe1·iori cornprc,n(levn c·ome argomento 11or·ma.l e and1.e il riassrnn to cle1le disgrazie aec-id enhd i: motire in combatt im ent o, o ~oc:comhi~re p er altre cause, poco iwpol'!ava : ln e:rnsa <liretta o ill(liretta era sempre la guer ra, 1~ per dò era superfluo fare distinzione 1 Oggi, a tanta distnn½a di tempo, potn't. sembrar(! snperttuo il rkorclo cli ta nti 1pa1:tieolari di cni .fn intessnta la nost ra gra nde gnena; invece, il di v1;llgm·e taJune situazio1n i, ehe a1lon1 vc•uivnno taciute per ragiolli di opportunità rontiugenti, p nò riuscire cosa utile, anzi nc~cessaria, per fa 1· co11oscere in qual modo si è combnttuto, come si son o affro ntate e superate~ tante difficoltà, <~ come si viveya di. sa <-rific-i e <'li sten ti; mentre, purtroppoi in Paese, l'iincosc-ienz11 di molti e l'incomprensione clei più r endP n1110 ]a situa:;:ione mm·ale dei comba ttenti sempre più preearia . -- 1\)7 -


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RA'.CTAC:LIA m : t,L'Ik ONZO

Il mattino del 24 ottobre, giorno cli ripresa .clell'offcustva, Je eondizioni a tmosferi<:he ch.t( l'endevano cli.ffi.cilc la visibilità fecer o J'imandare al matt ino del 28 l'apertura ciel fu oco di pr<>· parazi one. Se non che am·hc il mattino del 28, dopo alcune ore -di fuoco di. dist1·mdone, effettuato dane nostre arligliede cli medio e ·di grosso cali bro, verso le ore 12 la 11ebbia, e poi la ;pioggia, obbligarono ad una nu o_va sospensione <lell'azione. Nel1a spermrna che il tempo si <lirnostrnsse più benigno 11ei gior11i successivi , l a data cli riapcrtma del fuoc o cli prepara1:ione fu rimandata al 31 cli ottobre. sempre che le con dizioni atmosferi<:l1e dessero fondatezza a noo1 pssere obbliga ti nd un a 1111ova sospen sione dopo di avere già iniziato i tiri cli preparazioue. Comunque, dopo qn anto er a ayvenuto nei giorni precedenti, non v'el'a da illndersi cli sorprcnclere il 01emico, che in tante occnsioni HVCY.t già dimostrn t o di vig-ilare attenti1111ente. Il matti1J10 <1<>1 31 l'at tig-Jiel'hl it aliann <li grosso e medio calibro inizia la J'ipresa del t iro d i 1prepan 1zione. Alle G,30 anche le bombnrde entr·nno nel conc-e1·to, e verso mezr.ogiorno la ca denza del fno<'o diventa for te. l 1 tir o delle bomba r de è di prefere1J1za diretto tmi reticol ati e sn quegli, obbiettivi che i nostri Comandi ritengono ostacoli e~seL11r.nli di c ui occor·rc sbarazzar e. la straçh). 1per consentire 1'ava11znta dc11n fanteria: ed il fuoco si prot1'ac fino a1l' imbrunire. Y e1·so le ore 16, mentre la massa del f uo('O viene spostata s ulle s.ecoml e linee, esc:ono le uostre pattuglie di esplorazi one per J'il evare lo stato delle linee battute: m a la reazione delle armi a utomatiche memiche, particolarm ente nell a regione di Hndi Log, e cli quota 144, l'Cncle il compito delle p attuglie abbastanr.a arduo: esse hanno dovuto procedere con molta circospezi one, e il f noco nemico le ha obbligate a tener si al larg-o dnlle linee neinithe su11e quali ·doveva essenzialmente essere diretta l' esplorazione, e qni1ncli l'ifedta la ricog,nizione . Dal complei.-so clei rilievi fotti, i ris n.ltati (le i fnoc·o della giornata sono a~sai Jim itnti : sul front e <lel XXVI Cor po le soluzioni di continuit à nei reticol ati r isulta110 costi tuite da pochi -

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o ,vr.rAGL !A OKLL'ISONZO

varchi di limitata ampiezr.a; sul fronte tlell a -!W Divisione, invece, i varchi a perti vengono g iudicati ris ponden ti ai bisogni dell'avanzata . · Durante la notte le posizioni a ustri ae.he son tenute sotto un nostr o tiro d' interdir.ione abbastanza nutrito; tuttavia gli austriaci riescono a riparare in gran parte ai danaii !Patiti il giorno prima. Il mattino .del l" novembre, appena spuntata l'alba , artiglieria e bombarde riprendono a martellar e le linee austriache, ed alle 11,30 ei1:ca, ·d al S. Marco al mare avviene lo scatto delle fanterie. Le bombarde da 58 sospendono il fuoco, quelle d a 240 O lo cont.illlu ano per qualche tempo ancora : le bombarde da 240 O.A passano a tiral'e sulle seconde linee; le artiglierie di piceo.lo calibro eseguiscono un intenso fnoeo di interdizio1ne sul tergo delle posizioni verso le q ua ] i si dfrigono le prime onda te <li assalto. Nella. Conca Go1·ir.iana i fan ti ùeJla Brigata Casale hanmo p er obiettivi prim a la posir.ione cli quota 7G e poi, divergendo, quelle di quota 88 e di Biglia. Le intemperie dei giomi iprecedenti hanno ridotto il terreno di manovra. del tutto impraticabile, e le fanterie muovono i n un vero panta.no; l'acqua e il fango arrivano :fino a11a cintola! Dirige l'avanr,,;ata il coman dante della Brigata Casale, generale Tiscomia; egli precede i reparti seguito dal comanda nte di ar tiglieria D ivisionale, colonn . Rossr J:'aolo , da un gruppetto di. ufficiali, e cl.ai prop1'1 attendenti che non vogliono abhnndonare i loro s upetiori. cc Nella mota <:he snpera la cintola - na rra lo stesso generale Tiscornia in« P agine eroiohe » - uffic-iali e tru ppa non possono procedere oltre; non vi sono più nomini lì che fanno sforzi sovrumani p er ava,nza re, m a vi sono masse di fa ngo che si agitano stenta tnmente, tenendo fucili e bombe in al to c on la mano, con la SJ)':!! u:nza, di ndoperarle s ulla J:'lOSi1.io~1e nemica. :Non manca la volontà, non m a.nca il cuore, ma la l'esistenza cl e1la mota. alta è invincibile». L'attacco fallisce. Fra il gmppetto di ufficiali che affiane:ain o il generale primeggia. il te11e11te dei bombarrlieti Vico P0u,rnz1m1, incaricato del eollegamento t r a. il ComillHlo del VII Gruppo bombarde, dal quale egli dipende, e il Coma ndo cli Brigata dei « Gialli 0

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del l'oclgo1·a )) ( Bl"igatn C'asHle) . Que:-to a1·dito nflki:1le. annofa losi volontal"io fin da) Jug-lio Ull:i e as:,.:pgnato <1 u11:1 l1;1 t1'eri:1 cli 11101·tai da 14!1. u1Pl g-<'nnaio d el l!ìJ G etn stato trasferito a ,d omand a nei bombardiel"i . Dopo unn iucle ·ideratn pp1·mm1<~nr,11 .i Nenesa , aveva ottenu1·0 fim1lu1C·!11 te cli essere ns:,.:cµ:n::i to co~nc nfficiaJe espJ01ato1·p aù<1Ctto ,il <'orn ando ciel YI I (~1·uppo l.Jornhm·<.lc' nel periodo segnito subito dop o Jn c·onq11ista cli Go1·izia . Ma presto lo lroYimuo sull p lin e& clella Vertoibi'l.za partedpe al]', • ed nJJa !l' batt ng-Jia th,ff lsollzo. poi a lla 10• halt11glia, sempre n e lla l'egione (li Gorizia: e poi . .. arn·he su l Mn111t cJ10 . al com:rnùo cli una delle hattei-ic cli qnefferoico YII (11·11ppo con1.n01dalo dal eapit . <1ARJ1Jl''J"A , m pdagliH d ' ol'o. Per ]'ardfrc Pcl il patriortismo aclllimosti-ali in molte·plic i circostanze di g-uena, il P1,,r,r.,1zZAHT fn cl€corn 1.o pe1· lie11 t re YoHe cli m cclagHa ,cli brmi zo nl valm· rnilitn L"c. c·oJ1segue11do, inolt1·e. 1H 1wo111ozioue a c11pita110 per meriti eecezionali. ·S nl U11rso i fon ti cle]]a ,1n A rurn·ta aggi nlllo le liJ1< e tli Rac· c:og lim10 l' corrouo a 11a <JUOI n :37:5 <l e] ~'ai ti, <.:he Yiene tonq nist a tù. (1uesto baho in ni1u1,zi. c-hc si esten d.P a t11Lle Je ti· uppe cl ell'XI Coi-po con la conqu ista tlel 'i'eliki K ribak e il ei P eei 11b, porta. le linee -italian e . ul ruerid.hmo Faiti-qno1a 210 della rotn biJe Oppa <;c·l1iaseJla-On stag11l'vizza. Scai·si prog1·essi i11Yece fo irn o le ti-u1p pe del XIII Cotpo, c·hc p o sono 1rn·ant11ggiar. i sol!:rnto al c·en tro <lella loro Ji.11<'a. s ul. Nacl. Dregom . l ,a r<}Hr.io 11 e nemic:i è vig orosa e violenta . ~ nl froo1te d<>J VII Corpo Ja cpofo 144 vien< ~ c·onquistatll integralm ente : e subito dopo, il gen . rretton i, Comandan te del V II Coi-po, fa <-l1iam,11'e a) Coman do cl.'arti gliel'ia di ('orpo d' Armata il co)onn. Crist alli , Conrnnchlllte ùell'8° Rnggr uppa m enLo bombn r cliei-i, pet espl'imer gli. il s uo elogio per il contegno tennto ,da]l e -dip<•ncl.enli batt erie bombincl.e : << Lei etl i. suoi bmnbarclieri hanno fatto cose che onorano 1' A.rmH d:51ntigJie1fa >>. Cala hl se1·a : alcuni con tr a th1<-chi sfenati dRl rnemic·o ol)hlig:rno quakhe nostro repm·lo avanzato a rito1·nare s nlle p1·0prie linee di parten za cansa l"intenso fuoco di cli~trnzione con~ een trato d.::i ll'ai·tig.liel"ia anstriacn sulle p osir.i.otni c·onqnistnte cli primo slancio. ll ma ttino del 2 si. rim10vao10 i contrattacc-lti. fa lJiti h1 sera 0

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LE OPERA½lOKl SL· L l'.1Slìl3i0

prPeecfontc>) e frattanto rip1·en de h1 1p ioggia . Ri lotta H(·(·iwita. mente cla ambo Je pal'ti, (~él iJ g'im·Ho 3, iu mer,zo alfa nebbia. su tutto il fronte cli hattagl_ia si svolgono operar,ioni di rel'tifi<'a delle Jinee n.1ggino1i'e dai nostri. Le tl'11ppe .,foll'XI Corpo rnggin11go110 jl Volkow1iak, e, {la]hl li•nea 37i"i de.I Faiti, i fa .uti italiani n 1gg-inngono arn::ll e la q11ot n 432. ·I 'iù n s ud le truppe dello stesso XI Corpo rettilknno il f.1,oille cli oc<·npazione. ragginugendo mi fronte che da quota 378 (n snd cli qnota 432 dc>l F ·niti) anirn fino a 400 m.l\tri ad ovest c1e·1 paese (li (';1:a;b1g11eY̼ZH . Le trnppc <le.I XJ.TI Corpo sono arrestat(~ davnnti a H ncli Lod l'd a Lnkat ie : sellsibili progressi sotn o realizzati. a,nehe a oedclente di· .Tami.n 110. U crnpnseo'lo del 3 s i eornpie sotto una pioggia. gelata, nccompagnata. da nll ,·ento che agghiaceia : la battaglia viern~ l'iipresa iJ matti.no <le·1 4 <'On scrn'sissimi ris ultati; per tni nelle ()l'e serali dello stesso g-iorno 4 i] Comandante él(~ll'Arm ata ordina la cessazione {lelle operar,ioni. Il M:nnte Tre Rtelle e l'Hermada S()lno ancora lontani d idle posizioni raggiunte clngli i talfani : i sanifici cli rnezr,i e di snngne cli questa 1'e1·r.l.l spa1lnta sono stati superiori a quelli èl eUe cl.ne battaglie precedenti, cd i bombardieri vi hanno <:011trilmito c<:>11 pe1·clite superiori ad ogni previsione. Comunque, il mancato 1·aggiungimento dei cl11e obhiet.tivi designati dal Oomain do Rnpremo (Tre Rte)le ecl Rermnda) 1110m infi.rnu1 il valore spiegato dn tutte le Armi e cla tntti i Corpi ehe hnnno parte(·ipato nJJa

bRttaglia. Il numero delle bombe lanciate durante questa battaglia fn: <li G.000 da 240. e di lG.000 cli pi<:coìo eR1ihro. Le armi colpite cl 1irante l'w;done, o scoppiate clnrnnte l'eseenzione del fuoco, furono ]e seguenti : 2 bombarde ,d a :58 B: 4S -clii t'i8 A: 28 da 240 O e H da 240 O A, e cioè iu totale 92 bombp1·cle pari a cirea il 10 %· delle . bocehe cla fun<·o che parte .. ciparono allH battaglia. -:~

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Tra le 01pernzioo1i cli p;nerra svoltc~si a) fr<mtc~ itidi:rno nel 191f>, ed alle qnali pnrtecipò il C'orpn clei boml>nnlicrL meritano

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LE OPEltAZIONr sur, PASUBIO

di essere ricoi-date ao1d1e quelle compiute 111ella regione d el Pasubio . Condizioni di C'lima r d i terr-eno diedero loro cara tteristiche tutte pa rticoJa ri; ed i bombardieri, anima ti cla quello spil'ito cli alla ltamento che costituì una delle virtù peculiari del Corpo, seppero affron t are, supe1·ar e e vi ncere cliffkoltà reputate insormon tabili, nell ' alto · :fine di condividere e :mit igare i cli11tlll'11i sacrifici compiuti dalle fanterie-;· cli--p~r tare il loro C01ntributo <li s angue e di h1 vo1·0 alla fa ticosa e miglior prepa l'azion e deJ1 a battaglia, d i temlerc con ogni ~-Orza e t:OB tutti gl i sforzi al conseguimento d ella vittor ia. ( Dopo Ja eontroffensivn sfern1ta dagli itnliani sugJi altipian i n el giugno del 1916, il gc>n. Cadorna rispose all'offensiYa austrinca dal Trentino coJln conquista di Gorizia e del R. )licht'le, non rinum:iando però a riprencle1·e le operar.ioni nel 8 ettore <lella 1a Al'mnb1 non appe1m Ja sit1w zione glielo avrebbe consentito. Difa tti , qu~rnclo nel mese di luglio 1916 il Comando Supremo itali~no rilevò d1e ogn i n Heriore sforzo fa tto nelfa controffensiva in (·m·so 11ell11 regione fra Adige e Brenta si sarebbe risolto in un 11otevole s1>1·eco di mezr,i e cli ener>gie assai sproporzionato a i risultati <·ons<~gniti. ordinò il trasfer'lmento gradua le <lelle truppe d ella :5.. Anna t a dalla pianura Vicenti na all ' Isonzo; ma fin da allora prcav\'isò il ('omaindo dc lla P Armata ,c he, appena possibile , avrebue nuovam ente spos t11to parte delle truppe e d elle artiglierie ver o la fronte Tride n t ima per portare a term i ne talun e C!perazioni ehe er11 necessario cli completare. Fra le oper:1 zi oo1i i!n <pH'Stione fignrnva in primo piano quella d el Pa su bio, tenden te ad :1<·quist are spazio e sicurezza, ossia dare più largo 1·espir o a q1wll'importantissimo caposaldo <lella 1nostra frontiera m on ta1nn, sull e <:ui creste erano aggrappate le nostre truppe. OC'cotreva pet'ta nto che• a qualunque c.:osto ci fosse conservata f r iRenat a l'iniziativa cli una eventuale a½ione per evitare che l' a n·crsario, <:on u n attacco improvviso, potesse roYcsciare nelle valli sottostanti la nost.rn difesa . 1~ tnle possibilità. HOn era da scartarsi data l' orgirnir,zazione difensiva as1-mnta clngli a ustria ci ,nella regione compresa fra il torrente L eno cli Vallarsa e la Val P o. ina dopo il parziale indietreggiamento fatto nei mesi di giugno e cli lnglio (vedi fig. n. f>O - Schizr,o V II - e< Assetto clifensivo snl Pasubio. Le operazion i italiane 11 e1l'autmmo :!.!tLG »). 1

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LEl 01.'ERAZION I S U L PASUBIO

T ale organizzazione risultava com.posta di dne tra tti ben distinti : a occi:clente il t n1:tt o partente cllal Por,r,acehio, che per la .( lorsale di Monte SpiL raggiungeva ì\tf'onte Corno; ad oriente. il tratto del Pas ubio. Il tratto occidentale, costit uito per la. maggior parte da elementi staccati, si allineava dal Poz,z.acchio fim sotto le pendici. meridionali di 'M. Spil; la linea trincerata non presentava più soluzioni di continuità fino a, quota 1755, a. nord-ovest di M. Oor11rn .: riprendeva invece il carattere ad elementi staccati sulle creste dominanti gli strapiombi della testata cli Valle di Foxi. Uorganir,zazione del Pasu bi.o propr iamente detto comprendeva due linee~ distanti fra loro circa un migliaio di metri in linea d' aria, ed entrambe foggiate a sali ent i. Quella antistain te si sviluppava lungo la cresta Sogi-Lora.-qnota 1985--Dente Italiano-q uotH 2059-Sogli Bianchi; la seco!llda linea, parten te dal lat o orientale di Valle di Foxi, raggiungeva il Hoite e poi volgeva, decisamente in direr,ione d i nord-est fino a Buse cli Bisorte. Le ò ue linee erano so.liclamente ct>llegate da un ·trinceramento ininterrotto il quale, passando per quota 2140, saldava il Roite al saliente di quota 2200 (Dente Austriaco) . Tutto il dis:positi.vo difensivo era, protetto sul davanti e sui fianchi d a soJidi 1·ettcolati., rafforzati in taluni tra tti. da Cavalli di Prisia .

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Il piano delle opc~r a r.ioni, proµ:etta tù 11i'r uscire da lla situazione precal'ia in cui si trova va no le nostre linee, compr<=;iìdt~v9. un attacco a fondo e drn~ attacchi snssidiari. L'attacco a fo ndo doveva <~ssere porta to d al P~suhio e diretto contro quota 2200 (Den t e Austriaco): i dne a ttacchi sussi.cli.a,ri éloveYa~10 svilupparsi uno in Vallarsa 1 diretto cointro le linee di PoZ?,acchio-M. Sp;il-quota 1801-'M.. Corno; l' altro in Val Posina, contro Cima Orama e il Corno del Coston. Fattore indispensabile per la riuscita doYevf:I essere la sor presa , da effettuarsi con mezzi adeguati e in condizioni atmosferiche fan>reYoli. Nel complesso, per dare respiro nlle nostre -

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LE OPJ.:RA½I0Nl :,; 1·r, l'ASU H10

li11ee nec-essitarn spinger]<> inn,H1zi fi110 ~d Hoite-Bw~<> cli Rhmdc~ogli Hianc·hi: e . poten«loJo: :-uwlle oltl'c. ~i rnceYH nHidmuemo sn.ll'HblJornl:rn te e 1'11:r,io11,II<' impiego di nl'tiglierin <' snl c-nnl·o1·:-:n cleJJe bornbard(•. ln c:ui a:r,icrn1e - sngge1·irn il C'oma11<lo deJl'.\l'mata - sa1·à com·enti-nta al mas~imo grnclo in q1w1Jo spazi<> in t: ni sat·ù l'aU11 l'innziocrte: s:pnzio che clon-ù l' :,.;:,.;(>1·p cles ig11nto in 111odo p1'eti~o cd UYP t·e lim itate din1C't1:-.ioni. :Kelle clitettiYe iJHlknre al ( '011 ,nn clo «lel Y l'm·po. il Co11u111<lo <lellu l" .,-\.1·mnh1 aggiunge 1·,1 c·he pel' In nota opern:r,ione e1·a 110 stnte ;1s:,.;egrn1 te :'i lla Uel'i e <Ìi l>ornl>nrcle cla :!40 prove1n ienti dalJn i-knola rii Hnsegana, lè quali sarebbern p:iunt<' H Rc·hi o e ntro il 18 ap;m,to. Cn!Foc·c·:1si0111e i racco1111111dan1 cli fo1·11itc a tali hn tte1·i e i nec-essa J'i mezzi cli. fraino tl i c·ni difotfo n1110 . sol'l'at 11 lto qne ll i oc·<·01·1·e1nli per il 11·,1sforto llelle munizioni.

I J1tel'essnJ1 te fn pt1n' il. i-id1111mo alln 11rcessibì, tl.ella c-oope1·md011c• la più .l!-s11J11 t;i f n1 le tl.i Ye1·se A :1:11 ti e SpcdnJitù) conteB11to nep:'li onlini slilnti lht I C'omnll(lO cl'anig- li el'ia del Y ('orpo : Ln nn lura (le i Leneno :.1:-p1·0 fi dillk ile in eui si C<)lllùa l.tc illlpone a tntti gl i u flìcinli, cnnuoo icri e hombarll ic1·i, di uo u esitare cli t'rnme u quals iasi sacrifieio di mnteriale e cli f:augne Plll' di cooperare al successo tlc>lle fanterie; e per ciò nexf:nna preoce1111azione, a m omento oppornrno. ùi s<·op,·i rsi , uou <limenticaudo che iu cer te cir<:oRranze il 1·i(·himuare il fuoeo :a:n i pro pri P('¼¼i può, risvarmi nnclo le fanteri e, contriùnl re effi cacemt'nt·c al succesxo.

]1 forte ~pi rito del c·11rnerati s 1110 cV.\ 1·rni facern l'ipetere al ~upe1·iore ComnJ1<lo cli nt·lig1ie1·ia il Ii ng1rng-gio the sintetizzava il co111 pi to c·h l' <C ~empi e e Dov1m quc )) l'.At liglierin it11liann si è sfotrnta di HS!,oln•re sen zn p1·eocc·npH1·si rn~ di perdite eYcntu ali <li mate1·iale, e tanto meno <li SHC'.l'iti<'Ì cli snnp:ue. Tale J.inµ:naggio nllclava 1per ù inteqwe lato <·0111 e> 1111 mon ito di1·etto anche all e aJt1·i> t1'Hpp<' c-he avrebbero pnrtecipnto a ll 'azicm e: nel giorno de.lln pton1. ll Oll soltanto g'li artiglieri. J)1a anche i bombardieri anchhero l'ipet11to le> g-esta ~ !ariose delJa presa di Godzin; e~ le pDrn.le del g-en . f:;n·1.1zzeri s;11·ebl>e1·0 cl:i wntate 1111:t rcnltù di cui nnu si potc~vn dnhitare . 1

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LI~ OPEH,AZ IONI SUL P ASt;BJO

M:a, come s1 e fatto rilcYnrc• i11 prececleur,n . non sempr e il sentimento d<:'1 dovere, lo spirito di ca me1·atisruo (1'Arrni e la virtù d i saerificio possono essere suJntienti a nentrali7,r,are tn hrni elenwnti iwgativi capad. di far fallire i piani meglio c·olJlcepi.ti. In IllOntagnµ - e 1pnrtiC'ofarrne11te in regioni aspre e difficili (com'è cp1ella clel Pnsnbio) - se 'l'impiego cli artiglieria presenta sern1p re clifficoltiì. graYi. 11011 meuo cliffieilc doveva essere quello ·delle bornbai·de (parti.to1arrnente éli <J lWllc <li g-ross(, calibro), dato il peso del m.aterinle e <leJlc mm1izioni. e tennto conto delle mute-mli coudizioui atmosferiche che, per tante ra gioni, escrd tava no grande iuf-tuc~nr,a suHa effic·11c·h1 del tiro cli. siffatte bocche da t:noco . Dov01Hlo effettnare ·10 ~tltie1·nmento delle~ bomlnn·tle Bll linee poco profond e bi::mgnava suhorc1im1re la scelta de.Ile posti1zio11i non solta nto nlln nat ura ed all'ubicazione degli obbiettid dn battere, ma anche alle caratteristiche cle] t erre,110) C'l1e Jim.ituvano og,ni crite1·io di selezione. A renclel'e più diftkile 1H s i tuazione concorse anche il tempo . L'inizio dell'offensiva era stato pY'evcntivato per i primi giorni di settembre; quindi, dal 18 cli agosto alla prima settimann di settembre i bombardieri poteYano disporre soltanto cli una ve:nt ina cli giorn1i per procc~der(~ a llo . studio del dispositirn nemico, alfa c;ompletn conor--c·en:1.a delle U,nee itaHane onde fissare ]e posizioni sn c:ui :prepm·nre le piazzno]e e le riservette pc!' m1mizioni, per provvedere in seguito .il t 1•asporto delle boeehe d11 fnoco e delle mnni:r.ioni tlnl follrlo y11]]( e per· nrnwre le p ostazioni. Na1 ura lrnentc, fin dal loro gi.ll!ngere ne] Sett<we, l'm·clin(~ perentorio comunicato ai Comandanti. eh Gl'uppo e di batterie di bombat·(lc fn il solito: ... « far lH'esto )). M'a se nn n ,·ent i:na di giorni. tutti Javorn l'ivi, potevirno già il pl'iori <·011si cler·,Hsi i11s1d'!ìrienti. pel' eou1pier<~ mia acl<>gnn ta prepnrM.io11e, nnn ricluzione di tale periodo, anth<'. se clovntn n tause di for:r.n rnnggiote, si f:iHrehhe magµ;i01·mrnte 1·ipen:0~1s,1 snl !H p1. e1pm·a ziou<> stessa . I( purtroppo 1H ri <l 117,iJJ,ne vi fu per l'indenwnza del tempo , ('he subirn µ:iornaJme111re le variazioJ1i. più straue: le dense nebbie che avvolgevano per in te1·c• giornate le posiziolli austriache 1·esero nnlne e laborin::,e le ricoguizioni effe ttuate pe1· 1·ic:orn1sr·<~re il dispositivo nemico 0

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LE OPl-:RA ZION~ Sl'L PASUB.lO

e per individuare taluni obbiettivi che maggiormente interes savaino il tiro deHe bombarde. Fissate le posizioni su cui preparare le postazioni, furono iniziati i lavori ricorrendo a largo impiego di mine per avere shancamenti e spianamenti s11 cui man~nersi in piedi e per procedere innanzi: frattain to si 1provYe<leva al graduale tra~ sporto deUe bombarde e delle bombe sulle posizioni. Certo, in mezzo a1le g1·avi difficoltà, perrna111e11tì. la Yolontà, e lo spirito di cui ernno animati ufliciali e gregari dei bombardieri seppero aver ragione anche degli elementi della natura. Per essere pronti 1nel giorno sta bilito, si. la voraYa di giorno e di notte, sia sotto raffiche di vento gelato (dle sfernavano il viso e le mani dei lavoratori) sin durante furiose bufere di neve/' ehe talvolta mozzavano i l respiro . Alla 44: nivisione c~rano state a-sseg1nate G bntterie di bombarde ·da. 240 (l(i•, 51"', i52". 54'". 133a e 134') r·on un complesso di 34 armi; e 2 bfJtterie da 58 A (35.. e 174") con nn complesso di 14 bombarde, e cioè in totale 48 armi. rrutta questa mussa di bocche da fnoco la sera <lel 6 settembre era in efficienz;a, e ie varie armi risultu ro110 ('Osi dislocate : Settore Val Posina-I'asubio: 4 bombarde da 240 er ano postate dietro quota 21.i.t cli Corni del Pasubio; seg uivano altre 28 .bocche da f uoeo dello s tesso tipo allineate cli~tro la doJ'sale che da quota 2200 (Den te Italiano) si protei1cle fino a.i ro'ccioni cli M . 1-'a,,mbio; 10 armi da 58 A f urono disposte dietro i roccioni di Soglio dell'Incudine, fino a raggiungere il roccion<~ cli Lo ra . Obbiettivi tisseguati: i r eticolati. e le trineec rqtrostanti che ··f ormavano la ciutum foeridiouale dell'Alpe d i Cosmaguon. ,.,

Settore Vallarsa : 4 bombarde <'la GS A e 2 da 240 fra i roccioni di quota 1765 di i'\:L Corno con obbieil.irn l~~ linee austriache a sud rli quota 1801; 2 bombar de da 2-10 nella località denominata Val :Moi:bia, sotto i roccioni di Dosso. Obbiettivo: i r eticolati e la strada adducente alla posizione clel Po1.1.acchio.

I 'erd.nrando le <'attive condizio1n i utmosferiche, l'offensiva fn rimandatu al ma ttino del 10. Se non che la sera del gior,no 7

gli austriaci volleto prevenirci ; e con una puntata effettuata -

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u;

OPERAZIONI SUL PA8UBIO

<:ointro il piccolo posto italiano che era sfato collocato a sudovest di quotu 1755 (dorsale 1\1. Spil-M. Corno), riescono ad occupare il Trincerone (trincea avanzata) e tre ridottini. In seguito acl una viole111ta reazione ,dei nostl'i, sviluppata nella stessa notte, i tre ridottini sono riconquistati prima dell'alba. Il mattino del 10 settembre, con comclir.ioni a tmosferiche fa. vorevoli., ha inizio l'offensiva italiana ehe, secondo ordini su (Periori, viene ·sferrata prima nella Tegiorn~ del :Poz.zacchio. Le 2 bombarde da 240 di Vnl Morbia, in collaborHzio11e <;,()!Il alcune artiglierie di medio calibro, riescono col loro fuoco ad aprire un varco alle fanterie <lella colonna di sinistra, le quali possono procedere attraverso altri retieolati su cni hanno a.v uto buon gioco 2 Se7,ioni di lan<:iatorpeclini. Però rnn violento fuoco òi armi automatiche e di artiglierie della difesa. ne arresta l 'avanzata, e le truppe sono obbligate a sostare, rafforzandosi sulle posizioni raggiu111te. Un'altra <:olonna ehe doveva conquistnre la dorsale M. SpilM. Corno trova i reticolati intatti; riesce a riconquistare il Trincerone perduto la sera del 7, ma è arrestata essa pure; e le truppe si rafforzano sulla posizione. · Soltanto alle 9,15 ha inizio il bombardame11to da parte delle artiglierie e delle bombarde contro le linee del Oosmagnon. Ma prima a,n cora però che fosse possibile osservare gli effetti del tiro per procedere all'aggiustamento, densi stra ti di nebbia cominciano a distendersi sui .trinèeramenti a us.t riaci ; sicchè, resasi impossibile l'osservazio~e, il fuoco di ,preparazione viene sospeso. Alle ore 12,30, pur continua,nclo la nebbia, avendo ormai dato l'allarme al nemico, vien giudicato conveniente di riprendere l'operazione; e per ciò artiglierie e bomba1·de riaprono il fuoco, che viene protratto flino alle 14.30. Naturalmente il tiro vi<~ne eseguito senza poterne fare l'osservazione, e per eiò gli effetti con, seguiti sui reticolati e sulle trinc<~e u1emiehe sono quasi nulli. Alle 14,30 le fant<~rie italiane avanza110 all'attacco e raggiungono le posizioni austriache di quota 1985 e di quota 2200, tro vando ov1rnque i reticolati quasi intatti. Ad aggravare la situaziome delle ondnte attaccanti, concorre un violento concentram(mto cli fuoco di artigli.erie di tutti -

207 -


LE 0P1tRAZI0Nl SU L PASt:810

i <·alihri th<' i11 quel morne11to è scat<.'11a10 <lalla difesa . Cade il c·repuscolo e il f no<·o cli anui automatithe aust1·ia<·he irnpc<li s<·e nll' :itt,1<·<·0 cli fo1·e nHerimi prng1·essi. La 11ottc trasconc ili sc·hermagli<'. <'he però 1wn n1.nt-ano lo sbito di forto . L'nlbn a eH' 11 sì iwh inde frn una densa nebbia e forte g-<'10, e in :eguito le (:011<1izioni al lllosferielte 'l'HJ1110 peggiorando ma n mc1no che si fa tatdi : l ' ope r·ar,ione vi ene per dò sospe:-111 s u ti1tto il frmrt e del1a I >ivisio11 c . I risulta t i cli que t'ar,ione possono eo ·1 essere J·b1s11nti: .11· l'otondato il i-11liente it,iJi::lno a nm·d-oYest di Val :M01·hia : all11l'gnli1 1a conq uistn a sud-ovest <li i\f. Rpi.l <'d n sud <li q1rnta 17r;:-;: sinm,snto il nostro salienl<' a<l owst cli. quota 2236 (P nsnhio): por· tata inunnzi cli 200 nwtri l a lin en tra il l)pJHe Italiano e quota J 7~4 di Pa si-o cl egli •.\Jhc1·p;heU i.

A metù. :-:c•t l·crnhre la sit11azione nel :-:0t'tc,r-e J> as11liin impcnie nrna nnon1 nzio11e pl'inta <:he 1a b1rorn1 sl ug-ione yolga cldi11iti ya111ente al termine . Poichè J'<>sigllit:ì d ell e bombarde <li c- ni si disponeva in :-;rttc>m hre . è stntn ro11shl e n1ta conw il fattor e <letermi11,111te delJ ' i,11snc·c·psso. i n (lata 1(j settembre i I C'omanclo cl0lla l " ).i·mnta, ne lle dfrC'ltiYe emanate pe1· la ripreRH de ll'offensi va J1e] la regionp <lel Pni,;nbio. Ol'Clina l'inizio im.rneù inl n òi hwol'i per il toHoenw e:nto sn'll<• Iinee it n liane <li 11'Jmp110 211110\'e lrnHC'l' ie <li hmnl>a r de da 240 (l:! armi). <' notifica c·h c se (l ueste cl ne h nl leric 1-ar:111no pronte per il g-i.oruo della riprC'~:1- lnnto m ef(lio; s r:J non lo saranno, ciò uou 1lovrà iuf-l U1l'e snlle decis ioni cli atluarn la l'ipresa stl·l'><ll .

. . . prescrivo in modo as1<olu to che l'ohl'1lctlìrn ll('l' le bat teri e hr,mharde ;;;ia unri zona sola e di !HnPiczza proporzionata al numero (l(' i colpi èlispouibili. i/t1111· pici1za della 7,011u risultPr:'1 clal calcolo clel numero clel colpi oc·<·orl'en ti per distl'ni,:-gc~re compl<'tamente le clifese avve ri-arie. Tale zona prC'fe ribilmentc clonà e1;1:wt·c qne lln ch e com prc ntk \a quota 22fl0 n ustriac·:1. eioii il i-alic u tT• clella l"'"i-

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LI~ OPERAZIONI SUL PASUBIO

ziom! mimica; saliente che, una volta sfondato, compromette la r esisteitza clelle clue ali cl ella posizione avversaria.

Nelle direttive era anche sngger-ito che il bomhardameuto delle fntiglierie e delle bombarde dovesse a-vere carattere cli so1·presa sul t ratto cl.i fronte presc<:•lto per l'attacco prirn cipale, e tencle1·e aJla clistl'uzione delle d.ifese inemiche esistenti. Al moment o dell'irruzione delle ;fan terie - secondo gli ordini del Comandante d'arliglleria d ì Cor po d'Armata - nella. linea nemica non debbono costituire eccezione i varchi praticati, bens ì i tratti r imasU inta tti.

Il Coma ndo clell' Armata ave-va raccoman·d ato che per nessuna ragione la ripresa delle operazio.n i avess<~ carnttere di preeipitazione; bisognava i,nvece procedere acl una preparazione accurata e com1p leta i n m.odo che l ' eseenzione svolta iin condizioni atmosferiche favorevoli desse la quasi eertezza cle]Ja riuscita. Lo schieramento di bombarde i,n questa nuova offensiva comprese 10 batterie, di cui 8 da 240 e 2 da 58 A, mocl.ifi.cauclo lo schieramento pl'eesistente come appresso : )a preparazione delFa t.tacco pl'i.ncipale - distruzione dei reticola ti e trincee cli quota 2200 :-- fu affidata. a 34 bombarde cla 240, aggiunge!lldone 6 alk 28 gi:\ in postazione. P er l'azione coa1comitante da svolgere collteo quota. 2059 furono aggi unte ::1ltre 6 bombarde <la 240 alle 4, già in posizione; all'azione concomitante del Costone di Lora c:ontrv le posizioni di quota 2043 1'nrono destinate le JO bombarde cla 58 A schierate .nella regione fra Cogolo Alto e Lora . Pe1· l'azione cla compiersi. sulla sponda destra del Le.no fu conservat a ]a sistemaz-ione ·clelJe bombarde già. esistente. Le 2 nuove batterie da 240 giunte nel Settore del P;:1subio furono la 76" e ]a 11 8". L'alba del !) ottobre spuntò con un magni:6.eo sereno : l'aria era trasparentissima e t ranquilla ; e la perfetta rarefazione dell 'atmosfera faceva apparire le distanze notevolmentG raccorci,ate: condizio,ni qnin<li favorevolissime per l'osservazione e per raggiungere a] 1più presto ]'aggiustamento dei t i1·i sui vari obbietti vi. Perciò a11e ore 7 precise, :artiglierie e bombarde aprono i.I fuoco di preparHzi.one : le artiglierie di medio calibro lo concentrano sn.lle zone presum ibilmente occupate dalle Riserve nemiche. Il ti.1'0 viene continuato fin. vc~rso le S,45; segue poi. nna -

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LE OPERAZIONI SL"L P.\S lJ illO

pnnsa di ci.rea mezz ' ora . Frattmi lo l'at111osfern si mantiene aù ba t anza tranquilla , e per ciò l 'nggiustament,o dei dati di ti rn viene eseguit o con calma e con precìsione; cosicchè quando all t> 0,15 le bombarde l'iprendono il fuoco, è _facile rilevare subit o tutto il sno effetto dis truttore sugli ohbi.ett ivi. desigm1t i. Vet'so Je ore 12 _il fuoco clelle bombarde raggiunge nn'intensitài impressionante; e, salxo qua"lche breve patentesi pe1· meglio r-ilcv a1'U1e i l'isultati, viene pl'otrntto :llno alle 15,30, ora fissata per l ' uscit a delle fanlerie. V avvers:uio ap pare disorientn to e clispe1·<.le su t utta la zona il fuoco deHe 1proprie batterie: i reticolati anstriad, che all 'alba si proiettavano assai bene s ulle trincee retr osta nti, sem· brano totalmen t<~ scomparsi quasi che la terra li abbia inghiottiti. Alpini. e bersaglieri, ga1·eggiarn.do in :nclire e valore, si avvent ano s un e li nee nemiche , conquislanélo per pl'imo quota 204!3. Le hombarcle ,illuugun10 il tiro e lo e;outinnano con ca denza rallentat.n alle spalle delJe trincee nelllkhe. Una violen la reazione avversaria si scalc-na prima di annottare con fu ochi inc1·ocia1i di mitragliatr ici. e col tiro ·di artiglierie cli tutti i calibri : Ja lottn 1pr-osegue ·d ura nte l a notte e1 prima della, nuova alba, le posizioni cli qnotn 19 :1 e clel Pa n ettone souo coaiquish1.te P mantenu te ·d ai :uostri ma.lg1·:1 do i contrattacchi sferrati <lalhl dìfcsa . Il bombal'dnment o ese~uito dagli it.a liani suÙe lin ee~ nemiche il mattino de] n ottobre è così clrs<·rillo nel la R elazione Uff. Ausi1'. , vol. V, pag. 694: ad 1m vivo fuoco cli artiglieria e di bombarde, che battè 1'8 cli ottobre !in dall'alba le posi1.ioni dei Hcggimenti Kaìse1·jeger , ., e 2'>, i::egue il giorno O un fuoco a massa di ar tiglierle d i medio e grosso calibr o_ Le posi?.ioui non apprnfond!te ancora abbastanza nelle roccic, in massima friabili , e i r<'ricolatl fu r ono sconvolti d.tll'uragnno di f noco ...

I ntanto l'azione \"iene 1·ipre a il mattin o del 10 e proseguita pc~1· t utto 1'11, e ancli e per quasi tntta Ja gio1·n a ta del 12 ; se>gue poi una sosta per far riposa re le truppe, per provveder<' ai vari riforn1imenti {! per 1·nfforz,u·e l e posizioni. raggi.ninte. L a sera cl el J 2 le nuove li1ice italiao1e nelJa regione Pasubio seguono il tracciato Passo degli ~\ lbergl1etti-versante orit>ntale -

2·10 -


LE OPl<lRA ZIO~I SUL PASUl!IO

cli quota 2200 (DcJ1te Austl'iaco)-PanettOJ1e-Cisterna (quota 1985)c.inturn meridi011nle dell'Alpe di Cosnrngnon-Rogi-q_uoiH 1770. Nel SetlOI'e di Yalfarsa i nosh·i hanno guadag1nnto suffieiente terl'eno nd est e-cl n a10rcl di M. ('01·110 e attu1·J10 a Hoale Zocchi. Dopo una sosta cli (Jnidclw giorno. cl11L'lrntc ]n <1ualc 4 bombarde cln 240 (~ delJa 16· e 2 della :'54" buttel'ia) Yn11no a post11rsi ad est deJ. Dente Ausu·iaco. J'nzion e deue tipresa uel t a rdo pome1·iggio del J7. L e 4 hom b,1l'tfo pol'tnt<~ imrnn7.i distJ·np:gono i retico'lati the prcc('d<>no qnotn 2300, e gJi 11lpini oc:eupaa10 in un primo tempo tale posizion e: uw un Yiole11tissimo co11tn1ttacc:o della difes a Ji obbliga ~1 1·ipiegn1·e sulla posir,im1e ,d i pu1·tenza. Nei giorni 1~ e Hl si lott:-1 furiosamente cln 1t1nbo le parti: nlcunc posizioui sono pl'ese, perdute e riprese : i Kaiserjeger si battoa10 con val01·e <·ont1·0 gli a]pi.ni itnforni : J.a qnota 2059, la Oisternn sette 01·oci e tutta la Jfo1ea che porta al Roite diven ta no teatro di 111H1 lotta ostinata tra le opposte fanterie, rn.e111tre Je artiglierie delle d ue parti t empestan o di colpi. le linee retrosta nti dell'avvcrf::ario. 11 mattino del 20, fra Je nebbie che già impennacchiauo le creste, si t entano aggll a ti e si lotta fra pattuglie, uomo contro uomo; fono n eh.e, raggiunto ormai )'equilibrio frn le ultime capadtà off:ensivc degli a ttnccanti e la tenace resistenzn dei difensori. 1H battaglia è sospesa . I p1·og1·essi <·011segniti in questa tenm r ipresa possowl rias. sumersi nelJa co11qnistn di n.Jtro terreno attorno alla l ocalitù denominata Le Rette C1·oci, e nel 1p 0rtare assai avanti le nostre linee 1J1ella regione dell'A lpe di C'osmag111on (cla Oistcrnn: la 1111ova, linen p:isi:::a per qnota 189G, si spinge fino sotto i l'Ocei.oni del Roile e si nllinea Yerso on:•st fino a n ol'd cli quota 1640, gil'a a sud e Ya H sald11rsi alla wC'chia linea, a c-irca GOO metri nel ovest di Sogi). A p1·oposito delle ope1·m~ioni svolte dalle nost1·e truppe nell a regione del Pasubio nel mese di ottobre, l a R elaz. Uff. !tal. riporta: h , tutta l'azione 1?a1·cggiarono iu valore e tenacia Canti, alpini ed artiglieri. La più eOicace cooperazione si ebbe dall'azione dell'artiglierin.: grossi e medi calibri e ùombanh! operarollo n JUa!':sa JJCr assulve1·e il dillicilc compito di cliRtrnzione e di in terdizione. Lei bomb:u:cle, pur nell'impervia regione del Pasnbio, oltre al1'01><!1°a cli distn1zione. agirono insieme ai mortai da 1,(9 com,:

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CONSIDEHA ZIOKI S'ULLE Ol'EltA ZIONl All'!'U ì\KALl

bocche da fuoco a tiro cuno. atee a col pire Hisene <· difese accessorie altl'i· menti defilate dal tiro. Le bombe lancia te compkssivamentc nelle due azioni sorulllarouo a 980 quelle di piccolo c11liùro e a 20 Hl quelle da 2-10. Le bombarde colpile furono: 6 da 58 A e 10 ùn 2-10, proporzione assai forte se s i tiene presenlc che le bolli· b:.irde ùa 58 A. sulle postaidoui e rano appena U memre 34 erano quelle <la 240 C e cla 240 C A.

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AJ1a sintetica espos1z1011e degli avvenimenti di gue1·ra svoltisi nei mesi ùi settembre-ottob.r e J 916 lungo il medio e basso Isonzo e nena i-egione del P asubio, si fa on1 seguire Ullla breve dimostrazione numerica delle foe;,;e cl.el Corpo dei bombardieri che vi presero purte, e tm riassnnto delle pe1:dite che in qnesto periodo di tempo ebbero a subìrc i reparti della nuova. artigli(•. ria cla trincea. Dnlla c:omparar.io1w delle cifre risu 1terù,, senza bisogno di commenti, il ]argo co1ntribnto c.:he i bombardieri cliedeto ai successi ùelle nostre Armi. Nella compi1ar.ione del pr ospetto che segue si è riten uto c:he illelle postazioni. cl man le lo sviluppo delle operazioni,· la. fona in ufftc:.inli e milit ari di truppa appartenenti Hi Uomancli cli. Raggruppn mento, di Gruppo e ·d i batteria bombarde fosse di !_,ufficiali e 5 militari di trnppa per ogni Comando di Raggl'uppu m<~nto; di 4 n:fficiali e 7 uomini d i truppa per ogni Oomanclo di Gruppo; di ,f. uffici 11J i C' GO uomini di truppa per og,ni batteri.a in ll)Ostnzion e.

Avvenimenti

Forza Comandi Raggruppamenti

dl

guerra

n,o IRaggr,

I

n.o Uff.

I

n.o

Trup.

I

For;,;a delle batterie

For;,;a Comandi Gruppo

~

F

I Orup. I

Uff.

1-:::--Trup,

-:1.:-1·~--;.Batt.

Uff~rup.

7a bnttugliu J;;,

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4

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8

JO

40

r.oo

Sa battaglia

Ope r:iz. Pasubio

1

- 212 -

I

41


EP ISODI Dl VALORI, COMPICTI

Ne) segue11te prospetto sono segnate le pel'dite snbìte dai bomba1·dieri clnra:nte le operar,ioni di cui sopra : Ufficia li Settori d'azione

I

mor t i ferit i

l

Truppa

dis p .

I

tot.

I

morti feriti I disp.

Altip.ia110 Car . . . .

30

()8

-

10:1

,107

2320

Settor e .Pa subio ..

2

4

-

()

45

88

-

3

2.3

32

al tri Settori . . . . . TOTALl .

2

l

- -- -38 74

I

I

-

-

112

I

475

I 2,140

I

2737

10

-

- 10

tot . .

I

133

55

--

2925

Facendo una medi.a della forzn dei Comandi di Raggruppament o, di Gruppo e cli batterie bombarde, che partecipò alle Tre Spallate sul Carso, si rileva che in ognuna deJJe tre batta . glie p·arteciparono circa 426 ufficiali e 5400 gregari, e cioè nn ufficiale ogni 13 militari di t ruppa. Nella regione del Pasuhio operò il solo À"V.I Grnppo, prima. su 8 e 1poi su 10 batterie. Con tali forze e col numero cleJle perdite risnltanti dal predetto prospetto si <~ ealcoh:ifo la percentuale deJle perdite i[l morti e feriti, che fu la seguente : ufficiali morti circa, il 9 %; ferì.ti il 22 % ; truppa: morti circa l'S,S %; feriti circa il 4,5 %. Pertanto l'apporto dato dai bon1lrnrdiel'i alla vittoria non appare soltanto dall'elevato numero delle perdite, ma anche dal quantitativo delle ricompense al valor militfl1·c ehe durante fa grande guerra non si concedevano con eccessiva larghezza, e che, pur essendo numerose, sta1JJno a dimostrare i tanti atti di valore eompinti dai bombardieri isofatamente e co]Jettivamemte.

Rileviamo ora taluni episodi colletti vi indi viduali verificatisi dnrallte Je « 'f:1·e SpallH te )) sn] Carso e dul'nnt e la lotta sul Pasubio. -

218 -


El~JSODI I)! VALORE CO MP HiT I

N ei giol'n i 14, li'>, 1G e 1.7 sette.m ure, la 14<i" batteria , co· manda ta dal tap . G astuJdi. sostil ucn clo 1H 13• batteria dopo la p1·esa cli Gol'izia, è in linea colla Bri gata B1·esda. Tntti i bombal'Cli.eri cleJJa batteria so110 animati da s pirito lJ1tttaglicrn . Dll ·· 1·ante Ja reazione del fno<:o memico il se1·g-. Hauli è fel"iro a l!:t testa, nrn non tede il p1~opl"io posto. Il bmH hm ll ie1·p l'nn] L :segnalato conw ele mento sovYCl'sin> 7 \"is ta cn1l ere un,\ bomba del la

Fig. 51. - Postazion i cli

111111

bomt>nnla eia 210 A s ul Ca r:so.

propl"ia 111·1nn a potiti passi (]ella postazione. si getta sopra d i essa e riesce ;1 svita1·c la ~poletta, eYitauclo i gn1Yi danni che avrehlw (·ertarn<>llte pi-oclntto lo s 1·oppio della bomba s ulln po · stn:do 11 e . Xella regione del .KiHl Loµ;e m , pl"iurn dell':,• baltng-lia ckll'Isonzo, Ja 167" ba ttel'ia è d.isloC'n ta i n d ne doJinc ecl hu p er obbi e1 liYi le clifrse nc 1niche tlel ,-c>liki K l'ibac . ])urante lit bal -

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EPISODI Dl VALORE COi'.vfP l CTI

taglia le a1:mi di. una Se½ione sono interamente distl'utte; qnasi tutti i sel'venti 80no fori ti e vi <~ pure qualche morto. Successi va. men te Ja batteri.i t\ ehi.amata <=1 battere tratti di trincee e cli 1·etic.ola ti. a<'l OYes t del Peeinkn; aJl'uo1p o pur conser vando al materiale le primitive postaz-ioni, il suo Comandan1t<.!, eapi t . CnJvi <li. Bergolo, ton imperturbabile serenità, frasl\~risèe il ' t>l'OÌj_~io osservatorio suJJc linee a van:;r,ate ddla 45" Divisione; e henchè :fotto segno ai colpi nemfri , c<.mtinua a r egolare e dirigere il' tiro delle sue hon1bal'de. Durante l'nzione la batteria (~ assoggettata a nu ova, violenfa 1~ea½ione (1.ell'a rt iglieria a vyersaria, che ne aveva ben ide1nt ifkate le piaztuole, e per eiò subisce altre pel'dite nel persOJialc ed. h a anehe qualche borubarda colpita . Nella battaglia succes8iva la, batteri.a si spost a nelln va1I(~tta a su d cli S. Grado di 'Merna, e partedpa attivamente nlla lotta <·he pol't.a poi 1a Brigata J >in erolo alla conquista cleHe prime quote <]cl Faiti e del 'Vollwv1niak. Nella giornata del 2G ottobre nna Ber.ione, stacca t a dal nucleo lH'incipale della batter ia, <~ sc011Yolta dal fuo(:o nem ico; ma u:ffi<:iali (~ bomharùieri, ar1imati dalla 1presenza, 0ana parola e dall'esempio del Joro capitm10, l'iescono a r im<~tterla in ef'fi.cieu;;,;a durante la notte sicehè può riaprire il fnoco il ni.attino s uccessivo; ma, nuovamente fatta seg1110 ad interJSO tiro cli controbatteria, conti.n ua il fuoco tino a quando è l'iclotta, al silenzio per lo sc01wolgirue,11to delle posta zioni e per il ero.Jl o delJc dservette e l'ostrnzione dei cammina -

menti. Riamo alla vigilia <l<•lla 8"' battaglia dell'lson.zo. Sul fronte di ~1ehieramento d<~Ha 34" DiYisione, tra Ferleti-Bon eti e quota S:=i, sono i,n posizion<~ G bntteri.e bombarde del XXTI Gruppo) e 5 del I Gruppo. Il compito ,1sseg1nat0 ai hombar.clieri si presenta nJquanto d.iffitilc per la natura (lel terrc1J10 , per hl stagione e, sovratutto, per i rinfcrnd d' artiglier ia ginnti agli anstriaci. ('omnnque, il 1noraJe di tutto il pe1·sonaJe llel1e batterie è eleva. tissimo . L 'S~ ba ttaglia s i svol µ;t\ fr:=t il 10 ed iJ. 14 ottobre : nebbie e vioggie si altet11a110 nei giorni di lotta, eosì <la remlere molto più faticoso il compito alle tnip1p e combattenti. Qualche batl'cr·ia snbisce perdi te sensihili per er:c:esso cli ardire imposto dagli or{Uni emannti e dalla sih1n7,ion ~, del momen to: e ad. azione ulti · -

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EPISODI DI VALORE COMP.IUTT

mata, i bombardieri raeco]go010 gli elogi dai Comandi superiori delle fanterie. Col 31 ottobre ha inizio )a 9a battaglia, e fin dal primo giorno di lotta lo sviluppo delJ'azione assume carattel'istiche di tragiciti?I, per i bombar dieri.. La 32" batteria ha G armi <Jistrutte, tutta via, <:ontinu a il fuoco con le altre 7 nrmi, riparanclo frat-

F ig. 52. - Una bombarcl:1. cla 240 C clella 47"' batteria colpita in p ieno pr esso Nova Vas.

ta nto ai gravi danni arrecati aJ]e piazzuo]e da) tiro nemko. Anche la 38· batteria, pur ave1I1clo avuto replicatamen te sconvolte .le piar.zuoJe, riesee co.n indomita costaoiza a rimettere in efficienza le armi tra volte, ed a 'C:ontinuare l'azione. Nella stessa azio11e, 1H 47" batteria ha 3 bombarde distrutte dal tiro nemico, ma i1 suo Comandante sopperisce a tale de:6.cienza, con l'intensificazione cl.ella cadenza di fuoco : )e ca1J1ne ·d elle bombarde si arroventaino così da dove1· ricorrere aJl'uso di -

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EPISODI DI VALORE CO)IPn:n

sa e.chi bngna ti pei- smorzine fa. temperat ura dei tubi : la sit 1w · zionc~ si fa sempre ipjù cH:fficile , ma le postwdoni non taeciono. NeUa giornata del 31 ottobre cade colpito i1 morte il ten. Ma1·colin i, Comandante dell a 58" batteria, e so,no feriti pintto1;.to g1·uvemente dne Comandanti di Sezione, mentre delle 12 armi ben 9 ve,ngono smontnte : la maggioran?:a clel persmrnle rimasto così senza nrmi,, in parte atte,n de alla messa in eflkienzu delle

F ig. 5:3. - Capit. Ga etano P eJHg:ra .

3 bomlrnrde ancora in grado -d i r iprendere il f uoco, ed il 1·esto del personale '.'a a rinfo1·r,are le t1nadre della 38", provvedeuclo inoltre al rifornimento del.1e m uni?:ioni. · La 140" batteria, comandata:. dal cap . Gaetano ]:'elligra , prove.niente dalla eavalleria , ha .s-uc<·essi.vamente t ntte le sue G armi colpite, le postazioni sono sconvolte, i rkoveri sono crolJati ed è pme salta ta in aria la, riservetta con le m,11ni½io1ii : fI•a -il persona'le sepolto fra le macerie vi sono akuni morti e parecchi fe riti ; eppm·e fra tanta clc~solHzione, i superstiti; sebùene privi cli armi, non si iperdono d'an imo : non soltanto nessuino abba ndo11a il proprio posto, miL mentre f erve il lavo1·0 per liberare coloro -

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EPISODI DI VALORE COMPIUTI

che ancora giacciono sepolti sotto le macerie, squadre cl.i bomhardied raccolgono i fucili di fanti cad uti e vanno a d ingrossare i reparti di fanteria. viciniori coi qmlli partecipano all'as salto. Iin tali frangenti, il caporal maggiore ]Jfutti, quale guida cli collegame111to fra il Com:mdo cli batteria e il Battaglione uscito per l'attacco, rilev:rnclo che un reparto n emico sta a ccerehia111clo alcuni nostri fanti , con genètoso slancio ac-c.01~re, e sebbene fer ito, in rapid~ lotta a corpo a corpo uccide due a11st1·iaci e ne fa prigionier(Y un terzo, riuscendo così a, liberare gli acèerrhia ti. Q uesFoffe,nsiva rappresenta. la vera :-mgra del I 01·11ppo, il eui Oomandfrnte, magg. Pagli.azz:i, ovunq11e la situazimw è grnYe, eon la pr<~senza e con la !parola porta nuovo vigore e infonde nuove energie per proseguire la lotta. E 11011 -d iversa è ]a sorte èlel XXXV Gruppo del capit . M:onta-rnni, che lrn per obbiettivi i trinceraJ)lenti ed i 1·eti.colati austriaci compresi fra quota 57· e quota 7'7. E' ]a terza offensiv1L che ,il Grnppo aff'ro.nta dopo Ja battaglia cli Gorhda , e 1j'fficiali e bombardieri sono ormai a cclimatati al genere cli lotta del Carso. Dopo l' asiperrima lotta. dei giom,i precedenti, il mattino del 31 ottobre, a :i\fonfalco11e, un viol ento tiro di controhattel'ia diretto sulle postazioni del'la 14Ba e della 153" batteria bombarde, provoca cl istrn7.ioni ed incendi. Il fuoco ha avvolto 111w riservetta di munizioni -d elJa Sei.ione del s ottoten_ CastellarnJ, cfolla 14:3". J/uff:ìcia]e i,nteressnto, ment1·e ordina ai capipezzo di c:ontfornare il tiro, si laneia primo fra tutti neJla riservetta già, invasa dal fumo , ed ai.11tato coraggiosamente dai bombardieri Grassi e Santinelli, riesce a spegnere l'il1cendio che erasi ,propagato ad urn~ cassa di spolette e di i,nneschi, evihmclo cosi danni gra·dssimi. ,, R11ll e posh1zio111i della 153", comandata dal capit. Paolo Vival<li Pasqua, il :fuoeo nemico ha colpito il personal e, il mate r iafo <~ sfondato qualche r icovero. Lo spettacolo è impressionante . L'azione calma ed energica del eomandante riesce in breve ad att<muare i danni patiti ed a ristabilire .l'ordine. S nlmltern i e bombardieri, rianimati dall'esempio e dalle parole d<~l capitnITTo Vivaldi, mentre provvedono allo sgombero dei fe1·iti, si procligfrno a rimett! re in efficienza. le 1)0<:che da :l'uoco ed n riprendere il tiro con 1naggior<~ ostinazione. Ma -d opo alcune sa lYe sparate, 0

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EPI SODI DI VALORE CO?-fPIC'fl

il capit. Yhaldi r·imane ferito piut.tosto grarnmente, e molto a malincnore deY<~ qn iBdi abbandonare il posto di eomhatti.mento. Nella giornrnta del 2 lWYcmbrc è ancora u11a Sczio11c della, 47" batteria che (~ coJ1pita in pieuo : mm postazione~ è in ierarrH·ntc dist 1·ut.ta. mentre l'?lfra p i'az:rnola , centrata da proietto nemico, perde cpiasi tptti i se,i:·venti che cado.no sul posto mor-ti o gravc~mente f<~l'it i. Sul Volkovniak le batteri.e del XL Gruppo durante l'S" e la 9" battaglia dell'Jsonzo trascorrono giornate emozionanti e pieine di gloria. L a 1G9" batter\a, comandata dal ten . Borea Ried. è postHta uellH cava di S . Grado e i1n q uadrata dai subalterni te nenti Scialoin, Co pere hfo1i e De .B'ranc(~sco : sebbene presa d'in. fi)ata da mia hntteria anstriacn -cla 105, che spara da Hudi Log, conti nua il fuoco m.icicliaJe delle sue bombarde c01n tro una trin cea II meno cli. 300 nwtri, e tutto questo sotto il macabro spetta .. colo dato da lla presenza fra i su oi penL dei cadaveri del 1naggiore Leva cli fanteria, del suo aintante maggiore e di. 4 soldati del Corunndo di battaglione. e fra le lancinanti ilwoeazion.i di. di.eeine cli soia a ti the implorano scccoi-so, e mentre ]e linee t<~lefoniche e Fossc~natorio v(rngo,no travolti e distrutti dai ripet uti colpi nemid. La 168" batteria , snl Na-cl J.,og(~m , appenl) ird?:iata l'azione , fatta bersaglio ni colpi avver-sari 1p erde il prnprio Yaloroso capitnno Teodorani, gravemente ferito e che a stento viene allontanato dalla lirn'a del fnoco e trasportato al posto ·cli mecli.ca.zione . Il Sottocomir nd nnte) t.en. T·11fi, com gra ncfo energia e spre1.?:0 cfol pericolo assume il comando della batteri.a; e, degno conti.-· n uatore dell'opera sagace e incita t ri<-e del suo capitaino, prosegne l'azione finn aH' ultimo, rimanendo con una sola bombarda sn 6. Il capil. Dian . Comnncla nte il Grnppo, avuto colpito il pro.p rio ossenatorio, si porta sn una posizione avanza ta fortemen t e batt uta ·<la.I t iro 11ernieo per rnegJio osservnl'e e diriger<~ il tir-o delle sue bombarde. Su11a Vf!rtojba inferiore il sottoten . N nni, ·del VII Gruppo, durante un combattimen to si offre s1p o1ntan eamente per assumere il comando di nna Cornpag.n ia cli. fa nteria rimasta, priva cli u:frkiaH e la guida dando p1·orn di gra nde calma e ·<li tenaee eornggio. -

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EPISODl DI VALORE COMPIUTI

Presso Oppacehiase11a H capit . Rognetti, della 41" battel'ia, dopo aver di.retto con effiencia il tiro <lelJe proprie bom bal'de da un osservatorio molto avanzato, visto pro1rnnciarsi un contruttaceo 1nemico, assnme il conrnndo cli nn a Oornpagmia cli fan-

Fig. ;111. - Capit. Ecluarrlo T eoclor,mi.

tcria rimasta s1rnzn nffkiali e la guicla Yittorfosamente all'attncco. A Oastagnevizzn il hombardiere Manca, cleHa 44" batteria, s i offre volontariamente per accompagnare n suo ufficiale in una rischiosa esplorazione; ma poiehè ben presto l'ufficiale è gravemente ferito, il Manca, trasportandolo a s1palle per un lungo tratto in terren o battuto dal fuoco avversario, riesce a trarlo nl sicuro :fino nl posto cli medicaziòine. A Loqnizza il sottoten. Favilli, delfa stessa 44" batteria, dopo cli aver diretto il fuo co ·della propì>ia Sezione, per completare la distruzione de]]e difese accessorie nemi<.:he si spinge allo scoperto fin sotto la linea austriaea per legare ed asportare nlcuni Cavalli di Frisi.a , nmpliando cosi i varchi già aperti nei reticolati. In tale operazione l'n:fficiale è coadiuvato con intelligenza, e forza d'animo dal sergente ~fassimilia; il quale. vi rilmente snggestioornto e~ in-esjstibi1rnent.e attratto daJl'ond:1ta

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EPlSODl DI VAL0Rf,} COMl?ICTI

di fanti che esce all'attaceo, si unisce <:on essi, riuscendo con due soldati a cattnrare un ntl:kiale (~ G soJdati avversari, e riportando poscia 11tili infOl'mazioni al proprio Comanda,nte. A S. Grnclo il sottote11 . }faticoli, de1ln 101" batteria, ferito gravemente ad un braccio, vuole che prima cli lui siano cu ra,ti e trasportati altri fe1·iti. Sul So ber il sottoten. Vizzini, della 76" batteria, spintosi vofonturiamente innanzi ,per rieonoscere gli ef fetti del t iro dt~Jle bombarde sni 1·eti('o]ati nemi<:i, eoncorre cou una pattnglia di fante1-ia a ca tturare una diecinn di prigionieri, e r im ane gravemente fc~rit o da mrn scheggia di granata aJl'atto di rientrare nelle nostre linee. Presso Oppaec:hia$ella il ten. Spini, Comaindante della 44:, uscito j)]l ricognizione in nr1 terreno battuto e conteso dalle fanterie avversnrie, viene circondato da numerosa patt uglia ne-miea; si difc~nac allora con la pistola , e, sebbene grnYemente ferito, riesce poi a disimpegnarsi . A Nova Vas i bombardieri Polizzi e :Neri, della 85" batteria, clopo nna gio1·inata ,cli aspro combattimento, che ha duramf~nte prova to il reparto, ritornano sul la, posizione, snlnrno clne c:orn pa,g11i rimasti. sepolti sotto una riservetta colpita da gnmata nemira , e non si nllontanan o se non dopo di aver rinvenuto U cadave1·e del terzo commilitone che pietosame111te t raSìporta1110 all'indiet ro per da rgJi onorn tn sepoltura. Sul Debeli il capit. ½appieri Comandante la 166" batteria, che già aveva ripetutamente t enuto condotta esemplare e cnlma. sotto il fu oco nemico, sprezzante del peri.colo e sempre zelante in ogni pflrtieolare <lel :-ie!'Vizio, usf-ito dalle linee~ per accompagrnn·e u 11 suo ufficia.le in<:ari.cnto di effettua re un a 111.issir,.ne che egli. doveva prec·isarg'.li ill ei dettagli, clopo pochi passi cade mor lahnente ferito : l'ifi.uta c:he il suo dipendente interrmnpa l'irn:a rieo rieevuto, o, eomnnque, si m-resti per soccorrerlo ; e salntnnclolo per l' ultima volta gli rn<:<·omanda. e gli augt11'ft · di riusc:ire ue] mandato assPgnntog·li. Sul1H stessa posizio1ne npera e particolarmente si distingue In 1.31" batt.er-ia , comandata dal ca,pit. OiHecone. La condotta e l'nzione di quN,tn batteria, del s uo Comandante, dei suoi ufficia.li e ·<li tntti i snoi bombardieri meritano g-li elogi i ncondizio1nati dei s uperiori Comandi. Il sottoten. Matti.oli chiede volon-

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EPISODI DI VALORE COMPIUTI

tarh~mente di. sostitufre un collega comandato a rilevare l'apertnra dei varchi, <~ con clue bombardieri raggiunge i reticolati spingendosi poi cla solo fitno n ella trincea nemica : al ritorno, quando già sta per ri.cntrare nelle nostre linee, è colpito mortalmente alla testa da. un colpo di fucile avversario e muore fra le hraeda del suo capitano, continuando, pur agoni7,zante, a completare il 1·apporto dell'esplora:r,ioue da lui compiuta.

Fig. 55. - Ten. Luigi Zappieri.

Sul Pasnhio, nella giornata del 9 ottobre le . batterie 35', 52" e J34" sono fatte bersaglio da urnmerose batterie nemiche, sulJendo gravi perclite rn~l p erson alc <~ uçl materiale : sulla liuea <.!eHe bombarde 1a 35" ha 5 morti e 4 feriti; 3 morti ·Ja 52", e 10 morti e G :feriti 1H 134". Il sottote11. CortieeJli, \'ista scoppiare una delle pro:prie bombarde, che colpisce mort almente il Qo. mandante di Sezione sottoten. Romagnoli, cd Hlc:ua1,i serventi, accorre prontamente sul posto e coin opport1101i provvc~dimenti e col suo contegno infonde nel personale la calma ineeessaria per· assicurare la continuità, ·del funzionamento della batteria sotto l'incessa.nte tiro nemico. Per quanto rignarda la regio1ne del Pasubio inon devonsi ricordare soltanto le perdite av11te cla1Je batterie bombarde, ma -

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l<iPISODI DI VALORE COJ:-,1 PIT)'f l

va tenuto conto alt.resi delle difiicoltà numerose e degli. ostacoli gravi che si dovettero superare pel' il trasporto <l<>lle nnni e de]k bombe su quelle creste inaccessibili , e delln. fatica improba sostenuta dai bombardieri per Ja prepar nzioue del1e postazioni. Un vis_itato1·e eh<~ percorresse ancora oggi .le linee ·d i cresta del Pasubio restel'ebbe ammirato cle1Fone1·a lassù da noi eornpinta : 1piaz;zuoJe, gallerie e caYerne per howbe, stanno tuttora • a di... mostrare il dinturmo e faticoso sforzo c:oµipiuto dai bombardieri in 111na lotta che, i.In nessuno dei fronti ove si combaUè la grande guerra, richiese ta1Jto spirito di sacrificio, tantn tenacia di resistenza e tar1ta virtù di eroismo, altrettanto ignorato quanto meraviglioso. Oltre i Settori citati, nou va tralasciato di segnalare arn:he quello della regione Carnica del Pa l Piccolo. della Zona compresa tra l' A visio e i.l V ainoi--Cismon, e quello flel Col di La,na . T,n ciascuna. di tnli Zone, affrontando e snperando i disagi e le difficoltà dell'alta montagna, Je Unitù. hombnrdieri. non sme11tirono la loro :t'ama conquistata col valol'e e col sangne, partitolarmente nene battaglie carsk:he. Della Carnia bast a ricordHre le posiziollli cli I'al Piccolo e quella. cleJla « Vetta Chapot )) p er riveder cogli occhi cl.ella mente :figure simpa tiche ·d i soldati eroiei in mezzo ai quali vivono quali modesti subalterni pe1·so:nalità spiccate nel campo culturale e patriottico. Al Pal Piceolo, nella. prima c1ecade di lugHo 1916, pre11de posizione la 126· batteria, da 240 C, coma1Hi}lta dal ten. Dnnieli. Subaltel'ni, affratclJati cfa uno stesso spirito militare e <l'a u,n alto senso del dovere, sono j] pl'of. Emilio Bodrero, lo serittore e poeta Fausto l\lfa.l'ia-Martini, i sottotenenti J:>igno,rn, e Omocleo. Questa batteria ha lasciato una traccia 1profoncla riella Storia del Oot.po p<~r lu sua atti.vi.tà; particolarmente quando, diventata bersaglio cl.intur·110 dell'ai~tiglieria avvel'saria, cominda a pngare il suo tributo di .sangue alla futura vittoria . Il 13 luglio, un barilotto austriaco, caduto sulla postazione de] 1° pezzo, colpiva a morte il sottoten. Pigmone <~ feriva tre soldati: il primo -decedeva il mattiin o successivo all'ospedale di Timau - « La morte di Pig1J1one - annot a nel suo Dia1·io Fausto l\iaria Martini il giomo 1!) luglio Hl16 - ha lasciato -

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EPISODI DI VALORE; (;01),Il?IU'J:l

un vuoto che si va colmando ogni giorno con una facilità chP mi accora, )).

Alternando le occupazioni della guerm con rimembl'anze

F ig . 56. - Sottoten. P igi:iore della J2G" batter ia .

letterarie e giornalistiche ; tirando sul nemico, ehe dimostra rnm commw atth:itù, e compie:ndo di notte ardite ricognir,ionL giungendo iìJ1 dove ... « si odono bene i pnssi C8denzati di se,n tinell e nemiche >), nflk iali e homhardieri vinrno inteo.1sam0nte la vita del'Ja guerra. Il mattino <lel 23 l uglio gli austriad attaccuno n FrPikofel. Viene ordinato alla 12(? ba t teria di apl'ire il fnoco. E' all 'osservatorio avarnmto il Martini - « Odio la le.ntezza con cui 1n bomba solca l'ariu - annota l'osservatore; - ma all ' 81'1·ivo è la più grand<~ delle cltvinità distruttrici. Saltano muri, sacchetti, si aprono voragini e ·cii più e'è la gioia di irnmnginarc i colpi non vist i. Se ne sente lo scoppio e ima eolo1n na di fu.mo si leva : sembra con tenere nina vampRta cli lamenti mortnli J) . Si era Hlle prime armi ! Il mattino del 20 agosto la batteria a,pre i.1 fno<·o : spara a salve di batteria : una bomba ornleggia pe1· aria e cade sull'osservatorio : il ten . Dm1ieli è ferito piuttosto gravemente, e eon -

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EPISODI DI VALORI<; CON!Plt!Tf

lui anche il 1'1artini, il quale non si era. accorto di aver ripor~ t;:i,to la rottura della membrana. del timpano. Ma .aopo un mese di cura il Mart.ini ritorna a.J. Pal Piccolo : c'è un'azione, qneJla che egli attendeva e che più volte gli avf~n fatto ripetere : « ... :Ma, ci sarà l'azione al P al Piccolo : se lo so sor,do? )). E l'azinne vi è: e il lifa.rtini è corso al suo posto. :Nella in tempo, scappo e corro al mio posto. Che importa c~ss0re

Fig. 57. - Ten. Fa.usto Ma.ria. .Ma.rtini all' Ospedale )iilìtare.

giornata del J7 novembre 191G, nelI'adcrnpimento del sno dovere, egli riesce finalmente ad esser·e soddisfatto : potrà finalmente mostrare mm fe1·ita di guc1·1·a) anzi, una. mutilazione: un bracdo quasi irnmobilizznto e \llna gamba dalla qnale sono estra t te tre schegge; ma con la ferita arriva anche l'ambìta ricompensa : una meritata medaglia d'argento a) valor militare. Il 2(J. febbi·aio 191.7, <:onvaleseente, il iV(ARTINI annota nel suo « Diario >> : « La gamba v,1 benone : cammino o quasi. Riguarda ·al braccio, ormai sono r..1ssc~gnato. I medici me lo hanao fatto chiaramente intendc~re. Poco ma.le~. Sarà stato per l' Italia)). Questo prode bomb.udiere trentenne senti.va ehc~ vi sono mome11ti in cui. la gra11cler,za si misura unieamente a peso di sangue! 15

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EPISODI Dt V,\LORE CO'.\'l PIUT!

Intanto :fin <l agli ultimi. di agosto il sottoten. BODRERO pasBa dalla 126" alla 84n batteria da 5S H che occu1pa « Vetta Ohapot >>, e che ha sempre condivisa la sorte della consoreJla di P al Pfrcolo. Col BODRERO è il sottoten. ALF-SSI, il ()_uale, il 1° settembee, ferito da granàta che aveva distrutta unn piazzuola e la bombarda che l'occupava, dopo somma ria medicazione, riprende

Fig. 58. . Ufllci.ali della 84" batte1·ia bolllbarde (sotloten. Bodrcro e sotloten. Alessi) .

con tranquillità. ammi.revole il comando clella Sezione, da111do bellissimo esempio di. viitù milit;Hi ai snoi dipendenti. NelJa giornata del 17 novembl'c, sulla vetta · Chnpot il nemico sferra un attacco contro le posizioni ilnliane. Il ten . BoDRIDRO ecl i sottoten. :ìvlonPURGO e ì\fA.:-iCA ac-corrono prontamente fra le loro bomba1·dc; e s fidand o i colpi avvcrsHrì, aprono il fuoco e lo continuano ininterrotlamentc anche qnan clo l'attac-

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El? I SOOI DI VALOIUiJ C0 1'Il?IUT!

cnnte si era infiltrato fra le po, izioni italiane. Durante la difficile giornata il te.n. HOnRFJRO dimostra un COl'aggio e una calma ve1·nme.nte a1111nire-voli , cotllfermando così a11cora uw1, voHa come gli uomini di 1ettel'c e di stnùio posseggano e snppiano n momento opportuno esp1·irne1·e le più eletre ,irtù guerrier e. Ma questo fiero [n·ofcssore di università e patriota a totttL prova, quando J'attivil;\ in Cm·nia va. 1'ist.ng11a11do, chiede di anclal'c sul Cal'so dove s ta per romindm·<· 1'11"' Rn ttag1ia clell'lso11zo. Va, e dnrnnte tl1lta l':-izione è incaricato cli mantcmere H collegarne:nto frn i Haggruppa111enti bombarde che sono impeg"nati. A battuglia ultimata sale sul :Mrzli. con le batterie del 1G0 Rnp:g1'nppamento l>ombal'cle. Kel ripiegamento dall'I sonzo ìll Pia,e, i11 mt•z7.o nl t umnlto degli ayveniment i, è ancora il Doourno che è alln rice1:cn él.ei vnr1 Comandi di Il agg'l' iLpparnen to bombn1·clc. collahol'ando l1$Sai n11idamentc• al riordinamento dei re1rn1·ti che si ,an110 rnecogli1•ndo a s~1. suolo, cloYe egli Yiene assep:unto tempOl'aneamente nl 1·iordino dell'Ufficio Sto1·ico della Scuola. A:met?t marzo 1018, qiurnc1o la primavera in fiore a ddensa la Htinace:in ll<'Jnica snl nostro fronte, i1 HODRE-RO 1110n i-cgge più 11ell'Cfficio; quando c'è da menal' le mani, egli scule che il i-iuo posto è in )iQ1ea coi combattenti; e chiede, e ottiene, di passare vo'lontario i11 fanteria . Il Corpo dei bornbardieri era orgoglioso di annoverare fra le sue file templ'e come quelJa del BODRERO; cd oggi che scrfrfamo ()_nesta Storia, noi, vecchi bombardieri, l'icordiamo coin deferente cameratismo ft' Arma qncslo valoroso ufficia·1e d'artiglieria assm-to aJla meriblt:1 cal'ica di Accademico d'Italia. In Val Fassa i bombardieri deJla 66.. batterin seguono c·on J'a 1·tiglieria someggfatn le colonne ehe clovranlll.o poi operare alla conquistn clcl Oo]bd con. A Cima Stradon operò 1'83"' battctia, ed il tcn. Chimpelli, elle comnndava quattl'O bombm·dc da 240, pe1· assicm·nre il ~uccesso dell'operaz.ione si spinse con due Hrmi Htclil a mente sotto il fuoco a vversario a. poche diecine di metri da 1 Q1crnico. l'i nscenclo n on soltanto a farn e strage, ma anche :1 pol'tare alle nostre fautC>rie, pron te a sferrare l'attarco, un potente e benefico inflnsso cli deci sione e cli. incoraggi:-imento. P nr1koln rmenLe v-alorosi si. adai.m.ostra.r ono i. c'apon11i m a ggiori Do11cli e Ottnviaini, entrambi c·api-pezzo: essi, allo scoperto e sotto -

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GlllDIZT 01 SCPElllORI

F,I)

EKCO)!Ì .\I l30)1RARD IE IH

il fuoco nemico, con esemplare ardimento <·oadinnnono 1nag;nifica mente il loro Corn anch111te, misicu1·a ndo l a tiuscit,1 dell'operazi one. A Cima Bocche il ten . Ga He tti. Jella G3\ il 8 n ovembre, p er poter meglio diriger e il tir o delle ue lJorn.barcle, si po1·taYa iu prima linea.; e qu ando le com n nica zion i telefoniclie fur olllo interrotte, fece più ,·olte la spofa t1·a os.·eryatorio e 1posrazioni, per impartire ordini e per a ninrnl'e coI1 a su a pl'est'nza il personale della batte1-ia .

Ad a n ,alo1·arc l'oper a dei bom ba tdi ei:i nelle b;:itta gli e combattute nelJ 'autu n no del 191G. !Si riportano qui di seguito alcuin i giuclizi espre si da Comandi, <' Com.andanti cli grancli Unità, s ul fattivo concorF;o d nto dal le bom litwde durante le operaziuui: spiacenti che la ri<:<·a do<:umentazione com pilata nella stes:;;a ocensione per i val'i Gruppi cli bomh nnlic.'r i C'he p1·c~sero parte alle battaglie cai-si che i-ia an<lnta manita nei nost r o i-ipiegnmcnto didl'Isornw al Piave. Dall:1 Rehtzionc in 1lata 13 ottobre 1916, c:ompiliHa dal te-· ne1n te generale Scl'l'n, Com an da nte d cJla 21' l )ivis ione del XIII Cor1po cl' A..rrnala snll'Sa J3attag:lia dell'Isouzo, si. legge : . , . a nche le bombanlc assolse1·0 in mode, con1111cncle,·oli;:sirno a l loro compito. Il reticolato nemic·o ,ellllc distrutto e spazzato nelle 7.0Ue designate per l 'irruzione ùelle Cùutcrle. Nonostan te cl.te l'artigl i.e ria nemica con iusistenzn ricel'cassc col suo til'o le doline do,e traYa ,·ansi a1mostate le bombarde, (}neste continua,auo il lo ro til'O efficace; e ounnclo qnalcbe bOC(':l da fnoco, per iuddeuU clcl ti ro vcune iluu1obilizzata , le altre a umentarono per quanto po;:sibil,~ la celerità del 101·0 fuoco, aftinchè nessuna clilllinuzione :nn-niR-'le U<'lla sua in tcusi tà. Il lllngg, Ilattlstoni, Colllanclante clc,l lIT Gnwpo. cliecle tntto se ste;:so con opera alac re, instancabile ed intellig1mte t)Cl'<;hè J<' bouabal'cle ottenessero gli effetti clesiclerati. Seilipl'e in pl'ima li nea 1w1: ossc•n·are e cli ri.)?c re cli person,t il Uro: egli fn di esempio amwireYole ed emeac n tutti i suoi dipeuùemi. E qna11clo pel' le vlc•endc cl ella lotta , n nn prima outla ta del 0° fn n teria . peuetrata nella trincea nemica ne fu ribu ttata <In forze sorerchinn t i del nemico uscito fuori dalle cayerne esisten ti s1wcialme11te in corrispondenza dt>l « Naso>, e delle t rincee immeclin tamenle sud di esso. i bomba rd icri nou esi-

i,

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GI"ODlZI DI S C PERIORl go ENCOMi AI BOMHARDJERt

tn rono a l ascia r e le pr oprie bomba.nle, che più non potevano sparare per la Yicinam:a delle due linee avversarie ormai comr>enetrate una nell'altra n ena lotta corpo a cor po; ed impugnate le arm i dei feriti e clei cadu ti, concorser,) s ulle prime lince a spez1.are, in comunione coi pochi fanti rimasti, l'attacco nemico, elle, imbalclmrnito, d a lle s ue trincee anrnzava ;1ll'attac;eo. La 21" Divisione elle s nlla fron te Ca rsica fn una delle prime ad impiegare con efficacia le bombarde anche con personale improvvisato e J)Òco numeroso, è ben lida di tribu tare il dovuto plauso ai bombard ier i, e di riaffermare la fì<lncia che sempr e ha :nuto in questo potentissimo me1.zo della guerra di posi.1,ione.

Segue~ l'E.n comio solen11e -tribntato dal tclll. gen. Dabalù,: Coma nda,nte della 22" DiYisione di fa11teria, al Xl.[l Gruppo bomba1·dieri eo11 Ordine n. 8G del 1G ottobre 1!)16, con la. seguente motivazion e : Nelle operazioni oITem;ive c;ompiut<~ dalla 22" Divisione nei giorni 10, 11 e '12 ottobre 1916 l'azione dd XllI Gruppo bomba rdieri spianò l a :str ada alle fanter ie e le accompagnò (:on perfetto acconto n ell a sua vittoriosa avanzata.

Seguono dne comunienr,io11i fatte dal mngg. gcm . Sacher·o , Comandante -l'lla Divisione di. fantc~ria, ai Comandanti clell'XI e XV Gruppo bombarde : 18 ottobre J!llG : n . 1195;3 di prot. : nel p render<~ atto cli quanti) codesto Comando riferisce con foglio n. 6 del l (i corrente, l'ivolgo alla. S.V. ed alle ba tterie clell'XI e ciel XV Gruppo un vi vo elogio per l'efficace azione S\'O]ta nelle g iom atc del 10 e clell'Jl corr., mer cè cui f u rono conseguiti in massima par te gl i obbiettivi vrestabiliti. l\:Ii è grato a ltresi es.1:rfiru~~rc il mio compiacimento per le disposizioni da t,~ ecl attuate nelle i;:t<~s.:c giornate per la ])l'Outa avanzata d elle bombar de s ulle posizioni conquista le.

29 ottobre 1916 : 11. l:!:360 cli pr ot.: sono molto ~()(]disfatto (k i risnltar i efJicao::issimi ottenuti ieri d alle batterie d i bombarde nell'apertnrrt dei ,-ru·ch i; r isultati che nou tlubito sar ebbero stnti compìetati con la prosecuzione del :fuoco. T<~nu to conto dd tempo molto limit;1 to <lel quale le batterie hanno potut<~ disporre per mettersi in mlsnra cli inizi~tre il tiro, e le cattive condizioni del terreno anche p iù ai)pnizzabik r isult:t l' opera loro. Il maggior merito in tutto ci<) risale ai d ue Comnnd:lllli di Gruppo che, dando per sonalmente l>ella t)ront di interessa mento e cli zelo, hanno saputo jnfonclere nelki batterie clipenclenli il massimo impulso e la m;1ggiore lena; e la m ia parola di encomio va in nanzi tutto nel essi, che vorranno in pari tempv rendersi inter preti della mia soddisfazione~ presso i r eparti dip<~ndenti.

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GtUDIZI DI SUPERIORI ED ENCOMI AI BOMBAHDIEIU

Ord ine del giorno 01. 14 del 6 novembre 1916 emanato dal ten. gen. R.uggeri-Laderchi, Comancfante delFVIII Corpo d'Ar mata: Nelle recenti azioni di guena i rn1Hi.rti bombardier i di questo Corpo d' Armata hanno dato prova cli salda disciplina, di spirito di sacrificio e eostante devozione al dovere. C:ostituite cli recente, ma da piìi cli quattro mesi in prima linea, le batterie bombarde, per.Cezionaudosi a grado a. grado nPlla. tecnica dlicienza e uell'auclacia, spiegarono in ogni. ch·costauza un'opera f>roticna cd altamente lodevole, a malgrado delle rilevanti perdite cui andarono sogget te. E' qnesto uu segno eoni:ortantissimo c\ell'ailln tamento fra le Yal"ie Armi ~ombattenti che t utte o.O:rirouo con mirabik abnegazione il rispettivo contributo cli lavoro, di nobili .fa tiche e di sn ngue : c<l è una mauifcst117.ione uon dubbia di quella provvida fusione degli intenti e degli animi dalla quale dobbiamo e possiamo attm1dcre con fede rn miglior sm.:c;esso nei prossimi comb~t ttimenti avvenire. Mi è qui.udi tornato di vlvo compiacimeulo una s imile constatazioue: (~ sono lieto di segnalarla alle trnppe da me dipendenti.

Segue la comunicnzi.one fatta. dal magg. gen. Giuria, Comandante d'artiglieria deH'VIII Corpo d'Armata, nl capit. De l\faest1;i Comandante l'XI Gruppo bombarde : 7 novembre 1916: n. 9G9 cli prot.: sono lieto cli partceipare alla S.V. C!he S.E. il Comandante dell'VIII Corpo cl' Armata con foglio 18% del 5 novembre 1910 mi lla incaricato cli comunicare a V.S. il sno speciale e vivo cornr>iar.imento per l'opera prestata <~ per lo zelo e spirito di. sacrHieio palesemente dimostrato nelle recenti azioni svolte.

Segue infime l ' Ordine del giorno emanato dnl rnagg. gen . Sachero, Comandante clell'Jl" Divisione fanteria, il 7 gennaio 1917: :Kel lasciare il Com anelo del I Settore clell'VIII Corpo cl' Armata mi i i grato rivolgere a tutli voi ufHciuli e soldati clell'XI e XV Gruppo bombarde un vivo encomio per il valore spiegato nei combattimenti a cui partecipaste con 1'11" Divi.sione e per l'attivi Ui., l'energia e la tenacia da voi dimost rate durante la lunga e faticosa vita di trincea svoltasi in continua lotta. contro il persistente maltempo. Le belle proYe da voi. siu qui ditte sono degne della nuova Specialità cui avete l'onore di appartenere; Specialità che in questa campagna ila saputo acquistarsi tante onorevoli benemerenze.

Anche il gein . Diaz nel marzo 1917, lasciando il Comando della 49· Divisione di fanteria, memore di quanto aveva sentito -

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GIUDIZI Dt SUPF.RI0Rt l':O ENCOi\d A! DOMHAftDIERI

e constatato sull'opera dei bomb<1n1ieri, c·he aveYano vissuto e lottato duran te parec-<:hi mesi sulle lilllee del Faiti volle rivolgere la s ua paroln di congedo ai bolllbarclieti del XL Gruppo bombai-de, col seguente Ol"Cline del gjorno : Nella preparazione, nella rude ,·ila cli trine.ca, nella lotta, l'opera vostra è stata sempre Informata al più alto scntiIDeuto del dovere, al pii1 puro spirito cli c:une1·atismo e di sacrificio : avete ùa to pn>va di possedere. un armonico com-

plesso di volontà e di energie. Sono certo elle qualunque lllOlllento. anche il più arduo, ,i tl·o,erà sempre prouti a nuove o.a;ermazioui cll fede e di forza. Sei mesi cli vita comune, nella quale Voi clivicleste con le truppe della 49" Divisione disagi e pericoll - ma ancllc i più lieti momenti tli gloria - mi ho.nuo dato questa t"(~rtez~ <' hanno creato tra ,·oi e me tali legami di afl:etto che nou certo potr~1 rompet·(' il clistacco. Altri nomi si aggiungeranno a quelli che voi oggi pronunciate con legittimo orgoglio, e siate certi che il mio pensiero s,trà con voi allora come oggi. -,lJ. saluto che cordialmcOLe ora Vi J)Orgo esprime la speran~a di avervi ancora alla mia dipendenza quali forti, grncuti e :fedclì collaboratori.

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231-


0APl'l 'OLO

V

LA BOMBARDA VAN OEUREN - CARATTERISTICHE ES, SENZ IALI - IL NUOVO ORDINAMENTO DELLE BATTERIE E DEI GRUPPI DI BOMBARDE - AUMENTO DELLE BATTERIE · DA 240 C. E DA 240 L. - · LE BOMBARDE DA 58 t3 RAGGR.UP= PATE IN SEZIONI DI TRE ARMI CIASCUNA - ASSEGNAZIONE DELLE NUOVE UNITA' BOMR~RDIERI ALLE GRAN DI UNITA' - VASTO MOVIMENTO DI UOMIN I E DI MATERIALI - STU DI ED ESPERIMENTI PER. I LAVORI IN TERRA PER LE POSTA= ZION I DI BOMBARDE ~ LA ROTAZ IONE DEL PERSONALE PROPOSTE PER LA CONSERVAZION E DELLA SPECIA LITA' BOMBARDIERI ANCHE IN TEMPO DI PACE - SGUARDO RE = TROSPETTIVO SUL PRIMO ANNO DI VITA DEL CORPO DEI BOMBARDIERI.

Il Capo di s.:'1. clell'Ese1°dto italiano. teunto conto degli ottimi risultati ottenuti a Rnsegam, dai tiri eseguiti colle bombarde V:rn Deuren, e delle eonc:Mdi inforrnazioui nvute circa il bnon fum;ionarn ento di questo materiale presso gli Eserc iti frao1cesc e belga, a metù, noyernb1·e l!)J 6 propose al 1\Iinistero della. Guerra cli p1·ocedere :1U' acq11isto <li nn a batteria d.i 12 di tali p ew:i allo sco[)o cli fa1·ne su l fronte italia,no nn più anqi io esperimento. Tra tta.vasi òi un mate1faJe lwJgn del ralihro cl.i 70 mm. , le cui enrHtteristiehe essenziali era110 c:ostitnite dall'inclim1zio1ne :llssa. cli 45• della bocca d,1 fu oco, dal Yol umc ,ariabile cklla camera di scoppio, e cln li 'impiego cli un esploditore elettrico - a. pila od a ma gnete - per l'ac(·ensione clelhi. cal'ica di lancio. Le parti prin cipali cli questn nuon1 bocea da fuoco possono così riassumersi : a.) una bombarda prnpriamentc detta ; b) un paiu olo lli lcguo. -

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LA BOl\11\AIWA VAN DEUR l~N

Composizione della bomba rda :

un massello di culatta, un a c:amicia, u n Yol an tiuo regolatore, un tubo <li lancio, un collare d'appoggio, t re anelli regolator i, un br ac:do supporto dell' i m;eri Lore, u n inseritore . La piattaforma, rli forma quadJ'ata è in acciaio; ha un maschio per la rotazione (lel m,1ssello (li en la n a e u na cornua circolare d'appoggio. Ha -1 fori per il pa~saggio delle chia rn rde di un ione col paiuolo. un indice e un t r atto di r if er inrnnto; b pronista di clue maniglie <~ di due ganaseie con manubrio a Yite.

.4.) Una piattafonna ,

Fig. 59 . . Bomba rda cla 70 tipo Van Deureu e relativa bomba.

Il massello di culatta , di a('daio, è impernia to sul perno dell a piatta· forma ; superiormente il mauicotlo, inclinato a ,b5° r ispetto a lla base, ha 1111::i camicia. Lateralmen te s i notano : 1111 l nbr ilicatore (Sta.uffer) una vite perno di u uiÌ.i ne al collare~ e d ue piastre di a lloggiaìiiento de.!la sbana.-snpporto tlell'foseritore con le Yi t i ,li 1n·essiom~. Il 11uisscllo può girare (lttom o a l veruo u uita menl.e a lntt e l e a ltr e parti della bombarùa , eccettu(l t a la piattaforma;. con quesL' ultima il massello è solidale .se si chiudono le gan ascie. La. camicia è un tubo cli acciaio del diametr o interno d i 82 mm. con avvitatura alla parte snr>erior c e u no spacco laterale che può esser e chiuso da un segmento cli pressione detto << piastrina di blocco». La camicia si dispone nel massello di culatta e poggia su un disco di cuoio che guernisce il f onùo del massello. Il vola n tino regolatore, cli b ronzo, è formato da una madre-vite provviist.a di t.re ma nubri, avvitata all'avYitatur a della camicia.

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2:33 -


LA HO)lBAROA Y.!N OECRF.~

Il tnbo di lancio è d'acciaio; per circa 22 cm. il diametro esterno è cli 82 mm.; questo tratto entra nella camicia e vi è tenuto dalla piastrina cli blocco; il tratto superiore, per una lunghezzrr cli 26 cm. ha il dlametrn esterno cli 70 mm., e sopra di esso si investe il codolo della bomba. E' questa parte di 70 mm. cli diametro che clà il nome all'arma, costitnendouc quasi il calibro, poicltè peuctra nel codolo cavo delle

Fig. 60. - La

!);i& bart1~ri:1

Van Dem:en al Ciglione della Vertoibizza.

bombe. Internamente, per quasi tutta la sua lnughezza ha un fo ro cilindrico elci diametro di 35 fillll. superionuente svasalo. 11 collare d'appoggio, cli acciaio, copre l'avvi tatura della camicia e poggia sul volantino regola to re ; qua ndo la bomba è a posto snlla bombarda, l'cstr('mWt inferiore clel gambo l)Oggia sul piano superiore nel collare d'appoggio. Quando si agisce al volantino regolatore, qnesto, avvitandosi e svitandosi sull'avvi ta tura della camicia, trasporta con sè il collare d'appoggio, e !a variare la lunghena clella camera di scoppio.

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~UOYO ORDIN.UIE::-;TO ALLA SPECIALITJ B0::-.18.\ IW!ERJ

Gli anelli r egolalori, in 11umero di tre, s'in vest ono s ul lnbo lli Janc·iu !':Opra il collarr d'a!)POl,"'giO, e servono ad nmnentarc il voltune della camera di sco()J)io quando lfl corsa ciel volanti no r egolatore non è sufficiente a r ag-gi nu~er e il volume r ichiesto. 11 braccio suppor to clcll'insel'ito re è <11 ferro piatto, con guida e vite con dado a farfalla; si fissa in uno drgli alloggiamenti, destro ~' sinistro del m:,sseilo, per mezr.o <lclla Yile cli uuione ùella piastm cli alloggiamento. L'iuseritore consta di una la strina di la01iern che s'infila nella gui<ln del l:lrrtrrlo-s uppm:to, alla q uale è fissata per me?:zo llella Yile con dado a f a r fa lla . P or la una basi! di k guo provvista <li d ue conta tt i a m olla e di clue serra fili. B) Il pai uolo consta (li d ue t ra ,·erse inferiol'i larghe, r inforzate da lumiere; cli clnc ll::werse i u[eriori Rlrette, pn rallele nllc JH·i me ; ùi clue tra verse superiori larghe rinforzate agli estremi con lamici·e, e di 8 picchetti cli f erro proYvisti cli spluc per Ossar e il paiuolo nl terr eno. Il peso compless ivo della bocca da fuoco iu batler ia raggiunge i G50 Jrg.: lancia nna bomba cli 1!J l~g. e unn ili 35 kg. con carleh<~ vai:.!abili, r aggiungenclo una gittata cli SJO metri con la prima, e di ,JOO mrlri con In secon da. La bomùu da 1!J Jq;. ha un:t cal'lca inlerna d ì 6 kg , cli esplosivo; Quella da 35 kg. p orta un a carica d_i 18 kg. de llo stesso esplosivo. Le cariche cli lancia sono 'format'i' da baliRtite in Racchetti. La carica <l'innescamento in ui:o è formnta cla nu petarclctto di polvere ne1:n del peso cli 12 g- r . .L'ellìcrteia delle due bombe è press':t poco ugn nlc fl quella delle due bom be lanciate dalla bombnr cla da 58 A. La formazione della batter ia è simile a quelln da 58 ,1..

Si p uò conchi1H.lere c11e la b01nbarda, Van l)euren permette Ulll'a,r,ione di fuoco par ticolarmente intensa per la celerit à e per l 'esattezza dell1arma ; e [Per ciò una batterla di siffatte a rmi potr::ì, essere impiegata con Jargil dotazion e cli. bombe per azioini rapide, Yiolent i e di sor pi-esa, e quimd i riuscire sempre di potente ausilio alle fanterie <lestinnle all' attacc-o.

Nello s tesso mese cl.i noYerubte 19J 6, con tempma,neamentc alla proposta di acquisto <.l i u.m.1 batteria Vnn Deuren , il Comando Supremo n·otifìcaya p ure al 1Iin istero della Guerra il lllumero di bombard e dei diversi ca libri esisten ti. presso le truppe Diobiliiate e presso la Scuola bombardieri in relazione al fabbisogno occoneinte per la realizzazione del programma cli rior-

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~"GOYO OROlNAMEi\TO .\LLA SPECLU.IT1 HQ).IIJARDIERI

din amento giù, prosipettnto 11el mese di otto bre precedente . L a sit uazione et a la seguente : bombarde esistenti _ _ calibro

mbardeoccor. r nuovo progr.

numero

:;S B

564

i 20

;;so

526

I

diUerenza in

~

meno

52

e .... .

2;.;

·100

125

2-10 L . .. . .

J:l2

400

2,0

2-10

p iù

Kell'i11te11to di 1·a~gi11ugetc iJ nuoyo ordinamento, al l° marzo l!)J 7, il Coma1JClo Supl'elllo, tene1nclo calcolo anche ùcll'c,entu11le mnnero cli a1·mi che poteva.no <'ssere 1pct'd11 t e o deteriorate nei mesi <li dicembre 19J6 e cl.i. genn aio <~ febbraio 1917, rappresentan:1 Ja necessità <li far cost ruire nel pr<>életto periodo le seg uenti armi :

Bornbarcl e Rombarùc Bombarde Bombarde

n.

da

258 A ;;~ B

cln.

u oe

))

<la 240 L

))

da

))

~00 100 :!00 3i10

signifkando in oltre c-he era necessario di tenere semp1'c a numero le ai-mi in coo1segnn a ciascuna ùattcrin. Y alutallldo poi al :iO % la 1·iservu ne<.:<~Rsai-ia. occor l'ente II r ipian ar e le n umerose perdite che potenmo Yerifiearsi in avYenire, proponeYH eh<' <181 l° marzo 191'7 in poi si dovessero cosfruirc~ nncora : n. 360 bombarde <la i3S A, 11. 200 bombar de lla 240 C e n . 200 bombarde da 240 L . Nella pl'eYisione poi della prossima adozione ùella b01nbarcla Van Deu ren, <:he nveYa il 1p1·c~gio di conserva re, miglio1·ao1dole, le caratteristiche cli maneggevolezza e <.li cificaeia della bornbarcla da t5S A, il Comando Sup1·emo raccomnndarn di comprendere nell'a nm.ento clc1le hmnhar<.lc cla 58 A il maggio1· nu-

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NUOVO ORDINAMEKTO ALLA Sl' I!!C IAL1'1',\ BOMn.momrn

mero possibile di bombarde Yrin nenren, destinate a sostituirE> quelle, diminuendo <H altrettanto la produzione delle 58 A. E perciò, a datare da metà novembre 191.G, ln produzione del materiale bombnrde si sarebbe <1ov11ta mantenere •nei limiti seguenti : Dal 16-11-16 al 1-3- 17

Specie del m ateria l e

28 A, e Ufll)t>HH !)OSSibilc Van

300

Deurt'n

Dal 1-3-17 in poi

360

:38 B

100

uo e

200

200

2-W L

200

200

e concludeva : invece deHe 400 bombarde da 24,0 C ed L che figurano nell'ultima (:Olonna, si potrù, vantaggiosn mente costruire un certo numero di. canne the più facilmente si rendono inser,'. ibili, <~ q_ua1ntitativi successivamente deerescenti d i affusti e piattaforrn.e. Questo Comando comunicherà, quanto prima le cifre che al riguardo si dedurranno dall'esperienza fatta fi-non1. Pu anche messo in rilievo che un considere,,ole vantaggio si sarebbe potuto ottenere avendo bom.ba1.·cle e parti pen11utabili, e non si trascurò di richiama1:e il :Ministero sull a necessità cli esigere da]]e Ditte costruttrici J'impiego di metalli. aventi huoin e q nalità meccrnniche, a:ffinchè le bombarde costrnite in Itnlia potessel'o avere durata parngonabile a (luella delle homharde di egual tipo eostrnite in Franeia. Il Comando Sup1:emo infine consigliava la costituzione di batterie cli bombarde di gTosso calibro, e segnatamente di bat.. tede da 340, calibro che sembrava iper allora il massimo pra tieamente impiegabile sul fron te italiano. In data 7 dicembre lHlG eon una Riserva ti ssima personale · diretta ai Comandanti cli Armata, al Com undan te del XII Corpo d'Armata, e portata anche a ·C011oscenza del Comando generale d'artiglieria, dell'U:ffieio Ordinam ento e Mobilitazione e dell'Uf ficio tecnico, il Comando Supremo notifi.cava il nuovo oi·dina-

2:37 -


NUOVO OROT~.AJ\IENTO ALLA SPEC IALI'J'À B0111BAR,DlltBl

mento delle batterie cli bomb11i-cle, il quale a sistema zione com pint a, avrebbe dov11to compren dere: . - 176 Sezioni di bombarde ùa 58 H su 3 armi ciascuna; 60 batte1·ie èli bomùnl'Cle {la 58 A su L2 armi chis cuna;

Fig. 61. - La nostra prim:t Dombarda d::i. :l!O.

100 batte1.·ie cli bombarde cla 240 (C ed L) su 8 armi ciasc nna. La gradnale attuazione cli questa trti sformazionc doveva avere immedi11to iu1 izio 11pprofitta11do clei pel'io<li cli sosta nelle opePazio11i offensive, e clovevn. essere po1't;1ta a te1'r11il1e nel più breYe tempo possibile. A ta li n otifidie seguivano le direttive geo1erali. e cioè : -

-

le 17G Sezioni da 58 Il sarebbero state ass<>gnatc in moclo permanenlè alle Armate, e potevimo anche essere adibite ai compiti secoucl:i ri preYiSti dall'Istruzione, in ragioneTolc misurn e secondo le val'i:ibili esigem~e della situazione, anche nei pcriocll ùi relativa sosta ùcfle operazioni.

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238 -


NU OVO ORDIKAMENTO ALLA SPECIALIT1 BOMBARDIE RI

Comunque, .i Comandi interessati dovevano provvedere: ('he le Sezioni da 58 D non fossero vincolate a 1letenninate Unità, ma a determinati tratti di linea, s ui quali sarebbero res ta te quando i repar ti che le presicli(l,vanù avrebbero effettuato il turno cli riposo ; b) che l'impiego delle stesse Sezioni in sei:vi,,;io di triucea fosse regolato in modo da consentire un couveuientù turno di riposo al personale, A qucst'tùtilna disposiz,ione en1 informata la composizione organica clelìa piccola Unitù, che per ciò doveva rimanere così definita : 1) Se7.ione cli comlmttimento: 1 ufficiale s ubalterno comanc'lantc 2 graduati addetto 8 capi-pezzo 3 telefoui.stl J2 serventi 2 porta-J'erili. 3 bombarde da 138 B 2) Riserva : 1 sergente comandante 1'l squadra di rifornÌIIlcnto, hlvoro e sen:izio 4 conducenti , 1 attendenti , carrette da battaglione 4 quadrupccli 8 - Le batterie da 58 A dovevano I'imanere nella loro formazione cli 12 armi ciascuna , - Le Batterie cla 240 sarebbero sta te portate da 6 acl 8 armi ciascuna. a)

Con siffatto nuovo ordinamento il Corpo dei bombardh)ri doveva rimanere costituito ,d a 4,0 Gruppi d.i 4 batt erie l'uno, col criterio dell' assort imento di calibri: Per procedere a tnle nuovo orc11namento il Comando Supremo oi-dinò il d tiro dalla prima. linea di tutte indistiutame111te le batterie da 58 A e di quello da 240 O ed L, stabilendo aJtresì che og,iii qualvolta :fossero richiesti reparti bombardieri per !Partecipare ad a~i:i oni offensive, l a, richiest a , nel limite del possibiJ e, sarebbe stata sod·d isfatta inviando interi Gruppi organici. Tale disposizione rispondeva b~ne al principio élell' armoa1ica ,combinazione dei calibri, alla quale si adattava Ja formazione organica dei Gruppi, e che nella pratica ,d ava il massimo reinclime111to. -- 239


N UOYO OROl::>:.\~1E::>:TO ALLA SPECIAl,l"l',Ì. BOl\InARD!ERI

La no tificazione de] 7 ditembl'e l!)l ù p r escriveva c:lte i singoli Gruppi , man mano che Yeni·rnn o rompletamente riordinati snlJe nnove hn si, cl o;-cvan o essere i n viati presso le A.rmi,1,te 3\ 2", 6" e 1a a titolo cli sccle provvisori a onde cost ituire presso le A1·nrnte tesse quattro masse da consider arsi ad esclusiva disposi7,i0inc del Comando S np reruo. La lliservatissima, c:osì. cond.1.iuclen1 : que ta dislocazione ris:p0i11cle nl solo concetto cli render e facile e sped ito l'a n i.1 men to a d estinazioue di m;1sse ·<'li sfondamento, quanclo e cl ovc ciò sia nec:es nrio per opE>razioni offeu i,e, essa 11011 deYe impJicnre alcnna r-ig·icla asseguazione a q ua Jsiasi grande u nità, ma u11a sernpJi.ce itRsegna7.ione provYisorin, 1n attesa cli impiego dei Gtnppi stessi. 11 29 dello stesso m<~se, <:on Circolare n. 58155 d i1·etta ni Comandi cl' A1·mata, d'arligJieria <l' Arnrnta e de1la Zonn Camia, al Cournndo dcJla ,:<.:nola di Snsegana, all"Intendenza generale, e per conosce:nza al Jl.inistero c.1c1la Onena ed a l Oouw nclo generale cl'arti p;licri a, il Co111c1tn do Rupremo emanò gli Ol"Clini c. ec utivi per l'att ua7,ioi1e del ~uoyo Ortlinainento d ei Gruppi. e <le>Jle batterie bom barde . Si riporta qui pee C!iteso il coutennto della f'ircohtre stessa : Facendo seguito a lle ~li:sposizlon i già impartile da q uc•;;1·o Comando - U fti c io Segreteria <lei Capo di S.i\L delr.t::scrc·ito - c:on foglio n. l2112 in tlata 7 corre nte, xi clispon<' c111anto ;;pgue <:irc:1 il n w1,·o ordinamento tld Gruppi e d elle !Jatteric bomuar cle. le OP(' r:1 11,i()ni d a com pie r;;! per la 101·0 tras f'o1·mazioue a l unol'o orgaui<:o e la loro :1;;segna11,io ne alle .\ rnw te. S ezioni cli bomb:, rlle cl a rifl FI:

le balLerie da 58 B nmgono suclcli\"i:.;e in St•zloui organiche c•cl autonome. assegnai.e <llrettauwnte, come illlpiego, alla fanteria. ma sempre costituitt! cl:1 ver soual <' ( u11i ciali e t ru ppa cklla S peda.lilit bom bardie r i). Le S e11,ion i d i !Jo mharde da 5S R hanno ht clotazioll<' cli mùleriali che risultano clallo Specchio. La tr:.,sfornrnzìoue delle batt<:!rie in Sezioui autouome \'err/l. effettuata p1·c·sso le st<'sse natl<' ri e . Il C'l)lnaudo della Scuola borul>arclieri provveclerii il personale, i quadrnpedi t:<l i materiali occorrenti p('I" la trai;;formazione in Sezioni ::tL1touoU1c delle !Jntteric <la :i8B, inviandoli n i Comantli cli Ru g g rUJ)pa m ento, a i quali spetta <li tlir<po n e pe r le ope r:uioni li i s cissiouc, cla effettuarsi sotto ln clin•zlone elci singoli Comandanti cli ba tt<'rla . A trasformazione an·ennta. don'1lu10 es><erc wr;;::1\i alla Scuola i po<"lii materiali

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240 -


NUOVO ORDINAMENTO M,L_.\ SPECIALI'l',Ì. BOMBARDIERI

S.peoohio étella dotazione clii 'tt.4M, Sez·ione dii born),1M,rde clja 58 BOGGE TTI DI SERVIZIO GENE;RALE Astucci per carte . Borse pe1· denaro . 'l'asche 1)er lett1:re Cassette per ca ncdleria Oat;E>.nelle per punizioni in calllp.

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500.000 •

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il l"·

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2 ta.

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3~

Macchinetta per tagliare capelli .

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Colli per 1·i1)arazione cli:L sarto . . Colli per riparur,lone da cnlr,ohtio .

1 1

VTVERI DI HTSER,V A

J,anternc con correggic . . . . .

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l>Oh\ r,iorn! inùhiduule per 11fficiali e truppa: Gallette (2 razioui) . . kg. 0,800 Scatolt>ttc cli 1:arne in co1.113erva 2

4

~F,RJE A'l'TRB~ ,ia

'U'l'l!JNSIU DA. CUCINA. Bicloui mod. 1882 con fodera . Cesta gnmdc per carne con tagliC'r<! . . . . . . . . . . Coltelli a le, a per scatole ùi carne

1

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2

Cucine mobili da carnpo . . . .

2

in

COll!:i!'l'\'U

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,

Macinclll ùa caffè con cu,:todia di lamiera . . . . . . . . . . ~Iann.itte rood. 1$8.j con coperchio . Padelle con rnanieo di legno . . . Portamar m.itte grandi . . . . . Heti per I)ane . . . . . . . . Sacchetti per sale, zucchero e caffè sacchi lWl' pane, viveri e generi diYer s i

.

.

.

.

.

.

.

.

.

1 3 1. 1.

1., o

4

Bullili Gradne l'icozzini M:1nnar e,:i ~cgnc.ci

)lurtflli ùll. falegrntwl' T t>miglie Llme da ·f erro Liuw da J.(•gno Chiodi assorti.ti . Spago e funicella ussor titi Tri nella ùn ll)lli. G )) )) )) 1··

..

10 5 1 1 1 2 2 2 2 .,. 2 k"' )) 2 m. 20 ))

20

U0TAZI0)ll!J TELE1f0NI0A.

SF.RVIZJO SANI'.l:AHIO

. 'l\J.efoni . . . . Borse Jrer stmclifi li . 1 Bor:,e per telefonh;ti 2 T nmbunlli 1 1/.1111e rier turnborelli . 43 B orse ver zane . . . ('o rdoncino telefon ico

Tasche dl sm1it1ì. . . . Bracciali i ote1·nnzionali Borrncclu. d'all111ni11Io . Pacchetti cli J.UPdicar,ione

ltEGOT,AM:EN'l'I

m.

1 1 1 1 600

OGGBTTI rEH GOVBRNO

Codice J)rnale milita re . . . Sen ·izio in guerra - Parte l" . l) >J » 2a . Norm<' JlN ' il combattimento . . . Istruzioni prr i hwol'i da 7.ftIJpator:c Regohln.1 rnto t elegrafia a Segnali . I struzi oni arumiuistr atiYc per le trnpp<' ur campagna . . Regolamento di discipli na.

16

2 1

l 1 1 1 1 1 1 1

B r usC'.11e Striglie . S1Jugne . '1':1;:ebctte ' l'aschctte St•cchi€lli Hinoc:coli Bu:ssole .

da biada da governo di tela . . . . . . . . Lump:t<linc t:1scablll

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4 4 2 4

4 1 1 1 2


:XCOYO OROJKAME:XTO ALLA S l'EC IAl, JT.Ì. BOM 8.\RDIERI

che nella tmsfonnazioue risnltnno csuherauli per clllierenza cli dotazione. Specialmeute interessa che vengano r estituiti j cani-bagaglio (completi di attrezzi e copel'toni) con i quutlrupNli orighrnri::11nente clìstribuiti, senza effettuare scambi, <loYendosi clistribuirc tali ottimi quadrupedi <la tiro e tale ca rreggio alle nuove batterle da 210. J,:t Scuola provvede1·à per ciò all'hwio delle carrette assegnate a tutte le Sezioni, complete in (}uadrnpecli, finimenti e conducenti. Le operuzioui cli trnsform a:1.ione dona1mo essere eft;èltnate con sollecitllcline. man mano che la Scuola bombardieri dL-spotTà elci quadrupedi e clei materiali, cho verrunno 1nt\ssi n sua disposizione chtll'Intcntcndenza generale; e Yerriulilo compiute successi mm ente per Arma t:t nell'ordine seguente : 30. Armnta ; 1;, Armata ; ()~ Armata; 2" Armata; 4" .A nnata; .Zona Carnit1. L' Inteuclcnza generale assegne1·il ai Comandi ùl Raggrnppa111cnto solamente i materiali che, seconclo le dotnzioni s tabilite, ris ultano cli nuova asscgnazioue. Tutte le altre t! Yentuuli dHfici0nze riscont rate 11ella cosHtur.loue delle Sezioni, clovranno essere colma te per cura dei singoli Comancll di Ha:;gruppamento, che ne ri volgennmo i n tempo richiesta alle rispettive Intendenze cli Armata. Q1wsto Comando - l 'flicio seg re teria del CaJ)o cli S.)r. - con ;foglio riservatissimo n . l262 i n data 7 corrente, ha giù stabilito Quale di.stl'ibu,r,ionc de ve~ essere ,fatui alle Anua t() delle Sezioni da SSB risult:-rnli dalla trasformazione. Allo scopo di pron-cden·i, il Comando della Scuola bombardieri .far:\ conosce1·c quimt€ Sezioni ,·errauuo in (le:finiti va. a trovarsl prc;;,;o ciasruna Armata per effetto clella t r:u,:formnr.ione, afrincllè Questo Comando possa. clh;porre per i necessari spostaU1cnti. Come venne gli1 in<'licato col prccletlo :Coglio Hiscrra lissimo, le Sezioni da 58 B sono assegnate in modo permanente alle dl'mate. e verranno impiegate In prima lincn come anni clà trincea con la fauteri:.i, con il concetto però che c;::;:e 11ou- vcng11.uo "incolate a det(•1·miuate 'Cnìl~l, ma che sinno a>:<srgnatc a tratu di fronte stabiliti con i compiti di massimn Pr<ivisti. clal 11. J3 clei Criteri d'ìmviego clellc bombarde. L'assegnazione clclle Scr.ioni ai rnri tratti cli fronte dev'essere regolata in mo<lo cùe, cli mnssinrn, un C),1arto circa delle Sezioni J)ossa trovarsi a riposo. DH tterie di bombarde d:1 58 A: nulla è ,•ariato circa la costituz.ione d<:lle batterie di bombarde ,fa 58 A (12 armi cinscuna); il Comando della Scuol:.t bomlm rclie1·i p1·ovvt•derit alle nuove costituzioni ancora necessarie per raggiungere il numero complessi\'O di 60 batterle di tale tipo. Batterie dì bombarde cla 240 C ed L: le batterie da 210 veugono formate su 4 Sezioni di 2 a rmi ciascuuo.

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242 -


NC<W.O ORDINA '!I H,;::..TO ALLA Sl:'ECJ ALIT.Ì. l.lOMDARDJEHI

Ne saranno costituite complessinunente 100. metà delle quali :1rmate ·con bombarda l uni:;a e metà con bombarda corta. La cost.1Lu1.ione organic:a delle lmlterie cln UO L e C è la seguente : Ba tteria di com battimento : cournnclantc capitano con 1 caYallo utliciali sub:11terni o as1>il'nnti -1 dei quali il :;uttocomanclaute con 1 c·ayallo SCl'gcnti 2 caporali . 1 ciclisti 2 telefonis ti 7 capi-pùzzo 8 ilS serventi Pot·ta.-fcriti 4 . s bombarde cla 2-10 Hiscrn1. rli batteria : comanda nte (snùalterJ10) con una btcidctta ullìciale allll urn11i7,ioui (1<ubnl ter uo) con una bic:i<:lelta. Squadra di riforuiruento, cli hn·oro e <li servizio : sergeutc nrnggiore con 1. ca.vallo 1 caponi li 10 soldati . J.00 ) allievi maniscalrbi . allieYi sellai 1 attendenti 7 conducenti 23 carro bagaglio con 3 quadrupedi cnrrctte da battaglione l~Jrgere (con 2 quaclrnpecli ciascuna) . 26 quadrupedi cli riserva 4 Jn totale : l capitano, 6 ('mbttlterni, 21.u uomiui cli truppa, 3 cavalli cla sella , 50 <lu Uro, S hombarcle da. 2,10 C o L , 1 carro bagaglio, 26 c11n ette da battaglione, ,! biciclette. Dei militnri di truppa non Yi potrà esse1·e oltre 1 / 5 di sergenti e. oltre l/;3 di <'~pornli ruaggi01·1. La lrai::formaziouc delle batterie su S pezzi a v,errù 11cl modo scguentP. :

presso la Scuola bombal'dieri Yerranno costituite le qua r te Sezioni delle Unità presentemente J?iù formate s u 3 Sezioni; e man mano che c::::sc suramio comoletumente vronte si.a come orga uico, s ia come istruzione, ve rranno inviate alk ll:ilterie, ncll'orcline seguente : A1·mate 3"', 2", l•,

(r.

I Coma ndi di Ilaggn11>1>nmento pronedera.nno aila e.lietti v::t -::osUtuzione delle hattc~·ifi sul nuovo organico, sia provvedendo di nu prlmo tempo a riordina re le bat terie glit esistenti, completauclole,

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r.UOYO ORDTN,L\lEX'l'O ALL.\ SPECIALIT.Ì. IlOMOA IW TERI

come personale, con richiesta di complemcnli a lla Scuola bombardieri, e, come mal·<'riaU di uso generale, alla Intendenza dell'Ar mat.a rispettirn; sia clelermina ndo la e ffettiYa r iunione clellc quarte Sezioni alle lmtteric g ià coslituite. I Comandi di Raggruppamen to 1>rov,·e<lera noo infine elle ciascuna batteria drt 2t0 versi all' atto della s ua ITasformazionc la cucino. da 6 completa da utliciali. Le ba tterie da 240 cli m10va Cl)Stituzione ,·cn a uuo completamente f ormate s u 8 l)e7.¼i presso la Scuola bombardieri. Si comiucierà a costituirl1• i;;olo quando !':tr ii ultimata la lrasfol'lnazione cli tutte le batterie g iù esistenti, alle q uali dovranno essere assegnati t utti i mezzi clispouibili. Batterie di altro t ipo: t u tte le bornl!,n·cle di tipo <llYersu dn qu('lle da 5t-i A, tiS H, 240 C o L att ualmen te in dlstri bnzione. s i im picgherauno fino a cons\lmazione dei mezzi e del munizionamento e:sisten te. Don a nuo essere riunite in un nu. mero continuamente minore di Unità, In moclo cla rendere successiYament.e d isponibile il personale per le n uon i batterie. Sono per ò in esper imento altre batterie tli t ipo e di calibro d iverso da quelle prceeclenh:nue.nte indicale. de lle (lnali si prevede l'aclo11loue, e cioè le bombarde Van Deu ren, <:he sostituiranno in pane le 58 A, delle qu illi ha nno migliorale' le cara tteri.sti<:he cl i cllkacia e cli manegge ,·olr zza, e le bombarde cli grosso calibto, tra le quali quelle da 340. Ufficiali per Unità. ùombarcliC'ri : IJ orclinumen to elle con le pres0 uli .cJisposizioni viene clato tlllil Speciulità bombard ieri impone cli commism·are nmpor tanza del Comando e la cliClicoltà del compito a ffidalo ai r:n·i Comandanti, all'a ddestramento ed a lla ~oro capa cità S i staùi.liscouo per ciò nlcuni c1:iteri circa l'ussegna,1,ione degli ufl1cit11i bombardieri ai nui Comnncli di OnWt, rriteri eh<' dovranno essere normalmente osservati. 1) Al Comando <lclle ba tterie du 240, per la loro importanza, la lor o pesil!l-

tezza e la nore,·olc potell¼a, clon·anno esse1·e asscgnatì capitani a·o rtiglierla o cli cavaller i a pratiC'i cl.el s e1:vl11io, spe riment11 1'i nell'impiego <lùlle bomborde, e ehe per energia e ca1·attere clia uo a fficlo.mcnto cli ben lenere l'importan te Comanclo. A dette ba tt<'rie cla 240 cloH 11 essere inoltre ossegnato un Sot tocomandante, tencn.te d'a r tiglie ria. 2) Al Comando delle batterie da flS A, che pr('sentano pure una certo difficoltà cl'impi0go pe1· il n umero cli bocche da fuoco. saranno assegnilti o capitani da poco promossi , o tenenti di una ce r to anzianità elle ab· bia no 11cl ogni moclo una buona conoscell¼a clel ser,izio e dell' impiego delle bomba rd('. 3) Alle Sc•zioni clii uS B, che per quanto cli lim!tn ta iu1po1tan;1t1 ; per essere a u tonome hanno bisogno cli un Comando pron to ecl energico, non saranno a ssegnflti sottotcmen1·1 ocl a s pl1·anti, 1u:1 teneu( i <li poca anzianità

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Nl.iOVO ORDlNAìllEN·TO ALLA SPEC IALI'! ',\ BOMBARDIERI

4) Tutti gli a ltri Comandi in sottordine a qunlli preceàmi temente inclicat1, potranno essere ricoperti da sottotenenti ocl asp iran ti. I'er l'applicazione dei criteri su esposti occorre che il Comando della Scuola bombarcliel'i possa d isporre in modo comp leto dei Comandanti di batteria che risulteranno disponibili con la sucldiv isione in Sezioni delle attuali Unilù da 58 B; ufficiali che saranno utìlizza ti per il Comando di repa r ti di maggiore potenza. DoYrù essere per ciò d isposto affin<.:hè i Comandi cli Raggruppamento bombarde non facciano scambi e non tra ttengano presso le batterie da 58 A i pr edetti uflicia ii Conmndanti di quelle da ;38 B, ma li metta.no a completa clisposizione della Scuola bombar dieri. Ad ogni modo, allo scovo <li p ron·edere alla migliore assegnaziòne di Comandanti àlle n uove batterie, il Comarnlo della pr edetta Scuola li autorizzato a far e qnel minimo cli spostamenti cli personale <:h<~ è indispensabile per il r aggiungiJnento cli tale scopo. '::ostituzione dei Gruppi d i batterie bombarde: in r elazione a quan to tenne già disposto col predetto F'oglio n . 1262 Ri servatissimo, i Comandi di Ai:m ata pron 'edenmno atliuchè tutte le attuali baLtel'ie da 58 A e <la 2-10 sieno ritirate da1la l"· liuea e portate in zona di retroYle, dove verranno riordinate e por tate (quella da 24-0) al n uovo organico. iVIan mano <.:he le batterie saranno pronte ne verrà dato avviso a questo Comandò, che pr ovvederà alla loro riunione in Gruppi e per la loro assegnazione alle Arm ate second o le moclal itù seguen t i: con le 160 batterie sopraindicate (60 da, 58 A, e 100 da 24-0) saranno formati 40 Gruppi di 11 batt er ie costituit i nel modo seguente : 20 Gruppi (numerati cla 1 a 20) ciascuno cli 2 batterie da 58 A, 1 batterin. <la 240 O, 1 l1atteria <la 240 L,; 10 Gruppi (numerati da 21 a 30) ciascuno cli 1 batleria cla 58 A, 2 batter ie e.la 2-10 G, 1 batteria da 210 L; 10 Gruppi (numer ati <la :u a ,IO) ciascuno di 1 ba1i.l~ria da 58 A, 1 batteria da 240 C, 2 batter le eh :NO L. I vari Gruppi sar a nno provvisorit1.mente assegnati alle Armate l ", 2a, 30. e 6", pur rimanendo a 1lisposizione esdnsiva d i questo Comando, il quale S<~ ne varril per riunite nll'a llo clel bisogno il maggior numero cli bombarde sul tr atto di fron te ove s i vorranno .compiere azioni offensive. I nt r i Gr nppi dovranno essere per cii> clisloctsti in moclo da poter facilmente r aggiungere le posizioni p rec.lis poste sulla fronte dell'Armata alla quale sono p ro\' visoriamenle assegnati; e dovranno trovarsi a nche in prossimità cli unt1 stazione ferrovia1·ia <li ca rico per poter rap idamente avviare i Gruppi stessi verso u n'.'tltra Annata qualsi11si. La distribuzione provvisoria dei Gru11pi di bombarde Yerri1 stabili ta mnu mano <:he i Gruppi saranno cost ituiti, in rela zione alle necessità d'impiego del momento; acl ogni modo i Comfln<li <li Armnta ne studieranno fin d'oru

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NVOVO ORDJtsAl\IIBN1'0 ALLA Sl?ECIAl,IT,Ì. IlO~I BARDIERI

la dislocazlone più opportuna, calcol:rndo s u 1in'asseguazioue media provvisoria cli 10 Gruppi per Armata. I movim enti dei O-ruppi di bombarde dall e località di r iordinamento a quelle di p rovvisoria dislocuziou.e, verr anno effettua t i a cura di questo Comando, a misura che i Gruppi stessi sar:mno pronti. La presente Circolare a n :i1 immediato inizio di appHcazioue, aflìnchè le disposizioni relative a bbiano sollecito compimento:

Nell'intento di esauri1·e l'importantissimo argomento sul Nuovo Ordinamento dei bombardieri, per evitare soluzioni di. co.ntinuità, ~1ella sua tra ttazione, verra nno qui di seguito s1rnteggia.ti altri provvedimenti strettamente connessi con l'Ordinamento stesso, i quali, pur seguati cou date riferentisi al primo trimestre del 1917, hann o; 1pei• la massìmn parte, carattere esecutivo e di integrazione a. quanto era sta to già disposto dal Comando Supremo italiano con .la Circolare 11. 58155 del 29 dicembre 1916. Per la parte relntiva alla costituzione delle Sez,ioni da, 58 B, il prospetto elle segue dù. la situazione che dovrà risultare a trasforma?;ione dc~finitiva : SEZ I ONJ

pre- 1 gnate asse- / senti 1• Armata 2• 3•

4• 6•

8

35

))

36

))

56

35 20

)) ))

Zona Carnia Albania Ma<'edouia Scuola . .

da

58 B

deve cedere

deve ricevere 20 dalla 3a. Armata e 7 dalla Scuola

J. alfa (l" Armata 3G e c ioè:

20 a lla 1• Armata 5 ·,, (la JJ 7 ,, Zona Ca rnia -! all' Albania

32

32

8

20

12

26

12 e 5 ] 6 l4 e 7

cioè : dalla 3• Armata )) 2a. )) ii Scuola eioè : dalla 3" Armata 7 ,, Scuola 4 dalla 3• Armata

4 ,1

20 e CiOt!: 7 alla l " Annata G ,, 6" ii 7 " 7.o ua Carni a

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NliOVO . ORDI::-IAMEJS'.tO ALLA SPEClALJ'l'i\ EOMnArtDIJERI .

L(~ Armate che dovevano cedere Sezioni da. 58 B erano fa 2• <~ la 3"· : acl esse il Comando Supremo noti1kò di effettuare il trasferimento delle Sezioni da cedere man matJ.10 che fos:,,;ero state compiute le operazioni cU trasformazione élel1e preesisten ti h11tterie, le quali però dovevano essere condotte in modo da dare la precedenza. alla costituzione delle Sezioni. La Scnola ebbe invece l'ordine -di proeederc prima alle ope razioni di eostituzione deHe batterie da 58 A e da 240, e poi alla costituzione delle 2.0 Sezi,rni cla 58 B Le Sezioni da 58 B ~lovevano in ogmi Armata essere riunite in R.aggr11ppnme1J1to, cd il risJiettivo Comandante doveva avere sulle stesse le mansioni cl iscipHnari, acldestrative, amministrat ive e cl'illlj)Jiego; inoltre lo stesso Co;m.andaint(~ di Raggruppamento doveva fun½ionare come organo del OomaB1Clo d'artiglieria cli Armata per la pnr·te inerente a studi. riferentisi all'impiego delle bomba.rcle nùl rispettivo territorio. La numera,zioine da. assegnarsi alfo Sezioni cla 58 B, ripartite fra )e Armate fu la seguente: l"' Armata 2"' A.rrn a,ta

3a. Armata 4" Armata

da 1 a 35 da 36 a 70 da, 71 a 90 da 91 a 122

6"' Armata Zona Carnia A.lbamia Macedonia

da 123 a 1.42 da 143 H, 168 da 169 a. 172 cl.a 173 a 176

ORDINAMEN'rO BOM:BARDIERI stabilito dalla Circo]are-11. 58153 <:lel 29.12.1916 del C. S . la Armata: 10> Raggruppamento bombarde da 5S B (35 Sezioni) 15° Raggruppamento (1.G batterie) : Xl V Gruppo: batterie cla ;38 A n. ll8 e 1·, ,1 ba th~rie èla 240 C 11. J.57 batterie d a :MO L n. 195 )) bfltterie da 58 A n. 176 e 17'7 V batteri.e d a. 2-10 e r1. H3 batterie èli:t 2,10 L u. J96 )) batterie da 58 A n . 17S e 179 IV ha tteric da 2JO C n. 5'1

-

247 -


NUOVO ORDINAMENTO ALLA SPECIALITÀ BOMBAUDIERI

XIX

))

batterie batterie batterie batterie

da da da da

24.0 L n. 186 58 A n. 180 e 187 2,10 e n. 55 240 L . 11. 1.S7

16° Raggruppamento (20 batterie) :

XXVIII Gruppo: hattel'ie da 58 A n. 198 batterie da 240 C n.67 e 154 batterie da .240 L 11. 18& )) XXIX batterie da 58 A n. HJ9 ba tterìe~.da ·240 e 11. 76 e 160 batterie da 240 L n. 189 )) xxx battel'ie da tiS A n. 35 battel'iP. da 2'10 C n. 1 e 48 battel'ie <la 24-0L n. 190 )) XXXIX batterie da 58 A n. 3 batterie da 2'10 C 11. ·1-9 batterie da 240 L n . 102 e 191 )) xxxv batterie da 58 A n . 39 batterie cla 2·10 C 11. 103 batterie da 240 L n. 193 e 194

2• Armata: 9" Raggruppamento bombarde cla 5S B (85 Se1.ioni)

40 Raggruppamento (12 battel'ie) : XVI Gruppo: batterie da 58 A n. 108 e 109 batterie cla 240 e 11. 53 batterie da 240 L 11. 56 }) X batterie da 58 A n. 81 e 104 batterie da 2,10 C n. 61 ba ttèrie cla 240 L 11. 1.33 )) batttii·ie da 58 A n. 22 e 33 •IX battel'ie da 240 e n. 23 batterie da 240L · n. 145 110 Raggruppamento(l2 batterie) :

VII

Gruppo:

XI

»

batterie batterie batterie batterie batterie batterie

-

da da da cla da cla

58 A n . 156 e 107 2'10 e 11. 12(.1 240 L n . 138 58 A 11. 76 e 110 240 C ll. 50 240 L 11. 181.

248-


NUOVO ORDINAME.K'.l'O ALLA SPFJC TALIT.~ B0111HARDIEIU

XII

))

bn tterìe cla 58 A .u-. 29 e 100 batterie <la 240 C n. 102 batterie d a 2:10 r, 11. 182

1<> Raggruppamento (lG bHtterie):

XXI

Gruppo:

XXVII

))

xxxvn

))

XXXIV

))

batterie batter ie batterie batterie batterie batterie .ba tterie batterie batterie 'Ì>attèrie batterie batletie

cla 58 A 11. 147 èla 240 C n . 5 e 51 da 2-10 L n. 175 cla 58 A n . 62 cla 2 10 C 11 . 128 e 161 <111- 240 L n. 17 da 58 A n . 59 d a 240 C n. 52 cfa 240 L u. 31 e 73 da 58 A u . 3G c1a 240 C n . 28 da 2-10 L n . 130 e W2

3" Armata. : 17<> Raggruppamento bombarçlc cla 5813 (20 Sezioni)

8° Raggruppamen to (12 batterie) : VIII Gruppo : batterit~ cla 58 A u. 25 e :w batterie da 240 C u . 131 batterie cla 240 L n. 166 )) I batterie da 58 A n . 32 e H4 batterie da 240 O n. 158 batterie da 24.0 L n. 105 )) batterie cla 58 A n. 7 e 121 II òatterie cla 2"10 e 11. 72 batterie c1a 240 L n. 2

3° Raggruppa mento (12 batterie) : XIII

Ili

xv

Gruppo : batterie batt~_rie batterie )) batterie batterie batterie )) · batterie batterie batterie

-

da da da da da d a. da da c1a

58 A n.,13 e 44 240 e 11 . 1m 2,10 L n . <> 58 A 11 . 13 e 115 24.0 C n. 10 240 L n . 4 58 A n. 153 e 168 z.1 0 e 11 . 137 2-10 L n. 11

249-


NUOVO ORDINAMENTO ALIA SP.IDCTAT,IT,Ì. BOMBARDIERI

6° Raggruppamento (12 batterie) : XXIII

Grnppo:

XXII

i>

xxv

))

batterie batterie batterie batterie batterie batterie batterie battel'ie ba ttcrie

da da da da da da cla da da

58A n . 85 2'10 C n. H O e 112 2'10 L n . 45 58 A n. 120 240 C li. J.39 e 47 2'10 L n. 97 58 A li. 129 2,1.0 C n . 8 e 106 240 L li. J.6

20 Raggruppamento (12 b'ù tt'erie) :

XL

Gruppo :

XXXI

»

XXXVIII

»

batterie batterie batterie b.itterie batterie batterie batterie batterie batterie

c1a da da da da da da da da

58 A n. 1($i 2 ,1() C n. 90

2,10 L n . 16:3 . e 169 58 A n. 122 240 C n . 125 2·10 L n. 12 e 19 58 A n. 15 2·10 C n. 117 240 L n. 170 e 82

6a Armata: 5° Raggruppamento bombarde da 58 B (20 Sezioni) 13° Raggruppamento (16 batterie) : VI Gruppo: batterie da 58 A 11. 46 e 141 .batterie da 240 C n. 18 batterie da 2-1q L n. 173 )) XVIII batterie da 5S A n. 163 e 60 batterie da-•240 C n. 91 batterie da 2'10 L n. 171 XVII batterie clil 58 A n. 142 e 9 batterie da 240 e n. 42 batterie Cla' 240 L n. 172 )) batterie da 58 A n. 57 e HS balterie da 240 C 11. 20 baltel'ie da 2,10 L n . 111

xx

14° Raggruppnmeuto (20 batterie) : XXIV

G r ul)f10:

batterie da ts A n. 99 batteri e da 240 C Il . 2°! e 114 batterie eh 240 L n. 183

-

250 -'-


j'.\llQYO OHfll NA\flsN'l'O ALL.-\ SPEC!A JJIT!\ BOMBARDIERI

xxvr

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XXXYl

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XXXI[

))

XXXIII

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haHer ie da baLLerie da bn tt erie da batterie cla batterie da batterie cla bat. tc•rie <la batterie cla hatl:('rin da batterie cla ,ua tteric .èb.t bat terie cfa

58 A 11. 8!J 2;10 C n. 101 e llG 240 L n. 63 58 A n. 92 2-!0 C 11. 12:3 2,1.0 L n. 71 e 1:H 58 A n. S7

2-LO C n. 14G 2-10 L 11. 77 e 93 58 A 11. 74 :MO C n. 78 ;!,1Q L u. 184 e 185

7<> Tiaggrnppamento bo111b,trcle cfo.

C.8 n .:l2 Sezioni).

Zona Carnia : 12° Ragg;ruppmuento bombarde da 58 B (2G Se1.ioni).

Albania : ,1 Se1.ioni da u8 B .

lVJ'acedonia : Batterie da 240 C su fi pezzi n . 80. 4 S ei1ioni da 58 H.

Le disposizioni di c:arattere esecutiYo del Coma.ndo Supremo possono così riassumersi : a.) il trastel'imento dei Gruppi. e delle batterie da un'.A 1· mata all'altra, rimaneva di competenza ·d ella Direzion e tras,p<n,ti ç1e:lt i ntenclenza .generale, previ accordi dtl prendersi fra eietta Direzione ed i Coma ndi di Raggrupmamento interessati; b) l'ordine cli preeedenza cla seg11itsi nell'attua~i0ine dei provvedimenti detti 1più indietro era il segnente: 3" Armata e poi successivamente 2•, 6.. e J". Dovevauo e~-sel'e completati prima i Raggruppamenti della 3" Armata sia nell'aumento cleJl'orgnuico delle 240 da 6 ad S anni, sia per l(~ batterie cl i u 11ova (:ostituzione; -'- 251 -


NUOVO QlWINAJ\lENTO ALLA S PECIAL IT,Ì. D0)1BARDlERl

Riepilogo ge11,erale clell'orcltin,a m.1fmto dei òom,baHllie r·i W ~icenibre 1916 (Poglfo 'IL 5"'155 à-el Co11rm i do fftl!JJ,re nw) . Suddivisione del ca libri Raggruppamen tl

Sezioni da 58 B

N.o dei gruppi

N.o delle

b atterie

da 58 A

da

240

da

e 240 L

I

10

...

XX-:XXYlI XX XT\'·X:SX\'II

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G

6

20

...

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12

3

3

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12

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4

140

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X.'ffv-XXVT-:SXXH XXXlII-XXXVl

20

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7

8

150

...

IY· \'-XIV-XTX

16

8

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4

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...

XXVTlI-XX TX·XXI XXX\'-X XXIX

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5

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170

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.. . . .

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Albania

4

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.. .

.. . .. .

)Jnccdonifl

4

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1

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Totali

XXTT ·XXTIT-XXV

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...

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252 -·

51

50


NUOVO ORDlNAMIDN'IO ALLA SPECB.LI'l'À BOMBARDIERI

Ordii.ne cli trasferinwri to di ba,tterie da 58 A e d,a. 240 L .e o cla ,wn' A.rn1,ia.ta all'aU ra 1

Batteria

9

I Calibro

Alla

Annotazion i

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141 J.42 103 1

18 24 42 48 49 54 55

67

78 79 91 101 103 114 110

123 J.43 146 154 157 160 171 l.72

173 3

35

39 74 87

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58 A

Scuota 3"' arnrntn Seuola

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già allestita

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258

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))tonte solo nel personale. I movimenti saranno <>ffcttuati quando le batterie sarnnno completamente costituite


NUOVO ORDINAl\IENTO ALLA Sl?EC l ALIT.l B0) 1BARDI.1BRI

e) il XX Gruppo, appartenente nl J3" Raggruppa.mento e clestirnito alla. 6" Armata, doveva costitu.irsi nella zona. della 4" Armata, doYe si trovav:rno tutti gli elementi

che vi dovevano eoneorrere; e dove,·a r imanere pr·csso l a 4" A.rlllata fino a sp eei::1Ie ordine del Comando Su•premo per ragginngern il proprio Raggrup1pamcnto. La, mancanza del carreggio oceorrent<~ avrebbe potuto ritar,clare l' attuaziotne del programma sopra speeifieato e ad ovviarvi venne quindi incaricato l' I ntelldenza generale di studiare e cli attuare tutti i provvediment i i11tesi ad eliminare eventuali ritardi. Il Comando S npremo, da parte s ua , assegnò d'ufficio i Comnnda nti dei R aggruppnme~1ti 15° e Hi'' di nuova formazione, ed i Comrnndauti di Gruppo delle U nità, ehe aneora figmaYnno scoperte. Xaturalmeinte nou fotte Je battel'ie t rascritt<~ nell'Ordinamento l'isnltavnno costituite alia dafa sotto la qnale si sar(~b· bero dovuti cffettnare i movimenti ; e per ciò i Oo1naucli deJle rispettive Arrnnte furono informati qnali erano le batterie esiste,nti solta11to come persorrnle, e quali <rueHe cla formarsi com[)letam ente. Le batterie eostituite da l solo personale erallo : da 58 A: 3"' - 35'' - 3D" - 74" e 87"; ·c1a 240 L: 16" - 17" - G3° - 71" - 77" - !.l~" - 130" - 182" - 133• 134" .. 188° · 14i.'? - 175a - J 81' e 182".

Doveva no costit uirsi f·omp1etamen t e le seg1.1e111ti batterie~ : . da 58 A : 174" - 176" - 1'77" . 1.79" - 180''· . 197° - 198" e 199"; da 240 L : 183" - :I 84• - 185" - 186° - 187" - 188" - 189" - lHO" 19ia - l92" - 193" - 194" - 195• e 196". Le batterie esistenti conservavano la propria numera:tiorn\ alcune delle quali erano già dh·enta te gloriose per gli ardimenti compiuti e per i sacrifici sopportati. Aneh.e i Comandi di Grnppo c:onservavamo Ja propria numerazione, ad etcezione dt~i seguenti: Comando X Gruppo divenne Coma nd o XXVI Comando XV Gruppo divenne Corrrnndo XXXIV Comando XVIII Grnipp o di venne Comando XXIV Comando XXIV Grnppo él!i.vem1e Comando X Comando XXVI Gruppo divenne Comando XXXVI Comando XXVIII Gruppo div(~nne Comando XXXVII -

254 -


NUOVO ORDIN,UJ RNTO ALLA sernC IAL11l':\

DO~!BARDI,li;nI

Comando XXXIII G1·uppo di\·enne Couurndo 1.'V III Comando XXXLV Grnp po dh·eurne Comando XV Coman do XXXVI Gruppo divenne Comando XXVIII. T ali modilicazioni ebber o per scopo ·d i conservare, per quanto era possibile, le dipen de11;1,e fra Couwudi <li Gr11Jl)po e batteria preesistenti al n uoYo Orcliname11to, compatibilmente aneli.e COill Ja partico.la1·e forrnabi<n1e dei Gruppi composti di tipi di armi diverse. Un concetto fondamentale che il Coma111tlo Supremo tenne a ribadir e fu q nello che aveva riferim.ento ;1lli1, clipe:ntleuza dei Gru ppi cli batterie bombarde, courctto che fil così sintetibzat o : tutte le Unità bombarde costitue11ti la massa offensiva sono da considerarsi in oguii cireostanz:1, pet quanto 1·iguarda l'im.piego 1 ad esclusiva disposizi one -del Comando Sup remo, e per ciò la lo.ro distribuzione alle Arm ate sarà, sempl'e cl a, co11sicleral'si eome unU, assegnazione p1·oyviso1'i a . I 1Principt snddetti <love,a110 esRere tenuti prc~enti non solt ant o IIlel periodo in cni i Gruppi cli bombarde si tl'ovavano i·n poten za nelle retrovie, ma arn che qna uclo bisogrnn-a por tarli avanti per impiegarli sul fronte cli gnena . E per ciò il Comando Supremo raccomandò cli non frazionarli, ma di tcnc1·1i r accolti in modo cla re.n derli subitamen te disponibili per gli event nnli spostamenti cla un tratto ad un altro del fronte cli guerr a . T ali spostamenti si sarebbero dornli ('ffettuai-e semp1·e per Gruppi c:ompleti per consernirne inalterfl ta la costit uzione orga,nica . La 1possiuilità di 1·ispettare il suddetto principio rimancvfl, agevolat a_ dnl fatto C'he i Gruppi, pur essendo stati c·ostituiti cli tre t ipi diversi, risullnvano di un'effìc-ien:,;a complc irn all'ind rca equivale111te, st ante c:hc~ il rn aggior numero cli bombarde da 24-0 dei Gruppi del 2° e clcJ 3° tipo veniva C'ompensa to dalla mn ggiore quantità C'ornp] ('ssi,·a cli boc<'he da fo oco di c1,11elli del 1° tipo. I vn ri tipi di Gr uppo a,evano l a cai·alteristicn di potel'Si adattare alle varie efrt osti1Jnze ùi impiego dipen de11 ii cl.al t el'· reuo, dall'andamento ùe]]e nostre linee e claJ'l e esigcrize del momento : -d ovendo impiegnrli, si poteva qui11 di utilizza t e Gruppi prevalentemente potenti ma di scnrsa mobilità, oppnre Grupvi preva]entemente mobili a secon da dei casi ; e ciò costituiva un ya,ntaggio Yeramente not e\'OJe, se,n za ti-asc nrarc poi l'impor-

255

~


MOLTil:'LICA'I·A ATTIYITi\ D ELLA SCUOLA DI SUSEGANA

tanza derivante dalla conservazione dei rapporti di dipendenze disciplinari, fatto che costituisce sempre una forza morale di prim'ordine. Per non equivocare sul concetto che i Gruppi cli bombal'de dovessero essere considerati qu'.a le una massa di sfondamento ad esclusiva di~posizione del Comando Supremo, era stato previsto anche il caso in cui i lavori di postazione delle bombarde su posizio1Ji di spiccata importanza difensiva. dovessero richiedere un grande numero di giorni. Per ta.Ii eventualità il Comando Supremo si affidava al potere discrezionale dei Comandi di A.r mata; fermo resta111do il criterio di evitare schieramenti di batterie su fi/onti estese con cònseguente clispetdimento di armi e. con evidente frazionamen to dei Gruppi, si :faceva obbligo ai C"omandi di Armata di tenere informato il Oo~nando Supremo sulle batterie eventualmente impieg·a,te, e sulle ragio11i che ne avessero suggerito l'impiego prematuro. CommHJue, i Comandi cli Armata, pur non impiega,n do i Gruppi di bombarde ad essi assegnati, potevano però utilizzare il personale - ufficiali e t ru1ppa - per compiere studi e lavori relativi al loro impiego sulla rispettiva fronte, con particolare riferimento aa1Che a studi e lavori d1e potessero interessare altl'i Gruppi di batteri.e che vi fossero eventnaJmeinte ~ssegnati in caso di opera?:ioni offensive. In og\ni modo il personale a, ciò preposto doveva essere semp1·e in graclo ·cli poter raggiungere al più presto la propri.a Unità, nel caso di trasferimento su alt ro :fronte. Pertanto i G1·up1pi dovevano essere tenuti a portata di stazioni :ferroviarie per essere in grado di poter compiere con solper rao·o:iuno·ere lecitudine le operazioni di carico ,clelle hntterie · · · 00 b al più presto le località. di nuova desti.nazione. I Comandi di Armata dovevano segnalare elette località, al Comando Supremo, e prenclere eonseguenti aceordi eon la Direzione t1;asporti) fornendo a quest'ultima i dati concer.nenti la forza e tntte le indicazioni occorrenti per la preparazione di m.ovimenti improvvisi da effettuarsi dietro semplice avviso dello stesso Comando Supremo. I111tanto l'·numento sempre crescente clelle esigenze della guerra, moltiplicando in modo considerevole le diverse forme di -

256 -


2'IOL'rIPLICAiA A'l'TlV lTÀ Dl<:LI,A SCUO l,A Ol Sl'SEGANA

attività, della Se11 ola bomò,ndieri, indusse il Comandain te colonnello Maltese a modifif· arue l'ordinamento 1per adeguare la pot.enzialitù. clell'Istit11to alle rn~cessità peeuliar i del momento. Si riporta qui di seguito l'Ordine permanente n. 110 del 28 ottobre 19.16 rela tiv<.'I al innovo 01'di.namento : Or<li!namento (J.eUci Souoln . - Dato il moltiplicarsi dell'inge.nte lavoro che, rendendo indubbio omaggio all'operositì1. ed al rendimento rlato dalla nostra Scuola, Comando Supremo 1?. .Ministero della Gnerra a ccenlrano nellit Scuo·ia stessa, è necessario a ppor t a re nel fu.U.!.ionameuto clei seni½i qmilc:hc ntriante all'ordinarnenro, ini1.iale cla me deli neato con l'o rdine p<•rmaucute u . l del J.0 gennaio J91.6. ~rr accia del nuo vo orcli.namen to, con l'indi<-a¼iouc son11n,tria delle attribu· zioni stabilite a ciascun UOic:io è la ~tiguentl~, che mette a lla mia d iretta <lipendenza i segucn ti 8 Uffici :

1.) Ufficio Comando ( U.C.) - Ca.po Dtlicio: capi t . Tusini; u fficia li a cl elet t i : capitani Levi, Righetti ; tcncmt-i : .Porcelli, SaUJJa, F.inzi e Signorini; sottotcn. : Genua. Ternporaneamenle addetti: capitani Vitelli e Cisotti. Tratta : affal'i generali e va ri, disciplina. avan½amento, lil:~~ll¼l~ ufil. dali, .li;tru1,ioni fonteria, esperimenti e tiri tli itr ma cla tri ncea per fanteria, noti1.ie vai:ie, stali$ticn . corsi v:1 ri per uflìcialì, allievi utfi ciali e alliev i capor ali , movimen t i dei r eparti. uiez¼i di trasporlo ge. nei:ali , movimenti di ma te1·ia li, polveriera d i Conegliano, nuovi lavori d'impianto; alloggio, mensa e circolo utticia.l i; ufficio postale e . tclefo· ni<'o: gua r dia ai ponti ; trasmi-ssione di ordini nell'interno cl.ella Scuola.

2) Ufllcio Mobìlil.ni.one (U ..M.) - Capo Ufficio: rn agg. De Domini<:is ; ufftciale addetto: ten. ·vignoliu L 'l'ratta : operazioni prepal'atorie ecl esecu tive pel' la mobili tazione delle Uni tà bombal'die'l ·i, per il completarneuto cli tali Uni tà, e per i compl<'m<'ut i (u(Jìc:iali ~~ t ruppa ) , richieste cli nu1.teriali e quacl rnpcdi per mobilila1.i.one, seni½io clBi quadrupccli lii mobilita¼ione, e servi1,io vete1·innrio relativo (13 generale per ln Scuola). Tenuta n gioruo delle dispouibilità ufficial i. 3) UOicio .l.struzione, 'l'iri ed F.sperien½e ( U.I.) - Capo 'Cf:Ticio : capit. To· sa llo; ufficinli addetti: soLto ten. 1\i ini, Fom~~lli, I3onaz¼i, .Pdli¼zi. Va.e· eario. Goliuelli, Giov:m:1 r<li, Zaupn.; uiliciali clelle cen tnrie. 'l'ractn : istn11,ione ed amministmzione provvisoriEi di repar ti cli 11110\'a formu¼ioul! o <li <'omplern enti in cor so d' istruzione al emupo cli Sllsegana; l'il'i cl'islruzioue ecl esperienze varie ; manutenzi one del ca mpo della trum>:1 e <lei c:1mpo lli til'o; f>ersonale per guardia ai pomi e guardie rnrie al ca mpo; minuto manten imento cli tutti i locali cleila Scuola · (Jl:a ncl r c esc:lmm). 4) uflìcio Compagnia Permanente ( U.C .P .) - Capo DOkio: capit. Becherini; utlici;1 li acldetli: sottoten . Cassella , P alme, Mo rosi e M:isino.

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MOLTIPLICATA ATTIVITÀ DELLA SCUOLA DI SUSEGANA

Tratta : disciplina interna e amministrazione di tutto il personale della Compagnia Perma nente ; servizi generali e speciali che non dipendono da altri Uftìci; vettovagliamento; disciplina e servizi per tutta la Cas<irma i\fandre; mensa sottufficiali; licenze truppa. u) Ufficio iVlatel'iale (U.M.) -

Capo Ufficio: capit. Barberis con !unzioni di consegnatario ; ufficiale addetto: sottoten. Spiga. T1:atta : gestione dei materiali di mobilitazione, e di tutti i materiali vari del g ruppo C, cli cui non r isponda l'Ufficio Tecnico. Armamento delle batterie, e reintegro bombarde, e accessori.

6) Officio Tecnico (U.T.) - Capo Ufficio : capit. Raffaelli; ufficiali addetti: ten. Vischi, sottoten. To1umasi, Sampò, Gambardella e Melosi. '.rratta: collaudo bombarde; riparazioni bombarde; esecuzion~i la vori vari d'officina ; manutenzione impianti elettrici e idraulici; ge. stione interna dei materiali eh collaudare, e del macchinario, attrezzi e materie prime varie per lavori di officina o per lavori ,,ari. 7) Ufficio Sanitario (D . S·.) - Capo Ufficio : caQit. dx. Pomo; ufficiali addetti: tenenti dr. :M'ignani e R.ondani, e sottoten. dr. Valenti. 'l:ratta : servizio igienico e sanitario di tutta la Scuola; sorveglianze sul servizio sanitario di tutti i reparti bombardieri vicini alla Scuola; corsi ed istrnzioni varie relative al servizio sanitario ; gestione iocali disinfezioni e bagni. 8) Ufficio Amministrazione (U.A.) - Capo Officio: 1° capit. Niccoli; ufficiali addetti : sottoten. Tosi e Giovanarcli Enrico. Tratta : tutte le pratiche relative all'amministrazione della Scuola, al suo casermaggio, e pratiche affini. Il Comando del Deposito di Ne1:vesa col Consiglio cl' Amministrazione del la Scuola, provvederà perchè nella gestione dei materiali fra U.M. e D..T. sia ottenuta la massima semplicità, tenendo conto eh~ per quanto riguarda la Q\testione interna cli alcm1e categorie di matel'iali, 1'0.1.'. può essere considerato come un piccolo Stabilimento d'artiglieria a sè con gestione propria di materia le. Alla diretta dipendenza dell'U.C. sarà invece una Sezionè :Movitriénto materiali (111.l\:C.) che, servendosi dei mezzi vari di traspor to (Decanl'ille compresa) e di personale in parte fisso, in parte tratto dal personale d'istru1.ione, provve, derà al ricevimento in stazione, di tutti i materiali, alle spE!tlizioni e scor.tu di essi, e al trasporto dei materiali pesanti nell'interno della Scuola (esclusi i servizi continuativi di vettovagliamento), cosicchè i vari UJlk:i, ed in spechi modo l'U.M. e l'U.T. riceveranno i materiali nei propri magaz1.ini o tettoie, !·d in questi li daranno in consegna per la parten7.a. Per quanto importa le moclificazioni al servizio precedente, queste nnovt-i dlsposizioni avranno carattere cli esperimento ed andranno in vigore a partire dal l.6 novembre, mentre fin d'ora comincieranno acl aver luogo .le rel.:ttil'e consegne e a llestimento <li nuovi documenti.

