STORIA DELLE FANTERIE ITALIANE VOL IX

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Storia delle fanterie italiane Volume IX. l Bersaglieri F.<loardo Scala Edizione speciale Ristampa anastatica dell'edizione del 1950-1956

Tn collaborazione con Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito © 2020 Difesa Servizi S.p.A., Roma

Supplemento al nwnero.odiemo de il Giornale. Direttore Responsabile: Alessandro SalltL'!ti Reg. Trib. Milano n. 215 del 29.05.1982

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STATO MAGGIORE DELL'ESERCITO UFFICIO STORICO

EDOARDO SCALA

STORIA DELLE

FANTERIE ITALIANE VOLUME IX

I BERSAGLIERI •2

*

ESERCITO IL GIORNALE• BIBLIOTECA STORICA



PARTE TERZA

BERSAGLIERI NELLE DUE GUERRE MONDIALI



I.

EVOLUZIONE ORGANICA DEI BERSAGLI ERI DURANTE LA GUERRA 1915-1918 I lettori, che hanno voluto seguirci pazientemente fino a questo punto de1la nostra Storia, ricorderanno come, nel volume IV, noi abbiamo già preso in esame le cause profonde cd occasionali dell 'intervento deLl'Italia nel primo conflitto mondiale e di quclta guerra contro l' Austria, che ci ven ne imposta dalla necéssità di completare l'Unità naz ionale. Qui noi ci proponiamo, poichè questo volume è dedicato ai Bersaglieri, di ricordare ~pecialmentc g li eri~ndi nei quali il glorioso Corpo ebbe a distinguersi, offrendo, per la vittoria, il maggior contributo di valore e di sang-ue . . Come è noto, la guerra fu iniziata da parte nostra col primo sbalzo offensivo, che venne effettuato dal 24 maggio al 16 giugno J915 e che servì ad o ltrepassare, in molti punli , la linea dell'ingiusto confine. Esso ebbe - come scrisse il Segato (1) - il caratte re di una energica, improvvisa irruzione sulla fro nte giulia e di preparazio ne all'offensiva futura in corrispondenza delle altre fronti; poic hè le ~onquiste cffettua~e. con le pri~c .opcJ Bersaglieri raztoni doveva no facilitare lluellc md1eate all'iniz io della grecrra 191 5 - 1M. dai concetti opera tivi del Cadorna. Fu appunto durante il primo sbalzo offensivo che -- - come di ce la Relazione dell'Ufficio Storico dello Stato Maggiore -- si manife(1) SEGATO: " L' lw li :i nci la guerra monJiale " ·


stò, tragico cd ineso rabile, il cont rasto tra il reticolato - -· insidioso, inafferrabile, indistruttibile con i m ezzi di allora - e le vive, g encro~t: forze uma ne, impotenti contro di esso. Tmta,·ia no i riuscimmo a conquistare il m o n te Nt: ro, la dor sale Vr$ic - V rata, la testa di ponte di Pia va; nonchè un lembo del Carso a Monfa lco ne, e potemmo resistere tenacemente a i contrattacchi ne~ miei sulle Alpi C arniche e sul med io Isonzo; mentre riuscimmo ad

L1 pnpam :::ione fisirn dei /3er.-,11;lieri.

w anzarc nel Trentino e nel Cadore, do,·c l'ampia conca di Cor tina d 'Am pezzo cadde in pochi giorni in nostro possesso. Allora il nostro esercito com p rcnde,·a soltanto 900.000 uom ini e 2120 po.1.. i di ogni calibro t:d i Bersa~licri non avcv:1110 a ncora raggi unto il numero d i 2 1 0 .000, 4uanti doYe,·~1110 e~se re quelli m obil itati ~omplessivamcnte alla fine della g uerra; ma tu ttavia· essi partecipar ono , fin d ai p rim i giorni , alle o perazio ni con il loro impeto entusiasta ed im paziente e, dura nte la lung a cd accanitissima lo tt a, combatterono eroicamente sulle A lpi. sul Carso, in Albania cd in tutte le posizioni più contese. Il glorioso Cor po lo ttò con 2 1 r eggimenti a piedi, co n 1 2 battag lio ni ciclisti e con 3 reparti d'assa lto; no nchè con i suoi hattaglioni autono mi .


Come abbiamo già detto, i reggimenti ed i battaglioni Curono. durante la guerra, riuniti in Divisioni speciali, in brigate cd in grup pi di battaglioni e si prodigarono in tutti i teatri di operazione, dal monte Altissimo al Tìmavo e, dopo l'ottobre del 1917, dal mont r Grappa alle foci del Piave. Reggimenti e reparti Bersaglieri - scrisse il Mona - combatterono altresì in Albania, in Tripolitania, in Cirenaica; un distacca-

l:.'.ierà:;;i

<·011

fu

motoàdctta.

mento in Palestina; reparti mitraglieri in Francia ed in Macedonia. Talchè può dirsi che <e in ogni zolla dei confini guerreggiati della Patria, sugli altari terribili dei monti, nelle piane ruggenti, nelle sabbie desertiche e nelle rnr,rtifere paludi, il Corpo profuse l'ardore e l'impeto per cui e <li cui i Bersaglieri erano stati creati ,,. Non è possibile riassumere la lunga serie di eroismi, dei L!uali il Corpo potè andare giustamente orgoglioso nella prima guerra mondiale e difficile riuscirebbe scegliere, nel ragguardevole numero dei combattimenti sostenuti dai Bersaglieri, quali siano i più sali en ti ('d i più gloriosi. L'enumerazione dei fatti d'arme e dei turni di trincea, cffcttu:111 dai reggimenti e dai reparti Bersaglieri dal 1915 al 19 18 b:1stcr:1.


anche col loro semplice elenco, a farci conoscere la partecipazione dei Bersaglieri al primo conflitto mondiale. Le motivazioni ddlc ricompense collettive e di quelle individuali , assegnate ai Caduti cd agli eroi superstiti, dimostrano il valore di tutti ; ed il nome di Enrico Tot i, tramandato dai so ldati di ieri a

quelli di oggi e di domani, ricorda e ricorderà sempre il coraggio e lo spirito dì sacrificio che, in qua!unque circostanza, i Bersaglieri seppero sempre di111ostr;1rc. In conseguenza di l!uanto sopra, poichè sarebbe inutile descrivere nU<)\·ament.e, nei loro particolari. le singole battaglie già ricordate nel IV \"Olume. riteniamo preferibile esaltare le gesta dei reparti Bersag lieri, che parteciparono alla g uerra contro l'Austria, dalle Di\'i sioni ~pec iali alle brigate, dai reggimenti ai battaglioni ciclisti, dai ban:iglioni autonomi a qudli d'assalto. M ;1, · prima di ricordarri"e le gesta, conviene accennare all'cvolu:1.1onc organici dei Bersaglieri durante la prima guerra mondiale.

T.'ini7io del I(' mtilit~ rr:1 l'ltali;1 e gli Imperi Centrali trovarono reggimemi Bersaglieri composti ciascuno da un Comando, da 3 battaglioni a piedi, da 1 ciclisti e da 1 deposito. Tra l'agosto del r9 r4 e il mag~io del 19r5 vennero cost1tu1t1 1 battaglioni Bersaglieri di milizia mohile, dal XL al LXIII incluso. Alcuni di essi mantennero la loro denominazione progressiva numerica e precisamente i seguenti: XL, XLl, XLII. XLV, XLVII. L, LI, LII, LIV e LVI ; mentre gli altri assunsero il numero a fìan co di ciascuno indicato: XXXVII (XXXI bis), XXXVIII (Ili bis), XXXIX (XV bis), XLIII (XXVI bis), XLIV (XL bis), XLV (XXIl bis), LIII (II bis), LVI I (XVI bis), LVIll (XXXIV bis). Si aggiu nse inoltre un XXXV battaglione bis. I batt:iglioni bis, che più t:irdi ripresero b loro rispett iva denominazione m1mcrica precedente, sost ituirono nei reggimenti i hatta!!lìoni dislocati oltre mare; cosicchè i rc<T!!Ìmcnti Bersau-li<::ri alla ,, bv n fronte, escluso il 1 ° reggimento dislo(:1to in Tripolitania, risultarono (<imposti nel modo ~eguentc: 2" reggimento dai battag!ioni II bis, IV e XVfJ ; 3'" reggimento dai battaglioni XVIII bis, XX e XXV; f reggimento dai battaglioni XXVI bis, XXIX e XXXI bis: s'" n.:ggimcntn dai battaglioni XIV, XXII bis e XXIV;

1 12


6° reggimento dai battaglioni VI, XIII e XIX; 7° reggimento dai battaglioni VIII, X e Xl bis; 8° reggimento dai battaglioni I Il bis, V e XU ; 9° reggimento dai battaglioni XXVIII, XXX e XXXII; ì 1° reggimento dai battaglioni XV bis, XXVII e XXX; 12° reggimento dai battaglioni XXI, XXIII e XXXVI. Coi battaglioni XVI bis, XXXIV bis e XXXV bis fu costituito il rn° reggimento bis. I battaglioni LII e LV furono inviati in Tripolitania nel 1915 ed il 1° reggimento, colà dislocato, non fu sostituito in Italia da alcuna altra Unità. Rimpatriato nel 1918, il 1" reggimento combattè sul Piave con molto valore. Durante la prima guerra mondiale furono costituiti altri 17 battaglioni, dal LVIII al LXXV incluso, che, in un primo tempo, furono considerati autonomi, insieme ai precedenti non bis, e poi vennero raggruppati in reggimenti, come diremo in seguito. Per quanto riguarda la costituz ione organica dei battaglioni, all'inizio · della guerra italo - austriaca, essi erano composti di 3 com pagnie di circa 250 uomini ciascuna. Anche i battaglioni ciclisti erano form:iti su tre comp::ignic di fon::1 noteYolmente inferio re alle altre <.: precisamente di 150 uomini runa. Ogni reggimento Bersaglieri ed ogni battag lione ciclisti disponeva di una sezione mitrag liatrici su 2 armi. Fin dal principio della guerra i battaglioni ciclisti furono tolti ;ii reggimenti e raggruppati a disposiz ione del Comando Supremo. Essi agirono isolatamente od a gruppi, composti generalmente di 3 battaglioni, o con la Cavalleria o con le Divisioni di Fanteri a; ma ebbero ;empre impiego separato dai reggimenti Bersag lieri. Per quanto riguarda i Gruppi battaglioni ciclisti , sì addivenne alla loro costituzione solo sul finire del 1916. Fino a quel tempo ciascun battaglione fu considerato reparto autonomo, oltre che nei confrunli J ei r ispetti vi reggimenti, anche ncll'àmbito della stessa specialità ciclisti. Il loro impiego fu quasi sempre a battaglioni isolati e, sebbene assai spesso più battaglioni partecipassero ad una medesima azione, pure ognuno di essi fu im piegato dal Comando di Divisione o di brig ata, al quale era stato per l'occa~ione assegnato. Nel dicembre del 1916 venne creata una Direzione battaglioni Bersaglieri ciclisti, con ;i capo il colonnello Francesco Scolari. Tale Direzione. che durò fino all'ottobre del 1917, ebbe funz ioni sola-


1nrn1 c disciplinari e di collegarnt nto col Com ando Su premo, il quak.

pc! tram ite di essa, dispone,·a per l'impiego dei reparti. Per comc['ucnza la Direz ione stabiliva, in se!!,uito alla richiesta del Comando Supremn, L[u;ili d,wc~scro t\scn: i l~att:1glioni d :1 impiegare e come dovessero essere costituiti, di rn.lta in volta, i Gruppi di formazione. T ali Gruppi, per m·vii moti vi, no n ebbero mai numcrazinm:; ciascuno di essi prendeva p ron·iso riamcntc il nome del comandante, che era sempre il più elevato in grado ed il più anziano fra i connndanti dei battaglioni raggruppati. Vcr\o la m età dd novembre 1917, cioè aJ operazioni di ritirata sul Piave ultimate, parve che la Direzione dovesse ricostituirsi con a c~1po il colonnc'llo J\·ugusto Sifola e con la denominazione ,, Raggrup1•:,mcnt<:• battaglioni cicli \ti "· Può, nel gen naio del 19 18, il Raggruppamento fu sciolto. 111 compenso $i addivenne alla costitllzione o rganica dei Gruppi, costitu zione che rappresentò, anche nel campo tattico, l'avviamento all ' impiego a massa dei reparti. L1 formaz ione ufficiale dei Gruppi, cioè ttudla sanz ionata definitivamente dal Comando Supremo, venne effettuata il 15 gennaio 1918, in conseg uenza del la ricostituzio ne dei battaglioni ciclisti dopo la ritirata.


I Gruppi ebbero il numero di ,q, i ', 3° e 4" e ve nnero rn,ì composti: 1° Gruppo: battaglioni I, VII e Vlll; 2 ° Gruppo: battaglioni II, X e XI; 3° Gruppo: battaglioni III, V I e XIX; 4" Gruppo: battaglioni IV, V e XII. Dopo la battaglia del giugno 1918, in seguito allo sciogli1rn:nto dei battaglioni II, VI e X, si sciolsero i Gruppi 2 ° e _f. I superstiti battaglioni III e XI passarono rispettivamente alle dipendenze della 1 ~ e della 2" Divisione d'assalto. I Gruppi r" e 4° furono sciolti nell'aprile del 1919.

Per quanto riguarda i reggimenti a piedi, nel primo periodo della guerra 4 reggimenti furono riuniti in 2 brigate, le quali a loro volta formarono una (( Divisione speciale Bersaglieri )> . La composi-

l,;1 corsa ad astaco!,


z1onc di llues.ta era la seguente: I brigata: reggimenti 6" e r.i ' ;

11 brigata: reggimenti 9" e J1 ·•. Nel 1917 la rr brigata fu invece costituita dai reggimenti 7" cd u ". Sul finire dell 'i nverno 1<) • 5 i battag lioni a piedi dei reggimenti si cost1tu1ro110 su 4 compagnie. I battaglioni ciclisti non subirono alcuna modificazione nella loro cofnpo; ii'.ionc, sal\'o l'a umento di una f compagnia mitraglicri, lJUando, ,·erso la mcrà del 1917, anc he i battaglioni a piedi ebbero una cgualc com pagnia su 6 armi. La forza dell e compagnie dei battaglioni a piedi. in qucila ocrnsione, scese da 2-50 a 200; quella delle compagnie dei battaglioni ciclisti rim;1se sempre immutata. Nel novembre dd 1915 venne costituito un 13" reggimento Bersaglieri. composto dai battaglioni LlX, LX e LXI.I , formati dal deposiw dd 3" reggimento e, tra il gennaio ed il febbraio del 1916, si form :1rono, rispettivamente presso i depositi del 2" 1 6'' e 10°, .i reggi111 c 111 i 1.( , 15" e 16°. Il 1.( fu composto con i battaglioni XL, LIV e L XI: il 15", già in izialmente 1 3" e poscia 1" bi s, fu composto con ì battaglioni XLIX. L e LI: il 16'' coi battaglioni LVlL LVIIJ e LXIIT. I battaglioni <lei reggimenti e gli altri a piedi dihcro pure una sezione mitragliatrici ciasrnno, fe rma restando per i reggimenti l!uelb reggimen tale, che fu abolita all'arto della costituz ione delle compagnie mitragliatrici. di battaglione. Entro l'ottobre del 1917 i reggimenti raggiunsero il numero dì 2 1. Vennero cioè costituiti i seguenti: 17" reggimento che, costituito dal deposito dell'11", ehlic i battaglioni LXIV, LXV e LXVI ; 18" reggimento, che venne formato dal deposito dd 1 2 ° , composto dai battaglioni LXVII, LXVIIJ e LXIX : 19·• reggimento, che fu costituito dal deposito del 4°, coi battag l ioni XLI , X LII e XLV: 20" reggimento che, formato dal deposito del 4°, fu composto dai. battaglioni LXX , LXXI e LXXII : 11 " reggimcnto, formato dal deposito del 1" e che ebbe i battag lioni LXXIII, LXXIV e LXXV. Furono anche costituiti tre reparti d'assalto lkrsaglieri e precisamente : XXII[ dal deposito del 2 " Bersaglieri; LXXII dal deposito del s" Bersaglieri:


XXVI, che prese poi la denominazione di XXII I, dal dcpm i1<1 dell'8". Come abbiamo già accennato, alcuni dei 2 1 reggimenti fu ro no poi riuniti, nel 19r7, in brigate - oltre alle due prime brigate, dc.:lk quali àbbiamo già detto ~ nel modo seguente: III brigata: reggimenti 17" e 18'', costituita il 18 marzo 19 17: IV brigata: reggimenti I 4° e 20''. formata il 2 0 aprile 19 17:

Esercizi ginnastici,

V brigata , costituita il L8 giugno 1917, coi reggimenti 4" e 2 1° il i'' marzo 1918, coi reggimenti 5" e 19"; VI brigata: reggimenti 8" e 13", formata il I " g iugno 1918; VII brigata: reggimenti 2 " e 3°, costituita il 29 agosto 1918.

e ricostituita

Per breve tempo fu anche costituito un 22" reggimento Bersaglieri di marcia che, unito al 2 1°, costituì la 2" brigata Bersaglieri .

Come già si è detto, nd 1917; venne assegnala a ciascun battaglione, sia a pied i che ciclisti, una compagnia mitr;ig liatrici Bersaglieri. Ne furon o create, in complesso, n 5, di cui 84 Fia1 e 3 ,


S. E tiennc. Le seguenti compagnie Fiat dipese ro dai depositi a fianco indicati: 634", 69~/, 1353'', 1569', 1642', 1719' , r720', 1721", 1722• dal deposito del 2 ° reggimento; 224', 239', 265'. 267', 861", 1749' dal deposito del 3"; 1401, 1511', .15·r f, 1570". 166(t, 1670a dal deposito del 4"; 748". Jli(>'', 822', 1639', 1641" dal deposito del 5°; 510•, t)28', I 349', 164cr' dal deposito del 6"; 352', 7-~fr', 9y" dal deposito del 7°; 59o'', 788', 78l/ dal deposito d ell'8"; 16:p ' , 169.:;" dal deposito del 10°; 658" . 1360", 1395", 1410", 1755', 1756•, 175i dal deposito del-

31(? dal d eposito del 9°; 238", 741, 885', 886", 1561" dal deposi to del 12''; 589' dal deposito del 36" Fanteria ; r530' dal deposito del 5° Fanteria. Dipesero invece dal reparto Mitragl ieri di Brescia k seguenti compagnie: 26f, 346", ':154'. 51 r", =;:;r ". 'j88', 591 ', 6) 2", (i_-n ·, 6503, 653\ 6'.)o", 697" , 759'', n9", 1nc,7". ,nW, 122 , ", r3r2\ 1350'. r361' ,

146o\ r461', 1463'', 1464', 16r7', 1618',

1694',

1769" e 1770".

Delle 31 compagnie Bersaglieri mitrag liatrici S. Etienne la 182' dipese dal derosito del reggimento; la 405" e la 451" da quello del1'8", la u o• dal deposito del 9''. Le rimanenti sotto i ndi cate rim asero, invece, alla dipendenza <lei reparto mitrag liatrici S. E tic: nne di Torino e precisamente le .:ompagnie: 85", 134', r35", 151', 1523, 421 \ 2015\ 2017', 2165", 2175',

r

2178", 2rR01, 2229\ 22_~5\ 2242', 2245\ 2246', 2247', 2248', 2260', 226:2·, 2265°, 2266' . 2268°, 2273", 2274" e 2275". Nel novemhre del 1917 vennero costituite alcune sezion i motomitragl iatrici I3crsaglieri ed , il 1° agosto 1918, la 1 • compagnia di t:ik specialità, su 6 armi. Poco tempo dopo altre 4 compag nie ra~giunscro q ues ta in zona d'opcraz io ni e furono tutte impiegate nell'offensiva vittoriosa dell'ottobre 1918.

Dal r 3 gi ug no al 7 novembre 1917 u n piccolo cii staccamento di Bersaglieri, formato dal de1msito del r" reggimento, operè> in Palestina.


Nello stesso periodo de!la formazione dei nuovi rc::gi.: i1n c:111 i le compagnie dei battaglioni a piedi diminuiror.o la loro forza a 17c; uomini ; mentre a ciascun battaglione venne asseg nata un;1 : l"l.111n<· lancia-torpedini ed una sezione pistole-mitragliatrici. I battaglioni ciclisti ebbero le sole sezioni pistole mitragli:i 1ri..:i. che, nel 1918, furono aumentate ad una per compagnia. In modo analogo, nd 1918, a ciascun battaglione a pic::di si assc:gnò una sezione lancia-bombe al posto di quella lancia-torped in i t· la compagnia mitragliatrici si costituì su 8 armi. La forza delle compagnie scese però a l45 uomini e ciascun reggimento costituì un plotone d'assalto. I battaglioni ciclisti, come già si è detto, non subirono mutamenti di sorta ed anche le loro compagnie mitragliatrici rimasero su 6 armi. Dopo il ripiegamento al Piave furono sciolti 3 regg imenti Bersaglieri e cioè: il 9", il 15° ed il 21 °. Subito do po la battaglia del giugno 1918 vennero sciolti i battaglioni ciclisti II, VI, IX e X. Nel 1919 furono sciolti tutti i reggimenti di nuova form azione ed i Comandi di brigata vennero al;~liti, rispettivamente alle date sotto indicate : · I brigata, 11 18 luglio 1919; II brigata, il 29 agosto 1919; III brigata, il 28 febbraio 1919; IV brigata, il 12 aprile 1919; V brigata, il 26 aprile 1919; VI brigata, il 20 settembre 1919; VII brigata, il 20 ~ettembre 1919. Uguale sorte subirono i rimanenti battaglioni ciclisti, dei quali w ltanto il TV e l'XI vennero conservati fino al giugno 1920. Il IV venne inviato, per un breve periodo, in Anatolia. L 'ordinamento dell'esercito, di cui al Decreto n. 2 14~ del 2 1 novem bre 1919, ripo rtò, infatti, i reggimenti Bersaglieri a 1.2, lascìando a ciascuno dei primi due un battaglione ciclisti. Ma il successivo Decreto n. 451 2 del 20 aprile 1920 eliminava g li ultimi due battaglio ni ciclisti e riduceva i reggimenti Bersaglieri a 4, cmtituiti da due battaglioni effettivi ed uno Quadri , i nvece che da tre batt1glioni effettivi. In realtà, lo scioglimento venne effrttivam cnte effettuato per i soli battaglioni cicfisti. poicbè i r eggi mrnt i. esclusi i quattro effettivi , rimasero in vita con la forza r idotta ad un solo battaglione.

-20.


288

I quattro reggimenti previsti dal Decreto n. 4512 vennero riuniti in due brjgatc: la 1' com 1x>sta dal 4" e d al 9", al comando del generale G iovanni Dho; la 2'' composta coi reggimenti 2 ° e 3°, al comand o del gene rale Martine ngo di Villagana. li Decreto n. 1 2 in data 7 gennaio 1923 riordina va il Corpo dei Bersaglieri su 12 reggimenti: G d ei <-Jt1Jli a piedi (1 °, 3°, 5", 7", 9°, 10°) e 6 ciclisti (2", .f, 6", H", 11 ", 12''): ciascuno su due battag lioni. Lo stesso I )ecrcto sc iolse i Comandi delle due brigate e, con la Circolare ministeriale n. 70 in data 8 febbraio 1923, fu istituito u n " Uffìciu dd Gencr;1k a di sposizione p er i Bersaglieri ,, , carica c he assun se il gene rale G iova nni Dho, g ià comandante in g u erra della V I brigata lk rsaglicri. S11((Cs~iva m c n k la C ircolare ministeriale n. 3760 del 7 luglio HP-1 stab ilì c he anche i 6 reggimenti a piedi si trasformassero in (i. di ~, i e la legge n. 396 dell' u marzo 1926 sostituì l'« U ftì cio del Genrr:1k a di sposizione per i Bersaglieri n con l'(( Ispettora to d ei Ber~;1g l ieri ,,. Fu prinw Ispettore del Corpo lo stesso generale Gio\';111111 Dho. I reggimenti Bersaglieri, ridotti , come abbia mo d eu o, a 4 con l"llfd1namcnto Bono mi dd r~po e torna li ad esse re r2 con l'ordi11a111rn to Diaz d el gennaio 1923, rimasero, rnn i su ccessivi ordina m e nti dell'esercito, 12 lino all'ini zio d ella seco nda guer ra m o ndiale.


Il.

I PRIMI FATTI D'ARME

A meglio dimostrare il fervido entusiasmo con il quale j Bersaglierj - come, del resto, tutti i soldati d'Italia - parteciparono alla prima guerra mondiale - che doveva finalmente completare l'opera dei nostrj predecessori e dare alla Patria i sicuri confini ad essa assegnati dalla Natura e· da Dio -, ricorderemo le. gesta dei Bersaglieri ne.I primo anno di guerra, i primi fatti d'armi ai quali essi presero parte e l' attacco al Mrzlj, seguendo, nel far.lo, la vivida e commossa esposizione del generale Dalmazzo (1). Alle ispirate pag ine di questo efficace e brillante ;iutore, faremo poi seguire la rievocazione dei fatti <l'armc ai lJUali parteciparono, distinguendosi sempre su tutti i fronti della prima e della ~cconda g uerra mondiale, le diverse Unità del Corpo. Ricorderemo in ultimo le più eloquenti testimonianze ed i più autorevoli giudizi sul valore dimostrato dai Bersaglieri dal 1915 .i l 1918 e durante il secondo conflitto mondiale. Il generale Renzo Dalmazzo, nell 'interessante volume u I Bersaglieri nella guerra mondiale n , compilato col fervido entusiasmo e la profonda passione di un Bersagliere, ha descritto, con singolare efficacia, i primi fatti d' arme, ai quali, nel 1915, parteciparono i nostri Fanti piumati. Noi riteniamo opportuno qui riportare qualche pagina di quest'opera, che si distingue da tutte le altre pubblicate sulla guerra 1915 - 1918, per il rispetto della verità stor.ica e per 1a fresca spontaneità dello stile. <• Ventiquattro maggio. Si riapre, in questo giorno, il libro d'oro dell'eroismo e del valore italiano: 6so.ooo m orti e 986.500 feriti , dei lJUali, rispettivam ente, _p.ooo e 50.000 Bersaglieri, attesteranno nei secoli lo spirito di sacrificio e l'infìammato amor di patria degli Italiani. ( 1)

Cfr.:

DALMAZZO:

,,

I Bersag lieri nella guerra mond iale

1; _


,, Cinque reggimenti eJ un battaglione cli Piumati balzano, al primo segno, oltre la minacciosa frontiera alpina, per impadronirsi di punti di appoggio e di posizioni che saranno preziosi ncll\1lteriore svolgimento delle opcr;1zioni: ,, Nelle Giudicarie il XLV battaglione, il l1uale si assicura il possesso di Ponte Caffaro, cd il 7" reggimento, che raggiunge la linea cima Gusarn:r - C:1dri:1, riall:1ccia110 dopo mezzo secolo il filo della Storia, riprendendo il c;1rnmino di Garibaldi . .. Sull'altopiano elci Sette Comuni il 4° reggimento punta rapido rn Trezze: ndk Alpi Veneto - Tridentine il 2 ", accolto a fucilatt: mentre passa :1 guado il Mis, ri scatta, fra il giubilo degli abitanti , i ,·illaggi di Mi s e di Sangron e si afferma al passo di Cereda, intanto che il f occupa, presso le testate delle valli Trevignolo e San Pelk.L·,ri no. huunc basi per le operazioni future e 1'8n si trasferisce dal mrn11 t· Le~~i no sulle ardue vette cadorine . .. Anch1.: nel cuore delle Alpi. e per le stesse mète per le quali lottano e sanguinano i ferrei Alpini ed i Fanti tenacissimi, i Bersa_!.; licri portano l'impeto inconfondibile del loro assalto . .. Più profondo, anche se più contrastato, il movimento alla f ro ntina orientale. v Una speciale Divisione Bersaglieri (reggimenti 6", 9°, n ° e n ") infrange il confine alla testata del Natisone e s'affaccia sull'Isonzo. L' 11 " sbocca nella verde conca di Bergogna; il 6" occupa Loc e procede verso Stanovi sce ; il 9" mette piede sul Matajur ed il 12·' fa tappa a Luico; mentre il 5··, dopo aver asperso di sangue il passo di Zagrad:in, si porta sul muraglione del Kolovrat. <r Ma. se i Bersaglieri a piedi non ristanno, le fluide formaziom cidisticl1e sono tra le prime a tagliare il confine ed a guizzare per tutte le stnde, come mute <li veltri usciti di catena. " Pattuglie esploranti che incrociano, scrutano, frugano, sc1ram11cciann; dogani<:ri e gendarmi austriaci in fuga, che tirano schioppettate senza direzione; cippi conhnarii e pal i. ncrogialli abbartut i e d istrutti; campi allagati t: pile di ponti fra rovine cd acgua; fossati e torrenti g uadati a rompicollo: portaordini trafelati che fanno b spola; paeselli civettuoli che si destano e brillano al sole; vento lit:vc di piumetti arruffati e rapidi nella cont~ui sta: barricate sulle vie e sulle piazze, disperse dalla collera e dalle vampe; facce aperte sui da va nzali riboccanti di gerani e visi d11hhi o f:i cce da miserere fra k imposte socchiuse <:>d alle fìnc~lre. da cui pc:ndono drappi bianchi <.111ale ~e~ no di resa; e nel-


/3('rsaglicri e Ft111ti i!bba110,10 i pali austriaci rrl co nfine.



l'alto del cielo il sorriso di maggio che veste di luce il prnno g iorno di guerra. << Il V battaglione ciclisti pedala fra massicce montagm:, pun tando su Bergogna; il X avanza verso Quisca; il IX travolge:: k pri me resistenze a monte San Biagio e s'impadronisce di Venco e di Ruttars; nuclei del VI sono spinti a Peuma, al Podgora ed a m o nte:: Fortin; il XU piomba su Cormons, donde irradia elementi esploranti verso Mainizza e Gradisca; !'VIII e l'XI infilano Visco, Tapog liano, Ruda e dànno una lez ione ad alcuni austriacanti di Villesse; le compagnie del VII, lanciate verso Cervignano, Villa Vicentina, Aquileja, fanno tiua e là alle fucilate; il III, traversato il torrente Aussa, si getta su Murucis e San Martino, rigando d el primo sangue la via di Trieste. « Questa la pri ma pagina di guerra dei Bersaglieri ; questo il primo slancio offensivo delle insegne cremisi sulle Alpi e l'Isonzo. E, come non v'è giorno, nei quarantadue m esi di g uerra, che più d i un altro celebri il valore ed il sacrificio delle « fiamme cremisi », così non v'è reparto di Bersaglieri in linea che, fin dal primo m omento, non si attenga alla consegna di av;inzare e di combattere. << Dal 24 maggio r9 15 al 4 novemhre 19J8 l'ardore e l'abnegaz io ne di 2IO.ooo Bersaglieri dureranno, con m eravigliosa costanza, al caldo ed al gdo, a giorno cd a no tte, incessabilmente. 1< E non è se nza significato che, proprio il 24 maggio, intanto che i reggimenti a piedi ed i hattag lioni cicl isti intraprendono alla frontiera la marcia di redenzio ne, i 13ersaglieri del XXII battag lione autonomo a T arhuna, ddl'XI ad Aziziah e d ei battaglioni II, LII e LV a Zarrug ed a Bu Omar, per la liberazione di Misurata, arrossino di sangue le sabbie africane (1). " Nell'ultima settimana di maggio - la prima del la guerra sollecita p rocede l'avanzata dei Bersaglieri ; mentre via via s'i n tensifica il rullo d elle artiglierie. · ,. li XLV battaglio ne, fatto bcrs~glio di b:1tterie austriac he, si por ta da Ponte Caffaro a Condino: il 7" reggimento fa un nuovo sbalzo e si rafforza sulla linea d i Cima Tornbea - mo nte C aplo nc: il (1) Alla di fesa della Libia, in pane ricaduta nell e mani dei r ibelli , ro11 1ribuirono :inchc il 1l1 battaglio ne ddl'8° reggimento, il XV battaglione dt:I 1'11 • ecl i hanaglion i ], V JJ e TX dd 1" Rersaglieri . Nè sono da obliare i di~agi. le sofferenze e l'oscuro eroismo del ro0 reggimento, sbarcato in Albania sin dal 29 dicembre 19 14 e che, nel H) 15, validamente concorrcr:ì. al salv:Haggio dell 'esercito serbo.


XLI battaglione, che all'inizio delle ostjlità faceva buona guardia a colle Mene0hin, è ora :1 maba Fossetta e suoi clementi avanzati si 0 ~ avventurano su cima Caldier:i; k fiamme dd 4" sono già a Primolano. li 2'' lkrsagkri, dopo :ivcr superati agguati e sbarramenti, conquista Fiera di Primiero, che gli Austriaci avevano tentato d 'incendiare e che la resistenza opposta con fucil i, forche e falci dalla popolazione avcv:1 salvata.

nsrdtillÌ 1011,l'guiri

col

pnmo

;h,1ho o!Jcnsno .

.. Sull'honzo i rcggimcntì dcÌ :;1 Divisione speciale continuano il rude sforzo. Reparti del 6° concorrono alla conquista del monte Vrsic: il 9" si appresta a raggiungere Ternava: 1'11 " ~ccupa Saga e s1 sc hiera fra il Polounik, Jarna Planina e lo Stol; due compagnie del 1 ~ " si spingouo ~ulla sinistra dell'Iso nzo, a Kamno, intanto che il 5'' ~i rafforza sul Kolovrat. " /\ ncl1t: i battaglioni ciclisti non si dànno tregu,1. [n tutti è l'anq :1 d1 portarsi al più presto :11 di 1~ dcll'lsonzo, :11 di là dd Carso, in.:<Jnlru :ill:i Città, il cui alito giunge Jal golfo adriatico, inebri:rndo le sd 1inc in marcia. Il V battaglione, che ha ocrnpato Caporctto, comha tt c :1 Doljc e spinge due compagnie fino al ponte di Tolmino; il b. è irnpt:gnato a monte Fortin: 1'8.. e \'11 ';, i quali hanno dovuto battagl iare a Romans e :i Gradi~ca, dfettuano puntate offensive verso l'J sonzo, che.: nuclei arditi , \'Ì\'amcnte contrastati, rentano invano <li guadagnare: compagnie del _.f e dd 7" penetrano in Atpiilcja ed estendono l'esplorazione sino a Grado e ad Isola Morosini.


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« Rito simbolico: il 27 maggio, nella basilica di quella dw, 11dla potenza e nel fasto. fu emula di Roma, è celebrata la messa ddl'd mo e della spada "·

L'attacco al Mrzli. I compiti assegnati alla 2 • Armata per il nostro col po offensivo erano quelli di assicurarsi: _::_ il possesso della conca di Caporetto e successivamente delle dorsali del monte Nero (m. 2245), monte Maznik (m. 1916), Sleme (m. 1489), Mrzli Vrh (m. 136o); - il possesso della dorsale monte kza, Korada, Verhovlje, San Martino, Medana. La 2• Armata doveva quindi estendere la propria azione verso nord, per coprire la strada Caporetto - Tolrnino dalle minacce provenienti dalla conca di Flitsch (Plezzo), e tenendo altresì conto che la Divisione provvisoria Bersaglieri (IV Corpo), a suo tempo, avrehhe dovuto passare a far parte della 5' Armata, per le operazioni in Carnia. Il primo obbiettivo fu in ~ran parte conseguito e le operazioni, che il 16 giugno condussero alla conquista del monte Nero e della regione adiacente, costituiscono un ese~pio di operazioni i.n alta mont:igna, nelle quali l'ardimento, l'abilità manovriera e lo slancio dei nostri Alpini ebbero occasione <li rifulgere. Le operazioni ripetutamente tentate per la conquista della propag6,ine Slcmc -Mrzli, invece, fallirono, essenzialmente perchè ancora a noi mancavano i mezzi adatti per la distruzione dei reticolati e per individuare e battere efficacemente le artiglierie nemiche, ben riparate in caverna. In proposito il generale Luigi Segato, nel capitolo IV dell'opera più volte citata, scrisse: "Ricorderò, anche, quale indice della mentalità un po' troppo romantica d'una parte dei nostri ufficiali, l'attacco del Mrzli de! r4 giugno da parte di due battaglioni del 12" Bersaglieri. Per ordine del Comando dcll '8~ Divisione, il colonnel lo Eugenio De Rossi doveva attaccare di fronte, col suo reggimento cd alcuni battaglioni di Fanteria, le ben munite trincee del Mrzli ; mentre altre colonne, o peranti sull·a sua sinistra, per lo Slcme, dominante tutta la cresta del Mrzli , dovevano concorrere all'azione ,,. Giustamente aveva perciò ordinato il De Rossi d'attendere, per sferrare l'assalto, che lo Sleme fosse occupato; l'eccitazione prodott:1


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dalla vicinanza col nemico, che non dist:1va che un a ci nlluantina di metri. e ·dalle perdite subìtc; nonchè l' illusione nel successo spinsero pen\ l'eroico te nente colonnello Ncgrouo, poco dopo che il colonnello l'a ve,·a lasciato, a lanciarsi sul nemico col suo cappello pimnato sulla punta della sciabola (allora si portava ancora) al grido d i ,, Sa,·oia 1 ,, . Lo seguono pieni d \:n tusiasmo i suoi Tk rsaglieri ; ma subito sono falciati dal tiro delle mitragliatrici e delle bombarde. Accorre il colonnello D e Rossi, che fin dal giorno prima aveva posto sul ~1ppcllo l'aigrct. te per essere meglio distinto dai suoi e che, data- l'u rgenza, non bada a coprirsi. F.~li viene colpi to all a spina dorsale da un proiettile di mitragliatrirc, che ne paralizza la parte inferi ore del corpo. per cui n m asc per una lfllindicina d'anni immobilizzato su un:1 p:::!tron:1. prima di :.1 s(·c:1 dcrc :ill'Olimpo degli Eroi. O nore ;i questa bella fi gura di soldato! Ed onore altresì alla m emoria del valorosissimo tenente colonndlo Ncgrotto, sebbene la sua .intempestiva inizi:ttiv:t non sia stata coron:1ta d:il successo cd abbia, insieme con la sua, sacrificato li colo1111ello Eugenio Oc l<o.,si, inutilmente tante g iovani e pro,:omandantr: il 1 2" f/(•,-;ag!iNÌ al Mr::di. m ettenti esisten ze.

Anche llllcsti slanci grncrosi, per tiuanto talvolta temerari, ebbero l.1 loru p~irte di utik. Essi concorsero a dar..:: vit.ì e ,1d alirncntarc <-1ucllo spirito g uerriero che gli stra nieri negavano all'Italia.

Tenendo conto di Lluci fattori ~piritual i, che i11 g uerra concorrono così dficaccm c ntc a rendere pos~ibile ogni vitlori:1, anche noi ci inchiniamo davan ti al l'eroismo del t.enen te rolonndlo Ncgrotto e dd colonnello Eugen io f)l, Ros~i e riportiamo. a nche pn l' attacco


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al. Mrzli, quanto, c.:on efficace e colorito linguaggio, ~c m ~e il I >al mazzo. « Il primo dei reggi menti Bersaglieri che viene a trov;mi rn:1 fuoco delle battaglie e a dare smagliante esempio di virtù mililari ~ il 12° ( 1'" Divisione speciale, IV Corpo d 'Armata, 2" Armata), ~ollo il ~ui labaro combattono centinaia di volontari, in gran parte lo m bardi ed irredenti. << Nella notte sul 1° giugno il colonnello De Rossi , comandan lc del reggimento, ha l'ordine di attaccare con due battag.l ioni il monte Mrzli: uno dei capisaldi del campo trincerato di Tolmino, già assaltato con sterile sacrificio da un battaglione del 41'' Fanteria. « Il De Rossi, che aveva ricevuto una lettera ministeriale, con la quale gli si partecipava la promozione a maggior generale, con destinazione al comando della brigata ,, Cagliari )), avrebbe potuto sottrarsi all'imminente azione. Ma - narrerà l'eroe -~ mi piangeva il cuore di lasciare il reggimento alla vigilia forse di un combattimento ... Decisi di tenere come non ricevuta la lettera ministeriale e di attendere il bollettino ufficial e. << Il 1 ·· g iugno, alle 9, i battaglioni XXHi e XXXVI sfihrno sul malfermo e fangoso ponte di C:iporctto e, dopo 19 chilometri di pesante marcia, raggiungono Volaria , ai piedi del Mrzli, dove rn no già ammassati 6 battag lioni di Fanteria. <( L'Artiglieria nemica manda qualche colpo che passa alto, inoffensivo. Facezie e freddure fiorisco no, insieme a sorrisi e risate. Per quelle giovinezze, ricche di forza e di ottimismo, l'idea della guerra è ancora un giuoco brillante. Alle 13 perviene l'ordine di operazione. IL colonnello De Rossi deve assumere il comando di (1udle truppe e, seguendo il sentiero di q. I 186, espugnare il Mrz li. A sinistra agiranno tre battaglioni: due di Fanteria contro lo Sleme; uno di Alpini verso la sella fra lo Sleme cd il Mrzli. U n battaglio ne d i Fanteria sarà avviato a T olmino, per sor vegliare la valle ed assicurare il tergo della colonna attaccante. Concorrerà all'azione una batteria postata nel fo ndo valle. ,, Precede un suggestivo atto di fede. li colonnel lo rivolge quattro parole pacate, sempli ci, ma terse come l'acciaio e soffuse di forza e di certezza, ai Bersaglieri che, fieri e ferm i, ascoltano a baionetta in canna. Poi s'avanza un pretino smilzo, biondo, sbarbato, di aspetto giovanile e timido, Don Gilardi, il cap pellano, e con largo, ineffabile gesto, alza la mano e stende sulla festa dei morituri l'cstrcm;1 benedizion e. 1 Bersaglieri, come soggiogati dalla potenza d i\·Ìn :1, c:1<(


T olmino e' la r:,i//r ,l,,//"Lon,~n.

dono in gi nocch io, a fronte hassa. In tutti 5 1i occhi un tremolio di

lacrime. ,. Nel pomeriggio, la colonna iniz i:, l'ascesa per l'unico, dirupato sentiero. ·· Al comando dei tenente colonnello 1\eg rotto precede il XXHl battaglione Bersaglieri, rincalzato dall 'altro. In coda è.· il IV dcll'8(/ Fanteria. Avanti a tutti una pattuglia di Bersaglieri. ,, Dopo circa 300 metri di dislivello. cominciano gli spari. Con la compagnia di a\·anguardi:1 è il colonnello, orgoglioso di guitlarc i ;:uoi ragazzi al primo olocausto. Gli ufficiali, in testa al proprio reparto, accennano con la sciabola la cima agognata; la truppa, affascinata dall'esempio dei Capi, procede inrnrantc ddlc fucilate. e, All'imp rovvi~o, la batteria di appo~gio apre il fuoco . Animo, non si è sol i! " Qua e El, zaini, armi , tende, mantelline e, più in alto, qualche Fante ferito, dicono l'as pn·zza della lotta, bra\·amentc sosten uta d;il 41 v n.:ggimento Fanteria. ,, La sera va cancellando il profilo Jellc cose, quando l'avang uardia ragg iunge il ripiano di q. I r86, a fianco degli Alpini del glorio~o battagl ione " Pinerolo ,, . Riarsi dalla sete e dalla fatica, i


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Bersaglieri . sostano per riordinarsi, in attesa che i pe1.1.i di fw1d11 valle neutralizzino la difesa. Ma il nemico, approfittando d i 1111.1 pausa dell'Artiglieria italiana - che, per la poca visibilit;\, in1np 1rt.1 il segnale di allungare il tiro come quello di cessazione del f llùw corona sinistro e repentino il ciglione sovrastante c<l investe i lk , ~., glieri con tiro micidiale di fucileria e di m itragliatrici. << La tromba scocca il ritornello dell'assalto; i primi cadu ti aura. versano il passo e precipitano in anfratti e burroni; cappelli piu mati rotolano e si rincorrono giù giù per la china. Il momento è crit ico, anche p::rchè la posizione raggiunta è dominata. In questo .istante.: il coraggio più necessario è di saper star saldi, se pure, della catena che s'inerpica, il fuoco infrange qualche anello. E saldi stanno i Bersaglieri del 12", nei quali il colonnello ha saputo trasfondere il senso della d isciplina ed il culto della g!oria. « Al riparo di una parete rocciosa, circondato dagli uomini del reparto d 'avanguardia, il colonnello lancia richiami appassionati agli altri Bersaglieri, i quali avanzano a schiena curva per l'impervio dosso e vanno a colmare i vuoti aperti dal metodico falciare di una mitragliatrice postata a cinquanta passi. Un intenso duello si accende. Il ciglio d:i mi spuntano k can ne cd i pennacchi italiani, sfior.Jto e scalpellato dalla mitrag lia n emica, si tinge di vermiglio.

Baua110 dd r.rappa: il ponte sul /Jrcnta e il u1;tdlo .


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.. Tra i primi all'offerta è quelb simpatica canaglia del trombettiere che, preso alla testa, leva in alto le braccia e cade riverso ai piedi del comandante. Un sottufficiale, colpito da un proiettile che gli ha sl1uarciata la carotide, emette dall'orrendo taglio fiotti ritmici di sangue. Un ufficiale, colpito al ventre, afferra la mano del colonnello e gli grida: - Colonnello, le raccomando la mia bambina!

Val di Plez:w .

.. Una mitragliatrice, issata sul dorso di un erculeo lkrsagliere, ~i affaccia alla roccia, e comincia a latrare a suo modo. Il puntatore è cambiato cinque volte, ma l'arma no n tace un minuto. Una pallottola attraversa il braccio destro del colonnello che, infervorato della lotta, neppure si accorge del sa ngue che rimbratta. ,. Un volontario Jì guerra, il sergente Carli, è ferito nel momento in cui, per dar tempo al suo b;ttaglionc di ria\'ersi dalla sorpresa, in un impeto eroico si avve nta contro l'appostamento da cui parte il tiro rabbioso di una mit ragliatrice. Colpito una seconda volta, .i l prode Bersagliere non desiste ed aYa nza e spro na la propria S<Jttadra. Ferito ancora due volte, e gra vem ente, in virtù del suo ostinato coraggio e d ella sua stoica forza d 'animo, egli ri esce a trasci1ursi \'Ìc ino alla posuzionc, dove, esempio eccelso di forza incitatri-



30 .2 cc, rihuta ogni soccorso e, raccogliendo lo spirito fuggente in uno sfo rzo supremo, invoc:1: Andate a sparare, /Jersagliai! ,, Poi, oppresso dalk ferite, irnuppato di sangue, consacra con la morte k tradizioni dei Bersaglieri e del volontarismo italiano (1). ,, Col sa lire delle tenebre e della nebbia, il crepitìo -dclle armi si ~foca, si speg ne. Nella desolata oscurità non !>·ode che il gemito angoscioso dei feriti ed il muggire dell'Isonzo, ai piedi della fosca montagna. <t I due battaglioni lkrsaglicri sono ormai ammassati a ridosso del roccionc e vicino ad una casupola, trovata rigurgitante di feriti del 41 " Fanteria, clic il nemico, mosso da grande e ammirabile pietà, a\"e\'a messi al riparo e provveduti di viveri e di acqua. <, Le artiglitric dello Slem::: e d el Vocii! inviano c1uakhc colpo. I Bersaglieri non rispondono. Chiusi nel più cupo silenzio, anelano al domani. « Al chiarore lunare si può ora distinguere l'immediato trinceramento nemico. Un muro a secco, avanti al quale è un incrocio di fili di ferro zi ncato, che rilucono come fili d 'argento. ,< Ma ch i ,ono quei tre, quelle ln: o mbre immobili e truci fra i rcticol:iti ? Vedt:llc a~r striac hc ) No. non \[ard>hero così esposte. Bersag lieri impigliati cd uccisi) No, nessun Bersagliere ha raggiunto ancora il reti colato. La çommozione è intens~,. L'occhio attonito s'appunta e sc rnta. Semhr:1110 tre sagom e rit:1g lia tc ndl'd1:1no, tTe foschi spauracchi che pur hanno lJUalc hc cosa di tremendamente vivo. Sono tre Fanti it a li:mi che hanno $cgnato ai Bersaglieri la via dell'onore e d ella m orte e che il nemico ha posto lì, in piedi, come tre fantasmi di funesto presagio. Mònito terribile! Non è dunque soltanto il freddo della nebbia e del sonno che fa rabbrividire! >• . Al primo colorarsi dell 'aurora, l'azione è ripresa. La pressio ne dei Bersaglieri e la mina ccia d egli Al pini , coi t1uali è stato ristabi lito il collegamento. cost rin ge il nemico (III brigata da montagna) a ripiegare di, t ro una sern nda e poi dietro una terza posizione. Mentre due cmnpagnie del XXXVI battaglione tentano di coglie re sul fianco sinistro il trinn :ramcnto austriaco, l'attacco frontale del XXIII i: costretto a sboccare in una piat ta e vastissima dolina, ( 1) La 111edagk1 J·oro che pr..:111ia l'erui~mo dd ,ergrntc Gi useppe Carli i: la prima :JS$cgnata ndl :1 grande gunra. così com e la !)rima medaglia d 'oro del primo ,·omha11 im ento p er l'indipendenza e b prima ddl'impresa libica furono confer ite a BcL,~tglicri: c::ipit::ino Savcrio Grif/ini (Ponte di Coito , 8 aprile 1848): Gtpit:ino R.1ffaclc Pergolesi (Mesri, 23 ottobre H)ll).


I Hersaglieri àc/i.;t, a .Ho11/,i/ro11e. d.11-.11Jt(' /,1 1e.<ta b,111t1gli,1 dd/'/,()11 , 0.



attraversata dal reticolato e battuta dal piombo di numcro~c mi1ragliatricì. << Fra un visibilio di proiettili mantella nera, aign:ttc bianca, con tutti i segni visibili del Comando, come uno stendardo di vittoria - è in testa il colonnello De Rossi. Con quel fascio di fili d'incomparabile bianchezza che zampillano dal cupo cappello, egli sem bra scaturito dalle strofe di un canto epico. Fra i più avanzati è Do n Gilardi. Il coraggio irrequieto di Fra Pantaleo ed il sereno sprezzo della morte del Tazzoli sono trasfusi nell'animo guerriero di questo giovane che, infilato il piumetto di La Marmora nel cappello sacerdotale, con eroica foga trascina all'assalto un pugno di prodi. "Con macigni, fucili, piccozzini, i Bersaglieri si scagliano contro i reticolati e li percuotono follemente. L'urto è aspro, ma la corda spinosa ed i paletti cementati alla roccia resistono ed ogni filo strappato dalle mani graffiate e sanguinanti costa almeno dieci vite. Chi striscia rimane con la faccia volta alla terra; chi scavalca, precipita o s'impiglia. ,, Che puèi la carne viva in un attacco frontale, attraverso l'inferno di una dolina, contro la roccia, il ferro, il cemento, la mitragliatrice? Che può l'ardore l<.:~~ulo dalla ~ptTanza, contro , reticolati tessuti dall'esperienza? \< Soltanto l'az ione aggirante delle due compagnie del XXXVI battaglione può spianare la via al successo. E questa minaccia sembra già tradursi in realtà. I Bersaglieri del maggiore Reali stanno per toccare la cresta. Non mancano che poche diecine di metri... Quand'ecco aprirsi improvviso ai piedi degli assalitori uno spacco, una rupe precipitosa. Ed, al di là, in alto, inafferrabile, la posizione nemica: l'altare di un dio crudele, la casa del demonio innalzata nel vuoto. " In preda a sconforto i reparti ~i ritraggono. ,, Le i,np~iri condizioni della lotta, il copioso sangue versato, la necessità di rifornimenti e la tempesta di fuoco che continua ad imperversare consigliano il comandante ad attendere la notte per rinnovare l'assalto. Scnonchè, verso le undici, la generosa impaz icnz;i e l'irrefrenabile ardore del tenente colonnello Negrotto, ansioso di strappar di mano al nemico k posizioni di cresta, precipitano .sii indugi e due compagnie del XXIlf .i rrompono nella dolina, trascinando il XXXVI. ,, Iniziativa foll e? Disubbidienza sublime? Non importa. Jl colonnello De Rossi, che pur vede riappiccare il combattimento con tro


la sua volo111à, cE1 bando ad ogni comiclcrazione disciplinare o pun~ tiglio personale cd accorre dove più grave è il rischio sostenendo, con tutte le forze e con tutte le armi chi aveva osato inf rangcre l'ordine suo. ,, A prezzo di fortissime perdite. un'altra fascia di difesa è superata. [l combattimento attinge i vertici dello spasimo e della leggenda. Pericle Ncgrottn, col cappdlo iss~1to ~ulb punta della scia-

L.1

1·,dfr d d!' / ; 011;;0 N·r_<f)

T n!minn.

boia - segnacolo di gloria, come il vessillo che mcttev;m fuori i capitani al primo sq uillo della battaglia; segnacolo di sfida, come il foglio lacerato della capitolazione di Udine in cima alla spada di Pier Fortun:ito Calvi trasci na all'urto il \UO battaglione. ·., Lt rn!li di carn:.: rt:St:tno ~u;li :1culei rug;inosi; rose ros~e sbo(.ciann sul rozzo panno grigio-verde; i cad uti , protesi in avanti, co;1 1i11ua110 l'ascesa verso l'i11tì11i10. •< Ormai non si tratta più cli co nt1uis1are b vetta; ma di morire con gloria. E gloria v'è per Eugenio D e Rossi che, nel momento in cui ~i volgr ai suoi Bcrs;ig licri, agitanòn nell'aria il cappello piumato, col gesto di Da Bormida ad Adua, è i1wcstito da tre proiettili di mitrag lialricc. C:idc il colonnello cd :1i Bersaglieri che su di lui si chin::rno per strapparlo alla morte egli dice. con cff usionc di tenerezza


scherzosa e paterna: -, Niente ragazzi, non è niente; un c,,l111111dlo dei Bersaglieri non è mai ferito! « Gloria v'è per il colonnello Negrotto, il. quale, mortalmt:nt c colpito al petto da un proiettile esplosivo, mentre grida: - Avanti. Bersaglieri, avanti! - lancia in mezzo ai reticolati il suo cappello e sprona il battaglione con le parole: _, Bersaglieri, è la vostra bflndiera: andatela a prendere! ,, Episodi vissuti od epici racconti? <( Il nemico, freddo, tenace, inesorabile, rimane arroccato sull'alto propugnacolo. La cruda guerra di trincea ha ragione della sublime poesia del Bersagliere che, come l'antico legionario, non anela che a battersi petto a petto. E quando, col favore della notte, il nemico sferra un furioso contrattacco, nella maschia lotta vibrano le baionette ed il tentativo di r iconquista è rintuzzato. li reggimento non nptega. <1 li giorno dopo, il XXXVI battaglione scavalca il XXIII e ringagliardisce il rogo di volontà e di sacrificio. Sembra che le difficoltà siano di sprone, più che di freno. Le ricche e vive tradizioni parlano al cuore di tutti: Si vuol combattere fino all'estremo della vita. La maggior virtù latina non fu forse la costanza? << A mezzogiorno i due battaglioni, in un ultimo, furioso sforzo, tornano ad avventarsi. Le mitragliatrici raffìcano rabbiose. Ricomincia il massacro. Il maggiore Reali spena la vita sul campo. Tutti gli ufficiali superiori caduti! << Per l'incolmahile squilibrio di posizioni e di mezzi, fede ed eroismo non possono che infrangersi contro l'inflessibile destino. t( Sostituiti da Unità fresche, i battaglioni Bersaglieri che, al loro primo calvario, hanno perduto J 4 ufficiali e 344 gregari, scendono a valle. Ed, al celere ritmo della fanfara, ancora vibranti della lotta, entrano in Caporetto, fraternamente acclamati da Fanti ed Artiglieri. Dinanzi all'ospedaletto da campo n. 18, ove giacciono il corpo paralizzato dd colonnello De Rossi e la gelida spoglia del tenente colonnello Ncgrotto, i Bersaglieri lanciano un 1( urrà i,, appassionato, altissimo, che è rimpianto e giuramento insieme. ,, Intanto, si è recato all'ospedaletto il Re, il quale ha per il colonnello De Rossi parole indimenticabili: - Bravo, colonnello. Ho assistito da Luico al combattimento. Il suo reggimento si è comportato splendidamente. Può esserne orgoglioso. 1( E la prima medaglia d'argento al valor militare della quart:i guerra d 'Indipendenza è appuntata sul peno dell 'intrepido comandante ••.


lii.

LE DIVISIONI SPECIALI E LA I BRIGATA BERSAGLIERI Come ahbiamo ricordato nel la ,, Premes~::i " a questo volume, anche durante tutta la prima guerra mo ndi;dc i lkrs;;glicri si dimostrarono sempre degni delle loro tradii.'. Ìoni e:: com acranmo ii loro valore in- innumerevoli episodi: combatterono al Mrzli cd allo Sicme, a Pieno cd :il San Mi chel e, a Mo nfalco ne ed alla Bain sizza, a Faga rè cd a Capo Silc, sull'Isonzo e sul Pia,·c, in tutti i combattimenti pit1 importanti, compresa b. g ran de battaglia che a Vitto rin Veneto decise la g uC'rra, no n sokinto per noi, ma ancht: per i nostri alleati. Notn•nl i furnn n le ;11inni :1lJ,, qn:dì prc,crn p:trll' i rrgg ime nt ì

Bersaglieri sul m onte Vrsic, sul Javorcck e nclb conca di Plczzo ed ~ degno di particolare menzione l'attacco svolto dal (i" reggimento lkrsaglirri contro k posizioni del RaV<:lnik attacco nel quale si distinse la f compagnia del XIII battaglione. Per essere più sicuri di non incorrere in ìncrcscio~c lacu ne, nni rico nkrcmo ora le gesta delle singoli.: C nit:Ì di lkr~aglieri, dalle Di\'isioni speciali ai b:iitagliunì ;1u1 uno111 i. Nel farlo, per le Di visioni speciali e per la I hrig:1ta Bersaglieri. riporteremo le notizie pubblicate nei « N.ìus.,u111i storici dei Corpi e (~omandi nella guerra r9r5191 8 " dell" Uffì:::io Storico del nostro Cor po di Stato Maggiore.

La 1:1 Divisione Speciale Bersaglieri. Come abbiamo ~i;\ accen n:1to, ,·cnr1t: costituita il 20 mauoio 1e91::;, ~ "" coi reggimenti Bcrs;1glicri (>". e/, .1 , .. e 12" e col gruppo •<Mondovì " del r" n::ggi111ento Artigl ieria da montag n:.1. Fece p:irte del TV Corpo d'Armata cd ebbe inizialmente il nome di Divisio ne Speciale Bersagli eri. TI :11 agosio passarono all a sua temporanea dipendenza il 6" ffggimento Fanteria ,, Aosta •· cd i ha ttaglioni Alpini ,, Valle Elle-/


ro )•, << Pieve di Teca >, e •<Bassano•>. L'n febbraio 19 16 i l lllM t ro reggimenti Bersaglieri vennero riuniti in due brigate: la I col 6'' cd il 12°, la IJ col 9'' e 1'11°. Il 5 marzo successivo la Divisione assunse il numen> di 36a e le furono assegnate, in sostituzione di t1ucllc Ber saglieri, le brigate di Fanteria « Piemonte )\ ed << Aosta )). Il 20 dello stesso mese la Divisione, sempre con le stesse brigate di Fanteri.-i , divenne la 24' Divisione dell'esercito. La comandarono successivamente: -· il tenente generale Alessandro Raspi, dal 24 maggio al 23 agosto 1915; - il tenente generale Giulio Tassoni, dal 24 agosto al 23 settembre 1915; - il maggior generale Antonio Giardina, dal 24 settembre 1915 al 20 marzo r916.

La 2a Divisione Speciale Bersaglieri. Fu costituit~1 il 24 ottobre 191 7 col Comando della disciolta 4t Di\'isione e con le brigate Bersaglieri I (reggimenti 6" e 12") e V (reggimenti 4" e 21 ''). Passò a far parte del XXVIII Corpo d'Armata dal 24 al 27 ottobre e poi venne assegnata al XXIV Corpo, per venin; sciolta il 18 novembre 1917. Durante il breve periodo della sua esistenza, essa venne comandata dal maggiore generale G iuseppe Boriani.

La I brigata Bersaglieri (reggimenti 6° e 12°). Alla meò di febbraio del r916 fu costituita la I brigata lkrsaglieri coi reggimenti 6° e 12°, i (Jt1al i, come è detto nei ri spetti vi riassun ti storici, operarono entrambi nella conca di Plczzo, fra il monte Kukla , il Rombon ed il Javorcek, dove rimasero per tutto il mese di febbrai o, per trasferirsi in Carnia nella pr;ma decade di rnar;,.o, dislocandosi: il 6° reggimento nel settore Fclla (b;1ttaglioni VI e XIIr) cd in qudlo But-Degano (battaglione XIX) ; il , 1\ tutto riunito, nel settore di But - Degano. I reggimenti furono ri spetti \'a mente alle di pendenze della 26'' e della 36" Divisione e non del proprio Comando di brigata, dislocato a Paluzza cd incaricato di studi e di ri cognizioni fìno al 24 apri-


le, allorchè assunse il comando del sottoscttorc occidentale Rut · Degano, nel quale operavano reparti, nella maggior parte non dipendenti organicamente dalla brigata. li 12 maggio il sottosel tore di cui sopra venne affidato al comandante della ,, Caltanissetta ,, ed il Comando della l brigata Bersaglieri riprese le sue ricognizio ni.

La r:alle dt'i/'/;011zo

t: C,,porf'ltn.

Pino al settembre i reggimenti, dislocati come è stato indicato più sopra, concorsero alla difesa di quelle posizioni, tenendo a bada il nemico ed operando llualche ardito colpo di mano nelle sue linee. Eseguirono, inoltre, molti lavori Ji r;:iffc rzamento. Il 6" agì nelle zone di valle Aupa e di Po ntebba ; il 1 2" impiegò .il XXI battaglione successivamente in val Degano, val But, val Fella, val Dog na e val Raccolana, cd i battaglio ni XXIII e XXXVI a monte Pizzul, m onte Zcrmula , monte Salinchiet, sella Nevea ed in valle Aupa. Dal 7 al 17 agosto il 12" reggimento si trasferì. sempre alla dipendenza della 36" Divisione, nella zona fra monte Canin, sella Robon, Seebak, r egione Ladu~et t.


{ I I

Nei giorni dal 6 all'8 settembre i due reggimenti , smti1u it1 il.il la brigata « Benevento >> , si raccolsero fra Chiusaforte, Dog na t· Moggio Udinese, dove si riunì per la prima volta tutta la I l>rig:11 a Bersaglieri. Essa fu trasferita il 9, per ferrovia, fra Palmanova e Vill:1 Viola (XI Corpo d'Armata). Il 16 settembre ven ne inviata a Bosco Cappuccio ed il 4 ottobre si spostò nel Vallone, dislocando il (>" reggimento a Dcvetaki ed il 12" a Vizintini, per tornare, il giorno 6, :1 Bosco Cappuccio. Le fu assegnato il 238° reparto Mitraglieri. Il 10 nuovi eventi la richiamarono nel Vallone, a far parte della 45" Divisione, meno i due battaglioni VI / 6" e XXI/12'', che furono m essi a disposizione del.la 21 " Divisione, quale riserva. .. L 'indomani la brigata si riunì a ·nord del bivio di q. 87, a ridosso della dorsale Nad Logem - q. 198. Il compito della 45' Di visione era la com1uistu del Veliki Hribach, ma non potè essere assolto la sera del giorno Il a causa della reazione avversaria e del terreno difficile che ostacolava l'avanzata. Nella notte sul 12 la brigata Bersaglieri si attestò fra quota 265 e quota 263, sulle posizioni occupate da un battaglione del 78° Fanteria. Il nem ico col suo tiro r endeva difficile l'attacco, che dovette essere sospeso. Prima dell'imbrunire venne ripre'.:o con nuova veemenza; ma il risultato non fu pari allo sforzo, poichè il tiro dell'Artiglieria austriaca era violentissimo ed il n emico, protetto dai suoi ripari, si difendeva tenacemente. L'az ione dovette essere :111cora so~pesa. I battaglioni XIII e XXXVI erano in rincalzo al 78" Fanteria. l battaglioni VI e XX I dipendevano rispettivamente dalle brigate ,, Pisa ,. e ,, Regina ,. ed opcrav:mo nel settore del Pccinka. Le perdite della brigata ammontarono a 42 ufficiali e 1029 g regan. Il 13 scesero nel Vallone anche i battaglioni XIX e XXXVI cd il Comando della brigata so stituì lJLICllo della ,, Pisa ,1 nella difesa del tratto di fronte presidiato dai battaglioni VI e XX I. Il 15 ottobre il 12·· Bers::ig !ieri sostituì il Vl j (i" col suo XXXVI ; il 6" reggimento si raccolse tutto nel Vallo ne per riordinarsi. Ncìla nuova sistemazione del settore divisionale venne affidato alla I briga ta Bersag lieri i l sottosettorc Pecinka. Nella notte su l 23 i due reg g imenti si. sostituirono nell e rispettive posi'l.ioni e così. pure il 29. Il 1° novembre ebbe i ni zio l'azio n<.> per la conq ui sta del Pecinka . Il 6" reggim ento si portò in linea a destra del 12'' . Alia brigata era assegnato il compito di puntare prima su tl· 291, dirigendo i vi la su;, destra e poggiando la sinistra alla strada che, con direzione ovcst-c~t.


312

passa a nord del Pccink;1: a~s1 cur;1rc pui il possesso di detto monte, occupando la quota 308. Cessata la preparazione dì Artiglieria, i du e reggimenti spinsero i loro reparti di testa verso il Pccinka e lo raggiu nsero, catturandovi molti prigionieri, cd iniziarono il rafforzamento delle posizioni , mentre il nemico apri va un nutrito fuoco Ji interdizione. La brigata chhc l'ordine di sostare sulle posizioni raggiunte e di prepararsi per il proseguimento dclL1ziune, col compito di atlacc 1re 1c p::ndici sud di

tJ. 2iL L 'attacco ancbbc dornto riprendersi all'alha dd 2 ; ma , :1lle ore 2 di detto giorno, il nemico ,c;1ten<'> un uragano di fuoco contro i Bersaglieri, che resistettero c. non ostante le perdite. non ., oltanto s.ilvaronu le po~1,.1on1 rom1u1~tatc con ta illo ~acr ifìcio: 111:1 le ampliarono e le rafforzaro110.

La sera del 2 il (>" lkr~aglicri ~ccse nel Vallone; il 3 vi scese anC t'llemle U mberto Afon/illhln che il 12.· , comand:1to dal coloncumu11d<111Jc /,, I t,,.ìg,1111 Hc r .< ,1gliai. nello Sa nte Ceccherini 1 e c he a,-cva conseguito nuovi va ntaggi. Le perd ite furono di 3ì uffi ciali e 1039 gregari. Venne k rito anche il comandante del (>", colonnello Felice Cora!l ì c. lievemente, anche quello della brigata. generale Umberto Montanari. La brigata Bersagl ieri, sostituita dalla •( Amta ,., si port<'i ìl 4 non:m!m: a Gr:1di.sc;1 (Villa Viol:i). ;1]h dipe nden ;,a della 2. r '' DiYisiu nc. ed il 5 si tra~ft rì a Sdraussi na. li 13 novcmhn: il 6" reggimento era riunito a Racrn~liano per ~m1i1uirc la brigala " Nardi ,,, passa ndo alla dipendenza della 49" Div isione. lvi fu raggiunto, il I ì, tbl XXIII balta!:!;lione d el 12'' che rilC\'ava un battaglione del 6 Fanteria sui \"i ppacco. Nella no tte sul 19 il VI battaglione ciel u·, attaccato da rib·anti forze a quota 126, dovette ccdcn:: un tratto di trin cea, che i battaglioni XlX del 6" e XX lll dc! 12", a cco r~i in rincalzo, tentarono in va no dì riprendere


poichè il tiro avversario rendeva insostenibili le posizioni di qu 111;1 (,. 21 i battaglioni VI e XIX \·cnncro sostituiti. Il 23 novembre il 12" reggimento fu autotrasportato a Sa 11 Gra do di Merna e l'indomani la I brigata sostituì la <, Pinerolo II nel ~et tare Raccogliano - quota 126. In previsione di una nostra offemiva, da iniziarsi il 7 di cembre. la brigata aveva il compito di occupare in primo tempo le quo1 c 126, 94 e mo (testa di ponte di Biglia) e poi di puntare con la " Pinerolo>> contro la linea Mrljaki - q. 140 . L'azione venne però sospesa e la brigata, dopo aver a!ternato in linea i suoi battaglioni, nei giorni 29 e 30 fu sostituita dalla ,, Puglie n e si raccohc a Farra e da lì, in autocarro, venne trasportata a Chiopris (21" Divi sione).

il

Il 4 gennaio del 19r7 la I brigata si trasferì, per un periodo di riposo e di istruz ione, nella zona fra Percotto, Lauzacco, Perserano, Ronchi e Co rtcllo, alla diretta dipendenza della 2" Armata; il giorno 10 pass(':> alla 47" Divisione. . fl 4 fehbraio, destinata a so~tituire la " P avia ,, nel settore $ ;111 Jakob - Liga, iniziò il rno trasferimento, che venne ultimato il 6. I reggimenti erano Khicrati per ala e ciascuno aveva un battaglione in linea, un o in rincalzo cd il terzo in riserva. L'n maggio il XIX battaglione del (i'' fu destinato nella regione Golievo, a sostituire i reparti del 26 1" Fanteria. Fino al 1 2 maggio i battaglioni Bersaglieri si alternarono nelle rispettive posizioni, esplicando la loro atti vità con l'invio di pattuglie e con il rafforzamento del settore, che doveva formare la base di partenza per la prossima ripresa dell'aziòne. Era imminente la nostra offensiva dal Vodice al Timavo. La I brigata. che disponeva di qua ttro dei suoi battaglioni, poicbè il XIX del 6c cd il XXIII del 12." erano a di sposizione del Comando della 47' Divisiom:, venne destinata ad attaccare il monte Seknik, puntando obliquamente per monte Kuk (quota 711 ). Mentre si svolgçva - la preparazione di Artiglieria , il giorno 13 maggio il 6" reggiménto si ammassr> nella w na fra Debcnjc e Liga, il XXXVI battaglione del T:!'' fra Liga e Loviscc; ma un succcssi\'o ordine fece ritornare i detti reparti alle rispettive posizioni. Il 14 maggio i Bersaglieri si trovavano nel settore di Nekovo. Fallito un tentativo di passare l'I sonzo, dfe ttu ,110 dal hatt:iglionc


Alpini ,, Cervino », nel pomeriggio del 16 il 6" reggimento (battaglioni VI e XIH) fu inviato a Liga, a disposizione del Comando della zona di Gorizia. Contemporaneamente giunse a Liga a nc he il Comando della brigata. L'indomani il {," si porttl a Debenje ed il 18 in val Grune (Plava), ma, durante la marcia, ebbe l'ordine di fermarsi a Slapnico. Il 20 venne inviato a Zagomilla, a disposizione del Comando della 53'1 Divisione e, lasciato i n detta località il Xlii battaglione, puntò col VI verso la scllctta di quota 503, col compito di agevolare l'azio ne della colo nna operante verso il monte Santo. Iniziatosi l'altacco, il battaglione, non ostante la reazione avversaria, riuscì a portarsi fino a 350 metri dall'obbiettivo a ssegnatogli, dove sostò rafforzandosi. li nemico tentò di attaccarlo alle spalle e sul fianco sinistro; ma il battaglione resistette, coadiuvato dai superstiti <ld battaglione Alpini .. Val Toce " , a nch'esso duramente provato nei giorni precedenti. Intanto il XIJJ battaglione, messo :1 di sposizio ne della brigata ,. Teramo >1 , avanzava per raggiungere la sellctta fra le quote 652 e 592, ma, per il violento bombardamento nemico, riuscì solo ad ammas~ar~i dietro la quota 592. Pit1 Lmli ~i spost<'i a sud di quota 652, in rinc:1L,.o :11 V l h:maglione , e ritorn ò :1lb dipendenza del proprio regg1ml nto . Il 23 i due battaglioni si sostitui rono nelle rispettive . posizioni. Il Xlii riprese l":1ttacrn e la prim:1 o ndata si spinse arditamente \"trso l"obbi1.::ttivo ; ma venne investita sul iìanco ed alle spalle da raffiche di mitragliatrìc1 provrnienti dal costone sud - est del Vodice. Fu ferito g ravemente il comandante del battaglione e subito dopo venne ucciso il capitano destinato a sostituirlo: mentre i reparti riuscivano a portarsi an cora avanti. fl 24 la ' l Teramo n riprese l' av:1 nzata verso c1uota (ioo - Roccione, permettendo alla 1° compagnia dc:1 (/ Bersag lieri di avanzare e di catluran: alcuni prig io nieri. Il 24 il Comando della I b rigata Bersaglieri da Liga cd il 12" reggiment o (battaglioni XXIII e XXXVI) da Debcnje vennero in viati a Pl:tva e di là a Zagomilla . L a brigata, posta anch'essa a disposizio ne del Comando tldla 53" Divisione (meno i battaglioni XIX del 6" e XX[ del 12v), riprese, nel pomeriggio dello stesso 25, l'attacco della quota 503. Erano disponibili i battaglioni VJ e XIII , fusi in uno solo, il XXXV I ed il XXllI, mrno la compagnia destinata alla selletta del Vodice. Compito della brigata Bersaglieri era la conquista delle posizioni nemiche nei pressi di llllot;1 503, per poi spingersi lungo il costone del monte

i


P5 Santo fino a congiungersi con la colonna del Vl Corpo d'Arn1at:1, puntante su quota 6u e sul Convento di monte Santo. Ove pcrc'> queste colonne avessero ritardato, i Bersaglieri, una volta raggiunl:i la quota 503, dovevano senz'altro puntare verso quota 6 11 ed il Co n vento. Sferrato l'attacco, le prime o~date del 6° reggimento furono ac colte . da nutri~e scariche cli fucileria e di mitragliatrici provcnirnt i

Il Vippacco.

dalle quote 61 I, 652 e 503; c i<'> non ostante, esse contmuarono ad avanzare. Il 26 ed il 27 i reparti tentarono di fare qualche altro progresso e rafforzarono le posizioni raggiunte. Il 28 la brigata, passata alla dipendenza dell'8• Divisione, ripre~e l'avanzata verso le quote 50~ e 611. Elementi del XIII battaglione ri u~cirono, dopo lotla accani la, a raggiungere la trincea nemica sull'alto del costone di quota 652, liberando alcuni nostri soldati già fatti prigionieri e catturando alcuni difensori ed un notevole bottino. Vennero inviate in rinforzo la 5~ e la 6" compagnia del xx m battag lione. Il XXXVI, rincalzato da due compagnie del VI~ raggiume la quota 503; ma dovette ripiegare sulle posizio ni di par tenza pcrchè sottoposto ;ul un intenso fuoco di Artiglieria. Il 29 l'azione ve nne sospesa e g li Austriaci contrattaccarono inutilmente . La sera Jcl .~o. <lopo avere respinto un nuovo tentativo avversario. la brigata, ri k -


3 1h

vata in linea da reparti delb ,, Friuli .. . ritorn<> fra Dcbcnic (6') <.: Lìga ( ri''). ~, Intanto il XXI battagl ione dd 1 2 " , posto a disposiz ione del Comando della 53' Divi sione, il 20 maggio da Debcnjc si portò a Zagornilla e di l:ì il 21 :1 Zagora. Proseguì poi , crso il Vodicc (quota 652) e sostituì un battag lione della brigata « Girgcnti ,, cd il battaglione Alpini ,. Val Pdlicc " · iniziando 1111 alacrc larnrn di rafforzamento ddk posiz ioni. Il 22 il battag lione ebbe l'ordine di puntare cont ro la trincea nemi ca antistante. S ferrato l'.111acrn, k prime 011d:11c. g iun te a circa 70 metri dalla linea di partenza, incontraro no repart i nemici muon: nti al co ntrattacco che, più forti d i numero. ri uscirono a fa r retrocedere i lk rsaglicri fin sulla linea d i partcnz:1 ; nu, acco rsi i rinc1lzi, la massa nemica venne respinta ed il battaglione potè rafforzarsi in una posizione a circa 250 met ri d:1 t}ucll a di partenza, dopo avere fatto numerosi pri gionieri . Il :q l' attacco fu ripreso e cadde gravemente ferito il comandante cld hatta~lionc; nu i suoi rep:-irti , coadill\'ati da altri dei reggimenti 7f e 2(:>2" Fanteria. raggiunse ro l'obbiettivo loro assegnato. 11 25 m:1ggìo il XXI k 11tag lionc, dopn :wcr r:iggi111110 nuove posizioni cd a\'CfC ributtato altri attacd1i nemici. n :nne i11\'iato a Zagara cd il 2ì a Dcbc njc, per riorganizzar~i . Esso avc\'a perduto I3 n ffiriali e .1 13 gregari . Rim ase in linea. nel settore Lozicc - KresteniG 1, il solo XIX battaglione. che.: fin dal g iorno 1 I si era d istaccato dal reggimento. Le perdite com plessi \'c: della l>rigat :1. dal 2 0 al 30 maggio , amnwnta \'ano a 68 11flici ;ili ed a ,-1 ,u !!re!.!:;1ri. ,'

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Il 1" giug no il rn manda ntt:: della brigata assunse il com ando ta ttico del sottoscrtorc San }ak ob - Lig:1. Il 28 e 29 b brigata n :nrn.: sostituita dalla ,, Tortona " e pam'> n ella nlle ddl' l ud rio col (i" reggiment o ;il molino di Pod r;i vna (mcno il VI k 1lla~lio nc che, dal 25, era ~ulb fro nte D obbr - Sclva) e col 1 2 '' fra !\1dina, Sabmant e Bordon. Il 18 lug lio il 1 2 " lkrsagli cri si trasferì nuo va mente a Liga, rilc,·:111do reparti della ,, T ortona ,,, e vi ri mase fi.no al 29. nel lJt1ak gio rno. sostirnito d al 4" rcg~irnrnto lkrsa~lieri , ~i trasferì a H o~cin:1, ~ulh ri,·a sini str:1 dello Judrio. li r3 :ig osto il 6'' rcggi m ento rile\'Ò


317 il 4" Bersaglieri nel tratto di linea: Ronzina - San Veit - LJ, 444 n l il 17, inizio della battaglia della Bainsizza, il 6° reggimento, sostituito. si riunì a Podravn;1, (JUale riserva del XXIV Corpo d' Armat:1. Alla I brigata Bersaglieri venne commesso il compito di impadronirsi in rrimo tempo della posizione nemica di quota 600, compresa tra la testata del Prihoto e la sella di Vrh e di estendere poi la propria si nistra fino al Fratta. Per l'azione . la brigata operò soltanto col 12° reggimento e, disponendo di due ponti, costituì due colonne: una composta dai battaglioni XXI e XXXIII, una compagnia mitragliatrici, due compag nie zappatori, una batteria da montagna e quattro sezioni di bombarde da 58 B.; l'altra formata dal XXXVI battaglione, una compagnia mitragliatrici ed una batteria da m ontagna. All' imbruniré dello stesso giorno 1 7, i battaglioni si attestarono verso lo sbocco dei valloni di N ekovo e di Colenca, in corrispondenza dei rispettivi ponti. La sera del r8 il XXIII battaglione passò il fiume sul ponte di Nekovo, seguito dal XXI. Intanto si tentava di costruire un altro ponte a monte di Canale; ma la defìcenza del materiale e la reazione nemica sventarono il tentativo. sicchè :rnche il XXXVI battaglione dovette passare, all'alba del 19, sul ponte di Nekovo. I battaglioni XXI e XXIII, schierati per ala, iniziarono l'a\'anzata verso la q. 400, catturando il presidio della linea di osservazione; mentre il XXXVI ebbe l'ordine di rastrellare alcuni gruppi di tirato ri nemici annidati tra le macerie di Canale e potè catturare una sessantina di prig ionieri. Po i i tre battaglioni proseguirono fino alb q. 500, dove si attestarono, per la sopraggiunta notte, a stretto contatto col nem ico. Intanto, nel pomeriggio del r9, il 6° reggimento tornò all a di pendenza della brigata. Il 20 il XlII battaglione del 6v sostituì il XXI del 12'' e rinnon'i l'altaccu insie111e coi ballagliùni XXI e XXXVI, raggiu ng rndo la linea di cresta; m entre il XXIII occupava il cocuzzolo di t\llOta (>25. Più tardi g li a ltri due battaglio ni del 6'' reggimento serrarono sotto: il VI sostituì il XXI. che si portò in riserva del 12° reggimento; men tre il XIX sostituì reparti della V brigata Bersaglieri sulla f rnntc: Scmmer - F rattacoston c di A uzza. All'alba del 21 agosto pattug lie dei battaglioni XXIII e XXXVI e delle compagnie mitrag liatrici 238" e 510", spostatesi innanz i ndla conca di Vrh, catturaro no altri prig ionieri , cp1attro obici da 15 2, una


di ecina di pezzi di piccolo calibro e mol to altro materiale bellico. Mentre il XXXVI si accingeva ad appoggiare, da nord, l'azione della brigata <, Tortona ,,, tendente alla conquista del Kuk (quota 711), questo venne occupato ed il 6" reggimento, rinforzato dal 261° Fanteria, ebbe l'ordine di attaccare l'Osccdrih (quota 856), che la bri gata investì contemporaneam ente da no rd. In iziata l':1zio nc. i battaglioni del 6° reggimento, attraversata la conca di Vrh sotto 1111 nutrito fuoco di Artig lieri a, intrapresero l'a-

Il frante itali,ma alla fine del ;ettembre 1916.

~cesa del monte e sostarono verso (iuota 600 f:>er il so1)raoo·iun<Yere bb b della notte, dopo aver catturato altri prigionieri e molto m ateriale. Il 12", intanto, occupava le selle di Vrh e di Auzza, passando alla dipendenza ddb brigata " Elba " · L 'alba del 22 comentì ai reparti il nuovo scatto, che portò il XHI battaglione a quota 856 cd il VI sulla crest;1 dell'Oscedrih. Ma il nemico, rinfor za to da repart i freschi, sferrò un violento contrattacco, che obbligò q ualc he nostro elem ento a ripiegare al di sotto della cresta. Accorse allora in linea il XIX battaglio ne, che rinforzò ed estese sulla destr:1 l'occ upazio ne del VI; mentre il II battaglione del 261 " Fa nteria era inviato in rincalzo al XIII Bersaglieri e veniva r ichiamato da quota 625 il XXIII battaglione.


Dopo una lotta accanita e sanguinosa, il nemico venne.: ricacc iato e vani riuscirono i suoi reiterati tentativi per riprendere le pmi:1.in11 i perdute. Il mattino del 23 gli Austriaci riattaccarono la quota 856; rn.1 vennero respinti alla baionetta dai battaglioni VI e XIX, rincalzati dai battaglioni Alpini (( Monte Tonale" e << Monte Pambio n.>• Il 6° reggimento, stremato dalle perdite subìtc, venne sostituito dai battaglioni XIX e XXXVI del 12", che nella stessa giornata avevano ricevuto il cambio dal 278° Fanteria, per recarsi in valle Ju<lrio ed a Hoscina a riordina.rsi, ed il Comanòo della brigata, sostituito da quello dell' « Elba >>, si trasferì a Liga. Intanto i battaglioni XX[ e XXXVI del 12°, avuto sentore che il nemico cedeva, lo incalzarono, insieme a reparti di Alpini ed alle brigate << Elba >> e •< Grosseto ,, e raggiunsero Lo11ka ; mentre a loro rincalzo veniva inviato il XXHI battaglione, che stava per portarsi in seconda linea. La sera del 23 il 12" reggimento ricevette l'ordine di portarsi in riserva a sud di Draga cd anche da lì i suoi reparti, spinti in ricognizione, catturarono altri prigionieri e molto materiale. Fra il 25 ed il 26 il reggimento ~i portò presso Nekovo, Gorenjc e S. Veit. Questa nuova battaglia costò alla hrigata la perdita <li 37 ufficiali e di 800 gregari; ma fruttò la concessione della medaglia di bronzo al valor militare ai due reggimenti e la citazione sul Rollettino di guerra del Comando Supremo.

Il 3 settembre la I brigata Bersaglieri si trasferì fra Canak e Morsko, per continuare a riordinarsi. L'n tornò in linea per sostituire la ('Brescia,, sulla fronte quota 725 - Vcrhorec - quota 687. . • Nella notte dal 23 al 24 la brigata, riicvata dalla « Grosseto", si portò fra Canale, Anhovo e Krestenica, dove rimase fìno al 14 ottobre, .allorchè venne trasferita in valle Judrio, fra Podrcsca, Miscck e Bodigoi. Il 24, iniziatasi l'offensiva austro - tedesca, ricevette l'ordine di portarsi a Kambresco; il 25 di occupare la quota 678 del costone di Rog, dove il 12° reggimento respinse tre violenti attacchi dell ' avversario, subendo molte perdite. La condotta della brigata in questa

'22.


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azione venne ri(urdata n ella motivazione della medaglia di bronzo. Jl 26 ottobre la brigata si schicn\ a sbarramento Jella valle Judrio, fra Miscck t'.d il Korada, col compito di resistere ad oltranza, ma il 27 ripiegò fra San G iovanni di Manza no ( i:!") e Hrazzano (G"). Il 29 raggiunse il Torre a Pr:idamano, fra capo Zilli, capo Marion e tjllOta 85. I battaglioni XIX e XXXVI, spintisi ve rso Udi ne.'. per la rotabile Pradamano - Udine, incontrarono, presso Laipacco, repar ti nemici e riuscirono a catturarne una parte; ma più tardi, minacciati di aggiramento sul fianco si nistro dai rinforzi anersar i sopraggiunti, dovet-

tero retrocedere. Dopo una sucn:ssi\·a resistenza a Pradamano, la I brigara riprese il ripiegamento, per Pavia d'Udine e Mortcgli:rno, verso Talmas'. Ons e Fbmbro, ,he raggiunse all':tlba dd 30. Da lì il 12" reggimelllo, rimasto distacca to dalla brigata, effettuò il ripiegamento da solo, passò il Tagliamento al ponte di .Madri~io c. dopo aver subìto altre perdite, sostò il 2 novembre a Cint<:llo. do \ e \'Cnne raggiu nto dal Comando della brigata e dal 6'', che avc\'anu passato il Tagliamento al ponte Ji Latisana. Un distacca m ento del 6 ven ne in\'iato a Poz1,uolo del .Friuli per concorrere alla resi stenza che ivi opponeva al nemico la li brigata di Cavalleria. Il 3 novembre la brigata c r:1 ;1 fiume , il -I a Puja, .il 6 a Selva, dove rimase fino al I 3. nel tiu,1lc giorno venne inviata in autocarro Ira Mason Vicentino a Moh·ena. Intanto passava a di sposizione ciel.la lirigat:1 anche il 4" reggimento fkrsag licri e gli clementi del 21" Ber-· saglicri. c he \'C nn ero assegnati ai .reggimenti b'' e 12''. Il 20 novembre il 12'' reggimen to fu im-iato da Molvena a vi lla Raspa. Il 22 ed il. 23 il Comando della brigata ed il 6'' reggimento ven ivano I rasferiti a Bassano, do\'e il 6'' si S(:hierò in lim:a, coi battaglio ni VI. e XIX fra le Mclcttc di Gallio. monte n adcnecche e monte Tondarecar. L i brigata passò all a dipendenza della 29a Divisione. Il 12" reggimento, portatosi il 2:> novembre a San Giacomo di Luisiana, assunse, il 25, lo sba rr:imcntn di Val st;1gna ) :illa dipendenza del l Raggruppamento Alpini (52' Divisione). li 30 esso si pcrtò a Foza e nei d ue giorni ~uccessivi il XXXVI battaglione rilevò in linea, :1llc Mclcttt· di Gallio, rcp.ini della brigata " Perugia " (130" rcg,l'imcnto ). JI 4 il nemico, preceduto da intenso bombardamento, lanciò le sue Fanterie all'attacco e riuscì, malgrado la tenace resistenza dei reparti in linea , ad occupare buona p;1rte delle nostre pasizionì. li 6 dicembre i super stiti della brigata vennero rile\'ati eJ in viati a Val-


dagno, che raggiunsero nei giorni 8 e 9, inizi:111do 1111 pc11< 11 lo di riorganizzazione. Il 13 il 6'' reggi mento si portò fr. 1 M:1gl111 1· NoYale. II 29 e 30 gen 11:1io ddl'anno 19 18 la brigata si trasferì 111 v.,I Brenta, nella zona fra Valrovina e Mason Vicentino (52" l)i"i,io1w ). Il 2 febbraio il 12" reggimento si port<\ a Campese cd il gior no f, il XXIII battaglione sostituì il b:tllagiionc Alpini " Morhcgno ,, .1 Col Moschin, p:1ssando alla dipendenza dell a 50' Divì ~ionc.

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li giorno n, m e ntre il (i° reggimento si portava a Campcse, il inviò in linea i batt:iglioni XXI e XXXVI, rispcttiv:imentc in Yal Frcnzela cd a San Francesco. ;i sosti tuin: due b:tttaglion i del 2::;4·· Fanteria. li 6° reggimento dc~ri 11ò il VI hallaglionc sul monte Co rnonc, al posto del battaglione Al pi ni << Stcl \'io "· Gli alt ri battaglioni ddb brigata furo no impiegati in lavori difcnsivi di seconda linea. Il 20 febbraio il Comando della brigata sostituì l(ttcllo ddla ,e Porto Maurizio •J nella difesa degli sh-:irramenti di Col Moschin, Costa Alta. Valstagna, Col d'Astiago, che tenne fino :il i'' marzo, nel Llu:il gior no sostituì il l Ra~grupparnento Alpini nel se ttore Cornonc. S :1 11 1 2"


p .! Francesco, val Frenzda cd ebbe alla sua dipendenza il I Gruppo A lpini . li 16 mau.o la bri(rata ebbe affidata la Jifesa deg . li sba rramenti ~ ' Carpanè, Valstagna, Oliera e costituì, assieme alla (<Toscana >•, la IO' Divisione di Fanteria, alternando i suoi battaglioni in linea e spieg:mdo la consueta attività di pattuglie. Poi, rilevata dalla brigata ,, Toscana ,i, si portò in seconda linea. allo sba rra m ento Valstag n a - Merlo, dove venne impiegata nei lavori di rafforzamento, distaccando a tllrno i suoi battaglioni a Campesc per un periodo di nposo. Nei giorni 3 e 4 giugno le due brigate si completarono di nuovo i::d il 5 la I Bersaglieri riprese la difesa d ei settori Val Frenzcla, San Francesco - Corno ne. Il · 15 il nemico sferrò la sua offensiva, preceduta da violento tiro di Artiglieria e di bombarde. Tentò dap11rìma di rnpraffarc le linee del Cornone : ma ne ven ne ricacciato con gravi perdite; puntò poi verso Pizzo Razea e, mentre ne veniva respinto una prima volta, riuscì ad occuparlo con un nuovo sfor zo, reso pos~ibile d all'arrivo di truppe fresche. Tale occupazione minacciava il fìanco sinistro della I brigata Bersaglieri, tanto che il nemico, scen dendo per il cimitero di Sasso nella \'alle omonima, tentò dì prendere alle spalle i difensori di val Frenzda, i c.iuali rimcirono ad arre_starlo con uno sbarramento di fuoco di mit ragliatrici. Altre puntate avversarie contro il Cornonc e val Vecchia e, p iù tardi, contro il versante orientale di San Francesco vennero parimenti respinte dalla r esistenza dei reparti dell a brigata. Intanto Unità della 28' Divisione :i sinistra e della '.?'' a destra venivano obbligate a ripiegare dalla irruenza degli attarchi n emi ci. li 16 giugno il nemico riprese l'azione co ntro il Corno nc ed il costone orientale di San Francesco; ma inutilmente. U n a pattuglia del 12° Bersaglieri riuscì a portarsi .tino a Pizzo Razca, catturando alcuni difensori. A ll'allù del 17 il nemico attaccò Case Alberti ; ma anche questa volta fu respinto. Più tardi la 28~ Divi sione mosse al contrattacco e vi con cor sero reparti dei battaglioni XXI e XXXVI e del 12° reggimento, c h e riuscirono a riprendere le posizioni di Pizzo Razca, catturando una ventina di prigioni eri, 2 ca nnoni da montagna, 9 mitragliatrici e molto materiale. Un 'altra az ione di pattuglia venne compiuta il 20, oltre il Pizzo Razea, con esito favo revole. Nei giorni dal 22 al 24 la brigata, sostituita dalla " Toscana " , si partò fra Lora Alta, Oliera, Pralungo,


3-23 monte Campoleone, per un periodo di nposo. Le sue perdite erano state di 4 ufficiali e 83 gregari.

Il 27 giugno il Comando di brigata ed il r2° reggimento ve nnero inviati a Campese. Dal 7 al 9 luglio i reggimenti furono dislocati: il 6" a Grantorto; il 12° a Gazzo e nei giorni dal 12 al 14 vennero inviati, per ferrovia, fra Corrubbio, Parona, Bussolengo. Il 13 agosto 1a brigat::i, destinata in Vallarsa, fu trasportata in ferrovia fino a Schio, da lì il VI battaglione del 6° si portò in prima linea sul Pattassone, a sostituire il II battaglione del 157° Fanteria; il XXI del 12'' rilevò il l del 158'' Fanteria sulle posizioni del monte Corno e monte Trappola e due compagnie del XXXVI sostituirono due compagnie del III battag lione del 158", sulla linea del Boalc Zocchi - Sogi. Con successive sostituzioni la brigata, il 16 agosto, rilevò la ,< Liguria ,. nel settore Vallarsa. suddiviso nei due sottosettori: di sinistra (U) e di destra (r2°) d el torrente Leno. Dopo un turno in linea, durante il qu:ilt' b brigata esplicò Li consueta ;1ttività di pattuglie e di colpi di mano, respingendo llualchc tent,1tivo di attacco nemico, come quello operato il 26 settembre sul monte Corno> nei giorni dal 27 al .30 di detto mese, rilevata dalla "Liguria )' , scese a riposo a Valdagno. Nel suo periodo di linea essa aveva compiuto anche m olti lavori di sistemazione difensiva. li 5 ottobre la I brigata fu autotrasportata nella zona di Campo San Piero, fra Rustega, Massanzago e San Leonardo. L 'inizio dell'offensiva finale richiamò la brigata al suo posto di combattimento. Nella notte sul 23 ottobre essa venne dislocata fra Carpcnedo (6°) e Fossalunga (12"); il 28 proseguì per Carnal<'> l' Po~tione cd il 29 per Arc:1de. [) 30, passato il Piave, raggiunse San Polo di Piave; l'indoma ni si attestò al quadrivio di Borgo Bianco e da lì riprese la marcia verso la Livenza per occuparne l'argine destro, fra Talmassons e Ghirano. Il 2 novembre passò la Livenza sui ponti di Mansuè ; mrnt re il XXT battaglione, passato il fiume a Sant' Andrea, raggiunse Azzano Decimo. Il 3 novembre la brigata ebbe l'ordine di raggiunge re il Tagliamento nel tratto Casarsa - San Floriano. Il 4, passa to a guado il Tagliamento, raggiunse Pasian di Prato, mentre il comandante


dclb brigata, con un gruppo Ciclisti del 12' regg111H.:nto, entrava 111 Udine. Nella loro marcia i Bersaglieri della I brigata avevano catturato multi prigionieri e molto materiale bellico.

Ricompense. 1\iJedaglia di brou.~o: :1i L1bari dei reggimenti del la [ brigata lkrsag lic ri (6° e i:!.") con la seguente 11wl ivazionc: ,, Solto violento fuoco atlraversayano l'Isonzo, irrompendo nelle trinl'.cc nem iche: in l]Uattro g iornate di aspra lotta validamente conrn m:v:1110. con sla ncio intrepido e fulgido valore. al conseguimen to llclb Vittori:1. " lvfalgrado lt: forti perdite suhìtc. mantc11n a no tenacemente le posizioni ~<J1K1ui ~tate. re~istcndo ai violenti e ripetuti contrattacchi nemici ( Bainsizza. 16 - 20 agoslo 1917). Si distinsero per slancio cd ardimenlo ncll;1 riconquista di un a Ìmport:ml c posizione (Globok ,ch. 25 :,uohL· HJ 17 ,.). Cita zio11c .mi Ho/lettini di guerra dl'i Comando Su prcm o : Bol -

lcnino di guerra n. 824 del 2G agosto H)17: ,. La hattaglia incomincia a rilC\·ar~i ndla grandiosità delle ~ue lince. " L':1zionc a nord di Gorizia, d;IÌ 19 in poi , può così riassumer~i: " Le valorose truppe Jelb 2 ' Armata, gettati 14 ponti sotto il fwKu nemico, \·;1rcl\·ano l' honzo ndb. notte sul 19 e procc<lnano :111':1nacco dell'altopiano di Bain sizza. Puntando d ecisamente sulla fronte Jel cnik - Vrh> aggira,·:rno le tre lince llifensive nemiche riel Scmmcr. del Kobilek L' di Madoni. ivi annodantisi, e contcmporanr:irm:nte attacc.1v:mo le stesse linee anche di fronte e le rompevano, n1Jl ~rado J'nq inati ssirna difesa del nem ico . .. Consegue nza del l'ardita manovra fu la caduta di monte Santo . .. Le truppe d cll'Arm:ita continuano ora ad avanzare verso il margint: orirntalc dell 'altopia no di Hainsizza, incalzando il nemico, c he oppone vivacissim a resistenza con forti nuclei di mitragliatrici e di :1rtig licrie leggere. ,. Nei combattimenti dal 19 al r~ si sono, fra tutti, distinti per \ ;ilorc cd ardire: le bri gate " Lirnrno ,, (33"-34"), ,, Udine n (95". uf,"), " Fin: nze " ( 127" - r28"). ,. Tortona ,, (25t - 1-58"), ,, Elba "


P5 (261'' - 26:2''), il 279" reggimento Fanteria (brigata (, Yicrn za ,,), /11 I e la V brigata Bm·aglieri (reggimenti 6'' e 12°; 4° e 21°); il <)" e 1 .;" ragg ruppamento bombardieri; il II e IV battaglion~ pontieri tk l genio. (( Sul Carso la battaglia ha ieri momenta neamente sostato. Nostre brevi avanzate rettificarono e consolidarono le posizioni conqu istate; tentativi nemici di contrattacco fallirono sotto il nostro fuoco. « I prigionieri finora affluiti ai campi di concentramento sommano a circa 600 ufficiali e 23 .000 uomini di truppa. Il numero dei cannoni tolti al IH:mico è salito a 75, tra i quali 2 mo rtai da y,5 e molti mcdi calibri. Abbiamo preso, inoltre, un gran numero di cavalli, un aeroplano intatto., molte bombarde e mitragliatrici ed ogni sorta di materiale, comprese parecchie autotrattrici c:1riche di mun1z1on1. •< L'enorme difficoltà del vettovagliamento delle nostre truppe, attraverso una zona priva di strade, viene in parte superata mcrcè i grossi depos.iti di vÌ\-cri abbandonati dal nemico nella sua ritirata l> .

Comandanti della brigata. Maggiore generale Luigi Baro nis, dal 16 febbraio al r2 maggio 1916. Maggiore generale Felice Porta, dal r3 maggio al 5 luglio 1916. Maggiore generale Umberto Montanari, dal 7 luglio 1916 al 17 grngno r917. Maggiore generale Adolfo Leoncini, dal 19 giugno al 18 no vemhre 1917. Colonnello brigadiere Enrico Novelli, dal 26 novembre al 4 dicembre 1917 (prigioniero). Brigadiere generale Giuseppe Cassola, dal 15 dicembre r917 al termine della g uerra.


IV

LA Il BRIGATA BERSAGLIERI

Per le Divisioni speciali e per la I brigata Bersaglieri abbiamo voluto riportare, quasi testua lmente, quanto già venne esposto nei " N..ia.<n111ti storici dei Corpi e Coma11di 11el/11 gue,·m 1915- 1918 ,, ddl" Uflici(l Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito, anche per far r ileYare .ti lettore la precisione dei da ti e la diligenza, con la quale ,·cnncro compilati ì suddetti riassunti . \t;i c~si, come succede per tutti i lavori necessariamente sintetici. mcttuno :id una Jl(Jll facile pro\·a la pazienza del lettore.. che non ~cmpn: ha la possihilit:1 di sc~uire su una carta i frequenti trasferimenti dei rcp:uti, l'azione cb loro s,·oll;i nciic diHTSC occasioni esarn 1nat:1 111 ogni p:trtirnbre cd i numerosi cambiamenti di dipcnden:1.a, msc rv:indu i ,1u:ili, noi comtati:1mo t\uanto fosse opportuna , circa i Bersaglieri. l'idea dì Alessandro La l\,Iarmora. clic ne previde l'impiego pn rcp:1rti che di rnassim:1 non dO\'C\·ano superare il battaglione. lnLnti le Divisioni e k brigate Bersaglieri soltanto in qualche r.1 ra occasione vennero impiegate come Unità organiche vere e proprie, mi H'ggimcnti ed i battaglioni riuniti. Quasi sempre i reparti <.: he le rnmpurn;vanu \'enncro divisi e spesso i reggimenti e gli stessi battaglioni dovcllcro operare alla dipendenza di Grandi Unità diffcre111i n l in rnrrispondenz;1 cli diversi tratti del fronte. T11tt a\' i:1 un'espo~izione dei fatti. che nun segui~se le pregevoli <, pere gù pubbl icate in proposito d:1ll"Uffìcio Storico, pur potendo rimcirc mcm, monotona cd uniforme, correrebbe il pericolo di essere incompkt:1 e dovrebbe limitarsi ;1 m ettere in rilievo soltanto i fatti più importanti e più idonei a dimostrare le virti1 militari dimostrate d:1i no~tri Bersaglieri anche durante le due guerre mondiali. :'ioi prornrcremo di risolvere il problem;i seguendo una via di mezzo. illustrando, cioè, in modo particolare le vicende che pit1 e ,negli, , wrrispondono alla finaliù di L]Uest'opera ed accennando so-


P7 iamcntc le altre, in modo che il ]cuore possa rilevare più pro111:i. mente la diversa importanza dei fatti e non dehba, diremmo lfuasi. smarrirsi tra troppe notizie e troppi dati, i quali, se possono intcrcs sare lo storico, finiscono facilmente con lo stancare il profano.

La II brigata Bersaglieri si costituì, alle- dipendenze della Divisione speciale, I' 1, febbraio 1916, prima coi reggimenti 9'' ed 1 i'' e poi con il 1 e 1'11", dislocati: il 9° in linea nel settore dello Slatcnik ed il secondo a riposo, nella zona di Scrpenizza -Log di Cezsoca. Al Comando della .li brigata, tenuto dal generale Sigismondo Monesi . vennero affidati il settore Slatcnik e le truppe in esso dislocate (9Qe 12° reggimento Bersaglieri), in attesa di una definitiva sistemazione dello stesso settore. Il 14 febbraio, per l'azione destinata a riconquistare monte Cukla, occupato dal nemico il 12, la brigata ebbe il compito di attaccare col 12° reggimento il piccolo Javorcek e di agire, èol 9\ .dimostrativamente contro il grande Javon:ek . L'azione non riuscì per l'efficienza delle difese passive del Cukb cd il 20 febbraio il 9°_ Bersaglieri, sostituito dal 120° reggimento Fanteria, iniziò il mo"'efmento per raggiungere prima Serpenizza e Log di Cezsoca e poi Luico e Cividale. · Il 4 marzo esso era schierato in linea in val Raccolaila, nelle posizion i di sella NeYea e di fondo valle Seebach, dove sostituì i reparti del 5" reggimento Fanteri;i. Il C-0mando della II brigata Bersaglieri diresse le operazioni dimostrative svolte nel setto.re Slatenik dalle truppe rimaste ai suoi or<lini (12° Bersaglieri, 120° Fanteria e reparti <lella brigata << Piemonte •i) fino al 1 " marzo, g iorno nel quale, ceduto il settore alla brigata •<Piemonte )) , raggiunse per ferrovia Tolmezzo e quindi, il 6 marzo, Moggio Udinese. L ' u " Bersaglieri, coi battaglioni XXVII e XXXlll, si portò sul monte Cukla, sostituendo il battaglione Alpini << Exilles )) . L'n marzo il Comando dell' II " reggimento, sostituito sulla linea da altre truppe, tornò a Serpenizza; mentre il XXXIX bat"laglione da quota 700 scese in riserva a Pluz ne e venne raggiun10 dal

XXVII. Quest'ultimo, dopo qualche giorno, fu però rimanJatò nelle trincee di Plezzo, dove concorse, con reparti del 5" Fanteria , :1 re


spingere un attacco nemico. li XXXI.li h:111aglio11c ,·enne in\'ece inviato in Carnia, sulle posizioni di \'al Degana, dove ultimò alcunt: opere di rafforzamrnto. Il 14 aprile il Com:mdo del reggimento cd il XXVLI battaglione Bersaglieri vcnnt:ro ill\ ia11 in C1rnia. d1>\'c a poco a poco giunicro 111U-i ~li altri reparti della brig:1l;t.

/{ /'osi11,1 ,,l/',1lt1:;;c1 di .-lr.ciao .

Questa si ~chicrò col \f rc~i~imcnto in \'al Racco! ana t l'r I'' in val D0g11a, assumrndo la difesa dd sottosettore alto Fdb e Aupa, in sestituzionc della brigata ,. Caltanissetta ,,_ I repani si ahcrr;arono sull e posizioni di prima li11ca, attendcndu a l.nori di r.1fforz;imcnto ; mentre :ti.hÌaci pattug lie compiv;rno L!uotidianamcnte ,mli te incursioni nelle posi1,ioni nemiche. Dopo poco il 9" regg imento. ri!evato in linea da reparti del 12" c del r6" Bersagl ieri, riunitosi a Chimafone, w:nne i11,·iato, ptr ferrovia, a Carmignano di Brenta. alla dipcnd c.: nza del XXVI Corpo cl'i\rmata, e poi a P rimolano cd in ,al di Nos, dove pa~~ò alla dipendenza della .( Dìvi~ionc e n:n nc schierato sulla ~trada Gallio - monte Colombara, ad oricnll: di Castra Zcbio, in rincalzo a!l1 brigata ,, Arezzo ,, . Alla ~era dd (; lut;lio i hatt:1glio11ì XXV[II e XXX attaccarono


le posizioni nemiche di Case ra Zebio - Pastorilc, senza riu~ci rc 11rl l'intento e perdendo T4 ufficiali e 476 gregari . Il giorno dopo si rin novò l'attacco fra monte Zebio e quota 172}, si combattè anclu: 11cll:1 notte; ma non si ottenne che qualche lieve vantaggio a sud - c~t di q uota 1727, pur perdendo 2r ufficia li e 644 Bers:1glìeri. Il giorno 9 luglio, mentre il xxv m battaglione rimase in linea ~111 terreno conqu istato, il XXX si spostò a destra, in rincalzo :tlb l>rigata <( Bene ve nto ,,, ed il XXXI I a \Ì nistra, verso Casera Zingare! la, in rincalzo alle truppe colà schierate. Nei giorni successivi il 9° reggimento svolse azioni dimostrative fino a lluando, il 15 luglio. ebbe l'ordine di attaccare di sorpresa il monte Colombara. L'azione fu affidata al XXXII battaglione, rincalzato dal XXX. U na compagnia ed un reparto di volontari iniziarono, serve ndosi di scale di corda, l'ascesa del roccione che circondava l'obhiettivo: ma l'operazione ve nne sospesa ed il reggimento, tornato sotto i roccioni a sud di Ca~cra Zingarella e di l}Uota 1727, passò a disposizione dell a 4:( Divi~ione e quindi a Pagarlok , a disposizione del XX Corpo d'Armata, prima in riposo e poi in riserva al!e Fanterie del la r.f Divisione. Nell'agosto il reggimento sostituì , sulle posi zioni di monte Zebio, reparti della brigata " Arez1.o )· e qu!ndi, invi :!to :i Prl delle Poppe , venne adibito a lavori stradali, Jinchè, ai primi di ottobre? si recò a sostituire, nella zona di Cima delle Saette, reparti dcll'VIII Gmppo Alpini. Sostituito poi dal 14" Bersaglieri, il 9" fu inviato in riposo ed il 6 novembre cessò di far parte della II brigata Bersaglieri e venne sostituito dal j '.

L '1r" reggimento che, come abbiamo già detto, era schi erato fin dal r" aprile in val Dc_gana, fra Impl az, Costa Sacchetto, Cud Tarond e Forcella Bieliga, alterna va i turni in linea coi lavori e con l'attività delle pallug lie. Nùlcvoli: h r icogniziu11c verso Granud,l Berg del r6 luglio e l'azione contro lo Schwarzmbcrg, nella ~1uale il XXXIll battaglione subì non lievi perd ite cd ebbe ferito il comandante, ed in fine l'ardita incursione del 2_:; settembre, compiuta d a una pattuglia del XXX IX battaglione, per far ~a i1are la passerclLt costruita dagli Austriaci lungo il po nte ferroviario del Fclla. Rilevato dal 15" reggimento Bersaglieri, 1' 11° si ri unì a Chi m:i forte e venne inviato, per ferrovia, a Strassoldo e poi nel la zona com presa fra Isola Morosini , Terzo, Ginata, San Vakntino e Col us~:1.


Così nuovamente riunita, b II brigata Bersaglieri passò alla di pendenza della 16" Divisione e nei giorni 18 - 21 novembre rilevò la u Rari )) sulle posizioni de.Ile Llllote 144 e 208, sulle quali furono inizialmente sc hierati i battaglioni: V II del 7° a quota 144 e XXXIII tlcll'11° fra la detta quota e la 208. Gli altri battaglioni rimasero ad ovest di quota •+1 e quindi diedero il cambio a quelli in prima linea, - ·, alternandosi con essi fino alla fine ddl'anno. Il 1" ge nnaio del 1917 la brigata venne rilevata dalla •( Bari ,. • ed i reggimenti ebbero un periodo di riposo: il i' nella zo na fra ., A(Jlli lcia, Bcligna e Santo Stefano. eccettuato l'VJII battaglione. ill\·iato sul Debeli per lavori; h 1.. fra Palazzatto e Bozzatta per un pe ri odo contumaciale. che si prolungò fino al 9 gennaio. Avuto poi l'ordine di trasfc.:nrsi sulla ,i nistr:, dell'fsnnzo. 1' 1 1·· si recò a Pieris, inviando a Ronchi, per lavori di rafforzam e nto, il XXXIll battaglio ne ; mentre il j" regginH::nto si disloC.tva fra Ariis e San Polo. ii 2 2 gen naio ve nne asseg nato alr r, ; reggimento il LXIV Generale Felia Cor,1lli, comand,mlt: battaglione che, dopo un periodo prima il {/ lfrr., aglicri, ['ni fa li bricont umaciale a Bozz::itta. venne gntt1 llcr;aglieri. inviato a Pie ri s. Destin a ta a rilev;1rc la brigata .-. Berga mo ,i sull a fron te quota 144 · Debdi , la II brigata inviò in prima linea tre battag lioni (VII del 7". XXVII ddl' 1 r" e XXXIII <lcll' 11') , ben presto seguiti dagli a ltri. 1 reggimenti ripresero la solita attività di pattuglie ed iniziarono nuovi larnri di rafforza m e nto. li LXIV liattaglio nc, lasciato a Pie ris, venne po i destinato a t:ostituire il I i reggimento Bersaglieri. Nei primi di marzo la II brigata, sostituita nuovame nte dalla ,, Bari ,., tornò a riposo fra Aquileia , Palazzatto, Santo Stefano. Durante rultimo turnc, di trincc:1 essa ave va subìto rilevanti perdite.

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Dopo venti giorni tornò in Linea sulla sinistra dell'Isonzo t smtiluÌ reparti della << Bergamo ,, e de1la « Rari » sulle posizioni del D<.: hd i, ai quali poco con due battaglioni (VII del 7° e XXXIX dcll'u dopo si aggiunsero anche gli altri, che rimasero in linea fìno ai primi di maggio. Per l'imminente azione contro le posizioni Jamiano - Fiondar, la brigata si schierò sulle pendici di quota 144, con quattro batta g lioni in prima linea e due in seconda. Essa aveva il compito di procedere, in primo tempo, all'occupazione di Jamiano, spazzando k difese nemiche delle pendici orientali di quota 144, e di avanzare poi, in collegamento con la brigata << Bergamo ,,, sulla linea di Fiondar, per superarla e puntare verso I'Hermada. Cessata la preparazione dell'Artiglieria, il 1 reggimento ragg-iunse la linea Jamiano -quota 30, m entre l'u occupava Jamiano. Il 24 l'avanzata proseguì_ e due battaglioni della « Gaeta» vennero inviati in rinforzo alla brigata Bersaglieri, che doveva avanzare fino a minacciare alle spalle il lato sud del saliente di quota roo. L' n • reggimento giunse all'altezza di Komarje; il 7° si spinse fin quasi a <JUOta 27, a sud della strada Komarje - Brestovizza. Il 25 la brigata, alla cui dipendenza furono posti anche i battag lioni Bersaglieri ciclisti IV, V e VII e tre compagnie mitragliatrici, rettificò le posizioni conquistate cd ebbe l'ordine di superare le trincee dcll'Hermada e di occupare Brcstovizza Inferiore. L'attacco venne ripreso il 27 maggio col concorso anche del XII .battaglione ciclisti ed i due reggimenti occuparono alcune trincee nemiche, catturandone il presidio e resistendo ai violenti contrattacchi austriaci. li 2 giugno, rilevata dal 245° Fanteria, la brigata venne inviata a Dobbia. Essa aveva perduto 6r ufficiali e 1391 Bersaglieri ; ma, partecipando alla sanguinosa lotta con l'usato valore, aveva ottenuto la citazione nel Bollettino di guerra del Comando Supremo e la medaglia d'argento per entrambi i reggimenti. 0

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L'accanita battaglia che si svolgeva dal Vodìce al Timavo costrinse i Coman<li superiori a richiamare i Bersaglieri in linea e<l il 4 g iugno la brigata, i tui superstiti poterono formare soltanto un regg imento su tre battaglioni, ritornò sulla contesa quota 144, alla dipendenz a del Comando della brigata <1 Siracusa )>. Sferrato il 5 11n nuovo attacco, il reggimento Bersag lieri di formaz ion e avan zò fin


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~uttu la q1111t:t 14h e vi si r;1iforzò, resi stendo tenacemente, per sc1 ;.:iurnì ai ~ipetuti ritorn.i offensivi del nemico. L"11 giugno i repan i ~u pentiti, sosti tuiti d;il 13(i" Fanteria. Lor1urc1110 a Dobbi:1 c d il 14 a Picris (22'' Divisione), per un periodo dì riord in;-1mc n:ci . T ornala in linea nella no ;rc ~ul 16 agosto, la brigata, sostituita Li ,. Ca!cna " · si :Kcinse prima all'attacco della fronte q. 208 - q. 199 e poi all'occupazione delle pendici sud - ovest dcll'Hcnnada (yuotc 298, 286. 2_H). lk nchè il fuoco nemico cd un incendio sviluppatosi sul rovescio d i l JllOt:t wo avc~,scrn prodotto gravi perdite (vt:nnc .ferito anche il comandante del i' rc'.ggimento), il 19 luglio i Bersaglieri iniz iarono l":ntacco. Mentre il XXXlrI ba11:1glionc (onquistava la t]UOta 130 e pro~cguiv:1 verso la 145, il X si impadronì di Flondar e rnncor~c :111':itt:icco di quota 145: ma gli Au striaci, con un .intenso fuoco di m i1r:1gliatrici, inflissero co~ì graYi perdite, che i Bersaglieri dovcttno sostare e raffnr7.arsi su quùt a 130. I." 1 1· n:ggimcnto Bersaglieri, rinforzato Ja un battaglione della hrìgat;1 ,. Murge 1, . rinno\'Ò l'attacco nel pomeriggio; m a la violenta rea zione dei difensori rese purtroppo vano anche questo tentativo. C:m trctta. per le :'~r:1 vì perdite s11hìtc. :1 ri11nire nuov:1me1Hc i ~uperstiti 111 un ~olu reggi mento. ia brigata n :nne messa a dispo~i z ion e del Comando della ,. Murge .. e, nel pomeriggio del 20 luglio, i lkr~:1g lieri ri11•cirono ad occup:1rl' la \clktt :1 di F londar, catturando . . armi e m u 111 11oll i. Verso la lìne di agosto la brigata, d1c :l\c,·J perduto 3ì ufficiali e 2y:o uomini di truppa, si trasferì fra San Polo e Pieris, per un indi~pensabilc periodo di riposo e di riorganizzazione. Ricevuti i co mplementi e rionlinata~;i, la li brigata costituì, con Li « P;1llan1,a .. e Li " Salerno ,, , la 62'· Divisione e venne inviata, il 18 settembre. a cavallo del Bre nta, fra Primolano, Tcz ze e Fastro. In ouobre la brigata venne destinata in Cadore e fu costretta a reggimento ru d i,·itkrc i rnoi r cp;irti tra ch cr,c Grandi U nit}. !l messo a disposizio ne della 18·' Di visione e 1"1 , .. pass<Ì alla dipendenza del 1 Corpo d'Annata. I diversi battaglioni combatterono a ci ma Lana cd a quota 2266; ma l'offensi,·a au:-.tro - tedesca obbligò hen presto i rc~gimcnti a nuovi spostame nti. l i 30 ottobre l'r 1" reggimento vcnnt: i1wiato :1 Lorenzago, da dm·c distaccò il XXVII battaglione al passo ddb Mauria, ed il 2 novembre assunse b difesa cli Col Rcmcntera, schierando il XXXIII b:1ttaglionc a Casera R:1zzo ed il XXXIX a fo rcella Lavadcrt; posi-

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z ioni dalle quali i due battaglioni, per la pressione ncm ic:1 111 l jllcl ~cltore, dovettero ripiegare sulla li nea di Col Rementcr:1. Intanto il 7" reggimento, lasciato ('VIII battaglio m: a ci111:i L:1na, si portò col Comando e le compagnie 6' e i al passo c.klla M:iuria ed inviò il X battaglione, con le com pagnie 5~ e 6\ al pas~o Ertu cd il XLIV al passo Fadalto.

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Monfolcnne, Flo11dt1r e l'l-lermada.

Mentre i ba ttag lioni s'impegnavano in tenaci, eroiche resistlllzc per trattenere l'incalzan te nemico, il comandante la II brigata ebbe l'ordine di costi tuire a Vidor una testa di ponte c<,.in le truppe del I Corpo d'Armata che arri vavano al Piave. La cesta di ponte v<:1111c costituita con reparti di Alpini e di Bersaglieri ciclisti e resistcltc. con ammirevole tenacia, fì no al 10 novembre, giorno nel qual e il ponte di Vie.lor venne fatto saltare. · Il 7° Bersaglieri, fortemente premuto dal nernico, raccolti dopo accanita resisten za i suoi superstiti a monte di Lorcnzago, vi tcntt> una nuova resisten za e proseguì per Vallesell a. L '8 novembre combattè al p onte di Longarone ; l"n raggiunse il Sedi co · e. dopo ultc:riori resistenze, per Feltre, Primol ano, Cittadella e Ricse, g iunse a


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,\'ugnulo .

T revignano col solo X battaglione, pcrchè l'VHI era a monte T omba co n la 18" Divisione cd il XLIV a Gia\'cra con la r' Divisione. L"u ' reggimento, dopo a\'(:r anch'esso resistito tenacemente sulle po~i~i()ni affid ategli, il 7 nn vcmhrc ehhe l'ordine di ripiegare; p:issò il Piave fra Ponte Nuovo cd i Tre Ponti mtto il tiro del nemico e, ra~giunto il g iorno dopo Tai di Cadore, venne autocarrato a Belluno e proseguì poscia per San Marco Cacrano e quindi per Trevignano, dove la Il bri,~at:t provvide a riordi n3r(' i reparti.

Passata successivamente :dia dipendenza della 70' D.ivisione, del XXVIII Corpo d"Annata e della 2,( Di vi~ionc, la II brigata I3ersaglicri , destinata sul Piave nel gennaio 1918, sostituì in linea h bri~a la « Act1ui ", alla dipendenza: prima della 65a Di visione nostra e pui dd b 23'' D ivisione ( rancesc e schierò !"u" reggimento in prinu iill(:a. nd tratto Ri vasecca - quota 145 ed il 7" in seconda. Rilevata, alla fin e di febbraio, dalla 1I bri gat:1 bombardieri. la II Bersaglieri ve nne invia ta sull' altopiano di Asiago, <love wslituì la <( Ca1anzaro )• nel compito di sbarrare le valli Posina, Riofreddo ed A.stico. Il 20 maggio. rilevati dal la ,; Catanzaro ,., i Bersaglieri scesero a riposo fra Campo Iolanda (7"), Casale Brustolè e Schiri ( 11'). Il r8 giugno il i n:ggim ento venne inviato a Cont rada Magg iore e scliienì du ~ battaglioni sulla linea O naro - Poggio Curegno -


Meda, tenendo il X in riserva. Con questo schieramento si alu.: rn<Ì con l'n". A metà di luglio, sostituita da reparti Alpini, la brigata era nella regione di Arsiero, dove schierò il 7" nel sottosettore RiofreJ. do-Cavogio e 1'11" nel sottosettore Astico. Ardite ricognizioni ft1rono eseguite fino al 1° settembre, data aHa quale la brigata, sostituita in linea dalla t< Volturno l>, si trasferì fra Thicnc e Marana Vicentino. Nei primi giorni di ottobre i Bersaglieri ritornarono nelle zone di Campo Iolanda (n'' reggimento) e Contrada Bosco (7") ed il 16 si trasferirono in quelle di Carmignano - Vegra (u") e Pozzoleone Camazzole (7"), a disposiz ione de! XIV Corpo d'Armata. Il 24 ottobre la brigata si recò nella zona di Sant'Andrca del Musone, San Martino dei Lupari, Loreggiola, Carnapè cd li 29 fra Sala di Campagna (n°) e Musaco (7"). li 1'' novembre la brigala venne inviata a Treviso e da lì, per ferrovia, a Venezia, da dove il giorno 3 si recò per mare a Trieste, dove sbarcarono per primi i battaglioni Bersaglieri X e XXXIX e poi gli altri, accolti dalla popolazione esultante con le più calde manifestazioni di affetto.

La uallc dcll'Astico.

23.


Ricompense. Medaglia d'argento ai labari <ld 7" c dcll'u " reggnnento Bersaglieri con la seguente motivazione: •< In combattimento cd in trincea fu costa nte csemp.io di valore, di tenacia e di saldezza. Con slancio irresistibile, superate le munite trincee avversarie, conquistava, di primo sbalzo, le posizioni di Jamiano, dando poscia efficace contributo alla co nqui sta della linea di Fiondar. Richiamato in linea solo dopo due giorni pe r fronteggiare un violento attacco nemico, si gittava ancora ndla lotta con audacia ed abnegazione sublimi. (Quota r44 - Jamiano - Fiondar, novembre 1916- giugno 1917) "· Citaz ione mi Bollettini di guerra del Comando Supremo: Bollettino di g ue rra 11. 731 del 25 maggio 1917, ore 16: ,e Sulla fronte giu lia, dal mare a Plav:i, la battaglia con tinua acca nitissima. Superando g li ardui ostacoli dell'insidioso terreno, espugnando palmo a palmo gli estesi grovigli d elle fortificazioni nemiche, contese da avversario numeroso ed agguerrito, le nostre infatic::ibili truppe ottennero ierì n lJ()Vi hri Il;in;i- ,11cct'55Ì . li c:nm plesso dei prigionieri accertati nelle giornate Jd 23 e del 24 ascende a 10.245, di cui 316 llflìciali ; ìl bottino di guerra è :inch 'c:sso considerevole. Nel tratto compreso fra il mare e la strada Jamia no - Brestovizza, le ardite brigate ,, Toscana " (77° e 78'; reggimento), <, Arezzo ;> (:n5'' e 226'' reggimento) e li Rcrsaglieri (t ed .1 i'' regg imento), sostenute da talune batterie Ja campagna, che si spinsero intrepide fra le Fanterie, ricacciarono il nemico sino sulla linea foce Timavo Fiondar· lJUOta ::P a sud - est di Jamiano. •e A nord di Jamia no, dopo tenaci attacc hi, nei quali si distinse la brigata •t Mantova ,, ( 1 r 3" e 11 4° reggimento), furono conlJUÌstate le munitissime alture delle quote 235 e 247 e<l estesa la nostr:i occupazione sino alle prime case di Versic. « Da Castagnevizza al Frigido violenti contrattacchi n emici tentarono di alleggerire la nost~a pressio ne nel settore m eridionale del Carso ; fallirono t.utti per la salda resistenza delle nostre truppe e sp:cialmente delle F:interic d ella brigata ,, Rarletta ) > (137° e 138° reggimento). « Ad oriente di Gorizia, respinte nella notte insiste nti irruzio ni del nemico sulla tiuota 174. a nord di Tivoli e contro Grazigna , <(


337 espugnammo nuove posizioni sulle pendici settentrionali del San Marco. e< Nella zona dal monte Cucco al Vodice l'avversario mo ltiplica vanamente gli sforz.i contro le posizioni da noi conquistate. Su tutla la fronte del valoroso II Corpo d'Armata, e specialmente del la 53" Divisione, si sono constatate le rilevanti perdite sofferte in questi giorni dal nemico. Anche ieri forti nuclei tentarono un'azione di sorpresa contro le nostre linee ad oriente dell'altura di quota 652 (Vodicc). Furono contrattaccati e sbaragliati; i nostri li in-seguirono sin nelle loro posizioni di partenza, che espugnarono, catturando numerosi . . . png10men. <• Ad est di Plava ampliammo l'occupazione dell'altura di q. 363. « Attivissima fu la guerra aerea. Squadriglie di nostri velivoli bombardarono la stazione di Santa Lucia di Tolmino e le retrovie nemiche sul Carso, con effetti assai efficaci. In combattimenti aerei furono dai nostri aviatori abbattuti tre velivoli ».

Comandanti della brigata. La brigata venne ~uccessivamente comandata dai seguenti generali: - maggior generale Sigismondo Monesi : dall'1 r febbraio 1916 al 24 marzo 1917; - colonnello brigadiere Emilio Gu~lielmotti: dal 1° al 16 aprile 1917; - maggiore generale Ulderico Pajola: dal 20 aprile al 10 giugno 1917; - colonnello brigadiere Enrico Gotti: dall'n giugno al 29 :1gosto 1917; brigadiere generale Felice Coralli: dal 30 agosto 1917 al termine della guerra.


V.

LA Ili BRIGATA BERSAGLIERI

La III brigata Bersaglieri fu costituita coi reggimenti di nuova formazione 17° e r8". Nel 1917, ai primi di febbraio, i battaglioni Bersaglieri LXIV, LXV, LXVI costituirono il 17" reggimento e nello stesso periodo, con i battaglioni LXVII, LXVIIJ e LXIX si formava il 18" reggimento. Le due U nità. composte i n massima parte di giova ni reclute del 1897 e di provati combattenti delle classi anziane, formarono, il 18 marzo 19r7. la III brigata Bersaglieri , che fece parte della 6' Armata e vrnnt' inviata in val Sugana. l vi essa, alle dipendenze deila 15" Di visione, venne ,kst:n:1ta alb difesa del settore omonimo , compreso tra k pendici settentrio nali dell"altopiano di Asiago e quelle occidentali <li monte Lene. Fino ai primi del luglio 11,p 7 si eblicro nel settore scontri di pattuglie. numerosi bombardamenti cd il 17' reggimento iniziò una azione, subito ~ospcsa, contro il mo nte Civaron. Poi la brigata, sostituita dal!' ,, Aosta ,,, ve nne assegnata alla ·f Armata, pa,sò a disposiz ione ddl'VUI Corpo d'Armata cd il giorno 10 luglio raggiunse Villa Vice ntina e Ccrvig nano, dislocandosi nella zona tra Borgo San Lore nzo cd lsola Mornsini (34• Divisione). D opo dieci gior ni la brigata si trasferì a Sagrado e quindi nel Vallorn:, sostitu endo in lin t:a reparti della « Novara >> ed alternandosi wn la L,rigata " Siracusa " nella difesa del settore di Castagncvizza. Alla m e rà dì :1gosto, su tutta );1 fronte della 3~ Armata , venne ripresa l'offensiva per la conq uista del g ruppo dello Stol, della line:1 intermedia Temnizza - Voiscizza - Kra penka - quota 213 e dcll 'Hermada. All a III briga ta fu alfìdato il com pito di conquistare, in un primo tempo, il caposaldo di quota 346 ed i Bersaglieri, completato il loro schie ra m ento nella n otte, il 18 agosto iniziarono 1'attacco e ragg iunsero, con vittorioso impeto, la posizione intermedia di quota 315.


Ma 1a violenza del fuoco delle artiglierie avversarie, i contrattacchi in forza effettuati dagli Austriaci e ]a difficoltà dei collegamenti CU· strinsero i reggimenti, dopo una lotta cruentissirna durata l'inlcra giornata, a ripiegare nelle trincee cli partenza. Nell'azione la hri gat:1 perdette 40 ufficiali ed 848 uomini di truppa ed i superstiti dei due reggimenti, subito sostituiti dalla brigata (( Barletta ", poterono formare appena un reggimento, del <-1uale un battaglione costituito con clementi del 17" e due con Bersaglieri del 18°. Tuttavia, appena 24 ore dopo, la brigata ebbe l'ordine di impossessarsi di quota 244 con i due battaglioni dei" I 8" reggimento e col concorso, sulla destra, della brigata " Bologna». L'attacco venne fortemente ostacolato dal tiro dell'Artiglieria nemica e dal fuoco delle mitragliatrici cd i reparti della " Bologna ,i, appena usciti dalle trincee di partenza, vennero violentemente contrattaccati. Ciò non ostante, superando fl generale Samc Ceccherini, mille dif fìcoltà , i primi nuclei di coma11d11ntc della lii brigata Bersaglieri riuscirono a stringere Bersaglieri. da presso la quota 244 ed a catturare parecchi prigionieri. All'imbrunire venne messo a disposizione del comandante la JII brigata anche il battaglione del 17°' reggimento cd accorse anche il VII battaglione complementare. Durante la notte i reparti lavorarono f ebbrilmente ad un primo rafforzamento della nuova linea, per riprendere l'azione la mattina dopo, col concor!;O di due battaglioni del 40°. La quota 244 venne conc1uistata ed oltrepassata e, quando il nemico, dopo un intenso fuoco d' Artiglinia, sferrò un violento contrattacco per riprenderla. venne respinto dalla tenace resistenza dei nostri. Il 25 agosto la brigata, che aveva perduto nell'azione 23 ufficiali e 403 uomini di truppa, ve nne sostituita dal 268" reggimento Fanteria e, nei pochi giorni trascorsi a Sagrado e poi a San Canziano (28 Divisione), potè riordinarsi e ricostituire i suoi battag lio ni. 3


Appena riordinata, la brigata andò a formare la riserva del Corpo d'Armata tra Llllota 144, quota 92, Llllota 140 (Oebcli), quota 121 ed il 7" reggimento passò alla dipcndenz;i della 33" Dì visione: ma, alla fine del seuembrc. rilevata dalla <• Murge ,,, potè passare due settimane di riposo a Ronchi, da dove , tornata in linea, nei giorni fra il 15 ed il 19 ottobre, riuscì ad occupare le trincee tra Stari Lokva e quota J<ì3, nella zona di Hudi Log e, passata alla dipendenza della

Q11r11:1 121

e f' ll cn11.rd,;.

54° l)ivi~ionc (X [U Corpo d'Armata), riuscì a respingere, nei giorni 24 e 25 ottobre, i ripetuti attacchi degli Austriaci, hnchè. il giorno 27, (u costretta a ripiegare su Pcrlcolc, da dove raggiun se ìn perfetto ordine il Tagliamento, sull a cui sponda sini stra ~i dispose a difesa del ponte di Madrìsìo ed :1 protezione dcllt· truppe della f Annata, che dcfluivanu al di qua dd lìumc. Il .30 otwhn:, pur continua ndo ad a~solvcrc lu stesso compito, la brigata concorse co11 tluc battagl ioni (LXIV del 17" e LXIX del 18") allo sbarramento della linea compn:sa fra il Tagliamento cd il Varmo ed, assolto tale incarico, passi'> sulla sponda destra del Tagliamento, per riu ni rsi a Morsano . li 4 novembre Li brigata era in marcia oltre I.a Livenza ed il ~iorno 6 giungeva al Piave, dislocandosi tra Bocca cli Callalta e San


Bartolomeo. Il LXIX battaglione del 18°, destinato a (ar parte della retroguardia del XIII Corpo d'Armata, dopo avere comba u ut o ro11 le avanguardie nemiche alla Livenza ed al Piavoh, rientrò il t) 110 vernbre al proprio reggimento. ll mattino del 16 novembre, mentre un improvviso bombardamento batteva le nostre linee, forti nuclei nemici si lanciavano sul g reto del fiume, contro la fronte occupata dal LXIV battaglione del

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Cormon;_

17' (Candelù). Giunti a distanza efficace di tiro, vennero accolti da un ben aggi ustato fuoco di mitrag liatrici e di fucileria, che ne arrestò lo slancio cd inflisse agli attaccanti visibili perdite, costringendoli a rifugia rsi prima su un isolotto e poi , sottoposti ai tiri di interdizione JcHc no,trc artigl icric, a ritirarsi. Anche più a ~ud gli Austriaci, dopo ave re raccolto, durante l:t notte, ingenti forze, avan zarono in successive ondate verso la co nfluenza nel Piave del canale che scendeva dal Molino della Sega: ma vennero respi nti dal fuoco delle mitragliatrici e dai reparti di rincalzo, subito accorsi sui punti più minacciati. Gli Austriaci attaccarono allora in direzione del Molino dell :1 Sega, rimasto quasi del tutto sguarnito e, raggiunta la pos1z1om·, rn ntinuarono l'azione verso sud, riuscendo a minacciare il rovescio


dei trinceramenti che poco prima avevano inutilmente attaccato di f rontc Il momento era critico; i difensori, sorpresi, vennero in gran p:1rte catturati. Mentre la massa nemica avanzava in direzione di Fagarè- San Bartolomeo, in tutto il terreno invaso la mischia si svolgeva furibonda ed i Jkrsaglieri, i Fanti e gli Artiglieri continuavano a combattere. impegnandosi in furiosi corpo a corpo con gli Austriaci. Allora il Comando della 54" Divisione free avanzare i batta~lioni LXVIII e LXIX del 18°, lanciandoli al contrattacco da ovest, ~1entre da est un battaglione ~!ella <• Novara •> minacciava il fianco sinistro <lei nemico, puntando su Fagarè. L'operazione per la ricom1uista della linea Molino della Sega - .il Castello venne affidata al comandante la III brigata Bersaglieri, il lJUale dispose che il contrattacco si effettuasse nel modo seguente: il LXIX battaglione del 18° doveva puntare verso il Molino della Sega, appoggiando la sinistra al fì.ume e colkgandosi a destra col LXVTlI battaglione dello stesso reggimento, il quale, fronte a sud - est, doveva serrare il nemico verso il greto Jd fiume , stabilire il contatto sulla destra col 154° Fanteria ed iniziare un'azione avvolgente a cavallo dell'argine principale , con obbiettivo immedi:1to il Triangolo del Castello. Il contrattacco ebbe inizio; ma la resistenza nemica era accanita al Molino della Sega ed a casa ~farinello, da dove alcune mitragliatri ci ostacolarono fortemente l'avanzata dei nostri ed inflissero loro gravi perdite. Ma, non appena il LXVIII battaglione del 18" fu costretto ad arrestarsi dai tiri d'infilata provenienti da casa Marinello e dai reparti austriaci appostati sull'argine Regio, intervenne la nostra Artiglieria; mentre il LXIX battaglione del 18" muoveva all'occupazione della casa Marinello. Nello stesso tempo vennero fatti affluire nella zona i due battaglioni reclute del 17° e del 18° che si trovavano in posizioni arretrate e venne m esso a disposizione del comandante la brigata il 268° reggimento Fanteria. Casa Marincllo venne occupata nelle prime ore del pomeriggio ; ma il nemico opponeva ancora una tenacissima resistenza. Allora due compagnie del battaglione reclute del 18° furono inviate in rinforzo del LXIX battaglione, per riprendere il Molino della Sega, attaccando il quale i nostri riuscirono a guadagnare terreno, catturando prigionieri e riconquistando alcuni pezzi perduti. Intanto gli altri battaglioni .intervenivano con gagliardo impeto: nu il loro slancio veniva arrest:1to dal fuoco micidiale degli Austriaci


343 e soltanto il LXVIII battaglione del 18°, superato ogni ostacolo, potè raggiungere il greto del fiume, rioccuparlo saldamente per circa 400 metri e stabilire il contatto col 154° Fanteria, all'altezza del Triangolo del Castello. Per stringere sempre più gli Austriaci, i primi due battaglioni del 268° furono disposti immediatamente dietro quelli del 18° cd il terzo venne fatto schierare lungo l'argine principale, tra il Castello e la strada, immediatamente a nord di Coletto. Durante la notte, le nostre pattuglie effettuarono arditi colpi di mano e catturarono prigionieri. li presidio di Molino della Sega, pur essendo circondato da ogni parte, si difendeva ancora; m a il giorno seguente, 17 novembre, la nostra azione venne ripresa. I due battaglioni del 18° Bersaglieri, unitamen te a due del 268°, dopo una lotta accanitissima, durata più di un'ora, infransero finalmente la resistenza nemica, riconquistarono il terreno perduto e ristabilirono la linea sul greto del Piave, catturando 26 uf lìciali, 500 uomini di truppa e molto materiale da guerra. Nel combattimento, insieme ad alcuni ufficiali ed a numerosi uo~ini di truppa, era caduto ,rnche il comandante del LXIX battaglione del 18" Bersaglieri.

Il 29 novembre, sostituita Jalla (( Scsia ) 1 , la III brigata si riunì nella zona di Zco Branco, passando a far parte della 4" Divisione; ma appena pochi giorni dopo venne inviata a Sant'Antonino. Mentre il 17°, unitamente al Comando della brigata, passava alla dipendenza della 61 ~ Divisione, il 18° reggimento partiva per sostituire in linea il XIX reparto d'assalto cd il CXCIII battaglione di milizia territoriale. Il giorno 17 il Comando del 11' reggimento cd il LXV battaglione erano :i Cavallino, d:i dove una compagnia (6") venne inviata a Cà Chisa, in riserva al VII battaglione Guardie di Finanza. li comandante del LXV battaglione ebbe affidato il sottoscttore di Torre Caligo e quello della brig;ta il settore di Cavazuccherina. Il mattino del giorno 18 dicembre la 52" compagnia del VII battaglione d_i F inanza, che occupava il tratto di fronte Cà Lunga Cà Passi, in seguito ad un improvviso attacco nemico, fu costretta a ritirarsi, abbandonando l'ansa di Cà Lunga. che fu subito occupata dagli Austriaci.


{II

ll 11 rcllltrattacco tenr:110 dag li stcs~i finan zieri e dalla

1'

compa,

g 111.1 del 18" reggimento lk r~ag lini, giì in riserva a C:'1 Alta, non 1111~.-ì pcr il micidiale fu oco delle mitragliatrici, appostate nelle case 1klb riva sinistra d 1:ll\1n ~:1 e sull'argine a nord - est di C:ì Lunga. La

stessa son e 1occt'1 ai nuovi attacchi , effettuati durante la g iornata, col concorso Ji altre rn mpagnic della brigata Bersaglieri. Si tentò, allora , di profittare della notte per svolgere un ·azione di soqm:sa, alla quale concorst:ro Li 1'" compag nia del LXIV battaglione, la 6" del LXV, la

i

dd LXIX. L, prima ondata giunse :1d un cemin:i io d i m etri dall a posizione nemica ; ma fu costretta ad arrestarsi dal fuon, delle m itragliatrici che riu scirono a fermare anche la seconda ondata. Er:1 però assolutamente necessario ritogliere la po~izione agli AustriJci e l'azione fu ripresa il mattino suru:ssivo, nel t1uak i nostri Be rsaglieri, dopo essere riu sciti , non ostante la p ro nta rea1.io111.: nemica , a giungere fin sollo l'argi ne oc,.:11 pato dalL1 vYcr~arin, furono costrctt i a ripiegare. L 'azion::: ve nne ritentata dal LX IV battaglio ne del 17", dopo avere sottnposto le posizion i ncmid1c: ai ti ri dd!c bombarde, e tìnalmcntc r.rnsa ven ne riconqu istata <.: on k bombe a mano e con la b:tionetta. Per l)llCsto fatto d'arm i.: il 17" rcggirnrntu fu citato nel Hollcttino d i guerra del Comando Supremo. Nd 1918 1:i brigata rimase dìsloc 1ta nel sc::llorc di Cavnucchcrì na cd i battag lion i si alternarono in linea, effettuando colpi di ma-


H5 no nelle trincee di Bova Cittadina e catturando 1)rr n<non 1tn e lll :i te ria li. Il 2 0 giugno il comando del XXIII Corpo d 'Armata, allo !>COpo di facilitare le azioni controffensive che si svolgevano più :1 nord , lungo jl Piave, ordinò che la III brigata Bersaglieri occupasse b prima e la seconda linea nemica a no rd di Cortellazzo e le tr incee d i Bova Cittadina. Dopo un 'intensa preparazione di Artiglieria e di bombarde, i Bersaglieri irruppero sulle posizioni avversarie. A Cavazuccherina il 17" regg imento occupò le trincee di Bova Cittadina, catturando prigionieri, armi e muni zioni , e vi si sistemò a difesa. Il g iorno dopo, 21 gi ug no, le operazioni furono riprese. Nelle ore pomeridiane i battaglioni LXVII e LXVIII del 18" Bersaglieri , muovendo all ' assalto dalla nuova linea di Bova Cittadina, ricacciarono il nemico lungo la zona a sinistra del Sile. Contemporaneamente r eparti del Vll battaglio ne delle Guardie di Finanza passavano a viva forza il Sile di fro nte al Molino Cornello su imbarcazioni cd, occupato il Molino suddetto, si univano ai reparti Bersaglieri provenienti da Cavazuccherina, conquistando con essi palazzo Brazz~t e casa ~fassocco.

Il 2 luglio ebbero iniz io le operazio ni tend enti a scacciare il nemico dalla zona tra Piave nuovo e basso Sile. Dopo un vivace duello di A rt ig lieria . le Fanterie mossero all'attacco e, con un primo slancio, clementi della UI brigata Bersaglieri conqu istarono le (( Quattrocase >• . 11 g iorno dopo il 18° Bersaglieri raggiunse l'argine destro del Sile ed il LXVIII battaglione, do po una acca nita lotta, conq ui stò casa Castellana e catturò una batteria austriaca eia 105. Il mattino del (J il I ~l" reggimento, raggiunto palazzo Bressanin ed avanza ndo ancora, incontr<Ì a Passo del P alazzetto le truppe della 54' Divisione. Per .tale azione e per quelle del g iug no e del novembre r917, al 18° reggimento venne concessa b medaglia d'oro al valo r militare; mcnLre , per il valo re dimostrai-o nei più recenti combaLtirncnti , ven ne concessa la m ed aglia d 'arge nto al 17" reggime nto. Durante la notte sull'8 lug lio, la bri gata, sostituita in linea dalla ,, T o rino ,., si trasferì nella zona Cà Nagliati - Cavallino per un brc\'C


periodo di riposo; ma il giorno 27 e ra di nuo vo in trincea, dal Piave Vecchio al mare. Dopo la m ct:ì di agosto i Bersaglieri si trasferirono a San Giu liano e poi a Torresdle cd a C:ì Masso ni , per raggiun ger e un mese dopo . la nuova zona Storo - Lodrone (val Gi ud icarie), alle dipendenze della 4' Di visione. Ai primi di ottobre la IlI brigat a sosti t uì b (' Firenze ,, in val C hiese, sulla linea Rango - val Giulia - Piubega - quota 1260 ed il 2 novembre, durante l' ultima. vittoriosa offensiva , costituì l'av:mguardia della Di vi sione per l'attacco contro le posizio ni avversa rie di fondo ,·al C hiese. Il LXIX battaglione d el 18", seguito a breve d istanza dal LXVII e dal LXVIII , iniz iò l'azione, contr astata dal fuoco ne mico, non ostante il quale Cologna venne occupata cd all'a lba del g iorno 3 anche Castd Roma no e Cusonc caddero in possesso dei Bersaglieri. La b ri gata occ upò anche Creto e Por e marciò su Strada e su Agnone, investendo la linea dei forti avversari. A Larino cd a Bondo cattmò due battaglioni che ripiegavano su Tione, c he venne anch 'essa occu pata. Al ccw ,rc dell e o~tilit;1, il giornn 1 l:1 tcst:1 cli rnl<m n;.i della hrigata e ra in marcia lungo la st rada Stenico - Mezzolombardo, a sud d i Molvano.

Ricompense. P er le azioni svolte venne con cess:1, com e già si è detto, la m edaglia d·oro al valor m ilitare al labaro del 18° reggimento Bersag lieri, con la seguente mot.ivazionc: " Co n im peto fulmineo si gettava sul n emico, passato sulla d estra del Piave, fiaccandone in misc hie furibonde la disperata tenacia. Con entusiastico sacri tìcio di sangue, co n trih11iva alla riconquista d e! primo lembo della Patria in vasa, ricongi ungendosi nella gloria a lle più an tich e e fulgide tradizioni dei Be rsaglieri. (Fagarè, 16 - 17 novembre 1917. Basso Piave, 22 gi ug no H) I 8 - :2-6 luglio 1918) 1> . La medaglia d'argento al val ore ,·enne conferit a al la baro del 17" reggimento: <' P er l'indomita energ ia, l'ardente va lore , l'incrollabile disciplina di cui diede fulgide prove nelle ansiose g iornate del dicembre 1917, sbarrando il passo al n emico , e n ell'impetuosa offen siva, o nde, nel lug lio 1918, fu strappato all'avversa rio il primo lcm-


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bo della Patria invasa. (Cà Lunga -Piave, 16-17 dicembre 191 7. Zo na fra le due Piavi, 2-6 luglio 1918) > 1

Citazioni sui Bollettini di guerra del Comando Supremo : Bol lettino di guerra n. 907 del 17 novembre r917, ore 13: « Dall' Altopiano cli Asiago al mare, l'avversario, senza riguardo a perdite, rinnova gli attacchi delle nostre posizioni montane cd i

[.,a

val d'A;tico, Arsiero e il monte Cimon.

tentativi di forzare nella pianura la linea della Piave. Le nostre truppe con pari tenacia oppongono al nemico, preponderante di numero, valida difesa e lo contratt:iccano con mirabile slancio. (( Nella giornata di ieri si è combattuto dal monte Fi.ore al monte Castelgomberto, allo sbarramento di San Marino, al monte Prassdan ed a nord di Qucro, lungo la linea Rocca Cisa - mo nte Cornelia - fondo val Piave. « Nel piano, tra SalettuoJ e Sant'Andrea di Barbarano, l'a vve rsario forzò all'alba il passaggio del fiume; sotto la protezione di violentissimo fuoco di Artiglieria, le sue truppe passarono sulla destra a Folina ed a Fagarè. Le prime vennero annientate dalla no~tra


Artiglieria e da un fulmineo contrattacco della brigata (( Lecce >> (reggimenti .265'' e .266"); i superstiti, oltn: 3co con 10 ufficiali, vennero fatti prigionieri. Contro quelle, molto più numerose, passate alla seconda località, fu rivolta l'azione decisa e poderosa della 54" Divisione, le cui truppe (brigata « Novara n 15~~ e 154'' e III brigata Bersaglieri, 17" reggimento) hanno gareggiato in bravura. Alla fìnc della giornata restavano sul terreno numerosi cadaveri nemici, erano ricondo tti prigionieri circa 600 soldati e 20 ufficiali cd i rimanenti, addossati all'argine del fìurrn:, erano battuti dalle nostre artiglierie, che ne ostacolavano il ritorno all'altra sponda. « Nell'ansa di Zcnson il nemico viene contenuto in zona sempre più ristretta . .. Sul basso corso della Piave la difesa è efficacemente coadiuvata dall,1 R. Marina, con mezzi aerei , batterie fisse e natanti e naviglio leggero . .. Favorita dalle condizioni atmosferiche, l'opera dei nostri aerei ha potuto nella giornata svolgersi proficua contro ammassamenti di truppe nemiche ,, . Bollettino di g uerra n. 9<J9 dd 19 novembre 1917. ore 13: ,, Nella scorsa · notte si ebbero vivaci azio ni di Artiglieria tra Garda ed Astico. « Sull' Altopiano di Asiago l'avversario eseguì violenti concentramenti di fuoco sulle nostre posizioni di monte Tondarecar - monte Beclenecche. senza effettuare alcun attacco. Nostri reparti, in parziali riprese offensive, rioccuparono clementi avanzati di trincee e catturarono 6 ufficiali e 202 uomini di truppa. ,, A sud di Quero pode rose forze nemic he attaccarono le nostre lince Monfcncra - monte Tomba. << Nella pianura la vigilanz;1 delle nostre truppe tra le quali, per il valore dimostrato negli scorsi g iorni, merira no ancora speciale menzio ne i battaglioni Rersaglieri LXIV, LXVJJT e LXIX nella zon:1 di Fagarè ed il XXl battaglione d'assalto e reparti della brigata Granatieri (1 e 2") e ,, Catania ,i (145°- 146'') nell 'ansa di Zenson - ha impedito al nemico di rinnovare qualsiasi te ntativo di passaggio del Piave. <• Truppe ne miche sono state ripetutamente bombardate di giorno da velivoli nella conca di Primolano e di notte. malgrado il forte vento. da aeronavi a nord - ovest di Susegana ed a Tezzc di Livcnza ,,. 6


Bollettino di guerra n. 944 del :24 dicembre 1917, ore 13: <( Dopo accurata ed intensa preparazione d' Artiglieria cominciata la sera del :2:2, il nemico, nella mattina di ieri, ha attaccato a fondo il settore orientale dell'altopiano di Asiago, concentrando piì1 specialmente l'azione sul tratto Buso - monte di val Bella. In corrispondenza di quest' ultima località l'avversario riuscì a superare le nostre difese sconvolte dall' Artiglieria ; ma la sua irruzione do vè arrestarsi contro le posizioni retrostanti, dalle quali le nostre truppe: hanno iniziato poderosi contrattacchi, eh~ sono in corso con esito soddisfacente. Nella scorsa notte, sulla Piave Vecchia, a sud di Gradenigo, reparti del 17" reggimento Bersaglieri, completando con. riuscito attacco di sorpresa l'az ione valorosamente condotta nei giorni precedenti, ricacciarono sulla sinistra dei fiume forti nuclei nemici che, riusciti a passare sulla destra, tentavano disperatamente di sostenerv1s1 )).

Comandanti della brigata. La III brigata Bersaglieri venne comandata, dal 1 ° aprile 1917 al termine della guerra, dal colonnello brigadiere Sante Ccccherini.


VI.

LA

IV

BRIGATA

La IV brigata Bersaglieri si costituì nella zona ad est di Vicenza ii 1° aprile 1917, coi reggimenti 14° e 20'' e fece parte della 20a Divisione. Dopo un periodo di istruzione e di allenamento, il 26 aprile la brigata venne destin:ll:t in prima linea ; il 14° reggimento sostituì la « ì\o\'ara )' nel settore ckll' Astico (Pedescala - Risvolti <li Tonezza); mcntn.: il 20" attcnde\'a alla sistemazione degli alloggiamenti, tra Carrè e Contrada M:iggiore. li IO maggio anche il 20° si portò in linea nel sottoscttorc Cavogio - quota 975 - Riofreddo, sostituendo\'i il 22,f' Fanteria e passando alle dipendenze della brigata <( Sele ,, . A!b fine cli m:1;;,;io b bri;;:ita, sostituit:1 d alla " Ionio", si r iunì a Sarcedo e co n successivi spostamenti raggiunse, il 4 giugno, Foza. in val Capra, pass:rndo alle dipendenze ddla 27' Di\'isione. Il 10 giugno venne inviata fra Ronchi e valle dei Ronchi cd il giorno seguente il 20° reggimento ebbe l'ordine di portarsi al costo ne di Sant'Antonio, in val di Nos. Il 13 giugno tutta la brigata era nuovamente in val Capra, per tornare, dopo tre giorni, fra Ronchi e valle dei Ronchi (XXII Corpo d ' Armata) e per trasferirsi , il 18, al bosco di Gallio cd inviare il 14° reggim ento sul versante ovest della \'alle di Nt)S. li 2r g iugno , essendo stata sospesa la nostra offensiva sull'ahopiano dei Sette Comuni, la brigata si trasferì nuovament.c in val Capra, da dove nei giorni seguenti raggiu nse Carpanè, Tavcrne!k (Vicenza) e b zona di Valdagno - Novale (V corpo di Armata). D estinata in prima linea nel settore dell'Alpe di Cosrnagnon, da Sogi ai Panettoni, il 1'' luglio iniziò il trasferimento verso quella fronte, sostitucndo\'Ì la « Valtellina i, (44' Divisione). La difesa del settore ve nne affidata al J4° reggimento ; mentre il 20° si riuniva a Malga Fieno. Una settimana dopo, destinata alla difesa del settore Posina ( mo nte Pruche - Doppio - cima Betta - monte Majo - Cavallaro - mon-


te Mogentale), cedette la linea al VI Gruppo Alpini e raggiunse 1:t zona assegnatale. La nuova linea venne convenientemente sistemata cd i reparti, con frequenti azioni di pattuglie, tennero in continuo allarme il nemico. Il 21 luglio questo attaccò improvvisamente ed in forze la linea tra quota 1472 ed i (< Roccioni ,,. I nostri, dopo aver strenuamente resistÌto, furono costretti a ripiegare; ma tennero in saldo possesso la quota 1472, contro la quale l'avversario sferrò inutilmente tre violentissimi attacchi. Il 23 agosto, con azione di sorpresa, il battaglione d'assalto della brigata occupò il roccione centrale, sovrastante la selletta Cominoli. Il 28 la « Piceno >) sostitul, nel settore Posina, i Bersaglieri che, per ferrovia, si trasferirono tra Santo Stefano di Palmanova e Santa Maria la Longa (6c/ Divisione), dove rimasero, svolgendo un intenso periodo di istruzione, fino al 10 settembre. In quest'ultimo giorno la brigata, destinata nella zona Feltre - Fonzaso -Fastro, partì in ferrovia per raggiungerla. Il giorno 12 il 20° reggimento inviò il LXX battaglione in avamposti, tra quota 2444 (Cengello) ed i laghetti di cima d'Asta (15• Divisione); il LXXI a sella Brentana, per sostituirvi il I del 136° Fanteria, ed il L'CXII a San Vito, dove il battaglione potè accantonare. Il Comando di brigata cd il 14° reggimento sostarono nella zona tra Fonzaso - Campo Seren e Rosai. Il giorno 13 il Comando del r4", col LXXII battaglione del 20". si trasferì in regione monte Mezza e pochi giorni dopo, in vista di una nostra azione offensiva in val Sugana, il Comando di brigata, col 14" reggimento, raggiunse 1a zona di Grigno e fu destinato come riserva della 51~ Divisione; mentre il 20" (battaglioni LXXI, LXXII e 2• compagnia del battaglione d'assalto), destinato a ricevere con duro sacrificio il battesimo del fuoco, dovette portarsi in Conca Tesino.

Al LXXII b:i.ttaglione del 20°, che faceva parte dclb 5" colon na d'attacco, e ad un reparto esploratori della brigata << Campania 1, venne affidato il compito principale, che era c1uello di av:rnzarc, nella notte sul 18 settembre, di sorpresa, superando due linee avversarie; di occupare il paese di C:irzano, oltre il ponte sul Maso, e di costituirvi una testa di ponte, che consentisse il passaggio del fiume alle successive colonne; mentre il LXXI battaglione del 20", con l'X I battaglione Bersaglieri ciclisti e con una compagnia di Arditi ckll :1 brigata, doveva eseguire un colpo di mano m Borgo .

24.


35 2 Alle prime ore della notte l'azione venne iniziata. Il LXXII battaglione, aperti i varchi tra i reticolati e catturato un piccolo posto nemico, entrò in Carza no c. 1m:nrrc l :1 10• compagnia ne occupava k trincee, il Comando del battaglione seguì la testa della colonna. T utto il presidio di Carzano cadde nelle nostre mani e vennero catturati oltre 150 uom ini con parecchi ufficiali. Il silenzio , nel llu:de er:1 stata effettuata l'occupaz ione e la cattura dei prigio nieri. lasci<\ per oltre mezz'ora. i re parti austriaci viòniori ne11'ignor:111z.1 di tiuanto era avve nuto. Ma, verso le ore 3,30. il nemico p:1, s<Ì ;il co11tr:1tracco e ben presto gli Austriaci avanzarono da ogni parte ~u Car;.anci. li LXXII battaglio ne Bersagl ieri resistette eroicame nte lino alle:.: ore 8 e quindi do\'cttc ripiegare, dopo avere r hie~to im·:111n rinforzi di uomin i t:d il rifornimm to delle muniz ioni. La ,i ruazio nc, nelle ultime ore, era divenuta veramente critica per il grande numero dei feri ti e Li m ancanza cldk muniz ioni. Tutl :l\"Ì:1 i no~rri rcntarono ripetutame nte di contrattaccare per prolun-~;ire b resistenza: ma ormai gli Austriaci irrompevano nell'abitato, preceduti Ja reparti cl"assalto e da lanciatori di bombe. Intanto i solda ti e gli ufhciali fatli prigìo11icri dai nostri si liberarono e parteciparono anciù:ssi alla misclii;1. Visto orma i inutile ogni ulteriore sa~·riJicio, il com andante il batt;1g!ionc orJinò allor:t r1 ripiegamento, nel quale egl i scguiv:1 i suoi uomini , l[Uando, colpito :1 morte, precipitò nel torre me. Appena 90 uomini poterono tor nare nelle nostre lince ed al battaglione \·enne tributato u n encomio solenne. Lo stesso giorno, 18 settembre, ii 20· reggi mento, che aveva perduto 18 ufficiali e 491 uomini di truppa, si riunì in regione monte Mezza (conca di T esino) cd il 22 si trasferì a T czzc, per il riordinamen to dei reparti. La [V brigata, riunita tra Grig11u e Tczzc, passò alla dipendenza della <i:!" Di\·isione e nei primi giorni di ottobre si trasferì: prima nella zo na di Pedevano - Feltre e quindi in quella ad est di Bassano ; m a, do po roc hi giorni, venne tr;1~1;ortata ì11 ·ferrovia a Civicble per rag giungere Luico e sc hierarsì tra m onte Cucco, quota rnoo, quota 818 ~ cin~a Mrzli. La brigata , sempre alle dipenJ~n;.t: del la 62" Divi sione. ebbe affidato il compito di sostrnere, nel caso che l'offensiva n emica riuscisse, le ali interne dei Corpi d'Armata 1V e XXVII, schieranJosi o sulla fronte Kolovrat - monte Matajur o su quella Zagradan . monte Hum - Pusno, oppure su entrambe, m a sempre in modo da po tere contrattaccare. La brigata aYe va quattro battaglioni in linea tra le pendici est e sud - ovest della conca di Luico: men tre due bat-


taglioni (il LXI Jel 14° rc:ggimcnto ed il LXX dd :w") l'd il IV rt: parto d'assalto costituivano la riserva divisionale. Ini ziata l'n ll rn , iv:, austro - tedesca, il nemico, dopo aver forza to la nostra li nt:a, ~i ~11111 ~c sull'abitato di Golobi, che rappresentava l'accesso alla u, nc 1 d , Luico. Il 20" reggimento, al quale fu affidato il com pito di ri<ilUI !)are il paese, contrattaccò più volte con altc:rna vicenda e: rim1.Ì :a conquistare parte dell'abitato ed a sbarrare il passo al nemico ,cr~o

!!

f'Ollft'

della faro via militare pres.co Gorizia.

la conca. Ma, arrestati fro ntalmente J alla brigata Bersaglieri, gl i A u striaci riuscirono a forzare le linee della brigata (( Arno ,, , a monte Cucco, minacciando il tergo della IV brig ata, che fu costretta a ripiegare sulle posiz ioni di second::i linea 1 a cavallo della rotabile di Luico; m entre il 20° reggim ento , stanco e decimato, dovett e ritirarsi sulla destra del torrrnte Rieca.

Per impedi re che gli Austriac i, per valle Ricca, puntassero ~u Savogna, il 14" Bersaglieri si portò sulla linea di Ccpletischis, sulb c.~ua lc la briga ta resistette tutta la notte, fino a lJUand o no n le vrn1H: ordinato di ripiega re sulle posizioni tr,1 mo nte Purgcssim o e C.astt:I del Monte. M entre ~i accingeva ad effettuare il movimento, forti nu dei nemici con mitragliatrici si infiltrarono fra i reparti dei batt,1-


35'1 glioni XIV e XL del 14" e riuscirono ad accerchiare il LXI e ad infliggergli gravi perdite. Il LX[ del 14° si ritir<> nella conca di Purgcssimo, dove sostò tutta la notte. li resto del reggimento ripiegò su Savogna e, fatto saltare il ponte, costituì uno sbarramento, contro il quale si avventarono le avanguardie nemiche, costringendo i Bersaglieri a ripiegare ancora, opponendo successive resistenze, per sbarrare agli Austriaci gli accessi della stretta di Cocevaro e per raggiungere, infine, Purgessìmo e schierarsi in seconda linea, a rincalzo della brigata <• Ferrara r•. Nella zona di Purgessimo la IV brigata potè riunirsi e riordinarsi; ma, poichè la pressione nemica aumentava, essa dovette indietreggiare ancora al Torre e prendere posizione lungo il greto del nume, tra Godia ed il ponte su l Torre (14" reggimento) e tra Fornace e San Bernardo (20"). I reggimenti dovettero combattere a Carraria, presso Cividale, a Beivars e nei dintorni di Beivars e, res istendo tenacemente, tentarono di arrestare l'impeto nemico tino a quando reparti austriaci, che avevano passato il Torre a sud della linea occupata dalla 62" Divisione, minacciarono i Bersaglieri sul fianco e resero impossibile og ni ulteriore r esistenza. L:1 hrigat:1 ebbe allora l'ord ine di rìpìc~;m: su Udine ed il movimento si effettuò con gravi difficoltà e sempre sotto la pressione nemica, che costrinse i Bersaglieri a disporsi in quadrato ed a fronteggiare gli Austr.i acì, subendo nuove perdite. Riuscita per il suo valore a disimpegnarsi, la IV brigata raggiunse la ferrovia dì Udine; ma un nuovo ordine la inviò oltre il Tagliamento, che venne passato sul ponte di Pinzano. Nella zona di Tauriano i superstiti si raccolsero per r iordinarsi e schierarsi subito dopo fra Spili mbergo e cima Buga. Sulla fronte assegnatak la brigata res istette tenacemente, respingendo i reparti nemici che cercavano di passare il Tagliamento in corrispondenza del ponte di Bonzicco. Poi ai superstiti del 14" venne ordi nato di ragg iungere, con ~uccessive tappe, Rcrtcsina, dove il reggimento potè ri ordinarsi con l'arrivo dei complemen ti. La brigata, dopo aver tenuto saldamente la linea Jel Tagliamento, dovette abbandonarla il 4 novembre, giorno nel quale fu costretta a riprendere la r itirata, costituendo la retroguardia del VII Corpo d ' Armata_ Per assolvere questo delicato e non facile compito, i Bersag lieri si schierarono successivamente lungo il torrente Cosa , , ulla destra del Cellina, al quadrivio della Venchicruzza (quota 56), :i nord di Cordenons, e quindi ricevettero l'ordine cli portarsi a Sacilc,


i 55 per partecipare alla difesa sulla Livenza (49• Divisione) e di scl1icrar~i a protezione del ponte di Brugnera e dell'abitato stesso di Sacik. lvi la brigata combattè e resistette il 6 ed il 7 novembre, finchè ebbc l'ordine di ripiegare ancora. Il movimento si effettuò in condizioni difficili. Il 14° reggimento, dopo aver fatto saltare il ponte di Sacile, venne sottoposto ai tiri ed all'azione del nemico, che aveva già guadagnato la riva destra del fiume. Nella notte sul1'8 la brigata giunse a Pinzano, schierandosi lungo la ferrovia; ma , minacciata di aggiramento, riuscì a disimpegnarsi cd a raggiungc:re Conegliano per riprendere il giorno dopo la marcia verso il Piave e quindi, passato il fiume, verso Bertesin:i, dove i resti del 14° si riunirono alla brigata. A Bertesina i reparti giunsero d ecimati ; m a la loro ricostituzione avvenne in modo così rapido che, dopo (]Ualche giorno, la brigata potè partecipare, sull'altopiano di Asiago, alla difesa della linea monte Sisemol - Stenfle. Sulle nuove posizioni la brigata lavorò alacremente per rafforzarle e, nelle notti sul 22 e sul 23 novembre, reparti del 14°, insieme a quelli del 5· reggimento Bersagl.ieri e ad un piccolo nucleo del XVI reparto d'assa lto, conr1uistarono la trincea bassa del Sisemol, che costituiva un'ottima base di partenza per gli attacchi nemici. Il 27 novembre il comandante il 14°, mentre osservava le linee nemiche, venne colpito in fronte e morì l'indomani , aJl"ospedaletto da campo di Conco. Con la nostra occupazione della linea Sisemol - Stenfle erano rimasti fuori del nostro sistema difensivo due camminamenti com·ergenti a nord di Roocalto e congiunti, in prossimità del nostro reticolato, da una breve trincea parallela al reticol ato stesso ( (( Greca >)). Il nemico aveva utilizzato tali opere per avvicinarsi alle nostre lince t portare a breve distanza da esse qualche mitragliatrice. Venne deciso quindi di occupare la ((Greca)> con un'azione di sorpresa, affidata a reparti del 5° Bersaglieri col concorso del XL bàttaglione del 14° e <li nuclei arditi del 20" reggimento. L'azione, tentata il 28 novemhre, fallì per l'intensità del fuoco delle mitragliatrici austriache . Il 4 dicembre l'avve rs;1rio attaccò in for7.e la linea monte Zorno Mclettc e contemporanc:amente le nostre posizioni sul Sisemol. Reparti <lei 14° resistettero tenacem ente, pur ven_enclo sottoposti ad un fuoco intensissimo di Artiglieria, di mitragliatrici e di bombarde. Il giorno successivo il bombardamento riprese con maggiore violenza e durò ininterrotto per tutta la g iornata. Poichè un nuovo attacco nemico sembra va prohabilè, vennero fatti avvicinare i rincalzi (20"


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reggimento) in corrispondenza <lei punto minacciato, tra Roncalto Perk ed il Sisemol. Il bombardamento si rinnovò il mattino dc:l G e, verso mezzogiorno, divenne tambureggiante su tutta la linea e ,ul rovescio. Le trincee cd i camminamenti furono sconvolti, le linee telefoniche interrotte, rendendo così difficilissimi i collegamenti , ed il nemico sferrò quindi l'attacco fra Roncalto Perk e Fonte; ma l'eroica resistenza del 5° reggimento Bersaglieri e del XIV battaglione del 14° riuscì a contenerlo ed a respingerlo. Innumerevoli furono gli atti di valore compiuti dai Bersaglieri anche durante la lotta corpo a corpo. Soltanto dopo qualche ora gli Austriaci poterono penetrare tra il XIV battaglione ed il XL del 14°, occupando l'anello del Sisemol ed il saliente di Ronca!to Perk. Sul Sisemol vennero inviati reparti del 20° reggimento in rincalzo al XIV battaglione; mentre altri dello stesso reggimento concorrevano ai contrattacchi per riprendere il terreno perduto; ma, decimati dal bombardamento, essi non riuscirono a scacciare il nemico e, dopo il ripiegamento del XIV battaglione sopra Ronco di Carbon, non essendovi più alcun rincalzo disponibile, fu <lisposto che anche la IV brigata ripiegasse - benchè le compagnie 7" e 9'' del ::wv reggimento costituissero ancor:i un :irgine :i.I dilag:1rc del nemico - dietro la linea Valbella - Portecche. Il giorno 7 dicembre la brigata era riunita allo sbocco di val Melago in val Chiama; ma, nella notte sull'8 dicembre, il 20" reggimento venne nuovamente destinato in prima linea, a difesa di monte Valbdla. Il 14" si trasferì, intanto, a Sasso per la riorganizzazione dei suoi reparti. Dopo alcuni giorni la IV brigata Bersaglieri fu sostituita dalla •< Livorno >> e scese a Dara Vicentina, dove i reggimenti poterono finalmente riposare e riordinarsi. La brigata, che aveva perduto 54 ufficiali e 1933 uomini di truppa, rimase in riposo fino al 24 dicembre, data alla quale si trasferì a Santa Caterina di Lusiana e poi a Campo Rossignolo, col compito di costituire riserva del XXII Corpo d'Armata per la difesa dello -sbocco della val Chiama (52·' Divisione).

Il nuovo anno trovò la IV brigata intenta a prepararsi alle prossime operaz.ioni per l'occupazione delle posizioni monte Valbella, Col del Rosso, Col d'Echele e C. Ruggì; opera.zioni affida.te alle Divisioni 57"' e 5f.


Compito ddb brigata era (fuel lo di svolgere un'azione dirno~t ratira verso il Sisemol. raggiungendo Ronco di Carbon, il costone d i Stcnfk cd appoggiandosi ad essi per collegar.si con le colon ne del 5° rc•):,t, oimento, c he doveva no brriunnervi <loJJO avere SUJ)erato il ca1>0:-, ' saldo di Valbclla. Il 14" reggimento, alle dipendenze della 5.f Divisione, ebbe il compito di rcncrc monte Valbclla, dopo che il 5" reggim ento l'avesse occupato. Alla sera dd 27 gennaio la brigata assunse la dislocazione ordinata per l'azione, rnentre la nostra Artiglieria aveva già iniz iato il (11oco di preparazione. 11 giorno dopo i nostri si portarono sulle posizioni di partenza e 1c pattuglie del LXX battagl ione del 20'· si. lanciarono ~ul Bertigo, occupandolo, seguite immediatamente dalle prim e ondate. Contemporaneamente ~cattarono anche le pattuglie del LXXI battaglione del 20'' (compagnia d'assalto), avanzando verso lo sbarramento nemico che, scendendo d al Siscmol , all 'altezza di quota n63. traversava la strada di Bertigo e risaliva a monte Valbella: Più tardi h: pri me ondate dei battaglioni LXX e LXXI, avanza ndo in perfctio colleg;11ncnto, raggiunsero le ultime case dì Bertigo. Il LXXII battaglione, in ri~crva, si portò al posto lasciato dal LXXI. Superato il primo sbarramento, gli clementi dei battaglioni LXX e LXX I punt:1rono risolutamente v<:rso il secondo obbiettivo, clx: per il I .XX era Ronco di Carbon e per il LXXI era il boschetto sulle pendici nord - orientali del Sisemol. J1 loro eroico slancio incontrf> b t<:nacc reazione a\'versaria, non ostante la quale. i due battaglioni contimurono ad avanz.1rc. Il LXX riusd a raggiungere Ronco (li C1rho11 nl il LXXI occupò k pendi ci nord -orientali del Si~emol, tentando di sboccare verso la mulattiera Ro1Kalto - Pcrk - Ronco di Carbon. Per conseg11en7.a il :20° reggimento risultò dislocato col LXXI battaglione con la sinistra al margine del boschetto del Sisemol e la destra :1llung:1ta verso Ronco di Cirbon; il LXX davanti a Ronco di Carhon , ro n la destra verso lo Stcnfle: le comp:i.gnic di assalto a destra del LX X. si n presso le case di Stenflc, il LXX!f (di rincalzo) in posizio ne più arretrata , sulh: falde ovest di Costalunga. Frattanto la colonna del 5" Ber~aglieri, che avrebbe dovuto av\olgc:rc da sinistra mon te Valbclla e l"ongiungersi col LXX battaglio ne del :20'", dopo essere riuscita ad ocrnparc due linee m:mid1<: cd :i c:ittmarc un centinaio di pr!gionieri, improvvisamente contrattaccata da forze preponder:mti e minacciata sul fianco sinistro di aggir:uncnto. fu costretta a ripiegare sulle posizioni di partenza .


Per conseguenza il 20° reggimento Bersaglieri si trovò isolato e coi reparti sottoposti al. tiro di numerose mitragliatrici nemiche. Venne allora ordinato al LXXII battaglione di avanzare in rincal w del LXX; ma, intanto, i battaglioni LXX e LXXI, dopo aver raggiunto gli obbiettivi, non potevano tenerli e, stanchi e decimati, cercavano di resistere allo scopa di facilitare il secondo tentativo di att;1cco delle colonne dirette verso monte Valbella, obbiettivo princi-

!vlonte Maggio.

pale. Fu, quindi, ordinato al 14° ed ai superstiti del 5" reggimento di attaccare nuovamente il Valbella ; mentre il 20··, trnlasciando il primitivo obbiettivo (Ronco di Carbon - Stenflc), doveva concorrere all'attacco del r4", operando a sinistra della valletta di Costalunga e C<Jn tro i fianchi occidentali di monte Va!bclb. Dopo la preparazio ne dell'Artig lieria, i Bersaglieri ripresero L1zionc. La colonna di destra (LIV battaglione del 14") avanzi'> rapidam ente; quella di sinistra (XLVI battag lione del 5") ve nne Jrresta 1:i dall'intenso fuoco nemico. Il LXXI battaglione cercò di as~econda rc il movimento della colonna di sinistra; ma, nel com plesso, l'azione fallì ed i nostri furono costretti dalle gravi pe rdite ad arrestarsi: mentre i battaglioni LXX e LXXI cercavano di disimpeg n:ini.


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Intoni risultati ottenuti, co n le azioni della giornata, da altri reparti non erano sufficienti ad assicurare la nostra situazione ed er;1 quindi necessario u11 nuovo attacco, da effettuarsi al mattino seguen te, dalla IV brigata Bersaglieri. col concorso del 5" reggimento, dei 1 qurti d'assalto e ddb brigata « Hisagno "· O ccorreva cspugn:m: ad ogni costo le posizioni del Valhclla. Passata all e di pendenze della 33" Divisio ne. la brigata raccolse i suoi battaglio ni tra ci ma Echar e sul rovescio di Costalunga, per venire irnpegnata divisa in tre colo nne, dd!c quali que lla del centro e (]Udla di destra doveva no svolgere lo sforzo principale. Alle ore rn del 29 i reparti d'assalto e gli Arditi delle colonne ountarono verso l'unico obbiettivo. L ' avanzata subì qualche rallenta~ento ; m a il pronto interve nto di due battaglioni d~lla " Bisagno " indusse il n e mico ad indebolire la sua resi~tcnza. Le nostre truppe avanzarono allora decisamente. La colonna centrale co nqui stò il contrastato capos:,ldo del V,ilbclla: m e ntre le altre due ne completavano l'occupazion:'.'., collegandosi a destra co n la brigata « Sassari ,i , vcr~o il Col del Rosso. Il ncruico ripiegava ed i tre contrattacc hi da esso tentati nella notte e d urante il mattino <lei -;o ,·e nnero prontamente respinti. Il 31 gcn n :1in all ;1 TV hrigata ven1w affida1·0 il compito di e~tendcre le posizioni conquistate fÌno a Casera tvklaghetto. Essa disponeva dei reparti dccirnati del 20·· reggimento, della brigata « Bisagno ,, e del XXIV reparto d'ass;:ilto. L';:izione, bcnchè effettuata impetuosamente, non ven ne coronata dal successo ed i Bersaglieri. pur avendo raggiu nto l 'obbieuivo. non poterono rimanervi per la rcaziom: a ustriaca e furono cost retti a ripiegare. Il ) febbraio la IV brigata Bersaglieri. lasciata la difesa del settore alb « Bisagno " · scese a Campo Rossignolo. proseguì per Font:mclk e raggiume Valdagno, dove potè riordinare i suoi reparti. Nelle giornate: dal 28 :,I 31 genn aio essa aveva perduto 45 ufficiali e 1042 uom ini di truppa. TI mo eroico co nt eg no fu ri cordato nel Bollettino di guerra del Com:rndo Suprem o . I! 1..( rcg~imcnto ehbe poi conferita l:i m edaglia di hro nzo :il ,alorc.

Nei primi giorni di marzo, la lV brigata Rersaglieri. passata alle dipenden ze della 69·' Divisione, si 1r:1sferì nella zo na Pieve di Schio . Polco - Santa Caterina, dove continuò a riordinarsi e ad allenarsi alle future pro\'e. Una ventina di g iorni dopo il 14° reggimento fu desti-


nato in prima linea, per sost1tmrc il 250° Fanteria, nella difc, a ,kl l'alto Posina (monte Pruche - monte Majo - Bocchette di Campi g lia Ciparle - Lighizzoli - valle dei Corvi). Il 4 aprile, poichè il :.cttorc Posina era stato suddiviso in due sottosettori, la brigata ebbe afhdata la difesa del solto~ettore alto Posina. Nello stesso giorno il LXX II battaglione del 20" occupò la linea <' rossa ); , fra guota 1740 degli Scarubbi e la testata di val Fuce necco. Gli altri battaglioni del 2 0 " restarono a Santa Caterina, in riserva. Il r(i giugno la IV brigata venne destinata sul Piave, che raggiunse autotrasportata, ed il giorno 22 sostituì la brigata « Caserta " e si schierò nel tratto: argine Regio di Candelù - Maserada (23' Divisione). Due g iorni dopo, poichè il nemico era in ritirata, la brigata scacciò gl i ultimi nuclei e ristabilì la nostra occupazione sulla riva destra del fiume. Il 3 luglio, destinati nuovamente al settore di prima, i Bersaglieri vennero sostituiti da <\udh della VI brigata e, dopo <lue giorni, la IV trova vasi nuovamente riunita tra Santa Caterina - cima Marsili - contrada Rernanh, per assumere la difesa del settore alto Posina. Il 30 agosto ebbe luogo il tentativo di conquistare le posizioni di mo nte Majo. L'azione princip<ile fu affidata al LXXII battaglione del 20° ed :1 nuclei dei rep:irti d·:1ss:1!~n ; qu :·!l ::: sussid iaria agli 1\rditi del 14° reggimento; ma il tentativo non rimd. Dal 1" al 3 settembre la brigata, sostituita in linea dalla (( Palbnza 1, , scese a riposo a Torre Belvicino, rim anendovi sino al 5 ottobre, per torn:1re poi a presidiare il settore alto Posina. Non appena gli Austriaci. premuti dalla nostra offensiva iìnak, cominciarono a ripiegare, la I V brigata ebbe l'ordine di ava nzare verso la Borcola e la cresta di monte Maggio. Questi obbiettivi, malg rado la tenace resistenza nemica, vennero raggiunti e superati con la conquista della linea cima Maggio - T oram. 11 3 novembre la brigata raggiunse Folgaria; mentre una piccola colonna d i Arditi dd 14° reggimento entrava in Trento.

Ricompense. La meda,olia di bro11zo. concessa al labaro elci 14" rcbunimento ~ t, Bersaglieri, ebbe !a seguente motivazione: 1 < Con forte spirito e valore, i ncrollahilmente resisteva a reiterati violenti contrattachi sul Carso e sull'altopiano di Asiago. (Carso. 11 marzo-20 maggio 1916. Altopiano di Asiago. 24 maggio -2(> luglio


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t916). Efficacemente poi concorreva a sbarrare il passo all'imbaldanzito n emico. (Novembre· dicembre 1917. gennaio 1918) ,,. Cit11::.rio11i nei Bollettini di guerra del Comando Supremo: Bollettino di guerra n. 981 del 30 gennaio 1918, ore 13: ,, Valorose truppe della zona altipiani hanno feliceme nte coronata l'azio ne da esse ini7.Ìata il giorno 27 ad est di A siago, st rapp:rn d o al nemico munite posizioni ad occidente della val Frcnzda. ,, Conquistati sin dal giorno 28 e mantenuti con grande valore il Col d el Rosso ed il Col d'Fchde, premuto e r espinto l'avve rsario nella regio ne di Sasso Rosso, ributtati alLuma bianca i numerosi suoi contra ttacchi , nella giornata di ier i il successo venne ampliato con l'espu g nazione di monte Valbclla . ,, Fortissim e furono le perdite inflitte al n emi co, che ebhe due Divisioni quasi completame nte distrutte: n ote vo le il bottino d i guerra , non del tutto calcolato, ma comprcndcntt: finora: 100 uffi ciali e 2500 uomini di truppa prigionieri; (> cannoni di vario calibro ; circa 1 oo mitragliatrici ; numerosissime bomh:irde; parecchi e mig liaia di fucili; ingentissi ma quantit:1 di munizioni e materiali di varia specie. (l Viole nl;i fu la re:1zio ne dell'Artig lieria nemica mlk posizioni com1uistate: rapidi e pote nti i nostri concentramenti di fuoco fin sui pii1 lontani obbiettivi. N um erosi i tentatÌ\'Ì di ricognizione e d'offesa dei veli mli n emici ; pronta l':iggressività dei nostri cd aggi u stato il tiro anti.1cn.:o. c h e nelle due giornate abbattè 17 apparecchi avversari. « Durante le azioni dei g iorni 28 e 29 l'eroica brigata " Sassari ,, (151° - 152") cd in particolar modo il 151" reggimento Fanteria riconferm ò il va lore del la sua gente e la glo ria delle sue bandiere ; i repa rti d'assalto i'', 2~ e 16", la I V brigata Bersaglieri (reggimenti 14'' e 20"), m l suo reparto d'assalto (4°). il 5° regg ime nto Ber saglieri , i battag lioni Alpi ni ( < Val d 'Adige n, ,, Stelvio ,,, ,, Monte Baldo )• e « Ti rano ,>, assol sero magnificam e nte il loro compito e furono all'altezza d el loro nome e delle proprie ful g ide tradizioni " ·

Comandanti della brigata. La IV brigata venne successivamente comandata: dal colo nnello brigadiere Ambrogio C lerici, dal 1'' aprile all'8 magg io 1917, e dal bri gadiere generale R ena to Piola Caselli , dal 9 maggio 1917 al termine della g uerra.


VII.

LE AL TRE BRIGA TE BERSAGLIERI

La V brigata. La V brigata Bersaglieò, formata prima dai reggimenti 4° e 21 ' e poi dal 5° e dal 19°, si costituì il 18 giugno 1917 ed entrò subito in linea, occupando col 4° reggimento il settore quota 674 - Globokach e tenendo il 21'' accampato tra Melina e Kambrcsko. Il 23 giugno il XXIX battaglione del 4" sostituì, sulla destra di yuota 652 del Vodice, un battaglione del 248" Fanteria cd il 25 giugno la brigata ebbe affidata la difesa anche del Krad Vrh. Il :>. 1 luglio la V hrigata venne sostituita dal r2° reggimento Bersaglieri; ma .il giorno 30 dovette inviare nuovamente a presidiare il settore il 4" reggimento che, dopo alcuni giorni, venne sostituito dal 6". Intanto erano in corso i preparativi della grande offensiva per la conquista dell'altopiano della Bainsizza (11" battaglia dell'Isonzo), alla quale la brigata partecipò, destinata, con la 41 Divisione, all'attacco delle posizioni Semmer - quota 856. L'offensiva ebbe inizio il 17 agosto e la brigata, ammassatasi nel vallone di San Paul, iniziò il 18 e nella notte sul 19 il passaggio dell'Isonzo sui ponti costruiti nel tratto tra Loga e Canale. , Passato il fiume, essa puntò verso i suoi obbiettivi su tre colonne (A e B costituite rispettivamente dai battaglioni XXXVI del 4° e XLVII del 21"; C formala dal LXXV battaglione del 21°). Mentre le due prime riuscirono a raggiungere la quota 300, la terza colonna venne fortemente ostacolata dall'avvcr~ario che le inflisse grav.i perdite. Tuttavia essa potè colleg~irsì con le altre due all'altezza di quota 400. A rinforzare le tre colonne furono allora fatti avanzare i reparli del XXIX battaglione del 4° e del LXXIIl del 2 1 °. Ripresa l'avanzata, la brigata riuscì, con irres.istibile impeto, a strappare al nemico il Semmer ed, avanzando verso sud coi batta-


g lion i del 4" XLIII e XXIX , potè affermarsi lungo il costone fra il Snnrncr cd il Fratta cd invano, durante la notte sul 20, il nemico rinnovò i suoi contrattacc hi , che ve nnero sempre respinti su tutta la linea. All'alba del 20 agosto il XXXVII battaglione del 4" mosse alla cont1ui sta di l_!ll<>ta 507 del Fralt:1 e potè, col suo slancio, assolvere il ~uo l·0111pito. affermandosi prima a sud - ovest di t1uo1 a 507 e poi co ;1c_1uistando, con un successi\'O c vigoroso attacco, la cima del F rat1;1. l i giorno successirn l'azionc continuù verso il secondo obbiettivo (linea Ossoinca - ljUOta 856), la cui conyuista venne affidata al 4° reggimento. Il .2 1" doveva seguire il movimento del 4" e del .268° rcg!!imcnto fanteria , che operava sull a dcsl r;1. L'attacco, preceduto da breve fuoco d'Artiglieria, fu reso pit1 difficile dalle mitragli:nrici aH<:rsarie: ma, superate le difficoltà opJXJste anche dal terreno, i nostri rimcirono ad occupare il cocuzzolo settent rio nale dell'Oscedrih e. nella none sul .22 , il XX [X battaglione, ,·incendo con accanita lotta la tenace resistenza nemica, conquistò la quota 856. l! 2 2 :1gosto !a hrig:1ta, decinut:1 d:il!e forti perdite subì te, b sciò la prima linea per recarsi a riposo nella zona tra Kambresko -Podhreg (66' Divisione). Essa aveva perduto .38 ufficiali e 1483 uomini di truppa : ma aveva catturato al nemico 83 ufficiali. 1915 !>oldati, 21 canno ni ed altro materiale bellico. li valoroso comportamento dei Bersaglieri, ricordato nd Bollettino di g uerra dd Comando Supremo, m eritù ai due reggimenti h medaglia di bronzo al valor militare.

Dopo breve lempo Ja brigata era nu,wamente in efficienza ed il 3 settembre tornava in linea nella zona di RaYna-quota 8i5, so:;titu:.:ndo la " Vnona .. e passando alle dipendenze della 47' Divisione. Dopo una settimana il 2 ( ' re(rnimento. volendo ra<Tgiung•ere, b ~ ' o con un'azione di sorpresa, la guota 895, riuscì a co nseguire (1ualche lieve Yantaggio; ma il 13 settembre b brigata fu sostituita da reparti della ,, Verona )> nel tratto fra le due scllette a nord ed a sud di quot:i 895 e, rilevandovi b <• Sele )' , si portò nd settore di quota 920, dove le Unità del 2 1° reggimento ebbero il compito di collaborare, con un ·;izion c.: dimostrativa su Grotta, al!o sforzo principale rivolto


dalla brigata <( Sassari ,. contro le quote 895 e 862. lk rsaglirri dr stinati all'azione raggiunsero, malgrado la resistenza avvt:r~:iri:,, il loro obbiettivo. Il 20 settembre la brigata cedette la Iine.1 alla I brigala lkr~:i glieri e passò in riserva di Corpo d' Arm'a ta, col 4° reggimrnto presso Trusnje, come riserva della 68° Divisione. Il giorno dopo, però, dovette trasferirsi nella zona Liga - Melinkt - Kostanjevica - Lovi scc, dove si trovava ancora quando, iniziatasi l'offensiva austro - tcdcsc:1. ebbe l'ordine di schierarsi col 4" reggimento tra gli abitati di Grehcn t: Kumar e col 21° sulla linea difensiva di cresta, fra il Globokach e Pusno. Alle prime ore del 25 il 4° reggimento si portò a Kambresko, lasciandovi il XLIII battaglione in riserva ; mentre il XXIX ed ii XXVII venivano inviati in rincalzo del 21° reggimento sul Globokach. Più tardi il XXIX battaglione fu m:111dato in rincalzo della I brigata Bersaglieri, a sud di quota 678, sullo sperone di Sdrcnjc-Rog. Sulla nuova linea la bri~ata resistette strenuamente ai primi urti nemici, fino a quando, nella notte sul 26 ottobre, fu ordinato il ri pie;Jmento verso b zona del Korada, dove schierò ordinatamente il .f reggimento sulla fronte San Jakob- alture di Debenje - Zapotoc ed il 21 " tra San Jakob (quota 737) - Gendra - Planina. Nello stesso giorno la V brigata concorse a costituire, insieme con la 1•, la Divisione Speciale Bersaglieri, p,issando alle dipendenze del XX Corpo d' Armata. Alla ~era del 27 venne ordinato un ulteriore ripiegamento e la brigata si trasferì a Rrazzano, dislocandosi tra Visinalc e San Giorgio. Il nemico, che si teneva a stretto contatto con le nostre truppe, avvertito del movimento, attaccò allora il XLIII battaglione del 4°, il quale, lasciato a San Jakob per proteggere la ritirata, r.iuscì a disimpeg narsi pur subendo gravi perdite. La brigata proseguì per Brazzano e Prad;imano, dove schien~ i suoi reparti tra il T orre e Pozzuolo del Friuli , a protezione delle colonne che, a sud di tale linea, ripiegavano verso il Tag liam ento. li 29 ottobre e nella notte sul 30 il f reggimen to, s~1crifìcando i suoi due battaglioni XXXVII e XLIII, riuscì a respingere i ripetuti attacchi degli Austriaci. Analogamente il 30 ottobre il 21" reggimento, posto a difesa dell'abitato di Mortegliano, resistette strenuamente, subendo gravi. sacrifizi di sangue, finchè, minacciato di :1( -


cerc hia m cnto, ripiegò verso Talmasson; mentre il 4", dopo aver protetto il ri piegamento delle brigate " Livorno J) e « V cnczia >J, raggiu ngc,-.1 :1 Lati sana it 21''. li 31 o tto bre Li brigala era già sulla destra del Tagliamento, per passare poi il P iave al po nte della Priula. Il 7 novembre essa era di-slocata a Sci va, <love venne disciolta, come fu sciolto anche il 21 ~ reggimento. Il .f, invece:, passò alle d ipendenze della 2</ Divisione, con la tJ t1:1 lc cornbattè fino al 9 dicembre.

La V brigata venne ricostituita il 1" m arzo 1918, con i reggimenti 5° e l tf e: si com pletò nella zona tra Santa Caterina di Lusiana - Po legge - Cre~olc - Caldog no (Vicenza). Verso la ti ne di marzo f II destinata sulL1ltopiano dei Sette Comuni (X Corpo cl' Armata), doye il ·1 aprile assunse la di fesa del setto re val d' Astico -val d'Assa. 11 5" rqgimento doveva d ifendere il tratto di fronte compreso tra val Barco, ~al icnt e monte Bel mon te, rovescio monte Panoccio, ed il 19'° il tratto com prc~o tra malga Ca \'a e la testata di val Silà. [l 23 apriìc reparti del 19'' sorpresero a P edcscala una piccola guardia ne1111ra e nucle i del 5" regg-i mento effettua ro no un altro fortun ato colpo di m a no sul Poggio Privel. Oltre ;i com piere audac i e freque nti azio ni di pattuglie, i Bcrsaglicri concorn:rn a ll a costru zio ne di nuove strade cd a rafforzare la fru111e occ upJtJ . l i giorno 8 gi ug no la brig:n:i , sostituita d:illa ((Casale " , scese a ri paso nel la zo na di Chiu ppano - Zanè, ma, nella notte sul I 5, avendo il tH.: mico iniziaLO un violento fuoco d'Artiglieria sulla fronte della 1 2' D ivision e e su tut1 0 l":-ilto piano, il 5° reggimento fu inviato sul la linea di resistcnza della val Canaglia. dove il 10 lug lio venn e sost ituito dal 19''. 11 14 agnsto la briga ta era nuovamente in prim a linea, rilevando la ,. Casale » nel settor e di prima cd il 3 otto hre, sostituita dalla " Valrcllina ),, andò ;1 riposo nella zo na Tombolo - San Giorgio in Bosco. Dopo d iciotto gio rni si trasferì a \fontebc!luna e quindi nella zona di Volpago. lnizi :Jta la battag lia di Vit torio Veneto, la V brigata, al mattino del 27 ottobre. si sch.ierò sul Montello e, n ella no tte sul 29, passato il Pi ave. si disloe<'> tra il rio Rosper cd il r io Raboso. N ello stesso giorno, po ichè il nemico aveva ini ziato la ritirata, occu pò Senaglia, il 30


I Hasaglieri nella {'rtnw guerra mondiale.



Refrontolo ed il 1° novembre raggiunse la zona di Gai • To vrn a, <love trovavasi alla data dell'armistizio. RtcoMPENSE. -, Ai labari del 4° e del 21', reggimento Bersaglieri venne conferita una medaglia di bronzo al va/or militare così motivata; <<Sotto violento fuoco attraversavano l'Isonzo, irrompendo nelle trincee nemiche; in (}Uattro giornate di aspra lotta, validamente concorrevano, con slancio intrepido e fulgido valore, al conseguimento della vittoria. « Malgrado le forti perdite subìte, m antenevano tenacemente le posizioni conquistate, resistendo ai violenti e ripetuti contrattacchi nemici (Bainsizz::i, 16-20 agosto 1917). Si distinsero per slancio ed ardimento nella rico nquista di una importante posizione (Globokach, 25 ottobre 1917) >•.

Citazioni sui 8olletti11i di g uerra del Comando Supremo. Bollettino di guerra n. 824 del 26 agosto 1917, ore 13 (già citato a pro~ posito della 1" brigata Bersaglieri): " L a battaglia incomincia a rivel:irsi ndla granJio~Ìt;1 ddle ~uc linc.:e;:. ,, L'az ione a nord di Gorizia dal 19 in poi può così riassumersi: " L e valorose truppe della 2' Armata, gettati 14 ponti sotto il fuoco m:miw, varcavano l'Isonzo nella notte sul 19 e procedevano all'attacco dell 'altopiano della Rainsizza. Puntando decisamente sulla fronte Jelenik - Vrh, aggiravano le tre lince diJensive nemiche del Semmer, del Kobilek e di Madoni, ivi annodantisi, e contemporaneamente attaccavano le stesse linee anche di fronte e le rompevano, malgrado l'ostinatissima difesa del nemico. · <' Conseguenza dell'ardita manovra fu la caduta di monte Santo. . <( Le truppe dell'Armata continuano ora ad avanzare verso il margine orientale dell'altopiano di Bainsizza, incalzando il nemico, che oppone vivacissima resistenza con forti nuclei di mitragliatrici e di artiglierie leggere. (' Nei combattimenti dal 19 al 23 si so no fra tutti distinti, per valore ed ardire: le brigate <•Livorno " (33° - 34°), " Udine>> (95 96"), 1, Firen1.c 1) (127" - r28''), ,, Tortona 11 (257°- 258°), « F.lba" (261''-262"), il 279'' reggimento Fanteria (brigata <( Vicenza»), la I e la V brigata Bnraglieri (reggimenti 6° e 12° - 4" e 21"), il 9" e 13" raggruppamento bombardieri, il Il e IV battaglione Pontieri del Genio.


" S11l C:irw b battaglia h::i ieri momentaneamente sostaco. Nmtn: brev i avanz;1tc rettificarono e consolidarono le pos1z10ni \·onqui~tatc; lcntativi nemici di contrattacco fallirono sotto il nostro

f llOCO. ,, I prigionieri fin'ora affluiti ai campi <li concentramento somm ano a ci rca 600 ufficiali e 23.000 uo mini di truppa. Il numero dei cannoni tolti al nemico è salito a 75, tra i quali 2 mortai da .~05 e

li seltore .,Jdige - lirent,1.

molti med i calibri . Ahbiarno preso, inoltre, un gran numero d i cavalli, un aeroplano intatto, molte bombarde e mitrag liatrici ed ogni sort~ di m ateriale, comprese parecchie autotrattrici cariche d i muniziom. ,, L 'enorme difficoltà del vctto\'agliamcnto delle nostre truppe, attraverso una zona priva di strade, viene in parte superata mcrcè i g rossi depositi di viveri abbandonati dal nemico nel la sua ritirata ». CmHNDANTI nELI.A HRI G,\TA . - - La V brigata Bersag lieri venne successivamente comandata : - dal maggior generale Giuseppe Boriani : dal 18 gmgno al 27 ottobre 1917;


- dal colonnello brigadiere Tullio Papini: dal 27 otrobn.: al 7 novembre 1917; - dal colonnello brigadiere Ambrogio Clerici: dal 1" m ;,r;,.o 1918 al termine della guerra.

La VI brigata. La VI brigata Bersaglieri si costituì il 1° giugno 1918, nella zona a nord • ovest di Treviso, coi reggimenti 8" e 13", e l'offensiva austriaca ancora in corso le diede subito l'occasione di scrivere la prima pagina della sua Storia. Infatti, il 15 giugno, la brigata venne chiamata in linea sul Piave. I battaglioni dell'8'' reggimento, passati a disposizione della 45• Divisione, furono subito impegnati nella accanitissima lotta. Mentre 11 V battaglione era in riserva a Cà Ninni, il XII, inviato a cavallo della strada La Fossa - trivio Ninni, dove reparti della brigata « Cosenza >i e del 271° reggimento Fanteria si trovavano in una critica situazione, contrattaccò alla Fossa soverchianti forze nemiche, obbligandole a ripiegare e resistette poi temccmcnte sulle conquistate pos1z1on1. li giorno successivo, benchè esposto ai tiri d'infilata delle mitragliatrici ed attaccato nuovamente, non cedette e., rinforzato da reparti del V battaglione, rese vani i ripetuti. tentativi degli Austriaci. Il XXXVIII battaglione, lanciato contro Cà V crduti e poi contro Fagarè, ne scacciò, con foga travolgente, i nemici e raggiunse l'argine Regio del Piave: ma il giorno dopo fu costretto ad abbandonarlo sotto la forte pressione delle Fanterie avversarie. Un suo reparto e la 590" compagnia mitragliatrici resistettero strenuamente nel caposaldo di San Biagio di Callalta, che abbandonarono soltanto dopo una lunga, accanitissima lotta. I resti del battaglione, aggrappati al caposaldo di Cà Vcniuti, vi rim asero, prolungando la disperata resistenza. li 1 ~ reggimento -- dopo aver inviaw il LX battaglione a Saltare con la 31a Divisione, il LIX a San Giacomo di Musestrellc ed il LXII al caposaldo di Breda - passò il giorno dopo, con questi due ultimi battaglioni, a San Biagio di Callalta, a disposizione dell'Xl Corpo d'Armata. Il LIX battaglione venne posto alle dipendenze dell'8'' reg~imento Bersaglieri, che lo impieg<'> come rincalzo. 0


3 ....1 -

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Il giorno 17 giugno il V banaglione delr8" respinse ancora due :ittacchi austriaci sulla linea del c;inalc Zero e quindi, insieme a reparti della brigata " Perugia ", ripiegò su Cà N inni e, dopo aver rontcso al nemico il 1nn.: 110 palmo a palmo, si trasferì a Pala:,,.zo Onesti. Il XII battag lione ddl'8 ' ripiegÌl, combattendo, sulla linea delle riserve e giu nse, 11clb notte ~lii 18, anch'esso a Palazzo Onesti: il XXXVIII battaglione. dopi) avere resistito al caposaldo di C. Verduti e concorso : 1 ~tahi lin: la linea sul crn:tle Zero, sostituito da un hattaitlionc del 28" Fanteri a, raggiunse a nch'esso Palazzo Onesti. Il corn a ndt> del 13" Bcrsagl ieri col LXll battaglione si trasferì a Pero e 1..p1i11di ~i poriì, di nuo vo a San Biagio di Callalta; il XIX battaglio ne n :, ~ul l:t linea di C:ì Nin ni cd il LX ancora con la 31'' Divisione. l'hc lu an:va illlpiegato in numerosi attacchi contro l'avversario che rncl\·;1 d i dib ~are in direzione di Breda. T r:1 il 18 cd il 20 giugno la VJ brigata. spm tati i suoi reparti, \ Ì portt> .1 C:.1ri1:1, d:i don:, assegnat;1 :1lb 1" Armata (V Corpo d'Arm:it:1 . (i(/ D ivisione), raggiu nse su a utocarri Sa nta Cateri na in val Posin :1. di\loca ndosi tr:1 il pae~c stesso, v.dle Ortig:ira e Marsili. li \ Uo contributo di sangue n ell' ultima battaglia era stato di :!Cl 11fl-ìri:1li ,. ,lj ~,In nnm ini di trupp:1.

D opo breve permanenza ndl:i zo11;1 111011t.1n;1 la brigata tornò a :f' rcgg1far pane della f Armata e si portò in linc:i. sul Pi ;1ve; il 1_ mc:nto in prim:1 li11e;1 c 1'8" i11 seconcb . ;illc d ipcndc,1 ,-,1; ddb 23'' Divi~ione (Xl Corpo d'Armata). Dal r3 :il 22 luglio reparti del r 3'' Bersaglieri s'im possessarono delle isole Ischia, Lecce e della penisola T orino. Il 13 agosto \'8" reggimento, passato in prim a li nea, ebbe l'ordine di occupare l'isola C 1serra, dove qu::ikhe mc~c prima era stato duramente provalo. Du r:11Hc la notte sul 14 i lkr~ag licri iniziarono, su harconi , il pericoloso traghetto. La prima imbarcazione \'enne travolta dalla corrente; ma i naufraghi morirono in silenzio. pur di non compromettere iJ buon esito dell 'azione. Riusc iti g li altri barconi ad .1vvicinarsi alla ri v;1 ne11'11ca, i primi nuclei d'assalto vi posero piede e, protetti dall'oscurità, travolsero in brc\'e ogni resistenza; mentre le artig lierie nemiche iniziavano un inte nso homhanbmcnto con proiettili a gas asfi ssia nti. N umerosi con-


trattacc hi furono ~cmprc respinti e l'isola venne definiti va111t.:n1e u1 11 1.!uistata; mentre prigionieri e materiale bellico restavano 11 1 n11~1111 possesso. La brillante operazione venne rjcordata nel Bollettino di gucrr:1 del Comando Supremo. Dal 15 al 16 agosto la brigata fu sostituita in linea dal 267" 1:.in tcria e si trasferì nei pressi di Limbraga ed a Santa Mari:1 ddl:i

La V,1'/ars,1 co11 in fondo il Coni Z ug ,111.

R<iverc, da dovt:, il 20 scttt:mbn:, in seguito ad ordine del Comando della 23• Divisione, andò a sostituire sul Piave la brigata o Foggia ,;, nel tratto di fronte tra Cà Pastori ed il «Castello " · Il 2 1 ottobn:, rilevata dal 2 ° Bcrsaglìeri , la VI brigata si trasferì nel campo trincerato di T reviso , dislocandosi con 1'8" regg imento a Pero ed il I j" a sud - ovest di Treviso. Chia mata in az ione per la nostra offensiva finale, la brigata, che faceva sempre parte della 23" Di visione, il 26 ottobre si schierò dietro !·argine Reg io del Piave e si tenne pronta a seguire il movimento della 37" Di visione sulle Grave di Papadopoli prima e sulla sini stra del Piave poi. Per conseguenza, con 1'8" Bersaglieri in testa, inizi<', il passaggio del fiume, che ve1111c dfc1tuato in gran pa rte a guado,


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11, 1.1cub10 fortem en te dalla piena e dal fuoco micidiale dell'Artig lini:1 nemica. Dovendosi costituire una tesi a di ponte sulla linea Rai - Tempio Ormelle - Roncadelle - Fornace, alla VI brigata fu affidata l'occupaz ione e la difesa del settore meridionale di essa. L'8" reggimento mosse all'attacco della linea Stringhdla - Roncadelle, che i suoi due battaglioni V e XXXVIII raggiunsero di slancio, resistendo poi, con eroica fermezza, ai contrattacchi austriaci. 11 1.f reggimento, che aveva seguito il movimento dcll'8'', dopo aver lasciato il LIX battaglione come riserva d ella 2_3' Divisione, si partò sulla destra, raggiungendo, dopo accanita lotta, la rotabile Roncadelle - Borgo dd Molino. Ma all 'imbrunire tutta la brigata, minacciata di aggiramento, dovette ripiegare ordinatamente fino all'argine del Pia\'e. ~- Durante lo svolgimento dell 'azione il Xli batt:1.glione dell '8", in un primo rempa sul! 'argine Regio, quale ri ~erva della brigata, si era schierato lungo il torrente Bidoggia e poi, per l'incalzare del nemico, aveva ripiegato sul fosso Ncgrisia e si era unito agli altri reparti. L'attacco venne ripreso il mattino ~eguente, con 1'8·' reggimento a sinistra ed il q '' :i destra cd in r:ollegamcnto con l'Xl rep:irto d'assalto. pasto alla dipendenza tattica della brigata. Questa teneva in riserva il XXX V1ll battaglione de!J'8·'. L 'avanzat;1, henchè ostacolata dal fuoco di numerose mitrag liatrici e da un vigoroso contrattacco contro il XII battaglione dell'8. continuò e, nel pomeriggio, la nuova linea venne ra ggiunta. La gio rnata fruttò la cattura di I20ù prigiùnieri , di 4 pez z i e di oltre un centinaio di mitragliatrici. Il .30 ottobre la VI brigata Bersaglieri, alle dipendenze della 23" Divisione, occupò Ponte di Piave e si schierò sulla linea Cà Sarto p<>lllc della ferrovia, sullo scalo Grassaga. I I 31 proseguì la marcia e si attestò sulla linea Piavon - Frasscne, poi ragg iunse la Livcnza cd il r" n,n-embrc il xxx·vm battaglio ne dd J'8" !a pas~Ò a ,·iva forza, seguito dagli. altri battag lioni. Il giorno seguent e la brigata raggiunse Villotta; il 3 novembre il Tagliamento cd il 4, passato il fiume sul ponte di Madrisio, comhattè al torrente Stella, ad Ariis, a Torsa ed in ultimo al trivio di Paradiso . Allorchè rarmisti zio fece cessare le ostilità , il Comando della VI brigata era con 1'8° reggimento :1 Par~1diso: mentre il 13° mnaneva fermo a Ri vignano. 0

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~ 75 R1coMPENSE. Per ìl valore dimostrato nelle operazio ni p1 t 1 ~opra r.icordate venne conferita la medaglia d'argento ai lab;iri dei due reggimenti ; ali '8" con la seguente motivazione: " Sulle ardue veli e del Cadore, in sanguinosi combattimenti, fu esempio di forza e di saldezza. Nella mirabile difesa del Piave, con fulgido ardimento e g ravi sacrifici di sangue, sbarrò il passo all'imbaldanzito nemi co. A vanguardìa di una Divisione speciale di Bersaglieri nella suprema battaglia della riscossa, irruppe oltre il Piave impetuosamente, of. frendo, fino all'ultima ora della lotta, alla rad iosa vittoria della Patria, il fiore dei suoi ardenti Bersaglieri. (Cadore - Piave -Livenza . Tagliamento - Ariis -Paradiso, 1915-4 novembre 1918) )) . La medaglia d'argento conferita al labaro del 13" reggimento Rersaglieri fu così motivata: <( Distinguendosi per valore ed audacia sulle Alpi cli Fassa, per saldezza e tenacia ndle giornate del ripiegamento, con generoso sacrificio di sangue, in epica lotta, resistette sul Grappa vittoriosamente all'invasore. Nella memorabile difesa del Piave, e.on fulgido ardimento e sanguinosi eroismj, contribuì validamente a contenere la minacciosa avanzata avversaria. Nella suprema battaglia della riscossa, animato da ferrea, ardente volontà di vittori;i, irrnppe con shrncio leonino oltre il Piave, travolgendo e superando ogni resistenza nemica. (Alpi di Fassa -Grappa-Piave - Livenza Tagliamento, 1915 - 1918) h ,

Citazioni sui Bollettini di guerra dd Comando Supremo. Bollettino di guerra n . 1120 del 18 giugno 1918, ore 13: « La violenza della battaglia, attenuata alquanto sulla fronte montana, va crescendo sul Piave. •< Nella g iornata di ie ri la 3" Armata ha sostenuto il poderoso sforzo nemico con l' usato valore. « Di fronte a Maserata ed a Candelù rinnovati tentativi di stabilire nuovi sbocchi sulla destra del fiume sono stati sanguinosamente respinti. Da Fossalta a Capo Sile la lotta ha imperversato fierissima e senza posa. Formidabili attacchi nem ici si sono alternati con nostr i centrattacchi ; inizi di vigorose avanzate sono stati frantumati dalla nostra resistenza ed arrestati da nostre azioni controffensive. << La lotta ha sostato soltanto a tarda notte; le valorose truppe dcli' Armata sono state strenuamente provate; ma l'avversario non ha potuto aumentare 1a breve profondità della fascia entro la q uale, da (]Uattro giorni, il combattimento imperversa. 1550 prigionieri sono rimasti nelle nostre mani.


.. Gli aviatori hanno continuato a prodigarsi in stancabili , interencndo cf fìcacementc nella battaglia sotto la pioggia dirotta. « Sul margine settentrionale del Montello rins;ildammo la nostra occupaz ione s1·;1 fiume sino a Casa Serena. Nel pomeriggio il nemico dal saliente nord - orientale del monte sfcm) due attacchi in direzione di sud - ovest e di sud - c~t; il primo venne nettamente arrestato ad oriente della linea Segnale 279 - nord - est di Gia\'e ra ; il secondo i

I /icr,.i glicri a T ric:stc .

tu contenuto immedia tamente a sud dcl!a ferro\'ia San Mauro - Sant' Andrea. ,, Nel la regione dd Grappa respingemmo attacchi parziali nemici ed eseguimmo riusc iti colpi di mano . Venne prc.:~o un centinaio di prigionieri. ,. In fondo \'al Bre nta e ad orien tt: della \'al Frcnzda puntate nemiche furo no prontamente arrestate. <• Al margine orien tale dell'altopiano di Asiago truppe nostre strapparono all':n ·ycrsario il pi zzo Razca e le alture ,1 sud - est di Sasso, prendendovi circa 3 00 prigio nieri; reparti nostri e del contingente francese attaccarono fortemente. g uadag nando terreno, il costone di Costalun ga e vi cattu raro no alquanti nemici. Numerosi altri prigionieri vennc;o fatti più ad o ccidc1Ùe da iruppc britann ich e.


177 « li contegno delle truppe nostre ed alleate nella hattag lia t :1111 mirevole. (< Dallo Stelvio al mare ognuno ha compreso che il nemico 11011 deve assolutamente passare: ciascuno dei nostri bravi che difendono il G rappa ha sentito che ogni palmo dello storico monte è sacm alb Patria. <• Per le grandi giornate del 15 e del 16 giugno e per l'attacco al T onale del g iorno 13, fallito tentativo d 'inizio dell'offensiva nemica, meritano speciale m enzio ne e sono esponenti del valore di tutti gli altri reparti; la 45' Divisione di Fanteria, le brigate di Fanteria " Ravenna >• (37' - 38"), « F errara ,; (47" - 48°), (\ Emilia )) (119'' - 120"), ,, Sesia " (:w1° - 202''), ,, Bari n ( 139° - 140°), " Cosenza n (243° - 244°). ,, Veneto H (255° - 256°), Potenza " (271° - 272"), la VI brigata Ber•aglieri (8" e r 3°), il 78" reggimento di Fanteria francese e particolarm ente il I battaglio ne, i reggimenti britannici Northumberland Fusiliers, Sherwood Foresters, Royal and W arwick, Oxford ami Bucks Light Infan try, il I 3" reggi mento F anteria italiano (brigata ,, Pinerolo ,,), il 117" (brigata ,, Padova••), il 266° (brigata (<Lecce»), il Il battaglione del r8o" reggimento Fante ria fran cese, il IX reparto d'assalto, i battaglioni alpini ,. Mo nte Cbpier ,,. <' T ol mezzo )! e ,, ~fonte Rosa,, e la r78" compagnia mitragliatrici . " A tutte le arti g lie rie nostre ed alleate spetta particolarmente il \'anto di ;1vc r spezzata la prima foga dell'assalto nemico. Speciale ono re va reso all a 7" ed W batteria del nostro 56° reggimento da campagna che, restate imperterrite sul Col Moschin circondato, si opposero al nemico sopra un 'unica linea, nclb quale, a lato dei cannon i, Artiglieri e Fanti gareggiaro no in bravura ,.. (f

Bollettino di guerra n. 1260 del 31 ottobre 1918, ore 12: r< Il successo del.le nostre armi si delinea g randioso. « Il nemico è in rotta ad oriente del Piave e riesce stentatamente a contenere la incalz ante pressione delle nostre truppe sulla fronte mon tana . < N ella pianura e sulle prealpi venete le nostre Armale puntano irresistibilmente sug li obbiettivi loro assegnati. L e masse avversarie si incanalano tumultuariamente nel le valli montane e cercano cli ragg iungere i passaggi sul Tagliamento. Prigionieri, cannoni , materiali , magazzini e depositi, pressochè intatti , cado no in nostre mani. << La 12• Arm ata ha completato il possesso dd massiccio del Ccse n e combatte per espugnare la stretta di Quero. 1


"L'8', continuando a svolgere con magnjfico sla ncio la manovra aftìdatalc, ha com1uistato la dorsale fra la conca di Pollina <:: la valle del Piave, ha occupato la stretta di Serravalle, av;1nza verso il piano del Cansiglio e tende nella pianura verso Pordenone. " La 10' ha portato il suo fro nte alla Livenza. « La f Armata si spinge avanti, travolgendo e catturando il nemico che, di fronte ad essa, si accanisce nella resistenza. Truppe czecoslovacche partecipano all'azione. ,, N ella regione del Grappa le nostre truppe, rinnovato l'attacco, hanno espugnato stamane il Col Caprile, il Col Bonato, l'Asolone, il monte Prassolan, il saliente del Solarolo ed il m o nte Spinoncia. « Sull'altopiano d'Asiago l'avversario, molestato da riu sciti colpi di mano nostri cd alleati, mantiene una srnsibile aggressività di fuoco. ,. La brigata (< Campania ') (135° - 136"), la F / brigata Bersaglieri (8'' I_,"); J'X[ reparto d'assa\to hanno m eritato l'onore di particolare citazione. ,, L'attività aerea nel cielo della battaglia !>i mantenne intensa, non ostante le sfavorevoli condizioni di visihilità. Due apparecchi nemici cd un pallone frenato vennero abbattuti. « li numero dei prigionieri accertati supera 1 50.000. Sono stati finora contati più di :;oo cannoni " · Cm1.-\i-.DANTI DELLA BRJGXL\. - ·

La VI brigata venne t"omandata 1" gn1gno 1918 al

dal colonnello brigadiere Giovanni Dho. <lai termine cklb guerra.