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S'l'UDI ED ESPERIMENTI DI MANUI~ATTI PER RIPARI

L'introcluzioine delle bombarde come artiglieria da trincea, basata in linea di massima sul presupposto che q1wste nuove armi potessero spesso essere piaz,;ate nelle trincee lasdate sgom, bre dalla fanteria allorchè questa. si fosse ,portata in una linea più avanzata, non fu accomipag,nata da, una Istruzione precisa sui lavori in terra da eseguirsi per ben posta.re le bombarde. Quando a fine giugno 1916 il Comando Supremo fece p_ubblicare i « Criteri d'Impiego delle Bombarde)), maneando cli una ipropria esperienza acquisita sul nostro fronte, l e direttive di eui al Capo IV -d el succita to opuseoletto, riferentisi alle postazioni ed alle installazioni delle batterie bombarde, fllrono di carattere assai generico. Ma, élopo la presa di Gorizia, e durante le Tre spallate Carsiche, le perdite subite -d alle C'nità, bombar-dieri indussero il Comai11do Supremo a ritorrnne 'sull'argomento per dargli una soluzione conforme a1le esigenze reali della lotta. E per ciò, appena spentasi l a. 9" battaglia dell'Isonzo, esclusa l'eventualità di nuove operazioni offensive sullo scacchiere Carsico, il Comando Supremo interessò il Comandante del 9° Raggruppamento bombardieri di studiare ed eSJ.Perimentare manufatti i cui caratteri tecmici e costruttivi rispondessero alle e;;igenze ·cli un ben i1nteso impiego de1le bombarde co~i da conferire alle postazioni tutta l'efficacfa consentita. dal materiale, offrendo nel contempo una sicura resistenza alle costruzioni destinate a, coa1tenere le munizioni ed a ricoverare il pBrso111ale. Trattandosi cli lavori snl campo cli battaglia, 111011 era il caso di irrigidirsi nella compiJazione di un fonuulado assoluto ; ma uecessitava invece concretare taluni tipi fondamentali di postazioni da. servin! come schemi, lasdando ai Comandanti di reparti ed ai Comandanti di Sezioni n:na certa iniziativa in dipendenza cle)]e caratteristiche del terrGno e anche dell'esperienza già ac<Juistata. Il Comandante del 9° Rnggruppamento, ben compenetJ.'ato di qm1111to doveva, fare, richiese ed ottenne dalla Scuola bombardieri un certo numero di uflkiali subalterni, imgegneri o laureandi ingegneri, a suoi collaboratori; e subito si mise all'opera, pigliando -come base gJi studi pre)iminari i seguenti elementi: -

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STUOl 1!)0 EkPERIMEl'\Tl DI ~! AN Ufl' A'.l:'l'I l?EH RIPARI

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ESPJ·:Rll)Jf::N'J:l l)J '.\IANrlì':\TTl l'El{ RIPARI

a) 11ell'esc('uzio111e ckl tiro le bombarde fanno sempre uso

del settore superiore; 7J) convenienza di tenere, (Ì.Hi'a11te lo sparo, il persm1nle e le m1111i7,ioni al riparo onde diminni1·e gli inconvenienti di event uali S('Opp1 prematuri o anormali di bombe; e) ubicare i ricove1·i del perso1nale i11 )0111 tana mm da1le riservettt~ delle munizioni; e au<;he peJ' queste fare in mollo, sempre che ciò fosse possibile, di conservare Je cu1·iehe separate dnl1e bombe; d) uwuteuere <;011Pgati fra loro gli elmnt~nti sopracl(~scritti. Da queste premesse doveva scaturire la <lil:,posizione schematica da darsi a una postazione per bombarde; la qna]e dovc:va . per ciò comprendere : l) un appostnmento per l'armn; 2) 1111 ricovero per le 1:nunizio11i; 3) un ricovero per il personale; 4) comnnh:aòoni varie per collegare fra loro gli elementi costruiti. Naturalmente ana rni.gliore soluzione del problema si prospettavano I.e segue11ti altre considerazion i : I) l'ac<;oppiamelllto cli due armi n ell a stessa postazio11e, pur Jasdainclo fra esse un intervallo cli una quindicina. di metri; e (lUindi ri:cov(~ri riuniti per il personale e ,per le munizioni; Il) sfruttamento di pieghe del terreno che potessero fare cl a massa coprente fùno fl portarla, mediante scavo, a nn dislivello tra piazzu ola e ciglio della postazione, di almeno 6 metri; III) esecuzione cli lavori di raffonrnmeinto delle piazzuole per rn.etterle in gr·ado cli poter resistere a tiri prolungati di molti colpi; IV) esecu zioue cl(~lle c:ostruzioni in relazio:ne al calibro, alle caratteristiche cleJ materiale da postare, ed al tempo dispon ibile. Fissnti i. criteri generali relativi ai singoli element i da sviluppare, e:on ('hiarezza di co11cetti e colla visione netta del poderoso problema che anelava acl affrontare ed a risolvere, il colonnelJo Comandante clel !) Raggru1p1rnmento, operando per la 0

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STGDI ED ESPERlMENTl DI MàNUFNI'TT p~: R RIPAIH

bisogurn più da ingegnere che non da artigliere, ed anzi pa sionata,me11te accoppiando Ja sua <.:orupeteinza tec11ica a queJla di combattente, dettò gli elemc11 ti basilari élei lavori in terra occorrenti per le postazioni de)]e bombarde, tracciando rnn inte1·0 programma snl genere dei favor i, sul materiale più risponden te alle condizioni di terreno, di tempo e di mezzi disponibili. Furono così compilate le Non ne per l'ocgmnizzazione di una batteria bombarde, distinguendo i lavori di appostamenti coperti da qnelli . copel'ti; fur·ono tracciati gli schemi di piaz~ zuole per i vn ri ti1pi di bomb:nde in uso presso l'Esercito italia,no, con particolare riferimento a tutto quanto potesse concorrere al .rafforzamento delle postazioni destinate e riecvere le bombarde da 240 dei dne tipi ehe anda,·ano acquistando sempre maggiore importam~a tattica . 'Nello s,·iluppo dei mo ltepli ci lPrmi11i del problema, il Comandante del !>° Raggmppamento orientò il suo lavoro sui due seguenti principi : a) conferire ai la,ori cli postazione <lelle bombarde praticitù, e consistenza 1 atte a sfrntta re tutt.i l' cffi.cada consentita dal material e: b) ccxnciliare Je esigellzc di impiego ,eolln possibilitù di dare ai manufa tti un carattere protettivo i.nteso a neutralizznre, o quanto meno a dimin uire gli effetti del tiro di 1potenti. artiglierie alle quali le postazioni di bombarde era1n o assoggettate durante l a bHttaglia . Partendo dn siffatti criteri. fondamentali, il Comanda nte del 9° Raggruppamento, fate11.do tesoro delle numerose esperienze dirette e controllate. potè redigere poi Ja serie di Norme rel at ive ai lavori per lo schier:uuent o delle bombarde, comprendenti disposizioni : per l a preparazione delle postazioni in r apporto al tipo cli materi ale : pe1· lo seavo e l 'apert mn di gn11erie e di caverne; per la eostruzione di eammimamenti di co11egamento; pe1· la. costruzione di ricoveri per la tru,ppa e riservette per bombe, per l'el'ezione cli osservatol'ì , ecc. ecc. Norme esplicative che, pur tenendo semp1·c in <lehito·conto fa nalora <' le caratterist iche del terreno <l n prepn ra re, erano sempre sug-gerite in fu nzione della sit 11azio1ie fa tl i<:a del momento e q nindi del tempo cl~sponi bile alla esecuz.ione clei hl ,·ori.. l>o ciò ln clistinzi<rne in - 262-


S'rUDI ED ES.PERIMENTI DI MANUFATTI PER RIPAR I

fasi successive, attraverso le quali l'esperieiJ1za ed il buon senso degli ufficiali cleHa Specialità avrebbero operato in conseguenza. Le esperienz<~ di gnerra avevano sempre più dimostrato che la buona, esecuzione <lei tiri delle bombarde si fondava sulla ac-· curata postazion~ delle armi; e per ciò la stabilità e la consistenza erano i fattori da ricercare e da realizzare. E questi due fattori f urono assicurati c1all'introduzioine di . (( tela.i per bom barde >>, i cui disegni allegati stanno a dimostrare l'utilità del mezzo nonchè la. sua funzione essenziale. Quando a, metà marzo 191J. il CoJl!a:Q.do Su1premo notificò al Comando della Zona di Gorizia, l'o'rdi:nè· di procedere ai lavori cli apprestamento per l'offensiva da Plava a M. Santo, il gen. Capello, in d1ata 13 marzo così scri.veva al _Comando della 2" Armata : ... Per alcuni lavori, cioè per quelli che riguardano essenzialmente la co. struzione di appostamenti per bombarde in vicinanza della prima linea e sistemazioni proprie delle truppe già colà in posizione, io sarei a pregare l'E.V. affìnchè volesse dispone perchè sieno costruiti dal II Corpo nel più l)reve tempo possibile, consentendo che per quanto riguarda la postazione delle bombarde. detto Corpo d'Armata possa giovarsi dell'opera del colonn. Montù.

I lavori studiati e fatti attuare -da.I predetto colonneUo per misero ai nostri bombardieri di presentarsi alla 10a battaglia dell'Isonz.o con una preparazione .professionale veramente completa, mercè la quale, come sarà rilevato a suo tempo, fu possidolorose di uomini. e di materia.li. bile <li far diminuire le perdite . Il periodo di lavoro serra to, compiuto df:11 Comandante del 9° Raggruppamento e dai suoi coHaboratori, merita ,particolare rilievo nella Storia del Corpo perchè segna il passaggio netto da, concezioni affrettate e prive cli esperienza pratica, ad una rea,ltà fattasi strada attraverso prove sanguinose. Ricercate ed anali.zza te le ca.use che avevano motivato tain to versamento ·d i sangue dai reparti bombardieri nelle prove cruente del 1916, la mente orga,n izzativa e sintetica del Comandante del 9° Raggruppamento risolse il gravoso problema con geniale sem~ plicità; e dagli, studi approfonçiti e dalle esperienze fatte ne trasse argomento e g'iusti:ficazione per ribadire il coincetto di 1priincipio per eni la matematica , la scienza e lo studio sono per -

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L.\ itOT.\ZlONI;; DEL PF:RSON.\LE

l'uffkiale d' aPtigliei-ia fondamento i ndispen abile, titolo prezi oso e 1Mtrirnonio 11tilissimo per la migli.ore csplicu1.ione cli qtw lsiasi atliYità iir1 gucr·ra ed in p~ce.

Fii;. G3. - I l Comanclan te del V> l{agg ruppmucuto e il teu. Dc Luca. in ricogni.ziouc

N eJl'intento di conferire unn rapid a coesioilc al Ooi-_po elci bombardieri e per a pprofondire la <"ono~cenzn delle anni e perfeziorrn r ne l'impiego, era necessai-io, :f:iin dnll' ini¼iO deJla sua costituzione, di evitar e, per qu alsiasi titolo. tra ferim enti di pel'sonnle cfaJl a Specialitù,. A tal e scopo, fin clal rnHggio 1916 il Comando Supremo notificò al1e compelt>nti a utoritù la eguent e sua, decisione :

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LA ROTAZIONE Df.;L PERSONALP:

Sino a uuoYo ordiue nessnn utticiale della Specialità bombardi eri potrà esa llonta nato clalla Specialità per n essuna ragi one. Solo· in casi ec.:c.:nzio11:1li, derivan ti da esigenze èli ~en-izio ben m otivate, i.i. trasferimento po1Tù essel'e concesso dal Comando Supl'emo s u proposta elci Comandi d ' Arma,ta .

S~!rn

Se non t he, in deroga ·cli q1.urnto sopra, alla :run e di dicembre 1916, ano sto:po cli ripartire con senso -d i eqnità il disagio ed il Jogorìo al ,prnle er a1110 soggetti i liomhardieri, il Com n nùo Supremo d eterminò che i l personal e di questn Specialità potesse snccessiva11H~nte rient rHre alla p r'opria A rm a o Specia) ità, di origine, eone m ollalitù, seguenti : o.) il personale dei repar ti bombardieri, dopo d()(lici mesi <li ottimo servi.zio presso u,na U nitiì. bombardieri mobilitnta , potrù, fa re r itorno alJa propria Arma o S pe<.:ialit :ì, cli. pr<>Y<~nieinz-a , inol tra 11d01rn clorna 11 da al Comando clelln Scuo.1::t hornhnrcliel'i, il quale clel'iderù. in reJnzione a i pareri espressi cd aUe circostan ze cli servizio : b) cl::tl com pnto dei dodfri mesi prececlentemen te indir a ti deve i ntendersi esclnso il tern[)O trascorso in luoghi di cn ra o ill Jiceuza cli -convaleseeuza per inferm.ità non ptovenie1n ti da cnuse di servb•;io ; o) il personale allontanato a p ropria cloma1n da dalla Specia lità, bomba.rclierL potr à esservi nuovamente dest in ato per sc)rteggio cl opo nn p€!rioclo cli sei mesi. P otrà invece nnovamente t oruarvi i.n qua,l siasi momento, in segni t o .a clornamcl a favor evolmente accolta_ Per il suceessivo allontfunnm ento di bombardieri sarà. ,nuovamente necessario 1m periodo <li servizio d i dodici mrsi in un a deJJe sne Unità mobilitate. P er l'applicazione delle s nesposte disposizioni vern1e stabilito quanto a p presso: a.) gli utficiall ell j militari di t l.'u ppa clrn ha nno raggiun to la vcrma nen;,;a

complessiva cli dieci mesi in una Un itil mobìlitata clei homb:nclieri possono far domanùa cli rientrar e nell'Arma di provenienza,; li) il Comnndo della Scuola bom bardieri, in rela,zione all~~ cin :ostan2e di servizio, ed ai par eri espressi eil:ca le clomancle, stahilirit coloro che rientn~rnnno nell'Anna <li provenien za, e ne dari, comun icazione a questo Comando, con un elenco nominativo per gli nf-lìcialL numerico p el' la tr up pa cli viso per Armi cli proveui<~nza;

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CONSERVAZlONE l)J.,JLLA SPJ!CULTT,Ì. 1!0ll'lBARDmn1

a cura di questo Comando Supremo verranno inviati presso la Scuola bombardieri i militari, ufficiali e trnppa, occorrenti per le sostituzioni, in modo Ch<l essi possano compiere un mese di effettivo addestramento prima cli essere invia.ti oi reparti . Verranno inoltre comunicate al Comnnclo della Scuola bombardieri le destinazioni degli ufficiali, ed i Corpi e reparti cui devono essere inviati 1 militari cli trnppa, atrtnchè possa disporre per i movimenti relativi. d,) lo scambio del personale av.crri1 nel mese successivo a quello in cui sono compiuti i dodici mesi di servizio nello. Speçtnlità bombardieri; e) il Comando del'la Scuola bombardieri è autorizza to· a dare immediata applicazione alla presente disposizione. o)

Per nna m ag-g;iore inh•rpretazicme delle disposizion i. sopradescritte , si ri1porta qui l' Orditn e permanente in. 1 emanato dal colonn. )laltese Comandante della Scuola , in data 13 aprile 1917, in rigu,n·clo alla rota,zione del p ersona.le : Il Comando Su11remo in seguito a richiesta della Scuola, partecipa c:llc l'inlrdo dell'an110 cli perruanenza nei bombardieri per il personale assegnato n nuovi reparti e non appartenente iu prcceclenzu alla Specialità, decorra dal giorno in cui il reparto stesso, completo ed armato, s i è distaccato clnlht Scuoht indipendentemente dal tempo trascorso presso la Scuola prima di quel giorno, per ,!Sigcnze d'istr111-ione o <li formazione. Per 11 1wrsonale elle invee<• viene inviato a rermrti già a lla fron te com._. complemento, l'inizio dell'anno cli permanenza decon e parimenti dal giorno in cui eletto 1wrsonale lasC'ia la Scuola per raggiungere l'Onltà cui viene assegnato. Nel computo dei c1odici mesi di servizio non entrerà, naturalmente, il pecliodo cli tempo che i militari abbinno passato alla Scuola o al Deposito cll Nervesa fra 1m11 pprmanenza e l'al trn nei reparti bomuarùieri mobilitoti.

Nel meRe di 11p1·iJe 1916, pl'imn. ancora ehe sul fronte italiano fosse stato possiuile fare un esperimento concreto sul r endimento -d ella u1uo,n Spedalità cli artiglieria cl.a tl"incea, il gen . Monone, lVCinistl'o della Guerro, aveva invitato il Comandante della Scuola di 8 nsegana a compilare 1m Promemoria s ulla Specialità bombardieri e sulhl convenienza della sua COJ"!Sern1zione - previe le necessarie 1·iduzio~1i - anche in tempo di pace. Il Oomailldante delJa R-cuola, circa a metà -maggio, clopo ricordate le ragioni che avevano suggerito lx creazione del n novo

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CONS E RVAZ'.ONE DELLA seECJALl'r,Ì. HOMllARDIER I

Corpo, e messe in giusta Jnce le esigenze d' impiego, di economia e di temp o, concluse affermando la necessità più che la convenienza di conservare la Specialità, ; e formu]ò talune proposte O!]Jpol'tu,namente motivate, informando la co111venienza della conservazione di essa alla, migliore conciliazione deJla necessità di una grande economia, con quella di un eventuale, T'apido ed efficiente ripristinò del Corpo dei Bombardieri al suo-pieno funzionamento di glierra . Prendendo ÌIIl esame talime -c onsiderazioni d 1 ordine tecnieo, j] Comandante della Scuola bombardieri mise in ri.lievo il· carattere d'improvvisazione con cui la Specialità era nata, con i conseguenti inco,nvenienti ed imperfezioni; accennò alla ,n ecessità di studiare e di sperim0ntare i mezzi più adatti ad eliminare le irnperfezioa·1i e gli in convenienti emersi, non nel senso di complicare il materia]<~ (che invece avrebbe dovuto eonservarè le sue earatteristiche di semplkità e rusticità quasi rudimentali d'im provvisazione) , ma nel senso di sempre meglio far rispondere tale semplicità alle vere esigeme d'impiego; di elimi nare alcuni tipi <li bombarde che meno si adeguavano ai bisogni della guerra in corso; di studiare una maggio.r e sempFficazione ed nn più sicuro stato di efficienza del munizionamento; , e s1perimentanclo inoltre nuovi tipi di bombarde, ove ciò fosse stato reso con veniente a seguito degli insegnamenti tratti da fatti cli guerra; ed affacciava inoltre l' idea di esaminare e perfezionare anche il complesso materiale da trincea destinato alla fanteria, il cui pregio non andava consid.ernto soltanto sotto l'aspetto dell'importanza -dell'arma a sè, ma ain che sovratutto in e:onfronto del cospicuo numero di m·mi da destinarsi a migliai'a, a rep;1rti, a Sezioni 11ss<~gnate ai Reggimeuti di fanteria. Eravamo allora in maggio, e ci.oè 11011 era avvenuta ancora l'offensiva a ustriaca del Trentino, nè si. era fatta ]a prova della presa di Gorizia, che fu r-icea di tanti insegmamenti; eppure il Comanclarite della Scuola, pie:110 di fede e cli, intuizione nella capacità,, nella· potenza e nel valore clel Corpo dei bombardieri, già, intravvedeva ciò che le battaglie del 191G e del 1917 avrebbero richiesto ai reparti bombardie.ri per afferrare la vittoria ; e con tale visione redasse le s ue proposte, che pnrtro1p po ... furono poi -

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('O.'.St•:fff..\Z'O:'\E DEL!,..\ Sl'F.Cl.\LlT.Ì. E0)1B.\RDIER I

del tutto di111 e11 ti(·ate app1•11c1 iJ <·nuutone ta<·que sui rn mpi di ba ttaglia. Ri l'ipol'ta qui di segni LO 1n prn1po:;t11 elle il ('omaucla11te della Senola hombnl'(lieri in clata 12 m,1ggio mm trasmetteva al M iniste1'0 deJJa O ne1·ra 1ie1· In l'iduzio~ic ed il f1111;,;ionam.ento çlella SpcC'ililità hornù,nclini sn l piede di paec: 1 l I(} ~JJt~ci;ilit il bornha l'<lieri d ':trtip;li<: ria s arh m autcm1t.1 .

2/ la Speda Iitiì ,ml pit•dl' di pac-c ,1 \'l'ÌI u n or<li11,1memo molto ridotto. for · rua10 nel modo s egnen te : a.) uu Comnndo di bombanlier i. /,) una S<:uola cli tiro Per bomb:ll'dil'ri, e) 1m Hegg-i111e n io f.lomba n ll, •1·i . <i) 1111 De11o;;;lto ù ombardiet·i. :3) il Com:m <lti dei bomba r<lh•t·I a Yl'it f tmzi oni (li 1:0111:1 nd o ,•<l i spetti \'e s n n111·:1 la 1:< peeialitn. D iIJP.nd1• rìt i n linen Lccn ic:t e tl' imp i01:to d :111 ' !:;;pet· tornto g enerale tl 'artiglieri:1. ·l) la Sc::uola cli lito p1•r bomha rdit·rl ani', i segu enti 1:ompili: <O ,mieli t•<l espe r i e n;1,e re la t il·c· ,1 tu ltn il urn terialc d ella Specialit:ì: b) :<rudi ed 1•,-;perie11ze r el,1rile a u1tw 11 mute:-iale offcu,-;i\·o d:i guerra tl'il t rincea (land alJom bc JH?l' falllNi~, bombe a mano ccc.); e) l ':11111)0 di titu JH'I' il H \•ggi111t•11io bumbu l'dicri; <l) c·a mpo tl'istm1.ionl' e ,li tiro per uflieiall ecl i"'u·mrori <lei r e1mrrl d ' fn llleria , i11cari<·:1ti dell 'l111pi ('go dell e um1i d n 1Ti11ec,1; e) poligon o tli cu ll audi di m,1le ri:1li (IJombanlc, lanc iuhombe, bombe, e<:c.) per l':11·ruam cn to d el reparti IJombard ic ri d'artiglieria ,~ la uc:iabo1uhe cli fan teria; /) luoi:to di rn1:c::01tu, di .,.,.>'e rrnzione e tli P:t'stion c ili tutto il uiaterial<! :,;petialt> cli moltilitar.io1w (bombarde e bombe); f/) l'tt lllJJO sverin11•ut:1le J)l'I' l'esame e la rnccoltu d i tutU i ·c1at1 stat'i:<rid e tceni<:i 1·ip;uanlan1i l'illlvlegu d e ll e batterie e lici laudabombe; h ) luogo di ;;;yolginH'nto cli <:•>rsi pe r ullid ali d'.ll'Liglierl; , clella i,.;peciallLù bombardie ri. e per nllicia ll di al tre A rm i (fau teria , geu i11 ecc.) su l mau•1·inle e >'lii suo impiego; i) <·1•utro ili coltu ra tl~rnk1J·lllili1:1 r'.! per l:1. Spel'in liril lJomh11nlie ri.

;;) il Ht'ggim e uto ilo111banlie1·! , fon11 ato su c:iuque Ul'nppi di tre bun1•ric, ani1 i ,wgnenti <·ompitl: a-J f 11rman• 1111 co111ples><o clì quatltì (nflidali. grmlua t i (li 1TUll)>a e lJom barrli el'i :<telti) pe1·felt,1111enh ? lst rniti e prep:11·at i. 1wr costituire all'atto clella mobilitazi one i n uch•i di ,·:tlor e e>-><l'nzia le iutomo a cm si ordirn)1·anuo . m ol tipll c ando:-;i , le vari e t ·uiril : b) rorni r e alla S cuola il m 1me r n::-o 1! Ya1·io pen;:ou:1\e (li <· u i quesu1 ,1bbi· i;ogneri1 . con n11 'opporl11na rotazione, d:1 <'Ui tragga il massimo 1·a 11. lH,l!'gio 1111C'h e l'l:<nt17-io1w ree 11l<'a d<'i 1·epitrl:i <1 01 R e;.:-l;'ime n Lo ;

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S Gl'ARDO St.:L PiiI1vIO AKNO 0 1 Yl'IA DEI IlOMP.,IRDIERI ,1J

svolgE•1·e n Ienne istruzioni ed esercita½i.onl ta tticlle. che non è H?.cessari o abhinno luogo a ll::1 Scuoi_;, cli Liro (mareic, carieamcuto <lel materiale, manon-(~ in campo aper to ecc.) e che anzi conviene si svolgano con peculiare carattere d' impiego cli tn1pva eventualmente in (:OlH:orso (lllallO\'l'e <:mnbìnatl!) ('O!l r e parti tlì fonteria e Cli aJt r<. SpecialitiJ. cl',ut iglieria.

G) il, D oposito />0m.l>wrcl-ie1·i f'11,n.zionc1·c hl! e ùOme D eposit o v e1· t-nl ta la, Spe-

cialità, ma i11 t empo cli pace f un:r,ionerebbe i.n specia I modo come Dep,1sito del B eggimento homb:.n·<lieri. A n ellù<' nu Consiglìo d ' amminis tr a zione proprio, un uf-lìcio matricola . mag,1?:zini (meno che 1',1 rmnnHmto clella Bpecialità cli cu i i magn r.zìni sarPhl><·ro alla Scuola) e la gestione di tutti i ma teriali degli nlt1·i Grnppi. Comando, Seno la, Jkggirn<·nto e Depoi;ito IJombaràieri. potrebbero a ver e come pr opria re!;idenza, la s lessa. ' oc,il Hh O\'E' attua lnl(>nte s i t rovnno la Scuola bombardieri (Susegnna e ~- L n<'ia (li P i:1n•ì <' il n('])O>< ito di Xetvesa .

"'ll"

Chiudendo il primo anno cli dta della S('uola bombardieri tentai-e un consuntivo delle enmplesse attività d1e la caratte1:i7,7,:.no110 potrà rinseire istrutth'o, mentre poi è a n che doveroso . Sebbene l'inizi.o -dei lavori d'impianto appartenga a l dicembre del 1915, la sua vern vi tu corninciò 1però a pulsare H 1° m nggi.o 1916. Rnl eorne 1H Scu ola fu ordinata e sull' indirizzo

datole dal suo giovane Oomanda,nte; sui criteri che suggerirono la seelta delJa sna Sede, come su l u nnpi to assegnato alla Seuola p ropriamente eletta ,nei eonfronti di qnello devoluto al Depo sito di Nervesa, gh), è stat o esposto e s arebbe per ciò super:ftno il tornarvi sop1'a . U 11H cosa solta n to si rit iene utile ricordare e riaffermare, e <-ioò ch e hl 8eno]a d i Rnr;i<~gana c~bbe come ea rnttere distinti vo) css<~nzi ale ed iniziale, la Yirtt'l cli saper p r evedere i g1·aéhiaJi mn plinment.i ch e s ncc(~ssivame!n t(~ Je fllrono imposti dal le esigenze sern p1·e crescenti e sempre 1move della g uerl.'n . F n ta]e salut nre previden1,a c:he le permise <li poter e:fl\it tuare t ali flmpli1rn1<~n l"i 11el rnocl o più armonico 1p ossibilc c·o,11 gli impianti prececle11 ti , evita ndo c:osì a nesti di sosta e sprec:o di me½½i e <li tempo. La Sc·uo1 a . oltre a l hlvoro ordi rrnl'io cli formazione delle v,1rie Ur1 ità, bombnrdini, ebbe eon erc~scen te l'apidità, una se1·ie

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SGUARDO St;L PRIMO ANNO Dl VJTA DET BOMBARDIERI

di compiti che andarono sempre più armonizzandosi con lo scopo principale che ne aveva suggerito Ja. creazio111e. IJ ritmo accelerato col q uaJe l'industria privata italiana fece affluire alla Scu ol a il materi ale delle bombarde, fu un be· nefico incen th·o per conseguire la più rapida formazione di reparti, che in meno di tre mesi furono ad'destn1ti e pronti a ipart ire per la zona di guerra . I n breve il lavoro per costituire e addestrare nuove batterie fu rf1clcloppia to e triplicnto, e con esso e per esso si sYilnppai-ono magazzimi, locali destinati al ricovero di uomini e ùi rnatcl'iaJi, e furono creati nuovi campi sperimentali e d'istruzione. Oltre Hlla formazione di Unità organiche d ella Specialiti1, la .8.C'n oln -dovette innanzi tutto for mare gli ufficiali che clowvano inquadrare la t mppa provenie1J1te da Anni e Corpi <liYersL E perciò nell'autunno 1nm venne costituito un Ufficio Dir ezione Cor i <lestin!1to H ùm·e Yita, ai vari Corsi aJlievi ufficiali bombardieri, a quelli crea ti per l' addestramento degli ufficiali di 01·tigliel'ia e <.li <·ayaJJeria <-he affluivano alla Scuola di Susega11a per l'i·nqm1dr11men to delle Unità bombardieri di nuova formazi one e in yia di ti·nsformazione; ed a formare istruttori di lanciabombe. <.li bombe a mano e di altre armi ·cla t rincen : is truttori che, rientra ti ai rispettiYi Reggimenti , dovevano servire ad addestrare il personale oc:corre(l}te a tali scrviz-i. AlJ a Direzio11e di cui soprn fu ~estinato il maggiore cl' artiglieria Vincenzo R.anclone, che già trova.vnsi nel Corpo dei bombardieri :fin clall'apl"ile del 1916. e che in qualità, di Comanòa nte cli Gruppo bombarde aveva preso parte nel luglio 1916 aJle operazioni del CoJbriccon e successiYamen t e a quelle s,oltesi nelle Alpi <.l i Fnssa : e pe1·<-iò l 'esperienza acquistata al fronte circa l'impi ego delle boml.JHrde, gli fu di largo ausilio 01ell' a8 0Jve1·e co11 critci-i emiDentemente pratici il compito a lui assegnato n ella. Dire;,;io,ne dei val'i Coi-si. 11 earupo rli a! t i vi tù che presto assunse larghe pro[Porzioni fu qn e.Llo delle « espe1·ienze ». Giornalmente venivaino eseguiti tiri pe1· la corn pifazione d e1le T avole di tiro cleUe diverse bocche da fuoco, e conte111pora1neame11te venivano calcolati i clnti cli precisione cli ogni bombarda . I tiri venivamo eseguiti con r ariehe ·d iverse e an che eon bombe diverse. - - 270 -


SGUARDO SUL PRi i\ fO ANNO DI VITA DEI BOl\:JBARDil!;Rl

Per le esperienze delle munizioni si eseguirono tid con bombe acl alette, con bombe a codoli, a fondello semplice, e con fo ndello e ane11o di rame . Nel contempo venivano rilevati gli effetti -d eterminati dai diversi esplosivi che formavano la carica interna delle bombe. · Numerose furono le prove per -de:6nire le cariche, per determinare la forma ;migliore dcii sacchetti, e per studiai'e la loro protezione d·a gli agenti atmosferici. Durante la somma cli tanti esperimenti, si potè constatare che usando due diaframmi di cartone, nel tiro con la bombarda -da. 58 A si poteva raggi111n gere la migliore efficacia. Gradualmente, tanto per le bombarde da 58 come !l)er q nelle da 240 si passò dall'innesco a stoppino all'innesco a cannello, e furono in conseguenr,a modificati i grani . focone. Naturalmeinte rn~lla serie di esperienze fn possibile chiarire le cause -cli inconvenienti nel tiro dovuti alle eari-che, alle bombe, agli inneschi, alle spolette e anche al difetto delle postazioni su cui erano installate le armi. Particolare cura. fo posta nell'esperimentare le spolette, tanto quelle ad effetto istantaneo come quelle ad effetto ritar-da.tore, e furono altresì provati vari tipi · di -cletnnatori e svariati esplosivi. E per conchiudere sulle esperieD?:e d'artiglieril:l .non vanno dimenticati i tiri sperimentali per materiali ,nuovi (lanciatubi Bonagente, pombarde Samaia a due cd a qu~ttro canne, bombarda Va.n Deuren, bombarde da. 340) . Furono inoltre eseguiti: a) b) e) d) e)

t) f/)

tiri per la ricerca cli una migliore utilizzazione dei p1·oietti; tiri di controllo con bombe traballanti e so~merse; prove di bombe impiegate come mine; t.iri di prova con bombe asfissianti; tiri ad oltranza per rilevare la resistenza dei materiali; tiri dimostrativi con scoppio di bOmbe in trincea ; esperimento di tmsporto di bombe, di someggio, di trasporto del materiale, e compilazione cl.elle l$truzioni relative.

Frattanto procedevano anche le esperienze ·d el materiale da. fanteria : lanciabombe, granate a mano e da fucile, bomba Sipe, granate incendiarie, petardi. incendiari ~rhevenot, bombe incendiarie Ca.rasco, e bombe fumogene Sernagiotto furono i principali materiali che tmvarono 1piena applicaziome ,nelle nu-

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l'; C:UA HDO S UL C'Cl TM O ANN O DT Vl·l ' A m : 1 P.0)J8i\H[)[l~HT

mc1·0 e islrur.ioni di c1dclestr a111<>11to impai·tite a pe1·sonale di fa n teria. N eJl'apl'iJc del 1fl1 G nsdva ]' Istr uzion e su) snvizio delle bombarde : nel maggio s uccessi vo veninww a lla lnce i Cenn i somma1·i s nll'impiego t attico d elle battel'Ìc di bombarde, e nel m c~:c d i ottoln·c veni va 110 pure puhblicate : a) 1'Istr11zio11 e provvi.s m·in s nJ tiro p e1· l e b,literie bomlw r cle; b) normr p el' la costruzione clellr piazznole pe1· bomba1·cle cl n 2,w C e dH ~40 L : e) ta vole di tito pPr bom bnrde. Uno dei compi ti asf:Pgn ati alla Scuola nella primavera del 191(; fu quello del eoJla udo cleri <' bombanlc e delle bombe provenienti dagli Stabilim.e11 t i 1rn ;,;i011nli, e tl i co]]aufli effett11i1 t i d u1·ntn te l ' anno somma rono e r ig uard aron o i segnen ti tipi : !iO bombnrde cla :-iO tu.p o )u1.-aldo: G64 da :i~ H; S05 dn :i._ A; 80 da 1.50 nel aeeti le,ne : 523 cl n 240 O : l!)G cl a 240 L; ~20 eh, B~O H(l aC1!· til.ene. Da t utti questi col1à11cl i a knne b<H:ehe dn fno eo furono r espfo1 te p e1· d ifetto cl i re:-.isten za e altr e sc:oppiarono dura11le i til·i <li proni: sostanzialmente dai colla 11<li steRsi c•mei-sero <lifc t ti e d<~fiC'icme che opportmrn111cnte ril <.'Y Hti e segnn JHt i poteron o essere tm'retti e quindi c>vitnti per l ' nvvenfrr. Altro probl em a asr- ill ank c•1'a quello relati Yo a l riordfo1ll mP11to ed a lJr ripa1·azioni a l m11teri::1le . Difetti n<>J mate1·iale, cl efieirnze i nevit abili che si vel'i.(icxuo i n ogni inizio d i a ttività, niwve, p 1·ovo(·111·0110 unlle homba nle nn Jogorìo fo1•se suped ore a ] pl'<'Yed ibile . Per tal modo in lweve tempo si rilenì alla fronre nn numero di matel'i al i d:rnneggi 11 ti, <:he si sarebbero dovuti 1·estit ni1'e nlle clitte pi-ocl nt t1·ici pel' il 10 1·0 ripristi11 0. ~l'Lltto C'iò a vtchbe dato ]n og o ad nna serie cli ioH·onvenienti d ipend enti dalla len ter.7.a dei tl·n~porti. da Jl'r,entualc dii'-']p enlimento di 111c;nne p;1 r ti e !-Onnt11tto eia probabile rit11 rclo n ella 1·cstitu zi o ne d ei mn teria.li 1'ip111·:1ti. A tnt to ([ rre:-;to vemw ovvia t o c;on l 'nmpli111nc11to d ell a picco'11 officina d i r ipa ra ;,;i0in e ch e~ i11izia lmc11 le era statn impiantata H Ruse~è:1llH per i soli bisogni 1h•lla Scuol :L P er tal modo t utro il n111teriale ahhisognevole di ripara r.ioni fo fa tto affh1i1·c• il .Rusegirn a. e pe1· r-iò molte l'iparazi.oni foro11 0 d::i 111lor n i n poi c>seg-11itP p r ps:,:;o il Ln borat-otio di R11 segan a c·ol -

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SGUARDO St)L PRlMO ANJSO DI VI'l' A D~,I BOMBARDIERI

vantag·gio di rieupel'are mo.1to materiale él,e teriorato, c:he Ja Semola stessa ebbe modo di reimpiegare utilmente sotto nltre forme . In consegue,117,a delhncm·ico dato alla Scuofa di effettuate il eollaudo delle bocche da fuoco e delle bombe, il Comando Sn premo ordi1nò la costituzione in zona di guerra, a breve clistan7,a dalle Armate, di una riserva ,cli bombe che sarebbero poi state avviate alle Armate stesse a seco111da del bisogno : all'nopo fo destinata la polveriera cli S . 'Vendemmiano 1p1·esso Conegliano. Il continno afflnil'e ·d i nume1·osi i:nilitari prnvenienti cla ogni regione (l'Italia e anche clHl fronte, e il loro tHlvolta prolungato soggiMno alla Scuola, senza d1e nei primi tempi si fos:'ìe potuto accertare Je condizioa1 i sanitarie di tutti e cli ciascnno per a.vvisa.re alle necessarie provvidenze, rid1ie<leva110 particolari attenzi()lni per evita1·e possibili clifi'usioni di malattiè contagiose o epidemiche: all' nopo in principio di luglio lf)lfi furono istituiti un piccolo campo cli isolamento spe<·iHlmente per il persoinale ,proveniente dal fronte, e una. stazioine di disinfezione con annesso for;no di essi.cazio!l1e e cli incenerimento. · La Scuola, fin dal s110 })l'imo impianto, ebbe anche una organizzazione per la pro111ta difesa anti.aerea estesa · ai Ponti sul Piave, affi.data a fucili.eri; è nn7,i da ricordàre che, pur con mezzi così primitivi, in occHsione dell'attacco suf. Ponti del ,Piave, tentato da ci,nque veli.voli anstriaci il 2ì marzo, · due di essi fu~ r<mo abbattuti dal fuoco di fuciHeria clèi bombardieri. Successivamente lungo l'argine ,d el Piave furo·no installate alcune mitragli.a.tric.i sostituite poi da 2 Sezioni cli cannoni cl.a 75 eon instalJazione Marehionni, e contro gli attacchi 1r1ott1mni la Scuola potè fat·<~ ui,,o anche di. una sta'7,i.one fotoelettl'ica . Un servizio . rpolto em·nto fìn da11a creazione delia Sc uola . fu quello di. tenersi strettamP.nte collegata col Conrnn,élo Su .. premo e con tutte Je Unità sparse sul fronte di g-uerrn . Questo c·.ollegamento con le U nità, Jungo il fronte eonsentì alla Renola ·d i vivere più dirett.1mente 1a -vita delle Unità del Corpo, e di soddisfarne, nel limi.te del possibile e rapklnmente, tutte le esigenze. Frattnnto essa poteva raecogJiere dati ehe servivano a tracciare ed a concretare ]e .Nor1ne più oppnrtnne d'impiego tattico, tecnico ed organico de]Je I.Jatterie . In oltre tale collega-- 273 - 18


SGUARDO SUI, PRIMO AN.1\0 DI VITA DEI RO~JH,\JH)!ERI

mento veniva ipoi integrato da frequenti visite che il Coman dante della Scuola> dal giugino al dicembre, effettuò lungo il fronte, parti.coJarmente nei periodi di intensa azione, nonchè a mezzo di. uffi.ciali di collegamento e cfogli stessi Comandanti delle Unità i n linea che mandavano alla Scuola preziose relazioni sul eomportamento delle armi. A tutta questa azio:ne, vasta e com plessa, la Scuola aggiuinse inoltre una sede {li iniziative per creare una tradizione al nuovo Corpo, per istillare e radicare lo spirito d ' Arma, fattori morali indispensabili per chi deve combattere in tlllla nuova Specialità e con armi nuove, avvolti ancora nel mistero dell'incertezza e del pericolo. Il Libro d>-Oro per i bombardieri rappresentò il miglior modo di onorare i bombardieri che meglio avessero compiuto il proprio dovere : in esso trovarono [iosto un pensiero, fotografia e la, firma {li ciascun nfficiale della Specialità,. Altra creazione locl,~vole fu l'istituzione del Bombardiel'e Scelto, intesa a stimolare l'emulazione dei migliori: il bombardiere scelto, oltre ad un distintivo speciale cli cui veniva fregiato, godeva anche di un soprassoldo giornaliero. L'istituzione di una ·Medaglia Commemorativa., della Casa del Bombar,diere, del Museo della. guerra -cl i trincea, e dei Cimeli, della R.a(:colta di not izie ecc. ecc. costituiron o una vera g·eniale teoria di provvidenze tendenti a risvegliare e mantenere ·alto lo spirito degli ufficiali e dei gregari, ad esaltarne le virtù, a coltivare l'emulazione fra gli elementi migliori a vantaggio della edncaziqne spirituale e cli quell'a.malgama che bisognava. creare in un ambient e continua.mente rinrnovao.1.tesi, esposto a UJna dura diuturna vita fatta cli sac1·ifìci e di pericoli. Il primo anno di vita -dei bombar,d ieri si chiuse per ciò con nn attivo meraviglioso, e per dimostrarlo nulla più occorre aggiungere a quanto già è stato narrato_

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UA l'ITOLO

VI

AUMENTO I)) UN ITA' DELLE FORZE ARMATE - IL ORA• DUALE AUMENTO DELLE UNITA' BO.MBARDIERI - LA· BOM, BARDA DA 240 A 1. E LA BOMBARDA DA 400 -; PERSONALE DESTINATO ALLA SCUOLA DI SUSEGANA - PROGETTI E DI• RETTIVE PER LE OPERAZIONI OFFENSIVE DELLA PRIMA= VERA 1917 ___,. LO SCACCHIE'RE DELLE OPERAZIONI PRIMAVE· RILI --" L'ORGAN IZZAZIONE DIFENSIVA AUSTRIACA LA FORMAZIONE DI RAGGRUPPAMENTI E DI GRUPPI BOMBAR• DIERI ASSEGNATI A LLE GRANDI UNITA' PER LA 10" BATTA• GLIA OELL'ISONZO ~ LA PREPARAZION E ALLA BATTAGLIA PER P ARTE DEI BOMBARDIERI~ LE VARIE FASI DELLA BAT· TAGLIA SUL MEDIO ISONZO E SUL CARSO -; I BOMBARDIERI DELLA CARNIA LE OPERAZIONI SULL'ALTIPIANO DI ASIAGO NEL GIUGNO 1917 LE OPERAZIONI NELLA RE· GIONE DEL PASUBIO RIMAN DATE.

I mesi dell'inverno J 916-17 furono (:aratteriz,zati da una complessa e intensa a ttività, la vorativa. I n uovi e sensibili a umenti apportati a11e varie Forze Armate e la trasformazione e nuova organizzazione data ai vari servizi, per adeguarli alle nuove necessi tà,, rap[)resentarono il poder oso sforzo che l'Italia si apprestava a compiere per affrontare con maggiore efficienza la Jotta 1ne1Ja immi,nente prim avera . Poche cifre potranno riuseire assni più eloquen ti di qunlsiasi -descrir,ioJl e particolareggiata . I Corpi d'Armata furon o aumentati da 20 a 25; .le Divisioni di fantel'i a salirono da 48 a 6n; le Brigate di fan teria furono portate da 92 a UG, ed il numero dei Ileggimenti sall da 184 a. 238. Anche le Brigate bersag·lieri crebbero ,d a 2 a 5; i Battaglioni alpini saJirono da '78 a 85, ed in proporzion e furono aumentat e le Unità d.'arti.gli<~ria, del genio, dei Cara binieri Reali e della aerona ut ica . -

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AUl\lP.i:\TO DELLB Ci:\IT,\ B0M13A UD!ER(

Per i bombardieri era clu attnar·e l'Ot diuamento prescl"itto

da] ornando Suprem o con ircolHre 29 clicemhre 191G, ch e comprel'lCleva: o) la trasformazione cl i tnttc• le batterie da :58 B in Bezioni antonome <li 3 armi einscuna ; b) l ' aumeinto cl.a G ad S clel nume1·0 delle bomba rde nelle batterie da 2-10 ; e) fa for1m1?:ione di un <·erto numero di batterie nuove di ca libro 5" A e 240. Già, prima d ella fine clel 191G la Scno)a. el ci bomlrnrdieri si e1·a trasformata in llll i mmenso Yi,·a io dove. oltre a l r eclutameu to, a ll a form a zione ed aJl'ad,ùestrame11to <lei quadri o<.:cor .. rent i alle c·r·escenti Unitù, del Oorpt> - 1Purticolarme,nte dd subaltt•1·n i - s i acldestr~n·ano . ubalte1·ni cli 1; nit.:1, di fanteria a l m an eg·gio <li armi. da tl·iucea, e si. r eclntava, e addestrava la roHssa di gregtt ri ckstim1ta a formm·e le battf'ri c• della nuo,a artiglieria da t rincea. Fin dai primi gfo1·ni d el gemm1io 191.7 il Comandante della Scuola potè dar mano n tutti1 qnelln seti<· di provvediruenti intesi a reaJi7.7,ai-e iJ p1·og1·a11nna tra cciatogli <hll Comando Sn-premo . li 2 ge1rnnnio l fJ17 seg-rw fa data (li fm·mazione delle du e nnovp batterie 170' e 1.'0'. menti·e p;i.ì fenono i la vori per l'allestimento del le quart<~ Sc,½ioni dn 240 11er pottare l':unrn mc~nto di quell e batte1·ie da 6 ad , armi. Kella giorn1.;1ta d cil 10 g<'n,naio pm·l'ono ,d rdl.,1 Scuola le pl"irn e 10 Re?:ioni cl n 240 per 1·ngginngere 1c rispeltive bHtterie 4.2a. 72", 183. lJ~", 8". 106·. 1:~1·, rn7•, 41" e 16(;>·. :Ne]] a stes a giornata partono pnrc p el' il fronte q ua ttro Rezioili da !i8 B ) tratte cl.aHo sciop;]imeuto clell H 13:5" lmttel'hì . A soJi 8 gicn·ni di clishrn7,a la .Rt11oh1 è iu grncl o Lli far partire a ltre dieci Re7,ioni dn 240 per completare le batt<'l"ic 20". 24". 91", 11.4"', 1013, -.1.16,, 12::{\ 14fi". z.a e J]l a. I.I g-iol'Jlo suc1·essivo par · tono IPCr 1n zo11a di gnen-a le S ezioni 303". 304"", 305" e 30G· dn 58 H; e nclln giotnata <lel :H fa sciano la Scuola aJtre quattro Sezioni da nS B fl'at( c' clallo sc-ioglimento <lellH 21" batteria 1lrmatn cou tale materi,11<>. Il 30 gen n11 io d ene effettuala un'altra 1

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AUMENTO DHU,E UN l'.r,\ nm\'rnARDIEB[

speùizione di dicd Sezi oni dn 240 nlJ e ùatteùc ·10", !)0", 125", 47\ 140\ J5 =-a, 6", l9', -t• e 169". L'i,n tenso lavorio C'h(~ i dh·ersi Uffici tlell a Reu oJa e clel De po ito \"8111110 S\'Olp:e11<'1o i11 tal<~ periodo è rnern ,·iglioso : soltaiito un' nttività senat,i , liP11 coo1·di11ata , dilip;ente e disC'iplinMa può essel'e in gniclo di as:,;01Ye1·e nn così grarnli.oso <·ompito ! Il G feblm1 io . e qninù.i poi J'Jl e il in, part ono coml])lessirn~ mente nltl'e Ye1Jlticinq11e Rczio11i da 240: il G feblmiio partono q ne lle ch e (·omp)cta110 le l>!tttcric S2" . l~na. -!5\ 112\ ~)7•, 117", 170"', 7 °, 10:'>\ li}7", 12", 1G5" e 14~"; l ' Jl f ebbraio qu elle destinnte all e ba lteric G3". 61". 5J", 3", 52", 162'. 126", 12f'", 2~· e Hil; e 6.~ 01.aJmente il 19 febbraio le Sezioni integrative~ clclle batterie GO", 31°, 5(;', 73a e 28". Il 20 febbraio vengono c·ostitnite Je hn tteri e 181 " e 182''· ; e il 1° marzo si costilui sco11 0 l e battel'ie 1~~· e ISJa, :-;eguite a clistam;a cli nove giotni ,chdle l1atte1·i e 18:i". 1 ~<>"', rn,-a, l~S·. 190"' e 200". Il la,oro proC'ede se11za so ta : incp1Hdramento, formazione orgimirn , a·r·1uarnento ccl cqu:i paggiamenlo, e pm·tenzn pcl' la zona de1le Arma te da 1rno h1 s<>n azione ùi utt1 fenomeno caleidos copico: sembra 1rn sogno, mentre l\ mi::1 realtù. . 1,; si prosegue con 1·itmo immntn to. per uon dire sempre p iù nrcelerato. Il g'iorrio 22 mal'Zo sono format e le bnttel'ie :1, !)" e 191": il 29 vien(' i!Jn-iata 11Jla ~O" lm t TPrin la un 11narta Re:r.ione dH 2.J:0. Siamo cosi. ai pl'i1ui (li aprile, menlre grandi an-e1 11iment i giù, si ono s,·olti ed altri si vam10 pl'epnnrndo . 1;;· <·a<lnto l 'impero c:r.a rista .: l' 1\mel'icn ~t,i p<>r e11 trare neJJa folta. Oh e importa? Il Hostro l·~SCl'(:ito hn bisogno · cli. Onitù dal f u01·c di acciaio, che solo Rusegnna sn e pnò frn' inm·c•, e per ciò 1'8 ,cli qu el mese vengono coi::.tituit<~ aowora le batte1·ie 1.92"', HJB" e 194,a; e il l!) fila ,·olta delln 197' e 1!)8". e<l il 2G si fo1·mamo la 1%" e la H)9". Il progl'amma trnccin t·o cla l Ooma11d.o Rnprerno pnò dil'si p1·cssoeh è attuato. eh i> se pure man<·a anC'ol'a ql1alche <'Osa, il 10 maggio J11 Sc11ola invi:i Je qni:irte Sezioni chi 240 alle batteri e 54", ìS:'>", 67"', 7fl", 1G4" e JGO·: ed ora essa pnò <.lire a.·a...-er assolto completamente i.l rompito n:ffidat.oJe, e• iJ Comando Snptemo p otrà clispMre cli u air1 massa impo11ente cli bombarde che vedremo fra breve schi c1·ata da 'l'olmino Hl mal'e p er combattere fa J o~battaglia clcll'I. onzo.

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AUMEN·ro DELLID UN I'1'1', F.!OiV(DARDIERI

Verso la fine di febbraio del Hìl'ì, riYolgendosi. ai n1ri alti Comandi, il gen. Oador.na notificava la decisione di te,nere in servi,r,io le bombarde t iipo A.insalcl.o :6.110 a consumazione, ordinando che le bombarde da 50 A fossero ripartite tra )e Armate e la Zona Carnia, u tilizzandole eomc rmni da trincea n on riunite in Unità organiche, mn, isol ate od a gruppi , contro quegli obbiettivi e da quelle posizio111i 1:neglio rispondenti alle c,uutteristiche di gittata di detto materiale ed all'efficacia della bomba da esso la nei a tu . Nel contempo informava che le bombarde da 50 A clovevwno passare alla dipendenza del Comando di Rag-· gruppamentò delle Sezioni da 58 B, al qnale toceava di fornire il personale di servizio valendosi o d i qnello delle Sezioni da 58 B, oppure dei <.;ompleme,nti da richiedersi nella misura strettamente indispensabile . La ripartiz,io,ne di elette :umi fra le l,rl'andi U.nità, fu così fissata. : l" Ann ata 3" Armata

6" Armata

,,-) armi 2" Armata 4• A.rmHta 10 armi Zona Carnia 10 nrmi

,.,

armi 5 armi 5 armi

;)

Il materiule AJ1saldo ,i1 0 11 cloYeYa pertanto più ess~ire sostituito imche se cfoteriornto o comnuqne messo f uori servizi.o, e le 40.000 hornhe aneora disponibili don~va1no essere adoperate fino a consumazione. Altro argomento pl'eso in esa.me dal Comaudo Supremo a quell'epoca fu qnélJo della definizicrne drll' armmne·n to portat ile dei bombardieri. Colla Circolare n. 11G7 del 4 febbl'aio 191G, riguardante l'organizzazioJ1e della Spedalità, d'artiglieria bombardieri, il Ministero delln Guerra aveva prescritto che l'armamento i.11(1.ividuale degli nomini appal'tenenti ai bombardi.eri dovesse essere quello del :fucile mod . 70/87, salvo ulteriori p1·(nr,·ed.imenti cla studiarsi dal Ministero per det erminare quale armamento si potesse assegnare in clefrnitiva al.la nuova Bpecialità. Dopo un anno di vi.ta, e ciniudi dopo un anno di esperie,n,,;e fatte, non appariva logi co nrmHre t utti i singoli bombardieri con un fucile perdH\ della forza orga11icu dei reparti bombar{lieri, soltmito 1111 t erzo od un qnarto di cssn YiYeYn s11lle lince -

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AUMENTO DELLE UN I'J',\ BOMBARDIERI

di combattimento; e perciò sarebbe tornato del tntto inutile armare anche jl peri::;onale delle risel'Ye mentre la disponibilità di armi portatili per i nuovi rerJarti di fanteria appariva insufficiente ai bisog,ni del momento. Bra necessario quindi praticare tutte le possibili economie riùucenclo l'armamento portatile a tutti quei personali che, come i bombarcliel'i, non ne avevano indispensabile bjsogno. Seguendo tafo el'itel'io, la nuova {lotazione di armi portatili fissata per ogni reparto di bombarcl.ieri fu la seguente : a. ciascuna Sezione da 58 B, n. 24 fuc-ili mod. 70/ 87 modificati; a ciascuna batteria, da 58 A, 11. 40 fucili mocl. 70/ S7 modificati, e n . l moschetto mod. 91.: a ciascuna batteria cla 240, n. 40 fucili. mod. 70/ 87 modinca ti, e n. 2 moschetti rnod. 91. Con siffatta dotazione si ·dovevanc, ·a rmare tutti i militari della Sezione di combn.ttimento da 58 B, quattro serventi per ciascuma bombarda da 240, è tre serventi per ogni bombarda da 58 A; più un piccolo margine di armi a disposizime ,d ella Riserv·a di batteria per i servizi di guardia. I moschetti dovevano essere dati in dotazione ai ciclisti di batteria. Il Comando Supremo avvertì poi che tale armamento p01:tatile clei bombardieri poteva essere completato con un'acleguuta clistribuz.ione di bombe a mano eh(~ tainto utile rendimento ·a veva.no dato nella lotta l'avvicinata; e nel corntempo or,di1nò alla Intendenza generale di invi.are alla Scuola cli Susegana. n. 1212 fucili mod. 70/87 modificati, con b1rffetterie ed accessori, !l)er l'armamento dei reparti in costituzjone presso la Scuola, pre-scriveindo che i Comandi di Armate, della Zona Cai,nia., e del Corpo di occupazione in Alba11ia e in l\facedonia ,dovevano provvedere direttamente all'attnazione ,di qua11to sopra. La, Stuola per parte sua mentre dava corso alla. formazione di t ante nuove batterie e di tanti. nuovi Grnppi., proseguiva in segretezza gli stu<li e gli r.sperimenti. per aumentare la 1poternm del materiale da 240, che per molte batterie da 240 C era diventato 240 L , e si aniava a diventare 240 Al (allungabile); e -

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:\Gl\J Jl:NTO DEU, E U NJT,\ BOMl:lARDIERI

procedeva inoltrp aJl'alJestimento e rclath·e esperienze <li una bombardn, di calibro 400 mm. La ·bombarda da 240 A derivava ,dalla 240 C o L aJla <1ua le i111 culatta e1·a stato applicato nn congegno a l'etrocaric:a con un ottm·atore a cuneo, e anteriormente poteva essel'e aggiunto in vola ta un tubo di aJlun gnmento cl.ell' u.n ima, otten endo così ruug-

giori gittate : la retrocarica c1·a natura)me1)te limi.tata a ll'i11-

Fig. 0-1. - Bom ba rde da 240 A.L .

trod11zi.011e deUa cadca di l ancio ; il tubo di a.llnngamen to aveva Ja mismn di mPfri 1 o di metri 1,45 a seconda che si trntt.asse di all1mga1·e Ja 240 L op1pm:e Ja 2,10 C, ottenendo pe1·tanto ::;empre una lunghezza c-omplessiva di metri 3,05 dal vivo di cul atta plla. yoJata. La giunzione YeniYa, effettuata mediante bulloni che serravano fortemente e facevan o combaciare le tlangic estetne applicate in cori·ispondenza -delle due pa1•ti cli. tubo da r iunire assieme. L'opei-n:;r,io11e di aJltmgameuto, che poteYa essere effet~ -

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AlJJIU,:N'!'O DRLLE UN!'r,\ BOì\.IDAROllERl

tuata a,ncb.e in battel'i;i per aYere tiri noleYolmente più lunghi richi edeva nn tempo Jim.itntissimo, t> cioè soltanto da tre a qu.-1 ttro 111i1nuti p1·imL "Xell'ottnrntore n vitone ern !';t alo applic-a t o un C'Ongegno fl pert nssionc. c·omune alle orclinal'ie artigliel'it' a retroC'arirn . La carica di lancio era conten uta i u 1111 bosso lo ri i otton e al qnal e veniva avvitn to 1m im1 e~co mocl. H)12.

Colla r ct1·ocarica si C'onsegniva il YaJ1 tHg-p:io ~1011 t1--asc11r..1 bile di otteuer e nna completa sistemazione <lella carica di l audo nelln c:amera a polvere. · RieC'orn e il bossolo non rimaneva n del'ente alle pareti d el ln cam e1·a. n on Yeniya a wlicato l' eslrattor e : parti to U col po e apl'en clo l'ottnrnto1e i l bossolo C'en<leva da solo dnta la sensibiJe incli11m~io1ne clella ('flll na d elh11·mi1. Il caricamento çlell a l,omba veniva invece sempre ef.fett11:1ta de11H bocc a della can n a ricorrc~t<lo. quamlo la bombnrcla era munitn d_ell'aJJ11ngame11to, a due i:;istemi: a) o nbbnssrrndo V<'rso l a yoJHta gli nrd1i dentati, oppu re b) fo ce 11 clo ruot m·e ]a bombard~t a ttorno aJfo spina del freno. q'uaudo la b()mba r dn a Yen1 l a po izione più ba ssn : movimento eh.e era stato possibile ottenere SH·

gom.anclo opporturnam c11te )e ore(·<·.hio1n iere clcll' affu sto . Con entrambi i sistemi, allon·h è il t ubo di lancio era abbassato, doveYa essere so tenut o (Yicino alla flangia) ùa una tl'a · versa di legno, in posizione oppoJ-tuna per cl:ue un a co11venieinte inclinazione all a bomh11r-d a così. da perm ettere l'iint t·oclnzione de]Jn. bomba clalJa volata . .Piaz?:uole e insta1Ja7,i oni, do,end o soppol'tare un maggiol'e torment o cli ri ncnlo, anclava1I10 11-cleguatament e r i nfOl'znte. L e ca rich e di. lalldo erano variab-ili, giungen do 1pcrsino colla carica massilM al ragguardevole peso cli kg . 1.600 <li bali. tite. Il van taggio di gi ttn ta coinse1p1ito c·oll ' a llungmnetn to a ppal'e da i seguen ti dati : bomb11 1·cla da 240 O se1Jzc1 ail nngnruPnto : gi t tMe da 7:50

a J ... GO metri ; bombarde da 240 L senza a llungarne11to : gittate da 7:50 n 2500 metri ;

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LA no::.rnARD.\ nA

400

l\l M .

bombarda cla 2JO Co L eon allung.imento: g·ittare di1 1230 a 38DO metri. L a bombanht da 400 mm . era costituita da un tubo di l ancio form ato <1i tre pai·ti , lnn go i111 totale m. 4.%, t<lll 11,n otturatore Il vi toue per l 'i11t rodnzione della carie.i di lunc:io (carica massima kg. G di bali~the) . L'a ffust o era fatto ad aloni con congegno di di1·ezione <' cli eleYm~iOHC, mou1tHto su piattnfo1·ma fif.isata a ~- -

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- m 10.00 -

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ton.tcopaiok>

2 tr..i'i1 petr 11110 PM&lltff ,1 ri ro I

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m. S,50 -

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- m.4,0 0 -

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~0.60 •

Fig. G:;. - Postazione per hombar<lc da -100.

nn paiuolo sost<:'nnto da una rol1Usta struttura in legname. Il paiuolo. a sna \·olta, el'a formato da 24 tra rnrso,ni d i legno inchiavar <lnli tra loro iu triplice st1·at o, su cui poteva gir::i.rc• una piattaforma rettangÒlarc eon clne nloni ch e sosleucYnno la bocea ùa fuoco . L a bocca d:1 fuoco el'n H r etrocarica; la 1·etn>tarica, p erò, serviYa un icame11te per l'fo1trochw,ione èle1la ca1·ita cli lanci o , mentre il c·Hricamcllto della bomhn \·cnin1 praticato c.la)Ja vola ta, impiegando un <·nnello s<·01Tevolc su r otn ie di Decnuvill e, che t1·asportr1va In gtossa bomba in coITi ·pondenr.a della volata -

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LA HO~lBARDA DA

Fig.

(i(;. -

-400

)I:111.

Cari ca <li nna homh,1rda da ,100.

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283 -


LA BOMBARDA OA

400

~Dl.

della bombanlit , sul ciglio della massa co_p 1:en te -della post}/·zione. Per il trasporto dl'l materiale dì una bombarda occorrevano dnque autoc:arri, C:iascuno con un carico di circa due ton nellate e mer.r.a. Come qualità balistiche la bombardH da -400 mm. avern tllllU gittata massima cli m. 4100 e lanciava 11na bo1J1ba del 1peso di 270 ka;. <;On.tenente una carica di scoppio cli kg.· 105 ùi esplo-

Flg. Gi . - I1Hro<lu1.iQll<' delh1 bomba da .Jo11

sivo (del tipo ;immonale) capaee di produrre, al momento della <~eflagrazione, imbuti di diametro da 7 a-d J1 metl'i, e profondi da m. 1,50 a m. 3. La batteria da 400 mm. ern formata su due ~lrmi. 11 trasporto dell'intera batteri.a richiedeva l' impiego di 14 a,utocarri pesanti, di cui G occorrevimo per il trasporto per le due boccù.~ da fuoco e relative installar.ioni: gli altri servivano per il tr a-

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SCELTA DEL 1:'EllSONALi.: T30M ì3AHD!ER I

sporto de.l ~1erso·na]e co] relativo equipaggiamento, dei bina1·i1 · e carrelli porta-bombe, delle eapre, painoli e strnrnenti da ln voro; non che delle munizioni. U 10 maggio del HJ17 la Scuola costituì la prima battè:·l:-1 del calibro 400 mm. formata su 2 armi, che assunse la 11tm,e raz.ione di 251\ ed il :n maggi.o lasciò Snseg,rna. destinata sul1' Altipiano di Asiago : fn 1posta ta nella regione di M. Zebio (Croce Sant' Antonioì pèr- l'azione clell'Ortigara , poi raggiun~e il Sabotino e poi Zamedvedje presso Plava dnr-ante .la ba ttaglia -clel'la Bainsizza, · a l comando del c:a pit. Pometti. Frattanto anche il Ministero de]]a guerra provvecleva a far inviare alla Scuola bombardieri. in più riprese, mili.t:ni cli trnppu per la formazione di nnovc• Uniti). e per la (·ostitnzione cli C:e11 turie di complemento. Prima. della fiue di a ptile il Ministero si era rivolto ai Comaindi dei Depositi. e dei Centri di mobilitazione degli alpini, cli eavalleria e cli art:iglie1·ia da campagna iper chiedere nuclei di gregari che avrehbel'O dovuto presentarsi a Susegaarn divisi in successivi scag-Jioni. Il l" maggio doveva ·a rrivare un primo scaglione cli 1000 uomini; il 2 mriggi.o 1111 secondo scaglione a11che di 1000 · uomjni, e il 3 maggio un terzo scaglione di egnalL' forza . La scelta del personale doveva essere fatta prendendo militari robusti e piell1ament<~ idonei alle fatiche cli guerra, preferibilmell1te · tra qucJli delle classi più giovaui , costituenti la truppa di compl<~mento lli pronto impiego. Alla fo1·nrnzione del l'" nucleo (loyevano concorrere nellH rni-sura notificata i Depositi dei reggimenti d'artiglieria da L:Hmpagn ;1 l", 2-°, 4°, o°, G°, S", 10°, 14'', H>°, 17° e 20° e i Depositi del 1° alpini di Moudovì., del Magazzino di Ceva e del ·~raga;w.iJ10 del 2" a.Jipini <1i Cositip;liole cli Saluzzo. A11a formazione d<~J 2'' nucleo clovevai10 concorrere, neJla misura stabilitn , i Depositi dei reggimenti. di artiglieria <la campagna, 18°, 19°, 22\ 23°, 24°, 25'' e 26°, cle.l Magazzino del 3'' a~pini di ExUles e del ))eposito del 4° a1pi11i di Ivrea. Alla formazione del 3° n.u cleo dovevano infine eoncorrerc i Depositi dei reggimenti di nrtiglieria d:1 cmnpagna 27°, 29°, 30". 31'", 32°, 33°, 34° e 35", e crni.ndi -- 285 -


PROGR.'. :'\L\11 PE R L.·\

PR !M.·\Y ER A

1917

il Maguzzino del 4° nlpini cli fotra, del 5° alpini di Edolo, cle1 Deposito del 6° alpini di Verom1, dei l\fagaze;ini del 6° alpini di Vicenza e del 7° alpini di l<'eltre: a completare i1 3° nucleo avrebbero inoltre co u(·OI·so i Depositi dei reggimenti di cavalleria cou una forzn eomplessiva di 1.70 uomini circa, a ppartenenti alla classe 18DO e già segnalati disponibili. Mentre con ritmo febbrile si portava a compimento il innovo Ordinamein to sta biHto per iJ Corpo dei bombardieri, J'injzio cleJla iprirnavera segnant la vigilia di grandi avvenimenti guer· reschi di cui si fl ll(l r à, ora H t rn ttnrr>.

Nella qnarta con:t'ei-em,n di Chnntilly le Potenze dell' Intesa l'iconferrnarono l' impegno del mutuo appoggio (per il quale se una_ delle Potenze alleate fosse stata attaccata, le altre avrebbero dovuto snbito Ye11irle in, ainto, o c1 irettnmente fowii1 ndo truppe, o indirettamente attaccando il nemieo su fronti non ancora impegnate) : e fissarono il programma da svolgere nell'anno 1917. 1/Ha lia n qnell a r i nnione (15-lG nov~mbre 19Hì) . fu rappl'eseint atn dal g-enern.le Pono . Durante la riunione fu esaminata la possibilitù di opernre concordemente nella pros sima primavera per impedire che le Potenze Centrali facessero mass\¼ contrQ il fronte occiclenta.Je per f::\Chiacciarvi le forze franeoinglesi : e Fltalia si impcgmò cli svilnppare, in [Primo tempo, grande att ivitù operativa nel pel'iodo invernale tanto snl fronte dell'.Isoa1zo <'Ome sn qnello Trentino, per richiamare contro di sè il massimo cl.elle forze austriache; e poscia di intraprendere nna vigorosa offo 11sin1 lungo l' I sonzo non appe111a la stagione lo avesse consentito . Senonchè la rivoh1zfonc~ scoppiata in I{.uss'in ai primi di marzo del 1917 nro(l ifieò sensi bi1mc~nte i pinni tracciati a Cha;.n tilly: la caduta del goT'erno Czarista tolse al fronte russo ogni importa!llza, e l'Austria , a lleggc~ri ta sul fro nte Galiziano, potè spostare ·molte truppe sul front.e it alia no, minacciando uin a seconda spedizione punitiva. La ehiusnra ,d elle frontiere verso la Svi7,zera, Je 11otizie di notevoli contingenti di truppe fatte af-

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PROGRA)lMl PF.H LA P!Ul\I AVERA ]

917

fluire nell'alto 'l'iroJ9, la raccolta di quantità. di materiali di ogni specie, l'apertura di strade e l'installazione aowhe di. sedi di Coma,ndi tedeschi snl co1dìne italiano, cliedel'O la sensazione che l'Austda, coll'aiuto dc~ll'alleata, si apprestasse acl una nuova offensiva, che avrebbe avuto carattere ·di maggiore violenza di quella sferrata dal Trentino ornl rnnggio deJl'anno precedente. Per tutte queste ragio,ni il Comando Supremo italia,no do-vette premunirsi contro tale minaccia, e perciò fu obbligato a ritardare ogni a.ltr a azione offensiva precede.ntemente preventhra ta . Quando ai primi di aprile 1917 parve chia,rito · l'orizzonte - perchè l'Austria aveva dovuto modificare il proprio atteggiamento in conseguenza della situazione creata ai tedeschi sul fronte 00cidentale - a.llora i1 gen. Cadoma riprese la sua libertà d'azione, e decise di attuare il seguente concetto : a;) in'llpegnare il nemico s:n t utto il fronte da Tolmino :11 mare con mm poderosa azione dell'artiglieria per tenerlo incerto sulla vera direzio,ne dell'attacco clecisi.vo; b) attacear]o all'ala clestra, a nord di Gorizia, miuaècianélo l 'altipinino ,d i Bainsizza; o) i11 un secondo tempo 8ssalirlo anche snl Carso per vibrargli un colpo decisivo. · Il Comando Supremo italiar10, inoltre, intendeva, attuare anche un pia1no interno - se così. si può clenomina.rlo - per migliorare la situazione strategica delle mostre forze schierate sul fronte Trentino. Tale Piano comprendeva: a) la. riconquista, del costone di Portule per conferire a1la difesa cleJl'altipiano di Asiago nua maggiore profondità e solidità, con notevole risparmio di forze; b) l'aJlargamento dell'occupazione nella regiotne Pasubio con la riconquista del Co] Santo, ed eventualmente di alt1·e posizioni. che con esso formavano sistema. L'azione conti-o il eostone del Portule avrebbe avuto sviluppo subito dopo le opcr'.azfoni milit ari sul fronte de11'.(sonzo, e sa.rebbe stata seguita poi da quella del Pasubio. Il 10 marzo 1917, iin attesa che la si.tuaziolle mpitare sul nostro fronte fosse ('hiarita, il Comando Supremo costituì un raggruppamento di forze al quale diede la cl.e.nominazione di Zona cli Gorizia. Ne fecero subito parte i Corpi cl' Arma.ta VI, VIII e -

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PHEl?AR.IZlO:KI~ ALLA

10"

BATTAGLIA UELL' 1:,;0NZO

X:KVI; ma nella pr-ima de(:ade di aprile suc~essivo il XXVI Corpo ebbe a ltra assegnar,ione, Nl a Uora l'Arm ata spe<:iafo de1la Zona di Gorizia restò costituita dni Corpi d'Armata ll, VI. VIII e XXI V, oltre ad 1m nuc1eo speciale che avrebbe dovnto costit uire poi il presidio interno éleJla cittù, cli Gorizia. ·

Fin dal mese d i febb1·n io pTPi:.so _il Comando della 2a Armata iJ gen. Ca.peno aveva corn1pinto alcun i studi r elHtivi ad eventuali opn~rnioni offensh'e d·a Phlva verso il Knk (q uota 611)

- M. Snnto e M. compre~1clevano : a) nn1'azioJ1e gamJYn e Vodice-:M".

Sa n C-ìabriele, c he nelle loro linee generali

principale partente dalla linea Pl ava-D olda R;1kano per r aggi ungere la linea KukSanto, e couqnista.re il San Gabriele; b) un'nzi one dimost rativa. da-vanli a Canale, con cretata però in modo dn poter diventare risol utiva; o) irnio111 i climostn1ti\'e s ul 1·imanen1"e fron te , salvo a pm1 . tnre eo111 fro il Sain Marc o quando l'operazione sul fronte l\f. Saulo-San Gabl'iele avesse dato risult:-1ti t nli da fayot'i l'e anche l'attacco del S . Mai·co . qna11clo a metù, Hprile 1917, pe1· una quantità cli sintomi p~1ne elle la mim1ccia cli un a tt ac·co a nstro-tedes<:o dal 1' r entinu fosse ormai dn esclud el'e, il Comando Supremo italiano decise cli i n teg1·a.r e il p1·ogetto (le ) gen. O;,pello (che fratta n to er a stato nominato Comaindantc della Zona di Gorizia) con un attacco partente anche clal fron te della 3a Al'lnatn . E in tal senso il Co111a ndo S npremo inviù le prime direttive ai Oomn ndanti. della 7.o na di GoriziH e clelfo 3" A_nm1ta . così riassm1tr nel F ogli C1 11. 2247 < le]· 19 a1pi·ile 1917 : L'otkm;lva si svoll{erà ·[lcr f.: uccessì.ve fasi s u tn tta la fro nte cla Canale a l ma r e e ,·er:,;o gli obbie lLivi segm•u ti : per ln 7.ona (li Gorizia: l. Knk-J\[. Santo,M. S. Gabrielc·,\ l. S. ;\fa reo; per ln :la Armata: linea ' l'rstely-H!'rmacla. L'azi one della ;ia Arma ta che si svolge nella cll1·ezione di maggiore :-cnsibil!tù per il nemico è rwincipall•; <1nella d elln Zona d i Gorizia è snssicliaria.

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PRJ;;PARAZl01' Js ALT.A

J.0"'

llATTA(;LIA DEI.L' ISONZO

L'attacco ddla 3• Armata s i infonnerà a qmisto concetto : operare da. nor<! verso sud per far cadere le difese frontegginnti il VTT Corpo <l' Armata, pro· grecllre verso est in direziomi lii '.l.'rstely. La successione cfollc fusi oITeusivc sarà così regolata : a,) in un primo tempo c:he avtà inizio in un giorno ci la 3• Annata svi· htPPE!l'it verso la futura fronte d'attacco un'azione dimostrativa di fuoco senza azioni di ;fanteria. Questa fase che ha per scopo di disorientate il nemico e impedirgli il libero giuoco clelle riserve f rn il settore carsico e il settore gori7.iano, dovrà apparire couw nna preparazione di fuoco che prelucl:t immediatamente nu nrtacco; della vreparaziom~ avrà. quindi tutte le caratterìstiche. J>ur,1ta prcsmnibile del primo tempo : da tre a quattro giorni. b) in un secondo teuwo elle av1·it i.nizi.o n giorno [3 coincidente coll' ultimo g iorno della precC'clenl'e fase dimostrativa, la Zona di Gorizia preparerà e srnlgerit l'attacco clegli obbi.etlhi sopra ir1dicati. Non fisso a priori la durata di questa seconda fase, che cletel'minerò invece a buon momento traendo nonna dallo sYiluppo e dai risultati dell'azione. Con lo ;;;tesso criterio stabilirò il giol.'no y di inizio della. ,::,, ed ultima fase che li risen-at:1. all'ar.ione della 3a Armata (vedi fig. n. (i8 . Schizzo VIII . ccLe li.nee di difesa austriache dal torr. "\.vscek al Vippacco <inali risulLarnuo a l Cornanclo della z,ma cli Gorizia ai primi cli maggio 1~1.7i>).

Le fol'ze assegnate aJla Zo11a. di Gori.zia sarebbero ammon· tate a 12 Divisioni di fanteria più 1 Gruppo alpino; quelle della 3" Armata a lG Divisioni .di fantel'ia . Per adeguare poi i mezzi di artiglieria ai compiti assegnati a ciascuna Grande Unìtù, e non disponendo ,di uina qnantità di bocche da fuoco cordspon~ dente alla densità, offensiva, giudicata conveinie111te, il Comando Supremo ordinò che la massa di attacco dovesse costituirsi prima sul fronte deUa Zona di' Gorizfa, per lo sviluppo clella seconda fase . E perc.iò, prima del giorno a un nucleo di batterie mobili della 3" Annata (circa un centin aio di pezid) sarebbe stato me::;so n disposizione della Zona di Gorizia a rinfo1·zo del suo schieramento offensivo. Prima poi del gio1,no y, l'a117,icletto nneleo in· si eme con un altro nncko, di ug-nale mobilità ed eflì.ch~nza (circa. 200 pezzi), sa l'ebbero stati cecluti clalla Zona di Gorizia alla 3" Annata a l'infor:r,o dello sehieramento offensivo di quest'ultima . Questa manovra ·cli avvic<'ndamento della poderosa massa -d'artiglieria fissata dal Comando Supremo interessava di.l'etta. mente i due Comandanti di Grande U1nità; e perciò ad c:ssi toc. 19

289 -


PREPARAZIONE ALLA

l0a

BA'l"l'AGT,l.-1. DELL'ISONZO

ca.va fìssar1ne le modalità, di esecuzione in relazione ai tempi a, ~ e ì· A metà marzo circa il Comando Supremo chiese <li conòsce1:e la situazione ,delle bombarde dei Settori della Zona di Gorizia e cl.ella 3" Armata, nonchè gli eventuali fabbisogmi di ulteriori complementi per costituire una massa offensiva cli clistruzio,ne, capace di battere e di distruggere i bersagli prestabiliti, oncle precisare in tempo uti1e i necessari movimeinti di passaggio di Gruppi e di Batterie_da Ùn' Armata all'altra (vedi :fig. n. 69 Schizzo IX - cc Le liliee <li difesa austriache dall'altipiano Car sico al 15.5.1917 quali risultavano al Oomal]}do della 3" Armata))). 11 clispositi vo difensivo austro-ungarieo dal saliente cli :Plava al mare poteva considerarsi costituito dai seguen ti tre Settori : a) quello partente dalle alture di Globna, che per Pa]jevo:M. Knk (quota. 611)-Vodice-lf. Santo prolungavasi :fino al S. Gabl'iele, costituendo la cintura marginale snd occidentale dell'altipiano {li Bainsizza; b) quello comproodente le alture dell'anfiteatro collinoso che cinge ad oriente la conca di Gorizia e la zona pianeggiante che, clai !Piedi delle col1ine, arriva al Vippacco; o) quello del tratto occidentale dell'altipiano di Oomern compreso fra, il Vallone e la Jinea austriaca partente .da. Biglia, e che, tagliando H Volkovniak, per Dosso Fai.ti-Oastagnevizza--Hudi l,og-quota 20S-quot11 144quota 85 raggiungeva l'Officina Adria. Ciascuno di <letti Settori prese1ntava caratteristiche proprie che, corrispondentemente a ciascuno di essi, si possono così rias~ sumere: a,) il poggio collinoso ,cli quota 383, ]e cui pendici si protendono verso occidente, spingendo l'Isonzo a formare un marcato arco attorno a I'Ja.va, era stato sistemato con una ,doppia. Jinea di trinceramenti, una nlta e una bassa : quella inferiore costituiva la continuazione della ,d ifesa bassa della sponda sinistra del :fiume (AuzzaCanale-Descla), ed era. formata da tanti elementi 1·accordati fra loro; culminava con quota, 383, da cui si dipartiva un trinceramento a carattere continuo pus__, 290 -


PREPAIL\ZlONE ALLA

10"

BA"lvl'AGLTA DELL'ISON20

sa,nte per Zagòra, che andava gradunlm ente avv1c1nalll.closi alla s!J)onda sinistra del fiume, raggiungendola nei 1pressi di Do1girnijva. Le costr1rnioni risultavano robustamente preparate, ·ed erano preced ute da un doppio ordine di Teticolati; i n qualche tratto il reticolato era anche a triplice or-cline. L'accesso alle posir,ioni a,ustriache era rappresei11tato cla sentieri e dalle mulattiere Plava~Paljevo, Zagora-Paljevo e ,d alla carra reccia Dolganijva-Zagomila. Dai pressi ·cli Desela partiva una linea trincerata alta la quale, dopo cli aver attraversata, la valletta del Rohot, saliva a quota. 363, co,n clirezii.me quasi meridiana, lasc.ia.va a p o,n ente J:>a]jevo, montava su quota 533 fino alla cresta del Knk (quota 611) d'onde biforcandosi, mandava u n ramo a raccordarsi alla linea iinferiore, poco a nord di Dolganijva; mentr<~ l'altro ra.mo e cioè qu(~llo alto, circondava. a oriente Zagomìla e risaliva il ripido versante dell'altura fino a raggiun-gere il Vodice (quota 652) , pro]ulllganclosi. poscia per la linea di cresta. :fono a M. Santo circuendone il Convento. Siccome l'intero costone Vodi,c~-1\'I. Santo scende ripido sull'Isonzo, la difesa si era mantenuta soltanto sotto la linea di cresta, e la linea di trinceramenti era ,precednta - salvo per brevi tratti - cla u,n solo or.dine di reticolati. Sotto la quota 682 di M. Sa.nto si notava, una biforcazione della linea di trinceramento: un ramo, accompagna.va la carrarezzn fino alla sella ·d i Dol, l'alt.1'0 ramo divergendo alquando dal primo, si stendeva a. protezione del tornante della. ca.rrareceia quota 287~ quota 332; dopo di ,che i due rami si rip_vvicillla.va,no cingendo il versante occidentale dell'altn.ra del S. Gabriele, le cui. pencliei erano guarnite di triplici elementi trince~ rati, ciascuno p~·ececluto da duplice e a,n che da triplice ordine di siepi di ferro spinato . Sulla cima, clel S. Gabriele (qnota G4(i) era stato cretto un fortilizio, dal quale si inadfavano svariati ol.'dini cli tri111 cee : uno, con direzione gener>ale di. sud-est, raggiungeva il M. Sa[l Daniele eil.'cucndone la quota 554 ; un- altro, costituito

- · 2m -


PREPAR.1.ZIO:-.E .\!, LA

J Q•

IU TTAGLI.\ Df:L L ' I SO:-.ZO

da doppia linea, con direzioue meridi a na s cendern fi no al bosco cli Pm1ovizzn , coyo di homlwrde, {li. anui. automatiche e di artiglierie di t u tti i ca libri; un ultim o ramo, il pi.ù bnsso, si dirigeva verso U cimitero cli Gorizia , scomponendosi in una quantità di elementi staccati fino a lla sponda settentrionale del torrente Uorno. Si l'ilevarnno molti ordini cl i siepi di filo di fer r o e molti cavaJ1i cli Frisia. b) Le 11ltm·c che cingono la 1·onea Oorizianu , d nl torre1J I<' Corno al Vipp a cco, prescn t a n rno i vel'santi occidentali organizzati i n un vero ,ded ,do lli t rinC'ee1 di reticolati, di C'avalli (H F l'isia : quotn 1G6, Gr nzigna, quota 126, q uota 174, Tivoli, Dosso del Palo e le pencliei occidentali del San ì\ra1·co si ,Pl'esen tnvano come uua suecessione cli liuee di. r esistonr.a, precedute da doppi ordi ni di iepi di fil o dì ferro, anol gendo il salien te cli Raecogliano a cavullo al Vippacco. Alquanto più a1·retrata el'a stat~1 cost ru ita un' altra line~l che, p assa rnl o davn1nti n Biglia, andavù a saldars i, a s nd del Vippacco, alle linee del Ca r so . o) La fascia difens iva dell' alt ipiano Carsko, dopo il sa J.iente di Rrtcrop:lian o si ritrne,·a ver so est, tircnendo la quot a 12G n sucl del Vippa<:co, veni va a saldarsi al va Llo11cello di S:p acHp~ni , e quindi al F a iti (q uota 464) . l>a ta.le quota si dipnrtivg una doppia fascia e h.e, eon andamento mel'idiano, pa ss a va i:iotto le creste di q uota 37 quota 363-Cas htgneYir.r.a; dopo quota 251 la, linea ,piegava cleeisamen te ad ovest coprendo gli abitati di Versic e di L nca tic con 11'11 saliente ben pron unziato a ttorno alla pos izion e di Hudi Log (Bosco :}[alo), orga ni1,zato a ca posaldo difensivo, precedut o da triplice ordime di reticolati. Dopo l'abitato di Lncatic, una doppia lii11ea difensiva si spinge,·a fino a q uota 108 sud, formando un saliente ma reato ; posci.a con andameu to generale di nord su d, la 1i1nea. formava un secon do ::;a liente ·a difesa cli J amiano, cli fro nte a lla quota 144 occupa t a dagli italiani; u n t erzo saliente copriva qu ot a 92 di l'impetto n quota 85 tenuta dai nostl'i; per ultimo 1

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292 - ·


P ll El?AlL\Zl0::1/E ALI, A

} 0"

DATTAGLIA DELL'I SONZO

Yi e1·c1 il saliente di quot..1 77, a c:wa11o alla linea feno~ Yial'i11 Monfako11c- Tricsre. :N1·lla rep:ione del Lise1·t si notava 1.ma soluzione di con tinuit à; ma nell a loealità Bagni. a can1llo della. car1·~11·e<.:<"ia ) fonfalcone-~an Ciornmli cli Dtfrno, ernno stati c:ostniiri a k u11 i elemen ti d ifesi d11 d oppi a siepe di reticol:t t i. Una seconda linea fo1·tifk ata , circa n n chilometro e me½zo più ad e:-;t, staccandosi a snd cli Lnealie, raggiungen1 q11ota 2:JJ, ad est cli Jamiano ; copriva quota 219 delln regione F omia za , d is tende11closi fino nl vHlloo1e cli Hre~toyizza : poscia p a ss11Ya a d est di quota 97 di Flonclar, hiforcandO$i tra San GioYann i d i Dni no e le ult ime pen dici a s11-cl -0Yest di l\fecleazza. Uo1 a, terza linea. in:liuc, fo r mnta d a clementi sti-,rc·nti e disposti a st1Ji1,nte, titc:1 un c-hilometro e mezzo ad est della pt ececlente, r a ggiu11geYa il Yallone di Brestovi.zza, troya ndo continuità per circ11 mille metri a s ud ,cli questa lo<:alitili. Infine, il Trstely a nord e l' H ermacla a sud, for mt1va no i clue capi nl di su c-ni. l' A11sl1fa facen a!-lsegnamento per im ped ire la nrnrcia degli ita liani sn T r ieste . Lungo uno sviluppo li•neare di circa 3G k m. , attive ricogLJi~ zioni terrestl'i ed aeree, col sussid io di assidue ossenazioni, r ileym·ouo, olt1·e al genere dei l a Yol'i difenshi, anche le armi da trirnC'ea disloc·ate lungo ]e linee, postazioni. c-he d urant e e d o[>O In bn ttaglia fnnmo riscontrate in massirnn parte rispondent i a quanto si eril ri nsciti a sapere prima de1Foffe.nsin1 . E cco la situazione tlelJè lin·ee ll<'ntic:he nl 23 aprile 1917:

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293 -


PREPARAZIONE Al,LA

10"

BATTAGLIA DELI/ ISONZO

. cannoncin i da t rincea

Grandi Unità e Settori

Bombarde

I

di gr. c1. di

]),

cl.

Postazioni armi automat.

Zona di Gorizia: da Globna a Ziagora

()

7

8

12

caposaldo Zagomila-Dolganij,·a

é

4

()

10

4

8

2

8

caposaldo del Vodice linea tra c1uota 611 Santo

4

e ConYeuto

-

},;f.

2

sella cll Dol-S. Caterina

4

linea Grazigna-Tivoli-Dosso Palo

2

4

-

4

8

fi

10

6

6

2

4

10

2

4

10

4

3a ,Armata :

da quota 284 del Volkovniak a qnota 404 del Faiti.

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quota 378

-

-

quota 363

2

linea Castagnevizza-Korite

4

-

{i

14

lìnea Hndi-Log quota. 208 sud

2

-

4

12

quota 144· Debeli·Pietra ;Et.ossa

6

10

8

quota 77-Bagnl . 'l'otalc complessivo

6

-

-

4

10

36

2(1

68

12G

I

Se gli stndi e le ricognizior1i compiuti sull'organir,zazioitle difensiva nemica interessarono i. Comandi di tutte le Armi e Corpi che dovevano partecipare all'offensiva, particolare importanza essi ebbero per i Comandanti -d i Raggruppamento e di Gruppo bombardieri. Concretare le zone sulle quali dovevano essere aperti i varchi per le irruzioni delle ondate di assalto; assegmare i calibri sui diversi tratti di linea e determinare l'ordine di schieramento delle bombarde; fissare il genere di lavori per le po~tazion.i e ricoveri: organizzare gli osserva-

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PREPARAZIOKE ALL A

10"

IlAT.rAGLTA DELL'ISONZO

tor:ì e le linee di comnniC'azioine, ecl altro ancora, tutto doveva essere snbordirn1to alla conoscenza di t anti elemeinti, le cui caratteristiche, ecl esse so)e, ,potevano suggerire la giust a soluzio11.e di t an ti problemi da cui clipendeva la riuscita deB'impresa.

Alla. metà dell'aprile 1917 il nuovo Ordinamento del Corpo dei bombardieri era stato rnggiunto. La massa di bornba.rde da 58 A e d a 240 O e da 2,10 L, fatta . ritirare dalle linee per proce~ dere alla trasformazione prt?,scrifta , andava riprendendo gradualmeint<~ dislocazione nplle rispettive zone di Armat a, dislocazione che in. data 31 marzo era stata segnalata essere là seguente: Nena. Zona di Gorizia : 4° Raggruppamento : Coma ndo a Villanova J'udrio. IX Gruppo: Comando e batterie 22", 23a e 33., a Vìllanova J'udrio; 170. batteria in posizione. X >i Comando e battel.'ie 81"·, 10,10., 61.• e 133., a Villanova J'udrio. Il personale quasi tutto s ui lavori sul fronte della J.Qa e della Ua Divis ione di f anteria . I Coma ndanti d i batteria sul fronte a dirigere i la ,ori. 9° Raggruppamento : Comando a rremariacco. XXI Gruppo : Comando a Debenje e batterie : 5a e 51" a Premariacco; J..na a Nosna; 175" a Deben:;e. )) XXVII Comando a Pl.a.va e batt~r~e: 62• a Nosna ; 12sa, 1,1 5, e l(ll• a P rema riacco. )) Comando a Dol e ba tterìe : 59• a Dol; zsa., 130" e XXXIV . i:32"- a Firmano. Il personale con molti ufficiali. sui lavori n !lOrcl cli Pla va. XXX VII Comando a Valiselia e batkril~ : ll6• e 7()a in posi» zione sul .fronte dell'VITI Corpo cl' Armata; :lia e 52« a F irmano. 11·> Raggruppamento : Comando n Karub resko. VII Gruppo: Comando e ùa tterie: 156., a Kambresko; 126• a Ronzina ; J::l8• a Molini Klinak ; 182" a. Kopcr. )) Comando e lmlte rie: 162"- a Kostanievica; 5ua a Xl Dolenje; 181.• a Podra vna; ll.O• a Koleuka.

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295 -


PllEl:'ARAZlQNF: ALLA

Xli

))

10•

B/ITTAG LU DELL' J so~zo

Coma uclo e batteri e : lOi• a J.iga : :21)• a Gorenjl:! V:is; 76• acl .-\uhoYo; 100a a Kostaui c,-ica.

Riassurnc11clo n e:na Zo11a di <1oti7.ia si :wevao10: 180, di <·ui J :! ~oli anto posta te )) 80_, tntte da p ostare )) ~o, <li cui 24- pos (nte e 5G dn posla1·c B ornbiucle V a n Dem·eu )) 11, tutte post nte Bombm·dc da 30 A )) 5, tntte postate;

Bombai-de <lH 3 A Bolli ba rcle dn 24-0 C Bombarde dH. 240 L

ll,

e si aven1110 poi aneo1·,1 n. 43 lJornbarde cln GS B tn tte postat<:. Nella Zona delln 3• Arm ata esisteYn 1rna mas!-\H di fll . :,:20 bombarde l'ipar tite fra i Raggruppamenti 2°. 6° e " (comph·.ssivamente 18 batterie da 58A, 15 batterie da. 240 0 e 15 b:i t, terie da 240 L), e una u w ssa -d i n . 'i3 bombarde, cli cui n . 48 in postazione e n . 25 da postare. L a situa7,ione delle armi dei diYersi cali bri nella Zona della 3" J\ rmata l'isu)faya la seguente : 0

B ombarde da 58 A B ombarde da 240 O B ombarde <ln 240 L

n. 21G, di cui so1tauto 144 posta te >> 120, <li cui soltan to 91 posta te » 120, di <·ni soltanto n ~ •postate.

Delle 73 hombar-d·e cla 58 B , le 25 d11 post are e1·a,no sudd ivisr in: n. 13 riunite nei magnzzini <1i 1\ rmala per le Ul' · genti sostituzioni d i mate1·iali. deteriorati, e n . J:l apparte01enti alle Sezioni che erano in t nmo d i riposo . Appena note le Dil'ettive sulla IPl'OSsiurn offe11sin1 da Plava al mnre, il Comando di artiglie1-ia dellìl Zona <.li Gorizia, c·<m la richiesta de)h~ artiglierie occorrenti per l'opera zione progettata , t rasmise al Comando Supremo an che il fabbis ogno dell!' bombarde. I 11 un primo tempo era parso elle 9 batterie da 240, fra lunghe e corte, p otessero considcrnrsi sufficienti, ma inve<:e, allorchè fu t1·as.messn la richiest a -d efiniti va venne espressa 1a motivata co11venicnza di avere assegnati: 1 R aggruppamento bombarde su 4 Gruppi del tipo a), 1 R aggruppa mento del tipo b), e 1 Raggruppamento del tipo o) : e eioè Yenivirno cornplessivumente richiesti 12 Gruppi polic-alibri.

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296 -


PREPARAZIONE ALLA

J.Q,•

BAT'IAGI, .IA DELL' 1SONZO

Il 80ddisfacime11to di talE:! richiesta anebbe lasciato a1la Zoua di Gorizia una disponit,ilitù, di 7 batterie da 38 A. che però, per ragione tecniche, ,non potevn,no essere impiegate co11tro le linee austriaehe comprese fr::i 1H sella di J)ol e S . Caterina. J\11d1e il fabbisog.no di bombe fu compilato col segucrnte criterio:

Bombarde

I

N. armì preventivate per l'azione

da 5S A . ')a 2,10

dotazione per bombarda

102

so

15.360

2G4

60

15.840

e.

e

Totale complessivo

· da 240 L.

riserva per n . 7 battetie cla 58 A .

6.000 TotnlE: N. r · - -3i.200

Ne])a prenswne cli poter disporre di un numero considerevole ,cli batterie, su tutto il fronte della Zona <li Gorizia il lavoro di preparaz-ione di postazioni per bombarde assunse un ritmo se,nza preeeden ti. Sul solo fr(mte del VI Corpo, i1lla fi ne di a1Prile le postazioni per born barde raggiunsero il numero rag·gnardevole di 68 per le 24:0 L, di 110 JJer le 240 O, e di 72 per le 58 A. 'l'a11ta previdenz.;a tomava utile sotto vad punti di vista : le postazioni multip1e avrebbero consentito un largo schieramento, pnrticolarnrnnte di bombarde di grosso calibro, agevolando un rapido spostamento di armi cla una postazione all'altra per sottrarle dug1i effe tti del tiro nemico quando questi fosse riuscito nd aggiustarlo, ed inoltre sarebbero riuseite ad ingannare l'aYversario che avrebbe cert::imente sciupato mnnizioni per battere poi:.izioni sgombre. D'altrmde il criterio di poter disporre di postazioni mul-· tiple per le artigli erie 1propriamente elette, (che già aveva fatto tanto buona prova) doveva rispoindere - e rispose anche più efficacemente per l'impiego delle bombarde - .perchè l'artiglier·ia ~ustriaca ricercava colla massi;ma cnra e si nccaniva col t iro -

297 -


PR!llPARAZlONF. ALLA

10"

BA'r.r,\ GLIA DEI,L'JSONZO

,d i tutti i calibri contro le 1nostre bombarde per lenire il tormento e la, pveoccupazione che il nostro fuoco ingenerava nelle sue truppe.

Il 17 aprile 1917 il O,ornando ·d ella Zona di Gori:i;ia informò i Comandi dei Corpi c1' Armata n ; VI e VIII di aver ott<~nuto dal Oomançl<.t. Supremo l'assegina 7,ione di altri G Gruppi di bombarde i quali, sommati ai 9 preesistenti, for:rnavano una massa. cli 15 Gr11JppL I 6 Gruppi (meno talune batterie e quarte Se7,ioni cli alt1'e Unità che trovavansi presso la Scuola di Susegana) erano di sloeati in territorio della l3 Armata, c;ol Comando della qual<> il Comando (l'artiglieria della Zona di Gorizia avrebbe preso gli accordi per il trasferimento di elette Unità, hom bardieri sul froa1te dell'Isonzo . I Gruppi messi a disposizione della Zona di Gorizia erano i seguenti: IV

xrx

Gruppo : batterie: 178"' e 179"' da 58 A ; 186:i da 240 L. )) batterie: 180a e 97" cla 58 A; 187., da 240 L.

XXVIII

))

xxx

))

xxxv

))

XXXIX

))

batterle: 19s,, cla G8 A; 154~ cla 2t0 e; 1SSa da 2-10 L. batterie: l " e 48a cla. 2,W C ; l90a cla 240 L. batterie : 39"' cla 58 A; 103"' cla 240 C ; 193., e 10,i• da 240 L .

ba ttcrie : 3• cla 58 A; 49" clit 2-10 C; 191"' e 192" da 2'10L.

A Susegana permanevano le batterie:

197"' e 198"- cla 58 A. 192", 193a e 194" cla 240 L. le quarte S ezioni della l ", 48", J!)a.

1~ 103• cla 2-JO C, che~ il Comandn della Scuola ebbe ordine di trastei:ire sul fronte della Zona <li Gorizia.

Il movimento di questa massa di batterie doveva essere l'egolato in modo che sotto la data ,del 25 aprile doveva coinside-

298 -


rarsi ultimato; le sta zioni di Rc:ariC'o fissate òal Comando della Z ona di Gorizia furono : San Giovauui cli Mnu1.nno per i Grnpp i IV, :'\I:S:, XXVIlT. e XXX, Connons ))Cl' i Gr11p1)i XX.\'.V e XXIX.

I 15 Gruppi fnrono 1·ip1ntiti fra i tr·e Col'pi cl' Ar in:1t:1. nel modo seguente :

II Corpo cl' Armata : !)o

Raggruppamento: 0t·uwr XXVII. XXXVU, XXXIV. IV. XIX, XXVlll, XXXV e XXX, e ciO(\ complessirnrueute: 9 batterie da GS A S batterie cht 2-lO C 11 ba tteric da 210 J,.

VI Corpo d 'A t·ma ta : 4° llnggru1mnmcuto: Gl'nppi XVI, X, I X,

xx:ux,

e cioè complessirnmeut~:

7 batterie da 5S A 4 l>alterie (la 2 io C 5 batterie da 240 L.

VIII Corpo d'Armata : 11° ft.aggrupvamcuto : Gruppi VII, 6 batterie da

xr

e XU, e cloè complessivamente :

r.s .\

3 batterie tla 210 e

3 batterie cla 2fOL.

Nella notifica cli cui sopl'a il Comaml o <1clla Zona di Gorizia seg nahtva inoltre la probabilità di poter nsseg1nare nn altro Gruppo a cìascuno dei Corpi cl' Armata VI ec1 VIII. fn considernzione poi che molte batterie cla 5 ' A rnon aYrebbero trovato immediato impiego sulle linee di. questi dne Corpi d'A.1·mata, lo stesso Comando della Zona di Gorizia chiese di c.onoscerne il numero per assegnnde eventuahn en te aJFVIII Corpo, sul cui front e di sc hieramento esse aYrehbero potuto utilmente t rovarlo. -

299 ·-


PllEPAH,\ZIONJ, ALLA

10~

BA'I'l'.\GLU DEl, L '1socszo

La t ei·zn decade di apJ"ile 191,, ta1Jto p er i Comandi corne pet le rnitù cle]lp rn1·ic .-\ 1·mi èliste!'-c ]nugo le linee di. schier:1mento, [u caratte1·i,-znta chi intènso lavo1·0 <li preparazione . .Kei Y,ni. Comandi arnhn·o110 vre<:isnndosi sempre meglio le òiretti\>e idle <tuali do,·eya essete infonnnta l'azio11e tlelle nìl'ie Arrui per i1 rnigliore ('Oon1inamcuto cli volontà e di sforzi necessnri ..il cn11seguimc11to clelh1 YiLtol'ia; sulle 'l inee ayanzate yenne intensifiento jJ scl'Yizio cli ossenHzione e di 1·icog111iz.ioue p er rilcntte r1 <lettaglio .,1en·oq~arui7,za zione dife11sha nemic·a. J bombardieri, c·ome di cons11eto, cli ed ero a q nesto pc>rioclo un 'espressio111e rli infaticato la,·oto patticolarmrnte note,ole: pre,parazione cli pos tazicmi pel' in tel'e batterie e G1·uppi di diverso calill1·0; eostn1zioue di. depositi di mm1izioni ; trasporti di bombe; sistemazone cli ossenato1'Ì; distemlimento cli lin ee telefoniche: ti·asporto di boc·c:he da fuo<.:o e lol'o instnllazione furono le mo.ltcplici e ('Qruplcs!'-e attidt.ì. ch e i bombardieri profusero S(>1n7,a limitazione per p1:epararsi. alla ha ttag]il1, prolnnganclo il larnro n11che nelle nre 11ott111·ne ('he 01e permettc,ano la maggi.ore possibili ti\ cli esplicnzione. Dappertntto gli nnstl'i::ici occu1pa,ano posizioni domi-· Hanti eLl erano in Httinl vigilanza; ogni moYimeuto poteva d e~tnre so Jìetti e pro,otare renzioni cli fuoco. Si eva già, rilen,to l'hc l ' artig-licria rnemicH non ayeva esitato a t irare perfino contro peri:;one isolate: ma, se tale sdupìo cli colpi sta,H a dimostrare 1'11bbnncluuza cli muuizioni cli ('lli e$8a potevr1 dispone, tradiva pe1·ò il uenosismo dei Comanclanti in s ott'ordine, i quali crcdernno d i trovare. uel di,ersivo clel t iro, l'el emento atlo a tenere alto il morale delle pl'oprie trnppe. nunrnte la notte i. mo,·imenti lungo le strade nelle imme(liate retrovie si fecel'O sempre p i ù irntensi: carri d'artigli.el'i:1, <·olonne cli autovet tnre, salmel'ie di mnli. squaclre <li laYoratori ilircLti a <lan' U c:nmbio ai compagni, e tutto l ' immN1so formicolìo cli uomin i e di mnteri111i - che senza t1·egua si snodava s i componen1 e si seom,ponern lunp:o semtieri e cnmminamenti. staYano a signifkare the si. era alla YigiJi<.1 ùi graridi nvveui-

menti. -

300 -


PHEl?AIUZIOKE ALLA

10"'

llA'.r'l'AGLIA DELL' ISONZO

Per quanto da parte inostl'n si procedesse eon la nrnssima can. tela, qualche eosa era trapelato al nemico, e la sua vigila,n:.m apparirn cli molto aumentata. 'l'anto il crescente susseguitsi dd lancio di razzi (le cui lnci multicolori, nell'oscnrità cl ella notte, conferivano un non so che di fa,ntasmf.lgorico al quaclro confuso delfo cose), quando il frequente ed improvviso sve,ntag°lhu'e cli raffiche cli mitragliatrici, rivelavano l' orgasmo e lo stato cli eccitazione del nemico : eccitazione che spe~o si esprirueva meglio attraverso baleinii di luci saettati dietro creste lontaue, a c11i faeeva seguito n.n rnmore sordo prodotto dalla co1'sa di proid ti lungo le loro trHiettorie. Non sempre lo scoppio di questi ... anonimi messaggeri rimase senza effetto : siccome tanti C'Olpi sperdnti nella notte non a,vevao10 prefcrnnze, eos1 non di rado caddero su gruppi cli fanti; talvolta si abbattcvaino su corvées eh(~ fa.cevano 11 ritroso i camminamenti giù percorsi per portare il rancio ai compagni sulle linee arnnzate; tal'alt.ra andarono a disturbare sqnadre che lavoravano al rafforznmento di trincee e cli ricoveri . La preparazione alla battaglia per i bombardieri, eome per tutte le altre A.1·111i, ebbe sempre le stesse forme : diversità di terreno e di situazioni suggerirono t al volta espedienti e trncd1i. per sfuggire alla Yigilanza ed all'offesa nemica: la· sostan:rn cfoJJe cose, invece, rimaneva immutata . Fai·i luminosi, dallo sguardo bieco, incroehtvnno i loro fasci investigatori per vecle1·e e scoprire; prtttuglie notturne, guidate da arditi nfficiftli, si spingevano fin sotto i reticolati nemici a sorprendere sentinelle ecl a cattm'ar(~ prigionieri; ogni movimento avvertito tempesti.vame:nte originava allarmi e sparatorie. Ma, superato il IDom<mto di m.aJ-1sima eccitazione, i fari, come cedendo ad u na apparen te stanchezza derivante dalla lunga Yeglfa, cominciavHno gradualmente a spegnersi; al nervosismo subentrava una maggiore c:alrna ,per ritornare poi a qnello stato di. silenzio opprimente, sfo1istra1rn~nte minaecioso. I bomburdieri riprcinclevano a11ora ]a loro fatica sulle posizioni, alternando' i colpi di gravina e di pala con canti scoppi di miua , spingendo avanti alacremente i favori di sistemazione dell<~ bomba rde e il trasporto ,d elle bombe. Di episodi piccanti non ne ma,ncnvaino, e Ja parte anedot-

301. --


PRBPAR.-\ZIONE ALLA l()a 13AT'f'AGLU DELL 1 IS0~ZO

tica del Corpo andò a1·ricehendosi sempre più. Il 4 aprile il tenente De Francesco, della 169a batteria, Comandante volontario cli una pattuglia cli due bombardieri, gnacla ju pieno giorno il Vi1ppacco e si insinua per <:irca 100 metri in una trincea nemica. La mancanza di reazione da parte anst1·iaca rendè sempre più Jrdito l'ufficiale; il qu~Je, sorpreso un gruppo di sei nemici li fa prigionieri, catt1.mrndo a nc:he armi e abbondanti munì-· zioni.

F ig. 70. - Capit. Bttore H11gu;r,zi.

Una sera ai primi di. mag-gio nella regione di Plava, mentre le stelle brillava,n o silenzi.osam(mte e la vita intensa sulle linee pareva svolgersi pacifica, il capit. dei bombar{lieri Ettore Raguzr,i, da Piacenza, deJla (;2" batteria, uscì in ricognizione col sergente Sandro Sandri., notissimo giornalista e fiero sold::ìto. Una inotte - scrive i\:f orio Bassi in (< Vivere pericolosamente)) i due bombardieri sono sgattaiolati nell'erba alta. dalla propria trincea, fra i reticolati, :6.11 0 sotto il reticolato austriaco. Volevano tentare un colpo di mano , far prigioniero un paio -di ve-302 -


PREl?AlL\ZlONE ALLA

10"

BATTAGJ, lA DELL'rso::.zo

dette per cercare di cavarne eerte informazioni richieste dal nostro Comando. Avania 110, strisciando car])o1J1L Oh<~ mai? Uno scatto sordo. Il eaipitano è stato afferrato con un piede in una d i quelle ta~ gliole da lupo che gli austriaci collocava.no qualche volta tra Je difese accessorie . Non si i'iesce acl aprire la tagliola, a forzarla . Quindici, venti metri più in )ù. si profila )a trineea tllemica, <Fo11de s'appuntano le canine delle mitragliatrici. v·attene, sussurra imperiosamente il capitano! Non c'è niente da fare. Va,ttene, te lo impongo. Sandri continun a . lavor::1re coilltro la tagliola, aceanita.mente, rabbiosamen te, iin silenzio. Tagliami il piede, coma.rida il capituno; tagliami H piede e trascinami via, oppure vattene, non ti vog'lio più qui. i\ia Sandri ha sent i to <.:he la tagliola si è mossa dalla terra .(love è con ficcata : ha percepito e intuito un movimento com<~ di vite, e c.a1Pisee che tutto l'apparecchio <~ fissato con un perno a v.ite i111 un troncone o altro sosteg1no, ancorato a sua volta , affossato 111el terreno . JD allora,·pian piano, strisciando nell'erba - le vedette, le mitragliatrici austriache sono lì, a quindici a venti m:etri - egli muove in giro, tirandosi dietro il capi.taino per svitare l'intero congegno dalla base. Un giro, due; poi una sosta per ascoltare che le vedette austriad1e non si sieno accorte cli nulla . Un altro giro, un altro...nncora. Il capitano stringe i denti :fino a farli scricchiolare, trattenendo il grido cli spasimo, per quel suo povero piede, mart oriato dai denti di ferro aeumina,ti della doppia mmsa . E gira, e g-ira in tondo; :fincb.è la vite si esaurisce ed è uscita tutta clal rit egno; e la. tagliola è libera,ta, dal terreno, addentata al piede del capitano. R Sandri se lo trascina adesso verso la t rincen, a salvamento.

I ntanto, mentre un lavoro serrato anelava sviluppandosi con grande s0Jer11ia per mettere in efikie~1za centinaia di bombarde, per impiantare osservatori, scavare caverne, costruire eamminamenti e preparare linee di comunicazione tra i posti di co-

303 -


l:'REPA1U7.I0Nfi: ALL.\

·10"

HATTAG LTA OELL ' TSONZO

mnnclo e Jc battni e. or<lini scrit t i e vedmli eoutinu ava:no ad as. sillare i Comancla.11 ti di Ri1ggn1pp,11nentu, <.li Grnppo e cli repa l'lo. e< .. . le zouc cl i sfo1ul:tmenlo n , 11110 sc·<•lre sui u·a tt i <li fron L<~ nemi<:11 nei quali le va ri e li uec s i an- idn:1 110, iu moclo tln peruwttere di a[) ri re i Y:ll'Clli in tntte le liuce con azione uuica C"oorcliuata chl a r tiglìl•rit' e bomu,1rde ».

F Jg. 'il. - n ornbarcL. .,1111clro S1111clri.

e<. . . il sa lient0. rli L'lant <lc·v·l·ssere RC'ello sni tratti di fro nte n emica ct'l a n-iluppaLO (l:1 1111 numvro cli bo mun rcle tu te da clistl'Ugger c co mplctame utc, o quasi. i rc•tlcola ti cli p1·ima liul•a 11 .

« . . . c:o nc-entran• cli Croute a ~- Ca terina una qnnntità snllìciente lli hom. bn rcl e, n ou t rn sf'urat'll<> di sclJ.i<•rm·m~ anche s ni t ratt i della fl'OUte do ,·c s i intende cli airirc climostt·ath·ameuh• "· e<... tene re ognora presentP l a gi ull i;,;iosa divis ione di cornplti tra bombartlierì e UrLig li<.!l'i: Ull' ttziOU(? <!Plle bornbanlC spetla )a <liStl'l17.ÌOUe de lle difese vicine, a quella clell'a r tlglieria. llell<' più lonrnue ». <e ... nell',u;:a:cg nare alle bat te ri e obuìl'tt iYi app1:opriati e nel definire solo Io scopo <la conseguin' ><i manif,•:,:(a l'arte del comauùunte cli a rtiglieria. L'arte del com ancla u te cli balleria s i 111n11it:esta nell'ottener e pron tamente il massimo

-

304 -


PREPAIMZlONE ALLA

10a

BA'I·TAGLIA DELL'ISONZO

risultato col minimo consumo di munizioni e il minor logoramento delle bocche da fuoco». « . . . ottenuto in modo sicuro ìl varco di una data zona. o su uua daì:a linea, le batterie sposteranno il tiro per allargare il varco. Il persistere a tirare dove sia già r a.ggiunto lo scopo non è soltanto inutile, ma dannoso. Quando le bombarde cessino cli battere una cleterminat::l zona di irruzione perchè il varco è stato aperto, dovrit intervenire in quel punto, sollecito ed efficace il tiro cl'in~ terdizione dei piccoli calibri». (< • • • il tiro di distruzione dev'essere dalle bombarde diretto sulle difese nemiche in modo da raggiungere nelle zone cli irruzione il pieno e completo spazzamento dei reticolati e la distruzione di tutti gli elementi delle sue difese attive>).

« ... esigo che le bombarde siano pronte a mnnovrarc e ad agire come artiglieria; che facciano cioè l'ossenazione del tiro con i medesimi crikri e si predispongano a seguil:e. le fanterie a quello stesso modo che debbono seguire le fanterie o tenersi pronte a :farlo le batterie da campagna, oltre s'intende le batterie someggiate e da montagna destinate all'accompagnamento material<! delle ;fanterie 1.ìn dal pl'imo momento» . « ... occorre avere il mnnizionamenlo delle bombarde spinto innanzi, e occ01:re avere un concetto ardito cleli'irupiego delle bombarde. Nell'offensiva ogni concetto arclito non solo è lecito, urn è doveroso)).

E si potrebbe continuare fimo all'infinito! !... Qui si fa d'ella Storia e noÌ't si polemizza. Comunque, a un anno cli di.stanza dalle prime prove fatte dalle bombar,de sul fr01nte italiano, e dopo i severi rilievi del Ooma.ndo Supremo diretti ai Comandanti di Corpo cl' Armata con la, RiserYatissima pei:spnale del 17 ottobre 1916 ci.rc~t la « Deviazione d'intenti 01 ell'impiego cleUe bombarde>>, vi éra ancora chi esigeva che le bombarde fossero pronte a m::movri:u·e e ad agire comi; l'artiglieria, quasi che il nwteriale delle bombarde consentisse spostamenti senza essere scomposto, e potesse essere im,piegato senza una predisposizione, anche S<! sommaria, {le] teneino; inoltre si pretendeva che, portate avanti Je bombarde, fosse possibile aprire il fuoco! E si ordina.va di spi,ngere in,nanzi il munizionamento cl.elle bombarde, trnsc:nrn,1Hlo di tener presenti tanti inconvenienti grnvissimi ai quali spesso ~ncla.rono incontro anche le truppe cli fanteria quando le modeste riservett<~ di bombe, predi,sposte nelle posizioni avanzate, <:olpite ,d al tiro nemico·, arreca:20

305-


FOH\L\½IONI P0R !,A

10"

IlA'l'TAGL J,\ DELL'ISON½O

1·ono col 101·0 scoppio dei Yeri disastri no11 ~olo ai t·eparli bombnr<Jied, 1m1 nnche a quelli delle nltre Armi rbc si trovav11010 nelle acliace1n ze. Non YH dimcnHcHto clte gli orclio1i e le direttive, spedalmcnte in gttena) rnn110 interpretati ed eseguiti con larghezza di vedute e con una compre11sione adeguata sempre alla situazione del momento ed alle possibilità pec:ulinri <lei mezzi cli cui si clispone; tnttaYia Yicn fatto cli chiedersi se tnlvolta certe pretese esagerate di tnluni Comandi noo1 sel'visscro più ad indispone anzichè a lien predispone l'animo e lo spil'ito dei combatte01ti ! ~elle p1·ecedenti battaglie <lell'Isonzo il Comando Snprcmo :weva assegnati i R aggruppamenti di bombarde alle Armate, e queste Ji avevano destinati ai Corpi cl' Armata, i quali, n loro voHn, avevnno ri1pal'lito i Gruppi bombm·clieri fra le Divisioni. Pet· la 10a Battaglia dell"I onzo i Rnggt·uppamcnti bombardieri furono asseg,nnti dfrettamente ni Coinancli dei Corpi <l ' Armata, e tatticamente operarono nlla dipende11zi:t dei l'ispet~ tiYi Coma111cli di arti glieria delln Grande Unità . .A1le Ringole Did sioni cli fanteria restarono ass<>gnate soltanto Ser.ioni bombal'ù c cla i5 B, con direttive ben prceise.

Le forze clesti,nate aJle opel'azioni offensi,e del maggio H.ll7 furouo raggrn,ppate io1 cl11e nw sse, che nei primi cli maggio assunse1.·o iJ segnente schieramento : Zona di Gol'izia : Truppe della pinz7,a di Gorizia . II Corpo d'Armata, : 47a Di\·isione fra Doblas (q . 238) e Globna;

3., Di risione cla C lobna a Z:1gol'a; 60"' Divisione cla Zogora a q. 412 <li fron te a 7.agomila.

VI Corpo d' Armnta : 10"' Divisione dal parallelo cli Dolganijva !l Salcauo; 24• Divisione d a Salcono a Oostf1gneYizza <ll Gorizia; 8"' Divisione in scc:onùa ìiue~t. in riserva.

-

306 - -


F0R\L\ZI0N l PER !,A ]

0"

B:\'ITAGLIA Dl~LL' lSO~ZO

VIII Corpo cl'Armatn : .J8"- Di1·is io1w cla Cas tagne1·i7,za a l parallelo cli S . .-\nchert cli Gorizia. ; 7" DiYisione aa S . Andrea. a i\:fcrna ; 11" D ivis iou<i in seconda lìnea , in l'isetYa.

XXIV Corpo d'Armata: 2:!" D iYision~\ - 4\l• Divi::;ioiw - 20• D ivis ione: t n t tc e tr~i in l'iserv,i d' Armata, clislocate f ra Da legnano, :icrara no, S . l!'loriano e F ogliano.

3• Annata: XI Corpo d' Arnrnt 0 : 21"- Divisione da hlerna a l F aiti;

22" D iYis ione clal Faiti a Na -Kusuiek; 4• Divisione da Xa-Kusniek a Castagnevizza clel Car so.

XIII Oor;po cl' Armata : 31" Dii-isione d fl Castagueviz7,:,t a H mli-Log (Bosco Malo) ; 3'1" Divisione da Hndi-Log al Nad Bregom; 33• Divisione dal Nad R r egom a <J. 20-8 n ord.

V.II Corpo cl' Arm.a ta : .1.6a D iYis ione d a q . 208 nord a l lago cH Pietra Hossa ; ,liJ" Di1·is ionc dal lago <lì Pictnt R<issa a Porta Rosega. (Yecli Jìg. 11. 7~ Schizzo X - <( Schieralllen1'o italiano al 12 maggio uns ))).

llll Riserva l'ima nevano i Corpi d'Armata :

XXV forma t o dalle Divisioni F>S" <~ 63.. ; XXIII forma to dall.<~ Divisioo1i 540., 6!3 e 14a ; XIV forma t o darle Dhisio11i 28" e 2"'. Ai du e Settori di azione :fu assegna ta noi a massa offensiva di bombarde di 1070 bocche da fuoco ordinate in 6 R aggruppamenti formati d a 22 Gruppi oi·ganic.i, composti da 38 batter ie e mezza d:a 240 L >-da 30 ba,tterie da 240 C e da 43 batterie e mezza {la 58 A . -

307 -


U..t,l,b H,U'll:.:u

I 'lfb(l•!J.(J'W ..U:l.l. I)

Batterie Bombarde di piccolo calibro

Batterie Bom barde d i grosso calibro

Cognomi dei Comandanti di Gruppo

Sez, Bombarde d a 58 B

l I ~ -~

l

240 L

a~~i

I

240 O

l

no armi

58 A

I armi no

ZONA D1 GORIZIA

l

9" Raggl'uppameuto (eoloun . MouLù)

40•-4.l•-42-43• 2 scz. non nu-

3fi"-37•-38•-mJa.

xxxv

magg. _Vaudone

xxx IV XXVII

magg. Basso magg. Sqnilloni magg. Pavari magg. Fenini

XXXIV

magg. .Sangio-

XXVJH

II

vanni.

Totali

n. 10 Sez. = '30 armi

XlX:

magg. I'alier i

XXXVII

nu1gg. SaJ1toro

l

I

16

lG

8 lG

145«

8

:in ½-nsa..nH•

28"

-30

180•-J98•

,1s

(i:?.• -12~"-] ;;4a Hil«

24

:32

i-lti• -(i2•

24

64

-

;:;9a

12

3(1

24 (il solo Com, cli Gn1p,) (il solo Com, di Grn p ,}

12

I 64 I

rx

10-"

5G••-5Ga.

24« 8•

:'i7"-58;•-i39•-GOa.

-

-

cap. Cost:auzo

X XVI

ten. col. '.resta magg. D'Amore

-

-

Hl•-17a ..rn1"-192:t

32

2;.l•-4!1•

1()

[,()" -1 3il"

16

ij;~a .. ()l_a

lG

o In . 1S = = ===:!:= = ======*=: =~= ='======~===(ì=,==L Totali

32 3S

8 e ~'2

_ _ L-=w==!l" === s--==~===;,==~~==\1=1=.o::.= .> ::=I=·=26=·2

•.1° Haggrnppmneu1·o (ten. col. Vism:na)

V[

-

8

7;}•-lé:0"·132"

8

12

-8

24

187"-l!JO•-19f>" 18Ga ill"-JSS•

197"

Sez.

armi

II...,,..,,,._"',. 108"-lOfl" Sl"-104" 9

4

481

e H7a.

-

(i[)

24 24

JOS

72 5G

I

188

11° Raggn1pp:.u11e11to (eol. Sc-alettaris ) 48•

G7"-G8•-(;9•-70"-

VTT

XT

vnr

7• .9;,a. batteria e XH St'i1. (H•-fi5•-(i()• 1ia XIV

Totali

11Sei1. batt. + 7 · = 31-l m·mi

4

ten. col. Moro 138a urngg. llorb011ese 181" magg. Penone r di. S. Martino 182" magg. Si.Jriscia19(ìa. F ioretti

I

8 120"

I

107•-l!'i(i"

24

40

8

rioa

8

7G•-110"

24

40

8

Hi2"

8

2!)•-J ooa

24

40

llR•-174"

24

32

8

f)(;

li'i2

8 J

8

-

,"

-

--


Schie1'a:mmito d,e·i Raf}f!1'U,p]ir1.r1twmt·i) clei Grt bJ)J) i e delle ba.tte1•ie di 7>om,ba,rde ver la 10" batta.gli.a (segue) dell)Isonw (12-27 11vaggio 1917)

.s

-o:::..., (I);... ,... <I)

d

o ..., P. E "' ,.. o:.. o-,:

·~

Sez. Bombarde

s.P.

da 58 B

(,j

·;:: li<

Cognomi del Comandanti di Gruppo

.. ::l

i5 :e

Batterie Bombarde di piccolo calibro

Ba tterie Bombarde cli grosso calibro

--

-· 240 L

(.'.)

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l

I

I ....<o

240

c

58 A

I

E-<

I

I

E-<

'.L'lçR ZA .Ai iM:ATA 20 R::t~gt·n1>1>an1e11. ( tolouu. Gia mJ1k tro)

21a.

7G"-7!i•-7'7•-78•

22.a Xl

40,

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71.a-·7ta-7;Ja-74::i

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I

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I

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8 \ 115•-122" 8 , 43•-4-1"'

24 24

56 40

8

24

!

70"-] 21"

I

32

I

8

I

40

96

184

(l 18 ]2 24

~N

li<> Hagg ruppame uto (<;olonu. S i ni$cc1 lc;o) ::iia

ol• 33"'

Totali

sna-8(i:,\

87"·88" S,:."·84•-89"-90"

l

n11<magg. :Bo".e :.ap.

.~X.\V_

- ..

8 Srz.

= 24 armi

\XTI.[ III

l

I

I

Fnuzm

l!)•-821<-+ ½ 170• 45"-+\2170"

;ta cap. Citio nrngg . .Pngliazzi 105"

20 12 8 8

117• 1]2"-1.J.(la l()a

8 16

8 8

158"'

½ butt.-1;,• ½ 1.5•-85• 1:{a 32«·-144•

5

4

fiO

46 28 40

I

148

8" Haggruppamento (<;0101111. Cristaul) l fi•

79•-80•-s1•-s2~

VIH

xv

VI!

XXTT

xxv

45a.

Totali 'fotale

14Sez.= 12 armi

4

ma~rg. Canna-

vale cap. Montanari c:ap. Damian i cap. Pollone

lfifia. ,JJ_;•-+ ½ butt. 97•

3e ½

8

]31•

12 8

1R7a 47-a.l3!)a 8"-106"

6

8 8 16 16

125a 153"-lfiS• 120a. 129" 5

12 24 12 12

28 44

36

28


FORM,\ZIONl l'l•:rt LA

10n

BATTAGLIA m ,:1.L'ISONZO

J;ordine cli schieramento t' l'iportalo nel1e lahc1le pagg. 308, 309. Era la prima volta che s n l fronte ita.li nno si. c:ornpivn uno schieramento così poderoso di attiglieria antiretic-o1ali ; e Fa,. venimento assu nse particolare YH l ore non soltanto pe1· il numero delle bombarde postale, (]_nanto per Ja q1rn11 t ità, d ei gl'ossi calib1·i c.:he vi fig ura vaa10, speeinlmentr quelli aventi eaima lnnga. L a d islocazione <1<'11<' val'ie armi. c·ome era 1rnt urale. per ri spoa1dere acl un ,perf<'lto c.:ritPrio d'iwpiego, bas11 tto sufl'effi· cacia dei diffe1:enti cnlibri in rclazioìl'le ag1i. effetti da realiz~ zare s ulle lin ee nem.iclte, ric.:hiese l'eseeuzione cU ,poderosi lavol'i di trasformazione del terreno lnngo note,•oli tratti del nostro fronte . Esigenze t attiche ebbel'O la precedenza. su quelle oqi;aniclte, e lo schieramento delle bombarde ebb<f carBtteristiclle spe ciali: molte postazioni fnrono armate l'On Sczio1ii, con1 mezze batterie, e t Hlnne 1wrfa10 con aI"mi isolate : trovò pertanto larga applicaziorn• lo sehiennnento in 1n-ofondit,\ c-he conscntiYa di conccn l·1·a,re gli effetti del tiro di molte bocche da fno co su im portanli tratti clel fronte nemico, fl'nttan1clo così Ja sensibile gittata, delle 240 L iin relazione ~ quella delJc 240 O. Vi erano tratti di t rinceranwnti 111emici fo rmati a sali<~nli d 1c bisognava avviluppare rol fuoco, colpendoli di front e, d'infil11tn e possibilmente anche a lle spalle; e perciò il dis positiYo di sd1iernmento cloyette esse1·e l='t ndia to, prepara to ed attuato con particolari accorgimenti e <·oin un co1Metto ardito che foee onore ni Comandanti di Raggr1.1p1pamcnto e cli (hnppo. NaturaJrueute, i1 bisogno di f:n· affluire sulle uostre line~ la compless11 e po<lero:,.n massa <li bombm·cle poli.caliL1·e. pren'ntivata p<:H' l'inuui.nente battaglin , <l.i<:~cle lu ogo ancon1 una YOHa a qu ell'improvviso e tumultuario movimento cli trasporto cli uomini e mate1fali della Specialità. ingenenrndo enorme di:;pP11clio di euet'gie fis iche e mOl'n li che µ;i.\, eraf'-i ve1·i fìcato dn l'ante il pei-iodo delfo << Tre Spalla{e )) sul Ca rso, già, .r ilevato a suo t empo pe1· farne risflltnre le mnlefiche <·0111segue11;,;B. Non e1·a 1111n noYitù C'he la Yita rnnclagia e seuzn treg oa Yii5· suta dai bombardieri concorresse g1•and emente al logorfo :fisic·u e spiritu nle cl el perso11al e homh11l'<°lieri, pal'tirolarrn ente deg.li 11[:ficiali : tanto ch e mon furo n o l'Ol'i i casi in cui que ll' <•sagcntto -

31.0 ·- ·


J(}'

FOinIAZI01'[ 1:'IW LA

nATTAGT,TA DELL' TSONZO

sballottamento, quella contiun tensione di 1wrvi ing<meratf1 da uno sfruttamento troppo illogico cli tempta e ,d i ca1pacitù tant0 apprezzate, portò a]]' allontanamen1to forzato, dalle proprfo Unitù, e dai propri uomini, uiliciali. che si erano prodigati instancallilmente fono a poche ore dall'inizio clella battaglia. Ed a tale sorte, per forza cli eventi, alla vigilia della batla· gJia del maggio 1917 clm·ette sotti)'stare il ten . col. Teresio VANDONllJ, che tra l'altro ayeva al suo attivo la guerra di Libia. Questo valoroso ufficiale che si h'O\'ava al fronte dall' inizio clella grande guerra,, che aveva ·preso parte a 1l'offensiva della primavcta, l!JlG sugli Altipiani e ehe aveva combattuto alla battaglia di Gorizia <~ nelle azioni snceessive, tTffsfel'ito nei bombardieri al comando del À"XÀ'V Gruppo bombardieri, e sbalestrato a marce. forznte verso Kambr(~sco alla vigilia <lell'inizio dell'a,zione, dopo di <'S· sere riuscito i111 1poche ore a sistemare e ad indirizzare per l'i.mminente battaglia le batterie ai suoi ordini, vinto dµUa stanchez.za, fisica e dalla prolungata teinsio1J1e cli spirito, ceclendo a malincuore a consigli e<l ordini superiori, dovette forzatamente essere a,l lontimato poco prim0, che le sue !Ja tterie entrassero in a:r,ione. Dando uno sguard·o all'allegato prospetto, che rappres'e1nta lo schieràmento delle batterie del 9° RaggTuppa.mento. si può rilevare tutta la. complessit::L del problema che ,d ovette ei-sé\~ impostato, affrontato e risolto per l'impiego soltanto a1. una parte {lcll'ingente numero di bombarde messo a disposi.zi;)ne per l'offensiva del maggio 1917. D'altronde, tutti i mer,r,i dovevano concorrere alla distruzione di tutte queHe ,difese la. cui vita.Iità a.v:rebbe potuto ostacol are seriameute la riuseita dell'nttacco che si doveva svolgere secondo le direttive seguenti. I compiti da svolgere fnro1110 così. assegnati : Alla Zona di Gorizia. : "7« Divisione, operare clirnosttativarnente fra Iloùrcz e Loga , clauclo però all'azione carattere di ded:,o ardire per richiamare molt a forz:t

nemi.ca su quel tra tto cli fronte. Quindi si t ra tttt,·a di atlaccare e distrnggcre le clifc;,c a uti1stauli pc~r agevolare la. costituzione clella piccola Testa di ponte cla formare ,;nlla sponda sinistra dell'Isonzo. Le altrc Divisioni del II Corpo cl'Arnwra clovevauo conquistare k alture che clominnno Phn·a , e poi ,1.n mzando per cresta, tendere al Kul,

-

311 -


FORMAZIONI PER LA

10°

BA'ITAGLlA DElLL 'ISO::-IZO

(q. (lll), alle quote GG2 <lc l Vodke tìno a ra ggiungere la sella tll quota 003. Il VI Corpo cl' Annata clo\'ent puntare sn :\L Santo, con una colonna principale per la sella cli J)ol, e con uua snssìcli.aria per il fondo d i Valle I sonzo; tendere al M. San Gabri ele cou due colonne, isol are il pianoro di S. C,1tcriua, e occupar e quou1 126 a nord-est cli Gorizia .

L'VHI Corpo d'Armata clovcrn occupare il S. Marco e le altnre hnmccliatamcn te ad est (quota 100-Stara Gora-quota J7-t-raskonisce ·e quota 127, a nord cli Voge rs lw) in conromitilnza con l 'aziouc dell' XT CoriJO d'Armata che a,rebbc operato ,·crso Rauziano, onOe serrare iu .una rnnaglia il Settor e nemico ùi Biglia.

Alla 8" Armata furono assegnati i SPgnenti compiti : sr Corpo li'.J\rmala: <lopo cli a,·c1· .concorso alla com1uista del

S . Marco doveva lmpadroni1·s i della 1.i uea Gol neJ,-Ranzionc) J)er poi 1wocedcrl.l verso il M. Tr slely-Voiscizzn.

Xlll Corpo cl' Armata: clo,·en1 rnggiuug<'re lu linea ,oisci:1.za-Krapenco,

.

e poi puutare in direzione di sud-est ,·cr;::o l'Hen uada. VIT Cor po 1l' Arma t;1: puntare !ln Flondar, e quindi contro l'TTcrmacla .

P e.r la r ius('ita dell'ar,ioJH!. iJ IV Corpo cl' Armata della 2a Armata doveva svol gel'e una i1ntensa a zione -cl i Hrliglieria contro la l'egione di T olmino (sel la di Ko1.al'sce e sperone di quota 286, ri spettivamente a snd e a non l-oYest dcll' 11llm·n cli Santa Maria). L o .·chicl'am en lo ansh'iaco rra forrnato da)le seguent i U nità : XVII Co1·po cl' Armn.ta coinposto delle D iYisioni 02"- e 57,1, e della 24a Brigata d i Lan(lslunn, tll'feudcnt le linee da Canale alla strella cli Sakano; X VI Corpo cl' Arma ta formato dalle Dil'!s loni 58" e 14a, e clclln 1a Il r igata di La nclsturm, eru schierato da Satca no u H;1ccoglhrno.

Questa prima massa, forte cli una sessanHnu cli B:11tnglioni e di circa 530 bocche da fuoco, frontei:;giava le t ruppe itnllanc dcll n .Zona di Gorizia .

Più a sud, contro hl 3• Armata ita liaIJa eran o sehierati : 11 VII Corpo cl'Arrmtta (Di1·is io11i

-U•,

e Il ucli-Log;

-

312-

17" e .na) disteso fra Hnccogliano


CO.i'>!PITI D'Hl.1PIEGO DEL BO~IBARDIF.nr

il XXIII Corpo d'Armata (DiYisioni 2Sa, 7" e 16") disteso da Eucli-Log

al mare. Questa seconda massa comprendeva circa 82 B:1 ttaglioui con 667 bocche cla fuoco cli diversi calibri.

In Risen-a d'Al'mata, fra Aiclussina e Sesaua, Yi erano una sessantina di Battaglioni e una cinquantina cli pezzi.

Dopo che i competenti nostri. Coma ndi cli Grandi Unità ebbero fatte tassegmazione, dei eornpiti e la designazione dei primi obbiettivi ai ·cp1ali le Unità "cli fanteria dovevano tendere, furo110 dai Comandi delle Unitù minori defillit(~ anche le diverse zone d'irruzione da ripartii:e fra le ondate di assalto. Per una maggiore intelligenza degli avyenimenti, non sarà superfluo esaminare me110 sucdntamente la preparazione dei. bombardieri. Comincia01do dalla Zona di Gorizia, ò a rilevare che prima della :fine dell'inverno 1917, il· Comando Supremo italia,no aveva dato disposizione perchè lu!l1go la fronte Giulia le nostr e linee fossero in grndo di garantire una difesa ad oltram;a qualora l'Austria avesse attaccato. E in tal senso si stava lavora11do sui fro1J t i della 2" e 3" Armata relativamente allo schieramento delle artiglierie e delle bombarde allorchè fnrono emanate le prime Direttive per la nostra offensiva da Canale al mare . Sul territorio occupato dai Corpo d' Arm~tta II, VI e VIII (che 11ei primi di m~rzo assui1se la. (lenominazione cli Zon a di Gorizia), le trreclisposizion i relative all'impiego delle bombar.de per garantire una difesa a·d oltra.nza erm10 in corso cli att1rnzione col cri terio cli poterii'Ìé sthierare una buona aliquota sn postHzio.n i in cresta per svolgere u11H tale difensiva. contro eventuali. attacchi a foo,clo del nemico, e consistevano in uno schieramento eostituito come daH'allegato specchi.o. Le Direttive emanate invece dal nostrp .Comando Supremo al priJJcipio della primavera per la preparnzio01e dell' offensiva da Canale al mare, richiesero l 'impostazione d i un piano cli schie-

313-


COMPITI D1 lMPmGo DEL HO)!BARDTF.R[

Postazioni

armamento - -~-- - N. a rmi/ specie

Obbiettivi

quota 392 di Vethova c

.'-',

2-10 L

quota [!1)2 cli Verho Yl,ie

2

2 10

nord cli quota 502 (q. 501)

2

240 L

Ponte cli P.laYa, Pla ,·a-Vallone a sinistrn del · torrente Gnrne

nord-o vest cli. q . ii01 (q. 502)

2

240 r.,

l ' on te cli I'l.a va. lJla va-Vallone a s inistra del · torrente Grune

:!40 L

Mn lattiera Plava-Slopee-stracla

quota GiO di Planiua

e

Zagora-Strada Zagora-qnota 83, stmclu Gorizi a S t rada YerhoYlje-I'la va

Gorizia-7.amedved;it~ quota 4.00 a est cli q . 418

2

240 1,

8banmnenlo stralla Go rizia

qnota 703

2

240 L

Str ada Zamechcd.ic

r1nota 4UO (Chies:\ VcrhoYl ,ie)

2

GSA

Strada Pla va- Verllovlje

a sud di quota -191

3

iiS A

Vallone ;t destr a dd ton-ente

Gnrne a sud ùi P lm1ina

,·auo1w

a sini;;;tra

del torrente

Unme

ramento assai più complesso 01ncle corrispondere agli seopi prefissati, e innanzitutto si dovette sod-disfare aHe esigenze della 4'7" Divisio:n e e poi all"organizzuzione dei mezzi ,per aggredire il saliente di Plava. Alla 4:7" Divisione funmo assegnate 6 Se,doini da 58 B (18 armi), 2 batteri.e da 240 Le 1 battel'ia da 58 A. La 187" si schierò sul rovescio di Colenca, con obbic~t tivo le difese accessorie di ('a.. nale e gli abitati organizzati a difesa ; la 95"' , dopo cli aver lasciato Kostanjevka, postò le anni . nei pressi di quota 5~)1 di Nebovo Gore,nje : obbiettivi Bodre?: e le difese accessorie di. Collina del Diavolo 1 mentre la 178" si schierò sparpaglia ndo alquanto i suoi elc~rnentL e cioè: 4 bombarde fu rono posta te dietTo il terrapieno deJla forrcwia, trn la stra <l.a cli Canale e il sottopassaggio di Gra n Vns ad-clu('ente a Canale; e le altre bombarde furono postate frn i rnderi di Gran Vas . L'avviluppamento del sali<~ntt~ di Plava fu predisposto <liYidendo tutta la, zonà ·in tre distinti Settori, in ciascuno dei quali fn effettnato nn o s·c hieramcnto misto di cali.hri in relazione nlla - 814-


COMPIT·l DJ I MPIEGO DEL IlOMilARDlF.RI

natura degli obbiettiYi da distn1ggere, ed ulla gittata clei vari eaJibri delle bombarde. Il clispositiYo cli sehieramento subì a.ncor;:l qualche piccola variante in seg-nito all'aumento di altPe U JJità, di bombardieri messe a. disposizione da l Ooma JJ clo di Zona, ·e qu i di. segnito vic!ne riport ato integralmeute, per meglio farue r isnltare i caratteri pe. culiari, e 'f>è l' far r ileYare eorne in tale studio cl i progetto il Camando e 1'Ufi1c:io teenic:o del C'omarnlo del ~l° Raggruppamento abbiano compiuto n n lanJro Yeram.eJJte cospicuo . Il problema poderoso che s i pi-eseutò Hl Comandante del ~) R aggruppamento fn quello relativo alle munir.ioni. E qu indi prim6 pe11siero él.el colom..!..:_ :Me>?--:TÙ fu qnello di. costituire 1111 deposito centrale cli bombe a Kosna., sito di affluenza di colonne <li autocani. A <l'etto deposito venne destinato UJJ subalterno, il tem . MINNl"l'I, della 22"' hatt<~ria homhal'Cle, incarieato cli ricevere e yei-iJkare gli arrivi, procedere ai necessari smistamenti e, spedalrueu1te di :notte, di dirigere il trasporto deHe bombe fin ·dOYe era possibile giungere cm1 le Yetture per r ifornir e i gruppi d.i;pcnden ti clal 9° Ragp;ruppamento; di là poi. le bombe venirano trasportate alle postazioni o ne'Jle relative riservette a spalla d ' uomo o mediante someggio co,n muli. Sotto la vigilanza del MINE'rrr il servizio di Ì'ifornimento muìflizion i procedette con puntualità, e precisione. Va r icordato che l'itinerario Verovlje-Plava, part.icol::rrmente nelle svolte di« Casa del eahoJaio >> era assai noto agli austriaci, i quali vi avevano aggi.nstato il tiro cli a1~tiglierie e di mitragliatrici postate nei pressi di PaJ jevo . )[H il ten . M:TNrorri, provato fnuzioÙHdo del Tou r ing Olnb Itidia no, e, qliindi, ottimo organizzatore e :prntico dei luoghi e eo11osdto1•e delle sistemaziuni e~ tlelle a bit udini del nemico, e com1petente i1ì :luhnn obilisrno . ,dir·esse e gu idò con snccesso le eolo1i1i<~ cli antocarr-i da ~os11 a a Plava, ad Anhovo, a Can!tle ecl a P 1'il <>s je, infolHlendo nei ::-noi clipe1nd en ti, con l"esempio e con la purola , enhna, discipJ im·I H profondo sen timento del dovere a,nche a uomi,ni isolati ehiamati n compiere un sc~rvizio importantissimo e anche assai peric:ofoso (\·eéli. fip;. 11 . 73 - Sc:hizzo Xl · (( Schierame11to offensivo nell'nr.ione dnl 12 al l;';.5.17 del fr" R aggrnppnrnento bombai-de (Kuk-Yocl ice) )J) . Particola re valorf' acqnista rono le postazio11i occupate sul 0

-

315 -

/......._


COMl;' l'.rl D'D1 PlEOO DEL n mrnAROI.ERI

Settore

della postazione N.

Armamento Quota della postazione ~1

I

13-10

4

2

3.'!0

8

))

;i

uS A

30

2i'i0 JOO (L ozic1·) J!lO

6

))

3 2 3

58 A 2-10 L 2-10 L

4

UOL 2I O L 2-10 L

))

58 A 58 A

))

:u 11

))

31 /2

22;;

»

ili!

))

32

o

))

1!6

17G (S. Ulbi n:;) 200 100 (Zamcdv<'dj e)

))

42 44

12;; (Anb ovo) 200 (-Quota V)

2 3

2-lO C

))

))

45

2

))

4/l .J(j

230 (Lozicc) ;i2;; (S. Q. Znmedvedjc) J50 e Grune alto

l

2-10 L 240 L

: I

2-10

J,

2:!i, (Paljevo)

v

,;s

A

2

Ob ie ttivi

specie

1

Nor d

I

240

e

i:::alientl.' di 4. 383 Reticolati laterali 111 ,;aliente di q . 383 'l 'i:incee verso GlolJua Sbarram cu to di Globna R et icolat i del saliente n . 1 )) » » )) 1 Sulien tìno e trincea di q. 383 R et icola ti s aliente n. 1 Ret icolati tra s:illente n. 1 e n. 2 Rr itof·D \>f(Cht R et icolato tra s alìl'mte n. 1 e li.

OC'nt rale ))

3 4

))

G

))

12

))

1H

))

]5 ]6 17 18 20/1

)) ))

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))

20/ 2 21 22

))

? ''

))

34

)) ))

_,,

l riO (Ciglione basso) ;no (Quota IV) l i'i O Baracca menti bas:si !);; (Vallonee.Ilo K ok)

12.j S trad a

:!JO Saliente 180 Sud CM;a 7iagora !lO Stradone 100 'l'omb·iuo I 100 » II 100 Ga ller in ½agor a S.E . 100 Sbocco gullrri a Zngo· ra N.W. 17u Dol ina J2::i Ahac

24

3;;0 Q. 379 J00 Scaletta

_,

3~JO Quota 3!l7

10

))

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2.:;

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240 e 240 e 240 e JS A 58 A 210 e 210 e 2-10 e 210 e

2

240

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2

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1

:::!40

3SO R uclcro

2

240 L

35

100 Sbocco gal!. Zagor a

2

))

38

375 Sud d i <I· 412

2

2-10 L

J)

39

425 Sabotino

4

:!40 L

))

40 11

4 4

))

47

4GO Sabotino q. 507 510 Sabotino q. 'i13 42i3 Sabotino N.W. g. 627

:2-10 L 2-10 L :!-!O L

»

))

))

))

2

Salieute n. 1 ))

)) 1

Salicnti110 e tr incea d.i q. 383 R~ticolato linea d 'in-nzion e n. 1 )) » )) )) 2 )) ))

)) ))

)) ))

)) 1 )) 3

Linea cl'irruzione V Rr ticolat o linea d'1rruzioue III »

))

IV

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T,inea cl' irruzion e IV Heticolato lin ea ù'Jl'!'uzione

I

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IV

))

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IV

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V

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V V

» » Linea·· d ' il'l'uzion e n . 1 >l

Fortino ! · SelleLta di q. 524 Sharranwuto strada Gorizia trin cea orizw 11tale Dolgani jrn·'l'rinc<'a cnrr a r eccia ))

))

'Iì·incca n. 13 - F ortino I • Quota 524 ·

-

<l

316 -

Sharrarnr nto nor ù-'l'rin cea orlzzontnlr 'J' riJlcea 13 - Fortino I - Sellctta rst q. 524 · Tri.J.H.:ea 1/l - Fort ino I - Selletta est q. 524 F or tino 2 - Quota 652 Quota ::;03 (,) uota 2~o del .Vodice


OlRE'.1."l: IVE PER LA

10"

BATIAGLIA DELL' TSO.\°ZO

Sabotino -pel' potei· colpire di fronte e cli fianco le di.fese accessorie che racchiudevano le t}note 603 e 662 ·d el M. Santo. Lo schieramento adottato lungo la linea da Saleano al Vippacco rispondeva bene ai tre capisaldi nemici da attaccare : il S. Gabriele, la linea Santa Caterina-Grazigna, e il S. Marco . Snl fronte della 3"' Armabi i cHpisaldi da attaceare e conquistare si presentavano nell'ordine segue~1te: Volkov,n iakFaiti-quota 378-quota 363-0astag;neviz1:a, procedenti in li,1ea meridiana da nord n sud : seguivano i salienti <li Hnd Log, di Jamiano e di quota !)2, che si prolungavaoio coi tl'ineerament i di quota 77 e di quota 21 ·clel Lisert. Alla 3" Armata erano stati assegnati 12 Gruppi di bombarde, che pérò non rapprescntavai10 il tutto nefessnrio per distruggere sieuramente le difese accessorie predisposte davanti µ,Ile linee nemiche : nella seconcl.n fase dell'offonsixa si doveva fare assegnamento anche sn rnn largo concorso di nltre bombarde che nvrebb(~ inviate la Zo11a di Gorizia, nonchè sng]i eventuali spostamenti di batterie di Gruppo nell'ambito dell'Armata stessn. In conseguernm di tali previsi.oni anche sul fronte della 3" .Armata. le postazio111i per bombarde e relative riservette per cleposi~o di bombe furono 1prepi-ll'ate in nrnmero sovrabbondante a) qua.ntitativo cli batterie assegnate. •Y.•

+;, -:.;,

Le direttive per l'azione offensiva , emanate il 19 aprile 1917 dal Comando Supremo ,e dm preveJ1tivavano ]o sviluppo delle operazioni suddiviso in tl'e fasi, subirono poi all' ultimo momento una modificazione: ]a prima e 1a secor1da fase fu rono abbinate fai modo che nd primo tempo della battaglin, non soltanto l' artiglieria ·cl.ella 3" AC'mata, nrn tutta qn:1,nta :Fartiglieria schie~ rata lungo il fronte da 'l'olmino al mare doveva inir,iare i'l fuoco di preparazione, <.:on carattere~ di particolare viole11za s11] tratto {li fronte nemico da Plava al Faiti, cui doveva seguire, nel terzo giorno, l'attncco delfo fanterie per la conquist;1 degli obbiettivi Knk-Vodice-S . Gnbriele. La nuova seconda, fase, cioè l'azione pr incipale cla sviluppare dalla 3" Armata, che costit11iva da1pprima l'antica ter1:a fase, saeebbe stata i.lllvece iniziata quando, avvenuto il previsto sposta -

317 --


LA

1Q•

B..\TJ.\(;LIA DEl, L'ISONZO

mento di. artiglierie e cli bombarde dalla zona l1i Gorizia al Settore Carsico, e I)J'ocednto alfa distr u:r.ione delle dif<1se uccessorie nemiche, le fanterie di tale 3' ,\ rruatn potesia;ero sca ttare~ alla co~1<1,11ista clt>gli obbiettiYi nel esse assegnati , il c: he era stato preYisto cloYesse an·enil'c no,n oltte il mattino del 1 ' maggio. Lo sviluppo cli tnlc rnanovr·a, 11clla Zona di Gorizia, fec<! assumere nll'impiego delle bornù:n'de il carattere di nn'azione dif'ltruttha, Yiolenta , immediata dal 1~ al 14 rnnggio, per poi adattarlo al'l e imprevedibili e complesse vic:end e in cui si frazionò la ]otla dopo il ]4 magp:io: snl fronte Carsieo, inYcce, l'azi011e delle bombarde, anche se iufol'malu, ad uu <:riteri o cli distruzione, ebbe c:nl'a tte_1·c tempo1·eggiante, pe1· diYe,ntare poi -clecisiYH al moment o d'inizio della seconda fase . la qnale. l'ital'<hlta fino al giol'nO 20, dovette essere l'im·ia ta al mattino clel 22 per l e nvverse eondir.tn1ni ntmosferiehe : e ]o scatto delle faute1·ie potè avyenire solt ,rnto nel pomeriggio del gior110 23. Gli avveni111e11ti. di <pws1·n batt11glia, C'he fn una dp]]e più sa,nguim>sc fra quelle c:owbattute clall'Esenito itafiwuo snl fronte deH'I sonzo, saranno esamim1 ti soltanto dal 1)11nto <li Yistn re1atiYo alla pa rle rapp1·eRent.1t1ni cla] Corpo dei bombnr,di etì; la parte aneddotic11 - soltanto i,n pi<.:cohl misura - è :tata rilevata, come di consu eto, ·clai Bollelli11i nfficiali delle ricompens<' al va-lore mm.tare . Il mattino clel 12 maggio, prima. giornata della battaglia, da Tolmino al mal'e ha inizio il tiro cli prepan1r.ione dell'artiglieria, che proc·ede per fasi s ncc~ssivc; clallc 4,30 aDe 5,30 si eseguono tiri con p1·oietti a Ji quicli spec.iali; èl.;11Ie G,30 alle 6,30 viene effettuato un tfro Yio) e11to contro os ·enato1i, secli cli Com aneli, nodi strH<lali, c·entri S('lnRibili di rnccolta clcl nemico ecc. (cliso1·ientaruento e distruzione lor1tana); alle 6,30 entratJ10 nel concerto generale anche l e bombarde; ed è questa la fase di clistrn zione degli obbiettivi Yieini. Un rombo assordante percuote la vnlle del meclio I s onzo; nella cooca Goriziana il r introno del cannoneggiamento rende j) frastuono profondamente impressionante. In breve il tit'O delle bombarde è aggiustato sugli obbiettiYi : de:nsc nnvole di. terra e cli fumo coprendo i 1·eticolati e le trincee c1i. una nebbia grigia -

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BATTAGLIA DELL'ISONZO

stra, spesso li rendono sC'arsamente Yisibili. Dagli osservatori degli alti Comalfldi si segue con crescente jnreresst! l'effetto dello scop1p io delle bombe sui tratti delle linee nemiche ritenuti più pericolosi aH'avanr.ata deDe nostre fanterie·; ogni scoppio che coglie nel segno suscib.1 commenti di Yirn soddisfazioi:ie e accresee la :fidncia nella vittol'iH . Frattanto le forme del terreno continua!llo a mutar<~ lineamenti; qnasi si fa fatic:a a ricostruire mentaJmernte l'ainclamento dei trincerameuti nemici che quaJche ora prima, s<~mbravano pl'ofilarsi sinistrnnwnte amrn.o:nitori e nl.inacciosi. L'artiglieria austriaca, fiacca ed incel'ta nelle prime ore. verso fo 9 prende a reagire con vioJema; proietti di grossi <~ medi calibri vengono rovesciati suUe mostre linee colpendo e sconvolgendo tri,ncee, camminamenti e postazi,o ni; qnalche incendio c:omi,ncia, a divampare qm1 e là: principia la fase e.ritica 1per le postazioni dell.t~ bombarde! l'rattanto i piccoli ca.Jibri avversari frugano il terreno in ogni piega per scovare le postazioni delle bombarde: è su queste che l'ira nemicn vnol sfogare il suo livore! Ri sa che lo sco,p pio delle a1ostre bombe terrorizza. le migliori · fanterie austro-u,ngariche: i fieri ungheresi ne sa111no quakhe cosa! I t elefoni degli osservatori dei Comandi di Groppo e cli batterie bombarde trillano con frequenza : ordini di rettHìca di tiro a qualche batteria il cui fuoco risnlta piuttosto sbandato; o cli convergenr.a del tiro su un obbiettivo not o che presenta maggiore difficoltà ad ·e ssere distrutto; espressioni di compiacimento 1wr la .p11ecisione e ·per l'efficacia raggiunte dalla batteria X o dnlla batteria Y; ammonimenti a qualche altra postaziol).e di moderare la ca,d enza ,d el tiro, ... e altro ancora, soin,o gli argomenti . di quelle incisive e scheletriche conversazioni fra Comandanti {li Sezioni, cli batterie -cli Gl'nppi coi Comandanti di Raggruppa mento che alti regolatori del fuoco delle dipendenti bombarde, 010n solta01Clo provvedono alla migliore distribuzione dei fnodii e ,d ei bersagli, ma, dalle bombarde sanno ottenere vere e proprie manovre cli masse di fuoeo, e dai loro bombardieri la più ferma ed incondizionata dedizione ! Intanto il bombardamento nemico aumenta cl'fo1tensità; e co11 le buone inotir.ie trasmesse da1le pattuglie avanr.ate e dai ·- 319 -


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IlA'.l:TAGL IA DF.LL'ISONZO

S0ttocoma1n da 11 ti di batteria, cominciano ad intrecciarsi comunicazioni [)OCO liete : le linee telefoniche continuano a subire interruzioni sempre più frequenti; squadre di telefonisti, guidate da ufficiali, escono sotto il rnartella,re dei colpi a ristabilire le comi,micazioni fra gli osservatori di Gruppo e le batterie; escono i portaordini, fieri della missione ad essi affidata; ... ma già vengono segnalati nomi di feriti gravi e t r a. quelli che hanno [)Otuto compire la propria, missio11e qualeuno ritorna al proprio Comando sanguil]l.ante, ma contento di rwer fatto il propt·io dovere. IJ sergente Pellegri, incaricato di mantenere i collegameinti telefonici, tra il Comando del II Gruppo e le battel'ie dipendenti, dopo di aver percorso più volte la prima li1nea sotto l' intenso fuoco nemico; assolvendo con intelligenza e bravura il proprio compito, esc<~ aincorA una volta,, ma, ... per non rientrare più: una granata nemica Jo ha preso i n pieno! Le batterie 193", 194", 190· e 195", fraziolllate in postazioni di Sezfoni e di mezze batterie fr.a, gli anfratti da Lozice fino al to!'l'ente Grnne, hanno aperto il fuoco coin temporaneame.nte sui reticolati ad esse assegnati, aggiustato il tiro sui vari be1·sagli e Ja loro efficacia a1ppare ,n etta fì1n {l'aJle prime ore ,d el mattino . Sul saliente di quota 383 <~onverge il tiro tli 17 bombarde da. 240 L, di 18 da 58 A e cli. 7 {la 24-0 C; sulla quota. e~ attraverso i reticolHti si nota un vero finimondo. Il maggiore Basso ·che aveva diretto con attività e sagacia la costruzione delle postazioni, è soddisfatto -clei risultati del tiro ·c1ene sue batterie. Sotto quota 383 -di Plava è postata una Sezione cl'el]a G2· batteria (Gruppo J/ t!rrini), comandata dal teinente Mauro: FHrtiglieria avversaria l'ha indi vi.duata e la stà. contro battendo vivacemente. Pare che l'ufficiale abbi[:l accettato con orgoglio la, sfida, e pnù per meglio osserval'e e dirigere il tiro delle sue bombarde da :i~ A si. mette troppo in vista , tanto che, colpito ,d a una granata, lascia la vita snl campo. · Il fido bombardiere No-centini che gli stà vicino ed è egli pure ferito da una srheggia, non ha voluto recarsi a farsi medicare pei· non, [:lbbnndo1rnrc il superiore, ehe riticllle soltanto gravemente ferito alla testa; si dcci.de a farsi accompaguare al posto di medicazione soltanto qnando gli viene purtroppo confermato ehe il suo teneute ha cessato di vivere. -- 320 -


L A ]()• DAT'L\ Gl.TA DlòL L ' J SON ZO

A noi-d-cst di A11hovo trovasi in 1postazione nna Ser,io1ie delJa 4S· batteria da 240 O. Fin da1Je prime ore essa sfa hf1ttendo (·(m l<.' sne bombe i reticolnli élavnnti a quota 135 <li Britof. Comam1a i due pezzi il tenente BiatH:o di San Reeondo. Nel pomeriggio l' artig.lieria a ust1faea ha u ~ntrata .In posizioue e lu brttte ineso-

Fig . 7-J - Te ll l·llle Ern<'.,; l·o B'i;\llco di R:rn ~ vc:ond o .

rahilrnente : un a poi-<h1zione è presa in pienn e s!'nm..o lta; la bomhart"l,1 (~ tesn ins p1·vihi1e e Yi è rpialdw fol'ito. I.I. te,u eutc Bi~tnco di Rm1 Seeondo ptiurn di se1·,t 1·ies!·e con /. >.Ta11tl e fatica e con innnauente p<~i-i.<:olo a i-i111ettere i11 el'fici euza hl pi.Hzznofa, P frattan to fa con t innare l 'a:don e e.on l'altrn arma pei- t utto U giorno seguente e~ per 1n gim·irnta llel 14. Lungo 1n linea ferroYiHl"ia C,waJe Gori:àa , e precisn mente ,nei JJJ'essi della ga11ei·in di Prilc>sie, ha preso posizione~ fa 145" -

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BATI'AGL11\ DELL1 JSONZ0

batteria coma!r.fl.nta dal ca pitano Valle, e :fin dal U1attino le sue bombard'e battono i reticoll:lti antistanti aJle trincee del Kuk (quota 611) . ·c no dei Comandanti di Sezione è un Principe di Casa Savoia : Umberto Mari.a di Savoin. ~apol eone, Conte di Salemi. La batteria fa f'noeo per salve di Se:r,ione, e t~nto il ca1pit ano Valle quamto l ' angusto uo subalterno fanno l'osservazione dei tiri <:on una meticolosità. come se fossero ad una espe ·

I~ig. 75 - Tenente Leone Vfllle.

1·ienza di poligono. pe1· n nJla cu rana:osi di espors i là ove maggiore è jl pel'icolo. D;:illn dolina Lombardia (F:1 iti) spara, la. Ser.ione della 122.. batteria cl el tenente Urbani: per meglio veclel'e e colpire, l'ufficiale Ila pol'tato le s ue armi al di là ·d ella prima linea e pare <·he la. loro azione riesca assai dannosa al nemico. Col'~ggiosamente egli si tiene ritto in piedi per osserval'e l'effetto d.ei sin goli suoi colpi ; ma, verso sera. 1.m colpo inemico lo piglia in pieno e ne sti·onca la Yigotosa N,iste11zn. -

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BA'J:'1'AG LI A DFJLL'ISONZO

Sventaglinte cli mitragliatrid i1westono le post azioni delle Sezioni cla 58 B che battono i r et icolati distesi d.nvanti a Canale; qualche ferito , qualche arma inutilizzata. Lo scop1pio di una bombard11 sulle posta?:ioni della J78" batteria produce due morti e qualche ferito . Niente di g1·ave, telefona i1 Comanda nte della Sezio1ne : il fuoco continua!

Fig. 76 - Capit. Camillo D' A11Ht to.

Sul Volkovniak 'la 9W batteria ,clèl capitano D'Afflitto (Oamillo) batte con ottimi risultati il tratto cli linea nemica compreso fr;;t quota 126 e il tambmo di quota aS4 del Faiti. Il Comando di batteria. dispone di due osservatori, e le linee telefoniche, malgrado il fuoco che imperversa, si mantengono in effi-· cienza; il telefonista ìVfoccai:-orni ha lavorato bene, e il capitano gliene fa i meritati elogi. A sud della str;:1<la di OppacchiasellH, vc!rso sera, la Sezioflle clel tenente Magri cl(~lla 19· batteria, è centrata dal tiro nemico : entra;mbe le piazzuole sono sconvolte da un proietto di grosso calibro e una bombarcla è sventrata. I serventi delle due squadre s01no in _parte feriti e eontnsi. Il Comand;1111.te provvede a liberare dalle macerie quelli. rimasti travolti; fa lavorare in-

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tensamente alla rimessa iu efficienza clel1a bombarda rim;:1sta irn:olume, e prima che a.nnotti, 1notifica di aver ripreso il fuoco. Non è possibile riassnmere esatlnmente Jn situazione dei bombardieri dopo qnesta prima gforn;:ita di h::iUaglia , a seguito clella qna.Ie il Comando deJla Zona di Oorizia hu ,uotifi cnto che r,er completare ln dist:rur-iom' d C'Jle d ifese a Yv(•ri::m·i<' e la cl<'pr( ;;s ione morak r1el nemico, (' n<'crs:sario durnnte la notte ;;pni:an· lhlt· colpi ogui minuto sofJrU ogni. 100 m etri lineari d i tri ncea battuta durantP il .~ioruo : ;Ji4 d ei colp i cleb· bono r:<;;<'r<' di p.iccolo cali br o , 11,1 cli medio Cllliltro l' llomlJnrcle .