La VII brigata. La Vl_l brigata Bersaglieri si rnstituì il 29 agosto 1918 nella zon a compresa tra Ca rhonera e Biban, alle dipendenze della 2_f Divisione (XI Corpo J'Arm:1ta). La formarono, dopo le :irdue pro,·e sostenute negli anni precedenti, i reggimenti .:( e .f. Nei giorn i 19 e 20 settembre, dovendo la 2 3" Divisione sostituire la 37', la VII brigata si portò sul Piave, nella zona di Fagan\ rilevando la ,< Macerata )) . Iniziatasi la nostra offensiva, Li brigata, il giorno 27 ottobre si riunì nei pressi di Breda e nel pomeriggio il f Bersaglieri, preceduto dalla VI brigata Bersaglieri. ~i trasferì alle Gr,1ve di Papadopok dove fu raggiunto dal 2'' rq.;gimento.


Il giorno 29 ottobre la VII brigata sostituì la (< Macerata >• sul k posizioni in prossimità di Tempio. Il 30, sempre con Ja 23" Divisione.: passata alla 3a Armata, attaccò il nemico ed, avanzando rapidatm:nt.e, raggiunse l'obbiettivo assegnatole: Oderzo - ferrovia Oderzo - Ponte di Piave. Il 3° reggimento occupò Colfrancui, da dove, il giorno seguente, la brigata mosse verso San Vito al Tagliamento. Al cessare delle ostilità, il Comando della brigata era a Castion di Strada, il 3° reggimento teneva la &onte Castion di Strada - Casali Mangilli - Fornaci ed il 2° reggimento si trovava a Bisignacco ed a Flambruzzo. COMANDANTI DELLA BRIGATA. La VII brigata venne comandata dal colonnello bri.g adiere Alessandro Pirzio Biroli, dal 26 settembre 1918 alla fine della guerra.


VIII.

I BATTAGLIONI AUTONOMI

Le gesta di non pochi reggimenti rnno state già ricordate a propo~iLo delle Divisioni speciali e delle brigate Bersaglieri, delle quali la maggior parte di essi fece parte. Perchè le benemerenze an1uist:ite, con indomito valore e con generoso sacrilìzio cli sangue, da tutti i reggimenti del glorioso Corpo, durante la prima e la seconda guerra mondiak, possano venire rievocate, sia pure in sintesi, nel modo più ordinato e completo, ci riserviamo cli comunicare, dopo aver ricordato anche gli avvenimenti principali dd secondo confl itto mondiale, le note riassuntive sulle gesta compiute da ciascun reggimento nelh: ult in1e g uerre. Tuttavia, a proposito dei reggimenti Bersaglieri che parteciparono, con tanto v:ilore e con così gravi ~acrifìci , al primo conflitto mondiale, come abhi:11110 gù fatto per i primi combattimenti, ricordiamo i Bersaglieri nell'ultimo fatto d'arme e, riassumendo le effìc1ù pagine Jcll' Angelini (1), t·salt iamu andie noi il ricordo dcgTi eroi del Paradiso.

L'ultimo combattimento. Sconvolta e crollata l'i ntera fronte 11c m1G1 dallo Stelvio al mare. occupate Udi ne e Trento e sbarcati contingenti di Bersaglieri a Trieste, il giorno 4 novembre 1918 l'esercito italiano incalzava, con formidabile impeto, le colonne nemiche che, inseg uite, sopravanzate e bloccate da celeri avanguardie, ripiegavano in pienJ. rotta. La 3" Armata avanzava nd piano, wn la violenza e la furia di Lin torrente impetuoso. La precedevano la Divisione Bersaglieri ((i" e ,_,./a brioata) cd i Cavalkgoeri di Aquila. b , . :::, (r) Cfr. " Dal ponte dì Goito alla m arcia su Gond:1r " ·


Passato, nella mattina del 4, il Tagliamento al pont e di M:1 drisio, 1'8'' reggimento Bersaglieri e 3 squadroni di Cava lleggeri d1 Aquila proseguivano con rapida marcia su Rivignano, fra lt: :1Lrn glicnze trionfali della popolazione redenta, e su Molino del F:dt . dove raffiche di mitragliatrici avversarie imposero una sosta . Il ponte sullo Stella, piccolo fiume dalle sponde ripide e dalle :1n 1uc.: profonde, saltò in aria. Il crepitio delle mitragliatrici, appostate sulla sua riva sinistra e sulle prime case del paese di Ariis, divenne vivissimo ed i Cavalleggeri, che per primi ne tentarono il passaggio, dovettero retrocedere. « La situazione diviene assai critica: il colonnello Ugo Conti, comandante l'W Bersaglieri, si porta di corsa sul ponte con pochi arditi , lo attraversa miracolosamente e, giunto sulla sponda opposta, ordina che il ponte venga prontamente riattato, con materiale di circostanza tratto dalle case vicine. Sotto una pioggia di piombo, il ponte risorge come per miracolo sui rottami di t1uello crollato cd, impci.umi come un'ondata travolgente, vi passano i Bersaglieri del1'8v cd i Cavalleggeri di Aquila, annientando le successive difese, con cui gli Honwed , con sforzi disperati, tentano rallentare la marcia vittoriosa, che prosegue fino :id un trivio, pres~o un mucchio di case, in un lembo di terra desobta, tutta sterpi e rovi: jl triv.io di Paradiso, estremo baluardo dei vinti, ultimo cimento di gloria per i vittoriosi. 1 Bersaglieri vi giungono deci!;i all'ultima prova. « Un sottotenente diciottenne appena, volontario di guerra, è con essi, Alberto Riva Villasanta. Nato in Sardegna, egli appartiene ad una famiglia di prodi. Quattro suoi consanguinei sono già periti in battaglia e, tra essi, nel 1916, il padre del sottotenente, caduto alla testa di un battaglione di quella eroica brigata " Sassari >), le cui gesta sono degne di leggenda. <1 Alberto Riva Villasanta è stato educato nel collegio militarizzato di San Cehi in Milano, al culto dei più nobili ideali e la gloriosa mone cd il nobile esempio del padre lo hanno fatto ,Kcorrere alla guerra volontario, con la sicura speranza di vendicarne la morte. Egli si è già segnalato sul Piave, m eritandosi una medaglia d'argento :ti valore ; alla Livenza ed al Tagliamento si è lanciato fra i primi contro nidi di mitragliatrici nemiche, che è rimcito ad avvolgere con abile manovra . · << La sua sorte lo sospinge ava nti ed egli vi corre, consapevok forse del suo sacrificio imminente e della sua gloria non peritura . Sono gli ultimi minuti della guerra cd i Cavalleggeri cd i Bersagl ieri


corrono alla vittoria ed alla morte, com e -"t: temessero <li non essere più veloci dd tempo e del destino ,,. Ma. presso il trivio. essi debbono improvvis;irnente sostare, poicht· dalle case, dai fossat·i e dagli stessi alberi un turbine di fuoco arresta gli animosi, impedendo ogni ulteriore avanzata. Ai fianchi della strada i battaglioni dcll'8° attendono. impazienti, ìl momento di scagliarsi ancora, per l'ultima volta, contro il secolare nemico. Al centro del trivio, con pochi ufficiali e Ber~aglic..:ri, è il co!onncllo Conti ed a lui vicina la fan-bra reggiirn::ntale. Pochi passi indietro, appoggiati ai pilastri di una villa fatta segno ;:i raffiche di f uoco, sono il ge nerale Dho cd il coionnello Bcrnasconi, sereni ed incuranti del pericolo. " Breve è l'indugio. Mancano ancora 5 minuti alle ore 15, ora fiss:ita per la cessaz ione delle ostilità. In un baleno vengono decisi carica cd assalto per completare la vittoria. Un ordin e giunge e gli s(1uadroni dei Cavalleggeri di Sottote11c11tr Alberto R.it1<1 Vi/111.can Aquila, con il loro stendardo i11 ta, medagli,1 d 'oro al!,1 memoria. testa, partono, si lanciano ve ntre a terra, scomparendo tra il fumo e la polvere. Il fuoco delle mitragliatrici avversarie produce sull'irrompente valanga effetti terribili: gli squadroni , rinnovando le caric he. piombanCJ iulminci sui fianchi ed a tergo del nemico, mentre sulla fronte di questo, ecco avanzarsi una marca nereggiante di piume, consacrata alla Vittori;1 cd alla Morte. E ' l'ultimo :issalto, è l'ultimo alloro, 1.'ultima fiamma di passione bersaglieresca. che guizza sullo sfondo sanguigno del dramma. << Con travolgente slancio i battaglioni si precipitano contro l'estremo baluardo. Tutt:i l'epopea bersaglieresca si ridesta d'un tratto: i vecchi Bersaglieri combattono con essi, le ombr e magnanime di La Marmora. Griffini, Manara, Morosini, Mameli, Dandolo e Pagliari, di Negrotto, Vitali, Rolando e Toti si protendono contro la barriera di fuoco a vibrare il colpo mortale. Gli sq uad roni ed i bat-


taglioni si avventano in un solo impeto e con un solo urto f ulmint:o, carica ed assalto, rovesciano il nemico sulle sue difese cd u11 ' 1111Ì L a morsa fatale avvolge i vincitori ed i vinti. « Caddero, alla testa dei loro cavalieri, il romano, tenente Augusto Piersariti ed il napoletano sottotenente Achille Balsamo dei Cavalleggeri di Aguila ... )>. L'adolescente Alberto Riva Villasanta fu l'ultima offerta preziosa, l'ultima medaglia d'oro concessa nella grande guerra d'Italia (1). Travolto nel turbine della mischia, mentre, alla testa d'un plotone di Arditi dalle fiamme cremisi, muoveva all'assalto, colpito in pieno da una raffica di mitragliatrice, cadde da eroe. •( Figlio di una terra ferace, genitrice di combattenti, d'una fa. miglia che alla guerra di redenzione aveva già dato largo tributo di sangue, cresciuto tra le braccia d 'amorosa madre ed educato in una Scuola, severa fucina di civili e militari virtù, egli chiuse la sua esistenza mortale, breve come quella di un delicato fiore di serra, che indarno è scaldato da un petto palpitante di amore, guizzata rapida come splendente meteora che, solcando improvvisa il sereno dì una notte estiva, sfavilla, trema, impallidisce, si spegne. « Traggano le generazioni venture, là dove la lotta ebbe l'estremo bagliore e la vittoria l' ultimo volo, al sacrario dei forti della nuovissima pugna, sulla landa desolata, divenuta fiammeggiante di are che, fra il sangue copiosamente versato, più avida bevve Llucl lo di Alberto Riva ViUasanta, medaglia d'oro dì Sardegna, purissimo eroe di Paradiso )> . (1 ) Ecco la motivaz ione della medaglia d 'oro al valore conferita alla di lui memoria: " Adolescente ancora, volontario, alla guerra assunse i risch i maggiori. Coma ndante degli Arditi di un reggimento Bersaglieri, fu valoroso fra i v:ilorosi. Delle più rischiose imprese, primo a chiedere l'onore, spesso prcve11ne l'ordine e.on l'esecuzione, cd al suo reparto, provato ad ogni cime nto, fu og nur~, esempio di sublime eroismo. u Con fede arde nte nella vittoria, nei giorni che precedettero l'offcnsi\a della riscossa, riu scì a trasfond ere nei suoi uomini ouella forz:1 cd cm:rgi a combattiva, che fu wn sacrata sul campo da una magn.ifica g:1ra di n oi~i ardi menti. Nel passaggio del P ia\'C e della Li venza, respinti con infrc nahilc :1rdorc: viol.enti contrattacchi, sempre primo fra i primi, lx:llo di suhlimc furor e. seppe con audace fe rmezza trascinare le sue truppe in vari, travolgenti :1ssalti, sh:1ragliando ovun<1uc il nemico. Pochi istanti prima <lclla cessaz irnu; dc:llc ostilit?,. infrante, in un supremo attacco, le disperate difese a vversa rie, c:1ddc gforiosa mente sul campo, esempio magnifico di sacrific io per la grandezza ddla Patria . << Piave, Livenza, T aglia mento, 7 ottobre - 4 novembre 1g 18 " ·

26.


I battaglioni autonomi. Per completare la nostra espos1z10ne, dobbiamo ricordare, sia pure molto sinteticamente, l'attività svolta, durante la guerra 191 5 1918, anc he dai battaglioni autonomi ; ma il fa rlo in modo completo non sarà certo facile. Si tratta, infatti, di Unità che, pur offrendo un notevole contributo alla lunga e sa nguinosa lotta, passarono continuamente da una località all'altra, alla successiva dipendenza di diverse Grandi Unit~1. e furono a volte costretti ad impiegare divise k compagnie dipendenti. Per conseguenza ci. limiteremo soltanto a qualche cenno sommario, scendendo a qualche dettaglio solamente per i battaglioni che ebbe ro più lu nga vita e che maggiormente si distinsero.

XL VII battaglione. Si costituì il 1'' febbraio HJ15 presso il deposito del 5'" reggimento Bersag lieri, con due compagn i<..: Jd 5'' e due del f. Giunto il 24 m agg io ad Udine e poi a Prepotto, da dove distaccii una com pagnia in ava1nposti sulla :sinistra dello Juclrio, il battaglione vc:nne destinato, ai. primi Ji gi ug no, sul le pendici sud - ovest del monte Korada, a protezione di reparti di Artiglieria, e successivamente a Zacscina ed a Casa Fals, a d isposizione dc1l a Divisione che si accingeva a pass;ire l'Jsonzo, fra Anhm·o c Dcscla. L'operazione venne poi sospesa ed il battaglione, dopo essere stato in avamposti fra S,m Jakob ed il bivio a nord di quota 693 e t]uindi a disposizione della brigata <• Liguria ,,, fu in viato a Kambresko e schierato sulla linea San Paulo - Rom,ina - costone d i tiuota 730, col compito dì sorvegliare l' Isonzo. ln luglio si trasferì presso Caporetto e poi sì sc hierò sul Potoce (monte Nero), al posto dd battaglio ne Alpini " Val Dora i, . Il 26 ottobre, mentre la brigata (( Emilia >• ritentava l'attacco del monte Rosso, il XLVll battaglione ebbe l'ordine di avanzare contro la selletta di Luznica: ma , avvistato dal nemico, fu costretto a ripiegare ad est del monte Nero e poi a Drezenga, per ritornare, due giorni dopo, sulle posizioni fra le quote 2138 e 2133, per effettuare azioni dimostra ti ve. D opo un peri odo di riposo e <li lavori stradali, il 28 r,en naio 1916 fu mandato sul Mrz li : prima alle dipendenze dcl1 '8" Divisione e poi del 5° reggi mento Bersaglieri ed , alternando brevi


periodi di riposo coi lung hi turni di trincea, venne inv iato ~ucccssi vamente sul Vodil e nuovamente sul Mrzli, per contrattaccare il nemico, che era riuscito ad occupare il << Trucchetto >) . Il contrattacco del battaglione venne però respinto da una ripresa offensiva austriaca ed il battaglione dovette ripiegare, dopo aver perduto 2 ufficiali e 116 Bersaglieri. Esso tornò ancora sul Mrzli e poi di nuovo sul Vodil ed, ai primi di maggio, a Bergogna, a Platischis ed a Borjana (IV Corpo d' Armata), da dove venne trasferito ad Idersko, in fondo valle Isonzo, cd a costa Ranza. Il 3 giugno il battaglione era presso Scrpcnizza, il 9 era schierato nelle trincee del Ravelnik ed ivi rimase fino al 10 luglio, per venire poi trasportato, dopo un periodo di ripnso, nel settore di Monfalcone, passando alle dipendenze della r4a Divisione. Il 29 luglio il battaglione occupava le trincee « Prestamburgo ,, ,1 Ridottino Barreca » ed il 4 agosto partecipò all'azione per la conquista della posizione fra le quote 85 e 121 ; azione che, non riuscita, venne ripresa il giorno 10; ma, purtroppo, inutilmente. Il battaglione attaccò con ammirevole impeto ; ma venne arrestato dai reticolati. Lasciate il 20 agosto le posiz ioni di quota 121, il XLVII battaglione raggiunse Turriaco per riordinarsi (31" Divisione): ma una settimana dopo venne rimandato in linea, fra la quota 208 nord e Nova Vas. Nei giorni 14 e 15 settembre, nel partecipare all 'attacco dell e posizioni nemiche fra Nova Vas e quota 208 sud, il battaglione raggiunse l'obbiettivo; ma, contrattaccato e minacciato di aggiramento, dovette ripiegare sulla linea di partenza e venne inviato a V crmegliano per riordinarsi. Dopo aver partecipato, il 4 ottobre, al tentati vo di una nostra ripresa offensiva, j [ giorno 10 concorse all'attacco di Jamiano; ma. mentre le prime ondate, oltrepassata la linea nemica, giungeva no alle prime case dell'abitato, il battaglione, minacciato sul fianco sini stro. fu costretto a ripiegare eò, il giorno r6, sostituito da reparti dd I n'" Fanteria, tornò a Vermegliano, per proseguire il 1g per Villa Vicentina e quindi alla volta di Feltrc e di Fonzaso (XVlll Corpo cl'Armata). Trasferito il 4 novembre a Canale San Bovo, a disposizione del « Nucleo Ferrari )) ' il XLV IJ venne impiegato, per tutto il resto dell'anno, in lavori di rafforzamento. Il 24 febbraio 1917 il XLVII era dislocato tra Forcella Valsor<la, Cima Boalon, Campo Fiamena e Zortca (56" Divisione), da dove, so-


st1tu1to dagli Alpini, venne inviato a Chiusaforte cd a Galizzis, a disposizione della i>' Divisione. Nel marzo venne ancora trasferito nella regione Turriè cd il 28 ottobre, iniziato in seguito all'offensiva austro-ungarica il ripiegamento delle truppe dalla zona Carnia. il battaglione, giunto all'altezza di Forca Griffon, perdette. C(Jmbattendo, quasi una com -

pagnia. Il 1" no vembre una compagnia del X LVII occupò Socchieve, scacciandone il nemico e catturando prigionini; ma, dopo successive resistenze a monte Corona ed alle forcelle di monte Rest e monte Solparcid. il battag lione riprese la marcia per la valle del Meduna, sostò e comhattè a Poffabro ed oppose tenace resistenza a Forcella Clautana, per raggiungere successivamente Bel luno, Valstagna e \ legrc. Il 18 novembre il battaglione fu sciolto cd i suoi elementi vennero incorporati nel 19° reggimento Bersagl ieri.

XL VIII battaglione. Costituito il 16 febbraio 1915 dal deposito de\1'8" reggimcn,o e posto alle dipendenze dell'Intendenz a della {' Armata, il battaglione si trasferì a Castelfranco Veneto. Adibito a servizi di presidio, inviò i suoi reparti a Belluno, a Montehel!una ed a Longarone, fino a c1uanJo, il 5 giugno, potè riunirsi in quest'ultima località, per rec:irsi poi a San Vito di Cadore. Dopo aver concorso, durante la seconda lluindicina di luglio. alla sistemazio ne a difesa delle alture di Vizza, Sa n Rocco e di Fraina, il battaglione trascorse circa tre mesi senza c he alcun importante avvenimento si verificasse. Ma il 18 ottobre, alle dipendenze dd T Corpo d'Armata , il XLVIII passò in val Padola, dalla quale andò a sostitui re il IIJ battaglione del 70" Fanteria. in linea al Seikofl. L'8 settembre, dopo aver sventato un tentativo austriaco contro le posiz io ni della :t,ona del lago Da:r.iale, il XLVII I, sostituito dal III hatt aglinnc ciel 24° Fanteria, si recò a Dogana di Mi surìna, dove passò alle dipendenze della brigata (, U mbria )•, che dove va attaccare le posizioni di monte Pi ana. Sospesa l'azione per le condizioni atmosferiche. il battagl ione si accampò tra Rudavoi e Tre Croci. Nei giorni 26 e 27 novembre partecipò, coi reparti della brigata " Como,,, ad un 'importante operazione sulle pendici nord del mon-


te Foramc. Due compagnie del 24" Fanteria dovevano svolger<.: un 'a· zione dimostrativa verso il castello di Saint Humbertus, 111cntr<.: k rim;-rnenti truppe di val Grande, delle quali faceva parte il battag lione Bersaglieri, avrebbero attaccato di sorpresa i. trinceram enti nemici, tra il Riofreddo e le pendici nord - ovest del monte Foramc. All 'alba del 26 novembre le nostre truppe avanzavano cautamente sul terreno impervio, coperto di ghiaccio; ma l'incontro con

.·1singo.

pattuglie nemiche impedì la sperata sorpre~a. li Comando della ,, Como ,. ordinò allora di procedere ug ualmente all'attacco, che venne iniziato dal XLVIII battaglione. l Bersaglieri, trovati i reti colati ancora intatti per la mancata esplosione di alcuni tubi di gcl:nina , tentarono, con pas~crelle, di su pera re l'ostacolo; ma vennero subito sotto posti all'intenso fuoco delle mitragli:itrici nemiche e ci ddcro ~:1rnn i uflicia li e no n pochi g reg ari. Tuttavia i nostri ripeterono pit1 volte g li inutili tentativi; mentre il freddo intensissimo (2~ g rad i sotto zero) rendeva an(ora più crudeli le loro sofferenze. Il giorno successivo, dopo una breve preparazione d 'Artiglieria, l'attacco fu ripetuto, per venire subito sospeso per le condiz ioni fisiche degli uomini, fra i quali i casi di congelam ento si moltiplicavano in modo da trasformare presto in ospedale l'accampamento di val G rande.


Il 28 novembre il battaglione sì trasferì ad Auronzo, dove ebbe i complementi: rna due settimane dopo fu inviato nel settore Padola · Visdcnc!c, sostituì, sulle posizioni del Scikofl, il III battaglione del 24" Fanteria e partecipe> all'offensiva contro la linea l3urgstall - Seikofl, ad est di monte Croce di Comclico. Sostituito a sua volta il 30 marzo, si dislocr\ a Bagni - Ca~c.:ra e nelle località vicine. Dur;1nte l'offensiva austriaci nd Trentino le truppe del settore eseguirono al cune puntate offe nsive, per impedire agli Austriaci di distogliere trnppc.: dalla zo 11 ;1. ìl 2 1 scl tcmbrc.: il battag lione si trasferì a Rio del Bosco, dove passt'i a disposizione della t " Di\'isione e vi rimase !ìnchè, dal 5 al 29 ottobre.: , sosti tuì sull:t Croda dell'Ancona il XII battaglione dcll'8'' Bu~;1glicri. Recatosi poi a Croce e quindi in val Marzon, dopo una sosta a P;1dola. il battaglione fu inviato sulle posizioni del Veisumtal, sulle <1u:1li, qu;1si isolato tra le nevi, rimase fino alla fine dell'anno. Dopo un breve periodo di ripo!>o trascorso a Padola, il battaglione andò a presidiare le trincee di Col Rosson - Quatcrnà - Cresta Vallorc.: ra. rafforzandole cd inviando giornalmente ardite pattuglie nelle lince m:michc:. ll 4 11ovcmbrc, dopo avere infranto alcuni attacchi nemici, elilit: l'ordine di ritir:irsi per co~1ituirc.: la retroguardia della brigat;i " Cc,mo ,.. Con lunga marcia, dopo aver sorpassata Cima Gogna, il XLVIII g iunse a Lm.zo e poi a Pieve di Cadore. da dove dovette sostituire il XXXVIII Bersaglieri :t Vinigo, in va.I l3oi.te, per trattenere il nemico e dar modo alle colonne del Corpo cl'.A rmata di sfilare per la stretta di Ospitale. I 8er~aglieri dc.:! batuglione combatterono sulle pendici occidentali di monte Antako (fondo v:i l Boite) e su quelle orientali di monte Ritte, dove respinsero i ripetuti attacchi a·ustriacì fino alla ~e ra de\1 '8 novemlm::, per riunir~i a Vallè e per recarsi poi a Longaro ne, dove il X I .V[TI dovette· resistere e roi camente, rc~11intTcndo i ne;:, miei . che a\'cv:rno passato il Piave e c he mi nacciavano la ritirata dc.:lle nostre t ru ppc. A malgrado della tenace ròÌ~tc: n:t.a dd batt,1glione, gli Austriaci. do po essere stati respinti pit1 volte, favoriti dal l'oscurità della notte, riuscirono ad oltrepassare il Piave ed a ci rcondare i Bersaglieri del XLVIII che, privi di munizioni, furono costretti a cedere. Il battaglione non venne rico~ti1nito. .


LI I battaglione. Formato nel gennaio del 1915 a Lucca, con elementi ckl , reggimento Bersaglieri, completò la sua preparazione ed il 15 maggio, avendo avuto l'ordine di recarsi in Tripolitania, si trasferì a Livorno per salpare per Misurata, dove gi unto, concorse, insieme alle truppe ivi dislocate, alla difesa della zona, seriamente minacciata dalle mehalle ribelli, le quali, sopraffatti i presidi dell'interno, avanzavano verso la costa. Alla fine di maggio il LII battaglione fece parte di una colonna in soccorso di un reparto del 60° reggimento Fanteria, rimasto a Taorga, isolato e sprovvisto di viveri e di acqua. li 27 giugno la colonna, giunta ad El-Megàsba, incontrò numerosi armati ribelli e, dopo un'accanita lotta, fu costretta a ripiegare, lasciando a presidio della zona il LII battaglione. Nell'ultima decade di luglio il battaglione venne inviato per mare a Tripoli ed accantonò nei baraccamenti di Giama Fesèhlum, nei quali rimase per circa tre mesi, 'provvedendo alla sicurezza della città ed inviando a turno le compagnie ai trinceramenti, ai posti di osservazione ed ai lavori di fortificazione. Alla fine di ottobre i Bersaglieri vennero inviati , sempre per mare, ad Homs, dove furono impiegati per la sicurezza della zona e per presidiare i fortini e le ridotte minacciati dai ribelli, e dove rimasero neg li anni 1916 e 1917. Il 25 aprile 1918 il LII battaglione tornò a Tripoli, alla difesa del settore meridionale, nella località « Fornaci n , n ella quale rimase fino al 31 agosto. A partire dal I', settembre e fino alla conclusione dell'armistizio con l'Austria, le compagnie Bersaglieri furono mandate successivamente a presidiare l'oasi ed il forte di Gargaresc e la ridotta Curgi,

LV battaglione. Costituito, nel gennaio 1915, dal 1 " reggimento Bersaglieri, nel maggio venne inviato in Libia e vi rima~e fino al 31 maggio 19J8, partecipando alle azioni di Ras-Bu-Homar, di Fondugh cl G emèl e della Marmarica. Rimpatriato il 4 lug lio 1918, partì da Napoli per la zo na di guerra e sostò a Lovertino, per esercitarsi ed allenarsi. Nel settembre fu inviato a monte Oro (quota H99) e quindi sulle posizioni di (1uot;1


3')0 r503, in ~.ostit uzione del XXV reparto d'assalto. 11 5 ottobre, rilevato dal I ba ttaglio ne dd 239" Fanteria, tornò a Vallà per venire trasportato. alla fin e del mese, presso i I p o nte della Priu!a, d ove passò il Piave c. per Susegana e San Salvatore, raggiume monte Cucco, Santa Maria di Fc:letto cd Annesc. Oltn.:p;1ssato Vittorio Veneto, sostò nei pressi di Serravalk. 11 31 :ittob rc, da San Floriano, attaccò Col Coksci, ancora ocrnpato dal ne mico. La 2' compag nia, seguita dalle altre, raggiun se la sommit~ dd coll e e vi si rafforzò. Sostituito dal I ( battaglion e d el 269" F a nteria. tornò a Serravalle, Ja dove il 2 novemb re proseg uì per Longarone, dove si trovava al -

Lrn11L11wi,, ddl':1rrnis1i1.io. Il b:1tt:1glionc ,Tnn c sciolto il 28 febbraio 1919.

LVI battaglione. Costituito anch'e\w nel ge nnaio 1915 a Barletta, con elementi tratti dal : 2 · reggimento Bersaglieri , il LVI battaglione raggiunse, ad osti lità iniziate, Spilimbergo cd Udine e. passato a di sposizione del Xl V Co r po d ' Armata. il 2-:i giugno si trovava a Villanova clelJ'Judrio. A ssegnato po i alb 2 1" Divisione, rag~i un sc, il 23 luglio, la filanda di Adrau ssi na e vi sostò. irnicme ,illc ri se rve d elle Grandi Uni121 che in quei giorni attaccavano il S:m M ichele.

Dupo

lrc

giurn i all(.:lic il LV[ baLLaglione

ru

cl1ia111ato ad allac-

care la cima 3 del m onte e, con grande impeto, si lanciò all'attacco; ma b 1xJCa visihilit;1 dovuta alla piogg ia batte nte, il terreno difficile e le g ra\'Ì perdite (ci rca il 50 ~;;, degli effe tti vi) lo fecero deviare dalla g iusta di rezione. C iò non ostante, i rep.irti di sini stra giunsero sul l'ohhiettivo, che non abbando naron o se non quando un forte contrattaccu e la situazione a noi sfavorevole li c~strinsero a ripiegare. Tr:isfc ritosì quindi a Roman~ cd a C 1rnpolon go, essendosi ver ilìcati fra i ~uoi componenti :1lcuni ca!>i dì colera. il battaglione ,-enne i~olato a Villa Vicentina c vi rimase fì no al 25 agosto. Il I'' settembre era presso il casello n. 45, riserva della 30' Divisione, e veni \'a impiegato ìn lavori stradali ; ma il 23 settembre occu-

pava il t:011iraffortc di f ro ntc a Bùst: hini , trincc randovi~i e spingendo ardite pattuglie fino alle c 1se cli Pe rca no . Attaccato il 2 ottobre da fo rze pre ponde rant i, il hatt ;1g lione k respmse.


Sostituito poi dai reparti dell'85" reggimento Fanteria , il LV I tornò a Romans per un breve periodo di riposo; ma .il :23 ottolm:, messo a disposizione della brigata « Piacenza ,; , era nuovamente :i lk falde del San Michele e, seguendo un altro reparto Bersaglieri , :1t1 :1ccò la cima 4, che ri.uscì a comiuistare, per essere costretto a 1a~ci:1rb poco dopo dalla forte reazione avversaria.

Val Frenzela.

li bauag lio ne to rnò all 'att:1cco il 24 ottobre, il 3 cd il 4 11m -c :11 hre : ma non potè co nseguire mig liori risultati. Per consegue nza ~i trasferì a P cr sereano , do ve rimase fìno alla Fine dell":111110. Nel gennaio 1916. ·p assato a disposizione del IV C11rpo d 'A rmata, si trasferì a Cerovo Inferiore, dove passò alle dipenden ze della 11 " D ivisione cd andt', ad occupare la trincea dei ,, Ruderi ,. e t1uindi a proteggere il movimento delle truppe del settore che ripi egavano. Assolto lodevolmente tale incar ico, il 5 febbraio do vette passare nel settore di Oslavia, nelle trincee avanzate Vallonc - t1uota 11 5; ma,


39 2 dopo 16 giorni, il battaglìone si trasferì in Carnia, impiegato in ]a. vori stradali e nel rafforzamento delle posizioni. Il 25 marzo tornò alla 3" Armata (VI Corpo d'Armata) e sostituì, nelle linee del Peuma, il III battaglione ddr8" reggimento Fanteria. Tornato poscia a Dolegnano, si recò, il 25 maggio, sulla sinistra dell' Isonzo, nelle trincee delle (e Rocce Rosse i,, << Selletta ,,, quota 124. sostituendovi il I battaglione del I 32" Fanteria. Pochi giorni dopo, da Corona, raggiunse Idersko (IV Corpo d'Armata) e, messo a disposizione della 7" Divisione, si trasferì a Dugo, con le compa· gnic nelle trincee a sud di Volzana ed jn quelle di Cappella Sleme. Il 20 luglio. dopo essersi trattenuto per qualche tempo a Casoni Solarje, raggiunse Monfalcone (1f Divisione, VII Corpo d'Annata). Il 29 lug lio era in linea nelle trincee del (i Tamburo ;> cd il 4 agosto partecipò ad un attacco della Di\'i~ione contro le posizioni delle quote 121 - 85 e contro la sella interposta. L'attacco non riuscì e venne ritentato il giorno IO agosto. Il LVI, colonna di sinistra delle quattro attaccanti, doveva impadronirsi delle pendici occidentali di quota r21: ma, iniziatosi il combattimento, le compagnie giunte ~n . sotto ai reticolati nemici subirono gra\·i perdite e dovettero np1egare. Tuttavia tre giorni dopo il nemi co abbandonò la contrastata quota e fu possibile procedere alla sua occupazione ed al suo rafforzamento. 11 24 agosto il battaglione, sostituito dal III del 156" reggimento Fanteria, formò la riserva di\'isiona!c. Tornato in trincea il 9 settembre, cinque giorni dopo era pronto ad attaccare la quota 21; attacco che si ridusse poi soltanto all'invio di pattuglie. Nei giorni seguenti il LVI contribuì a respingere più volte gli Austriaci e l' 1 I ottobre ve1111e trasferito nel Trentino, dove fu assegnato alla 6· Divisione (III Corpo J'Armata). Il 27 ottobre dovette sostituire il XLIV battaglione Bersaglieri sulle posizioni di Molina - Costa di Palo - Pian Puro - val Marza - :Martinel. Nes~un avvenimento importante si \·crificò fino al febbraio 1917. l]Uando il battaglione, raggiunto Desenzano e pai Tolmezzo e Salino, si trasferì nella regione Salinchiet, in val Chiarzò (26" Divi sione XIII Corpo d'Armata) e diede il cambio a Forcella Lanza -quota Ji78 - quota 1746 e Casera Pizzul, ai. reparti del LVII[ battaglione Bersaglieri. La sera del 28 ottobre, ini.ziatasi l'offensi va austriaca, il LVI battaglione, unitamente al XLVII Bersaglieri ed agli Alpini del bat. taglione ,, Susa ,,, ripiegò a Salino e poi, insieme agli altri reparti, ai


39~ quali si era aggiunto un battaglione del 16° reggimento Bersaglieri, raggiunse Eneminzo. Trascorsa la notte sul 31 ottobre a monte Corona (sulla J c~tra del Tagliamento) il LVI costituì la riserva della 26" Divisio ne e fu mandato a Tramonti. Inviate la 4a compagnia a Forcella Solpareit, la 2 a a monte Corona e lasciata la 3• a Tramonti, il Comando del battaglione, col reparto zappatori e la sola 1 • compagnia, si trasferì a Peddungo (San Francesco), da dove fu inviato ad Ortene, per osservare le provenienze da Clauzetto, e raggiunse la sella San Rocco, dalla quale dovette ripiegare, per l'incalzare di forze soverchianti, su monte Pala - Campone e quindi, passato a guado il Meduna, si congiunse, durante la notte sul 6 novembre, a Forcella Clautana con le compagnie 4° e f. DoP'J aver sostenuto l'urto delle avanguardie austriache, le tre compagnie del LVI ripiegarono su Claut e su Cellino, per raggiungere successivamente la stretta di Barcis, la piana di Sant'Osvaldo e Fortogna. Avuta notizia che i nemici premevano su Navarons, i Bersaglieri ripresero la marcia in direzione di Mean, per opporre r~sistenza al_ nemico sul ponte del Cordevole~ dove riuscirono infatti a trattenere gli Austriaci fino al giorno successivo. Il IO novembre il ripiegamento fu ripreso ; ma, giunti i resti del battaglione a Sandrigo, il giorno 18 il LVI venne sciolto ed i suoi elementi passarono a completare il 19~ reggimento Bersaglieri.


IX.

REOOIMENTI BERSAGLIERI NELLE DUE GUERRE MONDIALI li volume X di qucst·opcra sar?1 interamente dedicato alle gesta della nostrJ Fanteria durante il secondo confliti-o mondiale cd in esso verranno ricordate le cause profondt: ed occasionali di cp1clla !-'.ucrra. che dovemmo affrontare.: impreparati, nella quale fummo travolti dagli avvenimenti e che si concluse, ;mche pt:r noi , con un inutile sperpero di sangue e di ricchezze. Per conseguenza ci limiteremo a rirnrdarc soltanto le prove supc:ratc dai nostri Bersaglieri in Europ:1 cd in Africa, procurando di mettere nel dovuto rilit:\'O che, se ;uich ·cs~i dovettero f-ini re col et:dcrc alla prcpondcra11za del nemico cd alla t1uantità delle anni t dt:i mezzi, rnm piro no dovunque il loro dO\·crc e tennero fede alle gloriose tradizioni d<.:l Corpo. Nel la seconda g nnra mondiale i Bersaglieri 11011 formarono, come nella prima, Grandi Unitù speciali e non vennero riuniti in bri!-!ate: m:1 furono impiegati nei loro reparti organici , incorporati co111c iruppc suppletive nei Corpi d 'Armata. o nelle Divisioni corazzate e celeri, divisi in reggimenti ed in battaglioni, cia~cuno dei quali affrontt> i disagi ccl i pericoli della guerra col consueto valore, anche se, specialmente nella seconda fast, la sorte delle armi fu a noi av\'crsa . Ma lJU:ltlto più difficili furono le prove affrontate, LJUanto più gravi furono gli ostacoli superati, più dolorosi i sacrifizi compiuti , 1:1n1 n pii, rifulse il v:dorc di l\UCste nostre Fantnic scelte che, ideat e dal La Marmora oltre un secolo prima , anche nel fortunoso periodo ICJ40 - 1945, durante il quale non sempre i! loro eroismo fu compt:nsato dalla \'Ìttoria, si mostrarono deg ne dei loro predeccsrnri. N el trattare delle gesta del Corpo durante la lunga prova, di honte a nem ic i così diversi e lontani, mentre tanti episodi della guerra rimangono ancor.i oscuri, co~ì che su di essi la Storia non ha patuto pronunziare i suoi inappellabili giudizi, noi non potrt:mo che ricordare l'i mpiego, i compiti, le vicende più import;1nti di ciascun


rcggimentò. Questo è, infatti , il solo modo possibik per rrnd <.:n: quest'opera meno incompleta. Penserà poi l'intelligente lettore a risalire dal l'analisi alla s111 tesi, a sommare. insieme le fatiche, i disagi, i pericoli incontrati d :1 ciascun reparto ed a farsi un esatto concetto del contributo compbsivo offerto dai Bersaglieri alle fortune della Patria, anche nella lunga cd accanitissima lotta, le cui conseguenz'c incombono ancora s :··.·, · · · sulla vita della nostra nazione. Come abbiamo già accennato, i Bersaglieri vennero impiegati nei diversi teatri di guerra. Essi non costituirono Unità nuove, poichè la ricostituzione del 18'' reggi men to fu soltanto un tentativo temporaneo. Parteciparono alle operazioni sul fronte occidentale i reggimenti i'',

3", 4", 7", b", 9" e r2".

Combatterono in Albani:i ed in Grecia i reggimenti 1°, 2 °, 4° 5° ed 11°. Combatterono contro la Jugoslavia il 3" ed il 6". Luogotenem e colonnello Emilio Presero parte alle operazioni Pallavicini di Priola. comtmdanle in Russia il 3° reggimento col del 1 ° reggimento Bersaglieri, m c-C.S.l.R. , il (i" con I' A.R.M.I.R. da glia 1/'om. In Africa settentrionale i Bersaglieri vennero deg namente rappresentati dai reggimenti 5°, 7", 8°, 9°, rn" e 12°. Nell'Africa orientale un battaglione Bersaglieri, incorpo rato nell'n° reggimento << Granatieri di Savo ia », partecipò con onore al cu111bauirn t 11lo di C he ren. Per le ges ta compiute e per il valore dimostrato i Bcrsaglien ottennero, nella seconda g uer ra mondiale, I I ricompeme al valore colletti ve, delle quali ben 7 m edag lie d'oro. Cifre, queste, che, se sono lusing hiere, non possono anco ra considerarsi definiti ve, poichè le proposte no n sono state ancora tutte vagliate. Purtroppo le vicende dell:i g uerr:i non hanno ancora permesso <li raccog liere, presso l'Ufficio Storico del nostro Stato Maggio re . tutti i diarii storici e le relazioni sui singoli fatti d'armi e, per con-


scguc.:nza, le not1z1e sulle gc~ta dei Bt:rsaglic.:ri, durante il secondo conflitto mondialt:, non potranno essere del tutto complete. Non è stato :inrora, infatti. possibile usufruire di tutti i dati necessari per illustrare degnamente le operazioni alle quali, durante il secondo conflitto mond iale, prese parte ciascun reggimento Bersa? licri. nè le ricompense meri tate. nè le perdite subìte, tan to che, per completare i capitoli ~cg11c11ti, abbiamo do\'uto avvalerci della fra-

J;,,,._;aglic"l·i ,ill'.1tf,1, ·cn di P,d,·;tro.

terna collaborazione dd grncralc Furio Mo nticelli, Direttore dd Musco <lei Bersaglieri, e del prezioso materiale da lui raccolto, con il concorso di alcuni ufficiali del g lorioso Corpo. che compilarono memo rie sui diversi fatli d'arme, nei quali in Albania, in Grecia, in R11 ~~ia cd in Afric:1, rifube ancura un~t rnl:a il valore dei Basaglicri . Mentre ringraziamo il generale Mo nticelli dd contributo offertoci, ri:mumi:1mo. per tJuanto riguarda il 1° reggi mento Rersaglicri ndb g uerra 1940 - 45, le pregevol i, appassionate rievocazioni del t:oJon ndlo Alberto Forncris (1) e del tenente C(llonnello Gianturco (2). ( 1) Colonnello :\ 1.11HTO FnRxF.Rts: ,. li 1" reggime nto Hcrs:iglicri » nel g iornale Fù1mmt1 Cremi..-i, 'L'llnnhrc ouobre 1951. (2) T enc·,u c t:1Jh ,nncl ln L. E . ( ;,ANTFRt:o: « Pietre del Musco >l.


{1) 7 1''

REGGIMENTO BERSAGLIERI frtu impet11que primus

CAMPAGNE DI GUERRA. 4

guerra d'Indipendenza. 1855 - 56: Crimea. 1859: liberazione della Lombardia. 186o - 6 r : Umbria. l 866: liberaziont: del Veneto. 1915 - I 8: jtalo - austriaca. 1940 - 45 (seconda guerra mondiale): operazioni al fronte occidentale, in Albania cd in Grecia.

1848 - 49:

I

RICOMPENSE AL VALOR MILITARE CONSEGUITE FINO AL

1940.

Al labaro: croce <li cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia, r medaglia d 'oro,

d'argento, II <li bronzo. Agli ufficiali e truppa: 24 croci di cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia, I medaglia d'oro, 462 d 'argento, 400 di bronzo, 924 croci di guerra. 2

PERDl'fE J:.;ELLA PRIMA C-VbRRA MOJ-.l,l:\Lb.

Ufficiali: morti 22, feriti 6o, dispersi 12. Truppa: morti 205, feriti 1346, dispersi 281. Festa del reggimento : 18 giugno (festa del Corpo).

DALLA COSTITUZIONE ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE.

Cominciò a far parte dell'esercito il 1° gennaio 1871, formato dai battaglioni I, VII, IX e XXVI, che cambiarono temporaneamente il numero; quindi, nel 1883, ridotto a tre battaglioni, si accrebbe, dal 1910 al 1919, di un battaglione ciclisti. Nel 1924 venne trasformato in reggimento ciclisti> passando nel 1926 su due battag lioni. Il 1° reggimento Bersaglieri seguì la gloriosa tradiz ione dei fieri soldati di La Marmara dalla campagna del 1848 - 49 alla eroica difesa di Roma contro l'Oudinot, alla g uerra di Crimea - nella quale le compagnie dei battaglioni I, VII e IX furono inquadrate nei battaglioni provvisori - alle guerre del 1859, del 1860 - 61 e del 1866. Nella guerra italo - abissina 1895 - ~ concorse alla formazionr di tre battaglioni Bersaglieri del Corpo di operazione ed in l[Ucll:i


italo- turca 1911 - 12 ebbe larga parte nell 'invio <li complementi ai rep3rti mobi litati. Alla vig ilia della g uerra italo - austriaca, il 19 maggio 19 15) il r eggimento, su tre battag lioni) sbarcò in L ibia, prendendo parte alle azioni svolte nei più lo ntani pn:sic.li' ; m ::ntre il suo battaglione ciclisti partecipava alla guerra sul fro nte italo - austriaco. Rientrò in patria nel 1918. g iusto in tempo per p:irtecipare alla g rande battag lia J dla ri scossa. Partccipù :11le g lo rie elci G ruppi d 'assalto 1". 2 • e f cui furono assegnati, per la battaglia di Vitto rio Veneto, i tre battaglioni del reggimento. Rito rnc'i quindi in Libia per gli avveni menti

del 1919. Durante la g uerra italo - etiopi ca 1935 - 1936 costituì cd invi?, in A . O . il ,, Battag lio ne Speciale Bersag lieri ,, e concorse all a efficienza dei n:p.1rt i rnohilitat i, dcstin:rndovi numerosi complementi in ufficial i c.: tru p pa.

NELLt\ SECO NJ)A Gt.:F.RR,\ :-toNIH ALE .

A L FRo:-.;n:. occm i::;-.:T,11.F.. Il r u r eggi mento 13ersaglieri (battag lioni L VII , IX), alla nostra d ic hiarazio ne <li guerra, era <folocato nel la zo na di Alba e faceva parte del Raggruppam ento Celere della 1' Armata. Nel breve ciclo o perati\·o che si co ncl use con l'armisti zio del 25 giugno, fu tenuto pronto ad intervenirt' ; ma no n ebbe occasione d i prendere parte attiva alle operazioni. Il 17 agosto 1940 si trasfe rì nella zona di Ferra ra co n il Ragg ruppamento C elere asseg nato all'8" Arm ata , che si stava riunendo alLi fro ntiera or.ientak.

IN A1.l!A NlA E D I N G RECIA. -- Allc1 ti.ne di o ttobre 1940, {1ichiarata la guerra alla Grecia, il 1" Ber saglieri , destinato in Albania, sbarcò a Durau o il ~ no vembre r9 40, nei g io rn i in cui l'e~e rcito g reco, raggiunta 1111 :1 netta superio rità di (orze e di m ezzi, com i nciò a prem ere fo rtem ente su tutto il fro nte g reco - albanese, minacciando d i travolge re le nostre scarse e g ià provate Di,·isio ni, raggruppate in due Corpi d' Armata, separa ti fra loro da circa un centinaio di chilom etr i cl i fro nte i nd ifeso. Malg rad o l' inclem enza della stag ione e le pessime condi z ioni delle strade. in circa vent iq uattro o re.:, con due faticose marce in bicicletta so tto b piogg ia, il régg1mento ragg iun se Elbassan , do nde pro-


39 9 seguì con autocarri di requ1s1Z1one fino a Erzckc, dove arrivò nella giornata ddl'8 novembre. Rinforzato con clementi della Divisione Alpina « Julia n, esso ebbe affidato il compito di mantenere il collegamento con le Unità agenti nei settori di Korca (XXVI Corpo d'Armata) e di Leskoviku (Divisione di Fanteria « Bari ») e di difendere i passi di confine posti a 5 o 6 ore di marcia dalla rotabile, _a quote variabili intorno ai 2000 metri e per una estensione di fronte non inferiore ad una cinquantina di chilometri. Procedette così all'occupazione dei cippi di confine, con presidi di forza non superiore ad una compagnia, a grandi intervalli e con difficili collegamenti. Il IX battaglione venne destinato alla protezione dei cippi, ma intanto, nei giorni 10 ed 11 novembre, il I e il VII battaglione venivano distaccati a Ponte Perati e a Leskoviku. Il reggimento ebbe poi in rinforzo il XXXI battaglione del 4° reggimento Bersaglieri e mezzo battaglione del 140° reggimento Fanteria; ma quando questi rinforzi giunsero gli eroici presidi dei cippi, dopo due giorni di ostinata resistenza, premuti e ci.r condati da forze nemiche prevalenti, :ivevano dovuto ritirarsi su posizioni retrostanti. Tuttavia il n:ggimenLo resistette fino al 16 novembre e quindi, secondo gli ordini ricevuti, ripiegò ordinatamente verso Korca. L'indomani, dopo aver forzato la gola di Drenova sotto un violentissimo sbarramento dcll' Artiglieria greca, il 1 ° reg~imento Bersa~lieri, costituito dal solo IX battaglione rinforzato dal XXXI batta~lione del 4" Bersaglieri, ebbe ordine di contr:Htaccare il nemico pc.r riprendere la cresta del Vrumbellake. Per due giorni i due battaglioni, con una serie continua di assalti e contrassalti, avanzarono, respinc_rcndo il nemico fino alle falde del Vrumbcllake, finchè giunse l'ordine di ripiegare su quota Places. Il XXXI battaglione rientrò al suo reg~imento. Il IX , giunto a tiuota Places, c:::bbe il compito di occupare le posizioni sulla sponda sinistra del torrente Ccraves. da Ceravo al confine ju~oslavo. Il tratto di linea assegnato al IX battaglione si estendeva per circa rn chilometri in linea d 'aria ed, anche quando fu potuto raccorciare per effetto dell'avvenuto inserimento sulla sua sinistra cli un battaglione dcll'8:t reg-~imcnto Fanteria, rimase sempre di circa 4 chilometri., sui quali dovettero spiegarsi tutte le sue compagnie, notevolmente climinuite di effettivi in conseguenza delle perdite sofferte nei combattimenti precedenti.

27.


In deuc posizioni, dal 26 al 29 novembre, i 13cnaglieri del I'' reggimento sostennero il pri mo urto delle for,.e avversarie che, col concorso oi reparti 1k ll '83" reggimento Fanll'.ria . do po d ue g iorni di alterne virc nck, ve1rncro ricac,i;Hc sulla linc:1 d i partenza. Alla fine di 110\'Clllbrc la !>ituazionc era com pletamente ri~tabilita, quando, per l':n1mcnt:1t :1 prcs~ionc c1cl nemico \ 11 un'altra parte dd f rontc. gi un se l'ord ine di ripiegare a nord d i Pogradeci. lntan .o

I Ber.raglia, in . llbania.

il colon nd lo Giovanni G uidùtt i, com andante dd 1~ reggim ento lkrsaglicri, assu nto il co 111:1ndo di un Raggruppamento.' ~ostituito dai battaglioni X X IX e XXX I del f lkr5aglini, ai cp1::i li, all'alba del f:_'10rl1o 30, si aggi unse ii IX hattagiionc co n dementi di ri nfvrw, d ,bc il compi to di sistemare a difesa e di presidiare il settore di sinistra della D i\'isione ,, Vencz i:1 ), , com preso fra il lago di Ocrida e q uota 11 28, la cui posi;,.ione pii'1 im portante era il m onte Kalasc. Venne subito cbto inizio ai lavori ncc<.:ssari per il rafforzamenlo del le posizioni. superamb g ravis~ime J if fìcolt~, anche per la scnrsczza del le comun icazioni. Si lavorè, giorno e notte e fu possibile n:spingere gli attacchi che l'avversario sferrò in vari punti del settore nei pr im i giorn i di dicembre, q uando, il giorno 9, il nemico, appogg iato


ed accompagnato da un violentissimo e prolungato tiro Ji artiglierie e mortai, attaccò in forze il monte Kalase, con l'evidente proposilù di scardinare la nostra estrema si nistra dalla sponda del lago di Ocrida. Dopo circa tre ore di attacchi e contrattacchi, nel corso dei <1uali rifulse il valore del XXIX battaglione del 4° reggimento Bersaglieri, wmandato dal maggiore D e Martino che presidiava il caposaldo, il nemico riuscì a mettere piede sulla cima del monte; mentre tlllte le.: forze disponibili erano già state im pegnate e gravemente provate. 11 colonnello Guidoni, avutane autorizzazione dal comandantc della Divisione (( Venezia ,, , valendosi di staffette a piedi, men!re k truppt di linea, rinforzate dalla compagnia comando reggimentale, contenevano ~trenuamente l'av:!nzata nemica, fece spostare il IX battaglione che trovav:isi in secondo scaglione sull'estrema destra elci settore e, messosi alla testa di questo e dei superstiti del XXIX, all'imbrunire, con un contrattacco imretuoso, ricacciò il nemico sulle po.si~io1:i .di pa~tenza, i.nflig0cndogli gravi perdite e catturandogli png1on1en , armt e muntz1on1. Il ,., reggimento rimase nd settore del Kalase per circa {lue mesi, sotto b neve e la pioggi a, in ~emprc pit1 difficili condizioni di , ila ; ma il ncmi.:o rinun~·i:, a,I vgni v..:llcità offc.:nsiva. L'eroico comportamento del reggimento venne riconosciuto nella motiva?.Ìone della medaglia d 'argento al valor militare, conce~sa alla sua già gloriosa bandiera. li 22 gennaio 1941 il IX battaglione passe\ a disposiz ioni' dt>I Cv1na ndo del 1II Corpo d'Armata, che lo dislocò in riserva, prima a Cezma e poi a Llcngc, nell'alta valle dello Shkurnbini. Il 13 febbraio. superato in poche ore un dislivello di oltre 900 metri, su un terreo~> ricoperto da uno strato di neve alto 3 metri e privo di piste, con brillante azione di sorpresa, riocrnpò la quota 1876 di Fushi Quenit, dalla quale il nemico aveva scacciato, nello stesso giorno, k scarse forze che la presidiavano. Il IX battaglione rimase sulle posiz1on1 per 15 giorni , n:spingcndo gli attacchi del nemico e vincendo le dure difficoltà del clima e delle comu nicazioni. Durante tale periodo venne ricoverato all'ospedale, per congelamento, circa un terzo dei suoi effetti vi: ma alla fine di marzo il 1° reggimento, al quale lìn dal 2 0 febbraio si erano ricongiunti i battaglioni J e VII, lasciò il III Corpo d'Armata, per andare a far parte del!a Divisione corazzata '( Centauro ,, . Il I battaglione, di staccatosi dal reggimento il 10 novembre, aveva raggiunto Ponte Borazzani. A Il'alba del giorno r4, passato alle


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dipendenze della Divisione Alpina (' Julia ,,, aveva avuto l'ordine di portarsi a Konitza; ma, mentre prendeva posizione, era stato attaccato dal nemico che, durante il giorno, sferrò ben dicci assalti, sempre respinti con gravi perdite. Nei g iorni 17 e 19 novembre il battaglione combattè a Basilicon nl a l'vksarea, sempre a fianco degli Alpini della « Julia >;, ed il 29 cd il 30 resistette tenacemente sulle proprie posiz ioni a Gostivishta e a m onte Tabori. Il 5 di cc:: mlm.:. nella difesa di Po nte P erati, subì perdite considerevoli. D a! 23 d icembre al 9 gennaio il nemico fu fermato per rnoltì gic rni dall a sua tenace resistenza a Fratarit cd a Leskovcr. Nella seconda metà di gennaio il I battaglione combattè a Pavari, ad Hani Vinocasir, a Buhcsi, :1 quota 802, nella zona di Monastero, distinguendosi nell'accanita d(fcsa delle sue posiz ioni, pur essendo ridotto ad un pugno di uomini. Il VII battaglione si distaccò dal reggimento !'1 I novembre 1940, impegnandosi, dal r7 al 21 novembre, con la 5• compagnia per la r iconquista del cippo q e, con la 6" compagnia e 1'8" mitraglicri, per la riw nquista della quota 1220 di C ermcnj. Una volta rioccupate, queste posizioni vennero saldamente tenute. non ostante i ripetuti contrattacchi del nemico. La notte del 2 1 novembre, in seguito ad o rdine superiore, il battag lione iniziò il ripiegamento sulla nuova linea di resistenza; senonchè nella valle di Pestan venne attaccato dal nemico. Riuscito a svincolarsi con non poche perdite, raggiunse Gostivi shta, dove si congiunse col I battaglione, del quale scgu~ le sorti fìno alla data in cui ambedue rientrarono al 1° regg imento. Il I cd il VII battaglione avevano intanto incorporato, fin dal 15 febbraio, rLXXXI battaglione complementi, il quale, aviotrasportato a Ti rana, venne impiegato come reparto combattente e prese parte ai falli J ' arme dei {'.apisaldi I 3 e 21 di Klisura (3 I dicembre e 1" gennaio), difendendo acca nitamente le posizioni. contrattaccando e respingendo il nemico, finchè non ricevette l'ordine di ripiegare a Tog liari prima e a Pavari poi. Il 26 gen naio, con pronto intervento, riuscì a sventare un attacco nemico sulle quote 710 e 640 di Busesi. Finalmente riuniti , i battaglioni del 1° Bersaglieri, passa ti a far parte della Divisione corazzata « Centauro )) ' furono ri ordinati e trasformati: uno in battaglione ciclisti e due in battaglioni autoportati. Incorporarono un notevolissimo continge nte di complementi,


,JO J

ne curarono l'addestramento e l'affiatamento con i reduci d ri rnni battimenti sostenuti sui vari fronti dell'Albania e li pn:p:i r:in,no ai futuri cimenti, talchè, quando le vicende della g ue rra li po sero di fronte alle forze jugoslave sulla fronte nord ddl' :il10 Scutarino, essi non furono di certo inferiori al compito ri cevut o. Anche sulla nuova fronte, sproporzionata alle sue forze e su Uff terreno estremamente accidentato, il 1° reggimento Bersaglieri riuscì a sbarrare il passo al nemico ed anche quando questo, superiore di forze e di mezzi, tentò numerosi sbarchi sulla sponda ciel lago di Scutari, per minacciare il fianco sinistro cd il tergo del nostro schieramento, venne efficacemente contenuto e disorientato con una serie di assalti e contrassalti, alternati con accanite resistenze in posto. Esso dovette impiegare un giorno per superare la nostra linea di osservazione ad Hani Hotit, a tre chilometri fuori dai reticolati e per tre giorni duramente combattere per vincere la nostra resistenza sulle Sottotenente Sabatino Minucci, posizioni del Malsit, di lJUota 1 20, medaglia d'oro, di Vukpalaj, di monte Taticit, di Budisha, di Sukat e Moksetit. Molto numerosi furono i prigionieri che caddero nelle nostre mani nel corso delle diverse azioni. Quindi i battaglioni IX e I riorganizzarono, r afforzarono e tennero validamente la fo1ca difensiva del Prroni Banush, dalla quale llltti j reparti balzarono alla controffensiva per raggiungere e per o ltrepassare Kopliku. Proseguendo quindi n ella irresistibile avanzata, passarono il vecchio confine jugoslavo, vincendo tenaci resistenze e si attestarono di fronte al1a linea difensiva nemica di Boz:iin, decisi a superarla se, come avvenne 1x.>i, i Serbi non l'avessero abbandonata. La sera stessa venne raggiun ta Danilograd ed il giorno dopo (r7 aprjle) tutto il rcggirn<:nto, m eno il battaglione ciclisti ed una compagnia del IX, entrò in Rag usa.


Il reggimento rimase nella zona di R::gusa fino al 22 aprile, fu inviato quindi nuovamente verso il confine albanese ed il 23 aprile, all' atto dell'arm istizio con la Crecia, trova. vasi nella zona di Tirana. Il 24 aprile raggiun ~c Argirocaslro, dove rimase fino al 24 giugno. Il 29 giugno rientrava in Italia, sba rcando a Napoli; ma verso la Jìne dd 1941 il reggimento (u dislocato in Calabria. dove rimase fino al novembre 1942, per venire inYiato nel territorio metropolitano fran, c~c, dove rimase tìnn al 30 agosto 1943 , d::iJa alla ciuale iniz.ic'> il mnvimento per ricntrarc in Italia.

MoTl\',\ZI ON I DELLE RI CO MPENSE ,\L V,\LOR '.\llLI T ,\RE.

La ba ndiera del 1" Bersagli eri si fregia del la medaglia d'nro al ,·alor militare per la bella condotta tenuta dal VII battaglione nel combatt im<.:nto di Palestro ( 1859) e di hcn I I m cd:i~lic di bronzo: 2 guadagnate dal suddetto battaglione al passaggio della Scsia e nella cunp:igna 1860 -61; 5 meritate dal I nelle ca m pag ne 1848 - 59; 2 ottenute dal IX nella campagna 1860 -61: 2 confe rite al I ba ttagliom: poi cidisti ndh c unp:1gn.1 dd ,~~') e nell a guerra H ) l 5 - 18. Al I battaglion e : (l ma~gio 1~48. !vkdaglia d i bro nzo alla 1 ' ..:ompagnia: , Per essersi disti;ita nel fotto d' armi presso Verona ,, ( R. D. ro maggio .1 848). 18 giug no 1848. Medaglia di bronzo alla 3· compag nia ,olontari st udenti : ,, Per essersi distinta ncl glorioso fatto d' anni sotto il mmi te Baldo·• (R. D . 27 giugno 1848).' 22 - 25 luglio 1848. Medaglia di bronzo alla 1" compag nia: (1 Per a vere combattuto con grande valore sulle altu re di Rivoli , Santa Giusti na, Sona e Volta dal giorno 22 al 25 luglio ,, (R.D. 15 agosto 1848). 5 aprile ,849. M..:daglia di bronzo a!b 2' curnpa:;11ia: ,. Pcrchè, in unio ne alla ,( rompa~nia, cffettuèi l'ardito colpo di mano chr rese padrona di Genova la R. truppa " (R. D. 1 ~ luglio 1849). 24 giugno r859. Mcd agl.ia di bronzo al I batta~lionc: ,, Per J"o rdinc con cui prima ,1ssaliva il nemico, eseguiva il prim o attacco alla baionen.1 e copriva la marcia della brigata Aosta e per la lodevole cond otta tenuta durante i! comhattimrnto. Ebbe un terzo del suo effettivo fuori comhattimcnto, contr.i bucndo assai alla riuscita del l' az ione, ~ehhcnc mandato nel mat tino eia monte Rughì alla Ri.


voltella e dalla RivolteHa ritornato per San Polo, Donato e I )cs<.:11zano n (R. D. 16 giugno 1860).

Al VJI battaglione: 22 - 23 maggio 1859. Medaglia di bronzo: (, Per essersi distint o al passaggio della Sesia (21 maggio 1859) e nelle operazioni suw ~~sive su Palestro e Borgo Vercelli (22 -25 maggio 1859). Per dimostrazione sulla riva destra del Po e ricognizione sulla sinistra e pres~~o il confluente della Sesia ii (R. D. 27 maggio 1859). 30 · 3I maggio 1859. Medaglia d 'oro: <1 Per la bella condotta tenuta alla presa e battaglia di Palestro" (R. D. 19 giugno r859). 186o- 1861. Medaglia di bronzo: « Per la sua bella condotta durante l'intera campagna 186o- 1861 >) (R. D. I'' giugno 1861). Il battaglione fece parte del 2° gruppo della 1' Divisio ne d'assalto nella battaglia di Vittorio Veneto. Al predetto 2° gruppo (XII reparto d'assalto, XUI reparto d'assalto, VII battaglione Bersaglieri) venne concessa una medaglia di bronzo al valor militare con la seg uente motivazione: ~ (< Già ricco di onori militari per la condotta tenuta nei giorni in rni Treviso e Venezia furnno sal\'ate dal più puro ed ostinato eroi smo (giugno 1918), nell'ora ddla riscossa (26 ottobre 1918) balz<\ fremente al di là del Piave e si sbnciò. con magnifico impeto, contro le formidabili posizioni avversarie, ampliando, con successivi atlacchi e con ;mlita manovra, la testa di ponte inizialmente aperta dall'avanguarcl ia della Di visione. Di fronte a fieri e reiterati contrattacchi nemici, resi ancora più gravi dall'isolamento oltre il fiume, resi stette con eroica fermezza e generoso tribu to di sangue. Ripresa l'.1 vanzata in seguito al passaggio dei corpi laterali , si slanci(\ sui nuovi obbiettivi, sviluppando, con luminoso ardimento, ulterior i e dcfìni tive manovre su Vittorio Veneto (Piave, giugno - ottolm: r918) ,, R. D. 5 g iugno 192 0.

Al IX bauaglione:

26 -settcmhre 1860. Medaglia di bronzo alla _,u'· ccmpa!~ ni;1: ,, Per esser si lodevolmente diportata nell'attacco della Rocca di Spoleto ,, (R. D. 3 ottobre r86o). 1861. Medaglia di bronzo: ,, Per essersi di stint o nelle o pcrnioni contro gli insorti negli Abruzzi )) (R. D. , .. giugno .186.1 ). Il battag lione fece parte del 3° g ruppo della ,a Divisione <l'as~alto nell a battaglia di Vittorio Veneto. Al predetto f gruppo (VII


reparto d'ass;ilto, XXII reparto d'assalto, IX battaglione Bersaglieri) venne concessa una m edaglia d'argento al valor militare con la sepucnte motivazione: ·' <, Lanciatosi arditamente sulla riva sinistra del Piave, ne travolse le formidabili difese, spingendosi fino alle artiglierie avversarie, che conquistò dopo crucntissirna lotta. Resistette, benchè isolato, su due fronti, a fieri e ripeturi contrattacchi. Ripresa l'avanzata, si slancir> sui suoi obbiettivi, sviluppando, con magnifico ardimento, le ulteriori e definitive fasi cklla manovra (Piave, ottobre 1918) » (R. D. 5 giugno 1920).

Al , ·· battaglione, poi ciclisti: 5 :1prilc 1849. Medag.lia di bronzo alla 4·' compagnia: <' Perchè, in unione alla 2 • compagnia antica, effettuò l' ardito colpo di mano che r ese padrona di Genova la R. truppa ,J (R. D. 13 luglio 1849). ro ottobre 1916 (Alpe di Cosmagnon). Medaglia <li bronzo: " Con indomita energia e salda disciplina espugnò la parte più alta del Coston di Lora, resistendovi per una intera notte ai violenti contrattacchi avversari. Logoro, m ;1 11011 domo, il giorno successivo amp!iava h conquista sull'/\lpc di Cosmagnon )' (R. D. 5 luglio 19:!o). Per il secondo conflitto mondiale il reggimento ebbe conferite l e seguenti rico mpense al valore: Medag lia <l 'argento: ,< Animato dall'orgoglio delle g loriose tradizioni di cui sono intessuti i pit1 che cento anni della ~ua storia luminosa, attinse, nel travaglio di una dura campagna oltremare, nuove vette di sacrificio e di ardimento nel segno delle sue altissime virtù guerriere. In asperrimi combattimenti , sostenuti con assoluta inferiorità di mezzi, i petti gagliardi dei suoi Bersag lieri contrastarono il passo al nemico con indomita fermezza , arf,'J1nandone la furiosa offensiva nella zona dd lago di Ocrida. Il 9 dicembre 1940, malgrado che la sua efficien za fosse gravemente intaccata dall'ininterrona permanenza in linea e dai cruenti ~J.crifì.::i sopportati , si avventava con disperato ;ndimento wntro prepond era nti forze che er ano riuscite ad affermars.i, dopo violentissima lotta, sul monte Kal:ise. Con impeto irresistibile an nientava 1c baldanzose masse avversarie in (urìosi combauimenti all'arma bianca, c;1tturando prigionieri, ;1rmi e munizioni e p iantando la bandiera della Patria sulle posizioni insanguinate. Le te neva poi incrollabilmente contro ogni ritorno offensi,·o, assicur;rndo in tal modo il saldo possesso di quel cardin e essenziale dell'intero schieramento delle nostre truppe sul fronte italo -


greco. - Campagna italo - greca, 1940- r941; monte Kalast, 2') no vembre 1940 - 28 febbraio 1941 >). Medaglia d'argento: (< 11 1° Bersaglieri, temprato da lunghi m c.: ~i di aspra lotta sul fronte greco - albanese che ne aveva assottig lialo le.: file senza scalfirne l'animo guerriero, veniva .chiamato a co ncorrcrt· alla difesa dell'Alto Scutarino, su cui incombeva la minaccia nemica. In sette giorni di dura battaglia, malgrado l'esiguità delle forze di fronte alla strapotenza nemica, ne fronteggiava con indomito valore.: i furibondi attacchi, stroncandoli sanguinosamente e impedendo che il proposito ambiziosamente conclamato di raggiungere alle spalle k truppe italiane impiegate alle frontiere greche si attuasse. Nella susseguente fase offensiva le sue Unità travolgevano il nemico, ricacciandolo oltre la frontiera, superavano di sorpresa sbarramenti fortificati e si incuneavano nelle masse avversarie in ritirata, portando, primi fra le Unit:) italiane, il Tricolore della Patria a Ragusa. Magnifica Unità guerriera, crede e rinnovatrice di una tradizione di eroismo e di gloria, nata nelle prime battaglie del Risorgimento n azionale e affermata nel corso di tutte le guerre combattute dall'Esercito italiano. Donava nuovo apporto di sacrificio e di sangue alla gloria del Corpo. - Alto Scutarino - Rozaj - Ragusa , 6 - 17 aprile 1941 n.


X.

2° REGGIMENTO BERSAGLIERI Nu/11 scrnndus

CAMPAGNE l>l GUFRR.\.

1848 - .11J: r' guerra d'Indipendenza. 1855 - s(l: Crimea. 1859: liberazione del la Lornbardia. 1866: Jiberazi~1m: dd V cncto . 1870: unità <fltali,1. H)r5 - 1~: italo - austriaca. 1940-<15 (seconda guerra mondiak) : opL"razioni in Albania cd in Grecia.

R1 cn~ll'F NSt•: .\L V,\LOR ~HLITARE CONSEGl"ITE FINO :\I.

1940.

../!Li hwdÌcri.l : crn;:e di Cl\'::tlicrc tk!l'Ordinc Milit are di S::t\'OÌ:i, medaglie d 'argento, 4 di bronzo. Agli ufficiali e tru ppa : 5 croci di c:1,·alìerc dcll'Ordìm: Militare di Savoia. r medaglia d"oro, 1<;(1 d'argent o. 423 dì bronzo, 12 croci di guerra.

2

PERDITE :S:ELI.A l'ltl~!.\ Gt; ERR:\ ~IONDI.\LE.

Uf fiàa!i: mo rti :i-3, feriti, 76, dispersi 49. Truppa: morti 530, feriti 1959, d ispersi 232(j _ Fc~ta del regg imento: 18 giugno (kst:1 del Corpo).

D AL L\ COSTITl: zm;-.;E ,\l.L,\ SF.ù)Nl )A G!;ERRA ~!ONDL\LF..

Fu co~tituÌLO il 1" gen naio 1871 , aliorchè si fo rmò coi battag! ioni Il , IV. XVII e XXXVII, che camb iarono tem pora nea mente il proprio numero. Ordinato su ire battaglioni nel 1883. ~i compktò -·- dal 1910 al 191 8 --·- con un batt;1glìone cicfoti. Nel 1924 ven ne tra~forrnato in reggimento ciclisti, costituito nel 1926 su due battaglioni.


,1°9 Il 2'' reggimento Bersaglieri partecipò, durante la guura in Crimea, al combattimento della Cernaia; nella guerra del r859 alla di mostrazione sulla Sesia, ai fatti d'arme di Vinzaglio, S. Mar1ino, Pc schiera; nella g uerra del 1866 prese parte alla battaglia di Custoza. Concorse alla formazione di 4 battaglioni Bersaglieri del Corpo di operazione per la guerra in Eritrea (campagna 1895 - 96); pr<:sc parte con la sua u" compagnia alla spedizione in Cina del 1900- 1901. distinguendosi nell'occupazione del forte di Shan-hai-cuan; diede alla guerra italo - turca 19rr - 12 un notevole numero di ufficiali e di uomini di truppa. Durante la e-uerra r9.1,..) - .18 il 1 ' rc«ttimcnto Bersaob lieri combh battè valorosamente sul monte Coston, sulla Costa d'Agra, sul mont<: Maronia, su l Nad Logem, sul. monte Kuc cli Plava, sul Santo, sul Mrzli, sullo Stai, al Piave, sul Montello ed al Paradiso, nella battaglia finale. Alla medagl ia d'argento di benemerenza, che fregia la sua bandiera per l'opera spiegata in favore delle popolazioni funestate dal terremoto del 1908, si aggiungono tre medaglie di bronzo al valore, guadagnate dalla 4" compagnia a Verona e dalla 6' a Governolo, nella campagn~, <ld ,~1~, (' dal TT hau;igforne ne?la giornata cli Cmtoza (1866); una medaglia <li bronzo meritata a Novara dalla 14' compagnia nel 1849; una medaglia d"argento conferita al [I battaglione ciclisti per il mirabile esempio di disciplina e di valore e l'alto spirito di sacrificio offerti nella tenace resistenza di Zaibena, sul !e martoriate posizio ni di Osl:tvia e nel l'impetuoso assalto del Nad Logem. 11,.J

N ELL:\

SECOND1\ GUERRA MONDIALE.

La dichiarazione di ~uerra alla Francia fu appresa dal 2° reggimento Bersaglieri a Mestre, durante;: il viaggio per ferrovia da Rom;1 a lla frontiera orientale. Sbarcato il nuttìnti successivo ad E lsanc, il reggimento ~i accampava in zona boscosa, a Llualche chi 1ometro dalla linea di confìne, in attesa di impiego. La permanenza nella zona di Elsane si prolungò per oltre quattro mesi cd in questo frattempo il reggimento, alle dipendenze dcl i:. 2 ' Di visione Celere, ebbe a,gio di perfezionare il suo addestramento e la sua capacità manovriera. Compl<:to neg li organici, nell'armamento e nelle dotazioni, permeato di alto spi rito e di profondo sentimento di discipl ina, sul finire dell'e~tate 1940 il reggime nto si illl-


pancva alrammirazionc delle alte autorità politiche e militari, dalle quali veniva frequentemente visitato. V erso la fìnc delrottobre 1940 jl 2" Bersaglieri, sottratto all e dipendenze della 2" Di visione Cd ere, venne fatto ri entra re nella sua sede a Ro ma; m cntn: in Albania si iniz ia vano le nostre operazioni contro la Grecia (28 nno hrc 1940). I N ALIH N I.\ El> IN C RECJ,, . -- La ~o!;ta alla C apitale fu però assai breve pcrc hè il 4 no\'cmbre il reggimento, al comando del colonnello Euclide Fanto ni , (o n i battaglioni Il (maggio re Campini), IV (tenente colo n nel lo Gcrvasoni), XVII (tenente colonnello Araneo) e la compag nia mo toc iclisti (capitano Sternini), rice"ettc l'ordine di partire im1m:diat;1mcntc per Brindisi. Jvi giunse il 6 novembre e, nella stessa g io rnata, il XV [I battaglione venne aerotrasportato a Valona, scgui1 0 immediatamente, per aria e per m are, d alle rimanenti Unità. I hl m n mcnto dello sbarco in Alba nia s'iniz iò il frazio1rnmento Jel Curpo che:, per rintcro periodo della campagna contro la Grecia, no n ebbe la possibilità di combattere tutto riunito. Il XVII battaglion e \'enne infatti ~uh itn d cstin:no a far parte della colon na costituita a proiezione del ripiegamento delle U nità lungo la direttrice di Premcti e soltanto qualche m ese dopo pochi elem enti, rimasti senza ufficiali cd inqu:~drati in altre U nit:i, rientrarono a l reggimento, d 1e solamrntc · \'erso la fì ne della campag na potè ricostituire un nuo \'O XVII batta !!;lione con i complementi ricevuti da Rom a. li 15 di cem b re è la volta del II bat tag lione, che dalla valle d ella Vo_jussa ,·iene Portato in val Bcncia, a disposizion e della D ivisione ,_. Modena ,. ; m entre il giorno 24 l'attesissimo LXXXII battaglione complementi , non appena giun to alla sede del Comando dì reggimento a Dragoti, viene d estinato ;1d importante operazione su altro fronte. Soltanto nel febbra io ~uccessivo i resti dei due battaglioni II e LXXX TI rien travano al reggimento e ve ni vano riuniti in un nuovo TI h:ltt::ig lione. Ma, ovunque e comunque impiegati, i Bersag lieri del 2·· reggimento, sui campi <li Grecia e <li Albania, sempre inferiori di numero rispetto all'avversario, hanno dato pro ve di valo re leggend ario, sia individuale che coll etti vo, di sentimento di abneg azione esemplare, di spirito di sacrificio ammirevole. L 'operato del regg imento nella campagna italo - greca si è svolto in tre fasi successive : la protezione del ripiegamento, lo sbarramento e b d ifrsa di val Voj ussa, la ripresa offensiva.


·l'' Quello della protezione del np1egamento è induhhi:1111<.: lllt· il periodo operativo più interessante della campagna, nel quale rif ul sero appieno le doti del reggimento. Posto alle dipendenze della Divisione corazzata (( Centauro •>, l'ultima del Corpo d'Armata (( Ciamuria >> (poi XXV) a ripicgan: dalla linea del Kalamas, il reggimento impiegò i due battaglioni Il e IV nella zona tra il Mczeros e il Fitoki. I battaglioni combatterono isolatamente: il II a Stratinista ed il IV a Sita ria - Birbiles, separati dall'aspra dorsale della Pedra Caidos che, con l'aguzza quota 1129, serra trasversalmente contro il massiccio del Romsa, formando la stretta di Kani Delvinaki. Pur essendo attaccati da forze per lo meno quadruple, sia il Il che il IV battaglione resistettero tenacemente e respinsero l'avversario sulle posizioni di partenza. Il comandante della <e Centauro 1, , lieto dei risultati ottenuti, inviò il seguente fonogramma al comandante del reggimento: cc 11 ma~nifico, ardente spirito dei Bersaglieri, che conosco attraverso il 5° della e, Centauro », non poteva non aver piena supremazia su quello del soldato greco. A voi, ai vostri ufficiali, ai Bersaglieri tutti, giunga la mia parola calda di lode per le azioni compiute oggi e che hanno valso ad indurre l'avversario a ripiegare di fronte:: al vostro imDcto i,. Il giorno 17 dicembre i Greci sostarono di fronte al II battaglione; mentre, in corrispondenza del IV, l'attacco venne ripreso con forze fresche, che indussero a rinforzare il battaglione con la compagnia motociclisti reggimentale, unica riserva disponibile, con la quale il IV seppe tener alto il nome del reggimento, mostrandosi degno delle sue gloriose tradizioni. Il giorno 18, dopo un furioso combattimento durato l'intera giornata, il II battaglione fu costretto a rinunciare alle posizioni vt:rso Stratinista, antistanti il costone di Kerasovon, mantenendo però salda l'occupazione della q uota n29, che costituiva la chiave della difesa dell'intero reggimento. Nel pomeriggio- il combattimento si accese anche sul fronte del IV battaglione, con particolare violenza. Le forze attaccanti, assai superiori , rag~iunsero quelle di un reggimento di Fanteria, largamente dotato di armi a tiro teso ed a tiro curvo, e vennero lanciate alla conquista delle posizioni rnlle quali il IV battaglione benchè, per le perdite precedenti in uomini cd in armi automatiche, si trovasse sensibilmente indebolito - continuò a resistere strenuam ente, pur decimato dal fuoco e dai continui contrassalti. Il nemico


av:mz<\ ml'.todicam cntc, inctHlc,rndmi nei larghi intervalli tki reparti cd agg irando le :i li del halta~lionl'. che. ,-crso icra, ve nne cmtrettn a ripiegare: a md di quoia (112 . Cessato il comha1ti111cnto, il t·<i rnandant<: d i H"ggi mcnto :Jrdin<'> al valoro~o co111a11d:111 tc dl'.l .I V, tcncntc l-olonnello Giorg io Gcrva\oni, di rinrdinarc i rc~ti del battaglione e di or\an iz1.:1re un ulti m o contrattacco, da attuars.i col fa vorc del Lt no tte, per rioc cu pan: b F::,sizio nc di Krion::ri. r\lk 21 circa il uintrattacco fu ., rerralO irrcsistibik : gli uom ini del IV - 150 ci rca - cun ::illa tc~ta i I loro c(Jrnandantc, pcnel r:i ronu nel le po~izìoni avversarie, fugando il nemico e cattur.rndo o distr uggendo 40 :irmi ;1utomat id tt: a n ·crsaric. 11 capiL rn o Fascett ì. vice cnmandante del ba ttaglione, arma to di una m it ragliatrice prccnleva I suoi Hcr5;1gl icri _ I .a sua arma mieteva \'itrime; m:1 ultimate le 1nunizio111, il Fa,cctti ,·enne mortalmrntc (ol piro, dopo aver dato un sublirn t: esempio tfi coragg io e Ji spi riio her~a~l ieresco. All \ iÌba del 19 i Bersag lieri del JV furono per<'> costretti dalla Capit,1110 .\f.r,w Fa;ccttì . mcd<1gli.i d'wo. r<.: azionc av\'er~aria (che concentrò sulle posizioni ri conquistate il tiro di un intero reggimento di Artigli eria e lanciò ripetutamente all'a,,alto m,r,\c forze) a ripiegare ddìnitivame ntc d ;1 Krinn eri , las.::iando a g uardia ideale di (juclb posizione i (orpi inanimati di molti comm ilitoni. ,i n ,1ua 11do il rcg!;.\imcnto, esattamente cinque mesi dopi,, 110n rictlu\ d:i vi ncitore quella terra. G ra\'Ì e dolorose furono k perdite ~uliìtc, ma in tJt1 dla ·notte tragic:1 il ~e rto di gloria del IV battaglione ~ì era arricchito di una n uova gemma, che fulg ida brillava nd fì m1;1111t: n l() degli eroi: la med aglia d 'oro Pascetti. Il 6riorno 19 il battaglione fu sottoposto ad un fuoco di Artiglieri a p:1rticobrmcntc inten so sul la quota 11 29. l Greci volevano im-


padronirsi della quota per isolare i due battagl ioni lkr~a.~Iieri l'l l avere la via libera sulla stretta di Kani Dclvinaki per ~orprcn1kn.: sulla strada Arinista - confÌne albanese la Divisione ,, Fcr r:1r:1 ,, i11 ripiegamento . Occorreva dunque resistere sulle pmizioni il pit1 ;1 111 11 go possibil e, nel duplice intento di proteggere il movimento drl Lt (• Ferrara >> e di consentire l'ordinato ripiegamento del rcggimrn io su una successi va pos1z1one. I ripetuti attacchi in forze dell'avversario \enncro stro;1c:iti con il fuoco cd il contrassalto . Fra un attacco e l'altro delle Fanterie nemiche la quota 1 J 29 venne ripe tuta men te bombardata, con forti perdite da parte delle gi:1 scarse truppe del c:1posaldo e con serie difficoltà nel rifornimento delle munizio ni. Verso le ore q lo sforzo nemico si rinnovò co11 rn;1ggiore violenza; il momento era gravissimo. non e~sendo possibilt: di giorno effettuare movimenti e spostamenti di truppa. JI comandante del reggimento, portatosi sulla sclletta di Kerasovo n, si mise in collegamento co n il comandante del caposaldo, capitano Monaco, al quale rammentò che la posizio ne doveva essere tenuta Capitano Amonio M o11t1<0, ;1d ogni costo, a lmeno sino a sera. medaglia d'oro . 11 Monaco assicurò che avrebbe compiuto il proprio dovere fino all' ultimo, anche :1 rnstn del ~acn fic io della vita. Il combattimento si protrasse accanite), con freq uenti corpo a corpo, sino alle ore 17,w, quando i su perstiti del picco lo, eroico presidio, sommersi dalle travolgenti forze nemiche, senza piì.1 munizioni e con le armi automatiche incfficiemi, vennero ricacciati da Kcrasovon. Di fronte alla irruenza dell'avversario e alla ~ua preponderan za in forze cd in mezzi, ogni ul teriore tentati vo di ri ~tabilirc la situazione fa llì e, col calar dcUa no tte, il comba1t.imento cessò e la pos1z10ne ve nne definitivamente perduta. La tJUOt:1 11 29 segnò per<'>


414 una nuova pagina di eroismo per i Bersaglieri del II battaglione, i <.1uali, per 48 ore consecutive, avevano fronteggiato un nemico sempre più numeroso, resistendo ai suoi attacchi oltre i limiti dell 'umana possibilità. Alla memoria del capitano Monaco venne conferita la medaglia d'oro al valore. All'alba del giorno 20 la situazione era assai difficile per il reggi mento. Il IV battaglione era pressochè isolato ed aggirato sul suo fianco destro; ma, sulle quote 620 e 621, infranse gli assalti ripetuti di due battaglioni greci, che respinse più volte sulle posizioni di partenza e con un contrassalto eliminò grosse pattuglie avversarie. Il battaglione era a stretto contatto col nemico, che premeva sul fronte e sui fianchi; l'avversario, avendo via libera in direzione di Kani Delvinaki, era .i n grado di aggirare il dispositivo del reggimento. D'altra parte le autorità superiori riconfermavano l'inderogabile necessità di resistere ancora per due giorni ed ordinavano che tutte le forze disponibili venissero co11centrate a difesa della stretta. Occorreva quindi prepararsi a qualunque sacrificio pur di resistere. Organizzata a reparto comhattente anche la compagnia comando reggimentale, compresi i meccanici, le cariche speciali e gli operai militarizzati addetti ai lavori stradali, la compag nia ve nne schierata a cavallo della stretta, saldando l'intervallo fra i due battaglioni; il comandante di reggimento si portò sulla linea di fuoco per animare i suoi uomini ed a lui si unirono i comandanti del reggimento Carri armati e del reggimento Artiglieria della (< Centauro )). Poco dopo l'azione dei Greci si sviluppò in tutta la sua violenza; ag li attacchi del nemico risposero i contrassalti dei Bersaglieri, appoggiati dai carri leggeri; le nostre artiglierie intensificarono i tiri sulla quota 1129 e sulle retrovie greche; mentre le mitragliere da 20, con i loro proiettili traccianti, davano alla scena un carattere fantasmagorico. r,';17.ione dun) si no a $era: ma il nemico non raggiunse la stretta, <life~a dai Bersaglieri, decisi a non cedere. Le seguenti comunicazioni di elogio, pervenute al comandante di reggimento durante e dopo il combattimc:11to, testimoniano l'eroismo dimostrato dalle truppe: << Dal Comando Divisione Centauro, il 20, ore ro. « Evviva i Bersaglieri del nostro esercito~ Un bravo di cuore a te, comandante di questo superbo reggimento, che ho avuto l'onore di veJere sul campo di battaglia >> .


Dal Comando Divisione Centauro, il 20, ore 22,30. L'eccellenza il Comandante del Corpo d'Armata è vc.:nuw pc.:rsonalmcnte ad esprimere il suo elogio per le truppe che hanno oggi così valorosamente combattuto. Va in modo partico]arc a voi. comandanti di reggimento, l'espressione di plauso delle autorità superiori; ma è bene che essa giunga a tutti i comandanti di reparto cd ai gregari. Generale Magli >). Il mattino del 21 la lotta riprese ancora più accanita tra il nemico, le cui forze, sempre rinnovantisi, potevano valutarsi ad oltre una Divisione e mezza, deciso a raggiungere il successo, ed i Bersaglieri del 2°, rinforzati da Unità del 5°, ma con i battaglioni ridotti quasi a compag11ie, decisi a difendere la stretta sino all'ultimo uomo. Gli attacchi avversar'Ì sì susseguirono incessantemente, respinti col fuoco e con i contrassalti; ma purtroppo alla sera le nostre truppe, esaurite dal prolungato sforzo, furono aggirate ai fianchi ed un cerchio di ferro e di fuoco le strinse in una morsa dalla quale sarebbe stato difficile liberarsi. Tuttavia, ricevuto l'ordine di ripiegare, t1uando il reggimento si apprestava ad aprirsi un varco con le bombe a mano, le truppe vennero lasciate sfilare indisturbate dal nemico che le circondava. Cinque giornate di comhattimcnto avev:rno ridotto il 2° Bersaglieri alla metà <lei suoi effettivi. li Comandante supremo dell 'esercito greco, generale Alessandro Papagos, riferendosi ai combattimenti svoltisi nelle giornate del 20 e 21 novembre, scrisse: « Le forze italiane contesero tenacemente il terreno alle no~tre, soprattutto nella zona di Delvinaki, dove _furono impiegate formazioni di carri armati e vennero gettate nella battaglia nuove truppe, costituite principalmente dal 2 ° Bersaglieri. I nostri incontrarono una resistenza particolarmente tenace all'uscita occidentale della stretta di Delvinaki ... » (1). Dopo essersi asserragliati alla stretta di Arinista, per consentire il passagg-io di tutte le truppe del Corpo d'Armata oltre il confine greco - albanese, il 2 " reggimento ripassava il Fitoki , combatteva :mcora a Kakavia e nella notte del 2 dicembre si trasferi va nella zona di Giorgiuzzati. Ivi combattè a Zervat, con le compagnie 1", 7' e motocicl isti l'r e 2 dicembre; nella zona Monastero Profeta Elia con il II battaglione nei g iorni I - 2 dicembre; a Giorgiuzzati con tutte le sue Unità il 4 dicembre. (<

(<

(1) ALESSANDRO PAPAGO.s : ((

2S.

La Grecia in guerra "· -- Carzanri , Milano, 1949.


Le giornate di Zervat, Monastero Profeta Elia, Giorgiuzzati offrirono nuova g loria al reggimento. I Bersaglieri , che da 20 giorni sostenevano durissime prove, erano stati decimati; ma dimostravano ancora intatto lo spirito e salda la volontà di opporsi ad ogni tentatiYo nemico, non ostante k nuove perdite subite. Da Giorgiu7.zati il 2° Bersaglieri, ridotto ormai a circa 400 uomini, continuò il ripiegamento lungo la direttrice Argirocastro - Valona sino al ponte di Luzati, davanti alle posizioni di Tepcleni , ormai solidame nte g uarnite dalle truppe del Corpo d'Armata. Ivi lo raggiunse il segu e nte fo nogramma del Comandante l'Armata: « Espri mo mio vi vo elogio al 2 ° reggimento Bersaglieri per lo slancio e pro t11 c:1.za con cui ha combattuto ripetutamente negli ultimi giorni. Scgnalcrt', fiero contegn o del reg~imento alle autorit:1 superiori. Gc nerale Gc.loso ,, . A ljUesto fonogramma il comandante della DiYisionc ,, Centauro " agg iungeva: « Annovero mia fortuna aver avuto fra i ranghi della Centauro il valoroso 2" Bersaglieri. Generale Magli ». Lo !>tc:sso giorno il Bolleuino di gucrra n. 183 del Quartier Generale italiano segnalava all'ammirazione della nazione il comportamento eroico del reggimento ch e. nei confronti di tutte le Unità dcl1' 11' J\rmat:1, :1veva riportato la perce ntuale più elevata d, perdite. · Il giorno 8 dicembre il r eggimento entrò nella valle della Vojussa e la sbarrò a difesa dalle provenienze nem iche di Klisura, torn,1ndo all e dirclte dipendenze dd Comando del XXV Corpo <l'Armata e rim anendo schierato, in difficili condizioni, dalb quota 1 60 di fondo valle ai J700 metri dd Golìco da un lato cd ai 2400 metri del Trchcscines dall 'altro. La d isperata .resistenza opposta per oltre quattro mesi ai continui tenta tivi nemici dal 2 " Bersaglieri in \'al Vojussa confermava il valore g i~t dimostrato precedentemente. Il TV h:ittaglione arrestò !"offensiva della Divisione ,< Creta 1, sul Golico (da Pizdani a quota 022) insie me con i resti del gruppo Alpini ,, Pizzi >• e consegnò le sue JXJsizioni intatte agli Alpini d ella v Julia ", c he vollero a vere ancora con loro, per una settimana, i Bersaglieri del IV, in t:roica fraternità d'arm i. Alla passerella di Huho Mucio Husos, sul fronte di Klisura. la 7" c.ompagn ia, accerchiata e pri va di vive ri, resistette per 3 giorni e cedette all"avversario soltanto dopo a,ere sparato sino all'ultima cartuccia.


41 7 A Lekduschai, in val Bencia, il II battaglione fu quasi di ~trntt,, dal nemico e dai congelamenti. Al Maliplaccs !'LXXXII batt:1glio11l' complementi conquistò le posi~ioni di valle Zagorie, val Mczgora11it. quota 1308. - All'inizio della nostra controffensiva generale il 2 ° reggimento Bersaglieri era di nuovo in testa al XXV Corpo d'Armata, avanguardia delle truppe operanti contro l'avversario in ritirata, lungo la val Drino. Con diverso stato d'animo e con foga bersaglieresca esso si lanciò all'inseguimento dell' avversario che ripiegò· frettolosamente, senza lasciarsi agganciare. Soltanto al passaggio del fiume Cardigu e nella zona cli Zervat i Bersaglieri poterono nuovamente cimentarsi in combattimenti, nei quali, se le vittorie erano facili, si ebbero perdite dolorose, fra le quali quelle del tenente Lolli e del tenente coloni1ello Di Bello. Il 23 aprile, giorno dell'armistizio con la Grecia, il reggimento era nuovamente in zona Kani Dclvinaki, dove tanto sangue aveva profuso, dove ancora risuonava l'eco delle epiche gesta da esso compiute e dove ancora giacevano insepolte le salme dei suoi Bersaglieri. Il ciclo si chiudeva dove si era iniziato. Al labaro del reggimento venne conferita una medaglia d'argento al valor militare. Mentre, sulle gesta del 2" reggimento Bersaglieri durante il secondo conflitto mondiale, siamo stati lieti di aver potuto riassumere il chiaro, efficacissimo articolo del generale Euclide Fantoni, pubblicato nel giornale Fiamma cremisi del dicembre 1951 e del gennaio 1952, concludiamo riportando le motivazioni delle ricompense al valore conferite al reg§,;imento od ai suoi battaglioni, dalla sua costi tuzione in poi.

MoTIVAZIONI DELLE "RICOMPENSE .-H . VALOR MILITARE.

Al Il battaglione: 6 maggio 1848. Medaglia di bronzo alla 4' compagnia: (< Per essersi distinta nel fatto d' armi presso Verona» (R.D. rn maggio 1848). 18 luglio 1848. Medaglia di bronzo alla 2 " compag nia: ,, Per essersi distinta nel fatto d ' armi di Governolo » (R. D. 25 lug lio 1848). 24 giugno 1866. Medaglia di bronzo : Per la valorosa cd intrepida condotta al fatto d'armi <li Custoza )) (R. D. 6 dicembre 1866). <(


Al I V b"tt"glione : 25 marzo 1849. Medaglia Ji bronzo alla 14' compagnia: (( Per essersi distinta alla battaglia di Novar:1 )1 (R. D. r 3 luglio 1849).

AL li battaglione ciclisti: ,o giugno 1916 (Zaìbena). Medaglia d"argento: Assolveva con indomita fermezza un difficile compito in un·aspra ora d'offensiva nemica, dando ammirevole esempio e.li disciplina e di valore. Si di(<

stingueva per spirito di s;icrificio sulle martoriate posizioni di Oslavia (gennaio 1916) e per l'impeto dell'assalto sul Nad Logcm (agosto 1916) e sul monte Santo (maggio 1917) ;, (R. D. 29 ottobre 1922).

Alla bandiera del reggimento: Medaglia d'argento: ,, Sui campi di Grecia e di Albania, chiamato a difendere importami posizioni, sostenne !"urto di forze soverchianti, scagliando b sua anima ardente contro le m;1ssc irrompenti. contendendo palmo a palmo il terreno al nemico in epica lotta. Stremato di forze per le gravi perdite subìte, continuava ad imporsi al rispetto cd all'ammirazione dell'avversario per la tenace rc~i~tcnz;i , vivificata dal più ardente 5piri10 a!.::gre,sivo, facendo rifulgere in numerosi episodi le più pure virtù della stirpe e rinnovando gli eroismi di cui sono stati ovunque capaci i Bersaglieri d'Italia. (Kani Delvinaki - Krioneri - Kerasovon - Giorgiuzzati - Monti Trebescines - val Vojussa, 12 novembre 1940 - 23 aprile 1943) "·


Xl.

3° REGGIMENTO BERSAGLIERI .\,/aiora viribus audere

CAMPAGNE DI GUERR,\.

1860: Marche - Umbria - Itali~, meridionale. 1866: liberazione del Veneto. 1870: unità d'Italia. 1895-96: Eritrea. 1915-18: italo ausfriaca. 19~5 - 36: italo - etiopica. 1940 - 45 (seconda guerra mondiale): operazioni al fronte occidentale, in Jugoslavia, in Russia, e nella guerra di liberazione.

RICOMPENSE :\L VALOR MILITARE.

Alla bandiera: 2 croci di cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia, 3 medaglie d 'oro, 3 d' argento, 2 di bronzo. Agli ufficiali e truppa: 7 croci di cavaliere dell 'Ordine Militare di Savoia, 3 medaglie d'oro, 313 d'argento, 6(19 di hronzo, 75 croci di guerra . PERDITE NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE.

Ufficiali : morti 76, feriti r9(5, dispersi 7. Truppa: morti 1568, feriti I W4, dispersi 379. Festa del reggimento : 18 giugno (festa del Corpo).

l),\ LLA COSTITUZIONE :\LLA SECONDA GU ERRA MONDIALE.

Formato il t" gennaio 1871 coi battaglioni XVlll, XX e XXV, fu ridotto su tre battaglio ni nel settembre 1889; si accrebbe del III battaglione ciclisti dal l9l0 al 1919 e si trasformò in reggimento ciclisti il 7 luglio 1924.


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Dopo avere partecipato alle g uem .: del 1859, r86o e 18(i6, du rante le l1uali i battaglioni combatterono valorosamente, scg nalandmi alb pres:1 di Ancona, ndla vicenda d' Aspromonte (1862), nei

Enrico Torì.

combattim enti di Borgo e di Levico e nella -battaglia di Custoza, il j" reggimento Bersaglieri diede il suo concorso nella formazione di tre battaglio ni Bersaglieri del Corpo di operazione per la guerra <l'A-


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frica (1895-96); inviò complementi ai reparti mobilitati durante la guerra italo - turca 19u - 12; prese parte alla guerra 19 15 - 1y18 cd alla campagna italo - etiopica 1935 - 1936. Durante la guerra italo - austriaca combattè sul Col di Lana , nelle trincee di Vermegliano, sul m o nte Sei Busi, alle Cave di Selz,

Assalto a quota 85 e m orte di E nrico Totì .

sul monte Sid, sul Col Briccon, in val Cism o n, a Monfalcone, nel vallone di Jamiano, nelle linee di Fionda r, sulle pendi ci ddl'Hcrm ada, sul Monfene.ra, nell'ansa di Zcnson, a Ponte Pinzano, sul basso Piave, alla · Fossalunga, sul Fosso Gorgazzo, :i Fossalta, Meolo e, nella battaglia finale, a Serravalle, a F adal to, a Pieve di Cadore.

Nella guerra italo - etiopica prese attiva parte alle o perazioni sul fron te nord per la co nquista ciel Tigrai cd all a marcia su G o ndar.


NELLA SECONDA GUERRc\ MONDIALE.

Il .f reggim e nto Be rsaglieri (battaglioni XVIII, XX e XXV, 3' compag n ia moto e 3" compagn ia cannoni), al momento dell'entrata dell ' Italia in g u e rra, si trovava nel Friuli. I suoi Ikrsaglicri erano pronti nel fisico e nel lo spirito ad ubbidire all'ordine d ella Patria. Essi volevano essere i con tinuatori delle nostre trad izio ni militari. AL FRONTE occ w ENTALE. Iniziata la guerr a contro la Fr:1ncia, i Bersaglieri del 3" si trasferirono alla fro ntie ra francese, nella :t.ona Roccaforte Vilbnova, pron ti ad entrare in azio n e; ma il sopragg iun to armisti zio rimandò l'im piego del reggimento. 1d fr hhra io I '.)4 1 l'8" compagnia moto e la _ : ( compagnia cannc ni venn e ro 111,111datc in Africa, dove, inquadrate in altre Unità, ~ni~~cro wpcrbc pagi ne d i Storia. Al posto delle due compag nie furclll o costituite la 173' compagnia motociclisti e la 173• compagnia l ,111110 111.

IN Jcc:.;osr.,,v1A. - Ali 'inizìo ddb gunra contro la Jugoslavia il reggi me nw, inquadrato nella 3~ Divisio ne Celere P.A.D.A. --- co n la quale comhattè tutta la g u erra - - si portò dalla zona di Ccrvignano a Fiume. Da llui , in una corsa Yertigi nosa, com pic nJo ~forzi ina uditi, lottando col fa n go, con la polvere e con le inte mperie , inseguì il 11emico fino a Spalato, obbliga ndo lo alla resa. Da Spalato, raggiunt.1 combattendo, passò in Bosnia, do\'e la :,ua opera pacifìcatrice ristabilì rordi ne e la sicurezza fra le popolazioni .

IN R uss1A. - Ai primi del luglio 1941 il 3" Bersaglieri rientrò in Patria e, trascor si pochi giorni <li riordinamento n ella zona di Bardolino, il 24 dello stesso m ese partì per la Russia e, d opo una breve sosta in Romania cd una faticosa m arc ia di olt re mille chilometri, si trovò. il 5 settemb re, nella zona d i Dnieper - Oerg inski. Da t1uel giorno i Bersaglieri del .3" furono sempre a contatto col ne mico, sempre all'a va ngua rdia delle truppe del C.S.I.R., e si distinsero per il loro slancio e la lo ro disci plina. li 28 settembre i Bersaglieri parteciparono alla prima battaglia combattuta e vinta da soli r eparti italiani sul fronte orientale (Petrikowka) e catturarono prig io nieri, armi e materiali. Ai primi di ottobre, vincendo la resistenza d elle retrogu ardie nemi ch e, a vanzarono verso il bac ino del Doncz, no n ostante le avversità del cli ma cccezio-


'nalmentc rigido, del terreno fangoso, dei fiumi inguadabili . Co1nhat1(: guindi vittoriosamente alla testa di pante di Uspenowka sul Wolt schja, occupando la località e respingendo i tentativi nemici per riconquistarla. Partecipò inoltre, con alcuni suoi reparti, al l'niom: per la conquista dell'importante centro di Pawlograd. Fra il 15 ed il 17 ottobre il f Bersaglieri si spostò nella zona di Turkenowka e proseguì l'avanzata su Rolschoj Jenissalj. Il gio rno

U,w pattuglia di /Jer.;,ig/ieri sul Donez.

19 i battaglioni XX e XXV occuparono la staztone Roja e Maximiljanowka. Il 20 i predetti battaglioni occuparono combattendo Soffja e, ripresa la faticosa marcia , sostenendo accaniti combattimenti di pattuglie, le punte avanzate del XX battaglione entrarono in Stalino. Il Comandante del X LJX Corpo cl' Armata tedesco, col quale il J' operava in stretto contatto, fece giungere il suo encomio. rt r" novembre g li stessi battaglioni XX e XXV, al comando del colonnello Caretto. con marcia fulminea , si impadronirono del grande centro industriale di Rjkowo, fugando il nemico e catturando pri gionieri ed un ingente bottino di materiali.


Con le operazioni Jel giorno 1" novembre può considerarsi concluso il primo periodo operativo, durante il quale erano stati percorsi oltre 300 chilometri di piste, in condizioni di clima ed ambientali particolarmente avverse, cd il reggimento aveva sostenuto numerosi combattimenti, tutti viltoriosi. Il comportamento dei Bersaglieri, per n:sistenza fisica, valore, e sprezzo del pericolo, era stato superiore ad ogni elogio; ma i Berglieri erano laceri e st;111chi. Meritato giunse loro l'elogio del Comandante del C.S.LR.: « Rivolgo mio altissimo elogio per vostra nuova superba affermazio ne, che crea motivo orgoglio per tutti Celeri Italia. Fate g iungere mio particolare, vivissimo plauso all 'indomito 3" Bersaglieri ,, . ì':ei gi urni 11 c 12 no vt mbre il rcggimentu acco rse wn slancio ge neroso in aiuto di una colonna avviluppata dal nemico e, dopo ripetuti, accaniti combattimenti, riuscì a sbloccarla. I Fanti del1'80° Fanteria poterono rientrare nelle loro lince m crcè il sacrificio di 240 Rersagl ieri. Riportiamo integralmente l'elogio ciel comandante del C .S.1.R. : ,, Alb 3• Divisione Celere. Nella dura e vittoriosa .l otta sostenuta ieri dalle truppe al vosl ro comando vi so no ~t:110 particolarmente vicino con tutta la mia passione di comanda nte. Avete fatto cose superbe che o norano il C.S.I.R. A tutti i com ;1ncb111i e gregari il mio altissimo elogio. ,< Un più commo~so e \'Ìhrantc saluto rivolgo al fiero cd indomito Bersaglieri e al colonnello Caretto, che ne è degno e valoroso com;inchntc. Ccncralc Messe, .. li comandante .la Divisione « Pasubio », generale Giovannelli, scriveva da parte sua al colonnello Ca retto: <• La Pasubio già ben conosce i Bersaglieri, co11 i quali ha sempre combattuto hn dall'iniz io della campagna. Quello che vo i avete fatto l'altro ieri, combattendo per sbloccare 1'80" reggim ento Fanteria Roma, va al di là del.la ,empl ice cnllahnra7inne ed è la più nobiìc espressione della fratellanza d' armi. <' A voi cd ai vostri valorosi Bersaglieri il mio affettuoso ringraziamcnlo ,.. L 'eroico colonnello Chiaramonti, wmanda ntc 1'80'' reggimento Fanteria <, Roma », così csprimeya la riconoscenza sua e dei suoi soldati: " Al Comando del 3° reggi mento Bersaglieri. A nome mio, degli ufficiali e dei Fanti de11'8o'', mi è gradito esprimere la più pro-~ V


fonda gratitudine per il. generoso, coraggioso e sanguinoso ~for w , compiuto nei giorni II e n corrente dal 3° Bersaglieri, co ntro k for;;e avversarie di Nikitowka, allo scopo di alleggerirne la pn:ssion<.: e consentire lo sbloccamento del mio regg imento, asserragliato nelk abitazioni. Elevando il commosso e reverente pensiero ai Caduti dcl1'8o'\ che hanno fatto l'estremo sacrificio nel nome del comun e idc ,le, sono certo che i vincoli di intimo, fraterno c,ameratismo sorci sul campo di battaglia resteranno imperituri nei cuori e negli spiriti dei due reggimenti ,,. Il 18 novembre il 3" reggimento occupava la linea Rassipnaja - Petropawlowka - Jvanowski ; linea che tenne per tutto l'inverno ad onta degli attacchi del nemico, ripetuti più volte con forze enormemente superiori. Nella battaglia di Natale il reggimcnto resistette, contrattaccò e respinse, in tre giorni di accaniti combattimenti, forze nemi che dieci volte supenor1. Quanti e <.Juanti episodi Ji valore in que~ta battaglia, durante la quale i feriti non vollero lasciare la linea! Il Cappellano del reggi- Don Gio11111111i Mazzoni. Cappellano mento, don M.azzoni, meritò la del 3° Ber.ragliai, 2 medaglie d"oro. seconda medagl ia d 'oro, mentre, con la fede dei Santi cd il coraggio degli eroi, compiva la sua nobile missione. Il sottotenente Vidoletti rinunciò al rimpatrio e si sacrificò :.ulla linea, ìn mezzo ai suoi Bersaglieri, nel tentativo di contr;istan.: il passo al nemico soverchiante. Verso le 5,30 del giorno di Natale forti colonne di Fa nteria e Cavalleria russe attaccarono Lutto il fro nte tenuto dal 3". Il XXV battaglione (Rassipnaja) riuscì a stroncare i ripetuti attacchi di forze preponderanti nemiche. Il caposaldo di Petropawlowka, tenuto d:11 battaglione di formazione e dalle compagnie cannoni e mntocicli st i, venne investito da forze superiori da nord - ovest e successivament e da sud, cd il nemico investì Stoshkowo, sede ciel Coma ndo del reggi-


mento, per venire subi to contrattaccato e respinto dal XX battaglione. I Russi si accanirono particolarmente, nella proporzione di 20 ad 1 , contro Jvanowski, il caposaldo tenuto dal XVIII battaglione, che resistette eroicamente, benchè isolato per tutto il g iorno dall 'inhuiare delle intemperie. Soltanto la sera i pochi superstiti furono costretti a ripiegare, per tornare il giorno dopo in testa ~ii rinforzi sopraggiunti e rioccup;irc la posiz ione tanto eroicam ente difesa. Anche il battaglione di for mazione fu costretto, la sera di Natale, a ripiegare sul XXV: ma il gio rno dopo riconyuistò il suo caposaldo. Nei giorni 27 e 28 il 3'' Bersaglieri contrattaccò su tutta la linea, occupando Ra~~ ipnaja, con il XXV hatt,g lionc Nikitino, e con il XVIII battaglione. rinforzato da reparti della legione " Tagliamento ", lluuta 342. La battaglia vittoriosa di Natale era terminata. Le perdite furono sensibili; gravissim e quelle del nemic<J . A conclusio ne di c1uelle epiche giornate il Comandante del reggimento ricevett<: la seg ue nte lettera del generale Messe: « Caro Carctto, i Bersaglieri del reggimento, sotto la tu a salda e vigorosa g uida, hanno scritto in que~ti giorni nuove e più supcrhe pag-ir-ie di eroiçmn, rll<' pntranno ;1ç,;1 i d ifficilmente cs~ere ~uptTate. Sia g loria a llltti g li eroici Piumati caduti e a tutti coloro che ha nno dato un contributo di sangue, di energie e di ardore per l'o nore del nero piumetto e per le maggiori fortu ne dclb Patria nostra. « Aiùraccio in te tutti i Bersaglieri del 3·' e tutti coloro che hanno combattuto e vinto al loro fianco ,; . U n mese dopo (25 gennaio 1942) ~ull e stesse posizioni il tenente Taralli, che g ià nella battag lia dì Natale era sta to uno dei più valorosi, cadde al la testa del XV lll battag lione, lanciato alla conquista di una posizione. Il 29 gi ug no la bandiera del 3''. che già si fregiava della massi11u ri compensa per il <.:nmport:imento tenuto ndb guerra 19.15-H;t8, venne decorata con la medaglia d'oro al valor militare. Il 12 l uglio il reggi mento, insieme agli altri reparti della f Divisio ne Celere, occupò Fatschcwka e I vanowka, superando di slancio in tre giorni tre munite lince difensive nemiche, disposte su dì una profondità Ji .150 chi lometri. Il 19 il reggim ento occupò Millerovo sud, al centro della ricca zona m ineraria di Bocovo Antrazit. Po i. riordinate le fìle, tra il 25 cd il 29 luglio, con una celere marcia di avvicinamento d i olt re 450 chilo m etri. vincendo diffì w ltà

.r


.p 7 non indifferenti, si portò sulla riva destra del Don, nell 'ansa di Scrafìmowitsch. La Divisione Celere aveva il compito di eliminar<.: b testa di ponte costituita dai Russi nell'ansa. · Il 29 mattina il reggimento era in linea, di fronte alla Fanteria nemica rinforzata da una brigata corazzata, che difendeva la testa di ponte. I tre battaglioni del 3° attaccarono il nemico, fortemente trincerato su posizioni da lungo tempo apprestate c.: riuscirono a respin gerlo con accaniti combattimenti. Il XXV battaglione era già quasi in vista del fiume, quando venne attaccato da un reparto di carri ;irmati russi; non si scompaginò e brillantemente resistette alle Fanterie che sopravvenivano. Nella notte dal 29 al 30 il XX, con una audaci~sima azione di sorpresa, occupò Serafimowitsch; mentre la mattina dopo i battaglioni XVlll e XXV raggiungevano il fiume a Relajewski e a Bobrowski. La brillan:e, rapida azione eliminò la testa di ponte alla quale il nemico attribuiva grande importanza, come dimostravano le opere d.i fortificazione, l'accanita resistenza opposta, il bottino ed il numero di prigionieri catturati dai nostri reparti. La battaglia era stata accanita. Da concordi dichiarazioni di prigionieri risultò che un'Armata, costituita da 5 Divisioni efficienti, era in affluenza nella zona : il che spiega i ripetuti ritorni offensivi russi per tentare la riconquista della testa di ponte. Mentre più intenso ferveva il con:ibattimento, il 2 agosto, alla testa <lei suoi battaglioni, il colonnello Aminto Caretto fu gravemente ferito e mod qualche giorno dopo in un ospedale da campo. Con lui il reggimento perdette il Capo avvedu to ed audace, che aveva plasmato, con la forza dell'esempio, i suoi Bersaglieri, elci l}Uali ben 190 erano caduti nella conquista e nella difesa dell'ansa di Serafimowitsch.

Circa la battaglia di Natale e la morte del colonnello Caretto noi stessi scrivevamo, nd 194 1, lJUanto segue. Il r5 dicembre tutte le forze del C.S.J.R. avevano assunto il loro schieramento sulla nuova via, costituita dai numerosi obbiettivi da esse conquistat i durante le vittoriose azioni dei giorni precedenti. Intanto il nemico, non ancora stanco delle numerose sconfitte subìte, preparava la sua grande offensiva; mentre i nostri soldati, pur essendo vigili e pronti, pensavano al Natale imminente. Ecco, ad esempi.o -, anche per ascoltare la viva voce dei nosl ri stessi combattenti - come il caporal maggiore Mario Pattori, d<:I


XX battaglione Bersaglieri, scnvcva al padre il 24 dicembre, nella vigilia della fest:i al cui pensiero il ricordo delle famiglie lo ntane diventava per i nostri soldati ancora più vivo. Si tratta di una lettera eloquentissima, che dimostra lJUale fosse veramente l'animo dei nostri uomini proprio in quei giorni. << Caro papà, da parecc hi giorni le o perazioni hanno assunto un tono calmo, t!uale ;1ncora non avevamo conosciuto: la stagione so-

praggiunta ha localizzato le opcraz1orn stesse: n)a non è nuscna a calmare il nostro ardente entusiasmo e la nostra caparbia volontà 1 Ora dobbiamo comprimere la nostra naturale turbolenza, rimanere forti nell'attesa delle operai.ioni in grande stile~ " L 'animo è ben temprato; mentre il tìsico, che gli sforzi compiuti dj novt nH:si ~1d oggi dovrebbero ~:vere intaccato, ~ sernprc pronto a tJu,ùsiasi prova, a ttualsiasi fatica. E. lo spirito dei figli di La Marmora che, trionfante, mostra agli occhi sorpresi di tutto il mondo, alleato e m:mico, di quale tempra siano fatti i soldati d' Italia , di c1uale materia siano forgi:.iti. ,, Domani è Natale; (1uello che possa significare per noi questa parola è sovrumano. Ci stringeremo compatti, ciascuno coi propri affetti , senza inutili rimpianti; ma con la grande gioia nel cuore di saperci ben ricordati da mille e mille persone lontane!


I nostri cari, la nostra casa, la nostra Patria for mano iI I uoco che alimenta la nostra forza, la nostra volontà; domani , nelle nostre preghiere, tutti questi affetti ricorderemo ; ma chiederemo anche che il nostro più grande desiderio di vittoria sia continuamente al imentato! (< Nel turbine delle battaglie a volte possiamo anche di stogliere.: il pensiero eia coloro che, invece, sono sempre in ansiosa, trepida attesa; ma non sappiamo dimenticare che la loro attesa non deve essere delusa! << Non sorridere; con due compagni entusiasti, in questi giorni ho costruito un piccolo Presepio senza nessuna pretesa, così, alla buona, con acquerelli e cartone; ora, che è stato visto dai miei superiori, è stato definito un ·opera d'arte e domani sad esposto in una casena e visitato da tutti i Bersaglieri. Piccola cosa, ma per qualche ora ho vissuto nell'illusione di essere tornato fanciullo! " Questa notte sono di servi zio : vale a dire veglia fino a domattina. Rimango solo con i miei pensieri, con tutti i miei propositi, con le mie speranze. Mi permetto di far correre più del solito la fantasia, fino a raggiungervi e portarvi il mio incitamento. Anche voi !;t:1tc combattendo b rnstr:i bat~:i.glia: tenete sodo; fr::ntanto confìd:1te nei vostri figli, con la certezza che il domani sarà foriero di tutte le vittorie per la più fulgida grandezza della nostra tanto ama ta Patria. ,, Porg i un bacio affettuoso a mamma e r icevi un forte abbraccio;, . Ma la tradizionale festa alla quale il ca poral maggiore Pattori pensava in questa lettera , che non si può leggere senz a provare una profonda commozio ne, non Potè aver luogo. Proprio il giorno di Natale i Bolscevichi sferrarono, infatti, la loro offensiva, accanendosi, come abbiamo già detto, contro le nostre truppe; ma sempre invano, per tre g iorni interi, per poi logorarsi ù1 ulteriori tentativi fino al marzo del r942. Le azioni svolte nei giorni della battagl ia possouo Cù~Ì c~~cre riai,i, unle. Il mattino di Natale attaccarono le nostre posizioni grossi reparti di Fanteria che, con l'appoggio di squadroni di Cavalleria e di Carri armati , cercarono invano di superare la mirabile.: resistenza dell a nostra Divisione Celere. Per tutta la giornata, nel tormento della bufera, i Bersaglieri del 3° tenn ero testa alle soverchi anti forze n emiche. Ma il g iorno successivo la 3" Divisione, col concorso di reparti germanici, scattava al contrattacco su tutta la linea; mentre, in un setto re vicino, altre U nità . italiane m uoveva no alla controffensiva. «


43° Tutta la massa avversaria \'enne ricacciata sulle posizioni di partenza cd il contrattacco del Corpo di spedizione non si limitò a respingere Ltttacco nemico e ad infr:1ngere le successive ondate russe; rna continuò vittorioso per tut.ta la giornata del 28, terzo d ella battaglia, inseguendo i Bolscevichi, che lasciarono sul terreno oltre 2000 m o rti cd in mano dei nostri soldati rooo prigio nieri, diccine di cannoni, di mitrag liatrici e di armi automatiche cd un ingente bo ttino di altri materiali. Duran te la nostra vittoriosa resiste nz a all 'offen siva bolscevica di Natale, proprio nel giorno sacro alla nascita del Redentore., cadeva, m entre era intento alla sua sacra missione fra i Bcrsaglier.i dd 3·' re1;gimento, il Cappellano militare don Giovanni Mazzoni, sul cui pdtu g i;'t Afcr mava il suo valore di sacerdote e di combattente, oltre ad u na m edag lia d'argento ed a du e di bronzo, anche la medag lia d 'oro al valor militare, m eritata nella g rande gue rra passata, com e Cappellano militare del .226" reggimento Fanteria. Non appena egli aveva saputo che ritalia avrebbe partecipato alla nuova Crociata i n difesa della civiltà europea e cristiana , aveva WJluto lasciare la sua Parrocchia per chiedere di essere destinato ad 11n re~t; imento in R11ssi;i_ Di lui scris~e il generale Messe che <• era caduto eroicamente sul campo, a fìanco dei suoi valorosi ed intrepidi soldati, chiudendo così b sua nobilissima vita, tutta spesa nd sen 'Ìzio del la Pat ria e della C hiesa ,,. li suo nobile esempio d oveva ve nire imitato, proprio un mcfc dopo, il 25 gennaio, dal nuovo C~ìppelbno militare:: del .3° Bersaglieri d o n Giacomo Davoli, caduto anch'egli, colpito dal piombo bolscevi co, durante l'adempimento della sua missione di fede. Anche nei primi giorni di marzo la Divisio ne « Torino )> e la J' Celere dovettero ancora opporsi ai tentativi del nemico contro le no stre posizioni, costringendolo a ripieg are con gravissime pcrdire ; ma pni l'impotente r abbi a d ei Russi sconfitti sembrò finalmente placarsi ed , intanto, tutte le sofferen ze imposte alle truppe dal erudi ssimo in verno cominciavano grad atamen te ad attenuarsi, visto che ormai la primaver:1 non era più lo ntana. fn cim1uc m esi di cam pagna, il C.S.I.R. aveva per co rso o ltre 1500 chilometri per via ordi naria, marciando e combattendo vittoriosam ente, infligg endo ai Bolscevichi g ravissime perdite e catturando lo ro oltre 16.700 prigionieri, 16 canno ni, 13 mortai, 5000 fucili , 5 10 mitragliatrici, 60 automezzi, 500 carri, rooo cavalli.


Vennero conferite ai reparti le seguenti r1compense al valor militare: - una medaglia d'oro alla bandiera dell'8o" reggimento Fan teria; - una medaglia d'oro al labaro del f reggimento Bcrsaglit:ri, il cui comandante, colonnello Caretta, doveva poi incontrare g lor io~a morte sul campo; - una medaglia d'argento all'81" re_g~imento Fanteria ; - una medaglia d'argento allo stendardo del reggimento Artiglieria a cavallo; - una medaglia d'argento al labaro della 63' legione Camicie Nere !< Val Tagliamento)>; - una medaglia di bronzo allo stendardo del reggimen to ,. Savoia Cavalleria )>. Nei primi giorni di agosto tornava a distinguersi la 3~ Divisione Celere che, dopo aver inflitto ai Sovietici, il 30 e 31 luglio, perdite notevoli cd avere loro catturato parecchie centinaia di prigionieri, dovette respingere i nuovi, sanguinosi attacchi russi. In corrispondenza di un tratto del nostro settore, particolarmente delicato per la su~ posizione avanzata, sottoposti agli attacchi provenienti da tre diverse direzioni, i Bersaglieri, dopo aver subìto i tiri di preparazione dell'Artiglieria nemica, non appena le Fanterie sovietiche si lanciarono all'attacco, le contr:1ttaccarono immediataJ11cnte, costringendole a np1egare.

Mentre il glorioso 3" reggimento Bersaglieri, che già col C.S.I.R. aveva partecipato vittoriosamente a dieci battag lie, riusciva ancora una volta a strappare al nemico la vittoria, il suo comandante, colonnello Aminto Caretta, concludeva la sua èroica vita in un ospedale da campo, Jove era stato ricoveralo per le ferite riportate m:i giorni precedenti nella zona di Bascovscoi. Il colonnello Caretta aveva partecipato, sempre alla testa del suo reggimento, alla battaglia della Divisione Celere per la distruzione della testa di ponte rimasta ancora ai Bolscevichi a Serafimowitsch, nell'estrema ansa orientale del Don, cd era stato colpito dalla scheggia dì una granata esplosa a pochi metri da lui ad un ginocchio, in modo che non sembrava dapprima molto grave. Egli ave va chiesto cd atteso che venissero sgombrati prima i suoi Bersaglieri fe-

2 9.


4.P riti cd aveva rifiutato di allontanarsi dal combattimento. Questa prova di stoica dedizione al dovere gli riuscì fatale, poichè, (1uando egli s1 rasscgnù finalmente ad essere trasportato all'ospedal e da campo, era ormai troppo tardi; la cancrena ~1veva gi ~1 cominciato a distruggere il suo coqx> di eroe ed il chirurgo non aveva potuto amputargli in tempo la gamba ferita. Il colonnello Ca retto, ehe noi ricordiamo ancora giovanissimo :1llievo dell 'A ccademia Militare di Modena, assie me a Tavoni, Psaro, Meneghini, D ' Avanzo. Mazza cd a tanti altri colonnelli caduti anch'essi sul c::impo (poichè - co m e doveva riconoscere lo stesso ne mico, sorpreso cd ammirato ~ i generali, i colonnelli e gli ufficiali italian i so no se mpre i primi a dare l'esempio nell'affrontare la morte !), comandava il 3" reggimento Bersaglie ri dal gennaio 1941, dopo una hrilbntc c;irric r;1 cd un luminorn passato milit:1re. Nominato sottotenente nel 1914, promos~ o tenente l'anno dopo e capitano nd 1916, egli aveva partecipato alla guerra 1915- 18, merit:mdosi una m edaglia d'argento e tre di bronzo al valor militare. Due vo lte ferito, era tornato in linea p er battersi ancora cd era stato nominato comandante del IV re parto d 'assalto ,, Fiamme Cremisi ,., p<: r assume re pùÌ , nell'ottobre del 1917, il comando del XXVI reparto d 'assalto che, da lui guidato più volte in epiche azioni, rimaneva leggendario nella storia della guerra 1915 - 1918 per le (}uattro citazioni nel Bollettino del nostro Comando Supre mo e per essere stato l'unico reparto d'assalto decorato con medaglia d 'oro. Promosso colonnello nel I940, il Caretto, dopo aver partecipato con i suoi Bersagli eri alla campagna in Jugoslavia, era partito per il fronte rnsso. dove aveva più volte guidato i suoi hattaglioni alla vittoria. Sempre alla testa delle sue truppe, sempre primo in ogni combattimento, egli era stato decorato sul campo con la croce di ferro tedesca e con altre due medaglie d'argento al valore. Le motivazioni di queste ri compense meritate in Russia, dopo le quattro già conferite~li nella g ue rra passata, descrivono efficacemente, più di qualsiasi cenno biografico, le elette qualità militari del colonnello Carclto. F.cco la motivazione dell a medaglia meritata a Gorlowka nel novembre 1941 : ,, Con sano crite rio taui.co e vero spirito di vecchio Ardito, con fermezza, capacità ed ardimento, primo fra i primi, guidava il proprio reggimento in una difficile azione di guerra e, vincendo le forti resistenze del nemico, supe rio re di numero, ed infliggendogli gravi


perdite, portava decisivo anito ad un reparto di altra Divisione, c lic trovavasi in grave, momentanea crisi. - Gorlowka (Ucraina), 12 novembre 194r 1> .

li colonndlo Aminto Caretta, comandante r!d 3" llcl'snglieri.

Ed ecco la motivazione della m edaglia meritata nell'accanita b:lttaglia di Natak, fra k nebbie e le nevi dell 'inverno russo: 11 Comandante dì un magnifico reggimento di Bersaglieri, da lui preparato mirabilmente per ogni impresa di g uerra, incaricato della difesa di un importante settore, in occasione di un attacco condotto


434 dal 11c:mico con grande superiorità di forze e di mezzi, conduceva l'azione delle proprie truppe in modo brillante, ottenendo, con l'esempio e con oppurtun:: disposi zioni , positivi risultati. Assunto il comando di una colonna mista italo - tedesca per la riconquista di una locahtà perduta, raggiungeva l'obbiettivo assegnato con esemplare slancio e ne manteneva il saldo possesso. Confermava, durante tutta la battaglia, le sue solide qualità di Capo e di valoroso combattente. - Fronte ru sso (Rassi pnaja Pctropawlowka), 25 - 31 dicembre 1941 )) _ L\1ltima sua gr,indc gioia, veramente degna òi un soldato come.: Lui, gli era stata w ncessa cinque scttirn:1ne prima, in occasione della solenne consegna della medaglia d'oro al suo reggimento da partedel generale Gariholdi, comand;intc 1"8' Armata; medaglia d'oro. che :m.' va premiato l'eroismo dei suoi Bers:iglieri che l'adoravano, rnstitui,·:1 110 intorno a Lui una grande famiglia di prodi e che, anclit: dopo la sua morte. guidati dal ~uo esempio, dovevano continuare ten 1ccm<.: nte la lo ro marcia verso le nuove mè.te e le nuove vittorie. Ci piace qui di riportare l'dfìcacc e commovente saluto che Kauul Radice rivolse al colonnello Caretto. nel concludere un ~Lu> :1rtìcnl0 nel CorrÙ' ff della Sera: " Colonnello Ca.retto, noi crediamo di sapere che la sopravviven za di te, Rersag liere con una gamba sola, ti sa rebbe spiaciuta e che, di tutte le finì pensate. quella di cadere , ul campo ti era sembrata IJ più auspicabile. Eri uomo di 1x1che parole; sappiamo in qual modo ama\'i onorare .i Caduti. Non chiedi dolore, ma orgoglio: non cloouio, ma silenzio. So)o tributo ii saiuto milit;ire, a testa alta, immul;ili come era immobile il tuo corpo cinque settimane avanti, mentre reggevi la bandiera del Terzo~ come- è immobile adesso, dopo che i tuoi Tkrsa~licri lo hanno sollevato, con gesto antico, prima dì deporlo nella terra della steppa. ,. Sulla croce che reca il tuo nome, inci w col ferro rovente, sta l'elmetto che portavi. E il piumetto, ogni poco mosso dal vento, ammnni~ce che la tua gloria è ormai perfetta e che le cose terrene, anche q11;111 11o ~emhr:rno finite, forse non hanno cessato di vive.re "·

Ma la lotta non poteva avere sosle. Più a nord del settore di Serafimowitsch il nemi"co tentò di .ripassare il fiume e, prima il XXV e 1mi il XX b:.1ttaglione accorsero a presidiare la riva destra del Don,


·g.ià affidata a reparti tedeschi. Il XVIII rimase solo a soslcn<.:rc I' u rio dei Russi, desiderosi di tornare sulle posizioni perdute. Il 18 agosto il reggimento - dopo quasi un anno di i111 rn~:i :ittività operativa - lasciò la linea per un m eritato riposo. Ma c1uc~10 durò soltanto 5 giorni, perchè il 23 agosto il 3Q era di nuovo in li11<:a nella zona di Jagodnyj, a sostegno della u Sforzesca >• che, attaccata

da forze preponderanti, aveva dovuto cedere una larga striscia di terra sulla riva destra del Don. Sulla grande croce che sovrasta il rustico cimitero di guerra, dove riposano il colonnello Aminto Caretto ed i suoi .Bersaglieri del 3", era scritto: •< Solo chi muore può star per via >• ed i Bersaglieri del 3" furono pronti ad accorrere in aiuto del 5_f e del 54" Fanteria, con lo stesso sentimento col quale erano accorsi a Gorlowka all'appello dei F:rnti dcl1'80" reggimento. li 3", con la sua azione, arrestò il nemico imbaldanzito dal successo; si distinse particolarmente il XXV battaglione che sostenne i p iù acca niti combat timenti a l]UOta r8-1. Dal 23 al 30 agosto il reggimento, bcnchè ridotto LJUasi ad

Il _,ergenu· Luigi Sbaiz del bauaglionc «Goiton, medaglia d'oro alla memoria.

un LJUarto dei suoi effettivi, difese tenacement<.: la posizione di Jagod-

nyj , cardine dell a linea dife11siva di tutto il settore, e rispose agli attacchi che· si susseguivano a tutte le o re co n irresistibili contrattacchi. Per il ~crnmlo ciclo delle operaz.ioni in Rus~ia, alla bandiera d el ( venne concessa una seconda medaglia d'oro al valor militare. · La permanenza in linea si prot;asse fino ai primi di novem bre. L!Uando il reggimento ._, dopo tanti e tanti mesi di prima linea venne mandato a riposo nella vall e del Bogmschiar. Dall'Italia arrivarono i g iovani Bersaglieri a prendere il posto di coloro che giacevano negli umili cimiteri di guerra. Così ricomposto, il reggimento, il 17 novembre tornò in lin<.:a sul Don, nella zona di Meskow, contro il nemico sempre pit1 bald:111


zoso, e dal 2 1 novembre al 19 dicembre le posizioni affidate ag li eroi del 3" r csistenero tenacemente, fino al san~uinoso ripicg;unento. NELLA GVERRA DI LII!El<AZIONE. J , .. ollobn.: 1944, nella zona di Picdimontc J'Alifc (Benevento), con i pochi superstiti dei provatissimi Bersaglieri, \'e nne formato il battaglione Bersaglieri " Coito ,., unico reparto superstite di tutti i n.:ggimenti Bersaglieri. Do[X) un lungo addestramento, svolto ndlc zone di Picdimon tc, di Bracciano e nella valle del Chianti, il battaglione cntn\ in linea contro i Tedeschi sul fronte di Bologna. facendo parte dd gruppo di combattimento '( Legnano ,, ed il !;Ìorno 21 aprile 1945 entn'> 11ell,1 città liberata. Per il mag nifi co comportamento del battaglione, il compianto generale Umberto Utili , comandame del Gruppo di combattimento " Legnano"• propose il reparto per una medaglia d'argento al valor militare. Così i Bersaglieri ripresero il loro glorioso cammino e dal battaglione « Goito ", il 1° luglio 1946, risorse in Milano il 3" reggimento Jkrsaglieri ( r ).

ìvloTIVAZION[ DELLE RICO\H'ENSE .\L \ ' Al.OR MlLIT,\RF.

La bandiera del .f reggimento Ber~:1glieri sì fregia di due medaglie di bronzo per la presa di Ancona e per il falto cli Aspromonte e cli una medaglia <l'argento per le azioni di Borgo e di Levicn, meritate dal XXV battaglione nella guerra del 1866; della medaglia d'oro al ,·alor militare conferita al lll battag lione ciclisti per il valor<.: dimo strato a Vermegliano, sul Sei Busi, a Monfalco ne e per la brillante partecipazione alle battaglie del Piave e di Vittorio Veneto; di una seconda med:1glia d 'a rge nto per l 'impetuosa conquista della q. 144 di Monfalcone, ugualmente co nferita al Ili ba ttaglione cidisti, e di una terza medag lia d'argento pe r l'azio ne con la lJLiale, conquistando le alture di Bclcsat, il reggimento contribuì va lidamente alla vittorima conclusione della battaglia delrEndcrtà. in Africa Orientale. Fregiano. inoltre, la ban~licra !?. croci di caval iere d ell 'Ordine Militare di Savoia, conseguite per le guerre 1915 - 18 e 1935 - 36. Fcco le motivazioni delle ricompe n se :il valo re. ( 1) !\id narrare le epiche gesta del :;"' reggimento Bersaglieri, abbiamo riassunto gli articoli pubblicati da P1 n 11:: no nd giornale Fiamma r:remisi n ei numeri .{ e 4 dei tnt:5i :iprile e m a~gio dd 1952.


437 Al XXV battaglione: 26 settembre 1860. Medaglia di bronzo:

<< Per

essersi lodevol mente diportato nella presa di Ancona>' (R. D. 1 ottobre 1860). Settembre I 862. Medaglia di bronzo: << Pcrchè diede special i prove di valore e di sagacia militare (fatti d'arme di Aspromonte) " (R. D. 30 settembre 1862). 25 luglio 1866 (Borgo e Levico). Medaglia d'argento: << Il giorno 23 a Borgo, la notte a Levico, si disti"nse per coraggio, sangue freddo e disciplina nell'attacco di quelle difficili posizioni, essendo in avanguardia al 28° reggimento Fanteria 11 (RR. OD. 6 dicembre 1866 e 16 maggio 1909).

Al !Il battaglione ciclisti: Medagl.ia d'oro. 19 - 21 luglio 19r5 (Vermegliano); 28- 29 luglio 1915 (monte Sei Busi); 6 agosto 1916 (quota 85 ad est di Monfalcone): « Con audacia indomabile si affermava su posizioni asprissime, a prezzo di un immane sacrificio di sangue. Con la sua virtù e la sua fede rinnovellò, nel durissimo travaglio, le sue forze, sì che, nell'ora dell'assalto, schiantò e travolse d'un mio impeto le formidabili difese nemiche. Si opJX>S<: cvn audaci azioni di rdnJgu:1rdia all'avanzata nemica dell'ottobre 1917 e diede largo tributo di sangue sul Piave, durante la prima resistenza su quel fronte e nella difesa del giugno 1918. Si distinse per slancio ed ardimento nella battaglia di Vittorio Veneto 1) (R. D. 31 ottobre 1920). Medaglia d'argento. 14 - 15 - 16 settembre 1916 (Carso; q. 144, ad est di Monfalcone): (, Assaltava con impeto eroico una fortissima posizione carsica, aprendosi il varco nei reticolati a prezzo di purissimo sangue cd, in concorso con altri reparti, ne manteneva l'occupazione in tre giorni di epica lotta, malgrado i violenti bombardamenti cd i ritorni offensivi del nemico n (R. D. 29 ottobre 1922).

Al reggimento: Medaglia d'argento perchè il 3" reggimento Bersaglieri f i distinse, nella guerra italo - etiopica del 1935 - 1936, alla conquista delle alture di Belesat, contribuendo efficacemente alla vittoria ddl ' F.ndertà . Medaglia d'oro: (1 Compatta e gagliarda unità di guerra, salda amalgama di energie, cli volontà intrepida e di temeraria ardit ezza fuse nell'abilità manovriera, in di cc i mesi di ardua campagna ha dato


vivido risalto alle superbe tradizioni, onde sono onusti il suo ceppo e l il suo nome. Chiamato alla battaglia del Nipro dopo mille chilometri di rudi marce, imponeva all'avversario la invitta rnperiorità delle sue baionette, che con travolgente irruenza e lena inesausta, sgominando ripetutamente deme e rabbiose retroguardie nemiche, faceva balenare prime e vittoriose nel cuore del Donez. Riaffermata in rischiose azioni esplorative la bella audacia dei suoi battaglioni e distintosi pel contributo di \'alore nel soccorso a nostra colonna avviluppata, teneva ovunque in scacco l'avversario, strappandogli capisaldi muniti e pn:zio~i punti di appoggio. Incaricato infine della tutela di un delicato ~ctt.orc difensivo, ancorchè ridotto dì numero cd esposto ai rigori di un invnno cc.::cczionalmentc ostile, n·agiva con indomito coraggio e fede suprema all 'urto di forze nemiche dieci volte superiori, arginando, con l'incrollabile diga dei petti e degli animi. la furia che minacciava di strenurlo e portando i suoi piumctti ad affermarsi in una scia di sangue oltre le posizioni riconquistate. Fro nte russo: Nipro - Uljanowka - Maximiljanowka - Ssofjewka St;ilino - Pantcleimonowka - Rassipnaja - Michailowka - lw,mowb Stoshkowo, agosto 1941 - maggio 19-F· \f..:.l.1g!ia ,l'oro: ,. SupLrb ..1 ui1ità di gucrr.1 . non p::iga del grande sangue versato e delle t:roichc imprese compiute nel precedente ciclo operativo, si prodigava ancora con suprema dedizione per il buon esito in numerosi combattimenti. Balzato per primo dalle posizioni tenacemente difese durante tutto l'inverno. prendeva d 'assalto un import:1nte centro fcrrmiario e creava la premessa per afferrare alla gola il nemico ripiegante, distruggerlo e conquistare una ricca zona mineraria. Lontana avanguardia delle truppe italiane in Russia con la f Divisione Celere, slanciatosi con fulminea marcia dal Donez al Don, attaccava e conquistava con dura e sanguinosa lotta una munitissima testa di ponte, sconvolgendo il piano offensivo nemico. Travolto l'a vversario in rovinosa fuga. ne fru strava i successivi suoi ritorni offensivi, compirni co11 forze snnpre rinno\"antisi. C hiamalo all' arresto dì masse nemiche transitale sulla destra del Don, le ricacciava rnn impetuoso attac.::c.::o; quindi, inchiodato al terreno, costituiva insormontabile barriera ai reiterati, sa nguinosi; ma vani as~alti nemi ci, spezzandone l'impeto e facendo brillare di piena, fulgida luce, di fronte agli all eati cd allo stesso nemico, le virtù guerriere della stirpe italica. - ·- Fronte russo: Rassipnaja -Stazione Fatschewka Iwanowka - Serat-imowitsch - Brobowski, quOia 224,4 - Jagodnyj, I I luglio - 1° settembre 1942 ,)_


·I { tJ

Al LI battaglione

<< Coito

":

Medaglia d'argento: « Raccolse gli uomini onde ria ~sun ~c le gesta di tutte le fiamme cremisi nella guerra di Liberazione: ci m1u:i 11 tunesimo battaglione del I Raggruppamento motorizzato, che off cric l'eroico olocausto degli allievi ufficiali di complc:mento a monte Lun go ; XXIX e XXXIII battaglione e prima compagnia motociclisti del C. I. L. che strenuamente guarnirono monte Marrone e le Main:irde, che spiccarono su monte Mare con balzo leonino, che combatterono duramente a monte Granale di lesi, che incalzarono saettando il nemico ad Urbino e ad Urbania; battaglione << Goito » del Gruppo <1 Legnano)>, che immolò le avanguardie audacissime su Poggio Scanno prematuramente conquistato. Da C.assino a Bologna, sempre pari alle prestigiose tradizioni del Corpo, con impeto veemente e con generosa, alata baldanza. - Campagna di Liberazione, 6 dicembre 1943 - 30 aprile 1945 "·


Xli.

4·) REGGIMENTO BERSAGLIERI Vis a11im11,·, impet11.,

C.\Ml',\GNE Ili GL"EllR.-\.

1860 : ~-1archc - Umbria - Italia meridionale. r866:

liberazione

del Ve neto. 1870: un ità d'Jtalia. 1911-12: italo-turca. 1915-18: italo - austriaca. 1940 - 45 (seconda guerra mondiale): operazioni al fronte occidentale., in Albania cd in Crecia.

R1co:<.U'E.NSE ,\L V:\LOR \HLITARE CONSEG l; [TE FINO AL HJ40,

Aflu Bt111dicra: croce di cavalit.:re dell'Ordine Militare di Savoia, medaglia d'oro, I medaglia d'argento, 3 di bronzo. Agli ufficiali e truppa: 4 croci di cavaliere dell ' Ordine Militare di Sarni;1, , medaglia d'oro, 290 d'argento, 481 di bronzo, 18 croci di gue rra. I

PERDITE NELLA PRI!\I:\ GUERR:\

'.\IONl>IA LF. .

Ufficiali: morti ·ti), feriti I l I, dispersi 98. Truppa: mo rti :i70, feri ti 2856, dispersi 3900. Festa del rcggnnento: il< giugno (kqa \H Cnrpo),

0 .\LL\ COSTJTCZION E ,, LL.\ SECON.IJ.\ Gl; ERRA '.\IONI>IALE.

Costituito su yu:iltro hartaglioni il 1 ·' gennaio 1871, il 4" reggimento ne ebbe, nel 1883, soltanto tre, ai quali sì aggiunse il IV ciclisti dal 1° ottobre 1910 a l 21 novembre 191 9. li 7 luglio 1924 il 4° si trasformè> in reggimento ciclisti su due battaglioni.


Il reggimento raccoglie il glorioso ricordo d ei battaglioni XXVI, XXIX e XXXI, i quali parteciparono alle guerre del Hisorgirnc.:nto nazionale, distinguendosi alla presa e.li Pesaro, nella battaglia di Castel fidardo ed alla presa di Ancona nella campagna del 1860; al ponte di Versa nella guerra del 1866; alla presa di Ro ma nel 1870. Il reggimento prese parte, con la ro' compagnia del XXXI battaglione, alla guerra d'Africa (1887- 1888); concorse alla formazione di quattro battaglioni Bersaglieri del Corpo di operazione nella campagna 1895 -1896; inviò 1'8" compagnia con la spedizione in Cina dei 1900- 1901; partecip<\ mobilitalo, alla guerra italo - turca 19u 1912; combattè nella guerra italo - austriaca alla fronte italiana e con i suoi reparti in Siria cd in Palestina; concorse, con l'invio di complementi e con la costituzione di una compagnia motociclisti, alla guerra italo - etiopica 1935 - 36. Alla fronte italiana, nella guerra 1915 - 18, il 4° reggimento Bersaglieri combattè valorosamente sull'Isonzo, ad Aiba, a Santa Lucia ed a Santa Maria di Tolmino, sul Mrzli, a Zagora, nelle trincee di Monfalcone, sull'altopiano della Bai nsi zza, a Canale, a Bodrez, sul Semmer, su monte Fratt:i, ad Ossoinb, ad Oscedrih, sul Globochak, sul BaJenecche, su monte Tondarecar, sul Monfcnera, sul Piave, alle Grave di Papadopo!i, a Vittorio Veneto, Mania~o, Flagogna e Tolmezzo, nella battaglia della riscossa.

NELLA SECONDA GUFRIL·\ 1{0NDIALE.

AL FRONTE OCCIDENTALE. - All'inizio del secondo conf!itto mondiale il 4" reggimento lkrsaglieri, di guarnigione a Torino, era comandato dal colon nello Giuseppe Scognamiglio ed era formato dai battaglioni XXVI, XXIX e XXXI. Non appena la guerra contro la Francia ~embrò inevitabile, il reggimelllu fece parie:: del Raggruppamento celere della 4" Armata, si trasferì presso la frontiera occic.lentale ed assunse la seguente dislocazione: il Comando col XXVI battag lione a Condove; il XXIX battaglione a Caprie ed il XXXI a S. Ambrogio. Con 1:1le dislocazione il reggimento subì qualche incursio ne aerea e continui'> a perfezionare il suo addestramento, fino a c1u;1ndo, il 18 giugno, dovette raggiungere il Moncenisio, per scendere il g iorno dopo a Susa.


Il giorno 20 il 4" Bersaglieri to rnò sul Moncenisio, nell e zone di Ba r Cenisia e di G ran Croce. li 22 era attestato sulla linea Scala - Grw Croce, quando c~,bc l'ordine di raggiungere il piccolo Moncenisio e di puntare, per le Pl aney e Bramans, nell a valle dcll'Arc, su Cll'.lmussct. li giorno 23 il 4" Bersaglie ri pa~si'i alle d ipendenze della Divisione " Cagli ari .. e raggiunse Bram a ns, gi:i occupata dal 61" reggim ento Fanteria. Il .24 gi ug no il XXV ! hatwglionc raggi unse la zon a Ji La Villette, segui to subi to dopo dagl i altri reparti. li reggiment o d oveva seguire la D i,i,io nc ,, Cagliari .. e, raggi unse, con faticosa m arcia, le posizioni ;mt:g n;1tcg li cli Le Rcpose, Mel ezet e Fourmcnaux, dopo avere i11co ntraw una patt ugli a fr;111c.:c~e cd avne subìto q ualche perdi ta. Nel pomeriggio il f fk rsaglieri ebbe l',m line d i sospendere il nH;\·irnrnto e di ri tornare nella zona dì Colll 1nn:, don: continuò ad ,1tldc ~trarsi all a guerra e partecipò a diverse esercitazioni. l i 1 2 agosto, con rutto il Raggruppa mento celere, ve nne inviato nella zona di San Da niele del Carso e qu ind i i11 Albania per la guerra co ntro b Grec ia. l!x AL B '!'<L'. El.I 1-.; GRF CL\. - - !! .f Hr: r,a!_!lierì ~ì distinse subito 1:cr il suo valo re e, nei mc~i Ji novemb re e d i dicem bre del 194 1, partecipò alle operazioni di Erseke. d i Korcia e di monte Ka b sc D el 4" n:ggim rnto e delle sue gesta. da monte K;ilasc a Pon te Perati, dur;111tc la gucrr;1 contro la G rec ia e cont ro la Jugoslavia , il generale Alfrcdo Obici scrisse (]Uanto seg ue: ,, l\fontc Kalasc, p resso il lago di O kh rida, era uno dei capisaldi pi ù impmta nti della nostra linea di d ifesa , perchè sorgeva sull a dir<::ttricc d'attacco dei Greci, i quali, padro ni dd Corciano, volevano proseguire l'offensiva per avvolgere la nostra ala sini st·ra e puntare su E lbassan. La com1ui~ta di quest'ulti mo obbietti,,o era così promettente di ri~ultati dec isivi , da gìusti fic:ire da parte greca il più largo impie;.;ri di uomi ni e di mezzi pur di rimcìre a spuntarla. Ma ,1uel capo~aldo, fi n dal novembre 1940, iniz io della nostra hattaglia d 'arreslo, teneva d uro particola rm ente per I.i virti1 dei pi uma ti combattenti d el ,{ lk rsagìicrì e dei reparti t:<:l la D ivisio ne ,. Venezia ,,, che svcn ta,·ano tutti i piani dd Cùma ndo ellenico. Il 9 d icem bre il Kala i·c, caduto temp Dranea mentc nd le mani J ei G reci, veni va ri coI1L]Uistat1) J a I XXX I battaglione Bersaglieri ( maggiore De Martino), con l':1ppoggio di armi d 'accompagnamento del XXXI battaglione e co n u n irrucmc con t r:1ss;1lto a colpi di bombe a mano.


Nel mese di marzo 1941 monte Kalase era tenuto dal f lkr saglieri. Tra la nostra linea e quella dei Greci si interponeva l'avv:d lamento del torrente Kishes, che apparteneva alla cosiddetta te rra d1 nessuno. Però le posizioni che si fronteggiavano erano raccordal e, :i monte del lago di Okhrida, eia alcune alture che formavano aura verso l'avvallamento una specie di ponte. E' per di lì che ogni volta si accanivano vieppiù gli attacchi dei Greci. Dall'alto del Kalasc ,i (<

Be,'..raglieri che sfilano di corsa a f'orta l'i'l .

vedeva lo specchio tranquillo delle acque del lago che, per (1uanto apparisse normalmente deserto, era sempre oggetto della nostra attenta vigilanza. Alcuni motoscafi della Marina, armati di mitrag liatrici, con la loro base a Lin, facevano buona guardia. 11 tratto di riva del lago fra Lin e Progradeci era affidato alla sorveglianza ed alia difesa della compagnia motociclisti del 4" Bersaglieri. Di notte un nostro faro, col suo fascio di luce biancastra, di continuo scrutav;1 la superficie acquea e la sponda nemica. « La vita sul Kalase aveva molti punti di wmiglianza con quella carsica, nel fango delle trincee, al vento e<l alla pioggia , entro k numerose, piccole caverne che i Bersaglieri avevano scavato per cercare riparo alle intemperie ed al tiro delle artiglierie nemiche . I colpi più molesti provenivano da una batteria appostata presso Tushcmishta, che prendeva particolarmente dì mira un ponticello, dove erano costretti a far capo i rifornimenti e dove si dipa rti va un a m11 -


444 lattiera d'obbligato passaggio per arrivare i11 linea. Se la caduta dei proietti nemici coincideva con l'arrivo ai ponticello dei motocicli o degli autocarri dd rancio, era un grosso g uaio: per la giorna ta non si mangiava e certamente quakhe Bersaglie re ci lascia va la pelle. Pe r questo quel luogo era stato sopra nnomina!() il « p onticello dell a rno n e " · ,, Verso la fine di marzo r941 si avvertirono i ~into rn i ckll'aum cntata attività cki Greci. ()ucs ti tutt e le notti puntavano un potente faro sul ,, pon ticel lo della rnort e "· Noi, per ncutr;ilizzare quell'occhio impertinente, mt·tt cvam u in funzio 1Ì.t· un secondo faro. Ma i Greci facevano a ltretta nto. Ed allora si assisteva ad un duello curioso di fari contro fari c he, con i loro c:normi getti di luce, incrociantisi nelle: tcndm.- nu tturn e, cercavano di accecarsi a vicenda. Le acque del lago, le sommità delle posizioni ne ri sulta \'ano illuminate come a g iorno, mentre restavano in ombra il fondo dei va lloni e le bas~t pendici de i m onti, dove potevano annidarsi d e lle insidie » . Un mattino si scatenò improvvisam e nte sul Kalase un bombardamento infernale di artiglierie e specialme nte di m ort ai da 81, di cui , com'è n o to . i Greci erano larga mente fo rniti. Si t rattava eviden1ern ente della prcp:1razinnc di ,m nunvo :-ttl:lffO. Infatti poco dopo si aggi unse il crepitare di m1merose mitragliatrici e si udì il :mo no delle cornette, con cui i comandanti g reci di solito incita\'ano le loro truppe. Suono st ridul o, insiste nte , ripetuto fino alla frenesia. TI Kalase in q_ud g io rno era difeso dal XXVI battaglione Bersaglieri (maggiore Mennuni), c he aveva tutte le arm i d ell a co m pagnia m itraglicri (capitano Columlio) appu~latc in linea. Dapprima il bombardamento greco provocò dive rse perdi te nei difensori. tra cui q uella, m olto dolorosa, del sergente magg iore Massetto, g iovan e ardimentoso, che ,'!ià ~i era m o lto distinto n elle a zioni del dicembre 1940, tanto da n1eritare 1111a m edag lia d 'argento al \'alore. Come sem pre, gli effe tti più mi cidiali e rano cau sati Jai tiri concentrati dei mortai da 81. P oi spuntarono all'attacco i Fanti greci, raggruppat i :itto rno al le loro armi automatiche. Avanzavano con baldanza e si potrebbe dire c he il fuoco delle nostre mitragliatrici poco li impressionasse. La cosa, penì, cambiò aspetto quand o ~i fecero sotto, a distanza di assalto. Allora i Bersag lieri - com e è nella natura in genere dei nostri combattenti, che male sopportano di essere assaliti - inso rsero sd egnosi, infiammati d'ira ~uerrier a e col lancio ddle bombe a mano misero in fuga g li assalito ri. La tiual cosa confermò c h e, ai ferri co rti , il nostro soldato era supe riore a q uel lo g reco.


445 Nella notte sul I Q aprile il 4" Bersaglieri ricevette il cambio da un battaglione dell'83° Fanteria (Divisione « Venezia ))) e si tra~fcrì nella zona di Qaf Than. Per più giorni combattè contro i Serbi per la conquista della linea dei cippi di confine con la Jugoslavia. Posci:,, col rinforzo di un battaglione della Divisione (< Arezzo 1> , si addrn trò decisamente in territorio nemico. I Serbi resistettero con furore e tenacia, specialmente sulle aln1re di Radoliste. Quivi si sviluppò un combattimento che durò tutta una giornata, malgrado il maltempo, che imperversò con vento gelido e bufere sferzanti di neve. La lotta fu molto accanita e sanguinosa. Ebbero la, vita stroncata il tenent e Chialda del XXVl battaglione, ed i sottotenenti Bruni e Massa del XXXI battaglione; questi due ultimi proposti per la medaglia d'oro al valore. Di una sola squadra mitraglicri <lei XXVI ba~taglione caddero, l'uno dopo l'altro, sei uomini accanto alla propria arma. Al calare della notte j Serbi, scossi dai nostri colpi, approfittarono dell'oscurità per battere in ritirata. J Bersaglieri, stanchi, bivaccarono sul posto accanto alle loro armi. Non esisteva possibilità di riscaldamento ed il freddo g-laciale notturno era così intenso, da causare numerosi congebmenti . TI m attino dopo il 4° Bersaglìerj era ben lieto di continuare l'avanzata per Struga e Okhrida: la compagnia motociclisti lungo la strada della riva del lago ed i battaglioni per l'alto, a sinistra. · L'1 I aprile, ad Okhrida, i nostri Bersaglieri s'incontrarono coi soldati germanici, i quali misero a nostra disposizione i magazzini di vettovaglie presi ai Serbi. Ma la sosta ad Okhrida fu breve. Il giorno dopo il 4° Bersaglieri venne richiamato d'urgenza a Qaf Than, perchè il fronte ellenico stava cedendo cd il reggimento doveva agire contro i Greci. A Qaf Than i Bersaglieri poterono riavere le biciclette e le motodclette, che da oltre quattro mesi non avevano più potuto usare sul terreno rotto d_i mo~tagna. Il XXXI battaglione ricevette i mezzi per essere autotrasportato. Il reggimento riassunse la funzione di nucleo esplorante celere e, per la strada di Lìn - Progradcci, puntò su Koritza. Questa città venne raggiunta dalle Fiamm e cremisi dopo aver superate numerose interruzioni stradali e vi nte successive resistenze di retroguardie greche. Subito il regg imento dovette proseguire lungo la direttrice di Koritza, Erseke, Ponte Perati. Un battaglione si avviò lungo la rotabil.e a sud di Koritza, gli altri battaglioni avanzarono : uno a destra e l'altro a sinistra, attra verso la montagna. Il C'..oman<lo del reggimento avrebbe dovuto proccdcrr


con celerità: ma, appena fuori di Ko r itza, ricominciarono le resiftcnze nemiche e poichè, dopo queste, ne susseguirono altre, che obbligarono i Bersaglieri a muovere sempre in formazione di combattimento, le biciclette t le motociclette dovettero essere cli nuovo lasciate, senza possibilità di poterle riprendere per tutta la durata dcll 'opcrazione. Le maggiori resistt nze nemiche si manifestarono rn cccssivamenle a Flok, al Passo di Qaril , Erseke, Barova t' Ponte Perati. Barova è il nome che più sarebbe rimasto impresso nei cuori dei Bersacon a lieri del 4'' re!!uimcnto, t) ,._ ,t, un senso d'amarissimo rim pia nto, anche nell'or a del successo, pcrchè fu in quel paese che il reggi mento perdette il suo prode e am ato comandantt' , ~-nlonncllo Srngnamigho, m o rtalmente ferito durante l"az ione. · I tre batta~lionì Bersaglieri , giunti a sbalzi nei pressi dell"abitato di Barava, furono arrestati da un inten so bombardamento d'Artiglieria e di mortai da 81. La ~compagnia Il colon11clto Guglielmo Scog11amiglio, motociclisti occupò subi to il ,·omanda11te del -I° lJcr.<aglicri. paese: m a non \'i trovò i Gr:!ci, i tJuali erano schierati, in posizione arretrata e più elevata, dopo l'abitalo. Ai mot nciclisti no n fu poss ibile di proseg uire anche perchè un ponte sulla strada ven ne fatto saltare. Sboccare coi battag lioni era pure assai ard uo perchè il terreno, brullo e scoperto, era batt.uto metro p ::: r metro. Durante quell'arresto altre perdite furono inevitabili . Il comandante ciel XXV( battaglione, che ·procedeva a cavallo della strada, maggiore Mcnnuni, fo preso c1uasì in pieno da un proietto di mortaio da 8 r. Malg rado le multiple ferite, non volle lasciare il comando del battaglione e si fece medicare sul posto. Numerosi furono i pacc hetti di m edicazione che per lui occorse impiegare. Egli s'illu-


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deva di poter resistere; ma vennè il momento in cui le forzc gli 111 :111 carono. Il rincrescimento che egli manifestò nel doversi allo11t.111:11 e fu tale da commuovere i suoi Bersaglieri fino alle lacrime. Poco dopo il colonnello Scognamiglio, avuta informazioni: d:,i comandanti di battaglione delle difficoltà di proseguire il movim i:nto. si portò al di là del paese, accompagnato dal tenente Scudcri e scg11i111 da qualche portaordini. Egli voleva rendersi conto pers()nalmcntc dclla situazione e del terreno. Mentre, presso alcune rocce a destra dclb strada e sopra il po nte interrotto, studiava le possibilità di un'ulteriore avanzata e forse pensava di imprimere col suo esempio nuovo im pulso offensivo nei suoi battaglioni, venne colpito mortalmente da una g ranata di mortaio, che ferì gravemente alle gambe anche il tenente Scuderie uccise il soldato portaordini Malfatto. Erano circa le ore 18 del 19 aprile. Il colonnello Scognamiglio fu trasportato all 'ospedale di Koritza, dove esalò il suo ultimo respiro il 21 apriie 1941. L'intrepi<lo comandante, più volte decorato al valore, poco prima dell'inizio delle ostilità con la Francia, aveva scritto in una lettera alla famiglia le seguenti parole, che si possono considerare come il suo testamento spirituale: << Condove, 16 giugno 1940. - Le operazioni guerresche stanno per cominciare ... Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Prego Iddio che mi aiuti e che aiuti sempre il mio bel reggimento Bersaglieri, per la gloria e per la fortuna della mia Patria amatissima, alla quale ho dedicato, con gioia e con entusiasmo, tutta la mia vita, compreso - se dovrà essere - anche il sacrificio dell'esistenza)> . La perdita del colonnello, se nei Bersaglieri fu causa dì angoscia, fu altresì incitamento a vendicarlo. Il tenente colonnello Zunini, benchè ferito al viso e con la testa fasciata, subentrò nel comando del reggimento. Intanto sopraggiunsero alcuni nostri aerei da bombardamento, che picchiarono a più riprese sulle posizioni nemiche, offrendo un aiuto veramente prezioso ai Bersaglieri , che mancavano <l' Artiglieria. Il mattino ~eg uentc i l reggimento riprese l'avanzata. I Greci ripiegarono. A Ponte Perati, dopo l'ultimo combattimento della campagna, i Bersaglieri del 4° regg imento poterono prendere contatto coi soldati germanici. Per le azioni svolte, sempre con intrepido valore, contro la Grecia e contro la Jugoslavia, venne conferita al reggimento la medaglia d 'oro al valore. Ultimata la guerra contro la Grecia e la Jugoslavia, il 4° reggimento venne dislocato, a presidio del territorio occupato, in Croazia,

30.


dove i Bersaglieri si distinsero in tutte le azioni di rastrellamento eseguite e subirono notevoli perdite da parte dei ribel.li. Particolare m e nzione m erita il ciclo di opera7,ioni svolto dal XXXI battaglione Bersaglieri, dislocato a Varcar Vakuf, alla dipendenza d ella Divisione •( Sassari ", allora comandata dal generale Monticelli. Il battaglione, al comando dd maggiore Siro Bernabò, rimasto, per oltre un anno (JU:tsi sempre, a ca usa della neve e ciel blocco d ei ribelli, isolato dagli altri reparti della Divisione, tenne testa ai numerosi attacchi nemici. Il maggiore Bernahò attuò d ' iniziativa numerose, fortunate azioni di rastrellame nto; impose il suo prestigio a tutte le numerose bande ribelli dcil 'alta Bosnia ed alla fine, quando ne ricevette l'ordine, c:~eguì, col b:1ttagl ione e con altri reparti -passati alla sua dipe ndenza , il ripiegam e nto sulle ba.si divisionali , rintuzzando brillante mente viole nti attacchi avversari. Finalmente ricostituito in Italia --- col XXIX battaglione che, già dislocato in Croazia, aveva pott1to raggiungere Spalato e quindi con mezzi di fortuna l'Italia , e col XX)(III battaglione che, all'atto clc:ll 'armistiziu, si trovava in Corsica, dove aveva resistito a forze preponderanti tedesche ;tl Ponte di Pinzalo nc cd a Vezzari c. dopo aver partecipato alla libcr;:zione di Bastia, era stato trasportato in Sardegna e quindi sul continente - il regg imento free parte del Corpo Italiano di l,iher:u.ion e e partecipc> al combattimento di monte Marront'. :M onv:\ZIONI

DELLE RICOMPENSE AL VAI.OR MILITARE.

La bandiera del 4'' reggimento è fregiata di una medaglia di bronzo al valore militare , conferi ta al XXVI battaglione per la valorosa ed i o trepida condotta tenuta nella battaglia di Castclfidardo; di t1na seconda medaglia di bronzo concessa al reggimento per la bella cond o tt;i tenuta dal XX IX battaglione nel <.· omh;1tti m e nto di Psitos ; di una m edaglia d'argento al valor militare, conferita al IV battaglione ciclisti, per l'indomita audacia e l'irresistibile sl ancio~ coi quali conl luistò le trin cee avversarie di (.!llota 85 a Monfalcone, mantenendole saldamente, non o~lante i violenti ritorni offensivi dell ' avversario; d i una medaglia di bronzo conferita al reggimento per l'intrepido slancio cd il fulg ido ,.-alore spiegati alla Bainsizza e sul Globochak. Le motivazioni delle ricompense al valore concesse al reggimento ~mo le seguenti :


44() Al XXVI battaglione:

18 settembre '1860. Medaglia di bronzo: (' Per la valorosa ed intrepida condotta tenuta alla battaglia di Castelfi<lardo n (R. D. 3 ottobre I 860). Al XXIX battaglione:

16 maggio 1912 (Psitos). Medaglia di bronzo:

Per la bella conJotta tenuta nel combattimento di Psitos >> (R. D. r9 gennaio 1913). •<

Al IV battaglione ciclisti: 6 agosto 1916 (Monfalcone). Medaglia d'argento: « Con indomita audacia ed irresistibile slancio irruppe nelle trincee nemiche di quota 85, sino allora attaccate invano, mantenendole con tenacia e valore contro i furenti contrattacchi nemici, pur con forze assottigliate dalla lotta sanguinosa 1> (R. D. 5 giugno - 1920).

Al reggimento:

16- 20 agosto 1917 (Bainsizza). Medaglia di bronzo: " Sotto violento fuoco attraversava l'Isonzo. irrompendo nelle trincee nemiche ed in quattro giornate di aspra lolla validamente concorreva, con slancio intrepido e fulgido valore, al conseguimento della vittoria. M;ilgrado le forti perdite subìte, manteneva tenacemente le posizioni conquistate, resistendo ai violenti e ripetuti contrattacchi nemici » . 25 ottobre 1917 (Globochak): •< Si distinse per slancio e ardimento nella riconc1uista di una importante posizione ,l (R. D. 3 novembre 1922). Medaglia d'oro: <( Reggimento granitico per salde:1.za di cuori, ammirevole per slancio e costanza nella lotta, impareggiabile per bravura professionale e dedizione al dovere. lm pegnato ininterrottamente per l'intera campagna, in due azioni si battè con valore ed audacia, contendendo all'avversario il terreno palmo a palmo, rc~istendo con accanimento e coi1trattacc;mdo con impeto e decisione. Sempre pronto ad ogni ardimento ed in nobile, generosa gara cli sacrificio coi reparti delle altre Unità, non conobbe lim.itc allo sforzo e diede largo tributo di sangue per la comune vittoria. Nell'ultimo periodo della campagna, tolto dalle linee che aveva tenute contro ogni assalto nemico per oltre quattro mesi , fu pronto e docile strumento per una difficile manovra ndle mani del Comando d'Armata : contro ]'improvvisa minaccia della Jugoslavia prima, sul tergo del


nostro schieramento in un punto sensibilissimo, confermando le sue virtù guerriere in aspris~ima zona montana e sotto una violenta tormenta di neve e, successivamente, di nuovo sul fronte greco, ove, lanciato all'inseguimento con una colonna celere, incalzava il nemico in ritirata con decisione ed accanimento. Mentre nell'ultimo cornb;1ttimcnto il suo colonnello cadeva colpito a morte, suggellando con bellissimo esempio le prove di valore dei suoi Bersaglieri, una compagnia del reggimento riusciva con mirabile sforzo a raggiungere per prima l'obbiettivo fissato dal Comando Supremo nell'atto in cui l'avvnsario alzava la bandiera della resa. - Ersekc - Korcia - monte Kalase (no\'cmbre - dicembre J940) - Ma Kuqu Miet- Radolistc (fronte jugosb\'O, 7 - I I aprile 1941 ); Qafa Quarit - F.rseke - Rarova - Barmasch - Ponk Peratì (fronte greco, 16 - 22 aprì le 194 I) )) .


Xlii.

5° REGGIMENTO BERSAGLIERI Nulla via impervia

CAMPAGNE DI GUERRA.

186o - 61 : Marche, Umbria, Italia meridionale. 1866: liberazione del Veneto. 1895 -96: Eritrea. 1915 - 18: italo - austriaca. 1940 - 45 (seconda guerra mondiale): operazioni in Albania, in Grecia, contro la Jugoslavia ed in Tunisia. R1cOMPENSE AL VALOR MILJTARE CONSEGUITE FINO AL

1 I

r940.

Alla Bandiera: croce di cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia, medaglia d'argento, 4 di bronzo. Agli ufficiali e truppa: 6 croci dell'Ordine Militare di Savoia, medaglia d'oro, 445 d'argento, 227 di bronzo, 15 croci di guerra. PERDITE :-JELLA PRIM.-\ GUERRA MONDIALE.

Ufficiali: morti 53, feriti 166, dispersi 49.

Truppa: morti 655, feriti 3720, dispersi 1738. Festa del regg imento: 18 giugno (festa del Corpo). D ALL\ C0ST1Tl!Z10NE ALLA SECOND,\ GUERRA MONDIALE.

Si costituì, t:<>i battaglioni XIV, XXII, XXIV e XXXIX, il 1° gennaio 1871 ; passò su tre battaglioni il 16 settembre 1883; si accrebbe, dal r" ottobre 1910 al novembre 1919, del V battaglione ciclisti ; si trasformò, nel 1926, in reggimento ciclisti e, nel 1937, in reggimento motorizzato. Il 5° reggimento Bersaglieri segue la tradizione eroica dei battaglioni originad, i quali combatterono nella campagna del 186o -


45 2 1861 a Perugia, Ancona, Mola di Gaeta e nella guerra del 1860 al Ponte di Versa cd a Custoza. Il reggimento concorse alla formazione di 5 battaglioni lkrsaglieri del Corpo di operazione nella guerra d'Africa 1895 - 1896: partecipò con la 7" compagnia all'attacco del forte Shan-hai-ouan ed al combattimento di Cu-nan-sien nella spedizione in Cina del 1 900 1901: ebbe larga pa rte nella mobilitazione di reparti per la g uerra italo - turca del 191 I - 191 2 . Duramc la guerra italo - ausrrìaca J9r5 - 1918 combattè valorosamente sull' Isonzo: a Santa Lucia cd a Santa Maria di Tolmino, sul Krad, sul Vhr, ml Mrzli, sulle alture di Dolje, sul Vodil: in Trentino: sul Lcmerk, a Magnaboschi e sul Kaberlaba; sul Carso: a Monfalcone. a Nova Vas, a Lamiano e quindi sulle Melette, sul Sisemol, su monte Mclago, a Col del Rosso, su monte Val bella: sul Piave: alla Sernaglia, nella battaglia della riscossa . NEI I.A SECONDA GuERRA

'.\IONIJli\.LE.

Nella seconda guerr:t mondiale il 5· rcggimrnto Bersaglieri comhattè in Aibania, in Grcòa cd in Tunisia. :-,;t: ricordiamo le gota, riassumendo un chiaro cd cf ficacc :1rticolo del generale G. Solinas. già comandante il glorioso reggimento. I N ALBAKI.-\. All'inizio delle ostilità contro la Francia il •/ reggimcnto Bersaglieri si trovava in Albania . .Il 4 agosto 1940, all'atto dell'assunzione di comando da parte del colonnello So!inas, il reggimento, già inquadrato nella Divisione corazzata " Centauro >•, era dislocato nella zona di Tirana, da d0\1e, dopo un intenso periodo di esercitazioni divisionali nei dintorni della Capitale albanese, sul finire della seconda decade di agosto si trasferì nella zona di copertura assegnatagli verso il confine g reco. Intanto, in vista degli eventi che ~tavano maturandi), il reggim ento pronnleva al completamento dei propri orga nici e delle dotazioni di guerra e perfezionava l'addestramento dei reparti, così che, al momento d 'irrompere in territorio nemico, il 5' Bersaglieri costitu iva •< un saldo blocco, con un'anima sola, una Yolontà sola, formi dabile ordigno pronto allo scatto ,,. li reggimento era intento ad esercitarsi pcrchè il campo estivo -del 1940 aveva un carattere del tutto speciale, nelb previsione dei prossimi evcnt:. Dopo il 15 mtobre il ritmo della preparazione di-


·l 'H venne più vdoce, in attesa del grande evt.:nto orma i pro,~1 1110. ( >g 111 Unità ebbe il suo com pito cd il suo obbiettivo. Dato !.'impiego fraz ionato del reggimento durante la c;1m p:1g 11.1 di Grecia , sarebbe tro ppo lungo illustrare tut ti i combatti m enti , ll l "I tluali i P iumaLi del 5° si copersero di g loria. Iniziate le osti lit;'i, ed i primi successi, il Comando del reggi m ento (colonnello Solina s, aiutante maggiore in 1" n:aggiore I)('

f..11

lfa11dicn1 dt:l

5° Bcr.<aglieri

u Kli, 111<1.

Julii s), la compag nia Comando (te nente Tod aro) e la com pag ni a cannoni (capitano Parravizzini) ebbero sede in Klisura ; il X IV battag lione auto portato (tenente colonnello Mo rra) n a di ~taccato ed accampato a circa 7 chilo m etri, in localit21 Fontane ; il XXIV battaglione a utoporlato (tenente colo nne llo D 'Ancona) era a circa 4 chilo111clri, ~ull a strada di Prendi -:d il XX !f b::rt:igl!onc motoi::idi ~t i (tenente colo nnel lo D 'Ambra) e ra d istaccato ad l~rseke, con una com pag nia (18' ) a Korc ia . Il reggim ento doveva operare in due di stinti settori : il Co mando co l X IV battag lione autopo rlato, b f com pag nia m otociclisti cd un plotone dell a compag nia cannon i dovevano costituire, insiem e :1d altri repar ti di rinforzo, la " colonna Solinas ", o pera n te in val VoJUSsa. Il XX [V battaglione autopo rtato, il XX Ir battaglione mo tociclisti e la compagnia canno n i doveva no fa r parte dcl b •, colo nna d i


4 5-1 val Orino ,,, assieme agli altri reparti della Divisione << Centauro ». L '8" compagnia motociclisti restava a disposizione ndb zona di Korcia. Il_ 26 ottobre il 5'' lasciava Klisura per ragg iungere, dopo difficile e faticosa marcia , la zona di attestamento: Lumi Carshovc, pochi chilometri prima di Ponte Pcrati. li giorno ~lopo, 27 ottobre, vennero impartite le ultime istruzioni ed assegnati i compiti ai singoli reparti: alle ore 5,30 del 28 ottobre un repar to di Camicie Nere della 1" legione albanese di assalto avrebbe effettuato un col po di mano su ponte Pc rati e successivamente sul ponte di Mcsoghcfira, per assicurare lo sconfinamento e il proseguimento immediato dell'azione; i Bersaglieri avrebbero dovuto sfruttare il successo e marciare velocemente sulla rotabile P crati - Kalibaki , travolgendo le resistenze nemiche; la nostra avanzata avrebbe avuto iniz io alla prima salva della batteria da 149/ 35 e cioè al segnale indicante che il colpo di m;mo effettuato d all'ava ng uard ia era pienamente riuscito. Seguì un 'altra notte di attesa, di addiaccio e di diluvio. Non appena il segnale venne dato, i lk rsaglieri avanzarono sotto la pioggia torrenziale. Superati parecchi sbarramenti anticarro e percorso un chilometro e mezzo circa d;il confine, i Bersaglieri giunsero sulla riva destra della Vojussa in pien:1, davanti ai monconi del ponte di Mesoghefira, di$trutto poco prima dai Greci, i <..juali , dalle colline di Ostanizza, sventag liavano le loro micidiali raffiche di mitrag liatrice sui nostri t1omini. Si ebbero i primi feriti. La situazione veniva aggravandosi d i m inuto in m inuto cd occorreva costruire al più presto una passerella. In attesa dell.'arrivo del la sezione da ponte, il XIV battaglione Bersaglieri e le C amicie Nere albanesi venivano lanciati alla conc1uista del ponte di Ilurazani, in modo da assicurare alla colonna un passaggio sulla Vojussa e prendere sul fianco destro i difensori di O stanizza. 11 ponte di Bu: raz:mi veniva occup~no di sorpresa , prim:i che i pionieri gn·ci del Gcnio lo facessero saltare. Intan to l'azione.: dd XIV battaglione contro i Jife nsori di Ostanizza, apJx>ggiata dall'Artiglieria, non tar<lava a far sentire i suoi effetti e la retrog uardia greca, sempre combattendo acca nitamente, retrocedeva col g rosso delle truppe. Giunti finalmente, i Pontieri si mettevano all'opera sotto il fuoco nemico controbattuto dal nostro, prodigandosi nel lottare con la minacciosa piena , e verso sera la compagnia motociclisti del capi-


455 tano Marcianò poteva passare il fiume e correre verso Burazani e Ostanizza per dare man forte al XIV battaglione e alle Camicie Nere. Mentre le armi nemiche intensificavano i loro .tiri contro la passerella, questa veniva ad un tratto travolta dalle acque. Allora tutti i Bersaglieri concorsero alla ricostruzione della passèrella e la « colonna Solinas l> potè passare la Vojussa, raggiungendo le avanguardie che tenevano in saldo possesso i! ponte e la stretta di Burazani; mentre i Bersaglieri del XIV battaglione, occupato e rastrellato il paese trincerato di Ostanizza, procedevano per ricongiungersi col e-rosso sulla rotabile. <, Passo di Zara plana -quota 692 di Peleranis - alture di Bigia e di Alizot - quota 759 di Kefalovulgata - Mavrovuni - quota 935 di Mesovuni, Mesovuni, Ano Ravenia - Kalivia Arzista - quota 1201 - sella di q_uota 1060: ecco le tappe gloriose, successivamente raggiunte dai Bersaglieri del 5°. Intanto le truppe della Divisione <<Ferrara» avevano dovuto sostare, sulla destra del 5°, perchè sottoposte ai tiri dell'Artiglieria nemica; mentre la ( < colonna di val Drino 1, (con la Divisione <• Centauro ») aveva trovato forti interruzioni particolarmente sul Kalamas, superato da alcuni carri " L ,, e dal nostro XXII battaglione motociclisti, che avanzava verso il campo trincerato di Kalibaki. Mentre il JV battaglione (tenente colonnello Morra) si arrestava dopo aspro combattimento sulle alture di llllota 12or, la f compagnia motociclisti aveva l'ordine di tentare in ogni modo il collegamento col XXll motociclisti sulla rotabile, verso il nodo di KaJibaki. Ma il nemico, con batterie da 149, mortai da 81 e mitragliatrici, respingeva ogni tentativo. Un plo tone della 3• compagnia motociclisti venne lanciato intanto fin oltre Kalibaki, per trovare contatto con il nostro battaglione <li val Drino; m entre il XIV battaglione attaccava la quota per scovare i centri di resistenza greci, occupare i trinceroni e por fine al tiro dei mortai. Per fortuna giunse qualche notizia degli altri reparti del reggimento (colonna val Drino). i quali, appena varcat<J il confine, avevano do vuto sostare oltre Kakavia, al ponte interrotto sul Fitoki e poi a Kani D elvinaki. Alcune pattug lie del XXII battaglione motociclisti avevano sorpassat<J Doliana e, mentre il XIV battaglione sostava a Codrova, nei pressi del Kalamas, i motociclisti del tenente colonnello d'Ambra sì aprivano !a strada, combattendo strenuamente, in unione con i ca rri " L ••, sulla direttrice Doliana - Kaliliaki.


Veniva tentato ancora il collegamento con i suddetti reparti , per c1uanto l'intenso fuoco dei Greci ostacolasse ogni movimento ed. a costo di di(ficili eroismi colkttivi ed indi viduali , il collegamento fu stabilito per tiualche ora: sia sulla collina di Profeta Elia che sulle alture antistanti il bivio di Ka!ibaki; ma gli intensi concentramenti di fuoco dei mortai, dclie ar tigli erie di ogn i calibro e delle mitrag liatrici resero effimeri i risultati ddl 'audace impresa .

1'0111c l'er,11i.

Non ostante i te ntativi dei Bersaglieri . che furono sottoposti per ore cd ore ai tiri nemici e subirono gravi perdite, si verificarono allarmanti infiltrazioni di reparti e di irregolari greci provenienti da Vojdamantcs; mentre la Divisione " Julia ", fortemente impeg nata sul Pindo, era in ripiegamento verso Konitza. Poi, quando, nel tardo pnmniggio dcli' 1 1 nm-cmbrc, si abbattè contro il reggimento b vabnga nemica, tuui compresero ch e bisognava resistere o morire rnl posto. scwndo l'ordine trasmesso per radio dalla voce incitatrice della Patria lontana. Dall'Italia giunse in rinfo rzo al 5" il XVII battaglione del ::!" Bersaglieri, appena su(ficiente a colm are i vuoti lamentati nei reparti. Esso venne gettato immediatamente nella fornace ardente delle alture di Aliwt e di Bigla, accanto ai superstiti del XlV battaglione, ed il nemico venne arrestato e respi nto a prezzo di gra\'i perdite.


Ma la valanga nem ica aumentava e le nostre forzc dovc llno ripiegare su posizioni più arretrate, poichè bisogna va ,, sg:111c i,1ni ,, prima che fosse troppo tardi, visto che Konitza era in liammc. g i:1 minacciata molto da vicino, ed il ponte di Burazani, che uni \'a Ko nitza alla rotabile Perati- Kalibaki, poteva essere da un m omcn10 all'altro rioccupato dai Greci. Combattendo continuamente, m antenendo sempre i cont:llli col nemico, aggrappandosi ad ogn i asperità t!el terreno, i Bersaglicri dd 5~ ripiegarono, battuti dal fuoco de i mortai e delle artiglierie, sopraffatti <lai numero, tormentati dalle intemperie. « Si combatteva scrisse il generale Solinas - in ogni settore, dietro ad ogni sasso, al riparo di ogni albero; si combatteva con accanimento, sen za speranza ; ma con fede e con un puntiglio che ammantavano di eroismo ogni reparto, ogni uomo e ogni comandante. Le ore passavano tragiche nella lotta titanica. Notti di pioggia, di freddo, di sgom ento. Giornate di lotta cruenta, di speranz e e di martirio. Arrivavano i rinforzi, arrivavano come e c.1uando potevano; ma quella linea di difesa , creata dinanzi all'imprevisto, era una autentica fornace, dove il materiale umano si disfaceva prima di aver potuto creare la ~ua opera di feck . 1< La valanga nemica scendeva dai mon~i , dilaga va sulle rotabili, ci sopravanzava in ogni dove, senza possibilità di fermarla. ,, Resistere e morire sul posto: la parola <l'ordine era sempre la stessa, immutata, immutabile, anche se terribile e<l apparentemente vana. Il ponte di Burazani ed il nuovo ponte di Mesoghefira vennero fatti saltare no n ap!>ena passati i reparti della ,1 Bari ,, e della " Julia 1, in ripiegamento. <( Il grosso della nostra wlon na, invece, seguendo sempre la tattica di arretrare palmo a palmo, andav;1 attestandosi verso il paese di Zaraplana, su ci. rn27, dove pensava di poter fa re una lunga resistenza, salvo a ripiegare ancora, superando il Sarandopores a ponte Pcrati. ,, Ogni previsione però fu annullata dal rapido' svolgersi degli eventi che 11011 consentirono di elevare altra murag lia contro il nemico all'infuori della nostra tenacia. A nche il ponte Pcr~HÌ fu fatto saltare e corr c iò si venne a perdere ogni collegamen to tattico col Comando <lei r eggimento che, distrutti i ponti sulla Vojima e sul Sarandopores, non aveva più modo di ricongiungersi con noi e doveva forzatam e nte ripiegare su altro settore. Soltanto la 3" compag nia motociclisti e l'autoreparto, insieme ad elementi del 2 ° Ben:1g lieri, erano presenti in val Vojussa: in tutto circa 3 00 uomi ni.


" Frattanto g li altri nostri due battaglioni della colonna di val Drino stavano combattendo da leoni a Doliana, al bivio di Zitaria, a guota 640 sul lago di Z:1rovina. Mentre noi reggevamo, assieme ai reparti della u Julia i , e clella <• Bari ,), l'impeto sempre crescente del nemico - che calava inorgog lito per !::i val Vojussa, puntando su Prem e ti - nulla sapevamo a ncora del Comando della colonna e degli altri nostri compagni Lisciati sulle alture di c.1uo ta 1027, fra Zaraplana (Basi.l iko n) e monte Duscu (Ostanìzza) » . Il Comando dd 5" reggimemo cd il XIV battaglione avevano ripiegato ;1ttravc r~u i monti, combattendo a quota 1027, a Zaraplana, a Lihano kastro, a Visani, per congiungersi verso. la vallata del Gormos co n la Divisione t, Ferrara ,, . I lk rs;lg licri lasciarono 1a val Vojussa nella speranza di ricon~iungcrsi al resto del reggimento in val Drino, nei pressi di Giorgi uzz:iti. La 3' compagnia, ormai a~sorbita nei compiti di avanguardia d ell'VIII Corpo d'Armata, rimase nel settore di Klisura. Presso J\rgirocastro i I3ersaglieri dovettero sostare perchè i combattimenti erano arcani.ti anche in quel settore. Il Fitoki ed il Drino erano in piena; ogni ruscello ndrimmensa pianura e ra di ventato una palude. L'Artig lieria nemica battcv:J senza sosta og ni punto dell;i rot:,ihile, ogni quota occupata, ogni sentiero di collegamento. Mentre il nemico incalzava senza tregua, i Bersaglieri del 5° resistettero ~ucccssivamentc a Kaltiri, sulle alture del Mavrikampos, a Pontikates e sul costone del cippo 32, fra Kakavia e San Nicola, per quanto le co ndizioni atmosferiche, costantemente avverse, r endessero difficili i collegamenti ed impossibili i rifornime nti. Da Kaltiri a Pontibtes, da monte Purato a Episcopi, da Sella Radati a Libohovo, da Kak avia a Vulcrat, da Zervat a San Demetrio, da Giorgiuz.zati a c1uota 940 di Frastani e, finalmente, ad Argirocastrn. il reggimento avev,1 eroicamente resistito con le forze logore e stremate, per ripiegare infin:.: sull:i line:t difensiva di Tepele ni, sulb liliale i Her~aglieri dovevano con correre allo sbarram ento delle valli della Voj ussa e del Drino. Il Comando del reggimento costituì la sua base a Turano, il XXIV battaglione si attestò a c1uota 927 di Bcncc ; il XIV battaglione s1 di slocò sul Maliplaccs e a Lekduschai. Il XXlI battaglione motociclisti, ormai su due sole compagnie, rim ase in attesa di ordini. Sulle nuove posizioni i Bersaglieri sostennero gli impetuosi attacc hi del nemico, che punt:iva su Valona e che avrebbe impiegato


451) ogni mezzo ed ogni sua forza dispcnìbile per infrangere la nostra resistenza sui capisaldi di Klisura, Tepeleni e Kimara. La pressione nemica aumentava su tutto il fronte e ricominciava l'estenuante guerra di trincea. << Mai la primavera - contin ua il generale Solinas - fu tanto attesa, sospirata e invocata!. .. " Verso la fine di febbraio, mentre i due battaglioni autoportati rimanevano a buona guardia sul fronte, al Maliplaces ed a Lekduschai, tesi tutti sulla direttrice di Argirocastro, il battaglione motociclisti riceveva l'ordine di concentrarsi a Dukasi, nei pressi di F ieri. La 3a compagnia del capitano Marcianò, dopo epici combattimenti sostenuti dur:rnte il ripiegamento in val Klisura e rinnovatisi poi a Kuqar, ad H ;rni-Balabani , sulla rotabile Klisura - Berat, si concentrava a Dukasi, assieme alla 47" ed alla 5" compagnia, collaudate nella loro ferrea struttura e nel loro spirito combattivo a Vuno, nel settore di Kimara. Tenente Mario Musco, medaglia d'oro alla memoria. « Dalla lontana zona di F.1bassan , dopo l'asprissima lotta sostenuta nel Korciano, si concentrava pure a Dukasi 1' 8"" compagnia motociclisti, che annoverava già, fra i suoi gloriosi caduti, la medaglia d 'oro al valore concessa al sottotenente Fiorini i) . li 9 marzo il XXII battaglione motociclisti lasciava la zona di Duka~i per lrasferirsi nella zùna di Giave; mentre i due baltaglioni si trovavano in linea nella zona di Tcpeleni. Poi il XXII battaglione ebbe improvvisamente l'ordine di recarsi verso Scutar.i per partecipare alla campagna contro la Jugoslavia. I Bersaglieri motociclisti del 5°, all'avanguardia della Divisione (< Centauro n , percorsero, fra la popolazione esultante cd i resti di un esercito in sfaccio, centinaia e centinaia di chilometri per ricon giunoersi ai camerati che provenivano dal nord. Essi giu nsero primi b . a Cettignc, a Spalato ed a Ragusa.


Conclusa la guerra contro la Jugoslavia, il XXII battaglione Bersaglieri ri entrò al reggimento, pcrchè sul fronte greco - albanese stavano maturando nuovi e ve nti. Il 15 aprile i Bersaglieri del 5° (XIV e XXIV battaglione) inseguivano a cavallo della rotabik di Argirocastro le retroguardie nemiche. I Greci si ritiravano, combattendo e provocando interruzioni per ritardare la nostra marcia e sottrarsi al nostro impeto. Una prima tappa fu la rico11(1uista di Argirocastro: ma, appena lasciata questa città, i Bersaglie ri furo no accolti dal fuoco conce ntrato delle artiglierie e delle mitrag lia trici , schierate .rnlle alture dominanti la piana d i Dcrvisciani. Dopo un attimo di sosta, i reparti minacciarono di a\'volgere i Greci, c he si ritirarono in gra n fretta verso il vecchio continc, abbandonando molto materiale bellico. U n:1 nuova accanita resi sten za il reggimento incontrò nei pressi del confi ne greco - albanese (fra Graps e Giorgiuzzati); non c hè lungo lo stc~~o confine, in corrispondenza del quale le retroguardie grec he, pur tro\'an<losi ormai in pieno disfacimento, tentarono di resistere an co ra. Superati gli ultimi ostacoli, il XIV battaglione Bersaglieri puntò su Arjnista cd il XXIV su Borgo Tc!lini, g uad:1ndo i! Keri:is cd il Fitoki. Quindi ìl reggimento, riuniti rutti i reparti, riprese, autocarrato, la marcia verso il cuore della Grecia: mentre lung he colonne di soldati greci risalivJno le vallate, dirigendosi Yerso Giannina e verso Kani Dclvinaki. Ragg iunto il campo trincerato di Kalibaki, forte di numerose postazioni in caverna, di ca mminamenti blindati e di strisce di reti colati, per una strada resa impraticabile da tutt'o il materiale abbandon:itovi, il reggimento perven ne nella zona cli Giannina, da dove alla fine di aprile rientrò in Albania. Alihiamo così rievocato le g loriose gesta del 5° reggimento Bersag lieri in Albania cd in Grecia cd ora dobb iamo ricordare la tenace resi stenza da esso o pposta :1gli Inglesi, agli Ame ricani cd ai Francesi in Tunisia, quando faceva parte di quella nostra 1° Armata che, al coma ndo del Maresciallo Giovanni Messe, m eritò la riconoscenza d egli Italiani e l'ammir:1zionc degli stessi nemici di allora. Per farlo ci serviremo della chiara Relaz ione dello stesso Maresciallo sull e gesta della 1" Armala e, per la cortese co ncessione del generale Mo nticelli, Direttore del Museo dei Bersaglieri e del giornale (( Fiamma Cremisi >>, riassumeremo l'articolo compilato al riguardo, co n memore ammirazione, dal colonnello Alfredo Ramondini.


IN TUNISIA. -- Nel maggio del 1942 il 5" Bersaglieri, rimpatriato ùall'Albania, trovavasi dislocato nella zona Fanna - Cavasso - Maniago (Udine), al comando del colonnel lo Giuseppe Azzaro, quando ricevette l'Qrdinc di raggiungere Racconigi, passando alle dipendenze della f Armata, destinata a presidiare la costa meridionale fran cese. A Racconigi, col trasferimento del colonnello Azzaro ad altro incarico, il comando ciel reggimento venne assunto dal colonnello Luigi Ronfatti. Nel novembre dello stesso anno il Comando del reggimento ed i battaglioni XIV e XXII raggiunsero per via aerea la Tripolitania; mentre il XXIV battaglione veniva assegnato alla 5" Armata tedesca, che si organizzava nella zona di Tunisi. Nei primi di gennaio del 194_1 anche il reggimento con i battaglioni XIV e XXII si trasferì dalla Tripolitania in Tunisia e venne dislocato nell'oasi di Rhennouch (nord-ovest di Gabès), alle dipendenze della Divisione e< Centauro ,, . Verso la fine di gennaio il XXJJ battaglione (maggiore Virga), che era in corso di ricostituzione, venne inviato nel settore di Maknassy. Rimasto col solo XIV battaglione, ai primi del febbraio successiv0 il reggimento ricevette l'c.rd ir,.:. di trasfcrir~i al ..:hilornctro 35 della rotabile Gabès -Gafsa, per partecipare all'azione offensiva condotta dalle truppe tedesche del D.A.K. contro le forze avversarie che dalla Tunisia occidentale tenta vano di giungere al mare, sul rovescio della 1•· Armata corazzata italo - germanica. L'azione ebbe inizio il 15 febbraio. Gafsa, primo obbiettivo, venne presto occupata tra l'entusiasmo della popolazione indigena. li nemico era in rotta ed i Bersaglieri lo inseguivano. Feriana e Thelepte furono raggiunte e superate. Dopo una breve sosta a 1:-<eriana, il reggimento riprese la marcia verso nord; ma al passo di Kasserine, sulla rotabile Feriana Tala, trovò l'avversari o sistemato a difesa. Il mattino del 20 il. colonnello Bonfatti riceveva l'ordine di attaccare l'importante passo Kasscrine. Ai suoi ordini operava l'unico battaglione a sua disposizione, il XIV, comandato dal maggiore Ceccotti, r gruppo da 65/ 17 ed I compagnia cannon i. Alle 8 i Bersaglieri muovono all 'attacco su per l'impervio terreno profondamente inciso da numerosi canaloni, avanzano a sbalzi. sostano brevemente, riprendono con nuova lena. La loro azione è rapida; ma la reazione nemica è accanita. Armi automatiche, cannoni da trin cea, mortai, artiglierie cercano di arrestare l' impeto dei Bersaglieri; mentre cannoni di grosso calibro tentano, con tiri di in-


rcrdizionc, Ji impedire l'accorrere dei rincalzi. Le gravi perdite non rallentano lo slancio degli attacca nti. Verso le ore 16 il reparto di destra del battaglione (capitano T odaro), superando d'impeto la resistenza avversaria, riesce ad avanzare oltre il passo. Ci<> agevola anche il movimento dell 'altra compagnia cd alle ore 17 l'obbiettivo viene conquistato. I soldati tedeschi, presenti all 'azione, presi da irrefrenabile entusiasmo, gridano: ,, Bravi lk rsaglieri, ciò che non fummo capaci di fare noi, lo avete fatto voi I ,,. li ballaglionc avanzò decisamente per qualche chilometro; ma poi dovette sostare per non rimanere isolato. Il colonnello Bonfatti, che aveva diretto l'azione, nella sua generosa impazienza, prese posto ~u una motocicktta e, s<.:.guito dal suo aiutante maggiore, <la un sottu f ficialc e da un portaordini motociclisti. oltrepassò i reparti che si andavano riorganizzando, per rendersi personalmente conto dell'entità delle forze nem iche e per collegarsi con k truppe dell a colonna tedesca ,, Meni.on » , o peranti sulla sinistra. Dopo qualche chilometro si vide una massa in mo vim.ento cd il colonnello, pensando che una colonna laterale tedesca avesse, superando la resistenza del nemico, sopravv;mzato i snoi fk r~:iglieri, ordinò di accelerare. L 'aiutante magg iore che lo seguiva intuì l'imminente pericolo; ma il suo grido: (< E ' una colonna n emica che ripiega! \)' fu sopr:1ffatto dal rombo dei m(ltori e da una raffica cli mitrag liatrice. La m in mcola pattuglia moto rizzata, improvvisamente attaccata, cercò qualche riparo: ma intanto il colonnello Bonfatti, col suo bipostista, er;i scomparso ed inutili fu rono le rice rche effettuate la sera stessa con mezzi bl indati e corazzati. Il tenen te colonnello De Jul iis assunse allora il comando del reggimen to cd il 21 marzo giunse l'ordine di proseguire. Occorreva attaccare e superare il passo dcll'Hamra, in direzione di Tebessa. A tal fine il 5" Benaglìeri. si accodò alla colo nna corazzata tedesca diretta verso lo stesso obbiettivo. Nel la notte esso ebbe l'ordine di raggiungere l'Uadi d H atobe e, lasciati gli autom ezzi, preceduto da pattuglie, iniziò l'avanzata. La compagnia cannoni da 47 / 32 fasciò i pezzi per evitare ogni rumore; le munizioni vennero portate a spalla. Alle 4 del giorno 22 l'occupazione dell' Uadi, fro n teggiante le propaggini del passo H amra, è ultimata ed i Bersaglieri debbono proteggere il fianco destro del reggimento tedesco " M enton >>, al quale era stato ord inato di attaccare l'importante passo.


Alle prime luci dell'alba un rilevante numero di (arri ar111:i1i avversari si svela di fronte al battaglione ed inizia il (umo , 011 tutte le armi di bordo. Contro i mezzi blindati che avanza no reagi scono i nostri pezzi da 47 / 32, fermando qualche carro arma to l' l'<J. stringendo gli altri a sottrarsi alla vista dei Bersaglieri. Una successiva avanzata di mezzi corazzati provoca una nuo va reazione dei nostri pezzi anticarro; ma i proiettili non riescono a perforare la corazza dei carri. Il ser, gente Bianchi della 3" compagnia cannoni, all'avvicinarsi di un grosso carro armato nemico, porta il proprio pezzo allo scoperto, prende freddamente la mira, non ostante le raffiche di mitragliatrice che gli sibilano intorno e, giunto il bersaglio a meno di IOO metri, lascia partire il colpo. Ma il proiettile, pur avendo colpito .in pieno il bersaglio, rimbalza. Durante tutta la mattina d,.:menti della compagnia di sinistra, schierati nella posizione più delicata ed esposta, respingono una puntata condotta da pochi mezzi blindati // colonnello Luigi Ho11fatti, com,mfrancesi, inviati a sondare il fianco dante il 5" ,·eggimento Ber.rag/ieri. della posizione; rna il nemico intensifica il fuoco di Artiglieria, mentre dall'alto ~i susseguono le incursioni di ae rei a volo radente che mitragliano il letto deH'Uadi. Le truppe tedesche impegnate al passo Hamra non riescono a conseguire alcun successo. Nel pomeriggio il nemico, protetto da una cortina fumogena, rinnova con maggiori forze la puntata sulla sinistra del battaglione e, non ostante l'eroismo cd il sacrificio dei Bersaglieri, la potenza dei mezzi corazzati avversari ha ragione ed un plotone della T~ compagnia ed un plotone cannoni veng ono sopraffatti. All'imbrunire il battaglione riceve l'ordine di ripiega re ; ma, prima che il movimento possa avere inizio, si sferra l'attacco risolutivo dell'avversario con mezzi corazzati e blindati. Esso progredisce rapidamente e camionette francesi giungono sul tergo del battaglione. I Bersaglieri reagiscono con tutti i loro mezzi; ma subiscono perdite

31.


gravi!>simc. L ' avversario però non insiste nell'azione cd arretra. Alle 18, sgomberati i feriti, i reparti del 5'' ripiegano secondo gli ordini ricevuti e, dopo trualche giorno, molto ridotti negli effettivi per le gravi perdite subite, rientrano alla loro base. Intanto venrn: ritrovata la salma del colonnello Bonfatti, salma che non fu possibile ricup:rarc, cd alla sua memoria venne con(erita la medaglia d 'argento al valore con la seguente motivazione: ,, Ufficiale di elevate virtù militari , animatore cntusi:1sta dei più alti sentimeriti umani, purissima tempra di comand:1ntc. In un attacco ad importante e munita posizione, dopo rischiosa ricogni z ione personalmente condotta per m eglio dirigere il movimento dei reparti e coordinare l'azione delle artiglierie, persiste\'a nel rimanere in zona battuta dal fuoco avversario. Venuti i reparti a stretto contatto con le truppe nemiche, si portava alia testa dei propri uomini ed, infiammandoli con il suo coraggio cd il suo ardire, li guidava prima alla conquista dell'obbiettivo e poi all'inseguimento dell 'avversario, battuto e volto in rotta precipitosa. Mentre, con una pattuglia di due motociclisti. precedeva il reggimento, cadeva mortalmente colpito. Fulgido esempio di italica virtt1 guerriera. - Pista Ka ~serine - Tebcs!,a (Tunisia) 20 - 22 febbraio 1943 "· L'8 marzo il nuovo comand:1ntc: del reggimento, colonnello Ramondini, trovò il XIV battaglio ne ridotto ad una sola compagnia per le gravi perdite subìtc; il XXI[ era sull e posizioni tenute lhilla Divisione " Centauro )J , che si stava o rganizzando a difesa sul.la linea di E l Guettar (r): il XX IV alle dipc~denze del XXX Corpc d 'Armata, nel settore di Kairouan. Il I~ marzo il Comando del 5° col XIV battaglione si sposti'> dietro la linea di El Guettar. La 1 " Armata italiana, che si era costituita il 20 febbraio, raccogliendo le truppe dell'Armata corazzata italo - tedesca ripiegata dalla Libia , era schierata con il g rosso delle forze sulla 1x1siz ione del Mareth, fronte a sud; sul fianco destro era schierata la Divisione t< Centauro ». Il 16 marzo si iniz iò l'accanita battaglia, nella quale 1'8' Armata britannica attacet> le posizioni del Mareth; mentre il II Corpo d 'Armata americano aveva il compito di forzare la soglia tenuta dalla ,, Centauro ,, e cadere sul rovescio della 1 .. Armata, scparan. ( 1) li XX 11 luuaglione Bersaglieri, inviato 1emporancamente ai primi di icbbraio a rinforzo del setlore di Maknassy. att;iccarn <la ingenti forze an-cr~aric, dopn aver valorosamente combattuto, distjnguendosi specialmente il 4 febbraio nel respingere forti ,macchi nemici, YCrso la metà <li febbraio era rientrato alla proprio Divisiont',


<loia dalla 5" Armata germanica, schierata nel nord tumsrno. Con mezzi limitati di fronte alla strapotenza nemica, la « Centauro » accettò nei capisaldi di El Guettar l'impari lotta e comhattè per dodici giorni, dimostrando, non ostante le gravi perdite, una tenacia veramente eccezionale, tanto che « gli Americani non riuscirono a progredire di un passo » (1) e la 1" Armata, dopo aver combattuto vittoriosamente . . . . );i battaglia di El Mareth, potè ripiegare sulle success1ve pos1z1om. Il XXII battaglione Bersaglieri , impegnato fin dal primo giorno della battaglia, si trova sulle posizioni avanzate. Il 22 marzo anche il XIV battaglione viene fatto affluire sulla linea di fuoco. Un plotone della 2a compagnia è inviato d'urgenza a rafforzare il caposaldo n. 4, il cui presidio (una compagnia del XXII) è già decimato. Il giorno successivo anche il resto della 2 "- compagnia viene inviato al caposaldo 9 bis e lo raggiunge di notte, mentre il combattimento si svolge in tutta la sua intensità. Prende posizione come può: da ogni parte è battuto dal fuoco dei mortai e delle grosse mitragliere dell'avversario. Verso l'alba l'attacco nemico si rinnova con notevole violenza cd i pochi superstiti del caposaldo 9 bù vengono inesorabilmente travolti. Dal 24 al 30 marzo gli attacchi nemici nel settore della « Cmtauro >> si susseguono senza posa. Dopo aver stroncato quelli condotti dal nemico con tutti i mezzi, respinto infiltrazioni, contrattaccato con estrema decisione, le superstiti forze della << Centauro » non sono più in grado di opporsi ai mezzi corazzati nemici, che .il 31 marzo si spingono fino a poche centinaia di metri <lai Comando della Divisione. Tuttavia le forze ripiegate dai capisaldi continuano a resistere; mentre 1c artiglierie ancora efficienti battono il nemico a fronte rovesciata. La < Centauro » resiste -ancora, fino a quando i primi mezzi controcarro della 21" Divhionc corazzata germanica, inviata dal Comando della Ia Armata, non sono in grado di controbattere efficacemente i carri americani, che;: ripiegano immediatamente. La sera stessa i superstiti della « _C entauro >> si uniscono in un Gruppo di combattimento che, al comando del colonnello Ramondini, affiancato alla 10• Divisione corazzata germanica, rimane a contatto col nemico. Il 2 aprile i pochi superstiti dei battaglioni Bersaglieri XXII e XIV vengono gettati nella fornace; ma, di fronte alla superiorità numerica e materiale dell'avversario, il loro impiego non 1

(1) << La 1" Armat:i Italiana in Tunisia ,, - Relazione del Marcsci:1110 d ' Italia Giov:umi Messe.


riesce a migliorare la situazione e nella notte del 5 aprile i superstiti <lclia << Centauro " ripiegano verso Sfax. Il XXIV battaglione Bersaglieri (maggiore Testa), incompleto e con una forza di circa .~oo uomini, e la 5' compagnia Bersaglieri motociclisti (capitano poi maggiore: Romagnoli). erano sbarcati a Tunisi e a Biscrta l'r e di cembre 1942; ma, invece di raggiungere il reggimento presso la ,, Centauro H, vennero tratte nuti dal Comando della 5• A rm:tt:i corazzata ~errnanica cd avviati al settore di Kairouan. Al r'" gennai o 1943 i due reparti, già logorati dalle azioni svoltesi in precedenza , e rano di sloca ti a nord - ovest dì K aìrouan, alle dipendrnze del g-e neralc Benigni, e dal 2I al 29 gennaio partecipavano, nella zona dì Hai Li, ad un 'azione offensiva S\'olta da Unità della 5' Armata germanica contro le truppe francesi rinforzate da Unità corazzate inglesi cd americane. Per quattro giorni i Bersaglieri sostennero violenti combattimenti ~enza ottenere successi rilevanti, per la preponderanza delle forze avversarie. D:11la fine di gennaio alla fine di marzo il XXIV battaglione presidiò le posizio ni assegnategli nel settore di Kairouan, svolgendo attivìt:1 esplorativa e resiste ndo

ad azioni locali avversarie. La 5' u.J1Hp;1gnia mut,><.:idi~ti p:irtccip<'> per tutto il mese di marzo ad azioni esplorative nella piana di Oussdtia. [I 31 marzo il XXIV battaglione ricevette un contingente di complementi e, ricostituito su due compagnie, passò in seco nda linea. a disposizione del XXX Corpo d'Armata. Anche la 5" compagnia motociclisti, ritirata dall~, linea, costituiva, insieme ad elementi del I0 Bersaglieri ripiegati dal settore di Maknassy, una riserva mobile. Il 7 aprile sì iniziò l'attacco n emico contro le posizioni tenute dal XXX Corpo d'Armata. L'8 aprile, in seguito a sfondamento delle posizioni a sud del settore d el generale Benigni, tenute da truppe germaniche, le due compagnie del XXIV battaglione vennero inviate a tamponare la falla e quindi a Sidi Abd cl Rhemi, per contrastare l"avan zata nemica sul rovescio dc1Jc nostre posizioni. li giorno IO !.'attacco di un battaglione marocc hino contro 1'8' compagnia del XXI V battaglione veniva contenuto col concorso dell'Artig lieria; ma alla sera, in seguito ad ordini superiori, il battag lione dovette ripiegare su una linea più arretrata. . Numerose forze nemiche investiva!10 la nuova linea il giorno 11 aprile; la resistenza del XXIV battaglione Bersaglieri veniva sopraffatta e le truppe d el settore Benigni ripiegavano su nuove posizioni. 9


Al mattino del 13 aprile il XXIV battaglione Bersaglieri, con poco più di 200 uomini, e la 5"' compagnia motociclisti si raccoglievano in secondo scaglione nel settore della Divisione « Superga 1,. Il 18 aprile si ricongiungevano al comando del 5" reggimento Bersaglieri, alle dipendenze della 1'' Armata italiana. Intanto il 3 aprile il Comando del 5° reggimento Bersaglieri, rimasto ormai solo, aveva ripiegato sulla linea di Enfidaville, passando alle dirette dipendenze della 1• Armata. Il 18 aprile il 5° ricevette i resti del XXIV battaglione (maggiore Rotelli) e la 5~ compagnia motociclisti e nei giorni successivi venne ricostituito, con elementi ricuperati, su due battaglioni ridotti: XXII e XXIV, con una forza complessiva di 500 uomini , e deninato a far parte della riserva di Armata. La sera del 19 aprile il nemico riprende l'attacco cd i combattimenti si susseguono ininterrotti nei giorni successivi, particolarmente intensi nel settore della Divisione 1, Pistoia ». Il giorno 20 il 5" Bersaglieri viene fatto spostare nella zona Hir e! Abadi. Il 22 è messo a disposizione del XXI Corpo d'Armata ed alcune compagnie vengono schierate nella zona dei Kraim e1 Jcmal, nel settore della ,, Pistoia .. , duramente provata nell'ammirevole resistenza della '-:1.ualc aveva dato prova durante la battaglia. Nella notte sul 26 il reggimento viene inviato a Mateur, sul fronte <li Biserta, alle dipendenze della Divisione corazzata germanica Manteuffd. Il reggimento, che il Maresciallo Messe vede partire con 1, vera angoscia >), ridotto a soli 500 uomini senza mezzi, non ancora completato con quanto si sarebbe potuto ricuperare dal disciolto 7" Bersaglieri, viene schierato jn linea coi resti del 10° (800 uomini) nell'ampio settore collinoso e coperto ad ovest di Biserta. Intanto gli avvenimenti precipitano: << Sul fronte della 5' Armata germanica vengono ripresi dall'avversario gli attacchi nel settore nord costiero, dove i 500 uomini del 5° Bersaglieri e gli 800 del ro<>, frammischiati e male amalgamati con reparti tedeschi più o meno organici , combattono nell ' insidioso terreno. La situazione diviene presto critica ed i reparti italiani e tedeschi vanno rapidamente esaurendo le loro forze )). Al 5" Bersaglieri era stata sottratta la compagnia controcarri, impegnata con reparti tedeschi. Il 30 aprile, dopo cruenti combattimenti, il 5" Bersaglieri, attaccato da importanti forze americane, riesce a sottrarre la compagnia del centro al completo aggiramento. I Bersaglieri del 5° e del 10'' <, (la cui efficienza complessiva non era superiore a quella di un battaglione) cornhattono accanitam cntt:


anche nella giornata del 30 aprile, malgrado il mancato concorso del reparto germanico schierato alla loro sinistra, in valle Sedjenane >• (1). Alla sera del giorno 30 i combattenti del reggimento sono ridotti ad I compagnia fucilieri (1 compagnia controcarri agisce in altro settore) e di una forza non superiore dispone anche il I0° reggimento. Per conseguenza non è più possibile contrastare ancora il passo all 'atta(cante, al quale entrambi i reggimenti hanno opposto un 'eroica resistenza, combattendo e cercando di manovrare per non lasciarsi coinvolgere nd movimento in ritirata dei reparti tedeschi \'ICllll OTl.

M OT IVAZION I DELLE R(CO\fPENSt: AL VALOR MILITARE.

La bandiera del s" Bersaglieri è decorata di due medaglie di bronzo, meritate dal XIV battagF;.rne ad Ancona ( i86o) cd a Mola di Gaeta ( 1861); di una terza medaglia di bronzo LOnfcrita al XXIV battaglione alla presa di Mola di Gaeu; di una tnLdaglia d'argento al valor militare meritata dal V battaglione per l'epica lotta ~oslenuta per la conquista di quota 144 ad est di Monfaloonè, nel settembre 1916. c di una quarta medaglia di bronzo, guacbgnata dal reggimento per la strenua difesa dello Stenfle e per la vittoriosa ricon(]Uista di monte Melago nel novembre - clicembre HJT; .

Al Xlv' battaglione:

29 settembre 18_60. Medaglia di bronzo:

<, Per essersi lodevol mente diportato nell'assedio di Ancona e nd fatto d'armi a Borgo, fuori Porta Farina " (R. D. 3 ottobre 186o). 4 novembre 1860. Medaglia di bronzo: << Per essersi distinto nell'attacco e presa di Mola di Gaeta ,, (R. D. 1• giugno 1861) .

.41 XXIF battaglione: 4 novembre 1860. Medaglia di bronzo: ,, Per essersi distinto alla presa di Mob di Gaeta ,; (R. D. 12 giugno 1ì\6 1). Al reggimento: 15 novembre -7 dicembre 1917 (Stenfle); 24- 25 dicembre HJI7 (monte Mclago). Medaglia d.i bronzo: (' Dopo avere per tre sett i(1) Cfr. "li XXX Corpo d';\ rm:iw it:iliano in Tunisia ;, , Rela ziùne tld generale di C. t!'A. Sogno.


mane strenuamente difeso un importante caposaldo delle nostre lince contro forze soverchianti, lanciato alla controffensiva, riconquistava con grande valore, ed a prezzo di gravissimi sacrifici, una posizione di cui il nemico era riuscito ad impossessarsi >' (R. D. 5 giugno 1920).

Al V battaglion~ ciclisti: 14- 15 - 16 settembre 1916 (Carso, quota 144, ad est di Monfalcone). Medaglia d'argento: cc Assaltava con impeto eroico una fortissima posizione carsica, aprendosi il varco nei reticolati a prezzo di purissimo sangue ed, in concorso con altri reparti, ne manteneva la occupazione in tre giorni di epica lotta, malgrado i violenti bombardamenti ed i ritorni offensivi del nemico» (R. D. 29 ottobre 1922). Per la seconda guerra mondiale venne formulata una proposta per la medaglia d'argento alla bandiera del reggimento.


XIV.

6° REGGIMENTO BERSAGLIERI J:;

1•i11ttTt'

C:\Ml'AGNE

bisogna

l)[

GUERRA.

1848 - 49: 1" guerra d 'indipendenza. J859: liberazione della Lom hardi:1. 186o - 62: Marche - Umbr.ia - Italia meridional e . J866: liberazione del Veneto. 1870: unità d ' Italia. 1915 - 18: italo - aus,riact. 1940 - 45 (seconda g uerra mondiale): operazioni contro L:t Jugoslavia e con tro la Russia.

RICOMPENSE .\ L \·., LOR M II.IT.\RE.

1

Alla Ba11diera: croce di ca valiere dell'Ordine Militare di Savoia, medaglia d 'o ro, 1 d'argento, 4 di bronzo. Agli uffìciali e truppa: 24 croci di cavaliere dell'Ordine Militare

di S:irnia, g uerra.

2

medaglie d'oro, 34 d ';1rgento, 461 di bronzo, 25 croci di

PERDITE NELLA PRIMA GUERRA !'\10NDIALE.

V f ficiali: m o rti 69, fcr.iti 2 I 2, dispersi 82. T ruppa: morti 825, fe riti 4576, dispersi 3942. Festa dd reggimento: r8 g iu!;llO ( festa del Corpo).

D., 1.u

COSTITUZIONE ALLA SECONDA GUERRA !'\IONDIALE .

Fu costituito coi battaglioni VI, X IIJ, XIX, X.XI il 1'' gennaio 1871; si ridusse su tre battaglioni nel ~ettembre 1883: si àccr ebbe d el VI battaglione cicli sti dal 19ro al 191 8; si trasformò in reggimen to \'.1disti su due battaglioni nel 1926, su tre - VI , Xlll , XIX (quadro) - nel 1937.