Ciasc:nna batteri;1 riceve gli orcliui pet .la partc> d1e le c:ompet(~. Anch e in piena nott(>., og11i bomba diretta al cli 1ù derl e nostre lhH•e, 1·i11sc:irà sempre utile . .U 1:1 maggio, seconda giorùata della battaglia , appena dopo J>alba hl lotttl frn le opposte artiglierie si rinccP11cle acc:anitn, e le bomb:n.(le ripi-e,nc1ono il loro posto nell'orclinan;,;a d e lla batta glia. C1ia delle pl"ime batterie bombarde ,c:he eade snbito sotto i] tiro ·ùell'artig1ic~ria a11st1-iaea è 1n M.l". U 11;;1 gta,11nta di m edio calihro prende i11 pi e110 la piaz:rnola clel sc~tgent(~ Pe.llegrino e Ja seonvolge : la squadra dei serventi è travolta e~ mal conc:iata; lo stesso capo -pezzo è ferito . l\in egH si ad o:iwra co]]'esempio e• {'Olla paro]a n te11ere alto il morale dei snoi 110rnini, e p:1a si a(·c:inge a ripa n 11·e ui clnmli subiti allol'chc:-. l ' m-riY(I di nn secondo colpo gli st1·onc:n 1n vita . Verso le D il telefono della terza Rezi o11e c:hi;:11na il Coma,n daute della 133" ba tteria del Gruppo D'Amore the è· all'osse1·va 1ol'io del Comando di Cruppo :il tiro uemico ha colpito ]a posizione; una hornhardn è shih1 inut ili½z:ata: una riservetta di bombe è scopereh ipta p er n,u tratto abbastanza largo: il tc11 . Yille]]a, Comam1a11te tlella Sezione, e parecchi uomi11i :-;0110 stati feriti da schegge di ima g-rnnata esplosa snJ parapetto dPJla pia½,rnola. di si,n istra; a rirnph1r,;,;are il feJ'ito (• ilwiato iJ te,n . .Fugassa . Riprend e intanto ovu uque la lotta estenua 11 te !lei te1efonisti ]ungo i tratti di linea tefofoniea continuamente s·pe:;,;;,;at.i. Da qunlche tempo il Co1mrnclo éle] X Gruppo (te 11. col. T esta) non riesce a c:omnnic:are colle battc~de 23' e 4!}' : lte portp-onlini i·nviuti. sncce:ssivamente sono e~dnti feriti sen7.a poter adempiere a]]a missione nel ef.:si affìc1a t,L Il sottote11. AIÌto1ielli, aintante

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B.\T'.PAG LI.\ IJELL ' l 80:S'l,0

maggio1·e ilì 2"; si nssmue pers011nlmern:e t~lk i11c·,ui<:o, e pet dnc volte eonse<:nti.n• u~ea µ;li onli11i. alle due lmttc>rie , el1e frattanto sono i1n tensam e11te lrnttnte dal fo oeo nemico; ecl a] l'itorno può riferire sulle cnrnlizinni dei <lue repnrti. La :32• b11tlel'in del f.lruppo P 11 gJia½zi rnantic:•1w il <:ollega mento eo11 m1 Comanclo di Battnglione cli fanti a n,e,r,,r,o ciel sno ufficiale esploi·atore, sottote u. {'nttnni, U cprnle fi11ora ha assolto con intelliµ;c>uza e bravura il pnlprio c·urnpito. Pc~rcorrendo :111cora \llnll Yolta il tc~rreno ba t tuto dal fnoco 1 1emic:o, il giov,we nffic·i alc> è tolpito a morte e~ ]pseia hl dta sul c:.ampo. ,\ est cli Castag-nev izzn ,cli Godr,ia, cli fronte a TiYoJi , è schierntn la l!)(t batteri~i. Le postar,ioui sono stnte pee·p arate fra gli anfratti cle] terreno fatto a gt11don i. Le m-tiglierie nemi·· che, postate 11ei p1·c>ss i di Aisovir,na. l1nlt ono senza sosta la zona eompresa tra (::ìra?:igna e~ Dosso c%1 Jhdo, ecl hnuno buon ginoeo. Qnalche p i ar,znol:1 è p resf1 iu pie,no : si c·outa qualche morto ed nnc-he ak1111i feriti: tutt avia li.I qnns i totalitù delle hocehe da, fno(·O c:onth111a la lotta. Si dist ingue cl11I'n11t e tutta l'a::done il sottoten . Vignolini , c·he Yienc poi cle<:orato di medap:lia di bronzo fil v~1lor militare . Snl fronte cl el Cfn·i;,.o Je batterie clel (j" Raggrnppnrnento som, violentemente contr oba ttu t e dall' artiglieria nemica; riservette di bombe , colpite cla proiett:i incencliari, produ eono danni cot11s iderev0Ji : la hntteria 1 -n• del Grnppo Bove ha tutte le armi s montate; la 10• hntt (irif1 del Grnppo Ci ri.o, i n nn hwenclio eau .. snto da 11na bomba nemica, hn lo scoppio (li nna ùomharda già carica e pronta a f:u partir e il eolpn : vi soino p er eiù aleuni morti e diversi contusi, che vengcmo dai con1p;:1gni liberati dalle mn;cerie. Frattanto d a i r nderi <li S. Valenti,110 (! daJJc postazioni del Sabotino le~ bombe trasvolm10 i l finrne e ,·am10 ad apr ire li.i strada ai fanti che dovranno s;ilire snl 1\1. S a nto . Sul Sober ]a 107' batteria <lel (hnppo Moro lotta t!roicamente; le postazio1ni, ben incli vi dnatc~ cla.lJ.·ossern1zio:ne nemiea, sono fatte seg-no u 1111 fuor-o iusistelltc>: il ten. Br-ernbati, bench(~ ferito e fortc~meu t e conlnso, per non dimiuuire l ' efficienza d ella b;:ttteria non si Yuol allon tanare dall' osservatorio; ma colpito giù. una. pl'ima Yoltu, (:fiele p oe:o cloi)O sveiHni:o . ·- 325 - ·


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BATTAGLIA DELL' I SO:'lZO

Sulle pendici del Nad Bregom le doline Leopardo e Pan tera sono occupate dalla 85"' batteria del Gru1ppo Fi,nizia; l'osservatorio trovasi nella « Trincea ·del fftnte ». ·Q uesta batteria si è già formata nna bella fama neHe operazioni precedenti, e uffi.cfali e gregari combattono co11 austera abnegazione ·; le postazioni e le riservette pe1· bombe sono ben solide; n fuoco nemico, anche se ben aggiustato, ha prodotto fiinora danni iusignificauti. Su quota 208 nord sono le postazioni della 4,iY batteria dello stesso· Gruppo, che anche in questa seconda giornata continua nd essere il bersaglio preferito del ,nemico. Finora però n·ou si lamenta. che un morto, sei feriti non. gravi e due armi inutiliz. za,te : in batteria regna ordine perfetto e si combatte con valore. Le batterie del predetto XXIII Gruppo sono ginnasticate egregiamente dal loro Oomanclaa1te, capit. Finizia, che, all'interessamento e alJa intelligente attivitù, spiegHti i,n ogni circ:o stanza, accoppi.a un ardire e una calma a t utta prova. Egli si recn sulle 1primc Hnee per osserva 1·e e dirigere il t iro e, sovra tu tto, per e:ffettu.t.re ogni tanto rapidi e improvvisi concentramenti di fuoco su Lucatif-. Verso le ore 1G, per rispondere ad allnloga richiesta urget11te dei Comandi superi.ori, viene orc1i~rnta una prima verifiea dei varchi aperti nei reti.colati nemici. ìV[olti n:fficiaJi subalterni si offrono volontariamente per assolvere tale pericoloso co1npi10. Per il X Gruppo si offre il sottoten. Bolognini, clellf:t 23" batteria, e per quattro volte l'al'dito uffie.iale si J'eca a verificare gli effetti del fuoco delle bomharcl e spingendosi fin rn~i triuceramenti au striaci davanti a Case Camarka (pe,ndiei de) S. GA abriele). Il ten. Guida, deJ XVI Gruppo, parte volont;uio per osserva.re- i varehi cli quota 1G5 ad est di Oastagnevizza di Gorizia: ipoi si reca spontaneamente nel Castello di Gorizia , intensamente battuto dall'artiglieria nem icu, per osservare il tiro delle bombarde ehe non si riesce a distinguere esattamente dall'Osservatorio di Gruppo. Il sottoten. Maraldi., della 12G" ba tt(~ria, esce volontario per osservare i Yarchi sotto le pendici del S. Marco, ed al ri.tonno riprende il comundo della propria Sezione. Sulla linea del Sober es~e il ten . Schiavone, del.la 50" batteria , che per cinque volte ragginnge le linee ,nemici.le nonostante che la sua opera. Yea1ga insidiata dal tiro di fueiler ia e. <la lancio di -

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BA'l"f'AGLIA DIDLL' fSONZO

bombe a mnno: le informazioni da lui riportate sono tali per cui è di molto agevolato il -compito assegnato alla propria bat- · teria per la distruzione d(~i reticolati ain.tistanti. Il ten. Delipèri esce in pattuglia a est di Monfalco.ne e si spinge nn sotto i reticolati di quota '77: è preso a. fucilate, ma riesce s:i, schermirsene; e non rientr a se 1non dopo aver assolto il compit o assegnatogli. Verso le pendici sud--ovest del S. Marco è uscito d:a qnalche tempo il sottoten. Amati, che con gra,nde ardimento<' sprezzo del pericolo ha J'aggiwnto la prima linea rrnstriac;:i : gli elementi da lui ·raccolti vengono giudicati assai utili per nna maggiore effi.cacia del tiro delle batterie clel VII Gruppo. Irntauto da tutte le fo1formazioni rac,eolte sul fronte della Zona di G:ori?;ia si conchiude che i risultati dei due giorni di fuoco sono SC}ddisfacenti : soltanto sul front e del II Corpo d' Armata la na tur;:t del t erreno ed il complesso groviglio delle difese accessori.e .nemiche richi0d.ono ancora un'i.ntensificazione del fnoco per preparare meglio la via alle .fanterie; e per ciò durante la notte qualche Sezione, e anche intere batterie, effettne·· ranno qu;1lche ardito balzo innanzi per addentare m_eglio i tmtti di reticolati non ancora divelti. · Frattanto l'artiglieria austl'iaca ha continuato a. tempestare cli colpi il terreno int orno a Salcano, mett endo fuori ser viz,io tntte le armi della 108" b;:itteria. Amche questa seconda giorllla ta si è chiusa con un cospkuo consnntivo per i bombaròieri : molte sono state le nostre batter ie danneggia.te, numerose le ,postazioni colpite in pieno con di-. struzione del materiale, scoppi di armi e esplosione di riservette per bombe: gli atti di v:=ilore i,n dividuali e eolletti.vi risultano numerosissimi. L~ giornata del 14, terza gioi:mata della battaglia, dev'essere la decisiva, per i bombardieri perchè nel pomeriggio si deve dare il via alle fanterie. Lavora,ndo tutta la notte, il ten. Buratt i davanti a Salcano è.r iuscito a rimettere in effici.enza cinque delle dodici born.barde dell~t rns•; e alle prime luci dell'alba, dalle nuove postazioni., può riprendere il fuoeo. Anche il tene11te Della Pria , della 95" da 58 B, si è spiinto arditamente innanzi con una Sezione, e eon intelligenza e sagacia ha. potuto eom~

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L .\ ] Q' IHTTAGLIA DELL'ISO:,.IZO

piere Jo spostamc11to scrnrn peeditc• . Dalle nuoYe postazioni ha giù, aperto 1111 fnoc:o ceJe1'e che sopperisre ì1 lqnnnto a]]a defieiem;a di un ' altl'a bntteria viei11a clw e~ statn smontatn. · Il nemico SC~!lll'e c·he l'O!'H dec:iSÌYH ~i n1ppl'eSsa e fa S tUl Hl'tiglieria 11oa1, clù treg-ua : il l'irn,bornho delle nrtighede, il mugghio <lclle bombm·<le e ]o sdtip llfo prnync:1to <laJJe bombe fornrnno 11~1 coro solo, pnnroso e i.mph•i::sionall'ie.

Fig. 77 - S0ttot0n . Filippo T (Hn lll;H«) i\la rni.·ll i

Il sergc>nte j\fassirnilla clelJa 43", che ha giù la sua bomba1·cla

cariea ed innescata, assoggettato a violento fuoco di grossi

C:::1-

Jibri, si getta s ull'fn'rnH e col p1·oprio corpo le fa scndo ai nnmerosi sassi eh(~ piovono dall'alto in conscguen7,a di scoppi di granate nemiche : egli prevede che qualche scheggia colpendo la spoletta, possa provocare Jo scoppio della hombn con gravi {lanni al pe1·sonale ed al materiale; e riesce~ nell' intento noncn rante delle coHtusioni intanto riportate . Il ten . Marinetti, de1la 1GP batteria, ha avnto la sua S<:' zioo1e eoJipita _; e mentre rim.ette in cffic:ienzn unu bombµrcla travolta da un colpo nemico, rimnne ferito : 11cll'atto che Yi e.ne tra .. - ~328 -


k~ ](i" ENI'.l':\CLL\ DELL. JS01'ZO

sportato al posto cli mec:lic-nzione l'irnlge parole di i,n coraggiarnento ai suoi bombardier i, ram m,ari<-m1dosi cli dover abh;rnc1onal'e la Jinen di fuoco (fig-. 7G) . Ve1'so le 01'e 10 lP uostre a1·tigliel'ie allllngnno il til·o, mentre le bmnlrnr<lc~ lo sospendouo pei- la ve1'i1ÌC'a elci varchi. Debbono qui1ncli nscire le patt uglie' per l(~ eo,n :srnta½ioui, che so1io oramrd dirnnrntc rituali npernzinni cli... 01·cli,narin ammiuistra~done bomhardicre:o;ca: e a1whe q11estn YOlt,1 non man(·n1io i voleuforosi a (~si hirsi pe1· (p1esta Jieric·olo:,;;i fa tic,1. Il tcn . Horsr'.ttL del \ Gruppo, chied e Yolontariameutc di us<:ire per ritonnf.:ecre i nm·hi di quota 307 di S . CateJ·iua: per ben sette ,·olte, a lla testa di 1rna paltnglin. clH~ egli gni da H.Jlimosnmente, raggi1rngc l e linee 1n emid1r po1·ta11do ogui volta pre:dose i11form11zi o1ii e ri<:011(1\H:emlo inco.l.mni i pnttng]intori c.:ht' Jo nvcvano seguìto. Anch.e i.l sortoten. Spada, Sottoeornnudante dl.'lla 118a batteria, a1p peua sospeso il fooeo, <~ nstito yofontnPio n riconosce1'e i YHT'(·hi nei rNico lati distesi fra q110U1 12B e qnota 106 della Vertojba infHiore: ed ril ritorno ·riporta utili elemen,ti per la ripresa clel fnoco. L'aspil'a:nte Mancini ha chiesto ,di l'(' carsi a verific:are ]o stato dei reticolati distesi fra quota 332 e cp1ota 280 del le pendiei oc<:iclent8li del Veliki Krib: al dtorno, riferisce al Oomanclo del XXXlV Gl'uppo sni l'ilievi f;1tti e si cl i chiara lieto di aver potnto fare qualche cosa. Frattanto 1n sospensione del tiro delle bombarde E! il tem~ poraneo annngame11to del tiro delle artigJierie di piccolo calibro hainno cinto l'nll!:11·m e : il nem ico el'eclc immirn~,n.te l 'an111zatn delle nostl'r fau1terie, e fa octupare le prime liJ1ee da nu1.nerose armi automatiche, che 1'( 1ulono arduo il compito delle pattnglie di ricognizione, ti:intodH~ si debbono lamentare divdsi feriti, -cli cui tnlnni gl'avi. C01n1wH111e, vel'so le JJ ,lrt lo stato dei v;n·chi viene così riass1rnto : 0

su <1nota · :l8?. e a ca vallo dell.a mul atciem elle raggiunge h~ poche case (litoccat e d·i Palj(ivo, i reticolati vre::;cntano larghe solu~ioni di con, t in11itù. : si d ir ebbe elle unu mano vigorosa, annata d i potente stn.1mento da guastator(•, Hhbia aspor tato ncttam(•ute interi tratti cli filo spinato; b) tra Zagorn e Zagorniln. s i sh~ntlono cumu li (li rottmni attraverso i quali ,•sist(mo larghi varclli pcl' dari, pass:1.gp;io Hll<' ondate di a:::~alto;

a)

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B29 -


o) il terreno tra Zagomila e Dolgunijva nppar <' ùisscmi Hato ùi larghe

l/uc:hr e di cuwuli cli .l'erro s pinato formati qua <· lit: *'rnbn'I. un pra to xul quale sia stato falciai.O il fieno e rustrdlat.o, ru<:cogliendoll) in w ucch l ch e n on potranno osU1colare il 1mssaggio; cl) davallti al cos tone cli quotn 50::1-611 lal'ghe soluzion i di con tiuul til vengono rilevate a vista d'occhio ; e) clnvauti 11i triuc:eramentì distesi tra M. Santo e la quota del S. Gabri.!h? la cli:;rruzione delle :sit>pi cli tilo di Cerro appare completa ; la via a Ile on<lat<' <li a;::,;alto è apt•rta; ma h• pe:ndici occl~enta.li <kll'alt ura sono ripide e bisogna t<•nere d' occhio 1~ anni antomatiche della difesa di cui qualc.:wm, 11< ll'c<:dtazionc delrorga;:mo, ha giìL t l'adita la propria postazionr sgranando <)ualche scaricator e :sug li es plorntori italiani ;:pint ixi innn nzi a ricom),:;e<•re i va r ctii; f) lungo ll' pendici di quota 100 e dell'alturn di S . Caterina, clavant,i a C: razigna, a quota 10:1 a tto m o a '.l'i YOli ed a quota 2:!i del K ~fa rro lt• siepi di filo di f1'rro appa iono addirittura diwlU• dallo sco11I>io de lle bombe. g) i11 piano, acl oriC'nte di Vt>rtoj ba, tra quota 102 e quotu lOG, i r cticolnti :,ouo stati rasi 111 suolo. Fru. la lunga. teoria cli ruderi, tra le uu1crri e cli abitati, tr asformati in larg he chi11?.1.e di calcim1cci poln rizzati, spircano an cora alberi carbonizzati, tron coni cli cavalli (li 1'' ri sia xcuravu1tati a clistarnm dalla v.ìol<'nza degli scoppi che hanuo pure !'g'Owbra ti alcun i .·borch i d i slr aduzze e di S<'ntieri il cui passngg;o rra stato in precedenza cliligentt>mente oilttui to dall a dif.c:,m. Nd <·omplc,·,m: du Glob:na a Sobtr la di:struzionc d<.'i r eti cola ti e dPi tducl'n1 me11ti i• < ,·id< nt1>: piccoli for tilizi. elementi d i triJ1CCC' Hl)Jntiono !<COnrnlti, atti rrnti; tlHtlfJ< rtntto ;; i ti!Pv11110 n •sidni cli matt rioli di s lrntti , tra cui affiora quulc·he iml110J1c•J1to di Y<'~tinrio appnrtC'nente a difC'n1<uri trav olti fra le mn c< r ie o a bban<lona ti m llu frptt,a di metters i più indietr o al riparo.

Lo sc·atto del le fant<> rie <la P laYa al Yippa cco è fissa to per le 01'e I:2; e per ciò alle 11.30 tu.tle le bomba r-de riprendono il fuoco :sono le 11ltime sah'e d'onore destinate a IJ)l'ecedere lo scatto delle fa nteri.P; <lopo cli che solt:rn1 to gli avvenimenti po tran no ngp:erire l'ul tel'iore impiego {lei bombardieri. L'ul.tima. mezz'oi-;1 cli tiro è c:natte1·izzata da una rnlanga di liom be che sok.i no il cielo. Il Com.andante della 133• batr<> i-ia chiama nl telefono i Comanda11ti delle Sezio,n i e sillaba nel telefon o scamlendo le parole : 1hioco ·ad olt1;~rnza e a qu ;1 lunqoe e-osto . N<>l1a. <lolina Bari 1ma bomlrn inc:endial'ia nemica pt·ovoe:a 10 scopp io cli alcnn e cariche tli hrncio pei- bom bard e e di m twizioni p e r fa nteria h·i racc:olte, e 11ella circostanza t rova morte gloriosa il soHoten . ·verclinois cleJla 72" batt eri a . -

330 -


LA

10"

nATl'AULIA nELL'I SONZO

Gli ultimi minuti cli fnoco hanno voluto la loro Yittima anche fra. gli nffk:iaJi della 76" baLteria : il ten . Roberti di Castel vero, che cl.nrante il ùorubul'<1ame11to d·e] mattino del 14, spl'ezzante <lel pericolo, ;wern fatto più yolte la spola tra osservatorio e Ji,nea delle bombarde per osservare e riferire, a ttl"::n·ersamlo ancora il tratto cli strad a il1lensament<' l>a.ttu to, viene colpito a morte nel momento che sta per raggiung-ere le postazioni. Alll(:h e nlle piazzuole d1?l lt1 162' b;t tteria si è SC'atenata una Yen1 tempesta di colpi nemici: ru,a il ten. Pelù, mantiene for te la c·ow!Pagine <lei suoi bom.bnrclieri, e con raro esempio di virtù militHri c·onti,1Hrn eon <:alma n dirigere u,na effi·cacP azione di distruzione sulle linee 11emiche. IlC'sosi necessario lo sposta mento cli nn~1 Sezione, il ten. Quinzio assume la direzione del mo·rimeuto, lo compie animosamen te, e, raggiunta la n uova posi·z ione . fn ri::1prire il fuoco. Il sortoten.. B ai-atta della 113\ con l'e,empio e con la parola tieue alto lo spirito d ei suoi UOllli ni : nella su a multipla operosità, e mentre ì.ncita i. serventi fl tener du 1·0. cade ferito. Pochi momein ti pl'im,a della cessazione òel fn()(·O le comunicazioni telefoniche fra osservatorio e batteria sono n uoYamente spezzate. il bombardiere De Paoli, d ella :1Ga batteria non esita ad useire per riattiva1·'1e ed :mcora una volta compie incolume la pericolosa operazione. Sono :11)pena scotcate le 12. 1-<~cco i fanti della 3• Divisi<lne puntare sull'abitato cli PaljeYO e contro ]'altura del Kuk. R:1ggi.1111gono qnota 383, e fra breve raggiungeranu o ;1nche quota 502. Nei g-io1·ni deJfa p r eparazione . facendosi eeo del saluto 1..:he il gen . Capello awn1 rirnlto Hi suoi soldati, il gen. Cascino, per meglio 1·nffigurare ne])fl mente <lei s uoi fanti l' impeto col qu ale dovcya essere sferrai.o l'attacco. aveva ripetutamente detto : « Y oi dornte essere la Y,1langa che . ale » ! E cost è> stato. L a resistenza ,1wmfrH, fiaccµta ai forti11i. riappare accanita e valorosa fra i ruderi ecl i. cespngli fra cni erano a n nidate Je mitragliatrici: essa è supei-atn <lall'imp<•to dei nosl.t·i ufficiali e <lei nostri soldati, che l'isoh'ono <lcfinithamente 111 situazione <:on i11 Lenso lancio cli. bom l>l' a rn:11111 anche l1ì, dove ln resistenza n· niva esplieata col nm1ggio cl elJa clispern zioue. Come <li cons ncto. l'us<:i!a dei fonti s uscita nna vampata

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] 0" l~A'J 'l'A< :L J.\ llELL' I S0)IZ0

di. s.lnncio il'rcf1:enul1ilp frn i hnmlwrdic1·i. C'd aknni .(lj essi 11011 sanno 1·e~i. t·er<> H q11Pl f.1 :--dno ti·.is<·i11ntoH'. Il fenom eno è \'er.1111 e 11 (·e s11ggpst ivo . tn.11Lo da dhr 11l111·e t;:drnlta 1-lll'l)Pl'ÌOre ;1 lfa t'1)1·za llclln prop1·ia n,lo111ù . :Xo11 di 1·11!10 ,lll<'ILC' cJ11.tkl11• nfTkial(' clri l1ombn1·lli.<>1:i, pu1· <·0111sdo ·c1 e ll'ohblig o cli l'ima11l'l'e in llll'Zzo ni pezzi p e 1· f1 on teµgi.11·p co l propI"io fnoc·o sii nn :d oni irn.pre

Yi ste, è a ttratto dalrnn<latn c·he abun)l(lona l e t ri11<:ee pe1: correre verso il 1wmico. ~0110 111omen Li g1·,1Yi pet dti si tront in mezzo alle p1·opri<! hombm·cle: bisognn aYerli. vissnti per sa perli l'Omprenclere. Ma il rim,rn e1·c• impa ,·idi. al p1 opl'io µo sro e tPnen,i pl·onto nel og·ni en•11to <\ obbligo im1PrescillClibilc; pc1·C'.hè t ;ih'oJtn i come spesso si ù vel'ificalo, l'ufficiale cle,e lcnere g1i 11omiui alla mm10 p e1· essere pl'onto a f~ rsi ancLe ucC'iclere sui pezzi per prntcggerc un improvviso ripi<>gamento delln p ropria fanteria . Per efl'Ptto cli tale sngp:<>sti one i bom bardieri Cacioli e l\fa11l'ilJi, della fi2" batteria, si la11cia110 all' assalto con la fa n teria : il primo. henchè snbito ferito <l~ una sc·heggia di gra11a ta 11C~


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J~ATL\ (: 1,1,\ l>EL1.'1 so:s:zo

c1nita, •prosf'gnc impel'lcnito : il Mamilli . egue 1'011datn e l'll!,!· giunge l a liuea n ernfrn: poi, 1·i:1<·qnist:1 il ;-;c nso tlella l'e~po11sa l>iJità, e torna a]] ,1 hn l teri11 : rna arn·h · ep:Ji mentl'c si dispo1H' a l'iattare In li11ca lelel'olli<-a (·he <·olJegn i pez;,;i ton l 'ossenai.ol'io) l'im.,rnc gTa ,·enwllte fetito dn mw sdieg;gia di gi·anat11 11emic~1. Auche il capit . .H Hgn ;,;1.L st•gnito cl11J se1·g. Ran(l ri , del1c1 1!)()• b,lttcria , postata Hl alientc• . snbh,t·ono la 8tP:~.,, attn11.io1tl' e con·ono c·oll'on darn cli fant i l' ILP 0 pa:-:sara p resso l'ossennlot·io u1e l q 11;1le HSSi si novan1uo. l•~ssi an1n;,;11mi n •1·"10 il Kuk: ed il S audr·i, eia queJl',111i1110so c·h<:' t•ra. fill.lH'rwrnlo In wnn lrnrtnta dalle mitrag-linll'i<:i. si 11ff,1tc-i,1 11ll'imbot·co di u1w t·aYe!' na 111cJJH qn~lle si C'l'anci 11asc·osti d it•ti ,n1strinc·i. e (1n i:;olo l i costring<~ alla l'<!sn, c·t)llcl11<:c•ndoli prn,l' ia in bntteria . '.l'n nto il R aguzzi qna11to i.I ~amll'i, già clari 11w11canti Lln11n lYl'O])J'ia unità r erso le prime 01·r pom('1·i<liane . <' :-ospettati 1111zi cli p11~1:;aggio al 1n Hmito .. . , ,·e1·so sc•nì ,·e11g ono clal g'('ll. 1Jla1mas!-io, Courn ncli.m tr del Settm·c, seg11 1n In li nl ( '11111c11Hl o del D" Rap:p:rnppa111ento bomùarclie1·i per lr •1n0Ye cli c·01·aggio da(e n ell'effettuare l'nss.1 Ho coi rirnti. Di fro11 tp a nrm~ig na, clopo dnc gforni d i lotta, In nw bc1ttcl'i a h a t n tlP le bom ba rde l'n o1·i i-:enir.io. I11 J1W1.zo al tn11 1nho dei comha~tc,nti) <:lw ('Ontin11m10 ad intrrrnittenr.a, ufficia li e hombur<lie1·i non si i-Pntnno cli rimanere inei-ti. ('ou slanc·io Nl i1rclilllento i cl.u c 8(>1 I otp11r11t i I r .A.rn,i co e, ½ru1otti p rendouo 1·t1 pi<lmnent-e la l'isolnzio11p cli .1git·<' in q11<1k lle mo<lo. e <·n11 llll gruppetto cli senenti p:-:c·o1w cl1111P po:-:tnzioni. n t traYe1·s,1 110 ì YHrt:hi dei 1·Ptit:olati e i1'rom p o110 nelln t1·incc•11 11emitn Hlllista nt c~, fa(· e11<lo 11 p 1·igioJ1ieri. ~apHto cl11 <'~si e.:lw 1llt l'i aust1·iaci si t1·m·nuo nnni clati in u11 1·ic·0\'( 1·0 (·011 dt1e miti-agliat1·if'i. i-;enza po1·J'e tempo in lllt'Z1/.0, lo Zn notri. g-iù più ,·olt<' offel'to!':i Y<>]0Jlila1·i o ~i11 1jcognizi o11 i pe~i<·o).c ;:sc' e pc•1· l'ac<:el'lmneuto clC:"i vn 1·thi HJH't1'i nell e ]i1npe 1w111ic·lw. es<·e 11u ovainenk ~eg ui.to n di. tanr.n dii <lne hm11liarclie1·i. Ragg·ilrnto il ric:ort'l'O in<llic:,no:.di. c·o 1 c:ontep:110 t'llt'l'/.!Ì< ·o i 11tim a l.1 1·esa n,i l'itovcrn ti e fa n Il l'i 1:-l prigioni e l'i obblig,MMloli a t1·ni:;porlnre nelle noslte li nee le Jol'u mitl'agli ntrit:i. Mn il giol'llO s 11c·(·e~:-:irn lo Zauotti. sp:intosi i11 posizione nn1111.atissirnp in c·c'r<·a cli una posi,r,ion(' ard ita che 0

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I.,A

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BATI'AGLU DELL'I$0}sZ0

permetta di assecondare da Y,icino gli sbalzi della propria fan,. teria, è col pito a morte e la scia g.Loriosamente la vita sul campo. I ntanto ~n1cl1e i fa11ti d e lla Brigata A,cllino dilnga1110 verso la scllettn tra quota !524 e quotfl 592; altri corrono in direzione di <1nota, 652 èlel Vollice . Verso sera 111 Btig ata C':rn1pobasso :1scencle le pen dici del i\J. S::1U1,to e pe11etrn ~1 el c011vento : la Brigata Avellino h u superato lo sbH l'ramenro di. Zagora ocrupa rnl o in parte i fortimi di Zagomila; la Brigata Messina <·onqnista <rnota 17~t est; dalle pendici d el S. :iYfarco fil Vippacco JH lot ta si svolge aspra. Mentre la battagli:1 s-i svih1pp n cli1 Plava a Gol'ir.ia, nel porn el'i g-gio della stessa gioruatn 1111 intenso tiro di bombarde batte i reticolati dei t rince1·amc11ti. distesi tra Canale e Hodrez. La. 9:5" batteria , sc-hierata davanti a Canale scon volge le clHesc> a usti-i:w lte ba t tenclo a~sai efficacemente le loc-alità. di quota 165 e di <JllOlH Hi2, rispettivamente R nord e<l a sud dell'abita to cli Bodrcz. Concorro110 a quei:;ta ;17.i.onc la 187\ la 178" e le 6 sezioni da :-i, B a scgnnl e alfa -t.7• Divisione. ~ell a notte i-;u l l!1 il XXXYil Bnttaglione del 4" l{.eggimento ber ngliel'i ccl il Battaglione a lp,ini M. Cenino. su d ue IJ.) a sse· reJl e gettate n!lf1 di fronte n Log:i e l' flltra. a Boclrez, pa ssaino l'Isouzo occuparnlo le due loca lità. La Yiolc!nta reazione òell' artigliel'ia della <lifesn rie, cc a dist rug-gere i due passagg-i, che pel'ò 11elln n,ottc snC'tessiva sono ri att;ti,i. Sul fronte (lcll' .\:1 ('orpo (3" A rma t a) il mattino del 14 le ùombar<le hanuo esse pnr e rinperto il fuoco, sconvolgendo e di~ stl'nggendo i r t>ticolati e le trincee attorno a quota 363. Avvenuto lo s<·fltto c1cne fanterie , Je quote 126, quella 464 d el Faiti e Ja quota ::l7S sono r:1 ggim1te dalle 110stre truppe; le quali, però, i,1\~nbbinte dal t.iro 11emico, subiscono sensibili perdite, ed i s upNstiti ROllO obbligati llclla notte a r ipiegHre sulle lir1ee di pa rtenza. 8111 l'immwnte fronte d ella 3" Armata i bombar<lieri hanno anecato ch1nni c:onsicl erevol,i alle linee nemiche .

)folla. . erata del 14 maggio il Oomao1do Supremo conferma a ll n 3" Arma.ta l ' ordine cli eompletarc nelln g iornati1. del 17 e -

334. -


LA

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B,\T'l'AGLIA DEL L' I SONZO

nel mattino del 18 i tiri di distruzion e s ul fronte Carsico ,pet· poter seguire con minimo imtervallo di tempo l'azione della Zonu di Gorizia . E ciò anche S<~ 110n fosse assicurato il eo11corso del r,ncleo mobile già, previsto per la fase 1 . Lo scatto delle f;rnterie della 3" Armata dovrà qni,ndi avvenire non più tardi del 1S maggfo. Lo spostamento cli artiglierie e di bombarde dalla Zorin di Gorizia al Settore Oarsk:o, nel momento in .cui sono in pie)no sviluppo le operazioni. contro gli obbiettivJ designati., non potrà che inflùire clarnnosamente sull'esito d~lle operazioni. Comunque, nella motte sul 15 un primo .nucleo cli artig)iel'ie inir,ia il tr;1sferiment o sul fronte del1a 3"· Ar roa ta, continuandolo nella notte successiva . Nella ,notte sul 1.7. oltre allo spostamento delle r imanentJ batterie d'arti.gli eria, avviene a.nche il trapasso delle batterie di bombarde, tplune delle quali però non sono subito a:vviate direttameute sulle posizioni. La 145" nella stessa sera del 14, appena éessato il tho colltro il Kuk, ha ricevuto l'ordine di smontare il materiale e) a mezr,o di autoca:rri, trasferisi a Gradisca per poi salire sul Carso a disposizione del Comando del 2" Raggruppame111to bombal'dierL Frattanto avviene lo spostament o di altre batterie ·da 240 L, fra. cui l a 31", del XXVIII Gruppo) la 130a e 132" del XXXIV, e la 133• del XVI ; temporanei spostamenti di. batterie di bomba.rde avvengono anche 1n el seno della stessa 3• Armata : la 165" e la 169" - a cui si aggiunge la 167", rientrata al Gruppo XL lasciano le loro postazioui del Volkovniak per recarsi ad occu1pare postazioni giù, apprestate in precedenza di fronte a Casta . g'nevizza, inserendosi fra l <~ consorelle del XIII Gn1ppo a nor·d e quelle del XXXI a sud . Di fronte a Castagnevizza dovrà. inelhl notte sul 17 portarsi anche la 145" batterà.r1. Non è a. credere che siffatti spostamenti siano avvenuti agevolmente. Nella notte sul 15 gli autoca rd ehe trasport ano la 145"' batteria sulla carra reccia Prilcsje-Gradisea, so,no temporaneamente arrestati dal tiro dell'artiglieria anstl'iaca, che ,in precedenza su tale strada avevn già sc,o rnpigliato un;:t colonna viveri someggiata, nccidend.o muli e ferendo parte del personale. Riordinato a.Ila meglio il repa.rto someg'giato, la colo,n na degli µutocarri riprende la marcia, e nella serata del 17 la batteria rnggiunge il Carso, occupando due doline : nella, Dolina -

335 -


LA

10°

D.\T'IAC:L lA OF.Li."l SOKZO

<lei Conigli si sistema 1111a mer.r.a battc•t·,in c:oJ c·omall(lO dell'Unità: nna delle due !4e,..,ioni è qHella comanda la dal c·onte di Ralemi. c-11.c si moltipliq1 in rntti i. modi p<'r si. rem are Jp postar,i oni g"iù p1·eeecl ent(~wc11te alle~(il<' sn 1111 fronte n sali.C'n te pei-i-

Fi~. t!J - li l't·intipl' I'mhp1·1n tli i:':1n,i:1 t ' outt> di ~,11,•mi.

co]osi!-:--imo pnc·h<'• !rntt1110 cli 1'1'011re l' d'iufilal;l dnl Jl(•Jllic:o : 1•flici<:'nzn lc a 1·111i , c· ntl<' mortnlme,ntP c·olpito 11n c:c11po-pc'¼¼O e \"C't1gono fel'iti dn e \Jorn.l,nrclieri. L e bèlttt>tie del LX (ì ruppo. ll<' lla notte sul 17. han no las<-iato

HeJlfl- s1<'1':,:ll nol(r•, 11el rn<•tre1·<0 i_11

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LA

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P.A'l'TAG LTA DELL 'ISONZO

le posizioni del Yol.kovniak, trasportando il rna tcl'ial.e ~ brace,ia fino a. S. Grado di Mer,n a; dove, co,n, sfor r,i inauditi, riescono a caricare il materiale e molte bombe sn a utocarri messi a loro disposizione. A1l'nlter,,,;a dei ruderi cli Segél i l'antoc1.11To di t(~·· sta., percorrendo la rotabile Op1pacthiaseJla-Cast.ap;m~yir,za, è colpito i,n pieno, cd a vviene lo scoppio d elle bombe d1e vi erano trasportate. E' una nott<~ verameute t ragica, tnntoc-hò solo h.1 salda disciplina dei gTegari e l'esempio cle1/li uffi<·,i ali consento,no di eontinnare il movimento che avvie.ne sotto sfcrz;;1te di shrapnels ianciati cÙ1.ll'artigJicria nemica : acl ogn,i modo prima dell'alba il materiale è in posir,ione, e le hn tterie sono prO!ntc ad aprire

il

_fnO(: O.

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Il ComanclHnte della Brigata B isagno, the ha s11p nto la tragedia viss uta dn,i bombardieri, segnala alle superiori autorità il severo eèl ernico Jopo co11teg110 . La si.tu a r,io11 e delle truppe nella Zona di Oorizia li1 sera del 15 maggio è ~i,ntetizzata clnl s eguente Ordine cli prosegnimentu dell'ar,i.one offensiva trasmesso quella stessa sera dal geH. Ca peJlo, Ooma.ndante della Zon9, ai Uom.andi de:i. Corpi d'Armata IL VI ed VIII ecl al Comando d'artiglieria della Zona : : 1) l e vnl.or os<" trnpJ)(' dd II Corpo d'Armata llanno di slancjo conquistato 11 costone clel K uk , quelle del V.[ si sono ag-grnppntc a M. Sani:,>, qudh-• dell'VII.I al S. Marco; 2) domani si t iprcnderà l\1zione con int em;ità p c·t· procc>dcrc a lla ><i<'. u1·a conquis ta degli ohl.JieLtivi ussegnaLl a ciascun Corpo d 'Ar m::tta . ,Il IT. Co1:po m uovrTà. nelle or e matt ut ine q ua ndo lo rc•vuterà più opport un o; il VI e l'VITÌ alle ore 10 ; · :~) m;,;eg1io nl II Cm·po lu. Brigata Girgcnt.i, il v;r Gi:nppo a lpin i ccl Gr uppi <le]!(' ba ttPri<• di grosso calibro dr:'! 28° Haggruppamenl:o.

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-;.~

La giorm1b1 <lel rn uiaggio sul f ron te del.in ½ona cli Gor izi a può si,n tctizzal'si cos.ì. : Ja Hriga ta Firenze co11qnist;.1 la V(~t ta del Knk (qnoia (ill); nkuIJi reparti della Hl'iigata Emilia , a ll'estremn dc~stra del VI Corpo 8Ì afferma no s nllu quota 126 cli Grnsigna; sul resto d<>l fronte , pur c:omh:1tt0ndo, la sitnar.ione d m,ane i nvariatn . 22

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1,.\ ](I" IlA'.L"IM:L rA Dl<,LL ' 1SON ZO

Ma Ja stessa sera il Comnndo Sup1·emo, per ragioni dipendenti <l all'andamento stesso delle operazioni , decide di 1·estr-ingere il fron te di iittn'cco e di modificarlo 11 el senso che la Zona cli Gorizi~, dovrà rinunciare all' azione contro l 'a11fìt eatro got'i. ziano, lascian do che la prossima offensiva si limi ti nl solo fronte della 3" ,h mata dal Vippacco al mar e. Du rante qnest'cilt.i.llla Jc truppe del1a Zona cli Gor izin, con azioni di ar tiglier ia, concorreram,no dimostrativamente all'opera¼ione della 3a Arnu,ta secondo ac<·otdi da p1•pndcrsi. t r a i due Comallldanti delle grandi Unità int eressate. Dnrant e l!l gi on1 ain del 17, con l'eit en 1ti attacchi s u t u tto il fron t e. <h11 K uk al Vippacco, il II Corpo estende l'occupazi o11e della sella di quota 524 a sud del Kuk; nel SettoM clP11:t 60" Division e viene aUn rgata l'occ\11pazione della sella di qu ot:-:. G24 tra la C',i ma del K uk e l'aJt ura di quota 592 ,d el Vodice. La Yin1 l otta per la contesa d i q11ot a 126 si protrae, ma l'occupazione vieme tenacem<>nte mantenuta dai nostr i. Un attacco di sorp1·esa. nl S. Mareo non l'i.esee. NeUa giornµ ta del 18 le truppe dd li Corpo occ upirno fa sommità del Vodice: <'essate Le ragioni che a,e,·ano por tato a1 passaggio 1lell'Isomo a Loga ecl a Bodrez, lP t rnppe della. L i ' ))j _ visione r;icevono l ' o1·clinc~ di ri piega re s ulla dest r H dc~l :fiume·. 11 giomo 1!) l'occup azione del Yodice Yiene mnplialè:1 fino aUa f::l•ll n omonima . NelJ11 giornrnta ciel 19 la 53• Divisio.ne, estende l 'occupazion,~ del Vodice verso 111or cl.-est aJ"l'e1·ma w losi s f!lcl amentc fino alln sella omoniurn . }foi gionni successiYi, fi no al 22 maggio, le trnppe del1µ stes a Dh·isioue arupli fìcano anco1·a le conquiste fan?. nella 1·egione clel Vodice fo10 a raggiungere la testata <lel t o1·r·<mie R,ohot . Ri .1ss11mendo le OIJ)ernzioni svolte dHllc trnppc ,lell.a 7,ona <li Crorizi11 ~;i COIIlchindono col segnente c·ornmnfrrn: a)

la tlilllostra:.1iouc 'futta dalle ti:uppe della ·l'i• Divi,-lone tra J,oga e Boclr<'½ ha richiamato, come- dcsi<ler a va><l. b·nppe austriache alla loro estr(•ma ala destra;

TI C01·po ha conquistato In quota 383 <li Plava Vo<lice ;

li) .il

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la. dorsale Knk-


LA

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IU'l'TACLI.A DP.LL'ISONZO

e) il VJ Corpo con ln sinistra hH preso contatto c:oi difem;ori di .M. Santo mentre con la destra ha occupato l'altura di quota 126 di Grazfgna; d) l'VIII Cor po ha realinato qualche suec:esso sulle pendici occ·iclentali del S . Marco.

Nel mentre la lotta ::1111 fronte de.lla 7,ona di Gol'izia HJ;dava localizz~ndosi. nttorno al Vodice ed al ?.L Santo, snl Carso era continuato il bornbardmncmto inteso a sgtetola1.·e sempre ri ù ij dispositivo cùifcnsivo nemico. Dal mattino del 12 maggio, sia pure eo.n ritmo èOmpassato, le bornhnrde, h1 c0Uabo'h1zione con l'art iglic~ria, avevano persegoita l a loro azio1ne demolitrice. Quando il movimento dl~l Nucleo mobile delle bocche da fuoco destinato a rinfor7,are 1n massa offensiva della 3" Armata fu ultimato, l'ini.zio della vern prcpar;1zione alla seconda f:lse sul Carso dovette per le ragioni già rese note essere ritardato ii.no al mattino del 22. La manovra dell'Armata - aveva notificato il giorno 20 il Duca d'Am;ta tende cissenzialmente a far progredire il centi:o e la destra rimasti arretrati durante le prec€denti operazioni. )Ha le difese uccumulate dal nemico ~· la. quantitìt di artiglierie cli cui dispone rendono necessario che lo sforzo offeusivo si manifesti con lntensità sn tutta hl fronte dell'Annata, prr obbligare l'avversar.io a disperdere il .fuoco delle sue artiglierie e ad immobilizzare ovunque le sue riserve.

E perciò il caratteT.'e distrut.ti.vo conferito all'azione ddle bombarde doveva essere - e ]e} fu - SJJ!into al massimo della sua possibilità. Ed i bomb1ud.ieri del 2"', del 6-0 e del1'8° Raggruppamento, in frate11na. collahoraziome coi compagwi accorsi con le loro bombard e dal fron t.e della Zon a di Gorizia, assolsero il compito loro affidato con uno spiliito di sacrificio degno di un poema, come bc~n lo dimostrò la. parte anecldottica di tutt;i l'a.zione fra cui si andrà, a s;pigolare qualche episodio fra i più salienti. Il mattino del 22 maggio alle ore 6 1il t iro cli distruzione deUe bombarde è iniziato dal l < ' aiti a.I m;:ire, e presto raggiungt' ottimi risultati. Come cli consueto, (llella fase i,n iziale l'art ig])ieria austriaca non rengisce gran che; ma, a cominciare dalle ore 9, 1;1 sua a½ione raggiunge un CT.'escendo considerevole, pnr-

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LA

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BATTAc:f, IA Dl~L1) 1SllN ½O

iicolanue11te sul fronte delJ.1 :I:' I >idsio11e (XI ( '01·po) . d on) i danni e le perdite si fanno m1111erose e gravi. Per 1·a g'io1ni di teneino ·C cli compitii alcune batterie l>om1.>arcle ù.a1m o clovn to prepar:nsi alfa battaglia frazi onamelo i. propri elementi in postazioni q11!1si autonome.

Fra i tcparti costret14i a<l nssunwrc qnesta << f<wma sparsa cli schiermn ento )), 1Ton1si la 2' bntteri:1 ciel capii. Dal'io Vi,

Capi t. Dar lo Vi va ldi Pssqua

Ten. Emilio Jncot>acci

Fil!. SO • 'Cf(i(·iali della ~· h:meria.

valdi P a qua. che· g:iù abbi111no i11<·0J1l1ato il 10 :1gosto l!l1fi a quota 121. I•:g1i ha fatto o<'en p nre all a ~e,1,io11e cle) ten . ,Ja eobaed ·u n tratto cleJla Doiina Hal'i, che• per epis odt Yetiffratisi i11 e:::sn n ei giol'Di p1·ececle!J1li (e che l'icorda hl fine imm 11t111·a llel . otlol<.>J1ente Yerdinois ca d uto !;ttl campo dell' ouore il giorno 14) . sernbrn cli.ventata Ja « Dolin a cle]]e disg1·azie >> ! Nel cle>eorso della lrntta gliA 1H batteria svolge lodeYolnu~11 tc, ~l prQ'.prio U1:rnclato, e le autol'ilà supel'iori di t;rn t eria C'he s1 si troYauo su l posto esprimoJJ o al co1J1anclante clella baUc·rb1 i.1 loro comp,i ncimento per l 'cflic ada ch:>l l'noco c•scg11ìto. Mn il mn tth10 del 28 urnµ;µ;i o 111n proh 1'to 111emito di gTosso l'ltlibl'O ptellde 0

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~t!O -


Li.

·1O'· BATTAGLIA DIU,r: rso~zo

in pjeno le postazioni cldln sezio11e .Ja cob!tc<:i atcommia,11clo la mortr cli qrnrni tntto il persmrn.le e 1n distn1zione clel mate~ial0 in nna stessa fine gJol"iosH . Accone s nl_posto il eapit. Yirnhli e co11 oppor tnne ed euergiche disposizioni fù rn<·eogliere e sgomh1·nre qnakhe l'lnperstite ferito, i-ivolge nl personale delle nltre postnzioni pruole cl'iincitame,nto ·e di fi.e!'ez,m im·itnnclolo a venclicar<~ i <·Om!l)agni ca-clnti, e ordirnrndn una mag~1ime f·el eritù cli tiro nell'adempimento del compito nss( gnato alla bat t eria omlc• sopperire an a diminuzione cl.elle I.Jo<The dn fno<'o rimaste disponibili. ~ella dolina Asti In 12" lrntteria , col tiro delle sue hombarcle ha assolto asss~ ben e il proprio compito, e corniucia nd essere bersnglinta e danneggiat a molto gTaYenu~nte: tra i dmrni avuti vi è lo scoppio di una riservetta cli GO bombe . In tal fra n gente il sno eomandmi te, capit. Roberto Nasi, mentre provvede al salvf.[t ngg1io degli nomini t1·avolti clflllc rruweric , spinge' coraggiosamente 11111.a parte delle armi ancora in effici<~nzn in po sizione più a;-a.n zat.a, e p1·oseg-ue nnimosarne,n te la lotta . .Acca nto arl,1 12"'·g~reggia la lli>", c:oma11dntn dal capit. :lad1ò Calwù di A<lua. Qòesto .figlio dell'Eritrea, accorso a combattere pe1· ]'Italia, dal s no osserv.ato1·io 1in 1posizione ava nzata, fornisce infornrnzioui preziose sngli appostamenti delle mitl'a·gli<,1trici e cannond11i uerniici che si oppo:ngono all'ava,nzata delle 1Jostrc fH,nte1·ie, e vi dirige efilcc1cemen te il fuoco cleJJe ~ne 58 A . Le batterie del XL Grllppo hanno addentato Jc difese de La i\font::ig11ola, a norcl -OYest di Castngueviz,rn . La 1G7" e la lG9a hanno fo1 hreve cliyeyse pii.azznole colpite ;la 165 cl el capit. Calvi cli. Hcrgolo, è Costretta fl 1Il Utare (;()l) freqlrnHZH gli obbietti vi per sopperire 11ell'nzione di fuoco nlla impossibilità in cui sii trovnrio le a ltr<~ hattel'ie del Gtuppo in seguito ai danni sofferti dal tiro uemico: i ricoveri , non tutti in (·averna, sono colpiti; ma la resistcnzn presentatn dn qnelli im cnverna, limita notevolme111te le ,per<lite. Frnmrnisehiata nlle hntterie del XL Gruppo trovasi. la. 31"', ehe ha le sne postazioni H Dolina Caso e a Dolin a Caverne. Dura.nte la gion1ntn rJel 2:-l maggio 1111 proietto cli grosso ciilibro nnstria<.:o colpisce in pieno nn' arnrn e ne S('Onvolge la posta0

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BA'fTAGLIA DEU/JSONZO

zione. Il ten . PARAscossoJ che comandH la postazione, riordina tosto la squadra dei superstitii e prosegue coraggios~meaite il fuoco eon le altre armi contro gli obiettivi assegnatigli. In tale circostanza si distingue il sergente NATALI; il quale, capopezzo , della bombarda colpita dal tiro nemico, cne1:gicam.ente rimetteva in eificienz;~, l'·a rma e riprendeva il tiiro sull'obbiettivo assegnato una. sua arma.

D'ig. Sl - iHagg. 7:achè Gah1·ù

La condotta Lennta cla.lla battcl'ia nelle due azioni della conquista dd Vodke e dell' irnio1ne con.tro Gasti1gneviz7,a viene molto elogiata dalle superiori antoritù; ed al tenente VA'LLERI)!I, che comanda il reparto, viene tributato un lusinghiero encomio solenne. Da Hu cU Log al mnre la battaglia prosegue con accp nimcnto fi,110 a sera; dnrairh~ la notte le artiglierie e talune batterie di bombarde lunghe tengono le posizioni nemiche sotto un fuoco tambureggiante. Il mattino del 23, appena le prime luci dell'alba appniono attraverso la caligine che fin dalla sera pre cedente si era levata su tutto l'altopiano di Oomen, 111 battaglia si riaceende dappertutto, eontinuando violenta fin verso fo 10; ora in cui si procede alla verifica dei varchi. L'aspirante Lo, cate11i, eon sereno coraggio, si offre di. recarsi a verific~re 342 -


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IlA'ITAGLIA Dl~LL'ISON?IO

varchi davanti a Hud!i. Log (quota 220); e mentre si accinge ad uscire dalle nostre trincee sotto l'inh~nso fuoco nemico, viene gravemente ferito dallo scoppio di uno shrapnel. La 117• batteria ·del ten. Laviosa. rimane con una sola bombarda in e:ffici~1nza.; il sottoten. Ro~azza; comandante cli una sé:t:ione dell'82" batteria, è colpito a morte dalfo sehegge di una bomba scoppiata. in seguito aJYarrivo di un proietto di grosso calibro austrin co. Sul Nad Bregom dov'è postata la 45" batteria, un colpo ltlemico ostl'nisce l'ingresso di un ricovero, proiettando un cumulo di macerie sul passaggio. Mentre si 1procede a liber are gli uomini rimasti rinehinsi 111.el 1·icovero, un 1;,econd.o colpo in arrivo aumenta lo sconvolgimenio della posizione: il bombardier<~ Racioppi, mezzo contuso, si libera dnlle macerie <~ si r>reoccupa. .(li salvare i compagni. prenclendone 11110 sulle spalle e portain dolo al posto di medicazione. 'l'ra Nova Vas e Oppacchif;lsella sono schierate le bombarde della 132" batted.a ripartite in tre postazioni di sezioni poco dis tanti l'una dall'altra. Comanda la 132" batteria il capita no di cavalleria BonSAR8LLI DI RIFRIDDDO. In un momento assai grave della giornata le postfrniollli clella 140" bombarde sono prese di mira dall' artiglieria austri.~ca e proietti d 'ogni calibro giungono in mezzo alle postazioni, travolgendo e scmwolgenclo piazzuole. riservette e personale addetto nl servizio delle armi. Pare che li:t 1.40" batteria debba soceombere agli effetti dell' azione distrut~ trice nemica. Da poea distanza, il capitano BORSARl!JLLI, per nulla curando i pericoli, e seguendo soltanto i nohi.li impulsi del suo animo generoso~- aecorre h.'t ·:àiuto dei camerati. della 140\ così duramente provati; e cO!n l'esempio e C:Olll la parolp dirige e ,conc:orre all'opera cli estrazione dei superstiti e delle anni hHeora. in buono stato d'uso dalle mac:<~rie; e si preoccupa ~li far timettere in effici<~nza qnnlchc nrmn eos1 dr-1 farle riprendere in breve il fuoco . B' verso la Jine cli questn fase 1·icostruttiva deJla 140~ dw il BorsarelJi ri.mane gravemente ferito alla testa e trasportato Yia dal campo di b;1ttaglia. -

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BA'.r'l'A ( :LlA DE1,L'1 SONZO

IJ. magg. B ove, che fi n da] 12 maggio ha dato pro,a cli valore r: di pe1·izi;:t nella prepnr.azio1ne ,delle su e lrn tte1·ie e nel clirigel'll e il fuoC'o da un ossena tol'io iut ensamen le battut o dal tiro nemico, pe1·con·e il Rett ore di batt aglia per rimettere i n eflkien zn le bai· terie del Grn.ppo· -dunDne:nte provate: eg'li è ese111pio di serenitù. e cli m·dfre a i s uoi dipendenti.

Flg. 82 - 'l'eu. Giulio :Rorsar <'III di R ifretl<lo.

Alle 11,30 1é borul..Jard e- rip,1·endono il tiro

n tutto il fronte

<li. schiera.men Lo. Il ruagg. Pollone, ( 1omanclante del XXV Gt11ppo. ùopo di a ver òiret t o pc1· più giorni il ti ro dell e sne b11 tterie da uu osservatorio avanza to, ottenelldo eflì.<:acissimi ,risultati, vien e ferito gravemente a]h1 testa cln un sh rapnel nemico seO[>piato s ulla ferit oia <lcll' os er rn tol"io. Il capit. S pi11e11i, della 129· batteri9,, saputo che il Oomancl:rnte del Crnppo è rimast o ferito , coin. generoso sla ncio si reca a quota , !3 perconendo 1111 eamminamento semicli t rutto, e c·on l' ,iinto cli d ue bomba r d ier i fa traspor t are il -

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L. ~

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l"llAT'J',\(; Lu !),El,[.' 1se 1' zo

ferito ;11 posto di merlica1,io11H~. Nena dreost1111z<1 si (listing-ue irnehe il homhindiere Chic~n. porta -fel'it i: appe11n c·mH)scinta la sorte toccata al proprio Conrnrnlante di nruppo, a(·co1ore sollecito a quota 80 e~ presta Ja :-;nn opern di s oc-corso nel trasporto del ferito, che lnngo il tr11µ:itto rin(:nora i pro:p ri soldati esprimendo .loto il ramnrnrieo (li non potp1· nissister(~ all'avaniata ck1le nostre fante1;ie. Anche il rnagg. Paglia:1,zi, Comnntlaute llPJ I (Jru ppo, che · nelle azioni di. fnoeo precedenti si. è molto (listiuto. si espone fre<l ncnt<>mente in zouc ha ttnte per he1n dirigere il tiro delle s ne bombarde, rcgolainclone (:nn ea lma le ~17.ioni cli fuoco ('.OSÌ da raggiung-ere il massimo rendimento . Alle lG,0 pre<:ise le b01.1.1ba rd c da i5S <' da 240 C cessano il fnol'O: lo to11tinnano a,11c·ori1 per qualche minuto quelle d.n 240 L. LP vnJornse fanterie tleJla Brigata Barlett;1 rngginng-ono le difese~ nemiche di quota 231, ma sono fermat(~; il centro però penetra nel1'11bitnto élL Castagnevh:za, ragginnge,ndone il margine orieutaJe. La Hrig-a t;1 Bisagno oc-cupa la prima linea austriaca di qnota ZlìB; trnppe della B rigata Ferrara e della Brescia occupa1no cli sJaucio qnota ~78. ma l'attacco conh·o quota 464 fallisce . S nl fro11te del XIII Corpo le farn teric dcll;:i Brigata Bologna attaccaHo il saliente cli Hndi Log e, nonostante la vivace reazione nemica, riescono a pene trarvi. La Brigata Catanzaro con azione traYolgente eonqni~tri il r·aposaldo d.i Lrn:ntic, eh.e poi mantiene malgrado le Yi ofonte reazioni . dd 1 iemieo durante la notte stì] 24. Le fa1'lierie del VII Corl)_lq muovono. risolnta1:cnente a ll'attacco sotto ]'areo <lelle tra iettorie , e riescono - sebbene intcnsameHte battute dnl fuoco deJrartiglieria ;1vyersa rin - a supera re rapidarne111te 1n prima (~ la se<'onda linea (li trincee davanti n quota 144, proseguendo pos<.:ia verso J'ami;u.w . Il sottoten. Rcialoa, della lùi" batteriH, dte già, inell'azioue di ottobre ha seguito l'attaceo delle fanterie con Ja propria Sezione, nssolveudo brillantemp11te il suo eompito, ora sebbene in c.ondiziol1i cli srtlnte assai pre<:arie, insiste pel' l'ipc~tere la marn)vra nel momento the i fa~lti dellH B isagino slanuo per scattare. Tl eapit. Alpini, conrnnclm1te <leJ.la 140". {lopo aver assolto - - 315 -


I,A

El"

DA'ITAULlA J}f,;I,L'ISONZO

co11 grande perizia e mirabile sangue freddo il compit o assegnato f.llJa sua battel'ia, prfrn to cli tutte le bombarcle, si slancia nll'assalto con le fa n t<~rie metten ~losi nJJH test a d'i una Compa g11i:1 pl'iva òi Comandante, e la 1po1·t a d' un bal1,o alla trirn('ea nemica dove fa 200 pl'igionit'l'i. <:ompresi -:I: ufficiali .

Fige. R:1 - Capornh! Michele }lusso.

Il bom bnrdier<> ) I ns,;o della ] 40', rnlontario bombatdiere già segnaJatus"i più rnltc per n tti d i strponl inario cor aggio e di alto . S[)Ìl'Ìto miJilti'i·e, bafaa eg-}i ]) lll'C' llll'aSSOlto' con~le J)I;ime Ondate di fanleda. ani marnlo e tra ,d nau clo <:on l'esempio gli esitanti fino aH;:i pl'irna linea ,n,e mira . Ri tto in pie.di sulla trin<:ea, mentre J'i11còra e inclirizr.a i l'inca lzi gl'iclando ViVIl l'Italia ,. un proietto gli sc"oppia sulla lés'ta sb;o11èa1iclogll° il éiclo e hl vi ta. Il bombardiefr P etito, del h1 79" sezione da 5S B. henc-hè <·ontnso, a nzi<-hè 1·ecai-si al posto cli medi:cnzione;·entusiasmalo (la ll'ondata elle gli pas::::n dav.i11 t.i, si carien sulle spall<~ il t nl>o cli lancio della bomhm·(la e corre all'asHalto coi fanti. Sul ) h1c1 B regom è postatu la 112• batteria, la qnale ha t·l'so giù, ottimi senizi f.iYCl lern,ùo "le difese ac·cessorie inemiehc, spia-nHndo la via ngli assnlitori. Fkatta La 1:1 fa n1"eria. le bombarde rì-

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LA

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BAT'l'Al,Ll A l}ELL 'ISOJ\¼0

ma ngono ina ttive. Nella documentazione rel;t tiva alla eoncessione di medaglia d'oro fa t ta all'interessato, così è detto: << Dalla feritoia dell'osservatorio, iJ eapit. Zuccal'ello seguint le ondate di ass;:ilto che 1proc:eclevano, frangeudosi, roves<:ia ndosi, incalzate da, ondate 1n1.1ove eon le quali si fpndevano per ristare 1111 a ttimo, riordina rsi e andare ancora, S('lllprc avanti)). A un tra tto il <:apitano dice al ten. 'l'ellini: Lei. resti qni e mi aspetti: spero ritornare .nella notte. Laseia eosì l'osservatori o, ra.ggi nnge le ondate <li Hssnlto, si mescola <.:on esse, dando :ii fanti , eon mirabile in.i ziativa ed ammirevole gea1erosità, la guida , la protezione del Comando. Partito il capitano, il tenfm te 1'(~11ini ,proneèle fratt anto al emubio di orientflmento dei ,p ezzi per ess(~re i.n grado di poter battere nuovi obbiettivi, e rimane iu attesa, del suo Comandante. L'attesa diventa spasmodica. Il mattino del 24. pre<.wc:upato, cl.el pro1u,n,gnrsi. dell'assenza de) SU · periore, il 'l'ellini esce e r inviene la salm;:t del <.;apit. Zu(:earello, oltr e la cima dove~ .la vittoria era stata n ostro. Una palla in fro nte l'aveva. fulminato. L a gloriosa salma ò trnsportata al dpa ro ipe1· darle sepoltura . A1 capit. 7,nccarello venne poi conferita la medaglia d'oro al valol'e militare Ma questo clel capit . Zuccarello, µnche se costituisce l'epi sodio p iù glorioso della giornata del 23, non è il solo : accanto acl esso altri 11e fioriscono non meno significativi, per i bombardieri, come cle1 resto per tutte le altee Arm i. ll 2:J maggio fu il giorno dell'eroismo e del sacrificio; fn nnn gi_o rnata. di gara, fra. i vari Corpi "è d Armi, a dli affermasse ph\ tenacemente la vittorin, stro,n ca,nclo il <.;ollo all'aquila bicipicle dell'Impero austro~ ungarico. A ndl.e il te,n . '.\[osso.1 de 11 a 9;7• batteri a, a p1pena:· e essa to il tiro del1e bombaJ'cle, wa] soffrendo di rima ner e inoperoso spettatore dc~ll' assaHo, si slnn('in con hl seconda ondata delle fan~ tel"ie, validamente e prclitamente cooperarulo allo sgombro dell' insidioso terreno conq uistato . alla cattnr,1 d i nutlei di nemici, come guida e eollegarnento dt~i repa rti avanzati. No,n diYersame11te opent il te11. Ynn Bren1se, dC'lla 120a, il -

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J()"

B.-\'lT'.-\ c;l.tA l)l';Lf; JSON ZO

quale, p 1·eso cla frrefren;ibih~ shrnc-io, si 11niscc c1i fanti pet <:on<livicl e1'<' c·on ci,;si i r-isc lJi e l e g- lol'i e clel l11 ,·ittoria. Il ten . B ol'i<>. dell ' •a hatti>1·ia, nel pomer·igp:io cl('] ~:cl esegnisce nilon tarimnentr nna 1·i<-og-11izi(m1e fin !';Otto le posizioni ncllliehe. Rim ast o sepoHo pe1· t n i ore sotto Je mnc·erie cli una ti-incPt1 ~conYoltn da m1 co)po rii gros. o C'nli lm>. ries<'e a libe-

Fìg. 8-1 - Capit.

F ilip))Q ZllCCìl l'ello.

(M eda,glin d' Oro) .

ra rsi e , sebbe11 e ('ontnso, fa aNliln rn.entc porta re i n11,1,n;,,i tre b om barde s nll a linea 11vanr.atn mm au 1<· ora 1·affoi:zata. Il magg. Canmrrnle, Comnncla11te dcll'YI II Gruppo. c he da u.11 ossei·vatorio avanzato ha diretto dura111t-e tnttn l'n zio1w il tiro d elle sue batteri e. ottcJ1ernlo ottimi ris nlla li, appena scattate le f'ant<>1i e ,si spi nge ai·cl itmnentc inrnrnzi sotto l'intenso fuoco nemico<' segue le fanterie a.P1I)Ogginndon e gli sbahi col f noco della l25a d:1 58 A , portata arditamente imrnnzi per da re nna più stretta collabol'n;,,ione.


!..\

10"

BA'f'l',\l;[, IA DE!.L'JSONZO

.I<~ 1non si yno1 clhucnti.c:nrc qui i nomi cli altri dne Comnnda:nti di Gruppo: m;;1gg. D ' .Amore, d el XVI , e del capit . Uostarnw, del IX; i qua H. sia clttra n tc la prepHrnr,ione, s i a durante l'azione da1 12 al 28 maggio, banno dato prove di ardinH~nto in peritolose ricognizioni, dirigendo il tiro de1 loro G-rnppo ton intelligenti iniziative e competenr,n. ~ella notte sul 24 la repr,ione uemica si at<.:entna fortemente dal Faiti a Castaguevir,za. }[en(re i fauti della 4" Divisione lnvo rano a rafforzare Jn lirn~a eagp:innta. hl lott;1 si srui1rnna in 11 11a infinità, di episoclì ·ch e non 1:! possibile eogliere; l'artiglieria ddla difesa batte cou violc>uza il terreo10 conquistato dagli italiwni: le pe1·clite si fa11110 g1·~vi. A tarda sera nffieinli clei hombartlicri sono corsi avanti pe1· o<'c· npare posizioni avanza te, e il t1~u . Botto, aiu t{(nte mnggiore <lel XIII (ìr1ijppo, a mezzo di portaordini, invi::1 al Comando de·1 2° Hap:g1·nppa mento bomba1·élieri il seµ:nente <:o. mnnic:ato: 23.5Jl17 • ore 24 : tina ia ù i prigionic•ri seconda linea nemiea. 11so; 145" Bn ttei:hL: 1

H t.i ro ùelle bHtt.erie caduti ndl.é J1ostre l 'c-ffdite : G"· Batteria: morto, rJ feriti, t ntti

ottimo; Ca;;tagneYizza !)resa; cenmani; occupata gran parte tiella 2 morti . 5 :Cerili, 2 lJombawk fuori i 4 pezzi fuot·i uso.

Qua,ndo il bigliel"to venìv~ retapitato a cle$tinazio nc, la $Ìtuazione era p erò già, mutHta, pcrchè nn Yio.lento coutn1ttatto, preparato Lla unn' bnfera di hioc:o, aveva obbligato l e stanche truppe del gen. Paolin i a r ipiegal'e. J.i'~nti e bombardieri nell a dnrissiurn ·1otta, c:oi fncili e cou le bombe n mano ti·attennero la furia ucmiC'a 1·ipiegaJ)(lo le1n tarnc11te sulle lince cli partenza. S11lle postazioni oeenpn t e dalht 1,l:'i" hatteri~1 grarnva min fatalitù : una bomba ill cendial'iH HPmica, co·lpeu do iu pi<>no una ri.servetta cli bomh<~, 11!! prorncava I.o seoppio) che Ncp pellì sotto le m~ccrie tntte le piazzuole ot<·u patc dalle homk1rcle. Fu :;;tre11m1 tatie11 qne'lla cli mettere i n salvo i homhardieri snpe1·stiti ! Non me:no cl1·am.matita fa fa sil"uar,inne de]]a J13", che oc-cup11va la dolina Lecte B a !';:-::n. Il 8otto('()m;:rn1dante . ten. Nomi, si prod i gò in tntte le maniere per soc<~orrere i colpit i e per frontt•ggiare il nemico che premeva a pochi passi. .A_ 11Hre una pa1lic1n idea ckrla ft nttnazione degli event i i n quella n otte basta l'iaHdare ad altri avvenimenti c:he si svolge -

84H -


f_,A

10'

R\'lTAGLJA DELL'ISONZO

vano, .mel)},tre davanti a Cast agnevizza, fra i bagliori -d i una notte tragica <id 1111 1m frammischiam ento inesplicabile, si combatteva a co.Ipi di bomh;1 e di ca.ki c1i fuc ile, riconendo poi anche alle baionette fatte pugnali, in nna lotta fero ce cli corlPO a. corpo. Tra Oastagnevizza ed i.I salient e Rudi Log 80 bombnrdiel'i, guidnti da 3 ufficia.Ii e sorretti daJJa presenza e dall';:ndirc dello stesso Comandante del 2° Raggruppamento, colonn. Giawpietrn, iri·ompe-

Fig. Sti - Cnpi t . Del'io Colaciccbi..

vain,o nelle~ linee nemiche, r iuscendo a catturare J O obici da 100 mm. e abbondante mu nizionamento. Gli nngheresii cuttnra.ti col materiale testimoniarono poi, stupefatti, l'avvenimento, e 1.rih.n ta rono .la loro a mmirazione ai valorosi arditi delle bombarde. Anche s nl fro1Ìte clel G Raggruppamento contrattacchi austriaci misero a dur~1 prova fa forza e la resistenzH dei bombar dierL Nelhi notte snl 24 la reazione nemica davanti a quota 235 mise ~n forse Ja coesion e della 4" bat.te1·ia hombarcl(~ del 0

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350 -


L.\

10"

E.\T'f..\(,LJA DEI.L'ISONZO

capit. Co.Jacicchi. Giù da parecchi giorni il 'l'noco clell'artiglie · ria nemica ne aveva più volte colpite le postazioni1 obbli.gc111do i bombardieri a duri e pericolosi Jayori, part icolarmente d11 r-a111te la notte. Nel contra ttacco sferrato <111cll;1 1n otte1 il Colacicchi, mentre si clii![Joneva coi propri dipendenti ad opporre strenna -d ifesa al nemico incal½ante, cadeva gloriosamente sul campo, lasdamdo ai suoi nffidali e gregp ri non solta11to uu esempio cli rare virtù militari, ma anche l'orgoglio di dov<~rlo presto vendicare. Non po~siumo chiudere la breve rnssegna della pai,te aneddoti.ca di quest a grande battaglia senza rkordiire il Comàlìdante del 9" H.aggruppamento bombardieri; il quale, dopo <li aver studiato e sorvegliato i lavori preparatori del poderoso schie ramento di oltre 30 batterie bombar-d<~ -d i calibri divel'si in nn Settore di parti.colare importanza e sensibilitù,, ne1lu lotta iiniu-terrotta -durii,ta dal 12 al 28 maggio, -diresse con bravura · il loro fuoco pnga1n do di persona nei momen ti piìì. dnri e neHe posiziotni più pericolose, portando la, sua. parola cli forza e cli fede a nfficiali e greg~ri, co8ì dH ottenere ,d a t utti i suoi clipeinclcnti e dai suoi bombardieri risultati lusinghieri che accrebbero il patrimonio cli gloria, del nuovo Corpo. A compimento della sue-cinta narrazione degli avvenìmcnti va detto che le fant erie del VII Corpo, m,ella giornafa del 24 si spinsero a. contatto della Hnea, 01 emicn di Flondar; quelle del XIII Corpo, superate ostinute 1·esistenze ncmiche1 raggiunl:>ero con la. loro destra la liuea d i qnotu 202-quota 247 cli Fomaza : l'XI Co1·po continuò a. trnttenere cl.avanti a sè gr;111 parte delle forze nemiche, coadiuvan<l.o quindi l'azione ael XIII. l•'ra i numerosi episodi che cm·atterizzarono la lotta sul Carso svoltasi ne1la giornata del 24 maggio J.917 meritii di essere messo in deùito rilievo quello del capitano Mazza . Dopo alterne vicen(fo per la conquista di quota 247 di For1rnza1 una nuova prep-arar.ione di fnoc:o <l'al'tiglicri;1 e di bombarde precede l'azione de Ile fan terie : alfo ore lG 1' artiglieria austriaca batte con violenza J,e nos tre 1posiziorni, arrceand.o sen sibili per-dite . Comu111qne, l'orr-t {lello scatto delle fanterie è im mineJ1te. -Cessn il fuoco delle bomba rde . Il capitano Mazza, dir comanda la 158° batteria bombai-de cla 240, ,d a lui formntn a -

351 -


L.-\

1.0"

BATTAGLIA Dl, LL'ISONZO

Tezze nel luglio J9Hi, vie,nc a conoseenza che è caduto il Compn, dante del II battaglione del 113° fnmeria : nell'impossibilità di operare e-on le sne bombarde; detide d i correre rapidament<~ fra

Fig. 86 - Caratteristica post;17,ione cli bombarda clu 2'10 C nel E•s l di ì\foufaltont'.

i fanti ad assumere il com:rnclo ciel hatt:lgJio11c 1·imasto privo di Oornnnd:rnte, trQseinan<lo e-on sè nnclei di Lombar<l.ini dell a sua batteria. -

852 -


LA

10a

BA'l"l'AG I, JA DELL'ISOKZO

Il momento è grave ma solenne : il :Mazr,a, dando esempio di raro coraggio, si porta tra i fanti e ·li guida con energia e valore raggiu ngendo la quota 247 tanto contesa. Nel maggio del 1917 il capit. Mazza ha la batteria postata nei pressi cli J amiano, e il giorno 23 a quota 208 sud viene ferito cfaJlo scoppio di rnna grana ta che distrugge il suo posto d'osser~ vazionc : ciò malgrado egli dirige con calma e con competenza

F ig. 87 - L'apertura clei varchi a quota 77 del Carso.

il fu oco delle sue bombpr-cle; ma ,n el mo:raeo1,to 1più critico, da vero cavaliere, accorre là dove la morte più ha mietuto vite umane, e si improvvisa fa nte fra i fanti, dimostranclo di possedere fra le t;rnt<' virtù arn:hc quella di trasci,n atore di uomini. Per l 'azione di Comando svolta in quest'occasione malgrado la. ferita riportata, il capi.t. Ma?:-r,a ebbe una prima medaglia ·d'argc·n to al valor milit;H'e sul eampo, alla quale se ne aggiunse poi una seconda nel giugno l!J18. Ne.Ha giorna ta del 25 venn ero sfondate le linee cli Flondar, B ondate del VII Corpo puntarono su Medeazza.. Qnivi il nemico ripiegò con molte perdite lasciando ,prigioneri e ricco bot-. 23

853 -


LA lQa B.lTI'ACLl.\ DELL'ISO~ZO

tino ùi armi e di materiali cli oglli ge11cre. Il XIII Corpo, sempre coll'aiuto dc1l'XJ, eliminò il s~Jicnte cli Rudi Log. Nella giornata clel 26 la 4" Divisione raggiun.se ancora CastagnevizzH,, ma non vi si potè sostenere : nnJla fu variato sul fronte del XIII Corpo; tn1ppe del VII raggiunsero S. Giovanni di Duino. Nella serata del 26 il Com;rndo Supremo emainò gli ol'Clini per Jn sospensione <leJle operazioni.

Alla 10• battaglia dell'Isonzo presero parte 40 sezio~1.i di bombarde da 58 B con 120 arrui; 43 batterie da 58 A con 522 :umi; 30 ba.t terie da 240 O e 38 ùattel'ie e 1/2 cln, 240 L con un complessivo ,d i 548 bom b;:trde : in totale 1.190 boro barde, in quadrate da 900 ufficiali con circa 10.000 gregari. Le perdite subite dai bombardieri durnnte la battaglia fu. rono le seguenti : Morti

Officiali . .

.

.

24

Feriti

e cioè : 2 capitani

9 tenenti 11 sottoteneuti 2 nspiranli

l'ruppn . . . Totali .

178

i>O e cioè: 2 maggiori ,1 capitani 20 tenenti 19 sottotenen ti 5 aspiranti.

Dispersi

l

Totali 7,1

4.07

561.

4.57

635

Le bombarde colpite e scoppiate fmono 150: 22 da 5S B ; 42 da 58 A; 38 cla 240 O e 48 da 240 L. Furono lanciate 130.000 bombe di cui 77.000 d.i piccolo c~libro e 53.000 <la 240. Le ricornipemse al valor milital'e concesse ai bombardieri per la 10"' battaglia dell'I sonzo ascesero a 407 (l79 per ufficiali e 228 per la truppa); fra esse brilla l a medaglia d'oro assegn~ta al capit . Zucca1·el10, che lusingherà, e riempil'1\ di orgo_, 354 -


LA

JQ"

R\'ITACLU DELL 'ISONZO

glio tntti i bombardieri d'Italia fino a che vinà nel cuore di essi il ricordo di quanto fu opernto da queJli che ebbero l'onore -di appartenere al Corpo . Dopo quanto è stato rilevnto s intetiw·:a ndo le singole fasi della, battaglin, si può a:ffe1'mf}re che l'app orto dato dai bom· bardieri alla vittoria del nrnggio del 1917 fu veramente cospicuo : la distruzio11e dei reticolati cla Loga al Vipacco, op<~ · rata. mercè largo s11crificio cli sangue di nfficiali e gregari, agevolò alle fanterie della Zona di Gorizia la conquista del pI'imo hastioo1e che ma dre natura ha posto a difesa ,d el margine ocddentale deI1'alto1pi;rno d i Bainsizia, e mere.è l'opera dei bom·· ba1.·clieri schierati dal Volkovm.iak al mare i fanti della 3a Armata, poterono slTOnC'are il saliente di Rudi Log e superare le difese attive e passive di Jamia110, cli quota 92, ·di quota '77 e di quota 21, realizzando la conquista di una. larga striscia di territorio, e oltrepassa11Clo a nche Lucatic, lungo nna linea che si spingev;:i. fio10 al mare. 11 giorno 24 mnggio del 1917, iJ gen. Pacini, Comandante della 22" Divisione, ai ral]egrameuti ed alle parole d i alta ammir azione espresse dal colonn. Oomanclante clel 2° Raggruppamento bombardieri per lo sl;rncio e per il valore spiegato <la quelle fanterie nell'attacco del Faiti e delle posizioni 11emiche poste più a sud, così gli rispoincleva. : Grazie del s no fonogramma. l5e le mie f,Ulterie poterono giungere s u quota 464 e su quota 378 ciò è dovuto non solo al loro r iconosciuto valo1:c, ma anche all'aiuto efficace delle bombarde e dei bravi suoi bombardieri.

Q.uesta modesta documc>ntazione sta a t estimoniare che an. elrn snl Carso i bombardieri avevnno fatto il loro dovere. Ma l;:i voce generale che i l,ombardieri con la loro opera, col loro contegno e c oi sacTifici fatti, avevano dato uin posit ivo contri· buto alla. vittoria, fn messa in giusta luce nella << Relazione s11.Ua 10" battaglia clell'Isom:o )) compilata dall'Ufficio del Co· mando Supremo subito clo!J)o gli nvvenimenti. Dice questa Rela7,io!l1e : Le batterie l)omhnr<le si clistins0ro singolarmente per valore cli uomini e pe1· ei;at:tC'zza cli f uoco, clistruggeu<lo r eticolati e trincer amenti nemici.

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355

~


I DOMH.\llDrnR I DELLA C.\H?\f.l

E tale giudizio lnsinghi0ro è poi l'ico1Jfermato nella chius:1 delle « Kote s ulla 10n battaglin deU:I sonzo )). doYe a pag. 318 è 1·ipetuto che : con le fanterie gareggiarono in bran1ra ed ardlrueuto gli artigli<'r i, d ieri e gli specinlisti clcl genio.

bombar-

Nel piano genel'nle delle opernzio:ni della g-uerrn contro FA.ustria, pl'edh;poslo dal generale CADOR:\".\, ;:1llc truppe clelln Zona a'(l.1"11,,i ·c1, e1·a stnto a sseg,n nto il ('Ompito di. « assic11rare il collegawcuto tra la frontiera del Friuli e la frontien1 '.rirolC'rsr; e, ,wJla e,·<•ntualiti\. cli dovct ceùcrc terreno, priwa cli r ipiegare s ulle pnialpi Ca rniche, don!Yuno oppon e tC'nnce r csi:steuza sulla 11.ncu i\lontc P er~1J ba - ì\Ionte Crostis - ì\Ionte Paularo - :.\Conte Silinchiet - _iuc del Roon e, dlfc11cl<'11do le~ alte valli Dogna, Jlac-colunn e Rl'><ia; clovcvuno saldars i con la 2• Anuata a ::\:Iontc Maggiore » (1) .

All'entrata in g 11ena clcll' Italia le trnppc del XII Corpo d ' Armata che opcr anrno sul fronte della Ci1rni;:1 procedettc1·0 rapidamente HJ]'occ11pazio11c di lrnona parte dei « J?Hesi )) <li co11fi.ne, ma molto presto la loro a ltiYità tu ~a1·Alir.za la d!tll"a tteggiarnento aggressiYo assunlo dalle t1:uppe a ustria che, partieo larmente nella regione di ì\fontc Croce; e nel prosieguo -d ella guerra le forze italiane clovetter·o sostenere un;1 lotta Yigorosn P<'l' contenere e resping-erc nna srrie cli Lentativi austriaci di.retti ad aprirsi un passaggio atlra,·cro le rnlli ùel But , del Chitn·sò e clcl Felb ginclicat(! fiin dal tempo cli. pace come tante porte pl'incipali d'imYasiouc de.I nost 1·0 P ac"e. Più indietro, oc·c·nparnloci clcl primo ordinam<>nto pt<!scdtlo dal Comnnclo Supremo Hnlim10 per il Corpo dei Bomba1·cliP.ri, e dell' a ssegnnr.ione cli "Cuità dellfl nuoya S1pecialitiì, alle J\Pm.ate , è stato messo i.11 rilievo come an che alla Zona Oarn-ia fo~se stato assegn ato il 12" R aggruppamento formato cl i tre Gruppi composti di quattro bnttcl'ie riascrnno nvenU armnmento pl11ri('c1 libr0. (1)

C ,100RN.1

T, . gen., La gu('rra alla fronte italiana, Vol. t 0 •

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356-


I B0Ml3ARD1E'Rl DELLA CAHN l A

Queste prime battctie di bombarde furono cri l;:irgo con1col'so nelle azioni svoltesi lnngo il crinale a.lpino .della. regione, e di cui si è fotto particolare acc<>nno 1n el Capitolo IV {li questo volume. L'attuazione dell'ordinamento <lel Corpo dei Bombardi.ed, di c ni alla Circolare ~9 dicembre 1916 del Comando Supremo, comportando lo scioglimcnlo di t ntte le b;:itterie bombarde armate con materiale da 58 B, portò alla formazione di Raggruppamenti org;:inici formati da Se1,ioni costituite da tre armi di detto materiale. B pertanto il Raggrnppamen.to della Zon,a, Carnia, pur consernrndo la ,p recedente 1numerazi.one, di.yenne una. gtoi:;sa Unità monocalibra, a cni lo stato di inamoribilità dalln regione Carnien, le tòndizioni cli lotta imposte flalle peculiari ca-ratteristi<.:he del terreno, ed i compiti asse · g)nati alle t1:np.pe iri disloca te, eouforii'ono uinn fisonomia ::d()Uanto divel'sa dai Raggr uppamenti bombardieri assegnati alJe alti·<~ Grandi Unità dell'Esercito. n perciò sul 12" Raggruppamento mette conto sptmdere poche parole per un maggiore ri lievo de)]a par-te ,d;:i esso avuta dal l giugno, data cli assegnazione ufficiale al XII Corpo cl'.A.rmata, fino all'ottobre 1917, negli avvenimenti della gne1Ta 1915-18. L'Allegato annesso cont iene la formazione orgirnica del 12° Raggruppamer1to, lo schierament o delle singole sezioni , no1\ che gli obbiettivi a ciascuna :assegnati. Il Coma11do di Raggrup;pamento prese stanza a Caneva <lf Tolme:r,zo; le 26 sezioni che lo formflvm10 venne1:o r1ipartite ltmio tutta la fronte Carnicn; e cioè 4 iu Yal Degano, 10 in Va l But, a in Val Chinrsò, 2 in Valle Aupa, 2 in Val Fella, 4 in Val Dogmi, e l iin Val Haccolana, r inrnnendo ne.Un quasi totalità, schieratt! sulle linee delle fanterie, alcune .i,n posizioni fraditrici per poter battere tempesthamente gli Hceessi alle posizioni dc~lle nostre fanterie, ed una, la 161", rimase postat a a Forcella Bieliga, akune centi.nain di metri davanti alln linea cli trineèe italiane, isolata su un cost one impel'vio, per poter aver azione sugli accessi a que.lla impOl"tnnte altura . E perciò fu J!nnica sezione che andò pni. travolta e perduta all'inizfo dell'offensiva austro -tt~desca dell'ottobre 1917 senza che se ne potesse avere in alcun modo uo1.izie su.lla. sorte toccntaJe . O

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I BOì\In.\nou.;1u OF:LL.\ c.,Cè\fA

Il compito, per l a maggior parle clelle Se7.ioni, fu offensivo: p otevano esplicare azioni <li. fuoco sulle Jincr austriache le Sezioni 1G5", 145", 143", 144"', J4(i3, 1,1.7\ l~-8", 149", 150", 15G", 1C2". 163", 153" e 154:",. J11entre Je rimanenti limitavano la propria azione di f uoco all:i ,difesa clegli accessi alle 1i1nee tenu fo a~1llc nostre fa nteric : alla 1_44• ccl al !;1 l 47• sezione, oltre al proprio

Fiir. &<:: - Coloun. Pirrro Anllre.-ini.

armamento comune ,'.llle altre Sezioni, fu distribuito un Grup petto cli cinque bombarde da 30 Ansaldo per meglio assolYere il proprio compito.

na

Ji'o-rm:azi011e orga11.i ca del 12° f.J!/rll ppia111<e11,t o bomba nliiei-i nel {J ilf {(IIO cTel J ~17 T~r1. colonn. Andreani - Cmnanùantc' Capitano Cn bibbe - Uf.fichtlt' di collegiirut•nto Teneute Andreini · Aiutante maggiore >> Paoloni - Adetto n l Comnnclo

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358 -


I HO:MB,\RDIIDRI DIU,l,A CARNIA

Vilta - Addetto a l Comando Pizzorusso - Ufflciale al10. munizioni Sottotlmcnte :;\fonacdli - A disposizione )> Rieti - A dispo,:;izionc (poi Sotto. Ravoni) » Draruis - A disposi:done (poi Sott. Rizzi) )>

l)

Sezione

COMANDANTE

LOCALITA' DELLA POSTAZIONE

OBBIETTIVI

V AL DRGANO

1Ma Ten. Occhialini

Costone Eynards

Provenienze dal Vallone Seris, dalla r;orgente del Piave e da Valle Oregon

J.65a l'en. Capranica

Cima. M. Chiadenis

Quota 2489

166" .:lott. lJettazzi

Forcella Passo Cacciatori

P endici davanti al rasso dei Cacciatori

145" i.'en. Pasino

Passo di Volala

Accessi al Passo di Volaia

VAL BUT

143" Sott. Colli Lanzi

144•

Ten . 1\fanca

Zcllonckofd

Quota 1812 e Canalone che da essa. conduce allo Zellonck.ofel (ex Cima a ustriaca)

Vetta Chapot

Qu?ta 1800

146'' '.l'en. Alessi (poi Sott. castello Rosso Quota. 1859 e quota 1869 Belardinelli) (Trincerone Pal Piccolo) 147"' 'l'<•n. 'l'cs ta

Frciclrnf~l

Pendici nord d~'!l F reickofel - Ricoveri e trincee nemiche

148"' 'l'<>n. Villarl

Passo Cavà!lo

Accessi alla m ulattiera, trincea e ricov<•r i

149"' Tcn . Lorenzctti

Cima Pal Grande

Cocchieri e p.endici n or<l di Cima Pal Grande

150' Sott. Conad.ini

Cima Pal Grande

Id.

id.

i<l.

15:}a

Ten . R izzini

Colletta Pal Piccolo

162'

l'en. Rocchi

Sd ktta dei Cacciatori Passo di Monte Croce (nido d'aquila)

1.63"' Sott. Mar elli

Quota 2200 - Monte Questalta

-

359 -

Accesso fra Fr eickofel e P al. Grande

runta Mc"datte


J' B0:\1 BAil0l0 HI DELLA CAil~ IA

S<zlon,

I

LOOALITA' DEL LA POSTAZIONE

COMANDANTE

V.AL

1573 Sott. Bonetti

OBBIETTIVI

CHJ A RSO '

E strèrnit1ì l'St ùi ::\Ioni <> j:t trnlo111' che dnl Pa1-::;o P e7,l·rrn11ln col di CJ ll ia ul c va a For ca di l,anza e strozzatu r a iu<liYiduata lla una

<'Onca <'On l11!!hetto t r a quota l!lOT

l'

l'estremità

Cl' t d i Mon tl· 7:l'l'tUU]a 15ga Sott. Dom1<\oni (poi

::\f.ontP Pizznl

Comi' i prrc(( ll'Hti

Cul cli e retta

::= bn rra1rn Hto tldla gola di

ten. Alpe)

15&' Sott. De Benedetti

Rnlllaz V AL .\ "C P . \ 168• 'Jen. De l'azio

Suù-o,·est di q. 96-.l

HcCt'S~i a noni-est (2 ,allon cPlli)

R iva sinistra di Rio Accessi per l 'Offici1rn elctSttHkrua (a Jtord ùi triea lu ngo il Rio St udeStu1lt'm a alta) run

16i• Sott. i\laglio

Y AL

F1!lT,LA

152• 1'1•11. Guni:l110 (poi Sott. T1°:,; t11ta (l i Rio S . Hoc· Acc1·:,;,:;i alla ~inis trn del Gn usconl) co - Quota \)~!) lt'onclo \'nl Jl'tlla 151a T e11. Cau(;11g,illi Del

Acre ~si u S tn,·oli ll oric

Stn,·oli Bor isc

R o:;:so , • .'1. L

161" Tcn. Gamllini

D OG

~

A.

'For<'• ila B ieliga

153• T1tu. Adonio (poi T c n . ì\liLtagskofl'l } (troni)

Accessi :tlln F o rcella Illcliga

Accessi a c1 est della posi½lOne

l.u4a TeJt. T m:cb i (poi 'l'en . .P.<'11 tlìci 11ord·<•,.;t S oclo· A c<:1•ssi nlla S11 1la Baulina) gogna-l'izzo Oril'nta le J59a Ten. Derl'tlli

:uont1• carniz7,n VAL

16()a iSott. Albano

AcCCSi'i ad l'St

n A e e o J, A X A

jF on d o Vnl Scd1ncb

N.l? . - Le S ezioni 144"' e 1'17"', oltre ill JJropr io annnmcn to lla :38 T:l, a vevano i11 ùh;tl'i buziou c ci nque bombarde .\.nsaldo cinscuun .

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360 -


I 80:MHARD.lEBl DELLA CARKIA

Furono particofarmente at tive 1n J 6:5" se:done él.i 'Monte Chiadenis, la 143" sulla Zellc1nkofel, fa. l4~b", 146", 147", 148", 149\ J 50", 155" e 162· su1le posizioni di Pal Grande e cli Pal Piccolo, e la 163" su Monte Quest'alt.a. Sebbe.ne lo spirito che auimarn in pre<:ed.en,rn i bombardieri della Zona. Oar1i11.ia fosse ']_UeHo ,clegli altri. compagni cl i Speci;1lità che lottavano sugJi nltri fronti -di guerra, la stabilità dei l'eparti sn lle stesse pqsizion i per alcrn1i mesi, e razione ininterrotta diretti.va e eoordinatrke di un solo Oonrnnclamte portr1rono subito ad una maggiore 1predsazione dei eompiti e consentiroin o· ai giovani conurnchmti di sezione cli studiare e di perfeziouare sempre megli~ la conoscenza delle possibilità <,l'impi<>go delle prùprie armi ;11e1lc -più svariate contingenze ,d el combattime1ito. Così che le postazicmi delle arrni ebbero una sistemmr.ione (·ompleta; il personale e le munizioni e tutto quanto avevi.i attinernrn alla vita cli guerra delle sezion i furo,no oggetto di studi e cli problemi rapidarnmte affrontati e risolti con genialità. e anche col più vivo entusiasmo che trovò alimento in un rinsaJclato spil'ito cli cameratismo, di spirito cli Corpo fra una fraterna gara a fa.r e sempre meglio. f!J mentre l'azione discipUnar e e direttiva ,d el Oomandain:te del Raggruppamento andavn ei5!p]icanclosi i>nforrnata unitamente r..l principio della giusta comp1·ensione delle necessità dell!:1 guerra e del bene cli tutti; nul)a trascurando e precedendo tutti coa1 l'esempio e con, le opere, la fiducia dei sottoposti ripagava largamente queste virtù del Comandante rendendogli agevole l'azione del comando, semplificando i rapporti cli coll;1bora .. ½ione che divennero l' imperativo categorico d)ogn i dipendente. I>t~r tal modo si può dire, semza tema di esagerare , che i.1 12" H.Hggruppamento bombardh~l'i divc'nlle in breYe ui!i. organismo di guerra v<~rarnente solido, l'iceo di volontà e cli. forze mo rali e materiali, così cla destare l'ammirazione llei Comandi cli fanteria, da cui i vari gruppi di Sezioni d~pendevano tattica.. mente : dalla reciproc11 stima e fiducia tra fmnti e bombardieri prese corpo e fode un cameratismo d.' Armi che poi ebbe le più signdficative e commoventi espressi011i in momenti ,ditlkili e gravi del combattimento. P er quanto ha tratto nlle operazioni di guerra, in Car nia 1

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361 -


I llOMB:\HD!EIH Dl, LLA CARNIA

gli avve11imeuti mili.tari non cl>bero (e 110n poteva no avete), svilu ppo i111 gt·ande stil e : cru altcristica della guerra di montagna! Ma per poco che si. dia nno sgua rdo ni B ollettini di g uerra del Comando , nprcmo Italiao10, (''è <la r ileva re più di quanto p ossa bastare per llimostl'are che il settore d ella Zmi,a aa,1·1ma, fu, per i primi t r 0nt}1 mesi di guerra, di un a squisita 8ensibilit à guerresca . e t aJnni e:pisocli ehe saranno l'icorcltl t i qui di eguito stann o }1 proYare che nel q na d to g·ener ale degli aYveuimea-1ti giot·nalieri r iporta li dal Bollettino di g uerra italian o, in Carnia gli nustri~ci non dnxano treg ua ai nostri combattenti, e che comauda nt i e grep;arì dovevano dormire con un occhio per voll,1 per eYitarc tac-ili e doJorose so1·presc che er ano a ll'ordine del giorno. Gi ni nel Rollettino di guena d.f l 31 maggio 1.917 si leggeva che « sulle pe)l(llci scttcutrl ona li cli :\:Iontc l:'ir.zul, in Carll ia, e nr ll"a ll:a Vn lle del torrente Ra<·colana (Fe>lla) due tt"ntati,i del nemico cOJ1 tro le linee fHlliroo o completam l'nte )) .

N el s nccessiYo giug no si ripol't:wa : 10 g i11gno: « PkcoH s con t ri a n oi f.a vore,·oli tra ì 110;:trl r epai·ti avanzati

e p:1ttuglic ncrriiclle in ricognir.ione ;:i ebbero alla testata del torr <'n te Dogna ii . 17 giugno: « X ella g ioru:1ta cli ieri il fnoe>o delle artiglierie ftL più vhace elci cousneto i::nl fronte Curni<'o, do ve buttc>rie nemich e lii medio calil> ro ti raron o rir,et11ta mentc contr o le nostre po!<izioui di ral l'iecolo e cli P al Grancl<' >>.

E dur~nte il mese di l ugli.o : 4 l111?lio: « Le artiglierie furono più atti,·c sul fronte Ca r nico, al P a;:so cli _\fon t e Croce e a nor cl di P o11tebbn. I n fondo Val Srebach catturauuuo 11n ut:ficiale austriaco ». 9 lug lio: «Nell' al to Chiarsò (Carnia) nostri repart i in ricognizloue i-osteunt>r o eon (':,;i to fnvore,·ole piccoli scontri con nuclei a v,ersari ». 17 l uglio : « Jn Ca rnia , J1e1l'nltn Va l Degiì.no, <>cl al P al P iccolo res pi ngemmo pnttuglic che tentan1no avYicinarsi alle nostre linee ,1. 23 luglio : « _In Qnrn ia grosse pattuglie nemiclle, elle erano en trate nel rn ggio cl'azionc delle nootre mit r agl ialr icì dl'l i\.[ont c Gr anudn (alto

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362 -


t PRBPARA1:1Vf ALT} ,, z :or-.1,:; DEL COS1.'0i'\E DI 1:'0ll'.1:li LE

Dognf:l) e di ì\:Conte Robon (alto Seebach) Vt?l'.l nero prontamel'.l te f ngatc. Noclei di armati e lavoratori presi in pieno c)al nostro t iro tra Lusnit7. e ìl:Ialborghdto, in :Val Fclla, furono clis1wrsi >>· 24 luglio: cc Sul fronte Carnico l'az;ione dt'lle artiglierie venne !:ip,ci,tlmcnte rivolta a contras tare l 'attività lavorativfl avversar.ia; disper deruIBO nuclei nemici al Giogo VEran.is (Degàno) ed in Va lle Sc:ebach » . 27 luglio: « 'l'entativi di attacco cli nuclei nemici a lla tE'staLa d i 'i'al Dogrn1. vennero r es pinti dai nostri post.i avanzati ii. 28 luglio : « I quotidiani cornbattiwenti di artiglieria furono ieri alquanto v isaci nell':.ilta Y:.il Dogna. >i.

Gli avvenimenti. di ;1gosto ricorda no clne dn te : giorno G: « I n Carnia Ulla c.:01Upagnia n emica che ayeva. iniziato l'attacco ddla _nostrn posizione cli Mon te Granudtt (Vul D'ella) fll dal nostro fuoco obbligata a r etroc€dne >J. giorno 18 : « "Cna pattuJlia cli ufficiali nemici ,·enne da noi catturat:.i. nelb r egione Bordaglia (Carnia) >J .

Si riportano gli avvenimco~ti e.li tre da te i quali preludono ·g·ià a Ha gramle offcusiva dell 'ottobre . L'intensi:fica1;si dell'attività 11emic,a sul fronte Carnico ne è n sintomo cvideinte : 10 settembre : « In Carnia. un attacco alle nostre posizioni di Monte Granuda e di Coel Turoncl falli compkt:rnwnte, per quanto eseguito in for:-1e ecl accuratamente prf'riarato dal f uoco c'li nrtiglieria ». 17 setterol)re: « In ~arnia Ùna mf:lggiore attività dell'a.rtiglieria avversaria provocò vivace rea:-1ione d elia nostra nell'alto But e in _V al F Plla ii. 19 ottobre : « .....fra il Pal Grand e e il Pal Piccolo, e sul Monte Gran oda, gror:;si nuèlci nemi('.i vc•1111ero fugati t'>rima c-he pot,s;.;cTo raggiungere le nostre posizioni,,.

Venuto il crollo huprovviso della fronte Giulia, dopo circ:a cinque mesi di prove 1uminose di resistenza e cl.i fu-dire, i bombardieri della. ZoJw, Ca11'n·i,a, dovettero abbandonare quelle posizioni che con tanta costanza e pertinacia aYHaÙo difese.

Il Comando Sup1'emo italiano per 1;1 primavera del 1917, oltre all'offe11siva d;1 sviluppare lungo le linee clel i\fedio e del Basso Isonzo, aveYa previste a 11rhe due offensive su nltri Set363 -


I

l'REr.\HATJ\' J ALL 1AZ JOKE DEL CO S·l 'ONE DI POHTlj J,1'1

i ori : un a diretta a Ha riconquista d el costone del Portnle, e u,Ha

11e1la regione del Pasubio, tendenti

a date pi ù largo resipito nlla nost1·a difes a ; l'offensiva nella regione del Pnsul>io doYe,a effettuai-si soJtimto dopo lo. riuscitn. dell'operazione s u]]' Altipian o di Asiago. E ' 11010 ell e mentre era in, pieno svil nppo l 'atta('<:O italia,uo sul Carso, il Comando a u triaco tentò un'µzione diversiva ~ul 1'ro11t e ·d el 'l'r e ntiuo con viC>1entissirui concentram.enti di fnodi sulle nostre posizioni a <·avaJJo della Val Sngaua e sull' Altipiad io di Asiago, e con, va ri tcntatiYi c1i irr uzione compiuti dalle fanl('rie nemi che 11d orest <.lel Oar<l.n ed i n Val cl'AcJ ige . Sul Dente del Pasn bio, i n Yal Tra dgnolo, snl Col B r ic:011 i vp r i tenir1tivi furo no l'espinti. Sul C arso, mentre era1J10 anco1· a i n corso le ultime azi011i cli si stemazione con le qu ali stava chi.u .flendosi la 10" battagli a d e ll'Isonzo. il 1° giugno gli austi-i.1d cll'ett11arono nn Yiol,m to til'O di f:lriigli el'ia snl fron t e compreso ( 1·a il V oc1ice ed il Vippac-co; il giorno 2 tale bomb.ardamen to fo esteso al Carso, ed il 4, fn sfc~rrato l'attacco d al S. Marco al mai-e, che i p r ot rasse im petuoso pei- tre giorni. J,e posizioa1i 11el ynJlone -di Br<•sto viza, s ulle l i nee ,d i Flondar e di l\fedeaz,1,j) fu . rono teatro (li lotte fm·ihon<le . Ad azione compiuta, su l fronte del VII Coi-po <i'Al'lna t n, molti Yant:'lggi conseguiti tl'a U 23 e il 26 maggio andaron o l(lercl nti, e la situ a zione, salvo sn q n11khc \ra t t o, r itornò qu;-1le era p1·im a della ballaglia. Quauclo la sera d el 26 maggio il Cou urnc1o Snpremo ema:nò r ordine cl i ce!=;sn zionc cleJl'offensiva, imparU anche l'ordine di s pos Lamento di talnne 'G n itù -d i bol.llbarclieri, che partirono nei gi orni seguenti per gli , \JLip iani, dove lu situ11zione cl.elle bom · ua.rclc era la seguente : in Arlltata: nel tel'l'itorio cl eJl' Armnta si trova Yano due R Hg gruppame11ti :

1:;0 Raggru J)l1U m l.'11lo (col. Danese); 1(; 0

R aA"grn[)pa1J1Pnto (<:ol. R1' Gw1iforte) ;

e tre Comimdi di Oruppo: \" . :XXIX

Gruppo (Len. col. Gnnòini); GrupJJO (mngg. ;Rosn); :XX.\lX GtnJ)po (clltlit. Cisotti);

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364 -


I Plll'lPARA'l'IVI AJ ,L' AZl0~1,; DEI, COS'l'O:>:E DI PORTt: 1,E

e le ba ttcrie : g.. e 15"' da 58A; 145°da 240 L; JGO• cla 240 A.

6" Armata: rimand.ata !)]]a primavera 1.H17 l ' operazione contro il costone del Portule, nel Settore dell' Armnta era rimasta una massa considerevole -d i Unità, bombardieri. Complessivamente la G"' Armata poteva disporre cli : 3 Comandi <li R;:iggrnppnmen to: 5° lfoggnippa!llento (col. Gra~ianj); 13° Raggroppa mento (col. De I~ako); J4° Raggruppamento (tcn. col. Vismara poi col. G iuffrichl) ;

e nove Coma11di {li Grnp!pO: Gruppo (capitano SHrnn o) colle Da tter ie l-17", 5•, 5J.a e 175" ; Gn1ppo (maggiore Gentile) eolle Batterie 70", rn3;i., IJl« e 17J.a; Grul)l)o (capit. Silicani 1ioi magg. l!' irpo) eolll' Battc>ric 4G", 141", . l 8" e ·1n"'; XXIV Gruppo (rnagg. Aga ti poi capit. Cabell::i) colle Ba tteri e 99•, 24"-, JJ.4"' e 183"-; XXVI Gruppo (capit. poi magg. Carus i) colle Batterie SI.la, 101", ll6", e 73"' ; XXXVI Grnppo (capit. Monttmari poi magg. P ir as) colle Batterie 02"-, 79", J23" e 189"; XVIT. Gruppo (capit. PaolotLi) colle Batter ie 9", 1,12a e J,2.. ; XXXII Gruppo (magg. Profumi) colle B:1.tterie 87", HG"- e 930.; XXXITT Gruppo (c,i pit. Sieiliani) colle Ilattetie 74", 78", 184• e 1S5a ;

XX I XVIII VI

a,

metà, aprile 1917 gilmse alla G" Armata anch<~ il XX

Gruppo (capit. Niotta poi tl'n. col. Canniuat.i) colk Il:1ttc'rie i57a, 1-18• e 111a..

L'Armata disponeva h10.1Lre cfolle seguenti. battc•rie gruppate:

11011

in-

35• e HO da. 5SA; 20a, 42"', 55", (i7"-, ·7()a., 143a e 157• da 240 C; 71", 134"', J.SH" e J.94• da 240 L.

Relativam ente al XX Grnppo bombarde, prima che esso lasciasse~ il t<~rrHotio della 4" Armata, il Comandante gen. Di Hobi-

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365 -


I

PH01!.\R A'rtV J ,\LJ;AZ:ONE Ol:L C0Sl'0:SE Dl l'ORTL.LE

lant gli poi-se il saluto cli connniato col seguente Ordine del 10 aprile :

11.

3.623

Per onlin e del Comm1clo Su p1·emo il XX Gruppo bomburdiex i luschl l'Armata per PS!-en· t rasferito in altra zo11a. Dunn1tP la s un l)P.tmuncnza in (} ucsta Arruata

ta le Gruppo ha i-lcmpre adempiuto ai compiti aCfidatigli in modo esemplare accoppiando r.tll'aùilitù tecnica tale entusiasmo e sano Htiirito cli cooperazione P :<acrlficio da accattiYarsi l'ammiruzione e la ricono:,;cenza dl'l r e11arti delle nltrc Armi elle l 'llnnuo avuto curnpngno u el lu lotta. Col Rricon, Cima nocche, Costnbcllu ricordano giornate <li gloria per il Gruppo, e sono s icura promessa per l'an·cnirl.!. ~ell"invia1·e al bel XX Gruppo borubnrùlcri il rnl o saluto e quello <l<'ll e truppe dell' Annatu , unisco il ft nido augurio di 11110,·a glorin, c:h<· metta sempre in maggior luce 1<' sue inYicliabill q ualitil. lllilìtt1rì.

J,e Un ità, bombarcl iel'i che n egli nltimi giol'lli di maggi.o furono avvfate verso gli Altipiani Cm·ono le seguenti: dalla 2a Annata alla J" Ar-mata : Comando del :Xl X Grnppo ; XXX Gruppo colle Batterle ia e l!lOa; B ntte1·Je l(il•, 31"', 132", HliA 17ù• e 1774

11011

ingruppllte.

dalla 3" Arnrnt!l !llla l" ArrnatH : Gruppo (BllttPrie Grupvo (Butteric XXXVITT Gruppo (ButterJe XXXV Gruppo (Batterie

XL XXXI

107•, !JO", l(iiJ"' e J.09~), J2Za, J25a. <' 12"), 117", 19", SZa. e 17011 ), 103a e 193•) .

da Ua. 2a Armn ta alla, 6" .A mm ta : 187" Batteria.

dalla 3a alla 6" Armata Comando clcl XXVII Gruppo, Batterie 28•, 48"', lM• e 77• non ingruppate.

dalla Scuola bombardieri alla 6" Armat a : 25Jn B atteria da 400.

dalla 4" alla ia Al'mata : 105"- Batteria.

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366 -


I

PRIDPARA'.l'lVf ALL ' AZIONE DEL COSTO:IIEJ DI PORTT,;LE

A. movimento effettuato, a1ella prima settimana di giugno : la P Arma ta disponeva cli 27 batterie bombarde, l;i 6" Armata aveva 57 batterie così distinte: 17 da 58A; 22 da 240 O; l7 da 240L; l cla ·100, ed inoltre a. questa predetta pockrosa ma~sa cli bombarde la 6"' Armattt aggilmgeya. la disponibilità di 20 S<~zioni da 58 B che concorrevano a formare il 5° Raggruppamento.

Nelle pl'edisposizioni per lo schieramento di tante armi, esigenze di impiego diedero luogo ad un sensibile rimaneggiamento fra i Rtiggruppamenti 13° e 14° ; dopo di che i Gru1ppi assunsero una composizioa1e organica sensibilmente diversa · <la quella che aYevano irn precedenza, e quindi i rapporti cli dipende11z;1 suhir(mo mutamenti profondi. La nuova costituzione dei Raggruppamenti e dei Gruppi bomb:1rde è riportata nello Specchi o che segne. +:·

~'<·

•X·

Le operazioni predisposte :per ln rkonquista del costone di Portule, sospese il 1S nove.11\bre 191G [Jer l:;t persistente inclem.cnza degli agenti. atmosferici, furono rimancl;1te alla prima . vera dell'anno successivo, e si sarebbero dovute svolgere alla fine di maggio del 1917. ,L a stagione invernale, di eccezionale rigore, presentò difficoltà assai compl esse alle truppe schierate sulle posizioni, difficoltà che furono superate affrontrmdo fa. tiche e sacri:fi.ci no,n comuni per assicura re le comunicazioni e quindi i rifornimenti fin sulle prime Ji111ee . Le direttive per dare corse) alla, riconquista de) Portule rimanevano sempre quelle del 1916; però, dopo preso in attento esame la nuova situazione raggiunta dal nemico f:I tutto il mese di marzo del 1917, il Comando della 6a Armata determinò di numentare le forze precedenteme,n te destinate ad operare, e or· diinò ehe l'attuazione del disegno operativo si svilupp;1sse secon.do il seguente co11cetto :


T PREPAR.l.1'l\"I .1LL'.AZ IONE DEL C0STOKB DI PORTULE

P ormaz·ione organica clei, Ra,qgruprmnwnti) G-1'161)])1 <3a , lnnata ver le opera.~ion.i cl\(/, svolvers·i s11,ll' 1.

il

BATTERIE

N. del g ruppo e casato del Comandante

Sezioni dl bombarde d a 58B

400

nrml

-'-- -----'---- ----- --,--- - - --- - ---'-,--- ------'- -- - - -',;o Ra ggruppamento H0 1 ·J-IP·H 2"

XVIII

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Notci • D c' lle 20 se1.ioni b01nbardr da 5~ P. elle co;:tituirnn o il 5° Raggruppamento, li <li e~sc

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368 -


I

PREPARA'l'IVI ALL' AZlONit DEL COSTONE DI PORTULE

ìi b'atterie bom,bm'Cle e s.ez·imui dia 58 B assegnat·i alla :ipiano dii A.s-ia go (.qi1.1,gno 1917). DI GROSSO CALIBRO

240L

I

I

58 A

armi

240

I

e

I

armi

I

"' ·e & o"

armi

E-< "'

(colonn. Graziani) 9 9 9 9

I (colonn . De Jfalco)

. ..

..

18"

24

42a-75iì.

16

8

91"-101''·146«

24

...

..

21!•-11,1•-123..

24

63a.-134•-17(:~-1s3a

32

...

8

fi4

..

71a.lll"·lN•·

171a

s

93..

8

175•-JS4• -185•

24

189•-172"

16

..

.. . 77"'·186•

16

36

44

\)"·142"

24

6i

..

82

24

48

.. . gga..99..

..

. ..

..

32

9

72

7

84

220

'i8•-157a

16

I 1473-163"'

24

8

(i0"·87"

24

40

I

(colonn. Giuffrida)

...

I 46•-92°-111•

H3a.

... 20•

5'•·51"-55°-67"-JJG• 28"-i:i4"·154•

64

.. .

..

24

8

35a.57,,.74•-14Sa.

48

90

.. .

..

40

12

52

108

286

12

28

204

518

40 24

12

90

8

17 .

rano state assegnate

13()

72a

tL

9

8

22

17<>

li'

talune Divisioni, e 3 tenute in riserva d'Annata a Cittadella,

-

369

4.0

..

I

8

I


l

PREPAR A'r1vr ALL':\Z !ONE Oli:L C0ST0::,(E

DI POHTCLE

a) k

trn ppe drl XX Corpo tl'Arm:i ta clo,·<'rnno srnlgrre l'a zione p r incipalr ; b) le T.:ni tà dd XXI! Corpo cltwevano s,·olgcr e 11n'uzionc concon entc da :\f. Zeblo a i\I. ì\Iosciag e :;u ~1. Hasta ; e) il XVllJ Corpo d'Armata dalla Val Sngana, con a,done s 11:ssidìm·ia, <lovent t ener e impegnato il nC'rolco l::i\J l utto il front<'.

P recisando i concetti s0Yrae)o.1posti , si cloyern : l ) con nrn1 musl:ii t d'urto attaccare M. Ol'ligara e occ11purlo; 11uindi pro<.: cder (' in direzione :;ucl-o,·<·st fino a comwguirc la couqui:,;ta di I costone ùi Portule (compito assegullto alla 52" D ivi>-lonc alpini); 2) ;;; riluprJure un attac<:o coucorrentc contro ~1. Corno e poscia eont n1 la Forzell< t ta di Gul ma rara, per minacciare le cowunicazioni ck lle truppe a ustri ti che che occupavano la 1·cgio111) r etrostnnte nl h t l inea Ortigara - i\f. Campigolctti - i\I. Clties a , cd impeguar e le r i><<'l'\"C che 1•ventu11J111entc H n emico aYessc t<'lltato cli ;;post.i re 1·('rso il nord (compito as!:icguato alla 20a DiYisioue) ; 3) impegnar e frontulwcntc la li11ea a ustriaca da ..\I. 7.1•bio fin o nlla contiurnzn d el!' Assa n<'ll' Asl:ico uer lmpcdi1.·e al 11<'.lll'ico cl i C'ffrttunr c ><[)O:-;tHJ.neJ1 tl cli truppe Yeri;o i S ettol'i più mi.uaccia ti (<·ompito cli <-ompetC'nr.11 della 13• Dlvisio1w, d el XXII Corpo t' llrl XX:Vl Corvo. elle erano :s<'hi eral i sul'la sin b, Lra del \\ ('01·po) ( Yccli fig. n. i;n - Sd1izzo XJl - « 'l'errcno d' ar.i one P<'l" la ri conq u i;;ta del Co;;foue <li l'or t ule (10-25 giugno 1917) >>).

L' organizzazione clella clifes11 austriaca era :::tppoggiatn su u1n sel'ie cli caposaldi quali: iJ M. Ortigara, il ìV[. Oampigoletti, il M. Chiesa , il M. l.i' orno, il j\(. Corno di C:::trnpo Bian co, il :M: . Colombara, il M. I nterrotto. il ì\:f. Hµs t a . i quali -ven irnuo $Hl chlti tra loro da cortin e trincera le. Tut to il dispositivo era formato cla due linee : una avftl!lzata , con carattere di continuità,: ccl una seconda linea più arretrata avente soJuzioni cli. contin ui'lù. I laYori di fortiflc117.i.one campale prc. ent;:rrn no maggiori o rnin ol'i di:llico1tù, i.n rela~ione al valore rn ntura] e cld ten e,110 1 le cui ca r atteristiche erano st a te sfruttate con grnncle abilit à,. Nella. parte sett e11tri.011a le i trin ccrmnen li e1·pa10 stati sc:avati uella roccia viva ; ]e linee per tirutori present anrno ferit oie aperte nella roecin, con caver11c per a1·mi nutom atiche e eon riroyeri prot etti (la solidi blim,clamenli. I t.rineet·111Denli erano preceduti, per la massima parte, da un -doppio ordine di r eti-

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I PRfilP.\HA'l.' IVC ALL'AZ lO::s'E DEL C0S'.l'01'E DI POR'F OLE

colHti <l istatnti fra loro <]a 15 a 20 metri. Dove il terreno davanti alle lirn~c si 1presentaYa scosecso, erano state preparate batterie di pietre. La seconda lixwa aveni f·an1ttere iutegrat.ivo •della resistenza offerta {la]]~ prima linea. Dietro ogni lin ea erano state preparate molte caverne, di cui talune cli grande capacità, e gli austria ci aveva,no poi fa tto largo sCruttf-lmento dell'esistenza <folle Huse (spr.cie di doline) che serviva,no per l'icovel'i e come mezzi di protezione. Lungo il costone dei Ponùri era stata costruita una robusta linea avanzata, rnfforz.ata alJa sua estremitù, sucl-est cla un caposa ldo in roecia, denominato e< Oper;:i l\tlece nseffy )). Anche il Vallfme dell' Agnella , fra Y.L Ortigara e M. Oarn.pigolctti, era stato sbarrato da più. line(i. Gli austriaci avev;rno prepàrato un solido schiHa1nen,t o di artiglieria capace dl domi,nal'c e cli battere <l'infilata t utto H terreno cl.'attaceo. La 1inea austriac:a, tla) Pnsso dell' Agnella alla con.0.uenza clcl1' Assa nell' Astico, e1'R tennt;1 ,dalle truppe del III Corpo cF Armata facente parte della II A.rmata. ~l:ntta la linea, era suddivisa ini Settol'i.. Procedendo dall'orlo settcntriona]e dell'altopiano verso sud-sud-ovest, lo schieramento delle forze austriache aveva inizio con la 6"' Divisione di fanteria, la quale comprendeva due Sottosettori di Brigata : il 12° !:1 nol'd e 1'11° a sud, sèparati dal parallelo passante aJl'altezza ,cle]]a linea M. Paradiso-M. Forno. Segui va il Settore della 22• DiYisio11e, ripartito in tre .Sottosettori : qneUo della 26" Brigata. a ,nord; in contim1;:1zione erano stati creati due Sottosettori reggimentali, quello del 25° Schtitzeu al centro, e qnelJo del 14'' Schlitze1n più a sud, delimitato d'alle pendici nord -est di :M. Erio. Completava la linea il Settore Vidossic:h, compreso frn Ja eonfluenza Astico-Assa e la Ioq1lità, denominata Sartòti. L' 01:ganizz1rnionè dif.e11siva i talinna, comprendeva una. zona di difesa avnnzata - Jin(~a di osservazfoue - e Ulna zona dj difesa a oltranza. La linea di difesa avanzata di sviluppava molto aderente alla prima linea a11striaca, e in taluni tratti risultava distante da t~ssa dj poche decine di. metri - specialmente a M. · Forno ed a ·M. Chiesa. - . La difesa al oltranza compren-

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I PREPARATl\"f ALL'.\ZiO:KI': DEL COSTO)IE DI POHTl"LE

d eva una linea pri..ncip$ll<', a cara trere co11tinuo, for matn a salien ti e rientranti, q:>rerednta da duplice siepe <li l'Cticolù.ti. A circa 600 metri p iù ad e t d i detta JineH, era no st ati costruiti molti elementi staccati, con dil'r zion c . generale meridiana, preceduti da u n reticola t o. N<'ll~ regione compresa tra Prato di :i\Ioline e Cima rleUa Campanell EL erano state preparate due linee pronisorie pre(·ec1ute da l'eticola t i. Lo schiel'a nwnto dei Col'pi d'Armata itali1mi s i sYiluppavn lun go i seguenti fronti : XVIII Corpo da Malga Monfalon, a 11 01:d, fino a quota 1908 (Cima del ·campanaro); XX Corpo da quota 1908 a quota 1G29 p r. Xo.s); XXII Corvo da quota 1629 fin o a quota 1057 (incrocio delle strark cli CaU1[loro,·cre escluso); XXVI Corpo dall'incrocio di c ui ~oprrL fino allo .sbocco cli Val cl' Assa in Val .àstico.

Sul fo nd.o ,cli Val R11gm1a, in leri:itorio llel XVIII Uo rpo fmono postate 2 balteric da 3:!0 fr ancesi, sislemRte su ,agoni ferroviari, le qn ali dovevnno conco1·1'ere c:ol 101·0 f noco dnrau te l' ar,ione unitamen te• alk ai·tiglierie .(legli Hltri Corpi cF Ar mata . Relativamente nJFassegm,azione de.Ile bombarde, si è visto già i1n, p1·eccde11za in c·he modo esse fnro no ripa rtitc t ra i Coi-pi d'Armata XX e XXII, t ol concc>tto che lo schieramento <lovesse saturare il più possibile iJ front e ,di nttacro . L' alleg~to pros•petto riporta nel dettaglio tale schieramento coll'i ndicn:done delle loèalità ove le ba tterie presero 1posi:done. Le difficoltà snperate per il trasporto delle anni e delle bombe su strade nrnlattiel'e giù, congestionate, fra R occolo C~1t~ tagno e il l'ovescio del CRmpauaro, fu rono grandissime. Con tenacia ammfrevol e, sorretta cl alla fede 01el successo, nel Settore del XX Corpo fu nttuato u n o schieramento di bombarde mol to f1l' tkolato, formato da quattro Sottosett ori: Campannro noTd.; O~mpanaro su d ; rocetta e Grotta del Lago . Caratteri p articolari del terreno imponevano però la cessazione d el tiro delle grosse artiglierie e delle bombarde quan do le nostre colonne d 'attacco si trovavano ancora distanti da 400 ai 500 metri dai r eticolati anstriac-i ; il che costi tnh-a nn inconycnien te certamente grave1 al quale però fu previs to di ovviare fa cendo 1

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J PHEPAIUT JVI XLL 'A7,!0JSE DEL C0S'l'ONE DI

PORTlJLE

Sohieramtnto asswnto cl'<,Zfo nws&a cbi bo1n;barde assegna.ta alla 6" Arm,a.ta ve,,· le operaz,io11:i sull'1lltipi,a,110 lli Asiago (gii1trJJ1ro J 917) S EDI DI COMANDO

di Raggrupp a -

di Gruppo

NU MERO E CALIBRO DELLE BATTERI E

LOCALITA' DI SCHIERAMENTO

meut o

VI Croc<>tt<L Nord

J8"' da 240 C 4G", 92•, J.41"' d 11 vS A

X,7II 9• e H2" cla 58 A, Grotta del Lago ,12• e 75"' cla 240 C, 71." da 240 L 13° e< CrocettH Nord

111" da 240 J, 194a da 240 L

« Croci tta Nord»

« Gro Lta. del Lago » Quota 1807 S ud-est d i 11:L Palo Sucl »

XVIII 91°, 101". HG" <la 240 C Campanaro Su1l e J.71• cla 240 L

<< Campunaro

:'\:XIV 2-!•, 11", 12?." <la 240 (; ; ampanaro ::>l"or d 80", !)9a d a i'iS A

« Culllpu1wro Nord>>

XXVI Oroccttli Sucl

H3, 134", 173", J83"' da 2'10 L

<e CJ'OCt tta. Sucl >>

I XXXIII Sncl-Est cli M. Zebio

78•·, 157" da 240 e ; 147", Hl3"' da 58 A

Sucl-fSt di l\L Zebio

!W é!a 58A 87;• da 58A H3a da 240L H3° da 240 O

Rocee cli M. Catz ì:\ord-est <li quota 1476 Quota 1381 di Ri.o Giardini Ad rnt della, 87° btr.

XXXII

;uc1-1:;st cli :'l:L Zebio

Sud-<'st cli M . Zebio

XXXVI

S uù-E:,;t cli 1\L _Zebio · J.4° llfont e Zebi~)

50 Bas-

sano

xx S ud-Est cli i\L _Zebio

l ,2a da 2-10 L . 251"- da 400 « Croee S. Antonio » 18!l• dn .Z..10 L Sud-oYest di Croce S . An· touio (),·est cli c1·occ S . Anton io 20• da :Hù e Sud-Est di Casera Zebio .3:i"' da 58 e Tra q. 1H2H e q . 1591 5, ", 148"' da 58 .~ Norch •:,;t cli quota 1591 i '1• cla 58 A

XXI

5•, 5P,. 5i:i"'; (i7«, 116" tlU 2-10 C

'.l'ra quota 1591 ed est cli

IV

28"', 54", 15-1"' cla 240 e, i 9" da 58 A, 186" cli:l :2-10 L, 77° da 240 L

Acl est dello sperone cli Ca:sern. Ze bio

XXVII

Sud-Onst cli Ca Ul!)OJ"OYCl"C

i.l!J• cla 58A 48" da 240 C J.87• cla 240 L

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373 -

quota 139G

l:'resso Croce S. Antonio Sud-est di Tanzerloc

Sud-ovest di Camporovcrc Sutl cli cumporovere


I

PRl•:PAR.\Tffl

.\ LL 'Az :Ot\E

DEL COSTONE DI POI{'ITLE

ricorso, a momen to oppor tuno, e in larga m isu r a , a til'i d 'inter dizione, ,predi ·p on endo l'inters-e11to di b;1tteric cla inoutagna e ,di reparti di rnitraglii1tl'ic-i cfostinal'i nel accompi1g1narc~ i repnrti atti:-1rcca01:ti. D elle cinque nivisio11i tlel X~ Corpo, tre fu1·01rn schierate in pi-ima linea : la 32" fhl11 'orJo ·ettentlionale clelL\1top iano fino a Oima <len e Ractte; Ja 2D' cl ll Ciu111 {lel le S a ette a M alga Fiara , e l a 1W d.:, ·ì\lalga .Fiara a Croce R. Antonio ; 1e uJh'e clne Dhisioni -- la 12• e ln 2 l". l e c:ni artiglierie c:ampali e le t r uppe clel genio ilYE' nllto t)reso po!-itO fra Je D iYisioni cli primn schiera - furono tenul<> torne riuc-Hlzo. NC'i Setl01·i degli Hlt1·i Co1·pi tl', \ Vllla tn i On1ppi e Je Lattel'ie bombarde si i11s0.l'Ìl'Ono s ulle Jiinee in modo .(ln poter Fwil11ppare i1ntensn ed efflc-ace azione di fuoco alJo S(-()f)O cli ngernlarc• il cornpito delle fanterie divisionali. T./eificp.cia che si .1ttem1eYa ·d HJ <·onc:orso di Intta Jn massa di bombarde er11 subol'Clinata alle condizioni atmosferiche l~Si· stenti clnra ute J'azio.11e1 rna 1 1più di.e nlt1·0, 1necessita va poter f'èu·e l' osser nudonc clel tiro, hl fI na le. i-.-e utile per op:ni artigliel"in , tanto più si 1111po1Je,·a per il tiro <lPllc bornh11rde. htH·c:he cla fu oc:u poco p1·eeisc e molto sens ibili nd og-ni m utnm ein to d elJ P co11 di zio11i clclJ"atrnosfera. c·he so110 ('Osì freqn<'llli ecl impron·isi in montagna . l\fa Yi era cli più: bisog-llan, te1ne1· conto cle]]a 11aturn dell' organizzn iione cli[t•nsi.rn degli µusl1·i ac i, i qnali , ch1nrnte l'im·crn o n-ren1mo laYMalo intcJ1samentc a c:ostrnire ri<-overi e trincee in r occic. L a sitnazio11 e esistente 11c] J'all'lùn1no l!JJ(; aveva snbìto nna sensiùile mnclificn:r.ioue a Ynntaggio del111 clifes;1 : tutta la v,ona messa n difesn dag-li ausufac-i fra stenti e fatiC'he, già m:;pra e seln,ggia, n elJ!l 1n·in u1vc1·a del 1!)17 Jn ·c•sentava assai mnggiol'i cU1lkoltà all'attncc1111te, 1-1] quale oltre a potenti mezzi cli ò.istl'nzio111e, sarebbe a11C'he occ-Ol'SO una C:CHlO!.-Cen;,;a non s11perficinl e di t utto il clisp_nsiti\'O n emico pe1· prew1lePe <' p1·0 ,·n~· clere all'inizio della 1>11ttagli11 e anche nc>Jle fa:-i snccessis-e. a sco11giu1·are sMprese. c'cl. u dare all'Htti1e·co semp1·<~ C- l'esc·Pnte i mp nlso 1per· soffoc nre ogni I'<'sistenza Hn-c~1·s111·in. I 1n-cce il c-attiYo tempo c:ontin nò andie ne lla pri111a,·er~1 del 1.917: i rinvìi ·clella clnt..:i cl i inizio clell'opc1·11 1,io1w si ripe tc•ron o: e al1orqnuudo, per un c-0111.p less() cli r11gio,11 i. fu fissato tkfinitiYalllente il giol'no di ini1,i o c1<'lra:done, anche all ora il f;1t o c:011 -

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tinuò ad esserci. avverso : l 'offonsiva per la riconquista del Portulc non era ben vista da Giove pluvio, che si mostrò iine8orabil1rnmte contrnrio agli italiani (vedi fig. n. 90 . Sehizzo XIII cc Schieeamento bombarde sul fronte del XX Corpo d'Arnu ita ))).

Le operazioni cli guerra dm eostit uiro1110 la Battagli.a clell'Ortigara possono su cldiviclcrsi iu quattro tempi : a,) inizio clell'offe11siva italiana (d;tl 10 al 14, giugno); b) co111Tattacco austriaco contro quota 2101 di M. Ortigara (15 giugno); o) 1·ipresa offcn~iva dcgJi itnJiani e c.:onqnista ,di M . Orti.ofoo·no) o·ar,1 O · ·· (lG-rn · b e ,· cì) prepara::,;ione e con t rattacco austri.aeo e r ipiegamento italiano (20-29 gingno). L'offonsi.va de] l?ortnle, sferrata U ma ttino del 10 giugno su tutto il fronte dell'Armata, ebbe partico'lare sviluppo e continuav.jone sul fronte cl e1la 52" e dell;:i 2.9•· Di.visione; poi si localizzò sul solo fronte cl.ella 52" Di.visione. S ul froillte del XX Co1jpo cl' Armata Fazione ·p rindpale era stata assegnata, alla 52" Divisione l:llpina; n1entre alJa 29" Divisiorni era stato assegnato un compito secondariq; tutto il resto delle nostre truppe schierate sul rin.rnnente fron te dovev;1 tenel' :fisso il nemico che aveva cli fronte per impedire che repn r t i a,vYersari fossero spostati verso il inord. Riuscita l'aziouc ,della 52a Divisione, nllora soltanto si. sa rebbe effettuata una evcn,tuale avanv.ata gener;1Je verso occidente. Sul fronte della 52" nivisi.one flu·ono perciò schierate J:34 bombarde, ineij1tre le rimanenti bntterie del 13" R.àggru ppamcnto trovarono impiego sul fronte deJlH 29" Divisione, e aW'e 298 bombarde trova ron o pO.$:izione snl f ront e del XXJT e del XXVI Corpo d.' A.rm;1ta . SuJla falsariga dell'Ordin e cli op(~razione del Comando del XX Corpo, i Comandi cli Divisione ,d ipendenti emanaron o nllc trup1p e i loro ordini cli dettaglio, specifìcnnclo il concetto deJla operazione, i compiti assegmati alle Yarie colonne ccl i mandati r1ffidati a determinate Uo1ità. Il Comando ,d ella f>2" Divi.si oDe, ne] suo Ordine d' operazione -

875 -


LA BAT'rAGLJ ,\ DELL'ORT.TGAnA

tracciò ]'aziorn? dcJlc bombarde nel modo seguente : (\·cdi :fig. n. 91 - Schizzo XIV . « .'chienirnento bom.lmr<le sul fro1nte del XXII Corpo d'Armata. ))). In quPsta azione generale, le bombarde dovnmno pr<'figg<'rsi i11 particolar modo di sfasciare 1c, difese cle!Jit lin ea di cre:stn ddl'Ortlgara (da quota 2003 a Qllota 2101, a quoln 2105 e QUObl 2093) del costone del Ponari e trasvcr:sali del vall011e c1ell' Agm•lla e di ;M. Campigoletti. Ndla fase prelilllinare deU'aziouc le bombarde non apriram10 il fuoco se 11011 quando l ·azione suggrrirà qualr·he tiro cli spe<;inle r ('n<lime.o to. ;Nella fase di prc•pp.n1zionc tutte le bomburde apriranno il fuoco eontemporanr11mente e con la massima celerità cli tiro consc1nitn dall' urma. L'a[rgiustamenlo si far~L durnutc 11 tiro stesso. I Coruanclanti di Gruppo di boll!bardl' debbouo tcner1<i in ::;tretto eollcgamen to con le trupp<• di prim~ linea, e, nella fase di Y<'rific•n degli effetti, spostare il proprio tiro lateralmente p<'r l)('l"Jllettc're alle pattuglie cli avvlcinar:,:l alle dif<'Se 1J1•miciJc. Solo qualcuna delle 58 t\ alh1J1ghe1·à il tiro oltre le trincee. Durante l'avanzata delle fanterie lt• bombardl· debbono teuer!'li Sell.lpre proute, tanto a preslare il loro concorso, se necessario e se le distanze lo permettono, quanto a costituire s ui fianchi d('lle linee attaccanti llna zona di interdizione contro i ritorni offrnsiYi del nemiro; e tinelle cla 58 A <'sscre pronte a portarsi rapldam1mtc J1manzi per il m!mterl'lrnento delle po.<;i2ioni conquistate dalla fanter i.H, non apprua Questa si sia snffici<•ntemente rafforzata su ùi e.sse. Le disposizioni nei pa1·ticolari saranno date dal Comandante del 13° Huggruvpame11to bombardieri, il quale si t enà in stretto collegamento col Coma ndo drlla DiY.isione. (Il Oomandnnte di Raggruppamento, secondo ordini avuti, d oveva. stnre presso il Qomandantc cli Corpo d' Anuata unitamente al Comandante d'nt·tiglleria della grande 'Cnitil) ( ,·ecli fìg . n. 92 • Schl:1.zo XV • « Schiernmento boJDbn rdc ,:ul :fron te cl el XXVI Corl)O d'Annah1 i,).

Lo stesso Comando della 52" Divisione ayeva anche prescritto the alle ore 10 ed alle ore 11 del gio1·no clell' a;,;ione doYevano essergli comunicati i,n moclo esatto le dimensioni e l'ubicazione dei varchi aperti. Il m;:i.ttino del 10 giugno il cielo era ricoperto di dense nubi; un a. 111ebbia acquosa rendeva l'aria opaca e le condizioni di visibilità si presentavano perciò quanto mai difficili. Tuttavia tulte le artiglierie designate a .sviluppare la fi)se preliminare apriroJ10 simultaneamente il fuoco. Verso le 6 ebbe inizio la fase di p reparazione, e tutte le bombar-de entrarono nel concerto gene-

376-


L.-\ JHTT.-\GI.lA DEt,L'ORTIG AR.-\

rale. Spettacolo impressionante e imponc~nte. T; n Yero diluvio di ferro e fuoco si era scatern.'1t o su tutto il fronte <.li att!)Cco; ma) per effetto della nebbia, i tiri non ipotettero essere osserva.ti nè rettificati : le tri,ncee nemiche scuYate inella roccia soffersero poco o nulla, e limitat i furono i danni anernti alk truppe -d ella di:fes!) ricoverate in <::averne solide e t:apaci cli contener(~ interi reparti. Considerevoli a.anni furono im·ecc arrecati nelle retrovie ove le c:omnnicazio,ni furono oYn,nque interrotte e molto danneggiate . QuaJche minuto pr ima delle 9 il Comanélan,t e della colonr1a (!'attacco i:li .s inistra deJla 52" .Divisione. segnala, che il tiro di bomb;1rde è aggiu stato sulle difos(~ nemiche; alcuni trutti delle trincee di M:. CampigoJetti, cli ·va lJe .Agnella e Costone Po·nàri .sembrao10 sconvolti; il fumo e la uebbi·a no,11 permettonl) però cli aCC'ertare la distruzione <lei reticolati. Viceversa, quasi contemporaneament e, i1 Comancla1ite d(~lla colonna di destrn notifica che il tiro delle bombarde è qu!)si. tutto corto e <.:he gH effetti sui reticolati sono pressochè insignificanti. Verso le 10,30 il Comando del 13° Raggruppame111:to bombarde è sollecitato a inteinsi:fkarc un t iro più efficace sul Passo del1' AgmeJla, e frattanto escono le pnttnglie per la verific,1, dei re~ ticolati; ma la nebbia diventa più densa e impedisce di individuare le convenute segnalazioni per noti1kare il risultato cl:ella verin.ca; t antochè solamente verso le ore 12 si hfmno i seguenti risultati sull' a1pertura dei varchi : Vurchi non ap<'rti in corrispondenza di Passo dell'.Agnella; varchi aperti in corrispondellza di quota 2101; varchi iusufficentemente a11erti l ungo la cresta ln vetta. dell'Ortigara (21.05) e .sul C(}Stone Ponùri.

E verso le ore 12,10 si ha. <:0i1ferma che i reticolati verso quota. 2003 so1.tlo quasi intatti ; abbastanza, sconyolti risultaino invece quelli tra Passo dell' Agnell!l e quota 2101. Alle ]2,30, sempre sul fronte ·della 152" Divisione, il Comando della Divisione ha conferma che i varchi sono insu:ffidenteme1nte aperti lungo i ronà.ri e le trincee, mentre p oi i ret icolati sono tuttorµ, pressochè in pie,n a efficienza in corrispondenza di B nsa della Segala, <li valle dell' Agnella e degli sb~r ramenti raccordanti Campigoletti e M. Chiesa. L'artiglieria austriaca, che all' inizio del nostro tiro di pre~

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LA I3A1'TAC U .\

DELL' ORTIC:AR.\

parazione ayeva i-eagito fiacc~men te <:on poc:hi colpi non a ggin stati, verso le ore 9 aveva iniz ia to uu fuoco micidiale. couc:en trandolo di pt•eferc,n za s ulle postazioni deHe bombarde; ta11tochè 1;1lcnne batlcl'ie comincin no cla tale momento a subire danni nel personale e nel materiale. La !:J2a batteria. s ebben e avesse le sue Sezioni alqu a nto distaccate l' mrn clall' alti-a, è duramente pt'ova1.a menh ·e batte i i-cticolati cli M. 0111npigolctti; le hornlrnrq.e di ·d ue intere Sezioni sono r c~plic11tame.ntc colpite e messe fuori serYizio, e accanto ai pezzi cadono morti e feriti alc-trni bombar,d iel'i; e solo Yerso le on~ 1~ il Coma n élaute può rit1H'endere il tiro con urnJ. sola Ser.ioue. Nella p a usn seguì t1t per l'a<"eertmuen to dell'apertura clei varchi, i.l cap01·. }fozzeo) tl<>lla 46° battcl'ia, già prccecle11tewe11te distintosi, pei- ben (lnc ,·olle si offre Yolontariamente com.e <·apo pattuglia pc•p \'Prificare i nwclli . A.nche il ten. Tomrnasini )fatt i ncci, della 12B" batte1·i;:i. esce yol ontal'iaruente piìì. Yolte irn. ricognizione> <·on le patt11p:lie di alpi ni sn Cima Ortigara . Nella r.ona cli 1'L F<n'110 il ten. Fiori si offre , olontario per la verifica dei Ym·c-hi :e fatto segno 11 c:o]pi di mit1·agliatl'iei. prosegue nel compiro assnn tosi, ùwenclo le segnaj;1½ioni conYc11ute e poi-taintlo preeise ,noti.zi e 111 ( '011111 rnlo Superiore. A Corno della Ségala si 1·eca l a pattuglia di bombm·cl ieri comall(lata dall' aspiq rntc P ol'ta . l'llc poi rito1ma indietro scnzH perdite sebbene fa tta seg-110 a 1111a Yera cac<'.ia tl n alcune mitragliatl'ici che hann o tentat o di tag li.nle la str ada. :Xella r eA'io11e di M. ½el>io il 80tto ten . Mo11ti, che si è offerto Yolon t~1ri6 per r iconoscere i yarchi aperti nelle liii1ee 11emi<:he, nel mome11to in cui sta per u.sci.r·e dnlle nosh·e prime lirn ee. è ferit o cla scheggia di g1·anata: rna lgrado il dolore della fcritn e l 'in tenso t iro nemico . egli parte e as, olre 11gualme11te il compito afficl a log-li , portando utili e pl'er.iose informazioni nl suo ('om;:1ndo cli Gr uppo. Alle rn,30 le b01ulwrde riprcnclm10 il t iro cl i demolir.ioue su gli obbi c>ttid <;he <;os1iluis<:ono maggiore ostaeolo all' avauzata delle fanterie: nrn nn11 'fitta 1nebbia . reu1clenùo nssai diffi<:ile Fosservazion e, 110.11 c:ollseute di agginstai-e il t i1·0. T u ttHvin , alle l !'i UYYie11c lo scatto <lelle fa 11terie. L'aspfrante Qnarone, de11 a 92" batterin, ufficiale <li collegamen t o col Battaglione a lpini 1\fondovì, esce all'assnl to fr~ i pPimi, incit1111do i soldati a seguirlo ed -

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LA BAT'l':\Gl, IA DE,LL'OltTIGARA

a resistere a qnahrnque tosto : benehè ferito una prima Yoltil, rimane nl suo 1posto; colpito di 11110Yo, e mortalmente, tade da 1prodc) e, pur mol'c11 Le, continua col gesto e colla voce a riucuo-rare i snoi nomini additl1JH1o loro lf:l Yia del clov<~re, brneggiando all'ltaHa cd alla vittoria. L'attac:c-o della o2" Division e, malgr:cic1o l'eroismo cl.egli nlpini, è inr(~slato: snl fronte cleJla 2!)" Divisione, un Battaglione cl.e] 213" ffl!nteda raggiunge 1a Yetta di M. Porno; ma il temiicstivo nccor·rere cli risene anstriacb e Hnnu.lla poco dopo il successo coin segnito . Più a s11tl ,d alla 13" e clnlla 23" Divisione dehhouo essei-e nt tac·c ate le quote 1.72:i, 1.707, la qtLOta 1.62G di ir. Zebio, e quella 1.476 di M. Rotondo: ma dopo akt1JllC dimostrnzioni di pnUnglie, gli 1;1ttacchi non hauno sviluppo. Nei giOl'ni successiYi continuano i tiri fra le opposte arti glierie; :finchè nella. notte sul 15 gli a ustriaci tentano nn e,o,ntrattacco, e he vic~ne sauguinosarnente respinto. La sel'a stessa è emanato l'ol'cline per hl 1·ipresa dell'offensiva italian11, p(~r la quale gli obbiettivi assc~g11ati alla G2' e alla 29.. Divisione rimu,n gono inval'iati. L' m:dine di operazione della 02' Divisione prescriveva:<< Col fnoco delle artiglierie e delle bombilrde si dovrà conseguire, tenendo conto delle clemo]i7,ioini già ottenute, la distrnzione completµ degli ostacoli. passivi e degli elem.enti attivi sia frontali che ·fiancheggian ti nelle zone cli i rrm~ione >>. Veniv11 i11olti-e raceomanclato che il c;oncentrameinto più j;ntenso del fuoco delle bom·1>arcle cl.ovesse essere ef'fet.tuato sull'Ortigara e sul pendio del Ponari, r-itirando all'oecon·enz;1, per mis1we cli si.cm·ezza: le nostre tl'u1ppe ava11&ate . Il mattino cle·1 JS gfogno Je posizioni. austriaelH~ veingouo sottoposte nel un violentlssirno bomhnrdamento ·cli artiglierie e di bomùa1·de : la rnontag,na èlell'Ortigara app;n·<~ nn vnknuo in eruzione. A prescindere da quell o che hanno scritto nJcuni Comundanti delle nostre Unità nlpine per far noto lo spetta<:olo offerto dal tiro di clis trnziorn! eseguito nella giornnta del 18, merita di essere menzio11;1to ciò c:he scrisse Von Sfoninka snll'e.llicacia del fuoco sferrato in quel giorno: « cln e compagnie clel 23° Battaglione Feldjager, giù, in riservn , mentre staynno dirigendosi. nlla

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LA llATTA(i LIA

Oli1LL'oweIGAltA

dolina Circo, ebbero la c·ompaginiH cli testa colpita in pieno dallo scoppio delle bombe italinne, e annient!lta. Quelli che seguiva,n o, quasi. impazziti, si rovescforono ind ietro, nè fu più possibile riordinarli, nè, comunque, impi<'gatli ». Il capit. Von .l:lafuer, Coman dante del ~· B attaglione del 4" K aiserjager, a sna volta scrisse : « Le posizioni della nostrf\ destra sono <;om1plet ameute spiaìllate. 11 ten. <·ol. B:1RzeJ 1 che teucva le linee più a nord, informava c·he i pnnti di riser\'a e le strade w1·so il Comando di R eggimcllto 1·estnnn sotto 1m fortissimo tho di arUp:liel'ie e cli bornbarùe, meuh-e il nostro fuoco di 11 rtiglici:ia non si può tont1·0Jlare ». Con la urnssn {li fuo co svilnppµtn per prepa1'are la battaglia del giomo StH:cessivo, si erano conseguiti i clue segne11ti obbieHiYi : i erH prodotto g1·an_de scoramento nelle tl'uppe ay·versa 1'ie della <lifèsa , e si. era sus<.:itato u,n, erntusiasmo gran<.lissimo nei 11ostl'i battgglioni cli prima linea . « I.,a sel'a del J8 gingno - lrn scl'itto il generale Cabiati. in "OrtigHtfl '' - l a quota m;1ggio1·e -clell'01·liga1'a era già Yirtualmente conquistatfl )). Il mattino dc] rn le tl'np pe alpine si lfrnc:iano all'attatc·o cleJl'Ortigara : le posi½ioni sono occupate rapidamellte 1 e a1whe il costone del I'011,hi tade melle ma ni degli alpini. Nel1a stessa 111aitil1ata lo 2!}' Divisione r innova per la qual'ta Yolta (10-11 e JT ~iuguo) l'attacC'o a )f. Forno, c·ontro le cui difese aC'cessol'ie le liombaréle avern:no otte1rnto discl'eti effetti; ma l'attacco f~llisce. Nella zo11n dcl1a l~" Divisione le fantcl'ie delle Brigate P cs::11·0 e Veneto nella giornata d el rn g-iugno atta<:cano la liillea di quota 1706-q11ota 1G73 di M. Zebio; ma anche in questo Settol'e i risultati sono negnthi. :Kelle clue giol'l1ate clel J e del 19 giug110 J1 cm ma11carono fulgidi esempi -d i valore fo1cliviclualc e collettivo dei bombardiel'i. 11 te11. T ommasini )lattincd 1 nella giornata ,clt>l 18 esce a11cora voloHtariamente per gui<lrire pattugli.e cli alpini a l'ileYal'e gli effetti del fn o<:o <le1Je bou1b:ucle; ed il tcn. Botta, della 173" batteria, in senizio di pattuglia presso )e truppe cli faa1teria, dm,mte la battaglia si spinge ;11 cli là delle nost1·e li nee, per verificare l'apertura dei yarchi e controllare il 1ho, da11do prova di valore e sp r ezzo del pericolo . Contro }'.[. For·no le batt<>rie bombardiP1·i del XVII Gruppo,

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I.A BATTAGLIA DELI/ORTIG ARA

in circosta,nze di combattimento part ico)µnuente d ifficili, diedero prova di ardimento , di valore e di fermezza : snll'esempio dei loro ufficiali, le tru1ppe diedero il massimo 1•endimento possibile per raggiung·ere gli obbiettivi assegnati, e sovratutto merita particolare meuzione il <.:omportam(~nto della 3" battel'ia del ten. Cas1:1nova. Il cnpit. Granati, coJla 163" batteria schierntn in locHlità avanzata contro i,L Zebio, coll'esempio, collo spirito di sacri-

Fig. ll3 • Cn pit. Arturo D'Albertas.

ficio e collo sprezzo del pericolo 1 seppe ott<~nere quasi l'impossibile dai suoi uomini. L'aspirante Domenighin,i, della 79" batteria, sebbern~ gravemente ferito ad un gin occhio e dolorante, rimase in linea per tutta fa durat a del combattimento : nobile esempio ai suoi bombardieri che ne ammirarono lo stoicismo. Nella regione <li C11mporovere il capit. D' AJbertas, Comn1ndante della 187" batteria, pnr avenclo le postar,ioni sottoposte a poderoso fuoco d'artiglieria ,nemica e snbisse gravi 1perdite nel -

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LA n .\'f'J'AULLI. 0 1,:c1. '0H'l'I GAR.\

personale e dnnni al nrnteriaJe, eontinnù eoH competenza e calma esempl;u·i a dirigere i1 fnoc-o delle propd.e bombarde, ottenendo appl'eu;ahiJi 1·isultati : sprezzante del pericolo r inttava il p1·0prio osservatori.o in pa t'te clistr utlo, traendo inoltre in sah-o i serventi cli. mm mi tragliatrice . La sel'a del 1!) giup;no il Comando clPl XX Corpo cl' A.1·mtlla <~m11nò le disposizioni pn J;:i l'ip1·csa <l<'ll<~ opernzioni ; r ipresa che c;•a però subo1·cliuata allo spostamento di cli,erse batterie, dò che evidentemente richiedeva qm1khe gionio cli lavoro prima, di essere J)l'Onti: ed infatti hl data di fale ripl'esa ern fo,sata pel' il mµ ttino del 27. Frattanto i In vod cli prephraz'i one proceLlevaa10 da parte dei due he1Jigeranti assHi alnc:remente. X elfa giornala del 19 nn pattuglione cli nost1~i Alpini (tre uf:fi dali e HO uomirn i) , suddiviso in t1·e nnclci, ciascuno di nn uf.ficialc e 10 gregari., si dil'essc vel'so le linee di M . Oampigoletti per csrgnfre 1rna l'ico· g:nizione a fondo . I punti cli l'ifel'imento su C'Ui ogni nudco cloveYa 1·iehi n m;1re in modo pa1-ticola re la p1'opri a a Ue11:;,,iou1e ernno stati fi ssati in 19. A11a pattuglia di clest1·a fn cl alo l'i11c111·ito cli esaminare l a lin ea 11emica dal Il. 3 al n. n; a qnc•ll a del <:e11t1·0 1.'i11c;1rico di ri<:onosC'ere la linea clnl pnnto 10 nl pnu to 14; la 1patt11glia di sfoìiSh-it {lo,·ern ric011osce1·e dal pn nlo 15 al punto Hl. Le op ePazio11i cla fn1·si e Je ossetn1.zioni ,d a effettuars i dovevano tendere a ric:onoscere i varchi dei reti<:olati, lo stato di efficie11za. della àifes!1, e le forze cli cui essa potevH disporre. S ui tratti dnl 3 al 9 la pattngJia tli. destra 1·ile"ò che il retieolalo Pra sconvolto lungo H trarto che scguiYa pHl'allelamente l a t l'in cea; inlc fr11tto r isultava in tahrni. pmi t i. su doppio OL' dine, il prim o dei qnali era stato scon,·olto; la distaHzn fra ret icolato e tril1 cea el'a qnclln. del l an cio <li bombe a m arno . L un go i trntti dal 10 al 14- il rcticoh1to risnltò iu buo.nn part e sconvolto; in qualche ti-atto, nei p unti col'l'ispondenti al picco della soro.mitù,, n reticolato mancava del tntto . Distn nza fra reticolato Ptl'incea, come sopra . Sul tratto dal L5 nl 10 esistevrt un solo urdiue di 1'cticolato, in gran pnrte seonYolto. Nel complesso l' im pressione dei tre uf:fic:iali d1 e compirorn o 1n ricogmizione fu uuamimc nel ritenere che gli austrinC'i 1p e1· <lifende1·si faccssel'O assegm1mento pi ù sul terreno, aspt'o e ripido, d1e ulle clifese acces-


LA BAT'J:AGLIA DEJI,L'ORTIG,AUA

sorie. Le trincee, tutte a feritoie, si presentaY!-\no qunsi tutte in tatte; essendo per la maggior parte ricavate in roccia, -avevano assai poco sofforto dal fuoco dei giorni precedent i. A giudicare dal movimento 1110tato sul tergo delle posiiio1n i, si. poteva ri tenere che esse erano presidiate dìl for7,e non trascurabili. La Relazi.on{~ del pattuglione così concludeva: ...si espriru0 parere che le oper e cli clif<',;n pas»iva s iano ridotte clal bombarc1nment.o acl uno stato di così poca. efficienza da non ostacolare setiamente -l'avanzata delle nostre :Cantel'ie . I l vero ostacolo è irn·~~ce c:ostHnito <lall,l ripic1ezzu del tcncno, che ritarda la ruarc.la ed allunga cli molto il carnp() battuto dalle bombe a mano. Le opere nemiche, ancor salde ed efficienti, debbono a nostro parere es,,crc nlteriormcutc ccl i.rrteu$atncnte battute dal f no<:o cli urtigliPriP e di bomba rde per ott.<'nerc non solo la loro distniziom:, ma speeialmcnte la. demorali?:za?:io11c dei difensori.

Quest'ultima suggestione suggeri ai nostri Comandi lo spo~ stamento di talune batterie. ·Ma gli. aus1Tiad ci. prevennero, e nella notte sul 25 ginguo, wrso le ore 2,30, dopo un breve, ma podl~rosissirno bornbar èlameinto, effettuato cou tutti i c;1libri, sferrarono nn violento attaeco. Nell'oscurità .(le]]a notte, e neJla impossibilità in cui si trovarono le truppe italiane cli effettuare una. immediata rea7.ione, i nostri reparti , che era110 sulle lin ee aYanzate, fm·ono accer{:hiati e ridotti all' inwote117,i1. Le posizioni dell'Ortigara, occupate con tanto sfanci.o il mattino del 19, furono riconquistate dagli anstriaci, ed Rlle :3,ln l'azione principale SYilupp:patn dall'attaccante potcvf.l dirsi ultimata. Appena dopo l'alba i Co marnli italiani provvidero a far accorrere Je Riserve per arginare l'offensiva. nemica; ma nella giornata l'artiglieria irnstriaca continuò un tiro violento su tntto il terreno percorso dai nostri reparti, tantochè si ebbero a lamentare da parte nostra perdite flSSì:li gravi, che costrinsero il Comando dell'Armata, acl ordinare la ritirat::1. L'ordine {1i ri.pfognme:n to, dato la sera del 29 giugno, fu eseguito durante la notte, e per esso le nostre truppe rientrarono sulle 1posizi.oni eh(! a,vevamo il giorno 10. Dnl 10 al 25 giugno nna parte assai dura toccò fii bombardieri : a Poz?:a dell'Ortigara,, in tale periodo, il capit. P~lizzolo, della 171" batteria, con intelligente ed· esemplare a7,ione di conmndante, manteneva la propria batteria in efficienza ~nelle -

383 .,,


LA BJT'l'AGLTA. UELL'ORTIGARA

dopo più giol'ni cli combattimento, riusecnclo, pur sotto yjole11to fuoco avversario, n fal'le cambia.re rapidamente posizione così come tirhiesto dalle neC'e..sità tattiche del momento. Il ten. C'atanea, Comandante clc1la 92" batteria, in asp re giornate -di com- · b::tttimento in cui il fuoro nemico ragiomlVa continue graYi perdite nel repar-to, assolYcYa. brillantemente i compit i affidatigli eon esemplare coraggio e fermezza. La 187· batteria (ra:pit. D' Albertas) postata nei pressi di Gamporovere, nei giorni 18 e J 9· ging:uo, su 8 pezzi ne ebbe 7 colpiti, oltre ,·arie perclit<' n el personale: una granut~ austriaca da 152, scoppiata su . u11a postnzioitle, uccise tutti i serventi e lanciò n ~rande {listanzn l' ultima bombarda snperst ite. Il magg. Jrerri.ni, Conuund;rnte del XXVII Ortippo bombarde, si prodigò iustancc1 bilrnente per tenei-e iin efficienza le propde ba ttetie. di1:igendo, incor ag·gian tlo con la pnroia , con la, presenza e <:Oil'l l 'esempio. L' esito sfortunato ,delle operar,ioni svoUe sull' altipiano cli Asiago d::il 10 al 26 giugno fece abortiJ·e pnche razione che il Coma11cl.o S111premo nveva pl'ogct.taia nelJ.a regione cld l':isubio. E perciò t utte le batterie cli bombarde, che fin daJl 'ottobre 191G <è'1·ano state graclunlmente iiwi.ate i.nel tenitorio {lella G" Arm;tta. eùbcro l'ordine -di ritornare sn l fronte Carsico, do,·e le riti-o,·er <•mo nella 11 " Bnttagli:i dell'Isonzo.

Il contributo cli sangue dato dal Corpo dei bombardieri du. r nnte la lotta sostenuta snJl' Altipi~no di Asiago nel giugno 1917, fn cospicuo : 1'7 uffic iali morti (5 tementi, G sottote11cJ1ti, e 6 aspi1·a111.ti) , e 4S f eriti (un tenente colonnello, 1 maggiore, 4 capitani, lf> ten enti, 16 sottotenenti e 11. aspiranti) : nella truppa si ebbero 42 morti e 7, feriti. La sproporzio111e delle perdite fra ufficiali e truppa fu gra11dissima, e ciò trov;1, spiegazione nel particolare impiego fatto degli ufficiali, specie nei sn baltemi, i,n. servizi cli ri cognizioni e com e capipattngJia nell'a ccertam.ento dello stato dei reticolati Hemici prirua <'he avvenisse lo scatto delle fanterie. Ainche le bocche cla fuoco soffrirono molto: molte batterie,

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LA TIATTAGLIA DELi/OJtTL(;ARA

fatte bersaglio a vig·orosl bomb;u:da.menti austriaci dal JO nl 2G giugno, ebbero gran parte dei pezzi messi fuori servizio, o adclirittm·a clist.1.·utti. I dati del tempo riportano che su un eompJessivo di 'l18 bombarde schie1·ate dal P'nsso dell' Agmella a Oa rnporov<:!re, si ebbero colpite 25 bombarde da 240 L (di cui ]4. del tutto Cnori servizio), 4-8 bombarde él.a 240 C (di cui 30 del tutto inserTibili), e 60 bombarde da 58 .A. (<)i c· ni. 2S rese del tutto inutiUzznl,ili): in totiile, cioè, 133 hoeche da fuoco, ossia poco meno d'un ter?:o delle armi sehieratc lungo t utto il fronte vennero messe fuori combattimento. Però, malgrado l'insnccc~sso, tanti. sacrifiei no,n f ur<!no inutili ; peN:hè in quel momento servirono a richiamare :nel Set tore degli .Altipiani, d.ii:-traernlole dal teatro principale deJla _guerra, consi,dercvoli forze nemiche, ed a perseguire il gradunle logoramento deH'Eserci.to anstro-nugnl'ico, culminato poi H Vit torio VenPtn

25

:385 __ ..


CAP.TTOLO

'\' Il

RICHIAMO ALLE NORME D 'IMPIEGO DELLE BOMBARDE - NUOVE UNITA' BOMBARDIE RI DA 240 À ll. t LANCIABOMBE DA 76 mm. :.._ CENNI SUL MATERIALE DA 7 6 mm. - L'INTENSO LAVORO DI FORIYl AZIONE E DI ADDESTRAMENTO PRESSO LA SCUOLA BOMBARDIERI - LE B<>MBARD E DA 400 - LA PREPARAZIO N E ALL'UNDICESIMA BATTAGLIA OELL'ISONZO - GRAN DE TRASFERIMENTO DI UNITA' DI BOMBARDIERI ORDINATO DAL COIVlANDO SUPREMO DALLE ARMATE DEGLI ALTIPIANI SUL P:RONTE DEL MEDIO E B ASSO ISONZO LA BOMBA RDA FRANCESE DA 340 - L'ORGANIZZAZIONE DIFENSIVA DA TO LMINO AL MARE LO SCHIERAMENTO DELLE BOMBARDE LA BATTAGLIA.

Gli avn~1J1,ime11ti g·uencschi {lel maggio e gingno 1917, tanto lwngo l'Isonzo qn antu sull'Altipiano di .Asiago, se <la un lato portatono ad mw atre1·11rn;1,io1ie sempre più bl'illantP del Om·po d ei bombardieri., segnaro no ona ,110teYol c deviµz ion e da] vel'o concetto d'impiego della nuorn artiglieria da t l'i1ncea. Pa1·tic-olanne11te ,nella 10• btHtaglin c.l eJJ' Iso117,0, in q_Jcuni Settori non 1poche h11tteril' cli bomb,uchéri furono impiegate tumult ua l'i1rn1cnte e con uu nrclire ehe costò molte Yite um ane e lllOlto materiale Hndato l ettera lme,nte ,clistrntto seu'za adeguato compen o. ~el la fog,1 della lotta, in con ·idel'azione degli effetti matedaJi e morali cli<' l ' azione d elle bombarcle esercitnvµ s ullo spirilo delle trnppe nnstriarhe, in qua lche Rettore si ricbiese dai (huppi e dnJle bi1tterie bomh,wcle l'inverosimil e ; e ciù col curattere della imp1·ovvisazio11e per co,n seguil'e la sorpresa . E gli u f.ficinli bomb;=trdieri, preoccupa ndo i unit.unea1te di portal'e i.1 valido <·on corso delle loro anni a l ~uctesso della fm1t<~ria, operarono miracoli <li andacia e di ,alo1·e, e molli di essi si in11uolaron-0 e1·oicamente. Dopo 1111 nrnl uro e amr ·delle canse C'he ,weYflillO provocato tante perdite cli uoruilli e co. ì numerosi chnrn i al nrn terialc du-

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R!Cl!IA?s!O

Al.LE

« KOR'.\1E

n'n.IPJEGO

J)

DELLE

HO'MBAIU>El

rante le ultime operazioni, il Coma ndo Su1wemo, i,n. data 26 giugno inviò a tutti i Comandi , ·d a quelli delle Armate 1ìno ai Comandi di compagnie del genio, nna nuova. Circolare sul · l'impiego delle bombarde, che, oltre acl essere un monito iper l'a vvenire, riassumeva sani <:riteri acquisiti dall 'esperienza. pra~ tica di fatti insopprimibili, riehiamando tutti <prn,nt.i ad un esatto senso della realtà,. Ecc:o i capisaldi d' impieg·o cleJJe bomhard.c ehe dal Co~ mando Supremo vennero portati a eo:noscenza degli nfficiali {lella Specialità e clei Comandanti cl.elle truppe, che, dovendo dispo1're dell'n,done ·delle bombarde, dovevano essere anche al corrente delle esigenze speciali illlerenti a tali. armi: Le lmtteric bombarde, alle q1mli sia stato conc<•sso un tempo suffici<'nte per orientarsi <:> per preparare .teneno e. mezzi, hanno svolto la. loro azione con grall(le t•fficacia e con pochissime perdite d i uom ini e di materiali. A rendere~ più breve il tl0 mpo n<'ct•ssario ai lavori, i 1:cparti bomMrdieri debbono r .iccvere largo aiuto di uomini, di attJ:rzzi (da mina, da zappatore, perforatrici) e materiali da. costruzione di ogn.i specie. .B) Eguale ottimo risultato hanno ottcmuto le batterie che, giunte poeo prima di entrare in azione, a vcvano trovato già fatta. e compiuta. la preparazione anzidetta. ed enrno state orientate ed assistite nei primi tiri ùi aggiustamento da. un ufficiale completamente edotto della ><ituazione, e per J.nn·ga pratica conoscJtore prrfetto clef terreno. O) II bombardamc!nto, che il nemico conce11tra cli l)referenza sulle bombarde e s ulle vie di corn11nicazio11e, non perm<'tt<' in pratica rifornim<~nti di sorta : rkoveri e caYerne ckbhono per ciò ·essere capaci ò.i conten<•re tutto il muniziona mento <~he si p revede di dover consumare in un't,zione. nouchè i viveri, acqua, materiali sanitari e tutto quanto occorre~ alla vita ed all'opera delle batterie. D) Quando 11e1. corso cli una battaglia occor1:esse cli dover spostare lat~in,lmmte o iudiet.ro qualche batteria, l 'azione di questa. sarebbe ben poco efficace e grarntl inveee surebb<'1·0 le sue perdite, se Hon trova;,;se già preparati per la nuova. ·posizione piazzoole , ricoveri, munizioni, mez~i logi>'<tici, r.ollegarnenti, ct1,1)isaldi e dati di or.ientarnento e di puntauwnto. Pertanto, s.ia la preparazione dd t er reno il scopo offensivo, sia i lavori per la sistemazione difensiva cli una dntn. fronte debbono comprc•ndere, come loro parte essenziah', appostamenti completi P<~r tante hatte1·ie di bombarde, quante t' prevedibile doverne impieg(lre per raggiungere lo scopo prefissato; e cii> indipendentemente dal numci:<• cli quel.le r c,llnwntr. esistenti.

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Co11st•guP da dl• che 11110 sbalzo dl'lle battt·1·h · l1owlmrcl0 Hl tt•t-reno conquistalo, e quindi non prepa rnto. prodneoc in 1,tl'ne1·e nmnero;;t• llt->rdit(· non (·ouipt->n::: a tt· da 1111 n•ak 1wntito Yantaggio. Al contrutio votrauno batter e t'fftcace11u·nte h· :::t·coucle liuet· - ove ;;ouo stipate le risen·e e tla n1i 1mrrirauno Yioll•nti i com rnttac·chì que l.le butterk clw furono 1,tii'i voslaLe a IJrc ve di;;t:inr.a dal la prim u liu<•a nellli<:a ; basranclo allora, a cale i<eopo. all ungare il tiro mediante un st•m plice cuwbiauwnto di cari<;a (:3S ,A, UO C l' 240 L) o cli vroit·tto (GS A), o con la trasformazione rnpicla ddl'urll!a (nggiuntn d' un vrolungameuto alla c:anna nl'llc 240 .e\., di prossima distribuzione•) .

PJ SP :-:11 ogni obbiettivo fn vn·pan1to il tiro di cluc nostre d in•r :-:e batterie, il bombardamento nt·mico che riusciJ;se n fllr ta cer e una (it llc due batterie, nou pl'odtuTà gra ,·i lac une uell·azioue complessh·.i dcll.!

bombarde. E pertunto 1wr Og lli vostazio11<• (](•b!J0110 vrevedcr8i due ol.Jbi<•tt iYi: uno 1Jri!l(;ipale, l'altro c,·cutuu!P. C) All"infuori degli obùiettiYi 11r eYisLi e :,;11! quali sia. stato iu pr<·ccdu1w aggiu:,;tato il tito, llOll è ug1·vole improvYisart-> durante Il cow · ba tti1ut->11 to t•Hicaci couct-ntrnnll'n ti di fuoco cli bornbarùe. Ad ogni modo, J1ei limiti c.:oncl'ssi dulh- [)Ostar.ioni, si JJotrù svostun· il Liro (l( lk buttuic 1·011 tnnto miglior ri:; ultato, quanto l)iù uccuratuwt•nk ;:anlnno slati nlc<:ol ti dat i o compilati doclllU<'nti pn·patatori ed il111~trati1·l. quanlo JJiù g rnn!l e :-:11 rà st,1la rovei:a cli ulli:11;1 me11( 0 f.rn l rnri Co111antl i, c1uanto più nl>hondanti e precise sun1m10 statl- le uotir.ie <·ir<·n i d!sposith·i 11ell!icl. quanto più fitta, protltta (gl.J.iaia, sacehi a tl'rru), IJ<' n g uardata, l'd inkgrat.a ùa pos ti di corri· :s11oml<'nza o cli segnalaziorn·, snrù. la reh· teltfonica. J) i quei-ti wezzi u110 d<'i l)iù pn•zlosi - poi<·hè ùù. l'intuito più sicur o, e viù 11ro11t11 la pt•r c(•zio11c c la dt>cisionc• - t> l'n CJiHtnnwnCo tra Comautli e n•1,itrti di.penùcn ti, tra !Jowbnrdicri e fa 11Lt'ria, uftiatam,·11to du• 1mò pt·rù riusc,ir nlm) qu:n«lo noH sia t' Htt'so alle pt->r:-ouc eh(' (klJIJono i;o::;tit u1re ì ()olllt1J1dm1 u ti.l;olarì .i11 ogni cveniemm. H) Il !':en·izio clc,,gli os:-:<• t·Yai ort , tle i po,;ti di collegamento. tl ei posll telefonki e d i segnalazione, r orien tamento degli utliciali sul terrt->no, la tenuta a g!omo dell e iuform:11.ioui snl 1wmico, la cura e il rnu.neggfo dell e armi portal>ili e seguatnmcULe delle bombe a mano dùnuo al mornrlllO del bii<ogno l>uoni risulta ti soltanlo se fo rmano oggeHo cli ~sercilar.iouc C"onlin ua nei ln ng hi p erìo<li di innziorn•. /) .\cl orrenen• la giu:ste:r.za <lei ti ro uon basta ra ccura ta preparnzione del p1111t:111wnto, l'ottima. ossen-azione clei c·olpi, la minuziosa r ettifica dei tlnl.i, 111a l>ensl la preYicleutc, cliulnrn:1 opern cli tutti ver la buon::i cous(•r ntzionc del roaterialc. clell<' <·aricll(' <ii laudo (rellitic:ue beue le ale t te ; r aggruppare le bombe a lotti cli J1eso prcss ·a poco uni fo rme; son-Pgliare <"11c l a parte <·.tllbrntu ~in vdn1 tli rugg-iue e non t.:operta di gl'as so o rnse!li11:1. e-be cagiont•rebbc r<·<·t•ssi d :wwcn1 i cli pn·s~ionc.> n ell":111ima),

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38


Ll', BCJ ~IB:\ IWE D.-\

240

.\ J.L C:si(::\Tl

L) E' inutile t~~r.gn ire 1111 tiro di l)ombanle qnm1<lo le avYcrse condizioni atmosferiche lo mu terebber o in vano geltilo cli muni7,ioni; f u1·on<> però ott en11ti 1.moui risultati, tenen do eont.o <l<'lla lleYh11,ione proclotrn clal W!lllo (veder e « l'enui :snll<'i de1·in1/,ioni prodo tte clal Yeuto nel tiro de]le bombe dn bombarde>} : Scuoht bomba r dieri - Dicembre :Hll.6). Jl) Sono cla 1n·o:,:c·ri1·ersi i rlrl 1wn ossen·,1 ti (no u.e o,;cu ra, bersagli ùefiLnti alla Yisrn.); qnd li eontro l)ersagli mobi li e mdi (;;;a lrn che per le bomba rde Vnn Deuten) e <111clli che ><i prnpon_!:ono semplice effetto mo rale. 1 1 fno<·o lle1·c! e,:,se re l'iolento. ,1gg i11srnro c·ou preciso scopo cli di:,;tru7.,ione.

Essendo inunineme la fo1·11u1r,io11e <li butt.e1·ie armate con bmnbiu<le -d a :!40 A) (alln11g-abili) il Comando della Scuola bombardieri, ai primi. di l uglio 1917, aYeva eun1ta la. distribuzione di una << TF:truzioue pr-oYdsol'ia >> sn 1 mn teri a l.e e snl sel'Vi½io i n parola. In tale circostanza il Com and o Supremo ,non maneò di mettere in rilievo colla segueint<~ Citcolare del 13 luglio 1917, alcune avvertenz<~ da te11ersi p1·esenti snll'irnpiego de.l.lp muova bombard a . l ) Lu dnscunn bomba1·rhi da 2JO allungab ile, cou viene. cou~i<lerare due anni distinte : la bombarda s<~U1/..a allungamento che ba tte una zona da 750 ·me tri ,t l .500 (240 O) oppure :UiOO metri (240 L); e h bombarda con alluugnmenlo, che può t ira r e eia l. 2ii0 a 3.700 mecri. Se s i YnolP sfrnltare al massi mo l'attitudine <kl ma teriale a batter e da una sola l)ostazione , successive linee d ifeusin·, occone cer car e di sc:eglit-re le posi1,ioni in modo, che cln esse i,i posstt agir e sul bersaglio più ,·iduo con la gittata minima delle bombarde senza a ll ungamento (7ii0 men·i). Il. tiro clellc bombarde senza. all uugaruenl:o p resenta inolt r e il rnu tagg io di una maggio re currn l ura di traie ttoria , e quindi, di una maggiore facili tà cli battere obbiettil'i posti al di lii di ostacoli di g ra n rilievo, od .in posizione molto tlefilatr, . 2) I l mater ia le, di climeusioni più gran di e 11iù clelic,w~ (ingranaggi, ottnra tore, lunga cann a sottile) c:h e uon quello dn 2J-O C o 240 L presenta auclle nrnggioni v11l.11e1·abilitl1 ; occorre perd ò uua piìi sollecita cura nella scelta e prepn razione de l Le pos rnzioni, maggior tempo e più ampio aus ilio di uomini e di mez7.i a i Coma nclan1'i di batterh1. :~) Alla precisaziom~ ll~~l ti ro puil giovare il poter disporre, 11er le posta7.ioui (lelle bomba.rclc, cli gra nd i 1i solidi telai, che siano stati pr eventivamen te <'ostruiti uni laborn torii delle Ar male. Con tùlai non a.bba stanza stabili il t.il'o risulta. troppo disperso, quindi poco eflkace. 4) Il r endimento del nrn.terialEi, eh(! per potenza e per complicazione si avvicina già alle artiglierie propriamen te dette, potrebb(~ ~~sserc gravemente menomato cla una npplica7.,ione poco esutta, poco oculata o male

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H89 -


DI S POSIZION I r En LA RI PRl, S.\ ESTIVA

son·egliata delle norme cli conserrnzione e di sen·izio delle bombarde e delle loro munizioni. L'impiego, la condotta ùel fuoco, l'andamento del servizio di tuli batterie debbono perclò essere ogge tto delle magg iori cure da pnrte dei Comandant i cli Raggruppamento e di G!upr,o bowliarcle.

Frattanto U ('ornando Rupremo, nell a prcns1011e delle opera,doni offen siYe cli prossim o SYiluppo. fin dagli ultimi g iomi òi maggio, in u.no dei frequenti {·onvegui the HYen1 col Comandante della. Scnola bombardieri, rappresentò lr1 nec< ssit:ì cli <·nst itnfre nn ceno numero - nou defin ito, e 1w 1·ò i1 massimo lln · nrnl'o possibil e co11se11 tito dal ma terial e e clnl personale - d i sezioni di Ja11<"iaùombe cla 76 mru. da af.:segnarsi nl1~ fontcl'ia come m ezzi d'i ac·com!pagnamento, e sel'viti da pe1·sornlle di fan0

te1·ia. Ogui sezione

<,]O\'CY:l

('(JlU])l'Cllde1·(>:

llll

snbalte1·no,

CO·

m1rnclante; 1111 sott'uflkiale, sottotomm1tlnnte: q 1.111ttro graduati, capipezzo, venti s<>1·,·eù ti e 4 armi. Per t nli nnovi reparti. ]o stesso Conullldo Rnp1·emo a\Tebbc provved uto ~ far i11,ia1·c alla Rcuola li'i 1tnclei d i perso1rnle pe1· altrettante sezioni al fin e cli i1lizia1'e subito l 'istruzio11e. Con lf1 formazione cli ser.ioni lnndabombe il ( 'omanclo ~11p1·emo richiese a1whe la costituzione cli 2;i 11110Yr batterie da 240 A, conw sarà eletto iu seguito. Pre8SO la Rt1wln il 7 giugno venhano for111a1e altl'e 10 sezioni da :38 H - chi]] a 17'7" nlla 1SG" - e costituito il Coma,ndo ò el L 01'nppo, che poi assuusc il nnmero Ll , ,<lestinato a partire p e1' 1ft M·a cedonia nl coma!l1clO del magg. Schinno . A metà ml'sc fnrono format<> altre JG 1,;ezioni da . r;g B. e inYiate al fronte:. CO · si cthè t r a Ja metà cli gingno e il primo luglio ben 2;i ser.ioni cla 58 B p oterono p al'I ire per il fro11te . Le direttive verba1i impartite tlal Coma11do Supremo in fine maggio venn ero poi rins:unte J1e] f'oglio 11. 11 7.400 del U) luglio.

L a. Scuola aveva tr11srorm;:1to in 240 Al ·<rnattl'O batterie da 240 O ;e poi<-hè i l'isnlb1ti delle e perie.nze fatte et a no lati HS·· sai favore,·olL il ('omnrnl.o ~nprerno a,·cYH 01'cli1rnto la solledra

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// 0TSP01'1Z l01' l Pl1:R I.A RIPRESA ES1'IVA

costituzione cli altre 25 butterie di t[-lle _tipo, inquadrate in G Comandi di Gruppo $ll 2 Raggruppa.meÌlti. Per il realizzo di questo programma la Seuola doveva valer.3i: di 250 bombarde da. 240 A che il Ministero a.J'mi. e nrnnizioni aveva r·ieevuto l'ordine di appr-ontare; d i eirca 10.000 nomini di truppa, parte già, giunti e parte prea.nnu11H:iati; di 25 nudei di personale (n:fliciaH, graduati e t ruppa) provenienti da altrettante battc~l'i.e cla 38 A per un più rapido e solido incjuadramento; e degli uf'fieinli che sarebbero stnti inviati alla Scuola entro il 25 luglio, nelln misura di 2 coJonneJli, Ooman(lant i cli R aggruip pamento, di G Comandanti (li (.' l~uppo, di 20 -c apitani e cli 50 subalterni. Le 25 nuove batterie da 240 A, numernte da 201 a, 225, do vevano essere alfostite a Gruppi successivi per r endere agevole il loro graduale invio alle Armate senttl grava re soverchiamente la Delegazione Trasporti.. IJ. Comando Snpl'emo intendeva inoltre -cl i dar corso ad tm più ]argo programma nelfa costituzione di nuove Un ità <la 240 A; e pertan to aveva dato le segne,n ti. Direttive, che furono poi oggetto di apposito foglio in data 19 luglio 1917 indirizza.to alla Scuola bom lrnrélieri, all'Uffido tecnico ed al Comando generale d'artiglieria, : tino a · dm la massa delle bombarde offe11SiYe sarà indisponihil<: per effetto delle previste operazioni, il 0omanclo della Scuola bombardieri J>ro,·1·eded1 afilnchè i materiali cla 2'10 A consegnati dal Ministero armi e !llunizioni oln·e le 250 bombardti già ordinate, vengano impiegati per la costituzione di altrettante nuoYe batl:Pric di tale tipo; saranno pereiò ri chiesti volta per vol ta a qu esto Co!llanclo gli elementi (versonale, quadrupedi e carreggio) eventna lmm1tc 11<->C~~ssari; 71) allorquarnlo la ma:;:"a <kllc Uuità oll:ensive sarit nuov:uncnte, a lmeno in parte. disponi bile, cesseri1 la costit uzione tli uuove unità, e si vrocc<ler à alla t r asfonuazione di quelle p;ià es.istenti, con i crlterì sottoindicati: 1) BO delle 60 batterie tla 58 A (95" eomJ)rtisa) sara nno trasform~te in altrettante Unità <la 240 A; 2) tmte le 4(l batterie cla 240 C saranno trasforma te in batterie cla ~I.O A, modHicando il malerlale r!'ln tivo in mo<lo che, togliendovi l'a ll ungamento, le bombaròe possano essere impiegate anche come armi da 2110 C ; 3) tutte le 50 batterie cla 2401; saranno t r asformate in batterie cla 240 A.

ci)

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lHSPOSIZIO"XI PER L.\ RTPRl':S.\ F:S'l'J\·A

mocli1Jca nd o i.I m:tterialn r el at h·o. in mntlo che. Mglieml OYi l'ii llun· gamento. l<• h:nteric 11ossan o c><se1·e hupiegat<· nnche <·ome armi da 240 L.

Il Oom a 1Hlo S11p1'emo faeeYa anehe prese,nte rhe, oltre alla ::!:-il• bai teria cla 400. già <·ostitn itn. 11ec-essitarn 1won-rdere alJu g-u.1d.ua le costHrndoue <li al1Te 19 1;11ilà dell o stesi-o calib1·0, così da portar e il 1111mer o di tali armi a 40 ; tomnn ()_ue, 2 ·cli d ette batteri<· doYevano ess<'t·e a,ppl'ontatc u nitamente rtHc 2:1 batterie (l a 240 A, giù, aecennnte . L e 28 n uove batlc1·ie (20 da 240 A, e l e 3 <la 400) sarebber o stat<> inquadrat e i1n 2 11110'\ 'Ì R aggruppamenti ,

il 18" Nl il 1!)", s n (i (~ruppi (XLI, \LIJ, XLIU, XLlV, XLV e XLVI). Iu esecuzione alle dir<>lth·e nrnte, il mattino del 15 luglio 1917 h1 Seuoln proV\'edeva nJIH costituzione delle 25 batterie da 240 A, che fu1·0110 <'Osi i nquadrat e: XXXXI

Gruppo : <:omand aute capit. Cìrio, poi nrn gg. Gelli : 201• buéterin, capit. Cainotli 202.. » caplt. Galimberti )) tcn . F atigati ll caplt. Vatlcroni

XXXXTl Gruppo : Comandante magg. g,·aug<'liMa 20ii• IJatte r in, capll. Ma rzia ni :!06" " cupìt Dacorno 207a " capii. Rinaldi 208.. " capit. nnttag ll11

XXXXTTl Groppo: Comandante magg. Soliwano. poi wagg. De Cesare 20!!~ bntterla, cn11it . .Legnani )) GlIJi t. l{ossi :no" )) '.lll• capit. Ha Yenni )) ca1,1t. Bognett.i 212" XXXXTV GI'UPPO : <'Ollla ndante magg. La Pag lia 21:1:. batter ia, cap il. Arcaug-eli 214.. >> capit. Ra rùi erl )) capi t. Fnlcooe 21:3" )) 216• capit. Rittalore

XXXXV Gruppo: Comantlaute magg. Genna relli 217"- batteria, capil. Pantal eo 21 n » capit. For te

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392 -


DI SPOSI 1/. IO'.'< I PER L A Rll'HJ·: :,:. EST IVA

2HJ• 220"

capit. Sacerdoti

))

c:,ip il. l'.isq11:1li

XXXXì'I Ul'llJ.ll>O : Com:.nl<hrnte m,igg. Gobbi 221" !Jatt eria, c,1pit. Schom,1cher :!22• ,, c,1).)ic. Moro 1'('11 . Gelmet1'i, poi cn pit. Pignone 22:!<> 22.J;t c·apit' . .11astrelln len . l 'r,1 tolougo.

li 2~ l.1tg-lio il Coma n élu d·t>Jla Sc1101H , avurn dnl Comando R11premn fa <·omunicazi onc risenata per cui eni sn:lficiente C'he per i.I µ:iorno Vi ag-osto tn tte le lrntteri<~, scagliouate 11el tempo, fossel'o s ic nrarne,11te presso le r is pettive Armate, inforrn;-tva lo stesso Comando 8 npremo di aver ·disposto ehe l'istruzione del persnnnle fosse fatta s<~nr,a <'C·cessiYn fretta per evitare du~ si ingeinerH!'vSe ~r·arsa :fìcl.nciH nelle armi. E mentre prospetta va altre qnestioui cli <:.a rnttere tecnico dipPnclent i dalla fabbritazio11e e 11pp1'011 t mn euto de]Je bombarde e degli aimiarnen ti inerenti, riferiva <:in·a il <:ril'erio cl.i sYiJu1p po clel programma, necessario a predispoe1·e lo sn>lgime!Jlto delle operar,ioni, facendo inoltre le se1411enH sic-me previsi oni snlla datu ,d i partenza dei singoli Gruppi: XXXXI

Gruppo (batteri (~ : 20P. 202•, 203" e 20,P) tn i'te da 2-!0 L.A. ~iii partito il 25 luglio;

Comando del J8° Haggruppamcnto (ten. colonn. Ruggicro) col XXX XIT

Gruppo (ha tt~irk: 205• , 206', 207• e 20S•) tu l te dn 2,10 L .A. partirà il ;30 luglio;

XXXXIJl Gruppo (batterie 209•, 210", 211" e 2)2°) Ln tte dn 2,lO L.A . p i1rUrà il · .J agosto ;

Comando 19° Raggruppamento ( tcn. (:olonn. Cantoni ) ('()[ XXXXI V Gr uppo (ba tterie : 21:1"', :lH«, :W:\• e 2Hi•) in p:ll'Ce cla :,i.io .L. A . e in parte cla 2·:10 C. A. ; partirà il 6 ngosto .

. :Per g li n ltirni 2 Gruppi cli batLerie, e cioè :

xxxxv

G rnppo (ba lterie :: 2J..1,\

:nso,

2J!l" e :?-20")

(i

XXXXVI Gruppo (ba Lter ie: 221", 2:!2° . 2:l,:•, 22-1• (' 22~,•) il Comando della Scnola. Si· rise rrnva cli ln1·ia re in ;,eioitn nlLeriori not izie, non appe.na esse poleii,;ero chtrsi cou rn,1ggior foudameu(·o.

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~-l93 -


IL LA NC 1All01).1DE S'.l'OKE~ DA

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:l.I'.\1.

Il Comando della Scuola completava poi la sua comunicazione a l Coman do Bu1wemo n el seguenti te l'mini: P er le 2 batterie da <1.00 (252° e 253"-), di cui è ord inat a l' hnmeclinta costi tuzione, la Scuola sca istruendo 1 nuclei rispettivi, ma spiate uon J)<)ter dare iu proposito notizie sicure perebè parte de lle armi non è ancor a t?iun ta qui dag li Stabilimenti. di costruzioni': r isulta pe1·ò, pu1· n on potendo fare pre visioni di tempo, c:he i n quelle Officine (Militn o) si s tia facendo tut to il vossihile per mettere a punto al più pl'csto nn mat<'riale cli par ticolare complicazione e peso, e che le L'Jl'ime csp<1 ri enze ha nno reso necessario cli modificar<'.

Aveirnl o fotto <·e111w nel nn uuovo m aterial<' destina t o aèl n u m e ntare i diwrsi tipi g·iù i u via ti a])a Rcuola di Rnsegnnn , non sarà Rnperfluo mette1·e in _eYidenza 'l e caratteristiche <lE'l l a nciabombe da 7G, il quale, p111' esi::enclo -cli faullri c- nzi oll1c itnlinn ;:1. n on era C'he l o Rtokes di c·oi=:truzionc inp:lese. R si:;o e ra fcmua t o d a un t ubo di lanci o cilinclriC'o di a ccia io. chinso infel'iorn1 eute ,dn nn tappo cli culatta a vite, ehe nell'int cmo portan1 an-ita t o i l p<'r(·ussore ; e fu ehianrnto d a 7G pe1·c h~ tale ern il c·a librn delJ,1 l'Hn nn in m illimetri. Il t 11ùo era fe1·ma lo, :m ecl.ia n te t·ollnre. acl 11,11 1·11vrt lletto <li. sostegno a dne gambe l·on tongegno cli eleyazione e l'Oll forcella d ' appoggio d el tubo ; vi eJ'!I i110Jt1·c 11J1n piastra cl'a ppoggio c:on t re sed i ad i uéarn iJ)er il tappo cli. t· nl.itta e co n ma11igliH -cli eo1·da pe1· il trai-;porto. Il congegno (l'appogg'io al C'Hvalletto di sostegno era formato da un mnnkotto scorreYol e sn d i 1111 perno fil ettuto che s i in<·a f-tn1va n ellp l'orce l.lH d 'a ppoggio, e c·he. ru11noy1•ato cln una manovella fissn la al cav11llelto, foi-mava i.l C:O'l tgegn o cli clirezio11 e. ll col~ In1·e port a rn a ll(:lte l ' alloggia mento per la eventuale appliC'a -

zi one cl.i nill pe1·iscopio. L,1 costn1zione itali rn a differiva da qu ella i~1glei-;e per il fat to c:h e lo ~l okes avevn il <·arnlletto di so. tegno t·on le g:1111 1be snodate <' la dte tli elevazion e scoperta. La bomba era costit uita. d a n n dlill(lJ.'o {)i ferro v noto, e hiuRo cln dn e ta1ppi rl vite. del diam etro cli ,G mm. Il ln p po i nferiore era m lu1i.to di 1111 coll o irnl qu ale veniYa anita to 1111 co tlo] o cli a('c-i aio (cavo all'in terllO, e con le v areti pL'ovviste di qn attro sede cli fo1·i ci1·c-olal'i. ('l\f -

:394 -


Ii, LANCUBO~IB0 S'l'OKES DA

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M~L

serviva di alloggi;rn1ento alfa cartuccia eontenente la ca1·ic:a di lancio) . Il tappo superiore era esso pnre munito cli u,n collo cavo. :filettato esternamente, al quale si avvitava la spoletta , ecl era forato al centro per dare p;1ssaggio al tuuetto met allico conte · nentc la mkda col detonHtore . • I

1

F ig. 9-1 - Tiro con fanciabombe da 7G mm.

La bomba Nrnteneva nna ea rif·a di sabulite di circa 900 a 950 g r ammi - . o E c:ho - fort(>mente inneseata con tritolo misto a Schneiderite.

Il congegno di acce,nsione era costituito : a) <li nna mkf'i a formata con un anello metallico a tre s trozza ture ecl 1111 por ta-<:apsule eilindrico cli ottone con fori sfiatatoi ricoverti da. una sottile n1rta laccata; b) di u n deton11tore imito alla miN:in con nna strozzatu ra meccatnica ; e) di una spoletta con perenssore n mo Ila. t enuto armato <la una )eva esterna . La dma ta della miccia era di 14 a 1G secondi. -- 395 -


IL

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L e bombe ernn o <·on1en nte i11 (·;1ssette - t re p et enssetin coli t 1·e co11geg11i l'Omple ti <li u<·c·ensio11e: le 1ni('cie, co11 n uiti i d etona tori , erauo r n<:c·hirnw i'll nJ111 ba n1ttolo di enl'l"ouP II d lindretto i uteruo tli legno per l'a llogarnento dei deto11nt01 i. P er m ettere in postazione i1 l anc·i a bomb e s i sipiana il ien e,no sul qunle si adatta la pinstra d'appoggio . si m onta il t 11ho d i Jnntio sul ('avn llctto di snst eg-110, si appoggia il t appo di C'.Ul~1tta in uno degli allogginmenti della piastrn e si i nfiggono solidam en te Je pnnie d eJle gambe del <·a vall etto a] tel'reno. Il punh1me11to Yiene 1•seg11ito ,nel seguente woclo : nrn 110 vrando opportm1ame11te le manovelle <.li punteria , si (lirigP 1a canna Yetso il betsaglio dH1n<lo l'i,n clinar.ione ,·ol11 t a p er m er.zo del cli nometro e del quacl1·antc : poscip <·ol filo a piombo si ret1ifìca fa clir<>zione. L'esetnzion e del tiro Yiene effettua ta introdu<·Pndo 11e·1 tnbo di lan<"io fa bomba 1p er f'irca llle tà, colla spol etta in alto : imli, l'i t raendo In ma110, 1H s i la scia t aclere fin o in l'ond o : l n ca psula ùel1a cartuccia h11tte <·on fo1·za s nlla pmn t a <lel pel'('.11Sf:lore e pL"Ovocn J' esplosio1w della ea l'i<'a cli la ncio. i c ni gas Ufi<'emlo <lni fori della <·oda , agis cono i-11 tntta 1n superficie del t aìipo postel'iore d ell a homha e c·omum.icnno l 'a<"<·ensione nll a c·arkn agginnti,a ; e il p toietto p arte . L a veJoeità, eon c ui Jn born ba <~ lanciata (circa GO m. a l minu to secondo), fa, per i11erzi11, restar<' ill(liPtt·o il ri tegno {li ottoue della i:ipolett;:i i n m odo <'hc H percuss01·e di quest'ult im a s i reude libero e batte con t r o In rn psula delhl micda, che si accende . La durat:i della mi tda di 14'1, fa poi ~e-oppiare fa bomba poco d Qpo dtc è caduta a terra. Il lancinbombe lrn limitata eflkacia f'lulle dif ese ae<·e::::sol'Ìe p erch<\ la bomba c·onti<'ne poca q u antità <li espl osiYo; la snn <>ffieaciu è invece molto grancl'e contro bersagli n~1.inrnti sia pe1· g li éfl'etti ma teria1i prodot ti dalle c heggie, ehe ,engono proiPttn t e profi.c1111mc11 t<-> p<'r m1 raggio di circn 100 m .. e s i a d al p nn to di Yista rnora ]p . Duta In gra11<le mol.Jilitù d el m11 terir1 lt! . i Ia,u c-i;ibombe pos sono csse1·e impiegati più utilmente clelJc born baule pe1· clis1 111·hm·e ('011 pod1i n ipiclissi m i colpi , lnvoratori nemici. m ovi m enti cli truppa , ecc ., e la Sezione, costit uita cl a 4 a1·mi. va sernpl'e impiegata n,nitH. Prepµranclo pre...-e11tiv11 me11te molle po!"-tn'l.ionl ,

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STUC>!. El D I SP0S 1Zl0Nt l'EH t,A Ol"l•'F.1'S I VA ES1'\V,\

sal'à p ossibile mutare spesso iJ)05;i;,;ionc, anc:hc qua ndo rurma è stnta indivicluata, e co11tim1a1·e il fooc· o nei momenti cssen ziu li deHa lotta.

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Fig. !):; - Se:i:ioue lii lanl'l:1hombc da 76

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Più incl.ietro, ac:c·emrnndn al niterio di esecuzione del p1·0 · gramma di fonnazione e cU invio in 7,m1a di gnen a delle n uove ba tterie di bom ba1·de da :!40 A, è stato rilevato come il Comando d eJla Scuoln nella. gi01·11ata del :l;') lng lio avesse già f~1 tto par .. til·e al completo iJ XLI Gruppo. Co.ntfornando senza posa l'intenso lavoro, nell a gim·nn ta ciel 2:J luglio ve11iva formato il Go. mando del lB" RaggrnppnmcHto. assunto d~l ten. c0Jona1. R ngg ir ro, <:he. ne.lla gforna i a ,d el 2 agosto, unil amcnLe all'intero XL II Gruppo, p al'lì per fa zona 11i guel'ra, segnìto a distanza di clne g ionni dal XL LU ( :ruppo a l c·ompleto . Il 5 ;-1gosto si fo1·marono a Sus<'garn1 i Coma ndi <lcl 19° R a ggl'npiparnento. assunto d nl ten. col. <'anlmd , e clei Otnppi XLIV. XLV e XLVI: <' nella gio1·11ata deJJ'K agosto lasdarouo l a Scuola iJ ('onrn udo del H)• Ragp:tnppa mento , i Comaucli. di Urnpp o XL1V e .\LV, e 9 batteri<' da 240 A (dalla ~t:3" tilla 2:.!1 ") . D opo tre gio1·ni pu 1'tir011 0 per il frciute le rirnnne;nti 4 balte1·ic> da :.!40 .A (dalla 222• alla. 225"): e Ja 2ii2"' cla 400. tornancli1ta dal capit. Fietta . Soll;rnto rhi si trovò presso 1H f.ìC"uola in quei giorni pot<'· r ilevare quHle gigantesco la\'Ol'O s i c·om1>issc tra Lp :M::rn d re e ·- .'39'7 - -


STUDl E ()!~POSIZ IONI PEH L.\ OFF P:N/::IY,\ mSTIVA

la stazione ferroviaria cli , usegana ! I piani cnri<.: a lori òella s ta.,. zione era no affolln tissimi cli bomlw rdieri oec up uti a scaricare chti <:ani i materiali in a n iYo ed ,l cari(·are queJJi in partenza. E mentre si pron·Nleva e-on nn r itmo rapido ai partenti, enorme qnan tit-à -cli ma ted nle gi ullgcv;:i <·,mtern pol'm1eame11te da l P aese e cla1 fronte. Non c'er a c:he da 1·ima11cre 111ern,iglh1ti delln preti ione i11a,pptmtahil< con c: 11i l'enorme m.t('<:hina rnuoYeYa i snoi 0 0 ·i con qu ella perfettn re 0 ·olm·ità, <·h e sti:lva a dimostrare in°-rana • t, , bn M . • C'Ollle tutto fosse lnto p reYisto. stncliato e coorcfornto con uu sistema di dece11tramento iottelli?:ente e di dplinato che perruettevn di n nlJa tra stm:are, Hnche le cose c:he a p riurn vista potessieto llpp;u·ire cli 11css11w1 iiuportarnrn . ~oll dispi._H·cia a questo punto cli . egrnll ate l'iniSta1wnbile aitivirà del capo $tazione miJitare cli S11segnm1, cnpit. Cesare Ottavio Ua,rs di P ie rfas R o.m ag-11;1110, i-idti amato chil t,rnµ:eclo e <·ollaboratore Ye1·amente pre-· ¼io o del <'ornando della • nrnla . 0

La sern cl e1 2ù maggio il l'omainclo Rupl'emo aYeva ordinato la sospe11sione dPJle ope1·ar.ioni s u tntto il front e, ed il giorno 2~ emanù le Dirctth-c pet fa proi:. iuia r ipl'csa, fi ssando gli obbietti,i da r aggi.nnger c. A111111011irn ,pertanto <·be tale rip1·esa doveva esi.;e1'e preC'eduta : a) clal co,n solidamento dei ,·a utaggi c·onseg uiti ; ù) tlill ri01·cliname11to delle forze e dei mezzi materia li; e) ,cla lla pre pa ra½iOJH.~ nl.la fnhH'H otfonsiva. Gli oùl,icTtiYi cl.ella futnl'a uJ'fensirn <loveva,uo essere : pel' ,n 3• Ai-urn t a, rAltipiano di Comcn : per hl 7,onn di Gorizia, l 'Allipi,uw ,li T cl'J1ova e l'AJ.ti1Ji;111 0 di Bainsiz,rn, p r incipale i'I pl'imo. i,:;ussidi,H io il se<·onclo. in qu,111 tn quest' 11ltimo doveva l'S ·ere ohhiet tho di lra nsito e 1/.0na di U1m1ona per facilitnr<' la <·011<J 11ist;1 <lelL-l.llipia~1 0 <li Teruorn e co1Jsoliclai-,11e i1 possesso. P e1·taJ1to le ,1ne .Al'rn è1te dovevnuo op<•rHre to11lcmpoeanca. men te . sia per fi!- 'aJ'e il nemièo ull' intera fronte di battaglia, sia per ben regol;u·e i rapporti eh<~ dovenrn o intcl'Cccler e t1·a le cl11e g 1.' an di U,n,itù,, relati vamente HJla fuuzione assegnata al Settore gm·iziono .

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S'.l'U>i .0 DISPOS JZTO NJ PEH LA OFFE~SIVA 0S'.l'IVA

Il Coma1ndo S111premo aggiungeva : La previsb\ nostra disponil.Jilità. offensiva , che globalmente ascenderà a circa 4(1 Divisioni e l .700 pe7.zi di medio e gi-osso calibro, conseut(J delimitare a grandi linee il froutl~ di attacco, che clal mare~ s i estenderà. fluo a Tolmino, e sati1 ripartito in due Settori: uno da Tolmino al M. S. Gabriele, cli pertinenza della Zoua cli Gorizia; l'altro, dal Vippacco al mare, cli pertimmza <!dia a"' Armata. Fra i due Settori si delinea in tal guisa. un'in terposta zona tli minore attività offensiva, quella dell'anfiteatro goriziano (limite uord la linea SalcanoCromberg-Osscgliuno-Vitovl.ie, limite sud il Vippaéco) ove opererà un Gruppo tattico autonomo destinato a collegare elasti.camente le operazioni dell' Altopiano cli Terno va a quelle clell' Altipiano cars ico, e a<l adùm1tra rsi verso oriente quasi esclus ivamùnte per virtù dei progressi ottenuti per l'alrn, lungo le due linee matginali, dalle due .Armate finitime . I/assegnazione di ;forze e di artiglierie che dovrà senire di. base ai progetli delle Atmate saril l:\ seguen.te: alla 3" Armata . . 20 Divisioni: 700 pezzi di medio e gro;,so calibro. )) alla Zona cli Gorizia . . . . 18 850 pezzi id. Id. al Gruppo tattico centrale 1/iO pezzi id. 4 id . [tiscrva del Comanclo Supremo 4 >J l.<~ artiglìerle saranno largamente sussitliatc; nel c:ompito ùi clistrm:ioue, da ricche dotazioni cli bombarde, in parte lunghe.

Le ricche dotar.ioni di bombarde alle quali alludeva il Cppo di S. l\f. era.:n-o costituite dH una massa di clrca 1.700 bombarde, per la maggior parte di grosso calibro, che egli intendeva ratcogliere su_] fronte -dell'Isonzo. Infa tti) 11 me½zo di preavvisi, il Comando Supremo aveva già, interessato i singoli Comandi di. Armata e della Z0:na Carnia del largo movimento di bomba,r de da effettuarsi nella seconda quindicina -di luglio per raccogliere Ulllf:l, poderosa massa offensiva di artiglierie e di bombarde; pre-a.vvisi che furono poi concretnti in 1rn ordine scritto portante la data de116 luglio 191.7, n. 117.206 e ehe per la parte relativa al movimento delle bombarde prescriveva : Tl movimento delle Unità bombarde comincierà al pitt presto e clovrà essete ultimato entro il 3.L corrente. l Comandi delle Arma te l" e 6" comuniche· ranno per ciò tel<!graficamente alla Direzione Tnisporti l'indicazione delle batterie di bombarde g ià 1lrosRime alle stazioni. di carico, con l' indicazione del giorno in eui potranno pnrtire, atlinchè la Dire7.ione stessa vi provvecl::1 con sollecitudine.

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STU Dl 1; Dl8P0S I Z!0NI Pl<:H l ,A OI•'FENSlVA f<:8'.r IVA

Oli s tessi Comandi <li A1·marn dispon:mno s ubito pei: il w.ovimen to delle 1Jni.tì1 di bombarrle l()nlane dalle stazioni <.li cari co, tenendo f·ontinuaw.entc informata ln Direzion(• '.l'r,11:-porti df'lle batterie, voli a per Yol ta pronte a pa r tir e. I Comandi cl elle Arw.a Le 2" e :~" dal cauto loro ltilsmet.tcrnuno crnrgeuzn alla Direzione Tra1:<po rti lo specehio delle stazioni di scari<;o delle batterie clic s i t1'Hsfedscano uella toro zona ristWttiYa, afflnchè la prede\ ta DirPzione poss:1 disporre in conseg11en1.a mau mano che le singole batterk sono J)tonte a pa r t ire . .I. Comandi delle Armate s i vananno del personale clelle batterie cli bombarde giil, presenti presso ciascuna (40 ba tterie alht z., Armattt Ei 35 alla a") e di quel!<-! delle Uniti1. che PN' le prime g-iungerauno. per li! J)l'<-'J.)arazione degli amiostamenti delle l'nit/t successil'am,eut e g iungenti. I'er cias<:nna rlelle Arw.a t'.<·? 2" e :_ta sì indi<:a a uche quale è l 'or<lin:um,n to orgaui<'o rt elle "C'nilit 1Jombarclie1·i lo rn <·omplessirnmente assegnate . se:::0ud,• :fu stabi.lito colla Cir<·olare HT.5:iU in <In rn 8 febbraio 11.,:: , Le Armate stesst• ,,0110 pel'<} autorizza.te acl efrettuare i cambiamenti rti inquaclt·aJllento (~ di dipendenza. imposti dalle ne<·(•"'sitì1 c:l'impkgo.

Precedentemente è stato giù, riportato il movimento di Unità bombardieri da] front e ,l(~ff I soiuzo verso gli Altipiani per rinforzare le A1·mate l" e G", ('he dovevano op(~rarc dsp(~ ttivnme.nte nella regio:ne dd Pasnhio e snll ' Altopiano di Asiago. Si (~ cfotto pm·e ehe, chiusasi c.011 <'Bil'o contrario alle a~pet.tative l'Hzioue deJl' Ortigara , era stata rimarnlatn ]'wl.io11e da svolgersi sul P asuhio. Ora , dove1lClosi fra breve eserdta re su] fronte dell'Isonzo nno sforzo poderoso, t01·ne1.·ù. naturale -che_, oltre a far restituire :ilJn Zona (li Gorizia ed alli:t 3a Armata ]e Unità bombardieri inviate di rinfOJ'zo alle Armal·e l", 4" e G", il Com:1ir1.clo Rupremo provvedesse a. notificare a elette Armnte 1'01·,d irn~ di illlvio sul fronte delJ'lson7,o -della q11asi totalit~ì, dell e bombarde lor o a i;,_ segnate, giacchè sull'I sonzo si prepµrava un'offensiva dH~ avrebbe <l.ovuto mettere l'Anst1•i n definitivamente fnori c:a11sa. Intanto in dt1ta l'" lug.lio ]917 ]e tr11 ppe della ½~ma di Uorir,ia eraino diventnte parte integra1nte della 2" Armnta. Un fatto innovo erp veunto nel contempo n vei-ificm·si nel Corpo dei bombardieri: appe11a chiusa 1a· 10a bnttaglia ('teffJsou zo, -~ ci(iè dalla metà ,cli giugno a circa mctù lnglio, vi f11 dalln Specialità un largo esodo di persona li (nfficiali e truppa) i (Ju;1li, avendo trascorso u n anno d i servi½io nei bombardieri pol'ev;1.nn essere avvicendati. e rientrare ni Joro Corpi di prove1nien zn. -

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S'.l'UDÌ E: DISl:'OSTZ JONI PER LA OFFJ·:l\S !VA· EJS'l'IVA

Si è già rilevato come fì,u dal dieembre J.91fi il Com.anelo R111p rcmo avesse dato disposb,ioni per un ;wvicendamento degli nfficiali e gregnri che avt~ss<~ro compiuto do<lici mesi ,di. efl\,ttivo servizio in Unitù, mobilitate della nuova artigli.eri.a da tdnefia e ,n e avessero fatta espliei.ta domandn . Il provvedimento veniva giustificato <lr1 l maggior logorìo fisico al quale andavai10 inco,ntro i bombnrdieri nel loro fatkoso servizio di guerra; ma, pe.r ovvie ragioni, esso diede lnogo a commenti ed a critiehe di varia indole : nel Corpo però pl'ovocù l' ,-nnmfrevole rea½ione per cui va,ri 11fficinli. e nnmerosi g1·egari, non solo uou chiesero di essere avvicendati, ma domand aron o formfllrnente di essere h'attennt.i nelle Unità. bombardi eri nlle quali si seutivano strettamen te lega t i. Il genere di gu erra di i'r-i1wea logorava il personale di tnttp le Armi, e in modo particolare il fante d1e, d'altJ,onde, non si potevfl sostituire R<~ no:n ton nHr i fa n ti provenienti clal1e retrovie e dall'i nte1'no del Pnese. Quindi, la 1'0stitu½ione ,nel solo Corpo dei bombardi eri apparve a taluni 1111 provvedimento inopportl:rno e informa to a pnrzii1lità, poeo sim1Patiea. Lti, vi.ta di guerra, materiata di sHeri1ki, di pel'icoli e di limitazioni, subito dopo superati i primi ~ttriti (dovuti alla necessità cli un od.e11 tamento iniziale, c:Iw i::i eonseg uiva n1piclamente in mezzo a in,uove conoseenze, fra avvc~nirnenti talvolta impressionanti, ma certamente i1nte1'essantì). presto accomnrn1va tutti aJle s ue i.nesorabili (~sigenze, e ereavn 1'apicl.:nnente largo affiatamento, t1·a sformando i repnrti i.in altrettante grnncli famiglie, in tni da .. senno si sentiva p1:11'te inscindibile dc~) tutto. Lo sviluppo clint urno cli rnpporti nelh1 tatena <folla subordinazione nli mentava 1111 misura sempre più c·1·eseente vi nc:oli. di simpatia . di stima e .<li affetto fra nflicinli e trn:ppn e tr a gli stessi gregari ; la conYiveuzH in comune attraverso le complesse e travagliate vic:<~ncl0 della vita giorm11lie1:a 11011 solo rinsnldava i legami cli c:oJ.leg:rnzrt e cl.i solidarieth tra i. m<~rnhl'i dei vari Corpi e delle cliversc~ Armi. ma. rafforzava conternporane,nne11te lo spirito <li Cotpo fra gli appartenenti alla stessa c:ollettività. Le proV<~ date in 1111 anno di vitn tumn ltnosp e ric:cn di dolorosi e p;lorirn::i episodi, esaltavn,no i sentimenti cli :so liclarit!tù e di ref'iproea fill nd a fra i lJOlll··-- 401 26


S'l'Ul>Ì E DISPOS IZ ION I PE R LA 01"1·.'i!:NSIVA !•:STIVA

bardieri ; e tali considerazioni fecero giudieare la rota7,ione come lesiva alla forza morale rlelle Unità del Corvo. , · K el complesso anche i bombardieri erano soldttti italiani, e, come ta-li, non è da escludersi che momenti di stanchez~a e di mi:uore capacità dina:miea possano t alvolta essersi manifestati anche fra Je loro ·cnità.; non si può però negm'e che quando i bombru-dieri si trovarono inquadrati dai loro ufficiali, nel complesso -della. loro multiforme attivit:\, un soffio vivificatore di fede e di forza pe1·cosse anche coloro che avevano potuto a.vere qualche passeggero momerito ,cli debolez,,;a: attorno alla bombarda, come nell'esas1pe1'a:nte periodo di lavori, nel f;:iticoso tra sporto delle munizioni, l'esempio dei più agguerriti suggestiona.va i meno forti; i m11scoli si tendevano; la volontà, si ri1nsaldava; tutti i bombardieri sentivano la magiea possanza dell'appeJlati.vo introdotto dal Comandante il 9~ Raggruppamento per chiamarli BO::\>IBARDUi}lU DEL RE, e con questo segnacolo in vessillo essi diventavano leoni; ed [:lllora una sola i1ntima voce a,·cva il sopl'avvento : tutto osare e soffrire per la Patria, per ·il Re, per l'onore del Corpo. Quando ebbe1·0 i,ni,,;io i primi turni. di avvicendamento , già si pronlava la nnovn offensirn s nlla fronte Giulia . La sostitu zione di pf)rte di utlkiali e. gregari con eni si erano già fatte molte prove sui campi di battaglia , non 1poteva 0:1011 ingenerare nna certa perplessit:\ nei Comnndanti di Gruppo e di batteria; i q_ nnli, sapendo che in guerra il veterimo <.:ostituisce un elemento pre7.ioso di forza (perchè il veterano lrn fatto il suo esperimento ed, hfl. tempnit o i propri nervi alle sensazioni d·elln lotta), vedevano a maliucuore, aHa vigilia della nnova battaglia, ·all()[ntanare dnlle Unit à hombardied elementi provat i per ricevere uomini del tutto nuovi ad mna prova durfl e difficile quale è quella del c:omhattimento. Fortnnatam.e,nte, invete, i complementi invia ti n dnn~ U cambio agli av,iicendati, Sml~ntirono la temuta nota di arresto nella, vita dei reparti ai quali essi nffluirono . .I.l br<we periodo d i sosta presso la Scuola di Susegana l)'.)er ricevervi il primo a1ldestramento, il come la guerra Hl15-1S fosse sentita da tutto il popolo italiano, e la, netta compreinsione de] periodo stol'ico ehe la P;:ttria, attraversava, tostit1.1irono i fattori potenti di amal-

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ìl!OV I ME1'TI DI BO) I BARDIERI F RA LE ,\1n1Nn;

gama clei neofiti coi veterani della Specialità : eèl. ana prova del fuoco, ufficiali e graclnuti, r imasti nelle Latterie) ,non ebbero che a lodarsi dei nuovi elementi acquistati.

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.;.:.

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Il trnsfe1'im ento di Unità, bombardieri ordinato dal Coma,n do Supremo alle Arma te f u il segnente : Dalla l " alla 2"- Armata : Comandi lii Raggruppamento 15" e 160 Comanclo XIX Gruppo Ei ba ttcri e : 1.97• cla 58 A Comanclo V Gruppo e bat ter ie: J.,6" e 177• da 58 A Comando XXX Gruppo e ba tt~~1·ie : l" cla 2·10 C. e mo• da 240 L Coman<lo XXIX Gruppo senza h:uteri e clipendenti unitit non iu.grnppate : battel'ie : lfil" <la 240 C ; 31", J:~2", 1.4i'i•, 105• da 24.0 L; 1G0" cla 240 A. I n ri assunto : 2 Comandi cli Raggr uppamento; 4 Coma nclt di Gruppo; 3 batterie <la 58 A; 5 batterie da 2-10 L; l batteria da 2,4,0 A; e 2 batt erie da 2-10 C. Tn totale 11 batteri<~. Dalla 1• alla 3a Armata : Com:mdo XL Gruppo e batterie : 167"' da 58 A ; 90• da 2-.ìJl C ; 165" e J.69• da 240 L Coruaudo XXXI Gruppo e bat te rie : 122• cla 58 A; 125a da 2'l0 C; 12• e 19a da 240L Com anelo XXXVJ II Gruppo e batterie : 117" <la 210 C ; 82• e 170• cla 21.0 L . Comando XXXlX Gruppo e batterie: 119"' cla 2,10 C; 191• f! 192• cla 24.0 L . Comando XXXV ui-nppo e batte1:ie: 103"' da 240 C; 103"' da 240 L . In totale: 5 Comandi cli Gru ppo; 2 lmtteri e cla :i8A; G batt erie cla 2100 e 9 <la 240 T,. Comph~ssiYamente 16 ba tterie . Con la cessione cli così ntuuerose Un ith bombardieri., la J.a Annata rimase con 2 sole batterici cla 58 A , e cioò la 3"- e la 15"'. Dalla H• all a 2a .à rmata : Comando dd 13<> Haggrnppamen to. Coma ndo IV Grnvr>o e batter ie : 7!.l• da. G8 A ; G4• da 240 C; l8G"' dn 2-!0 L. Comando XXI G1·uppo e batt,~rie : 147• da 58 A; 5., e 51:" cla 2·1 0C; 175& <la. 2-10 L. Comando V I Grnppo e ba t terie: 46" e J41• da G8 A; 18• da 240 C; 173" da 2cl0 L . Comando XVIIT Gtuppo e batterie : 60a e 163" cla 58 A ; 91." cla 2-10 C ; 171• da 240 L. Comando XXIV Gruppo e batterie : 99• cla 58 A; 24• n 114• d a 2'10 C ; 183" cla. 2,10 L . Comando X:S.VI Gruppo e batterie : S9a da 58.A; 101• e 1J.6a. da 2,lOC ; 63• d a 2,JOL.

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MOVIì\'1ENTI DI nol:.IBAUDil~RI FRA LE ARMATE

Comando XXX \7T Grnppo e battel'i1;; : !12" da 58 A; 123• da 2-lu C' . Comando XXV.II Grupvo senza batter ie clipendEmti. Unitì1 non ingrupva te : batt<~ri e : 35" da fiS A; 20", 28a, 42•, il8"-, 55•, 67", 79•. 143;,, 15!•, 157" da 240 e; 187" e J 89" da 2.10 L . In riassunto : l Comando di R11ggruppamento; 8 Comandi cli Gruppo; 10 batterie cla 58 A; 20 batterit! da 240 C ; e 8 batterie cla 24.0 L. In totale 38 batterie. Alla 2a Armata f u assegnata la 251" cla -100, reduce da i\1. Z~!hio. Dalla Scuola cli Susegana alla 2" Annata: 1 Coniando di Haggruppa!Ilcnto: 4 Comandi di Gruppo e 18 IJatt~~r ie da 240 A . Dalla li• alla 3a Annata.: Comando del 14<> Raggruppamento. Comando XXVII Gruppo e batterie: !J• e l .J2• cla 58 A; 172• cla 240 L. Co!Ilanllo XX Grnppo e batterie: G7"- e 1*8« da 58 A; lll• da 240 L . Comando XXXI r Gl'uppo e !;a tter.le: 87•· Cla 58 A; J .Jlla. da 2±0 G ; 77" e 9/P cla 240L. Comando XXXIII Gruppo e batterie : 74" da ;38 A; 78" cla 240 C ; 18·1"- e 1Si:i• da 240 L. Unità uon ingruppate : batterie: 3!l" cla i'iS A; 71". 13'1• e 194" da 240 L. In riassunto: 1 Comando di l{nggruppamento: .1 Comandi di Gl'uppo ; 7 ba tt~~1·ie da iiS A; 2 batterie da 2-10 C ; 9 ba ti:erie da 2,10 L . In totale 18 batterie. Con la cessione di così numerose vni ti1. bombardieri , la !i" Annata r imase assolutamente in·il·a cli battEirie di bombarde. Alla :{"' Armala la Scuola <li Susegmrn ebbe ordin<~ di assegnare 2 batteri~i da ;100 mm., che fnrono la 252• e 2i'ii-:", comandate r ispettiYamente lini <'api taui F letta <; K6ssl e1·, e che però raggiunsero la zona clell' Annata soltanto dopo il 20 agosto.

Il Comc1nclo S upremo 11otificnn1 pe1:tanto alle graindi Unitù, interessnte ehe, a movimento uftimi1to, l'ordinamento clclle Fnità bombal'dieri sarebbe stato il sep:nente : 2" Armata : lt><> Haggrupp,tmento su 4 Grnpp i (XIV, v, lV , XIX) nella fonuazioue cli cni a lla Citcohtre G7.050 dl!ll'S.2 .1917. ](y., Ilaggruppamento su il Gruppi {XXVIII e XXX) nella ;formazione di cui alla pr<~ddta Circolate) e XXIX sn il bettetie, dovendosi consiae-

r11n; perduta la 199" batteria. lil 0 Hagg1:uppamento su 5 Grnppi (VI. XV III, XXTV e XXV I) uclla fo1·mazione rii cui sopra , mentre il XXXVI Gruppo rimanern formato dalle batteri~! : 92• e !)50. di.I 58 A, 20,\ 42" e 12:1., cla 2-!0 e, dover1d0si ccmsider are petcluw le batterie 71" ~, rn.1a cla 2~0 L. 4° RaggTupp,,mPuto su 3 Gruppi (XVI, X e lX) ndla fo rm azione s i cui sopra. 110 Haggrnppamen to ~ 11 :~ Gruppi (VII, XI e XTT.) nella formazione di cnì sopra.


)IOVJM lsNTI DI II0)1BAlWJERl F HA 1,1,: .\Rl\1 ,ITE

9" Raggruppamen to sn 4 Gruppi' ( XX!. XXTT. XXXVII e XXXTV) nella fo 1·-

maz,ioue cli cui sopt·a. Com11k~siYameutc: O Com a nd i di H:.1ggn1 ppamento; 22 Cornancli <Il Grnppo eon :11 baltede da :i8 A; 30 tla :!-!OC; 23 da 2-101,; 1 rla 2.J.O A e I da ·100 : iu totale !,~) batt<'ric più le !..: l>att<'rie da 2110 A eht> si doninlllo rkeYere dalla S cuola.

3· Arm 11ta. : S0 Haggrnppamento sn :1 Grul)pi ( I. 11 e Ylll ) cOlllJJOsti S\'('Ondo la l'i r('Olart.? G'i.:i50 ùell' ' .2.1917, con la ,·arhrnce d ie uel 1 Urnppo la 1:i8• batteria ·,la 24.0 C e ra (!iY~'nl°nta da 2-10 A, e nell'VTll Gruppo la J:ll• baUcrin cla. 240 C (•ra stati\ Lrnsformata 1.'~Sn pure in 24-0 A. 6° Raggru JlJ)amenro s u 3 Gruppi (XX II . X:Xlil e XXY) J:onnati come da Cirtolare pl'edetta. 3-0 Raggruppamen to i:;11 :1 Gruv1>i (!Il. Xll l e XY) formati tome cla Cir. colare predet ta . 2<> Ha~grnpi,n meuto s u a Gruppi (XXXl. x;,;xvrn e XL) format i couw dn Cin·olarc pr('<l cttn :.lYYel'Leudo che (l ei .X:XXVTI I Gruppo doveva con:,;id\'rarsi perdutn la I n• I.latteria rim asta nella zoua della 1a. Ar-

ma ra. 14<> Raggn1ppameuto con 4 Gruppi e cioè: X \'1 r con le hntteti.e 9a e 142"' cla iiK A; 'il" e 1"7:l" da 240 L. XX rou le l>a rtc ri e : 57a. e 1,1ga da 5S A; UJ.a e J3 1• da 240 L. XXXU e XXXIII formati come da Circolare predetta. I Grnppi non ancora inqlwdr.tti er ano all a data del tù luglio : XXXV formato come da Circolare pretletta. XXX l X formato come cla Circolare prc'cletta urn urnucante della :!• batteria dn 5 A rimt1sta in teni torio della 1" Am1:1ta . Com1)lessirnmente la 3a Armnt a doYe rn arnre: 5 Comandi cli Haggrnppamen to; 18 Comandi di Gruppo con 24 bn tterie da 58 A ; 16 batlt~rif~ da 2il0 C ; 27 cla 2,10 L e 3 eia 240 A. A t ntto questo era da aggiungersi uu uuoYO Comando di Haggrup1lnm ento da a ssegnarsi.

Ma i Com.aindi .cli A\'mah1, va]emlmd <lell'antorizznzione di poter effettuare cambiamenti cli inquadn11nc11to e <li dipendenza nei reparti l>ombawlieri , per rng;ioni di i mpiego. tonsentirouo ai ,d ipendenti Coma11<Ji cl'artig;.lieria d' A1'rnflta e d'artiglieria. di Corpo d 'Armata 1111 vasto 1·i maneggi,11nento nei Ragg1·nppamen ti e nei Grnppi di t n]e Specia lilà,: ('O~icrhè hl formazion e or:ganica preced en temente riportol11 su bì profonde vnrif!zioni, tantocbè il Comnndo <1 P11a Rcno]a , com UI) refogramma a mano n. J6.050, i n data 3 :i gosto, invi.ava al ('om.ando cl eJlu 2° A1·m i:1t a la seguente 110Hfi.cazio11e : -

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1vI0VJl\{EJ'.1~I DI IlOìvllHRDU<:RJ F RA u: ARl\IATfl

Data la preparazione affrettata, comunque sieno pressanti le esigenze dellt. fronte, ò indispensabile non scindere le l.Jai:terie nel momento più critico e deli cato della loro affrettatissima formazione.

Natm·almeinte, sotto Ja pressione degli. eveut.i che stavano per mat urare, in tutti i Coma,n di, e spec-ialm.ente in queJJi di grandi Unità,, si }f:1,vorav~ febbrilmente pe1' l'isolYere al più presto tutta. UiI1a serie di ponderosi problemi eh(~ inter essa vano in modo ,particolare l'impiego ,d elle a r tiglierie <~ iJ loro sehieramento sul fronte <lei singoli Corpi d' Armata . Iu qua n to n11e bombarde, massime P<~.r quelle pesanti, donnclo i:n lin ea di massima fare p.ssegname.nto sulla l oro azio11e solta nto nella fas(~ iniziale de11a batt aglia p er l'apert ura dei van:hi, si ern porta t i a ordinarne spostamenti e trasferimenti colla maggior<: fadlitù,. Il 5 agost o 19]'7 il Comaimlo S n,premo <'Om11nicava a quello dell;:t 3' Armata : E' stata destinata a cotlcsta Armata una bombarda da 3J,O tipo francese, completa di attrezzi <1 di accessori, se1·\·.ita lla nna sqnadra agli ord i.ni di un utJiciale e dotata di uu primo m1111i?:i o1rnmen to d.i 120 colpi . Converrà che nella scelta della posi¼ione si preferiscano localitit vicine ad una strada alla quale la piaizuola doni'I esser<1 collegata a mezzo Decauville. Aggregare la batteria ad una batteria organica ver la sussi:,;t~·nza.

L'uffieiale addetto alln s quadra della pre,d etta bombarda era il ten . V i1cca-ro ; il personale aclcletto alla bombarda da 340 fu f1ggregato ad u11 ' nltra batteria che ou.:upava la dolina Lecce Bassa; e la bombarda in paJ·oln f u ~isteniata iu località. adiacente alla s tessa dolina Lecce Bassa, a fìaneo cl <>l1st rota bile Oppacchia sella-Oastagnevi½za. Questo materiale s tava più che a]t.ro a tappl'ese11ta re la teu.aeia colla quale anche nell'Esercito francese &i tendeva a realizza.re u111 mezzo ·d i distruzione dei ricoveri e dei reticolati tedc -ri:Chi, superiore per potenzialit à alla bombarda cl;t 240 T. E r a la eorsa al m eglio elle in Italia pu re si foce qua!Jldo <lall;1 240 s i giunse alla bombarda da 400. Il tipo cli bomba r da da, 340 mm1 era dissimile dalla 240 T; però richiedeva un a piattaforma di eakèstrnr,zo cli più di 9 metri cubi, e il suo rifornimento esigeni l ' nso di una n ecn uvi.lle. La git tata ragginngevn i 2.300 metri <~ ln bomba a vevr1 un peso ··-· 406 -


PR0DR0l1:lI

DEu.'1 Ja I3ATTAGLL\ 01•:LL 'ISONZO

di J.95 kg. ~el complesso 1 la pesantezza del materiale ed i risultati conseguiti con esso feeero limitar·e la costruzione cli tale bocca da fuoco a soli 20 esempl~ri : 11110 <li essi ern stato inviato <lai nostri Alleati a fnre la proni and1e sul frolllte ita'liano.

* ·>:- * L'offensiva alla quale la massa principale ,d elle forze ita liarne andav::i, apprestandosi mirava a vibral'e un colpo decisivo alle forze militari dell11 Dnpliee l\fonar<;hia con un attacco fron tale lungo la linea Anhovo-Foei del Ti.rnavo. sussidiato da una ma,n ovra avvolgente da svilupparsi t ra Canale e il basso Idria. (V<~di fig. 96 - Schi.7,zo XVI - « La battaglia dell'agost o H.117 Settore dall' Idria al Vi.p puceo ))). Le maggiori ,difficoltà ehe la difesa poteva opporre alla ma novra italia1rn , si trovavano seaglionate lungo il dispositivo difensivo preparato da 1.' olmino aJ Vippaceo; e pertanto ,n on sarà superfluo qualche notizia sull'organizzar,ione clifensivf:t austriaca dalla fo ce dell'Idria ne]] ' faonz o al mare . La regio.ne marginale nord-ovest ddl' Altipiaino della Bain-· sizza comrr)l'endeva il t erreuo circoscritto tra lo sfociamento dell'Id•ria ,n elFisonzo, il eorso dell'Ison zo e ·il torrente Avscek; terreno f:ISpro, rotto in tu tte le dire7,i0ni, sormontato da cocuzzoli, riceo di insklie, diviso in due settori dal torrentello Vogercek. Il versante rivolto all' Isonzo, rapidamente degradain.te, era stato dagli austriad. organizznto a difesa con nna linea contiuua di trinceramenti a poehe diceio1c cli metri p iù in plto della sponda sinistra del fiume: u na seeoncla line~ di t rincee, a tratti disconti1nui, cli. fronte a Selo, montava su] Lom cli T olrnino, estendendosi fino a Leupa . · Compl etava 1'assetto difensivo delfa zona un insieme di gallerie Jnngo,)a Jinc;1 ferroviari.a, tra S. Lucia e lo sbocco nell'Iso;io del Dohlar~Potoc, Jnnp;o le cui paret i esterne erano state apel'te ferito ie per mitragliatrici che incrociavano i loro. tiri snlle pe.nd-i-ci <tel K 1•ad-'V rh e ln ngo la sponda destra dell'Isonzo . Dopo Anzza l'Isonzo S<'Ol'l'(i i,ncussato tra s ponde fra le pen dici qn[:lsi simmet1'iche delle alture ehe accompagnano il corso d'acqua . I versanti delle due spomle si presentano formati da brevi piani terrazznti: "l'ultimo gradone . quello sulla sponda s i-

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PRODR0.1'11 nELL'Jl• R\'JT,\ GLU DELL'1SONZO

nistl'a, si a.llarga 1per pareechie decine di metri e dolllina la spoucla oppostµ da Ajbn a Desela. Quhi g.Ii. anstriaei avevano costruita una, linea bassa ehe fnngeva da ottimµ linea ·d i osservazione. p1:ovvista di nbbonda nti postazioni di. mitragliatriti. Da questa linea qnindi si escrdtnva hup;a vigilam::a snl e-orso del :6.lnne e Jnngo 1H sponda opposta, sfrutta ndo la pnrte bos<'h iva, nei cui anfratti poche vedette si trovavano in grado di dare l'allarme e meLtete la ·difesa in gn1do di opporsi e di arrestare 1 - anche C·on. mezzi limitati - qnillsiasi. tentatho di passnggio delPJsonzo operato and1e. <·irn forze cospiq ne (vedi fig. 11. 9'7 Schizzo XVJI· - « La hattnglia <lell'agosto un , sn] Carso dal Vipipacco al Mure))). Una. seeonda Ji,nea - che potrebbe chinnrnrsi di arresto correva . quasi µ metà pendio clelle .:iltnre; mentre una terza Hnea svettava lungo i1 co::.tone Prntta-Remrner-Knk (quota '7Jl) . . La difesa indiretta cli t11th1 la zona era poi garentita dalle artiglierie, che dal bosf·o di I'i:rnovizza; dalla Selva (li Ternova e dalla co111ca di Vrh, potevnno effettuare rapi.di e poderosi conceintrarnenti di fuoco <la Ronzina n Ra.kano. Doipo DesclH le trincee a 11stric1d1e conevano lungo il ciglione orientale del Rohot, e fronteggfav!mO le posizioni italiane del Kuk (quota 611) e del Voclicc~; proseguivn110 lungo la dorsale di M. Sn n to, e seguivnno ]'andamento del teneno fino alla sena di Dol, r;1mifìcandosi pos<:ia in linee multiple lungo le pendici del S. Gabriele, e coronando le alture a occidente di S . Caterina. Seguiva .Forgainizzazioue di~ern;iva dell'anfiteatro goriziano, che poteva conside1·arsi insuperabile da <pialsiasi attacco frontale : Ji,nee di reticolati e OavalJi di l•'risia. rençlevano arduo il ·tentativo di. s uperamento del 0omplesso·d ispositivo organizzato. Fu in considera.zione delle gravi diftìcoltà, presentaté ,da questo Settore che il Comando Supremo italiano aveva concepita Ja fuuzione del Grnppo a ntonomo destinato a eollega re elasticamente Je operazioni .cfolla 2• e della 3" Amrnt;:i : l'i:rva,nzata di esi:;o verso orien te poteva avvantaggiarsi soltanto dei prog-re:-isi C'Onseguiti a.a lle due Al'mate che operavano per rri'lto. Esaminiamo ora falrrn i 1pa1·ticolp,ri del tene110 che i,nter<~ssavano gli italiani. -

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TL 'l'Elutl·JNO ORLI,.\ l'l:TT:R .I Ol•' fo'ENSIVA

Tra U toneme DobJar-Potoc l'lsomw e rJndl'Ìo si s,iluppa mia. dorsale 111 quale . a modo cli u n a grande Ji 11 ea spezzata, fonua 1111 pu<leroso a 11g0Io ottns n col vc1·tke al M. Kor1Hl11. 11 ven;ante cli detta dm·sa le riYolto all' I sonw, da R,011;1,iua fi,nn a quota :iOl del ~aboti uo, manda nna sei-ie cli s1wrondni wr· o il fiume, sepa1·ati da a11g nst e v aJ Jette. Fai tn eC('<'r,ion e clcJle l'Otabili Kamùre8<·o-Ajba, a n md, {le'lla Km·è1tl n-I'lava. l'itc·a cli tor nallti, e clella K M.n·ti110 <E Qnisc·11-Ye1·h0Ylj<', soltanto aknue rnulartiere sce nden1Jto a l fium e lungo i1 tratto di !:<d1ierameJ1t o d ei Corpi d' .,.\ ym.afa XXIV e XXVII . La strada logiRtic-a per quPsti dm~ Coq>i cl' Ar111Hta era qneJla di Yalle .Juclrio. alJ;;1 q uale se ne er a ng·gi11uta lllHI <'<·onda clic'tl'o lH cresta clpf la clor-sa le soJ}rnc·ih1ta . J t rasporti Nl moYi mcnti s ni -c;a ni w11 iyaino a !'l'estati alfa eai·rateceia cliel to ln crcst.fl ; e di là, a bn1c·c·ia , o rnrdi:inte m.uli. i divc~l'si mnteriali veniYimo traspmtati a d estinnzione, pen:orren{lo le mulattiere. che per ciò furono ns ~ai migliorate e maschera te ; com<' clel pari s i l'itoi·se larga mente n]Jn mimetiz7,ar,ione cl.e! terreno deJ.f'i,ntera regione, la nuova fis icmomìa dC'l qua le a gnr,zò, r;1,clcloppianclo]a, )'Attività dell' aYiazione austriac·a nelle ore diurne. Per tal modo divearnero più freqne 11 ti i combattimenti a erei dm:rnte il giol'Jlo. (Viecli fig. t):-i - Rehizr,o XVJII - « Le zo11 e cl 'irr11zio11e s u l fr onte <l<>lla 2• Arn,afa . (agosto l!l17) »). Di notte, in-veee, la -vigila1nza nemita YeDiYa esercit;:ita medfante riflettori ehe si aecendeYcmo Jn ngo le alture del lì'rntta e <lel Kuk (q oota 711). Le prime volte che il terreno su cui erHno i n coFso i favori italiani fn folgorato dai fasci. ahb;1glianti di lncC', la s01·presa m ozzò il r eS!pÌl'o iH gohl n molti Jayoratori (' he erano nuovi a q11ello spetta(·ol o: i fas e-i Jmninosi ehe frugarnino il lerreno apparvero come JlO(lcros-e lame tagli en t i, peneh'ate ntl1·averso l e solnzioni di c·ontinuitc'\, delle masclwrature e i en clenti a reC'ic1er~1e l'ol-'Satnra c:h e le sostenen1. Ma·. dopo le prime prove, t utti s i abitnarnno a qncl giunto. com e a11(' he si abi tnar crno alle sgmdite so1•pn!se che tah'olta g-H ;:iustl'iaci amma11ir ono f!lcenclo segnire all' a.zione dei rifle ttori rnffiehe rabbiose di shrapnels fatte piove1·e con frt.'q ncnzH . u tutta l a zona dOYP si la vora va, uee.iclencl o e ferendo n:fficiali <'gregari: er;1 l a guel'J:a elle non dava t1·egn;1 ! ma a t 111 to ci· si c1 bi tua : ecl ao1che a q t1 el ginoco ei ~i abituò. Talu111e forzate pali e dolo1·osc non raJlen..

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II, TElrn ElJSO Ol~LL.\

1,unmA

OFF!-:!SSlYA

taro no però lo slfrncio dei bom ha rdieri porta tori., d1e, carichi di materiali diversi. percorrevano le urnlat.tiere per seendere a :fiume; sulle pbrnz110.Ie. 1n elle caverne . nelle gallerie in cost ruzione vi era111-0 i bombardieri, talnni seminndi, ma,d idi di sudore, tol petto premente sui marteili 1perforafori , C'hè t utti si affr,mrn1va1110 i11 un lanH'O esten 1urnte per portare rapidamente a termine, armare e m11nizio111ar1~ le posrnzioni,, delle loto bom barde. Il d ispositivo italiano in qnesta Tep:io11e. (lal Kracl-Vrll al Saboti no. an-il upp:wn a te1111gli11 le lince pnersarie, arretrandosi però etl inc-urnmcloi;:i 1-1lquanto a ttorn o al saliente di Pla va. Nella. i-egion dl'l Carso, dal V olkornja k fluo a Oast ag-nevizza , le linee au striac·h e ernno ptess'a poco le s tesse che Ili 3a Armata avern a t ta<:ca te 11rlla offeusi,a del ma~gio 1p recetlente. Più a snd, invece, dopo le pel'Clik di terreno subite nelhl 10" battagfia delPJsonzo, g-]i a11sti-i11ci avenlno alfacciate Ie trincee di Oastag,ru~vizz11 aJJa liuea pi-crsisten te che passa,a per Sclo-P l.onclar-San Giova1111i cli J>nino. <"Ostitn eudo p er tal modo la u111ovo prima linea di. 1·csisten:rn , aw•va110 1portato a C'ompimcnto la seconda lin ea l'leni-;ki-.Kov(>1o-.I3rei-;toYir.za, rac·corclarn.lola alle posizioni cleH'H erma,ln , f! fr attanto staqmo 1ayoraudo a lla liuea numero 3 che dal T.rijes11ek-1' en11niza-Vois<:iza, pe1· Cerovljc) doveva ragginn~el'e il golfo <li Rii>tin na . Q1wsto nuovo disp ositivo, reso già assni solido dalla eoHformazionc naturale del teneno, era inol t re protetto cln mio sd1icramento cli artiglieriµ comprendente oltre GOO bocC'he da fooco . ehe g-ravita rnno per la massima parte od oriente clell' H ermada·. tra i 1·uderi d·i=Voisciza ·e la ·-pnnta di J)uino: schi,~r :ime.nto di c-ni. p e r r agioni cli terremo la nostrii artiglieria delln 3• Armat a a stento· sare bbe riusC'itn a 1ne11tralizzanie i t.iri. Le a i- tigJi1c>th• e le bomùa r de - a ,·eva <:ouchiuso l'Ordine cli operazione del Comau<lnnt e clùlla il• Armat·n. - spazzeranno la da alla fimtcrln su tu r-til lil fronte cli a tt.1cco.

Ed im·ceo. poitlù', noi potevamo ton La re sn circa 1.300 pezr.i - c:omprei;:e le arti~lierie diYision ali - , e sopra nn11 massa di 632 hom b a 1•de, di c- ni 8:-i4 cli grosso <"Hlihro) così s i pote,·a essere fidenti 11ella vittoria.

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Ol3ll!0T'.rIVJ n rn1.1.'AZ TO~E

Il 24 Jnglio il Comando della 2" Armata notificò ai singoli suoi Cotpi d' Armntn dipenclcnt i la ripn1'tiv.i.olle dei compiti. a

ciascun o asseg-u;:1ti, che s i dovevfmo nssolYcrc in tre tempi C'ome

segue: ... il raggiun_gimN1lo ll<•gli ob!Jkttivi fll'l'fìssa t i 11<:'l' il primo tempo, cl clarh il po~sesso del Lorn d i Canale e del Lorn cli 'l'olU1i110, della couca tli Vrll, uon<:llè

. il dominio sull'Altipiano di S. Spirito e :,u llc c:onc:!1<?. <l i H:wne e di Htitof. Dall<! posizioni raggiunte ci sar à facilitata la conquista, in secondo tempo, dell a testa cli ponte cli Tolmiuo e l'azione cli r oYescio s ulla linm tlifcnsh·,1 nPmica di Matloui (' qu iuc li 1su<·<·('>':i'il·i 1irogr c~si \'l'l">'O l:1 ,·,il ](.' <l l'll',Jtlria, il nt. llone cli Chiapo,·,1110 l' 'l'('l'llo1·a. 1,n' tli ~chizw n . XVITI. fuori t<'>'to).

Tali ohhil'ttiYi ernno i SPp:nenti: IV Cor110 (Zona l'}) : con 1 D ix-isione, la 4G", raggiungere la quo ta l3GO clel .M n'.li. XXVII Corpu (Zon:1 D) : con :! l>iYisioni ef' 1 Haggruppameuto alpini, partcuclo dal fron te I'ocl-Sel.o-Ajba, ra;,;giungerc la linea quotr1 500-Cukle Vrh-(JllOt:l cli Kal-Tloje ((J UOta ,G:1) Veliki Vrh (quota 70:3) e >a Gr:icl u (quo ta 5, -t) . XXl1' Cor po (%:on:1 Cl : con 2 DiYi;doni, ,17a :1 nnrcl e 60" a s ud . raggi un· gere la liuPa Scmnw r (q uota 073-qunta 856)-,Jelenik (quota 788) . Fronte di par(·enza : 13oclrez-Anhovo. II Corpo (½onn 13) : con -1 Ui l"isioni raggiung<'re la linea Kobìlek (quota 62H),q not-:1 :i-il (n nord di Bilez)-quota (l82 cli }{. Santo. Il frome d<~l Corpo cl'Ai:ma ta ;,pnzian1 fra De$cla e quota 009 del Sabotino. VI Corpo (Zona A) : con 2 Divisioni raggilmg<•re la linea cli. quota ·126 Grazig1rn. F1·on te del Cor po cl'Anna tn. th1 Sn.lrn no e le pendici set:ten· trionali del S . Ma reo .

,n

NeH'or<li11e cli npernzio11e del Comnn<lo -d ella :3" Armata,

su1la im.mi.nrntc'! offensiYa Nil detto: ...a ttaccan~ con tra volgtnte vigore tutta la fronte per sfondare le opposte lince nemiC'llE' cd im pacl,:onirsi della si~lem,1zion<.· otl'('ll:siv:1 nn~nt<! per capisaldi l' Hermada, la reg-ioU<~ 1:-tol-Tn-;telj ~\ i1 S. i\farco.

Gli obbi ettivi a ~sc~g-1rnti ai C01'pi i.L\1·rnata clc~Jla :3" Armata er~no i seg11e11t i : YIII Corpo: attncca.r e energicmnen te le posizion i del K i\forto; imriegna re fortemen te il nemico a nord di Cl<'ttc posi½i<,ni <' a rnuiarc a sud delle sless~~ d~~<:ii,:nm<~n te verso e:st fino acl oltr<.• passare la f<'tTovia S . PietroOvcia-Drag,1.

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013111E'r'l' IVI D~:LL' AZ10:SE

XITT Coqio: oltn!pa:-sate la line·n <li Flonda1· E> atlat:care l'Hcrmada c:on eucrgi('n aziouc f'l'Out:ile nssoc:iatn a clcd!<a azione il ,·volgente. Xl Corpo : c·mHJUi:stare le po:sizioui Tr stel,i-Stol-S. Awbrogio e le colline ch e th'grntlanu ,;nl Yìp11:1 cco JJl'l'SSO Grad!scutln. XXV e \XLII C'oi·pu : pnnta r c coul rO la 11 uea i11 tenuc'.dia Temnit;r.nYoisci:;,,:1-Krapeu<::1·<1n ota 21:l a nor<I di )fau<·hinje.

'J>p1· <111.1111"0 lrn t1·aito all' impi ego d<> lk bolllbarde. sebbene le uumerosc l'ic·ognizioni tcnestri <'<1 aere<' , <·ompinte lungo tutto · il frou1,tc neu1i<·o dn Httac:c:m·e, a,•pssero g-i.ì fo1111ito ai Com.an(li delle gl'a n<li (Jii ità, (:' lernenti prer.inRi eosi <la far nssal'<' le Zone d' inuzion,, deJle fanterie. e qui ndi i t ratti di Jinca i:.u c·ui ;:iprire i varchi , ucC'essitnv11 ai C'omautl11nti di 11aggTnpp,truc nto e cli Grn ppo bomu11r,le di s tndi:lre llfrettnmc11tc il <lis positiw> nemico contro il qual e doYc ,·a no opeti1re Je T nità. dipencl enti . I p1·oblemi da risolvere e1·a,no sempre gli stessi : l'iterca re le posh,iou i cli. schierpmento delle hombarcl e e ripnr tire i ealiùri l ungo il fron te, adatt ando le <·aratte dstichr fl i essi alla natura ed all' <•ntità, <le .. gJi obbiettivi da dis t1·nggcl'e ; <·onL·J·Pbne i lavori per le vurie posta,-,ioni, e p1·oced en• tosto a]]a [orma¼i one dei Gruppi t a ttici. 1 ComaJl(lflnti (li Ra ggrnppnmento, in co lJaborar.ione coi Co1m1n1da nti dei Ùl'l1ppi già schi<•1·ati lnngo Je linee it aliane. ciascn1no snl trntto di fro nte del ('orpo cl"Arm ata al q uale il Raggrnppa111eJJto ern stat(i Hss<~gnato, effet.innrono gli stu di m ediante numerose rkognizioni sul terreno, le q 11;11i vab;ero an che a confermare per Ja massirnn p.ut<' le not ir.ie rat·rolte fino a1Jo1·a sulle arrn.i ,l a trince:1 Rc:nglim.wtc d al nernic:o lmig-o i fronti ,delle ,nos t r e due Armate. L 'esistenr.a e l'nbicazione di dette anni - die trovò poi pien!'l rispon clen,,;n d urante fa prima , fa se d ella batta glia - 1·i· s ult a uo da Ho s pecehio seguente.

-

412 -


L' 01;'0 HA OF.I CO MANDI OEI.f,E (;!(.\ NOI \J l\l'l',Ì.

I

- Bombarde L OCALITA' DELLE P OSTAZIONI R I LEVATE SUL FRONTE DELLE ARMAT E

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Galleria f1•rrov iaria cl i fr oute

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Da quotit ::tU3 a quota 6ll dnv a nt.i aJ V oùlce .

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Linea del i\L Samo tino alln Sella d i Dol .

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Davant i nl VC'l ik i Krjh P l ungo le prnclici del $. Ga lJr icl<• . . . . . .

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Da SolJ<'r a Biglin . .

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Da Spncapa ni a Do~so F njtl

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Da quo tn P.l (pressi 1li Jaminno) a c}trnta. 28 (foci cli I 'l'irm1 ,·o) . . . . . . . . . .

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Fra ttanto, m a n rna1 10 d1e p1 Of!"l'(' cliYa 110 le ricogni,,;i ou i. si procedett P a lla fo nnazi on0 dei <+rnppi rnttic-i; e ment re le batt erie già, i u 1posi zioue eomp.let a v11110 la loro p r epa ra1:io.nc, s in provvedendo a l rifor11ime n to d PllP boml.Je, sia co] perfe1,icm;1re n ei limit i del po !!-ibile i lnrnri in terra <lelle postazioni. (mnpl :i mHlo le c-av(~r1w , appr ofon dend o ('Hunnil1 a m e nti, a prendo qualche g allel"ia n uova) . apposite squ adt e <·nm pleta vano l' ~llesti-

~U3 -


r,'orERA DEI CO~L\:-IDI DELLE (: RANDr U::-11'1',\

me.u to d elle postnzioni def'<ti nate a Pieevere Je batterie cli immi 1JeJ1t<~ arrivo . L o sc-hiNamento cli llna eosì pod rrosn massa di born.burde i-h:hie 'e 1-iron-ecliruenti p:1rtic:ohn·i, e l'ese1·11zio11c dei l;1rnri sottopose nllici,ili e g1·cgnri ad uua fatica improba; fati ca d1e si svolse però 1·0 11 grand e alaerit:ì. e <·on vero entusiasmo. D egn o di essei e snbito rilernto era l a d i:ffc1'ente situa ½ione <.lelle due Armate che clo,·e-.;-,1-110 sYolgei-e l'offonsiYa; situ:-izione cl' :1Jt1·ond e sc:atnrita claJl'offensirn del m aggio pr<•cedente per effetto d ella eon qu.ista d el Knk (qnot:1 liJl) e del Yoc1k e . J>resd1Hlemlo dal TV ('(mpo (c-h e nell'nffe11sfrn cli agosto 1!)17 .mm ebbe una parte di gn1nd.P impo1·tm1za), 1H 2~ Arm.a tr1 si t l'Ov:iva ad nwre 2 C'01·pi <l'At·muta ancor a snlla dcsti·n dc1l'Jso11zo (il XXVJI ed il XXIV). l' :2 C'01·pi snlJa sinistrn del finm e : il che richiese p,reYi1l enz1• <' pron-eùi.ment-i partic:olari cla p[lrte del Coma11 d o cl'.:-\ nnat11 . sin pc1, nssieu rn r e i :-.ervizi logistici, sia per prepara1·e il pnssaggio clelr lsonzo i(n presen za ,di nn 1Jerui.co attiYo e YigiJante . Per il Il e Yl Corpo. C'he oce 11 pnYa1110 posizioni str.-1pp11te agli anstl'ia ei nel wagµ:io prc,c·el1e11te . la sitnnzio11e delle t1·11;ppe, pnrti<-ol::tt·mente di <1 nel1e stbie.ra1e i11 prima lin ea , era resa dura <lal fa tto dlc U terre1w e1·.a n. sai noto nl nentico, il qunle n on ristarn dal ma1·tP] la rlo qnn si in eontinnnzione colln propl'ia fll' tigJieri a . Le 1n0Rtre linee era no vigilate. spiate. controlfate co,n. tntti i mezzi ; t ntt in-i;i. sfru ttn ndo sc·n tiel'i e m nlatti ern che allClarnno gio1·nalmente 11ume11t ando e migliorando, l'mganizzazione dei J'ifornimenti n-veyn t roYnto una sol uzi.one completa. In bl'eve. aJl'i11tenso 111.oYime-nlo cl<'i servizi si agghmse qu~llo inere,nte ul 1rnRJJOI·to dell e m1oye Unit,\ bombardieri ~ssegrn1te a (] uel Rettoti' . Di cliffi<-oltù, 11011 n e n1t111cal'OJ10, p a rticolarmente per far aff1ni1·e a1·mi e bomhe snlle posi;,;ioni; ma f urono s11 pe1·nt·e t11H1• e~ sempi-e b1·il1antemcJ1te. Per il XXYTl e per il XXI V Corpo Ja battaglia d ow,·a inizi.-u·si col s11pe1·1ue l' nsr;wolo ,d ell"lso111zo; e pel' ciò furono stud.ièltc le lo('nlitì1 più ,1datte al ge ltaurnnto ,(li ponti e di passerene. L e Yal'ie e:010 1111 <· di nttacco, dii:;c:enclen.do dalle nlture del }L Cicer, eh-I Kl'a ch-hr, e del c:os1onc ):I. Kalì-Koracla, e ;perc:orrcndo i YitlJonceJli esis tenti lungo gli speroni che si s t a<:cr1 n o -

4J 4 -


r}Ol:'UU Dl,I co::-.L\ NDI OELU: U IU:SDI "CNTLÌ.

dalle alture parallele dell'Isonzo, dovevano puntare sulla sponda sinistrn del lì.urne ed ascender(~ le alture octupate d2l :nemico : le posizioni di geUamcnto di ponti dovevano quindi trovarsi in corrispo:nclenz;1, o quasi, delle direttrici cli proseguimento de]l'avanzata, e pertanto mentre su l fronte del- XXVII Corpo era stato preventivato il git tnrnen to di dnque ponti e di una passei-c1ln, pe1· il passnggio del XXIV Corpo dovevano essere gettati sei ponti e. due pnssc1'elle. Tenuto conto inoltre che il supernmen.to d(~ll'Isonzo,nei -1pressi di Ooblµr sarebbe stato di molto agevolato se il 6.ume fosse stato in regime cli magra, si pensò di ott(meH~ tale regime facendo ricorso alla creazione di tre successivi sbarramenti a monte, alti circ~1 10 metl'i sul livello dell'acqua : il primo fn rmxlisposto a 150 metri a rnoo1te del ponte sull'Isonzo sulla rotabile CaporettoDrezenca ; il secon<lo A 2.800 metri u rnont(~ del primo, ed. il terzo a 3.800 metri a :monte de] secondo. S i ebbero così tre haeini di .raccolta della capacità. complessiva di 200.000 metri cuhi d'acqua; e, n.eHa notte snl Hl :oigosto, cla.ta fissata pel' i1 passaggio del fiume, chlvanti a Doblar si 1:iotè otte11e1'e per cina sette ore, il regime di magra desiderato. Sul fronte delJ.a 3" Armata, durante il periodo di preparazione, la regio11 e del Vallone servì assai bene come zona di af1:!uenza e di raecolta cli tutto il materiale dei bombardieri (anni e bombe) da postare dal Timavo alla rotabile OppacchiaselhtOastagnevizza_ Dalla t.estµta del Va1loa-1c al eiglione che sc1p,ua l 'Altopiano CarS'i(:o d.Hlln phuiura. gOl'iz:iana, per sfuggire alla vigilanza -diurnrn dell'aviazione 1nemic;1, si costituirono alcuni depositi di materiali sotto le falde occidentn.Ji del lVL Pecinka ~ del Volkovniak . Ad evitan~ qualsiasi movimento nelle ore del giorno, soltanto clnrante la notte, a mezzo di autocarri e di c;Hrette, il materiale delle bombarde, srnon ,ta to, affluiva a eletti depositi per essePe poi smistnto verso le postazioni nelle notti s uccessive . I Comand i cli Armata fis~arono Je zolle d'irruzio.n e, assegn;i.te a ciascun Corpo d'Armata , che per la 2·"' Armata furono le seguenti : lV Corpo : pendici occicleutali <lei .M:rzli.

-. 415 -


L\WEJHA 01<;1 COi\.1..\::-11)1 Dl<}L L!<: GRA::-11>1 UNI'l',\

XXVll Corpo : sfoc-iameuto del Yogcrcek uell'Isou,,.o, di froulc• .1 Doblar r. <lanmli ad Auzza. XXIV Corpo: i tratti di lluea nemicu dava n ti alle localìtìl <li Loga, P.odrez, Canale <?Cl Anhovo. 11 Corpo: i tratti cli linea compresi fra Descla , Rril.ierscc, Bauterka, Basche, Slntna, e Garga ro. V I Cor po: i tratti cli liuea. com presi fra Til·oli , Gr azigu11, quota 171, Vertoiba, Riglia.

L'ampiezza di dasC'trna zona clovern andare dai ~00 ai 400 metri. Il Comando c1el1a 2• Al'mata awrn ordinato d1e i reticolati P gli org-ani di fianchegg-i;nnento della prima li nea, nemica cloYes~ero esse1·e dist rntti escln~ivam.cnte cl11 1le bornb111·d e. Le zone cl'in11zi o·1w ckJla 3~ A1·màta fn1·0110 le seg-nenli : Xl Corpo: ~pacapani-Faiti (qnota :.1&1) . XXV Corvo : qu ota :ma-Crrslaguevir,zu . .XXIII Corpo: Korite-Se lo. X lL T C'orpo: quota 31- Flondiu-quot:1 5, del Timnvo.

~11ffintero frcrnte cle.lle d nc .,\ 1·mate, rn~Jl:i fase di preparazio11e t utte Je bombarde nvevano n n tompito comune rln assol ver<>: clistrugge1'e le {life:c HC'C<'SSOl'Ìe µÙstri1whe . coJpire i centri at!iYi. iuclìYidm1ti. in prcc<'denzn e gindiC'Hti pe1·ic::olnsi per l(~ onda te cli athl<'CO delJe 11ostre fa11terie ; i nol\J·e clovevn aprire i varchi n ei reliC'ola t i , a1ppoggfanclo. nel Ji111ite del possibile, l t' fa.nlel'ie 11nche durante la fase cl i 1waur.ata . L'assoldmeuto di questi r·ompiti 1·i<-hiedeva un ardito. chieramento deJJe bombarde

p er :-;frnttare l' intera gitta ta d ei vnri. <:aJibl' i e porta.t·<' quindi gli scoppi del le t>niuh<' anC' he sulle seccmcle lince nemiche senza bisog110 rii obuligare Je ba lterie il ca lllbiar(' posizione : a questo rm1('etto fn snbm·dinal o il ct·iterio d'impiego nella sreHa delle postazioni e n eJ'la r ipal'ti.zione dei calibri. La prepa1·,1zione a ll a battaglia fattn cliii bomln1tllieri fn ùan·('1·0 m eradgliosa sotto moltcplic::i as1)('tti. ~on solt .m.to i Comnndanti di <:rnppo <' ·<H bn tt e1'ia, 111f1 quelli delle singo le p osfozioni , avevflno :-itudinto minuziosam ente il t r11 Ho di liucn austrinC'a su e ui l e vnl'ie bornlwnle cloveyano ag-fre. RC' hizzi phtnimettiei (' panor;rn1id erano stati hngamente distl'ihni.ti pen·h è. fl sec·ornla degli 01'd in i, n essnno dirnr111th:u~se le post11zicmi d i 11L'mi dn ITincc'a c he cos'teJJa van o 1H lin ea an·e1·.. -

416 -


F0R1'.IAZI0NI E SCIIIERAMENTO DELLE BOMB,\RDlD

saria, in modo ,particola re le mitragliatrici che il nemico ;wrebbe atteso a rivelare soltanto nella fase ,di scatto delle nostre fanterie. Il Settore dove lo sdlieramento delle bombarde assunse _u na fisionomia mai vistt1 prima di ,allora fu quello ·d el XXVII e del XXIV Corpo. Atteso ehe il gittamento ·dei po:nti su cui d.ovevano transitare le Unità, di questi due Corpi cl' Armata doveva avve1r1ire in presenza del nemico, e, te:ni1to eonto dell'organizzazione della difesa lungo il fronte che doveva essere attaccato, la sponda destra dell'Isonzo da noi occupata venne armata di bombarde di piccolo calibro, mentre sul terreno retrostante in salita si procedette ad uno sehien1mento in profondità,, postaindo bt)mbarde da 240 A e 240 L per battere, unitamente all'artiglieria, le due· linee della, difesa 1 mediaarn. e di cresta , e per concorrere anche ai concentramentt di fuoco che l'artiglieria dell'attacco avrebb~ effettu~to nella conca di Vhr. Durante l'operazione cli gitta,melllto dei ponti le bombarde da 5S A. dovevano batte.re la linea bassa ,d ella difesa per obbligare gli austriaci a tenere la testa sotto, concorrendo inoltre all'apertura, dei varchi nei reticolati che precedevano la linea mecliaOla in corrispondenza delle direttrici di attacco già .designate : allorchè poi la nostra fanteria, avesse iposto piede sulla sponda sinist.J.·a del :6.ume, il tiro delle bombarde doveva essere concen.trato sui reticolati della linea mediaina ancora 1ion a,b battuti, t rasportando successivaniente il tiro sui reticolati della lincµ, di cresta. Nelle pagine che seguono vengono riportate le formazioni organiche dei Raggruppamenti e dei Gruppi tattici delJe Unità -cli bombardieri assegnate alla- 2a. cd alla. 3" Armata; notnchè lo schieraiT).ento dei Gruppi e cl.elle h;'ltterie sui rispettivi fronti ,dei Oo1'pi cF A l'Ina ta , coll'indicazione delle località delle posta.:lioni. ;:.

•X•

;:.

Condizioni ,d i stagfouc e cli situazione st1·ategi.ca, abbondante clispoinibilità, cli mezzi offensivi da parte J10stra, (ma,i nvuta fino allora); l'impiego a massa cli bombarde dei diversi -

417 -


11'0,rm•a.~ione mya11iioa d'e·i .Ragg,ru,ppame11ti e clei G-ritp1)i di battel"ie bom,l1a1·à/1J e sezioni cl'a 58 B asseg11,ati all,a, 3.. Arm]n to per l'll.. battaglia. clell'lsonzo· (18-20 a,gosto Hl17) GRUPPI

C OJl.•1 ANDAN TI

400 mm.

240 A

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Totale

2_4o_ L- - - ' - - - -2-4_o _c________

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armi

s_s_A _

Sez. da 58 lJ - 76a

63• - Sci. da GS B - 75n.77a.·7sa. 20 R aggn1ppam{·11to (colom1.

tI XX XX I XX XVHI

mngg . PredaS!;o te11. col. Cm-minati mngg. Rossi wagg. Bove

a i11mpietro)

2a. J05•-111~ 12"·193 82"-1.70"'

I

72.,

70•-121a. ii7"'·148" J22"' ~

12i'i" 117"

_x._ L_ __ :w_n_g_g_. _D_i_a_n_ ___,_______ ,_ _ _ __ __ _1_65 _·_a._1_ Go_a_ _ _ ,_oo,_~_ _ _ __ 1

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9

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4

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180

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XXV O.A.

4• .Oh· . - Sez . da 58 B - 71"-72"-73"·74 14"' Div. - Sez. da 58 B - 89"-00"' f{o

llI

Xlll

.xxxn XXXTU 4

urngg . D<' 1:'erfctti cn piL. Cardas.-,i mugg. Maurrl mugg-. Hogg1•ri

Raggruppamento (colonn. Lo B ianco) ,la

10"

G• 77a_93a 18-'1°-185"

11;{&

]3•-1.1;3• 43•-Ha 37a

146•

74•

78..

6

4

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142


(Segue) : Form.:a~-iorne 01·ga.14iaa dei Rag,q,11UpJJ,am,ernti e rle-i Grnp71i di batterie bom ba1·a'e e sezioni da GS B asse[tiw,t'i ·aìla 3" A.rm)at'ct ver Z'l1° baUaglfo, dell'lr,"Onzo (18-29 a,gosto 1917) . GRUP PI

I

COM ANDANT I

400 mm.

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58 A

I

To tale

armi

..,. cS

l;ò

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:;i ,...

HaggrupparnPnto (colonn . Sinis ealeo) ]34"-172" 97a 45"' l,{3«

magg. Paolotti :li'.>2" magg. Damiani en pit. Finizia 'en . col. I mperatore

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9•·-142" 120,.

43«-139"' 112•-14(~'1 8•-J0(3a

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27" Div . . Sez. da 58R . 33.. 54" Div. - Sez. da 58B · 87" 61" Div. - Sez. da GSR - 84"

xxnr e.A.

XVH XXII XXJÌ1

240 A

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1

VIII

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l aglia.zzj magg. Canmwalc capit. Montanat·i rnagg-.

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So Raggruppamento (coJonn. Cristalli)

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'158"' 1.31" 137"'

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t" r-l

:{2-"·144« 25a-2.()« 153"·168" 39.:..

16fi" 41." 19,:"-194" 71.«-191•-J 92«

magg. Gasparinotti mugg. Ois otti

'.l'ottile Gr uppi 18

,.:;

33« Div. Sez. cla 58B - 81•-82"' 34-, D:iv. - Sez. da 58B - 79•-80•

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632

Note - Col XXXIII Gruppo ::; i trovav.1 a nche la bombar da francese da 340 mm . Alla 3a _Armattt apparteneva.no pur e le batterie A-Be C dì4 armi ciascuna (2'10L). All'Armata era sta to assegnato 17° R-a.ggl'uppamento (colonn . Palizzolo) cbe compr endeva tutte le Sez. da 58 B.


li'onna..zione orgamioa, clei Rayg1·111pp.a.1ne11,ti e dei G1·nppi di ha-t forie bom1Jm·de e Ee21iowi cla 58 .B assegn11ti alla, 2.a 1lnnr1ta, ver l'lr battaglia cZelVlson.zo (18-2!) rl'floslo 191.7). 240A

COMANDANTI

GRUPPI

lV C .A.

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XLJV XXlX

,,,,gg. TM P"gll,c te11 . eol. Ho.-.;u :nagg. Ferrini

\X Y 11

_x_r_v____ nrngg.

240 L

U h·. - S<'Z. da 58 H - Jl"-::i2" (j;j•-1s1a Div. - :'-C'Z. da r.s R - 17•-@"·G-1• -180• D h·. - ~l'Y.. tla ~>8 B - +J•-4Ti•--lli•

ltiJ Hnggru1,1 m111tJ1 \ o

j ' 1'1>-'15". ..

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408

.

<1) La 187• btr. era slnt..a formata eia 1 bombanl,• da 2-10 L <• c-c,11 <lne cla 210 G. (2) Alla 2" ,~r-'m ata re s({, a Sst'g-na (u arn ·lw i1 t'ur narulu 1lt-l l" H11µ-g- r 11ppa11u•11t.o h11mlntn lil'1 ·i ila ;;~ B.


(Segue) : F'o•P1n.a_zio11e orga,1·1,ioa, dei Ra.ggnwpc//11·1,enti e clei Gnippi d;i b•a.tteri§ b0111,,b·wrcie e Sez'ioni cla 58 B assegriw.t i uUa 2" AJ'mct-ta, p,e r l'll" batlnglia <lell1Ison.~:o (1S-W c1,r1osto 1917). GRUPPI

COMANDA~TI

240 A

IT O.A .

240L

240C

58 A

Totale armi

ii:J"' IJìv. • Se,.. ila :iS B - :1(P-3!Ja

8• Div, · S\' Z. dn i'iS H · lRH•-18'1"' ;i:i. T) jy. • S<·''l., dH 08 H · :J7•-é:8"-182" \LIJT

UJ:tg-g. 1:,olimano

X\XVI T1 \\VT

210"

JllHgg. Pavari rnaµ:g. Piras 1m1g-i . Sa11giov11rn1i

2JJa

\XXIV

X\X ______ ,rn ap;g. V"a11nini

!J' Haggrnppnrnn1to ( c-o l on 11. .Mo.n tù) 14r,:. 1ss,,.224a :!8"

HlO"

104"

,;z:..

])10a.Jil2"

20!J"·212"

1!)5a

·

,,

4

7

148

3

VI(; .•\ ,

21" I>.iv. - Srn. d a ii8 B - ii8a.-:,!J"-(i():• 11" D i". - l:5rn. (la 08 B - iiii•-iili"·ii7• 'i" Hn:!;gruppamc nto (trn. tn l. r\ 11~1 Jo,1r.i) \VI urngg-. ll ' Amnn• 221" ii,1•-:i(i"·l ~lil" ·18"' X tr n. c·ol. '1'<-':-d:,1 17., 20"-12:l" 81 •-1043 V m agg. ___ ___,_ . .c. .c;_ (,andini _ _____,_________ _ ------ --- - - Hl• - -- - -- - -1H:.?•-108•-J.Ofl"-17li"·l7i" - -- ·> l 4 4 i 156

..

4,:;a. rnv. - i:,f'l.. da ;,8 B - (il"'-Cl2•-!l[3•-!l(;•.(;7a-(i!)a.70,, U\o Rag-gl'\l)')Hlml n to ( t( n . <:ol. HuggiPr o}

VTll C.A.

\l,V J

\lX X V LLI

\!I

rnagg-. (;olJIJi 1nt1~g-. Pali cri ,·a p. Di Giovanni t1'11. <·ol. .P etTotll'

l

222"-22:~•-.2~i3" 1

...

f xia-1s2,:

1 ht r. i;rur,a

3 VHI C .A.

tiO•-Hi:J"· 11t11n .

2!)1'.fli'i•-1.00•

1623

d i San Martino

4

, 7(,a,

42°-1():Ja.l(j].a,

.J[Jn.!)J_iL.J.211"·

171"'

8

3

184

7• Div. - Srz. da 58 B - (i!l•-M"-1~5"-186 110 H.aggruppnJ.Drnto (C'clonn. Scakttaris)

Vl J

ma~g . SilnlJlo m agg. Borb011C·s 0 ten. col. :\-loro

Vl

magg. Ii'jrr>o

\\T

\[

4

Totale Grurmi lG

4 8

H 7a

5°-51"

175" 181"' 138"' 173•

50"-

noa

JS•-u5•

107"·1.56• 46•-141"

5

6

144

20

22

6R2


FORMAZIONI El SCHIFJRAMENTO DE[,Lf1 BOMBAIWB

Sohie,r amento dei .Raggru,vvam entA) cl"e·i Gmppi e delle lJatterie bom1l>'anfo assegina.te alla, 2" 1lrmJata ve•1' F lP lYattagl'ia cfel-

i' Isonzo (18-29 agosto 1917)

Corpo d 'Armata

Raggrnpmcnto e Sede dl

Comando

BMterle a ppa rtenenti orga n icamente al gruppi a fianco segn ati

Gruppo e Sede dl Comando

Xl V _Ridotta l\lo· I, L5,a dn 2~0 (' dcna 17-!3 da. ::;8 A 19(:ia dn. Z.10 L 208° dn 240 L

IV da M. Rombon a Tolmlno

lG<> SeHsce

xx VII

usa da 58 À 119a du 240 L

XLIV Monte Hossò

213" dn 2-10 .\ 215" da 21 0 .\

XXIX Voclil

35• cla 58 .\ 5,1" da 2-IO e S!Ja du 58 A 113" dn 2.rn e 197a ùa uS A

Ridotta ~Iodeua

Batterie assegni!ltc direttamente

Loca lità dl postazione delle bombarde

i\lrzli-Potok alto va llonc :\Irr.li :\frr.li Costone del 1 l\:Crr-li Cn ualoue del ~frzli

,i armi

ì\rrzli-T'olok Canalone del Mrzli Vallone ;\[rzli-Potok Quota 1186 del )fr'l.lì

(1)

noccctte i\frzli J, unctta clel Mrzli Quota 1000 del Vodi Quota 1186 del Mt-zli Lunetta .ili<'

Dhisloni l'endìci del Kukla

I

;'I!. Rosso

(l} Batterie cedu te al XLVI 0 Grnpµo cluraute la blllraglin. 21()3. clt1 2~0 A Hì0" cln 2-10 A

XL V Sella del K rnd

.1 a rmi -l arml

G3a cln 240 A XLI S . P eter

Bst di S. J'eter

217a cla 240 A 204" cla 2,10 A

203° cln 2-10 A XXVII l ,io da 'l'olmiCtt>'C I "X C use D ongo ., no zina a nou. Kuskar·i·

116" 23 · " -r.,a 0

-! Tmni .1 armi

dn 240 C u (l e d a :.-! ~ OC'

el u

101a (la 2-10 C 1S7a mls w

l'endìcì clel i\[. Cicer Sella del Jr rad l:'cudici del Cicer S<'Lla del Krad

rendici di M. Cicer .Nord di S. Peter ,. ud di S. Pcter Ca nalone cli Houzi uù Hoccione Cigini Cigini-Vol-

i\i nla t t ie r a

r.aua Roseo di Clgini 4 2JO L

22.10 e XXVI 8ella

2013 da :MOL 202" eia 240 A 2Ha cln 2-10 A 216° tla 2-10 C

Kr:1t1

-

422 -

Ovcsc del Krad On:st cli C11!':e Rulc Casa Ceruponi Sud di C:1se Drak kn


FORMAZIONI E SCJ:IIIJ;&,}MENTO DF.LLEl BOMBARD'fl

(Segue) : Sohiercwien.to dei Rnggnippa1n-e,nti1 dei GritpJJi e delle b'atterie bom,barde a,ssegn,a,te alla 2" A:rnv.a.ta, per l'll• l>MtJ.aglia, delf Iso11.,~o (18-29 -a,gosto 1917)

Raggrup-

Corpo

ment o e

d'Armata

S ede di

Coman do

Gruppo e Sede di Comando

XXIV Liga

IV Costanjevika

Batterie appartenenti organicamente ai gruppi a fianco segnati

183• da 2-10 L

4armi

114,• da 2-10 e

2armi 2 a rmi 2arroi 6 anni

da 58 A 24," da 240 C

67• d a 240 e 62'~ da 58A XXIV d,a Ronzi- t r a ~{nho- XXXVII Bivio ziua ad vo e· Sella Costanjevica Anhovo

36a da 58A 128"' da 240 C

17S" da 58 A

XLII Kambre-

205"' da 2-10 L

sco

4 anni 4:nmi 4anni 4 ttrmi ,1 armi 6ar mi Oarmi

4armi 2armi 2armi 6armi 6armi

Ovest cli Ronzina Colenka Vekovo Pressi cli s. Paul Nord cli Gorenjie Vas S. Peter

4armi

2armi 2anni

206" cla 2-10 A 207• cla 240 A 218• da 2-lO A

220• cla 240 A

-- 423 -

Gorenje i\:Col.ie S. Ulbing Lozice Nor d di Gorenje Vas Sud <li Gorenje Vas fra Anbovo e Goreuje f r a Krestenika e Goreuje Krestenika nord Costone 1'14 Vallone Gorenjie Vekovo-Dolenjie S. Peter Gorenjie-Polje K restenika

!)ga

186• da 240 L

Località di pos tazione delle bombarde

2armi 2anni Garrni 2armi ,~anni 2armi 2anni -!armi ,tarmi

Kotck (Potoc riva ùestra Kotck (Potol, riva sinistra S. Pani Ronzina Nord-est di Kolenca Vckovo-Goren jie Nord cli quota 444 VekOVOsGorenjie S. Veit Ancase Gorenjie Costone cli Ravna Costone cli Ravna


FORMAZl ONI E SCIHERAMENTO DE Ll ,E nm,rnARDE

(Segue) ·: Schieramien.to dei Ragg'1'11,ppa.m:enti) cle,i Or-u ppi, e delle batterie bmnbarde assegnate alla 2a Ann]a.ta zrnr l'll" batt a.gUa delr Isonz o (18-29 agosto 1917) 1

.Raggrupmento e Se!ile cli Cotttando

d'Armata Corpe>

Batterie appartenenti organicament e a:i gruppi a fianco segnati

Gruppo e Sede cli ,Comando

XLIII s. Ulbing H5" <la 2,10 L

.J armi

210" da 2!JO L

2 fll'lllÌ ,I armi 2a tml

2anni 2 armi 2anni

251" da 400

l

I

XXVI

I'al j evo

59" da 58 A

15.lc'' da 2-!0 C

2a rmi 3armi ;~ a rmi :larmi 3anni 2:tnni

2nnni II tra Anhovo e Sella di Dol

90 Verhovilj<~

11J0"' tla 210 L 21ia <la Ud A

xxx

K uk 611

180°· da 58 A

,J ann i 4-armi 4 armi 4, armi 2ai:mi 2arm:i 4

Località di post azione cicli e bomba.rde

S . .,;'U!bing Aj ;l!(l di Anho,·o A '<•st di Globna Anho\'O s , i. J;Jbing Quota t](i:l A ovest <lell a cane r eccia quota 363 . quota 524 7,a m ecl vecljie (]i Auhovo nord-<~st cli quota 303 'l'cstnta n1lle Roho t Voclice A est (li Glolma A () V()$t ùclla ca n e r eccia (]UOt::I H6:~ . (JUOttl 524 a :;mcl-est <li Palj e vo A 1, aljevo A quota 303 A,u orcl-cst cli quota 535 A sud d i qnota 611 A (JUOta 592 ()\'<!$(

arriti' est

ca rre ret~cia <)UOta

363-524

,( arm i

Ovest <li Rntars::!!

,1 armi

A nord cli quota

.1,

a rmi ,1 armi

A quo'ta 5:35 A quota Gll

28" <l a 2,10 C

2armi J :irmi 2ar mi

188"' da 240L

4 a rmi 4 a rm i

Anhovo A sella del Vodice A sucl so1·genti del T . Root A sellft quota Ti24 A q uota 592 A quota 652 A sud del Vodice

}H5a da 2·10 L

XXX'\mT :lago-

mila

l }l8" da 58A 224a da 240 A

-

424 -

Gll


I,'OR)lAZ!OKI E SCHT EJL\M ENTO Dl~LLE BO)lBARDE

(Segue) : Schiermnento dei Raggruppanwnti) dei (} ruppi e delle b·atterie bom,,bcwde assegn(}te alla z• .A.1·m\rrta per flJ." batt,a_qlia dell,Ison:m (18-Z~) ,r1,gosto H117)

Corpo d'Armata

Raggrupm ento e Sede di comairdo

Batterie iippartenen t i organicamente ai grupJJ i a fia nco segnati

Gruppo e Sede di Comando

52• cla 210 C

Locali tà di postazione delle bombarde

.J :!l'llli

Carran~ccia Zagomiht-

.j :ll'llli

r\

SUÙ

)1.

130• cla 2-10 L

4 .armi .J armi

132" eh 240 L

II tra Anho -

!lo

vo e Sella VerhovljE

XX Xn· Do!

Za nni 2anni 2anni

di Do! 200"' da t -10 A

2nrmi 2nrmi 2 armi

212" da 2~0 A

I

-1 armi 2 :ll'llli

221" <fa 240 A 56• <la 240 C

,j tll'\Ui

Val Cave Quota 3i3

cla 2,10 L ·18• cla 240 L

X Gorizia

5(i"' da :MO L

12'fl" (la 240 C J.04" clrl 58 A Sl " da i'i8 A

tra

Sella

di Dol e

'rorrente Corno

4"

Gorizia

:!O• <fa. 240 C 17,, da 2~ u L J2:{• d a 2,10 C

V Go rizia

1,,• d a aO A 108•· e 10\l• d a 5~ A 02• e 170" da 5~ A 61" d i1 240 e

-

425 -

cu.,·a Alta

S . Valentino (~HOtfl 227

[,:{a

VI

Sa botiuo sud-est (quot a 507) Sabotino qnota 513 Sella quota 524 Sabot ino quota :\07 Dente d e l Sahotiuo Snbotiuo quota 609 A sud so1·genti d e l T . Hoot Quota (H32

Sabotino quota 507 2anui Sabotino <1uota 51:l 2anni Dente del Sabotino 2 :nmi , Sabotino quota (309

J3;{a <hl 240 L

X V J Go rizia

di quotH 652 Santo

,I Hrmt Va l R:Ìfnt -J anni Quòrn 16!5 Quòta l2(i Cimi tero i.li Gorizia P eudic:i d i Castagnevizza .J armi

Quota 227 nusic Val Cave Villa Bice Cimitero di Gorhda


Sohieram.en,to de i Raggrupvam,ent,i ) clei Gntppi e delle b·atter,ie bonib-arde asseg1wte alla 2• Armjata ver l'l l3 buttJaglia, dell'I son~o (18-29 ,a,gost10 191'7)

(Segue) :

Batterle appartenenti organlcame n te al gruppi a fian co

Raggrup-

Corpo d'Armata

mento e Sede dl Com ando

Grupvo e Sede di Comando

J/:i~ ùa 2-10 e

Rose

~

Hufut

4-U" cla t>S A 55• da 2JOC e 111~ <la ~s A 173• da :MOL

Vll Vill:l G. Gozzi

107• d a 15G" · dlt

Quota 17* ove::;t Valletta delle Rose Anlìteat1·0 del coo t.tdiuo 1>

58 A i\8 A

« Cflsa

« Casa a fasce 11

138A da Z..JOL lJ.o

delle bombarde

segnati

VI Yilla delle

Olhcrs

Località di postazione

XI Villa Luigia 50° <la 2~0 C (Gor izia) lJ O• da :38 A

6 armi 6 arru i

« Villa Coroninì 11 A sud dì Dosso de r alo A n ord cli Dosso del

Palo

181• d a 240L

XXI Villa C. Yandola

5n e

51" da 2 10C 147" cla 58 17:j• d a 2-10 L

vrn

'.l'or· ·ente Cot no e Yip. tra

XYUI Go rizi a

da 2 10 C 60•· da 58 A 91" da 2,lOC J 2G" e batt. senz,t num. d a 2.10 e l!i3• da f>SA 171° da 2 10L

18'> Gor i7.la

XL YI Saut' .lll- 222• cla 240 A d rea 223• <la 2,10 A 225" da 2tl0 A

XII Vertoiba I nferi ore

P ietro cli Gorizia

s.

P ietro di Gorizia

JJ oscouc 6 armi Ma nicomio cli Gorizia 2 armi Vill a Franconla Sober -i Sober l Sober 2 Vertoiba superiore

11!)•

pacco

s.

4 ,trilli

))

))

))

))

))

))

Gro,·iglio

]';Qrd.ovest di Vertoiba Ovest cli Ver toiba

29" cla 58 A e !J;j• Van Deu-

Ver toba inferiore

ren

l OOa aa 58 A e 1G2a da 210 C 182• cla 210 L S.N. da 240 C

xrs

31• da ~OL e 70• d a 58 A 42°·10J• e

Ciglìone .S:nogna

161.& da 240 C 222• da 240 A

Groviglio Mcrn;:i. Vcr toiba infefio fe li

4 ann i

))

Vertoiba inferiore

Nota - Qaando a fianco di ci:iscunn batteria manC'a il 11mn ero corrisponden te- alle bocche òo. fuoco sch ie rate, ,·n in teso che- la localìtù della postazione comprende tu tte le l)omburdc del r eptu· Lo, e cioè otto a l'lni se tt·atb1si di canne da 240 di vari tipi, e l2 se trattasi di ;') .\. Qua n to prec(.'<le vale t'IU<'he per t utti g Ii altri specchi.

-

426 -


F0R1IAZI0NI

J<"J

SCHIERAMEìNTO DELLE BOMOARDE

S0liieran1;ento de'i Raggr1.ip1)'cu1nent-i e dei G1·tt.pp'i di 7Jatterie lJomba.rde su,l fronte cl1ellrt, 3" A1·nuata ve1· Z'll" battaglia d:el f Isonzo (18-29 ciqos-to 1917). Corp o d'Armata

Raggrupmento e Sed e di Com ando

Bat terie appartenenti organicamen te ai gr uppi a fianco segn ati

Gru1mo e Sed e d i Comando

bt.r. C cl a 2-lO T, 4 a nnì XXXVIII San Gmdo di Mel'- IHI'. A cl,t 240L ,1 anni 82" eia 240L na 170,1 da 2t0 L Ll•'' cla 2-10 L

XI

2,.) dal Vipacco a Q.uo- G-radisca XXXI Q.uota ta 30fl

12a 19"' 1.22" 125''

:no

XX Dolina Zap-

patol'i

Il Doliua Zapva.tori

XIII Dolina A ra nci

2,10 L 240 L 58 A 2,10 C

xxv

XXX TT l

3•)

Dolina Asti

148• da 58 A

Quola 309

2• da 240 L 70• da 58 A 72• da 240 e 121' cìa 58A

J>oli na Ilari

ùa :!40 L

,13a da ,J!la da

0S A

58A

,sa cla 210 C

Dolina

Quorn 37G lloliua G eno,·;i Dol ina clell' Aequa Dolina 'l'r ani Dolina Castagno

I 113" da 2,10 e

da Quota

P izzo 184" da 24,0 L 185• da 240 I,

III

·1" cht 240 L

Dolina Lombardia Dolina Aosta Dolina B r a 3anni Doli.na. Aranci 3 al'!l.1i Dolina :i\:[ante\lini 2 a n ni Case Dirute l.Oarmi Dolina Novara Hl armi Dolina Speranza Dolina Lecce Ba;;:sa 4 arm i

,tarmi ·1 armi

4 a rmi ,1 a rm i

10'• cla 240 C li::" da 5SA 1.15• da 58 A

-

427 -

))

))

4 ::i rm i

309 a Gradisca P od Korite (g . 220)

Q.nota 123 Quota 123 Dolina Saluzzo ffolcornjac

57• da 5S .A 105" da 210 L 111" da 2,10 L

I u"' I

cla cla cla da

1Zon<1c

Qu ota 1511 Wolco rn jac

btr . lJ da 2,10 L 1-05•. l 69• da 2-IO L, !IO• cln 240 e e 167• da ti8 A

XI, Quota ,159

Locali tà d l p ostazione delle bombarde

5;trmi 5a n n i

Dolina Drescia.

Dolina CastagneYizza Dolina Miracoli Doli na Caverne Dolina Casu Dolina Doli na Doli na Doli na Dolina Dolina

Ostia Ripe Motta

Occhiali Onieto N . 256


FOR'.\HZI0~( E SCIIJElU~E!sTO DELLE DO:i\!DARDE

(Segne) :

Echie1wnr.mto dei

lla,ggruppamenti e cle·i gruppi di ver l)lla. bat-

ba.ttel'ie bo1n1Ja rcie S'U,l fro11te cfolla 3" .1irm'l.1ta t'<t[Jli.a, élell' Tso1 nz:o (18-2!) agosto 1917) . ,-==

Cor po ct 'Armat.a

Raggrupm ento e Sede di Comando

B atterle appar tenenti organicamente al gruppi a fian co segnati

Gruppo e S ede di Comando

7,1n tla

.SXX Ll

.... .

58.A

Ti" da 240 J, 87"- da 58A 05• da 2-lOL 1-16• da 2-10 0 X X '\"

l

30 Gr:1di:;<•n

I I l

x,·

Grnppo 8. Pie t ro .:ull'.I sonzo

16" da 2+0 J,

97n òa 2-10 L

X'\"Il 8. Pie 1ro 13,!A da

uor.,.

snll' Isouzo 142"- tln

5f:I :\

4 a1·mi 4 :nmi 4:nmi .i.anni 4armi 4 :i1·mi 4:nmi 4 anni ,1 ai·m i 4 al'mi Ci:ll'IIIÌ

tlnrmi

I

1, 2• ila 240 r, 252• da .100 (lo

S . Pietro à'fsonzo

xxn

9• tla Oppn c-

n•

chi nselJa

;J,

da 2-10 0

139• cla 2-10 C 4;j•

XXIH D oliun senza llOlllC (BIYiO S. )lar. tino. Vallone)

2 n rmi 6 armi 2 nrrni

A

120" da 58A XXlll da Pocl K orite a Koma1·ie

6 lll'llli ti a rmi 2anni 2arllli 4 armi

da 240L

8.5-' cla 5S A 112• da 240 C

140• d:t 2rn e

428 -

Dolina Ca,.;o lal'i D olina N . 240 Doliua '.l'rapanl Doliua Gia rdin o D olina Yalle Doli na Vauzi Dolina Conigli Dolina ..\furagllone D olina Aquila Dolina Chinra Dol iua Vallon ccllo Dolì:ua 2 D. Doliua Da1terl Doliua ·1 il. Dolina 7 A. D olina 7 A. Dolina s. N. press o itheiu Dolina s. N. prcsso Hhein Dolina Avolloìo D olina 1!12 o Gina Dolina l'uglie

Hn r·mi l >oliua AUJO<liO Garmi D9 lij1a Mnmoll pl'eSSo -I armi. · Doli na s.

~-

-.1 anni llam1i 6anni -~armi 4 nrmi 4 armi 4 armi lì anni r,armi 4 armi 2armi 2armi ,l armi .J nrmi

--

Località dl postazione delle bomba rde

Halduèci Dolinn ti n. D o lina Parma Doli ua Po Do lina Bombarde Dolina Auto

Dolina .Mnz:r.ini Dolina Como Dolina '.l'aro Dolina 'Cnionc Dolina 9 D. D olina A,·o lloio llolina s. N. l)l'CSS o .Flieircr Dolina S. J'larti uo Do liua 12 A .


FORMAZIONI E SCHIEitAME''.'<'IO DELLE BOMBARDE

(Segue): Bchie1·a11i~nto dei RYtfHJrupvam'e·nt-i e dei G1•11ppi di ba,tterie bombw1--cle su,l {ronte cz.eua 3" 1fr11wta JJer l'll" bat~ ta9lv.a. <1:ell' Iso%zo (18-29 agosto 1917).

Corpo d'A rmata

Raggru p mento e Sede di Comando

Batterie appar tenent i organicam ente ai gruppi a fianco segnati

Gruppo e Sede d i Comando

s•

d a 2-W C

I

XXIII

60

IXXV Dolina ~olO(i• da 210 e n1ra I

I

1:rn• cla ::.SA

2armi 2 a rmi 4armi 4 fll'rlli

6a t·m i liarmt

25" rla 58A

Dolina Mo1·0

26"- da

Sncl cli

58A

193• cht 2-10 L 19-1" da 240 L 131" da 2-iO A

ill[l\'0

(]UOtlJ

27

,1 armi

l 'enclici Ovest di quota 100 Dolina .Profumo Quola 67 Est cli Q. 27

4-arm i (I.armi

Dolina Ana t ra Dolirn,t 'l'rincheri (N.O. di quota 97) Dolina Per otti Dolina Rogie r

lfi(i" da 2-10 L

Xlll da Koma- S. ,~:lenrie al 'l'itino XV i\ionfalcone

Doli na Kiirner Dolina Candorelli Dolina s. ~ - presso F licnger Doliua -Ualducci ,:-- . N. pr esso Doliua ~ Fliqp_~er Dolin.ft Inno Dolina Kraus

•1 Hl'lllÌ

'

VIII Quota 100

I Roucbi

Località di postazione delle bombard e

4 armi

32•· da 58A 1±4• da 58 A

-IP da 240L 13'i" da 2-!0 A

Quola JS Off. Acl ri:1 - .Porto Ho-

lG:3• da C.8 A lu8" <la 58 A

Nonl rli q not,t 75

r;egn

mia

da 240 A

Lll ,·ori (i<ucl-est cli quot :t 7:;) Quota S5

XXX IX ~lonfal- TV dà 2-!0 L eone 191" d a 240 L 192'1 da 240 L

Quota 58

XXXV

A nonchi in riserYa cli H aggruppnmeuto

39" da 58 A

-

429 ··-

))

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LA VIGILIA

c:i libri (che non troYava riscont1'0 neppure nelle graudi offensiYe svoltesi sul fronte francese) ... , ed altre ragioni ancora, concorsero a clare alla u a battaglia dell'I sonzo uni:t fisioq10111ia di grandi osità eccezion ::ile. Qui ,di seguito, irn1u,1clP:rndo l'ar,io11e delle llOmùarde nei complessi flYYcuimcnti di quella battaglia, si tcntei-à, di mettere i,n. i-mevo 1n parte svolta ccl il compito pSsolto dai bombar<lieri in qncl1a circostanza, e della (;ni imipor-tanza è fatta menzione nel Bollettino di Guerra del Comando Supremo italiamo del 26 ngosto 1917. Gonsidel'ando che alla battpg)ia dell'agosto 1917 parteciparono: 2 batterie da ,WO (su 2 per.r,i ciasrnna); 12 batterie da UO dei tipi A. - L. ~ C. ; e <il bntteTie da 58 A (senza tener COJ1to delle Gl Sezioni <la 38 B, che erano state assegn ate direttamente alle Divisioni di. fanteria) , è facil e immaginare fa non comune fatic·a e le non lieYi difficoltà. the si cloYettero s uperare per mettel'e in efficienza una massa così poderosa di bombarde, e per dotm·le di nn mmdzioo1am ento eorl'ispondente alle nece'sità vreyen_tirnte per il corso dell' offensiva. sui diversi Settori, lungo i qunli i Gl'uppi e le ba t terie born.barcle, (pur a,·endo in liuea cli massim~ il compito genel'ieo di distrugger e le dife~e a ustriache ecl aprire i varchi alla fanterin.) cloYettero svolgere pal'ticolari. atti\'ità in diveudenza di spedali sitiwzioni tattirhe elci c01,pi d'Armata da e ni dipendevano. L a bntt ;:1glia, secondo Je dii:-posizioni superiori, doveva a ,·ere i1Ji.zio rnel ponieriggio clel 17 t\gosto co11 un tiro coa,ti·o Sedi di Comnncli, Centri di rifornimento e, in ge11ere, Centri di vitn ,d el nemico. A tale compito dovevano concon ere soltanto le bocche da fnoco a ciò ritenute idonee; l"n~ione do,eva durare <lalle ore J.G a1]e 20. P oi, !l1ella notte sul 18, dovevano essere sviluppali tiri con proietti a li.qui.di speci.;:ili; alle ore 6,30 del matti1110 snccessivo doveva essere iniziato il fuoco di distruzione dalle ai-tiglierie e . <la)]e bombar-dc, con qualche breve pansa o spostawento del ti1·0 per .vei-ifì cn re gli effetti p1·odott i nei disposi.ti vi. nemici. P er quanto ha tTatto all'impiego cleDe bombarde, non sar à, super.fiuo far rilevare come !1Ha vigilia, dell'offensiva qualche batteria non fosse ancora in completa efficienza . Q,ualcnna potè -

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LA VlG ILTA

raggiungere la 1posizione asseg,natalc solta,nto la sera del 17 ago·· sto; altre clnnrn te la notte s ul 1S; e Ye ne fu anzi qualcuna che raggiunse la posizione a battagli.a ini,i:iata. I movimenti -di dette Unità furono per ciò alqunnto ostacolati dal fuoco nemico; tantochè qualche batteria cominciò a snhirc anticip;1tame;nte da1Jmi e nel materiale e nel p ersonale. ]~'ra le batterie ri.tardatm·ie per <::ause cli forza maggiore vi fu la 169"', clestin;:1ta a schierarsi sulle posizioni. clel Volkovnjak, comandata dal ten . Coperchini, ufficinfo ardito e previdente; il quale, dopo di avere disposto perehè il trasferimento in linea avvenisse di 01otte, appena annottato, guidò con energia e fer mezza il reparto sulla posizion e, supenmdo J1on lievi difficoltà: ufficiali e trnppa della 169" trascorsero t utta la notte sul 18 occupati a mettere in efficienz,a le singole postazioni, ed all'alba. la batteria fu ,p ronta; sicchè, (lU~rnclo alle 6,30 fu aperto il fuoco di distruzione, anche la 169" eut rò nel concerto ge111erale della a,zi.nne . La 1.22" batteria raggitmse essa pure la posizione assegnat ale soltanto nena. n otte sul 18; m;:i , rileva11closi ivi una sovrabbon<lanza di. armi e di munizioni, dne bombarde e relative bombe dovettero essere t rasferite su bito olr.re la tl'incea. cli prima li111 ea: tale pericoloso spostamento, eseguito con sagacia ecl energia, foc,o s.ìì che a) mitt tino d.el 18 l1intera batteria fu pronta a,cl iniziare il fuoco. Le batterie 157", 158" e 139" (~rano an<::ora in rnovime.n.t o q·uando ebbe inizio il tiro ·cli distruzione; tuttavia affrettarono la loro messa in effi.ci(~nza, e ben prestò inquadrarono la loro a1done c-,on quelle delle coo1sorene vieiine. E non Yf,i taciuto u:n episodio veri:ficatosi sul Volkovnjak :fin dal mattino del 17. La 165" batteria aveva completato la sistemazione ·delle sue bombarde propdo quel mattino, ed il Comandante, capit. Calvi di Bergolo, approfittò del momento relativa. mente tranquillo per f/H eseguire qualche colpo cli inquadramento sui bersagli asseg1natigli. Ma alFimp1·ovviso una, grairnta nemica colpiva in pieno un a. bombarda già, carica e 01e provocava lo sco!})pio; nel contempo si appkcµva un incendio al Deposito di bombe temporaneamente allogate in una galleria a ferro di ca,·allo, investendo u~ia quara01t i111,a di bombe, che scoppiarono con enorme fragore facendo croll;1re la g·alleria. Nel gravi:'. -

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L'lla

BATTAG LfA DELL'1 $0NZO

i uciòente trovaron o la morte gli aspirnnti :i\1agni e Vcruacci e due militari di ttuppa, e dicci altri grcga.ri rirnase1:o più o meno gravemente feriti. I caduti della 165· batteria furono forst> le prime vittime che la vittoria di 1.1gosto richi ese ui bombardieri del Carso.

Il mattino del 1S agosto alle 01·e 6,30 ha inizio il tfro di clistruzioo1e, che si protrae per tutta la gionnata . ~ elle prime ore l'ar tiglieria anslriaca risponde piuttosto debolmente e con fuoc o assai disordinato; m1.1 quale be orn 'prima cl elle l 2 il suo tiro si fa intenso e fastidioso. Cessato il primo momento di sorpresa , medì e grossi calibri avvei-sai·i scelgono di p.iieferenza co1U:e loro bersagli le postazioni delle nostre bombarde, ed ha inizio un duello serrato d.nr nnte il q ua)e nna serie interminabile di episodi di ignorato eroismo flnro etn fa Je ,pa,g ine gloriose della stol'ia cl el Oo1·po . .A vveuimenti identi.ci si ripetono su centinaia di postazioni; e nel clima infuocato della battaglia l" unità di f ede, il sentimento cleHn poteuza meravigliosa dell a pl'opria arma, e lo spirito cli sactificio (che l'l CComuna ufficia li e truppa), tengono ,desto il se,nso di camel'atismo che lega i bombarcliel'i alla fa,n teria ; e molti bomlnn°die1·i dirnenti<'n,no di avere a cf-lsa mndl'e, moglie e figli per ricordn re soltanto il dovere d a compiere per il r;:tgginngim ento ,d ella Yi.ttoria comune, e pet· aumentare il lustl'O del Corpo al quale rssi sono :fieri ed orgogliosi cli npparten ere . A somiglianza di quaJJto è stato praticato per le altre offensive, sar.1 tracciata nn a sintetica visione pnnora mica del fronte di bi) ttag-li:1 per cogliere taluni e1pisodt svoltisi ~ulle lin re dei bombardieri; episocM i quali, se pm simili nella loro ftsiouomia guerresca, rispJc.nclono di una l uce sempre nuova per effetto del crescc11te ardore df'i com hattenti. I nizieremo l'esnm e procedendo da nord a ud del fronte cl i ba tta:glia . F in dalle prime Ol'C della giornata del 1 , s ul Mrzli, la nsa b;:itt er ia è ::ille prese roll' nrt igliel'ia a nstriaca : 1n bombrll'Cla del -

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r}ll"

BATl'AGLIA DELT.!ISONZO

caporal :magg. Biagiotti è colpita in pieno. Mentre il graduato sta sostituendo con altra arma quella colpita, nna granata scop~ pia a.ncor11 ne11a postazione fere:ndo gr;1vemente il Biagiotti alla. ga.:mba destra. Trasportato al posto cli :medicazione, e resasi necessaria l'amputazione dell'arto> il pav.iente subisce sereno l'o:perazione, rammaricandosi solt~111to di ,d over fasci.are la batteria. Sulle postazioni della 54a batteria nn colpo nemico provoca un incendio i•n una riservetta di bombe : l'aspirante Bottaro, sprezzante di ogni perieolo, interviene prontamente e scongiura guai rna,g giori. Poco discosto, il tiro rn~mico provoca una frana di uua parte della posizione, che seppellisce person ale, armi e munizioni. L'aspirante D 'Ippoli.to, va]idamt~nte niutato da.i hombardieri Pig;nat;1ro e Dedin, 1•iesce ad effettuare lo sgombero dei morti e dei feriti, e coi ca pora li maggi ori PisteIli, Ferrari e Polverelli ed 11lcu11i gregari, ripristiua l'e:ffieienza ,d i due 1postazioni che possono così riprendere il fuoco. Nel pressi. di Anhovo è schierata la 114" batteria: sulla postazione a nord di Goren:je Vas due armi solllo travolte . cla un colpo che ha sconvolto la posizione : n sergente Ravasio rimette ]a. propl'ia. arma in e:ffi<:ienz;1 , ma. una nuova granata avversa1·ia colpisce in pieno la posta:done facendo saltare anche la bombairda.. Sul costone di Rm~ne è schierata la t:>7" batteria che ha quattro armi a. Nekovo-Dolenje: IJ ripetersi di scoppi prematuri pro voca rovin:ìo -di materiali e perdite nel personale; e poichè giu .. stificatamente aleuni serventi ne soino im1pressionati, il Comandante, ten. Bevilacqu11, accerta le ca use del doloroso incidente, dà ordini preeisi perehè illOll abbia,no a veri:6.earsi ain,cora, incidenti del genere, e Mn energica azione di comando fa riprender<~ il fuoco, vnlidamente assecondato ,d all'aspirante OJivieri , ristabilendo 1;1 calma e la sicurez,m. Tra S. Ulbing e Globna sono schierate 4 bombarde .della 145" batteria, comamlate dal conte -di Salemi: dopo superate gravi. difficoltà. nell11 preparazione de.11e postazioni, il tiro ,delle quattro bomharcle riesce quanto mai difficile dato il complicato dispositivo dei reticolati .da battere. In tutta la giOI'lnata del 18, tre postmdoni. della 145" batteria sono intensamente battute; 28

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0

L']J.3 DATTAOLIA OELL lSONZO

ulJ:iciali e tn11p pa ga1'0ggia1110 hl fcr.mez;1,11 e vnlol'e, e il fuoco delle loro armi finisce per prodnne ottimi effetti snllc difese ant istanti. Ua1,ii volta a.ncou:i Jo scoppio di un colpo nemico sco1n-olge la posra zione, seippe])endo fra le 11u 1<.:el"i<~ ~1lcu11i bomba1·cli.ei-i. A quota 652 del Voditc è s chierat;-1 la 19S" batteria: l a po~ sizione ò assai battuta, cd al iiro di artiglieria m~mica si t1 ggiungo110 r a ùbiose taffichc di mil rnglh1trici. Pl'irna cli sera nlcnne -postnzioni sono colpite, e p,n·eed1i sono i fcl'iti , frfl cui il t eu . D e P etl'is e il sottoten.. Bag,na : il pl"imo oltr e alla foJ'ita, per effetto (lello scoppi o di 1111a bombnrtln Yi<·ina, r inrnne assordito; ma ciò malgraclo resta fermo a] p1·oprio posto, l'inscendo <:OH la sua prese~1z~ a tener e nlto il morale dei d ipendenti momentnncamcnte scossi daJle perdite s ubiLe. Il sottol'en. Bag na, dopo di avei' ,d iretto ed ottenuto un fuoc-o nssai efficace, i1n. se~ gnito nel uua grave fer'itn. 1·iportnta, è costretto a lasc:iare lsi, posizione . 11 ten. B C'n nati, C'he c;omancla lH balterin, con la s ua calma II bituiile e con fen1107,zn r ista bilisce J' ordine nel pel'sonnle. J,' osserrnto1·io Bnssino da lni occnpato pel' ditigere il t il'o delle iproprie bombard e, è ript>tntame11te <:olpito; le <·omu11k a;1,ioni telefo111.ichc fra osscrvnto1·io e postuzio~w s0110 l.'Ì(letutamente intenotte; ma i bombardieri B orga 7,zi e Bnglial'i. L pnr sotto l'in tenso fnoco nemico, percol'l'en<lo zorn• scoperte e batlute. dhiim.pegnano strupolos;uneute il ser , izi.o cli porla -ordi11i e l'iescono a mantenere elJ:icienti le cornun i.cazioui fra Comando cli batteria e posta r.io1ni. JJ tc,n. Negri dc Salvi, ('01m111da11te la :-ina batteria. 1ecatosi fuo1·i òelle Jinee acl ·osservare i I. tfro cl el1e fll'<>p1·ie bomb:u-cle, ,colpit o da proi etto ;:tYYcrsai·io, l'iesce a torna re in batteria al s uo posto di coma ndo, e continua a ùirigere il tiro ed a rin cuo1 are i p1·op1·i -0ipende11ti, esigenòo che, anzichè occ·nparsi cli lui, si preoccnpino di ottenere sem1prc migliol'i risult.1ti. Ln 221 batteria, postata n. nord-est di SaJcwno, fra gli <111fn1tti .<_]i quota 227, ha ben presto qualche postazione colpita da bombe incc,ndinrfo. Un eolpo 11 crnico prende in pielllo J' imùoteo· cli una riservetta d i homhe e ,-i appicca l'in<:cndio, ustionando e feren do alcuni miJit ari cli truppa. Ac:co1·rono tosto i bombardieri Bnrlrnl'ossn, Bellinr.01111 e Gialain; i quali, 11011curanti cld pericolo, r iescono a doruina!'c l'incendio ed a liberare i f eriti 3

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1}11"'

DA1' TAOL1A DEI.L'l S0)IZ0

e gli ustio,n ati ehe si croYa,,ano nella risenerta. Il caporale Par~ l;:rnti., capo-pezzo di un'arma, ,·iene frattanto colpito a morte, immolando gloriosamP11te la sna promettente gioventù sul campo dell'onore. A'n cbe la 53" batteria 1p rima <li mezzogior11 0 lui incendiata. una riservetta cli bombe e quattro armi sono fuori combattimento. IJ ten . :fiaschi 1 che la com;mda, non si pr<~occupa delle perdite subìte; col s no energico ed i mmediato intervento riesce a ristabilire l'ordine e la cnlrna iu battei-in : fatti sg.o mbrare i morti ed i fel'iti, fa rimettere ne1 più breve tempo in e:ffieienza le armi rimaste, e riprende il fnoeo . Il capit. Tozzi, della 4f? hatteriii, avuto l'osservatorio colpito in pieino, si scrolla <:li dosso il tenitdo c.:he l'aveva complet amente investito e continua a -dirigere il fuoco delle sue bombarde con calma e COI)). la eonsueta. capacità,. Anche la 126" ba tteda h;1 le postazioni sconvolte ,d al tiro nemico mentre contemporaueurn0nte salta in aria umt riservetta di munizioni. L'aspirante Lm1go, Comandante di una Sezione, SJ)l'ezza,nte del peri.colo, quantunqne ferito, opera con altri militari di truppa il sHlvatagg;io dei serventi travolti f.ra le macerie <~ feriti essi pure. Poco 1Più a. sud sono schierate 7 batterie del XII Gruppo . A gi udicare dai concentrame11ti di tiro ehe il nemico sta effettna,nclo lungo la Vertojbiza, sarebbe cla inferirne che quei bombardieri siano destinati ad essere distrutti! Una Seziorne della 182· batteria . comandata dal sottoten. Bellosomo, benchè ;:tbbia nna pii.lr.zuoJa. colpita. in pieno c:on nn morto e quattro feriti, non interrompe il fuoco : il giovane ufficiale provvede rapidamente a far trasportare i feriti, e sempre sotto U fuoco nemico, colla parola e coll'esempio anima i supe.stiti e fa. eontinuare e.on l'altra arma. d1e gli è rimasta cffidente. Allehc la 95" batteria è tempesl~1ta di colpi ; ma, sull'esempio cfogli ufficinli, ]a trupp;1. combatte a.i1imosamente. Fra essa me~ ritaorn particolnre elogio i boruha1·-clicri Chiri, Oappello e Barhero; iJ. bombardiere Solari, estratto ;1ncora vivo cla un cumulo di rovine, cogli abiti in fi.amme e le membra fumiganti, ,non ha nè uu fome nto, n è un grido, ma con stoica fermezza si interessa dei compagni rimasti fra le mnce.r ie. Il ten . col. Per-

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L'll a

IlA'l'TAG L t A DEL[/ I SONZO

r one <li S. Ma rtino è degno Com,a111da 11 te di q uesti er oi: nw11h·e il fuo co nemico di ogni c11lihro urnggion nente s i a<:cmi isce, co11 se1·eno s:prezzo dt>l pt>ticolo egli <" fra i p ezzi dell e batterie incuor ando t utti con p aroJe di fed e, di indtamen to e di elogio. E<l all'esempio de] 101·0 C apo si ispirano gli Hffidali <.lellt• dipenden ti battel'ic del P erron e : il t en. Ho,·c1·e, <·he p:ià a,·en1 . ···-,1

Flg. 90 - Obelisco ere u·o a memorin dE•i Ci1cluU rlellu 18ii" b,1tle ria.

dimostrato en ergia e capacità nel co11tlune Ja hiltteria i11 ]JOsizione, supernndo os tacoli e cliffieoltà d 'og1ni so1·ta, dirige il ti1·0 dei suoi pc,r,zi. con spl'ezzo del pericolo, o~servandone gli effetli da mia. trincea ava nzata : seùbene ferito iu più pnrti del corpo, insiste di r i maner e al Comn n (lo del repart o, e l' ottiene ; ma le -

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L'Jl"

BA'l'l' AGLIA D8LL'ISONZO

sne conclizio1ii fisiehc~ v;m,no aflìeyoJendosi cos1 rapidamente, t~nto da dover essere aUontannto d'autoritù,. Anche la 162"' battc~ria ha i s110i momenti tr agi.ci : sviluppatosi un incendio }n. un ric:overo di bombe, il bornbm·{liere Rossi vi accorre per primo cercando con ogni men o di eYitare il ;pericolo di nno scoppio di bombe, e<l a i co1npag1ni eù.e sopraggi.ungomo per prestargli aiut-0 riYolge la frnsc~ cc 11ui basto io, tornate e badflte ni vostri pezzi, e sparate più di prima )).

Fig. 100 - J>osti1i1ioue della 2• bombatcl;t cla 400 della 253« tiattetia.

Nella regione di S. Grado di -:\Jerna 1e batterie del XXXVI II Grnppo ricevono un battesimo glorioRo. La 169" batteria ,d el XL Gruppo è violentemente battuta clal fnoco nemico e suhis·cc gravi perdite. Su1le postazioni della 157", della 31", della 125"' e clella 122", utneiali e truppf:l, del XXXI Gi-n1ppo eombattono <":<JJI, t enacia a rnnlgrado de]]e perdite ne} personale e nel materiale colpiti. Nella dolina Lec-C'e Bassa è postata la l Si? britteria, co-. mandata dal capit_ Gritti, di cavnlleria. Sono circa t re ore che· le bombarde fa nin o fno,co e sono · Yin1mente controbattute d.;:il-

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l'artigliel'ia nen1ica. Ad un tratlo una grnnata austrinca cli medio cal ibro 1·aggiunge il cigli o della postnzio11c della i:,cr.ionc comµ ndn ta dal Rottotcoi.. Ma ye r. e scoppia fragorosa mente. Un a scheggia colpis<·e la polelta cli nua bomba <:he già er a stata introdotta Q1el tubo di h rneio, prnvoc:rnd o .lo scoppio della uomba e quindi della bomlrnnla: il gr a,e incidente c,111sa 1H morle dell ' nflk ialc e di c·inque se1·vcnti che s i trovano ntton10 all ' arma. N ell a <.lolinn Vill ,1ggio sono postat(~ le clne homlrnnle cla .100 della 253" batteria , c-he battono c·o11 tiii tenifìc-auti le p o i;,,iord (ll,emi chc ant istnni"i . In un camminamento cli serdzio e-ade uq1a granata 11emic;1 eausanclo qualche m orto e<l alcuni fei·iti: il ten . Tnlli H('C Ol'l"<' pei: primo a portare soccm·so infondendo eona p,nola e coll'esempo coraggio e fermezza 1wl p ersonale ,clell ;:i sqnaclra tli sel'Vizio ; e do1p o aver provveduto Hllo sgomb ro dei fer iti, fit rip render e il fuoco . Il bombardie1·e Coraz;,,a della stes. a batteria, addetto al servizio deJlc co1mmicnzio11i, no,n. l'iusceuclo pi ù a ripa1·are le lince telefon iclle replicntµrnente spezr.atc, perrorre 01elJa. gio1·nata per ben ,d iciotto yoJte Ja stra cln tra osservatorio e batteria , offrendosi sempre vol onlHri amente per porta r e Otdini. Una posfa;,,ione cl rlla 45a batteri;1 è colpitn in pieno 1ln gra na t a nemi ca che provoca 111H incellclio: il bombardiere D ' Am11 t o è il pl'imo a lanciarsi snlla postazione per circ·oscrh·ere le fiam -· m.e le qn ali frrnrno pel'Ò scoppiare alcune bombe a mano e talune to1·pedini. Ri1rn1sto ferito il i:ouo capo-per.zo. egli as. urne il com a ndo dei sencnti della p1·op1·in bom lrnrcla, c<l oltl'e a cli1:igcre i l a vori cli. spcgnime11Lo ,clell'ince11clio. rimett.e i n efficienza l'i:.ll'ma e fa riprendere il t iro. La 2:i" batteri a durainte la giorn ata ha le s ue piazwol e sconyoJte ed i suoi dodici pezzi smontati u no dopo l' allto da grana te 01emiche accompag11ate cl.a tiri n gas nsfì.ssinnte. Il ten. Onufrio , che l a romanda, dopo di essersi portato in prima liuea per osserYare i] tiro clelle sue bombal'Cle, è costr etto acl nceorrel'e su1le postnzioni per soccorrere i feriti e r incuorare i ser-

venti alquanto storditi pe1· l' effetto dei gas. ll cnp. maggiore Nnno,· cupo-pez;,,o, hn l'arma srn ontat:i n rimane 1'el'ito; il bom bardiere Della Mora. c·olpi ti i .suoi compagni ,cla fuoro nc'mico. conlinua dn solo il tiro coll ' ain to clel cn1po-pezzo, fi1no a the an-

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L'lP BATTAGLIA DI,::r,,L'JSONZO

che la sua bombarda è fotta saltare per aria ùa una gtanata austriaca. Sul fr.0111te di Sab.Jici le batterie del I Gruppo sono tempe st;ite di colpi. Scoppiato nn Ìll(:emlio pr(~Sso la 144"' btr. che m.inaedava le riservctt(~ delle muni7.ioni, il capit. Chiappe vi accorre, e coll'ausilio di utri.ciali e di mili.tari cli trn,pp;1 riesce a i.solare Je :fiamnrn. 'l 'utt avia presso la sezione del ten. Consiglio scoppia un deposito cli · munzioni cli fanteria e le postazi0111i deJle bomb~rde sm10 temporanea mente paraJiz7,ate. Ma in quel momento, nssai opportunamente, il capit . Bartali, della 15" btr.,

F ig. 101 - Ten. Guido Cous ìglì.o.

nonostante le pel'dite avute iJ1 bntt(~l'ia, intc~rviene prontamente eol suo fuoco sugli obbiettivi clelln 144\ in modo che alla :fine .flella giom.ata è assic:matn hl distruzione dei reticolati avversari. 'l 'ra ce,n tinaiu di episodi di valore e di spirito di sacrificio, malgrado la ,·ioleuta reazione delle artiglierie nemiche, il fuoco delle bombarde contin ua se,n7,a sosta con sempre crescente viO-· lea17,,1 snlle l inee antistanti. Nelle due pause ordinate per fa co11stata7,ionc degli effetti ottenuti, numerosi sono i subalterni dei bombardieri che si offrono a guidare le pattugli.e .eh ricognfzior1e. Questa pei·icòlosa e delieat a missione dà, oceasi.one di riJievo ad altra serie cli nu-

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rnerosi })tti di valore . ì\fil. già i Comandi di fl111tc1'ia, pur attraverso Ja densa foschìa, possono clhetta mente 1·ilen 1rc come ampi varchi sieno aperti n ei reticolati a n tist anti, e come le t rineee 11emiche sieno i11 gran 1pal'te distr utte e sconvolte. Oa cle l;,i sera, e su tutto il fronte cli battaglia l'azione delle bombarde prenùe ritmo e tono dnJla situazione tli ciascun Setrore. :N'ella regione del Om·so, la notte clal 1 al 1!) segna nna sensibile dimin uzione d'intensità, di tiro delle bombai-de per contenere entro i dovuti limiti il ecmsumo d<'l1e bombe i o n ord del Vippnc:<·o, il fuoco è ma11tenuto Yivo e spesso cnergicarne11te manovrato con vigorosi coo1centr~1me11ti huposti dall'ntteggi.amcnto aggressivo del nem.ico lnngo Je lince che fronteggia110 i nostri Corpi d'Armata YI e II; cla Anbovo a Selo, i111.Ycte, fa rnnnovrn <·he cleùùono tompiere i Corpi cl' A1·mata XXI V e XXYTI pe1· p,1ssar e il .fiume fa assegnnre alle bombai-cl.e cli tutti i calibri del ~ettore compiti speciftli e <'omplessi. I nfatti, ap1iena scoccn110 Jp 01·e 22 h a inizio in questo Settore lii lll,tnOYra cli gi.tbunento di ponti da parte delle compaguie clc] genio; aHonl tnHc le bomùnrcle cla 5 ' A, poslnte sulla s1ponda destl·a dell'Isonzo, t orni111 cian o a battere ln spornlµ opposta per obbliga re la <lifrsa a tenere Jn tcstn sotto ; le bombard e da 240 dei ·clivcrsi tipi dirigo!Ilo il Jo1·0 tiro sulla linea medianti e sulla linea di cresta del Kuk e del Fratta, lungo le pendic-i otc-identali. del Oukle Vrh. del Knk, di q nota 54:i coaitro il v111loJ1e cli S ir-olrn Kjirn, <.larnnti acl Auz'l.a e su L oga. Gli a ustriaci, accecati anehe cla potenti nostri df\ettori, che investouo le ]on) posi¼ioni. teutano qnalche reazione per spiare C'iò che avviene lungo il fru.me. Una pioggia, di r azzi {lù, agli avYenime11ti un aspetto fantnstico; &Otto l'arco delle traicttm·ie (·lelJ e bombe e èli migliaia cli proi ett i di ogni calibro, i 11ostri ·solda ti <lel genio, altrettnnto modesti qu anto valorosi, lavorim o indefessamente, mentre purtl'oppo elementi di pon li già costruiti soin o inesora biJmente colpit i e distrutti dal 1nemi.to. lVla le perdite e le distruzioni non d iminuiscon o lo sl111~cio di quei coraggiosi [)ontiel'i . SuJla linea medi~na e sulle e.reste dei monti aattistanti uno s folgorio èli lUci rossastrn, prodotto dallo scoppio di cen tinaia di bombe, dà, la sensazioine di una manifestazio1nc di forza. distrnttrice contro Ja quale a nnJJa valgono le furiose -

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L'JJ: HA'rf'AGLIA J)ELL'J:',ONZO

sventagliate di mitr;1gJiatrki che di Yolta in rnlta sìhilano sulla testa clei po:ntieri. E' così che viene aperta la strada ai fanti dell e Brigate Tor. tona e Ferrara ed a.i valo1·osi alpini clel fi° Raggruppamento, mentre le truppe delfa 22" Di visio,ne comincinno n-d affermarsi snlla sponda sillistra dell'Isonzo, e quelle ,cleJ XXIV Corpo giù, punta no contro la linea Fratta.-Scmmer. Ma poichè davanti a Canale ed a M:orsko i fanti della GO" Divisio~1e sono arrc~stati cla Yiolei1to tiro delle mitrnglintrid appostate nelle cantine e nelle caverne praticate sotto i ruderi degli abitati, U<IHI geniale ruanovrf:t OTdinata dal Comamlante del XXIV Corpo cl' Armata fa cadere la posizio11e per nggirameuto ; ed a11ora ha i11izio l'azione <ì,i sfonclam<~nto sn11'Alto!J)i:rno per ageyoJnre l'ava11za ta dei Corpi cF Ai-nrn ta later;:ili. }Ientre le truppe ehe hanno pnssnto l 'Jsonzo vanno mettendo piede sui primi grndoni della Dainsizza, 1nel1a stessa matii11ata del 19 le prime ondafo ll.i fanti balzano pll'attncco da Gorizia al mare. NeJla Valle cl eJle Rose hl Brigata T aranto, dopo nna magnifica azione distrn tti vn operata ,nei retieolati e sulle difese nemiche ·daJJe bombarde del VII Grnppo, avanza impetuosamente aUa co11qui sta delle posizioni denominate c1el « Poggio)) e del « Cuore )). L'osservatorio del Coma111clante del VII Gruppo è a, quota 174 ovest: Je batte.rie 107"·, 156· e 138" sono posta te rispetti'vame,nte a 'Villa :Moresca , nella VaHe ,d ella Morte. e presso l'anfiteatro di Gorizia . L::i l'insdta cli questa bri1Junte ope1·nzione frutta al ten . col. Moro) che eomarnda quei bombar<liel'i, Ja concessione deJl'Ordi11e Milit:ue di Savoia per merito di guerra eon una bel1a mot ivazione, in cui olt!'e a far risaltare Je spkca.te qualitù, militari clell'u:filciale, co,nchi.ucle con le segucn· ti parole : << Dimostra va. altissimo se:.nso del dovere e coraggio uou comUJne, e mereè l 'opera s1rn Je fant<~rie poterono conquistare ,cl ne posizion i uemiche che assicurarono il dominio clelln va11e sottostante )). Sul Carso l'attacco al Paiti si sYUuppa tra episodi sangnixiosi. Sul fronte di Castagnevi7,za le prime onda te di fanti .l'aggiungono l'abitato ; ma, eontr;it.taccate vigorosamente e sottoposte al martellamento dist ruttore delle artiglierie della difesa, sono eostrette a ripiegare sulle posizioni di parte,nza. Nella -

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BArl'.\ GLI.\ DE1.1,'1SOi'iZO

<:011Cil di Selo, supe1·an<10 le c·urtine cli shnnameuto opposte dall'iu1tenso cannoneggipm ento nnst riac:o, le nostre truppe di attacco prosegu ono con slancio e ardire . L'llermada fuma eome un vulcano; cenifo1c1ia lli bolli be t empestano cli scoppi le pendici . occiclentaJi cli qucJl'r.dtnrn malecletta !

Fig. ]02 · Coloun. Fetkl'i<"O

ìllOl'O.