I Jiermgliai cicli.<ti n,l

S1111

Michele.

Esso fu fedele alla g loriosa tradizione dei battaglioni d'origine, i quali rnmhattcrono nel I8..j8 alla difesa di val Sabbia, nel 1849 ;1 La Cava cd alla difesa di Roma, parteciparono alla guerra in Crimea 1855 - 56, alla campagna del 1859, alla campagna del 1860-61 delle Marche, Umbria e dell'Italia meridionale, alla guerra del 1866 a Custoza, alla presa di Roma nel 1870. Il reggimento concorse alla formazione di tre battaglioni Bersaglieri per la guerra d' Africa r895 - 96 e fornì larghi contingenti ai Corpi e Servizi mobilitati per la g uerra italo - turca r9r r - 12. Combattè valorosamente nella guerra itak, - austriaca 1915 - 18 nella conca di Plezzo, al ponte di Gorizia, ad Oslavia, sul Ve.liki Hribach, sul Pecinka, sul monte Meatta, sul Vodicc, alla Bainsizza, !'- ul Sommer, ad Oscedrih, sul Globochak, a Pradamano, Koritc, Seciuals, sul Cornone, sul Sasso Rosso ed a Fossa lta di Piave. NELLA SECONOA GUERRA MONDIALE.

Come abbiamo già detto, durante la seconda guerra mondiale, il reggimento -partecipò alla guerra contro la Jugoslavia ed a guclla contro la Russia e, nel ricordarne le gesta, in mancanza di notiz ie ufficiali, riassumen:mo, come c'impone lo spazio, la brillante, colorita rievocazione del tenente Salvatore Loj.


47 2 In Jucos1.AVIi\. - Nell'aprile del 1941 iJ 6'' reggimento Bersaglieri si trovava in Sici.lia, quando giunse improvvisa la notizia che le Unità italiane il 6 aprile avevano oltrepassato la frontiera cd erano penetrate in Jugoslavia e che il reggimento doveva rientrare alla 2i Divisione Celere. Il 13 aprile il reggimento passava il confine a Fiume, lanciandosi all'inseguimento del nemico sulle strade rese impraticabili dalla inclemenza del tempo. Homer, Dclnice, Otok, Plaskj, Priboj, Plivicko Jezero furono le tappe successive d:::I reggi m ento, che in quattro giorni aveva raggiunto la Divisione jugoslava " Tandranska 1,, che proteggeva la ritirata del grosso nemico, yuanclo il 18 aprile venne proclamato l'armistizio. Per conseguenza lo slancio dei Bersaglieri non ottenne l'ambito premio del battesimo del fuoco e il reggimento dovette rassegnarsi a presidiare il territorio occupato. Il 6" Bersagli eri venne dislocato in Bosnia, nella zona Cazin Velika Klaudusa - Ostrozac. L'ambiente era o stile agli Ita lia ni e turbato dalle differenze di razza (Serbi, Croati, Slove1~i, Bosniaci) e di religione (cattolica, ortodossa, mussulmana), che da secoli dividevano gli :::b:::mti. fn t:ilc :imhientc l'opera s;-olt::: òl 6" Bersaglieri durante i mesi aprile - giugno 1941 fu davvero ammirevole per l'azione ferma, serena ed atta ad im p~dire alle correnti estremiste croate di attuare il divisato annientamento dei Serbi. Essa continuò Jino a quando, il 10 giugno, il reggimento tornò in Patria. Ma, appena due mesi dopo, venne richiamato in Croazia, dove la secolare rivalità tra Serbi e Croati aveva dato inizio alla guerra civile e dove bisognava proteggere le linee di comunicazione da Fiume a Mostar, che assicuravano i .servizi logistici delle nostre grandi Unit;t dislocate :)(tre Adriatico. Dal 1" agosto al JO novembre 1941 il 6'' Bersaglieri dovette as~olve re complessi c<>rnpiti politici e diplomatici. I_l giuruu 8 agu~lu il comandante dd 6", rnlunnd lo Umbertu Salvatores, assumeya il comando del settore militare di Gracaz. La situazione si presentava difficile; ma, affrontata con decisione, in breve tempo mig liorò e vennero ristabiliti l'ordine e la tranquillità. L 'opera c he il 6'' reggimento Bersaglieri svolse, sia nel campo militare, sia in ciucllo pDlitico, riuscì molto · utile per tutta la zo na ed i Serbi rim asero ammirati dei generosi i nterventi dei Be rsaglieri a protezione di inticre loro Comunità. l nume rmi contatti con i Capi r ildli da parte di u[lìciali del reggimento facilitarono inoltre alle


'autorità militari la definizione di accordi che portarono, alla fin e di agosto, alla sia pur temporanea pacificazione. Il 5 settembre, il reggimento si trasferì nella zona di Knin alk dipendenze della Divisione « Sassari. n per procedere alla occupazione di Bos Grahovo, importante nodo stradale in possesso di oltre 10.000 ribelli. Per la complessa operazione, il cui obbiettivo finale era la città e la zona di DrYar, il XIX battaglione (maggiore Bonfanti) venne dislocato nei pressi di Srb ed il reggimento ebbe in rinforzo 1 compagnia carri L, r battaglione Camicie Nere, 2 battaglioni di Fanteria, r gruppo Artiglieria, reparti del Genio collegamenti, Artieri, Pontieri della Divisione « Sassari ,,. Il tutto al comando del colonnello Salvatores. Il giorno 7 ebbe inizio il movimento e Strmica venne occupata senza colpo ferire. Il giorno seguente riprese l'avanzata e, travolta la resistenza tentata dal nemico presso un 'interruzione sulla rotabile e nd cimitero di Vranikovici, i Bersaglieri del XIII battaglione (maggiore Predieri) entravano in Bos Grahovo. I ribelli in fuga si raccolsero nell'abitato di Korito, preparando una line:1 difensiva per opporsi al movimento delle nostre truppe su Drvar. Il giorno 16 il VI battaglione Bci:s.:i.glicri (maggiore Chccchia), che occupava la delicata posizione di Resanovici, venne fatto segno a violente raffiche di fuciler.ia. I Bersaglieri reagirono jmmcdiatamente ccl occuparono le due posizioni chiave del Korito e del Glavica . . Il giorno 17 il II battaglione del 152" reggimento Fanteria, distaccato allo sbocco della valle Ljenska, attaccato da consistenti forze avversarie, ne sosteneva energicamente l'urto ed ormai ai nostri reparti non rimaneva che effettuare l'ultimo sbalzo su Drvar. Ampliato il concetto dell'operazione, il giorno 24 assumeva il comando delle truppe il comandante la Divisione <( Sassari », il c1uale affidava al 6'' Bersaglieri il compito di infrangere la resistenza nemica sulle quote dominanti la conca di Korito: quota 1142, quota 1232 (Paiez), quota u85 e quota 1159. · Le tr'~ppe, di~isc i,1 tre colonne, mossero alle ore 7 del giorno 25. La colonna di sini stra incontrò una tenace resistenza: ma quella di destra, con attacco travolgente, occup<'1 il Palez. Allora la colonna centrale avanzò verso la sella di quota n4 2; il che determinò il ripiegamento del nemico. Alle ore 1 2,30 i carri L entravano in Drvar ed alle ore 13 raggiungevano la citt;1 il comandante della Divisione ed il colonnello Salvatores, seguiti poco dopo dal XIII battaglione Bersaglieri.


-174 Co n la vtttorta il nem ico, superiore per num ero e favorito dalla natu ra del terreno, era stato travolto. Lt: pe rdite n ostre erano state rela1ivamcnte li evi per la rapidit;Ì dell'azione. 11 9 ottobre il reggime nto si trasf:erì in Bosnia e, tornato alla 2" Divisione Celere, co ncorse :ill'occu pazione di Bìhac e di Bos Krupa ed a ristabilire l'ordine nella regione, riceve ndo diii generale

Una p11tr11glia di Jlersaglieri ì n Ucraina.

Ambrusio, comanda nl e della 2·· Armata, il seguente, lu singhiero messag~10 : " Il (i" Ber\aglìeri, i11 tre m esi di intensa attività o perativa alle dipendenze del IV Corpo d'Armata, h a partecipato brillantemente alle o perazio ni svolte nc!l a zo na di Gracaz. dì Drvar cd alle azioni di rastrellamc nro per la normali n az ione delle zone suddette. In questo non hrevc, inl cmo periodo di attività, il reggimento ha risposto sempre a tutte le richieste, dimostrando, per rendimento ed opera infaticabile di comandanti e di gregari, alto spirito di sacrifìcio. i\ I comand~1nte ed ai. gn:gari del 6" Bersaglieri il mio vivo elogio ,,. Il r3 novembre il reggimen to r ie ntra va in Italia , per partecipare subito dopo alla guerra contro la Russia.


In Russ1A. - Dopo un trasferimento autocarrato dallo scalo ferroviario di Uman al1a zona d'impiego, per il quale furono pcrcor~i circa 800 Km lungo una pista coperta di neve, nell'inverno più rigido, il 6° reggimento raggiunse la linea del fuoco, sulla quale si alternò con la famosa brigata germanica di paracadutisti <( Stum mer >>. Per quattro mesi i Bersaglieri tennero saldamente le posizioni loro affidate dal Comando del C.S.I.R., con una organizzazione difensiva che n è i quotidiani concentramenti d'Artiglieria, nè i frequenti colpi di mano nemici val~ero ad .indebolire. Il 27 giugno 1942 il nemico attaccò in forze la q. 331 ed i Bersaglieri del VI battaglione (tenente colonnello Trevisani) contesero loro palmo a palmo il terreno, fermando il n emico sulla linea, per poi respingerlo con un deciso contrattacco effettualo dalle compagnie 5" e 8;' del XIII battaglione. Le perdite notevoli dei Bersaglieri e quelle gravissime del nemico provarono l'accanimento della lotC.1pitano Vittorio Trucchi, ta e numerosi furono gli episodi di medaglia d'oro alla memol'ia. eroismo. I sottotenenti Boschetti, Bruni e Politano, il Bersaglit:n: Draghi cd altri ancora (urono gli eroi della giornata; eroi, tra i quali giganteggia la figura del capitano Vittorio Trucchi, caduto mentre sugli spalti della trincea lanciava bombe contro il nemico. Alla sua memoria \'enne concessa la medaglia d'oro al valore; medaglia che fu la seconda assegnata in Russia a militari del reggimento, essendo stata conferita la prima :illa memoria del Bersagliere Cassanelli, della 172" compagnia cannoni, che fin dall'estate 194 r si trovava in Russia, aggregata al 3° Bersaglieri. Il u luglio il 6v reggimento scatta all'inseguimento del nemico che ripiega verso est. Vengono oltrepassate Nikitino, Kruklj, Petropawlowka , Fatschewka, Stantzja, per riprendere alla sera il contatto con i Russi che, dopo una giornata di lotta, vennero travolti nel pom erigg-io del r3 dal VI battaglione (tenente colonnello Trevis.ini )


e dalle compagnie motociclisti 2" e 106". La i ' compagnia (capitano Scarani) si fece ammirare dai Tedeschi, conquistando la quota 360, sulla quak erano annidate consiJcrcvoli forze nemiche. [I giorno dopo il reggimento muove alla conquista del centro fortificato di lwanowka. I battaglioni XIII (maggiore Predicri) e XXI (maggiore Fortunato) avanzano, incuranti della reazione rabbiosa dell'avversario. Nè il fuoco intenso, nè i furiosi contrattacchi , nè i campi minati, nè i fossati anticarro, nè i reticolati possono arrestare l'impeto dei nostri Bersaglieri. Al maggiore Predieri, ferito, succede nel comando del XIII battagliom: il capitano Boccacci. Per misurare il valore della vittori:i riportata dai Ber saglieri in 1.1ucl giorno basti ricordare che hvanowka era considerata inespugnabile. Dopo la vi ttoriosa azione il generale Messe rivolse al comandante ed ai g regari del 6" il seguente elogio : « Il Sesto non ha smrntito le sue mag nifiche tradi zio ni ; mentre ha confermato di m erit:irt: pienamente rutta la fiducia che a,·evo riposto in esso. Il nemico, per (1uanto numeroso, bene armato e deciso ;1 resistere, non ha potuto reggere ... cd è stato schiantalo e I r,1rnlto. l nostri alleati germa11i.:i liannu ,I\ ulo per i lkr~.1glieri opre~;,Ìo11i Jj alti~sima ammirazione ,,. Ma no n è possibile sostare sugl i allori ed il g iorno 18. sotto una pioggia sferzante. il reggimento avanza attra\'erso un interminabile campo minato e il giorno successi\'o. dopo avere travolta la resisten7.a nemica, occupa I3okowo Antrazit cd il XHI battaglione rastrella la zona e bonifica numerosi campi minati. li sottotenente Babini , chiamato da alcune do nne affamate e piangenti, corre a disattivare le mine nel loro ca mro e paga con la vita il suo generoso impul so. Il Cappellano del reggimento, Don Cclc~tino, non esita un istante a percorrere l'insidioso campo per raccoglien.: i miseri resti ddl'croe. Ndk operazio ni offensive dal 1 2 al 19 luglio il 6" regguncnto aveva perduto circa 400 uomini , fra morti e feriti. La 3" Divisione Celere, forte d ei due r eggimenti Bersaglieri, f e 6" e del 120" Artiglieria, ebbe l'incarico di eliminare una g rossa testa di pante tenuta dai Ru5si là dove il Don, in corrispondenza dell'abitato di Scra/-ìmowitsch, forma un accentuato saliente, agli estremi del quale sono gli ab itati di Satonskj e Bobrowski. Il nemico ha ammassato forze considerevoli nella testa di ponte, alla quale attribuiva grande importanza poichè poteva costituire la


177 base per azioni sul fianco e sul tergo delle colono<: gn111 :111i1 lll, cht· investivano Stalingrado. Il 29 luglio il 6° reggimento era riunito a Vcrchnc Fom ichimkj , pronto a scattare. 11 giorno 30 il JtIX battaglione (maggiore Foriu nato) viene attaccato da numerosi carri pesanti russi sulla quota rj(,,7 ; ma i Bersaglieri reagiscono con decisione, fìnchè, provati cblk p<:r dite e soverchiati dalla superiorità _ _ __ ____ di mezzi e di uomini , ripiegano combattendo sulla quota 207 e viene impiegato il XIII battaglione, che arresta lo slancio dell' avversano. Altri reparti della Di visione occupano, il giorno 1 ° agosto, Serafimowitsch . ed il giorno dopo il XIII battaglione del 6° conquista Bobrowski _; mentre il VI hattaglione entra in Baskowski. Il 3 agosto il nemico sferra un violtntu contrattau.:o l.ra le Jut lv calità. Il XIII battaglione (maggiore Rivoire), benchè gravemente provato, resiste asserragliato nelle case e la 272a compagnia cannoni Sottotenente Enzo i\4ichelini, arresta una puntata di mezzi comedaglia d 'oro alla memoria. ran ati, nemici. Intanto j} VI battaglione, che da Baskowski si è recato sulla quota 2ro quale riserva divi sionale, durante lo spostamento, viene lanciato anch'esso nella mischia. Conquistata la quota 122, le com pagnie del battaglione si lanciano sul nemico, combattendo all'arma bianca. I Russi sono volti in fuga e la situazione viene completamente ristabilita. Tra i molti eroi della epica giornata ricordiamo il sottotenente Bruno Carloni che, colpito a m orte, trova la forza <li incoraggiare ancora i suoi uomini e di dirsi fiero di aver portato con onore il piumetta affidatogli dal padre. Alla sua memoria verrà decretata b massima ricompensa al valor militare. Ricordiamo anche l'eroico sacrificio del Bersagliere Bernardino Leoni, medaglia d 'oro, caduto mentre, esaurite le bombe a mano, scagliava pietre contro l'a\'vCrsario incalzante.


.178 Nei giorni seguenti il bosco sul Don , che si estende tra gli abitati di Ilobrowski e di Baskowski, diviene teatro di violenti, ripetuti scontri alrarma bianca; i Bersaglieri del XIX battag lio ne respingon:, il nemico, superiore di numero e di mezzi ed agevolato dalla conoscenza del terreno. Si distingue nella difesa ad oltranza il sottotenente E nzo Michclini, medaglia d'oro, che preferisce morire piuttosto che cadere nd le mani dd nemKo. La notte sul J 3 i R msi, attraversato il Don su zatteroni e canotti d i gomma , do po un::i violentissima pn.:paraz ione di Artiglieri a, iniziano un nuovo attacco con forze prepond eranti. I nostri reparti, p ur logorati <lai precedenti, durissimi combattimenti , tengono saldamente le: loro pasizioni. Epica la d ifesa ddla Jhl ka a ~ud d i Bo browski , ad opera. della 2 ' compagnia, comandata dal. tenente Di Prim io. Si distinguono i wttotenrnti Marcozzi e Tavino e numerosi sottufficiali e Bcrsa~lieri. La compagnia coNa_;'lglicre Hcrnm·di110 I.eoni , medaglia d'oro alla memorm . mando reggimentale viene impiegata a rinforzo dell a provau ss rm a 3· co mpag nia, che ha perd uto quasi tutti i suoi effettivi, e r espinge il nem ico inc:ilzante. Ma g ravi sono le perdite: cade il tenente ?vfoliternì che, in servizio presso l' Ufficio Amministrazione, ha voluto partecipare al disperato cont ra ttacco, affiancandosi al comandante del reparto, tenente Grimaldi, r im asto anch'egli ferito. L a g io rnata del 13 agos to resterà indelebilmente impressa nel cuore dei Bersaglieri elci 6", che, secondo L! uanto affermò un ufficiale di Stato Maggiore russo catturato, era riuscito ad arrestare una intera Divisione nemica. I g loriosi caduti dd 6" vengono composti accanto ai fratelli del 3", nel ci mitero di guerra di Verchne Fomichinskj . Improvvise esigenze operative impongono l'impiego della DiviSJ<mc Celere per co ntrasta re il passo al nemico, che ha ancora attac-


479 éato le nostre posizioni sul Don, tenute da reparti di altra Di \'i~ium:. Quelli che erano stati definiti i quartieri d'inverno dei pruvati ~simi reparti del 6" vengono sgombrati ed il reggimento, che ha rice vuto, nei due o tre giorni di sosta, alcune centinaia di complementi, è d1 nuovo in Iinca. Il giorno 23 agosto il colonnello Salvatores occupa la quota 208 col XIX battaglione e con la 272• compagnia cannoni. Intanto i batta- ·,...... glioni VI e XIII si battono eroicamente intorno a Jagodnyj. Il loro comportamento, al fianco dei reparti del 3° Bersaglieri, è stato degnamente rievocato; ma è doveroso ancora ricordare, tra i più audaci combattenti caduti, le medaglie d'oro t::nente medico Gucci e sottotenente Petracchi, l'intrepido capitano T accioli, il sottotenente Sega e numerosi altri ufficiali, sottufficiali e Bersaglieri. Suila (JUOta 208 vengono respinti .t utti gli attacchi del nemico. Nei sanguinosi combattimenti per il p ossesso della quota contesa si afferma l'eroismo de.Ila 272~ compagnia can- Sottotenente Ferruccio Petracchi, noni, che ha nel sottotenente Bomedaglia d'oro alla nu:moria. schetti, caduto da prode, il suo ero:; e nel tenente Di Primio un esperto comandante, il quale, benchè ripetutamente ferito, assume il comando di due compagrnc e nesce a tenere il caposaldo. Cadono anche due altri eroici ufficiali: il tenente Sartoni ed il tenente Sani clic, allontanato agonizzante dal campo di battaglia, muore pache ore dopo. Cade anche la medaglia d'oro caporal maggiore Aldo C hiarini, che affronta il sacrificio su premo, irridendo ,, da Bersagliere )> la morte sopraggiungente. La battaglia di Jagodn yj e della quota 208 dura esattamente diciannove giorni. Gli attacchi del nemico si moltiplicano; m a i Bersaglieri, benchè decimati , resistono sempre. Nelle trincee, sempre in mezzo ai suoi uomini , il comandante del reggime nto, colonnello

32.


Umberto Salva torcs, conti nua ad incit;irc con la parola e con l'esempio i suoi uo mini alla resistenza, fìnchè il nemico, dopo aver subìto rilevanti perdite, finalm ente desiste dagli attacchi. li comportam ento dei Bersaglieri della Divisione Celere ottiene un <legno riconoscimento nelle parole del generale Ga riboldi, comandante l'W Armata, il quale scrive: "Avete aggiunto un raggio di pura g loria all'au reola che vi circo nda. La Patria vi am mi ra riconoscente ,, . Con la dura battaglia di Jagodnyj si concludeva, per il (>"' Bersaglieri , un periodo di eventi vittorÌo\i , in ~eguito ai lilial i venne conferita al reggimento la medaglia d'oro al valor militare. Dòpo un breve perio<lo di riposo. il 1 2 ottobre il reggimento sostituisce il 79" Fanteria « Pasuhio ,., scl1ier;indosi lungo Li linea (11nific 1t:1. i cui c ipi~aldi erano gli :1bitati di .l'\isclii Kaliniskj, Balka Popowka. Ra lka Olichowatka, W erch Kriwoskoj. Soltanto (Jualchc sco ntro di pattuglie ro mpe la monotonia del le giornate, finchè C,1poral maggiore . 1/do C /ii,1rini. il 1 ~ .il ncmiw altacca in forze m edaglia d "oro ,dia memoria. il settore ten uto dal XIII batta<>I ione. ~ 1 Bersaglieri reagiscono con l'abituale decisione, arrestano il nemico. ne elimina no una pericolosa infiltrazio ne ed a sera lo volgono in fuga, infliggendogli gravi perdite, col concorso del VI batt:1g lio11c. Il 2 2 o ttobre il colonnello Salvatores viene sosti tuito . Durante un breve periodo di sosta le gravi perdite subìte dal reggimento vengono reintegrate con i complementi g iunti dall'Italia . Il "-\O no\"cmbn: il regg imento, al comando del colonnello Mario Carloni - padre dell 'eroico sottotenente Bruno, caduto il 3 agosto dinanzi a Bobrowski --- si schiera sulle rÌYe del Don gelato, occupa ndo un settore esteso oltre 25 chilometri con i due battaglioni VT e X IH , per lasciare il XIX in riserva di visionale.


La situazione si presenta difficile anche per l'eccezio nak r igorl' dell'inverno; ma il morale dei Bersaglieri è elevato ; m entre si prean nunzia la grande offensiva nemica, che ha inizio il 17 dicembre. Alcuni battaglioni russi attaccano la 1" compagnia che, dop.1 eroJCa r esistenza, viene travolta. La pressione n emica si cstrndc allo-

Herwglieri in l?ussìa.

ra, con l'impiego di altre considerevoli forze , sul fronte tenuto cblla e dalla 5" compagnia. La 2a compagnia resiste tenacemente, costringendo il nemico a mutare la direttrice d' attacco . La lotta divampa a lungo nella zona boscosa sulla r i va destra del Don ; i Rersaglieri, lottando con tenacia, rallentano l'impeto offensivo del 2·'


nemico. La gravità della situazione impone l'impiego, nel settore investito, del XIX battaglione. Un formidabile contrattacco ricaccia il nemico nel fiume; ma la preponderanza delle forze e dei mezzi russi costringe poi il XIX battaglione, che ha raccolto i resti dell'eroico VI, a ripiegare a scaglioni sull'abitato di Birjukov. Per due giorni gli attacchi nemici vengono respinti; i Russi gettano nella lotta sempre nuovi reparti; ma i Ber saglieri , benchè venti, trenta volte infe riori di numero, resistono eroicamente e solta nto nella sera del 19 dicembre ripiegano su Melowatij e poi su Donskoj. Intanto si è un_it? al reggi mento il Gruppo Schultz. dei reparti d 'assalto german1c1. Da Donskoj, per ordine superiore, ha inizio il ripiegamento su Werch i\bchi::jewka e Popowka . .l reparti <ld 6° Bersaglieri proteggono il ripiegamento delle nostre Divisioni ed , attaccati in marcia da carri armati russi, li respingono. Il giorno 2 1 il reggimento respinge ad Ossikowo ripetuti attacchi del nemico e, grazie all'eroica resistenza del 6° Bersaglieri, numerosi reparti itali ani possono effettuare un ordinato ripiegamento. Alle 12 del giorno 22, dopo aver adempiuto il difficile compito affidatogl i, anche il reggimento ripiega per ordine superiore; ma viene attaccato da forze corazzate nemiche e rimane completamente accerchiato. Sopraggiunge la notte, 9uando il colonnello Carloni, che ha di viso i reparti su tre colonne, ord ina di aprirsi ad ogni costo

la via. li nemico, credendo ad un contrattacco in forze, ripiega con tutti

i suoi mezzi verso Machejewka eJ i Bersaglieri raggiungono Kijewki, dove altri difficili compiti li attendono. Si. deve, infatti, proteggere

la ritirata di alcune Divisioni italiane cd alleate ed i Bersaglieri, pur provati dalle perdite subite e dal rigore del tempo (30 gradi sotto zero), assolvono brillantemente il nuovo compito e soltanto dict ro ordi11e superiore il 6° ripiega su Annenskj. La notte di Na tale riprende il m ovimento delle Unit:i. itali:rne. Il 6'' Bersaglieri è: all'avanguardia cd alle ore '.! l , raggiunto l'abitato di Krassnojarowska gi?t occupato d al nemico, lo conquista di forza. Le truppe si ~ono appena sistemate, quando si scatena un violento attacco di reparti russi provenienti da Pief\lvomajskc. Sotto la pressione del nemico i nostri stanno per cedere, (!u:mdo il colonnello Carloni, postosi a lla testa dei suoi uomini , li g uida in un disperato contrattacco, al quale prendono parte a nche reparti germanici, cci il il nemico t ancora una volta respinto.


lier.,aglien·

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Il 26, mentre il reggimento e m movimento, vengono rc~pi111i due altri attacchi dei Russi e distrutti alcuni mezzi corazz:11i. Lo stesso avviene nei due giorni seguenti e molti prigionieri cadono nclk mani dei Bersaglieri. Giunto finalmente a Korssuni, il 6° riordina i reparti e riorganizza i servizi. Nuove prove lo attendono per la difesa della piazza di Rikowo e per quella di Pawlograd, dove i ripetuti attacchi di forze; corazzate russe, effettuati mentre nell'interno dell'abitato si scatena la rivolta dei partigiani, vengono respinti e la rivolta soffocata. Il 15 gennaio la 4I'' Divisione corazzata siberiana sferra un poderoso attacco; ma i Bersaglieri del VI e del XIX battaglione sanno ancora resistere. Improvviso si delinea un attacco contro il margine nord - est della città; mentre i partigiani rinnovano i loro attacchi entro l'abitato. La situazione diventa disperata; i Bersaglieri vengono minacciati da ogni parte; ma non cedono. La lotta diventa particolarmente accanita per il possesso del Ponte sul Samara ed i Bersaglieri , animati dal loro comandante, riescono ad infrangere il cerchio piì1 volte stretto dal nemico intorno a loro. Dopo dieci g iorni di lotta accanita, durante la quale i Bersaglieri, unitamente ai Carristi tedeschi, non hanno ceduto un palmo di terreno :ii Russi incalzanti , viene ordinato lo sgombero della città. Pawlograd è abbandonata dal 6" che, sotto il fuoco nemico, ripiega in perfetto ordine. I Russi, però, non lasciano tregua. Colonne di partigiani, muovendo da Snamenka, attaccano il 6'', che reagisce con decisione, sbaraglia il nemico e conlJUista l'abitato di Snamenka e, dopo oltre due giornate di marcia e di combattimenti, raggiunge finalmente Dniepropctrowsk j. Per il suo comPortamento nella lunga, durissima battaglia invernale il 6" Bersaglieri ricevette, oltre quelli già e.itali, altri eloquenti encomt. Il generale tedesco Steinbauer, comandante la difesa di Dniepropctrowskj, congedandosi dal colonnello Carloni, così si esprimeva: ., ... Quc::sLÌ ultimi a vvc:nimenti hanno accresciuto la mia ammirazione per le vostre insuperabili truppe. Con la vostra resistenza avete tenuto, per dodici giorni, lontana dal Nipro la minaccia nemica e dato tempo alle riserve germaniche di avanzare e di entrare in azione. Avete fatto tutto quanto era possibile per la difesa e b conservazione della città. L'esercito germanico cd io particolarmente ve ne siamo profondamente riconoscenti. Il 6" reggimento Bersaglieri ha ormai larga fama nell'esercito tedesco, che vi stima e vi apprezza altame nte ,, .


~86 La bandiera del 6" reggimento Bersaglieri è decorata con <.Juattro medaglie di bronzo al valor militare: la prima meritata dal VI battaglione al passaggio della Sesia e per le operazioni su Palestro e Borgo Vercelli nel maggio del 1859; una seconda ottenuta per i fatti di As_promonte del 186::?; una terza conferita al XIIJ battaglione per la battaglia di Custoza (1866); una quarta meritata dal reggimento pcrchè, dal 16 al 20 agosto 1917, concorreva al conseguim ento della vittoria della 13ainsizza. Nel ~econdo conflitto mondiale il reggimento mcri1<'1 una medaglia d'oro cd una d'argento.

MOTIVAZIONI DELLE RICOMPENSE AL VAI.OR MILITARE.

Al V I battaglione: 2 1 maggio 1859 e 22 - 25 maggio 1859. Medaglia di bronzo: ,, Per essersi distinto al passaggio della Sesia e ndlc operazioni successive su Palestro e Borgo Vn(clli » (R. D. :q maggio 1859). Settembre 1862. Medaglia di bronzo : H Perchè diede prova di valore e di sagacia militare (fatto d'armc <li Aspromonte) ·,, (R. D. 30 ~ettemhre I 862 ).

Al Xlii bauaglionc: 24 giugno 1866. Medaglia di bronzo: ,. Per b valorosa ed intrepida condotta tenuta al fatto d'armi di Custoza ,., (R. D. 6 dicembre 1866).

Al reggimento : 16 - :!O agosto 1917 (Bai nsizza). Medaglia di bronzo: << Sotto violento fuoco attraversa\'a l'Isonzo, irrompe ndo nelle trincee nemiche, ed in (JUatrro giornate di aspra lotta concorreva, con slancio intrepido

e fulg ido valore, al conseguimento della villori a. Malgrado le forti perdite s11hìtc, manteneva tcna(emcnte le posizioni conquistate, rcsi~tcndo ai \'Ìulcnti e ripetuti contrattacchi nemici 25 ottobre 1917 (Globoc hak): ,, Si di stinse per slancio cd ardi1) .

mento nella riconquista di un'import:1nte posizione >, (R. D. 29 ottobre 1922). Medaglia d·oro: e, Salda e forte unit;1 di g uerra, già temprata in rn esi di aspra lotta su altro fronte, si prodigava nella dura campagna di Russia con lo stesso a rdore e la stessa fede che formarono la sua g loria nelle precedenti guerre d'Italia. Balzato dalla linea difensiva asprame nte co ntesa, ma sempre inviolata, all'audace offensiva, si im-


possessava con sanguinosa battaglia. del centro fortificato di Twnowka, aprendo il passo alla conquista del ricco bacino minerario di Krasnij Lutsch. Passato, con rapida, leggendaria marcia, dal D ono . al Don, dava il suo potente e decisivo contributo alla battaglia per la conquista di una munitissima testa di pante nemica, annientando il nemico annidato in un settore particolarmente difficile ed insidioso. Chiam.ito in altro settore, dove minacciose masse russe erano riuscite a passare sulla destra del Don, con eroici contrattacchi e con tcnacissima resistenza arrestava definitivamente l'avversario, rendendo vani ripetuti sfondamenti fatti dal nemico con mezzi e forze assolutamente preponderanti. ~ Fronte russo (Orlowo lwanowka - Bokowo Antrazit- Bobrowski - Baskowski - quota 224 - Jagodnyj -quota 208, febbraio - settembre t942) ,1. 17- 31 dicembre 1942. Medaglia d'argento: <• Durante quindici giorni di accaniti combattimenti nella steppa cd in pieno inverno per rompere l'accerchiamento del nemico, i Bersaglieri del 6° reggimento, in nobile gara di eroismo e di sacrificio con altre truppe di Fanteria e di Artiglieria, ora in avanguardia ora in retroguardia, con~ correvano con spiccato ardore bellico e notevoli sacrifici a superare una grave crisi determinata da SO\'erchi::mti forze nemiche . Fedeli al loro motto ... e vincere bisogna hanno lottato e vinto contro tutto e contro tutti. ~ Fronte ru~so, 17 - 31 dicembre 1942 ,i.


xv. 7° REGGIMENTO BERSAGLIERI Ctleritate ac

L'Ìrltt/e

C ,\MPAGNE DI GUERR:\.

I battaglioni che lo costituirono parteciparono alle seguenti guerre: 1855 - 56: Crimea. 1859: liberazione della Lombardia. 1860 1861: Marche - Umb ria - Italia meridionale. 1866 : liberazione del Veneto. 1870: unit~1 d'Italia. Il reggimento partecipò alla guerr a italo - austriaca del 1915 1918 ed alla seconda guerra mondiale (operazioni al fronte occidentale ed in Africa settentrionale). R1 co~1PF.NSE AL V.\LOR !\Il LI T ·\ RF.

Alla Bandiera: croce di ca\'aliere <kll'OrJinc Militare di Sa mia, r m edaglia d'oro, I d'argento,

di bronzo. croci di cavaliere dell'Ord ine M ilitare m edaglia d'oro, 258 d'argento, 271 di bronzo, 16 croci

Agli ufficiali e truppa: di Savoia, di g uerra.

1

2

12

PERDITE NELLA PRIMA GUERR.\ ~f0N D1.\LE.

Ufficiali: morti 36, feriti 141, dispersi 51. Truppa: morti <)15, feri ti 2574, d ispersi 983. Festa del reggim ento: 18 g iugno (festa del Corpo). DALL.\ COSTITUZIONE AI.LA SECON IM GUE RRA MONDIALE .

Formatosi coi battaglio ni VIII , X, Xl, XV il 1° gennaio 1871, in Verona, il 7" reggimento si ridusse su ,tre battaglioni nel 1883, si accrebbe, dal 1910 a l 1919, del VII battaglio ne ciclisti e si trasformò in reggimento ciclisti, su 2 battaglioni, nel 1926.


E' dep<>sitario delle gloriose tradizioni dei suoi battag lioni di origine, i quali presero parte alla guerra di Crimea, battendosi alla Cernaia; alla guerra del 1859, combattendo a Valenza , sulla St$ Ìa, a Vinzaglio, San Martino, Peschiera; alla campagna del 18(m . (,1 ; alla guerra del 1866 a Custoza; alla presa di Roma n el 1870. Con due compagnie dell'XI battaglione partecipò alla prim :1 guerra in Africa 1887- 88; concorse alla formazione di 4 battag lioni per le operazioni al confine tunisino durante la guerra italo - turc:1 (19II - u) e con l'XI battaglione alle operazioni in Libia durante la guerra italo - austriaca 1915 - 18. In quest'ultima il reggimento combattè valorosamente in valle di Ledro, a Bezzecca, a monte Vies, sul Carso, alle Cave di Selz, nel vallone di Jamiano, sulle linee di Fiondar, sull'Al.topiano, a Coston di Lora, su monte Roite, su monte Posar, a Usago, al ponte di Vidor, al passo Erto, al passo Mauria, a Livenzago, a capo Sile, sul Piave ed a Vittorio Veneto, nella battar, lia della riscossa .

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NELLA SECONDA GUF.RRA MONDIALF..

In mancan za di JocunH:nti ufficiali ria~~umiamo, per 1..1uanlv riguarda le vicende del reggimento durante la seconda guerra mondiale, i pregevoli articoli del generale Enrico Duranti e del generale Ugo Scirocco, articoli pubhlicati in (• Fiamma Cremisi )> . AL FRONTE OCCIDENTALE. - Il 1' reggimento Bersaglieri , im1uadrato nella Divisione motorizzata <• Trento)' (Armata del Po), il 10 giugno 1940, aH'atto dell'entrata in guerra dell'Italia, si trovava dislocato nella zona dell'anfiteatro morenico del Garda per lo svolg imento di un ciclo di esercitazioni. Raggiunta rapidamente la frontiera occidentale, partecipò alle operazioni di guerra co ntro la Francia, senza assolvere, però, compiti di particolare importanza. Subito dopo l'armistizio con la Francia, nella seconda quindicina del luglio 1940, ritornò, con l'intera Divisione motorizzata " Trento ,>, nella zona del Garda, per completarvi il proprio addestramento, unitamente a tutte le altre Unità del Corpo d'Arma ta corazzato, di cui faceva parte la Divisione suddetta. Alla fine di ottobre dello stesso anno il reggimento, in vista dd1'approssimarsi della stagione invernal.e, ebbe l'ordine di ricntr:1rc alla sua sede <li Bolzano.


Nei s1Kc<:ssi vi m<:si di novembre e di <licembre, in previsione di un prossimo impiego in guerra, rauivit�1 reggimentale, <lopo l'indi­ spensabile riordinamcnto del personale e la revisione dei materiali in dotazione, fu caratterizzata da un intenso lavoro, tendente ad elevare al massimo grado l'addest r;1mcnto dei vari reparti. li giorno della vigilia di Natale un improvvim online dispo�e il trasferimento del 7" Bersaglieri in Piemonte con la seguente dislo­ cazione: Comando del reggimento e: V.1 Il battaglione motociclisti a Vigone; X battaglione a Pancalieri: XJ battaglione a Virle; compa­ gnia cannoni da 47 a Sudcnghe. Intanto andavano malllrando, nello scacchiere operativo dell'A­ frica settentrionale, eventi di guerra 110n favorevoli alle nostre trup­ pe, le quali, dopo avere compiuto uno �h;ilzo fino a Sidi cl Barrani, erano state costrette ad abbandonare le posizioni raggiunte cd a ripiegare ndla Sinica, lasciando ai Britannici l'importante base costiera di Tobruk, il porto di Bcnga�i e J"intcro retroterra cire­ naico. Per e\'Ìtarc che le forze inglesi, raggiunta la Sinica, penetrassero in Tripolitani1 c per poter dfettu:m:. appena possibile, la rioccupa­ zione ddh Cirenaica. fu allora <b:iso l"inviù in Africa scttcntriona'.e di forzc tedesche e di due grandi Unit:1 it:1li:inc: Li Divisione coraz­ z.ata ;, Ariete,, e la Divisione motorizzat;1 «Trento,,. h-.i AFRIC,\ s1-:1·11.snuoN.\LE. --- Tutti i componenti del reggimen­ to accobero con gioia l'ordine d1 partenza per l'Africa settentrionale e �'imbarcarn111> a Napu1i, mJnìfcstando il loro entusiasmo. invidiati dai compagni ai quali non toccava ancora J"cmore di partecipare alla guerra, tanto che una diccina di Ikrsaglieri del deposito del 1 11 reggi­ mento in Napoli, imbarcatisi cl:rndestinamentc su uno <lei piroscafi adibiti al trasporto delle truppe, finirono con l'essere incorporati nel 1' reggimento. D:1 Tripoli, dop:i una �o�ta di due settimane in una località prew-, la strada per Aziziah, il rcg!-:'.irncnto inìz.iò la marcia verso la CirrnaiG1. lntantù il 31 marzo il Y1artsciallo Rommel, comandante il Cor­ po corazzato tedesco i1w.iato in Africa settentrionale, attaccava im­ imin·isamrntc le forze inglesi, ottenendo rapidi risultati. Vennero rioccupate Ghcmincs, Bengasi, Derna cd il 13 aprile le truppe italo tedesche erano giunte a Bardia e a Sollum; mentre Tobruk veniva investita da reparti delle Di,·isioni " Ariete •', 5• tedesca e ,, Brescia )1•


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1500 chilometri che separano Tripoli da Tobruk furono percorsi dal 7" Bersaglieri in 12 giorni, durante i tiuali la sola preoccupazione dei coman danti dei vari reparti fu quella di non infirmare l'efficienza fisica e rnor;ile <ki propri diprndenti, poichè era ben chiaro a tutti che, al termine di quelle lunghissime marce, si sarebbe dovuto entrare in azione. Dopo avere subìto LJt1akhe incursione aerea, il 28 aprile il reggimento si sc hien\ acl est di Tobruk, a ca\'allo della via Balbia, poggiando la destra al mare, in modo da completare la cintura dì accerchiamento intorno alla piazzaforte. 11 l " maggio 1941 le forze italo 1nleschc, agenti in stretto contatto, ;:1ttaccavano da sud - ovest, nella zona Ras cl Medauar, per tentare di super:ire in <Jllel settore le difese di Tobruk ed il 7° reggimento svolse un'azione dimostrativa allo ~copo di impedire trasferimenti di forze nemiche verso il tratto attacc:.110 e di sbarrare l'accesso alla \'Ìa Balhia ai Britannici che avessero deciso di ripiegare verso Bardia. L 'azione si svolse, all'inizio, in modo fa\'orevole alle nostre forze; ma, a<l avvenuto sfondamento, la penetrazione in profondit?t fu hu1 presto bloccata dalla reazione av\'ersaria. Tuttavia l'attacco del 7" lkn:1;;licri, spinto :1 fondo per impq;na:-c il più possibile l'an•cr sario, si dimostrò particolarmente efhcan.: cd i reparti impegnati, non ostante si trovassero per la prima volta al fuoco, diedero prova di ardimento, come riconobbe apertamente lo stesso generale Rommel. 'Kcll'azionc il reggimento perdette: r ufficiale morto, -1 ufficiali feriti e 48 uomini di truppa pos1ì fuori combattimento. Nei giorni che seguirono il reggimento rim ase sch ierato: col X battaglione lungo l'uadi Belgassen, tra il mare e la via Balbia: con l'X I battaglione a sud della via Balbia, a contatto verso la sua sinistra con la destra della Di visione di Fanteria " Pavia )> ; con !'VIII battaglione in riserva reggimentale. Per la eccessiva ampiezza del fronte assegnato al reggimento, non fu possibile una sistemazio ne difensiva oìntinua c:d ogni battag lione dovette costituire un c:iposal<lo. Nel complesso la si tuazione tattica del 7" Bersaglieri in quel periodo fu alquanto precaria percbè, per chiudere verso est la cintura di acce rchiamento intorno a Tobruk, fu necessa rio sping ersi fìno al mare, incuneandosi, così, tra 1t: forze britanniche agenti nella piazza e <1uell e dislocate all'esterno. Il 15 maggio gli Inglesi attaccarono da Tobruk e da B:mli;1, cnn l'intento di distruggere .le forze assedianti e alla Divi sione m otorizza ta ,, Trento " spettò il compito di fronteggiare l'azione principale


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delle forze nemiche. Queste, dopo un'intensa preparaz io ne di /\rti glicria, irruppero con numerosi carri armati agenti in ~trc.: tlo contatto con Unità di Fanteria contro le posizioni a cavallo della via Balbia, saldamente tenute dai Bersaglieri del 7"; ma, ncll 'attravc.: rs:irc.: un campo minato sul fronte del X battaglione, 5 carri armati nemici rimasero immobilizzati. Il fuoco delle batterie assegnate in rinforzo al 7° Bersaglieri riusciva intanto a fermare anche la Fanteria brit:innica e così l'attacco nemico venne decisamente respinto. Il capitano De Lama, comandante della 1" compagnia Bersaglieri, seguito da pochi animosi, si lanciò allora contro gli et1uipaggi dc.: i carri rimasti immobilizzati, catturandoli. Tra i prigionieri venne compreso il comandante di una compagnia Carri armati. Il successo conseguito dal 7° reggimento, mentre valse ad elevare il mor,1le dei nostri Bers:1glieri, dimostrò l'inferiorità dei nostri mezzi bellici. Nell'azione del 15 maggio si distinsero in modo particolare il maggiore Umberto Rosano, comandante il X battaglione, il capitano Ernesto Mangiarotti, comandante la 5' compagnia, ed il capitano Dc Lama, comandante la I a compagnia dcll'V UI battaglione. A malgrado delle avversìt~ , i Bers::iglieri del 7° affrontarnnn, n,·i mesi estivi del 1941, la dura vita nel deserto marmarico, tormentati dalle pattuglie ~ustraliane, in un terreno scoperto, pianeggiante e senza ripari, sottoposto ai continui bombardamenti aerei. Numerose furono le azioni di piccoli rep;1rti che si svolsero i11 questo periodo. Una delle più importanti fu l'attacco notturno skrrato dagli Inglesi contro quota 120 di Bir Bu Asan.:n il t6 luglio e che fu nettamente respinto dai Bersaglieri. Alla fine dì agosto del 1941 il reggimento fu sostituito, su lle posizioni da esso tenute per ben quattro mesi ad est della piazzaforte di Tobruk, dal ~9" reggimento Fanteria della Divisione «Bologna >> . I battaglioni si riunirono nella zona di Ain cl Gazala per un periodo di riposo. Durante tale periodo, immessi nei r:inghi i complementi g iunti dall'Italia, si doveva tendere a conservare l'efficienza fisica dei singoli e ad aumentare il livello di addestramento dei vari reparti, per porli in condizioni di affrontare nel miglior modo le prove del prossimo futuro. Per adottare le nuove formazioni di guerra prescritte per I'/\ fri c:i settentrionale, l'VIII battaglione motociclisti fu sciolto e delle tre.: compagnie che lo costituivano una rimase al 7° Bersaglieri ; una fu assegnata alla Divisione motorizzata « Trento )' e l'altra al Corpo


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d 'Armata di ma novra (piLt tardi XX Corpo d'Armata), di nuova costituz ione. Un battaglione autotrasportato di formazione fu dislocato a G ialo, armalo di 24 fucili mitragliatori, ro fuciloni Solothurn, 6 mortai Breda 37, 8 pezzi 47 / 32. Il battaglione era fornito di automezzi SPA 38. Verso la metà di ottobre, .mentre il reggimento JX>teva considera rsi tor[!ato in piena efficienza sotto tutti i punti di vista, giunse l'ordine <li. sostituire il 155° reggimento fucilieri germanico sulle posizioni di Ras el Medauar, a sud - ovest di Tobruk. Effettuate le n ecessarie ricognizioni, le compagnie del reggimento entrarono nuovamente in linea per difendere un fronte assai più ristretto ed a contatto ravvicinato con le posizioni a vversarie. 1 preparativi italo - tedeschi per la ripresa dell'offensiva verso est avevano destato l'attenzione dei Britannici e sul fronte del reggimento si svolsero frequenti attacchi, specialm ente notturni, da parte del nemico; attac:chi che vennero tutti respi nti dai reparti in linea. sostenuti dal fuoco di sbarramento e di interdiz ione vicina di due g ruppi da 105 assegnati in rinforzo. Anche i lk rsag licri del 7° svolgeva no un 'intensa attivìt;1 esplorativa intesa a determinare la natura e la profondità dei campi minati tra le opposte posizioni cd a tracciare i passaggi per assicurare, al momento opportuno, il movim ento delle truppe attaccanti verso k posizioni nemiche. I preparativi erano in fase avanzata, quando, il 18 novembre, il nemico sferrò la sua seconda grande offensiva. Con manovra aggirante all'estremità meridionale del fronte di Sollum, i Britannici il 19 novembre occuparono Si<li Rczegh , portando la lotta a sud cd a sud - est di Tobruk. Fino al 1" dicembre la battaglia fu caratterizzata da una :.eric di attacchi e contrattacchi, manovre e contromanovre, poderosi interventi dì fo rze aeree, perdite sanguinose da ambo le pa rti. fnfìm: l'equilibrio delle forze fu rotto dalla superiorità degli Inglesi che ayn·~mo ricevuto notevoli rin forzi, cosicchè, dopo violenti combattimenti durati dal 2 al 6 dicembre, il Comando italo - tedesco decise il ripiegam ento su Ain el Gazala e successivamente su Agcdabia. A lla battaglia cd al successivo ripiegamento, durati circa due m esi, prese parre il reggimento Bersaglieri, sempre inquadrato nella Divisione motoriz7.ata <• Trento i 1 . La battaglia di arresto fu combattuta sulle posizioni di Ras e1 Medauar che, dal :21 novembre all '8 dicembre, vennero tenacemente conte~c al nemico, che non riusl ad occ uparle.

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Gli ufficiali, i sottufficiali cd i Bersaglieri fecero dovunque, e 1w ticolarmente sulle linee avanzate, il loro dovere in modo più clic cn comiabile, serbandosi sempre fedeli alle gloriose tradizioni del Corpo. I comandanti di battaglione, tenente colonnello Mattesini e maggiore Rosano, sempre tra i loro Bersaglieri, furono instancabili per tenere vivo lo spirito di Corpo cd il sentimento del dovere della truppa dipendente. I capitani Amodei, Lucido, De Palma, Rubagot.ti, Paladini, Perrotti, decisi a tutto pur di non cedere un palmo di terreno al nemico, si prodigarono incessantemente. I tenenti Vicini, Borrello, Lorello, Vaccaro, Bacchiani, Riva, Capperi e tutti gli altri vennero impegnati in una nobile gara nelle azioni di pattuglia, nel lavoro per l'individuazione dei campi minati,· nella creazione dei varchi. Le posizioni di Ras cl Medauar furono abbandonate dai battaglioni X ed XI nella notte tra il 6 ed il 7 dicembre. Il movimento avvenne con la protezione della compagnia motociclisti che, agli ordini del capitano Lucido, si sacrificò quasi totalmente per contenere, all'alba del 7 dicembre, la pressione del nemico. Deciso il ripiegamento generale, questo ebbe inizio con la protezione delle Divisioni "Brescia n e Trento "· Il 7° Bersaglieri ripiegò per ultimo nella notte sul ro dicembre. Le tappe del lungo cammino per rompere il contatto col nemico, su circa 500 chilometri di percorso, furono: Ain el Gazala, U mm er Zemm, il ciglione di Derna, il villaggio De Martino e Rarce. Ad Ain el Gazala la sera del 15 dicembre il reggimento dovette tamponare una falla nello schieramento della Divisione motorizzata << Trento n. Su quelle posizioni, occupate durante la notte, dovette sostenere, il mattino del 16 dicembre, due combattimenti per respingere i ripetuti attacchi nemici. Il 18 dicembre, sul ciglione di Derna, i Bersaglieri del 7°, rimasti isolati come estrema retroguardia del XXI Corpo d'Armata, combatterono tutta la giornata contro forze avversarie superiori per numero e per mezzi, rendendo possibile alle Divisioni << Brescia >) e ,, Pavia del XXI CQrpo d'Armata di ripiegare oltre Derna ed alle Divisioni motorizzata « Trento >l e di Fanteria « Bologna )) di raggiungere il villaggio Dc Martino, sul Gebel Cirenaico. Ultimato il movimento delle dette grandi Unità, nella serata del r8 dicembre i Bersaglieri del 7'' ripiegavano su Derna, poco prima che fosse fatta saltare dai nostri genieri la strada del ciglione add ucente al villaggio De Martino. (<

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li comandante del reggim ento, alle ore r4 di quel giorno, mentre con pochi mo1ocidìsti al segui to si spostava da un battaglione all'altro per regolarne il movimento Ji ripiegamento, fu catturato da elementi cklla f Di vi~ione indiana, che avevano effettuato un aggiramento a largo raggio. Ma due carri arm ati ddla Divisio ne corazzata " Ariete "· rimaslÌ isolati in pieno deserto e da qualche giorno m movimento co l comando dd i Ber~aglieri, sopraggiungevano in

Jiasagtieri dd 7"

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.\ f,1rm:1ric,1.

tempo per liberare il colonnel!o cd il gruppo dei motociclisti al suo seguito. A Barcc, ultima tappa sul Gebcl C ircnaico, spettò nuovamente al t Rersaglieri il compito di ritardare r avanzata nemica per dar rnudu alle cuk,nnc Jcllè diverse Divisioni di raggiungere la piana di Bengasi. La sera del 2T dicembre, dopo avere per tutta la giornata trattenu10 forti avanguardie britanniche. il reggimento rompeva ancora una volta il contatto col nemico, raggiungendo Bengasi. Da questa loc:ilit\ lJUa ~i dd tutto abb:indonata , per non essere tagliato fuori dalle iorze motocor:izzatc britanniche provenienti dal sud bengasino, il reggimento riprendeva la marci a verso Agedabia, a nord del quale abitato, il gio rno della vigilia di Natale i battagiioni Bersaglieri ri-


497 ccvettcro l'ordine di schierarsi a difesa per chiuder<.: l ' imcrvallo l ra la destra dcli.a Divisione motorizzata « Trento '> e la sinistra dd l:i Di visione di Fanteria « Pavia >>. All' alba del 27 dicembre, dopo breve preparazion e di Artig li<.: ria, il nemico attaccò da nord le Divisioni << Trento c.: ,, Pa via ,, , c.:scrcitando lo sforzo principale contro le posizioni tenute dal 7", :1 cavallo della via Balbia. I battaglioni X (Amodei) e XI (Mattesini) resistettero eroicamente alla brigata della Guardia Reale Scozzese, che attaccava con ~rande decisione e, dopo parziali cedimenti da parte di reparti ddl'XI battaglione, la situazione fu ristabilita mercè il pronto impiego dei rincalzi, _guidati personalmente dal tenente colonnello Mattcsini e con l'intervento dell'Artiglieria che inflisse perdite ingenti alle truppe inglesi. Sul mezzogiorno il combattimento era risolto in nostro favore anche perchè l'aggiramento di Agedabia da sud d a parte delle forze britanniche era stato bloccato da reparti italo tedeschi. Il generale Rommel, prontamente intervenuto in linea, volle personalmente rallegrarsi con i valorosi Bersaglieri del 7° per il loro magnifico comportamento e per J'import:inte successo da essi con~egu1to. Negli ultimi giorni del mese di dicembre il reggimento, dopo essere stato sostituito dal 9° Bersaglieri della Divisione motorizzata ,, Trieste >), giunta ad Agedabia per dare il cambio alla •<Trento >', ripiegò verso El Agheila. Il lungo ripiegamento, durato esattamente un mese, aveva posto a dura prova le energie del 7° Bersaglieri per il lungo susseguirsi di marce e di combattimenti e per l'assillante minaccia ' degli aggiramenti nem1c1. Il battaglione autotrasportato di formazione del 7° Bersaglieri, che nel settembre era stato dislocato nell'oasi di Gialo, nella battaglia della Marmarica diede bella prova di combattività e di resistenza ; ma fu sommerso dal numero e dai mezzi degli attaccanti. li 22 novembre forze corazzate britanniche si impadronirono delle oasi di Augila e di Gicherra, catturandone i presidi', composti ciascuno da I plotone Bersaglieri e da I pezzo da 47 / 32. Il resto del battaglione che presidiava l'oasi di El Erg, attaccato il mattino del 29 novembre da una formazione di circa cento autob1-inde rinforzate con l'Artiglieria cd appoggiate dall 'Aviazione, dopo una strenua resi stenza, fu costretto a cedere. )1


Sulle posizioni di El Aghcila il reggimento, ridotto al 50 % dei suoi effettivi, passò alle dirette dipendenze del Comando del XXI Corpo d'Armata. A c1uello dell'articolo del generale Enrico Duranti, già comandante il 7" reggimento Dersaglieri, facciamo ora seguire il riassunto di un altro non meno pregevole articolo, pubblicato sulle altre operazioni alle <1uali prese parte il reggimento, del generale Ugo Scirocco (giornale Fiamma Cremisi, numero 2° ckll'anno IV, marzo aprile 1954). Il 2 1 gennaio 1942 il generale Rommel , con il gruppo corazzato tedesco cd il Corpo d'Armata di manovra italiano (Divisioni e< Ariete 1: e '<Trieste "), si lanciava contro le truppe inglesi fronteggianti le nostre posiz ioni nella zona di Ma rsa cl Brcga. I Britannici, so rpresi dalla rapida manovra, ripiegaro no. Il 23 gennaio veniva rioccupata Agcdabia, il 29 Bengasi, il 2 febbraio Cirene, il 3 febbraio Derna, il 4 febbraio i primi reparti esploranti tedeschi raggiungevano la zona cli Ain cl Gaz.ala. Sulle posizioni raggiunte le truppe sostavano e si rafforzavano. Come ha ricordato il generale Scirocco. ai primi di febbraio del 19+:! il 7·' Bersaglieri dalle posizioni di El Agheila si tra sferì nella zona di Agcdabia, dove venne impiegato con altri reparti per la costiluzione di alcuni capisaldi, a protezione immediata della località. Ad Agedabia l'II febbraio dd 1942 il Comando del reggimento venne assunto dal colonnello Ugo Scirocco, il quale curò l'inquadramento e l'addestramento dei reparti nei l)uali erano stati immessi i com plcm,~nti provenienti da Unità discioite ; nonchè il rastn.:llamcnto della zona, che portò al ricupero di molti automezzi abbandonati dal nemico e che furono rimessi in efficienza. Furono ricuperati anche 7 pezzi da 88 e 14 da 40 mm col relativo munizionamento. li reggim ento, dopo il ripiegamento del dicembre 194 r, non aveva che 15 autocarri, la maggior parte dei q uali inefficienti; ma alla fine di maggio es~o era nuovamente motorizzato e di sponeva di circa 130 autocarri inglesi efficienti e dì altri 20 in riparazione. Negli ultimi giorni dì marzo il 1 13ersaglieri ebbe l'ordine di portarsi nella zona a sud - ovest di El -Tmini, per sostituire in linea le truppe tedesche. Partì prima il X battaglione e poi l'XI col Comando di reggimento e si provvide subito alla sistemazione dei capis:--1ldi di compagnia. Il 7 aprile l'XI battaglione, rinforzato da una sezione da 100 / 17, ebbe l'ordine di spostarsi ad est con lo scopo di rastrellare uomini e mezzi nemici e,·entualmcnte sfuggiti ad una


colonna motori zzata tedesca (gruppo Mark) che, muovendo d:i l\ ir Tmrad, doveva raggiungere la litoranea. Il movimento della colonna Mark non venne però cffeuuato cd il battaglione Bersaglieri, spesso minacciato da autoblinde nemic he, raggiunse gli obbiettivi con lievissime perdite cd ebbe l'ordine di sistemarsi sul posto, a difesa delle posizioni di quota 120 e di Lluota 1 1 • per il previsto spostamento in avanti di tutta la nostra linea. Il giorno successivo il battaglione subì un forte attacco cli mezzi corazzati inglesi al quale oppose una tenace resistenza, meritando l'elogio <lel Comando del Corpo d'Armata. Il mattino del 10 aprile avanzò anche il X battaglione, insieme a tutte le altre Unità sulla destra del reggimento. Dal 10 al 18 maggio il 1 Bersaglieri costituì due forti capisald i (l'Xl battaglione, a sinistra, occupava le quote 120 e 112 ed il X a destra) cd ebbe distribuite le armi ;mticarro e le mitragliatrici che aumentarono l'efficienza dei reparti. Il 26 maggio 1942 le forze italo - tedesche ripresero la loro offensiva verso est, attaccando le posizioni britanniche di Ain cl Gazala e di Bir H achcim. Questo primo sbalzo in avanti , lungo la fascia costiei.1, aveva lo scopo Ji attirare le fo rze nemiche verso ovest e di tenerle impegnate, per faci litare l'azione di due nostre colonne motorizzatt: che avevano il compito di aggirare da sud tutto il dispositivo britannico, portandosi : b prima ad ovest di T obruk e la seconda a Bardia. Il 27 maggio lo schieramento da sinistra a destra era così costituito: caposa ldo dcll'XI battaglione del 7° Bersaglieri: caposaldo di reggimento dell'85" Fanteria con un gruppo di Artiglieria; caposaldo del X battaglione Bersaglieri col Comando del 7"; caposaldo di reggimento dell'86" Fanteria con un gruppo di Artiglieria ; successiv~1mente altri capisaldi della Divisione « Trento>> e dèl X Corpo di Armata. Il 7 giug no il nemico, app(lggiato dall'Artiglieria, attaccò su l fronte del XX I Corpo d'Armata, cercando di infiltrarsi tra i capisaldi per accerchiarli. La manovra nemica, dopo un successo iniziale, fallì per la pronta reazione e per il tempestivo impiego di akuni reparti del 7'' Bersaglieri, che contrattaccarono gli Inglesi sul fian co , costringendo li a ripiegare frettolosamente con forti perdite. Nella notte sul r5 giugno il nemico, in conseguenza della caduta di Bir Hacheim e del fallito attacco, iniziò il ripiegamento, facendm i proteggere da deboli retroguardie ; mentre le nostre truppe riprcnckvano l'avanzata.


Il XXI Corpo d'Armata era preceduto da un 'avanguardia motorizzata, costituita dal 7" Bersaglieri, il (1uale, sopraffatti .i reparti nemici di retroguardia, raggiunse Sidi - Brescìach, disponendosi alla difesa, per dar modo alle truppe di raggiungere la località. [I mattino del 17 giugno il 7" Bersaglieri, sempre in avanguardia, benchè ostacolato dalle artiglierie e da un attacco di autoblinde britanniche, giu nse davanti alle posizioni nemiche di Tobruk, schierandmi dal mare alla rotabile litoranea compresa. Iniziato L1ttacco di Tobruk il mattino del 20 giugno, all'alba del 21 le nostre forze mossero all 'attacco decisivo della munitissima piazzaforte ed alle ore ro circa, sopraffatte le ultime resistenze nemiche e ~orpassatc k varie linee fortifìrale, il i ' Bersaglieri irrompeva nell'abitato di Tobruk, nel t1uale penetravano contemporaneamente da est e da sud altri reparti corazzati. L'intera guarnigione (circa 35.000 uomini) fu fatta prigioniera cd ingenti materiali d'ogni specie caddero in nostro possesso. Alle ore 17 ddlo stesso giorno il XXI Corpo d'Armata, preceduto dal 7" Bersaglieri. perwrrendo la litor:mea, si portò a 43 chilometri ;id est cli Tobruk e l'irn!omani oltrepassò I3ardia, portandosi nuu varn c:n k a ~ll d lu u ,11t;1l l o 1.01 11cmi..:ù, ... hc o,:;.:u p.1v;1 ì! ciglione di Sollum - H :i lfaya. Il 24 giu~no il 7" Bersagli eri, avanguardia del XXI Corpo d'Armata, rotta la resistenza nemi ca. proseguì ~u Sollum e poi sui pozzi di Bug - Bug, inseguendo con successo il nemico. A Bug- Bug il reggimento ebbe l'ordine di proseguire subito verso est, occupare Sidi cl 13arrani e di portarsi a circa 3 0 0 chi lometri oltre quest'ultima locali1à. Tale ordine venne eseguito col massimo slancio, malgrado l'intervento dell'aviazion e nemica, che mitragliò e spezzonò a pili ri prese il reggimento. Alle ore '4 del giorno 25, sempre da solo, il reggimento ri prese il movimento verso Marsa M;1truk e, benchè costretto a continue soste dalia resistenza nemica, raggiun~e. ndia non e sul 25, g li obbiettivi assegnatigli. Nella none sul 27 il nemico S\'olsc intensa attività di pattuglie ed alle ore 4 attaccò le nostre posiz ioni, appoggiato da intenso fuoco di i\nig lieria ; ma venn e dovu nc1ue respinto con forti perdite. Intanto giunse l'ordine per l'occupazio ne di Marsa Matruk cd il compito di penetrare nella piazzaforte venne affidato al 7" Bcrsa)! licri che:, all'alba del 29, aprendosi i varchi nei campi minati e nei reticolati. entrò per primo in Marsa Matruk. dove ~attun\ i re-


I Bersaglieri del 7" innalzano il Tricolore _;u

liii

fortino di Maria lllatmk,



sti del presidio nemico m ritirata e liberò i png1onu.:r1 iraliani e tedeschi. Così il 7° Bersaglieri meritò la citazione sul Bollettino di guerra n. ]6~. Due ore dopo l'occupazione di Marsa Matruk, appena affluiti gli automezzi, il reggimento riprese immediatamente l'avanzata, raggiungendo l'aeroporto di Fuka e catturando nuclei nemici in foga. A Fuka, nella notte sul 30; i reparti del reggimento subirono un violento bombardamento e riportarono sensibili perdite; ma alla sera del 30 il 7° raggiunse El-Alamein e l'attacco alle forti posizioni britanniche s'iniziò il 1 ° luglio. Benchè battuto fortemente dalle artiglierie avversarie, il 7° Bersaglieri, vincendo la resistenza di alcuni centri avanzati, riuscì a portarsi a contatto con le opere in cemento armato della difesa, opere protette da profondi. reticolati, da vasti campi minati e da fossi anticarro ; ma, subito dopo questo primo sbalzo, a causa dell'azione poco fortunata di una colonna corazzata tedesca operante da sud, l'attacco fu sospeso e si dovette sostare sulle posizioni raggiunte e disporsi in capisaldi. Ad El Alamein il i Bersaglieri costituì due capisaldi di battaglione; ma, in considerazione dell'oneroso compito assolto brillantemente dal reggimento durante la lunga e faticosa avanzata, esso venne sostituito dalla Di,·isionc <, Sabratha » . All'alba del JO luglio il nemico attaccò ad ovest di El Alamein , tra la ferrovia e il mare, sul tratto di fronte del XXI Corpo d' armata, tenuto da due battaglioni della « Sabratha )> e dall'Xl battaglione Bersaglieri. ( battaglioni della 9" Divisione australiana, rinforzati con carri armati, riuscirono a penetrare lungo la costa, a circondare alcuni nostri reparti e ad occupare quota 25 a nord della rotabile. L'attacco britannico minacciava il fianco e il tergo del nostro schieramento a cavallo della litoranea; ma il pronto intervento del X batt.aglionc Bersaglieri riusd a lrattcnrn:: prima e a respingere ]Xii l'attacco nemico, dando tempo alle riserve di Corpo d'Armata di entrare in azwne. Il giorno successivo, 11 luglio, l'avversario rinnovava con forze maggiori i suoi attacchi e sommergeva altri capisaldi , tra cui quello dell'XI battaglione Bersaglieri. Per conseguenza, dd 7'' Bersaglieri rimaneva efJìciente soltanto un terzo della forza. Dalla metà di luglio 1942 a l 26 aprile 1943 il 7" Bersaglieri prc~t· parte ad altri combattimenti in Africa settentrionale e, per pottrnc


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r icordare le nuove gesta, ci- se rviam o di appunti e ricordi pe rso nali , fo rniti dal ge nerale N icola S1raz io ta, g ià com a nd a nte del regg ime nlo nel suddetto perio do e dal. colo nnello Pietro Amo dei, g ià comwd a nte il X e p oi il Xli b attag lione : no n c hè dei da ti desunt i dal Diario storico del regg im e nto, dalla Rel azione del Maresciallo d'Italia Giovanni M esse : " L a 1• A r mata italia n a in Tunisia ;i e dal volume del i\•faresciall o Ro mmel: ,, C u t:rra sen za odio "· Sulle posizio ni di Ma r~a cl H a mra il 7" 11e rsag lieri provvide al rio rd iname n to d ei re pa rti , ricevett e un nuovo b attag lio ne e ri costituì l"XI. Alla IÌnc di agosto assun se il comando del reggim ento il colo nnello N icola Strai'. io ta. li ~o agosto il rcgg imcnto era sc hie rat o a ll'estrema sinistra del fronte di El A bmcin , con il X battaglio ne nel ca posald o di Marni cl H a m ra. po co a no rd della lito ra nea, il Com a nd o del r eggime nto rnl ro,·escio dd caposaldo cd in secondo scaglione, più indietrn, 1'XI ba1tag-lio m:. Ìl gio rn o d o po s' inii'.iò l'azio n e o ffen siva, con la qual e il Mare~ciallo Rommel ~i propnne\'a d i d are l 'ultimo colpo alla resisten 7.a brit;11111 i;.:;1 e di proseguire poi vnso il Can ale di Suez. L' az io ne a vre bbe do\'uto svolgersi co n una ~ranJiu,a ma nu~r., .n:volgcntc, comp iut:t d alle U 11 it~1 corazz:1te italo - tedesc he c h e, partendo d all'estre mit~1 m eridi o nale del fro nte di El Ah1rnein , d o ve vano cad e re sul te rgo dell e posizion i tenute d ai Britann ici. Frontalme nte, tra la co sta e la d cpn::~~ io nc d i El K :it ta ra, le truppe a vre bbero do vuto tene re agga nciato l'avve rsari o. Il 7" Be rsag lie ri Jm·e\'a eseguire un ·az ione d imostra tiva cd il com a nda nte del reggi m e nto . in base alle d irctti,·c r icevute, dispose che l'Xl batt;ig lione, d o po ave re arretrato durante la no t te di (1ualche c hilo metro dalle su e posizioni , esegu isse il m attino un a m a rcia d i avvicinamento verso la prima linea, in m o do da pote r essere \'cdu to dag li osservator i brit annici. · ln fat ri il battag lio ne e~cguì il m ovime nto prescritto, attirando ~u di sè 1l hi<KO d i p a recchi e b atte rie avversarie c he produ ssero $t:Jl sibi li perdite. Il X h attaglio ne r imase nelle sue posiz io n i. Scn o nch è la ma nca ta sorpresa, la en orm e p revale n za dell'A viazio n e a vversaria c he ca usìi alle nostre truppe perdite g r avissime, la reaz io n e potente del l'Artiglieria britannica con tro k nostre Unità corazza te, la scarsitit Jcl carburante, no n affluito in segu ito all 'affon da mento d ei trasporti. porta ro no :il fall im enl o dell 'offen siva. Dal 5 settembre in poi le truppe italo - tedesch e te nne ro un a tteggia me nto di fe nsivo sull e posiz io ni di parte n za. Il 7° Bersag licn


continuò i lavori di rafforzamento. I battaglioni X e X I, :i 111r11 i d1 15 giorni, si succedettero nell'occupazione del caposaldo. Il 14 settembre i Britannici, dopo avere bombardato r<m 1u1n1r rosi apparecchi il porto di Tobruk, tentarono uno sbarco con forti Unità nella zona della piazzaforte; ma il pronto intervento dclk nostre batterie e di gruppi di assalto tedeschi e italiani svrnt <Ì il tentativo. Contemporaneamente un 'azione dimostrati va veni va c~c

Cim itao d1 guerra dtl 7" /lersttglieri ,Ili est di Tob1·uk-

g uita dal mare, in corrisponden za dell 'estrema sinistra del nostro schieramento. Il comando del 7" Rersaglieri si schierè> prontamente lungo la costa e costrinse le imbarcnioni avversarie ad allontanarsi. Dal 14 settembre al 23 ottobre il reggimento, sottoposto a continrn bombardamenti dall e artig lierie e dagli aerei nemici, esplicò una intensa attività di pattuglie. 11 23 ottobre ìl 7" Bersaglieri si trovava schierato col X batt:1g lione nel caposaldo di Marsa El H amra e con l'XI in secondo sc1~l ione. Alle 20 ,40 i Britannici scatenarono sulle nostre posizioni , dal mare alla depressio ne di El Qattara, un formidabile fuoco di Artig lieria che venne poi concentrato sul settore settentrio nale. Sotto t]Uesta tempesta di fuoco, che mai si era verificata sul fronte dell'Africa settentrionale, le truppe resistettero impiega ndo tutte le loro energie; m a le nostre perdite furono se nsibili ssi m e, i collegamenti distrutti , i posti di comando sco n volti. A nord il ncmi-


506 co aprì una breccia in corrispondenza dd settore della ,, Trento >>; ma fu arrestato dall 'intervento <lclla nostra Artiglieria. Il 24 mattina i Britannici sferrarono un poderoso attacco anche nel ~ettore meridionale; ma dovettero fermarsi davanti alla prima linea. Il 25 continuarono i loro bombardatrn:nti ed i loro attacchi e riuscirono ad occupare qualche tratto di fronte e, con un nuovo assalto, anche l'importante posizione di quota 28 nel settore settentrionale. L'occupazione della ljllOla aveva consentito ai Britannici di formare quasi una testa di ponte ad ovest dei campi minati; ma, a ristabilire la situazione, il Maresciallo Rommel inviò reparti della 15a Divisione corazzata e della 11 Littorio ,,, col compito di contrattaccare la posizione da sud e sud· est; mentre il 7" Bersaglieri con l'Xl battaglione doveva rioccupare la quota 28, attaccandola da ovest. Giunto in vista di quota 28 il battaglione assunse la formazione per l'attacco e proseguì l'avanzata, resa lenta dal fuoco di Artiglieria e <li mitragliatrici degli Inglesi. Verso le ore 10 un uragano di fuoco di Artiglieria investì tutto il settore di attacco e tre successive ondate di aerei a bassa quota mitragliarono il battaglione che, pur avendo subìto gravissime perdite, continuò l' avanzata. I Ik rsaglieri, anim:iti rbl cornand::mtc del reggimento e dai loro ufficiali. sapevano che la riuscita del difficile compito sarebbe stata un nuovo titolo di onore per il Corpo dei Bersaglieri ed all 'imbrunire. superando ogni difficoltà, il battaglione, con in testa !'8' compagnia, comandata dal capitano Genia ---- morto poi in seguito a ferite riusciva a raggiungere la posizione e ad occupare i margini della altura. P er tutto il giorno successivo la battaglia continu<> con estrema violenza. Sulle pendi ci di lluota 28 i Bersaglieri dell'Xl battaglione, ridotti sempre più di numero dalle gravi perdite, resistettero strenuamente agli attacchi de:gli avversari e riuscirono a mantenere le posi z 10111. Il 28 mattina i Britannici sferrarono altri tre attacchi nel settore s<.:tcentrionalt: e furono sempré: respinti sulle posizioni di partenza. 1 bombardieri nemici martellarono incess~intemente, per tutto il giorno, le truppe italiane e tedesche. debolmente cont;astati dalla noslra A viazione e verso le ore 2 1 il fuoco di centinaia di cannoni si concentrt> sulle posizioni tent1te dai nostri reparti ai margini di quota 28. Dopo un'ora il nemico si lanciò all'assalto. aprendosi un varco tra due blocchi di campi minati. P er sei ore la lotta divampò con tccezìonale violenza ed alla fine il II battaglione del 125° Fanteria germanico e l'XJ battaglione Rersag lieri furono so praffatti . Dei


Rersaglieri caddero png1omen una ventina, tra i quali 15 ,i,:ravemente feriti; tutti gli altri erano caduti sul campo. L'X[ battaglione del 7° Bersaglieri che, a quota 28 <li El J\lamein, nell'attacco prima e nella resistenza poi, si compon,\ ,mi valorosamente, non smentì le gloriose tradizioni del Corpo. Uue comandanti di compagni:i: il capitano Gor!a ed il capitano Mcli!. caddero sul campo. Più di due terzi dei subalterni lasciarono la vita o vennero gravemente feriti. Pochissimi furono i superstiti cat turati dall'avversario. Purtroppo le particolari vicende della battaglia ed i successivi eventi bellici lasciarono ignoto tanto valore, testimoniato da numerose croci nel cimitero di guerra di El Alamein. Dopo la caduta di quota 28 il reggimento era rimasto nuovamente con un solo battaglione: il X e con la compagnia comando reggimentale e gli dementi ddl'Xl battaglione che non avevano preso parte all'azione di quota 28 furono riuniti nella 7' compagnia. Nei giorni 29, 30 e 31 ottobre la battaglia divampò ancora accanita lungo tutta la fronte tenuta dall'Armata italo - tedesca. Un attacco br{tannico da quota 28 verso la costa, per aggirare l'estremità cettrntrionale del no~tro settore, dopo un successo iniziale, fu arre st·ato da reparti corazzati germanici. Nella notte tra l'r ed il 2 novemhre il nemico, con poderose Unità di carri, sfondò il fronte a sud di quota 28. C'.,ontenuto dapprima, rinnovò i suoi attacchi con forze sempre maggiori cd il marescialJo Rommel, in considerazione della impossibilità di opporre ulteriori resistenze per le perdite subìte e per la mancanza del rifornimento dei carburanti e delle munizioni, decise il ripiegamento. Il 7u reggimento lkrsaglieri si ritirò prima sulle posizioni di Marsa el Hamra e quindi sul ciglione di Fuka (5 novembre); poi il Maresciallo Rommel ordinò l' ulteriore ripiegamento su Marsa Matrnk. Anche il 7°, postu alle dipendenze ddla 90~ Divisione leggera tedesca, si sistemò a difesa a sud ovest di Marsa Matruk; ma anche questa sosta fu di breve durata, poichè venne ordinato di proseguire il ripiegamento su Sidi cl Barrani e sulle posizioni di Passo Halfaya, posizioni che il reggimento raggiunse i.I 9 novembre, passando alb dipendenza della Divisione « Pistoia);. Sei giorni dopo venne ordinato di ripiegare ancora su Barclia cd il 1', dopo avere impiegato il X battaglione (tenente colonnello Tmnsi) nel proteggere I.a ritirata della Divisione Giovani Fascisti , r:1g-


giunse le nuove posiiioni il 17 novembre, per rip1eg::m: il giorno dopo su Lluelle di Marsa d Brega. Su tali posizioni esso concorse a respingere l'attacco inglese iniziato 1'8 dicembre. Successivamente l'Armata italo - tedesca ripiegc'> prima sulle posizioni di El Agheila e poi su Nufì lia e Buerat, dove, alla metà di dicembre, fu pn:dispo~ta la resistenza fino ad ultimato sgombero della Tripolit:rnia. Così da El Alamein ;i Tripoli il reggimento aveva percorso 1500 chilometri. sostcnrndo numerosi comballimentì, disimpegnandosi nel le situazioni più difficili e cercando di riparare alla diffìrnltà dei riforni menti cd alla deficienza Jei mezzi di trasporto. Dopo aver raggiu nto, alla met~l di dicembre, la zona di Tripoli con soltanto il X battaglione e la comp,1gnia rnma.ndo, il rcggirncnto do\'ettc cedere il battaglione superstite a11'8" Bersaglieri e solta nto nel gen naio H)43 potè ricevere i compic:menti, con i tJUali ricostitl!Ì il XII b:.m aglionc. Esso ebbe assegnato in rinforzo anche il V. Così ricostituito, il t Bersaglieri prese parte alla gloriosa resistt:nza ddla nostra r" Armata, alle dipendenze della Divisione ,, Centauro "· In Tunisia il reggimento ~osteone accaniti combattimenti e partecipò alla h;m:1glia del M:neth col V liatt;1glione ed a ,1udla sul fronte di Gafsa col XII, complet,1ndo degnamente le sue gesta gloriose; ma m<.:nomando, per le gravi perdite subìte dai due battaglioni, la sua efficicnz:i, tanto che il 26 aprile 19.13 i supersti ti passarono a\1'8° reggimento Bersaglieri ed il 7" venne sciolto, doJX) avere subìto in Tunisia, tra morti , fe riti e dispersi, la perdita di oltre il 6o •X, della sua forza. Per lt: gesta compiute in Africa settentnollillc ed in Tunisia dall'aprile del 1941 :11 maggio del 1943 Y<:nne conferita al reggimento la medaglia d'oro al valor mili tare. Sulle gesta del 7" reggimento Bersaglieri il generale F urio Monticelli scri veva, nell'aprile del r954, q uanto ~egue: « Finiva così la ~ua vita il 1' reggimento Bers:iglieri che. pur non avendo avuto l'o nore di rimanere nella su:i unità organica fi no all'ultimo giorno della resistenza ciel la 1' Armata italiana in Tuni sia, ( 13 maggio 1943), aveva dato. in 24 mesi di durissima campagna, indubbie prove di alto spirito combattivo e delle più elevate virtù militari , offrendo alla Patria il sacrificio di molte centinaia di prodi e l'eroismo dei suoi combattenti, susdtan<lo l'ammirazione degli alleati e degli stessi nemici, conservando sempre:: integre le mag nifiche tradizioni del Corpo dei Bersaglieri.


« I suoi componenti, ufficiali, sottufficiali e truppa, dicdnu npetute prove di tenace resistenza fisica e morale, di sprt"t.zo dd pericolo, di elevato spirito militare e patriottico. L'enorme ~llf><:· riorità di mezzi contro cui il reggimento venne a trovar~i nclk battaglie non piegò mai lo spirito dei Capi e dei gregari che, nell'orgoglio di sapers.i Italiani e Bersaglieri, trovarono sempre la forz;1 di compiere con fede ed entusiasmo il proprio dovere H. La bandiera del 7" reggimento Bersaglieri è decorata anche della medaglia di bronzo conferita al X battaglione nella giornala di San Martino, il 24 giugno 1859; della medaglia di bronzo meritata a C ustoza dall'VIII battaglione il 24 giugno 1866 e della medaglia d'argento al valor militare guadagnata nelle azioni di l1llota 144, di jamiano e di Fiondar, nelle qu:.i.li il reggimento fu sempre costante <'Sempio di valore, di irresistihiìe slancic e di abnegazione senza limiti.

MonvAZIONI DELLE RICOMPENSE .-\L VAI.OR MILITARE,

AtrVJ/J battaglione: 24 giugno 1866. Medaglia di bronzo: (' Per la valorosa cd Ìlllrcpida condotta tenuta nella battaglja di Custoza )>. (R. D. 6 dicembre r866).

Al X battaglione:

24 giugno 1859. Medaglia di bronzo: (• Per la bella condotta tenuta durante la giornata del 24 gmgno a San Martino ,,. (R. D. I 2 .l uglio I 859). Al reggimento: Novembre 1916 - giugno 1917 (quota r44 - Jamiano · Fiondar) Medaglia d'argento: (• In combattimento ed in trincea fu costante esempio di valore, di tenacia, di saldezza. Con slancio irresistibile, superate le munite trincee avversarie, conquistava, di primo balzo, le posizioni di Jamiano, dando poscia efficace contributo alla con<.JUista della linea di Fiondar. Richiamato in linea dopo solo due g iorni per fronteggiare un violento attacco nemico, si gettava ancora nella lotta con audacia ed abnegazione sublimi )> . (R. D. 5 giugno 1920). Medaglia <l'oro: •< Fiero reggimento per compagine di spiriti e di cuori, in venti mesi cli durissima, estenuante campagna , si pro-


digava con suprema dedizione, offrendo in ogni circostanza prove di leggendario valore. Costantemente aggressivo nelle azioni offensive, primo tra i primi a raggiungere e mantenere gli obbiettivi fissati e duramente contesi dall'agguerrito avversario, tenace nella difensiva sostanziata da arditi, violenti contrattacchi, audace nel contendere lembo a lembo il terreno a potenti Unità corazzate durante tormentosi ripiegamenti, teneva ovuntiuc, e particolarmente nella crisi, in pieno ùllOre il prestigio ddk armi italiane, superbo nelle epiche, impari lotte come nel sacrificio. Tre volte decimato, tre volte rinistituito, fu scm pre pari alle sue gloriose tradizioni. -- -- Africa settentrio nale, aprile 194 1 - maggio 1943 >•.


XVI.

8° REGGIMENTO BERSAGLIERI Vclox ad impctum

CAMPAGNE DI GUERRA.

1848-49: l a guerra d'indipendenza. 1855-56: Crimea. 1859: li berazione della Lombardia. 1860 - 61: Marche - Umbria - Italia meridionale. 1866 : liberazione del Veneto. 1870: unità d ' Italia. 19H - 12: italo- turca. 1913-14 : Libia. HJIS - 18: italo - austriaca. 1940 -45 (seconda guerra mondiale): operazioni al fronte occidentale, in Africa settentrionale ed in Italia. RICOMPENSE .4-L V,\LOR !>HLIT:\RE.

A lla Baudiera: croce di cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia, medaglie d'oro, 1 d 'argento, 5 di bronzo. Agli ufficiali e truppa: 16 croci di cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia, 3 medaglie d'oro, 664 d ' argento, 850 di bronzo, 32 croci Ji g uerra. ~

PERDl'l'E NELLA PRIMA GUfRR,\ MONDIALE.

Ufficiali: morti 63, feriti 168, dispersi 94. Truppa: morti 875, feriti 2009, dispersi 2559. Festa del r eggimento: 18 giug no (festa del Corpo). DALLA COSTITUZIONE Al.LA SECONDA GUERRA MONDIALE,

L'8" reggimento Bersaglieri si costituì con i battaglioni Hl , V, 1 ° gennaio 1871; fu su tre battaglioni nel settembre 188~; si accrebbe dell'VIII battaglione ciclisti dal 1" ottobre r9 ro al 2 1 novembre 19 19; si trasformò in regg imento ciclisti su due batta-

Xli e XXIII il

'.H.


5I2 glioni il. 7 luglio HJ24, con l'aumento di un battaglione quadro nd r937. Le tradizioni dd reggimento derivano da t!ucllc dei suoi battaglioni di origine, i lp1:ili ha nno al loro attivo la guerra 1848- 49, durante la llualc parteciparono alla battaglia di Novara; la guerra di Crimea 1855 - 56 cui presero parte con 4 compagnie, che si. distinsero alla battaglia della Ccrnaia cd all';medio di Sebastopoli ; la campagna del 1859, con i Lilli <L1rrnc della Sesia, del Ponte di Casale, Madonna ddla Scoperl:1, S:111 Martino: la campagna delle Marche, Umbria e dcll'[t:ili.i 1m.: rid ion:ile del 1860 - 61; la campagna del 1866, col. combartimcntu di Ponte di Versa c rnn la battaglia di Custoza; la presa di Ro m:1 nel 1870. L'o·· rcggimrnt() prese pane altrc~L ctJn b 12· compagnia del XJI battaglione, all'occupazione di Can<lia e, con la 7" compagnia tkl \' h:ittaglione, alla spedizione in C ina nd r900 - 1903 con l'occupazio ne dei forti di Shan-hai-pua11 e ccii ccmbattimento di Cu-uans1cn: mobilitato, partecipò alla i:.,ruerra italo - turca r91 I - r2. Comhattè valorosamrnt e durante Li g uerra italo - austriaca 1915 18 in Cadore: sul Pcralba, sul Col lkcchci , sul Cristallo, ~ul Scxtcn Stci n : ,u!l'!,np, o: ,ul S:ip Mich, ·1, · . ,111 s,,j Busi, t111indi ;1Jb Croda dell'Ancona, sul For;1me, alle Cnc di Selz, a Savorgna, a Mcrna, a Ferra d'Alpago, su 1nontc Sanro, sul m o nte Posar, sul Lestans, a Scqu:1b: sul Pian: : ;i C:11Hklt'1, a Foss:1lta, Losson, Capo d"Argine, Croce.

Concorse con l'Etio pia .

rllll'Ìo

di curnpkmenti anche alla guerra contro

NELLA SFCON D,-\ Gl: ERRA MONDI.\LE.

Anche per quan to riguarda le operazioni dell'8'' reggimento Bnsaglieri durante ]a seconda g uerra mondiale non è stato possihi !e r,iccog!icrc n u ! izìc uffic i:ili e dobbiamn ricnrdarnc le gloriose victnde soltanto con l'aiuto della Relazion e del Comando della Divisione rnr:1z1.a ta ,, A rie te ,, e della Relazione del Comando dello stesso reggimento sui principali fatti d'armc, ai quali i Bersaglieri ddl '8° presero pane. Abbiamo anche con sultato, in proposito, molte delle opere pubblicate sul sernndo conflitto mondiale dai militari e dagli sterici ed abbiamo ritenuto preziose le memorie compilate, con animo di Bersagliere e con obbiettività di storico, dal generale Montemurro e d:il generale di Corpo d ' Armata F. MonticeJli .


Nel giugno 1940, all'atto dell'intcrvento dell'Italia in guerra, l'X" reggimento Bersaglieri, di guarnigione a Verona, face va parte della Divisione ,, Ariete •> e trovavasi dislocato nella zona cli Brescia, wl { ,omando di reggimento a Rezzato. Esso aveva la formazione pr<: vista per le Unità corazzate ed era composto da 3 battaglioni : il lii motociclisti , il V e il XII autotrasportati; da u11a compagnia cannoni da 47/32 - la 132• - e da" una compagnia Comando. Nell'attesa impaziente di partecipare alle operazioni il com:111dante del reggimento, l'allora colonnello Montemurro, ebbe la possi1,ilid, di selezionare ufficiali c truppa in modo da formare una sald a cùmpagine di anime e d i corpi. Gli ufficiali, in maggioranza di complemento, avevano uno spirito altissimo ed erano pronti a comhattne su qualsiasi fronte; i sottufficiali ed i Bersaglieri, appartenenti nella quasi totalità alla classe 1923, erano ben preparati. AL FRONTE occmENTAU. - Nella breve campagna al fronte occidentale tutta la Divisione <• Ariete " era passata in Piemonte, l!uindi, dopo l'armistizio con la Francia, nel Bergamasco cd, alla linc del 1940, nella riviera ligure. F.ssa era destinata in Fra ncia, i11 1 1111 ;-i armistiz iale ; ma, in seguito agli avvenimenti, nella sccon d .1 mct?, del dicembre 1940 dovette trasferirsi nella zona di Napoli, per r;1ggiungere la Tripolitania. AFRICA SETTENTRIONALE. - Anche ]'8° reggimento Bersaglieri, rinforzato da un 'altra compagnia cannoni da 47 / 32, sbarcò a Tripoli il 24 gennaio 1941 ; mentre gli Inglesi, gi~, penetrati .i n Cirenaica, .1vcvano raggiunto I.a zona sirtica e minacciavano d'invadere la Tripolitania. · Dopo essersi riordinato cd avere avuto in rinforzo una terza compagnia cannoni da 47/ 32, inviata dal 6° reggimento Bersaglieri, 1'8" potè partecipare alle più importanti operazioni del 194,. Esso chbc il battesimo del fuoco aJ El Mcchili, dove, diviso in due scaglioni: 11110 al comando del tenente colonnello Fabris cd uno .1gli ordini del colonnello Montemurro, comandante il reggimento, pn.:sc contatto col nemico. · Narra, in proposito, la già citata Relaz ione del Comando dell:t D ivisione (' Ariete ,, : 1, La colonna dcll'8" aveva percorso ben 350 chilometri di deserto, lungo una pista estremamente sabbiosa cd irta di ostacoli di ogn i natura. Gli automezzi si erano rivelati subito non idonei ; perfino i Dovunque non riuscivano a superare le zone di lN


sabbia profonda. Le off esc dal cielo (mitragliamenti e spezzonamenti) e quelle dalla terra (frequenti campi di mine), con conseguenti perdite di vite umane oltre che di auwmczzi e dì motomczzi, resero assai arduo il compito di mantenere salda l'integrità dei reparti ; ma lo spirito elevatissimo che li animava , la ferrea disciplina , il sentimento del do vere, di abnegazione, di altruismo, nobilmente

I ..

J

.

i. Il gcnaule R ommel daor,1 il a,lo1111cl!n .\.-fontemurro.

trasfu,i in ogni ~ingoio , il coraggio, l'ammirnolc resistenza fisica, la tenacia e la frdc nei comandanti ed anche remulazione degli alleati mcglio equipaggiati, consent irono alle truppe italiane di superare L)ucl!a prima prov;i che p:irw: sm·runnn:i. ,, L' intera colo nna, qua ndo !a m attina c~d ì aprile si trovè1 in prossi mità di El Mcc bili , ·a\'eva così ottenuto un primo, grande rirnltato; ma la ~ua efficienza co mbattiva era forzatamente e se riamcnt(" m enomata. Tut,avia, c1uando il messaggio lanciato da una cicogna recò l'ordine di Rommel di puntare rapitL mcntc su El Mcchili, la colonna au mentò la velocità di marcia e raggiunse in brevissimo tempo il campo di aviazi<me sito nei pressi dell'obbiett i,·o, occup:mdolo alle ore 15.


')15 « Alle ore 17,30 essa era avan zata, sem pre sotto violento hom bardamento e mitrag liamento aereo, fino a due chilometri ti.al fori <.:, assumendo formazione d'attacco. Senonchè j nostri elcm rnti di :I\ ,111 guardia (Bersaglieri in motocicletta con due cannon i coni rocarro della 72~ compagnia), scontratisi con quelli di vigilanz a av versa ri, vennero sopraffatti: ragion per cui, avuta la sensazione che le fo rze

Il generale Euore /J((/dassarre comandante la Divisione « Ariete " in visita al/'8'' Ber.,aglicri .

in vestite fossero prèpon<lcranti , fu deciso di rimandare l'a ttacco alla mattina successiva. ,( Verso le 5,30 del giorno 8 si ~Lavano prendendo le d isposi1.ioni atte a sincronizzare l' az ione, LJUando, da parte ing lese, si m :inifesLÒ un audace tentativo di rompere l' accerchiamento g ià in atto ; ma la nostra reazione fu .i mmediata e il tentativo sventato. 1• L 'attacco ebbe allora inizio e da prima potè procedere spcd i1arnente; ma poco dopo la situazio ne mutò improvvisamcnt(', di\·cncndo assai grave per noi: - ad est una fo rte colonna inglese, con cleme nti corazzati, riusci ta a compiere un largo aggiramen to, piombava alle spalle del


!Jattaglione motociclisti Fabris e del gruppo Artiglieria Romano, dislocato ad est dd forte, cercando di sopraf forli; ~ sulla sinistra dello schi cr:11nrnto italiano un'altra colonna di notevole forza puntava in direzione del forte. •< Altrettanto rapide furono, per<\ l'intuiziom: e le decisioni del comandante il rcg~imento: ~~ sulla destra lanrit', due reparti motomitraglieri, che audacemente e decisamente attaccarono il lianco ed il tergo della colonna nemica che, compiuto l'aggiramento, aveva impegnato i reparti agli ordini dtl tenente C(Jlonnello Fabris, obbligandola a retrocedere ; sulla ~i ni stra, con fulm.inea rapidità, faceva intervenire la hauni:i da 75 e le armi contro - carri; m entre i Bersaglieri, rnn :,zinne impetuosa ed estremo ,mlimento. piombava.no sulla colonn:1 nemica. ,, Brevissima , m questo settore, fu la lotta: gli Inglesi alzarono l>:mdiera bianca e lo stesso maggiore generale Pcrry che li comandava si arrese al comandante dell'S" , .. Tale resa ci viene confermata anche dal.le « Memorie " di \Vinston Churchill e dal \"olume ,, Rommel " di Desmond Young. Per il combattimc11Jo di FJ Mcchi!i i! gener:tle Gariboldi elogi<, il reggimento, ai cui militari vennero concesse 3 medaglie d'argento al valore, 17 di bronzo , 7 croci di guerra, 32 encomi ed una croce dì ferro tedesca. Il comandante della Divi sione ,. Ariete » decorò sul campo il colonnello Montcmurro e rivolse al rc,nrimcnto l'esprcssion~ del :,:--,, suo comptac1mcnto. L"n aprile, lasciato El Mcchili, rs·· ra~giunse lt: posizioni a sud di Tobruk per partecipare alrinn:stimemo di q_uella piazza: ma. per ordine del generale Rommel, il reggimento dovette cosrintirc la colonna ,, M " che, abbandonato l'investimento di Tobruk, marciò verso altro lontano obbìettÌ\'O, lasciando sul posto soltanto lo scaglione " Fabris ;, (banaglioni Ili e V). Tohruk. difrs::i da terra da una fascia di fortini, ci rcondati da un reticolato e da un fosso anticarro, e protetta dal mare dalle navi inglesi , costituiva un formidabile baluardo, davanti al gualc le Unità italiane e tedesche sostarono, investendo la piazza invece di attaccarla decisamente. Inta nto il III battaglione dcll'8°, già dislocato in un settore dell'investimento di T obruk , il 19 aprile occupò le posizioni Ji 1.p10ta 202 ad est di Acroma, do"c, rimasto isolato e privo del concorso dcli ' Artiglieri a, i I giorno 2 2 ,·enne attaccato da prcpon-


deranti forze corazzate britanniche che, dopo un ' intcn~;1 prcp:ira1.ione di Artiglieria, mossero all'attacco, incontrando una rr~ i, tr nza. spinta, da parte dei Bersaglieri dell'8", fino alla lotta corpo :i wrpo. Il battaglione ebbe messi fuori combattimento 252 uomini , di rn1 2 ufficiali e 46 Bersaglieri caduti suJ campo. Lo stesso tenente colon nello Fabris, mortalmente ferito, morì due giorni dopo in un ospt dalctto da campo tedesco cd alla sua memoria venne conferita l:i medaglia d'argento al valore.

Le operazioni del/'8° Bersaglieri nel 1941.

Il V battaglione (Gaggetti), raggiunta El Adem il 13 aprile, dopo una ma rcia difficile e faticosa, arrivò nella zona di Tobruk dopo altri sette giorni di marcia ed iniziò la conquista dei fortini. Raggiunta il 30 aprile la zona di Csar cl Cleika, il V battaglione attaccò il fortino R 4 cd i successivi e, non ostante lo sbarramento Jdl 'Artiglieria, l'az iun<.: 11011 ebbe sosta e le posizioni raggiunte furono saldamente tenute contro le violente reazioni nemiche. Il V battaglione ebbe anzi affidata la posizione del fortino R 7, che era la più avanzata. Nella notte sul 4 maggio gli Inglesi attaccarono il fortino; ma vennero ancora una voha respinti. Erano stati feriti il maggiore Gàggctti, il capitano Accattatis, i tenenti Padovani e Bcrtolini. Fanterie australiane attaccarono nuovamente alle ore 23 e furono ancora costrette, dopo un'accanita lotta all'arma bianca cd a colpi di bombe a mano, a ripiegare e la resistenza durò fino alle ore

Le


3, cioè fino a quanJo il nemico non desistette dall'attaccare. Il V battaglione aveva perduto 5 ufficiali , 1 sottufficiale e 69 Bersaglieri. Alla m emoria del tenente Padova ni e del w ttotenc::nte Formis venne poi conferita la medaglia d 'oro al va lore; al maggiore Gaggetti quella d 'a rgento (1) ed ai Bersaglieri furono concesse 10 medaglie d'argento, 16 di bronzo e 12 croci di guerra al valore. [I 6 maggio giunse al rcggim<..:nto l'encomio del maresciallo Rommel e dd comandante della Di visione ,< Ariete r, . Quindi il decimato battaglione venne sostituito ; ma 50 Bersaglieri cd 1 ufficiale rnllcro rimanere a presidio del fortino R 7. Intanto la 1 < colo nna M. ,,, com andata dal colonnello Montemurro e composta dal XII battaglione autotrasportato, 2 sezioni mitragliere da 20, la 72" compag nia cannoni da 47 / 32, I batteria da 75 / 27 del 132° Artiglieria, aveva ricevuto il 14 aprile dirl'ttamente dal g enerale Rommel l'ordine di •.' marciare verso est per 6 chilo m etri, convergere poi a nord fino a raggiungere la via Suttoten r:nft' .frh,lle Formts , Balbia e proseguire su Bardia >>. medagliJ d'oro alla mrmoria. La colo nna ,, M •> passava così a.Ile dirette dipendenze del gene rale Rommel , nel periodo in cui si s\'ob ero le offensive ing lesi dd maggio - giugno 1941. In tale periodo essa ebbe il compito di oppors.i alle ondate dei veloci e potenti mezzi cornzati nemici, senza lascia rsi <o mmergere: così cb conse ntire il co ntrattacco in condi zioni fa vorevoli. Tale compito venne assolto con o nore e fruttò al reggiment o larga m esse di elogi, che ebbero ampia risonan:1,a anche .in Patria. 11 15 aprile la colonna occupò Bardia, prendendo posizione sulle :ilture circostanti. Nei g iorni successivi l'occupazio ne fu estct;a a Sol( 1) Dt:port ::ito in Ger:1unia d opo 1'8 settembre 1943, il Gaggctti, che aveva g1a conseguito la promoz ione a tenente colonnello , morì improvvisamente nel HJ-15, mentre si an:ingc,·a a rimpatriare.


5 I<) e a passo Halfaya. Contro queste posizioni, dopo un mcw di ,,;,.ioni locali, tutte respinte dai Rersaglieri, il 15 maggio si sc:itt·n<'i 1111a poderosa offensiva inglese, tendente. a rioccupare Bardia cd :i 1,. 1 on giu ngersi con le Unità assediate a Tobruk. La battaglia ~i svil11pp1\ con estrema violenza. I Bersaglieri della colonna << M n si prodr >',trono in atti di sublime eroismo; alcuni capisaldi furono tr.1volt1 d.,lla enorme superiorità numerica degli attaccanti; ma gli Inglcsi f11rono arrestati , dando tempo al generale Rommel di compiere una 111,rnovra a largo .raggio con le sue Unità corazzate e di fronte :illa t 11i minaccia gli avversari ripiegarono sulle posizioni di part<.:n i'.:t. Nella cruenta battaglia le perdite dei reparti de11'8° lkrsaglicri I II rono Ji 3 10 uomini, tra cui 4 ufficiali morti sul campo. Numerose ri compense al valore sul campo, fra le quali una med.,glia d 'oro al tenente Cova ed una decorazione dell'Ordine Mili tare d, Savoia, premiarono quei valorosi. Verso la fine del maggio 1941 la colonna " M ,, venne sostituita r . dopo circa due mesi, poteva rientrare nella Divi~ionc " Ariete " 111 linea sul fronte di Tobruk. Ma, dopo soli 8 giorni, nuovi gravi .,vvcnimenti si verificarono nei settori di Rardia e <li Sollum: si st :i\';1 ":1tcn:rndo il secondo tentati vo inglese contro le forze italo - tt:dc~dn:, l'c r effettuare il ricongiungimento britannico con le Unità rinchiuse 111 Tobruk. Il 15 giugno si inizia il nuovo, poderoso at tacco. E' infranto c.blk '""Ire Unità; ma il 16 si ripete con nuove forze cd au menJata violen1:1. Due giornate di combattimento hanno già logorato l'avversario; 111:1 la bilancia è ancora in bilico. Allora Rommel vi getta un peso che decisamente la farà traboccare dalla sua parte: la colonna « M. ,,. Rinforzata con tutti i mezzi efficienti dcli' .. Ariete >•, essa viene dl\locata a sud - est di Tobruk, in condizioni da poter fronteggiare le provenienze dalla Piazza assediata e dalla linea di confine. Poi, rl 17. quando la ba~taglia era in corso e le nostre Unità, che già ave,· .1110 dovuto abbandonare alcune posizioni , opponevano all 'avversa, io un'estrema resistenza, la colonna viene lanciata , in pieno giorno. ,t: nza alcuna misura di occultamento, per il Tri gh Capuzzo, verso il confine. L'aviazione nemica la individua ; gli Inglesi 5anno dcli 'arrivo della colonna italiana e ripiegano. I reparti della colonn:1 ~iungono sul campo di battag lia in tempo per eliminare le ulrim <: rniHenze e procedono alla graduale rioccupazione delle posizioni perdute. Alle ore 17 del 17 g iugno il Tricolore sventola di n11 0,·o , tilla ridotta ,, Capuz10 ,i . 111111


Perdite della giornata: r7 mo rii, .i6 feri ti . Alla tim: ddLi battaglia b colonna rim ase, per ordine del generale Rommel, ~ulle posizioni di confine. Infaticabili, i Bcrs;1glieri, in cooperazione coi Fanti della ;, Trento" e con altre U nit:1 anticarri tc:: desche. parteciparono al la !>istemazione di una potente li1wa di capisa ldi dislocati nel triangolo Capuzzo - H alfay;i - Sidi Omar. Al c:1posaldo vicino alla ridotta Capuzzo, pn:sid i:110 da clementi dcll:1 colonn:1, fu dato il nome del tenente CoYa , eroe del I"8". Verso la fì11e di :1go\to i repart i ddb colonna " M », ~ostituiti dall a Di,·i~ionc ,, S:1,·ona ,, , si trasferirono nuovamente ad Ai n cl Gaz:11:t , rie1 1t r:indo ncll:i Di\'isionc " Ariete ,,. Lì tcr,::i grande ofknsi,·a ingk!-:c in Marmarica. iniziata il 18 non:mhrc H)-11. trovò 1'8·· Bersaglieri schierato nella zona di Bir e! ( ;obi. Contro i capi ~.dd i tenuti dal reggimento. il m attino del 19 no\'tmbn: ~i an·c ntò la XXII brigata coraz zata inglese. Fra una potente Unità metropolitana, detta " Ri1wn:rn11te ,, , form ata da elementi ~ckzion;1ti (b due anni Ji addt:stramc.:1110 e dotata degli ultimi tipi di carri ,, Cnmcr Vakntinc "· AYrèbhè dovuto , attraverso Bir el G o bi, piomk1re ;ilk spalle lkgli :mediatori di Tobruk nei pressi di El Adem. L"K·. c he n:1 :1~li ordini del ,:<imancbnt c int erinale , te nente colo nndlo Umberto Gcntik, occupava una fronte di circa 10 chilometri, a cavallo della pista El J\dcm - Bir d Gobi - ridotta Maddalena. Il com,1rnl,) d cJl' ,. i\rn:tc " ,l\'!:va ordinato proprio il m at tino <lei 19 di moditicirè la siste mazione. lasciando fermo il V battaglione e prolungandone lo schieramento a destra e a sinistra con i battaglioni lii e XII. Alle ore 12 era ancora in corso l'organizzazione dei capisaldi, c1uando, preceduto d:1 un improvvi so uragano di fuoco, si sferrò 1'at1:1cco ;ng1c~c. L· ìnticrn fronte del rcggìmcntu ne ve nne in \'estito: ma in modo particolare il V battaglione. Il vento. scatenatosi in quell'ora, sollevò una n11hc di s:.ihhi:i e limitò la Yi ~ibilit;1. Ciò favorì i di Cc::nsori. Con tiri mirati e precisi la prima ondat;1 di carri fu m essa fuori com1,;,ttimcnto. Allora cominciò un inf crnalc carosello fr:.i i carri inglesi che \·olnano passare e i Tk rsaglieri che li do\"t:vano fermare. Tutta lavang11:1rdia corazzata si sguinzagliò fr;i i capisaldi e fu preda dei cannonicri dcll"B··. Lo stesso comandante inglese chbc il carro di-


)

I

,1rullo a soli 20 met ri dalla postazione di un pezzo co 111 ro,·.1r1 i. L.1 battaglia si concluse alle 18, dopo 6 ore di epica lotta. Er:in(I r11n:"1 i ,1rl terreno 50 carri nemici con numerosi equipaggi mori i: iIl ,w,1r. 1 mano 31 prigionieri , di cui 5 ufficiali. Il m:mico aveva mancato 111 pirno il suo obbiettivo. La XXfl brigata corazzata in_glcsc.: aveva tro vaio la sua fine al suo primo impiego. L'8° Bersaglieri aveva da10 un.1 1u1<>va, evidente prova della sua capacità combattiva. Il V ba ttagli one, comandato dal maggiore Adelio Gastaldi, si era particoiarm c11 1e d i, 11nto.

lkrmglieri in A frìcu

;-et1cnll'io11:.ilc.