Sul fronte del XXVU e clel XXIV Co1·po I1a i nir.io l'esodo delJe ba tterie da 58, molte -clelJ e qnali. a v1rnzano col materiale trasportato a spall e dai ser·renti e seguono la fanteria come batterie di 11ccompag11amcnto. AJcun1e bnttcrie del XLI Gruppo s i dirigono s ulle altme di Lenpa e 111el Yallone cli KopriYsre, seguìte ,cl~ squadre <]i. bornbardieri. caricM cli bornl>e. Rnl fronte della 47" Divisione, a thatte <lall a bril la,n te ma110,ra dei bersaglieri del gen . Fara , aknne sezioni cli bombard e da 5S A gareg·ginn o con le batterie da montagna destinate !ld tH:compagnare la fanterin,, e l 'erta del Remwcr, sebbe1ne molto ripida, non sm01·za ht -

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L':lJ " BATTAGLIA DEl,L' ! SO~ZO

foga e la resistenza dei bombardi<~ri. Nell a. giornata del 20 la lotta c·ontiuna Yiol(~llti'l sn ffi,11,tera fronte cli. battaglia. Quald1c hnttl!l'ÌH da 240 segnc l'esempio delle 58 A Il sottoten. Ohinpella, clC'lla 172" <1u 240 L, dopo di ;wer smontato lP armi della sua sezione durante la notte s ol :30, nella mattir1ata, sotto il tiro avversario, fa. eseguir e dai suoi uomini ceJcrem<~11te:~ e orclinata me•n fo il traino -d el mj'lteriale mettendosi in gl',Hlo <li a p ri re il fnoto p.ri.rn.a cli. se1·a. J l tein . Fiori, della 9" batl'e1·ia, si spinge anrnti ,per ceru.11·e posfaio11e i:l(lntta per 11110 sbalzo imHrnzi <lei s uoi pezzi. e pereorre ei1·ca 400 metl'i cli terreno b;1 tt11 to <lall' artiglieria e dalle mitragliatrici nemiclJe) vincendo con sereno e ponderato a.rclimento numerose difficolt1 <' conclneendo fr uttuosamente H termi,ne l a ricogni:r.ione . NeJl a gfonnata de] 21 la battaglia inlierisee dappei-tutto . Sul'la Bain si7,za il XXIV Cp1·po procede vi ttoriosamente e pl'epara così 1'uval)7,ata del II Corpo, e del XIV c:lie si è inserito fra il XXVfl e il XXIV. Snl Carso la lotta si fa sem pre più aspra; cosi<:chè su.Un sera il Courn nd o Supremo oréli,na al Coma ndo d el.I.a 3" Armata la ~ospension e dell'attacco, raec:omiindancl.o però cli tenel'si sempre in potenza onde poter sfrnttare 1rn.'evcntuale momento favoreyo]e e1'eato -clni p rogresi:;i offensivi cle)]a 2" Armata . Viene qnincli iniziata una larga i'\7.ione di sistema7,io-ne cleJle t ruppe su ll e posizioni. r agginnte, azione che · si svi.luppa attraYerso attacchi e eontrattacchi locali, particolarment e nella regicme di i\focleazza , cli Flondi'lr e cli Klariei, dove bombarde d i ogni calibro Y(~ngouo arditamente portat e i n111a1nzi per appoggiare l'a zione delle propl'ie fanterie . Le giol'nat.e del 22 e del 23, snl Cnrso, sono caratt.erizr.atc d n, violent i r ea zioni nemi.che. Gli nnstl'iaf'i ricorrono su lµrga scala a ll'uso cl.ei .lanciafiamme, men tre le loro artiglierie, n on s uilieie:J1temente u ent.ra)ir.za te -d alle nostre, aprono sanguinosi squarci neJle n ostre 1rnove linee i n <·orso (li sistema zione, tantochè molti. van taggi consegni t i dai nostri vanno del tutto perduti. Sulla B a-i:nsi ;r,za nena g-iornata del 22 viene (·onquistato il Kobilek, e l'anmzata si prot.rù.e fino a l 28 agosto a ttrav<~rso episodi sublimi <li eroismo dn ·parte d elle nostre fa nterie . Frattanto ::ilcune ha tte1·ie d a 240 .-\. e da :?4() L r icevo110 l'or-

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BATTAGLIA DF:LL' ISONZO

cUne di spostarsi snl fronte clella 2' A1·nrnta. Velluto l' ordine -cli s ,·olg-ere la rnc1ssima atti,itù offeJ1si,a sul fron te del S. Marco e poi contro il S . Oabriclc e il S. Dani ele, i Corpi cl ' .A rmata VI r II ,eng-0110 s;1tmati cl\ bombanle. Circa 400 bomln11:clc e '700 pezzi cli artigliel"iH di og1ni. c:alibto opcrao10 nel Set tore . L'a ttncc:o eontro il S. Gabl'iele assume nna vioJeur.a ina udit a: per tre giorni le posir.ioJJi austri:i ehe so1Jo sconvolte <lallo scoppio cli ben 45.000 colpi; e solo a metà, settembre la grande offensiva può dirsi thi usa <l e) t utto.

F ig. J.08 - Culoun. l':tlunnlo De F ako, Cu111auclanl.c! H Xl1I Rn ggrupp.

Fin d!ll giorno i6 agosto il Bolletti110 di guerra del Comando Supremo ripo1·tava qu:rnto a ppn•sso: « ... n ei co:mbattime01ti cl.al ]9 n) 23 agosto si 0010 fra tutti distinti per val ore cd :nclil'e le Brigate Livorno, Udiue, Fir<•nr.e, Tol'tona , Elba, Vicenza: la 1• e la 5• Brigata bers11glieri; il !)." e il J 3° R ~ggrnppamento bombnrdiel'i; il II ed il rv Balt11g'Jio11e pontieri. .. >>; ed il 3J dell o stes o mese un. comunicato ufficiale della Stefani pubblicava : « Le batteri e bombarde dovrebbero essere citate ad una

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n ATTAGL IA 0 1,;u / J SONZ.()

ad una perchè tntte sep1wro !-"emp1·e corupi<>re il loro dovere con qneJl 'µ rclire e con qnrllo $:piriio di saerilicio ('he 1H Specialitìt impo11e >) .

* * * Oonchindendo : a.ll'lla battap:lia dell' Jsonm , s nllc linee di fuo co partecipò 1111~ mas8a cli 20.000 bomb m·dieri {li cui 800 ut':fi.ciali, che clie<le largo contributo cli sangue e di eroi mo . Le perclile .n el perso1rnle fl1rono le sep:uenti: Uflìeiali: motti 42 (2 cnpi1·:rni, 17 t(•1ie11ti , 13 :;oLtocenenti e J.0 a spiranti); ferili ll7 (1 colouuello, 5 nrnggiori. 1;; c:tpitaui, 36 tenenti. :J9 sottotenenti, 21 aspir anti) . 'l'rnppa: morti 596 ; feriti 2.340.

Le armi n1.esse fuol"i com ba Ltiinento, pcl'chè colpi Le cla,l tfro neruic·o o scoppiate dnnrn te lit batta glia. ascesf'ro a 1, 6, di c.:ui 34 dft 58 B; < O da, 58 A: e 72 <la ~40 tra .\ , L e C. Le bombe spnrate fnron o S1JJ20 di gl'osso cnlib1·0, e 72.000. di piccolo calib1·0, COùt, una media di SO colpi per o~ni arma <la 240, e di 100 colpi pr1· ogni bomba r da cla 5S .A. Di fronte a tutte qneste cifre, ogni commento sarebbe snpcrfluo . Nell'estnte lf.J17 lo svil uppo ,d el Corpo d ei bomharcliel"i aveva raggiunto il vertice della sna parabo li1 : ed era nat urale che i n nn' offens iva, che fn la più s,1nguinosH e la pi ù g r a,n dio. a, d elle battaglie dell'Isonr.o c·om.ba tinte cl all'Esercito italiano , la nu ova Specialità. dovesse dare 11 n <:oncorso cli sangue così largo, frn tto del crescente spfrito cli i,::,;1c·ti6cio e cl i profondo c-ameratismo d' arme che anirn ava u1liciaJi e gn•gai·i dell;t Specialill\.

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C .\L'ITOLO

YIII

ATTI VITA' DE LLA SCUOLA BO /V\BARDI E l~I DURA NTE E DOPO LA BAl NZIZZA - QUESTION I DI R tORD INAMENTO DE L CORP O DE I BOMBA RD IERI - ROTAZIO ., .E DEL P ERSONALE - NOTIZIE DI PO SS IBILE OFFENSIVA N EMICA DA P LEZZO A L MAR E - DI SPO= S IZI ONI DI CA RAT TERE DIFENS IVO P ER FRONTEGGIA RE L'AT• TACCO NEMICO - PROLOGO DELL'OFFENSI VA INIZIATA IL 24 OTTOBRE - I BOMBA RO IE Rl SI B ATTONO SUL LE LO RO P OSI= ZION I E D INIZ IANO IL RIPIEGA'V\l\'lENTO SO LTANTO DO PO R I• CEVUTO O RD INE - E P ISODI D URANTE L' O F F ENSIVA - IL RI= PIEGAMENTO - RELAZIONE D EL COMAND O DEL Xlii CO~ PO D'ARMATA S UL C01V\PORTAM ENTO DEI 80/VlBARDIERI - PRIME DISPOS IZION I EMANATE DALLA S CUOLA PER IL RIO RDINAMENTO - TRASFERIMETO DELLA SC UO LA A SASSUOLO - FOR·M. AZIO= NE RAGG RUPPAMENTI E GRUPPI PROV VISORI - COS1TfU= ZIONE REGGIMENTI BOMBA~OI ERl - BRIGATE BOMBARDI ERI . FUCILI ERI SULLE POSIZIONI D EL P IAVE - RAGGRUPP AMENTI, GRUPPI E BATTERIE BOMBARDE DISPONIBILI PRESSO LE AR• MATE - SEZIONI DA 58 B. - CONSIDERAZIONI GENERALI E SULL'AIT 1VlTA' D ELLA SCUOLA NEL 1917.

Prima :rneora c·he :n-esse inizio l" Il"' ùattnglia tlell'I som,;o la S<:nola ,cli Suseg:rna aveYa in g rau pprte clntu att11azioJ1 c al Yaslo programma formul:tto dal ~omamlo Sup1·erno il,1liano nlla fine cli giugno lf)] 7. Pa1·tite Je 11110-ve 25 ùn tte1·te da 240 A e 240 L, che doYeY;-u10 partecipare alla inunfo1 e11te offensha , la Scuofo continuò la sua attività costitutirn e ncldestr,1tha. Il lG agosto \·eniva formatn Ja 254" l,atte1·ia dn., 400, D cu i comando fu affida to al c;1pit. J [onney, sostituito poi clnl !) settembee dal capit. Pincemm. II 22 agosto pal'fì per il fron te la, 253" da 400; ed il giorno s neccssivo furono formate a ltrc G bnttcrie cla 400 (la 255• capit. Ilinnco Di San Secondo; e ùal 2 settembt'e cnpit. Bnl'ùi ni) ; la 256" enpit. C:17.7.aviJl:m; la ~57• c:ipit. Sandrueci, e da) 27 settembre cap . Binur.o cli Sa,n R<'concl o; 1a 258· ca pit. Mass~; la 259" <:a,pit . Piacenza, e l a 260° capit. ~fam<'lL

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CONSIDERAZ IONI S U, CO)IPORTA'.\11:;:\T'O DEL \ I ATlsRIALE BOl\IllARDE

'l'rattavasi natnndmeute della soln formnr.io1ne organica ·del personale con relativo inb,io dell'istruzione, perchè pel' il momento fo relative bombarde éla 400 noJ1 erano ancorn state consegnnte. Il G settembre partirono per la 2" Annata le sezioni da 58 B 204", 205" e 20G" ; al1a G" Armata furono, alla stessa ,data, in·riate Je sezio1n.i 202\ 203"·, 207" (~ 208". T1 29 settembre anche il 5° Rnggrupp[tmento hon1harde r icen!tte in aumento le sezioni 214"', 215" e 21G" da G8 B. lVfent.re avvenivano i rnoyimenri soptadeseri.tti, c:omincia nmo ad atnnire al Conrnlil1o della Sc:uola le prime notb,ie sul compo1·tnm ento ·del rnwvo nrn t,c1·ii1le d;:1 240 A e 240 L clnrante la battaglia dell'agosto, e le 1·ichiei;;te di sostitrn,ione di anni ed attrezzi. di eui i reparri HYeva110 bisogno per rimettersi in effidenzn . Terminate ]e operazioni coJ1tro il San Gabriele, sn tutta la fronte Isontinf1 andaYa ristaliilemlosi. la calma preee.c]cnte all'offensiva . Frattanto Il Comando Supremo già andava coneretand.o li 01ciovo programma clrn intcnclen1 sviJ.nppare relativamente al Corpo dei bombardieri ; prog1'arnma che s i può cosi tiassumcre : ridurre a 30 le GO batteri<~ dii 58 A esistP.nti, trnsformando le altre 30 in altrcttan te da 2,1OA; b) trasformare progressivauwute le batteri<' da 240 C ed L in 2-1 0A; e) portare a 20 il munero delle batterie <hl 400 111111 . lt)

L'attuazione di tale programma richieclen1 1.008 bombarde e.la 240 A complete em.1 aC'cessori, <> 3,t bombarde da. 400 <·omplete . N(~l frnttema)o erwno pervenute a1l'Uflì.cio tecnico del Comando Supremo informazioui sui r i1ieYi fatti. c:irca il comport a mento del mpteria1e bomhal'de cla 240 A ed L durante l'ultima offensiva. Taluni apprezzam(~1n l'i e nlcnnc {lecluzioni, pnr J1on èS sendo cou,eordi, nè eornp]etament e gi ustificati, conchiudevano però col prospettal'e la 11eressità di apportare al materiale in esame p:irticolari moclifieazioni. Ed i n ve1'0, il largo impiego di bomb~rde sperimentate nel-l'offensiva dell'agosto J917 aveva messo maggiormente in rilievo taluni ia-1,convenienti sulle bombarde da 24 A . ed L. già, rappresc•ntati dopo l'offensiva de) maggio preeeclcnte. Dal Jato organico l'isnltava eoij1corcle il rilievo che la bat-

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CONS]l)J-:RAZ I0:-,;1 sn, CO MPOH'I'.·\ i.\IJ•::s;To UE fJ )1.-\'l'ERrALI~ 80'.lfRAC:01))

teria. da 240 su 8 nrrni e qnPJla da. i>S A s n 12 arm.i veni,·at110 giudicate di diflkile co111a 11 <.10 . massime sn teneno <·<>me quello <le]] ' al topia110 Om·sico, dcn-e l ' esistcnr.;1 di. ta n te cloliJne oboligan.1 a scindcPe il Peparto i n gruppi cli postazioni lontani fra ]oro e ,cliffi.cili nel essere so1·vc>glin ti. da Ullo s tesso Com a ndante d i b~ttel'ia. J110ltre, hisogrnwa approf'o·11dire le deficienze cli caratt.ere tccnic·o ed eliminarle. Su] complesso prob]emn. te11 11to conto <-he 1111 profo11do rit oeco alJ 'orclinnm ento Psis te,n.le ane blJe rilnr·dato sensibilmen te l'at_t nazion e del nuo,·o programma. il Comando, 'npremo, iu data 19 setternb1:e, l'icl.J.iese al Comando della Scuola una es ~n1 l'ieinle i-e]azione sull'11rgomento : e <1uesto, con la scoda elci risultati d eJle esperienze di tiro fatte presso ]a Scuola stessa, e col su ·sidio dei dati l'ilevati da11e re]azioui scritt~ e <lai verlwli dei Com;rndi cli. Haggruppame11to e di Gruppo ùomùal'Cle dopo l'ofie11sirn, in cinta 22 dt'.llo stesso mese di settc•U1hre, oltl'c a riferire nmpinmente, inoltra,·a proposte <·onnete di cal'nttere orga ni(·<> <' di sciplinare. E('CO quanto sc.1·heva il Cowa.n(10 della Sc uola: J) L ' i111pre,-siouc pl'ima . tH·0.<·ìsa e gener ril e è che il 111to ,·o 11111.te rittle si ~ dirnostrnto in complesso as,-:1i clli<'ace. sia pc•1· il graulle numero di bocche <l.1 .Cuo<·o portnte in liuea (e <"lò s1w<·la lmente per le boiubnl'\lc

d a :!-Hl a lluugate), s ia J)Pl' la sopr c,-,L t<au;:ata s ul nemico da uu ptimo e largo impiego <l i òombnnle a ginahl molto lunga. 2) JI .C uuzi onamcutu ùdl e uuoYe llombanle, quantunque presC'nri as,;u i prt'· gcrnli ca ratteristiche . è però slato doPPhtm e1ne tllfetlo8o, sia nei ri-

guardi (LI alcuui part icola ri c ost1:ulti\·i cl el watet hl l.C, sitt nei riguard i del suo lmpiei-to (tallieo e te<:ni<~J). E queslc due c:nusc <·ont'ondono ln JJri1·te i loro e/tetti ; cos icchii riesce non facil e sceYe rnrli iuter n wc,•n tl'. 'J'nle lliflicollà fu partieolanu entc seulita dagli stessi Comaudnnti di bat.t.eria., di Oruppo e di Hnggruppamento; i quali , u c i loro ropport I. suno poco C'onco rlli, ,·euenclo ad apprezr.ameuti talora couLraddiLuri appunto pcrc-hè il loro giu<lir.io ebbe in 1·h,ta si ngole mauifesta ;,; ìuui cuntìug <'nti, situ tir.ioui e specia li co1Hlizioui del 11e 1·souale, prodo ttesi or:t in tlll senso ora in un alt ro; mentre per tli[)più 11na uou perfe tta <'O· nosceu;,, a <l<• l ma teria le e tld clip1•uden LC: per sonale Cace ,·a cou t rn sto nel unn lln·cdula disamina. Della c·omplessa tloc·mu!.'nla zi o11e, rh c pc•rù orn ln Scuola possiede ctl ha esaminato mc•t'<'è nute1·cssaw(•nto di C'Odesto Cowumlo Supremo. si possono tra rre alc111w eonsiclerailoni abhaslauza )'rec·ise ,m qn,rnrn cli p1·0J)l'iamc11te difcttc1so ha p r1•sç,11lato il ma te riale; e cli C'iò f'OllO :1rgo-

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STC DÌ F, PROPOS'l'E RELATI VE

men to gil aJlegn t i che l'iH,;s umouo 11artico1tn·mcu LC c·uusiclei·a.7.ioui d'urùiue tecuko. 3) Kei riguardi del ctifetLoso impiego del makriale, le cause solo in pat·te imputabili a d incuria uou son o del t utto e liminabili qnanclo altre ch'cosùrn;-.e si vcriilc:ano, iuclipeodentemcutc dalla. volontà stessa. del person:ilc <:he impiega le arm i. Le cause d('l carti,·o impiPgo delle bowbarcle possono così ria:;sumersi : n) ioeornpleta istruzione PratlCtl e deficiente coesione del p el'SOnale del le battc•rie, alla cui formazione furono imposti limiti di tc•wpo incompatibili con una beu Comla ta i;,;trnzione su maLPriali nno,·i, delicati e cowplessi; 11) ruutazione cli r<•parti. per cui batterie e Gruppi·, in gran parte non furono mantenuti con i Comandi da cui prima dipentlcrnno, dcrivan(loue con,;cgue1rnc elle si riverber,u·ouo a1whc ::;ul buon illlpie~o e ;:ulla buona consen·azione elci ma Leriitle; e) alircLtata postozione delle ballerie l)t'r cui pan•cchie nou ebber o a><solnr.amente t<•rn110 su (lldeute a colllpierc i neces:,;ari luYori; i quali, oltre a ùare Si('l1rezr.i1 e fiélu cì:1 a l pers<male, so110 ind1i<fWm;abilì al buouo ecl cflicace i1111Jiego ,lPI materiale ><tes:-;o (bombarde e muni7.ioni). L\1ngustla <kl te mp<,, d'altra parre. uel [)l't':,;:-mute inc·alz:ll'e dell 'iuir.io dell'a;,.ionc, produsse nel peri::ouale grauùe stan<:he7.7.a cd csaui·imento 1wemaluri, c:lie dcpr<>ssero anche f;\talmenrc la ,·olonU1 ùi ti ,·er<>- ma gp;iore cum del m:tl<'ria le ; </) la cleti<"kuz:l tll'i UH:'7.?.i di. trasporlo ha anche <·reato spcdali concli7.ioni cli diflkoltit. che si sono riper('ossc sul [)rcmatm·o logorio elci rna teri:1le e su l ::;uo imperfetto fuu;,.ionameuto; e) le in<:ompletc tlotuzioui delle bal teri e (lllan cmll'i di cotaui cli attre,.r.;,.1 rnri. cli parli di ricambio, di c·o1>erte hnpermeabili COJ)ribom ùarcle, cli cli:sposi1.ivi per una sicura tic·c·cnsione, ccc.) co usa clelln loro :dfreU-ata partenw, ha pure h1rg:11ueute toutribuHo al disagio n<'l buon impit.>go tec-nh:o delle armi. -1) l '<.'! r il malerialc tla -100 è a n otare che iu p:ntc :-i souo ,·e1·ifi<::Hi gli stessi sov ra a ccennati inconvc~nìen t l <:lie pc•1· le 2'1.0 All.. e C'l.1e, d'a.l ll':t parte, la costru;-.iune <l<~l materiai.e sperimentato non ha anc·or a preso quel gr:1<10 cli 1111iformitì1 e q nell'assetto che possouo far fondatamentt' giudi care in merito. Basti dire che le bolll bn r cl e orn qui pre;:euli rn11 prese11taoo anco ra. in qual<-lle essenziale particolare. <ll'i tipi affatto 1mo,·i rli:petto alle anni g-i/l impiego Le alla ·t'route. Sembra pertauto nllo i:;criYcut<:: ch e, a•ut•uclo c·onto d i tntto, proporzionando 'fra loro i fattori che sono iudici lii esigen?.c te<·nic:he, tli cilìcienza lattica, cli istru?.ione e cli onliuarneuto dei 1'1.![)U.rl:i, <1 tenenclo p111: conto dell'opportuniln di c ,-ita r e <·arubiamen ti I roppo rt·1;enti11i e f requ<'lll I (lJU:1 lita ti \'i e qnanti ta.tivi1 nella 111·1:1Jarn?:ionc dt~l marcriale <.' delle m1mi?.ioui rt-latiY<·. e r.e,wudo anco1·a

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STt:Di E l;'ROPOS'rE RELATIVB

conto dell a necessità (')1e agli iucom·euicnci degli iufiitabili mul..c1mellli si ,·uùa incontro solo dopo essere in Dò,;sesso del risultato cli unu ben fonc1ata rsperlenza, pare cbe si possa venire a lle ;;l'gueuti conclnsioui e proposte : I

- muuteuer e auzitutto n ell a s uu attuale cowvlessu potenza. cli sviluppo la Specialità bomharclleri, a cui sono don1 ti iu gran parte i recenti successi, e che cl ii:licilruente oggi potr ebbe e:sser e sostituita dall' impiego <li o.ltri m ezzi, nou a ncora p1·ov,.1ti alla Stregna di una sicura esJ)er ien za pr atka, e che probabilmente rkhedercbbero arrui unmerosc che la protlnttività del Paese n on può d,tre nella misura con cui ormai po::;sono e:,;,;ere <.:on tìuua te a <:ostruir e cou sictu·ezza le bQmburtle e le bombe; per <·ni quasi solo da po<'O tempo comincia acl essere organl1,zata e vera mente J)r t><lu tlì va uua forte bruuca delle nostre inclu:strie ructallurgiche e di e:sploshi;

II

- nei riguardi clelln 1rnQvc bo111barcle occorre perfezionare il runter iale da 240 Ali . e da ,100 uclla mi:;ur:1 ritenuta ind ispensabile, pu r mantenendone le linee gener a.I i; e ciò sia pe1· evitare nuove e lunghe costruzioni, che ora potrebbero au<:1.1e risultare ln terupcst'ive, s ia per ottener e la miglior e utilizzazione del materiale già esistente in copia . li maw ri:i.le tla ,100 potreùbe e:;scre continuato s ul t ipo clni modelli più recenti qui ulnru umen te ;:innti;

III

- converrebbe mantener e collie sono oggi 28 batterie di homl)nrde allungate (rid ucendole però <l u 8 a 6 pezzi come è cellllo in seguito), riordinandoue il materiale, curn.udoue meglio l'istruzione del pcr soun le, onlinanclo le iu 'i Gruppi s i.al.! ili rnouocalihri, cou 1 batte1·ie allungate in ciascun Grnppo. e,·ita nclo in modo assoluto qualsiasi scissione o fram miscbiamento tli Gruppi, ed impiegando ti.1li Gruppi nelle prossime azioni eo n pieno i"ispetto elci criteri tecnici d' impiego dell"Arma gi.ù stabiliti anehe dalla Circolare 21.417 clel 2<L6.17 dell'UfJleio tec11ico, rna molte volte n on a pplicute. Co1werrebbe iuoltre considerare i Gruppi di allungate come vere artiglierie d'assedio, atl ,m i ,na liscia, di allestb.ncuto economico e a co1·ta glt"t.1ta, tla imvh•gare in uu primo Lempo come le p rimi tive bombarde tla 2'10 C. ed L ., ecl iu secoudo lewpo come bombarde cai,n:i ci di r nc1dop1)i:1re la pt·imit iva glttab, ecl evitando (IUindi un o sbnl¼O in avanti cli t u tta la postazione. ru tal senso il matexìitl:~ alltwgato clou ebbe risulta1·e particolarmen te manovriero; ma J)crchè non manchi cli tale m anOn'a, occon e il rispetto assoluto di molte concllzioni, tr a cui i Coma11ùl cli grandi Uni tà dovrebbero essenzialmente cura re: n) concessione cli terupo (alnw no 12 giorni) e di mezzi iodispcnsnbtii per una buona posta,doue iniziale. scelta In tempo ecl assegnata quindi ,tlle batterie senza farle troppo m utare di posto ; b) scelta della postazione iniziale a non pi ù d i 1.500 m. dalle prime liu<~e cla bntter e, ecl in ()t1ei t r atti d i fronte clo ve è prevellilJilc

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450 -


s'.l:ooi:

l')

PHOf'OS'l:.8 RELA'('l\'l•]

non Corre r e;;:l;;leuza nemica anehe su uua seconda linea 1.000 a 2.000 m. più oltre della J>l'i ma. IV

- .rn (luanto a lle bnttPr ie da -100 conYerrebbe per ora, riducendo il p1·imltirn prog1·a mma, por tarle tl 12 o a Hi (a.ozicbè a 20) ; orclinarlP. e Qpindi impiegarle colla stessa concessione di me:M:i che si fa alle baH(•rlc d'assedio: iruJ)iegarle per Gruppi di 3 o -1 batlel'ie al massimo (Gruppi monoc:alil.Jri), e postarle, con sufficiente margine di tem1~0 (almeno lò giorni) per ,i lavori a non meno clt 500 rr1. dall e n ostre prime lince contro obblettiYi che coslituiscano bersagli am11i e di particolare resistenza, o confro cui. ,·erificando;;:i uua assai densa occupazione da parte ùd nemico, \W Uro anc·he alquanto dlsper;,;o rhnlte1·ehbc: sempre eJlit·ace, roaterialmenLc e moralmenle, in conseg uenza degli dfe t Li cli scoppio Pùrli.cola.rmente grandi. Anche per le batterle da -100 dovrebbe evitarsi qunlsiasi scissione di Gl'uppo; o,·e tutte le batterie del Crnppo non tro,·lno spazio e modo cl'impie~o, sarebbe fol'se meglio Lenere moruentaneanwute indietro quald1c bucterla, chc (anche iu considerazioue del rapiùo logol'iO clelle "Cnità borobanlicri) servirehbn assai opportunamente a mant<'nere jn fC'rma efficienza J.l Gruppo.

V

- Le attuali batLe1·ie dn 2-10 C. ed L . don-ebbero 01,portunameute essere ancora mnu1.ennte, sal\·o a trasformal'le 111 alltmgale quanclo cl:t mia nuova !urga esperi enza di tale nltiJ.Uo arnuJ.Utento, risulti meglio provato il vantaggio <li rinunziare a delle a n ni cbe a loro farnre J1anno un passato di indiscutibile eOicacia e di note,·ole precisione cli tiro.

VI

- I n qnnuto alle bombarde l eggel'e converrebbe limitare l'armamenLo delle batterie a due 1,oli calibri da 58A. e da 70 (V. D.) le qualt armi, specie con qualche ritocco alle 58 ,\ (miglioramento del grano focone, abolizione delle bombe da 45 Kg., applicazione del sistema V. D. all'affusto, introcluzic,uc delle bombe monobloc con gittate snpel'iol'i a 1.200 m., ecc.) <:oslitui.scono un armamento leggero, economico eù enlcacissimo contro le vicine linee n emiche, particolarmente adatto a portare an1uti, ,erso linee cli nuova conquistn, armi assai eilicaei e che con la propria legger ezza e specialmeule cou ()nella delle proprie mt1uh,ioni possouo assicunn·e di supemre facilmente la grn YC crisi d el pl'imo assetto <ldle zone recentemente conquistate, specialmente o,·e il terreno sia aspr o e le comunicazioni l\UCOl",t defie:iemi. Courcrrebbe perlanto mnnteucrc, seppur non aumentare, portanrlolc per esempio u 90, t ulle le attnali batt<~l'ie eia 58 e da 70, riordi11a1·ne e PC'r fczionarne l'armamento, dare un' equa proporzione ai due callhri (in un primo _tempo, per esempio, si potrebbero avere 2/3 delle l.J11ttel'ie con li 58 e 1/3 con il 70); formare dei Gruppi organici di 4 o 5 ùatlerie a.I massimo, e in cui le batterle non siano mai scisse.

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S'.rl; Di E I!HOPOS'l'E REl, ATlVE

Alla fanteria pot rebbero gradurilmenlc ess<>re clat(; le al'lni eia :i8 B (attualmente in Sezioni cl.te riverse rebbe ro il loro personale come con tù1gente nuoYO alla specialitì1 bomharclkri) . Con tali armi (event.nalmente provviste in parte cli un muulr.ionamento nn po' più leggero ed economico delle bombe da JG kg.) . e con larg:1 ùotuzioue di lunciahombe chL 76 mm. lii Unit/1 cll fan teria anchbero u propr ia immediata disposizione assai cfli~1ci mezzi di offesa e di difes~1, completauclo cosi quell ' armamento sussidiario che la. g uerra moderna $Clll])re più impone alle Cni til stcf<se di faul<'l'ia, le qua li sal'ebbero cosi fornite <ll una vera propri/\ pkcola ar t iglieria oltre acl nua sempre I)lù larga dotazione d i artifici a mano (bombe a mano, da fucile, ecc.). VII . Le l.Jal teric (li bombarde leggere (d,t 58 e da 70) donC'bbero essere aumentate o almeno non riùolLe <ll nuuwro, specialmente ver non rcnclerc, in rnvvorto al noslri terreni, ccces:si va la t,;propo rziouc tra il materiale (e il niHuizlonanH'nto) kggero e il mate riale pc. sante. sopmtmto in considernzione del l'u tto elle il rifor n imcn to <li prima linea dei c-alib1·i da 2,10 cliYenta col tempo sempre pii1 difficile e stentato col gr:1.cluale cle<·rescer(• delle qnalllìt fisic:he d ei s uccc><f<ivi to nti.u.t!euu di truppa. P e1· la nota scar~a <lisponibili t/1 cli uuo,·ri t.ru ppn sempre pitL num<•rosi atllniscauo oggi aJla Scuola per istrnzi one militari cli fi:;ico quasi iucompatibile col servizio gravo!Si;;simo del calibro da :HO, il enl t·ifo rnimeuto iu batterla esige, Co n:1l'. r iSJJ<'I lo :J. tntte le nitre oper azioni ehe compor ta in complesso quel matrrlale. il ma!:'..,ltno impiego di bmc·ei.t; e ti1l<' sii uazione ctitirn (~ agg- ni.rn lii di molto lit. dove, pe r flefìcìnn?:a cU rne½,:i (muli o au1 c,earri) o di Yi.tbllltà. il l'ifor ni mem,, a braccia cli,·enla luugo e penoso. VIII - Cou,·crrel.JbC' in fine l'idnrre i pezzi clelle batterie, che 11u·espc1·ienzo.

m·nwi lung.i dimostr a C'Rser e troppi in proporr.iou.c <lell'orgunico, e delle <'sigt,nze dC'l buon comamlo di luta ba tceria ; tantopiì1 CbC' in gran pn r le elc i.la n ostn1 rrout<·, e 1:>J)<·tial.tllcn te nelle zone u dol ina, il teneuo stesso in1J)onc alle batte rie postazioni in<·ompatlbili coll'attuale unmero cli pezr.i. Co1l\'errebbe pe r ta n to rid11tT<' : a) d:1. 12 a 10 i pez½ì dl'll(l. batteria da 70 V.D. (In cous idera· ;,,ione della caratl('ristica eelerità cli Liro <li quesr·arma); I,) da 12 it 10 1 pezzi de lla battC'ria du :;~A; e) da S a G pe1.zì della b atteria da 2-10 C .. L .. <' 1.\11. va r ie tJ ncstioui teculche :;i 1wesentauo Ol'::t <.:Ome impo r tanti ad ('$:=aen• risolte, e• ver Cf<:=.C la Scuola proceclt>rà c·on ogni sua premura !l stu<li e acl espe1~ienzc, rif<:renclomi alle super ior i Au torità in moclo cli pro<·edc•re con la più tempestiYa loro appro ,·azione e ton alto <·on cor so cli diretti.,·c e cli mez,:i. 'l'a li varie tJtte><tioni che, """ sia vossibilc opp01·ttmamente t·iso l n're. la rgumC'nte conco1T('1·:rnno


8l'l'Di E PROP0S'l'E REL\TiVF.

al miglioramenLo della spe<'ialitil, vertono essenzialmente sui seguenti argomenti: (I,) r,uovo studio per riord ina r e e semplifkare la questione delle cariche cli lando, in modo clrt conciliìire le seguenti esigenz,i: 11rnssima economia rii !:~splosivo; facilitazione cli rifomimento !:\ di ~enizio per le b atterie; a llungamento, se possibile, delle giLtn.te, e gnatlagno in precisione cli t iro; li) nuovo stndio si1lle munizioni inl~!SO ad olcenere, se possibile. oltre· ud una maggiore gittata, un tiro più preciso, più sicuro, evirnn<lo <:olpi anomali e in perfetto funzionamento di _bombe all'arri vo . .Su questa vin , almeno per i calibri da tit'l, clrt 2110 C', ti <la 2-10 r, è ruol lo prolmhik~ die non si tardi acl otlenere uote\'C)li risultati; r:) stucliarn una più con veniente postazione clell,1 pia tta;forma elle permetta una urnggiore nm11iezza. (Id s<:itlor<:! disponibile p c!r il tiro ori7,7,ontalc; <l-) peJ'fer.ionamE!nto nell'istru?:ione cld personale, nelle dotazioni di accessori alle bath:rie. nei dispositivi inl!?Si a facilitare il buou se~n hd.o e la bnoua consenazione dei pezzi e clell,i nnrn i?.ioni; e) perfezionamento nei mezzi di trrtsporto del maceriale da 240, a m<'zzo cli carrelli leggùri e robusti, ma Yeramente atti al t raino del ma teriale in terreno cliHicile, o negli angusti e dif:-. ficili cammiuamenli ; f) studio di una bomba per bombarda da 5S B, cl.te costituisca: un muui?:iouamento abbondante, economico, leggero ed efilcac<~ pm· le Sezioni destina te alla fanteria. Lrt bomba pot r ebbe aver e peso da 8 a !) ltg. (a dieci a dieci trasportate da un mulo, o a du e a due Lra.sporrnle a spalla ) con 2 a 3 kg. cli potente e:;;plosivo; o) perfezionamento al munizi.onamento clel lanciabombe da "iG mm . (Stokes); e tiò pnò cousicler/Hs:i già n otevolmen te ottenuto coll'aclozione cli una spoletta a percussione (senza impennaggio tli bomba) c:omc qudle Ol<~rgon r ecentemente qui sverimen btte con successo.

L'('Sauriente disarni1na del problemii fatta {lal Comando della Scuola, è r~portatn qui iutegralmente p er nua maggior precisione dei vari argomenti che interessavano la nuova Spedalità d'artiglieria; essa ribadiv!1 talune osservazioni già fatte in precedemm dalla Renola ,e dal Comando Supl'emo in mel'ito a ta: Juni critel'i {l'impiego delle bombarde innilsi presso alcuni Comandi di graindi Unità-. Spesso si {lilrnmticava che la. bornbµrda. (particolarmente quella da 240) non poteYa - e non doveva -

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ST.TJD! El PROPOS'J'G HELAT,VI~

esse1:e eo,nsideratfl alla stessa strep;11 a cl ell e altre arliglicl'ie : era stata. creata per dist ruggere i 1·etfrolati e Je difese passiYe nelle operazioni. offensive, e non già. per cliYentare l' anna buona e ('3pac·e di fal'e t u tto e di sel'vire a tntto ! Chi èllll'aute la gra.uèle guena 1915-18 ebbe l'ono1·e di <:om.andtn'e un Gruppo o uo1 R aggruppamento ,cli l>omhnrcle, 'non an·iì. climeuticato le cli.scnssioni che t~lvolta, si dovettero fal'e con {almni Ruperiol'i cli altrP A1·mi, che, conoscendo Hssai sea r samente le q na lità tec11itlle della nuorn artiglieria cln tri11cea e le sue limi t ate possibilitù.. aveva110 cl elle pretese sem1plicemente assurde. 'E <·erte enonee C'oncezi oni d "impiego, n on ·<li rado, oJtre ad a ssogp;ettal'e a i1nnt ili pe1·clite bom-

batdieri e fanti schierati sn spedali posizioni a,anzatc. concorsero o,ll che H f11ei1Hare la <listr1n:io11e c1e·1 materiale al quale non era stato a cconlato quel m~nimo <li es ip;enze riehi<·ste per ottcuern e tutto il pm::sibilc remlirncn to . Il 2 ottobte 91, il Comando <'!ella Rcuolll. m.e utre proponen t la ccssazio1w della rotazione tirn to per gli uffkiali ('Ome pe1· la truppa. (sip;11ifìcando che il pe1·sonale t h,e sare bbe slnto t n1 sferito nella 11110m kpeeialitù bomha1·d ieri 11eff i11verno 1917 aveva già, precede11tem(>1nte prestato mi lu np;o senizio in alt1·a Specialit:ì. cr;u-tig-liel'ia) . prospe t tò in forma p1·ecisa a I. Comando Suprem o ln necessi tù chC> ai l>olllbardieri fosse assic urata n na vita che 11011 rh,clltisse e<·cessiva111ente clel logol'io e della esten uazione derhanti dai lunghi inintenotti periodi cli febbrile attivit à succ·edentisi senza trep;na in diverse azio11i di mia stess a ba ttagli}!, come si <•ra fino n.l lor11 ,·el'ifi('nlo. J nfatti, a pnrte Io stato ,cli profonùa .·tao1e he7,zn <'lon1to alL.t -.;-ita nomade ed alfa gravezza clei l:.1vol'i (<·he, s1pe:-;so. veni vano iniziati e àleppure por tati a termhtf' pel' correre altrove). tah-olta aJc nni ('ornandL per soppe1·irc aJla deficie11za di vere e proprie ai·tigliede, tenenrno i 1·ep::irti homhardiel'i i~1 Ji11ei:1 sulle posizi oni per limghi periodi anrhe dopo che le azioni e1·ano state sospese o ultimate : iin conclns io.ne, m enb·C' U11ità ,di. a ltre Armi e Corpi l'iceYeYaino il cambio, i bombardieri non nsufrnivauo di t;tle ...-nn taggio; e $pesso. oltre al gra<1uale logornmento fisico del person ale, si a ren1no Mi Y<'l'i stilliddi cli pc1·(lite completamente inutili non sol o, ma i ufrn ttnose ed inp:ius tifitale. ~454 -


s·ruDi E PROPOSTt1 ltELA'.1::v0

Il Comando cl.ella Scuola segnalò pertanto taluni. [>rovvedimenti iintesi a. limit are i lamentati inconvenienti, proponemlo per esempio di : n) mantenere la coesione nei Grnppi evitandone la scission e, come purt roppo continuava a Yerifì.carsi con pregiudizio d i quei. vinc<>li orga111ici e di quell'affiatamento eh<~ tanta. importanza hanno nell'agevolare la vitµ. dei l.'eparti e . sostenerli moralm~nte; b) aumentare il carreggio delle batterie, ridando. il .carrobagaglio, e portine poi ad S il numero delle carrette; e) co,ncedere agli ufficiali, non avanti 'diritti a cavalli di servizio, nn a bicicletta di servhio ecc. ecc. Era d1=1 ritenersi che, agevola,n do le condizioni cli vita materiale e morale delle batterie) e rendendone me,no estenuante e logorante l'Impiego, la S!pecialitù, bombardieri avrebbe pot uto raggiungere 1111 ass<~tto che pl'esurnibilmcnte non avrebbe fatto risentire alcun incouvenieinte deJJ a mancanza della rot117.,ione, ma quasi certamen te ne avrebbe potuto derivare un migliore rendi.mento della Specialità, diminuendo inoltre la necessità o la freqnenza di applicazione ,d i temperamenti µi quali :61110 allora si era fatto ricor so per evita re l'allontanamento dalla Specialità cli chi giù., vi aveva. presta to servizio. Ed il Ooma1ncl;1nte cl ella S.cuola cosi concludeva, : · J\-fi conceda codesto Supremo Comu nllo elle la Scuola, per lunga esperienza acq uistata e per a ccertamen ti fa ttì, insista nel r appresentare come la causa principale che induce il personale alla r otazione (e più la d annegger ebbe se questa venisse a cessare senza p rovvHlimenti cti sicura attuazione) , si.a la stanchezza deriva nte da maucanza. cli rivoso. Sarel1be pertanto indispensabile che questo riposo fosse assicurato ai bombardieri (che nonostante le nuove armi sono sempn~ in pl'ima linea) in modo veramente sicuro e che non ammetta eccezioni., così come si at tua per le trupp<~ di linea e per a.lèuni speciali r e. parti (per es. mitraglieri), cli cui i vicini J'epar ti bombardieri don'ebbero con· cor demente segu ire glì nvvicemlanwnti nei t unii di prima liuea. Dovrebbe poi essere impedito di impkgar e i bomllarclier i per gn1vosi servizi quando s i troYino in qualche perio~lo cli tregu a, clanllo normale vigore alle clisposiziolll dport,tte n ella cir colare 68.12H clel .J. marzo 1017 là dovt~ t ratta del ri tiro dalla :fronte dei r epar t i bombardieri quando specifiche necessità d'impiego non richiedono la lor.o presenza in line11 . · -Converrebbe a nche tener con to clegli ufficiali. e <'!ella truppa che già hanno ch iesto la rotazione dono .12 mesi di ottimo servizio e 11011 ancora r uotati, ac-

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455 --


Dl $ P0StZl0~1 D r.I, CO)I..\'.\DO S I ·rRG)lO

con tcu t:rndo cosi tu tti <·olor o il cui tel'mlne di avYiC(' ndamcnto sia scaduto e111·1·0 sctlembrc J!)l7. l'er portare ::i. compimento ques l•J n~si<lno di 1·otazione occur rere buc iln·iar<' alla SC't10la 3.iiOO uomini cli rrnppa. m eu Lre p e r gli uflici:tli (ulli<:inli "uf)P1·iori esclusi) la Scuola potre!Jl>e prcJYveclen' con le ::i.Unnli. dispouilll'ii tù. La rolmdon e verrebùe I)C?l' t(lnto alwllla ria l 1° ol toll rc Hll7 .

Pl'ima a nco1·:1 di essere u <:0111os<.:enz;1. di quanto p1·ecede, il Comando Supre1Uo cou tele~1·nmma del J ottob1·e <·hiedcY:1 al :i\Jinistero d ella C:uenn l'im·io aJ] a RC'nola di 4.000 nomini cli b'uppa i quali dovP,a110 i-ag-g_iuJ1g-ere Rusega11a: 2.000 il J~ ott-obrc•, e 2.000 il g'iorn o -d opo . .Kel notificare lale rkhi es ta ai Coma,n<li dei Depo iti clei R eggimen t i à' artig-He1·in da <·:1mpag·11a jn.tel'(:>ssati, il i\finiste1·0 della Guerra , co11 Ci rcolai-e ùel (j ottobr e 1917, .tn-t>l'tirn che tali militari, dr sregliel'si 1·ob nsti e pi 0naruente iclonei alle fat iche cl i gDena e a :preferernrn tra qurlli clrl1e classi più giovani costituenti fo tr uppa cli tornpleme11to <li pronto impi ego . e(I esdudendo i n ogni modo qn elli che già presta1·ono serYizio mei bombardieri, si sal'ebhe1·0 d ovut 1 pr eseJ1t.nre itlla. Rcn ola senza m:·mumcuto e eol pr opl'io ror1·edo . Ec·co i Depositi d fli qnali don~rn e~sere fornito il pen,omdti s11 desc1·itto : Contingenti da g iungere il 12 ottobn• : '2(hl Deposito 2<> Hegg.lo artiglieria I)

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L'ordi1ne del ì\ifinistero df>Jl a G-n el'l'n agg-iu11g-eva ch e la scelta dei mili tal'i doYeYa essere fn trn tr aen doli mu:h<' dalla .Speciplità 'l'l'eno: inoltre, qualora i l>epositi inte1:essnti n on ayessel'O potuto fol'11ire l'intera qnota di militari assegmati, i Coma ndi cli Corpo ù-' Ar rnatn terri tori.ili dovc•vano provvedere -

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a eolmare le cleficiern:e con miJitari da seegfo~rsi ,p resso i Depositi di fan teria di linea tlipeudenti. Frattanto d 14 ottobre preHso 1H fkuoJa yenha co~tHuito il Comando d( l LU Clt111ppo (rnngg_ Perin i) e le segnenti ·batterie : 22(;"' <·apit. PHssa: 227" C'apit. Derossi; 228"' tapit . D e Grarnli; 22!)" ('Hpit . Pemiaro'li; 230" rnpit . Bregni. 0

'r(~rmi1nat.~ l'H" bnttugJia <lell1Iso11zo 1 1llelltrc su taluni tl'atli delle n11ove IiHee raggiunte sul Carso e s11lfa Baiusiz~rn andaYnno sYolgcudosi p iccole a;i;io·ni di assestamellto a raggio r istretto, i.I Uomando S npremo dispose per ht preparazione di mezzi più poderosi che i,ntendeva concentrare su breve tratto d el frollt(~ di schierame nto J>el' ri.pl'enclerc l'offe111&in1 a breve scadc11za ed nvel'e ragiorn' delln tcnncia nemica. Si dovevano togliere temporan eamente dal fronte della 2" Armata circ·a 400 bo<·<·he da fuoco di medio ('a]ibro -:-- eomprese 1G batterie ·di bombarde da. 240 L . eél All. - cla tn1sferire sul fronte <fo]]a 3" Armata, alla quale sal'ebb<~ spettnto di operare offensivamente. Nell~11primn decade di settembre ful'oino emanate 1e J)fret.tiv0 per 1H ripl'esn offeai.s iva ;e per accorci.Hre i tempi ·della preparar,ione, i lnvori delle postar,i<mi delle batterie cli bombarde chE: -0ovevano ginng<~re di rinfono furono nfficlati a talrnni Comaj1di di Ornppo (:hc erano in posi½ione dal Pr:liti alla conea di JaminHo. Frattanto Hk1111 e··hn tté'f:ic ·. di homlrnrdie1·i. erano stah~ tolte dfll fronte pe1: essete rior.dinnte; e mentre aveni urn:he l uogo qnal ehc rotazione, i lavori procedevano nl;1eremeinte . l\IH dopo il :I O settembre, notizie raccolte ·da disertori provenien ti dalle linee austl'iadH\ e l'ipetnte da prigionie1·i eattm·nti entro i prirnissimi gjorni. di ottobre, davano eomc assni pr-ossima nll'offensiva ,Htstriac;:t sul fronte dell'fsnn½o . Anche tiduoti fatti l'il<~Yati da h1fol'matol'i cli fì.cluC.ia eoncorscro a<l avva]01·ar(~ i si di<:e . Lo st esso Uffic:io informn:;,;ioni del <'orna ndo Supremo ita . liano, i n data 7 nttobr(~ segnnh1Ya : -

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I PRIMI RIN'.rOMJ D'UN.-\ OIWE NSIVA A CX'l:RO- TEDIDSCA

...dall' insieme• delle notizie raccolte da informatori e pl'igiouiC'ri, da l tono della stampa u ('mlca e da :i Itri indizi, pare che l'Austria -Ungheri a, libera ormai dall'J.ucnbo della Russia, ed illus'.l sul vero stato interuo dell' l tali:1 , m iri ,ul avvlc,lunre con una operazione milititre la concl usiouc della sospirata pace. Quale sia l'enli ti) dello sfor1.0 ed il punto della s1rn principale applicazione, è cUOìcile precisar<'; ma sono probabili una offens il·a sul med io fson7,0 allo scopo cli riprendere in t ntto od in pa rte I' Altlplauo cieli a Bains izza, ed opera z ioni lotali sul r<'sto d ella f ronte, eon c11 ri1thir e cllversivo in 'l'reutino. Con. corso germanico molto lirui tato.

La chiusur11 della frontiera Rvi?.zera , la r accolta cli trup,pP au stro-trngarfrhe nel Settore clcl T1·en ti110, la presenza neJl a stessa zona ·<li truppe n lpine germa niche erano indizi più che suffi<:i.cinti per dcclnrnc r he qualche cosa effettirnmente l' Aus ll'ia avesse in aI1imo èli fat'e. Infatti, 1'i1·1·nenz11 <·011 1H (lllfllc l 'Eserci to italia,n o si el'a avventato eont1·0 le posizioni n emiche clura11tc la bn.ttagliu di agosto a Yern fortern entf' impressionato il Comando austriaeo, ed iJ GoYern o cli Yieorna aveYa espresso a q uello di Bel'lino le JH'OJ)rie preo<·c-npazin11i JWJ: t ale ratto, proponendo m1'azi.011e offpn siva alla q1rn1c si so ll e<:itava la partecipH,done rli Un ità Q;Pt'nurnic·he. L'nrnlicesi.uia hnttnglìa (!Pll'l sunr.o - s i notìtican,. al Comnnclo tedesco du tJuello auslriaeo - uon ancora C'l1iusa, c·onsente di sperare che i:rli ilaliaui 1100 r aggiun,l!eranno 1wppnre questa vol ta la loro meta : Trieste. R imediare racllcaluwnre al ()Prlrolo di 11011 J>Ot<'r piìl. rcsisrere è ~ lo possibile attraq:r.,o nu'a:r,ione offens i ,·a.

La pt'eoc·c·upazione t h e in 0.1m prossima offensiYa <la patte dell' Ha lia. l'.\ lle;1t..1 della Genwrnia potesse essere YcrameJJle liquidata. incl.11 ~e il Coma ndo te clesco ad csflminarc con g-ra11de a tt(•11:.done la r i<-hi est a ,a ustriaca; e fu qui,n<li inviato sul fronte c.ll'll'Isonzo il g-e11. Krafft YOn D elimensinge1· a studiare il t erreno sul qua.le si sarebbe dovuto svolgere l' r1 t ta cco a ustl'o-tedesco. Dopo aver esegui.te due r icognizioni il gen. Kraffl co11d1iuse il suo s l'nclio esJ)ri.rnendo ]' opimione C'he tanto la zona di Pl<>zzo com e ' . quelJ a daYa11 ti a 'rolmino presen tarn,no all'atta-cc anle ana loglw con<lizioni di difficoltà don~n dosi in amùo i C!1Si superare zone profoHde e sistemate a difesa con scarso appoggio cli. al'tip:lie1·i n : tnttavia. egli <liede pal'l"l'e fnrnrcvole ·per l 'effettuazi011e della

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l PRIMI S INTOM[ D't:NA OFF:11;::,,srvA AtJSTRO·'.l:IIDESCA

progettata offensiva, il cni favorevole risultato poteva dµr e uffi. damento sia, per la grnncle fiducia n ei Capi e 11elle trnppe tede· sche, e sia perchè si aveva la persnasione che gli italiani ·non sarebbero riusciti ~d o:pporre una gra:nde resistenza. Conseguent emente il Piano ,d ella immiuente offensiva austro-tedesca fu così concretato : a) la 10" Armata a uori§l e )a 1a Armata a su<l dovevano tenere impegnate~sul loro fronte il massimo ·d'elJe truppe itali;:Hne; b) nna massa di ma11ovra, -cost ituita dall a :14" Arma ta tedesca e dalla. 2" Armata dell' Isonzo, doveva. ir1;.om-pere nelle linee italia,ne, sfondandole f:t Plezzo ed a Tolmino e procedere per le valli, ricacciando gli italinni oltre la linea del la vecchia frontiera, i1nseguendoli. aJl'occonenza, :fino al 'ragliament o, Seco,n do il parere dello stesso generale tedesco hrvanznta doveva essere esegnitH eon la massima energia e senza interruzione, fino al raggiungimento d ella, linea M. C;rnin-M. MaggioreJYJ. 1\fa t ajur-M. Hum-Kostanievika sull'Judrio : la neutrali,1,zazione delle artigherie italiane ,cl.ella difesa sarebbe stata ottenuta con un tiro a gas prolUtngato per 4 ore, seguìto dal tiro di distrnzion,e, violentissimo, di 1 ora . Le bombarde ;rnstriache avrebbero battuto principalmente le posizioni di fondo valle. A tale scopo, alla data de] 20 ottobre, l o schieramento de1le artiglierie <lell'attacco era cos:ì costituito : Austro-ungarici

·p ezzi Artiglie rie camvnli Artiglier ie pesanli

Artiglierie Ùutiaerec Bombarde

Tedeschi pezzi

2,110 (lGli

2.:342

118

142 ()72

770

-156

'J'otali

Tot ale pezzl

3.B50

,7G

,l.]2(l

7:- +:· 7:-

La narrazione che segue non vuol essei-e che 1tna brevissima, sintesi dello sviluppo di quella eh<~ fn poi chiamata ln. 12" battaglia dell'Isonzo~ -

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Uome è s tnto fatto pet nlne battaglie. .-i tente1·à di coglie1·e durante Jo s,ih1ppo de·ll c operazimii, qm~i fatti salipnti eh<' j .nterc:::snno 111 st ori a clt>i bnmha 1·éli1°1·i : i qnali bomh,u·cli e l'i, in qHella d r costan1za. 1pnr nel1a an·crsa sorlc. non rnarn·nrono di eompfo1·e il 1(11·0 clo,·e1·e a fi mH·O delle al tn~ Ytll mose t1·11ppe 11ost re, sin prima d 1e <l nrante i] t ipieg,11ne.nto clell'Es<'1-dro italiano dall ' Ison zo nl l'ian F, pe1· dò, per una maggiore <·hiar ezzn di qna u to si d irà i u sel,;'n ito . ritor ui aJllo pe1· poeo nlla fine della sc<:ornl a dN:a<le di setternhre : q11n11do c·ioè, a<:ne<lita tasi semp r e più la voce di im a iinmìi nen te 0Jfo11s in 1 n11 st1·0teclcs("a luugo la fronti? Ci-iuHn . ecl anche in cu11f<fcle1·,u;ione {lclle n otir.ie addirittlll·a ca tasti·ofichre <:he ve11h ano <liffusl" sull a si t ua zione i11 cui el'a8i orruni i-i<l otto l ' Esercito mos<·o,·ita, il Cournnclo supremo iraJiano clecise cli sospendere l a pi-ogettata 11r.io,n e sul C'arsC) per tlll rn i,nvec-e l;1rgo svilnppo n p1,qparn tivi dif1?nsi, i onde essere in graclo di poter fronteggiare le wina<·de che a n da vano Hd<lens.i n<losi lu,ugo la fr onte <:'lell' I so11w. Tale nost1·0 nuovo atleggfamen tu in-rel>he dovnto portare ad n11 accordamento lfa1epre dPl owstro sd1ic1'alll<'Hto . t he, d,ì 01fem:ivo 1 {loveva qni.n cli diven t are difensh o. J~ ciò an-enne in breve spazio d i tempo sn) fronte d< lla 3" Armat.i, dove la ri<l.11zio11c clel fronte <li ba1.tup;lia n'se disponibili alclllli G1·11ppi cli bOJubarclc afflniti nll 'Iso11zo per pa1·teeip:u·e all'off.ensi v;:t d i agosto; Urn ppi c]w fnro no pe1· <:iò I"Cstitniti a lle 1\ l'illHte di p1·0 ,-enie11za . Le U111ih1 bombardieri rinrnsle ioi postavione, p;trtkolarmcnte i r eiparti da ;')~ .\, ch be1·0 l' ordiue cli anetrhre sd posizioni retrostanti: e m e ntre eon parte del pe1'sonale tenevano le posi¼ioui di :1gosto, <·ol rima11e11 te -dell;:1 fo1:za fa tta aff111ir'c darte Rise1•ve, si accim:;ei-o ai lavori ,d elle nuoYe postazioni. Lavori affrettati, fotti con scrupolo, m n con poco entusi asmo - s<:ri,·ern l'allora ca pit. D 'A fflit t o, Coma1nda ntc cle1la. 00" bµllPriH senza per Hltr o abbaJ1Clonn1·e le po~izioni del Volkoyn;ja k sulle qn ali og,ni gfoi-110 l ' nl'tiglieriu nemi ca p a re che a gg in sti i s uoi tiri e-on ogni s01·ta di calibri e con granale lagri mogene . H<'11Sazi0J1 e q uesta , iu breve, a n1ta lm1go t uUo il nostro fr0tn tc . Quando S<)pntggiunse l'offensiYa nemi ca dell'ottoln-e - - 1lèur a il ('oma.n clante clcl I V Oruppo. 1m1p:g. Cittadino. le ba tt<'l'ie e1·a n o 1

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PROVYEDIME:N':L' I ITALIAN I PEH F IU) N'l ElJC JAHJ,A

col person,;1le sui lavori ed il resto sulle posta~d.oni hrngo la strada di arroccamento che da Gambrcsco n:1 a Liga, tra l'Isonzo e l' Jndrio . L o schieramento .difensivo cl.a nssumersi d;1lle nostre forze si riferiva a tutto il fronte dal R omhon nl mare; se n on che, sul fronte delln 2a Armata, i provvedimenti di ripiegamen to fnrono pr(~si il1 gran parte soltanto alla, vigilia clell'attacc:o nemieo. Infatti alcuni (hnppi cli bombarde fm·o,no te 11 11 ti sulle p osizioni avamrnte dc>l deeorso agosto, an che nei mesi cli settembre--ottobr e, subendo 11u vero stillicid io cli perdit(~ d ai tiri d'i;Jlqtmdramento e cli disturbo clH~ cl1.mrnte t f,lle period o eseguiva no le a r tigJie1·i~ austro-ted esche . 8010 nella . giorn a t a del 20 ott obre - 1n ::ll' l'l't il Com1rncl m1te del XLV Grnppo, maggiore <}cnnarelli - dopo che eran o state cl isnnna te le postazio11i, rinchiuse in grotte <lella montagna le m1111ir,ioni e tntto d ispos to per lo sverna mento, si ebb<~ l 'ordime cli costruire nuove postazi on i per battere S. :Maria cli Tolmino da Case~ Ya vor (Kradvrll). Ciò portò ad al tre dolorose percli.te senza, natur!1lmente poter fare nulla cli ut ile, perel1<~ nella notte sul 24 comirn:iò .. . la m nsica ! Anche le Bntterie del XLI Gruppo furono per. 1a massi ma parte inviate a ipreparnre appost;nnent i nel vallone cli Koprivsee, sul Veliki K r ih, ecl alla sella d i Dol; appostamenti che ,non fu rono m.ai oeeupati, mentre viceversa dnrante i lavori il pel'sonale subì molte per.dite . Poi. furo110 ritirati gli uomini. per prepar;1re gallerie (snl roYeseio d el Va1lo11c di R o.n zina) per il r icovero cl.<~lle bombe, q ua11do ven ne l'azione cli ottobre. Il XIX Gruppo l'imas(~ ueUe posizi oni della Vertoiba fino al 27 di ottob1:e: e così (fa:asi di rnoh<~ altre batterie di bornbarclie1·i,, le qu a.li, seimr,a r ieo,n ostiuta nec:essitù, fm·o110 lasciate snUe p osizioni di a g osto, ~mbencl o perdite nmnerose e <·outin ue che provocarono inevit abili ckp ressioni s ulle condir,ioni mor;1H degli uf · fidali e de1le tru ppa . ln m erito al gravos:issimo senizio che i bombardieri dovevano disimpegn a re 11011 s arà s11jperfl110 ricordai'e qui alcune con sid erazio111i del valor oso ge!ll . Ange1ozzi , giù Comandante del 4:° Raggruppament o llombarcle, e poi dt'J W Heggimen to bombard iel'i ·fucili~~ri; considerazioni che ap punto mettoin o a confronto fa durer,r,a del servizio cl<>i bombarclie l'i-·rannonieri eon la cln-

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PROVVED L\lEKTI lTALUNI PER FH())trEGGJARL A

rezza de] senizio dei bomba1·dieri-fuciliei:i, cioè impiegati come fanti: I bomùar<'lieri erano beu con tenti d i fa re il s21·,·izio cli fuciliel'i alle t riucèe del :Piave, perehè capi,·a no ch e acl essi veni\'a rich iesto un compito mol to importante ed onorevole : quello di a 1.Testa re J':.Lvanza.ta clel nemico, sostituendo le truppe di fau te1:ia in quel momento non a nco1·R l'ior èlinate. Di più il ser vizio cli trincea era meno gravoso (li quello con le bomb11 r de, e li es.ponevi). a minori perdite. Nel servizi.o cli trincea avernno il pe rioclo cli circa 1111 mese cli r iposo, al t ernato con queilo di gua r dia alla linea. cli difesa; e nel periodo d i r iposo potevano vin , re per circa un mese compldain ente tranq uilli. Nel servizio con le bomba rde, invece, turni di riposo non ve ne el'a no, <~ il bombardiere per mesi e m esi ri.maneva presso la ba t leria, esposto al tiro nemico '1':he lo ber sagliava cou· tinuameu te. Anche quando si <:amh h1.va posi.zioue . appena le bombarde aprinmo il fuoco, le postazioni crnuo faci hnentt, iu<li\'id u,1hili causa lfl. 11iccola velo<:ità della bomba, che il nemico potcYa seguir<! <lalla partenza d el C,) lpo fluo a l suo arrivo s ul bersaglio; ecl allora la batteria bomb:m l e era sotto:)Osta ad un tiro violento che cau.sa1·a lllolte 1ienl ite tanto nella ti·uppu come tra gli uf'liciali. Nel servizio cli fucilieri sul I'ia1·e l e perdite giornaliere tra colol'o che i;i mettevano in vis La. ern no prodotte <la C'olpi isolati <li fu cile e da ,;:ca riche J i mitrag liatrici. Sulla forza d i cil'ca 2 .000 nomin;, si a ,·eva giornalmente un:1. med ia cH 10 uomini colpiti, d ei qua li 8 o ~I feriti legger i, e l o 2 feriti gravi o morti; ci;l're assai inferior i a quelle elle si an:Yano rimanendo in posizione colle ba tterie, il cui St~n izio, quanto ma i gra vo;;o, es tenua Ya le tempre più for ti.

Ma la, dure7,7,a del servizio ,d ei bombardieri sulle linee era nota al Oomandante della Scuola che, ;11r1che prima del 2 ottobre 1917, non. aveva mancato di. farla rileva re a chi di ragione . La lettern che H Comando ·deHa Scuola i,nviò i.l 2 ottobre servì ad aprire meglio gli occhi a nche al Comando Supremo su un argoment o cli t anta importa117,a; e così in ,d ata 24 ottobre, proprio nella giornata che gli austro-tedeschi sferravao10 la loro offensiva, ]' Uflì.cio Ordilunne11to e :M:'Obili tazione compilava un Promemoria diretto all'Ufficio O:pera7,i011i di guerra per far ric:hia.m:nc l 'attenzione dei Comandi delle grandi Unità sull'argo mento . Al P romemoria f u aecluso il parere del Comando della Scuola circa la cessazione della rotnzione 11e]]a Specialità e la concessio.ne ai reparti bon1bardieri di periodi di. 1'11poso come queJli fissati per i reiparti delle a1tre Armi e SpeciaJità schierati sulle li11ee. -

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PR0VVElDIM8::STI lTALlANI PER FHOK'l'El;(; IARLA

Premesso che la rotazione obbligava f1 cl assegnare mensilmente alla Scuola dai 10.000 ai 15.000 nomini pe1~ addestrarli al nuovo servizio, e che tale procedinH~nto rendeva. inutilizza bili dai 20.000 af 30.000 nomini ogni mese, (tra quelli ehe iniziavano il loro addestramento ed altrettanti rotati e versati ai Depositi di convalescenza e ·di tappa in pttesa di essere poi assegnati a nuovo impiego); nello stesso Promemoria era rappresentato l 'aggravarsi della situazio:ne dipendeo1te dalla necessità di provvedere in, avvenire alla .disponibilità di una mtìssa sempre maggiore ,d i uomini per sostituire i 1·()tanti; e ciò in dipein<lenza del seinsibiJe aumento dei reparti clella nuova Specialità,. Ed aggiungeva: Poichè però le ragioni del disDgio che determinano la rotazione sussistou0 tuttora, non sarebbe equo ed opportuu.o di ordinarne la cessazione se11?;a addìvenire acl alcuni dei provvedimenti che il Comand? della Scuola bombardieri indica, dei quali principalissimo quello del ritirb dalla fronte dei reparti bombardieri quando specifiche necessità di impiego non t·ichiedono la loro presenza in linea. E' assodata la tenclénza dei Comandi tatUci a sù:nttrtre nel modo più spinto le Uuit~t bombardieri, sia batterie, sia sezioni da 58 B, e fu a1Jpunto per talr motivo che si addivenne alla. cÌisposizione della Gircola re 67.550 in data 6 feb · braio, rivolta ad assegnare i reparti bombardieri alle Armate, nei soli periotli di decisa attitudine offensiva o difensiva, ed a rimett erli a disposizione del Comando Supremo :o.egli intervalli, per ottenere in modo sicuro il loro ritiri>, il loro riordinamento <>,d il loro riposo. In effetto tali disposizioni non furono applicate per la r esistenza opposta in ogni caso dalle Armate al ritiro delle batterle, le cruali' sono rimaste sovente per lunga successione cli mesi in posizioni avnm,;atissime, mentre tutti i reparti a loro prÒsi;imi venf1,ano avvicendati con tm·ni di riposo. E' questa, per voce generale dei bombarclif:ri, una delle principalissime r agioni chEi li spinge alla rotazione. Altra egualmente importante è quel1a de lJa continua instabilità delle formazioni e d elle dipendenze cni pure accenrnt il Co. mando della Scuola; instabilità che è risentita clvi bombardieri in misura molto maggiore che non sia in artigliliria d'assedio, chù è pure aumentata dal fl'€quente frazionamento delle batterie in gruppi cii pezzi di vario numero puHi sotto differenti Comandi. questo Dfilcio, pri.tna di proc:cdc1·e olt1'e nell'esame delle questioni rdative alla cessazione della rotazione per i bombardieri, nello stesso interesse della Specialità, che ne a ncbbe comriattezza rnagglorf e migliot·e efficienza, n\[,[)r~isenta la necessità cli addivenite per quanto è pos;::ibilc allfl eliminazione di tutte quelle cause che senza adeguato rendimento in11uiscono dannosamente, cc,,1 un eccesso di consumo materiale e morale, sulla consistenza delle Unità cli br.mbarcle.

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LO SéHIE RAMEN'f() Dl•] I n u1:; hJSl!JRCLTI Bl~LLIGERA:-l'rt

Occorrereblle a tale scopo confermare l'osservauza lla varte delle Armate delle disposizioni già date; ocec.n·t·crehbe ordinar:=! a lla Lìne cli ogni pi,riot1o <li decisa offensiva o cli più intensa offensiva il ritiro delle banel'ie bomhard ic:~ri, eoncedenclo loro quei tul'lli cli riposo ch e in un modo o 1wll'altro sono goclut.i. cla tu tte le altre Armi e Specialità; occorr€:rebbe iu:6ue dare una più scubile costituzione nou solo organiea, ma cli impiego ai Gruppi ed alla batterie, 1~1·itando particolarmente il continuo frazionamento di queste ullillle, dando lor o, ove m)cessario, una meno pm,ante c:ostituzioue, come d a Piil parti si ;, mvpn" sentato necessario. Assicurate cosi a i lJombardie ri condizioni cli n:,eno intenso e c:cmi.inuo dis;'1gio e di miuore consumo, e permettendo che in ll<>tenninati casi, da stnh ilir$i, potril cessare la 1·otazione, senza produrre in tutto il personale un ille'vic,tl.,ile malconrenlo che sarebbe profon<lamen t ci dannoso per il rendimento de11,t. Speciali tà, s i porterc!Jbe nei bombar dieri una pHl salda <:OlllJ)agi.ne ecl u n più sicuro v,\\on} 1n·of.essiomi le.

Intanto, nei giorni precedenti a tale d ata, su quasi tutto il fronte cli schiernm<~nto viene rilevata una crescente nttività de] l'artiglieri.a nernic,1 ; informa tor·i e informazioni di diverse pm-ti co11fermano 1~ ,presenzit dei tedeschi sul nost ro fro,n te; <prnlcrrno annunzia l'attatco, auzi , lo precisa pe.l' il giorno 28 ulll~ ore 17; alcun<~ spie uggiu,u.gono che l'at.t acto sarà preceduto da un bombardament o a base d i aggre~-sivi Jagrimogf!Di ed irTitnnti, che durerà, 4 Ol'<~ e costringer.ì, a levarsi le rnasclu~re : saranno allora. lauciati gas asfissianti, e p<H·o dopo avverrà l'ntt11 cco. Ad avvalor are le voei che circolavano con in sistenza, stava H fatto che molte batteri<~ cli bombarde, a comimd11re dal 10 ottobre, rimasero talvol ta impegnate per molte ore della giornata pe1' controba ttere le nrtiglierie e ,per mettere a tacere un n U -· mero di mi.tragliatriei sempr<~ crescente, le cui improvvise svent.aglir,tte proclneevnno spesso perdit e dolorose. Poichè anche le fanterie austl'ind1e era,no diventate assai più arùite dell'ordinario, spesso le bombarde ,d ovettero intervenire per Fcspingere, in eollaborazione colla fan teria, te,n tativi di pattnglie avversa rie che cerc;1va110 cl'i.nsinuarsi nelle :nostre linee. Frattanto cornindaro110 a diffondersi l!'lOtizie <~sagerate, e un senso éli disagio e di aipprensione finì per abbattersi ainehe fra i bombarclieri, malgrado che uffi cia li e graduati e<l anche gregnri anziani cle1la Specialità facessero il possibiJ.e e l ' impossibile per tern~r alto il mornle e sfatare la deptessione che and;wa serpeggiando. -

4G1 -


LO SC[IJERA.Ml'JKTO DEJ DUE ESERCl'rl BlèLLIGl<::RAN'.rI

Lo schieramento italiano ana sera del 2B ottobre era il seguente: 2"' Armata (a corn in<:iarc clt1 nor,d ): IV Corpo dalla C<HH:a di Pler.zo alla Costa Raun7.a; XXVIT Corpo dalla Costa Haunr.a fin presso Kal, sulla sinistra Isonzo; VII Corpo in seconda linea t r a la destr a del IV e la s inistr a rlel XXVIl; XXIV Corpo da Kal a Podlak a (Altipiano di :Uainsi7.r.a); II Corpo cla Podlak:1 a l Monte S . Gabriele; VI Cor po dal S . (fabriek a Grazigna ;· VIII Co1·po da G1:azigna a Biglia .

B"' Armata, : XI Corr>o da Biglia a I'lenski (nord cli Castagnevizza); XIII Corpo d a P lenski a Ko ri tc : XXIII Corpo eh Korite alla foce del Timavo.

Le forze e le artigliel'ie di cmi si poteva dispone sulle nostre linee della fronte Gi.nl iu (2/ 8 delle fa11terie e quasi _metà della artiglieria clell'i1ntcro nostro Rse1:cito) ernno cos1 ripartite: alla 2° Armata oltre i 8/G della fanteria · e 2/3 clell'artiglierin,_; alla 8· Annata un po' meno di 1/5 della fanteria e 1/8 dell' artiglieri.a ; i.in Riserva , a clisposizione clel Comando, Supremo: 1/5 cleHa fanteria. Contro ]e nost1·c forze si schierarono gli nnstro-tecfoschi in ordi111 <~ di successione da nord a sud, come segue : 10" Armnta : {lal Pc~ra]ba al Y.L Rombon; 14" Armnta-1 {:_omposta di 7 Divisioni tedesche~ e S austriache, for,mata sù 4 Gruppi : dal M. R.ombon a To.Imino (genera li Krauss. Btein, Berrer e Scotti) : 2" Armata e Armata dell'Isonzo: da 'l'ohrdno al mare, eostitnein ti il Gruppo d'Arma te del gen. Boroevieh.

«L'offensi vn aust1·0-germanica si inizi<) infa tti nel mattino ciel 2'1 ottobre alle ore 2 su tutla la fl'outù dell'Isonzo, con Yiva<:i azioni cli artiglieria nelle

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alte vnlli Raccolaua. cli Dogua (Zona Camia) . cou nn ,·iolentls."imo fuoco cll cllstrnzione sulle J>rime Ji111~<\ e di intcr cllzìone a gas nsfìssi:m t i sulle postazioni di artiglieria dal Romuon alla testata clcU' Avschek (fron te del l V, XXVll e cli parte del XX.LV Corpo cl' Armata italian i), con nn bombar<l:11nento iuteuso sulle posizioni del IT e del YT Corpo (2" Arma ta ltuliaua); con azioni di mostra t i ,e di artiglieria e cli nuclei di fa ntcria sulla fronte della nostra 3• . \ r m:i ln

».

Questa siJJtesi precisa clel ge11. Caclorrn1 sul 1p1·ologo cli Ca~ poi-etto si può dire s<·atm-ita daJla pl'Ontezz11 d'intuiziome colla quale, fin dalh1 giorw11'a del 24 ottobre 1n17 il Capo giudicò gli eventi che andavimo mn tnrandosL I t re ea ratteri impressi alla azione gencl'Hle iniziata ùagli a n tro-tedesc·hi da Plezzo al ,1I111re chi/;1rirono subito gli obbiettivi <1egli alta('(·anti, e C'ioè : n) azione con. ca.1 ·nttere di sfondamento cl.ella, fronte italiana nel Settore Plezzo-Tolruiuo; (l'uragano nemico si abba ttè s111le prime lince del IV Corpo e ::mila 19" Divisione del XXVII, e verso sera le fanterie germ;rnicbe erano già aJJ.e ])l'ese ('OH le nosl1·e truppe che occupavano le posi.zio.11i del K olo vrat) : b) a ttucco contto B ainsizz11 per fi s11re sulle posizioni i rimanenti Col'pi (lelJa 2" Armat.i e scendere su Oivi·Ùale; le trnppe italiaiH' l'(~sislettero, poi IDanovrp.1·ono per sistemare il fron le mediaa1 te l'irp iegamc11ti sulle posizioni <lel Clohokak nei gi <mni 24 e 25 otlobre) ; e) vive azioni di pattugli.e appoggi11te cla yjolenti tiri di artigJieria, dal Vippacco al mare per tra ltcnere l' Armato del Ducn d' A.os t a, aggfral']a per la sua sinistra e quindi addo. sal'la al mar e; (nzioni del 24, 25 e 26 o ttobre e inizio del ripiegamento). Dovendoci occupare nnicamea1,te del dramma vissuto clni ùombnrclieri in quei giomi, si ce1·cherà di cogliere t aluni episoùi di tale periodo ; episodì che trO\·ano co111ferma n<'lle ricorn~ p ense al valot' 1nilital'e concesse n ufficiali e militari ùi truppn, : t aluni fatti poi satmrno riJevnti ·c1allu nanazione cli qualebc Com~ndant e di llaggt'U[)IPametnto e di Gruppo che vi sero il t·ulvario di quei giorni. Per quan to ha tratto coi h(m1lrnrcliel'i. tlclla 3a 1\ 1·ma ta , gli avvenim.e nti .(la] 27 al ~1 ottobre clel Hl17 saranno più onUna-

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L 1.\·lvI'ACèO A'l' 81'R0-Tl')])I•:sço

tamente esposti col ~ns.siclio <leHri R efazione in ch1la, 4 novem· bre 1917 coropilat;:i <Jnl l'oma11cl o élr,] XIII C01·po <-1' Armata per il l'ispettivo Com and o della 8" Armata . ~cl iuiziamo l"es.irne degli an-eu im enri <:0U1i11eia111<10 dalle bn.tterie schiera te snlk posizio1ii. e <lnl pc1·sonale <lelle relative ri serve che tr'OYHYansi i11 fondo nJJn n1 Ile I:-onzo . :Nel1;1 rnattilrntn clel 24 ottobre il pdnto urto delle fanterie a.YYiene snJlo Slerne <' ~n l :'\[udi: sni quali rattne('o nemico è p1·et"ecluto ·<1,11 bl'i.llnrn <.' nto ,d i mia mim1. I bombal'clieri del 16° H aggruppaiµ<!llto, d opo flYCr sp.11·ato la <111nsi tot aliL:ì d<!lle loro bombe, imbl'acciano i fucili e si im.pronisauw f~n ti tra i fanti. I difensor i del M. :Kc 1·0 sono isol ati ,ma non cedono; rnna batterin. da c:.arnpngna (> attaccata <> presu d al nemico sebbene i serventi si fossero rnH<lamente opposti ;1llu n.u1nan a avversal'ia. J,a lotrn YNSO sera clh·cnrn furibonda : il 10,1ttino del 25, quand o giù, le (:OSe Yolgern1111 filale in fon do va.Il e I sonzo, e la ritirata {li masse di f uggiasdii. aveva travolt o le riserve -dei i-e1p!'\ r t i bombttl'dieri clw lortan11110 in alto, il capit. D e Vecchi ccl il t en. Polegri, dei bombardieri, con a lcun.i artiglieri e bombardieri sfert·ano uu contrattacc·o: e. sup e1·amlo en01·mi difficoJtà., riescono a. riconquista1·e lp bat1e1·ia da cn mpagn a perduta. i.l giormo pt·ecedente . A vrenirneuto gforioso, ma. di b1·eyc d ura ln . Frattam.to la massima parle delle bombarde sono in u liliz,i,ate . Il nrngg. Yilht nis . del XIY Gruppo, riesce a disim.peg;nnrsi <~ co1n molto Hl'tlite g nicln il suo personal e dipendente attn1Ye1·so anfratti e p1·e<:i.pi z.i sfuggend o p er tal modo alla p1·i· gionia . fl bombnrdiel'e TommaselJi, de]};:i 1n6a batteria, dopo cli a vei· difeso strennarne1tte coi eornpag,n i ·1e lwmbarde del pI'0p1·i.o 1·ep.[trto, l otta come fante . e quall(lo il ·1w1·so11ale del suo reparto è clefìnithnmen te ac-c.: e1·chiato e inquadl'nto per ci;:sere dil·<>tto nelle r etr oYi c a,ust dn ehe. ·co,n, nn atto ,cl.i a1·dire l'iesce a nconl a l iberarsi rial cerchio d egli Hvversari. I {lue Gn1ppi clel 19" R aggrnppamento son o sorpresi in vera ('1·i s i a \·enclo gi à srnontpte le po. tazioni m·mate cli bombarde da 240: tuttavin le ,due l1n tteri c 174"· e Hl7" (ehc il XL I Gruppo aveva ri<:evuto clal l 6° R aggrnppame11to durante la battaglia della Bainsizza ; c:hieranclo.lc t osto sulle altnrc cli Leupi3), riescono -167 -


L'A'.l:TACCO AUSTHO-".t8DJ::SCO

a sparare tutte le loro bombe contro il nemico, poscia np1eguno trasportando i tubi di laneio che vetigono poi gettati inell'Isomo. Le quatt ro batterie del XLV Gruppo rimangono invece sulle :po sizi'oni coneorrcndo eoij1 Je truppe viciniori alle prime azioni di difesa; mµ, il mattino del 25 hanno l'or-cline di concentrarsi a Ro11w,ina ; e in tra,presa da R onr,ina la marcia cli ripiegamento, dopo aver clistr11tte Je bombarde, si dirigono a Ro, igo . ·Lungo il perc:orso di più giorni, il Gruppo non perde neppure un uomo, riuscendo invece a raccogliere molti fucili per stradn , portan done ciascun greg!:1.r io chi due e chi anelte tre. Naturalmente il fatto è dovuto ad una severa cliseiplinn di marcia, durante la q11 ale gli ufficial,L .(]elle batterie evita.no i campi cli concentra-mcinto e si opip ongono a qualsiasi. in:filtnudo,ne di sbandati ap~ partenenti a, truppe che ripiegimo . Nplla regione di l\L Je7.a e del Krnd vrh è schierato il 15~ Raggruppa mento. Sullo S])€!rone Osoyenclta è situato il posto cli Coma ndo del Raggruppamento, che fin clalJe prime 01'e della notte snl 24: è fotto segno a inienso bombnr,clnmeinto . (~uando fo fanterie ne~ miche 1nel pomeriggio ·<lel 24 a.ttaec·ano la posizione e )' accerchiano, il capit. Camera, addetto al Comando del Raggruppa mento, {:on la pistola. i.n pugno ferma alcu,n,i milit;1ri sbanclnti. e servendosi di nnn mitragliatriC'·e, argina per qualche temipo l'tivanzata clc~ll'n,·vcrsnrio, dando tempo a) person!;lle dipendente di trarre in salvo cloe.umenti impcwta,nti e di incendiate la bnra cca, del Com anelo. Bnl Kra(lvrh il m;tgg. Carnsi. Coma,n dante del XXVI Gruppo, contro dense colonne nemiche tendenti ad accerchia1·e le ba tterie dipendenti, con fermezr,a esemplare fa conti111rnre nntrito e rnieicli::ile il fuoco delle bombarde : coll'esempio e f·olln parola. anima i suoi bombardieri a contrflstare col fneile l ' avanzata, dell'attaccante, e cade feri.to . Il sottoten. Col'rndhvi, della 20:I.3, accòrre prontamente, e, coadiuvato -clµ l bombardiere Venclitti, sotto intenso fuoc:o çli mitragliatrici e cli f1wilcria, si cc1riea sulle spa]]e il superiore ferito e~ lo trasporta per lungo tra tto di terreno rotto <' cli ffi.eile, c>vi tamlo di farlo cn dcre nelle man i del nemico . Fratt;n1to il te11 . Cassone, aiutante maggiore del Gruppo, 0

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L'Arl'.-\CC:O AU .'iTRO-T li::JlEXCO

volo,n tarimrn~nte e con impert nrbahile serenità, e coraggio , si rec a a ritirm·e chdJn barneca. dell'lìffido ('ornando, (ormai ridotta nel nn eum nlo di mnc·eri.e) dotumemi importpntissimi 1prim a. che -cad ano ,nelle ma ui dc>ll'Rita<·ta11te, the giù t~ rinscito a c.ircn ire in. posizi011e. Il eapit. Rit.tatore, Cornml(l,un te clelhi 211ì" batteria, ol'l'eso pl YOlto <lu1la Yampa.ta di mio s<:oppio <li grHnnta. nemiea avvennto im1ao1,zi aJhi feritoia dell' osservatorio, rimane al suo posto continnan<lo a ditig<>re iJ tiro delfo sne born.barde daJlo Ziblevrh . Acc<wtosi dell' improvvisa irruzi one nernitu snlfa pl'ima linen , si mette alla test~1 di a lcuni gruppi di S'olclnti cli l'ant<~ri.a r im asti senza n:Uiciali e org·nnizza la resistenza nd' oltra llzH. NelJa lotta Yidna il cap oral m;:iggiore :Falcioni, ehe gi.à si è molto élisti,nto nell'ei,stl'ema clifesa della propria bombarda, i:-: prezzante clel pericolo, sotto il fuoco vicin o del nemico, si cariea sulle spnlle il proprio ufficiale ferito e lo t.J>asporta in sito l'i1parn.to. S ul V~n·<hl Vrh è sehi<-!rata la 202" batteria intensamente hn ttutn dal fuoco nemico : il suo Coma1n dnnte, eapi.t. G{11imberti, ha l 'osservatorio distrutto ; ma , restando allo scoperto, C<)llti-· mw a dirigere il fnoco delle sne bon1batde a sostegno delle nostre fanterie. XelJ'i,n.furiare -del1a lotta vicina poichè tre bombnrcle sono in proci nto· di eadere n elle ma,ni clell 'a ttncca,nte, egli senza p ol're tempo ir~ mezzo, ferma ecl inquadra alcuni militari sbandati, ed nJia loro testH affront a unn mitra gliatrice nemica riuscendo per poco a salvare i pezzi. F r;:itta nto Io stesso capitan o ord ina ai suoi s11 h1.1lte1·,n.i , sottoten. Bersani e R ovitt.i, cli render<~ inservibili le arm i e cli ripiegare; ed i clii e valorosi dipendenti, (lopo aver- &parato a breve dis ta nzn qnnsi tutte ]e ·bombe cU eui anC'ora dispongono, fan no s~dtare le bombnrde, raccolgon o i serYcnti inquadraincloli -con altri milita,ri sbandnti e coadiuva no il loro Com.and nnte ,n el l'organizzare la difesa ad. oltranza. Nel1a ci rcosta nz,a, molto si son o distinti il serg. Husin ello, i capora U maggiori Cesena e Grippo, il capor. Sala ed il bombardiere Oermariµ . Sulle altu re di Cas(~ Cemponi combatte la 214" batteria fra zionata in ip iù poFftazioni. Il ten. F nrola incurante del f uoco 01emico tam.bureggilu1te, e fra 11ubi di gas asfissia nte, dopo fa ttP -- 469 -


1.,' A'ITACCO AU STRO-'N)Dl~SCO

sparare molte bornb(', e rilenmdo che il nemico aY:rnr,a sempre, orgaJ1izza coi pochi serventi superstiti, c·cm fucili e bombe a mano, la difesa ad oltraiir,a, riconducendo inoltre al combattimento milita.ri dispersi di altre Armi e Co1•pi. I] sottoten. Jezzi che comandava un'nltra Sezione della stessa hntteria, in mezzo a. illUbi di gas as:6.ssialllte ric:oudu-ce Hl combattimento gli sbandati di altri repa1·ti, ed a fuc ilate abb11tte mm1erosi avversal.'i, tra,ttenendo l'avanzata di forze preponderanti del nemico. I ser-

.Fig. 10-1 - C.1pi t. Alberto l'o metti.

genti TassaJJ e Yenini, e i caporali De1'telli e Sbragli durante ia sanguinos~ ed aspra. giornata di comha ttimento, sotto, lo scoppio di proietti. ncmi.ri e in mezzo a nubi. di gas asfisshrn1ti, si distinguono per ardire ed energia ; e q na rnJo il nemico sta per arrivare tra. i pezzi, fanno saltare le born hard e e si mettono alla ·dipendenza dei propri n:fficirlli ndla <lif<>sa a oltranza, abbattendo a fucilate molti attaccanti. Non diversarn.e111te anrien E'!. alla 2fJ1" ùattel'ia. il cui Cowanda,nte, cap it. Cainotti, seeudf.\ dnll'ossernitorio e col persowlle -

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L'A'.l'l'ACCO ACS'l'RO-'HlLJJ;-;J'iCO

dipendente, organizzi1 la difesa, a oltranr.a, f'he si p1·ot1·ae anche dopo avuto l'ordine di ritirata . Dietro Casa. Sterga ri (~ postata la 251" batteria da. 4001 co mnndHtH da] tap. Pometti, il qunle ha rif·ev11to l'ordine di<< fae fronte al fnoco col fuoco )). Una delle ho<·che cla fuoco, però, non è i n efficienza. Sottocomandante è il tcn . Panizzera , il quale .fi.n dalla. fo1·rnazione della batt eri a a, Susega 11 a, <:on J.>in te1·0 personafo è ben nd:destra to alla ginnastica del mastodontico matel'iale che ha i!Jl co11segna . L n ba tteria ha parteeipato a]l 'offensivn del maggio Hl17, e dalle pos.tazioni di 7,ameèlweclje li.a laueinto ]e sue pesantissime bombe sn D<~sela e s11 Britof; dal Kradwr ha più volte tirato sui ro-· vesci di quotn 549 e su qnota 088 di S. Lueia di To]min o. L'atta,eco nemico, quindi, non coglie ]a batteria cli sorpresa. Om1 u11a so)a bocca d;.t fuoco in efficienza, U comanclrnnte può <~seguire solo in part<~ 1'01·,d ine 1·icevtLlo; ma vi si dedica con tutto l'ardore e con tutta l'e11ergia . sapendo di avere nelle mani uno strn mento che ris1p onde assai belle . Frathwto i colpi nemici arrivn.no snl Kradwr a. deci,Ùe, e presto l'ossel'vatorio del Pometti è colpito in pieno; m;t il capitano, uscito illeso dalle macerie, con t inua a dirigere il tiro stanclo allo scoperto. Verso le ore 12 il nemico stn per irrompere sulla batteria; il momento è critico . Il ten . Pa,nir.zera provvede a inutilizr,are il materta]e; e poi, ùnitarnente al proprio eapita n o, con le pistole. in pngno i. due nffitiali l'iorclinaino µk nni militari. sbandati cli altri Corpi. e ]i inquadrano eoi ]oro serventi, riuscendo per poeo a ralJentare ]a pl'essione neruiea . ln tale fase si distinguono molto il sergente Capisa ed il caporale Siboni della batteria . Le batterie del XIX Gruippo, che dopo lµ battaglia clella Bainsir,z;a erano rimaste sulfo posizioni de]Ja, Vertoiba, e benf'l1è assoggettate per tre giorni ad e1ììcad tiri delFartigJieria .nemica, e.on :!:f,nace !'f!Si.s-tenza 1~iesco1J10 a respinger<~ n~iterati attacchi delle fanterie. Il mattino del 27 ricevono l'ordin<~ di ritirata, 'la q nale viene però soltanto iniziata dopo aver distrutto le armi . Per quanto ha tratto a]Je vicende cleJ'le batterie clel XL Gruppo bombarde, si rip orta eiò clte sn gli. avvenimenti scrive il Comanda11te de1la no• batteria, capil'. D'Affli tto : 1

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H, IU PTl::\3A111ENTO DAL!} JSONZO AL l? IAH:

J.'ini zio clell'otfensirn austriaca alla fiue di otlol>r e trorn a metà i la,·ori sul Bl'estovich , mn t ro,·a anche saldissime le pos izioni della selleLta di qu ota :~7(ì; ancor a più sa lcli trova gli animi dei bravi bombanlieri ch e :': <!rcuameutc: trascorrono le 1J1H1.ttro giornate clell 'a Llc:sa sotto il fu rioso l>ombatclarueuto che il nem ico inizia fiu da l ~iom o 23. Il 27 si pronunzia racwcco nemico; sono in linea l'8J 0 e 8"~ fauterla . Sotto l'u r to Yiolento, la p r ima llnea - che è a pochl metri ll nlla 9()a battel'iu - cecl c in parte tauto<'hè il 1ll'mico arrha a pochi passi <lal [lt•½zi. I sel' veuri dei cl1H' pezzi tli <k:;trtt, armi In pugno, g uicla ti da l sotlotcu. Scilipoti, si gettano nella mischia. e fanti ti·a i fanti , dcscono con essi a r iprendere il terreno pl.lrtlnto ment1·1• le alu·c Sezioni, con tiro a trnietlori a radente, tengono a bada gli altri l'cpar ti nemici che dal « T amburo» tentano i;;ra valcarn il dosso ori enta le della i<clle tta·. La l(i!)• battcrht. Gomnnclantc in te,; ia, sale 'In brm·e il µcutlio. si unisce alla lo tto ch e si s 1·0\ge a pochi r>assi dal la 90" baltcrl11. Tn breve l'atta c('o è res1)in to; si tl ll uugn il tit"> e la battaglia Infuria più lon tana : si comincia a rei:;p ir:u·e. La !lO• ha span tto circa 2.500 bombe; ma è bre,·c r espiro pe1:chè ai Comanùanri ùelle bn tterl e giunge s ull' imbnmi r e l'orcllnc di lasciare l e posizioni. E' un'ora di angoscia. Le fanterie rimangono ecl occorre anch e aù esse masclH'ra1·e i l mo,·imento. Si ter giversa, s i p1·ocectc per tempi con apparente assoluh1 enlmn; ma uu n uovo ordine giunge, ed è pe1·entorio . Leotì, all'Imbrun ire, i pez½i ,·cngono traina t i a braccia a S. Grado cli .i\fe1:na,; ultimi, i Cumaurlantl di lmlteri a assistono col cuor e 111 gola all tl tlistr uzioll(! <I elle ris1•n•c m unizioul e delle piaz:;molc, effettua ta dn 1 g enio. A S. Grado di ì\icrua g lun~e l'ordine cli abbandon a r e i pezzi ; ma all'or dine s i oppone u u tlcdso rifiuto. F, allorn. nella notte, menlrn sulle lince tli vampano i priwi Incendi e le nrt iglìerì<' nemiche inf ul'iano, tutti, utliei!lli e bomba1·dl.eri del Xl, Grn ppo :;0110 alle fnni; e a braccia , 11!.nta mente come lo <;onsen te il peso gra n• per i pud1i nomini, t ut ti i pez½i dt:!l Grup1)0 sono trai nati fino a Gr adisca . Olt1·e Rubbia il Coma ndante la 63,, D ivisione. vedendo t r nscorrer e l'or dinata sfilata , salu ta m ili t.Hmeult' ('(} hn <'Olll· mosse parole cli confor to e cli incor~1ggiamentu. Si arriva n Gr:Hli ,;c:11 ullrc le 21 ; alla r iser va sono pronti muli e carrette per J.I trai;purh1 <lei pezr.ì ... oltre il Tagliamento. i.\ia g-li eventi incalr.nno; l'in renclio clh·am J)a ; g iunge l'ordine di scar icare i pezzi e d istruggerli p1·ima cli abba ndona rl i. Consenzient<' il Comandante del Gruppo, i c.cq)itani decidono però a lt r imenti. Tra le baracche già in fia mme, tutt i I pez:zì vengono · scaricaLt dalle carrette, tu tti gli nomiui so110 in quaclmto e s ull'atten ti : t1<l essi sl spicgn l:i dura necessità e ln m;auimt;> decisione cli non dn nneggia r<· i pezzi ma d i affon clal'li invece nd le acque ll<'ll'[,;0117,0. n ella certo sper anza cli ri t rovai·,·elì t ra bren' per riprendrr e il cammino ùella ,·tttoria . I senenti souo ora alle corde ; 1n risene scortano i pe7,r.i ; g-lì ufficinli sono in testa; t utti con armi a lla man u e sotto gola nbbasr;:n tl. 'f: così si va dall'accampamento al ponte cli Sa grado i;ull'lsonzo in uu silenziò che è roLtO soltan to dal lontano bombardamento e da alcuni singhioz7,i. Sul ponte. fronte a l Car so infuocato, i pezzi sono allineati nlla spalletta; die tro tll essi tu lle le batterie in linea presentano l e armi. On comando, che è nu griclo rauco; e ... tut ti i pezzi sono spint i nel vuoto.

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IL R JPTI:,( :.-\llf EN'IO DALL.I SONZO .'. L PIAYJ,

Al rombo sordo della loro caduta nell"acqua fonda , scu¼:1 che akuno n e aves,:;e d ato l'ordine, dai ciuguecfmto petti dei bombarcliel'i clel XL Gruppo ~~rompe altissimo un gricfo: « Viva l'Italia !>> Non è un grido di gioia, ma bensì la cert:E!¼¼a assoluta di vendetta sulla sor ti:' contraria ; è la promessa ,;,aci:osauta di dare :ttH:01·1.1 t~ sempr e tutti noi stessi a lla Patri.a ... Poi a ll'alba si riprm1de la dolorosissima via crncis cl.te, per .Pa lma uon1 -S. Vito·A?.:wnu 11orta il Gruppo mii pn!z¼i di Padova, con un a seri e cli afft·ettnti trasforinwuli duran te i quali la cli,;eipliua dnl l<! batterie i.n matci a e in sosta, smwi1·a l':111nnin1¼iune genera le e<l il 1mrti<'ol::1 re elog io (Id cont~, d i Toriuu, pi ù rnl te incontrato.

Ma 11Q11 ya tr.a scù.r n to ul!l episodio, che p ul' uel t.urbinìo degli a.vve.11irnenti d i allora, non era passato inosseJ'vato . NeHa n otte su] 2J ottohre1 suJ1e nostl'e H,nee del Vo)kovnjak un atta-eco improvviso 11emico, clil'etto .cont r o le tri,neee tenute claUa Brigata 'l'ori110, pr ovocn su alcuni t ratti delle solnzioa1i di eon tinuità : quakhe Unità. <·omiucia a ripiegare. Ttovasi in quei p1·essi la 160" hntteria il cni Comand a n te, eapit . Calvi di Berg·olo, senza. un ista,ute di esitazione, cogli esube_ranti al servizio delle bombar de armati di fueHi , si spinge ~11n irn osamente int1i.::mzi; ferma coloro che ripiega.v a1no e 1i riconduce in linea, e subito fa Hprire .il fnoco a i suoi 8 [Pezzi. Q.uesto energico iute.rvento, e l'immediato ed e:fflea-ce fuoco cl elle bombarde, stronca l'impeto dell'imhnldanz;ito n~mico. All'alba, la situazione sulla. posiziom.e è del tu tto ristabiJita : le trincee ritornano in possesso ,de11a. nostra fanteria e vengono rista bUiti i col1egame11ti co] Dosso F~1iti. In quest'episod io nottuI'lrw si distinse molto il serg. De F ilippi, il qual e, alla voce del Coma ndante, f.lCCorse nel occupare H t ra.tt-0 di linea abbandonato, traseinandovi n udei cli milita ri s-c:ossi daU' in tenso bomlrnrdnme•nto nemico, e riuscendo a resistere al]e pnn tate inutiline~1te tcnt~1te da patt nglil' avversarie. Sulle p osizio,ni del F aiti trovasi la Sezione <lelln 125" batteria, ,comainclnta dal sottoten . Pagani. (lnesto e11~rgico e valoroso ufficia le, .(li fro nte agli f1ttne d1i nem ii·i pron nnr-iat i nella giornata clel 24 ottobre. e i-:otto J'illteuso t iro uernico, fa cambiare n ella giornata per ben tre volte posi:r,i.one a]Je sue bombarde: rimasto ferito 1 rinu,n.7,i,a a f arsi sostitu ire yolendo rimanere coi suoi soldati e con le sne bombarde . Il ten. Peroni della 12" b;:ltteria , l'irn nsto con alcuni nomini sepolto in un a gall er ia franata h1 seguito a colpi nemici e a . -

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H , HJL'!EOAi\l ENTO DAL L'l SONZO :\L E'JAYE

dnti s ulla pos1z1 011e, l'in e uo1·a i dipendenti stordi ti d a ll'aria irrespil'abiJ e creala dai gas a ftssi;1 u ti. Con len to lwror o riesce a. liberarsi clalle nrncc1·ie e fa ript·cnclel'e il fnoc: o aff uni<.: a bomba rda r ima st agli in efficienza . S ulle 'l)O~izioni delln 19a ba tteri;1 il ten. S trauss Heine testa al nemiC'o frnch è ha esm1rito t utte le bombe . L a Ga batteria nella gior11ata cleJ 2:5 ot tobre è Yiol<>n tem.cnte ùatt11ta: molti pezzi sono messi fu ori senizio, 1J1a l ' ern~rgia e Ja prese11za, d i s pfrito del ('01uancl a ntr . t en . l}all11 Xoce 7 Yalgon o a riparare ai g1'aYi d a nni subit i. L e armi so11 0 r·i mei-sc in e:ilk icnza e ,·ieue r ipreso il fuoc:o : ma dopo po<·o rempo .la hatteriH è nuovam ente s<·onYolt H, e lo s1esso ConU1ml1t11tP. 1110J>t a]111e 11 t·c colpito, ]ascia gloriosamente l a, vit a. sul ca m po . .Amhe il t<•11. De Honis . tl el1 1t 43.. lrnttel'ia , du ra nte il r ipiega mento ò eom;:r ndMo ·Hd iHnt ilizr,arc U ma teriale· tldJn batter·ia. Con tre nmniui dh,arrnati (c-a po1·. Mon ta.no e bom.b:nclic1·i Civit elli e F1m1reto) si la11c·ia contro ima patt uglia uerui<.:a di. dieci uomiHi c:om1111<l11ri cfa nn nffo:ia l e e la yolgc> in fu g11 . facen d o tre prig-iou ic>ri. ~\ ssolto l"iutcu·i.eo l'ieen,to. al 1·itorno, vis ti i ponti s ull'lso11zo i11te1Totti. sale coi s uoi. 110111ini e coi t1·e prigioni eri sn un fra i.d ](• sea fo : ma po idH'> questo si c·a p oYolge. così egli solt n1u fo c·o11 qnakl1e hombal'Clie1'e può 1·ag-giu ngerc l ' altr a sponda a n lloto mentt'e , ·purt roppo, q\1aJche ·altro. sfiiuito <'l alla stan C'hezr,n, am,eg:a 1.trngo il trap:itto. :-:cnqwe in rel uzio11 e ngli ayveu i ment.i elle si ,·er ifi.cm·on o in s c•gnito all'nlta eco de.I 24 ottobi-e ed ~111·i.piegarneuto dall'I sonzo al Pia n •. ~i riport :1 qnan to 11ai-ra il gcn .•\ ngclozzi, già Oonwnclan te tlPJ 4" n nggn1p pam en to bom ùardieri: . .. il 111:n tino del 2G ottobr e ,·er so le ore 10, con n ostr a ùolo1·osa ~orpresa i l Coma1Hlo cl':t1·ti)!lieria d i Cor1)0 d ' Arma ta mandò l'or dine cli abbaudona l'e ll' po;;;t a¼ìoni clw oce11pa,·:rn10 e di clisporci su uuo,'e posizioni retros ta nt i, ,; u lla rl rn lk st rn clell'Isouzo. li !lloYimeuto cloveru essere com pletato lllc!lla g ior nata . T,'onllne <>ra facile ucl essere concepito d a chi l'u vc,·a lla lu . ma l'e!iecuzione integrale era i mpossibile. Uopo te g iornate llell':1go,:to le batter ie UYc,·ano r i<.:<'n1to il ri fornim en to cl<•lle lllllll¼ion l (ci rca 100 colpi pe1· bo!llharda) : cc>lll])le~,;iva mentc, fm m11niziona111e11to <' ma teria le urml, cia><cuna bat teria era appcsfl nti ta cl:1 ulmeno 80 tou n. da t raspo n are a brnc('ia e a spalla d'uomo a tlra,en;o semieri <' mulattic' re ; si clo,·e,·a pa;;><flt e l' I sonzo sull' uui co ponte esistenti! e sulla pus;;cr c•tl:1

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IL IHPJl.;(; AMENTO DALL ' I SO~½O .'L P IAVE

cli Salcano; passaggi che ern no spesso J'atti bersaglio dall'artiglieria nemica . :.\Ianca-va no clel tutto mezzi cli tras]}or to, fa tta ccc:czione per qualche ca rro a cantlli e pc~r le poche carnit tc in dotazione alle batteri e. Comunque, non c'eni. che esegui1·e l'online l'icenLto i.in dove era possibile. Lo spostamento viene i.uizi.ato subito mercè lo sforzo e l'impegno aclclimostmto da ufficiali e~ t ruppa; e alle or<~ 16 di gud g iorno quasi tutte le batterie da 51! A avevano gitL alcuni vezzi con r elativo muni?:ionamen to sulle uuo,·e postazioni. Lavora nd o l'intera uotLe seguente le Mtterie da :'i8 A avrebbero complet,1to il loro s postameulo ; quelle da 24 0 avrebbero pptnto lrasvortnr e il 'iuateriale; ma san~bbe st.ito necessari o altr o temvo per essel.'e del tutto snlle n 11<)vc posizioni.

J.J'ig. 105 - Colonn. RiC'canlo Angclozzi.

Ma un ' altra più dolol.'osa nonzw \'l'tme a. eoulr i:,;i:are l'ani n10 nostl.'o : a lle ore 1(1 il Comando d'Artig lieria di Co rpo d'Armata ordinava tli distruggere o inu tilizza re t u tto il ma ter ia le e tnW,! le 1111mizioui, ed (!\le or e 23 della stc:,;,,a giornata iniziare cla Lucinico il movimento cli i·itira ta s u Susegana con tutti i bombardieri. · U fficiali e gregari ddk bn t t1~rie ton gran do lor<-' :si misero all'overa : parte delle m unizioni vennero sparate sul territo1·io n emico, 1)arte interra te iu buche scavate nel ter reno, parte buttate nell'lso1rno presso il ponte cleJla ferrovia, dove le spoude sono ripide e il fondo clel fiunw ris tretlo. La co rrente molto nt · pida trascinò e ricoprì le munizioni eci i materiali eolil buttati. I tubi di lancio delle bombar de d:t ·58 A fu facile intt!rrarli ; qud li da 240, parte ful.'ono fatt i scoppi:.tn?, altri mm ·tella ri e aurn1accati. a ltri gettati nel·

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IL R I PfflCA)U~NTO O.\LL ' IR01'ZO .~ L l:'1.\ \'E

l'Isonzo <lopo cl'an!l'e n,;porl:t 1:l" lt• varli cli 0Llun1 :r.ione ; k ('.1ric ll1· tli lancio furono 1'a tte ùrn r iate. Alle 2:l le btltlerie del H aggrupJla m ento erano riunire a L u<:iuico, ad c1:ce:r.ione ùl 911aleuun <:be, Lrovandosl ,m p oi-ln ,doni JJÌlÌ lon t,Wl\ riwnla va :, i:aggi nug1:r e il sito <l i radunata: e,;sc però a mezzo tli gnlùe 11! collegamen to, in,·ia,·ano al Comando <li l{:1ggr11pp:11ncnto notizie sui loro nio\'imenti. Ad ogni ha u eria matH.:arnuo i pochi hom lm r<li eri rimasti indi e tro 1wr <>om pie re le O()C· razioni ordina te e per rac:coglierc il poco materia le che cm possiùlle lta;;po1·t11 re con li' <';llTCLte llcll:1 uatteria . .\ eletta ora. In ottl'lllJ)erauza agli ordini 1·icen1ti, il Ra~rnppameuto ini:,.ii) <l:i. J,ucini co la ruarcia cli r it ira ta alla volta di Codroi po, la~t iaudo a LuciniC'ù alcun <:> guide . cll colll'ga meuto JH!l' iudirl7.· zare i ritar clat;1ri. La stn1cla (•1·a sgom b1·a Jlcrebì_• nou eru comind:Ha an<'Ol'a l'afilueu7.11 deglì alrri Corpi diretti su Codroipo. Jl:ir<'iaml u turtn h, notte. ulternamlo il mo,·lrnento con brevi E<oste, la colonna 'l'n r aggiu nta p:ratl11;1hnt>11te dai ritti t·dat:ui. Fino nel Udine la marcia si smise se.uza incap:ti; ma dopo <O· mincinrouo i i.;uai; intere famiglit• <·olle loro massl.!ri:,.ie e cania.g gi di mili1nri ,;i a n ·i:n·ano vcr,;o il ponte cli Cocl1:oipo, ditettì oltre n Tagli.amento. Conrnnque, la colonn a clei l.)()m l):n:clie ri 1·aggitrnsc Il ponte di Cod1·oipo e :-<oi<tò J)n'f:f:O ln testata in 11tL<'sa ebe chi clirigen1 il 11as,mggio clcf:sc l'autori:..lzazlone a proseguire oltre. Dnruntc tii le a Ltesa g iunse 1111 ordine del Com:1nclo <l'ar1·iglierin elle vrcscti,·en1 d i non proseguire più per Susegana, ma inn!<:P. appena passato il ponte cli Codr oipo, cli J)il'gare a ,rnrl . cli rrc·a rsi a S. Pietro s u l Tnglianwn to e c1ufri r ima.n e r e l n attci,n <li nitri o rcliui i quali n"n 1'.m·ow1 però atll.!>li a lungo p~rcbè l>if<ognava rip re mle re la marcia i,11 Susegana clin•ttl a lla :-knola bolli· ba rclil'rl. Tru il 6 ecl il 7 110 ,·cmbrc~ f u i:aggiuut·n S. L nl'i:l cli Pia \'C: H t:ag g rnp]).:tmeuto. p,1.rtito da Luciniéo con uua forna di drc:a ::.:wo nomiui, :1rrh·ò n S. Lucia con 3.400 : i 200 uomini in piÌl e rano stati rneeoltl per la stradn fra ùispersl di altre Armi. Durnnte le !llarr ie cli tr:1sferimeuro, nt i 1J1·imi tl ne giorni gl i uom ini vissero coi ,·i\·eri di riscn-a cbe ciascuno aveva seco; per altri due o tre giorni i C'o. muuclant i di Gruppo prov,·ider o al vitto acquisbrnclo sui piccoli m c t'cati •lei paesi att:1·nvers ul: i f at ina per poleula e carne : olt re 11 'J,'agli:11n e u1·0 'l:u possibile nni re dalle S m1i<istenze mil irnrì c11 rne in scatole e gallette.

Non dissimile fn la titi.ratfl ,ciel 13q Rngg1:npp111nento e di t anti altri reparti ùombanlieri. molti dei () nali. pur e in mezzo aU'ine vitabile framm ischimuento, seppero conse tval'e integra la di sciplina e lo spirito ,cli Corpo !'11e, fo,, meno di ,due anr1i di vita. si era formato e r adi<·ato 11ell'aruimo di tntti nttraverso ,JJrove crpe11te veramente g1'andiosc. Nella r elar,i.one ·cl egli a vveni111 enti dal 27 al 31 ottob1.·e lffl 7 compilata in clata 4 novembre~ {la] g<>n. Rnni, C'o1111111cla ule interi ·

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JTG


IL lt IP!EUA ~I ENTO D ALL' 1801\ZO .\L

PIA VI-:

nale del XII[ Co.r.pu cl'Ann.ata , spesso si 1pnda d<>i valorosi bombardieri. Ne strnlciamo qui quakh<~ tratto d ie accenna all'ar.ione delle bombar de : « ... pei: tre giorni cln l 2J al 27 le ti·npvc del c·o,·uo d 'Annata Eibbei·o a ,-ostenere la forte prc~siuue nemka , esplicHtasi c:ou ,·iolen ta preparazione cl'artiglìer ia e c-ou umuer osi attacchi su br<i,·i tratti di frnute. di 11uC'lei più u meuo forti, calcolati a rnlle Jino a tre comv,1g11h•. La vigilanza <lclll! truppe <·<l il loro <·o ntcgno ag,:?."r essirn, elle le po rtò al contrnlta<'<·o anche fnori delle nostre linee. C'attnra utlo una ci1H1nanlina di priglouieri. ,nlscrn a r end er e rnui tulti i t·t·utati\·i del nC'm ico; ed il 27 tutta la nosLra liue,ì el'a mantenuta iu ta tla a ma lgrndu che llll 1·ipiei:mnenro a ,·,·cnulo sulla s inistra tenuta <lall'XT Corvo cl'ArmatH (J<'ail.i) l'enclessc più cl ilflC'ill' il compito della clifesa. Il 27 ottobre la pres:sionc del nemico si nmdC' unt-ora più (orte specialmente in c:o nispondenza di Sl•Lo (3° l>pri-.uglie ri) !'l l a nm·<l di Castagucdz?.a (Rri:?ata Acqu i). La ,;altla r e><1:sl·euza clell:1. faute1·la in qne,;l n giot'1rn ta è ammlrrvole, con:siclerando che all'aumentato sforzo del nemi t·<> (·orrispose nu dlmh111it0 schit•ramento clella nost ra attiglit•ria, bnoua partf' della quale a ,·e,·u gin C'ominCitlto il ripi egamento ti(l o,·es t c\('J Va l lon~·. Acl esr:;a 11erò s i ;.us litui;:;(·0110 n1lidnrnen te le bombarde che con violento e c·outinuo 1iru ba.t touo le pr i111e lince e le immediate rctro\'i c dcll'o ,·,·er,.;ario. .. . Fi no al Yallone il mo,·im('nto s i clft'ttna sollo la prott"zioue dellt• r!'tn•gnru:die tli><luc<'atn d.nll e ;:tesse I rnppe chE• ripiegan o l' tlal t ir o delle bomba rde e cl i qualche pezzo di artigliei·iit leggera l'imas to 111 posizione fino ull 'nl Limo; quindi lo sfilamento eoutimrn sotto la eoJle!'turn delle lrnppe in riserva di Corpo cl' Armata sehierate fin da l giorno prcccdtm te sulla linea di Doberclò. Le artigl!c ril) cli g rosso, nietll<1 e pil'<'O lo C'a lihru. mu:te (·ou train o rncccanic·o. partr con trai no a nimale , e par te a1wb0 a bra<·(·ìa. seguono quasi tn1te il mo,·imento. i;;o10 poehi pe½zi tli medio e g rosso (·allbro (alcuni dei qunl i gii1 prouti per il tra ino) e LJCr i quali 1Uaucarnno assolu tamen te i me-;:zi di Lrnsporto, fnrouo f atti salta r e, CL•me tmn• le ho1111Jnrcl e dm col loro violculo ti.ro fluo a ll' ultimo momento el'auo stare lt• maggiori c.:oop<'rnLrici <lella resisteu;;~n <' ùell'orclinato l'lpi1•1,rnrnento della fanteria . Con l' nnimo grato ho l'ivollo uno :::1)CCiale elogio ngli artig lieri ed al bo mbnnlìeri elle con inCr<'<'l ibile a t ll\'ith e t<•nada riu,-;c·ì1·0110 prima a cli;shnpeguare le fanterie . e quintl i poi a traspor ta 1·e la q11;1si tot:1\it/1 tlei loro ppzzi i, .

Appena inizia lo il ripiegamento del nostro l~sercito <lalle liliee ,dellH Bµinsi zza e del Uarso, nella spernn;r,n forse che una d 111·evole resistenin potesse dnsnklarsi sulle sponde del Tagliamcuto . gli or dini imiati ai Raggruppamenti bombardieri rimasti -

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IL IUL'Il,C: .\ lllt,:l\TO D:\LJ(ISON½O ,\L PI.\YE

senza armi p1·escri.,eYnJ10 di. dhigere la mnr-ciu dei repart i dipenden ti , er so ~nseg-a11;1 , onde pl'ocetlere acl un rapi.d o riorcli-namen t o e<l ar111HU1cnt o. E pertanto in l'el .tzione a lle -<liretth·e a ,nte dal Comando Supl'emo, iJ Cornan<lo clt!ll a Scuol a cli Rnsegana , 1111 dat :1 30 ot tob1·e, si affrettò a<l . ernanp 1·c le cli::;posiziolli intese a clal'e un primo r io1.·di nam en t o destiuaro n riaitn o(larr i vi11eoli organici. a r11ccogliere gli uomini e<l n rcnclcl'e i l'<~parti. eal])ad di. i-ip1.•·en -cl er c la loro e fficien za. 'l'ali disposizio.ni fi.ssnrnno le lo(·f1lità -rli amue111zn dei repnrti bomlrnr-<lie ri , clis tin~uendo qnelle clestiinat e ai Hnggrupparn enti cleHn ~" .A1·1Hnt a da qncllc cleRtin.tte ai Rag gruppamenti daJla :-~a A1·rnah1. e doè: Raggr uppame nti d.clln 2' A rJw1tn : 11" e !r Ih1~~ruppnm<>nti a S. Lucia di Piave ; 1G0 Hag-gr11ppm11ento a Carupag11oh1 (4 km. ~cl est di S. Lutia di Pinrn):

4-" R.,aggrupparnento a Mal'cno di Piave ; 1°, 13° e J9" R.ag-gruppnmeu1ti a Vazzolfl; 15° R a ggr11ppnmento a Visllù, (a 3 kru. a<l est cli Vi1zzola): 18° Raggrnippamento a F ontanelle (G km . acl est di Vazzo]n ). R,aggl'nppame11ti clell n 3" Arm:ita : 8° e 17° Raggruppnmen ti a .R. Polo -d i Piave ; fi e 2" R ag·g1·11pparne11 ti a Ormelle (6 km. nd ovest 0

di Odei-zo): 3'' Hnggruppamen to n B onc!l<lelle (8 km. a sud-ovest -di

Oderzo). Le opera:doni cli i-iordi,n;i1uento, alloggiamento e vita d ei rep a rti. bombar cli el'i furono confe1·ite ai rispe ttivi Comnndi di Raggrnppa ru ento e di G1'11ppo. Pel' la snssi~ten za e pcl' t utto quanto p otesse oceori-ere a.lla truppa; i Com~mcli cli Ragg-rllppnm ento clm-eva no provvedere r.on mezzi organici di. l'i,piego non potendo ]a S cuola a sumersi per ovvi e ragion i 1.1tn a tnJc l'espcmsa bilità,. Tali disposizioni non infil'lnnvano naturalmente le pal.'ti-

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IL TR:\SFERIMEt-TO DELTA SCCOI,A DI SUSEGANA

colari auto110mie preesistenti e le ,dip(~nclenze ·dei reparti dai Superiori Oomau1di, tli quali pertanto i reparti bornba.rdieri continuavano a restare legHti. Nella stessa giornatu del 30 ottobre il Comandante della Scuola emetten1 un ,·ibrante Ordine del giorno, ilwocando da tutto il persmalc una incroll~bUt! volontà, d.i ferma disciplina. cli ordine e di obbedien?:a assoluta .

I ntaa1to nella mattina ta del 31 ottob1·e il Comnndo Supremo ordinava il trasferinu~nto della. Scuola a Sassuolo e de1 Deposito a Sc:rndiauo, e nena stessa giornata. il Conrnndo deBa Scuola, mentl·e indirizza rn alle popol a½ioni cli Susegana e cH 8. Lucia di Pia,·e nn messaggio di saluto, cli l'iiJ1gra7.iamento e di f'in corain.te augurio di sicnra riYincita e di prossimo ritorno, emaU1f1va il S(~gnente Foglio 24.100 re.la tiYo al trasferimento della Scuola ed alle norme di esem1zione. Il Comando Supremo dell'Eser cit o (telegramma n. 12g_771 del 30.l.0.1917) mi ordina di trasferire la Scuola in località d'oltr e Po. In base alle direttive aYute, la Scuola si trasferirà in località Scitnàiano Sassuolo. Tutto deve a qualunque costo procedere in modo che la ~omplessa altivitii della Scuola con il massimo ordine e la maggiore possibile cflicieuza, JJ<!I' tutti i compiti che in avvenire potranno essere ordinati., r inasca nel nuoYo posto assegnarn. Eventualit:t imprevedibili possono render e il mov imento clifilcile ; occorre pertanto la massima iniziativa da parte di. tutti, ma, più ancora, come ineluttabile so1Tana 11ccessità, è indispensabile ehe la truppa resti sempre raccolta, ordinata P rlisciplinata intorno a.i propri Capi, con il risvetto p\ù a ssoluto dell 'obbt~dien?:a e dei vincoli orgauici. Di ciò ciai;cuno risponderà interamente. Dù i seguent i ordini:

1. - Ripa r t izione:

la Scuola fin da stauiane e fino a 11u0Yo ordine pr<~ndn la seguente Col'· ma7.ionc speciale, in duque se1·yizi o uniti1 autonome indicate con l'iferlmento al normale ordinamento : l ) l_:flicio <:onwndo (capo-ufficio ten. col. 'Tusini, e ventuale interinale capit. Bod1·e ro) corn pn~nde ru.c., l' Uff. )fob. Sez. Personale, Sez. St. U. A., elemeuti <lel sen·izio a ntomohilistico, tclcgrafoni.co, disegna tori e fotografi . 2) Direzione corsi (direttore magg. Gen tile, e 1·en tnale interinale capit . An. tonucci) comprende i cotsi ufficiali cd allievi ulliciali, tutti i relativi sen ·i7.i ed dementi cli sezioni lavori, sanitari e sezioni fanteria .

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17H -


lL TR ASFEH t M EN'l:'0 DEU, A SCUOJ..\ DT Su kEGANA

:l) Gn 1pvo Le<:niC'o - SPnir.i (l'oman<lnn te lic i Gruppo magg. Tosa no. en ' n-

tua le in terina le <·apic. ltighetl:i) comp rende l' U.'l' ..G., la Comrn . Coll., l'(iff. '.\iat ., l T .O .. la f; e-1.. L aL e la S\"r.. 0 0'., pc1-sonah• e materi:111• Barco. il r e!'idnu elci G.1. ch e uou Yenga a passare al rag~n1pparne11to J}rOYl'iSOr i<) d i cui ap[)r esso. -1) Raggrupt>ameut o pro ,·,·tsorio (comaucla n lc ten. col. De Dominicis. interina le e n ~ntuale ten . c·ol. R igoni) com prende <lue grancli Grnpp i di batterie in corso di mohi li.l a zione, pro rv ìsti <li bombarcle, ma a;;~ai incomplc tmneulc pron-l ><ti cli mezzi orga n ici cli traspor lo e cl i llotaziou<' di sen izi gcucruli. •.ral i Grnppi souo : n) LTT Gruppo uomba rctc (comm1<lantc mag-g . .Pel'ini) con le seg uenti nuor e baLLe r ie t ull'e · ann a te d i homMnle clu 240All. : 22(',•. 227", 22 •, 22oa, 23()a, 25-1•, 2-353 , Z.'i6• e 257". 11) Gruppo vro,·visorio homba r<le (corn:md a ute ien. col. Higoni) con le ;,;egnenti 1 C batrc1·ie : J 5 't>utl'eri e da 58 A un mern le' clalla 2::ll a all a 2-15•. e 2 10• ba tleria d a 240 L.A. :i) Depo><it.o Scuola bomuar<lieri, die comprende la sua norma le f.,nnaziorn: agli ordini del ten. col . T, umbcr tini. !!. • Compili as,;;('g i1:1ti a c-ia,;cumi ilell<: cinqu1, precp(lpnti U n iti\ : a) il D<'t>Osito <ll'lla :-:cuoia <:onw da ordini tll'l propr io ('omauclame e t-<•g n it/'1 ìl t rasfc, rì11wn to i11 rerru,·i:1 in base a gli orcli ni di movimento clw dirnmer:'1 la D ir e;,:ione cle i traspor l i. Qualora Yeni:;:;1• a mau<·a re in t u tto od in partl' il sen·izio fe1To,·iario, il mo,·inwn lo aHìl luogo per via orcliu:irla. Lot:tlHì1. di destiuar.i onE• S,.11,;1-;nolo ; I>) h1 rl in•zione tlPi eoL·f< i p,u t in~ pc.·1· prima ogg i s t('SSO per f en o,·ia . c.i ualon1 il :<1•n ·i7,io frn od ario in lutto ocl iu par te ,·<•11isse a mancare, h · aliqnote o rg:mi<:lll' che uon potesst•ro pa r tire in fo1T1>1·ia pri111:1 clc ll lc' t>n• 6 del l v n on•mure muo1y c(l 1111t1 per viii or<lint11.·ia . Lo<·;1lilà d i clcsti uazione S ca nd ia no. La Dirlc"hione in Sc:lllclia no e nelle imm<'ti iate adia<·en Z<~ fa rii gli a llo~gia ment i pC'l· tnt w ht ~euola escluso il Deposito ed <'S<'l ll Hn la Comm . Col i. Off. Materi a le e St•z . Offic ina , che conlempornn eanw11 te furn 11110 so:;t:1 a R uui cra tra :'lfodena 1· H<:'ggio per evitare ingorghi di materiale sulla li nea s1•1·onclari::t lfog-g io-Sc·:111.clia no o n ella s l;.tzione fen -rovh1 rl a di R eggio ; e) il g 1·11pvo tecnico !'crYizi l)a rtirà per fenu,·i:t in ba,.:t' alle <l l1<pon iblli ti1 clei tn'ci: gli <'iemen ti d1e non possono es.'<ere t rai-feriti per ferroda muoveranno p er via onlinaria. Compito <lei Gruvpo è d i t nisf erirs l a Scancl ìauo con tJ1tto ll personulc e ma ter i.aie d 1•ll a Sc·uola pro,· vcùenclo al cadco e allo i-c·a rico nel moclo Iliù ord inato. I n base a<l orclini verbaJj gii1. dati 1wo n-c<le ril. al U10,·imen to avvla n<.lo prhun i ma k l'i nli tl':1rm,une11l'o. qu incl i g li a ltri malNia li piÌI impor h111 ti. P C'r qnauto di a rm i e llluuizioni e rua tC'r iali cli rnlor<' non fo,.:,-p nssol11 Li1men1 e posslbil t! traspor tarn e in ferrovia , il G1·np1)0 p rov,·,•<lr r il. all"oppor tuna r iwc<JltH. in moclo chi• a ll' occo rr<'nza rossa essere ripr r><o <:on <·1·en t ua li lll<'?.7.i om irupn•1·i:;ti. 0

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JL 'l'RASFEit1M0NTO DELLA SCUOLA DI SUSIDGANA

E perciò, se le circostanze lo richiedono, il gruppo pre<lli!porrà

e lnscierà due drappelli cli guardia formati cla personale scelto e tuW alla div<mclenza di un utliciale. Lascterà inolt1:e un Uflicio dl· slaccato rnatel'iùli per il 1·iorclino e possibilmente il traspol'lO di tut ti quei malcriali che si:1uo 1·imasti a Susegana o al parco o nei magazzini di Lovacliua. et) Raggruvpamento provviso1·io: assumeril. la d i:fesa tiella Scuol.1 e provvisotiameutc <lei ponti ùclla rl'iulu: comprende a nche la ùlfcr;a contro aerei e funzion erà come Haggrnppamento organico autonolllo. Il Haggruppamento rimane a disposizione del Comanclo Su. pn•mo presso il Comando di presidio cli Spresi::mo. e) il Comando della Scuola con l'aulocar rcggio e la parte p iù importanl·c <lei documenti dei vari Cilici clip~ndenti si lrasferirù 1)11.rte in ferrovia, parte pet 1·ia ordina ria dopo la partenza clel terzo turno. 3 . . Itinerario per eventuale trasferimento f.ra;dunato ver via ordinaria. Ciascuna Dire~ioue o Grnppu prnvveclerit iu moclo au ton<lmo. Come t raccia si accenna alle seguenti lappe: 1a S us<•gana per >crn'sa e )lout<'hclluua; 2a da i\IonteJ?clluua a Castelfranco; 3" cla Castelfranco a S. Gim,glo in Bosco, o,·vero a Campo presso Camisauo; 4a dalle predette località presso Camisano a Longare; 5- da Longar e a ~oventa vicentina; 6• da Noventa al pressi di Legnago ; 7a da Legnago a Sanguinetto; S• cl a .Sanguinetto u Ostiglia; 9• cla Ostiglia a i\:tfraudola ; l()a da .Mirandola a Carpi; no. cla Carpi a Reggio Emìliu; 12·,. da Heggio Eruill,t a Sca11clii1110. Potendo i reparti che sieno coslretti a m1z1are il mo,·imeuto pe1· via ordinarla, essere su<:<·cssi,arnente sussidiati dalla ferrovia, è inclispensabilc che essi si tengano collegati a mezzo di nfliciali con successivi punti di c,n·ico ferro,·iat·io. B vropriamcute prenderanno collegamento coi Com:incli milita1:l delle st,tziuui seguenti nei giorni rispettivamente indie,i ti :

Castclfrnuco Veneto Vicenza Legnago OstiJ?lia Mirandola

òal clal clal clal clal

4 al 6 novembre )) 6 all' 8 )) 9 al 13 )) 12 al l i'i )) 13 al 16

Saranno distribuiti ai Comauùì e ai Gr up!)i, biglietti cli trasferimento !)er proHC<lcme ancbe i d ipenclenti capi-clrnppcllo. Chi non apparterrà

31

481 -


IL 'rltA$1iERJhl~'l'O 01::Ll, A SCCOLA 01 St;SEGA)IA

a gnippi o d ra ppelll organici muniti cli tale biglietto sarà considerato e trattato come sbandato. Al predetto Foglio era poi allegato il Mochùo di biglietto clt t rasferimento che, debitamente .firmato e bollato, doYeYa 'l'alere per gius tificazione del viaggio.

1Ientl'e fervevano i ,p rov,·edimenti presi per il tJ,asferi mento a Sassn o'Jo, nella giornata dell'8 illovembre f u oostitnil'o un Raggruppamento proYVisorio al comando del ten. col. Dc Dominicis e aiutante maggiore capit . Luzzi, comprendent e il LII Gruppo (già costituitosi il 14 ottobl'e), ~l quale furono aggiunte Je batterie 2543, 255", 256" e 257" ; il LIII G1·nppo, magg. A ga ti, formato dalle batterie 2:31 a, 232"', 233", 234", 235", 236", 237" e 23 '•; ed il LIV Gruppo, ten . col. Rjgoni, f<wmalo dalle ba1 tel'ie 239", 240\ 241", 242", 243", 244n e 245" da 58 A e dalla 246"' d a 240 L. A.

~ellil stessa- giornata part i;-a da • nsegana il LII Gruppo e 10 ba tlerie (229", 241"', 242"; 243", 2440., 24G\ 254\ 255• (256" e 257"); un;i. m<licesirna batteria, ]a 231\ Yenne inYiata aJla 3" Armata. Ne]]a gionnata del 10 noYembre il Comando upremo or<lfoò alla Scuola, di procecle1'e nJ ri.Ol'dinamcnto dei R aggru pJ)amenti bombf1rdieri mofuent:rn earuente n 1ccolti nei pl'essi della Scuola : zonu ;lsseginata, fa regione col linos:i e montan.a a sncl ·d<•lJ e loca lità di Sassu olo e cli Sca:ndia010. I R aggrn p[.>aruenti 2°, .3•, 6", 7° S>, 12", 15°, 16°, J8° e J 9° si concenLrar o110 per ciò a s11cl di i l,$81f.Pl'o neJJ a zon a cireoscl'itta da1le localitù, cli OasteJ Jm·ano, Ceyedo]o, Montefiorino, Frassinoro, Pieve P eljlgo, Lama, Pn vnllo, :M:ontefestin o e Ma.ranelJ o ; a sud cli Scancliano si raccolsero i Raggruppamenti 1°, 4°, 9", 11°, 13° e 17° com estensione òegli alloggiamenti nel perimetro Cm·pineti, Castelnuovo di Monti e Villa Minozzi.. GJi alloggiamenti fmono assegn f1ti per Raggruppamento. I n un, primo te:mpo l 'a,pprovvigio1rnmento dei vi.ver i. venne fatto mediante requisizion i locali ; successivmnente la Scuol a 'otganizzò magazzini cli vivcl'i a setco e magazzini pane, presso i -

4 2 -


IL TRASFERIMl:::'<'1'0 DELL.\ SCUOL.\ DI SUSEGANA

quaJi i Haggrnppamenti p1·ovviclel'o con mezzi di trasporto pl'opri o requisiti ad effettuare i prelevamenti del caso. La pHglia ~ la legna. vennero incettati snl posto per cma dei singoli R aggruppamenti. AJl'eguipag-g'iomento indivjdnl'l)c provvide Ja Scuola mediante i 1011gazzi11i di. Scancliatno e cli Sassuolo, e parimenti fu fatto per l'armamento in<lividuale e per le dotazioni cli servizi ge.nerali. Il Comando della Scuola. diede anche ,d isposizioni reh1tive ai servizi di Cassa, di Corrispondenza , ecc . ecc. In data 16 novembre, in considerazione della pa1·ticolare situazioo1e, per 1~ manca111z11 cli esatte notizie di ;1lcuni 1·eparti, delle difficoJt:ì. di av-darnento ecc ., il Comando della Scuola notificò al Comanclo , upremo la sos1pem;ione, per quei mesi, della. l'Otazione del personale. Il 21 novembre pa1·lil'Ono per fa 3• Anuat11 le battel'ie 232a ~ 233". Inta,n to non sarà super.fluo dai·e uno sguardo alJa situazione della. Scuola al momento iu eni quel Comando Jfoeveva l' ordine cli tra s(erimen lo n Sassnolo: e qnali furono le perdite ;1ccert.ate fra i reparti della Spedalità. L'i11calzate del tempo e cin·ostaiuze n1de che si presentarono per la, critica sitnazion c prodottasi sul Piave nei primi giorni cli no-vcm brc 1917 conco1· ero a crcnre 1Jotevoli difficoltà alle operazioni di t rasferimento. Al momento del trasferim ento 1a. Renoln, (compreso il Deposito cli N encsa) comtaYft. Je seinwnti fo1·ze : ufllciali .

N.

Truppa . Qundrupe<:Ii

>) ))

Carri a due e :.t quattro ruote àuloveicoli .

))

))

Bombarde Tonnellate tli altro matel'iale lillìclali allievi <lei corsi . A.llleYi ufficia li del corso 119

(360 !l.100

527 200 20

Il

910

))

soo

))

2l0

>)

lH

Allievi lttficiuli clel corso J /10

>)

150

àlliCYi ufficia li del corso l /1-1

))

:n

-

4 3-


IL TRASl•'ERTMENTO DELLA SCUOLA DI SUSEGANA

Il materia le ,dei corsi ebbe la precedenza neff effettua re il trasferimento alla n.noYa sede affi.nchè i corsi stessi potessero essere ripresi per 1pri.mi. Le operazioni di trasfcrime11to durarono dal 1° al 20 novembre; la deficienza di traspol'ti ferrovia·ri impose di ricorr<~re in lµ.i·ga misura anche a trasporti ordinari; l'ultima colonna giunse a piedi il gi.omo 20. La terza decade cli novembre fu impiegµ.ta nena posa di una rete di Decauville, neJJa sistemazione dei co1Jegamenti telefonici e telegTafi.ci, nella costruzione. delle batterie e nella costituzione dei. vi11·i servizi: ai pl'imi di dicmbre la Scuolfi, aveva ri1n·eso il suo a1ndamento normale. Nell'abitato di Sassuolo p1·ese sede il Oom:indo ·d ella Sc'.Uola con i principali Uffici e magazzir~i, nonchè i corsi, i quali utilizzarono !-'antico pa lazzo duc::11<~· illl via ,di riattamento. Alla fine di novembre, sia t)•e lla sua parte integra,nte, sin in quella che ad essa fac eva direttamente capo, 1n forza presente in ufficiali e truppa era la segne:nte : '

-~

Corsi della Scuola . Unità in corso d'is truzione e formazione (14 batter ie e JS sezioni) . 12 sezioni lanciabombe fanteria in formazione Servizi vari della Scuola e collaudi Depositi della Scuola Tofcili

Ulìciali ))

120

))

20 150 200

))

))

Ufficiali

TJnitit in corso di riordinamen to : 3 Comandi cli Hagg uppamento; 8 Comandi lli Gruppo; 3-1 batterie

Totai·~ genera.li,

3(i7

))

ll'UJ)jl.1

2,16

)}

2.700

))

320 l.050 5.CiOO

)) ))

857 truppa 9.916

250

))

5.100

Ufilciali 1.107 truppa J.5.0J.G

Il r~piegamento de) nost ro Esercito dall' I sonzo al Piave fu pe1• i bombardieri un'altn, prova. durissima, superata però in modo encomiabile. La. stren ua difesn fat ta sulle posiziol])i cli oltre I sonzo da talune batteri.e e le fatiche sopportate durante Je marcil~ cli ritirata, fecero subire al Co1·po dei bombardieri le segueuti perdite : 12 ufficiali morti (G tenenti, 4 sottotenenti e 2 f.lSpiranH) -

484 -


COST1'.l: U½T.0ì'-lD D.1%LE RRJGATE BO.!l:lBARO IERI-l?UCU.IERl

e 24 feriti (1 te1nente colonnello, 5 capitaJ1i, 6 tenenti, 6 sottotenenti e 6 aspirnnti) e 10 dispersi; la truppa ebbe 37 morti. 65 feriti e 2.361 dispersi. A1n darouo disperse nel ripiegaim~nto la 203" battel'ia del J.6° R aggruppnmento e le batteri<~ 2J.i:? e 2-rn° del 15° I-taggru1ppameilto, sei sezioni da 5S H del J" Raggrup pamento (44", 47"', 4S", 49", 50" e o4"), 1 sezione del 7" R aggr uppamento (95" bah <~ria), 2 -del 5° Raggruppamento (la 140" " la 207") , e la Hil" del 12'-' :Raggruppamento. · Come materiale di arma mento, comprese le armi volontariamente distrntte, queHc gettate nell'Isonzo, in terra te o comunque ehe si dovettero ubbctudonare o non si poterono traspol'i:are, fu rono perdute 1.732 bombarde dei vari f:alibri. Per effotto di tale sensibile perdita di materiali r imase cl sponibile una for½a c-ospic:na cli uffieiali e truppa, la quale, qata l' impossibilità, di poterla r iarlDf.11'<~ subito eon nuoYe bombarde, doveva e!;,sere utilizzata i,n cprnlche n1odo, in attesa che gli stabilimenti di prochnioue del ra<~se fahhrkassero le ~umi occorr <~nti alla. rieostituzione -d elle vecchie batterie. B per tiò il Comando Su1premo, il conferma di qnunto ;:iveva g ià, disposto con precedenti ordini telegrafici, il 6 dicembre 1H17 emanò le disposizioni definitive per la costituzione di 2 Brigate di bombardieri e di un Reggiment o bombardieri (il 74 ) cogli element i già raccoJ.ti n el Polesine. Incaricato dello smistamento del personale fil il col. Ca,ntoni. Le 2 Unit:1 presero il m1mel'o di l" e 2" Brig~tta. bombar·dieri, ciascuna delle quali formata sn 3 Reggimenti numerat i progressivamente da l a G; ogni lleggiment o fu formato a sua volta su 3 Gruppi, nu merati progressin 1rnente nei vHri Reggimenti da 101° a, ll.S°'. L'organico stabilito per nn t;1le Gruppo bombardieri fu il seguente : 3 batter ie, d ascuna delle qnnli fo1·te cli 200 fucili e cli l sezione pistole mitragliatrki; 1 sezione lanciabombe tfa 70 mm. ; l compagnia di mitragliatrid; 1 r eparto zapp11tori.

~

Le Batterie e le Sezioni lanciabombe furono costituite con personale della- sped alità ; le Compagnie mitra gliatrici ed i -

485 -


Complessivmnente Ja costituzione delle brigate e del regghnento bombardieri -fucilieri risultò la seguente : 1"· BRIGATA - Comandante geo. Papini 10 REGGH[ENTO

Coma ncl!lnte col. .:Monastra

2° REGGIMENTO

3° REGGI.MENTO Com.te col. Angelozzi

Ain t. magg. capit. Coùi.in chi

Com.te col. Lobia nco (poi J1osa, poi Cosenza) Ain t. magg. c::ipit. Sacerdote

.101" Gruppo - 'l'èn. col. GinoC:<'. hi o (già del XXvIIT Gn1ppo) HO!" batr. ('.al). Ang11sl:i (giii 184" llntr.j

104° Gruppo - '.l'N i. col. De I'nrfctti (già del IH Gruppo) 310" batr. ca p. Germanico (g ià 4« bntr.)

M2• batr. ten. Cangemi (già 1° Raggr.)

31J.a batr. cap. Cr ovnto (già J:l" bntr.)

:103:1 h:itr. ten. Fenero (giil l77/ G8 B)

312" hatr. cap , Colio (già ••" hat1·.)

5° Dattg. (poi 1070 Gl'nppo) tfin. col. Gandini (già d~11 V Grnppo) 17" Cllmp. (poi 3l!)a. batr.) capit . De Mattia (già 17·" batr.) 123" Comp. (poi 320° llat r.) cnpit. Calvi (già 12:.l"- ba t r.) · l7(i" comp. (poi :i21.a hatr .) ten. Forte (gì'ii 176" hn t 1·.)

-

-

-. --Grn11po - rnagg. Va lcnrom~ (già del XXIX Gruppo) :!OJ a Ilalr. cap. P ignorni (già 22:Ja hatr.)

105° Gruppo capit. Cn rtlas;:;i (già <le! XUI G1·upvo) :n3a. batr. cap. Costa (già ,rn« hatr.)

:m::;a batr. ten .

/lJ ,Ja bMr . ten. Mnl'l'iuu<·ci (già 4±"· htr.)

]()2o

Zancllini (già 50"-/G8 Il)

:!00" balr. ten. 1\'l<!lti (g ià !i7°/58B)

[Jlri" hn tr. ca1>. Anto1wlli (già J l 3•· balr .)

1030 Gruppo - magg. P ftlieti (gii1. del XIX Gr uppo) 807• ba tr. ca1l. Fasciolo (già Jlll"- ba l r.)

lO(i• Gruppo - Ten. col. Genna relli (già del XLV Gi-upf>o) 316• ba tr. ten. Ghelli (già 63"- batr. )

308"- balr. t<•rt. Filim1 i (giù HS"/58 B )

317• hatr. cap . Vatteroni (già 204/' btr.ì

309• bacr. ten . Lans (giì, G1•(i8 H)

,l].8• han·.

---

Cìl['l .

Al;1ri (g ià J15" batr.)

Ai u t. mngg. cap. KUssl(•1·

10° Battg. (poi 108° Gl.'uppo) len. col. Testa (già del X Gruppo) 20n" comp. (poi 322• batr.) capit. :MiceU (già 205• batr.) 20"' .comp . (poi 32.,P. batr.) eapit. Pasq~mlini (già 20"' batr.) 13:3a èomp. (poi 324• batr.) capit. D'Antonio (gii1. 135"- hatr.)

12° Battg. (poi 109° Gi:uppo) capit. Mar½iani (già del XII Gr uppo) !);j,f. com p. (poi 325a batr.) capii. Manfr()rrn (già 95"' batr.) 103" eomp. (poi ,.126• bn tr .) capi t . F umo · (già 103" batr.) 182" eomp. (poi 327• balT.) c,,pil. j)fat. tioli (già 1S2• batt·.)


2" BRIGATA - Comandante gen. Cornaro ,10 REGGDIENTO

Aiut. magg . N.N. Comandante col. Amey

5° REGGIMENTO

6° REGGBIENTO

Com . te ten. col. Moro (già 8" Raggr.) Aiut. magg. K.N.

Com.te col. Livi (già 9° Raggrupp.) Aiut. magg. ca p. Deveccbi (già J.51• batr.)

~

-

110° Gruppo - magg. 13orbonese (gtit clell'Xl Gruppo)

11?. Gruppo - ten. c:ol. Paglia?:?:i (già del I Grupl)o)

1° Battg. (poi HG• Gruppo) magg. Ci rio (già del XXX Gruppo)

328" batteria N.N.

:l:l7• batr. ten. Onnft'io (già 32• batr.)

l" com. (poi 340• hatr .) cap. Dal .Mon te (già l" !)atr.)

f'.29• batte1·ia N.N.

:ns• hatt:. N.N.

2• com)). (poi iJ.fia batr.) cap. JJaùini (già Dcivosito)

:JHO" bat teria N.N.

3:{9• batr. C'ap. Bacigalupo (già H,S•)

0

-,:i

-

il·'' ~!:[>. (pni

a,t811 batr.) r.r1ri. .Mastrella

(giit 22.1.. batr.)

111° Grnpvo - ' l.'en. col. Gobbi (già del XXXV Hl G ruppo)

llt0 Gruppo - urngg. Mario (già della S<:uol.a)

2° Dattg. (poi 11'7<> Or.po) magg. lgnesti (già del XXXVI Gruppo)

3;na batteria N.N.

340" batr. N .N. (già JG• batl'.)

<1." comp. (poi :34!)• bat1:.) cap. Forni (già 52"' batl'.)

:i:{2• batteria N .N.

341" batr. N.N. (gìà •Jl" batr.)

5" comp. (poi ?.50• batr.) cap. Arlotta (già J8Sa batr.)

34211 hntr. N.N. (giil J.68• batr.)

(l~

:!33• batteria

~ .N.

comp. (poi 35J.a ba tr .) cap. Siracusa (già Deposito)


112° Gruppo - Ten. col. Squilloni (già del IV Gruppo)

115" Gruppo - capi t . Van den Hcuvel (già del XV Gruppo)

;io

Rattg. (poi 118° Gruppo) ma.gg. De Cesare

334.. batteria N .N.

3~3" batr. N.N .. (già 131" balr.)

7" comp. (poi 352'1 b(l;tr. ) cap. Ra.venni (g ià 211• bati:.)

335° batteria N .:N .

~!·1-1" batr. N ..N. (g ià 15:.!• batr.)

8• c omp . (poi 35:l• batr.) tap. Nicolnrdi (giit 21.0,, ba t r .)

3:l6• battel'ia K .N.

;Mt;a

hu.tr . :N.:K . (giit 193" ba tr. )

I)• com)). (1>oi 354• ba tr.) cap. l'resutti (già 212• batr .)

7° RJDGGI.MENTO Coni.te col. Canhmi Aiul:. m agg. ca pi t . H-ittatorn

11!!0 G r up110 - magg. 0abella

(già del XXIV Gruppo,-

120° Gn1ppo - teu . col. Cittadino

(g iil del .lV Grnppo)

.121° G rn))po - rn agg. Costanzo (già d e l IX Gruppo)

3f>5" batr. cap. Amò (già 182" batr.)

3(ifl" ba tr. te11. F nis (già (i2" batr.)

F:6,J• ha tr·. cap . Casoria (già 2:l• batr.)

356• ba tr. cap. Passino (già 55a batr.)

360<' batr. cap . Cane (già (i7" ba t r .)

3!14• batr. cap. P oli (già l GOa. batr.)

357" batr. ca p. Mu.ru cci (già 141" batr.)

,!61" batr. ca)). Nova (giil 18G" batr.)

:~(15a batr. cap. Galimbe1:ti (gift 202")

,l58• batr. cap. Hidii (giit VI Gruppo)

362« batr. Lcn. l 'avoue (giù 1G7« l.!aL t·.)

:1t.Hl" batr. eap. Pometti (già 251"/100)


NCOVO R!ORDINA~Ilè~TO DEl B0)1BAHOIERI

Reparti 7,appntori furono invece assegm11i dal Comando Sull)remo, formnti da elementi di f1rnteria, e tiò per evitare il lungo addestramento che al rignardo si snrcbbe dovnto impar~ tire aJ personale bombardiere. A dascu1n Comando di Brigata furono inoltte assegnate 3 Compagnie mitragliatrici. Per cura del Comando Supremo furono· pt1re ass.e gnatJ una salmeria per ogmi Reggimento, formata su J.00 qnadrupe<li e 27 carrette da bnttaglione. I BattagHoni ·<1el 3° e dèl· 6° Heggi.J.uento bomba rdieri-fucilieri, con ordine del Comando Supremo i.n da ta 28 dicembre 1917, assunsero 1·ispettirnmente il nome di Gruppi e furono numerati clal J 07° al 109° e dal J.1.0"' al J18°; le cornpagute. furono numernte da Rrn• a 32, ,, e cla 31G"- a 8f>4a c<l assunsero là clenominaziono di ha tterie.

Complessivamente le batterie bombardieri presero poi la numer-nzione progressiq1 da 301 a 3n4; le Compagnie mitraglhi trici co11servarono il loro numero distintivo. Il 7"' Reggim(~nto bombardieri fu formato esso pure su 3 Grnppi, ciascuno però sn 4 am~ichè su 3 btltterie. Aj 3 Gruppi suddetti del 7° Reggimento non furono distribuite nè le Ser,ioni di lancia bombe, nè le pistole mitragliatrici, nè assegnati j reparti zap,pa:tori. L'arnrnmento individuale fu <:ostituito d11 fuciJi anstriaci, e 110n appena. il 7° Reggimento fu formato, ven11e messo a. disposizione del Ministero de]la G11e1·ra, e per esso del Coma11Clo '.del Corpo cl' Armata territoria le di J3ologm,a, per provvedere iJlla ,difosa costiera a,driatiea. Le 2 Brigate di bombardieri--focilieri fm-ono _iinxece messe alln dipendenza <lella 23' Di visione (3" Arm;:ita) per il l;ompleto e rapido addestrinne,nto e per l'iuizio dei tur11i di servi,r,io in trineea. Dopo aver costituito i 7 Reggimenti bombardieri-fudlieri sopra descritti, tutti gli el<~menti bombardieri 11011 schierati in linea, e quern d1e temportineame11te erano stati messi a disposizione del Comando generale del genio, ful'ono fatti rient rare alla Scuola cli Sassuolo per completm'e la costituzione di altre Unità secondo il 1programma stabiJito dal Coma,ndo Supremo, e cioè la formazione di : · -

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NT;OYO R:ORDIN.-H,!F::KTO DEI IlOMBAROIERI

125 100 3 58 10

batterie da 58 A su 9 pezzi (:{ se1.ioni); bat terie da ~JO AH. i; n 6 prz7.i (~ ser.ioni) ; batterie da 1100 su 2 armi; Comandi di Gruppo; Comandi cli Raggrup11am('n to.

Fratta1nto il Coma11do Supremo, in d;:1ta G dic:cmbrc ordinò alla Scnola la costituzione di 1S sezioni bombardieri-lancia bombe, n umerate da 1 a 18 con personale bombardiere esuberante alJe ba tterie, sezioni da <~ estinfn·si 1 per ogni Gruppo dei 6 primi Reggimenti borubardieri-fucilini. Og1ni Se,,;ione venne composta cl.a : 1 uf11cialc Rubaltrmo o aspirante, comancl ante ;

1 sottuflkln le sottocomnndarfoe; ·1 gradua li c.:api-pe-t:zo; 20 soldatì ser venti e port·a -mm1lzioui; 4 lanciabombe da 76 mm.

In data. 15 dicembl'e d 'O l'dine ·del Comando Supremo, la Scuola formarn le seguenti Uin.ità: J,lV Gl.'uppo (ma~g. Aga t i già cotUamltl n te l,ITI Gt·11ppo) e ba tter ie : 2;1 '•, 239•, 2-10° e 2;:;ga da 58 A . Ogni batteria .Cu costituita su 3 sezioni; la 2iiSa fu fo rm nta con le a qunrte :.;czioni clelle ?, c>recetlcntL XXXIV Gruppo (ten. c·ol. l\lolari) e batterie : 130•, 13Z.., 2-~oa e 2-!Ga da 2-tOL.A. LV Gruppo (mngg. Solimano) e ba.tterle : 151", 152", 247"- e NSa. da 70 Van Deur cn, prendendo il personale dalle se-1.loni dn 58 R per ciascuna n :O.llnco segnato: 151"· batteria : sezioni 1:37•, 159• e l(l(};>; 152• ba.ttcrln : sezioni J 58•, 143• e 156•; 2-17·" ba ttet·in : sezioni l.53", 15-ia e 155" ; 248• batteria: sezioni 1 17•, 148• e 149. XLI Gt·nppo (inngg. Gelli) e battàrie : 174•, 167a, 197• e 259a, tutte s u :i sezioni; con le 11na1·te se:r.ioni delle prim e 3 fu formala la 2.'\9•. XX Gruppo -Otl 240 L .A. (ten. col. Carminutl) e batterie : 91\ 111•, J...+Ga e 260" su sezioni; la 2600 fo rmata dalle quarte seiionl delle prime 3. L Vl Gruppo d:i 58 A (capit. Longo) e batterle: 8-1•, 127•, 2-19• e 258• con le sezioni d,t 58 B come segue : 84a batteri n: sezio ni 144", H5• e 146•; 127" batteria : sezioni 150&, 151" e 152•; 24-9"· bntted11: se,,.ioni 16311 , 1()7a e 1.68•; 25()a. balleri a: sezioni 164•, 165a e 166•. XXXI Grupp,> dn 58 A (nrngg. Hossi) e batterie: 7• , 122•, 148• e 261• su 3 sezioni.

a

-

490 -


NUOVO R'.ORDINAMl~NTO DEI BOMIHROIF.RI

ed i seguenti Oruppi tempora nei : II Gruppo (ten . eol. P r edasso) e batterie 2•, 12.a, 190., ,za·e 2sa. XXXII Gtuppo (ten. col. Maur<~l) e batterie : 31!•, nna, 125a, 162•, M)~ e 63a. XL Gruppo (cilpit . Ca LYi di Betgolo, interinale) e batterie Hoa, l(l5 a ~~ 169•.

I Gruppi LIV e XXXIV furono messi alla. diretta dipendenza, della Scuola ; il LV e LVI a)la dipendenza del 12° Reggrupparne,uto (ten. col. Gurg·o) a Piorano; i Gruppi XLI, XX, XXXI , II, XXXII e XL alla dipendenza del 2° R aggru1ppamento (ten . coL l )<:}- ~mrnro. ili'fcrinale) a Caste11araillo. Nella giornata del 1ri di-cembre partì..per la l"' Armftta la 237"' bat teri.a che fu la _prim a inviata 1n zona ·cli guerra nella formazione cli :3 sezio,n.i. La sittrnzione qu ind i delle batterie, Gruppi e Raggruppament i presso le Armate, a fimc dicemure) dsult.ava la seguente :

-

491 -


Batt.

Un ità cli

Grande Unità

dipendenza

d i apparten.

Batt.

Uni tà di

Grande Unità

dipendenza

di 11pparten.

I ~~;'I

J.1,, H,q:rgr.

5•

70 Haggr.

r"

. Unità di dipendenza

Grande Un ità dl apparten.

l " Arrntt1.ll

117•

7° Haggr.

cli• A1:mala

232.a

Hù · Vl'lll)llU

:Ja Arwata

Armala

)21&

14° Haggr.

l" A1·mata

233•

H 0 Grnppu

:l" Armata

1•1" Haggr.

1n Armata

12!)•

1-!

Huggr.

1" Anna la

23-1• 1.10 Haggr.

J• Armnta

11° H aggr.

l " Armala

134" 110 Haggr .

l• Annata

2:J5n 1,Jo H ngg r.

l ii" l<i" Hagg r.

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A l'llla ta

1'17•

l-J.o Haggr.

1• .\rmata

;!;J~

J.J•, Ha ggr.

l" Anua!.tt

1'10•

7° H:1.gg r .

20/

j (O

lfaggr.

In L\rlll:tt'\

]6(ia

4jn 11" Haggr.

l" Armata

170)

7° Raggi·.

:,l"

7" Ha ggr.

-1" Arma la

175"

70 l lagg-r .

r>a:i.

Ili~ Gruppo

Hl C.A.

lX.ia

GGa Jli• Oru ppo

III C.A.

S• !ja

78" 1 j n Ha gg1·. iJOa 51° Grup110 j o R :iggr. ~~:l

,1•

l " ,\rma ta

Macedonia ,tn

Al'illll.W ·

0

Z:lGa

11° Gruppo

237"' H 0 H ugg r.

4• Arma ta

239•

;-140 Gruppo

:l• Armala

4"' Armai-a

~IO•

[;;l,o G rnppu

:Jn Armata

1-1.0 Hnggr.

l" Annata

2-tJa III C.A.

J !Jl"

14,o Haggr.

l" Armata

2'12•

JJ).l"

1•1° ltaggr.

l " Armata

Hl!)•

,1° Annata

'

2:lS"-

Jl I

c .•\.

r,20 Grnppu

11 r C.A.

243•

G2° Gruppo

·111 C.A.

;;2 · Gruppo

51" G rnppo

.\Iace<lonia

21-L•

20011 i'i l o Grup]Jo

Macetlu uia

2-15"- 111 C.A.

Hl C.A.

J1o Haggr.

1• Armata

26G" 14° Gruppo

70 J{agg'l'.

A" Arllla ta

227•

ltl 0 G1·u1JPO

Hl C.A.

229• 52~ Grnppo

III C.A.

257& 111 C.A .

10\Jà 1li • G rnppu

Ili C.A.

2:un

;Jn Al'Urnta

258•

108"

l" Arwata

:1" Armata

.\ rnrn ta

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,.. Armata

Armala

.:il~ Gn1ppo

11° Haggr.

]a

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106• 1-1° Raggr.

J" A rmata

:!•

l_,lo

Haggr.

22$• J.1 ° G ruJJ[lO

1.1-" nruppo

111 C.,\ .

:l• Armata.

2n1"

TU C.A.

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52° G l'lllJPO

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52• G ruppo

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3" Annata

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l'lll)PO

III C.A. (.a

Arlllatn


STUDi E ·T IL\ SFOR:\UZIONI ORGAN10118 DE[.Uè UN l'.l',Ì. BOMDARl)[EfH

La situa zione clclle sezioni cla 58 H a tale data risultava la seguente : da !la l " alla 3.:,a . 10° Raggrupp. dalla $)1• a lla !)1Ja . 7° Haggrnpp. dalla g(ìa. alla 12-Ja. . 7° Raggrnpp. dall a J2!)a. alla 133• . 50 Haggrupp. 12Ga, 13,Ja. e 135" . . 7° Rnggrupp. 121a e 12sa. . . . . 10° Haggrn1)!). 5° Haggruvp. J.33• e dalla 13u" alla l.42• dalla J H9" alla 172·" . . . iu Alba nia in )iacndonia cla lla 173" alla 17G• . . . clalla 187" alht 201" . . . 7° Haggrupp. 202.., 203", 21.10, 2J2": 21aa., 21 1a. 21:;" 50 Raggn1pp. e 2Hi" . 208" . . . 7° Haggrupp. ·209• e 210• 10, ~aggrupp .

V Armata .1a Armata ,1a. Armata ia Annata ,(a. Annata l" Annata l" Ar mata .1• Armata l"· Armata ,(a.

Amiata

l" Armata

Le altre batterie da 58 B erano state utilizzate per provvedere alla. costituzione di batterie da 58 .A, come già si è visto in precedenza .

)

Il 13 dicembre 1917 il Comando dellf,1. Scnola bombardieri trasmise al Comando Supremo una serie di prop oste sul riordiname1nto delle Unità bombardieri. Il primo a,rgomento verteva sugli organici che la Scuola propo.neva di assegnare alle bntterie ed ai Grup1p i di bombarde dei diversi calibri. I crite1:i. che nvevmno suggerito i proposti mutamenti era.110 frutto dell'esperienza del passato; per cu i le osserva:r,io11i, le relazioni e le not izie raccolte da molti Comandant i di Unità bombardieri concordavano u nanimemente rn~l prospet tare la necessità di a1Jeggerire le batterie. Nel complesso il Comando della Scuola proponeva u,n orgainico del personal<~, unico p er i vari tipi cli materiale .p<~sant e e leggero (salvo Jievissime varianti per alcune categori<~) onde conciliare i vantaggi di un a uin ifot·mità eh(~ rendesse più agevole qua]siasi eventuale c;unbiamento cli armi con le esigen:r,e p1•atiche del servizio di batteria . P ertanto si manteneva un eguale organico anche per la bat-

493 -


$-TUOI E TltA S l•'OR)!AZI Ol'i l OR G:\NlCllE DELLE U ::'<IT.i IlO'.\fB:\ IUHEHt

1el'ia <.la :240 e iper la battel"ia cla 400, ;1 con dizioo1e però che in momenti di in tenso t r aspor to di muinizioni detti reparti p otessero fa!' assegnamento sopra un sufficiente sussidio di ausiliari ; lo stesso orgnni<:o, j_n apparemm <~sube1·imte per le batterie di piccoJo cnlibro, avrebbe potuto ov viare al maggior logol'io a cui ernno spesso soggette tali bat t e1·ic che aginrno qnasi sulle liuee delle fanterie. Il c11rreggio delle batterie ,doveva essere pol'tato a G carrette pet Unità e a 1O il in11 mero dei qnadrupccli. Lt1 , n1ola propose inolrre <li appli<·are tale organ ico e cominciare dal l'iordinamento d eJlc ba ttel'ie e dei G1·uppi esistenti pl'esso la SèuoJa stessa. Tale l'ior.<Jinaruento sal'ebhe stato fat to q)er Gruppi monocalihri di 4 batterie l'uno, a comind ;1 re cla quelle Unità che presentitvano maggiore eflk:ien;rn per eoesio11e ecl istru zione; riservandosi il Coma!lld o dell a Scnol::t- di da re noI ifi('azione al Comando upremo Yolra per Yoltn <·he uno o più G rnppi fossero ptonti per raggiungere la loro clestLnazio:n e, conserv;rn clo però sempre integra l'Unità. 01:g;irnica del Gruppo per l'agio.ni cl'incloJc morak e disdplinare onìe a l'ipelersi. Pl'nltant.o co11 i personali l'isultati esubeninti alla forma1-io11e el ci R eggimenti llombardic1·i- fucilieri e <·on Je ali(].uote di uorui1Ii residnati claJla ridll'l;ione degli or gaJ1 ici. proposti, si sarebbero potute formar<' t ;=rnle batterie q11ante ne sarebbero ris ultate possibi_li dagli. elemen ti cli.s1ponibi li. · I n successione di tempo sarebbero stnti chiamati alla Scuola i R eggimenti (li bombai·<lieri-iudJieri per il loro riarmo con le bombarde, curando qn:1k he istrn½ione s11 ppletiYn sui nuovi. materiali e (].Ualche eserc:itazione cli tiro. Dopo cli ehe si sa rebbe empre gtadualmente, provYecl uto a tra fo rmare le 'Cnilà schicl'ate alla fronte. Vnff]uenza nlla SC' 11ola. llcJle Unità disl oC' ,ite 'ana fronte i::i sarebbe dovuta regolr11'e in modo da poter ùis11orre <li n n n 11me1·0 cli batterie sufficienti a, formare Grnppi organici inted : ciò, oltre ad agevolare Je operazioni <li t.rasfonnur,ionc, avrebbe rnnsentit o u:n adeguato riposo ai rcpnrti dopo l'ineYitltbile logorio snbito rim alllendo iu linea per ~Jcuni mesi. Per 11na maggiore intelligeJ1zn. delle operazion i da <·ompiersi dalla Scuola, si riporta in cifre quant o ipropo~o : -- 4:94 --


STUDÌ

.e:

'.rftA S!èOIC>lAZIONI ORGA:KlCilE D1': LLD C);l l'l'.Ì. BC:.lBARDIERI

a) riordinamento delle "Cuità già esistenti a lla Scuola,

(?

c:ioè :

2',t batt<~rie leggere (<la 58) ;formanti G Ornppi leggeri 20 batterie pesan ti da 2.10, fornrnu l.i 5 Grnmii pesanti; 1'o nna zione del reparti bombarcli(~rifucili<~r i e con tutti coloro che continnanuw a<l ,1flluire a Sassuolo, si potevano armare: 5 batterìe leggere (<lil 58), fo m ianti l Gruppo Jeg-gero 4 batterie riesanti da 240, forman li 1 Gruppo JWsnu tc l batteria eh .100; o) con le Unitit ùei 7 Reggim enti bombardieri-fllcilieri s uccessivamente affluenti alla. Scnol:1 si s:nebbe1·-0 Ol'Clinate ed a rmn tc : 24 batterie leggere da 58, formanti (i Gruppi leggeri ·10 batterie pesanti da 240 in 10 Gruppi pesanti 2 batteri e da ,100. forma n ti l Gl'lfl)PO · da ,100; cl) con le Unità. esistenti lungo la frorii:ù e già a rmate, riducendo il loro organico a quello proposto, :::i sarebbero potute :nere : 72 batterie legger e fo rnrnnti 18 Gruppi leggeri 36 batterie pesanti da 210 fùnll;.tnli 9 Gruppi vesaut i. b) cogli elementi esuberanti a lla

)

Preventivand o il tempo entro <·ni si snrebb<~ potuto attuare quanto proposto, il Comando della Scuola giudicava, che entro il gennaio 191S poteva essere attuata la parte {li cui alla lettera a); entro febbraio e marzo la parte di cui alle lettere b) e o); e 1;1 parte di eui alla lettera d) entro marzo. Natm·almente questo largo preventiYo era strettamente con.nesso col numero di armi -disponibili presso la Scuola e facendo assegnamento sulla tempestiva. afflueoizn. ,d i materiali vnri, necessari all'equipaggiamento e al servizio generale delle batterie. Nelle pagine seguenti Yengono riportati gli specchi cli formazione (prov,,isoria) delle batterie di ·cui alle proiposte del Co-· mancl.o della Scuola bombardieri. Alla :fine .cli dicembre 1917 la l" Brigata. bombardieri-fucilieri entrava. in linea sul Pia-ve, assumeudo clH sola la respon sabilità delle posizioni già tenute da1Ja l1dgata :Potenza . Il gen. r apini, antko artigliere, prima di condurre in liinea, i suoi bombarclieri, passandoli i.n rassegn{1 ed i.spirandosi ad nn alto senso cli opportunità con ti1ngente, in un breve discorso tenuto agli ufficiali li ammonì ricordando ·Come da allora inn.ar1Zi il motto artig1ieresco « Sem.pre eci O'Pu11,qne >> sarebbe diventato (Per tutti i hom bardieri « Eem,pi,·e) domM/'.(J·u.e e... co1111w1u111,e )). M'o tto ass~i significativo, il cui contenuto etico rafchiudcva un -

495 ·-


ST CDI E TR.\SFOR~f.AZlONI Oll.GANlCBE OELLl]J U NIT.<\ BOMBARDI RRI

SCUOLA 1101\.[HARDT1m1 - Sziecoltio d,i form.a.zione (Lwom; isoria) cfelle

"&attel'ie cli lio111bardc cfr, 5S A, 240 e 400 mm. I.o svecch io s l rif('risce tsnt tame nt<: nlle l>a tterie cla 58 A; per le bat terie cli altre specie e culibri sono ripor t:.ite in tobìlc :.il.cune varia n ti. a!

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Bn.tterla dl Combattimento

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E-< I

Corna ndan te (Capitano o T euentc) C-0mrindaut l di ,:czionc (uCf. ,mbalt. o a spiranti) Sergenti o capornl magg. (l c·ont., 1 opel'[l io) Aiu rnntc di sau it/1 (capornl magg. o ca1>orale) Capi pezzo (1 scrg. magg .. 3 i.erg., :3 cap. magg.) Telefonisti e stendi filo (cli c-ui 1 c·11 porall') Ser venti eiclis U ' lJorta fcri t l ll ombarclc da 5S .\ , cla 70 o <la 2-W

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Collandantc (uft'. subalti,rno o aspirante) U ff. addetto alle muni?.ioni (ul'I'. subalt. o aspirante.) . . . . . Sgunclra. !li tiforni-l Ci1porali ma~itiori . . . mcn lo, !aYoro e mitrcscinllo o serg. magg. servi1.io . . . . capo r:.i li . . . . . . . soldati (tli cui :! nll. op.) Alliern sellaio Conduceutl Attendenti . . Can-Nte eia battngliouc- (con 2 qna clruprcli eia-' scuua) . . . . . . . .

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Nota. - Le batterie da 58 B e cla 70 V.D. (armamento PL·ovvisorio) llanno la stessa formazione delle batterie 5S A riportate nello specC'hio. P er la batteria cla 2 10 si hanno le seg uenti ,·rn·iau t i rispetto ai dati clello specchio : un uff. in più - ten . d'artlgl. - sottocomancla utc; sei cn pipez;,:o - l ~erg. magg., :i serg-., 2 cap. magg., l telefonista in più; 1 c iclista in r1 iil; 6 bomJJarde . e nella risernt. 7 attendenti. La batteria da 400 ha l 'organico di quella da 2'10 con le seguenti varianti: 1 coma ndan te cli !':Czione cli meno; 2 capi pezzo (serg('nti m:iggiori), 40 serventi , 2 bombarde .

-

49G -


STUDI E TRASI, ORMAZIONI OR GANICHE DELLE UNIT-t\ BOMilARDIERI

clei

SCUOLA BOMRARDIEltI - Spe(~chio cU fon'Ylia.zione (vrovviso-ria)

Oomancl'i cli Ra.g,gru.ppa/me·nt:o e cli Gnt.ppo bo·1n.barél8.

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COMANDO DI RAGGRUPPAMENTO

Comandante (Colonn, o Tcn, colonn .) Capitano aiutante maggiore Uft subalterni: esploratori Uff. subaltemi: alle munizioni Uff. subalterni : di collegamento Scritturali cli contabilità (di cui - rn:nesc. o serg, magg, e l serg, magg, o sergente) Telefonisti e stendi filo Ciclisti Conducenti Attendenti Carri bagaglio (senza fucina) Canette da battaglione Sicle-car con motociclista

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Totale Comando Raggn,ppamcnto

7 28

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1

Comandi di Grupp0 Comandante (Ten. colonn, o :Maggiore) Uf'L subalt. (aiut . magg., esplor. addetto alle munizioni cli collegamento) Uff. medico (subalterno) Serg. e cap. magg. (1 serg. di contab., l cap. magg. - osservatore) ' i\iuhmte cli Sanità (cap. magg. o cap .) Tell:}fonisti e stendi filo (cli cui l cai}orale) Ciclisti Conducenti Attendenti l\.fa ni.scalco o alliern manisealco Carro bagaglio senza fucina {)arrctta da battaglione Totale Comanclo Gruprio

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FORJ\I P. DI ,\:i.v.nv1Til Dl, LLA SCUOL A DE I HOM IUl!DIERI )<EL sco

2"

ANJSO or Vl'l'A

programma, che nel giugllo 1918, dm·imte la battaglia. del Solstir,io, i bombardieri reali1,zarono con nna arn o,,a epopea . Nell'occupazione delle liuce cl.el PiaYe fm·oo10 distesi. in pri1110 scaglione il 2° ed il 3° Reggimenlo : il l° Cu tenuto in secondo sca,glione a Meolo. IJ 2° R eggimento occupò le trincee di Palu- òello <:ol 104° Grn,ppo, e quelle di Ohi<>s~nuo,a col Gruppo 105 ; il Gruppo 106° fu sehierato sn11a linee di Oaposile. Il 3° Reggime111to fece il primo tur.n o nella r.ona ti-a Zenson. e Sa bbionel'a rHevando il 2° R eggimento granatierL

Ed ora qu~lcbe <'onsiderazione sulle vicende e sull'attività cklla Scnola bombardieri du rfln te il secondo anno di sua vita . Gl i ultimi mesi del 1917 fm ono mesi di lavoro veramentr intenso, speso nel riordinare e incrementat e il Corpo della nuon1 artiglieria da tr:i.ncea. Se alln fìne dcl lDJ G 1'01:g;rnico raggiunto dalle bombarde era stato cli 444 bom hnrclc cla 58 B; di ù36 bombarde da. 58 A e di 510 bombarde da 240, pl'ima dell'estate del 1917 tale organico era stato portato n, 648 bombnrcl e da 58 B raggrtl)}pate in sezioui antonome, a 720 atmi. da :58 A, e a 800 quelle da 240; e mentre si ptoccden, allo sYil uppo organico di tale 1wogramma, veniva trasfOl'm ato il ,rnaterif.lle per un crescente in cremento delle 240 L e 1pel' l'iuir.io de11o stndio delle bombard e da 240 All. Nc•ll'estate, pdrna ,d ell' offrnsh'a cleH'n gosto, !:'-i era, ptoceduto alla costituzion e di n uove batterie cla 240 L e. cla 240 All. , ·e in t ale circost;rnza tutte le 240 clei vari tipi raggiunsero la formazione su 8 armi. Furono formate inoltre a·,_ cune batterie òa 400 mm. La seconda metà dell'estate e la prima parte del1' a utunno fnrono jmpicgate a t rnrrc cla ll'espel'ienzf.l dei llnovi ma tcl'iali il massimo insegnamento onde perfezionarli negli .1:0:usti e nell~ .m unizioni. Certo, 1'11" battaglia dell'I son,zo aveva, portato un notevole logorio nel pers01J1ale e nel matel'iale col quale le batterie erano f.ll'mate. Ma, mentre la Scuola si preparava ad affrontare il poderoso lavoro di preparar,ione e di istruzione dei complement i,. -

498 -


F0ItME DI A'f'l' lVlTÀ DELLA SCl"ùLA DEI BOMHARl}IERI NE,L SUO

ANNO DI VITA

reso più complegso dalla neeessità di provyeclere anche alla rotazione di ufficiali e trUJppa che rientravano nella Specialità di provenienza , il ripiegi~mento del :nosti>o Eser·cito dalJ'Iso:n,zo al Piave, e iJ forzitto trasferiràento della Scuola da S usegana a Sassuolo richies<~ da qnesta u,na somma di lavoro che iJ suo Comandante concepì, ordiuò e trndnsse in nttù con una, visione chiara ben rispondente allo .stato di crisi ,d ell'ora che si attraversavp . Basti dire d1e nel mese di clieembre già si trovavnn:o fai avaJnato stato cli riordinamento presso la Scuola. : 47 sezioni da 58 H; 58 batterie dei va1·i calihri; 15 Comandi di Grnppo. e 8 Oomain di cli Raggruppam(mto . .A. dette Unitù, vennero in prosieguo di tempo a,d 1111irsi a1t1·i nuclei d i {)omancli e di Unità provenienti dai qunpi di riordi111arnen,to, e eon questi p ersonl!li fnrono in seguito costituiti altri 4 Co,naudi di Raggruppamento, 3 Comandi cli Grnpp o e 12 ba tterie : comunque, IJOn fu di poco rilievo il fat to che nel1e crit iche giornate {li novembre 1H17 ln, Scuola, fu in grado cli iilwiare al fronte J'7 batterie e 2 Comandi di Gruppo, e altre 7 hµ tterie e 1 Comando .cli Gr uppo furono fatti partire da Sassuolo 11e1 successivo mese di dicembre. · Durante il 1917 si svolsero p1·esso la. Scuola 4 corsi, 1 per uffld ali e 3 per allievi ufficiali; i corsi ufficiali <lella durata di un mese; quelli degli allievi uffi ciali della durata di tre m<~si. In complesso, {l'urrnnte quell' ;rnno, si svo]sero corsi che abilitarono al servizio ,della Specialità bombardieri 1265 ufficiali, e furo,n,o istruiti per ottenere la nomina ad aspirante-ufficiale nella spccialitù, bombardieri d ' nrtig lieria 1018 uomini di truppa; ment re contemporaneamente furono praticati aJcuni corsi per ufficiali superiori. Cosiehè gli uffitiali istruiti in modo da poter prestare servizio nei reparti bom bardieri ascesero a 10 Comàndu.nti ~i R.aggrup1pamento; a 48 tenenti eolonneJJi o maggiori (di c11i 1 cli cavalleria); 100 ca,pit;u1i, cli cni 17 ,d i eavalleria; l.103 subalter11i e aspira1nti, di cui 55 di c:naJleria. Una. attività Yerarnente mltevole fn qùella dedicata· ai tiri ed alle esped.enze. Di tiri ne furono eseguiti con boJubarde da 58 A moclifìeate, con bombarde vVicker per controllo di gittate t•d utilizzazio1nc di bombe, con bombarde cl;1 240 con .go-yernale ci lin drO-conir.o. -499' -


FORME Dl ATTtVlT,\ DlllLLA SCUOL.\ DEI HO)!BA!lOIERI N!l)L SUO

ANNO DI VI'I:A

Furono pure eseguiti lanci di bombe con cariche di rinforzo cli tritolo, prove di bombe da 24.0 di kg. 71 ca 1:ichc di piombite, di bolllhe da 58/16 con governale cilindrico, prove tli tiro per determinare il grado di utilizzazione di bombe da 24.0 in condizioni di non perfetta conservar.ione inviate alla 4"' Armata, p1·ove cli tiro con bombe monciblok a salda tura elettrica, tiri con bombarde tipo Can onica d.'1. 150 mm.; esercita:r.ioni di tiro della difesa antiaerea della Scuola contro palloncini frenati, ecc. Le esperienze di tiro eseguite con bombarde da 240 L. a retrocarica, da 210 C. e da 24.0 A. nonchè con bombarde da 4.00 ;furono intese a definire la carica ed a studiare il comportamento meccanico e bt1listico esterno del materiale stesso, Pl'Ocedcndo prima a tiri di prova per dascun tipo di arma, P, poi studiando e definendo i vari tipi di carica. Per la circos tan.:.1a furono anche compilate speciali Istruzioni da sen ,ire alla preparazione degli islruttorl incaricati poi dell'addestramento dc~le batterie. Diverse esperienze J:lll'Ono fatte con la bombarda da 400 e con la 340 francese. Anche le esperienze per minori armi da trincea f urono varie, iu tese a determina re le cariclle di lancio del lanciabombe Thc,enot; furouo poi esegniti tiro con il lanclatubi del principe Odcscalcbi, col lancia bombe .Beaud, con quello ra rra,icini-Leoni, e particolari espericn:r.e relative al lanciabombe da 7G mm. ,Stockes. Qucst'tùtimo lanciabombe, esaminato al fronte inglese e fra ncese personalmente dal Comandante della Scuola bc,mbardicri, fu oggetto cli particolari Relazioni intese a metterne in evidenza le qualità positive, tantocllè yeunero poi costituiti Nuclei e Sez.ioni cli tale a rma che f ttrono assegna ti alle Unità di fanteria. e pt·i.nm della fine dell'anno furono costituite altre 18 sezioni che anelarono a com1)letare l'armamento dei 18 G1:up pi di bombardter i-fuci lle1'i. Assai notcvo.le nel 191, fu l'esecuzione cli collaucli di hombe di t ipo diverso, e cospicuo il numet·o di bombarde venute dal fron te in cattivo stato d'uso, ma che poi furono riparate, riordinate e r ipristinate. 1'utto ciò, sommnto ai movimenti clipcnden tl dall' invio alla e dalla Scuola di mate1·iali di versi, cli ed e origi ne ad un andirivieni di materiali Yerameute cospicuo. Non si può chiudere questa sintetica rassegna senza accennare a mol tt altre attività sviluppate dalla Scuola per la costituzione di un Jfoseo (i,i yuena, in cui f urono raccolti cimelli e modem di armi diverse, le esperienze e i;li studi per utili1.:r.are i materiali catturati agli austriaci. E poi lavori di argiuatm·a e cll escavazione per protezioue dal fium e, per assicurare acqua corrnute al campo, costruzione di nnovi campi cli tiro, sviluppo della difesa antinE>rca clella Scuola, ampliamento della rete ferroviaria a scar tamento r idotto cou par:r.ialc serviz.io a trazione meccanica, svilup po di piccole ar.iende :•ì!ri· cole ecc. ecc. Nel cam110 delle pubblicazioni fatte clalla Scuola si possono ricorùare :

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FORME DI ATTIVl'Lt DELLA SCCOL\ DEI HOl\fBAHDlER I NEL SCO

ANNO DI VUJ.

l'Istruzione sul servizio delle bombarde; l'!;;truzione provvisoria sul tiro delle bombarde; Cr iteri d' impiego delle bombarde; Tavole cli tiro per le homharc le : Istruzione per il materiale e servizi-O delle bombarde A ed L ; Istruzione sulla bombatela da 400 ; Jstruzioue sull' a utocan ·ùggio delle ùombitrde; Istruzione sui percussori el«::ttrici; Istruzione sul materiale austriaco ; Istruzione sul lanciabombe Stoclres; Mamrnle del bombardiere.

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0.! l'ITOLO IX LA PRIMA RISCOSSA DOPO LA BATTAGLIA D'ARRESTO - LA BATTAGLIA DEI TRE MONTI - I BOMBARDIERI SULL'ALTOPIANO DI ASI AGO - L'ISTITUZIONE DELL'ISPETTORATO ORI BOM~ARDIERI - LA GRADUALE ATTUAZIONE DELL'ORGANICO FISSATO DAL COJ\'lANDO SUPREMO IL 4 DICEMBRE 1917 - STUDI E· PROPOSTE RISPONDENTI ALLA SITUAZIONE CONTINGENTE . - IL RIARMO GRADU A LE DEI SE! REGGIMENTI BOMBARDIERI-FUCILIERI - LA SITUAZIONE DEL CORPO BOMBARDI ERI AL 30 MAGGIO 1918 - LA NUOVA OFFENSIVA PREPARATA DALL'AUSTRIA E ATTACCO SULLA SELLA DEL TONALE - LA NOSTRA CONQUISTA DEI MONTICELLI - RIASSUNTO DELL'OPERAZIONE - CONCETTI DELL'OFFENSIVA NEMICA - LO SCHIERAMENTO DELLE FORZE ITALIANE ED ALLEATE DALL'ASTICO AL MARE - LA SITUAZIONE DEI REPARTI BOMBARDIERI LA SERA DEL 14 GIUGNO - GLI AVVENIMENTI SU TUTTO IL FRONE DI BATTAGLIA DAL 15 AL 24 GIUGNO - G RUPPI E BATTERIE BOMBARDE DI. TUTTI I CALIBRI ED IL 2° REGGIMENTO BOMBARDIERI-FUCILIERI MERITANO LA CITAZIONE ALL'ORDINE DEL GIORNO DELL'ESERC ITO.

Durante Ja battaglia d'arresto le nostre truppe aYevano già. t1iniosti:;:1to ]a loro riirnoyafa c:ipadtà cli r<' ·istcmi:a. Lo spil'ito degli ufficiali così torne quello <tlei gl'egati ,mchwa cli ventando ogtni gi orno più eleva lo; e cl i ciò il Oonrnndo Supremo volle ap.p rofittare pc1' far 1·ioce:npm'e sull' Altipiail10 di Asiago le lince (li lVJ. Valbella, -cH Col del Hos~o, di Col d'Ecllele e cli Pizzo R.azzcll pel' dare 1111 maggior respiro nlla 11osti·11 · sislemazio11e di difesa ad oltl'anza-, e per pl'emwni1·si coutro una eYe11tua le puntata <lel n ernic·o tendente a cnlare in pianuu1 att1·:wel'sO la Vr,tl Ftenzelu. T rattavasi cli compiei-e un~operazione offensirn a raggio ristretto; tuttavia bisogna ya a rnl'c tru,ppe e uH~zzi cli CQJtitù. ta li da rendere ·icni-;i la riusdta deffn,douc (,·ec1i fi~. lOG - SC'hh~;1,0 XIX - « La zona <l e]]a b11tt8gli11 <ki Tre :.\foJ1! i ))) . -

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LA BA'l'TAGUA DEI 'JRb; M.O~Tl

Nel progetto cleU'attacco, oltre 11d una ma~sa cospicua di artiglieria. (127 batterie, di. cui 69 c:ampali, 48 pesanti e 10 di impiego eventuale), era stato previsto anche l'impiego di bom·barcle. A disposiziorn~ del col. Grar,iani, che comp.nclava, il 5° Raggruppamento bombardieri, fu desti,nato per ciò il LIII

F ig. 107 - Col<mn. Alfredo Damiarii.

Gruppo bomba rde comandato dnl ten . col. Damia,ni, c:osì composto : 235• batteria da _23Ja bat teria da

58 A 58 A

9 bombarde

s

))

zz7a.

8 )) batteria cl.a 2-JO All. s·- )j 82• batteria dii 2•10 L 60·7• batteria cla 65mont. · J bocche cla fuoco: dà posfaiòne attrezzate per il lancio delle bombe. ·

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r,.\

Il,\ '.l'TAO I- I.\ DE[ '.l'R (j; l\JO NTJ

Le ttrtiglierie e le bombarde vennero 1·ipartitc in due complessi : il complesso occidentale, corrispondente al Settore di attacco del 40 ber-

saglieri, ebbe la 227"- batteria che fu assegnata ))er l'impiego al XV Oruppo d'assedio e venne cosi postata : 4 bombarde da 240 All. aù est di Buso del Termine, 4 bombarde da 240 All. ad ovest di Duso clel Termine. Il complesso centrale, corrispondeva al Settore di attacco del 5° bersaglieri, e non ebbe assegnate bombarde ; Jl complesso orientale corrispondente al Settore <li attacco ùella Brigata Sassari ebbe assegnati il Comando clel LIII Gn1))po e le altre 4 batterie che asstmsero il seguente schieramento : 235a batteria cla 58 A (9 pezzi) quota 1282 u sucl-est cli Col ùi Melago, 237• batteria da 58 A (8 peir,zi) quota 965 a sud di C. )foro, sza batteria da 2'10 L (8 pezzi) quota J137 a sud di C. Ciscbictto, 607° batteria cla 65 mont. (4 pezzi) in orolnngaroen to della 82" battetia.

L~ natnra del terreno r ese laboi-iosa la pre1pa.r-azione delle p ostazioni delle bombarde : il gelo, il vent o, i continui til'i <1i disturbo d ell'artiglieria aus triaca non rallentarono però l' altività meravigliosa d i ufficiali e grega,r i. Il t en . col. Damiaui, oltre a difficili e pericolose ricognizioni compi ute per studiare l 'npprestµmento 111emico ·cli Col del Hosso, diresse personalm~n1te la sistemazione delle batterie; e quando il mattino del 28 gennaio le bombarde aprono il fu oco sul ,doppio ordin e cli reticolati che precedevano il dispositivo nemico, ben presto gli scoppì delle bombe ne rendono visibili gli effetti di. distruzione : l 'aria. tersa. del mattino e la neve gelata. che copriva il s uolo fatnno spicc;:tre assai bene i varchi aperti 11ei reticolati, e gli sconvolgimenti prodotti sulle trincee n emiche. Il tiro di distruzione ini:à.ato alle 6,30, alle 01·e 9 ha giù, ottenut o il ma ssimo effetto, raggirnngendo .lo scopo di dare via libera. alJe truppe di attaceo. Cessato il tiro delle bombarde, coi primi nuclei del 4° bersaglieri parte il caporalm aggior e GaY!lZzeni, della 227" ba tteria. : spintosi innanzi con ardimento, rientra al Comando -di batteria ripor t ando utilissime in.forma zioni. Dalla s tessa batteria - scaglione ovest di Buso del Termine - è pa1·tito in ricognizione il sottoten _ A.111geloni unitamente a cl altri due uffici.ali, che in breve vengono feriti dal violento tiro n emico; tuttavia l'Angeloni, con -

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LA BA'l'J.'AGLl A l)J1; I TRE lliONTl.

l'ausilio di clue bombaréliel'i che segui vaino gli ufficiali, riesce a f;:irli tras1portare in salvo. Quasi subito dopo cade ferito anehe il Comandante della 227' ba tteria, capit. De Rossi; ma le sue bombarde hanno assolto bene il loro compito. Nel Settore di azione della 23::? ba tteria la quota 1,282 è violentemente battuta cla)]'µrtiglieria austriaca, e qualche piazzuola, è colpita iin pieno da proietti a gas. La postazione del caporale De Giovanni è fortemente danneggiata, e i serventi sono travolti dalle macetie. Sull'esemJ)io del .loro capopezzo, i ·!Serventi si liberrmò dai l'ottan:Ìi" della postazione e rimettono tosto l'arma in efficienza, ri prende11do il fuoco: si distinguono per coraggio e sp1iezzo del perieolo L.bomhardieri De Prosperi e Pintus. I portaferiti Lazzar-i 1e 1''fapelli dello stesso reparto, sutto il violento tiro di sbarramc1Uto 1nernko, no.n curanti del pericolo, prestano soccorso ;:ii feriti per aleune ore; anche il bomba.rcliere Ghicloni, portaordini, percorre più volte il tratto fra l'osservatorio di batteria e b linea dei pezzi per portare al Sottocomandante gli ordini del capitnno . Sul Col Cischietto il mnnto di neve che copre il terreno è ricamato di buche ; i bombardieri deU.'82° batteria. comb~ttono <:on ardore e coin severa disciplina: si co1nta1110 alcuni feriti leg· geri, che però chiedono di ncm essere àllontanati dalla posizione, e vengono medicati sul posto. Il tiro della 237a batteria è riu· scito particolµrmente micidiale al nemico: i reticolati anti · stanti sono scomparsi ,del tutto e la trincea sulla quale essi si proietta.vano (~ sco:nquassata.; 11,no dei Comandanti di Reggimento della Brigata Sassari &1 sofferma col Com;rndante di battel'ia per esprimergli il proJl)rio compiacimento per i risultati co11se· gniti dalle bomba.rde. Ma ancl1c qni gli .;àvveuimenti non hanno mancato di avere la loro parte clramm;1tica : l'osservatorio di batteria è stato colpito clne volte, ma fortuna tamente senz..a comseguenze per il perso,n.ale ehe vi prestava senizio; Ja lfa1e11, telefonica fra posto ,d i Comando e postazioni delle bombarde è stata più volte spezzata, ed i g 1mrclafili, con alto sentimento del loro ,dovere non hanno esitato a correre allo seoperto per riattivare le comunicazioni : fra tutti si è distinto in modo particolare il bombardiere De Gr;1nde. Anche sulle postazioni della 607" batteria è stata svolta uina -

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IST[Tl!%I0~b: Of.:LL ' tSPE'Pl'OHATO DEI noMnARDIERt

attività meravigliosa : gli m·tiglieri hanuo ga'reggiato coi bu111batclieri in al'dil'e e spfrito cli saerifì.cio.; e lo scoppio dell e loro bombe ~nclatc a segno hn s11sci rnto gtnnde e11tusiasmo 11ei sel'vent i. Questa prima offonsini ila lhma, s ferrata nll'alba dell'auno <lella vittoria, trova i bo111b ardieri al lol'O 1posto di combattimento, an imnti d!,l)]o . t(>sso sph·ito aggl'essivo ,d i cui a vcva llo <la to larghe proye nelle p1·ceeclenti battaglie. La. vittoria ha l'i ·chi esto ai bombardi eri la loto parte cli saugue: 4 ufficiali morti (.L tenente, 2 sottotene nti e 1 asp irante), e 6 fel'iti, menti-e JR morti e 27 fe1·iti nel1a truppa, stanJJo 11 testimoniare il cout l'i bnto pagalo nlla c-011qnist11 delle po ir.ioni ri.t olte nl baJcla nzoso nemico. La storia degli episodi di .-alore si ripete con immutate mnnifestar.ioo1i.; ma alln. ormni cl!,lssi.ca muni era di com.batter e dei hmubal'Cliel'i. non possono f,w :l'Ìst'ontto che immutate forme u1ella esplica r.ione ùPi propri compiti: la loro ripetizione sta 1w rò a diruost1'are che l'iruterpretazioue del dovere da, eompiere, e la c-oncer,ione cli rssn r adic at a nel l ' pniwo <li uflìcinli e gregari ùel'l a 8:pecia lità, so no sent ite da t utti. c·on nm1 fo<le cli conviiilzioue che è j] patrimon.io ronrnne che lega gli. :ud.mi e le gesta in un fase-io di energia e lli YOleri. Resistere. osare. morire ... sono il triHO· mio del bomba rdier e ,nel rombnttimento. Nella battaglia dei Tre J\ fo1Jti i homha rd.ieri del ten . col. D ;1m.ian i hanno dimostrato toi fatti che Ja. pal'elltesi dol oros a cli Ca pore tto era 01·mai chi nsa per sempre : gli spiriti <lei morti nelle pr ecedenti ba ttaglie ·dell'Isonzo e su tutto il fronte di g-uena in oltre 30' mesi aleggiano s ni nuovi campi ·cl i lotta; e mentre ispil·n1no i ,·eterani del Carso e della R~1insizr,a nl l'innovato adempim ento del dovere. guiclao10 i giovani bombardirri affi.nchè s ull'esempio elci vecchi 11e segna110 le orme ed il Yalor e.

* *

¾:-

.. ' Il mese di gennaio ml , oltre alla ,itlOl'ill offensirn l'iportn.ta s ugli Altipiani, si chiuse p er i liombardieri roll'isli.tnzione dell' Ispettorato Bombarclie1'i. Il proneclimcuto relatfro nl nuovo -506 -


IS1'l'l'l" ZI0 :'.'<I-: l)ELL ' JSPf!fTOR ,HO OEI BOMIH RDIERI

-organismo di gnen11 portò la. <lata del 20 g en nnio (Cil'<:olare D. 1.040 del Ministe1·0 de1lè1 G11erl'a) con l'auclc1q1 i:n rigote clnl 1° febhrnio sn~C'essi ,·o. Le funzioni cleJl ' fapett<ll'c el'a no : a ) assunzimw del Comaudo d e ll:t. i::kuol.a bon1l>ardie1·l. <:on flllrt clipencl<>nzn una Sezione lldh• esperi!·uze e il Deposi to bomba l'clieri, n onchè il Ser vi:.110 d'ispc:1.ione sui r epill'ti della specialità mobilitati ; I>) a,·<'r<• r ehu :ioni C'O l ) linisl<•ro armi e munizioni per h

pane n ttineu te ili m;ttcria li. ili c·o lla ucli ecl alle esperi<'uze ; e c·ol Conrnmlo Supremo llt' r la pa\'t<' l'ifereMesi n 1Je normn gent•1·:1 lì di 1:-;frnzione ed a i criteri J)('r la formazi ()n(• e l'impieg o delle l' n itit bomba rdi eri. pPr I(' notificnzloni in tl'ress(lnli lo :sLalu di appres tamento clclle Unità d i nuoni form(lziun e, e per k isr,ezloui clei l'<'t)i.lrti nwbili t:i ri. La Cir<'olar e lit•! )fi11iste1·0 fi!--,<ò an d1e i ("ompiti asse}!nati a lla Se;uola, [! } Deposito bombardi eri ecl alla F-ezluue clt' lln es1wrienr.e . .1U.1 S(·nola S[)ettaY,1. provvedere a ll'i useguame111·11 del l)cr sonule boml1nnlieri.. costiluire h! nuoni "Cnit:1, conwilar e l(, ,·a r i<' J:strnzioni praliche. ,n·endo a lla clip('nclenza u u C fficio ma te1·li1lc incnri<:aLo <Li soddisfare ;t tutte le esigcuz;e clell' i;.;tnt7.ioue I? dell' a rmamento dei rcparli della Speciuliriì . Al Deposito rc:<tm-a ai:.scguacn la f unzione pr c<:ipu11 dell'ummiuist razion e ciel.La Scuoltl e de l.l it Sezione dell e esperienze ; teucr e la matric:olrt tli l utlo il personale bombardier i ; esercitm·e l'azione di controllo e di r eYisiuue sull' amruini;;t n t7.ione cli tu tti i r epa rti bomh,1rrlieri ; pro\'\·ecler c al rifornimen to del comp te111e11ti a lle Unl.th mob\litatc e conCOl'r ere alla moùll~~azione dei r epa ni <li nuorn formazione . La Sezione delle espe rienze ebùe l ' inC'a l'ico cH eseg u ir e gli st udi e le esperien11,e per la definizione dei nuovi ma te l'iali della specialitìi. bombardieri, e delle armi da trincea in ge1~er c ; di com pihlrc li! Tarnle cli til'o per le bombarde e cli <!l'(el Ln;11·c i li ri cli colla uclo. roncorrcutlo inoltre n quelli d i is truzìone per :l\·erc da t i i-ul 'L·ernlime nto del mat1•rinte, sullo. maggiore o minore corrisponden:ai fra ì.struzioui pm Lich e da esso. c-ompil nte e le esigenze tattiche, e per tlcdurre - dalle c:uncllzioui e dalhi esigenze dei r e()O.l'ti stessi e dall e d ispo~l7.ioni ll'impfr.1.ru impn rlite <lal· Comando S111lrern o - qnale doYCsse esser e l'indil'izzo clo dare alle h.;tn1zioui e alle ,·arie ntti\·ìt:'t della Scnola.

A copd.rc 1n caric·a cli Tspett01·e dei bomùardie1·i yeune destinato j] tc>uente gcJll'raJe GiaeiJ1tò Rn ('hero, artigliere 1.mani mell te molto a•pprezr.a t o 1nell'Arm,1 d' al'tiglieria: giudicato come tecnico e come tatti<·o 1111 ntnci:d.e Yera mente corn.plcto, e che già lo aveYa p1·0,-ato di:-.tin g-uemlof:!i come g1,neralc clifisiona rio u eJla presa ,d i Hol'izia . -

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lS-TJTl:Z!ONB DELL ·1:SPE'TTORA'l'O DEI DOMHA RDl ERI

Con l' ot·dine del gior no n . ì del 3J genuai o 191S il col. Mal· tese cosi ne daYa noti ficazion{! ai repa.rti bombardieri : ...pet rleterrninaz·ione delle Supe riori a utori til a datare dal 1° febbraio p.v. è istituito 1111 I spettora t o <lei l>oinlia nU<' ri, retto dal ten. gen. Giacinto Sa·

chero, alla cui dipendenza pas,;,i nnclle ln Scuola bombardieri. A disposizione c1el Comando Supr<m10 per altro inca rico, io lascio pcrlan to cla clornuni, l " -feb· braio, il Comando della Scuola. Ai boml.Jarc1ieri della fronte che tanti rappor ti banno con la Scuola, ai bombardieri della ScuoltL e del Deposito, e specialmente a coloro, ufficiali e truppa, che sono stati i miei più preziosi collaboratori nel lungo e grave lavoro che ha visto nascere e prosperare la nostra Sùlcla Scuola e le torti Unità bombnrtlierl, io rh·olgo con commosso e ass:1i gra to a nimo il ,:;ululo cli chi, pur allontammclo:.ii, rc:sterì1 ::;empte stretto col pensiero e col cuore a cauti conwagni di lavoro e cli fede. )!; .son s icu ro. beu conoscencto voi ed il Yostro alto sentimento clel do,·e1·e, che continuerete s<•mjJre n dn r pron1. di quella clisci1>liua e :fnttirn volouti1 che ta nta patte hanno nella fortnna della Scuoio .

Il l° f ebbraio lnlS il tene1n,te generµ le Sache1:o assu meva l a nuova cari ca. emnnn n clo il segncnte Ordine del giomo !11 . 1 : Kell'ass mnere oggi la carica d'Ispettore dei bombardieri, esprimo il mio vivo compiacimento per essere stato posto a capo della più giornne e glit tanto gloriosa Specialità clell' Arma d'artiglieria a cn\ da quarnnt'a nni ml onoro cl i uppartenere. l:10 ferma fid ncia cl1e ,·oi, bombttrclieri, seguìterete a compiere fortemente li YOstro dovere in guerra come :Onora [Lvete fntLo . Me ne dii garenzia s icura l'amor di patria, il profondo seutimcnto del dovere, l'entusiasmo e lo slancio da cui vi sento tutt'ora animati. ~ell'atrcrm:u·vi questa fiducia, eh<: a me deriva ctalla giil accertata forza dei vostri reparti, ml è gt uto mauda r e, nuche a uonie YOstro un riconoscente ,snluto al colonn. Maltese, che oggi las cia la ScLlola e che alla creazioue ùella vostra SpecialHà, al suo sviluppo, alla snn gloriosa affermazione sui camt1i cli battagua, ha con tan to valore contri builo. 'l'utli noi, come al'tiglieri, abbiamo verso di lnl uu Yero debito di ricono· ,;ceuza. Lo accompagnino ovunque i nostri f e rvidi votl cli ogni miglior fot\Jlla.

Con Jo stesso ·Or<line del giorno il gen. Sa chero emanò le di·· rettiYe i11tese ad attum'e le Disposizioni clel Ministero della guerra; direttive che a.ndaroa10 in vigore fl da ta.r e dal 5 febl>ra.io : esse fi.ssava!Ilo che i Comarndi e se1·vizi dipendent i cla 1Fl spettorato, riuniti nella zona Sass nolo -Sca11diano, <..10\·evano compt·en dere : -

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JSTITUZlON8 ))El,J.'lSP.E>TTOlUTO DEI BOMBARDI ERI .A)

la Scuola bombardieri, cli cui l' Ispettore esercita va il Coma udo; ;

B) la clire1.ioue delle espcrien:oe C) il Deposito bombardieri;

D) i revarti bombardieri in corso cli J'iordimunenrn.

Furono pertanto aboHti U Gruppo servizi e il Gruppo istruzioni e mobilitazione, ed j loro compiti furono ,devoluti diretta.mente al Com;rndo della Scuola. La ,direzione delle esperienze riunì in sè le fu1nzio:ni già affidate all'Ufficio tiri ecl esperiem:e, a.ll'Ufficio fanteria ed alla Commissione di collando. · Le funzioni e l'orgµnizzazione del Deposito dovevano rimanere sostanr,ialmente immutate. Il nuoyo Comando della. Scuolsi, rese ,n oto inoltre che nel mese. di febbraio sarebbero stati attuati : il corso allievi ufficiali inc1elto con Circolare in data 1~1.l.1918, n. 1000, del Comando della Scuola ; b) un corso normale a Sassuolo per 26 capitani provenienti dalle Armate e S ufficiali cl.te patteciparouo soltanto per pocl.ti giorni al corso del mese cli gennaio ; e) un corso cli perfe:oionamento ,t Sassuolo per 4.0 nfilciali delle batterie in rior dinamento, 20 ufficiali. che frequentarono in gennaio il corso cli Pavullo, 29 ufilcialì già iscritti per pochi. giorni soltanto al corso precedente, e 30 ufficiali provenienti dal Deposito; cl) nn corso di perfe:oìonamento a Pavullo per 24 aspiranti cli nuova nomina e per 101 ufilciali che ;frequentarono in gennaio il corso cl i Sassuolo. 1.1,)

A.ltre .(lisposizioni ·d i carattere iintermo furono aggiunte per clisc~plinare le istruzioni, la gestione (lel materiale, la. costituzione permanente di centurie a Sassuolo, ecc. ecc. ; infine fu nominata 1~ Commissione di collaudo, che dal 5 febbraio 191S l'estò così formata : colon.nello addetto al Comando ·d ella Scuola, Presidente; Membri: magg. '.Cosatto, capit. Raffac•lli, capit. Rig;hetti; Segretario ten . :M:elosi.

Il 13 febbraio lasciaro1110 Rassuolo i 2 seguenti Gruppi homb;:l.rdieri : -

509 -


ISTlTCZlONE DELL ' JSPl!IITO RNrO DE l TIOl\lBARD IERl

xxxrr

(tcn. col. )lolur1J colle batterie : 130\ 132", 2aon. e 2,10° a rmate da 240 J,fA. e 11 XXXI (m ngg. Rossi) colle l.}u tteric : 7"', l22", J.18• e JGla, ciascuna su 9 bombarde da 5SA.

Entrambi i Gruppi fmono diretti alla :3a. Armata . E nella stessa g'ior 1J nta, in partenza da R eggio E milia, Ye11ne avvi.u to aJJa, 3"' Arrnal'a il VlI Gl'uppo (eapit . C;nctta) foi-mato dalle battel'ie : 1070., 126"', 138" e 1:56"', ciascmia s n 9 ùom bm·cle da 58 A . F l'atta uto l'I spettorato riprese gJi stncU per proced<~r e al la aitllazi one dcll' organ ic:o che alla tìne del l!)l'i il Comando Su premo ;,ve va :fissat o per iJ C'ol'po tlei bombc1rclie1 i . L a sohrnioue del prnbktua richiedeva un attento esame di tal.uni fattor i incr e11ti 111 pe1·svuale ed al 111:i terl a le. Relativamente al J)C't·so11.t1 e au<la va tenu to conto : <l) della f orza <lei bombardieri clislocat::i al fronte; IJ) della :Corza del r e11artl che si tro\·arnno presso la Scuola per Il loro

riorcliu:11ucnto; costicuiri. i T{eggimcnli bombnrùieri;l'ucilieri; (l) clei reparti bombardie ri senz'armi, elle tirano stati me!-;si a clisposizione del Com a nelo generale clel geuio ver i la \'Ori cli rafforza men lo sulln linea clel l'ia ,·e dopo il ripieg:un<mto dall 'Isonzo. Rclativrune11le al materiale bombarde, bisogna,-a tenei· ca lcolo : J.) delle bvm lJ(trde esistenti pre,.;><o i t·e11artl ))resenti nllc Armate, 2) delle bomba1:de esistenti pr<'sso fa Scuola cli Sassuolo, 3) delle l.Jombardc commissionale e che dovevan o ess,~r e fahbr kutc cl ng ti stabilimenti del raese. Per q uanto r iguarda il pel'soualc lungo il fronle, alla clipcnd1•nza clclle Jlrmate, si tl'OYU.Y,mo : ,1 Comandi <li Hnggruppamò'.!nto e 7 ComflU<li di Reggimento bomba l'clierif ucLlieri, in totale 11; J7 Coman di cli Gn1 ppo e 2-1 Comandi di Grnppo cli bombardieri-.(ucilie1i, in totale 38 ; 20 batterle da 240L; 9 batteri e cla 210C; 34 batterie da jS A ; <i 8 b:1 ttcr1 e Van Dcurcn; 116 sezioni da ;:i8 Il, che r accolte in batterie avl'ebhero potuto formar?. altre 39 bMtcrie cli piccolo calibro; ccl lufinc 51 ùat1'crì e d i bvmba rcllCl'ifucilieri. l') del complesso con cui erano sta ti

In ordina mento presso la Scuola si 1-roYarnno: .4 Comaucli cli r aggr uppamento, i cui Comandanti però erano stati ni essi a. disposizione del Comando geucr nle cli artiglieria (colonn. : Scalettaris, Gurgo, Pallw,olo e Hugiriero) . Il C'omnuc1o della Sc:11ola avP.va

-510-


IST lTUZIOJq ,; DEU!ISJ?filTORATO DEI BOMUARDIEHI

iuolt rnto richiesta a l Comando Snpremo per chè i quattro predetti colonnelli fossero rimessi a <lispo:,;izione clella stessa pf!l" assegnarli: il p rimo a lla. ::l" Arma ta, all'l.1° .Raggn11}pameuto; il secondo alla il" Armata, al J2<> Haggru ppamenlo; e gli a lt ri ùuc alla l" .Armata pel' la perequazione dei quadri. 8 Coma udi cli Gruppo e 21 ba tte1:ie . A disposìzio1w del Comando genernle del genio : 2 Comand i di Gruppo e 18 batterie (solo personale) . Cosicchè la Scuola , p er completar e gli organici clei. quadri do\·cva formare : 4, Comandi di raggrnpf)amemo e 12. Comandi di Gruppo. E la Scuola <lisponenclo soltanto cli 2 maggiori, a vreb!Jt~ avuto bisogno ·.li 4 colonnelil e cli 10 maggiori o tenent i colonnelli. Per quanto ha tratto a l ma teriale, il fattor e essenziale clel nuoYo organico rimaneva sempre qm~llo relativo al materiale bomba rde . Con ci rcolare del 25 febbraio l!IJ8 il Coma ndo Supremo sl:a!Jil\ che a cl ogni Divisione cli fanteria fosse assegnttla l batterhL ùi bombarde cla 58 A, pr ,~Jeva ta fra le disponibili, oppure fosse ;Eonnata ra.ggrnvvan<lo i n Unità organica 3 sezioni clel materia.l e <la GS J3. Dette batterie clo, evano esscrn messe alla dir etta dipendenza dei Comandi di Divisione e non dovei·ano perciò far par te di alcun Gruppo organico. Questa disposizione superior e richiedeva nn chi a r imento : e cioè se h~ batterie Divisionali, formale con materia le leggeto (58 A e ti8 )3) fossero da escludere dalle 125 tmtterie su !) a rmi ciascuna, come era previsto d al nuovo ordinamento; ma ciò che p iù interessaYa era il conoscerti la disponibilità di bombarùe esistenti al fronte e pr esso la Scuola, e la capacità produttiva cl.egli Stabilfmenti naziouali per completare il riord inamento dei r eparti che si t r ovav,rno a Sassuolo e per 1:iarm:n·e· graclualroente con bombarde i R eggimenti bombardieri-fucilieri. Tutto eiò fu oggetto cli abbondante car teggio intercorso tra l'Ispettorato dei bombardieri, il Comando Supremo ed il Ministero firmi e mnnizionL Premesso che il munero delle bombarde leggere per l a formazione ddle 12G batterie in programma doveva essere cli 1125 armi, alle quali andava. aggiunto un terzo cli bocche da fuoco come riserYa u:,5), si raggiungeva cosi un fabbisogno di 1500 bombarde. L'esistenza <.1ell'armamento l egger o a meHt febbraio era la seguente : al fronte 18!.l a ll a Scuola )) )) )) )) 240 )) )) )) )) ;337

bomba rcle da 58 à moditi<:ate )) )) ))

))

58 A

)) 58B Van Denren

))

Totali

))

,2

))

J)

9 Tot. 198 ))

.Ju

~40

))

;307

))

112

a-1 frou te ~58 a lla Scnola 49 Tot. 907

Vi era in corso lm,a commessa d i 730 aim1i, cli cni 250 da -

511 -


lS1'1Tl:Z10NE

DBLL'ISPEJ'I'l'OR.\TO DEI RO ~IBARDlF:Rt

5R A modificate (1), e n . 500 del tipo Westi,ngonse. Si poteva fare assegrname<flto s u una <:onsegna di circa 100 armi al mese. F, Q)ert ant o l' armamento dei pice;oli calibri poteva considerarsi come risolt o entro il mese cli aprile rnJS. L'armamento delle batterie cla 240 -dei val'i tipi, per 100 batterie, richiedeva una disponibilit.ì, di 600 bombar de, più 1/ 3 d i rise1:va (200 armi) : in t otale 800. Va, r icorda to che in que1l' epoc11 i t ipi da 240 in servizio ernno i seguent i: 240 C., ~40 L. ad avancal'ica; 240 L. e 240 L.A.. a retrocai·ica. Le 240 ad aYancal'ica in servizio ammonta va110 a 195 che, secondo i deRiclera t fl del Comando Supremo, do,eva,no grad ualmente scompal'ire. ., Co11sideran<lo che l'esistenza aenc 240 -dei vari tipi, complessivamente er a di 608 armi (272 alla fronte e 336 a Sassuolo), <'leducendo da tale numer o le pred~tte 195, rimanevano 413 armi ; cosicchè pet rag·gi1inge1·e il fabboisogno di 800 maincava no 387 bombarde . Calcolando la, p roduzione media giornaJie1:a da 4 a 5 Hl'mi, si poteva compl ebnc l 'H rmamento occorren te entro un centinaio di giorn i, e cioè entro la fine del maggio 1!)18 . Per le bombarde cla 400, il n uovo ordin~mento 1:)l'evedeva la formazione soltanto di 3 batteri e su 2 arm.i ciascuna ; quindi oc conevan o G armi più 1/3 di risena, comples.-sivamente 8 ..u m i da. 400. Al fronte non esistevano baitel'ie di tale calibro ; a Sass uolo s i tro-raYa!l10 n di deUe nrmi. e altre 20 era:no in a llestiment o ; tantocltè st poteva a ,·ere una dis•ponibilità.. di 31 armi. Fu in considerazione di questa ecced enza di armamento che )'I spettora t o dei bombai-dieri, in d ata 18 febbraio, (;0Sl. riferiva al Comando Snprcmo eò al Mini.stero Armi e :Munizioni. : ... Ora non essendo log ico lasciare inuUlizzato uu matc1·iale cos ì costoso qua l'l! qu<'llo da ,100. Il quale - gi ova notarlo - se ris ulta d i peso eccessivo rispe t to n lle c:-:igeuze ta ttiche, ha J)<'r ò 1wegi ba lis ti ci e tecnici nò u trascurabili, lo scl'i,ente ritiene che com·errebbe costituire col pc7,zi esubrnnti a l f:ibbi:-:oguo a ttua le, a ltre 7 batterie almeno. Le JO batteri e potrebbe ro essere raggrnp1mte lu 5 Gnt[>pi rli 2 bntteric

(l) La modificazione a pportata a l materiale cla 58 A s i rl ussume 11ell' npplica1·e a ll 'affusto uua l'itc~ cli elern1.ioue con Yola n lino, simile all'affusto del materiale d.a 70 mon t.

-

512 -


1S·l'JTUZlONE DBLL' l.Sl'ETTOHA'.rO 01':I U0Ml3ARD1EIU

ciascuno da assegnarsi alle Atmat~, essenzi.al w.ente a scopo offensivo, quali nuclei di bombarde di riserva, cfosliuati ad agire lldk~ over :izioui di rilievo sui tratti cli fronte oYe niglionsi esercitare gli sforzi maggiori. Di tali batterie,

quattro potrebbero essere costituite fino dal mese di marzo .

..:,:.

%

*

Iniiiat;1si l 'attuazione del Programma gi,\ più volte menr.ionat o, dnppdma col ri ordinamento e coll' invio alla fronte di parecchi Rnggruppamenti e 1·eparti. minOl'i. già r accolti. presso l a Scuola, poi col r iarma.re con le bombar de i Reggimenti fu. dlieri.-bombardieri, in previsione d i eventuali modifiche al progr;1mma. iniziale, furono p1:ese alcu ne diverse determinazioni. Dal pri mitivo programnrn, numel'ico si p1:es<~ntava l'opport unità d i ,passare ad alteo progfamrna, informato a criteri p iù _elastici e meno p1'essainti, sovratnlto i1n cousicforazìoue ·delle difficoltà del'ivanti ,d alla, potenzi~litù di produzione clei m:ùeria li per parte dei nostri Stabilimenti. A qnesto fine, in data 16 marzo 1918, l'Ispettorato dei bomha,rclicri prospettò al Comando Supremo nlcune questioni fondamentali onde chiarire la, sit uazione, togliere ogni event uale incertezza negli ;1 tti avvenire <~ rendere più agile e più pronto il passaggio clal vecchio al n uovo ordinamento. Il primo argomento toccato nel questiona.rio fu quello. del fa assegnazione ad ogni Divisione di fanteria. cli 1 batteri.a cli bomba rde ,cl ;l 58 .B. ricavata dalla riunioo1e delle già, csistein ti S<~zioni isolate, oppure, iu ma nca nza di questi elementi dispo,ni.bili, cli 1 batteria da 58 A. Ed in proposito 1'Ispettorato chie d(~va cli conoscere il 1rnmero cli ,elette batterie autonome eos'ì. costit.u ite; se cioè esse fossero o meno da eonsiderarsi in ·più cl.elle 125· ba tterie legge1·e sta bilite <lall' organieo inhiale. Poiehè il Comando Sup,Yemo, con tclegrpnuna clelFS mar,,;o, a veva in linea cli 1nnssima accettata la proposta di eoBtitu i.re. 10 batterie da 400 auzif·hc\ soltanto 3, er a 11ecessal'io slabilfre se tali 10 batterie clovPv;rno <·onsi<.lera rsi o meno in ec·tecfomm nllc 100 batterie pesanti con tcmpfate nel prognnnma ini1,iale: eome pure restnva <'In definirsi la fornwzione dei G r uppi autonomi di Armata,. ·1!: poic:hè .le A.rm.a te <~rano 7, l'Ispettorato chiedeva :33

513 -


ISTl'I'UZlO:::-IE Oll:LL'ISP8TT0HAT0 DEI HO:Ml1AltOll.!:HI

se t;,ili Gruppi aut-0nomi dovevano essere 5 o se bisog1n asse costituirne 7 per non laseiai·e 2 Armate sprovviste di Gruppi di grosse bombarde. La precisazione di siffa tti argomenti faceva affacciare altre possil>ilitù,, quali ad esempio : a,) di assegnare g radualmente ad ogni Divisione un C:mppo autonomo di 2 batterie di bombarde leggere, rilevando che l 'assegna.zione cli 1 batteria da 58 B gih orclinata àal Comanào Supremo, avrebbe potuto segnare il primo passo .su quella Yin ; b) di nssegnnre acl og1ù ,Corpo cl' ArmtHa 1 Raggruppamento su 2 o :{ Gruppi di 3 o 4 batterie ciascuno (fermo restando che i Raggruppamenti di 2 Grnppi sarebbe ro tut ti cli batterie pesan t'l); e) di assegnare ad og11i Armata 1 Gruppo di 2 batterie di grosso calibro.

Un ordinamento concretato su questi 1princip'i. ,cli massima. sr11·ebbe stato cli fa cile nttnazione, senza alterare sensibilmente il numero ,delle ba tterie sta bilite dall'organico in fol'mazioine; percllè, utilizzando ('Onve1nientemente la la titudine concessa dalla costitnzione variabile dei Ra ggrnpparnenli e elci Gruppi cli Corpo d'Armata, si poteY:t ,all'occorrenza, inquadrare in essi quei nuovi reparti cùe si fosse voluto costituire. E il questionario p1·escntato dal gen. Sachero al Coma1J1do Supremo così conchiudeva : ... parm1 cbe un ordinamento cosl fatto, mentre darebbe il vantaggio d\ una maggiore facilità cli aèlattaroento alle mutevoli esige1rne del momento, e\·iterebbe anche per l'a vvenlre ogni ragione d'incertezza.

Altro argomento t1·attato in quel pe1·iodo dAll'Ispettorato <lei bomharcliefi fu la numerazione delle batterie cli bombarde. All'atto della, costitu;i;ione de]]e Brigate bombardiel'i-fucilieri, le battel'ie di bombarde trasformate in fncilieri assnnsero la numerazione dal 301 in poi, cd ogni rep;u-to ebbe (:Ome nucleo <li ùase la vecchia batterin, ed atto1,no al nucleo vennero poi rarcolti i complementi per po1·tare l'orgnnico a, 200 uomini. Le battetie bombanlieri-fu cilieri, riprcndetndo il loro primitivo armamento e rientrando nella Speciali tà, sem.br;rva op1portnno che ogni batt<•ria riprendesse la nu111ern1.ione primitiva che il nucleo-base portaYa all'atto della creazione dei fucilieri : ciò -

514-


Sl'IUAZlON!D' DEI REPARTI BO~IBAJ.W:EIH AL

13

l'El13BRAIO

1918

r ispoa1deva ad· una esigenz;1 d i carattere altamen.te morale, tanto più che molte di queste batterie, armate di bombar,d e, avevano avuto un glorioso passato degno di ricordo; d'altra. parte non doveva dimenticarsi che i loro primitivi numeri ordinativi erano rimasti scoperti. Nelle p}1gi ne seguenti appar(~ la. situazione dei reparti bombardieri nl J 3 febbraio 1918, nonchè Ja nuova 1rnmerazioiru~ assegnata alle bntterie divisionali.

SITUAZIOKE_DEJ R EP AR'.l'I BOMBARDIERI E DEI R EPARTI BOMB.ARIXI.ElU-PUCILIERI AL 13 FEBBR AIO J 918 FRONTE DELLA 1•· AHM:A'l'A

J.4° Reurrru.ppamento (col. Al'chivolti) XXV

Gruppo

VIII

>>

(magg. Canna vale)

III XVII

»

XXXIII

>>

(ten. col. Damìa ni) (capit. Monej) (nrngg. F lores)

LVI

»

(capit. Longo)

»

Vivnro - Scalo due Ville, comprende :

(kn. col. I mperatore)

batr. : 194"' (2°10 L), J85a. (2·1.0 L), 121a (58 A), 129• (58 A mod.) batr. : 25" (58 A) , 26• (58 A) , 168• (240 L) uno. (240L), )5"' (G8A), 140" (240C). batr. : 227• (210L.A.), 235a (58A). ba.tr. : 9•· (58.A), 131" (21.0L), 3"' (58A). bat r .: 78• (240 C), 87• (58A) , 47" (24.0 C), 234a (58Amod.), 237• (58 Amocl.) . , bittr .: 84a (58Amocl), 127" (58Amocl.), 2Ml" (58Amocl), 250a. (58Amoc1), so. (240 C) , l OGa (240 C) .

5° n(igg1•nvpamiento (col. Graziani) , :l\:Iar ostica - com1:ir ende :

Sezione da 58 B dalla J.27" alla 13aa. dalla 136a alla H2• dalla 209" alla 216• e 2020., 2oaa, 207" .

Totale )) ))

))

7 7 8

a

Totale 25

10° Ra,gg1'Uppw1nento ( col. Cha lliol) • Vicenza . comprende :

Sezion,l da 58 B: dalla l" a lla 35a ed un a se,lione cla 50 Ansaltlo. FilON'l'E DELL A XX

Gruppo

XIV

»

(teu. col. (magg.

Carrninati)

v m a nis)

-

aa

ARMATA

batl'.: 91• (240H,.L.), 14(i"· (2'10 L.R .), 260" batr. : 2il1"· (58 A rnod), 228• (2-10 L.A.), 236a.

515' -

111• (240R.L.) , (2•10 L.R.) . 232a (58 A mod), (58 A mod).


SlTUAZCOt,;ID' Or.I R0P AR1' 1 CQMB.\RD:ERl .\L

13

F:EBBRAIO

1918

Lff

))

(magg. Agati)

batr. : 2:1. • (58 A mod) . 2:19" (38 A mod) . 2.10" (:j/l A mo<l). 258" (iiS A mocl), 233•

XLI

))

(magg. Gc lll)

batr.: ]7.la (70 V .D.). 16, a (70 V.D. ), 197a (70Y.D.), 2;:;9" (70,.D.) .

(58 .-\ m0<l), 226• (24-0 A) .

FRO~TB D ELLA 4-" AHi\LATA

7° Raggr upva1nento (col. Danese) - Hossano Veneto. compreude: LV

Grnppo

(magg. Solimanl)

XXXVIU »

(capit. Yittoria)

»

(lllagg. Sih·:1110)

XXI

batr.: Hil• (70 V.D.), 152" (70 V. D. ), 240"' (70 V.D.) . 2 18• (70 Y.D.). batr.: 2Sa- (Z-10 L) 170• (210 I ,.) , !)2" (58 A), 117"' (2-10 J, .H .). bau·.: 5• {2.JOC.). :il' (2JOC.), 147a (uS A .), l'iG" (2'10L.).

e le se1.ion i da ;:; B dalla 91" alla 9-l• . . . . . dalht !)6« alla 124" . . . dalla 187a alla 201~ e 126•, 13J", 1::.:;"'

Tot ale

-!

» ))

29 18

T otflle

r,1

FHOX'.l.' B DF,LLA 5a AlUf.-\TA XXXI C:rnppo

(uiagg-. Rossi)

XXXIV

»

ten . col. )lolari)

VII

»

(ca pit. Carena )

2° C'. d'Arm. - batr.: 122• (G~ A nwcl), 148• (;:; A mod). 120 C . d'.\m1. · butr.: 132" (2-10 L .A.), :!30•

7• (5S A mo,1}, (,iS .\ mocl), 20L• 1:10" (240 J,.A.l , {:!-10 L.A.) . 2411•

(2-JO J, .A.) .

H° C. cl'.Arm. - batr.: J07« (58,\ ), i;.:.:3a (58A), 120• (58.à.). lGG• (j8 A).

FRON'l 'E DELL' ALllA;\L-\ Sezioni da 5 R : dalla 169• alla 172". F R O~TE DBl,LA lll.\ CEDOJ\ l.\

LI

Gruppo

batl'.: 80• (-! da '.NO C' . •J cl:t 210 L). 199•

(uiagg. Schinno)

(3SA mocl) , 200i, (24.0C) .

A DlSPOS IZlONF. COi\UNnO GENB RALW D ' AH' l:TGLTERfA Coma,idi Rar1r1rnJJ/ill111<·11ti: 11° (col. Scalettaris) - !2° (c·ol. Gmiro) 17° (eol. Palizzolo) - 180 (t. col. lllan<'J\l d'F.spinosu)

A DISPOSIZIONE COMANDO GENER ALB GEKTO - senz:1 annl - (con i.ntlic,11.ionc dell'armmneuto elle a,·c,ano i reparti al 2àl.10.191iJ . .lli0 naur1111·u.ppa111<:nlo (e:ol. Re) - Ro vigo - comr11·1•ntle: XX\'Il Gnippo (teu. col. Fcniui) b:Hr. 196• (240 L), :1.3"' (:; d a 58 .\ , 7 cb :i8 A rnod). 213" (2,10 L.A.), 215" (2--10 C'.A.), 208a (2,10 L.A.) . XIV » (urngg. L a .Paglit1) hvtr.: 22" (i'i~ A), 3:1" (;38A} . t1la. (21.lOC}. Jrn• (240C). 8!11 (!'\SA rnod), 11S• (iiS A) , '189" (240 L).

-

51G


SlTUAZlONl•) DE.I REPAR'tl P,O:MBARD:.J<:Rl AI,

:13

l•'EnnRAIO

1918

J,n 1·ionUna.mento JJ·r csso la Scnolci - s~~nza armi - (con indicazione dell'armamento cl1e avevano i r eparti al 25.10.191.7).

20 Ra.gy1•u.pl)(wrnnto (ten. col. De Gennaro in t.) - Reggia - comprende : II

Gruppo

XL

»

(tcn. col. Prcdasso) (ten. col. De Genna t -o)

hatt·. : 2"' (2.J OL), 12• (210 L), 29"- (240 L), 7(i;•(2-IOC). batl'.: !lO:• (240 (;), 1G5• (240 L), 169• (240L), 28• (2:10C).

13° Haggn11Jpcw1.ento (ten. col. Evangelista int.) • Casalgrande - comprende : XIX Ùl'll])[lO (capit. Degionlllni) batr. : 171"- (240 L), 225• (240 A), (240 C), 3G• (58 .A) . :XLII ii (ten. col. Enmgelist:a) balr. : 73"' (240 L). XXVI >J )) ( capi t . Proftnni) )) XXXVII >> (capit. Formato) 15° Ra,gyrn.ppcimcnto (ten. col. ::.lianrel iut.) • Dinazz:rno . compr ende :

KXXI1 Gruppo

(ten. col. Maur cl)

XXIV

(capit. Caiano)

ll

batl'.: :31• (2:.1.0L) , Jl(i• (2,;10 C), 125~ (2·10 C), 162" (240 C), J()3a (58 ,A.), 59• (58A). ba t r. : 2,1a (240 C) .

D-i. mwva, fornw,z·i onc a.na Scnola

Batterie : 262., (240 L.A.).

REPARTI BOMBARDIERI-FUOILIEIU FHON'.l' E DELLA 3" ARMATA

1a B -rigata, (col. brig. Papini) 23"' D iYisione . Casale sul Sile - comprende: 1° RerlfJi·; ncnto (col. llfonastra) con: 101° Gruppo (ten. col. ('¾inocchio) batr. : 301, 302, 303 e sez. L.B. Stokes 101. 102<> ii (magg. Vi:11<:urone) >> 304, 305, B06 e sez. L.n. Stokes 102. 10:1° l) (magg. l:'alieri) )) 307, 308, :30!) e sez. L.13. Stokes 103.

2<> Rcu1timent o (col. CoMinza) con : 10cl0 Cì-ruppo (ten . col. Dc P erfetti) 105° 1> (magg. Cardassi)

106°

>>

(ten. col. Gennarelli)

lmti:.: 310. :m., 312 e se?:. J, .n. Stokes 104. · )) 31.3; 314, 315 e sez. L.B . Stokcs 105. >> :-no, 317, 318 e se?:. L.n. Stokes lOG.

3° .Rey{1i111.ento (col. Angeloz2i) con : 107° Gruppo (ten. col. Gandini) ba.ti·.: :119, 320, 321 e sez. L.B. Stokes 107. 108° )) )ten. col. Testa) >> :122, 323, :i:u e sez. L.B. Slokes 108. 109> >l (:ì.\farziani) )> 325, 32(i, 327 e sez. L.B. Stokes 109.

2" Brigata. (col. brig. Comaro) - 23" Divisione - comprende : {

1

0

Rcyyimiento (col. Rugglero) con :

ll0 Gruppo (magg. P.orbonese) 111° » (ten. col. Gobbi) 112·• •> (len. col. Squilloni)

batr.: 328, 32!J, 330 e sez. L .H . Stokes 110. >> 331, 332, 333 e sez. t,.B . Stokes 111. >> 334, 335, 336 e sez. L.B. Stok es 112.

517 -


SITUAZION I:; DEI R0PAR'fl EOl\11'1.\RDIERt ,\L

13

FEililRAIO

191,

Spe,cchio (Li a.sser1nazione (1,elle batterie cli bom,barde d.i1:ision ali Division i

Numeri distintivi clelle batterie ·1 di bombarde da 58 A o delle sezioni da 58 B assegnate 92 • 93 · 101 sezione da rIB R 110 • 142 · 209 sezione da 5 B 236• batteria da ;'.i8 A 8 • 21 - 22 sezione da 58 B

Denomlnnzion e che le batterle da 58 A e da 58 B d ovranno assumere

401"' batteria ,102" batteria 236"· ba tteria 103• batteria 10Sa batleria 4.0-l• baltC'ria

da :>8 B da :;s R <fa. :iR A rla 58 B da 58 B da ;:, B

batle1·ia batteria baHeria b~Ùeria balleria

da 58 A da 58 A

1.a7 - 139 • 215 sezione· da 58 B 115 - 116 . 195 sezione d a 58 B

.J.05• ,106• ,107• 108a 409"

10;; • ll·l . 190 sezione cla 58 B l.87 - 189 - 19:-l sezloue cla 58 R 110 - 198 - 200 sezione cla 58 R 119.. batte ri a da 58 A

,JlO• batl <'T'ia ,111• batte ria 112" barteria H)9a batteria

da itS A cla ;;s A cla 58 A tla it8 A

238• batteri a da 58 A 91 • 118 - HIJ sezione da 58 n 233" batteria cla 58 A

.J1:1"' ba tt<'ri a. cl a 38 B

lOS• batteria da 58 A 132 • 207 • :HO sezioue da 5c B

1 • 23 • 26 sezion e da 58 B 129 • 131 • 133 S<!zione da 58 B

laG • 138 • 21li sezione da 58 B

tla 58 A da riS A

d:i :; A

2:13a. balt<'ri a da 58 A

2:33• batteria da :iS A

13 - 15 sezione da 5x l.l

-il±" batteria da 58 H

,1 - 32 • 3± sezione d a 58 R 2-!0• batteria <la 58 A 2 • 1.0 - 1fi sezione cla il8 R

,11;:,• battt,1·ia da 58 B 2,tOa batte ri a da 58 A .Jl(i• ba ttel'i a da it8 Il

173 • 17-! • 175 sezione 17 • 29 - :{3 sezione 170 . 171 - 172 sezione 231 • batteria da 58 A HH · 100 - 101 sezione

da 58 B

.J17• batteria cla fi8 B

da :18 B

l 18• ba tteria <la. 11 9"' balleria da 2;310. baltcria. da .J20"'· batteria- cl:l

cla r;8 B

da 58 R

58 lJ 38 B 58 A fi8 D

107 • 108 . 109 sezione cla 58 R

4.21• batteria cla 58 B

141 • 202 . 20:-1 sezione. da 58 B

,1.22a baU.eria 2<J!Ja batteria 25 a batteria 42:ì"' balleria 22-ta batteria 12:"1" batteria

23!!" ba tterin da 58 A 2?'8• batteri a da 58 A H · 30 - 35 se½ione da 58 R ll!J • 121 . 13-1 sezione da 58 U 127 - l 28 - 211 se½ioue da 5 B J 23 - 12-k - l3;i sezione da uS B 130 • 212 . 214 sezione da 58 R

232• batterla da 58 A 9 - 25 . 31 sezione da :38 R !lG · ll1 · 208 se-nione da 5 B

518

da. i18 lJ cla !\8 A clu 58 A da GS B clo 58 R da 58 B

,1:.W• batte1.'ia da ilS Il ,J27• balleria tla :;s R 2:12.. ba tterìa cla :18 A ,128" bat te ria da 58 l3 12!1• batteria da 58 B


SITUAZlONTIJ DEI RID?ARTI EO).<InARDTERl AL

13

Fil:I.lnRAIO

1918

5° Reugimento (col. Moro) con: 1.13° Gruppo ( ten. col. Pagliazzi)

1140 1150

» »

(magg. Van clen Heuvel) (magg. Mario)

6<1' Itegg'itnento (col. Livì) con: 116° Gruppo · (magg. Girio) l.1.7° » (magg. Ignesti) nso >> (magg. De Cesare)

batr. : 337, 338, 339 e sez. L.n. Stokes 11.3. >> 340, 341., 342 e sez. L.B. Stokes 11.4. >> 34.3, 3-11, 34,5 e sez. L.B . Stokes 115. batr. : 346, 34;7, 3,13 e sez. L .B. Stokes 116. » 349, 350, a51 e sez. L.B. Stokes 117. 1) 352, 353, 354 e scz. L. B . Stokes 11.8.

Corpo <l' 1lnnata di. llolo{lna :

7° Reggimento ( col. Cantoni) - Savignano di Romagna 11.9°,Gruppo (magg. Gabella) batr. : 355, 306, 357, 120.,,. . » (ten. col. Cittadino) l> 359, 360, 361, » (magg. Costanzo) )> 363, :364, 365, 121°

- con : 358. 362. 366.

No,n è però a crè!dersi che l'esame delle proposte che venivano avanzate dall'Ispettorato trov~sse il terreno sgombro : il Oomanclo Supremo, il Ministero Armi e munizioni, il Ministero del1a guerra, eiascuno [Jer la parte che poteva interessargli, erano carichi di lavoro ; e p oi. . ., vi. era la, buro<::raziit, tarnto calunniata, ma molte volte necessaria ed indispensabile per correggere il dinamismo t~·oppo spinto, che voleva, e doveva avere la sua parte. D'altronde, le esigenze della guerra, per effetto dell'inoltrarsi della stagione primtwerile, richiedevano in continua~ zione l'invio di reparti bombardieri al fronte per ripristi,nare al più presto il quantitativo necessario di Unità, bombardieri. Alla Scuola giungev~no gradualmente le armi commissionate e si procedeva celermente al rior,dima1neinto dei Gruppi e delle batterie che ancora si trovavano a Sassuolo, ed alla fine di febbraio venne ,d eciso,.anche il ria-rmo de.i Reggim.en.ti. fucilieri. Verso la fine di ma.rzo 1918 il bomarido Suprc,no ordinò lo scioglimento del 4° Reggimento bombardieri fucilieri e lf.l ricostituzione in Gruppi cli bombardieri dei snoi elementi. Furono pertanto r icostituiti i Gruppi. OX, CXI, CXII che restaroino così formati: Gruppo CX (Comandante magg. Borbonesc) e batterie: 36a., 328", 329& 330• cla 240L.A. e 285"- da 400; passato a far farte del '7° Raggruppamento alla 4« Armata; Gruppo CXI (Comandante ten. col. Gobbi e batterie: 163a, 331"', 332• e 333a. da 240 L.A. <> 242a. da 58 A; passato al 18° Raggruppamento alla 7a Armata ;

-

519 -


$ l'l'UA ZI0NE DE I RIWAR'l'I ]10).!IlARDI EIU AL

13

FEBBRAIO

1918

Gruppo CXlT (Comandante tcn . col. Sqnilloni) e ba tteri\' : 7S• da 240 C, e, 2!!-t•, :l3i'i• e 2:-i(la (la 58 A mo<lificata ; pns1-<n to al 1,1 Haggrnppameuro alla 1" Arurn.ta.

Il Oorua111 do del 4• R eggimento fu sciolt o e non r icostit uito in Co111ando cli R aggruppa meulo. K el mc e cli npr ile furono chi amat i press o 1H S c nola di Sassu olo e quiJJCli sc-iolLi i R eggimPnti bombardicri-fn cili eri 1\ G" e 6", coi qnali ::,i formarono , riannau doli con bombarde·, i Gruppi Cl , OH , CIII, CXUI, CXIV1 CXV, CXVI, CXVII e CXVIII. Ciase1m G1·trppo 11sstrnse la, segncnte forma½ione : Gruppo Cl (ComamlUute tcn. col. Ginocchio) e ùatte rie : 301", 302•, 30:-1° e 21il• da 210L.A., e 2 (la du -100; a ssegnato al 70 Haggruppumento sul fronte clella .Jn .Armata; Gr uppo CII (Coman<lautc mu gg. Val curone) e ba tte rie : 205", 304. 305« e 306' dil 240 L .A.; assegnato al Jo Raggruppamento s ul front e della .1,

1\rma!a;

Gruppo C'Jll (Comandante mngg. l?a lieti) e ba tteri<! : :108• e i.lO!l• d n G8 A modificate ; ai<segu:tto come il J)retc>cleutc>; Grnppo CXt II (Comand aule Len. col. Pagli ri z.zi) e batter ie : 267•, 3:H", 3.ei~• e :ia!l• da 2-10 LA.; a5:segu11to all'8° Hn ggruppamc>n to sul f r onte clella 6• Arm nta; Gruppo CXI V (Comandante m agg. )fa rio) e ba Uetie : 310", 3 11• e 3,J2" ,l a 2-10 L. A. , e 28.J.• tl:t ·100 ; assegnnto all'S0 Haggruppamcnto slll fronte della O,.. .Armata; Grn ppo CXV (Comandante magg. Yan dcn Tiem·el) e batt<'ri e : 2GO•, 3-13•, :-l-lJc• e 345" cli.I 2,10 L.A.; assegnnto a ll'll" Ra ggru ppauwnto sul fronte della (;a Armala ; Gruppo C~VI (Com:tnclaute magg. Cirio) e batterie : arn•, 347.. e a.1sa <la 2-10 l.1.A.; assegna to al 17° R agg rnppaownto ,:ul f ronte della 1• Annata; GrupIJO CXVII (Comancl:mte m aggù:ire Ignest i) e b11ttel'ic : 271•, 3J!l". :!50• e :i51a <la 240J,.. ; assegnato al 60 Raggruvpauwlno snl ,fron te della 5• .Armata; Grnppo CXVIII (Conurn cl:rnte rnaiz-g. l)c Cc,-are) e batte de : B52•, 3530, :çA• S2• da 2-10 L .A.; J.r;o da 58 A modi.f. ; 2-17• Van Deu ren; assegna to all 'l1° Raggruppnmeuto ,;ul f ronte del la G• Armata.

IJ l '' mnggio anche il 7° R eggimento l'i<-eYctte l'ordin <' di rien trare al Depos ito di. Hcanclia110 pel' fasciare i fntili <' l'ipremlere le l)ombarde. Furono 1·ic-ostit11iti i 3 G1·nppi bomba rdieri i-cguenti: -

520-


S ITL\ZIONEl DE I RE1PARTI E0:11IK\RD: l~RI AL

lB

.FEBBRAIO

:J 9J8

Gruppo CXIX (Comandante mngg. Ca bella) e . b:utetie : 255", 25(i", 357°, 358• da 240L.A.; passltto a l 6" Haggruppameu lo sul fronte clella 5a Atmata; Gl'uppo CXX (comancfau te teu.. col. Cittadino) e lmtteric: 359", 3GO", 3(il" e :3G2• cla 240 L.A.; as;,;(ignato al lS0 R aggruppamento, uelle Giudicari<?, s ul fronte della 7" Armata. Gruppo CXXI (Cornauclante nwgg. Costanzo) f? b,l tlerie : ;J(i l", :{(\5", 3(1G• e 363" cla 210 L.A., sul fl'outc della 3" Armata.

Come è facile rilevare, nel r i11 rmalllc~nto dei r eparti bombar·· dieri-fucilieri la irnmerazione (·ontinuò a salire, ~wmm tener conto della proposta dell'Is:p cttòrato della Spe<·ialitài. Nella prima ve1·a nvimz11ta 7 ·<lei 'i Heggimcnti di bmnbardierifncilieri, J1e en1..no stati sciolti :'i : ·rima,ncvano solta,nto il 2° cd il 3°. Il 2° venne conservato con rar-m;rnH~nto della fnut cria, e lo troveremo poi ne.Il<~ azioni di guerra sYoltesi clal J 5 al 23 giugno nella difesa dei capisa1<li Capo cl'A.rgin c, di :Meolo e di Caseina l\1alipiero . Il 6 giugno, essendo orma i state riordina.te le truppe cli fao1 t eria e le gr,rndi U nità che avevano subìto forti perdite neUa ritirat a di novembre 1917, anche il 3° Reggimento bombardieri-fucilieri ebbe l 'ordine di scioglimento. Sostituito sulle linee .(la uno dei R eggimenti. della Brigata Catania , i 3 Gruppi vennero riarmati e ricostituiti ciascnno sn 4 batterie, co1nservanèl.o la numerazione cli CVII, CVIII e CIX. L::i ricostituzione aYvenine sul posto, nella regione a. cavallo cfol ponte della ferrovia cli San Donù,, dove li ti·ovò l '·offensiva a nstriaca sferrata sulla notte oel lG giugno. Intanto i Comandi cli Ra.gg1·nppamento che avevano tenut o il Oouu:1mlo ·di R.eg·gimento bombarclieri.,.f ucilieri) non vemrero ricostituiti, ed i Oomancli cli Grnppo furono messi, t a t.ticmtrente, alle dipendenze. dei Coma.nel.i d'artiglieria di' Corpo cl' Armata. Molte Divisioni di fanteria ebbero )a. [Jropria b::i tteria autonoma <li bombarde, e 1111m(!rose batterie bombardieri, ricostituite o cli nuova formazione, furono lasciate non ingruppate per essere, a l momento ·del bisog1no, a-vviate sui fronti delle Armate dove mag-· giore se ine avvertisse poi il bisog1no . Alcuni ·dei Comandi di Ragg1·upp;::ime11to bombardieri. preesistenti ebbero assegnata una funzione puramente disciplinare -

-521 -


SITUAZIONE DEI Hl<,1:'ARTI HOMBAHOIERI AL

30

M.\GGIO

1918

su complessi di Gruppi bombardieri che vadavano con frequenza. Tutti.i reparti bombardieri al fronte si amministravano per conto proprio, rim.anem,do in .rµpporti diretti col Comando clcl Deposito di Scandiano.

Sitwaz·ione dei Rep.a,rti bo1nbarclieri e Reparti bornba,rdfie1·ifuoilieri al 30 111a.9 gio 1918. FRON'l'E DELLA 1• ATIMATA 14' Rauoruppamento (col. Archirnlti): 0

X~XITI Grnppo - b:ttr.: 4.ia. (2-10 L), 79~ 58 A.:i'lf.), S7a (5 A), 270" (2-10 L.A.), 288" (-100), 33,J 4 (58· .A.M .). CXII " - b:ltr.: 78~ (2•.tOC), 23-J.a. (58A.M.) , a 35a (58A.M.), 336. 4 (58A.M.) Sezio1ù da 58 li: 4, 9, 14, 30, :3-2, 31, 3-1, 26, 28.

10° Rau,·itppa.111.ento (col. Cllalliol): XX Gruppo-batt·.: ZS.,. (2-10L.A.), 90" (UOL.A.), 1053 (240L.A.), 1611 3 (240 L .A .). XVII » - ba.n·.: 9• (58 A), 2.1.ga (58 A.iVL), 250" (58 A.M.), 287"' (400). LVI » - batr.: aa (58A), 84a. (584..?\(.), 1270. (58 A. )f.), 134" (240 M) . Sezioni da 58 : 3, 12, 13, 15, 17, 20, 27, 29, :13. 17° Rauomppamento (ten. col. Fuscaldo): VIII Gruppo - batr.: 25" (58A), 26& (38 A), Hi6" (2J.0 L). 19t• (2~0 L), 15a (58 A,) 1,IO• (240 C). CXVI » - batr. : 346" (2-l.0 L .A.), 347" (240 L .A.), 348" (210 L.A.). Sezioni da 58 B : ,1, 9, 14, 30, 32. 31, 34, 35, 25. FRON'l'E DELLLA 8"' AR)iATA 6° Raorwuppanie11to (col. Cuvoli) : VH Gruppo - l1atr.: 107" (58 A), l2Gn (58 A), 138• (58 A,) , 156" (58 A). XXXIV ,, - batr.: 1:10• (2JO L.A.), 132•-. (240 L .A.), 230"" (240 L.A.). 216• (2,W L .A.). CXVII » • Mtr.: 271« (240 L.A) , 3403 (24 0 L.A.), 350" (240 L.A., 35t• (240 L.A.). CXIX - bat.: 355a (240 L. A.), ;{.56• (2-lO L..à..), 257'- (2.J-0 L.A.), 358• (24 0 L.A.). FRONTE DELLA 3a ARMATA XIV XX XXIv LTV

Gruppo - batr. : 91" (2'10 L .TI.), 228a (2,lO L .A.), 232• (58 A). » - l.mtr.: Jlla (240 L.H.), 216• (2-10 L,.U.), 148• (58 A.M:.), 286• l58 A.iVI.), 200a (240 L .R_.) . » - batr.: 226>- (240L.A..), 202a. (240 L.1.\ .) . » - batr. : 73• (240 L.A.), 231• (58 A.)1.), 238• (58 A .?Il.), 240• (58 A.M.).

-

522 -


Sl'fUAZTONE DElI REPARTI BOMBARDIERI AL

CVII

))

XXXI CXXI

)) ))

30

MAGGIO

1918

- batr.: 273• (210 L.A.), 319~ (240 L.A.), il20a (240 L.A.), 321"' (240 L.A.) . - batr. : 7• (58A.)f.), 122a (58A .M.), 2(iP (58.A.~I.). - batr. : 363" (240 L.A.), 3<H« (240 L.A.), 365a (240 L .A.), 366" (240 L .A.). - batr.: 23:{a (58 A.M.), 239a (58 AJi{.), 258"' (58 A.M.) FRONTJ<j DET,LA 4a. ARMATA

4° Raggrnppamento (ten. col. Marolcla) : XXI Gruppo • batr.: 5" (2'10 C), 51"' (240 O), 170"' (240 L), J.75"' (240 L). XXXII 1> - batr. : 31"' (GS A.M.), llG (58 A .M .), 125" (58 A.:.VL), 162a. (58 A.lVI.) .

CII

11

-

batr.: 2G5"' (240 L.A.), 304.a (24.0 L .A.), 305" (240 L .A.), 306" (240

CIII

>)

-

batr.: 308"' (58 A.M.), 309 (58 A.lVI.) .

L.A.). 7° lla,ggnif>.pamento (col. Danese) : CI Gruppo - ba.ti:.: 301" (24.0 L.A.), 302• (240 L.A.), 303" (240 L.A.), 2Ma (240 L.A.), 286• (400) . XVIII » • batr.: 21" (2JOL.A.), . 171"' (2'10 L.A.), 225a. (2,lO L.A.), ll.7• (24.0 L.A.) . :lCLI » - batr. : 167• (iO V .D.), 17,ia (70 V .D.), 197" (70 V.D.), 259"' (70 V.D.), 307"' (58 ,A..M.). CX il - balr.: 36a. ( 240L.A.), 328a (240 L.A .), 329a (240L.A.), 330 (240 L..A.), 285 (400). XXXVIII l> - batr.: 59 (70V.D.), 92 (58.A), 266 (58A) . .Sezioni da 58 : l20, 103, 113, 117, 188, 91, 122, 10.!, 201, 97, 98, 108, 112, 126, 199, 197, 196, 102. Ba,tle1•ie d'i·v isioncili, da 58 B :

1a Divisione - sezioni: 92, 08, 191. 13"' Divisione - sezioni: 115, 116, 195. 15" Divisione - sezioni: 105, 114.. 190 . 17a. Divisione - sezioni: 18'7, 81( 193. 18• Divis ione - sezioni: LlO. 198. 200. 194. 24a Divisione - sezioni: 9( 47., Divisione - sezioni : \)9, 100, · 101.

ns;

50-1. 56• 59a.· 70a.

Divisione Divisione Divisione Divisione

Sfizioni: 107, 108, lO!J. ' - - sezioni!: · ll!J, l2l., 1:i.1. - sezioni: 123, 12,•., 135. - sezioni: OG, 111 , 208. FRON'l'E DELLA 6" AR):[ATA

11° Ua,r1g1•uvvanumto (col. Spanò): CXVIII Gruppo - batr. : 352" (2,lOL.A.), :353 (240L.A .), 354.• (2'10L.A.), 82• (240 I,.A.), 147" (58 A.M.), 247" (70 V .D.). CLV » - batr. : 151" (70 V.D.), 8• (2,lO Cl, lOG"- (240 C). CXV » . batr.: 269"' (240L.A.), 343• (2,l()T,.A.), 3'14"' (240L.A.), 345a. (240 L.A.). Batterie : 129• (58 A .)f.), 152"' (70 V.D .), 2.J.Sa. (70 V.D.), 121" (58 A), 194" (2;10 L.).

-

523 -


srrr AZlOc'IE

DEI RF.PAR'l' l BO)IBARDJERI AL

30

)!AGO 10

1918

5° .ll<tU/J/'UJJ[)a,m cntv (col. Grazinni) : Gn1ppo - batr.: 2Ci8• (21 0 L ..A.), 2; z..-,, (NOL.A. ), 281n (400). » - batr. : 22i (2,fOL.A .), 28:,• (240L) . » - b.:itr.: 2~2• (-!00), 2 c3 (,100), 235"- (58 A.M.), 2R7n (GSA.M.).

XXV I,1H L\'ll

Ba-tl erie <li i;i,sio11a li eia

Ntun Ct'O )iume ro Nmn ero Nnuwro Numero Numero Num ero N nmcro ".:\'umc1·0

pron·is. pronis. pronis. provl'is . pron·is. ()t'OVViS. pron·js. ))l'OV\"iS. pror,·is.

fiSU . 10" Di\·isionc : 52« ])irisione: (iO& Dirisione: 3a 2• Dlrisione: *" ja - 3:{• Dh·isloue: ·o~ 'jn Divisione: 'ja - 57• Dl'l"isione: 8" - 11" D ivisione: 9", 12• Dh·is loue: 1a 2"-

S(•r.ionl ser.ioul se-1,;ioni se:.doni ser.ioni s·c1.io'u! sezioni sezioni sezioni

129, 141, 130. 140. 213. 132, 127,

131. 13. 202, 203. 212, 2H .

H Z, 209.

1:rn.

207, 210. 12S, :m. 138, 210.

137, 1:{~). 215.

8° Ray111"1t/JJJame11tv (ten. <·ol. ,!go). CXTll Gruppo - batr. : 3:li• (240 L. JL), :~3& (240 L.A .), 339:1. (2'10 f, .,.\..), 2Gi (210

L ..à.). C:XlY

>)

-

batr. : 310• (2-!0 L.A .), :-HJa (240 L.A.), 3-12• (2J0 L.A.), 284n (400).

F HO~'i'.l'B DJ~LLA 7• ARM.A'J'A

JSo Raf1yr11.pp<imcn to (eol . Gi~ante) : Gruppo - ùatr. : :-:59" (2-lOL ..à .), 3(l()a (240 L .A .), 361"· (21 0 L.A.), 362., (240

CXX

L.A.),

XYI

))

J.ll

))

CXT

))

II XLII XXX\'11

)) ))

))

- h.:itr. : JOSa (58 A), 5(, (21 0 L ), 72a (2-l.O L.A.). - batr. : 2!i5• (2-1-0L.A .), 2ii6o. (240 L.A.), 2,rna. (GSA) . - batr. : 163• (2-1 0 L .,\..), 331" (240 L.A.). a32a (2~0 L.A.), 333" (2JO L . .\.). 2-12" (58 A). - b.:itr.: 23 (Z.J.-0 T..A .), 12• (2.J.0 L.A.), 2-Ua. (58 A.M.) . - batr. : 22!)a. (:UO L.A .), 2,14" (58 A). · bat1·.: 19• (240L.A.), ii3"' (240L), 10!)" (GSA), 2-L5"- (ii8A), 2(17 (2,lO).

Sezioni tln 5f: T:l: 6, $ . 21, 22. 5,

].!),

7. 11'' sez . Ansaldo.

FROYl.'E T>ELL'A L13A'XIA,

Sezioni cla 5,g B: da ll:1 169 alla li2.

FROXl'E DELLA MACBDONIA LT

CruJ)po- ùr1t1·.: SOa. (2.J.OL.), 199n (;38.A .;"f.), 200> (21 0 C) . ::lezi1Jni da ,~ H: ti alla l.73 alla 170 . Ll. dispv,q iz io11c Ovman<lo Oenef'alc cld g enio (8<'1tz'ar111i) con l'i11<lica ziom:; <lell'armame11to a.i 15 ottobre 1917 :

16° Ra,ggru.ppamento (ten. col. Gabrielli) - HoYigo : Gn111po - b.:ilr: J96a (2-1 0 L), 35& (58A ), 213• (2-!0 L .A.), 315• (2,10 L .A.), J ii7" (2-10 C), 2QSa. (240 L. A.). XLI, » - batt·. : 22" (58A), 3:{" (58 .A), 51" (2-.IO C), 14:1• (240C).. lht tter ie: 89• (58A.M.), 118• (G Jl). 180• t210L). XX\JI

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524-


Sl'fUAZ IONR DEf REPARTI BO~IBARDIERI AL

30

MAGGIO

1918

A.llc (Upen<lcnze 71··11cleo (Wli.ftlie·r ie e bo rnbcvrcle L eurwyo: Comando del 12° Haggrnppi1111euto (<:ol. Gmgo) .

J-n ri.or<nnam,en-to 1we.~.ço Comandi di l"' (col. 9, (col. Comandi di

la, Sc nol<i :

Raggrnppamcnto: lVlonastra) ; 2° (senza com am.laute) ; 3° (senza coma ndante). Cantoni) : 1()'> (senza comandante). Gruppo : XXVT..

D ·i nno·i :a fon11,1zione :

Da tteri e : 289• (400). ll e[)<~rli .sciolti

Coma udo XIV Gruppo : rinviato dal Coma ndo della rp Annata a ll'Ispettorato perchè esubernnte rispetto a.l nu 111e1·0 delle nuità dipeudeu ti, è, nel m ese di maggio 1918, sci.o Ho :

HEPARTI Il0.M J3AHDIE R I-FCCILTElff 2° Re{Jg11mento (col. Cosenza CIV Gruppo - lJatr. : 310•, CV >> - batr. : 313", CVI » - batr. : 316•,

con: /l11"', :11 2a e ~(i;,,ioni Lb. S lokes 104". !JH•, 31.5a e sc;,,ioui Ll.J . Stokes 105". 317•, 318" e sezioni LJJ. Stokes 106.

3·· Reuuimc,nto ( col. Angelozzi) con: CVlI G r upp" - batr .: fllù• , 320>, 321« e se,-;ioni Lb. Stokes lOi•. CVI1I )) . lrntr. : 322", 323", 32-1" e sezioni Lb. Stokcs 108"'. CIX ii - ba tr. : 325", 326a, 327" e sezi oni L b . Stok cs 109"'.

.All'atto cl.e lla ricostituzio1rn dei Gruppi del disciolto 3° Reggimento bombarclierdu <:ilieri, la formazione dei 3 Gruppi fn la seguente : CVII (Coma nd a nte teu . col. Gandini e batterie : 278a, 310a, 320 e 321• da 2-!0 L . A. CVIII (Com andante tcu. col. 'l'esta) e batterie :27,I"', 322", 32Ha e 324• cla 240 L.A. CIX (Com anda n te capit. :.Vfarnia ni) e lrnt'ler ie : 27;;a. 325a, :32li• e 327• cla 240L.A. ;

ta li Grup.pi, come giù. è stato dett<\ rimasero snl fronte dcUa 3" Armata,.

Diamo ora, uno sguardo alla situ;11,ionc militare dei belligera.nti p er comprendere gli avvenimenti ehc si s volsero poi .snl nostro fronte uei mesi cli maggio e giuguo HnS. -

525 -


LA 1:'RE'?.\I!AZIOJ\1,; ITALIANA 1:'ER LA CONQUIS'l'A !)El MON:r:cm,LJ

La pace colllclusa. coJ1, l'Ucraina il 9 feùhraio e con la Russia il 9 marzo, cui seguì quella, colla. R.omanip., aveva d ato alle Potenze Centrali un~ grn.ncl.e libertà, d'azione e -di mpzzi, ed_il Comando gernurnico ne approfittò subito per attaccare le Armate inglesi snl fronte occidentale; e nella lotta durata ·dril 21 marzo al 17 apl'ile gli inglesi percl.etlero drca 260.000 uomi ni. 'rali avYenimenti indussero i Coma1n di : .unglo-frnncese a richiamare dalJa fronte italiana. 6 delle loro Divisioni, alJe qunli iJ Comando Supremo italiano volle aggiurngere un intero nostro Corpo d'Armata, che fo il II, formato su 2 Divisioni. Frattanto il Comando Supremo austro-ungarico abbozzò un piano di azio1n'i ,òffensive s ul fronte it:iliano con la fermH convinzione <1i polere fin~lme nte fai· sc·euclere ne11a pinin n r a QJadana le proprie truppe e mettere clefì:nitivarne11te fnol'i causa l'Itali:1 (Yedi .6.g. 108 - Sf'l1izzo XX .. « Operazion e del Tonale (maggio J 918) >)) . Il Comando Supremo i t aliano frattanto vigilaYa e si preparava; e poiC'h·~ fa prospetti.va {li. nnn. poderosa offensiva sul 11ostro fronte andava acqnist.rrn1{10 sempre _più fondate confel'mc, dispose che la disloca¼ione dei ,n ost!'i mezzi sulle nostre linee asi.rnmesse, per la mnssima par te, un carnttere fortemente difeusfro Intanto rn tenuto conto <·he fin da.l]'inizio cl'elJa guerra aYeYamo sentito il danlTlo <li 1non aver occupato per tem[JO le creste wontane che in Val Oam011ic;a. chiudono nll'ocdclente la Conca di Presena; esse, nelle nostre mani:, ei n.vrepbero ,<lato un forte appoggio d 'ala per difendel'e la Sella del Ternal e, mentre i.Jwec·e, in ma1110 dell'Austria, costituivano 1111 importautissimo osserrntol'io che este11deva il suo clomimio s11ll'alta. valle dell'Oglio, fino ft Vezza. e anche più a valle . Progetti studiati in passato e tenta.tivi fatti con mezzi inndeguati aveì1 ano fatto fallire le operazioni tendenti alla conquista dei l\1lonticeJ1i; m a l'idea di proc·edere a.Jla conquista di quelle poi-izioni non era stata !lbbaq1donata, e gli stndii e la pl'cparazione furono ripresi nell'i11verno clel 1918. Scopo -clell'operazione era. <li impadronirsi delle posizioni alle testate di Val Prcsena e cl i Val Gen ova per poter migli.or;ire -

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LA PRIDPARAZIONE l'l'ALIANA PE!t L ..\ CONQl:'ISTA DEl )10):'l' ICELLI

il nostro disl)ositivo difensivo al Tonale ed in Co1n ca i\:[androne,

e{1 assicurare il nostro sbocco in Val Vermiglio ed in Val Genova nella evea1tualità di future op<~ra½ioni. Il progetto dell' offensiva, comprendeva : .a,) un'azione p1·incipale da. svolgersi eon due attacchi: 1) su cresta del Maroccaro-Cima P1·esena-Zigolon-quota 2921; 2) sui Ridottini di Conca Presena-Passo del Paradiso-Monticello.

b) un'azione dimost1'ativa stùla, rimalilente fronte da Corno Tre Signori al Monte Listinq. Fattore essenziale per la riuscita era la sorpresa. All'azione principale furono destinati 5 battaglioni aJpi,n.i ;:il completo e un reparto d 1 assa1to; a quella dimostrativa dove-· va,n9 partecipare plotoni e nuclei di arditi ; un ba,t taglione alpini doveva rima111ere a disposizione del Comando della 5" Divisione. Di a,rtiglierie furono postate 9 bocche cla fuoco di grosso caJibro, 117 di medio calibro e 62 di piccolo calibro. Poichè era. stato previsto pnelrn un discreto im1Piego di bombarde, furoino destinati nel Settore Va.lcamonica 2 Gruppi di t ali armi :il LII, comanél'a.to dal capit. Cazzavil1a1n 1 e il CXI comandato dal ten . col. Gobbi : e le rispettive batterie vennet·o così disloc~ te : Sett ore Valc.amonica : Comando del LII Gruppo a Pontagna, con la 242• batteria da 58 A frazionata con : 5 armi .alla .'.F orcellina cli Montozzo, 3 sull' Albiolo, 1 1 in riserva a Pontagna; Comando del CXI Grumio con sede a Pontagna, e con le batterie cosi ripartite: 163"' da 24.0L.A. su 6 a rmi a Sozzine; 331a. da 240 L.A. sn 6 anni di cui 2 a Conca Serolline e 4 ~, Cima S01ti; 332" da 2'40 L.A. su 6 armi a Sozzine; 3:3<1" da 2,IOL.A. su 6 armi in conca J\fontozzo; 359"' da 2!0 L.A.. su 6 arrni di cui 2 sopra le pendici di l'ezzo, e 4 nel paese.

Sottozona Adn,mc1lo le seguenti ba tterie del LII Gruppo: 255"' da 240 L .A. su 8 pe.zzi di cui 4 al Pa.sso Lagoscuro e 4: a'lla Bocchetta Castellaccio;

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527 -


LA l'RJ:;l'AllAZ IOKI, lTALlAKA PER LA CO).IQ U 181',\ Dl<~t MONT: CELLr

25611 <la 2 lQ L. A. sn 8 :u·rni cli cui '1 al Pas:,;o Lagoscuro e 4 in Hio ,al Ser ìn (<'he poi non partecipurono alle OJ)('l'(l?:ioni pcrcliè UDCO L':.t i ll lraino) .

Zona. L istino- ){ontc Fumo : 2-13" cla :38 A, cou Coronnclo :1 3 bombarcle nl l'asso 3 boU1banlc al l'as;;o :! bombanle al ,~asso a bomlJ:u·clP al Corno

Sa \"iore. così. scagliona ta : Ignogna; cli I· ore-cl Rox,;o ; cli Camvo ; clella ve<:c·hia.

Le batterie ehe effettinunc11te oper arono tluran te i giorni di ar.ion e fu1·01rn la 331\ la 332\ la 333", ]n 2r;t5a e ]a :2:36\ ma non con tutte ]e armi. GJi obbiettivi a ·segn;:tti a llP bombarde er;:1110 : la cre.-ta <:he <lal Passo d el 1'l11roc<·a1·0 si s viluy~pa fino al Pa sso dei 8 egn i . (~ c i oè Pa so Mnrocca l'O. ('im a Presena, P asso Presena , P,1 sso dei Segni, Cima Zig-olon e i I co~tone d el le ì\1a rocche ori pntali. Le 1 bornbarcle postate alh1 Rocche tta dd Castella<·eio dovevano pi-tmclere sotto il J01·0 f tw<·o il costone cl1e <1111la quola 2!)02 Ya U,110 aJla, quota 2432. Alle homh111·de dn :!40 L.A. del Montozr.o N·a s luto assegnato come obbiettiYo r ssenr.i.alc il T on ione situ11to a nol'<l-est clell ' Albiolo. Nell11 r ic·ognir.i one effett uata <lr\J valoroso Coma11<.lante c1clla 333" batteria. cnpit. Bargag-li-Petrnce:i e cl al capit. R ossi. degli nlpi.ni, <Jll(~st' nltimo, ginnti nlh1 sonunitù, -di M. Albio lo, ecco il T orrione, - ~li <li!-'Se i ndi<-mHloglielo, - e quella imm ticliat11me11te ·di<'t1·0, è 'la qnot11 2!):!,l : prendi 'l'o impegno ,li far s11 lbJ1·c e:m1 Je t ne bomlrnnle tutta q11e1.Ja roba Jù'? Sl, rispose il bum· harclier c : e tn credi c he i ln oi 11lpi111 i potr anno i11·1"in1re la ::;:-;ù <'.ammiJH111<lo sn qne"lle lam e. sn1p eranclo qu e]] e pareti. per<·orrcndo aJlo seopei·to, e nell;t neYt', qn<'stn r.01111 ?. :--ì, t<'rtarn cnte, 1·ispose l' alpino. L ' azion e pl"incipale <'l'H stat11 sucldivisa in dn<' tempi: He1 primo si do,·e, a110 n1g;gi1111g-c•re g li obhietthi Ores ln .\fan>éCllt'O. Oim n Pr<'sena . 7,ignlon. (]nota 2H21 : .nella seC'ontla fai.e cl oYcYa no essere oc·t.upnte fo Ricl.ottine 11. J. ~, 3 e 4, e il l'asso fkl P a l'ndi~o. P o1·tar<' il rn a tei-inl e deJle bombnrcle i-n1le creste clel (\ 1stel-

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5~8 -


LA PR'0PARAZI0NEJ lTALlANA Pr.H LA CONQUISTA Dgl MONTICEJLLI

laccio e di Punta Lagoscu ro fu una fatica inon comune; anche il tra,Sporto delle bombe mise a dura prova la volontà e la. resistenza clei bombardieri, sebbene essi fossero ;1bituati a non eonoscere difficoltà,. ì\ia il fra terno cameratismo sbocciato subito fra bombardieri e alpini ebbe il potere di suscitare una vera gara !Ilel superare le difficoltà della, montngna e nei resistere ai

Fig. 109 · C.:tpit. F.:tl:>io I~argagli Petrucci.

clis;1gi degli agenti atmosferici. Già 'fìn dall'arrivo dei bomba.rdieri alla stazione cli Edolo, militari e civili li guardavano CO!Il una certa curiosità e con un senso di affettuoso rispetto: avevano sentito parlare delln potenza ,delle loro armi e del valore dimostrato dal giov;rnc~ Corpo in tante battaglie clell'Iso!l1zo e del Carso; e presentivano che anche nell' impervia regione del1' Aclamello e del Pisgana i bombardieri avrebbero mostrato la, loro possa!Ilza, confermato la loro fama. 34

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LA DAT'l'AGLll DEL TO~Al,0

* *

~

L' Ojperazione dovevf,l esser e eseguita il 15 maggio; ma in considerazione della grande qnaut ità di neve caduta, che ostacolava lo scoppio dei. proieUi d'artiglieri a e rendeva difficile la ma.rcia d egli alpini, (e poi anche [Per effetto della «spagnola)), che infieriva. fin dall'i1nizio ,d ella primavera), si doveltc attendere, l'iroandando ]' azione al 25 dello stesso mese. Su] crepuscolo del 24 le artiglierie eseguono alcuni t iri contl'o le teleferiche e suJle comunicazioni dell'avversprio: ùurante 1a notte le truppe cli fanteria si vanno avvicinando alla loro posizi one di attesa . All' alba del 25 il cielo è sereno, ma soffia nn vento violentissimo che p t1ò certam ente influire sull'esattez~rn dei tiri cl'artiglieri;;t. E pertanto l'apertur a del fnoco è rimando ta dalle 4 a11e 7,30 nena speranza che il levare del sole possa acquetarc l'atmosfera. Ln, prcYisionc si realizza, ed alle 7,30 1~ nostre :n tigJieric di tutti i ca libri e le hombnrde in iziano i tiri (li distruzione. I dsultf1ti si mostt'arono subito e:fficacis$imi , s uperando anzi le previsioni fu tte : [Jroietti incendiari appiccano il fuo co agli abit ati <li. I 1 izzan o e di S. Caterina, obbligando le t r uppe nemiche a sgombrare Je dne località,; i tiri a gas eseguiti al1o sb oc~o cli Val Presenf,l provo<:ano allro panico cd altl'::t foga . La, prima bomba dirett a dalla 333a àel Bargagli-Pctrncd cont ro il Torrione (la batte1·ia avev11 postato soltanto 4 delle 6 armi) descrive una magnifica curva, snperando di almeno 200 metri .l:1 cima dell'AlbioJo, e punta sul bersaglio col!P<'nclolo nn poco a sini stra . Corretta la direzione, nei col pi snccessivi Je bomb<> pa1·tono cadenzate e arrivano tutte a segno. r>oi, grndatmnente. i <·olpi partono insieme forma.ndo una sola fu mata, un solo schian.to e quasi una sola. rovina. Ai primi colpi, una trincea, che sembrava di granito, è frantumata, lasciando come uno squarcio n el monte . Il T o1·rionc e le postazioni adiacenti, in tre oi-c circi:1, cli fuoco sono svc111trati, stritolati ; cosicchè quando a11 e 11,30 avviene lo sc:d.to degli aJpini, del nemico non c'è viù segno di ·vit a : tutlo è stato distrutto, travolto, sommerso. Nel Settore Adamello la lotta è più aspra . Gli squarci che le bombe delle bombal'de 1;tpron o nella linea de1le Ridottine di -

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L:AUSTRIA PREPARA l.: NA N U OVA OFFII NSIVA CONTRO L'ITALIA

Conca Prese1rn so,n o impressionanti : il fragore del bombarda· mento è assordante. L';1rtiglieria aust1.'iaca concentra il til'o sulla Bocchetta del Gendarme; una granata nemica cade fra due postazioni di bombarde della 255" e causa perdite fra i serventi : il ten . 1'urritn a, noncurante del pericolo, ristabilisce presto la calma e l'alto sentimento del dovete prevale fra i superstiti; il soldato Radicali, travolto df:llle mBcerie prodotte dallo scoppio di nllla granata nemica, si libera da solo e parte deciso H portare una. comunicazione al proprio Ooma1Hlante cli batteria : al ritorno va a sostituire un c;:1,po-pezzo ferito. Anche il soldato Goffrè-.A n-· dreoli, essendo stato messo fnori combattim~nto il 1p roprio eapopezzo, ne assume le Yeci, rincuorand.o i compagn,i coll'esempio e colla parola, e c:011tin11a il fuoco sotto i111tenso bombardamento nemico, fin.chè ~gli s(esso viene ferito. Fratt anto il soldato Loi, sotto l 'intenso fuoco nemico a gas lacrirnoge.ni, più volte esce ad !-lggiustare le linee telefoniche e rimane al proprio posto ainche quando una granata. avversaria sfonda. la bal'acca dove egli si trova in servizio. :rin questo Settore l'azione si protrae per due giorni, e Ja. 255"' batteria sp;:tra per ben 16 ore! {~uando le posizioni nemiche sono sconquassate e tra.volte. il resto spetta agli alpini ed ai valorosi a,rtiglieri da montagua, che fra ternizzano cogli a.lpini accomp;:tgnancloli coi loro pezzi fra. i vortici di neve innalzati dallo scoppio dei proietti ll1emici. Sulla. seJla ,del 'l'onale combntte la 332" batteria bombarde: il ten. Ranclisi incoraggia. i suoi bombardieri ;:tffermando che nella lotta che si sostiene C:'è gloria per tutti; ecl. i serve111ti at torno alle bombarde non si p reo.ccupano se non di sparare. L'abi lità alpinistica, lo slancio aggressivo dimostrato dagli f}lpini, il potente schieramento deJle artiglierie e l' efficaee azione da essi ~olta, nonchè la sorpresa eoncorrono a dare la vittol'ia alle ,nost re truppe.

Gi11 si è detto come fin d;il principio della, primavera del 1018 l'Austria stesse preparando una pod<~rosa offensiva contro l ' Italia. Ragioni <li politica interna de)l'Impero, e la s,peranza -

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L' ATTàCCO A t:STRIACO SUL 'l'OKAI,E

di trovare viYeri e rifornimenti d'ogni genere nella valle P adana, ~veva no illuso il Comando Auslro-Ungarico a sferrare l 'offensiva nell a quasi certezza che lo spirito pnbùl ico in Italia fosse depresso e che nna vittoria austriaca avrebbe mess~i fuori causa l a fedifraga allcftt a, cd abbreviatn la goerra. Secondo il maresciaDo Conrad la direzione più favoreYo1e ,da, dn re all'operazione er a quella proveniente dai monti ; seconclo Boroevic.;h invcc·e un ìl tt acco d11l piano avt·ebbe avu to risnl ta to pi ù redditizio; l'Arciduca Gi.nsep'pe, per sua pa rte, suggeri <.:he un attaCC·O dal i\fontelJo avrebbe potuto fa r raggiu11gere i mportanti obbiettivi. Di fronte a. tanti parel'i il Capo di Stato Mnggiore Austro-Ungarico, Von Ar z, 1·iunì i singoli piani e li condensò in un piano unico co i eo nccpito : sn un ilrco <li 120 chilometri sferrai-e uo1'offeusiva da sviluppa re <ln ,clive1·si gruppi d' urto; i quali, preceduti da un violentissimo bombardamento con largo impiE'go cli gas asfissianti, doYranno sfondare Vàsti settol'i del fron te italiano, strin gere in una morsa il grosso delle nostre forze, obbligandole a riparare dietro l'Adige, oppme a capitol ar e. Intanto l'attacco doveva essere preceduto di 4 ore dalla azione L:rn-inc come azione div<~rsiva per togliere ngli itnliani l e posizioni rhe essi aYeYano negli uJtimi giorni cli mnggio slrappate ;:i gli austriaci nella regione del To1rnle e dell'Adamello. Il Oonurnclo austriaco non si era reso conto che la crisi ab·· b~ttntasi nell'ottobre-110Yembre J 917 snll 'Escrcito italiano era stata, superat a.. E sercito e Paese ùopo d'ailora stav[l no da ndo prova di ima vitnlità, ve1·amente lllOtevole, e la battn glia dei T re Monti del gennnio, come In conquista dei ::\IonticelJi degli ultimi gi01·ni di maggio, st~vano a dimostral'e Ja resu rre:done dello spirito offensb·o e ba ttagliero dell'Esercito già mes. o in evidenza i1n uncli.ci bai-taglie sangoi nose combattute sull'I sonzo. Il matthno del 13 gingno, secondo qu:mto ,progettato dal nemico, l'artiglieria am:;triaca alle 3,30 scatena l ii, sna preparazione. L'nzione violenta della fanteria allaccante dovrebbe somme1'gere Ponte di Legno e snccesshram ente Vezza e Edolo; per il Passo del Gaviii, il nemico i nte11cleva scendere in Va1tcllin a ... e ... più oltre ancora. Immediatamente intervie.ne l' nrtiglieria itn Jiana con ener-

532 -


SCHIERAi\IF..NTO J)BLLill BOMBARDE ALLA YlGIJ,IA DEI, 15 GlUGN0.1918

gici tiri di co:ptropreparazione; sviluppando la contr obatteria e tiri di interdizione. Alle 5,30 le batterie italim1e ci1lano mna densa cortina cli sbarramento sul fronte Tonale-Cima Oaclyquota 2545 del costone dei M01ntice1li. Favol'it<~ dalla, nebbia, akune pattuglie austriache riescono a insinuarsi in qnalche tratto delle ,nostre linee avanzate; ma presto sono ricacciate e falciate. Qnalche successo iniziale dell'avversario - in<~vitabile nella sorpresa - è presto annu]]ato. Le perdite inflitte alle varie <:olonne attaccanti, prima sincora che prendessero pieno eontatto colle inostre truppe, sono micidiali. Ai valorosi alpini ed agli artiglieri - compresi i bombardieri dei Gru1p pi LII e III - er a toccata l a sorte di spezzare sul nascere l'urt o nemieo, ;:irginando non ~o]o, ma facendo rifluire verso la valle d'ond e era, partita quella va langa che avrebbe <lovnto dare il primo colpo con cui doveva esordire la grande offens iva sugli Altipiani , sul Grapp~ e clal Piave . Dunque l'uzione della 10a Arniata austro-ungarica non aveva risposto alle aspettative del Comando S11pr crno nemico, che però credette cli riguacli1gn11re la partita facendo agire le altre due poderose masse cli cui poteva disporre, e cioè : 1'11' Armata sui monti, e la, 6" e la 5" Armata (Isonzo Armèe) dal Piave; le quali comprendevano 46 Divisioni cli fainteria e 8 Divisioni cli cavalleria. appied;:1ta: in totale 708 battaglioni, circa 10.000 ;mitragliatrici, 3.800 lamciamine e bombarde, e 5.824 pezzi di vario ca.libro .

* * * Nella, prima decade di giugno lo spostamento dei r e1parti bombardi.eri procedeva alacremente nelle z()lne delle Armate per perfezionare la form11zione dei Gruppi, molti dei quali avevano già, raggiunte le loro destinazioni sul fronte e continuava.no la sistemazione definitiva delle proprie postazioni per migliorare la loro efficienza bellica.. Dopo la data del 9 giugno, ogni ora del giorno e della notte scorreva in imp;:tziente attesa del tanto conclamat o attacN>: che poi veniva sempre rimandato. -

533 -


Pormv,zio,n'e organ/4aa de·i Raggru,ppia:,,nenti e dei Gruppi <li 1Jom,7J·mrde a.li.a, v-i,gilia d,ella battaglia d;a ll' A.stioo al m,a:re, 1a. ARì\fA'l'A -

I

G . U.

Gruppi

I

Comandanti

Dal Garda all' Altopiano di Asiago. - . X Corpo d'Armata btr. d a 400 m1~ . . / btr. da 240 L. A.

I240 LI 240 e

170V.D1

I

Totali . armi

58 A

140 Haggruppamento (colonn . Archi volti) D i v . !l" XXXTH ten: col. Bovci

)) 12• CX H

288•

ca pii:. Sogaro

2

2

1

G=- ARMATA -

/) 48"1

))

7"

1

23,1"-, 235", 87• 33-1", :t:IG", 79a

,(8:L

2

Da C<•i:::mw. al Canale cli nrenta -

l -Hl"-. l~J-", Uu" <li H1·ig. <l8"', mia., 70• <li Brig . ~0". 22". fil'> cli Hr-ig.

)) 23•

47tt,

:!70•

6

&!

XIV Corvo c.l 'Arma ta Britannico

ogni Div. di fanteri a :neYa ?, btr. (li Rl'ig. cJa 77 mm. (R tok es) <' nnn drt 152 Hi\{ su ,1 ntmi cia ;;c:nn:1.

])(.r .

XIT. Corpo cl'Annnta .F rnn <>e;;e - i'i'• Haggrnppnmento (eolonn. Gt:niani) )J

23• xxv l,TTT

» 2-:l" 1Vll

h•n. POI. Imp( nt1 0l'l~ niagg. Rertarelli tuag-g . S cu·di

rn.p,.

0

1.12 P.

)) 1,1..

ICXlII

2:n•

2,i;3a

2:--'1", 2,c:2•, 2s:+., 2s 11• btr. 58 '1' s u 12 pezzi

XIII Cotpo d'Anua ta

» !!8" CXLV

12[)«, 151", J52", 2~8°

18f.a, 227~"

lten. col. Pagliazr.i

1111agg. Va n

l\fn Heu Yel

I

8° Hagg1·11p1.ianwnto (tc'n . col. Vigo) ·)')8"

·J(·-a ..,) ( ' ._ .,.,-.. ...) { '

\ h ,)

'

l

"'l!)·I

~ ·

:MJF;a, ;JJ.O•, ,Hl", :3.12:

•••

. . .

I

... . l .. · .

J

XX Corpo d'Armn 1"a - Jl0 Ragg ruppa men to (colonn. Spnu_i>) ))

))

10• CXVTI

cxv

2• J,V

n1 ugg. D~~ C<'s:11·e

[)

li

2i2", 352•,

Presutti magg. ~olimano

Totnli generali[

:::rma,

344"', ;-145:t

<:'tl J)it .

2/l!l", 4;-14a

354,,

82•

1.06:i

4

19

2

5

1W

2

247• &•

l - - -·

I

. :l · l - .l i

12'1"', 147" 8

22/ì

14

;no


F.orm}a,zion,e or,qr11n!io.a dei R·a,ggrnpv,a1rver1,ti e clei Griippi di borrli,1mtrd<e alla, vigilia della ba.ttaglia dJaU' Astico al mv.,re. di' ARMA'.rA

Div.

I

Grup pi

I

Comandanti

1

~~\n~l~.

btr. da 240 L. A.

4

I

d a 210

e

da, 70 V. D.

58 A

Totale armi

IX Corpo d'Armata 7<> H:1ggruppnmento (colonn. Damise) -

18" \XVI II 17• XXXVlll

I

mngg.

ne

IX Corpo d'Armata

Giorn.nui

c:1pH. Catnnea

1

VI Corpo d'Annata ].(i•

I

XLI

ten. col. Ginocchio

59'' CI

cx

nrngg. l:herti

286... 285"

. ...

1xxxn

l" CUI

2ii9•

26'1", 301·, :102.., ~JO:-l·I 11 1230"-, 32&1, ::120'', 330

XV II I Corpo cl' Ai:ma ta 56•

167", 17·1", 197"

I

,to ;Raggruppamento (colonn. }:l.arolda)

31~. 116". 12'>·, 152·

cap it. Tenaglia

I

306"'

capii.. Hanesi

I

308•, :30\l"

I Corpo él'Armata 70-~ XXJ

nrn gg. Silvano

24" CII

111:1.gg. Valcnrone

9

2!l:i", 304", 305"

2

lG

4

8

G

25()


SCll'IEHAMEJS''.rO DELLE 130M6ARI)E ALLA VI GH,IA DEL

15

GIUGNO

Formazione Ol'gc11nic1a dei Raggrwppamenti e rlei Grnppi

d;i

1018

bom,,ba1rcle

alla, v,igilia clellci battaglia clall' Astioo al miare. 8" ,ARMATA -

c.

A.

Dlv. 1

I

Fant. 0 ruppi.

Da Pcùcrobba a l:'alazzon Bombarde

Comandanti

n. armi

B omb. da 58 A

da 240 L . A.

I

Totale armi

G0• Raggruppamento (tcn col. Ca mli 58• 48'•

VIII

XXVII

I

vu ...:xxxv

66• CXT X 51• CXVTJ

I

capi t. C arctta ten. col. )iolari

10i ", 12(i", 138", ]5(J:o 130•, 1:12•, 230,., 2,10>

nrngg. Cabella rnagg. Tgnesti

271.., 2~f>", :350", 3:'il"

12

3,. AR:\1A'l'A -

XI

XXVIII

XXIII

XLV

lf ~:·

i

,-;;-21 2-1

;:!55\ 35G", R57"', 3GS•

I XLV XLY

Da Pa lazzon a Ca n1 Zuccherina

magg. Oclli m ag~. Grlli

magg. Gelli

231°, 240

21

238• 2H9•

12

capii:. Vic>bi capit. Vichi

4•) XXXT xx

ten. t:ol. Cal'm i11:i ti 91", l Jl", 14G"', 260'' 23Go. ten. col. Cai:miw1t i 7a, 122•, 1-18•, 261 magg. Ducci capit. Havenni 1274.., 322", 323•, 32~= capi!. l\farziani . . . 275"', 32511 , 326•, 327" rnagg. Oli vicr i 3633, :!6-1", 365", 366° 332" ,

CVITT

CIX

Joxx1

73", 220", 228•, 202"

2:13•

ten. col. Gandini

9

28

25 11. XXIV XXIV (i3a CYll

Ol~

3li 2-1

J2

2-i

9-3. '-!19• 320> : '{' ' l• I - • , t • ' . • -

...

I

Raggruppamento R. Marina (capit. di vnscello Foschiui) A

B

e

ten. vt1sc. Ascoli 52" btr. da 2-10/71 len. vasc. Bianchcri 51" btr. da 2-t0/71 ten. Yai>c. Ceccberinl 53a btr. da 240/71 batll'rie

-

536 -

11 .

:11

4 4 4

batterie n. 23

)86

298


SCH!ERA~{ENTO I)l~LLE COMBARDE .ILLA VlGJLTA DEI,

15

OIUGNO

1918

Negli .allegati prospetti è indicata la formazione organica dei Raggruppamen ti e dei Grup1pi qi bombardieri così come erano stati ripartiti fra le Armate ed i Corpi cl' Armata alla, vigilia de)]a battaglia dall' Astico al ~nare . Si fa rilevare che nello schieramento assunto la sera del 14 giugno, non t utte le Unità, in esso comprese parteciparono alla battaglia; taluni Gruppi e batterie furo,no tenuti in riserva; altri, per mancanza di tempo, pur trovnindosi nelle mne di Arm ata, nol!l furono i111viati 11 raggiungere le linee. B' da notare però cJie sul ,f ronte clella (;a Armata la sat urazione dei r epatti bombardieri era forte, e n loro schieramento rispondeva assai bene a una prossima operazio1ne offensiva che l' Armtlta avrebbe dovuto compiere tra,_. il lG e-d il 20 di quel mese. La quasi totalità -delle Divisioni cli fanteria aveva ricevuto la, pr opria batteria di piecolo cali bro, raccogliendola su un'uuicai posizion e o fasciando le Ser,ioni alquanto sparse su posizioni già in precede.nza occupate dalle Sezioni -d a. 5S B. L'offensiva austro-ungarie;:t, sferrata dall' .A.stico al mare, venne a.d urtare un fronte montano ed il fronte -clcl Piave, su ciascuno cl ei quali gli avvenimenti ebbero uno sviluppo diverso. Il fronte montano compreincleva due scacchieri ben ,d istinti : quello dall' Astico al Brenta, e quello -d ella regione del Grappa : il :fronte del Piave si sviluppa va d!ll ponte di Vidor al mare. Sullo scacchiere Astico-Brenta il nemico intencleva operare uno sfondarne111to dalla Val d ' Assa alla. Val Frenzela con una 1Prima massa, d' urto; poscia co1n un gruppo di nuove Divisioni operµnti a ventaglio, si proponeva cli raggiungere la, linea mar~ ginale dell'Altopiano di Asiago ed i contrafforti occidentali del Grappa (che serra.no -d a est il Oa.nale di. Br(~nta) occupandoli; quindi, inca nnla ndo truppe nella Val Oa1n aglia, sf;lrebb(~ sceso in Val d'Astico, come per la Val Frcnzela altre t ruppe sarebbero calate in Val Brenta. Nello scacchiere del Grappa il Comf;lnclo austriaco, impiegando un'imponente massa -d'urto, tellldeva a travolgere di primo impeto le difese italiane ; quindi tratta.vasi di aggirare il Grappa e scendere ~n ipianura, facendo cadere per rnt1novra, il nostro dispositivo difensivo. La realizzazione -cli quc~sto disegno richie deva l'esplicazione di uno sforr,o rapido e potènte tra il Brenta -

537 -


SCI·JIERAl\lE:'lrTO Dl•:Lr,E 1?0:S!BARDE ALLA VIGILIA 01::L

15

GICGNO

1918

ecl il M. Pertica, e un attaeto fro ntale c01ntro il saliente dei SoJaroli: ln r iuscìtu cli queste òue azioni ~wrebbe fatto cadel'e le linee del :YI. To1Uba -Mo11fenera, e l' ala orientale della 2" Armata del Oonracl. avrebbe pot uto tendere la mano alla 6" Armat a c he dovevn ope1·;ne conti·o il Mon tello. Sul fronte del P ia1 e due mass<' d'ala doveva1no opera1·e una contro il ) lontello, e l'altra, partPnclo da Sa111 Donà di J-> iave: il forzamento del :fiume dovevn condurre alla conquista d i. 'l'reviso ed Hll'isolau1erftò cli Venczin. Una terzà mnssa centrale, forza,ndo il PinYc al'Je Gril\·e di l'apadopoli, avrebbe raccordato fo ali jnterne de1le due mn sse :faternli, C'On obbiettivo l a linea Mnser a.a H --'l'reviso. Qui di seguito. (·olllc cli co:usneto, non sarà, t.n1 ttata la na rrazione della battaglia d.el Rolst..izio, percl1 è ciò es ulerebbe dallo scopo a cui tendono questi se-rit ti; ma, c-og;lienclone talune fasi assai drammatkhe. si tender,\, a mettere in lu('e alcuni episodi ·vissuti cl,d le Uuitù, bomhm·tli<>ri cln lln n.ott<, del 15 fl) mattino del 23 giugno. Si p1·emette che quando alle 01·e ~ del 13 giugno l'artigliel'ia anstriaca sferrò il tiro di prepa rnzione, la sua azio1ne era stata pl'evenntn dall;t nostrn, artigli eria : la quale operaaido co11 a rdire -- p articolarmen te sul fro11te delh1 6" Armata - eseguì, a cominciare dal1e o,re 24 del 14, po-cle rosi corn·entramenti di fnoco su obbiettivi lonta ni e s ulle 1proba bili zone cli parteinza delle fanterie nemiche. disorientando Com.audi. colpendo numel'Ose batterie (che p el'Clettero in gr nn parte la. loro effi.denza), e iufel'endo alle Divisio11i attac<·:u i'tì n otevoli perdi.te che furo no ac- · certate frò il 40 e(l il 60 % dei loro effettivi. Un.- ufficia-le su peri ore a ustriaco cMJnrato ebbe a dichiara.re : « Tale energica q11n11to in sospett~tn, contropreparazio11e (fo1iziata alla mezz1111otte précisi:1 sn tutta 1n fronte @ 11'-AHipianoy 11on~tardò -fl pr,odurre i suoi effetti cleleted fra i Comandi e le truppe>>. 'l'utto ciò a ppartiene 01·mai. alla storin , come appartie~, e fllla storia che lo schien1m.ento delle bombarde sul fronte della (i" .Armnta, e i11 gran parte anche su quello della 4", r ispondeva al concetto dell'offensiYa, e qui1J1cl.i. molti reparti si trova vano a1ppostnti verso le no~tre linee a yamrnte . Ciò spiega il perchè, tanto sull' Altopi;rnoJ come particolarmente s ul fronte del I X Corpo, i 1

-538 -


SCIIIERAMI, NTO DELLE BOMBARDE ALLA VIGILIA DEL

15

GIUGNO

1918

reparti bombardieri si trovarono subito al ferri corti con le prime ondate dell'attacco nemico, e molte batterie bomba.rde furouo subito travolte. A tale proposito mette tonto riportare ciò (:he il Comando d'a,rtiglicria de.lla I:>" Armata scriveva il 22 giugno rn1s in una Relazione sugli« Ammaestramenti della recente azione nemica >), a proposito dello scllieramento delle bombarde: . . . Si ~i rilé,·a to ancora l'inopportunità cli tenere nella difensi Ya bombarde addossate alle prime . nos'tre lim>c-i. Oltre a risentire molto gli effetti del tiro nemico cli 'dist1.·u7,ione, ess~ sono inevitabilmente coinvolte nelle fluttuazioni dell_a lotta; onde ben spesso risultane, di poco profitto e vanno perse. con facilità.

:N'el.Jo Schizzo rilevasi la situazione sulla fronte italiana ne] giugmo de] 1918 e qui cli segnit.o viene riportato lo schierameuto dei Gruppi e cleHe batterie bombarde nei vari Settori cl' Armat a e cli Corpo d'Armata . :N'on ci fn dato conoscere ne ppure con una certa a1pprossimazio11e lo schieramento delle 9 batterie· di Brigata dc~l Corpo d' Armata britannico, e neppur e quello della 112a batteria del Corpo d'Annata, fraineese. Ris ulta però che 111 Corpo francese il Comando della nostra 6" Armata a.veva assegnato 3 Gruppi cli bombardieri italiani i quali, a s~)migliauza di quanto opera.roino i compagni su tutto il resto del fronte di battaglia, fecero rn.agnificamente il proprio dovere (vedi fig. 110 - Schizzo XXI - « La situazio!1e.s.11lla. fr<mte italian.a nel giugno clel.1918 ))). E prima cli t.raf.tare del co111.pottamènto dei tiombar,clieri dura.n te q-ue1l'offoi1si-v-a nemicù, non sara: stiperftno riportare il seguente giudizio austriaco espresso in una << Relazione sugli ' ~unniaestrame1iti t ratti dalla ha ttaglia <1el giugno 1!)18 sui ]andabom he ita-li,wnf )) : Gli ItctUMii ha-nno ·ima. m(wnijìca. orga.n'i.<!zaz io11.e cli, la.noial10111lHJ eà ottùne

arrni a, qnesto .scopo. In cilouni Settori U merito princi1>a-/.e <leilci 1wstm ri:/.·irata .spetta a.i Ta,nciMJOmb e. (Tn1duzio1H~ da l Tiegol:unento Anst.riaco fatta cl:1l capit. Paolotti).

-

539 -


Sohierwnum to delle U nità bom;b1a rdie1·i la,. 1

Corpo di

Armata

I

Gruppo bom bar- J . de - Sede del Batterle organich e Comando appartenenti al Gruppo

P

II

s e1'1,1,

cl,el 14 gi11,g,no 191S

Locali tà di schieramento delle batterie

Note

.AR .\:f A'l'.A

270• da 2-.10 L A 4 ar ml Pnnra Corbin CXVII 2 armi M Ceugio P un ta Corbin 7 armi Le Fratte

33-l" cla 58.A

2- Hrnl P a ucga X

O anni Val Ghelpac

:-IBG da 58 A

7 a r mi Cima Ardé 2 armi P-uUlil Corbiu

79• cla 58 A

137"' :::ez . cl n 5B B :1 arm i Scutazzon

A clisposiz. ùella

48°· Divis. Brl. tauu ica batteria dell a 12<> dhisioue

la0" scz. rln58B G arml J.laJ Silà 2Hi" sez. d a 58 ll 6 a rmi 6"' AH .i\IATA

XIV

48" btr. da 1;,2 '1 armi Boscon

Brit.

23• btr. cla 52

.j

armi

s.

Sisto

2 armi c. F righi

7• bt r. da )52 2 armi Cà 'fra ,·erso

XII Frane.

CXIV

s.

Si:;lo

a,11•

da 2 10 LA G armi

,!,J,2n <la

2-.LOLA

(i

a r mi

;{.15• cla 210 LA G anni

CXVIII Bocchetta di Conco CXIH Fond i

2u7''

s. Risto

s.

Sisto

s. Sisto

da 2-!0 L A G armi iloccheLta d i Conco

352" da 24.0T,A

nrmi l.locchetta di Conco

$!• da 2-10 L A G armi I3o<"chetta di Conco

33S• da Z.10 LA 6 arm i .i\farchiser a 3-!0• da 2-.10 LA 6 armi B uco cli Ccsuua

LIII Osteria del P.utele

185" cla ~IOLA 4 ann i Costa iunga 2274 da 2-!0 LA 4 al'mi ì\I. Valbclln 4 armi llu1>0 del Termine 2-10 L A -1 nrmi fiu,;o del Term ine 339"' da

129" cla. 58 .A.

12-18"

!J :unil Col del Hosso

cla. 70 Van De1n en 11:l. Valbella 9 a rmt

-

540 -

E' Il solo che si conosce sullo sc!Jier am . delle bombarde franco-iuglesi


(Segue) : Eohieramento cl.elle U11i,tà, bo1n ba•r•èlier·i la sera. clel 14 g-iti~ gm:o 1918. Corpo di

Armata

Gruppo bombarcle _ Sede del

Comando

cxv

XIII

I

Ba tterie organiche

Località cl i schiera-

!appartenen ti al Gruppo

men to delle ba.t ter ie

Note

I

235" da r>S A

9 armi llfontagna Nuova

2'-J7•· d a 58 A

9 armi M. Lernpreche

H44'' da 240 LA G anni Cimit Cischie tto

Pendici <li Col cli Noven ta

S2• da 2-10 L

8 armi Cima Cisch ietto

337• cla 240 L A G armi Cima Sasso 2-!7"' da 70 ED

5 armi Col d'Bchelc ,1 a rm i lJJ.rn ùnl Vi n

121" dn 5S A

4 a nni. Costone 2 :Hmi Plun del Vin lì anni Col dei );osclla ri 3 3 ,I 2

151• cla 5SA 152" da 58 A

LV S. Naza rio

sa.

cla 24,0 e

a rmi a rmi armi ai'i.ni

Col dei Nosellari Pozza <l<'lla Cerisana Col ciel Vento Cima del Ciino

!I a rmi Iluso Tondo

9 a rrn i Val 1'or cella 9 armi Carpanè

106"' cla 240 LA 8 arm i C. Castella ri 2(i9" da 2,10 LA G arm i Augar ano 3i3" da 2-10 LA G armi Pirche

xx

129" se;,;. da 58 U 3 a r mi Loru Alta J.31• se;i;. cl a 58 n 3 armi Lora Alta

batter. della 10• cli visione

133• sez. <la 58 n 3 armi Cornone HO" sez. da 58 ll 3 armi Sasso Stefani

batter. della 2• diYis ione

20!l"- sez. òa 58 JJ 3 anni ;,\:[a don

4a. ARMATA

s.

XVIH Ponte Lorenzo

2;10 (la, 2,IOLA 6 a rmi Prà Piolo ->'>5a. da 240LA 6

1~;p

armi Val cli Campor oà

da 2-10 LA O a.rmi Val 1lcll' Albero

-

541-


(Segue) :

8ch·ie,;a mento delle Unità bo-1nba 1Ylieri la, sera, del 14 giu~ 1

gno 1918.

- ------- - - - Corpo di Armata

I

. I

Gruppo bombard S d d l Batterie orgamchc ec~m:n~o e la,ppartcnen ti al Gruppo!

lll'i" XXXVIII \'alpiana

IX

Località di schieramento delle batterie

Note

da 210LA G an11i l ,-al Darnoro

;i91< cla

;o

V,w Uemc•n l 7 armi C,ì cl'Annn 2 :umi Col del ,\.tiglio

9:t• da 70 Yau Deun'll ~ a rmi S.O. tli J.\l. Asolon e .!liG• da 70 ,-an Deurc•n g nrmi }J. Asol oHe

uo,, sez. !1:i 58 li

3 anui Co><toue a o,·e:,;l di Yal baltC'r. clclla 18"'

Dnga

I 200• sez. cla 5811 3 anni I('o><l'<~1e u 0Yest <li Va l Duga

rn.,i• sez. eia 58 H

divisione

:i :lt'lni C'o.sluue a (heM di V,tl l>w•a

1. i" sez. cla 58 n 3 armi

Ì

! 8!)1• sez. <ln. 58 B ~: armi { l'oYe 193• sez. cla ;:;s J3 3 anui )

XLI Vnl Sott:1 lGi• da iO Van Dcnrcn l !)

armi S.O. di C. T:1~;;011

17-1" cla 70 Y:m Deurcu 3 armi l C. '.L'asson I.i arm; Nav1i d el Grappa 197• cla 70 Yan Deun•11 1 :-: armi Ca;;one JJnsetto ~ armi S.O. di Xave cl.Grappa :1 armi Ca >:011 Ccncell' Alto

VI

259• cla 70 ,-an Deurrn 9 ri'rmi S.B.d i :H . AsolOllé

2 armi c. Tasson 4 ::irml Ca son cl el Leùl Il armi Est di .Nave cl. Grappa

30i• da 58 A

CI

Casone di Coston

26 l" cla 2-10 LA 6 anni l'en1Hci di Colli Vec<.:l1i 301" da :MOLA 6 armi ì.\1. HiYOll

I I

302« da 240 LA 6 armi Pe11dici di Colli Veccl.11

303& da 210 LA G a rmi :'\'I. Coston 2 a rm J Sud cli C:1 Séra. Coston

2 0" cla ,100

~

542-

batte r. d ell a li" di\·ìsione


.(Segue) : Sohieraniento del7,e Un-itcì bom,ba-r<Jicri lrt sera cwi 14: giu~ g·no 1918. 1

corpo

Gru ppo bombar-

di

de - Sede clel

Armata

Com a n do

Ba tteric organ i che appartenenti al Gruppo

Località di schieramento delle batterie

II

Note

36 da Z.JOLA 6 unni! Ovest di C , .:.\1ecla IOs teriaCXdel Poise 328" ùa 240 LA 6 armi ):L Gra.vpa 3

329"' da 2,10 LA

~

armi J'euclici di ?IL Oro

3300. eia 240 LA (3 anni .Pendici cli i.\I, Oro

2 armt Gason di .llfotla

285"'. ùa 400

105" sez. da 58 B 3 armi M, Coston

111" sez, da 58 B 3 armi Coucell' Alto

batter. della 15• diYisioue

HJO• séi. da 58 ll :~ nrmi C, Rusetto 123"' sez. da 58 JJ .3 nl'mi Cason Prh cli Reai 124• se?:. da 5813 .'l armi Casera Pra Pdai

batter. della 59• cli visione

135"' sei. da 58 ll ~ armi Cro<;e tlel 'l'ermine

XVIH

XXXII M , :Meate

31• da 58JJ

llu" da 58B

G anni .òf. Salurolo 3 armi Col clell'Orso

9 armi M , Casonet

125"' da G8 .B

9 ar mi .,'\[. Valderoa

162" da 58Il

.3 armi Col dell' Orso 6 armi Croce dei Lebi

CIII 306" da 240 LA 2 a rmi Castel Gesil nocca di Forca 4 a rmi nocca cli F orca 306"' da 58 A

3 armi Cima Schiarer

309• da 58 A

3 armi Por te cli Salton 6 armi Sud di M, i\ied11ta

(:i

armi OYest di .:.\1, Pizzo

11,a sez, da 58 3 armi Va l.de rèm

56" di visione

197" sei. cl a 58 3 arni 1 Cima Schiarnr 94" scz, ùa 58 3 armi Campornnetta

98"

$ùZ. Ùfl 58 ~! arm i

Cima Schiarer

188" sez. da 58 3 a rmi A sud ùi q, 1397

196"' se?:, cla 58 3 armi Sbarramento Archeson XXI rressi cli Virago

5"- (la 240 C

6 arm i l\L Se!Jastiano

51« da 2!JO C

(l armi l\:f. La Castella

-

543

~

1" di visione


Sohieramento delle Unità gno 1918.

(Segue) :

bo1n1.Ja;r'd·i eri la, se-ra, del 14 giu..

I

Corpo Gruppo bomba rdi de_ Sede del Batterie organiche _A_r_m_a_ta_ comando appartenenti 'al Gruppo/

170• da 240 L

Località di schleramento delle batterle

Note

4 armi Cima Cappello 2 armi Cima Campore

I

17u• cla 2-10 L

2 anni M, L,a Castella

2 atri.li Slavine 2 armi

CII La Costa

l'ccolo Curto

2({5a. da 2'10LA 6 armi Coston_e Slavine a(J,1• da 240LA 6 armi Costone Sla vine

:rn5a cla

2-10LA '1. armi Testata di V, Calcino 2 anni S.E . di Col dell'Orso

!lG" scz, da 58 n

a r1.11i Osteria cli Monfeuera batte1:ia della 7oa divisione lll" sez. da 58 B 3 anni Oosteria di .Monf:enera ~~

208" scz. d a 58 B 3 armi Oosteria d i .i\ fouf ener:1

91.• se~. da 58 D

~~

a rmi

118"' sez. da 58 13 H a rmi J.!l.ta sez. da 58 B 3 arm i

s. Vito s, Vito s. Vito

batteria cl ella 24.a divisione

S•· AR}(ATA

VII Giavera

XXXIV

Giavùnl :VIII

107" da 58A

9 armi

126" da 58A

!)

c. de Fa veri

138• da 58A

armi Fontana Val Boera 9 al'mi C, de Fa veri

156" eia 58A

$)

armi E st di quota 128

J.30• cla 2,lO LA G armi Quota 202 1:12:i da 2°10LA 6 armi

c. P.allarin

230" cla 240LA 6 anni Quota 182 246<> da 2-!0LA 6 nrrni Sud di

CXIX Selva

~~55" da 2-10 LA 6 armi

c. l'in

1:!5G~ da 240LA 6 armi

s.o.

c. Rena ti

l:'arrocch. cli Ner. vesa 357• cla 2..JOLA 6 armi Quota 185

j:l58• da 2-!0LA -6 anni Quota 188

-

544:

-


(Seg nc) : EohùwamJ,e11to d'Clle Unità, bom,lJcwcUer1i la sera d el 1.4 [J i uguo 1918. Corpo di Armata

I

G~upp~ bo~b~r- 1 Batterie organiche aeComan - eded o e !appartenenti al Gruppo/

Località di schieram en to delle batte rle -

xxnr

cx, n Mriscra

Note -'--

2,1• da 2-10 LA 6 armi li A o,·cs1, d i Rirn;;ccca

I

2.J.!1• <la 24 0 .LA O um1i A ovext· di Rin1sccca 2:i0" (1;1 2-JO LA ti ann i Zoppou ( Villa Ha spa ) 25P da 2..IOLA 6 nrmi On•:=;t di Carnllèa :! ARMATA

Lff

(i ,l rmi l <'ril7.Ì01l('

C. Cl:rn

, :{• <l:l. 240LA

Xl

»

·L armi 2 m ·mi

)}

Bll

))

B12

))

B 10 il 9 B 8

228• da 2,10 LA .1 armi 2 anni

2

12,31"

238• da 58 .A XXI Y

sud cli Olfrotti

"

(l l"IDi

))

(; ,umi ~ nrn1i

<la i"i8 A

Il , R O

3 :nmi

))

))

'>att,•rio clclla 3Ja di vis. alla cli-

pendenr.a della ,15• <li vls ione

tra Sa le Ho e S. Auclrea tli Ilar. har:1110

B 9 il 8

l2 armi S . Riwtolomco

della 2:-J• tli ds.

22!ì• da :.!.J.0 LA ·1 a rmi S. O. cli Ze nson, di etr o l 'in:gine cl i S. Marco 4 a rmi Ca soni 2 262a da 2..IO LA 3 ai;mi C. Sf)<!raucli o X a rmi C. C<'rotto

XXVIIl

armi Ansa cli Gonfo :-: armi Ansa R ir.r.etto :~ urmi A.usa cl i >oventa :i

:: armi A nsa di Sabbionc ra

c,·JL

3].!Ja

cla 2-IOLA 6 arm i >'orcl d1•llo S colo 1'a-

~{20•

d,l 2,IO L A 6 arm i Fossa 1t n tli P ia vù

Ca' cli Ho:,;n

lu mho

l

2-3!)« tla ;j8 A

XXXl

!l :11·mi Fom:11·i Castelletto

7n dn f~ A

9 armi Callll):1gna tielle ::::cuole

Ca' cli Uo:,;a 122"

CXX[ Ca ' G1·a tl e uliso

(1:1

GS A

9 a rmi Pa lm lc llo

2.'l2• rln 58 ,l

9 n rmi L a (;flRtalclia

261• da 58 A

!)

armi C . Sic:hl.'r

2G3• cln 2.10 L A (J nrmi I'a lu rl<'ll o :{(i.I" da :!,10 LA G armi Ca,-e llianchE•

35

545 -

batter la dell a 53• di vii::!ooe


S ohiera:m·e nto d,elle Unità bornùa1·cl,iei1i la sera del 14 yi'Ltgno 1918.

(Segue) :

1

Corpo

Gruppo bom bar-

di Armata

de - Sededdel 0 oman o

J

lap:a~~:~:t~r!~n~:~~pc _ _ _ I

-

Località di schieramento delle batterie

Note

-

36.~ da 240LA 6 nrmi Cava Zuccherina

:XXUI

/:1GG• rta 24.0LA

xx

(i

armi

s. Rocco

91A da 2-JO LA 6 armi A1·g!ne

P alude .Marina

s.

l\larco

Cortella:>.zo

111• da. 2-10 l,A 6

Ot'lUÌ

J ,l(i.. da ;,!,10 LA

armi Cava Zuceh erina

(>

2GO• da 2•HI LA 6 armi CorleJla7,zo 230" tla 58A

12 a rmi Torre Caligo

27:l• da 240 L.\ 6 armi Ca' J.<• ~Iottc ;121 /l d a 2 10 L A (i a l"lni Cortella7,zo

CVITl Ca' Hu,;a

CLX

Ca' Ghisa

tll"llli Torre Caligo

1.J.l'l• da GS .\

!)

il22• ùa 58 .\

9 arrni Palnclello

a2:1" <la i38 A

lJ armi Ca' Gra nd e

32,J" da 5

'J armi

,\

c.

Sichcr

27,(" cla 58 A

9 armi lntei:; t11clnra

;i•;-.

9 arwi Cortella7,7,o

-"

da

:jS .\

:i:n" cla riS .\

!) 111·1H i

To rre Calig0

RAGGRUPPAMENTO DELLA R. M ARINA

GL'Uppo A

52" brr. da :blO; a -l ,1rnd 'l'aglio Site

Grum10 B

.-,J~ btr. da<! 10/71 4 Ul"llli PiaYC Ve<:Cllin

Gnw110

e

5:,n hlr . cla i40/7l 4 armi Cortcllazzo

/in l'iserrn a Meo1 lo le batterie i 275" e :{26•

Va ricordato che all'estrema desti·a della 3• Armata trornrni::i sehicrnto anche il 2° R eggimento bombardieri-fucilieri, il quale era dii;teso come appr esso : Gruppo 10!0

bel'. ,noa - 311"

Gruppo 10;;0

bt r. 3]t:1a.

312• Capo d'Argin<'

:U4•

Grnppo .JOG> blr. :{16:o - ;ff,a - :{ 18" C . Malipiero

-MG -


Sebbene per effetto della contropreparazioo1e dell'a1'tiglieria italia,na varie Unità <leJ1a fanteria tnistl'O-ungarica fossero state già molto malmenate, subendo ·perdite considerevoli, tuttµvia alle 7,40· Je prime ondate di attacco scatt ano verso i loro obbiettivi. Segniamo le prime fasi della battaglia prOC(~clenclo dall' Altipiano di Asiago al mare . Le prime ondate sbucano d;,llla Valle Ghe1pa,c contro la sin.istra inglese. La 336" ba.tte1:ia bombarde e la 137.. Sezione da 58 B hanno buoi1 giuoco sui nuclei nemici annidatisi nel ,1allone sottosta11 te : mf.t a S. Sisto le batterie del CXIV Gruppo vengono invase -clalle truppe avversarie . Il maggiore Com.andante Van clen Heuvel, di propria iniziativa, impos-sibilitato a far fnoeo con le bo,mba rde, riunisce circr:t 200 uomini arma.ti di fu cile e si mette H ,clisposi:r.ione -del Comandam.te delle fanterie britanniche, entra,ndo in linea fra. due Battaglioni presso Oesunn a con{:orrere efficncemente a respingere gli ;1ttacchi :nemici. Vi si distinguono il capit. Battista, della 341" batteria, ed il ten . Valente, della 342"; i quali, 11lla test a di nuclei di bombardieri partecipano coi fanti. inglesi f:l, due contrattacchi, i1n seguito ai. quaJi, dopo clnra Jotta cor,po a corpo, riconquist a.no il t erreno perduto, riuscendo a paralizza.r e una seria mina-ccia -di aggiramento. Ugu::ile sorte tocca al CXIII Gruppo. A Fondi, a Busa de.l Termine, aJ Buco di Cesuna ufficiali e bombardieri lot~a no :fieramente: il soldato Gatti , della 340" batteria, dopo che _il nemico ha occupa to la postazione -della batteria, si aggrapp;:i, alle roccie retrostan,t i da soI0 1 e perd endo sangue da una ferita. riportata durante 1a notte, ful mina diRl)er::itaroente col fucile gli assalitori, fì,nc:hè cade trafitto al petto. Anche il bombardiere Sagnatti, della stessa ba tteri_a , raggiun to il .J'eparto quando già le bom~ ha,rélc ernno cadute neJle mani del illemico, si reca, più volte nel bosco di Cesun;:t i n ricog11izio11e, e daJle ,notizie che può riportarne a.gevola il pr·og;etto di riconquista dei pezzi, che viene l'éalizza to il giorno snc.cessivo 16 giugno. Il ca1pit. Tumedei, Coma ndante clelJa 339a batteria ; clopc, <lue giorni cli lotta , 1·iesce coi suoi servent i a riprendere la posizione deJle bombarcle, climostl·atndo ardire e intelligenza. -

547 -


L A IH'LTAC:L IA 0 1\ LT.' ASTJCO AL MARE

NelJa regio11e di Val ]foll;:i i bombardieri del XIII Corpo d'Armata ve,ngono assaliti in mer,zo a .fitta. nebbia . Le posizioni di Cima Va l Bella, di Col del Rosso e di Cima Oischietto sono investite cla nonl e da est dal nemie.o, che, in breve, irrompe anche fra Casera l\{efoghetto e ]n Oima omonima. I n tali eongiunt ure si distingne per calma e coraggio il capit. Ai-cnngcli, della :344• batteria.. I teu1enti Russo e P etrn ccone, deJla 12W batteria, rise;ontrundo il g.rave perieolo che incombe alle loro bomb;u·de, si spingono arditnmente innanzi per meglio orientarsi; ma sono ~iecer-chiati dagli (( Eclelweiss )), e dopo accanita. lotta il t(~n. Russo <:ade cla prode. Il sottoten. Zappelli clell'82" batteria, Comandante 4 bombarde sul Col Cischietto, ha un pezzo colpito fo1 pieno e morti e feriti tutti i serventi : coi rip:ianenti bombardieri rimette in efficieirnfl .l'arma. colpita e ripr,e nde il fn oco. Il ten. Asquer, d.elln 185" batteria, dopo salvn,tn, cla.Jla ca ttura. la 1p ropria sezione snl costo.ne di Costa Lnnga , la r iconduee in linea cogli uomini armati cli fncili, e vi i::i sostiene saldamente per l'iintera giornata : la sera gli giumge l' ordine di contrattaecare alla baionetta; si porta dedsamente aJla testa dei suoi nomini, e, nel trascinarli ;:ivanti, cade a pochi passi da] nem.ico colpito ad un fianco da un colpo d i rivoltelfa 1wversaria. Sul fronte della 4' Armnta il nernieo, fan>rito dalla nebbia e dagli angoli mo1·t i ,non s ufficientemente battuti dalla nostrn artiglieriH. ri esce a por·ta.1·si sotto ai nostri r·eticolati pc111etranclo subito tra le RoC'.cie An½in_i e la. Val S. Lorenzo. Trnppe della 27"' Divisione nnghe1'ese, in due (·olonne, si spi,n.gono una, per l'alto e l'altra per il V(~rsaJ1te della valle, lungo la dorsale. A Col del 1\figlio la, 5!)" batteria viene subito sommersa., e ln stessa sorte seguono le altn~ batterie {l el XVIII e clel XXXVIII Gruppo. Il maggiOi·e De Giova,nni , ·d al q1wle dipendono tnt'tieam ente i due Gruppi, perdute le armi., raduna i 1p1·opri bombardieri snperstiti, e armatili. di fucili e di mitragliatrici, si unisce ai re parti della nostra fante1:ia , e inizia 1101,a se1·ie di con trattacc:hi vittoriosi <'he alla fine della giornatn del J6 giugno lo portano alJa ricorHp1ista del](, a1·mi perdute. I eapit:rni Pratolongo, del1a 225.. batteria, Srtporetti. ,cle]]a 177"' e Giraldi, della 171", dopo cli nver fatto asportaH• gli ott11ratori alle bombarde: tengo1J1 fermo -

548


l,,\

B,\ rl'.-\ GL I :\

D.\L!. 'A:-;Ttco

,\l,

)I.I HI•:

F ig. lll - La 2~(i• bmteria cl.1 °100 a Cason di Mecht (giugno 191.8) .

-

549 -


l,A IlAT't A GLTA OAU/ AS'f l CO .\ L ').(ARE

il nemico che già, pr<.'me eontro Jc seco nde linee. Sotto viole11to ed aggiustato ti ro H\'Versa l"io, e tt·a nubi cli gas tossici. uflkiali e bom bardieri resistono validam e nte. li'ra. l a testata cli Val S . L orenzo e Cima Grappa sono scl1i.erate le batterie bombarde del OX Gruppo cornflndato dal magg. Carlo Uberti; il Comando cli (;rnppo è ni Colli Alti; le du e batterie cln. 400 (285° e 28G") son o in postazione tra M. Ooston e M. Rivon nei in'essi de11 a strada Cadorna: la 2:ma batteria <lo. mina Val Dmnoro dpi 1pressi d elia s trada: le batterie d a 240 J,.A . occupano posizioni s nl teL·1·e110 int ermedio . Verso l e 10 il nemico, vincendo ogni eroi ca r e!';ii-ten za irnlian a, . avan za e trnvolge l e prim e line<' teunte daJJ.u 59 DiYÌ·· sione. Il ten. Secehi. com.ancla,utc la 2:-;n• batlc>da, dopo di a,er diretto con <.;<>l';lggio e p etizia il til'O <lrJle sue> homb:nclc, è CO· stretto c1:ni l.:rnc'iafin rn mu n11strinci nel abbandonar<.' 'la posi ziou e. Ma il n1lor o. o ufficiale 1·11 e:e:oglie i snpe1'stiri noi b0m barclin i ai·mHii di. Yettcrli 70/S,. e ri.pi1·g'H a sb~Hramcnto dC'lla valletta, ove rn-rrst:1 il 11c>rn i<·o: posd:1 mmtlic•ne 1w1· IDOlte ore la po. izi one fino all'aniY<' <li 1·inforzi. ·dw :,tli corn,e11ton o di riocc nparc Ja precedente posizicne c:ou Je bornlrnrde. Nella fa, e più gTa,·e dell a lotta . wrRo mezzogio1·no del t:> giugno, qna11do nlcn ni oM,er,·atod arn11z11ti. di artiglieria so110 sorpl'<~si ~l:11 ~1emic-o. e ]e ba ttel'ÌC' con eR~1i c-0·11egate s i trovano i n gravi diffirolt;\ per conti11ui11·e il fnoco. i dne osservatori cli M. Rivon e <li ]I[. C'ostoll del ( ' X n1.· u ppo bombanl<~ c:ontinunno a fnrnr,ioarn1·e, pc1·111.ettendo ane ùatterie da 400 cli battere efficacemente iu Y a) C'esilla ;1mmai,;. amen ti a ustriaci ten uti in rincafao !l)er c-o.n solidnl'e J'oc·cnpa,1ione di M . Asolollle. A giudizio cli taluni prigionieri pi-esentatisi nlle no tre l i nee, e secondo il1forma1.ioni per,ennte da ta l t1tni o sern1toi-i d'nrtiglierin che trni;.mettcvano ni propl'i Corna11 di noti.zi<~ s ul l'andamento deil'Hr.ione « il tiro delle bomlnnde <li grosso c,1 lihro in V al Cesilia è stato terrificante ! >) La. 28i5" bat teria verso le 1~ esegue tiri cli l'OYescio sul Pertica; qualche bomba di g1·osso cnlibro cade suJln spiarn1ta ~nli sta01tc ad mia gallei-i.a pr:i t icarn llel 111 0J1te, tn uto che un lrntt aglion e ch P. qni staY;i arnmnssandosi L' semi clis trùtto <' perdò deve essere sostitnito . -

550 -


LA 13A'.I:'l'AGLTA DALL'ASTICO AL MARID

Colle ba tterie del CX Gruppo lottano valorosamente anchr quelle del CI Gruppo comandato dal ten . col. Gi.tnocchio. Il sottoten. Brivio, della 301" batteria , a M. lUvoin, ferito <la una scheggfa. <li granata, contiene ogni manifest;1ziione delle sue gra i1di. sofferenze e rimane al suo posto per sopperire alla ·deficie nza degli altri ufficiali caduti ; finehè, esausto viene tra·sporta to al posto di medicazi.one dove ,perde la sua giovçi ne vita . Col Brivio lascia, ra vita sul -campo il caporal maggior Pinna, ed altri serventi restano gravemeinte fel'i.tL I tenenti Oerimele e Sambi si distinguono per calma e forza d'pnimo in momenti parti.colarroe01te grnvi e di eccezionali difficoltà. Alle Porte di Salton le postazioni della 309"' batteri.a sono violentemente controbattute dall'rutiglieria nemica, che : impiega proietti a gas lacI'imogeni: il sergente Nard 11cci, capo di una ·delle armi, benchè ferito, rima1n(~ al proprio posto incitando i serventi a continuare l'trnione : il ·Caporale Fessia. eapo-,pezzo di una bombarda, dopo esplicn.ta strenua difesa cl.ella posiziotne, ri1p iega. portando in salvo una parte della sua arma e riprende poscia, posto fra i serventi di altra sezione; il soldato Dublin o, . fìn dall'i,nizio dell'attacco nemico, rivolge al pro1)rio ufficiale le seguenti parole : e< ,dopo le born be delle bomba.r·de aclop.rerò le bombe a roano e il fneile, moril'ò qui al mio posto, ma il nemico no,n passerà, )), e m;:tntierne la promessa : serve prima CO[l. amorevole accanimento la propria. bomhardçi, poi, im1p11gmanclo il focile e le bombe a . ma no, lotta fino a ehe, colpit o mortalmen,te, ca de accanto alla s11 a bomb:uda . Il soldato Cappellini avuto l' ordine di ritirarsi, si unisce ai fanti; muove con essi ;:11 contrattacco, e resiste fono all'ultimo sulla 1inea rironquistata.. Il sottoten ente Massa, della. 162a batteria, avuta g.rav<~mente colpita la propria sezione dal t iro nemico, cerea éli rimettere in efficic,nza ]e armi ; fin o a che, c:olpito mortalmente, rinnncia Hd ogni soccorso e continua ad incitare i suoi bombardieri a proseguire nel loro compito. IJ soldato lvlanetti, della l74" batteria, porta-feriti, si offre al trasporto clel'le munizioni per alimentare il fuoco della· bçitteria, e percorre più volte il terreno battnto ehe intercede frtL le posta zioni e l a riservettn lontana. Soprc~so clal illemico, che irrom:peva dal rovescio della sezione, no,n abbandona il proprio ufficiale, e con bombe a ma no riesce a disimpegnarsi dalla cat-

551 -


L\

IU'J.v.rA(;l.lA D~LL ' ASTICO .\ L l\I.\ RE

tura . l] soltotcnente M:rnn ucd, cleHa 5°' batteria, S01'pt eso dall ' attacco nemico meuine era u sdto olt1·e l e linee a. prep1na1·c un osservptorio. rim.aue al s no posto benchè privo cli ogni cornu 1dca zione : poscia, rou molta abilità riesce a 1·ilirarsi nell e nostre linee insieme a t utti. i s uoi bombardieri, nonostante il micidiale fuo<"o clell'art.igliel'ia nemi<:a. :Kel <·ompJcsso, J'offen siva diretta contl'O l'Armata del G1'a ppa hn destalo qunlche g rave preoccrnpa½ione fin verso seta , cansa la perdita di Col 1Iosc·hin e di CoJ Fenilon, sul fronte del IX Corpo. Perù le i11 c.; nrsim1i nemiche i11 Va l S . Lorenzo vengono conlenute ed :u1·estate da 1·epai·ti della Brigata Bari e dni bornbntdie1·i del XVIII e del XXXVHI G1·11ppo, eh.e combat tono da fan ti al Ponte S. Lo1·enzo e auche in Va l Damoro. Nella. giornata del 1'l giug1no, sul le lince del G1:a.ppH si è svoH:l nna vera epopea. di l'esistenze glori ose e di contrattacc hi ful'iosi ; ~ statn una giotwit~ di glo1·ia e di sacl'ificio, ed i bombar dieri vi hanno largamente pa rtecipa t o. N ei gi01·ni lfi e 1'7 i contrattacchi vigol'osi portati d'inizi.atin1 di Comandanti in sottordine ristabniscono quasi totalmente la sitnazione primitivf1 , traJJ11 e al saliente del S olarolo.