Perdite della giornata: 49 uomrrn, d i cui I r caduti sul campo. J{icompense conferite sul campo : II medaglie d'argento e 9 di bronzo. · Nella zona di Bir d Gobi 1'8'' Bersaglieri. continuò i combattimenti per tutto il m ese di novembre ed i primi di dicembre 1941 , partecipa ndo alla sanguinosa b:ittaglia della Marm :1rica. Iniziatosi il 11 dicembre il ripiegamento delle Unità italo - tedesche dalla regione di confine alla zona sirtica, 1'8" Bersaglieri si distinse, durante la d ifficile e contrastata manovra, in numerose azioni t subì gravi perdite in uomini ed in materiali. Ripresa la controffensiva italo - tedesca il :!I gennaio 1942, le po~1zioni della Cirenaica e della Marmarica fu rono nuovamente tcs1·ìmoni del valore dei Bersaglieri dcll'8''. Sulle posizioni di El Ala111ein il reggimento scrisse nuove pagi ne di gloria. Nell 'azione del 2


luglio, primo tentativo per superare la resistenza avversaria ad El Alamein , 1'8'' ebbe una parte prcrnincnt,~ e perdette 12 ufficiali e 281 uomini di truppa; perdite che furono molto più gravi durante le altre battaglie che si svolsero nella zona e durante il successivo ripieiramcnto fino alla Tunisia. ~Dopo la ritirata da El Aiamein i resti dcll'8 ' affluirono in Tripvlitania. Q11i il reggimento fu ricostituito con i battaglioni X, XI, LVII e, al co m:md:> dd colonndlo Claudio GherJrdini, fu inviato in Tunisia agli ordini del Maresciallo Messe, a presidiare le posizioni lld MJrcth, inquadrato nelb Divisione ,, Giovani Fascisti ;) , di cui era comandame il generale Nino Sozzani e Yicc comandante il colonndlo Giuseppe Follini. Sulle posizioni del M:neth 1'8" Bersaglieri m eritò la scco nd:1 medaglia d 'oro al \·alor militare. Per la battaglia del Marcth 1'8" Bersaglieri venne dislocalo rnlla estrema sinistra, dal mare ai pressi della via per Gabes, ossia sul tratto nd ljllak, data la conformazione del terreno molto fa\'orevolc all'a\'\·ersario, i nostri Comandi prevedevano che si sard>he sviluppato l'attacco decisivo. In particobrc il X battaglio ne presidiava il caposaldo <, P. due ,, cd il posto avanzato " Biancospino ·· ; !'XI battaglione i capisaldi <• P. uno >) (Larice) e " P. uno bi~ ,, (Tiglio); il LVH battaglione i capisaldi <• A. uno " e " A. due •>. Il Comando del reggimemo era tra i ca_pisaldi ,, A. uno ,, e ·· A.due ,, . Dop:> alcune azioni di « Commandos ., e di « Sabotatori " , la sera del 20 marzo 1943 rattacco si scatenò improvviso contro la linea tenuta dalla Divisione ,. Giovani Fascisti ,,. Precedute d:1 formidabili bombardamenti e protette da lanci di nebbiogeni , enormi masse nemiche.: di Fankr.ia e di carri :umati si a\'ventarono sui nostri capi~aldi. Ma, non ostante tuttQ quel furore, la nostra difesa rimase salda e le nostre armi aprirono vuoti spaventosi tra gli attaccanti, distru ggendo numerosi mezzi corazzati. Contro la linea presidiata dall'8° nei giorni 2 1, 22 e 23 marzo si rinnovò incessantemente l'urto delle forze nemiche ; ma benchè alcuni capisaldi fossero sommersi o circondati fin dai primi attacchi , cd i r eparti avessero dovuto difendersi disperatamc.:ntc, il nem ico non riuscì a passare . Perfino il Comando di reggimento dovette formare difesa a sè c.: combattere lungamente contro i nucki avversari, spintisi !Ìn sul ron:scio dei battaglioni. Dopo furiosi corpo a corpo, il nemico era riuscito ad occupare il 1, Bian~ cospino ,, e il ,, P. due ,, , nei quali il X battaglione si era battuto con indomito \·alore cd aveva provocato enormi perdite agli attaccanti.


Il LVII battaglione aveva res1st1to eroicamenLe alle sovcrchi :111t i 111asse avversarie, le quali, dopo aver circondato l'(( A. uno"• si erano ~cagliate sull'(( A. due», dove erano state fermate e poi cldiniti v:1 mente respinte mediante contrassalti alla baionetta. L'XJ hauaglio 11l' n a rimasto circondato per quattro giorni e per quattro nolti ; ma, 1100 ostante le gravissime perdite, non aveva ceduto al nemico. Le j ll' I' dite del reggimento furono estremamente gravi : un solo battaglion r, l'XI, che fu additato all'ammirazione di tutta l'Armata in Tunisia, nei quattro giorni consumò oltre centomila cartucce, circa duemila ~·olpi da pezzo anti.carro e più di duemila bombe a mano ed ebbe quasi la metà degli uomini morti o feriti.' Ma, a causa di sfavorevoli contingenze in altro settore, pochi giorni dopo i vittoriosi del Maret h dovettero ripiegare, prima sull'Akarit, quindi sulla linea di Enfìdavillc , sulla (1ualc il reggimento ricevette in rinforzo i superstiti del 7° t· continuò a combattere fino a quando la r" Armata, dopo aver così 1Toicamcnte resistito, il q maggio 1943 dovette arrendersi.

fl r5 luglin H)43 l'R" Hcrsaglieri venne ncost1trnto in It:.ilia co n l:1 trasformazione del I 2c/' reg~imento Bersaglieri di m.arcia in regJ' imcnto mobilitalo. Comandato dal colonnello Umberto Bordoni, c·w> riebbe i gloriosi battaglioni III, V e XU, una compagnia comando cd una compagnia motociclisti. L'8 ~cttcmbrc trovò purtroppo i battaglioni III e XII divisi cd impegnati in servizi diversi , che non consentirono ai reparti vere azioni di guerra; mentre il Comando del reggimento, le compagnie c:cimando e motociclisti ed il V battaglione furono in grado, a Rovereto, di mettere in atto il piano di difesa già predisposto. Furono questi reparti che, nella confusione e nello smarrimento provocato daH 'improvviso annuncio dell'armistizio, rimasero saldi nelle mani dei loro comandanti e si opposero con le armi alle truppe tedesche, superiori in numero ed in mezzi. Il V battaglione, al comando del maggiore Mannacio, mise in stato di difesa la caserma di Sant'Ilario, a sbarramento della strada T rento - Rovereto -Riva. La compagnia motociclisti, al comando del capitano Baccilieri, assun se la difesa delle caserma Maffei; mentre la compagnia comando cd il Comando di reggimento, alìa casa della G.I.L., provvidero ai collegamenti vari ed alla difesa, secondo gli ordini ricevuti dal Corpo d 'Armata di Bolzano (XX).


Alle ore 1,30 del 9 settembre un raz.zo bianco diede il segnale per l'attacco simu ltaneo a tutte le caserme di Rovereto da parte delle Fanterie tedc~che. Il primo attacco ve nne sanguinosamente respinw dal V battaglione e dalla compagnia motociclisti. Uguale sorte ebbe l'attacco al Comando di reggimento. I Tedeschi, sorpresi dall'accanita resistenza dei Bersaglieri, non rinno\'arono subito l'attacco; ma per k perdite subìte attesero il rinforzo dei carri armati <t Tigre .,, tenuti fino ad allora in ri\crva nei pressi di Rovereto, e con essi cercarono di demolire i muri dì cinta. Anche tali attacchi fallirono con perdite <la entrambe le parti. Dopo una pausa di circa un'ora, gli attacchi in forza ripresero solo contro il Comando di reggimento. La lolla all':irma bianca e: cun le bombe a mano si protrasse a lungo, prima 11d corti\· e poi di piano in pia110 fino all·esaurimento tklk munizio ni. Solo dopo aver combattutu rnn grande valore il Comando di reggimento vrnne catturato. Immediatamente i Tedeli _.r11toU'!U' lllc G:acìnto C'oci/. schi rivolsero allora i 1oro attacr11t·daglia d ' om 111/a mcmori,t, chi contro gli altri due capisaldi. L·intcrve11to decisivo tlci carri armati e di nuove truppe d'assalto e gìi ìncrndi provocati dai lanciafiamme posero fine , alle ore 7,30, alla re~i stcnza del V battaglione e della compagnia motociclisti. I .e perdite tcdcsdw furono gravi, come dovette.: ::un mettere lo stesso g1:ncralc comandante le truppe d'attacco ; ma anc he il reggimento bagnò an cora un;1 volta di sangue generoso il sacro suolo della Patria : 1 ufficiak e 15 Bersaglieri riposano nel cimitero di Ro ven.:to; (i 111cdaglic d'a rgento, 1 <li bronzo e 5 croci di guerra al valore con fermano ancora le tradizioni gloriose Jelr8" Bersaglieri che, anche in un momento nel (1uale ogni virtù militare sembrava inutile. tenne alto ìl nome del reggimento e Ljllcllo dc.:l Corpo dei Bcrsagl ieri.


MO'.OVAZIONI DELLE RICOMPENSE AL VALOR MILI T1\I\E .

La Bandiera del reggimento si fregia di due rm:dagli c di

hro11;,o

al valor militare, conferite al III battaglione per la battag lia di No vara (1849) e per la guerra del 1859; di una terza medag lia di bronzo o nfcrita a] V battaglione nella giornata di Novara (1849); di un.1 medaglia d'argento di benemerenza per l'assistenza cd il soccorso prestati agli infortunati dd terremoto del 1908; di una quarta medaglia di bronzo meritata sul Mergheb nella guerra i·talo - lurca 1911 - 12 e di una ciuinta assegnata all'VIII battaglione per le n io11 i , ul San Michele. Si fregia, infine, della medaglia d 'argento al va lor militare per il fulgido ardimento dimostrato nei sanguinosi, epici ~ombattimenti cui prese parte nella guerra 1915 - 18 e delle due m edag lie d 'oro meritate durante il secondo conflitto mondiale.

Al I Il battaglione:

23 marzo 1849. Medaglia di bronzo alla 9" compagnia: (< Per essersi distinta alla battaglia di Novara n (R. D. 13 luglio 1849). 24 giugno 1859 (Madonna della Scoperta). Medaglia di bronzo .alla Q compagnia: « Per il modo dis1·into con cui prrdurò nd c0 m hatti mcnto, per cui ebbe un terzo del suo effettivo messo fuori (()mbattimento " (R. D. 12 luglio 1859). 4

Al V battaglione: 23 marzo 1849. Medaglia di bronzo alla 19~ cd alla

20

com-

p:ignia del battaglione Valtellinese: « Per essersi distinte alla battag lia di Novara » (R. D. 13 luglio 1849).

Al/' Vli I battaglione ciclisti: Medaglia di bronzo: ,, In rincal zo all'Xl battaglione Bersag lieri ciclisti, manteneva, con incrollabile valore, nella notte dal 20 .d 2r luglio 1915, la COllLjUistata po:,;iz io nc ciel monte San Michele. li mattino del 21, con energici contrattacchi e gravi sacrifici di sang ue, permise alle truppe impegnate e minacciate di accerchi amento di ripiegare ordinatamente» (R. D. 5 giugno 1920).

Alla bandiera del reggimento: Medaglia di bronzo: ,, Per la bella condotta ten u ta nei com battimenti del Merghcb (23 ottobre 1911 e 27 febbraio 1912) e di Lcbda (Sidi llarcul, 2 maggio 19 12) n (R. D. 15 aprile 191 5).


1915- 4 novembre 1918 (Cadore - Piave - Livenza - Tagliamento -Ariis - Paradiso) Medaglia d'argento: (' Sulle ardue vette del Cadore, in sanguinosi combattimenti, fu esempio di forza e di sal dezza. Nella mirabile difesa ciel Piave, con fulgido ardimento e gravi sacrifici di sangue, sbarrò il passo all'imbaldanzito nemico. Avanguardia di una Divisione speciale di Bersaglieri, nella suprema battaglia della ri~cossa irruppe oltre il Piave impetuosam ente, offrendo,

Cimitcm dei Jfr,.sagheri alla u111to11icr11 di /Jardi11.

fino ;ill' ultima ora della lotta, alla radiosa vittoria della Patria il fìorc dd suoi ardenti Bersaglieri ,, (R. D. 5 g iugno r920). Fd ecco le motivazioni delle due medaglie d'oro al valor milit:irc m eritate dal reggimento in Africa settentrionale cd in Tunisia, du rantt" il secondo conflitto mondiale: .. Strumento di guerra, nel quale agilità e potenza sono contemperate e fuse, animi e corpi protesi in ferreo blocco al sacrificio cd alla g loria, in circa due anni di guerra sanguinosa in territorio desertico, ha dato prove fulgidissime di eroico valore. In continuo contatto con un nemico più forte ed implacabile, ha opposto alla maggior forza il coraggio, alla implacabilità la fermezza stoica e ne ha avuto, in ogni confronto, schiacciante ragione. Mai arrestato


dal piombo avversario, nelle sue marce vittoriose ha sc.:mpn: ~a pulo, opponendo le sue armi ed i suoi petti, stroncare inesorabilment e k iniziative del nemico. Il sangue generoso dei suoi ufliciali , ~ott11 fficiali e Bersaglieri, continuatori eroici di una tradiz ione che no n ha macchia, ha irrorato e fecondato le sabbie del deserto. El Mc.:c hili, Tobruk, Passo Alfaya, Sollum, Capuzzo, Bir el Gobi, Dahar ti Aslagh, nomi legati alle glorie della Patria, sono le tappe glorimt· del reggimento, due volte sacrificatosi nell'estremo olocausto, d11c volte risorto nel nome dei suoi eroici figli caduti. Lo stesso nemico ha espresso la stupìta ammirazione per i Fanti piumati del reggimento, espressione purissima delle virtù guerriere dell'italica stirpe.:. - Africa settentrionale, aprile 1941 - settembre 1942 ». <1 Dopo aver dato all'azione comune eccezionale contribut,, di fc.:<le e di sangue, in sette giorni di titaniche gesta respingeva le preponderanti forze avversarie e manteneva le proprie posizioni oltre i limiti delle possibilità umane. - Battaglia del Mareth (Tuni~ia), marzo - aprile 1943 » .

35.


XVII.

9" REGGIMENTO BERSAGLIERI /nvi<-tc , aaiter, celerrime

CAMPAGNE DI GIJERRA.

liberazione del Veneto. 1870: uniti', d'Italia. 1911 -12 : italo - turca. 1915 - 18: italo - austrìarn. 1940 -45 (seconda guerra mondiale): al fronte occidentale ed in Africa settentrionale. 1866:

R1CO'.\fl'ENSE AL V,\LOR Mll.lT.~RE .

.-1//a Bandiem: croce di ca valiere dell'Or<linc Militare di Savoia, med.igl ie di bronzo. Agli ufficiali e truppa: 3 crod di cavaliere dell'Ordine Militare di Sarnia, 13_~ medaglie d'argento, 2-76 di bronzo, 6 croci di guerra.

2

PERDITE NELLA PRIMA GUERRA ~tON l)IALE.

Ufficiali: morti 4:2, feriti 150, dispersi 45. Truppa: morti 962, feriti 3029, dispersi 1837. Festa del reggimento:

18

giugno (festa del Corpo).

DALLA COSTITUZIONE ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE.

Venne formato coi battaglioni XXVIII, XXX, XXVII e XL il I" gennaio 1871 ; ridusse la sua formazione su tre battaglioni nel 1883; si accrebbe, da.I 19ro al 1918, del IX battaglione ciclisti; si trasformè, in reggimento ciclisti nel 1924, ordinandosi su due battaglioni nd 1926, quindi su tre (uno ciclisti, due mitraglieri) nel 1931.


Il 9° reggimento ha eredita~o le gloriose tradizio ni d e i ~uoi ha1 1.1glioni d'origine, i quali presero parte alla guerra del 18(l6, l'.Otnh:it tcndo a Custoza, ed alla campagna del 1870 per Roma. Concorse alla formazione di 4 battaglioni Bersaglieri dd Corpo di operazione per la guerra 1895- 96 in Eritrea e partecipò con l'in vio di complementi alla guerra italo - turca 19 rr - 12 e col XX V 11 battaglione ai fatti d'arme di Bu Chemesc, Sidi Said, Sidi Alì. Durante la guerra italo - austriaca 1915 - 18 il 9° reggimento Bcr~aglieri combattè valorosamente sull'alto Isonzo, nella conca di !>lezzo, a Lucinico, a Oslavia, sugli Altipiani, sul Carso e sul Piav<.:, ~li monte Zebio, su monte Colombara, sul Nad Logem, a Gorizia, ~ul Javorcek, su monte Kukla, in Carnia; sull'Hermada, sull'Ortig ara, su monte Forno, al passo del)' Agnclla, a P1eka, a Koz bk , ~u monte Carnizza, sullo Stol, a Seq uals, Fiondar, Sclaunicco, Rivolta e Castel d'Aviano. NELLA SECONDA GUERRA .\i0Nll1ALE.

SUL FRONTE OCCIDENTALE. All'inizio del secondo confli tto mondiale il 9° reggimento Bers;1glieri, costituito cbi battaglioni \XVIII, XXX autotrasportato, XXXH motociclisti, dalla compagnia ,·,:mando e dalla compagnia cannoni, faceva parte della Divisione ,. Trieste i, . Esso, a l comando del colonnello Umberto Bordoni, si 1ro\·ava nella zona di Bardi (Piace nz a) per lo svolgimento delle eser-

citazioni d1 tiro. Quando venne chiamato al confine francese, il reggimento, ragg iunto rapidamente il Piccolo San Bernardo con il XXXII battaglione motociclisti, avanguardia della Divisione, partecipò alle opera1.iuni con il solo battaglione motociclisti suddetto, passato alle dirette dipendenze del Comando di Divisione. Il combattimento, durato due viorni per l'accanita resistenza dei difenso ri del forte t, Traversette "· t·bbc termine con l'aggir:imcn to della posizione, eseguito dal XXXII battaglione che, co n •azione deci~a e brillante, contribuì a provocare la resa del presidio, al quale furono resi gli onori militari. Al front<.: occidentale il reggimento subì le prime perdite (1 ufficiale, tenente Bianchini e 10 Bersag lieri m orti) cd ottenne le.: prime ricompense al valore: 5 medaglie d 'argento, 9 di bronzo e 14 croci di g uerra al v. m . Concluso l'armistizio· con la Francia, ìl reggimento raggium{·, con gli altri reparti della u T rieste JJ , la zona intorno a Pi:icenz a. in attesa di nuovi compiti.


Nd lugl io r940 il hauaglione LX assunse la denominazione di XX VIII autotrasportato. Ai primi di novembre il reggimento, sempre con la Di,·isione « Trieste ))' si. trasferì neila zona di Bari, per un eventuale impiego nti Balcani; ma nel gennaio 1941 dovette raggiungere la zona di Manduria, assumendo, insieme ad altri reparti della « Trieste ", la difesa cost iera. Nel mese di marzo la compagnia ca nnoni da 4ì / :F venne J\'Ìotrasport:1ta in Africa settentrionale ed

' "' co11/lucncca df'lla Vnj111<a col Sara11doporc.- .

assegn:.ita alla Di visione ,. Brescia · Intanto il reggi mento, in previsione di un prossimo impiego in Africa, aveva ricevuto dal depositu d1 Cremona il XL battaglione armi d'accompagnamento (una compag nia mitragliatrici, una compagnia mortai cd una batteri::! contraerea da 20 mm.). I battaglioni XXVIII e XXX trasformarono le terze compag nie in compagnie cannoni da 47/ 32 e nelle altre comp:1gnie un plotone ,·enne armato di fuciloni: il XXXII battaglio ne cedette nna compagnia motociclisti al 1" Bersaglieri. 1•

l r-: AFRICA Snnr-:TRIO NALE. li 26 agosto 1941 il reggimento (battaglioni XXVIII, XXX , XXXII m otociclisti, XL armi d'açco mpagnamento e compagnia comando) prese imbarco a Napoli e sbarcò a Tripoli il 29 agos:o, dopo aver subìto, lungo il tragitto, ben sei attacc hi di sommergibi li inglesi cd un bombardamento -aereo, andati per [nrtu na a vuoto .


5.31 Sbarcato in Libia il 31 agosto, il reggimento :KcarnpCJ a 10 chilometri da Tripoli, pn.:sso il bivjo di Cherau e quindi, il 2 ~cttcrnhrc. si spostò nella zona di Suk d Kcmis e quindici giorni dopo in qudk di Misurata e di Sirte. Da (1uest'ultima zona il reggimento raggiunse il bivio di N11tìlia ed .il 21 settembre, fu ad El Agheila, a Ghemines (22 sellemhrl'), a Tecniz (24 settembre) e quindi, sempre per vi;i ord in aria, ndl:i zona di Slonta e Maraua, nella quale costituì il caposaldo di Mghiai r. Il 17 ottobre il reggimento costituì, col XXXU battaglione, il distaccamento Scirocrn >) cd il giorno 22 dello stesso mese si t r:isferì nella zona di Teurad per raggiungere finalmente, il giorno dopo, la zona di schieramento, dove assunse b seguente dislocazione : - XXVUI battaglione fronte a sud - est, con le spalle alla pista Mechili - Segnali, disposto a losanga; - XXX battaglione fronte :1 sud, collegato col 66° reggimento Fanteria motorizzato; - XL battaglione arretrato, quale riserva reggimentale. Jl 26 ottobre venne disciolto il distaccamento « Scirocco 1) e fu in vece costituito il distaccamento mobile di El Mechili, al comando del maggiore Pt>re. T ale distaccamento assunse il 1° no,·embre b denominazione di distaccamento esplorante divisionale. Il 9" reggimento Bersaglieri dovette costituire, il 7 novembre, un altro piccolo distaccamento col compito di proteggere il fronte sud della Divisione Trieste>• cd il giorno dopo si trasferì nella zona di Bir Hacheim, nella quale costituì alcuni posti scogl io ed osservazione. JI 10 novc.:mbre un reparto del reggimento, al comando del capitano Longobardi , eseguì una ricognizione nelle zone di Balta, Boudeani e Zeidau e venne fatto oggetto a spezzonamento da parte di un aereo inglese. Vennero eseguite altre ricognizioni cd il 23 novembre il XXVI II battaglione del 9'' passò alla dipendenza dell a Di\'isìone (( Ariete ,, . Dalle posizio ni di Bir Hacheim il 9" Bersaglieri, organizzato a difesa, eseguì numerose ricognizioni con pattug lie autocarratc lanciate a notevole distanza. Jl 18 novembre 1941 ebbe inizio l'offensiva inglese, con lo scopo di sbloccare Tobruk e di proseg uire quindi verso la Tripolitania. All ' inizio dell'offensiva le Divisioni (( T rieste >• ed <· Ariete .. erano riunite a sud ed a sud- est d i T obruk , nella zona di Hi r Hacheim - Rir cl Gobi. col compito di opporsi ad attacchi nemi ci :tl lc (<

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532 spalle delle Divisioni corazzate tedesche manovranti a largo raggio. In queste azioni il giorno 20 n ovembre a Bir cl Gobi il reggimento ebbe il battesimo del fuoco. li 25 novembre il 9" lkrsag licri venne inviato a Bir bu Scenaf, :i cavallo della strada di Trigh Ca puzzo ed, appena giunto, ebbe l'ordine di portarsi nella zo na di Bclhamcd. a disposizione del Comando tattico tedesco. Il reggimento, meno il XXXI I battag lio ne, rinforz:ito dal II gruppo del 2 l u Artiglieria, ragg iunse la tiuota 135 di Trigh Capuzzo a sud - ovest di F.l Du<la. Dopo una rapida ricognizione della i'.o na. venne occupata Lt posizione di Sicli Rczc~h. in parte abbandonata dalle truppe tccl <.:sch<.:. I nostri lk rsa~lini dovevano sbarr.irc il passo al nemico e, per comegucnz:t. il Comando del reggimento dislocò il XXX battaglione :ti ca pi saldi pn:sso il marabutto cli Sidi Rezegh; il XXVIII hattagliom: a quot:1 q3, a sud - est di Hdhomed, in collegamento col I battaglione del 155·' reggimento tedesco, ed il XL, come riserva reggimentale. neg li impluvi cli guola 147 e di tiuota 145 di Abias el Amac. Così il fronte :1 ffìdato al reggi m ento nveva una lung hezza di 8 chilometri . [l 2.5 novembre i Tedeschi del reggimento ,, D cutsche Afrika 11 ripiegaro no dietro la linea del 9° Ikrs:iglieri e passarono in rinça\zo a quota l 2ì , tre chilo m etri aJ o,Tst di Sidi Rczcgh. Ndb no tte ~ul 26 novembre gli In~lcsi attaccarono pii1 rnltc in corrispondenza del front e affidato alla 5· compag nia del 9" Bersaglieri; ma vennero respinti ~emprc, pur ripetendo i loro attacchi per tutta la notte. All'alba g li Inglesi rinnovarono l'attacco con i loro mezzi corazzati ; ma i Bersaglieri resistettero tenacemente, rnntrassaltarono il nemico cd immobilizz,trono alcuni dei suoi mezzi corazzati , inccndiando'i. Ciò non ostante la Divisione neozelandese attaccante ripeti: i suoi tcnlativi cd estese ben presto l'attacco a tutto il fro nte dd reggim ento . Alle o re n'" ~<;opraggiunsc , con tp1:ilchc reparto di rin for zo, lo stesso Comandante <lclla Divisione ,. Trieste " , il quale ordinò di contrallaccarc i Neozelandesi; ma intanto, per il cedimento del fronte di Tohruk , lo schi eram ento del 9~ Bersaglieri venne minacciato ·anche alle spalk : mentre l'attacco frontale veniva intcnsi hc:tto con l'impiego di molt:i Artig lieria. Il reggimento, pur avendo subìto gra\'i perdite, riorgan izzò allora i reparti ed eseguì i nece~sari lavori difen sivi; ma gli Inglesi,


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534 effettuato un nuovo attacco con maggiori forze, riuscirono ad aprirsi un varco in corrispondenza d ella 5' compag nia, già decimata, e puntarono verso il Comando del reggiment o. Cosl la continuità d ello sc hieramento ven ne rotta cd il XXX battaglione si trov<'> in una critica situazione, tanto dic i reparti ebbero l'ordine di chiudersi in capisaldi. Tuttavia la lotta contim1Ò ad oltranza anc he il 27 novembre, data alla quale il 9" Bersaglieri dovette iniz iare il ripieg~1mento, per scaglioni di compagnia, sulla linea compresa f r,1 l!Uota 151 di El Noalat e t1uo ta 134 di Sghifcit cl G eat. Il reggimento lamrntava la perdita di 5 ufficiali morti e 5 feritì, 2 sottufficiali caduti cd 8 fer iti, 54 uomini d i truppa caduti e n4 fcriti : no nchè 80 dispersi. Tuttavia il 30 no\'embre, per ordine del Comando dc.::lb Divisione ,. Trieste n, il reggime nto avanzò nuovamente \'l'f~u gli Ing lesi col XXVIII battaglio ne a destra cd il XXX a si nistra. collegato col 66'' reggimento Fanteria, e continuò la sua a\·anzala , no n ostan te i tiri dell'Artiglieria cd i bombardame nti degli aerei hrit:111nici. Lo ~h.:~~o colon nello Bordoni così ricord,1 g li accaniti comhattimcnt i •ml (' lllHÌ d al reggimen to a Sidi Rezegh. ,. La situazione tra molto critica pcrchè, mentre cl ementi avanzati avversa ri tenevano sotto il loro fuoco il su perstite battaglione del reggimento " Deutsche Afrika l', il grosso nemico era in marcia su più colonne ~li Sidi Rcz<.:gh, rimasta indifesa per il cedime nto della .linea t<;nllta lino a.llora da un reggimento tedesco. 11 </' Bersaglieri \cliicn'i i \Uoi battaglioni XXVIII (maggiore Togna) e XXX (iencntc colonnello Chierico)) rinforzati dalla compagnia mortai (capita no Carella), dal mara butto di Sidi Rezegh alla T righ Capuzzo, tenendo come riserva parte dd XL battag lione (maggiore Moro). Il Il gruppo Artiglieria (maggiore Baglionc) prese posizione a sud dd marabutto) vicino al comando di reggimento. ,. Sul po~to passarono agli ordini del Com:!ndo dd 9'' due Gruppi di Artiglieria italiana cd uno tedesco. Il general e Botscher, comand ante del gruppo misto italo - tedesco, impartì al colonnello Bordon i l'ordine di resistere ad o.ltra nza sul posto, per dar modo alla 15' Di\'Ìsione tedesca, in azione verso Sollum , di raggiungere Sidi Rezegh . ,, Alle ore 1 , 10 del 26 novembre ebbe luogo un attacco di repani ardi ti neo-zel andcsi appoggiati da autoblindo cont ro il fianco si nistro della 5' compagnia; attacco c he. dopo alterne vicende, venne ~anguinosamcnte respi nto. Durante la no tte attaccò l'i ntera Divisione


5~5 neo-zelandese, appoggiata da una massa imponente di fuoco. Cli attacchi si susseguirono· poi senza tregua, sempre respinti dai nostri reparti, che non esitarono ad uscire dalla linea per il contrattacco. L'oscurità e la scarsa conoscenza dei luoghi resero in certi momrnti la nostra situazione veramente drammatica, perchè i reparti, nel1';1rdore del contrattacco, si erano Portati oltre la linea nemica ; mentre elementi nemici erano penetrati nel nostro schieramento. Le prime luci dell'alba permisero finalmente di chiarire la situazione. « I concentramenti di fuoco ordinati dal Comando del 9° Bers~tglieri avevano validamente sostenuto e contribuito alle az ioni notturne di contrassalto dei reparti; ma il nemico, malgrado le perdite, si preparava al1'attacco finale. Preceduta da un violentissimo fuoco di Artiglieria, la 2' Divisione neo-zclandese avanzò con tutti j suoi mezzi corazzati. 11 9" Bersaglieri, appoggiato da otto carri armati tedeschi e dall'Artiglieria, dimostrò in questa azione di possedere le più dette virtù cd il più alto grado di addestramento. Dopo cinque ore di continui attacchi e contrattacchi, il nemico venne ckfinitivamentc fermato e respinto sulle posizioni di partenza. « Alle ore I I del 26 il generale Botscher sistemò il suo Comando vicino a quello del 9° Bersaglieri e, con il gener:ile Piazzoni, g iunto in (luel momento con il XXXII battaglione motociclisti (maggiore Pece), in considerazione del successo ottenuto dal 9'' Bersaglieri, ini z iò lo studio di un 'azione offensiva per eliminare definitiv,nncntc Li minaccia nemica ~u Tobruk. Ma, proprio mentre si stava svolgendo tale colloquio, si verificò il cedimento di una parte del fronte di Tobruk e lo schieramento del reggimento venne preso alle spalle dal fuoco di carri e di Artiglieria inglesi. (( Il momento fu veramente tragico. Il comandante del 9" Bersaglieri ordinò ai due gruppi da rn5 di rovesciare il fronte e sostenere l'azione del XXXII battaglione, lanciato immediatamente al contrattacco. Il rombo dei motori si unì al rombo delle artiglierie . La massa ondeggiò un attimo e poi filì, velocissima nel polverone della piana. Il nemico, sottoposto al preciso tiro dei gruppi da ro5 e sorpreso dall'improvviw nostro intervento, non resistette alrurto l!cl XXXII battaglione, sostenuto da 4 carri armati tedeschi e, dopo breve combattimento, si ritirò. La breccia fu subito dopo nuovamente tamponata dalle truppe italiane che assediavano Tobruk. L'attacco contro questa Piazza era appena terminato, quando non poc hi apparecchi inglesi bombardarono le nostre posizioni , infliggendi,r i, per fortuna, poche perdite.


" La 2'' Divisione neo-zel andese, intanto, ricevuti rinforzi, intensi lìcb le sue azioni con grande appoggio di Artiglieria; ma ogni vdleit;1 nem ica venne in franta dalla reazione dei Bersaglieri che, appogg iati dal II gruppo del 2 1" Artiglieria, contrattaccarono con grande im peto, face ndo nnrr1<.:rosi prigionieri. Larghi vuoti perè> si vennero a creare anche nelle nostre tilc e più g-ravi nella 5" compagn ia (capit:rno Longohardi) del XXX battaglione. Data la situazione, il colonnello comanda nt e impiegò allora Li riserva del reggimento con il maggio re Moro, c he ristabi lì prontamente la situazione sul fronte della 5• compag nia, facendo prigionieri i reparti neo-zelandesi infil tr:iti si tra i capi saldi e che invano ave\·ano cercato di unirsi ai reparti usciti da Tohruk . ,. Avanti al le nostre linee centinaia di cadaveri avversari ed alcune decine di mezzi corazzati, fra i quali a!cuni carri " Macli 2 ), , e camionette inutil izzate e bruciate testimoniavano la tenace resistenza dei valorosi Bersagl ieri del 9'' e dei magnifici Artiglieri del II gruppo del 2 1" Artiglieria. Ma il nemico. superiore in mezzi e uomini , :1umentò di continuù la sua pressione, tanto da indurre il Comando del reggimento ad impiegare l\1hima riserva rappresentata dal1'8" compag ni;1 m otociclisti (capitano D:il!'Osso), tolta dal fronte di Tobruk. dopo essere stata sostimita d a un reparto tedesco. ,. Molte delle armi anticarro erano state messe fuori combattim e n10 e le munizioni. sia dell 'Artiglieria sia delle altre :.mni, cominciavano a scarseggiare. Date le fo rti perdite subìte anche dal Comando di reggimento. il comanda nte provvide a riorganizzare i reparti per la ulteriore resistenza cd ordinò di intensificare i lavori difensivi. Purtroppo, però, non rimanev:mo disponibil i che alcuni plotoni, ridotti in ,irmi ed in uom ini, quale ultima riserva . Alle 22, 30 circa il nemico sfem'i nuovam ente l'attacco in forze a cavallo della direzio ne ~ià seguila dall'inizio dell'azione e, benchè contrastato con ogni. sforzo con accaniti corpo a corpo dai Bersagl ieri e battuto efficacemente <.h ll ' Ar1 iglicri;1 , riuscì ad aprirsi un Yarco in corrispondenza della '5 compagnia. ormai decimata, ed un nucleo di arditi nco-zela ndesi puntò sul Comando di settore che si dispose a caposaldo, con il plotone ;1rditi di reggimento, una sez ione mitragliere da 20 mm. e due pezzi da 47 / 32. La lotta si risolse all 'arma bianca e parecchi Bersagli eri cd Artiglieri furono pugnalati. La breccia fatta nello schieramento della 5" compagnia venne tamponata d,1llo spostamento della 2·' compag_ nia del XXVITI battaglione. Il comandante del reggimento comunicò ai cornanda11ti di battaglione che, qual ora si verificassero


I Rt'rsagliNi in un,, 1i1 ·1,1,1 militare 11 Rom,1.



5 3() altri cedimenti, i battaglioni avrebbero dovuto rip1 rga rc ~ulla lin l':i del marabutto e continuare la lotta ad oltranza. « Il generale Botscher, che seguiva da vicino h: vicende dd 4J Bersaglieri, alle ore 2 del 27, ritenendo pienamente assolto dal n·g gimento il compito assegnatogli di trattenere il n emico lino :i ll'arri vo delle Divisioni corazzate tedesche, ordinò di ripiegare :i cav:ill., della Trigh Capuzzo, sulla linea compresa fra quota 151 di En N~c lat e quota r34 di Sghifct e! Eseat. « Il difficile ripiegamento per scaglioni, iniziato alle ore 3, venne eseguito ordinatamente ed alle ore 9 il reggimento raggi ungeva la nuova zona d'impiego. Ultimo a muovere dalle posizioni così duramente contrastate fu il sergente maggiore Masucci, il quale, con la sua squadra mitraglieri, tenne testa al nemico fino alle prime ore dd pomeriggio, riuscendo a portarsi dietro la nuova linea con poche perdite. « I prigionieri catturati furono: 3 ufficiali, dei quali uno superiore, e 310 uomini. Circa il materiale: 19 carri armati e 6o camionette furono distrutti. 1< 11 valore dei Bersaglieri e deg li Artiglieri italiani venne ricono<ri11tn cbl gt'nerale Rot<cher, comandante del gruppo misto it:ilo tedesco, il quale inviò al colonnello Bordoni il seguente messagg io: .. Attendevo molto da Voi; ma avete superato ogni mia aspettativa. Vi ringrazio di quanto avete fatto e spero di avervi ancora ai nfr:i i>rdini per altri combattimenti ». Il comandante del reggimento, alI ri uf fìciali e Bersaglieri furono poi decorati sul campo dal generale Rommel della croce di ferro di 1~ classe. Fra gli eroi di Sidi Rezcgh va ricordato il tenenlc Giuseppe Rcgazzo, medaglia d 'oro, il quale, comandante di plotone mitrag!ieri, si o ffriva di stabilire il collegamento con un reparto di cui non si aveva più notiz ia e, per <:Juanto fosse notte e la zona sottoposta ai tiri delle artiglierie, riusci~a nell' intento. All'alba, rientrato sfi nito, mentre si apprestava a prendere posizione con le sue a rmi , veniva attaccato da una colonna nemica minacciante il nostro schieramento. Incurante della sproporzio ne del numero e dei mezzi avversari e sprezzante del pericolo, si wstituiva al capo arma per meglio colpire il nemico. Ferito in pit1 parti del corpo da raf fìche di mi.tragliatr ici, no n desisteva dalla lotta, animando con il suo atteggiamento l'efficace resistenza. Colpito a morte, al sergente che accorreva a ~orreggcrlo consegnava la pistola ed il binoccolo per indicare che lo sostitui va nel comando, dicendo : Siamo Bersaglieri; resistete! l suoi oc-


chi ebbero ancora la g101a, pnma di chiudersi, di \'edere il nemico ripiegare battuto. Particolare m enzione 1m:rita no : il trnrntc Frascolla, m edaglia d 'argento al valore, il quale, v<.:nuto a mancare uno dopo l'altro tutti i tiratori di una mitragli.1trict, impugn;1va egli stesso l'arma e cont inuava a sparare, anche ferito, contrn il 11<.:mico avanzante, fìnchè non veniva colpito a m orte; il caporale maggiore Ca rlo Civrati che, ferito da una pallottola che gli attraversa\·a il naso, continuava nell'assalto, tamponando la forte emorragia e, quando venne trasportato ;1ll'ospedale, non si lamentò per il Jolorc: ma solo per a\"(:r do\'uto abbandonare il rcpa rto; iI Bersagliere Miatto, medaglia d'argento che, catturato dal nemico, mentre ,·eniva trasportato \'t::rSO le rt:trovie inglesi, as~aliva ii neo-zeiandese di scorta, s'impossessava della sua arma e rientrava nelle nostre lince, trasportando un ferito nostro, rima~to f uorì dalle lince. il 3 dicembre iì 9·· BersaIl l krs,1glicrc A urdio L.ambam. glieri dovette inviare il XXX medaglia ,/' o, o. battaulionc (li rinforzo ~ - al rao~ g ruppamento Follini e si schierò (1ualc riserva divisionale, costi tuendo un caposaldo a yuota 1..16; ma il giorno 5 ebbe l'ordine di ripiegare e di occupare, ancor;1 sotto i tiri d ell 'Artiglieria nemica, quota r88. sulla pista El Adcm - Bir cl Cobi. Lo stesso avvenne nei giorni 7 cd 8, tJUando il reggi mento, pur avendo subìto nuove ptrditc, si schierò nella zo na di Bir Bellafa~1, avendo alk spalle Trigh Capuzzo. Appena occupata t)uesta nuova posizione, il. 9" Bersaglieri venne nuovamente attaccato e fu costretto a difendersi a col pi di bombe a mano. Tuttavia <.:O~trinse gli Inglesi a ripiegare ed a sospendere il tentato avvol gi m ento. Il 10 di cembre il reggimento do\'ette an-:ora ripiegare a scaglioni di battaglione, sempre a contatto col nemico, lungo la pista Bìr Hacheim - A croma cd il giorno dopo si sc hierò nella zo na di Bir


54 1 Temrat, dove i carri armati britannici riuscirono a rompere la cm:sione dei reparti . Nei giorni 12, 13, 14 e 15 dicembre il XXVlll bat taglione (maggiore Togna) con alcuni elementi del XXX battaglio11c, sostenne aspri combattimenti contro forze nemiche di gran lunga superiori per il mantenimento della quota 211 di Sidi Breghisc. Per quattro giorni gli assalti nemici rinnovantisi sempre con forze f rc:sche, furono infranti dalla resistenza dei Bersaglieri cd infine la posizione rimase in nostre mani. Tra i moltissimi episodi di valore di quelle epiche giornate, brilla di luce vivissima il gesto del caporale: Aurelio Zamboni che, emulo di Enrico Toti, mentre i suoi compagni si lanciano al contrattacco, scaglia contro il nemico un braccio amputato. Tuttavia anche il giorno 14 il reggimento continuò a proteggere l'ala destra della Divisione « Ariete >1 ed impiegò i suoi mezzi antiaerei, infliggendo al nemico forti perdite e respingendolo ancora, per ripiegare, il giorno 16, nella zona Guerat cl Mogareg ed il giorno dopo a El Mechili. Jl 23 dicembre, mentre era ancora in marcia verso Agedabia, il 9° Bersaglieri venne richiamato indietro a Solluch, per contrattaccare ancora i Britannici; ma, costretto a ripiegare, raggiunse Agedabia. Il 7 febbraio 1942 il reggimento t()rnÒ ad El Mechili; il 6 aprile rientrò la 5" compagnia, che aveva fatto parte del nucleo esplorante della Divisione « Trieste >l , cd il 14 aprile il reggimento, in seguito ad Divisione « Trieste », cd il 14 aprile il reggimento, in seguito ad ordine del Comando del X Corpo d ' Armata, raggiunse le posizioni assegnategli a Segnali Nord. Il 1° maggio il colonnello Bordoni lasciò il comando del reggimento per malattia. Dopo il suo allontanamento, il reggimento rimase agli ordini del comandante interinale tcn. colonnello Togni. Il 12 maggio il XXX battaglione fu messo a disposiz.ione dell a Divisione (< Pavia " ed il 26 dello stesso mese, per ordine del Comando <lei X Corpo d'Armata, il regg imento iniziò la marcia verso k nuove posizioni all'altezza del meridiano passante a 3 chilometri est - nord - est di Bu Alluse ; posizioni che raggi unse il 27 e sulle ljUali si schierò fronte ad ovest, col XXVIlI battaglione Ìn co)fcgamento con la Divisione <' Pavia >, . Il 12 giugno, dopo un intenso fuoco d ' Artiglieria, il nemico attaccò il XXVIII battaglione. li combattimento divenne ben pn;slo accanito e si svolse corpo a corpo; ma i Bersag lieri riusciro no :1


54 2 respingere g li I.nglesi, causando loro gravi perdite; perdite che per il reggimento furono di 1 ufficiale caduto e 3 feriti, 1 sottufficiale e 10 uomini di truppa uccisi e 22 feriti. [I 14 giugno l'attacco britannico si ripetè; ma la pronta reaz io ne delle armi anticarro lo respinse e costrinse gli Inglesi a lasciare sul camro un centinaio di mezzi danneggiati ed incendiati. Il 16 giugno il reggi mento si spostc'> sulle posizioni di Trigh Capuzzo e guindì a Bir Bellati cd a El Aclcm, per partecipare, il 20 giugno, all'attacco di Tobruk. 11 21 venne superata la resisten za d egli Ingl~si. in_ aJcuni fortini , che ve nnero smantellati ed i difensori fatti png1omen. Quindi il reggimento si spost<'> verso Sidi el Barrani cd il 27 cr1u <1no ra bb oniunse k di frse di ~farsa ìvfatruk, sulk •_ •uali 1>rese b r, 'I p1s1z10ne. Il 28 g iugno venne :1ttaccato e, res pinto il nemico. il reggim ento lo inseguì fino ad El Dak. Il 15 lug lio il 9° Bersaglieri dovette accorrere in soccorso della Divisione " Pavia ", attaccata da fo rze soverchianti. Nel farlo la .2• compagnia \·en ne sorpresa ed annientata da ca rri armati nemici. Il XXVlI[ batta~lio ne si schierò: ma, att:Kcato d:1 f()Pe corazzate e premut·0 da ng ni p:irte , ripi egì> per resistere ulteriormente, fìnch è do vette rag~iun!!ere il Comando ddla Divi~ione ,, Trento;, . Nel combattimento il hattag-lio ne subì sensibili perdite. ' Il 26 maggio venne iniziata la ripresa dell'offensiva ordinata dal generale Ro mmel ed il f Bersaglieri partecipò :illa battaglia di Ain el Gaza.la. Proseguì quindi. imeg uendo il nemico, su ~farsa Matruk e prese parte alle operazioni per la com1uist:.1 di (1uclle posizio ni fino al 29 g iug no. Il 30 giu_gno il reggimento. sem pre inquadrato nel X Corpo d 'Armata, giungeva sulle posizioni ddl:i linea di El Alamein, ~ulk q uali resp.i ngeva eroicamente i primi attacchi sferrati dag li In~lcsi, fino a quando, il r 5 lug lio, durante l'attacco britannico contro le posizio ni Ji Ru weis::it tenute dal X Corpo d 'Armata, veniva sop r affatto. I resti del reggimento vennero riuniti nel XXX battaglione, che sì difese disperatamente e respinse un altro attacco nemico il 22 iug lio. Nclro ttobre del 1942 il reggimento aveva formato capisal di a Bab cl Kattara ed aveva resistito agli attacchi n emici fino al 4 novembre, per iniziare il g iorno dopo, in scgu1to ad o rdine del Co mando del X Corpo d ' Armata, il ripieg amt: n to. Il 24 novembre le


perdite del reggimento avevano raggiunto un numero comidnewk cd, oltre ai caduti cd ai feriti, si dovevano lamentan- 16 uffìciali, ·I' sottufficiali e 2 14 uomini di truppa dispersi.

MOTI VAZION I DELLE .RICOMPENSE .~L V:\l.OR MILITARE.

All a medaglia d'argento Ji benemerenza conferitagli per J'opn :1 di soccorso svolta a favore delle popolazioni colpite dal terremoto calabro - siculo del 1908, il rc.:ggimento potè aggiungere le.: ~egucnti ricompense al valor militare:

Al XXVIII battaglione: 7 gennai.o I 869. Medaglia di bronzo: " Per la marcia celc.:rc rn:gujta da Bologna a San Giovanni in Persiceto e pel lodevole contegno tenuto durante l'azione per il perfetto ri stabilimento dell'ordine n . (R. D. 5 giugno 1869). Mc.:daglia di bronzo: •< Fedele al proprio motto di g uerra ed .tllc centenarie tradizioni di gloria e di s:icrificio del Corpo, in S<:~,.,nta giorni di passion<:: e <li fodc, su pt:rando i duri. disagi del clc,crto marmarico, teneva valorosamente testa :1gli attacchi nemici. ~uperiori di numero e di mezzi, respingendo e contrattaccando talora le.: truppe corazzate nemiche con le hombc a mano e con la sola fede nella Patria ; a Sidi Rezegh sì opponeva per .tre _giorni conscrn11vi all'irrompente urto di un'intera Di visione avversaria, infliggendo :id essa sanguinose perdit<::. A Bir Rdlafoà, alle quote 204, 208, 2 11 di Sidi Rreghisc riconfermava le sue doti di valore e di ardimento. lcrmando, con largo sacrificio di sangue, i reiterati attacchi di numerosi carri e successivamente distruggendoli. Nella ripresa offensiva i ~upcrstiti, primi fra i primi, preceduti dallo spirito eroico dei Ca<lut i, riconquistavano, do po dura lotta, le sacre terre g i:1 bagnatt' dal generoso sa ng ue dei compagni. Battaglia della Marmarica e della Sirtica, 19 novembre 1941 - 19 gennaio 1942 - Ageclahia - Esc Selc.: iJima - Solluch - F.I Mec hili, 21 gennaio - 8 febbraio 19 42 )) .

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XVIII.

REGGIMENTI

10° I 1° E 12°

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1<>'' RFCG IMENTO BERSAGLIERI In fiammi, fiamma .

( : Hll'.\ G ~E DI G UERR.\.

1Hho - (,1: \i a rchc - Umbria - ltal ia meridionale. r866: liberai.ione del Veneto. 1870: unità d 'Italia. 1895 - ()6: Eritrea. 1915 - 18 : italo - aus1riaca. ll.J40 - 45 (seconda guerra mondiale): operazioni in /\irica ~c ttt:ntrionak e difc5a della Sicili a. Rt COMPENSE A L V.'\LOR MILIT •\RE.

All,1 Bandiera: croce di c:ivaliert: dell'Ordine Militare di Savoia, 1rn:daglia di bronzo . .4gii ufficiali e truppa: 5 crùLÌ di cavalicn.: d ell 'Ordine Militare di Sa,oia, 1 m edaglia d 'oro, 1 27 d' argento, 9 1 di bronzo, 20 croci di g m:rra. 1

PERDITE NELU PRIM A GUERRA MON DIALE .

l 'f /ìàali: m orti 12, ferii i 11 . disp-:rsi 12. Truppa: m o rt i 42, feriti 429, dispersi 412. h :~ta del reggimento: 18 giug no (festa del Corpo). D .\ I.L. \ CO~T r rtrzro:-n: -~LI.A SF.CONI).\ GL"E RR.\ MONDI.\LE.

gen naio 1871, coi banaglionì XVl , XXXIV, . Bersag1·1en. ncusse .l Ia sua for10.. reggimento mazionc ~u -~ battaglioni nel settembre 1883; si accrebbe ciel X battaCo~tituitosi il

Xxx \ ' e XXXV I,

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glionc ciclisti dal l'' ottobre 191 0 al 2 4 giugno 1\)1 8 t.: ~i tr. 1, 101111 1', 11 1 reggimento ciclisti .il 7 luglio 1924, costiturndosi su i dut.: h.1ttagli1111 1 originari XVI e XXXIV . Il 10" reggimento Bersaglieri ereditò Lt tradizion<.: dc: i b;1t t;1g lio n1 che lo formarono, i quali combatterono \'alorosame nte nelle gunre dell'indipendenza, segnalandosi nei fotti d'arme di Cit.t:1 di Caste llo, di Perugia , Ancona, Capua nella campag na dd 1860 - 6 1; del J>ont <"

NasagliNi 11/ pas;o di cor.,a.

di Versa e nell a battaglia di Custoza nella guerra del r866 ; alla prcs;1 di Roma nel 1 870. Concorsi:: alla formaz ione di tre battaglioni Bersaglieri del C:orp11 di operazione per la guerra d'Africa 1895 - 96; ebbe larga pane nd l:t 1110\)ilitazione dì Corpi e servizi per la g uerra italo - tu rca 191 1 - 12: , i trasferì in Albania il 24 dicemhrc 1914, prrndcndo parte alle opr r:1zion i nc:i Balcani fin o al 1° agosto 1920. Col X battaglio n<' cirl i~t1 p;1rtccipò alla guerra sulla fronte italiana, rn mbattc:ndo v;il orm:1 mente: sulle Al pi , sull'Isonzo, ~ul Piave, \ul M. Santo, sull a Baim izz;1 . , ul Tomba; qu indi a Fagarè, a Fossal ta d i Pia\T cd ;ti Fowl P:il 11mli11.


Ì\ELLA Sf.CON l>A GUERR,\ ~H>NDL\LE.

Durante il secondo conflitto mondiale il ro'' reggimento Bersaglieri, al coma ndo del colon nello Amedeo Adinolfì , si trova va nell'ottobre 1941 nella Sicilia nord - orientale, col Comando del reggimento e due battaglio ni a B.1rccllo11a e poi ad Acire;1J e, l'altro battaglione a Pozzù di Gotto e la compagnia motociclisti a Sant 'Antonio. I I ~6 mwcmbre n ·nnc passato in rivista dal Re Vitto rio Emanuele fil . Il r6 dicc,mhrc \'enne cost ituir·a una compagnia adJcstramenlo pn \'O!o ntari universitari. li 13 giugno 1942 un battaglione ven ne in \' iato a sostituire temporaneamente il LX batt::iglione costiero, alle diprnJrnze del 40" reggimento costiero, ccl un altro battaglione Bersaglieri and,'> a sostituir<.: il LXVI battaglione costiero, alle dipcndcnzc della 213 Divisione costiera. li 22 m;1ggio il LX fII lx1ttaglio nc, disloc;no a Misterbianco. ·;enne bombardato dagli aerei nemici: m ;1 k vittime piL1 numero~.c furono tra la popo lazione civile: 6 morti e 1::; feriti. · Il l°' settembre H)42 il colonnello Adi nollì \'enne sostituito nd Co mando dd n.:gf?,i 111cnto dal te nen te colonnello Anto nio Latini. 1

1::- AFRICA SETTENTRIONALE. -- Il 13 nowmhrc 1942 il reggimento \'Cnne autotrasportato d'urgenza a Palermo, per imbarcarsi per operazioni oltre mare. Il giorno dopo il Comando del reggimento cd :I XXXIV battaglione p:irtiro no su l)11;1ttro c 1cciatorpedinicrc e sbarcarono a Riseria . Jl 15 vennero seguiti cblla compag nja motociclisti e dai battaglioni XVl e LXII I cd il reggimento Yenne posto alle di pendenze del Comando germani co del settore di Bi serta. li XXXIV battaglione venne incaricato di occupare il quadri r io ddla strada del forte Dukebah con ttuelb di Nadir; ma il 18 novemhn: don:ttc ri entrare al reggimento, dal quale dipendevano anche i ha11a,~lio11 i XVI e LXIII. il 19 novembre il reggimento ~i attendò nd bosco per la Pechcric. col XVI battaglione a difesa del pnrto di Biserta e col XXXIV a nord di Tunisi. Il 20 la compagnia m otociclisti venne assegnata alla colonna motori zzata comandata dal ge nerale Imperiali. Il 22 novembre il XVI battaglione, gi~ addetto alla difesa ciel porto di Biserta. venne incaricato di sbarrare il bivio fra la strada per Tabazka e tJuclla per Truidja: il giorno dopo il Comando del reggimento si trasferì, col LX Ili battaglione. alla stretta di Truidj~~ .


'H 7 Il 26 novembre il Comando della Divisione Broicli cn1111111 id1 che erano state segnalate pattuglie nemiche a nord l'd il X X X I V battaglione dovette intensificare la vigilanza. Il reggimento era costituito, come abbiamo già detto, dai h:1 11.1 glioni XVI XXXIV e LXII[: nonchè dai reparti di accmnpag11.1 memo e controcarri, da due compagnie motociclisti e dall ':n1torc par111 : ma il 2 dicembre il comandante il reggimento ordinò alla cnmpa gnia motociclisti bis di portarsi nella zona di Douar Chemti, a so~tc g no della r' e della _f compagnia del XVI battaglione, che avevano catturato 26 prigionieri nell'azione di rastrellamento di paracadutisti inglesi ed americani, azione per la quale il Jo" meritò l'encomio dd Comando della Divisione (< Super!,?;a ,, . Il 4 dicembre, per ordine del Comando della Divisione Broicl,, il battaglione XVI si doveva trasferire nella zona compresa tra Kcf cl Hamar e Kef en Fdsour cd il X)(XIV nella zona tra Kd en Edsour e Di Saidanì. La 4° compagnia, con due plotoni mitragliere da 20, doveva concorrere a sbarrare la stretta di Truidja. I battaglioni XVI e XXXIV raggìunsero le zone loro assegnate il giorno 6 e pochi g iorni dopo la 4·' comp;1gnia occu pò il forte francese di Mcrgazircr n l il XXXIV battag lione si schit.:rÙ a cavallo della rotabile Di d Ksir per sbarrarla al nemico. Intanto le pattuglie inviate in ricognizione comunicarono clic forze nemiche presidiavano il semaforo di Capo Serrat cd il ponte sull'uadi Ziatim. Il 1" gennaio 194~ un reparto nernico della forza di circa 150 uomini attaccò la nostra posizione di Kef Abbed; ma fu costretto a ripiegare. Dopo essere stato impiegato così nella difesa della testa di sbarco di Riserta e dopo aver partecipato con Unità germaniche a diver~e puntate esplorative ed all'ampliamento della testa di sbarco al meridiano di Kef Abbed (quota 255) Sidi Rherib, il reggimento occu1x'>, nel mese di gennaio, l'importante posizione di C]UOta 81, a sbarramento della \'alle clcll 'O. Sedjenane, e riuscì a resistervi, non ostante 1rli accaniti contrattacchi avversari. :-, L'8 febbraio il nemico fece affluire rinforzi ed il 10 inizi<Ì i tiri di Artiglieria e lJUindi attaccò le posizioni della 5' compagnia; ma :inche questa voha l'attacco \'t:nnc respinto. Nefla giornata delt'1 r febbraio il XVI baLtaglione andò ad occupare le quote 312 e 401 di Di es Sema ; mentre il LXIII bauaglione do veva sorvegliare la costa fra Dai Sidi cl Mondgad - Ras cl Kosan r Ras Ben Sekka. Il giorno 25 il nemico risultava in forze sulle posi-


zioni l)j Blid - Rl'g d Barzni;, - K1·f Lo~oni - ponte ~ul Scdjcnane q;izionl' sul Scdjtnanc t'. pe r ordi ne dd Comando della Divisione tt:· desc:, ,. Manlcuffcl .. , il reggim rnlO doveva muovere dalle posizioni d1 schier;1mcnto per cli1ni11:1rc il 1H:111 ico sulle ahurc ad est della rotabile C1po Scrrat - ~1.11.1011c Sed1n1ane. Ndl'azionc della Dil'i sionc tnk~ca ,, MantcuHcl ,., al reggimento cr.1 ailidato il eompitll di L<lll\j11i~1are il Kei Zi lia (quota 239, a 9 -:h ilometri ;1 sud - e~l del Capo Serra i). All'all;a del 26 febbraio il 10" Hersaglini a\·an za\·a riunito, agli ordini del proprio comandante, con i battaglioni XXX IV (:1 sud) e .XXXV, già XVI (a nord), entr:11nbi ri nfo rz:,ti da plotoni mitraglieri e da plotoni mortai del LXII I battag lione ; era no in seconda line:1 b 7' compagnia dd LXIIl b:1tl:1glio 11e e la 10'· compag nia bis motnnclisti.

L~, [:;:-::-~· :-esist:..'.r:z~ delr:i,·ycrqrio l' !e d ifficoltà del terreno rolto e scosceso. a forti pendenze, :1u: ro,:iutc dalle Jbliondant i piog.!!c Jei g iorni pn:ccdenti e della 11 i:,·11, ,.,/, 11,,,,u,ct1. vi,i a/>/J,irtc· stessa notte: su I 26, che avevano n::11,·,11,· i/ /(/ 11·gg1 111,·111uv 1/('J.':r.~licii. so pan tanosi i fondi dei valloni. rt\t:ro la lotta ancor più difficile. Sull'11nhru111re un \'ioknto cnmrallal'.co di truppe algerine contro il .\X:\ I \' li:111.,glione ann 11ll:l\·:1 gran parte dei \'Jntaggi che esso a\'eva wmcgutrt ndb giornata: mentre il XXX.V battaglione riusciva, hen,.: hi· .1 prt:1.10 di gra\·i perdi te, a mantenere gli obbietti \'i raggiunti di t--cf cr R,ti (quota 2rnJ). L:i pro111a aziu11e del l.l1m.rnda11i c llcl rcggirncnt,,, l hc rinfo17 :1va co11 la 1ct bis motociclisti (appiedati) il XXX IV baua~liont: (del quale lo sttsso comanda nte, ferito, do H:\·a es~erc ~ost11u ito) e d,~pone,·a b riprc a dell'attacco per l'al ba del 27, sirutt:111dn npporr 11n anlt'ntc la situaziont: ancora fa\'ortvole del XXXV b;ittaglH,nl·, rimciva, nella ma11ina del 27, a far sloggiare il nemico dal Kcf Zilia cd :1 mantenerne l'occupazione, non ostante i ripetuti contr;iu;icc hi dell'a,·vers:,rio che. nel pomeriggio del 27, \'e nne co~t retro .,d 1111 di so rdinato arn:t ramc.:nto. Sul Kd Zi lia era cadutu


5·141 eroicamente il tenente Francesco La Fata, alla cui memoria vl· nnc co~erita la medaglia d'oro al valor militare con la seguente rnotivaztone: « Nell'attacco contro una munita posiz ione, gu idava i suoi lk rsaglieri ai limiti delle posizioni avversarie. Ferito una prima volta, persisteva decisamente nell'assalto. Ridotto il suo plotone ad un pugno di eroi, attaccava più volte all'a rma bia nca . Contrattacc,1to ,ul rovescio e su i fianchi, circondato c ri petutamente colpito di baionetta alla bocca, al petto, alle spalle, continuava indomito ad infl iggere gravi perdite all 'avver~ario con lancio di bombe a mano. Al nemico che lo invitava: Vieni avanti, Bersagliere! risponde,·a: Eccomi, abbattendosi, con cosciente e sublime olocausto del la vita. contro la siepe delle haionette nemiche. Luminoso esempio delle \'i rtù eroiche di nostra stirpe. (Kef Zilia, Sud - Est Serrat - Tunisia, 16 febbraio 1943) i>. Al com andante il 10" Bersaglieri lo stesso generale Manteuffel \'olle con seg na re sul campo la croce di ferro germanica. Qualche g iorno dopo, coordina ndo i suoi movime nti con q uelli ddlc Unità della Divisione Manteuffel , il reggimen to riprendeva 1',, 1,«n 1,ala t J occupava la dors;iic che degrada sul Capo Serrat. T ra il 10 ed il 15 marzo raggiungeva ed occupava stabilmente la linea ddlo Zoua ra, tra la foce ed il massiccio del Kef cl Kébir - Kef AsouJ compreso, respingendo il nemico oltre lo Zouara. Nella notte sul 27 marzo un violento bombardamento dell'Artig lieria nemica si abbatteva sulle posizioni tenute da lle truppe italo icrmaniche; ad esso seguiva all'alba l'attacco, che si sviluppava con forze preponderanti. I Bersaglieri resistettero eroicamente : sulla sinistra la 6" compagnia, con ri petuti contrassalti, catturò numerosi pr igionieri marocchini; mentre sulla destra , verso il mare, la 4' rnmpagnia era costretta a perdere terreno ; ma le sue resistenze suc~cssive evi tarono che lo schieramento fosse compromesso. Sulla sini, tra , dove la 6· compagnia continuava a contenere il nemico, il reggimento paracadutisti tedesco Rarentin veniva travolto e abbandona va la lo tta e quindi il nemico minaccia va di avvolgere da sud il ro" Bersaglieri . Il comandante del reggimento lanciava allora irnmc:di::itamcnte .il contrattacco la 3" compagnia, c he era riuscito a con scrvare come riser va reggimentale ; m a il sacrificio di essa, di fronte ~ill'am pia f:illa apertasi, non poteva che consentirg li di disimpegnare il reggime nto, ciò che egli ordinò tempestivamenle, di sponendo un:, seconda 11·~1stenza all'altezza del l'importante nodo strad;ilc di S.i Ahrm:d


Balcus, a ci rca 20 chilometri da Djcbd Abiod. Quivi la resistenza dei lkr~aglieri, sottoposti al tiro ddl'Artiglic:ria ed al mitragliamento acrrn, si prolungò per oltre tre giorni cd il reggimcnto, non ostante la min;1ccia Ji a•t!!Ìram<.:nto alle :ili, riusd a trattenere il nemico 1:1~ tino a permettere lo sganciamc.:nto dc:llc retroguardie tedesc he. Quindi i Fkrsaglieri ripresero il ripiegamento attraverso la difficile boscaglia a nord della valle Sedjenanc, gi acchè i T edeschi avevano mi~

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L,, grande parar,, militare mila t'ia impenale il

2

giugno 1953.

nato ed interrotto, senza preoccuparsi degli alleati Italiani, la rotabile e le piste. Spesso fu necessario impegnare brevi lotte contro le truppe di colore france si, che sapevano infiltrarsi nell 'intricato terreno : ma , contra~tando 1cnacc1m:ntc l \ I\ anzata avversaria, il reggimcnt<.1 raggiunse la nuova linea di difesa, all'altezza della stazione di Sedjenane, a circa 50 chilometri dalle primjtivc posizioni, dopo aver subìto perdite gravissime, che consigliarono di riunire i su perstiti in un solo battaglione, col tiuale i Bersaglieri continuarono a partecipare a tutte le operazioni della Divisione tedesca Manteuffel, fìnchè vennero raggi unti dal 5" reggimento, proveniente dalla 1" Armata italiana, e dal battaglione Marinai ,, G rado,,, gi;1 impegnato nd settore della Divisione " Superga " ·


15

I

li 10° Bersaglieri, sc hierato all'estremità settentrionak dd I rnntr. sulla linea el Hecka (a sud- est di Ragoubcrt cl Golca) Kl'r t\hlird (quota 251), resistette ancora su l posto nelle giornatc <kl l { r • I aprile, noo ostante che il suo fianrn meridionale fosse rim :l\ln n po sto a causa del ripiegamento del reparto germanico. f>oi, pn e11 dine del Comando della Divisione, ripiegò sulla succt:~siv:1 li m ., del Dj. Telinia (quota 312), dove riuscì a resistere ancora , hrnr lu'.· anche questa volta avesse il fianco meridionale esposto per t:f fetto di un nuovo ripiegamento germanico, fino al 28 aprik. rioì· fino a quando il Comando della Divisione ordinò l'arrclramrnl o sulla linea del Kef T ouro (quota 439). Su queste posizioni , col 5·· reggimento Bersaglieri ~chiera to all a sua sinistra (sud), mentre, ;1 sud dell 'O. Sedjenane, sul Kef cn Nsour (quota 523), cntra\'a in linea il battaglione ,, Grado ,, , i due reggimenti Bersaglieri (l:r loro efficienza non era complessivamente superiore a quella di un battaglione) combatterono acca nitamente, nella giornata del ·w aprik, contro l'avversario preponderante, non ostante il mancato concorso del reparto germanico schierato alla loro sinistra , in \'alle Sccljenane. Alla sera .i due reggimenti erano ridotti ad una compa gnia ciasc uno e r ipiega va no ve rrn la linea di Ras cl Koran. Su tali posizioni gli ormai pochi superstiti del 5° e del 10" Rcr ~aglicri rimasero schierati; mentre la compagnia ca nnoni 47 / 32 del 5'" veniva impiegata con reparti tede~chi. li comandante del IO"' Bersaglieri , rilevato che quot:i 372, contrariamente a quanto ~tabi I ito, non era stata occupata dai T ed eschi , l'occup<\ con le propr ie forz.::, avvertendone il comandante dd settore, ten. c.:ol. Hcring. Nella notte sul 30 aprile il 10'' Bersaglieri combattè accanitamente contro forze nemiche preponderanti tra quota 372 e la pista - quota 314 -quota 260 ed il combattimento durò fino alle ore 18 ciel 30, (1uando il Comando dei Bersaglieri fu costretto a ripiegare la propria sinistra su q uota 376 per parare all'aggiramento; mentre veni va :1ttaccato a sua volta da considerevoli forze am ericane che annicn1.,rono una compagnia Bersaglieri a quota 360 di Kef en Nsour. V cniva allora organizzata la difesa cli quota 416 e soltanto a fa. t ica si riuscì ,1 sottrarre la compagnia del centro al completo aggira mento. Alla sera del giorno 30 1a forza combattente dei due reggimrnt i r ra la seguente : 5" reggimento: 1 compagnia fucilieri cd I compaµnia controcarri (in altro settore): 10-0 reggimento: 1 sola com pagni :, fucilieri .


55 2 Con tali fori'.c non t·ra più possibile contrastare il passo all'attaccante cd i superstiti del 10" venne ro mandati in Sicilia, dove il rcggimenlo !>i ricostituì al comando del colonnello Storti, con i battag lio ni XXXV, LXXIII e LXXIV . D1FESA J>ELL<\ S 1c 1L1 A. -- Alla data elci 10 luglio 1943 il 10" era dislocato ad est di Pakrmo, lJUando, ;n venuto lo sbarco anglo - ;urn:ricano in Sicilia, dMell.c tra~fn irsi nella zona di Agrigento, Jo\'è contrallaccò !e forzc :l\·,·c rsaric e ri mcì :,d arrc~Larle temporaneam ente, difendendo con di sperato acca nimento k pro prie posizioni. Nd l'c.: roica resistenza si distin se il maggiore G uido Moccia, del xxx,· hauaglio ne, :il tpialc venne conferita la medaglia d'oro al ,·alor militare co n l.1 ~cgucnte motivazione: .. l.J fficiak di co111 plcmen to mutilato di guerra, assumeva volontarìarrn.:nte il rn mando di un battaglione Bersaglieri. Impegnato contro agguerrito an·crsario, prcponJer:rntc per forze e per mezzi, ne contrasta,·a l':1ggrcssivit~ con indomito \'alore, in tre g iorni di epica, sa ng uinosa, impari lotta. Ne! momento più critico della difesa, sotto un magano di fuoco che daila terra e d al ciclo si rin :rsa,·a , ul Mio 1c p.1rto , :m im:ff:i con :immin:· n~lc tn1;iri:1 l\.: roica resistenza degli scar; i superstiti. Sempre primo tra i primi, bcnchè già ferito per ben sci volte consccutiw nello spaz io di poche ore, avendo riportato la mutib1,ionc del brao:io dt:strn cd una gravissima ferita al \·iso, nòn desisteva dalla sua eroica azione, che protrae,·a con sovrumana fermezza. finchè. esausro, dava k consegne spirituali e materiali del ballagliorn.: all'unico capitano supcrslitc, incitandolo, all'cstrcmo delle forze, a persistere nella cru<:nta. impari lotta. Esempio fulgido di salde virtù mi litari . - Naro - Fa\'ara (Agrigento), 1 r - 14 luglio 1943 " ·

.\1onV.\7. lllN I l'!El.l.E RIC0 \11-'E N SE M . \ ' ,\LOR \IILI T:\R E.

Medaglia di bronzo: ,. Per sci giorni consccutl\'1 , pur essendo c.:onsapevolc ddla propria inferiorità di mezzi, resisteva a reiterati attacchi di iorz.c preponderanti , riuscendo, con sangui nosi sacrifici, ad arrcs1:trnc l'aggrc~~iviù. Manifcst:1tasi la crisi, raccoglieva i valo. rosi ~upc:rstiti e, indomito. si irnpcgnava in strenua lotta. lìno all'cs:1urimento d i ogni mezzo di offc~a, tenendo in ~ra nde o nore il prestigio delle ar~1i ita liane. Sici lia (Agrigen~o), 10 - 16 lug lio 1943 >,.


II

0

RECGIMENTO BERSAGL!LRI Quis ultm?

C.·\Ml'{GNE DI GlJERR :\.

1860 - 61: Marche - Umbria - Jt:ilia mcrìdìonak. 18<ll, : l1k1.1 zione del Veneto. 1870: unità d' Italia. 1911 -1 2 : italo - turc:1. 1q 1;: Libia. 1915 - 18: italo - austriaca. H}35 - 36: Etiopia. 1940 - -15 (,n "" da guerra mondiale): operazioni in Jugosla\·i a.

R1 cO:\IPE,'fSE AL V .>.LOR ~!!!.IT:\RE.

Alla Bandiera: croce di cavaliere dell'Ordine Militare di Sarnia. medaglia d'oro, 5 d'argento, 1 di bronzo. Agli ufficiali e truppa: 6 croci di caval iere dell'Ordine Militare di Savoia, 4 medaglie d'oro, 689 d'argento, 1207 di bronzo, 7 1 croci di guerra. J

PERDITE NELLA l'RIM:\ Cl ' ERR,\

~IONDI.\LE.

Ufficia/;: morti 44, feriti 205, <lispcrsi ,8. Truppa: morti 891 , feriti 5057, d ispersi 1937. Festa del rcggimcnto: 18 giug no (fc~ta del Corpo).

l),\f.J.A COST!TUZIO'.'/E ,\LL\ SECONIH G UERRA MONDIALE.

L'u " regg imento si formò in Caserta il 16 settembre T88.~ con i tfUarti battaglioni del 1", 4° e 7" reggimenlO Bersaglieri , i tJuali d.1pp1ima tnularuno, tpiindi ripresero l'originario ordinativo. Esso d ai 1910 al 1.919 aumentò la sua forza con rxr battaglione cicli~ti e ~i l r ;1~formc\ l)llindi in reggimen to ciclisti il 7 luglio T<):24, rim ;mcndu definitivamente costituito su due battag lioni dfettivi (XV e XXV II ) cd u110 ttuadro (XXXTil), in virtù dcll'ordina1ncnto del maggio l(J ~7· L'u'' reggi mento ered itò le eroiche tradi1.ioni dei hatttglio ni di formaziùne, i quali presero parte :iila c:m1pagna del 1860 6 1. :illa guerra del 1866 e alla presa di Roma nel 1870. Concor~c :d h lormazione di t fUattro battaglioni del Corpo di opcr:11.ion c pn


5 5-1 la .::,oucrra d 'Africa ncgli an ni 1895- 96; particolarmc.: 11tc si distinse nella guerra it:ilo - turca 19r 1 - 12, ndlt: operazioni in Libia 191 1 - 13, nell a guerra italo - austriaca 19 15 - 18; concor,c alla g uerra italo etiopica 1935 - .3Ci con l'invio di dementi ai reparti mobilitati in Africa Orientale, e panccipò alla seconda guerra mondiale. La bandiera dc.:ll'1 1'' reggim ento lk r~aglieri si fregia dcila suprema ricompcn~;1 :il valor milit are. la medagli a d'oro, per le prove mirabi li

.\ lo11u111cnto ai lkr;aglieri del/' 1 , .. nggiml'nto ,·ad111i ,r Sn,rr,1 Sriat il 2 J nttobn: 191 1.

di fe rmezza e di eroi. mo date nel sanguino~o fatto d'arme del 23 ottobrc 19 11 nel le vicinanze di Tripoli; <li una medaglia di bronzo conferitagli per l'esem plare contegno tcnuto dai suoi bat taglioni nel violento combattimento di Assaba il 2j marzo 19 1.3; d i una medag lia d' argento meritata dal suo X l battaglione per l'impeto eroico col quale, :iprendosi il varco nei reticolati, conquistava la munitissima posizione di tp1ota 144, ad est di Monfalcone, mantenendone l'occupazione in tre giorni di epica lotta , dal r.+ al 16 settembre 1916; di un 'a ltra medaglia d'argento, conferita pure all'XI hattaglione, per l'irresistibi le:: slancio dimostrato nel la vittoriosa conLJllista della quota 85 di Monfalcone e per la tragica avanzata aggirante la streua di Serravalle. effettuata nell'ottobre 1918.


L' 1r'' reggimento combattè valorosamente nella Con (:1 d i Plrn 11, sul Javorcek, a Gradisca, Monfalcone, Monte Pian:1, al Pa"" dd l.1 Mauria, alla stretta di Scrravallc e a Rovine Lago, co ncludwdo , 1 Trieste le sue gloriose gesta. Una terza medaglia d'arge nto :i l v.ilor militare per l'eroico suo sacrifìzio sulla vetta del San Micl1clr !'.I una quarta per l'eroism o dimostrato nella conquista delle po~i.-.io11 i avversarie, per l'audacia e l'abnegazione sublimi delle qu:il i dink prova sull'Altopiano, linea di Fiondar, dal novembre 1916 al giug1111 1917, sono altre testim011ianze della sua decisione aggressiva c ddl:1 sua irruenza contro ogni nemico. L'u" reggimento Bersaglieri si distinse, inoltre, sempre nell a guerra 1915-18, nei deserti nevosi del Pal Grande, tra gli anfratti dello Javorcek, presso il lago di Doberdò e, dopo avere così a lungo e così accanitamente combattuto contro il nemico, serbò la sua anima integra per le più grandi battaglie della pace e del secondo conflitto mondiale.

NELLA SECONDA GUERRA ~iO!'ll>I.\LE.

Per tJuanto riguarda la seconda g uerra mondiale, anche su i servizi resi dall'u reggimento Bersaglieri le notizie attendibili sono molto scarse e liisogna ricorrere ai dia6 ~torici, non sempre completi. 0

I N JuGOSLAVIA. - Nel 1941 il reggimento, al comando del colonnello Vincenzo Roberticllo, era costituito dei battaglioni XV, XXV II e XXXIII e si trovava n ella sua sede ordinaria, quando, l' Il aprile, ricevette l'ordine dal Comando della 2' Armata di raggiungere la zona di Zolla e di passare a disposizione del Comando dell'XI Corpo d'A rmata, il quale lo fece spostare nella zona di Podogia del Piro. Quindi il reggimento, alla dipendenza della Divisione " Ison zo ", , i spostò verso Lubiana. Al passo di Kalu il Capo di Stato Maggior::: dell'esercito, generale Roatta, lo passò in rivist,1. Il 1° giugno 1941 il Comando del reggimento e la compagnia comando si trovavano a T opusko ; il XV battaglione a Voinic; il il XXVII a Vrgin Most; il XXXIII battaglione era ancora in Italia. li 1° lug lio venne costituito, alle dipendenze del reggimento, il LI hatlaglione d 'istruzione, che prese sede a T opusko. L'u settembre· il XXVII battaglione si trasferì a Karlovac; mentre il Comando dd


reggimen to n l il X V h:.ittaglionc erano a Dugarc~c 11 16 dello stesso 111e~e la 2ì1 ·' rnmpag111a ca 11nnni da 47 / y., giunta dall' Italia , venne assegnata a ll'J 1" Ber~:,glini. Il 9 ottobre. per ord111e del Comando della Di vi~ionc celere.: " Emanuele Filiheno di Savoia •, , il regg imento, diviso in due colonne, c,eguì una lunga ricognizione ~c11za incontrare resistenza cd alt re ricognizioni ven nero compiute con1ro i ribelli nell a zona di Dcbcla K.ma t'd :1 Dj Crui Potoc li 2) ottobre.: il XXV II hat1aglione si spostò da Vrgin Most a \'oi nic nell,1 cui ;,011;1 111 raggiunto dal Coma ndo. Subito dopo il reggimen to 111o~~e. di\"i~o in cinL1uc colon nc.:, delle quali la prima punt:I\·:: ~.u Bmic Sci" . h \ccunda ~u lJU<>ta 27=5, la terza su Lomar, la l Jll ,1rta ~u Mikoli~k11, l:1 lJlli nta su T o ma~eYici. Non Yennero incontrate to n~idrrcvoli rc~i'1rnzc: m:i le colonne vennero fatte segno a qu:1klic c"lpo d i fucile cd :1 qualche raffica di mitragliatrice. :\ lb ~n.1 dd 23 ottolm: il reggi mento era dislocato nel modo \egurnte: il Comando a T opusko, i b:ittaglioni XV e XXVI I a K:irlu,·:ir, 1 p lotone c1 11n<m i da 47/ 32 a Karlovac. un altro plotone cannoni t· la 111 · (omp,1~ni,1 mutocidisti a Krujak . Il 21 ottolirt· il rcggirnu1t o llH)~st: tu due coionn c al di L\ di Voini..: e , c 11 nc ac(o ho a fuc ilate e rnn l]Uak hc raffi ca di mitragliatrice; ma. :1tt.in.1t i i rihclli, LJllC~ti furono hcn pn:~to mc,si in fuga. N ei primi di 110, emlm:: \ T llnt·ro esegui te altre ricognizioni. rese difficili dalle mtc:rru;,,ioni ~trad;di, cd il :! dicembre. ndb (onc;i di Gabrovac, le ..:,•lllpagnic 5' e ì' del ,\X VII battaglione. fatt e ~cg no a tiri di mi I r:igliatrici , perdettero 11 morti e 27 feriti. Es~e ~i batterono accani1:11nentc cd il g iorno do po il Comando del reggimento iniziò l' azione ,li r;1ppro agli :1 , riu~cc11do :t cat'tur:1 rc 33 uomini. Il 9 d icernhrc vc1111c effett uato un colpo di mano !IU Lasko vici e pochi giorni dopo. il reggim ento, insieme ad altri reparti, iniziò 1m ,·iclo opn;itiYo nella zona di Crna D raga: ma si trovò ben presto i,olat<•. Jntan10 il colonnel lo Robertiello era custretto a rimpatriare per 11w11,·i d i ~;,Iute cd il comando del reggi men to p:i~sò al tcm:nte rnl,,nndl<, Ct1!4l ìdmo \'lii1 go. li 27 giu~no H),P tre compag nie dd XV battaglio ne. recatesi 111 rirngni;,.io nc nella zona di Perno Blatuj:1 , furono, durante il ri 1orno, fa tte ~cgno a colpi di fucil e; ma i r ibell i vennero subito messi in fuga. li giorno 8 dicemb re 1<J42, in seguito ad ord ine del Comando del ~rttore di O rnis, la .2' compagnia d ell'11 " Bersaglie ri, allora co-


Il ge11a,de di C . d' A. Alfredo Baccari, giù comandante l' , 1" Htuoglicrì. gi,ì Presidcnh' 11az1011alc dell'.4,;o,ù1zionc /frrsagliai.



~nandato tlal colonnello Michele Adabbo, fu inviata a scorta <li ;1lcu111 autocarri ed a Kenni venne attaccata dai ribelli. Accorse subito in suo aiuto il XV battaglione ed i nemici vennero posti in fuga . Nr 1 giorni seguenti il reggimento, diviso in piccoli reparti, compì di vc rw ricognizioni e venne impiegato anche a protezione delle linee ferroviarie e dei nodi stradali più importanti, finchè, il 21 tlicembn:, il Comando del reggimento dovette trasferirsi da Drnis a Knin ed, in seguito ad ordine del Comando della Divisione << Sassari », i Bersaglieri parteciparono alla ricerca dei militari di una compagnii1 del I battaglione del 151" Fanteria che si erano dispersi; raggiunsero la stazione di Lorenec e riuscirono a sbloccarne il presidio, occupando quota 665 di Sant'Antonio; ma nella zona di Dubric vennero attaccati ripetutamente da formazioni partigiane, che il reggimento respinse, subendo la perdita di 23 uomini, dei quali 6 caduti. In situazione analoga, mentre il XXVII battaglione rafforzava i fortini di Knin, il reggimento respinse riIl capitano medaglia d'oro petuti attacchi nemici sulle alture R affaele Pergolesi Ji Ccrjonoska Poliana. dcli', 1" reggimento nersaglieri. Il 1 " febbraio 1943 il reggimento aveva assunto. la seguente dislocazione: - Comando del reggimento, compagnia cannoni da 471_-p, XXVII battaglione e compagnia motociclisti, alla dipendenza del Comando della Fanteria della Divi~ione ((Bergamo», a Knin: - XV battaglione a Zrmanja, alla dipendenza del Comando della Fanteria della Divisione <( Sassari>>; - la 27ra compagnia cannoni era passata alla dipendenza del Comando della Divisione celere << Emanuele Filiberto di Savoi a ,,. li 9 febbraio i reparti vennero impiegati nel rastrellamento delle rispettive zone e nei giorni 11 - 15 dello stesso mese, insieme ~i< I alr ri reparti, ava nzarono verso le posizioni Srb - valle fimrie Una.

'17.


560 MoTIV-\ZI ON I DELLE RI COMPENSE .-\L VAI.OR M ILITARE .

.-Il reggimento: Medaglia d'oro: ,, Ptr essersi particolarmente distinto per pro\'e di mirabile valore e di esemplare fermezza nel fatto d 'armc del 23 t)ttobre 1911 davanti :1 Tripoli ,, (R. D. 12 novembre 19r1). Medaglia di bronzo: <1 Per l:i bell a prova di valore data dai battaglioni XXVI I e XXXIII nel combattimento del 23 marzo 1913 ad Assaba ,, (R. D. 2 1 diccmbrc 191 3). Novembre 1916 - giugno 1917 (quota 144 - Jamiano - linca di fiondar). Medaglia d'argento: ,, f n comhattim<:nto cd in trincea fu costante cscmpio di valore, di tcnaci:1 e di saldezza. Con slancio irrn istibik, superate le munite trinccc avversarie, conquista,·a di primo ~balzo k posizioni di Jamiano, dando poi effi cace cont ri buto alla conqu ista dell a linea di F iondar. Richiamato in linea dopo due giorni. per fronteggiare un \'io!cnto attacco nemico, si gettava ancora nella lotta con audacia cd abnegazione sublimi ,, (R.D. 5 - 6- 1920).

Al/'Xl battaglioue cicli.<ti: :!O - 2 1 luglio 1915 . .Ml:da~li;t d ',trgL lllu : '" ru primo J giu n. gere in vetta al monte San Michele (Carso) , che occupò t: trnaccmrnte mantenne fino a che il nemico sovcrchi;1 ntc, con violentissimo fuoco, non riuscì a stremarne le forze ,, (R. D. 3 agosto 1~16). 6 agosto np6 (Monfalcone). Medaglia d'argento: « Con indomita audacia ed irresistibile slancio irruppe nelle trincee nemiche di quota 85, sino allora invano attaccate, mantenendole con tenace va lo.re contro i fun:nti contrattacc hi nemici , pur co n forze assottip:liatc J alla lotta sanguinosa "· 14 - 15 - 16 settembre 1916 (Carso: quota 144, ad est di Mo nfal cone). Medag lia d 'argento: « Assaltava con impeto e::roico una fortis~i ma posizione carsica, aprendosi il va rco nei reticolati a prezzo di purissimo sangue e, in concorso con aitri reparti. ne manteneva la occupazione in tre gio rni di epica lotta. m algrado i violenti bombardament i u l i ritorni offen. ivi del nemico "· ( R. D. 29 ottobre 1922). 30 ottobre 1918 (Revine Lago). Medag lia d'argento: <' Jncaricato di aggirare la stretta di Serravallc, riusciva ad avere ragione di soverchianti forze nemiche fortemente trincerate, cattur:mdo prig ionieri. mitrag liatrici e cannoni ,, (R. D. 5 giug no 1920). Mancano notizie attendibili circa le ricompen se al valore men talt: dall"1 J°' Bersaglieri durante la seconda guerra mondiale.


1:!''

REGGIMENTO BERSAGLIF.Rl Victoria nohi; vita

C.-\Ml'AG!\'E DJ GUERRA.

1860-61: Marche-Umbria - ltalia meridionale. 1866: liberazione del Veneto. 1870: unit~1 d'Italia. 1915-18: italo -a ustriaca. 1940 - 45 (seconda guerra mondi;1le): operazioni al fronte on:identale, in Jugoslavia cd in Africa settentrionale.

R1cOMl'ENSE Al. VALOR MILITARE.

Alla B(111diera: croce di cavaliere dell'Ordine Militare dì Savoia, medaglie d'argento, r di bronzo. Agli ufficiali e truppa: 7 noci di cavaliere dell 'Ordine Militare di Savoia, 5 medaglie d'oro, 425 d 'argento, 447 di bronzo, 22 croci ti: guerra. 2

PERDITE NE LLA PRIMA G UERRA MONDIALE.

Uf fìciali: morti 57, feriti 1(>7, dispeni 91. Truppa: morti 996, feriti 4514, dispersi 3 101. Festa del reggimento: 18 giugno (festa dd Corpo).

DALLA COSTITUZIONE ALLA SECONDA GUERRA MONl)IALE.

Formatosi a Verona il 16 settembre 1883 coi quarti battaglioni dei reggimenti 6", 8" e 10v Bersaglieri, il 12" reggimento si accrebbe nel 1910 del XII hattaglione ciclisti, trasformandosi il ì luglio 1924 in reggimento ciclisti e rimanendo defìniti va mentc costituito, in virtù dell'ordinamento 1926, su due battaglioni. Alla g loriosa tradizione dei battaglioni di origine XXl e XX111 , che aveva no partecipato alla campag na del 1866 cd alla presa di Ro ma nel 1870, il 12'· reggimen to aggiungeva il concorso alla fo rmazio ne di llll:lttro battag lio ni del Corpo di operazione per la g uerra d 'Africa I 895 - 96, una brga partecipazione alla mobilitaz iom: di Corpi e se rvizi per la g uerra italo-turca 19 0 - 12, alla g uerra italo-


56 .1

austriaca 1915 - 18 cd il comributo di numerosi uffìciali al!a g uerra jtalo - etiopica 1935 - 36. Il 12" reggimento combauè valorosamente, nella guerra 1915 18, sul Mrzli. sullo Slemc, snl Vcliki Hribach, sul Pccinka, al Vippacco, in Trentino, alla Bocchetta di Portulc, alla Vertoibizza, sul \Toclicc, sull'Oscedrih, sul Globochak, a Pradamano, alle Mcktte di Gallio, a Rodrez, su monte Fortin, a Santa Maria di Sclaunicco, sul Pizzo Razzea, sul Cornone, sul monte Corno, a Mulinetto, Saletto, San Biagio, Ponle di Piave, Maniago, Castel Flagogna. Alla medao-lia d 'aroento al b ;:, valor militare mcritat;i dal suo xxm battaglione nella guerra del 1866. per la somma bravura spiegata il 23 luglio, nell'attacco di viva forza del castello di Borgo, il 12" reggimento Hersaglieri aggiun., c.:, dur:rnt c 1:i 1;u::rra 1915 - 18, una medaglia di bronzo confc:ritagli per il travolgente passaggio delSagc111,, dt:I 1 z" licrsaglu•ri Giul'I sonzo e per la riconquista del ;eppc C,11-li. prima medagliu d'oro Globochak nell 'offensiva della della guNra ")I 5 - 18. Bainsizza nc:ll'ottobre 1917, ed una ~cconda medagl ia d'argento meritata per il magnifico esempio di slancio, di saldezza (; di disciplina, offerto, tra inenarrabili difficolt?1 e dure privazioni. dal XX fll battag lio ne sul Mrzli e dal XX I battaglione sullo Slemc, dal giugno all'agosto 19 15.

NE LI.,.\ SECONDA GUERRA .\iON IHALl:. .

Ai. l'RONTF. occmENTALF.. - Nel giugno 1940, all' inizio della ~uerra. il reggimento, al comando del colonnello Vincenzo Vittoria e composto dai battaglioni XXI motociclisti, XXIII e XXXVI autotra~portati, si trovava nella zona Parma - Reggio Emilia, quando il 19 giugno ebbe l'ordine dal Comando della Divisione corazzata ,, Liuorio ,, di trasferirsi nell;i zona di Aosta, che venne raggiunta il 2 1 da tutto il reggimento, salvo il XXI battaglione che vi giunse il .:q.


Per conseguenza, il 12" non JX>tè partecipare alk operazioni al fro nte occidentale ed il 5 luglio il Comando della Divisione or:iz zata (< Littorio n diede l'ordine che ìl reggimento tornasse ncll :1 zo11.1 di Parma. Nel febbraio del 1941 il reggimento, sempre al comando del colonnello Vittoria e sempre costituito dai battaglioni XXI, XX III t · XXXVI, si trovava nelle sue sedi ordinarie di Parma e di Reggio Emilia, quando ricevette l'o rdine di trasferirsi nella zo na di Imperia, Spotorno e Finale Ligure.

IN JUGOSLA VJA. - -- Il 28 marzo 1941 il Comando della Divisione corazzata << Littorio )) ordinò al (',omando del reggimento d'inviare ti XX! battag lione motociclisti nella zona di Postumia e quindi a Fiume. Il 5 aprile il 12" Hersaglieri aveva assunto la seg uente dislocaz ione: il Comando del reggimento e l'auto reparto si trovavano a Erpcllo Cosina, il XXI battaglione motociclisti a Panzane, la 133• compagn ia cannoni da 47 / 32 a M atteolc, il XXIII a Ro ditti, il XXXVI ; 1 Marcassin a e la 143• compagnia cannoni a Gradischie di Castelnuovo. Il 14 aprile il XXI battaglione m o tocicli sti venne inviato ad esplorare sul fronte della Divisione •< Littorio n su l'iti nerario OtocacKnin; mentre il XXIII battaglione, seguendo lo stesso itinerario, g iungeva a P agene. Il giorno dopo il Comando del reggimento ed il XXX VI battag lione avevano raggiunto Karlovac. 11 XXI battaglione da Knin puntò quindi su Mostar, esplorando sul fronte della Divisiont.: « Littorio >' ed inviando la 3" compagnia ad esplorare anche ~ul fronte della Divisione (<Torino ». Il XXlII battaglione autoportato e la 143" compag nia cannoni lasciava no intanto Pagene per Sivok Brijga. Nello stesso giorno del 16 aprile il Comando della 2 ' Armata ordinò al reggimento di raggiunger e Spalato; ma il movime nto venne subito dopo sospeso. Invece il 21 aprile il Comando del reggimento ed il XXXVI battag lione autotrasportato dovettero raggiungere Abbazia ed il 22 aprile accantonarono a Laurana; mentre il XXI battaglio ne e la r33'' compag ni a ca nno ni si trovava no a Most;1r cd il XXXIII battaglione autotraspartato, insieme alla 143'' com pag nia canno ni, sostavano ad O pane. li 27 aprjk, per o rdine del Com ando dell a Divisio ne corazzata .. Li ttorio n , i reparti clie erano a Mostar si trasferirono a Knin e


la 13f compagnia cannoni ad Opanc. JI Comando del reggimento raggiunse Knin. Il reggimento era stato impiegato specialmente ìn ricognizioni , in qualcuna delle quali aveva dovuto controbattere il fuoco degli sbandati jugoslavi, quando il 28 aprile il Comando della 2' Armata preavvi sò il reggimento pnchè si tenesse pronto a rientrare in Italia, nelle sedi ordinarie. Infatti , il .3 maggio il reggimento tornò nella zona di Panna t: di Reggio Emilia, dove si riordinò cd accudì al l'addestramento. Il 4 agosto il rcggirnrnto si lrasferì nella zona di Pordenone. IN AFRtc.1 SETTENTRIONALE. ·- Il 21 ge nnaio 1942 il Comando del reggimento cd il XXXVI battaglione vennero autotrasportati a Napoli e s'imbarcarono per l'Africa settentrio nale; ma, durante il viaggio, la motonave Victoria che li trasporta\'a venne silurata <: non poc hi Bersaglieri perirono. I su perstiti poterono però raggiungere.: Tripoli, sempre alla dipendenza della Divisione rnrazzata <' Littorio » , che doveva ricostituirsi. li 30 gen naio il 12'' reggimento si accampò a Garian ed, in sostitu zione del colonnello Vittoria. ne assunse interinalmente il comando il tene nt e c()hnnelln Rocchetti . Il .3 marzo due compagnie vennero dislocate verso il settore tunisino per presidiare Ghihba e Cadamés. Il r.+ marzo il reggim ento, in seguito ad ordini ricernti, ,i tr:.i · sferì da Garian ad Hom s ed assunse la seguen te di slocazione: il Comando del reggi mento ed i battaglioni XXIU, XXXVI nella zona di Homs, il XXI battaglione motociclisti venti chilomc.:tri ad est di Tripoli. Esso, pochi giorni dopo, venne mandato ad Agedabia ed oltre, per raggiungere la Divisione ,, Ariete» . 11 tempo n:nne impiegato in esercitazioni utili per l'addestramento degli u(fì<.:iali e de i Bersaglieri lìno a quando, l' .1 I giugno, tutta la Divi sio ne " Littorio ,i si trasferì: prima nella zona di Agcdabia e poi in quella di Barce. I! e ( reggimento Bersaglieri fu il primo a partire e prese posizione nella zona dì Maraua , dm·e n :nnc: attaccato da sud da ~ualche c:J.mionctta nemica. Il 16 giugno, in seguito ::id un ultcriorc ~postamento della Divisione, il 1 2" reggimento dovcttc ragg iungere b. zona di Fonte Mai a ed il giorno dopo quella di Sidi Dauad. per pervenire, il 19 giugno, nella zona di Sidi Rezcgh e schierarsi a 60 chilo metri ad est di El Adern, in corrispondenza di Trigh Capuzzo. Il generale Rommel ordinò. il 2 0 giugno , che la Divisione si sc hierasse fronte a sud - est,


per parare ad un probabile attacco da parte di una brigata indian:,. tendeva a congiungersi con le truppe inglesi di Tobruk. In cor11Np<mdenza di Trigh Capuzzo si schierò un battaglione Bersaglieri f 1onte ad est cd il resto della Divisione dovette schierarsi in prossi111ità di Sidi Rezegh, fronte a sud, a sud - est e a sud - ovest. Il 1 2" llcrsaglicri, in primo scaglione, ocrnpò . con due battaglioni due i,tra ndi capisaldi. Nel pomeriggio del giorno 20 la brigata indiana già segnalata iniziò un attacco che, per l'incontrata resistenza, dovette interrompere, cd il reggimento venne sottoposto ad una incurw>nc aerea. In quel periodo tutta la Divisione « Littorio ", passata il 2 1 ~i ug no alle dipendenze del XX Corpo d 'Armata, dovette superare u rnsidcrevoli difficoltà, sopratlutto per il funzionamento dei serl'izi logistici e specialmente per .il rifornimento dell'acl1ua e del t:irbu rante. Il 22 giugno la Divisione si spostò nella zona di Bir Sciaf Sciaf 1· ~rava per schierarsi, quando ebbe l'ordine di avanzare ancora per r:1ggiungen: il varco sud , aperto nel reticolato che seg nava il confine rg iz iano. Questo venne o ltrepassato dalla " Littorio ••, che seguiva i,1 I);visi0nc " T rieste " · Il 12" n:ggimento Bersaglieri, che aveva percorso negli ultimi giorni 150 chilometri nel deserto, era alquanto , 1.inco : ma il morale dei Bersaglieri era sempre elevatissimo, come clirnostra la resistenza da loro opposta alle numerose incursioni aeree , uhìte da parte del nemico negli ultimi giorni. La Divisione., dopo essersi rifornita presso un deposito inglese che, dopo la caduta di Tobruk, i bombardamenti aerei cerGtva no d i di strnggere, proseguì la marcia verso Marsa Matruk, avendo alla testa i, 12 " Bersaglieri. Il movimento della Divisione si svolse fra gravissime difficoltà, data la freyucnza dei camp.i minati ed i ripetuti bombardamenti aerei effettuati dai nemici contro le nostre colonne. La Divisione si schierò a 25 chilometri a sud est cli Marsa Matruk in capisaldi: ma il XXfll battaglione Bersaglieri dovette accorrere in d ifesa del Comando del generale Rommel , minacciato da un'incur, ione di carri armati nem ici. Il Rommel , a servizio compiuto, elogiò vivamente i Bersaglieri, e la Divisione dovette sc hierarsi a ca~ ,·allo della via litoranea, immediatamente ad ovest di Fuka, spingendosi fino al mare e sostenendo vittoriosamente diversi attacchi di ~amionctte inglesi. Dopo che il r2" Bersaglieri gli aveva impedito il passaggio verso est, il nemico si ritirò su El Alamcin ed il 29 giugno il 12" Bersaglieri marciò su Sidi H::rnrisc, che venne trovata sgombra. 1 hc


Tuttavia il reggimento dov<.:tte combattere contro mezz i cingolati nemici nell'aeroporto di Fuka; ma la Divisione ripre~c ben presto la marcia in avanti cd i Bersaglieri dd 12" fecero sempre parte del primo scaglione, giunsero ad El Alamein cd ivi combatterono valorosamente, finchè, per la cont roffensiva iniziata dalle truppe britanniche, vennero decimati. Tuttavia i pochi Bersag lieri superstiti continuarono a distinguersi a1Khc durante il lungo ripiegamento, partecipando con indomabile costanz:i :illc eHcnuanti m;1rcc cd ai diversi combattimenti.

Monv,,z1or-.: 1

l)fLI.E RICOMPENSE :\L V.\LOR MILITARE .

.-Il XX III hattagliom·:

23 luglio 1866 (Castel di Borgo). Medaglia d"argento: ,,Non risparmiò Litiche nè pericoli ndk va rie missioni di cui venne incaricato; ~pccialm cntè poi si distinse per somma bravura ncll"attacco a Castel di Bur~o, la cui occupaz ione era importantissima, omk non esparrc ad essere aggiratt: le truppe che assali\'ano il paese. L'occupaziom: del paese fu esegui ta con una celerità straordi naria, mettendo in fuga il nemico che lo difendeva e la batteria dei razzi che domin ;l\·a I.i ~lr:1 da principale ,) (RR. DD. 6 dicembre 1866 e 16 maggio 1909). Al rcggimcnto: 1-4 giugno 1915 - 14 agosto 1915. Meda.glia d 'argento: •< Allo Slcme il XXI battaglione ed al Mrzli i battaglioni XXIIl e XXXVI, in ri pcruti attacchi contro le ben difese trincee nemiche, fra inenarrabili difficoltà e dure privaz ioni. per più giorni seppero lottare strenuamente, dando magnifico esempio di slancio . di saldezza, di disciplina ., (R. D. 28 din.:rnbre 1916). 1(, - 20 agosto 1917 (Bainsizza). Medaglia di bronzo: " Sotto violento fuoco attraversava l'Isonzo, irrompendo nelle trincee nemiche. ed in c1uauro giornate di aspra lotta valid;unente concorreva, con intrepido e fulgido valore, al conseguimento della vittoria. Malgrado le forti perdite subìte, manteneva tenacemente le posizioni conqui~tate. resistendo ai violenti e ripetuti contrattacchi nemici "· 25 ottobre 191ì (Globochak: <, S.i distinse per slancio ed ardimento nella rico111.:1uista di un'importante posizione,, (R.D. 2<po-1922).


IL BATTAGLIONE BERSAGLIERI DELL'AFRICA ORIENTALE Il battaglione Bersaglieri dislocato in A.OJ. (1) fece parte del I' II" reggimento Granatieri di Savoia, di cui costituì il IJ I bat t :1 glione, e si distinse, per il suo valore, durante la battaglia di Chcn:n, durata 56 giorni: dal ~ febbraio al 27 marzo 1941. Il 31 gennaio il battaglione a Cheren veniva destinato alla difesa della stretta dcl -

1'Anseba (monte Cuobub). Il 3 febbraio le truppe britanniche altaccavano le nostre posizioni a cavallo della stretta di Dongolas e alla sera rimcivano ad occupare l'altura di quota 1616, antemurale di monte Sanehil, pilastro settentrionale dellà stretta. La sera del 3 febbraio il generale Carnimeo, comandante la Piazza di Cheren, allo scopo di ristabilire la situazione nella stretta di Dongolas, dispose che il battaglione Bersaglieri vi si trasferisse con due compagn ie, lasciando una compagnia a difesa della stretta di Cuobub. Il battaglione accorse sulle p:)sizioni minacciate e raggiunse la \'etta tli monte Sanchil , già perduta dall'esiguo presidio, e con un dficacc contrattacco riuscì a rioccupare la posizione. i( La lotta scrive il generale Carnimeo nel suo volume: " Cheren >• - è al culmine. Gli eroici difensori italiani, assetati, ~rin iti, stanno per ultimare le munizioni e per esaurire le loro ros~ibilità foiclie , quando la 3a compagnia Bersaglieri, al comando del tenente Chirieleison, raggiu nge il costone orientale del Sanchil. A breve distanza segue la 2" compagnia, al comando del tenente (1) Il battaglione Bersaglieri Ji slocato in A. O. L :;1 era rnsl1t.u1l0 a Napoli, poco dopo la conqui st:1 dell'Etiopi:1 cd e ra partito per Addis Abeba, al comando del tenente colonnello Rullo tli Calabria. In Addis Abeba era scato destinato nel settore nord della cinta difensiva. presidiando i fortini ivj csim: nti. In ;;cguitù fu a,-cgnatu orgauicamcnlc ali' 11 " reggimento Cranatieri d i Savoia, ~1uale lii battaglione. Nel maggio dd 1938 ne .1,·t'va assunw il com:u1do il tenente colon11ello Emanuele Fabi:rni. Verso la fine dell'ottobre 1940, con due compagnie cd il Comando. il hattai,:lionc era stato trasferito 11dl:1 zona di Oknà, dove si erano verificati ~i11tomi ;li ribellione, per garantire la sicurezza dei nmtri connazion,ilì . Verso la fine del ,i.:cnnaio 1941, in seguito alla poco sicura situaz ì,me dd bassopiano occidentale. il battaglione era stato autocarrato ad Asmara, percorrendo più dì woo ch ilometri in soli 1 giorni, per proseguire immcdiat:imc.:11tc per Chcrcn , do\'c giunse il {, gennaio, c1uando 1":i,iaz iùnc nemica avn:1 g ì:', iniziato i hoinbardamrnti contro lt' 110,trc.: truppe.


568 Paussa. Entrambe si lanciano 1.'una dopo l'altra nella lotta, contrastano al nemico ogni ulteriore successo e rovesciano nei sottostanti burroni i gruppi indiani, che avevano già posto piede sul 11ido

d'aquila, culmine del monte Sanchil "· In rincalzo giunse: poi un battaglione coloniale, il (_!uale, rinforzato dai Bersaglieri con mortai, conquistò di slancio cima forcut;i, dalla (Juale il nemico dominava e rendeva impossibile la vita sul monte Sanchil. Nelle giornate Jd 7, 8 e 9 febbraio i nostri furono continuamente sottoposi i :i bombardamenti aerei e terrestri, che preparavano il nuo\'o, poderoso anacco che il nemico intcnde\'a sferrare per imnadronirsi di cim:.i Forcut:1 e del Sanchil ( L). · Infatti il 10 fc.:hhraio gli aerei nemici intensil-ìcarono la loro aziom: da ba~sa q_uota, integrando e dirigendo quelh1 delle artiglierie. Verso le ore 1(> gli Ascari del battaglione di cima Forcutà, decimati e demoralizzati, cedettero cd il nemico ricomparve su l! U<:!la posizione , mettendo in serio pericolo tutta la difesa (kl l'ala settentrionale della slrdta . Una compagnia Bersaglieri partì immediatamente :d contrattacco e d' un halzo fu sotto le pendici pit1 alte del roccione e riu~d a rio,:llllMr<..: Li \<..:ll.1 ,kl F..,r,ut~. Nell'a7.ionc si di~tinse fra tutti il tenen te Roberto Vianello, che.: trascini\ i suoi lkrsaglieri ~I contrattacco e cadde da eroe nel momento in cui sta\'a per raggiungere la po~izionc contesa. Alla ~u;1 memoria fu decretata la medaglia d'oro al ,·alor militare. Tuttavia la ~ituazionc permaneva oltremodo delicata, soprattut to per la scarsezza delle truppe in posto: il battaglione coloniale non esisteva pit1 e le due compagnie Bersaglieri erano r idotte ai minimi termirii, co'1antemrntc impegnate in aspra lotta. sia al Sanchil che a cima Forcutà. L'11 fchhraio, alle prime lùci dd giorno, il nemico sferrò un violento attacco alla cima Forcutà, riuscenc:io :id avere ragione della nostra esigua difesa. lmmediaramem:e l'atracco si estendeva al Sani: hil. irnpe_!:!nando i Bersaglieri in una strenua lotta, S\'olta corpo :1 corpo. (Juando ì difensori ~tava no per essere soverchiati giunse provvidenzialmente, appena in tempo, la :f compagn ia Bersaglieri, cht.: intervenne dccisamcme a sostegno dei co1npa~ni ed in sieme riusciro no a ributtare gli assalitori con gravissi me perdite. f r\ Riportiam n qt1<:~ll: intert,~a111i notizie da un :lrt.icolo del .:olonncl lo Fmanude Fabiani. puhhlìcno nel g iornale " Fiamm,1 C rcmi.;i ,, mmKro 1 del 1(;5-f.


') (l lJ

Cima Forcutà era però rimasta al nemico e per consegucn:r.a la ~ituazione continuava ad essere grave, tant'è che gli attacchi eJ 1 contrattacchi si susseguirono fino alla sera con grande accanimento. Sopravvenuta la notte subentrò una relativa calma, della quale si avvalse un battaglione Alpini, appena giunto a Cheren, per serrare a ridosso di monte Amba, da dove al mattino partì brillantcmcn~c all'attacco di tutto il costone di cima Forcutà, sloggiandovi il nemico. Questa volta la situazione si poteva dire ristabilita e di ciò si convinsero anche gli Inglesi, che rivolsero .i loro sforzi verso l' ala m eridionale della stretta; ma senza successo. Questo primo ciclo operativo si chiuse con un bilancio di perdite gravi per entrambe le parti: il terreno aspro e difficile, senza possibilità di impiego per i mezz i corazzati , la stretta per la quale occorreva passare consentirono alle nostre truppe di potersi difendere validamente e, se avessimo potuto disporre di mezzi corazzati e di un po' di Aviazione , avremmo potuto effettuare un contrattacco generale. Trascorsero poi LJUattro settimane, durante le quali il nemico si lim iti, a lcn..:r..:i wl to la co~lanle aziont Jdla sua A v ia,1,Ìo11 c: t.: delk sue artiglierie. Ne approfittammo per incrementare la difesa con la vori eseguiti durante la notte: mentre di giorno eravamo costretti :i restare rintanati sotto le roc ce. Il 15 marzo l'az ione nemica riprese. Sul fronte dei Ikrsaglieri, al Sanchil, la lotta fu aspra e sanguinosa ; ma il nemico venne ancora respinto, benchè in poche ore gli ufficiali della 2" compagnia Bersag lieri vi lasciassero eroicamente la vita , insieme a molti dei pro. . pn g regari. Il 25 marzo l'av versario, dopo una preparaz ione aerea e terrcstn:, procedette ad un attacco decisi vo, che portò al crollo della stretta. Una compagnia Bersaglieri, comandata dal lenente C iro Olivieri , asserragliatasi sotto il monte Sanchil , resistette fino al 27, quantunyue senza an1ua e senza possibilità di rifornimenti. Le perdite de i Bersaglieri furono di 4 ufficiali e 52 Bersaglieri caduti e di 6 ufficiali e 197 Jkrsag licri feriti , vale a dire raggiunsero il 50 per cento della forza complessiva, con una percentuale che dim ostra elogucntem ente r eroism o dimostrato dai Bersaglieri anche a Cheren.


XIX.

REGGIMENTI ED I REPARTI O' ASSALTO COSTITUITI PER LA GUERRA 1915-18 Ab:)iamo ricordato le gesta dei reggimrnti Bersaglieri che parteciparono alla seconda guerra mondiale, lasciando, purtroppo, nella nostra esposizione quel le inevitabili lacune, dovute alla mancanza di documenti ufficiali, delle quali chiediamo ancora una volta venia ai hcncvolì le11ori. A completare la nostra opera ricordiamo or a anc he i n:ggimcnti co~tituiti per la guerra 1915 - 1!:! e che furono poi sciolti, durame o subito dopo la guerra ~tt'ssa.

1

f REc;GIMENTO BERSAGLIERI C ,1~11·.\ G:-SE l>l G l ;ERR.\.

Prima g uerr~I mondiale: c1mpagnc 1916, 11,17 e 1918.

Rl COMPEl\SE .IL V:\I..OR ~IILIT:\RE.

.-11 /,ill({rO: croce d i c;11·alicft' dell 'Ordine Militare di Savoia, I medaglia d ':ugcnto. Agli 11/fìciafi e t111pp11: 1 m cda!,!lia d 'oro, I P d';irge nto, 138 dì bronzo. Pnmrr.E.

Uff,ciali: morti 27, fr riti 64, d ispersi 6.

Truppa: morti

60(1,

feriti 174-:i, dispersi 326.


57 1 Costituito il 22 novembre 1915 in Livorno ( 1), presso il ck:po~i to del 3" Bersaglieri, ebbe i suoi tre battaglioni LIX, LX e LXI I di~lu. cati rispettiv.unente ad Asti, a Livorno ed a Cerreto Sannita. I Quadri, tratti dai reggimenti mobilitati f, 4", 5", 6". 7". cd i gregari, quasi esclusivamente recl ute della classe 1896, prepararono ~pi rito e corpo alle attese vicende.

Fiera di Primiern.

Ai primi di marzo del 1916 il 13" Bersaglieri, a disposizione del Comando Supremo, è assegnato al " Nucleo Fcrrari >J (4" Armata), ehe trovasi in val C ismon. I suoi ba ttag lioni sono inviati lll fer rov ia alla vo lta di Feltre, che raggiungono in giorni diversi. Il LX, arrivato prim a degli altri , prosegue subito per via ordinaria per Fo nzaso ed il dì successivo, 2 1 m arzo, va ad accantonarsi :i Siror; gli altri due battaglioni LIX e LXII sono il 22 rispetti va(1) Era esistito, nel periodo 8 giugno · 23 scucmlirc HJ1 5, un altro rcggimrn ,o Bersaglieri denominato 13'' provv isorio. Esso diven ne in scgu ii:o .1° rcggimrn t<> Bersaglieri bis e poi 15" Bersaglieri (Vedi 15° Bcmglicri).


mente ;i Fiera di Primiero ed a Fo nzaso. Poscia, in dipendenza del trasferimento nella Conca di Plczzo del 2·· Bersaglieri , che tro vava~i nella zona, il 13'' ha l'ordine di sostituirlo in lint:a. I comhattimcmi pii1 importanti ai quali prese par te il reggimrnto - che vt:nnc citato nei Bollettini di guerra del Comando Supremo del r8 e del 31 ottobre 1918 - ve11g-<mo ricordati nella motivazione della medaglia tl":1r!~C1Ho concessa al labaro: ,. Distintosi per valore ed audacia ~ullt Alpi di Fassa e per s:il<lezza e tenacia nelle giornale del ripicg:imento, con gene roso ,acrifizio di sangue, in epica lotta, resistette sul c;rappa vittoriosamente all'invasore. Nella memor:1liile difesa del Piave, con fulgido ardimento e sanguinosi eroi smi , contribuì \·alidamcntc a contenere h minacciosa avanzala avversaria. Nella , uprcma battaglia Jdla riscossa, animato da ferrea, ardente rnlontZ1 di vittoria , irrnppe con slancio leonino oltre il Piave, travolgendo e superando ogni resistenza nemica. -··- Al pi di Fa~sa - Grapp:i - Piave - Li venza - T agi iamento, 1915 - 18 )>. (R. D. 5 giugno Hp.o).

i.( REGGIMENTO BERSAGLIERI

C .n1PAG NE u1 G L"ERR .\.

Prima guerra mondiale: campagne 1y15, 19 1(>, 1917 e 1918.

Rr co~f PE.NS E _.,1.

V A LOR MJUL\RE .

A l labaro : croce di cavalier<: cklrOrdine m ilitare di Sa\'oia, T medaglia di bronzo. Agli 11/ficiali e: !ruppa: r medaglia d'oro. 35 d ' argento, 42 d1 bro nzo. PERIHTE.

lJ f fìciali: morri 4 r, feriti 99, dispersi 1(>.

Truppa: morti 6 14, feriti 2464, dispersi 3589.


11 reggimento venne costituito a Visco, ! ' 1 I marzo 191(1 . rnn i battaglioni XL, XIV e LXI ed inviò alternativamente, per turni di 15 giorni, i suoi battaglioni in prima linea sul monte San Michtk. Il 16 maggio il nemico, preceduto da violento tiro d'Artiglieria, attacca Je difese presidiate dal LIV battaglione, riuscendo in un primo tempo ad occuparne un tratto; ma il pronto intervento dei nostri e la loro tenace reazione valgono a ricacciarlo con forti perdite. Il 23 maggio, allorchè è in pieno sviluppo l'offensiva austriaca sull'altopiano dei Sette Comuni, il rcggimentq inizia per ferrovia cd in autocarri il trasferimento verso quel settore. A Primolano, il 25, si riuniscono i suoi riparti e nello stesso giorno si portano a Marcesina, sostando nel bosco a nord dell'Osteria omonima. li giorno seguente si schierano in prima iinca nel tratto Castelloni di S. Marco, monte Fiara, Costa Alta. Il reggimento combattè poi sull'altopiano dei Sette Comuni, a cima Caldicra, e nel settore del! ' Astico, per resistere al nemico nel novembre 1917 e nel gennaio 1918 sul monte Siscmol e sul monte Valbella. Nel 1918 combattè sul Pia ve e partecipò alla battaglia di Vittorio Veneto. Le gesta compiute dal reggimento vennero sintetizzate nella motivazione della medaglia di bronzo concessa al labaro, moti\'azione che afferma: (e Con forte spirito e valore, incrollabilmente resisteva a reiterati, violenti contrattacchi sul Carso e sull' altopiano di Asiago. (Carso 11 marzo - 20 maggio 1916; altopiano di Asiago 24 maggio - 26 luglio 1916). Efficacemente pai concorreva a sbarrare il passo all'imhaldanzito nemico (novembre 1917-gennaio 1918) ii . (R. D. 5 giugno 1920). Il reggimento, e specialmente il XL battaglione, venne citato nei Bollettini di g uerra del Comando Supremo del 25 luglio 1916 e del 30 gennaio 19, 8.

15" REGGIMENTO BERSAGLlERJ CAMl'.-\GNF. DI GU.ERR.-\.

Prima guerra mo ndiale: campagne 1915, 1916 e 191 7.


574 RrcOMPENSF. AL V1\LOR ~{ILITARE.

Al labaro: croce di cavaliere deU'Or<line Militare di Savoia, I medaglia di bronzo. Agli ufficiali e truppa: 1 croce di cavaliere dell 'Ordine Militare di Savoia, 61 medaglie d'argento, 64 cli bronzo.

Pr:RDITE.

Ufficiali: morti 80, feriti 150, dispersi 70. Tru ppa: morti 658, feriti ~413, dispersi

3 10 1.

Nd g(nnaio 1915 in Aviano il deposito ciel(>" reggimento Bersaglieri costitui ~cc i due battaglioni XLIX e L che, dopo successivi tr:1skrimcnti a Bologna cd a Peschiera, si Ltniscono durante i primi giorn i del giugno a Castiglione dello Sti viere al LI battaglione, prov..: 11 i..:111L ,I.. A n.:o na , ove si è orga n izza to pr:'. sso il deposit o dell'11." Bersaglieri . L"8 g-i ug nu viene con essi a formarsi, presso il X ll Corpo cl"Arm ata (25 · D ivi,ione), il I 3° reggim ento Bersaglieri provvisorio. 1 re parti di questo, dopo aver trascorso un breve periodo di addestramento e di istruzione, ìl 6 luglio si trasferiscono nella zona compresa tra Lonato e Desenzano. Ìl giorno 23 il I f provvisorio è a Peschiera, da dove, per ferrovia, il 25 raggiunge Cervignano. D:i lì i suoi battaglioni partono per diversa clestinazione, fino ::il g iorno in cui, di nuovo riuniti , formeranno il 1 ·' reggimento Rersaglicri bi s, che assunse, il 5 gennaio 1916, la denominazione di 15·· reg gimento Bersaglieri. Il reggimento combattè in Carnia (; lfUindi ~ul Carso, dove si di ~tin~c :i monte Sci Busi e nella trincea delle Frasc he (San Michele) nel 1916, per tornare in Carnia nel 1917. Nella notte dal 27 al 28 ottobre 1917 il reggimento ripiega sulla seconda linci di Val Dogna e occupa le posizioni di monte Schenonc e Jo[ di Dogna. H 28, continuando lo spostamen to, giunge a C hiusaforte ; il 29 è a Stazione per la Carnia e, passato il Tagliamento al ponte di Tolmezzo, va ad occupare il massiccio di Caurions.


Il giorno 30 le truppe che erano schierate nel sottosctton: D11 gna - Raccolana costituiscono ùna brigata mista, messa alb dipcntk11 za della 36• Divisione.

Il

I

5° reggimento Bersaglieri a monte Sei Uusi.

Ripresa la marcia durante la notte dal 4 al 5 novembre, il 15'' 13ersaglieri giunge a San Francesco e lo stesso giorno, facendo parte di una colonna formata dalle Divisioni 36" e 6t, arriva a Pielungo.

38.


Il movimento prosegue il mattino del 6 ed i reparti del 15'' raggiungono Forno; mentre l'avanguardia della colonna ~i porta alla sella di Dagn (ad occidente della strada Pielungo - Clauzetto ed a nord di Gcn:hia). Continuando il ripiegamento, il reggimento raggiunge lo sp:1rtiacquc fra k valli Arzino e Mcduna, allo smpo di poter scendere in val Mcduna, attraversarla t' risalire verso il Cadore. Ma, giunto a Casère C uci di Cor, ad est del torrente Chiarzò, completamente accerchiato da numerose forze m:michc. è travolto, non ostante la tenace resislt'n1.a o pposta.

~fOTl\"AZI ONJ DELLE RICOMP E~SE AL VALOR Mll, ITARE.

~~ - 29 o ttobre - 2 novembre 1915. Medaglia di bronzo: ,, Decimato m ripetuti assalti contro la trincea detta delle Frasche (Carso). concorse ancora con bello slancio a conguistare altro trinceramento nemico, d imostrando esemplare valore ,i (R. D. :18 dicembre 1916).

16° REGGIMENTO BERSAGLIERI

CAMPAGNE J)I GUERR,\,

RrcOMPENSE .-\L V.-\LOR MILIT:\RE.

Al la/-,arn: croce di c:ivalierc dell 'Ordine Militare di Savoia, r medaglia di bronzo. Agli ufficiali e truppa: 2 medaglie d'oro, 58 d'argento, u6 di bronzo. PEKl>ITE.

Ufficiali: morti

11,

feriti

2 3,

dispersi 3 c.

Truppa: morti 236, feriti 746, dispersi 938.


577 L'8 aprile 1915 in Palermo il <lep0sito del 10" lk r~aglini cost i111~c.:c.:, coi battaglioni di milizia mobile LVI I e LV Il I, gi:'1 formali lll precedenza, un 10" reggimento Bersaglieri poi chiamato 1(>" rc.:ggi111c.:11to. Tali battaglioni assumono il numero di XVl e XXX IV c.: coi loro dementi se ne forma un terzo, il XXXV. Questo nuovo rcggi111<:nto, inviato in zona <li radunata, giunge il 14 m aggio a Spilim licrgo c.:d è spostato il 17 a Blessano, il 19 a Udine, il 2 1 a Prcmariacrn n l il 25 a lpplis. Il 2 giugno è inviato a nord di Capon:tto, a di spm i:.1onc.: del IV Corpo d' Annata, cd il 3 disloca un battaglione (XVI) in .,vamposti all'altezza di Kamno, uno (XXX IV) al passo di Zagradan t d il terzo (XXXV) a Luico, occupando l'altura immediatamente ad 1·, 1 del monte Kuk. li r" luglio il reggimento ha ordine dall'8" Divisione.: di di fe ndnc, con due battaglioni, il fondo della valle Isonzo e le pendici dd monte Kuk da eventuali incursioni nemiche ; mentre altri reparti .111cndono all 'attacco metodico d ella fronte Sleme-Mrzli. Il giorno II, rilevato dal 5·· Jkrsaglieri, si concentra a Svina (C.1purctto) e l'indomani prosegue per Cividale . Da lì, il r3, parte 111 ferrovia per Tolmc.:zzo, dislocando il XVI battag lione a Ra v.1'•l lctto, il XXXIV a Li!losullo e il XXXV a Cercivento. Dal 25 lugl io al 3 1~di ccmbre il reggimento combatte sul Freiko1l'I : nel 1916 è nella zona Carnia co n la 2(/ Divisione; nel r917 <.: sso t< ,1.1 nel ~c:ttore But - Dcgano, dal L lualc il 26 ottohre inizi:~ il ri pici,::i111ento sulla linea Taularo - Paluzza. Nel 1918, il 1" febbraio, il 16° reggimento passò ;1 far parte dell'avanguardia della 5• Armata e sostò col Xll Corpo d ' Armata 11c.:lla zona fra Rivoltella, Sirmione e Lugana. li 17 febbraio venne 1111ovamcntc assegnato alla 26" Divisione, ad ovesr di Pcsc.:hiera, cd il 7 marzo il reggimento venne Ji!>ciolto cd i suoi battag lioni furono ,lc~tinati a far parte di altre Unit~l. I

MonVAZION!

LJEl.l, J: IO CO~il'ENS E .\L VAI.OR Mll.JTi\RE.

JO agosto 1915 - 10 agosto 191(J (Pal Piccolo). Medaglia di bronzo: ,( Il LVII I battaglione per un anno intero diede su un 'aspra po~izione continue prove di ardimento, di ab negaz ione, di tcnac.: ia. Si distinse più specialmente nel combattimento del 26 - 27 marzo llJ16, riconquistando con impetuoso valore un formidabile trin Cl:ronc.: .. (R. D. 5 giug no 1920).


17" REGGIMENTO BERSAGLIERI C.-\Ml'i\GNE DI GUERRA.

Prima guerra mon<lialc: campagne 1917 e 1918. R1 c:O~ll'ENSE ,\L VALOR MILITARE.

Al /({baro: croce di cavaliere dcli 'Ordine Militare di Savoia, _ medaglia d'argento. Agli 11/ficiali e truppa: 2 croci di cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia, 5<) medagli e d'argento, 1_p di bronzo. PER IHTE.

Ufficiai, : morti 19, feriti 65, dispersi 1. Trupp11: murti 396. feriti 1495, dispersi

18 1.

Cosiit.uito il 6 febbraio 1917. I suoi battaglioni, provenienti dai depositi dei reggimenti Bersaglieri 2°, 3° e 11 °, dopo pochi giorni trascorsi in prossimità del fronte, raggiungono l:i zona asseg nala al rc.:ggimcmo che, col 18", forma la 3• brigata Bersaglieri. Le gesta <ld reggimento durante la guerra sono si metizzatt: nella motivazione della medaglia d'argento concessa al labaro. JI reggimento venne inoltre citato nei Rollettini di guerra del Comando Supremo <lcl 17, 19 novembre e del ::!4 dicembre 191j,

M OTIVAZ ION I f>E LLF. RTC:Ol,ll'F.SS F. .\L \':\LOR MILIT.-\RE .

16 - 17 dicembre 1917 (Ca' Lunga, Piave): 2 - 6 luglio 1918 (Zona fra le Jue Pia vi). Metlaglia d 'argento: 1, Per l'indomita energia, l'ardente valore, l'incrollabile disciplina di cui diede fulg ide prove nel le ansiose giornate del dicembre 1917, sbarrando il passo al nemico, e nella impetuosa offensiva, onde nel luglio 1918 fu strappato all'avversario il primo lembo della Patria invasa » . (R. D. 5 giugno 1920).


579 18° REGGIMENTO RERSAGLIERJ

C.-\MPAGNE DI GUERRA.

Prima guerra mondiale: c;impagne 1917 e 1918.

RICOMPENSE AL VALOR MILITARE.

Al labaro: croce di cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia, 1 111cdaglia d'oro. Agli ufficiali e truppa: I croce di cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia, 1 medaglia d'oro, 87 d'::irgento, 150 di bronzo.

PERDITE.

Ufficiali: morti 19, feriti 70, dispersi 3. Truppa: morti .322. feriti 1238, dispersi 419.

li reggimento venne costitmto il 31 gennaio 1917. I suoi batta,l! lio ni, provenienti rispettivamente J::ii depositi dei reggimenti Ber;.aglieri uV, 12" e IO~, dopo la loro formazione, raggiungono la zona .•~segnata al reggimento, che col 17° forma la brigata Bersaglieri. li reggimento venne citato nei Bollettini di guerra dd Comando Supremo dd 17 e dd 19 novembre 1917.

t

MonVAZJO!':E DELL:\ .\iED.\CLL\ u'mta.

16- 17 novembre 1917 (Fagarè); 22 giugno - 2 - 6 luglio 1918 ( Basso Piave): << Con impeto fulmineo si gettava sul nemico, passato , ulla destra del Piave, fiaccandone in mischia furibonda la disperata 1enacia. Con entusiastico sacrificio di sangue contribuiva alla riconllllista del primo lembo della Patria invasa, ricongiungendosi nella ~loria alle più antiche e fulgide tradizioni dei Bersaglieri >> (R. D. 5 !,!Ìugno 1920).


1(/ REGGIMENTO BF.RSAGLJERI CAMPAGNE D I GUERRA.

Prima g uerra mo11<liak : campag ne 191 7 e

11) 1~(

R1 CO\IPE NSE .\L \/.\LOR :\IILl"l'ARE.

Al labaro: croce di cavaliere dell'Ordine Militare di $arnia. Agli ufficiali e trnppi1: 18 medaglie d'argento, 31 di bronzo. PERDI T E.

Ufficiali: morti 10, ferit i i;, disper~i 6. Truppa : morti 126, feriti 653. di ~pnsi .W5·

I! , (·ggi:n~ntr. :;i costituì :! 15 fe! 1hr:1io 1;17 cni battaglioni autonomi Xl.I , XLI!. e XLV , già provati Ja circa 2 anni di guerra. Appena formato , il 19·· ven ne posta alla dipendenza del Comando dd sott o setto re Y:il Dcg;1 no e difese tenacem ente le posizio ni delle zone Pierabcc, Pizforchia e Navagiut ; pcsizioni che tenne fino al 28 ottobre 19 17, per ripiega re il giorno 30 su Casera Mediana cd attendere alla sistemazione difensiva del tratto di linea tra Col Merenda e Creta Forata, col XL fl battaglione distaccato a Forni di Sopra. Il 2 no vembre tutto il -reggimento iniziò il ripiegamento fino alla z o 11;1 di S. Antonino di Treviso - Casier, dove venne accantonato e dove ricevette i complementi. Quindi passò alla dipendenza della 61 · Di vision<: cd il <J dicembre:, accantonato ad Ala, andò a far parte <.klb 1 · i\rm,n.1. Nel gennaio 1918 il t t)" Ba~aglicri si trovè> in prima linea nel settore Serra vallc - Fortino, nel quale si alterne\ col 20t Fanteria . li 1 " marzo, trasferitosi a Vicenz; , sostò nella zona tra Cresole - Polegge e Coldog no, dove formò, insieme al 5" reggimento, la V brigata Bersaglieri , così ricostituita il ," marzo (1). 1

(1) Per k altre n0tizie riguard:mti il H/' reggimento Bersaglieri , ~I veda quamu <.' ~t:iw g ià d t:110 per b \' hrig ~1 :1 Hcr;aglieri.


20h

REGGIMENTO BERSAGLIERI C ,ntPAGNE u1 GUERRA.

Prima guerra mondiale: campagne 1917 e 1918.

RICOMPENSE AL VALOR ~IILITARE.

Al labaro: croce di cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia. Agli ufficiali e tmppa: 55 medaglie d' argento, 67 di bronzo. PERIHTE.

Ufficiali: morti 17, feriti 44, dispersi 77. Truppa : morti 66, feriti 810, dispersi 2419.

H reggimento si costituì il ru aprile 1917 nei dintorni di Vicenza, w n i battaglioni di marcia II , IV e VI. i quali presero rispetlivarm:nte la numerazione di LXX, LXXI e LXXII. Esso fece parte, fin dalla costituzione, della I V brigata lkrsag lieri, insieme al 14" rcg~i1m:11lo e con essa combattè fino al termine della guerra (1). li 20 febbraio 1919 il reggimento assunse la numerazio ne di 9•. Esso venne citato nel Bollettino di guerra del Comando Supremo del 30 gennaio 19i8.

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REGGIMENTO RFRSAGLJERJ .

CAM]'i\GKE

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GUF.RR:\.

Prima guerra mondiale : campagne 1917 e 1918.

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(1) Per le altre noti zie sulle azioni srnhc Jal zo'' reggimento Bersaglieri l'Cda quanto è stato già <letto per la l\' hrigata .


RICOMPENSE Al. VAI.OR MILITARE.

Al labaro: croce di cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia, 1 medaglia di bronzo. Agli ufficiali e truppa: 50 medaglie d 'argento e 95 di bronzo.

PERDITI::.

Ufficiali: morti 18, feriti 59, dispersi 1 2. Truppa: morti 320, feriti 1945, dispersi 750.

Il reggimento venne costituito il 27 aprile H)I7, con i battaglioni di marcia VII, X e XI, che poi presero rispettivamente la numeraz iont: di LXXIII, LXXIV e LXXV, avendo per centro di mobilitazione il deposito del 1 ° Bersaglieri. Messo a far parte della 60" Divisionl·. il 1.2 maggio passò alla t!ipendenza della brigata (< Firenze >> (col LXXIl battaglione a yuella delb brigata <•Udine ;)) cd il 15 maggio ricevette il battesimo del fuoco, combattendo, insieme al 127'" reggimento Fanteria, per la con(1uista del saliente di l}Uota 535, a nord - ovest di monte Kuk. Dal 18 al 2 2 agosto il reggimento combattè sull'altopiano della Bainsizza e quindi, nel settembre, a quota 895, qu<>ta 920, quota 862. Durante l'offensiva austriaca il reggimento resistette eroic:imente sul Globochak e sul Korada, con la V brigata Bersaglieri, della quale faceva parte dal 13 giugno. Il reggimento venne citato dal Bollettino di guerra del Comando Supremo in data del i6 agosto 1917.

MonvAZIONI DELLE RI CO!\lPENSF. Al. V:\LOR MILITARE.

26 agosto 1917 (Bainsizza). Medaglia dì bronzo: ,< Sotto violento fuoco nemico attraversava l'Isonzo, irrompendo nelle trincee nemiche, ed in quattro giornate di aspra lotta validamente concorreva, con slancio intrepido e fulgido valore, al conseguimento della vittoria. Malgrado le forti perdite subìte, mantenne saldamente le posizioni conquistate, resistendo ai violenti e ripetuti contrattacchi nemici )).


25 ottobre 1917 (Globochak): << Si distinse pc.:r slancio <: ardimento nella riconquista di una impartante posizione "· (R . D. 29 ottobre 1922). 1 REPARTI D'ASSALTO

Bersaglieri costituirono, inoltre, 3 reparti d'assalto . XXlll reparto d'assalto:

15 giugno-5 luglio 1918 (Piave-Capo Sile-Cà del Bosco). Croce di cavaliere dell'Ordine Militare di Savoià, 1 medaglia d'oro con la seguente motivazione: 1< Si scagliò con impeto fulmineo ,u colonne nemiche irrompenti, inchiodandole su una improvvisa linea difensiva, per ben cinque giorni di mischie furibonde e sanguinose. Richiamato poco dopo nella lotta, vi prese parte con ahnegai'.ione sublime, dando validissimo contributo alla conquista di Capo Silc. Logoro 1na non domo, rinserrava successivamente le sue dirad.tte file in un ferreo nucleo di volontari, che il suo nome riporta\·ano sull'ardente campo di battaglia, conquistandovi un formidabile c 1pu~al<lu » . (R. D. 5 giugno 1920). XXVJ reparto d'aualto:

16 - 23 giugno 1918 (Montello). Croce di cavaliere dc.:ll'Ordine Militare di Savoia, 1 m edaglia Ji bronzo: ,1 Con arditi contrattacchi contro il soverchiante, imbaldanzi to nemico, concorreva ad arrestarne l'impeto cd a sbarrargli lo ,bocco di Ncrvesa. Irresistibile nello slancio, tenace nella resistenza, per otto giorni diede continue prove di forti virtù » . (R. D. 5 giu~no

1920). LXX/1 reparto d'amilto:

24 ottobre - 3 novembre 1CJ18 (Lakazè di Piave - Pieve di Soligo Ponte delle Al pi). Croce di cavaliere ddl'Ordine Militare di Savoia, 1 medaglia d'argento: ,, Passò a viva forza il Piave nella zona più aspra e maggiormente <lifesa, conquistando a prezzo di grande sacrificio dì sangue importanti posizioni sull'altra riva del fiume. Con impeto travolgente partecipò poscia all'inseguimento del nemico, dando valido rnntributo alla vittoria >1 • (R. D. 5 giugno 1920).


xx. I GIUDIZI DELLE PIÙ AL TE AUTORITÀ SUI BERSAGLIERI Troppo lungo ~archbc cita re k opinioni ed i giudizi che, in ogn i tempo e sempre nd modo più lusinghiero, furono formulati sui Bcr~agliui. Nui ,1ccennercmo soltanto a quelli più autorevoli e cominciamo col riportan: un giudizio, la cui paternità - scrisse Mario Mona - ,, risale ad uno straniero, il quale difficilmente si lasciava abbagli are dall'entusiasmo e che, sia pei caratteri fomlamcntali propri della sua razza, sia per educazione, sia per personale n:nura, assai di rado lasciava affiorare il tremito del sentimento tìno alla sua dura espressione di artefice è di costruttore, alle sue lahhr:i ad11,;;1te :il com:rndo, ai suoi occhi che scrutava no fredda mente l'origi ne e la consistenza fondamentale delle cose. ,, Pure, durante una rivista militare, cui assisteva a lato del Re Vittorio Emanuele Il , quando vide sfilare i Bersaglieri, si volse al Sovrano cd esclamò: Mat·stù! lzanno il colore della morte; ma _,0110 la più fiera espressione dci/11 vita! ,, Quell' uomo era Mohh il vecchio. ,e Egli non aveva potuto vedere~ naturalmente, i Bersaglieri sul terreno dclrazione, cioè sul campo di battaglia e, pertanto, il suo ~iudizio era destinato ad esprimere uno stato d 'animo del tutto estraneo alla valorizzazione delle loro capacità combattive 11 . Ma, più di quelli furmubti nel passato, anche dagli stranieri, ci ~embra opportuno ri port:irc i giudizi formub ti sui Bcrsagl ieri dai nostri generali più autorevoli , subito dopo il primo conflitto m o ndiale.

Cominciamo, quindi , col citare il fervido encomio rivolto ai Bersaglieri dal Du~A n' AosTA , Comandante la nostra _," Armata. nel ricordo di tutte le battaglie dell'[wnzo, del C a rso e del Piave.


<<

Bersaglieri d 'Italia!

e, Col celebrare la fatidica giornata che ricorda la fonda zione

del Corpo, voi qui compite un rito solenne di fede, di amore, di riconoscenza per i gloriosi Bersaglieri caduti. « Ve ne ringrazio in nome di questi morti, pcrchè io ~e nto resi più che mai palpitanti d 'amore e d'orgoglio i miei fkrsag lieri elci Carso e del Piave che, all'antico Comandante d 'Armata, sommessamente confidano la parola di gratiLUdinc per voi, compagni d'armi ed eletti spiriti, che voletè onorarli. « Fratelli piumati che travolgeste il nemico in lotte tormen1osc, Bersaglieri che ancora oggi ci ripetete la parola incitatrice, iclisti che volaste verso la gloria, verso la morte, vcr~o l'imrnor1:ilità, ho inteso il vostro palpito come voi intendeste il mio comando nell'ora del cimento supremo, e sono con voi, con tutti i ricordi di liartaglia, con tutta la fierezza della vittoria, con tutta la devozione .il la Patria! ,< Bersaglieri di La Marmora ! e< Passano come astri luminosi gli anni della vostra Storia, cpopca di eroismi senza nome, di sacrifici senza ni'isura. di dedi zione ,1.·nza limite. " Passano gli eroi dal 1848 al c918, in magnifica adunata di 111artiri per la libertà, dal primo morto per l'Italia nel 1848, che fu 1111 lkrsagliere, all'ultimo: l'eroe fa nciullo di Paradiso, il BcrsaglicnRiva di Villasanta, caduto all'avanguardia della mia 3" Armata, nell'ultima ora della guerra immane. Fra i due grandi Eroi della Patria, il Bersagliere piemontese l'd il Bersagliere sardo, tutta un'infinita schiera di Bersaglieri chc, , ul cammino del dovere e dell'onore, furono e saranno i gloriosi ,irnboli dell 'eterna giovinezza d'Italia. ·· ,, Onore a tutti voi , caduti e superstiti, che, col vostro strenuo valore e col vostro sangue fecondo, avete redento l'Italia! ,. 13ersagl ieri, •< Il monito d'o nore, che il vostro Fondatore vi lasciava in retag~ 10 glorioso, si trasfuse nel vostro sa ngue, inliamma ndovi a gesta ">vrumane. ,, Battaglie di titani furono combattute. " Gli eroi caddero fra 1e bal ze contese. nell 'ascensione verso la morte e verso J'immortalità; ma altri si sostituirono ai Caduti, che ci illuminarono l'aspro cammino cosparso di spi ne, bagnato di sangue. .1rdcntc di gloria. <(


;, Lo tti:'. sovrumane del S:111 Michele, di Selz, di Monfalco ne, cptc.t a\'anzata cd aspra battaglia nell'ardente petraia del Carso e

li Marc.<e111llo d'/1alìa l ,uigi Cadorna in divisa ,lj co/011nello dei Be1 , aglieri.

sulle spo nde martoriate del Pia vi:. ero ismo di cento e cento prodi, noi vi ricordiamo oggi , col rnore fremente di r iconosce nza 11npcr itura " · Il Duca d' Aosta concludc,·a poi:


« Morti degli innumerevoli cimiteri di guerra, levate oggi, 11<:lla gloria di La Marmora e vostra, il fiero capo dalle tombe immature:. L' Italia, madre divina, esalta e benedice i suoi prodi Bersag li eri , fio re della stirpe, simbolo di ardire dell'esercito, di virtù e di lidkzz:1 ddla Patria. Alla gagliarda giovinezza d'Italia, simbolizzata nel fiero Bersagliere, oggi, nell'esultanza di tanti ricordi, leviamo alto il pensiero. Sia il nostro voto ardente preghiera per l'avvenire fecon do d'Italia; per la memoria di La Marmara, per la gloria del Re! ,,. Alle parole del Principe, che volle dormire, « vigile scolta dell:t Patria >l fra i gloriosi Caduti della 3• Armata, nel lontano cimitero di Redipuglia, facciamo seguire i giudizi formulati sulle eroiche gesta dei Bersaglieri dai Marescialli d'Italia e dai Comandanti di Armata.

Il Maresciallo d'Italia LuIGI CADORNA: Ricordo i quattro anni in cui tenni il Comando del ro" reggimento Bersaglieri come i più belli ed i più ricchi di soddisfazioni ,norali della mia carriera del tempo di pace. Nessuna soddisfazione può avere un Colonnello maggiore <li quella di comandare la truppa, nella <.Jualc una lunga serie di gloriosi fatti abbia stabilito una grande tradizione militare. « Questa è e sarà sempre la principale forza del glorioso Corpo dei Bersaglieri, al quale mi onoro di avere appartenuto •>. «

Il Maresciallo d'Italia ARMANDO Duz: « Creati per osare, audaci e saldi ovunque fu lotta per i dirit; i cd i destini d ' Italia, i Bersaglieri, prodigando nella grande guerra generosi olocausti ed esempi di fulgido eroismo, hanno fieramente affermato le nobili loro tradizioni di forte preparazione, di serena lddanza, <li resistenza a tutta prova, che furon canone della loro fon dazione e che sempre han serbato, come sacro retaggio e vanto superbo. « Il Carso ed il Piave, la pianura e le regioni montane ne videro le gesta, la ferrea tenacia, lo slancio travolgente, il fulgido valore cd, in Trieste liberata ed esultante, significarono consacraz ione della nostra grande e decisiva vittoria. « Il loro Albo d'Oro ciò degnamente ricorda e nella Storia incide; ed al mistico appello di gloriosi nomi risponde la voce possente


della Patria rinno\·ata e ~irnra, che tutti i cuori ita liani raccoglie fc:n ·ido rito di rievocazione e di omaggio " ·

111

Il Marc~ciallo d'Italia PIETRO R'IIJOGLIO: " Il Jkrsaglicrc di oggi non può essere, nel campo tattico, il Bcr~agliere cli La Marrnora. La sua arte bellica deve evolvere più cderi;;ente che tjt1dla ddk altn.: Armi. ,, Ma tre cose devono rimanere immutate nel suo a rn mo: 1" - il culto tldle sue superbe tradizioni: :!" - la pa~sionc per ll lla ·sempre allenata rigoria fisica ; .) 1111:1 ~:1~liardi:1 mor:tlc senz a li miti ,, . li \brc,..:i :ill<> d' Ital ia F.;,;rn.:o

CAVJG I.I A :

.. ()ualc (()mandante del XXIV Corpo d'Armata, ebbi a 1 m1c1 <1rdini b Di\·isio nc Bersaglieri (1 · e )' liri~ata) alla Bainsina ed :1 (:;1porcllo . .. Alb Bain~i:aa essa ha fatto sorridere la Vittoria alle nostre armi. porta ndo la bella Dea ~ullc sue spall e poderose, dal primo al l' ultimo giorno della battaglia. ,, A Canon:tto ritrovai la J>irisìone Bcrsa~lieri sola sul Korada, la jlfl'Si co; mc (' le :1ffidai gli incarichi pi~ rudi, dal Korad a :il

l'ia\e . .. <)uandu p1.1hblichcrcì la Storia della Baimizza e di Caporetto, gl'h aliani porranno \'l'tkrc come abbia no i Bersaglieri legato i JHlt ful;-!1di allori ai loro labari, nr.:lla vittoria e nella sven tura: folgidi nclh prim:i, f ul gìdissimi nella seconda ;;_

11 Maresciallo d'ltali:1 GAETANO GIARDINO così ricordava l'eroi!>1110

del Bersagliere Enrico T oti: ,, Sor reggendosi alla sua g ruccia , Enrico Toti va all 'assalto: dlll:

mite- feri to, si lancia alla gola

dd nemico; ferito a morte da un terzo

prni,-11 ile , con c~:dr :1,.innc croir:1 , ~c1gl i:1 rnl nemico b su::i g rucci:1 e ~pi r.1. h:1ci:111do il piumctto. ,, Ora lJ legge ì.- prc(isa cd ì.: incisa; ma no n basterà an cora. E \ 'CU~t

la ~\'l'ntura. f\l!ora il comanda 111ento

~:1rà

eseguito dall a Patri.i

intera, tj Lt:tsi una ripetizione dd gesto dell ' Eroe.

,, Allora, andù~~a ferita, ~rnch'essa mutilata. la Patria si appoggerà ancli' Es~:.i :dia Sua gruccia, piantata sulle rive dd Piave e sulle bal ze elci Grapp:1. Anch'Essa innal zer;1 il Suo grande spirito e la rnlo11t;1 domina trice al di sopra della mutilazio ne orrenda e delk


lr 1itc profonde. Tutti i Suoi figli concon.lcmentc ~i so ll cvcr:111110 in 1111.1 esaltazione eroica; getteranno al nemico la gruccia del la loro

1nfrn n ità ; sentiranno nel cuore il dolce richiamo che vcrr;'t dalla

li Mart:sciallo d'Italia Gaetano Gial'(liTI() Prcsùlcntt· ddl'/l ssoàa:;;io,u dei Bersaglieri .

gd ida e di sadorna tom ba del l'E roe, rimasto sul Carw abbandonato. I·. ,arù allora la vittoria sfolgorante, il nemico vinto, la Patria liher.11:1, i giusti confini raggiun1i, il Comandamen to cseg11ito, l' Eroe pl:1cato l 1i .


li Maresciallo d'Italia G. PECORI G1RALD1: "Ebbi diversi battaglioni di Bersaglieri ciclisti nel Vf I Corpo <l'Armata, dal 1915 al 1916, sulla fronte Redipuglia · Monfalcone. ,, Successivamente, fino al termine della guerra, fecero parte della 1" Armata reggimenti e brigate Bersaglieri. « Tutti questi riparti, in ogni circostanza, per aspra e difficile che fosse, si dimostrarono appieno degni delle fulgide tradizioni del Corpo. 1t Audaci e fieri nell'attacco, strenui e tenaci nella difesa, valorosissimi sempre, seppero provare che bene rappresentano quasi il simbolo del nostro esercito. u Faccio l'augurio che, in avvenire, sieno ognora pari al passato; ed è il voto che ritengo migliore per !oro, per le nostre armi, per l'Italia H .

Ed ora ecco quanto scrisse ro, 1918, i Comandanti di Annata.

SUI

Bersaglieri nella guerra 1915-

Il

generale G. FERRARr, già Capo di Stato Maggiore dell'Esercito: •t Bersaglieri, delle gesta vostre rifulge la storia di tutte le nostre battaglie; ma più ardue prove vi chiederanno le lotte future. a Gli odierni ordinamenti hanno dato ai rnstri battaglioni m10va forma e nuovi mezzi, per adeguarli ai compiti che in esse avrete, più estesi nello spazio ed assai più <luri nello sforzo ; ma le virtì:1 per darvi adempimento sono sempre quelle incise in oro nel libro, che mai deve chiudersi, della vostra gloria ».

fl generale

RoBERTO

BRVs.n1, Comandante la

r"

Armata dal

24 maggio 1915 al 9 maggio 1916: ({ La ,· Armata ebbe, tra le sue truppe di formazione, sin dall'inizio della guerra, il 2°, il 4° ed il i' reggimento Bersaglieri ed i battaglioni M. M. XLI, XLII e XLV. 1 ,, Q ueste Unità compresero subito la parola d'ordine della 1 Armata . Osare tutto, sin dal principio, per migliorare le sfavorevoli condizioni a noi fatte dall'iniquo tracciato del nostro confine, rimediando ad un tempo alla relat.iva insufficienza delle forze. t< Ardimento e prontezza di decisione. unite alla velocità di esecuzione sono le caratteristiche bersaglieresche, confermate dai re-


59l parti alla dipendènza della 1' Armata, sin dai prurn momenti della e-uerra. ""' « E così i Bersaglieri in Giudicarie ricalcano le onne garibaldine; fin dal 24 maggio occupano Ponte Caffaro, a nord del Lago di Ledro; nella prima decade di giugno sono di già a Condino. Contribuiscono colle truppe della 6,. Divisione, nei mesi di maggio e giugno, alla soppressione dell'intero saliente nemico del Chiese. « In Val Lagarina prendono attivissima parte alle successive operazioni che, nell'ottobre - novembre 1915, portavano poi al raggiungimento della forte linea a sud del solco Loppio - Mori. << Nell'agosto 1915, con brillante attacco di sorpresa, conquistano, sull'altopiano di Tonezza, la importantissima posizione di monte Matonia e poi, nel settembre, monte Pioverna Alta, contribuendo altresì, in unione ai reparti della brigata Novara, all'accerchiamento di monte Coston, che fruttava, col possesso della vetta, la cattura dei nemici che la difendevano. << In Cismon si impossessano, nel maggio - giugno 1915, di tutta la conca di Fiera di Primiero e procedono poi oltre, fin sulle pendici delle Alpi di Fassa. « Bersaglieri appoggiavano in Val Sugana, dal! 'inizio dell:i guerra, quei reparti della 15" Divisione che dovevano poi raggiungere tutta la Val Maggio, il Salubio, monte Collo nelle Alpi di Fassa, e spingersi fino a Borgo e Levico, come _gi; le truppe della Divi sione Medici nel 1866. « Ecco i miei sommari ricordi su quanto operarono g li arditi Bersaglieri nel periodo nel quale io tenni il comando della J • Armata. << Non ho dimenticato come una delle prime medaglie d'oro, conferite nella guerra 1915-1918, venne assegnata ad un prode ufficiale dei Bersaglieri, al lenente:: Giulietti, per il valore spiegato nell'attacco di Malga Pioverna Alta (altopiano di Tonezza) >1. Il generale FRucoNr: <( Anche nell'ultima guerra i Bersaglieri prodigarono il loro sangue generoso, come i loro padri, sempre sorretti da quell'invidiabile spirito dì Corpo che tutti anima ed affratella. Piume a·l vento, in alto i cuori. Tutto per la Patria e per il Re! "· Il generale EnoRE MAMBRETIJ : « Nella grande guerra i Bersaglieri, primeggiando in fermezza cd ardimento, diedero novella prova di salde virtù guerriere e scris-

39.


59 .! .sero, per i destini d' Italia, pag111e luminose di eroismo e di abnegazione. ,, Particolarmente ho vivo il ricordo del loro valore e del loro sacrificio nei tormentati settori del Podgora e di Oslavia e con ardore plaudo all'Albo d'Oro, che, dal nori:ie dei Caduti e dalle mo tivazioni delle ricompense ai singoli ed alle Unità, vuole trarre argomento per l'esaltazione delle gesta del Corpa glorioso, nella lunga ed asprissima kma "·

li ge nerale L. MoNTt:ORJ : « La pubblicazione dell ' Albo d'Oro dei Bersaglieri è un m eritato premio, no n solo ai Caduti ed ai singoli decorati al valore; ma all'intero Corpo dei Bersaglieri per la bravura da esso dimostrata e per i g ra vi sacrifìzi di sa ng ue che esso ha dato, ovunque i Suoi reggime nt i e reparti sono stati impegna ti, per la Patria e per !"onore delle armi italiane nella gra nde gucrr:1 "·

Il generale P.'\Ol.O MoRR01'<E: .. Dur:inte la guerra 1915 - I<)I8 ho a\'uto \ioltanto nei pnm1 nw~i . cp1:rndo comanda vo il XIV Corpo d 'Armata, alcun i battaglioni Bersaglieri d i M . M. e successi\'arncnte, uno alla volta. due batiag lio ni ciclisti: Ccccherini e Beruto. ,, Da Comandante d'Armata ho avuto. rome suol dirsi, di pas~aggio qualche brigata dei prodi F anti piumati. ,, Lodo molto la compilazione <ldl'Albo d' Oro dei Bersaglieri, che: tanto hanno arricchito il retaggio glo rioso della Fanteria, con lo spirito d'i n traprendenza, con l'indomita perseveranza, con brioso coraggio! )' . fl ge nerale DI Rmm.ANT: ,, Avendo avuto, nel corso della mia carriera, l'onore di appartenere al Corpo dei I:krn1glieri com e comandante il XVI battaglione (18<)o-9r), fui lietissimo di aver e, entrando in g uerra come comandante il lV Corpa d'Armata, una intera Divisione Bersag lieri ai miei o rdini. :' Inutile che io aggiunga che essa fu all'altezza della fam a del Corpo e ne mantenne intatte le gloriose tradizioni, aggiungendovi nuove pag ine d 'eroismo. " La stessa cosa io posso dire per i reggim enti del Corpo appartenenti alla 4" Armata, che ebbi l'o nore di comandare. Nelle nume-


593 rose occasioni, nelle c1uali essi furono a contatto del nemico, col loro slancio, il loro valore e la loro disciplina, diedero un'impor_tante contributo alla vittoria che, dal Col di Lina al Grappa, sempre sorrise alla nostra bandiera ». Il generale TASSONI: « Ai vecchi ufficiali dei Bersaglieri, ai miei compagni d'arme carissimi, scorrendo queste pagine, la gioia di rivivere, come vi ho rivissuto io, gli anni lieti della loro balda giovinezza, « Ai giovani lJUclla di comprenderne gli insegnamenti cd il dovere, che ad essi incombe, di tenere ben alta Ja face delle tradizioni gloriose del Corpo e di trasmetterla pura, incontaminata, sempre più fulgida, ai venturi >L Il generale:: F. S. GRAZIOLI: <( lo non ho avuto mai la fortuna di vestire la balda uniforme piumata; ma due volte, sul campo di battaglia, ho avuto Bersaglieri stretti al mio fianco od alle mie dipendenze. « La prima volta in Libia, a Bir Tobraz, dove eravamo fusi, in un sol Corpo. Grana/ieri e RcrJaglieri : hinomio suggestivo nd ricordo glorioso del « Granatiere >• La Marmara, fondatore dei Bersaglieri. Ed, in quel giorno, gli uni e gli altri fecero onore al grande nome. gareggiando di slancio e di bravura. « La seconda volta fu nella grande guerra, tiuando ebbi l'onore di avere sci battaglioni Bersaglieri in stretto legame tattico con dodici battag lioni di Arditi, nella composizione del Corpo d' Armata d'assalto posto ai miei ordini. Binomio suggestivo anc.h e questo, pcrchè rievocante l'idea geniale c.lel fondatore, nella cui mente appunto il t< Bersaglier(· '> germogliò come sinonimo di « Ardito >, . << Ed, anche questa volta, Arditi e Bersaglieri gareggiarono di slancio e di audacia, nella gloria imperitura di Vittorio Veneto. " Da t.]UCStl. c:ui ricordi personali di guerra traggo l'augurio di poter comunque riavere ancora, in avvenire, la gioia di condurre al fuoco l'onda balzante delle nere schiere piumate, in nobile gara di fede e di ardore con gli altri prodi soldati d'Italia, tutti tesi impetuosamente verso il supremo ideale della vittoria della Patria )) . Il generale RENZO DALMAZZO: « Immensa è la potenza delle forze morali su quelle materiali; grandissima è J'inflm:nza della forza fisica sullo spirito.


594 <, Questo spiega perchè il Bersagliere deve essere il combattente perfetto, dall'anima di fiamma in un corpo di acciaio )> .

Non meno lusinghieri furono i giudizi formulati sui Bersaglieri dai Comandanti di Corpo d'Armata e specialmente da quelli che, in yualche periodo della loro carriera, appartennero al glorioso Corpo. l) generale G1USF.PPE VACCARI (medaglia d'oro):

" I Piumati sono sempre stati e saranno sempre t1pJC1 e caratteristici rappresentanti della nostra eroica stirpe italica; le loro caratreristit.:he ~i confondono oggi con le caratteristiche più spiccate della nostra gente. ,, li Ilersagliere è destinato a w rprendcrc, a colpire, scompaginare e tormentare l'avversario od a mettersi alle sue calcagna e completarne la disfatta. ' ,, Per questi compiti, pienamente rispondenti alle finalità e alle tradizioni del Corpo e all'addestramento spirituale e tecnico che viene oggi impartito, occorrono muscoli <li acciaio, volontà ardente ed inflessibile, impetuoso, irrefrenabile ardimento, spinto fino all'estremo sacrihzio. ,, C:on tali forze e tali sentimenti le Fiamme Cremi~i hanno scritto, nella Storia d ' Italia, un secolo dì glorie e di eroismi, serto prezioso che costituirà una solida, sicura base di partenza per nuovi, supremi ardimenti e nuove, gloriose gesta per la grandezza della Patria ,,. li generale

ALBERTO CRISPO:

,, ln occasione della ricorrenza del centenario del Corpo dei Bersaglieri, il mio vecchio cuore di soldato si risveglia, rievocando i miei gim·ani anni e le gloriose gesta del Corpo. ,, E con cuore di vecchio soldato e fedelissimo Bersagliere formulo i più ardenti voti per le immancabili fortune e le radiose vittorie ddla nostra .1dorata Patria "· Il gen erale Vn-roRIO EuA: « li primo centen.1rio del 18 giugno 1836 no n potrebbe consacrarsi in una più degna atmosfera spirituale, ora che le bandiere d'Italia sono portate dai nostri. non solo "al confin d'Europa estrc-


595 mo", come diceva la "Canzone di Crimea''; ma in quelle terre barbare dell'Africa che, per virtù italiana, diverranno terre di civiltà. << Ad ogni tappa, in questo mezzo secolo, in terre d'Europa, d'Asia, d'Africa, troviamo i Bersaglier i sempre pronti ad accrescere il loro patrimonio di gloria e d'onore, serbando pura ed .i ntatta l'antica tradizione di devozione alla Patria n. Il generaJe Gurno Lrnzz1 : <t Oggi sono ancora rimasti 12 reggimenti Bersaglieri, cui è affiJata la diretta custodia delle glorie derivate da Alessandro La Marmora; ma la loro specializzazione ha mutato natura. Mentre negli attuali reggimenti Bersaglieri la specializzazione si è affermata per l'assolvimento di nuovi compiti, con l'utilizzazione di nuovi mezzi e di nuova tecnica d'impiego, l'antico spirito bersaglieresco si è introdotto nello spirito guerriero comune a tutte le fo rze armate italiane. <( Oggi, in ogni cuore italiano, alberga e pulsa quell'animo bersaglieresco che cinquant'anni fa si riscontrava solamente nei piumati lìgli di La Marmora; oggi, insomma, tutti gli Italiani so no diventati Bersaglieri! E tale ·constatazione. mentre procura la gioiosa commoz ione di una rapida e prodigiosa ascr.mionr spirituale, spiega altresì pcrchè il prossimo centenario dei Bersaglieri deve concludersi in Roma >, . Il generale AooLFO LI:or-;c1N1 (medagl ia d 'oro): « Durante la grande guerra 1915 - 1918 i Bersaglieri, come sempre, mantennero altissime le tradizioni Jel Corpo. « Cito brevemente il VJI battaglione Bersaglieri ciclisti che combattè sempre con valore - e che, nella giornata del 19 luglio 1915, superando i reticolati nemici a Vcrmcgliano, arrivò all'obbietri vo fissatogli (altura fra Cave di Selz e quota 70), percorrendo una zona com pletamente scoperta e battuta dalle mitragliatrici appostate , ul monte Sei Busi e perdendo il 50 per cento ,!ella forza. Durante tutta la guerra ho visto pochi reparti comportarsi come il VII battaglione in quella giornata. « La 1' brigata Bersaglieri, eia\ 18 al 24 agosto 1917, insieme alla e;' brigata, passò_J'Isonzo, superò le difese nemiche su quel terribile terreno e conquistò l'altopiano della Bainsizza, facilitando così l'av:inzata delle rimanenti truppe del XXIV Corpo d'Armata. ,< Durante la ritirata dell'autunno 1917 la 1• brigata Bersaglieri, ,cmprc insieme alla 5•, rima!lc costantemente all'ala esterna delle


Grandi Unità che, combattendo, np1egavano sul Tagliamento. Per otto giorni consecutivi lottò e marci<) nel massimo ordine, dalla testata dello Judrio a Latisana!>).

Il generale

FELlCE CoRALLI:

(( Ho comandato per 31 anni i Bersaglieri; da essi e con essi ebbi le più grandi soddisfazioni che (uore di soldato possa desiderare. « Da Sciara Sciat a Trieste si fece ininterrottamente a gara per superarci, per essere degni figli del La Marmora e, quanto più il pericolo si faceva grande, tanlo pitt aumenta\'a il disprezzo della vita, la voluttà della vittoria, vittoria che sempre ci ha arriso, pcrchè sempre la com1uistammo col nostro sangue. <' Ed è per questo sangue che ci lega, che ci stringe nel patto immortale "Dio e Patria'' e che fonde le nostre anime con quelle purissime di La Marmora e degli eroi che ci hanno preceduto, che ci sentiamo fieramente Italiani , pronti a scattare, pronti ad affrontar<: la morte per la grandezza dell'Italia nostra ,, .

Il generale

GucUELMo CA1ffL\:

Un secolo fa, quando Alessandro La Marmora fondò la 1 ' compagnia Bersaglieri , Egli pensò che i soldati piumati si sarebbern «

fatti o nore sempre e dovunqu e. ,, E la sua previsione ebbe pic110 compimento. La Storia del glorioso Corpo è piena di eroici episodi individuali e collettivi ed alcuni leggcn<lari. Le numerosi ssime mnlaglie al valore'. attestano pienamente che sempre il Bersagliere si distinse per sacrifici cd eroismi . •< Cambierà l'impiego del Corpo nel combattimento per le esigenze moderne ; ma certo i Bersag lieri saranno sempre degni discendenti degli avi. travolgenti cd eroici nella mischia " ·

Moltissimi furono anche i generali di Divi~ione che, in occasione del primo centenario della costituz ione del Corpo, pronunzi;1rono sui Bersaglieri i pit1 lusinghieri giudizi. Per brn·ità ne ricorderemo soltanto qualcuno. Il generale ERNESTO MAGN:\GHI: Le piume nere non si dimenticano: essere stati Bersaglieri significa sentirsi giovani per tutta la vita: significa avere, anche sulla i,


597 settantina, l'animo di marciare svelti ed intrepidi contro il nemico, con lo stesso irresistibile entusiasmo dei lontani venti annt )) . Il generale ANGELO MARTINENGO DI V1LLAGANA: « Cento anni! Il primo secolo è già vostro, Bersaglieri; ma già il Futuro vi appartiene! <( Dalla vecchia caserma Ceppi, non soltanto proruppe alla vita una milizia nuova; bensì tutto il destino dell'Italia stessa, che avete rappresentato fin dalle vigilie remote, fin dalle prime squille del Ri~orgimento, Rt:rsaglicri , avanguardie imp<.:tuosc e coraggiose delle Armi che hanno dato alla Patria l'unità nazionale)>. Il generale CARLO M10zz1: è stato od è Bersagliere e sente profonda e v.iva nel1'animo la poesia del cappello piumato, volgendosi indietro, non può che esultarne. Cento anni di vita e sembrano secoli, così grande è il cumulo degli atti di valore militare e civile, collettivi ed individuali, 1:ompiuti sui campi di battaglia, sempre faccia a faccia con la morte, c nelle calamità pubblic he, come terremoti, inondazioni, incendi, epidemie. (( Dovunque la Patria li ha chiamati, sempre pronti i Piumati! Ammirati e benedetti sempre da tutti! « Ed oggi che, sulle ambe così duramente contrastate dcll'Abis, inia, sacre alla nuova Storia d'Italia, i Bersaglieri compiono nuove ~1:sta di eroismo, baldi campioni e quasi prototi1X> delle italiche Fantefi l!, oggi più che mai sono decisi, in tiualunque momento ed in 1..1ualunque circostanza, a non essere da meno dei loro gloriosi predecessori, per la Patria e per .il Corpo ,,. (< Chi

II generale RICCARDO PADOVANI: <( Ovunque svolazzi il nostro piumetto, là è l'Italia. Così fu, così ,.ir:i. Noi che ricevemmo la splrn<lida tradizione c con santo ardore la custodimmo nel volgere degli anni, siamo fieri di tramandarla, più fulgida che mai, alle nuove generazioni, sicuri che, vecchi e giovani , sapremo esserle fedeli, pronti sempre a tutto osare per la Par ria e per il Corpo,>. Il generale CARLO RocCA : ' l Un secolo di vita e di gloria! A piedi e veloci sotto il pesante 1 :1 111 0. in liicicletta od in moto, domani autoportati , i Bersaglieri so-


no e sar:rnno scm prc quali li vo.lle Alessandro La Marmora: spirito elevatissimo, ferrea la <lisci plina, gioviale l'umore, d'acciaio i garetti "·

Il generale

UMBERTO VIANELLI:

c he al passato, penso all'avvenire del nostro amattss1mo Corpo ed esprimo la certezza che i giovani Bersaglieri ne sapranno . mantenere intatte le g loriose tr:1dizioni e, col loro valore ed il loro entusiasmo, ne aumenteranno il prestigio e l'ammirazione. conqui~tati in un secolo di fulgide prove ». •< Più

Il gencr:1k F1uNnsco Trnv: .. I~ Bersaglieri sono alla vigilia di una trasformazione, che v:i :1crolta senza timori e senza nostalg.ie ingiustificate. " Ora S. E. Baistrocchi ha detto alla Camera : "I Bersaglieri anc h 'cssi inizieranno presto l:i loro trasform:izionc, motorizzandosi e meccanizzand osi. La bicidctta no n è più un m ezzo rapido. Soltanto così i piumati figli di La Marmor;i potranno rapicl::imentc ed alk maggiori distanze far sc nt ire la potenza del fuoco e dtl travolgen k: loro slancio tradi,-,ionalc" . ,, In queste parole è tutto un ori zzonte glorioso che si apre di nanzi ai Bersaglieri. Bisogna proccden: coi lempi che avanzano proprio al passo di cor\:1. Dobbiamo a\'l'rC fiducia che. nella riforma, sarà mantenuto integro il carattere del Corpo ,, .

Sulle splendide prove di valore. date dai nostri Bersaglieri anche durame il ~ccondo conflitto mondiale, h an no scritto apprezzati volumi, c hiare m emorie cd efficaci articoli il Maresciallo d'Italia Giov;1nni Messe, i generali Carn imco , Solinas, Sogno, Montcmurro, Rommel . Renzo Dalm:1;.,:1.<.\ Alfredo lbcciri , Furio Monticelli. Al fredo Obici, Euclide Fantoni, Ugo Scirocco, Nicola Straziota, Enrico Duranti ; nonchè i colonnelli Alberto Forneris, Alfredo Ramondìni, Pietro Amodci, Emanuele Fabiani ed innumerevoli altri ufficiali e giornalisti. Poichè noi ne abbiamo citato gl.i scritti nel testo, a proposito dei diversi reggimenti Bersaglieri, ci asteniamo, anche per ragioni di spazio, dal ripeterne i giudizi .


XXI.

I BERSAGLIERI NELL'ARTE E NELLA LETTERA TURA < Era n a turale leggia mo nel numero unico / Bersaglieri 836 - 1 9 36), pubblicato dall'Associazione dei Bersaglieri in occa~•onc del 1° centenario della costituz ione del Cor po -- che, nel com-

( 1

plesso e multiforme fenomeno del Risorgimento, ... l'Arte rintracciasse una ispirazione nuova e feconda , la quale, anch'essa arm a del sentimento, sul terreno dell'interesse patriottico esprimesse le virili del H IO ideale dom inio. <t Pennello, scalpdlo, strofe poetica e strofe musicale, ritornel li di canzoni inge nue che, nell'empito liri co, trascendono la stessa pon -rt~1 del concetto e dell'effetto , tutto diventa carm e e vaticinio, arso ro m'è dal fuoco santo del pensiero e vivificato dall.a volon tà che attende, opera e comanda. Elemento descrittivo e narrativo fondamrn1alc: le armi ; soggetto: le .figurazioni più emergenti, sia episodiche d 1t: rappresentative; tema: l'addivenire stesrn del la rinascente na;· 1one. l< E per l' Arte, presaga della sua rinnovata missione, i l Bersag liere diviene significato ardente dello spirito, che è maturo per le nuove contese ... l'Arte se ne impossessa e ne fa l'espressione del suo maggiore sentimento , così ch e com e, attraverso la conoscenza delle ~11e gesta, a poco a poco il suo nome diventa sinonimo di. italianità, b figurazione estetica cd allegorica della nera di visa rimodella un carattere di superiorid1 e di affermazione collettiva , in cui si compenetrano tutti gli elementi essenziali per il trionfo della Causa: audacia, valore, patriottismo, fedeltà, abnegazione. ,, Ed anche con l' Arte il popolo impara ad amare il suo Bersal!iiere. ' << Si consideri, inoltre, che il Rersaglierc appare sull 'orizzonte artistico nel bel mezzo del periodo romantico, vale a dire nelle circo,tanze m eno adatte all'affermazione del suo te m peramento e dd ,uo carattere; tipicamente innovatori e sovvertitori delle viete forme


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e dclk abusale concezioni ed in contrasto con le esigenze: scolastiche: dei tempi. E. ciò non ostante, inserito e partecipe alla propaganda del Riscatto, di cui il romanticismo fu leva potente, il Bersagliere finì per rappresentarlo. « Per questo il Bcrsaglit:1T rimane sempre così vicino alla sensibilità estetica dd popolo, da impersonarne, anche nell'Arte, le speranze, i dolori, 1c vicende più aspre ed i trionfi. più certi. Tele di maestri cd ingenui disegni di ragazzi; potenza dello sca lpello insigne e del bronzo immortale e calco dcll'umilt: fi~urinaio; daU'alto al basso della gc:rarchia dcll'Arlc, per tutti i gradi interposti, che dalla informe matt:ria ascendono alla creazione del ~ulilimc, il Bersagliere è· ispirazione dfìcacissima che, nel triplice aspetto: pittoriw, plastico e let terario, non di rado aliment;1 il genio e suggerisce il capolavoro " · Si ricordino, in proposito, il famoso lluadro del Cammaran o " I Bersag lieri :1 Porta Pia n: la tel a del Pagliano " Luciano Manara sul letto di morte )) ; le tempere e gli schizzi del Bossoli; il classico hronzo del Gallori nel monurnentn a Caribaldi ~ulla Breccia: le stupende sculture del Selva: i quadri dcll'Adcmollo, del Campestini, di Edoardo Ximcncs, di Anun> Bianc hini , del Dc Albcrtis, ddl' Amato, ciel Nomdlini. d el Grimaldi. del Cenni. del lkltranH: e. prima ancora, gli ~c hizzi ed i quadri di Girolamo Induno. Innumnc\'Clli furono gli artisti. i pittori, gli ~cultori che esalt;1rono \'eroi ~mo dei Bersaglieri : come inn11mercvoli furono gli scrittori, gli \to rici cd i poeti che tale eroismo cons::icrarono per sempre nt:llc loro opere. Uasti , i II proposito, rilOrdarc il Dc Amicis, il Macchini , Costantino Nig r:1 , Antonio Teardo, Gabriele D ' Annunzio, Arturo Spigaroli, Giuseppe Zucca, Pier E milio Bosi, Mario Mona. Ettore Bastico, Domenico G11oli, Arturo Cobuui e pedino, ncll'armoniosità del suo dialetto \'Cronesc, Berto Barhar:mi.

Come gi.ì per rutto l'E.~ercito e come per Li Fanteria di linea, dopo la conclusione della grande guerra 1915 - 1918, la gloria conseguita dai Bersaglieri ven ne celebrata in innumerevoli pubblicazioni , che deg namente si aggiunsero a quelle gi:1 esistenti. Fra queste, per brevit;i, ricordiamo soltanto il pregevole volume del generale Renzo Dalihazzo: « I Bersaglieri ndla guerra mcmdialc ,, e, fra le pubblicazioni ufficiali , ,, Le Fiamme Cremi si )' , pub-


,

... -~

li Hersaglicrc. (Schizzo di Cirnlnmn !nd1wo) .


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blicato a cura delrlspcttor.ito dei Bersaglieri, per <( raccogliere e divulgare, in un'unica pubblicazione, i fasti del Corpo, dalle sue origini ai giorni nostri, e per onorare, nel nome dei Caduti e dei nostri eroi maggiori, il sacrificio di tutti i Piumati ed il contributo da loro dato alla Causa delle armi italiane )). La pubblicazione si proponeva, inoltre, il nobilissimo scopo d i <' tramandare alk generazioni future L]Uanto di glorioso , di audace e di giovanilmente eroico le Fiamme Cremisi perpetuarono, attraverso i tempi t: gli eventi YÌssuti: così che, come in un ideale tempio di spirituale elevazione, siano onorate le loro tradiz ioni e le loro vicende ed , accanto ai nomi delle virtll guerriere e civiche di nostra gente, siano raccolti e ricorrano anche i nomi fulgenti delle imprese piumate ,,. Nel 1936. in occasione del I'' centenario dell'istitu zione del Corpo, l'Associaz io ne Nazionale dei Bersaglieri pubblicava un numero unico commem orativo dal titolo < I Bersaglieri 1836 - 1936 >,; numero, dal quale, col cameratesco conse nso del compianto generale Harcari , Presidente dcli' Associazione stessa, e del generale Boaro, allora Direttore del Musco Storico dei Bersaglieri, al;biamo tratto molte delle ill11~tr:1:,ioni riprndnHe in q_ucsln vol11me e riport ia m o ora queste ispirate pagine dell'allora ca pitano Mario Mona . " A lato della cel ebrazio ne fi g urativa, cui i Bersaglieri danno origine nel mlgcre dell a loro St·oria. in esq impersonando il fermen to e lo svilup1x> delle idee, deg li avvenimenti e dei sovvolgimcnti che caratterizzan o il riscatto nazionale, matura un altro impo rtante aspetto integrati rn della loro ascesa , il quale, all'entusiasmo incontenibile degli umili cd alla impressione ~educente della lirica, congiunge il to no austero della meditata !>entenza ed il la pidario aforisma che promuo ve dalla indagi ne se vera . .. Qui non carme; ma vaglio vigororn dd pensiero, il quale tanto più pretende di esaltare il diritto del vero, a uanto più lo i!-olcrà dalle irnma~ini ddla fantasia ". C'òn vic nc, t)cn\ aggiungere che se, nella maggior parte dei casi, i giudizi formulati da eminenti personalità sui Bersaglieri rispondono alla ma nifesta verità sto rica, essi, sia pure nelle loro sobrie cd a volte austere espressioni, concordano (!uasi sempre con la forza <lel sentimento popo lare che esaltò nei Bersaglieri le sue g iovinezze migliori. <' E c iò appare - continua il Mo na - tanto più singohirmente dimostrativo, allort1uando: sia l'esuberanza dello stile 1x>polarc, che no n s'indugia a rispetto di forma . nè di metodo ; sia l' incisivo pcn1


siero degli artefici maggiori, cui la ricerca della esteriorità è attribuzione specifica dell'intrinseco, sono immuni dalla rettorica. 1< Inginocchiati! Quei braui sono l'Italia! Inginocchiati! esclama Luigi Settembrini al poeta Aurelio Costanzo, inginocchiandosi egli stesso all'apparire d'una bruna coorte bersaglieresca in corsa, sulla scia impetuosa della sua fanfara. « Ed è lo stesso squillante, elettrizzante appello che suggerisce a Domenico Gnoli quest'altra scultorea immagine: Nelle trombe dei Bersaglieri c'è la tragedia, l'i11110, il poema; e ad un commentatore del cinquantenario del Corpo, sul noto, vecchio giornale << Il Capitan Fracassa », la sintesi vigorosa e commovente per la quale i Bersaglieri « sembra che debbano rievocare, nella memoria e negli animi, gli entusiasmi, le speranze, i santi affetti, le superbie gloriose dì quegli anni ormai lontani , le passioni, la fede, gli ardimenti ed anche la personificazione degli impeti nazionali >, ; ed a Roberto Bracco una testimonianza dì fede così assidua, che egli vorrebbe ,, che ogni mattina giungesse all'orecchio di ogni Italiano lo strepito veloce e baldanzoso della fanfara dei Bersaglieri; giacchè ogni Italiano sentirebbe così, ogni mattina, nel suo animo, come il ritmo benefico dei rapidi passi d'un caro fanta~ma fa~cinatore, perennemente in marci:1 verso la poesia della Patria. « Ed in tiual modo la personalità del Bersagliere abbia avvinto il pensiero di q ueg li Italiani che più profondamente onorano la Patria, anche fuori dal campo militare, è <letto dalle parole con le quali si espresse Guido Baccelli: " La sua immagine ricorda e concentra, nel pensiero storico delle guerre nazionali, <-1uanto vi fosse di coraggio, di forza, d.i elasticità e di resistenza nel triplice ordine delle leg ioni romane. Il nostro Bersagliere con le armi in pugno sente nell'animo il precetto della Madre antica. '< Con tale elegante e maschia concezione concorda ciò che il poeta Fausto Sal vatori disse, offrendo il suo volume <• Canzoni civili ,> : Ai Bersaglieri d'Italia che dalle legio11i di Roma s'cbbe1'o in

eredità di gloria l'impeto, l'ardimetJto, la tenacia. « Simi lmente vi corrisponde il sentimento di Past1ualc Villari, il quale aggiunge che " in mezzo a tutte le vicende e trasformazioni subìte dalle nostre armi, i Bersaglieri serbarono costantemente lo stesso carattere, le stesse tradizioni, lo stesso patriottismo e restarono st.mpre la parte più originale, più popolare del nostro Esercito; e non solo sempre tra i primi di fronte al nemico ; ma tra i primi ad a~mmere un carattere nazionale".


·,, Del_ tutto analogo è il pen siero di Isidoro Jcl Lungo, il quale affermò che "l'istituzione dei Bersaglieri ringiovaniva la tradizione secolare del valore piemontese, all'alba dei nuovi, imminenti destini della Patria italiana". < Ma, se tanto non basta, ascoltate ciò che ne pensa il bardo del Risorgimento, l'austero apostolo che infianuna il suo grande cuore col palpito d'ogni libert?, e d'ogni diritto civico, Giosuè Carducci, il (1uale anch'egli non si sottrae ;11 fascino della figurazione eroica, originalmente nazionale, dd Bersagliere; e a tal punto la connette alla forza ascendente della giovane Patria, da dedicare ai Piumati una delle sue odi più belle, •< Piemonte » , col seguente autografo: ''All'arma dei Bersaglieri , che meritò nel concetto popolare imperw11arc /-'rntu.<iasmo ed il valore del!' lttdia, que.<ti t 1crsi che raffigurano il Risorgimento d'J1aha, scritti fremendo e piangendo". •· Più tardi un altro s()mmo, il massimo cmtore delle gesta più profondamente eroiche di nostra gente, e c he a tLÌtta ragione rimarrà 11 rnte della più grande impresa guerriera delb stirpe italica, presago di essa e profetico ddl:t vindice vittoria, tanto con la scultorea bellezza del verso, quanto con la su:1siva eloquenza dell 'oratoria. esalterà la potenza del carattc:n: bersa~liercsco . Così, per escm pio. l'oloc.austo offerto dai Pmmati fino all'ultimo attimo della lotta. e perciò la fierezza superba e cosciente della loro dedizione. riaffermatasi nell'assalto immortak di Bivio di Paradiso, è elevata dal Poeta fino al soglio di una conquista più degna dello stesso superament<.) eroico e ciot· re~a i11tima di una virtù eternale, ch e mai n on langue. u Ed, infatti, donando 1Ìna copia del " Dante Adriacus'' , che per lui simboleggia l'italianità perpetua del mare italianissimo, vi aggiunse la dedica seguente: Ali' 8° reggimento Bersaglieri, in mem oria degli eroi di Paradiso - degni di esseri assunti nella Milizia paradisiaca di Dante )>. « Infine, allorchè i Bersaglieri, in o nta alla eq uivoca taccia di tepido amore patrio che mistificava il luminoso adempimento di ogni più ardua prova, riusciti a ricomporre nome per nome, in una spirituale adunata, le schiere dei loro ~2.000 morti durante la grande guerra, chiesero al solitario di Gardone una pagina che tutta riassumesse l'imPonente ma<.:stosità cli tale contributo, quegli seppe magnificarla col seguente, fiero ammonimento: Aetema parantur virtute. ,, Tutto ciò è ben conosciuto dalla maggio r parte dei. Bersaglieri : ma del tutto ignorata, invece. è la bella dedica che egli apPose su l 1


605 terzo volume delle sue (< Laudi )> , per un nostro ufficiale, mirabilr.: concezione delle caratteristiche del Corpo, che così suona: (( Al ... questo libro che ......., come la sua Arma - con la rapidità prelude al volo». Sui Bersaglieri una pagina veramente ispirata scrisse anche Carlo Delcroix, esaltandone l'impeto, le virtù militari, l'insuperabile valore. (e Il Bersagliere, creatura di fuoco e di canto, ha bisogno del vento e del sole come la nostra razza e della nostra razza egli ha tutte le doti e tutte le necessità; la stirpe vive in lui, con il suo impeto e con la sua follìa, ed egli la interpreta e la impersona nell'abbondanza del sangue e nell'eccesso del cuore, nella alacrità dello spirito e nella veemenza dell'azione. « Egli sorse, come una creazione tutta nostra, dal cuore di un vecchio Fante che, alla vigilia della grande insurrezione, parve. anticipare nell'ala bruna e nella fiamma rossa l'ansia del volo notturno e l'ardore del sacrificio mattutino al popolo che si destava da un antico sonno per la necessità della guerra, nella volontà della vittoria. « Di una divisa e di un nome l'ispirazione e la tradizione han110 fatto un'attitudine dello spirito, un modo di vita. << Chi fu Bersagliere un giorno, lo sarà sempre, conservando una poesia nell'anima che diventerà febbre nel sangue e sempre il rjcordo canterà con la voce delle fanfare, ridestando palpiti di giovinezza e sogni di gloria. « Mentre ogni città ha un'ara comune per tutti i suoi morti, le dinastie guerriere conservano i loro riti e levano i loro monumenti pcrchè, se . davanti ai martiri non vi sono gerarchie di affetti come fra loro non può esservi primato di gloria, pure ognuno riconosce le ~ue armi e le sue insegne anche nell'eguaglianza del sacrificio, nella ,tessa lontananza della morte. E noi amiamo sognare che, anche nd Paradiso degli Eroi, i Bersaglieri yadano di corsa e abbiano trombe di puro oro per i loro canti e prati di fiori rossi per i .loro l'onviti ... << I nostri eroi ci daranno il segreto dell'ala e lo spirito ddl~ fiamma e noi li tramanderemo per le generazioni, perchè la Patria abbia sempre la sua espressione guerriera più ricca di forza interiore e più bella di armonia plastica nel Bersagliere, in questa creatura vivace e pugnace, concepita dal genio ddla razza e cresciuta dal travaglio de.Ila Storia )i .


606 Durante le campagne della guerra 1915 - 19r8 - scrisse lo stesso Mario Mona in <( Le Fiamme Cremisi ,, - il Corpo dei Bersaglieri concorse alla vittoria delle armi italiane con largo tributo di sangue: e k prove di valore, di cui ha arricc hita la sua g ià fulgidissima Storia , testimoniano che, in_ogni ora d ella 'grande vicenda eroica, seppe, con qualunque fortuna, aggi ungere alle glorie passate luce di immortale fulgore. I Bersaglieri a piedi ed i ciclisti combatterono su tutti i fronti; si prodigarono su tutti i settori dell'immenso campo di battagli.a itaforno: prima dal mon te Altissimo, per la conca di Plezzo, fino al Timavo dall e sd tc fonti , poi dal monte Altissimo, per il monte Grappa. fino al le foci del Piave, ba rri er ;1 inflettibi le della gente italia na contro il nemico e la sorte. Regg-imenti e repa rti Ber saglieri com battero no altrcsì in Albania, in Tri politania, in Cirenaica; un di staccamento in Palestina, reparti mitraglicri in Francia ed in Macedonia. Talchè può dirsi che, in og ni zolta dei co nfini della Patria , ,( sug li altari terribili dei monti )), secondo tiua nto cantò il sommo Poeta-Soldato, nelle piane ruggent i, nel le sabbie desertiche e nelle mo rtifere palud i, il Corpo prof use l'ardore e l' impeto per cui e di cui i Bcrsj glieri erano stati creati.

Particolarm ente solenni fu rono le commem o ra1.io ni d egli atti di valore compiuti dai Bersaglie::ri durante la prima g uerra mondiale. Il 2 1 lug lio J c)20 Gab riel e D 'Annunzio così comm em or ava, dinanz i alle truppe della L egione dalmata e dell'VlI[ battaglione ciclisti, Francesco Ri smo ndo, il martire di Spalato ..... « Ecco che la sua piuma di Fante p iuma to è investita dal vento d el m o nte San M ichele, là, sul fe retro. E il com battente ansa e sang um a. •( Bersaglieri dc!l'V Ul, ricono..,cctc f ran ccsco Rism o ndo? <1 Era l'alba del 2 lug lio 1915 , lluando la prima pattug lia partì dalla quota 170, discen dendo nell ' insenatura ad esplo rare la via per dove l'X l battag lion e Bersag lieri cicl isti do\'e\'a muover e all 'assalto. '• C i sono m olti F anti qui, che sanno che cosa fosse il fuoco d'intc,di,,ione nelle g randi g iorn ate di battaglia. Era un flag ello non m ai imaginato, neppure da t1uel maschio della nostra razza infoscato dalla fuliggine dell'In ferno, neppure da quel casti gatore che tuffò g li avversa ri nella pece, li co nfisse col capo in g iù, li cosse con k


La battag/1,1 dclìu Cc•rn,,ia (opnil di (;i11;epp(' Piccoli_).



faltlc: di fuoco, li lordò con la p1ogg1a fetida, li lacerò con le.: z:i nne delle cagne. " Vi di ssi, dopo una di guelle giornate: Chi può più parlare :i voi dell'eroismo antico, o Fanti ? Potete strappare d alJa Storia le pagine dei noti esempi e m ettervele per fodera dei piedi , dentro le scarpe fracide del frodatore. « Dicevo il vero. Chi può più venirci a parlare delle saette dei Persi che oscuravano il ciclo? " Di ben :1.ltro era oscurato il cielo del San Michele. D ante non aveva mai imaginato gironi e bolge di tiuella sorte. Si masticav;1 il tossico, si mordeva la vampa, si lacr imava sangue n ero. « I narratori d i battaglie scrivevano un tem.JX>: I difensori sorgevano da ogni solco, g li assalitori balzavano da ogni zolla. Non c'era no solchi, non c'erano zolle nel Ca rso. Tutto sasso, in certe ore non c'era neppure sassi. Non c'era che crateri voraci, turbini di sotterra, vortici di sopraterra. Il difensore, l'assalitore non poteva rinascere se non dalla sua stessa anima e la sua anima era il suo miracolo. " Così l'XJ entrò nell'inferno J egli inferni. Lo superò e lo tenne. ,, Era condotto Jal colonnello S:rnte Ceccherini, che è sempre torn alo da lulli i gironi e da tutte le boìge, come lludl 'altro roscano grifagno. Ed egli è qui, come sempre e come sarà sempre dove ci sia da penare, da lottare e da donare g randemente. " A un certo punto pareva ch'egli non comandasse, se 11011 a mo rti rimessi in piedi . In piedi i morti, e pronti! ,, La sua g ente misurava il monte con c1uella terribile misura orizzontale.: che è il corpo dell'uomo abbattuto. E nessun uomo aveva raggiunto la cima sbarrata dal fuoco simultaneo cli tutte le batterie avverse. << A notte, dal Bosco Cappuccio, d 'atroc.issima fama, ve nne cli rinforzo !'VIII Bersaglieri ciclisti: il battag lione d i Francesco Rismondo. << Le notti <lc.:l San Michele parevano notti senz' alba. Quell'alba no n fu se non una vicenda del fumo estuoso. Due brigate austriache di truppa fresca montarono alla riscossa. Lotta di. uno contro venti. Le compagnie decim ate si op.JX>nevano ai battaglioni intieri e li ricacciavano giù. D opo trenta ore di lotta, d\m migliaio di Bersaglieri non ne rimaneva che poco più di un centinaio. li cerchio delle forze soverchianti si serrava intorno. 1< Allora la baionetta i1aliana anche una volta aperse il varco. Allora il grido italiano anche una volta ruppe il cerchio ferrato.


" V 'era una baionetta due volte italiana : la baionetta di Dalmazia. " V'era un g rido due ml Le italiano: il g rido di Dalmazia. ,, V'era Fra ncesco Ri~mondo. V'era la forza di Spalato, v'era la passione cli Spalato. ,, Dove fu egli colpito? do\'c fu egli ferito ? do\'c ca<ldc? chi lo raccolse? chi lo trascimì ? « Gli antichi no~tri imaginavano c he i giovani eroi cari ag li Iddii scomparis~ero , nel folto della b:ittaglia, rapit i da una nu vola di fiamma o ingoiati da una subitanea voragine. " Non altrimenti l'eroe rom;.ino d i Spalato si dileg uò. " [ .a sua morte, secondo la parola san la, si profonc.h'i o s1 subi inHÌ in Yittoria i,.

[I .24 maggio 1922 . in occasione dd le onnra nze alla salm a d i Enrirn Toti. il compianto maresciallo G iardino, indimenticabile comandante dell'Armata dd G ra ppa, così ini,.ia\·a la sua efficace comm cmoraz1one: .. Vogliono i Bersaglieri che a m c. pcrchè vecchio Hersaglicrc e perchè fui un tempo cli quel .f reggimento, ~otto le: insegne dd quale Egli compì le sue gc~ta. tocchi l'onore di interpretare il lo ro sentimento. in q ue~tu rel i,!!iosu raccogliment o di anime. pro~tcrnate intorno alla salma di Enrico Toti. " Fieri di impersonare, nd rn ncet lo dd popolo, la fig ura caratteristica ed amata del soldato ital.iano, !Ìeri di 86 anni cli tradizioni p-loriosc, che comprendono tutta l'epopea dell:.t nuo,·a Italia, fremono i lk rsaglicri d"onore e d'amore per la consacrazione eroica cd eterna, che ad cs~i è venuta dall 'Eroe predestinato del popolo italiano. " E <1ui , da tre giorni, intorno a Lui . tutti si :iJun:1110, giov:111i e vCl:chi, in j>t.:rson a od in is pirito. ,, Qui i labari dei n.:~girncnti onmti di medag lie. ,. Qui i gagliarJ cui dei cittadini, che fu ro no e, pcrchè furono, restano Bersaglieri. ,. Qui i bat taglioni gri gio ,u di. Bersaglieri o l:k rs:wlieri ciclisti. del Rombon o ciel Ja\'orcck. del Mrzli e dello Slemc, Ji Pb,·a, J i Zag'Ora, di G lobna e di Zagamula ; del San ~{ichele e di Monfal(() ne, d i Trincea delle Frasche e di monte Sei Busi, del Vcliki H ribach e dd Pccinka , di Tamiano e di Fiondar: del Col Briccon e del Cau, .

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riol, di Val Frenzda e del Sisemol e di Valbella; di Fagarè, di Cortellazzo e di Cava Zuccherina; <li Berat e della Vojussa. Qui i neri battaglioni di Goito, Monzambano, Pastrengo, Sona, Santa Lucia; della Sforzesca e di Novara (vendicata); della Ccrnaia e di Sebastopoli; di Magenta e di Palestro, di Confienza e di Vinzaglio, di Madonna della Scoperta e di San Martino; di Ancona e di Castelfid:udo, del Garigliano e di Caserta Vecchia, di Capua e di Gaeta, di Primolano e di Borgo Levico, di Custoza (vendicata), di Horgoforte, di Ponte di Versa. " Qui i battaglio ni di Eritrea, di C ina e di Libia. <• Qui, nella corona eroica di tutti i caduti per la Patria, di tutte le Armi e di tutti i tempi, i Bersaglieri che ovunque per Ja Patria caddero. " Qui il grande spirito di Alessandro La Marmora, creatore. ,. Qui, oggi, tutti adunati e tutti frementi d'onore e d'amore. ,, Domani, d'onore e d ' amore fremeranno, con coloro che furono e con l)uelli che sono, anche coloro che Bersaglieri saranno; pcrchè l'Eroe predestinato del popolo italiano, al sommo della Sua g-csta, esalando la Sua anima irnmcma in un bacio supremo al pcn11acd1io Jd Bersag liere, ha legato per ~emprc ai Hersaglierì la Sua ~loria immortale ed i Bersaglieri non po~~ono morire mai pit1 ! ,, C:osì, per onore e per amore, vollero i Bersaglieri che la salma di Enrico T oti, che dal campo della glori a e della morte ritornava, in 11n trionfo di apoteosi di tutta Italia, al bacio di Roma italiana cd ctcrn;1, sostas~c nel sacrario, dove essi r:1ccolgo no reverenti la loro memoria e le loro glorie, in Lluesta loro casa di Trastevere, dove essi da tanti anni vivono tra il fraterno amore del popolo trasteverino, romanissimo fra i Romani , italianissimo fra gli Italiani· >, . <(

innumerevoli autori hanno esaltato, nei loro scritti , l'eroismo dei Bersaglieri durante la prima guerra mondiale. <• Costanzo Ranci ha scritto all'uopo " Piume al vento H: Gino Calza Bcdolo, Meuccio Ruini, Luigi Aversano, Arnaldo Fraccaroli. l ìiovanni Misceli, Mario Mona, Guelfo Civinini , Achille Benedetti, Luigi Barzini e mille altri hanno descritto l'impeto dei Bersaglieri alla Bainsizza, sul Pia,·e, sugli Altipiani. Per citarne ancora qu:ilcuno , ricorderemo quanto dei Ber~aglieri \( fl SSCfO:


6n Vittorio Emanuele Orlando: ,, La forza del Bersagl ierc sta i11 ciò: che, soldato, è superlativamente soldato, che, .Italiano, è superlativamente Italiano, .. Massimo Bontcmpdli: (( Non so le ragioni militari, tecniche che valgono a distinguere l' ufficio dei Bersaglieri da quello degli altri Corpi dell 'esercito. Ma so che risponde l'intuizione popolare, riassumendo e simboleggiando nel I3crsaglicrc l'Esercito d' Italia. « Ed io vado oltre l'interpretazione popolare : e vedo nei Bersaglieri qualcosa di pit1 che il vivido fiore dell'Esercito italiano. Mi pare che in essi si esprimano tutta la spig liatezza, l'impeto, l'ardore temprato di gioia del pofX>lo d' Ital ia, della miglior razza latina. ,. Impeto e giocondità della terra italica, ironia ed entusiasmo. bontà e violenza, il Bersagliere sembra portare attorno, in pace cd in guerra. all'ombra delle piume orgog liose, un ineffabile profumo di gioco11dit?i, che fa saporoso il pericolo e fa bella la morte. La Patria non può far differenze, nella sua ammirazione e nella sua gratitudinl:, tra la baldanza dei l.k nagl icr i o l'eroismo degli Alpini, tra la rl:sistrnza dei Fanti o la preci sa maestria degli Artiglieri; ma non senza causa l'llalia, eterna innamorata ddla udlt:zza 11ella furì.'.a, ha prescelto instintivamentc il Bersagliere a rappresentare la bellezza e la forza della nazione. la sua agilità , la irruenza con cui domina i secoli. la gioia con cu i gode e vince la vita ,,. Aldo V::ilori: " Il Cor1xJ dei Bersaglieri compie un secolo di vita cd è più giovane di prima. Questa \·itali1;'1 intensa e l'Ostante Jimostra come il concetto ispiratore della sua fondazione fosse veramente felice. St1,1dioso dell e istituzioni militari europee: ma soprattutto spirito geni ale cd intuitivo, Alessandro La Marmora fece dei Rersaglieri una vera creazione origi nale, andando molto oltre le ragioni organiche e tattiche. Questo uHìcialc piemontese, ai primi ssimi albori <lei Risorgimento, fece.: g ià opera di vaa italianità, fondando un Corpo che, non . solo colm;1ya alcune necessità dell 'E~crcito Sardo : ma corrispondeva alk note fondamentali del carattere <li tutti gli Italiani. I Bersaglieri furano, così, un elemento potentissimo di assimilazione e di soluzione unitaria del problema -militare italiano in senso nazionale. ,. Perciò l'opera dei Bersaglieri ha potuto aderire, in modo così uti le <:: brillante, a tutti gli episodi del Risorgimento e accompagnare la vita militare dell'Italia una, nel periodo piì1 difficile : 9uello gio\·ani lc. La popolarità dei Jkr~aglieri si è estesa facilmente a tutto


l'Esercito, giovando alla penetrazione dell'idea e del sentimento militare nelle masse che, per secoli, non ne avevano avuto alcun sentore. « Oggi poi in modo speciale non si può fare a meno di ricordare: le benemerenze coloniali dei Bersaglieri. Chi non sa che il vincitore della nostra prima, grande battaglia coloniale, Arimondi, era Bersagliere? » . Il generale Renzo Dalmazzo, del quale abbiamo già citato un giudizio, nel suo volume (< I Bersaglieri nella guerra mondiale ,,, così scrive, a condusione dell'interessante e pregevole libro, pubblicato nel 19~4. « L'epopea italica dei 1915 - 1918 segna una ripresa trionfale del bersaglierismo, poichè le gesta compiute dai Fanti piumati, in tutti gli scacchieri e a tutte le quote, sono tali che, alla semplice narrazione di eventi e di episodi, delle vampe si agitano e da quelle ~i sprigiona una luce di gloria inestinguibile. << Ricongiungendosi all'atavica tradizione, che dal 1848 al 1912 vide i Bersaglieri seguire le soni della Patria su ogni zolla d'Italia, in Crimea, in Eritrea, in Somalia, a Candia, in Cina e in Libia , dal 1915 al r920 vediamo, su ila nostra fronte, 20 reggimenti a pied.i, 6 l,,Htaglioni aulonorni, 12. battaglioni ciclisti, 3 reparti d'assalto, 5 compagnie motomitragliatrici, 74 compagn ie mitraglieri Fiat e 31 S. Etienne; in Albania il 10° reggimento; in Tripolitania e Cirenaica il I'' Bersaglieri e 7 battaglioni autonomi; in Macedonia 6 compagnie mitraglieri ; in Palestina un distaccamento del 1'' ; in Francia 4 reparti rnitraglieri; in Anatolia il IV ciclisti ; nell'impresa fiumana 3 battaglioni a piedi e l'VIII ciclisti. << Non ostante che le loro Unità siano quasi duplicate, e inquadramento, reclutamento e addestramento siano meno curati del tempo di pace; non ostante che la g uerra stagnante, cieca, ferrigna, desolata, non sia la loro guerra; non ostante che non siano sempre impiegati secondo i concetti del loro creatore, i Bersaglieri intessono ed offrono, ovunque e sempre, prodigi di v;1Jore e di sangue. <, Non consoni alla natura della loro preparazione militare, le forme, i modi della nuova gue rra deludono le spe ranze e l'aspettazione del Bersagliere. Della battaglia a lui descritta e da lui sognata vede una non riconoscibile imagine. Arm:,to, addestrato, animato per una guerra mobile, vçloce, delirante di fanfare e balenante di paesia, egli si tr()va ad un tratto confitto dentro pozze e dietro muri di fango, dove i suoi fantasmi più belli periscono, come uno sfogliare ama ro di delusioni.


6q .. Contava ~u una lotta in campo aperto, a visit:ra alzata, petto a petto cd, invece, IÌn dal primo urto, ecco l'inatteso vincolo del reticolato e l'ossessione della mitragliatrice rendere vano ogni impeto. « Sul Mrzli, ad otto giorni dalla prima fu cilata, il Bersagliere è gi;t nella nuova realtà. Sul Mrzli vediamo già i.n conflitto due mentalità: quella di Negrùtto che, inebriato di tra volgente spirito, ,-rede ancor;, c soltanto, dopo i primi assalti sanguinosi e sterili, alJ'offrnsiva ;1 tcsta bassa, alla poesia della baionetta; ttuclla di Dc Rossi, 11 quak. ;1lle prime resistenze, ai primi indiz i e segni dcll'arid:i guerr;1, si ripieg:1 sul suo cuore deluso, si disincanta, si distacca chl k tradizioni e pa~sa rapidamc;nte ad una concezione più realistica 1.kl b lotta. Freddo, consapevok, Dc Rossi fa una cruda analisi della siwa;,,ionc cd ordina di pazientare. per rendere organici, legati, con~egucnti gl i sforzi dei battagiioni , ai quali vuol prima far spianare !;! via dalh: artiglierie. Ncgrotto, appassionato, ansioso, disperato, non ammette indugi e, co ntrariamente all'ord ine del comandante, scaglia con furia folle il suo lnttagl ionc all'assalto. nella speranza di aff ret tare. con lo sbn cìo fulmineo, l'agognala vitto riJ. Negrotto è rimasto al pon te di Goito: con ostinata ill usione; egl i crede ancora attu::ik il ~;arib:i!tlinismo c Li stu cs:iluzi•)P.C eroica ;. tale, l'er cui ,1rna perdere la vita piuuosto che le illu sioni. Dc R.o, sì muove, in\TCe, dall a guerra rus~o - giapporn:se e, seppur in s<: piange il crollo di y_uclb , ptcic di mcraviglio~o, da lui intraYisto tJU:rndo nwve,·a all'attacco co n mantella nn:i e candida aigrcttc, sospinto da ~erena cmcicn1.:1, ~i sv111cola da inquietudini e nostalgie e, dietro la n.:te di ferro , ~a vedere ì lineamenti. dell a realt;1. " Ct.:rto i lugub ri dedali e k orride tane, in\'ischiati di poltiglia. erano ben lo ntani dall'c:lcmcnto faw,loso clie aveva colorito i sogni dei Her~aglieri. Tuttavia il loro spirito tradizionale non muta: si ;1cbtta. vincendo affannati contrasti e segreti travagli, lottando contro il passato. contro se stes~i, i Bersag lieri $Crivono pagi ne immortali , .rnchl se ing.1bbiati tra traki spinosi, rossi di sangue pit1 che di rnggim:, ~mck se vendemmiati dalb mitraglia, ingoiati da mine, intos, icati dai ga~ e dilaniati dai grossi calibri. L 'ineluttabile trincea non anchilosa, però, i loro arti, non p:uali zz:i b loro foga e, quando ne sorge il destro - su! Pecinka. a Jamiano, sulla Rainsiz.za, a Vittorio Veneto ~ scavalcano impt:tuosamente lo sp:ilto della trincea e, sciolti dalk maglie della difesa, calano sul nemico come una volata di falchi. ,< Invero il loro non è soltanto adattamento; ma superamento, in quanto essi --- come ebbe a riconoscere il Duca d'Aosta - fanno


Particolare t!d 111om11nc11to a Garibaldi ,n l?o:•11a n1/ Gi.rni,·ulu.

(opcrr1 t!i E. Ga!lon).



rifulgere, accanto all'impeto bersaglieresco, la tenacia nuova che la guerra oggi richiede ". Carlo Delcroix, il Rersaglierc veggente, così esprime la tmncnda delusione dei soldati di La Marmora cd il loro pronto assueL,rsi al carattere d'immobilità, assunto inattesamente dalla guerra: « I Bersaglieri, saldi come granito, elastici come acciaio, figliuoli dell'impeto e genitori dell'assalto, non nati per rovesciarsi nella mota e appiattarsi nelle petraie; educazione militare e struttura fisica, tradizione guerriera e istinto di razza li avevano plasmati per la battaglia aperta; le veementi falangi avevano un ritmo di carica, le piume eroiche chiedevano, agitandosi, .il vento. <1 Costretti a seppellirsi nella trincea, i Bersaglieri emularono i Fanti in umiltà e pazienza, senza arrugginire nell'immobilità, ~enza intristire nel silenzio; la guerra li amputò delle penne; ma la fiamma rossa seguitò ad illuminare i maschi volti in un ri verbero di entusiasmo, e gli squilli non dimenticati echeggiarono nei sogni della riscossa. Dopo tre anni di prigionia nelle caverne, i Bersaglieri ritrovarono impeti e fanfare nei reparti d'assalto; le penne cadute dai cappelli ricrebbcro sull 'elmetto e la vittoria metteva le ali con i suoi ~uldati ... » . " E' supremamente mirabile - no t~, Gherardo G hcrardi -- come esempio di grandezza spirituale, eh ·essi abbiano potuto continuare ad essere se stessi di fronte al proprio dovere e alla morte, c1uando rntto pareva congiurare ad una spersonalizzazione del Corpo che, spezzettato, sminuzzato, distribuito qua e là (sempre dove piL1 avvampava la fornace), avrebbe certamente perduto i suoi caratteri, se essi non fossero stati più forti di gualsiasi contingenza e non avessero resistito contro i- criteri imperanti e contro tutte le montanti diflìcoltà, con la forza continua dell'unità originale e di una tradiz ione insopprimibi'.e... . « Dalle sovrumane lotte del San Michele all'irrdrenabile corsa dì Vittorio Veneto i quarantadue mesi di guerra scorrono innanzi ai nostri occhi, come in un caleidoscopio a ll ucinante. « Ora, se la Stori ;1 è rigore di certificazioni e ~e le cifre dicono c.1 ualche cosa, potremo accontentarci di chiamare il Bersagliere simbolo oleo;;rafico del soldato italiano, o no n dobbiamo piuttosto rnncludere che, anche nella viva e splendida epopea del 1915 - H)I8, egli si confermi'> « emblema <li virtù della stirpe. segnacolo di ardimento dell'Esercito, sintesi di bellezza della Patria ,,, così r ornt: lo defi nìYa, nel 1921, Ema nuc1c Filiberto di Savoia)


" li sangue dei Bersaglieri del Ticino e dd Mincio scorreva nelle vene dei Bersaglieri dell'Isonzo e del Piave: nè d egen ere. il sangue, nè mi!,!liore. <<'così sia pn i Be rsaglie ri che ~ono e c he verranno. E che tu tti possa no oggi cd .i n avvenire, nel nome di La Marmora, ca n tare come i giovani Spartan i ai loro vecchi: Noi siamo q uel che voi" foste;

noi saremo q uel che voi siete ,,.

Sui Bersaglieri, e sulle loro ge~ta durante la g uerra 1915 ·· 191 8, il generale Ildeb rando Fiocca così scri veva nel 1928 (1). " 1 neri battaglio ni, c he all'Italia avevano fatto scudo coi loro p ett i tante volte, tornarono alla pugn;t allorchè di nuovo suonò la ~quilb di guerra per la più completa e definitiva n.:surreziom: della Patria: e vi andarono in grigio-verde, col proposi to di emulare e le g lorie ber~aglicrcsche passate ed il va lore, che gi:t sa pevano grande. di tutti i fratelli ddJ'Esercì ro. ,, Andarono, così, sui monti chl' cingono il con fine nostro e ~ul C;ir~o e da prodi comhatlerunu ~ul Ru111h,111 e , ul J,1 \ 01..:ù:k ; ,l PhY:1 , ~ul Veliki e sul Pecinka: sulla Hainsizza e ml Globoc hak ; e poi a Valbdla, a Ca\'a Z ucc heri na, a Cortellazzo ed a Vittorio Veneto. " I Bersaglieri a vrebbero voluto, nel 1915, contro i primi reticolati e k prime t rin cee incontrate nei tratti affidati al loro a rdi re, superare l'ostacolo co n l:t forza della loro fed e. con \'audacia e la fiducia spinte lino alla pre~un'l.Ìone. Ma -- lo sappiamo - - (JUCSta volta l'ost acolo mate riale non era di qu elli c h e si infrangono o si supt:rano in brevi mome nti; occorreva perdurare nello sforzo, sostituire allo slancio la tenacia; ma slancio e tenacia materiati sempre della stessa fede: in una parola s'avvivò per i Bersaglieri, accanto all' a rdore i nnato, il più modesto; ma fattivo spirito d i oscuro sacrifìcio , spinw an che es~o quasi oltre i confini dd po ssibiìe !... ,, Passio n e e C al vario del resto - di tutte le Fanterie, dal 19q al 1918 1 « Ma noi gi:1 sappiamo quanto bene ahbia fatto all'anima <kll'lt:1li:i. d'oggi la t rincc1 l .. Per superare il grave arres to sul g reto d el Mincio bastò lo spirito di Guastoni; per supera re tutte le trincee nemich e i neon ( 1) F1ocu : ,. Le: nohili F;,ntcric "·


trate sul loro cammino dai Bersaglieri ci volle tutto il loro valo re militare. « Ed , invero, la riprova noi la troviamo leggendo le pagine autobiografiche d'un eroico Bersagliere, grande mutilato di guerra, latidove egli rammcmora i suoi Bersaglieri del 1 2° reggimento, lanciatisi. con generosa furia e spavaldo sprezzo del pericolo, all'attacco di monte Mrzli, nei primissimi giorni del giug no 19t5. ,, futti consigliavano la prudenza ; ma i piumati figli Ji La Marmora vollero tentare la prova di vincere con l' impeto dell'assalto ogn i difesa passiva nemica, og ni asprezza del ierrcno, prim;i della rinunc;a alle tradizioni del loro Corpo ... « Belle le pagine del Mrzli : più belle t!uelle che seguirono del sacrificio tenace ed oscuro! « Come, all' inizio delle guerre del nostro Risorg im ento, la prim a medaglia d'oro fu attribuita al Bersagliere Saverio Griffini; come la prima medaglia della campagna libica spett<'> al Bersagliere Raffaele Pergolesi, così, il 1 " giugno 19 r5, la prima medaglia d'oro della guerra 1915 - 1918 è asseg nata, sul Mrzli, al Bersagli.e re Gi useppe Carli. ,. Le vit:cuJe dunque di questi Fanti provano che !"italico valore, cantato dai Poeti; ma più ancora j1Justrato e documentato dalla Storia, esiste in una realtà bella e continua; che q uesto valore è fatto d'impeto sì; ma è anche materiato di volontà tenace, di disciplina, di sost.1nza, di ogni virtù spiccatamente romana ... <( Le vicende della lunga lotta di trincea sono da ricordare per i Jkrsaglieri come per tutta la Fan teria. Pur tuttavia v'ha ancora, nel la lunga teoria di queste vice nde, qualche episodio degno di essere ricordato. « Quota 70 di Selz, :.ul Carso brullo; quota 85 di Monfa!cone : E nrico T oti! ». Durante la battag lia di Gorizia, il III , il TV e J'XT battaglione Bersaglieri ciclisti vennero lanciati, il 6 agosto 1916, alla co nquista cl i detta quota 85, caposaldo della difesa locale austriaca, su cut particolarmente furiosa arse la lotta in y uei giorni. Fra i Ciclisti, che mossero decisi all'assalto, la figura di un mutilato ritta sulle stampelle emergeva nella massa grigio-verde ... Enrico Toti l.. . Enrico T oti trasse, certam ente, l'energia mo rale per combat1 rrc da mutilato e per combattere da eroe dallo spirito di Corpo, affermatosi attraverso la trad izione m ilitare. oltre che dall'alto ~entirc del proprio dovere ci vico.


,. Quale fonte inesauribile <fcnergie morali non è, pertanto, questa ,!!loriosa tradizione militare dei Bersaglieri, se da essa può scaturire: spon taneo u n atto di così completa dedi zio ne al Dovere ed alla Patria?! Se i Bersaglieri sono attualmente moltissimi nel nostro Paese ·· perchè ,, yuando si è stati Bersaglieri una volta, lo si resta per sempre ,, - quan ti nostri concittadini ex-Bersaglieri, tornati alle opere di pace, non ope rano tutt'ora secondo i dettami della legge dell'onore militare e dello spirito di Corpo bersaglieresco? " Più Yolte ci siamo preo(c upati di persuaderci che. se l'avvenire della Patria non sembra si presen ti del tutto scevro di pericoli, c'è per .:on,Trso nd no stro pas,ato militare tanto <..JUanto basta per assicurarci d1 e mai i pericoli saran no tali e tanti da poter superare Jc ~i,ur,c inlìn itc d i , :tlorc d 'audacia . di resistenza fisico-morale alla l!llcrr:t della nost r:1 ~ente .li sacritìl:io Ji Enrico Toti insegna .che ~utti po=-,sono e tkbb~~o contribuire, in pace cd in guerr:1, alle sante \'itto rie della propria Patria perdi<.' l'odierna civiltà impone sforzi mnprc pit1 poderosi alle Nazioni che non voglio no perire e che, ;1\·cndo nc il diritto , vogliono co ns<:rv;1rc il loro posto nel m ondo . ., Così è che tutto è utik , o gn i co nco rso è: p rezioso, siccom e appunto utìi i e preziosi furono, l'cr la \'i1tu1 ;.,. l'opd.i. cd il sangue versato sul Carso dal Bersag liere mutilato! ,. M a l'alterna vicenda della guerra. rni sembrava fata le che l' Itaii:i dmTsse so ttostare come la Fr; ncia, l"lnghiltcrra cd il Belgio, impose, nell'o ttobre '') '7, che le tri ncee dell'I sonzo e del Car so fossero abbando nate per essere riprese un anno dopo. Allora furono i batta_glio ni cicfoti del la Carnia, del Torre, del Tagliamento che corsero tutta la pianura veneta. affia ncandosi alla Cavaller ia, e contesero al nemico, ebb ro per un successo insperato, il suolo <l'Italia, dando il 1cmpo necessario pcrchè sul Piave si stendesse la nuova siepe di petti uma n i, ad arg inare il progresso dd nemico. <· Abbiamo gi;1 ricordato Cava Z uccherina, Cortellazzo e Vittorio Vcncto l]U a li nuove pagine scritte dai Bersag lieri sul Piave, in modo che il lauro d ella vittoria fregiasse i loro labari ed i loro gagliardetti " ·

Il generale M.ario della Martina, in un suo :irticolo intitolato: " I 13ersag licri nel primo secolo della loro Storia >>, così sintetizzò le gesta del glorioso Corpo:


Il

111

Noma,



<, Agli albori del Risorgimento, a rappresentare: lt: nuo \c: forze: dell 'Italia anelante alla sua indipendenza ed alla sua unit;i, e ra nato il guerriero piumato, vestito di nero e fregiato di cremisi: i colori cicli:, intrepida morte, che ben contrastano col suo gagliardo impeto di vita . « Nel primo centenario della fondazione del Corpo, no i intcndjamo parlare del Bersagliere, non per raffigurarlo quale campione isolato tra i valorosi della Fanteria e delle altre Armi ; ma quale germoglio caratteristico della stirpe, dalla quale egli trae le virt.t'.1 e la foga, il sorriso e la vivacità, l'audacia e l'impeto. << La sua stessa origine, fra il 1831 ed il 1848, ricorda il frem ito delle rivoluzioni, << Mentre, dal 1820 al 1831, pensatori e poeti cospiravano, un geniale soldato intuì la necessità di una Fanteria celere, agile, pronta ~ decisa. « Primo Bersagliere fu il sergente Giuseppe Vajra, piemontese, presentato a Carlo Alberto dallo stesso Alessandro Ferrero della Marmora ; ma !.'origine ve ra del Corpo deve ricollegarsi con l'invenzio ne <tella g loriosa carabina, poichè il La Marmora, nel concepire i Bersaglieri, seppe dare loro anche un'arma dal tiro più celere e più preriso rispetto :1 riuellc allora conos..:iutc. " Così, il 18 giugno 1836, nacqu ~ la prima compagnia Bersa· g licri agli o rdini dello stesso La Marmara che, già capitano nel regrimcnto Granatieri Guardie, era stato trasferito nel nuovo Corpo. <' Con le loro virtù militari questi baldi solda ti dell 'irnpcto ac..:escro ben presto .l'entusiasmo del popolo e la fanta sia dei poeti e, nel primo centenario della loro fondazione, noi ne ricordiamo brevemente le gesta, senza volerle disgiungere dal sacrificio e dalla gloria Ji tutte le Armi. <( 30 maggio 1848: ponte di Goito, battesi mo di gloria. J Bersaglieri sono condotti dal La Marmora che, g ravem en te ferito alla facLia, rinnova imperturbato gli assalti. li ponte in fiamme crolla; ma si passa sull a spalletta e si rinnovano atti di eroismo, di cui si varrà la vittoria delle Armi, e al Bersaglien; Griffini sarà assegnata dal Re Carlo Alberto la medaglia d'oro, che è la prim;1 individuale. Ad Oliasi la sorte delle armi appare incerta: il capitano Pascili, ferito a morte, m entre agonizza tra le braccia dd caporale maggiore Bcvilacqua, grida: Suona, suona la carica! ed il Bersagliere, benchè colpito alla bocca, mentre sorregge l'eroico capitano che spira, ripete il ritornello della carica e muore, alternando le note <lella tromba ai flotti del sangue.