SuJ Piave le cose 1_:) t ocedono d i vetsarnente. Dopo c: it·ca q natt1·0 ore e me1111a cli fHoco d' :ntig-Jiet·ia , alle ì,XO snlla sponda sinistra del Piave si imlia.rcano i pl'imi reparti cl'~ssalto austriaci e vengono aù m·lare <"Ontro l ' argine di desti-n . I proietti della nostra al'i iglieriR , cadendo ne1la correnlc, soJlcva.no colom1c cl' ucqu:l c:he t a1volla ricadono sui barconi c·~riclti di I l'11ppP e li frirn>lgono ; altre imbarcazioni colpite in pieno cl.mino luogo a sceue tf'rrifican.ti ; e, in causa della d ensa u ebbia di fumo c1·eata dnl nemico, le due sponde !l10n sono più visibili. 'B'rallanto l' arli.. glieri~ anstriaca batte i1J1.tensa mentè il 1\'fontello che costituisc:c il punt o più delicato e importan te, e la c:ui caduta costit ui1·eb1Jt• un pericolo m01·1'ale per il u ostro schieramento. Contro il sali1mtt: del :Montello gli attac·c·anti iniziano la sc·ulata, e fo1 breve ottengono fad]e successo. -

552 -


LA BA'lTAU L U

DALL' :\STICO AL l\1.-\RE

Mentre l'alba comirn:ia a colorire l'orizzonte di pallida Juce, scoccano eome frecce i primi arditi ungh<~resi, che penetnrno eome valanga in mez-zo alle batterie del vn Gruppo bombarde: Il ca1pit. Bal<1etti., della 13ga Batterh1) sorpreso nel suo ossernitorio dalle prime pattuglie nemiche irrompenti) riuscito ~ sf11g. gire -da]]e mani -d egli assalitol'i, si s.Jancia. tosto rcrso la posta-

F ig . 112 - Capi l. .Annib;1le Caretta.

zioine dei suoi pezr,i per rieon'g iunget si ai suoi ufficiali ed ai suoi soldati; ma viene colpito in pie,no cla mrn gram1ta avverspria e muore sull'odo della dolina sulla quale si era affacciato per lanciare l 'allarme all;1 sua batteria . Il sottote,n . Montorsi) vedendo i nvestita dalJe prime ondate nemiche la propri.a sezione, coi propri serventi oppone accanita resi.s tenza, ma nuch'egli è colpito e Ca·de eroicame,nte sul ca mpo. Mentre le Batterie del VII Gruppo souo sommerse dalla valanga nemica, il Comandante ca1pit. Onrelta, dei Cavalleggeri cli Monferrato, 11 0,n. vnoJ smenti.re la fama deHa s ua Arma, quella -

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L.\ BATTAGLIA DALL' A!';TfCO .\L )!ARE

-del suo R eggimento e t;rnto meno qu ella <lei bombardieri : e~li avPebbe potuto ripiega1·e qmm do la m area era ancora lontana; invece, da vero cwvalie1'<', l'ha voluta affrontare con 1:mimo deliberato, co11 divicleuclo la sorte dei s uoi dipencl <'ntL sif'uro che il suo s11crifido e ql1e1lo . <lei suoi bomba1·dieri varrà a ritardare l' avauznta nemiea e dm·}\ tempo a.i rin.for1.i cli acco1·rer e . Nella moth·azione della meclap;l ia d'oro concessa alla s ua memol'ia si 1·11ech i11,tie il coseiente sncrifif'io compiuto elfi questo Y fl loroi-ii-f-imo uffida le : CowancluurC' cli Lut Gr uppo cli bombarde 1-(erbn to e w,ta ro ,, ;.;iu11·0 ;.;a<'rifi <:lo. sentendo nppress:11~i nl suo 1)0slo di combattimc•nto l<' p1·imr fl n-i,mglie clell'iuvaslour nemi<·a, ,·oli.e magnanimamente condivider e ln sor1·e g i.ì re r ta clelle sue batt('1·ie. C'onsegun lo all'orcliuanza. l' ultimo scritto d<:'lla ,ma C<:'rnrn Ulano percbè lo 1>0J'l:1sse [I clestinazione, attese diritto. con la rh·oltella ln pug no. !!'li. assalitoti. Cadde rolpìto a mo rte dopo fnlmin<:'ii lotta . :<O\·erchiato clal numero. ma :t\'C'ndo \"lut') la ine:sornb ilitil del fato con la h<:'Ile:r.z,1 del ;;no sncrìfir:io.

Ed infarti eol C'omnnclaure caclono in mezzo alle 101·0 bombni·de h en 1!I nfildHli (2 cHpil'nnL e 17 snbaltenni) e 246 gregari. n 0-ruppo è letternlmc11te clistr- ntto ! Naua si C'he il sottnten . nogliani, ·della 13 '"' Ba tl'ePin, venu to a c·011oscenza elle il Comando del Gruppo e1·11 inYe~tito cln nuclei di urtliti nenlid, ,W·<.:oneva spcmtn.n eam ente n prestare a iuto ai poc·hi clifensorL contribuendo ·rnlorosamente a fermare l'i,nfUtn1½io11c anersnl'ia. Anche li sottoten. 'l'rnmbetta. dcllri 12G• Hattei-ia . saputa lr·ayoJta la propria HattN·irt. fa al1011ta nare il ('HTTep:g-io e g-Ji nrnm11Jati drdla posi½inne clclla riserva di ba t:tel'i a. arnrn. µ: li 1101niini della l'isen-a supe1'stili e eone A mettersi a ·<li~:po~izion e cli nn 1>11 ttagli one cli. frlllteria , com bRtten do con esso pPt· dne g'iorni con ecutivi. · rg-nalmente il'avolte sono le batte~~i.e d el XXXlV nnl.ippo : j) ten . Hl'izzi ecl il sottoteu. 'osentin·i. en t r ambi dell a 2:10" Ba tteri.fl, s<·ampati n.Il'abbn1st0Iime11 to elci Ja n ciafimnm e 11ernici, r accolgono i pochi s11pe1·stiti del lor·o r eparto: e. clopo di essere riusciti a mettere fnori romhMtim<'nto un forte m1cleo <li arcliti. nemici, si unisco•n.o a repal'ti cli fant eria co i quali continuano a combattere. N e] settore s od clell'8° A1'mnta i bombardi eri <kl CXIX 0-rnp-

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LA BATTAGLIA DAl,L 'ASTK'O AL .:MARE

po, appena hanno .l a sensf.lzione dell'atta(:co nemico, aprono immediatamente-il fuoco di sbarr.;imento; ma gli. al'diti ungheresi avanzano con impeto anche i11 <rnesto Settore . Casa Pin e Oasil ]3a1Jarini sono teatro di lotte fnribonde , dove i bombµ.rdieri della B55a Batteria lottano prima con le bombarde fino a. che non hanno le piazzuole smontate cla]l'artigJieda nemica; dopo cli che, i sottotenenti Bellini e Domc~11ichini, raecolti attomo ac1 e&-si i serventi armati cli fucile, continu11n,o la difesa. Il caporale Giacomelli, visto cadere i1 capo-pezzo, con coraggio esemplare assume il comando della squadra e provvede 1p er la difesa vicina; poi riesce n. portH rc più indietro la propria bombarda e riprencl e il fuoco. I sergenti Snlicc~ti e Gii.ani, assalta.ti dal n emico con mJtragl iatrid, difern:lono i l oro pezzi col fucile; poi riescono a indieti-eggiare con le loro hombarcle e riprendono il fuo co. Ailldie i l ca poral maggio.re Selva, sebbene fe rito , non abbandona il suo prn-ito e tiene aJla mano i suoi serventi ehe riescono n trascinare indietro la ]oro a1·nui. Il rn f.lgg. Gelli, ·<:omandante del LIV flrnppo , con le batterie frazionate i!J1. diverse p ostazioni, ~i porta presso le sezioni più avanzate per eontroJlnre personalmente il tiro; 1poi, caclute nelle mani rn micbe ale1m e posta½ioni, con :m.irabile slancio, messm,i alla testa dei suoi bombardi eri, contrattacc;1 prepondera~1ti. forr,(' avversfnie e tenta la rieonqu ista delle bombarde . Ferito grav<~ mente, rilmrne al sn.o posto di comando, firn.:;h(\ str emato di forze) è eostretto a·cl essere allonta nato cln)]a · 1ott a, rammaricandosi cli non poter rimanere sul poffio. La 240-'· Batteria l1 a fa si assai drammatiche: ferito il comunda ntc, tern. Mario tti, il t en. Na1·do1Le lo sof'. tituisce, otte,nençlo .coll'esempio e colla parola, <:;ostirnte eolla bornzione dai s uoi uorn.ini anche nei momenti più gravi. Ricevuto l'or dine di abban .. donare la _posizione, giù, qu asi ci1·r.ondata. dal nemico., sotto il violento tiro cli artip·lieria e di mitragliatrici. <·cm fermezza ed' energia riesce a mettere iin salvo il mn tel'iale e il p ersonale, lascia.n do per ultim o le p osta;.,ioa1i. A Salettnol il ten . .Anselmetti, ComandHnte cli tuia, ser,ione i&olata delli1 24(}" Batteria, :fiin dal principi o cl eH'a?:iOll(~ è grìl vementc ferit o; lo sostituisce il sergente Longob uco, dte si comporta rnngnificamente, co~d in1

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1,,\

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R\T'.rA(; L IA DAl ,L A8'.rlCO Al , )JARE

YHto a::;sai beue dal <:nporalc <'a,:;;1110Yc1 : uffic111)i e grndnati s11pcrstiti tea1gu1Jo e11ergi<·itlll<~Jit<• ,1 lla 1urnno i ,prop ri s ervell ti.. ..--'>-

Uc1sa Hri1lli Garé il ten. Hi panùelli. del la ~;-n:• Balleria,

fa. sp::n-a1·e tutto il m11nizionamp1110 di c ui dispone 1wlla p1'opria sezione ; poi, sap11lo che pattuglie ,w vers,nie mi11n <;eiaJ10 il fia nco della. posi;,.ioue, si uui:wc acl un 1·eparto di builcl'ia, nu1df111clo all'attacco con esso. Allo ~kolo I>..1l111nbo <~ k<·hien11'11 la 2(i:C Hatler i11 . <·orn aJtclata. dal c:apit. Aqmuo : h1. u1111 situazio,ne q unnto lll:ti diflitile le bombanle es<>gnis<·ono il loro fnoeo sotto il ,·iolenro tiro dell'artiglieria nne1·sai-i,1 : per cl11e giorni <·011se~nti,·i la batterin è mi11 acciata cl a patt uglie cli HPditi ehe tentn no di <·o!.phla dn tergo e di fi111wo. e pe1· <lue giorni i I ('omalllù..t11te l'ie Te a sc,H·<·iare h1ttacu1nre coJ1t1·atlntta111]0Jo dn1ceme11t e e pod,rnto posda in salvo le 111·rni. lJ sottote,n . B m·lnnisi, ~eg itHo clai bomu:u·cli el'i BPrtoJini e B orgono,·i. t~ t·orua1Hlilto a <·0111picre una d <·lliosa ri<-ognjzione e 1·icste acl ;1. suhe1·<~ t·omp)etarnentc il ma11dnto 11:fficlHt ogli. Attacea tn Jn bn11 el'ia tln 111nnetl1Si nernic·i , il Be1·t0Hini no11 esita a conl1·nttaef'11re c-011 :-l ando e 1·i::-ol11tezr.n 1 trattenendo 1p1·im a e ri<:aec:ianclo poi J'aner!"n1·io. Jai, tale c·ii'tosi an;,.a si dìstingue pe1· c:o.i-11ggin e spi1·ito milHare il eaporHl waggiore G iampietro me,nt.r(! il te11 . L c~OJ)ll tcli, C'omalH11111te cli sezio11c della stes!':a baltc1·ia, clopo di H,·er dirC'tio cou calm a il fnoco clei suoi 1wzzi, n e l mome nto i.n <·ni il n emico mi11;1ct·ia da tel'go .lii posi · zione occupn.ta llnlle bombarde, si laut'ia al eontralla<:c·o per ben <luc YOlte e cade cl a ptode colpito ùa 1111a sc·heg-gia cli uomba il, lllfl JJ O.

\Tclle ,·idn:111 ;,;e ,dell:1 202" lrnUeria è schierata la 02<i la qnale, ttnvoltn dall'inm:ionc 1wmica, dopo di a YeI' sparato tntte le bombe, si raec:oglie coi propri ufficiali e resiste anc:oi'a per !nt t H Ja giornata clcl l(j giugno. IJ giorino 17 il sottoicn . .J.i'iordelisi. <:acluti tutti ~li ufllriali del rep1uto. tieuc ancora salda mente h1 poshdonc; fi,u o a che, fe1·i.to piuttosto gmwmenlc, tade 1pPigionie1·0 tc)Jl 11l.cuni bow ba rdie1'i snpe1:sHti. Davanti a l)aludello e nei p1·eRsi di ( 'hi e~mn uo,·a sono schie1·,1te le bombarde cle11a 122' Hatt e1-ia. NeJle pi-ime 01'<' del mattino tlcl 1D Ja. b/'ltteri a, sotto il \'iole nto tiro cl ell'art igli<~ria nemiea 1 s,·olge un pote,n le t iro <1i sba1Tamento : ma q ua ndo le ondale 0

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LA BA'l•J:AGLIA DAU( AS'l ' IC'O AL MA!tE

d'assalto vengo110 a premere cl.a vid~10 le postazioni, i sottote. nenti Barbava1·a e Sercelli inutilizzano i pezzi che si clebboino abhirndonare, rnccolgono le sguadr<~ dei serventi e vrrnno a dar mano ai compagni che ancora resistono alln Gastaldia, fino .:1 che no1n ricevono l'ordine tassativo di ripiega.re. Ma n mat tino del 24, qn;u1do il nemico aveva ripassato il J:'iave e nuclei di i-etroguardia continuano a maIJLenere eontatto coUe nostre truppe, il sottotf:m. Oasaz;i;a, cl.ella 122" Batteria, a11rni.ehè attenclel'e che la nostra fanteria si fosse stabilita su 11,uove posizioni., c.:on pronta, intelligente irìizi;itiva e eon somma arditezza, fa trasportare a braccia uua bombar<la durunte il primo balzo ·delle fanterie e iuizia il tiro. Teat ro di lotte fm·ibonde è il terreuo del Basso .Piave, dove sono schierate ·1e batterie dei Gruppi XX, CVIII e CIX. A OaYa Zuccherina, a Oortell;izzo tutte le 11Jnità. bombardieri non rece dono ,d alla lottn, che si proh.unga per più giorni. Da] 15 al 24 giugno la. 324.. Ba tteria ha. resist.it<) aJl'urto nemico coo1perando validamente col Reggimento di fa111teria , di cui ern alla dipendenz;i tattica, a trattenere il nemico . Ricevuto ] 'ordine di ripie-gare, nell' assoluta impossibilit à di trasporta re i pezzi, il Oornand1;1,n te, capit. Miceli, ne fa distruggere alcuni, altri li fa interrare; e, arma ti di fucile i suoi uomini, combatte aincora pér alcuui giorni. Rioccupate nei giorni seguenti le li1nee abbpndo.nate, egJi ricupera 3 peni che rimet te subito in funzione : su una barca passa ;Hditamente il .Piave sotto il f uoco <li mitragli atrici ll<'rnièhe; e dopo U!JlO scontro con u,n a .p attuglia, può ricuperare alt1·e 3 homhprde, che rivolge (:on insuperabile valore e prou1tez.za contro il nemieo, nssieuran<lo il possesso di un tratto del.l'altra sponda dell'Argine Veechio. Compagni illls<~parabili del capit. Mi·Ct!Ji so110 il ten. ViaJli ed il sottoten. Zamotti. : dopo una d ura lotta sostenut a sulle postazioo ii, trf1volt e dal nemico, i dne u:ffieinli t1rngo110 all.a nurno i p1·opri serventi facendoli combattere <la fanti : appena la, situaz.ione lo eonsente, rieseono a ricupernre il materiale, trasportandolo su posizione retrostante; 'mn, av nt o l'ordine di ripiegare, distruggono le bombarde non avendh possibilità. di trasportarle. In ta.le cont ingernr.a il serg. Tramonti ed il caporale Mele, -distrutte le proprie bombarde d'ordine su pe , riol'e, si nrmano di fucile e cli bombe a mano e conti.nua010 ad 557 -


LA 1urrAGl,1A DAl,L 'ASTICQ AL ~IARE

op[>orsi t1l 11emico . .,\11 che il c·apit. ·1v AtJ1tonio, coma11dat11te della 323", pressato dal nemico, fa deterioral'e Je bombarde e pe1· dieci Ol'C tiene testa nJ nemi co C'oi serventi armati cli fnc:ili e di bombe a. mano. 1'finac·ciato di àgp:i1'anwnto, si spi nge a ttr ~werso le paJncl.i p e1· te11erc fronte aH' 11vve1·s111'io : f)vvista1·a mm p Httuglia , l'assalta e. r es pingendola , può ritorn are 11)e1Ja linea facendo traspor t are II ku,n i feti l'i. E, p er !iuil'e , ya 1'iccmlato d1e snlJa linea dei c·npisalcli del B asso l;'i11ve P sehfor iito il ~0 R rg-gimento bumbai·dieri-fllc· i.li,~l'i em i il 104° Gn,ppo a Capo tl ' Argi 11 e, il J05° a lV[eolo ecl il 1OG0 a C. Malipiet o . nopo fa lotta dei 1..dol'ni 1:i e rn giugno e dopo t:,he il Comundante cl el 104" G1·nppo, rcn . col. D e Perfetti Rkasoli , ha sa1puto otte11c•re ·<lH u ffidali e ti-111)pa lutto il ren dimento possibile, la posizioJte è Je tteralm e11tc somme1'sa . Tuttavia il De P erfetti ;,11Tes ta e n1 ccog-1ie solda t i cli aJt1·i rep;1rti che aveva1no fa sciato il combattinwuto, Ji riporta jn lin eèl e sa costringerli a eoml111 tte1'c per il mante11irnen t o dclln posi½ione. 0011 nrto Yiolento t out 1·0 la linea cli S. Do11ù di P ia ,·e il newito c:attmn l'intero 14G" Bcgg irnent o cleJlil Brigata Oa tanhl P •.i spinge Yc>1·so il C;lllal e Fossetta . Ag li :.illri cluc gruppi del 3" Reggime1J1to bombm·di<~d -l'u c·ilieri toc<·a quindi l 'onore e l'oner e <li auestare il baldanzoso 1w111ko. I [>ressi delJa s lazione fer r o\'i al'ia di F osi-alt:1 di Pi:.in\ di C. Grnclenigo e di C. ::\Jalipiero dheuta,no teati·o di 11 spenirna lotta elle si prolunga p er otto gioi-ui. JI ca pit. cli c·nyall el'ia Caulassi, Comandante del 105° gl'llppo, aninrn eoll' c,sempio e coll a pinola i suoi bombardieri;

il c11pit. (.'olio. della 312" Hattel'iH. pa1·ted1pa alla lotta stando fra i suoi solùnti nelle linee più a rnnzate, prov ,~edenclo con sµggie clispos h-:ion i ta ttic:he, cla te s pesso di. propria i~1-iziati va, u m antenere nel suo reparto nno spirito offensivo e nna disC'iplin n e,wmpJa1·i, e traendo ,<lai m ezzi disponibili pc1' la difesa il pb) alto rcn clime11 l o ; il ten . D e Bon is, dell!t 313" Batteria, coma nd,rnte ,d i un a p11ttngli:1 cli esplorazione, se.:ou1t1·atosi <·ogli avaonzi cli un 1·ep arto nemico. con fe rmezza e tora.ggio li affront a ecl in hre,·e cattura liO an-Cl'sa ri con 2 nfficiali; si slancia qni:n di 11ll'i11 ..

segnimeuto dei l'imr111enti, seg11:mclo il principio della ,nostra Yilloriosn uva,n zata al Piave. Il ottoten: P iani, ili Q)eri<:ol oso servizi.o e.li ava mposti, Cfltt nra molti prigionie ri e molto mate-

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DOPO LA .BAT'rAGI,IA

l'iale; e mentre si slancia sul nemico per alleggerirne 1n pressio11e .(che frattanto viene sviluppata contro un.a, batteria vieina), è colpito a morte e lascia la vita sul campo. I bomb;udieri Garneri, Bolognesi e Di P ietro, tutti della 303,", si distinguono fra i loro commilitoni per sprer,zo del pericolo, per spi.rito di inizia tiva e per l'esempio magnifico che danno ai compagni i11 t utta questa. azione . Il 106° Gruppo, comandato dal ten. {:ol. Genn:nelli, comb~tte con valore e spirit o di sacrificio: 13 su 24 ufficiali. cadono feriti o morti, e fra i feriti vi è lo stesso -com.anelante; il quale, ciò malgrado, con opiJ)ortune disposizioni riesce a rista bili.re hl situazione min acciata. da momenti ,di . panico fra le truppe vici niori. Attacca to dappresso -dal nemico, noncurnnte dell'intenso fuoco 11vversario, guida i suoi bombiu·clieri in perfetto ordine, :finchè essendo stato m1ovamente e gravemente ferito, viene sostituito dal capit. Scarfò, della 3]6"· Batteria . Questo valoroso ufficiale incaricato col suo reparto di difendere ad oltranza C. Ma li,piero , si prodiga instancabi1mentc, sempre primo dove m1.1ggiore è il pericolo : ass1111to il comando del gruppo iJJ u11 momeillto assai critiro, gui,d a le batterie con slancio ed Pn ergia mirabili, insegnendo il nemico e trasci111a01,do col sno ascendente ufikiali e gregari. Raggiunto cli sua iniziati.va iJ J?iave, im1J)a,rtisce subito saggie disposizioni per la rieoJ1quistn cl.elle liuee di ~. Donà. A O. Gradcnigo il sottoten. Grassi, -do.po di. aver fugato col fuoco della sua sezio,ne mitragliatrid 111na grossa pattuglia nemica, 1a insegue alla baionetta, face11do alcuni prigionieri. Spintosi Hrditmnente in mer,zo ;1cl uu folto gruppo avversario, viene accer~ <;hi.ato; ma, reagendo energkamente, riesce ancora con lancio cìi bombe a mano ad. aprirsi la str·acla e si. 1·iuinisc:e Hlla 8Ua pa ttnglin portando in .salvo nomini ed arm.i .

La vittoria ,d el giugno s;nl Piave fu in gran parte merito dell'inizia,t iva dei Comandanti in sott'ord ine e ·clcl · valore clC'i combattenti cli tutte le Armi e S.peciaJitù. I m(~zzi con cui l'avversario aveva sferrata l'offensi va er;:rno poderosi, gli accorgi..-

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DOPO LA BATl'AGLIA

menti atti a preve•nire a vvenimcnti . i 111previsti erano ~tati ingegnosi, e la piepara7,fone materiale aveva proceduto cli pari 1p assu C'On qnelln spiritnfl.le, cost. da ingeu·cr::ire in ogni eomhnttent~, della Duplice Monarchia fa pel'suasione di trovare in ogni nostro soldato un nemico personale che doveva essere inesorabilmeinti~ soppresso senza, commiserazione. 'I'nttavia ]a vittol'in arrise agli Halia1ni. L;1 lotta assunse andamento e carattere diversi uei vari Set~ tori, ed ebbe per ciò ·diversa, durata-. Snl fronte ,d ella G" Armata la preventiva reazione della nostra al'tiglicria. aveva creato fin dalle prime ore del combattimento un sc11sibile equilibrio frl:l l'atta,cc;:inte e il difensore. La violenza dell'urto initiale ·cle1l'attaf:co potè tealizzare qualche successo; alcune unitù, della difesa furo1no sommerse; nm. la ripresa, che presto ebbe a verificarsi, mutò subito la, situazl.oille; tantochè l~ sera del 15 giugno il Coma cl dovette persuadersi che sull'Altipiano non c'era più nu lb da fare~ : la battaglia si poteva 1pe1~ lui ritenere perduta. Sul Grappa le ineisioni. prodotte sul fronte del IX Corpo ,diedero lnogo ad una serie di azioni che si protrass<:n-o a!Ilche n el giorno successivo; e Ta lotta contro il sf1liente dei Solaroli durò fino al giorno 17; poi la si tuaz.ione si stabilizzò dopo che era stata constatata l'~nanitù, deg-li sforzi per riprendere subito i Sola.roli 1672 e 1601 . Luugo il Piave, invece, la battaglia infierì per otto giorni.. Il super.·anHmto del fiume su diversi t ratti eostò a1l' Anstria diecillt' di migliaia cli morti; ma le on,d ate attaccanti furono contenute daHa indomita volont à, ,d i vincere . La sera del 22, il nemico si sentì pienamente battuto ed i1niz.iò il l'ipiegamento sulle li11c<! di pa.rtenza; la sern del 24 le nost re trup,p e; pnssnmlo su stuoli cli cadaveri austriaci, raggiunsero hl sponda del iinme, ristabilendo integralmente la situazione 1piale era la sera d.el 14. Anche a, questa vittorin d.ifcnsi va il Corpo dei bomuarclieri diede il suo contributo cli morti e ,cli feriti, ehe fu sensibile. Come è stato rilevato .n ella narrazione cleg1i avvenimenti., snl Piave co~nbattel'ono i bombardieri armati cli bombarde ed i bombardieri. - fucilieri del 2° Reggimento, garc~ggiando in valore e s:pirito di sacrifieio. Nel tr·a,volgirne11to del primo urto subito -

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DOPO LA BATl'AGLIA

da molte b~tterie eh<~ si teovavano sulle liuec avanzate, e -dura~1tc ]a. lotta prima per trattenere H nemico, e poi per ricacciarlo e riconquistare le armi temporaneamente abbandonate) i bombardieri perdette1·0 fra gli uffic:iali 37 mcll'ti, fra cui 7 dispersi (2 capitani, 15 tenenti, 16 sottotein<!nti e 4 aspir11nti), e 53 feriti (1 tenente co]oninello, 2 maggiori, 4 eapitani , 22 tenenti, 19 sot~ totenenti e 4 aspiranti) ; nella truppa, si ehhe1·0 1.020 morti, 335 feriti e 650 dispersi. Dette perdite, ripar·tite fra i <lne se;:1 t:chi<!ri, Montàno e dd Piave, risultarono : dall' Astico a Pederobba

"j

Truppa 22!) 371 22,:

Ufficia li

'l'rnppu

Uffic:iali 11

}forti

Feritì

25

da Pederobba al m;H'e Mo r t i Fùriti

19 2~

Di.spersi

791 {i2H 427

A. qneste ci.fre vam10 aggiunte le pel'clite sofferte dal 2° Reggime,n to bomh;:irdieri-fucilieri, che ascesero a 22 morti e 19 feriti fra gli ufficiali, ed ~ 226 morti, 140 feriti e 200 dispersi fra la truppa,. Per 1poco che si consi·deri che le perdite complessive di tutto il nost.ro Esercito in quella battaglia. ammontarono i:Hl oltre 8. 000 morti, a circa 29.000 fedti ed a 48.000 dispersi (p.rigioniel'i o 1nurti. non accertati), c'è <la infel'irne che la percen·tnale dei bombardieri caduti o ferit i fu veramente notevole. I Bolletti.ni di guerra clnrante lo sviluppo della battf.lglia citar·ono :volta ll volta, Je Unità, i Corpi, i I{epar·ti ed i Servizi particolarmeirte distintisi : molti furoino esplicitament(~ nomina ti a titolo <l'onore nella R,elazione dellH battaglia stessa. A battaglia tcrrninnta, fra i Corpi ed Armi ·Che maggiormente si distinsero, ebbero particolare menzione : il 2" R<~ggimento bombarélieri-fncilieri e segmatamente il 105° Gruppo; poi il XXIV Gruppo e le batterie 59"', 117", 167", 1.71", 174", 225", 236", 259", 266", 307", 357" e 358". Sin gloT'i.a ni caduti immolatisi per la vittoria !

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ÙAPI TOLO

X

PROVVED IMENTI ORGAN ICI DOPO LA BATTAGLIA DEL P IA VE - LA S ITUA ZION E DEI BOMBARD IERI AL 30 GIUGNO r 9 18---< LA BOMBA P IAVE S ITUAZIONE Nll LJTARE SUL FR.ONTE ITALIANO --,, IL P IANO OFFENS IVO ITALIANO E LO SCH IERAMENTO DELLE FORZE BELLIGERANTI - LE UNITA' BOMBAR.DIER.I AL LA BATTAGLI A DI VITTORIO V E NETO - - RE• LAZION E DELL'ISPETTORATO BOMBAR DI ER I SULLA S ISTE, MAZIONE DA DARS I AL CORPO DOPO L 'AR.MISTIZIO - ATTI , VITA' D ELL 'IS PETTORATO DAL FEBBRAIO AL D ICEìVlBR.E 191 8 - SCIOGLIMENTO DEI REPARTI BOJ\·\ BAROIERI E SOPPRES, S IONE DELL'IS PETTORATO BOMBAR.DIERI - SCIOGLIMENTO DE LLA SCUOLA E DEL DEPOSITO BOMBAROIERI - CR EAZIONE D I UN UFFICIO STORICO.

Dopo la bnttaglia del Rolslizio, e<l a <.:onclusione delle esperienze tra ttç da.Ile operazioHi milita1·i svoJlc, ne11u primavern cli quell' a111uo iJ Comando Supremo cli pose <.: he a clatal'c dal 10 luglio veni.sse1·0 sciolti i seguenti Com andi ·cli Ra gg1·upp11mento bombarcliel'i : l"', 2°, 6°, 12", 13°, 15°, 16°, 17" e 1sa; il 10° presso la l" Al'mata; il 5a e 1'11° presso lii Ga .Armnta, e il 7° pre&'SO la 4• Arma ta1. Dei 18 Comandi di R aggruppamen to ne fmono temporaneamente tenuti soltanto 5 nella. eventwllità. che particolari contingenze ,polessero onco1·a richiedere l 'impi ego tuttico di una mi:issa <li Unità bombardieri. Frattanto, pe1· il di$brigo delle prHtiche imel'enti aJla Specialità bombardieri, e per Ja tratta zione <li argomenti ad essa inerenti, il Comando Snipl'emo demandò Ai Comandi cli 3.1,ti.glieria. cl' Al'rnatf.l l'incarico di occuJ..HH'sene nntol'izzancloli acl anmeJLlare il 101·0 organico di due snbalter11i clei bomlrnrcliel'i e di due ordinanze d' uffido, da trarsi dn i Comnll(li .c_li lfag-gr11p pamento sciolti o dai repnrti ,di ta le Specialità presenti nell'Armata; i Gruppi bombal'Clicri passa-

562


l'ROVVl•JDB1RNTI OflUANlC I DOPO LA BATTAGLIA

rono qnincli alla dipendenza tattica dei Comandi. cli A,rtiglieria di visionale. Rimaneva cla completare l';issegnazione delJe batterie cli bomburde leggere alle Divisioni cli. fnnteriiì : anche per definire tale problemn il Comando Supremo, in datfl n lnglio, dispose che alle Di \'isioui 26" e 34•, appH,rtenenti nlln l' Armnta, il Co~ mµnclo di tale Armata asseg,n asse a dascu111a cli esse n11a delle 15 bntterie cln 5~ A di C'l.li disponeva, oppure provvedesse assegnamlo ad ogni Divisione 3 Sezioni ,d a 5S H in forza all'Armata. J,a 3"' A,l 'mata <lovevn assegnare alln 33" Divisiorn~ una batte,riµ da 58 A, prelen111d0Ia clnl1c S di cu i ,d isponevn . Lia 6" ,-\rnwtn, che di9pouevn cli :5 batterie da 58 A, doveva provveclel'e a11aJog;imente o)el. le Uh·isio,n.i. 14"· e 18"; a1le Divisioni 21 ", 22" e 75• i,n territorin della 7° A.rmata, doveva provvedere il Comnn,do cli questa con 3 hatterie ·éla 58 A cl.elle r; di cui di· sponeva; alle Divisioni .JR". 51 ", G8" e 66", dislocr1t e in territol:io cleJl'S" Armata , <l ovevano essere assegnate le 4 batterie del VII Gruppo, :an,d ate qu asi clistrntte sul ì\io ntcllo il matti.no del 15 giugno; e p er -<.:ui era stato <lato l'ordine cli ricostituirle presso la Scuola, tenuto conto che il Comando di detto Gruppo doveva considerarsi sciolto . Alle Divisioni 3" e 8" del n Oot·po d' Armat.il doveva no essere assegnate 2 de]]e b-atter·ie di bombarde da 58 A che erano a disposizione della 4•_Armata. Oltre agli acc(~,n.nati pr()vvcdimenti, altri erano in gestazione e avrebbero richiesto speciRli dis,posizioni per dar(~ allt'l Scuola di Sassuolo e al DeposiLo di Scaindia,no una, conveniente sistemazione. All'110po il Mi11istero deJJa Guerra formulò un programma conercto di sistemazione, chiedendo il parere al1' Ufficio l\fohilitnzio11e del Comando. 8npremo. Come avvi;1mento }Hl nna g;ra.clm1Je soluzione del problema, il Co.mando S upremo, in duta 4 agosto 1918 faceva presente che fi110 n 11ua11do non fosse srnto risolto in modo sodd isfacente il problema ·dei pn>ictti d' artiglieria ,d otati ,d i grande potenza t\Splosiva, c011ve11iv:1 predisporre 'le cose i,n modn per cui vi fosse sempre la eventnale possibilità, cli mobi1H;1zione di a.lcune Unità bombardieri armnte cou al'lni del e:ilihro più efficace, e precisamente di 20 Oruippi du 240 L.A., formati ciascuno su 4 batte1

-

563 -


S l'!'Ua\ZIONI,

1)1·:I ll!Dl'i\ n'l' I ilO MH1\ RDJEIH

.\L

30

( : I UGKO

1918

l'ie di 6 armi ognuna . Qui·ndi amlayano c·onsen ate cir cu ù50 di ·dette m1ni (480 per l'p1·mamcn to n orm a le e per costituire Ja rise1·va di uu terzo del totale) . 'l'ali armi anchlv,11110 scelte tra queUe in ottime condiziolli giù e~istenti 11 Rassuo]o o che vi do 0

mo

vevano giungere perdu\ commi ss.i onat e. Relativa mente' al petson al e oc·c-or1'e\·a proe.;ecle1·e nlJa siste-· mirnione di un <:en tro tli mobilitazione a 8cao1<liano, co titnito col p ersc)l)a1e, e cioè uff.fri ali e trupp a , p r oven ien te clalln cavalleria e che, avencl o fatto servizio nella Rpecial itù, bombardieri, avr ebbe dovuto , in c::iso cli bisog110, t oslitufre il uoctiolo delle U nità bombardieri d::i mobilita l'Si. Gli nomini Jnseia ti p 1·esso il D eposito 11nche in tempi ordinari sm·ebbero destinati al ftm ,1,io111amC'Jtto c1e1la Scuola e del Drposito e pe1· 1H conservazione ciel ma te1·iale. P er evita1'e ,trnpliarn cnti clt>i ]or ali dell a S c·uol a e ·del Deposito, il C"onrnmlo S upremo sug-gerì di iilienµ r e o distrugger e i matetiiiJi va1·i (l'ottami. esploshi, esuùcl'Hn7.e di .pnrti cli bomba,rcle, eC'(· . ) cl1e n on avessero t r ovn to 11tile im1p-i eg-o . All a <la tn del BO giugno UHS Ja sihwzionc clei reparti borubai'dicri J'isnltarn qnella tt;1scTitta nelln ,-egue11te tabe llH :

IRPETTOR .\ '1'0 D I~I 1:0:.'\llL\ RDIE IU Sit11azio11e cle-i 11e11a1·ti bo111lia,rdieri e repn1·ti lio111b'ardie ri-f11cilieri al 30 .< JÌll(JIIO F R O~'l.'P. DELLA G Vlll l'.L X

(. VTT. CX XL

X~-XI

xx

a"

19 1.t:

.\ 1Df.\TA

27Ja (58 A,.\l J, ::l22• (58 A:\1), :!2:Ja (5SAi\IJ, 32-!• (:;x.AM) 275"' (::i$ AM), :J2:i'' (58AM), 32(l" ('38 Al\L), :t !7• (iH A:\f) 273<• (2-10 LA). 319• (2-10 LA). 32()a (240 LA),' :-:21:. (.! 10 LA) 36.3" (2,JOL\), 30..ta (2-!-0LA.). :{65• (2-10 f.,A), 366" (240LA) 7• (58 A :\f), 122"' (nS AM). 261• (58 A:òl.) lll" (2,10 f ,R) . ] ,JO(l, ( 2-:10 J,H) , lAS"- (58 AM) . :}:{6" (5B A\C'I bt1·. 260" (240 L R ) GrnllllO - blr. ,:l" (2-J.0 L.\ì . 202A (2-!0 LA) . 226• (2~0 L.\), 228• (240 L A)

U r uppu - ht1·. Ù rt1J.lJh1 • blr. Gruppo - bti·. Gruppo - bu·. Gru ppo - blr. G rnpvo - btl'.

Da t teri <! : 232a (i'iS A), !11° (2 10 Ll{). 2("~('(" (58 A M ), ::?:~Ha (i'iR AM) . 2,!!lo. (;,s AM 1. 2,1(),• (58A~C), 231'' (58 Ai\C) .

-

504 -


i';l'1TAZ10è\E DE I HBP ARTi BO:lllH RD IERl .\ L

;iQ GIUGNO 10J.8

F RO~'.l'.8 DELLA 2'1- AlUB.'l 'A (io

Haggrupparueuto (col. Ca mli) :

VII

XXXIV CXVII

CXTX

Gruppo - btr.107"(58A), 126" (;5SA), J38" Gruppo - bt r . 100" (2-10 LA), 132"' (240 LA), Gruppo - b t r . :Hl" (240 LA), 3,HJ" (2-JOLA), Grn])])U - btr. :~550, (240 LA), 35(i• (2-10 LA),

(58A), 15(;, (58A) 230• (2°10 LA), 246• (240 LA) 350• (:2-!0LA), 351" (240LA) 357• (2±0 L A) , 358• (240 LA)

FRO~'l 'E llillLLA 4,, AIDlATA 4° Haggrn p1mmcnto (tcn . col. .)farohla) :

XXI

xxxu CIII

cn

G ruppo Gruppo Gn1ppo Grnppv

• -

l> tr. btr. btr . btr.

5" (240 C) , 51" (240 C), 170• (2'10 C), 17CI" (240 C) 31" (58 AM), llu" (58 Aì\f), 125• (58 AM), lfi2"' 58 AM) 308" (58 A~:J:), 30!-J» (5S .AM) 265" (240 LA), 304" (2-10 L A) , ,W5"' (2'10 LA) , aOG" (2-:JO LA)

, , 'Raggruppam ento (col. Danese) :

Cl XVIII XLI

xxxvrn CX

Grup po - blr. Gr uppo - btr. l)tr. Gruppo - lm .

301" (240LA), 802" (2-10 LA), 1!03• (240L.'..), 264" 2Ja (240LA), 1, Ja (2-IOL A), 225" (2'10 L.A) , :JJ7a. 28(P (,100) lli7• (70VD), 17-1'' (70VD), 197• (70\7 D), 2::i9• lm· 307" (70 V D) Gruppo - btr . f.9" (70VD), 92" (:38 A) , 2(;6a (58 A)f ) Gruppo • btr. 36"'(240LA), 328• (2~0LA), 829" (240LA), :130a l)tr . 285• ( 400)

(2'-10LA) (UOLA) (70VD)

(24-0LA)

Se zioui cla 58 B : J20, 103. 113, 117, 188, H4. 122, 104, 20J, 9,, 98, 112, 116, rn9, 197, 196, 102. B att..cliv . 58 B : 1• d ii'. - sez. 92, 13" d iv. - ser,. JJ 5, J.5~ cliv . • se;,;. lOii, 17• 1.liv . - ser,. J S7, 18• cl iv . - se,,. n o, 24·'· div. - sez. 91, •.1.70. cl iY . · sez. 9H, 50" d i\'. - SC7, , 107, J(ìa div. - sez. llfl, 59"' div . - sez . 123, ·,o,, (liv. - ser,. 96,

03, 1.91. 11.6, 195. 114, 190. 189, l9a. 1!). ·,

201J.

1'18, 100, 108, 121,

HH . 101. l OQ. 13-l. n ,1, 1H5. Jll, 208,

.FRON1'E DELLA (ja. AIDfA'l 'A

n o Raggruppameuto CVIll

LV csv

(col. Spanò) :

Gruppo - btr. btr. Gruppo - b L1·. Gruppo · b tr.

;3;_;2a (2-!0LA), 351!"' (240LA), 3M" (240L A) , 82• (240L), léb7"' (58 AM), 2'17" (70 VD) 15P (70 VD), 8" (210 C), J.Ofia (2:1ll C) 260" (2-JO LA), 343« (240 L A) , 344• (2,10 LA), :31.5• (2'10 LA)

-

565 -


SITUAZIONE OEJ Hli'l'.\ltTi 130l\1R.\UOI ERI .\L

Batterie: 1:!9• (5 AM) 1:i23 (70 Vl>), 2~ • (70 50 Raggruppaml' nto (col. Graziani): XXV LIII

\'D),

;~0 12l3

Cll.; C::SO

( ;:,.

(!')18

A.\l), 2!1'1• (2.J OL ) .

Gruppo - btr. 268-'(2.t-OL.\), 272• (2.J.OLA ), 281 (.JOO) GruJ)llO - btr. 227" (UO LA), 18;i" (240 L) Grnppo - lJ tr . 28:!"(100) . :!S3a (100) . 23;>0 (58 AM ). 237• (58AMJ.

LVTI

Batterie diY. fiS B: Numero provv. 1° 2• 3° ,.to 5° 6• 7•

• -

s~-

10• cliv. • 52"' tll\'. . tiO• .ùiv. 2° <liv . • :36• clh .• 57• ÙÌ\'. 57" cliv. -

~1:z . 129, l.::!l, !3:3.

sez. Hl, 202, :W:!. sez. 130, 2H, 2U .

sez. 140 . 1-12, 209.

i.e z. 21:-L ]32, 207, 210. se?:. 127 . 128, 2Ll. ll" cli\·. • sez. 136. 138. 216.

O• - 12• tli1·. -

!<('Z.

SC'Z..

137, 1:l9, :!l(i,

8° Raggruppam ento (ten. col. \'igo):

CXIII CXI\'

Grup()O • hLr. :!3711 (2401,A). ):!:1t"a ( 2-10 f,A) , à:::l9• ( 240LA), 2673 (240LA) Grnppo - lJrr. 3~0• (2.J OJ,.\ ) . 3U• (2 10L.\), 3~·2• (2JOLA), 284• (,100)

F R OK1'E

u

0

IJBLL.\ 13 .\Hi\fATA

Raggruppamento (col. A.1·chirnl ti) :

.XXXT.II ('XIT

Gruppo - l>l'l:. 78" (:.!~O C). ;,..7/l, (5,-l ,\ ), :!31• (58AM). 28S (400). 47"' (240 CJ btr. :Jr,a (:i~ AM) Gn1p()u - hir. 7!Ja (i\8,\:\ IJ. 3:lJ.A (:i8.DU. :rn;• (::iSAJ\1), 270• (240LA)

Se?:iOlli da J8 Il: 1. 2 . 10. lG. J . 23. :!I, 2G, :!8.

10" Raggl'uppnmento (col. CJ1 a lliol) : XX XVII L'Vf

Gruppo - bn·. 28• (:UO LA), 90• (2-10 LA ), 1G::i• (24 0 r,.\ ) , 169a (240 L A) Gruppo · hlr. !l" (!iS A), 249• (58 Ai\!), 250• (;;iS Alvn. 2R,a (JOO) G ruppo - btr. ::!• (:i8 A) . I• (::iS ,\:\1) , 127• (5-~ A)f). 1:1-l• (2-10 L)

S ezi oni da t,813: 3, 12. 15. l:7, 20, 27. 29. 3:{. 17° Raggrnppamen to (ten. col. lfu sc:1 lcl o):

VIH

CXVI

Gruppo - 1,n·. 25'• (:-,S .\). 2tì1 ( :-, .-\1. l6tl• (240L) , 191-' (240 L), 15a (5B Al, 1-kO" (24.0 C) Gruppo - bu·. 3-!li• ('..!40 L.-\). ;{J7• ( 2-10 LA}. :mi• (240 LA )

Se,1ioni da 58 R : .1. !l, 1-J, 30, :::1.

-

~n, :J.J.

:35, 2il.

5R6 -


SITUAZIONI~ DEI RIDPARTI BOMBARDIERI AL

80

GIUGNO

1918

FH,01':TE DELL A 'i" ARMA'l'A 18° Haggrupriamento (col. Gigante):

cxx xv:r LIT

CXl

II XLII XXXVII

Gruppo -btr. 362"'(240:CA), 241A (58AM) Gruppo - bt1:. 108" (?3 A),, 56" (2'10 L), 72"' ,(240 LA), 19" (2-10 LA); 361 (240LA) Gruppo - h tr, 255• (240LA), 256a (2·10LA), 2'1::t (58A' Gruppo - btr. l K{a (240 LA), 331" (240 LA), 332a (240 L A), 333.: -(240 LA) 242" '(58 A) , 359" (210 L A) Grnpl)o - btr. 2" (2,JO LA) , 12" (240 LA), 254"' (240 LA) Gruppo • btr, 3Ci0" (240LA), 229a (24-0LM, 244" . (58A) Gruvpo - btr. 245• (58A), 53" (2110LA), 109" (58A), 257" (2'10LA)

Sezioni da 58 B : 6, 8, 21, 22, 5, 19, 7, 11, sez. 50 Ansaldo. FRON TE DELL'ALBANIA

Sezioni da 58 H: c1alh1 169 alla 172, F ltONTE DELLA MACEDONI A

Grnripo - btr, 80• (24(lL), 199• (:38AM), 200" (240 0)

LT

LI Gruppo , batt. 80• (240L), J9Ha (G8AM) , 2()()o, (240 0).

Sezioni da 58 B : da lla 173 alla 17G, A.na clip<~nd<m&a del Com-0,n do Genernlc d13ll' .4.r /tig Heria

Comando del 12~ Raggruppamento (col . Gnrgo) . A li1isvosi,:~ione del Corna1ido 0Qnemlc Genio (8cnz'armi) 16° Jfaggruppamento (ten . col. Gabri elH) , Rovigo :

XXVII XLTV

Gtupno _. !Jt r . HJGa(2-:IOL)., 35 (58A), 2JJ• (2MJ J,A), 215• (240 CA) Grn rivo - btr. 157"' (240 C). 208" (240 LA) 22'1"' (5UA), 83" (58A), 54" (24(fC), H3• (210 C)

Batterie : 89• (58 AM.) , 118<> (58 A), 189" (2-10 f..) , In ·rionZ.i'1w,,11wn/.o vresso lei Scuola

Comandi di Raggruprmrncnto : 1.0 (col. Monas tra) Cantoni). .Di wuo ·v1~ fo-nnazione

I.f o tterie : 280" (400).

-

567 -

;io

(col. Angelozzi) - 00 (col. ,


l'HOVYl-:l)J è\lEN'l'l OHG.\ N IC I

HEP AR'l' L Il0i\IBA.HDIERI -FC:CH, TBRI

2° Hcggimeuto (col. Coi;cnzu) : 10-1° Gruppo - batt. 31 0",

an~. 312• ,

e sez. LB Stok es 10-P ·

105° Gruppo - batt. 31.:!•, 314", 31.5", e sez. LB Stokes 105a 106° Gl'll[)l)O - ba tt. 316"', a'J7a, 3184, e sez. LB ::-tokes JOG• .

Frnth1nto lo stesso Cn111arnlo ~11p1·ern.0 an1'01·izr,a v11 a Rnspencl ere i rnll a ucli dC'] le bmnhm·llP di nuorn fobbl'icnzione. p1·escinde1ndo dalle proYe <].i tiro, sempn' qua nel o Je a 11tol'it ù, t ec11i.che cornpeterit'i ginclicnssero e~se1"e b ili col lanèli s npc•rftui: si consegni.va <·osì i1 vantngg-ìo cli r en dere J1011 più 11ccessaria 1;1 sos tituzione deg-li 11:ffic111li t eC"uiH clcllr1 C'ornmis~ione C"ollauclatrice <·he mano mn.n o venis. er-o Ji<-enziHti. Il ComHndo 811p1·c•mo l'n CPYll p oi un l'i c hiarno pu1·ticola1·e pei-chè foss<' presn i n esanw 1· oppor t 11J1i t,'t o me,110 di 1pnss;H<' i favori di l'iJJm·ar.i one delle l.Jombatcle <ln lle oflkine ,delln 8c·11oln bombm·cliel'i agli ~ta hilimc11li d 'artiglieria tcnitol'ial i, lcm1to co11to però C'be tnli Rt11hili111enti Ri t1·ov:.iv,11w. a qn e.l l'c pnca, son a('c·ai·ic-h i cli Ja,·01'i ;.1!':Sai importnnti 1·igunnlnnli ]e a1·tigJi e rie p.ropl'imne111 e él et1e . .,rn iHlanto poiclt1\ ad ogni modn i,n, ntl1·sa <:he l 'entità del JHYorn cle ll" of1icin!1 <li •'assuolo si ricl.u cesse per )' avvenil'c ~,otP.YO lrn en te e• g1·n.d 11nJmeute, iJ C'om,\111<-lo Rnprcmo ginclica,·a c·on,·e11ir,nte co11sp1·n1YI<• per inta1110 i ('Ompiri chc in que] morne11to n~~olvcva, ecl asReg,na1:Jc 1111 nffiC'inJe direttorr. Y cl t:ontempo presso l' l Tflkjo Ol'rlinamenlo e rnobilitazio11e del Comnuclo Ru111·emo. si p1·ocetl<•,·11 aJla defi.,nith a sistemar.ione delle Unità hornlin r di r r·i esistenti e si onli 11arn lo sdoglimento (li q uel1e che non esisl<"·nnn già <.lii tempo 1p<>tchè ,dopo il ripi1·gc1mento de'I nost1·0 Esercito dall' l somm al I'ia,e arnn1110 c:o,n corso aJla f0l'11rnr.ione o dei l'eggimen ti bornbard icl'i-fncili ei·i o di alti-i Grnppi o hiitte l'ie . Kel ria1·rnar(' i R eggim enti bombarrlieri --fncilie ri (·ml le bom.hal'Clc non si ern Lc!nllt o conto d ella propos ta che l'fapettorato

dei bombar cl icti 11veYa a suo tempo aY::rnr.ato, e cioè di app1·0fìttm·c clell' occai-:io11e per far i:ivivere battp1·ie che µVt>Yaino elci precedenti glorio i e che non erano sta te ,nè sostitu ite nè nffida Imente dic.l.ti,n·atr disciolte. La 11urne1·uzion<~ ane U nit;.ì, r icosti-

568 -


!' HOVVIWD1ESTI ORG:\NlCJ.

tuite contim1 ò i1wece a salire_; e qunnclo furo,n o istHuite le batterie bombai-de divisionali> la numerazione dei reparti bombardieri, con,tin 1rn ndo sempre a !salire, si ginnse fino a11ti- ~129" bflt · teria. AJJo s<:opo di defilifre tale questio11e, in data 29 settembre 1918 il ()ornando Supremo or<.linò lo scioglimento delle seguenti Uinitù bombardieri aventi per cenho èl i mobilitazione il Depll· sito di Sassuolo :

00111:mdo del 19° Rf}gg1:11 p.parncnto, Coma11eli cli G-r unpo bombanle: I - n1 - rv - V - VI - IX XI - XII - XTU - XIY .. XV - XIX - XXII - XXl.I I . XXV I - XXVIII - XXJX · XXX XXXV - XXXYl - XXXI.\ - X.L.Ilf . XLV - XLYT - CIY - CY .. GV.I. Vennero quindi poi sciolti trnche il : ·

2~ Reggimento bombarclier i-:l'ncilieri. Batterie bombarde : :ia - 4" - (;a - 10" - J::3"' - Hl" . 17" - 18" - 20"' irr - 29" - 32a - 3W - 41" - 4,2" . 43• - 44"' . 45" - 4(>"' - 48" - 48" . i>O" - 52" ·- 35" . 57" <ìO" - Gl" - 62:" - (i3" - (ff' - 71 " - 74" - 7f;a 77" - 81." - S5" - !):~." .. Hi'i" - 97" - 100" - 1.01 .. 10;1" - 104" - lflf'>" - 110" - 112" - ] 13" - JJ 4" 115" - 120• · 123" - J 28" - 1.31" · J33" - J37• .. 13~)' - 141" -,142" - 144" - 14?? -- li'i3" - Jr;,t• J :iS"· - 1GO" - lùl"' - lGS"' . 1'12a - 173" - 1'7Ga 177" - 178" - 179" - 180" - 181 " - J82" -· 183" :. 184" - lSG" - J 87" - JSS" - 100" . 192a - J 93"' lD5" - ] flR" - 201" - 202" - 20H" ·· 204" - 20:5 20G" - 207" - 20!ì" - 210" - 211" - 2J 2" - 214,a 21.G" · 2i 7" - :21~" - '.!.I H" - 2-20" - 221." .. 222• 223" - 224" - 2::;1" · 252" - 253"... 310"' - 312"' . B14" - 31:'J" - ::n (.i" - 31.S". 3

-

56D-

-


ESl'ER I).!EX'fI D~~LJ,1\

BOMRA- l'I.\Y E

E ssern dosi cos ti tuitc l e ba ttel'ie D i di::iona li eon le Sezioni (la 58 B r i ma ste dopo il riordin a111e nto (l el novem bre l!J17, bis ogna va ca nce)lllre d all' organ ico {lel C cn·po d ei bomlJa r dieri t u tt a un~ !lr nmerazione esi s tente soltan to sulla <·,11·ta, e perl'iò Ye1111e ordinato di sdoglie1·e nn d 1e 1c seguen ti :

-

41" 48'

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77• - 83" - 90· - 14(? . · 154• · - UH • . - 168.. . - 183° · . 207".

I sangu innsi ten tatiYi oper11 ti ne ll.'est nte 191i'i per passare l'I~onzo ,a, Ca 1111 le; e poi · "fungo i I s,no co1·su"{la"R o11zina }1 P lava, aYeYa no p1·oyalo aTJcoi-;:i un a Yol t a che iJ pa i:,sag:gio di corsi d 'aC· qn a in p1·esewrn c1.e·1 n emico c-ostituisre sem p r e u n a operazione l og:is t ka di d n bbia ri nscita qnan cl o l e forze che si accingono li passa1·e .norn sono protc~tt e cla n uclei di truppe :proprie che gi ù, a bbiano messo 1p ied · i:,uHa i;,,tm-nda ·opposl fl. Qnarnl o ma11c·a tale prevcuti\'<) p1·on·eclimento, l'op e n 1zioine <~ c·onda1111ata sicu.r ame~1t e all ' ins uccesso, e ro mport11. oltl'eehc~ per dit n di t(•mpo e d i materi ali co tosi, a neh e forte sper pNo cli vite nmane e grn11de

BemoralizzazioHe nei sup(~1·st iti. Fin d ' allora pH<·iò 01011 fu r ono p ochi col oro che s i et·;-tuo d.eò.ka t i alJ a J"isolu zione cl el p1·oblemn. fa te 11do ri cor so nffa p-

570 -


lsSPERIMENTC DlèLLA B0M13A-P fA VF.

plicazione (li criteri prntici, e fra i. proponenti, vi f u anche un geniale bombardiere che per questo è doveroso ricordare. Nell' inve1,no de l 1916 venne studiata e concretata una pi1sserella formata da elementi semoventi, galleggianti, insommerg·ibiJi. Il Mi,nistero della Gne,1·ra accolse il progetto e fece costruì.re uno degli efomenti ·d ella passerella ,p roposta, . nominirndo poscia un.a Commissione di tecnk½j_ che 1;:t ·esp'(>rimentasse e cGmpilasse quindi nnn esa m i.ente re1a zi.one intesa a proporne o meno ]'a-dozione. Gli esperimenti. furono infatti effettuati 'sul P o1 a Pavia, ed i risultati apparyero più che socldisfacenti ; senonchè la Com.missione, pur rilevando che la :pfJssereUa in esame potevo rispondere bene agli scopi per cu i era, stata progett:1ta, a1011 si sentì di patrocinarne l'ador.i.one in co111si·clerazione che per il passaggio di corsi d'acqua esistevano gli equi1pag·gi da ponte règolamentari) L'idea, fol'se per·ehè nuova , ven ne scartata; e il nostro Esèrcito contin uò le sue op(~razioni arrischiat e, rinunziando a mezzi più rispondenti alle neeessità ·del momento, ecl affrointando sa<:rifici talvolta sproporzioo1,ati ~1gli scopi raggiunti. o da raggiungere. Dopo la battagJia della Bainsizza fn da. taluni ritenuto che il problema di .passaggio di. corsi d'acqua per procedere nelle operaziani cli guerra fosse orma.i Ulna cosa sorpassata; ma ,il ripi,egamento del nostro Esercito ,dall'Isonzo al P iave rimise al primo piano l'argomento, colF;1ggravante che ormai l'iinizif:ttiva delle opc~rnzioni era passata al nemico. In un primo tempo incòmheva quindi a inoi l'obbligo di premunil·d contro operazi.oni cli passaggio cfr fiumi tentnte dall' avversario: Ma · ,l)('1co dopo, mèlla primnvern del 1918, cominei1uono da pa rte nostra 1e previsi.oni cli uin eventuale passaggio del Piave, e le esperiem;e nostre e qneHe del no~tro avve1·sario fec:ero ri,prendere senza <~ccessivo dispendio cli mezzi e di nomini il problema di supen1 · mento del P i.ave . Fu ncJla. prirn aYerv deJ. lf.llS d i.e il progettista deHa passere lfa sperimentata sul Po nel 1DlG, ideò a ucora nn mezzo molto sem1plice per supera re il P ia.ve : era ancora il Colonnello Giampietr-o, pri.ma Coma,nclnnte di Raggruppamento bombardieri, e poi Generale Coman(lante ·(li nna Brignta cli fanterir1. ehe ri -

:571 -


ESPER t:M ENTI DELLA BO~ll3A- PJAVE

prese in esame un tale pr-oblema face ndo atlclestra1:e i suoi fanti nl passaggio clel :fiume. Dura,nte il periodo che ll~ trup.pe trascor.revano nelfo retrovie prima cli ·recarsi i.in liriea a dare il cambio ai fratelli d'arme,

F ig . 1.J;!, - La bomba la nciasagole sul "Pia v<~.

il Generale Giampietro fece ini?:iarc~ nelh1 regione del Rile un a seri.e di espel'i1rn•1nti pratici di passaggi.o del corso cl'acqna n n uoto· per preparare reparti di arditi dei due Reggimenti de11a, Brigata. a com1piere ei.ò che p otrebbe ,chiarn;:irsi il prepassaggio -

072 -


~;Sl:'FRlì\:lF.i'\Tl Dl~LLA f.Oì\lDA- PlAVE

di un finme. Pattuglie di esperti ,n notatmi giornalmente attra , versavano il Sil<~ pre('.edule cla nu u orno di punta, n quale, raggi1mto per primo la spornla opposta, doveva antorare unii fune c he veni va p oi t<:s,1 a ttra vetso alfa corrente. Quei:-ta fune servha a<.l agevo l;ue il passaggio all'intera pnttngJia Il 13 aprile 1918, trovandosi 1a Brigata Potenza - ht Brigata del Giampietro - in li nea s ul Piave, valendosi del sis tem~l spel"imentnto snl Sile, fn tentato nn primo tolpo di mano s ulla sponda sinistra ,d el :6.mne. Faceva chl nomo cli pnu:ta un soldato genovese, tale ,Tac·hi no; ma la fon e clistes;:1, essendosi impigliata Dei grovigli di ::iknni retitolati giacenti ine l letto del fiume , non permise di m.antenere il <·01legm11.ento tra Je due rive del fiume, e l'es:perimento qnindi abol'tì. L'incidente, <: he aveva t1·o,i1,c,:ttn s nl meglio l"ardita opera½ione, suggerì al Giampiet ro iJ teutativo di un 11 110,,0 espediente da qualche tempo ne<·arer,zn to nella sua fantasia : di servirsi cioè di una hom ha tela foggei-a faceindo hrnciare una bomba opportnrn1mente moèlifì<:ata portante sul corpo una specie di eollare aJ qua·le era legata r1.1 1a <·orda o sngola . Si trntt:wa clunqn e ,cli far la,ncim·e la bomba la 1p1ale, ('~Hlendo sulla sponda opposta è intenandosi con la pninta, ,IYJ'fbbe fatto da anton1 snl •p unto di caclntH, lasciando Ja sagol;:i <listesa a rnvnllo nlla corrente. Furono pertainto eseguiti di.versi esperimenti, e il risultato co.n seguito fn quello s:p<•ra to . Il problema di tendere una fune :attraverso iJ eo1·so d'ncqna , coJlegandone Je due spo:nde, erf1 stato r·isolto i11 mo<lo r-;ern,plie<:• coll'ordigno adoperato, d1e prese il 11ome cli Bornhn-PiaYc od am·he cli Bomba-A.ncora-Laneiasagola. Nella notte snl ~O aprile, i 1upiegando un Lancinsi.1gola , mia patt11g1i.a della lll'igatn l'ote,11r,n t~ffettuò un'inc·n rsiou<> sulla spon,la nustri.aca, rins<·<·mdo H .p ianinre su una tl'j,ncea U<1miea un gagliardetto dH i eoJori deJla Brigata, portante l'ischzione Viva l'Italia! : gn gJiar detto che il giorno dopo, fril l'entusiasmo dei fanti, fu visto garrire sulle linee nemiche ccnne segn acolo della vittoria f'.he nnclava nrntnrandosi sul fium e sincro aJb

Patria. Gli esercizi di adclest1·µmento col hrnciasagole eontinuavwno; e il DtteH cl' Aosta , susritntore e incornggiatore di og,ni fo1·ma cli attivit.?1, bellicn, <linmne il sosteuitore eonviuto del nuovo


ESt•Enn1B:-:'f 1 DE!, L\ B0)1BA- PIAY0

mezzo speriwentato e fece all'uopo s01·gcrc un a scuola cli acldestr:1mento pet superar e ('Orsi d'ac:qu n col lanciasngolc. Presso la Brig;Hn ]'otc1u:a f 111·0·110 Cfl lindi fatt e arnuite truppe dclJe Briga te Ion io , .\ ,·ellino, e F enal'a d1e, coffarn,ilio deJla G" Compu~ g1iia ponLi.el'i , si eserdt111·0110 in tali operazioni; e nel mese di luglio hl Ihigata l'olenza, ess<•11 clo l'ilornata in liuea , effett uò di versi colpi cli. rna1110 snJlc posi:doni .11 em.i<-he an t istan ti, tut ti :i ssai bc111 rhts<·iti. I n 11111 1, giorn ata cli agosto, prese 11te il Cornan<lanrt• flelh, 3" Arm atn e molti nl'fi!'iali ge:n evnli . un rcp ,1rto ol'ganic-o ,d i HIO uomi11i. della Brigata P otenza eff'etrnò ,1 Ce11clon il 1passa ggio <le] Sile impiega11clo L1 bomhH Ja1uc·iasagoln; etl i ris ultati furono bl'i1Jauli:-simi . ~ e·1 mese (li setlcrnble, u n ;1ltro 1·epal'lo della !5tc•ssa B1·igat::1 cffeUnò 1111 colpo di m:rno sn Salg;11·edn : in 4.0 minuti t ntta l:1 Compag1nh\ fu s nlla sponda nemica f' attl11·11ndov i :ilcuni prigio11ieri. Gli esperinwinti fatti JJ011 lascitrn 1110 ormai ilnbbio sulla 1·t·,ile el'fi<-ada del nuoyo uH! ZZO pc1· port,1re le trnppe ~nlla . pomla opposta del Piave ; e pcrC'icì fo cserdtnzioni furono continun te C'On inte i-i rep11rti 01·,ganici; cosiccllè, pl'opol'ziornundo i llll- ZZi uc~ col'ren ti al qua n.tita liYo <l 'u oml11i da J:Cn· p~tssare ed agli obiettivi da ragginngel'c, e a nm ent:rnclo il nmn cro delle bas i di p a r t e11za delle ,p attnglie di p unta , si eako)aYa che <·On l 'i mpiego di 400 Ianciasagole si potcsse1·0 port:ne di so1~pre&11 circa HOOO uomini snlla sponda inisti-a d el Pia,e, e iu tre 01·e cir<·a J2.000, cioè ln fona di 11111 'i11ten1 Dh,j sione sn 4 Reggbn euti cli fant(•1fa. E' l'nc:ile intnire l'effetto mo1·ale che an·eùbe potuto avere thn'op,:razione c.lel gc11erc, c·oUe <·onseguern,;e t attiche che sarebbero seu. t11l'ite clallu s01:presa opel'ata d.l una massa così iruponenle la.11ch1ta iin1anr,i con in ue11z11 e soltnnto preoccupata ~li penetran• p1·ofond pme11te nell' ordi1rt<clllzf:I n emica e caderle alle sp all e. Co!':ì alla Yigili ., di Yittorio Y e11eto sono ancora i bomba rdieri, le bombarde e le ùornbe, d1e d opo cli. nvcr·e per ('frca due ann i sc1·,·ito di pote11te ausilio alla fanteria uell' a pi-ir e la strachl aUravei-so r eticoh1t i e slwrralllenti cli fiJo cli feno sulla terr11, dh'cntaYil llo ideator i e realizzato1 i di un mezzo efficace e pi-atico, per !l)Ortnre la fante1·in al cli là. del Pia ve in pl'escnza del nrmico,


SITU1\ZIONG Dl~l REPAL1Tl JlOMBARDIEftl AL

30

S8'fTE)1BRB

Hl18

permetteindo la sorpresa e<l evitando sacrifici di sangue e consumo di m1;1teria1i costosi. E' naturale che il rUrovarneuto cle] nuoYo mezzo atto a ,superare con una certa agilità, un corso d'ac()na in preselllza ch>l nemico dovesse portare a co11siderare gli anrenimenti che ca r;:itt(~dr,zarono l'inizio del1'offonsin1 cl.ell'agosto 191'7. Se in qnell'epoea, e preeisamente sulla notte del 19 agosto, le truppe del XXVII Corpo d'Armata Hvessero potu to dispone di BomhePia ve, forse la. battaglia cl.ella Bainsi:r,r,a avrehb(~ assunt,o fin <lall'inir,io una, fisionomia ,assp,i diversa da quelln che prese dopo l'impossibilità del gettamento cli ponti da. part(~ dei nostri re : parti. ·pontieri sul tratto asseg11ato a quella grande Unità: raggiunta dalle t r u:p pe del XXVII Corpo la spo,ncla di sh1istra dell'Isonzo, la scafot11 alle alture a nord del Ftn lta-Semmer sarebbe avvenuta tempestivamente per ag-gil·are Tolrnino; l'avanr,ata del XXIV Corpo Italiano sarebbe ~ta ta effettuatH avendo sul fianeo sinistro le truppe del XXVII, e ]a. vittoria. tattica che chiuse quel1;1 gra,ndiosa offonsiYa, eon molta probabilità., avrebbe co1nélotto ad una vittoria strategica delle truppe i taliane, risparmi;1ndoci Oaporetto ed abbreviando probabilrneutc la durata della guerra. Inta11to alla dati-1 del 80 settembre la Sit nazione. del Cor,po di ]fom ba nlieri era (l nella e he si ril(~va dai seguenti prospetti :

S'ituazione dei Reparti born,1Jrt11d!ie'11i al ;:m settembre 1918 'FHON'l'E DBLLA 3" ARMATA

XXIV XXXI CVll

Gruppo - btr. 73a. (2'10 LA), 22(;• (2•10 LA), 2G2" (2'l0 LA), 278a (2'10 L.A) Gruppo - btr. 122.,, (i'iS A)'l), 148" (;38 A~of). 7" 0:,8 A}f) . Gruppo - btr 3J9a. (240 LA), 320> (2'10 LA), 273" (240 LA), 321" (2,10 LA)

326• (58 .Ai\f) CVI.LI

CIX

cxxi

Grnppo - btr. 322• (58A:èl:[), 323" (ti8AM), 32!1" (58Ai\:[), 274° (58AM) Gruppo - btr. 275• (58 A.M), 327" (58 A:èl:I), 32ti" (58 Aj):[) Gtuppo - btr. 353;,. (2-!0 LA), H64" (Z!O LA). SG5« (240 LA), 366" (240 LA)

Batte rie <liYi~iom1li : 118 B) (37" div .), 233• (58A) (25" cllY.), 231" (ti8A) (45" div .) , 258.'\.) (54" cliv.)), 239" (58)A) (53a cliv.), 240° (58A) (31« div.), 4003 (5813) (13• cliv.), 238" (58 A) (2:1" d iv.) .

-

575 -


S l'.l' U A½t0N lf DE I RF:l'AU'J' l

BOMBARDIERT AL

30

SE'I'l'EMDRE

1!)'18

FROXTB DELLA <r•· A lUCATA

xxxrv

G rnvpo - ùLr. l;J()a (2-lO LA), 220" (240 f,A). 132·1 (:UO LA), 216• (2,JO L\.J

CXTX

Gruppo - btr. 35::i" (2-10 L A ), 3::i(i« (2'10 LA), 357" (2-10 LA), :1::;8" (2 10 LA)

Battel.'ie divisio n ali : 107" (5S A) (·JSa. d iv.), 127" (58:rJ ) (GO"' <liY.), 126" (58!, ) (51« d i'v.), 425• (58 B ) (57• div.) , 15(ì• (f>S A) (66" cliv.), W8• (58 A) (58"' cliv .). 0

F H ONTE DE LLA ·1 " ARWA'l'A

XXI

G l'lll)])O

xxxn

lÌl'll.lJl)O - 1.Jl r . 116• (58 A:.'I:[), 125,,, (58A M), Hi2" (58A.i\:IJ

};XXVll l XLI

GtllPlJO - b t t·. i'i!l·' (70VD), 1J 7" (240LA) Grnppo - t)tr.1G7• (70VB). 1/<1" (70VD), .197" (TOV D), 2fJ9,•(7UVD), :·:U," (08 A"1\'() , 36> (24UL,\), :·\28" (2,(0 LA) G n11Jpo - IJ IT. 2()0" (2,IOLA), :104" (2JOLA) , ;l();ia (240LA), èi06" (240 L.-\ ) Gr uppo - lm. ;,08' (58 A;\:f), 30911• (:i8 AM) , 266" (58 AM)

ClI 0TH

cx

- h t r . 5" (:!.(()"(') , 51" (240 C), 1, 0,, ( 2·10 C), 17G" (240 C )

G 1"n1>po - btr. :{2!1"' (240 L A ) , 285" (,100), 2SG• (400)

Hatter ic d ivisionali : 429"' (58 B) (70" div.) , ,JOJa. (5813) (l" cliv.), ,1070. (58B) (11«· lliv.) , ,126" (58D) (5fl• cliv.), ,l24" (iJ8B) (56" d iv.), 410" (58B) (15"' div.) , 41a• (58 ll) (2cl" d iv.) . ·.111" ,,8 B) (17a. cliv.). H2' (58 TI) (1:-:l• div.). Sezion e a11 to11 . da i'i~ n : H~ , H7. 98, 102. 10:i. 1J '..',, Jrn, 117, Hl:J. 120. 122. 12fi, 1S8, HHi. 19'i, Ul!l. 201. s e zi on e « 50 Ansnldo l> . 1

FRON'l:F. DELLA 8« AHi\[ATA XXV LIII LN LVll C'XIT T .CXTV

cxv CXVIII

Gr111>1>0 • h lT. ])·C,o. (210LA), HJJa (240L). :'{,, (UOC) . JOIP (2·10 C) Urnppo - bt.r. 82" (240 L), 235" (:i8 AM), 227" (Uù J.,A). 1-1711 (5tì Ai'H ) Gruppo • h t 1·. 2'1°i" (70 VD) , 2J Sa (70 VD), 1:31" (70 VD}, 152• ('70 VD ì GrnJ!po - blr. 281" ( 100). 2S2" (4'10), 28.'l" (400) . 2s.1.,, (:1 00)

Grnppo • btr. 23~• (UO LA ), Grnppo - b tr . ;q J., (2 10 .LA). fl rnppo - b tr . :tw, (:!~O LA) , e: 13• (2,l(~ L A) Urnppo - b t1·. 272• (2 l0LA) .

339"- (240 LA), ;1370. (240 L A ì . 267" (2,JO LA) :Mza (2,JOLA ). 3,10"' (2·.IO L A) 2fi!}'(20 LA ) , 34i'i« (2-10 J,,A) . 152" ('7 0 VD}, :152• (Z.IO LA), ;:5t:o. (2.JOLA). :l:04" (2'10 LA)

. btl'. 2fi~a (2,JO LA ) Dalterie cli vi sion,.lli: 2:na (58A) (J.Ja d iv .), 4L'i" (:38 B) (28" di·Y.L 402~ (;iS B) (2 1 cliv.). 121« (58 A) (28• cliv.), -!OG"' (58 B) (10• div.}, ~22• (58 B) (52" di\'. ).

l!'HO'NTF, D E f ,LA 1" AR,\ :fA'l'A VIII

XV TT

2(l• (58 A) . 15• (:38 A) . J.(i6• (210 L ) . 191" 2-10 L), 140• (2,10 C) Grupp o - btt·. !)o. (5S A). 34a (G8 ANI). 13-1" (2-10 L). 2~ !P ::i8 Ai\'I, 2:30• (:i8 A:.'11 ) Gruppo - b11:.

-

576 -


S1TUAZI0~'E DEI ftEPARTf BOMBARDIERI AL

xxxnr XL LVI CXII

CXVI

xx

CXVII LII II XVIII

30

SE'ITE~IT:!RE

1918

Gruppo - btr. S7a. (58 A), 47• (2'10 C), 228., (400), 78" (240 C), 23-1" (58 Ai\1), 335a (5S AM) Gruppo - btr. 16fi• (240LA), lt;!)a (240LA), 287• (400) GrUP,ilO btr. 3• (58A), 2.s,, (2-!0LA), 90-" (240LA), 127a (5SAM) Gruppo - btr. 79"- (5S AM), 270• (2·10LA), 3,H.a. (58AM), 336"' (58AM) Gruppo - btr. 3,1(p (240LA) 3,17a. (2-tOLA), 348• (240L1\), 257a. (240LA) Gruppo - btr. m :"-(2401,l{.), ;1.46"' (2ÌOLR), 26()A (240 LR) , 91.• (240LR) - Gruppo - b!:r. 349"- (2,10 J,A), 350" (2'10 LA), B51a. (2'10 L.A), 271"• (240 LA) Gruppo - b tr. 163a. (24() LA), 331a. (2,10 Là), 300., (240 LA), 289"' (~100) Gtuppo - ·bti·. 12• (2,! QLA), 301" (240LA), 361"' (240LA), 25"- (58AJ, 1,91a (240L) Gruppo - btr. 2;ta (240L;A), 171" (2'10LA), 225"' (240LA.) Batteria 120" (58 AM) .

Batterie divisionali : 428" (58.B) (169" d iv.), •130-" (58B) (26• div.) , •!05 ('58B) (9" div.), •108a. (58B) (lZ.. div .), 232a. (58 A), (6Ja div .), 416• (58B) (32• d iv.). Sezioni da 58 B : 1.8, 2-1, 28.

FRo:wrm XVI XXXVII XLII CI

CXI

cxx

Gruppo Gruppo Gruppo GtUl)l)') Gtuppo

-

DELLA 7• ARMATA

btr. btr. b tr. btr. btr.

56• (210 L), 26-1"' (240 LA), 72• (210 LA) . 53• (24.0LA), 303" (240LA), 362·' (240L,A) 229"- (250 L,A) 302• (240 L.A), 19• (24.0 LA), 245• (58 M 242• (58A), 3320. (24.-0LA), 333• (240L~), 359• (240LA), 243"- (58 .A.) - bi:;r. 255a. (240L.A), 256• (240 LA) Gruppo • htr. 241"' (50 AU), 25'1"' (240 LA), 3"- 58A)? 2a (240 LA)

Batterie divisionali : 368" (58.A) (22• . cliv.), 367"' (58.A.) (21"" div.), 24.4a. (58.A) (75" div.), 403" (58B) (5a. cliv.), 108« (58A) (6"" cliv.), 368• (58A) (22• div.). Sezioni da 58 B: 5, fi, 7, 11, 19.

FHO.N'l'E DELL' ALBANIA

Batteria divisionale : ,1,19" (58 B) (58"' div.). S~_z ione da 58 B: 169.

FRON'l'E DE LLA MACEDONIA LI

Gruppo - btr. 80a. (240 L), l99a (58.A.lVI), 200~ (2'!0 L) Batteria divisionale : 417« (::'>8 B) (35" cliv.) . Sezione da 58 B : 176.

37

577 --


PRODROMC DI Vl'l'TORIO VENFY.l'O

F RONTE DEL TI CORPO D' AR~lATA (F r ancia) Batteria: 31"' (58AM), 92" (58 AM ). A disposizione Comando Generaie Genio (senz'a,rmi)

XXVII

Gruppo - btr. 1\J6" (240 L), 35" (58 A), 213" (240 L,A), 215"- (240 CA) , 157a (210 C), 208• (240 LA) . I n riord·inatn&nto vrcsso la SonolcL

B attel'le : 2G3a (Z.!0 LA, 3J1a (240 LA), 313a (240 LA), 317a (240 LA). 1?.eva,rti di di,p endenza, incerta

Batteria : 330a (2'10 LA).

* * * La sconfitta austro-tedesc~. clel giugno fece progressivamenteaggrav::tre la situazione interna della Dnplice Monarchia. Le sanguin ose perdite subite nella battaglia, le condizioni alimentari sempre più precarie, 1~ marcata teJ1 denza di alcune na zionalità a liberarsi dal giogo absburgico, ed àltre cause ancol'a, fecero sentire al Governo di Vienna l a necessità di comcludere al più presto la pace, esclude,n<lo però trattative dirette colla Itali;:t, ma, facenò o ricorso a iintermcdia,r i capaci di ottenerla dai Governi cF Londra e di Parigi. Anche il Governo germanico in data 5 ottobre (intermediario, il Govern o Svizzero) chiese al P1,esidente Wilson l a con.voca.zio:r:iecl ei belli geranti pe1· negoziare u11a pace basata sui 14 punti òa lui a111nu111ziati; ma ne ebbe in rii:q>ost~ una serie di condizioni sulle qu ali non è qui l uogo di soffermarsi. Relativamente ali' Austria, il Presidente degli S tati Uniti <l'Ameri ca si riservò cli t rat tare direttamente la pace con quello· Stato ormai in avanz~ta decomposizione, sostitnenclosi così all'Itali a che aveva fatto, e che ancora el'a la sola Potenza che· continuava a fare la guerr~ contro l'Austria. Sul fronte occidern.tale dell'Intesa, co01 Ja presenza, di oltre, un milioo1e cli truppe americane, i franco-inglesi, él.opo gli avvenimenti della metà cli luglio avevano i niziata una controffensiva,. -

578 -


PRODR()).f l DI VIT'IORI0 VgNEì.tO

che però procedeva coll~ massima cautela . La situazione in Macedonia andava sempre peggiorando per i bulgari, ed anche i turchi ,n on navigavan o in migliori acque : le condizioni della I ntesa andavano quindi facendosi sempre più favorevoli. Ed allor~ il mareseiallo Foch cl1iese al Comando S upremo Italiano una offensiva sugli Altipiani. 'l'alc richiesta venne aceolt a; ma in co11siderazioin{~ della situazione generale dei vari fronti di guerra, il Coma ndo italiano decise di syolgire inH!Ce una· offensiva: su· più larg11 · scala col concetto ·di dividere con un;t:izione ,d i sfondamento le t ruppe nemiche del Trentino. da_queJle del P i.ave, di taglia.re le comunicazioni delh 6"- Armata austeo--ungarica in direzione di Vittorio Veneto, e d.i sfruttare poscia tutte le possibilità ehe ipotesserv scaturire da tale mf,lnovra. Il fronte di rottura, doveva comprendere il tratt o del Piave dal lato nord del l\fontello fin o alle Grave di P'apadopoli; vi dovevano operare le Armate 8"' e 10"; frattanto le Armate 6" e 4a. dovevano mantenersi in potenzµ in attesa di ordini. Senonchè, data la particolare coilldizione ·d el Piave, il Comando italiano, per non ritardare la da.ta d'illlizio dell'azione, (che er~1 stata :fissat~ per il mattino del 24 ottobre), modificò sensibilmeillt e il ·piano primitivo, predsando che la. manovra offensiva contro l' A.u.s tria avesse la $eguente attuazione : · a,) con un'azione partente dol Grappa, si ,doveva sepa.rare la massa nemica del Treilltio10 da quella. del P iave;· . .b) .c on ..unlazione partent,e_clal medio P iave,. si dovevano sepa,rare le -due Armate nemiche 5• e 6", concentra,ndo il massimo sforzo nel punto di giunzione <li esse; e . tagliare ;p.oscia le copiunicazion:i alla, 6" A·rmata cos'i da rendere impossibile la -d ifesa e la, riti-rat a; o) frutta.re le eventuali conseguenze scaturite da siffatte azioni. L'azione di cui alla lettera a) veinne assegnat a alle Armate 4.. e J 2" (quest'ultima di nuovj:.l, formazione, costit uita ,da 3 Divisioni italiane e 1 francese, ma avente tutti i servizi italiani). L'azione di cui alla lettera b) fu assegnata alle Arma.te 12", s• e 10• : per tal modo la 12• Armata dovevf:1 fare ·d a cerniera nei -

579 -


PROORO M I

or YITTORI() YENE'TO

movimenti fra i monti e la pi anura; la (i" Arm ata dovcvn da re il suo concOl'so alla 4&, e l a 3a clovcva concorrere con la 10' . Il dispositivo ,difensivo austrineo era forma lo da un a solida organizzazione sistemata secondo il cri.terio della. « difesa elastica)) da svilupparsi lungo t utlo il fronte. ~tta organizr.azionè comprendeva parecchie fasce ,difcnsi ve sul Piave, distanti tra loro da 2 a 3 chilometri. Delle ptime due, Ja fascia antistante era completa e profonda cil'ca 2 chilometri ; la seco1Dda era. in co1:so {li cornplel:1 mento; le sucee.ssive e1·ano ;:i.ppena t raeciate. Sui monti l' Austl'ia occupava le posizioni raggiunte ~opo , la battaglia d'arres to tlel dicembre 19J7 ; posizioni che erano state intaccate soltanto ton la vittoria clei Tre Monti del gennaio lf)J 8; per cointi·o, s nl Gral)1pa , ne1la batt;1p:lia del giugno, era stato irntaccato il nosrl'o saliente dei Solnroli. Le forze austri::iche comprendevano tre Gruppi di A1·mat<~: il Gruppo del Tfrolo (10" e 1l3 Armata) comandato dall' Arcid11e1-1. Giuseppe; il Gruppo del Piave (5" e 6~ Armata) comand ato dal M:aresciallo Bol'OeYiCh; e il G r nppo d' Armate Belluno per la difesa ira Piave e Brenta, comandato dal Maresciallo Von Goglia . Va rilevato inoltre che, a ·d ifferenza di qua,u to era avvenuto in giugno, l 'artig1iel'in. austriaca col concorso di migliaia di rnitrag·liatrici aYeYa .preparato uina organizzazione di fuochi combinati molto potenti ; tale orgnnizz;1zione, particol arm ente sui monti, era favorita d11Jla natura stessa del terreno, dalle ueste, dagli augoli morti e da determinate località sapientemente sf.t·nt tate per sott1·arre uomini ed armi agli effetti del fuoco italiano, salvo a f arle entrare in azione nei cootrattacchi sferrati a. momento O])lpo1-tuno per rica cciare l 'atta ccante sulle posir.ioni di. partenza. Qualche giorno pl'ima dell 'inir,io cl.ella battaglia di Vittorio Veneto, il Comando dell' in.tero fronte routro l'Italia era stato assunto ,d all'Arciduca Giuseppe.

* * * Fra ttanto, anche dopo la vittoria difensiva. itaforna del gingno, Ja Scuola bomb;1 rdieri aveva proseguito nel dare compi.-

580 -


PRODRO~II DI VITTOn-ro VE'.'IEJTO

mento al programma, di riordinamento <lel Corpo. Sciolti quasi tutti i Comandi di Raggruppamento bombarde e taluni Comandi di Grup:po, era1110 state anc11e eliminate molte batterie della Specialità, {'he continu;nano a sussistere solta!l1to sulla. carta, ed era stata continuata la trasformazione delfo bombarde da 249 O, in 240 L e 240 LA; era no state allestite una dieci111a di batterie da 400, ecl era pure stata defìnit~ l'assegnazione di batterie <li bombarde leg·gere alle Divisioni di fanteria. Colla. eliminnzione dei Comandi · di Raggruppamento bombarde, i Gruppi dellfJ Speeialitàr erano stati assegnati alle Armate, le quali a loro volta li ripartivano tra i Corpi cl' Armata dipendenti; e questi, o li manten.eva1J10 alln dipendenr,a t~tticu. dei rispettivi Comandi d'artiglieria, o li asst~gnaYirno nddfrittur a, per l'impiego, ai Comandi cli artiglieria divisi onale. Con tale proce,dimeinto si era ottenuta un~ notevole snellezza, ed i Oorna~1 da11ti di Gruppo bornharcle avevano modo di essere a <'Ontforno e diretto contatto coi superiori Com aneli tattici. :.V[an mano che la Scuola riordinava. o completa.v a nuove Unità bombardieri, le invi~va. in zona di 01Jenrnio11e, giusta le direttive che volta a volta riceveva dal Comando Supremo. Proseguendo con tale procedimento, alla :fine ·d i settembre la situazione del Corpo dei bombardieri lu111go tutto il fronte di guerru, aveva raggiunto l'ordi111amento già, prospettato negli S1Pecchi precedenti. Non sa·r à snperfluo raJnmentrne <'he il giorno 10 luglio il Sottocapo di Stnt o r.faggiore, gen. Badoglio, intrattenne in una conferenza i Com anelanti d' Artig.lieria deJle varie Armate sulla azione svolta. daJla nostra a rtiglieri11 nella grande vittoria del Piave, e per esaminare con la massima sere11ità ed obiettività, aleune imperfer,ioni rilevate durante la, battaglia stessc:L oncll' porvi riparo per l 'µvvenire. Tra-- gli argomc~nti toccati, il generale Badoglio si soffermò sul nostro schieramento d'artiglieria, richiamnncl o l'attenzione dei wesenti s nl fatto che nella battaglia del giugno le batterie italiaJrn an~vauo sYo)ta Jargµ aiione di. fuoco; e « poichè l'avversario dispone cli molti osservatorii terrestri ed aerei, devesi ammettere che egli co1J1osca oramai tutto il nostro schieramento. Bisogna togliergli questo vantaggio, e prep;u·are per tutte le batterie nnoYe .p ostnzioni, lasciando perè) - 581-


PRODROMI DI Vl'l'IORIO ,·Er-ETO

un pezzo sulle antiche postazioni 1per fare i tiri ordinari giornalie1·i, e per riservare la sorpresa del nuo,·o schieramento al momento del combattirnea1to >>. Questa. raccomandazione del Sottocapo aYeYa avuto larga ;:ipplicazione oiei Settori delle varie Anna.te; tuttavia non va dim enticato che in montagna i n generale, e sul Grappa in particolare (specialmente nel terreno compre o tra Val Stizzone ed il costone ,d i Cima Schiarèr) oltre cert i limiti <li saturazio!lle non si poteya andare. T utta.Yia. nella pre-risione cli dover Hmit~re il fuoco dell'artiglieria ad u,na azione cli co,ncorso, il Comando della 4"' Armata aveva cbieslo,-·(oltre a dh·e1~e .ba.tterie cli cannoni lunghi ed a tiro curvo) ;u1che 4 batterie cli bombarde. ~fa quando il 19 ottobre.-il compito affidato a qnell' Armaitt.diyenne di primissima importanza - quale quello di separaJ:e l 'Armata del Trentino dal Gruppo cli Arma te n emiche del Piave -, 1a -r ichiesta a i bombarde fu r;1cldoippiata . Il tempo disponibile per la p repar1rnione era però assai. limit a to : la stagione autunnale ava,nza.ta rendeva le ore di lnce dim,na molto scarse; in oltre, sui monti, gli agenti µt mosferici erano di massima , (e lo furono poi anche durante la battaglia) assai Yadabili. Nelle pagine che seguouo vieme riportata la forma zione dei Gruppi e delle Batterie bombarde che parteciparono allf;1, battaglia cli Vittorio Veneto, nonchè lo schieramento assunto dai Gruppi e -cla]]e Batterie 1a sera d el 23 ottobre. A fi ne settembre, cioè :prima che fossero costitnite le due Arma.te 10a e 12" la situazione delle bombarde lnngo il fronte era quella già ricorda't µ; ai primi cli ottobre, avvenuta tal e creazione, la primitiva sistemazionf} delle U11ità bombardieri subì un profondo mutamento, clipe1nden te in parte dalla nuova, destinazione assegmat a alla maggior parte d ei Gruppi, iin parte ai notevoli trµsfe ri.menti di Batterie da un Gruppo all'altro, e da µn. Settore all'altro. A coufermarc quanto p1·ecede può bastare la seguènte dimostra;r,ione l'iguardante le ar.mate sottoindicate :

-

582 -


PRODR0:1\H DI VITTORIO VENE'l'O

Gruppi assegna ti a l 30.9

Gruppi assegnati dopo il 10.10 Qa

Gruppi assegnat i per il 24.10

ARMATA

XXXIV, CXIX

LUI, XXV, J,"\7, LVIJ, CXV Ricev<~ dall' Sa Armata il avuti dall'Sa. Arma ta CXIV in aumeuto a quelli in forza al 15/10. 4" ARMATA

XXI, XXXII, XXXVIII, XLI, CII, CIII, CX

Cede alla 12a. Armata i Grup- R ima ne coi Gruppi XXXII, pi XXI e CII :XXXVII.I, XLI, CIII, CX.

Sa. ARMATA XXV, LIII, LV, Perde tu tti ..i Grup1~i a' .fianco CXVII dalla 1a. Armata )) )) L VII, CXIII, CXIV, )) segnatì meno il CXIII, ma' 1lT. )) CXV, CXVIII )) )) riceve dalle AÌ·mate indica- XL )) )) 6a te i Gruppi segiia ti nellà CXIX )) J) colonna d i <.Iestra: XXXIV )) j) 1~ )) XLII )) )) 1a LII 7a. )) )) CXVI )) 7a. )) cxx lQa. ARMATA

L'Armata non era Riceve dalle Armate indicate XX, VIII , XVIII dalla 1a Araucora ;formata i Gruppi segnati nella comata. lonna di destra : CVII, CXXI e XXI V dalla 3a Armata. 3a. ARMAT{l XXIV, XXXI, CVII, Cede i Gruppi XXXI V, XXXI R imane coi Gruppi : CVIII , CVIII, CIX, CXXI e CVII CIX, XXXI e col Raggruppamento della lL Marina.

-

583 -


li'ormv,zio,n-e organio.a dei R aggruppamenti e clei Griip,pi a:i bom.b'a1rde a.Zia. v·igilia, &ella battaglia d;all' Ll sti oo a:Z ma.r e . l"- ARMAT A G . U.

I

Gruppi

I

Dal Ga r da. a.ll' Altopiano di Asiago. -

Comandanti

btr. da 4 00 mi~.

/ btr. d a 240 L. A.

. X Corpo d'Armata

j 240 L /

e /70 V.

240

DI

Tota.li anni

58 A

14° Baggru ppameuto (co lonn. Archi1•olti)

Div. !)a XXXTTI teu. col. Bov<' )) 12' CXU ca pit. Sogaro - - - 1-

-

-

'. 8" : : :

-1- - - -- - - - --

- -1- -

2

2

- --

·- - --

1 1 - - -- - -- -

l 0" AH.tVfATA -

Da Ce;:nnn al Can ale cli lì l'enta

1-lc:a. lii~-", Ui:i" <li l-frig . (18", min, 70• <li Brig. ~o·~. 221\. , nvl, di J~l'ig.

»

23" X X V LIT[ 34,a

LVll 112 r

h•n. col. lm1wrn tol'e n1ngg. Hertnrelli nw gg. SOJ'(li

)) J..J,a.1 c x_·1 n

10° cxvn

cxv

))

2• J,V

- --

-

-

1- --

6

S4

XIV Co r po d' Armata D ritannico P

n na btr.

,,., HaggTnppnmento (('olonn . Gta½iani)

12B•, EiP, J52", 248'

2:-13"· 2:na

btr. G8 'l' s u 12 i,ez:,d

ten. ~ol. Paglinzzi magg. V ,rn t.l<'11 Heu\·d

I

I

Totali gellerr1lil

8° Haggrnppamento (t<'n. eol . Vigo)

3'l9'1

... ) ( ' ,,o-a ._1,.)' ' ~h ''('-a ''38" ' • im;a, 3-W• , :J,IJ.a, :i.12,

11lftgg . De C<'sar e capit. l'n !~u tti. magg. Solimano

n )I

-

-

. . .

~:-.."1", 2.R2a_. 28H:1, 28~ :i.

XX Corpo d'Armata ))

- - - - --

2

HJ-1"·

XlII Corpo d 'Anna ta

» !!Sa CXlV

-

ogni Div. cli fantel'ia nve \'a 3 btr. <l i Ill'ig. ù a 77 mm. (Slol,es) da 152 HM s u 11 n nnì eia ~c:nnn .

XII Co rpo cl'A rmnl:a P l'irn<'ese JJ

-

1

23,la, 3:3,}'•,, 8,a 33-1"', ~!.:.G", 79a

352at Hrma, :'!54" 34.4a, :H5a

2r.n", (3

I

.. . . l ..·j .

Jl0 Haggrnppamento (rnlonn. Sp,iu,ò ) ' 272a_,

"

. . .

4;~4a

S2a 106"-

10

2

~

2

247" 8«

12:1a., 147"

l

8

22ri

.l

14

:no


F'orm'tl,zio,ne organioa de-i R aggrtll[1p'f1.ment'i e cle-i Grtt-pp-i à,.i bom.ba,r de alla, vi.!]ili,a &ella battaglia

d,a ll' A.stico a·l 1n(we . 1.,_ AR1iA'l'A G . U.

I

Gruppi

I

Dal G arda alfAltopiano di Asiago. -

I

Comandanti

btr. da 400 m~.

/ btr. da 240 L. A.

. X Corpo d'Ar m a t a

1 240 L 1 240 e

/70 V.

DI

58 A

Tota.li a r mi

14° Haggr uppament.o (co lo n n . A r cllirnl t i) D i, . !Ja XXXTT1 ten . col. BovC' >> 12" CXl l capiL Sogaro 2

231", ::>,3:y... S, a 33-13 , 3::IG", 79a.

2

1 6"- .-\Tti\'IA'l'A -

Da Ccsunit al Can a le d i Tlrpnta

1-J:-l•. 144"-, l4fi" di H1·ig. 08'", (1$Jn_ 70" (li l:lrig.

" 23a J8"1

~°''·

)J

))

7a

1

2

6

XIY Cor (Jo d'Annata :U r itannico

ogni Div. cli fanteria a,·ent ~ b tl'. di Drig. da 77 mm . (i': tok esJ da 152 H;\[ /SU ,! n rmi C Ì;t~('llWl.

22R.., ina, di R t·ig·.

84

<'

una btr.

XIT. Corpo d'Armata FranreRe - .,·• Haggruppamento (<'olonn. Grnziani) )J

»

23"-lftl'; 24" LVll 112 r

c•ol. Tmpe ra ton, ningg. Hertnrelli 111agg. SoJ·di t"t•11.

l

Zf:2~,: 2~;~", 284>1 btl'. 58'1' su 12 p ez7,i I:!&•,

XI II Cot"po d ' Anua ta " 14"ICX1II » !!8" C XLV

ten. col. P ngli:izzl magg.van ùPn A e u ,·d

I

I

cxv

>>

za l,V

1nngg.

De

l1

11

. . .. .- 1

:mx•, 35,p

344>-, ;{.15a 2flf)", ,!:{-la 4

. . · 1

)1° R aggruppamento (<'olonn. Span.<>) 272a, 352•,

I'r<"SUt(i magg. ~olimnno

'l'otn li generali

.,.,,.,I

V•ìV

1

Ctl J)it.

!)

.,3-a •3•3o" •.>• t , ,. ~ ~ l

2(l~a, 3JO• , :HP, :i..tz·

CPs;1 r e

,,(Ja -· '

. I

8° Hagg n1ppnnwnto ( t P11. rol . V igo) ''(1'-,a :

XX Corpo cl' Amrnta

» 10• C XVTI

l!J-1"· 1$:ia, 22ìa,

S2•

106"

19

2

12:0

2

2-17 3 &•

I

12:l", 147a

8

22r,

I

14

:no

~I

I

.l


JJ'orm1a,2ione or,qan,io.a dei R·a.ggrnppanwri;ti e dei Gruppi di bornlJlatrd"e alla, vigiUa d,ella battaglia dJaU' Astioo al nt'(Fl'e. il" ARMATA

Div.

Gruppi

I

Comandanti

I

btr.mda m.

400

btr. da 240 L. A.

I

da 240

e

58 A

I

31~, ll.Ga, 12ci•, 152•

I

da 70 V . D.

Total.e armi

IX Corpo d' Al'mata 7<> Haggruppamento (colonn. Danese) -

18" \XVIII 17a XXXVIII

I

mngg.

ne

IX Co rpo d'Armata

Giovarmi

cnpi1·. Catanea

1

VI Corpo d'Armata mngg. 1'i~·gri

15• XLT 59'' CT

cx

ten. col. Ginocchio

28(ì"'

mngg. t:herti

285"'

l" CUI

307•

2(;4", 301o, :~02"', 30;.ial 230", 32&', 320'', ~!30 11 \

XVIII Corpo d'Arm ata

56• !XXXII

lli7", 17-ta, 197" 2ii!l•

I ,to

;Raggruppamen to (colonn. )larolda)

cat)it. Tenaglia

I

306"'

capii.. Hanesi

308", 30\l"

I Corpo d'Arma ta 70-" XXJ

nrngg. Silvano

z.t,, CII

1)\flgg.

9

Valcnrone

I I

2G:i", 304", 305" 2

16

4

8

G

25(1


Sohieram,en-to d,e lle Unità bom.,ba1'<1ie'l'i la Corpo di

Armata

Gruppo Bombarde Sede del Comando

se1y1,

clel 23 ottobre 1918

Località di schieramento delle batterie

Bat terie organiche appa r tenenti al Gn1ppo

Note

7• ARi\'.LA'rA

dallo STIDL VIO al GARDA

CXI 242a da 58 A Ponte di Legno

3 a rmi Ranni. 3 armi 3 armi

Fon:t>llina di ì\Ion tor,r,o Albiolino Cima Cadv russo di Campo

3 anni Laghettt di Passo di Cali1po 3 armi Passo Ignaga 3 armi F r esine (Val Sn.v\pr e) In risenit

?.43" da 58 A

t:l3" da 240 L.A . 4 ar mi Conca Montoz,r,o Regione Cristallo 4 armi Hidotta Obcrdan ('.l'onale)

III

3 a rmi Laghetto Alto 3 anni Buse B atmi Passo Ablès

2-.lA" da 58 A

G• Se7.. da 58 Il 3 armi l'asso Zebrù

19• Sr.z. da 58 B2 armi P.asso cki Camosei 1.9" Sfr,. da 58 B l anni Pa;;so di Eiskogd 3 a rri1i Conca l'rcsena 3 armi Albiolino

40::l• da 58 B

3 anni l' unta .!!}rea nillo XXXVII Monte de i P ini

S arlll.i S. Mar t ino

53" da 2JOL

3Q;),a da 240 L.A . .Sanuì :VI.

XVI 241" da .58 A I llocchette Fort ini iJ(j• da 240L.

Vies

(i-nrrni Nodie (\armi L <:'ttll()

4armi Do~s o ddle Vacche

254" da . 240 L .A . S armi Pra e aclrio11e

xxv

,; .sJ~. da 58 B :~ arml

Sa ntc~lla

ll" S<'z. da 58 B .'l anui Quota 'l(iO

:1020. da 240 L.A.Surmi Cima Palone (quota

1525)

CI Cima Palone

4 arm i Cima I'nl,.,nc (quota

245• da. 58A

1525) ,:; a nni Cìrua Pulone (ci uota 1604)

-

587 --

· Ortlc:r


'(Segue) :

S0hie1·a1ri'f:1llo llel7 e Urn,ità bo1nbair dieri la sera del 23 .ot-

tobre 1918. Corpo di Armat a

Gruppo Bombarde Sede del Comando

Batterie organiche app artenenti aI Gruppo

Località di schieramento d elle ba tterle

Note

:W-J• da 2-!0 L.A. Garmi M. Ynronc Ci6" da 240L.

411nni Moli110 (q uota 920)

il• Sez. da. ris TJ 3 anni rantuni

S ..X. clii i OV .D. 3 armi Qnota 1604 :?3Ga clll 5S A. J(),a da 5S B

f! armi

l'romonte Baite

•· 9 armi )1. Yil s (quota 15i2)

l" ARMAT.\ llll l GA HD A 11. SG!JLAZZON (.\.ltopiano ò1 A,;hlgo)

XVII S. A nto11io

I 9" da f>SA ::wla

ù1t

58A

9 armi Pilcaute 9 armi Oos:::o Ca:;!na-Malga Grigol

LVI ì\Ialga Zugna

XXIX

1:.'. armi Gazzano-Cl'osano

S4• d a 58 A

9 anni ):Ialga /111g11a

J2i" lln 58 A

9 nrmi l\ln lga Z11gna

~=~o· da ::,g n

<1lla di pendenza tattica clr l Comando tU Artiglierht 21i.. Dlv. illa dipeudcuza

tattlcn Coman· do Settore

3 armi l'osso Ca1Jra (Dosso Relllito) 3 armi 'l'alpina 3 arm i Avio (i anni Costoue del le bom ùnnle 4 arwi l 'nnetton e mrdio

4 a rm i i\fa tas:-;oiu' 4 armi ' JI. Coruo 4 nrn1i M. 'l'l'HJ)lJOla 2(;a

ùn 58A

-a anni costa Honcbi 4 armj Sogli ili (Jn mpiglia 4 armi Costone Cavallaro

V

:!87• clii 400

2 nrmi A Schio

:?S8• cln. 400

2 ann i Schio

2S!J•

:2 anni. Bassa Val Grobe

<lt L

400

42:l• da 58 B

428• cla 58R

3nrmi Dente 3 al'mi ranelton(' Alto 3 armi l'al om 3 armi C,tYallaro ~

a n n i Sella

3 :wmi Mog<'ntal<'

588 -

lnegione pnsubio


(Segue) Corpo di

Armata

Sohienmwnto <lelle Unità bombardi <Wi la sera, clel 23 ott ob1·e 1918. Gruppo Bombarde Sede del Comando

Batter le organiche appartenen t i al Gr uppo

XXXIII La Cella (Arsiero)

Località di schieramento delle batterie

47a da 240 C

4ttr mi M. Ca,·ioglo .J a rml S .E . i\:[. 1-t(>d en tor e

Sia da OS A

4anni Cason r oteco 4 unni Costone d i R abolèo 4anni S.E. di llombasin

23!" da ;;s A

.4a nni Roccolo Ha[!a ttini Snrm! Tre Boccllt•Lte

I

7 armi C ima Ardè

79• da 58 A

CXII Malga Cost e

Costo11e ùi Rozzo Co· vole

)2 Hl'llll

23.:ia da :.8 A

X

II

2 armi Punbl CO l'bin

334• da iiS A

7 a rni i Le Fratti' 2ur wi l'an ega

i.l3(ia da 58 A

!:l nrmi Ohelpac

l.8" Scz. clit 5.8 .IHl armi Lunetta. Si.moni 24a Scz . ctn iiS B 3 armi Hidotto Gamonda

2sa Sez. da 58 B 3 a rmi ~liilga l 'i<•r in i

3 m:n.1il Sculazzull

J.08a da uS A

I

(i

-U(ia

da ~ li

nrmi Va l Si11ì

3unni' S. R or'C'o d' A-rs ier o 3 armi l3usato i:l Ul'llli ~fon t llgJJ Olll

1

(la. AR:\fA'J'A da • CULAZZOX Hl rrnBKT.ù.

9 armi :-;r.E. di Cavrari

1000 cla 58 A

314" da 2·10 L.A.G armi M. Cavalletto

XII

48• Brit. da 152 4 a rw i S. Sisto 4 a r mi il0l:'Co11 Lfrngabisa

I

LVII Val Mclngo

U.Ja da 58 n

9 a rmi Sm:c~·do

2.Sl" <la 400

2 armi / Val Md ugo

12s2a (la 400 283'> da 400

2 a n n; Val )fl.'lngo 2 arm i Vnlbt>lla

227" da 240 L.A. 6 nrmi Costal ungv. {H~la da 2-10 L .A. 6 an11i Buso del 1'(' rllline

-

5 9-

Note


·esegue)

Corpo di ta Arma

Sohie'l·o11i-e11 to · de ll e U'{n iità bomb'<./1/'Clieri la sera del 23 ottob1·e 191S.

l {

Gruppo Bombarde Sede del Coman do

LV Bnso 'l'ondo

I

Locali tà di schieramento delle batterle

Batterle organiche f /appartenenti a l Gruppo /

Note

1514 da 70 v.D. 9 :11·mi Col del R osso 152" eh 70 V.D . Hunni Col cl'J~chd e u;a da 70 V .D. 9 armi Col d'Echdc 2,1Sa., da 70 V.D. !l urrni CoL del R oi.;so

CXV

200a da 240 L.A. Onrmi Ci ma C iscbl e tto

Valle del Fien

345• cla 24-0 L.A. Oarmi Ci ma Ciscbictto Hi' da 58 A

xxv Costa lunga

a

Oarmi Va l Forcella 6 armi Cima del Cimo

da UO L.A. Oarmi Valbdla

HJ.:l" da 240 L.A. 6 armi Valbcllu

235• cla 58.A

'i armi r11IT('l C

185& da 240 L.à. 6ann1 \'alb: lla

CXIV Villa

23711 da 58 A

!J a r mi M. Lempn:che ·

121~ da f.8 A

4 armi Col clei Xor-l'llari 4 a rm i Va l For ccllll 4 armi Val Chiama

268• da 2.40 l,. A. 6 armi

,Hl• da 240 L.A. 6 urm•

xx

LIII Vicen za

c.

P irche

340• da. 2,10 L.A. 6 a rmi C. Pir che

s.

Gaetano

40-1• da 58B

Ourini C hiara Nadon

H G« da 58B

Garmi .Lora Alta 3armi Cornonc

82" da 240 L

6 m·mi Vicenza

284"' da 400

2nnni Vicenza

106• di~ 240 e

6armi Vief'J1¼U

N.lJ. - Manca ln docu- r ela th·tt alla dislocaziomentazion e d <' 11 e ne britlrnnica e della 24... boml1t1rcle di brigata Divi1>io11e frnncf/Se.

-

590 -

A ù \i.;posizione dd Comando d ì Artiglieria d<'lla 6• Arm a.

ta


(Segue)

Corpo di Armata

Sohieranìtnto delle Um,ità bom.biw.rdier·i la sera del 23 otto7we 1918.

IGruppo bombar- /

I

de - Sededdel Coman o

Batterie organiche !a ppartenenti al Gnmpo

Località di schieramento delle batterie

Note

4"' AR MATA dul BREN'l'A nll 'OS'l'ERIA di MONFÉNERA XXX VIII · Ponte S. Lon~nzo

Hl" da 240 L .,A. 6 armi P ra Piolo

272" da. 240 L.,A. 6 armi Val Camporòa 59" da. 70 V.D. 9armi Ca' d'Anna 117"' da 240 L.A. Garmi Val dell'Albero

IX

9 armi T~'sta ta di Val Damoro

3:j2"' d,,L 240 L.A. 6 anni Va l Damoro

XLI Costone di M. Grappa

441" da 58B

9 armi Col del Gallo

412• da 58 B

9 arm i T estata Va l Damoro

307• da 58 D

9 armi La Gusella

30• da 240 L .A. O arm i ~I. Gr appa

213• dii 240 L .A. 6 armi Cus on Ardosn

\lla dipendenza tattica del Co· mando 59a Div.

328" da 240 L.A. 6 armi M. Grappa

35• da 240 L.A. 6.arwi Qima Rossano 197a 'da 70

v.b .

'

6 rn·m i Col B usetto 3 armi Costone del Grappa

174• da 70 V.D . !l armi Ka;ve del Gr1J.ppa

307" da 58 A

VI

•1armi Costo1w del Gr appa

5 a.nni Costone del Grappa 426"' da 58 B

CX Regione Poise

9 armi Caposaldo

o

32H" da 2'10 L..A. O armi ('endici S.F.. dl M . Oro illa. dipendenza

286" da 400

2 armi Val delle Foglie

285" da 400

2anni

c.

Meda

2u9'~ da 70 V.D. 9 armi Capi.tello

107• da 70 V.D . 9 armi M. Rivou 97a. Sez. da 58 B 3 armi M. Coston

-

591 -

tattica del Comando 15• Div.


(Segue) :

Corpo di Armata

S0hiera1>ie11to delle U,n ità bo111,ba11·d·i eri la sera del 23 ottobre

uns.

Gruppo bombar- / Batterle orga niche de - Sede del · _ Comando !appartenenti al G1:uppo

Località di schieramento delle batterle

Note

98" Sez. da 58 B 3 n rm i Sud di quota 1503 1023 S€z.

cfo 58 Bo Unni Croce del Tor miue

11:1...120a-122•201•-213•

15nrmi Rossano l

I

J 20" Sez. da 58 B 3 armi Croce del Ténniuc

XXXII

M. ::i:reate

410> da 58 B

3armi )I. CO$ton 3 nrmi M. Rivon 3nrtui CO[)osaldo 2

368" da 58 A

3armi Frntta.

125• da 58 A

9 nrrni Col dell'0 1·so

116• da 58 A

lG2• lla 58 A

,\Un dipendenza tn ttica rlella 3 armi 'l ' ra q . lGlO e Casonct .170. Di-visione

Garmi Croce dei Lcbi Croce ili c asonct

2G3• da 240 L.A. Oarmi Valpore ;{Q;;• da 2-10 L.A.. 2 armi Col drll'Orso

18S• Sez. cl:t 58 I3 3 armi Valpore di Cima UlG• Scz. da 58 B 3 armi V11lpor c cli Cima

4:!0• Sl'Z. dn 58 J3 p nnnl Quota J.U34

xx_x

CIII ;io;;• da 240 L.A.. 4 nrmi Archeson Cima d<'lln :uandria ~OH• da 2,lp L .A. Gnrmi c. dC'lla Rabbia.

308" da 58 A

Oarmi :u. Pizzo 3 nrmi èima Sclllarer

:109• da 58 A

ollrmi

421" da 58 B

9 f.Lrmi '.l'ra q. 1034 e q. 1618

u 2n.9-1a-103a Sez. da ;38 ll

9 armi I s. :'.1:Car tino di lfonte

Camparona 3 armi :.U. l\lcdata

104" Scz. llll GS JI 3 urUti' Cnmparonctta 117..·19ia.I99•Scz. da 5S il

l

9 armi C. Costnlunga

592-

~Ila dipendenza tattica della 50·• Divisione


Schie-ram;ento de_lla- Unità bomha,rdiieri la sera del 23 ottobre 1918

:esegue):

Cor po di Armata

bombarBatterie organiche j Località d i schierade - Sede del ~ppartenenti aE Gruppo[ mento delle batterie Comando

J Gruppo

I

I.n rinforzo

CXVIII Pemlici orientali del Grapp,i

.:l52" da 240 L.A. 6 at·mi M. Pizzo a53a da 2'10 L.A. 6 armi casonet quota 150(l

354" da 240 L.A.. 6 armi Pendici orientali del Grappa 12" ARMATA da OS'l'.K(tIA ìVIONFENERA a PEDEROBBA

XII fran.

XXI S . Vittore

5" da 240 c.

5P da 2400.

2armi 4 arllli

s. Sc•bastian o

s.

St>basUano

Garmi S.E. di i\:L La Castella 9 armi Poggiana.

-122"' da 58B

.170"' da 240 L.A . 4 arllli Cappello 2 arllli Campore

.rn:;a aa 240 L.A. 2 urllli M. La cast ella 2 armi P ecolo Cnrto 2 armi Costone Slavine CII Turlon

2lì5"' e 304" da 240 L .A. 12armi

I

413" da 58 n

9 arllli M . Tomba

429" da 58D

9 armi c. Commenda

8" ARMATA da PEDEROBBA . a PAL/.. ZZON

CXVII Cavallèa

271"' da 240 L.A_ 6anni Ga vallèa 349• cla 240 L.A- Garmi R ivasec:ca

350"' da 240 L.A. Ga rmi Villa Raspa XXVII

351" da 240 L .A. Ga rmi Ovest di Cavallèa 102• da 58 B

6 ,:ll'J)) i c . Mor a 3armi s·. Anna

126• da 58 ,A

9armi Nord cli Ciano

156" da 58 A

9armi Bclificio ·

~

38

593 -

Note


FJohiera1111 ento de lla V 111ità bomlia,rcl,i eri h,. se1•a del 2B ot-

(Segue) :

tobre 191S Corpo

Gl'llllPO bom bar-

di

de - Sede del

Armata

Coma ndo

Batterie organiche

I

Località di schicrn-

ll)partenentl a l Gruppo/ m ento delle batterle

I

I

CXIX 160:J" da 240 .L.A. O a rllll l!'onlana TIO<'r!l Zona "ì\Ioutello ;i(iGa da 240 L .A. O a rrui AblJn~ia cli Nl'lTesa

;i:;7a òa 2-10 L .A. (j armi Abbazia di Ncrvcsa

XXII

Il Zona Montello

XL C. Godel

XXXIV

C. Girotto XL1T

C. d e Ronchi

LIT

VIU

12>--257&-301•-301> da 240 L.A. 24 arm i R egion<• dd l\iontdlo

28"'·90•-l(ìf,•-J 09• da 2..JO L.A . 24 a r mi R egione del i\ Coutcllo

4213• da 58 n

9 nrrui B . F.uro,;iu.

J27• da 58B

9 arm i S<:don<' E

1:.1oa.rn2•-23QaTra Ca,;a P nstrolin e 24G• e 270• cln P onte della Priula 240 L. A. 30 arm i 220..-2,i:j"'-25G• e 317• da 240 .L.A.2! armi Xl'i dinlorni di Borgo

Valvosan

liH"·l(ia •-31:ll• e Trn E'oniace e c ase il60• da 240 L. A. 2-l armi 1J11,;co

CXIII C. Pin

21i7"-3il7•-1:1J:l8a e 'rra C. Trcvi,;i e C. 3390. da 240 L .A. 2-! ar mi l'cclriJ1l

CXVI

3ll•-340•-&lì" e

R,olonda Bida,;io 3J8a <la 2*0 L .A.U armi O. De H11os

o.

cxx de R onchi

2"·72•-:J:j!)a.302a da 2-1.0 L.A. 2-J a r rul Acl

t'St

di

c. B e1·nndel

1383 da 58 A .

Sann i C. Der ti 6 u r ml Poutc tiella Priola

107• da 58 A.

9 armi Borgofuro

2Gl• da 58 A..

9 armi C . D c:> rtolini

10" AID iA'l'.A da PAT,AZZON a PON'l'E Dl PIAVE 91• da 240 L.A. 6 armi

xx

:M'aser ada

I

c. Rossi

111" e 146" ct11

2.J.O L.A.

12 aTJni Grave Zoccoletti

2!i0" ùa 240 L. A. G ai·rni A ov<'st cti Grave Zoccoletti

1

~

594 -

Note


(Segue):

Corpo di

Annata

Schieramento d'ella U11rità bomb·a.rcrieri la sera del 23 ottob1·e 1918

I

Gruppo bombarBatterie organiche - Località di schierade · Sede del /appartenenti al Gruppo mento delle batterie Com ando CVII

S.E. di Masera da

273• da. 2-!0 L.A. 6 armi] C. Carrer

319• da 240 L.A. 6 armi C. Crespi

3~0" da 240 J.-..A. 6 armi XIV bri t .

Note

c.

Trentinaglia

321' da 240 L .A. (; armi C. Rossi CXXI

c. Carrer

363"- da 240 L .A. 6 anni 364" e 365" . da 240 L.A.

c.

Dorn

12arrni C. P.erin

c. Cr-n·ni.el

3G6" da 2,10 L.A.

Onrmi Sul fronte della 23• e 7• Div. britanniche

2-!• Stockes da 76

VIII HlG• da 240 L. Case Postioma 191' da 2-<10 L.

8 arm i Sud Isola P r ocida

·

8 armi C. Pradani

3li3• cl::L 2-c10 L.A. Garmi

c.

Corazza

78a e 148• da 240 C. 1G armi XVII I

c. Corazza

24• cl::L 240 L.A. 611nui

c. Voltarl'llo

171" da 240 L . A. Garm i C. Rossi 225" cla 240 L.A. (i ai:mi

XI

In riserva

c.

Lazzaris

330" da 240 L.A. Ganni Le Oh ieStll'e

c.

XXIV De Biasi

73" da. 2-iO L.A. 6 anni

c.

Montagnani

22fi" da 240 L .. A. 6 arm i C. Onesti

228• cla 2,10 L..A.

(i armi A

Est di

c. Onesti

2(,2a da 240 L.A. 6 armi C . La7.zaris

418• cl a 58B .

!l armi Breda di Piave

3 armi 3 anni

c. Venturi c. Doimo

3 armi C. Pasquallu

-

595 -


S chiernnien to della U111ità ùom l>arcUeri la se1ia del 23 ott obre 1918

(Segue):

c onio di

Armat a

Gru ppo bombarBatterle organ iche de - Sede d el itp pa rtenenti a l Gru m io Coma n d o

Località d i schieramento delle batter ie

3a AR.\:IATA.

da PO NTE DI PIA VB al MARE

c.

CVIII Di Mietri

CTX Cavnzuccllerirn1

XXVI

.322& da 58 A.

!)

flrmi I . Gonfo

324• da 58 A .

!)

nymi C. drlla Torre

3240. da 58 A.

!)

ni:mi C. Gntdcnigo

320• dtt G8 A. ,

!)

llttni Scuolt!

23!3 da 58B.

9 unnl Uebu:stfllo

27.J• da 58 A.

9 n.1·rui La Trezza

275• da GS A.

() :t rmi C. Con1oldi

:125., da 58 A.

9 arm i P iave Nucwll -

~a

da 58 A.

238• da 58 A.

R ag,::rup1Jn ll.lCl1 · to Marina Cavallina

c. Baio

9 11 rmi C. Rntida

54" da 240/71

,J u nui Oste1·ia

51" da 240 /71

4 nr mi

52• da 240171

4a r mi (.;. Baio

53• da 240/71

4 llrmi Cor tellnzzo

I

233• da 58 A.

7• da 58A.

c.

\J ntru i Nor d di

c. Rrcs:sanin

a a r mi

Ansa d i e:. n erlcsc 3 urmi An:sa ili Noven ta 3 urm i Ansu di SalJbioner a

!)

armi Ansa di Gonfo (C. cognato)

122• da 58 A.

6 armi Sud cli Zeoson 3 arm i C . Sermai otto

148• cla 58 A .

9 arm i R oncade

Caguato XXXI 23• da 58 A.

3 armi S. Andrea di Barba· ruuo 3 armi 1/.:st di C. Zanctt o 3 ar m i Sud di O. Zanctto

2-10-' da 58 A.

9 armi Breda di I'iave

596 -

Note


LA BAT'l 'AGLIA

or

YlT'.fOR[O Vl~~ETO

** * Da tntto qu:rnto precede, comp arando la situazione delle bombarde, quale ~ppnre dallo specehi.o sona riportato, con Jo sc:hieram~nto ri.sulta11te alla sel.'H del 23 ottobre, è fac·ile rilevare i profondi mutamenti a,pportati n]]a :fo1·mazione organica dei singoli Gruppi ; mutnmen ti ehe per forza di cose misero la rnassim~ pa r te dei 1·ep~rti bombardi eri i,n. 1111 vero stato di crisi ;. cosiccM a.lcune batterie o noa1 furono i n g rado di dar<~ tutto il rendimento 1possibilc, o arriva1'0110 addil'ittma in 1·itardo sulle posizioni e 1non poter ono partedpare nlla battaglia fìn d al uo accendersL 11 ma1·esciallo Giprclin o, nel1e sue« Rie ,·ocazioni e riflessioni cli guena , vol. TH >>. na rrm1clo sulla preparazi oHe affrettl1ta della sua Armata alfa battaglia cleH'otlobre, e ·dei r inforr.i di nrtiglicl'ie e di bomb11rclc r ich iesti appena gli tu 11otificato il compito assegnato alla 4"' Armata (19 ottobre), nfferm.a che cl.elfo 8 batterie cli hombal'<lc clesti nute nll' Armata per la circostanza, nella giornata del 23 solti,rnto 3 erano in effide01za , 3 era110 ancora in traino e r a ggiun sero nella notte le lor o posizioni, rnerntre le n)tre 2 anivarono dopo il 23 e quindi non partecipa1·0110 al1'offe1nsiva ·clei primi giorni. E' evidente perdò che al1a vigilia della 11ostra offensiva fin;1le, e . aclclirittnrn poche ore prima <:he essa Avesse inizio, l'epart i boro hR r dieri er a,n.o rwcora in movimento; e solo ruercè n largo spirito di inir.i.at iva ccl il profondo sent imento di disciplina di taluni Comandanti cli Gr uppo e <li B atterh1. il concor so (lel fuoco delle bomba rde all'in izio e nel co1·so della battaglia. potè raggiung(~re l'e'ffiq1eia che venne poi rilevat a dai Comandi delle Grandi U:pità.. La battaglia <li Vittorio Yeneto. cooJ'dinatn nel tempo e nello 1::-pazlo secondo gli inteindimenti cle1 Comando Supr<'mo italiHno, ~i svolse in t re fasi ben distinte : una sui monti, (duran te la, (Jnale 1a. 4" Arma ta vi ebbe la p~rte preminente) che si protrasse clal 24 a tutto il 26 ottobre; una seconda fase si sviluppò tra i l Canale di Brenta e le Grave di P apadopoli, e durò fino al 29 a sera; l' nltima fase fu costituita dalla manovra di sfondamento a1 el piano de]] a S e1•noglia , e dalla marcia di t utte le Arurnte -

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LA BA'ITA(,LlA DI v1•1•ron10 VE NETO

schier ate , ul fron te italiano per inseg nfre ed annic•utare il nemico (velli fi.g . 114 - Sthir.zo XXII - « ~elii e1'am e11to forze belligerainti n ella bntt11g'lia cli Yittol'io Y encto ») .

Il ma tlino del 2-! ottobre, ,n elle priwc ore, i C'<)l'pi della 4" Armatu sfer1·A-rano l 'oCfensha dal Brc.11 ta alla regi ollle di Monfe11 crn. All'azione i11tensa L1i artigliel'ia dei i-ingoli . 'orpi d' Armat~1 si somma l'azione cfo:;tl'lltrirn de1le bombarcle. Gli obiettivi verso cni s0:1w dii·ctti gli attaethi dell'A1:ma,ta so110 il l\:f. Asol011e (I X Cotpo), il l'ertic·11 (Yl Corpo). e il Vallleroa (XXX Co1ipo). Fin dalle prime ore del matrino si ha <·arsa vjsibilità,, e 1·crso mezzogiorno comincia a piovigginare, m eu1tre un leggel'o 11evisc:hio anwcnta le cliffi<-o1tiì <li d sibilitù e di

mo\'imento. Il fnoco di cli Rh.'u zio11e delle~ bombanle dnra drca due ore; dopodich<r se~ttano le fa uteri e d el IX Col'po, e cli pl'irno balzo raggiungono l' Asolone. Le bombarde <:hiern te da Yal Calllpon)a alla testnta di Val Dnmòro, Yin<:011<1]0 le cliffi<·oltà d<•l tenPJIO e delle cornl izioui atmosfcrithe, lrnnn o nHmcla to a st'guo ]e lol'O bombe, distruggendo r eticolati e sconq1rnssanclo le prime linee nemiche. L'~n·tigliel'ia austria cn, ehe ai. nostd tiri di preparazione aYeva sf·at·sawentc ris:posto, sfena iuwce un fuoco mi cidiale <li sban amento e <li i11gabbi amc>11to appena a-v,e1111to lo s<·atto delle fanterie, e paee cm·m'si po<:o de])e prime in fi ltrar,i0J1 i italia!lle nelle sue Ji11ee, m entre riYolge tntta )µ sna. potenza cli fno(·o per isolare i nostri 1·Pparti a,a•n.z ati e impedite ai l'inc,J h i cli nlimeufare l 'a½ione; frattanto fnriosi c:ontrattac(·h i soa10 cli.r etti contro le colonne italinne, obbligandole, dopo sensibili perdile ad a bba.ndowne FA solone. Con m'tig·Jiel'ie e bombarde ,iene aJlora da noi ripreso 1111 poderoso martellamento cl cllc posi½io1n i ne miche 1w1· penu e ttere a i nostri di riprendere 1'11,,ai1znb1. I reparti si l'iordinauo e ritornano i11l'attut<·O, ment1·e sfctz11te di nrtip:lierin <lella Llifesa, miste a vera graucl.iue <li p111lotto l<• spar:He da. centinai,, (I.i rnitragliatriti. (ch e si sent0110 tatdtdhtr(' tln pperrntto), b;-1trono

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LA BNI'l'AGUA DI VITTORIO VENETO

il terreno sul quale bisogna muovere . R poichè le resiste,n.r,e e le controffese 1nemiche provengono da V;1l delle Saline, viene ordinato di coprire col fuoco quella zona. La 5W batteria. bombarde dà Oà d 'Anna. spinge al massimo limite la. gittata delle sue armi e qualche Sezione si spinge ar<litameo1te innaa1,zi per essere più a portatµ, cli aiuto all'ala sinistra del nostro schierarn.ento. I] suo Comandante, capit. De Vecchi, moltiplica i suoi sfo1•zi., e animosamente si. 1porta innanzi per dirigere a breve distanza. dal .nemico il fuoco delle sue bombarde. A sera la situar,iOJ)e sul fronte di tutto il Corpo d'Ar;mµ.ta è tornata quella iniziale. Sul fro,n.te del VI Corpo l'attacco al Pertica riesce nel primo tempo; ma dopo qualche ora, la poderosa organizzazione clei fuo chi della. difesa obbliga i nostri a ripieg~re . Anche su questo Settore i Gruppi di bornbarcfo XLI e CX, messi alla diretta cliipendenza, rispettivamente della i:>8" e della lfr' Divisione, hanno battuto effieac:emente gli obbiettivi a ciascuno assegnati, distruggendo ,o gni difesa nemica. I v~rchi so110 stati aperti, ma inte1n.so fnoeo cli n.rtiglieria e di mitragliatrici della difosa inchioda i nostri sul terreno, 11è il fuoco di medi calibri e delle nostre bombarde da 240 LA e da 400 r iesce a fre narlo . Il Pertica è così forzf:ltamente perdnto. Snl fronte del XXX Corpo, uina manovra temerariamente ardita., eseg·uita verso l 'alba, dai fanti della Brigata Aosta, riesce a cogliere completamente cli sorpresa i difensori del Vf:ll· deròa, che viene conquistato e tenuto malgrado i reiterati co1i1trattacchi sferrati. poi per t n.tta la giornata. Sul fronte del Piave, la piena del Jìume no111 cOJ1sente di (\[)erare. Sull'Altipiano di Asiago, ;u·dite puntate ,della nostra fanteria fanno qualche mi.gliaio di prigionieri.. Le batterie 269" e 345a cld CXV Gruppo bomb:nde ,ri<:evono l'o1·di1n e di eff<~ttua.re un delicato e difficile tiro cli ·distruzione da Cima Cischietto. I due <.:omaincl.rrnti, ten.. Go1n nelli e ca pit. Nicola i, si portano oltre la prima linea .per poter osservare il tiro, sn posizione f!'ltta sgombrare dalla ,nostra fanteria -perehè esposta ai nostri colpi corti. Le clne batterie sono violentemente battute dall'artiglierin -

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LA BATT.\GLlA D I VITIOlUO VE?>t;T(}

nemica, e vari colpi sono <liretti sulla posizione scelt~ come osservatorio dai due Comandanti. U.na granata di medio calibro austriaca. scoppia 111ei pressi del capit. Nicolai, coltPendolo piuttosto gravemente, e fer·isce due bombardieri del suo seguito. Sebbene gravemente contuso ~lla testn, il Nicolai si preoccupa soltanto di soccol'rere s11l posto i due dipendenti, non interrompendo la sua a2,ione di comando, e non curante di se stesso, rimane fermo 1;11 suo posto finchè è conseguito il risultato propostosi colla distruzione degli obbiettivi nemici assegnatigli. Anche le batterie del XXX-V Gi-n:ppo, schierate sul l\:L Valbella, sono intens:nneinte battnte dal tiro nemico: i bombardieri contr?bb;:tttono valjdamente le p ostnzioni di l>ombal'de nemiche; mH lo scoppio pl'ematuro di nna nostra bombarda provoca. UO'l. incendio, crollH un ricoYero e -re. ta del tutto sc·o nvolta unn piazzuo)a deJ1'8"' batteria. J1 sottoten. Tnrolla, con esem1plare coraggio ltionostanle il gra,e peritolo, si slan<:i;l fra. le rovine, concorrendo validamente all'opera cli spegnimeinto e di soccorso ai feriti. Sull' intel'O fronte del Grappa 1n Jottn vielle 1·ipresa il mattino del 25, ed assume subi to carattere <li inaudita violenza. Truppe del VI Corpo si spin gono snl Pertic;1 e l'oC'cupano, conserva11done poscia fa conquista. Lotte foriborn de si svolgono sni fianchi del IX e del XXX Corpo. Il giorno successfro, 26 ottohtc, dopo una preparazione poderosa di fuoco, i fanti del I X Corpo riconquistano l' A.solone e lo tengono anche sotto il diluviare di fnoco nemico. Contro i Solaroli il nemico si a.cca111isce per riconquista.re il Valderoa; e il mattino del 27 vi riesce; ma, COIPerto -cli ferro e di fuoco, non può tenerlo ri lungo. Sul Ool -clelFOrso combatte la. J25" batteria : da tre giorni le posizioni sono controbnttulc. con grande violenza. : il mattiJ10 del 24 In batteria, è attaccata. cla vicino ed è in procinto cli pl~1·dare le armi. I111 tale grave sitn~zione il Comandante, capit. Vestuti, raccogli.e i bombardieri che ha sottomano per contrattaccare coi fucili e colle bombe i-1 mano. }.'el generoso movimento una, granata nemica lo colpisce a. morte. Ainche il tenente Premoli rimane gravemente ferito e mezzo sepolto dii nna granata avversaria. ;appena liberato dalle macerie ecl appreso che è -

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LA TlATTAGLJA DI Vl'l'IORIO VENETO

l'unico ufficiale superstite del reparto, ha ancora la forza di dare disposizio:ni. per la r ipresa cl.el fuoco; e dando :p rova. cli fermezza. ammirevole, rima.ne sulla posizione, finchè, dopo 24 ore di sofferenzB stoicamente so1p portate, perde la vita nella vision1e della vittoria vieina. Nei momenti più dra mma tici dell'azione, non di rado viene chi esto alle bombarde più cli qufl nto esse possano dare : « può battere la quota tale'? ... nllunghi il t iro fino a <1uota 1351 cli Col della Martina... ; faccia fuoco iin quella direzione spingendo l'arma al mnssimo delhrgittaif,I ... ; può spostarsi nvimti per accompagnare un r<~p:uto èhe dovrà, attaccare qnella. quota?>). Frattanto molte posta zioni da 240 si. sono nllentate; i telai non reggono più; t a]~m i. tubi.1li lanc io si sono contol'ti; molti affusti harmo bisogno •di ..essere rinforzati.. Di frou te alle ,necessità del momento i bornbnrdieri fanno l'impossibile; ma il ,nemico non dà tregua, e tal une riparazioni debbono essere esegui.te su) posto, con ordine di effettuarle smontando u,n. pezzo per volta. per noin diminuire sensibilmente l'efficie,nz.a clelle postazioni. 0

Talvolta pare che anche il materh1le si renda conto della carta ehe lassù stanno giocando gli italiani; e le bombarde fanno veri miracoli cli resistenza e di. iprecisione. I n tnhme situazioni critiche, uffici ali e bombardieri sono stati veramente magnifici. N'ella inevitabile eccitazione, ed anche fra l 'entusiasmo della lotta, in me7,zo alle minaccie, iiJ1. mer,zo ai lamenti dei feri ti ... è bastato un <<bravo>>, un a parola di approvazione, di i111cHamento, o di lode del Comand ante, perchè i serventi spingesse ro iJ loro cor aggio oltre ogni limite, la teme~ritù, fino all'inverosimile. Mentre Slll Grappa 1~. 4" ArmaJa con timrn senza, posa la lotta, sul Pia.ve trascouono i gior,ni 24, 25 e 26 sen7,,a p9tere operare. Soltanto la sera. del 2G la pima del fiume pa re ,qiminuire ra:piclamente, ed il Comando dell'S" Armata o,r.dina il gettamento dei ponti. Alle ore 22 i nfa tti i primi b~rconi scendono i11 acqua. davanti a Pederobba . U,n silenzio impressionante reg,ua $Ovrano iin mezzo ad una. oscurità assoluta; le nostre trincee sono sature di baionette; i fanti attendono con impazienza la loro ora. Alle 2 del mattino del giol'lno 27 fasci luminosi di una sta-

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LA DA'l"(AGT.lA

or

Vl'l'JORIO VF:1'ETO

zione Fotoelettl'ic-a aus triaca tominciauo Hò incrodare davanti Pede1·ol,bf;1, s<·rntando il teneno. Ad 11111 <.:erto momento il fascio si anesta , risale fa spond a clestta del fiume davanti a Moli nett o; fru ga , tifruga ... ha visto ()_uakhP cosa; si sofferma anc.·01·a, pat<! indedso, non Cl'ecle alla proip1·i ft. vista, chiama a l soc.:corso no faro poc.:o lont ano. e i due « p oliziotti i11cl:1gatori >> h anrn-0 visto ciò che gli i talia ni stanno facen do . Sulle nost r e linee 1H pcrplessitù. si fa viva e p;iù, si intr:1vvecle gnello che non tarcler:ì. n Yerifì ca rsi. Il nemico ha scope l'to che ima pas erell;-1 <..., sta ta ~ittata snl Pia,·c e che la zona brulica <li soldati. L 'a llarme 1wl campo nemi<: o è dato su tutta la linen : da S. Pietro di B nrho1,za, da Coll..JPrtalclo, e poi giù giù fino a F a lzè di Pia ve. C'ominC'i:l l a « rn11sic:a )), : in lJJ'eve il greto del fi ume ò crive1J!1to di colpi: nn fno co infe1·nale si. sc atearn sulla passerdla cl i Molinetto : le Gra, e cli Ciano e Fontao,a Huoro sono colpiti tln eentinaifl di scoppi. AJl c Graye cli Pa,p:1<lop0Ji si sono portate d.inuanzi. le t 1·u ppe -<lclh1 7" D i \'i sione Bl'ita nnir::t e queJl<~ clelln 37" DiYi ione itnliaorn. Y iene snbilo dato l'or dine aJJP bomb;H'<le cli tutto il fron.tc tlcll'Am1n ta cli np1irc il fuoco; e, qua~i. come ,per incao1to, c:eu1inaia di bombe <·ominC'i ano a pio ,·ere su gli obietth·i già i nclienti. L a battaglia è in pieno s,iluppo. Il Cornarnhrnte -cl'el CXVII G1~uppo ha ricevnto l' ol'Cline cli clivide1·e il fuo co delle s ne ba tlc l'i e facemlo bl1ttere Bigolino rcl Osteria N uova dalla 3:-iOft e cla Ila 3'>1", e VilJa Korn e Puuer dalla 27J" e ,clnlla 34~1· . I rolpi. pm·tono catle1Jznti, sposta ndosi. leggerm.e u t e p el' ba tterc i bersr1µ: li rid1i<·sti. 0 µ:ni bombn elle anh·a l1 dcstirntzione sconvolge sinistrantente Jc posizioni eolpHe . Dopo mezz'on, circa le stesse batterie l' icevono l ' ordin e cli conce11tra1:e il tiro c.:ol maggior, muue1'0 ili bombarde sulla zona a s<•micerchio che clonà costilnire la nostra testn di p01nte <li J(oJiH etto . In fatti in quel Rettore, le nostre tl'll ppe, passnto arditnmente i) fiume sono gh\ al di là, ma in condizione <·rit ieissima. Occorre pel'C'iò rk onere a til-i cli 11l'tiglie1-in che costitnisMno C'OÌ 10 1·0 fuo chi nna vera saracinesca , tillfl vera tempe~ta cli <.:ol1pi t ra ]e truppe n vanzan ti < ~d il nemico . Quest o l;n-Ol'O di 1wotezio11e Yieuc compiuto dal CXVll 11

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L.\ B.\'rvfA C: l~IA DI VITTORIO VEN l·:To

G1·uppo bombm·clip1·i e cla nn Gruppo cli JnOl't ai, e cl.ara fi,no alle 01·e 5 : nm1 una bomlia s baglia; il fnoco è knto, ma contl'ollato ne>i snoi mi nuti p m·tieola1·i : ogni tanto quakhe razzo ,erde si ve<1e p;u-ti1•e dalle ,nostre !r 11:ppe .wa,nzate: 1,i <·hi ecle ainto ! Frntbrnto combattono a <·canitnm entc rwr fr-ennre l'anlire dei. rj11for1.i oiemid a<·c:01·si a ric-a<·ciare gli itali ani 11e l I 'iave. A no1·cl e Ml est clel .\fou tel lo fo bombarde ciel Xll Corpo d 'Armata lurnno s<·onvolto il terre Ho {le1l11 sponda sinistra del Pia"e, ma<:il~]] an do (ntto q nanto si t roYa tra gJi abita ti di ~Iosuigo, )I ol'iago. Fontigo e Falz<'· cli J->ia ve . ·F r,1 lt> ba cteric più ;inlite si clistingne la ·lGil" : la qnale, S<"hierata in :posrazio1 1i ava.i1zate, <lù pro...-e di a nchwia e cli valoi·e. Il ten. Rcn.pati<'ci, ch e fa comanda . ri<:onfcrma ,nella <-irtosta11za k sue belle <l oti <li 1u·clire e di gn1ndc• energia : i s11oi bombar•clieri non si pl'eoccn p11110 d<~lJf1 lem[)e~!a <li fuo<·o C"he il nemic:o ha scai·nventa to s ulle l or o pinz;rnole. ma gnar clauo s111la spornla opposta d<n-e già i nostri fanti si ayri;rno Yel'so il J>in110 clell:1 Rernn g:li a . Più fl sud il <.:apit. B n·gu i, Cmnanclnrnte del X:\'XIV Gl'npp(', la sera del 2G ri rcv<' ordini di spo t;1re le s ue battei-ie : sotto U f uoco nemico esegnisce Pol'(line, e tosto che i repiHti sono stati m essi j,n e fficiern-:n , con siugoJa re pcri½ia C' con g1·andc~ ene rgia fa riprernlcre il fuoc·o Yiolento cli distruzione clw annienta le difese nern iehc tra Mercatelli e Colfosco . Il tenente ]1ol'go, ufficiale esplon1tore del XLII Gruppo, ud giorni 2G <' 27 ottobre Hffronta a ucl:1ceme n te l'inten so fuoco n emico e si spi nge volontarir1111ente fi~1 sulle linee nYversa 1·ie a 1-iconoscerc hl sistemazion e. e ri:po.l 'ta al s uo Comandante di Gruppo n otizie sic ure sn lln sitnazione. cfa,nélo COi-Ì modo a lle prqprie b,i ttcrie. di PSplihire i11te11:rn. effieac·p e dislrnt triee azio11e .. a. protezion e dell' Vlll Corpo ll' 1\ rn1ata. Le bombar-de assegn;lte al XIY Corpo britannieo - ùiYe11t.ato 10" ;\ rmata. - ffJU111<lo truppe iuglesi e italiane oct:u pano fo Gr,we, si porta11 0 inna11zi per appoggiare qnanto più a lungo è possibile l ' azione e l'ava nzata tlelle proprie f;1ntel'ie. Nella {:ii-costa11z<1 s i clistingne in mocl o Yc1·amentc·speciale H ton . C'OL Gau<lini; il qnale, Coma n clwn te <l ei CYII c;rn,ppo, oltre a clirige1·e la p1·cparrizio·1w e l'aziuu e delJc snc batterie co~). inteJlip:enza, fe nuczza e v~lore, dà prova conti u ua di abnegazione serena e di '

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LA JIA1'TAGLIA DI VI1'TORl0 VENETO

alto eroismo; ed nffìci ali. e bombardieri clipenclcnti, ispiranclo~i aJle virtù del loro Ca.po, fa nno opera magnific;1 per appoggiare la riuscita del passaggio del fiume . Da Salettuol ad est di Ctmdelù la massa di bomba1·d.e <le] XIV Corpo Britannico, nei gioi-n i 27 e 28 sconvolge let t e1·almente l e posizioni nemiche d ella sponda sinisb-a del finme. Nelln 11ottc sul 28 i pontieri fa11no ancora sfo1·r,i sovi-unu1,ni per r istabilir e i passaggi sui quali sono passate le prime t ruppe d rll'8" Armata; cli tutti i ponti getta ti clnl 2G al 27, Alle spaJle drll e tru;ppe schierate sulla spond a sinistra del Piave, csist o110 soltanto qne1Ji delle Gi·a.v e. 1'utte le bombarde da 240 LA, in gm·u con le artiglierie della 12• e dell'S,. Armata , nou, solo proteg-gono le tre teste di p011!P costruite da i nostl·i s ulla sp0a1da sinistra , ma riescono a batteeE> e<1 a respi11ger e gli attaechi austriaci. Nella giornata. del 2, , a rnalp;rado delle più strenne difese e controffese nemiche, vengono gittati nuovamente i ponti più volte clistl·utii, e la man ovra <:nncepita dal gen. Caviglia si i1ttua i111 pieno. · N elle pl'ime .ore del 29, qu asi contemporao1eamcnte, da P eder obba al rual"c, si diffonde l'or dine nl]e bombarde di cessare il fu oco; i.l Jor-o tho non può più essere eRegui t o senza. grnvc pericolo per le nostre ti-uppe, che già, si irra diano nella i-egione ad e~t del Pi ave. Ordini imrnedi ;:i ti giungono a diversi Comandi di Gruppo bombard e pe1·chè si 1porti1110 n fare l'icognizioni sulla sinistra <lel finme per eventuale snct·essiYo impiego . L a guena di posizione è terminata : le trnppe di tutte Je Al'mate iniziano il travolgente inseguimento che Ri arresta n el pomeriggio del 4 n<>Yerubre. L' Anslria h a cessato di esistere come impero! Il generale C,wigliµ ha ri1en1to che neJln bat taglia << le bombHrde hanno lavo1·at o bene )); e l'elogio inco,nclizionat o di tanto Superiore (! stato i1 miglior pre~nio che i bombardieri ,potessero nmbire . )fa se la massn dei bombardieri n o11 pnò operare celermente, purtecipand o in fo1·mazioni or ganiche all'inseguim ento, molti gruppi bombarde clell'S" Armata ricevono l'otcline <li mettere a cavallo piccole Q)attuglie coman date da. ufficiali per completan.: gli element i a1ecessari a colle~are Je colonne che inseguono. -

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CONS mimA¼IOl\l

su DISP0 S1Zl0NI TBA NS I'IOltl E

Dal Col del )figlio, dall' Asolone, df!l P ertica si pl'ecipit,mo colonne composte cli uomini delle diverse Arllli, lanciandosi allo inseguimento. Ecco il comandante de11a 5~,r batteria, bombarde, capit. De Vecchi, unirsi alla compagnia cli un battaglione d' avan~ guardi~, cooper a•n.do effirH cemente e Yalorosame:nte al1'avanzata : egli agisce con spontaneo slancio nell'azione svolta dal reparto per Ja cattura cli nna. forte colo1nna, nemica cli retroguardia. Sul posto vieue tosto C'ostituito u n pietolo reparto di fanti al quale viene assegn ~t a una. sezione di mitrngliatl'ici, ed il De Vecehi 01e assume il eomando. Attacca to da for;r,e s uperiori, orgain;izza snbit(?,. una valiclu clife~a_ .e .<.:,o ntewle al neµii co il passaggio di un ponte, riuscendo cosi· a c-atturare numeròsi prigionieri. Ric·eve poi da Com~ndi superiori ordine di compiere ricognizi oni ardite e fatico~e, ed.og,Ri incarico viene cla lui assolto con S{J)rezzo del pericolo e e-on ammfrevole sla~1cio. In quell'occasione numerosi altri ufliciuli, e no11 soltan to bombar dieri, part<~cip11 110 all' i11sep;uimento del 11emko, mostrnnclo costnntemeHte lo stesso spirito battagliero ed· immutato, il senso cl.el dovel'•~ e c1en ;1 disciplina. Anche la battaglia d i Vittorio Veneto ha richiesto al Corpo dei bombardieri il suo coutributo cli morti e di feriti. Le perdite ia1 u'lfi eiali sono ammontate a 17 m.or ti (1 eapitano, 13 tenenti , 2 sottotenenti. e 1 aspirante) ed a 7 feriti (1 tenente c:olonnello, 4 tenenti, 1 sottotenente ed un aspirante). Kella truppa si sono avuti 48 morti e 71 feriti.

* * * Dopo l';u·mi stizio del 4 novemb1'e 1918 la g nerra era virtualme.nle terminata; comunque . qualora fosse sta to neces ario eompiere nltre oper azioni , queste ayrebbero t ertamente assunto il cara ttere cli gnerra mauonata, e h't Spedalità hombal'<lieri non avrebbe più. ;1v11ta l'importanza ehe aveva avuto invece nelle prec-edenti battaglie oifensiYe. Le batterie cli bombarde leggere avrebbero forse potuto trovare ancora nWc impiego nelle Divisioni, sia 1perchè poco ingombra11ti , sia per<.:hè meglio atte a concorrere prontaruente inelli.l -

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RELAZ IOKE fsC LL.\

SJ:,;TE~I.\ ZI OKE Dr.I.LA S PEC ALIT,Ì.

P0)!13ARUIERI

rimozione di ostacoli; 11001 altrettan to poteva avvenire per le bornb;1Nle cli medio e grosso éalibro. Oosicchè per a dcli venire a lUl ordinamento trans itotio dc~lla. Specia lità , i-isponclente alle esigenze <lel momento, era da farsi una ,n etta distim:ione cle]]e boml,arde in tre categorie : a) batterie (pre,·alen lern e01tc (li pirrolo cnlibro) q)er le qu aJ i le grancli Unità consi<leravirno utile conservarle al loro seguito immedia to; b) batterie (prevalenteme11te cli medio calibro) che poteva com·enire manteuere a rincalzo delle truppe opera nt i, raggruppate Jl eUe grnncli Unità, e d islocate in luoghi adatti (almeno uno per Armat~) per 1p ote1· essere rapidamente spinte imrna1zi. ; e) batterie rimaHen ti , ritenute snperflue pe1· il momento , e che co1wenisse rili.rnre daJla fronte o sc.:iogli el'le p<;r impiegare a ltl'ime11ti il personale a.clclcttoyi. 1.1 problema, •piuttosto complesso per tn1nte rflgioui, fo pi-cso in esamc1 dal )Linistero della (1uerr11; e, pri mn di addive111i1:e atl un provvedim ento élenniti,o. l'Ispettorato dei bombm·diel'i fu ilwitato n riferire in merito alla sistem azione cl a darsi aH11 Spedalità, bombal'dieri. ~eJle pagine che scgnono vi ene ripo1-tata integrnhncntc Jn R e]azio11c sulln ffi ·t erun½ione della Specialità l>ombal'died, culll:PiJ ata. tlnl genrnil e Sa chero. Dallo studio nn alitico di ciaseu n a1:gomento il ge.n. Sacbero cr ;1 Ycrrnto acl una sintesi felice e l apidaria -che, a. r agi one, costitnisce nn .(locumento storico tli nute,·ole impOJ'tanza .

.Relado11e s11.lla, sistenM:zioue d',}lla. Specia,lità, bom,b·unl-ie1'i compilata clal r1e11. Sµolwro ·in c/.atn 2 dic·iemb.1-e 191~ li prossiwo scioglimento degli orgo ni clircttivi della spech1liltl bombardieri, statomi verbalmente prcanunnciulo dal Comrinclo Supremo, mi ha i11clotto acl csanrina re alcune ques tioni che sorgono colla att uazione di sifCulto prov,·cclirnento, e mi induce ora, nell'interesse del servizio, a sottoporre su di es1-e a cotesto Minislero le cons iclernzioni <:he seg11ouo :

1° Può la Specialità bombardieri essere totalmente soppressa? El' ormni generalmente ammesso che le bomba rde sorsero e i;! imposero non

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RELAZION I~ SLLLA SlSTfl::\!AZJONE DELLA SL'EC.A L!T,\ EC:\iBARDIEIU

come llll bisogno assoluto cbe pote:sse clerivare da nu esame olJiettil'o clei mezzi richiesti li.alla guerra odiernn, ma come un p1·on-edimento di ripiego imposto dalla necessità. <li sopperire alla scarsità grande delle arUglierie cll meclio calibro disponibili presso i vari eserciti rispetto a ()naute ne sarebbero oc corse pei: aver modo cli infrangere il :forte - ma prima della g uerra non JJen valutato - valore difensinl dei reticola ti. Se, infatti, si avessero avuto nelht misura necessa ria. i mortai e g-ll ot•i<-i potenti <li medio calibro richiesti clalla pur prevedibile f on mt che ; 1vrr:ibbe dov ulo assumere la gnerra - all'inizio almeno di un grande confl itto eun,pco - col largo inevitabile impiego delht fortificazione campale lungo linee di frontiera completamente sat urate dai colossali eserciti nazionali - e :-,t· i combatthnenti fossero stuti sempre condotti col pl'iucipio dell'a zione di fuoco a. massa - nessun d ubbio che le bombarclé - qualì vennero ideate od intrndotte in :,mrvi¼io, più che al tro per pressura <li tempo o per ragioni econo· rniclle, cioè di t ipo autiquitto, vere esumazioni per le loro scarse facoltà balistiche delle antiche bombarde da tri n<:ea - sarebbero riuscite per:f.ettamente inutili. Jlazione dei morfai e di obici moclern·i cli calibro compreso fra i 20 e i 80 em. è più che sufficiente a cHstrugg·ere, ,tl pari e meglio di qualsiasi bomba rda , i più for ti relicolati; e <l'altra parte, se contro i t ratti cli linea che ~i vogliono attaccare s i esercita nella voluta forma e misu ra, cioè con intensità irresistibile, l'azione a massa - f acendovi couvergere il fuoeo della maggior parte delle uumerosissiroe a rtiglierie a ti ro cun-o, e delle artiglierie Ja campagna, che è pur uecessario coneentrare sul settore cli attacco se vincer':! s i vuole, è evidente · che non vi ha più diffel'enza negli effetti su tale settore ott~inuti, tra trincea e reticohùo : t utto venendo colà sconvolto, i:aso al suolo, divelto dalla tempesta di fuoco scatenatavi. In una ìotta razionalmente condotta, a.dunque, e con mezzi adeguati in fatto di ordinarie a rtiglier ie, la necessità della bomba rdR scompare. Tutto al più PU<J permanere il dubbio cél essere discussa la convenienza cli conservare una bombarda. perfezionata leggera, avente i caratteri cioè di un mortaio di meclio calibro alleggerito quanto può consentirlo l'im1>iego di scarse velocitìt i niziali - destinate a satura.re, colla minore spesa di. forze e cli mezzi, le posizioni vicine - per modo cbe nel grande scaglioJ1i.nµento in profondità delle batteriP. - cbe deve essere legge fonclap:1entale clello schieramento dell'artiglieria. per la battaglia ocliernn, sia offensiva che difensiva ·non Yengi1 a ma ncare l'arma tipica.men te adatta a. guernire le posizioni ravvi· cina te fino a due chilometri circa dalle linee nemiche, mentre per le distanze minori e come arma di aceompagnamento della fan terin, ancor a serva a mera viglin. ,il lanciabombe Stokes liscio e rigato. Ma questa arma nuova, come s i è detto di.anzi., sarà in realtà t lll vero e proprio mortaio e non richiederà per l'impiego, spneiali procedimenti alla cui applicazione non s ia fin d' ora adatta la specialità da fortezza. Questi. ragionamenti ci portano a concludere che, iu linea teorica, la specialità bombardieri l)Otrebbe essere soppressa. l\:Ia giunti a questo punto

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607.-


RELAZIONE SCLL.\. SISTl!}~fAZ IONF. DJ<:Lr,A SPECL\LIT,Ì. BO~'lBAROlEHI

dobbiamo pur chiederci, passando al cnmpo npplica tìvo; vi è tu. com·enicnza a som>rimcr e subito qu0sta speciulità nelle circostnuze nrluali? .A tale quesito parmi si debb:l rispondere in senso negativo, per le seguenti ragl.oni: a,) per chè, per 1111 certo numero <l"anui, e fintan to che l 'ordinamento clel.l'artlglieri:t non sitt i:ita to reso, sotto Il punto cli vi.s ta tecnico, pienamente rispondente nlle esigenze attuali, le bombarde più perf<•z ionatc tra le ultime entmle in campo potranno rendere ancora molti u lili. servizi; b) perchè a questa eventualità non è logico che noi riounzhtmo, per

evidenti ragioni C(·onoU1ich e - dato il copiosi:,simo rniiteriale bombarde di cui slamo t uttora in possesso - e per ragioni morali, t enuto conto· della cou1reuie','l-za cli ,n on far get.tli> dell'elevatissimo SJ?irlro di corpo della specialità bo!llbar clieri, che ha costitui to n egli ultimi e venti, e specie nell'oll'eusivu austriaca del giugno scorso, una fol'½lt cli p1·imo ord ine, a cui sai:ebbe un errore oggi il rinunzi;uc. 1 Si ·può decl111·1·e tla quanto precede che ht specialitù ·boìul>nrclicl'I dovrà oggi es.sere n o11 soppressa. mii grandemen te ridotta. Sne funzioni rima rrebbero : 1) proYved<•re al senizio di un certo ùwn ero tli batte1·ie bombarde di\'isionali e di C'Orpo d'a rma ta; 2) seguita re ed attivare l'nLtuale cen tro di esperieu;i;c e cli ncldestru· mento. non solo per le bombarde, U1a anche per la nciabombe e p er le :1tmi e gli artifizi (la trincea In genere : 3) completare l'i11iziato stmlio storico della specialità bOmbarclieri. Organi cla sOPt>ri mers i : L'ispettorato - reso superfluo dallo SU1inuito sviluppo delle specialità e quimti vruppi e halteri e s i ri terrnuno ccceden tì alle esigenze attuali. Organi cla consernu·si: Il Deposit"o e la Scuola - r iuni tl in un ente unico -:- .a Sassuolo ove giit sono sistcmatì turtl i m:lleriali, ove esistono quattr o cmo pi di esperiemm , onuu i in grado cl.i ;fml¼ionare egregiameule, e un'ottima. oilicina cli riparnziooc, che ha r eso durante ltt gu..,rrn e potrà rendere an<:ora servizi preziosi : ove i nfine si trornno ·sufl1cieuti m<•zzi per l'acquar tit~r amento e per Il bu011 soggiorno della truppa. com p1·esa una cusa elci solctuto oggi quasi ultimat:1; artistica costruzione eseguita su clisegno del compianto ingegnere capii.. Fimd per la quale ottenni il terreno gratis dal comm. Querzoni, e che n ulla co;;tò all'erilrio, essendo stata eseguita per intero con mauo d"qpera militare e cou pietre da tH glio rieavate gratis, bonificando a scopo agri<:olo i terreni cli un proJ)rietario privato. Questione che s i connette alla con servazione della Scuola a Sassuolo, 111:1 che dovrebbe io qualsiasi caso essere risolta : quella dell'e1·entnale ac:quh;rt) del palazzo Ducale cli Sassuolo OYe risiede lii Scuola e l'Ispettorato; magnifico edllicio setteCl'lltesco che racchiude Yeri tesori (l'a rte <'he l' Ammini-

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RELAZt0:>: 1,: SULLA S J. STIDMAZIO.Nll: DELLA Sl'.!<:CJALITÀ BOMBARDIERI

strazione militare non ha voluto acquistare in passato per un prezzo irrisorio, temendo erroneamente che le si tendesse un t ranello che forse avrebbe ancor oggi modo di acquistare a !)rezzo moderato, dato che i proprietari sembrano avere interesse a disfarsene per liberarsi di uu possedimento passivo. 2<> Q.nale utilizzazione pofrìt ;farsi degli ufficiali. della Specialità. bombardieri che riusciran no eccedenti alle esigenze attuali? C:ome è noto, questi ufficiali possono dividersi nelle seguenti categorie : a) ufficiali provenienti da altre specldità dell'arnm di a rtiglieria; li) ufliciali di ca vallùria comandati a prestar serYizio temporaneo nella Specialità bombardieri; r;) ufficiali scaturiti dalla stessa Specialità i quali ha nno cioè frequen. tato i soli corsi della Scuola di Sassuolo ; <Z) uffic:iali aventi la stessa provenienza, ma <.; Ile llanno pur frequentato, come uditori, un coueorso d'accadcmil!,, per poter essere trasferiti i n altre Specialità dell? Arma di a:rtiglieria; <:) ufliciali provenienti ùall' Accadc~mia militare e che hanno frequeutato presso la Scuola. bombardieri, prima cli essere ammessi in servizio nelle batterie, un corso d' a pplicazione di uu mese. Gli ufficiali di cui alla categoTia a) potranno far ritorno, a misura che le esigenze del servizio lo consenti.tanno, nella specialità di origine. Per gli utliciali delln cntegoria l>) pl.'opongo che veng,m o tutti restituiti .all'Arma di cavalleria. Gli utrici.ali della categoria d) s i trovano in fatto tli istruzione militare in condizioni per lo meno uguali Jl. quelli della categoria e) , e quindi clevono come questi godere del diritto di poter essere impiegati indifferentemente iu nna Specialità qualunque clell' Arma di a rtiglieria . Rimangono infine gli ufficiu.li della c:i.tegorif:t e) la cui situazione è al<Jnanto meno chiar.1. Si cercè> bensi cli definirla con l"at·t. 10 ,clel decreto luogotenenziale in da ta ,6 ottobn~ e.a . pubblicato con circolare n. 657,- nella 58• dispensa del 0 .M. Detto articolo infatti stabilisce che « gli ufliciali provenienti dai corsi allieYi <<ufficiali bombanlieri siano da considerarsi a tutti gli effetti, ufficiali dell'arma ·<< di artiglieria.' (specialiti1 bombarùieri) e possano a. loro d<Jmanda, conseguire « il passaggo ' nelle ,tltrn spech1 lità dell.' Arni'a. previo.. giudizio cli idoneità da « r ipor ta rs i ''in seguito ad uu esperimento teorico pratico, le cui modalità sa·« ranno ulteriormente determinate » ; ma posteriormente, con cHspaccio del '21 nol'embi·e n. 2l696, eotesto Ministero stubiliva invece che, con la fine della guerra, gli ufficiali bombarclic~ri, dovessero gradatamènte essere trasferiti ai <lepositi della SpecialiUt da fortezza, della quale verranno a far parte inte;grante: e che solo coloro che a bbiano ;frequentato con successo un corso cli istrnzione presso l'Accademia militare .Potessero chi.edere il t rasferimento u qualsiasi Specialitii clell' Anna di artiglieria giusta l'art. 10 del decret<J precitato.