41.


"Tra i Bersaglieri dclk nostre prime guerre d ' indipendenza , accanto ai prodi cldl'cscrcito regolare, dobbiamo ricordare i volontari come il Morosini cd i Dandolo, Luciano Manara, Ippolito Nievo, Goffredo Mameli, i <JUali volkro adottare quasi la stessa divisa e dimostrare lo stesso valore. « Questi eroi, cultori delle lettere e delle arti , ugualmente capaci d1 accendere le anime coi loro scritti e di trascinarle col loro esempio, combatterono sull e barricate di Milano, a Novara, in difesa della Repubblica Ro mana c furono cari a Garibaldi cd al Mazzi ni. •t Dalla difesa di Rorna, alla Cernaia cd a Sebastopo li. ·• Nd 1855, organizzata dalle principali nazio ni europce b spedi zio ne in Oriente, il genio politico dì Cavour o ttenn e che alla cam pag na di C rim ea p:1rtccipassc anche il P iemonte e, tra i contingenti d egli eserciti d 'Europa, i Bersaglieri affermarono alla prova com e gli Italiani ~;1ppiano offrire la vita pc:r un ideale cavalleresco. <, Ma in Crim ea, mentre b. Vittoria sorrideva ai (• Piumati )) ' che a nuoto. nella Cern:1ia, all':1ssalto del forte Tractir e sotto le mura di Sebastopoli, affrontavano la morte, colpito da impbcabile m orbo, Alessandro La Marmora, creatore del Corpo glorioso, trovò la morte, ... hc: ,I\ C\,1 mille \ohe sfid:1tn , ul campo e che a Coito .t.::i:ì lo aveva ,fiorato, senza poterlo ghermire. ;. N"dla campagna del 1859 ceco sfilare g li eroici ca pitani superstiti: C hiabrna , Lyon~, Brunetto, il 'Usscaux. Pinclli, PallaYicini, Vic:ir ini. Ri ccardi di Netro, Privig nano, Orengo, F erraris, Pag liari e tanti altri, destinati a perpetuare la gloria del ,; piumetto " a nche sui campi di Lombardia. ,, 1 battaglioni schierati sul Po vincono a Valenza; altri d alla Sesi:i si spingono a Palestro. do ve g li attacchi violenti cd ostinati d eg li Austriaci e la stessa loro tenace resistenz a vengono infranti. " Dopo la battaglia, il generale Cialdini g rida al vincitore: " Bravo Chiahrera ! Bravi i suoi Bersaglieri! Ero con Durando sull'alt ra spo nda e dissi che, nella Spa~na , aLGiamu vi~lu comb.ittcre fiere truppe; ma come i Dersaglieri mai >>. •< Seguono k vittorie di Vinzaglio, di Confien z a e di Mage nta . A San Martino i Bersaglieri, correndo a ll'assalto per la conquista dello storico colle, salutano con orgoglio l'aug usto co mmilitone Vittorio Emanuele Il di Savoia, caporal e d egli Zuavi. ,, Nella campagna del 18(>0 - 6r, il valore d ei Bersaglieri r innova le sue prove a Fano, a Pesaro, a P eru g ia, a Spoleto, al Macerane e ad Ancona.


<e All'assalto di Spoleto, l'eroico capitano Privignano, col IX haitaglione, tra cui sono i superstiti di Crimea, incalza il nemico ~enza respiro: la breccia è sfondata, Spoleto si arrende. << Gli intrepidi battaglioni non danno tregua al nemico. Le colonne s'irradiano: puntano fulminee su Castelfidardo ed alla presa di Ancona. Così al Volturno, a Capua, a Mola di Gaeta; ogni marcia è un successo, ogni battaglia è un trionfo ; la vittoria si afferma, i Bersaglieri fugano l'avversario, confermando le loro tradizioni. « Compiuta da Garibaldi l'impresa leggendaria dei Mille, le Marche e l'Umbria sono liberate. Dopo 9 anni, giunge finalmente l'ora della liberazione di Roma già vaticinata dal Cavour e, nello storico settembre, J.2 battaglioni Bersaglieri fanno parte del Corpo di spedizione. ,, All'alba del 20 settembre essi sono all'avanguardia e, vinta la resistenza dell'esercito pontificio, entrano con le altre truppe vittoriose attraverso la breccia di Porta Pia. « Roma inizia così la sua terza vit;i, il terzo periodo della sua missione universale. ,c Nel no\'embre dd 1870 il Ministro della Guerra, generale Ri<.vtti, ,nuJifìcù l'organico del Corpo, ridusse i hattaglioni glorim1 e li inquadrò in ro reggimenti. " Con l'austera Jiscip1ina del soldato, quella che fa « divorare le lacrime in silenzio >', i fì"eri superstiti accolsero il sacrificio ncll'obl,c<lienza e con imm111ato ardore si prodigarono nell'allev.iare le conseguenze di ogni calamit:1 nazionale: nelle epidemie, nei terremoti, nelle inondazioni. <, Nel secolo attuale, ecco rinnovarsi le prove: la spedizione in Ci na, la guerra libica, la guerra mondiale. << Ancora una volta, nel lontano Oriente, come contro i ribelli li bici, come in tutte le battaglie dell'ultima guerra, i Bersaglieri si distinguono e si affermano degni della riconoscenza della Patria e del ,uo orgoglio materno. << Rasti ricordare: Gustavo Fara che vinse le insidie di Sciara Sciat; Giovanni Maggiotto che, col proclama di Homs, preannunzi<', i futuri destini e comandò la vittoria ; Sante Cccchcrini che, sempre sereno, fumava anche nelle mischie più cruente la .~11a ,, gorgogliosa >• ; Felice Coralli che, solitario come un asceta, non appena si inizia il combattimento, subitamente si trasfigura , per trascinare contro il nemico i suoi battaglioni con la furia del turbine. <• Ed eccoci al 1915.


,. Quale tributo di amore e:: di sacrificio non diedero i Bersaglieri nella grande guerra , per la non Ltcile vittoria? ,. Nessuno meglio di voi , combattenti di tutte le Armi , che li ammiraste nell e mischie verso la mèta; nessuno meglio di voi può riC(Jl d::ire con qua nta fede e con llualc ::irdorc i Bersaglieri a voi si uni ro no e con voi gareggiarono nc.:lla foga degli assa!ti disperati e nella tenacia delle resiste nze pit1 diHìcili ! e, Le Alpi 11t.: vosc e le struallidc doline del Carso, com e le sponde dell ' Isonzo e del Piave, conobbero, con quello di tutti i reggimenti d ' Italia, l'impeto delle Fiamm e cremisi; iÌnpeto che si affermò sempre vittorioso allo Sleme cd al Mrz li , a Plez.zo ed al San Michel e, a ~fonfalconc cd alla Bainsizza, a Fagarè, a Capo Sile, a Vittorio \'e ncto. " Ricrnchi:i mo, fra i moltissimi , qualche c:roc. ,. Giuseppt Ca rli, dopo aver con1battuto due giorni , colpito a morte, rifiuta ogni soccorso. Mentre agonizza, ordina ancora alla sua SL[Uadra che sèg uiti a sparare. E' la prima medaglia d'oro. ,. Gino Buccclla ahb;indnna la mad re :1 Trento, rifiuta l'assegnazione alle retrovic:, rnmbatrc da prode, muore baci::indo il ,, piumelto ,,, ch 'egli Jicc essere la sua ha nd ina. " Cir~ Scianna, sul Gra ppa, sal va lo stendardo. Colpilo a morte dalle baion ette nemiche, ~rida: Jr'iva l'/lalia! " Il colonnello Eu~~1;io Dc Rossi, stroncato dalla raf fìca nemica all a testa del r:! rcggi;11ento, grida che: un Rersagliert: non è mai fc. rito e sopra\'vive per molti anni al martirio. « ~ichcle V itali con una ~cala ra~~iun~e il trincerone di Pal Piccolo, ~cavato nella rocc ia. Ferito tre \'oltc, seguita a salire e, col[>ilo nuo,·amente, precipita nell'abisso, gridando: f/iva l'Italia! << Il Rersaglicre Otiolini combatte da solo a monte Spill ed, ormai priYo di ogni altra :mna, impugna contro i nemici il piccone. " De Rernardi, comhattendo alla testa dei suoi A rditi, contro le posizioni nem ic he di (jall 10, vendica due fratell i morti in guerra. Più. \'Olte ferito, non cede linchè la morte lo affida alla gloria degli eroi. ,, Careni, a Capo Silc, ha le gambe troncate; finisce di recìdern<.: una, ancora appesa al tronco da (JUalche tendine, ed al cap itano chl' lo confo rta , risponde, nell'imminenza della morte : 1, Questo è null a per un Brrsaglicrc! >• . '< Il generale Vaccari, vecc hio e provato Bersagliere, quando al Montello !.Cmhrava più diflìcilc l'effettuazione Jelle nostre speran ze, 0


Jl Jkrs.1glinc .



guida all'assalto di Nervesa i suoi prodi e vince:. Così più tardi, alla Sernaglia, con l'azione fulminea del suo Corpo d'Armata, aprirà le porte alla Vittoria. Enrico Toti, a quota 85, ha una sola gamba ; ma è tutto impeti. Combatte disperatamente e, colpito a morte, lancia la gruccia al nemico, bacia il <e piumetto '> e grida: Viva l'Italia! '<Alberto Riva di Villasanta, pochi attimi prima dell'armistizio, al bivio <li Paradiso, dona alla Patria l'ultima vittoria ed offre ad Essa l'ultimo olocausto, degno virgulto di un annoso ceppo di Sardegna e rappresentante non degenere di una famiglia di eroi, i cui componenti furono in ogni guerra, meritando ben 53 medaglie al valore ll .

Nel suo volume " l Capi, le armi, i combattenti >) il colonndlo Varo Varanini scrisse sui Bersaglieri : << Hanno i colori della Morte, ma sono la più fiera espressione della Vita. a Così. fu rono detti , wsì sono, co!>Ì saranno sempre i oal<li Ber~aglicri nostri, fieri dc:1 loro innumeri fatti di guerra. (( Giacchè dal ponte di Goito, che segnò nel 1848 il battesimo del fuoco del Corpo, all'ultimo assalto al bivio del Paradiso allo scoccare del! 'ora di armistizio, è tutta un ·epopea ricca yuant'altra mai di sacrifici, di fede, <li g loria ; è tutta un'onda piumata che corre la peniso.la, travolge lo straniero e concorre potentemente a fare l' Italia. « Il pensiero ritorna all'insigne e valoroso artefice dell'opera, al creatore dei Bersaglieri , al capitano della Brigata Guardie Alessandro Ferrcro della Marmora, poi generale nella lontana Crimea e quivi deceduto , per effetto del morbo terribile, che tante vite mictè nel Corpo di spediz ione italiano. 1c Il La Marmo ra, dopo avere attentamente studiato g li esempi stra nieri, non imitò servi.I m ente: nè il tiraillcur fanccsc, nè il iagcr o il greu zer tedesco, nè il riflt:mcw britannico. E gli rreò un tipn di milite nuovo ed originale, perfettamente rispondente alle caratteri stiche dell a stirpe italica, per nii, quantunque creato fra le b alze alpine, in pochi anni potè sorgere pure nella piana del Po, sulle balze appenniniche, lungo i tre mari , nelle isole e più tardi fin nelle lontane colonie, che seppero esprimere, nell ' Ascaro eritreo, null'altro c he un tipo dotato di qualità , per così dire, bersag lieresche.


" Nel 1842 fu cu~tituito il primo battagliune, che r8 aprile 1848, nuidato <bilo stesso colo nndl o La Marmora, attaccò il ponte di Coi~>, obbliga ndo le retroguardie au~triachc ad abbandonare la riva lombarda. E, quantulhJUe il La Marmora rimanesse gravemente ferito, i }kr~aglieri continuarono :i di sti nguersi per luna la rimanente campag na: a Mo n zambano, a Pa-

'-trc ngo, a Santa 1,ucia, a I

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Coito, a Rirnli. a Governolo. ~l St:iffalo, a C ustoza, a Milano: e così in q uella sm,eg ue nte del , 8.-19, all a Cava, :d!a Sforzc~.ra, a M.orta ra, ::i ~O\'ara infelice cd a Gcno\':t ribelle. " In C rirnca furono in"iati ben cinque dei dieci ba1taglioni Bersaglieri , che nel f rattcm po erano stati rn,ti tu iti. e l) Uelli . quantun,1uc nnri :wlb b rnuzione . . orga111Ca ge nuina - g ran: errore. tro ppe rnltc ripetuto a11d1c più tardi · rurono ammir:Hi da al lc,11i e da ne-

miri e la loro fama corse per tutto il m ondo. " Le ~( 1uillanti fan fa n: elettrizzaro no k popolazioT,,..111 d, lìrrsagl,rre !di .·/ . S d1'11 ). ni cJ esaltarono lo spi rito itali ano, ~cmprc più in sofferent e del ,nv;iggio o l impaziemc d i libertJ . nei ~iorni o rmai ,·ir i11i d<:lla ri ~co~~a ·• . Ed Enn io Angcl in , scri\'cl':t d:il canto suo, nel HH(> ( 1): " i\ migliaia accorrono dal le :1rrovcnta1e pietrai e carsiche, da dirupi e picchi inaccessibil i, eia tri ncn; fango~e e cruente ed una moltitudine grigio-n-rdc si ~o rnnw,T, cammina, si ava nza di corsa. E' tutl o un folto stuolo di eroi. E' il , 2" reggimento che, con folle impeto. assale k formidahil i clifc~c del Mrzli. terribile e pauro~o. rigan1 1) :\ -sr;1.1.1:-.1 : ,.

Dal po11te di t ;oi t<, ~I l., 111:irn.1 su C,,n.la r ...


done di sangue i fianchi scoscesi. In testa Eugenio D c Rossi che, orrenda mente squarciato nella spina dorsale, fiero cd imperterrito, pone la canòida aigrette del comando sul cappello dall'ala bruna e, avvolgendosi nel corvino mantello. rassicura i suoi: Niente, ragazzi. Un colonnello dei Bersaglieri 11 0 11 è mai ferito! Colpito a morte nel tragico assalto, il tenente colonnello Negrotto lancia contro il ne mico il cappello piumato, esclamando: Bersaglieri, è In vostra bm,dù·ra. Andatela a prendere! " Sono i battaglioni ciclisti VIU e X l che di corsa ascendono le aspre pendici del San Michele, il monte da tanto tempo conteso. Fu'.mi.nati e decimati da ardc:nte pioggia di piombo, minacciati ai fianchi cd alle spalle, g li avanz i dei due battaglioni, ad un cenno del tenente colonnello Sante Ceccherini, fiero e dominante come un invulnerabile iddio, si scagliano a testa bassa contro due brigate d i Honwcd, volge ndole in fuga. '· 1, E' il 15° che, guidato dal prode colonnello D e Bono, conqui~ta e travolge la trincea delle frasche, rima nendo pressoc hè distrutto nell'epica zuffa. << Giunge il 16", che :1 Pal Piccolo . Jopo furibonda lotta vittoriosa, perde il ~ott<,tcm:11te Vita li , l'eroe purissimo della giornata, cd il va loroso tenente colon nc!lo Arcodaci; gi ungono i Rersaglieri del Il battaglione ciclisti che a Zaibena com battono con eroico ardimento ; tJudli del UI ciclisti t.:he a Monfalcone ~cri vono pagine di passione e di sang ue. E ' con essi Enrico Toti , lo zoppo e leggendario Jkrsag lierc romano che, con atto m agnanimo, scaglia la grnccia sul nem ico fuggente e, fra i supremi aneliti dell 'agon ia, spira baciando convulsamente le piume. Con irresistihile slancio avanzano i Bersaglieri ddla Il brigata (t ed 11 ") cont ro le for midabili difese di quota 144, Jamiano e Fiondar; quelli della I brig,11a (6° e 12'') sull 'altopiano della Bainsizza, dove infrangono, con tremendo impeto, le ostinatissim e resistenze av,·ersarie. "E, quando le colonne nemiche avan zano a calpestare il sacro suolo della- Patria, sciam i irrequieti d i veliti assalgono dovu nq ue il nemico imbaldanz ito e ne arginano la tumultuosa valanga. Coi sonanti cd eroici SlJUadroni di Cavalleria si precipitano, contro Li mugghia11te marca avversaria, infaticab ili battaglioni di Bersaglieri c iclisti, che, per boschi e rad ure, colline i; conva lli , contrastano passo passo l'avanzata al nemico, sostando e combattendo disperatam ente. ,, Rifulge l'eroim10 della V brigata (4" e 2 t''), dei battaglioni ciclisti V, VI , VII e VIII , dei battaglion i LXVlll, LXJX, LXXV , i


cui nomi sono come t:mti bagliori <li luce, come acutissimi squilli. Cadono, alla testa ddlc disperate schiere piumate, il capitano Rolancl.1, i sergenti Rossi e Scirè, il tenente Guido Maifrcni, purissimo eroe. Divampa la battaglia sulle s1xmdc del Piave cd, insanguinate di cadaveri nemici, corrono le onde del fiume. Contro il nemico che ne tenta il passaggio si scaglia nuovamente la furia piumata. La Hl brig;1ta Bersaglieri (17" e 18"), i reparti d'assalto fiamme cremisi XXIll e XXIV combattono rnmc leoni; il generale Vaccari, in un'improvvisa, pericolosa situazione verificatasi, lasciato prontamente il suo posto di comando, riordina cd incoraggia i soldati delle sue Di\'isioni, conducendoli nuovamente all'assalto t:d alla vittoria. Al suono del flik -flok, l'dettrizzantc e vecchia marcia bersaglieresca, il generale Pio.la-Caselli, pt:r primo, sui barconi, attraversa il Piave sotto un furioso sihilo di proiettili, beffando il nemico, :1tterrito e meravigliato di tanto ardimento. •< Sl{Uillano ancora , alte e sonore, le diane bersaglieresche; squillano d'una insolita allegria ... Alh luce dello sfavillante sole della vittori:i, belli , irresistibili,'inca!za11do il nemico in fug:i. i Bersaglieri di Vittorio Veneto passano di cor."1. Ed ecco sfavillar<.: l'ultima fìamma di passione bcrsaglicrc,c1 ;1 P:1radim. desolato lcm!10 di terr:i sterposa, dove l'adolescenza di Alberto Riva di Vilbsanta è l'ultima offerta praiosa. l'ultima m<.:daglia d'oro concessa nella grande guerra di liberazione. E' l'nra del trionfo, ddL1potcosi, cki nurtiri. ,, Dai mille campi di battaglia irrcf renahilc si leva un urlo, una protesta d"amore. Una moltitudine splendente di piume, di punte e di bende, agitando moncherini cruenti e tronconi d'armi, ricanta il peana dt:i fasti bersagliereschi. Da Goito a Poria Pia, a Sciara Sciat, a Paradiso, da Alessandro La Marmora ad Alberto Riva di Villasanta, una tradizione d'croismi ~folgora d'una inestinguibile luce. ,, Ed, al vostro passaggio, o sanguinose brve guerriere, pieghiamo il ginocchio cd agitiamo la l:iccra bandiera, che i Fanti di Giovanni R;1ndaccio, i Ber~àglicri di Michele Pcridc Ncgrotto, gli Alpini di Ccsar<.: Batti sti ed i Marinai di Naz;irio Sauro portarono sui picchi insang uinati, sui rii ugi delle aquile, fra le anse dei fìumi, sui mari contrastati ... ,, .


APPENDICI



APPENDICE N.

1.

LETTERE E TEST AMENTI DI BERSAGLIERI CADUTI Alle ispirate rievoca,.ioni degli scrittori che, con tanto fervore

di entusiasmo, seppero ricordare in poche, sintetiche pagine, le gesta dei Bersaglieri, dalla costituzione del Corpo al la fine della guerra 1915 - 18, non p0ssiamo far seguire altri documenti che non sieno sacri ed eloquenti come le lettere degli stessi ufficiali e dei Bersaglieri caduti. Lettere che, per i familiari addolorati, per j numerosi amici e per tutti gli Italiani, ripetono l'ultimo grido ed esprim ono l'ultimo voto di coloro che dona rono la vita alla Patria. Leggendo queste lettere e questi nobili testamenti, ch e m anifestano i sentimen ti, che collegano innegabilmente l'opera di tutti i nostri combattenti con quella compiut a dai nostri padri nel Risorgimento, noi potremo meglio raffigurarci i soldati ed i Bersaglieri italiani , in quella loro multiforme umanità. che - come scrisse il Monti (r) - forma del nostro popalo un popolo unico nella Storia: sentimento rdigioso, spesso intimo c profondo; vivo attaccamento alla famiglia; slancio soldatesco e pronta adattabilità ad ogni più dura contingenza; culto della donna e senso della natura; tenacia e spirito di sacrificio e, soprattutto, per quanto riguarda i Hersaglicri . un vibrante e fecondo spirito di Corpa.

Capitano nel 12" Bersaglieri Luigi Martini. M orto a Milano, in co11seguenza di ferite riportale sul San Micliele il 2 3 mar.w , 917. << •• • noi attendevamo con ansia di essere chiamati, per continuare e completare l'opera di quelli che ci hanno preceduto e per 0imostrare agli Austriaci che, se le nostre piume si piegano al mi11imo soffio, non p iegano ma i coloro che hanno l'o nore e la gioia di portarle ... << Bisogna andar piano, superare difficoltà forse mai immagi nate, vi ncere di costanza nella lotta e aver g rande fede nella vittoria finale. (1) Ar-;TONIO

MoNn : " Lettere di combattc111i italiani nella gr:111dc gucrr:i " ·


Per ragioni varit: di servizio, ormai conosco molto bene il fronte da Monfalcone a Gorizia, sia in lungo come in largo, e vi assirnro che si son fatte cose tali, per cui uno si sente orgoglioso di csst:n: Italiano e soldato. Le nostre porte di casa sono oramai chiuse; non ~i passa più tanto facilmente; si erano serviti bene i nostri cari cx alleati. Che: magnilìca linea di confine! Non a torto alcune l<Jro carte geografiche consideravano il Veneto provincia austriaca! Non erano dentro G1,a, ma avevano le chiavi di tutte le porte e si poteva no chiamare, con la loro arroganza speciale, i padroni "·

Tenente nella 2° Divisione d'assalto (Bersaglieri) 011ori110 Va111111cci.

Morto il

27

marzo

1920.

novembre 1<J18. ,, ... il 7 varcunmo per primi il vecchio confine naturale a Monte Croce; erano le ore 15; appena il mio gruppo d'assalto fu passato, Sua Eccellenza il tenente generale Gra7.ioli rnllc consegnare al mio battaglione il Gagliardetto di guerra. lo ricevetti dalle sue mani la bandia;1; ero il più giovant: ufficiale del battaglione e mi toccò tJUCsto onore. Voi non potete mai pensare cd immaginare il delirio di quel momento . Ancora ~ul campo di battaglia. sporchi , con b tenuta indecent e, COII il lllOSChetto a tracolla, rcJmcttO in testa, COll le toppe nei pantaloni, fra migliaia di baionette issate ed al grido di Savoia, ricevemmo il gagliardetto di guerra. Eravamo stanchi; ma cos;1 importa? Dictro,Le<;n la bandìcr~; in testa , dietro al nemico in fuga. Da dove mi trovo adesso al coulìm: nostro ci saranno circa 20 chilometri: non so per quanto tempo ancora le nostre truppe resteranno qui; ma poi si dovranno ritirare.: perchè questo è terreno di garanzia, il confine naturale e politico è a Monte Croce. lo scenderò a basso verso il 15 p. v. Mentre vi scrivo sono in un castello del Tirolo tedesco e mi trovo agli avamposti, in vedetta. Scriverò mt0Y:imentc ... Viv:i l'Italia! )•. ,, Silian,

12

Sottotene11fe nel

5° FJer.-aglieri Carlo

De Bermmli. Caduto a San -

ta Maria di Tolmiuu il 23 uflohre 1_9 15. « Caro papà, « il piacere che tu puoi

aYere pro\'ato nel ricevere la n o ti z ia della mia promozione non può certo aver su perato tiuanto ho sentito io, nel leggere e rileggere la tua commovente lettera del 5 corrente. << Grazie di tutto cuore, mio buon babbo, di c1uestc tue espressioni, così nobili e fiere: s'i mprimeranno nell'animo mio e, con csst' sul labbro, volerò verso la tanto ai:,1·o gnata mèta. Per la mia Patri;i che mi ha ospitato, per il m io Re che mi com:inda, per la famiglia,


e infine per i miei fratelli oppressi dalla tirannide austriaca, 10 sono pronto qui, a pochi passi dai reticolati nemici, col fucil e alla mano, pronto ad assolvere il mio compito nel modo più glorioso. Voglia la Provvidenza aiutarmi sempre e, nell'ora dello sforzo supremo, farmi dimentico di ogni pericolo, per poter affrontare a fro nte alta qualsiasi situazione. Questa è l'unica mia ardente preghiera, dopo quell a che ogni sera ed ogni mattina rivolgo per la famiglia lontana; speriamo che sia ascoltata e che mi sia riservata la grande gioia di .r.i abbracciarvi, dopo aver compiuto tutto il mio dovere. " Addio, babbo carissimo, in alto i cuori ed avanti sempre, per il bene e la gloria d' Italia nostra! ,e Dal fronte, 16 o ttobre 1915 1, .

Sottotenente dei Bersaglieri Giuseppe Salvi, medaglia d'argento. Nato in Cardinale (Catan zaro) il 4 luglio 1890. Caduto sul San Michele il 2 dicembre 191 5. •< ••• In una min cartolina, scrittavi affrettatamente stamattina, vi dicevo di trovarmi all'ospedale civile di Palmanov:1. Adesso vi posso dire qualche cosa di pitt preciso. Le mie ferite sono leggere, iantu .. l1c, fra tre o lf Ualtro giorni al massimo, ~0110 sicuro di ritornare al battaglione, completamente guarito. Si tratta di una scheggia di sasso che mi ha colpito alla testa ed allo zigomo sinistro. Cosa lieve, tanto che il medico, quest 'oggi, m i ha levato la fasciatura. Continuate a scrivermi al battaglione. « Il dolore maggiore non è tanto per mc, quanto per l:1 perdita del mio capitano. Era tanto buono cd io avevo per lui il massimo affetto. « E' caduto da valoroso, con b f.iccia verso il nemico, colpito da tre proiettili al.la testa. Anch'io dovevo fare la stessa fine ; ma ho tatto in tempo a freddare l'a vversario con un colpo di moschetto in 1Jiena faccia. · « Eravamo stati i primi a lanciarci all'assalto della trincea nemica, al grido di Savoia!: ma poco dopo la compagnia doveva ripiega re per il fuoco dell'avversario. In questo primo sbalzo il capitano veniva ferito da un proiettile alla gamba. Io mi trovavo in testa a tutti, con sette od otto miei fedeli ed affezionati Bersaglieri, e non mi accorsi di questo movimento e continuai ad avanzare. Poco dopo m c ne accorgo ed allora cerco di mettermi in una buca; ma i n LJUel momento una mitragliatrice veniva puntata sul mio grup.ro e tre o quattro cadevano, chi morto e chi ferito . Mi ero nascosto, anzi riparato,


q uando mi accorgo che. a cinq ue o sci passi da mc, un soldato austriaco mi stava per pigliare di mira; ma ho fatto prima di lui e con una fucilata lo feci ricadere all'ind ietro. Poco <lopo se ne presenta un ~cconJo e, siccome io stavo col fucile pronto, gli feci fa re la fine del primo, il terzo ha fatto a tempo a spararmi: ma, fortunatamente, la pallottola ha colpito il sasso vicino, così che una scheggia è finita alla mia tc~ta. Senza perdere la calma, che si dimostrò in me g randi ssima, riuscii ad abbattere anche il terzo. Tutto o_uesto nel lo spazio di c1uakhe minuto. ,, lntantu la com pagnia i lancia va nuovamente all 'assalto e noi pure balzammo d:il nostro posto per co rrere ava nt i. Mi voltai e, pro1wio in quel momento, il mio ca pitano veni va fe ri to e si abbatteva a terra. Ne provai g ran dolore e più volte piansi per !ui. " Pochi momenti prima ci eravamo fatti gli auguri e ci eravamo stretta b man o . Ora riposa eternamente. Non uno dei Bersaglieri non ha pianto per la sua morte e l'attendente avrebbe voluto seguirlo nella tomba ... ,, Questo ricordo, così triste. non 111 i permette di co niinua n.:; gii't m i vt:ngono le Licrimc nuov:1mcntc. « Vi abbracc io unti "· S0t1olc' 11e111e d ei

hattimc11to il

Bersaglieri l'ietro 8oeri Casci110. Carluto i n co111-

2 nol'Cm br e 191 )·

" ~, ottobre 19 15. ,, E che dire dei L w1arm ori11i? Sono uomini molto consci del loro dovere, sono seri, pruJ <: nti , ubbiJ icntis~im i, bvorano sempre : hanno già belle barbeu c e, nei momrnti di riposo. lt1strano il fuci'.c e discutono. Og nuno vuol raccontarmi la sua storia, il suo episodio ; e come \'i si immedesim ano I. .. io mi faccio raccont are tutto, li lodo, mi seggo con loro nelle tane, domando una cosa, ne chiedo t1n 'altra. Sono un µo · di tutte le parti : accanto :illa mia buc:1 sono due di Caltanissclta : ~ta manc uno di essi m, diceva : ,. Se potessi d iyentarc oceddu (uccello). farci una volata pd mio paese e poi to rnerei qui , oppure farei b strada tu tta di corsa fì no :1 casa mia » !

S0llote11e11te nel 5" Hcrsa1:lieri Lamberto Luirà De Bem ardi., volontario. M edaglia d'oro. Ca,luto a Gallio i! 10 ;JOvembre 191 7.

cc 20 febbraio 1<) , 7" . .. N on hanno tregua cd io lavoro con essi e come essi. Dubitavo fossero sta nchi e che avrebbero veduto \·olcnticri un cam bio con


l.uciano A1a11ar,1 ml letto di morte.



un altro ufficiale meno esigente di mc. Si è affacciata la probabilit~t e mi son visto comparire davanti tutti j graduati per pregarmi a rimanere con loro! Avrebbero lavorato più ancora, piuttosto che io rm: ne andassi .... Sono rimasto e sono stati contenti come ·bambinoni, ai quali si faccia non so (1ual regalo. Ieri li ho fatti sudare come cani e ridevano come matti. Talvolta sono costretto a mandarne io stesso qualcuno alla visita medica, qualcuno a cui la tosse e il catarro han tolto la voce e non sa più gridare « chi va là >i, di vedetta ... Poveri e buoni ragazzi! Torno talvolta, nelle ore piccine, dalle ispezioni , mi fermo alle piccole guardie e discorro c1ualche istante con le mie \'Cdette. Hanno freddo, sono stanchi; ma sanno tutto mascherare e mi parlano del lavoro compiuto e di q uello da compiere; di ciò che 1 « marmittoni » stanno facendo e che loro hanno scorto. Vecchi soldati che conoscono (jUeste rupi come gli utensili del loro lavoro, questi canaloni come i pergolati delle loro vigne o i sentieri dei loro campi; e soldati nuovi, con qualche pelo bigio, a cui trilla nel cuore tuttora l'ultimo saluto dei loro bimhi , che mi danno sottovoce, mentre passo, una voce vibrante di devozione, onde io sappia che sono desti e vigili. Iddio li benedica ora e: sempre! Mc:ntre essi sentono agghia.:.:iarsi nelle: vene: ìl sangue: e intorpidirsi le membra, mentre le loro pupille assonnate vanno cercando nella notte il pericolo di tutti, non scorgendo forse che una visione degli affetti lontani, altri dormono, o peggio vegliano spensierati, con le pupille magan fisse su lJUalche rou lette o su qualche palcoscenico ... » .

Sottotenente dei Bersaglieri Sala Antonio. Nato a Milano l'R giugno I894 . Morto .ml Carso il , ~ novembre 191 5. "21 ottobre 1915. <( Adorati genitori. Siamo pronti. La paro.la avn11ti fu già rn0rmorata nelle nostre file. Fu un sussurrio sonimesso. Sarà un grido alto, potente, sarà una fiumana travolgente di baionette, saranno 800 lkrsaglierì che si scaglieranno sul nemico. Vinceremo o moriremo. Sia questo per voi l' ultimo mio saluto. Perdonatemi tutto .il male che posso avervi cagionato fino ad ora. Perdonate anche la franchez7,a con la quale vi dico il pericolo al quale va<lo incontro. Ma sento prepotente il bisogno di dirvi guanto sia grande l'affetto che io vi porto, di rassicurarvi che vado sereno, tranquillo là dove mi chiama il dovere. Se la fortuna, il Ciclo vorranno che io ritorni, saremo .tutti maggiormente felici; se io, invece, dovrò versare (!lici sangue che


voi mi deste per la nostra più granJc Patria, siatene fieri cd orgoQliosi. Io lo faccio da Italiano, da fo rte. <' Vi bacio infinitamente, e baciatemi tutti, portando ad essi il mio saluto. L'ultimo mio pensiero sarà per voi " ·

S01totme11tc 11cll'8" Basaglieri L11i!!.i Gnocchi. Caduto sulla Croda dell'Ancona il 22 giugno r9,6. , t Rice\'ercte questa 111.ia Llllando <li cc:rto sarò già impegnato ndl'azione. So no col primo plotone. comandato d'avanguardia a tutto il battaglione. Le prime botte perciò saranno k mie. E' un onore.: che.: mi tocca quello di marciare alla testa di tutti ; ma un onore che for. c.: mi potr;Ì costar caro. Ma, con ciò, niente paura : il destino è già tracciato. Q u<:sta azione generale t: in relazione con la lotta che si combatte nd Trenti no. Già d:1 due mesi ci trO\·iamo quassù, in prima linea e. fra q ualche giorno, ai primi di luglio, si doveva scendere a riposo. Ecco. invece. che ci tocca avanza re _per trueste posizioni, che incutono spavento solo a g-uardarle. Ma lo scopo nostro è santo. Nostri fratelli muoiono lag~iù. Avanti. Savoia! La Patria è minacciata, ev\·iva l' lt :ili:t! Dovrò Lm: il passo alle :1ltre truppe; dovrò avanzare a tuni i (U~Li; dvvn', fu t ~e mo r;r.:: . Non impo rt:1. S;1_p piatc almeno che parto tratHptillo e fidente nei miei uomini. Se tornerò, sar~ uno di più; chiss:\ che il riposo tanto agognato non lo passa godere J opo, più bello, più mnitato. Perdonate tutlo. ,, 11 vostro ricordo mi sprona nella lotta e mi farà compiere il mio dO\·erc fino all \1ltimo. Pregate per me "· Sottotenente dei Bersaglieri Francesco Mancinclli. Nato a Mo11temilo11c il 16 ottobre r892. Caduto sul mo11tc Sei Busi il 10 giug no 1916 . ,, . .. Ho notato con rincrescimento che molti non sentono an cora tutta la grande importanza che ha, per un Italiano, il fotto di partecipare a questa grande g uerra. e q uale fortuna esso cosLitui:,ca, per un uomo degno di tale nome, sia che ne scampi e sia che non ne scampi la vita. A mio avviso -~ che, credimi, è quello de~li uomini che sentono veram ente l'amor di Patria cd alimentano nel cuon: gli ideali di una umanit:1 piì.1 grande e più giusta - il prendere parte alla guerra è l'atto più grande che l'uomo di questi giorni possa compiere pi::r innalzarsi <li fronte a se stesso e di (ronte agli altri: e, se l'ideale di un individuo in ci<', consiste, nulla di più fortunato per lu i che avere la possibilità di n:alizzarlo > ,.


Sottotenente dei Bersaglieri Giorgio Lo Cascio. Caduto a quota '26 del Veliki Hribac/1 il 19 novembre 1916. « 23 agosto 1915. « ... e pensai alla guerra, anzi di andare alla guerra, di vofer :indare alla guerra. Di morire anche, perchè no ? « Se fossi ferito a morte, morirei gridando per l'ultima volta: ViM l'Italia! Mamma mia, papà, miei adorati, addio. Se andrò e sarò fra i fortunati a tornare, certo avrò la medaglia al valore. Non tornerò a mani vuote. No, no, no. O vincitore nel vero senso della parola, o morto. Voglio esser degno della mia famiglia. Nonno mio adorato si distinse a San Martino; mio zio si distinse in Libia ed ora in Cadore si. ricopre di gloria. Anch'io voglio la mia parte di gloria ». Aspirante ufficiale dei Bersaglieri conte Corrado Nerazzi11i. Morto all'ospedale di Udine in seguito a ferite riportate ad Oppacc.liiasella il r 3 ottobre r9r6. « 23 luglio 1915. ,e Sono impaziente di comunicarle che il mio battaglione è in prima linea. Forse per lei non è una notizia consolante; ma lo è per me. Cvraggio ! Per la Patria noi soldati diamo tutte le nostre forze, e le nostre madri devono essere le prime a farci coraggio. Dunque, mamma, non sia in pena. In trincea si sta abbastanza bene e possiamo ripararci un po' dai proiettili nemici che si fanno sentire. La notte è un po' triste. Non c'è da aver paura, però. Ci siamo abituati tutti e non ci fa impressione. " Le pallottole fendono l'aria facendo lo gnaulo d'ttn gatto. Io mi ci diverto e, stando in trincea, mi par d'essere nel casotto, a caccia di colombacci. Provo quasi lo stesso entusiasmo. Solo il cannone mette un po' di spavento. Sa a che distanza sono dal nemico? Nientemeno che a cento metri. Ieri mi misi vicino ad una vedetta e sparai due o tre colpi di fucile nelle trincee nemiche. Una di queste sere assalteremo. I prigionieri austriaci dicono clic temono i soldati dalle penne 11. Uu sergente del/' 11 ° Bersaglieri. t< Zona di guerra, 24 aprile 1916. << 1~\guesti giorni ho ammirato più volte il contegno al fuoco ed ai disagi ed ho ribadito nel mio cuore la certezza che il XXVII battaglione dell' 1 f' Bersaglieri è saldo presidio delle glorie passate, e ti assicuro. caro padre. che non verrà mai meno al suo buon nome :


sono orgoglioso di appartenervi. Da qucsLa valle dell'Isonzo, che ha conosciuto i nostri eroismi, forse ci allontaneremo t]Uanto prima per altra zona : ma quel gio rno uno deve pur essere il nostro gesto, uno il nostro pensiero, il saluto ai nostri [ratclli che qui caddero per una l' ;ll gra nde Italia ,,. Caporalmaggiore del/'8" Bersaglieri .4/do De Min . Caduto sull'altopiano di A siago il 18 giugno 19 16 . .. Da presso la trincea, 16 giugno 19 16. , t Pap:1, mamma e sorella , miei amici, tc~ori al inondo, al mom t nto di :i ndaH' a com piere il mio dovere di Italiano, vi dico: Torncn\ pen:ht· il cuo rc mc lo dice e mi bacerete con orgoglio. ,, Ma. s<: non tornassi. piangete sì _; ma nel fondo del cuore, e rassegnatevi e non imprccnc all a mia ed alla vostra sorte, perchè sarei caduto per l:i più sa111a , la piì1 nobile delle Cause, la causa della libert:'1. ,. Se non to rnas~i. r ipeto, :, Jol:111<la il compito di alleviare le vo._ trc pene, di molcerc il Yostrn dolore. E lo faccia con la condotta onesta, col conscn·:ir~i ~cm pre pura cd amanJo il suo prossimo come se stessa. Dei dicc i corna11da111 e11ti di D iu, uno ne tenga sem.prc in nugno, come una banclicra: l o n f:irc agli altri q uello che non rnr~e'.<t, i fosse fatto a tc. " Cerca, Iolanda, di imit:m:: h ma111111a e il p.tpà nd loro amore per noi e, se un giorno anchc tu trovcrai un uomo che ti ami e non n:da che te al mondo come unico bene, amalo, amalo appassionatamente, !>incera111cnte, di ~interessatamcnte e. nei figli che avra i da lui , am:1 lui stesso cd educali coi santi metodi della nostra mamma. Dì loro che si dieno tutti sempre all e Cause sante. cioè all'amore di tutto l'uni verso e maggiormente verso la loro Patria, la nostra Italia, che in q uesto momento doma nda forse il sang ue di tuo fratello. A te dico questo perchè, se avremo una generazione che insiti nel sangu<: abbia questi sc.mimenti, non ci saranno più g uerre e LU, pci tuoi figli , 11011 soff rir:,i 1..1ua1110 ~o ffrono ora Li m amma e il papà per m c. Amali dum1uc i nostri geni tori anche per m c c, nd momento di entrare nella trincea :i comp ine il m io do vere di uomo e di Italiano, ti giuro che, se tu non ~cguirai <1ueste mie nonne, non avrai bene nella vita e sempn: ti imcguirà il rimorso. M:i tu non ha i bisogno di sermon i pt:rchè ti so affettuosa. Imit:i la mamma. " Papà (rosso) ardore. ,. Mamma (bia nco) fede.


(( Sore.Ila (verde) speranza. << Così mi appariste questa notte nella strada che conduct:va ad t!n monte, ove, sotto una tempesta di proiettili, ho sognato voi tre, dormendo come un bambino. •< Voi siete la mia bandiera e per voi pugnerò, per voi dan'> la parte migliore di me e, combattendo per la Patria, vi assicuro che pugno anche per voi . « A papà, mio ardore, a mamma, mia fede, a mia sorella, speranza dell'avvenire, il mio ultimo pensiero, il mio ultimo bacio ».

Volontario 11el J° Bersaglieri Enrico Toti. Caduto a quota 85 (Monfalcone), il 6 agosto 1916, medaglia d'oro al v. m. << I cari lontani dovrebbero solo pensare che, per l'onore della IJ~,tria, si muore con la serenità dei santi, lieti e soddisfatti d'immolarsi per un ideale che è sempre sacro nella storia dei popoli ... « Fra un'ora parto e mi reco al monte Sabotino. La gioia di riconoscermi utile in questi momenti mi eccita tutto. Vuoi sapere il mio compito? Aiuto i soldati e aiuto le loro mamme, le loro famiglie girando alla ricerca dei dispersi . Per questi servizi devo re carmi in trincea. Se c'è un bombardamento o un attacco , non scendo_, rimango diritto, impavido e consiglio la calma e il sangue freddo. '< Dico io: " Prima di voi colpiranno mc; abbiate fede e coraggio". Ad azione finita, scendo e torno a Cervignano ... ,e Quando vedo qualche compagno cost retto a stare di vedetta, anche se un male lo tormenta, sorrido per non mostrare la mia stanchezza e prendo il suo posto con animo lieto. In quelle ore tutta la Storia d'Italia scorre nella mia mente! Adoro gli eroi e i martiri e ridivento forte e fiero, pronto alle continue fatiche, in attesa di balzare addosso al nemico; e l'animo mio sussulta e gioisce e calmo aspetto la vittoria ». Tenente nel 5° Bersaglieri Mario Musco. Caduto ill combatti. mento a Borgo Tellini (Fronte greco) il 26 novembre 1940, medaglia d'oro al v. m. Ai genitori: <• Siamo da alcuni g1orn1 m zona di operazioni cd abbiamo anche avuto il battesimo del fuoco. Ora però sono coma11dantc di un piccolo presidio fl!ori dei tiri, (1uindi non vi prcoccupatt: di me ...


<• ••• Come avete appreso certamente dai comunicati, ci sono stati e ci sono combattimenti in corso. Nel nostro settore da alcuni giorni c·è calma. Io ho partecipato ad alcuni combattimenti. « Siamo ormai del veterani e non ci fanno più impressione le pallottole cd il rombo dei motori. Ho anche in corso una proposta per una ricompensa al valore ... lo ritengo che l'Italia dovrà trio nfare anche n egli altri reparti operativi .... « •.• Oggi il nostro reparto è passato in seconda linea ... Un mese di guerra in primissima linea, che come avrete appreso dai giornali, è dura, ha messo a prova i reparti dei Bersaglieri che si sono mostrati, come sempre. magnifici pt r resistenza e ardimento. Sono stati impiegati dovunque ... ma abbiamo superato tutte le fatiche e le ansie per lo spirito che ci anima nella certezza della vittoria. « Questa guerra è stata per il mio sistem a nervoso una prova di bomba, come si dice. Non solo ho sopportato le fatiche senza risentirne affatto; anz i mi sento me~lio di prima, ma mi sono meravigliato con mc stesso, per la calma , tranquillità e sangue freddo che ho conservato in ogni circostanza ... M ari o " ·

T enente nel batt,zglionc Bc1·s,1glirri .-1. O. I. Roberto flùme!lo. C.1duto in combattimento a Clieren il 10 febbraio 1941 , medaglia d'oro al 11 • m . Alla mamma: ,, . .. Il 1nio morale è sempre altissimo ed ha un solo scopa: compiere sempre ed ovunque il mio dovere. La cosa più umiliante per mc sarebbe l.}uella di sentirmi vile ed essere imboscato. Invece non sono nè l'uno nè l'altro e sono orgoglioso e felice di questi miei sentì mcmi e sen to cli dovere a Te tanta riconoscenza per avermi saputo educare ai pit1 nobili alti ideali della vita n . Ad un suo su peri ore : ,.... Sto bene anche se, data la situazione e dove mi trovo. i disagi sono immensi. Ma tutto è lieve quando si affronta serenamente il pericolo con morale elevato e la fierezza profo nda di compiere il proprio dovere. La morte fischia vicina ad ogni minuto secondo, da tutte le parti. ma ormai ci siamo abituati e se sarà destino, pazienza! Io sono sereno e calmo e ho portato avanti i miei Bersaglieri con calma e disciplina. La prego solo di una cortesia: se mi dovesse succedere t]Ualche cosa, quando andrà in Italia dica a mia madre che sono stato un bravo figlio cd ottimo italiano e che nessun dolore deve farle diminuire la fierezza di avermi educato ai più alti sentimenti e che


io abbia sempre seguito con orgoglio tali vie. Qui c·è fuoco, ma non passeranno >>.

1111

infcrno di

Sottotenente nel 1 " Bersaglieri Sabatino Mùwcci. Caduto in combattimento a Vuk Palaj (Albania) il 1 0 aprile 1941, medaglia d'oro al v. m. Al padre : « ••• Io ho sempre una fede ed uno spirito indomabili. L ' ho provato in un mese.: di prima linea e mi sento sempre più ansioso cli :iccingermi alle.: prove che la Patria vuole. L 'unica mia preoccupazione, Dio lo s,1, siete Voi, poi tutto per me è niente ed io sacrificherei senza esitazione tutto il mio essere .... Spero al più presto poter ritornare con quanta gloria e quanto valore ho desiderato e sperato venendo qui ... In queste vicissitudini ho provato a mc stesso cd agli altri che sono buono alla guerra, con mio sommo orgoglio. La scuola della mia vita dà i suoi risultati. Mi hanno conosciuto in tempo di pace, ancor meglio mi son fatto conoscere qui di fronte alla morte. Sono contento di essere qui, non solo per il mio granJe ideale patrio, ma anche per Voi. Del resto non siete Voi, in mate ria, gran pane di ..:iucll'IJca e di c1ucl Sentimento punss1mi che han nome P atria ~... Qui chi mi chiama D'Artagnan , chi piccolo Lamarmora. Credo che in ciò non si sbagliano ... in piccola edizione, forse troppo straziata, pure mi sento un po' di Lamarmora dentro il cuore. E mi auguro al più presto di metterlo fuori ... ,, . Tenente colonnello Angelo Barzon. Caduto i11 combattimento a Cheren il 17 marzo 1942, medaglia al v. m . Sottotenente nel1 '8" reggimento Bersaglieri , nel giugno 1915 scriveva alla mamma: « Parto questa sera stessa per il fronte. l giornali tra giorni ti diranno dove sono e cosa abbiamo fatto . Parto contento. con l'augurio di non mancare al mio dovere ... " · Ventisette anni più tardi, tenente colonnello coma ndante di un battaglione nella b:1ttaglia di Cheren dove lasciava eroicamente l;1 vita, scriveva ai genitori: « Ho avuto d a Dio il più grande premio .. Sono pago del dovere compiuto ». Sergente maggiore nel 4" Bersaglieri Giuseppe Riccardi. Caduto in combattimento a Montegrctnde di lesi, il 17 luglio 1944, mn/a. glia d'oro al v. m .


,, Carissima mamma, domani sera entriamo in azione ... Mai come in questo momento ti ho scritto così vicino a me, come pure al caro papà e ai miei cari nonni ... Non credo di avere nemici. Ove sono passato io sono sempre stato stimato, se non altro per la mia onestà e lealtà. Possa il mio sacrificio servire a qualche cosa per la sal.vczza dei nostri piccoli e per la grandezza della nostra cara Italia che ho tanto amato. Oggi è avvilita, ma un g iorno verrà, e di questo ne sono certo, in cui ritrove.r;1 il. suo posto nel mondo e no n saremo più schiavi. Tutto ho donato, e ciò che· mi dispiace è non aver fatto abbastanza; non è colpa mia e cib mi. consola ... ,, A tutti i miei amici <li Francia i miei pensieri affettuosi, con l'augurio e la certezza che, come l'Itali a nostra, la sua sorella rinascerà dopo questa dura prova. Mamma, ti bacio caramente, sorridi <.: non pensare a mc che sono felice ... O gni tanto prega per mc e per papà. - Tuo P eppinri ,,.


APPENDICE N .

2.

LE MEDAGLIE D'ORO . AL VALOR MILITARE COLLETTIVO CONFERITE Al REPARTI BERSAGLIERI 1°

reggimento Bersaglieri: Palestro, 30 - .F maggio 1859.

3° reggimento Bersaglieri : Vermegliano - M. Sei Busi - MonJalcone, luglio 1915 - agosto 1916.

3'' reggimento Bersaglieri: Fronte russo, agosto 1941 - maggio 1942.

.f

reggimento Bersaglieri: Fronte russo, luglio-settembre 1942.

f reggimento Bersaglieri: Fronte balcanico. novembre 1940 aprile 1941. 6° reggimento Bersaglieri: Fronte russo, febbraio - settembre 19.p.

7° reggimento Bersaglieri: Africa ~ettc:ntrio11alc, apri!c r941 maggio 1943. 8" reggimento Bersaglieri: Africa settentrionale, aprile 1941 ,cttembre 1942. 8° reggimento Bersaglieri: Battaglia tna rzo - aprile r943. I I''

del

reggimento Bersaglieri: Tripoli, ottobre

Mareth

19 1

(Tunisi:1),

r.

18° reggimento Bersaglieri: Fagarè - basso Piave, 191 7- 1918. XXIII reparto d 'assalto (Fiamme Cremisi): Piave - C apo Silc, giugno - luglio 1918.


APPENDICE N . 3.

UFFICIALI, SOTTUFFICIALI E BERSAGLIERI DECORATI DI MEDAGLIA D'ORO AL VALORE

<1>

1848.

Capitano

GRIFFIN1

Saverio.

1859. Colonnello Colonnello Colonnello

Luigi. Davide. BRIGNONE Filippo.

BuETTA

CAMINATI

1860. Maggiore BRONZETTI Pilade. Maggiore GRosso CAMPANA Alessandro. Conte NEGRI Pier Elconoro. 1861.

Maggiore FRANCH1NI Enrito. Colonndlo PALLA\'ICI!'JI DI PRIOL\ Emilio. 1862.

Tenente

FERRARI

Luigi.

1866. Colonnello FERRAR! Antonio. Maggiore L.wEZZERI Roberto. Maggiore BRUNETrA n'UssE,\UX Pietro. Maggiore LoM!l.\RDI Agostino.

1870. Maggiore

PAGLI AR I

Giacomo.

(1) Nel presente elenco ~ono stati compresi anche gli ufficiali che conseguirono l'a lta ricompensa con :ilrri Corpi; ma che proYenivano da quello Jei Bersaglieri.


1891 . Caporale CATI'ANEO Domenico. 1896. Generale ARIMONDI Giuseppe. Colonnello RoMERO Giovanni. Maggiore BAUDOIN Giuseppe. Maggiore PRATO Leopoldo. 19n. Capitano PERGOLESI Raffaele.

1912. Generale FARA Gustavo. 1913. Capitano DE GASPERI Ercole.

1915· Sergente CARLI Giuseppe. Bersagliere R1sM0Nno France~co. Bersagliere BuccELLA Gino. Generale PAOLINI Giuseppe.

1916. Sottotenente V ITALI Michele. Generale PRESTINARI Marcello. Colonnello D1 MARIA Eugenio. Colonnello SUAREZ Edoardo. Sottotenente Or roLINI Giordano. Bersagliere Ton Enrico. Sottotenente D'ANGELO Emilio. Tenente GrnLIETTI Git1seppe. Sergente maggiore MERLI Severino. Colonnello LEONCINI Adolfo. Bersagliere CARDELLI Torquato. Maggiore BELLENO Giuseppe.

1917. Colonnello RoBINO Aurelio. Aspirante GRTFEO Federico. Maggiore PIRAGTNO Guido.


Tenente cappellano MAZZON1 Don Giovanni. Tenente colonnello ScANIHI.IATO Angelo. Sergente Scrnì-: Sebastiano. Capitano RoL,\NDO Francesco. Tenente ST,\s 1 Raffaci<:.'. Tenente MAIFREN1 Guido. Tenente MA~CINI Giuseppe. Sottotenente DE BER:>,;.~1m1 Lambeno. Sergente Rossi Fra ncesco. Aspirante PALLOTTI Giacomo. T enente PANTAN,\LI Emilio. Sottotrnentc C,, NG I.-\LOSI Giuseppe. A ~pirante C 1,Hr,,RR:\ Antonio. 1918.

Sottotenente PELUs Lt opoldo. T enente SAnATINI Carlo. Henaglicre C..,RF.TTI Fedele. Generale V ., ccA RI Giustppe. Capm:1lc· VFRTHROS I Attilio. Aiutante <li battaglia P .,cc 1 Giuseppe. T enente L oLLINI Ivo. Aiutante di hatt:igl ia S 1, .1.0N1 Soccor~o. lk rsaglicrt Sc 1,,NNA Ciro. Tenente PoNZIO Mario. Grnnak DE GASPERI Oreste. Sottotenente Lus1 Giu lio. T enentc m edico PAOLllcc1 Raffade. Caporale DE C AJ<.LI Giuseppe. T enente D E CARU N icolò. Sottotenente R1v., V n .LASA NT ,\ Alberto. 1920.

Grncralc Go..-rr Enrico. C:ipora!t: ScH IRÒ Giacomo. 1936.

Bersagli ere

OttQnc. Luigi. Capo manipolo BERRETTA Fausto. Capitano FMNZONI Antonio. PECORARI

Seniore V.,1.cARENGHI


Centurione PAGLIA Guido. Capitano PAGNOTTINI Dante. Tenente CASTELLACCI Pietro. Capo manipolo MANTOVANI Sridu. Capitano BALDI Andrea. Volontario MERCANTI Arturo. Capitano PRorrx Arrigo. Tenente BECCARIA INCISA Aleramo. 1 937·

Tenente VrsEn1 Umberto. Tenente CONTE Alfredo. Tenente colonnello FREZZA Aristide. Sottotenente SoLIMAN Giacomo. Capitano FORTUNA Oreste. Capitano GrovANNETTI Gaetano. Tenente LUGANO Paolo. Maggiore FELEn·1 Edgardo. 1938.

Sottotenente CAvALLOTn Bruno. Maggiore SCHIAVI Giuseppe. Capitano PALAl>INI Paolo. Tenente colonneJlo MoRPURGO Giorgio. Sottotenente BRIGLH Romolo. Sottotenente MERIDDA Giuseppe. 1 939·

Tenente BoMSIG Riccardo. Maggiore AMoRoso Gaetano. Sottotenente Cucci Guido. 1940.

Capitano GALLUCCI Angelo. Sottotenente SERAFINI Gualtiero. Tenente MoNA<:O Orazio. Tenente medico ANNIBALm Loris. Tenente Musco Mario. Sottotenente F10RINI Aldo. Capitano F ASCETTI Mario.


Capitano B1AGIN1 Bernardino. Capitano BURRONI Sigfrido. Generale MALETn Pietro. 1941 . Tenente V1AN.ELLO Roberto. Sottotenente ToscANo Oreste. Ma~giore MANcuso Francesco. Sottotenente MINucc1 S;ib:itino. Capitano V JTRANI Ruggero. Sottotenente MASSA Sergio. Colonnello ScOGNAMIGLIO Guglielmo. Tenente PA1>0VANI Giovanni. Sottotenente FoRMIS Achille. Sottotenente CovA Giacinto. Bersagliere Lvrn1 Alfredo. Tenente LIBASSI Giuseppe. Tenente CALENIH Enrico. Tenente REGAZZO Giuseppe. llers.aglicrc K1RK Francesco. Bersaglierc CASSANELLI Guido. Rersaglierc ZAMBONI Aurelio. Colo1~~ello R.... RZON Angelo. Tenente cappellano M AZZONI Don Giovanni . Sottotenente Vrnot.ETTI Angelo. 1942. Tenente colonnello ZAPPAL.\ Salvatore. Tenente. TARAI.LI Guglielmo. Sottotenente C ARLONI Bruno. Capitano ALBANESE Giuseppe. Capil.111v TRUCCHI Vittorio. Ser~cnte ma~giore GwroLI Kruger. Maggiore CHIARINI Aldo. Sottotenente R1wERDITo Cesare. Colonnello C.... REno Aminto. Sottotenente M1cHELI NI Enzo. Bersagliere LEONI Bernardino. Sottotenente PETRAccH1 Ferruccio. Bersaglit.re Cin · rAFI' I Stefano.


1

943-

Tenente LA FATA Francesco. Maggiore Mocc1A Guido. Colonnello MoNA Mario. Tenente medico G u cc1 Lino. 1 944·

Sergente R1cCARDI Giuseppe. Tenente colonnello CaocE Carlo. 1

945·

Sergente

SHAIZ

Luigi.


APPENVICE N. 4.

IL MUSEO STORICO DEI BERSAGLIERI La costituziont: di questo Museo fu preparata con una lunga ed intelligente attività, sospinta dall'attaccamento al Corpo e dal giustificalo orgoglio per le sue gesta gloriose, dall'Ispettorato dei Bersaglieri, ricostituito nel 1887, e più precisamente dai generali ispettori Edoardo Testafochi e Bruto 13ru1i. Nel r895 l'I spettorato dei Bersaglieri fu nuovamente abolito cd il generale Bruti propose ed ottenne che.: tutto il materiale già raccolto pt:r il \fosco a cura dd sopprts~o Ispettorato (documenti, cimelì, ri tratti. armi , ban diere t· meda~lie) fosse consegnato al comandante del reggimento Bersagl ieri di stanza in Roma, che doveva ordinarlo e cmtodirk, negli stessi locali ddla caserma. F.ra allora di guarnigione nella Capit:i lc il .f reggim ento Bersaglieri , comandato dal 1902 al 1907 Jal colonnello Giovanni Rutturi1ù, i! quale, entusiasta del seo compilo, ~I <l.1edt: all'opera col fervore Ji un apastolo, orJtu0 il 1n,1tcriak. prcpan'> il Museo e ne promosse lo sviluppo in modo che esso potesse costituini in Ente morale. Nd trasformare, con zelo co~t.intc, la nobilissima idea in una concreta realtà. egli fu efficacemente coadiuvato dal maggiore Mcnarini, dai capitani Guglielmotti, \1il'eix, Piola-Casclli. Trompeo ed Arrn:rni, i cui nomi vanno ricordati, insieme a quello del I3utturini, dai I3ers:-iglieri d'ogni tem.po. Ad accogliere tutto il materiale allora disponibile er:1 staio adattato qualche locale nella vecchia caserma di San Francesco a Ri pa, in Traste,·ere, dove il 18 giugno 1904 fu possibile inaugurare solennemente il Museo, alla presenza di Re Vittorio Emanuele Ili. Fu 9uella una data memorabile e tale rimane tuttora per la riconoscenza con la quale il pensiero dei Bersaglieri si volge a tutti coloro che concorsero a costituire, ad ampliare, ad arricchire il Museo, con sempre nuovi cimeli. Fi n da quando il Museo iniziò la sua vita nei modesti locali della Caserma del 3° Bersaglieri, esso rappresentò, i.nfani, per tutti i Rersaglicri, un tempio, nel y_uale si custodivano le memorie di tutta la vita ciel Corpo, le prove delle gloriose gesta compiute, i ricordi di


tutte le guerre combattute dai Bersaglieri dal 1848 in poi, le sacre memorie dei Caduti. Per questo il Musco, in occasione delle adunate dei Bersaglieri in Roma, f~ sempre m eta dei loro pellegrinaggi ed in esso tutti coloro che, insieme al ricordo della giovinezza, conserva-

L'inf!re.;so al 1\1weo.

vano nell'animo, a1Khc nel la vccchiaia, l'orgoglio di avere appartenuto al Corpo, si recavano e si reca no a ravvivare le loro m emorie, a ricordare i superiori ed i compagni caduti, a ri scaldarsi alla fiamma inestinguibile delle gloriose lradi7.ioni bersaglieresche. Vi entravano


e vi entrano riverenti e commossi, come per una visita ad un luogo

sacro, e ne escono migliori , ritemprati dalla rievocazione di tanti nobilissimi esempi , più che mai legati al Corpo e fedeli al culto per la memoria di A!essand ro La Mar mara.

li colmmello Hu.t1uri11i, primo ordinatore del M u;en.

Nè _poteva o _potrebbe avvemrc diversamente, poichè, se un Museo, una Pinacoteca, una Bibl.iotcca rappresentano luoghi destinati allo studio ed alla meditazione della mente, nel Museo storico dei Bersaglieri, come in quelli degli aitri Corpi e delle altre Armi , i vi-


sitatori trovano l'alimento più prezioso, non sol tanto per la loro mem oria; ma anche e specialmente per il !e ro sentimento. Nelle austere sale, ricche di quadri e di cimcl1, essi, non soltanto rivivono il loro passato ; ma vedono levarsi dalle austere pareti indimenticabili figure di eroi, sen tono ridestarsi voci non dimenticate, assistono alla rievocazione di mille episodi, dai quali viene loro l'efficace ammonimento d i altrettanti nobilissim i esempi, che ancora li incitano al compimento del dovere cd all'amore per la Patria. La solenne inaugurazione del Musco, avvenuta in occasione dell' anniversario della costituzione d el Co rpo, rappresentò una data m emorabile, il cui ricordo fu rnns:tcrato in una lapide con la seguente iscri zione: Gli V f ficiali dei &rsaglieri Promotore il Kenerale Bmto Bruti Fo11dava110 11d 1904 Questo Museo Storico Dov~ raccogliere i ricordi Del Corpo glorioso i deato dal generale Alessandro La Marm ora i stituito nel , 836 Da S. M. Carlo A!b('l'lo Perclr,· i prc.,enti ed i fu.turi Ne 1r,1gwmo esempio ea incìtameuto Alla religione della Patria Alla san!ÌtcÌ del dovere.

Una volta inaup mato, il Musco Storico dei Bersaglieri andò sviluppandosi per cura dei reggimenti del Corpo e dei vecch i Bersag lieri , che col maggjor fervore concorsero ad arricchirlo sem pre piì:1 di nuovi cimeli cd a complc1:1rlo, in modo che esso potesse cffìcacemenle servire a ricordare le glorie o rmai secolari dei Bersaglieri. Con questa paziente opera di raccolta, durata circa un decennio, dopo quella iniziale dell'Ispettorato dei Bersaglieri, il Musco d ivenne veramente capace di rispondere alle sue alte finalità. Ma , poichè. dopo ogni g uerra, affluiva ad esso sem pre nuovo, prezioso matcri:1le, i locali già ad esso desti nati si dimostrarono ben presto insufficienti. Lo scopo che l' istituz ione voleva raggi ungere era tiuello di onorare la memo r ia di coloro che, col loro valore o con le ispirazioni della loro intelligenza, maggio rm ente contribuirono alle glorie dd


660 Corpo e di conservare e di accrescere il culto delle sue tradizioni. Il Museo doveva poi essere anche un mezzo efficace per ricordare ai presenti cd ai futuri Bersaglieri che, per la difesa della gra nde Madre comune e per il con seguime nto delle aspi razioni na1.io nali, si deve offrire tutto ed anche la vita ; e che nC'ssun sacrificio deve sembrare troppo grave, se con esso si pl1<> contribuirt' ad aumentare il presi igio e la g randezza del la Patria! Il Museo Storico dei Bersaglieri, già ufficialmente ricon osciuto col Decreto del 16 m aggio 1909. venne cretto in Fntc m orale col D ec reto del 27 dicembre 19:? 1.

Come si è già detto, anche dopo l'inauguraz ione, la Direzione del Museo conti nuò e continua a raccogliere i cimclì delk nuove gue rre: l'italo-turca, l'italo-austri~1ca, l'iLalo-clio pi ca c.: la seconda g uerra m ondiale; ma l'aumento considercvok J el prezioso m ateriale, che bisognava con sen·arc nel troppo limi t:!lo spaz io che poteva concedere la sede del reggimento Bersag lieri nei prim i anni di vita dcll'btituz io nc, non permetteva l'oppo rtuno ordin:.11111.:uto ,ki r icor,li. nè la migliore conservazione di ogni sing-olo oggetto : ta nto che: . ad esempio, i numerosi cd interessanti donimcnti storici ~i dovevano tenere neg!i ~,rmadi. Tale ristrettezza di spazio, destinata a divenire sempre più g rave cd evidente, indusse la Direzione ;1 studiare la possibilità di dare :il Musco una sede più co nveniente. Si pe n sò anzi- di costruire un edi ficio apposito ed, all 'uopo, si chiese al Comune di Roma l'area nccess:.iria. Con generosa e patriottica dec isione venne subito, infatti , concessa una grande area presso il Viale del Re, molto adatta :ilio scopo, e nel 1 920 fu perfino post:, la prima pietra ddl 'erigenclo Mo ~eo, con una solenne cerimo nia. a lla quale volle inter venire anche il Re Vittorio Emanuele III. · I fondi ne<:ess:iri per la costruzio ne e rano stati g ià raccolti e, fin dal 1900, er:i disponibile all 'uopo una somma Ji circa due milioni. cbe allora sarebbe stata sufficiente a mettere in ese;:cuz ionc il progetto arc hitetto nico, gratuitam<:ntc.; prt:parato dallo ~cultore lg naz ìo Pisciotta, già m :iggiorc dei Ber~aglicri e mutilato Ji g uerra. T ale progetto era stato poi completato dall'ingegnere, generale Adolfo Li Corte, così che tutto ormai era pronto per far sorgere nella Capitale il tempio della gloria dei Bersaglieri; tempio, nel quale potessero


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venire definitivamente ordinati e custoditi i ricordi del v:1lor<:, dcli.i disciplina e del patriottismo del Corpo. Intanto era stato preposto al Museo il generale Angelo Mart inengo di Villagana, il quale pensò che il Museo dei Bersaglieri avrcl,be _potuto trovare una sede degnissima, anche senza ricorrere ad apposite costruzioni, qualora fosse stato possibile ottenere come sede i locali di Porta Pia, opportunamente adattati cd ampliati. La proposta venne accolta ed il 18 settembre 1932 venne inaugurata la nuova sede del Museo presso la storica Porta che, nel 1870, vide l'impeto vittorioso dei Bersaglieri, e di fronte al monumento dedicato alla gloria dei Bersaglieri, nd nome augusto della Patria. Così, mentre il Corpo celebrava la ricorrenza del centenario della fondazione, oltre a Biella, che custodisce le spoglie di Alessandro La Marmora ed oltre a Torino, dove, nella \'ecchia caserma Ceppi, venne costituita la prima compagnia Bersaglieri, si apriva, nella maestà dell'Urbe, il nuovo Musco, nel quale, tra le vecchie mura della Porta, davanti al simbolico altare d-edicato al culto delle memorie del Corpo ed alle tavole, dove sono incisi i nomi di tutte le vittorie bersaglieresche, le memori anime dei \'ecchi Bersagli<:ri e quelle fiduciose dei giovani trovano e troveranno un efficace motivo e, direm mo quasi, un nuovo cemento per la loro compagine, alimentata dalle stesse memorie e dal. medesimo orgoglio. Le cure dei generali successivamente preposti al Musco contiimano ancora, man mano che la raccolta del materiale si estende anche alle g uerre più recenti ; e l'attuale direttore del Museo, generale Monticelli, che con intelletto ed amore si dedica al suo nobilissimo ufficio, ha ora ordinato il Museo in sale opportunamente ampliate e nelle quali i preziosi cimclt sono stati così distribuiti (1): Il Museo è costituito dagli uffici della Presidenza e da ampie cd eleganti sale, nelle quali cimelt, m edaglieri, quadri, fotografie ecc. sono disposti alle pareti od in vetrine e suddivisi a seconda delle varie epoche e delle varie vicende storico-guerresc he dei reparti del Corpo. Qui di seguito si danno notizie dell'ordinamento e della ripartizione del matcrÌale e si ricordano, in modo necessa riamente generico, alcuni tra i principali oggetti esposti. (1) Le notizie qui riportate c:i sono state gentilim:11te fornite dnl generale Fu.-io Monticelli. ;ittuale Direttore del Mus<:o. :il quale rinnoviamo l'espressione del nostro animo grato.


Pia11tcrrt'110: Saletta Enrico Toti. S:ib med:iglie d 'oro. Sacrario. Sala cimclì della guerra 191 5 - HJIH e della secon da g uerra mondiale : cam pagne di Russia , d i Ju.~osb via. di Creta e d ' Italia.

Primo pit1110: S:il:t guerre 1K1H - 1849, 1X59, 1860 - 18(ll . ( arnpag na contro il bri(!"anta!!;~Ìo. ~ c ~~·:1l c;l\·Ì:1: g uerra <lei 1870. $;1b ;..:ucrr:! 191 5 - 191R e , :1lc11 :1 lk rs:iglieri cicfoti. Secondo piano : I Rcr~aglic:ri in J\fric:i. in Cina, in Libia, in A( rica O rienta le. Uffici della Presidenz:i , Hihliot cc1. An: hivio.

Al piano terreno h prim;1 ~aktt:1 ~ubito dupo l'ing rc~~o è dedicata ad F:,rnrco ToTr. Un gra nde broni'.o dello ,_.u!torc Pietro P irain<> raffigura l'ero(· che lanci a la J.;rucc ia contro JI 11c 111 1to. Segue la S\J..\ JJELLE MEDAGL I E n'Ono. Al le pareti son() state ~•ppnste 150 riprod uzioni ddk f\ltogratìc dei BersJgiicri che, (bi 1848 :1 ll ' ultirna ~ lllrra, furono decorati di mcd.tglia d'oro al v;ilor m ilitare. Fr:i cs..c ~,mo cnrnprcsc, m>n soltanto le imm .rgini di coloro che ottennero l'alta ricompcns~t m entre appa rtt:llC'\';.tno al Corpo: ma anche i decorati che ne :tvcv:1110 fatto parte in un qualsiasi periodo della loro vit:1 mil itare. M edagliere dei Ncr.raglieri. i::.· un a raccolta (1uasi completa. l\111ic:i csistrntc. delle medaglie commemorati ve. fatte coniare dai Bersaglieri cd int eressan ti il Corpo ,lei lk r~:r~lieri dal r849 in poi. La collezione è composta di ultn: 600 pezzi e fu acquistata nel 1949 dal numismatico Pagani di Milano. coi fond i offerti al Musco da un gruppo d i Bcr~ag licri. che con il loro generoso contributo vollero testimoniare il loro memo re att acca m ento al Corro. Nel la pa rete di de.;tra un l] lladro ad olio ri..:o rda il battesi mo del fuoco dei Ber~aglicri al ponte di Coito (8 aprile 1848). Esso venne dipinto dal maggiore di Cavalleria Alfomo Rarbavara di Gravellona. che si trov,\ presente al fotto d'arme.


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Nella sala si conserva il letto da campo che il generale Alessan-

dro La Marmora adoperò nella campagna di Crimea e la gualdrappa per sella da parata, appartenente al generale, oltre ai ritratti ad olio del La Marmora e della consorte, Rosa Roccatagliata, dono della famiglia Bensa di G enova. Alcuni bassorì Iievi del lo scultore Dinì di Novara ricordano anch'essi il passaggio del ponte di Coito e la morte di Alessandro La Marmora. Segue poi il SACRARIO che, ricco di m armi ed abbellito con le a rtistiche vetra te del Morbiducci, rappresentanti il Granatiere ed il Bersagliere nelle loro a ntiche uniformi, è l'angolo più suggestivo del Museo. Sullo sfondo vi sorge un altare, sul quale sono posti un altro ritratto di Alessandro La M;irmora, opera di G . Barabino, ed una custodia che conserva il fac-simile della ,, proposizione )) per la costituz ione di una compag nia di Rersaglieri. Dì fronte all'altare è posta la sciabola del general e cd ai lati i medaglieri contenenti le ricompense al valore collt:ttivo ottenute dai re~gimenti Bersaglieri d al 1848 ad oggi. Alle pareti i laharì dei reggimenti, versati al Museo yuanLlo furono sostituiti dall.i krnJ icra nazionale. Custoditi in vetrine si possono ammirare altri numerosi cim cll appartenuti ad Alessandro La Marmora e che ricordano g li stu<li da lui compiuti per la costituzione dei Bersaglieri. Sono lettere autografe, disegni, timbri, mo<lc:lli di notevole .i nteresse storico generale e particolare. Nel Sacrario sono custodite a nche le carabi ne originali costrnite <lai La Marmora per i Bersaglieri e l' urna di bronzo, disegnata dall'architetto C irilli, nella quale vennero trasportate in Italia dalla Crimea le ceneri del fondatore del Corpo. Lungo la scala che sale al primo piano si ammirano stampe e riproduzioni riguardanti episodi di Storia bersaglieresca d al 1848 al 1870, e si entra, q uindi , nella Sala ddlc guerre dell'Indipendenza. In essa sono esposti cimelì e documenti da!l' iniz io della fondazione del Corpo: l'uni forme in<lossata dal co:onnello dei Tiersaglicri Giuseppe V~1jra da C herasco che, per primo, da sergente dei Granatieri guardie, indossò la divisa da Bersa~liere per essere prese ntato al Re Carlo Alberto ; modelli delle prime uniformi dei Bersaglieri; bùzzetti vari di Costantino Nigra, gi;'1 caporale della 3" compagnia del I b:ittaglione Bersaglieri : cimeli relativi ai Bersagli.cri. che parteci parono alla difesa di Roma nel 1849: Luci;1no Ma n;ira, Emilio Dandolo, Goffredo Mameli eci alcune riproduzio ni di episodi delle hat-


666 taglie di Palestro e S:in Martino ; nonchè alcuni ricordi d.i 13<.:rsaglieri che combattero no in tali battag lie. Per la campag na in Crimea: un t juadm del pitto re Peppino Piccolo, riproduce la battaglia della Cernaia; alcune stampe relative alla c:1rnpagna di Crimea ; il ritratto del maggiore Emanuele Chiabrcra ; prez iosi bozzetti di Giro lamo Induno rappresentanti episodi della battaglia della C t:rnai:1. Se~uo no cimdi' e documenti relativi alla ~m:r;; dd 1860 - 1861, a!i a lot ra contro il brigantaggio e alla gu::rra del 1866. Tra essi appare degno di m enz io ne un bozzetto in gesso del Bersag liere Pi sciona, rappresentan te l'episodio del capitano Pascili i: del tro mbettiere Revilacqua alla battaglia di Custoz a . Sul fondo della sa!:i fig ura un l[Uadro ciel pittore Avitabile, rappresen tante Vitto ri o E manuele li in un iform e di capor:ile deg li Zuavi, a ri cordo della battag lia di Paleq ro. Altri c imeli' e fotog rafie si rifrriscono all a presa di Porta Pia cd al m aggiore Giacomo P agliari, che c ~dde eroicamente alla liberaz ione di Roma (medaglia d 'oro alla m em o ria) . Un ~alo ne è interament e dedicato alb g r:mdc ct; ERRA I~JI5-I9 J8. b so co ntiene im portanti cimclì cd arm i cattu rate ag li Austriaci : ricordi e totugratìe dei condottieri ddla grande: ~ u c:1ra ; generali <:Ù ufficiali dei Ber~aglicri che vi presero parte; i busti del generale F ara , del m aresciallo G iardino. dei ge nerali Coralli e Leonc ini , ddle m edaglie d'oro maggiore Suarez e tenente Lusi. Il val ore dei Rers:1g licri, dimostra to ~11 tutt i i fronti di g uerra. è documentato da rlllmcrosi m edaglieri indi \'iduali , da cimclì personali , da d oc ument i e fo:og rafie rig uardanti akuni e pisodi delle di ver se battag lie : no nchè dai cimelì appartenenti ad Enrico T o ti: la sua bicicletta , l'arto o rtopedico . la ~1ampella ed altri oggetti personali. Un g ruppo Ji fotog rafie e di ve rsi documenti ricordano anche la Scuola mitraglieri diretta dal co!onnello J ei Ber saglieri D c Tullio. che preparò tanti ,·alo rmi ufficiali dei mitraglicri. La sala dedicata all e C/\Ml'AG NE n'J\ FRICA documenta il valo re e l'eroismo dei Bersag lieri, dalle prime campag m: del 1895 - 96 in Eritrea all' ultima g uerra in Africa settentrio nale ed, accanto ai cimclì che ricordano i general i Arimo ndi e D a Bormida, il tenente Partini. i difensori di Macallè, i caduti di Adua, fi gurano i Bersaglieri che combatterono in Libia nel r9u - 1913 : tJuelli di Fara che caddero a Sciara Sciat, e di Maggiouo che èonquistarono Homs. Ai Bersaglieri c he combattero no e caddero a Rodi , SC!!ttono 2-li eroi della buuerra ~~ -


Sala dedicutc1 ai ricordi della

pr1111t1

guerra momli,ilr.



6(H)

italo- etiopica ed, infine, quelli che combatterono e caddero in A1ri ca settentrionale, nelle battaglie del 1941 - 1943. La raccolta dei ricordi dell'ultima guerra sui fronti della R11~sia. dell'Albania e della Jugoslavja è ancora incompleta e si stanno racc11g liendo altri cimeli; ma le fotografie di numerose medaglie d 'w o, dei Bersaglieri caduti a Monte Lungo e col Corpo Italiano di Li!,era-

Urna di bronzo entro cui furono trasportate in Italia i/alla Cem<1ia le ceneri cli Al,·ssandrn La :'.farmuri,.

zione, alcune mitragliatrici che testimoniano atti di valore e di eroi~mo, i::J i materiali belljci catturati agli avversa ri danno un 'idea completa dell'attività svolta e del valore dimostra to dai Bersaglieri anche sui diversi fronti della seconda guerra mondiale. Completano le varie raccolte numerose fotografie - ricordo cicli<.: cerimonie bersaglieresche svoltesi in diversi tempi ed in varie localit:'1 e, tra esse, quelle che riproducono il rimpatrio dclJ e ceneri di Alessandro La Marmara, le cerimonie per l"in:iugurazionc <li monumenti a1 Bersaglieri e quella per il varo del cacciatoperdinicrc li B(.'rsaglierc e per la consegna d ella bandiera di comb:ittimcnto.


B1HLIOTECA. - Co ntemporaneament e alla raccolta dei cimel1 si è provveduto anclu: a tJudla delle puhhlicazio ni , sia pure limitate al campo storico-militare in genere ed a quello dei Bersaglieri in ispecie. La Biblioteca è attualmente formala da circa 2 500 volumi, alcu ni <lei quali in ediz ioni interamente esaurite e d i particolare valore stori co e bibliog rafico. ARCHIVIO STOR1cu . ......,.. Prcsw il Mu:-.t o s1 sono raccolti in un apposito archivio anch<.: i documenti clic si riferiscono alla costituzione ed alle vicende dei battaglioni ; documenti che lentamente, ma continuamente, si \'anno accrescendo e completa ndo, per offrire un prezioso materi:-de:: di studio agli appassionati, clic desiderino esami nare analiticamente la Storia del Corpo. La Direzio ne del Museo vorrebbe, per quanto ~ possibile, incrementa re la raccolta dei documenti rdati\'i alla seconda guerra mondiale; documenti che, per ragioni ovvie, non è stato ancora possibile completare.

PuHHLICAZ IONl. - Per po rtare a rnnoscenza dei Bersaglieri in ser\'izio ed in congedo i documenti d i cui ~opra, la Direzio ne del Mu~i.:o, J ' i11 tc~a LOll b Prc,idcnza dcll'Asso-:in :on:: n:izion:d e Rersa glicri , puhhlica il Bollettino bimcstra!c " Fiamma Cremisi •>, di rni una parte è ri ser vata alla divul gazione dell a Sto ria Jcl Corpo cd una parte all":1tti\'it;1 dell 'A s~ociaz ione nazionale lkr~aglic ri nelle sue varie manifestazioni. li Bollettino è: inviato g ratuitam ente a tutti gli ufficiali dei Bersag lieri in servizio e, previo abbonamento, ai Bers,1glieri in congedo cd a tutte le so:ioni delrAssociazio ne nazio nale Bersaglieri. Oltre al Bolleu ino ,, Fi:.11nma C rem i~i " , il Musco cura la pubblicaz ione e la dirnl gazione di opusrn li, c he ricordano i più importanti fatti d 'annc ed illu strano particolari episodi o cicli operati vi interessa nti i reggimenti Bersaglieri. li Museo è diretto da un a Commi~~ium:, wmpu:.ta Ja un uffiòale generale della Riserva Presidente, da un generale Vice-presidente e Capu de!l'amministrazio n<.: , <la un ufficial e superiore in congedo seg retario , dal colonnello co mandan te il reggimento Ber saglieri con sede a Roma e da un c.ipitano di amministrazio ne in servizio pcrrnanente nello ~tesso r egg imento, m embri autori zzati. Le entrate dell'ente sono costituite dai contributi deg li ufficiali dei Bersag lieri in servizio, da diversi, piccoli lasciti e da donazioni generosamente offerte dalle fam iglie <lei Caduti o dagli eredi di mi-


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litari appartenenti al Corpo. Alle spese per il mantenimento e per la cancelleria concorre il Ministero della Difesa con un contributo annuo. A quelle straordinarie per l'acquisto di medaglieri e per la costruzione di nuove vetrine il Musco provvede con le generose oblazioni dei Bersaglieri, i cui nomi figurano nell'albo dei benemeriti.



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11

SALuzzo: << Storia del Piemonte .•. SCALA : ,, Storia politico - m ilitare l>. Sc1Ror.co: « Il 7° n·ggimento Bersaglieri " · SEGATO : « L ' Italia nella guerra mondiale ,,. SurrnRI: « I Bersaglieri >•. SoGNo: « li XXX Corpo d'Armata italiano in Tunisia "· SoLINAs: " Il 5° reggimento Bersaglieri in Grecia " · Sn.utoTA: « li 7" reggimento Bersaglieri in Africa scttcntrionak· "· T oNoLO: 11 In Cina "· T ORRE: " L eve eseguite in l wlia prima Jd 181,3 ,,. TRAorco: cc I Bersaglieri cd i loro atti clj valore da ( ;oi10 ad Adu:i ,..

TRA.\mNTI: « I Bersaglieri ». T un1Nu : " R icordi storici "· U FF1c10 S'rn1t1cu DELLO STAT<> M.~c;,aoRE DEu.' Esf.1tc 1To: .. "Diari sloric i" tlci reggimenti Bersaglieri » . V1s101.1 : ,< Reminiscenze di un Bersagliere YOUNG :

11

Zorl-'1: «

Le operazioni italiane

>J.

Rommel ) . tn

Egw nd

19 12. -

La

rn1Hjl1Ìs1a

di Rodi "·



I N DICI



INDICE DEL TESTO Pa,:.

V

Prefazione

VII

Premessa

Parte Prima

I BERSAGLIERI NELLE GUERRE PER L'INDIPENDENZA E PER L'UNITÀ NAZIONALE I.

· Alessandro Fem:ro ddla Marmora

Il.

· La proposta del La Marmora per i Bersaglieri

JIJ.

· I Bersaglieri nella La campagna dd Il cotruxitt:mento fl combattimento

3 :20

prima guerra per l'indipendenza

39

1848 di Goito di Governolo

42 4b

40

IV.

- I. Bersaglieri ndla campagna del 1819 I combattimenti della Sforzesca e di Mortara La battaglia di Novara I Bersaglieri lo.mbardi

52 55 57 60

V.

· I Bersaglieri Ìri Crimea La battaglia della Cernaia Sebastopoli

65 67

75

- I Bcr.Jaglicri nella guerra dd 1859 I combattimenti di Palestro e di Vinzaglio Il combattimento di Magenta

81 90

VI.

VII. - La battaglia di Solferino e San Martino

77


V III. - I Ber saglieri Jal 185,, :1! 18(i(.

IX .

X.

1 08

J_, guer ra del 18fo · 1861

114

La presa di Perugia

114

La h:uwgli:1 di Castelficlanlv

I

15

I .'a~sc<lio Ji Ancona

I

16

- Contro il hrig:rn wggio li c:omb:mimento <li A spromo111e La Scuob di l.i\'orno

121

I B.:rsag lierì nella g ucrr:1 ciel 1~66 e nel 1870

L'l b:m :1g lìa <l i Custoza , L1 lilx:razio ne .ti Rom a . Le ri,om pen sl· ,:ollcttiH: ai reparti Bersaglieri per le g uerre d el Ri sorgi rnc1110

Lt· ,·ircnde or)!:michc al 19 1 I

e

14 9

k bcncmerenztc J ci Bcr, ag licrì Jal 1870

,

l,'ist ituzionc Jci Bc.-naglieri .::ìcliMi

1

I Bersaglieri nd lc pubhlichc c1bmi1 :1

157

54

:\ C:111d1a

I

In C ina

1. 60

5c;

Parte Seconda l:3ERSAGLIERI N ELLE IMPRESE COLONIALI E NELLE SPEDIZIONI OLTREJMARE I.

Bcr, aglìc.:ri in Eritrc:a Il rnmbanimclllu di Mai Mar('l I Bersaglieri ad Adua (Ontro i Der vi~i l,;1 lil)(:raz ionc del forte J i AdigrJl

Le operazioni

JJ.

I Bcr,aglicri

li\

I.ihi;1. Le <>pcraziuni ncll'o:1,i tr ipolina

Sciara $cia1

H cnni Ili.

· L' 11 ·· rcgg11nento lkrsaglicri da ,\i n - Zara a Zanz u r

1 99

Ain · Zara

1 99

L1 ricogni7.ionc di Bir Toùr az

201


Gargaresc . Bu Chemcsc Sidi Said Sidi AB Zuara Regdalinc Zanzur IV.

V.

VI.

210 211 211 2 12

215

218

218

- Il 4° reggimento Bersaglieri a Bengasi rd a Rod i La battaglia delle due Palme La conquista di Rodi La battaglia dj Psitos

- L'8" Bersaglieri ad Homs El Mergheb I reparti Bersaglieri rimasti rn Libia li 3" reggimento .l:krsaglierì ndla guerra italo - etiopica ( 1935-1936) La marcia su (,ondar

220 223

237 241 2

53

2 55 256

VII. - L'eroismo dei Rersaglirr_i nt>llc 1mpre~c coloniali

Parte Terza I BERSAGLIERI NELLE DUE GUERRE MONDIALI I.

· Evoluzione organica dei Bersaglieri durante la guerra 1915 - 1918

277

IL

- I primi fatti cl'armc L'att.-icco al Mrz li

289 295

Hl.

- Le Divisioni Speciali e la brigata Bersaglieri La 1• Divisione Speciale . La 2 a Divisione Speciale La I brigata Bersaglieri (reggime nti 6n e 12°) Ricompense Comandanti della brigata

30R 308 309 309 3:2 i 3:25

JV.

· La II brigata .Bersaglieri Ricompense Comandanti della brigata

326 336 337


686 Ptf.

V.

L-i III hrigat;t Ikrsaglieri Ricompen se Comant!anli della hrig:ua

La I\' hrigarn .

VI.

Ricompcn\e Comandanti della brig:na VII. - Le altre brigate Bersaglieri La V b rigata Ricompense Comandanli della brigata La V I brigata .

VIII.

IX.

363 363 369

37° 37 1

Ricompense Comandanti della hrigat:a

375

La VII brigata Comandanti della brigata

_pB

378

379

I battaµ lioni :iutunomi L"ulrirno c"ombattimcmo l b:itt:iglio11i autonomi

380

XLVII hanag lionc

384

Xl.VIII liauaglione

386

LII battaglione . L\' b:itt:i;;lionc . LVI battaglione

389

I regginu:nti Bersaglieri nelle Jue guerre mon<li:!li 1° rcggitnento

394

X.

-

XL

- .f reggimento

XII.

- .f

xm.

- 5'' reggimento

2"

reggimentu

rcgg1mcmo

XIV. - 6" reggimento

xv. - 7°

reggimento

XVI.- 8" reggimento XVII. -9° reggimento

381 384

389

39°

397

408

44°


Pag.

XVIII. - I reggimenti 10", n" e 12• li battaglione Bersaglieri dell'Africa Orientale

544 567

XIX. - I reggimenti ed i reparti d'as.~alto costituiti per la guerra r915-1918

570 572

reggimento . teggiménto . reggimento . reggimento . 17° reggimento . 18".reggimento . 19° reggimento . 20° reggimento . 21° reggimento . I reparti d'assalto 13° 14° 15° 16°

572 57 3

576 ,;78 579 580 581 581 5 83

XX. - I giudizi delle più alte autorità sui Bersaglieri

584

XXI. - I Bersaglieri nell'ar,e e nella letteratura

599

APPENDICI ,.

- Lettere e testamenti di Bersaglieri caduti

2.

-

3.

Le medaglie d'oro :il valor milit1re collettivo conferite ai reparti Bersaglieri

· H Musco Storico dei lkrsaglicri

Bibliografia

4S.

649

- Ufficiali, sottufficiali e Bersaglieri dC\'.orati di medaglia <l 'oro al valore

4.

6 35

650 656


INDICE DELLE ILLUSTRAZIONI

P•!: ·

Alessandro Ferrero ddb Marmora La dedica ai Bers:1glieri ddl'ode

IX «

PinnolllC ,. di Giosuè Carducci

Alcs,amlro Ferrero dcll:i Marmora La morte di Alessand ro La Marmora

XV 6 l 2

La tomba di Alessandro La Marmora a Kadikoy Il monumento ad Alessandro La Marmor:i a Torino Lcm:ra in data del 22 giugno 1836, con la quale Alessandro L1 Marmora viene nom inalo cumandantc dei 8<:'rsaglini Le primt: uniformi dei Bersaglieri L, ..:.11.1Lin.1 i,k:na d:il L 1 M:1rmora pc,

2 ., .)

2!)

lkr!k1flieri

I Hcrsaglieri nel 1836 Le " Cinque giornate .·, di M1h1110: la pres:1 di Porta Tosa Le u Cinyu(' g iornate ,• di Milauo: il (Ombauimento a San Cdso

Il passaggio del Mincio [ Ber~aglicri al ponte di (;nito Un t:pisodio della batt.1glia dì Rirnli Bersaglieri all'attacco Un sergente dei Bersaglieri lomhanli Luciano M:m:1ra . I Bersaglieri all a Cernaia Il tenente Prcvig nano alla Cernaia Di sentinella in Crimea Cappell:i ossario di Kamari per i Bersaglieri caduti in Crimea (inau· gurata il 28 agosto 1882) Uniforme da ufficiale d ei Bersaglieri nd 1859 L' Vlll battaglione Bersaglieri alla difesa dd ponte: sul Po a \ 'alenza Allegoria delJa concordia fra gli ftaliani I Bersaglieri al combattimen to di Palestro 1 Bersaglieri a Magenta Bersaglieri sulla Scsia

3.2

35 40 41 4:;

47 50 56 59 61

68 7[

73


l'>g .

La battaglia di San Martino I Bersaglieri a San Marcino . La presa di Perugia I Bersaglieri a Castcllidardo . Monumento ossario di Spoleto per i Bersaglieri .-aduci il 17 scucmhn: I Bersaglieri contro il hrigantaggio

97 1 02 11 1

11

1Kf•1

7

1 19

1

,o io

Bersagliere nel r866 Il V battaglione Bersaglieri a monte Cricol I Bersaglieri a Villafrnnca

1

I Bersaglicrj a Lcvico .

44 147

1-'l breccia di Porta Pia L'assalto alla breccia Ji Porta Pia: 1a morte del maggiore Giacomo Pagliari

I Bersaglieri a Porta Pia Medaglia commemorati,·a del ~i nquantcnario ddl"l stituzionc dei Bersaglieri

1 39

,4 1 J

1 48

149 I S4

Bersaglieri ciclisti 'Bersagliere nel 1879 li generai<' di S;i n Marn ino I Bersaglieri in Eritrea Ras Mangasci:ì Il combattimento di ~.fui :\faret I Bersaglieri ad AJua . Giuseppe Arimondi Bersaglieri superstiti di Adua I Bersagli::ri in Lihia La batte.ria Sultani::1 dopo il bombard:11nemo delle nostre navi Le trincee di Bu Meliana L'oasi di Tripoli . L'oasi presso Sciara Sciat I Bersaglieri per la conqui~t;t ddl:a Libia L"attacco alla baionetta dcll'11 ° lkrs..iglieri a Sidi cl Mesr i rl quadrivio di Feschlum

155

Tripoli : l::i moschea dei Caramanli d:a noi ricostruita Tripoli: l'oasi orientale

195

La nostra linea di sicurezza verso Gargaresc Oasi di Tripoli: la strada verso la casenna di Cavall<:ria Argine in costruzione nella baia tli Macabcz L'oasi di Zan7.Ur .

1 58

192

1 94

200


Png .

Tripoli: monuml'nlo ai Caduti dd

2''

Bersaglini

2lì

Osser\'atorio J'artiglicria presso Bengasi

22I

li fortino .. Piemonte n presso Benga,i

222

La fornace dt-1 Mahe~e nella battaglia delle dtll' P:1lme

224

Le truppe inneggiano alb viuoria delle due Palm·c

Un giardino presso Bcngasi

225 229

Monte Smit J\fonumcnto

23 l 234

;11

l:lc,aglicri rnduti nella hattagli:1 di Psitos

Homs li colonnel lo Cim·:111ni '.\laggiot.to 1 dintorni di Hom s La tomba ,lei ).!t'lll'r:tÌt: Maggi!ltto ad I lùms Il castello Ji ( ;ondar

24 0

La marr i:1 , u Gondar

2 57

lkrsaglieri in marcia I )urallle una sosta

258 2 59

Un:1 presa di pos1z1onc

260

La m arcia sn (iondar .

261

2

252 256

2 63

il h~o T :rn:1 . Lapide in onore ,ki Caduti dei

Monumento ai Caduti dd

43

248

12"

1."

rcg~imentù Bersaglieri

reggi1rn::nto Bersaglieri

:vk<l:ig-lia coff1memor;ni, :l (kllc ge,ta dei Bersaglieri

libi:1

266 269

I lkrs;1gl icri all'inizio ddiJ g urrra 1q 1=; - l <Jl8

::70 27ì

111

I.a preparazione fisica dei Bersag lieri

27S

Esercizi con la motocicletta .

2

Esercizi d i Bersaglieri rnotocicli,ti

282

79 8.)

L:1 corsa a<l ustacol i

2

Eserci zi !!Ìnnastici Hcrsaglicri e Fanti abbattono i pali ;1ustri;1.:i al confine Il .::olonndlo F.ugcnio Lk Ro~'.;Ì, comanda:itt· il 1::" l:kr.saglieri al 1\frzli

285 29! 2 94 296

Tolmin(J e l:.t , ·;1llc d ell'Isum.o

298

I risulta ti conseguiti col primo h:ilzo offensivo

H:1s,:llltl <lei Grappa: il ponte sul Hrenu

e il ca~tdlo

2

99

Val <li Plez,.n

300

Le operazioni sug li Altipiani

30 I

I Bersaglieri ..:id isti a Monf:ikonc. durante b snta hattaglia del l'I son zo

30 3

L1 valle dcll'l son :w verso T olmino

306

l,;1 valle <lcll'l so11zo e Caporetto .

L:en(·ralc U mberto Mont:111ari t:(>1 11:111 dantc la T brigata Ber~;iglitT Ì


li Vippacco li fronte italiano alla fine dd settembre 1916 Canale e la conca di Vrh Il Posina all'altezza di Arsiero

.

Generale F elice Coralli, comandante prim:1 il 6'' Bersaglieri p<11 la ll brigata Bersaglieri Monfalcone, Fiondar e \' 1-Icrmada Sagrado . La valle dell'Ascico Il generale Sante Ct·ccherini, comandante della III brigata Bersaglieri Quota 121. e l 'Hermada Cormons Gorizia . La val d'Astico, Arsiero e il monte Cimon Il ponte della fe rrovia militare presso Goriz ia La battaglia della Bainsizza Monce Maggio l lkrs:iglicri nclb pr1ma g uerra mondiale li ~t'ttorc A dige - Hrent:t L:1 Vallarsa con in fondo il Con i Zugna I Bersaglieri a Trieste . Sottotenente Alberto Ri \':1 Villasanta, nH:dagiia d 'oro :1lla memoria Asiago V:1\ Frenzela Luogotenentr colonnello Emilio Pall:wicini di Priob, comandante del 1" reggi mento Bersaglieri. medaglia d 'oro I Bersaglieri all\1ttacco cli Palestro I Bersaglieri in Albania Sottotrnente Saba tino Minucci. medaglia rl"oro

33° j.>J

334

335 339 34° 341

344 347 353 356 359

367 J i' u

37 3 37 6 382 387

39 1 395 396 400 40 3

Capitano Mario fasec:tti, m e<laglia d'oro . Capitano i\nt·o nio Mu11aco, 111nlaglia d 'oro E nrico Toti Assalto a q uota 85 e morte di E nrico Toti U na pattuglia di Bers:1glicri sul Donez

41 2

Don G iovanni Mazzo ni, Cappellano del 3" Bersaglieri , 2 medaglie it ·oro Inverno in Russia . Jl colonnello Aminto Carctto, w ma ndantc del 3° Ber~aglìcri . li sergente. Luigi Sbaiz del battaglion1.: .. Goito ». medaglia d 'oro alla

42 5 428

· memori:! .

41 3 4 20

42 1 42 3

433 435


l'ag.

Bersaglieri che slllano di corsa a Porta Pia Il colonnello Guglielmo Scognamiglio, comandante del 4" lkrsaglieri La Bandiera Jd

5''

Bersaglieri a Klisura

443 446

453

Ponte Perati .

456

Tenente Mario Musco, medaglia d"oro alla memona 11 colonnello Luigi Ronfatti, comandante il 5n regguncnto Bersaglieri

459 46.3

1 Bersaglieri <:icli~ti sul San .Michclt: .

47 1

Una pauuglia di Rcrsaglicri in Ucraina

4 74

Capitano Vittorio Trucchi , metbglia d'oro alla memori:i Sottotenente Enzo Michclini, n1t.:c b g lia d'uro alla memoria

4i5

Bersaglien: Bcrn:1rdino Leoni , medag lia d'oro alla memoria Sottotenente Ferruccio P c1racchi, mecbglia d'oro alla m emoria

478

Caporal nug!!i11rc A Ido Chiarini. medaglia d"orn :11la memoria

480 48 1 483

Bcrs:iglieri in Russia Bersaglieri in Russia Le opera zioni cd i1i m:rari Jd 7" lkrsaglicri

47i 479

,\frica scttcntrionak

49 l

B('rsagliai dd 1" in :-.lan11:1ri,:1 I lkrsaglien del 7" i1111 a lz:i 11u il Tricolor(' ,u uu lonino di Mars:1 l\·fatn1k

49/i

Cimitero di g ue rra del 7" Bersaglieri ad

("St

111

di Tobwk

.

Il gencr.1lc- Ro111111cl decora il colonneiln Mo11Lc111urro

li gc11eralc Euorc Baldass:1rrc, comandautc b Di\·isio nc .. .\rìc1c ,., rn vi~iu all"!ì" Bersaglieri

51 5

Le operaLioni dcll"S" Bers:i glini ud 19.p Soltotencntc Achille Formis, medaglia d'oro alla memori:.

517 518

Bersaglieri in Africa ,cttcntrionalt-

521

11 sottotenente G iacinto Cova, medaglia d'oro alla nwrnoria C imitero Jci Bersaglieri alla cantonicr:1 di Bardi;i

5 24 526

La confluenza della Vojussa col Sarandoporcs

-,o ).)

Le operazioni del 9" Bersaglieri in Africa settentrionale I Bersaglieri in una rivi sta militare a Roma

533 537

Il Bcrsaglicr(' Aurelio Zambon i, medaglia d'oro

54°

Bersag lieri al passo di cor~1 .Il generale Ma1t1::ucc i, gfa appartenent('. al w '' reggimento Bers;1glicri

545

La grande parata militare sulla via imperiale il

55°

:i

giugno 1953 .

Monumento ai Bersag lieri dell'n" reggirncmo, .:a<luti a Sciara SciaL il 23 ottobre 19 11 Il generale di C. d'i\. Alfredo Bacca ri, g i:ì com:1ndaute 1'11" Bersaglier i. e già Presidente n azio na le d dl ' Associazione Rcrs.'lglìcri .

548

5'54

557


l'a~

Il capitano medaglia d 'oro Raffaele Pergolesi, dcli' II " rcggimrnln lln saglieri Sergente del 12° Bersaglieri G iuseppe Carli. prima mt·claglia d 'oro dt'I la guerra 1915 - 1918 Fiera di Primiero . Il 15° reggimemo Bersaglieri a monte Sei Busi li Maresciallo d'Italia Luigi Cadorna in divisa di colonnello dei lkr saglieri Il Maresc:iallo d'Italia Gaetano Giardino. Preside me dcli' Assoc ia zio11<· dei Bersaglieri li Bersagliere (schizzo <li Girolamo Induno) La battaglia della Cernaia (opera di Giuseppe Piccoli) Particolare <lei monumento a Garibaldi in Rom:1, sul Gianicolo (opçra di E. Gallori) li monumento ~ti Bersagliere in Roma li Bersagliere . Testa di · Bersag liere (di A. Scl\':t) Luciano Manara sul leno di morte L'ingresso al Musco Il colonnello Bunurini, primo ordinawrc del MuSt:o Alessandro La Marmora Sala dedicata ai ricordi della prima guerra mondiale . Urna di bronzo entro cu i furono trasportale in halia d:tlb Cernaia le ce.neri di Alessandro La Marmora Il Medagliere

5 5 'J 562 57 1 5 7c, 581,

5!19

60 1 6oj 6 15 621 627 6{u 6 39 057 658 663 666

609 67 1



ERRATA CORRIGE Nel volume dedicato ai Bersaglieri, poichè, al momento della stampa del volume, non tutte le ricompense al valore conferite al 3° reggimento Bersaglieri erano state decise, si prega di completare l'ultimo periodo della pagina 436 nel modo seguente: « ... in Africa Orientale; . di una seconda medaglia d'oro conferita al reggimento per il ciclo operati\'o in Russia dell'estate 1941 - inverno 1941-42 primavera 1942; di una terza medaglia d 'oro conferita al reggimento per il ciclo operative, dell'estate 1942 in Ru ssia; di una quarta medaglia d'argento conferita al battagliùl'e Bersaglieri Coito (XVIII) per la campagna di l.iberazione in Italia 1943 - 1945 »;

--- a pag. 439, invece di LI hattaglionc Goito, s, legga Goito (XVIII) H,

(<

battaglione

Per quanto riguarda il volume Jnli<:atu agli Alpini: - a pag. 487 il 1° Gruppu Alpini ,i Valle 1>, durante la guerra contro la Grecia, venne comandato dal colonnello Enrieo Pizzi e non già dal colonnello Pezzana; a pag. 524, riparando ad una involontaria om1ss1one, ricordiamo che alle operazioni contro i ribelli in Jugoslavia, sV(,lte <lai 15 luglio 1941 al maggio del 1942, parteciparono la Divisione alpi1Ja (< Pustcria ,,, il 1'' cd il :2" Gruppo alpini <(Valle,,, sostenendo, in difficili con<lizioni di tempo e di luogo, accaniti combattimenti, sube1i<lo gravi perdite e <lancio prova di alto sentimento del dovere e di gran<lc ,,alore. Nel combattimento svoltosi nella n:'ltte di Natale del 1941 a Gaucici (Rudoì, il capitano Contro ed il tenente Rizzacasa della 279' compagnia del battaglione « Val Natisone >> ca<ldero combattendo eroicamente ed alla memoria di entrambi venne conferita la medaglia d'oro ;11 valor milìtare.

Errata corrige originariamente pubblicato in cal ce al volume X "Le fanterie nella Seconda guerra mondiale".


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