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PROVVlllDlMENTl DIPElNDtN'.l'I DALL' AR~IS'.l'IZIO

Ora, per porre io armonia tali deliberazioni con la necessità , che ml sembra evidente, di mantenere in vita per qualche tempo ancora la spechùità bombardiel'i, ritengo che si potrebbe s tabilire che gli ufficiali della categoria <L) rimanesser o pertanto iscritti alla Speciallt:ì predetta, con diri tto di fn r passaggio più tardi alla Specialità di fortezza; e che, frattanto, per d iminare le ragioni di inferiorità morale in cui essl si trovano rispetto ai colleghi che precedentemente con eguali titoli di s tudio ,ennero ammessi a frequentare come uditori i corsi d'accademia, e conseguirono così l'idoneità a far servizio in qualsiasi al tra Specialità <lell' Arma cli artiglieria, vengano 1 predetti ufliciali clell:.t categoria o) , elle ne facciano clournu<la, ammessi a compiere quegli studi co)llplemep tari p resso l'Accademia e la Scuola cli applicazione cli Torino, ch'e ·si repute1·anno necessari in relazione nl nuovo assetto stabile che sarà per assumere, con la p,1ce, il sis tema di reclutamento degli ufficiali di a rtlglieria. 3° Sistemazione del materiale. Per la slìitemazione del mnteriale mi richiamo semplicemente a guanto gin ebbi a segnalare col mio foglio 25070 in data 25 novembre sco1·so. Su tutte le questioni preaccennate gradirei cli conoscere le determinazioni adottate da cotes to l\linistero, allo scopo òi poter tempestb·nmcnte prendere, in relazione ad esse, le disposizioni necessarie per la nuova sistemazione da darsi ai vari servi7.i clella Speclnlità bombardieri.

F attori di carattere ec:onomico e diseiplin are avevano ricliiesto, subito dopo con chiuso l' m'mist izio, l 'alJon t anameuto dal fron te di guerr a de]]e grnn<li Unità che a, e, ai10 e. nnrito il loJ"o compito . Lo scioglime11to ,dpi grandi Comnncli e di talune U11ità doveva preludere alla smohilita,-,ione generale, operazione questa chi attuare però gradualment e per non i ngenerare una crisi f11 disoccupazione. Sia. per ragioni logistiche e sift anche per la sit uazione politica intema, si impose quindi il clecentrainen1·o della massa di combatten ti su tutto il territ orio narion alc. Rimamendo nell'an1bito del Corpo d ei bombnrdieri , si può aft'crnia.1·e che l'inizio del 1919 segnò il principio <l ella fin<~ rlella Specialità. Dif11tti mentre si p rocedeva n dare unl'l sistem azione t ransitoria alla Scuola , Comandi di grrvppo e di batterie bombarde furono ,dislocati in quasi tutte Je regioni dell'Italia centrale e meridionale; e col gra.duale invio in congedo dell e forze -

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PltOVVlDI}IMENTI DIPENDENTI DALL'ARMISTIZIO

alle a.rmi, i ~·eparti and~.varno ischeletrendosi. I bombardiel'i venivano impiegati in servizi di presidio, in servizio di ordine pubblieo e in tntto eiò che potesse alleviare i servizì che gravavano sugli altri Corpi ed Armi dislocati ,n elle varie guarnigioui del Regno. Alla vita nomade sul frointe ,d i guerra era snben trata, una. vita randagia imposta da varie esigenze del momento p oli.ti<:o che la nazione attraversava,; e quanto vi guach1gnasse la coesione moral e de.i r epftrti, lo spirito ·çlegli ufficiali e la {lisciplina, è fadle immaginarlo. I profani di cose militar i non avevano nna chiara. visione dell'importanza e ·aella gravità del problema di uha rapida smo~ hilitazi0>ne per restituire alle famiglie i reduci dalla guerra. Oltre alla mi:tssa .<li. .uomini -da- dipiettere dalle armi, vi eraLO.o quantità enormi di materiali d'ogni genere che bisog·nava raccogJicrc ed alienare; vi erano migliaia e migliHia, ·d i quadrupedi da curare e da. mantenere, era quello un c~pita.le cospicuo dello Stato, e non poteva essere sacrificato! quindi non si poteva con u n colpo di bacchetta magica disporr e dall' oggi al doma,ni per: Pinvio in congedo di questa o ,d i quell'altra classe. Allr:t data. del 20 g<mnaio 1919 la dislocazione delle Unit:), bombm-diel'i ancora in vita era quella indicata qui di seguito: Dislocuzione à'elle b1t1ctter·ie e Gru1Ypi ,ailla d1ata, ciel 20 genn,a:io 1919 COR,PO D ' ARMATA DI FIRENZE Gnmpi

CI CXI CXII I CXVI

~pcalità

Ri va ,.Edelo - A n ce1}a

'Chieti

XLII

Pesaro

XLI XXXVII

Aquila l:Trenze Siena

cxx

XXT XXXII CIII

I

Livorno Pisa Livorno Arezzo L1icca

Batterie

53", so2a, 303a.

3, ., 2fìG~,. 3~7,i•/ 338"'; 339"', 381"' ' 34so:; 270\ 311.3 (Foggia) ; 34.(ia. (A ver,r,ano) ; 347a (Fonte) l(ì3o., 229.., 255•, 256•, 3170.

2<•, 72a, 350", 3(j2a., 3GOa (C. d' A. Ancona) 167", 197a, 174"', 259a., 35", 213• J9a., 332"', 5!.)a 5a, ·~7oa, ·175a 116"', 125•, 162"' 51"' (Vada ); 305"', 306", 272"' 285•, 286.. 36'', 1170.

~

611-


PROVVEI)lMBNTI OIPE1SDEN1'l D.\ LL' AR:.\ns·r1zro

COltPO D ' AH.i\:[ATA lH i'\A l'OT,l Località

Grup pi

Lvn

Roma

'.?82•, 281•. 2,',:3•. '.!~ 1a

Roma n oma Homa Uoma Hom a

~", 106• . J05a., 227" 1,17"', l!) Jn, ~2•, 23i'i"

Roma Roma n oma Hollla !{orna (·as<·rca .\'apoli ('apna

:1tl", 1.71". ~2/'i•, 3:!Qa 32 I•, 325&. 32G• 7", 122", J IR•

xxv

LIII LV

xx

XXIV

XVIH LlV

XXXl

CVIII CIX II CXIX

Batterie

2-~7•. 2 18•. 151•, J52•. 3"13•. ;l!;yt !ll". 11.1"-, H6• 7J", 22G". 2(i2a

27-1,", :322a, :32:{a 27ii", 2 (i0•, H2, ., 112a, 2 57•. :lOl•. 361•. !l():r, 358• 3;:;5a, 3 5G•, 357"', 307•

:,i.i'.!•, 3:i3•, ;:i;;4a 308'1,

'!Ol'l'e A ll ll\11\Z .

:~on•, :Ui6•

(Cu:.;erta)

CORPO D 'AlL\I A' rr\ DI llAHI

XVII

Tinl'i

LVI

•ra1·auto

!l•. 240•. 2;;0° s.J•, 12,•, 2.J::i"'

XXXIII

l.~l\l'Ì

S7•, 23J;i, 3::li'i\ 47"

CXII

Leeee

XVI

'J'ara11to

70a, 33·1", 336"'; 287" (Pote111.n) ; 28,• (:Sicastro); 280• (Cose112n) 212,-, 2.Jla, 2:i!•; l ."j.. (Cata niaro); 25• (ì\Ionteleoue C:i lubria); :2(i" (Reggio Ca labri a)

CORPO D'..\Hll..\T.\ DI P.-\LEfnro

XXXIV

J'nlermo Ca llauisellil

I

/

J 30",. J ;:;2". 23()", 5!i• :.M(i". 26.l:', 213•, 33:.l• (Siracu::a)

HA'1''.l'EHTE DlVI SIOXALI

428·-69a Di,. ; 430" I spett. R ehovie l" .Arma ta; 403 -5° Div. (Desenzano); 244..-75" Div. (Dese111,ano); 367"-2P Div" (Grigno); 423°-55.. Div. ; 108"-G" (lrnn~hrnk) : 418"32:. Dfr. (Bolzano); 424"-:W Div. (Udine); 238·-23" (Manzano); 406a-10• DiY. (Nimis); 419"-3G· Div. ; 417"'-3G"' Div. ; 413"-24" Div. (Sebenico) ; 410"-1 5" Div. ; 3GS"22" Div. ; 3G2·-1Gl" Div. (P isino); 4m?-9" Di,. : 2::39"-53" Div. ; 40 ·12" Div. (Capo d 'Istria); 231"-45" Div. (l\{eolo); 420a-·1 2" Div. R agg . P. Oamp. ; 2!i8'-f54" D iv. (Treviso): 233"'-~5" Div. (P ostumia); 421" Com. Ar-t. 3" Arm . ; 409"-19· DiY.: 107•-48• Di,. ; 138"-58" Div. ; 3

-

612 -


P.ROYVElDl).lBNTI DIPF:NDE::-STI DALL' ARMlS'fTZIO

4:;:-5" -:iì"' l>iY. (l"logna); 4/ti"-GO" .Dh. ; 126"-:51" Div.; 1.56"-66" Div.; J.O!}•-so• Dh.; 415"-W" mv. (Botghetto sul Mincio); 237"-4" Div. (So~ve); 4:14"-27'' (DiY.) (Snrc·edo); 402"-2" Div. (Villa Bartololll.Pll): 1.21"-28" Div. (S . Michele Extra) ; 404"7" Div. (Villafranca); .'·!fl".:,o• T>iY.; 422'-52" Div. (Crosara); 411."-17" Div. (Codroipo); 412"-lS" Div.; 24(1'.gt" Dh.; 418"-37" D i v. (Go1' iv.ia); 261"-33" Div. ( Cn po r etto) .

Gruppi

Batterie

Località

CVII

Treviso

'11fJa, 320a, 273a, 321«, 31.B•

<'X\ I

O<leew

VIII CII

'.l.'rc~viso

;rn:l" , 3G-! ", 365>, (5:~· Div.); :~GG• (%enson) ltiu", 1!)1", 78•, [ l l.Oa

Pieve di Ca ,·aso Vittorio Veuc!tO

cx

CXTV

Vi<:HllZ:l

('XV CXVII LU

:XL

V icem::1 Casel la d 'Asolo Post ione Fal1.è di Tl'e1·i-

J,T

:.\facedouia

gnano

2ù5", :!01", -!01" (Pederobba) 328-\ , :12H~\ :!G*' 3J1", 3,12", 2(i8:•.. 340• 34.4", 2ù9". ;,,rn,, :Ji'iù", 3t.l, 271' (C'astùlfranco Veneto)

1'1!" 2811· , l(iii", lù9•

1 RO", H)9:•, 200"

•';·irn n (lelln fi1w ,li g-C'nnruo :Ul.L9 l'Tspettorato dei bombardieri tq1smise al )fruistero cle"lla Gnerra una sintesi delle attività es p:licate daJla Scuola di Sassuolo dnl 1° febbraio al 31. dicem iJI'e un~: tale sintesi (~ <)n PJla ri,p ort ata da]J.o Specehio riassu11tiYo che seguirà. ,1' <>1 1(' ,:1<'1 nwsP d i fe bbraio 1919 il Com1111clo Supremo vollr. affrettare i provvedimenti int(~si a r aggi.u1J1gere la grad1rnle smohilifaz-i one dell'esercit o e decise anche lo sciogli-· mento delle Unità bomba-rclieri appresso riportate: Comandi di Grupip o bombarde:

XXXVIII - 4" Armata XL - Riserva generale di ;utiglieria LI

- Corpo spedizione 1\lacedonia -

613 -


PRO\'VfilOIMEN'l '[ DIE'ENDEN'l'( DALL 1 ARMIS-TTZT0

LII CI

CII CX CXI CXIV

cxv

- Riserva generale di artig'liel'ia - l" Armata

- 4" Armata - 4" Armata - l" ArmatfL - G"' Armata.

C1.'VIII

- 6" Armata - 4" Armata

CXXI

- 3" Armata

Batterie di bornba·r dc : 3a - l" Armata 2 " - Risel'va generale artiglieria 53:.: - l" Armata so• - Corpo spedizione }1a<.:edonia 107• - 4"' Armata {bp tteria divisionale della 48" Div.) 108" - l" Armata ( >> J) » (i" Div.) 109" - 6" Armata ( » >> >> ' 0" Div.) 126"' · 4" Armata ( » )) » 51a DiY.) 134" ·· Riserva generBle art iglieria 138" - 4a Armata (batteria divisionale della 58a Div.) 156· - 4" Armata. ( » » >> 66• Div.) 165" - Riserva genera le a rtiglicri.a. 16G" - Riserva genel'ale arligliel'ia 169" · R iserva genel·ale artiglieria 199" · Corpo spedizione Ma ce{lonia 200." - Corpo spedizione Mµcedo nia 231" - 3• Armata (balteria divisionale della 45• Div.) 232a - 3" Armata ( » )) » 61" Div.) 23i3"' - 3.. Annata ( >> >> >> 25"· Div .) 237" 6a Al·mata 238" . 9.. .Armata (attua le s• Armata) (batteria div . 23" Div.) 239" · 3" ATmata (bntteria divisionale della 53.. Div.) 240.. · 9· Armata (attuale " Arm.) (batteria div. 31" Div.) 244" · l" Armata (batteria divisionale della 75• Div.) 258" · 3" Annata ( » » >> G4" D iv.) 261" ·· 9" Armata (attuale s~ Arm.) (lrntteria diY. 33L Div.) -

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PROVVEDIMENTI DIPENDEN'rI DALI/ ARMISTIZIO

263" - 4a Armp.t a 265" - 4" Armata 268" - 6" A.rmata 269" - 6"' Armata 302" · l" Armata 203" · l" Armata 204a - 4" Armata 228"' - 4a. Armata 329" - 4" Armata 340"' - 6" Armata 3*1"' · 6" Armata 342a . 6" Arma t ;1 :344a • G" Armata 363" · 3" Armata 364" - 3" Armata 365" - 3" Armata 366" ·· 3" Armata 367a - l" Armata (batteria divisionale della 21" Div.) 368., - 6" Armata ( )) )) )) 22" Div.) 401" - 4a Armata 402" - 6" Arm;i ta 403" · l" A.rm ata (batteria divisionale della 5" Div.) 404a · 6" Armata 405" - 3" Armata, (batteria divisionale della 9" Div.) 406" - 9" Armata (attuale 8" Arm.) (batteria ,d iv. 10" Div.) 408" - 3" Arm;1ta (batteria clivisioin.ale della 12" Div.) 40W' - XVI Corpo d'Armata (batteria div. della 13~ Div.) 410" · 4a Armata (batteria divisionale della 15" Div ..) 411" - 3"' Armata (batteria divisionale della 17a Div.) 412" · 9" Armata (attuale 8". Arm.) (batteria di~. 18" Div.) 414" · 6"' Armata (batt~l'ia divisioiliale deÙ.a 27"' Div.) 415a · 6" Armat a 416" · l" Armata (batteria di visionale della 32" Div.) 417" ·· Corpo spedizione Macedonia (biltt. -div. della 35a Div.) 418" - 9a Armata. (attuale 8" Arm.) (batteria div. 37a Div.) 419" - lG" Corpo d'Armata (batteria div. della 36"' D'iv.) 420" - 3• A,rmata 421" - 3" A1•ma ta -

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SC JOGJ,!)1ENTO JJELL'ISl:'li:l'TORA'.L'O nO:M BARDllì:RI

422~ · ga A i-mata U1ti11a1e sa Atm.) (batt: cliY. della 52" Div.) 423"' · l" Armnta (batteria <.liviRional c ,dd1a 55° Div.) 424a - !)• Anuata (attuale sa Arrn .) (batl. éliY. clella '.'i6" Div.) 425.. - 4° Arm,ata (batte1·ia llh"isiomilc dell;1 :;7• Div.) 427" - 4,a AI'm n ia ( >> >> >> ùOn Div.) 428" - l' A rmata 429· (i• Arlllata (batteria di\'i sionalc cl1~1la 70" Dh.) >> >> 2(>" Div.) 430" · 1" A 1·mata ( >>

Alla fiuc dello stesso mese cli febbtnio 19Hl Yenh-;1 sciol to l"lspettol'nto ,d ei bornbar,cliel'i e l'inu111ev:u10 anc:ou, in vit a , ma. per breve t,bmpo , la Scuola ,cli S assuolo e il D eposito cli Sca n d ia110, che in un secondo tempo si fn. er o ,per atte11de1·e alla liquida zioo e definitiv;,1 clel mat<>riale in via di ,r ;wcoJta , da irnnrn gaz,ànarsi o -cl a alie1n1rsi. F rattanto co11tinuanclo le operazioui ili smohilitazioue, la fo rza ane a l'mi <l ei R eggimc11ti d'intigliel'ia da (·n mpagn;1 crasi l'iclotta <·Osì esigu a da 11011 perrn ettc•r e la nrn1111te,n¼io11e clei quadrupedi cRistenti presso i Depositi dei R eggimenti. ni quali couti11uava1no ad siffluire alti-i qw,d rupe<li man mnno <·he si procedeva. allo scioglirneuto d i Unitiì, e serv izi smobilitat i. E perciò, d i fronte a siffatt a situazio11 e . i n <lata 2'.'i agosto J 919 il :Ministro della guerrn del terupo. (fon . .Albl'icci, ,d ecise l o i;;dogJiirwnto d efinitivo délle Uinitù, bo111ùa1·dieri messe a clispoRi1,io11e cl i>i Comandi di Corpo cl' .Arnrnta teni t ori;c1Ji iper i servizi t<>rri toriali e di ordine pubblico. L<' clisposizioni e.manate per la <:il'Costa n za intcre~savano il person a le, i q und rupedi, i materiali Yrtrt, il cn rreggib 111onchè il ca rteggio . R elativ;1m ente a l persoJlftle, l'oi·dine <lel Miqiste1·0 de11a gnena fi sa-va che gli nfficiali (PCl'manen'li fosse1· 0 seg,n a·lati Hlla Direzione gene,ral e com petente che avrebbe proY,·e-cluto a l loro impiego, fa tln eccezione J)el' quelli di cavalleria che d ovevano - rimane1·e effet1iYi al Deposito bomba1:dieri cli Sassnolo. Gli uflkiali delle categorie in congedo o d i complemento, in servizio di prima nomina appai·te11euiti a])e elassi 18!ll e posteriori ed i milit;ui di tl'uppn delle elnssi 1804 e .poste l'iol'i, furono ripartiti a seconda dell e c:-;igeuzc, e tra s f('1·iti ai Yar'ì D epositi

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SCIOGLDIENTO DELL'.I S?E'ITORA'fO BÒJ\JlL\HOIERI

,,

di · artiglieria da campngna dislocati 11el tenitorio cU ci.ascuu Corpo d'Armata. I militari di truppa della c)asse l~D3 fnroa1(l temporaneamente aggregati presso i Corpi viciniori in attesa di essere licenziati da])e armi; qucJli prov enienti clall' )urna cli cavalleria) :mzichè rifornare effettivi al Deposito cli proYetnienza) ;:ill'atto del congedamento dovevano continuare a rimanere in forza ·al D<~posito bombardieri di Sassuolo, per costituil'e il nocciolo pE·r l'eventuale ;rnobilit::izione -èle1le Unità bombardieri. I quadrupedi -delle Unhà bomba.r·dieri fnrono Yersat i ai Deposjti dei Reggimenti da c1:1111pagna 1più vicini, e .cosi pure il carreggio·. Il carteggio Yenn1e ver.sato al Deposito llelln Seuola liomb:ndieri di. Sassu0lo. Per quanto si -r iforisce al materia le bombarde, ,uel mese di settembre 191H furono distl'ihuili ai Reggimenti di artiglierb divisio.nale gli obici da JOO·, di 1precla beJli.ca, e quindi fu ritenuta snperfiua la co11servnzione clelle bomhnrcle ]eggere; furono però co11servate Je bornbm·<.'le da 240 L. A . ecl i ln:nciabombe Stokes; e cioè: G50 bombarde da 240 L. A., corrispoùdenti all'al'mnmeuto di 20 B.-ruppi, p iù una dotazione di riserva; 3000 l;rnciabombe da 7G (Stokes), quantitativo corriS[)ondente all'armamento di 60 Gl·nppi, e cioè uno per ogni Di visione cli fanteria. DeHe bombarde da 400 venne titennto ultile conservaNt,e qnalehe esemplare per gli studi ecJ esp~rienze future; e ciò in con· sid'ernzfone -di qnanto aveva riferito la Missiorn~ per l'esecuzione delle claus0le d'armistizio, illl riguardo agli effetti terri:6.canti prodotti da tilli bombarde. Di elirniJìazione in elimfarnzio1fo, in data 10 ottobre 1919 il :rvfi,nistero della guerra -o rdinò lo seioglimento anche delle Scuola e del Deposito bombardieri, e per il momento venne costituito un Ufficio stralcio con a capo il Comandante del Deposito col personale stretthmènte inclispensn bile, alla diretta dipende111za del Comando -d el Corpo d'At mata cli Genova. Il personale (ufliciali e truppa) dedotto q nello occorrente al funzioname,n,to deJl'u:fficio stralcio e · di quello inearicato della -

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RIASSUKTO DELL' ATJ:IVIT,Ì. DEJLL'ISPETIORATO IlOMBARDlERI

nianuteuzione del matel'i;:tle, ve1rne passato effettivo ai ris1Pettivi Depositi di provenienza; il materiale d'artiglieria venne preso i1n carico dalla Direzione cli a,r tiglieria di Genova; i materiali di servizio generale furono versati alla Direzione del Commissariato cli Genovll, i quadrupedi al Reggimento <'l'artiglieria di Modena, il carteggio all'Ufficio stralcio che all'at to del suo scioglimento provvide a farne consegna all'Ufficio Storico del Comando del Corpo cli Stato Maggiore.

fftyeaohio ria.ssiintivo d-ell' a.ttivitcì deW Ispettorato bonibard!ieri nel s-1w wnti.oo {1/11/nO cU vita Reparti costituiti ed addestrativi a Sassuolo ed inviati alla fronte

Principali esperienze eseguite

Numero delle bocche da fuoco collaudate

Definizione cariche da impiegarsi colle bombarde da 2-10 batt. da •.100 n . ((

)) 240

))

)) »

))

))

5S

Y.D.

Totale

» 11.

9 Esperienze colla bowbarda da 400 tipo .Rombarcle: 88 Miani & Si1Yestrl da 400 30 )) 2!0 5 Definizione delle bombe da 2!0 cariche· )) 58

dà liquidi speciali

132

v.n.

n. 13 )) 538 » 124

))

74

Esperienze cli tiro a tempo con bombarde Tiri di pro,·a con installa11iooi, per bomharcle dà 240, lcleate presso la Scuola Esperienze con proiettili illwnlnati e ;fumogeni

Sez. lanciaùombe: Esperienze colla bombarda· •Soneutwo Lanci~bombe; Stokes n. 109 Stokcs n . 21 Esperie1v,e ,çolla, bombarda Samiùa Thewénot » 127 Reparti cannoncini Tiri per il controllo o la definizione di cla 37 n. H2 uuovc tavole di tiro Cannoncini: )) 358 Cla 37 Sez. Stokes istruite Esperienze di efficacia conh·o reticopresso grandi tllli· lati e trincee con bombarde di vari tà da istruttori calibri dell'Ispettorato n. 263 Tiri con lanciabombe Stokes per defi. uire le moclifica11ioni necessat·ie al

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RIASSUNTO DIDLL1 A'l'TIVIT.Ì. l)!JrLL'ISPF!f'l'ORATO BO~CBARDJ.ERI

Specchio riassu.ntù;o clell' attività dell' I s;p(}fi'to·m ,t o .bom.b((;rdieri n,el s·uo wnrico anno di vita Reparti costituiti ed addestrativi a Sassuolo ed inviati alla fronte

Principali esperien ze e~eguite

Numero delle b ocche da fuoco collaudate

buon funzionamento delle spolette olergou Continui tiri di collaudo cli bombe S tokes Continmi ,esercitazio1ù di tiro pet~ gli allievi e gli utficiali dei vari corsi. :K. approssimatiYO dei colpi sparati: n. 9.000

con bombarde con lanciabombe con cannoncini

)) 20.000 » 60.000

dal 10 febbraio 1918 al gennaio 1019 : Lavori principali compiuti nel Laboratorio dell'Is pettorato

Corso u fficiali svoltivi presso le Scuole

Dombar cle complete riparate:

N. clei Corsi di reclutamento u(ficiali. Vi parteciparono. (3. compJes~h'amente) 376 ali. uff. · N. dei corsi normali·.

Vi parteciparono (.9_ç~mplessivamente) 260 litti,ciali. ' ,~

.

N. dei corsi di per!ezio11amento. Vi parteciparono (7 complessivamente) 424 ttm.ciali.

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da Z.I () da 58 Rifoconature canne Riparti caunoneiui cla 37 Allestiti painoli per bombarde Telai per bombarde Codoli e bombe lanciamessaggi Bombe iner ti r iattivate al tiro

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11. ))

96 1.35

))

18.S

))

4:cio

))

105

))

22

))

3600

>l

'710


CA.l'l'l'OLO

XI

I BOMBA R.Dl E R.I ITA LIANI NELLA MACEDONIA SERBA L A COS THU ZlONE DEL LI GRUPPO B OMBAR DE __.. L E A ZIONI D I GUERRA A LLE QUALI PRESERO P ARTE L E BA1 TER.IE DE L LI GR UPPO - • IL RICORDO DI UN PUBB LICI STA ITALIANO SU I BOMBAR DIER I DI MACE DON IA ~ EPISODI DI VALORE IN DIVl = D UAL E ,E COLLETTIVO - I!, FOGLIO D'ORDI NE CCLIX, 8 1S DEL COMANDO DELLA 35" DIVIS ION E ---:, S CIOGLIME NTO DEL LI GRUPPO - I MORTI , I FER ITI E L E RI COMPENSE A L VA LORE MILITAR.E DEI BOMBARDIER I DEL LI GRUPPO - RIASSUNTO GE NERALE DELLA FORZA (UiPFICIA LJ E TRUPPA) CHE AP· PARTENNE AL CORPO D E I BOMBARD IERI D U RANTE LA GRANDE GUE RRA 191 5° 18 R IPARTITA PER ARMI DI PROVE= N IENZA - I BOMBARD IERI MORTI FER ITI E DECORATI.

Nei cnpi.toli p1·ee0.cleJ1ti è statn trattnta ln ,pn,rle elle i bornbardiel'i ebùern n egJi. aneuimc,11ti <li guerra SYOlti ·i alla fronte itnliann da·, 11u11·zo mm a lu tto ottobre 1!)18. U n cl< bito di rico11osce1J1za e cli gratitudi ne ai c;u111ti della Spec:ialitù, imponern tale trattnzione per seg-nalare al pnbblico itnli irn o qnale fecoincl o apporto <lieclc1·0 i bcnuhai·diel'i alla vittoda del noYembrc 1918. Ora, prima di mettere la pa:ro]f.1 fin e a rprnnto è stato fi n o1'.ll n01Tato, app,11·e ,pm· doveroso dire dne parole anc11e sni . bomba1·diel'i che comlrntter o1J10 fuori (l ' Italia, nelln :ì\Iace<loni11 Sel'b::t . T rattasi di rnmme1Uo1.·;11·e uu numero e igno di U1iità, ma qu i non è il urn::i1w1·0 che de,-e int e1•essnre, .bensì il comportamento di u :ffkia.Ji e t1·11 p pa t1elht Spechilit:\; i quali, felleli n lle tradizioni dell ' Arrnn, si most1·arono non da m eno dei fratelli c-he lottavano, soffriv a n o e morivnno s nl f.r011te itali;uio p er nin tare le 11ostre fan terie nel1'11sce, a d<'1 duro c·ah:wio ehe esse doYettero salire pl'ima di comltnTe la vit toria sotto le 101·0 glMiose hamcl iere. L a pn rteC'ipnzione di truppe italiane in )fa ceclonia, oltrcc:hè d alle ins istem~e del Governo e d el Compndo S upremo fra ncese, 0

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fu dceisa da ragio11i poHtidw e militari nostre: straniarc:i dalle

operazioni sviluppantesi in Oriente poteva prorocare poi J'esclnsione ,de11'Ita1ia clnlle zone di infllrnn7,a in Asia Minore; i,noltl'e) avencl.o l'Italia abhr;:tcciata la causa dell'Intesa, era 1più ehe naturale che il nostro Esercito non restasse estraneo ad uno scaechier-e nel <1uale già combattevano le f<n·7,e annate alleate tendenti a far seendere al proprio :fia,nco tmche la Romania. Fu a ,ragion veduta, che il Governo italiaino, d'accordo col Comando Sup1·ùJJ10, rn~ll'cstnte 1916 decise di inviare in Maeedonia una J)iYisione, la, 35", composta cli 2 Brigate ,d i fa nter ia (Sicilitt, e Origlia li) di 1 squadrone di cavalleggeri di Lucca. di 4 gruppi cFartiglierh1; da montagna (XVI .- XVIH - XX e XXVIII) ciascuno su 2 b:rtterie, di, 1 battaglione- zappntori del ge111io ed altri reparti per servizi accessori. Staziorn~ d'imbarco fu Taranto : il primo scaglione cl.ella Divisiollle s'imbarcò il 9 ;:1gosto 19:J!{;, raggiunse Salonicco il giorno Jl, sbarcò nel pomeriggio di detto giorno sfilando poscia davanti al gen. Sarrail, allora Comandante in capo clell' Armata d'Orie11te. Il giorno 25 ,dello stesso IUese giu1n se a Ralonicco l' nitimo nostro scaglione. I n un primo tempo la 35a Divisione ,rimase form;:tbt su 2 Brigate; ma, successivamente venne aumentata della Brigat a Ivt·ea. (1G1° e 162° fan t<~ria) . . · A colmare la sensibile deficienza cl'artigliel'ia della Divisione, provvide tosto il Coma ndo del1' Arm~tta d'Oriente rnettenclo a clisposizio;ne ,d ella nostra g·rande Unità un certo numero di gruppi d'a1'tiglieria leggera, (batterie da '75 mm.) e akune batteri.e da 120 e~ cli obici ,da. 155, il cui nume1:o ,però varinva a seconda ,d ella situazione del momen.to . Oomandµntc clclh1 35° Divisione era il generale Petitti di Roreto e Capo cli Stato Maggiore il ten . col. Oarbasso. Le truppe ,d ella division e italiana entrarono quasi subito in linea ocenpando Je posizioni del Kl'ujia Balkan, tra il lagò Doirain e quello ,di Seres, sostituendovi i franco-serbi che le presidia,,ano . 11 nemico che s1 aveva di fro nte era costitu ito ·per 1;1. massima parte da bnlga,r i inquadrati da Comandi e truppe scelte germaniche. · · -

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I OOl\!BAl!DIEnI N fl)J..LA :'>fACEDONIA SERBA

Il primo contatto co11' il 111emico ebbe luogo il 10 settembre 1916, durante l a gra1J1de offensiva sferrata d'ordine del gen. Sarrail. Scopo della oper~zione e1'a di distruggere le forze bulgare e liberare il tenitorio serbo.

Fig. ll5 - Gen. P etltti lll Rorcto

L'azione si !Protrasse fi.no al mese di 11ovembre e si chinse coll'occupazione <li )Ionastir (Bito1,jie), nel settore occidenh1le del fron te ma cedone. Vi prese parte la Bl'igata Cagliari quale rappresentanza delle forze itali~!Ile mentre il rimanente cle]]a 35" Divisione combatteva s u altro fronte sui Monti Baba, immed iatamente acl ovest cli Monast ir, espugnando la quota 124S che divenne in seguito <:aposa ldo di>lla n uova linea di schiera· mento_italo-fran co-serba r aggiunta dopo l'offeusiva . r.rel'minate Je operazioini il gen. P etitti chiese di poter riunire in un solo Settore le sue forze, richiesta che venne favore-

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I BOMilARDIIDIU NELLA MACEDONIA S.~;RBA

volmente accolta in considerazione del valore dimostrato dagli it albni durante l'offensiva. Anzi, n Comando in capo degli alleati autorizzò il gen. Petitti a scegliersi il Settore da presidiare; e quest'ultimo scelse il Settore c1e1Ja Cernia che erù quello cl.i maggiore ,res,ponsabiJità. · Per tal modo ve111nero richiamati dai Krujia Balli.ari i reparti di truppe e servizi italiani, che colà si t rov~vano ancora; e furono così occupate le posizioni della Cerna, il 29 dicembre 1916 che poi vennero tem1te :fino al termi11e della gu~rra. La. vasta zona di pianura ipalndosa limitata a inord e ad est .aai monti Oaragiza., a sud dai monti di ~J:ract!donia ecl a ovest dai inonti Baba, o Peristeri, segnata· s11.l:le carte col mome di PeJagonia , è attraversata, dal :fiume Cerna il cui corso ha andamento meridiano :fino .ad incontrare i monti di MJtcedonia, dove forma u1n'a1I1sa assai larga ; poi, sfiorando le ultime propaggini dei Caragiza., la Oerna piega verso nord.est ,p er sfociare nel VardµJ.·. Il Settore scelto dal coma1n<la,nte della 35" Divisione fu quello costituito dall'ansa suddetta, la cui linea di resistenza., a modo di corda dell'ansa stessa, partiva. èlallii. sponda orient ale della Oerna e con clire:i;ione generale l eggermente diretta verso nod-est, termi,n.ava all'altura di Cima Rocciosa,. Ca,pos.a ldo cli questa Ji1J1ea, era la posizione ,di quota. 1050, uno clei ca,rclini clelJa difesa della. Pelagonia: l'altro caposaldo, quello di quota 1248 sui monti Ba.ba, era tenuto cl.ai fra.ncesi. L'import~111ZH attribuita tla] Comando tedesc~) ai due capisaldi fu climostrf.l.ta dal fatto che per tntta la durata della campagna essi furono presidiati da. battaglioni germanici della Guardia « Kaiser -Schi.itzen ·)) e « Kaiser ,fager )). La linea italiana, partendo dalla sponclii. orfon.tale della Cerna , fra Dobromir e Novak, raggiungeva Meglenci, passava a sud di quot a 1050, e seguiva a breve <.listainzf.l il saliente bulgaro di Cima Bruciata, contimuava in direzione di nord-est, tenendosi H,d est di Cima Rocciosa. Le trup1pe nemiche occupa.va.no la linea di cresta, quelle italiane, snl versante meridioni1,le tenevano le a.ntiche posizioni serbe, che -d istavano dai 10 ai 30 metri da quelle nemiche, ed erano da esse completamente ,d ominate . Lungo la piam1ra ac-

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l llOMB:\Ill)lf:l{t i:\ELLA MACF.00:-IIA sEnB.\

qui ti-inosa le cl11e lfawe belligernnti si clistanziarnno clp.i 200 ai 300 metti. La 1·egione er-a brulla. noH nn albero, non una fonte , non vi ernno se non 1·oviue cli Yillaggi abbauHlonati o distrutti dalla gnerra c:.he cla n1111i infieriva. CHm;;, mi cidiale, nessuna vegetazione, rna,n(:anza di via bilità: 'oltanto poche piste che diwntavano imprntic-abili durante le pioggie. T erminata )' offensiva di settembre-novembre 1916, le truppe si stabilizzarono ~une posizioni oceup ate per farne tnnn:poliuo di partenza pe1· balzi snc-cessb·i. N elle vai-ie operazioni svoltesi fino allora, i tiri cli clistru-zio111e 11ei reticolHti nemiei erauo stati effettuali ,d a reparti bom.bardieri france,i messi a dispo. izio·n e drlle truppe it~Jia,n c. )fa hen pl'esto si se ntì il bisogno cli a.vere ::u1che bombarde italinnc, e iu pl'imo tempo la 3:'>°' Division e italinn,a della )!aceclonia ehhe 4 Sezioni da 5 ~ B {lù!)". 170", 171.", 1'72a) che subito entraron o iu linea.. Oomwlidandosi S<' mp1·e più le <.lifrse passi \'e nemi<:hc, occorreva poter dispone -di bombf}-rcle di maggio1·e poteirnrn. eosiechè in tempi suc-cessh·i h1 Scuola bombardieri . peù.ì in Macedonia. 1 llatteda <la 08 A moclifi<:ata (la H)!)'), 1 da 240 O (la 200') e la SO" avente ~~ armi cla 240 Ce 4 a.rmi d a 240 L Il 29 g iugno del 1917 i yart repf!rti cli bornba1·de giunti dall'Italia forrna1•ono il LI Gruppo e ne anelò ad nssumel'e il comando il magg. Schiauo. Ln formazione orgauiea del LI Gruppo bombarde ru la seguente: Ooma,nda,n(c rnagg. Schhm o: '0" battei:ia. da 24-Ò C - capit. -di cavall. :.\:Iorocler; 1H9° batteria da 38 A - ten. di artigl. Ferra ri; 200~ batteria da 240 L - capit . cli cavall. Fede. A11 c·he le 4 f:czioni nutonome vennero 1poste sotto lu ,igilanza tecnica del Comandante del LI Gruppo. La vicinanzit- d<>lle clue lil1ee avversa 1'ie lungo tutto il Settore clava aJla situazion e un ca,rattere continuamente mutevole: a~doni di pattuglie. rettifiche delle linee, colpi cli mano tentati a.ai due belligci-anti dava1110 luogo, quasi ,c liuturnamente, ad interventi col fuoco -d elle bomb;u-<le : ta]volta l' episodio , dn pprima di trascurabile importnnza, si mutò in combattimento con s ,·i-

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1 flOMBAR OIERI NELLA MACEDON(A SF:RBA

l nppi inattesi; ma le temporao1ee oscillazioni finirono semp1•e con il ristabilimento della situazione iniziale. I comùnttime:nti di maggiore importanza si ebbero il 12, il, 13 e il 2'7 febbndo, il 6 e il 9 rn aggi(), .il 31 agosto, nel novemb1·e e dkembre del 1917: ed in tutte qu~te azioni il LI Gruppo bom -

Fig. 116 • Magg. Ugo Sclliauo.

b~.rde ebbe unn parte notevole. Per necessità, di cose, anche in Ma cedonia l'impiego delle bombarde ebbe delle deviazioni: data la scarsità di artigli el'ie nella Divisione, al Gruppo bombardieri furono spesso affidati i cont[Jiti che esulavano dalla capacità delle sue armi: tiri di dist11rbo,- di controbatteria, -contro40

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C llOMB.~RDIER I NELLA )lACEOONià SE RBA

mitragliahici, ecc . fnl'ono nsati come tosa nonnale; e, grazie alla perizia del Comamfante, alla buona volontà. di tutti p;Ji ufficiali deJle batterie, ecl alla cliseipli1n a ,cle11a tr upp11, tutti i. eompiti sopradescl'itti furono assolti con la migliore possibifo pre. cisione, col migliore 1·enclimento com.pat ibile con lo strumento che si adoperava. _ I a1 linea coi. fanti, i bombardi eri condivisero con essi tntti i Tischi, l e limitazioni dipendenti dalJ a. mancanzf:l, di Yive·i:i, le privazioni di confor ti fisici e morali; la vita. i!n. caverna, un clima torrido d 'estate, gelato d'inverno, la mancanr.a di eC]_uipHggiamento individuale aòa tto aù affrontare i rigori del freùdo, un paese squallido stremato dalla. guerra, ecc. ecc. ; tnili ciuesti fattori n egativi misér<l a du·ra prova la resiste1n za di uflkiaH e gregari, che però furono magn ifici in ogni circostanza, agevolan<lo plla fanteria _la: sna n.zione, spiwnandole la via con la eliminazione di ogni ostacolo immediato, attiYo o passivo c11e fosse. Il numero notevole di ricompense al va.lor mi1ita re co:ncess•~ ad ufficiali e bombai·cl ieri ,d ella 35• DiYisione, su [)l'Oposle semp re formulate dai Comandi cli f~nteria, dimostraron o come l'opera. elci nostri bombardieri fosse aipprezzata al giusto Yalore da parte di Comandan ti di battaglione e di reggime~1to coi quali i reparti bombardieri ebbero a,d opernre : Le prime bomb;ude inseritesi nello scMeramento della Divisione furono quelle da, 58 B; delle 4 Sezio01i i,n viate in 'M11ceclo01ia , appena giunte sul posto, tre furono postate innanzi a quota 1050, a sud delhl- meòesima. Quando nel m aggio clel 191'7 il gen. Sarrail ordinò di 1·ipren d ere l'offensiva, (stata sospesa nel fllOYembre del 1916) malg1·;:1-do si sapesse che il nemico ne era, informato; e le ope1razioni vennero iniziate ngua.lmente, ma furono subito arrestate su tutti i Settori. Gli italiani, che con g1·avi perdite aveva1no raggiunta e oJtrepassata la quota. 1050, fllou sostenuti s nfllcientement e alle {l]i dai contingenti alleati, dovettero rientrare essi pure nelle trincee cli p a1·te11za. J./a.z.ione svolta dai bombardieri in quei giorni fu encomia bile sotto ogni a petto. La 200" ba~teri.a vi fu irn.pegmata forteme nte 1per u mi, serie di gior,ni, e subì forti perdite nel personale. Il Cornancl;rnte, capitano Fede, che con gra nde fermezza aveva lavora t o alla siste0

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I IlOMBAIWlEHI NELLA MACEDONIA SERBA

mazione delle postazioni, nei giorni di combattimento coll'esem-· pio e colla parola, seppe maute11ere sempre alto il morale e forte lo spirito dei suoi dipendeJ1ti. In uno dei giormi di azione, co ntuso fortcme:nte cl;,illo ,scoppio di una gwanata. nemica, dopo _ breve 1permanenza al posto di medicazione, riprendeva. nena giorn~ta stessa. il comando del reparto, rimanendo al suo osservatorio che fu più volte col pito e danneggiato dal tiro ne~nico. (R.ochanit 5/17). Il sottotenente Dorici ,d ella stessa batterin, Comandante di ima Sezi.one, lunga.mente ed efficacemente . controbattuta dalla artiglieria nemiea, nonostante gli effetti cleleteri ,dei gas as:lissjanti e lagrimogeni J.ainciati dall';wversa.rio, infoncleva eol suo esempio lena e coraggio ai p1'opri dipendenti, facenclo continua.re i.I fuoco con perseveranza e indomita fede. (I'iron Brulè fì-10/5/17) Le Sezio,ni ,da 58 B assecondarono animosamente l'azione de]]a. fanteriµ .. La 172a, assoggettata a vivo bombard.amernto a gas Hsfissianti e lagrjmogeni, cogli uom~ni muo1iti di m;:ischcra antigas, lottò per alcuni giorni intervene01do con il sno fuoco ad arrestare gli attacchi sferrati dal.l'avversario. Il suo Comandante, ten . Oa.paldo, infaticabile nella circost~nza, se,ppe colll sa.gacia ed a,vvedutez2,a, evitare i danni nel personale e nel materiale, portando u,n ottimo contributo alla riuscita, de11a azione (Quota 1050, 26 marzo e 6-10/ 5/17). La 173° Sezione, postata di fronte a Vlaklar, sebbene inclivicluata e eontrobattuta clall' artiglieria avversaria, con fuoco continuo e preciso, riuscì a distrugge,re i reticolati e le trincee nemiche; colpite e sconvolte le postazioni, capipezzo e serve11ti, sull'escm1Pi.O d.e l loro Comandante, · ten. Fresia, ricostrui.va010 le postt1zioni e ri•preridevam:o l'azione (Vlaklar 7~9/5/17) . Anche l 'so~ batteri.a, dislocata..su più posizioni, sostemie ln sua parte con valore e s pirito di sacrificio : una sua Sezione, postata imm ediatamente a sud di quota 1050, per tre giorni fu fatta segno a vivo bomb;1rclamento ,nemico. Avuta. un'a,rma. scoppiata, il te111, Tnrrisi, Comandante cleDa Sezioine, ,cla-va: immediatamente disposizioni per la c ura ecl. il trasporto d.ei feriti, e 'f ratfa.n to faceva continuare il fuoco dall'nltra bombarda ancora in efficienza (Quota 1050 6-9/ 5/17). Il sottotenente Gazzi cl.ella stessa batteria, con la, Sezione ~

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I BOMBARDtu;RI NELLA MACEDON I A SERBA

schierata contro Vlaklar benchè ferito non abbanclona,vr-t il suo posto; e appena medicato riprendeva il comando della Sezione, dando ai suoi bqmba,rdieri. costante esempi.o di valore e di co. raggio (Vlaklp.r 7/5/17).

Fig. 117 - osservatorio di batteria cli bomba rde in ll:faceclonia serba .

Il t~nente Venturi della 200" batteria sf distingueva assa,i in ricognizioni pericolose dal ·5 al 1'7 maggio; · 1'iporta ndo utili r1otizie· ai Oom[11n di Su1perior i (Rocher 5-17/5/17) . Il soldato F ele ,p er parecchi giorni e più volte· sotto violento hombar.d amein to ripristinava le comunic~zioni telefoniche -

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I BO:!llBARDlERI :NELLA 1'1ACED0JSIA SERBA

:finchè il mattino del 9 maggio cadeva gravemente ferito (R,ocher Pointù 5-9/5/17). Nelle opernzioni svoltesi 1nell'estate del 1917 troviamo i bombardieri sempre al loro posto d'onore e di sacrificio. Il 31 agost o è ancora. il capit . F ede che con le bombarde della 200" bat teria schierate all'Anello ,d ella Cer,1H1 1 assolveva brillantemente il compito affidat ogli: sebbene il suo osservatorio fosse più volte fatto segno a colpi dell' art iglieria nemica, unica sua preoccn· pazio1J1e fu di avere sempre 1111 tiro più preciso per infliggere al1' avversa rio i maggiori danni (.Anello della Oerna, 31/8/17) . A poca distanza dalla 200" si trovava ltt 199a batteria, il c:ui Oomandante1 ten . FerraI"i, sebbene ferito fin dai primi momeiriti dell' a7,ione mentre si trovava iin un osservatorio avanzat o, ap:p ena medicato, continuò f1- dirigere il fuoco delle sue bornba,i·de, va·lidamente aiutato dn altro collega; abbandonava poi la posizi one soltanto ad azione ultimatf.1- (31/8/17) : La 173" Sezione del ten. F resia rhe già si era.distinta riella azione del maggio, impegnata in vio)e1nta, azione, con infaticabile energia di tutto il personale e sotto la rigi~la condotta cl.cl proprio OomandatUte, r iuscivà a rimettere itn efficienztL le tre bombarde che più. volte erano stat<~ sepolte dallo sco[Ppio di proietti nemici. Al mo111ento dello scatto a.elle fanterie- lo stesso Ooin;:undante si accompagnava. colla prima ondata di assalto per accertarsi che i varchi erano st a ti a.p erti (31/8/1'7). Nella stessa, ·azi<>"ne il te11. T un·isi, mentre osserva.va dalle Ji. nce deJla fan teria i1 t iro delle sue armi, ·ve,niva ferito: · volle riinanere sul posto di combattimento :fino a che, vinto dttl dolore, ~, ,. gli vennero meno le forze . Il sottotenente realamazzi, della 80" batteria 1 verinto a mM1care il · Ooinandaa1te clelln meiza batteria, ten. Turrisi, perchè ferito; continuò fn-oco con gr.alllde vigore. Avuta una bom-bµr da colpita in J])ie:no dal tiro nc~mico, e avutane nna seconda anche travolta t ra le macerie, cogli altri due pezzi della posizione continuò a, sparare · fino al termine dell'azione (31/ 8/ 1:7). Anche il ten. Cerri, della. 200", a Piton Br ulè si distinse pet· ealma e coraggio nel dirigere il fuoco -d ella sua Sezione (31/8/17). E si potr ebbe cont inuare tlncora per un pezzo se si volessero .ricordare le prove di valore e di attaccamento al dovere spiegate

n

1 -

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I HOì\IBMUHEIU NELL.A M:ACEIJONJA SERBA

durante le operazioni che si svolsero dal settembre 1917 ar settembre 1918 da parte di tutti i bombardieri. Al Comandante del LI Gn,ppo, rnagg. Schiano, che con, sicura azione di comando, con ~nergia e perizia orga11izzò sempre Pazio11e delle sue batterie, assolverndo brillaHtemente l' ardno compito assegnatogli in va rie circostanze, superando sempre con tc>nacia le difficoltù, del terreno e del 1nemieo, ed a tutti gli ufficiali e bombardieri suoi dipendenti, bisognerebbe dedìcare a11cora molte ipagi:11e per mettere in luce fnlgidi episodi che li rigu;:irdano e cli clii fnrono JH'otag,o nisti. I nomi dei tenenti {)arrara, Capello, Anselmi, Sabbi, Pulci, Quigini e Puliga,, dei cHporali Gervasi, Tnrrini e Trentarossi, dell' app11 ntato ì\fig;n.ona, dei soldati Ohirinni, Zannini, Salvia, Signor·cili , ,de] sergente maggiore Barbera, (~ di tarnti altri che non ebbero l'onore della citazione nel Bollettino delle ricompense al valor militare, sono ormai consncrati ,nella storia. del Corpo dei bombardieri. Loutard ,cTall' Italia, di fronte a un nemico ardito e valoroso, f:1:ffia ncati agli E sereiti nllea,ti, che li osserva vano, seppe1.·o in ogni circostanza ,rna,ntenere alto il ,nome d'Italia e manteùere inalte r;:ita la tradizione della Specialità.. Ad essi vnda il salnt0 riconoscente ed ammirato degli italiaJni. . Quando iJ 18 setten.1,bre 1!)18 suonò la diana sul fronte Macedone, il Gruppo bombardieri dj Macedonia. fu al s uo posto di combattimento. Il HO settembre turchi e bulgari abbassav;rno le armi e m1che là fa vittoria. alleata. fu anche vittoria, it~Jiana. Conclusasi fa. guerra eou. la vittoria dell' I ntesa, la. 35a. Divisio01e occupò KustendiJ in Bulgaria ;-successivamente,--con ali,q uote deg]i_ Eserciti Alleati presidiò le due capitali : Sofia. e Costa(l1,tinopoli. A Sofia si trasferi il Co1~1ando de]Ja. 35" Divisione, 2 :Brigate e ·m~zza <l.i fantei·ia, i Grup'p i di artiglieria, da. montagna ed i servizi; a Costa ntinopoli fn i.nviato 1 Reggim ento di fanteria ed i reparti Carabinieri Reali. 11 7 ottobre 1!)18 il Comandant e della 35" Divisione, gen. ì\fombelJi, succeduto al gen . Petit ti cli Roreto, emanò il foglio d'ordine CCLIX bis ehe <111i si riport;1 integralmente :

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I HOMBARD!EH l NET.LA MACEDONIA SERBA

La rapida arnn,:;ata compiuta da lle truppe della 35• Divisione non ha consentito al J,I Gl'uppo l>omhar<le di pl'enderc~ patte diretta alle recenti operazioni d' inseguimento del nemico. A tale Gruppo pc~rò spetta il g rande mer ito di avere efficacemente contribuito alla tenace resistenza. che le truppe della 35" Divisione dovettero opporre al nemico sulle tormentate posizioni della Glnota 1050, del Piton Brulè e del JJi ton Cod1eu nel cri tico periodo dal 15 al 20 settembre, in cui la gloriosa avanzata .v enne preparata e resa possibile. Impavidi sotto il niicidiale bombarcht~)!!mto del nemico, pronti ad ogni appello cÌella fanteria, a rcliti e genel'OSi nél sostenerla, esatti ed audacemente violc~nli n<~i loro tiri. distruttori, i :fieri e prl>vetti bombardieri del LI Gruppo hanno costantemente assolto il loro compito. in modo superiore ad ogni elogio. A loro quindi - uflìciail e soldati - ed al loro Comandante vada,' colla fraterna riconoscenr.a della fanteria, il rnio viyo et\comio per l'opera brillantemente compiutt1. Bombardieri del LI Gruppo! La. rapidità con cui si stanno svolgendo e conti nuern.nno a svolgersi le operazioni su questa fronte non permetteranno torse a voi per lungo tempo ancora di farvi partecipare l~} vostre armi t roppo pesanti. ).:[a il vostro spirito cli abnegazione e la saldezza delle vostre virtù milita ri mi dànno sicui:o affidamento che se nel frattempo vi chiamerò ad altre mansioni, voi le assolverete egualmente in modo degno cli voi, fieri di pote1· prestaJ:e alla )Jatrhì, sotto qualsiasi forma, il proprio contributo dell'opera vost ra. Conto quindi su di voi, bravi bombardieri, e sono certo che colla bombarda o col fucile, o con q u.alsi.asi altra arma che vi sia temporaneamente affidata, voi saprete sempre e dovunque tenere alto il prestigio del vostro glorio;;o LI Gruppo.

* * *

:n LI Gruppo clopo di aYer compiuto intero il proprio_~dovere, timase sulle vecehie posizioni per procedere al lo~o disar·mo : ricuperò pertanto JlOtevole quantità di materiali clel .geriio e <l.i arÙglieda) fornì al costituendo XLVII G{nppo di arffglièria cla montagna la inaggior parte dei suoi ufficiali , sottufficiali ed artiglieri, ed anche dei quadrupedi. Riclotto a poca cosa, fu tra~ sferito a Salonir.,co ed impiegato nei servizi di presidio. Il 10 marzo 1919 il LI Gruppo bombarde veniva, sciolto ; il personale rimasto ed i1 materiale rientrarono al Deposito di Sca ndiano iin It~Iia.. Dopo di aver aecen,nato agli atti di valore dei bombardieri ehe tanto co11 corsero alla resistenza ,prima, ed alla vi ttori.a ,delle

e

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631-


I no11rnARD1ERI NELLA MACEDONIA SERBA

truppe alleate dopo, è bene che si conosca l'apporto dllto dal Corpo in morti e feriti. Durante la permanenza, clei bombardieri in Macedonia il Gruppo ebbe a lamentare le seguenti perdite : Ufficiali: morti 2; feriti in combattimento 11; ammalati 2. Totale: 15. . 'l'ruppa : morti 36; feriti in combf1ttimento 60; ammalati 239 . . Totale: 335. . ; Le ricompense al valor militare furono le seguenti: 'Medagli~ ,d'argento al V.1\1 . Ufficiali 5 · truppa 3 Medaglia. di bronzo al V.M. )) 9 )) 6 Croci ,d i ~derra al V.M. )) 3 . )) 4 )) 3 . )) . Croci cli g1.1erra francese 6 )) )) Medaglia al V.M. serbe (d 'oro) 1 l Medaglie al V.M. serbe (d'argento) )) )) 6 ' Trasferiti in S.P.B. per merit o di guerra )) )) 2 )) Promozio111i ad aiutanti di battaglia )) 7

.'A , i

¾\"

Nel periodico <<Lettura.)) ·d i gernnaio HllS il ,pubblieista Roberto Cantalupo, reduce cla11a 1"-fllcecfonia Serba, a proposito del.l' azione di guerra del 31 agosto 19J'7 sul :fronte :Macedone scrisse: In Macedonia, quota 1050, tra H rnolto sahgue nostro che ti sei preso, ce ·n'è anche clei bombardieri , TJn ,attacco, 81 agost9, ìÌJ:l m'ostrato ag)f AÌleati quanto di coraggio .e rti bontà sia in un manipolo di ÌJuesta gente. Il rapporto di qu~lla giornata è uu docuuiento di grandi e sempli~i viÌ:tù. militari. ' Quattro batterie· sono .'contro i tedeschi. Una scoppia, presa in pieno da un proietto nemico, ·3 uflìciali souo · feriti. Durano a sp.1nire restando ai loro i]2e~zi· .~d incuorando i solc1ati per tutto il combattimento. Hanno lanciate 2 mila. :boll\l?e, . Ufficiali e uomini, a sera, sono quasi tutti feriti; i pezzi colpiti e sconvolti; _gli ,appostamenti cUvelti. Non. un ufficittle ha abbandonato il comando . .'.· · La fanteria francese si stava battendo; aveva bisogno cli aiuti; i feriti 'ltai'iani sono rimasti ai loro pezzi fino all'ultima ora, finchè c'era una bomba.

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GLI UFFICIALI CHE APPàR'fE~ NERO AL CORPO D0 1 Il0},1B,\RD1ERT

I serbi patlano cli quel manipolo come di scmi<lèi del coraggio e del sacrificio. Il comandante francese clel 1·eggimcnto cli fanteria coloniule impegnato scrive al Capo dei bombarclie1·1 la sc1·a stessa : « Ho qni sei croci di guerra, ditemi i nomi t1ci vostri eroi >>.

Ed ora, per mm maggiore compt ensione clei sacrifici sopportati dal Corpo dei bombm·dieri clura11t<1 la gnerra 1915-18, si riproducon o in cifre J'Ì:ls untive taJnni elemca1 ti che interessano la. vit~ ,di <1ucsta Specialità clell'm·tiglieriaCominciamo dal considel'are quale fn la f orr,a del personale (uffi ciali e truppa) c}ie fece parte del Co1·po dei bombardieri dal genn aio 1916 al 4 novemb1·e H)l8. Per poco che si tenga calcolo delle rotazioni del pel'son ale avvenute in determinati periodi (a. cominci~re dnl marzo del 19J7), i,,i cleYe ammettere che per riemipire i vuoti prodotti 11ei ranghi ,d ai morti, ·d ai fc l'iti e clai prigionieri , la forza numerica passata per i bombardieri i1n circa tre anni cli guerra guerreggiata può ritenersi composta da 4. 1S ufficiali e d a circ11 !)0.000 g r egari. Degli u(l'ìc;iali ve ne furon o :W proYenienti da servizio perman ente effettivo, 3.433 provenient i dagli ufficiali cli complemento e 559 provenienti dngli uillcia h della Milizia t errit<>l'iale. Sotto l'aspetto della loro provenienzfl dalle Yarie Armi e della loro posbdone gerar.chicH, si hao:i,no i seguenti. dµti: Arma d i

G radi dell a

prov en ien za

Generali Colon nelli T en. colonnelli 1Iaggiori ('api rnni Tenenti Sottotenenti Aspiru11t;

Artiglieria cla camp~gna n. J .990 )) )) 1.GS7 da fortezza )) pesante campale )) 174 )) D a cavallo i.i2 )) )) da montagna 1V2 )) Ca valleria 30;:; )) Fanteria 158 )) Sanità 12-t )) Automobilisti 73 )) Genio 49 )) Commissuria to 14

)). 1 )) ·12 » ., u1 »

S7

»

' 479 )) 2.ri59

» U)O::; )) 234 'l'otale n. 4.818

Totale n. 4. 1S

-

ge ra rchia

633 -


LE PERDITE AVUTill DAL COR.J?O DEI BOMBARDIERI ounANTE LA GUERRA

1915-18

Le classi di leva alle quali appartenevirno gli ufficiali passati per il Corpo dei bo~nbardieri furono quelle a)?lpartenenti dal 1859 al 1900. PER.DITE

Il ,p rospetto che segue dà la cifra esatt~ {l'elle perdite avute dal Corpo dei bombardieri nel periodò maggio 1916 novembre 1918. Perdite

Ufficiali

Mort i per ferite

T ruppa

I

Totale complessivo

262

2.987

{!.2-J9

33

878

911

Dispersi

1-!5

4.(;03

·1.748

:B'eriti

60,

8.772

9.379

J .().J,

J.7.2-10

per malattie

))

Totali

1K2S,

Le perdite di uffi.-ciali riassunte .per grado furono:

G ra

cl

i

de 11 a

Morti per ferite

gerarchia

Colonnelli Teu. colouµclli

. ~ DisJJersi '"'" j accident. .

in comb.

]

1

-

-

-

,t

-

-

12

~

-

2

13

12

31

15

60

7

41

J\faggiorl

3

Capitani

20

51

Tenenti Sottotenenti

98

1-il

13!)

257

:1.t

6!)

Aspiranti

ì 'ota li

----295

-

I

634-

571

- - -:l(l

145


LE RICOMPENSE ASSEGNATE Al BOMBARDIEitf DURANTE LA Gl:T:RRA

HJ15-18

RIOOMPEKSE

Le rieornpense al valor miJitarc concesse al pei'sonn1e del Corpo dei bombar.dicl'i durante la guerra 1916-1.8, rip;H'tite per gradi, furono :

I

Medaglie

Croci d i

I

G r adi

_ __ _ __ _ _ __ _ '....__ ct_·o_r_ o --''--c-l'a_1_·g_en_t_ ·o...!.~i bronzo r

Ufficiati

Colonnèlli

l

g uerra

I

-

4

1

-

'l'en. colonnelli

-

2

Maggiori

-

12

J2

2B

,1)

2

Ca pìtani

'l'enenli

-

72

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Sottotenen t i

-

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Aspiranti .

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I

108

470

4.736

88 - - 103

323

S-10

5.485

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Enr.nmii

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-

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'


NOTI ZIE BIBLIOGRAFJ CHE E DELLE FONTI PER IL VOLUME XIV

I BO MBARDIERI N·E L LA GUERRA 1915-18

BAJ MAcAnro, capitano: « Giugno 1918 ». Edizioni Corbaccio, Milano. BARGAOLr-Pw.r1wccr F . , ten. colonn .: <( Bombardieri - Dal Carso a Vittorio Veneto ,, . Eclit. O. Marangoni, Milano, 1939. BASSI M. , pubblicista: (( Vivere pericolosamente ,i. Eclit. Garzanti., Archetipografia, Milano, 194.0. C,rnwri A ., generale : (< Ortigara ». 10° Reggimento a lpini, Ecli.lore iu Roma, J933. - « La Riscossa ,, . Edizioni Corbaccio, Milano, 1932. CADORC'<A L., )faresciallo : <( La guerra. alla Pronte italiana l>, vol. l° e 2°, Milano, F .lli .Treves, 1921. CADORNA L., Maresciallo : « Altre JXtgine della. Grande Gucna ,, . Mondadori, Milano, 1925. 0.wmr.,Lo L., generale: « Note di gu erra », vol. 1° e 2°. Mondaclori, Milano, 1920. CARACCIOLO M., gcn ei:a·re : « Sintesi pol itico-m ilitare della ·guerr,l mondiale 1914-JS i,. 'l'orino, Ediz. 'J;'ip. Schioppo, 1930. CAvrGLIA E ,, M:aresciallo : « Le tre battaglie del P iave ,,. Monclaclori, 1934, V erona . CATANEA A., capitano : « Le bombarde nella Grande Guerra n. Al'ti Grafich e Plinio Castello, Torino, 1938. CoMo-DAGNA S,rnINA, generale : <e Ortigara ,,. E dizion i "Li.ber ", Milano, 1934. FLORES I., ten. colonn . : « Memorie e riflessioni di g uer r a >i. Tip . Orfanotro fi o, Bergamo, 1932. FLORES I. , colonnello: « L a guerra di a lta montagilJt >>. Ed iz. Cor baccio, Milano, 1934.

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NOTJZIE BIBLlOGltAl'ICIIE E DELLE F O.KTJ

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NOTIZIE BITil,I OGRAFICllE Ii: DELLE F ON'.L'I

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639 -



BFF.8.MERI:OE DEI BOMBARDlERI

1915

lG SNteml>re - Costituzione a Cil'iè cli una prima sc:uoht vcr il servizio dei la nciabombe. 10 Ottobre - La Direzione delle esperiernr.e cli Artiglieria di Ciriè invia al fron te 3~ sq uadre complete addestrate uell'i.rnpiego dei mortai frnnC(~Si ùa i:iS e lanciabombe ì\faggiora . 15 Ottobre - Il.Comando .Supremo Italiano ordimt la costi.tur,ioue cli un« Campù di esperie11?:e » a Brazzano per l'addestramento cl.egli uOlciali e truppa nel maneggi.o clei lauciabombe. 17 Novembre - 11 Coruan<.l<> Snp ccrno ordina l' istit uzione di una Scuola cli tiro ll~\r homhawlie1·i fissandone gli scopi, m a senza cletermiuaruc la sed,~. 5 Dicembre - neterrnin,1,,ione della Sede deJla Scuola dei Bombardieri a Manctrc (Susegana), e ordini per l'affluenza clel personale adclettovi a comincia r e dal 15 d el mese.

H Gennai.o lf>

23 2;-J

28 7 10

18 2:-i

2.1

Org:111i11zazioue clei reparti bombardieri a ,:;cnsi degli ordini dP.l Comando Supremo. Gennaio - Veugono emana te le clis11osizioni ver l'affluenza clel personale incaricato cli costi.tuire le prime unità di bombardieri. Gennaio - Ii Ministero della Guè1-ra con apposita Circolare dìt 1,t lcune dire( li.ve in mer ito a ll 'amrninistrnzione ini11iale clella Scuola di Susegana. Febbra io - Partono per la 3" Armata le prime quattro batterie bombarde costitnenti il 1° Grnppo della nuova specia.litìt cli artiglieria cla trincea. FùlJbraio - Pattono p0.r la. 3~ A1·nuttn le ba tterie ~a, 6a e 7a costituenti il 20 gruppo bombarde. :i\farzo - 1:'arte per la Zona d i attesa il lll gruppo (bt r . Sa, \l" e 10«) . Murxo - Il Comando Supremo ordina la costituzione dei primi tre comandi cli raggn1ppamento bombarde ciasctmo cla fo1·marsi su J.O batterie, e assegna l e 30 batterie alla 3" Armata. )far?.o - l'arte chllla Scuola il V gruppo pe1· la zona cli attesa (btr. H", 15" e J.Qa) . :\:forzo - ! 'arte dalla Scuola il VI Gruppo (btr. 17"', 18"', 19• e 2<P) diretto alla Zona cH a ttesa. ):farzo - l'arte dalla Scuola il IV Gruppo (btl": ll", J2• e 13•) diretto alh Zona di a Ltesa .

41

641 -


J,a,·i,E~ERIOI:) DE I

B0~1IIARDl8RI

28 Mar :i;o - P arte dalla Scuola il Vll Gruppo (bt1:. 2P, ~2" e 2:~"), clirett•J alla 7,oua di attesa. 1 Apr ile - P a r te dalla. Scuola l'VI II Gruppo (!Jtr. 2,1\ 25", 2G• e 27"'), diretto alla 7,oua cli attesa. 5 Apr ile - Parte dalla Scuola 11 IX Urnppo (btL-. 283, 20,.-.. e 3(}'), diretto all:i Zona cli a ttesa. 6 Apdle - Parte dalla 7.oua cli attesa, per la 3• Armat.i:1, il Vl Gruppo. 7 Aprile - Parte dalla Zona di attesa, dir etto al fronte, il VII Gr uppo. 8 Aprile - Parte per la 7.oua ùi a tte:sa il X Gmppo (ber. 31", :~z., e 3.1•). !) Aprile P arte per la 3a Annatit il V Grup1>o. 1:, Aprile - P arte dalla Scuola l'XI Gr uppo (35•, 30•, 37" e 39"'). 20 Aprile - Parto no il Comando de l Xli Gruppo e il XlII Grnppo (blr . 38', 4iP, 41.. e 42•). 2U April e - Parte 11 XIV Gruppo (btr. ,13", '14•, 45« e 1,6"'). 27 Apr ile - P a r te il XV Gr uppo (b tr. 117", 48•, 4!l• e 50•). 20 Aprile - Partono dalla Scuola il XYI Gruppo diretto ad A.la. (btr. 51", 52•, fi3"-, 5'1"'), e il XVII Gtuppo pe l' Edolo, (bt r . 55", 50" e 57") . ,1 \faggio - l'arte per la Zoua di aucsa il XIX Gruppo (btr. 61", 62• , 63") e la 61• btr . del XX Gruppo. Si for mnno e si mobilitano i comancli dei r aggrup pmn enti /l<>, ,io, ti", Go, 7to, JO :\faggio - P:u'louo il XX Gn1ppo (btr. G5• e (lG• • la lii" a,·eva già precedutoJ; il XXT Grupvo (btr . G7a, GS"', 69a.) ; la 70~ clirctla a Chiopl'ls, la 71" a Mauzano, la 72., tl Visco, ln 73" a Graugllo e la 7'1• per In S . Giorgio cli Nogaro. 13 ).faggio - .Partono per la 3• Armata le baUeric 75". 76" e ii•; per la 1a Armata In lJattèrin 73,,, 79• . SO• e 81•; per la ,1• A rma ta il XXI Gr uppo e le ba t ter ie 82", Saa, S4", 85.., 8G"' e 87"'. 18 Maggio - Parte per la 4• A.miata il XX Hl Gruppo (htt·. &>•,' S!Ja, !)()• e 91') . La 48• battc1"iU c:on t rn ttau:a ulht lJn iouetta, nella r egi.onc (l i Costll. cl' à g ra , trup1><' anstriuche che fin dal giorno H hanno iuizia tn l'offensh·u sugli Alti-

2,1 27

1 :l 11 H 22

piani. La 49a huLlerin lotta aspramente a .il.le Marollia, a Campiluzzi ed a La gh i, prima con le boin!Ja r cle, poi facendo uso clel f ucile . Magg io - Partono: il XXIV Gruppo (btr. 02•. !l3• e 9:1•); il XXY Gr uppo (ba:. !l5•, !16•. \)7a e 98•); il XXV I Qrnppo (btt·. !l!l•, 100", t01" e 102a.) . Maggio -· Panono i Coma!l(li dei Grnppi XXVII - XXVJ H e XXIX e l8 batterie m1111 crate da 1033 all:1 115•. Gi ugno - Parte la lJatteria 116". Giugno - P ar le il XXX Grnppo (btr . 117", 11S"', 11~)" e 120«). Giugno - l'arte il XXXI Grnppo (btr. 121 ... 122", )23" e 12-1•) . Giugno - f'a r te il XXXIl Gr uppo (b tr. 125", 126"', 127" e J28>') per li fronre 'l'ren tino. Giugno - Parte 1>e1· la Zona di attesa il X:XXIJl Gruppo (brr. 129a, JaO•, 13] "' (' ];32a.) .

25 Giugno - Pal'tono le segnenli batterie dirette al Gruppo per ciascuna a fianco segnato: 13a• al XXX1II ; 134a al X\"l; i:{5• :ti XV!T e 130• al XlH.

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6112 -

f


E FFE:.lEJU l)f,; Ol!:l

IlOì\lRARO lfi:HI

'.!!l Giuguo - Gli au:::triad atlacl',lllO cou gas asfisshnni nella region e clel San Mic:liele, clov~\ :,:i Ll'O nluo schierate 12 I.latterie bombardieri, le qnali ha uno una perdita complessiYa d l GL u ominl. i:, Luglio - Parte il XXX l ,- Grnp1)0 (btr. 1:3,•. 138•. 13fP, 14~ e 142a). 10 Luglio - l'arte li XXXV Gruppo (btr. 141•. HJ• e 1-!4") . .10 Luglio - Pa1-te li XXXVI Gruppo (btr. 1'15•, 1•16•, 14'i• e 14.8• ) . :io Luglio - Panouo: il XXò'.VIr Gruppo (btr. H!l•. l;iO", 11:il • e 152•); e il XXX\' fII Grnppo (btr. 1;;7•, 1;:.sa, 1;:i9" e 1G~3 ) . 1 Agosto - P artono J)er la zonu cli gue r ra le ba ttC'rie 153•, li:i-l.•, 15.j" e 150.". 2 Agosto - I'attooo per la 11oua tli guetl'a le battetie 1.61", 16:!". Hi3• e 16-1•. 6 Agosto - luizio della 6a battaglia <lell'lsoru:o alla quale partecipano -~ coruuodi di Rui::-grnppamento . ._ <"omandi ùi Gruppo. 2a baneric da 240 e:. 27 da 58A. 19 <fa ;31:i B e i da .: ;o A (complessiva mente 70~ bombatele) . l ù Settembre - In'i11lo della operaziouc sul P asubio. · Vi Pllrtecipauo G batterie da 240 e 2 da 58 A (48 armi). 12 Settembre - Inizio della 7• battaglia clell'l sonr.o alla quale pr endono parre 3 comuncli di Rag-grnppmnento, 11 comau<l i cli Gruppo, 22 batterie da 2'10 C, 2-1 da 58 A, 15 cla G8 13 e una da 50 n. (::i58 bomb:nde) . !l Ottobre - Ilipresa clell'oft'ensirn sul Pasubio. Vi partecì1Mno S batterie <la 240 e 2 cla 5R .\ (c:omples,;iYnmeutc SO bomb:tr<le) . 10 Ottobr<) - Inizio clell'8" lmttaglia dcll'T.sonzo. alla qua le prendouo parte 5 corunmli cli H:iggruppamento, 17 c·omaudi di G rnppo, ,12 batteri e da 2'10, cli cui •1 cou allnngameuro. 36 batterie da 58 A. 20 ùa ~ Il e una da 50 A (in tomie 883 bomb,ude). :n Ottobre - Inizio della 9" ba ttaglia clell' Iso11110, con la partecipazione tli ::; courn udi cli Ha.itgrnppa n1 euto, cli 19 comandi cli Grnppo, di 38 batterie da 2-10C, cli 10 <la 2•10C.A .. cli 30 da 58A e cli 21 da :WB (coruplessirnmente 930 bombarde). 7 DiceU1ù1·c ;_ 1 I Comi.uHlo Supremo 1.l,tlian o couc reta il nuovo ordinamento ciei bomba rdieri. :!li Dicembre - ,iene istiruil:1 la r ota11ioue del personale nel Corpo <lei bombar<llerl. 29 Dicerubrc - \"ieue cu1r1nc1 lo l'o r<line esecutivo clel « NUOVO ORDlN AJVfE)IT'() DF. I GRC.:PPI E DELLE B .\ T'l'B Hl:E DOMRAHDE » (Circolare del C. S . n. ;:.8155 del 2!J Dicembre 1916) . 1()17

2 Oennalo -

.-\n-iene pres:oo la Scuola la co:;lilnzione dC'lle batterle 179a e 180" ed ha inizio CJuella delle quarte sezioni <lelle batterle lla 240 per portarle a 8 armi l'una. 10 Gennaio - rarto110 per il fronte 10 Sezioni da 240. per r agginnger e le risperli1·e batterie, e -i Sezioni da 58 B ricarnte dallo scioglimento della 13Ct• batteri a. J8 Genna io - Partono dalla Scuola altre 10 Sei1loni per 1·nggiungere le pt·o. prie batterie.

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Bl•'n;)H:l!Jlll•; DEL

EO:t-!BARDIERL

1!l Gennaio -

P a rtono 4 SezioDi cht 58 H per la zona di guerra. 21 Gennaio - P artono per la zona ùi guerra. altre ,1 Sezioni cla C.8 n. 6 F eb\Jrui o - 11a r to110 10 Sezioni (la 2-10 per r aiririunirt·re la 7,011a cli iru<'t'l'a, n F ebbraio - Partono 10 Sezioni tla 210 per rair~inng(•re lll zonn cli guerra. Hl Febbrnio - .l'ntlouo !i Se-,doni da 240 per r air!!inng-et·e la zoua cli guerr a. 20 Fd1braio - · Venirouo costitnite le hnl L<!rie J ~l • e l S2". 1 i\far7,0 - Si costituiscono le batterie J83• e lSl". 10 )forzo - Si costiL ui,-cono le lmttetic 185". 18G"'. ·187•, l SS", 190" e 200>. :.!:.! _\fnrzo - Vengono co,-til uite le hati:e1·le 18!!• e J!ll •. 2t Matzo - Viene in viatn la quar ta St•zio111' da :HO alla 80• battetia iu )lacc<lonia. 8 Aprile - Vengono costirnite le batterie 19:.!•. lfl:{~ l' 19-i". l!l ,\1n-ìle - Vengono formate le batterie 197• e 111,:-;a. 26 Ap rile - Vengono formate le batterie 196• e l !J!l>,. \'iene ul tima to lo spo,-r,11U1:nto dei Gru)Jpi T.V , XlX, XXVITL, XXXV e X:\XIX dallil zon ll <lella l" a quella della Arruatn e 1'iu vio, da parte ch•lla Scuola, di due battc>ric <lfl 58 A , di t re dn 210 <' di 4 St'½inn i cla 2.10 all e proprie batterie. lO )faggio - L,1 Scuola inYia (i ~e:,,ioni <la 2-10 ali<' ba1 terie 5.J-\ '35a., (i7"', 79", J Ti4• e l GO•. 12 Maggio - H a ini½io hl 10• battaglia <lell'lf<onzo alla qual e prendon o pnrl<! 6 comandi cli R aggrUJJltaillt'nto, 27 coma nd i di Gruppo, ;i'{ lmtlerie 1· mezza <la 2-!0L, ao da 2·10<', .t:{ bllttel' ie e me,1,za cla 58 A (complessirnuH·nte JU,O howbardc). 22 :)L;:iggio - Ila ini,1,io il t iro cli cli:sttuzio1w dallP bornhanlti deliri. 3" Arnrnla da l Fuiti al man•. 23 ::'1Inggio - H cnvit . 1/,nccarello, della 11 2" lm.rle r i:1 bomhanle, spin tosi ;n rl cop:nlziont• s ulle li11c1· <lell<' f:111tel'i1· che a,unz:mo ve l'so l'Iletrun<la, ,,,_. ,;urne 11 comauclo di 1111 bn.ttaitliom· cli f auli ti.ma;;ro senza eo n1t1uda11t<'. e lo l!D ida all'a;:..-<alu, tro,·,mcto ~loriosa morte sul <'ilOl flO . Gli i' a><segn:Ha la mcclagli:1 d'ol'O al valo1· mili ta re. 2G l\faggio - Il Comaudo S11p1·emo italiano ordina la sospen,-ione tl<'ll'oJ'!:eusiva sul frontn clell'faonzo e lo spo;;;tam1•uto ( li nu01erose uniti, bombardieri ,:m,l front<:' d<'gli Alripiani rw r 1,ro<'Pdere ofl:ensil·amente in CJ11t•J ><et t01:j. JO (; iuguo - H:1 iuizio l'offen><i,a italiana per la 1·ico nqui:,:1'a <lel cos tone <11:l l'òr tu le. VI pteurlonu par te 3 Comandi cli Hnggruppauwn to, 12 Co01aD.!i <li Gr11P1}0, 1 bntteri:1 <la ~00. 17 cln 210 L, 22 d:1 2!0 C <' 1.7 rla 5~ (in Lotak 518 bombnrcle). 7 Uingno - SI formano presso la Scuola. di Susegaua u.llr e 10 ;:;1•,1,ioni da risn, e s i costituisce il Comando del L Gruppo - C'he poi clh·cu ta r,T. - desti. nn to a. p,1r1i1:e per In i\Iacedonltl. 1G CH ugno - V(•ngouo formate altre 15 se-/4iOni dn !,8 n e in,ia te al Fronte. l!l Lnglio - Il Comando Supremo T.tnlhrno ordiua la eostitu,1,ione di 25 n110 1·e batterie da 240 r, e 2110 A, uull\<'J'a tc da 201 n 22:5, e <li altre 3 batterio

z,.

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lsFFEllIEHlllE

DEI B01IIl.\ HDIERI

da 4,00, il turlo tfa <·sser e i11quad ra to in (i nuovi Grn,ppi formati s u 2 n uoyi Hagg-rnppamcuti, il J.S<> e 11 19°. 25 Luglio - .P:11:ce dalla S<'nola il Xl.l Grnpvo a l completo (batteri e rla 201,, a 20-1'•) .

29 Luglio - Viene forma1'o il Comatl\lo del 18° Hap;gi·nppamen to bombarde. 2 Agosto - ParL0110 dalla Scuola : i l Coma udo del 18<> HaggrnJitmmento e il XLU Grnppo (btr. 20i>«·, 201i•, 207a e 208"). 5 Agosto - Si. formano a Suseg-ana il Comando del 100 Raggruppnmtm to, Comarnli di. Gruppo XLIV e XLV e l ~! batleri<i uurnernte <la 213• alla 221"'. n Ag-osto - Pmtono per il fronte le batterie 222", 223", 225\ 224• <la 2-10 e la 252• cla ,100. J6 Agosto - Viene forma la la 2::;ia batkria cla 4:00. 1S Agosto - B a ini7.io 1'11" battag·li.a dell 'Isonzo alla ,1uale p1·end ono pa rte due 1iode1·ose mn::;s<~ di bombatde co~ì r iva1:titEi : 2• .\rmata : 8 Comandi di Haggrnpp,1111e11to. 28 Coma udi Gn·uvpo, 23 b Lr. <la. 2'J() A, 2li ùa 2-10 L. :32 rla 2JOC, 3:l da C>SA e la 252a da ,1QO; in tob1le 10~0 bou11J,11·cle; - :ia Armata : 4 Comauc1i cli Haggruppamento, 18 Coma ndi di G1:111ipo, la 252• <.la •iOO, a ·btr. da 2JOA. 27 d a 240L. 1J c'la 2,10 c. 27 da :i8A e le batterie A, Be G non ingrnppare; in totale 6:32 bombarde. 22 Agosto - Parte pet n fronte la 25:3" batteria dn ,(01). 23 Agosto - Si formano a Susegana, col :;;olo personale, altre li batterie ,la 400 (dalla 255" alla 2G0"). 2G Agosto - Sul (< Bollettino cli guerra >) del Comando Supremo Italiano vengouo <:itali il o, e lil0 Raggruppamento bombnrclierl per il valore e per l'arclir e <limostrati dur a n te la llat:taglla, che è ancora in corso. ,1 Se tkmbre - C'outroffcusiva nemica sul Carso mentre llllfl massa cli <;i1·ca -!00 bombitrde viene raccolta per operare con tro il San Gabriele. 6 S<!ttemhre - Partouo 7 seiioni lla 58 B, di ,.~ui. :3 <><mo dir ette (l.lla 2« Arma ta e 4 alla G• . lii Settembre - Tl Comando Supremo Ttnliano annuur,ia un n norn ordinamento per il Corpo dei bombard ieri inteso a ridurr e a ilO le GO batll~rie da 58A, trasformando le ;10 in ali. rEilh1nt<>. ba tteri.e cb 240 A, e, sm:<:essivamente, auelle le batterie da uo C e '.HO L esistenti. 22 Settembte - 11 Conrnndo <lella Scu,ola rife r isce al Comamlo Supremo sul comportamento del materiale bombm:cliereseo cltu:ante l ' ultima offensiva, <~ propone la riduzione delle becche da fuoco da S a sei per le batterie (l.:t 2-JO, e da J2 a 10 pc~l.' quelle da iiR e J)(~r le V,1n Deunin. Tratta, inoltre, la necessità <li togliere dal fronLe i reparti bombardieri 11uando nessuna necessità d'impiego ne richiede la presen7.a, onde evitare il for te logorìo eh~! si viene a ver ificare nei repart i della Specialità non ottemperando a questa norma. già emanata dallo stesso Comando Supremo. H Ottobre - Costitu?:ione presso la Scuola del Comando llùl LII Gn1ppo e <li cinque ha tterie dalla 226"- alln 230"'. 24 Ottobre - Inizio dell'ot'fensiva austro-tedesca lungo il fnm te Giulio.

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EFFe~ l F.1! IDE Olsl

BO~IIIARDIE HI

26 Ottobre - D 'ol'cline super iore . ha inizio il g r ncl uak ri piegamento elci Grnppi e delle batterie bombarde, alcune delle quali proteggono fino all' ulri1110 il ripiegamento delle fanterie. 31 Ottobre - Il Coma ndo Supremo onli na il trasferimento della Scuola bombardieri a Sassuolo. Xella stessa giornata il Comand o ùclla Scuola impartisce le clil:ettiYC per il l rasferiuH!n to <lella SC'nola 1hillt1 nuom Sed<•. S :No, embr e - Costi tu7.ioue cl i un ragg r uppamento pt·o,·,·isorio comprendent~ i Gruppi LII, LlTl, e L l Y eou :.!O bat terie cli cli\·erso ca li bro. F ra ttil nto parte cla Su:segaua il Cournndo d el LIT Grnppo e 10 batte ri e. 10 NòYeml)re - Il Com.mdo Su1n·emo dispone per il rior dinamento dei Hatgruppamen ti l>ornba nlie1·i nH·<·olti presso la Scuola , nelle (lue zoue tli S ,t:,suolo e cli Scandiano. 21 Novembre - r11rtono P<'r la 3• .Armata le l>attede 2c:2a e 2:1:-ia. 4 Diceml>re - 11 Coma ndo Suprt>mo fornnùa il nuo,·o orclinnmento clel Corpo dei uombardieri elle clon l1 comprendere J () Com:,nùi cli l(aggruppamemo, 58 Comandi cli Gruppo. 100 l>atteric da 240 .\11 . ("u sei tiezzi ciascuna), 3 da 400 su d ue armi e 125 tl:i. .58 A su 9 armi. 6 Diceml>re - Viene orcliua ta lt1 fo n nttzione cli due ))r igate cli fuci lie ri-bombar dieri co:::tituitc eiascnna sn ne lt<>ggimt•uti cli tn' Gn1p11i l'uuo ; di 1111 settimo Reggimen to i.Jombar<lier i-fucilieri, da mettersi a disposizione del Comat1do del Corpo cl· Armntu di Bologna, e di 18 :;eziout cli la nclabomi.Jl' da assegna r e a ciascuno clei 1S Gruppi l:>oml>ardieri-fucilieri. 1.; Diceml>re - Vengono f.omrn t i pre:.-No la l::icuola i seguenti Grnt>Ili bombardieri: T,IV (bt r . 23Sa, 2::1()•. 2-10• e 258"-); LV (btr. 15P , J52a. 2'17" e 2-1&,); L V I (btr. 13.1•. 12,a. 2~9" e 250), e r i<·ostitn lti i Grn ppi :,;:,; xn-, XLT, X X, XL·. l'ar te 1w1· la l " Armat,1 la 237n bill't~·>·ia.

27 Genna io - I nl7;io ck lla ba llt111,'li:1 clei cc Tre• )Jonli ,i (Val R0lla, Col ù'Ech el!! e Col d el Rosso) a lla qual0 prC'nclono pa l'l e i Grnppi uomban lleri XXV e LTI l. 1 FeblJruio - l s li.tuzione clell'l Nli<'ttora to clei bombarcli.<•ri. Tnr<<•cliamento clella uuo rn carica affida ta ttl generale Sach ero . 13 Febbraio - Partono cla Sassuolo i seguenti grnppi ricoi;tit uit i : XX.Xl V (bt1·. 1:10•, 232", 23(),~ e 240° ) ; XXXI (btr. , a, 122a, l 4Sa, e 161") clirctti a lla 5• Al'lnata ; 1>a1·tP. cla Reggio Emi lia il Yl l Gn11JJ>O (btl'. 107• . 12111 , J3H,, e l5G•) diretto a Ha ~· ..\ rum t.'1.

25 F ebi.Jn1lo - 11 Com nndo Supremo assegna a cia:,:c·nnn DlYis ione cli fanteria u na batteria d i boml>al'de d a 5 A, o da 5:,; H qualora le prime uou fossel'O s uflicien ti ai bisogni. Viene ripreso p('r tanlo il raggr uppamen to delle sezioui da 58 H in bn tterie organi che, De l te batte r ie clipeucler :111no cli rettamente da i C'omancli d i Dh·isione e non clonanuo far parte cli Gr uppi orga nici.

-

G.t6 -


Ell'l•'EMERIDE

ma

BOMB ARDIERI

Ma rzo - Ha inizi.o lo sciogli mento del 4° r eggimen to JJoml!ardieri-f ucilieri ed i Gruppi vengono riarmati con le bombarde, conservando vcrò la numerazione a ciascuno assegnata all'atto del là costituzione delle brigate bombardieri-fucilier i . .. . Aprile - Avviene lo scioglimento clei 1·eggimenti fucilieri-bombardier i , 1°, ft>

~7

5

13

15 10

29

28 2

e Go.

):faggio - Contin ua il rìarmo con le bombard~~ dei Gru11pi appa rtenenti ai r eggimenti sciolti. Maggio - Opera?:ioni offensive per la conquis ta dei <(Monticelli>> in val Camonictt. Vi partecipano i Gruppi bombard ieri L II e CXI. Giugno - Avviene lo sciogliment o del 3° Reggimento bombardieri-fucilieri ; i Gruppi sono rim:mati sul posto e vengono schierati nel settore deE:1 3,, Armata . Gingno - Operazione austriaca e< Lawine >J come diver sione alla grande offensi\·a che seguirà a distanza di 48 ore sul r esto cl<'l fron te dall' As tico al mare. Giuguo - I nizio dell'offensiva « Radeschi >> alla quale prende parte mm forte massa cli r eparti bombardieri. Luglio - Il Comando Supremo ordina lo scioglimento dei Cornaµcli dei '>Il· gueu t i RaggruJ)J)amenti bombardieri : l '', 20, 5°, 6°, 7°, 1.1<•, 12°, 130, 15", J6°, 17° e 18>. Settembre - Viene ordinato lo scioglimen to del Comando dd 19<> Raggruppament o e cli 27 Comandi di Gruppo, e clel 2° Reggimen to bomba r <lit~ri-fuciHeri. Ot tobre - Ba ini.7,io la battaglia di Vittorio Veneto alla quale partecipa una ;forte massa di bombarclieri. Dicembr e - L 'Ispet torato dei bomburclieri prospetta al Comando Sup1·erno l a sistemazione p roYvisoria clella Specialità bombard h~ri.

2() Gennaio -- Le unità bombardiel.'i, allonlanate dai settori di guerra, vengono dislocate in tenitorio dei Corpi <'l'Armata. cli Firenze, di Naf)oli, cli Bal'i e di Pafermo ; l <~ baUeriù divisionali seguono la sor te delle r ispettive g randi unità . ... Febbraio - Viene orclluato lo scioglimento cli. altr i 12 Comandi d i Gruppo bombarde, e di 72 buLterili. Viene sciolto l'Ispet torato e il Comf!n do de lla Scuola ne assnrne le f unzioni. 25 Agosto - Vengono sci.olte tu tte le unità bombardieri dislocate nel tert'ilorio dei vari Corpi cl' Armata già indicati. 10 Ottobre · Yiene ordinato lo sciog limento della Scuola e clel Deposito ùomhardiel'i e costitnito un e< Df fido Stralcio » con a capo il coma ndante del Deposito di Sca ndiano.

-

647 -


Al Comm . L'c:o P I:-:N.rnò,

Con la pubùlicazione del Vol. XIV de « La F:ftoria delL1r · t iglieria italiana )), opera rno numcnta le cl<-' l c:ornpianto ge11c1·a le CARLO Mo;\'J'Ù: si chiu de t1 J1 ciclo di nn ventennio di hlvoro ser 1·ato, durante il quale oltre nd a mmir are l'in esanribiJc vol.oDtà clell.'A ntore e ]a fede]<' col1Hborazion1 c di vn lenti nrtiglieri , va 1·ilevato il fattivo apporto della Tipografia Pinnarò: Ja qualt' per opera clel su o propriet:11·io, Oomm. UGO PTNNAHÒ, nella pre-

Fig. ]18 - L'Tnclusrria.l e tipogrnfo lìg-o P innnrò.

1parazione della p1.1bblicazion1e e 11e]] a esecuzione cli tutto il non facile lavoro, ha dimostrato 1m amore qnasi paterno, dedicando 11 na cu ra tntta particolare perchò la parte tipografica riuscisse <.1egnn dell'argomento, preseDtandola sotto una veste seria e dig nilos:i capace tli a ccrescere dec:oro e sel'ietà, all'Op-era anche <.lal lato estetico. L a Reda zione dell' Ope1·n, p erciò, interp.L'etanclo i sentimenti clel Defu nto Au tore, i fa t1 n d o,·er e di riconos('ere q ucsto particola re merito clel Comm. l'INNARÒ, e ne nssocia il uorne a quello e.l ei Colfabo1'atod di Ji:i;;sa .

-

618 -


Indice dei N orni contenuti nel Volume XIV A Ans11unuo - Al'<· icl. Giuseppe

532, 580. ADORNO - len . A GN.l:I -

capit.

360. -

73, 365 , 482,

490, 516. Aun - capit. - 486. A LBANO - sott. :360. ALnn1cc1 - gen. - 6Hi. AIY SSI - sol.i;. 226, :i59. 154. cnpit. ·· - :152-. A LPE - ten. - 360 . .th PIN J - capit. - 345. AMATI - sott. - 327. AMIDY - colonn. - 487. A~IENDUNI - colonn. - 79 . ANDREANI - tcn . col. - XIII, ~{58. ANDREINI - ten. - :358. ÀNGELONl - magg. - 586. A~GELONI - sott. - 504. ANGfu'LOzzr - ten . col. - XIII <121) 471, 474, 475, 48G, 517, 525, 577 . .ANSELM l<ilTJ - soU. 555. ANSE LMI - ten. 630. .A.NTON(i)LLI - capit. - 48G. .ANTOì\'ELT.,l - sott. 321! . A~To~ 1N1 - sott. - 3,1. ALL1Ev1 -

479. AQuAno - capit. -- 55G. ÀRCANG l:.'Ll - capit. :392, 54.8. ARcmvou:r1 - c:olonn. - XIII, 515, 522, 534, 56G. A.HI.0'1:'l' A - (:fl pit . ·- 487 . ARNÙ - eapit. - 488. À.R½ ( von) - maresciallo 532. A:-;coLr - ten . <.li vase. - 536. As01:m, - ten. - 548. Aucrnsn - capit. --- XIII, 48G. AN'IONCCCI - capi t . -

homb. -

ALMANS1 -

-

B 487. Rmrnr - capit. - 487. BADOGLIO - colonn . ·- 1'18, 581 . BAGNA - sott. 434. BA1 MACARIO - ca pii' . 6~i7. BALDETTI - capit. - 553. BALDI - ten. col.. - · 66, 7:5, 112, 163, 178, 193. BARATTA • sott. - 3:U. B.IRBAH l SI - sott. - 556. D ARBAHOSSA - bomb. - 434. B ..mBAVIDltA - sott. - 559 . BARBl~HA - serg. rnaggg. 630. B.\ RBER1S . capit. 73, 80, 258. B ARBERO - bomb. 435. Rw1G,\LUPO - cap i L. -

649 -


xn·

l NOICI•; DE T NO~I CON'fEX UTI NEL VOLUMI•:

B.mnrnnr . capit . - 392. 58G. B,mmrs, - capit. - 4,1G. B ,rno.AGL1 -Pffi'r.rnccr - capil. XIII, 528, 529, 530, 585, G37. B.,mii,:sr - capit. - 535, 585. BAUTALI - capit . 439. B ,rnzwTI - sott. - 3 11. BA ss r )f. - p ublic. - :302, 637. BAsso - capil. ~ XT IL 79. :~08. {120. B ASZEr_, - t en. col. - :i80. BAT!'Ma,r., - capit . -- 392. B Nc1.·1::;·rJ. - r·apit. - 517. 584 . B Nt:-T1::;·1•ors1 .- c:apil. 67, 17 ',

228.

XIII, 72, 163, J 78, 193 . ..é, sc10Kr - capit . -

58J . ten . (aecadcm.) - XIJl, 223, 226, 227, 479 . B ooNETI: 1 - eapiL 220, 392. Bo1.oc ~Es1 - bomb. - 559 . J30LO C:N1X1 - sot t . !Ml. 326. BooRERO -

BONO -

gen . -

XIII.

.Donno::,rEs1,: - m agg. - · 300 , 421,

len . - 360. B ECf!ER ' .'.\J - capit . -- 24. 257. B Ec r.IAT1 - cnpit. - 58G. Ikr.ARD1:'.\"Er.L1 - soU. - 359.

487, 517, 519.

B.\ ULI::-1., -

BoRK1-R 1cc1 - tC'n. -

BoRcAzz1 - bomh. DoaG.O - ten. -

B ELLIXt - sott . - 555. B E LLI NZO:'\.\ - l~omlJ. ·- 43 1. B1,:1JLO!::iOMl - sott. ·-· B J-.'NN .1·1·1 -

sott. -

34. tr.n . - 149. BoNAzz, - sott. - 257. BONID1'Tl - sott. :~11. 370 . BoM Err1 - cnpit . - 72 , 112, HG, 178, 193. BoNAHELLr -

BoNAVOLT..\ -

kn . -

()56.

len . - 348. gen. - 131 , 156, 187, 465, 532, 580. Bmt S.IREJ.TA DI R.rFRF.T)DO - cap it. 343, 344.

B ORIO -

'1:35.

,8. 79.

G03.

BoaGOKov1 - bomb. BoR0Rnc11 -

434.

B ~:ni,;occo - tapil. -

219. 433.

1!)3.

Ilrrnrn:n ( Yo n) - gen . - LlG5. BE1isAr-:r - sot t. - 469. B ERSEu.r - trn . - 360. B EH'l').JH:f , LI - LPU . ('Q }. · 5:1L B ERTELLr - !'apo1·. - 470. B EnTOLrl\' 1 - lio mlJ. - 55G.

BO RSETTT · trn . -

380. B OT'I'ARO - asp. 433. Bor ro - tcn. - 849. B ovrn - magg. -

sott . - 359. BcnUCQr.1 - frn. - '133. B F.1r'1':1zz1 -

J3rAGTOT'n - cap. rnagg. - 433. B1,1Nc11m1 - len . <li vasc. - 536. BrAxco 01 SA.K SECO.l\-UO - t en. -

XIII. H21, 1146.

Biam - magg-. - 488, 586. B rnc;o m CosT,mrss.1nA - capii-. -

329.

Ho·r'rA - ten. -

XIII. 309. 325,

344, 418, 534, 584. BRw1 - sott . - 151 . BHEONI - capit. '157. 585 . 603.

Bami:-rn,11•1 - ten. -

325.

Bnn,r,r - capo.r·. -

J 45. Brt1v10 - sott. - 551 . Bmzr - trn. - 554. B u c:LIAnrs 1 - bomb. -

650 -

1::!3.

1


IN l) ICE Dl~I :s!OMr CON'L'll:NTJ'l 'l NEI, VOLUME XLV

Bt.:nArrr - ten . Bus1NELLO - srrg

327. . -169.

55). CAPf'rnLLO - bomb. 435. CAPRANJCA - Len. 359. CAnAccior.o lVf. - gcn . - 637. CARDAssr - ra.pit. 4 18, 486, 517.

Ù.\PPELLIKI -

e CAmDLLA - <·ap i t. -- 365, :168. 420 ,

4P8. 519. 521. 536. 5 5. CA01.\-n - gcn . - 380, 6:W. CAm nm; - cap.it . - 358. CAcrou - bom IJ. -- 332. C,\l>OH:X.\ - ma J'('SC . d ·rt. - 94, 95. 96. 156. 170. 177. 202. 278, 287.

365,

4(j6,

CATA::fO

-

Dl

:~92. 470.

<'apit. PIERl.,\S

(':tpit. C , wANO -

5J7.

cap iL. -

CA1:-1on1 c .\18

637.

R o:IL\1;:--ANO

XIll.

215. 8<l.1 , 431, 478. 191. 3-1. CAMERA - capit. 47f:.

capit . -

488.

capit . ·- 486.

CANKA\"ALE -

nrngg. -

J 6. :109.

348, 4Hl. 515. CANTA L U PO R. - pubbli c. -- 632. CANTAC:ALLr DEL Rosso - t r·n. -

557. 40R

C ,\SSELLA - sott. -

157.

tcn . - 4.68. CASTEr, LA!N1 E. - cnp it . - xr,·. 73, 112. 150, 162. 168. 169. CA::;TELLAKO - sott. 218. CATTANrM - tcn. 384, 535. CA'el'ANr - soU . - 325. CAYALc111Nr E . -

120, 485, 488, 519. 525, 56'7. 627. 2 8. 33l. 337.

604.

capiL -

446, 527,

58fi. C ERn.rnu; -

tcn. di vase. -- 536. ten . 551.

"'ERM .\R1 .,

bomh. -

CEccnEruN1 -

-

CERRI -

t.en. - 629. soll. -

C ,\l'F.LLO - l('l1 , -

630 .

CErwA -

CArrnA - Scl'g·. -

47J.

CESENA -

-

XI V.

capit. -

CAv 101.1,, - gen . -

393, 397.

637.

3:l l . :132.

capit. -

CAZZàY I LLAN -

c ,,:>:'f0::--1 - tcn . col. -

CArEr,Lo - gcn . -

sott. -

CAvou - co lonn. --- 522, 536, 565.

:wo. CAPM,DO - trn . -

eo lonn . -

-

O,\ SSOKE -

CAr.7.wAn., - sott. -

CA1WIDM 1 -

78, 193. CAR)-1INN1' 1 - ten . col. XIV, 365, 368, 418, 490, 5 15, 536. 586. CARRAR.\ - ten . 6:10. Crnt.:st - c·apit. - :~65. 368, r120 . 4.68. CASANOY.\ - t.en . 381. CASANOY., - capo1·. 356.

CASORL\ -

CALn - eapi t . - 486. CALYJ n 1 BEn<:m.o - <·api(. -

CANE -

C ..\RLE~l:II O

CAscrno · gen. -

:~4.

sott . -

558. CAnurr,, - ca pit. -- 200, 510 , 5'!G, 536, 553.

CASA½½A -

:3fl8.

bomb. -

651 -

149. c·ap. mngg. -

469.

469.


!~DICI~ Dl-:l i\0'.\11 C:0:S.T EXl "'J'I N EI , YOl.1.:.~!B X l\.

C 11A1,L IOL ·

("Ol o nn.

5] 5. 5:22,

-

566. C llIAl'l'F. -

Cm Es A

solt . -

551. Xl V, 517,

C osENZ.\ - <·010 1111. -

Citpil . - ,139.

,14:t

C 111APPEI.LA - iOlt . -

C11 1E1u ne

CosE;.;1-·1.:.1 -

VASCO -

born b. -

ÙIIIOl)ELL •

t(·n. -- Xl\'.

:345.

cappel]UnO -- 1(5\). 'J'i"Q.

C11 rn1 - bt@b. - ,.J:35. Cu muNI - ho mlJ. - · 6:10. Cr,DH·Eu,1 . ten . - 227. CH~Eì'>'IO - ( npil. - XIV) 7:~) 80,

525, 568. CosT.\ - capit. - -lc6. CosTANzo - capit. - :-M9, 420, 488, 510, 52l. C RESPI - sott. - 86 . CR1s·1°.AN1 - colo nn . - XIV , 162, 178, 193, 200, 309, 419.

4 6.

CtwvATO - cnp il. Cuo::,10 - capiL -

584.

t/2 .

:309 . :325. :3B2 , 420 . tJ8'i. 51!\, 520. 585 . C 1sorr1 - capìt. 71'1., 25,. :26,1,

C 1nw - C':1p 1L -

D D ABAL,Ì. - gen. -

419 . C 1·n.,01xo - magg. --

:\I\' . .'.J:20.

392, 586. O'A1•°FL1no C. - capi t . - XI V, 323, tJ60 , 471. n·p..1, DEWl'AS - capi t . - XI\', :381..

DA Cm.10 - capit. -

460, 488. 519. 521. 5 (i. C 1vn1-:LL1 - IJomlJ. - 474 . CoH1A:-1c11 1 - eapiL - dc6. 586. Coco,,,,z,, - t<•JJ . col. - 73. 79. COL.-\CICCIII - capil. 350, :351. CoLl•Wn - t c•n . - XIV. Co1J10 - r·apiL ·- 486. 55~. CoLLr-L\ì'>ZO - sott. - :{59. Co~10-D_,c;l\A - g e>n. - fi37.

DALL A

Co i\1<:S1',\Hll,E 0B1,1, A R-r,WFA - capi t .

D.\'.\11.\NI - CHpit . -

- 79. 1]2., 193. :109. Cmrn,,o - mnrrsc. 1111sL e. - 5~~2. 538. 560. Ct)::ss1c;L10 - t.cn. - · ,139. CoP1mc1-nN1 - t<'n. - 219. 1131. CoHA7.zA - l1ornli. - 43 . Con:-,rno - ge11 . ·- 487. 517. CORRADll\l - sotl. - 359, 468. Corum LLr - g c n . -

I.

22.9,

3 4. DAL

Noc:E - ten . l\1Asso - gen. -

474. :~33.

DAL .ùfoN'.rE - c;1pi t. - 487. DAL M oN·m - ea p. rnagg. -

D"A.::.uro - bomb. -

438. Xl'~ 309, '119,

503, fiOLJ. 50(). 51 5. J)'AM:co - sott. - :~33. D'A~!OHJ-0 - magg. - 324, 349. 421. DANELu zz1 -

tr n. rol. -

colonn . 535, 565.

DA:-.BSE -

-

XIV. 364, 5L6 . 52~{,

DAN11J:.u - ten. - 22:3. 224. :i:·lO, 132. 486, 558. Di;: B1,;.111mEr1't - len. - 360. n~, Boxrs - ten . - 474. 558.

D'AN'.'lt.:NzIO - (·apit. .D'ANTONIO - ca rJit. -

Consc - soU. - 34. CowL' JCELLI - soti" . - - 222.

"149.

652 -


INDICE Dl!H :è'IO'll!l CONTENUTI NEL VOLUME XIV

capit. - Xl V, 147. D,~ , C@SARE - mag·g. - -188 . . 510, 5M, 720. DEDrn - bomb. - · 4~3:3. DE DoMrntcrs - tcn. c:ol. 257, 480, 482. DE F ALCO - col onn. 365, 30!:J, DE 0A ROL1S -

420, 444.

DP, Di,;

360. 47:i. DE FRANCESCO - ten. - 219, :J02. D E Gn:NN,1 1w - ten. col. - 4!)1, 517, 585. DE G 10VANN1 - capit.. - 535, 548. D E Grov,\ NNt - capor. 505. Di,; GRANDE - bomb. - 505. DE G1t,\ND t - capit . - ,157, DIDLIPERt - tcn. - 327. FAZIO -

t en. -

FIL TPPI - serg. -

Di,:1,u

.MORA .

bomb . -

163,

bomb. - 559 . asp. - 4:-3:l Dr RomLAN'.e - gen. ·- 3G5. D rv u,r - eapit. - XIV. DoGLI A.:è'll - sott. -- 554. DoMENI CHJNr - asp . :581, 555. DoNAOONt - ten. - :1qO. D 0Nn1 - cap . magg·. ··- 227. DOR JUJ - sott. - 627. P IETRO -

D'lPPOLlTO -

D 1u'!lf 1s - sott. - ;359,D rrn, rNo - bomh. - 551 .

D uce, - rnagg. D ucnfo:'.'{ 11: - magg. -

Du,mzn, -

gen. -

lhmAZZANO -

53G . 5P4.

6. (j,

sott. - 149.

138.

E

ten . - :i2'i'. DE L ucA - t en. - Xl V, 2G4. DE 1iAlsST1t 1 - ca,piL --: XIV, 112, DELLA

Dr

PR rA ..

EvA~C: 1, LISTA - magg. -

11s, 19:3, 2:w. 4~6.

DE .N.fAT'l'IA - CHJ)Ìl. · -

DR Ross, - capit. - 457. 505. Dru P AOLI - bomb. - :1:31. nrn P E1wETTt - tr·n. col. 41 8, 48H, 517, 558. D.0 P E'l'1i1s - tcn. - Ll:itL Dir PRosr,mt - bomb. ·- 505. D1,: STROni::r, - t en. - XI V . Dr: V FC0Hr - capit. - 467. 487, 599, 605. DiAN - capit. XIV, 77, ·1 7s, 193, 219, 309, 418. gen. - 230 .

DrAz -

Dr G ,ovAN:'.'{ J -

f Fw:; - capit. -

,;188. FALCIONI - cap . mngg. 469. li'ALCO~l·: - capit. - 392. F 1\ R,\ - gen. 442. F ,\lU NACCI - sott. -- 150 . J?A8CI 0LO .. capit. ~ 486. F.-\T IG A'l '.I - ten. -- 392.

bomb. · - 474. sott. ·- 220 . sott. - :I 54.

FAVARKTO -

capit. -

D r M 1N1ELLO - ten . -

:192, 420,

517, 585.

42·1. 146.

F AVTLLT FAzro -

-

653 --


INDICE DIJ)I NOMI CO N'l'll:NU'rl NEL VOLU ME XIV

F En8 - tapi t. -

G

(iN, 626. F m,E- - bomb . - 628, 629. F ERRAH I - ten. 585, 624, 62g.

G AL1::-rnicnrr1 -

4 6. Fmrnrn r - magg-. - XI V, ::!08, 32(), 368, 384, 420, 516. F ESSIA - capor. - 551 . F ESTA - trn . col. - 66 . FiM,cur - len. - 435. FmTI,\ - capit . -- :i97. 4,04. P1L1er1 - C'apiL - 486. Fn:rzrA - capiL - 172, ao9, 326, 119. Fi Nzt - sotl. - 34, 257, 608. F rormi,:L1s1 - solt. - 556. Fwrn - ten . - :-n8, 413. Fnwo - niagg. - 365. 421. FL.\JAN1 - capiL 73, 162, 178, 193, 309. F1.orrns - magg . - XI1I. XVlII, XIX, 5) 5, 637. FLOT'l'ERON - eolonn. n , 162, JW, 193. Foc u - geo . -- 579 . Fonr.'ORt - capit. Xl.V, 78.

cupiL - 517. F cmN r - capit. - 487 . FOR'.\!ATO -

53G.

soU. - 152. FRAI\CJOS(:-l[ - ('Hpit. 112. Fnrns1A - ien. - 627, 629. F t:GAZA - ten. - 32t1, 63 . F t; :\IELLI - solt. - 34, 257. F Ui\fO - capit. 486 . FR.\KCLII -

F t;ROLA - ten . -

469. F usc,\Lno - ten. c'ol. -

522, 56G. -

cap i t . -

5U, 567. 392, 469,

488.

F mrntwo - cap it. -

Form o - capit . - 39·2. 486. F oscun,;i - eapit. di vnsc;. -

ten. col. -

G A111t1EL1,r -

433.

:FERRAIO - cap. magg. -

GAU,E'l'l' [ -

GAI,Ll NA -

t.en. - i2s. ten. - XTV.

ten. -

GA::-11HNI -

360.

sott. - 258. G,~:-.m:r,;1 - C'apiL - 69 , 112, 172, 874. 421 . 486, 517, 525, 536,

GA'.'.1.0AROELLA -

5~G, 603.

GArmAsso - col.onn. - 621. ÙARHATO - sott. "152. Ù Alt NEI{J -

bomb . -

559.

GAsPAR1NIDT'J'1 - magg GAs1'AL0 1

01

capit. GATl-' T -

s .\N

419 .

GAuomNz10

-

XIV, 214.

born h. - · 547.

GwAzz0N1 - c·ap. magg. - 504. GAzz 1 - sott. - 627. GAzz,Nr - ten . eol. ·- 73. Gm.oso - coJon n . - 638. GJ.,]LLJ - magg. - XlT, 490, 515, 536, 555. . GET, } IEfJ.'l' L - ten . 393. G1nnu - soLL - - 34. GEN:.AR1•:LL1 - magg. - XIV , 392, 420, 461, 486, 517, 559. GEN:1•1u; - magg. 375. 378, 479. Gw:rn A - sott. - 257. GERM..\t-LCO - capit. 486. Ùll:RVASI - capit . -- 630 . GHIDJ,LI - capit . 486. GmooNt - bomb. - 505. GarnoN - sot.t. - 154. GrACcmm - ca.pit. - XIV, 221. Gu co}.n1:r4LI - ca.por . 575.

654 -


INDI CE DEL NO'ò11 CON'l'EN'OTI ::,/EL VOLl; :-.rn XIV

IJomb. - 434. - colonn. XIV, XVII, 112, 144, 145, 162, 169, 1.78, 193, 30~), 350, 418, 571, 572, 578. G1,D1Prwmo - cap. magg. - 55fì . G1A.::,ir - serg. 555. GIARDINO - maresc. d ' Ital. 597, 638. G ,c,\NTB - colonn. - 524, 567. G1uHDJNl - magg. - 112,162, 178, 193. G1NOCCHIO - Len. col. - 486, 517. 520, 535, 551. GI.OvANARDl - sot t . - 34, 258. GIRALO! - capit. - 548. GrALAlK -

G1AMl:'1E'1·1w

XIV. GrnFFl~rnA - colonn . 369, 375. Gma 1A - gen. 230 . GoHnr - capit. - 79 , 393, 421, 487, 517, 519, 527, 584. GOEr'RÈ .A.NDREOLJ - bomb. - 531. Gom,.iA (von) - gen. - 580. GOLINBLLI - so u.. 257. GoN~ELLr - ten. - 599. G1tANATI - capit . - 38L GHAsst - sott. - 55D. GnAssr - bom b. - 218. GnAztANI L. - colonn . 73, 80, 82, 88, 365, 369, 503, 515, 524, 5:34, 576, 638. <JHEMIGNI - sott. - 34. GRIPPO - cap . magg. 469 . GnrTTr - capit. - 437. Gu1tJ NO - ten . 360. GUASCO/\I - sottot. ·- 360. G uroA - tcn. - 326. Gumorrr - ma gg. - 24.

Gu rwo - ten. col. 567.

491, 510, 525,

H HAFNER - capi t . -

ffo IlNER

-

rn a gg. -

380 .

104, 1.38.

K (von) DELLMEKStNGE 1t gen . - 458. KRACSS (von) - gcn . - 465. Ké>SSLER - c api t. 404, 486. KRAFFT

-

GmAu o - magg. -

~

I MPERATORE - ten. eoL 534. !G.KESTI. -

magg. -

419, 515,

487, 519, 520,

536.

J J ACHINO -

bomb. -

,J AC.'f!INO -

fante - 573. - ten. :340, 841 .

,JA COBACCI

J mzzr - sott.

~

145.

470.

L LA)1IlERTINI -

655 -

480.

ten. col. - XI V, 39,


INDICE DU: 1 NOMI CON'rE NUTI NE I, VOLUM I:; XIV

L .\ NCER1 L AN f-; -

capit. -

<:a pit . - MG. )far-e.\ - homb. -· :l20.

5 1. 486.

capit . -

L.\ PAGLJA - magg . -

M .\.\lELI -

382, 120,

226, 359. :329. MAXE'l'T t - homb. 551. )1ANFRON 1 - capiL - 486. M ,1N~ucc1 - sott. - 552. l\1APELLI - bomb. 505. )1AR,\ L D I • solt. :326. J\1ARCOLllS'I - ten. 217. M \ RET.,LL - sott. - :15B. ;yL1RrnE'r1•1 - i.en. - 32 . )'L~Rro . mngg. - 1Jo7. 519 . 520. :VL\R10'.l"T'1 - ten . - 555. MAROLOA - tcn . <.:Ol. ~ 52:~ , 5:15, 565. )fan H.\ • sott. - l 48. J\!LmT 1N1 FAUSTO M,rn1A - t e:n. XI Y, 223, 2,24, 225. M ART I N!;CCI • ca pit. 486. .)fai:t:C'CJ • capit. 488. M ,rnz'AN 1 - capit . - :~!)2.. 1R6. 5·11, 525, 536. M.\ SJNO - solt. 2:'i7. lV!As:-;.\ - sott. - 551 . M,1ssA - eapit. - '146 . ~·f M rn1 M 1tr.1 • serg. -220. a28.

MANCA • sott. 1L1Nc 1~r - nsp . -

1

51G. L .w .\c: i-;1 Nr -

sott. - 311.

Lmor-;.\ - t en. L A½ZARI -

149, 343.

bo nil.). -

L r·:C:NANI - capit . -

505. 392.

frn . - 6:{, . te' Il. - 55H. LEY.\ - magp;. - 218. LBn - tcn. - 154, 257. L EI\Tl:--1 -

L 80PAHDT -

L ll',ETI'r - capit. - XIII. L1vr - colo.nn . - X.LV. 487, 519. Lo111A~co - colonn . - '1 18. 486. Loc.\'IELLr - asp. - :~42. Locc111 - sott. - ·123. 1:l5. Lo Foco - mng·g. - · XIV. Lm - homlJ. - 53·1. L oxco - ca pi t . - tl90. 5·15, 5F·1. Loxco - asp . - 435. LoNC:oncco - sr l'g. - 555. Lonr;r-z1•:'.fTJ - tl' n . ·- 359. L n z1 - eapit . - 482.

M 1' 1.\CCAFEIU: l -

M A<'C.IGNO

sott. -

- so!.t . -

}VI ACCARONI - bom b. -

::VL\&THF.LL.\ - cap it. -

:J4.. 323.

Mc1nc0Lr - sott. - 221 . MArr1<11N1 - capit. - 66, 73, 112. :MuT101,1 - capi t . - 486. ;\L~1:T1 or.1 - sotL - 221. MA u CCl - <;ott . - 145. i\1A rn1,;r, - rnngg . - 418, 49·1, 517. M .\ F R1LT, 1 - hornh. ~32, 3:-l. !'.J . i\L\rno · tcn. - 320. N[ Azz,1 M. . capii . -- XV, 351, :1i:i:i.

M.\cn ,oru - ca pit . - 1G. i\L H:L10 - soll. :~60. M.,.c;r-1 - a sp . - 432. lY.Lwur - tt•n. - 323 .. M.\ YER - soLl. - 438. M .\LT 8SE • gen. xn~. XVUI. XIX, 15, Hl. 2;:J. 34, 257 . 2HG. n08, fi38.

393, 4(.:7,

34.

656 -


1)1DlCI•: 0 1,;1 1'0)fl CONTE1'UTI NEL VOLL' ~!!~ XIV

.MAZZEO - capor. - ~i78. _Mi,:u: - capor. 557. :M:ELE - capii. - 486. MEI.0Sl - ten. 258, 509. MEn<:t'Rr - sc•nator e - X\"'·. Mrrno:,i1 - ten . - 360. MICELI - capit. tl86, 557. M1c:N.\NJ - solt . mccl . - 31. 258. MW NONA • appunl. 630. M 1'.'<ET'rr - 1t'n . - XV, 315. MrNx1,:c1 - gen. - XV. MoL.11t1 - tc·u.

col. - - 490, 510, 516,

536. 8 6. 86. Mo~1111.:r,L1 - gen. - 6:10. MoNACO: Lr,1 - so Lt. 359 . MoN.\.1,·ù - serg. 152, 486. MON.\ S'l'R,\ - c:olonn. 517, 52:5, 5(\7.

cap il. -

446, 515. tcn . - XV. MO'.'<'l'ANAlH - tapit. 172. :178, 1!):i, 21 . :109, :l65. 4 Hl. MON'.rANARINI - eap o 1·. 131. MON'l'A)IO - capor. -- ..J74-. MON'n - sott. - 3ìf<. · JVloNTortsr - soU. - 553. )foN'.tt:' - gen . :XIIT. :X\', ì9. 30 . 315, 421, 648. ifo,rn - <:a pit. - 39:i. } fono - ten . C'o l. -- XY. 30~. ~25. 12~ . 441. 442, 487. 519. Monornm - ca pit. - - 621. i\fonns 1 - sot L - 257. MORHUlt<W - sott. ·- 226. MORHO)II~ - gen. 266. Mosso - ten . - :.U ì. MoNT.\ GNA -

-

42

152.

8:i.

} lrnARI-BR.\ - g<·n . M.rnN1'0n10 - tr 1\. -

2.

.òf usso - bom li. - 3116. i\rerTl - tap . ma~g. -- 218.

N .NAKI - sott. -

MoLr.1 cA C. - sott. M OLLICA (~. - sott . -

J10N'.'IEY -

MuLI': - sotL. -

21.9.

NANO - cn.p . magg. - 43 N,\RDONlc - tc•n . - 555. X .\Rouccr - serg. - 551. NA f; J G. - magg. 30H. . AS I H. - cap it . :3111. ~::r.-\Lt - se1·gt. 342. K 1,x-,H1-D1JJ SALVt - ten. - 434. Ki::GRT - magg. - 535, 585. NERI - homb. 221. N ICO LA! - cap it . -· 599, 600. ~ ICOL.\ROI - capit. - -1 • N 1cor.1 - capit. -- 34, 258. Nrn1 - sott . - H4. 257. :Kri;TT.\ - capit. - 73. 365. N0Cli:N'r1Nr - bomh. :120.

Noin - tcn. - 349. Ko,·A - capit. - 488.

V Occm.\l,1Kr - l en. - 359. OoETTt or ~lAR CORENGo ••

xv. Oun :r:rr - rnagg. Ouvrnnr - magg. -

586. 536 .

OLivmnr - asp. - 433. Oirooi::1 - sott. - 223.

657 -

-

tcn. -


INDlCE Dlèl NOMI C'Oi\'l'ENUTI NEL VOL Ul\11~ XIV

438, ,!87. ORSINI - tcn . col. XV . UT:rAV IA1'I - cap. rnagg. 227. Q~CFRIO -

tcn . -

p P 1\C1~1 -

355. 473 . capit. - 65. 112, 17, .

gen. -

PAGANI - sott. P.\GL1Azz1 -

198, 21 ), 309, 325, 345, 419, 487, 519, 520, 534, 586. PAL1ER1 - magg. X\ ", 808, 421, 486, 517, 520. PALizzoLo. co lonn. 510, 516. l'ALIZZOW, capi.t. 38;{. P ,,r.l\!E - soll. - 34. 257. P .\NIZZl':HA E. - t.en. XY, 471. PAN'.l'M,Eo . c·apil. -· 392. P AOLI -

bomh. -

214.

PAOLINI - geo . 34!J. PAOI.ONI - ten . - 35 . PAOL O'J.Vl' [ - capit. - xv, 193, 365, 368, 419, 539. PAPINI - grn . 4861 495, 517. P .,PPAT.Anuo - solt. - 148. P,\RASCOSSO - ten. ~~J2. I'ARLANrl - <·npor. 4135. l,;>.\SDIF.Nl - c·a pit . 5811. PASINO - trn . 359. PASQCALJ - c a pit. 393. p ,\ SQU.\Ll1'I • <':1pit. 486. l'.,SSA - capit. - 457 . PASSINO - cnpit. 4b'8. f>AVAR( - <'a pil. 79, 308, 421. l'.WONI - cap it. - 488. PEL,ì. - tcn . - 391. PELLEGRI - ser gt. ·- 320. PELUGGRTNO - scrgt. 324.

R. - capit. - X\' . PELLIGRA G. - capit. 2l7. PELLIZ½A1t1 - ten. 199, 200. P ELL1zzr - solt. 287. P ENNAROLI - capit. 457. P ENNELI,.\ - gen. ]42. PERlNI - magg. - 457, 480. P ELL1c:n.,

PER ON 1 - tcn. - 473. PER-RONE u1 S.-1.;-; MAR'r1:-10 - ten . col.

- ·- 308, 421, 435, 436. bomb. - 346. P wr.rT1'1 u1 }{0 1mro - gcu. PR1JlTO -

621,

622. 623, 630. PETRACCON I·: -

ten. -

548.

capiL. - d46. 55 . P IGNA.TARO - born b. 433. PIGNONI( - capit . - 393, 486. P1,1c1~NZA PIANI -

sott. -

P rnNONI•: - sott. -

22:3.

P INNA - cap. magg. 551. P rNNARÙ - lnduslria IP ti pog1·.

648. capiL. - 639. bomb. - 505.

P11'c!ll~T'J.'1 PINTUS -

PrnAs - nrngg. P1sT EL1, 1 -

:365, 368, 121.

cap. mag-g. -

PrzzOR U/'ISO - lcn. -

433.

~159.

PoooAKY - magg. - 139. PoI!L (von) - magg. - 138. Pouxm1 - ten . - 467. PoLI - capit. 488. POLIDORI - capil. - 147. PoLTzzl - bomb. - 221. PoLLONID - capit. 78, ll2, 162, · 178, 193, 309, 3411.

433. XV, ,110, 471.

Po1,v1-:nELLI - cHp . magg. -

PO)iErn - cap i t . 488.

658 -


J,

lNDICJ,; n r~1 NOM I CONT ENUTI NEL VOLU M N X IV

Po:-10 - cap i t. - 258. P oHcEu,i - lcn. - 257.

H,0Nz1 - t cn. col. -

Po1mo - gen . -

l{1 cc r - ca po1·. -

2 6. 378.

P on.r;\ - asp. -

393. 548. tcn. col. - ~l1 8, 4,9.1, 517, 585 . Pn1,;~10L1 - tcn. - 600. Pn1rnu:r:r1 - capit . - '188, 534. P ROFV)l 1 - capit . 79, 365, 368. 517. P l1LCr - t-en. - 630. P U LTOA - t en. 680. P RATOJ.OKGO - capit.

PRl~DA SSO -

Q

8:n .

Q U INZ IO -

RoGGERr -

R bomb. - :143. bom b. - 531.

RAc10P1• 1 -

R.\DICALT -

capi t . - 258. 509. R.-\c;i;zzr - capit. - 302, 333. R~ Nm sr - t en. - 53l. R \ìSD0N1·: - mngg. - 270. H.rn u - sergt. - 214.

RM'FM•:LLI -

R AVASJO R AVENNI -

sergt. - ~13:,i. capit. -

H,.1,; Gt JNIFORTB -

39~. 48 , 536.

colonn. -

3511,

420, 516. J

\

!

184.

Hoccm - t en . - 359. magg. - XV, 418. R.OGNID'.ivI'O P . - colon n . XV. RmHCNOLI - sott. - 222. R o:NDANI - sott. m ed . 258. RosA - magg. - 8M, 420. ROSA:GZA. - solt. 343. Ross t P . - colonn. - J99. Rossr - rapiL - 392, 418, 490,

ten . 6:30. tr.n. -- 331.

Q L: TG INI •

151!. H.1ETt - so tt. 359. H,m11E'1'T1 - capiL. - XV, 257, 480, 509 . J:{IG0~1 - ca pit . 73, 112, 163, 178, 193, 480, 482. H.1NAWI - capit. 392. R 1P.,:-1DELu - tcn. 556. RrrnTORE - capit . g92, 469, 488. H ,tVA - ca p ii:. - XV, 79, 112, 152, 153, 193. l{1 ZZL - so lt. - ~ 159. Rrnz 1r-.1 - lr.n. - 359. HonEn·n Dr CASTELVERO - t en. -Hocc.\ - gC'n . -

378.

Q UARONl - i.l Sp. -

G6, 112, 16:3,

17 .

-

510, 516. Rossr - bomb. - 437. Rossr - capi t . alp. - ,mo, 528. Rov1'nE - ten. - 436 . RocQUElWL - gcn . 5, 639. Hov1•1:t.r1 - sott . - 469. R coGr.n1-LADERCm - gen . 230. H,TJGG llDRO - i..t n. colonn. 393. 397, 421, 5JO, 517. ltuso - tcn. - 548.

659 -


Ji'iOlCE DEI NOMl CON'J:ENUTl NEL VOl, UME Xl\'

s

ScARFÒ - capit. - 559. capit. -- 39, tlO.

ScAns1 -

S.m1:n - i..en. -

630.

393, 486. XVlI, 229, 230, 507, 508, 514, 606. SAGNA'L''l'l - bomb. - 547. S ACERDOTI -

460. asp. - ~6. SAuCE'r1 - scrgt. - 555. SALVIA - bomb . 630. SA:-rnr - ten. - 551. capoi:-. -

S Ar,Aì\IONF: -

258.

SAMPÒ - sott. S AN DRI -

sergL. -

302. 303, 301!,

335. S.\NDRt·cc1 -

c:apit. -

S ANGIOV,\)!NI -

446.

capiL -

6.

n. 163. 17~, J 93. 308. 420 . SAL'OnE·rn - capit. - 548. S ARDI - magg. 584. S ARRAJI, - geu. 621. 622. 626 . SA VARINO - c·api t. - 72, 1.J 2. SAVOIA lmbnto )1t11·ia - Conte di SalC'rni - soH. - ~22. 336, 433. SmtAGU - cap o.r . - 470. SmnscrA - maggg. - 308.

ca p i L -

79. ScALET'l'ARIS - r.olonu . - 308, 421. 510, 516. S cAPAT1ccr -

ten. -

SCARANO - col onu. -

603.

79. 11 2, ] 2fi. Sc.umiNr - scrgt. -· 145.

ten. -

gen. - 228.

Srnoi-r - capor. - 471. S1 c1LTAN1 - capit. -- 79, 84, 365, bomb. - 6:30. SrnNOmNr - ten . - 257. Sn, 1CAN1 - capit . XV, 78, 84, 365, ~68. StLVANO - capit . XV, 365, 368, 421. 516, 5;~5, 585. Src;KORE1,u

SANToHo - tapiL -

S cA r,Esll: -

ScmAVONE -

368.

SA::-11 - gen. - 416. SANNA - tcn. - 257. SANTI NELLl - bomb. - · 218.

sott. -

2, 639. ~i26. ScHOMACURH - capit . 393. Sc1ALOIA - ten. 219, 345. Scn,tron, sott. - 172. Sco·1T1 - gen . - 465. SEccm - ten. - 550. SELVA - cap. magg. 555. SERCELL! - sott. - 557. SEnt~A - colono. - 79. S1,·1<:nnA - sott. - XV, 34. gen. -

Sc1JIARINI -

SmmA -

17 , H)3,

308, 421.

SANTONI -

624, 625, 630.

capii.. -

SAcumno - gcn . -

S ALA -

XV, 390, 5ltì,

Sclll.\NO - rnagg . -

-

..;1KISCALCO -

c:olonn. - :309. 34, 419. XV. - 487.

S1NISTR.\RIO - l;Otl. -

SmAcusA - tC'n. Sm.\CCXA - ('apiL

379. SonAno - capit . - 534, 5St!. SOLAR I - bomb. 4:35. SoLERl G. - t en . - 'X\'. SoLIMANO - maµ;g. 392. 42L, 490, 516. 534, 584. StONlNJ.:A - gen . -

SowHs - sott. -

147.

Sonor - magg. -

5:M.

SPADA -

660 -

sotl. -

32D.


TND ICJ•: IJE l NOi\II CO:NTENUT.T KEJ , VOLUi\IE XIV

SPANÒ -

co lo.n.n . -

X\' , 523, 534,

'l'osr - sott. -

258.

SPrnAJ

'l'os:rr - magg. 'l'ozzr - capit. -

SP INELLI -

TRAM.OK'l'I -

565. sott. - 31, 257. capit . - 344. SPJNI - t e.n. 221. 8QUILLONI - capit. 67, 308, 368 , 488, 517, 520. ST1;;1,'.\l\EJ,L1 - magg. - XIII. s ,ri,;1:-: (von) - gcn. - 465. S THAU SS

(von) - gen . -

ST1u zzrn1 - gcn. -

471:L

204.

T bomb. ·-- 153. ' l',\ L1\Z½I - sott. - - 629. T AMBURELLI .. sol:L - :I 52. 'l'ASS AN - sergt. 470 . . T EDgsco - capil. -- 55'1. T F;LLINI - ten. ·- 347, 535. 'J'IDJSAGLJA - capi t . 585. TE01)()RANT - capit. --- XV, 2Hl, 220 . 'l'ES'l'A - ten. col. - :J24, 421, 486, 517. 'fESTA - ten. - 35!), 525. TM·rONI - gen. - 200. 'l'isconNI A - gen . ]99. To11nrASELLI - bomb . - 465. Toi\nrAsr - sott. -- 258. 'J'm.OL\SINI - eap it . 77, 112, 178, 193. To .ò nl.-\.'l 1Nr-M,vrricccI - ten . -~i78 - 380. '.rosNrTO - capit. - 34, 257, 480, 509. TO HR ET'J'A - gen. 16, 58. 'l'.\ GL IABU I, -

-

639. L135.

sergt. - 557.

1'RWAG UNI -

ten. - 86.

capor. - 630 . 'l'runrnN1~1;A - solt. - 554. 'J'trvr - l:en. - 21!:i. T U LLI - ten . 4:38. TmrnDEI - capit. - 547. 'rrncm - kn. - {~60 . 1'cROLLA - soU. 600. 'l'u RP. INA - tcn . - - 531. 'l'u nR1N1 - capor. - G30. 'l'rn1ma - tcn . - 627, 629. 'l'v sr::,1I - capit. - 72, 257, 479.

'l'RENTAROSS J -

U. magg. -

UBrnT1 -

XV, 535, 550,

585. URBANI -

tcu. -

322.

w Wrnrn F . - 639. WrLsoN -

Prrs. S.l: .A. -

578.

V VACCAHI - tcn . - 406. VACC.-IIHO - sott.. - 34, 257. VAt.- B1tENSE - ten . - 347. VALCU RO NE - rnagg. 486, 517, 520, 535, 585.

661


INDICE DE!' NOM:I CONTENUTr NEL VOLUME XIV

VALENTE - ien . - 258. VALENTI - sott. med. 34., 547. VAYltA - capit. - 72. VALLE L. - capit. - XV, 322, 639. V ALLl!:RlNI - tcn. - xv, 342.

HmuVEL - magg. - XV., 488, 519, 520, 534, 547, 584. V AJ',;DONE - magg. - 308, 311. VAN Dr~uRE~ - ten. 9. VAJ\NINI - capit. 73, 421. V ANONI - t en. - 82. V ATTEHONI - capit. 392, 486. VENDlT'l'l - bomb. 468. VAN DEL

V0NT'URc -

ten . -

sott. capit. -

330, 340. XV, 73, 80,

83, 112, 162. 178.

32l!.

34, 258.

col. - 308, 365. VnE1,Ll - ca pit. - - 78, 162, 257. V1'rl'ORIA • capit. - 516. V1.vAWr PASQUA D. - capit. -152, 340, 341. Vrv.-1.Lor PASQliA P. - ca,pit. 218, V1SMARA . ten .

219. 221.

Vl¼ZI N I - soi.t. -

z ZAcof: CABR,ì - capit. -

;l11, 342.

ca pit. - 4 6. ZANNONr - bornb. - 6~~0.

z .,NC!11NI -

432. Vi.:1rn rNr - sergt. - 470. VES1'l:'l'I • <·a pit. -- 600. VIALLI - len. 557. Vrcm - capil:. ·- 536. VmiNACCI - asp. -

Z..-1.::-.N1::--o,,r lJgo ZANOTl'! - sott. -

nrngp;. -

XV.

3:l:~. 557.

sott. ·- 54H. Z ,'d:'PIERI - capit. 22] , 222. ZAUl'A - sott. - 250. ZrNc;Ar,r-:s - tcn. col. - 122. Z UCCA R~LLÒ - 1.('11 . - J;f(. 847, 348, Z APPI%LC -

xv, 257, 325. 639. Vico · ten. col. - 524, 534, 5G6. VJLLA - trn. - · 359. V ILLAN t • m;1gg. 420 . 465, 515. VTGNOL ! Nl - trn . -

35U.

V1scrn - sotl. -

ten. - 628.

VERD(NOIS Vr;RGANO -

V1LLARl -

VH,L0LLA - ten . -

-· 662 --

35·1.


I

Indice del quattordicesimo volume

Dedica

V

I uclice tem.atieo per il voln me XlV .

IX

Comita to di R eda;,,ione

xru

Nota cle11 e

XVI

H bbr evia zion i

P 1·eme ~a al ] 4° vol ume .

XVll l'tt{f.

CAPI1'0LV I. - Dalla gll<'l'l'a cli wovlmeuto alla guerril di trincea La <·ompa r &'l dei pri mi lnncia mi oc te(ksclli - La nuo \·a clifc'sn p:1ssirn costit11ita dal relic:olato spinoso <'d il bisogno di una nuova ar m a per a pL·lre il J)nssaggl.o a ttravel:$0 il nu ovo osta colo poi:sirn - Come \"iene nffrontato e r isolto il problema in F rancia ecl in lni:rl1il tet·1·a - (Jua Scu ola n Flourges - l primi lnncial>om be impiegati dairll atL-<trlaci e clagll itaJ!aui sul fronte clell'l!'on1,0 L'Italia i:-tituix<·c una Scuola bomhardieri a S 1~seg,111a - C'oropit i ddla Sc·tt(lìa - li n•<•h1tamen to del J>erxonill<• della nnorn artiglieria (la trillC-\•a .

1

C'APJ'f01,o II. - Viudusrria nn¼ionale di guer rn all'nprirsi 11<'1 conflitto momlial<' - Suo ;;1·il11 n no . Ceuui so1mnari sul mntc1·i11 lc \lt•llc bombarde - Le bombarde: da ,;o à. dn :38 A. da :.S n. da 150 F. e d ù :!20 ti po ~'.l.ngg lor a • l ,a bombarda chi U O<• - .)luuizio nl, armamrnli cd atlr<'Z¼i - '.l'!ro dc•lle l)ombanl<' . Avrel'leu¼e speC'iftl i t1er li ti ro - I ncom·ellient l cli t i1·0 - L:wo ri in terra - 'fra. sporto <l<'l mn leri:ile l'nntmneuto e 1·1ro Impi<·i:-o clelle bom-

45

h:ir<lc

C.1Prro1,o Il r. - Le pr im(• batt erie bombnrdl• cosliluit<' dnlli1 Scuola - T Grui,pl ed i Tfag~ rnJ)J)ameut! cli bo111b,1 r <l<' - Le cli!<flOi<izioni

..

-

66H -


ThUICE DEL Ql,;.\ 'l'TOR01CES1M0 \'OLl',\11,

Pa11.

succ<!SSi\'C clel Coma udo S uL>l.'emo per l' iucrc•meu to clelh1 nuon, artiglieria cla triucca - Le prime u11ilà ,wviate al fronte L'azion e delle bombar<le tluranlt: l'ofieusivu sugli A!Lip iaui L'altacco con gas m;lì,;,;iauli sul San i\rlchelc - La preparazione all a (;a b.H taglia dell'lsom:o . Schier amento cl<, Jle IJombarcle dal Sabotino a l 111nre • Compili ed obbicttiYi

La ti" barta)!li,, tleJl'l,:ouzo - L'impiego clellc bomlJarcle tlal Sahotiuo al m:ue . 11 primo bu U.csimo di ;C uoco · Gli cffe ul <li,;trnt to ri :snlle linee m •mid.1c . L'apertura dei van:hl apre la ,·ia alln ,·ittoria delle uos trc fauterie · Eroismi indh·iduuli e colletti l'i - T,a conQuista cli Gorizia C' del S. :.\iic:hele \! suggellala dal ,;,mgu(' di &> uOldnli e di 5\16 bornl.mrclieri . Giutlizl s11JJ'a1.ione clelle bomba rde • J!Jpisoù i dura nte .la haLLag lia . La 7a, rs• e la H" ba llaglin dcll'T,;onzo - Entrano iu aziouc nuche le bombar<le tla 2.10 L • Le operazlou i di 1-( UCITll nel lo. reg io.u<i del P i1subio · Le Ll nc offens ive del sctteu1bre e dell'ottobre - La conquista del «Panettone" e <lell<' posizioni di qnot:1 J985 . l'arte eplsoclicn

li5

CAPJTQLO IY. -

l :!1

CAP1Tu1,o V. - La hombarda n,u Dc ul'en - Caratlc rist i<.:he e,;:,;pnziall - Il nuoYO ordi namen to d elle bat te rie e clei gruppi di bombarde •

Aumento clell c hatterl e da 21.0 C e da 2-10 L . Le bombul'tle du 58 .li raggrup[>nle in se-,donl cli t re a rmi ciascu na - .\ssegnazìone clell<i uuor c u11iLi1 bouihanlic>ri a lle Gn1ncli Uniti1 · Va:sto movimento cli uomin i e cli mn teriall - Studi ed eSJ><!rlmentl per I la,·ori in ter ra per le postazi<>ni cli bombarde · La rotazione del pe.1·sonale · Proposte per J;1 c on,;e rvaziouc della specialità bombardieri nuche in tempo <li p:i.ce - F:guardo retrospeHivo sul primo anno di vita del corpo tlei bombardieri . di 1m ità delle Forze Armate • Il gmduale aumento delle Un ità bombardieri . La bombarda da 2r10 Al e la b.ombarcl a ùa 100 - r ersonale d estinato nlla Scuola di Susegana . Progetti e clircttive per le operazioni offensive della prirnavem HIJ.7 - Lo ,;caechlere <l elle operazioni primaverili . 1,'orgunizza1,iouc clifcusi,a a ustri nca - La formazione d i raggrnppame uti e di gruppi borul.Ja rclìeri asseguati alle G randi Unità per la 10• battaglia dell'Isonzo • La preparazione alla battaglia per parte tlei bombardieri · Le vari e fasi della battaglia sul mctlio lsonzo e ~u l Carso - I borulJa nlie ri della Cri rnia · Le operazioni sul!' Altipiauo di Asiago nel giuguo 1917 Le oper:.1½ioni nella n•g ionc clel Posubi o rirnantlal11

232

C.:APITOLO VT. -- A m ucnto

-

661 -

275


Tl\OICl:: Di':L QUA'J~fOHUI CES l ~IO VOLC 1 1E

l'a.u.

vn. --

Richiamo a ll e llorme ll'impiego delle bombarclc ~nove Unità bombal'dieri da 24.0 All. - I lancial)ombe cla i6 mm . - CE!llui sul materiale da 'i(i mm .. I/intcwso la Yoro ùi forma..;ionc e cli addestramento presso la Scuola bombardieri - Le bomblll:cle da !l.00 - L a p1:eparaziOill\ all' ll• lmttaglia dell'faouzo - Graude trasforim~into di Uni1}L cli bombardieri orclirntto clal Coma ndo Supremo dalle Armate degli Altipiani s ul fronle del medio e basso lsouw - La bombarda fra uces(! da ;-!40 - L ' orga11ir.zazio1w <lifens irn. da '. l'olmino a l mare . Lo sch ieiwnento delle bomba r de La batt::iglia

38(j

Atthità della. Scuola bombardieri du rautc e dopo la Bainsizza - ()uestiolli di riotdirnuneuto (lel Corpo dei bombardi eti - Rotazione del personale - Notizie di possibile offensiva nemica da Plezzo a l rn;i.r e - D isposizioni cli carattere difensivo p er f ronteggial'e l ' attacco nemico - :Prologo 1lcll'offens iva. iniziata il 24 ottobre - I bo1.nlmnlicri s i battono sulle loro posizioni cd iniziano il 1.'ipiegamento sol rn.nto dopo r icevuto ordine Episodi dm·a n te l'oJiensi ,·a - 11 ripiegamento - Helazione clel Comando del Xlll Corpo d'Armata. sul Comportamento dei bombardieri - Prime 11ispos izioni ema nate dalla Scuola per il riordinamento - Trasferimento clella Scuola a Sassuolo - T<'o rnrnzione Haggrnppa.mcuti e Gl'uppi J)rovvisori - Costituzione r eggimenti bombarcliel'i - lfrigatc bombardieri fucili.eri s ulle posizioni del l:'ia ve - Raggruppamenti, 01:nppi e batterie bombarde dispon ibili p r esso le Armate - Sezioui da 58 B - Considerazioni genernli e sull' attività dell:l S<:11ola nel l917

J.j(j

La pr inrn riscossa dopo la batrnglia <l'arre,;to La ba uaglia dei tre monti - T. bombardieri s uIl ' A Itopi ano <li Asiago - f.,' isHt:uzione <lell'Ispettorato dei bombardieri - La gracltmle attuazione dell 'orga 1c1,i co fissato d a l Comall(Jo Snpreruo il 4 dicembre ·1917 - Studi e provos te rispondenti a lla si tu azione contingente - Il riarmo gtaclnale dei sei r eggirnentì bombarclietH 'ucilieri - La :,;ituaziouc del Corpo bombardieri a l :lO maggio Wl8 - La nuova offensiva. preparata dall' Austrirt e attacco sulla sella del Tonale • La· nost ra conq uista <lei i\:Iouticelli Riassunto dell'operazione - Concetti dell'offensiva nemic:a - Lo schieram()nt o delle forze italiane ed a lleate dall' Aslico a l mare - La situazione dei r eparti bombardieri la se1·a 1\l'l 1-1 giugno Glì avvenimenti. sn tutto i l .fronte <li llatt:aglia dal J.5 al 24 giugno - Gr uppi e battel'ie bombarde cli t utti i calilwi ecl il 2° teggimento bombardieri-fucilieri rrwrita uo la d tazione all'ordì.ne del giorno (lell'Esercito

502

CaPJTor.o

C,wITOLO VlII . -

CAPlT(JJ,O IX . -

I

-

GG5 ·-


INOICE Dl:':L Qt: A'l'fOJtolCFJS I MO VOUJM W

1' (1(/.

C,U'ITOr,o X. - P ron·còirneuti orf!a ni ci dopo lrr battnglia del P iave - La situazione dei bombardieri al 30 giugno 1918 - Ln bomba Piave - Si tua?.ion e mili tai·e sul fronte italiano - Il ))inno offensivo it nlia uo e lo !':Chiet .u11en to ch'lle f orze bellil!er anti - Le C nità bombarcli<'l'i rill n bartaglin d i Vittori o Veneto - Rel:iziouc dell'lspettorn to bombard ieri s ull[l sistenrnzione <la cl:usi a l Corpo llopo l'atrnisti?.io - .\tth·it/1. de1l' Tspetto1:ato <lal febhr a io a l d icemb re JOJ8 - S<:ioglimeuro clei reparti bOrn bar d ieri e soppress ione clelr!spl'tturalo bomùm·,lieri - Scioglim<'nto clella Scuola e clei D<'positi bomktrclicr i . Crea zione di un l.'lllc:lo storico .

::iG2

XT . - T bombi! r clier i ito li ani nella M:wedonia Serba - La costituzio1w ckl r~T lì r11ppo bombn·r cle - Le azion i <li g ncr rn alle Quali vrescru parte le batterie del LI Gruppo - Il r lcorclo d i un p uhbliclstu italiano sui bomt,arùierl di :\facedon ht . Episoùi di rnlorc incllvhl nate e collettil·o - ll Foglio d'ordine CCLI X-H is ùel Comando della 05"- D ivis iuue - Sciog limeuto del T.I GruppQ I morti. i feriti e l<' rkompense al va lore militare elc i bornbardiel'i cl<'i L T (:rnppo - Riassunto geuerale òella forza (U fficia li e truppa) elle aJlJ)artenu e a l Coq10 d e l bombilnlier i d11rant<' la Ura ml p gllC'lT,t J!ll5-18 ripar titn per a rmi cli lll'O \·euienza . 1 bom-

CAPITOLO

ùnr< li e ri m o r ti. 'Ct'rili E• cl N·ornti

620

.Nofo~i.e b ibliog:ra fì t ll e e d elle font i per il volume XIV

Gai

];)ffeme1·id e cli<' hombm·d icri

GH

fodicc d ei nomi .

6.J9

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(rn(ì - -


Indice delle illustrazioni

Pno. Flg.

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1. .M1nenwerfe.r l<~il<':-<'a. pesant(' in postazione-

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2. 3. 4. 5.

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22. 23.

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26. 27.

:Uou1barda francese nel orecchioni . Bomba rde francesi Ti po rudi.lllentalt• di. landahombe aui,;triac-o Hombarcla cla. 225 mm. austriaca Scuola bombanlieri cle Le: Maudre S c:nola bombardieri de Le l\.I:rnclre Scuola bombardieri de Le Maudre Bom barda .Au~aldo Bombarda da l)8 Il Bornbunl.a t' bombe c1a uS 13ombarcla da 58 A modi ficala JJombarda da 150 mm. tipo Maggiora JJombnrd a da :_!20 mm. tipo Maggiora La bombard,a cln 2'10 C i\foleriale da 210 traspot·Lato su carrette leggere 'l'ra,;porto cli una bomba1·dn d a 58 su piattaforma Rombn rda eta H:lO mm. sc·oppìata . Sclllzzo n. T · Hcgiou e d ove oper arono i Gruppi bomlmnlk ri XIV, XXI <' XXXI clurautc l' otl:ensivu del maggio J!)H.i Schizzo 11. IT - Disloc:;tz!one del xvr Gruppo bowbarcle nl l,1.ij.1916 Sch izzo n . Uf - Dislocazion e del XV Gruppo bomhn rtlc al 14.u. lfJlG Colonn. Lotlovico Gr aziani Tmsporto a spalla per cambia re di posizione col materia.le composto Sclilz1.o n . IV - La testa ùl ponte cli Gori:da. Sistemazione difensiva italinna ed aus triaca. alrilll:r.ir, dell' offt•uRiva del 6.8.1916 S clllzzo n. , - ' istemaziour d ifenl'-ivn italiann ecl austriaca stù Carso ali' lniizo clell' olfensi va del (UU!lHi Trasporto cli bombe a spallu . Occupazione cli po;::i?:ioni eia 1ma Sc•¼iotll' <la 2-W ('

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Fig-. 28. 'l'rnspo r to cli nua bomb:11·da ila 240 C sn carrelli n 2!J. T ìpt d i c,11:r elli Pt'I' il tras1)otto ckl ma teriale ll>t :NO " 30. l:'ostn1,iona n ei pressi cli Casa Abete . ,, :ll. Sisrem:rnione di 11u:1 posta:r,ionc cln 58 " :i2. h·ep:u n,,ione ùel til'o » :tl. Bat terfa <la GS A in Val P e um lea ,, 31. Rombnrda dn 240 O in posta:donc scoperta » 35. Un colpo d'illqnaclramento con la 2-!0 C " :rn . .La clisl tuzlou , tl!.'i 1·e li t <Jln t i sul l'odA'm·a (agosto l!ll(i) » :37. Coloun. <.Huseppe Sc,1r,1110 " :r. Quota S5 sul Ca r !'<O dopo l'.:iper tura <li varch i (a g-osw 1!J11i) ,. H9. Dolina rra Castehrno,·o e :\larcottiui (10 ngosto :t9l(j) tf.u. Unu d oli n t1 tm Castelnuovo e }farcottin i couquistnrn il JO agosto J.9J(l ,U . Colouu . J-:1ùilio Gi:1mpie1 ro Il 42. Teu. 1fm b1•r lo DI )li uicllo "o) ,J3. Capit . Ugo ne Caro lis 44. Schiz1,o 11 . V l • L inee difeu~iv1· del C:1 1:so atl oticntc del Va lIl lone. Le tre spallate sul C arso )) ,15. Catilt. Bmllio c·asrellani ,!(i. Ca1mel hm o mi litare Chiorlelli Don ì\lario )) ",, •li, La bombarda dn 2-JO nllungat:1 4c'. Es1lerimento di tiro con l:t bom banl:t eta 2,JO al lnu1rnta . Scop pio della bomba da 67 k/!'. . » ,Hl. Effetti del lo scoppio cl i unn bomba tla 87 J,g. " 30. Scbizzo n. VH - AssNto dìfrn~!vo s u l P airn blo. Le operazioni ittll iaue u ell'11utn11uo lllLCi >> 31. l:'os ta:r,ioni tli uua bomba rda cla 2-!0 ,\ sul C'al'so >> 52. Uua bmnb:1rtl:1 <1 :1 2·10 l! dt>lla ,17a ba lteria c·olplr:1 iu pil•no presso Nora Vrts ,, 53. Capit. Gaet:mo l'clliA'ra » :i1. Capit. Etlnanlo Teo<lorani " ;;5, 'l 'en . L uigi Zappleri " 56. Soltot<>n. P ip;nor c della 1.26"' hat Lerla 11 ii7. 'ren . .Fausto ,tarla :\fartini a11· osped al e :\lìliture >> G/:1. D fllc ia li d e ll:1 84• batt. bomb:n d<' (:sottoten. Boclrero e sottoten. A.lessi) . " .j!J. Bombard:1 tla ripo Vuu Oeu r cn e relativa bomlm >l 60 . .La 9:i• barrerin Yan Demcn a l Ciglione della \'crtoihi:r,z:1 " (iJ . La nos tr:t pr ima bornbarcla da 340 " 02. Appostntlll.!l!Ti per bomlJi,rdc " (l<l. n Comandn n tc elci 9° R:i gg ruppnmento e il teu . De .Luca in ricognizi one ,l 64. Homb:ndc clii 240 A.T,.

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F ig. 65. l'ost;i7,ion~ per bombarde da .JQO )J GO. Ca rica di nna bomba rda da 4.00 )) G7. Introclu7,\one della bomba da 400 )) (i8. Schi½zo n . VIII - Le line,e cli clif:esa a ustriache da l lon. Avscek al Vippacco quali risul tavano al Conrnnclo cl.ella Zona di Gor i7,ia a i primi cli maggio 1.917 . )) 69. Schfazo u . IX - Le linee cli difesa austriache cla ll'altipia no Carsico a l 15.5 .1.017 quali risulta va no a l Couwnclo della 3« ,\nna ta >i 70. Capit. Ettore Itaguz11i J) 71. Bombard. Sandro Sandri . » 72. Schizzo n . X . Schieramento italiirno al 12 maggio 1\l18 >> rn. Schi7,7,o n. XI - Schieramen to ol'fen;;;i vo neJl'a7,ioue chtl 12 al 15.fi.J !117 del 9~ Raggr uppam ent o bombarde (Kuk-Vodic:ti) 7~. '.l'en. Ernesto Bianco rli San Seconclo >> 75. Ten. Leone Va lle » 76. Capit. Cammo D'Amitto >> 77. Soltoten. Filippo 'l'ommaso ]\'fari netti » 78. Gcn. Antonio Cusdno >> 79. li Principe ()mber to tli Savoia Con te di Salemi >> 80. Cfilciali della 2" battcrin >> 81. Magg. 1/,achè Gabrù » 82. 'l'!\n. Giuìio llorsarelli di Hifreddo )) 83. Ua11orale Michele Musso >l 8 1. Capit. Filippo Zuccarc llo (Medaglia d'Oro) » 8f>. Capit. Decio Coìacicchi " 8(i. Caratteristica postazione cli bombarcla da 2-!0 C acl e:;: r cli l\olonfalcone ,, 87. L'aper tui·a dei v:n·chi a () nota 77 del Car>'o ,, 88. Colonu. .Pietro Andreani >i 89. Schiz7,o n. Xll - Terreno d'azione pet l a 1·icc,nquisw cld Cos tone del J:'ortule (10·25 g iugno Hll7) 1> BO . Schfazo n. XTlT - Schieramento bombarde sul frontt! del XX Corpo d'Armata ,1 9.1. Schi7,zo n. Xl V - Scllier,unen to bombarde ,;u l f ronte del XXII Corpo d'Armata i> !l3. Schizzo n . XV - Sch iera11H~n to bombnrcl<? ><nl fro nte del XXVI Corpo cl'.A1:mata . » 9:t Capit. Arturo JJ' All.Jcr tas » 9 I. Tiro con lanciabombe da , 6 mm. » 95. Sezione cli lanci.abombe cla 7(; mm . » 9(). Schiz7,o n . XVI - La battaglia <.lc~ll'agosto J 917. Setlore dall' Iclria a l Vippacco . · il 97. Schizzo n. XVlJ - Ln battaglia dell 'agosto Hl17 sul Carso dal Vippacco al :\fare

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9S. Schizzo 11 . .\VJll • Le ;1,oue d' irruzione snl fronte della 2a Armn ta (agosto Hl17J 9!l. Olwlis1·0 1•t·Nto a nwmo ria dd Cadtlli tlall a l.S5" bartcria 100. P osta zion e della 2~ bom barcla dn 400 (lell n 2:\3" bnttl!ri.1 101. '!'Pu. GuWo Cou,;igiio 102. Colonn. Federico 1.loro l03. ( 'olon n. Eduardo De Falco, Com,rn1la ntl· il X ITT Haggr upp. 1.0J,. C'apit . Alhe r to l'ometti 100. Uulou11 . Hicca r do D:11ui:1ui l Oli. ~ch izzo n. X IX - La zoua della battaglia <lei 'frc 1.louti lUi . c·otonll . Alfred o '(Ja m i:llli lO~. Schi1,zo u. XX . OP<·t·aziou i del T onale \lllnggio 1.m ) 100. Capìt. Fnhio B n.rgi1g li r e t rucci . no. Schizzo 11. XX I - La situaziolle stt.Jl a fronte itali nn:1 nel gi11guo l!llx 111. La '.!8(\& batteri a da .JHO a C,1><on di M.ccla (giui:ruo 1918) 11:l. Capit. Aunihal<• Ca r ett..l . li i:t. l.a llomha lancia><agole s nl Phtxc 11'1. Schiz;,;o u . .\'.XIT • 8<>hie1.·:1nwnto fol'ze J)ellig-eranli nella ba t taglia cli Vitrori o Veneto 11 :;. Genera le P e titt i di Horeto l.l(i. .Magg. Ugo Sch iano 1.17. Osse r vato rio cli bomba rcle iu .)Iacedoui:1 ><etba UR. J/Tndustria le l'ipog rafo L"i.:o Pinnarò

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